COLLEGIO DOCENTI SU
RIFORMA
Aggiornamento sullo stato
dell’arte
Il punto sulla riforma a livello nazionale
 Le commissioni
parlamentari hanno
concluso le
audizioni sui
regolamenti
approvati in prima
lettura dal Governo
•
1.
2.
3.
4.
5.
Confermati pareri diffusi e
concordi su alcuni punti:
Avvio 2010 per le sole classi
PRIME
Impegno economico
potenziamento laboratori
Formazione docenti e dirigenti
didattica per competenze
Autonomia e flessibilità certe
Scuole d’arte al canale
professionale
Il punto sulla riforma a livello nazionale
1.
• Gli adempimenti che
mancano
2.
3.
4.
5.
6.
Decreto sulle nuove classi di
concorso
Gli accordi stato-regioni sui
percorsi professionali ai fini di
qualifiche e diplomi
Decreto sulle discipline che
possono integrare il curricolo
in regime di flessibilità e
autonomia
Testi definitivi dei tre
regolamenti, con le eventuali
modifiche rispetto ai pareri
raccolti
Quadri orari per tutte le classi
nel prossimo a.s.
Decreti sui risultati di
apprendimento degli
insegnamenti non ancora
definiti
Rilievi del CNPI
•
Il CNPI innanzitutto rileva che sarebbe stato quanto meno
opportuno procedere ad una stesura in parallelo degli schemi di
regolamento riguardanti i Licei, gli Istituti Tecnici e Professionali,
in modo da assicurare:
 ・ la corrispondenza delle competenze relative alle conoscenze
di base da raggiungere al termine del primo biennio, considerata
la coincidenza di detto biennio con la fascia dellìobbligo;
 ・ l’equivalenza di significato tra termini che per loro estensione
semantica si prestano a divergenti interpretazioni come quelli di
conoscenza, abilità e competenze, nonchè di locuzioni come
quelle di “metodo laboratoriale” e di “pensiero operativo”;
• ・ l’omogeneità nella valutazione dei risultati
dell’apprendimento, garantita da parametri e da indicatori
adattabili ai diversi curricoli formativi ;
Altre osservazioni del CNPI
• Il CNPI ritiene quanto meno preoccupante la palmare
distanza esistente nei regolamenti in esame tra gli
obiettivi di programma che investono il futuro ruolo
degli istituti superiori ed il persistente e reiterato
richiamo alla esigenza di modificare il loro attuale
assetto “senza nuovi e maggiori oneri per la finanza
pubblica”
• Il CNPI ritiene inaccettabile la previsione di far
confluire nei nuovi percorsi, sia pure con le dovute
eccezioni, le seconde classi, perchè così facendo
non si tiene nella giusta considerazione nè il diritto
degli alunni alla continuità educativa, nè i tempi
necessari per gestire il passaggio dal vecchio al
nuovo ordinamento.
Il punto sulla riforma a livello nazionale
• il CNPI ritiene che in
presenza di istituti d’arte
• All’interno del parere
particolarmente connotati
negativo del CNPI
nella produzione artistica
legata alle tradizioni
sui licei, si avanza
culturali del territorio si
una proposta sugli
debba rendere possibile,
Istituti d’Arte
su specifico progetto del
collegio docenti e a
seguito di deliberazione
del consiglio d’stituto,
una loro confluenza
nell’istruzione
professionale
La struttura della riforma
• 2 + 2 +1
• sistemi
– Indirizzi
• Opzioni
• Autonomia
• Flessibilità
• Didattica per “competenze”
AUTONOMIA
Le istituzioni scolastiche possono modificare il monte ore annuale delle discipline di
insegnamento di ciascun anno scolastico per una quota non superiore al 20% per
realizzare – in base al piano dell’offerta formativa e nei limiti delle disponibilità di
bilancio – attività e insegnamenti facoltativi, coerenti con il profilo educativo,
culturale e professionale dello studente in relazione al percorso scelto.
L’orario di ciascuna disciplina non può essere ridotto oltre il 20%.
Gli studenti sono tenuti alla frequenza delle attività e degli insegnamenti facoltativi
prescelti. La valutazione dei risultati di apprendimento delle materie facoltative
concorre alla valutazione complessiva.
Le richieste sono formulate all’atto delle iscrizioni alle classi.
Al fine di ampliare e razionalizzare le scelte, gli istituti possono organizzarsi in rete e
stipulare anche contratti d’opera con esperti, entro i limiti e le risorse iscritte nel
programma annuale di ciascuna istituzione scolastica.
FLESSIBILITÀ
Gli spazi di flessibilità consentono:
•
di articolare le aree di indirizzo in opzioni non previste dal regolamento
governativo. Gli studenti scelgono le opzioni a conclusione del primo biennio.
•
di utilizzare, nel primo biennio, le opzioni anche ai fini del rilascio – in regime di
sussidiarietà – di qualifiche triennali e diplomi quadriennali di competenza delle
Regioni.
Ordinamento e organizzazione
Gli ordinamenti dei percorsi di studio dei diversi ordini di scuola
(percorsi liceali, di istruzione tecnica e professionale) sono
definiti dallo Stato con regolamenti governativi.
L’organizzazione delle scuole secondarie superiori sul territorio è
stabilita, invece, dalle singole Regioni nell’esercizio delle loro
esclusive competenze in materia di programmazione dell’offerta
formativa
(ad esempio, una Regione può stabilire che, per motivi logistici, possano essere
compresenti percorsi liceali, percorsi di istruzione tecnica e professionale in un
medesimo istituto secondario superiore oppure che i percorsi liceali siano
realizzati solo nei licei e i percorsi di istruzione tecnica solo negli istituti tecnici e i
percorsi di istruzione professionale solo negli istituti professionali per
salvaguardare l’identità dei singoli ordinamenti
Il punto sulla riforma a livello locale
• Riunita la
Commissione
d’ambito del Cadore
• Confermati tutti gli indirizzi
del PoloValboite
• Asseganto il LICEO
SCIENTIFICO
TECNOLOGICO a Cortina e
quello tradizionale a Pieve
• Assegnato il tecnico
TURISTICO a S.Stefano e il
FINANZIARIO a Cortina
• Impegno a sostenere con la
Regione il mantenimento
della Media Annessa all’Arte
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Riforma Gelmini