LA GOVERNANCE DEL SISTEMA UNIVERSITARIO Enrico Periti Direttore Amministrativo Università degli Studi di Ferrara Si ringrazia per la gentile collaborazione Sabrina Landini 1 Governo Centrale di sistema MEF CUN MiUR Stakeholders Min. Funzione Pubblica e Innovazione studenti imprese scuole istituti finanziari enti locali p.a. partners/sostenitori Governance Universitaria Atenei Rettore DIRIGENZA S.A . C.d.A Facoltà/Preside Nucleo di Valutazione Collegio dei Revisori Consiglio di Facoltà Dipartimento/Direttore Sezioni/Centri Ricerca Consulta di Dipartimento Consiglio della Ricerca Consiglio PTA Consiglio degli Studenti Allocazione delle risorse 2 Per GOVERNANCE UNIVERSITARIA intendiamo: il governo dell’Ateneo nei confronti dei terzi: governance ALTA il governo dei processi decisionali interni: governance BASSA …. senza dimenticarsi del ruolo della DIRIGENZA … ovvero del MANAGEMENT! 3 100 anni fa ! Sistema universitario governato centralmente dal Ministero Il Regolamento universitario del 1890 dette sistemazione organica nella direzione degli atenei e nell’attribuzione del corpo accademico prevalenza dell’autorità monocratica rispetto a quelle consiliari nomina del rettore fatta dal Re/Ministero su proposta dell’assemblea generale dei professori “L’Ufficio del Rettore e di Preside non potrà essere ricusato senza giusti motivi di cui sarà giudice il Ministro” (art. 86 del Reg. universitario del 1890) 4 Non manca tuttavia un’esperienza di autonomia … 1906: Politecnico di Torino Si recupera quel principio di autonomia respinto a livello nazionale: il finanziamento del Politecnico era basato su contributi locali - il Consiglio di Amministrazione viene separato da quello Didattico - il Presidente era di nomina governativa - il Consiglio era composto in maggioranza di membri designati direttamente dal governo e da enti da esso dipendenti cfr.:G. Capuano – G. Tognon, La crisi del potere accademico in Italia, ed. Il Mulino, 2008, 125-128 5 Ai sensi dell’art. 33 della Costituzione: “… Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato”. formula scarna Limiti della norma: aperta ad interpretazioni molteplici “… lo spazio di una possibile autonomia nei limiti stabiliti dalla legge dello Stato risulta minima e perciò non qualificante l’attività dell’Ente e comunque non tale da scalzare l’autarchia.” da: Legge e autonomia nelle Università – Fabio Merusi 6 D.P.R. 11 Luglio 1980 n. 382 Nuovo assetto della docenza universitaria, istituzione del ruolo dei ricercatori e piano di sviluppo distinzione tra Didattica e Ricerca [GOVERNANCE BASSA] viene istituito il Dottorato di Ricerca (art. 68) vengono istituiti in via sperimentale facoltativa, i Dipartimenti (artt. 83 - 86) si interviene su Consiglio di Facoltà (art. 95) istituzione dei Consigli dei Corsi di Laurea (art. 94 c. 1) sono fissate norme sugli obblighi dei docenti e sul tempo pieno/definito è previsto uno schema contabile “tipo”, cui le singole Università non possono derogare nei punti principali 7 D.M. 3 novembre 1999 n.509 abrogato e sostituito dal decreto MIUR 270/2004 Norma concernente l’autonomia didattica degli Atenei Attivati i Regolamenti Didattici di Ateneo e i nuovi Corsi di Studio su tre livelli Titoli e Corsi di Studio (art. 3) Classi dei Corsi di Studio (art. 4) Crediti formativi universitari (art. 5) Dibattito: ruolo e funzioni del Consiglio di Facoltà e del Consiglio dei Corsi di Laurea 8 Legge 6 maggio 1989 n. 168 In attuazione dell’art. 33 della Costituzione, si avvia il processo di riorganizzazione del sistema universitario. Viene riconosciuta personalità giuridica, potestà statutaria e regolamentare (art. 6 c.1 L.168/1989), in ambito: didattico (art. 6 comma 3) scientifico (art. 6 comma 4) organizzativo (art. 6 comma 5) finanziario e contabile (art. 7) per modificare il modello di governance L’autonomia si configura come competenza esclusiva e riservata. “ Nel rispetto dei principi di autonomia, omissis, le università sono disciplinate, oltre che dai rispettivi statuti e regolamenti, esclusivamente da norme legislative che vi operino espresso riferimento. E' esclusa l'applicabilità di disposizioni emanate con circolare”. (art. 6 c.2) 9 D.lgs. 165/2001 Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche art. 4 Gli Organi di Governo esercitano le funzioni di indirizzo politico amministrativo • • • definiscono gli obbiettivi ed i programmi da attuare verificano la rispondenza dei risultati dell’attività amministrativa della gestione agli indirizzi impartiti Ai Dirigenti spetta l’adozione: • • • degli atti e provvedimenti amministrativi, degli atti che impegnano l’Amministrazione verso l’esterno della gestione finanziaria, tecnica e amministrativa 10 PERCHE’ OGGI PARLIAMO DI GOVERNANCE? …perché la crisi è evidente a tutti! Gli Atenei non riescono a funzionare e costano sempre di più: 1) 2) 3) 4) 5) 6) andamento FFO anni 1994-2007 offerta didattica n. docenti universitari anni 1999-2007 contratti docenza - rilevazione 2007 personale tecnico amministrativo 2001-2007 - rilevazione 2007 rapporto laureati/iscritti 11 1) L’andamento del FFO dal 1994 al 2007 1994 = 100 200 180 160 140 120 100 80 60 1994 1995 1996 1997 1998 1.999 2000 2001 2002 2.003 2004 2005 2006 2007 Fonte: La valutazione ed il finanziamento delle attività universitarie: prime esperienze e prospettive – Prof. G. Catalano 12 Strumenti di Governance risorse finanziarie art. 5 legge 24.12.1993 n. 537 PRIMA Capitoli gestiti “direttamente” dal MURST DOPO Assegnazione risorse ai singoli Atenei Istituzione di: • fondo per il finanziamento ordinario • fondo per l'edilizia universitaria e per le grandi attrezzature scientifiche • fondo per la programmazione dello sviluppo del sistema universitario 13 Andamento FFO (futuro) Effetti della Legge finanziaria 244/2007 dati in milioni di euro 2010 2009 2008 Stanziamento legge finanziaria (tabella C) 6.821,00 6.949,00 6.888,00 550 550 550 6,6 6,6 6,6 40 40 40 7.417,60 7.545,60 7.484,60 330,6 Incremento effettivo stanz tab C con L. finanz. 244/07 128 -61 2008 2009 2010 16 16 16 -16 -16 -16 0 - 467,00 legge 244/07 Risorse Legge Finanziaria legge n. 244/07, art. 2 c. 428 - 429 risorse aggiuntive assegni di ricerca legge n. 247/07, art. 1, comma 75 risorse aggiuntive dottorato di ricerca legge n. 244/07, art. 2, comma 430 Risorse a legislazione vigente 2007 Effetti dei nuovi provvedimenti 2008 Decreto legge n. 31/08, art. 13bis Decreto legge n. 93/08, art. 5, comma 1 7 0 Riduzione 6,78% tab. C Decreto legge n. 93/08, art. 5, comma Decreto legge n. 112/08 (art. 66) riduzione turnover 0 -63,5 -190 Decreto legge n. 112/08 (art. 69) scatti triennali Totale variazioni rispetto alla L finaziaria 244/07 0 5 -40 -103,5 -80 -737 Nota: La Tabella non è comprensiva di quanto disposto nel Decreto-legge 10.11.2008, n. 180 e nella Legge Finanziaria 2009 14 2) Offerta didattica Anno Accademico Totale 2003/2004 2004/2005 2005/2006 4.783 5.913 6.279 valori assoluti L LS LSCU 3.358 1.247 178 3.565 2.168 180 3.689 2.407 183 L = Lauree triennali; LS = Lauree specialistiche triennali; LSCU = Lauree specialistiche di secondo livello a ciclo unico Fonte: MIUR - Ufficio Statistica - Pubblicazione "L'Università in cifre" 15 3) Docenti universitari anni 1999-2007 Docenti per qualifica (valori assoluti, composizione e variazione percentuale): Atenei statali e non Anni 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Ordinari valori assoluti Associati Ricercatori 50.501 51.953 54.856 57.533 56.480 57.402 60.251 61.974 61.929 12.913 15.026 16.891 18.131 17.958 18.071 19.275 19.845 19.625 18.032 17.259 17.875 18.502 18.096 18.102 18.966 19.083 18.733 19.556 19.668 20.090 20.900 20.426 21.229 22.010 23.046 23.571 22,6% 52,0% 3,9% 20,5% Totale Ordinari Per 100 docenti Associati Ricercatori Totale 25,6 28,9 30,8 31,5 31,8 31,5 32,0 32,0 31,7 35,7 33,2 32,6 32,2 32,0 31,5 31,5 30,8 30,2 38,7 37,9 36,6 36,3 36,2 37,0 36,5 37,2 38,1 2,6 2,9 5,6 4,9 -1,8 1,6 5,0 2,9 -0,1 variazioni % sull'anno prec. Ordinari Associati -3,6 16,4 12,4 7,3 -1,0 0,6 6,7 3,0 -1,1 15,4 -4,3 3,6 3,5 -2,2 0,0 4,8 0,6 -1,8 Ricercatori -3,1 0,6 2,1 4,0 -2,3 3,9 3,7 4,7 2,3 variazione% 1999-2007 I dati si riferiscono al 31 dicembre di ogni anno Fonte: Per i docenti di ruolo, Banche dati MIUR 16 4) Contratti di docenza - rilevazione 2007 Docenti a contratto titolari di insegnamenti ufficiali in Atenei statali e non Anni Totale 2002 22.046 2003 27.501 2004 30.671 2005 33.008 2006 35.231 2007 36.596 variazione% 2002-2007 variazioni % sull'anno prec. 24,7 11,5 7,6 6,7 3,9 66,0 I Dati si riferiscono all'anno accademico - es. 2007= a.a. 2006/2007 Fonte: MIUR – Ufficio Statistica 17 5) Personale tecnico amministrativo periodo 2001/2007 - rilevazione 2007 Anni 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 variazione% 2001-2007 Totale 58.085 56.938 57.487 56.344 57.044 58.495 58.767 variazioni % sull'anno prec. -2,0 1,0 -2,0 1,2 2,5 0,5 1,2 Fonte: MIUR - Ufficio Statistica 18 6) rapporto laureati/iscritti Anni Laureati Iscritti Laureati/Iscritti 2003 2004 2005 2006 2007 233.449 n.d. 299.789 299.031 299.026 1.803.024 1.800.428 1.796.270 1.781.659 1.799.041 12,9% n.d. 16,7% 16,8% 16,6% I dati si riferiscono al 31 gennaio dell'anno successivo Fonte: MIUR - Ufficio Statistica 19 … perché l’autogoverno mostra i propri limiti soprattutto su 2 punti: tenuta economica leadership scientifica rispetto ad altri sistemi universitari (numero premi nobel, presenze classifiche internazionali, etc) Dalla Conferenza dei Rettori del 23 ottobre 2008 “La CRUI ribadisce il proprio ruolo di rappresentanza istituzionale unitaria degli Atenei italiani statali e non statali e conferma il proprio impegno per: a) Il rapido avvio di interventi legislativi e normativi di forte contenuto innovatore e in linea con le posizioni espresse nel documento approvato il 25 settembre u.s.(valutazione, governance, reclutamento, stato giuridico, dottorato di ricerca, formazione degli insegnanti, diritto allo studio, trasferimento tecnologico); b) una urgente riconsiderazione delle condizioni finanziarie determinate dai recenti provvedimenti del governo che porterebbero a situazioni del tutto insostenibili per l’intero 20 sistema a partire dal 2010” GOVERNANCE ALTA: quale equilibrio e perché? Alcuni modelli di governance: 21 GOVERNANCE più diffusa RETTORE S.A FACOLTA’ DIPARTIMENTI CONSIGLIO STUDENTI RAPPR. RICERCA PTA CdA CONS. DELLA RIC.? PRESIDI? CONS. STUD. D.A.? PTA il Rettore presiede sia il Senato Accademico che il Consiglio di Amministrazione e ha funzione di mediatore fra i due organi. tra i due Organi Collegiali sussiste un bicameralismo perfetto (decidono sulle stesse cose) 22 Riflessioni sulla composizione degli organi - il Direttore Amministrativo: a volte c’è … a volte è con voto consultivo! - la numerosità alta blocca la decisione; - mancanza di competenze; - decidono su se stessi … e sprecano; - i terzi finanziatori: (quando ci mettono i soldi voglio decidere … a volte anche se non li mettono!!!) (“Partecipazione di rappresentanti di Enti pubblici o privati nel Consiglio di Amministrazione” – art. 115 DPR 382/80) 23 LIMITI DELL’ATTUALE GOVERNANCE UNIVERSITARIA ALTA R C.d.A. S.A. il S.A. e il C.d.A. decidono sulle stesse “cose”. spesso succede che le prassi dei singoli Atenei individuano “di fatto” l’organo forte. Di solito il C.d.A. è l’organo che ratifica il deciso del Senato Accademico il Rettore, organo monocratico eletto, tiene equilibrio. Potenziali conseguenze: rafforzamento dell’organo monocratico (leadership) nei confronti dei terzi il Rettore viene percepito come unico DECISORE 24 [ IL RUOLO DEL LEADER ISTITUZIONALE … “il leader istituzionale non è che decide da solo per tutti, ma chi costruisce la decisione, grazie alle sue capacità individuali, legittimandola con un consenso della maggioranza” cfr. “La crisi del potere in Italia” di G. Capano e G. Tognon Ed. Il Mulino 2008 25 RAFFORZAMENTO DELLA LEADERSHIP Il sistema di governance alta deve essere imperniata su una leadership dotata di: ampia capacità di proposta e di iniziativa istituzionale; elaborazione di strategie e di indirizzi nel quadro dei processi decisionali più fluidi ed efficaci che valorizzino l’unitarietà dell’Ateneo e le potenzialità delle sue singole componenti rafforzando: - il versante della formulazione delle grandi strategie; - l’autonomia operativa e decisionale dei diversi livelli. Accanto al rafforzamento della leadership deve corrispondere un parallelo rafforzamento dei: - sistemi di valutazione; - sistemi di controllo della qualità e della efficacia delle azioni e delle attività. ] 26 Governance Università degli Studi di Trento e Scuola Sup. S.Anna di Pisa DIRETTORE PRESIDENTE S.A C.d.A. si affianca la figura del Presidente a quella del Direttore; netta separazione funzionale tra: - S.A. Programmazione delle attività tipiche di ricerca e formazione - C.d.A. Programmazione generale e controllo. 27 Governance Università degli Studi di Ferrara RETTORE C.d.A. S.A. (la cui composizione prevede la presenza di una rappresentanza del Comitato dei Sostenitori che è un organo statutario) il Rettore presiede sia il Senato Accademico che il Consiglio di Amministrazione; il C.d.A. è convocato prima del Senato Accademico. 28 GOVERNANCE (futura) Università degli Studi di Camerino C.d.A. Rettore SER Il Rettore esercita funzioni di iniziativa, coordinamento e attuazione. Presiede: - il C.d.A. - la seduta durante la quale viene eletto il Presidente del S.E.R (Senato delle Rappresentanze) Il S.E.R. e il C.d.A. hanno competenze separate. Il S.E.R. viene presieduto da una persona diversa dal Rettore. 29 GOVERNANCE Università di Roma La Sapienza Presidente C.A. O.T.A Presidente Presidente C.A. O.T.A C.A. O.T.A Rettore Cda SA Presidente Presidente C.A. O.T.A C.A. O.T.A Lo Statuto (1999) prevede 9 Atenei federati; sono stati attivati con decreto del Rettore del 31 ottobre 2005 cinque Atenei federati C.A.: Consiglio Accademico O.T.A.: Organo Tecnico Amministrativo 30 GOVERNANCE Università di Roma La Sapienza l’Università La Sapienza si articola in Atenei federati ed autonomi sotto il profilo amministrativo ed organizzativo, dotati di organi propri. gli organi centrali di governo sono competenti in materia di programmazione e di indirizzo, di attribuzione programmata delle risorse, di relazioni internazionali, di valutazione, di organizzazione dei servizi comuni, con esclusione di qualsiasi funzione gestionale. Il Rettore rappresenta l’Università, presiede il S.A. e il C.d.A. • il S.A. è l’organo di programmazione, di coordinamento, di indirizzo e di controllo delle attività didattiche e di ricerca. • il C.d.A. è l’organo di programmazione, di indirizzo e di controllo delle attività relative alla gestione amministrativa, finanziaria e patrimoniale dell’Università agli altri Organi di ciascun ateneo federato spettano le competenze residuali, con piena autonomia amministrativa ed organizzativa. ciascun C.A. (Consiglio Accademico) di ogni Ateneo federato approva i propri regolamenti e provvede alla ripartizione delle risorse finanziarie, ivi comprese quelle per il personale. l’O.T.A. organo collegiale di governo dell’Ateneo Federato, ha il potere di fissare obiettivi e programmi in conformità a quelli definiti dal Consiglio Accademico e di verificare la rispondenza dei risultati della gestione amministrativa agli indirizzi impartiti 31 GOVERNANCE ALTA: soluzioni! Sono possibili??? Rafforzamento della Leadership - vs interno - vs esterno Da conflitto su: • INTER PARES • SUPER PARTES Rafforzamento competenze RETTORE Distinzione delle funzioni ORGANI politica economica – gestionale Distinzione nei ruoli di chi li presiede Con composizione conseguente Interna rappresentanza Esterna expertise “libere” … possibile semplificazione sugli iter decisionali: meno punti su cui decidere 32 GOVERNANCE ALTA: soluzioni! Sono possibili ??? Un sistema di Governance ben differenziato con Cda e SA che espletano compiti e responsabilità definite e con un Management ben delineato nelle funzioni producono: - Decisioni rapide e ben coordinate - Tempestività nelle azioni - Qualità nei risultati 33 Governance Bassa: alcune considerazioni 34 GOVERNANCE BASSA: FACOLTA’ Preside DIPARTIMENTI DOCENTI Consiglio Facoltà Direttore Consiglio Dipartimento Le FACOLTA’: reclutano sono organi mediante i quali viene programmata l’attività didattica di solito si caratterizzano per strutture amministrative assai poco articolate e per budget di funzionamento piuttosto ristretti I DIPARTIMENTI • sono gli organismi preposti alla ricerca, godono di autonomia gestionale e finanziaria, hanno budget 35 consistenti e una dote di personale t.a. piuttosto rilevante. GOVERNANCE BASSA: forti responsabilità sui vertici monocratici delle strutture: Presidi di Facoltà e Direttori di Dipartimento dibattito attuale: superamento di Facoltà e Dipartimenti con la creazione di un organo unico tipo school. Perché no? ridurre la semplificazione della catena di governo della ricerca 36 … infine Management 37 GOVERNANCE vs MANAGEMENT vs Efficienza D.lgs 165/2001 Ruolo del Direttore Amministrativo e dei Dirigenti: Articolo 4 - Indirizzo politico-amministrativo. Funzioni e responsabilità Separazione tra funzioni di indirizzo politicoamministrativo esercitate dagli organi di governo e la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa esercitata dai dirigenti. Ai dirigenti spetta: • adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno • organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo • responsabilità in via esclusiva dell'attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati. 38 GOVERNANCE vs MANAGEMENT vs Efficienza soluzioni possibili ai sensi del d.lgs 165/2001 Funzioni assegnate ai dirigenti dell’Università degli Studi di Ferrara dal 1.1.2008 AREA ECONOMICO-FINANZIARIA Approva: • tutti gli atti di gara (appalti); • l’aggiudicazione provvisoria e stipula i relativi contratti • l’elenco/albo dei fornitori di beni e prestatori di servizi; Decide: • l’acquisto di tutte le spese previste nel Regolamento Spese in Economia e formalizza gli atti necessari • il discarico inventariale dei beni mobili • gli incarichi di missione relativi al personale di afferenza dell’Area Sottoscrive: • contratti di consulenza AREA PERSONALE Autorizza: • gli incarichi aggiuntivi per personale PTA • gli incarichi di missione relativi al personale di afferenza dell’Area Sottoscrive: • gli incarichi assegni di ricerca • i contratti prestazioni occasionali – co.co.co – collaborazioni professionali; • i contratti di lavoro a tempo determinato ed indeterminato PTA; • gli atti di gestione della carriera del personale t.a. • i contratti di collaborazione ad attività di ricerca Responsabilità/trasparenza dei soldi affidati; Semplificazione dell’iter decisionale minori punti decisionali degli organi (che non deliberano sulle materie di competenza dirigenziale) 39 GOVERNANCE vs MANAGEMENT vs Efficienza Allocazione Risorse Per avere una organizzazione complessa quale è l’Università è necessario sviluppare un buon rapporto tra Governance e Management: - la Governance deve rimanere stabile e ferma negli obiettivi e nei sistemi di allocazione delle risorse - il Management deve essere allineato e coeso per finalizzare l’operato del proprio ruolo agli obiettivi I servizi efficienti sono l’esito congiunto di Governance + Management 40 GOVERNANCE vs MANAGEMENT vs Efficienza Allocazione Risorse Case studies: Università di Melburne vs Università di Bologna Tesi del Dottorato di Ricerca in Economia, XX ciclo (2005-2007) Autore: Laura Maran - Anno: 2008 Titolo: "La progettazione dei sistemi di programmazione e controllo nelle Università: un'analisi comparata del ruolo dei fattori istituzionali e degli strumenti economico-aziendali" 41 Università di Melbourne Università di Bologna SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO È conosciuto ed utilizzato a tutti i livelli amministrativi e accademici Alcuni accademici non riconoscono la possibilità di effettivo utilizzo di un sistema di programmazione e controllo e vedono nella sua implementazione un esercizio di tecnicismo e la moltiplicazione della burocrazia LEGAME ECONOMICO TRA VALUTAZIONE DELLA RICERCA E DELLA DIDATTICA E DEL BUDGET Esiste il legame economico Il legame è predefinito e si scarica prevalentemente sul numero degli studenti Non esiste legame economico BUDGET È il documento di formalizzazione del commitment organizzativo e dà conto sia dei finanziamenti ricevuti dal governo e dagli stakeholders sia dei criteri di allocazione degli stessi alle facoltà E’ un bilancio previsionale con funzione autorizzatoria ed organizzato in capitolati di spesa. Esiste un piano strategico. 42 GOVERNANCE vs MANAGEMENT vs Efficienza Allocazione Risorse Università di Melbourne Università di Bologna FONTI DI LEGITTIMAZIONE L’alta reputazione nei campi della didattica e della ricerca è la maggior fonte di potere, perché la reputazione attrae un maggior numero di studenti La principale fonte di legittimazione è la possibilità di rappresentanza nei massimi organi collegiali (attualmente prevalente per le Facoltà) che determinano indirizzi strategici ed esprimono la domanda di organico DEFINIZIONE DEI RAPPORTI RECIPROCI TRA LIVELLI ORGANIZZATIVI La chiarezza dei criteri allocativi e degli spazi di autonomia manageriale ha smussato le possibili occasioni di conflitto tra facoltà e/o dipartimenti (nello specifico, i Dipartimenti sono subordinati alle Facoltà ma conservano una responsabilità congiunta su didattica e ricerca) riconducendole al più ad un ambito di competizione basata sui criteri di valutazione della ricerca e didattica Si caratterizza per una struttura in cui i dipartimenti sono trasversali alle facoltà ed hanno una responsabilità sulla attività di ricerca e di gestione della struttura mentre le facoltà sono responsabili della didattica e non hanno autonomia di spesa, tuttavia godono di una rappresentanza più ampia negli organi collegiali. Uno dei problemi maggiori: la gestione dei rapporti reciproci tra facoltà e dipartimenti 43 GOVERNANCE vs MANAGEMENT vs Efficienza Allocazione Risorse Sintesi delle differenze tra Melbourne e Bologna Premesso che per entrambe c’è valore legale del titolo di studio, il punto essenziale è il seguente: • Il criterio di allocazione delle risorse a Melbourne è determinato sul numero di studenti per facoltà, dietro a cui è presente un forte concetto di reputazione (su didattica e ricerca) dei docenti (criterio di legittimazione), che viene valutato ed inserito nella formula di allocazione. Il criterio è stabile e predefinito. • A Bologna (si può pensare anche al sistema Italia, in generale?) i criteri di allocazione vengono definiti, di volta in volta, nelle sedi collegiali di rappresentanza decisionale. La reputazione (su didattica e ricerca) viene valutata ma non entra direttamente nella formula di allocazione. 44 INTERNAZIONALIZZAZIONE 45 La governance all’estero: il quadro d’insieme Italia, Germania, Francia, Spagna, ecc.: -Autonomia avviata ma incompleta; -Molteplicità di organi di vertice senza chiara gerarchia -CdA a maggioranza di interni (soprattutto docenti) -Rettore eletto da interni (soprattutto docenti) I sistemi universitari considerati in crisi Stati Uniti (università pubbliche e private) -Autonomia completa; -CdA unico vertice per decisioni finali; -CdA totalmente di esterni o quasi; -President nominato dal CdA. Regno Unito, Canada, Australia, Svezia, Olanda, Danimarca, Svizzera, ecc.: -Autonomia completa o quasi; -CdA unico vertice per decisioni finali; -CdA a maggioranza di esterni; -Il Rettore è nominato dal CdA. 46 “Case studies”: Stati Uniti d’America La governance alta è sempre stata di tipo indipendente rispetto alla rappresentanza interna La governance interna è strutturata in modo simile in tutte le Università americane, pubbliche e private. 47 “Case studies”: University of California (UC) Board of regents Academic Council Provost President (CEO di Sistema) Chancellor (CEO di ciascun Campus) Vicepresidents con deleghe per settore College/ school Deen Delega ai Dirigenti Dipartimenti Head docenti 48 “Case studies”: University of California (UC) governance alta • Il Board of regents (CdA) è analogo ad un CdA aziendale e ad esso compete tutto il potere decisionale dell’Ateneo e pienamente responsabile dell’andamento dell’Ateneo nei confronti del mondo esterno • Il Board of regents composto da 26 membri votanti di cui 18 nominati dal governatore (membri esterni indipendenti). I membri di nomina esterna del Board of regents non sono pagati. • Il President dell’Università rappresenta il vertice esecutivo della struttura incaricato dal Board di eseguire le sue decisioni nonché di dirigere l’amministrazione quotidiana; è il principale canale di comunicazione tra Board ed Ateneo. Nel 61% dei casi è un docente. • L’Academic Council (S.A) autorizza e supervisiona i corsi di studio. La responsabilità ultima, verso l’esterno resta sempre del Board. 49 “Case studies”: University of California (UC) governance bassa • Vicepresident: ha deleghe specifiche per settori della vita dell’ateneo o per sue divisioni interne, che a loro volta delega a dirigenti di livello più basso; • Provost: si occupa dell’organizzazione della Didattica e della Ricerca; • Deen: è a capo delle diverse divisioni accademiche, tra cui in particolare le varie facoltà, college o school; di solito sono docenti universitari spesso dell’Ateneo stesso, ma occasionalmente sono invece assunti dall’esterno; riferisce al Provost; • College o School: sono a loro volta suddivisi in Dipartimenti ciascuno dei quali è diretto da un Head che riferisce a un Deen; • Docenti: sono rappresentati dall’Academic Council, organo collegiale formato per elezione dalle diverse facoltà e discipline dell’Ateneo. 50 “Case studies”: Inghilterra Cenni storici: fino agli anni 70 la governance è quella classica autoreferenziale; dagli anni 70 le “old universities” cambiano progressivamente gli statuti e adottano governance indipendenti (salvo Oxford e Cambridge); le new universities sono riformate da una legge del 1992. 51 “Case studies”: Inghilterra COURT (STAKEHOLDERS INTERNI ED ESTERNI) Council Academic board CEO l’Academic board (S.A.) decide su questioni strettamente accademiche e consiglia il Council il Council (CdA) è sottoposto alla supervisione della Court, recluta e nomina il CEO; il Council cambia con l’Ateneo ma c’è sempre una maggioranza di esterni, oltre a eletti tra docenti e studenti (salvo Oxford e Cambridge). 52 “Case studies”: Oxford la Court è composta da un’assemblea di soci interni con funzione di supervisione l’Academic board (S.A.) decide su questioni strettamente accademiche ma le decisioni sono sottoposte a ratifica del Council (CdA), che le può rimandare indietro motivatamente; negli ultimi anni aumento del numero di esterni nel Council che rimane tuttavia una piccola minoranza anche se si sta discutendo di una radicale riforma che porterà ad una maggioranza di esterni; la spinta riformatrice è anche dovuta alle aspettative delle autorità politiche e della società. 53 LINEE GUIDA DEL MINISTRO GELMINI 6 novembre 2008 54 Punti fondamentali Autonomia Efficacia gestionale Governo dell’Ateneo Valutazione dei risultati Responsabilità chiare Democrazia e bilanciamento dei poteri 55 Azioni prioritarie relativamente alla governance Adozione di un codice etico entro 6 mesi Messa a punto della normativa per consentire alle Università di diventare “fondazioni” Sviluppare negli Atenei l’Accountability verso l’esterno Distinguere le funzioni del S.A. (istanze scientifiche ed accademiche) e del CdA (pianificazione strategica e gestione) 56 Azioni prioritarie Eliminazione la duplicazione di organi attuale ripartizione di compiti tra Facoltà, Dipartimenti etc è causa di inefficienza e confusione Ridefinizione del ruolo del Rettore piena responsabilità delle sue decisioni Limitare a non più di due mandati la permanenza in carica di Presidi (max 6 anni) e Rettori (max 8 anni) 57 Azioni prioritarie Rafforzare la leadership istituzionale attraverso attività di formazione dei docenti interessati ad assumere incarichi direttivi Rafforzare la funzione gestionale delle università Favorire processi di aggregazione e riorganizzazione federale degli Atenei su base regionale 58 … ma anche una novità IL VALORE LEGALE DEL TITOLO DI STUDIO Non più valore formale ma sostanziale (accreditamento) 59 … ed anche punti fermi sulla responsabilità finanziaria Azioni prioritarie: Incentivare l’adozione della contabilità economico-patrimoniale Ridurre gradualmente l’incidenza della spesa per il personale Rendere più restrittivo il vincolo da indebitamento Non consentire la messa a bando di nuovi posti agli Atenei che hanno superato il limite di legge Aggiornare l’attuale modello di finanziamento Imporre agli Atenei con bilanci in deficit un piano concreto e rapido di rientro nella norma Rivedere il rapporto tra facoltà mediche, atenei e il sistema sanitario 60 Considerazioni conclusive 61 “Se il gioco funziona male è certamente importante cambiare le regole, ma non bisogna mai dimenticare che sono i giocatori a fare la differenza” (cfr.:G. Capuano – G. Tognon, La crisi del potere accademico in Italia, ed. Il Mulino, 2008, 179) “Come intervenire? Ancora con riforme dall’alto? La nostra convinzione è per un chiaro si” (cfr.:G. Capuano – G. Tognon, La crisi del potere accademico in Italia, ed. Il Mulino, 2008, 177) 62 “Da una parte, quindi, dovrebbe essere abolita la figura del direttore amministrativo: che le università decidano se avere o no un direttore generale e, comunque, come organizzare le linee gerarchiche della macchina amministrativa” (cfr.:G. Capuano – G. Tognon, La crisi del potere accademico in Italia, ed. Il Mulino, 2008, 187) “Ogni riforma ha bisogno di una <visione>. E le visioni sono compito della politica. (cfr.:G. Capuano – G. Tognon, La crisi del potere accademico in Italia, ed. Il Mulino, 2008, 192-193) 63 Bibliografia G. Capuano – G. Tognon, La crisi del potere accademico in Italia, ed. Il Mulino, 2008, 107 ss F. Merusi, Legge e autonomia nelle università, www.codau.it L. Maran, La progettazione dei sistemi di programmazione e controllo nelle Università: un'analisi comparata del ruolo dei fattori istituzionali e degli strumenti economico-aziendali, tesi dottorato di ricerca in Economia XX ciclo 2005-2007 pubblicata su: http://eprints.unife.it/annali/IUSS/vol1/tesi.htm G. Azzone - B. Dente, Dall’autonomia alla «goveranance», ed. Il Mulino n.3 2004, 479 ss L. Marucci, Principi di governance degli atenei pubblici, Università-Notizie, n.2 2005 G. Rebora - M. Turri, La Governance del sistema universitario in Italia: 1989-2008, Liuc Papers n. 221 – Economia aziendale 32, 2008 G. Fiegna, Gli studenti nel finanziamento statale degli Atenei, in “I servizi agli studenti nell’attività gestionale dell’università” a cura di G. Catalano – E. Periti, Ed Il Mulino, 2006 C. Finocchietti, L’accreditamento dei corsi universitari Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Universitas Quaderni, Cimea 2008 Linee Guida del Governo per l’Università – 6 novembre 2008 64