Rapporto microorganismi e organismi pluricellulari Steps in successful infection Steps in successful infection • Sex comes before disease – acquire virulence genes • Sense environment – and Switch virulence genes on and off • Swim to site of infection • Stick to site of infection • Scavenge nutrients – especially iron • Survive stress • Stealth – avoid immune system • Strike-back – damage host tissues • Subvert – host cell cytoskeletal and signalling pathways • Spread – through cells and organs • Scatter Azione patogena dei batteri • COLONIZZAZIONE e MOLTIPLICAZIONE nell’OSPITE – – – – – Adesione Moltiplicazione batterica Colonizzazione Invasione tessuti “Escape”difese • DANNO OSPITE – Produzione di tossine – Produzione di mediatori flogosi - Reazioni autoimmunitarie Bacterial Sex per acquisire geni di virulenza • Batteri hanno 3 strategie per scambiare DNA – Trasformazione • cells take up naked DNA – Trasduzione • phages carry DNA – Coniugazione • cells mate through specialised appendages Bacterial Sex elementi genetici mobili • Trasposoni – ST enterotoxin genes • Plasmidi di Virulenza – e.g. TTSSs in Shigella, Yersinia; toxins in Salmonella, E. coli, anthrax • Fattori di virulenza codificati da fagi – e.g. botulinum toxins, diphtheria toxin, shigalike toxin (linked to lysis), staphylococcal Bacterial Sex isole di patogenicità • Concetto originato da studi su ceppi di E. coli uropatogenici • Elementi caratterizzanti – Presenza di (molti) geni di virulenza – Presenza in ceppi patogeni ma non in ceppi apatogeni – Differente contenuto in G+C ripsetto al cromosoma dell’ospite – Occupano larghe regioni del cromosoma (10-100 Kb) – Compatta unità genetica, spesso fiancheggiata da DRs, tRNAs, ISs – Presenza di geni coinvolti nella mobilità – Instabile, proni alla delezione – Spesso codificano sistemi di secrezione (regione LEE in EPEC, Spi1, Spi2 in Salmonella, Cag in H. pylori) - Spesso codificano adesine, siderofori, tossine (Enteropathogenic E. coli (Pai I, II, IV, V), Yersinia spp. (HPI), V. cholerae (VPI or TCP-ACF element) Sense environment • Batteri possono avvertire cambiamenti nell’mbiente – e.g. temperatura, disponibilità di nutrienti, osmolarità, densità cellulare (“quorum sensing”). • Nei casi più semplici, cambiamenti nella concentrazione intracellulare di ioni sono direttamente legati all’espressione genica – e.g. fall in intra-cellular iron levels triggers de-repression of diphtheria toxin gene • Nei casi più complessi, sofisticate cascate di trasduzione del segnale consentono al batterio di regolare l’espressione di geni in risposta a cambiamenti ambientali – the pathogen as an information processor Switch virulence factors on and off A multi-layered hierarchy • Modificazioni nella sequenza del DNA – Amplificazione genica – Riarrangiamento genico • e.g. Hin flip-flop control of flagellar phase variation • Regolazione Transcrizionale – Attivatori e Repressori (helix-turn-helix motif) – mRNA ripiegamento e stabilità • Regolazione Translazionale • Regolazione Posttranslazionale – Stabilità delle proteine, proteolisi controllata – Modificazioni covalenti • e.g. fosforilazioni in sistemi a due-componenti sensoreregolatore Swim • Molti batteri patogeni sono mobili – Enterics, Campylobacter, Helicobacter, spirochaetes • Mobilità è cruciale per la virulenza in alcuni casi • Tipico organello di motilità = flagello • Varianti – Twitching motility – Swarming Disseminazione Enzimi batterici degradano differenti matrici tessutali. Sono considerati INVASINE • Ialuronidasi (streptococchi, staphylococchi, clostridi). • Collagenasi (Clostridium histolyticum and Clostridium perfringens). • Neuraminidasi (Vibrio cholerae, Shigella dysenteriae). • Streptochinasi and Stafilochinasi (streptococchi and stafilococchi) Stick • Conferisce al microrganismo capacità di resistere alla rimozione meccanica operata sulle mucose e tropismo tissutale • Comuni meccanismi di aderenza – Capsula e slime – Biofilm • Adesine Gram-positivi – MSCRAMMs (microbial surface components recognizing adhesive matrix molecules), e.g. protein A – Fimbrie • Adesine Gram-negativi (CHO and protein receptors) – Fimbrie, Afimbrial adhesins (FHA, Pertactin etc.) – Outer Membrane Proteins – Types III-IV secretion Colonizzazione • La colonizzazione è la fase successiva all’adesione e comporta la moltiplicazione batterica • Espressione genica programmata: “quorum-sensing” • Per moltiplicarsi, un batterio deve: – trovare un ambiente nutrizionale favorevole (temperatura, pH, scambi gassosi, osmolarità, nutrienti essenziali, tra cui ferro) – superare le difese dell’ospite Biofilm • Protezione in ambienti ostili (matrice eso-polisaccaridica) • Organizzazione simil-tissutale: – canali di nutrizione interni – pattern di espressione genica diversi • Alternanza di stati di vita comunitaria e vita planctonica • Ruolo fondamentale dei flagelli e pili nelle prime fasi di adesione (monolayer e microcolonie) “structured community of bacterial cells enclosed in a self-produced polymer matrix and adherent to an inert or living surface” (Costerton et al., Science, 1999) Biofilm sulla superficie di un catetere Biofilm sulla mucosa ileale Adesione batterica nel cavo orale e formazione della placca Biofilm e infezioni • Resistenti all’azione di anticorpi e fagociti. • Naturalmente resistenti ad antimicrobici • Causa frequente di infezioni croniche e persistenti, soprattutto da parte di patogeni opportunisti: – – – – – – P. aeruginosa e polmoniti in pazienti con CF GAS e fascite necrotizzante Streptococchi viridanti ed endocarditi Streptococchi orali e carie Batteri anaerobi orali e periodontopatie Infezioni nocosomiali da S. epidermidis, S. aureus, Actinomyces, Streptococcus Scavenge nutrients e.g. iron • Livelli di Fe libero nei fluidi corporei è molto basso – Reazioni inf. acute causano una ulteriore riduzione – Sovraccarico di Fe aumenta suscettibilità alle infezioni • I batteri possiedono vari meccanismi per ottenere Fe – Siderofori chelano Fe disponibile e lo trasportano interno batteri – Fe può essere ottenuto direttamente da proteine ospite in grado di legarlo e.g proteine leganti la lattoferrina – Alcuni patogeni evitano il problema riducendo la necessità di Fe, e.g. Treponema pallidum • Fe è utilizzato per regolare l’espressione di fattori di virulenza – Tossina difterica (DtxR repressore) – Shiga-like tossina – Pseudomonas aeruginosa esotossina A Survive Stress • Oltre allo stress derivante dalla mancanza di nutrienti, I patogeni devono affrontare molti altri stress – Acidità nello stomaco – Shock termico con la febbre – Stress ossidativo nei fagociti • Proteine prodotte in risposta a Stress, come le chaperonine, appaiono degli antigeni immunodominanti • Proteine con attività detossificante giocano un ruolo nella virulenza, e.g. Cu,Zn-superossido dismutasi nello spazio periplasmico • Dose infettiva per patogeni enterici in pz con acloridria Stealth evitare (escape) il sistema immune • IgA proteasi – metalloproteasi attive contro IgA • Proteine leganti le Immunoglobuline – e.g. proteina A dello S. aureus • Resistere all’azione del complemento, opsonizzazione – Capsula (generalmente polisaccaridica) – Lipopolisaccaride – Proteine di superficie • Mimicrismo antigenico – e.g. capsula di acido sialico per il meningococco di gruppo B – Legame proteine ospite • Variazione di fase o antigenica – Coinvolge strutture di superficie come proteine, LPS, capsula – Varietà di meccanismi • slip-strand mispairing • flip-flop • cassette • Crescere in – fagociti – in biofilm 67700 67710 67720 GAAGTGCATTTAACTT**GGGGGGGGGGGTAAT GAAGTGCATTTAACTT*GGGGGGGGGGGGTAAT GAAGTGCATTTAACTTGGGGGGGGGGGGGTAAT GAAGTGCATTTAACTT***GGGGGGGGGGTAAT GAAGTGCATTTAACTT**GGGGGGGGGGGTAAT GAAGTGCATTTAACTT****GGGGGGGGGTAAT GAAGTGCATTTAACTT*GGGGGGGGGGGGTAAT GAAGTGCATTTAACTT**GGGGGGGGGGGTAAT GAAGTGCATTTAACTT***GGGGGGGGGGTAAT GAAGTGCATTTAACTT***GGGGGGGGGGTAAT GAAGTGCATTTAACTT***GGGGGGGGGGTAAT GAAGTGCATTTAACTT**GGGGGGGGGGGTAAT GAAGTGCATTTAACTT*GGGGGGGGGGGGTAAT Homopolymeric tract in Campylobacter jejuni Strategie usate dai batteri intracellulari • Blocco maturazione fagosoma (Legionella, Mycobacterium, Salmonella, Chlamydia) • Adattamento e replicazione in compartimenti lisosomiali (Coxiella) • Escape nel citosol (Listeria, Shigella) Patogeni extracellulari ed intracellulari Shigella Salmonella Azione patogena dei batteri • COLONIZZAZIONE dell’OSPITE – – – – – Adesione Moltiplicazione batterica Colonizzazione Invasione “Escape”/sovversione delle Difese Immunitarie • DANNO DIRETTO all’OSPITE – Produzione di tossine – Produzione di molecole infiammatorie – Reazioni autoimmunitarie Opsonizzazione Inibizione della fagocitosi Inibizione della fagocitosi Inibizione dell’azione del complemento Azione patogena dei batteri • COLONIZZAZIONE e MOLTIPLICAZIONE nell’OSPITE – – – – – Adesione Moltiplicazione batterica Colonizzazione Invasione “Escape”/sovversione delle Difese Immunitarie • DANNO TESSUTI OSPITE – Produzione di tossine – Produzione di molecole che inducono una risposta infiammatoria – Reazioni autoimmunitarie MECCANISMI di PATOGENICITA’ BATTERICA Bacteria-induced toxicity Host-mediated damage MECCANISMI di PATOGENICITA’ BATTERICA Meccanismi di patogenicità indiretti attraverso i meccanismi immuni adattativi Immunità specifica ed immunopatologia • Infezioni acute • Infezioni croniche • tuberculosi • lebbra • sifilide • Persistenza di detriti batterici nei tessuti • Autoimmunità Malattie autoimmuni legate a mimicrismo antigenico Tossine batteriche Endotossine Batteri Gram negativi: rilascio LPS Struttura del Lipopolisaccaride • Porzione Polisaccaridica: Antigen-O: antigenic properties, highly variable polysaccharide which is responsible for serologic diversity. Core: conserved polysaccharide, divided in two regions, outer-core and inner-core. • Porzione lipidica: Lipid A: allows LPS insertion into the outermembrane and shows a similar structure among different species. Endotossine: effetti • • • • Reazioni infiammatorie aspecifiche Stimolano rilascio di citochine Inducono attivazione del complemento Sono mitogeni / attivatori policlonali per i linfociti B • Agiscono come adiuvanti • Pirogeni Shock settico • Ipotensione (tissue pooling of fluids) • coagulazione intravascolare disseminata • febbre • insufficiente ossigenazione tessutale • generalizzata insufficienza di organi Sistemi dell’ospite partecipano alla comparsa degli effetti tossici da endotossine LPS binding protein (LBP) CD14: LPS receptor on PMNs/M Receptor for other cell types? Signal transduction? C3H/HeJ mice lps gene is Toll-like receptor 4 MD2? Transcription factor: NF- LPS inducible proinflammatory factors: TNF, IL-1, IL-6/IL-8, NO, PAF, … How does LPS signal cells? Macrophage: Endothelial cell: LBP LBP Soluble CD14 LBP CD14 LBP How does LPS signal cells? CD14 is a GPI-linked protein and cannot transmit a signal across the plasma membrane. CD14 must require a “co-receptor” capable of signaling. How does LPS signal cells? LPS signal transduction pathway MyD88-dependent MyD88-independent pathway pathway Bacteria LPS Linphocytes +IFN +IL2 +IL3 - IL4 Endothelial cells Macrophages IL 1 TNF IL 6 Endothelial cells Fibroblasts PAF Proteases Free Radicals Eicosanoids PMN IL-1 ICAM, ELAM Effect of cytokines release LPS Macrophages/Endothelial cells direct response Primary mediators (IL1, IL6, TNFa) Endothelial/Leukocytes molecular activation Secondary mediators (NO, PAF, PG, LT, IL) Vasodilatation, capillary leak, endothelial damage, Reduced cardiac output, Respiratory failure,… Effect of cytokines release Genetic polymorphism and variability in host response Allelic variants Receptors: • TLR4: D299G & T399I, 8% increased susceptibility to bacterial infection (decreased risk atherosclerosis); • TLR5: 392Stop, susceptibility to legionnaires disease; • CD14: -159 C>T reduced expression of mCD14; • NOD2: several mutations associated to reduced response to LPS; Allelic variants Effector molecules: • TNFa: 308 A>G, 3,7-fold increase in mortality by sepsis. • IL1ra: two copies intron 2 associated to 2.1-fold increase in risk of severe sepsis. Curr Opin Pulm Med, 2003 Endotoxins and Complement system Endotoxins and Complement system Homeostatsis of Coagulation cascade is lost in Sepsis In sepsis sepsis the coagulant pathway is activated (TFexposed on In the extrinsic anticoagulant and profibrinolytic mechanisms are down damaged endothelial cells) > resultant thrombin procoagulant release >> fibrin deposition >>> regulated with a state. How to test for Endotoxins? • Rabbit Pyrogen Test – FD approved in 1941 • Cell based assays – In Vitro pyrogen assay • LAL Test – gel clot LAL approved in 1973 – kinetic LAL in 1987 Rabbit Pyrogen Test Measure the change in temperature of 3 rabbits, after intravenous injection of the test solution. Cell based assays Whole blood assay Measure by ELISA the LPS? release of inflammatory cytokines (IL-1, IL-6 and TNFa) in the culture supernatant of blood mononuclear cells exposed Secretion of cytokines to test samples. LAL • Limulus - genus of Horseshoe Crab • Amoebocyte - blood cells • Lysate - blood extract LAL is a FDA regulated biological that reacts chemically in the presence of gram negative cell debris. This reaction can be measured and quantified. LAL Testing • • • • • • Gel Clot(Limit Test) Gel Clot(Semi-Quantitative) Endpoint Chromogenic Endpoint Turbidimetric Kinetic Chromogenic Kinetic Turbidimetric Horseshoe Crab Horseshoe Crab LAL Assay • LAL is > 100 times more sensitive, specific and accurate • Economy of LAL permits more testing • Tolerance of rabbits to endotoxin is a concern for FDA LAL activity correlates with pyrogenicity Clotting Reaction For Activated LAL Endotoxin Pro-Clotting Enzymes Coagulogen Clotting Enzyme M++ pH=7.2 Substrate Coagulin Gel Gel Clot LAL Plus Lowest reagent cost Simple reporting (+/-) Minus Variability, subjectivity Least sensitive Good stability Time consuming Simple technique Poor trending options Sources of gel clot test problems • Use of improper reaction or dilution tubes • Incubating temperature too hot or too cold • Improper dilutions • Improper handling of lysate Kinetic LAL Testing Endotoxin CLOT CLOTTING CASCADE coagulogen proclotting enzyme chromogenic substrate coagulin clotting enzyme pNA Kinetic LAL Advantages • Quantitative results • Higher throughput (96 wells) • Lower sensitivity (to .001) • Wider standard curve range • Clear concise reporting • Allows for data trending Tossine batteriche Domande 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. Cosa si intende per microrganismo saprofita e parassita? Quali forme di rapporto si possono instaurare tra un parassita ed il suo ospite pluricellulare? Quali sono i vantaggi che fornisce la flora microbica saprofitica del tratto GI al suo ospite? Quali sono i fattori che influenzano l’evoluzione dell’incontro tra un microrganismo ed un ospite pluricellulare? Quali sono le principali vie di infezione? Quali sono i meccanismi di difesa aspecifici di cui è dotato un organismo pluricellulare per controllare la popolazione microbica presente su cute e mucose? Quali i meccanismi di difesa specifici di cui siamo dotati per neutralizzare i microrganismi? Cosa si intende per carica infettante? Cosa si intende per virulenza di un microrganismo e da cosa è determinata? Descrivere le varie fasi nello sviluppo di una infezione Adesione batterica: significato e strutture coinvolte Colonizzazione: significato e modalità di colonizzazione per i vari distretti corporei Biofilm: struttura, significato biologico ed importanza per processi infettivi 14. Meccanismi di disseminazione batterica 15. Meccanismi di escape dalla risposta immunitaria 16. Cosa si intende per Patogeni intracellulari e quali le strategie usate da questi batteri 17. Meccanismi di patogenicità batterica diretti ed indiretti 18. Endotossine batteriche: struttura, meccanismo d’azione ed effetti nell’ospite 19. Caratteristiche generali delle esotossine 20. Tipi principali di esotossine 21. Tossine con target extracellulare 22. Esotossine tipo I: tossine che agiscono sulla superficie cellulare 23. Esotossine che danneggiano la membrana cellulare 24. Cosa sono e quale è la struttura/meccanismo d’azione delle emolisine 25. Determinanti genetici delle esotossine batteriche con esempi 26. Esotossine con target intracellulare: descriverne il meccanismo d’azione 27. Esotossine con target intracelulare: descriverne la organizzazione molecolare 28. Esotossine con target intracellulare: descrivere tipo di attività enzimatica catalizzata 29. Esotossine batteriche: tossina colerica (struttura e meccanismo d’azione) 30. Esotossine batteriche: tossina antrace (struttura e meccanismo d’azione) 31. Esotossine batteriche: tossina difterica (struttura e meccanismo d’azione) 32. Esotossine batteriche: tossine botulinica e tetanica (struttura e meccanismo d’azione) 33. Tossine di tipo IV: inoculate nella cellula bersaglio 34. Applicazioni biotecnologiche tossine batteriche 35. Cosa sono le infezioni opportunistiche e quale la loro rilevanza