GLI ASSISTENTI SOCIALI
sensori
DELLE NUOVE EMERGENZE:
SFIDE e PROSPETTIVE
La ricerca intervento nel servizio
sociale: l’esperienza dei percorsi di
accompagnamento
Carla Moretti
Università Politecnica delle Marche
Ancona 6 giugno 2013
La ricerca intervento
I principi di fondo della ricerca intervento sono:
• il rapporto circolare tra teoria e prassi grazie al quale si
generano processi continui di trasformazione
• la partecipazione e la collaborazione più o meno estesa
dei soggetti cui l’intervento di conoscenza e cambiamento
è diretto
La ricerca-intervento mira a stimolare il coinvolgimento
degli ipotetici destinatari dell’intervento, promuovendone
la partecipazione
anche
alla pianificazione
e
all’attuazione dell’indagine. Le proposte nate dalla
collaborazione con almeno una parte degli utenti sono più
facilmente accolte dalla comunità e motivano più
efficacemente il cambiamento.
La ricerca intervento - 2
• Questo modello di ricerca si struttura come un processo
attraverso il quale individui, gruppi e organizzazioni
collaborano alla definizione e alla soluzione di
problemi comuni mediante un processo nel quale
“sapere locale” e “competenza professionale” si
integrano per promuovere un cambiamento sociale.
• La ricerca intervento ha il pregio di essere uno
strumento flessibile e adattabile, utile alla
comprensione e all’intervento su uno specifico
processo in corso, efficace nel guidare la soluzione di
problemi, la presa di decisioni e lo sviluppo di piani
d’azione, in grado di accrescere la consapevolezza e la
responsabilità del gruppo coinvolto nella ricerca
(Francescato, Tomai, Ghirelli, 2013).
I progetti di ricerca realizzati
• Percorsi integrati socio-sanitari negli studi di
medicina generale:
presenza dell’assistente sociale in due studi associati di
Medici di Medicina Generale di Senigallia
• La mediazione sociale abitativa:
presenza di tre assistenti sociali nei contesti di edilizia
pubblica in tre comuni della provincia di Ancona
• Dalla riabilitazione al reinserimento sociale:
l’esperienza dell’Istituto di riabilitazione Santo
Stefano:
presenza di un assistente sociale tutor nella fase del
reinserimento sociale di soggetti traumatizzati cranici e/o
con grave cerebrolesione acquisita.
Il percorso dei progetti di ricerca
• Individuazione del comitato scientifico del progetto e di
gruppi di lavoro in relazione alle specifiche aree oggetto di
studio
• Definizione degli obiettivi dello studio in collaborazione con i
soggetti coinvolti nel progetto (referenti istituzionali e
operatori)
• Individuazione delle azioni previste nel progetto
• Individuazione degli strumenti (focus group, questionari,
interviste in profondità a soggetti privilegiati, raccolta delle
storie di malattia, registrazione e documentazione delle
attività)
Il percorso dei progetti di ricerca - 2
• Realizzazione delle attività previste nel progetto
• Supervisione delle azioni messe in atto dagli
assistenti sociali (percorsi di accompagnamento)
• Valutazione in itinere con i diversi soggetti
coinvolti nel progetto
• Verifica dei risultati, mediante focus group,
interviste e questionari.
Punti di forza dei progetti
• I progetti di ricerca nascono su richiesta diretta di coloro
che “operano” nei diversi contesti oggetto di analisi, in
quanto testimoni di specifiche problematiche
(Medici di Medicina Generale, Operatori dell’Ente
Regionale per l’Abitazione Pubblica - ERAP, operatori
dell’istituto di Riabilitazione S. Stefano, familiari
dell’Associazione Marchigiana Traumatizzati Cranici
“Andrea”)
• Formazione iniziale dei diversi soggetti coinvolti nel
singolo progetto (operatori sociali e sanitari, referenti
istituzionali, delle associazioni, …)
• Coinvolgimento della rete territoriale dei servizi (pubblici
e no profit) nelle diverse fasi e azioni del progetto
• Realizzazione di percorsi di accompagnamento
Il percorso di accompagnamento
Fasi di realizzazione
• Contatti con gli operatori della rete territoriale dei
servizi: finalizzati a conoscere l’organizzazione dei
servizi, gli operatori e le loro competenze, le criticità e le
risorse presenti; oltre ad avviare percorsi di
collaborazione
• Accoglienza e ascolto della persona e dei familiari:
un tempo dedicato alla sofferenza vissuta di fronte ad un
evento e alle difficoltà da affrontare consente
un’attenzione ai bisogni globali della persona e della
famiglia.
Il percorso di accompagnamento (2)
• Valutazione della situazione complessiva: del
soggetto e della rete familiare, ma anche delle
risorse del territorio, per formulare un progetto
personalizzato, con la collaborazione degli
operatori dei servizi
• Attuazione dell’intervento: l’assistente sociale
affianca la persona e/o i familiari nell’effettuare
specifiche azioni necessarie per affrontare una
situazione problematica personale, familiare e nel
contesto di vita, in un’ottica di empowerment.
Elementi emersi
NeI percorso di accompagnamento l’operatore:
- sostiene la persona e la famiglia nell’affrontare le
difficoltà al loro emergere, intercettando anche le nuove
emergenze
- promuove percorsi di aiuto che consentono di prevenire
situazioni problematiche più complesse
- costituisce un riferimento stabile, per il soggetto e la
famiglia, nelle situazioni di criticità
- svolge un’azione di raccordo della rete territoriale dei
servizi
Un focus … sull’accompagnamento
• Il concetto di accompagnamento è attualmente un tema
di ricerca poco approfondito nel dibattito internazionale,
è, invece, molto sviluppato dal punto di vista delle
pratiche.
La ragione può essere identificata nelle
numerose sfaccettature dell’accompagnamento, nei suoi
tratti sfocati, i quali si piegano, in maniera flessibile, ad
una pluralità di logiche, adattandosi alla molteplicità dei
contesti nei quali si inscrive (Biasin, 2010)
• L’accompagnamento si configura come una relazione
intersoggettiva dinamica, rispondente ad una logica
multilivello, maggiormente circoscritta negli obiettivi,
nei tempi e negli spazi di azione, strutturalmente
posizionata sulle situazioni di vita, di lavoro di
soggetti e di gruppi, assistiti nelle loro criticità o
valorizzati nelle loro specificità.
Un focus…..sull’accompagnamento (2)
• in ambito clinico e sanitario assume il significato di
colui che cammina a fianco, mette a servizio le proprie
competenze tecnico- professionale, sociali e umane con
funzione di conferma, sostegno, aiuto, rafforzamento
dell’altro.
• In ambito giuridico e sociale l’accompagnamento si
riferisce principalmente ai soggetti che non sono in
grado, temporaneamente o permanentemente, di
esercitare propri diritti o di esprimere la propria volontà;
in questo caso esso svolge una funzione di tutela e di
protezione del più debole sul piano del diritto,
prevedendo azioni di assistenza legale o sociale.
Verso una visione sociale del percorso di
accompagnamento
• L’accompagnamento appare di fatto funzionale
all’uso sociale che ne viene fatto piuttosto che
subordinato alla finalità specifica che viene
attivata; pertanto esso va concepito come una
sorta di servizio che sostiene , guida il soggetto
nel suo prendere posizione rispetto agli altri, a
se stesso e nei suoi contesti di vita. (Paul,
2004).
L’accompagnamento
assume
i
connotati di forma “nuova” del legame, in
grado di far fronte ad una aggregazione
discontinua, ad una socializzazione “liquida”
e ad una identità collettiva frantumata
Verso un percorso di autonomia individuale
Alla visione sociale che tematizza l’accompagnamento
come risposta solidale e democratica ai cambiamenti dei
legami della socializzazione contemporanea, può essere
associata una ulteriore lettura, per certi versi contrastante,
che lo concepisce come principio organizzatore
dell’individualizzazione.
Infatti se da un lato l’accompagnamento rappresenta una
forma di contatto/contratto di prossimità sociale, dall’altra
costituisce una forma di ingiunzione all’autonomia
individuale: attraverso le posture di vicinanza, contatto,
accoglienza rassicurazione di cui si fa interprete e
promotore, l’accompagnamento si precisa come
movimento intorno al soggetto, per farlo “stare in
piedi” da solo (Biasin, 80)
L’accompagnamento nel servizio sociale
Strumento
della
relazione
di
aiuto
particolarmente utilizzato nei confronti del
“disagio adulto” e/o nelle condizioni di povertà
estrema, quando si intenda contrastare un
percorso di emarginazione o un rischio di
esclusione sociale.
L’azione di accompagnamento trova il suo
fondamento nei principi del servizio sociale,
laddove
si
fa
riferimento
alla
individualizzazione dell’intervento e alla
autodeterminazione del soggetto (Dizionario
di Servizio Sociale)
Le sfide
• Nell’attuale contesto di contrazione delle risorse, quali
possibilità di passaggio dalla sperimentazione ad un
intervento diffuso e strutturale?
• Come rispondere alla richiesta di “essere dei punti di
riferimento” in contesti “senza punti di riferimento”?
Come in un progetto di ricerca intervento, “attraverso il
quale individui, gruppi e organizzazioni collaborano
alla definizione e alla soluzione di problemi
comuni”, i diversi soggetti possono individuare insieme
percorsi efficaci?
In questa prospettiva la nostra università desidera dare
il proprio apporto.
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l`esperienza dei percorsi di accompagnamento - CRISS