REGIONE BASILICATA Comune di Banzi (provincia di Potenza) Oggetto: Prefattibilità Progetto definitivo di un Parco Eolico ubicato nel Comune di Banzi Prog. definitivo Data: Prog. esecutivo impianti Febbraio 2011 Rappr.: Committente: Elab. CROSSENERGY s.r.l. Via Santa Lucia n° 107 80100 NAPOLI P.IVA : 06511361211 Legale rappresentante: A.1. Progettisti: Dott. Claudio Maiello Relazione Generale Dott. Ing. Antonio Di Pietro Dott. Ing. Pasquale Pascucci Collaboratori : dott. Arch. Daniele Cucciniello sig. Amato Ausania sig. Giovanni Spagnuolo geom. Nicola Raimondi Engineering Solution s.r.l e-mail: Via Piave n° 29- 83100 Avellino Tel. 0825 289063 – 0825 679058 fax 0825 679058 [email protected] A norma di Legge il presente documento non può essere riprodotto o comunicato a terzi senza la Ns autorizzazione scritta Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 COMUNE DI BANZI PROGETTO DEFINITIVO DI UN CAMPO EOLICO RELAZIONE GENERALE Sommario A.1. RELAZIONE GENERALE 2 A.1.A. DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGETTO 2 A.1.A.1. DATI GENERALI IDENTIFICATIVI LA SOCIETÀ PROMITTENTE 3 A.1.A.2. DATI GENERALI DEL PROGETTO 3 A.1.A.3. INQUADRAMENTO NORMATIVO, PROGRAMMATICO ED AUTORIZZATIVO 6 A.1.B. DESCRIZIONE STATO DI FATTO DEL CONTESTO 8 A.1.B.1 DESCRIZIONE DEL SITO DI INTERVENTO 8 A.1.B.2. ELENCO DEI VINCOLI DI NATURA AMBIENTALE, DI TUTELA DEL PAESAGGIO E DEL PATRIMONIO STORICO ARTISTICO 16 A.1.B.3. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 17 A.1.C. DESCRIZIONE DEL PROGETTO 22 A.1.D. MOTIVAZIONE DELLA SCELTA DEL TRACCIATO DELL’ELETTRODOTTO DALL’IMPINTO AL PUNTO DI CONSEGNA 25 A.1.E. DISPONIBILITÀ AREE ED INDIVIDUAZIONE INTERFERENZE 26 A.1.F. ESITO DELLA VALUTAZIONE SULLA SICUREZZA DELL’IMPIANTO 28 A.1.G. SINTESI DEI RISULTATI DELLE INDAGINI ESEGUITE (GEOLOGICHE, IDROGEOLOGICHE, IDROLOGICA - IDRAULICA, SISMICA, ETC.)A.1.G. SINTESI DEI RISULTATI DELLE INDAGINI ESEGUITE (GEOLOGICHE, IDROGEOLOGICHE, IDROLOGICA - IDRAULICA, SISMICA, ETC.) 28 A.1.H. PRIMI ELEMENTI RELATIVI AL SISTEMA DI SICUREZZA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO 34 A.1.I. RELAZIONE SULLA FASE DI CANTIERIZZAZIONE 52 A.1.J. RIEPILOGO DEGLI ASPETTI ECONOMICI E FINANZIARI DEL PROGETTO 60 A.1.J.1. QUADRO ECONOMICO CON SPECIFICAZIONI 62 A.1.J.2. SINTESI DI FORME E FONTI DI FINANZIAMENTO PER LA COPERTURA DEI COSTI D’INTERVENTO A.1.J.3. CRONOPROGRAMMA 62 RIPORTANTE L’ENERGIA PRODOTTA ANNUALMENTE DURANTE LA VITA UTILE DELL’IMPIANTO 64 A.1.J.4 BUSINESS PLAN – CONTI ECONOMICI PREVISIONALI 66 ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 1 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 A.1.L. POSSIBILI RICADUTE SOCIALI E OCCUPAZIONALI A LIVELLO LOCALE 67 A.1. Relazione Generale La relazione tecnica generale del progetto di impianto eolico della società Crossenergy s.r.l. ha l’obiettivo di rendere partecipi tutti gli enti interessati e il pubblico in genere dei riflessi che la realizzazione dell’opera può avere sul territorio in cui viene inserita. Per tali motivi, a fronte di tutta la documentazione tecnica e specialistica richiesta dal procedimento si redige questa relazione, che in forma semplificata e descrittiva, si sofferma sui diversi aspetti del progetto, sviluppando i seguenti punti: descrizione del progetto con informazioni relative alla sua ubicazione, concezione, e dimensioni; allegati grafici di agevole riproduzione, compresa una corografia con l’individuazione dell’intervento; una matrice atta ad evidenziare l’individuazione e la stima degli impatti del progetto proposto sull’ambiente; descrizione delle misure previste per evitare, ridurre e possibilmente compensare i rilevanti effetti negativi; Valutazione dell’impatto ambientale; l’indice generale degli elaborati presentati ed una guida alla lettura dei medesimi; alcune fotosimulazione dell’intervento. Prima di addentrarci nel progetto, riteniamo utile fare una breve descrizione del contesto e i presupposti dell’opera. Il nostro campo eolico è costituito da 22 aerogeneratori da 3 MW ciascuno. La potenza risultante, perciò, è pari a 66 MW. L'ubicazione del campo come è possibile verificare successivamente non presenta alcun contrasto con lo stato dei vincoli previsti dall'attuale normativa nazionale e regionale e comunale. Tutte le considerazioni fatte nelle diverse relazioni specialistiche predisposte per il progetto definitivo del campo eolico in esame, continuano, a maggior ragione, ad essere ritenute valide per questo primo stralcio: a tali relazioni, perciò, si rimandano le considerazioni in merito agli effetti sull’area d’intervento. ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 2 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 A.1.a. Descrizione generale del progetto A.1.a.1. dati generali identificativi la società promittente La presente relazione generale descrive tutte le caratteristiche del progetto che la Società Crossenergy s.r.l, si propone di realizzare nel Comune di Banzi (PZ). Le attività fondamentali che costituiscono l’oggetto sociale della società risultano essere i seguenti: – la progettazione, realizzazione e gestione di centrali di produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili, oltre che alla realizzazione e gestione di reti private di distribuzione delle’energia elettrica e termica; – la vendita di energia elettrica e termica; – l’individuazione, la definizione, la realizzazione e la gestione di interventi di risparmio e razionalizzazione energetica; l’effettuazione di analisi energetiche e di producibilità; la commercializzazione di titoli verdi (certificati verdi) e titoli di efficienza energetica (certificati bianchi). La società potrà svolgere la proprie attività sia direttamente, sia avvalendosi all’occorrenza, di qualificati professionisti, soggetti pubblici e società private. La società Crossenergy s.r.l. ha la propria sede legale in Napoli (NA) in via Santa Lucia n°107 (c.a.p. 80100) ed il suo numero repertorio economico amministrativo (REA) risulta essere N°819998, mentre la sua Partita I.V.A. 06511361211. La società è costituita da un consiglio di amministrazione il cui presidente (rappresentante dell’impresa) risulta essere il dott. Claudio maiello nato a Napoli il 02-12-1969 (C.F. MLLCLD69T02F839D) con domicilio presso la sede legale della società in Napoli (NA) in via Santa Lucia n°107 (c.a.p. 80100). A.1.a.2. dati generali del progetto Il progetto prevede la realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte eolica, composto da n. 22 aerogeneratori della potenza di picco di 3 MW ciascuno, posizionati su torri di sostegno metalliche dell’altezza di 105 m, nonché dalle opere ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 3 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 accessorie indispensabili per un ottimale funzionamento e gestione della centrale (reti elettriche, viabilità e piazzole di servizio, ecc.). La configurazione della centrale eolica è stata sviluppata definendo la disposizione delle macchine sul terreno (lay-out impianto) in relazione ai seguenti criteri: – potenziale eolico (distribuzione locale del vento) favorevole alla produzione industriale di energia elettrica; – condizioni orografiche del sito, che possono condizionare sensibilmente il profilo di velocità del vento; – accessibilità del sito in termini di presenza di strade, piste e sentieri; – distanze dagli elettrodotti e vicinanza al sito proprietario; – rispetto di distanze da fabbricati pre-insediati anche nell’ottica di massimizzare il rendimento dei singoli aerogeneratori. – disposizione delle macchine a mutua distanza, sufficiente a non ingenerare o a minimizzare le diminuzioni di rendimento per effetto scia, distacco di vortici, ecc.; – minimizzazione degli interventi sul suolo; – maggiore conservazione possibile delle aree più sensibili sotto il profilo paesaggistico, naturalistico ed ecosistemico (emergenze rocciose, corsi d’acqua naturali, vegetazione naturale, aree tutelate, ecc.); r – ispetto della distanza da edifici e manufatti di valenza storico-culturale; – rispetto della distanza dai centri abitati; – lunghezze e pendenze delle livellette (pmax livellette <=15%) tali da seguire, per quanto possibile, l'orografia propria del terreno, al fine di contenere gli interventi sul suolo, quali sterri, rilevati, opere di contenimento, muri di sostegno, ecc. L’ubicazione del campo eolico si sviluppa ad NORD-EST del territorio comunale di Banzi e si sviluppa quasi parallelamente alla strada provinciale n°79, la parte finale del campo si trova quasi a confine con il comune di Genzano della Lucania (vedasi Planimetrie allegate). Come è possibile verificare anche dai grafici allegati l’accesso al campo eolico è abbastanza immediato visto che avviene percorrendo la provinciale n°79 e n°81, questo induce ad ridurre le opere connesse all’impianto come viabilità etc. ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 4 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 L’area per l’ubicazione dell’impianto è stata scelta dopo l’esame della cartografia e lo studio dei venti ed è per intero compresa nel Comune di Banzi a quote variabili tra i 490 e i 380 m s.l.m.,. Il territorio ha, quindi, un assetto morfologico generalmente collinare e si presenta per la gran parte utilizzato per colture agricole tipicamente lucane. Il progetto prevede l’installazione di n° 22 aerogeneratori da 3,0 MW ciascuno, con lo scopo di realizzare una centrale della potenza totale di 66,0 MW, alimentata da fonti rinnovabili del tutto eco-compatibile ad emissioni zero. Dal punto di vista anemologico il sito prescelto presenta le seguenti caratteristiche: Velocità media annua del vento a 4,6 m/s dal suolo superiore ai 4 m/s richiesti; Le ore di funzionamento degli aerogeneratori sono pari a 2271 h > 2000 h; La densità volumetrica annua deve essere maggiore o uguale a 0,31 KWh/anno*mc ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 5 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 Produzione Energetica del Parco Eolico Banzi con Anemometro Reale A.1.a.3. Inquadramento normativo, programmatico ed autorizzativo La normativa di riferimento nazionale e regionale è elencata di seguito: Direttiva n. 1985/337/CEE del 27-06-1985 – direttiva V.I.A. Direttiva. n. 1997/11/CE del 03-03-1997 – modifica della direttiva V.I.A. Legge Regionale n.47 del 14/12/1998 e s.m.i.– Disciplina della valutazione di impatto ambientale e norme per la tutela dell’ambiente Direttiva n. 2001/42/CE del 27-06-2001 – VAS Decreto Legislativo n. 387 del 29/12/2003 - "Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità" ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 6 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 Decreto legislativo 22 gennaio 2004 n. 42, Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 195 – Attuazione della direttiva 2003/4/CE sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale. Legge n. 14 del gennaio 2006 – Ratifica della convenzione europea del paesaggio Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. - Norme in materia ambientale Testo unico dell’ambiente (Suppl. alla G.U. n. 88 del 14 aprile 2006) Decreto Legislativo 16 gennaio 2008, n.4 - Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale. (Suppl. alla G.U. n. 24 del 29 gennaio 2008) Legge n.99 del 23/07/2009 - “Disposizioni per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia” Legge Regionale n.1 del 19/01/2010 e s.m.i. - PIEAR (Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale) Disciplinare per l'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, approvato con Determinazione della Giunta Regionale n. 2260 del 29 dicembre 2010 Di seguito elenchiamo gli enti competenti per il rilascio di autorizzazioni, nulla osta, pareri: ELENCO ENTI COINVOLTI NEL PROCEDIMENTO UNICO BANZI (PZ) ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 7 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 N. 1 ENTI Aeronautica Militare ‐ Terza Regione Aerea ‐ Reparto Territorio E Patrimonio INDIRIZZO ‐ Lungomare Nazario Sauro, 39 ‐ 70100 BARI (Ba) 2 ARPA Basilicata via della Fisica 18 C/D, 85100 Potenza 3 ASL1 Venosa Via Roma, 187 – 85029 Venosa (PZ) Autorità di Bacino della Puglia 4 5 Autorità Interregionale di Bacino della Basilicata 6 Comando In Capo Del Dipartimento Marittimo Dello Jonio E Del Canale D’Otranto c/o INNOVA PUGLIA S.P.A. – (EX TECNOPOLIS CSATA) Str. Prov. per Casamassima km 3 ‐ 70010 ‐ Valenzano (BARI) Corso Umberto 1° n.28, 85100 POTENZA Corso Due Mari, 38 ‐ 74100 TARANTO (TA) 7 Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco Via Appia, 321/B ‐ 85100 Potenza 8 Comando Rfc Regionale Basilicata Via Ciccotti E.,32 ‐ 85100 Potenza 9 Comune di Banzi Via Municipio, 1 – 85010 Banzi (PZ) 10 Comune Genzano di Lucania Piazza Risorgimento, 1 – 85013 Genzano di Lucania (PZ) 11 Comunità Montana Alto Bradano Viale I Maggio 85011 Acerenza 12 Consorzio di Bonifica Vulture – Alto Bradano Contrada Gaudiano – 85024 Lavello (PZ) 13 Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata Corso XVIII Agosto 1860, n. 84 – 85100 Potenza 14 Enac ‐ Area Infrastrutture Aeroportuali – Servizio Operatività Via Di Villa Ricotti, 42 ‐ 00161 Roma 15 Enav Spa ‐ Direzione Generale Via Salaria, 716 ‐ 00138 Roma 16 Ministero dei trasporti e della navigazione ‐ Uff. U.S.T.I.F. Di Potenza Via del Gallitello ‐ Palazzo Ungaro ‐ 85100 POTENZA (PZ) 17 Ministero Sviluppo Economico Interferenze Elettriche sedi Puglia ‐ Basilicata Via G. Amendola, 116 ‐ 70126 Bari (BA) 18 Provincia di Potenza Piazza delle Regioni, 1 ‐ 85100 Potenza 19 Regione Basilicata – Ufficio Compatibilità Ambientale Via Vincenzo Verrastro 85100 Potenza (PZ) 20 Regione Basilicata – Ufficio Difesa del suolo C.so Garibaldi 139 85100 Potenza (PZ) 21 Regione Basilicata – Ufficio Urbanistica e Tutela Paesaggio Via Vincenzo Verrastro 85100 Potenza (PZ) 22 Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata Via Andrea Serrao, 11 – 85100 Potenza 23 Soprintendenza per i Beni Architettonici e del Paesaggio Via dell'Elettronica, 7 – 85100 Potenza 24 Terna Spa Viale Egidio Galbani, 70 – 00156 Roma ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 8 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 A.1.b. Descrizione stato di fatto del contesto A.1.b.1 Descrizione del sito di intervento La zona d’intervento scelta per l’ubicazione dell’impianto è quella mostrata nella figura seguente: In particolare i 22 aerogeneratori di progetto hanno le seguenti coordinate nel sistema di riferimento GAUSS-BOAGA – Roma 40 Fuso est : Coordinate piane GAUSS‐BOAGA ‐ Roma 40 fuso est ‐ degli Areogeneratori di progetto ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 9 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 aerogeneratore EST ( X) NORD ( Y) A1 2587933 4530246 A2 2587642 4528776 A3 2587906 4528938 A4 2588224 4529020 A5 2588471 4529673 A6 2588054 4529677 A7 2589018 4529172 A8 2589111 4529457 A9 2589832 4529018 A10 2590275 4529556 A11 2590535 4529858 A12 2590338 4528087 A13 2590614 4528116 A14 2590892 4528136 A15 2591127 4528280 A16 2591631 4528054 A17 2590989 4527021 A18 2591714 4527280 A19 2592311 4527280 A20 2592194 4526588 A21 2592463 4526732 A22 2592890 4527166 Al fine di verificare la ventosità del sito la società proponente ha installato una stazione anemometrica da 60,00 metri a traliccio strillata. La torre ha sezione triangolare con lato da 500,00 mm in asse ai montanti. I montanti sono costituiti in tubo 42 mm mentre i diagonali ed i traversi sono costituiti in tubo f 16,00 mm. La struttura è costituita da tronchi alti 3,00 m che vengono sovrapposti ed innestati l’uno sull’altro con sistema a baionetta. La resistenza alle azioni orizzontali del vento è assicurata da 6 ordini di stralli in fune d’acciaio f 8mm disposti a 120° in pianta su ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 10 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 una circonferenza di raggio 35,00 m circa centrata al centro del traliccio ed ad intervalli di circa 9,00 m lungo lo sviluppo della torre. La fondazione della torre anemometrica ha dimensioni 1,40X1,40X0,25 m. ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 11 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 12 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 13 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 14 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 l’anemometro sopra descritto possiede le seguenti coordinate ne sistema di riferimento GAUSS-BOAGA,: Sistema di riferimento : GAUSS-BOAGA – Roma 40 Fuso est ANEMOMETRO EST (x) m NORD (y) m 1 2602932 4522424 Inoltre nello studio si è fatto riferimento ad altri anemometri posti nel comune di Melfi che in seguito chiameremo anemometri verifica, il loro compito è quello di verifica dello studio anemometrico effettuato pertanto dell’attendibilità anemometrica dei risultati. Sistema di riferimento : GAUSS-BOAGA – Roma 40 Fuso est ANEMOMETRO EST (x) m NORD (y) m 1 2566401,1 4546743,1 2 2578797,6 4542255,4 3 2574924 4542208 Come osservato in precedenza il parco si sviluppa quasi parallelamente alla strada provinciale n°78. Nell’area circostante, ma che non influenza il nostro campo passano sia linee di alta, media e bassa tensione. Inoltre è possibile verificare un sistema viario sia interpoderale che comunale che provinciale. Dal grafico della vincolistica l’area risulta essere priva. Infine dallo studio idrografico è stata individuata una rete idrografica (Fosso Marascione) su cui vige la fascia di rispetto della legge Galasso (ex legge 431/85) che impone una distanza di 150,00m. e’ da sottolineare che la maggior parte dei fabbricati presenti sull’are (numero molto modesto) sono da considerarsi o ruderi o dei veri è propri depositi agricoli, tranne qualche azienda agricola in cui è possibile rilevare la presenza di abitazioni. ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 15 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 Inoltre nel territorio di Genzano di Lucania, al confine con Banzi, è prevista la realizzazione di sottostazione TERNA a 380 kV capace di ricevere tutta l’energia prodotta dall’impianto eolico da realizzarsi e dagli altri impianti eolici. Dalla analisi della rete viaria esistente, il percorso migliore di acceso al sito, per la fase di trasporto degli aerogeneratori e di costruzione, è quello che parte dalla AUTOSTRADA A16 ed in particolare dall’uscita di Candela, prosegue poi sulla strada statale SS655 e quindi lungo le strada provinciale SP77, SP81 e SP79. Le strade risultano adeguate al trasporto delle turbine quindi non necessitano di particolari lavori di adeguamento, di conseguenza occorre realizzare solo i tratti finali delle strade per l’accesso alle aree di stoccaggio e montaggio delle turbine. Inoltre bisogna realizzare il cavidotto di media tensione con una serie di piccoli manufatti (cabine elettriche) che hanno il compito di trasportare l’energia prodotta alla sottostazione di proprietà per la trasformazione in alta tensione e l’immissione nella centrale di Terna nel sistema rete nazionale. A.1.b.2. Elenco dei vincoli di natura ambientale, di tutela del paesaggio e del patrimonio storico artistico L’analisi dei vincoli è stata eseguita in maniera approfondita nel SIA (Studio di Impatto Ambientale) allegato al presente progetto e i risultati possono essere riassunti come segue: Elenco dei vincoli Riferimento al sito Riserve Naturali regionali e statali Nell’area oggetto di intervento non insistono area protette di nessun livello. Aree SIC e pSIC, ZPS e pZPS Nell’area oggetto di intervento non esistono area di protezione Sic o Zps Oasi WWF Non presente nell’area di intervento Siti archeologici, storico‐monumentali ed architettonici Nell’area di intervento è presente un immobile storico‐monumentale rispetto al quale gli aerogeneratori sono a distanza maggiore di 1.000 m ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 16 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 Aree comprese nei Piani Paesistici di Area vasta soggette a vincolo di conservazione A1 e A2 Non presente nell’area di intervento Aree boscate Nell’area di intervento delle aree boscate che non sono interessate dagli aerogeneratori Fasce costiere per una profondità di almeno 1.000 m Non presente nell’area di intervento Aree fluviali, umide, lacuali e le dighe artificiali con fascia di rispetto di 150m dalle sponde (D.Lgs. n.42/2004, ex Decreto Galasso) L’area di intervento si trova ampiamente ad oltre 15 0 m dall’area corso fluviale Centri urbani (L.R. n.23/99) L’area di intervento si trova ampiamente ad oltre 1.000 m dall’area del centro urbano Aree dei Parchi Regionali esistenti, ove non espressamente consentiti dai rispettivi regolamenti Non presente nell’area di intervento Aree comprese nei parchi Paesistici di area vasta soggette a verifica di assoggettabilità Non presente nell’area di intervento Aree sopra i 1.200 m di altitudine dal livello del mare Non presente nell’area di intervento Aree di crinale individuate nei Piani Paesistici di Area Vasta come elementi lineari di valore elevato Non presente nell’area di intervento A.1.b.3. Documentazione fotografica Di seguito si riporta la documentazione fotografica da cui si evincono le caratteristiche orografiche e paesaggistiche del sito di Banzi (PZ). ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 17 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 Fabbricato uso deposito ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 18 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 Area d’intervento Fabbricato uso deposito e rudere Area d’intervento ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 19 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 Area di intervento Area di intervento ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 20 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 Area di intervento Area di intervento con fabbricato per civile abitazione ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 21 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 Area di intervento con fabbricati rurali A.1.c. Descrizione del progetto Gli studi anemologici condotti nelle aree circostanti ha permesso di fare delle oculate scelte progettuali che sono state soprattutto coerenti con le caratteristiche anemologiche del sito. I dati anemometrici rilevati sul campo e storicizzati in base a dati pregressi ha permesso di scegliere le turbine che meglio si adeguano alle caratteristiche di ventosità del sito, e cioè gli aerogeneratori Vestas V90 da 3 MW. Tra le motivazioni della scelta dell’intervento c’è la coerenza con le esigenze di fabbisogno energetico e di sviluppo produttivo della Regione Basilicata ed in particolare della zona interessata dalla richiesta, risultanti dalla pianificazione energetica regionale con particolare riferimento alla coerenza con le esigenze di diversificazione delle fonti primarie di energia e delle tecnologie produttive. La disposizione degli aerogeneratori è conseguenza diretta di criteri di ottimizzazione della produzione di energia elettrica, nel rispetto di tutti i vincoli dettati dalle normative vigenti in materia; in particolare si è fatto in modo da non alterare le caratteristiche del paesaggio e ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 22 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 di rispettare la compatibilità con gli strumenti di pianificazione esistenti generali e settoriali d’ambito regionale e locale. Dalla relazione anemologica, è possibile asserire che la ventosità del sito risulta ottimale al fine di produzione di energia elettrica, con ventosità media annua superiore ai 4.0 m/s a 25 m ed una producibilità di circa 2271 ore all’anno. La disposizione degli aerogeneratori è scaturita dal rispetto delle distanze, indicate nel P.I.E.A.R., da un certo numero di elementi, quali strade provinciali, edifici, aree boscate, ecc. Gli aerogeneratori montano un generatore asincrono a velocità variabile con moltiplicatore di giri, collocato entro una navicella con carlinga in vetroresina; questa protegge i componenti ed i dispositivi della turbina stessa dall'ambiente esterno. Il rotore, di diametro pari a 90 m viene mosso da tre pale in resina epossidica rinforzata con fibre di vetro e con funi di acciaio. La torre di sostegno, alta 105 m è costituita da poche sezioni tubolari in acciaio collegate fra loro con flange. Il tipo di torre in oggetto può prevedere la realizzazione della cabina di trasformazione esterna, pur essendo tutte le parti elettromeccaniche contenute in parte nella navicella, in parte alla base della torre. Le principali caratteristiche dell'aerogeneratore sono: Potenza 3000 KW Tensione 1000 V Frequenza 50 Hz Velocità di rotazione 8,6-18,4 giri/minuto Senso di rotazione Orario Numero delle pale 3 Freni 3 cilindri di passo separati L'inizio della produzione avviene ad una velocità del vento pari a 4 m/s. La velocità del vento a cui di ha la produzione nominale è pari a 15 m/s. Il distacco, o messa in bandiera, avviene ad una velocità del vento pari a 25 m/s. Il sistema di controllo dell'aerogeneratore controlla la velocità e la direzione del vento, i parametri elettrici e meccanici, la regolazione della potenza prodotta attraverso ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 23 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 la modifica del passo delle pale e la fermata dell' aerogeneratore. La protezione dell'aerogeneratore contro le scariche atmosferiche è assicurata da un captatore metallico posizionato sulla punta di ciascuna pala, e collegato con la messa a terra attraverso la struttura di sostegno dell'aerogeneratore. Gli aerogeneratori sono collegati tramite un cavidotto alla sottostazione di trasformazione MT/AT più vicina e al punto di consegna dell’energia. Il sistema ed i singoli componenti che ne fanno parte, saranno monitorati e gestiti in remoto tramite un sistema di controllo automatizzato. Tale sistema è collegato all’ aerogeneratore che invierà informazioni relative al suo funzionamento ed alle caratteristiche meteorologiche ed anemometriche; tali informazioni saranno veicolate al centro controllo remoto tramite rete in fibra ottica e/o collegamento telefonico, con aggiornamento ed interfaccia in tempo reale. Il collegamento tra gli aerogeneratori del parco eolico e del parco alla rete elettrica nazionale (RTN) avviene mediante una rete di cavidotti interrati; la rete interna al parco, esercita in media tensione (30kV), ha il compito di raccogliere l’energia prodotto da ogni aerogeneratore e convogliarla ad una cabina di trasformazione 30/150kV installata nei pressi della stazione di consegna per il collegamento alla RTN. Il sistema di linee interrate a servizio del parco, che per la quasi totalità del suo sviluppo segue il percorso delle piste di accesso, è realizzato con le seguenti modalità: scavo a sezione ristretta obbligata (trincea) con dimensioni variabili da circa 40x100 cm di altezza (un solo cavo tripolare MT) a circa 80 x 150 cm di altezza (due o più cavi tripolari MT); letto di sabbia di circa 10 cm, per la posa delle linee MT; cavi tripolari MT 30 kV, direttamente interrati rinfianco e copertura dei cavi MT con sabbia, per almeno 10cm; corda nuda in rame, per la protezione di terra, e tubazioni PVC per il contenimento dei cavi di segnale e della fibra ottica, posati direttamente sulla sabbia, all’interno dello scavo; riempimento per almeno 20 cm con sabbia; nastro in PVC di segnalazione; rinterro con materiale proveniente dallo scavo o con materiale inerte ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 24 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 I cavi provenienti dalla navicella, che trasportano l’energia elettrica prodotta in bassa tensione, saranno collegati, tramite cavi di potenza, a trasformatori BT/MT, che eleveranno il valore della tensione a 30 kV. I trasformatori sono posizionati all’interno della navicella, non comportando dunque alcun ulteriore ingombro. Per quanto riguarda l’ubicazione della stazione elettrica, la Società si atterrà alle disposizione del gestore della Rete Elettrica Nazionale Terna che ha indicato come sito quella di Montemilone. La strada di collegamento dell’impianto con la rete viaria pubblica è quella avente la lunghezza minima possibile in particolare è possibile l’accesso al sito da diverse direzioni, tutte caratterizzate dalla presenza di strade di primaria importanza, quali la strada statale 655 e la provinciale n°77. La rete viaria consente l’accesso al sito agli automezzi idonei al trasporto delle strutture. La scelta della viabilità interna al sito è stata fatta minimizzando la necessità di nuove piste ed evitando interventi pesanti di adeguamento per le strade già esistenti in quanto la zona è stata già attrezzata allo scopo nella costruzione dei precedenti impianti eolici, inoltre la larghezza della carreggiata, eventualmente utilizzata per i trasporti eccezionali, verrà ridotta al minimo indispensabile per il transito dei mezzi ordinari. L’aerogeneratore è raggiungibile tramite una strada di servizio interna che servirà a favorire l'accesso dei mezzi al campo per lo svolgimento delle attività di costruzione e di successiva manutenzione della macchina. Esse vengono realizzate affinché sia possibile in modo agevole sia il trasporto dei macchinari che degli aerogeneratori, opportunamente dimensionate in fase di cantiere e ridotte a viottoli in fase di esercizio dell’impianto. Le strade verranno realizzate con scavi di sbanco e/o materiale da riporto ricoperto con stabilizzante in polvere da miscelare in sito con terreno presente o da riportare. Lo stabilizzante è costituito da un premiscelato in polvere esente da cemento e calce, fibrorinforzato con fibre di polipropilene che, a lavoro ultimato non dovrà alterare l’aspetto iniziale del terreno dal punto di vista cromatico, garantendo quindi assenza d’impatto ambientale. La lavorazione dovrà conferire alla pavimentazione realizzata (Strade, parcheggi, aree di servizio in genere) caratteristiche di portanza, impermeabilità e sensibile riduzione della polverosità, dovrà avere inoltre carattere di irreversibilità, pertanto la pavimentazione di accesso agli aereo generatori sarà di tipo permeabile. ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 25 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 A.1.d. Motivazione della scelta del tracciato dell’elettrodotto dall’impinto al punto di consegna Il trasporto dell’energia prodotto avviene attraverso un sistema di cavi interrati, anche se il costo di realizzazione risulta essere sicuramente maggiore. In compenso avremo un impatto ambientale minore, e delle dispersioni inferiori. Si è cercato durante la fase di disegno e di progettazione di diminuire il numero di cavi in modo tale da ridurre le sezioni di scavo, di seguire l’andamento del terreno oltre a cercare di percorrere il percorso più breve rispettando le proprietà private, questo modo di progettare produce un basso impatto ambientale e allo stesso tempo minimizzare le possibili interferenze presenti lungo il percorso. Utilizzando questo metodo di progettazione si è ridotto notevolmente il numero di intersezione con la rete idrica mentre con la rete idrografica superficiale censita dalla legge Galasso si ottiene una sola interferenza che viene risolta effettuando l’attraversamento sfruttando il tombino viario presente pertanto rappresenta un ampliamento della strada provinciale esistente. Il punto di consegna avviene nel comune di Genzano di Lucania in prossimità della costruendo stazione di Terna (indicazioni dell’ente gestore) in modo tale da ridurre il tratto in alta tensione visto che creerebbe problemi sia di inquinamento elettromagnetico che di costi realizzativi. A tal proposito si ricorda che un cavidotto in AT costa più di 10 volte di un cavidotto in MT. A.1.e. Disponibilità aree ed individuazione interferenze L’accertamento in ordine alla disponibilità delle aree interessate dall’intervento viene descritto in un apposito documento del progetto definitivo (Piano Particellare di Esproprio). Il PPE tiene conto delle particelle catastali in cui verranno posizionati gli aerogeneratori, di quelle attraversate dai cavidotti, di quelle interessate dalla viabilità da ampliare o da costruire e dalle piazzole. Lo studio della viabilità e delle modalità di trasporto degli aerogeneratori scaturisce anche da una serie di ricognizioni nell’area interessata dal progetto. Questi sopralluoghi hanno evidenziato la presenza, come già anticipato precedentemente di interferenze dcon rete idraulica (acqua potabile), e con gasdotti, rispetto ai quali sono stati predisposti degli appositi progetti (vedere elaborati grafici ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 26 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 allegati) in cui sono riportanti le soluzioni utilizzate per la realizzazione di appositi attraversamenti. Tali interferenze, però, saranno valutate insieme con gli enti gestori di tali reti in una fase successiva di sviluppo del progetto (nell’elaborazione del progetto esecutivo). A.1.f. Esito della valutazione sulla sicurezza dell’impianto La sicurezza dell’impianto è stata valutata analizzando 3 aspetti fondamentali: – Impatto acustico – Effetto shadow-flickering – Rottura accidentale degli organi rotanti Impatto acustico In generale la verifica del valore limite di immissione va effettuata sia secondo il criterio assoluto che differenziale. Il criterio assoluto serve per verificare se il livello di rumore ambientale presente in prossimità dei ricettori sia superiore di una certa soglia. Il criterio differenziale pone un limite sul contributo di una sorgente sonora al rumore ambientale. Al fine di calcolare il rumore residuo di fondo sono state eseguite delle misure in luogo in tutta l’area interessata, e in particolare in corrispondenza dei recettori sensibili (fabbricati adibiti ad abitazione stabile). Successivamente la valutazione di impatto acustico è stata effettuata mediante metodi teorici con l’ausilio di software apposito. Le conclusioni di tale studio cui si rimanda nell’apposito allegato progettuale dimostrano che l’immissione di rumore nell’ambiente esterno provocato dagli impianti non provocherà inquinamento acustico tale da superare i limiti massimi consentiti per la zona di appartenenza. Effetto shadow flickering ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 27 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 Il calcolo dell’evoluzione giornaliera delle ombre è stato effettuato tenendo conto della posizione geografica del luogo (latitudine e longitudine), dei periodi dell’anno (equinozi e solstizi), e dell’orario giornaliero. Per ottenere le proiezioni delle ombre, si è calcolato con passo orario e per ognuno dei quattro periodi dell’anno (solstizio invernale, equinozio di primavera, solstizio d’estate e equinozio d’autunno) l’evoluzione delle ombre della turbina eolica. Lo studio ha portato a concludere che il fenomeno dello shadow-flickering (effetto di intermittenza delle ombre, che si verifica quando la turbina è interposta tra il sole e l’osservatore), è trascurabile nel progetto in esame considerando sia la posizione delle turbine rispetto ai fabbricati e alle principali arterie di comunicazione viaria e anche grazie anche alla bassa velocità di rotazione delle turbine di ultima generazione. Rottura accidentale degli organi rotanti La gittata massima degli elementi rotanti degli aerogeneratori, in caso di distacco accidentale, viene calcolata mediante la teoria dei corpi rigidi. Considerando tale teoria quindi il moto del baricentro e le caratteristiche generali dell’aerogeneratore in progetto è stato possibile calcolare la gittata massima in caso di rottura degli organi rotanti che è risultata pari a un massimo 134,20 m in corrispondenza dell’angolo =67,03° che rappresenta la gittata massima. Poiché il progetto è stato realizzato seguendo il PIEAR della regione Basilicata che già sono molto riduttivi rispetti ai limiti ricavati dagli studi specialistici effettuati ed allegati al seguente progetto. A.1.g. Sintesi dei risultati delle indagini eseguite (geologiche, idrologica idraulica, sismica, etc.) geologiche Sulla base del rilevamento geologico di dettaglio integrato dai dati geognostici reperiti in zona integrati da una serie di indagini sismiche a rifrazione su tutta l'area è stato possibile definire il modello geologico. ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 28 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 il modello e la pericolosità geologica che caratterizza l'area dell'impianto eolico è stato definito sulla base del rilevamento geologico di dettaglio, sintetizzato nell'allegata carta geologica e geomorfolofgica in scala 1:5000, integrato dai dati geognostici reperiti in zona integrati da una serie di indagini sismiche a rifrazione nell'aree d'imposta delle torri eoliche. In sintesi il versante occupato dall'impianto è caratterizzato da una copertura detritica costituita da terreno vegetale ghaioso di colore marrone scuro di spessore contenuto nei primi 3.0 metri soprattutto nelle aree a mezza costa riducendosi notevolmente nelle zone sommitali dei rilievi, aree occupate dalle pale eoliche del gruppo A2 - A 4 e A17 - A20. il substratoto è costituito da conglomerati poligenici con ciottoli arrotondati in matrice sabbiosa di colore variabile dal biancastro al marroncino, a luoghi cementati con intercalazioni sabbiose. le prove penetrometriche discontinue (Spt) hanno dato valori del numero di colpi variabile da un minimo di 64 a rifiuto a 7 cm. i terreni prima descritti passano verso il basso a depositi sabbiosi con lenti di conglomerati verso il basso le sabbie vengono sostituite dai depositi argilloso - siltosi della formazione di base dove sono ubicate le pale del gruppo A12 - A22 e a7-A8. la restante parte dell'impianto ricade su depositi recenti costituite da argille e sabbie con elementi piroclastici. Nei riguardi delle caratteristiche idrauliche, i depositi di base costituiscono la formazione impermeabile principale con valori della permeabilità intorno a K = 10-9 cm/sec mentre l'acquifero principale è rappresentato dal complesso sabbioso - conglomeratico, mediamente permeabili per perosità, dove la circolazione idrica sotterranea principale è profonda senza interferire con le opere da realizzare. Localmente è presente una circolazione idrica superficiale che è legata alla morfologia del territorio (parte alterata – substrato) e alle condizioni climatiche della zona senza dare origine a vere emergenze idriche nell'area d'imposta dell'impianto. L'analisi geomrfologica ha evidenziato l'assenza di fenomeni gravitativi, in atto o potenziali, ed erosivi lineari che posso interferire con il piano di posa delle singole pale eoliche. Idrologica – idraulica ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 29 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 È importante specificare che il sito in esame è a confine tra il comune di Banzi ed il comune di Genzano di Lucania in prossimità sia della strada provinciale n°79 e N°81. l’area non è attraversata da grossi corsi d’acqua se non dei capifossi o impluvi naturali come è possibile osservare dalle cartografie allegate e da un fosso Marascione (vedere foto allegata) che è vincolata dalla legge Galasso (in edificabilità per 150,00 m). Tale fosso Marascione è a debita distanza dalle nostre pale e viene solo interessato con l’attraversamento del cavidotto che passa sulla strada provinciale in esame che interseca il nostro capifosso. Le uniche infrastrutture che attraversano detti impluvi sono costituite da strade o da cavidotti. Pertanto è importante prima di progettare un attraversamento conoscere lo stato di fatto della rete idrografica o meglio le portate di piena, in modo tale da avere gli elementi conoscitivi per una corretta progettazione attraverso opere di sistemazione idraulica che si rifanno alle tecniche di ingegneria naturalistica. Sono stati oggetto di studio le criticità idrauliche che potrebbero manifestarsi in occasione di precipitazioni di forte intensità e per periodi di riferimento fino a 200 anni. Infatti il rischio idraulico associato a fenomeni di esondazione attiene alle portate di piena che possono formarsi in occasione di eventi meteorici di particolare intensità, persistenza ed estensione territoriale. Le situazioni di rischio sono pertanto riferite ad un concetto di probabilità di accadimento, normalmente misurata in termini di “tempo di ritorno”, definito come il numero medio di anni per il quale la variabile considerata è statisticamente uguagliata o superata almeno una volta. Ai fini dello studio idrologico, le stime effettuate su tali precipitazioni sono relative ad un periodo di ritorno massimo duecentennale e fanno riferimento ai risultati ottenuti nell’ambito del Progetto VAPI (VAlutazione delle PIene) Basilicata, redatto a cura del GNDCI (Gruppo Nazionale di Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche). Oltre allo studio effettuato dal VAPI faremo una nostra analisi sulla base dei dati pluviometrici forniti dalla presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per i servizi tecnici nazionali servizio idrografico e mareografico nazionale ufficio idrografico e mareografico di Catanzaro. Per calcolare le portate che convogliano nel canale di scolo (impluvio) o che debbono attraversare un’opera d’arte come un tombino, bisogna capire quale risulta essere l’afflusso meteorico ed il deflusso fluviale, cioè l’interdipendenza tra le cadute di pioggia e le portate ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 30 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 dei corsi d’acqua. La prima cosa da fare è individuare il bacino imbrifero del nostro corso d’acqua (o meglio della nostra rete idrografica) rispetto ad un determinato punto o sezione, cioè il deflusso rispetto ad una determinata sezione e l’afflusso rispetto ad una superficie topografica ben definita di tutte le acque di pioggia che defluendo naturalmente vanno a finire in quella determinata sezione. Pertanto, per definire la portata massima che deve possedere il nostro canale bisogna conoscere la legge di pioggia della zona e la legge di deflusso dell’acqua superficiale. Il programma realizzato dal dott. Geologo G. Pilla calcola la portata di massima di piena prevedibile (portata al colmo) di un corso d’acqua, in una sezione determinata, per assegnati tempi di ritorno, attraverso l'elaborazione statistica (metodo di Gumbel) dei dati pluviografici (precipitazioni di massima intensità registrate al pluviografo su 1, 3, 6, 12, 24 ore, riferiti alla stazione di misura più vicina). La formula utilizzata è quella del metodo razionale basata sulla stima del tempo di corrivazione. Per il calcolo del tempo di corrivazione si utilizza la formula di Kirpch, watt-Chow, Pezzoli che è ritenuta valida per bacini idrografici molto piccoli S<20 Kmq, quale il nostro. Una volta individuate le portate massime con un prestabilito tempo di ritorno dobbiamo dimensionare la sezione del nostro canale, considerando una vita nominale dell’opera pari a 25 anni. Sismica Con il progetto definitivo non è possibile effettuare una progettazione strutturale esecutiva cantierabile visto che le variabili che incidono sono innumerevole: fornitore delle strutture prefabbricate (ogni fornitore può avere uno stesso elemento con caratteristiche meccaniche differenti che con gli stessi obbiettivi), l’impresa esecutrice dei lavori potrebbe ritenere più economico realizzare i lavori in un determinato modo che in un altro, eventuali prescrizioni da parte di qualche ente, etc..Pertanto in questa prima fase potremmo effettuare un’analisi sismica dell’area in esame: ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 31 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 32 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 33 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 34 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 35 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 36 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 Detta analisi sismica è stata effettuata tenendo conto del D.M. del 14/1/2008 - Norme tecniche per le costruzioni. A.1.h. primi elementi relativi al sistema di sicurezza per la realizzazione del progetto Il piano di sicurezza sul cantiere per la realizzazione del progetto viene redatto come indicato dall’art. 100 del D. Lgs. n. 81/08, ed è costituito da una relazione tecnica, tavole esplicative del progetto, relative agli aspetti della sicurezza, costituiti da una planimetria sull’organizzazione del cantiere e da prescrizioni correlate alla complessità dell’opera da realizzare ed alla criticità delle fasi del processo di costruzione. Le informazioni contenute in questo documento devono essere: – Chiare, il documento deve essere di facile lettura e comprensione, per essere recepito dalle imprese, dai lavoratori delle imprese, dai lavoratori autonomi, dai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS), dal commettente e dal responsabile dei lavori. – Specifiche, per ogni fase di lavoro deve essere possibile dedurre e valutare i rischi, le misure di prevenzione ed i relativi dispositivi di protezione individuali e collettivi. Ogni fase di lavoro deve avvenire nel rispetto delle norme al fine di prevenire gli infortuni e di tutelare la salute dei lavoratori. Nel redigere questo documento preliminare sono stati rispettati i contenuti minimi del piano di sicurezza e di coordinamento e la stima dei costi della sicurezza come definiti nell’allegato XV del D.L. 81/08 (vedi cap. 2). Ogni elemento del PSC scaturisce dalle scelte progettuali ed organizzative, dalle procedure, dalle misure preventive e protettive indispensabili per ridurre al minimo i rischi connessi alle varie fasi delle attività lavorative. Il PSC deve essere redatto in ogni sua parte in modo completo e chiaro, in quanto è stato elaborato, per conto del Committente dell’opera di cui trattasi, nell’intento di renderlo consultabile dai: • Datori di lavoro delle Imprese esecutrici • Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 37 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 • Lavoratori dipendenti delle Imprese esecutrici • Lavoratori autonomi • Quanti, anche occasionalmente, possono essere coinvolti nella esecuzione dei lavori Tutti i soggetti interessati sono tenuti alla completa osservanza e rispetto delle misure di sicurezza riportate nel seguente PSC. PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Gli aggiornamenti del PSC devono essere effettuati qualora si verifichino particolari circostanze che modifichino sostanzialmente alcuni contenuti del PSC stesso, ad esempio l’introduzione di nuove fasi di lavorazioni, radicali varianti in corso d’opera, nuove esigenze nell’organizzazione aziendale delle imprese aggiudicatici dei lavori, etc. In questi casi, il coordinatore per l’esecuzione della sicurezza potrà ritenere opportuno anche l’aggiornamento del POS da parte delle imprese esecutrici dei lavori; inoltre sarà suo compito informare i responsabili delle imprese esecutrici dei lavori delle modifiche apportate al PSC. L’allegato XV del D. Lgs. 81/08 stabilisce i contenuti minimi del PSC. a) L’identificazione e la descrizione dell’opera, esplicitata con: • l’indirizzo del cantiere; • la descrizione del contesto in cui è collocata l’area di cantiere; • una descrizione sintetica dell’opera, con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoniche. Strutturali e tecnologiche. b) L’individuazione dei soggetti con compiti di sicurezza, esplicitata con l’indicazione dei nominativi del responsabile dei lavori, del coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e, qualora già nominato, del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione ed a cura dello stesso coordinatore per l’esecuzione con l’indicazione, prima dell’inizio dei singoli lavori, dei nominativi dei datori di lavoro delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi. c) Una relazione concernente l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi in riferimento all’area ed all’organizzazione dello specifico cantiere, alle lavorazioni interferenti ed ai rischi aggiuntivi rispetto a quelli specifici propri dell’attività delle singole imprese esecutrici o dei lavoratori autonomi. ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 38 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 d) Le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive, in riferimento: • All’area di cantiere; • All’organizzazione del cantiere; • Alle lavorazioni. e) Le prestazioni operative, le misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale, in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni. f) Le misure di coordinamento relative all’uso comune da parte di più imprese e lavoratori autonomi, come scelta di pianificazione lavori finalizzata alla sicurezza, di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva. g) Le modalità organizzative della cooperazione e del coordinamento, nonché della reciproca informazione, fra i datori di lavoro e tra questi ed i lavoratori autonomi. h) L’organizzazione prevista per il servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori, nel caso in cui il servizio di gestione delle emergenze è di tipo comune, nonché nel caso di cui all’art. 104, comma 4; il PSC contiene anche i riferimenti telefonici delle strutture previste sul territorio al servizio del pronto soccorso e della prevenzione incendi. i) La durata prevista delle lavorazioni, delle fasi di lavoro e, quando la complessità dell’opera lo richieda, delle sottofasi di lavoro, che costituiscono il cronoprogramma dei lavori, nonché l’entità presunta del cantiere espressa in uomini – giorno. j) La stima dei costi della sicurezza. Tutte le imprese coinvolte nell’esecuzione dei lavori devono redigere il POS – Piano Operativi di Sicurezza – che dovrà contenere i dati relativi all’individuazione dei soggetti che avranno compiti di sicurezza in cantiere. Il Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione dovrà allegare al presente PSC un elenco costantemente aggiornato contenente: • I dati relativi alla struttura tecnica ed organizzativa di ogni Ditta coinvolta nell’esecuzione dei lavori; • La documentazione necessaria per l’esecuzione in sicurezza degli stessi lavori. In cantiere devono essere presenti i seguenti documenti: • Copia della concessione edilizia ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 39 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 • Notifica preliminare di cui all’art. 99 del D. Lgs. 81/08 • Cartellonistica infortuni • Certificazione fonometrica e rapporto valutazione rischi rumori • Copia del Piano di sicurezza con eventuali aggiornamenti (PSC) • Piano Operativo di sicurezza (POS) • Richiesta alle imprese esecutrici del DURC • PIMUS • Certificato di iscrizione alla CCIAA • Indirizzi e riferimenti telefonici degli uffici di cantiere • Direttore tecnico del cantiere • Capo cantiere • Responsabile della Sicurezza in cantiere (Direttore di cantiere o Capo cantiere) • Assistente/i di cantiere • Rappresentante/i dei lavoratori (RLS) • Addetto/i antincendio • Addetto/i primo soccorso • Medico competente (nomina) • Numero e relative qualifiche dei lavoratori dipendenti dell’Impresa • Attestati di idoneità al lavoro • Copia libro matricola • Registro presenze • Registro infortuni • Elenco dei lavoratori autonomi operanti in cantiere per la stessa impresa • Per cantieri con più di 10 dipendenti: ricevuta consegna dei tesserini di riconoscimento • Per cantieri con più di 3 dipendenti: cassetta pronto soccorso con manometro • Per cantieri con meno di 4 dipendenti: Pacchetto Pronto Soccorso • Libretto del ponteggio con autorizzazione ministeriale e copia del progetto esecutivo Certificati delle imprese da conservare sul cantiere: • Libretti di omologazione degli apparecchi di sollevamento ad azione non manuale di portata superiore a 200Kg. ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 40 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 • Copia di denuncia USL competente per territorio per gli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200Kg; targa di immatricolazione e registrazione verifiche periodiche. • Verifica trimestrale delle funi e delle catene allegata al libretto di omologazione degli apparecchi di sollevamento. • Libretto di omologazione per ponteggi metallici fissi con autorizzazione ministeriale. • Dichiarazione di conformità L. 46/90 per impianto elettrico di cantiere. • Elaborato con indicazione dei punti di dispersione e relativi pozzetti. Qualsiasi modifica relativa agli incarichi, anagrafica, etc. che dovesse avvenire nel corso dei lavori dovrà essere immediatamente segnalata al Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione. Nella seguente relazione occorre tenere distinte le tipologie di cantiere, così definite: • Cantiere: tutta l’estensione dell’area in cui si svolgeranno sia le attività logistiche che lavorative; • Cantiere logistici: l’area in cui saranno concentrati i baraccamenti, i depositi, gli impianti fissi, etc. • Aree di lavorazione: le aree nelle quali si eseguono le attività di lavorazione quale gli scavi, il c.a., le tamponature, etc. Dallo studio dei rischi potenziali, analizzati attentamente in funzione delle fasi lavorative prese in considerazione è scaturita la valutazione dei rischi che tiene conto della: • Identificazione dei pericoli; • Identificazione dei lavoratori esposti a rischi potenziali; • Valutazione degli stessi sotto il profilo qualitativo e quantitativo; • Studio di fattibilità per la loro eliminazione e, in subordine, riduzione dei rischi mediante provvedimenti organizzativi o misure tecnologiche adeguate. In riferimento alle scelte progettuali ed organizzative, alle misure preventive selezionate, occorre attenersi a quanto stabilito dal D. L. 81/08, allegato XV.2 per i contenuti minimi del PSC in riferimento all’area di cantiere, all’organizzazione del cantiere ed alle lavorazioni; in particolare ai seguenti elementi: a) Caratteristiche dell’area di cantiere, con particolare attenzione alla presenza di linee aeree e condutture sotterranee; ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 41 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 b) Presenza di fattori estremi che comportano rischi per il cantiere, con particolare attenzione ai lavori stradali ed autostradali, e al rischio di annegamento; c) Eventuali rischi che le lavorazioni possono arrecare all’area circostante; d) Le modalità da seguire per la recinzione del cantiere, gli accessi e le segnalazioni; e) I servizi igienico-assistenziali; f) La viabilità principale del cantiere; g) Gli impianti di alimentazione e reti principali di elettricità, acqua, gas ed energia di qualsiasi tipo; h) Gli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche; i) Le disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall’art. 102, ovvero la consultazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; j) Le disposizioni per dare attuazione a quanto previsto dall’art. 92, ovvero gli obblighi del coordinatore per l’esecuzione dei lavori; k) Le eventuali modalità di accesso dei mezzi di fornitura dei materiali; l) La dislocazione degli impianti di cantiere; m) La dislocazione delle zone di carico e scarico; n) Le zone di deposito attrezzature e di stoccaggio materiali e dei rifiuti; o) Le eventuali zone di deposito dei materiali con pericolo d’incendio o di esplosione. In riferimento alle interferenze tra le lavorazioni ed il loro coordinamento, il D. L. 81/08 all. XV stabilisce che il PSC in tale sezione deve rispettare i seguenti punti: • Il coordinatore per la progettazione deve effettuare l’analisi delle interferenze tra le lavorazioni, anche quando sono dovute alle lavorazioni di una stessa impresa esecutrice o alla presenza di lavoratori autonomi, e predispone il cronoprogramma dei lavori. • Il PSC contiene le prescrizioni operative per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti e le modalità di verifica del rispetto di tali prescrizioni. Inoltre, occorre indicare le misure preventive e protettive e i dispositivi individuali atti a ridurre al minimo tali rischi. • Durante i periodi di maggior rischio dovuto ad interferenze di lavoro, il coordinatore per l’esecuzione deve verificare periodicamente le imprese esecutrici e i lavoratori autonomi interessati, la compatibilità della relativa parte di PSC con l’andamento dei lavori, aggiornando il piano ed in particolare il cronoprogramma dei lavori. ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 42 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 Nel cronoprogramma, per avere un quadro immediato delle principali caratteristiche delle lavorazioni, occorre indicare: • La descrizione sommaria dei lavori da eseguire, con le priorità degli interventi; • Eventuali sovrapposizioni di lavorazioni o possibili interferenze; • Il tempo necessario presunto per l’esecuzione in sicurezza di ogni opera o raggruppamento di fasi lavorative; • Il tempo necessario per l’ultimazione delle opere, suddiviso in mensilità. La regolamentazione dell’uso comune di attrezzature, apprestamenti, infrastrutture, mezzi logistici e/o di protezione collettiva che saranno presenti in cantiere viene di seguito riportata al fine di: • Individuare chi li deve allestire, mettere in atto e garantire la loro manutenzione; • Stabilire chi li deve utilizzare e quando; • Definire le modalità e le procedure di utilizzo; • Evitare la duplicazione degli allestimenti. Il D. L. 81/08 all. XV stabilisce i contenuti minimi del PSC in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni ed al loro coordinamento. Il coordinatore per la progettazione effettua l’analisi delle interferenze tra le lavorazioni, anche quando sono dovute alle lavorazioni di una stessa impresa esecutrice o alla presenza di lavoratori autonomi, e predispone il cronoprogramma dei lavori. Il coordinatore per l’esecuzione dei lavori integra il PSC con i nominativi delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, e indica la relativa cronologia di attuazione e le modalità di verifica. In cantiere devono essere tenuti i presidi sanitari indispensabili per prestare le prime cure ai lavoratori feriti o colpiti da malore improvviso. Inoltre, i luoghi di lavoro dovrebbero essere vicini a strade collegamento con strutture di pronto soccorso ed ospedaliere. La redazione del “Piano delle Emergenze”, come stabilito dal D.L. 81/08 art. 43 e 46, deve contenere: • Nomina del Responsabile della gestione delle emergenze e di un suo sostituto; • Misure di prevenzione adottate e relativa informazione e formazione del personale; • Procedure per la salvaguardia ed evacuazione delle persone; ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 43 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 • Messa in sicurezza, a fine giornata lavorativa, degli impianti ed attrezzature presenti in cantiere; • Procedure per l’estinzione di piccoli focolai d’incendio o per la chiamata dei servizi di soccorso. L’entità presunta degli Uomini/Giorno necessari per la realizzazione dell’intera opera si ottiene con il seguente procedimento: • Individuare prima quali sono le percentuali di incidenza della mano d’opera che possono essere applicate ai vari raggruppamenti di lavoro presenti nel quadro economico del progetto; • Determinare gli importi della mano d’opera, applicando le percentuali di incidenze scelte ai corrispondenti importi di lavoro; • Sommare tutti gli importi parziali della mano d’opera così ricavati; • Dividere l’importo totale attribuito al costo della mano d’opera per il costo medio di un uomo/giorno. L’allegato XV del D. L. 81/08 specifica che nel PSC devono essere soggetti a stima soltanto i costi della sicurezza NON soggetti a ribasso d’asta. Pertanto, nei costi della sicurezza vanno stimati, per tutta la durata delle lavorazioni previste in cantiere, i seguenti costi: • Costi degli apprestamenti previsti nel PSC; • Costi delle misure preventive e protettive ed ai dispositivi di protezione individuale eventualmente previsti nel PSC per le lavorazioni interferenti; • Costi degli impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche, agli impianti antincendio, agli impianti di evacuazione fumi; • Costi dei mezzi e servizi di protezione collettiva; • Costi degli eventuali interventi finalizzati alla sicurezza e richiesti per lo sfasamento spaziale o temporale delle lavorazioni interferenti; • Costi delle misure di coordinamento relative all’uso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva. La normativa vigente consente all’impresa che si aggiudica i lavori di presentare al CSE proposta di integrazione al PSC, ove ritenga di poter meglio garantire la sicurezza nel cantiere. Eventuali integrazioni del PSC proposte dall’impresa sono sempre soggette ad ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 44 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 approvazione da parte del CSE. In nessun caso, le eventuali integrazioni possono giustificare modifiche o adeguamento dei prezzi pattuiti. Nel redigere questo documento occorre seguire le direttive del D. L. 81/08 all. XVI. Il fascicolo comprende tre capitoli: CAPITOLO I – descrizione sintetica dell’opera e l’indicazione dei soggetti coinvolti CAPITOLO II – individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell’opera e di quelle ausiliarie, per gli interventi successivi prevedibili sull’opera, quali le manutenzioni ordinarie e straordinarie, nonché per gli altri interventi successivi già previsti o programmati (schede II-1, II-2, II-3) Al fine di definire le misure preventive e protettive in dotazione dell’opera e quelle ausiliarie, devono essere presi in considerazione i seguenti elementi: • Accessi ai luoghi di lavoro; • Sicurezza dei luoghi di lavoro; • Impianti di alimentazione e di scarico; • Approvvigionamento e movimentazione materiali ed attrezzature; • Igiene sul lavoro; • Interferenze e protezione dei terzi. Inoltre, il fascicolo fornisce le informazioni sulle misure preventive e protettive in dotazione dell’opera, necessarie per pianificare la realizzazione in condizioni di sicurezza, nonché le informazioni riguardanti le modalità operative da adottare per: • Utilizzare le stesse in completa sicurezza; • Mantenerle in piena funzionalità nel tempo, individuandone le verifiche, gli interventi manutentivi necessari e la loro periodicità. CAPITOLO III – riferimenti alla documentazione di supporto esistente (schede III-1, III2, III- 3). All’interno del fascicolo sono indicate le informazioni utili al reperimento dei documenti tecnici dell’opera che risultano di particolare utilità ai fini della sicurezza, per ogni intervento successivo sull’opera, siano essi elaborati progettuali, indagini specifiche o semplici informazioni; tali documenti riguardano: • Il contesto in cui è collocata; • La struttura architettonica e statica; • Gli impianti installati. ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 45 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 Se l’opera è in possesso di uno specifico libretto di manutenzione contenente i documenti sopra citati. Il contenuto della Notifica Preliminare viene stabilito dal D.L. 81/08 art. 99 all. XII. I dati di seguito riportati devono essere inviati agli organi di vigilanza territorialmente competenti (ASL e Direzione Provinciale del Lavoro), a cura del Committente prima dell’inizio dei lavori. Il Coordinatore per l'esecuzione è il soggetto, diverso dal datore di lavoro dell'impresa esecutrice dei lavori, incaricato dal Committente o dal Responsabile dei lavori, se designato, per lo svolgimento dei compiti di cui all'art. 92 del D.Lgs. n. 81/2008, integrato con il D. Lgs. 106/09. 1. Durante la realizzazione dell'opera, il coordinatore per l'esecuzione dei lavori: a) verifica, con opportune azioni di coordinamento e controllo, l'applicazione, da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100 e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro; b) verifica l'idoneità del piano operativo di sicurezza, da considerare come piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e coordinamento di cui all'articolo 100, assicurandone la coerenza con quest’ultimo, adegua il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all’articolo 100 e il fascicolo di cui all'articolo 91, comma 1, lettera b), in relazione all'evoluzione dei lavori ed alle eventuali modifiche intervenute, valutando le proposte delle imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in cantiere, verifica che le imprese esecutrici adeguino, se necessario, i rispettivi piani operativi di sicurezza; c) organizza tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione; d) verifica l'attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere; e) segnala al committente e al responsabile dei lavori, previa contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati, le inosservanze alle disposizioni degli articoli 94, 95 e 96 e alle prescrizioni del piano di cui all'articolo 100, e propone la sospensione dei lavori, l'allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere, o la ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 46 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 risoluzione del contratto. Nel caso in cui il committente o il responsabile dei lavori non adotti alcun provvedimento in merito alla segnalazione, senza fornire idonea motivazione, il coordinatore per l'esecuzione dà comunicazione dell'inadempienza alla azienda unità sanitaria locale e alla direzione provinciale del lavoro territorialmente competenti; f) sospende, in caso di pericolo grave e imminente, direttamente riscontrato, le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate. 2. Nei casi di cui all'articolo 90, comma 5, il coordinatore per l'esecuzione, oltre a svolgere i compiti di cui al comma 1, redige il piano di sicurezza e di coordinamento e predispone il fascicolo, di cui all'articolo 91, comma 1, lettere a) e b). Il Coordinatore per la progettazione è il soggetto incaricato dal Committente o dal Responsabile dei lavori, se designato, per lo svolgimento dei compiti di cui all'art. 91 del D.Lgs. n 81/2006, integrato con il D. Lgs. 106/09. 1) Durante la progettazione dell'opera e comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte, il coordinatore per la progettazione: a) redige il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100, comma 1, i cui contenuti sono dettagliatamente specificati nell’allegato XV; (D.P.R. 222/03: "Regolamento sui contenuti minimi dei piani di sicurezza nei cantieri temporanei e mobili, in attuazione dell'art. 31, comma 1, della legge 11 febbraio 1994, n. 109) b) predispone un fascicolo, i cui contenuti sono definiti all'allegato XVI, contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione e della protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, tenendo conto delle specifiche norme di buona tecnica e dell'allegato II al documento UE 26 maggio 1993. Il fascicolo non è predisposto nel caso di lavori di manutenzione ordinaria di cui all'articolo 3, comma 1, lettera a) del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380. 2) . Il fascicolo di cui al comma 1, lettera b), è preso in considerazione all'atto di eventuali lavori successivi sull'opera. ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 47 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 Nota: Ogni riferimento al D. Lgs. 81/08 e da considerarsi integrato con le direttive del D. Lgs. 106/09. Il Direttore dei lavori è il soggetto designato dal Committente per controllare la corretta esecuzione dei lavori. Il direttore dei lavori provvede a: • dirigere e controllare sotto l'aspetto tecnico, contabile ed amministrativo, per conto della committenza, la corretta esecuzione dei lavori, nel rispetto del contratto d'appalto e dei suoi allegati; • curare che i lavori siano eseguiti a regola d'arte ed in conformità al progetto e al contratto; • verificare periodicamente, nel caso di lavori pubblici, il possesso e la regolarità da parte dell'appaltatore della documentazione prevista dalle leggi in materia di obblighi nei confronti dei dipendenti; • dialogare con il coordinatore per l'esecuzione, in particolare riferisce tempestivamente nuove circostanze tecniche (per esempio, le varianti al progetto) che possono influire sulla sicurezza; • non interferire nell'operato del coordinatore per l'esecuzione; • sospendere i lavori su ordine del committente o del responsabile dei lavori e dietro segnalazione del coordinatore per l'esecuzione dei lavori; • consentire la sospensione delle singole lavorazioni da parte del coordinatore per l'esecuzione, nel caso in cui quest'ultimo riscontri direttamente un pericolo grave ed immediato per i lavoratori e fino a quando il coordinatore medesimo non verifichi l'avvenuto adeguamenti da parte delle imprese interessate. Il progettista è il soggetto incaricato dal Committente per la progettazione delle opere. Il Progettista, in sintesi, provvede a: • elaborare il progetto secondo criteri diretti a ridurre alla fonte i rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori, tenendo conto dei principi generali di tutela di cui al D.Lgs. n. 81/2008 integrato con il D. Lgs. 106/09; • determinare la durata del lavoro o delle singole fasi di lavoro, al fine di permettere la pianificazione dei lavori in condizioni di sicurezza; • a collaborare e fornire tutte le informazioni, dati e documentazioni necessarie al coordinatore per la progettazione; ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 48 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 • prendere in esame ed, eventualmente, sottoporli al committente o al responsabile dei lavori, se designato, le proposte avanzate dal coordinatore per la progettazione che richiedono modifiche al progetto e tesa a migliorare le condizioni di sicurezza e salubrità in cantiere durante l'esecuzione dei lavori; • prendere in esame nella redazione del progetto ed, eventualmente, sottoporli al committente o al responsabile dei lavori, se designato, le proposte del coordinatore per la progettazione avanzate per meglio garantire la tutela della sicurezza e salute durante i lavori di manutenzione dell'opera. Il Responsabile dei lavori è il soggetto incaricato dal Committente per lo svolgimento dei compiti propri di quest’ultimo soggetto. 1. Il committente è esonerato dalle responsabilità connesse all’adempimento degli obblighi limitatamente all’incarico conferito al responsabile dei lavori. In ogni caso il conferimento dell’incarico al responsabile dei lavori non esonera il committente dalle responsabilità connesse alla verifica degli adempimenti degli obblighi di cui agli articoli 90, 92, comma 1, lettera e), e 99 del D.lgs n.81/2008 integrato con il D. Lgs. 106/09. 2. La designazione del coordinatore per la progettazione e del coordinatore per l'esecuzione, non esonera il responsabile dei lavori dalle responsabilità connesse alla verifica dell'adempimento degli obblighi di cui agli articoli 91, comma 1, e 92, comma 1, lettere a), b), c) e d) del D.lgs n.81/2008 ntegrato con il D. Lgs. 106/09. Il committente o il responsabile dei lavori, prima dell'inizio dei lavori, trasmette all'azienda unità sanitaria locale e alla direzione provinciale del lavoro territorialmente competenti la notifica preliminare elaborata conformemente all'allegato XII, nonché gli eventuali aggiornamenti nei seguenti casi: a) cantieri di cui all'articolo 90, comma 3 del D.lgs n.81/2008; b) cantieri che, inizialmente non soggetti all'obbligo di notifica, ricadono nelle categorie di cui alla lettera a) per effetto di varianti sopravvenute in corso d'opera; c) cantieri in cui opera un'unica impresa la cui entità presunta di lavoro non sia inferiore a duecento uomini-giorno. 3. Gli organismi paritetici istituiti nel settore delle costruzioni in attuazione dell'articolo 51 possono chiedere copia dei dati relativi alle notifiche preliminari presso gli organi di vigilanza. ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 49 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 Il Direttore tecnico di cantiere è il dirigente apicale, designato dall'appaltatore, con compiti di organizzare ed eseguire i lavori nel rispetto delle norme contrattuali. Il Direttore tecnico di cantiere provvede a: • adottare le misure conformi alle prescrizioni; • attuare quanto previsto nei piani di sicurezza; • esercitare la sorveglianza sull'attuazione di tutte le misure di sicurezza previste nei piani di sicurezza affidati alla sovrintendenza dei suoi preposti nonché dei responsabili delle imprese coesecutrici o dei fornitori o sub-appaltatori; • mettere a disposizione dei Rappresentanti per la sicurezza copia dei piani di sicurezza 10 giorni prima dell'inizio dei lavori; • prima dell'inizio dei lavori, trasmettere il Piano di sicurezza e coordinamento alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi; • prima dell'inizio dei rispettivi lavori, trasmettere il proprio Piano operativo di sicurezza al Coordinatore per l'esecuzione; Il Datore di lavoro è il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'organizzazione dell'impresa stessa ovvero dell'unità produttiva - intendendosi per tale lo stabilimento o struttura finalizzata alla produzione di beni o servizi dotata di autonomia finanziaria e tecnico-funzionale - abbia la responsabilità dell'impresa o dello stabilimento, in quanto titolare dei poteri decisionali e di spesa. I datori di lavoro delle imprese affidatarie e delle imprese esecutrici, anche nel caso in cui nel cantiere operi una unica impresa, anche familiare o con meno di dieci addetti: a) adottano le misure conformi alle prescrizioni di cui all' ALLEGATO XIII; (Arresto sino a due mesi o ammenda da 500 a 2.000 euro il datore di lavoro e dirigente) b) predispongono l'accesso e la recinzione del cantiere con modalità chiaramente visibili e individuabili; (Arresto sino a due mesi o ammenda da 500 a 2.000 euro il datore di lavoro e dirigente) ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 50 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 c) curano la disposizione o l’accatastamento di materiali o attrezzature in modo da evitarne il crollo o il ribaltamento; (Arresto sino a due mesi o ammenda da 500 a 2.000 euro il datore di lavoro e dirigente) d) curano la protezione dei lavoratori contro le influenze atmosferiche che possono compromettere la loro sicurezza e la loro salute; (Arresto sino a due mesi o ammenda da 500 a 2.000 euro il datore di lavoro e dirigente) e) curano le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi, previo, se del caso, coordinamento con il committente o il responsabile dei lavori; (Arresto sino a due mesi o ammenda da 500 a 2.000 euro il datore di lavoro e dirigente) f) curano che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano correttamente; (Arresto sino a due mesi o ammenda da 500 a 2.000 euro il datore di lavoro e dirigente) g) redigono il piano operativo di sicurezza di cui all'articolo 89, comma 1, lettera h). 1-bis. La previsione di cui al comma 1, lettera g), non si applica alle mere forniture di materiali o attrezzature. In tali casi trovano comunque applicazione le disposizioni di cui all’articolo 26. datore di lavoro: 1) arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro 2. si applica la pena dell’arresto da 4 a 8 mesi o l’ammenda da 2.000 a 8.000 euro se la violazione è commessa in cantieri temporanei o mobili in cui l’impresa svolga lavorazioni in presenza di rischi particolari, individuati in base all’Allegato XI; 3. si applica la pena dell’ammenda da 2.000 a 4.000 euro se il piano operativo di sicurezza è redatto in assenza di uno o più degli elementi di cui all’Allegato XV) 2. L'accettazione da parte di ciascun datore di lavoro delle imprese del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'articolo 100 nonché la redazione del piano operativo di sicurezza costituiscono, limitatamente al singolo cantiere interessato, adempimento alle disposizioni di cui all'articolo 17 comma 1 lettera a), all’articolo 26 commi 1 lettera b), 2, 3 e 5, e all’articolo 29 comma 3. Articolo 97 - Obblighi del datore di lavoro dell’impresa affidataria (D.Lgs 81/08 integrato con il D. Lgs. 106/09) ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 51 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 1. Il datore di lavoro dell’impresa affidataria verifica le condizioni di sicurezza dei lavori affidati e l’applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni del piano di sicurezza e coordinamento. (arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2.500 a 6.400 euro il datore di lavoro e dirigente) 2. Gli obblighi derivanti dall’articolo 26, fatte salve le disposizioni di cui all’articolo 96, comma 2, sono riferiti anche al datore di lavoro dell’impresa affidataria. Per la verifica dell’idoneità tecnico professionale si fa riferimento alle modalità di cui all’ ALLEGATO XVII. (arresto da tre a sei mesi o ammenda da 2.500 a 6.400 euro il datore di lavoro) 3. Il datore di lavoro dell’impresa affidataria deve, inoltre: a) coordinare gli interventi di cui agli articoli 95 e 96; b) verificare la congruenza dei piani operativi di sicurezza (POS) delle imprese esecutrici rispetto al proprio, prima della trasmissione dei suddetti piani operativi di sicurezza al coordinatore per l’esecuzione. (arresto sino a due mesi o ammenda da 500 a 2.000 euro il datore di lavoro e dirigente) 3-bis. In relazione ai lavori affidati in subappalto, ove gli apprestamenti, gli impianti e le altre attività di cui al punto 4 dell’allegato XV siano effettuati dalle imprese esecutrici, l’impresa affidataria corrisponde ad esse senza alcun ribasso i relativi oneri della sicurezza. 3-ter) Per lo svolgimento delle attività di cui al presente articolo, il datore di lavoro dell’impresa affidataria, i dirigenti e i preposti devono essere in possesso di adeguata formazione Il lavoratore autonomo è la persona fisica la cui attività professionale concorre alla realizzazione dell'opera senza vincolo di subordinazione. I lavoratori autonomi provvede a: • attenersi a quanto previsto nei piani di sicurezza; • attenersi alle indicazioni fornite dal Coordinatore per l'esecuzione; • utilizzare le attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni previste dalle norme; • utilizzare i dispositivi di protezione individuale in conformità alle norme. 1.I lavoratori autonomi che esercitano la propria attività nei cantieri, fermo restando gli obblighi di cui al presente decreto legislativo 81/2008, integrato con il D.Lgs. 106/09, si adeguano alle indicazioni fornite dal coordinatore per l'esecuzione dei lavori, ai fini della sicurezza. ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 52 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 Per lavoratore subordinato s'intende colui che fuori del proprio domicilio presta il proprio lavoro alle dipendenze e sotto la direzione altrui, anche al solo scopo di apprendere un mestiere, un'arte o una professione. I lavoratori dipendenti provvedono a: • osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; • utilizzare correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e le altre attrezzature di lavoro, nonché i dispositivi di sicurezza; • utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; • segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di protezione, nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui si venga a conoscenza; • non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; • non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di propria competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; • sottoporre ai controlli sanitari previsti nei loro confronti; • contribuire all'adempimento di tutti gli obblighi imposti dall'autorità competente o comunque necessari a tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori durante il lavoro; • non rifiutare la designazione ad addetto alla gestione dell'emergenza, se non per giustificato motivo; • sottoporre ai programmi di formazione e addestramento; • utilizzare le attrezzature di lavoro e i DPI conformemente all'informazione, alla formazione ed all'addestramento ricevuti; • curare le attrezzature e i DPI messi a disposizione; • non apportare modifiche alle attrezzature di lavoro e ai DPI di propria iniziativa; • segnalare immediatamente qualsiasi difetto od inconveniente rilevato nelle attrezzature di lavoro o nei DPI messi a disposizione; • segnalare qualsiasi infortunio o incidente relativo all'uso di agenti biologici; • abbandonare immediatamente l'area interessata da eventi imprevedibili o incidenti; ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 53 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 Il preposto è colui che sovrintende il lavoro degli altri. Egli è generalmente un operaio specializzato con funzioni di guida diretta e controllo immediato sull'esecuzione del lavoro (es. caposquadra o capo reparto). I preposti provvedono a: • adottare le misure conformi alle prescrizioni di cui all'allegato IV del D. Lgs. 81/08 integrato con il D. Lgs. 106/09; • attuare quanto previsto nei piani di sicurezza; • sorvegliare sull'attuazione di tutte le misure di sicurezza previste nei piani di sicurezza ed affidati alla propria squadra. ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 54 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 55 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 Per ogni tipo di lavorazione si conosce il metodo di esecuzione dell’oper pertanto anche le attrezzature con i relativi rischi , in merito ai quali si utilizzano delle opportune precauzioni richiamate nel PSC il quale verrà predisposto con il progetto esecutivo, non soltanto di sicurezza diretta del cantiere ma anche attraverso opportuna segnaletica, in particolare vengono affrontati in modo specifico le seguenti problematiche tecniche: – Modalità e misure generali di protezione – Dispositivi di protezione individuale – Principali opere provvisionali – Antincendio e pronto soccorso – Precauzioni da adottare per le aree pericolose – Compiti del coordinatore dell’emergenza e della squadra di emergenza – Pronto soccorso – Valutazione per tipo di rischio. . A.1.i. Relazione sulla fase di Cantierizzazione Come descritto nei paragrafi precedenti gli impatti più importanti in termini ambientali si manifestano durante le fasi di cantiere in cui si prevede la realizzazione di opere accessorie ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 56 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 finalizzate alla messa in esercizio del parco eolico e che, in fase di funzionamento a regime, saranno ridimensionate/mitigate con interventi mirati. Le fasi di cantiere determinano la trasformazione del luogo che ospita l’impianto, sia durante i lavori che nel periodo successivo e sono strettamente legate alla taglia e alle dimensioni sia degli aerogeneratori che del parco. L’organizzazione, sia spaziale che temporale, del cantiere è una fase molto delicata in quanto una ottimizzazione in tal senso prevede sia una riduzione degli impatti sul territorio che una riduzione dei costi da parte del committente. Per quanto riguarda la distribuzione planimetrica delle aree necessarie all’esecuzione delle opere cantieristiche si tiene conto di: Un’ area di stoccaggio, in prossimità dell’inizio della viabilità interna al cantiere, adibita allo stoccaggio temporaneo di materiale e mezzi di lavoro Viabilità interna al cantiere, che prevede il raggiungimento dei punti interessati all’impianto Piazzola di montaggio dell’ aerogeneratore Area destinata alla cabina per la consegna dell’energia Per quanto riguarda l’organizzazione temporale non sono previste soste per impatti su attività umane in quanto non sono presenti centri turistici rilevanti o periodi con affluenza di persone superiore alla norma. L’inizio del periodo temporale del calendario dei lavori (cronoprogramma) è ovviamente subordinato al rilascio dell’ autorizzazione unica e, per tale motivo, tutte le fasi previste sono relative a tale inizio. Le varie fasi di cantiere prevedono: La realizzazione della viabilità interna (nuova costruzione o adeguamento di percorsi esistenti), La realizzazione della piazzola di montaggio, La realizzazione delle opere di fondazione La realizzazione del cavidotto ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 57 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 Il trasporto e lo stoccaggio degli elementi degli aerogeneratori Il montaggio dell’ aerogeneratore La realizzazione di opere di ripristino ambientale Viabilità Occupandosi anche del trasporto dell’aerogeneratore e, di conseguenza, della realizzazione o dell’adeguamento di tutta la viabilità, sia di accesso che interna al sito, costituita dall’insieme dei tracciati stradali necessari al trasporto dell’aerogeneratore dalle fabbriche al luogo in cui verrà installato, è necessario fare in modo che si rispettino le specifiche del costruttore in termini di pendenze, raggi di curvatura e stabilità dei percorsi (attraverso particolari richieste di stratificazioni).Essa si sviluppa per una lunghezza plano altimetrica di circa 12000,00 m, poiché segue l’andamento del terreno si ha un volume di scavo di circa 6000,00 mc ed un rinterro di circa 4000,00 mc pertanto tutta la restante parte del terreno residuo di scavo visto che trattasi di terreno vegetale superficiale viene riutilizzato per il rimodellamento superficiale. Piazzola di montaggio e fondazioni delle torri eoliche La piazzola di stoccaggio e montaggio è posta in prossimità dell’ aerogeneratore e, realizzata in piano, deve contenere sia un'area per consentire lo scarico dei vari elementi dai mezzi di trasporto, sia un'area per il posizionamento della gru. Anche le piazzole per il montaggio delle turbine eoliche devono attenersi a specifici requisiti dimensionali fornite dalle aziende del settore eolico, sia per quanto riguarda lo stoccaggio e il montaggio degli elementi delle turbine stesse, sia per le manovre necessarie al montaggio e al funzionamento delle gru. Così come per la viabilità, la taglia e le dimensioni degli aerogeneratori incidono ampiamente sull'estensione totale di questi spazi. Mediamente sono sufficienti spazi di manovra che hanno come dimensioni un quadrato di lato di 35m. La torre di sostegno della turbina eolica è fissata al terreno attraverso una fondazione che viene realizzata in calcestruzzo armato, le cui dimensioni variano a seconda della taglia della turbina e del ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 58 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 terreno presente. Le aziende costruttrici utilizzano spesso modelli prestabiliti riveduti puntualmente in funzione delle caratteristiche meccaniche del suolo dell’area di intervento. La grande gabbia metallica viene realizzata attorno all'elemento base della torre, detto concio di fondazione, che ha lo scopo appunto di legare gli elementi della torre con il basamento. Il tutto poggia su “fondazione profonda”, realizzata con palificata composta da pali in cemento armato profondi fino a 30m e di diametro e numero variabile, in funzione del terreno. La nostra struttura di fondazione degli aerogeneratori consiste principalmente in una piastra circolare di cemento armato, del diametro di 18m e con altezza compresa fra 2.2m al bordo e 2.5m al centro, in cui è inghisata la virola in acciaio a cui vengono imbullonati i trami della torre, come meglio riportato nell’elaborato allegato. Le piastre di fondazione in considerazione delle caratteristiche geotecniche locali potranno essere realizzate contro terra o con strutture di fondazioni profonde, composte da pali 600mm della lunghezza di 18/20 m.I movimenti terra relativi alla realizzazione delle strutture di fondazione, consistono essenzialmente in operazioni di sterro per la preparazione del piano di posa, il getto della struttura ed il successivo rinterro della piatra a maturazione del c.a. avvenuta. I volumi da movimentare sono di seguito stimati: STERRI [mc] RINTERRI [mc] 25000 11000 Pertanto in prima approssimazione considerando il rapporto tra sterri e rinterri per le 22 pale si ha: STERRI [mc] RINTERRI [mc] 550000 220000 Pertanto si ha un trasporto a rifiuto di 330000 mc di terreno di scavo. Torri eoliche Il tipo di pala che si intende utilizzare e la Vestas V90 da 3 MW di altezza con le seguenti caratteristiche geometriche: ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 59 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 Nello sviluppo della turbina V90 la Vestas ha puntato alla massima efficienza del sistema, migliorando soprattutto due aspetti delle pale: la composizione del materiale e la struttura. Uno dei pregi delle turbine Vestas è costituito proprio dalla leggerezza delle pale, e il modello V90 rappresenta in questo senso un ulteriore progresso. Si è introdotto per la prima volta dei nuovi materiali ultra leggeri, come nel caso della fibra di carbonio utilizzata per le travi che devono reggere il carico. La fibra di carbonio non solo si è rivelata più leggera rispetto a quella di vetro di cui prende il posto, ma essendo più resistente e rigida ha consentito di ridurre anche la quantità di materiale da utilizzare, garantendo un’ulteriore ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 60 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 riduzione del peso complessivo. Per questo motivo, sebbene la V90 copra una superficie del 27% in più rispetto alla V80, le nuove pale hanno sostanzialmente lo stesso peso. Il nuovo profilo delle pale montate sulla V90 evidenzia un significativo miglioramento sotto il profilo aerodinamico. I tecnici Vestas, in collaborazione con il Risø National Laboratory danese, hanno lavorato per ottimizzare il rapporto fra l’impatto del carico complessivo sulla turbina e il volume di energia prodotta annualmente. Il design delle pale, realizzato seguendo queste indicazioni, riproduce una forma completamente nuova e un bordo ripiegato all’indietro. Grazie ad una migliore ottimizzazione delle relazioni geometriche dei nuovi profili aerodinamici, è stato possibile incrementare la generazione di energia, rendendo al contempo la pala meno sensibile alle impurità che possono depositarsi sul bordo di entrata. Ciò si traduce in una maggiore erogazione e in una riduzione dei trasferimenti di carico, per un miglioramento complessivo delle prestazioni. Nello sviluppo della turbina V90-3,0 MW la priorità è stata quella di realizzare una turbina che rappresentasse un nuovo standard di efficienza operativa, con particolare riguardo alla riduzione del peso. Il peso delle turbine è infatti determinante per l’incidenza sui costi di produzione, dei materiali, del trasporto e dell’installazione. I tecnici Vestas hanno quindi ripensato ad ogni singolo aspetto del design della V90, dalle fondazioni fino alla punta delle pale, cercando di minimizzare il costo per kWh. Il risultato finale è stata un’autentica dimostrazione di innovazione tecnica, soprattutto sotto l’aspetto della riduzione del peso. Infatti, a dispetto di un rotore e di un generatore di maggiori dimensioni, la nuova V90 ha un peso inferiore a quello della turbina V80-2,0 MW. La riduzione di peso così ottenuta ci ha consentito di costruire nuove torri con meno sezioni, con un taglio dei costi rilevante in termini di materiali, trasporto e installazione. Montaggio Le torri tubolari delle moderne turbine eoliche sono costituite da più elementi, generalmente da un minimo di due, per i modelli di taglia media, fino a cinque per le torri che raggiungono i cento metri di altezza. Questi elementi, detti conci, vengono dapprima sistemati nelle piazzole di stoccaggio, per poi essere sollevati da una o più gru e montati uno per volta. Le operazioni di montaggio proseguono con l'alloggiamento della navicella ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 61 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 ed infine del rotore, precedentemente assemblato a terra. Le torri in oggetto sono costituite da cinque conci, sufficienti a portare il mozzo all’altezza di 105 m. Cavidotti Il cantiere continua con la realizzazione di tutte le opere relative all'installazione delle linee elettriche ed al loro collegamento con la rete di trasmissione. L’ aerogeneratore produce una corrente alternata a 690 V che viene elevata a circa 30 kV, tramite un trasformatore interno alla struttura della torre. La linea elettrica che si dirama dal trasformatore è collegata, attraverso un cavidotto interrato, ad una sottostazione, realizzata in adiacenza alla rete elettrica nazionale. Anche l'operazione di interramento dei cavi elettrici e di trasmissione dati richiede particolare cura ed attenzione nella fase di cantiere. Lo scavo necessario, seppur di modeste dimensioni, comporta comunque una sottrazione del manto erboso. Inoltre le macchine operatrici possono causare ulteriori disagi al terreno. Per questo, per ridurre al minimo gli impatti, oltre a ripristinare lo stato originario una volta completati i lavori, è preferibile collocare le linee elettriche interrate in adiacenza ai percorsi principali. Nella sottostazione elettrica viene convogliata l’energia convertita dalle turbine eoliche ed elevata alla tensione della rete nazionale. Tali strutture vengono realizzate secondo le prescrizioni , in accordo alle delibere AEEG. La lunghezza plano altimetrica dei nostri cavidotti in MT è di circa 14000,00m e seguono l’andamento superficiale del terreno. In questa fase di progetto definitivo si sono stimati i seguenti scavi e rinterri sull’intera lunghezza del cavidotto: SCAVI [mc] RINTERRI [mc] 40000 29400 Pertanto si ha un trasporto a rifiuto di 10600 mc di terreno di scavo. Le operazioni di ripristino ambientale Le opere di ripristino della cotica erbosa possono attenuare notevolmente gli impatti sull'ambiente naturale, annullandoli quasi del tutto nelle condizioni maggiormente favorevoli. In più le opere di ripristino possono essere estese a tutti gli interventi che ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 62 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 consentono una maggiore conservazione degli ecosistemi montani ed una maggiore integrazione con l'ambiente naturale. Per questo tutte le aree sulle quali sono state effettuate opere che comportano una modifica dei suoli, delle scarpate, dei corsi d'acqua, e delle attività biologiche ad essi connesse, dovranno essere ricondotti allo stato originario, attraverso le tecniche, le metodologie ed i materiali utilizzati dall'Ingegneria naturalistica. A differenza dell'ingegneria civile tradizionale, questa disciplina utilizza piante e materiali naturali, per la difesa e il ripristino dei suoli. Nel caso della realizzazione di una fattoria eolica, in particolar modo se situata in ambienti sensibili dal punto di vista naturalistico, tali interventi giocano un ruolo di assoluta importanza. Difatti le operazioni di ripristino possono consentire, attraverso una efficace minimizzazione degli impatti, la conservazione degli habitat naturali presenti. Le opere di ingegneria naturalistica sono impiegate anche per evitare o limitare i fenomeni erosivi innescati dalla sottrazione e dalla modifica dei suoli. Inoltre la ricostituzione della coltre erbosa può consentire notevoli benefici anche per quanto riguarda le problematiche legate all'impatto visivo. Le opere di sostegno di ingegneria naturalistica sono effettuate per dare sostegno al versante, soprattutto in corrispondenza della corona, nei tratti a forte pendenza e al piede del versante stesso; vengono impiegati materiali da costruzione vivi combinati con quelli inerti; l’inserimento dei materiali vivi è fondamentale per il raggiungimento dell’efficacia di queste opere, in quanto la funzione di sostegno può essere svolta dalla vegetazione, qualora le strutture di sostegno decadano per deperimento. Le opere di sostegno sono numerose ed elaborate. Tra le più frequenti: palificate con pareti rinverdite, grate vive a parete rinverdite, gabbionate rinverdite, terre rinforzate. Per ognuna di queste categorie è previsto l’impiego di diversi materiali e tecniche, scelti in funzione di diversi parametri, quali le caratteristiche morfologiche del pendio, le caratteristiche geologiche e geomeccaniche dei litotipi, l’andamento della superficie freatica, le condizioni climatiche, pedologiche e vegetazionali del luogo sede dell’intervento. In più vanno considerate anche la disponibilità e l’accessibilità dei mezzi di lavoro. Va evidenziato che generalmente, nonostante le innumerevoli variabili elencate, gli interventi di ingegneria naturalistica dipendono maggiormente dall’acclività del versante. Per inclinazioni di scarpata contenute ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 63 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 sono previste esclusivamente opere di copertura, mentre con l’aumento dell’acclività è necessario ricorrere a soluzioni sempre più complesse ed onerose, con l’ausilio di reti o stuoie, fino a massicci interventi di stabilizzazione e sostegno. Si osserva che il ripristino della cotica erbosa è particolarmente condizionato dalle caratteristiche del substrato delle superfici da rinerbire, ma soprattutto dalla pendenza e, in condizione di versanti acclivi questa operazione può rivelarsi molto problematica. Le scarpate, generate dalle opere di sbancamento per la realizzazione di strade e piazzole delle installazioni eoliche, sia in rilevato, cioè derivanti da terrapieni artificiali, sia in trincea o in scavo, rappresentano questa particolare condizione. Generalmente, nella prassi normale, non sono previsti interventi a verde su tali scarpate, e questo comporta problemi di reinserimento paesaggistico e talvolta anche funzionali di erosione da ruscellamento nelle litologie meno compatte. Una delle migliori strategie d'intervento per le scarpate, è quella di ridurre il più possibile la pendenza del versante, in modo da poter intervenire con riporti di terreno vegetale, semine ed eventualmente messa a dimora di arbusti. Questa pratica, nelle scarpate in roccia, comporta ovviamente una maggiore quantità di opere di scavo e sbancamento, dovendo abbattere la pendenza almeno fino ai 35°-40° sull’orizzontale. Tuttavia può consentire un efficace ripristino del manto vegetale senza necessariamente ricorrere ad operazioni più complesse ed onerose. Infatti nel caso vi sia la necessità di adottare pendenze maggiori (40°- 45°), per evitare fenomeni di ruscellamento, vanno previste tecniche di rivestimento o stabilizzanti (stuoie, reti, viminate vive etc.) che consentono la permanenza in sito della terra vegetale da riportare, garantendo quindi la crescita della vegetazione. Gli interventi di rivestimento vegetativo nel caso di scarpate in roccia ricondotte a pendenze maggiori (45° - 60°) sono molto onerosi e possibili unicamente attraverso soluzioni tecnicamente più articolate. È importante sottolineare nuovamente i principi deontologici dell’ingegneria naturalistica, secondo i quali vale la “legge del minimo” e cioè che l’ingegneria naturalistica deve essere impiegata solo dove e quando sia realmente necessaria, adottando le tecniche a minore complessità che non richiedano, quindi, ingenti costi a parità d’efficacia. Sarà dunque necessario analizzare tutte le possibilità d’intervento ed optare per quella ecologicamente ed economicamente più vantaggiosa. ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 64 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 A.1.j. Riepilogo degli aspetti economici e finanziari del progetto A.1.j.1. Quadro economico con specificazioni Il costo dei lavori a farsi è stato ottenuto attraverso una stima paramentica di lavori similari e sull’esperienza lavorativa della società, inoltre si è tenuto conto anche della bancabilità dell’impianto eolico da realizzarsi. A LAVORI A1 Costo dei lavori a farsi Costo pala di 3 MW € 49.207.572,00 € 66.000.000,00 stima parametrica A2 Costo della sicurezza TOTALE LAVORI B € 984.151,44 € 116.191.723,44 SOMME A DISPOSIZIONE B1 Espropri o acquisizioni aree € 430.000,00 B2 Spese tecniche (rilievi, progettazione, d.l., contabilità, collaudo) € 4.647.668,94 B3 Spese generali € 1.161.917,23 B4 imprevisti 5% € 5.809.586,17 B5 Articolo 31 bis € 580.958,62 B6 allacciamenti € 70.000,00 B7 Spese geologiche e geognostiche € 70.000,00 TOTALE SOMME A DISPOSIZIONE € 12.770.130,96 B i.v.a. 20% B1 Lavori € 23.238.344,69 B2 Somme a disposizione € TOTALE I.V.A. € 25.792.370,88 TOTALE PROGETTO (A+B+C) € 154.754.225,28 2.554.026,19 A.1.j.2. Sintesi di forme e fonti di finanziamento per la copertura dei costi d’intervento La realizzazione del campo eolico comporterà, dal punto di vista finanziario, il ricorso ad un finanziamento bancario (esiste anche la possibilità di utilizzare la forma del leasing, la scelta tra i diversi strumenti offerti avverrà in base alle condizioni proposte) di cui l’azienda sta già valutando la fattibilità con primari istituti bancari. ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 65 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 La copertura dell’investimento prevede un’equity, vale a dire la percentuale di mezzi propri sul totale dei costi dell’investimento, pari al 30% a cui sono state aggiunte le uscite finanziarie legate all’IVA sugli investimenti previsti. Nella seguente tabella è riportato il prospetto complessivo delle fonti e degli impieghi preventivati. FABBISOGNO FONTI INVESTIMENTO DI COPERTURA IMPIEGHI EURO FONTI EURO Investimento complessivo € 128.961.854,40 Mezzi propri € 64.480.927,20 IVA sugli investimenti € 25.792.370,88 Finanziamento bancario € 90.273.298,08 Altro Totale fabbisogni € 154.754.225,28 Totale Fonti € 154.754.225,28 La distribuzione temporale degli impieghi e delle fonti tiene conto che circa il 40% dell’investimento sarà realizzato, una volta ottenuta l’autorizzazione unica, nel primo anno di esecuzione dei lavori e il restante 60% nel secondo anno. Nella seguente tabella sono evidenziati la distribuzione dei flussi finanziari legati all’investimento. DESCRIZIONE FONTI E IMPIEGHI Investimento annuo Iva su Investimento annuo DISTRIBUZIONE TEMPORALE DELLE FONTI E DEGLI IMPIEGHI Anno 1 Anno 2 Anno 3 € 51.584.741,76 € 77.377.112,64 € 128.961.854,40 € 25.792.370,88 € 10.316.948,35 € 15.475.422,53 TOTALE TOTALE IMPIEGHI ANNUI € 61.901.690,11 € 92.852.535,17 € 154.754.225,28 Mezzi Propri € 25.792.370,88 € 38.688.556,32 € 64.480.927,20 ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 66 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 Finanziamento Bancario € 36.109.319,23 € 54.163.978,85 € 90.273.298,08 TOTALE FONTI ANNUE € 61.901.690,11 € 92.852.535,17 € 154.754.225,28 Avanzi anni precedenti Squilibrio € ‐ € ‐ € ‐ € ‐ € ‐ A.1.j.3 Cronoprogramma riportante l’energia prodotta annualmente durante la vita utile dell’impianto Si riporta di seguito le previsioni annuali di produzione dell’energia elettrica dell’impianto per tutta la sua vita utile. Le ipotesi utilizzate per il calcolo sono le seguenti: DESCRIZIONE Anni di vita utile dell’impianto: 20 anni; Ore Equivalenti: 2.271 Numero di Aerogeneratori: 22 Potenza unitaria aerogeneratori: 3 MW Potenza complessiva nominale dell’impianto: 66 MW 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 149.886.000 149.886.000 149.886.000 149.886.000 149.886.000 149.886.000 149.886.000 149.886.000 149.886.000 149.886.000 Ore Equivalenti 2.271 2.271 2.271 2.271 2.271 2.271 2.271 2.271 2.271 2.271 Potenza totale kW 66.000 66.000 66.000 66.000 66.000 66.000 66.000 66.000 66.000 66.000 Anni Kwh/anno di Energia Prodotta DESCRIZIONE 2021 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 149.886.000 149.886.000 149.886.000 149.886.000 149.886.000 149.886.000 149.886.000 149.886.000 149.886.000 149.886.000 Ore Equivalenti 2.271 2.271 2.271 2.271 2.271 2.271 2.271 2.271 2.271 2.271 Potenza totale kW 66.000 66.000 66.000 66.000 66.000 66.000 66.000 66.000 66.000 66.000 Anni Kwh/anno di Energia Prodotta TOTALE di Energia Prodotta Kwh 2.997.720.000 ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 67 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 A.1.j.4 Business Plan – Conti Economici Previsionali ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 68 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 A.1.L. Possibili ricadute sociali e occupazionali a livello locale Le ricadute sociali ed occupazionali dell’intervento in progetto saranno molto significative sia in fase di realizzazione che di esercizio. Giovani tecnici e unità lavorative qualificate potranno trovare uno sbocco occupazionale proporzionato alla loro cultura tecnica senza allontanarsi dal territorio di origine come purtroppo nell’Italia meridionale ed in particolare nelle zone interne della Regione Basilicata accade da sempre. Si creerà lavoro per i giovani del luogo che potranno essere occupati come addetti alla manutenzione dell’impianto eolico. Dal punto di vista economico la ricaduta principale riguarderà l’incremento notevole del reddito dei proprietari dei fondi interessati dall’istallazione degli aerogeneratori mediante il percepimento del canone annuo. L’installazione di un impianto per la produzione di energia elettrica oltre ai benefici economici temporanei legati ai lavori del cantiere, potrà determinare l’incremento del reddito permanente per le attività economiche locali (principalmente commercio e ristorazione), nonché la nascita di nuove attività collaterali non sporadiche e molto redditizie. Ci si riferisce in particolare, alle società di servizi, ai fornitori di materiali, ai manutentori dell’impianto ed agli installatori di anemometri che sono realtà economiche che impiegano decine di persone del luogo. Le Amministrazioni locali potranno beneficiare dell’attuazione del Piano di Sviluppo Locale, che sarà concertato con i Comuni interessati dall’installazione dell’impianto e sarà quantificato, come previsto dal disciplinare per l'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio di impianti di produzione di energia elettrica della Regione Basilicata, in rapporto alle dimensioni del progetto. Il Piano mirerà, attraverso obiettivi di efficientamento energetico e di miglioramento della sostenibilità ambientale del sistema dei trasporti, all’ottenimento di benefici diretti per la collettività presente nel territorio di riferimento dell’intervento. Il progetto potrà in tal modo contribuire ad avviare un meccanismo virtuoso di sviluppo economico, sociale e culturale delle popolazioni che vivono nelle zone interne del territorio lucano. Se poi si esaminano le ricadute sociali degli impianti eolici sulla popolazione locale non si può non mettere in luce, come l’irrompere di tale moderna tecnologia in territori ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 69 Via Piave n. 29‐ 83100 Avellino Tel. 0825 289063 ‐0825 679058 ‐ fax 0825 679058 Partita IVA: 02579430642 prettamente agricoli consente a tali popolazioni di essere protagoniste dell’utilizzo di una risorsa che non può essere trasportata altrove, ma “deve” essere trasformata sul luogo per tutto il tempo di funzionamento dell’impianto, in modo visibile, pubblico, non mistificabile. Le colline, che erano frequentate solo dai contadini del luogo, ora sono frequentate da persone portatrici di una cultura diversa, non solo imprenditoriale, ma spesso anche internazionale. Le imprese proponenti e le popolazioni locali sono spinte necessariamente ad un continuo confronto, ad un contradditorio dialettico che per lo meno ha sradicato l’antica apatia, la rassegnazione e diffidenza verso gli “stranieri”. Al tempo della realizzazione dei primi insediamenti eolici, nessuno poteva prevedere, queste opportunità nascoste ma implicite nelle iniziative di utilizzo della risorsa del vento. Pertanto si ritiene giusto che si debba guardare agli insediamenti eolici, come a delle importanti iniziative industriali, e considerarle come industrie che per loro natura sono imprescindibilmente inserite e collegate all’ambito locale di riferimento. L’iniziativa industriale connessa alla realizzazione di un impianto eolico è un evento importantissimo per le popolazioni locali, ed i benefici e le ricadute economiche e sociali non sono sempre prevedibili e quantificabili; certamente, però, la differenza tra benefici e disagi è ampiamente positiva, duratura e proiettata nel futuro. Tanto è dimostrato dalla circostanza che la maggior parte degli impianti eolici realizzati, anche laddove precedentemente si guardava a queste nuove realtà imprenditoriali con diffidenza e opposizione, sono stati successivamente ampliati con il consenso attivo delle Amministrazioni e delle comunità locali. ProgettodefinitivodiunParcoEoliconelComunediBanzi: RELAZIONEGENERALE 70