Mercoledı̀ 16 febbraio 2000
—
154
—
Commissione XII
XII COMMISSIONE PERMANENTE
(Affari sociali)
S O M M A R I O
RISOLUZIONI:
Sull’ordine dei lavori
........................................................................
154
7-00862 Burani Procaccini ed altri: Sulla cura e la prevenzione dell’osteoporosi. (Discussione
e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
154
ALLEGATO (Risoluzione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
162
SEDE REFERENTE:
Doping. (C. 6276, approvati dalla XII Commissione del Senato, in un testo unificato, C. 2924
Mauro, C. 3279 Cavanna Scirea, C. 5674 Moroni, C. 6370 Saonara) (Seguito dell’esame e
rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
157
ALLEGATO (Emendamenti)
..................................................................
163
...............................................................................
154
AVVERTENZA
RISOLUZIONI
Mercoledı̀ 16 febbraio 2000. — Presidenza del Presidente Marida BOLOGNESI.
— Interviene il sottosegretario di Stato per
la sanità Fabio Di Capua.
all’importante dibattito che si terrà in
Assemblea. Assicura, altresı̀, che gli argomenti non trattati verranno inseriti nell’ordine del giorno della seduta di domani
o, al più tardi, nel calendario della prossima settimana.
La seduta comincia alle 14.50.
Sull’ordine dei lavori.
Piergiorgio MASSIDDA (FI) chiede
chiarimenti al presidente sullo svolgimento dei lavori della Commissione in
considerazione del dibattito sulle mozioni
presentate da vari gruppi in relazione al
caso Haider in programma in Assemblea
a partire dalle ore 17.
Marida BOLOGNESI, presidente, avverte che i lavori della Commissione verranno interrotti alle ore 17 al fine di
consentire la partecipazione dei deputati
7-00862 Burani Procaccini ed altri: Sulla cura e la
prevenzione dell’osteoporosi.
(Discussione e rinvio).
Maria BURANI PROCACCINI (FI) illustra brevemente la risoluzione in esame,
soffermandosi in primo luogo sulla necessità di qualificare l’osteoporosi come malattia sociale, visto che si contano circa 18
mila casi di invalidità all’anno (soprattutto
tra le donne in menopausa), con una
spesa socio-assistenziale annuale di circa
3 mila miliardi. Tra i problemi più frequenti correlati a tale patologia vi sono,
com’è noto, le fratture dell’anca, verte-
Mercoledı̀ 16 febbraio 2000
—
155
brali, del polso e, in particolare, del collo
del femore, da cui conseguono normalmente notevoli difficoltà di deambulazione. Ritiene fondamentale agire in modo
efficace e tempestivo sul versante della
prevenzione, in primo luogo consentendo
ai pazienti di accedere, presso centri
pubblici e privati specializzati, all’uso degli apparecchi radiologici a bassissima
emissione. Altro problema essenziale è
quello dei farmaci, il cui costo elevato non
ne consente l’acquisto, se non a costo di
enormi sacrifici, da parte di larghe fasce
della popolazione.
Tra le misure da adottare va quindi
annoverato l’inserimento dei farmaci per
la cura e la prevenzione di tale patologia
in fascia A, al fine di consentirne l’erogazione gratuita dietro prescrizione medica. Ritiene auspicabile la previsione di
tali misure all’interno del nuovo Piano
sanitario nazionale, ferma restando la
possibilità, in un momento successivo, di
intervenire per via legislativa qualora se
ne palesasse la necessità.
Antonio SAIA (comunista) preannuncia
il proprio voto favorevole sulla risoluzione
in esame, che sottoscrive. Invita i presentatori a valutare l’opportunità di specificare che lo svolgimento degli esami di
prevenzione deve avvenire presso centri
pubblici e privati accreditati. Dopo aver
richiamato alcuni atti di sindacato ispettivo da lui presentati in passato su tale
argomento, stigmatizza l’assurdità di taluni recenti provvedimenti normativi,
quale il decreto ministeriale 28 maggio
1999, n. 329, che limitano in modo eccessivo il diritto all’esenzione dalla partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie, richiedendo addirittura, per quanto
concerne l’ipertensione, l’esistenza di un
danno organico. Assurdità analoghe si
rinvengono anche per un’altra patologia
largamente diffusa come l’osteoporosi, per
la quale la normativa in vigore prevede
benefici economici nell’acquisto di farmaci
solo nel caso in cui il paziente presenti
una grave lesione delle vertebre cerebrali,
trascurando che nella maggior parte dei
casi tale patologia colpisce altre parti del
—
Commissione XII
corpo. Auspica, infine, una rapida approvazione della risoluzione in discussione.
Salvatore GIACALONE (PDU) ritiene
che obiettivo primario sia il riconoscimento dell’osteoporosi come malattia sociale. Dopo aver richiamato la drammaticità delle scelte terapeutiche che il medico è chiamato ad effettuare nella cura
di tali patologie, auspica la definizione di
una strategia globale, all’interno della
quale ricomprendere non solo la terapia
farmacologica e l’attività di prevenzione
attraverso strumentazione di laboratorio,
ma anche una campagna educativa, rivolta
in primo luogo ai medici di base, sugli
aspetti dell’alimentazione e dell’attività
fisica rilevanti a fini preventivi. Ritiene
che attraverso l’approvazione di una risoluzione sarà possibile impegnare il Governo ad adottare le misure più urgenti
(arrivando eventualmente all’adozione di
uno specifico progetto-obiettivo), ferma
restando la possibilità di prendere in
considerazione l’adozione di un provvedimento legislativo. Replicando al deputato
Saia, osserva che le regole sulla base delle
quali si provvede a definire casi e limiti di
erogazione gratuita dei farmaci sono fondate su protocolli scientifici, di cui occorre tener conto per scongiurare l’altrimenti certa lievitazione dei costi.
Piergiorgio MASSIDDA (FI) ritiene che
negli ultimi anni l’osteoporosi sia stata
oggetto di strumentalizzazione, all’interno
di un processo complessivo di informazione
insufficiente od errata. Richiama, a questo
fine, il caso dell’ampia pubblicità della
calcitonina, secondo un approccio prettamente farmacologico che non condivide.
Occorre, invece, utilizzare in modo adeguato tutti i presidi disponibili, come ad
esempio i campi magnetici, i cui effetti
benefici per la terapia di tale patologia sono
ormai provati. Sottolinea l’importanza, a
fini preventivi, di una corretta alimentazione e di una regolare attività fisica.
Condivide pienamente le considerazioni del
deputato Saia relative alle fasi cliniche alle
quali la normativa fa riferimento per delimitare l’ambito di applicazione delle esen-
Mercoledı̀ 16 febbraio 2000
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156
—
Commissione XII
zioni, osservando che i presupposti su cui
essa si fonda sono privi di reale scientificità.
Invita, infine, tutti i gruppi a superare le
divisioni politiche al fine di addivenire, su
una materia di tale rilievo, ad una posizione
comune di tutta la Commissione.
logie. Riguardo alla risoluzione in discussione si dichiara convinta che il segnale
politico che con essa si vuole indirizzare
al Governo sarà tanto più efficace quanto
più ampia sarà la convergenza di tutte le
forze politiche presenti in Commissione.
Rocco CACCAVARI (DSU) condivide
pienamente la risoluzione in discussione,
che sottoscrive. Invita i presentatori della
risoluzione a considerare l’opportunità di
fare espresso riferimento alla stretta correlazione tra menopausa ed osteoporosi,
eventualmente arrivando a prevedere lo
svolgimento di consulenze plurispecialistiche che consentano di intervenire con la
massima precocità. Condividendo l’opportunità di qualificare l’osteoporosi come
malattia sociale, sottolinea l’importanza di
un approccio multidisciplinare, all’interno
del quale valorizzare la chinesiterapia e
l’elettromagnetismo.
Giuseppe DEL BARONE (misto-CCD)
condivide pienamente la risoluzione in discussione che sottoscrive. Invita a considerare che il progressivo invecchiamento
della popolazione porterà ad un’ulteriore
diffusione di tale patologia, per la quale la
qualificazione di malattia sociale appare
del tutto necessaria. Per quanto concerne la
scelta e l’uso dei farmaci da utilizzare a fini
preventivi o terapeutici, esprime forte perplessità sul ruolo che dovrà svolgere la
Commissione unica del farmaco, osservando che in quest’ambito l’esperienza medica sul campo è quanto mai importante.
Perplessità analoghe esprime in riferimento
al ruolo che potrà essere chiamato a svolgere il Consiglio superiore della sanità.
Richiama, quindi, la necessità di un’opera
di formazione ed educazione diffusa, che
investa la classe medica a tutti i livelli.
Giulio CONTI (AN) evidenzia che l’impiego su larga scala di terapie farmacologiche per la cura dell’osteoporosi comporterà costi rilevanti. Per tale motivo uno
strumento come la risoluzione, non intervenendo sui meccanismi di finanziamento
e di spesa, appare inadeguata al raggiungimento degli scopi prefissati. Sottolinea
l’importanza di una educazione medicosanitaria su base scientifica al fine di
evitare la diffusione di messaggi errati o
fuorvianti, funzionali spesso agli interessi
dell’industria farmaceutica. Per tali ragioni profila l’opportunità di riservare la
prescrizione di determinati farmaci a medici specialisti, sulla base delle modalità
che soltanto un provvedimento legislativo
è in grado di definire.
Marida BOLOGNESI, presidente, avverte che il ricorso allo strumento legislativo deve essere considerato residuale,
nel senso che occorre preventivamente
verificare la possibilità di raggiungere gli
obiettivi prefissati attraverso altri strumenti parlamentari. Occorre, inoltre, secondo quanto concordemente convenuto,
evitare l’adozione di provvedimenti legislativi settoriali concernenti singole pato-
Francesco Paolo LUCCHESE (mistoCCD) richiama l’attenzione sulla necessità
di distinguere accuratamente l’aspetto diagnostico dall’aspetto terapeutico, assicurando ai medici di famiglia, sulla base di
un’adeguata formazione, il compito di
svolgere l’attività di screening.
Il sottosegretario Fabio Di Capua riconosce che l’osteoporosi è una patologia di
grande importanza sociale, che merita la
massima attenzione delle istituzioni sanitarie. Per quanto concerne l’attuale normativa sull’esenzione dalla partecipazione
al costo per le prestazioni sanitarie, assicura che il Governo sta valutando attentamente, anche sulla base delle esperienze
realizzate sul territorio, la possibilità di
introdurre modifiche o integrazioni. Ciò a
cui occorre comunque continuare a fare
riferimento sono i limiti di reddito del
soggetto richiedente, la comprovata efficacia terapeutica della prestazione e, soprattutto, la necessità di contenere la
Mercoledı̀ 16 febbraio 2000
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157
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Commissione XII
spesa farmaceutica complessiva entro il
tetto prefissato.
3279 Cavanna Scirea, C. 5674 Moroni, C. 6370
Maria BURANI PROCACCINI (FI) invita il Governo a considerare che l’attuazione di un serio ed ampio programma di
prevenzione dell’osteoporosi comporterebbe un risparmio netto, posto che i costi
socio-assistenziali per la cura delle invalidità verrebbero ridotti.
(Seguito dell’esame e rinvio).
Alessandro CÈ (LFNIP) non condivide
le considerazioni del sottosegretario Di
Capua in ordine al controllo della spesa
farmaceutica. Occorre, infatti, tenere
conto che il provvedimento sul federalismo fiscale, attualmente all’esame delle
Commissioni riunite V e VI della Camera,
modificherà sostanzialmente i rapporti
finanziari fra Stato e regioni, incidendo in
modo significativo su tutti gli aspetti
connessi alla spesa sanitaria. In altri
termini, a partire dal 2001, il problema
dei costi riguarderà pressoché esclusivamente il livello di governo regionale e non
più quello nazionale. Conclude, infine,
osservando che i costi attuali connessi
all’assistenza sanitaria per i pazienti affetti da tale patologia sono, in buona
misura, la conseguenza della mancata
attuazione di una seria politica di prevenzione negli anni passati.
Marida BOLOGNESI, presidente, rinvia
il seguito della discussione ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.30.
SEDE REFERENTE
Mercoledı̀ 16 febbraio 2000. — Presidenza del Presidente Marida BOLOGNESI.
— Intervengono i sottosegretari di Stato per
la sanità Fabio Di Capua e Antonino
Mangiacavallo.
La seduta comincia alle 15.30.
Doping
(C. 6276, approvati dalla XII Commissione del
Senato, in un testo unificato, C. 2924 Mauro, C.
Saonara)
La Commissione prosegue l’esame rinviato il 12 gennaio 2000.
Vasco GIANNOTTI (DSU), relatore, intende svolgere alcune considerazioni generali prima di passare all’esame degli
emendamenti. Osserva, innanzitutto, che il
testo pervenuto dal Senato, adottato dalla
Commissione come testo base, è stato
approvato all’unanimità dall’altro ramo
del Parlamento, denotando un’ampia convergenza di tutte le forze politiche sul
complesso delle soluzioni normative in
esso recate. Ciò avrebbe potuto indurre il
relatore, anche in considerazione della
necessità (connessa allo svolgimento dei
giochi olimpici a Sidney nell’autunno di
quest’anno) di una rapida approvazione
del provvedimento, a valutare l’opportunità di una sua approvazione senza modifiche. Tuttavia, tenendo conto degli utili
contributi forniti nel corso delle audizioni,
nonché delle sollecitazioni dei gruppi di
opposizione e del clima di collaborazione
fin qui registrato, ha ritenuto di percorrere una strada diversa. Si dichiara disponibile, infatti, a valutare attentamente
gli emendamenti delle opposizioni volti
all’effettivo miglioramento del testo, avvertendo tuttavia che la discussione dovrà
essere concentrata esclusivamente sugli
aspetti realmente qualificanti della materia trattata. Occorre, in primo luogo,
introdurre le modifiche necessarie ad armonizzare il testo con il regolamento di
recente adottato dal CONI, di cui il Senato
non ha potuto ovviamente tenere conto. In
secondo luogo, occorre intervenire sulla
composizione della Commissione per la
vigilanza ed il controllo sul doping di cui
all’articolo 3, prevedendo, in linea con
quanto sollecitato da molti dei soggetti
auditi, un maggiore equilibrio delle sue
componenti interne. Per quanto concerne,
invece, lo svolgimento dei controlli, ritiene
Mercoledı̀ 16 febbraio 2000
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158
essenziale un atteggiamento positivo verso
il laboratorio del CONI, che, negli ultimi
tempi, forse anche grazie alla nuova dirigenza, ha recuperato grande prestigio,
sia a livello nazionale che internazionale.
In quest’ambito, in particolare, occorre
meglio chiarire che il laboratorio del
CONI dovrà rispondere ad una struttura
statale. Si dovrà valutare, inoltre, la necessità di prevedere una rete di laboratori
accreditati, diffusi sul territorio e in possesso di una sufficiente specializzazione,
chiamati a svolgere i controlli sullo sport
dilettantistico. Per quanto concerne, infine, il capitolo delle sanzioni, occorre
introdurre una specifica fattispecie penale
volta a perseguire specificamente lo spaccio di sostanze dopanti.
Domenico GRAMAZIO (AN) intervenendo sul complesso degli emendamenti
riferiti all’articolo 1, invita a considerare
che l’approvazione del testo al Senato è
avvenuta in un clima assai particolare,
sull’onda delle emozioni suscitate da una
grande campagna di stampa sul tema del
doping. Ciò spiega il fatto che si sia
registrato, in quella sede, l’accordo di tutti
i gruppi. Oggi, però, in un clima complessivo significativamente mutato, si rende
evidente, come del resto confermato nel
corso delle audizioni, la necessità di correzioni e miglioramenti del testo. Ciò
posto, apprezza l’invito del relatore a una
collaborazione di tutti i gruppi, assicurando in questo senso il contributo di
alleanza nazionale.
Piergiorgio MASSIDDA (FI) intervenendo sul complesso degli emendamenti
riferiti all’articolo 1, esprime apprezzamento per la disponibilità manifestata dal
relatore a prendere in considerazione le
proposte di modifica di tutti i gruppi volte
al miglioramento del testo. Ciò posto,
riconosce la bontà del lavoro svolto al
Senato, avvertendo dell’opportunità di un
maggior coordinamento con l’altro ramo
del Parlamento al fine di una rapida
approvazione del provvedimento. Invita a
considerare che l’applicazione delle misure previste nel testo avrà con tutta
—
Commissione XII
probabilità l’effetto di penalizzare gli atleti italiani nelle manifestazioni internazionali, in quanto negli altri Paesi le
normative sul doping sono più permissive.
Assicura che il suo gruppo si adopererà per facilitare un rapido iter del
provvedimento. Esclude, tuttavia, nella attuale fase politica, la possibilità di accordare il consenso per il trasferimento alla
sede legislativa. Per quanto concerne, invece, la sede redigente, informa che sulla
base di un recente colloquio con i vertici
del gruppo di Forza Italia si è convenuto
di valutare di volta in volta l’opportunità
di accordare il consenso al trasferimento
in tale sede, tenendo conto in particolare
della funzionalità di tale procedura in
riferimento ad altri provvedimenti attualmente in esame.
Francesco Paolo LUCCHESE (mistoCCD) intervenendo sul complesso degli
emendamenti riferiti all’articolo 1, sottolinea l’importanza di diffondere i controlli
tra le giovani generazioni e di apprestare
misure idonee al controllo della criminalità organizzata operante nel campo delle
sostanze dopanti.
Giuseppe DEL BARONE (misto-CCD)
intervenendo sul complesso degli emendamenti riferiti all’articolo 1, si associa alle
considerazioni del deputato Massidda sul
lavoro svolto dal Senato. Prende atto con
soddisfazione che il relatore mira al raggiungimento di un’ampia convergenza, ciò
che va salutato come una positiva novità.
Per quanto concerne la Commissione per
la vigilanza ed il controllo sul doping di
cui all’articolo 3, ritiene che il problema
non sia l’eccessiva rappresentazione della
categoria medica, bensı̀ la presenza indebita dei membri politici di cui al comma
3, lettere a), b) e c). Riguardo all’apparato
sanzionatorio, evidenzia la necessità di
prevedere la radiazione dei soggetti recidivi.
Giulio CONTI (AN) intervenendo sul
complesso degli emendamenti riferiti all’articolo 1, prende atto della proposta di
accordo del relatore, che giudica però
Mercoledı̀ 16 febbraio 2000
—
159
minimale. Esclude in ogni caso che l’atteggiamento di disponibilità del suo
gruppo possa tradursi nella sostanziale
condivisione dell’operato del Governo in
ambito sportivo, soprattutto per quanto
concerne i contenuti della riforma del
CONI.
Per quanto concerne l’apparato sanzionatorio ritiene indispensabile colpire, oltre
al medico, anche l’atleta maggiorenne
consenziente. Invita a considerare le difficoltà applicative che si presenteranno
all’atto di censurare un comportamento
medico, posto che il doping può agevolmente essere mascherato dietro la prescrizione terapeutica. A questo fine sarebbe opportuno stabilire con chiarezza
l’incompatibilità tra assunzione di determinate sostanze a fini terapeutici e partecipazione ad attività sportive.
Condivide pienamente la proposta del
deputato Del Barone di prevedere la
radiazione per i soggetti recidivi. Per
quanto concerne, infine, l’avvertimento del
deputato Massidda in ordine alle prestazioni dei nostri atleti in campo internazionale, invita a considerare che la sottoposizione a test antidoping è obbligatoria
in tutti i paesi aderenti al CIO.
Alessandro CÈ (LFNIP) intervenendo
sul complesso degli emendamenti riferiti
all’articolo 1, osserva innanzitutto che la
proposta del relatore di un fattivo coinvolgimento di tutti i gruppi, per come è
stata formulata, non appare del tutto
chiara nelle sue implicazioni. Eventuali
convergenze su specifici temi dipendono
infatti dal clima complessivo dei rapporti
tra maggioranza ed opposizioni all’interno
della Commissione in un determinato momento. A questo proposito dà atto al
deputato Giannotti di avere avuto, a differenza di altri colleghi, un atteggiamento
assai positivo in tutti i casi in cui ha
ricevuto l’incarico di relatore. Invita conclusivamente il presidente a farsi carico
della situazione politica complessiva della
Commissione in riferimento alla prospettiva tratteggiata dal relatore.
Marida BOLOGNESI, presidente, dopo
aver ricordato la necessità di una rapida
—
Commissione XII
approvazione del provvedimento in esame,
dà atto al relatore che il metodo di lavoro
da lui profilato appare sicuramente utile.
Lo invita, quindi, ad esprimere i pareri
sugli emendamenti riferiti all’articolo 1.
Vasco GIANNOTTI (DSU), relatore, è
favorevole agli identici emendamenti 1.7,
1.8 e 1.9, all’emendamento 1.18 e agli
identici emendamenti 1.23 e 1.24; è contrario agli emendamenti 1.3, 1.5, prima
parte, e 1.6, agli identici emendamenti
1.12 e 1.13 e agli emendamenti 1.16, 1.17,
1.19, 1.26 e 1.27; invita al ritiro degli
emendamenti 1.1, 1.2 e 1.5, seconda parte;
invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti 1.4 e
1.14; invita alla riformulazione dell’emendamento 1.11 nel senso di inserire, dopo
le parole: condizioni biologiche, le seguenti: o le condizioni psicopatologiche; è
favorevole all’emendamento 1.20 esclusivamente nel senso di sostituire la parola:
qualsiasi con la seguente: specifico; si
riserva di esprimere il parere sui rimanenti emendamenti riferiti all’articolo 1
sulla base dei chiarimenti forniti dai
presentatori nel prosieguo dell’esame.
Il sottosegretario Fabio Di Capua si
associa ai pareri del relatore.
Giulio CONTI (AN) raccomanda l’approvazione del suo emendamento 1.1.
La Commissione respinge l’emendamento Conti 1.1.
Giulio CONTI (AN) raccomanda l’approvazione del suo emendamento 1.2.
La Commissione respinge l’emendamento Conti 1.2.
Giulio CONTI (AN) raccomanda l’approvazione del suo emendamento 1.3.
La Commissione respinge l’emendamento Conti 1.3.
Giulio CONTI (AN) raccomanda l’approvazione del suo emendamento 1.4.
Mercoledı̀ 16 febbraio 2000
—
160
—
Commissione XII
La Commissione respinge l’emendamento Conti 1.4.
La Commissione accantona l’emendamento 1.5, come riformulato.
Vasco GIANNOTTI (DSU) ribadisce il
proprio invito al ritiro dell’emendamento
1.5, seconda parte, invitando il presentatore a considerare che le competenze degli
specialisti in medicina dello sport potranno essere opportunamente definite
nell’ambito dell’articolo 3.
Alessandro CÈ (LFNIP) raccomanda
l’approvazione del suo emendamento 1.6.
Invita inoltre a considerare che le risorse
finanziarie previste per il funzionamento
della legge non potranno essere in alcun
modo sufficienti per lo svolgimento di
controlli antidoping su larga scala nel
mondo dello sport dilettantistico.
Paolo CUCCU (FI) non comprende la
necessità di rinviare la votazione, posto
che sull’argomento in questione il relatore
ha mostrato di condividere le finalità
dell’emendamento 1.5, seconda parte.
Raccomanda, quindi, l’approvazione
dell’emendamento 1.5.
Giovanni FILOCAMO (FI) è favorevole
all’emendamento 1.5 nella sua interezza,
attribuendo pari importanza alle due parti
di cui si compone.
Domenico GRAMAZIO (AN) invita il
relatore ad assumere un comportamento
conseguente al parere espresso sull’emendamento in esame. Propone, quindi, l’accantonamento dell’emendamento 1.5 nella
sua interezza.
Marida BOLOGNESI, presidente, avverte che l’accantonamento dell’emendamento 1.5 sostitutivo del comma 2, comporterebbe l’accantonamento di tutti gli
emendamenti riferiti al comma 2 dell’articolo 1.
Antonio SAIA (comunista) propone la
riformulazione dell’emendamento 1.5 nel
senso di trasformarlo in un articolo aggiuntivo all’articolo 2, con ciò escludendo
l’accantonamento degli altri emendamenti
riferiti al comma 2 dell’articolo 1.
Vasco GIANNOTTI (DSU), relatore, fa
propria la proposta del deputato Saia.
Domenico GRAMAZIO (AN) riformula
l’emendamento nel senso indicato da ultimo dal relatore.
Giulio CONTI (AN) esprime perplessità
sull’opportunità e sulla concreta possibilità di svolgere controlli antidoping su tutti
coloro che praticano attività sportiva.
Francesco Paolo LUCCHESE (mistoCCD) ritiene necessario chiarire il significato delle definizioni di atleta e sportivo.
Nicola CARLESI (AN) evidenzia che il
problema del doping è particolarmente
grave nelle palestre ove si pratica body
building, ove i praticanti non sono tecnicamente qualificabili come atleti.
Vasco GIANNOTTI (DSU), relatore, posto che il provvedimento non può essere
rivolto solo agli atleti professionisti, condivide la necessità di estendere i controlli
anche allo sport dilettantistico, avendo
tuttavia cura di non giungere a situazioni
eccessive o paradossali.
Augusto BATTAGLIA (DSU) ritiene che
la questione sollevata rappresenti un falso
problema, poiché il provvedimento in
esame è rivolto all’intera rete di società
presenti sul territorio che annoverano tra
i propri iscritti professionisti, dilettanti e
semplici amatori.
Marida BOLOGNESI, presidente, attesa
l’imminente ripresa dei lavori dell’Assemblea, rinvia il seguito dell’esame ad altra
seduta, auspicando un adeguato approfondimento delle questioni sollevate in relazione all’emendamento Cè 1.6.
La seduta termina alle 17.
Mercoledı̀ 16 febbraio 2000
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161
AVVERTENZA
I seguenti punti all’ordine del giorno
non sono stati trattati:
Malattie cronico degenerative
(testo unificato C. 70 Calderoli, C. 651
Massidda, C. 1475 Stanisci, C. 2282 Caccavari, C. 2385 Misuraca, C. 2409 Lucchese, C. 2936 Valpiana e C. 3603 Crema,
C. 4820 Guidi, C. 6144 Labate, C. 6131
Labate, C. 6137 Labate)
—
Commissione XII
ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto legislativo correttivo del
decreto legislativo n. 229 del 1999 relativo
alla proroga del termine per l’esercizio
dell’opzione per la libera professione intramuraria
Schema di regolamento sugli alimenti destinati ai lattanti e ai bambini.
Mercoledı̀ 16 febbraio 2000
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162
Commissione XII
—
ALLEGATO
RISOLUZIONE 7-00862
Sulla cura e prevenzione dell’osteoporosi
La XII Commissione, premesso che:
il prolungamento della vita, che è
una conquista dell’umanità, favorisce l’insorgenza dell’osteoporosi e soprattutto il
rischio di frattura ossea;
è stato calcolato che in Italia è in
sensibile aumento il numero degli osteoporotici. Ogni anno, secondo dati italiani, si
verificano 70 mila ricoveri per fratture
all’anca, 20 mila per fratture vertebrali, 19
mila per fratture del polso o di altre sedi;
non sempre gli atti operatori risolvono il danno fratturativo e si stima che
il numero dei soggetti che riportano una
invalidità oscilli intorno ai 18 mila casi
annui. La frattura che più spesso è causa
di questa invalidità è quella del collo del
femore;
il numero in Italia dei decessi, correlato alla sola frattura del collo del
femore, è stato di 2.861 casi nel 1990,
secondo dati elaborati dall’ISTAT;
l’oculata e competente gestione dell’intervento terapeutico consente oggi di
conseguire risultati notevolmente positivi:
non attuare la prevenzione o la terapia
dell’osteoporosi porterà tra dieci-venti
anni ad un aumento del 30 per cento
(soprattutto in dipendenza del prolungamento della vita) del numero degli eventi
fatturativi da osteoporosi;
alla luce dei rilievi riferiti è pertanto
prevedibili tra dieci-venti anni (se non si
provvede ad intervenire attuando una
seria prevenzione) a uno stratosferico
aumento del costo socio-assistenziale attualmente pari a 3 mila miliardi annui;
nel 2044 poi, secondo una proiezione
demografica, rilevata dalla ragioneria generale dello Stato, una persona su tre
avrà più di 65 anni e l’11 per cento degli
italiani supererà gli 80 anni;
impegna il Governo:
ad adottare rapidamente un provvedimento finalizzato al riconoscimento dell’osteoporosi come malattia sociale, l’inserimento in fascia A dei farmaci per la
prevenzione e la cura di tale patologia e
la possibilità di accesso per gli utenti agli
esami di prevenzione (mineralometria –
apparecchi radiologici a bassissima emissione) presso centri pubblici e privati
specializzati nella prevenzione e cura dell’osteoporosi.
(7-00862) « Burani Procaccini, Giacalone,
Porcu, Bolognesi, Polenta,
Del Barone, Divella, Saia,
Caccavari ».
Mercoledı̀ 16 febbraio 2000
—
163
Commissione XII
—
ALLEGATO
Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta
contro il doping (A.C. 6276 e abbinati)
EMENDAMENTI ED ARTICOLI AGGIUNTIVI
ART. 1.
Al comma 1, sostituire la parola: individuale con le seguenti: come fondamentale diritto dell’individuo.
1. 1.
Conti, Gramazio.
Al comma 1, sostituire le parole: e
collettiva con le seguenti: e come interesse
della collettività.
1. 2.
Conti, Gramazio.
Al comma 1, dopo la parola: valori
aggiungere la seguente: morali.
1. 3.
Conti, Gramazio.
Al comma 1, dopo la parola: n. 522
inserire le seguenti: volta a favorire la
diffusione della pratica sportiva professionista, dilettantistica e amatoriale in coerenza con i predetti valori e principi.
1. 4.
Conti, Gramazio.
Sostituire il comma 2 con il seguente:
2. Al fine di stabilire una corretta
prevenzione è necessario stabilire requisiti
d’idoneità con la valutazione del riconoscimento del rischio personale nei confronti delle singole discipline sportive
nonché l’accettazione da parte dell’atleta,
all’atto della visita, di sottoporsi agli accertamenti antidoping.
2-bis. Gli specialisti in Medicina dello
Sport, nelle strutture pubbliche o private
accreditate o convenzionate e nei Centri
della F.M.S.I., avranno la tenuta e l’aggiornamento di un libretto sanitario personale dell’atleta.
1. 5. Gramazio, Conti, Carlesi, Alboni,
Porcu, Delmastro delle Vedove.
Al comma 2, sostituire le parole: o
l’assunzione con le seguenti: all’atleta professionista o dilettante ovvero l’assunzione
da parte dello stesso.
1. 6. Cè.
Al comma 2, dopo le parole: di farmaci
o di sostanze inserire le seguenti: biologicamente o.
* 1. 7.
Lucchese, Del Barone.
Al comma 2, dopo la parola: sostanze
inserire le seguenti: biologicamente o.
* 1. 8.
Maura Cossutta, Saia.
Al comma 2, dopo le parole: o l’assunzione di farmaci o di sostanze aggiungere
le seguenti: biologicamente o.
* 1. 9. Massidda, Cuccu, Baiamonte, Divella, Burani Procaccini, Filocamo, Stagno d’Alcontres, Guidi.
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Al comma 2, sostituire le parole: pratiche terapeutiche con le seguenti: pratiche
mediche.
1. 10.
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—
Al comma 3, sostituire la parola: ed con
le seguenti: e comunque.
1. 18.
Conti, Gramazio.
Carlesi.
Sopprimere il comma 4.
Al comma 2, sostituire le parole: condizioni biologiche con le seguenti: condizioni psico-patologiche.
1. 11.
Conti, Gramazio, Porcu.
Al comma 2, sopprimere le parole: al
fine di migliorare le prestazioni agonistiche degli atleti.
* 1. 12.
Lucchese, Del Barone.
Al comma 2, sopprimere le parole: al
fine di migliorare le prestazioni agonistiche degli atleti.
* 1. 13.
Conti, Gramazio, Porcu.
Al comma 2, sostituire le parole: al fine
di migliorare con le seguenti: che comunque migliorano.
1. 14.
Conti, Gramazio.
Al comma 3, sostituire le parole: pratiche terapeutiche con le seguenti: pratiche
mediche.
1. 15.
Carlesi.
Al comma 3, dopo la parola: adozione
inserire le seguenti: di pratiche non terapeutiche e.
1. 16.
Cè.
Sostituire il comma 4 con il seguente:
4. In presenza di condizioni patologiche, accertate e certificate da un medico
del laboratorio di controllo sanitario dell’attività sportiva, previsto dall’articolo 4,
all’atleta può essere prescritto specifico
trattamento purché sia attuato secondo le
modalità ed i dosaggi indicati dal relativo
e specifico decreto di registrazione europea o nazionale. In tal caso, l’atleta ha
obbligo di tenere a disposizione delle
autorità competenti la relativa documentazione e può partecipare a competizioni
sportive, nel rispetto di regolamenti sportivi, purché ciò non metta in pericolo la
sua integrità psicofisica.
1. 20.
Carlesi.
Al comma 4, dopo le parole: condizioni
patologiche aggiungere le seguenti: permanenti nel tempo.
1. 21. Cè.
Al comma 4, sostituire le parole: ed i
dosaggi indicati dal relativo e specifico
decreto di registrazione europea o nazionale con le seguenti: indicate dal relativo
e specifico decreto di registrazione europea o nazionale ed i dosaggi previsti dalle
specifiche esigenze terapeutiche.
* 1. 22.
Lucchese, Del Barone.
Conti, Gramazio.
Al comma 3, sopprimere le parole: non
giustificate da condizioni patologiche.
1. 17.
1. 19.
Conti, Gramazio.
Al comma 4, sostituire le parole: ed i
dosaggi indicati dal relativo e specifico
decreto di registrazione europea o nazionale con le seguenti: indicate dal relativo
e specifico decreto di registrazione euro-
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pea o nazionale ed i dosaggi previsti dalle
specifiche esigenze terapeutiche.
* 1. 23. Maura Cossutta, Saia.
Al comma 4, sostituire le parole: ed i
dosaggi indicati dal relativo e specifico
decreto di registrazione europea o nazionale con le seguenti: indicate dal relativo
e specifico decreto di registrazione europea o nazionale ed i dosaggi previsti dalle
specifiche esigenze terapeutiche.
* 1. 24. Massidda, Cuccu, Baiamonte,
Divella, Burani Procaccini, Filocamo,
Stagno D’Alcontres, Guidi.
Al comma 4, sostituire le parole: dal
relativo e specifico decreto di registrazione europea o nazionale con le seguenti:
nelle autorizzazioni all’immissione in
commercio (AIC) nazionale o europea.
1. 25.
Conti, Gramazio, Porcu.
Al comma 4, sopprimere le parole da: e
può partecipare fino alla fine del comma.
Conseguentemente, dopo l’articolo 1, inserire il seguente:
ART. 1-bis.
(Comportamento dell’atleta
nel periodo di malattia certificata).
1. La partecipazione degli atleti alle
manifestazioni sportive nei periodi di ma-
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lattia, certificata ai sensi del comma 2, è
consentita a condizione che due medici
dichiarino unanimemente che i farmaci
assunti non alterano le condizioni fisiche
generali dell’atleta in modo tale da influire sulla prestazione sportiva e sui
risultati della medesima, nel rispetto dei
regolamenti sportivi e che tale partecipazione non metta in pericolo l’integrità
fisica e psichica dell’atleta stesso.
2. Ai fini di cui al comma 1 la malattia
è certificata da una doppia certificazione
rilasciata dal medico di medicina generale
dell’atleta e da uno specialista nella
branca specifica, indicato dalla federazione sportiva di appartenenza dell’atleta.
1. 26. Conti, Gramazio.
Al comma 4 aggiungere, in fine, le
parole: Al fine di una corretta prevenzione
antidoping è necessario stabilire i requisiti
d’idoneità con la valutazione del riconoscimento del rischio personale nei confronti delle singole discipline, nonché l’accettazione da parte dell’atleta, all’atto
della visita medica, di sottoporsi agli
accertamenti antidoping ed anche la tenuta e l’aggiornamento di un libretto
sanitario personale. Tale servizio deve
essere espletato da specialisti medico
sportivi nelle strutture pubbliche o private
accreditate e nei centri della FMSI.
1. 27.
Carlesi.
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