Mercoledı̀ 16 febbraio 2000 — 154 — Commissione XII XII COMMISSIONE PERMANENTE (Affari sociali) S O M M A R I O RISOLUZIONI: Sull’ordine dei lavori ........................................................................ 154 7-00862 Burani Procaccini ed altri: Sulla cura e la prevenzione dell’osteoporosi. (Discussione e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154 ALLEGATO (Risoluzione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 162 SEDE REFERENTE: Doping. (C. 6276, approvati dalla XII Commissione del Senato, in un testo unificato, C. 2924 Mauro, C. 3279 Cavanna Scirea, C. 5674 Moroni, C. 6370 Saonara) (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 157 ALLEGATO (Emendamenti) .................................................................. 163 ............................................................................... 154 AVVERTENZA RISOLUZIONI Mercoledı̀ 16 febbraio 2000. — Presidenza del Presidente Marida BOLOGNESI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la sanità Fabio Di Capua. all’importante dibattito che si terrà in Assemblea. Assicura, altresı̀, che gli argomenti non trattati verranno inseriti nell’ordine del giorno della seduta di domani o, al più tardi, nel calendario della prossima settimana. La seduta comincia alle 14.50. Sull’ordine dei lavori. Piergiorgio MASSIDDA (FI) chiede chiarimenti al presidente sullo svolgimento dei lavori della Commissione in considerazione del dibattito sulle mozioni presentate da vari gruppi in relazione al caso Haider in programma in Assemblea a partire dalle ore 17. Marida BOLOGNESI, presidente, avverte che i lavori della Commissione verranno interrotti alle ore 17 al fine di consentire la partecipazione dei deputati 7-00862 Burani Procaccini ed altri: Sulla cura e la prevenzione dell’osteoporosi. (Discussione e rinvio). Maria BURANI PROCACCINI (FI) illustra brevemente la risoluzione in esame, soffermandosi in primo luogo sulla necessità di qualificare l’osteoporosi come malattia sociale, visto che si contano circa 18 mila casi di invalidità all’anno (soprattutto tra le donne in menopausa), con una spesa socio-assistenziale annuale di circa 3 mila miliardi. Tra i problemi più frequenti correlati a tale patologia vi sono, com’è noto, le fratture dell’anca, verte- Mercoledı̀ 16 febbraio 2000 — 155 brali, del polso e, in particolare, del collo del femore, da cui conseguono normalmente notevoli difficoltà di deambulazione. Ritiene fondamentale agire in modo efficace e tempestivo sul versante della prevenzione, in primo luogo consentendo ai pazienti di accedere, presso centri pubblici e privati specializzati, all’uso degli apparecchi radiologici a bassissima emissione. Altro problema essenziale è quello dei farmaci, il cui costo elevato non ne consente l’acquisto, se non a costo di enormi sacrifici, da parte di larghe fasce della popolazione. Tra le misure da adottare va quindi annoverato l’inserimento dei farmaci per la cura e la prevenzione di tale patologia in fascia A, al fine di consentirne l’erogazione gratuita dietro prescrizione medica. Ritiene auspicabile la previsione di tali misure all’interno del nuovo Piano sanitario nazionale, ferma restando la possibilità, in un momento successivo, di intervenire per via legislativa qualora se ne palesasse la necessità. Antonio SAIA (comunista) preannuncia il proprio voto favorevole sulla risoluzione in esame, che sottoscrive. Invita i presentatori a valutare l’opportunità di specificare che lo svolgimento degli esami di prevenzione deve avvenire presso centri pubblici e privati accreditati. Dopo aver richiamato alcuni atti di sindacato ispettivo da lui presentati in passato su tale argomento, stigmatizza l’assurdità di taluni recenti provvedimenti normativi, quale il decreto ministeriale 28 maggio 1999, n. 329, che limitano in modo eccessivo il diritto all’esenzione dalla partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie, richiedendo addirittura, per quanto concerne l’ipertensione, l’esistenza di un danno organico. Assurdità analoghe si rinvengono anche per un’altra patologia largamente diffusa come l’osteoporosi, per la quale la normativa in vigore prevede benefici economici nell’acquisto di farmaci solo nel caso in cui il paziente presenti una grave lesione delle vertebre cerebrali, trascurando che nella maggior parte dei casi tale patologia colpisce altre parti del — Commissione XII corpo. Auspica, infine, una rapida approvazione della risoluzione in discussione. Salvatore GIACALONE (PDU) ritiene che obiettivo primario sia il riconoscimento dell’osteoporosi come malattia sociale. Dopo aver richiamato la drammaticità delle scelte terapeutiche che il medico è chiamato ad effettuare nella cura di tali patologie, auspica la definizione di una strategia globale, all’interno della quale ricomprendere non solo la terapia farmacologica e l’attività di prevenzione attraverso strumentazione di laboratorio, ma anche una campagna educativa, rivolta in primo luogo ai medici di base, sugli aspetti dell’alimentazione e dell’attività fisica rilevanti a fini preventivi. Ritiene che attraverso l’approvazione di una risoluzione sarà possibile impegnare il Governo ad adottare le misure più urgenti (arrivando eventualmente all’adozione di uno specifico progetto-obiettivo), ferma restando la possibilità di prendere in considerazione l’adozione di un provvedimento legislativo. Replicando al deputato Saia, osserva che le regole sulla base delle quali si provvede a definire casi e limiti di erogazione gratuita dei farmaci sono fondate su protocolli scientifici, di cui occorre tener conto per scongiurare l’altrimenti certa lievitazione dei costi. Piergiorgio MASSIDDA (FI) ritiene che negli ultimi anni l’osteoporosi sia stata oggetto di strumentalizzazione, all’interno di un processo complessivo di informazione insufficiente od errata. Richiama, a questo fine, il caso dell’ampia pubblicità della calcitonina, secondo un approccio prettamente farmacologico che non condivide. Occorre, invece, utilizzare in modo adeguato tutti i presidi disponibili, come ad esempio i campi magnetici, i cui effetti benefici per la terapia di tale patologia sono ormai provati. Sottolinea l’importanza, a fini preventivi, di una corretta alimentazione e di una regolare attività fisica. Condivide pienamente le considerazioni del deputato Saia relative alle fasi cliniche alle quali la normativa fa riferimento per delimitare l’ambito di applicazione delle esen- Mercoledı̀ 16 febbraio 2000 — 156 — Commissione XII zioni, osservando che i presupposti su cui essa si fonda sono privi di reale scientificità. Invita, infine, tutti i gruppi a superare le divisioni politiche al fine di addivenire, su una materia di tale rilievo, ad una posizione comune di tutta la Commissione. logie. Riguardo alla risoluzione in discussione si dichiara convinta che il segnale politico che con essa si vuole indirizzare al Governo sarà tanto più efficace quanto più ampia sarà la convergenza di tutte le forze politiche presenti in Commissione. Rocco CACCAVARI (DSU) condivide pienamente la risoluzione in discussione, che sottoscrive. Invita i presentatori della risoluzione a considerare l’opportunità di fare espresso riferimento alla stretta correlazione tra menopausa ed osteoporosi, eventualmente arrivando a prevedere lo svolgimento di consulenze plurispecialistiche che consentano di intervenire con la massima precocità. Condividendo l’opportunità di qualificare l’osteoporosi come malattia sociale, sottolinea l’importanza di un approccio multidisciplinare, all’interno del quale valorizzare la chinesiterapia e l’elettromagnetismo. Giuseppe DEL BARONE (misto-CCD) condivide pienamente la risoluzione in discussione che sottoscrive. Invita a considerare che il progressivo invecchiamento della popolazione porterà ad un’ulteriore diffusione di tale patologia, per la quale la qualificazione di malattia sociale appare del tutto necessaria. Per quanto concerne la scelta e l’uso dei farmaci da utilizzare a fini preventivi o terapeutici, esprime forte perplessità sul ruolo che dovrà svolgere la Commissione unica del farmaco, osservando che in quest’ambito l’esperienza medica sul campo è quanto mai importante. Perplessità analoghe esprime in riferimento al ruolo che potrà essere chiamato a svolgere il Consiglio superiore della sanità. Richiama, quindi, la necessità di un’opera di formazione ed educazione diffusa, che investa la classe medica a tutti i livelli. Giulio CONTI (AN) evidenzia che l’impiego su larga scala di terapie farmacologiche per la cura dell’osteoporosi comporterà costi rilevanti. Per tale motivo uno strumento come la risoluzione, non intervenendo sui meccanismi di finanziamento e di spesa, appare inadeguata al raggiungimento degli scopi prefissati. Sottolinea l’importanza di una educazione medicosanitaria su base scientifica al fine di evitare la diffusione di messaggi errati o fuorvianti, funzionali spesso agli interessi dell’industria farmaceutica. Per tali ragioni profila l’opportunità di riservare la prescrizione di determinati farmaci a medici specialisti, sulla base delle modalità che soltanto un provvedimento legislativo è in grado di definire. Marida BOLOGNESI, presidente, avverte che il ricorso allo strumento legislativo deve essere considerato residuale, nel senso che occorre preventivamente verificare la possibilità di raggiungere gli obiettivi prefissati attraverso altri strumenti parlamentari. Occorre, inoltre, secondo quanto concordemente convenuto, evitare l’adozione di provvedimenti legislativi settoriali concernenti singole pato- Francesco Paolo LUCCHESE (mistoCCD) richiama l’attenzione sulla necessità di distinguere accuratamente l’aspetto diagnostico dall’aspetto terapeutico, assicurando ai medici di famiglia, sulla base di un’adeguata formazione, il compito di svolgere l’attività di screening. Il sottosegretario Fabio Di Capua riconosce che l’osteoporosi è una patologia di grande importanza sociale, che merita la massima attenzione delle istituzioni sanitarie. Per quanto concerne l’attuale normativa sull’esenzione dalla partecipazione al costo per le prestazioni sanitarie, assicura che il Governo sta valutando attentamente, anche sulla base delle esperienze realizzate sul territorio, la possibilità di introdurre modifiche o integrazioni. Ciò a cui occorre comunque continuare a fare riferimento sono i limiti di reddito del soggetto richiedente, la comprovata efficacia terapeutica della prestazione e, soprattutto, la necessità di contenere la Mercoledı̀ 16 febbraio 2000 — 157 — Commissione XII spesa farmaceutica complessiva entro il tetto prefissato. 3279 Cavanna Scirea, C. 5674 Moroni, C. 6370 Maria BURANI PROCACCINI (FI) invita il Governo a considerare che l’attuazione di un serio ed ampio programma di prevenzione dell’osteoporosi comporterebbe un risparmio netto, posto che i costi socio-assistenziali per la cura delle invalidità verrebbero ridotti. (Seguito dell’esame e rinvio). Alessandro CÈ (LFNIP) non condivide le considerazioni del sottosegretario Di Capua in ordine al controllo della spesa farmaceutica. Occorre, infatti, tenere conto che il provvedimento sul federalismo fiscale, attualmente all’esame delle Commissioni riunite V e VI della Camera, modificherà sostanzialmente i rapporti finanziari fra Stato e regioni, incidendo in modo significativo su tutti gli aspetti connessi alla spesa sanitaria. In altri termini, a partire dal 2001, il problema dei costi riguarderà pressoché esclusivamente il livello di governo regionale e non più quello nazionale. Conclude, infine, osservando che i costi attuali connessi all’assistenza sanitaria per i pazienti affetti da tale patologia sono, in buona misura, la conseguenza della mancata attuazione di una seria politica di prevenzione negli anni passati. Marida BOLOGNESI, presidente, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta. La seduta termina alle 15.30. SEDE REFERENTE Mercoledı̀ 16 febbraio 2000. — Presidenza del Presidente Marida BOLOGNESI. — Intervengono i sottosegretari di Stato per la sanità Fabio Di Capua e Antonino Mangiacavallo. La seduta comincia alle 15.30. Doping (C. 6276, approvati dalla XII Commissione del Senato, in un testo unificato, C. 2924 Mauro, C. Saonara) La Commissione prosegue l’esame rinviato il 12 gennaio 2000. Vasco GIANNOTTI (DSU), relatore, intende svolgere alcune considerazioni generali prima di passare all’esame degli emendamenti. Osserva, innanzitutto, che il testo pervenuto dal Senato, adottato dalla Commissione come testo base, è stato approvato all’unanimità dall’altro ramo del Parlamento, denotando un’ampia convergenza di tutte le forze politiche sul complesso delle soluzioni normative in esso recate. Ciò avrebbe potuto indurre il relatore, anche in considerazione della necessità (connessa allo svolgimento dei giochi olimpici a Sidney nell’autunno di quest’anno) di una rapida approvazione del provvedimento, a valutare l’opportunità di una sua approvazione senza modifiche. Tuttavia, tenendo conto degli utili contributi forniti nel corso delle audizioni, nonché delle sollecitazioni dei gruppi di opposizione e del clima di collaborazione fin qui registrato, ha ritenuto di percorrere una strada diversa. Si dichiara disponibile, infatti, a valutare attentamente gli emendamenti delle opposizioni volti all’effettivo miglioramento del testo, avvertendo tuttavia che la discussione dovrà essere concentrata esclusivamente sugli aspetti realmente qualificanti della materia trattata. Occorre, in primo luogo, introdurre le modifiche necessarie ad armonizzare il testo con il regolamento di recente adottato dal CONI, di cui il Senato non ha potuto ovviamente tenere conto. In secondo luogo, occorre intervenire sulla composizione della Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping di cui all’articolo 3, prevedendo, in linea con quanto sollecitato da molti dei soggetti auditi, un maggiore equilibrio delle sue componenti interne. Per quanto concerne, invece, lo svolgimento dei controlli, ritiene Mercoledı̀ 16 febbraio 2000 — 158 essenziale un atteggiamento positivo verso il laboratorio del CONI, che, negli ultimi tempi, forse anche grazie alla nuova dirigenza, ha recuperato grande prestigio, sia a livello nazionale che internazionale. In quest’ambito, in particolare, occorre meglio chiarire che il laboratorio del CONI dovrà rispondere ad una struttura statale. Si dovrà valutare, inoltre, la necessità di prevedere una rete di laboratori accreditati, diffusi sul territorio e in possesso di una sufficiente specializzazione, chiamati a svolgere i controlli sullo sport dilettantistico. Per quanto concerne, infine, il capitolo delle sanzioni, occorre introdurre una specifica fattispecie penale volta a perseguire specificamente lo spaccio di sostanze dopanti. Domenico GRAMAZIO (AN) intervenendo sul complesso degli emendamenti riferiti all’articolo 1, invita a considerare che l’approvazione del testo al Senato è avvenuta in un clima assai particolare, sull’onda delle emozioni suscitate da una grande campagna di stampa sul tema del doping. Ciò spiega il fatto che si sia registrato, in quella sede, l’accordo di tutti i gruppi. Oggi, però, in un clima complessivo significativamente mutato, si rende evidente, come del resto confermato nel corso delle audizioni, la necessità di correzioni e miglioramenti del testo. Ciò posto, apprezza l’invito del relatore a una collaborazione di tutti i gruppi, assicurando in questo senso il contributo di alleanza nazionale. Piergiorgio MASSIDDA (FI) intervenendo sul complesso degli emendamenti riferiti all’articolo 1, esprime apprezzamento per la disponibilità manifestata dal relatore a prendere in considerazione le proposte di modifica di tutti i gruppi volte al miglioramento del testo. Ciò posto, riconosce la bontà del lavoro svolto al Senato, avvertendo dell’opportunità di un maggior coordinamento con l’altro ramo del Parlamento al fine di una rapida approvazione del provvedimento. Invita a considerare che l’applicazione delle misure previste nel testo avrà con tutta — Commissione XII probabilità l’effetto di penalizzare gli atleti italiani nelle manifestazioni internazionali, in quanto negli altri Paesi le normative sul doping sono più permissive. Assicura che il suo gruppo si adopererà per facilitare un rapido iter del provvedimento. Esclude, tuttavia, nella attuale fase politica, la possibilità di accordare il consenso per il trasferimento alla sede legislativa. Per quanto concerne, invece, la sede redigente, informa che sulla base di un recente colloquio con i vertici del gruppo di Forza Italia si è convenuto di valutare di volta in volta l’opportunità di accordare il consenso al trasferimento in tale sede, tenendo conto in particolare della funzionalità di tale procedura in riferimento ad altri provvedimenti attualmente in esame. Francesco Paolo LUCCHESE (mistoCCD) intervenendo sul complesso degli emendamenti riferiti all’articolo 1, sottolinea l’importanza di diffondere i controlli tra le giovani generazioni e di apprestare misure idonee al controllo della criminalità organizzata operante nel campo delle sostanze dopanti. Giuseppe DEL BARONE (misto-CCD) intervenendo sul complesso degli emendamenti riferiti all’articolo 1, si associa alle considerazioni del deputato Massidda sul lavoro svolto dal Senato. Prende atto con soddisfazione che il relatore mira al raggiungimento di un’ampia convergenza, ciò che va salutato come una positiva novità. Per quanto concerne la Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping di cui all’articolo 3, ritiene che il problema non sia l’eccessiva rappresentazione della categoria medica, bensı̀ la presenza indebita dei membri politici di cui al comma 3, lettere a), b) e c). Riguardo all’apparato sanzionatorio, evidenzia la necessità di prevedere la radiazione dei soggetti recidivi. Giulio CONTI (AN) intervenendo sul complesso degli emendamenti riferiti all’articolo 1, prende atto della proposta di accordo del relatore, che giudica però Mercoledı̀ 16 febbraio 2000 — 159 minimale. Esclude in ogni caso che l’atteggiamento di disponibilità del suo gruppo possa tradursi nella sostanziale condivisione dell’operato del Governo in ambito sportivo, soprattutto per quanto concerne i contenuti della riforma del CONI. Per quanto concerne l’apparato sanzionatorio ritiene indispensabile colpire, oltre al medico, anche l’atleta maggiorenne consenziente. Invita a considerare le difficoltà applicative che si presenteranno all’atto di censurare un comportamento medico, posto che il doping può agevolmente essere mascherato dietro la prescrizione terapeutica. A questo fine sarebbe opportuno stabilire con chiarezza l’incompatibilità tra assunzione di determinate sostanze a fini terapeutici e partecipazione ad attività sportive. Condivide pienamente la proposta del deputato Del Barone di prevedere la radiazione per i soggetti recidivi. Per quanto concerne, infine, l’avvertimento del deputato Massidda in ordine alle prestazioni dei nostri atleti in campo internazionale, invita a considerare che la sottoposizione a test antidoping è obbligatoria in tutti i paesi aderenti al CIO. Alessandro CÈ (LFNIP) intervenendo sul complesso degli emendamenti riferiti all’articolo 1, osserva innanzitutto che la proposta del relatore di un fattivo coinvolgimento di tutti i gruppi, per come è stata formulata, non appare del tutto chiara nelle sue implicazioni. Eventuali convergenze su specifici temi dipendono infatti dal clima complessivo dei rapporti tra maggioranza ed opposizioni all’interno della Commissione in un determinato momento. A questo proposito dà atto al deputato Giannotti di avere avuto, a differenza di altri colleghi, un atteggiamento assai positivo in tutti i casi in cui ha ricevuto l’incarico di relatore. Invita conclusivamente il presidente a farsi carico della situazione politica complessiva della Commissione in riferimento alla prospettiva tratteggiata dal relatore. Marida BOLOGNESI, presidente, dopo aver ricordato la necessità di una rapida — Commissione XII approvazione del provvedimento in esame, dà atto al relatore che il metodo di lavoro da lui profilato appare sicuramente utile. Lo invita, quindi, ad esprimere i pareri sugli emendamenti riferiti all’articolo 1. Vasco GIANNOTTI (DSU), relatore, è favorevole agli identici emendamenti 1.7, 1.8 e 1.9, all’emendamento 1.18 e agli identici emendamenti 1.23 e 1.24; è contrario agli emendamenti 1.3, 1.5, prima parte, e 1.6, agli identici emendamenti 1.12 e 1.13 e agli emendamenti 1.16, 1.17, 1.19, 1.26 e 1.27; invita al ritiro degli emendamenti 1.1, 1.2 e 1.5, seconda parte; invita al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, degli emendamenti 1.4 e 1.14; invita alla riformulazione dell’emendamento 1.11 nel senso di inserire, dopo le parole: condizioni biologiche, le seguenti: o le condizioni psicopatologiche; è favorevole all’emendamento 1.20 esclusivamente nel senso di sostituire la parola: qualsiasi con la seguente: specifico; si riserva di esprimere il parere sui rimanenti emendamenti riferiti all’articolo 1 sulla base dei chiarimenti forniti dai presentatori nel prosieguo dell’esame. Il sottosegretario Fabio Di Capua si associa ai pareri del relatore. Giulio CONTI (AN) raccomanda l’approvazione del suo emendamento 1.1. La Commissione respinge l’emendamento Conti 1.1. Giulio CONTI (AN) raccomanda l’approvazione del suo emendamento 1.2. La Commissione respinge l’emendamento Conti 1.2. Giulio CONTI (AN) raccomanda l’approvazione del suo emendamento 1.3. La Commissione respinge l’emendamento Conti 1.3. Giulio CONTI (AN) raccomanda l’approvazione del suo emendamento 1.4. Mercoledı̀ 16 febbraio 2000 — 160 — Commissione XII La Commissione respinge l’emendamento Conti 1.4. La Commissione accantona l’emendamento 1.5, come riformulato. Vasco GIANNOTTI (DSU) ribadisce il proprio invito al ritiro dell’emendamento 1.5, seconda parte, invitando il presentatore a considerare che le competenze degli specialisti in medicina dello sport potranno essere opportunamente definite nell’ambito dell’articolo 3. Alessandro CÈ (LFNIP) raccomanda l’approvazione del suo emendamento 1.6. Invita inoltre a considerare che le risorse finanziarie previste per il funzionamento della legge non potranno essere in alcun modo sufficienti per lo svolgimento di controlli antidoping su larga scala nel mondo dello sport dilettantistico. Paolo CUCCU (FI) non comprende la necessità di rinviare la votazione, posto che sull’argomento in questione il relatore ha mostrato di condividere le finalità dell’emendamento 1.5, seconda parte. Raccomanda, quindi, l’approvazione dell’emendamento 1.5. Giovanni FILOCAMO (FI) è favorevole all’emendamento 1.5 nella sua interezza, attribuendo pari importanza alle due parti di cui si compone. Domenico GRAMAZIO (AN) invita il relatore ad assumere un comportamento conseguente al parere espresso sull’emendamento in esame. Propone, quindi, l’accantonamento dell’emendamento 1.5 nella sua interezza. Marida BOLOGNESI, presidente, avverte che l’accantonamento dell’emendamento 1.5 sostitutivo del comma 2, comporterebbe l’accantonamento di tutti gli emendamenti riferiti al comma 2 dell’articolo 1. Antonio SAIA (comunista) propone la riformulazione dell’emendamento 1.5 nel senso di trasformarlo in un articolo aggiuntivo all’articolo 2, con ciò escludendo l’accantonamento degli altri emendamenti riferiti al comma 2 dell’articolo 1. Vasco GIANNOTTI (DSU), relatore, fa propria la proposta del deputato Saia. Domenico GRAMAZIO (AN) riformula l’emendamento nel senso indicato da ultimo dal relatore. Giulio CONTI (AN) esprime perplessità sull’opportunità e sulla concreta possibilità di svolgere controlli antidoping su tutti coloro che praticano attività sportiva. Francesco Paolo LUCCHESE (mistoCCD) ritiene necessario chiarire il significato delle definizioni di atleta e sportivo. Nicola CARLESI (AN) evidenzia che il problema del doping è particolarmente grave nelle palestre ove si pratica body building, ove i praticanti non sono tecnicamente qualificabili come atleti. Vasco GIANNOTTI (DSU), relatore, posto che il provvedimento non può essere rivolto solo agli atleti professionisti, condivide la necessità di estendere i controlli anche allo sport dilettantistico, avendo tuttavia cura di non giungere a situazioni eccessive o paradossali. Augusto BATTAGLIA (DSU) ritiene che la questione sollevata rappresenti un falso problema, poiché il provvedimento in esame è rivolto all’intera rete di società presenti sul territorio che annoverano tra i propri iscritti professionisti, dilettanti e semplici amatori. Marida BOLOGNESI, presidente, attesa l’imminente ripresa dei lavori dell’Assemblea, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta, auspicando un adeguato approfondimento delle questioni sollevate in relazione all’emendamento Cè 1.6. La seduta termina alle 17. Mercoledı̀ 16 febbraio 2000 — 161 AVVERTENZA I seguenti punti all’ordine del giorno non sono stati trattati: Malattie cronico degenerative (testo unificato C. 70 Calderoli, C. 651 Massidda, C. 1475 Stanisci, C. 2282 Caccavari, C. 2385 Misuraca, C. 2409 Lucchese, C. 2936 Valpiana e C. 3603 Crema, C. 4820 Guidi, C. 6144 Labate, C. 6131 Labate, C. 6137 Labate) — Commissione XII ATTI DEL GOVERNO Schema di decreto legislativo correttivo del decreto legislativo n. 229 del 1999 relativo alla proroga del termine per l’esercizio dell’opzione per la libera professione intramuraria Schema di regolamento sugli alimenti destinati ai lattanti e ai bambini. Mercoledı̀ 16 febbraio 2000 — 162 Commissione XII — ALLEGATO RISOLUZIONE 7-00862 Sulla cura e prevenzione dell’osteoporosi La XII Commissione, premesso che: il prolungamento della vita, che è una conquista dell’umanità, favorisce l’insorgenza dell’osteoporosi e soprattutto il rischio di frattura ossea; è stato calcolato che in Italia è in sensibile aumento il numero degli osteoporotici. Ogni anno, secondo dati italiani, si verificano 70 mila ricoveri per fratture all’anca, 20 mila per fratture vertebrali, 19 mila per fratture del polso o di altre sedi; non sempre gli atti operatori risolvono il danno fratturativo e si stima che il numero dei soggetti che riportano una invalidità oscilli intorno ai 18 mila casi annui. La frattura che più spesso è causa di questa invalidità è quella del collo del femore; il numero in Italia dei decessi, correlato alla sola frattura del collo del femore, è stato di 2.861 casi nel 1990, secondo dati elaborati dall’ISTAT; l’oculata e competente gestione dell’intervento terapeutico consente oggi di conseguire risultati notevolmente positivi: non attuare la prevenzione o la terapia dell’osteoporosi porterà tra dieci-venti anni ad un aumento del 30 per cento (soprattutto in dipendenza del prolungamento della vita) del numero degli eventi fatturativi da osteoporosi; alla luce dei rilievi riferiti è pertanto prevedibili tra dieci-venti anni (se non si provvede ad intervenire attuando una seria prevenzione) a uno stratosferico aumento del costo socio-assistenziale attualmente pari a 3 mila miliardi annui; nel 2044 poi, secondo una proiezione demografica, rilevata dalla ragioneria generale dello Stato, una persona su tre avrà più di 65 anni e l’11 per cento degli italiani supererà gli 80 anni; impegna il Governo: ad adottare rapidamente un provvedimento finalizzato al riconoscimento dell’osteoporosi come malattia sociale, l’inserimento in fascia A dei farmaci per la prevenzione e la cura di tale patologia e la possibilità di accesso per gli utenti agli esami di prevenzione (mineralometria – apparecchi radiologici a bassissima emissione) presso centri pubblici e privati specializzati nella prevenzione e cura dell’osteoporosi. (7-00862) « Burani Procaccini, Giacalone, Porcu, Bolognesi, Polenta, Del Barone, Divella, Saia, Caccavari ». Mercoledı̀ 16 febbraio 2000 — 163 Commissione XII — ALLEGATO Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping (A.C. 6276 e abbinati) EMENDAMENTI ED ARTICOLI AGGIUNTIVI ART. 1. Al comma 1, sostituire la parola: individuale con le seguenti: come fondamentale diritto dell’individuo. 1. 1. Conti, Gramazio. Al comma 1, sostituire le parole: e collettiva con le seguenti: e come interesse della collettività. 1. 2. Conti, Gramazio. Al comma 1, dopo la parola: valori aggiungere la seguente: morali. 1. 3. Conti, Gramazio. Al comma 1, dopo la parola: n. 522 inserire le seguenti: volta a favorire la diffusione della pratica sportiva professionista, dilettantistica e amatoriale in coerenza con i predetti valori e principi. 1. 4. Conti, Gramazio. Sostituire il comma 2 con il seguente: 2. Al fine di stabilire una corretta prevenzione è necessario stabilire requisiti d’idoneità con la valutazione del riconoscimento del rischio personale nei confronti delle singole discipline sportive nonché l’accettazione da parte dell’atleta, all’atto della visita, di sottoporsi agli accertamenti antidoping. 2-bis. Gli specialisti in Medicina dello Sport, nelle strutture pubbliche o private accreditate o convenzionate e nei Centri della F.M.S.I., avranno la tenuta e l’aggiornamento di un libretto sanitario personale dell’atleta. 1. 5. Gramazio, Conti, Carlesi, Alboni, Porcu, Delmastro delle Vedove. Al comma 2, sostituire le parole: o l’assunzione con le seguenti: all’atleta professionista o dilettante ovvero l’assunzione da parte dello stesso. 1. 6. Cè. Al comma 2, dopo le parole: di farmaci o di sostanze inserire le seguenti: biologicamente o. * 1. 7. Lucchese, Del Barone. Al comma 2, dopo la parola: sostanze inserire le seguenti: biologicamente o. * 1. 8. Maura Cossutta, Saia. Al comma 2, dopo le parole: o l’assunzione di farmaci o di sostanze aggiungere le seguenti: biologicamente o. * 1. 9. Massidda, Cuccu, Baiamonte, Divella, Burani Procaccini, Filocamo, Stagno d’Alcontres, Guidi. Mercoledı̀ 16 febbraio 2000 — 164 Al comma 2, sostituire le parole: pratiche terapeutiche con le seguenti: pratiche mediche. 1. 10. Commissione XII — Al comma 3, sostituire la parola: ed con le seguenti: e comunque. 1. 18. Conti, Gramazio. Carlesi. Sopprimere il comma 4. Al comma 2, sostituire le parole: condizioni biologiche con le seguenti: condizioni psico-patologiche. 1. 11. Conti, Gramazio, Porcu. Al comma 2, sopprimere le parole: al fine di migliorare le prestazioni agonistiche degli atleti. * 1. 12. Lucchese, Del Barone. Al comma 2, sopprimere le parole: al fine di migliorare le prestazioni agonistiche degli atleti. * 1. 13. Conti, Gramazio, Porcu. Al comma 2, sostituire le parole: al fine di migliorare con le seguenti: che comunque migliorano. 1. 14. Conti, Gramazio. Al comma 3, sostituire le parole: pratiche terapeutiche con le seguenti: pratiche mediche. 1. 15. Carlesi. Al comma 3, dopo la parola: adozione inserire le seguenti: di pratiche non terapeutiche e. 1. 16. Cè. Sostituire il comma 4 con il seguente: 4. In presenza di condizioni patologiche, accertate e certificate da un medico del laboratorio di controllo sanitario dell’attività sportiva, previsto dall’articolo 4, all’atleta può essere prescritto specifico trattamento purché sia attuato secondo le modalità ed i dosaggi indicati dal relativo e specifico decreto di registrazione europea o nazionale. In tal caso, l’atleta ha obbligo di tenere a disposizione delle autorità competenti la relativa documentazione e può partecipare a competizioni sportive, nel rispetto di regolamenti sportivi, purché ciò non metta in pericolo la sua integrità psicofisica. 1. 20. Carlesi. Al comma 4, dopo le parole: condizioni patologiche aggiungere le seguenti: permanenti nel tempo. 1. 21. Cè. Al comma 4, sostituire le parole: ed i dosaggi indicati dal relativo e specifico decreto di registrazione europea o nazionale con le seguenti: indicate dal relativo e specifico decreto di registrazione europea o nazionale ed i dosaggi previsti dalle specifiche esigenze terapeutiche. * 1. 22. Lucchese, Del Barone. Conti, Gramazio. Al comma 3, sopprimere le parole: non giustificate da condizioni patologiche. 1. 17. 1. 19. Conti, Gramazio. Al comma 4, sostituire le parole: ed i dosaggi indicati dal relativo e specifico decreto di registrazione europea o nazionale con le seguenti: indicate dal relativo e specifico decreto di registrazione euro- Mercoledı̀ 16 febbraio 2000 — 165 pea o nazionale ed i dosaggi previsti dalle specifiche esigenze terapeutiche. * 1. 23. Maura Cossutta, Saia. Al comma 4, sostituire le parole: ed i dosaggi indicati dal relativo e specifico decreto di registrazione europea o nazionale con le seguenti: indicate dal relativo e specifico decreto di registrazione europea o nazionale ed i dosaggi previsti dalle specifiche esigenze terapeutiche. * 1. 24. Massidda, Cuccu, Baiamonte, Divella, Burani Procaccini, Filocamo, Stagno D’Alcontres, Guidi. Al comma 4, sostituire le parole: dal relativo e specifico decreto di registrazione europea o nazionale con le seguenti: nelle autorizzazioni all’immissione in commercio (AIC) nazionale o europea. 1. 25. Conti, Gramazio, Porcu. Al comma 4, sopprimere le parole da: e può partecipare fino alla fine del comma. Conseguentemente, dopo l’articolo 1, inserire il seguente: ART. 1-bis. (Comportamento dell’atleta nel periodo di malattia certificata). 1. La partecipazione degli atleti alle manifestazioni sportive nei periodi di ma- Commissione XII — lattia, certificata ai sensi del comma 2, è consentita a condizione che due medici dichiarino unanimemente che i farmaci assunti non alterano le condizioni fisiche generali dell’atleta in modo tale da influire sulla prestazione sportiva e sui risultati della medesima, nel rispetto dei regolamenti sportivi e che tale partecipazione non metta in pericolo l’integrità fisica e psichica dell’atleta stesso. 2. Ai fini di cui al comma 1 la malattia è certificata da una doppia certificazione rilasciata dal medico di medicina generale dell’atleta e da uno specialista nella branca specifica, indicato dalla federazione sportiva di appartenenza dell’atleta. 1. 26. Conti, Gramazio. Al comma 4 aggiungere, in fine, le parole: Al fine di una corretta prevenzione antidoping è necessario stabilire i requisiti d’idoneità con la valutazione del riconoscimento del rischio personale nei confronti delle singole discipline, nonché l’accettazione da parte dell’atleta, all’atto della visita medica, di sottoporsi agli accertamenti antidoping ed anche la tenuta e l’aggiornamento di un libretto sanitario personale. Tale servizio deve essere espletato da specialisti medico sportivi nelle strutture pubbliche o private accreditate e nei centri della FMSI. 1. 27. Carlesi.