TERREMOTI
• Le rocce della litosfera vengono sottoposte
a forze endogene che le deformano e le
sottopongono a sforzi con accumulo di
energia
• al momento della repentina liberazione tale
energia si manifesta sottoforma di rotture,
spostamenti onde e calore
Ipocentro epicentro
La terra
Crosta,discontinuità di Moho,
mantello,discontinuità di Gutemberg,
nucleo esterno, discontinuità di
Lehmann, nucleo interno
Litosfera: crosta terrestre (35Km) e
mantello superiore (100Km) solidi
astenosfera plastica (viscosa) (700)
mantello inferiore solido (2900)
nucleo estermo fluido (5170)
nucleo interno solido (6371)
Zolle placche
Placche sismi e vulcanesimo
Distribuzione dei terremoti
Area sismica dell’italia centrale
Aree sismiche
Teoria del rimbalzo elastico
• Deformazione proporzionale all’intensità e
durata della forza dipende dal tipo di roccia
• la deformazione ha un limite, la roccia si
rompe (ipocentro), l’energia si libera sotto
forma di calore e di intense e rapide
vibrazioni e si forma una faglia
• le rocce scorrendo lungo la faglia
riacquistano la conformazione originaria
Tipi di faglia
Forze e faglie
Tipi di terremoti
• Terremoti tettonici frequenti in corrispondenza
di faglie (margini di placche)
• terremoti vulcanici legati ad attività vulcanica
(7%) deboli, forti solo in caso di forti esplosioni
• terremoti da crollo deboli (aree carsiche o miniere)
• terremoti da esplosione esplosioni nucleari a volte
rilevate da tutta la rete sismografica mondiale
Onde sismiche
Onde di Rayleigh
Onde P longitudinali
Onde S trasversali
Onde Love
sismogrammi
Sismografo e sismogramma
Dromocrome e distanza da
epicentro
Scala mercalli (cancani sieberg) e Richter
non confrontabili ma...
magnitudo
La magnitudo è una misura strumentale (relativa) dell'energia emessa da
un evento sismico. La magnitudo è stata introdotta dal sismologo Richter
nel 1935
Ml=Log 10A-log10A0
dove A è la massima ampiezza della traccia registrata dal sismografo a
torsione "Wood-Anderson" ad una data distanza e A0 è quella per la
scossa di magnitudo zero a quella stessa distanza (0,001mm a 100Km).
Un'estrapolazione del concetto originale di magnitudo locale ha condotto
alla definizione della magnitudo determinata con la durata della
registrazione MD. Tale durata va innanzitutto definita come tempo
intercorrente tra l'inizio della registrazione e l'istante in cui l'ampiezza
del sismogramma raggiunge per l'ultima volta un valore prefissato
MD=C1 logD +C2
dove D è la durata in secondi e C1 e C2 sono due costanti che dipendono
dal particolare sismografo.
I maremoti
maremoti
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TERREMOTI