2^ DIREZIONE DIDATTICA di PADOVA
Via Leogra n. 4 - 35135 Padova
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CIRCOREGOLAMENTO
LO
INTERNO
di CIRCOLO
SCUOLA DELL’INFANZIA
INDICE
ART.
TITOLO
PAG.
Art. 1
Entrata alunni
3
Art. 2
Uscita degli alunni da scuola al termine delle lezioni
3
Art. 3
Art. 4
Ritardi
Accesso dei genitori alla scuola
4
4
Art. 5
Accesso di estranei alla scuola
4
Art. 6
Entrata e uscita degli alunni durante l’orario di lezione
4
Art. 7
Uso dei locali comuni
5
Art. 8
Uso del telefono
5
Art. 9
Sorveglianza ingressi della scuola
5
Art. 10
Uso dei locali della scuola durante le riunioni
6
Art. 11
6
Art. 12
Comportamento del plesso in caso di assenza di un
docente
Scioperi
Art. 13
Assemblee sindacali
7
Art. 14
Rapporti con le famiglie
7
Art. 15
Assicurazione volontaria
8
Art. 16
Infortuni alunni
9
Art. 17
Gite e visita guidate
9
Art. 18
Distribuzione del materiale propagandistico.Proposte di
acquisti ai genitori tramite la scuola
11
Art. 19
Continuità educativo didattica
11
Art. 20
Criteri e modalità operative per l’accoglimento delle
domande alla scuola dell’Infanzia
Accoglienza
12
Art. 22
Criteri utilizzati nell’inserimento o nello spostamento di
un alunno.
14
Art. 23
Criteri per la formulazione degli orari dei servizi
14
Art. 21
6
14
2
Art. 1
Entrata alunni
Nell’orario delle scuole dell’ infanzia del Circolo l’attività inizia con un tempo di
accoglienza la cui durata viene definita ogni anno, dal Consiglio d’Intersezione di
soli docenti.
I genitori devono accompagnare i bambini all’interno dell’edificio e consegnarli
personalmente all’insegnante di sezione. In caso di assenza di un insegnante i
bambini saranno affidati, fino all’arrivo del supplente, agli altri insegnanti.
La sorveglianza all’interno dei locali scolastici viene effettuata dai docenti nei
cinque minuti precedenti l’orario di apertura della scuola.
All’esterno dell’edificio la vigilanza è di esclusiva pertinenza dei genitori stessi.
I cancelli verranno chiusi dai collaboratori scolastici all’orario stabilito per l’inizio
delle attività.
I Consigli di Intersezione informeranno il Consiglio di Circolo circa le modalità di
accoglimento degli alunni da parte degli insegnanti, sulla scorta delle situazioni
edilizie e delle specifiche esigenze di ogni singolo Plesso, compreso un piano di
sorveglianza di eventuali sezioni scoperte.
Art. 2
Uscita degli alunni da scuola
All’uscita gli alunni possono essere riconsegnati solamente ai genitori o ai loro
delegati ( maggiorenni ); in caso di delega i genitori devono specificare per iscritto
le generalità del delegato compilando l’apposito modulo ( le deleghe possono avere
valore occasionale o per l’intero anno scolastico ).
La prima uscita viene effettuata da dieci minuti prima dell’ora del pranzo all’ora
prevista per il pranzo.
La seconda uscita, dopo il pranzo, ha la durata da mezzora ad un’ora. Per le
uscite individuali di cui sopra, i genitori/delegati attenderanno all’ingresso e i
bambini saranno consegnati dai collaboratori scolastici. I genitori/delegati
possono ritirare personalmente e rapidamente i bambini solamente nel caso in
cui questi si trovino in giardino.
L’ultima uscita ha la durata massima di mezz’ora, comunque entro le ore 16.00.
I genitori/delegati ritirano i bambini senza trattenersi nell’edificio o nel cortile
della scuola dopo l’uscita. Durante l’uscita delle scolaresche:
- è fatto divieto ai genitori di sostare con automezzi, motocicli o biciclette nei
cortili delle scuole.
- è fatto divieto agli alunni e ai genitori sostare nei locali e nei cortili delle
scuola o farvi ritorno.
La sorveglianza da parte degli insegnanti ha inizio al momento dell’affidamento e
termina quando l’insegnante riconsegna l’alunno al genitore/delegato.
I Consigli di Intersezione informeranno il Consiglio di Circolo circa le modalità e i
tempi di uscita degli alunni sulla scorta delle situazioni edilizie e delle specifiche
esigenze di ogni singolo Plesso, compreso un piano di sorveglianza di eventuali
sezioni scoperte. Né gli insegnanti né i collaboratori scolastici sono tenuti alla
sorveglianza oltre tale limite temporale ( orario fine scuola ).
Solo in casi eccezionali e del tutto imprevedibili e previa telefonata a scuola,
l’alunno potrà essere vigilato dal personale della scuola (collaboratori scolastici),
3
ricorrendo in tal caso gli estremi della situazione straordinaria. Se il ritardo è
reiterato sarà cura degli operatori comunicare il fatto alla Direzione.
Art. 3
Ritardi
Gli alunni ritardatari, dovranno presentare giustificazione scritta compilando
l’apposito modulo. Il suddetto modulo sarà conservato dagli insegnanti nel
registro di sezione, in caso di sistematico ritardo (tre) si segnalerà il fatto al
Dirigente scolastico. I bambini dovranno essere affidati ai collaboratori scolastici
che provvederanno ad accompagnarli in sezione. Si tenga presente che il
ritardo nuoce all’alunno ritardatario, ma anche ai compagni che vengono
disturbati ed interrotti durante lo svolgimento delle attività.
Il ritardo sistematico si configura come mancanza di senso civico.
Art. 4
Accesso dei genitori alla scuola
I genitori possono accedere all’atrio o alle sezioni della scuola nel periodo
dell’accoglienza e non possono sostare all’interno dei locali dopo aver consegnato i
bambini.
Fatto salvo il caso di brevi ed urgenti comunicazioni, non sono ammessi colloqui
con gli insegnanti all’inizio o al termine delle attività.
I genitori possono accedere alle scuole in orario di attività solo per gravi ed
urgenti motivi.
Art. 5
Accesso di estranei alla scuola
Nessun estraneo può accedere alle aree ed agli edifici scolastici senza formale
autorizzazione scritta del Dirigente Scolastico. L’autorizzazione deve contenere i
seguenti elementi: generalità della persona, sua qualifica, motivo della visita,
tempo e persone alle quali la visita è consentita.
L’autorizzazione deve essere esibita al collaboratore presente nella scuola ed al
personale scolastico al quale il visitatore è autorizzato a rivolgersi.
Entrata e uscita degli alunni durante
l’orario di lezione
Art. 6
Una volta giunti a scuola e ricevuti dall’insegnante, gli alunni non possono per
alcuna ragione lasciare da soli la scuola.
Per gravi o comprovati motivi gli esercenti la patria potestà possono:
• accompagnare i propri figli dopo l’inizio delle attività;
• prelevare i figli da scuola prima del termine, personalmente o delegando una
persona di fiducia. In caso di delega, devono presentare richiesta scritta
4
motivata, specificando anche chiaramente le generalità del delegato e devono
altresì sollevare la scuola da ogni responsabilità connessa con l’uscita
dell’alunno prima del termine delle attività.
Art. 7
Uso dei locali comuni
Le attività ricreative e motorie possono essere programmate in qualsiasi momento
dell’orario scolastico, secondo criteri di igiene fisica e mentale e devono,
ovviamente, svolgersi senza arrecare disturbo alle altre sezioni. L’uso dei locali
scolastici comuni (palestre, aule per attività specifiche ecc.) deve essere
programmato dai Consigli di Intersezione.
Art. 8
Uso del telefono
L’uso del telefono nelle scuole, è consentito solo in rete, per ragioni scolastiche o
d’ufficio (le telefonate dovranno essere indirizzate alla Direzione Didattica, al
Medico Scolastico, agli Operatori socio-sanitari, all’Amministrazione Comunale, a
servizi inerenti le attività scolastiche). Solo per gravi motivi connessi con
l’incolumità e la tutela degli alunni è consentito telefonare ai genitori o alle
organizzazioni competenti: 113, Vigili del Fuoco, Carabinieri ecc…
E’ vietato l’uso del cellulare per tutto il personale della scuola, fatti salvo i casi di
particolare urgenza e gravità.
Viene tenuta nota delle telefonate effettuate del plesso, secondo le modalità decise
nei Consigli di Interclasse ad inizio d’anno.
Le telefonate in arrivo, solo per motivi gravi ed urgenti, vengono ricevute dagli
operatori scolastici. In caso di mancanza degli operatori scolastici, risponde al
telefono, se possibile, un insegnante. Qualora l’insegnante responsabile del
telefono dovesse fare urgente uso dell’apparecchio per ragioni scolastiche, avrà
prima cura d’assicurare l’adeguata custodia dei propri alunni.
Art. 9
Sorveglianza ingressi della scuola
Il portierato è affidato al personale ausiliario, il quale dovrà curare che nessun
estraneo o genitore non autorizzato acceda ai locali scolastici. Negli orari in cui gli
collaboratori scolastici, in virtù del loro contratto di lavoro, non possono garantire
la sorveglianza, i cancelli devono essere chiusi. Una copia della chiave dei cancelli
sarà custodita all’interno della scuola, in un posto noto agli insegnanti, in modo
che, in caso di necessità ed urgenza e dopo aver assicurata l’incolumità dei propri
alunni, si possa consentire l’accesso alla scuola.
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Art. 10
Uso dei locali della scuola durante le
riunioni
In occasione delle riunioni degli Organi Collegiali di governo scolastico, delle
assemblee dei genitori, del ricevimento dei genitori da parte degli insegnanti, gli
operatori scolastici dovranno essere preavvisati con almeno due giorni di anticipo
a cura dell’Insegnante Coordinatore di plesso.
Durante le riunioni degli Organi Collegiali, e specialmente delle assemblee di
sezione, gli alunni non possono usufruire degli spazi scolastici: di quelli interni
per ovvie ragioni di opportunità, di quelli esterni per ragioni di sicurezza.
Su iniziativa dei genitori eletti rappresentanti e concordando precise modalità
organizzative con l’insegnante coordinatore si potrà, previo assenso del Consiglio
di Circolo, dare in uso un’aula a un genitore, anche a turno, che vigili sugli
alunni che, durante le riunioni a scuola dei genitori, non possono trovare
collocazione diversa.
Comportamento del plesso in caso di
assenza di un docente
Art 11
Il primo giorno di assenza di un insegnante i bambini della sezione saranno
sorvegliati dai colleghi in servizio ed eventualmente ripartiti nelle restanti sezioni
fino all’arrivo dell' insegnante supplente.
Art 12
Scioperi
In occasione di sciopero, il Dirigente, con comunicazione di servizio, inviterà
gli insegnanti che intendono aderirvi a darne, tempestiva, volontaria
comunicazione. La dichiarazione di adesione allo sciopero non è successivamente
revocabile.
In base agli elementi che gli insegnanti produrranno, il Dirigente valuterà
l’entità della riduzione del servizio scolastico, e ne curerà direttamente
l’informazione alle famiglie.
Gli insegnanti devono però collaborare per quanto segue:
- controllare che tutti i genitori prendano visione dell’avviso di
sciopero. I foglietti da essi sottoscritti devono essere raccolti e
conservati fino alla fine dell’anno scolastico. Il giorno dello sciopero
devono entrare soltanto gli alunni i cui insegnanti non aderiscono
allo sciopero.
Se, malgrado la sorveglianza messa in atto, dei bambini dovessero introdursi nel
cortile o nell’edificio, essi devono essere accolti dagli adulti presenti:
- dagli insegnanti non scioperanti, che li inseriranno nella classe
meno numerosa, oppure nella classe più adatta alla loro età;
- in mancanza di insegnanti, dai collaboratori scolastici, che
cercheranno di rintracciare telefonicamente i genitori.
6
Nel caso i genitori non fossero reperibili, il personale presente dovrà
custodire gli alunni fino al termine delle lezioni.
Sarà cura degli insegnanti, all’inizio dell’anno scolastico, fornire ai
collaboratori scolastici l’elenco aggiornato, contenente i numeri
telefonici degli alunni di ogni classe.
Art 13
Assemblee sindacali
Le assemblee sindacali durante l’orario delle lezioni si svolgono al termine delle
attività didattiche giornaliere.
Il personale insegnante ha diritto a partecipare, durante l’orario di lavoro, ad
assemblee sindacali per 10 ore pro-capite per anno scolastico.
L’insegnante interessato all’assemblea è tenuto a comunicarlo preventivamente
alla Direzione Didattica e deve collaborare con essa per curare una tempestiva
informazione alle famiglie sul termine anticipato delle lezioni.
Per garantire la sicurezza degli alunni è necessario operare come segue:
Il Dirigente Scolastico delega le insegnanti del Circolo aderenti all’assemblea
sindacale a comunicare tempestivamente alle famiglie degli alunni la sospensione
delle lezioni, in tempo utile per controllare l’avvenuta presa visione e per
sollecitare la lettura dell’avviso da parte di tutti i genitori.
Il Dirigente può disporre gli eventuali adattamenti d’orario del personale che
presta regolare servizio (NCCL 99), per le sole ore coincidenti con quelle
dell’assemblea.
Se il giorno dell’assemblea qualche alunno non viene ritirato dai genitori, si
procede come segue:
- l’insegnante cerca di rintracciare il genitore richiamandolo al suo compito;
affida quindi l’alunno agli operatori scolastici;
- l’alunno viene consegnato ad un collega, se ci sono sezioni in funzione,
dopo aver rintracciato e sollecitato il genitore.
La direzione deve essere informata tempestivamente di ogni disfunzione e
problema riscontrati nei plessi dagli adulti in servizio.
I genitori degli alunni sono invitati a collaborare, a rispettare le disposizioni e ad
assolvere ai propri obblighi, per evitare situazioni di rischio per i minori.
Art 14
Rapporti con le famiglie
Comma 1
Le insegnanti di sezione sono a disposizione per i colloqui con i genitori su
appuntamento previa richiesta. Tale tempo, gestito autonomamente a livello di
plesso, è dedicato a colloqui individuali con gli insegnanti mentre gli argomenti di
interesse generale vengono trattati nelle assemblee di sezione.
Comma 2
Mezz’ora prima delle riunioni dei Consigli di Intersezione docenti/genitori, i
genitori membri del Consiglio stesso si riuniranno nei locali scolastici per
discutere gli argomenti all’ordine del giorno.
7
Le stesse modalità saranno seguite dai genitori di sezione, prima delle assemblee
di sezione, in modo da favorire l’operato dei rappresentanti.
Ai Consigli di Intersezione docenti/genitori possono assistere i genitori del plesso
che ne abbiano interesse, solo come uditori.
Della convocazione del Consiglio di Intersezione sarà data notizia al
rappresentante di sezione mediante nota scritta. Sarà poi cura del genitore
rappresentante di sezione dare notizia della convocazione del Consiglio, alle
famiglie mediante avviso scritto tramite gli alunni.
Comma 3
I rappresentanti, ove ne ravvisino la necessità, chiedono l’utilizzo dei locali
scolastici per assemblee al di fuori di quelle previste. L’assemblea può essere
richiesta anche da un terzo dei genitori della sezione. Le richieste di cui ai commi
precedenti vanno indirizzate al Dirigente Scolastico, specificando data, ora e
ordine del giorno dell’assemblea.
Comma 4
I rappresentanti di sezione possono far distribuire comunicazioni inerenti la loro
funzione all’interno della scuola; tali comunicazioni non devono essere in busta
chiusa. Eventuali richieste di modifiche dell’organizzazione vanno prima valutate
con gli insegnanti del plesso.
Comma 5
I genitori prendono visione di atti e documenti riguardanti la scuola anche
tramite l’albo presente in ogni plesso. I genitori ne possono prendere visione al
momento dell’entrata e dell’uscita.
Comma 6
Il regolamento del Circolo e la normativa relativa al funzionamento degli Organi
Collegiali vengono distribuiti anno per anno almeno a tutti i rappresentanti di
sezione.
Art 15
Assicurazione volontaria
Il Consiglio di Circolo sceglie la Compagnia assicurativa con la quale
stipulare una polizza di assicurazione contro gli infortuni e di protezione dalla
Responsabilità Civile per gli alunni del Circolo.
I genitori degli alunni possono liberamente decidere di aderire, versando il
premio previsto, tramite la scuola.
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Art 16
Infortuni alunni
Gli insegnanti, i collaboratori scolastici e quanti operano direttamente a
contatto con i bambini devono adoperarsi affinché sia svolta una vera
sorveglianza, sia durante lo svolgimento delle attività didattiche, sia durante gli
intervalli e le attività libere di gioco.
I docenti sono invitati a rispettare le disposizioni loro impartite:
- l’insegnante deve essere in grado di provare che al momento dell’incidente
non solo era presente (viceversa si ravvisa dolo, colpa grave, con
conseguente risvolto penale e civile e risarcimento danni), ma aveva messo
in atto tutte le misure in suo potere atte a prevenire l’incidente stesso
(“Culpa in vigilando” con risvolti disciplinari).
- qualora l’incidente dovesse comunque verificarsi l’insegnante dovrà:
1. nei casi di sicura e palese lieve gravità provvedere, con l’ausilio dei
collaboratori scolastici, alle cure del caso (in ciascun plesso è a disposizione
del materiale per il pronto soccorso).
2. Nei casi dubbi o di una certa gravità, dopo aver affidato il resto della
sezione ai colleghi o al collaboratore scolastico, l’insegnante dovrà, se in
orario compatibile, telefonare al medico scolastico e comunque avvisare i
genitori.
3. Nei casi gravi e urgenti si chiederà l’intervento dell’autoambulanza.
E’ indispensabile che ciascun insegnante si procuri, all’inizio
dell’anno scolastico e segni sul registro il recapito telefonico dei
genitori (casa o posto di lavoro) o dei parenti degli alunni nonché una
dichiarazione scritta in cui risulti che si sollevi da ogni
responsabilità la persona che abbia provveduto al trasporto in
ospedale nei casi di palese urgenza a fronte dell’irreperibilità dei
genitori o parenti.
La comunicazione in Direzione, di eventuali incidenti, deve essere effettuata al più
presto con l’invio di tutta la modulistica necessaria. L’infortunio inoltre, deve
essere sempre documentato dal medico pediatra, dal Pronto soccorso o dallo
specialista.
In ogni caso gli insegnanti sono tenuti a relazionare sulle dinamiche
dell’incidente e la direzione è invitata a sporgere denuncia del fatto
all’Assicurazione con cui il Circolo è convenzionato.
Art 17
Gite e visita guidate
LINEE GENERALI
-
-
Premesso che la scuola dell’obbligo deve garantire gratuitamente a tutti gli
alunni l’esercizio pieno del diritto/dovere all’istruzione;
considerato, per tanto, che tutte le attività proposte devono rientrare in un
piano di programmazione che trovi nel bilancio gestito dal Consiglio di Circolo
il limite economico come indicatore imprescindibile di fattibilità;
valutato altresì che la scuola, ponendosi anche come polo aggregativo
fondamentale capace di indirizzare in senso educativo bisogni più ampi
rispetto a quelli esclusivamente di istruzione, già attua con lo strumento della
“Convenzione” la gestione delle richieste collettive
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SI CONVIENE
che per le attività quali le escursioni, i viaggi di istruzione, l’avviamento alla
pratica sportiva, si possa adire a richieste di contributo da parte delle famiglie. La
programmazione di dette attività terrà conto con priorità delle offerte degli
E.E.T.T. e delle Associazioni no – profit che già ampiamente operano sul territorio
e che garantiscono sia la validità delle iniziative, sia costi ridotti.
Al fine di garantire a tutte le sezioni – classi del Circolo pari opportunità in
ordine all’effettuazione di viaggi di istruzione e, considerata l’età degli alunni, si
fissa come tetto massimo di durata del viaggio le 12 ore per non più di 2 volte nel
corso dello stesso anno scolastico.
Ciò consentirà un’equa e compatibile suddivisione dei fondi gestiti dal cap. 10/2
per la corresponsione dell’indennità di missione ai docenti accompagnatori.
In linea con la normativa vigente in materia, il Consiglio di Circolo afferma
che i viaggi devono configurarsi come esperienze di apprendimento e crescita
della personalità e, come tali, devono essere oggetto di una adeguata
programmazione didattica e culturale fin dall’inizio dell’anno scolastico. L’analisi
delle mete deve comunque comprendere il criterio “costo compatibile” prima della
proposta ai genitori al fine di evitare spiacevoli disguidi anche a fronte della
possibilità di copertura con fondi di bilancio.
Le uscite e i viaggi devono qualificarsi come vere e proprie attività della
scuola e non semplici occasioni di evasione, anche se per gli alunni della scuola
elementare gli obiettivi di una matura integrazione di gruppo, che le uscite
contribuiscono a costruire, non sono da ritenersi secondari agli obiettivi cognitivi
e culturali. Ogni team docente presenterà quindi al Consiglio di Circolo le
proposte di uscite programmate per l’intero anno scolastico entro il 31ottobre.
Il Consiglio di Circolo esaminerà il piano complessivo e assumerà l’onere della
loro organizzazione, specialmente per ciò che riguarda il viaggio. A tal fine
richiederà il preventivo ad almeno tre Ditte di trasporto.
1) DESTINAZIONE
Le uscite per gli alunni del 1° ciclo elementare saranno limitate all’ambito della
Provincia.
Per il 2° ciclo l’ambito territoriale verrà allargato all’intera Regione.
2) PARTECIPAZIONE
Tutti i partecipanti alle uscite e ai viaggi debbono essere in possesso di un
documento di identificazione (per gli alunni tesserino fornito dalla Direzione).
ATTIVITA’ MOTORIE ED “ESPERIENZE” DI AVVIAMENTO ALLA PRATICA
SPORTIVA
Al fine di garantire a tutti gli alunni, anche di scuola dell’Infanzia,
un’offerta il più possibile adeguata e varia, sono consentite attività gestite dagli
insegnanti supportati da personale specializzato con particolare riferimento ai
progetti ministeriali e comunali facenti capo al competente assessorato.
Fatte salve le iniziative gestite in convenzione tra la Direzione e gli Enti o
Associazioni preposti, soggette in quanto tali al vaglio del Consiglio di Circolo, non
potranno essere richieste quote a carico delle famiglie per attività svolte
nell’ambito dell’orario scolastico con eccezione per le manifestazioni collettive e/o
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finali dove, per altro, la quota si riferirà esclusivamente al costo del viaggio entro i
limiti territoriali del Comune.
Distribuzione del materiale
propagandistico.
Proposte di acquisti ai genitori tramite la scuola
Art.18
La scuola non deve prestarsi a favorire iniziative con fini diretti o indiretti di lucro
per privati o ditte commerciali. E’ fatto, pertanto, divieto di distribuire materiale
propagandistico, pubblicitario, inviti volti a sollecitare alunni e familiari ad
acquisti, prestazioni, presenza e spettacoli. Si dà mandato alla Giunta Esecutiva,
nella persona del suo Presidente, per la valutazione dell’attinenza dei materiali
con gli scopi e le attività scolastiche. In caso di autorizzazione, il materiale viene
distribuito tramite i normali canali scolastici. Enti e Associazioni potranno
provvedere alla distribuzione che non abbia attinenza con gli scopi perseguiti
dalla scuola, solo attraverso personale proprio e all’uscita degli alunni al termine
delle lezioni.
Ai genitori facenti parte degli Organi Collegiali a vari livelli è consentita la
distribuzione nell’atrio dell’edificio di volantini o l’affissione di manifesti, (previo
esame del materiale da parte della Giunta), aventi lo scopo di sensibilizzare
l’opinione pubblica sui problemi della scuola.
Sono vietate collette e raccolte di offerte varie tra gli alunni (vedi nota del
Provveditore agli Studi di Padova n. 25476/41 del 14.12.84). Di eventuali
iniziative saranno informati i rappresentanti di classe che, in caso di accettazione
delle proposte, dovranno farsi carico delle raccolte, interessando direttamente i
genitori.
Continuità educativo didattica
Materna/Elementare
Art 19
Già da anni la nostra scuola si è attivata per favorire la continuità con i due
ordini di scuola, in modo da garantire agli allievi un percorso formativo continuo
(C.M. 339 del 16.11.92), partecipando, tramite insegnanti suoi rappresentanti, a
commissioni miste appositamente create.
Le commissioni, tenendo presenti i programmi ministeriali delle istituzioni
scolastiche, promuovono annualmente:
- la conoscenza reciproca delle diverse organizzazioni;
- l’elaborazione di attività applicative comuni, diversificate in relazione alle
età degli allievi (compatibilmente con le organizzazioni orarie);
- l’accoglienza degli alunni attraverso visite appositamente organizzate e
momenti di festa legati a ricorrenze particolari;
- la presentazione degli alunni uscenti, attraverso colloqui informativi sul
grado di maturazione raggiunto, sui livelli di apprendimento conseguiti e
sulle modalità di relazione.
Organizza inoltre, secondo i progetti elaborati dai rispettivi Collegi Docenti,
delle attività che trovano nella scuola elementare e media una loro
prosecuzione.
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Agli incontri e alle attività educative/didattiche di raccordo partecipano anche
i direttori delle scuole materne non statali (private-comunali) presenti nel
territorio della 2^ Direzione Didattica.
Criteri e modalità operative per
l’accoglimento delle domande alla scuola
dell’infanzia
Art
20
Per l’attribuzione del punteggio ai fini dell’accoglimento delle domande di
iscrizione nelle scuola dell’infanzia del Circolo, è istituita una commissione
composta da almeno quattro persone, di cui: l’insegnante Vicario, un assistente
amministrativo dell’Ufficio di Didattica e un genitore per ogni plesso interessato e
appartenente al Consiglio di Circolo.
La Commissione sarà presieduta da un membro designato al suo stesso interno.
Delle sedute verrà redatto verbale.
Le graduatorie vengono pubblicate entro la data fissata dal competente
assessorato del Comune, in accordo con i Dirigenti Scolastici.
Entro 5 giorni dalla pubblicazione della graduatoria provvisoria, potranno essere
presentati motivati reclami, in forma scritta, alla Commissione competente presso
la Segreteria della Direzione.
Entro 10 giorni dalla pubblicazione della graduatoria provvisoria si dovranno
consegnare i documenti attestanti la condizione di lavoratori per entrambi i
genitori.
Successivamente verrà pubblicata la graduatoria definitiva, per la quale sono
ammessi solo ricorsi al TAR.
CRITERI PER LA RILEVAZIONE DEL PUNTEGGIO PER
L'INSERIMENTO NELLA GRADUATORIA DI AMMISSIONE ALLA
FREQUENZA DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA.
CRITERI ADOTTATI A LIVELLO COORDINAMENTO NELL'AMBITO
DEL COMUNE DI PADOVA
PRECEDENZA ASSOLUTA agli alunni residenti nello stradario della singola
scuola.(Stradario già in possesso degli Uffici di Segreteria). AlI 'interno di questo
criterio si applica la graduatoria sotto specificata:
Su eventuali disponibilità di posti PRECEDENZA agli alunni appartenenti
all'ambito urbano di riferimento così come individuato nella comunicazione, del
Comune di Padova, ricevuta dai genitori. Anche all' interno di questo secondo
criterio si applica la graduatoria sotto specificata.
Non verranno prese in considerazione le domande di alunni non residenti
nel Comune di Padova in quanto i posti che dovessero eventualmente
risultare ancora disponibili, verranno ripartiti tra gli alunni residenti che
risultassero nella lista d'attesa delle diverse scuole dell’Infanzia comunali
e statali (gestione della seconda scelta).
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GRADUATORIA
CRITERI
PUNTEGGIO
Alunni che hanno un solo genitore,
per qualsiasi causa (divorzio,
separazione,
morte,
unico
riconoscimento, ecc.)
Fratelli che frequentano la stessa
scuola nell'a.s. per il quale si
chiede l'iscrizione
Numero di figli minori di 14 anni
presenti in casa
10
CONDIZIONI
Documentazione probatoria: non
costituisce
atto
valido
per
l'ottenimento del punteggio il caso
di residenze diverse dei due
genitori
Per ogni fratello.
lO
2 figli.………P. l
3figli ……….P.2
4 o più figli P.4
Per ogni figlio di età inferiore a 6
anni
0,5
Genitori entrambi lavoratori
Nel conteggio va compreso l'alunno
che si iscrive.
I 14 anni devono essere compiuti
nell'a.s. per il quale si chiede
l'iscrizione.
Escluso l'alunno che si iscrive.
Sono compresi i figli che compiono
6 anni a partire dall'a.s. per il
quale si chiede l'iscrizione.
Questo punteggio si accumula al
precedente
Autocertificazione
3
Per un genitore in situazione di
grave disagio.
6
Per ogni persona convivente in
situazione di grave disagio
Fino a 3
Per
ogni
convivente
persona
anziana
3
La documentazione medica deve
specificare il bisogno di assistenza
continua.
La documentazione medica deve
specificare il bisogno di assistenza
continua.
Il punteggio è a discrezione della
commissione.
La convivenza è autocertificata con
la dichiarazione sostitutiva dello
stato di famiglia.
La convivenza è autocertificata con
la dichiarazione sostitutiva dello
Stato di famiglia. La persona deve
compiere 80 anni nell'a.s. per il
quale si chiede l'iscrizione.
Criteri di precedenza per scuole o circoli, oppure criteri La sequenza delle operazioni rende
riguardanti riduzioni di punteggio per i fuori circolo
inutile siffatti criteri.
Gli alunni eventualmente non accolti per esaurimento dei posti disponibili confluiranno in un’
unica lista d'attesa, ciascuno con il punteggio individuale attribuito.
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Art 21
Accoglienza
I primi giorni di scuola è prevista la possibilità per i genitori dei bambini nuovi
iscritti di fermarsi a scuola oltre l’orario di accoglienza al fine di garantire un
graduale e sereno inserimento del bambino all’interno della sezione.
I tempi e le modalità di questa permanenza verranno decise dai Consigli
d’Intersezione per soli docenti e comunicate ai genitori.
Si prevede inoltre la riduzione del tempo scuola per favorire, attraverso la
compresenza degli insegnanti, un clima di accoglienza più sereno.
Ogni anno, nei primi giorni, il tempo scuola viene regolamentato da disposizioni
deliberate dal Collegio dei Docenti.
Criteri utilizzati nell’inserimento o
nello spostamento di un alunno
Art 22
Le richieste di nuovi inserimenti di alunni, dovuti a cambio di residenza verranno
accettate fino ad esaurimento dei posti consentiti dai termini di legge e comunque
entro e non oltre il 31 gennaio dell’anno scolastico in corso. Per i nati nel mese di
gennaio è possibile l’inserimento dal giorno successivo al compimento dei tre anni,
solo su disponibilità del posto (non possono essere riservati posti per bambini nati a
gennaio).
Art 23
Criteri per la formulazione degli orari
dei servizi
Nel rispetto delle normative vigenti, il Consiglio di Circolo:
STABILISCE:
- l’orario di apertura e chiusura degli edifici scolastici;
- l’orario delle lezioni, sentite le proposte dei Consigli d’Interclasse e dei Collegi
dei Docenti
- l’orario dell’ufficio di segreteria e di direzione;
- i criteri per la formulazione dell’orario del personale docente ed ATA
Orario di apertura e chiusura degli edifici
Tutti gli edifici devono essere aperti almeno mezz’ora prima dell’inizio delle attività
scolastiche e devono essere chiusi, dopo le doverose pulizie, e l’aerazione,
compatibilmente con l’orario di servizio dei collaboratori scolastici.
I collaboratori porranno particolare attenzione nel controllare che gli armadi e le
stanze blindati, le finestre e le porte stiano chiusi e gli impianti di allarme siano
attivati, per evitare invasioni e danneggiamenti notturni.
Il calendario scolastico
Viene deliberato possibilmente entro il mese di giugno, per consentire la
tempestiva informazione all’utenza.
E’ impegno del Consiglio di Circolo mantenere la diversificazione dei tempiscuola nelle scuole del Circolo, per consentire agli utenti di scegliere il servizio
maggiormente rispondente alle esigenze organizzative e lavorative familiari.
14
Orario di servizio dei collaboratori scolastici
Gli orari di servizio degli collaboratori scolastici, nel rispetto dei contratti di lavoro
della categoria, devono consentire di pulire ed arieggiare i locali, riordinare e
pulire gli arredi, disinfettare i servizi, rendendo accoglienti e interamente fruibili
gli spazi, garantire una assidua sorveglianza sui locali, sui minori e su tutti gli
aspetti di sicurezza.
Orario segreteria
L’orario degli Uffici Amministrativi del Circolo deve consentire l’espletamento
tempestivo di tutte le incombenze, l’informazione puntuale sulle disposizioni
interne e normative al personale di tutte le scuole ed ai genitori.
Gli uffici di segreteria, compatibilmente con la dotazione organica di personale
amministrativo, garantiscono un orario di apertura al pubblico, di mattina e di
pomeriggio, funzionale alle esigenze degli utenti del territorio.
Utilizzo delle attrezzature
In ogni plesso esiste un insegnante responsabile delle attrezzature e dei sussidi,
che tiene i registri dei materiali e che risponde al dirigente scolastico, al termine
di ogni anno scolastico, sullo stato di funzionamento e di conservazione dei
materiali.
Gli spazi e le attrezzature sono a disposizione prioritariamente per le
attività didattiche del plesso. Tutti gli utenti ed il personale in servizio, devono
occupare lo spazio ed i vari locali in modo corretto e rispettoso della funzione
specifica e di quanto in esso contenuto.
Il Consiglio di Circolo, nel rispetto della normativa vigente (art. 96 del
D.L.vo 16/4/94 n.297), è favorevole alla concessione degli spazi scolastici, fuori
dall’orario scolastico, agli Enti locali ed a privati con precedenza alle Associazioni
Culturali, per attività “che realizzino la funzione della scuola come centro di
promozione culturale, sociale e civile” e che propongano attività di arricchimento
della proposta formativa per gli alunni.
Le domande di concessione in uso degli spazi, opportunamente
documentate, verranno prese in esame dal Consiglio di Circolo, che delibererà in
merito.
Il Dirigente Scolastico è delegato a decidere su tali richieste, limitatamente a
quelle che prevedono la prosecuzione di attività ed utilizzi già concessi e
positivamente valutati dal Consiglio di Circolo, il quale deve comunque ratificare
la concessione.
15
SCUOLA ELEMENTARE
INDICE
ART.
TITOLO
PAG.
Art. 1
Entrata alunni
17
Art. 2
Uscita degli alunni da scuola al termine delle lezioni
17
Art. 3
Art. 4
Ritardi
Accesso dei genitori alla scuola
18
18
Art. 5
Accesso di estranei alla scuola
18
Art. 6
Entrata e uscita degli alunni durante l’orario di lezione
18
Art. 7
Intervallo
19
Art. 8
Uso dei locali comuni
19
Art. 9
Uso del telefono
19
Art. 10
Sorveglianza ingressi della scuola
20
Art. 11
Compiti per casa
20
Art. 12
Uso dei locali della scuola durante le riunioni
20
Art. 13
21
Art. 14
Comportamento del plesso in caso di assenza di un
docente
Scioperi
Art. 15
Assemblee sindacali
22
Art. 16
Rapporti con le famiglie
22
Art. 17
Assicurazione volontaria
23
Art. 18
Infortuni alunni
23
Art. 19
Gite e visita guidate
24
Art. 20
Distribuzione del materiale propagandistico.Proposte di
acquisti ai genitori tramite la scuola
26
Art. 21
Continuità educativo didattica
26
Art. 22
Criteri utilizzati per la formazione delle classi prime
27
Art. 23
Criteri e modalità operative per l’accoglimento delle
domande alla scuola a tempo lungo
Accoglienza
27
Art. 25
Criteri utilizzati nell’inserimento o nello spostamento di
un alunno.
30
Art. 26
Criteri per la formulazione degli orari dei servizi
30
Art. 24
21
30
16
Art. 1
Entrata alunni
Gli alunni devono arrivare a scuola nei cinque minuti precedenti l’inizio delle
lezioni. I genitori potranno accedere ai cortili delle scuole dalle ore 8.00, orario di
apertura dei cancelli. Tale provvedimento è stato assunto vista la pericolosità
delle vie adiacenti le scuole.
La vigilanza è di esclusiva pertinenza dei genitori stessi.
Gli insegnanti sono responsabili degli alunni solo nei 5 minuti precedenti l’inizio
delle lezioni.
I cancelli verranno chiusi dagli operatori all’orario stabilito per l’inizio delle lezioni
stesse.
I Consigli di Interclasse informeranno il Consiglio di Circolo circa le modalità di
accoglimento degli alunni da parte degli insegnanti, sulla scorta delle situazioni
edilizie e delle specifiche esigenze di ogni singolo Plesso, compreso un piano di
sorveglianza di eventuali classi scoperte.
Uscita degli alunni da scuola al termine
delle lezioni
Art. 2
Cinque minuti prima del termine delle lezioni i collaboratori scolastici o l’ins.te
Coordinatore di plesso, in caso di assenza degli stessi suonano la campanella,
preavvisando così dell’imminente termine delle lezioni. All’orario di chiusura i
collaboratori, con la stessa modalità, segnalano il termine delle lezioni, che
coincide con l’ordinata uscita delle scolaresche da scuola. Durante l’uscita delle
scolaresche è fatto divieto ai genitori:
- di sostare con automezzi, motocicli o biciclette nei cortili delle scuole;
- di accedere ai locali scolastici, fatta eccezione per i genitori degli alunni
bisognosi di particolare assistenza.
- E’ fatto divieto agli alunni di sostare nei locali e nei cortili delle scuole o di
ritornarvi dopo il termine delle lezioni.
Gli alunni verranno accompagnati dagli insegnanti fino al cancello. Né gli
insegnanti, né i collaboratori scolastici sono tenuti alla sorveglianza oltre tale
limite temporale (orario fine scuola) e spaziale (cancello scuola).
Solo in casi eccezionali e del tutto imprevedibili e previa telefonata a scuola,
l’alunno potrà essere vigilato dal personale della scuola (collaboratori scolastici),
ricorrendo in tal caso gli estremi della situazione straordinaria. Se il ritardo è
reiterato sarà cura degli operatori comunicare il fatto alla Direzione.
17
Art. 3
Ritardi
Gli alunni ritardatari, se non accompagnati dai genitori, dovranno presentare
giustificazione scritta, in assenza della quale l’insegnante di classe comunicherà
per iscritto alla famiglia il ritardo e la sua entità. La comunicazione dovrà essere
controfirmata per presa visione dai genitori.
In caso di sistematico ritardo, l’insegnante inviterà per iscritto i genitori ad un
puntuale rispetto dell’orario scolastico. Si tenga presente che il ritardo nuoce
all’alunno ritardatario, ma anche ai compagni che vengono disturbati ed
interrotti durante lo svolgimento delle lezioni.
Nel caso il sistematico ritardo continui, il genitore dovrà compilare l’apposito
modulo all’interno del libretto personale. Il suddetto modulo sarà conservato dagli
insegnanti nel registro di classe.
Il ritardo sistematico si può configurare non solo come mancanza di senso
civico, ma anche come parziale evasione dell’obbligo scolastico.
Art. 4
Accesso dei genitori alla scuola
Prima dell’inizio delle lezioni possono accedere all’atrio ed ai corridoi delle scuole i
genitori degli alunni bisognosi di particolare assistenza e i genitori degli alunni di
classe 1°, limitatamente ai primi 15 gg. di lezione dell’anno scolastico.
Fatto salvo il caso di brevi ed urgenti comunicazioni, non sono ammessi colloqui
con gli insegnanti nei 5 minuti precedenti l’inizio delle lezioni.
I genitori possono accedere alle scuole in orario di lezione solo per gravi ed
urgenti motivi.
Art. 5
Accesso di estranei alla scuola
Nessun estraneo può accedere alle aree ed agli edifici scolastici senza formale
autorizzazione scritta del Dirigente Scolastico. L’autorizzazione deve contenere i
seguenti elementi: generalità della persona, sua qualifica, motivo della visita,
tempo e persone alle quali la visita è consentita.
L’autorizzazione deve essere esibita al collaboratore presente nella scuola ed al
personale scolastico al quale il visitatore è autorizzato a rivolgersi.
Entrata e uscita degli alunni durante
l’orario di lezione
Art. 6
Una volta giunti a scuola e ricevuti dall’insegnante, gli alunni non possono per
alcuna ragione lasciare da soli l’edificio scolastico.
Per gravi o comprovati motivi gli esercenti la patria potestà possono:
• accompagnare i propri figli dopo l’inizio delle lezioni;
• prelevare i figli da scuola prima del termine delle lezioni, personalmente o
delegando una persona di fiducia. In caso di delega, devono presentare
18
richiesta scritta motivata, specificando anche chiaramente le
generalità del delegato e devono altresì sollevare la scuola da ogni
responsabilità connessa con l’uscita anticipata dell’alunno.
Art. 7
Intervallo
L’intervallo è il tempo dedicato dagli alunni per consumare una leggera colazione
e far uso dei servizi igienici, e non eccede la durata di 20 minuti. Deve svolgersi,
per tutte le classi, nel medesimo momento della giornata, che può essere diverso
nei vari plessi a seconda degli orari della giornata scolastica. L’inizio e la fine
vengono segnalati tramite campanella.
Potranno esserci intervalli ad orari diversi solo se giustificati da particolari
esigenze organizzative stabilite dai Consigli di Interclasse e/o dal Collegio dei
Docenti.
I Consigli d’Interclasse di soli docenti sono delegati a fissare, scuola per scuola,
l’orario d’inizio e di fine intervallo ed a stabilire i criteri di assidua sorveglianza
degli alunni negli spazi dove esso si svolge.
Nelle scuole a tempo lungo le attività curriculari riprendono, dopo la sosta per il
pranzo in mensa, alle ore 13.45.
E’ assicurata, da parte degli insegnanti, anche la sorveglianza degli alunni che
per motivi di salute o altro non possono uscire, esclusivamente per il breve tempo
dell’intervallo del mattino.
Art. 8
Uso dei locali comuni
Le attività ricreative e motorie possono essere programmate in qualsiasi momento
dell’orario scolastico, secondo criteri di igiene fisica e mentale e devono,
ovviamente, svolgersi senza arrecare disturbo alle altre classi. L’uso dei locali
scolastici comuni (palestre, aule per attività specifiche ecc.) deve essere
programmato dai Consigli di Interclasse.
Art. 9
Uso del telefono
L’uso del telefono nelle scuole, è consentito solo in rete, per ragioni scolastiche o
d’ufficio (le telefonate dovranno essere indirizzate alla Direzione Didattica, al
Medico Scolastico, agli Operatori socio-sanitari, all’Amministrazione Comunale, a
servizi inerenti le attività scolastiche). Solo per gravi motivi connessi con
l’incolumità e la tutela degli alunni è consentito telefonare ai genitori o alle
organizzazioni competenti: 113, Vigili del Fuoco, Carabinieri ecc…
E’ vietato l’uso del cellulare per tutto il personale della scuola, fatti salvo i casi di
particolare urgenza e gravità.
Viene tenuta nota delle telefonate effettuate del plesso, secondo le modalità decise
nei Consigli di Interclasse ad inizio d’anno.
Le telefonate in arrivo, solo per motivi gravi ed urgenti, vengono ricevute dai
collaboratori scolastici. In caso di mancanza degli stessi risponde al telefono, se
possibile, un insegnante che avrà prima cura d’assicurare l’adeguata custodia dei
propri alunni.
19
Art. 10
Sorveglianza ingressi della scuola
Il portierato è affidato al personale ausiliario, il quale dovrà curare che nessun
estraneo o genitore non autorizzato acceda ai locali scolastici. Negli orari in cui gli
collaboratori scolastici, in virtù del loro contratto di lavoro, non possono garantire
la sorveglianza, i cancelli devono essere chiusi. Una copia della chiave dei cancelli
sarà custodita all’interno della scuola, in un posto noto agli insegnanti, in modo
che, in caso di necessità ed urgenza e dopo aver assicurata l’incolumità dei propri
alunni, si possa consentire l’accesso alla scuola.
Art 11
Compiti per casa
I compiti assegnati per casa costituiscono un momento di rinforzo, di riflessione
consolidamento delle attività svolte in classe. Ne consegue che il carico dei
compiti concordato fra gli insegnanti è il più possibile equilibrato e basato sulle
reali possibilità degli allievi.
Nella scuola a tempo normale, per evitare pomeriggi troppo onerosi si
concorda di non assegnare nei giorni dei rientri compiti per il giorno successivo,
salvo casi particolari .
La collaborazione richiesta alle famiglie è soprattutto di tipo organizzativo,
in modo da aiutare i bambini ad utilizzare al meglio il tempo a loro disposizione,
anticipando lo svolgimento dei compiti settimanali quando è opportuno.
Lo stesso criterio organizzativo permette agli allievi di lavorare in modo
equilibrato nel fine settimana.
Art. 12
Uso dei locali della scuola durante le
riunioni
In occasione delle riunioni degli Organi Collegiali di governo scolastico, delle
assemblee dei genitori, del ricevimento dei genitori da parte degli insegnanti, i
collaboratori scolastici dovranno essere preavvisati con almeno due giorni di
anticipo a cura dell’Insegnante Coordinatore di plesso.
Durante le riunioni degli Organi Collegiali, e specialmente delle assemblee di
classe, gli alunni non possono usufruire degli spazi scolastici. Di quelli interni per
ovvie ragioni di opportunità, di quelli esterni per ragioni di sicurezza.
Su iniziativa dei genitori eletti rappresentanti e concordando precise modalità
organizzative con l’insegnante coordinatore di plesso si potrà, previo assenso del
Consiglio di Circolo, dare in uso un’aula a un genitore, anche a turno, che vigilerà
sugli alunni che, durante le riunioni a scuola dei genitori, non possono trovare
collocazione diversa.
20
Comportamento del plesso in caso di
assenza di un docente
Art 13
Quando l’insegnante assente viene sostituito da un insegnante supplente,
in attesa dell’arrivo di quest’ultimo, un insegnante disponibile, con l’aiuto del
collaboratore scolastico di turno, provvederà ad assegnare semplici compiti agli
alunni e a sorvegliarli nel migliore modo possibile.
Nel caso la supplenza debba essere coperta ricorrendo al disposto dell’art.
9, comma 5°, L. 148/90, il coordinatore di plesso ne darà comunicazione agli
insegnanti del modulo interessato, lasciando agli stessi, in compresenza, la
decisione in merito a chi interverrà nella classe scoperta.
In caso di mancata nomina del supplente ed in assenza di insegnanti
compresenti, il coordinatore di plesso organizzerà la divisione degli alunni tra le
classi.
Art 14
Scioperi
In occasione di sciopero, il Dirigente, con comunicazione di servizio, inviterà
gli insegnanti che intendono aderirvi a darne tempestiva e volontaria
comunicazione. La dichiarazione di adesione allo sciopero non è successivamente
revocabile.
In base agli elementi che gli insegnanti produrranno, il Dirigente valuterà
l’entità della riduzione del servizio scolastico, e ne curerà direttamente
l’informazione alle famiglie.
Gli insegnanti devono però collaborare per quanto segue:
- controllare che tutti i genitori prendano visione dell’avviso di
sciopero. I foglietti da essi sottoscritti devono essere raccolti e
conservati fino alla fine dell’anno scolastico. Il giorno dello sciopero
devono entrare soltanto gli alunni i cui insegnanti non aderiscono
allo sciopero.
Se, malgrado la sorveglianza messa in atto, dei bambini dovessero introdursi nel
cortile o nell’edificio, essi devono essere accolti dagli adulti presenti:
- dagli insegnanti non scioperanti, che li inseriranno nella classe
meno numerosa, oppure nella classe più adatta alla loro età;
- in mancanza di insegnanti, dai collaboratori scolastici, che
cercheranno di rintracciare telefonicamente i genitori.
Nel caso i genitori non fossero reperibili, il personale presente dovrà
custodire gli alunni fino al termine delle lezioni.
Sarà cura degli insegnanti, all’inizio dell’anno scolastico, fornire ai
collaboratori scolastici l’elenco aggiornato, contenente i numeri
telefonici degli alunni di ogni classe.
21
Art 15
Assemblee sindacali
Le assemblee sindacali durante l’orario delle lezioni si svolgono al termine
delle attività didattiche giornaliere.
Il personale insegnante ha diritto a partecipare, durante l’orario di lavoro,
ad assemblee sindacali per 10 ore pro-capite per anno scolastico.
L’insegnante interessato all’assemblea è tenuto a comunicarlo
preventivamente alla Direzione Didattica e deve collaborare con essa per curare
una tempestiva informazione alle famiglie sul termine anticipato delle lezioni.
Per garantire la sicurezza degli alunni è necessario operare come segue:
Il Dirigente Scolastico delega le insegnanti del Circolo aderenti all’assemblea
sindacale a comunicare tempestivamente alle famiglie degli alunni la sospensione
delle lezioni, in tempo utile per controllare l’avvenuta presa visione e per
sollecitare la lettura dell’avviso da parte di tutti i genitori.
Il Dirigente può disporre gli eventuali adattamenti d’orario del personale che
presta regolare servizio (NCCL 99), per le sole ore coincidenti con quelle
dell’assemblea.
Se il giorno dell’assemblea qualche alunno non viene ritirato dai genitori, si
procede come segue:
- l’insegnante cerca di rintracciare il genitore richiamandolo al suo compito;
affida quindi l’alunno agli operatori scolastici;
- l’alunno viene consegnato ad un collega, se ci sono sezioni in funzione,
dopo aver rintracciato e sollecitato il genitore.
La direzione deve essere informata tempestivamente di ogni disfunzione e
problema riscontrati nei plessi dagli adulti in servizio.
I genitori degli alunni sono invitati a collaborare, a rispettare le disposizioni e ad
assolvere ai propri obblighi, per evitare situazioni di rischio per i minori.
Art 16
Rapporti con le famiglie
Comma 1
Ogni modulo ha a disposizione due ore mensili per i colloqui con i genitori. Tale
tempo,gestito autonomamente a livello di plesso, è dedicato a colloqui individuali
con gli insegnanti del modulo o, se necessario, con uno di essi, mentre gli
argomenti di interesse generale vengono trattati nelle assemblee di classe.
Comma 2
Mezz’ora prima delle riunioni dei Consigli di Interclasse docenti/genitori, i
genitori, membri del Consiglio stesso, si riuniranno nei locali scolastici per
discutere gli argomenti all’ordine del giorno.
Le stesse modalità saranno seguite dai genitori di classe, prima delle assemblee di
classe, in modo da favorire l’operato dei rappresentanti.
Ai Consigli di Interclasse docenti/genitori possono assistere i genitori del plesso
che ne abbiano interesse, solo come uditori.
Della convocazione del Consiglio di Interclasse sarà data notizia al rappresentante
di classe mediante nota scritta. Sarà poi cura del genitore rappresentante di
22
classe dare notizia della convocazione del Consiglio d’Interclasse alle altre famiglie
con avviso scritto tramite gli alunni.
Comma 3
I rappresentanti, ove ne ravvisino la necessità, chiedono l’utilizzo dei locali
scolastici per assemblee al di fuori di quelle previste. L’assemblea può essere
richiesta anche da un terzo dei genitori della classe. La richiesta va indirizzata al
Dirigente Scolastico, specificando data, ora e ordine del giorno dell’assemblea.
Comma 4
I rappresentanti di classe possono far distribuire comunicazioni inerenti la loro
funzione all’interno della scuola; tali comunicazioni non devono essere in busta
chiusa. Eventuali richieste di modifiche dell’organizzazione scolastica vanno
prima valutate con gli insegnanti del plesso.
Comma 5
I genitori prendono visione di atti e documenti riguardanti la scuola anche
tramite l’albo presente in ogni plesso. I genitori ne possono prendere visione nel
quarto d’ora precedente il termine delle lezioni.
Comma 6
Il regolamento del Circolo e la normativa relativa al funzionamento degli Organi
Collegiali vengono distribuiti anno per anno almeno a tutti i rappresentanti di
classe.
Art 17
Assicurazione volontaria
Il Consiglio di Circolo sceglie la Compagnia assicurativa con la quale
stipulare una polizza di assicurazione contro gli infortuni e di protezione dalla
Responsabilità Civile per gli alunni del Circolo.
I genitori degli alunni possono liberamente decidere di aderire, versando il
premio previsto, tramite la scuola.
Art 18
Infortuni alunni
Gli insegnanti, i collaboratori scolastici e quanti operano direttamente a
contatto con i bambini devono adoperarsi affinché sia svolta una vera
sorveglianza, sia durante lo svolgimento delle attività didattiche, sia durante gli
intervalli e le attività libere di gioco.
I docenti sono invitati a rispettare le disposizioni loro impartite:
- l’insegnante deve essere in grado di provare che al momento dell’incidente
non solo era presente (viceversa si ravvisa dolo, colpa grave, con
conseguente risvolto penale e civile e risarcimento danni), ma aveva messo
in atto tutte le misure in suo potere atte a prevenire l’incidente stesso
(“Culpa in vigilando” con risvolti disciplinari).
- qualora l’incidente dovesse comunque verificarsi l’insegnante dovrà:
4. nei casi di sicura e palese lieve gravità provvedere, con l’ausilio dei
collaboratori scolastici, alle cure del caso (in ciascun plesso è a disposizione
23
del materiale per il pronto soccorso) e scrivere sul diario dell’alunno una
breve relazione sull’incidente e sulle cure prestate.
5. nei casi dubbi o di una certa gravità, dopo aver affidato il resto della classe
ai colleghi o all’operatore, l’insegnante dovrà, se in orario compatibile,
telefonare al medico scolastico e comunque avvisare i genitori.
6. nei casi gravi e urgenti si chiederà l’intervento dell’autoambulanza. E’
indispensabile che ciascun insegnante si procuri, all’inizio dell’anno
scolastico e segni sul registro il recapito telefonico dei genitori (casa o
posto di lavoro) o dei parenti degli alunni nonché una dichiarazione
scritta in cui risulti che si sollevi da ogni responsabilità la persona
che abbia provveduto al trasporto in ospedale nei casi di palese
urgenza a fronte dell’irreperibilità dei genitori o parenti.
La comunicazione in Direzione, di eventuali incidenti, deve essere effettuata al più
presto con l’invio di tutta la modulistica necessaria. L’infortunio inoltre, deve
essere sempre documentato dal medico pediatra, dal Pronto soccorso o dallo
specialista.
In ogni caso gli insegnanti sono tenuti a relazionare sulle dinamiche
dell’incidente e la direzione è invitata a sporgere denuncia del fatto
all’Assicurazione con cui il Circolo è convenzionato.
Art 19
Gite e visite guidate
LINEE GENERALI
-
-
Premesso che la scuola dell’obbligo deve garantire gratuitamente a tutti gli
alunni l’esercizio pieno del diritto/dovere all’istruzione;
considerato, per tanto, che tutte le attività proposte devono rientrare in un
piano di programmazione che trovi nel bilancio gestito dal Consiglio di Circolo
il limite economico come indicatore imprescindibile di fattibilità;
valutato altresì che la scuola, ponendosi anche come polo aggregativo
fondamentale capace di indirizzare in senso educativo bisogni più ampi
rispetto a quelli esclusivamente di istruzione, già attua con lo strumento della
“Convenzione” la gestione delle richieste collettive
SI CONVIENE
che per le attività quali le escursioni, i viaggi di istruzione, l’avviamento alla
pratica sportiva, si possa adire a richieste di contributo da parte delle famiglie. La
programmazione di dette attività terrà conto con priorità delle offerte degli
E.E.T.T. e delle Associazioni no – profit che già ampiamente operano sul territorio
e che garantiscono sia la validità delle iniziative, sia costi ridotti.
Al fine di garantire a tutte le sezioni – classi del Circolo pari opportunità in
ordine all’effettuazione di viaggi di istruzione e, considerata l’età degli alunni, si
fissa come tetto massimo di durata del viaggio le 12 ore per non più di 2 volte nel
corso dello stesso anno scolastico.
Ciò consentirà un’equa e compatibile suddivisione dei fondi gestiti dal cap. 10/2
per la corresponsione dell’indennità di missione ai docenti accompagnatori.
24
In linea con la normativa vigente in materia, il Consiglio di Circolo afferma
che i viaggi devono configurarsi come esperienze di apprendimento e crescita
della personalità e, come tali, devono essere oggetto di una adeguata
programmazione didattica e culturale fin dall’inizio dell’anno scolastico. L’analisi
delle mete deve comunque comprendere il criterio “costo compatibile” prima della
proposta ai genitori al fine di evitare spiacevoli disguidi anche a fronte della
possibilità di copertura con fondi di bilancio.
Le uscite e i viaggi devono qualificarsi come vere e proprie attività della
scuola e non semplici occasioni di evasione, anche se per gli alunni della scuola
elementare gli obiettivi di una matura integrazione di gruppo, che le uscite
contribuiscono a costruire, non sono da ritenersi secondari agli obiettivi cognitivi
e culturali. Ogni team docente presenterà quindi al Consiglio di Circolo le
proposte di uscite programmate per l’intero anno scolastico entro il 31ottobre.
Il Consiglio di Circolo esaminerà il piano complessivo e assumerà l’onere della
loro organizzazione, specialmente per ciò che riguarda il viaggio. A tal fine
richiederà il preventivo ad almeno tre Ditte di trasporto.
3) DESTINAZIONE
Le uscite per gli alunni del 1° ciclo elementare saranno limitate all’ambito della
Provincia.
Per il 2° ciclo l’ambito territoriale verrà allargato all’intera Regione.
4) PARTECIPAZIONE
Tutti i partecipanti alle uscite e ai viaggi debbono essere in possesso di un
documento di identificazione (per gli alunni tesserino fornito dalla Direzione).
ATTIVITA’ MOTORIE ED “ESPERIENZE” DI AVVIAMENTO ALLA PRATICA
SPORTIVA
La scuola garantisce, all’interno del normale orario scolastico, non meno di
2 ore di attività motoria svolta nei plessi. Laddove gli spazi risultino inadeguati o
insufficienti e sempre che gli spostamenti non comportino oneri aggiuntivi e/o
eccessivo dispendio di tempo nonché insufficienza di vigilanza in itinere, la
Direzione potrà concordare con l’Ufficio scolastico competente l’uso di palestre
esterne.
Al fine di garantire a tutti gli alunni, anche di scuola materna, un’offerta il
più possibile adeguata e varia, sono consentite attività gestite dagli insegnanti
supportati da personale specializzato con particolare riferimento ai progetti
ministeriali e comunali facenti capo al competente assessorato.
Fatte salve le iniziative gestite in convenzione tra la Direzione e gli Enti o
Associazioni preposti, soggette in quanto tali al vaglio del Consiglio di Circolo, non
potranno essere richieste quote a carico delle famiglie per attività svolte
nell’ambito dell’ambito dell’orario scolastico con eccezione per le manifestazioni
collettive e/o finali dove, per altro, la quota si riferirà esclusivamente al costo del
viaggio entro i limiti territoriali del Comune.
25
Distribuzione del materiale
propagandistico.
Proposte di acquisti ai genitori tramite la scuola
Art.20
La scuola non deve prestarsi a favorire iniziative con fini diretti o indiretti di lucro
per privati o ditte commerciali. E’ fatto, pertanto, divieto di distribuire materiale
propagandistico, pubblicitario, inviti volti a sollecitare alunni e familiari ad
acquisti, prestazioni, presenza e spettacoli. Si dà mandato alla Giunta Esecutiva,
nella persona del suo Presidente, per la valutazione dell’attinenza dei materiali
con gli scopi e le attività scolastiche. In caso di autorizzazione, il materiale viene
distribuito tramite i normali canali scolastici. Enti e Associazioni potranno
provvedere alla distribuzione che non abbia attinenza con gli scopi perseguiti
dalla scuola, solo attraverso personale proprio, all’uscita degli alunni al termine
delle lezioni e al di fuori del cancello.
Ai genitori facenti parte degli Organi Collegiali a vari livelli è consentita la
distribuzione nell’atrio dell’edificio di volantini o l’affissione di manifesti, (previo
esame del materiale da parte della Giunta), aventi lo scopo di sensibilizzare
l’opinione pubblica sui problemi della scuola.
Sono vietate collette e raccolte di offerte varie tra gli alunni (vedi nota del
Provveditore agli Studi di Padova n. 25476/41 del 14.12.84). Di eventuali
iniziative saranno informati i rappresentanti di classe che, in caso di accettazione
delle proposte, dovranno farsi carico delle raccolte, interessando direttamente i
genitori.
Continuità educativo didattica
Materna/Elementare Elementare/Media
Art 21
Già da anni la nostra scuola si è attivata per favorire la continuità con i due
ordini di scuola, in modo da garantire agli allievi un percorso formativo continuo
(C.M. 339 del 16.11.92), partecipando, tramite insegnanti suoi rappresentanti, a
commissioni miste appositamente create.
Le commissioni, tenendo presenti i programmi ministeriali delle istituzioni
scolastiche, promuovono annualmente:
- la conoscenza reciproca delle diverse organizzazioni;
- l’elaborazione di attività applicative comuni, diversificate in relazione alle
età degli allievi (compatibilmente con le organizzazioni orarie);
- l’accoglienza degli alunni attraverso visite appositamente organizzate e
momenti di festa legati a ricorrenze particolari;
- la presentazione degli alunni uscenti, attraverso colloqui informativi sul
grado di maturazione raggiunto, sui livelli di apprendimento conseguiti e
sulle modalità di relazione.
Organizza inoltre, secondo i progetti elaborati dai rispettivi Collegi Docenti,
delle attività che trovano nella scuola elementare e media una loro
prosecuzione.
Agli incontri e alle attività educative/didattiche di raccordo partecipano anche
i direttori delle scuole materne non statali (private-comunali) presenti nel
territorio della 2^ Direzione Didattica.
26
Criteri utilizzati per la formazione delle
classi prime
Art 22
Qualora si debbano formare più classi, per meglio omogeneizzarle sarà cura
degli insegnanti di classe somministrare prove d’ingresso nei primi giorni di
scuola, durante i quali i bambini non saranno divisi in sezioni. La suddivisione
verrà fatta successivamente.
Saranno utili alla formazioni delle classi anche gli elementi valutativi
raccolti nei colloqui con gli insegnanti della scuola dell’infanzia. Le classi saranno
formate in via definitiva entro e non oltre le prime due settimane di lezione.
Si dovrà valutare, al fine di rendere più opportuno l’inserimento dell’alunno
in una classe invece che nell’altra, la segnalazione di alcuni particolari problemi,
dichiarati dai genitori, dalle insegnanti di scuola materna o dall’équipe sociosanitaria, relativi alla personalità dell’alunno o a dinamiche socio-familiari.
Criteri e modalità operative per
l’accoglimento delle domande alla scuola a
tempo lungo
Art
23
Premesso che i bacini di utenza e gli stradari delle singole scuole sono
determinati da delibera del Comune di Padova, con invio agli uffici scolastici degli
elenchi degli obbligati, premesso altresì che l’istituzione del T.L. viene concordata
sempre con l’Ente Locale, cui spetta l’istituzione e il costo aggiuntivo, dal 1
gennaio 2001 la situazione della 2^ Direzione risulta la seguente:
Scuola a Tempo Lungo:
SCUOLE
“G. LEOPARDI”
Via Crivelli
PRECEDENZA
ASSOLUTA
Stradario:
sc.Leopardi (V. Crivelli)
sc.Leopardi (V. Zize)
Stradario:
sc.Mantegna
“A. MANTEGNA”
“F. PETRARCA”
Stradario:
sc. Mazzini
sc.Petrarca)
PRECEDENZA
Stradario:
sc.Mantegna
sc.Petrarca
sc. Mazzini
Stradario:
sc.Leopardi (V. Crivelli)
sc.Leopardi (V. Zize)
sc.Petrarca
sc. Mazzini
sc. S. D’Acquisto
Stradario:
sc.Leopardi (V. Crivelli)
sc.Leopardi (V. Zize)
sc.Mantegna
27
Per l’attribuzione del punteggio ai fini dell’accoglimento delle domande di
iscrizione nelle scuole a Tempo Lungo del Circolo, è istituita una commissione
composta da almeno quattro persone, di cui: l’insegnante Vicario, un assistente
amministrativo dell’Ufficio di Didattica e un genitore per ogni plesso interessato e
appartenente al Consiglio di Circolo.
La Commissione sarà presieduta da un membro designato al suo stesso interno.
Delle sedute verrà redatto verbale.
Le graduatorie vengono pubblicate entro la data fissata dal competente
assessorato del Comune, in accordo con i Dirigenti Scolastici.
Entro 5 giorni dalla pubblicazione della graduatoria provvisoria, potranno essere
presentati motivati reclami, in forma scritta, alla Commissione competente presso
la Segreteria della Direzione.
Entro 10 giorni dalla pubblicazione della graduatoria provvisoria si dovranno
consegnare i documenti attestanti la condizione di lavoratori per entrambi i
genitori.
Successivamente verrà pubblicata la graduatoria definitiva, per la quale sono
ammessi solo ricorsi al TAR.
CRITERI
PER
LA
RILEVAZIONE
DEL
PUNTEGGIO
PER
L'INSERIMENTO NELLA GRADUATORIA DI AMMISSIONE ALLA
FREQUENZA DELLE SCUOLE A TEMPO PROLUNGATO.
CRITERI ADOTTATI A LIVELLO COORDINAMENTO NELL'AMBITO
DEL COMUNE DI PADOVA
PRECEDENZA ASSOLUTA agli alunni residenti nello stradario della singola
scuola.(Stradario già in possesso degli Uffici di Segreteria). AlI 'interno di questo
criterio si applica la graduatoria sotto specificata:
Su eventuali disponibilità di posti PRECEDENZA agli alunni appartenenti
all'ambito urbano di riferimento così come individuato nella comunicazione, del
Comune di Padova, ricevuta dai genitori. Anche all' interno di questo secondo
criterio si applica la graduatoria sotto specificata.
Non verranno prese in considerazione le domande di alunni non residenti
nel Comune di Padova in quanto i posti che dovessero eventualmente
risultare ancora disponibili, verranno ripartiti tra gli alunni residenti che
risultassero nella lista d'attesa delle diverse scuole a tempo pieno e tempo
lungo.
28
GRADUATORIA
CRITERI
PUNTEGGIO
Alunni che hanno un solo genitore,
per qualsiasi causa (divorzio,
separazione,
morte,
unico
riconoscimento, ecc.)
Fratelli che frequentano la stessa
scuola nell'a.s. per il quale si
chiede l'iscrizione
Numero di figli minori di 14 anni
presenti in casa
10
CONDIZIONI
Documentazione probatoria: non
costituisce
atto
valido
per
l'ottenimento del punteggio il caso
di residenze diverse dei due
genitori
Per ogni fratello.
lO
2 figli.………P. l
3figli ……….P.2
4 o più figli P.4
Per ogni figlio di età inferiore a 6
anni
0,5
Genitori entrambi lavoratori
Nel conteggio va compreso l'alunno
che si iscrive.
I 14 anni devono essere compiuti
nell'a.s. per il quale si chiede
l'iscrizione.
Escluso l'alunno che si iscrive.
Sono compresi i figli che compiono
6 anni a partire dall'a.s. per il
quale si chiede l'iscrizione.
Questo punteggio si accumula al
precedente
Autocertificazione
3
Per un genitore in situazione di
grave disagio.
6
Per ogni persona convivente in
situazione di grave disagio
Fino a 3
Per
ogni
convivente
persona
anziana
3
La documentazione medica deve
specificare il bisogno di assistenza
continua.
La documentazione medica deve
specificare il bisogno di assistenza
continua.
Il punteggio è a discrezione della
commissione.
La convivenza è autocertificata con
la dichiarazione sostitutiva dello
stato di famiglia.
La convivenza è autocertificata con
la dichiarazione sostitutiva dello
Stato di famiglia. La persona deve
compiere 80 anni nell'a.s. per il
quale si chiede l'iscrizione.
Criteri di precedenza per scuole o circoli, oppure criteri La sequenza delle operazioni rende
riguardanti riduzioni di punteggio per i fuori circolo
inutile siffatti criteri.
Gli alunni eventualmente non accolti per esaurimento dei posti disponibili confluiranno in un’
unica lista d'attesa comprendente sia i richiedenti il tempo pieno sia i richiedenti il tempo lungo,
ciascuno con il punteggio individuale attribuito.
29
Art 24
Accoglienza
Il primo giorno di scuola prevede la possibilità, per i genitori che lo
desiderano, di restare a scuola con i figli all’inizio della giornata.
In tal modo, sotto la guida delle insegnanti di classe, potranno prendere
conoscenza dello spazio fisico, nonché essere informati sulle attività previste per i
primi giorni di scuola.
Ogni anno nei primi giorni il tempo scuola viene regolamentato da
disposizioni deliberate dal Collegio dei Docenti.
Criteri utilizzati nell’inserimento o
nello spostamento di un alunno
Art 25
Le richieste di nuovi inserimenti di alunni, dovuti a cambio di residenza
verranno accettate fino ad esaurimento dei posti consentiti dai termini di legge.
Sono permessi spostamenti da una sezione all’altra nello stesso plesso
scolastico, motivate da serie problematiche valutate dagli insegnanti interessati.
Lo spostamento di un alunno da un plesso scolastico all’altro in corso
d’anno è consentito solo in caso di motivazioni provate.L’inserimento dell’alunno
verrà valutato dagli insegnanti interessati che terranno conto della numerosità
della classe e delle dinamiche all’interno di essa.
Le richieste di spostamento che perverranno dopo la chiusura della scuola
saranno accettate con riserva, che verrà sciolta agli inizi di settembre, dopo la
prima riunione d’Interclasse di soli docenti della scuola interessata.
In considerazione di alcune questioni relative a particolari dinamiche
personali, familiari e sociali, non necessariamente pubbliche, il Dirigente
Scolastico, valuterà le modalità più idonee per l’inserimento.
Art 26
Criteri per la formulazione degli orari dei servizi
Nel rispetto delle normative vigenti, il Consiglio di Circolo:
STABILISCE:
- l’orario di apertura e chiusura degli edifici scolastici;
- l’orario delle lezioni, sentite le proposte dei Consigli d’Interclasse e dei Collegi
dei Docenti
- l’orario dell’ufficio di segreteria e di direzione;
- i criteri per la formulazione dell’orario del personale docente ed ATA
Orario di apertura e chiusura degli edifici
Tutti gli edifici devono essere aperti almeno mezz’ora prima dell’inizio delle attività
scolastiche e devono essere chiusi, dopo le doverose pulizie, e l’aerazione,
compatibilmente con l’orario di servizio dei collaboratori scolastici.
I collaboratori porranno particolare attenzione nel controllare che gli armadi e le
stanze blindate, le finestre e le porte siano chiusi e gli impianti di allarme siano
attivati, per evitare invasioni e danneggiamenti notturni.
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Il calendario scolastico
Viene deliberato possibilmente entro il mese di giugno, per consentire la
tempestiva informazione all’utenza.
E’ impegno del Consiglio di Circolo mantenere la diversificazione dei tempiscuola nei plessi del Circolo, per consentire agli utenti di scegliere il servizio
maggiormente rispondente alle esigenze organizzative e lavorative familiari.
Orario di servizio dei collaboratori scolastici
Gli orari di servizio degli collaboratori scolastici, nel rispetto dei contratti
di lavoro della categoria, devono consentire di pulire ed arieggiare i locali,
riordinare e pulire gli arredi, disinfettare i servizi, rendendo accoglienti e
interamente fruibili gli spazi, garantire una assidua sorveglianza sui
locali, sui minori e su tutti gli aspetti di sicurezza.
Orario segreteria
L’orario degli Uffici Amministrativi del Circolo deve consentire l’espletamento
tempestivo di tutte le incombenze, l’informazione puntuale sulle disposizioni
interne e normative al personale di tutte le scuole ed ai genitori.
Gli uffici di segreteria, compatibilmente con la dotazione organica di personale
amministrativo, garantiscono un orario di apertura al pubblico, di mattina e di
pomeriggio, funzionale alle esigenze degli utenti del territorio.
Utilizzo delle attrezzature
In ogni plesso esiste un insegnante responsabile delle attrezzature e dei sussidi,
che tiene i registri dei materiali e che risponde al dirigente scolastico, al termine
di ogni anno scolastico, sullo stato di funzionamento e di conservazione dei
materiali.
Gli spazi e le attrezzature sono a disposizione prioritariamente per le
attività didattiche del plesso. Tutti gli utenti ed il personale in servizio, devono
occupare lo spazio ed i vari locali in modo corretto e rispettoso della funzione
specifica e di quanto in esso contenuto.
Il Consiglio di Circolo, nel rispetto della normativa vigente (art. 96 del
D.L.vo 16/4/94 n.297), è favorevole alla concessione degli spazi scolastici, fuori
dall’orario scolastico, agli Enti locali ed a privati con precedenza alle Associazioni
Culturali, per attività “che realizzino la funzione della scuola come centro di
promozione culturale, sociale e civile” e che propongano attività di arricchimento
della proposta formativa per gli alunni.
Le domande di concessione in uso degli spazi, opportunamente
documentate, verranno prese in esame dal Consiglio di Circolo, che delibererà in
merito.
Il Dirigente Scolastico è delegato a decidere su tali richieste, limitatamente a
quelle che prevedono la prosecuzione di attività ed utilizzi già concessi e
positivamente valutati dal Consiglio di Circolo, il quale deve comunque ratificare
la concessione.
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CIRCOLO REGOLAMENTO INTERNO di CIRCOLO