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I GIOCHI
IN RETE
con il patrocinio
Cremona
COMUNE DI CREMONA
Polizia di Stato
in collaborazione
Tutti i diritti riservati a norma di legge.
Indice:
pag. 4
Giochiamo?
pag. 6
World of PixieCraft
pag. 12
Conosci la storia dei videogiochi?
pag. 14
Di cosa stiamo parlando?
pag. 20
Non esagerare!
…21
pag.
Lo sapevi che...
…22
pag.
Per non perdere la rotta
…23
pag.
Link
Ideazione progetto e coordinamento:
Relazioni esterne e comunicazione LGH
Testi a cura di: Rita Morini e Max Schiavetta
Ideazione grafica: www.pierrepi.it
Illustrazioni: Max Schiavetta
Pubblicato: ottobre 2012
Stampa a cura di: Tipografia Fantigrafica
Via delle Industrie, 38 - 26100 Cremona (CR)
www.sicurinelweb.it
voce dati internet larga banda
RISPETTARELEREGOLE
PEREVITAREBRUTTESORPRESE
con il patrocinio
Cremona
COMUNE DI CREMONA
Polizia di Stato
in collaborazione
Giochiamo?
Scommetto che anche tu, come la stragrande maggioranza dei tuoi amici, sei un
appassionato di giochi online! Magari vorresti giocare più spesso o più a lungo mentre i tuoi genitori non approvano che tu
stia troppo tempo al computer o con un
controller in mano. Proprio sul più bello,
quando stai per conquistare quel livello
che rincorrevi da tempo… devi
spegnere e fare i compiti (prospettiva galattica). I giochi
in rete sono davvero tanti,
divertenti, appassionanti
e non ci si rende conto
che il tempo vola, a volte si salta persino la partita di pallone o la festina con le amiche.
Invece mamma e papà
sono irremovibili
“un’ora al giorno, non
di più!”. Sai, loro si preoccupano che tu possa diventare troppo dipendente
da Internet, perché negli ultimi anni sono sempre più numerosi i ragazzi che manifestano disturbi psico-fisici creati da un
abuso della rete (fenomeno chiamato
IAD: Internet Addiction Disorder), tanto
che alcuni ospedali hanno aperto reparti
dedicati proprio alla soluzione di tale problema. Senza contare che il mondo del
web comporta una serie di rischi che è
bene conoscere per evitarli e navigare in
tutta tranquillità. Capita, però, che i genitori si preoccupino eccessivamente (bisogna riconoscerlo) perché troppo spesso
non sanno cosa stai facendo, se per esempio quel gioco che tanto ti piace è adatto
alla tua età, se sei collegato in rete con
altri giocatori che potrebbero essere adulti camuffati da adolescenti, se il contenuto è troppo violento, ecc. Insomma
un consiglio spassionato
per evitare rimproveri e
giocare in santa pace è
quello di chiedere a
mamma e papà di sedersi vicino a te e di
spiegare come funziona il gioco, chissà magari si appassionano anche loro e iniziate una
sfida familiare epocale.
In questo libretto, dedicato solo ai giochi Online, troverai utili suggerimenti e preziose informazioni per sapere
come ci si deve comportare in rete,
cosa bisogna evitare e cosa è assolutamente vietato ai minori.
ura
Buona lett
da
Pixie
4
Chi è Pixie?
ciao !
Pixie è un piccolissimo alieno che proviene dal
pianeta HOMPEIG a bordo della sua altrettanto minuscola astronave: la Upload. La sua
missione è semplice e, nello stesso tempo, difficilissima: capire se sulla Terra esiste una forma di
vita intelligente degna di entrare nella Grande Comunità Galattica delle Intelligenze Superiori
(GCGIS, in gergo). Non appena sbarca sulla Terra decide di entrare nella Rete (grazie alle sue infinitesimali
dimensioni, ovviamente) alla ricerca di tracce di
Intelligenze superiori… e qui iniziano i suoi
uploas
guai!
Una lunga serie di malintesi lo fa scontrare
con le incongruenze umane e i pericoli di un
uso inconsapevole del web, ma da essi trarrà
molti insegnamenti anche se, fino ad oggi,
non è ancora riuscito a decidere se noi umani
siamo davvero degni di essere inclusi nella GCGIS.
l’alfabeto di Pixie
Per navigare nel web spesso è necessario conoscere altre lingue, per cominciare potresti imparare la lingua di Pixie!
a b c d e f g h i l mn o p q r s t u v w x y j k z
a b c d e f g h i l m no p q r s t uvw x y j k z
? ! &% 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0
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5
Un paesaggio fantastico si stendeva
intorno a me: prati fioriti dai mille
colori, boschetti e radure ombrose, un
fiumiciattolo spumeggiante che serpeggiava verso la vallata e centinaia di
farfalle colorate che svolazzavano
qua e là.
No, non era un sogno e non ero
tornato sul mio pianeta natale, ero
ancora nella Rete, all'interno di
quell'immenso spazio digitale che
gli umani chiamano Web.
Per la precisione, alla ricerca della
famigerata prova dell'intelligenza umana, mi ero addentrato
in un Gioco di Ruolo Online.
Mi avvicinai a un ridente
villaggio, popolato di strani personaggi
vestiti di pelli ma, giunto all'ingresso, fui
fermato da due guardie piuttosto
minacciose. “Non puoi entrare qui
vestito in quel modo: tieni, metti questi”,
così dicendo mi passarono una tunica
tutta strappata e un paio di brache di un
colore indefinito a cui era fissato un
EHM...
SALVE!
6
c'erano manichini ricoperti di armature scintillanti e, alle pareti,
rastrelliere piene zeppe di armi
di ogni tipo. Già mi vedevo
vestito di una corazza di piastre
d'argento con uno spadone, no
anzi, due spadoni con l'elsa a forma di
drago: Sir Pixie da Homepeig, cavaliere
del Re!!!
Scelsi quindi con cura la mia attrezzatura e, una volta deciso diedi tutto il
sacchetto di monete al negoziante.
Questi, un omone peloso con le
braccia grandi come tronchi di quercia
mi guardò dall'alto in basso e molto
seriamente mi chiese: “E tu vorresti
comprare tutta questa roba con queste
tre monete?” “Sì – risposi io con un bel
sorriso – e se ci stà vorrei anche un
pennacchio verde sull'elmo!”
sacchettino di pelle che conteneva
alcune monete. Ringraziai i due
figuri e mi addentrai tra le
viuzze chiedendomi che fare
delle monete.
La riposta mi fu presto chiara: tutti
portavano delle spade o delle lance o
comunque armi di varia fattura, ed
erano protetti da armature più o meno
vistose. Era chiaro che non sarebbe stato
saggio girare in questi luoghi con dei
semplici vestiti di stoffa strappata, per
cui entrai in un negozio la cui
insegna recitava;
Il Guerriero imbattibile - armi e
armature per genti dure!
Il gioco cominciava a piacermi: intorno a me
Tutti gli avventori si girarono verso di
me e cominciarono dapprima a sorridere e poi a ridere sempre più forte, scambiandosi manate sulle spalle mentre io,
un po' imbarazzato, mi sentii arrossire
7
tutto: avevo detto qualcosa di sbaglia- davanti ma, all'improvviso, qualcuno
to?
disse: “È solo un cucciolo di Viverna!” e
Per farla breve uscii dal negozio con una altri risposero “Ma certo, falso allarme,
“spada di ferro arrugginito” e uno “scudo è solo un draghetto di livello 1, roba da
di legno” tra le risate e le battute dei Niubbi*, andiamocene” … e così dicendo
clienti e del negoziante. “Beh, meglio di tutti se ne andarono per i fatti loro
niente – pensai – almeno adesso ho una lasciandomi tutto solo con quel “draspada e uno scudo!”.
ghetto” di livello 1” grosso
aiutoooo
Non feci in tempo a forcome una mucca che mi
mulare questo pensiero che
guardava in modo decisasentii un gran trambusto
mente poco amichevole.
all'entrata del villaggio: “sta arrivando
“Ehm.. s-salve” dissi
u n D r a go, fa te
io; in tutta risposta
attenzione” gridava
“l'innocuo animauna donna correndo per
let to” i n iziò a
le stradine fangose del
ringhiare e a emettere
villaggio. Tutti i guerrieri si
f u m o dalle na r i c i
misero a correre e anche
gonfiando il petto. “Sei
io feci lo stesso. La
un guerriero adesso –
porta del villaggio era
pensai – fatti valere!”.
sbarrata e un folto
Alzai lo scudo davanti a
gruppo di energumeni
me e puntai la mia spada,
in armatura pesante vi si era schierato ma quello aprì le fauci ed emise uno
sbuffo di fuoco che in un nanosecondo
ridusse il mio scudo a un mucchietto di
cenere e rese la spada talmente arroventata che dovetti lasciarla cadere per
Niubbo:
non bruciarmi.
dall’inglese Newbie (letteralmente neofita)
indica una persona inesperta di un certo
contesto che mostra l'intenzione a migliorarsi.
Il termine (che viene sfruttato anche in una
grandissima quantità di varianti quali niubbo,
newb, noob, n00b, nabbo, niubie, newbbone) è
particolarmente usato nelle comunità virtuali
in rete e nei giochi di ruolo Online.
Mi diedi a una fuga rovinosa, mentre
alcuni ragazzini mi seguivano ridendo
sguaiatamente.
Eh si, cominciavo a capire che anche qui,
in questo bucolico mondo di avventu8
rieri, l'unica cosa che conta è il denaro.
Niente denaro, niente armi e armature
… e niente Sir Pixie. Sigh.
Me ne stavo seduto e sconsolato ai
piedi di un albero di mele quando fui
avvicinato da uno strano personaggio vestito con una tunica sgargiante
e un alto cappello decorato con carte
da gioco.
“Buongiorno Niubbo!- mi disse con
voce squillante – perché non vai
anche tu in cerca di Fama&
Gloria?” Alzai lo sguardo e
risposi: “Perché non ho il denaro
neces sario per co m pr ar m i
un'attrezzatura
da g uer r iero,
ecco perché”.
“O h ma per
questo c'è una soluzione: basta andare
fuori dal villaggio a
sconfiggere qualche mostro e
rivenderne pelli e corna!!” “Si ma come
faccio a sconfiggerlo?
A parolacce?”, risposi io. “Beh, in effetti
non hai proprio la stoffa dell'eroe…. Però
ci sarebbe un'altra possibilità: potresti andare al casinò
del villaggio!!”
“Al CASI cosa?” chiesi, “ Al
Casinò, un luogo dove si
scommette denaro e si
vince moltissimo denaro!!” rispose con un
sorrisetto malizioso.
Ne avevo sentito parlare del Casinò, un
posto fatto apposta
per “ s pe n na re i
polli” co n false
promesse di vincite
stratosferiche, e poi,
comunque, non avrei
potuto scommettere
niente visto che ero
senza il becco di un
9
quattrino! A queste parole il signor
“Tuttofacile” mise una mano in tasca,
ne trasse un foglietto e una cospicua
manciata di soldini dicendo: “Caro
amico, si dà il caso che io conosca un
metodo INFALLIBILE per vincere un
sacco di soldi, guarda qui: questo è un
metodo scientifico, messo a punto da
illustri studiosi di matematica per vincere al Casinò, se lo utilizzerai per me ti
presterò tutte queste monete e
me le restituirai solo
quando avrai vinto e
sarai ricco sfondato!”.
monete, ma dopo un po', reso sicuro dal
metodo infallibile, cominciai ad alzare
le mie puntate. Mi resi conto però che i
numeri del bigliettino stavano per finire
e così cominciai a chiedermi cosa avrei
fatto dopo… accidenti, questo il signor
“Tuttofacile” non me l'aveva detto. E
così presi una decisione: avrei puntato
tutta la mia vincita sull'ultimo numero
del foglietto! … Purtroppo non si rivelò
una grande idea: proprio quel
numero era sbagliato e
persi tutto!
“A c c i d e n t i !
L ' u n i co er rore del foglietto mi ha
f rega t o –
pensai - … ma
forse si deve
ricominciare da
capo, se parto dal
p r i m o n u mero
forse ricomincerò a
vincere!” L'idea non mi
sembrò così folle, ma avevo un unico
problema: non avevo più denaro!
Quel signore
mi sembrò un
po' troppo
facilone ma,
in fondo,
perché avrebbe
dovuto prestarmi
dei sold i se non
fosse stato sicuro di
riaverli? E così li accettai e
mi diressi al Casinò pieno di fiducia.
Il metodo era semplice, bastava fare
delle puntate di denaro sui numeri o sui
colori indicati dal foglietto: seguii
scrupolosamente le indicazioni e,
incredibilmente, cominciai a vincere!!
Dapprima le somme erano basse, poche
Allora tornai da “Tuttofacile” , gli
spiegai la situazione e gli chiesi altri soldi,
promettendo che non avrei giocato
l'ultimo numero. “
«Ahi Ahi figliolo – disse lui – hai già
10
perso tutto il mio denaro e non mi fido a
regalartene altro, però potremmo fare
un accordo: ti darò altre monete e se
vinci mi restituirai tutto ma, se perdi,
dovrai lavorare per me gratis per un
anno! Che ne dici?” Sentii un brivido di
pericolo ma poi pensai a tutti quei soldi
che avrei sicuramente vinto e accettai
con entusiasmo!
Avrete già capito come andò a finire: il
“magico sistema matematico” non
funzionò più, io persi tutte le monete e
dovetti tornare con la coda tra le gambe
dal mio “benefattore”.
Per adesso lavo i piatti e penso che la
prossima volta che giocherò ai Giochi di
Ruolo On line non mi farò più abbindolare dalla facile promessa di ricchezze
ma mi accontenterò di una spada di
ferro arrugginito, uno scudo di legno e
tanta voglia di avventure!
Da sei mesi lavo i piatti all'interno del
Casinò, si, proprio lì, perché il suo proprietario si rivelò nientepopòdimenoche… il signor Tuttofacile!! Eh si, ero
proprio stato beffato come un gonzo: mi
aveva aiutato a giocare sapendo perfettamente che poi non sarei più stato
capace di fermarmi e in questo modo si
era assicurato uno sguattero gratis per
un anno.
Ogni tanto valorosi guerrieri in armatura scintillante vengono a cercar
fortuna nel locale raccontando delle
loro gesta eroiche a caccia di Draghi
e Orchi: io li ascolto mentre sbrigo
le faccende e sogno di diventare, un giorno, come loro.
11
d
Come nascono i videogiochi? A chi è venuta la
prima idea? Sarà stato un papà rimasto un po'
bambino? Su You Tube c'è un interessante servizio prodotto da Discovery:
http://www.youtube.com/watch?v=iJw7mj
kufdg sono tre capitoli suddivisi in più parti
nei quali esperti, tecnici e critici raccontano
l'origine dei videogiochi. Guardali con i tuoi
genitori e parlatene insieme. Tutto ebbe inizio attorno agli anni '50 durante il periodo della guerra fredda tra Usa e
Urss, allora la gente era terrorizzata che il Presidente di
una delle due nazioni potesse schiacciare quel fatidico bottone che avrebbe fatto scatenare una guerra nucleare. Oggi schiacci freneticamente i bottoni della tua console senza paura,
perché sai che stai combattendo una guerra virtuale. Le
prime notizie risalgono alla
fine della seconda guerra mondiale, l'esercito iniziò a creare dei
programmi di simulazione per l'addestramento delle truppe. Allora la tecnologia
grafica, pur se molto primitiva, era esclusivamente nelle mani delle forze armate e solo
dopo circa 10 anni iniziò gradualmente a diventare di dominio pubblico. I primi videogio-
chi furono creati anche per simulare lo sbarco
sulla luna e una possibile guerra spaziale, oltre
che per addestrare i piloti alla guida di aerei
con esperienze di volo molto realistiche. Man
mano si affinarono le tecniche e si riuscì a progettare un ambiente tridimensionale che consentiva al giocatore di diventare protagonista,
di vedere e di interagire con tutto ciò che gli girava attorno. I progettisti impararono dal cinema a creare una buona storia fatta
di eroi e personaggi capaci di trasferire emozioni. Gli sparatutto erano considerati una forma di trasgressione e di ribellione, come lo fu il rock
and roll per la musica, ma
all'inizio non ebbero vita
facile, un gioco fu censurato dalla Germania perché utilizzava la svastica,
il simbolo del nazismo. Nel
'93 la violenza nei videogiochi divenne, negli Stati Uniti,
un caso nazionale; in Parlamento
si discusse a lungo dei rischi che potevano provocare nei ragazzi per l'eccessivo coinvolgimento; furono istituite commissioni di
controllo dell'intrattenimento informatico e in
Europa si approvò un codice di autoregolamentazione per limitare la vendita dei video-
12
giochi americani, considerati troppo violenti.
Proprio in quel periodo alcuni fatti di cronaca
nera furono condizionati dall'emulazione di
Doom, un gioco particolarmente crudo, e si
sparse il panico nelle famiglie (leggi
a pag. 19 il capitolo: E' successo anche questo). Sull'argomento nel servizio sentirai pareri diversi e contrastanti, alcuni troppo estremi, cinici
e non condivisibili, tu cosa ne pensi?
Dopo l'11 settembre 2001, con l'attentato
alle torri gemelle di New York, s'incrementò la
produzione degli sparatutto, quella triste vicenda ebbe un forte impatto sull'opinione pubblica e sulla paura di attentati o di volare tranquillamente e, chissà, forse la gente pensò di
poter esorcizzare un simile evento scaricando
la propria rabbia nel gioco. Oggi il videogioco
e le simulazioni restano sempre un metodo di
addestramento molto utilizzato dall'esercito,
anche per reclutare i giovani e arruolarli. Una
scelta che è stata molto criticata perché s'insegna ai ragazzi molto giovani, appena diciottenni, a diventare
soldati.
Le guerre del futuro saranno molto
simili a quelle dei videogiochi, la possibilità di guidare un carro armato azionando il
joystick potrebbe rischiare di coinvolgere troppo i più giovani per l'eccesso di realismo, confondendo la finzione con la realtà. Ecco perché non bisogna dimenticare che il gioco
non ha nulla a che vedere con la vita reale.
13
di cosa stiamo
parlando?
Dagli anni NOVANTA in poi l'industria dei videogiochi si è sviluppata moltissimo, tanto che nel
2007 ha superato il volume d'affari dell'industria musicale, in pratica si producono e si vendono
più videogiochi che CD. In pochi anni la tecnologia ha fatto passi da gigante riuscendo a creare
ambienti, situazioni ed emozioni strabilianti sia per il loro realismo, sia per le
possibilità di gioco proposte.
Internet ha dato un'accelerazione
consentendo di giocare online
anche con altri giocatori, rendendo il gioco ancora più avvincente e competitivo, ma
oggi pure chi gioca offline entra in rete per scambiare informazioni sui “trucchi”, vedere la classifica dei più forti e
magari chiedere aiuto, fare azioni di disturbo, scambiare oggetti, ecc. La produzione di videogiochi moderni richiede investimenti
per decine di milioni di euro e può determinare incassi per centinaia di milioni di euro. Il mercato si è potuto sviluppare così velocemente perché sono stati creati vari generi di giochi per coinvolgere e appassionare il maggior numero possibile di persone di ogni età.
I principali generi sono:
e il male è rappresentata principalmente dai
giocatori contro i mostri. World of Warcraft è
il più famoso della categoria MMORPG,
mentre per i singoli giocatori sono famosi
Fable e Final Fantasy. Ultimamente i giochi
di ruolo offrono più libertà di scelta, dando la
possibilità di giocare, per esempio, nel ruolo
del cattivo. La trama del gioco non cambia,
ma si ha la possibilità di vederlo sotto una luce
diversa. E' difficile resistere alla tentazione di
vedere cosa accade “nel mondo del male”, ma
alla fine si capisce che è meglio stare dalla
parte dei buoni. Se giochi con i MMORPG lo
saprai sicuramente, ma è comunque bene
precisare che la maggior parte sono a pagamento (e non sono proprio economici), si
trovano anche gratuiti ma spesso sono pieni di
Bug (difetti) che impediscono di procedere
nel gioco.
GIOCHI
DI RUOLO
Si suddividono in due grandi gruppi, quelli
che consentono a molti giocatori, anche
migliaia, di giocare insieme in rete
(MMORPG) e quelli che si giocano in offline
su pc o console. In un gioco di ruolo si interpreta un personaggio fantastico al quale far
compiere azioni e missioni sempre più
difficili che, man mano, lo rendono più
potente e in grado di affrontare nemici sempre
più forti. Molto comune è l'ambientazione
fantasy, con un mondo popolato da elfi, orchi,
nani, umani, ecc., dove l'eterna lotta tra il bene
14
GIOCHI DI RUOLO
GIOCHI D’AZIONE, SPARATUTTO
pixie pensa che
pixie pensa che
I giochi di ruolo
insegnano ad aver
pazienza, perché è
sbagliato volere
tutto e subito, solo imparando a
conquistare nuove armi e poteri si
può diventare più potenti. E' proprio
come accade nella vita reale, per
crescere bisogna affrontare ogni
fase della vita e saper cogliere i
giusti insegnamenti dalle difficoltà
che si presentano. Chi ha fretta di
crescere e vuole bruciare le tappe…
non cresce.
Dagli Sparatutto si
può imparare a
riconoscere i propri limiti, a migliorare la propria concentrazione e a
prendere le decisioni giuste più
rapidamente. L'eccessivo realismo
degli ambienti e dei personaggi di
questi giochi, però, li rendono molto
simili alla vita reale anche perché,
non bisogna dimenticare che nascono proprio per addestrare i militari.
Volendo scegliere è molto meglio
sparare ai mostri che a una persona
uguale a te che indossa una divisa
diversa, non credi? Nelle fiabe i
mostri sono stati creati apposta per
rappresentare le paure e i disagi dei
bambini, quindi imbottirli di piombo
non può che fare bene.
GIOCHI D'AZIONE,
SPARATUTTO
GIOCHI
DI SIMULAZIONE
Un videogioco di simulazione riproduce con
grande realismo un certo tipo d'esperienza
come, per esempio, la guida di un aeroplano,
di una macchina da corsa o di una moto in una
gara di velocità. Durante il gioco si ha la
sensazione di vivere veramente quell'esperienza perché la cura dei dettagli, i suoni, gli
effetti e la richiesta di una sempre maggiore
abilità la rendono assolutamente vera. Anche i
giochi per la simulazione di guida di veicoli
sono stati creati per addestrare veri piloti allo
scopo di migliorare la loro abilità e strategia di
guida, stessa cosa vale per i giochi di guerra e
di combattimento. Di tutt'altro genere sono
invece i “Simulatori di vita” dove è possibile
controllare l'intera vita dei personaggi (anche
Nella categoria dei giochi d'azione gli
Sparatutto sono tra i preferiti, il tema è sempre
la guerra, sia che si svolga nello spazio, negli
oceani o sulla terra ferma. Si affrontano
scontri a fuoco pazzeschi dove bisogna
cercare di uccidere il maggior numero
possibile di nemici, usando tutte le armi che si
hanno a disposizione e, naturalmente,
cercando di evitare d'essere colpiti. Nei giochi
offline ognuno sceglie il grado di difficoltà
che pensa di poter affrontare, mentre in quelli
online più recenti c'è un sistema che classifica
le capacità del giocatore e il livello di difficoltà che può affrontare per sfidare un avversario
alla sua portata.
15
SOCIAL GAMES
animali) e far loro vivere esistenze normali o
fuori dal comune. È una vera e propria vita
secondaria dove tutto è possibile. Esiste anche
il God Game nel quale il giocatore assume il
ruolo di un “Dio” dai poteri soprannaturali che
può modificare e plasmare l'intero universo
favorendo la nascita di nuove civiltà o la loro
rovina. In questo caso non si vince e non si
perde, il giocatore deve usare i mezzi che
preferisce (anche i miracoli) per mantenere il
bene o il male nel mondo.
Questi giochi si distinguono dagli altri perché
si giocano all'interno di un social network, in
pratica sono delle applicazioni di Facebook,
Twitter, ecc. Quindi si gioca solo con persone
a cui è stata data l'amicizia, con le quali c'è un
continuo scambio di richieste per recuperare
oggetti e materiali o per lanciarsi sfide che
coinvolgono un numero sempre maggiore di
giocatori. Le ragazze amano molto Mall
World, un gioco dedicato alla moda femminile
il cui scopo è quello di gestire un piccolo
atelier, ma tra i social game più famosi c'è
FarmVille (i giocatori sono ben 150 milioni!),
una fattoria virtuale nella quale tu sei
l'agricoltore che deve accudire gli animali,
coltivare la terra, seminare ortaggi e attendere
che crescano. Per esempio, ogni seme ha un
suo tempo di crescita, un costo e un guadagno,
ma se non curi la fattoria gli ortaggi marciscono e si perdono i soldi investiti. Però se hai
tanti amici di buon cuore puoi sempre sperare
che ti regalino qualcosa. Oppure, come ultima
spiaggia, per avanzare di livello puoi pagare
con soldi veri.
GIOCHI DI SIMULAZIONE
SOCIAL GAMES
pixie pensa che
pixie pensa che
Anche in questo caso i
giochi sono molto
simili alla realtà. E'
normale desiderare
di diventare un
grande pilota di Formula 1, ma non
bisogna dimenticare che una guida
pericolosa nel gioco ha come unica
conseguenza la fine del gioco, mentre
nella vita reale le conseguenze sono
molto più gravi. Simulare vuol dire “far
finta, mentire”, questo tipo di giochi può
illuderti che tutto sia possibile, ma è una
bugia.
E’ divertente giocare
in rete con gli amici,
ma per non correre
rischi bisogna dare
l'amicizia solo a chi
si conosce davvero. È anche importante
non togliere tempo allo studio per
dedicarsi a un social game e…
nemmeno bruciarsi la paghetta per
saltare un livello, ogni piccola conquista
deve essere fatta con le proprie forze, se
il social game è troppo impegnativo
meglio cambiare gioco.
16
GIOCHI SPORTIVI
GIOCHI CREATIVI
Danc
er
Se ti piace lo sport puoi divertirti provando
tanti giochi sportivi che magari dal vivo non
hai avuto la possibilità o il coraggio di
provare. Ce n’è per tutti i gusti: basket, tennis,
sci, skateboard, automobilismo, vela, freccette, golf… e naturalmente il mitico calcio.
Sono previsti sia livelli per principianti, sia
per giocatori già esperti che vogliono migliorare le proprie tecniche di gioco. Tra l'altro la
possibilità di giocare online permette di
scalare le classifiche e raggiungere le primissime posizioni mondiali, sfidando i giocatori
più forti. Un esempio per tutti riguarda il
calcio e si chiama “Pro Evolution Soccer” con
il quale puoi, oltre che allenarti, anche giocare
nella tua squadra preferita e sfidare gli amici.
È un genere che va oltre il gioco, propone
esperienze di grande creatività, capaci di
appassionare e coinvolgere intere famiglie o
gruppi di amici in modo davvero intelligente.
Non c'è nulla di prestabilito, tutto si può
esplorare e creare, l'unico limite è l'immaginazione. Due tra gli esempi di maggiore
successo sono Little Big Planet e MineCraft.
Nel primo si entra nei panni di un pupazzetto
chiamato Sackboy (o Sackgirl) e si parte per
un'avventura fantastica: quella di creare un
nuovo mondo. Dopo aver visitato Little Big
Planet, costituito da 8 capitoli di storia (La
Savana, la Metropoli, i Templi, ecc.) e
raccolto le “bolle premio”, si cominciano a
creare scenari, territori, oggetti, personaggi
bizzarri, vestiti, costumi, musiche, trabocchetti, per costruire un livello di gioco
totalmente nuovo. E poi… puoi condividere il
tuo capolavoro online per far divertire tanti
altri giocatori. Pensa che in rete ci sono
centinaia di migliaia di livelli
giocabili realizzati
da altri autori.
MineCraft è un
altro divertentissimo gioco creativo,
anche in questo
caso lo scopo è
inventare un nuovo mondo ma la
struttura è com-
GIOCHI SPORTIVI
pixie pensa che
Molti appassionati di
sport possono migliorare le proprie
reali prestazioni con
questo tipo di giochi.
Anche i più esperti trovano pane per i
loro denti e riescono ad aumentare le
capacità di coordinazione e… anche a
utilizzare i muscoli visto che con le
nuove tecniche di Motion Sensor si
eseguono veri e propri movimenti di…
“ginnastica video ludica”.
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pletamente diversa. Si parte da uno scenario
casuale molto primitivo e si inizia cercando
materiali (legno, ferro, pietra, ecc.) per
costruire utensili e armi di difesa, produrre
provviste, costruirsi una casa e sopravvivere,
anche con l'aiuto di lupi che imparerete ad
ammaestrare, fino addirittura ad esplorare
anche l'Inferno.
GIOCHI D’AZZARDO
pixie pensa che
La legge vieta i giochi
d'azzardo ai minorenni per proteggerli
dai gravi rischi a cui
possono andare
incontro come, per esempio, scommettere più di quanto ci si possa
permettere. Il gioco d'azzardo produce
una forma di eccitazione che porta alla
dipendenza, proprio come accade con la
droga o con l'alcol. Dammi retta, non hai
bisogno del gioco d'azzardo, per
divertirti ci sono tanti altri giochi e sport
in grado di darti soddisfazione per le tue
capacità e non per la fortuna o sfortuna
del momento.
GIOCHI CREATIVI
pixie pensa che
La creatività sia un'abilità straordinaria,
un valore impagabile
che offre grandi vantaggi in ogni aspetto
della vita, aiuta ad essere più intuitivi, a
produrre buone idee e a facilitare
qualsiasi tipo di attività, non solo
artistica. E' molto stimolante affrontare
questi giochi insieme a un amico o col
papà ci si diverte di più e, confrontandosi, si sviluppa meglio la creatività.
LE APP
Utili o giocose, le App (abbreviazione di
«application», inventata da Apple) hanno il
compito di semplificare la vita delle persone,
renderla più divertente, comoda o pratica. Si
scaricano dal web, si installano direttamente
sullo smart phone (o sul tablet) e possono
essere gratuite o a pagamento (in questo caso
serve il consenso dei genitori).
Le più scaricate, sono
Facebook (per collegarsi al social
GIOCHI D'AZZARDO
Slot machine, poker, scommesse sportive,
roulette, gratta e vinci e molti altri, fanno parte
della categoria “Giochi d'Azzardo”. Sono tutti
giochi accessibili in rete, ma assolutamente
vietati ai minorenni perché richiedono
l'impiego di soldi veri; giocare d'azzardo
infatti significa scommettere denaro su un
determinato risultato. Eppure sempre più
ragazzi dai 10 ai 19 anni riescono ad aggirare i
divieti e, secondo una recente indagine,
giocano più volte la settimana sviluppando
una dipendenza molto preoccupante.
18
network più famoso del mondo), Google maps
(in pratica un navigatore gratuito), Skype (per
parlare gratis con gli amici), Shazam (che
riconosce una canzone ascoltandone le note),
WhatsApp (per inviare sms gratis) e una serie
di giochi. Ecco, appunto, i giochi: avrai
sicuramente sentito parlare di Angry Birds, la
App-rivelazione con un miliardo di download
in un solo anno, magari ci stai giocando
proprio in questo momento. Con una fionda,
lanci i tuoi uccellini arrabbiati contro i maiali
verdi, posizionati all'interno di varie strutture,
e li distruggi per vendicarti del fatto che hanno
rubato tutte le tue uova! C’è poi il mitico
«Plants VS Zombies», in cui devi fermare
l’invasione dei mostri facendo crescere un
esercito di piantine «da guerra» e il recente
«My singing Monsters» con dei simpaticissimi mostriciattoli canterini che compongono
melodie davvero accattivanti. Ogni giorno ne
escono di nuove, ...ma attenzione a non
diventarne schiavi!
e' successo
anche questo!
Incredibile storia: in Inghilterra un
bimbo di 5 anni è stato lasciato
incustodito dai genitori davanti al
computer e in pochi minuti ha perso
50.000 sterline (circa 62.000 euro) su un
sito di gioco. Colin Cochrane, appassionato
di scommesse finanziarie e titolare di un
account su Spreadex, un sito di financial
betting (dove è possibile scommettere
sull'andamento delle azioni e dei listini
delle borse di tutto il mondo) aveva lasciato
il figlio davanti al pc a giocare. Forse per un
banale errore il bimbo di cinque anni ha
piazzato scommesse (tutte perdenti) per
50.000 sterline nell'arco di pochi minuti
sulle quotazioni di oro, argento e petrolio.
La vicenda a prima vista potrebbe far
sorridere, ma fa riflettere sull'importanza
della tutela dei minori su internet.
LE APP
Giudizi controversi: la violenza
nei videogiochi è spesso oggetto di
giudizi contrastanti, c'è chi sostiene
che possano influenzare negativamente le giovani menti dei ragazzi e chi
invece afferma che possono ispirare azioni
criminali solo in chi non ha tutte le rotelle a
posto. Questi sono due casi sui quali
l'opinione pubblica si è divisa: il 20 aprile
1999, in Colorado, alla Columbine High
School due ragazzi, armati di bombe, fucili
e pistole, hanno trucidato tredici persone,
ne hanno ferite ventitre e poi si sono tolti la
vita emulando il gioco Doom, uno “sparatutto” particolarmente violento, diventato
in poco tempo molto popolare in tutto il
mondo. Nel 2004, in Inghilterra il diciassettenne Warren Leblanc è stato condannato
per aver ucciso un amico seguendo lo stile
efferato del suo gioco preferito: Man Hunt,
vietato ai minori di 18 anni e censurato da
molti Paesi, tra cui l'Italia. Nel corso del
processo la madre di Warren sostenne che il
ragazzo era ossessionato dal gioco.
pixie pensa che
Le App ti permettono
di giocare direttamente dal tuo smart
phone, quindi
ovunque tu sia.
Sull’autobus, all’oratorio, in automobile mentre vai in gita coi genitori ... a
scuola. Tutto questo è bello, sì, ma se
invece di isolarti dal mondo ti guardassi
intorno potresti scoprire che proprio
accanto a te, sull’autobus, c’è la biondina di terza C che ti piace tanto; che i
tuoi amici dell’oratorio stanno giocando
a pallone; che il panorama fuori dal
finestrino è fantastico e che stare attenti
a scuola porta sempre a prendere buoni
voti. Insomma: va bene video-giocare,
ma non esagerare, è molto più divertente
giocare.... e basta!
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non esagerare !
Non dedicare tutto il tuo tempo libero
ai videogiochi.
Ti è mai capitato di farti coinvolgere da un
videogioco tanto da rinunciare a uscire
con gli amici, saltare gli allenamenti del
tuo sport preferito, dimenticarti di fare
merenda, svegliarti durante la notte
perché ti è venuto in mente come raggiungere un livello di gioco, essere distratto a
scuola? Speriamo di no, ma se ti dovesse
succedere devi sapere che questi sono tra i
principali sintomi di un malessere che
medici e studiosi ritengono essere una
vera dipendenza da videogiochi.
Per affrontare e risolvere questo
problema è stato aperto, nel
2009 all'Ospedale Policlinico “Il Gemelli” di
Roma, il primo ambulatorio ospedaliero italiano specializzato
nella dipendenza da
Internet. In pochi
anni sono stati
trattati centinaia di
casi e l'80% è
costituito da giovanissimi tra gli 11
e i 23 anni. È un fenomeno in continuo
aumento che desta
non poca preoccupazione perché si
traduce in cattivi risultati a scuola, sovrappeso causato dalla sedentarietà, scarsa
concentrazione, tendenza all'isolamento,
conflitti con i genitori e frequenti crisi
d'ansia.
Siamo certi che per te i videogiochi siano
solo uno svago e niente più, ma se in
alcuni momenti ti accorgi che stai esagerando col gioco tieni presente che è bene:
È buona abitudine fare pause ogni 15
minuti, durante le quali dovresti
guardare oggetti distanti almeno 6 metri,
così riposi i muscoli degli occhi che
restano contratti nel corso del gioco.
Per non rischiare un eccessivo isolamento sfida i tuoi amici, giocando
insieme ci si può confrontare ed è più
divertente.
Lascia spazio anche ad
altre attività “reali” come
lo sport e gli incontri con
gli amici.
Se sei con gli
amici non isolarti
per dedicarti al gioco che hai scaricato
sul tuo cellulare.
Non saltare mai
un pasto, rimandare un impegno o,
ancor peggio, andare
a dormire tardi perché
non vuoi smettere di giocare.
Come vedi si tratta di regole molto semplici e di buon senso che puoi concordare con
i tuoi genitori. L'obiettivo è quello di
evitare un abuso, non di vietarti di giocare
con i videogiochi che hanno il pregio di
migliorare abilità manuali e mentali come
l'immaginazione, la capacità di distinguere tra finzione e realtà, il sapersi calare in
un ruolo, ecc.
20
lo sapevi che ...
Il gioco d'azzardo online è vietato ai
minorenni
2 adolescenti su 5 sono convinti che
puntare qualche euro per una partitina a
poker sul web sia un passatempo del tutto
legale. Invece se non hai almeno 18 anni
non puoi giocare “a soldi” su Internet.
Eppure il numero di ragazzi che aggirano il
divieto è molto alto: secondo il sondaggio
realizzato da Skuola.net, il 68% dei minori
ha giocato almeno una volta online contro il
54% degli adulti.
ne. Generalmente si scaricano con le App,
servono per localizzare strade e punti di
interesse, ma anche la posizione degli
amici. Può succedere che li scarichi senza
volerlo perché non fai caso all'opzione di
geolocalizzazione che è spesso inclusa nel
servizio o nel gioco che stai utilizzando.
Sappi che rendono sempre nota la tua
posizione perché aggiungono le tue
coordinate geografiche a tutto ciò che
pubblichi in Internet. Così ti trasformano,
per citare le parole di Francesco Pizzetti,
Presidente dell'Autorità Garante, in “un
Pollicino che ha in tasca il suo sacchetto di
sassolini bianchi che escono uno ad uno per
segnarne gli spostamenti.” I malintenzionati, con un semplice navigatore satellitare,
tengono d'occhio i ragazzi che vogliono
infastidire e sono in grado di stabilirne, in
qualsiasi momento, l’esatta posizione (con
errori di pochi metri). Il Child Exploitation
and Online Protection Centre (CEOP)
spiega che: “se volete utilizzare applicazioni con sistemi di posizionamento, ricordatevi di utilizzare le opzioni di privacy ed
escludere chiunque non conosciate dai
vostri contatti”.
I giochi online non costano poco
Hai mai fatto due conti per sapere cosa
spendi per giocare online? A volte ci si
fa ingannare da un prezzo che sembra basso
e si accetta di pagare 5, 10 euro o anche più.
Per esempio, conosci Urban Rivals? È un
gioco affascinante che ti permette di sfidare
migliaia di persone in tutto il mondo, ma
l'unico modo per avere i crediti è comprarli.
Non ti sembrano troppi 3 euro per acquistare 9 carte virtuali (20 crediti)? Forse no se
fossero sufficienti 20 crediti, ma per
diventare più forte hai bisogno di sempre
più crediti e quindi continui ad acquistarli.
Se poi li comperi tramite il telefono (magari
quando non sono in casa i tuoi genitori)
costano ancora di più. Questo non significa
che devi smettere di giocare, ma non è
neanche giusto usare tutta la paghetta e
forse di più, non credi? Meglio allora
scegliere un gioco che abbia solo un
piccolo costo iniziale e che non ti chieda
altro denaro per acquistare oggetti, bonus,
ecc.
Il logo PEGI Online ti dice se il
gioco è sicuro
Quando entri in un sito per partecipare a un gioco online, fai sempre attenzione
che ci sia il logo PEGI Online, lo trovi in
home page. Questo logo protegge i minori e
garantisce che in quel sito non ci siano
contenuti poco adatti alla tua età, non
trattano temi violenti, scene di nudo,
linguaggio volgare, gioco d'azzardo e non
promuovono droghe, alcool o tabacco. Va
bene anche il logo PEGI OK, è un'etichetta
creata per i piccoli giochi online.
Se hai uno smartphone la tua
privacy è a rischio
È comodo navigare in Internet con il
tuo cellulare, ma gli smartphone mettono
seriamente a rischio la tua privacy, soprattutto a causa dei servizi di geolocalizzazio-
21
per non perdere la rotta
i consigli che ti guidano verso un gioco sicuro
Uno dei tuoi compagni di gioco
online si comporta male,
inganna, usa un linguaggio
volgare? Puoi segnalarlo al fornitore del gioco o bloccarlo e non permettergli più di giocare su quel sito. In ogni caso
parlane sempre con i tuoi genitori.
la legge che difende il diritto d'autore.
Usa un nick name di fantasia per
creare il tuo nome online.
Proteggi il tuo gioco con una
password difficile, usa almeno 8
caratteri composti con lettere,
numeri e simboli, mescola lettere
minuscole e maiuscole. Non inserire mai il
tuo nome e, soprattutto, non svelare la tua
password a nessuno, devi conoscerla solo
tu e i tuoi genitori.
In rete non devi mai pubblicare
informazioni personali come
l'indirizzo di casa e il tuo numero
di telefono, fai attenzione anche
quando chatti perché potresti dare,
involontariamente, il nome della scuola o
altre indicazioni importanti per essere
rintracciato. Evita anche di pubblicare le
tue foto.
Se vuoi incontrare un amico
conosciuto online parlane con i
tuoi genitori, loro sanno cosa fare
per evitare che tu faccia brutti
incontri.
Non giocare o scaricare i giochi
“piratati”, senza licenza, è contro
22
Link
http://www.youtube.com/watch?v=fwJB4g2xuxw
http://www.youtube.com/watch?v=LZqF6psG8lg
spot realizzati da AAMS (Amministrazione Autonoma
Monopoli di Stato) e Polizia di Stato e delle
Comunicazioni sui rischi da scommesse e giochi online.
http://www.skuola.net/is/gioco-online/regole-giocoresponsabile.html
dal sito skuola.net le regole del gioco responsabile.
http://www.skuola.net/news/scuola/gioco-on-linepolizia-postale.html
dal sito skuola.net “1 ragazzo su 10 gioca online con i
soldi. E tu?”
http://www.datamanager.it/news/trendmicro/indagine-sui-pericoli-della-rete-i-ragazzi
Risultati di una ricerca indipendente sui pericoli della rete
per i ragazzi.
http://www.yayoye-giochi.com/giochi-per-due/
esempi di mini-giochi da fare in rete.
http://www.pegionline.eu/it/
la tutela dei minori e i codici di sicurezza.
http://www.poliziadistato.it/pds/giovanissimi/main.htm
i consigli della Polizia di Stato
http://www.assopoker.com/poker-legale/gioco-onlinebimbo-di-5-anni-perde-62000-in-pochi-minuti-11157
http://it.wikipedia.org/wiki/Massacro_della_Columbin
e_High_School
http://inchieste.repubblica.it/static/replocali/inchieste/includes/inchiestenav.html?iframeUrl=http%3A%2F%2Ftv.repubblica.it%2Fcoperti
na%2Fmio-figlio-prigioniero-dei videogiochi%2F84697%3Fvideo&inchiesta=%2Fit%2Frepubb
lica%2Frepit%2F2012%2F01%2F27%2Fnews%2Fle_nuove_dipe
ndenze-25923523%2F
video inchiesta di Repubblica sulla dipendenza da
videogiochi
23
stampato su carta ecologica “revive natural Offset”
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