Atti Parlamentari
— 17923 —
Camera dei Deputati
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
RESOCONTO STENOGRAFIC O
166 .
SEDUTA DI MARTEDÌ 26 LUGLIO 195 8
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GERARDO BIANCO
IND I
DEL VICEPRESIDENTE ALDO ANIAS I
E DEL PRESIDENTE LEONILDE IOTT I
INDICE
PAG .
PAG .
Missioni
17925, 1798 0
Assegnazione di progetti di legge a
Commissioni in sede legislativa .
Disegni di legge :
(Assegnazione a Commissione in sede
referente)
(Trasferimento dalla sede referente
alla sede legislativa)
(Trasmissione dal Senato)
1792 5
1797 9
1792 6
1801 9
modificazioni, del decreto-legge 6
giugno 1988, n . 185, recante assegnazione all 'ENEA di un contribut o
per l'anno 1988, a titolo di anticipazione sul contributo globale per i l
quinquennio 1985-1989 (2990) .
PRESIDENTE
. . 17980, 17982,
17986, 17987, 17990, 17991,
17997,
CICERONE FRANCESCO (PCI)
CORSI UMPERTO (DC), Relatore
Sottosegretario d i
Stato, per l'industria il commercio e
l'artigianato 17982, 17986, 17991, 17998
RODOTÀ STEFANO (Sin . Ind .) . 1799 1
SCALIA MASSIMO (Verde)
. . . . 17989, 17992
TAMINO GIANNI (DP) . . 17983, 17992, 17993
VESCE EMILIO (FE)
. . . . . . 17998
RAVAGLIA GIANNI,
Disegno di legge di conversione :
(Autorizzazione di relazione orale)
.
Disegno di legge (Discussione e approvazione) :
S . 1090 . — Conversione in legge, con
18034
17983 , 17985 ,
17992 , 17993 ,
17998 , 17999
17982
17981, 17985 ,
1799 1
Atti Parlamentari
Camera dei Deputat i
— 17924 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
26
LUGLIO
1988
PAG.
PAG .
Disegno di legge di conversione (Deliberazione ai sensi dell'articolo 96-bis, terzo
comma, del regolamento):
S. 1116 . — Conversione in legge, con
modificazioni, del decreto-legge 1 0
giugno 1988, n . 195, recante disposizioni in materia di scrutini e d
esami per assicurare la regolare
conclusione dell'anno scolastic o
(approvato dal Senato) (3029) .
PRESIDENTE
18003, 1800 4
GALLONI GIOVANNI, Ministro della pub 18003
blica istruzione MAllUCONI DANIELA (DC), Relatore
18003
18022, 18023, 18025, 18027, 18028, 18029 ,
18030, 18032, 18033, 1803 4
ARTIGLI ROSSELLA (PSI)
1802 9
AUGELLO GIACOMO SEBASTIANO (DC)
17949,
1795 3
BALBO LAURA (Sin . Ind.) . . . . 18030, 1803 2
BASSI MONTANARI FRANCA (Verde)
1802 5
BENEVELLI LUIGI (PCI)
1802 8
BERNASCONI ANNA MARIA (PCI)
1796 1
1802 7
BERSELLI FILIPPO (MSI-DN) 1803 3
CASTAGNETTI PIERLUIGI (DC)
DEL DONNO OLINDO (MSI-DN) 17934, 17937 ,
17938, 1794 0
1802 9
DE LORENZO FRANCESCO (PLI)
DONAT-CATTIN CARLO, Ministro della sa 17967, 17971, 1797 6
nità
DUTTO MAURO (PRI)
17976, 1802 1
1803 2
FACCHIANO FERDINANDO (PSDI)
(DC)
1796 5
FRONZA CREPAZ LUCIA
GARAVAGLIA MARIAPIA, Sottosegretari o
di Stato per la sanità . . . . 18021, 1802 3
1792 7
MODUGNO DOMENICO (FE)
1795 4
ORLANDI NICOLETTA (PCI)
PERANI MARIO (DC)
17980
PROCACCI ANNAMARIA (Verde)
1795 7
RODOTÀ STEFANO (Sin . Ind.) . . 17944, 1803 2
RUTELLI FRANCESCO (FE) . . . 17937, 17938 ,
17939, 17940, 18022, 1802 3
TAMINO GIANNI (DP) . . 17930, 17934, 1802 6
Disegno di legge (Discussione e approvazione) :
S . 1116 . — Conversione in legge, con
modificazioni, del decreto-legge 1 0
giugno 1988, n . 195, recante disposizioni in materia di scrutini e d
esami per assicurare la regolare
conclusione dell'anno scolastic o
(approvato dal Senato) (3029) .
PRESIDENTE . . 18007, 18009, 18011, 18012 ,
18014, 1801 5
CASTAGNETTI GUGLIELMO (PRI)
1801 2
GALLONI GIOVANNI, Ministro della pub blica istruzione
18009
GUERZONI LUCIANO (Sin . Ind .)
1801 4
PROCACCI ANNAMARIA (Verde)
1801 1
RALLO GIROLAMO (MSI-DN) . . . 18010, 1801 1
SANGIORGIO MARIA LUISA (PCI)
1801 4
VITI VINCENZO (DC), Relatore
1800 8
Proposte di legge :
(Assegnazione a Commissione in sede
referente)
(Autorizzazione di relazione orale)
(Trasferimento dalla sede referente
alla sede legislativa)
(Trasmissione dal Senato)
1797 9
1803 4
1792 6
1801 9
Ministro della difesa :
(Trasmissione di un documento)
. . 1792 6
Per lo svolgimento di una interrogazione :
1803 5
PRESIDENTE
VALENSISE RAFFAELE (MSI-DN)
1803 5
Sull'ordine dei lavori :
PRESIDENTE
17980
Votazione segreta di disegni di legg e
Interrogazioni, interpellanze e mozioni :
(Annunzio)
1803 5
Mozioni concernenti l ' AIDS (Seguit o
della discussione) :
PRESIDENTE . . 17927, 17930, 17934, 17937 ,
17938, 17939, 17944, 17949, 17954 :17957,
17961, 17965, 17967, 17978, 18019, 18021,
SEDUTA PRECEDENTE N .
1799 1
Votazioni segrete
Ordine del giorno della seduta di domani
1803 5
Adesione di una firma ad una mozione . . . . . . . . . . . . . . . . . 1803 6
165 —
DI LUNEDÌ
25
LUGLIO
198 8
Atti Parlamentari
— 17925 —
Camera dei Deputati
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
La seduta comincia alle 9,40.
MICEL EBNER,
Segretario, legge il pro-
cesso verbale della seduta del 21 luglio
Se non vi sono obiezioni, rimane cos ì
stabilito.
(Così
1988 .
(È approvato).
VII
rimane stabilito)
Commissione (Cultura):
«Disposizioni sul dottorato di ricerca»
(con parere della I, della III, della IV,
della V, della VI e della XI Commissione) .
(2926)
Missioni .
PRESIDENTE . Comunico che, ai sens i
dell'articolo 46, secondo comma, del regolamento i deputati Raffaele Costa, Fracan zani, Gitti e Zoso sono in missione per inca rico del loro ufficio .
Assegnazione di progetti di legg e
a Commissioni in sede legislativa .
PRESIDENTE . Ricordo di aver pro posto nella seduta di ieri, a norma del
comma i dell 'articolo 92 del regolamento,
che i seguenti progetti di legge siano deferiti alle sottoindicate Commissioni perma nenti in sede legislativa :
Se non vi sono obiezioni, rimane cos ì
stabilito.
(Così
IX
rimane stabilito)
Commissione (Trasporti):
«Modifiche all 'articolo 1 della legge 6
agosto 1954, n. 721, concernente l 'istituzione del fondo scorta per le Capitanerie d i
porto» (2914) (con parere della V Commis-
sione).
Se non vi sono obiezioni, rimane cos ì
stabilito.
(Così
XI
rimane stabilito)
Commissione (Lavoro) :
nanziamento del Servizio sociale internazionale» (approvato dal Senato) (3052) (con
«Integrazione dell'articolo 352 del test o
unico delle disposizioni concernenti lo sta tuto degli impiegati civili dello Stato, approvato con decreto del Presidente dell a
Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3» (2915 )
parere della I, della V e della XII Commissione) .
(con parere della I e della IV Commissione) .
III
Commissione (Esteri) :
S . 386 — Senatori MALAGODI ed altri : «Fi-
Atti Parlamentari
Camera dei Deputat i
— 17926 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Se non vi sono obiezioni, rimane cos ì
stabilito .
26
LUGLIO
198 8
concernente la disciplina della professione
di mediatore» (519) .
(Così rimane stabilito)
Se non vi sono obiezioni, rimane così
stabilito.
Trasferimento di progetti di legge
dalla sede referente alla sede legislativa .
PRESIDENTE . Ricordo di avere comunicato nella seduta di ieri, a norma del
comma 6 dell'articolo 92 del regolamento ,
che le sottoindicate Commissioni permanenti hanno deliberato di chiedere il trasferimento in sede legislativa dei seguenti
progetti di legge, ad esse attualmente assegnati in sede referente :
II Commissione (Giustizia):
S . 301-421-622 — Senatori CASTIGLIONE
ed altri ; BATTELLO ed altri ; Disegno di legg e
d'iniziativa del Governo : «Nuova disciplina
dei provvedimenti restrittivi della libertà
personale nel processo penale» (approvati,
(Così rimane stabilito)
XI Commissione (Lavoro):
ed altri: «Norme sull'abolizione
dei limiti di età per la partecipazione ai
pubblici concorsi» (155); PARLATO: «Elevazione del limite di età per la partecipazion e
a pubblici concorsi» (539) ; CALVANESE ed
altri: «Modifica dei requisiti generali per
l'ammissione ai concorsi della pubblic a
amministrazione» (789) (la Commission e
ha proceduto all 'esame abbinato).
AMODEO
Se non vi sono obiezioni, rimane cos ì
stabilito.
(Così rimane stabilito)
in un testo unificato, dal Senato) (2709) ;
TASSI ed
altri: «Nuove norme in materia d i
tribunali della libertà» (694) ; GARGANI :
«Nuove norme sui provvedimenti restrittivi della libertà personale e sui provvedi menti di sequestro» (732) ; NICOTRA ed àttri :
«Nuove norme in materia di libertà personale» (770) ; PEDRAllI CIPOLLA ed altri : «Par tecipazione dei difensori ai confronti tr a
coimputati e tra coimputati e testimoni »
(1323) ; TRABACCHI ed altri : «Abrogazion e
dell'articolo 225-bis del codice di procedura penale concernente l 'interrogatorio
di polizia senza la presenza del difensore»
(1354) ; FINOCCHIARO FIDELBO ed altri : «Revisione della disciplina relativa ai provvedi menti restrittivi della libertà personale »
(1356) (la Commissione ha proceduto
all 'esame abbinato) .
Se non vi sono obiezioni, rimane cos ì
stabilito.
(Così rimane stabilito)
Per consentire alla stessa Commissione
di procedere all 'abbinamento richiest o
dall'articolo 77 del regolamento, è quind i
assegnata in sede legislativa anche la pro posta di legge GEI ed altri: «Modifica de i
limiti di età per l'ammissione ai pubblic i
concorsi» (2689) (con parere della I Commissione), vertente su materia identica a
quella contenuta nei progetti di legge sopraindicati .
Trasmissione
del ministro della difesa .
PRESIDENTE . Il ministro della difesa,
con lettera in data 21 luglio 1988, ha tra smesso copia del verbale della riunione de l
28 giugno 1988 del Comitato per l 'attuazione della legge 22 marzo 1975, n. 57, con cernente costruzione e ammodernament o
dei mezzi navali della marina militare .
X Commissione (Attività produttive):
BIANCHINI ed altri : «Modifiche ed integrazioni alla legge 21 marzo 1958, n. 253,
Questo documento sarà trasmesso all a
Commissione competente .
Atti Parlamentari
— 17927 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Seguito della discussion e
di mozioni concernenti l'AIDS .
PRESIDENTE . L 'ordine del giorno reca
il seguito della discussione delle mozion i
De Lorenzo ed altri n . 1-00075 ; Modugn o
ed altri n. 1-00094 ; Tamino ed altri n . 1 00155 ; Berselli ed altri n . 1-00160 ; Rutelli
ed altri n. 1-00161 ; Rodotà ed altri n . 1 00165 e Augello ed altri n . 1-00166 concernenti l'AIDS.
Proseguiamo la discussione sulle line e
generali delle mozioni, cominciata nell a
seduta del 19 luglio scorso .
È iscritto a parlare l'onorevole Modugno, che illustrerà anche la sua mozione n .
1-00094 . Ne ha facoltà .
DOMENICO MODUGNO . Signor Presidente, onorevoli colleghi, signori del Governo, io farò al ministro della sanità cento
domande . Credetemi, non è una provocazione! Voglio solo dare al Governo l'opportunità di spiegarsi e dare a noi ed al paes e
la possibilità di comprendere comporta menti e ritardi assolutamente ingiustificati.
Signor ministro, non le sembra pazzesc o
che il professor Robert Gallo abbia detto a
Stoccolma che l'Italia prende sottogamba
il problema dell'AIDS ?
Un ormai noto sondaggio dell 'agenzi a
Pragma e dell'agenzia Inda ci dice ch e
l'opinione pubblica italiana è sconcertata
dalla mancanza di un'autorevole informa zione pubblica. Di questo lei si sente responsabile? Non ritiene che i ritardi de l
Governo, ed in particolare del Ministero
della sanità, abbiano favorito la diffusion e
del virus nel nostro paese? Non le sembra
che la commissione ministeriale per la
lotta all'AIDS non solo sia stata costituit a
con grave ritardo, ma abbia anche lavo rato con intollerabile lentezza?
Come sono stati spesi i 35 miliardi pro venienti dall 'assestamento del bilanci o
1987 e disponibili dal 29 ottobre dell o
scorso anno? Come sono stati spesi i 1 0
miliardi che derivano dai fondi in economia dell'anno passato, che sono disponi bili dal 22 gennaio di quest'anno?
È il Ministero in grado di dire come ver-
Camera dei Deputati
26
LUGLIO
198 8
ranno esattamente spesi i 100 miliardi ch e
la legge finanziaria del 1988 ha destinato a
questo problema ?
L'Istituto superiore di sanità ha chiest o
10 miliardi per la sorveglianza e lo studi o
del fenomeno AIDS ; se questa cifra è stata
data, come è stata spesa ?
È in grado di dire il ministro della sanit à
quanto le regioni hanno stanziato e spes o
per combattere l'AIDS? Per quale motiv o
non si è ancora ritenuto opportuno coordinare le varie iniziative che gli enti local i
stanno conducendo in questo settore ?
L'assessore alla sanità della region e
Friuli, Luigi Manzon, ha denunciato la
mancanza di riferimenti certi, lo scoordinamento e l'inaccessibilità a finanziament i
già stanziati . Come intende il Governo ovviare a questi problemi ?
Per quale motivo i sei miliardi stanziat i
nel gennaio dell'anno scorso per la ricerc a
non sono ancora stati assegnati? È sicur o
che destinarli a più centri avrebbe significato, come lei ha dichiarato, lottizzarli ?
Nella primavera dello scorso anno l'Istituto superiore di sanità e 30 centri univer sitari ed ospedalieri hanno programmat o
un piano di ricerca sull 'AIDS; non ritien e
che questi esperti possano dire meglio d i
lei come spendere i soldi stanziati ?
Lo sa che le università di Pavia e Genov a
hanno acquisito risultati importantissimi ,
riconosciuti dai massimi esperti mondiali ?
Non crede che il caso italiano, per i suo i
stretti collegamenti con il fenomeno dell a
droga, necessiti ricerche che in altri paes i
già vengono svolte?
Non ritiene assurdo il fatto che l'Itali a
non faccia parte del pool mondiale per l o
studio del vaccino contro l'AIDS ?
Quanti sono i sieropositivi nel nostr o
paese, visto che il suo Ministero ne h a
dichiarati all 'Organizzazione mondiale
della sanità 50 mila, mentre sarebbero al meno quattro volte di più?
Secondo le sue indicazioni la campagn a
ministeriale di prevenzione avrebbe dovuto favorire comportamenti sessuali più
casti ed una maggiore profilassi . Non le
sembrano queste indicazioni eccessivamente generiche? Come è possibile che per
Atti Parlamentari
— 17928 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
la campagna di prevenzione siano state
scelte solo agenzie italiane? Quali son o
stati i criteri seguiti nella selezione, considerando che la somma stanziata per l a
campagna di prevenzione è relativamente
limitata e che i tre quinti di questa sarann o
utilizzati per messaggi rivolti indistinta mente a tutti? Per quale motivo il Minister o
non ha scelto un target mirato? Perché lei
non ha sentito il dovere di intervenir e
quando la RAI ha deciso di non trasmettere gli spot sull 'AIDS di «pubblicità progresso»?
Per quale motivo la lettera informativ a
destianta a tutte le famiglie italiane non è
ancora partita, pur essendo pronta dal settembre dell'anno scorso? Sulla base d i
quale valutazione si è preferito sceglier e
come interlocutore la famiglia e non, a d
esempio, il mondo della scuola? Lo sa ch e
il Governo della Finlandia ha spedito a
tutti i giovani al di sotto dei 22 anni una
lettera informativa sull'AIDS con allegat o
un preservativo ?
Considerando che a Milano si registr a
un sieropositivo ogni 30 persone compres e
tra i 18 e i 40 anni e che a Roma se n e
registra uno ogni 135 persone tra i 25 e i 29
anni, il Ministero della sanità intende pro porre piani particolari per le grandi aree
metropolitane ?
Il senatore Zito, presidente della Commissione sanità del Senato, ha dichiarat o
che si ha l'impressione che sussista u n
notevole scarto tra l ' urgenza, le soluzion i
ed un'adeguata risposta al problema : di
questo lei si sente responsabile ?
Il direttore dell 'osservatorio epidemiologico del Lazio, professor Perrucci, h a
dichiarato che i veri ostacoli sono rappresentati dalla mancanza di volontà politic a
e che, per evitare l'infezione in Italia, si f a
poco o niente . Come controbatte lei, signo r
ministro, a questa grave dichiarazione ?
Sempre il professor Perrucci ha dichiarat o
che non si vuole avviare un progetto d i
educazione sessuale nelle scuole . E comunque un dato di fatto che la campagn a
di prevenzione per le scuole trova ostacol i
enormi . Non le pare che questo sia u n
atteggiamento irresponsabile? E davver o
convinto che parlare nelle scuole di AIDS
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
198 8
voglia dire necessariamente parlare di
rapporti anali ?
Che valutazione dà delle statistiche che
ci dimostrano l'incidenza della drog a
nell'età scolare e quindi ci suggeriscono l a
necessità di utilizzare la scuola quale fondamentale canale di prevenzione? Non l e
sembra che l'educazione sessuale nell e
scuole costituisca un tabù dovuto ad una
impostazione culturale di parte e faziosa?
Non le sembra ridicolo l'aver consultato
l'istituto superiore di sanità prima di deci dere di utilizzare il termine «preservativo »
nella campagna di prevenzione? Lei h a
dichiarato che i preservativi sono relativa mente sicuri : da dove ha ricavato questa
sua convinzione ?
L'Organizzazione mondiale della sanit à
ha lanciato un invito a non avere rapport i
sessuali non protetti se non si conosce l o
stato di sieropositività dei partners: com e
intende raccogliere questo invito ?
Secondo quanto emerso dal convegn o
internazionale di Londra, svoltosi nel mes e
di marzo di quest'anno, la trasmissione de l
virus per via eterosessuale deve rappresen tare il punto focale di ogni campagna d i
prevenzione : come intende recepir e
questo messaggio? Come giustifica l'atteg giamento, sostanzialmente assenteista, te nuto dal suo Ministero in occasione del
summit di Londra?
È ormai dimostrato che le malattie veneree moltiplicano il rischio di infezione
da HIV : il Ministero della sanità come h a
affrontato questo problema?
Intende il ministro tentare il coordina mento di tutte le associazioni che a titol o
volontario stanno operando in questo settore?
Il professor Aiuti è l'unico italiano chiamato dal professor Gallo a far parte de l
laboratorio mondiale per la ricerca de l
vaccino contro l 'AIDS. Non crede che l a
sua esclusione dalla Commissione ministeriale sia stato un gravissimo errore? No n
crede che questa esclusione sia motivat a
soltanto da questioni personali? Non cred e
che i motivi personali siano assolutament e
inconciliabili con questioni di tale importanza?
Atti Parlamentari
— 17929 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Lei ha dichiarato che Aiuti si sente Napo leone : lei, signor ministro — mi scusi —
chi si sente? Lo sa che esistono validissimi
ricercatori italiani che lavorano all'estero
e che potrebbero essere richiamati in Italia?
Le sembra giusto che un centro com e
quello del Policlinico di Roma lavori sotto
la spada di Damocle della mancanza de i
reagenti necessari per fare analisi? Al con vegno di Stoccolma il giudice Michae l
Kirby, della Commissione internazional e
dei giuristi, ha dichiarato che la richiest a
dei certificati obbligatori è una disposizione inefficace. Lei, signor ministro, no n
sembra essere d'accordo . Perché ?
Nella sua circolare n . 14 del febbraio d i
quest'anno si legge che «i dati anagrafic i
del soggetto sieropositivo devono esser e
tali da renderlo inconfondibile all'intern o
dell'indagine». Non le sembra che questa
sia una vera e propria schedatura? Non
ritiene che la schedatura dei sieropositivi l i
allontani dalle strutture sanitarie ?
Non ritiene opportuno emanare una cir colare con la quale si stabiliscano periodic i
controlli per il personale sanitario e para sanitario che opera nei reparti frequentat i
dai malati di AIDS e dai sieropositivi? No n
ritiene opportuno dotare questi reparti ,
come già richiesto dai lavoratori, di materiale monouso ?
Esiste una sproporzione notevole tra l e
strutture disponibili e il numero di malat i
curati con ricovero rispetto a quelli curat i
in day hospital. Come intende aumentare l e
strutture di day hospital ?
Alcuni esperti, ad esempio il professo r
Visco, ritengono necessarie alcune misur e
alternative, tra le quali la creazione d i
alcune case-alloggio . Non crede che queste
riuscirebbero a diminuire la pression e
sugli ospedali ?
L'assessore Scaglione, della region e
Campania, ha chiesto lo sblocco dei fond i
da parte del Ministero della sanità pe r
ammodernare i reparti di malattie infettive e per avviare una campagna regionale
di prevenzione. Per quale motivo questi
fondi sono bloccati ?
Visto che le forme di contagio dell'AIDS
sono tali da escludere qualunque pericolo
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
198 8
derivante da contatto con sieropositivi su l
posto di lavoro, non ritiene, signor ministro, che una campagna di informazion e
servirebbe anche a ridurre le discriminazioni attuate da numerosi imprenditori ?
Non le pare insultante l'aver rifiutato
l'incontro con le associazioni degli omosessuali per il fatto che, secondo lei, quest i
sono pervertiti? Non le pare fuori luogo,
oltre che ingiusto, il chiedere agli omosessuali di riconoscere di essere categorie a
«rischio»? Come giudica quanto affermat o
dal presidente dell 'ordine dei medici italiani, professor Parodi, secondo il quale
non esisterebbero categorie a «rischio »
bensì comportamenti rischiosi ?
Per quali motivi si ritiene non opportun a
la distribuzione gratuita di siringhe ai tos sicodipendenti? Come intende intervenir e
il Ministero per contenere il triste fenomeno dei sieropositivi che in numer o
sempre maggiore vengono respinti dall e
strutture sanitarie?
Dal 1985 al 1987, nelle carceri italiane i
detenuti si sono sottoposti volontaria mente a 100.603 test; ben 17.937 sono risul tati positivi. Quali servizi ha garantito o
intende garantire il Ministero della sanit à
nell'effettuazione di questi controlli? Intende il Ministero della sanità coordinars i
con il dicastero di grazia e giustizia per un
programma di controllo e di prevenzione
nelle carceri? Non ritiene opportuno mettere a disposizione gratuita dei detenuti i
preservativi ?
Quali iniziative intende prendere il su o
Ministero, di concerto con quello della di fesa, per attuare una campagna di prevenzione tra i giovani di leva? Come giudic a
quanto ha fatto il generale Di Donna, ch e
ha messo gratuitamente a disposizione dei
soldati i preservativi ?
L'associazione italiana per la lotta
all'AIDS ha dichiarato, in una audizione al
Senato, che nel nostro paese non esiste u n
piano globale di prevenzione . Che cos a
risponde a questa accusa? Come intend e
affrontare il problema dei falsi negativ i
che emergerebbero dalle analisi dei tests
ELISA ?
Ritiene che i cittadini italiani siano sufficientemente garantiti dal rischio di con-
Atti Parlamentari
Camera dei Deputat i
— 17930 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
tagio per trasfusione? Perché non è stat a
avviata una campagna volta a favorire l a
trasfusione autologa ?
Nell'ultimo convegno nazional e
sull'emofilia è emerso che circa il 30 per
cento dei 10 mila emofiliaci italiani è diventato sieropositivo per le continue trasfusioni ; come giudica questi dati ?
Per quale motivo non ha risposto , alla
stragrande parte delle interrogazioni presentate da tutti i gruppi su questo argo mento ?
Vista l'assoluta inerzia del Governo, è
ancora convinto che l'AIDS lo prende sol o
chi se lo va a cercare ?
Ritiene che il suo atteggiamento nei confronti di questo problema sia compatibil e
con la carica di ministro della sanità? (Ap -
plausi dei deputati del gruppo federalist a
europeo).
PRESIDENTE . È iscritto a parlare l'onorevole Tamino, che illustrerà anche la sua
mozione n . 1-00155 .
GIANNI TAMINO . Credo sia difficile u n
dibattito pacato su questi temi, se si tien e
presente la campagna di disinformazion e
e ghettizzazione avviata fin dal moment o
in cui ci si rese conto della diffusione dell a
malattia nel mondo, in particolare, negl i
Stati Uniti .
Intorno alla malattia si è creato un alon e
di mistero, forse proprio perché alle sogli e
del 2000 sembrava impossibile che vi potesse essere un virus rispetto al quale l a
nostra medicina risultava impotente . Eravamo abituati dalla propaganda della medicina ufficiale a ritenere che ormai tutt e
le malattie potevano essere sconfitte con la
scienza e la tecnica di cui era in possess o
l'uomo tecnologico moderno .
Pensavamo che ormai non ci fossero pi ù
problemi, che tutto potesse essere vint o
con i farmaci, con i vaccini e che, comunque, ad ogni malattia si potesse trovare u n
rimedio, se non subito, certo in poco
tempo . Questa è stata l'ideologia di un a
medicina basata non tanto su logiche di
conoscenza e prevenzione delle malattie ,
quanto di cura farmaceutica e clinica dell e
malattie stesse, in un'ottica che ha portato
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LUGLIO
198 8
allo sviluppo di un enorme giro di affari, d i
un vero e proprio business di quella che è
oggi la cura delle malattie .
In questo contesto l'apparire dell 'AIDS
ha creato incredulità e sconforto. Propri o
per questo si è cercato di considerare l a
malattia come qualcosa che riguardass e
soltanto qualche particolare categoria di
persone. Così, all'inizio vi fu la criminalizzazione degli omosessuali, soprattutto ne i
paesi anglosassoni ; così, in Europa prima e
in Italia dopo, si pensò che il problema no n
ci toccasse e potesse riguardare tut t'al più
qualche omosessuale anglosassone di pas saggio in Italia .
Così non è stato ; si è riscontrato anzi ch e
il diffondersi della malattia è stato molto
più rapido di quanto si potesse pensare:
questa infatti non riguardava solo gli omo sessuali, che erano inizialmente l'unica ca tegoria considerata a rischio, ma anch e
altre persone che automaticamente vennero definite a rischio per ghettizzarle, iso larle e far credere che la maggioranza
della collettività non fosse collegabile alla
malattia, per rendere così maggiorment e
infamante il fatto stesso di averla . Così,
quando ci si accorse che la malattia si dif fondeva fra i tossicodipendenti, si cominciò a parlare di un'altra categoria a rischio, di un 'altra categoria di persone da
respingere, di un settore di società da met tere al bando, da ghettizzare ; un po' com e
quando nel medio evo alcune categorie d i
persone, ad esempio le prostitute, eran o
costrette ad usare vestiti particolari, magari ad appendersi campanelli, e non pote vano avvicinarsi al cerchio delle mura
della città .
Il ministro della sanità ha concepito all o
stesso modo le categorie a rischio : un
«qualcosa» da tenere fuori dalla società ,
fuori dalle «mura» della nostra civiltà ,
questa nostra civiltà fatta di medicinali e di
cliniche, dove l'AIDS metteva tutto in sub buglio. La prevenzione non fa business e
quindi non interessa. La prevenzione delle
malattie è un concetto sancito dalla legg e
di riforma sanitaria ma, senza aver ma i
applicato questo aspetto della legge n . 833 ,
l'unico obiettivo del ministro è quello d i
riformarla .
Atti Parlamentari
— 17931 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Da tutto ciò si evince che allorquando s i
scopre di essere impotenti nei confronti d i
una certa malattia, che può essere affrontata con la sola arma efficace disponibile ,
quella della prevenzione, qualcuno pens a
sia meglio considerarla come qualcosa ch e
non ci riguarda ed etichettare alcun i
gruppi di persone con la definizione di «categorie a rischio» .
Si è andati avanti per anni seguend o
questa logica e così, mentre negli altr i
paesi del mondo si avviavano campagne d i
informazione e prevenzione, da noi si discuteva su come fare le campagne senz a
realizzarle . Si stanziavano i fondi, ma no n
li si utilizzavano e nel frattempo, mentr e
noi, anzi voi discutevate, la malattia si diffondeva nel nostro paese in maniera molt o
più rapida che nel resto d'Europa . Abbiamo perciò questo triste primato : uno
degli ultimi paesi nei quali la malattia è
comparsa è diventato quello che registr a
uno dei tassi più rapidi di accrescimento
tra i paesi occidentali !
Come spiegare questo fatto, se non co n
la mancata assunzione di precise responsabilità da parte di quelle autorità ch e
avrebbero dovuto garantire interventi opportuni, sapendo che gli unici possibili
sono l ' informazione e la prevenzione ?
Mentre si continuava a parlare di «categorie a rischio» — cioè di una malatti a
«che se la prende chi la vuole», che è com e
dire solo chi è fuori dalle «mura» dell a
civiltà — ci si rendeva conto che la malattia si diffondeva parecchio per via eterosessuale, al punto che a Milano (come
molti colleghi hanno già ricordato) nell a
fascia d 'età compresa fra i 14 e i 40 anni (i n
quella fascia nella quale si può pensare s i
concentri il maggior numero di rapport i
sessuali) una persona su trenta sarebbe sie ropositiva .
Se applicassimo questo concetto alla no stra Assemblea, dovremmo concludere
che almeno una ventina di persone i n
quest'aula è sieropositiva . Certo, può darsi
che qui valga la «legge romana», per cui c e
ne sarebbero soltanto quattro, però —
come dire, signor ministro? — sulla base d i
queste statistiche anche nella compagin e
governativa qualcuno potrebbe essere sie -
Camera dei Deputati
26
LUGLIO
198 8
ropositivo . Certo, tutti sappiamo che le statistiche sono quella cosa per la quale, se s i
mangiano in media due polli a test a
all'anno, ciò non significa che tutti ne man gino davvero due, ma che magari qualcuno ne mangia dieci ed altri nessuno . Ciò
non toglie che l'esempio è tale da farci
capire che la logica secondo cui la malatti a
viene considerata appannaggio di categorie socialmente reiette e da tenere ai
margini della società è assolutamente sba gliata e perdente sul terreno della sua diffusione . La malattia riguarda tutti noi e
con essa dobbiamo avere la capacità e i l
coraggio di convivere, così come facciamo
con tutte le altre malattie. Non esistono
malattie cattive e meno cattive : le malatti e
sono degli avvenimenti che hanno un a
eziologia ben precisa, delle cause ben precise, un decorso ben preciso ed esiti possi bili e noti .
L'AIDS è una di quelle malattie ch e
hanno un esito tra i peggiori, ma non è
certo l'unica malattia, tra quelle che colpi scono l'uomo, che ha un esito probabilmente mortale .
Nei confronti di questa malattia la
stampa e la televisione hanno usato logiche (parlando di «nuova peste» e di «un tori») che ci riportano al medio evo, a i
periodi bui, in cui non si conoscevano l e
cause delle malattie ed allora le si attribui vano ad un volere soprannaturale, tendente a colpire chissà quali peccat i
dell'umanità.
Così Reagan ha strumentalizzato l a
malattia nel suo paese e coì ha fatto le i
nel nostro, signor ministro, non rendendo un servizio al paese e dando prov a
di essere un ministro della sanità che no n
si preoccupa di intervenire su eventi sanitari rilevanti al fine di dare le migliori
risposte possibili in difesa della società .
Infatti, le uniche risposte da dare dove vano essere quelle di una corretta informazione del problema per far conoscer e
alla collettività nel suo complesso le precauzioni alle quali attenersi ; infine, sarebbe stato opportuno promuovere campagne mirate di informazione e prevenzione per fasce sociali e di età, al di fuor i
da logiche ghettizzanti, con l'obiettivo di
Atti Parlamentari
- 17932 —
Camera dei Deputat i
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO
intervenire in maniera adeguata con i
fondi a disposizione .
Come lei sa, signor ministro, l'Italia, e i n
particolare il suo ministero, hanno ricevuto dure critiche sia a Londra, sia a Stoc colma: a Londra perché non è andat o
alcun ministro, a Stoccolma perché si è
detto che l ' Italia non si impegna adeguatamente nella lotta all'AIDS . Ed è grave che
nel nostro paese si sia registrato una crescita più elevata nel numero dei sieropositivi e della malattia nel suo complesso
rispetto a quella di altri paesi .
Per queste ragioni crediamo che l'oper a
condotta dal suo ministero sia stata errat a
ed inefficiente . A suo tempo, in occasion e
dello stralcio nella legge finanziari a
(quando discutemmo di questi problemi) ,
denunciammo che la logica era quella di
usare i fondi a disposizione per la creazione di strutture ospedaliere al fine di iso lare i malati dalla società. Invece i malati d i
AIDS devono essere curati, nei limiti dell e
nostre capacità di intervento, per garantire loro il miglior decorso possibile dell a
malattia . Da questo punto di vista è molt o
importante l 'intervento psicologico, pe r
non far sentire il malato isolato dalla socie tà, ma una persona come tutte le altre e
soprattutto per dargli la voglia di lottar e
contro la malattia . Come per tutte le malat tie, infatti, questa si è rivelata la miglior e
medicina anche per l'AIDS . Non è cert o
isolando i malati e rendendone impossibile
il ricovero che il problema si risolve. Nelle
strutture ospedaliere — lo sappiamo bene
— i malati e anche i sieropositivi vengon o
respinti e ciò non consente loro di rafforzare la propria capacità di reazione all a
malattia .
Occorre invece che i malati e i sieropositivi possano accedere a strutture aperte ,
adeguate, in condizioni di non isolamento .
Del resto — come credo lei ban sappia ,
signor ministro — questo è il metodo adot tato in altri paesi . In Svezia, ad esempio ,
esistono centri per sieropositivi aperti a
tutti e questo fa sì che i sieropositivi no n
abbiano paura di rendere esplicita la propria condizione .
Al contrario, da noi si conducono campagne di tipo terroristico che hanno attri-
198 8
buito al malato anche colpe e peccati. Il
malato è stato considerato come un soggetto da respingere e lo stesso è avvenut o
per i sieropositivi : così i soggetti colpit i
sono stati indotti a nascondere la propri a
condizione e ciò peggiora la possibilità d i
contenere l'espondersi della malattia .
Quando invece il sieropositivo è accettato e convive in maniera naturale con gli
altri (come qualunque altra persona ch e
sia portatrice o affetta da una malattia) ,
egli può manifestare la propria condizion e
senza problemi, perché ciò non comport a
limitazioni alla sua vita sociale . Nel nostro
paese assistiamo invece a casi di vero e
proprio razzismo, addirittura nei con fronti di bambini sieropositivi e ciò pon e
l'Italia ai margini delle società civili .
Non si riesce inoltre a comprendere, s e
non ricorrendo alla logica che ho prim a
descritto, come mai la famosa campagna
televisiva di prevenzione (che in qualche
modo lei stesso, signor ministro, aveva cer cato di mettere in piedi già alla fine de l
1986) non sia ancora decollata, a metà de l
1988 . I soldi ci sono e non sussiste quind i
un impedimento di natura finanziaria . S i
sono sentite dire però cose ben strane e
cioè che la campagna non sarebbe decollata perché i messaggi da lanciare eran o
poco confacenti al suo modo di pensare o
al modo di pensare di alcuni settori de l
Governo, nel senso che non si riteneva
opportuno diffondere l'informazion e
sull'uso dei profilattici o preservativi . I n
proposito, signor ministro, non capisc o
quale problema vi sia nell'usare il termin e
preservativo invece di profilattico . Questo
è davvero incomprensibile, anche perché
le due parole non sono etimologicamente
molto diverse .
Oggi si è passati da una campagna che
inizialmente interessava solo individui a
rischio, cioè gli omosessuali ed i tossicodi pendenti, ad una capagna che mette sotto
accusa (come abbiamo visto in alcuni spot
pubblicitari presentati a Cannes) la libertà
dei rapporti etero sessuali . Come si è visto
in un famoso spot premiato a Cannes ,
viene effettuata l'identificazione dei rapporti liberi con l'assunzione della malatti a
stessa . Si verifica di nuovo l'associazione
Atti Parlamentari
— 17933 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
peccato-punizione-malattia-AIDS. Questa
associazione è una delle peggiori, è terroristica : chi fa l'amore poi potrà morire .
Questo tipo di informazione, questa logica terroristica, evidentemente non possono essere accettate . Mi auguro che no n
trovi spazio all'interno delle nostre campagne quello che si è visto in altri paesi ; e
non baso le mie accuse su campagne che
non ho visto, ma faccio semplicement e
riferimento a quanto si è visto a Cannes . Al
di là di qualsiasi valutazione di caratter e
morale, è necessario che nel nostro paese
si facciano delle campagne mirate nell e
scuole a particolari fasce sociali d'età, utilizzando i vari mezzi a disposizione (i giornali e la televisione) in modo da comuni care alla gente un messaggio molto semplice : l'AIDS è solo una malattia ; una malattia come tante altre che, per quanto n e
sappiamo, ha una causa ben precisa : un
virus . Forse vi sono altre concause che agiscono insieme al virus; questo non lo sappiamo ancora ed è un argomento che dev e
essere approfondito dalla ricerca scienti fica.
Dal momento che si tratta di una malattia come tutte le altre, nessuno pu ò
essere criminalizzato, né come sieropositivo né come ammalato. Ognuno è libero ,
nella nostra società, di tenere i comporta menti sessuali che ritiene più confacenti ,
purché questo non crei problemi di convivenza con gli altri e sia fatto nell'ambit o
della convivenza civile . In attesa di soluzioni che portino ad una possibilità di gua rigione, l'unico modo per contenere la ma lattia consiste nell'adottare un comporta mento che permetta di prevenirla . Tale
condizione si può realizzare oggi, nel cas o
di rapporti sessuali con partners che non s i
conoscono adeguatamente, attravers o
l'uso del profilattico . Questo dice l'organizzazione mondiale della sanità, e quest o
devono dire le campagne d ' informazione
nel nostro paese .
Inoltre, dal momento che vi è una notevole diffusione della malattia nel nostr o
paese attraverso l'uso di siringhe infette, è
necessario trovare il modo per impedir e
che il contagio avvenga per tale via . Anch e
a tale riguardo esiste una possibilità di pre -
Camera dei Deputati
26
LUGLIO
1988
venzione mediante l'utilizzo delle siringhe
monouso, eventualmente con il sistem a
dell'ago retrattile, che non consente di uti lizzare più di una volta la stessa siringa; e
la siringa abbandonata non rappresenterebbe più un possibile strumento di trasmissione del contagio .
Signor ministro, le domando per quale
motivo fino a adesso non siano state omo logate siringhe monouso che ditte italiane
e straniere si sono dichiarate pronte a pro durre solo se il Ministero della sanità n e
effettua l'omologazione? E una volta dat a
l'omologazione, cosa impedisce di garantire che le siringhe monouso siano vendut e
a prezzi controllati e calmierati, in mod o
che non vi sia interesse a comperare siringhe diverse? Cosa impedisce, anzi, d i
diffondere gratuitamente siringhe monouso tra le categorie a rischio, come i tos sicodipendenti? Ciò costituirebbe un vantaggio non solo per la lotta contro l'AID S
ma anche per quella contro l'epatite viral e
che miete molte vittime nel nostro paese .
Sappiamo bene infatti che l 'epatite si è
maggiormente diffusa proprio grazi e
all'aumento del consumo di droga .
In ogni caso è evidente che sarebbe necessario attuare una diversa politica sani taria rispetto al problema delle tossicodipendenze. Anche qui occorre collocars i
fuori dalle logiche della ghettizzazione d i
categorie emarginate, da tenere ai margin i
della società civile . Occorre invece prendere atto che questo è un problema reale
che va affrontato in maniera concreta e
quindi trovare le vere cause che inducon o
un numero sempre più rilevante di giovani
a ricorrere all 'uso di droghe pesanti .
Quando parlo di droghe mi riferisco essen zialmente all'eroina o ad altre drogh e
iniettabili che determinano una dipendenza, sia fisica sia psichica del soggetto ,
tale da rendere difficile l 'uscita dal cosiddetto «tunnel» . Ma l'uscita dal «tunnel »
non dipende soltanto dal singolo individuo
che vi entra, bensì dalla società che lo cir conda, dalle strutture che ne possono permettere l'uscita . Se le strutture non ci
sono, se la società tende a ricacciare l'indi viduo nel «tunnel», qualunque sforzo è de l
tutto inutile : queste sono le poche cose di
Atti Parlamentari
— 17934 —
Camera dei Deputati
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO
buon senso che il ministro ed il Govern o
avrebbero dovuto fare in questi anni .
Per quale motivo invece si sono determi nati colpevoli ritardi? Per quale motivo si è
cercato esclusivamente di diffondere opinioni moralistiche e terroristiche nei confronti dell'AIDS? Per quale motivo si è
modificata la commissione nazional e
AIDS, in una maniera che lascia molto per plessi? Per quale motivo, poi, tale commissione non è stata integrata da rappresentanti del Ministero di grazia e giustizia e
del Ministero della pubblica istruzione ,
visto che il problema è di informazione e d i
interventi nelle aree maggiormente a rischio? Sappiamo, ad esempio, che nell e
carceri il problema ha assunto delle dimensioni rilevanti, anche a causa di u n
errore commesso da tempo . Noi riteniamo
infatti che i reati relativi alla tossicodipen denza non debbano essere perseguiti penalmente evitando così la carcerazione ai
tossicodipendenti . Il carcere infatti non è
in grado di evitare che tali soggetti commettano nuovi crimini né, tantomeno, d i
impedire l'uso della droga : siamo tutti a
conoscenza della larga diffusione dell a
droga nelle carceri italiane .
Vorrei fare un'ultima considerazion e
su questo problema . Signor ministro,
come ella ben sa sia l ' Organizzazion e
mondiale della sanità sia il recente convegno tenutosi a Stoccolma hanno chiara mente stabilito che occorre impedire l'obbligatorietà del test AIDS anche all'interno delle carceri o, peggio, prim a
dell'espletamento di concorsi di assunzione . Questo tipo di schedatura è inconcepibile ed inaccettabile . Diversa invece è
la possibilità di conoscere la propria con dizione di sieropositività o di sieronegatività per chi lo desidera . Ma questa libert à
di scelta sarà tanto maggiore e tanto pi ù
sviluppata quanto più si diffonderà u n
modo di pensare e di agire collettivo e
sociale di non rifiuto, di non ghettizzazione dei sieropositivi. Bisogna che la società accetti anche chi ha avuto la sfortuna di essere colpito da una malattia par ticolarmente grave, non dimenticando
che ognuno di noi, nel corso della propri a
vita, ha certamente avuto dei malanni .
1988
PRESIDENTE . Onorevole Tamino, il
tempo a sua disposizione sta per scadere .
GIANNI TAMINO . Concludo, signor Presi dente, con un invito, rivolto anzitutto a i
colleghi, affinchè si arrivi alla formulazione di una risoluzione unitaria da parte
di tutti coloro che rifiutano la logica dell e
crociate contro categorie che magari taluni considerano «immorali», e contro set tori della società che taluni reputano «di versi» rispetto al proprio modo di conce pire la morale stessa ; una risoluzione ch e
impegni il Governo ad avviare immediata mente effettive campagne di informazion e
e prevenzione (a partire dalle scuole), attraverso la stampa ed i mezzi di comunica zione, così da garantire il contenimento
della malattia e nello stesso tempo fornir e
ai sieropositivi ed ai malati la possibilit à
reale di gestire la propria vita senza sentirsi discriminati .
Mi auguro che il ministro voglia assicurare al più presto la diffusione dei mezz i
reali di prevenzione (come i profilattici e l e
siringhe monouso), che dovranno esser e
disponibili ed acquistabili anche nelle or e
notturne, magari utilizzando macchinett e
automatiche per la loro distribuzione i n
qualunque zona del nostro paese (Ap-
plausi) .
PRESIDENTE . È iscritto a parlare l'onorevole Del Donno, che illustrerà anche l a
mozione Berselli n . 1-00160, di cui è cofirmatario.
OLINDO DEL DONNO . Signor Presidente ,
onorevoli colleghi, signor ministro, l 'emergenza AIDS non va né sottovalutata n é
drammatizzata .
Si tratta di un fenomeno particolarmente delicato ed insidioso che induce i l
Movimento sociale italiano a richieder e
che il problema sia affrontato con realismo e con politiche le più appropriate e
specifiche, sia a livello collettivo che individuale.
Noi affermiamo immediatamente la nostra contrarietà a qualsiasi forma di schedatura di massa . che avrebbe come unico e
Atti Parlamentari
Camera dei Deputat i
— 17935 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
deleterio effetto quello di creare il meccanismo perverso della discriminazion e
nelle assunzioni lavorative e nei licenzia menti nonché di dar luogo a forme tragiche di isolamento . Le schedature i n
Italia costituiscono sempre un precedente ,
ed è doloroso constatare che, prima di giu dicare un individuo e rendersi conto di ciò
che ha compiuto effettivamente, si vada a
consultare la scheda . Se egli è schedato ,
incomincia subito a formarsi il pregiudizi o
che non si tratti di una persona a posto .
Nessuna schedatura quindi, in nessun a
forma e per nessun motivo .
Riteniamo invece doverosa ed indispensabile una politica scientifica di informazione meditata e comprovata . Indubbiamente l'AIDS può essere evitato a livell o
individuale e collettivo, se si adottano cau tele e si assumono precisi impegni di prevenzione e profilassi . Signor ministro, lei è
stato terribilmente attaccato quando, riferendosi a tali forme individuali di cautela,
si è riferito ad esse non soltanto in sens o
semplicemente politico, ma anche etico e
morale. A chi dice che lei abbia rispost o
con presunzione, rispondo con la parola d i
Dante: «Lascia pur grattar dov'è la rogna».
Ci riferiamo, in particolare, al coordina mento ed alla sorveglianza sulle fonti d i
rischio, all'indagine epidemiologica sulla
popolazione e sui soggetti maggiormente
esposti, sulle scelte dei metodi di laborato rio, sulla preparazione del personale, sull e
strutture idonee . Ma le misure specifiche e
le impostazioni tecniche degli intervent i
debbono essere definite — è bene ripeterl o
— nel contesto di una politica unitaria ,
elaborata con il massimo di informazione
e di sperimentazione .
Nel campo della medicina i sillogismi
sono sempre difettivi ; la prassi, l'esperienza e la vita ci insegnano che in quest i
casi tutto deve nascere dall'esperienza .
L'esperienza, madre di saggezza e di sapienza !
Occorre una politica che si faccia carico
innanzi tutto dei diritti delle persone, e non
— caro e simpatico collega Tamino —
della libertà di azione che, attualmente ,
non è più quella conosciuta nel Medioevo
26
LUGLIO
198 8
(cioè la capacità di fare una cosa e il su o
contrario) ; ora la libertà consiste nel la sciarsi guidare dalla ragione, escludend o
l'irrazionale . La volontà non può esser e
determinata da alcuna forma demagogic a
di pensiero o di azione .
Naturalmente, noi elimineremo qualsiasi forma di criminalizzazione categoriale, qualsiasi distorisone e qualsiasi pre testo per scandali sempre facili — e n e
abbiamo avuto sentore nei giornali —
nella tenuta civile della nostra società .
La mozione presentata dal gruppo de l
Movimento sociale italiano-destra nazionale impegna il Governo ad intensificare e
a rendere efficienti gli sforzi su due pian i
complementari : l'azione preventiva e
quella terapeutica .
Con riferimento alla prima, un buon
passo avanti è stato compiuto con l 'introduzione di test anti-AIDS, che dal prossim o
agosto saranno obbligatori in Francia pe r
tutti i donatori di sangue . Nel campo dell a
prevenzione è sempre necessario far opera
di persuasione presso le categorie più
esposte al rischio (gli omosessuali e i tossi codipendenti) perché applichino su se
stessi la prevenzione, riducendo al minim o
la promiscuità e l'elevato numero di rapporti .
Questi insegnamenti, sui quali ha insistito anche il ministro, appaiono certamente laceratori di ben costrutti orecchi ,
ma non di anime ben formate al l'etica e al
dovere morale sia dei cittadini sia dell o
stesso Stato (anche se si dichiara laico) .
L'impegno di carattere pubblico e sociale ha suscitato polemiche che divampano già da qualche tempo in ordine all a
procedura ed alla sostanza . Il tema, si sa, è
scottante, ed è urgente attuare aggiornamenti informativi e educativi, nonché interventi realistici sull'emotività .
Le diamo atto, signor ministro, che ,
stanziando una cinquantina di miliardi, le i
ha recato un contributo materiale, al quale
si debbono però aggiungere i contribut i
dello spirito, poiché in nessun campo ,
come in questo, tutto dipende non sol o
dalla libertà, ma anche dalla volontà educativa e coercitiva, capace di controllare s e
stessa .
Atti Parlamentari
— 17936 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Questo male è stato definito la peste de l
secolo ; non le somiglia molto, ma ne porta
con sè la negra immagine, a causa del con tagio e dello sbocco finale : «la fredd a
morte e la tomba ignuda» . La tendenza a
scivolare nei binari del timore e del ma cabro incanto aumenta l'orrore, abbandonando la gente alle più retoriche, e a volt e
anche tragiche manifestazioni ed associazioni mentali di paura .
Intorno al l'AIDS si è venuto creando u n
alone sacro di fatalità e di misticità che
suscita timore ed orrore, non affrontabile
con armi ragionevoli e concrete .
Il male è una sentenza di morte e, conseguentemente, di eternità ; ed il fatto ch e
si innesti quasi di diritto nei processi vitali
della procreazione, ci riporta quasi senz a
volerlo al chicco di grano, descritto dal
Vangelo, il quale, solo se sepolto nell a
terra di morte, rinasce rifiorente in meravigliosa spiga. Anche per questo la Chiesa
americana con sollecitudine materna si è
chinata sopra la famiglia degli omosessuali, i più esposti a questo processo d i
disfacimento .
Il malato appare portatore non solo d i
un contagio, ma anche di un messaggi o
nuovo, inedito, intravisto in enigmate da
Platone, quando affermava che la vita
viene dalla morte, nel ciclo eterno dell'intercambio : la vita dalla morte, la morte
dalla vita .
La stessa atmosfera trascendente in cui
viene collocata la triste storia del male è
affidata all'emozione dell 'eticità e dell a
fisicità sublimata . Un giornale ha reclamizzato questa malattia con un profilo
ambiguo ed evanescente : un sorriso dolcis simo, una sensazione mistica, una bellezz a
che spunta e si perde, corrosa, ridotta a
forme trasparenti e scheletriche dall'angelo della morte .
La distorsione trascendente della fisicit à
è una delle caratteristiche primarie dell a
fantasia intorno alla morte, perché ci riporta, quasi per la forza stessa di gravità ,
ad una vita mistica, ad una vita morale ,
etica, anche se assume gli aspetti di una
vita umbratile dopo la morte .
Ma proprio per il destino ignoto che la
circonda, aumenta la paura, aumenta lo
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
1988
sgomento per questa malattia : si sa di mo rire ; e solo chi non sa, non muore, diceva i l
poeta . Il male va e non può dire che finisc a
anche se giunge al pozzo di Giacobbe .
Sulla via dei rimedi si incontrano, signo r
ministro, ostacoli difficili da eliminar e
perché il sentimento un po' si identific a
con il nostro modo di essere, di agire e d i
pensare. Lo ribadiscono costantemente
tutti i giornali, che accusano il sentiment o
religioso di considerare l 'omosessualit à
come una delle più detestabili aberrazioni
sessuali, che gridano vendetta davanti a
Dio. È vero che fin dai tempi antichi l'omosessualità è stata additata al pubblico
come vituperio ; gli omosessuali sono stat i
ripudiati come i lebbrosi e sono stati emar ginati e cacciati dalla società come can i
tignosi . Infatti, presa nella sua entità oggettiva, l'omosessualità costituisce indubbiamente un abominevole disordine morale e, come tale, è condannato anche dalla
Bibbia . Il Levitico, nel capo XVIII, al para grafo 22, recita: «Non ti accosterai ad u n
uomo come ad una donna perché è un a
abominazione . Se uno pecca con un maschio come se questo fosse una donna ,
ambedue hanno fatto una cosa esecranda;
siano perciò puniti di morte ambedue, per ché hanno compiuto u n'azione scellerata ,
e il loro sangue sia sopra di essi» .
Oggi, grazie al progresso della scienz a
medica, della genetica e della psicologia
siamo in grado di discernere il disturb o
psicologico e la sofferenza dal marchio del
peccato ; ed oggi la comunità ecclesiale
(questo sia detto per chi vuole intendere e
per chi accusa con leggerezza la Chiesa )
non chiama più l 'omosessuale peccatore ,
ma dichiara serenamente che, dal punto di
vista della colpevolezza morale, egli risponde solo per quella porzione di libert à
che effettivamente possiede al momento i n
cui pone in essere l'azione omosessuale.
È la libertà della volontà che misura l a
responsabilità, e la Chiesa dice: ved i
quanta libertà è rimasta in quell'uomo :
non accusarlo ma, come il buon samaritano, chinati sopra di lui e cerca di guarirlo .
L'atteggiamento antiscientifico comporta la nostra prima reazione di difesa
Atti Parlamentari
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Camera dei Deputat i
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
per assicurarci una immagine razionale e
comprensibile dell'evento che incombe e ci
assilla, in modo da poterlo concettualmente assimilare, metabolizzare e smaltire . A livello di senso comune si cercan o
anche esempi nella passata esperienza, e, a
livello di informazione culturale e di divul gazione scientifica, si cercano pietre di
paragone nella prammatica e famosa Hi-
storia magistra.
Si formula così anche il paragone con l a
peste, definita infirmitas inaudita, di cui
non c'è traccia nella memoria storica dell a
gente medievale, così come nella nostr a
memoria oggi non c'è traccia del male ch e
incombe . Il paragone mantiene il suo valore anche se si fa riferimento all'area esotica donde la nuova malattia trae origine .
La peste bubbonica e polmonare del '300,
per intenderci quella descritta dal Boccac cio, veniva dall'Asia, dove era rintanata
come epizoozia, peste dei topi, ancor
prima che come epidemia, peste tragica mente umana .
L'AIDS viene dall'Africa, dove il «mal e
magro» (chiamato così per l 'imponent e
perdita di peso) assomiglia tanto alla cachessia da nutrizione e inazione, propri a
delle popolazioni affamate del terz o
mondo . In una visione apocalittica da mil lenarismo biologico i futurologi parlano d i
peste del 2000 . È stato riprovato (e ci siamo
riferiti alla laicità dello Stato) il vescovo d i
Termoli, il quale ha dichiarato che tra i
modi di prevenire l'AIDS vi è anche l a
purezza, cioè l'astinenza . Conveniamo in
pieno, senza timore di cadere nell'errore
tragico di trascurare tutti i possibili approcci scientifici .
Il morale ha il suo valore, ma non bisogna dimenticare che senza il profilattic o
i rapporti sessuali, specie se con partners
sconosciuti, risultano estremamente pericolosi . Si sa che l'AIDS si trasmette sicura mente per via sanguigna o per via venerea ;
l'igiene, l'astensione dai rapporti sessual i
con i soggetti di categorie a rischio, la limitazione del numero dei partners sessuali ci
riportano, è vero, a qualcosa di molto
simile ad un invito alla castità e all'us o
rigorosamente monogamico, ma ciò è richiesto dal male! A un certo momento, se
l'effetto ha una determinata causa, si deve
rimuovere la causa, altrimenti non si di strugge l'effetto ; e se la causa è quella, è
inutile lamentarsi che si tratta di una que stione morale e che sembra debba tornars i
alla sagrestia . No! In questo caso non s i
tratta di una questione morale, ma di un a
questione naturale ; e dove la natura parla ,
l'uomo si inchina, perché è in presenza d i
qualcosa di fatale, come la morte e com e
tutte le leggi della natura .
Naturalmente, si tratta di una question e
di problematica soluzione nella nostra società edonistica che aveva escogitato e
stava realizzando la demoniaca e calami tante attrazione del «turismo sessuale» .
Era infatti in atto e si stava già realizzando ,
in Italia come nel mondo, un nuovo turismo . Non si sa più che fare per attirare la
gente ; si è parlato di agroturismo odi altr e
varie forme di turismo, ma nessuno aveva
pensato a questa forma demoniaca di divertimento . Signori, vi ringrazio del disturbo da voi arrecato . Vi prego di no n
voler . ..
FRANCESCO RUTELLI . In realtà stiam o
ascoltando con estrema attenzione .
DEL DONNO . Ma il commento l o
faremo dopo !
OLINDO
SERGIO STANZANI GHEDINI . Ha un bel
coraggio a parlare di disturbo adesso ,
quando è lei che non fa parlare!
PRESIDENTE . Onorevole Stanzani Ghedini, lasci parlare l'onorevole Del Donno .
SERGIO STANZANI GHEDINI . È lui che
non lascia parlare me !
OLINDO DEL DONNO . Ma siccome lei è
una persona per bene ed è simpatico . . .
PRESIDENTE . Onorevole Del Donno, l a
prego di continuare .
DEL DONNO . Lei è un dotto ,
onorevole Stanzani Ghedini, non è una
persona qualunque e l'ho sempre stimata
molto .
OLINDO
Atti Parlamentari
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Camera dei Deputat i
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PRESIDENTE . Onorevole Del Donno, s i
rivolga al ministro.
OLINDO DEL DONNO . Dicevo che in
Italia si stava creando una nuova forma d i
turismo : il turismo sessuale.
A questo punto, noi non ricorriamo a
frasi roboanti tese a rimarcare o a porre i l
marchio per questa forma di turismo, m a
certamente la natura non sopporta cert e
forme di estorsione e di ritorcimenti .
Il dibattito sull'AIDS, non sempre ogget tivamente motivato e non sempre basato
su presupposti culturali validi, spesso vol garizzato da morbose pubblicazioni e inquinato da interessati clamori, impone al cune considerazioni come quelle suscitat e
dalla lettura dell 'articolo pubblicato da
L'Umanità del 12 febbraio 1987, in cui lo
scrivente, Ruggero Puletti, si fa maestro e
donno contro quelle che egli battezz a
«spurie evangelizzazioni» . Io ho lett o
quell'articolo e ho pensato che le cose vist e
da destra assumono un aspetto, viste da
sinistra diventano spurie evangelizzazioni.
FRANCESCO
RUTELLI . Questa è vista da l
centro !
OLINDO DEL DONNO . Ci vuole tutta la
tua e mia buona volontà per vederla da l
centro !
FRANCESCO GIULIO BAGHINO . Forse parlava di una posizione anatomica !
FRANCESCO
RUTELLI . Non esageriamo !
PRESIDENTE . Onorevoli colleghi !
OLINDO DEL DONNO. Parlavo di spuri e
evangelizzazioni. Noi diciamo che l'etica
sessuale naturalmente non si fonda n é
sulle benefiche conseguenze che posson o
derivare al corpo, né sull'ubbidienza, pe r
così dire, a certe leggi . No! Per noi la legg e
morale mira semplicemente a indicare l a
retta via, che spesso si smarrisce, e vuole
essere guida alla luce della verità e dell a
libertà nel vero dono di se stessi . Il male
morale è il male che si insedia nelle facolt à
spirituali dell'uomo, non nel suo corpo .
Si è persino giunti ad una esagerazion e
tragico-ridicola, definendo «storica» la balenata idea di correre ai ripari distribuendo profilattici. Ecco la grande scoperta esaltata sui giornali . Ma come f a
questa gente a dire certe cose! Si sveglia la
mattina e pensa che prendendo la penna i n
mano e scrivendo, come dice Dante, «que l
che detta dentro» si possa insegnare o ci s i
possa presentare al pubblico come giorna listi. Uno ha parlato, affermando che final mente siamo giunti alla storica definizion e
e che è balenata la storica idea di correre a i
ripari — neppure lei signor ministro h a
concepito una soluzione così bella — distribuendo a piene mani profilattici immu nizzanti, cioè preservativi.
Signori, una volta si lodava Marconi, s i
lodavano i genii per le loro scoperte : ogg i
la storia consiste nella distribuzione a tutt i
a piene mani dei profilattici.
Se, come sembra, la diffusione del contagio è connessa ad un determinato comportamento, l'unica decisione non «storica» ma semplicemente «ragionevole» è
fare in modo che quel comportamento no n
continui e non si diffonda . È assurdo pensare che lo Stato, solo perché laico, no n
possa e non debba assumere una propost a
di etica naturale che risponda ai sani dettami della ragione.
Il disordine in cui attualmente vers a
l'esercizio della sessualità ha radici profonde nell 'innaturale concetto di libert à
sessuale, che non può significare istinto e
non può determinarsi come pulsione in controllata, come rigetto di una verità ch e
la precede e di una norma che la giudica e d
il cui esito finale spesso è lo sviliment o
totale dell'uomo .
La Chiesa, pur definendo abominevole i l
comportamento omosessuale, ha tenuto a
precisare, attraverso la Congregazion e
della fede, in data 29 dicembre 1975, che
«tali depravazioni non permettono di concludere che tutti coloro i quali soffrono d i
tale anomalia, per ciò stesso siano in stat o
di colpa personale» ma che «gli atti di omo-
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Camera dei Deputat i
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sessualità sono intrinsecamente disordinati e in nessun caso possono ricevere giu stificazione» .
Questa formula nuova di «omosessualità
essenziale» riduce di molto sia la colpa, si a
la responsabilità, sia il nostro atteggiamento nei confronti di queste vittime de l
male . La stessa sacra Congregazione della
dottrina e della fede spiega come nell e
colpe di ordine sessuale «visto il loro genere e le loro cause, avviene più facilmente
che non vi sia il libero consenso, e questo
suggerisce di essere prudenti e cauti anch e
verso le responsabilità dei soggetti» .
Mi avvio alla conclusione perché h o
paura di non fare in tempo a terminare .
Secondo l'ordine morale oggettivo le relazioni omosessuali sono atti spesso privi
della loro regola essenziale ed indispensabile, cioè della volontà, del consenso, e
come tali, naturalmente, se sono condannati in quanto depravazioni, non richiamano il nostro giudizio negativo .
Le richieste del Movimento sociale italiano-destra nazionale sono così assennate, colgono nel segno, e sono — come s i
direbbe oggi — così mirate che dovrebbero ricevere il consenso da parte del mini stro e del nostro sottosegretario, sempr e
attento ai problemi economici, morali ,
etici e di organizzazione . Avendo noi parlato anche di responsabilità spirituale, c i
poniamo tra coloro che hanno verament e
trovato una via nuova . Anche se l'animalis
homo non percepit quae Dei sunt, pens o
che la democrazia cristiana possa recepire, cogliere ed attuare il messaggio spirituale al quale si lega un male così tragic o
e così funesto . Apporvi un rimedio è un
dovere umano, sociale e religioso! (Ap-
plausi dei deputati del gruppo MSI-destr a
nazionale) .
PRESIDENTE . È iscritto a parlare l'onorevole Rutelli, che illustrerà anche la su a
mozione n . 1-00161 . Ne ha facoltà .
RUTELLI . Signor Presi dente, noi crediamo che l ' attenzione, i n
generale, riservata ai dibattiti parlamentari dagli organi di informazione sia del
tutto inadeguata. Nel dire ciò mi riferisco,
FRANCESCO
con particolare enfasi, ai cronisti parlamentari.
Vorrei far presente che nel momento in
cui si svolge un dibattito quale quello ch e
stiamo effettuando in un 'aula per altro
non particolarmente affollata, nella tribuna riservata alla stampa è presente —
certo, meritoriamente — soltanto il cronista dell'ANSA (la principale agenzia d i
informazione) . Perché dico questo? Per ché, indubbiamente, i giornalisti abituat i
ad inseguire per tutti i corridoi, e talvolt a
nei «postriboli» della politica italiana, l e
notizie apparentemente più sensazionali e
sicuramente effimere, trascurano, pur troppo, ed è questo un malvezzo che riguarda specificamente, lo debbo dire, l a
stampa parlamentare che è appunto tale in
quanto dovrebbe occuparsi del Parla mento . ..
PRESIDENTE . Onorevole Rutelli ,
questo argomento non rientra nella materia oggetto delle mozioni in discussione.
Le faccio altresì presente che noi non pos siamo imporre ai giornalisti di dare o
meno certe notizie . La prego, pertanto, di
attenersi all'argomento oggetto della discussione .
FRANCESCO RUTELLI . Perché dico questo, signor Presidente? Perché ritengo che
interessi l'opinione pubblica conoscere po sizioni quale quella che è stata poc ' anzi
espressa dal collega Del Donno . A mi o
avviso, tuttavia, l'onorevole Del Donno no n
ha illustrato la mozione Berselli n . 1-00160 .
Dopo aver letto tale mozione ritengo che l a
stessa esponga — lo dico con franchezza e
con amicizia nei confronti dell 'onorevole
Del Donno — una posizione completa mente diversa .
FRANCESCO GIULIO
BAGHINO . Ad adiu -
vandum !
FRANCESCO RUTELLI . Aggiungo — visto
che l'onorevole Baghino insiste — che tale
mozione è, in larga misura, condivisibile ,
fatta eccezione per quella parte in cui s i
chiede al Governo di «prevedere, in parti colare per gli addetti agli esercizi commer-
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Camera dei Deputat i
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ciali del comparto alimentare a contatt o
con il pubblico, che negli esami di routine
per conseguire il libretto sanitario sian o
contemplati test di sieropositività» : se son o
vere le notizie e le informazioni non sol o
scientifiche, tale indagine, infatti, non sa rebbe necessaria in quanto non esistereb bero alti rischi di contagio nel settore . D i
conseguenza, con una misura del genere s i
creerebbe un problema anziché risolverlo .
Per il resto, pur se la mia lettura è stat a
approssimativa, penso che la mozione pre sentata dal Movimento sociale italiano destra nazionale chieda maggiori informa zioni in materia, con particolare riferimento ai mezzi di prevenzione dei qual i
l'onorevole Del Donno ha parlato poc'anzi ,
con accenti per altro non particolarment e
entusiastici .
Ma perché dico quel che ho appen a
detto? Perché penso (anche se lei, signo r
Presidente, potrà giudicare diversamente )
che tale mia premessa non è estranea
all'oggetto delle mozioni in discussione ?
Perché sono convinto che, in determinat e
circostanze, il Parlamento affronti l'esam e
di argomenti di grande interesse sociale ,
civile e non solo, evidentemente, legislativo o di indirizzo al Governo . Sono con vinto che far conoscere al paese le posizioni che emergono in Parlamento (e ch e
per una certa misura provengono da l
paese) costituisca un fatto ed un contributo importanti . Far conoscere anche po sizioni come quella esposta poc'anz i
dall'onorevole Del Donno credo che si a
importante per quella attenzione, riflessione, discussione e rispetto per le divers e
posizioni espresse in Parlamento, che reputo necessari .
Nel completare questa mia premessa —
se così la posso definire — vorrei dire ch e
esistono disattenzione e disinteresse proprio nei confronti della ricchezza e talvolt a
della eterodossia delle posizioni politich e
espresse in quest'aula, che, non di rado, c i
accorgiamo essere il riflesso di posizion i
assai più vastamente diffuse nel paese d i
quanto non si pensi e di quanto non siano i
canoni e la quotidianità della vita politic a
del cosiddetto dibattito tra i partiti .
Vorrei precisare subito che, nell'illu -
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strare la nostra mozione, non intendo dar e
una risposta di tipo millenaristico, come
mi sembra sia stata quella data poco fa da l
collega Del Donno . . .
OLINDO
DEL DONNO . No, questo l'h o
escluso .
FRANCESCO RUTELLI . . . . ma una risposta
di segno completamente opposto .
Conosciamo le gravi conseguenze ,
anche di ordine sociale e — si può dire, lato
sensu — di ordine morale e psicologico di
massa, della sindrome di immunodeficienza acquisita e della sua diffusione .
Conosciamo le sue influenze sulla vita affettiva delle coppie e degli individui, nell e
loro relazioni d'amore, sessuali e sociali .
Conosciamo tutto ciò, non vogliamo nascondercelo e di qui la nostra richiesta d i
una discussione sulle misure concrete che
il Parlamento può chiedere al Govern o
siano finalmente adottate per farvi
fronte .
Non credo che dobbiamo risalire al Levi tico, come lei, se non sbaglio, onorevol e
Del Donno, ha affermato poco fa, per
richiamare la minaccia biblica che i l
sangue si rovesci sugli omosessuali, ovver o
su coloro che vivono una pratica sessual e
disordinata ed una anomalia, come ancor a
oggi ufficialmente la Chiesa la definisce e
come lei ci ha ricordato . Noi abbiamo un
dovere civile di solidarietà nei confronti d i
coloro che si trovano a vivere questa espe rienza, che è tragica proprio perché no n
conosce oggi una risposta terapeutica, un a
cura.
Noi vogliamo anche difendere e salva guardare, onorevole Del Donno, colleghi, i
diritti dei cittadini, il diritto ad un comportamento affettivo personale esercitato secondo responsabilità .
Da questo punto di vista, ci sembra ch e
l'esempio offerto dalla comunità «organizzata» delle associazioni e organizzazioni
degli omosessuali del nostro paese testimoni il contrario di quanto lei, onorevol e
Del Donno, affermava poco fa .
In altri termini, proprio l 'esercizio s e
vogliamo, responsabile di una pratica affettiva e sessuale eterodossa, dal suo punto
Atti Parlamentari
— 17941 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
di vista, è stata garanzia di non diffusion e
della sindrome di immunodeficienza acquisita ed anche, come abbiamo visto ,
della sieropositività all'interno di quest e
comunità .
Lo dimostrano le statistiche del nostr o
paese : in Italia questa tragedia spaventos a
riguarda soprattutto i tossicodipendenti ,
cioè una comunità che vive una situazione
drammatica di terribile sofferenza e probabilmente dà alla vita, nella condizione d i
dipendenza in cui si trova, un valore di verso da quello che alla vita stessa attribuiscono comunità che non hanno quest a
lente drammaticamente deformante de l
bisogno di evasione e di ricerca della sostanza con la quale modificare la propri a
visione della realtà . E tutto ciò in uno stato
di cose che alimenta tale condizione attra verso il proibizionismo ed un meccanismo
della diffusione della droga che nel nostr o
paese è tanto perfezionato e addirittura ,
direi, mirabile, quanto ovviamente terribile.
Non è possibile spezzare questa caten a
con i meccanismi attuali, onorevole Gara vaglia, ovvero con quelli di una lotta all a
droga che, ovunque sia stata lanciata, h a
fallito . Trasformando il consumatore in
diffusore e spacciatore, i grandi mercanti,
i grandi profittatori, i grandi criminali,
speculatori sulla morte e sulla devastazione della vita di centinaia e migliaia d i
persone, hanno creato un meccanism o
perfetto, che è immune (salvo aspetti davvero marginali) dalla possibilità di esser e
sradicato ; il che potrebbe avvenire sradicando innanzi tutto il profitto illecito ed i l
meccanismo di speventosa corruzione ch e
nelle nostre società si determina attraverso la procedura proibizonistica .
Da qui ed anche alla luce della riflessione che facevo prima — e cioè che i n
Italia proprio dalla droga e dalla tossicodi pendenza nasce l'alta percentuale, pari a l
60 per cento, dei sieropositivi — scaturisc e
l'esigenza di affrontare prioritariamente il
problema della droga che è il problema
principe per la gestione dell'ordine pubblico in Italia, per l' amministrazione carceraria . In molte regioni del nostro paese ,
è il primo problema per la sicurezza, la
Camera dei Deputati
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convivenza civile di interi quartieri, pe r
intere famiglie devastate e spazzate via .
Rispetto a tale problema la risposta da vo i
fornita dimostra purtroppo di essere via
via sempre più fallimentare .
Noi non crediamo, collega Del Donno ,
che l'AIDS possa essere, neanche indirettamente, considerato una «punizione di
Dio» . Comunque non crediamo che si a
compito del Parlamento discutere d i
questo e neanche leggere — lo dico co n
rispetto, collega Del Donno, senza ironi a
né sufficienza ; me ne guarderei bene! — l e
sacre scritture per capire quello ch e
stiamo vivendo oggir Purtroppo il nostr o
problema è che, per capire, dobbiamo
guardare ai provvedimenti del Ministero
della sanità, ai regolamenti che emana ,
alle scarse misure di prevenzione attuale ,
della scarsa informazione fornita ai cittadini.
Ecco perché, rivolgendomi diretta mente al ministro Donat-Cattin, desider o
sgombrare il campo da un equivoco : non
c'è da parte nostra nessuna intenzione po lemica dì carattere personale nei suoi con fronti . Ci tengo a dirlo ed a ribadire che, s e
abbiamo usato parole aspre nel corso d i
una seduta in cui le era assente, lo abbiam o
fatto innanzi tutto perché nessuno ci avev a
detto che lei non c' era per una, non sol o
scusabile, ma rispettabilissima ragione di
natura familiare . Detto questo in tutta sincerità, insisto nel sottolineare che non c' è
da parte nostra nessuna polemica di or dine personale, bensì una dura polemica d i
ordine politico verso il ministro, la sua fun zione, la sua attività, le sue iniziative . È la
stessa che il collega Modugno ha ottima mente illustrato poco fa rivolgendol e
cento domande, tutt 'altro che artificiose ,
cioè costruite per arrivare a tale fatidic o
numero; al contrario, c'era materia per
formularne ancora di più .
Le dirò subito, signor ministro, qual è la
ragione per la quale le rivolgiamo questa
dura polemica a prescindere dalla pro fonda differenza culturale che esiste fr a
noi. Noi pensiamo che per combattere
l'AIDS, da posizioni di pubblica responsabilità, occorrano serenità di spirito e determinazione . Lei, come uomo politico e di
Atti Parlamentari
— 17942 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Governo, non ha mai difettato di determinazione . Mi pare si possa dire — e comunque io lo affermo — che, per la su a
matrice culturale, in questo caso le ha fatt o
difetto quella serenità necessaria per affrontare il problema AIDS ; il che ha comportato una totale mancanza di determina zione e di iniziativa indispensabili per com batterlo . Lei ha fatto prevalere un compor tamento di freno, assolutamente antilaico .
Noi non le rimproveriamo la sua cultura, che è cattolica, bensì decisioni sbagliate, mancanza di decisione, ritardi imperdonabili che, proprio alla luce di quell e
funzioni peculiari che il ministro della sanità ha in Italia sulla base della legge n .
833, configurano, a nostro avviso, una precisa responsabilità politica . Ovvero, l'inerzia, il ritardo, la mancanza di iniziative, l a
reticenza nell'attività di informazione a i
cittadini, hanno portato l'Italia da una posizione relativamente di retroguardia nella
diffusione della sindrome ad una posizione drammaticamente di avanguardia .
Infatti, oggi il nostro paese è al 4°- 50 post o
nel mondo ed al 2 0 posto in Europa, nell a
graduatoria dei paesi maggiormente colpiti dall'AIDS .
Là dove comunità a rischio, come
quella degli omosessuali, hanno svolt o
nel nostro paese una campagna interna ,
capillare, di informazione, di comunicazione a fini di prevenzione, la diffusion e
dell'AIDS è stata scongiurata . Quando
parlo di informazione mi riferisco ad un a
cosa semplice, lapalissiana, nuda nella
sua povertà . Non c'è cura per l'AIDS e
quindi occorre una prevenzione che nei ,
rapporti sessuali, significa uso del condom, del preservativo .
Tutto ciò andava detto subito alle decin e
e centinaia di migliaia di giovani anche s e
ciò può dispiacere al ministro e al sottose gretario, onorevole Gravaglia, per la lor o
visione della società come la vorrebber o
(Commenti del sottosegretario Garavaglia) .
A me dispiace che loro abbiano questa
visione (hanno dimostrato di averla), per ché in realtà i giovani della nostra società,
13, 14, 15 anni hanno precoci relazion i
affettive e sessuali . Ed è estremamente
Camera dei Deputat i
26
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pericoloso averle senza adottare le necessarie precauzioni, soprattutto in presenz a
di una sempre maggiore diffusione dell a
droga.
Nel nostro paese abbiamo una contenutissima evoluzione della sieropositività tra
gli omosessuali, mentre è fortissima tra i
tossicodipendenti e in via di grande incremento tra gli eterosessuali, proprio all a
luce delle relazioni che si sviluppano tra i
giovanissimi . Purtroppo queste relazioni
(per fortuna ci sono) avvengono in un con testo di disinformazione ed oggi sappiam o
tragicamente che ogni 30 persone comprese tra i 18 e i 40 anni, che vivon o
nell'area metropolitana di Milano, vi è u n
sieropositivo ; la situazione a Roma è meno
drammatica .
A nostro avviso l'attuale situazione è la
conseguenza di non aver fatto suonare i l
campanello di allarme in ordine a tal e
drammatico rischio e all'unica semplice e
purtroppo ad oggi unica possibilità di prevenzione e di intervento che è quella di
usare accorgimenti di un certo tipo pe r
coloro che sono tossicodipendenti . Sappiamo, ad esempio, che «passarsi» la siringa è un modo per risparmiare una cert a
quantità di droga ; conosciamo i rischi che
si determinano in certe situazioni collettive, così come è nota l'incidenza culturale
in alcune situazioni .
E bene che si parli di questi problemi i n
Parlamento, perché sono le cose della vita ,
della società, delle relazioni tra le persone ,
che devono essere governate dalle istituzioni e dal Ministero della sanità attraverso l'informazione (informazione ch e
purtroppo non c'è stata) .
Se la diffusione dell 'AIDS si è accresciuta nel nostro paese ed il numero dei
sieropositivi è aumentato, è dipeso anch e
da una vostra responsabilità, per non ave r
voluto 1, 2, 3 anni fa lanciare una campagna di prevenzione, così come è stat o
fatto in paesi civili e responsabili ad opera
di Governi ben più conservatori di quant o
dichiarate di essere voi, ma che si son o
dimostrati consapevoli del bene della salute pubblica, della necessità di informar e
i cittadini e di raggiungere tutte le sacch e
dell'opinione pubblica, anche quelle appa-
Atti Parlamentari
Camera dei Deputat i
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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
rentemente più marginali o escluse dal cir cuito dell'informazione . Voi questo non lo
avete fatto, e ora ne sopportate la gravissima responsabilità . Questo è ciò che oggi
vi diciamo !
Ecco il perché delle cento domande de l
collega Modugno, che riassumono la nostra posizione e i contenuti della battaglia
che abbiamo condotto per anni . Siamo
stati i primi, ministro Donat Cattin, a d
andare con l'allora segretario del nostr o
partito, Giovanni Negri, dal suo predecessore a porre, insieme ai nostri compagni
del Fuori, questi problemi . Lo abbiam o
fatto tre anni fa, e credo che noi siamo stat i
responsabili, mentre non lo sono stati coloro che hanno cassato o cestinato quell e
richieste .
Dopo le domande del collega Modugno,
non posso che richiamare il testo dell a
mozione di cui sono primo firmatario, ch e
è articolata, compiuta, responsabile e
piena di spunti, di osservazioni e di propo ste.
Desidero inoltre richiamare la mozion e
che reca la firma del collega De Lorenzo e
con essa quelle mia, di altri colleghi radicali, di parlamentari socialisti, comunisti,
repubblicani, socialdemocratici, verdi, d i
democrazia proletaria e della sinistra indi pendente . In questa mozione ci riconosciamo pienamente ; e rispetto agli obiettivi
che essa indica le chiediamo, signor ministro, una cosa molto semplice : le chiediamo di rispondere . Non si tratta però d i
rispondere come è stato fatto troppe volte ,
e cioè dicendo : «L'AIDS se lo prende chi se
lo va a cercare, d 'ora in avanti!» . Oppure :
«Io di preservativi non mi occupo, perché
non faccio la pubblicità alle ditte che l i
producono, e poi non sono sicuri al cent o
per cento» ; oppure dicendo, a proposit o
delle citate associazioni per i diritti civil i
degli omosessuali, che lei i pervertiti non l i
incontra . Queste possono essere battute
che durano lo spazio di un mattino, anche
se forse comportano in qualche caso conseguenze gravi. Lei ha il diritto di farle d a
privato cittadino, ma non ha la facoltà di
farle da ministro della sanità . Oppure se ne
può servire, se vuole, in una «botta e risposta» televisiva, ma solo se avrà avuto la
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LUGLIO
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bontà e la responsabilità di prendere, i l
giorno prima, quei provvedimenti di prevenzione e informazione che in tutti quest i
anni lei stesso e i suoi predecessori no n
avete preso .
Per quanto ci riguarda, esprimiamo soli darietà fraterna — laica e cristiana — all e
centinaia di migliaia di persone che pur troppo oggi si trovano in un tunnel, da l
quale non sanno se mai usciranno ; in molt i
casi addirittura non sanno di esserci .
Si rischia quindi di determinare altr i
drammi, per questa ignoranza che è
anch'essa frutto della disinformazione ,
una disinformazione dalla quale siam o
stati in minima parte salvati dal l'azione de i
giornali, anche se ciò è avvenuto per motiv i
editoriali, perché mettere l'AIDS in copertina fa vendere, dato che c 'è una grande ,
ovvia curiosità per questo argomento ,
come per qualunque altro che sconvolga l e
nostre abitudini, il nostro modo di vivere o
di vedere le relazioni interpersonali, affettive e sessuali . Si sono avute anche inizia tive coraggiose di organismi privati e volontari che si sono costituiti e che no n
hanno voluto agire — come altri hann o
fatto — all'insegna di una generica solida rietà, accompagnata da una persistent e
reticenza sull'unica cosa che bisogna dire :
«State attenti, usate il preservativo. E
l'unica maniera oggi per evitare di esser e
coinvolti in questo processo, dal quale no n
si sa come uscire» .
Dobbiamo ringraziare coloro che hann o
svolto questa funzione . Vogliamo ringraziare in particolare il professor Aiuti, che è
stato messo alla porta perché aveva delle
idee, come accade in Italia a chi ha delle
idee e rimane al di fuori di una area d i
Governo . Magari il professor Aiuti si er a
espresso in modo poco urbano o poco garbato; ma credo che l'attuale ministro della
sanità dovrebbe rispettare chi esprime le
proprie opinioni in modo irruento, perché
in tal modo non lascia che sia lui il solo a
farlo. Ad ogni modo il professor Aiuti è
stato messo alla porta, pur continuando ad
essere chiamato in tutti i consessi interna zionali come rappresentante della ricerc a
e dell'azione italiana. Ho visto in quali condizioni logistiche è stato costretto ad ope-
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Camera dei Deputat i
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
rare. È stato addirittura rimproverato da l
ministro perché protestava e chiedeva d i
disporre di maggiori fondi : ebbene, il professor Aiuti è stato costretto ad operare
senza apparecchiature, con le finestre del
suo laboratorio con i vetri rotti, da cui
entrava la pioggia, mentre i fondi stanziat i
dal Parlamento giacevano inutilizzati .
Se dovessimo ripercorrere le vicend e
dell'azione pubblica dello Stato nella lotta
contro l 'AIDS in questi anni, dal punto d i
vista del gruppo federalista europeo (lo
voglio ripetere e ribadire), dalla data in cu i
siamo andati al Ministero della sanità co n
il collega Negri, nel settembre 1985, per
chiedere un intervento da parte dell'allora
ministro della sanità, onorevole Degan,
prevarrebbe in noi una sensazione di scon forto e di totale sfiducia nei confronti d i
chi ci governa, di chi si dovrebbe occupar e
della nostra salute e dovrebbe operare per
impedire che la diffusione dell'AIDS continui ai livelli tragici e con l 'andament o
velocissimo degli ultimi anni . Dovrebb e
prevalere lo sconforto, la sfiducia; dovremmo prendere atto che si preferisc e
lanciare battute ad effetto restando inattivi, senza adempiere neanche al compit o
del coordinamento, che pure è così impor tante, perché l'azione di informazione e d i
prevenzione, alla luce della riforma sanitaria, è interamente nelle mani del Ministero della sanità . Se dovessimo tene r
conto di tutto ciò dovremmo essere scorag giati, dovremmo alzare bandiera bianca e
dire al cittadino italiano : «Aiutati, che Di o
ti aiuta, perché lo Stato non esiste, è stat o
latitante e continua ad esserlo» .
Ma noi abbiamo voluto e abbiamo preteso che, dopo molti mesi dalla presentazione di queste mozioni, si svolgesse quest o
dibattito. Di conseguenza, non vogliam o
alzare bandiera bianca, ma vogliamo richiamare il Governo alle sue responsabili tà. Vogliamo proporgli, come del rest o
abbiamo fatto, un'ampia serie di misure, d i
interventi e di provvedimenti concreti d a
adottare immediatamente . Non vogliamo
disperare, pensando che la nostra richiesta venga una volta di più cestinata ,
perché questa volta siamo convinti che l a
larga maggioranza della Camera sia d 'ac-
cordo con noi su queste ragionevoli posizioni, che concordi con noi su un interven tismo non millenaristico e non meramente
assistenziale, ma laico, pragmatico, concreto, operante e solidale .
Confidiamo quindi che al termine di
questa dibattito la Camera esprima un in dirizzo pregnante e rigoroso per il Governo, e che da domani in Italia si camb i
strada (Applausi dei deputati del gruppo
federalista europeo) .
PRESIDENTE . È iscritto a parlare l'onorevole Rodotà, che illustrerà anche la su a
mozione n . 1-00165 . Ne ha facoltà .
STEFANO RODOTÀ . Signor Presidente, si gnor ministro, colleghi, la materia di cu i
stiamo discutendo richiede al tempo stess o
grande decisione e grande prudenza ; e invece mi pare, come alcuni colleghi hann o
ricordato, che abbiano fatto difetto al Governo tanto l'una quanto l'altra. Non v i
sono state divisioni, oppure ne sono stat e
assunte alcune assai discutibili o addirittura, a mio giudizio, pericolose . Questo
grave ritardo si riflette nei dati che conosciamo: una crescita non attesa — e non
fatale — nel nostro paese della diffusion e
della malattia . È difficile avere contro prove su questo terreno, ma il fatto ch e
l'Italia abbia un singolare primato, e cio è
una percentuale particolarmente bassa d i
diffussione della malattia tra gli omosessuali che hanno svolto un 'autonom a
azione di informazione, di intervento e d i
sostegno, mi pare assai significativo . Non
attribuiamo quindi ad una vendetta divin a
la diffusione della malattia, ma più laica mente agli insufficienti comportament i
degli uomini .
La prudenza è mancata . Le dichiarazioni sono state tanto clamorose quant o
allarmistiche, in un settore nel quale l 'infezione della fantasia collettiva è andat a
molto avanti, ed è assai scarsa la capacit à
invece di ragionare sui dati . Nessuno di noi
sottovaluta la gravità del fenomeno : pur in
contesti assai diversi, conosciamo le conseguenze devastanti che essa rischia di provocare.
In questi giorni anche i giornali italiani
Atti Parlamentari
— 17945 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
stanno cominciando ad interessarsi de i
dati, raccolti soprattutto in Svizzera, relativi alla situazione in Africa, ove l'incidenza della malattia sul 50 per cento dell a
popolazione rischia di avere conseguenz e
drammatiche, inedite, sconvolgenti su u n
intero continente. Noi fortunatament e
siamo molto lontani da una situazione d i
questo genere ; ma sta a noi governare il
mutamento sociale che indubbiament e
questo fatto sta determinando, e vincere l a
tentazione di far diventare il viru s
dell'AIDS un virus politico, come altr i
hanno cercato di fare . Mi riferisco al Front
national, in Francia ed al partito cristiano
bavarese in Baviera . Non dobbiamo permettere che dibattiti di questo genere di ventino veicoli di ideologia, che è cos a
diversa dalla ferma attenzione anche per
le proprie condizioni : qui sono infatti in
gioco diritti individuali e salute collettiva.
Da ieri, con grande battage pubblicitario ,
è finalmente iniziata una campagna di in formazione nel nostro paese ; ne valute remo più avanti modalità e, speriamo, con seguenze positive . Ma noi dobbiamo pur
dire alcune cose . In primo luogo diciam o
che questa è una materia nella quale l'informazione non assistita da adeguate raccomandazioni comportamentali (traduc o
alla lettera le parole pronunciate dal mini stro della sanità democristiano della Germania Federale, in aperta polemica co n
l'ala «dura» del suo partito, e comunqu e
con l'ala bavarese) rischia di essere vana,
perché l'informazione deve incentivar e
comportamenti e questi ultimi non son o
certamente rappresentati dalla castità .
Dunque vi sono alcuni passaggi essenziali, che ci inducono a pronunciare l a
parola, impronunciabile a giudizio di alcuni, «preservativo» . Gli specialisti d i
questa materia dicono (anche il professo r
Visco in una recente intervista lo afferma )
che questa è una delle poche vie praticabil i
per effettuare una valida prevenzione.
Altri colleghi hanno ricordato le responsa bilità specifiche del Governo per ciò ch e
riguarda le siringhe monouso autobloccanti . Questa è pur sempre una strada d a
seguire .
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
1988
Altri paesi (tra cui la Francia, l'Olanda e
la Danimarca) avevano previsto in un 'ottica molto miope e nel tentativo di scoraggiare il ricorso alle siringhe da parte de i
tossicodipendenti, addirittura la ricett a
medica per l'acquisto delle siringhe stesse .
Da parecchio tempo, con la consapevolezza dei rischi legati al passaggio di man o
di siringhe già usate, e malgrado molt e
resistenze della categoria dei farmacist i
(in Francia si parlò addirittura di «obiezione di coscienza!»), in quei paesi la vendita delle siringhe è stata liberalizzata .
Oggi il problema di impedire il contagi o
attraverso l'uso plurimo del siringhe è d i
responsabilità specifica delle autorità pub bliche.
Vi è un altro punto da sottolineare .
Credo che i fondi pubblici debbano esser e
oculatamente adoperati per sostenere coloro i quali svolgono azione di informazione e di sostegno all'interno delle cosiddette categorie a rischio (espressione ch e
non mi piace, ma che è Armai in uso) o ch e
effettuano comunque un'azione di educazione e informazione socialmente rilevante che merita un riconoscimento . No n
credo che, nel momento in cui si fann o
investimenti, si possano trascurare quest i
operatori, rappresentati soprattutto dai
gruppi che operano tra gli omosessual i
(organizzazioni come la LILA), se si vuol e
davvero che l'azione capillare di informazione abbia effetti concreti . Non dobbiam o
far diventare ideologia le nostre convinzioni, bloccando ed escludendo una possi bilità effettiva, reale e già verificata d i
ridurre l'incidenza dell'AIDS attravers o
un'azione mirata di informazione e di sostegno . Questo lo chiediamo esplicita mente nella nostra mozione, così come
insistiamo sull'informazione attraverso i
mezzi di comunicazione .
Non menzioniamo, in questo momento ,
l' informazione attraverso la scuola, no n
perché siamo contrari (la lunga battagli a
da noi condotta per l ' introduzion e
dell'educazione sessuale nelle scuole di mostra l'attenzione che portiamo a tali
problemi, anche all'interno della scuol a
stessa), ma perché abbiamo — lo dic o
francamente — un grande timore, e cioè
Atti Parlamentari
— 17946 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
che in un clima fortemente inquinato
quale è l'attuale, una generica delega all a
scuola per l' informazione anche su quest o
tema, fuori da ogni ragionevole e seri o
contesto di educazione sessuale, si traduc a
in niente altro che una sorta di terrorismo ,
proprio in un momento in cui la delicatezza dell'età dei soggetti ai quali l'informazione si rivolge rischia di trasformar e
una semplice informazione in una demonizzazione della stessa vita sessuale .
Riteniamo dunque che se su questo terreno ci si deve muovere, lo si debba far e
con estrema attenzione e cautela . Ripeto
comunque che l'informazione deve essere
accompagnata da indicazioni sulle siringhe monouso e sul ricorso ai preservativi, cioé ai due punti che ho evidenziato
(ma le mozioni contengono altre indicazioni specifiche) .
Ma vi è un problema generale che vogli o
qui sottolineare, per l'importanza di principio che riveste e perché esso ha già costi tuito oggetto di iniziative specifiche de l
Ministero . Mi riferisco ai rischi di discriminazione e alla necessità di rispettare l a
riservatezza dei cittadini, relativament e
alla quale, già dalla passata legislatura,
abbiamo presentato una esplicita propost a
di legge . Si usa dire che vi sarebbe un con flitto tra beni da salvaguardare, la salut e
collettiva da una parte, i diritti dei singoli
alla riservatezza ed al rispetto della propria personalità dall ' altra. Io sono inclin e
da molto tempo a ritenere che queste siano
false contrapposizioni, alternative che non
trovano riscontro nei fatti e che rischian o
anzi di darci risultati contrastanti con gl i
stessi obiettivi che si vogliono perseguire .
Faccio un esempio soltanto, per intenderci: si è molto parlato nei mesi scors i
della necessità di test di massa, di screening
generalizzati . Forme di schedature d i
massa, in questa materia, non sono sol tanto sicuramente lesive dei diritti individuali dei cittadini, ma, come è stato detto e
sottolineato più volte, possono avere e d
hanno in concreto avuto effetti controproducenti anche per ciò che riguarda la tu tela della salute collettiva. Infatti, coloro i
quali tendono a sottrarsi alla schedatura di
massa sono proprio i soggetti a rischio che,
Camera dei Deputati
26
LUGLIO
1988
per il fatto di essere trovati sieropositivi ,
temono di divenire oggetto di discriminazione, o comunque di stigmatizzazione sociale . L'effetto prodotto pertanto, non è
quello di consentire l'acquisizione di pi ù
ricche ed ampie informazioni sul fenomeno, ma, in realtà, di provocare una reazione sociale che rischia di diminuire l e
stesse possibilità di conoscenza effettiva .
Vorrei ricordare che in più di una occasione organismi internazionali responsabili sono intervenuuti a difesa dei diritti
fondamentali dei cittadini . Quando, a d
esempio, si è cominciato ad introdurre
controlli alle frontiere, la Commission e
della CEE si è duramente pronunciata i n
senso contrario, sostenendo che tali provvedimenti contrastano con il principio d i
libera circolazione delle persone, dichiarandosi altresì decisa a reagire con la pi ù
grande prontezza se le norme comunitari e
saranno violate, perché l'Europa non può
accettare misure discriminatorie .
Il punto non è privo di rilevanza anche
per noi . In Italia, con una circolare de l
Ministero della sanità del 13 febbraio 1987,
è stata prevista una raccolta centralizzata
delle informazioni riguardanti i casi d i
AIDS, conseguente all'obbligo di una loro
segnalazione da parte del medico curante,
che deve indicare sulla scheda anche i l
nome del paziente . Nella circolare si parla
genericamente di riservatezza, e a quest o
fine si prevedono anche alcune regole pro cedurali ; ma per chiunque abbia un minimo di pratica di come funzioni un a
banca dati è evidente che la debolezz a
della tutela deriva dal fatto che nell 'archivio centrale si prevede un linkage (u n
collegamento), sia pure riservato, tra i l
nome del paziente e il codice adoperat o
per le diverse transazioni. In definitiva, ci
troviamo quindi di fronte a una tutel a
molto debole della riservatezza individuale.
Infatti, in un altro paese assia vicino al
nostro, la Francia, è stato adottato un modello completamente diverso: l'obbligo di
denuncia alle direzioni dipartimental i
dell'Action sanitaire et sociale e alla Direction générale de la santé esclude ogni indicazione nominativa . In tal modo si con-
Atti Parlamentari
Camera dei Deputat i
— 17947 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
ferma che le finalità epidemiologiche e
statistiche non entrano in conflitto con l a
tutela della privacy. La richiesta di dat i
nominativi, in casi del genere, rischi a
dunque di riflettere finalità che non hann o
nulla a che vedere con la tutela dell a
salute, giustificando quindi le preoccupazioni di chi teme le schedature come stru menti di controllo sociale . Un archivio cen tralizzato non ha senso in questa materia ,
se inteso come archivio nominativo ; ci ò
che serve è conoscere l'andamento generale del fenomeno nelle sue caratteristi che, e ciò non richiede assolutamente ch e
ad un archivio centrale vengano comunicati i nomi dei singoli pazienti .
D'altra parte, dobbiamo ben renderc i
conto che si tratta di una materia ch e
l'Italia ha già riconosciuto particolarmente rilevante per la salvaguardia dei
diritti individuali . Noi non abbiamo una
legge in materia di tutela delle informazioni, e quindi non siamo in grado di ratificare una convenzione che, del resto, abbiamo già firmato: la convenzione del Con siglio d 'Europa sulla protezione delle persone in relazione all'elaborazione dei dati a
carattere personale . L'articolo 6 di quest a
convenzione — che risale al 28 gennai o
1981 e che, ripeto, l'Italia ha già firmato —
stabilisce che per talune categorie di dati, e
tra questi esplicitamente quelli riguardanti la salute, debba essere prevista un a
particolare e diversificata tutela propri o
per rispettare la riservatezza della per sona .
Dunque, in una materia del genere non è
affatto arbitraria o eccessiva la richiesta d i
strumenti di tutela particolarmente vigil i
al valore dei diritti individuali . Ritengo,
quindi, che il ministro debba criticament e
valutare e correggere in via amministrativa la disposizione, a mio giudizio inutile ,
contenuta nella circolare del febbrai o
dell'anno passato .
D'altra parte, vorrei aggiungere specificamente che le tentazioni della schedatur a
di massa (che sono state in qualche misura ,
almeno in questa fase, scongiurate) ritornano in settori specifici, come ad esempi o
quello carcerario . Non vorrei insistere
sul l' argomento, del quale si è già occupato
26
LUGLIO
198 8
il Senato, con l'audizione del ministro Vas salli, nel corso di un'indagine conoscitiva
proprio sulle questioni relative all'AIDS ;
vorrei, però sottolineare come coloro i
quali hanno cercato di affrontare la questione al di fuori appunto di quella infezione della fantasia collettiva cui accennavo all'inizio del mio intervento hann o
seriamente riflettuto su alcuni dati : a ch e
cosa può servire in un carcere la scheda tura globale, e in genere gli screenings di
massa in questa materia ?
Mi sembra che siamo prigionieri dell a
categoria culturale e tradizionale delle ma lattie infettive, rispetto alle quali il contagio è escluso attraverso la quarantena e
con l'intervento di strumenti terapeutic i
efficaci . Tuttavia, tali accorgimenti, no i
sappiamo, non sono operanti per quant o
riguarda l'AIDS . Qual è allora il risultato
che si otterrebbe nel momento in cui, i n
una comunità aperta, oppure in un a
chiusa, come quella carceraria, si individuassero, attraverso lo screening di massa ,
i soggetti ammalati e sieropositivi? Ch e
cosa occorre fare? Si deve isolare l'insiem e
dei soggetti? Le conseguenze sociali sareb bero facilmente immaginabili . A parte i
discorsi sulla tutela della libertà individuale, nella stessa comunità carcerari a
quali sarebbero le conseguenze in assenz a
di ogni possibile terapia efficace? L'isola mento fisico di questi soggetti? Nella comunità carceraria il rischio evidentement e
è legato ai contatti sessuali tra detenuti.
Ed allora, cari colleghi, dobbiamo star e
molto attenti quando passiamo dalle affer mazioni ideologiche alla traduzione di ess e
in fatti concreti . Anche in comunità chiuse
il problema essenziale è quello della informazione, delle indicazioni comportamentali. So che scandalizza continuare a parlare di questo argomento, ma non dobbiamo chiudere gli occhi di fronte al fatt o
che vi sono comportamenti sessuali all'in terno delle carceri ; anzi, in altri paesi si è
già cominciato a diffondere nelle carcer i
una informazione molto capillare tra i detenuti su questo problema e a distribuire
loro preservativi. E il caso del carcere di
Amsterdam, che ospita 850 detenuti .
Si tratta dunque di una questione che
Atti Parlamentari
— 17948 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
non va affrontata in modo demonizzante ,
né con l'idea di sottoporre i detenuti che
entrano in un carcere ad un test . E dopo?
Dopo dobbiamo cercare di ragionare s u
dati precisi e sulle conseguenze delle deci sioni che assumiamo .
Vi sono, evidentemente, altri delicatissimi problemi, alcuni dei quali si posson o
considerare risolti in base alla legislazione
vigente . Mi riferisco, ad esempio, a quelli
relativi al contagio volontario e alle lesion i
procurate ad altri; tali problemi hanno gi à
costituito oggetto di decisioni importanti e
controverse negli Stati Uniti, in Francia e ,
molto di recente, nella Germania federale .
Dobbiamo tenere presente che nella no stra legislazione esiste già una linea . Nel
codice penale, infatti, erano previsti, com e
reati specifici di contagio, quelli conseguenti al contagio da sifilide e da blenorag gia. Le norme che contemplavano tali reat i
riflettevano, badate bene, una percisa considerazione culturale . Chi ha avuto la pazienza, la voglia o l'occasione di leggere l e
discussioni svoltesi nel secolo passato sull a
sifilide, ha potuto riscontrare una serie d i
stereotipi che si stanno riproducendo par i
pari nella discussione di questo periodo, e
che riguardano non tanto la malattia ,
quanto la sessualità . Le definizioni di pest e
del secolo, di castigo di Dio e via dicend o
corrispondono precisamente a quelle
usate nella discussione sulla sifilide svoltasi nel secolo passato .
Svincolandosi da questa camicia d i
forza ideologica, saggiamente il legislatore
italiano ha abrogato nel 1978 quelle specifiche figure di reato, ritenendo che la relativa fattispecie fosse già punibile in bas e
alle norme generali concernenti le lesion i
personali, volontarie o colpose.
Sono altri i problemi sui quali noi dobbiamo riflettere . In primo luogo, bisogn a
rilevare che si tratta, è vero, di informazioni personalissime, che rientrano i n
quella sfera riservata da tutelare nel modo
più attento, ma possono porsi problem i
riguardanti momenti anche molto delicati :
se, ad esempio, al partner abituale od occasionale debba essere comunicata la condizione di sieropositività, e quali siano le
Camera dei Deputati
26
LUGLIO
1988
condizioni in presenza delle quali il me dico possa continuare a mantenere il se greto professionale .
So di toccare un tema molto delicato ; ho
fortemente sottolineato e ribadito (se pur e
ve ne fosse bisogno) nella mia proposta di
legge la questione del segreto professionale, in considerazione del valore funzionale della riservatezza ; altrimenti, colui
che teme di essere stato contagiato, se
esiste il rischio della pubblicizzazione
della sua condizione, non si sottoporrà a l
relativo test.
Per onestà e perché ritengo che ne dobbiamo discutere seriamente, penso che i n
questa sede debba essere segnalata la
presa di posizione di due settimane f a
dell'associazione dei medici americani ,
che si è posta esattamente questo problema, il quale ne riflette uno più generale ,
quello relativo a talune categorie di informazioni . Penso, ad esempio, alle informazioni sulle malattie genetiche (anch 'ess e
oggetto di discussione), che attengono sicuramente ad una sfera assai profonda
della personalità . Mi domando se tali in formazioni non debbano essere considerate, per così dire, «a circolazione vinco lata», in modo da mantenere la loro riservatezza, ma comunicate ad alcune person e
in contatto con il soggetto portatore d i
quella malattia .
Si tratta di problemi molto delicati . Per
quanto riguarda le analisi e i test, riteng o
che, in un quadro di volontarietà (il pi ù
funzionale anche rispetto alla finalità di
tutelare la salute pubblica), dobbiamo osservare alcune regole, che mi permetto d i
sintetizzare in questa sede, senza la pretes a
di farne una elencazione esaustiva.
La prima regola consiste nella netta distinzione tra obbligo giuridico ed obbligo
morale, non solo perché non tutto è giuridicizzabile,ma anche perché si tratta di u n
settore nel quale è necessario ed utile incentivare al massimo i comportamenti volontari. La seconda regola è costituita
dalla discussione preventiva con i rappresentanti della popolazione «da controllare» (dunque, un metodo consensuale) .
La terza regola è quella dell'accettabilità
dei fini dello screening; la quarta regola è
Atti Parlamentari
— 17949 —
Camera dei Deputat i
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO
data dalla corrispondenza tra mezzo adoperato e fine dichiarato . La rilevazion e
dell'andamento generale della malattia, a d
esempio, non richiede la raccolta di dati
nominativi .
La quinta regola è costituita dalle garanzie sulla qualità scientifica del test ; l a
sesta dalla garanzia piena del diritto all a
riservatezza, con ovvie graduazioni, legat e
alla disponibilità delle informazioni da
parte del medico curante, della struttura
pubblica di riferimento, degli apparati regionali o centrali . Più ci si allontana da l
contatto diretto tra paziente e medico, pi ù
diminuisce la necessità della conoscenz a
del dato personale .
Altre regole da tener presenti sono infin e
quelle del diritto a conoscere i risultati de l
test e della necessità di servizi di informazione e sostegno per le persone che risultino positive al test, con procedure di rapporto con le strutture sanitarie tali da garantire la massima riservatezza . Al riguardo vi sono degli esempi : a Bologna si è
ricorsi a dei tesserini che consentono un
contatto assolutamente spersonalizzat o
con la struttura sanitaria .
Infine, in ogni caso deve essere sancit a
l'illegittimità dei controlli all'insaput a
dell'interessato, che rappresenta un problema di grande delicatezza. Nel nostro ed
in altri paesi già vi sono stati illegittime e
non necessarie discriminazioni (o tentativ i
di discriminazione) al momento dell'assunzione in strutture pubbliche o private o
in relazione al mantenimento del posto d i
lavoro (e sappiamo bene che le discrimina zioni necessarie sono, per comune convin zione, restringibili ad una serie limitatissima di casi) . Io credo che dobbiamo chiedere al Governo comportamenti positiv i
per scongiurare sia pure semplicemente i l
tentativo (che si è già verificato), da part e
degli apparati pubblici, di respingere o d i
escludere sieopositivi .
Ritengo, per altro verso, che sia possibil e
fin da ora l'utilizzazione delle norme vigenti, in particolare di quelle dello statut o
dei lavoratori, per evitare che discriminazioni del genere operino nel settore privato. Ma se ciò fosse ritenuto non sufficiente, dobbiamo impegnarci a introdurre
198 8
modifiche legislative . E dobbiamo porre i n
questo caso la massima attenzione, per ché, in un simile campo, le discriminazion i
si riproducono a cascata . In altri paesi, ad
esempio negli Stati Uniti, si stanno verificando discriminazioni al momento di stipulare assicurazioni sulla vita e al momento della richiesta di trattamenti assicu rativi integrativi dell'assistenza pubblic a
sul piano sanitario . È comunque vero, per
fortuna, che le sentenze finora pronunciate al riguardo negli Stati Uniti e in Ger mania hanno escluso la legittimità de i
comportamenti discriminatori . Resta i l
fatto che si tratta di un terreno sul qual e
occorre muoversi con la massima attenzione .
Mi auguro — e concludo — che quest o
dibattito ci offra la possibilità di far sì ch e
il Governo si impegni (prima ancora ch e
sia il Parlamento ad impegnarlo) a tenere
comportamenti precisi. Mi sembra che i
documenti già presentati e il dibattito ch e
si è svolto non siano stati avari di indicazioni . Mi auguro che sia possibile giunger e
ad un documento comune alla fine del
dibattito, dal momento che in quest o
campo non ci sono interessi di parte ch e
debbano o possano prevalere (Applausi de i
deputati dei gruppi della sinistra indipendente e federalista europeo) .
PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'onorevole Augello, che illustrerà anche la su a
mozione n . 1-00166 . Ne ha facoltà.
GIACOMO SEBASTIANO AUGELLO. Signo r
Presidente, onorevoli colleghi, è estremamente difficile affrontare con responsabilità e serenità l'argomento AIDS, che pe r
comodità pronuncerò nel prosieguo de l
mio intervento in italiano e non in inglese.
Quello che è opportuno chiederci, onorevoli colleghi, è perché dovremmo dividerci su quanto abbiamo da dire tutti insieme al Governo riguardo ad una malattia, che, come tale, non può avere color e
politico .
Per evitare che il mio intervento sia considerato di parte, io anche auspico a nome
Atti Parlamentari
—
Camera dei Deputat i
17950 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
del mio gruppo — la democrazia cristian a
— di pervenire ad una risoluzione comune .
Non vi è una AIDS progressista o conser vatrice, né un'AIDS con un colore politico .
Vi è invece un grossissimo malanno che è
capitato al mondo ; le diverse nazioni, meglio se assieme, lo devono affrontare senz a
isterismi, senza provocare, collega Rodotà, eccessive emozioni, senza ingenerar e
quella paura e quello sconforto che solita mente questo argomento suscita .
Onorevole Presidente ed onorevoli colleghi, a questo proposito penso al danno ch e
può provocare una informazione inesatt a
od allarmistica . Nessuno vuole togliere
all'AIDS la prerogativa di pericolosità ch e
coinvolge tutti, soggetti a rischio e non ; si
tratta però di un argomento che deve essere affrontato con grande responsabilità :
non serve infatti, ai fini di individuare l a
migliore strategia per prevenire l 'AIDS,
provocare battages inesatti o diffonder e
quella che è stata definita un'informazion e
terroristica . Ci troviamo di fronte ad un a
grave malattia, che potrà essere affrontat a
bene soltanto quando gli scienziati sapranno tutti insieme esattamente cosa
fare.
Nel 1986 la Commissione sanità d i
questo ramo del Parlamento si recò negl i
Stati Uniti per u n'indagine conoscitiva sui
sistemi della sanità in quel paese . I membr i
di quella Commissione, di cui anch'io facevo parte, si preoccuparono di conoscere
i dati riguardanti la spesa farmaceutica e
sanitaria, la struttura degli ospedali, l a
prontezza nel ricovero d'urgenza . Fummo
invece sorpresi, già dalla prima udienz a
presso la Commissione sanità di Ne w
York, dal fatto che il problema dominant e
per gli americani, nel settembre 1986 ,
fosse quello dell 'AIDS . Parlavano solo d i
questo . Per noi si trattava invece dell e
prime avvisaglie : in Italia non si era mai
parlato, se non forse, a livello di scienziati ,
di un problema che in Europa non era
dilagato e di cui non erano stati colti i l
senso e la gravità . Passarono infatti de i
mesi prima che una fondata preoccupazione si impossessasse di tutti gli Stat i
d ' Europa e del nostro paese .
26
LUGLIO 198 8
Non sono medico e non ho titolo pe r
scendere nei dettagli tecnici del gravissim o
fenomeno, ma mi sembra di capire ch e
questo argomento, così come la stessa in formazione di prevenzione, debba essere
posto nelle mani dei tecnici .
Il rischio è oggi quello di allargare un a
schiera di malati che, prima di essere affetti da AIDS, sono psicopatici. Pensate
quale danno può provocare in sogetti deboli di psiche, portatori di handicaps cerebrali latenti (quelli che hanno il cosiddett o
esaurimento nervoso, per intenderci) ,
quindi in soggetti facilmente impressiona bili, una informazione esagitata, lascia temi dire nevrotica, che evidenzia soltanto
la paradossalità della situazione .
Noi dobbiamo «uscire» dall'informazione e dalle valutazioni terroristiche —
come dicevo poc'anzi — per muoverci s u
un nuovo terreno di chiarezza e di responsabilità scientifica .
È sufficiente leggere le riviste scienti fiche per capire come la stessa ricerca
mondiale (che negli ultimi mesi, in materi a
di immunologia ha compiuto enormi pass i
avanti) si dibatta ancora in non indifferenti contraddizioni : luci ed ombre, certezze e scoramenti, così come avviene pe r
tutte le questioni scientifiche quando s i
muovono i primi passi nel campo dell a
ricerca .
Pensate cosa sarà stato per Jenner o
Pasteur, scienziati che mettevano a rischi o
la propria vita nel tentativo di capire i l
fenomeno della immunologia, un tema an cora oggi attuale e sul quale si schiudon o
nuovi orizzonti, più ampi e diversi ,
nell'ambito dello studio del processo di
immunizzazione dell'organismo umano :
uno degli argomenti più affascinanti dell a
vita umana !
Tali contraddizioni sono nelle cose e a
nulla vale quanto detto da illustri colleghi .
Ciò che ha detto l'onorevole Rodotà mi ha
addirittura spaventato . Che debbo fare ?
Andrò a farmi subito l'analisi del sangue !
D'altronde, presentando in un certo mod o
tali problemi, non si fa altro che turbar e
anche le persone tranquille .
Certo, dobbiamo dire che ci troviam o
dinanzi ad una grave malattia, ma non per
Atti Parlamentari
Camera dei Deputat i
— 17951 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
questo dobbiamo avvalerci di quelle statistiche che sono ancora frutto di studio e di
elaborazioni quotidiane . Con ciò non intendo assolutamente dire che il fenomeno
dell'AIDS sia da sottovalutare . L'AIDS è
una malattia seria e grave, che deve essere
affrontata con grande senso di responsabi lità e non, quindi, attraverso battages pubblicitari, quasi che si provi piacere a dir e
che i malati di AIDS aumentano ogni
giorno. Non si capisce, infatti, se siamo
presi dalla preoccupazione di eliminar e
tale malattia, oppure se pensiamo di approfittare della situazione determinat a
dall'aumento del numero dei malati di
AIDS per trasformare alcuni aspetti dell a
vita sociale del paese !
Tutto ciò non può tuttavia esimerc i
dall'allinearci prontamente alle iniziativ e
già intraprese da altri Stati, secondo l e
diverse direttive e le iniziative del Ministero della sanità .
Vorrei ora ricordare quanto affermato,
in materia di AIDS, nelle stesse dichiarazioni programmatiche del Presidente de l
Consiglio De Mita . Lo voglio ricordare no n
soltanto perché sono animato dal desiderio di spezzare una lancia a favore de l
Governo De Mita, ma anche per sottolineare che ai concetti richiamati in quest o
dibattito in materia di AIDS, si fa riferimento nelle stesse dichiarazioni programmatiche del Governo. In esse, infatti, è
detto testualmente : «Un posto tutto parti colare spetta all'emergenza AIDS, rispett o
alla quale è necessario un piano nazional e
coordinato a livello internazionale».
Il Ministero della sanità ha per altro gi à
istituito una Commissione, la quale —
anche se da taluni potrà essere ritenut a
carente nella sua composizione — ha gi à
iniziato i suoi lavori . Essa si è riunita con
una frequenza mensile (stando a quanto m i
viene segnalato) ed ha approvato una seri e
di indirizzi concernenti l'adeguament o
delle strutture di ricovero per malati d i
malattie infettive e tesi al reperimento d i
circa 6 mila posti letto ; l'addestrament o
degli operatori ; la concessione di incentiv i
nei loro confronti ; i criteri per il migliora mento della qualità dell 'assistenza infermieristica ; i programmi per iniziative nei
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confronti dei tossicodipendenti . Tale Com missione ha altresì fornito indicazioni per i l
settore delle ricerche; ha approvato un documento relativo alle modalità di controll o
sui tests per la ricerca sull 'AIDS presso i
centri trasfusionali ; ha anche elaborato u n
documento relativo al comportamento de l
personale addetto alle cure dei malati d i
AIDS presso gli ospedali.
Nel dire ciò mi rivolgo ai presentator i
delle varie mozioni, cioé ai colleghi d e
Lorenzo, Modugno, Tamino, Berselli, Rutelli e Rodotà, per dir loro che occorre trovarci insieme su un terreno comune, no n
solo per stimolare il Governo, ma per far e
in modo che gli interventi realizzabili ragionevolmente, responsabilmente e
quanto più possibile scientificamente, pos sano servire veramente ad una prevenzione in senso responsabile .
Si parla di piani di prevenzione in collegamento con le regioni e le USL ; ma com e
si fa, signor ministro, a non polemizzare ( e
lo farò infatti, sia pure brevemente) sull a
legge n . 833? Io non so quali poteri abbia i l
ministro della sanità di intervenire energicamente ed essere sentito in maniera responsabile dalle USL, che procedono slegate nella loro iniziativa sanitaria ; ma tutt o
ciò, onorevoli colleghi, siamo stati noi a
volerlo, con le riforme che abbiamo fatto ,
con le autonomie che in questo settore
abbiamo riconosciuto in modo, direi, eccessivo, mentre vi sono interventi, com e
quelli di cui discutiamo, che non posson o
essere attuati dalla singola regione e dall a
singola USL in modo discontinuo ed autonomo, senza un coordinamento !
Si tratta di problemi che riguardan o
tutto il paese e rispetto ai quali, dunque, vi
deve essere una unica direttrice di marcia .
Le USL e le regioni devono essere i l
braccio operativo per la realizzazione dell e
iniziative del Ministero della sanità i n
questa materia. Lasciare che le indicazion i
del ministero vengano dimenticate, cambiate, deformate o comunque non applicate dalle diverse USL, significa andare
incontro ad un sicuro insuccesso, oltre che
alla certezza di spendere — lasciatemel o
dire — allegramente i primi 135 miliardi a
disposizione .
Atti Parlamentari
— 17952 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Il ministro ha parlato giustamente dell a
esigenza di appositi reparti per le malatti e
infettive . Nel principale ospedale di Caltanissetta, ad esempio, vi sono 5 malati d i
AIDS e si è faticato non poco per far comprendere che si trattava di una malatti a
infettiva e che, dunque, quei malati andavano isolati dagli altri . Sono stati ospitati
in una stanza, dove nessuno, però, vuole
recarsi per portare medicine o sollievo o
per fare le pulizie necessarie !
Si tratta di problemi gravissimi . Esiste
evidentemente la tendenza a ghettizzare
questi malati anche da parte delle person e
che se ne dovrebbero occupare . Gli infermieri, ad esempio, non vogliono entrar e
nella stanza che ospita questi malati, per il
rischio di contrarre l'AIDS con trasfusioni ,
aghi infetti e per tutto quello che leggiamo
e sappiamo.
Occorre, quindi, un energico «motore »
centrale che indichi chiaramente, signo r
ministro, cosa dobbiamo fare in materia .
Io la penso come lei : è indispensabile ch e
quella iniziativa parta dal centro e sia rigorosamente osservata . Guai se da questa
discussione dovesse uscire fuori qualch e
cosa che poi ciascuno di noi in periferia
può dirigere ed amministrare come vuole !
Se ciò accadesse, vorrebbe dire che ci serviremmo di una calamità mondiale, qual e
l 'AIDS, per reperire fondi e realizzare gesstioni che poco hanno a che vedere con l a
soluzione dei problemi che abbiamo da vanti .
In diverse mozioni si parla di informazione nella scuola su questi temi . Ma, ono revoli colleghi, sono venti anni che la nostra scuola deve occuparsi di educazione
sessuale e siccome l'AIDS e la sessualit à
sono collegati e per trattare dell'uno, bisogna parlare dell'altro, sarebbe vera mente sbagliato se cominciassimo in mod o
massiccio proprio dalla scuola, che no n
dispone né di una esperienza né di un a
informazione chiara in proposito, a par lare dei problemi dell'AIDS, cioè di qual cosa che è esattamente il contrario del cor retto rapporto sessuale . Sarebbe davver o
sconvolgente! Sarei prudente, onorevol i
colleghi, ad introdurre subito questa tema tica nella scuola . Sarebbe come insegnare
Camera dei Deputati
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LUGLIO
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ai ragazzi che prima di vivere bisogn a
morire !
Viceversa, immagino che un coordina mento tra i ministeri, operato dal ministr o
della sanità, possa risultare utile, anche
per gli aspetti che ho sentito ricordare
poco fa per quanto riguarda, ad esempio ,
la malattia nelle carceri . Le istruzioni e le
decisioni possono essere poi direttamente
trasmesse dal ministro competente all e
sedi operative, ai posti di lavoro, alle forz e
armate, a tutti i grandi agglomerati . Si
tratta di problemi che non possono essere
scissi uno dall'altro e che implicano un 'attività essenziale di coordinamento .
Penso che nessuno tra i presentatori
delle mozioni avesse in animo, chiedendo
coordinamenti di questo tipo, di esautorare il Ministero della sanità . Pertanto ,
ancor di più credo che, se troviamo u n
punto di accordo, avremo nel corso della
giornata di oggi la possibilità di rendere u n
servizio alla comunità nazionale, stiland o
e votando una risoluzione unitaria su l
tema AIDS.
Molte delle cose che sono state dette, a
mio avviso, sono marginali rispetto all e
questioni principali : penso al quesito se
usare o meno i profilattici e se questi ultim i
debbano essere chiamati così oppure con i l
termine «preservativi» . Penso comunque ,
signor ministro, che non ci si debba forma lizzare dinanzi alle parole, anche perch é
l'Organizzazione mondiale della sanit à
queste cose le dice chiaramente . Altrettanto potremmo fare noi, perché non abbiamo remore linguistiche .
Quello che mi preme dire è però un altr o
aspetto . Mi chiedo dunque : il problem a
consiste solo in questo oppure no? Quand o
si propone di effettuare distribuzioni di
profilattici, quando si dicono cose di quest o
genere, si diffonde un senso di sconfort o
generale, di arrembaggio, di «rottura del
fronte», quasi si fosse ad una ritirata scomposta, dopo una ideale «Caporetto» . Si propone di distribuirlo a tutti ogni mattina ,
così chi non li ha mai visti li vede e li utilizza ,
ne farà magari un uso diverso! Secondo m e
una nazione seria e composta organizz a
adeguatamente campagne di questo genere, senza pressapochismo .
Atti Parlamentari
— 17953 —
Camera dei Deputat i
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
Mi sono soffermato molto su questi
aspetti per evidenziare come a volte oper i
la scienza, come vadano «le cose di quest a
terra». Onorevoli colleghi, siete pochi, m a
«di peso», e probabilmente ricordate ch e
dieci anni fa l'olio d' oliva è stato «messo
alla gogna» . Il povero olio d 'oliva, signo r
Presidente della Camera, non si potev a
usare più perché grasso ed insalubre! Faceva salire la pressione, per cui bisognav a
condire l'insalata con l'olio di semi, molt o
migliore di quello d'oliva . E giù la televisione ad informarci che si sarebbe «saltat o
meglio un ostacolo» con un certo olio di
semi, anzichè con il povero olio d'oliva !
Dopo dieci anni la scienza — perché era
scienza anche quella : scienza della chi mica — ha fatto precipitosamente marci a
indietro e si è accorta che l'olio miglior e
del mondo era proprio quello d 'oliva . E
così doveva essere! Io soltanto non mi pie gai, e non perché produttore di olio o per ché non fossi preoccupato, ma perché m i
sembrava ingiusto andare a comprare oli o
quando lo ricavavo dalle mie piante . Resi stetti con la mia famiglia e forse sto bene
per questo, perché non ho mai ingurgitat o
olio di semi !
State attenti, perché la scienza mostr a
anche questi limiti! Cose del genere possono tranquillamente verificarsi . Ed i o
non credo proprio che tutto quello che
oggi si dice sarà vero anche domani . Col lega Benevelli, lei è uomo di scienza e
queste cose le sa : la scienza muta . Mi
auguro che la scienza si accorga che magari l'AIDS è causato da altri agenti . Pensate all'inferno che si scatenerebbe! H o
fatto ricorso a questa iperbole, a quest a
battuta, per dire che la migliore manier a
per affrontare questo importantissimo argomento è mantenere il cosiddetto sangu e
freddo, la calma propria dello scienziato .
Noi politici abbiamo il diritto di intervenire in materia ma, proprio perché contat tiamo giornalmente le masse, prima d i
altri abbiamo l'obbligo di restare seren i
davanti al paese, di non provocare nessu n
allarmismo ; e se ciò si verifica — ed io dic o
che allarmismo già c'è — dobbiamo trasfe rirlo nell'animo dei nostri scienziati e ricercatori, attraverso un 'azione di stimolo
costante e non fornire notizie, come quell e
apparse 3-4 settimane fa su giornali poc o
qualificati, che hanno il solo scopo di aumentare la tiratura !
Signor Presidente, quella che si è abbat tuta sul mondo è una gravissima malattia e
non è escluso che possa essere, nei cicli
storici, nei corsi e ricorsi della storia, u n
modo per vaccinare il genere umano (altr e
volte, in epoche passate, cose di quest o
genere sono accadute) . Viviamo periodi d i
pace, nessuno di noi si sognerebbe di sca tenare una guerra contro chicchessia ,
siamo in un mondo di pacifisti (salvo al cune sacche pur numerose di irriducibili
che alla fine si rendono conto che dall a
guerra non si può ricavare nulla di buono),
siamo tutti per la tolleranza, per un viver e
sereno . Ebbene, se così è, dobbiamo sforzarci di proseguire su una strada di responsabilità, di coinvolgimento delle nostre strutture, facendo chiarezza nei nostr i
nosocomi, modificando alcune situazion i
che non possono più essere tollerate nel
settore della sanità .
Signor Presidente, la sanità non dev e
essere più una «Cenerentola»: a me non
dispiace che in questo momento siano pre senti solo pochi deputati, a me dispiace che
l'argomento della sanità non sia mai stat o
affrontato seriamente dall 'Assemblea s e
non nel momento della discussione annuale della legge finanziaria, allorchè s i
scatenano interessi di diverso tiipo, tendenti a modificare in qualche modo le cifr e
iscritte in bilancio .
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENT E
ALDO
ANIAS I
GIACOMO SEBASTIANO AUGELLO . Per i l
resto, quando si discutono i temi dell a
sanità in Parlamento è come se si parlass e
di sanità nell'esercito : l'esercito deve essere efficiente, deve combattere, aver e
buona salute, mentre la sanità è un aspetto
secondario, di cui sarebbe quasi auspica bile l'eliminazione .
Ebbene è la stessa cosa : le discussion i
sulla sanità avvengono fra pochi addetti ,
nella comune ignoranza ; il Parlamento si
Atti Parlamentari
—
17954 —
Camera dei Deputati
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
occupa di sanità solo nel momento in cui s i
rende conto che si sta per raggiungere u n
«tetto» di spesa superiore ai 50 mila miliardi; ecco allora che vengono le convulsioni al ministro del tesoro ed al Govern o
nel suo complesso, mentre in sede di Com missione tutti chiedono aumenti di spesa
dell'ordine di migliaia di miliardi, pur premettendo che le spese per la sanità hanno
raggiunto un livello di guardia!
Mi auguro che dalla discussione dell e
mozioni presentate in tema di AIDS veng a
una risposta univoca che, prima di essere
una critica esagitata, sia uno stimolo per i l
Governo e per i! Ministero della sanità ,
affinchè facciano interamente il loro dovere (cosa di cui sono fermamente convinto) di fronte alla comunità nazional e
(Applausi).
PRESIDENTE . È iscritta a parlare l'onorevole Orlandi. Ne ha facoltà .
NICOLETTA ORLANDI . Signor Presi dente, colleghi, ho ancora sotto gli occhi l e
immagini agghiaccianti dello spot
sull' AIDS premiato a Cannes : uno spot che
colpisce non tanto per il suo contenut o
quanto per la forma patinata che assume.
Evidentemente il consumismo riesce a
vendere anche la morte come un profum o
maschile .
Io mi auguro che l'aver discusso, ne l
corso del dibattito sulla legge n. 194, di
sessualità, di procreazione, di responsabi lità verso se stessi e verso la vita, ci aiuti e c i
renda più fermi nel rifiutare questa sort a
di Nove settimane e mezzo dell'orrore !
Finora i mass media avevano preferit o
ricorrere a massaggi più folcloristici, m a
ugualmente irresponsabili . Abbiamo sentito parlare di castigo divino e di peste del
Duemila . Certo, il richiamo alla peste di
manzoniana memoria è ben fondato se
guardiamo al comportamento delle autorità pubbliche : dapprima la sottovalutazione, l'inerzia più totale ; poi, di fronte al
precipitare degli eventi, si escogita u n
nuovo pregiudizio, quello dell'untore, ch e
attualmente sarebbe rappresentato dall e
cosiddette categorie a rischio . La speranz a
forse era che la malattia restasse circo -
scritta solo a questi soggetti, che con il lor o
comportamento — a detta del ministro —
«se l'erano andata a cercare» .
Probabilmente più che la peste, violenta e
collettiva, poteva essere congruo richiamare altre malattie (come la tubercolosi) ,
con il loro carico di solitudine, di angoscia ,
di emarginazione . Ma forse il paragone in
questo caso non sarebbe stato idoneo a d
esorcizzare la paura . Ciò che ad ogni modo
colpisce è come si siano voluti strumentalizzare in questa vicenda i princìpi morali .
Il primo tentativo è stato quello di utilizzare
le forme di trasmissione dell'AIDS per di mostrare la giustezza di imporre particolari scelte etiche, quali la castità (la moral e
ridotta, insomma, a norma igienica!) . Mi s i
perdoni l'ironia : esistono principi moral i
che in alcuni casi impegnano a rinunciar e
alla propria vita ; spero che il ministro dell a
sanità e il ministero non li considerino per
questo cancerogeni .. . !
Ma la morale, in questo caso come in
quello dell'aborto, è servita anche a moti vare e nascondere l 'inefficienza, coprendola con il rifiuto di comportamenti assunti come devianti . Non credo che ci ò
fosse consentito a un ministro della Re pubblica . Non credo che fosse consentit o
al ministro di occuparsi soltanto di un a
parte degli italiani .
Forse si può essere una persona giust a
anche senza misurarsi con le diversità, gli
errori, i drammi e le debolezze del nostr o
prossimo, ma non credo si possa essere u n
ministro della sanità giusto se non si vuol e
guardare alla malattia e al disagio .
Non voglio ribaltare in questa sed e
contro il rappresentante del Governo i l
semplicismo, la presunzione, la chiusur a
che animavano le parole contro gli omosessuali e contro i tossicodipendenti, m a
sento di dover compiere questo atto d i
accusa in particolare a nome di una categoria di persone che in quest ' aula rischia
sempre di rimanere invisibile e ignorata e
perciò più esposta, più sola e più indifesa.
Sto parlando dei giovani e devo innanz i
tutto esprimere un riconoscimento positivo, poichè nelle mozioni che oggi discutiamo vi è finalmente una considerazion e
specifica di questo problema .
Atti Parlamentari
— 17955 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Trasversalmente alle altre cosiddette ca tegorie a rischio, l 'AIDS colpisce infatt i
soprattutto i giovani compresi tra i venti e i
ventinove anni : e non c'è da stupirsi, dat o
che si tratta della stessa fascia di età in cu i
più alta è l ' incidenza delle tossicodipendenze.
Il Consiglio d'Europa ha preso in considerazione questo aspetto inserendo gli
adolescenti (cioè i soggetti immediata mente a ridosso di questa categoria) tra i
gruppi ai quali i singoli Stati dovrebber o
rivolgere programmi mirati di educazion e
sanitaria.
Finora in Italia di tutto ciò non si è fatto
nulla, ma d'altra parte in questo campo il
Ministero della sanità non è solo con le su e
responsabilità, perché da un lato non è
stata iniziata alcuna seria campagna d i
prevenzione dell'AIDS, dall 'altro il disconoscimento dei bisogni, delle aspirazioni ,
dei diritti, del linguaggio degli adolescent i
non è proprio soltanto di quel dicastero ,
ma delle scelte politiche complessive d i
questo Governo .
Ma andiamo con ordine, parliamo i n
primo luogo delle tossicodipendenze . C ' è
innanzi tutto un problema di prevenzione ,
che non può tradursi in una informazion e
terroristica sugli effetti delle diverse so stanze stupefacenti — come a volte è stat o
fatto —, in modo da ottenere magari l'effetto inverso di incuriosire e spingere a d
una sfida con se stessi .
Prevenzione vuoi dire rimuovere le con dizioni di disagio e di solitudine che spingono alla fuga dalla realtà ; vuoi dire, nell e
grandi metropoli del Mezzogiorno, produrre alternative alla necessità di soprav vivenza che sfocia nella microcriminalità ,
quando i bambini diventano comodi distri butori di eroina, e quasi sicuramente desti nati alla tossicodipendenza . Prevenzion e
vuoi dire, allora, impegno di risorse e d i
energie nella costruzione di politiche giovanili, di spazi di aggregazione e di crescita, di opportunità concrete nelle nostr e
città .
Tutto questo non può essere affidat o
solo all'iniziativa privata, ma deve diventare un impegno che sottende le nostr e
scelte . Se ciò appare un lusso, credo che
Camera dei Deputat i
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abbiamo una visione ben circoscritta e di sperante del nostro futuro .
Penso che quando si parla dei giovani ,
anche in situazioni di disagio, si debb a
avere un grande senso di responsabilità ,
ma anche una grande fiducia nella possibilità di far emergere le energie, la vogli a
di vivere, la speranza e le potenzialità ch e
sono in ciascuno . Bene, rispetto ai giovani
che già sono tossicodipendenti mi sembr a
che le falle e l 'incapacità dell 'intervento
pubblico assumano un senso del tutto di verso . Ancora una volta può essere utile i l
paragone manzoniano: l'unico uso che si è
saputo fare del potere pubblico è stat o
quello di cederlo, senza preoccuparsi neppure di esercitare una funzione di coordinamento delle diverse iniziative . Ma non è
questa la sede per esaminare i problem i
legati al trattamento delle tossicodipendenze.
Vorrei sottolineare solo un punto, ch e
riguarda strettamente il problem a
dell'AIDS . Si è rifiutata la proposta, avanzata da più parti, di evitare il dilagare del
contagio attraverso la distribuzione di siringhe monouso, cosiddette a stantuff o
autobloccante; si è detto che ciò equivarrebbe ad un incentivo alla droga . Io mi
chiedo quale idea voi abbiate del recuper o
dei tossicodipendenti, se intanto non v i
curate affatto di impedire che il loro comportamento di oggi sia causa di una malattia per ora incurabile .
C 'è anche un'altra realtà nella quale l a
cura e la prevenzione diventano estrema mente urgenti, ma cozzano contro i disser vizi e contro le nostre più consolidate rimo zioni: il carcere . La maggioranza dei detenuti sono attualmente tossicodipendenti e
non è certo un segreto che all 'interno de l
carcere circoli eroina e si pratichino, no n
sempre per libera scelta, rapporti omoses suali. Credo sia necessario verificare in tanto come funzionino i rapporti tra US L
ed istituti penitenziari in tutte le divers e
realtà del paese, sia per quanto riguarda i l
trattamento dei tossicodipendenti sia pe r
quanto concerne la cura dei sieropositivi e
la prevenzione dal contagio . Ma forse dovremmo anche essere disposti a rivedere le
nostre convinzioni profonde ed a svelare i
Atti Parlamentari
Camera dei Deputat i
— 17956 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
nostri tabù, ponendo la questione di cancellare quella pena non scritta che è il
divieto per detenuti di vivere la loro sessualità ; una pena che non serve alla risocializzazíone, che taglia i rapporti con i
familiari e che genera solo violenza .
Il Consiglio d'Europa, nella sua direttiv a
in materia, parlava anche di programm i
tendenti ad aiutare gli individui a scegliere
«stili di vita sani» . In questo contesto vien e
inserita la tematica dell'educazione sessuale nelle scuole . Per la verità, quand o
cominciarono ad agitarsi questi argomenti, noi ne tememmo un uso strumentale . Il rischio era che i temi della sessualità, sempre respinti dalla scuola, finisser o
per entrarvi nella forma poco rassicurant e
dell'informazione sulla malattia, con un a
commistione perversa che inducesse a pre sentare il sesso come una pratica da evi tare e addirittura foriera di morte. Evidentemente l'inefficienza ha avuto ragion e
anche di questa opportunità controriformatrice!
Noi non rifiutiamo affatto l 'educazione
sanitaria, ma riteniamo che essa non vad a
confusa con l'educazione sessuale, se no n
altro perché il sesso non è una malattia e d
il proprio corpo non è qualcosa di cui
avere timore e da usare seguendo le avver tenze e le modalità consigliate . L 'educazione sanitaria deve tendere ad insegnar e
quella cura di se stessi che, certo, è anche
esercizio della responsabilità; è consapevolezza e conoscenza delle cause delle ma lattie più frequenti e dei comportament i
più idonei ad evitarle . L 'informazione e
l'educazione sessuale riguardano un a
sfera molto più complessa della personalità; restituiscono alla formazione scolastic a
la persona nella sua globalità ; attengon o
alla conoscenza e al rispetto di sé e degl i
altri e alla costruzione di una nuova cultura dei rapporti umani .
Ma di educazione sessuale nella scuol a
sembra che questo Governo, e forse anche
questo Parlamento, non vogliano senti r
parlare in alcun modo. Certo esistono pro getti di legge, ma giacciono nei nostri archivi già da alcune legislature.
Non ci si avvede di quanta responsabilità
noi portiamo per il nostro silenzio e per la
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nostra noncuranza nei confronti dei pi ù
giovani. Eppure i dati del Ministero d i
grazia e giustizia indicano che vi è u n
abbassamento dell'età in cui si fa ricorso
all 'interruzione volontaria della gravidanza. Ma in queste aule si riescono a pro durre solo norme negative e divieti, cos ì
come in tema di violenza sessuale si ripro pone il concetto della intangibilità dei minori, ben sapendo che norme di tal gener e
non sono certo servite a tutelare i bambin i
e gli adolescenti dagli abusi sessuali degl i
adulti. Interdire ai minori l'espression e
della propria affettività significa solo riprodurre e sancire un modello di sessualità negativo ed a senso unico (che cert o
esiste nella nostra cultura e che vediam o
riprodotto quotidianamente dai mass me dia), un modello che propone ruoli e comportamenti standardizzati, scissi dallo svi luppo delle relazioni interpersonali, u n
modello che riporta all 'interno della sessualità anche atteggiamenti di violenza e
mercificazione.
Noi sappiamo bene quanto questo mod o
di intendere e di vivere la sessualità si a
pervasivo, ma crediamo che esso non can celli concezioni ed esperienze diverse, ch e
le ragazze ed i ragazzi hanno oggi maggiori opportunità di sperimentare : parl o
della sessualità intesa questa volta com e
patrimonio di emozioni, desideri, sentimenti, come scoperta di sé e dell'altro ,
come momento irrinunciabile della propria individualità . Sono queste esperienze
che noi non vogliamo interdire ai minori ,
ed è questa la cultura che chiediamo all a
scuola di impegnarsi a far crescere .
D'altra parte, io credo che il silenzio volut o
e perseguito in ques t'aula non corrispond a
tanto alla volontà di imporre un divieto ,
quanto piuttosto ad una rimozione . Non è
forse ipocrita, per chi volesse davvero pre servare i giovani da esperienze sessual i
troppo precoci, rifugiarsi in un diviet o
penale e non impegnarsi invece in un a
sfida culturale che tenga conto della forz a
e dell'insistenza dei messaggi di segno opposto e dei modelli comportamentali do minanti nella nostra società? Ma certo è
più semplice non vedere, rimandare scelt e
e responsabilità ; come ci si accinge a fare
Atti Parlamentari
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Camera dei Deputati
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
con la lunga lettera ai capifamiglia, che i n
tal modo saranno resi arbitri di decidere s e
i propri congiunti vadano tutelati dal rischio di contagio (e non solo loro, m a
anche gli altri che con essi entreranno i n
rapporto). Ma a questo forse non si è pensato. Probabilmente per voi è un privilegio
accordato alle famiglie, un rafforzamento
del loro potere; a me sembra invece u n
triste tentativo di coprire di rivincita culturale l'incapacità a tutelare e promuover e
lo sviluppo di ogni persona (sia essa padre ,
madre, giovane o priva di un supporto
familiare) .
Un elemento è certo: anche in questa circostanza torna la negazione dell 'essere
giovani come condizione specifica con
propri diritti, proprie specifiche esigenze .
Del resto la nostra società sembra concepita solo a misura dell'adulto — preferibil mente maschio — che lavora. Basti pensare all' organizzazione della città, ai ritmi,
alle scansioni del tempo . Ma allora non
possiamo stupirci se la condizione dei gio vani nel nostro ordinamento tende a d
emergere solo in termini negativi di obbedienza e di divieto ; e non possiamo stupirc i
neppure se tra i ragazzi e le ragazze si f a
strada una rincorsa ad assumere i modell i
ed i comportamenti degli adulti come gl i
unici che diano riconoscimento ed abbian o
un valore sociale, e ciò anche attravers o
una sessualità precoce .
La campagna che si è scatenat a
sull'AIDS è servita anche a trasmettere a i
giovani alcuni dei più inveterati pregiudiz i
degli adulti. Ciò è rilevato da una indagin e
IARD da cui emerge un 'accentuazione
negli adolescenti . dell'atteggiamento di rifiuto verso i tossicodipendenti e gli omosessuali . Ritengo che non si possa essere
lieti di questa nuova rottura della solidarietà e el pluralismo.
Nei mesi scorsi si era partiti dal dove r
imporre un cambiamento di stili di vita e d i
comportamenti . Lei una volta, signor ministro, ebbe modo di dire : «La festa è
finita!» . Se non ci sentissimo tutti coinvolt i
nelle vicende umane, avremmo potut o
usare la stessa frase quando esplose la cen trale di Chernobil o quando il Reno fu
distrutto dagli scarichi della Bayer : vi-
cende probabilmente anche più gravi e con
conseguenze più disastrose per la salute d i
ciascuno .
Poniamolo, sì, all'ordine del giorno, un
mutamento degli stili e dei comportament i
di vita ; poniamo in discussione quelle
scelte sociali, economiche, politiche e d
anche individuali che rischiano di pro durre un corto circuito di auto distruzione .
Ma noi crediamo che, per far questo, oc corra ricostruire quella base che tali scelt e
stanno man mano scardinando, cominciando con il ridare valore prioritario all a
dignità di ciascuna persona come soggett o
libero e perciò responsabile.
Occorre basarsi sulla solidarietà, altrimenti sarà sempre più semplice trovare d a
qualche parte un untore artefice dei nostri
mali . Ciò servirà ancora a coprire la nostr a
impotenza e la nostra incapacità (Applaus i
dei deputati del gruppo del PCI — Congratulazioni) .
PRESIDENTE . È iscritta a parlare l 'onorevole Procacci . Ne ha facoltà .
ANNAMARIA PROCACCI . Il gruppo verd e
ha firmato la mozione De Lorenzo n . 100075 . In essa noi ci ritroviamo piena mente, così come in molte delle altre mozioni che sono state presentate . Non possiamo invece condividere, almeno pe r
quanto riguarda molti punti, le mozioni
Berselli n . 1-00160 e Augello n . 1-00166 .
Ciò non toglie che siamo convinti, i n
base a molti segnali emersi negli interventi
precedenti, che si possa pervenire all 'elaborazione di una risoluzione comune ; anzi ,
io credo che si debba giungere alla presen tazione di un documento che espliciti l a
volontà di tutta la Camera su questo problema.
Le cifre le conosciamo (sono quelle comunicate anche dal nostro Ministero dell a
sanità al summit di Londra nel gennaio
scorso) : ormai sono diventate tristement e
familiari, soprattutto per quanto riguard a
l'immagine dell 'autobus su cui almeno
uno dei passeggeri sarebbe affetto da l
virus del l 'AIDS. Sappiamo che ci sono citt à
che subiscono un impatto particolare rispetto a questa malattia; mi riferisco a
Atti Parlamentari
— 17958 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Milano, che detiene un primato negativo e
a Roma, che registra cifre certo minori m a
non per questo meno preoccupanti .
Sappiamo bene che l 'Italia è il quint o
paese al mondo per presenza di casi, che
c'è una mortalità dell'80 per cento — com e
ci ha comunicato lo stesso ministro — all a
fine del secondo anno di decorso dell a
malattia ; che — cito ancora le cifre ufficiali — alla fine del prossimo anno nel
nostro paese saranno probabilmente più di
8 mila i casi mortali per AIDS . Quanti sono
i sieropositivi? Preferisco chiamarli così e
non «infetti», perché credo esista un modo
per avere un approccio diverso a quest a
malattia . Ebbene, sul numero non ho riscontrato una omogeneità di valutazione :
si dice che i sieropositivi siano tra i 200
mila — cifra che sembra abbastanza lontana dalla verità, anche in base ai dati regi strati su scala internazionale — e i 40 0
mila nel nostro paese . Vi sono poi 2 mila
malati in fase terminale.
Non cito certo tali cifre per fare del terrorismo su questa malattia : voglio infatt i
raccogliere almeno in parte, l'incoraggia mento, il messaggio e la sollecitazione ch e
ci è stata rivolta in questo senso . Ma è pur
vero che non vi è stata abbastanza preoccupazione, perché nel nostro paese i l
primo caso di AIDS risale ufficialmente a l
giugno 1982 . Sono passati più di sei anni:
che cosa abbiamo e avete fatto per correre
ai ripari? Non avete posto in essere nulla d i
quello che invece negli altri paesi è stat o
realizzato !
Parlo innanzitutto della Gran Bretagna ,
che ha dato luogo ad una campagna d i
prevenzione che ha ormai più di tre anni d i
vita; della Francia, della Germania e de i
paesi scandinavi, che seguirono di poch i
mesi l'esempio della Gran Bretagna, all o
scopo di tutelare la salute dei cittadini .
Forse possiamo non condividere, sotto alcuni aspetti, l'impostazione di tali campagne di prevenzione, ma il fatto è che ess e
hanno dato dei risultati, mentre il nostr o
paese, tra quelli europei, registra la curv a
esponenziale di crescita più rapida .
Sotto questo profilo vi è evidentement e
una colpa ed una grande responsabilit à
per tutti i casi di AIDS che si sono verificati
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
198 8
in mancanza di una campagna di prevenzione e di informazione . Vorrei che s u
questo aspetto si sviluppasse davvero un a
profonda riflessione, proprio dal punto d i
vista morale . Spesso l'etica viene citata a
sproposito, ma io ritengo che proprio i n
questa situazione si debba parlare di responsabilità morale .
Che cosa vogliamo? Qual è la preoccupa zione che emerge da tutte le mozioni presentate? Noi desideriamo che si attui un a
campagna di prevenzione che, fino ad oggi
(e ciò capita troppo spesso in Italia), è stat a
affidata al volontariato . A tale proposito
cito un 'iniziativa dell ' ARCI-gay, che prenderà le mosse nel prossimo mese di settembre e che è stata presentata sol o
qualche giorno fa . Ebbene, tale associazione dal prossimo mese di settembre con durrà una grande campagna di informazione e di prevenzione sul territorio nazionale, distribuendo 100 mila confezioni d i
preservativi offerti dalla Control Artsana .
Tale distribuzione verrà affiancata — l o
ripeto — da una informazione esauriente e
chiara .
Ma perché un 'associazione di volontari
si è dovuta sostituire al pubblico potere?
Ciò è accaduto perché lo Stato ha dormito ;
si è mostrato assente !
Ripercorriamo allora alcuni momenti d i
questa «vacanza» dello dello Stato . La
commissione per la lotta all'AIDS, istituit a
dal ministro della sanità, si è riunita per l a
prima volta solo il 13 gennaio 1987 : ma
quattro anni prima era stato già chiesto u n
incontro da varie associazioni e dal grupp o
federalista europeo . La campagna di in formazione televisiva, che per combinazione (ma forse non tanto) finalmente
prende le mosse, ha avuto una storia particolarmente tormentata e lunga, che fors e
non è positivo ripercorrere (e sicurament e
non è edificante) : solo nel maggio dell o
scorso anno fu indetto il relativo concorso ,
e soltanto nell'aprile 1988 ne sono stati res i
noti i risultati .
Finalmente questa iniziativa verrà avviata durante l 'estate, ma sarebbe stato
preferibile anticiparla, senza ricordar e
motivazioni particolari, anche soltanto pe r
usufruire meglio della comunicazione te-
Atti Parlamentari
Camera dei Deputat i
— 17959 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
levisiva . A questo punto occorre comunque andare avanti ed attuare una effettiva campagna di prevenzione .
Come desideriamo debba essere con dotta questa campagna? Debbo far e
qualche osservazione con riferimento all a
suddivisione del budget di 20 miliardi, ripartito tra le aziende pubblicitarie italiane ,
a cominciare dallo studio Testa. Ebbene,
soltanto un quinto di questa somma (4
miliardi) è stato destinato ad intervent i
mirati per settori specifici .
Alla luce della nostre conoscenze, i o
credo che sia inopportuno ormai parlar e
di categorie a rischio, se è vero che la diffusione dell'AIDS sta crescendo forte mente anche in virtù di rapporti eterosessuali. Questa è la verità, anche secondo l e
segnalazioni che ci pervengono dal mondo
scientifico . Ho sotto gli occhi u n'intervista
rilasciata dal professor Giuseppe Visco ,
primario all ' ospedale Spallanzani d i
Roma ; in cui egli, con molta chiarezza,
denuncia la possibilità molto elevata d i
contagio per le donne (che sono più soggette a contrarre l'infezione) e inoltre, tra
le varie dichiarazioni, fa alcune rilevazion i
che potrebbero risultare illuminanti, s e
veramente volessimo dare la parola all a
scienza .
Spesso ho manifestato critiche circa la
tendenza ad affidare tutto al mondo scien tifico ed a rimettersi completamente nell e
mani dei tecnici ; ma, contrariamente a
quanto ho sentito affermare nel corso d i
un intervento svolto questa mattina, cred o
che anche la gestione della campagna d i
prevenzione sul l 'AIDS debba essere collet tiva e non soltanto limitata a chi se n e
intenda . Si tratta infatti di una tematic a
che coinvolge numerosi elementi impor tanti, come il rispetto dei diritti della personalità e della libertà individuale, oltre a d
investire schemi e modelli etici . Siamo di
fronte ad un problema che deve, appunto ,
coinvolgere tutti perché non riguard a
pochi e non interessa soltanto il Minister o
della sanità, come in seguito chiarirò .
Alla domanda sulla situazione ne l
campo della prevenzione il professor Giuseppe Visco, nella sua intervista, risponde:
«Un ruolo importante ha recitato la propa-
26
LUGLIO
198 8
ganda che gli omosessuali hanno svolto tr a
di loro, con una informazione corretta e
puntuale, una informazione che ha avuto i l
grande dono della chiarezza, che è stat a
estremamente esplicita». In essa non vi è
stata pruderie, non vi è stato quel malintes o
senso della morale, per cui non si deve dir e
«preservativo» bensì «contraccettivo» !
Vorrei che fosse svolta una inchiesta tr a
gli italiani per conoscere quanti di ess i
sanno esattamente che cos ' è un contraccettivo, mentre sono certa che si sappia d i
più che cosa sia un preservativo . Forse in
quest ' aula noi non abbiamo problemi d i
linguaggio, però non possiamo sottovalutare un tema che ha coinvolto in mod o
negativo, provocando notevoli battut e
d'arresto, l'inizio della campagna di prevenzione, addirittura coinvolgendo la RAI :
a quanto affermano alcuni giornali oggi, l a
RAI si è opposta all'uso della parola preservativo, ritenendo che potesse suonare
volgare per il suo pubblico! Tant'è vero ch e
questa sera, come è riportato in un articol o
de la Repubblica, il solo Piero Angela è
stato autorizzato a parlare di preservativo ,
parola di uso più comune . Non so se quest o
sia un privilegio dovuto all'autorevolezz a
di un uomo molto caro ai mass media, per ò
dovrebbe essere un privilegio di tutti ,
perché attaverso l'informazione chiara e d
esplicita si realizza la prevenzione, altri menti torniamo a «castrare» il buon propo sito iniziale .
Come si fa, allora, la prevenzione? Il pro fessor Giuseppe Visco afferma ancora :
«Molto, nella prevenzione, si deve alla capillare e qualificata azione condotta d a
tutto il personale impegnato nei centri tra sfusionali, sia nel selezionare donatori si a
nell'analizzare il sangue . Ha funzionato, in
questi centri, la prevenzione come è avvenuto per le madri sieropositive che no n
hanno messo al mondo figli infetti» . È
questo un altro aspetto grave del problem a
AIDS di cui forse abbiamo parlato tropp o
poco, sul quale abbiamo preferito sorvolare. E un problema anche di scelta d i
maternità, che passa attraverso l'informazione .
Sono questi quindi, gli aspetti sui qual i
volevo soffermarmi, sottolineando anche i
Atti Parlamentari
— 17960 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
richiami della scienza che sono stati fatti a
livello internazionale : basti pensare al ricercatore che ha legato il suo nome al
virus, Robert Gallo . Vorrei però evidenziare altri elementi importanti per completare il quadro di azione sul l'AIDS: oltre all a
campagna d'informazione, è necessrio infatti che vi siano altri interventi concreti .
Finora le regioni hanno operato in 'mod o
insufficiente, con l'eccezione forse per l a
regione Lombardia che recentement e
(all'inizio di luglio) ha dato il via ad un a
campagna di informazione e di prevenzione nelle carceri . Possiamo citare anch e
la regione Lazio che pochi giorni or son o
ha aperto la prima comunità-alloggio, limitata ancora a pochissimi posti (soltanto
nove) a Villa Glori, attraverso una conven zione con la Caritas. La comunità-alloggio,
negli altri paesi, è una istituzione orma i
collaudata ed efficace (e non c'è bisogno di
andare fino in Svezia, paese che spesso si
pone come un modello da seguire rispett o
a tutte le nostre carenze) . Essa può incidere positivamente anche sul l' aspetto psi cologico della malattia . Noi dobbiamo calarci nei panni e nella disperazione di chi è
affetto da AIDS, di chi teme o è certo di
essere sieropositivo ; dobbiamo capire la
paura, l' angoscia del l'isolamento e del giu dizio degli altri .
Per tali motivi, noi non possiamo per mettere che una malattia dai risvolti e
dalle implicazioni sociali così forti e violente venga gestita soltanto dai cosiddet i
tecnici. È quindi necessario dare il più
ampio spazio possibile alle associazioni de i
volontari : ad esempio, l'ARCI ha effetuat o
una grande opera di prevenzione in molt e
zone d'Italia (in particolare a Bologna) . E
credo che dovremmo essere molto più in formati su questo aspetto — e in particola r
modo dovrebbe esserlo il ministro —
perché dove gli omosessuali hanno portat o
informazione si è verificato un calo decis o
dei casi di AIDS . Questo mi sembra un ele mento importantissimo, che conferma ancora una volta la gravità di tutte le carenz e
di cui ho parlato.
Le associazioni di volontariato come l a
LILA (la lega italiana per la lotta all 'AIDS)
possono fornire grandissimi contributi, se
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
1988
è vero che la stessa LILA è stata promotrice e paladina del brevetto relativo all e
siringhe autobloccanti, ad ago retrattile o
a stantuffo autobloccante, che risolvon o
anche il problema di quelle monouso abbandonate. Le siringhe autobloccant i
hanno ovviamente un costo lievemente su periore rispetto a quelle attualmente i n
commercio, ma ritengo che sia prezioso
adottarle, in quanto l'AIDS è una malatti a
che fa pagare prezzi altissimi non solo i n
termini di paura, di dolore individuale e d i
morte, ma anche (se vogliamo fare u n
ragionamento molto cinico) di costi sociali .
Vi è poi il problema della discriminazione — del quale ha parlato in modo esau riente il collega Rodotà — che deve esser e
sottoposto all'attenzione di tutti . Esiste i l
pericolo delle schedature e di creare davvero una categoria di untori . La discriminazione rappresenta forse uno degl i
aspetti più devastanti di questa malattia.
Vi è, ancora, il problema dell 'educazione . È stata proprio l ' organizzazion e
mondiale della sanità a sottolineare l'importanza della prevenzione attravers o
l'educazione: e non lo ha fatto una sola
volta, ma ripetutamente. Educazione significa condurre campagne di informazione nelle scuole . Sono totalmente d 'accordo con la mozione presentata dal
gruppo federalista europeo, là dove rivendica l'esigenza che si inizi ad ottobre un a
campagna di informazione sessuale e
sull'AIDS nelle scuole . Si tratta di una esigenza che mi sembra non solo ovvia (ma i n
questo paese molte cose che ad alcuni pos sono apparire ovvie per altri non lo sono
affatto), ma anche fondamentale, perchè
noi sappiamo bene (questo risulta dai dat i
ufficiali) che la maggior parte dei casi d i
AIDS si riscontra nella fascia di età imme diatamente successiva a quella dell a
scuola media superiore, e cioè tra i 20 e i 29
anni . E in questa fascia la punta massim a
delle tossicodipendenze, e noi sappiamo
bene quale sia il rapporto tra tossicodipen denza ed AIDS (che oggi supera il 64 per
cento) .
La scuola secondaria superiore deve
quindi diventare un punto fondamentale
Atti Parlamentari
— 17961 —
Camera dei Deputat i
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
dell'azione contro l'AIDS . Occorre una informazione scientificamente corretta, m a
anche molto esplicita, molto franca ed
onesta . Non vorrei che in Italia si verificasse quanto è successo negli Stati Unit i
(ma forse già sta accadendo anche da noi) ,
dove per lungo tempo vi è stato un bracci o
di ferro tra il generai surgeon (la massim a
autorità sanitaria), il dottor Coop, e tutto
l' apparato governativo in ordine al mod o
in cui organizzare e gestire la campagna di
informazione nelle scuole . La massima autorità sanitaria statunitense voleva un a
campagna molto esplicita, anche da l
punto di vista dell 'educazione sulle tecniche, mentre la struttura governativa si
trincerava dietro l'esigenza di una informazione di tipo etico e morale, che indiriz zasse le scelte .
Vi ricordo, colleghi, che noi oggi fors e
viviamo in un grande equivoco, ritenend o
che, soprattutto nei giovani, esista una
consapevolezza sessuale che invece è inesistente . Vi è, invece, quel bombarda mento, anche volgare e consumistico, a l
quale accennava poc'anzi la collega Orlandi . I giovani sono quindi particolarmente fragili, costituiscono bersagli molt o
vulnerabili che noi abbiamo davvero il do vere di difendere . E non mi scandalizza l a
distribuzione di profilattici fatta da l
gruppo federalista europeo davanti a più
di un liceo romano. Semmai, ci dovrebbe
scandalizzare la reazione di alcuni di que i
ragazzi che, evidentemente, sono del tutt o
privi di conoscenze di questo tipo e che
possono quindi gestire la loro vita sessuale
in modo del tutto incauto dal punto di vista
della salute . E noi, signor Ministro, stiam o
qui per difendere il diritto alla salute d i
tutti i cittadini !
Vorrei infine sottolineare un element o
fondamentale che a mio avviso dovrebbe
emergere da questo dibattito: l'esigenza
cioè di creare un coordinamento interministeriale (come dicevo poco fa) . Non è
pensabile che un simile problema, dall e
implicazioni così vaste, numerose e violente, possa essere gestito dal solo ministro
della sanità, perchè esso, appunto, coinvolge elementi diversi e differenziati : l e
carceri, le scuole e tutto ciò che riguarda i
rapporti sociali. È allora necessario creare
quel coordinamento che finora è mancato.
Vorrei proprio sapere, ad esempio, ch e
raccordo vi sia stato tra l'effettuazione de i
test ELISA nelle carceri italiane, ch e
hanno dato luogo a risultati preoccupanti ,
e l'attività del ministero della sanità . E
quante altre iniziative anche a livello lo cale, non solo regionale ma anche provinciale e comunale, vengono prese senza ch e
vi sia sul territorio un'efficace rete di inter venti e di informazioni! Ed allora creiam o
questo coordinamento tra il ministro dell a
sanità, il ministro della pubblica istruzione, il ministro di grazia e giustizia, i l
ministo del lavoro ed il ministro degli affari sociali!
Credo che ricorrere ad un'azione coordi nata sia innanzi tutto un sintomo di intel ligenza . Tale modo di procedere rimedi a
inoltre ai troppi ritardi finora intervenuti .
Si tratta di un compito troppo grande pe r
essere affidato a poche persone, e di u n
compito che soprattutto non può essere
fatto oggetto di pruderies anacronistiche di
fronte alla tragedia della malattia e dell a
morte . Una tale rete di coordinamento m i
sembra risponda inoltre pienamente a
quella che è stata la raccomandazione ( e
forse qualcosa di più) dell 'Organizzazione
mondiale della sanità, che ha richiamat o
spesso tutti i paesi membri ad essere efficaci, rapidi e ben organizzati nelle lor o
strategie di intervento (Applausi dei depu-
tati del gruppo verde) .
PRESIDENTE. È iscritta a parlare l 'onorevole Bernasconi . Ne ha facoltà .
ANNA MARIA BERNASCONI . Signor Presidente, noi accogliamo con molto favore i l
fatto che si discuta finalmente in Assemblea delle mozioni concernenti l'AIDS ,
anche se non possiamo non segnalare i l
ritardo con il quale avviene questa discus sione.
Non mi soffermerò specificatamente su i
vari dati epidemiologici, sui finanziament i
non ancora assegnati e su tutti i gravissim i
ritardi, non solo del ministro della sanità ,
ma dell'esecutivo nel suo complesso. Tali
Atti Parlamentari
— 17962 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
problemi sono stati ampiamente illustrat i
anche nei precedenti interventi, ed ess i
sono, del resto , ben noti al ministro, da l
momento che i dati epidemiologici più aggiornati provengono proprio dal Minister o
della sanità (mi spiace che il collega Augello li consideri terroristici : sono dati
reali e, per di più, sono dati ministeriali).
Mi soffermerò, invece, sulla storia italiana (con caratteristiche proprie del nostro paese, dunque) di questa grave infezione, per capire meglio che cosa non si sia
fatto e che cosa vi sia da fare .
Il primo caso di AIDS segnalato e accertato in Italia è stato quello di un omosessuale con lunghe permanenze all'estero .
Ben presto la caratteristica dell 'omosessualità si è persa e si è riscontrata sempr e
di più un'incidenza del l ' AIDS sulla popolazione tossicodipendente . Siamo arrivat i
ormai a dati estremamente allarmanti : il
72 per cento di casi di AIDS sono legati,
direttamente o indirettamente (considerando i partners ed i figli di tossicodipendenti) all'uso di droghe ; 1'80 per cento dei
tossicodipendenti delle grandi aree urban e
è sieropositivo, ed è importante sottolineare che ciò avviene proprio nelle are e
urbane, laddove maggiori sono i servizi,
non solo sanitari, per i tossicodipendenti .
Non credo che sia il caso, signor ministro, di allargare le braccia . Forse vale l a
pena chiedersi perché succedono quest e
cose e che cosa vi sia da fare al riguardo .
Non crediamo che sia casuale quest o
trend italiano in ordine alla bassissima per centuale di AIDS negli omosessuali . Riteniamo invece che, per quanto riguarda gl i
omosessuali, grande ed efficace sia stat a
l'azione delle associazioni e dei moviment i
degli omosessuali, che si è basata fonda mentalmente su tre punti che noi riteniamo debbano essere tenuti presenti nell e
campagne di informazione e di prevenzione che verranno fatte a livello nazionale .
L'azione si è basata innanzi tutto su u n
principio di responsabilizzazione diretta ,
quindi di consenso con quel che si veniva
facendo nei confronti di questa grave malattia; si è basata, secondariamente, su una
Camera dei Deputat i
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LUGLIO
198 8
visione assolutamente non discriminant e
nell'ambito degli omosessuali (ed è stato
detto ad ognuno che avrebbero dovut o
considerarsi tutti sieropositivi, per evitar e
così discriminazioni al loro interno, e
quindi potenzialmente veicolo di infezione); si è basata sulla diffusion e
dell'unico strumento per ora certo e scien tificamente provato come efficace nell a
prevenzione : il preservativo .
Non neghiamo che il problema sia per i
tossicodipendenti molto più complesso,
perché si tratta di soggetti (non voglio defi nirli pazienti) che dalla droga derivan o
anche asocialità e deresponsabilizzazion e
e con i quali è meno facile usare un linguaggio consapevole . Crediamo tuttavia
che alcune misure o, per lo meno, alcun i
sforzi per trovare un linguaggio diverso ,
più aggregante, debbano essere assoluta mente posti in essere, soprattutto là dove v i
siano già servizi di supporto per quest e
persone.
Crediamo anche che debbano essere
adottate talune misure sanitarie, specificamente sanitarie : anche noi siamo molt o
d'accordo sull 'uso e sulla propagazione ,
magari con prezzi politici, delle siringh e
monouso con stantuffo autobloccante o
delle siringhe ritraenti . Occorre trovare
strumenti diversi che raccolgano consensi
all'interno delle popolazioni con comportamento a maggior rischio .
Avvertiamo e notiamo come nelle parol e
del ministro della sanità e negli atti posti i n
essere nella lotta all 'AIDS non vengano
pronunciati (o almeno non vengono pronunciati ufficialmente) termini come «preservativi», «siringhe» o altro .
Vediamo invece che sono state scelte tre
agenzie per fare la campagna di informazione nazionale che usano — almeno cos ì
riportano i giornali — un linguaggio soft e
non sappiamo cosa si intenda per soft. Ci
chiediamo se con tale termine si facci a
riferimento ad un linguaggio che andrà a
verificare l'impatto con l'interlocutore o
semplicemente ad un linguaggio che tenderà ad escludere parole quali «preservativo», usando altre locuzioni assoluta mente incomprensibili ai più e quindi inef ficaci in senso preventivo .
Atti Parlamentari
— 17963 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Allo stesso modo, nutriamo serie perplessità nei confronti della manovra che i l
ministro intende porre in essere per un'in formazione capillare, mediante l ' invio di
una lettera a tutti i capi famiglia che si
riserverebbero di farla leggere ai figli, i
quali rappresentano, invece, quella popolazione verso la quale prioritariamente an drà rivolto il messaggio ed indirizzati gli
strumenti per la prevenzione, anche i n
relazione alla tossicodipendenza .
Pensiamo che ben diverso possa esser e
l'ascolto e quindi l 'efficacia di campagn e
mirate e differenziate che usino linguaggi
diversi ma altrettanto chiari, linguaggi di versi per le diverse realtà, propagandand o
strumenti scientificamente sicuri, di cu i
sia stata cioè provata l'efficacia in relazione a questo tipo di malattia . Occorrono
campagne di informazione che affidino u n
ruolo anche al volontariato, quale quell o
delle associazioni degli omosessuali (son o
state ricordate la LILA e l'ARCI-Gay), all e
quali si deve riconoscere u n'efficacia certa
e sicura. I dati epidemiologici italiani atte stano molto chiaramente tale efficaci a
nell'intervento preventivo.
Se questo tipo di approccio non va ben e
al ministro, vorremmo però ricordargl i
che alcuni dei punti che sto citando son o
già contenuti non solo nei 10 document i
che costituiscono il frutto del lavoro dell a
precedente commissione ministeriale, m a
sono anche indicati nei document i
dell 'OMS e in quelli del Consiglio d'Europa, sono stati evidenziati in modo molt o
preciso nelle conferenze di Londra e d i
Stoccolma e sono emersi nel corso dell e
numerose audizioni che si stanno svolgendo al Senato sull'AIDS .
Signor ministro, se a lei non piacciono l e
cose che ho detto, ebbene allora non sar à
sufficiente cambiare i membri della commissione, e, probabilmente, dovrà sconfes sare tutto il mondo, o quasi .
Noi crediamo, invece, che vi sia un altrro
problema di fondo nella lotta all 'AIDS e
che non vi siano difficoltà operative reali .
Pensiamo che si tratti piuttosto di un atteggiamento pregiudiziale che investe no n
solo il Ministero della sanità ma, a nostro
parere, l'intero esecutivo che condanna
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
198 8
taluni comportamenti dai quasi può derivare l'insorgenza della malattia AIDS, co n
una forte pulsione, moralistica, ad emargi nare e discriminare i soggetti che tali com portamenti attuano . In proposito, è stato
richiamato il paragone con la peste manzoniana ed è stata ricordata quella sorta d i
caccia all'untore, che avvertiamo in molt e
delle manovre attuali . MMìovre che avvertiamo anche in precisi atti del Governo : m i
riferisco, per esempio, al decreto ministeriale del 15 gennaio 1988 che contien e
norme (giustificate con norme di controllo sanitario) estremamente discrimina torie e, molto probabilmente, inefficac i
per un vero controllo sanitario, pe r
esempio sulle trasfusioni di sangue . A tale
riguardo, intendo riferirmi a quel capitol o
che prescrive esplicitamente di controllar e
e di escludere prioritariamente soggett i
che, dalla anamnesi (e, quindi, da una serie
di risposte a domande specifiche, puntual i
e molto inquisitorie), hanno o dimostran o
di avere avuto comportamenti a «rischio» .
Signor ministro, su tale specifico punt o
vorrei fare alcuni rilievi. Innanzitutto ,
vorrei porre in evidenza che questo tipo d i
strumento sanitario non è mai stato adottato per le trasfusioni di sangue nel caso d i
altre infezioni che riconoscono simili vie d i
trasmissione . Mi riferisco alla infezione d a
epatite B, che pur essendo una malatti a
molto meno grave dell'AIDS registra, tuttavia, una propria quota di mortalità .
In secondo luogo, vorrei ricordar e
quanto sta compiendo in 'materia u n
centro di immunologia, diretto dal professor Sirchia, presso il Policlinico di Milano . Nel recentissimo bollettino di informazione del centro il professor Sirchia h a
reso noto dati molto interessanti ed ha
tracciato proposte di intervento . Tali dat i
ci dicono che dei 23 mila donatori d i
sangue esaminati, soltanto 25 erano sicuramente positivi (di questi, 19 donatori
appartenevano a categorie a rischio e
quindi facilmente individuabili con il test
di sieropositività) . Altri 73 donatori, pur
non completamente positivi, stavano sviluppando una patologia da AIDS ; di essi
soltanto 2 (accuratamente interrogati) ave-
Atti Parlamentari
Camera dei Deputati
— 17964 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
vano riconosciuto di aver tenuto comportamenti a rischio . Tutto ciò evidenzia, d a
una parte, una reticenza giustificata d a
campagne terroristiche (o comunque discriminanti, a nostro parere), dall 'altra,
una effettiva ignoranza (perché, come sappiamo, le vie di contagio si stanno diffondendo anche nei rapporti eterosessuali )
dei rischi o di comportamenti particolari.
Riteniamo pertanto improponibile
questo tipo di strumento e, condividend o
quanto dice in proposito il professor Sirchia, pensiamo che si debbano controllar e
rigidamente le unità di sangue . A tale riguardo, sempre il professsor Sirchia s i
chiede quanti centri trasfusionali controllino effettivamente, e con test affidabili, l e
unità di sangue . Noi chiediamo altresì ch e
vengano controllati gli emoderivati, in
quanto gli ultimi dati sugli emofilici son o
assai gravi: il 33 per cento risulta, infatti ,
sieropositivo. Chiediamo ancora che si fac ciano dei controlli — così come suggerit o
dallo stesso Consiglio superiore di sanità
— sulle elaborazioni degli emoderivati .
Recentemente, il Consiglio superiore d i
sanità ha prescritto di usare, quasi esclusi vamente, preparati emoderivati, che siano
trattati con il calore umido e con i tensioat tivi piuttosto che con il calore secco . Ci ò
significa, signor ministro, che se i problemi sono prettamente di ordine sanitari o
ben altro e ben di più vi è da fare . Se invece
i problemi sono di ordine diverso, allora l o
si dica chiaramente .
Per quanto riguarda il discorso di ordine
sanitario noi chiediamo formalmente che
venga ritirato il decreto in questione e che
sia rapidamente approvato un «piano san gue», che dia garanzie reali su tutto i l
sangue e gli emoderivati . Chiediamo, però ,
che si superino determinate pregiudiziali .
.In questo senso abbiamo anche combat tuto lo stanziamento di questi fondi esclu sivamente per l'aumento di posti letto pe r
affetti da malattie infettive e non per assi curare altri strumenti di intervento, qual i
il day-hospital, le strutture ambulatoriali
ed i supporti psicologici, di cui questi ma lati hanno molto più bisogno che non del
26
LUGLIO
1988
ricovero e dell'allettamento in un reparto
per malattie infettive .
In tutti gli atti del Governo, signor mini stro, riscontriamo una tendenziale discriminazione verso i malati di AIDS e poc a
volontà di risolvere davvero il problema.
Nel frattempo aumentano non solo le richieste sanitarie, ma le paure e gli allarmi smi, supportati anche da una informazione scorretta e terroristica, assoluta mente incontrollata .
Dal clima che si sta determinando nascono così anche forme di intolleranza tr a
la gente e la richiesta di interventi coercitivi forti, come, ad esempio, quello concernente i test obbligatori . Mi riferisco in par ticolare al test obbligatorio per la sieropositività e alla denuncia, da farsi nella
prima visita di assunzione, che lede il se greto pofessionale, richiesta dall'associazione dei piccoli industriali ; mi riferisco —
e questo è un elemento ancora più grav e
perché proposto dal Governo — alla pro posta del ministro Vassalli sulla obbligatorietà del controllo della sieropositivit à
nelle carceri .
È stato già sottolineato da altri colleghi ,
ma vorrei ricordarlo anch'io, che il tes t
obbligatorio, ritenuto improprio dal punt o
di vista sanitario e gravemente lesivo dei
diritti del cittadino da tutti gli organismi
ufficiali, scientifici e politici, europei e
non, non avrebbe alcun valore nelle carceri . Se il pericolo della diffusione del
virus fosse collegato esclusivamente all'es sere le carceri una comunità chiusa, non s i
comprende perché l 'obbligo non debb a
essere esteso ai collegi, ai seminari e all e
altre comunità chiuse e semichiuse . Se ,
invece il collegamento è con i comportamenti a rischio, l 'intervento rientra nell a
campagna di informazione e prevenzion e
più generale di cui ho parlato prima .
Crediamo vi sia un nodo di fondo d a
sciogliere . Speriamo che nella sua risposta
il ministro lo sciolga o comunque si pro nunzi chiaramente su di esso . Crediamo
che gli interventi da realizzare per combat tere l'AIDS rappresentino un vero e proprio elemento di scontro politico e che v i
sia una differenza profonda tra quell e
forze politiche che vorrebbero una società
Atti Parlamentari
—
17965 —
Camera dei Deputat i
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
a senso unico, irregimentata su codici im posti (abbiamo riscontrato questo atteggiamento anche nel dibattito sulla legge n .
194 ed ora lo riscontriamo in quello con . cernente la legge sulla violenza sessuale) e
chi come noi, invece, ritiene che il cambia mento e la soluzione dei problemi sociali
nascano dal consenso, dalla acculturazione, dal forte rispetto delle libertà perso nali, dalla responsabilizzazione individuale e collettiva .
Siamo convinti che, solo operando lung o
queste linee, si potrà realizzare una incisiva azione per combattere l'AIDS . In
questo senso, urgente e prioritaria appar e
una azione preventiva non solo in termin i
di corretta informazione e indicazione di
tutti i mezzi preventivi ritenuti scientifica mente efficaci, ma anche finalizzata a d
attivare consenso e responsabilità, soprat tutto nei soggetti con comportamenti a
rischio . Questa azione dovrà richiamare a i
princìpi di solidarietà e coinvolgere u n
volontariato attivo, che ha dimostrato di
essere efficace; dovrà tener conto del con testo socio-culturale in cui prevalente mente si sviluppa questo tipo di malattia .
In altri termini, si dovrà adottare un a
strategia globale di intervento che preved a
linguaggi e strumenti differenziati per l e
diverse realtà, veda coinvolti non solo un
Ministero, ma tutto l'esecutivo e sancisca,
comunque, come prioritaria la necessità d i
garantire le libertà individuali, il diritt o
alla privacy, al lavoro, alla libera espressione della propria sessualità, come componente essenziale della personalità di cia scuno di noi.
Riteniamo anche noi che si possa arrivare ad un documento comune con tutte le
altre forze politiche, su un problema ch e
travalica le differenze politiche .
Per parte nostra, siamo fortemente impegnati a dare risposte pronte a certe sul
problema dell'AIDS . Chiediamo che il Governo esprima la volontà precisa e comun e
di dare tali risposte (Applausi dei deputati
dei gruppi del PCI e della sinistra indipendente).
PRESIDENTE . È iscritta a parlare l'ono revole Fronza Crepaz . Ne ha facoltà .
FRONZA CREPAZ . Signor Presi dente, signor ministro, onorevoli colleghi ,
l'AIDS risulta avere sempre più la caratteristica di malattia contagiosa ed epidemic a
a diffusione internazionale . Nel prender e
in considerazione i dati, a volte disomogenei, bisogna tenere conto delle difficoltà
dei sistemi di rilevazione del contagio, da
parte delle autorità sanitarie locali . S i
tratta di un problema che investe non sol o
il nostro, ma tutti i paesi colpiti dalla malattia.
Mi sembra pertanto corretto tener conto
di questo fatto e dimostrare conseguente mente una grande cautela sia nell'interpretazione dei dati che nella formulazion e
delle proiezioni le quali, oltre ad esser e
parzialmente inattendibili, possono in durre, da una parte un senso diffuso d i
panico quasi incombesse una catastrof e
prossima (e di ciò si è avuto qualche «saggio») e, dall 'altra, un'imprudente sottovalutazione del pericolo che, a sua volta, pu ò
indurre — sull ' argomento, comunque, m i
soffermerò più avanti — a trascurare alcuni fatti sociali dagli effetti letali molt o
più frequenti ed endemici .
A mio parere, per avviare una efficace
lotta contro l'AIDS è assolutamente indispensabile ed estremamente urgente agire
su quattro linee direttrici : la prima è il
potenziamento della ricerca scientifica ; la
seconda, l 'adeguamento delle strutture di
assistenza; la terza, lo sviluppo più ampi o
possibile di un'informazione precisa, intensificando quindi — e questa è la quart a
linea direttrice — la prevenzione .
Per potenziare la ricerca scientifica ovviamente occorre pianificare la spesa ;
stanziare fondi ed utilizzare al meglio
quelli già stanziati . A questo proposito, l a
commissione speciale per l'AIDS ha discusso dei programmi di intervento, l'ultimo dei quali prevedeva uno stanzia mento di 35 miliardi per il 1987 e di 100
miliardi per il 1988 . Tale ultima somma è
stata inserita nel piano triennale del bilancio di previsione dello Stato per l'ann o
in corso. Il Ministero della sanità, però, ne l
corso di una audizione in Commissione, h a
fatto sapere che sarà necessario portare a
380 i 100 miliardi per il 1988 poiché i setLUCIA
Atti Parlamentari
— 17966 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
tori da potenziare richiedono una cifra d i
tale ampiezza .
Per quel che riguarda le strutture di assi stenza, il supporto clinico deve potersi avvalere di almeno tre tipi di strutture se
vuole essere davvero efficace : ambulatori
esterni per selezionare le persone a rischio; centri per raccogliere con la dovut a
discrezione quanti si autodenunciano portatori o affetti da AIDS ; infine, centri specializzati in day hospital o in degenze prolungate . Il tutto — è chiaro — abbisogna di
medici e di tecnici di ogni specializzazione
perché sappiamo che l'AIDS è una malattia sistemica .
Quali dunque le proposte per fronteggiare subito la domanda di strutture adeguate? L'idea ; già avanzata più volte — ch e
a me sembra adeguata anche per quest o
settore —, è di suddividere l'Istituto superiore di sanità in un centro di ricerca appli cata ed in centro di ricerca pura per aver e
così un istituto di coordinamento e di aggiornamento fra i vari centri di ricerca .
Tale ripartizione sarebbe utile non sol tanto per affrontare i problemi dell 'AIDS,
ma per qualsiasi altra emergenza . Credo,
infatti, che spetti soprattutto agli organ i
istituzionali svolgere attività di programmazione, di coordinamento e di verifica,
avviare iniziative a carattere sperimental e
che siano agenti di cultura e di nuove pra tiche operative, nonché integrare i var i
livelli di intervento .
Il Ministero ha calcolato, ai fini di u n
potenziamento delle strutture ospedaliere
adeguato al fabbisogno, che occorrano do dici posti letto ogni 100 mila abitanti pe r
fronteggiare i previsti — diciamo così — 8
mila casi per il 1989, per una spesa pari a
181 miliardi .
Parlavamo dell'informazione per dire
che occorre coinvolgere la stampa, la TV e
la pubblicità per vincere questo duplic e
incubo sociale : la schedatura da una part e
e il contagio dall'altra .
Fino ad ora l'informazione si è servita
del «telefono verde» — che ha già svolto
efficacemente la sua parte per una ver a
informazione — e di opuscoli a larga diffusione ; ma ci sono anche altri importanti
canali da attivare, come hanno ricordato
Camera dei Deputati
26
LUGLIO
1988
diversi colleghi. Ad esempio, una linea informativa può partire dal medico di base ,
fonte assai efficace, perché basata su u n
rapporto personale e di fiducia ; ugualmente si può dire del farmacista, che molt e
volte, specie nei paesi piccoli riesce a d
instaurare un rapporto di fiducia che
quasi si potrebbe chiamare di tipo sanitario . Molto naturalmente può essere fatto
dalla scuola, per far passare una informa zione scientificamente corretta e nell o
stesso tempo comprensibile che raggiung a
attraverso gli alunni, le famiglie .
A questo punto non si può fare a meno d i
notare la carenza di una adeguata educazione sessuale nella scuola . Non si tratta
però soltanto di un ritardo legislativo :
manca purtroppo un'adeguata preparazione teorica, sia a livello psicologico ch e
pedagogico . Occorre quindi, operare una
sensibilizzazione non solo degli alunni, ma
anche dei professori e dei genitori ; e per
questo — a mio parere — è necessario un o
stretto raccordo tra autorità scolastich e
locali e USL . Tale raccordo è stato auspicato nella circolare del febbraio 1987, che
si basava sulle indicazioni fornite dall a
commissione speciale per l'AIDS .
Per quanto riguarda la pubblicità, che
da questa sera, abbiamo sentito, avrà inizi o
anche in Italia, vanno tenuti presenti i
gravi rischi a . cui si può andare incontr o
con una campagna mal condotta. Anch'io
vorrei ricordare lo spot pubblicitario premiato a Cannes e ricordato dalla colleg a
Orlandi . La sequenza dello spot televisivo
offre il suo messaggio di sensibilizzazion e
attraverso le immagini di due volti e poi
delle mani di un uomo e di una donna ch e
unendosi si trasformano in mani di scheletri .
Puntando la pubblicità sul solo pericolo ,
con l'equivalenza sesso uguale morte ,
viene prospettata u n'educazione sessual e
falsa, un vissuto distorto della component e
sessuale del l'uomo e della donna, non pi ù
come ricchezza, espressione di amore ch e
unisce e genera vita, ma come fonte d i
morte .
A mio parere c'è pericolo anche nel puntare tutto sulla sola informazione circ a
l'uso del preservativo . In questo modo,
Atti Parlamentari
Camera dei Deputat i
— 17967 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
come conseguenza, si giunge ad un 'analoga visione riduttiva dell 'educazione sessuale : nuovamente viene meno il significato profondo della sessualità, essenzial e
alla formazione dell'uomo e della donna .
Ci vuole serenità di spirito e determinazione, ha giustamente detto Rutelli ; ma
non è stata in tono, secondo me, la su a
conclusione, e cioè che l 'unica e la sol a
risposta è il profilattico . All'appassionat a
chiamata in causa del profilattico, nell a
difesa dall'AIDS, vorrei far seguire un'ulterioree considerazione scientifica . È
chiaro che è meglio usare il profilattic o
che non usarlo, certo; ma riporre ogni
fiducia di sconfitta dell'AIDS in questo
metodo è insufficiente . Anzitutto, non nascondiamoci che esiste un margine di rischio intrinseco in questo metodo ; basti
pensare all'indice di fallimento, il cosiddetto indice di Pearls, di tale metodica anti concezionale . Ma soprattutto, va tenut o
conto di quali problemi stiano alla base de l
dilagare l'AIDS, che non sono certo risolt i
ma nemmeno tamponati dal profilattico . E
meglio usarlo, che non usarlo, dicevo ; ma
quello che voglio sottolineare è la raccomandazione di non ridurre la rispost a
all'AIDS e ai relativi problemi all ' uso de l
profilattico .
Come dicevo prima, c'è una cosa che m i
spaventa : la cultura del terrore dell'AIDS .
A questo proposito vorrei citare un pensiero di don Giuseppe Dossetti, apparso i n
un articolo pubblicato da Il Delfino ne l
marzo di quest 'anno. Cito testualmente :
«Non temo il contagio : i rischi sono estremamente ridotti rispetto ad altre.patologie
come l'epatite . Temo la corruzione delle
coscienze, il venir meno della solidarietà ,
la nuova emarginazione che ne risulta, lo
spostamento dell'attenzione su un problema che, per quanto grave, è tuttavi a
marginale rispetto, per esempio, all a
droga».
La consapevolezzza della necessità di
difendersi dall ' AIDS non deve indurre a d
emarginare socialmente, ma soprattutt o
culturalmente le categorie a rischio o i
nuovi portatori, come i bambini non ancora nati di madri sieropositive . Valga u n
esempio per tutti : sappiamo che tutti i
26
LUGLIO
198 8
bambini di gestanti sieropositive nascon o
sieropositivi, perché alla nascita hanno
ancora gli anticorpi della madre ; ma sappiamo anche che nel giro di pochi mesi gl i
esami diventano negativi in una percentuale molto alta . Molti banbini quindi son o
sani, e dei rimanenti non tutti svilupperanno la malattia . Per quelli che la svilup peranno potranno passare anche diec i
anni prima della manifestazione clinica . E
secondo le previsioni scientifiche forse oc correranno ancora cinque anni per aver e
un vaccino efficace .
Ci rendiamo conto di quanti bambin i
siano stati vittime di questa cultura del ter rore dell'AIDS, giustamente esecrata i n
molti interventi che mi hanno preceduta?
Concludendo vorrei ribadire le quattr o
direttrici di marcia da assumere : ricerca
scientifica, assistenza adeguata, prevenzione, informazione precisa e corretta .
E termino con un augurio: sono certa
che si farà di tutto affinché esca da quest o
Parlamento un documento unitario, su cu i
trovare una reale convergenza, non evasiva, sui passi da compiere per una più
efficace lotta contro l'AIDS (Applausi de i
deputati del gruppo della DC)
PRESIDENTE . Non essendovi altri
iscritti a parlare, dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali delle mozioni .
Ha facoltà di parlare l 'onorevole ministro della sanità .
CARLO DONAT-CATTIN, Ministro dell a
sanità . Signor Presidente, onorevoli depu-
tati, non è molto divertente partecipare a
discussioni che sono introdotte da pochi
intimi e sono poi destinate a concluders i
con il voto di un'Assemblea che si affolla
improvvisamente senza sapere a volte
esattamente che cosa si voti . Ho assistito
un paio di settimane fa ad un episodio d i
questo genere, e temo che capiterà lo
stesso questa volta .
Non lo dico per rivalsa rispetto a chi h a
ritenuto di inveire contro la mia assenza
della scorsa settimana . A questo proposito
avevo chiesto al ministro per i rapporti co n
il Parlamento di far presente che, in con-
Atti
Parlamentari
— 17968 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
seguenza delle mie vicende familiari, sarei
stato fuori Roma nelle giornate di lunedì e
mercoledì : lunedì dovevo recarmi a Milano in una comunità di tossicodipendenti
nella quale aveva lavorato mio figlio, e
mercoledì a Torino, insieme alle person e
che hanno voluto ricordare con me il trigesimo della sua fine .
Lo dico perché purtroppo questa discussione nasce all'insegna del pregiudizi o
ideologico, ed è pregiudizio vostro, di laici ,
anzi di laicisti . Voi ritenete che un cattolico
non possa fare il ministro della sanità, n é
in Italia né in alcun altro paese, e quindi
stabilite una discriminazione, che va riget tata, come va rigettato il tentativo di ridurre l'AIDS a qualcosa di diverso da una
malattia che, come tutte le altre, fa capo a l
Ministero della sanità .
Se il Presidente del Consiglio e il Governo accettassero questa discriminazione, io non potrei che andarmene, per ché non riguarderebbe me, ma la mia pre senza qui come uomo che nella sua fede è
cattolico, nella sua militanza politica è de mocratico cristiano, che professa determi nati indirizzi e ritiene che siano perfetta mente compatibili con la condotta laic a
della sua azione politica .
Quando mai ho detto che non ricevo gl i
omosessuali perché sono dei pervertiti ?
Chi è capace di citare il giornale, lo scritto,
la dichiarazione in cui avrei affermat o
questo? Voi inventate delle storie, le andate ripetendo fra di voi e trasformate —
voi! — in diavoli le persone che conversan o
con voi. Siete diventati dei laici inventori di
piccoli demoni !
Capisco la posizione dell'ex sottosegretario per la sanità . Si è fatto riferimento a l
1985, al 1981, ma in quegli anni io non ero
ministro della sanità . Ma alla sanità, allora, non c 'era soltanto Degan: egli avev a
con sé persone esperte, come De Lorenz o
ed altri, che potevano capire questo fenomeno .
Io sono arrivato alla sanità nell 'agosto
del 1986 e mi sono informato in merito a
tale questione . E non dico questo per rispondere a ciascuna delle domande fatt e
(ne ho raccolte quarantatré; si vede ch e
non sono stato molto attento e ho fatto
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
198 8
confusione) e alle cento interrogazioni d i
una delle persone che ha più inveito contr o
di me per l'assenza di lunedì della scors a
settimana . Quando sono arrivato al Ministero della sanità mi sono informato, dicevo: l'Istituto superiore della sanità, i
primi di dicembre, non ha chiesto 10 miliardi per la ricerca, ma ha presentato u n
piano complessivo comprendente la ricerca, la formazione degli operatori e gl i
interventi, che nell'insieme ammontava
alla somma di 10 miliardi di lire . Questa
somma non veniva chiesta per la ricerca,
ma per tutto . A pensar male si fa peccato,
ma si indovina! Ricordo che mi sono sentito dire dal professor Giunchi, proprio ne i
giorni estremi della sua vita, di fare attenzione perché l'AIDS, come tante altr i
grandi malattie, è anche un grande affare,
un affare da condurre fuori dal ministero ,
se al ministero si devono spendere solo 1 0
miliardi in questa direzione .
Ho costituito una commissione su
questo problema; e non avrei potuto costituirla nel 1981 o nel 1983 . Mi permetto, su
questa materia, di rispondere dei miei att i
in rapporto all 'AIDS; gli altri possono rispondere dei periodi anteriori . Mi dispiace
che sia mancato il ministro Degan ; ma cer tamente vi sono stati una serie di governi ,
ai quali io non ho partecipato, che hann o
visto svilupparsi l'AIDS, e che non hann o
assunto alcuna iniziativa in proposito .
Ho costituito questa commissione con l a
partecipazione di rappresentanti dei mini steri della pubblica istruzione, della difesa ,
di grazia e _giustizia, perché nell'ordinamento italiano la sanità nell'ambito delle
carceri é alle dipendenze del ministro di
grazia e giustizia, e perché, sempre secondo l'ordinamento italiano, la sanit à
nell'ambito delle caserme e per quant o
concerne il personale militare rientra nell e
competenze del ministro della difesa . Rite nevo inoltre che fosse molto importante i l
collegamento con il Ministero della pubblica istruzione ; allora era presente, all'interno della commissione, Frati che era pre sidente del CUMA .
La commissione Beretta ha svolto la su a
attività ; il dossier del lavoro che ha compiuto è noto a tutti coloro che ne hanno
Atti Parlamentari
— 17969 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
ricevuto documentazione nelle Commissioni di merito . In seguito ho ricostituito l a
commissione con criteri diversi, specializzandola di più, ed escludendone — se volete lo ripeto — persone come il professo r
Aiuti che impediva materialmente il funzionamento della commissione . L'ho organizzata per specializzazioni, richiedend o
la partecipazione dei ministeri cui ho fatt o
riferimento prima . Sono ancora in attesa
di risposta da parte del Ministero dell a
pubblica istruzione, che ha iniziato colloqui tecnici con noi, ma non ci ha ancor a
mandato un rappresentante com e
membro della commissione anti-AIDS .
Questa seconda commissione, guidat a
dai professori Rondanelli e Guzzanti, st a
svolgendo i suoi lavori, e si trova di fronte a
difficoltà pratiche che non sono quelle ch e
avete rappresentanto in questa sede . La
maggiore difficoltà pratica è quella di trovare operatori e infermieri specializzati .
Vi è tra gli operatori una sorta di rifiuto d i
prestare cure o intervenire su persone sie ropositive e sui malati ricoverati nelle sezioni di infettivologia . Per questo nell'ultima seduta della commissione sono stat i
messi a punto alcuni accorgimenti che incoraggino il personale addetto. In base a l
programma varato nel dicembre 1987,
questo beneficerà di un incremento di du e
mila unità, per la gestione complessiva de i
posti letto, nella misura di dodici — di cu i
uno di day hospital — ogni 100 mila abitanti, nei reparti di infettivologia . Si è previsto quindi un incremento di due mil a
paramedici, al fine di avere, soprattutt o
tra i nuovi reclutati, un impegno men o
preoccupato di quello degli attuali ad detti.
La commissione si trova perciò di front e
alle difficoltà connesse ad una prevision e
di incremento degli organici paramedici ,
avendo individuato solo in una fase succes siva alla sua costituzione le dinamiche di
sviluppo della malattia nel nostro paese .
L'Italia, secondo le indicazioni contenut e
nella pubblicazione redatta dall'Organizzazione mondiale della sanità e dal governo inglese dopo la conferenza di Londra, è al settimo posto nella scala mondial e
in termini assoluti, ed al ventiduesimo in
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
1988
termini di popolazione, per quanto riguarda la diffusione della malattia . Se vogliamo considerare invece il nostro paes e
nell'ambito di quelli industriali, allor a
l'Italia è al nono o decimo posto . Vi è però
una tendenza al rialzo, come in Spagna ,
poiché il numero degli omosessuali ch e
acquisiscono l'AIDS conclamato non dimi nuisce . Il processo di AIDS conclamato tr a
gli omosessuali è comunque più .lento (i l
dato esponenziale pare sia di sei mesi )
rispetto ai tossicodipendenti .
L'onorevole Bernasconi mi ha suggerito di prendere visione dell'iniziativa
Exodus di don Calabria e di vagliare l 'incremento dell 'AIDS tra i tossicodipendenti. Quali sono le risposte che vengon o
da tutte le comunità terapeutiche? Se si
conduce un 'azione tendente a modificare
gli stili di vita si ottengono dei risultati ; s e
invece si fa un'azione puramente di di fesa meccanica i risultati sono molto minori .
È stata fatta un'affermazione che si ritiene sia altamente laica . Si dice infatti :
non dobbiamo agire sui comportamenti .
Per combattere il cancro cosa si chiede? D i
smettere di fumare, che intervengano de i
divieti perché non si fumi! Guardiamo o
non guardiamo al comportamento? Al meno come consiglio ; poi si vedrà se come
impegno . Credo che per qualsiasi malattia ,
ma soprattutto per la tossicodipendenza ,
che è uno stato di deviazione della person a
umana, la prima ed essenziale indicazion e
medica, e non morale, sia quella di abbandonare lo stile di vita che induce al consumo di sostanze stupefacenti . Strana mente in questa materia dovremmo invece
attenerci al rispetto totale del comporta mento della persona, il che significa no n
dare nemmeno il consiglio medico del mu tamento dello stile di vita, mentre le vari e
realtà ci dicono che soltanto attraverso
una normalizzazione degli stili di vita è
possibile conseguire progressi che né l'us o
del preservativo né l'impiego dell'ATZ (ch e
è largamente sperimentato nel nostr o
paese su circa 600 casi, cioè sui malati d i
AIDS conclamati e viventi, o su un buon
numero di essi) possono dare. Quando infatti si arriva alla piena manifestazione
Atti Parlamentari
Camera dei Deputat i
— 17970 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
della malattia, i casi di lento progresso
sono molto rari.
Mutamento di stile di vita non significa
castità, anche se quando leggete i documenti della sempre citata Organizzazion e
mondiale della sanità relativi ai comporta menti dei sieropositivi, trovate due indica zioni: la prima è l'astensione dell ' atto sessuale, la seconda è l'uso del preservativo ,
ancorché esso non sia pienamente sicuro .
La propaganda americana dice che è be n
lontano dall'essere sicuro: mi chiedo s e
questa sia un'indicazione di falso moralismo, o una prescrizione medico-igienic o
indispensabile . Una cosa è se, come me dico, non avviso chi «va per fratte», magar i
in stagioni avanzate, della possibilità d i
contrarre a causa dell' umidità raffreddor i
e polmoniti, malattie che sono guaribili ;
un'altra è se non avverto chi rischia di con trarre, attraverso un atto sessuale, non un
raffreddore o una polmonite, ma una malattia incurabile per il 2, il 5 o 1'8 per cento.
Sarebbe una mancanza del medico rispetto alla sua etica ed alla sua deontologi a
professionale, nonché una mancanza de l
Ministero della sanità, se non avvisasser o
che in mancanza di altro si può ricorrere a l
preservativo, ma che attenzione, non è ch e
ques 'ultimo sia assolutamente sicuro.
L 'onorevole Fronza Crepaz ha riportat o
nel suo intervento indici di insicurezza ch e
vanno dal 2 al 15 per cento, che si riferiscono però alla possibilità di concepimento, che esiste solo in coincidenza con i
periodi fecondi della donna, in un numer o
limitato dei giorni dell'anno . Nel cas o
dell'AIDS la possibilità di infezione attraverso l 'atto sessuale è invece continua .
In secondo luogo viviamo in un paese i n
cui la diffusione dell 'AIDS si verifica essenzialmente tra i tossicodipendenti ; e pe r
quanto riguarda lo scambio di sangue no n
c'è siringa o preservativo che tenga .
Occorrono rimedi diversi, che molt e
volte vengono suggeriti anche insistente mente, ma che non vengono adottati per ché nello stato nel quale si trova, il tossicodipendente così come è portato a compiere azioni che non denotano un pro fondo discernimento, allo stesso modo è
indotto a compiere l'azione ritualistica
26
LUGLIO
1988
dello scambio di sangue con il partner
quando si «buca» .
Siamo di fronte ad una situazione complessa che fa ancora oggi ripetere a l
Centro operativo anti-AIDS, constituito so prattutto da elementi provenienti dall'Istituto superiore di sanità e diretto dal professor Grecco, che la stima relativa ai sieropositivi a metà del 1988 non è variata
rispetto a quella di un anno fa : si tratta d i
circa 200 mila casi . Ciò è stato ripetut o
ancora questa mattina . Facciamo sempr e
riferimento a stime, perché di certezze in
questa materia non ne ha nessuno; infatt i
non si scheda, e quindi non sappiamo null a
di preciso .
Aprendo una breve parentesi sulla questione della schedatura, faccio presente
all'onorevole Rodotà che il sistema adottato, in base al quale vengono trasmesse a d
un centro nazionale le iniziali, il luogo e l a
data di nascita della persona, è realizzat o
unicamente in relazione alla qualità trasmigratoria propria di molti affetti d a
AIDS. Essi vanno in ospedale, poi in u n
altro ; e ciò è nella natura del problema, ch e
porta alla ricerca disperata di qualcun o
che compia il miracolo . E necessario che i l
secondo o il terzo medico che riceve quest o
tipo di malato non disponga soltant o
dell'informazione (molte volte approsimativa, incompleta e reticente) fornita dall o
stesso, abbia anche i dati che posson o
essere forniti dal centro nazionale, in corrispondenza alla sigla .
Teniamo conto che, adottando tale procedura, si fa eccezione alla normativa con cernente le malattie infettive, che richied e
la denuncia del caso, nonché l'indicazion e
del nome, del cognome, dell'indirizzo, del
luogo di nascita del malato ed altre simil i
informazioni . Molte volte ci siamo trovat i
in difficoltà proprio per mantenere tal e
eccezione.
In quest'aula sono stati ricordati il professor Gallo ed i richiami da lui formulati,
che sono di duplice natura . Innanzi tutto c i
è stata fatta rilevare l'opportunità di operare dei controlli su chi proviene dai paes i
africani (tale richiamo ci è stato rivolto dal
professor Gallo durante un convegno a
Stoccolma), cosa che attualmente non ha
Atti Parlamentari
—
17971 —
Camera dei Deputat i
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
luogo, anche se siamo soggetti a molt e
pressioni per controllare le persone prove nienti dalle zone africane per così dire pi ù
indiziate . Tutte le classifiche relative ai
paesi più o meno infetti sono contraddett e
dalle informazioni che provengono no n
dalla Svizzera intesa come Stato (com e
sostiene l'onorevole Rodotà), ma da Ginevra che, oltre ad essere certamente i n
Svizzera, è soprattutto sede dell 'Organizzazione mondiale della sanità, che valut a
in due milioni il numero di casi manifesti
di AIDS nell'Africa centrale. Si tratta sicuramente di una cifra strepitosa, che pon e
dei problemi molto gravi anche per color o
i quali sono soltanto di passaggio i n
un'area infetta .
Abbiamo insistenti richieste perch é
prima della sopravvenienza turistica (ch e
si ritiene sarà superiore del 40 per cento a
quella attuale) in occasione dei campionat i
del mondo di calcio, risolviamo il problema se, in casi di provenienza da determinati paesi, sia il caso di imporre una
serie di controlli per non compiere salt i
notevolissimi nella diffusione della malattia .
Per ora io ho respinto tutto ciò che è
emerso in questa direzione, ma non h o
potuto rifutare l'indicazione del ministr o
di grazia e giustizia, che ritiene sia il cas o
di rendere obbligatorio per i detenuti, cos ì
come la Wasserman, il test ELISA, concernente l'eventuale sieropositività .
Non posso dimenticare quanto m i
scrive un valente collaboratore quale i l
professor Vetere, direttore dell'ufficio medicina sociale presso il Ministero della sanità, che comprende l'AIDS tra le materie
di sua stretta competenza . Ebbene, in u n
appunto inviatomi, che ha alcuni element i
di originalità, egli sostiene : «Un aspett o
particolare viene emergendo, almeno i n
letteratura, ed è il preservativo nelle carceri. La mia limitata esperienza di giovan e
medico tisiologo, per qualche mese in u n
sanitario penitenziale, mi induce a classifi care in tre categorie i detenuti : quelli che
possono pagare per non essere toccati» (te nete conto di quanto sia brutale quest a
descrizione che però credo dettata da sincerità) ; «quelli che invece utilizzano il darsi
per farsi proteggere dagli altri capibanda ;
quelli che concepiscono l'atto omesessual e
come una sorta di battesimo che debbon o
dare ai nuovi venuti» .
Tale panorama delle carceri italiane ,
sotto questo aspetto . . .
EMILIO VESCE. È letteratura e null'altro ,
signor ministro !
DONAT-CATTIN, Ministro della
sanità. Questa non è letteratura, l'esperienza di un medico che ha vissuto nell e
carceri come tisiologo. Non è letteratura !
Se lei si informa in merito ad alcuni e x
parlamentari che hanno avuto l'avventur a
di stare in carcere, avrà precisi riferiment i
su quanto è loro accaduto nel breve lass o
di venti giorni. Ma non facciamo nomi ...
Dico questo perché l'intervento di una per sona che, senza dubbio, detiene oltre all a
carica ministeriale anche una notevole au torità morale (parlo del ministro Vassalli)
porta con sé giustificazioni e motivazion i
difficili da contrastare .
Abbiamo istituito la commission e
quando l'Istituto superiore di sanità ci comunicò che erano stati stanziati dieci miliardi e quando Robert Gallo obiettò ch e
noi non partecipavamo al pool per il vaccino . Il professor Pocchiari ci disse che,
tutto sommato, l'Italia non partecipava a
quel pool perché non lo riteneva utile ; tuttavia, l'Istituto superiore di sanità ha recentemente preso i contatti necessari pe r
la nostra partecipazione a quel pool, anche
se le conclusioni della conferenza di Stoccolma definiscono la strada del vaccin o
troppo lunga e probabilmente inutile.
Quando nel luglio del 1987 abbiamo
avuto la possibilità di disporre della cifr a
di 380 miliardi, ne abbiamo destinati 1 8
alla ricerca, pur tenendo conto che ess a
non è di competenza del Ministero dell a
sanità, bensì di un altro ministero (nell a
tendenza a rimuovere il ministro della sanità dalle sue funzioni in questa materia ,
perché cattolico e quindi incapace di condurla, non si è pensato al fatto che la sanit à
non amministra la ricerca per cont o
suo!).
Allora, fu presentata dal direttore
CARLO
Atti Parlamentari
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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
dell'Istituto superiore di sanità — lo ripeto, onorevole De Lorenzo — una tavol a
di ripartizione, divisa in 32-34 parti, 1 4
delle quali passavano per membri dell a
commissione sull 'AIDS. Venne da me il
rappresentante del Ministero di grazia e
giustizia nella commissione, accompagnato dal presidente, professor Beretta ,
facendomi notare che ciò non era ammissibile. Di conseguenza nominai una commissione di quattro medici estranei a
queste ricerche, che aveva come presi dente il consigliere di Stato Elefante, l a
quale ha concluso i suoi lavori soltant o
pochi giorni fa, fornendoci gli indirizzi
con i quali rapidamente passeremo alla
ripartizione delle non eccessive somme disponibili per tali ricerche (mentre quella
epidemiologica ha continuato ad essere
effettuata attraverso il COA) .
Purtroppo ci siamo trovati a dover chiedere altri fondi in questa direzione .
All'inizio del 1987, quando la commissione
ha avuto le idee un p o' più chiare, ormai l e
leggi finanziaria e di bilancio del 198 7
erano state approvate, e siamo dovuti ricorrere per una piccola porzione all'assestamento del 1987 . Mi è stato chiesto per ché non mi sono avvalso della disposizion e
che consente di spendere senza i controll i
di bilancio. Ebbene, tale disposizione è
stata approvata con la legge finanziari a
per il 1988, mi pare il 12 marzo 1988 :
quindi io non potevo utilizzare questo stru mento un anno prima di avere la facoltà d i
farlo!
Già allora vi fu la proposta, non isolata ,
dell' onorevole De Lorenzo di togliere al
Ministero della sanità la competenza sul
problema dell'AIDS per riservarla all a
commissione istituita presso la Presidenza
del Consiglio ; è una specie di refrain, di
Leit-motiv che ritorna costantemente sott o
tutte le forme . Cercai quindi di prendere i
lati positivi della questione, ottenendo l'au torizzazione di cui parlavo (comunque limitata) per le spese di investimento e pe r
quelle relative all ' informazione.
Nella primavera del 1987, con la speranza di una approvazione più rapida de l
bilancio di assestamento del 1987, proponemmo che tutto ciò che avrebbe dovuto
Camera dei Deputati
26
LUGLIO
1988
essere imputato all'assestamento 1987 e al
bilancio 1988 fosse invece imputato ad u n
capitolo di spesa dell'Istituto superiore di
sanità (un fondo già sottratto al controll o
preventivo e sottoposto solo a quello successivo) . Si pervenne invece ad una decisione in base alla quale i 35 miliardi afferenti all'assestamento del 1987 erano attri buiti alla competenza del Ministero dell a
sanità. Questo, mentre noi, nel mese d i
maggio, avevamo indetto la gara tramit e
l'Istituto superiore della sanità, propri o
per superare tutte le lungaggini della procedura (controllo preventivo e via dicendo) !
È questo il motivo per il quale la gara è
rimasta, per così dire, appesa all'alber o
finché la situazione non è stata risolta co n
l'approvazione della legge finanziaria de l
1988 . Infatti, i 35 miliardi stanziati per il
1987, risultando utilizzabili immediata mente, furono posti a disposizione dell a
regione Lombardia per il suo piano d i
intervento in ordine alle strutture . Tale
regione è stata la prima a formulare un a
bozza di piano delle strutture sanitarie ,
dell'ordine di 400 posti letto aggiuntiv i
rispetto ai 600 dei quali già dispone . La
Lombardia, difatti, è la regione con maggiore diffusione della malattia, che è tipicamente urbana e metropolitana .
Abbiamo quindi atteso l'approvazion e
della legge finanziaria, che ci ha permesso
di far proseguire la gara . Oggi ci vien e
rimproverata la scelta di aziende nazionali : se noi avessimo scelto quelle interna zionali, ora sentiremmo i lai delle aziend e
nazionali, che si lamenterebbero di no n
essere state scelte !
La gara si è svolta secondo corrette formalità (se qualcuno non è d'accordo co n
quanto sto affermando, può dirlo tranquil lamente). Abbiamo la coscienza tranquill a
e riteniamo che si è trattato di una gara
regolare, anche se condotta con molto accanimento . Non capisco perché, con 6 mil a
miliardi di budget pubblicitario, tutto l'accanimento si sia rivolto ai 20 miliardi d i
pubblicità per l 'AIDS.
I fondi stanziati serviranno per 6 mesi ;
noi cominciamo la campagna adesso e ci
rendiamo conto di essere in ritardo . con
Atti Parlamentari
Camera dei Deputat i
- 17973 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
tutte le procedure esistenti e non disponendo che dei controlli successivi . Siamo
in ritardo anche rispetto a marzo, in
quanto sono sopravvenuti contrattempi, e
non a causa nostra .
Faccio presente che la RAI ha un codic e
che non coincide con quello del Ministero
della sanità . Noi abbiamo fornito testi nei
quali figura la parola «preservativo» ; se la
RAI si oppone a questa parola, io non s o
che cosa farci : rivolgetevi ai membri della
Commissione di vigilanza sulla radiotelevi sione! Se la RAI manda in onda seni sol o
per quattro secondi, e se c'è qualche vela tura od altro, rivolgetevi sempre alla stessa
Commissione, dato che lo spot dura 60
secondi! Non sono cose sulle quali possiamo metterci a disputare lungament e
come si fa in un concilio di Nicea o d i
Costantinopoli (dico questo perché voi c i
attribuite queste radici, che abbiamo vera mente) !
Quindi abbiamo dato il via alla campagna pubblicitaria ; se poi sarà effettuata
dalle stazioni private in una certa forma e
da quelle pubbliche in un'altra, non v i
saranno particolari problemi . Abbiamo
anche predisposto testi per i giornali, m a
devo fare presente che i primi fondi (da no i
utilizzati immediatamente, nella prim a
metà del 1987) sono serviti a riempirne le
pagine con un decalogo, nel quale veni vano fornite tutte le indicazioni essenzial i
sul modo in cui comportarsi di fronte all a
malattia .
Tali indicazioni riguardano sia le persone sane sia quelle sieropositive . In parti colare, la segnalazione dell'uso almeno de l
preservativo interessa soprattutto i siero positivi o coloro che possono avere incontri «a rischio» . Le indicazioni che vengono fornite per altri aspetti sono sempre
particolari, laddove vi è una infezione già
in atto, e risultano diverse per chi conduc e
una vita normale e non ha contratto l a
malattia .
Si parla di peste del XX secolo : non s i
tratta certo dell'ultima invenzione d i
qualche grande medico! All'inizio dell'attività della Commissione, e cioè quando i
giornali hanno cominciato ad interessars i
dell'AIDS, abbiamo sentito parlare in con -
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LUGLIO
198 8
tinuazione di peste. I giornalisti ci chiede vano se si poteva bere o andare a pranz o
con i sieropositivi . Io sono andato a pranz o
con dei sieropositivi e ho notato che
qualche giornalista, intervenuto per curio sità, era molto imbarazzato dal fatto d i
dover pranzare con dei sieropositivi che ,
per di più, avevano cucinato . Ho dett o
questo per dimostrare che non vi è alcu n
pericolo in fatti del genere, non sono questi
atti di socializzazione a procurare l'infezione : non siamo in presenza di una peste .
L'AIDS non è una peste perché (ripeto una
frase che ho già detto) è una cosa ch e
bisogna andare a cercarsi! Ecco in che
senso fu detta quella frase, che è stata stra volta come se io volessi incolpare qualcun o
del fatto di essere sieropositivo . Noi sappiamo che tutte le malattie hanno un 'origine ; molte volte, specie per i traumi, suc cede che uno se le vada a cercare . Ma, un a
volta che una persona si è presa una malattia, il dovere, ma non solo il dovere anche il
sentimento, ci spingono a curarla e a fa r
tutto il possibile per salvarla.
Come ha spiegato in una intervista pubblicata nell'agosto dello scorso anno su la
Repubblica il professor Dianzani, virolog o
dell'università La Sapienza di Roma ,
l'AIDS si contrae con l'atto sessuale, attra verso il liquido seminale e le altre secrezioni, e si contrae attraverso il sangue ; ma,
perché ciò accada, occorre, normalmente ,
avere dei comportamenti reiterati, ferm o
restando che è sempre possibile il fatt o
eccezionale per cui per il contagio è sufficiente un incontro o una goccia di sangu e
(ovvero una semplice spruzzata, co m' è capitato ad una infermiera di Torino) . Normalmente, però, bisogna proprio non farci
attenzione, bisogna andarselo a cercare !
Certo, per qualcuno non vale questa affermazione . Vi sono categorie limitate di
persone (come — ahimé! — i bambini, ch e
Io ricevono dalle madri), che non son o
andate a cercarsi il contagio . Ma in quel
caso vi è qualcun altro che era andato a
cercarselo prima .
Vi sono poi gli emofilici, che ricevono i l
virus per la non perfetta esecuzione dell a
raccolta del sangue o degli emoderivati d a
trasfondere. Molte volte ho discusso con
Atti Parlamentari
— 17974 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
membri della Commissione sull'opportunità di essere più cauti nella raccolta de l
sangue, di prescrivere l'obbligatorietà d i
due test, ad una certa distanza, per esser e
sicuri che non siano proprio le strutture
mediche a trasmettere, attraverso le trasfuzioni, il virus dell'AIDS . Esiste infatti
ancora oggi (ripeto: oggi, e non prima del
1985) qualche caso in cui, attraverso un a
trasfusione, si finisce per ricevere l'infezione . Questo invece non avverrebbe con il
trattamento a caldo degli emoderivati . Per
la categoria degli emofilici, i dati relativi
all'infezione non sono in aumento, m a
sono stazionari .
Vorrei ora leggervi i dati relativi al 30
giugno, e cioé alla metà del 1988 : si pass a
dai 1540 casi di AIDS calcolati fino al 3 1
dicembre scorso ai 2094 casi attuali . Temo
tuttavia che vi sia un ritardo nella trasmissione dei dati . Il COA ritiene che il ritardo
interessi il 25-30 per cento dei dati stessi ,
tanto che la sua attuale previsione per la
fine del 1989, con una proiezione esponen ziale a 10 mesi e mezzo, risultante dalla
media generale di tutte le proiezioni esponenziali, è quella di arrivare ai 12-14 mila
casi conclamati di AIDS entro il 31 dicembre 1989, cioé da qui ad un anno e
mezzo scarso . Il nostro ufficio non va oltr e
nelle previsioni ; ma, poiché sono tenuto a
presentare prima delle ferie o durante i l
periodo estivo il piano sanitario nazionale,
al cui interno sarà compreso anche il pian o
AIDS, devo estendere la previsione al 1989,
al 1990 e al 1991 : il calcolo matematic o
esponenziale porta dai 14 mila casi di AIDS
conclamati del 31 dicembre 1989 ad oltre
150 mila casi di AIDS conclamati nel 199 1
(con una proiezione esponenziale a 10 mes i
e mezzo).
Diventa allora assolutamente insufficiente (parto dalla fine, cioè dal moment o
del ricovero) la struttura ospedaliera immaginata nel piano varato nel dicembr e
1987 . Si tratta di una struttura di circa sei mila posti e cioè 12 — di cui uno, come ho
detto, utilizzato per day hospital — ogni
100 mila abitanti.
Tale struttura avrebbe dovuto accogliere circa 3.000-3 .400 degli 8 mila cas i
conclamati di AIDS che allora il COA regi-
Camera dei Deputati
26
LUGLIO
198 8
strava, senza rendersi conto che la fort e
esponenzialità era dovuta alla tossicodipendenza . Finchè non sarà esaurita l a
sacca dei tossicodipendenti (è un camp o
nel quale occorre combattere, anche se l a
lotta è estremamente difficile), la situazione, del resto, continuerà ad avere
questo andamento . Come dicevo, quell a
struttura, dotata di seimila posti, avrebbe
dovuto accogliere tra i 2 mila e i 3 mila cas i
di AIDS conclamati, essendo i restanti
posti riservati ad altre malattie infettive .
Credo che a settembre, dopo inenarrabili sforzi dovuti alla complessità dell a
nostra organizzazione (il Ministero della
sanità dà gli indirizzi e le unità sanitarie
locali li realizzano), comincerà la costruzione rapida di un primo padiglion e
all'ospedale Spallanzani . Per lo stess o
mese di settembre dovremmo aver approvato il complesso piano per la Lombardia ;
e stiamo sollecitando le altre regioni perché ci facciano pervenire i loro progetti .
Certo, molte cifre vanno riviste, perch é
sono eccessivi 200 milioni per ogni post o
letto, con doppio filtro dell'aria . I 2 .200
posti letto che dobbiamo costruire ex nov o
secondo questo primo programma e i circ a
3 mila posti che dobbiamo ristrutturar e
comportano una spesa che arriva, di pe r
sé, a seimila miliardi . Ma per il 1989, i l
1990 ed il 1991, cioè per i tre anni cui s i
riferisce il piano sanitario nazionale, l a
previsione di 150 mila casi di AIDS manifesto porta necessariamente a prevedere l a
necessità di 30-35 mila posti letto soltant o
per i malati di AIDS .
Non vogliamo isolare, né carcerare nessuno, ma la previsione è di 3-4 mesi d i
ospedalizzazione annua, tenendo cont o
che tali soggetti non sono malati di AID S
ma di una forma di polmonite che non s o
bene come si chiami in termini tecnici m a
che, come mi diceva un medico dello Spallanzani, non si era più abituati a curare ,
dal momento che essa era provocata dall a
denutrizione, dal cattivo mantenimento;
oppure potrebbero essere malati di un a
forma di cancro o di altro . Tali malattie
possono essere debellate ed il paziente di messo, sia pure con successive eventual i
ricadute.
Atti Parlamentari
— 17975 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Quindi, abbiamo di fronte una prospet tiva impressionante dal punto di vista dell e
necessità relative al mero ricovero ospeda liero . Si prospettano naturalmente le tes i
che propongono la cura a domicilio :
stiamo cercando di articolarle nella formazione del piano, ma esse incontrerann o
molte difficoltà . Occorre infatti tener
conto che vi è una resistenza sorda de i
medici di base ad applicare i programmi
più semplici, come quelli di assistenza do miciliare degli anziani non autosufficienti .
Noi non chiediamo che tali funzioni vengano svolte con la tariffa pro capite fissata
per il servizio sanitario nazionale : tariffe
straordinarie sono state sperimentat e
nella regione Toscana, e potrebbero esser e
ancora aumentate . Troviamo difficoltà nei
confronti di questa situazione ed è facil e
immaginare quali difficoltà incontreremo
nel portare avanti programmi di assistenza domiciliare per casi di AIDS manifesto .
Ci troviamo di fronte ad un problem a
grosso che non so come si possa conciliar e
con le tendenze a tagliare la spesa sanitari a
che emergono di fronte ad un proromper e
della stessa, che comporta uno spreco d a
contenere, certo, a tutti i costi, ma non pe r
andare in economia . Uno spreco può e
deve essere contenuto perché noi interveniamo nei casi di non cura, come dimostr a
questa rapida ascesa dell ' epidemia del l'AIDS da un lato, e come avviene, dall'altro, per la condizione sempre precari a
degli anziani non autosufficienti che, co n
il prolungamento della vita, diventano
sempre più numerosi e le cui esigenze no n
sempre le economie delle famiglie sono i n
grado di fronteggiare, mentre oggi il servizio sanitario nazionale non è attrezzato ,
nella generalità dei casi, ad assorbirle.
Siamo arrivati, alla fine di ottobre de l
1987, ad ottenere uno stanziamento aggiuntivo (oltre quello di 9 miliardi, ch e
abbiamo ricercato in avanzi di bilancio ,
che avrebbero già dovuto andare in economia e che ci sono stati misericordiosamente concessi dal Ministero del tesoro :
con tali miliardi abbiamo fronteggiato un a
parte delle spese per l 'educazione sanitaria e per altri tipi di intervento) ; siamo
Camera dei Deputat i
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LUGLIO
198 8
arrivati, dicevo, ad ottenere uno stanzia mento di 35 miliardi e ci siamo avviat i
verso il piano di ricostruzione, mentre l a
commissione ultimava il «piano Buzzanti» ,
aggiornandolo . Tale piano prevedeva post i
di letto semplici (non considerando la lor o
attrezzatura), per un costo pari a 100 mi liardi. Esso prevedeva altresì un aumento
di organico di 2 mila unità e una spesa di 1 2
miliardi per la formazione del personal e
addetto, nonchè di 20 miliardi per pubbli cità. Il tutto per un totale di 381 miliardi.
Tale programma dovrà essere forte mente aggiornato, perché non possiam o
non considerare che la spesa di impiant o
dovrà essere completa . A tale riguardo ,
cercheremo di reperire una parte dei fond i
necessari alle costruzioni e attrezzature
nello stanziamento di 30 mila miliardi de stinato al settore della sanità . Cercherem o
altresì di fare in modo che tali spese vengano inserite nel bilancio ordinario, tenendo però conto che dovremo anche pen sare alla attuazione degli standards dei
posti di consulenza e di ambulatorio, d i
quello, cioè, che costituisce il primo livell o
di contatto con i malati di AIDS (o co n
coloro per i quali si ha il sospetto ch e
siano sieropositivi) . Si porrà successivamente la necessità di reperire altri fond i
per ripetere la campagna di propaganda e
di informazione. In proposito, qualcuno
ci ha detto che il libretto informativo, ch e
è stato compilato per le famiglie, dev e
essere buttato via perché non contano
tanto le famiglie quanto i giovani . Altri ,
invece, ci hanno rimproverato perché tal e
libretto (già pronto da un anno) non è
stato ancora spedito alle famiglie . Rispondo subito: il libretto non è stato spedito perché l'hanno voluto rivedere tutti .
Per quanto mi risulta dalla letteratura
corrente in materia, negli Stati Uniti pe r
redigere libretti informativi del gener e
(dopo aver consultato le autorità religiose, civili, militari e via dicendo) vien e
impiegato circa un anno e mezzo . Dunque, preparare 24 milioni di libretti informativi ha un suo costo, al quale dobbiam o
aggiungere quello di spedizione . Tuttavia ,
nonostante vi sia stato un certo ritardo,
Atti Parlamentari
— 17976 —
Camera dei Deputat i
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
tale libretto è già stato licenziato per l a
stampa e credo che arriverà a destinazione
durante le prossime ferie estive.
Ma non è questo il punto! Noi ci rendiamo conto (e lo abbiamo già visto pe r
quanto riguarda l'insufficienza dei mezzi )
della necessità (per altro prevista dal pian o
Buzzanti) di campagne di informazion e
mirate nei confronti del settore della tossicodipendenza, del fenomeno della omosessualità e di categorie particolari : per
esempio donne che hanno rapporti con
persone in stato di sieropositività, e vi a
dicendo .
Rimango stupito da quanto mi capita d i
sentire di settimana in settimana . Due settimane fa, infatti, in tema di aborto ho sentito sparare con mitragliere da venti, co n
mortai e con cannoni, contro il volontariato . Quest'oggi si dice : viva il volontariato! Occorre che siate coerenti ed oc corre soprattutto rendersi conto se si tratt i
di volontariato o di qualcos'altro . Chi sono
questi volontari? Sono associazioni ch e
fanno professione di uno stile di vita, che è
a «rischio» come comportamento rispetto
alla malattia, oppure sono associazioni d i
persone affette da malattie del sangue ,
come gli emofiliaci, che si difendono appartenendo ad una comunità che ha avuto
in qualche modo in eredità questa terribil e
malattia, che certamente loro non si son o
andati a cercare in alcun modo. In tal
senso, camminando in questa direzione,
bisogna fare attenzione ad una convinzione che non vorrei ingenerare, cioè che s i
possa sostenere la validità di tutti gli stili d i
vita e rimanere incolumi, attraverso il paravento meccanico . Si tratta infatti di pro dotti che di solito, per altre malattie, vengono dati tutt'al più come prodotti di
banco e quindi pagati . Non parlateci d i
dare gratis qualcosa in questo momento ,
mentre da tutte le parti veniamo incalzat i
per i ticket! Non dico questo perché vogli a
fare il propagandista per questo o quell o
strumento . Non voglio farlo per nessuno
dei prodotti di farmaci o simili ; non dev o
farlo per nessuno, ma certo non è che
questo sia di impedimento .
In tutto questo insieme di montatura vi è
una cultura positivista secondo la quale,
26
LUGLIO
1988
trattandosi di una malattia, l'unica cosa da
fare sia di affidarsi a questi volontari ch e
sono poi volontari fino ad un certo punto ,
perché sono implicati. Sono più associazioni delle famiglie, anzi dei malati o d i
quelli che hanno comportamenti a rischio . ..
MAURO
DUTTO . Servono o no? Se ser-
vono...
CARLO DONAT-CATTIN, Ministro della
sanità . .. . e, quindi, vorrei che in proposit o
studiassimo almeno quanto si è studiat o
per dire di no all'intervento del volontariato nei consultori familiari . Come fate a
cambiare opinione da volontariato a volontariato, da un giorno all'altro o da un a
settimana all 'altra?
Per rimanere nell'ambito di quello che è
giusto fare, credo che dobbiamo coinvolgere tutto il volontariato, che sia vera mente tale, che non avendo la minina pos sibilità di essere. ..
MAURO
DUTTO . Coinvolto ?
CARLO DONAT-CATTIN, Ministro della
sanità. .. . sieropositivo o altro, si presta ad
assistere gli ammalati di AIDS e i sieropositivi . Questo è il volontariato, questo è i l
soccorso, il sostegno che deve essere
dato.
Credo che la commissione costituita dal
Ministero della sanità abbia ben operat o
nel 1987 e stia ben operando nel 1988. In
proposito vorrei che mi venissero indicat i
elementi particolari per i quali essa debb a
essere condannata per non aver fatto qualcosa che avrebbe dovuto fare, e vorrei ch e
mi si dicesse come avrei potuto fare diversamente, dal 12 marzo 1988 (cioè d a
quando ho avuto la prima disponibilità di
bilancio) ad oggi, per procedere rispetto
alla responsabilità affidata in materia d i
ricerca e per l'espletamento di un con corso, che richiede, anche se i controll i
sono successivi, tempi e modi determinati ,
per quel che riguarda l'educazione sanitaria.
È chiaro che, tra le campagne mirate, al
di là di quelle alle quali ho fatto cenno,
Atti Parlamentari
Camera dei Deputat i
— 17977 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
rimane per noi centrale quella dell a
scuola ; una campagna che, come dimostr a
l'esperienza maturata dagli Stati Uniti ,
può essere meglio condotta quando si
trova un punto di incontro tra la comunità
scolastica e quella delle famiglie dei ragazzi. Ovviamente questo vale fino ad un a
certa età . È chiaro, infatti, che a livello
universitario o negli ultimi anni dell a
scuola media superiore il problema si presenta in termini diversi .
In questo senso ho colto ben volentieri l a
disponibilità del ministro Galloni, il qual e
credo voglia fare sul serio, nel senso ch e
non intende «infilare» qualcuno nella com missione interministeriale, soltanto perché ci sia una certa presenza ma vuol e
procedere sulla base di un programma be n
definito, per camminare nella direzion e
indicata.
Devo parlare da ultimo del rigetto sociale . Credo che una parte della pubblicit à
fatta intorno all'AIDS abbia avuto l ' effetto
positivo di mettere la gente in guardia e
contemporaneamente l'effetto negativo d i
generare rigetto; quel rigetto che si è mani festato ancora due settimane fa nell'opera zione Exodus della comunità di don Calabria a Todi ; era una comunità di tossicodi pendenti che la piccola città non vuole pi ù
accogliere perchè con la tossicodipendenza si porta l'AIDS .
A Milano i laboratori di analisi vengon o
continuamente sollecitati affinchè, tra gl i
esami clinici sui futuri dipendenti, effettuino i test del l' AIDS. C'è chi si rifiuta e c'è
chi dice di rifiutarsi mentre poi li effettua .
Si determinano così strani fenomeni d i
mancate assunzioni . Si tratta di un fenomeno difficile, quasi impossibile da controllare, soprattuto perchè, in più di un
caso, è mancata la solidarietà dell'ambiente di lavoro nel quale la person a
avrebbe dovuto essere inserita . Il Ministr o
della sanità e quello del lavoro — se no n
ricordo male ques t'ultimo era allora l 'onorevole De Michelis — sono intervenuti ripetutamente affinché non si verificasser o
discriminazioni nelle scuole materne e ne i
luoghi di lavoro . La legge è questa, per ò
non bisogna dimenticare che, quanto più si
agita la propaganda, con una segnalazione
26
LUGLIO
198 8
quotidiana semiterroristica ed un'altra de l
tutto terroristica, tanto più si increment a
la convinzione che il tossicodipendent e
(che può essere sieropositivo), il sieropositivo (quando lo si venga a sapere) e il soggetto affetto da AIDS manifesto non siano
socializzabili . Lo sono, invece, tutti e tre ,
anche se l'ultimo solo in una certa misura ,
determinata dal fatto che quel soggetto, è
dannoso in primo luogo a se stesso, vi vendo nell'ambiente esterno, ed in secondo
luogo agli altri, in ragione dell'infezion e
contratta per la caduta della immunit à
determinata dall 'AIDS.
All'onorevole Bernasconi dirò che l e
cose che ha riferito in merito alle indicazioni del professor Sirchia le conosco benissimo, perché quest'ultimo ha partecipato con noi alla elaborazione di alcun i
capitoli del piano sanitario nazionale . Alcune di tali indicazioni non sono facilmente praticabili, mentre altre lo sono,
come quando si chiede di facilitare i tra pianti, invece di creare tutte quelle «diavo lerie» che si stanno inventando al Senato,
di modo che di trapianti non se ne faranno
quasi più . Tra permessi per essere trapian tato, rifiuti di esserlo, autorizzazione dell e
famiglie, non si sa più chi potrà esser e
espiantato dopo che sarà avviata una pro cedura di questo genere . Pertanto a Sirchia sarebbe bene dar retta anche quand o
parla di queste cose .
La seconda campagna che noi vorremmo avviare è dunque quella della socializzazione ; una campagna che tend a
cioè non soltanto a ripetere le norme com portamentali da seguire per non contagiarsi, ma anche a sottolienare l'opportunità di socializzare con il sieropositivo, ch e
non è pericoloso per chi non ci va a lett o
insieme e non scambi con lui sangue i n
qualche altra maniera.
Al di là delle mozioni o risoluzioni che
possono essere sottoscritte da tutti e d i
tutte le raccomandazioni che può formulare il Parlamento, l'importante è che si
affermi chiaramente che il voler discriminare con la denunzia nominativa il soggetto sieropositivo e quello affetto da AID S
manifesto non corrisponde alle illuministica presunzione di voler tutelare la so-
Atti Parlamentari
Camera dei Deputat i
— 17978 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
cietà da questa malattia, perchè essa è
legata al sesso, ma nasce dalla obiettivit à
delle cose . Il sieropositivo non è una crea tura da isolare socialmente, perchè pu ò
vivere e perchè non danneggia nessuno ;
basta usare piccolissime precauzioni, te nere conto di alcune cose, avere occhio al
proprio stile di vita e cercare soddisfazion e
in altri campi e non in quel campo che si s a
essere pericoloso .
Si tratta di un punto importante, perchè
il paese dovrà affrontare un grande sforz o
finanziario per fornire le cure necessarie ,
che noi abbiamo cercato di incrementar e
con la sperimentazione dell'AZT, distribuito a circa 600 soggetti e che in alcuni
casi ha dato buoni risultati con un'efficacia ritardante sul decorso della malatti a
e in altri casi risultati meno rilevanti . No n
possiamo allinearci con coloro i quali sostengono che l'AIDS non si può curare .
Alla Conferenza di Londra (alla qual e
non ho potuto partecipare personalmente ,
essendo rimasto malauguratamente bloccato per due giorni in ospedale a causa di
una controversia tra medici sulla mia persona), il rappresentante del Governo italiano è stato chiamato a far parte dell a
commissione che ha redatto la mozion e
conclusiva, dopo aver gettato le basi per u n
accordo informativo tra dieci paesi, svolgendo in pieno tutte le sue attività . Quindi,
il Governo italiano non può essere assolutamente accusato di non aver partecipat o
ad un convegno che è stato indetto dall a
Organizzazione mondiale della sanità più
che altro per necessità interne del govern o
inglese, il quale vi ha fatto intervenire
anche la principessa Anna . A chi volesse
avere maggiori informazioni sui comportamenti da adottare nella prevenzione
dell'AIDS consiglio la lettura dell'intervento della principessa Anna, voluto dall a
signora Thatcher (anche se, in verità, i o
non condivido le indicazioni contenute i n
quell'intervento) . E molto importante, comunque, come società civile e come comu nità nazionale, creare un clima nel qual e
chi ha contratto questa malattia (in u n
modo o nell'altro) trovi un accoglienza
solidale nella società .
In particolare i giovani devono essere
26
LUGLIO
198 8
consigliati affinchè non solo evitino meccanicamente la possibilità di contrarre
l'AIDS, ma perchè assumano determinati
comportamenti di stile di vita e di rispett o
della dignità della persona e della salut e
umana . Naturalmente, allorchè ci si trov a
di fronte ad un malato di AIDS, quest o
deve essere trattato come tutti gli altri cittadini, anche perchè basta osservare deter minate regole per evitare qualunque conseguenza .
Vorrei ricordare i mezzi limitati che c i
sono stati messi a disposizione e i tempi dell a
pubblica amministrazione, anche se, per l a
verità, dal 12 marzo abbiamo avuto la possibilità di operare con un sistema di procedure di spesa diverso rispetto al passato .
Ci troviamo ora di fronte alla necessit à
di spendere in questa direzione, nel gir o
dei prossimi tre anni, alcune migliaia d i
miliardi in più, rispetto a quelli previsti pe r
la spesa sanitaria, per un'assistenza ospe daliera in grado di accogliere (a livell o
ambulatoriale e di day hospital prima ch e
in termini di ricovero ospedaliero) la moltitudine di sieropositivi e per creare la
giusta mentalità nei medici e negli infermieri affinchè siano in grado di sopportare l'impatto con una malattia che indub biamente, dal punto di vista dell 'assistenza, presenta alcuni aspetti di pericolo sità, che tuttavia dipendono unicament e
dalla disattenzione dovuta alla abitudine ,
come del resto avviene in tutti i mestieri .
Sappiamo ad esempio che è pericoloso il
mestiere dell'edile che lavora sopra pont i
alti 100 metri, malgrado tutte le precauzioni adottate (è noto che in questo camp o
la mortalità è piuttosto elevata) .
Così è per chi è addetto alla cura de i
malati di AIDS, ma occorre fare ogn i
sforzo perchè, in un mondo che ha sempr e
dedicato molto di se stesso al servizio degl i
altri, vi siano quella dedizione e quello spi rito di solidarietà che non possono man care nei medici e negli operatori sanitari ,
come non possono mancare in tutti i cittadini italiani (Applausi).
PRESIDENTE . Il dibattito sarà ripreso
alle 16,30, dopo la prevista sospension e
della seduta .
Atti Parlamentari
— 17979 —
Camera dei Deputati
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
Assegnazione di progetti di legg e
a Commissioni in sede referente .
PRESIDENTE . A norma del comma 1
dell'articolo 72 del regolamento, comunico che i seguenti progetti di legge son o
deferiti alle sottoindicate Commission i
permanenti in sede referente :
I Commissione (Affari costituzionali):
CAFARELLI : «Modifiche ed integrazion i
alle competenze ed al l' organizzazione del
Ministero per i beni culturali e ambientali »
(con parere della III, della V e della X I
Commissione, nonché della VII Commissione ex articolo 73, comma 1-bis, del regolamento);
(373)
ZOLLA ed altri : «Nuove norme sulla cittadinanza» (1815) (con parere della Il, della
III e della IV Commissione) ;
DE JULIO ed altri : «Interpretazione autentica del decreto del Presidente della
Repubblica 11 luglio 1980, n. 382, in merit o
ai diritti e doveri dei professori universi tari di ruolo di cittadinanza non italiana, e
modifica del decreto-legge 2 marzo 1987,
n. 57, convertito, con modificazioni, dall a
legge 22 aprile 1987, n. 158, in materia d i
procedure di trasferimento dei professor i
associati» (2543) (con parere della III, della
V, della VII e della XI Commissione) ;
Il Commissione (Giustizia) :
CALVANESE ed altri : «Nuove norme in
materia di diritto di famiglia» (1647) (con
parere della I, della V e della VI Commissione);
CAPPIELLO ed altri: «Ordinamento e competenze delle sezioni dei tribunali specializzate per i minorenni e la famiglia» (1671 )
(con parere della I e della V Commissione);
«Nuova disciplina degli incarichi extragiudiziari conferiti ai magistrati ordinari »
(2912) (con parere
XI Commissione) ;
della I, della VII e della
VI
Commissione (Finanze) :
CARDETTI : «Nuove norme fiscali in ma-
teria di ritenute d'acconto e di impres a
familiare» (1872) (con parere della Il, della
V, della X e della XI Commissione) ;
VII Commissione (Cultura):
SANGALLI ed altri: «Modifica al regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, concernente l'istituzione del corso di laurea i n
scienze turistiche e comunitarie e dell a
relativa facoltà - Autorizzazione al l'università non statale di scienze turistiche e co munitarie in Sanremo a rilasciare titoli d i
studio aventi valore legale» (1817) (con
parere della I, della III, della V e della X
Commissione);
CASATI ed altri : «Prolungament o
dell'istruzione obbligatoria» (1869) (con
parere della I, della V, della XI e della XIII
Commissione);
IX Commissione (Trasporti) :
«Unificazione degli ordinamenti degl i
uffici principali e degli uffici local i
dell'Amministrazione delle poste e dell e
telecomunicazioni» (2979) (con parere
della I, della V e della XI Commissione);
X
Commissione (Attività produttive) :
DE JULIO ed altri : «Istituzione di un
Fondo per la riconversione dell'industri a
bellica» (2178) (con parere della I, della III,
della IV, della V, della VI e della XI Commissione);
XI
Commissione (Lavoro) :
CAFARELLI : «Norme per il collocamento
in aspettativa dei dipendenti dello Stato e
degli enti pubblici eletti presidenti e com ponenti del comitato di gestione di unit à
sanitaria locale ; modifiche alla legge 1 2
dicembre 1966, n. 1078, concernente posizione e trattamento dei dipendenti dello
Stato e degli enti pubblici eletti a carich e
presso enti autonomi territoriali» (705)
(con parere della I, della V e della X Commissione) ;
D'AMATO LUIGI ed altri : «Le nuove pen-
Atti Parlamentari
LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 1988
X
sioni Inps per i lavoratori dipendenti ed
autonomi» (1676) (con parere della I e della
V
Camera dei Deputati
— 17980 —
Commissione);
D'AMATO LUIGI ed altri : «Riforma delle
pensioni del personale civile e militar e
dello Stato, dei dipendenti delle aziend e
autonome e dell'Ente ferrovie dello Stato »
(1677) (con parere della I, della Il, della IV,
della V, della VI e della XII Commissione) ;
FIORI: «Perequazione definitiva dei trattamenti pensionistici del pubblico impiego» (1683) (con parere della I, della II e
della V Commissione);
Commissione affari sociali per concordare
un documento unitario sul tema dell'AIDS,
le chiedo la cortesia di sospendere ulteriormente la seduta.
PRESIDENTE . D'accordo, onorevol e
Perani . Se non vi sono obiezioni, riteng o
che si possa acconsentire alla sua richiesta.
Sospendo la seduta fino alle 17,30 .
La seduta, sospesa alle 16,32 ,
è ripresa alle 17,50.
XII Commissione (Affari sociali) :
ed altri: «Modifica degli articoli
33, 34 e 35 della legge 23 dicembre 1978, n .
833, e norme di indirizzo in materia di servizi di salute mentale» (244) (con parere
Sull'ordine dei lavori .
FOSCHI
della I, della Il, della III, della V, della VI,
della VII e della XI Commissione) .
Sospendo la seduta fino alle 16,30 .
La seduta, sospesa alle 14,40 ,
è ripresa alle 16,30 .
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENT E
GERARDO BIANCO .
Missioni.
PRESIDENTE . Comunico che, ai sensi
dell'articolo 46, secondo comma, del regolamento i deputati Contu, Gorgoni e Scàlfaro sono in missione per incarico del lor o
ufficio.
Si riprende la discussione .
MARIO PERANI . Chiedo di parlare .
PRESIDENTE . Ne ha facoltà .
MARIO PERANI . Signor Presidente, da l
momento che è tuttora in corso una riunione dei rappresentanti dei gruppi della
PRESIDENTE . Poiché non si è ancora
giunti alla definizione di un document o
unitario di indirizzo in tema di AIDS, pro pongo all 'Assemblea di passare al terz o
punto dell 'ordine del giorno, recante l a
discussione del disegno di legge di conversione n . 2990 . Se non vi sono vi sono obiezioni, rimane così tabilito .
(Così
rimane stabilito).
Discussione del disegno di legge : S . 1090 .
— Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 giugno 1988 ,
n. 185, recante assegnazione all ' ENE A
di un contributo per l'anno 1988, a
titolo di anticipazione sul contributo
globale per il quinquennio 1985-198 9
(approvato dal Senato) (2990).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno rec a
la discussione del disegno di legge, gi à
approvato dal Senato : Conversione i n
legge, con modificazioni, del decreto-legg e
6 giugno 1988, n . 185, recante assegnazione all'ENEA di un contributo per l'ann o
1988, a titolo di anticipazione sul contributo globale per il quinquennio 1985 1989 .
Ricordo che nella seduta del 20 lugli o
scorso la Camera ha deliberato in senso
favorevole sull'esistenza dei presuppost i
richiesti dal secondo comma dell'articolo
Atti Parlamentari
— 17981 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
77 della Costituzione per l 'adozione de l
decreto-legge n. 185, di cui al disegno di
legge di conversione n . 2990 .
Dichiaro aperta la discussione sull e
linee generali . Ricordo che nella seduta del
22 luglio 1988 la X Commissione (Attivit à
produttive) è stata autorizzata a riferire
oralmente .
Il relatore, onorevole Corsi, ha facoltà di
svolgere la sua relazione .
UMBERTO CORSI, Relatore. Signor Presidente, onorevoli colleghi, il provvedi mento in esame reca l ' assegnazion e
all'ENEA di un contributo per l'anno 1988
di 885 miliardi, pari alla previsione contenuta nella legge finanziaria, a titolo di anticipazione sul contributo globale previsto
nel piano quinquennale 1985-1989, di cui
alla delibera CIPE 1° marzo 1985 . Ed è
appunto a tale delibera, che appare molto
lontana, che il provvedimento si richiama .
In effetti si parla di realizzazione de i
programmi approvati dal CIPE in data 1 °
marzo 1985, programmi che per molti
aspetti risultano superati solo se si ricord a
che la deliberazione richiamata prevedeva, nei suoi primi quattro punti, l'azion e
dell'ENEA a supporto della realizzazion e
delle centrali elettronucleari previste da l
PEN ; il completamento della realizzazion e
dell'impianto Cirene; gli impegni a supporto del programma europeo di sviluppo
della filiera veloce ; la gestione e l'utilizz o
sperimentale del reattore PEC come occasione di qualificazione dell 'industria nazionale, anche per la partecipazione attiv a
alla realizzazione ed allo sviluppo della
filiera europea .
Il linguaggio burocratico, come ho
avuto modo di sottolineare in Commissione, conosce regole ripetitive che fors e
non si possono cambiare ; ma certamente ,
tenuto conto dei problemi e dei nuovi indi rizzi conseguenti all ' incidente di Chernobil, sarebbe stata utile una nuova deliber a
del CIPE intesa a realizzare ed a redifinire
organicamente l 'evoluzione dell'inter a
manovra correttiva e programmatica .
Probabilmente si è ritenuto di rinviar e
questo indispensabile adempimento, in at -
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
1988
tesa della discussione (ormai prossima) e
dell 'approvazione del nuovo piano energe tico nazionale . Ma la sottolineatura vale a d
evidenziare la situazione di permanent e
precarietà e di incertezza del tormentat o
percorso dell'ENEA ; un percorso legato
agli stessi provvedimenti legislativi di finanziamento dei programmi che dal 1975
hanno impegnato il Parlamento per be n
sei volte (questa è la settima), con un metodo che scarsamente si concilia con le esi genze di un ente così complesso e diversificato — con un organico di più di cinque
mila dipendenti — come appare tra l' altr o
dalla dettagliatissima relazione tecnica
che accompagna il provvedimento .
Si tratta, dal punto di vista formale, d i
un provvedimento tempestivo, anche per ché non poteva essere presentato prima a
causa della stasi nei lavori parlamentar i
dovuta alla crisi politica che ha portat o
alla formazione del nuovo Governo ;
mentre il finanziamento dell'ENEA per i l
secondo semestre del 1987 — occorre ricordarlo — è avvenuto addirittura i n
forma di sanatoria, mediante la legge n . 73
di quest 'anno, dopo che erano decaduti
ben tre decreti-legge .
Con l'articolo i del provvedimento si
determina il fabbisogno di 885 miliardi, in
coerenza con la previsione della legge finanziaria e confermando un indirizz o
verso una diversa e più accentuata disloca zione delle risorse nelle attività relative
alla ricerca e alla promozione delle fonti
alternative e del risparmio energetico, alle
ricerche sulla protezione ambientale, all a
salute dell'uomo, alla innovazione tecnolo gica, allo sviluppo delle tecnologie impian tistiche ed alla fusione nucleare (problem a
quest'ultimo che nel precedente decreto
non era stato richiamato) .
Viene confermata la sospensione dell e
attività di realizzazione dell'impianto PEC
e della relativa fornitura del combustibile ;
sono risolti i relativi contratti, ponendo i n
conservazione i manufatti fino ad oggi rea lizzati ; si dispone la revisione degli accord i
di collaborazione europea sullo sviluppo
del reattore a neutroni veloci, incluso i l
ciclo del combustibile ed i relativi con tratti, avviando in tal modo la fase di pro-
Atti Parlamentari
—
Camera dei Deputat i
17982 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
gressiva chiusura delle attività nel settore .
Gli oneri derivanti dalla sospensione d i
tali attività saranno, nel 1988, a carico del
bilancio dell'ENEA, mentre nel corso dell e
discussioni al Senato è stato esclus o
l'onere per la risoluzione degli esistent i
contratti, che dovrà trovare apposito accantonamento .
In conclusione, si tratta di un provvedi mento che si inserisce — e non potev a
essere altrimenti, signor Presidente — i n
una situazione di precarietà, in un ann o
che, appunto, deve essere considerato di
transizione . E ormai prossima la discussione del nuovo piano energetico nazionale, nel quale dovranno essere organicamente riformulate le competenz e
dell'ENEA, che dovrà finalmente uscire
dall'incertezza di funzioni e di compiti,
vedere normalizzati i propri organi di gestione, essere messo in condizione di valo rizzare il proprio non indifferente patrimonio di ricercatori (con la definizione d i
una più coerente ed appropriata distribuzione, utilizzazione e riconversione de l
personale) .
I nuovi indirizzi programmatici nell a
ricerca energetica nazionale richiede ranno un corrispondente nuovo orienta mento delle priorità nell'ambito delle attività dell' ENEA, soprattutto con riferimento all'ambiente ed all'innovazione tecnologica . In particolare, occorrerà dar e
maggiore impulso rispetto al passato a l
problema della diffusione dell'innovazione, rendendo più agevole, soprattutt o
per le piccole e medie imprese, la disponibilità delle nuove tecnologie necessari e
alla loro competitività, affinché la ricerc a
rappresenti uno strumento reale e non sol tanto teorico di politica industriale .
Il problema della ricaduta degli effett i
della ricerca, specialmente a livello di piccole e medie imprese, era richiamato nell a
stessa delibera CIPE del 1985 ; essa tuttavi a
— dobbiamo dirlo — forse non ha godut o
della necessaria considerazione . Inoltre ,
pur in presenza di una sospensione de i
programmi di produzione elettronucleare ,
non possono essere dimenticati o sottovalutati i problemi relativi alla radioprote-
zione, sia per gli usi non energetici dell e
sostanze radioattive sia relativamente a l
monitoraggio della radioattività ambientale, al trattamento dei rifiuti radioattivi ,
nonché ai problemi posti dallo smantella mento degli impianti esistenti .
Né si possono dimenticare le esigenze di
collaborazione internazionale e di partecipazione a programmi di ricerca sul terreno dei controlli di sicurezza, degli studi
sui reattori intrinsecamente sicuri o de i
controlli sulle macchine sperimentali per
la fusione nucleare .
Tutti questi sono, tra l'altro, settori nei
quali le competenze dei ricercator i
dell'ENEA-DISP potranno trovare un 'adeguata valorizzazione, come del resto è
stato rilevato durante la discussione svoltasi in Commissione .
Con queste considerazioni, signor Presi dente, che indicano comunque esigenz e
ormai indilazionabili, la Commissione rac comanda la conversione in legge del provvedimento in esame, nel testo trasmess o
dal Senato, sia pure con alcune opportun e
integrazioni dirette a salvaguardare la
condizione del personale legato esclusiva mente al processo di produzione del combustibile nucleare . Tale personale versa
infatti in una situazione sostanzialment e
analoga a quella dei lavoratori dello stabilimento di Rotondella, la cui condizione è
stata risolta positivamente in occasion e
della conversione in legge del decreto legge recante il finanziamento per l'ann o
1987 .
PRESIDENTE . Ha facoltà di parlare
l'onorevole rappresentante del Governo .
GIANNI
RAVAGLIA, Sottosegretario d i
Stato per l'industria, il commercio e l'artigianato . Il Governo si riserva di intervenir e
in sede di replica .
PRESIDENTE . Il primo iscritto a parlare è l' onorevole Cicerone . Ne ha facoltà.
FRANCESCO CICERONE . Signor Presi dente, onorevoli colleghi, il decreto-legge
al nostro esame, come ha ricordato il rela-
Atti Parlamentari
— 17983 —
Camera dei Deputat i
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO
tore, onorevole Corsi, prevede lo stanzia mento di 885 miliardi a favore dell'ENE A
quale contributo per l'anno 1988 . Si tratta
— è bene evidenziarlo — di un finanzia mento cospicuo a favore di questo ente ,
uno dei più rilevanti dal 1985, anno in cu i
fu approvato il programma quinquennale .
Un programma che ora non esiste più e
che, come ha poc 'anzi ricordato lo stess o
relatore, è stato travolto nelle sue linee
portanti dal referendum .
Ecco allora un primo motivo di perples sità che noi avvertiamo : se il programm a
dell'ENEA non ha più alcun valore, se (voglio aggiungere) il Senato ha escluso ch e
questo denaro possa servire a finanziare
gli oneri derivanti dalla sospensione dell e
tradizionali attività nucleari dell'ENEA ,
per quali nuovi programmi verranno spesi
gli 885 miliardi di cui discutiamo ?
Nessuno finora ha fornito risposta a
questa domanda e in Commissione il Governo non ha avuto modo di replicare . È
vero, signor Presidente, che la relazion e
tecnica che accompagna il decreto-legge a l
nostro esame indica una crescita dei finan ziamenti destinati alle energie alternative,
alle nuove tecnologie, alla sicurezza ed all a
prevenzione, nonché alla tutela dell'ambiente ed alla fusione nucleare ; è vero ch e
a tale incremento si accompagna la diminuzione delle somme destinate alla fissione nucleare ed alle azioni di sostegn o
alla realizzazione delle centrali elettronucleari, ma si tratta soltanto di cifre, d i
numeri e non è stato evidenziato alcun pro gramma . E certo — e questo è un dato d i
fatto — che l'ENEA ormai è privo di un suo
programma di attività e che la spes a
dell'ente è legata a fatti contingenti, occasionali o all'iniziativa di singoli settori o
addirittura a quella di singoli gruppi d i
ricercatori .
Eppure, è trascorso quasi un anno dal
referendum che ha sentenziato la fine de l
nucleare in Italia; sono ormai trascorsi
diversi mesi dall 'approvazione della legg e
finanziaria che ha destinato 885 miliard i
all'ENEA . Ebbene, io credo che il Govern o
abbia avuto tutto il tempo per predisporr e
nuovi programmi in un settore che riman e
fondamentale per la ricerca, (e non solo
198 8
per quella sulle fonti energetiche) . A mi o
avviso per il Governo sarebbe stato possibile, proprio nel rispetto di norme fondamentali, presentare un disegno di legge
anziché ricorrere (abusandone) al potere
di decretazione. Ciò avrebbe consentito di
avviare un serio dibattito sui nuovi orizzonti e sui nuovi compiti dell'ENEA, coinvolgendo direttamente i ricercatori ed i
tecnici dell'ente, le cui riconosciute capacità professionali vengono tuttora umiliat e
dall'inerzia del Governo .
Questi in sintesi, signor Presidente, sono
i motivi per i quali il gruppo comunist a
formalizzerà la sua critica al decreto astenendosi dal voto sul relativo disegno d i
legge di conversione.
PRESIDENTE . È iscritto a parlare l'onorevole Tamino. Ne ha facoltà .
GIANNI TAMINO. Signor Presidente, col leghi, rappresentanti del Governo, cred o
che la discussione sulla conversione di
questo decreto-legge (il cui esame orma i
può sembrare uno stanco rituale, poiché
da molti anni ci troviamo di fronte al periodico provvedimento di rifinanziament o
delle attività di ricerca dell'ENEA) debb a
tener conto di un elemento nuovo ch e
forse a qualcuno è sfuggito : mi riferisco a
quanto previsto dall'articolo 3 della legge 5
marzo 1982, n. 84, cioé al fatto che il mini stro dell'industria deve presentare al Parlamento, insieme ad una dettagliata relazione illustrativa del programma e dei risultati conseguiti nel quinquennio prece dente, un disegno di legge per garantire
all'ente i necessari mezzi finanziari, ne i
limiti delle risorse considerate dal bilancio
annuale e pluriennale dello Stato .
La legge di bilancio che prevedeva l o
stanziamento di fondi per l 'ENEA è stata
approvata, ma non è stato presentat o
nessun disegno di legge da parte del Governo, se non il disegno di legge di conver sione di questo decreto. È quindi un'anomalia il ricorso ad un decreto-legge (basato su presupposti di necessità ed urgenza), a fronte dell'inadempienza del Governo che non ha neppure presentato u n
disegno di legge ordinaria . Già in passato
Atti Parlamentari
— 17984 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
era stato affermato (in maniera molto discutibile) che qualora il disegno di legg e
non fosse stato approvato, per garantire l a
continuità del flusso finanziario all'ENEA
si poteva ricorrere al decreto-legge . Oggi si
fa ricorso direttamente alla decretazione
d'urgenza, senza aver presentato neppure
formalmente il disegno di legge .
Ciò significa che si finanzia l'ENE A
fuori di un reale controllo del Parlamento ,
attraverso uno strumento che dovrebb e
essere del tutto eccezionale ; oltretutto il
Presidente del Consiglio, nel suo discors o
programmatico, aveva affermato di no n
voler abusare della decretazione d 'urgenza, alla quale invece si ricorre co n
troppa frequenza .
E non è questa l ' unica anomalia . Negli
altri decreti-legge (che pure erano stat i
presentati in attesa dell'approvazione de l
disegno di legge ordinaria) si faceva riferimento al piano quinquennale deliberat o
dal CIPE . Oggi si richiama ancora que l
piano, ma si dimentica che nel frattempo s i
è svolto un referendum, si sono avute dell e
scelte precise di cambiamento per quant o
riguarda la politica energetica del nostr o
paese . Quindi oggi il riferimento al piano
quinquennale del CIPE (se in precedenz a
poteva formalmente avere un senso) non
ha alcun significato . Tant'è vero che ne l
decreto-legge si è costretti a far riferimento alla delibera del CIPE, cercand o
successivamente di modificarne gli obiettivi . Questo perché si è voluto utilizzare u n
decreto-legge per finanziare l'attivit à
dell'ENEA non già per un periodo limitato ,
ma per l 'intero 1988, sapendo benissimo
che, contemporaneamente, il nuovo pian o
energetico nazionale era prima in fase d i
elaborazione, poi di approvazione da part e
del Consiglio dei ministri, per essere
quindi discusso in Parlamento (speriam o
in tempi brevi) . Ed è ovvio che all'intern o
del nuovo piano energetico nazionale s i
debba non solo ridefinire la politica energetica, ma anche stabilire in quale direzione orientare la ricerca energetica e
quale ruolo affidare agli enti nazional i
operanti nel settore, tra i quali l 'ENEA .
È chiaro, quindi, che noi finanziamo u n
ente sulla base di una delibera alla quale
Camera dei Deputati
26
LUGLIO
198 8
non attribuiamo alcun valore (quella emanata dal CIPE nel 1985), in attesa di definire la politica energetica, e contemporaneamente lasciamo all'ENEA mano liber a
nel continuare ricerche che, potranno m i
auguro, risultare difformi dall 'orientamento che emergerà al termine del dibattito parlamentare sul nuovo piano energe tico nazionale .
La cosa incredibile è che nel decreto legge si dice «incrementando, rispetto agl i
anni precedenti, le attività relative alla
ricerca e alla promozione delle fonti alter native e del risparmio energetico, alle ricerche sulla protezione ambientale e sulla
salute dell'uomo, alla innovazione tecnolo gica, lo sviluppo delle tecnologie impiantistiche e alla fusione nucleare», mentre la
relazione tecnica allegata al testo del di segno di legge ribadisce l'esigenza di ricerche che già in passato abbiamo considerato inutili dal punto di vista delle stess e
indagini sulla fissione nucleare e che comunque sottintendono un impegno attiv o
dell'Italia nel campo della stessa fission e
nucleare . E questo il caso del Cirene. A
proposito della realizzazione del Cirene,
nella relazione tecnica si afferma : «gli investimenti per la realizzazione sono stati
completati nel primo triennio del pian o
quinquennale 1985-1987. Nel 1988 continua ad essere sviluppato un programm a
di prove e collaudo di componenti e sistemi» . Ciò significa che noi finanziam o
ricerche dell'ENEA per prove e collaudo d i
componenti e sistemi di un reattore a fissione nucleare che non ha assolutament e
un futuro nel nostro paese, in quanto no n
ha nulla a che fare con gli indirizzi contenuti nel piano energetico già presentato a l
Parlamento .
Mi domando allora che senso abbia tutto
questo e per quale ragione dobbiamo approvare un decreto-legge quando il ricors o
ad esso non è motivato . Si tratta di u n
decreto-legge che fa riferimento ad un a
delibera del CIPE che, però, non ha pi ù
valore e ad una relazione tecnica che i n
parte nega ciò che è scritto nel decret o
stesso . In quest'ultimo, infatti, si parla di
incrementare le fonti alternative e del risparmio energetico, ma queste di fatto di-
Atti Parlamentari
— 17985 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
minuiscono nella relazione tecnica. Si continuano, dunque, ad investire soldi in ricerche che sappiamo prive di futuro, che
vanno nella direzione della promozione d i
reattori a fissione, che tra l'altro in nessuna parte del mondo si pensa più di uti lizzare . È il caso del Cirene, appartenente a
tipi di filiere che non hanno alcuna prospettiva futura, in nessuna parte del
mondo e non solo in Italia, dove per altro si
è svolto un referendum contro il nucleare .
Come se non bastasse, per la realizzazione di tutto questo si assegna al l 'ENEA
(senza che sia chiaro cosa dovrà fare) u n
finanziamento di 885 miliardi per l'inter o
1988 ; somma che è stata di fatto aumentata dal Senato . Infatti, nel testo originario del Governo si affermava che, comunque, gli oneri derivanti dalla sospensione dell'attività dell'impianto PEC e
dalla risoluzione dei contratti esistenti sa rebbero stati nel 1988 a carico del bilanci o
dell'ENEA . Il Senato ha ritenuto opportuno cancellare la parte che riguardava l a
risoluzione dei contratti ; è rimasto quind i
soltanto il riferimento agli oneri derivant i
dalla sospensione di determinate attività ,
oneri che saranno a carico del bilanci o
dell'ENEA . Di conseguenza, il Senato h a
modificato anche l'articolo 2 . Ciò significa, quindi, che i soldi disponibili pe r
l'ENEA e destinati alle ricerche di cui si f a
menzione nella relazione tecnica (ricerche che sono difformi dal senso stess o
del decreto-legge, dalla volontà degli italiani, espressasi con il referendum, e da l
contenuto della bozza di piano energetic o
presentata al Parlamento) verranno addi rittura aumentati grazie a questo regal o
del Senato .
Per tali ragioni credo che il decreto legge non possa e non debba esser e
convertito in legge dal Parlamento .
Siamo di fronte, a mio avviso, ad un a
anomalia per quanto riguarda lo stess o
ricorso al decreto-legge . Comunque ,
ferma restando la mia contrarietà all'uso
di tale strumento, ritengo che l'efficaci a
del provvedimento al nostro esam e
avrebbe dovuto limitarsi, quanto meno ,
al periodo di tempo necessario per arri -
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
198 8
vare all'approvazione del nuovo pian o
energetico .
Per le ragioni esposte, il gruppo di democrazia proletaria, insieme ai grupp i
verde e federalista europeo, ha presentato una serie di emendamenti che, ferm a
restando — ripeto — la contrariet à
all'uso del decreto-legge in questa mate ria, perché improprio, tendono almen o
ad ovviare ad alcune delle contraddizion i
più evidenti che ho cercato di illustrare .
Mi auguro che almeno una parte di quest i
emendamenti possa essere recepita e
che, soprattutto, si smetta di far ricors o
alla decretazione d ' urgenza per finanziare l'ENEA . Mi auguro, infatti, ch e
l'ENEA, in futuro, funzioni sulla bas e
delle decisioni collettive che verrann o
assunte dal Governo e dal Parlamento ,
nell'ambito del piano energetico nazionale, per quanto riguarda il futuro degl i
enti energetici . Con il provvedimento al
nostro esame il Governo non si è moss o
sicuramente in questa direzione ; vice versa con esso si tende a lasciare man o
libera a ricerche che probabilmente risulteranno tanto costose quanto inutili .
PRESIDENTE . È iscritto a parlare l'ono revole Scalia . Poiché non è presente, s 'intende che vi abbia rinunziato.
Avverto che, dovendosi procedere ne l
prosieguo della seduta a votazioni segrete
che avranno luogo mediante procedi mento elettronico, decorre da questo momento il termine di preavviso previsto da l
quinto comma dell'articolo 49 del regola mento .
Non essendovi altri iscritti a parlare ,
dichiaro chiusa la discussione sulle line e
generali .
Ha facoltà di replicare il relatore, onoreiiole Corsi .
UMBERTO CORSI, Relatore. Mi pare che i
colleghi intervenuti nel dibattito abbian o
sostanzialmente evidenziato la situazion e
di precarietà in cui si trova l'ENEA e come
la spesa relativa a quell'ente sia legata a
contingenze quali, ad esempio, la reiterazione di decreti-legge .
Atti Parlamentari
Camera dei Deputat i
— 17986 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
PRESIDENZA DEL PRESIDENT E
LEONILDE LOTT I
UMBERTO CORSI, Relatore. Tutti siamo
d'accordo nel sostenere che occorre ripristinare una situazione di stabilità, nonch é
riorientare e ridefinire il programm a
dell'ENEA . Non credo quindi, onorevole
Tamino, che sia il caso di enfatizzare
troppo la valenza del provvedimento al
nostro esame. Se il Governo avesse presentato un decreto-legge per ridefinire o
orientare il programma, con riferimento a
un nuovo piano quinquennale del l'ENEA ,
probabilmente si sarebbe detto che un simile provvedimento era intempestivo, dal
momento che si sarebbe dovuto aspettare ,
in ogni caso, l 'approvazione del piano
energetico nazionale . Quella del Governo
mi sembra una scelta realistica e di buo n
senso, anche perché nelle stesse premess e
del provvedimento si specifica che tal e
disciplina interviene in attesa della ridefinizione delle nuove linee di politica energetica nazionale e della conseguente riformulazione dei programmi di attivit à
dell'ente .
È su questa base di transitorietà, in
questo anno 1988 in cui ci si attende ch e
finalmente si definisca la nuova linea d i
piano energetico nazionale, che si ritien e
utile provvedere al finanziamento dell'attività dell'ente per i prossimi 5 mesi .
PRESIDENTE . Ha facoltà di replicar e
l'onorevole rappresentante del Governo .
GIANNI RAVAGLIA, Sottosegretario di
Stato per l'industria, il commercio e l'artigianato . Presidente, ringrazio innanzi tutt o
il relatore per la puntualità della relazion e
e delle risposte che ha fornito in merito a l
dibattito sul provvedimento .
Vorrei ribadire in questa sede concett i
che ho espresso in Commissione circa i l
fatto che l'attuale provvedimento di rifinanziamento dell 'ENEA per il 1988 sarà
l'ultimo con riferimento al piano del 1985 .
Il 1988 sarà infatti per l' ente un anno ponte
verso un nuovo piano che partirà, presumibilmente, dal 1989 e che sarà fondato
26
LUGLIO
198 8
sui nuovi indirizzi indicati dal piano energetico nazionale per l'ENEA .
Al collega Tamino vorrei anche dire ch e
la distribuzione delle risorse tra le vari e
attività dell'ente conferma un processo d i
riconversione abbastanza ampio, già i n
atto all'interno dell'ENEA, quale si evinc e
dalla distribuzione dell'organico che è pro fondamente mutato nel corso degli ultim i
anni . Infatti, risorse sia finanziarie, sia
intellettuali e di ricerca vengono destinat e
ai nuovi compiti che presumibilmente i l
PEN indicherà per questo ente dopo che s i
sarà proceduto alla sospensione e all'annullamento di tutte le iniziative relativ e
all'attività nucleare .
Con riferimento ad una specifica considerazione svolta dall'onorevole Tamino,
debbo dire che il consiglio di amministrazione dell'ENEA, nella sua ultima riunione
del 21 luglio scorso, ha deciso di sospendere, in coerenza con le indicazioni del
Governo contenute nella bozza del pian o
energetico nazionale, che non prevede i l
caricamento del combustibile del «Cirene »
nel breve periodo, le attività relative all a
fabbricazione del combustibile nuclear e
per il reattore «Cirene» . Pertanto una dell e
critiche esplicite che erano state mosse i n
riferimento a quanto contenuto nella relazione di cui sopra trova risposta nella recente decisione del consiglio dii amministrazione dell'ENEA .
Signor Presidente, se lei consente antici però in qualche modo il parere del Governo sugli emendamenti presentati, su i
quali il relatore ha pure formulato un suo
parere.
La valutazione dei colleghi che hanno
presentato gli emendamenti Tamino 1 .4,
Scalia 1 .1, Tamino 1 .5, Scalia 1 .2, 1 .3 e 2 . 1
ovviamente non corrisponde alle iniziativ e
che il Governo ha voluto assumere con il
provvedimento al nostro esame . Quindi, su
di essi il Governo esprime parere contrario.
Per quanto attiene, invece, all'emendamento 2-bis. l della Commissione e all'arti colo aggiuntivo Orsini Bruno 2 .01, il Governo deve far presente che un conto è
autorizzare l'ENEA all'assunzione di di pendenti di società esterne comandati
Atti Parlamentari
Camera dei Deputat i
— 17987 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
presso suoi impianti e già ora pagat i
dall 'ente, come è avvenuto per i dipendent i
del centro di Rotondella e come potrebbe
verificarsi se la Camera accoglierà l'emendamento 2-bis.2 della Commissione, ch e
autorizza l'ENEA ad assumere dipendenti
del centro di Saluggia che si trovano nell e
stesse condizioni dei dipendenti del centr o
di Rotondella (ripeto, comandati presso i
centri dell'ENEA e già ora pagati da questo
ente), altro è, invece, prevedere, così com e
proposto dall'articolo aggiuntivo Orsin i
Bruno 2 .01 e dall' emendamento della
Commissione 2 .bis .1, che un ' inter a
azienda, con i relativi impianti e dipendenti (una azienda quindi sostanzialment e
privata, che ha operato nel corso degli
anni producendo combustibile nucleare e
vendendolo sia ad enti italiani sia ad enti d i
carattere internazionale che gestivano impianti nucleari) ne assorba un'altra, sia pe r
quanto attiene agli impianti sia per quant o
attiene ai dipendenti .
Francamente non saprei, signor Presi dente, se questi emendamenti possano ritenersi ammissibili, in sede di esame de l
decreto-legge di rifinanziamento dell'attività normale dell'ENEA !
In ogni caso, su tali specifici emenda mento il Governo, in questa sede ed i n
questo momento, non può che preannunciare parere contrario, sia perché il finanziamento dell'ENEA- è già impegnato pe r
le finalità indicare nella relazione, sia per ché può prefigurarsi, a mio avviso, un a
inammissibilità degli emendamenti in que stione . In proposito, vorrei far presente a i
colleghi che esistono altri problemi, relativi a dipendenti di aziende che posson o
aver avuto rapporti di committenza co n
l'ENEA o con l'ENEL, in ragione dell'attività nucleare dagli stessi svolta . Tali problemi sono all'attenzione del Governo che
è impegnato, nel quadro della ridefinizione del PEN e delle norme legislative ch e
dovranno essere conseguentemente assunte, a dare ad essi una risposta .
Pertanto, ad avviso del Governo, sarà del
caso in quella sede che potranno esser e
affrontati i problemi sollevati, cui si chied e
di dare una risposta con gli emendament i
presentati . Si tratta, del resto, di esigenze
26
LUGLIO
198 8
complessive di serietà e correttezza ch e
impongono al Governo di definire tali problemi alla luce delle decisioni che saranno
assunte dallo stesso esecutivo per fa r
fronte alle nuove realtà e all'impatto complessivo che la sospensione o l'annulla mento del l'attività nucleare avranno sull e
aziende che hanno finora prodotto i n
questo settore .
È sulla base di tali considerazioni che i l
Governo chiede alla Commissione di riti rare il suo emendamento 2-bis .l . Il Governo potrebbe invece, accogliere, propri o
perché problemi di tale natura esistono, u n
eventuale ordine del giorno presentato i n
materia dalla Commissione, che indich i
come prioritarie le esigenze cui fa riferimento l ' emendamento in questione,
nell'ambito delle decisioni che il Govern o
dovrà assumere nel quadro della legislazione di supporto che l'esecutivo presenterà dopo il varo del piano energetico nazionale .
In conclusione, il Governo si rimette
all'Assemblea per quanto riguarda l'emen damento 2-bis.2 della Commissione ed invita gli onorevoli Bruno Orsini e Patria a
ritirare l'articolo aggiuntivo 2.01 nonché
la stessa Commissione a ritirare l'emendamento 2-bis. 1, trasformando ques t ' ultimo ,
eventualmente, in ordine del giorno sul
quale il Governo si riserva di esprimere
parere favorevole, ritenendo che i problemi sollevati meritino attenzione .
PRESIDENTE . Prima di passare al l'esame degli emendamenti comunico ch e
la Presidenza ritiene inammissibili, a i
sensi del comma 8 dell'articolo 96-bis del
regolamento l'articolo aggiuntivo Orsini
Bruno 2 .01 e l'emendamento 2-bis.1 della
Commissione perché non strettamente at tinenti all'oggetto del decreto . Essi, infatti,
non si limitano ad autorizzare l'assunzion e
di personale già addetto in via di fatto ad
attività di ricerca dell'ente, ma prevedon o
anche l'assorbimento di una intera impresa da parte dell 'ENEA .
Passiamo all 'esame dell'articolo unic o
del disegno di legge di conversione, ne l
testo della Commissione, che è del seguente tenore :
Atti Parlamentari
— 17988 —
Camera, dei Deputati
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
«1. Il decreto-legge 6 giugno 1988, n. 185 ,
recante assegnazione all'ENEA di un contributo per l'anno 1988, a titolo di anticipazione sul contributo globale per il quinquennio 1985-1989, è convertito in legg e
con le seguenti modificazioni:
All 'articolo 1, al comma 3, sono soppress e
le parole: "e dalla risoluzione degli esistent i
contratti" .
All 'articolo 2, al comma 1, sono soppress e
le parole: "del comma 1" .
Dopo l 'articolo 2 è aggiunto il seguente :
ART .
2-bis.
«1 . L ' ENEA, entro i limiti fissati dagl i
organici vigenti, è autorizzato ad assumere
undici unità lavorative dipendenti dall a
Fabbricazioni Nucleari Spa già operant i
presso il Centro ENEA-IFEC di Saluggia .
All'onere relativo in 400 milioni di lir e
annui, si fa fronte con le ordinarie disponibilità di bilancio dell'Ente " .
2 . La presente legge entra in vigore il
giorno stesso della sua pubblicazione nell a
fornitura del combustibile e risolti i relativi contratti, ponendo in conservazione le
opere e i manufatti fino ad oggi realizzati ;
vanno altresì rivisti gli accordi di collaborazione europea sullo sviluppo dei relativ i
contratti, avviando la fase di progressiva
chiusura delle attività nel settore .
3 . Gli oneri derivanti dalla sospension e
di tali attività e dalla risoluzione degli esistenti contratti saranno nel 1988 a caric o
del bilancio dell'ENEA» .
A questo articolo, nel testo modificat o
dal Senato ed accettato dalla Commission e
(come risulta dal l'articolo 1 del disegno d i
legge di conversione) sono riferiti i seguenti emendamenti :
Al comma 1, sostituire le parole: 885 miliardi per l ' anno 1988 con le seguenti : 59 0
miliardi per i primi otto mesi del 1988 .
1 . 4.
Tamino, Scalia, Ronchi, Russ o
Franco.
Gazzetta ufficiale».
Avverto che gli emendamenti presentat i
sono riferiti agli articoli del decreto-legge ,
nel testo della Commissione .
Ricordo che l'articolo 1 del decreto legge è del seguente tenore:
«1 . Per consentire di far fronte agli oner i
connessi all'esecuzione dei programm i
previsti nel piano quinquennale 1985-198 9
di cui alla delibera del CIPE in data 10
marzo 1985, è assegnato all'ENEA un con tributo di lire 885 miliardi per l' anno 1988 ,
finalizzato alla realizzazione di pro grammi approvati dal CIPE in data 1 °
marzo 1985, incrementando, rispetto agl i
anni precedenti, le attività relative alla
ricerca e alla promozione delle fonti alter native e del risparmio energetico, alle ricerche sulla protezione ambientale e sull a
salute dell'uomo, alla innovazione tecnolo gica, allo sviluppo delle tecnologie impian tistiche e alla fusione nucleare .
2. Sono sospese le attività di realizzazione dell'impianto PEC e della relativa
Al comma 1, sostituire le parole : approvati dal CIPE in data 1 0 marzo 1985, incrementando, rispetto agli anni precedenti, l e
con le seguenti : inerenti alle.
1.1.
Scalia, Tamino, Vesce .
Al comma 1, dopo le parole: approvati da l
CIPE in data 1 0 marzo 1985, aggiungere le
seguenti: con l'esclusione delle ricerche su i
reattori a fissione nucleare .
1 . 5.
Tamino, Scalia, Ronchi, Russ o
Franco .
Al comma 1, aggiungere, in fine, il seguente periodo : Per quanto concerne le
attività progettuali e realizzative conness e
alle fonti rinnovabili e al risparmio energetico, ad esse è assegnato un finanzia-
Atti Parlamentari
— 17989 —
Camera dei Deputati
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
mento superiore del 30 per cento a quell o
relativo all 'anno 1987 e comunque no n
inferiore a 180 miliardi di lire .
1 . 2.
Scalia, Tamino, Vesce .
Al comma 3, dopo le parole: di tali attività
aggiungere le seguenti: e dalla risoluzion e
degli esistenti contratti .
1 . 3.
Scalia, Tamino, Vesce, Ronchi ,
Russo Franco .
Passiamo agli interventi sul compless o
degli emendamenti riferiti all'articolo 1
del decreto-legge .
Ha chiesto di parlare l' onorevole Scalia .
Ne ha facoltà .
MASSIMO SCALIA. Per quanto riguarda
gli emendamenti riferiti all'articolo 1 del
decreto-legge, richiamo l 'attenzione de i
colleghi in particolare sull'emendament o
1 .1, di cui sono il primo firmatario, ch e
propone di sostituire al primo comma, l e
parole «approvati dal CIPE in data l o
marzo 1985, incrementando, rispetto agl i
anni precedenti, le» con le altre «inerent i
alle».
Nell 'ambito dei programmi approvat i
dal CIPE in data 1° marzo 1985, infatti ,
sono compresi tutti i programmi nuclear i
poi cancellati dai referendum e dal Governo stesso . Di qui l'emendamento 1 . 1
teso, appunto, ad eliminare la contraddizione insita nel predetto riferimento .
Se il Presidente consente, inoltre, appro fitto dell'occasione per intervenire sugli
emendamenti riferiti all 'articolo 2 del decreto-legge, senza con questo, spero, rubare troppo tempo al l'attenzione dei colle ghi.
In particolare, vorrei sottolineare all a
loro attenzione il richiamo che, sempr e
con riferimento al primo comma dell'articolo 1 del decreto, viene rivolto al Governo ,
in termini di coerenza rispetto all 'impegno
prioritario sul risparmio energetico e sull e
fonti energetiche rinnovabili assunto nel
dibattito parlamentare e — stando alle
voci ufficiose che ci sono giunte — ne l
piano energetico nazionale, così come è
stato presentato al Consiglio dei ministri .
Dalla relazione tecnica che accompagna
il provvedimento di conversione, infatti ,
risulta che ques t'anno gli stanziamenti pe r
le fonti energetiche rinnovabili ed il risparmio energetico sono limitati a 63 miliardi, con una contrazione quasi pari all a
metà di quanto previsto nel 1987 . Tutto ci ò
— lo sottolineo — è in contraddizione co n
quanto stabilito dal provvedimento di con versione ed in generale con gli impegni de l
Governo. Non vorrei che ora il sottosegretario si limitasse nuovamente a ricordar e
la somma di quanto previsto per tutte
quelle voci (fonti rinnovabili, risparmi o
energetico, fusione nucleare, eccetera) . U n
tale riferimento, infatti, se testimonia l a
disorganicità con cui, in questa fase di
transizione, si seguono le vicende
dell'ENEA, non risponde al problema sollevato con uno degli emendamenti qui pre sentati .
Esiste, dicevo, un impegno prioritari o
del Governo, contenuto anche nel pian o
energetico nazionale, e un po' di tutte le
forze politiche che in materia si sono pronunciate, perché si operi davvero in u n
certo modo, in tema di risparmio energetico e fonti rinnovabili . Di fronte a quest o
impegno non è possibile cavarsela sommando voci tra di loro abbastanza incoerenti . Per di più, come ho già detto, secondo la relazione tecnica, per il risparmi o
energetico e le fonti rinnovabili nel 1988 vi
sono finanziamenti di molto inferiori a l
1987 .
Gli emendamenti 1 .3 e 2 .1, di cui son o
primo firmatario, concernenti rispettivamente il terzo comma dell 'articolo 1 ed il
primo comma dell'articolo 2, si limitano ,
infine, a ripristinare per una esigenza d i
chiarezza il testo originario, poi modificato dal Senato .
Credo, infatti, che sia volontà comun e
che gli stanziamenti per la chiusura de l
nucleare, la manutenzione e la sicurezza
dei manufatti siano riferiti all'ente competente . Non so se abbia capito bene a l
riguardo, ma comunque non sono d 'ac-
Atti Parlamentari
— 17990 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
cordo sull'idea che l'ENEA provveda agl i
accantonamenti necessari a questo fine ;
ma sono del l'avviso che essi non debban o
essere menzionati esplicitamente in quest o
provvedimento di conversione . In quest o
senso, ripeto, credo si debba ripristinare il
testò originario che con chiarezza attribuisce all'ENEA l'onere della risoluzion e
dei contratti esistenti ed in general e
l'onere di tutte le operazioni connesse all a
cosiddetta chiusura del nucleare .
Ritengo che questa attività vada gestit a
con molta trasparenza e non con una sort a
di accordi privati tra Governo ed Ente pe r
le fonti rinnovabili, il risparmio e — pe r
molto poco ancora — l 'energia nucleare ;
non in forme semiprivate, dunque, ma i n
quelle che con questo provvedimento è
possibile stabilire, ripristinando, ripeto an cora una volta, il testo originario .
PRESIDENTE . Nessun altro chiedend o
di parlare, ricordo che l 'articolo 2 del decreto-legge è del seguente tenore :
«1 . All'onere derivante dall'attuazione
del comma 1 dell 'articolo 1, si provved e
mediante corrispondente riduzione dell o
stanziamento iscritto al capitolo 9001 dello
stato di previsione del Ministero del tesoro
per l'anno finanziario 1988, utilizzando lo
specifico accantonamento «Piano di finanziamento ENEA 1985-1989» .
2. Il Ministro del tesoro è autorizzato a d
apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio» .
A questo articolo, nel testo modificat o
dal Senato ed accettato dalla Commission e
(come risulta dall 'articolo unico del decreto di legge di conversione) è residuato i l
seguente emendamento :
Al comma 1, dopo le parole : dall'attuazione aggiungere le seguenti : del comma
1.
2. 1 .
Scalia, Tamino, Vesce, Ronchi ,
Russo Franco .
Avverto che è stato altresì presentato il
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
1988
seguente articolo aggiuntivo, già dichiarato inammissibile:
Dopo l 'articolo 2, aggiungere il seguente:
ART.
2-bis
1. L'ENEA è autorizzato ad assumere i l
personale della Fabbricazioni nuclear i
SpA con sede di lavoro presso l'impianto d i
proprietà di detta società sito in Comune di
Bosco Marengo (Alessandria) e operante
ivi ovvero presso i laboratori dell'ENEA .
Quanto sopra è condizionato alla acquisizione, a titolo gratuito, del suddetto impianto, da parte dell 'ENEA e alla sua utilizzazione per lo svolgimento dei compit i
istituzionali dell'Ente .
2. All'onere comportato dalla gestion e
dell'impianto, ivi incluse le spese relative
al predetto personale, stimato in 15 miliardi di lire, annui, si farà fronte con l e
ordinarie disponibilità di bilanci o
dell' Ente.
2 . 01
Orsini Bruno, Patria .
All'articolo 2-bis del decreto-legge, introdotto dalla Commissione (come risult a
dall 'articolo unico del disegno di legge d i
conversione) sono riferiti i seguenti emendamenti:
Sostituirlo con il seguente :
ART .
2-bis
1. Condizionatamente all 'acquisizione a
titolo gratuito dell'impianto di propriet à
della Società Fabbricazioni nucleari Sp A
sito in Comune di Bosco Marengo (Alessandria) e alla sua utilizzazione per lo svolgimento di compiti istituzionali dell'Ente,
l'ENEA è autorizzato ad assumere il personale di detta Società che abbia sede di
lavoro e sia operante presso l 'impiant o
ovvero sia operante presso i laboratori
dell'ENEA alla data di entrata in vigore del
presente decreto.
2. All'onere comportato dalla gestione
Atti Parlamentari
- 17991 —
Camera dei Deputat i
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
dell 'impianto, ivi incluse le spese relative
al predetto personale, stimato in 15 miliardi di lire, annui, si farà fronte con le
ordinarie disponibilità di bilancio del l'Ente.
2-bis . 1 .
La Commissione .
Al comma 1, sostituire le parole : undici
unità lavorative dipendenti con le seguenti:
tredici unità lavorative dipendenti all a
data di entrata in vigore del presente decreto e le parole : 400 milioni con le seguenti:
475 milioni.
2-bis. 2.
La Commissione .
L'emendamento 2-bis. 1 . della Commissione è già stato dichiarato inammissibil e
dalla Presidenza.
Nessuno chiedendo di parlare, ricord o
che nessun emendamento è riferito all'articolo 3 del decreto-legge . Ricordo altresì
che nessun emendamento è riferito all'articolo unico del disegno di legge .
Qual è il parere della Commissione sugl i
emendamenti presentati ?
UMBERTO CORSI, Relatore . Per quel ch e
riguarda gli emendamenti all'articolo 1, la
Commissione è contraria agli emendamenti Tamino 1 .4, Scalia 1 .1, Tamino 1 .5,
Scalia 1 .2 ed 1 .3 . La Commissione è altresì
contraria all 'emendamento Scalia 2 .1 e
prende atto della decisione della Presidenza relativamente all 'articolo aggiuntivo Orsini Bruno 2.01 e all'emendamento
2-bis. i della Commissione, dichiarat i
inammissibili.
La Commissione è invece favorevol e
all'emendamento 2-bis. 2 della Commissione .
PRESIDENTE . Il Governo?
RAVAGLIA, Sottosegretario d i
Stato per l 'industria, il commercio e l'artigianato . Il Governo concorda con il relatore per quel che riguarda gli emenda GIANNI
26
LUGLIO
198 8
menti Tarnino 1 .4, Scalia 1 .1, Tamino 1 .5,
Scalia 1 .2, 1 .3 e 2 .1 . Il Governo si rimette
altresì alla volontà del l'Assemblea per quel
che riguarda l'emendamento 2-bis. 2 della
Commissione e prende atto della decision e
della Presidenza sull ' inammissibilit à
dell'articolo aggiuntivo 2 .01 e dell'emendamento 2-bis . 1 della Commissione.
PRESIDENTE . Passiamo alla votazione .
STEFANO
RODOTÀ . Chiedo di parlare .
PRESIDENTE . Ne ha facoltà .
STEFANO RODOTÀ . Signor Presidente ,
desidero soltanto chiedere se è possibil e
accertare che tutte le Commissioni sian o
state sconvocate visto che, come lei ben sa ,
abbiamo delicati problemi di votazione.
PRESIDENTE . Onorevole Rodotà, le
Commissioni sono state tutte sconvocate .
Tuttavia, adesso controlleremo l'avvenuto
adempimento di tale disposizione .
Passiamo dunque ai voti . Avverto che
sull'emendamento Tamino 1 .4 è stato
chiesto lo scrutinio segreto, così come su i
successivi emendamenti .
Votazioni segrete.
PRESIDENTE . Indìco la votazione segreta, mediante procedimento elettronico,
sull'emendamento Tarnino 1 .4, non accet tato dalla Commissione né dal Governo .
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione .
Comunico il risultato della votazione :
Presenti e votanti
Maggioranza
Voti favorevoli
Voti contrari
348
17 5
142
206
(La Camera respinge) .
Indìco la votazione segreta, mediant e
procedimento elettronico, sull'emenda-
Atti Parlamentari
—
17992 —
Camera dei Deputat i
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
mento Scalia 1 .1, non accettato dalla Com missione né dal Governo .
(Segue la votazione) .
26
LUGLIO
1988
sull'emendamento Tamino 1 .5, non accet tato dalla Commissione né dal Governo .
(Segue la votazione) .
Dichiaro chiusa la votazione .
Dichiaro chiusa la votazione .
Comunico il risultato della votazione :
Comunico il risultato della votazione :
Presenti e votanti
Maggioranza
Voti favorevoli
Voti contrari
34 6
174
151
195
(La Camera respinge) .
Si riprende la discussione .
PRESIDENTE . Passiamo alla votazione
dell'emendamento Tamino 1 . 5
Ha chiesto di parlare per dichiarazion e
di voto l'onorevole Tamino. Ne ha facoltà .
GIANNI TAMINO. Signor Presidente, desidero soltanto ricordare all 'Assemble a
che con un referendum il popolo italiano s i
è espresso circa la necessità di non prose guire sulla via dell'utilizzazione dei reattori nucleari come fonte energetica . Mi
parrebbe quindi corretto — così com e
chiediamo nel nostro emendamento —
non finanziare ricerche che abbiano com e
obiettivo non la fissione (che potrebbe comunque essere studiata per altri motivi),
ma ricerche su reattori a fissione nucleare ,
in quanto ciò sarebbe in contrasto con l a
volontà espressa dal popolo italiano .
Per queste ragioni chiedo al l'Assemble a
di voler accogliere il mio emendament o
1 .5 .
PRESIDENTE . Passiamo ai voti . Ricordo che anche sull 'emendamento Ta mino 1 .5, è stato chiesto lo scrutinio se greto.
Votazione segreta.
PRESIDENTE . Indìco la votazione segreta, mediante procedimento elettronico,
Presenti e votanti
Maggioranza
Voti favorevoli
Voti contrari
346
174
13 7
209
(La Camera respinge) .
Si riprende la discussione .
PRESIDENTE . Passiamo alla votazion e
dell'emendamento Scalia 1 .2 . Ha chiesto
di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Scalia . Ne ha facoltà .
MASSIMO SCALIA . Signor Presidente, il
parere contrario espresso dal relatore a
nome della Commissione sul mio emenda mento 1 .2 mi ha sorpreso. L'emendament o
chiede infatti semplicemente uno stanziamento non inferiore ai 180 miliardi e comunque superiore di almeno il 30 pe r
cento a quello previsto per il 1987 relativamente al risparmio energetico e alle fonti
rinnovabili, che sono materie tipich e
dell'attività dell'ENEA .
Vorrei che tutti i colleghi che hanno
spesso sottolineato in quest'aula la neces sità di avviare iniziative progettuali ed organizzative nel campo delle fonti rinnova bili e del risparmio energetico riflettessero
al momento del voto . Mi chiedo infatti con
quale credibilità insisteranno in futuro s u
questi argomenti, se l 'ente preposto alla
realizzazione dei progetti inerenti al risparmio energetico ed alle fonti rinnova bili non dovesse essere ritenuto capace d i
spendere un po' di più in questo camp o
(riconosciuto a parole come prioritario), in
modo del tutto compatibile con le altre
attività che lo riguardano .
PRESIDENTE . Passiamo ai voti .
Atti Parlamentari
- 17993 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Votazioni segrete.
PRESIDENTE . Indico la votazione segreta, mediante procedimento elettronico ,
sull'emendamento Scalia 1 .2, non accettato dalla Commissione né dal Governo .
(Segue la votazione) .
Dichiaro chiusa la votazione .
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
198 8
verno e poi modificato dal Senato ne l
senso di non attribuire più all'ENEA deter minati oneri, accrescendo di fatto i finanziamenti destinati a ricerche che l ' ent e
dovrebbe compiere, quando ancora non s i
sa, in assenza del nuovo piano energetic o
nazionale, quale politica energetica ess o
debba sviluppare .
Ripeto che l'emendamento Scalia 2 . 1
chiede solo il ripristino del testo originariamente proposto dal Governo .
Comunico il risultato della votazione :
Presenti
Votanti
Astenuto
Maggioranza
Voti favorevoli
Voti contrari
35 1
35 0
1
176
14 1
209
PRESIDENTE . Passiamo ai voti . Ricordo che sull'emendamento Scalia 2 .1 è
stato chiesto lo scrutinio segreto .
Votazione segreta.
(La Camera respinge) .
Indìco la votazione segreta, mediant e
procedimento elettronico, sull 'emendamento Scalia 1 .3, non accettato dalla Com missione né dal Governo .
PRESIDENTE . Indìco la votazione segreta, mediante procedimento elettronico,
sull 'emendamento Scalia 2 .1, non accettato dalla Commissione né dal Governo .
(Segue la votazione).
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione .
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione :
Presenti e votanti
Maggioranza
Voti favorevoli
Voti contrari
355
178
142
213
(La Camera respinge) .
Comunico il risultato della votazione :
Presenti
Votanti
Astenuto
Maggioranza
Voti favorevoli
Voti contrari
35 4
35 3
1
17 7
14 2
211
(La Camera respinge) .
Si riprende la discussione .
(Presiedeva il Presidente Leonilde lotti) .
PRESIDENTE . Passiamo alla votazione
dell'emendamento Scalia 2 .1 .
Ha chiesto di parlare per dichiarazion i
di voto l 'onorevole Tantino . Ne ha facoltà.
GIANNI TAMINO .
Signor Presidente, preannuncio il nostro voto favorevole a quest o
emendamento, che tende a ripristinare i l
testo originariamente proposto dal Go -
Hanno preso parte alle votazioni :
Agrusti Michelangel o
Alagna Egidio
Alborghetti Guid o
Alessi Albert o
Alinovi Abdo n
Amodeo Natale
Andreoni Giovanni
Atti Parlamentari
— 17994 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Andreotti Giulio
Angelini Giordan o
Angelini Piero
Angeloni Luan a
Aniasi Ald o
Anselmi Tin a
Antonucci Brun o
Armellin Lin o
Arnaboldi Patrizia
Artese Vital e
Artioli Rossella
Astone Giuseppe
Astori Gianfranc o
Augello Giacomo Sebastian o
Azzaro Giusepp e
Azzolini Lucian o
Baghino Francesco Giuli o
Balbo Laur a
Balestracci Nell o
Barbalace Francesco
Barbera Augusto Antoni o
Barbieri Silvi a
Bargone Antoni o
Barzanti Ned o
Bassanini Franc o
Bassi Montanari Franca
Battaglia Pietro
Battistuzzi Paol o
Becchi Ad a
Beebe Tarantelli Carole Jan e
Bellocchio Antonio
Benevelli Luig i
Bernasconi Anna Mari a
Bernocco Garzanti Luigina
Berselli Filipp o
Bertone Giuseppina
Bevilacqua Cristina
Biafora Pasqualino
Bianchi Fortunato
Bianchi Beretta Roman a
Bianchini Giovanni
Bianco Gerardo
Binelli Gian Carlo
Binetti Vincenzo
Bisagno Tommaso
Bonetti Andre a
Bonsignore Vit o
Bordon Wille r
Borghini Gianfrancesc o
Borgoglio Felic e
Borri Andrea
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
198 8
Borruso Andre a
Bortolami Benito Mari o
Boselli Milvi a
Botta Giusepp e
Breda Robert a
Brescia Giuseppe
Brocca Beniamino
Brunetto Arnald o
Bruni Francesc o
Bruzzani Riccardo
Buffoni Andrea
Buonocore Vincenzo
Cafarelli Francesc o
Calderisi Giuseppe
Calvanese Flor a
Cannelonga Severino Lucan o
Capacci Renato
Capecchi Maria Teres a
Capria Nicola
Cardetti Giorgio
Cardinale Salvatore
Carelli Rodolfo
Carrus Nino
Casati Francesc o
Casini Carlo
Casini Pier Ferdinand o
Castagnetti Guglielm o
Castagnetti Pierluig i
Castagnola Luig i
Cavagna Mari o
Caveri Luciano
Cayicchioli Andre a
Cellini Giulian o
Cerutti Giusepp e
Chella Mario
Cherchi Salvatore
Ciabarri Vincenzo
Ciafardini Michel e
Ciaffi Adriano
Cicerone Francesco
Ciconte Vincenzo
Ciliberti Franco
Cimmino Tancredi
Ciocci Carlo Albert o
Ciocci Lorenzo
Ciocia Graziano
Civita Salvatore
Colombini Leda '
Coloni Sergi o
Colucci Francesc o
Conte Carmelo
Atti Parlamentari
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Corsi Umbert o
Costa Alessandr o
Costa Silvia
Crippa Giuseppe
Cristofori Nin o
D'Acquisto Mario
D'Alia Salvatore
D'Amato Carlo
d' Amato Luig i
D' Ambrosio Michele
D'Angelo Guid o
De Carolis Steli o
De Julio Sergi o
Del Bue Maur o
Del Donno Olind o
Del Mese Paolo
De Lorenzo Francesc o
Del Pennnino Antoni o
Diglio Pasquale
Dignani Grimaldi Vand a
Di Pietro Giovanni
Di Prisco Elisabett a
Dutto Mauro
Ebner Mich l
Facchiano Ferdinand o
Fachin Schiavi Silvan a
Fagni Edd a
Farace Luigi
Faraguti Lucian o
Felissari Lino Osvald o
Ferrara Giovanni
Ferrari Brun o
Perrari Mart e
Ferrari Wilmo
Ferrarini Giuli o
Filippini Giovann a
Fincato Laura
Finocchiaro Fidelbo Anna Mari a
Fiori Publi o
Forleo Francesc o
Foschi Franc o
Fracchia Brun o
Francese Angel a
Frasson Mari o
Fronza Crepaz Lucia
Fumagalli Carulli Battistin a
Galante Michele
Galli Giancarlo
Camera dei Deputat i
— 17995 —
26
LUGLIO
1988
Galloni Giovann i
Garavaglia Mariapia
Garavini Andrea Sergio
Gasparotto Isai a
Gava Antoni o
Gei Giovann i
Gelli Bianc a
Gelpi Luciano
Ghezzi Giorgi o
Ghinami Alessandr o
Gramaglia Mariella
Grilli Renat o
Grippo Ugo
Grosso Maria Teres a
Guarino Giusepp e
Guarra Antoni o
Guerzoni Lucian o
Guidetti Serra Bianc a
Gullotti Antonin o
Labriola Silvano
Lanzinger Giann i
La Valle Raniero
Lavorato Giuseppe
Levi Baldini Natalia
Lia Antonio
Lobianco Arcangel o
Loiero Agazio
Lucenti Giuseppe
Lusetti Renzo
Maccheroni Giacomo
Macciotta Giorgio
Mainardi Fava Anna
Malfatti Franco Maria
Mammì Oscar
Mancini Vincenzo
Manfredi Manfred o
Mangiapane Giuseppe
Manna Angelo
Mannino Antonino
Martinat Ugo
Martinazzoli Fermo Min o
Martini Maria Elett a
Martino Guido
Martuscelli Paol o
Marzo Biagio
Masini Nadi a
Mastella Mario Clement e
Matarrese Antonio
Matteoli Alter o
Matulli Giuseppe
Atti Parlamentari
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Mazza Dino
Mazzone Antoni o
Mazzuconi Daniela
Meleleo Salvatore
Mellini Mauro
Mennitti Domenic o
Mensurati Elio
Menzietti Pietro Paolo
Merloni Francesc o
Merolli Carlo
Micheli Filippo
Michelini Albert o
Migliasso Teres a
Minozzi Rosanna
Minucci Adalbert o
Mombelli Luig i
Monaci Albert o
Montali Sebastiano
Montanari Fornari Nand a
Montecchi Elen a
Montessoro Antoni o
Moroni Sergio
Napoli Vito
Nappi Gianfranc o
Nerli Francesco
Nicotra Benedetto Vincenz o
Noci Maurizi o
Novelli Dieg o
Nucci Mauro Anna Maria
Orlandi Nicoletta
Orsenigo Dante Orest e
Orsini Brun o
Orsini Gianfranco
Pacetti Massim o
Paganelli Ettore
Pallanti Novell o
Pandolfi Filippo Mari a
Parigi Gastone
Parlato Antoni o
Patria Renzo
Pedrazzi Cipolla Annamari a
Pellegatta Giovann i
Pellegatti Ivan a
Pellicanò Gerolam o
Pellizzari Gianmario
Perani Mario
Petrocelli Edilio
Piccoli Flamini o
Piermartini Gabriele
Camera dei Deputati
— 17996 —
26
LUGLIO
198 8
Pietrini Vincenzo
Pinto Robert a
Piro Franc o
Pisanu Giusepp e
Pisicchio Giuseppe
Poli Gian Gaetano
Polidori Enzo
Portatadino Costant e
Prandini Onelio
Procacci Annamari a
Pumilia Caloger o
Rabino Giovanni Battist a
Radi Luciano
Rais Francesc o
Rallo Girolam o
Rauti Giusepp e
Ravaglia Gianni
Rebecchi Aldo
Rebulla Lucian o
Recchia Vincenz o
Ricci Franco
Ricciuti Rome o
Ridi Silvan o
Righi Lucian o
Rinaldi Luig i
Rivera Giovanni
Rocelli Gian Franc o
Rodotà Stefano
Rognoni Virginio
Rojch Angelin o
Romani Daniela
Romita Pier Luigi
Ronzani Gianni Wilmer
Rosini Giacomo
Rossi Alberto
Rotiroti Raffaele
Rubinacci Giuseppe
Russo Ferdinand o
Russo Spena Giovann i
Sanese Nicolamaria
Sanfilippo Salvator e
Sangalli Carlo
Sangiorgio Maria Luis a
Sanguineti Mauro
Sanna Anna
Sannella Benedett o
Sapienza Orazi o
Sapio Francesco
Saretta Giuseppe
Savino Nicola
Atti Parlamentari
Camera dei Deputati
— 17997 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Scalia Massim o
Schettini Giacomo Antoni o
Seppia Mauro
Serafini Anna Mari a
Serafini Massim o
Serra Giann a
Serrentino Pietr o
Silvestri Giuliano
Sinesio Giusepp e
Soave Sergio
Soddu Pietr o
Solaroli Brun o
Sospiri Nino
Spini Vald o
Staiti di Cuddia delle Chiuse Tomas o
Stefanini Marcello
Stegagnini Brun o
Sterpa Egidi o
Strumendo Luci o
Taddei Mari a
Tagliabue Gianfranc o
Tamino Giann i
Tarabini Eugenio
Tassone Mario
Tesini Giancarl o
Testa Antonio
Testa Enric o
Torna Mari o
Torchio Giusepp e
Travaglini Giovann i
Umidi Sala Neide Mari a
Usellini Mario
Si è
1 .2 :
Zamberletti Giusepp e
Zampieri Amede o
Zaniboni Antonin o
Zarro Giovann i
Zavettieri Saveri o
Zolla Michele
Zuech Giuseppe
LUGLIO
198 8
astenuto sull'emendamento Scali a
Mellini Maur o
Si è
astenuto sull'emendamento Scali a
2.1:
Staiti di Cuddia delle Chiuse Tomas o
Sono in missione :
Caccia Paolo Pietro
Contu Felic e
Costa Raffael e
Fiandrotti Filipp o
Fracanzani Carl o
Gitti Tarcisi o
Gorgoni Gaetano
Scàlfaro Oscar Luigi
Zoso Giulian o
Si riprende la discussione.
PRESIDENTE. Ricordo che l'articolo
aggiuntivo Orsini Bruno 2 .01 e l'emenda mento 2-bis . 1 della Commissione sono stati
dichiarati inammissibili . Pongo in votazione l'emendamento 2-bis .2 della Commissione, per il quale il Governo si è rimesso all'Assemblea .
(È
Vairo Gaetan o
Valensise Raffaele
Vecchiarelli Bruno
Vesce Emili o
Visco Vincenzo
Viti Vincenz o
Vito Alfredo
Volponi Albert o
26
approvato).
Avverto che il disegno di legge, ch e
consta di un articolo unico, sarà diretta mente votato a scrutinio segreto .
Passiamo all ' unico ordine del giorno
presentato :
«La Camera ,
in sede di conversione in legge del decreto-legge 6 giugno 1988, n . 185, recante
l'assegnazione all'ENEA del contribut o
per l'anno 1988 ,
impegna il Govern o
a farsi carico della sorte dell'unica azienda
Atti Parlamentari
— 17998 —
Camera dei Deputat i
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO
operante in Italia nell'ambito della proget tazione e della fabbricazione di elementi d i
combustibile nucleare : "Le fabbricazion i
nucleari SpA" .
Poiché tale materia rientra nei compit i
dell'ENEA, nel quadro delle ricerche concernenti la progettazione e la gestione d i
impianti a maggiore sicurezza intrinseca ,
e poiché appare insostenibile la situazion e
dei centocinquanta lavoratori dello stabilimento di Bosco Marengo ,
la Camera,
invita il Governo
a svolgere le opportune azioni per favorir e
le necessarie intese tra ENEA ed ENI ,
idonee a risolvere positivamente la questione produttiva e occupazionale attualmente aperta .
9/2990/1 .
«Orsini Bruno, Patria, Bianchini,
Borgoglio, Breda, Cicerone,
Corsi, Fracchia».
Qual è il parere del Governo sull'ordin e
del giorno presentato?
GIANNI RAVAGLIA, Sottosegretario di
Stato per l 'industria, il commercio e l'artigianato . Signor Presidente, il Govern o
esprime parere favorevole sull 'ordine del
giorno Orsini Bruno n . 9/2990/1 .
PRESIDENTE . Dopo le dichiarazion i
del Governo, i presentatori insistono per l a
votazione ?
BRUNO
ORSINI . Insisto, signor Presi-
dente .
PRESIDENTE . Pongo in votazione l'ordine del giorno Orsini Bruno n . 9/2990/1 ,
sul quale il Governo ha espresso parere
favorevole.
(È approvato) .
È così esaurita la trattazione dell'unic o
ordine del giorno presentato .
198 8
Passiamo alle dichiarazioni di voto su l
disegno di legge nel suo complesso . Ha
chiesto di parlare per dichiarazione di vot o
l'onorevole Vesce . Ne ha facoltà .
VESCE . Signor Presidente, il
gruppo federalista europeo non voterà a
favore del disegno di legge di conversion e
del decreto-legge 6 giugno 1988, n. 185, per
due ordini di ragioni .
In primo luogo, il Governo in carica s i
era impegnato a non abusare della decretazione d 'urgenza ; in secondo luogo, la
delibera del CIPE del 1985 prevedeva un
disegno organico; non solo, ma a più riprese è stata richiamata la necessità di pro cedere ad una riforma complessiv a
dell'ENEA, che fino a questo moment o
non è stata attuata . Anche il decreto-legg e
in esame, mancando di tali presupposti ,
diventa necessariamente un intervento d i
sanatoria .
Fatte queste prime considerazioni, n e
voglio aggiungere una terza, che ci sembra
tra l'altro la più importante . Nell'enunciato del decreto-legge 6 giugno 1988, n.
185, si afferma che i finanziamenti son o
urgenti perché è necessario dare luogo all e
ricerche sulle fonti alternative, sul risparmio energetico, sulla protezione ambientale, sulla salute dell'uomo, e via d i
seguito . Nel l'enunciato sembra che questo
decreto abbia preso atto del mutamento
intervenuto nel paese circa la questione
del nucleare .
Se però esaminiamo la parte tecnica de l
decreto stesso ci troviamo di fronte a d
alcuni dati che contraddicono completa mente questo enunciato. Nella sostanza,
vediamo che per lo sviluppo della filier a
veloce europea, per il 1989, è previsto un o
stanziamento di 79,4 miliardi . Constatiamo altresì che per il PEC — del qual e
sappiamo, in quanto ce lo ha comunicato il
rappresentante del Governo, che il 21 luglio scorso è stata decisa la definitiva chiu sura — sono stati stanziati 119,8 miliardi ( e
posso capire che sia più difficile chiudere
gli impianti nucleari che aprirli) .
Nel complesso il 37 per cento delle risorse contemplate nel presente decreto è
destinato allo svolgimento di attività relaEMILIO
Atti Parlamentari
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
tive alla fissione nucleare, nonostante v i
sia la precisa volontà popolare di eliminare il nucleare dal nostro territorio .
Per quanto riguarda invece gli altri
aspetti previsti dal presente decreto, cio è
la protezione ambientale, la fusione, l e
attività di supporto tecnico concernenti l e
riconversioni, ci rendiamo conto che le
somme stanziate (129,4 miliardi più altri
106,7) risultano esigue rispetto a quelle che
ci saremmo aspettati . Per queste ragioni e
per quelle enunciate precedentemente i l
mio gruppo, ma penso anche il gruppo
verde e quello di democrazia proletaria ,
voterà contro la conversione in legge di
questo decreto.
PRESIDENTE . Sono così esaurite le dichiarazioni di voto .
Il disegno di legge sarà subito votato a
scrutinio segreto .
Votazione segreta
di un disegno di legge.
PRESIDENTE . Indìco la votazione segreta finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge n . 2990, del
quale si è testé concluso l'esame .
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione .
Comunico il risultato della votazione :
S. 1090 . — «Conversione in legge, co n
modificazioni, del decreto-legge 6 giugn o
1988, n . 185, recante assegnazion e
all'ENEA di un contributo per l'anno 1988 ,
a titolo di anticipazione sul contributo globale per il quinquennio 1985-1989 »
(2990).
Presenti
Votanti
Astenuti
Maggioranza
Voti favorevoli
Voti contrari
(La Camera approva) .
Camera dei Deputat i
— 17999 —
36 1
25 7
10 4
12 9
208
49
26
LUGLIO
198 8
(Presiedeva il Presidente Leonilde lotti) .
Hanno preso parte alla votazione:
Agrusti Michelangel o
Alagna Egidio
Alessi Alberto
Altissimo Renato
Amodeo Natal e
Andreoni Giovann i
Andreotti Giuli o
Angelini Piero
Aniasi Ald o
Anselmi Tina
Antonucci Bruno
Armellin Lino
Arnaboldi Patrizi a
Artese Vital e
Artioli Rossella
Astone Giuseppe
Astori Gianfranco
Augello Giacomo Sebastiano
Azzaro Giuseppe
Azzolini Luciano
Baghino Francesco Giulio
Balbo Laura
Balestracci Nell o
Barbalace Francesco
Bassanini Franc o
Bassi Montanari Franca
Battaglia Pietro
Battistuzzi Paolo
Becchi Ad a
Beebe Tarantelli Carole Jan e
Berselli Filippo
Bertone Giuseppina
Biafora Pasqualin o
Bianchi Fortunat o
Bianchini Giovann i
Bianco Gerard o
Binetti Vincenzo
Bisagno Tommaso
Bonetti Andre a
Bonsignore Vit o
Borgoglio Felic e
Borri Andre a
Borruso Andre a
Bortolami Benito Mario
Botta Giusepp e
Breda Roberta
Brocca Beniamino
Atti Parlamentari
— 18000 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Brunetto Arnaldo
Bruni Francesc o
Buffoni Andrea
Buonocore Vincenz o
Cafarelli Francesco
Calderisi Giuseppe
Capacci Renat o
Capria Nicola
Cardetti Giorgio
Cardinale Salvatore
Carelli Rodolfo
Carrus Nin o
Casati Francesc o
Casini Carlo
Casini Pier Ferdinando
Castagnetti Guglielmo
Castagnetti Pierluigi
Caveri Lucian o
Caviccholi Andre a
Cellini Giulian o
Cerutti Giuseppe
Chiriano Rosario
Ciaffi Adrian o
Ciliberti Franc o
Cimmino Tancred i
Ciocci Carlo Alberto
Ciocia Graziano
Coloni Sergi o
Colucci Francesc o
Corsi Umberto
Cristofori Nin o
D ' Acquisto Mario
D 'Aimmo Florind o
Dal Castello Mari o
D 'Alia Salvator e
D 'Amato Carl o
D'Angelo Guido
De Carolis Steli o
De Julio Sergio
Del Bue Mauro
Del Donno Olindo
Del Mese Paol o
De Lorenzo Francesco
Del Pennino Antoni o
Diglio Pasqual e
Dutto Maur o
Ebner Mich l
Facchiano Ferdinando
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
198 8
Farace Luig i
Faraguti Lucian o
Fausti Franco
Ferrari Bruno
Ferrari Marte
Ferrari Wilmo
Ferrarini Giulio
Fiandrotti Filipp o
Fincato Laur a
Fiori Publio
Forlani Arnaldo
Formigoni Roberto
Foschi Franco
Frasson Mari o
Fronza Crepaz Luci a
Fumagalli Carulli Battistin a
Galli Giancarlo
Galloni Giovann i
Garavaglia Mariapia
Gava Antonio
Gelpi Luciano
Ghinami Alessandr o
Gottardo Settimo
Grippo Ugo
Grosso Maria Teres a
Guarino Giuseppe
Guarra Antoni o
Guidetti Serra Bianc a
Gullotti Antonin o
Labriola Silvano
Lanzinger Giann i
Lega Silvio
Leoni Giuseppe
Levi Baldini Natalia
Lia Antonio
Lobianco Arcangel o
Loiero Agazio
Lusetti Renzo
Maccheroni Giacomo
Malfatti Franco Mari a
Mammì Oscar
Mancini Vincenzo
Manfredi Manfred o
Manna Angelo
Martinat Ugo
Martinazzoli Fermo Mino
Martini Maria Eletta
Martino Guido
Martuscelli Paolo
Atti Parlamentari
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Marzo Biagi o
Mastella Mario Clemente
Matarrese Antoni o
Matteoli Alter o
Matulli Giuseppe
Mazza Din o
Mazzone Antoni o
Mazzuconi Daniela
Meleleo Salvator e
Mellini Maur o
Mennitti Domenic o
Mensurati Elio
Merloni Francesc o
Merolli Carlo
Micheli Filippo
Michelini Alberto
Monaci Albert o
Montali Sebastian o
Moroni Sergi o
Napoli Vito
Nicotra Benedetto Vincenzo
Noci Maurizi o
Nucara Francesc o
Nucci Mauro Anna Mari a
Orsenigo Dante Orest e
Orsini Brun o
Orsini Gianfranc o
Paganelli Ettor e
Pandolfi Filippo Mari a
Parigi Gaston e
Parlato Antoni o
Patria Renzo
Pellegatta Giovann i
Pellicanò Gerolam o
Pellizzari Gianmari o
Perani Mario
Piccoli Flamini o
Piermartini Gabriele
Pietrini Vincenz o
Piro Franc o
Pisanu Giuseppe
Pisicchio Giusepp e
Portatadino Costant e
Procacci Annamari a
Rabino Giovanni Battist a
Radi Luciano
Rais Francesc o
Rallo Girolamo
Camera dei Deputati
— 18001 —
26
LUGLIO
1988
Rauti Giuseppe
Ravaglia Gianni
Rebulla Luciano
Ricci Franc o
Ricciuti Rome o
Righi Luciano
Rinaldi Luig i
Rivera Giovanni
Rocelli Gian Franc o
Rodotà Stefan o
Rognoni Virginio
Rojch Angelin o
Romita Pier Luigi
Rosini Giacom o
Rossi Alberto
Rotiroti Raffael e
Rubinacci Giusepp e
Russo Ferdinando
Russo Spena Giovann i
Rutelli Francesc o
Salerno Gabriele
Sanese Nicolamaria
Sangalli Carlo
Sanguineti Mauro
Sapienza Orazi o
Sapio Francesc o
Saretta Giusepp e
Savino Nicol a
Savio Gaston e
Scalia Massimo
Segni Mariott o
Seppia Maur o
Serrentino Pietro
Silvestri Giulian o
Sinesio Giusepp e
Soddu Pietro
Sospiri Vald o
Staiti di Cuddia delle Chiuse Tomas o
Stegagnini Brun o
Tamino Giann i
Tarabini Eugeni o
Tassone Mario
Teodori Massimo
Tesini Giancarl o
Testa Antonio
Torchio Giuseppe
Travaglinì Giovann i
Usellini Mario
Atti Parlamentari
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Vairo Gaetan o
Vecchiarelli Brun o
Vesce Emili o
Viscardi Michele
Visco Vincenzo
Viti Vincenz o
Vito Alfredo
Volponi Alberto
Zampieri Amede o
Zaniboni Antonin o
Zarro Giovann i
Zavettieri Saveri o
Zolla Michel e
Zuech Giusepp e
Si sono astenuti :
Alborghetti Guido
Alinovi Abdo n
Angelini Giordano
Angeloni Luan a
Barbera Augusto Antoni o
Barbieri Silvi a
Bargone Antoni o
Barzanti Ned o
Bellocchio Antoni o
Benevelli Luig i
Bernasconi Anna Mari a
Bevilacqua Cristina
Binelli Gian Carl o
Borghini Gianfrancesc o
Boselli Milvi a
Brescia Giusepp e
Bruzzani Riccard o
Calvanese Flor a
Cannelonga Severino Lucan o
Capecchi Maria Teresa
Castagnola Luig i
Cavagna Mari o
Chella Mario
Cherchi Salvatore
Ciabarri Vincenzo
Ciafardini Michel e
Cicerone Francesc o
Ciconte Vincenz o
Ciocci Lorenzo
Civita Salvatore
Colombini Led a
Costa Alessandro
Camera dei Deputat i
— 18002 —
26
LUGLIO
198 8
Crippa Giuseppe
D'Ambrosio Michel e
Dignani Grimaldi Vanda
Di Pietro Giovanni
Di Prisco Elisabetta
Fachin Schiavi Silvan a
Fagni Edd a
Felissari Lino Osvald o
Filippini Giovanna
Finocchiaro Fidelbo Anna Mari a
Forleo Francesc o
Fracchia Bruno
Francese Angel a
Galante Michel e
Garavini Andrea Sergio
Gasparotto Isai a
Gelli Bianca
Ghezzi Giorgio
Gramaglia Mariell a
Grilli Renat o
Guerzoni Lucian o
La Valle Raniero
Lavorato Giusepp e
Lucenti Giuseppe
Macciotta Giorgio
Mainardi Fava Anna
Mangiapane Giuseppe
Mannino Antonin o
Masini Nadia
Menzietti Pietro Paol o
Migliasso Teresa
Minozzi Rosann a
Minucci Adalberto
Mombelli Luig i
Montanari Fornari Nanda
Montecchi Elen a
Montessoro Antoni o
Nappi Gianfranc o
Nerli Francesc o
Novelli Diego
Orlandi Nicolett a
Pacetti Massimo
Pallanti Novell o
Pedrazzi Cipolla Annamaria
Atti Parlamentari
— 18003 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Pellegatti Ivan a
Petrocelli Edili o
Pinto Robert a
Poli Gian Gaetan o
Polidori Enzo
Prandini Oneli o
Rebecchi Ald o
Recchia Vincenzo
Ridi Silvan o
Romani Daniel a
Ronzani Gianni Wilme r
Sanfilippo Salvatore
Sangiorgio Maria Luisa
Sanna Anna
Sannella Benedett o
Schettini Giacomo Antoni o
Serafini Anna Mari a
Serafini Massim o
Serra Giann a
Soave Sergi o
Solaroli Brun o
Stefanini Marcello
Strumendo Luci o
Taddei Mari a
Tagliabue Gianfranc o
Testa Enric o
Torna Mari o
Umidi Sala Neide Mari a
Sono in missione:
Caccia Paolo Pietro
Contu Felice
Costa Raffael e
Fracanzani Carl o
Gitti Tarcisio
Gorgoni Gaetano
Scàlfaro Oscar Luig i
Zoso Giulian o
Deliberazione, ai sensi dell ' articolo 96bis, terzo comma, del regolamento su l
disegno di legge: S. 1116 . — Conversione in legge, con modificazioni, del
decreto-legge 10 giugno 1988, n . 195,
recante disposizioni in materia di scru -
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
1988
tini ed esami per assicurare la regolar e
conclusione dell 'anno scolastico (approvato dal Senato) (3029) .
PRESIDENTE . L'ordine del giorno rec a
la deliberazione, ai sensi dell 'articolo 96 bis, terzo comma, del regolamento sul disegno di legge già approvato dal Senato :
Conversione in legge, con modificazioni ,
del decreto-legge 10 giugno 1988, n. 195,
recante disposizioni in materia di scrutin i
ed esami per assicurare la regolare conclusione dell 'anno scolastico .
Ricordo che nella seduta del 21 luglio
scorso la I Commissione (affari costituzionali) ha espresso parere favorevol e
sull'esistenza dei presupposti richiesti da l
secondo comma dell 'articolo 77 della Costituzione per l'adozione del decreto-legg e
n. 195 del 1988, di cui al disegno di legge d i
conversione n . 3029 .
Ha facoltà di parlare l'onorevole relatore.
DANIELA MAllUCONI, Relatore. Signor
Presidente, la Commissione, pur facend o
rilevare che una regolare conclusion e
dell'anno scolastico non può essere ottenuta con soluzioni tipo quella del collegio
imperfetto, o con altre formule sostitutiv e
del consiglio di classe, componente docenti, nella sua piena facoltà di esprimer e
un giudizio di valutazione sull 'allievo; tenendo inoltre conto della difficile situazione che si era creata alla fine dell 'ann o
scolastico, e ritenendo che un provvedimento dovesse essere adottato per consen tire agli studenti di conosccere l'esito delle
loro prove, ha espresso a maggioranz a
parere favorevole circa la sussistenza de i
presupposti di necessità e di urgenza .
PRESIDENTE . Ha facoltà di parlare i l
ministro della pubblica istruzione .
GIOVANNI GALLONI, Ministro della pubblica istruzione. Il Governo si associa all e
considerazioni svolte dal relatore .
PRESIDENTE . Nessuno chiedendo d i
parlare, passiamo alla votazione .
Atti Parlamentari
— 18004 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Votazione segreta .
PRESIDENTE . Indìco la votazione segreta, mediante procedimento elettronico ,
sulla dichiarazione di esistenza dei presup posti richiesti dall'articolo 77 della Costituzione per l'adozione del decreto-legge n .
195 del 1988, di cui al disegno di legge d i
conversione n . 3029.
(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione .
Comunico il risultato della votazione :
Presenti
Votanti
Astenuti
Maggioranza
Voti favorevoli
Voti contrari
34 2
34 1
1
17 1
19 1
15 0
(La Camera approva) .
(Presiedeva il Presidente Leonilde lotti) .
Hanno preso parte alla votazione:
Agrusti Michelangelo
Alborghetti Guido
Alessi Alberto
Alinovi Abdo n
Altissimo Renato
Amodeo Natale
Andreoni Giovann i
Angelini Giordan o
Angelini Pier o
Angeloni Luan a
Aniasi Ald o
Antonucci Brun o
Armellin Lin o
Arnaboldi Patrizi a
Artese Vitale
Artioli Rossella
Astone Giusepp e
Astori Gianfranc o
Augello Giacomo Sebastian o
Azzaro Giuseppe
Azzolini Lucian o
Baghino Francesco Giulio
Balbo Laura
Camera dei Deputati
26
LUGLIO
198 8
Balestracci Nell o
Barbalace Francesco
Barbera Augusto Antonio
Barbieri Silvia
Bargone Antoni o
Barzanti Nedo
Bassanini Franc o
Bassi Montanari Franca
Battaglia Pietr o
Battistuzzi Paolo
Becchi Ad a
Beebe Tarantelli Carole Jan e
Bellocchio Antoni o
Benevelli Luig i
Bernasconi Anna Mari a
Bernocco Garzanti Luigina
Berselli Filippo
Bertone Giuseppin a
Bevilacqua Cristina
Biaf ora Pasqualin o
Bianchi Fortunat o
Bianchini Giovann i
Bianco Gerard o
Binelli Gian Carl o
Binetti Vincenzo
Bisagno Tommaso
Bonetti Andrea
Bonsignore Vit o
Borghini Gianfrancesco
Borri Andre a
Bortolami Benito Mari o
Botta Giuseppe
Breda Robert a
Brescia Giusepp e
Brocca Beniamin o
Brunetto Arnald o
Bruni Francesc o
Bruzzani Riccard o
Buffoni Andre a
Buonocore Vincenz o
Cafarelli Francesc o
Calderisi Giusepp e
Capacci Renato
Capecchi Maria Teresa
Capria Nicol a
Cardetti Giorgi o
Carelli Rodolfo
Carrus Nin o
Casati Francesco
Casini Carlo
Casini Pier Ferdinand o
Atti Parlamentari
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Castagnetti Guglielmo
Castagnetti Pierluigi
Castagnola Luigi
Cavagna Mario
Caveri Lucian o
Cavicchioli Andre a
Cellini Giuliano
Cerutti Giuseppe
Chella Mario
Cherchi Salvator e
Chiriano Rosario
Ciabarri Vincenz o
Ciafardini Michele
Ciaffi Adrian o
Cicerone Francesc o
Ciconte Vincenz o
Ciliberti Franc o
Cimmino Tancred i
Ciocci Carlo Albert o
Ciocci Lorenzo
Civita Salvatore
Colombini Leda
Coloni Sergio
Colucci Francesc o
Corsi Umberto
Costa Alessandro
Crippa Giuseppe
Cristofori Nin o
D'Aimmo Florind o
Dal Castello Mari o
D 'Alia Salvator e
D 'Amato Carl o
D 'Ambrosio Michel e
D'Angelo Guid o
De Carolis Steli o
De Julio Sergi o
Del Bue Mauro
Del Mese Paol o
De Lorenzo Francesc o
Del Pennino Antoni o
Diaz Annalisa
*
Diglio Pasquale
Dignani Grimaldi Vanda
Di Pietro Giovanni
Di Prisco Elisabett a
Dutto Mauro
Ebner Mich l
Facchiano Ferdinand o
Fachin Schiavi Silvana
Camera dei Deputat i
— 18005 —
26
LUGLIO
1988
Fagni Edd a
Farace Luigi
Faraguti Lucian o
Felissari Lino Osvaldo
Ferrara Giovann i
Ferrari Brun o
Ferrari Marte
Ferrari Wilmo
Ferrarini Giulio
Fiandrotti Filippo
Filippini Giovann a
Fincato Laura
Finocchiaro Fidelbo Anna Mari a
Forlani Arnald o
Forleo Francesc o
Formigoni Robert o
Foschi Franc o
Fracchia Brun o
Francese Angel a
Frasson Mari o
Fronza Crepaz Luci a
Fumagalli Carulli Battistina
Galante Michele
Galli Giancarl o
Galloni Giovann i
Garavaglia Mariapia
Garavini Andrea Sergio
Gasparotto Isaia
Gei Giovann i
Gelli Bianc a
Gelpi Lucian o
Ghezzi Giorgi o
Ghinami Alessandr o
Gottardo Settim o
Gramaglia Mariell a
Grilli Renato
Grippo Ugo
Grosso Maria Teres a
Guarino Giuseppe
Guarra Antoni o
Guerzoni Lucian o
Guidetti Serra Bianc a
Gullotti Antonino
Labriola Silvano
Lanzinger Giann i
La Valle Raniero
Lavorato Giuseppe
Lega Silvio
Leoni Giuseppe
Levi Baldini Natalia
Atti Parlamentari
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Lia Antoni o
Lobianco Arcangel o
Loiero Agazi o
Lucchesi Giuseppe
Lucenti Giuseppe
Lusetti Renz o
Maccheroni Giacomo
Macciotta Giorgi o
Mainardi Fava Anna
Manfredi Manfredo
Mangiapane Giuseppe
Manna Angel o
Mannino Antonin o
Martinat Ugo
Martinazzoli Fermo Min o
Martini Maria Elett a
Martino Guid o
Martuscelli Paol o
Marzo Biagi o
Masini Nadi a
Mastella Mario Clement e
Matarrese Antonio
Matteoli Alter o
Matulli Giusepp e
Mazza Dino
Mazzone Antonio
Mazzuconi Daniel a
Meleleo Salvator e
Mellini Maur o
Mennitti Domenico
Mensurati Eli o
Menzietti Pietro Paol o
Merloni Francesco
Merolli Carlo
Micheli Filipp o
Michelini Albert o
Migliasso Teres a
Minozzi Rosanna
Minucci Adalbert o
Mombelli Luigi
Monaci Alberto
Montali Sebastian o
Montessoro Antoni o
Moroni Sergio
Napoli Vit o
Nappi Gianfranc o
Nerli Francesc o
Nicotra Benedetto Vincenz o
Noci Maurizi o
Novelli Diego
Camera dei Deputat i
— 18006 —
26
LUGLIO
198 8
Nucara Francesc o
Nucci Mauro Anna Mari a
Orlandi Nicolett a
Orsenigo Dante Oreste
Orsini Bruno
Orsini Gianfranc o
Pacetti Massimo
Paganelli Ettore
Pallanti Novello
Pandolfi Filippo Mari a
Parigi Gaston e
Parlato Antoni o
Pedrazzi Cipolla Annamaria
Pellegatta Giovann i
Pellegatti Ivana
Pellicanò Gerolam o
Pellizzari Gianmario
Perani Mario
Petrocelli Edili o
Piccoli Flamini o
Piermartini Gabriel e
Pietrini Vincenzo
Pinto Robert a
Piro Franco
Pisanu Giusepp e
Pisicchio Giuseppe
Poli Gian Gaetano
Polidori Enzo
Portatadino Costant e
Prandini Oneli o
Procacci Annamaria
Rabino Giovanni Battist a
Radi Luciano
Rais Francesco
Rallo Girolamo
Rauti Giusepp e
Ravasio Renat o
Rebecchi Ald o
Rebulla Lucian o
Recchia Vincenzo
Ricci Franco
Ridi Silvano
Righi Lucian o
Rinaldi Luigi
Rivera Giovanni
Rocelli Gian franco
Rodotà Stefan o
Rognoni Virgini o
Rojch Angelino
Atti Parlamentari
— 18007 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Romani Daniel a
Romita Pier Luigi
Ronzani Gianni Wilmer
Rosini Giacom o
Rossi Albert o
Rotiroti Raffael e
Rubinacci Giusepp e
Russo Ferdinand o
Rutelli Francesc o
Salerno Gabriel e
Sanese Nicolamaria
Sanfilippo Salvatore
Sangalli Carl o
Sangiorgio Maria Luisa
Sanguineti Maur o
Sanna Anna
Sannella Benedett o
Sapienza Orazi o
Sapio Francesc o
Saretta Giusepp e
Savino Nicol a
Savio Gaston e
Sbardella Vittori o
Scalia Massimo
Schettini Giacomo Antoni o
Segni Mariott o
Seppia Maur o
Serafini Anna Maria
Serafini Massimo
Serra Gianna
Serrentino Pietro
Silvestri Giulian o
Sinesio Giusepp e
Soave Sergio
Soddu Pietr o
Solaroli Brun o
Sospiri Nino
Staiti di Cuddia delle Chiuse Tomas o
Stegagnini Bruno
Sterpa Egidio
Strumendo Lucio
Taddei Maria
Tagliabue Gianfranc o
Tamino Giann i
Tarabini Eugeni o
Tassone Mario
Teodori Massim o
Tesini Giancarl o
Testa Antoni o
Testa Enrico
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
1988
Toma Mario
Travaglini Giovann i
Umidi Sala Neide Maria
Usellini Mari o
Vairo Gaetan o
Vecchiarelli Brun o
Vesce Emili o
Viscardi Michele
Visco Vincenzo
Vito Alfred o
Volponi Albert o
Zamberletti Giuseppe
Zambon Brun o
Zampieri Amede o
Zaniboni Antonin o
Zarro Giovann i
Zolla Michele
Zuech Giuseppe
Si è astenuto :
Ricciuti Romeo
Sono in missione :
Caccia Paolo Pietro
Contu Felic e
Costa Raffael e
Fracanzani Carl o
Gitti Tarcisi o
Gorgoni Gaetano
Scàlfaro Oscar Luig i
Zoso Giulian o
Discussione del disegno di legge: S. 1116.
— Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 giugno 1988 ,
n. 195, recante disposizioni in materi a
di scrutini ed esami per assicurare la
regolare conclusione dell 'anno scolastico (approvato dal Senato) (3029).
PRESIDENTE . L 'ordine del giorno rec a
la discussione del disegno di legge, gi à
approvato dal Senato : Conversione i n
legge, con modificazioni, del decreto-legge
Atti Parlamentari
— 18008 —
Camera dei Deputat i
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
10 giugno 1988, n. 195, recante disposizioni in materia di scrutini ed esami pe r
assicurare la regolare conclusion e
dell'anno scolastico .
Dichiaro aperta la discussione sull e
linee generali .
Ricordo che nella seduta del 21 luglio
1988 la VII Commissione (Cultura) è stat a
autorizzata a riferire oralmente .
Il relatore, onorevole Viti, ha facoltà di
svolgere la sua relazione .
VINCENZO VITI, Relatore. Signor Presi dente, onorevoli colleghi, il decreto de l
quale ci occupiamo reca disposizioni i n
materia di scrutini ed esami per assicurar e
la regolare conclusione dell'anno scolastico.
Il fatto che l'Assemblea affronti solo ora ,
nel cuore dell ' estate e quando ormai l a
vicenda si è conclusa senza i traumi paven tati, un argomento così delicato, consent e
di poter effettuare una riflessione più pacata e serena .
PRESIDENTE . Onorevoli colleghi, vi
prego di fare un po ' di silenzio!
VINCENZO VITI, Relatore . AI relatore ci ò
consente il vantaggio di una valutazione d i
tutti gli argomenti portati nel dibattit o
svoltosi al Senato e di una considerazion e
degli effettti dell'azione del Governo i n
una delle congiunture scolastiche più difficili nella vita della Repubblica .
Quando si consideri inoltre che le norm e
del decreto-legge si sono collocate ne l
solco di una ricca riflessione che il Senat o
ha compiuto, affrontando il tema dell a
disciplina del diritto di sciopero nei serviz i
pubblici essenziali, e che il lavoro di corre zione realizzato dal Senato stesso sul decreto di cui ci occupiamo oggi ha escluso l a
possibilità che le procedure individuat e
per far fronte ad una così grave emergenz a
vengano riproposte in avvenire, apparir à
chiara la ragione per la quale è giusto e d
utile procedere con rapidità e senza ulteriori indugi alla conversione in legge de l
provvedimento .
La materia disciplinata dal decreto e gl i
interessi che esso ha inteso legittimamente
tutelare sono ormai largamente noti . Fra i l
diritto di sciopero dei docenti ed il diritt o
agli scrutini quale approda terminale di u n
diritto allo studio costituzionalmente pro tetto, era inevitabile che il Governo inter venisse per la tutela di un intesesse pubblico non trasferibile nel tempo e che sarebbe stato quindi condannato, se no n
fosse stato sorretto da una iniziativa legislativa tempestiva e forte, ad un fatal e
deperimento .
Se aggiungiamo a tali valutazioni quell e
che abbiamo visto largamente presenti ne l
dibattito politico che si è acceso alla fin e
del l'anno scolastico circa l'anomalia, l'irri tualità e, in molti casi, la insostenibilità d i
una offensiva sindacale, quale quella de i
Cobas, priva di strategia e, in qualche caso ,
disperatamente attestata su posizioni d i
puro diniego e di gratuita opposizione ,
appariranno chiare le ragioni che hann o
indotto il Governo a praticare la strada de i
collegi imperfetti e della sostituzione d'imperio, pur di garantire la formalizzazion e
dei giudizi e l'efficacia dei titoli di studio.
Né mi pare di aver colto tra i qualificati e
pensosi obiettori delle scelte intraprese da l
Governo — al di là di riserve di ordin e
giuridico o di appunti sulla inadeguatezz a
didattica delle misure adottate — una
linea alternativa di aggressione alla dur a
emergenza, che garantisse il puntual e
svolgimento di esami e scrutini . Il fuoco d i
fila delle obiezioni non ha infatti lasciat o
trasparire proposte o soluzioni, segno ch e
era difficile — se non impossibile — formularne .
Neanche credo debba essere dimenticato che il Governo ha inteso utilizzare un a
legislazione eccezionale non ripetibile d i
fronte ad una emergenza sopravvissuta a l
drammatico confronto ed alle conclusion i
di un negoziato contrattuale tra i più diffi cili e complessi. Quindi, ciò è avvenuto in
una situazione non di inadempienza ma, a l
contrario, di piena osservanza del dover e
politico del Governo di chiudere in temp o
le procedure di rinnovo dei contratti . Una
cosa sono i giudizi sulla congruità del con tratto e sulla sua adeguatezza, un ' altra
quelli sulle procedure e sugli ambiti tem-
Atti Parlamentari
Camera dei Deputat i
— 18009 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
porali da osservare . L'esperienza ci h a
inoltre rivelato quanto limitata sia stat a
l'applicazione delle norme contenute nel
decreto-legge e quanto forte la responsabilità del corpo docente, pur in una condizione psicologicamente delicata.
Signor Presidente, onorevoli colleghi ,
siamo di fronte all'urgenza di chiuder e
una pagina della nostra esperienza legisla tiva, ben sapendo che la maturità del nostro paese e del Parlamento (che ne rappresenta valori, cultura e sensibilità) st a
aprendo la strada, anche con riferimento a
diritti soggettivi diffusi e deboli, a form e
istituzionali di tutela, nonché al prevaler e
di una ragione generale in grado di armonizzare, al livello più alto, esigenze e pretese che covano all ' interno di ogni conflitto .
L'auspicio che è lecito esprimere è che i l
provvedimento di cui la Camera si appresta a votare la conversione in legg e
chiuda per sempre la pagina tormentata d i
una emergenza senza fine, ed apra invec e
la strada al nuovo capitolo dell'innovazione, trovando le affinità utili per attingere a quella sintesi di concretezza e progettualità che, sola, può costruire, con la
premessa del contratto, il seguito di u n
procedimento riformatore ed il respiro d i
una nuova grande stagione pluriennale d i
sviluppo e di rinnovamento della scuol a
italiana .
Il dibattito che in quest 'aula, ancorché
sacrificato in angusti limiti temporali, ten terà di tracciare un itinerario virtuoso pe r
la scuola (individuando temi, tempi e con tenuti delle riforme possibili) ci auguriamo segni una ripresa di sensibilità e d i
coscienza collettiva nei confronti di dover i
troppo a lungo rinviati .
Si tratta, in una parola, di completar e
l'itinerario che partendo dal contratto ,
conduce alle riforme, essendosi il negoziato configurato come pagina introduttiva dell'impegnativo libro dell'innovazione, per altro condensata nel protocoll o
che accompagna il contratto stesso.
Non è sicuramente un impegno lieve, m a
è altrettanto certo che si tratta di un impegno da assumere con urgenza per risolvere un grave problema .
26
LUGLIO
198 8
Signor Presidente, onorevoli colleghi, se
un decreto-legge quale quello che l'Assem blea si accinge a convertire in legge saprà
offrire ragioni per costruttive meditazioni ,
saldandosi alla grande riflessione in att o
nel paese ed evitando polemiche orma i
datate e concluse, sarà un grande vantaggio per questa Camera e per gli obiettiv i
da perseguire .
PRESIDENTE . Ha facoltà di parlar e
l'onorevole rappresentante del Governo .
GIOVANNI GALLONI, Ministro della pubblica istruzione . Il Governo concorda sull e
considerazioni svolte dal relatore .
PRESIDENTE . Dichiaro chiusa la discussione sulle linee generali .
Passiamo all'esame dell'articolo unic o
del disegno di legge nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal
Senato, che è del seguente tenore:
«l . Il decreto-legge 10 giugno 1988, n.
195, recante disposizioni in materia d i
scrutini ed esami per assicurare la regolare conclusione dell 'anno scolastico, è
convertito in legge con le seguenti modificazioni :
All'articolo 1 :
al comma 1, dopo le parole : «anno scolastico» sono inserite le seguenti: «19871988» ;
ai commi 2 e 7 le parole: «per qualsiasi
causa» sono soppresse;
dopo il comma 7 è aggiunto il seguente :
«7 .bis . Per quanto non previsto dal presente articolo, si applica la normativa vi gente» .
2. La presente legge entra in vigore i l
giorno stesso della sua pubblicazione nell a
Gazzetta Ufficiale)) .
A questo articolo non sono stati presentati emendamenti ; il disegno di legge, con stando di un articolo unico, sarà diretta-
Atti Parlamentari
- 18010 —
Camera dei Deputat i
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
mente votato a scrutinio segreto, nel test o
della Commissione identico a quello approvato dal Senato .
Passiamo alle dichiarazioni di voto su l
disegno di legge nel suo complesso .
Ha chiesto di parlare per dichiarazione
di voto l'onorevole Rallo . Ne ha facoltà .
GIROLAMO RALLO . Signor Presidente ,
colleghi, signor ministro, ho ascoltato il
relatore, che ha cercato di dare una giustificazione ad una decreto-legge che apparentemente, data l'emergenza, potrebb e
sembrare meritevole di tale giustificazion e
ma che, in effetti, se guardato nel quadro
generale di quanto è accaduto nella scuol a
in questi ultimi tempi, anzi in questi ultim i
anni (anche se l'onorevole relatore se ne è
dimenticato), non consente con l'auspicio
formulato dal relatore stesso secondo cui
in tal modo si potrà definitivamente chiudere la parte del problema concernente l a
contesa, per poi passare alla riforme .
Infatti, il provvedimento al nostr o
esame non arriva all'improvviso, com e
frutto dell'emergenza momentane a
(anche se — lo riconosco — accertata), ma
è un decreto-legge reiterato per la seconda
volta, ora in una formulazione molto pi ù
grave .
Anche lo scorso anno scolastico si è
chiuso con l'emanazione di un provvedi mento d'urgenza che dichiarava legittim o
quanto in realtà non lo era : i famosi colleg i
imperfetti .
A questo punto vorrei domandare proprio al ministro, che con la sua autorevolezza segue il dibattito in corso concernente la conversione in legge di quest o
provvedimento, quali responsabilità egl i
ritenga di poter assumere su se stesso pe r
quanto è accaduto . Se si è registrato un
notevolissimo ritardo per quanto riguard a
il contratto del personale della scuola ,
questo è da addebitare agli organi respon sabili di Governo e, in primo luogo, al mini stro della pubblica istruzione ; questi, in dubbiamente, non poteva risolvere il problema da solo, ma doveva essere coadiuvato per esempio dal ministro del bilanci o
o dal ministro del tesoro . Sono perfetta mente d'accordo su questo, anche se ri -
tengo che la sua resti pur sempre una
responsabilità gravissima .
Rispetto al decreto-legge dello scorso
anno, (e speriamo che ciò non abbia a ripe tersi), ho potuto constatare che in quell o
attuale non vi è neanche l ' identificazion e
di un termine temporale ; il provvedimento
si riferisce genericamente ad un anno sco lastico, senza precisarne di quale si tratti .
È stato un emendamento approvato da l
Senato a precisare che si trattava dell'anno
scolastico 1987-1988 . Sembrava addirittura che fosse intenzione del Governo perpetuare nel tempo le disposizioni del decreto-legge!
E tutto ciò di una gravità eccezionale,
onorevole ministro . Lei dovrebbe chiarir e
all'Assemblea perché ha presentato un de creto-legge senza aver fissato un termin e
temporale, quasi a voler prolungare indefinitivamente e chissà per quanti ann i
quanto si è verificato nell'anno scolastic o
trascorso .
E ancora, sempre tenendo conto del decreto-legge precedente, va rilevato ch e
quello al nostro esame (ed è questo l 'elemento più grave) non soltanto consente d i
sostituire un componente del collegio ch e
sia assente, ma addirittura ipotizza la sosti tuzione di tutto il collegio, nel momento i n
cui afferma che il capo d'istituto può essere sostituito da un ispettore, da un altr o
preside o addirittura da un altro professore . Questo è infatti accaduto; vi sono
stati scrutini che si sono svolti alla presenza di un solo insegnante, tra l'altro d i
materie complementari, che ha deciso il
giudizio finale .
Ma, a parte questa considerazione ,
siamo di fronte alla mentalità del burocrate ; in pratica, non è più l'insegnante a
giudicare l'alunno che ha seguito durant e
tutto l'anno scolastico, e del quale conosce
pregi, difetti e possibilità, ma è invece un a
rappresentante venuto da fuori che giudica il discente sulla base di elementi rica vabili dal registro scolastico . In quest o
modo sono stati effettuati gli scrutini
quest'anno, onorevole ministro, e ciò è di
una gravità eccezionale .
Vorrei svolgere altre considerazioni i n
riferimento agli esami di Stato . Ella, si-
Atti Parlamentari
—
18011 —
Camera dei Deputat i
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
gnor ministro, nel suo intervento al Se nato, evidentemente ha voluto portare
avanti le sue tesi a giustificazione di
quanto era accaduto, affermando che, nel
caso in cui gli scrutini quadrimestrali no n
fossero stati effettuati, si sarebbe potuto
far ricorso alla costante attività di informazione svolta dagli insegnanti a vantaggio delle famiglie . Questo è accadut o
qualche volta ; ma quante altre volte, invece, i docenti si sono rifiutati d'incontrare
le famiglie, proprio per la tensione che s i
era venuta determinando per colpa, ripeto, di coloro che erano preposti al rinnovo di un contratto che poi non hann o
voluto portare avanti? Lei ha parlato di
«unica eccezione», con riferimento all o
slittamento al 1 0 settembre delle prove
d'esame degli istituti professionali alberghieri . Le sembra che questa possa costituire una soddisfazione? Nella relazion e
svolta al Senato lei non parla però, signo r
ministro, di tutte le illegittimità che son o
emerse nel decreto-legge che ci apprestiamo a votare !
Si tratta di un decreto-legge che, tra l'al tro, non è accompagnato da un dibattito
sulla scuola, che noi del gruppo del Movimento sociale italiano abbiamo sollecitat o
parecchi mesi or sono attraverso la presen tazione di una mozione (che, finalmente ,
sembra sarà discussa domani) .
Questa situazione dimostra una certa
insensibilità del ministro, che invece dovrebbe prendere in considerazione le sollecitazioni provenienti dal Parlamento a l
fine della soluzione dei problemi concernenti la riforma della scuola . Predisporre
un contratto (peraltro giustissimo da l
punto di vista economico) senza contemplare una giusta e doverosa parte riguardante le riforme di tutto ciò che attiene a l
mondo della scuola mi sembra, signor ministro, quanto di più assurdo vi possa essere.
Nella relazione svolta al Senato, ella si è
impegnato a portare avanti alcuni di scorsi. Ha parlato del prossimo settembr e
con riferimento alla disciplina del bienni o
della scuola dell'obbligo e, più generica mente, dell'istruzione superiore. Ma h a
dimenticato che la scuola deve essere con -
siderata attentamente perché il suo males sere deriva certamente dal problema contrattuale ed economico dei docenti, ma
non solo da quello .
Quanto è accaduto ha fatto se non altr o
esplodere il problema della scuola . Lei non
può, caro ministro, venire qui a chiedere i l
voto favorevole del Movimento sociale italiano, che esprimerà invece un voto certa mente e nettamente contrario, come è accaduto la volta scorsa . Allora fummo i sol i
a votare contro il decreto-legge che considerava perfetti i collegi imperfetti ; adesso
ritengo e spero che anche altri gruppi dell e
cosiddette opposizioni . . .
PRESIDENTE . Onorevole Rallo, i l
tempo a sua disposizione è scaduto .
GIROLAMO RALLO .
...sentano come mordente la necessità delle modifiche riguardanti il mondo della scuola . Ritengo quind i
che anche questi gruppi non possano ch e
esprimere, insieme al Movimento social e
italiano, un voto negativo su un decret o
che illegittimo è ed illegittimo resta .
PRESIDENTE . Ha chiesto di parlare pe r
dichiarazione di voto l'onorevole Procacci .
Ne ha facoltà .
ANNAMARIA PROCACCI . Signor Presidente, noi vogliamo dire ancora una volta
«no» a questo decreto-legge «salvascrutini», lo stesso «no» che abbiamo già ripetuto in diverse sedi con le medesime motivazioni. E non credo che tali motivazion i
abbiano perso significato e forza .
Mi rendo ben conto che in questo momento il nostro «no» ha un significat o
soprattutto simbolico e politico ; esso vuol e
essere veramente un richiamo di front e
alla vicenda molto tormentata della vertenza scuola, che si è intrecciata a momenti di grande tensione, dei quali non
sarò certo io a negare la difficoltà .
Noi diciamo «no» per due ragioni, l a
prima delle quali è legata indubbiament e
al problema degli studenti . Mi riferisco a l
modo in cui sono state effettuate le valutazioni, in nome e sulla base di questo decreto-legge che voleva salvare il diritto
Atti Parlamentari
— 18012 —
Camera dei Deputati
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO
degli studenti ad essere giudicati e consen tire di conoscere il giudizio dei docent i
sull'operato relativo ad un anno scolastico.
Proprio per la particolare situazione e
per la presenza di strumenti quali i colleg i
imperfetti noi abbiamo rilevato l' esistenz a
di discriminazioni, che del resto non son o
sfuggite a numerosi genitori, come è chiaramente testimoniato dai ricorsi presentati ai TAR .
Ma non è soltanto il problema strettamente didattico che mi interessa in quest o
momento, e cioè l'esigenza di una valutazione corretta, globale, complessiva e me ditata quale dovrebbe essere quella dei
consigli di classe alla fine dell'anno scolastico . Credo che vi sia una grande contrad dizione tra l' affermata volontà di garantire agli studenti italiani il diritto all o
studio (del resto chiaramente sancito ne l
dettato costituzionale) e l'atteggiamento d i
scarso interesse dimostrato dalle forze po litiche nei riguardi della scuola . Com e
molto spesso ho avuto modo di dire, m i
sembra che a livello parlamentare l'interesse per tutto quello che riguarda l 'educazione nel nostro paese sia legato a scadenze temporali determinate, come quella
della legge finanziaria ; mi sembra altres ì
che spesso tutto quello che viene elaborat o
in seno alla VII Commissione (che pur e
svolge un lavoro importante) non trovi
un'eco adeguata in Assemblea . Insomma,
possiamo senz'altro considerare la scuol a
come la Cenerentola del nostro sistem a
(anche del nostro sistema politico) .
Una seconda ragione, altrettanto impor tante, per cui io ribadisco a nome de l
gruppo verde il «no» al provvedimento a l
nostro esame, riguarda gli insegnanti . Abbiamo assistito ad una vertenza particolar mente spinosa, a volte infuocata, co n
grandi problemi di rappresentatività o, pi ù
specificatamente, con grandi problemi d i
mancata, o meglio di negata rappresentatività . Sono emersi infatti grandi problem i
sindacali che, a mio parere, sono stat i
risolti in modo approssimativo e negativo .
Rispetto alle legittime aspirazioni degli in segnanti, questo decreto-legge ha costituito davvero un atto di forza . Non credo
198 8
che fosse necessario adottare un provvedi mento del genere, proprio perché la scuol a
italiana si trova in una situazione di pien a
eccezionalità, la cui peculiarità negativa è
stata del resto ripetutamente riconosciut a
anche dallo stesso ministro.
Perché allora si è agito ancora una volt a
in modo contraddittorio, lasciando in u n
primo tempo spazio e disponibilità a trattare (e non mi riferisco, ovviamente, sol tanto ad una trattativa di tipo economico ,
ma anche ad una trattativa più ampia ,
relativa a quello che è o dovrebbe essere i l
ruolo degli insegnanti nel nostro paese)
per poi giungere all'ultimo ad una simil e
stretta finale, che ha negato la possibilit à
di continuare un discorso indubbiament e
difficile, ma che pure occorreva affrontare?.
Sulla base delle ragioni esposte, noi non
possiamo esprimere un giudizio positiv o
sul provvedimento al nostro esame . E vero
che il Senato ha apportato delle modifich e
migliorative alla stesura iniziale del testo ,
ma ciò non è sufficiente . Quella che no i
critichiamo, infatti, è la stessa natura d i
questo provvedimento salvafamiglie! M i
sembra molto negativo vivere sempre la
chiusura dell'anno scolastico sotto il ricatto che occorre assicurare vacanze se rene alle famiglie italiane . Dal moment o
che stimo le famiglie italiane, spero che
ormai anche all'interno di esse si sia fatt a
strada la consapevolezza delle difficoltà e
del malessere profondo che affliggono i l
mondo della scuola.
Vorrei fare anche un riferimento a
quanto detto dal relatore, che ha parlato
testualmente di un «provvedimento che
chiude per sempre una pagina di emergenza» . Vorrei essere ottimista come lui :
credo, purtroppo, che l'emergenza per la
scuola italiana stia continuando! (Applaus i
dei deputati del gruppo verde) .
PRESIDENTE . Ha chiesto di parlare per
dichiarazione di voto l ' onorevole Guglielmo Castagnetti . Ne ha facoltà .
CASTAGNETTI . Signor Presidente, onorevoli colleghi, signor ministro, il gruppo repubblicano esprimerà un
GUGLIELMO
Atti Parlamentari
— 18013 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
voto favorevole alla conversione in legge di
questo decreto-legge perché raramente c i
è dato di vedere nell'attività legislativa
d'urgenza un provvedimento altrettanto
motivato, altrettanto necessario e altrettanto indirizzato a risolvere una emergenza come quella che rischiava di bloccare uno degli elementi essenziali della
nostra convivenza civile, e cioè l'attività
scolastica.
Si trattava cioè di salvaguardare il ben e
generale di fronte ad una situazione parti colare ; a questo riguardo dissento da alcuni colleghi che vogliono vedere nel decreto-legge al nostro esame un attentato
alla libertà, alla dignità e al lavoro degl i
insegnanti : caso mai è stato un provvedi mento che ha contribuito a togliere anch e
gli insegnanti da una situazione difficile ,
senza sbocco, nella quale si erano andati a
porre .
Bisogna dare atto al Governo non solo d i
essere riuscito, con questo decreto-legge e
con la concomitante pazienza dimostrat a
nell'affrontare le trattative per il con tratto, a portare a termine l'anno scolastico, come era doveroso ed ineludibile ne i
confronti delle famiglie degli alunni, m a
anche di aver contribuito a togliere i l
corpo docente da una situazione non pi ù
gestibile, assolutamente impopolare e ch e
aveva connotazioni giuridiche estremamente labili .
Vorrei qui ricordare che la possibilit à
per i docenti di condurre ad oltranza que l
tipo di contestazione e di lotta sindacal e
nasce da una aberrazione, che mi auguro
possa essere ben presto rimossa, per cu i
l'elemento del giudizio viene distaccat o
dall'elemento della funzione docente .
Sulla base di questa arbitraria distinzione i
docenti hanno potuto condurre una lott a
ad oltranza con costi minimi per loro, ma
assai pesanti per l'utenza . Tuttavia tal e
presupposto non esiste, perché il lavor o
del docente si identifica anche e soprattutto con il momento del giudizio e la sua
scorporazione dalla funzione docente è
assolutamente arbitraria .
Il Governo ha quindi, fatto fronte ad un a
emergenza reale . Credo che tutti color o
che si accingono ad esprimere un voto
Camera dei Deputati
26
LUGLIO
198 8
negativo su questo disegno di legge di con versione dovrebbero in coscienza pensar e
se qualche altra e più decorosa soluzion e
era possibile per il paese, per gli alunni ,
per le famiglie ed anche per i docenti .
Credo che in coscienza non se ne potrebb e
trovare nessuna .
Si tratta quindi di un provvedimento ch e
va preso nei limiti che la situazion e
d'emergenza ha imposto ad esso, ma ch e
va approvato con assoluta serenità .
Il Gruppo repubblicano non scinde l'assenso a questo decreto dalla più general e
battaglia per ottenere una regolamentazione seria del diritto di sciopero nei servizi essenziali, e certamente la scuola appartiene a tale categoria.
Sappiamo che il Senato ha varato un
testo che ci auguriamo possa essere migliorato, perché su questi temi la contrattazione selvaggia, il corporativismo sfrenato, il rivendicazionismo ricattatorio,
hanno ormai segnato il loro tempo .
Credo che competa soprattutto al Parla mento varare provvedimenti seri di garan zia, che non costituiscono un modo di con culcare il diritto di sciopero dei lavoratori ,
ma rappresentano un mezzo per dare re gole serie alla convivenza civile nelle su e
strutture più importanti .
Mi preme qui sottolineare un ultimo accenno : per una forza politica quale la mia,
che vede nella salvaguardia della scuola
come momento educativo un fatto fondamentale (credo che ciò non distingua nessuna delle forze qui presenti), è essenziale l a
salvaguardia della scuola pubblica . Son o
grato in questo caso al Governo per ave r
evitato che la degenerazione ed il discredit o
della scuola pubblica la rendessero addirit tura inaffidabile per gli utenti .
Se il Governo non avesse adottato quest i
provvedimenti tempestivi, avremmo avut o
un ulteriore trasferimento degli utenti e
delle famiglie verso la scuola privata ;
quando infatti la scuola pubblica non è i n
grado neppure di garantire la fine legal e
dell'anno scolastico, decreta il proprio fallimento .
Il fatto che non si sia arrivati a ciò è pe r
noi motivo di compiacimento ma, soprattutto, spiega le ragioni del nostro convinto
Atti Parlamentari
— 18014 —
Camera dei Deputat i
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO
voto favorevole alla conversione di quest o
decreto-legge che si è mosso nella direzione di riaccreditare la scuola pubblica e
la dignità del lavoro dei docenti, nel rispetto dei diritti inalienabili degli utenti e
delle famiglie degli alunni (Applausi dei
deputati del gruppo del PRI).
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENT E
GERARDO
BIANCO
PRESIDENTE . Ha chiesto di parlare per
dichiarazione di voto l'onorevole Sangiorgio. Ne ha facoltà .
MARIA LUISA SANGIORGIO . Signor Presidente, onorevole ministro, lo scors o
anno, quando ci fu sottoposto un provvedimento analogo, il gruppo comunista no n
espresse un voto negativo proprio in considerazione del fatto che si trattava i n
quella occasione di una situazione di emergenza e perché ritenemmo, allora com e
oggi, prevalenti gli interessi degli student i
e delle famiglie. Nella stessa occasione facemmo presente che la questione si sarebbe potuta ripresentare e che quindi,
sarebbe stato opportuno affrontarla con
serietà e con molta serenità, in modo d a
dare indicazioni chiare e precise, al fine d i
evitare di arrivare a provvedimenti di sanatoria, come quello oggi in discussione .
È a tutti noto come lo scorso anno scolastico si sia svolto in una situazione d i
grande difficoltà e come ciò si sia rifless o
soprattutto sugli studenti e sulle loro famiglie . Nella stragrande maggioranza dell e
scuole non sono state effettuate le valutazioni intermedie e non si sono svolti gli
incontri tra i genitori, gli studenti e gli
insegnanti . Ciò ha finito con il togliere all a
fase della valutazione quello che per noi è e
rimane un momento fondamentale, cioè l a
verifica del lavoro svolto e l'indicazion e
agli studenti e alle loro famiglie sul com e
proseguire gli studi e sul come porre even tualmente rimedio a situazioni di difficoltà. Nulla è stato fatto e detto in quest o
senso nell'anno scolastico appena concluso . La valutazione si è quindi risolta con
questo provvedimento, cioè con un atto
198 8
burocratico, compiuto, in buona parte de i
casi, solo da alcuni docenti e, in altri, addi rittura soltanto da un preside . Tutto ciò ,
evidentemente, ha comportato grave pregiudizio sia per la professionalità dei docenti sia, in modo particolare, per il diritt o
degli studenti a vedere valutato il lor o
lavoro, in totale pienezza e con assolut a
serenità di giudizio . E questa una delle
ragioni di merito dell 'attuale nostro atteggiamento di contrarietà al disegno di legge
di conversione n . 3029 .
Con il suo voto contrario, infatti i l
gruppo comunista intende sottolineare so prattutto l 'inerzia del ministro della pubblica istruzione e, più in generale, del Governo, che ha trascinato sino alla fin e
dell'anno scolastico la vertenza dell a
scuola, senza sentire il dovere di garantire,
nel corso dell'anno, lo svolgimento di u n
compito importante com'è quello della valutazione degli studenti, e che poi ha pensato di porvi rimedio con un provvedi mento che vuole garantire, in quest o
modo, la regolarità dell ' anno scolastico .
Che cosa è più lontana, dalla regolarit à
di ciò che avvenuto nel corso di quest'anno
scolastico? Io credo che la scuola pubblic a
non si riaccrediti a colpi di decreti-legge d i
sanatoria di determinate situazioni, bens ì
con una seria politica di rinnovamento e d i
riforme, che sicuramente quest'anno no n
sono state avviate .
Queste sono le ragioni di merito e politiche del voto contrario del gruppo comunista sul disegno di legge di conversione n .
3029 . (Applausi dei deputati del gruppo del
PCI) .
PRESIDENTE . Ha chiesto di parlare per
dichiarazione di voto l'onorevole Guerzoni . Ne ha facoltà .
LUCIANO GUERZONI . Signor Presidente,
onorevoli colleghi, signor ministro, i l
gruppo della sinistra indipendente voterà
contro il disegno di legge di conversion e
del cosiddetto decreto-legge «salva scrutini» .
Voteremo contro la conversione di tale
decreto perché riteniamo che questo mod o
di salvare, soltanto formalmente, la con-
Atti Parlamentari
— 18015 —
Camera dei Deputat i
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
clusione dell'anno scolsatico non sia altr o
che un tentativo di porre una sanzione —
ripeto, di tipo puramente formale — a
quella che è stata la realtà di un anno scolastico che ha visto, non soltanto nella fase
terminale degli scrutini ma anche lung o
tutto il suo svolgimento, l'abdicazion e
della scuola pubblica da quelli che sono i
suoi compiti e le sue funzioni .
Come poc 'anzi ha ricordato la colleg a
Sangiorgio, nel corso dell'anno scolastic o
non sono state fatte le valutazioni inter medie né si sono tenuti gli incontri tra i
docenti e le famiglie degli studenti, né v i
sono state le riunioni collegiali dei corpi
docenti . I genitori degli studenti si sono
sentiti dire dagli insegnanti, a pochi giorn i
dalla conclusione del l'anno scolastico, ch e
non potevano esprimere valutazioni d i
alcun genere sui loro figli perché, ne l
corso dell'anno, non si erano mai riuniti i
collegi dei docenti .
Rispetto ad una situazione di questo ge nere, pretendere di sanzionare con un decreto che l ' anno scolastico si è regolar mente svolto e che gli scrutini, comunqu e
siano stati fatti, sono legali, ci pare vera mente un modo per sanzionare e i n
qualche modo legittimare uno stato di de grado della scuola pubblica, che rimane
per noi una delle questioni di maggiore
rilievo e gravità della nostra società .
Non possiamo nascondere, per decreto legge, una realtà in cui, non solo con riferimento a questo anno scolastico e alla su a
conclusione, assistiamo alla negazione ,
ormai prolungata e continuata, di uno de i
diritti fondamentali dei cittadini garantit i
dalla Costituzione, quello all'istruzione e
alla formazione .
Il decreto-legge di cui discutiamo oggi l a
conversione non può nascondere quest a
realtà . Riteniamo che esso non dovev a
neppure essere emanato e che la gravit à
della situazione della nostra scuola e de l
nostro sistema formativo pubblico dovev a
essere raccolta e recepita in tutte le su e
dimensioni ed in tutta la sua drammaticità .
Il decreto, invece, rappresenta solo un a
scappatoia, un «contentino» dato alle fami glie e ai giovani nell 'approssimarsi dell e
vacanze e del periodo feriale .
26
LUGLIO
198 8
Non possiamo neppure dimenticare ch e
il decreto sanziona una prassi che molt e
volte in questo anno scolastico ha regi strato la ripresa di un sistema di selezion e
e di bocciature assolutamente irrazionali .
Infatti, quando — come è avvenut o
quest'anno per le prime classi delle superiori — si boccia il 90-95 per cento degl i
alunni, chi deve essere bocciato non è
l'alunno, ma un sistema scolastico, u n
corpo docente, che producono risultati d i
questo genere .
Per queste ragioni — ma il discors o
sarebbe ovviamente più lungo — annunzio
il voto contrario del gruppo della sinistra
indipendente alla conversione in legge de l
decreto n. 195 (Applausi dei deputati de l
gruppo della sinistra indipendente) .
PRESIDENTE . Sono così esaurite le dichiarazioni di voto . Il disegno di legge sar à
votato immediatamente a scrutinio se greto .
Votazione segret a
di un disegno di legge .
PRESIDENTE . Indìco la votazione segreta finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge n . 3029, del
quale si è testé concluso l'esame .
(Segue la votazione) .
Dichiaro chiusa la votazione .
Comunico il risultato della votazione:
S. 1116 . — «Conversione in legge, co n
modificazioni, del decreto-legge 10 giugn o
1988, n. 195, recante disposizioni in materia di scrutini ed esami per assicurare la
regolare conclusione dell'anno scolastico »
(approvato dal Senato) (3029) .
Presenti e votanti
Maggioranza
Voti favorevoli
Voti contrari
(La Camera approva) .
33 5
16 8
19 9
136
Atti Parlamentari
— 18016 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
(Presiedeva il Vicepresidente Gerardo
Bianco) .
Hanno preso parte alla votazione :
Agrusti Michelangel o
Aiardi Albert o
Alagna Egidi o
Alborghetti Guido
Alessi Alberto
Andreoni Giovann i
Angelini Giordan o
Angelini Piero
Angeloni Luan a
Aniasi Aldo
Anselmi Tin a
Antonucci Bruno
Armellin Lin o
Arnaboldi Patrizi a
Artese Vitale
Artioli Rossella
Astone Giuseppe
Astori Gianfranc o
Augello Giacomo Sebastiano
Azzaro Giuseppe
Azzolini Luciano
Baghino Francesco Giulio
Balbo Laura
Balestracci Nello
Barbalace Francesc o
Barbera Augusto Antonio
Barbieri Silvi a
Bargone Antoni o
Barzanti Ned o
Bassanini Franco
Bassi Montanari Franc a
Battaglia Pietr o
Becchi Ad a
Beebe Tarantelli Carole Jan e
Bellocchio Antoni o
Benevelli Luigi
Bernasconi Anna Maria
Bernocco Garzanti Luigina
Berselli Filippo
Bertone Giuseppina
Bevilacqua Cristina
Biaf ora Pasqualin o
Bianchi Fortunato
Bianchi Beretta Romana
Bianchini Giovann i
Binelli Gian Carl o
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
198 8
Binetti Vincenzo
Bisagno Tommas o
Bonetti Andre a
Bonferroni Franco
Bonsignore Vito
Bordon Wille r
Borri Andre a
Borrus Andre a
Bortolami Benito Mari o
Botta Giuseppe
Breda Roberta
Brescia Giusepp e
Brocca Beniamin o
Brunetto Arnald o
Bruni Francesco
Bruzzani Riccard o
Buffoni Andrea
Buonocore Vincenz o
Cafarelli Francesco
Calderisi Giuseppe
Cannelonga Severino Lucan o
Capacci Renat o
Capecchi Maria Teres a
Capria Nicola
Cardetti Giorgi o
Cardinale Salvatore
Carelli Rodolfo
Casati Francesc o
Casini Carlo
Casini Pier Ferdinand o
Castagnetti Guglielm o
Castagnetti Pierluig i
Cavagna Mari o
Caveri Luciano
Cavicchioli Andre a
Cellini Giulian o
Cerutti Giusepp e
Chella Mario
Cherchi Salvatore
Chiriano Rosari o
Ciabarri Vincenzo
Ciafardini Michel e
Ciaffi Adriano
Cicerone Francesco
Ciconte Vincenz o
Ciliberti Franco
Cimmino Tancred i
Ciocci Carlo Albert o
Ciocci Lorenz o
Ciocia Grazian o
Civita Salvator e
Atti Parlamentari
— 18017 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Colombini Led a
Coloni Sergi o
Colucci Francesco
Corsi Umberto
Costa Alessandro
Costa Silvi a
Crippa Giuseppe
Cursi Cesar e
D'Acquisto Mario
D'Aimmo Florindo
Dal Castello Mari o
D'Alia Salvatore
D'Amato Carlo
D'Ambrosio Michele
D'Angelo Guid o
De Julio Sergio
Del Bue Mauro
Del Donno Olindo
Del Mese Paol o
De Lorenzo Francesco
Diaz Annalisa
Dignani Grimaldi Vand a
Di Pietro Giovann i
Di Prisco Elisabetta
Dutto Maur o
Ebner Mich l
Facchiano Ferdinand o
Fachin Schiavi Silvana
Fagni Edd a
Farace Luig i
Faraguti Luciano
Felissari Lino Osvald o
Ferrara Giovann i
Ferrari Bruno
Ferrari Marte
Ferrari Wilmo
Filippini Giovanna
Filippini Ros a
Fincato Laur a
Fini Gianfranc o
Finocchiaro Fidelbo Anna Mari a
Fiori Publio
Forleo Francesc o
Foschi Franco
Fracchia Brun o
Frasson Mario
Fronza Crepaz Luci a
Fumagalli Carullì Battistina
Camera dei Deputati
26
LUGLIO
1988
Galante Michel e
Galli Giancarlo
Galloni Giovann i
Garavaglia Mariapia
Garavini Andrea Sergio
Gaspari Rem o
Gasparotto Isai a
Gei Giovanni
Gelli Bianc a
Gelpi Luciano
Ghezzi Giorgi o
Gottardo Settimo
Gramaglia Mariella
Grilli Renat o
Grippo Ugo
Guarra Antonio
Guerzoni Luciano
Gullotti Antonin o
Labriola Silvano
Lamorte Pasqual e
La Penna Girolamo
Lauricella Angelo
La Valle Ranier o
Lavorato Giusepp e
Lega Silvi o
Leoni Giuseppe
Levi Baldini Natali a
Lia Antoni o
Lobianco Arcangelo
Loiero Agazi o
Lucchesi Giuseppe
Lucenti Giuseppe
Lusetti Renzo
Maccheroni Giacomo
Macciotta Giorgi o
Mainardi Fava Ann a
Mancini Vincenz o
Manfredi Manfredo
Mangiapane Giuseppe
Manna Angel o
Mannino Antonino
Martinat Ugo
.Martinazzoli Fermo Min o
Martini Maria Elett a
Martino Guid o
Martuscelli Paol o
Masini Nadi a
Matarrese Antonio
Matteoli Altero
Matulli Giuseppe
Atti Parlamentari
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Mazza Dino
Mazzone Antoni o
Mazzuconi Daniela
Meleleo Salvatore
Mellini Mauro
Mennitti Domenic o
Mensurati Elio
Menzietti Pietro Paol o
Merolli Carlo
Micheli Filippo
Michelini Alberto
Migliasso Teres a
Minozzi Rosann a
Mombelli Luig i
Monaci Albert o
Montali Sebastian o
Montanari Fornari Nanda
Montecchi Elen a
Montessoro Antonio
Moroni Sergi o
Napoli Vito
Nappi Gianfranco
Nerli Francesc o
Nicotra Benedetto Vincenzo
Noci Maurizi o
Nonne Giovanni
Novelli Diego
Nucara Francesc o
Nucci Mauro Anna Mari a
Orlandi Nicolett a
Orsenigo Dante Oreste
Orsini Brun o
Orsini Gianfranc o
Pacetti Massimo
Paganelli Ettore
Pallanti Novello
Pandolfi Filippo Maria
Parlato Antoni o
Pazzaglia Alfredo
Pedrazzi Cipolla Annamari a
Pellegatta Giovann i
Pellegatti Ivan a
Pellizzari Gianmario
Perani Mario
Petrocelli Edili o
Piccoli Flamini o
Piermartini Gabriele
Pietrini Vincenzo
Pinto Roberta
Camera dei Deputat i
— 18018 —
26
LUGLIO
198 8
Piro Franc o
Pisanu Giuseppe
Pisicchio Giusepp e
Poli Gian Gaetan o
Polidori Enzo
Portatadino Costant e
Prandini Onelio
Procacci Annamari a
Pujia Carmel o
Pumilia Caloger o
Rabino Giovanni Battist a
Radi Luciano
Rais Francesc o
Rallo Girolam o
Rauti Giuseppe
Rebecchi Ald o
Rebulla Luciano
Recchia Vincenzo
Reina Giuseppe
Ricci Franco
Ricciuti Rome o
Righi Luciano
Rinaldi Luig i
Rivera Giovanni
Rocelli Gian Franco
Rodotà Stefan o
Rognoni Virginio
Rojch Angelino
Romani Daniel a
Ronzani Gianni Wilme r
Rosini Giacom o
Rossi Albert o
Rubinacci Giusepp e
Russo Ferdinand o
Russo Franco
Sanese Nicolamaria
Sanfilippo Salvatore
Sangalli Carlo
Sangiorgio Maria Luis a
Sanguineti Mauro
Sapienza Orazi o
Sapio Francesco
Saretta Giuseppe
Savio Gaston e
Sbardella Vittori o
Scalia Massimo
Segni Mariott o
Seppia Maur o
Serafini Anna Mari a
Serafini Massimo
Atti Parlamentari
— 18019 —
Camera dei Deputat i
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Serra Giann a
Serrentino Pietr o
Silvestri Giuliano
Sinesio Giusepp e
Soave Sergio
Soddu Pietr o
Solaroli Brun o
Sospiri Nino
Stefanini Marcello
Stegagnini Brun o
Sterpa Egidio
Strumendo Luci o
Taddei Maria
Tagliabue Gianfranc o
Tarabini Eugeni o
Tassone Mario
Teodori Massimo
Tesini Giancarl o
Testa Antonio
Testa Enric o
Torna Mari o
Torchio Giuseppe
Trantino Vincenz o
Travaglini Giovann i
26
LUGLIO
1988
Fracanzani Carl o
Gitti Tarcisi o
Gorgoni Gaetan o
Scàlfaro Oscar Luigi
Zoso Giulian o
Trasmissioni dal Senato .
PRESIDENTE. In data odierna il Presi dente del Senato ha trasmesso alla Presidenza i seguenti progetti di legge :
S. 1117 . — «Proroga del termine relativo
alle agevolazioni tributarie per la formazione e l'arrotondamento della propriet à
contadina» (approvato da quella VI Commissione permanente) (3052) .
S. 805 . — Senatori ZANELLA ed altri : «Autorizzazione ad effettuare negli anni 1989 ,
1990 e 1991 le lotterie di Viareggio, d i
Venezia, di Taormina, di Sanremo, di Foligno e del Garda» (approvata da quella VI
Commissione permanente) (3053) .
Saranno stampati e distribuiti .
Umidi Sala Neide Mari a
Usellini Mari o
Vairo Gaetano
Vecchiarelli Bruno
Vesce Emilio
Viscardi Michele
Visco Vincenz o
Viti Vincenz o
Vito Alfred o
Volponi Alberto
Zamberletti Giusepp e
Zampieri Amede o
Zaniboni Antonin o
Zarro Giovanni
Zolla Michel e
Zuech Giusepp e
Sono in missione :
Caccia Paolo Pietro
Contu Felic e
Costa Raffael e
Fiandrotti Filippo
Si riprende la discussion e
di mozioni concernenti l 'AIDS .
PRESIDENTE . Avverto che è stata presentata la seguente risoluzione :
«La Camera ,
considerato quanto è emerso dalle Con ferenze internazionali tenute a Londra e
Stoccolma a proposito della drammatic a
diffusione dell'AIDS nel mondo (100-15 0
mila casi stimati di AIDS conclamato e 5-1 0
milioni di individui sieropositivi alla fin e
del 1987, di cui una quota consistente svilupperà la malattia nei prossimi cinqu e
anni) ;
considerato che in Italia l 'aumento dei
casi ha assunto un andamento esponenziale con un numero di malati superior e
alla Gran Bretagna e che il numero di sieropositivi in Italia risulta essere ai prim i
posti in Europa .
Atti Parlamentari
- 18020 —
Camera dei Deputat i
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
considerate in particolare le indicazioni emerse dalla Conferenza di Londra e
le raccomandazioni dell ' Organizzazione
mondiale della sanità relative alla strategia di prevenzione del l'AIDS che prevede
una capillare campagna di informazion e
nonché di interventi attivi ;
impegna il Governo
1) ad elaborare in attuazione dei propr i
impegni programmatici entro 60 giorni u n
piano nazionale di prevenzione e di lott a
'contro l'AIDS, coordinato a livello internazionale, utilizzando celermente le disponibilità finanziarie stanziate con la legge n .
109 del 1988 sia per la ricerca scientific a
sia per gli interventi direttamente sanitari ;
utilizzando altresì gli stanziamenti specifici inseriti nel bilancio del Ministero dell a
sanità ;
2) ad impiegare subito i fondi già disponibili per la ricerca scientifica sull'AIDS e d
a provvedere per una adeguata integrazione degli stessi, in modo da dare una
risposta adeguata all'AIDS e per consentire al nostro paese di partecipare attiva mente ai programmi di ricerca per il vaccino e per le cure anti-AIDS ;
3) ad attuare entro 30 giorni una specifica campagna di prevenzione anche co n
gli «interventi attivi» indicati sia dalla Con ferenza di Londra, sia dall'Organizzazion e
mondiale della sanità per contenere la dif fusione dell'infezione HIV fra i tossicodipendenti in considerazione dell'elevat o
numero di soggetti colpiti dall'infezione e
della difficoltà ad ottenere modificazion i
nei comportamenti dei soggetti ;
4) a tenere conto delle raccomandazioni dell'OMS e della Conferenza d i
Londra circa l'uso del profilattico nei rapporti sessuali a rischio ;
5) ad adottare criteri che assicurino ,
anche per il futuro, nella composizione e
nell'attività della Commissione nazional e
AIDS scelte rigorosamente basat e
sull'esperienza clinica, scientifica e professionale ;
6) a istituire strutture e centri per l'as -
26
LUGLIO
1988
sistenza medica e psicologica ai sieropositivi ed ai pazienti non ospedalizzati ;
7) a utilizzare, nell'ambito della campagna di prevenzione e informazione, l e
associazioni di volontariato, con particolare riferimento a quelle operanti tra i
gruppi più direttamente esposti al rischio ;
8) ad istituire anche in Italia, sulla
scorta dell'esperienza maturata negli altr i
paesi, un comitato presieduto dal ministr o
della Sanità, di cui facciano parte i ministr i
della pubblica istruzione, di grazia e giustizia, della difesa, del lavoro, per gli affar i
sociali e della ricerca scientifica, al fine d i
elaborare e realizzare una strategia globale per contrastare la diffusione ne l
paese di una malattia che rappresenta una
grave minaccia per la salute dei cittadini e
per la tutela delle relazioni sociali ;
9) a promuovere un'azione coordinat a
di prevenzione nelle scuole, nelle carceri e
nelle comunità di tossicodipendenti ;
10) ad intervenire in tutte le forme per
evitare discriminazione nei confronti de i
malati di AIDS e dei sieropositivi, e di chi è
sospettato essere tale, in particolare, evitando comportamenti discriminatori nelle
strutture pubbliche non giustificati d a
gravi e provate ragioni di tutela della salute; vietando schedature centralizzate dei
soggetti malati e sieropositivi ; rispettand o
nella maniera più piena la dignità e l a
riservatezza delle persone» .
(6-00053) .
«De Lorenzo, Augello, Artioli ,
Rutelli, Benevelli, Dutto ,
Facchiano, Bassi Montanari ,
Balbo, Tamino, Berselli, Rodotà, Bernasconi, Bruni Giovanni, Renzulli, Modugno ,
Procacci».
Avverto i presentatori delle mozioni D e
Lorenzo ed altri n . 1-00075, Modugno n .
1-00094, Tamino n . 1-00155, Berselli n. 1 00160, Rutelli n . 1-00161, Rodotà n . 1 00165 e Augello n . 1-00166 non insiston o
nella votazione delle rispettive mozioni .
Atti Parlamentari
— 18021 —
Camera dei Deputati
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO
Qual è il parere del Governo sulla risoluzione presentata?
MARIAPIA GARAVAGLIA, Sottosegretario
di Stato per la sanità . Signor Presidente ,
debbo una risposta all'onorevole Rutelli e
a tutti i colleghi che in sede di discussion e
sulle linee generali si erano impressionat i
— ne era rimasta impressionata anche ch i
vi parla — dalla cifra di 150 mila casi d i
AIDS ipotizzati per la fine del 1991 . Facci o
presente che dal Ministero è stato ora comunicato che dopo la cifra mancava l a
parola «sieropositivi» .
MAURO MELLINI . La situazione è migliorata ; bene !
MARIAPIA GARAVAGLIA, Sottosegretario
di Stato per la sanità . Sì, onorevole Mellini ,
perché siamo tutti informati che essere sie ropositivi non significa essere anche decisamente dei malati .
Il parere del Governo sulla risoluzion e
presentata, comunque, è favorevole .
A me toccava, ripeto, fornire all'Assemblea questa precisazione perché la stampa
stessa avrebbe potuto dare un'informazione per lo meno monca .
MARCO PANNELLA .
Era una solenne im -
becillità.
PRESIDENTE . Passiamo alle dichiarazioni di voto sulla risoluzione presentata .
Ha chiesto di parlare l 'onorevole Dutto .
Ne ha facoltà (Commenti) .
MAURO DUTTO.
Chiedo scusa ai colleghi ,
ma qualcuno ha parlato per ore nel cors o
della discussione sulle linee generali! Durante la giornata siamo riusciti a trovar e
un accordo per una risoluzione comune,
per cui credo sia opportuno, anzi sia u n
dovere, esprimere la posizione del proprio
gruppo sulla materia . Chiedo, pertanto, a i
colleghi di avere un minimo di pazienza .
La risoluzione presentata, secondo no i
repubblicani, è il primo atto significativo
del Parlamento ed ha fatto registrare —
come dicevo — un pressoché totale consenso dei gruppi a «forzare» il Governo ad
1988
un comportamento attivo e lungimirant e
per la prevenzione dell 'AIDS e per l 'assistenza a coloro che sono già stati toccat i
dalla malattia . L 'unanimità, però, no n
deve ingannare : alcuni risultati sono già
stati raggiunti, mentre altri problemi dovranno vederci impegnati in nuove batta glie .
Le dichiarazioni rese dal ministro
questa mattina preoccupano soprattutt o
per la dimensione culturale in cui vien e
inserito il problema . Lo stesso intervento
del sottosegretario Garavaglia dimostra i
dubbi esistenti sulle cifre: eppure stiam o
parlando di posizioni che dovrebber o
esprimere certezze, per lo meno sull'analisi delle situazioni di fatto . Questa mattina
il ministro ha fatto una proiezione al 1991
parlando di 150 mila casi di AIDS conclamato; nel pomeriggio il sottosegretario c i
ha parlato di 50 mila casi e stasera ci parl a
di 150 mila casi di sieropositività per i l
1991 . Vorrei sapere se questa può ma i
essere, per lo meno sul piano informativo ,
la posizione di un Governo che conosc a
esattamente la materia, che l ' abbia esplorata e che la riporti al Parlamento !
Noi sappiamo, a fronte della cifra che il
sottosegretario Garavaglia ha appena fornito all'Assemblea, cioè la cifra di 150 mil a
sieropositivi nél 1991, che si parla di 20 0
mila sieropositivi oggi, nel 1988. Chiedo ,
quindi, al sottosegretario di fare un ' altra
dichiarazione per precisare i dati a disposizione del Governo . Sulla base di quanto c i
è stato testé detto, si può pensare che i l
Governo è sicuro che i 200 mila sieroposi tivi di oggi diventeranno 150 mila nel 1991 ?
È sicuro di questo? Nel frattempo cresce ranno i casi di AIDS conclamato che gi à
adesso il Governo dice essere 2 .083, e ,
facendo una previsione, 12 mila nel 1989,
con una proiezione dì crescita da 1 a 6 !
Mi fermo qui e chiedo soltanto che s i
acquisisca, almeno su questo specific o
punto, una cultura di base che permetta d i
guardare alle attività preventive e di assistenza con un minimo di sicurezza, nonch é
di superare quel tipo di atteggiamento distratto e distaccato che è apparso ancora
essere proprio del ministro, per lo men o
nella prima parte del suo intervento .
Atti Parlamentari
-
18022 —
Camera dei Deputati
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
Vorrei in altri termini che venisse cancellata la frase «se la sono andata a cercare», a proposito della quale oggi il ministro cercava di allontanare polemiche che ,
nel corso dei mesi e delle settimane scorse ,
hanno «infestato» il rapporto tra le forz e
politiche . Mi sembra infatti che questo tip o
di atteggiamento porti a trascurare e sottovalutare il problema .
Ricordo a questo proposito la situazion e
di altri paesi dove solo una battaglia di
opinione e di informazione giornalistic a
attenta ha evitato che l'AIDS venisse considerato come un fenomeno estraneo all a
società, limitato a fasce di «diversi» —
omosessuali o tossicodipendenti — e
quindi non registrato tra i problemi che la
collettività nel suo insieme deve affrontare. Un importante libro di uno scrittor e
americano, The band is going on, ha evidenziato che per anni le autorità americane hanno guardato al fenomeno come la
polizia di Chicago guardava la lotta fr a
bande di gangster : se la sono andata a cer care, che muoiano tra di loro !
Credo che la dimostrazione dei pericoli ,
evidenziati dai sondaggi e dalle analisi più
aggiornate anche per gli eterosessuali, sia
ormai incompatibile con la politica del «s e
la sono andata a cercare» e richieda, per l e
cifre più aggiornate e consistenti fornite
dalle organizzazioni scientifiche internazionali, un intervento sistematico e molt o
vasto .
Con la risoluzione presentata e con i l
dibattito parlamentare che si è svolto possiamo dire che da oggi la situazione pu ò
cambiare e che il Governo dimostra l a
volontà di intervenire non solo con il pian o
sanitario nazionale, ma anche con u n
piano anti-AIDS che dovrebbe essere elaborato entro 60 giorni, così come recita l a
risoluzione .
Prima di concludere vorrei formulare
una sola osservazione del gruppo repubblicano in ordine alla risoluzione presentata e firmata anche dal sottoscritto .
Laddove si parla di sostegni alle associazioni che si occupano del problema dell a
informazione e della prevenzion e
dell'AIDS si fa riferimento ad associazioni
di volontariato . Noi avremmo voluto, vice-
versa, che si parlasse di associazioni volon taristiche e senza fini di lucro, proprio per
far sì che tutti coloro che prendono l'iniziativa di battersi a favore dell'informazione, con la volontà di intervenire seria mente sul problema, abbiano la possibilit à
di essere sostenuti e finanziati per l'attività
che svolgono .
Al contrario, sembra che si voglia ripercorrere la strada degli specialisti del volon tariato e della carità, mentre riteniamo ch e
in questo caso il problema sia di diversa
natura.
Per concludere, vorrei sottolineare l'importanza della partecipazione dell 'Italia
allo scambio di informazioni e alla ricerc a
internazionale .
Non poniamo il problema della spesa ,
perché sarebbe ridicolo pensare a limiti d i
questo genere di fronte ad un pericolo così
immanente e di tali dimensioni nei con fronti della società di oggi e del domani .
Chiediamo che si operi seriamente, mentre
dobbiamo dire che di impreparazione in torno a noi ce ne è fin troppa ed in quest o
mio giudizio coinvolgo anche le istituzioni .
Infine consideriamo di estrema importanza l'istituzione del comitato di coordinamento tra ministeri, così come vien e
richiesto nella risoluzione presentata .
Siamo convinti, infatti, che solo coralità e
sinergie nell'intervento del Governo potranno in qualche modo far sì che tutt i
abbiano la sicurezza che è stato fatto tutt o
nel nostro paese per evitare che quest a
malattia dilaghi ulteriormente e colpisc a
le giovani generazioni (Applausi dei depu-
tati del gruppo del PRI) .
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per
dichiarazione di voto l'onorevole Rutelli .
Ne ha facoltà .
FRANCESCO RUTELLI . Signor Presi dente, il nostro gruppo voterà a favore
della risoluzione presentata perché siam o
fermamente convinti della necessità d i
aprire una pagina nuova dopo quella cata strofica di cui fin qui il Governo nel suo
insieme e i ministri della sanità si sono res i
protagonisti .
Atti Parlamentari
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Camera dei Deputati
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO
Il ministro Donat-Cattin nella sua scom posta e confusa replica (mi spiace che no n
sia presente ora sui banchi del Governo) h a
commesso un gravissimo ...
PRESIDENTE . Onorevoli colleghi ,
l'onorevole Rutelli sta rivolgendosi al Governo e quindi ha il diritto di essere ascoltato .
FRANCESCO RUTELLI . Il Governo ha
fatto un brutto «scivolone» e purtroppo l a
correzione che ora l'onorevole Garavagli a
in qualità di sottosegretario ha voluto fornire sta a dimostrare che — come spess o
avviene — il tacon è molto peggior del buso
che si vuole rattoppare . Ma ritornerò s u
questa incredibile vicenda prima di concludere il mio intervento .
MARIAPIA GARAVAGLIA, Sottosegretario
di Stato per la sanità. Tu sai qual è la percentuale di uscita dalla sieropositività?
FRANCESCO RUTELLI . Io dirò quello ch e
penso, poi se crede replicherà .
PRESIDENTE . Onorevole Rutelli, lei st a
svolgendo una dichiarazione di voto . Se i l
Governo interviene, si riapre il dibattito e
non credo che sia il caso.
FRANCESCO
RUTELLI . A me non dispia-
cerebbe .
PRESIDENTE . Onorevole Rutelli, l a
prego di concludere la sua dichiarazion e
di voto.
FRANCESCO RUTELLI . Noi salutiamo pomitivamente la conclusione della discussione sulle mozioni concernenti l'AIDS.
Abbiamo sottoscritto la risoluzione unitaria che è stata presentata e vorrei dar e
atto dell 'impegno dei colleghi (in particolare del collega De Lorenzo, del grupp o
liberale) che nel febbraio di quest'anno ,
insieme ai deputati del gruppo federalist a
europeo, presentarono una mozione, adot tata successivamente come testo base dell a
risoluzione che oggi mi auguro verrà votata all'unanimità dalla Camera.
198 8
Questa decisione per noi suona come
chiarissima sconfessione per l'inerzia e
l 'inettitudine del Governo in questa mate ria .
Voglio sottolineare tra gli aspetti impor tanti recepiti nella risoluzione (oltre al
contenuto integrale della mozione presentata dai colleghi De Lorenzo, Artioli, Rutelli, Benevelli ed altri nel febbraio scorso)
anche le parti della mozione radicale sulla
campagna di informazione nelle scuole e
nelle carceri, nonchè sulla composizione
della famigerata commissione per la lott a
all'AIDS .
La definisco così a seguito dell 'incredibile, inconcepibile esclusione del professor Aiuti, che aveva ed ha la sola colp a
di dire quello che pensa, nelle sedi scienti fiche ed anche in quelle in cui è chiamato a
fornire quelle informazioni che il Govern o
non ha voluto dare irresponsabilmente pe r
tre lunghi anni, cioè da quando — lo vogli o
ricordare — una delegazione del partit o
radicale (era l' estate del 1985), guidata dal
segretario Giovanni Negri, si recò dal mini stro dela sanità del l'epoca per chiedere un
piano d'informazione e di azione urgente
per la lotta all'AIDS.
Debbo rispondere, onorevole Garavaglia, ministro Galloni, ad alcune affermazioni rese del ministro Donat-Cattin nell a
sua replica . Egli ha ritenuto di aprire l a
sua replica affermando : «Guardate ch e
l'AIDS può essere un grande affare» . È
questo, se volete, il primo polo delle contraddizioni che hanno contrassegnat o
tutta la replica del ministro . Infatti ,
quando egli ha elencato il numero dei post i
letto che sarà necessario creare ex novo
(stravolgendo i piani del servizio sanitario
nazionale per far fronte alle necessità d i
ricovero, anche nelle ipotesi più prudenziali rispetto all'espansione della sindrom e
da immunodeficienza acquisita), ha dovuto prendere atto dei costi del l'AIDS (ch e
risultano aggravati proprio a caus a
dall'inerzia del Governo in tutti questi
anni) .
Il ministro, a mio avviso con eccezional e
sfrontatezza, ha voluto dire testualment e
che il professor Aiuti impediva materialmente il funzionamento di quella Commis-
Atti Parlamentari
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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
sione. Non voglio fare commenti su quest a
dichiarazione, il cui equilibrio si definisc e
da solo . Il ministro ha voluto far ricorso
(per minimizzare — anche in questo caso
contraddittoriamente — le statistiche, ch e
invece avrebbe successivamente esaltat o
sbagliando nelle sue conclusioni) ai dati
della conferenza di Londra che danno il
nostro paese al settimo posto, quando l'ul tima conferenza di Stoccolma sottoline a
l'espansione gravissima della sindrom e
nel nostro paese ; ha voluto — lui che si è
vantato di essere tanto decisionista — trin cerarsi (per il mancato invio della lettera d i
informazione sull'AIDS a tutte le famigli e
italiane) dietro la scusa che «quella lettera
l' hanno voluta rivedere tutti» . E una lettera che è pronta dal settembre del 1987 ed
anche se avesse dovuto farla vedere ad
altre centomila persone, avrebbe potut o
inviarla e farla recapitare assai prima d i
quanto oggi non sarete in grado di fare .
Ancora, il ministro ha parlato della que stione dei preservativi (sono però lieto che
abbia usato questo termine in quest'aula, e
gliene do atto) dimenticando — nell ' insistere sulla loro inefficacia e non affidabilità — che in Svezia ed in Norvegia (come è
stato reso noto al termine della conferenz a
di Stoccolma) l'autorità pubblica ha distribuito preservativi agli studenti nell'ultimo
giorno di scuola, prima della partenza pe r
le vacanze, dando in tal modo un chiaro
segnale, nel senso che questo oggi rappre senta l'unico strumento di prevenzione d i
cui disponiamo .
Il ministro ha voluto altresì insistere su l
fatto che noi chiederemmo le sue dimissioni o vorremmo fosse messo in mora
perché è cattolico lui, e laici o laicisti noi ,
alla ricerca di nuovi demoni o demonietti.
Noi richiamiamo il ministro alle sue responsabilità di governo e non alle sue con vinzioni di cittadino e di credente ; lo richiamiamo alle sue carenze ed inadeguatezze, ai ritardi e alle colpevoli omission i
che hanno favorito in questo periodo non
la lotta all'AIDS, ma purtroppo l'incremento della sua diffusione .
Il ministro ha fatto uno scivolone dichia rando nel suo intervento (devo dire ch e
tutti noi ci avevamo creduto, ma alcuni
Camera dei Deputat i
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LUGLIO
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colleghi, e il collega Pannella in particolare, mi hanno fatto notare che si trattav a
di una castroneria) che una proiezione non
già del numero dei sieropositivi, bensì d i
quello dei malati conclamati di AIDS, che il
Ministero della sanità presenta oggi all a
Camera dei deputati, prevede un numer o
di 150 mila malati di AIDS, in Italia, all a
fine del 1991, a fronte (e lo segnalo ai colleghi) dei circa 2 mila malati di oggi .
Questa assoluta bestialità, detta a conclusione di un intervento che voleva rassicurare il Parlamento circa la credibilit à
degli strumenti di conoscenza, dell'azione
di informazione, di prevenzione e di lott a
da parte del Governo, è stata corretta co n
un'ulteriore scivolone della collega Gara vaglia. Nel tentativo comprensibile (pe r
carità!) dal punto di vista umano e fors e
anche dal punto di vista politico — di sal vare il ministro da questa pessima figura ,
l'onorevole Garavaglia ha detto che quell a
cifra non era riferita agli ammalati d i
AIDS, ma ai sieropositivi. Il fatto è che ,
nella sua stessa relazione il ministro ci
aveva detto che oggi, in Italia, i sieropositivi sono 200 mila; se ne dovrebbe dedurre ,
quindi, che l'AIDS e la sieropositività dimi nuiranno in Italia (e sarebbe l'unico caso a l
mondo), anzichè aumentare, come è pur troppo prevedibile, nei prossimi due o tr e
anni, per la pura e semplice proiezione, s e
non geometrica, per lo meno aritmetica
delle cifre .
Devo dire che il quadro desolante e scon solante che il Governo complessivament e
(e, in particolare, il Ministero della sanità )
ci offre al termine di questo dibattito è
temperato proprio dalla conclusione de l
dibattito stesso. Auspichiamo che venga
approvata all'unanimità la risoluzione D e
Lorenzo n. 6-00053 che recepisce le propo ste, le denunce, l'insoddisfazione e le proposte concrete dei gruppi che, all 'intern o
della maggioranza e dall 'opposizione, s i
sono battuti per un'autentica riforma della
politica del Governo e del nostro paese in
questa materia .
Mi auguro che su queste basi da doman i
si cambi strada! Mi auguro che il ministr o
Donat-Cattin tenga conto anche di quest e
osservazioni, senza la saccenteria ed il di-
Atti Parlamentari
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Camera dei Deputat i
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
sprezzo con il quale ha trattato oggi, d i
nuovo, le forze dell 'opposizione ; mi auguro che ne voglia tener conto fin d a
domani, anche personalmente e per rispetto delle sue responsabilità (Applaus i
dei deputati dei gruppi federalista europeo ,
della sinistra indipendente, verde e di democrazia proletaria) .
PRESIDENTE . Ha chiesto di parlare per
dichiarazione di voto l 'onorevole Bassi
Montanari . Ne ha facoltà .
BASSI MONTANARI. Signo r
Presidente, colleghi, nel mio intervento ,
che sarà molto breve, reputo necessari o
ribadire un dato positivo : di fronte all a
replica svolta dal ministro Donat Catti n
questa mattina, la Camera dei deputati h a
elaborato e propone un documento comune, la risoluzione De Lorenzo n . 600053 . Tale risoluzione, proprio perch é
frutto della partecipazione e del contributo di forze diverse, dà luogo ad alcun e
perplessità, in alcune sue parti e sotto cert i
aspetti, nelle singole forze che hanno partecipato alla sua elaborazione .
Sostanzialmente, però, essa testimoni a
un accordo che deve essere rimarcato
come positivo, a fronte di una serie di
affermazioni, che anche questa mattina il
ministro ha fatto, nelle quali egli ribadisce
un suo taglio ed una sua impostazione ch e
non è condivisa nè dalle Commissioni di
merito nè dal l 'Assemblea . Le sue afferma zioni non vengono condivise perché non
attengono ai problemi reali posti sul tap peto, ma ricalcano alcune considerazion i
dettate da una cultura, da un retroterra e
da una ideologia che permangono e son o
alle spalle del ministro stesso .
Voglio rassicurare il ministro, che non è
presente in questo momento in aula, ch e
non esiste alcun pregidizio ideologico nei
suoi confronti. Debbo dire che io, personalmente, ma anche il gruppo che rappre sento, e credo tutta la Camera, non riteniamo che un cattolico non possa coprir e
l'incarico di ministro e, in particolare, no n
possa rivestire quello di ministro della sanità . Pensiamo però che un ministro non
FRANCA
possa porre la propria ideologia come cornice di una serie di provvedimenti da pren dere né possa porre come obiettivi strategici finalità legate alle sue credenze perso nali.
Va benissimo la battaglia personale e
culturale che egli può sostenere come per sona ; ci possono essere questioni più o
meno condivisibili, e se ne può discutere ,
ma sempre a livello personale e culturale ,
non a livello di responsabilità ministeriale .
Per quanto riguarda il volontariato, a l
quale il ministro si è riferito questa mattina in modo provocatorio, ritengo opportune alcune puntualizzazioni . Il ministro
dubita che certe organizzazioni di volonta riato siano effettivamente tali, in quanto, a
suo giudizio, tollerano pratiche che sono a
rischio . Penso che non si possa esprimere
un simile giudizio .
La risoluzione prevede l'utilizzo delle
associazioni di volontariato, al fine di svol gere un'informazione presso la popolazione che vive in concretezza determinat i
problemi, ma non credo che essa si riferisca a tutte le associazioni di volontariat o
e nemmeno al ruolo che devono svolgere i n
sostituzione dello Stato . Noi pensiamo che
il volontariato debba agire in integrazione
con l'apparato statale, ma soprattutto ho
in mente delle associazioni (criticat e
questa mattina dal ministro) che, proprio
perché rappresentano gli interessi dell e
categorie più coinvolte nel problema, possono porre in essere forme di comunicazione e di informazione reale .
Si potrebbe dire molto in ordine a quest o
tema, ma voglio terminare qui il mio intervento, in quanto il dibattito dovrà inevitabilmente proseguire in altre sedi .
Vorrei solo sottolineare che di fronte a d
una impostazione un po' ideologica de l
problema, si è avuta una risposta unitaria e
razionale — pur con delle sfumature diverse — che rappresenta il presuppost o
per un intervento produttivo e fattivo (Ap-
plausi dei deputati del gruppo verde) .
PRESIDENTE . Ha chiesto di parlare per
dichiarazione di voto l'onorevole Tamino .
Ne ha facoltà .
Atti Parlamentari
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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
GIANNI TAMINO.
Signor Presidente, sar ò
molto breve in quanto i colleghi che m i
hanno preceduto hanno chiarito in maniera efficace sia il modo con il quale si è
giunti a questa risoluzione unitaria — ch e
mi auguro sarà votata al l'unanimità dall a
Camera — sia gli aspri contrasti che s i
sono registrati nel passato in ordine a
questo tema e la cui risonanza abbiam o
avvertito nella replica di questa mattin a
del ministro .
In particolare voglio sottolineare com e
all'interno di questa risoluzione vi sian o
dei punti innovativi . Vi è non solo il riconoscimento dell'importanza di un'adeguata campagna di informazione e di una
adeguata azione preventiva, ma anche il
riconoscimento della necessità — fino a d
ora non avvertita — di diffondere l 'uso
del profilattico nei rapporti sessuali a rischio. Nel documento unitario sono con tenuti anche riferimenti ad interventi specifici nell'ambito dei tossicodipendenti . Si
fa infatti esplicito riferimento agli inter venti attivi, indicati nella conferenza d i
Londra e dall 'Organizzazione mondial e
della sanità, che prevedono anche l'utilizzo delle siringhe monouso, che il Ministero della sanità non ha ancora omologato. Mi auguro perciò che questa risoluzione serva anche ad accelerare i temp i
dell 'omologazione, necessaria per commercializzare tali siringhe (che dovrebbero sostituire quelle vecchie, che son o
usate più volte ed abbandonate dappertutto, con grave pericolo soprattutto per i
bambini). Con le siringhe monouso potremo sicuramente eliminare rischi di
questo tipo .
Un altro punto qualificante di quest a
risoluzione sta nell'aver riconosciut o
l'azione svolta dalle associazioni di volontariato e quindi la necessità di coinvolgerle. A questo proposito devo dire, com e
hanno sottolineato i colleghi che mi hann o
preceduto, che il ministro oggi ha voluto
contrapporre, con un'ottica abbastanza limitata, la posizione delle sinistre rispett o
al volontariato delle associazioni cattoliche sul problema dell'aborto, alla posizione delle stesse sinistre rispetto al volon tariato sul problema dell'AIDS, quasi che
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LUGLIO
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volessimo fare delle discriminazioni tra i
vari tipi di volontariato . Non è assoluta mente questo il problema . Il volontariat o
ha una sua validità ed efficacia, a prescin dere dal fatto che se ne condividano o
meno l'ideologia e l'orientamento . La differenza sta nell'utilizzo del volontariato i n
sostituzione delle attività specifiche dei la voratori ed in difformità dalle norme vi genti. Noi affermiamo invece che, pe r
quanto riguarda l'utilizzazione nell'ambito delle campagne di informazione e
nell'intervento diretto ad una seria prevenzione, le associazioni del volontariato son o
essenziali. Diciamo ciò alla luce dei fatti ,
giacché vi è una gestione fallimentare de l
fenomeno da parte del Ministero della sanità, visto che in Italia, dove la malattia si è
diffusa più tardi, vi è stato un increment o
dei malati molto più alto rispetto agli altri
paesi del mondo occidentale .
In compenso però, anche per merit o
delle associazioni di volontariato, vi è stata
una ridotta diffusione rispetto agli altr i
paesi occidentali della malattia tra gl i
omosessuali. Ciò è dovuto proprio al tipo d i
autorganizzazione in forme di sel f -help
adottato dagli omosessuali attraverso l e
loro associazioni, nonché a forme di volon tariato da parte anche di non omosessual i
a favore di quella categoria (che in ta l
modo, ripeto, non ha fatto registrare in
Italia quell 'incremento della malattia verificatosi altrove) .
Si tratta quindi di un riconosciment o
che si basa sui fatti . Voglio precisare, in
replica a ciò che oggi il ministro ci h a
detto, che noi non facciamo il processo alle
ideologie o alle intenzioni, ma analizziam o
i fatti ed i risultati ottenuti, risultati che ,
per quanto riguarda il ministro della sani tà, sono fallimentari . Questo era il sens o
delle nostre critiche.
L'ultimo punto che voglio sottolineare
riguarda l ' inserimento in questa risoluzione dell 'intenzione di impedire qualunque forma di discriminazione nei con fronti di malati e di sieropositivi, evitand o
ogni tipo di schedatura centralizzata di tali
soggetti . Di fatto, tuttavia, qualcun o
nell'ambito del Governo ha già iniziato
un'azione in questo senso; mi auguro che,
Atti Parlamentari
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Camera dei Deputati
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
dopo l'approvazione della risoluzione i n
esame, qualunque iniziativa già intrapres a
in questo settore cessi immediatamente e
che non continuino le attività in contrast o
con quanto sarà votato (spero unanimamente) tra pochi minuti dall'Assemblea
(Applausi dei deputati del gruppo di democrazia proletaria) .
PRESIDENTE . Ha chiesto di parlare ,
per dichiarazione di voto, l ' onorevole Berselli . Ne ha facoltà .
BERSELLI . Onorevole Presi dente, onorevoli colleghi, noi del gruppo
del Movimento sociale italiano non abbiamo la presunzione di credere che i n
Italia si possa da soli risolvere il problema
dell'AIDS.
Tuttavia pretenderemmo di non cader e
nel ridicolo . Quando si parla di informazione, ci si rende conto immediatamente ,
anche dopo aver seguito questo dibattito ,
del fatto che il più disinformato sia proprio il ministro della sanità . Quest'ultim o
confonde, più o meno volontariamente, i l
numero dei malati di AIDS con quello de i
sieropositivi .
Purtroppo — questa è la verità — l'Italia
è al primo posto in Europa per presenza d i
sieropositivi e all'ultimo per quanto riguarda le misure di prevenzione della ma lattia. Noi abbiamo aderito, insieme a tutt i
gli altri gruppi di questa Camera, alla sottoscrizione della risoluzione presentat a
perché siamo convinti che, almeno i n
questo momento, qualcosa possa finalmente essere fatto . Ci rendiamo però cont o
che, se è vero che il problema dell 'AIDS
assume un rilievo che travalica i poteri e i
compiti del Parlamento — perché indubbiamente la scienza medica internazional e
non è stata in grado, almeno fino ad ora, d i
far fronte all 'emergenza AIDS —, è altrettanto vero che in Italia quel poco che s i
sarebbe potuto fare non è stato realizzato .
In particolare noi sosteniamo e lamentiamo che l ' arretratezza della ricerc a
dell'industria farmaceutica nazionale rappresenta un aspetto del quale noi facciamo
FILIPPO
grande carico alla responsabilità del Governo .
Il problema della arretratezza nella ricerca, per quanto riguarda il compart o
dell'industria farmaceutica, trae la propria origine nella mancanza di brevettabilità dei prodotti medicinali in questi ultim i
decenni, in un regime penalizzante d i
prezzi imposti e comunque in una scarsa
coordinazione tra centri universitari e privati.
In sostanza, in Italia non è stato fatt o
quanto invece è stato compiuto da moltissimo tempo all'estero . Noi riteniamo ch e
nel nostro paese (quanto meno a livello d i
informazione) si sarebbe dovuto fare ci ò
che è in atto in tutti i paesi europei almen o
per quanto riguarda alcune misure di carattere di assoluta urgenza . Per questo
siamo disponibili (e vorremmo che ciò accadesse realmente) ad approvare misure
eccezionali per la lotta alla tossicodipendenza ed alla diffusione delle droghe pesanti . Quando leggiamo, ad esempio nell a
mozione Modugno n . 1-00094, che il 64, 8
per cento dei malati di AIDS è costituit o
dalla categoria a rischio dei tossicodipendenti, ci rendiamo conto come il problem a
in questione non possa essere risolto co n
l'adozione magari di una siringa monouso
o distribuendo agli italiani, attraverso l e
macchinette automatiche, i profilattici .
Noi crediamo che se il problema ha tal e
consistenza (e in realtà assume realment e
questo rilievo) debba essere risolto, com e
si suoi dire, a monte : non intervenendo co n
la distribuzione automatica dei profilattici, non con le siringhe monouso, ma cer cando di affrontare seriamente i problem i
connessi alla tossicodipendenza .
Occorre varare una nuova normativa ,
estremamente punitiva, e molto pesant e
nei confronti dei responsabili del grand e
spaccio di stupefacenti, adottando inoltr e
le misure necessarie per il recupero de i
tossicodipendenti .
Il collega che mi ha preceduto ha fatt o
riferimento alle associazioni di volontariato ; purtroppo a ragione . Dico purtroppo perché ci troviamo di fronte a dell e
associazioni di volontariato appunto che
suppliscono all 'inerzia dello Stato.
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Camera dei Deputat i
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Per quanto concerne il recupero dei tos sicodipendenti, non disponiamo di unit à
sanitarie locali che facciano il loro dovere ,
ma ci dobbiamo affidare anche in quest o
caso ad iniziative volontaristiche, encomiabili finché si vuole, ma lasciate all'impulso dei privati, come quello di Vincenz o
Muccioli a San Patrignano .
È quindi lo Stato che latita in tutte le sue
articolazioni, centrali e periferiche ; è lo
Stato che non fa il proprio dovere !
Per questo, il nostro gruppo, nel dare il
proprio contributo all 'approvazione dell a
risoluzione unitariamente presentat a
dalla forze parlamentari, si ritiene libero ,
da oggi in poi, di portare avanti numeros e
altre iniziative ritenute necessarie, anzi indispensabili, per cercare in qualche modo
di contribuire a debellare quella che è stat a
definita la peste degli anni ' 80, '90 e forse
del 2000 .
Noi siamo convinti che sia indispensabile creare in ogni istituto carcerario l a
figura del consulente medico infettivolog o
e vitrologo, che abbia i poteri propri de l
pubblico ufficiale sanitario. Siamo altresì
convinti che si debba pervenire all'istituzione di nuovi organi di coordinamento e
promozione della ricerca biologia e farmaceutica .
Al di là di quanto ci prefiggiamo sotto scrivendo, e mi auguro approvand o
all' unanimità, questa risoluzione unitaria mente presentata, ogni gruppo responsabile presente in Parlamento dovrà fars i
carico di tutte le altre iniziative collateral i
per cercare di contribuire a portare avant i
nel nostro paese questa importante batta glia di civiltà che deve trovarci tutti unit i
per risolvere in qualche modo il gravissimo problema del l'AIDS che, tuttavia, h a
alle proprie spalle l'ancor più grave problema rappresentato dalla tossicodipendenza nel nostro paese (Applausi dei deputati del gruppo del Movimento sociale italiano-destra nazionale) .
PRESIDENTE . Ha chiesto di parlare per
dichiarazione di voto l 'onorevole Benevelli . Ne ha facoltà .
onorevoli colleghi, nel dichiarare il vot o
favorevole del gruppo comunista sulla risoluzione unitariamente presentata da i
vari gruppi parlamentari, aggiungo ch e
riconosciamo grande rilevanza a quest o
documento, che è frutto severo e responsabile del Parlamento, che si è confrontato, nel corso della discussione ed anch e
nei mesi precedenti, con una question e
inquietante, di grande gravità, che costituisce una sfida alla organizzazione de i
servizi della sanità, all'organizzazione ci vile in tutti i paesi del mondo, in particolare del mondo occidentale .
La risoluzione unitaria sottolinea co n
forza la necessità di un grande impegno i n
direzione delle attività di prevenzione, ne l
rispetto dei diritti dei cittadini . Il grupp o
comunista voterà questa risoluzione . Ess a
contiene princìpi ed impegni che condivi diamo profondamente, anche se manteniamo un giudizio fortemente preoccupato e negativo su ciò che non è stato fatt o
in tutti questi anni, in ragione di una
gestione che è stata volutamente molto
personalistica e che, forse anche per questo, non ha consentito di valorizzare l a
complessità degli interventi e delle iniziative che insieme, in modo sinergico oltre
che autonomo, possono invece condurre a
migliori livelli di attrezzature a disposizione delle giovani generazioni di fronte a
questa grande minaccia .
È per le ragioni che ho detto che, nono stante la replica del ministro della sanità
che abbiamo ascoltato questa mattina, no nostante i toni', le argomentazioni e gli ele menti da lui portati, ci sentiamo, insieme a
tutti i gruppi che voterenno a favore d i
questa risoluzione, di riconfermare il nostro impegno, nonché la fiducia e il mandato ad un Governo che sia finalment e
sulla materia davvero serio, responsabil e
ed autorevole, affinché sia possibile combattere con efficacia una vicenda dagli
aspetti così inquietanti e così drammatici .
E una sfida per tutti noi ed anche per i l
futuro della nostra società e della qualit à
dei rapporti tra le persone (Applausi de i
deputati del gruppo del PCI) .
BENEVELLI . Signor Presidente,
PRESIDENTE . Ha chiesto di parlare per
LUIGI
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dichiarazione di voto l 'onorevole De Lorenzo . Ne ha facoltà.
DE LORENZO . Signor Presi dente, la mia non è una dichiarazione d i
voto, bensì una brevissima considerazione .
Devo esprimere il pieno consenso del nostro gruppo non solo nei confronti d i
questa risoluzione unitaria, che è il risultato di . uno sforzo di tutto il Parlamento,
della maggioranza e dell'opposizione, m a
anche nei confronti del contributo positivo
apportato dal gruppo della democrazi a
cristiana che, differenziandosi dalla posizione assunta dal proprio ministro, ha for nito oggi al paese una prima risposta posi tiva al gravissimo problema dell'AIDS .
Oggi il Parlamento testimonia una serietà ed offre un contributo che rappresen teranno un'inversione di tendenza rispett o
al modo con cui finora è stato affrontato il
problema dell'AIDS . Che fosse grav e
questo problema lo ha dismostrato oggi i l
nostro Donat-Cattin, fornendo cifre che
non sempre sono state coerenti con l a
verità dei fatti . Sottolineando la necessit à
di migliaia di miliardi, in futuro, per raggiungere la cifra di 30-35 mila posti letto e
parlando di 12-14 mila malati di AIDS, egli
ha dimostrato quanto fosse giusto l'atteggiamento assunto da chi, come me e come
tanti altri, in questo Parlamento e fuori d i
qui, ha insistito affinché dell 'AIDS si parlasse non soltanto genericamente, ma pe r
fornire indirizzi importanti .
Questo contributo che oggi proviene d a
tutti i gruppi del Parlamento va a rafforzare una posizione che era già propria de l
Governo . Il piano AIDS, che era stato inse rito, su proposta del gruppo liberale, ne l
programma del Presidente del Consiglio ,
non aveva avuto finora alcuno sviluppo .
Oggi, invece, si registra un grande salto d i
qualità : si passa dalla commissione press o
il Ministero della sanità, con la partecipazione di funzionari di ministeri, ad u n
livello di responsabilità politica diversa .
Tutto il Parlamento — e non soltanto u n
parlamentare liberale — ha ritenuto ch e
fosse necessario elevare il livello di respon sabilità ed affidare ai ministri il compito d i
programmare una campagna contro
FRANCESCO
l'AIDS, che deve avere la stessa valenza
politica della lotta contro il terrorismo .
Non so quanto il ministro della sanità sia
convinto dell'adesione data a questo docu mento unitario; tuttavia, devo dare att o
all'onorevole Garavaglia di aver sostenut o
questo sforzo del Parlamento . Se il Governo attuerà gli indirizzi, puntuali e precisi, contenuti nella risoluzione unitaria,
non solo compierà un atto di rispetto vers o
il Parlamento, ma dimostrerà anche coerenza con i programmi predisposti da l
Presidente del Consiglio, il quale ritengo
che debba necessariamente interessarsi d i
tale vicenda .
Qui non si tratta — e concludo — di far e
differenze tra ministri cattolici o laici : u n
ministro è buono o cattivo indipendente mente dalla sua ideologia . In questo caso ,
si tratta di essere ministri responsabili, di
collaborare e di coordinare le iniziative
(non solo a livello governativo), co n
l'umiltà che un rappresentante del Governo deve avere per tenere in considerazione le istanze provenienti dal Parlamento .
Sono convinto che il problema sia molt o
serio ed abbia una portata internazionale ;
la ricerca scientifica deve essere potenziata e la nostra mozione contiene un riferimento molto preciso al riguardo . Bisogna collaborare agli sforzi compiut i
dalla scienza di tutto il mondo . Rappresenta un atto di responsabilità quello com piuto oggi finalmente dall'Italia (dopo l e
mozioni presentate dal Parlamento), consistente nella volontà espressa dal ministro
di aderire al gruppo di lavoro internazionale che ha per obiettivo quello di giunger e
alla scoperta di un vaccino .
Dobbiamo compiere sforzi anche a li vello internazionale ; se lo faremo, daremo
un contributo di civiltà corrispondent e
alla tradizione del nostro paese .
PRESIDENTE . Ha chiesto di parlare per
dichiarazione di voto l'onorevole Artioli .
Ne ha facoltà .
ARTIOLI . Signor Presidente ,
colleghi, signor rappresentante del Governo, nel dichiarare il voto favorevole del
ROSSELLA
Atti Parlamentari
—
18030 —
Camera dei Deputat i
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
gruppo socialista su una risoluzione ch e
reca le firme dei rappresentanti di tutti i
gruppi presenti in quest'aula e nell'esprimere la nostra soddisfazione in tal senso ,
devo dire che, come gruppo socialista, c i
siamo esentati dal criminalizzare il ministro Donat-Cattin. Mi sembrerebbe, infatti ,
di compiere quasi una violenza di gruppo ,
che nelle dichiarazioni di voto dei collegh i
che mi hanno preceduto mi pare sia stat a
lo sport preferito . Dico questo in quant o
preferisco attaccare un ministro che abbi a
tra l'altro, il supporto del proprio grupp o
di appartenenza .
L'esito del dibattito mi sembra dimostri (questo lo dico in termini critici ed a l
tempo stesso positivi) che vi è stato u n
terreno parrallelo sul quale si sono confrontate le forze politiche, senza strumentalizzazioni. E mi auguro che ciò no n
si verifichi né da parte di taluni singoli
deputati, né da parte di qualche grupp o
politico, in quanto ognuno ha dato il su o
contributo alla stesura della risoluzione
unitaria .
Sull'altro versante di questo terreno parallelo si trova il ministro, che sembr a
voler ancora circondare problemi e problematiche relativi ad argomenti tanto im portanti (come le mozioni sulla vita e ,
senza dubbio, quelle sull'AIDS) di lacci e
lacciuoli moralistici ed ideologici, ch e
nulla hanno a che fare con il nostro dibattito e tanto meno con il senso di responsabilità che ha contraddistinto tutti i gruppi ,
al di là delle proprie posizioni, al fine d i
avvicinarsi e di affrontare il problem a
dell'AIDS in termini correnti dal punto di
vista sanitario e culturale .
Ritengo che i cittadini abbiano bisogn o
non di vane elucubrazioni intorno ad u n
tavolo in ordine a principi di caratter e
astratto, bensì delle iniziative che il Governo e le forze politiche intendono mettere in cantiere per arrestare il dilagare d i
questa sindrome . Tutto ciò è stato fatt o
attraverso un richiamo al Governo, contenuto nella risoluzione, affinché i fondi pe r
la ricerca non diventino residui passiv i
(forse siamo troppo abituati a questo ne l
nostro paese) e affinché sia potenziata ,
attraverso l'informazione, la prevenzione,
che rappresenta la vera ed attualment e
unica cura contro tale malattia .
Mi auguro che non sia un caso (ma se lo è
si tratta di un caso fortunato) che propri o
questa sera sulla rete della RAI, se no n
vado errata, inizi il famoso spot sull'AIDS ,
che ha tenuto occupate le diplomazie dell a
RAI-TV e del Governo con riferiment o
all'uso di questa o di quella parola, e ch e
forse è arrivato troppo in ritardo rispett o
al dilagare della malattia, al di là dell e
cifre, a volte contraddittorie che ci vengono fornite .
E proprio con questo spirito costruttivo
che chiediamo che si volti pagina e che, d a
parte del ministro e delle forze politiche,
non si continui sulla scia di parallelismi su i
quali forse non si realizzeranno mai convergenze di tipo moroteo . Forse in questo
modo riusciremo ad affrontare il problema in termini concreti e costruttivi .
Ritengo che la risoluzione presentata sia i l
primo passo in tale direzione (Appalusi de i
deputati del gruppo del PSI) .
PRESIDENTE . Ha chiesto di parlare pe r
dichiarazione di voto l'onorevole Balbo .
Ne ha facoltà .
LAURA BALBO . Signor Presidente, colleghi e colleghe, rappresentanti del Governo anch'io, come la collega Artioli, volevo rilevare la coincidenza del fatto che ,
mentre noi concludiamo questo dibattito ,
prende avvio la campagna informativa
della RAI-TV che manderà in onda gli spot
sull'AIDS. Ritengo sia importante non con siderare sufficiente questo risultato, a l
quale del resto si arriva con due anni d i
ritardo rispetto ad altri paesi .
I temi sui quali la risoluzione presentat a
da tutti i gruppi della Camera impegna i l
Governo coprono una gamma di question i
molto ampia . In primo luogo l'informazione con funzione preventiva, che è da
tutti riconosciuta come un momento essenziale nella lotta all'AIDS ; ma molti altr i
sono i temi importanti ed io vorrei sottolinearne alcuni che non sono stato molt o
facilmente inclusi nella risoluzione . Vi
sono poi una serie di altre questioni ch e
non abbiamo toccato, anche perché forse
Atti Parlamentari
— 18031 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
non ci si poteva occupare di tutto . Conclu dendo questo dibattito, mi sembra comunque più utile parlare delle cose ch e
rimangono ancora da fare e per le quali c i
impegnamo di agire in futuro, piuttost o
che soffermarsi su quanto è ormai acquisito .
È stata accolta con una certa difficoltà
l'idea che tutto il settore della riservatezza
e della tutela dei diritti del cittadino malat o
o sieropositivo dovesse essere al centro de l
nostro impegno e della nostra attenzione .
Di fronte a problemi sanitari molto drammatici può sembrare che questa sia una
questione di minore rilievo. Per il nostro
gruppo, com'è emerso da molti interventi e
come abbiamo avuto modo di affermare i n
passato, essa è invece una questione centrale, perché tocca un problema fonda mentale: il non facile equilibrio tra l'esigenza di rispettare i diritti del singolo,
anche in presenza di una situazione dram matica, grave e minacciosa, e l'esigenza d i
gestione della malattia e di efficienza ; esigenza quest'ultima che si muove su un ter reno assai delicato sul piano etico e su
quello dei diritti fondamentali . Lo schierarsi con forza contro ogni ipotesi di sche datura o di controlli centralizzati (com e
facciamo con questa risoluzione), riteng o
sia una acquisizione importante rispett o
alla quale non dovremo mai fare marci a
indietro.
Un altro punto affrontato nella risoluzione (che d 'altronde è già stato richiamato) sottolinea il ruolo delle associazion i
di volontariato . Più che sulla questione in
sé abbiamo discusso sul termine . Con i l
termine associazioni di volontariato inten diamo riferirci a gruppi di persone che s i
dedicano alla soluzione di un problema
sociale . Forse, in questo caso, sarebbe me glio parlare di associazioni volontarie, o
piuttosto, usando una parola non italiana,
ma molto precisa, di self help . Che cosa c'è
di diverso? In questo caso noi ci troviam o
di fronte infatti (e lo dico in particolare co n
riferimento al settore degli omosessuali ,
che è quello più toccato e minacciato da
questo problema) ad iniziative delle stess e
persone coinvolte . Quelli che abitualment e
riteniamo destinatari delle nostre politiche
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
198 8
e dei nostri interventi sono stati invec e
(come nel caso di alcuni gruppi di omosessuali ed in particolare dell'associazion e
LILA) protagonisti di iniziative di coordinamento, di informazione e di autorganiz zazione che hanno preceduto le analogh e
iniziative pubbliche . Vorrei sottolinearlo,
perché lo ritengo un aspetto molto impor tante, generale, per quello che riguarda i l
campo delle politiche sociali . Tale fenomeno che si sta allargando ed estendendo ,
a fianco delle più tradizionali modalità de l
volontariato .
Vorrei adesso, molto rapidamente, ricordare alcuni punti che sono stati trattat i
sia in Italia sia all'estero, sia dal l'Organiz zazione mondiale della sanità, dei quali c i
siamo un po' dimenticati e che quindi no n
hanno avuto la nostra attenzione . Sono,
più che questioni strettamente sanitarie ,
problemi che hanno a che vedere con l a
vita delle persone che, pur se malate o
esposte ad un rischio, organizzano e portano avanti la loro vita, in modi che devono
essere da noi conosciuti .
Faccio un esempio: negli Stati Uniti è
centrale, in particolare per iniziativa d i
organizzazioni omosessuali, l'attenzione a
soluzioni abitative per le persone malate ,
promosse o cogestite dai gruppi coinvolti .
L'ospedalizzazione non è la l'unica soluzione perché è molto costosa e presenta
molti aspetti negativi . Mi domand o
quando in Italia, cominceremo ad occuparci di questo problema sanitario, terapeutico, ma anche sociale, delle condizion i
di alloggio delle persone che si trovano i n
tale situazione .
Vi è poi il problema delle persone a
rischio per una combinazione di fattori
complessi, che attengono prevalentement e
al mondo della tossicodipendenza . Nell a
risoluzione presentata non si parla affattto
delle siringhe autobloccanti che rappresentano uno strumento molto important e
di intervento oltre che di modificazion e
della cultura di alcuni gruppi che fann o
uso di droghe .
In Italia sono state avviate altre iniziative, che per altro sono state bloccate :
ricordo il caso di Milano . Mi riferisco, a d
esempio, a reparti ospedalieri particolar-
Atti Parlamentari
— 18032 —
Camera dei Deputati
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
mente attrezzati per accogliere donne, i n
genere giovanissime, che sono tossicodipendenti, sieropositive ed eventualment e
in gravidanza .
Ví sono poi problemi di contraccezione ,
di aborto, di gravidanza, di bambini i n
situazioni pediatriche gravi, rispetto a i
quali le nostre strutture sanitarie dovreb bero essere preparate .
Vorrei ricordare un ultimo aspetto de l
problema, che era presente in modo speci fico nella mozione presentata dal grupp o
federalista europeo . Esso riguarda, in
senso molto ampio, la informazione nell e
scuole e per fasce di età giovanili che son o
quelle rispetto alle quali dovremmo inter venire subito . Credo che in riferimento a
tale problema si collochi una questione
estremamente delicata : mi sembra più
utile cominciare a ragionare di formazione degli insegnanti, oltre che di categorie particolari di operatori, come pe r
esempio il personale carcerario . Occorr e
cioè formare degli adulti capaci di interagire ed in grado di svolgere, a loro volta ,
una funzione formativa nei confronti de i
ragazzi più giovani. '
Concludendo, voglio dire che la convergenza che si è registrata tra forze politich e
molto diverse sulla questione al nostro
esame, insieme con molta comprension e
ed approfondimento del problema, oltr e
che a scontri e confronti, sarà bene si veri fichi in altre occasioni .
In generale, noi siamo molto attenti ,
come è giusto, ai problemi del bilancio, de l
rientro dalla situazione di deficit, m a
siamo pochissimo attenti alla centralità d i
una serie di questioni sociali che io credo ci
riguardino almeno quanto le questioni d i
bilancio . ..
STEFANO RODOTÀ . Presidente, per cortesia rivolga un invito alla buona educazione dei colleghi! (Applausi dei deputat i
dei gruppi della sinistra indipendente, dell a
DC e del PCI)
Forse i colleghi alle 20,3 0
vogliono andare a vedere in televisione l o
spot sull 'AIDS!
LAURA BALBO .
PRESIDENTE . Credo che l'onorevole
Rodotà abbia perfettamente ragione . I
miei appelli sono continui e molto spess o
vani (Commenti del deputato Balbo) . Di frequente il dibattito si svolge in un clima che
non consente una discussione serena e soprattutto non permette di fare dichiarazioni impegnate .
Onorevole Balbo, la prego comunque d i
concludere .
LAURA BALBO . Concludo e la ringrazio,
Presidente . Spero però che questa esortazione valga davvero anche in futuro e pe r
molte altre occasioni (Applausi).
PRESIDENTE . Onorevole Balbo, spero
che ciò serva in qualche maniera com e
monito .
Ha chiesto di parlare per dichiarazione d i
voto l'onorevole Facchiano . Ne ha facoltà.
FERDINANDO FACCHIANO . Signor Presi dente, onorevoli colleghi, onorevoli rappresentanti del Governo, voglio molto brevemente associarmi al compiacimento gi à
espresso dalle altre parti politiche per l a
stesura di questo documento unitario che ,
segnando una tappa fondamentale nel di battito sull'AIDS, vuole rappresentar e
anche un cambiamento di tendenza (al meno così mi auguro) nei confronti de l
modo in cui si deve aggredire quella che ,
giustamente, è stata definita la «peste de l
secolo» .
Noi dobbiamo recuperare i notevoli ritardi che hanno nociuto moltissimo, ne l
nostro paese, all'avvio di una seria opera d i
prevenzione, veramente efficace a combattere l'AIDS .
In proposito, vorrei dire che, in un certo
senso, siamo ciechi in quanto non posse diamo nemmeno quei dati che possan o
consentirci di studiare il fenomen o
dell'AIDS (certamente rilevante) nei suo i
vari aspetti . In questi giorni, abbiamo assi stito ad una danza delle cifre: i numeri, tr a
l'altro, sono stati sempre contestati . I n
quest'aula, il ministro della sanità ha res o
noto un dato, che è stato successivament e
modificato dal sottosegretario . Anche l'ultimo dato, dal quale risulterebbe che i casi
denunciati, e conclamati . di AIDS siano
Atti Parlamentari
— 18033 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
2.083 e che la previsione, per la fine de l
1989, sia di 12 mila casi, ci lascia perplessi .
Infatti, la previsione di un aumento sestu plicato, in un anno, mi pare che ingener i
quasi una sorta di terrorismo sì che invec e
di combattere tale male, ricorrendo agl i
argomenti della scienza e della ragione, c i
si avvii a combatterlo esorcizzandolo : il
che non è certamente un buon metodo .
La risoluzione unitaria che è stata presentata lascia ben sperare e, pur componendo molti punti di vista contrastant i
all'inizio (mi riferisco a quelli contenut i
nelle diverse mozioni presentate), punta s u
fatti operativi immediati . La stessa costitu zione di un comitato, formato non soltant o
da funzionari ma anche da ministri, dà i l
segno di un cambiamento di tendenza ch e
certamente porterà a risultati positivi .
La risoluzione presentata non rappresenta un documento indolore solo per il
fatto che è stata sottoscritta da tutti i
gruppi parlamentari, ma contiene punt i
importantissimi quale quello, per esempio, relativo alla fine della discriminazion e
nei confronti dei malati di AIDS, i qual i
non potranno essere schedati né appunto ,
discriminati . Questi sono risultati positivi ,
ai quali difficilmente si sarebbe potut i
giungere qualche mese fa, in un clima poli tico diverso . Un punto importante è che i
fondi stanziati per combattere l'AIDS (e
non sono pochi) non finiranno nei residu i
passivi .
Altro aspetto rilevante, sempre in tem a
di prevenzione, è che non si sottilizzer à
più, non ci fermerà su vocaboli che possono, magari, suonar male in quest'aula. Il
fatto stesso che il ministro della sanità ha
usato, quest ' oggi, termini che sono quell i
propri ci fa capire l ' avvenuto cambiamento anche nella cultura e nell'approcci o
alla lotta a questa malattia .
Questi fatti, insieme ad altri contenut i
nella risoluzione unitaria, sono talment e
positivi da consentirci di salutare con ver o
compiacimento una ritrovata unità in u n
campo che certamente è ancora degno d i
molta attenzione e di approfondimenti .
È con tale spirito, signor Presidente ,
onorevoli colleghi, che preannuncio il vot o
favorevole del gruppo socialdemocratico
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
1988
sulla risoluzione presentata . (Applausi de i
deputati del gruppo del PSDI).
PRESIDENTE . Ha chiesto di parlare pe r
dichiarazione di voto l'onorevole Pierluig i
Castagnetti. Ne ha facoltà . Vorrei pregare i
colleghi di consentire al rappresentant e
del Governo di ascoltare l'intervento de l
collega .
PIERLUIGI CASTAGNETTI . Signor Presi dente, nell'intervenire brevemente desidero sottolineare il compiacimento del
gruppo della democrazia cristiana per l a
convergenza che si è realizzata, i n
quest'aula, su un tema così importante .
Noi non dobbiamo giustificare né attenuare il valore di tale convergenza, che
abbiamo cercato . Esprimiamo rammarico
perché, da qualche parte, si è tentato di fa r
arretrare il confronto rispetto ad un momento di incontro che si è verificato ogg i
pomeriggio, quasi a diminuire il valore e i l
significato importante di tale convergenz a
e quasi a dire a sé stessi che, anche se l a
convergenza vi è stata, le posizioni erano e
rimangono diverse .
Credo che su un tema del genere occorra
avere il coraggio della responsabilità che s i
assume quando si vuole cercare di realiz zare momenti di incontro, così come è
avvenuto quest'oggi .
Noi della democrazia cristiana vogliam o
aggiungere che non ci piace un certo modo
di procedere e che non parteciperemo a
questa sorta di ginnastica, di tiro alla fun e
del testo scritto, per interpretarlo soggetti vamente, in un modo piuttosto che in u n
altro . Ci va bene quello che è scritto . È
espresso in lingua italiana e non merita di
essere interpretato in modo diverso, cos ì
come, invece, da qualche parte è stato
fatto.
Allo stesso modo respingiamo i tentativi
di insinuare una stigmatizzazione, un a
presa di distanza da parte della democrazia cristiana nei confronti delle scelt e
non di un ministro, non di una persona, ma
del Governo. Sentiamo la responsabilità di
dare atto al Governo del lavoro che h a
compiuto . Gli diamo atto di aver istituit o
ed attivato una commissione, che ha pro-
Atti Parlamentari
—
18034 —
Camera dei Deputati
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
dotto un piano anti AIDS su cui abbiam o
discusso e che è già diventato operativo .
Gli diamo atto di aver emanato delle circo lari e due decreti-legge, di aver già preparato un piano per la formazione di 4 mila
operatori, di aver annunciato che nel
piano sanitario, che verrà presentato
prima delle ferie, sarà previsto un progetto-obiettivo anti AIDS .
Inoltre, cari colleghi, diamo atto al Governo di aver coordinato il lavoro di tutte l e
regioni. Non possiamo dimenticare, infatti, che la competenza in materia sanitaria fa capo alle regioni, una delle quali ,
in particolare, la Lombardia, ha preparat o
tempestivamente un piano, che è stato al trettanto tempestivamente finanziato ed è
quindi già in corso di attuazione .
Ho ricordato tutto ciò non per scaricar e
responsabilità in altre direzioni, ma pe r
sottolineare in modo chiaro come in un a
materia così complessa vi sia spazio per i l
lavoro ed il contributo di tutti . Non dovrebbe invece esserci spazio per polemiche, che noi riteniamo artificiose .
Ci compiaciamo che nel testo elaborato
non sia stata messa in discussione la competenza del ministro della sanità in un a
materia che, trattandosi della cura, prevenzione e terapia di una malattia, riguarda inequivocabilmente la sanità .
Certo, abbiamo sottoscritto anche noi l'impegno previsto nel testo che il ministro
della sanità promuova il coordinamento
con altri ministeri, ugualmente tenuti a
lavorare intorno ai progetti anti AIDS ; ma
non accettiamo una lettura distorta de l
testo, che afferma certe cose e non altre .
Infine, siccome anche su questo punt o
qualcuno ha insinuato l'esistenza di posizioni diverse, desideriamo dare atto speci ficamente e personalmente al minsitro,
questa volta, di aver sempre insistito coerentemente in questi mesi in uno sforz o
teso in qualche modo a promuovere social mente l ' accettazione di queste situazioni
così gravi. Anche questa mattina è stat o
ripetuto, ma in questa sede voglio dare atto
al ministro di aver cercato anche personal mente, con dei gesti simbolici molto importanti, di evitare che la promozione e
l ' informazione, pur necessarie ed impor-
tanti, finissero per sollevare anche una
sorta di reazione, di rifiuto, di paura, d i
angoscia nell'opinione pubblica .
Lo sforzo invece è stato, deve essere e
ancor . più dovrà essere nella direzion e
della promozione sociale, dell'accettazione delle condizioni di questi malati, per ché questo è ciò che connota la nostr a
civiltà e che dovrà continuare a connotarl a
anche in futuro (Applausi dei deputati del
gruppo della DC).
PRESIDENTE . Sono così terminate le
dichiarazioni di voto . Pongo in votazione l a
risoluzione De Lorenzo n . 6-00053, accettata dal Governo .
(È approvata).
È così esaurita la discussione delle mozioni e della risoluzione in tema di AIDS .
Autorizzazioni di relazioni orali .
PRESIDENTE . Comunico che la X I
Commissione permanente (Lavoro) ha de liberato di chiedere l 'autorizzazione a rife rire oralmente all'Assemblea sul seguent e
disegno di legge :
«Conversione in legge del decreto-legge
giugno 1988, n. 239, recante intervent i
urgenti per assicurare la funzionalità degli
uffici scolastici periferici dell'Italia settentrionale» (2937) .
Se non vi sono obiezioni, rimane cos ì
stabilito.
28
(Così rimane stabilito) .
Comunico altresì che la I Commission e
permanente (Affari costituzionali) ha deliberato di chiedere l ' autorizzazione a riferire oralmente all'Assemblea sul seguent e
progetto di legge :
ed altri: «Disciplina dell 'attività di Governo e ordinamento della Presi denza del Consiglio dei ministri» (approLABRIOLA
vato dalla Camera e modificato dal Senato )
(38/B) .
Se non vi sono obiezioni, rimane così
stabilito .
(Così rimane stabilito) .
Atti Parlamentari
— 18035 —
Camera dei Deputati
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
Per lo svolgimento
di una interrogazione .
RAFFAELE VALENSISE . Chiedo di parlare per sollecitare lo svolgimento di un a
interrogazione .
PRESIDENTE . Ne ha facoltà.
VALENSISE. Signor Presidente, mi rivolgo alla sua cortesia per sollecitare lo svolgimento di una interrogazione a risposta orale che ho presentat o
soltanto un momento fa. Lo faccio in ragione della gravità del problema da ess a
trattato, quello della rappresentatività de i
sindacati nella pubblica amministrazione .
Notizie di stampa, confermate purtroppo
da una ipotesi di bozza per gli accordi di com parto, hanno suscitato perplessità e meraviglia negli ambienti interessati, perché si parla
di «soglie» inammissibili in quanto del tutto in
contrasto con il principio costituzionale dell a
libertà sindacale, con la legge quadro n . 93 sul
pubblico impiego e con i principi general i
dello statuto dei lavoratori . Le organizzazioni
sindacali per partecipare alle trattative dovrebbero addirittura avere una «soglia», defi nita «soglia Pomicino», del 10 per cento .
Si tratta di una questione urgente perch é
l'agitazione e la tensione negli ambienti de i
lavoratori interessati è massima . Il Governo
deve perciò venire al più presto per rasserenare gli animi, smentendo le notizie se false e
rinunciando a tale richiesta se la notizia è
vera . Non è possibile, infatti, condurre un a
trattativa attraverso questi colpi di maglio su l
sistema nervoso e sui bisogni dei lavoratori,
che hanno il diritto di organizzarsi sindacalmente in maniera libera. Che si voglia favorire
questo o quell'altro sindacato è cosa che no n
può non riguardare la Camera, il nostro ordinamento ed i principi costituzionali .
Mi rivolgo pertanto alla sua cortesia, signo r
Presidente, data la gravità del problema, affinché il ministro della funzione pubblica o il
ministro del lavoro vengano a rassicurare la
Camera smentendo questa ipotesi, purtroppo
riportata da autorevoli organi di stampa, ch e
hanno dedicato titoli a tutta pagina a quest e
evenienze, all'ordine del giorno nella delicat a
trattativa in corso .
RAFFAELE
PRESIDENTE . Onorevole Valensise, sarà
cura della Presidenza della Camera trasmettere immediatamente la sua richiesta al Governo sollecitandolo a fornire una celere risposta alla sua interrogazione.
Annunzio di interrogazioni,
di interpellanze e di mozioni .
PRESIDENTE . Sono state presentate alla
Presidenza interrogazioni, interpellanze e mozioni . Sono pubblicate in allegato ai resocont i
della seduta odierna .
Ordine del giorno
della seduta di domani.
PRESIDENTE. Comunico l'ordine del
giorno della seduta di domani.
Mercoledì
27
luglio
1988,
alle
9,30:
1. — Discussione delle mozioni Poli Borton e
ed altri (n . 1-00095); Zangheri ed altri (n . 100110); Tesini ed altri (n .1 -00175); Teodori ed
altri (n. 1-00180) e Arnaboldi ed altri (n . 100181) concernenti i problemi della scuola.
2. — Seguito della discussione delle mozion i
Zangheri ed altri (n . 1-00150); Martinazzoli ed
altri (n .1-00153); Pazzaglia ed altri (n . 1-00159)
e Vesce ed altri (n . 1-00164) concernenti la
situazione del trasporto aereo.
3. — Seguito della discussione delle mozion i
Sannella ed altri (n. 1-00048); Cipriani ed altr i
(n. 1-00152); Martinat ed altri (n . 1-00156);
Becchi ed altri (n . 1-00157); Scalia ed altri (n.
1-00158); Napoli ed altri (n. 1-00162) e Castagnetti Guglielmo ed altri (n . 1-00163) concernenti la situazione dell'industria siderurgica .
4. — Discussione del disegno di legge :
Conversione in legge del decreto-legge 28
giugno 1988, n. 239, recante interventi urgent i
per assicurare la funzionalità degli uffici sco lastici periferici dell'Italia settentrional e
(2937).
— Relatore:
Battaglia Pietro
(Relazione orale).
5. — Discussione del progetto di legge :
Atti Parlamentari
—
18036 —
Camera dei Deputati
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 26 LUGLIO 198 8
S . 38-526 . — Senatori SAPORITO ed altri;
DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA DEL GOVERNO :
Utilizzo da parte della Marina militare di aere i
imbarcati (approvato, in un testo unificato, dal
Senato) (2645) .
— Relatore : Alberini .
La seduta termina alle 20,45 .
vedi 21 luglio 1988, a pagina XLI, seconda
colonna, è stata sottoscritta anche dal deputato
Tiezzi.
IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIO
DEI RESOCONTI
DOTT. MARIO CORSO
Apposizione di una firm a
ad una mozione.
L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE
Avv. GIAN FRANCO CIAURRO
La mozione n . 1-00170 dei deputati Cima ed
altri, pubblicata nel resoconto sommario di gio -
Licenziato per la composizione e la stamp a
dal Servizio Resoconti alle 23 .
Atti Parlamentari
— 18037 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI -SEDUTA DEL
INTERROGAZIONI, INTERPELLANZ E
E MOZIONI ANNUNZIATE
INTERROGAZION E
A RISPOSTA IN COMMISSION E
RIDI, BELLOCCHIO, ALINOVI, FRANCESE E GEREMICCA . — Ai Ministri dell'interno, di grazia e giustizia e dei lavori
pubblici. — Per sapere –
premesso che, sulla base della convenzione del 22 luglio 1976 per la realizzazione della linea « 1 » della metropoli tana di Napoli, la vigilanza sulla progettazione dei lavori si sarebbe svolta attraverso una Commissione tecnica composta ,
fra l'altro, da funzionari del comune di
Napoli e della regione Campania ;
constatato che l'ammontare complessivo di tali compensi per il periodo 1 °
gennaio 1987-29 febbraio 1988 risult a
pari – secondo quanto reca la deliberazione della giunta comunale di Napoli de l
25 marzo 1988 – a lire 216 .038 .211 ;
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
198 8
essendo a conoscenza del fatto che
la suddetta somma graverà sul capitolo 5150 del bilancio comunale in esercizio ;
premesso ancora che la progettazione e la costruzione della suddetta line a
metropolitana sono state affidate in con cessione alla « Ansaldo Trasporti S .p .A . »
e che l 'articolo 12 della relativa convenzione pone a carico del concedente, ancorché « a mezzo di organi che sarann o
composti a sua piena discrezionalità », l e
funzioni di vigilanza – :
se non sia illegittimo che della Commissione tecnica di vigilanza faccian o
parte, tra gli altri, l 'assessore ai trasport i
del comune di Napoli e funzionari dell a
regione Campania e del comune di Na poli, i quali percepiscono compensi a valere sul bilancio del comune per una funzione attribuita convenzionalmente all a
società concessionaria ;
se non ritenga altresì che simili ano malie e discutibili intrecci fra pubblico e
privato siano da ricondursi all'istitut o
stesso della concessione, anche data l a
latitudine delle previsioni che essa può
recare, come dimostra il caso di specie
sopra richiamato .
(5-00865)
Atti Parlamentari
— 18038 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
INTERROGAZION I
A'RISPOSTA SCRITT A
ANDREIS . — Al Ministro dell'ambiente.
— Per sapere – premesso che
il comune di Capriano del Coll e
(Brescia) è .interessato da gravi ed urgent i
problemi di carattere ambientale che
stanno compromettendo seriamente l'habitat e le falde sotterranee ;
tali problemi si concretizzano nei seguenti punti :
1) il Monte Netto, nonostante sia
tutelato da vincolo ambientale sta gradualmente scomparendo a causa della eccessiva ed anche abusiva escavazione d i
argilla, da parte della Fornace Casella
BrRga SpA ; tale escavazione, ora sospes a
per esaurimento della materia prima, ha
compromesso l'ecosistema delle attivit à
agricole che finora hanno assicurato a i
paese coltivazioni di uva di alta qualità
da cui viene prodotto vino DOC . Il consiglio comunale si appresta a dare parere
positivo alla concessione, alla fornace medesima, di un altro lotto per nuove escavazioni di argilla che viene trasformata
in tegolini, ceduti poi alla SIP per il tra mite di tre ditte (VIABIT, srl, MAFA e
MASTRA) facenti capo alla famiglia del
sindaco ;
2) la discarica di rifiuti industriali
della Fonderia Metalli Capra, da soli due
anni è dotata di teli impermeabili e per tanto i rifiuti tossici depositati negli ann i
precedenti giacciono senza precauzion e
alcuna, tanta è vero che le acque dell a
zona hanno aumentato la salinità del 30 0
per cento. ~ Ci ,sono tuttora emissioni di
ammoniaca che hanno - intossicato grave mente alcune persone e ciò nonostante la
Metalli Capra ha fatto richiesta di due
nuovi invasi . Oltre a ciò non è stato mantenuto il profilo del monte nel riempi mento delle parti di discarica esaurite ;
Camera dei Deputati
26
LUGLIO
1988
3) è in corso la richiesta per l'apertura di una nuova discarica di pro dotti tossico-nocivi e impianto di inertizzazione da - parte della CONSIDER e secondo fonti della regione Lombardia e
USL n . 41 il consiglio comunale di Capriano del Colle pare orientato favorevolmente alla concessione delle autorizzazioni ;
4) gli allevamenti suinicoli Sant'Antonio e Luigia di proprietà della famiglia Stabiumi scaricano direttamente l e
dejezioni nel fiume Mella dopo aver res o
l'aria irrespirabile con i loro effluvi – :
se il ministro dell'ambiente non ritenga di dover disporre un immediato sopralluogo del nucleo ecologico carabinieri
per accertare le violazioni di legge eventualmente commesse, nonché per l'effettuazione delle analisi delle falde acquifere
dei siti interessati dalle discariche industriali e dagli allevamenti suinicoli in
quanto si hanno motivi fondati per ritenere inaffidabili quelle dell'USL;
se non ritenga di dover bloccare
prossime nuove escavazioni del Monte
Netto, ordinando il ripristino della parte
cavata abusivamente, anche in considerazione del fatto che il sindaco, per motiv i
di interesse personale, dovrebbe astenersi
dal prendere decisioni in merito;
se non ritenga il ministro di dove r
invitare la regione Lombardia a negare
l'autorizzazione alla CONSIDER per l'apertura di una nuova discarica di rifiut i
tossico-nocivi, che andrebbe ad aggravare
la situazione ambientale di Capriano, già
gravemente compromessa .
(4-07937 )
PAllAGLIA . — Al Ministro delle poste
e telecomunicazioni . — Per sapere – premesso
che il Centro Radio Nazionale di
Roma svolge, tra l'altro, la important e
funzione di collegamento radio e assistenza con i natanti in navigazione i n
tutti i mari del mondo, comprese – a d
esempio – le navi della marina militare
Atti Parlamentari
— 18039 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
impegnate nel Golfo Persico ed è in Itali a
la sola sede di terminale per le comunicazioni navali via satellite del sistema
Immarsat ;
che tale importante Centro è stato
inopportunamente declassato da uffici o
principale (alle dirette dipendenze dell a
Direzione centrale servizi radioelettrici) e
posto alle dipendenze del Circolo Costruzioni T .T. di Roma, con la denominazion e
di Stazione Radio Costiera P .T. di Roma ;
che la direzione del CC .TT . a seguito
delle ultime assunzioni è pervenuta all a
decisione di modificare l'assegno e gli attuali orari di servizio del personale radiotelegrafista, sconvolgendo l'organizzazion e
del lavoro, i turni di radioascolto (insopprimibili perché regolamentati in sede internazionale) e le consuetudini decennal i
del personale - :
quali iniziative, necessarie ed urgenti, intende adottare per garantire l a
fuirtionalità del Centro Radio Nazionale
di Roma e se non ritenga auspicabile data I'importanza che il Centro riveste l'immediata revoca del declassamento a
Stazione Radio Costiera P .T. con conseguente ritorno del Centro alle dirette di pendenze della Direzionee Centrale dei
Servizi Radioelettrici .
(4-07938 )
SOLAROLI. — Al Ministro dell 'agricoltura e foreste. — Per sapere - premess o
che
il decreto 8 novembre 1986, modificato ed integrato con decreto ministeriale
26 gennaio 1987, n . 21 recante « Nuove
prescrizioni in materia di documenti d i
accompagnamento dei prodotti vitivinicoli », mentre non sortisce effetto alcun o
nella lotta. alle sofisticazioni si presenta
Oltremodo oneroso per le aziende del settore ;
i produttori in particolare si trovano
attualmente in grave difficoltà nel commerciali77are i prodotti in quanto trattasi, in grande prevalenza, di aziende diretto-coltivatrici a conduzione familiare
che commercializzano la loro produzione ;
Camera dei Deputati
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LUGLIO
1988
le difficoltà derivano dal fatto ch e
molti comuni non hanno strutture burocratiche idonee a garantire il servizio d i
vidimazione per tutto l'arco della giornata e nei giorni festivi . E che trattasi di
aziende a volte poste a notevole distanz a
dalla sede municipale ;
le difficoltà diventano insuperabil i
nel periodo vendemmiale e di fatto compromettono l'assolvimento della consegn a
obbligatoria dei sottoprodotti (feccia e vinaccia) fonte primaria di sofisticazion e
(articolo 36 Reg . 822187) ;
tali norme inoltre compromettono l a
libertà di vendita delle uve - in quant o
se il produttore consegna alle cantine cooperative non ha l'obbligo dell'emission e
del documento d 'accompagnamento VAI ,
mentre per la vendita ai commercianti
l'obbligo sussiste con tutto quello ch e
comporta ;
pur esistendo la possibilità di ovviare alla vidimazione delle bollett e
presso i comuni, con apposita apparecchiatura automatica vidimatrice, il cost o
della stessa resta proibitivo per le piccol e
e medie aziende ;
vi è poi da considerare che la vidimazione nel modo in cui è fatta no n
risolve i problemi per i quali è stata
attuata (repressione delle sofisticazioni) i n
quanto è effettuata solo ai fini formali e
non vi è possibilità di riscontri sostanziali ;
trattasi inoltre di ripetizione continua di dati fino a 5 volte come per la
data di partenza, o per la firma (du e
volte) nella stessa facciata del documento ;
inoltre conseguentemente alla circo lare della regione Emilia-Romagna si obbliga di compilare tutte le VAI alla casella 23 con la seguente dicitura « Vist o
partire il prodotto di cui al presente . . . . »
la quale evidenzia una volta di più l a
continua ripetizione dei dati ;
certi prodotti quali fecce e vinacce e
vini da distillare sono inoltre già soggett i
a seri controlli da parte dell'UTIF co n
apposite normative ;
Atti Parlamentari
Camera dei Deputati
— 18040 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
la norma penalizza il rapporto diretto produttore-consumatore che d'altra
parte sarebbe bene incentivare, in quant o
per trasporti effettuati con recipienti superiori a litri 60 vi è l'obbligo della vidimazione;
infatti questi trasporti di norm a
vengono effettuati per comodità e per ovvie esigenze nei giorni festivi e nell e
prime ore del mattino quando gli uffic i
preposti sono chiusi ;
ii tutto si trasforma in un ulteriore
gravosissimo balzello burocratico, fine a
se stesso, che scoraggia e disincentiva
gran parte dei produttori a continuare
una tradizione di produzione qualitativamente notevole – :
se non intenda intervenire per accelerare l'entrata in vigore delle nuov e
norme in materia di documenti di accompagnamento dei prodotti vitivinicoli, ch e
da alcuni anni sono in gestazione, e qualora i tempi per le nuove norme fossero
ancora troppo lunghi non intenda semplificare e snellire, o addirittura abolire, l e
procedure attualmente in vigore . (4-07939)
SOLAROLI E LODI FAUSTINI FUSTINI . — Al Ministro della sanità. — Per
sapere – premesso che
esiste dal 1986 un progetto tecnico ,
elaborato da una apposita commission e
mista composta da rappresentanti del Ministero della sanità e della regione Emilia-Romagna, per la realizzazione a Montecatone di Imola di un centro nazional e
altamente specializzato nel trattamento
delle grandi patologie dell'apparato locomotorip ;
in data 3 febbraio 1988 presso i l
Ministero della sanità, presente ministro ,
rappresentanti della regione, comune e d
USL di Imola, fu deciso di affrontare un o
studio di prefattibilità sugli aspetti funzionali, operativi ed economici . Studio
che fu successivamente definito unitaria mente in data 12 febbraio 1988 ;
26
LUGLIO
1988
il comune, l 'USL, la regione EmiliaRomagna e lo stesso ministro della sanit à
convengono sulla validità e l'urgenza di
attivare il centro di Montecatone, vist a
anche la forte richiesta e le liste di attes a
esistenti, dovute ad un aumento della patologia e agli alti livelli di professionalit à
espressi dalla divisione già oggi esistent e
a Montecatone, divenuta per questo punt o
di riferimento nazionale ed internazionale
se intende il ministro della sanità ,
raccogliendo le ripetute sollecitazion i
delle istituzioni imolesi, riconvocare com e
concertato a suo tempo, la regione, il comune e la USL di Imola, per definire in
via conclusiva l'avvio dell'attuazione del
progetto sciogliendo sia i nodi finanziar i
che istituzionali ;
se non intenda, considerata l'importanza e l'urgenza del centro, farsi caric o
di attivare, con la riconvocazione dell e
parti interessate, una iniziativa che i n
tempi rapidi porti ad una conclusione positiva per avviare la realizzazione de l
(4-07940)
centro .
MUNDO . — Al Ministro dell'ambiente.
— Per sapere quanto c ' è di vero in merito alla notizia-stampa pubblicata dall a
Gazzetta del Sud del 21 luglio 1988, secondo cui il ministro dell'ambient e
avrebbe approntato un decretò che disciplina il divieto dei sacchetti di plastic a
ad eccezione di quelli utilizzati dai servizi della nettezza urbana .
Se ciò dovesse rispondere al vero, s i
gradirebbe sapere la motivazione che giustifica la contraddittorietà di questo provvedimento, atteso che la discriminazion e
adottata tra utilizzatori pubblici e privat i
danneggia tra l'altro l'immagine dello
Stato fornendo peraltro il cattivo esempi o
ai cittadini al non rispetto di una normativa che dovrà, se applicata, contribuire
efficacemente al risanamento ambiental e
del -nostro paese.
I consumi, poi, dei sacchetti di plastica utilizzati per la nettezza urbana, oltre a rappresentare un terzo dei con-
Atti Parlamentari
Camera dei Deputati
— 18041 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
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LUGLIO
1988
surni in generale, sono gli unici nell'uni verso di tale produzione che non possono
essere riutilizzati in un eventuale processo di riciclaggio, anche in presenza di
raccolte differenziate, essendo essi stess i
contenitori dei rifiuti urbani .
Considerato che la legge 441 del 198 7
e analoghi precedenti provvedimenti ave vano fornito al settore tempi sufficient i
per la sua riconversione, se, prima ancora
di varare il ventilato decreto, ha operato
indagini approfondite per conoscere
quanti altri impianti, in settori alternativi, sono in procinto di entrare in produzione pèr sopperire ai fabbisogni dei consumi dei servizi della nettezza urbana .
(4-07941 )
per queste ultime irregolarità ha dichiarato di non poter rogare la convenzione ;
è stato per questo diffidato e continuan o
pressioni dì vario genere ;
LANZINGER, SCALIA, ANDREIS ,
CIMA, DONATI E MATTIOLI . — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso
che
dietro questi e altri fatti, di cui s i
sono interessati i Verdi della provincia d i
Ascoli Piceno, gli uffici, e in particolare i l
segretario comunale, dr . Luigi Meconi ,
hanno espresso il più retto atteggiament o
di servizio verso le leggi ed i regola menti ;
si ha notizia che il segretario comunale del comune di Campofilone (AP), dr .
Luigi Meconi, verrebbe trasferito d'autorità, punitivamente, tramite Ministero, a d
altra sede individuata in provincia d i
Brescia, comune di Milzano ;
si conosce, che il suddetto funzionario non ha voluto coprire l'operato de l
sindaco e dell'amministrazione dinanzi a
pubbliche accuse e circostanziate denunce
all'autorità giudiziaria, da parte delle opposizioni consiliari (DC e PSI), concernenti abusi vari e delitti di peculati i n
campo urbanistico;
si è a conoscenza che l'amministrazione Campofilone, pochi mesi dop o
una sentenza del Consiglio di Stato imponeva il ripristino della situazione lesa d a
opere abusive sulla battigia del mare d i
Campofilone, ha deliberato una variante
ripermettendo la edificazione, con avall o
della regione Marche, ma senza la prescritta autorizzazione della Sopraintendenza ai beni ambientali e architettonici .
Giace conseguentemente al Comune una
richiesta di lottizzazione (c .d. Tribù), anch'essa irregolare . Il segretario comunale,
sempre entro l'area di rispetto da l
mare esiste un altro piccolo villaggio turistico abusivo (Bona) e un autodemolitore non autorizzato . Il sindaco ancora
una volta va dichiarando di dover aiutar e
il paese non intervenendo con i conseguenti provvedimenti;
negli ultimi anni è stato tagliat o
abusivamente un bosco (Marconi), con livellamento di una parte di collina, anch e
questo abusivo, in parte entro i limiti di
rispetto di corso d'acqua . Ancora un a
volta il sindaco è intervenuto solo dopo
denunce e incompletamente ;
che il medesimo funzionario, pe r
quanto sopra, è stato fatto oggetto d i
note di qualifica che ne hanno bloccat o
la carriera e lo stipendio, nonché di censura prefettizia, a seguito di un procedi mento disciplinare in cui la Commission e
ha espresso il proprio parere previa trattazione orale segreta, ledendo così il di ritto di difesa e contraddittorio con l'accusato ;
si ha conoscenza, come da rapport i
già inviati dall'interessato al ministro ,
che il dr . Luigi Meconi continua ad essere oggetto di continue minacce, iv i
compresa la violenza fisica, ad opera de l
sindaco – :
quali provvedimenti intenda adottare nei confronti della prefettura d i
Ascoli Piceno venuta meno ai suoi dover i
di sospensione del sindaco di Campofilone
per le ripetute violazioni di leggi e regolamenti comunali ;
quali provvedimenti intenda assumeze nei confronti della prefettura di
Atti Parlamentari
- 18042 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Ascoli Piceno la quale ha confermato le
note di qualifica proposte dal sindaco d i
Campofilone nei confronti del segretari o
comunale con evidente scopo intimidatorio e ricattatorio, ed ha emesso « censura » senza il rispetto delle più elementari regole di contraddittorio ;
in base a quale normativa il Ministro, nonostante fosse- ampiamente a conoscenza del caso, ha avviato la procedura di trasferimento d'ufficio, senza sentire l'interessato e le confederazioni sindacali .
(4-07942 )
Camera dei Deputati
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LUGLIO
1988
nali, alla presenza di uomini di cultura ,
una mega-estate volterrana ricca di spettacoli di vario tipo, spendendo centinai a
di milioni, ma con presenza di pubblic o
molto scarsa – :
l'importo esattamente stanziato e
speso ; il numero degli spettatori paganti ;
il numero degli spettatori invitati ;
se il Governo ha stanziato contribut i
ed in caso affermativo con quale cifra .
(4-07944)
REBULLA . — Al Ministro degli affari
esteri. — Per conoscere –
CERUTI E BOATO . — Ai Ministri dell'ambiente, per i beni culturali e ambiental i
e per gli affari regionali . — Per sapere –
premesso ch e
nel Comune di Monselice, in provincia di Padova, l'amministrazione comunale ha riproposto il progetto della trasformazione di una cava abbandonata i n
discarica per rifiuti urbani provenient i
dal comune di Padova e dai comuni dell a
provincia proprio in una zona di notevol e
pregio ambientale dove si vorrebbe realizzare il Parco naturale Montericco ;
come già nel 1982 l 'amministrazione
comunale aveva proposto la creazion e
della discarica, la popolazione locale e l e
associazioni di protezione ambientale pi ù
volte hanno apertamente manifestato i l
proprio dissenso a tale iniziativa di parti colare danno ambientale – :
quali interventi urgenti intendano
adottare o promuovere gli interrogati ministri, ciascuno nell'ambito delle rispettive competenze, per impedire quest 'ulteriore scempio ambientale che per le amministrazioni locali costituisce altresì u n
alibi per differire o, peggio, accantonar e
una seria politica sui rifiuti .
(4-07943 )
MATTEOLI . — Al Ministro dell'interno.
— Per sapere – premesso che l 'amministrazione comunale di Volterra (PI), h a
organizzato, pubblicizzata da molti gior -
vista l'importanza che ha per Gorizia e per la regione Friuli-Venezia Giuli a
la realizzazione del tratto autostradal e
previsto dagli accordi di Osimo che col lega la stazione confinaria di Sant'Andre a
alla località di Prevallo in territorio iugoslavo ;
considerati gli impegni formalment e
assunti nell'accordo di Osimo dal Governo iugoslavo e confermati dagl i
scambi di lettere tra i Ministri degl i
esteri in occasione dell'accordo sulla definizione dei beni abbandonati, per la realizzazione di questa bretella autostradale
contemporaneamente a quella che si collega all'Autoporto di Fernetti ;
appresa la notizia che sembra che il
disegno di legge per la viabilità all'esame
dell'Assemblea Federale di Belgrado prevederebbe solo il collegamento con Fernetti e non l'insieme delle strade previste
dagli accordi di Osimo, tra cui la Prevalo-Sant'Andrea, per le quali l'Italia h a
già contribuito anche finanziariamente ,
seppure in forma indiretta, con il differimento a tasso 0 degli indennizzi sui ben i
abbandonati – :
se corrisponde al vero quanto sopr a
affermato e quali passi intenda fare pe r
ottenere il mantenimento degli impegn i
internazionali assunti dal Governo iugoslavo (che anche recentemente ha avuto
un consistente aiuto economico dal nostr o
paese) e che sono stati solennemente ri-
Atti Parlamentari
Camera dei Deputati
— 18043 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
confermati alla Camera proprio in occasione della ratifica dell'accordo con cui s i
definiva l'annosa vicenda dei beni abbandonati .
(4-07945 )
SOLAROLI . — Al Ministro di grazia e
giustizia . — Per sapere – premesso che
il ministro della giustizia Vassalli h a
presentato alla Camera un disegno di
legge, che propone un processo di riorganizzazione del sistema delle preture ,
quale stralcio di un processo di risistemazione di tutti gli uffici giudiziari, e come
elemento per dare attuazione al nuov o
codice di procedura penale che dovrebb e
entrare in vigore al 1° novembre 1989 ;
l ' amministrazione della giustizia è
penalizzata da una condizione normativa ,
organizzativa e strumentale (mancanza d i
risorse, spazi e personale a tutti i livelli )
arcaica ed indegna per un paese « moderno », non in linea con l'esigenza di
soddisfare uno dei primi e basilari diritt i
dei cittadini, quale quello della « giusti zia », e che pertanto occorre che il Governo si doti di una politica organica d i
riforme alla quale dare rapida e gradual e
attuazione, mantenendo al centro dell a
stessa il rinnovamento e l 'adeguament o
delle condizioni di lavoro dei magistrati ;
i mali strutturali sono stati fino a d
oggi contenuti dal « meritevole impegno »
di gran parte dei magistrati e del personale dei diversi uffici giudiziari ;
il disegno di legge del Governo affronta un elemento nodale della riform a
tenendo conto dei nuovi compiti affidati
alle preture dal codice di procedura penale e dalle proposte in itinere di riform a
della stessa giustizia civile ;
è interesse comune, dei magistrati e
del personale degli uffici, alla miglior e
esplicazione di codesta rilevante attività
dei cittadini, a che sì proceda nel sens o
della riforma normativa ed organizzativa ;
tuttavia non può essere condivisa l a
linea del provvedimento governativo, i n
quanto trincerandosi dietro un criterio di
26
LUGLIO
198 8
cosiddetta oggettività esprime element i
fortemente contradditori con le .esigenze
della diffusione degli uffici sul territorio,
del buono, sollecito ed adeguato funzionamento dell'amministrazione giudiziaria ,
di un nuovo rapporto con i cittadini e l a
società ;
vi sono certamente uffici pretoril i
che vanno soppressi e ridimensionati i n
quanto non più corrispondenti alle esigenze di oggi e ai criteri dell'efficacia ,
della efficienza, di una qualificazion e
della spesa e dell 'utilizzo del personale i n
questo settore . Il criterio della riorganizzazione non può però essere quello proposto dal Governo . Occorre infatti definire
parametri diversi che tengano conto dell a
esigenza della diffusione del servizio, del
rapporto con i cittadini e del territorio ,
dell'accrescimento dei compiti . Non è ipotizzabile una linea come quella ministeriale e governativa, che punti esclusivamente su preture circondariali nei comuni capoluoghi di provincia e sedi di staccate di queste in alcune parti dei territori provinciali . All'interno di un processo di riforma vanno considerate le dimensioni territoriali e demografiche dell e
varie province e all'interno delle stesse si
deve procedere con parametri definiti oggettivamente ad una soppressione, revisione e consolidamento dei vari uffici ;
si condivide l'ordine del giorno degl i
avvocati e dei procuratori del Foro di
Imola, in quanto raccoglie le esigenze de i
diritti dei cittadini, del buon funziona mento della pretura e di un efficace e
produttivo decentramento dei servizi ;
pertanto non dovrebbe procedersi a d
un ridimensionamento di uffici pretorili ,
come quello di Imola, per la dimension e
territoriale e demografica della provinci a
di Bologna, per l'efficacia e l'efficienza, l a
tempestività del suo operare, garantito
soprattutto dall'alto spirito di servizio e
di sacrificio dei magistrati impegnati e
del personale addetto, per il positivo rapporto esistente con i cittadini, con la società e con tutte le sue organizzazioni e d
istituzioni, e quindi per il ruolo che ha
Atti Parlamentari
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
assolto, assolve ed è chiamato ad assolvere nell'interesse dei residenti nel comprensorio imolese sui terreni dell'amministrazione della giustizia, della difesa e
sviluppo della sicurezza e dell'ordine democratico, della efficacia delle prestazion i
nell'ambito civile, sociale ed economico ,
dell'elevamento culturale della città co n
particolare riferimento ai problemi dell a
diffusione e della conoscenza delle regol e
della giustizia una scelta di ridimensiona mento rappresenta una lesione ai diritt i
dei cittadini, un arretramento nella modernità ed efficacia dello Stato, un disagio insostenibile, un impoverimento inaccettabile per il livello e gli obiettivi d i
crescita di questo importante e vitale territorio . Occorre al contrario per stare a l
passo con i tempi e con le nuove esigenze
un suo consolidamento in personale e
beni strumentali ;
sarebbe utile, ad avviso dell'interrogante, che fossero ascoltate le valutazion i
e i giudizi anche delle popolazioni imolesi, per il tramite dei suoi rappresentant i
istituzionali, economici e sociali – :
quali iniziative ritiene di poter pren(4-07946 )
dere al riguardo .
STAITI DI CUDDIA DELLE CHIUSE E
BERSELLI . — Al Ministro di grazia e giustizia. — Per sapere – premesso che
risulta agli interroganti che il detenuto Massimiliano Fachini, recluso ne l
carcere di Vicenza, è stato sottoposto a d
una sorta di regime speciale, con differenziazione dei colloqui e con l'applicazione
della censura sulla corrispondenza, senza
che peraltro risulti un provvedimento i n
questo senso da parte della competent e
autorità giudiziaria ;
risulta altresì che la moglie del Fa chini, prima dell'ultimo colloquio avvenuto tra lei e il marito nel carcere d i
Vicenza, è dovuta passare attraverso umilianti e quanto mai insolite procedure di
perquisizione personale –:
se queste notizie rispondano a verità :
Camera dei Deputat i
— 18044 —
26
LUGLIO
198 8
quali siano i motivi di questo trattamento nei confronti del detenuto Massimiliano Fachini e della moglie ;
se non intenda assumere iniziative
affinché siano revocate le suddette misure, totalmente ingiustificate dal punt o
di vista della sicurezza e della pericolo(4-07947)
sità.
CHIUSE . —
Al Ministro del tesoro. — Per sapere –
premesso che risulta all'interrogante che
il professor Mario Arcelli, consigliere del l'onorevole De Mita, percepisca dal Banc o
di Roma due retribuzioni separate, un a
in qualità di vice presidente, l'altra come consulente dell'Ufficio studi dell o
stesso –:
STAITI
DI
CUDDIA
DELLE
quale sia il giudizio del ministro s u
questo episodio che, se rispondesse a verità, dimostrerebbe ancora una volta l'esistenza di una logica di malcostume ne l
gioco delle nomine « politiche » negli isti(4-07948 )
tuti bancari .
RUSSO FRANCO, .TAMINO E CIPRIANI . — Al Ministro del tesoro . — Per
sapere – premesso ch e
. alcuni consiglieri del comune di
Campofilone (AP) hanno trasmesso all a
Procura generale della Corte dei conti formale denuncia contro l'amministrazion e
del suddetto comune, per oneri di urbanizzazione non riscossi ed atti d'obbligo
ad eseguire opere di urbanizzazione primaria non adempiute ;
in base a formale denuncia dell o
stesso sindaco del comune di Campofilon e
la quasi totalità dei comuni della provincia di Ascoli Piceno soffrirebbe di oner i
non riscossi ed atti d'obbligo non eseguit i
dietro concessione edilizia –
per quali motivi non sono stati avviati i dovuti accertamenti relativi al comune di Campofilone ;
se non ritenga opportuno estender e
tali accertamenti agli altri comuni della
Atti Parlamentari
— 18045 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
Camera dei Deputati
26
LUGLIO
1988
provincia di Ascoli Piceno i quali, in bas e
alla denuncia del sindaco di Campofilon e
Verdecchia Egildo, si troverebbero tutt i
in una situazione di illegalità, per l e
mancate riscossioni ed adempimento sopra accennati .
(4-07949 )
in base a quale normativa il Ministero, nonostante fosse ampiamente a conoscenza del caso, avrebbe avviato l a
procedura di trasferimento di ufficio
senza consultare l'interessato e le confe(4-07950)
derazioni sindacali .
TAMINO . — Al
D 'ANGELO . — Ai Ministri delle poste e
RUSSO FRANCO
E
Ministro dell 'interno. — Per sapere – premesso ch e
il segretario comunale di Campofilone (AP) starebbe per essere trasferit o
d'autorità, punitivamente, tramite il Ministero, ad altra sede, individuata in provincia di Brescia, comune di Milzano ;
il motivo del suddetto trasferiment o
sarebbe legato al fatto che il suddetto
funzionario non avrebbe coperto l'operato
del sindaco e dell'amministrazione d i
fronte a circostanziate denunce conness e
ad abusi vari e delitti di peculato in
campo urbanistico ;
il medesimo funzionario, per quant o
sopra, è stato fatto oggetto di note d i
qualifica che ne hanno bloccato la carriera e Io stipendio, nonché di censur a
prefettizia, a seguito di un procediment o
disciplinare in cui la commissione h a
espresso il proprio parere previa trattazione orale segreta, ledendo così il diritt o
di difesa e di contraddittorio del suddett o
funzionario ;
si ha conoscenza, come da rapport i
già inviati dall'interessato al Ministero ,
che il dott . Luigi Meconi sarebbe oggett o
di minacce anche fisiche, ad opera de l
sindaco – :
quali provvedimenti intenda assumere al fine di far rispettare le leggi e i
regolamenti comunali nel comune di
Campofilone ;
telecomunicazioni e di grazia e giustizia . —
Per sapere – premesso
che la RAI-TV spesso trasmette notizie o manda in onda programmi grave mente lesivi dell'immagine di Napoli e
del Mezzogiorno ;
che indubbiamente a Napoli e ne l
Mezzogiorno si registrano situazioni e d
episodi negativi, talvolta non degni d i
una società civile ;
che tuttavia, è assurdo che l'informazione su questi aspetti deteriori dell a
società attuale sia fornita con criteri differenti, in relazione a diverse zone de l
paese ;
che, in ogni caso, l'immagine d i
qualsiasi comunità va salvaguardata co n
equilibrio, anche mediante la diffusione
degli aspetti e dei fatti positivi registra bili nelle parti del paese con maggior i
difficoltà ;
che, invece, anche la RAI-TV indugi a
e si ripete sui mali di Napoli e del Mezzogiorno, ma trascura di sottolineare i l
valore di tante iniziative, che talvolt a
portano il Meridione all'avanguardia de l
paese, per cui più volte si è dovuto provvedere a « trasmissioni riparatrici » ;
quali provvedimenti intenda adottare per accertare se quanto affermat o
risponde al vero ;
che, il 21 luglio 1988, alle ore 13, i l
TG/2 ha dato notizia di gravi atti di violenza subiti da alcuni minori da parte de i
genitori nel comune di Milano, dichiarando espressamente di non far vedere le
relative immagini dei minori per apprezzabili motivi di riservatezza ;
se non intenda accertare se la conferma prefettizia delle note di qualific a
assuma un carattere intimidatorio verso
l'operato del segretario comunale ;
che, _immediatamente dopo, lo stess o
telegiornale non riteneva di fare altrettanto per alcuni minori che avevano ricevuto un trattamento disumano dai loro
Atti
Parlamentari
Camera dei Deputati
— 18046 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
genitori nel comune di Arzano in provincia di Napoli, diffondendo le immagin i
dei detti minori, con i segni dei maltrattamenti subiti;
che l'episodio denunciato rappresenta un caso di assurda contraddittoriet à
di valutazioni ;
che questa diversità di comporta menti – purtroppo frequente nella gestione anche di altre aziende pubblich e
(come l 'ente ferrovie, che ritiene in misura scandalosa di poter penalizzare Na poli e il Mezzogiorno) – non può essere
tollerata dagli organi istituzionali, ch e
sono espressione dell'intera comunità nazionale ;
che, nella specie, la denunciata mancanza di riservatezza (che lo stesso TG/2
ha ritenuto opportuna per l'episodio d i
Milano) viola elementari princìpi di tu tela dei minori, che trovano oggi la loro
sanzione formale nella riforma dell 'ordinamento minorile sollecitata dal Govern o
ed in corso di approvazione da parte del
Parlamento;
che, in particolare, la legge in itinere, nella parte relativa al processo penale per i minori, prevede specifiche sanzioni ai fini della tutela del diritto de i
minori alla riservatezza – :
1) quali iniziative intendono adottare per evitare che anche alcune ret i
della RAI-TV continuino a dimostrare
tanta scarsa sensibilità per una corrett a
ed equilibrata informazione, che non penalizzi ulteriormente ed ingiustamente
Napoli ed il Mezzogiorno ;
2) quali sono stati i motivi per i
quali il TG/2 del 21 luglio abbia ritenuto
di far vedere i volti dei minori di Arzano ,
mentre si richiamava a giuste ragioni d i
riservatezza per non far vedere i minor i
di Milano ;
3) quali provvedimenti intendon o
adottare per la tutela dei minori anche
nel settore dell 'informazione .
(4-07951)
26
LUGLIO
198 8
D'AMATO CARLO . — Ai Ministri dell'ambiente e dei lavori pubblici . — Per sa pere – premesso che è in atto la realizzazione di una strada di collegamento tr a
le frazioni di Montepertuso e Nocelle (comune di Positano-Salerno) e che il pro getto in corso prevede l'attraversamento
di una delle più belle vallate della costiera amalfitana ed intacca uno dei pochi patrimoni naturali dove si trova l a
più completa e pregiata macchia mediterranea;
considerato che le necessità di collegamento degli abitanti della frazione di
Nocelle potrebbero essere rapidament e
soddisfatte individuando mezzi di trasporto di persone e cose adeguati e comunque compatibili con -l'ambiente naturale e paesistico ;
visto che già il tratto realizzato pe r
il collegamento tra Positano e Montepertuso non ha tenuto conto dell'impatt o
ambientale ed ha aggravato per la mancanza di un piano complessivo di infrastrutture la vivibilità della zona che vive
di turismo e terziario – :
se non ritengano opportuno ed urgente intervenire al fine di sospendere le
opere in corso individuando, di concerto
con gli enti locali, adeguate soluzioni alternative atte a superare lo storico isola mento della frazione Nocelle .
(4-07952 )
VITI . — Al Presidente del Consiglio de i
ministri e al Ministro dell'agricoltura e foreste. — Per conoscere – premesso ch e
la siccità ha prodotto danni incalcolabili all'agricoltura lucana, moltiplicand o
il disagio già avvertito per altre, persi stenti ragioni strutturali fin troppo note ;
le organizzazioni sindacali e professionali hanno insistentemente richiesto
provvedimenti che riconoscano la drammatica emergenza – :
quali provvedimenti il Governo intenda - assumere con urgenza al fine di
Atti Parlamentari
Camera dei Deputat i
— 18047 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
26
LUGLIO
198 8
riconoscere lo stato di calamità natural e
per l'agricoltura lucana e quali tempi in tenda riservarsi per l'adozione delle con seguenti indilazionabili misure . (4-07953 )
radon superasse la concentrazione di sicurezza, imporre per legge al costruttore di
sigillare le fondamenta, come si usa i n
Svezia, per impedire che il gas penetr i
poi all'interno del fabbricato ;
CARADONNA . — Al Ministro della difesa. — Per conoscere – premesso che :
Gran Bretagna, Francia e Germania
hanno predisposto da tempo l'eventual e
conversione degli aerei ad ampio raggi o
della loro aviazione commerciale al ruolo
di cargo militare e, ad esempio, la sostituzione in poche ore del radar civile co n
un radar militare idoneo al nuovo impiego che è pronto per essere montato i n
ogni momento – :
2) subordinare la concessione de l
permesso di abitabilità al controllo, d a
parte di una pubblica autorità, dell'assenza di emanazioni pericolose di radon
dalle strutture del fabbricato i cui materiali di costruzione, particolarment e
quelli di origine nuclearica come il tufo e
le pozzolane, potrebbero generare l'indesiderabile inconveniente ;
se misure analoghe sono state predisposte e, qualora ciò non fosse ancor a
avvenuto, per quale motivo non è stato
fatto e se si intende farlo nel prossim o
futuro .
(4-07954 )
CARADONNA . — Al Ministro della sanità. — Per conoscere – premesso ch e
la rilevazione fatta nella base NAT O
di Aviano di una quantità di radon d i
750 becquerel contro la quantità tollera bile di non più di 25, ha creato nel nostro paese giustificato allarme, sicché c i
si propone di compiere sistematiche rilevazioni nell'intero territorio nazionale ,
ma questa pur necessaria e costosa operazione che dovrà interessàre soprattutto gl i
edifici esistenti, richiede tempi organizzativi e di esecuzione che sarebbe errat o
non prevedere lunghi, e non garantire comunque la successiva rapida applicazion e
di misure atte ad eliminare il rischio – :
se non si ritiene opportuno, senza
abbandonare la rilevazione a tappeto nell'intero paese, adottare le misure seguenti :
1) subordinare la concessione dei
permessi di fabbricazione all'avvenuta costatazione, da parte di una pubblica autorità, dell'assenza di una pericolosa concentrazione del gas cancerogeno nel terreno in cui si vuole edificare e, qualora il
3) revocare il permesso di sfruttamento delle cave di tufo e di pozzolan a
dove risultasse una alta concentrazione d i
radon e subordinare le nuove concession i
ai risultati di una rilevazione preventiva .
Ad avviso dell'interrogante in un
primo tempo sarà possibile ed agevole
importare apparecchiature automatiche d i
rilevazione come, ad esempio, l 'ALPHATRACK RADON DETECTOR, e provvedersi poi delle stesse presso l'industri a
nazionale che non avrà difficoltà di sort a
(4-07955 )
a fabbricarle .
CARADONNA . — Al Ministro delle partecipazioni statali . — Per sapere – premesso che :
un recente accordo tra Gran Bretagna ed Arabia Saudita comporterà, tra
l'altro, la fornitura a questl'ultimo paes e
di 60 aerei Tornado da parte del consorzio italo-tedesco-britannico Panavia, e l a
fornitura potrebbe portare alle industri e
italiane ordini per circa 300 miliardi, d i
cui 120 all 'Aeritalia ;
Fausto Cereti, amministratore delegato di Aeritalia, ha osservato recente mente, a questo proposito, che gli accord i
per lo sviluppo del Tornado prevedon o
che la partecipazione alla produzion e
tenga conto del numero di aerei ordinat i
da ciascun paese del consorzio Panavia ,
ed ha lamentato che il nostro Governo
Atti Parlamentari
— 18048 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
non , promuove come dovrebbe la vendit a
dell'aereo a paesi terzi ;
.il predetto appunto dell'amministratore delegato di .Aeritalia sembra trovare
autorevole riscontro nel parere espress o
recentemente dal ministo interrogato, a d
avviso del quale si deve considerare l a
conversione alla produzione civile dell e
industrie di armamenti – :
quale quota, in miliardi di lire ,
della commessa saudita di aerei Tornad o
spetterà in concreto alla Aeritalia e, globalmente, a tutte le nostre industrie coinvolte nella produzione ;
come vengono interpretate le criti che dell'amministratore delegato di Aeri talia all'Esecutivo, e se si intende conver tire alla produzione civile anche il settor e
militare dell'azienda aerospaziale dell'IRI .
(4-07956)
RAUTI . — Ai Ministri degli affari esteri
e dell'interno . — Per sapere se è a conoscenza delle vivacissime polemiche s u
uno « schema di deliberazione » che è
stato preso in esame in questi giorni
dalla Giunta della provincia di Roma e
relativo al Mozambico . L'iniziativa è partita dalla FIOM-CGIL del Lazio che h a
predisposto – d'intesa con il « Sindacat o
dei Lavoratori del Mozambico » – un a
« studio di fattibilità » per un progetto d i
sviluppo rurale integrato nel distretto di
Boane, all'interno della provincia di Maputo; il tutto, avendo come « consigliere », un funzionario del Ministero dell'agricoltura, Danilo Gasperi . La Zona interessata – secondo quanto scrive N . Mollicone su Il Secolo, riferendo della decis a
opposizione sollevata dal Gruppo del MS I
alla provincie, diretto da Mario Mattei –
risulta consistere in 667 ettari di terreno ,
abitati da circa 36 .000 persone, oltre a
5 .000, « profughi » di altri territori . Ma l a
« particolarità » sta nell'aspetto finanziario dell'iniziativa : infatti, dei 3.441 milioni di spesa previsti – e per i quali l a
provincia di Roma dovrebbe intervenir e
per circa 1 miliardo – ben poco resta per
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
198 8
gli investimenti, « visto che circa 900 milioni e cioè più di un quarto, sono stanziati per pagare stipendi, consulenze e
viaggi dei « cooperatori » italiani e de i
loro familiari » . Non solo, come sottolinea
l'articolista « il vero punto debole de l
progetto « Mozambico » è la prevedibil e
inutilità del lavoro da compiere . Nell a
relazione illustrativa è scritto testualmente che : « ... è difficile quantificare il
ritorno di questo intervento » ; « lo sfruttamento del potenziale dell'area prescelt a
è ostacolato da numerosi limiti fisici ,
umani, infrastrutturali » ; vi è « un gruppo
umano eterogeneo, senza tradizioni rurali ,
non strutturato socialmente » ; si preved e
il sorgere di' « impatti violenti e sconvolgimenti nelle eventuali abitudini locali » ;
« è impossibile fornire una valutazion e
quantitativa realistica dei risultati » ; « l a
provenienza sociale e culturale degli occupanti rende impossibile una previsione » ; « predomina la disorganizzazione ,
soprattutto nel campo dell'assistenza sanitaria, scolastica e dell'economia, basata
sul baratto poiché la moneta locale è
scarsa ed inutilizzabile » . E così via seguitando . Dinanzi a questo quadro, non si
comprende perché la giunta provinciale
di Roma voglia dare il suo sostegno a d
un progetto dai molti rischi sia umani
(l'esempio etiopico del Tana-Beles dovrebbe mettere in guardia contro gli avventurismi in zone sottoposte a scontri d i
guerriglia tra opposte fazioni politiche e
sociali !) che tecnici e politici . Senza contare poi che il fatto principale, ossia l'interesse collettivo della provincia di Roma
e delle popolazioni amministrate (che dovrebbe sempre motivare gli atti di un a
amministrazione locale) è inesistente . Insomma, nella pur variegata – e ...dissestata casistica dei progetti italiani per l a
cooperazione allo sviluppo questo che s i
appresterebbe a finanziare la provincia d i
Roma, corre il rischio di diventare u n
caso-limite .
Per sapere, dunque, ciò premesso :
a) come e con quali motivazioni tal e
« progetto » si inquadri nell'attuale politica italiana nel settore ;
Atti Parlamentari
— 18049 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
b) a che « titolo » vi entra e vi partecipa la provincia di Roma ;
c) quale valutazione si esprime sugl i
sconcertanti, contraddittori e oggettiva mente preoccupanti contenuti della Relazione illustrativa, di cui agli stralci riportati .
(4-07957 )
TOMA . — Al Ministro di grazia e giustizia . — Per sapere – premesso ch e
la regione Puglia ha acquisito co n
atto preliminare del 26 agosto 1985 un
compendio immobiliare della societ à
SAFF di Lecce da adibire a sede degl i
uffici regionali ;
tale delibera di acquisto fu in seguito revocata con l 'avvenuta scoperta
che la SAFF aveva prodotto una serie d i
falsi che attestavano la possibilità di edificare legittimamente, cosa poi risultata
non vera;
per tale acquisto la regione Puglia
aveva incautamente anticipato la somma
di lire tre miliardi, di cui avrebbe potuto
chiedere la restituzione ma che ancor a
non ha fatto ;
su tali fatti, discutibili e illegittim i
la Procura della Repubblica di Bari h a
aperto una inchiesta nell'ottobre del
1986 ;
in data 30 maggio 1988 la giunt a
regionale pugliese ha deliberato di accettare una transazione proposta dalle imprese Montinari e Panzera attraverso l a
quale queste si impegnerebbero a restituire i tre miliardi della SAFF alla Regione, e quest'ultima acquisterebbe dall e
suddette imprese un edificio da costruir e
e da destinare ad uffici regionali per la
somma di 20 miliardi di lire ;
tutta l'operazione – condotta spregiudicatamente in prima persona dal presidente della giunta regionale Salvatore
Fitto – si baserebbe sul fatto che le imprese Panzera e Montinari avrebber o
tranquillamente le legittime concession i
edilizie per il suolo su cui dovrebbero
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
198 8
sorgere i nuovi uffici regionali, concessioni che dovrebbero avere dalla stess a
regione Publia l 'approvazione di un pro getto in variante degli strumenti urbanistici regionali . Con questa ipotesi la posizione delle imprese Montinari e Panzera
si configurerebbe come un concessionari o
di opere pubbliche, violando così palese mente la legge regionale n . 27/1985 –:
quali iniziative intende adottare ,
nella sfera delle reciproche competenze e
nel rispetto delle reciproche autonomie ,
perché l'indagine avviata dalla Procura d i
Bari trovi – dopo oltre due anni di indagini – uno sbocco con la formalizzazione
dell'inchiesta, in modo da eliminare ogn i
sospetto e ogni elemento di scarsa traspa(4-07958 )
renza nella vicenda .
CARADONNA . — Al Ministro delle partecipazioni statali. — Per sapere – premesso ch e
attualmente Aeritalia e Agusta importano circa 200 tonnellate l'anno di costosi materiali compositi avanzati fornit i
consuetamente da 3M, Hercules, Ciba
Geigy, e questa situazione è determinata
dal fatto che, a parte il recente impegn o
dell'ENI per la produzione di semilavorati per compositi (i cosiddetti preimpregnati), non vi è nel nostro paese un'offerta' di qualche rilevanza dei predett i
materiali ;
oggi i compositi avanzati incidon o
per circa il 30 per cento sul costo delle
parti di aeromobile in cui trovano impiego, ma si prevede che nel 1992 contribuiranno al peso dei mezzi aerei per il 6 2
per cento ; inoltre gli stessi materiali
stanno trovando crescente impiego nell'industria dell'auto e in altri settori civili e
militari – .
se non si ritiene opportuno, nel momento in cui ci si appresta a creare u n
polo chimico insieme all'industria chi mica privata, varare un programma d i
produzione di compositi avanzati nel con testo di detto polo, assolvendo così la
Atti Parlamentari
Camera dei Deputat i
— 18050 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
funzione di promozione dello sviluppo
che rappresenta la principale giustificazione dell'esistenza del sistema delle partecipazioni statali .
(4-07959 )
DI PIETRO, RODOTÀ, CIAFARDINI ,
CICERONE E ORLANDI . — Al Ministro
della pubblica istruzione . — Per sapere –
premesso che
il' 27 e 28 luglio 1988 avrà luogo i l
concorso per un posto di 8° livello della
carriera tecnico-amministrativa bandit o
dalla facoltà di Economia e Commerci o
dell ' Università G . D 'Annunzio;
i commissari (i proff. Pochetti e
Cuomo e il tecnico Di Giacomo) sono
stati nominati con decreto firmato da l
rettore Crescenti ;
tra le domande dei concorrenti figura quella della figlia del rettore Crescenti ;
ovviamente è inviolabile il diritto d i
ogni cittadino ad accedere a qualsias i
concorso avendone i requisiti – :
26
LUGLIO
198 8
NICOTRA E SAPIENZA . — Al Ministro
dei lavori pubblici . — Per sapere – a seguito dell'ennesimo incidente automobilistico mortale verificatosi lungo la SS 12 4
all'altezza dell'innesto per Vizzini lungo i l
Km . 42,00 (Ragusa-Catania), determinato
dall'assoluta inadeguatezza tecnica dell'attuale svincolo a raso per il centro abitato di Vizzini
se non intenda dare immediate direttive al compartimento ANAS della Sicilia affinché predisponga con urgenza u n
adeguato rimedio tecnico che elimini l'inconveniente che ha già provocato parec(4-07962 )
chie vite umane .
NICOTRA . — Al Ministro delle poste e
telecomunicazioni . — Per conoscere i motivi che ritardano l'auspicata istituzione
del servizio di recapito postale nelle località Petraro e Mongina del territorio di
Melilli, nel cui ambito risiedono stabilmente oltre 50 famiglie ed operano importanti aziende del Siracusano (Leon e
La Ferla S .p .A ., Siracusana Basalti, Mote l
(4-07963 )
Sicilfuel).
quali misure di garanzia sono state
adottate dall'Ateneo o, in sua vece, da l
Ministero della pubblica istruzione pe r
assicurare l'obiettività dello svolgimento e
dei risultati del concorso .
(4-07960)
ARNABOLDI . — Al Ministro della pubblica istruzione. — Per sapere – premesso
NICOTRA E SAPIENZA . — Al Ministro
dei lavori pubblici. — Per sapere – pre-
le' autorità accademiche del Politecnico di Milano hanno deliberato di introdurre il numero chiuso per gli student i
del primo anno su base « geografica » ,
privilegiando solo gli studenti lombardi e ,
al loro interno, solo quelli che risiedon o
in alcune province ;
messo che la SS 114 Catania-Siracusa è un 'arteria con i più alti indici d i
traffico ove quotidianamente si verifican o
intasamenti ed incidenti stradali spess o
mortali – :
se non intenda avocare a sé la querelle relativa a chi deve presentare (ANA S
o TAPSO) i progetti esecutivi del tratt o
autostradale Simeto-Motel Megara dand o
così una direttiva autorevole e stabilendo
tempi perentori entro i quali richiedere l a
presentazione della progettazione, ond e
conseguentemente assicurare la cantiera 'ione dei lavori per altro aventi già u n
(4-07961)
impegno di finanziamento.
che
l 'opinione pubblica (compresi alcun i
autorevoli giornalisti de Il Corriere della
Sera) ha giudicato il provvedimento inutile, intollerabile, . anticostituzionale e d
anche di sapore razzista ;
analogo provvedimento fu tentato
nel 1986 dall'allora rettore della « Sapienza » di Roma, e che tale provvedi mento fu considerato illegittimo prim a
dal TAR del Lazio e poi dal Consiglio d i
Stato, a cui il rettore Ruberti aveva fatt o
ricorso ;
.
Atti Parlamentari
— 18051 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
in data 9 febbraio, rispondendo a d
una interrogazione di alcuni deputati di
DP del 9 ottobre 1987 lo stesso professo r
Ruberti, nel frattempo divenuto ministro,
ammetteva esplicitamente l'inesistenza di
« riferimenti legislativi che consentano a d
una università statale di fissare un tetto
alle iscrizioni » ;
anche l'attesa di una sentenza dell a
magistratura che sospenda l'assurdo provvedimento in questione provocherebbe u n
danno incalcolabile per tutti gli student i
che, nél frattempo, dovessero vedersi costretti a rinunciare all'iscrizione all'Università da loro liberamente prescelta – :
quali provvedimenti urgenti intend a
assumere per tutelare i diritti costituzionali dei cittadini italiani non resident i
nelle province lombarde prescelte dall e
autorità accademiche del Politecnico ;
nel caso che il ministro rifiuti d i
assumere tempestivamente tali provvedi menti, se potrà ritenersi titolo sufficiente
all'iscrizione al Politecnico la circostanz a
di avere una mamma milanese, di ave r
letto tutti i romanzi di Gianni Brera, d i
tifare per il Milan o per l'Inter, di conoscere a memoria alcune poesie di Carl o
Porta ;
infine se non sia titolo sufficient e
per iscriversi al Politecnico di Milano essere cittadino di una Repubblica, la cui
Costituzione garantisce a tutti, indipendentemente dalla provincia di nascita o
di residenza, la libertà fondamentale e i l
diritto allo studio .
(4-07964)
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
1988
CASINI PIER FERDINANDO . — A i
Ministri dei lavori, pubblici, dell'ambiente e
delle partecipazioni statali. =
Per
sapere – in relazione alle informazioni fornite dalla Società Autostrade agli enti locali ed al conseguente stato di disagio esistente tra le
popolazioni dei comuni di Monzuno e
Marzabotto
quali eventuali modifiche nella progettazione esistente intenda attuare la Società Autostrade per eliminare gli inconvenienti dovuti all'ipotesi di realizzare l a
terza corsia dell'autostrada tra le località
di Campolungo, Murazze, Gardelletta ,
Quercio e Rioveggio . Tenuto conto del
grave stato di disagio ambientale ed economico che si determinerebbe nell'ipotes i
sopra citata in particolare se la Societ à
Autostrade non ritenga opportuno riconsiderare l 'ipotesi progettuale di proseguire
la galleria a tre corsie dalla località Allocco fino oltre Rioveggio . Secondo l'interrogante non esistono infatti garanzi e
sufficienti per la popolazione nell'attuale
ipotesi e certo per tutelare la salute e la
vivibilità della zona non possono bastare
l'installazione delle previste barriere antirumore . L'interrogante nel ribadire l'indifferibile necessità di procedere nell'adeguamento della struttura autostradale Bologna-Firenze sollecita i ministri interessati a farsi carico dell 'esecuzione di un 'opera che non vada a scapito della tutel a
socio-economica del territorio .
(4-07965)
Atti Parlamentari
Camera dei Deputati
- 18052 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
INTERROGAZION I
A RISPOSTA ORALE
CAPRIA, SANE UINETI, TESTA ANTONIO, PRINCIPE, BARBALACE, REINA ,
CEROFOLINI, MACCHERONI, POTÌ . —
Ministri dei trasporti e delle partecipazioni statali. — Per conoscere – premesso
Ai
che la situazione negativa del tra sporto aereo, complessivamente inteso, ha
raggiunto nel nostro paese punte tali d a
mettere in discussione lo stesso « sistema
di trasporto » . L'inadeguata organizzazione societaria, la disorganica gestion e
degli aeroporti, gli insufficienti risultat i
operativi dell'Azienda Volo ad un Ministero dei trasporti che – al di là dei
compiti istituzionali – aveva di fatto delegato, in parte o totalmente, alla compagnia di bandiera la politica del trasporto
aereo ;
che a fronte di tali situazioni non s i
può ritenere che la sostituzione del presidente dell'Alitalia sia da sola sufficient e
per risolvere le complesse problematich e
del settore ;
che in ogni caso sono da rilevare l a
contraddittorietà delle posizioni dell'IR I
che in più occasioni anche parlamentar i
aveva mostrato di condividere e difendere
le scelte della compagnia di bandiera ;
che risulta incomprensibile nel quadro delle precise 'indicazioni di cambi o
del presidente, la utilizzazione dello
stesso alla presidenza onoraria e la su a
riconferma alla presidenza del consorzio
Galileo, strumento indispensabile per operare una effettiva politica di sviluppo, è
anche sorprendente la riconferma degl i
amministratori delegati senza dichiarante
motivazione –
che cosa intendono fare i ministr i
per definire un quadro di riferimento ed
un programma che permetta di soddisfare
adeguatamente l'utenza attuale e il preve -
26
LUGLIO
1988
dibile aumento della stessa nei prossim i
anni, con particolare riferimento alle scadenze del 1990 (Campionati Mondiali di
Calcio) e alla liberalizzazione del mercato
che avverrà nel 1992 . Liberalizzazione
che, se ci troverà ancora impreparat i
come siamo oggi, creerà situazioni difficilissime alla compagnia di bandiera e probabilmente, alle compagnie private nazionali ;
che cosa intendono fare i Ministr i
interessati perché venga definito ed approvato il piano degli aeroporti nazionali ,
con particolare riguardo ai sistemi aero portuali ;
che cosa si intenda fare per dotare
gli aeroporti di impianti che garantiscano
l'operatività con la massima sicurezza anche in particolari condizioni atmosferiche ;
che cosa si intende fare per stabilir e
se l'Italia ha bisogno di un terzo polo
internazionale a sud di Roma, oppúre se
sono sufficienti gli attuali di Milano e
Roma;
che cosa si intende fare affinché l'A zienda Volo utilizzi le dotazioni finanzia rie che le sono state assegnate, non i n
titoli di Stato, ma in investimenti in
grado di garantire una migliore e total e
copertura radar dell'intero spazio aereo .
Così come sarebbe utile che i finanziamenti previsti dalla legge riguardante gl i
aeroporti di Roma e Milano, di oltr e
1 .400 miliardi, non fossero più iscritti pe r
la quasi totalità, nei residui passivi ;
che cosa intende fare il Governo i n
occasione della scadenza della convenzione con l'Alitalia, con particolare riguardo alla necessità di ridurre o superare il monopolio della compagnia d i
bandiera, per prevedere uno sviluppo de i
voli charter ed un potenziamento sull e
rotte internazionali – anche attraverso accordi con compagnie straniere – per indi care una politica di sviluppo del terz o
livello collegata all'Alitalia, ma esercitata
anche da compagnie private ;
che cosa si intende fare per il governo degli aeroporti in termini di coordinamento dei numerosi soggetti interes-
Atti Parlamentari
— 18053 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
sati alla vita degli stessi e per dare all'utente quanto occorre, in termini di servizi, per qualità, per quantità e continuità operativa nelle ore di apertura del l'aeroporto .
(3-01039 )
VALENSISE . — Ai Ministri per la funzione pubblica e del lavoro e previdenz a
sociale. — Per conòscere:
quali siano le loro valutazioni in relazione ai criteri per la determinazione
della maggior rappresentatività delle organizzazioni sindacali ipotizzata nell'articolo 8 della bozza di contratto per i l
pubblico impiego e nell'articolo 9 dell a
stessa bozza, criteri palesemente in contrasto con l'articolo 39 della Costituzion e
che solennemente sancisce la libertà dell a
organizzazione sindacale, nonché con la
legge quadro sul pubblico impiego 2 9
marzo 1983, n . 93 essendo detti criteri
Camera dei Deputat i
26
LUGLIO
1988
abolitivi del diritto di libera scelta sindacale dei singoli lavoratori e .violatori
dei princìpi generali dello statuto de i
lavoratori ;
se siano conformi a verità le inammissibili applicazioni dei criteri di cu i
sopra che prevedono, addirittura, sogli e
del 10 per cento di rappresentatività pe r
la partecipazione alle trattative e ciò i n
contrasto ancor più marcato con i princìpi sopra richiamati ;
se siano consapevoli dell'effetto dilacerante sul piano della pace sociale ipotesi come quelle descritte, accreditate d a
autorevoli organi di stampa, ipotesi ch e
hanno l'unica manifesta direzione di favorire talune organizzazioni sindacali in
danno di altre anche a costo di calpestar e
la libertà di associazione sindacale con
gravi conseguenze per la efficienza degl i
(3-01040)
accordi eventuali .
Atti Parlamentari
Camera dei Deputati
- 18054 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
INTERPELLANZ E
I sottoscritti chiedono di interpellare i l
Ministro dell'interno, per sapere :
sulla base di quali scelte di politica
criminale e con quali indirizzi investigativi operino gli organi- di polizia di Palermo e, in particolare, in materia di mafia, la squadra mobile di quella questura ;
quali siano state, dopo l'uccision e
dei commissari Cassarà e Montana, le iniziative adottate per assicurare continuit à
e qualità di impegno nel settore preventivo, investigativo e repressivo del fenomeno mafioso;
quali siano, di fronte alle reiterate e
documentate denunzie da ultimo venut e
dalla Procura della Repubblica di Marsala, e dopo le allarmanti analisi sullo
stato della sicurezza dei cittadini effettuata dal Capo della polizia le iniziativ e
che il ministro intende adottare al fine d i
perseguire e confermare una forte risposta istituzionale nei confronti del fenomeno mafioso .
Quale sia, infine, il giudizio del Governo sullo stato delle organizzazioni mafiose .
(2-00340) « Tortorella, Finocchiaro Fidelbo, Pacetti, Lauricella, Lo
Cascio Galante, Lucenti ,
Mangiapane, Mannino Antonino, Monello, Sanfilippo,
Alinovi, Angius, Barbera ,
Barbieri, Bordon, Calvanese ,
Ferrara, Strumendo, Bargone, Fracchia, Orlandi, Pedrazzi Cipolla, Trabacchi ,
Turco, Violante » .
I sottoscritti chiedono di interpellare i
ministri delle finanze e del tesoro, pe r
sapere, in relazione alle richieste di Eni e
Montedison che hanno deciso di costituire
la società Enimont apportando le parteci -
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pazioni chimiche dei due gruppi inclus e
le rispettive esposizioni debitorie (che sol tanto per la Montedison ammonterebber o
a circa 6 .500 miliardi), se e quali agevolazioni fiscali verranno concesse all o
scopo di abbattere o comunque di ridurr e
notevolmente il costo della concentrazione;
e per conoscere se l'eventuale rinuncia sotto qualsiasi forma da parte de l
fisco alla cospicua entrata derivante dall a
gigantesca operazione sia compatibile co n
la politica economica e finanziaria anch e
in questi giorni riaffermata dal Governo e
diretta ad incrementare in tutti i modi i l
gettito tributario .
(2-00341) « d 'Amato Luigi, Calderisi, Vesce » .
Il sottoscritto chiede di interpellare i l
Presidente del Consiglio dei ministri, pe r
conoscere – premess o
che il decreto del ministro dei lavori
pubblici sui limiti di velocità sta suscitando notevoli reazioni e gravissimi e in giusti disagi agli utenti delle strade ;
che le cause fondamentali degli incidenti stradali sono notoriamente l'imprudenza e l'imperizia non la velocità e ch e
quindi si deve agire per reprimere l 'imprudenza e per prevenire l 'imperizia ;
che la velocità in sé, quando i l
mezzo è adeguato e le condizioni dell a
strada e del traffico lo consentono, non
solo non costituisce pericolo ma rappresenta quella irrinunciabile conquista dell a
civiltà moderna che accorcia le distanze ,
arricchisce il tempo e intensifica le relazioni umane ;
che il decreto ministeriale, per l a
vastità della portata e delle conseguenze ,
non poteva essere adottato all'improvvis o
come un decreto fiscale catenaccio, m a
doveva_. essere annunciato per tempo e
sottoposto all'esame dei media, degli specialisti del settore, degli operatori turistici con particolare riguardo al flusso turistico straniero, dello stesso utente delle
strade e delle autostrade il quale paga
Atti Parlamentari
Camera dei Deputati
- 18055 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
fior di soldi per l'acquisto e per l'uso di
automobili piccole e grandi con enorm i
entrate per il fisco sotto molteplici voc i
(bollo, super bollo, IVA, tributi sui carburanti ecc .) e con grande beneficio per l'economia nazionale ;
che comunque sarebbe stato opportuno un decreto-legge del Governo soggetto all'esame ed al voto del Parlamento;
che il « decreto-catenaccio » appare
ostile e oltraggioso nei confronti dei paes i
europei tradizionalmente clienti turistici
dell'Italia, che avevano diritto ad essere
informati sulle nuove norme almeno si n
dal momento delle prenotazioni alberghiere ;
che un decreto del genere, oltre ad
apparire un subdolo mezzo per rastrellare
denaro soprattutto dagli stranieri, viola i
diritti della persona umana imponendo
assurdi comportamenti generalizzati, i n
nome di una presunta tutela della vit a
umana, anche a chi per prudenza e peri zia non attenta mai alla vita degli altri
ed alla propria ;
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LUGLIO
1988
per tutto il tempo di efficacia del decreto;
che essendo solo una minima part e
di autovetture dotata di impianto per l'aria condizionata, a diversità di tutte l e
« auto blu » comprese quelle usate da l
ministro dei lavori pubblici, il pesante
limite di velocità oltre a rendere interminabili e pericolose le colonne e le di stanze, favorirà i colpi di sonno e creer à
al conducente ed ai passeggeri disagi d i
ogni genere ;
che il ministro dei lavori pubblici
non può dire di essersi reso conto d i
persona, domenica scorsa, delle conseguenze dell 'applicazione del decreto perché viaggiava con l'aria condizionata e
con il telefono a bordo per distrarsi e
soprattutto perché al volante c'era l'autista il cui parere sul decreto sarebbe curioso conoscere ;
che contro il decreto le reazion i
degli esperti e della stragrande maggioranza degli organi di stampa e degl i
automobilisti sono state particolarment e
sdegnate – :
che il ministro dei lavori pubblici
avrebbe dovuto affrontare razionalmente
il problema operando su due direzioni :
se il Governo sia stato preventiva mente informato nella sua collegialità de l
grave provvedimento ;
1) rendere immediatamente obbligatorio l'uso delle cinture di sicurezza ;
se non ritenga_ di disporre l'immediata revoca del decreto che non risolv e
il problema della circolazione ma ne aggrava le conseguenze e che appare viziato
da incostituzionalità in quanto comprime
la libertà della persona umana punend o
indiscriminatamente la quasi totalità de i
cittadini capaci e corretti, rispettosi dell e
norme di prudenza, per colpa di una minoranza incosciente le cui malefatte sulle
strade ben altrimenti possono essere prevenute e represse ;
2) stabilire limiti diversificati di
velocità, con la indispensabile collocazione dei relativi segnali, in tutti i tratti
di autostrada ritenuti pericolosi (curve ,
viadotti, gallerie, prossimità di stazioni d i
servizio ecc .) respingendo il principio dell'assurdo limite generalizzato contrario ad
ogni logica ;
che permanendo il suddetto limite s i
renderà doveroso per il Governo : abolire
o ridurre adeguatamente i pedaggi auto stradali ed invitare le case italiane costruttrici di automobili a chiudere le linee di montaggio delle auto veloci e ridurre sensibilmente le cilindrate e le potenze, proibendo al tempo stesso l'importazione di auto straniere veloci ; disporre
il divieto di circolazione dei TIR – nel
quadro della tutela della vita umana -
se non ritenga, infine, revocato i l
decreto, di rendere subito obbligatori o
l'uso delle cinture di sicurezza e di decidere limiti diversificati di velocità – indicati di volta in volta dagli appositi segnali – lungo quei tratti di autostrad a
ritenuti obbiettivamente pericolosi per velocità più elévate.
« Franchi » .
(2-00342)
Atti Parlamentari
Camera dei Deputati
— 18056 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
MOZION I
La Camera ,
premess o
che l ' incidente grave occorso all o
stabilimento Farmoplant di Massa h a
confermato la assoluta incompatibilità d i
quella produzione nel pieno centro abitato e con le particolari pericolosissim e
caratteristiche ,
che tale pericolosità era stata da
tempo denunciata, ma invano, da movimenti ambientalisti e da partiti politici ,
come indica il clamoroso risultato del referendum svoltosi appena un anno e
mezzo fa, prima osteggiato e poi di fatt o
disatteso dalle autorità locali, e come
aveva posto in evidenza una interpellanz a
socialista svolta nella scorsa primavera ,
in occasione della quale, e nel silenzio d i
alcune parti politiche erano stati posti i n
chiaro la difficile situazione e i risch i
gravi per l'ambiente determinati dall a
presenza e dall'attività dello stabilimento ;
impegna il Governo :
1) a svolgere una severa inchiest a
amministrativa, che da _ un lato chiarisc a
tutte le responsabilità dovunque risiedano
per tale stato di cose e predisponga l e
misure di governo ed amministrative rivolte ad individuare le azioni a tutel a
dell'interesse pubblico anche sotto il pro filo del risarcimento dei danni ;
2) a predisporre immediate misure
perché i lavoratori dipendenti della Farmoplant siano garantiti senza soluzione
di continuità in rapporto alle loro retribuzioni e con salvezza di ogni responsabilità dell 'impresa ;
3) a predispone un intervento straordinario ed urgente a favore delle zon e
colpite, con misure idonee a sostenere l 'economia e l 'occupazione e a risanare l a
zona colpita dalla calamità ;
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LUGLIO
198 8
4) a predispone altresì un piano
urgente 'per la bonifica del territorio co n
la messa a disposizione di mezzi operativi della protezione civile e con il con corso di ogni altra amministrazione pubblica competente ;
5) ad erogare un sostegno finanziario in favore dei cittadini e delle piccole
imprese che sono stati colpiti nel settore
del turismo e delle attività collaterali, iv i
comprese quelle dell'indotto ;
6) a conferire alla zona la qualificazione che l'ordinamento prevede, e quelle
che potranno essere inserite nel provvedi mento di cui al punto I), idonee a conseguire gli effetti del riconoscimento d i
zona colpita da calamità, anche ai fini
dei piani di industrializzazione e reindustrializzazione ;
7) a definire e a presentare al Parla mento una relazione sui lavori della Commissione a suo tempo istituita, incaricat a
di studiare i rapporti tra industria ed
ambiente, presieduta dal dott . Baffi, pe r
consentire un esame di quanto finora tal e
commissione ha elaborato, anche alla
luce del comportamento complessivo d i
Montedison nell'intero svolgersi di quest a
vicenda e con particolare riferimento a l
rifiuto opposto all'invito del ministro del l'ambiente rivolto lo scorso anno di so spendere le lavorazioni più pericolos e
come qùella del rogor, rifiuto che si è
spinto fino alla minaccia di serrata ,
dando vita ad un atteggiamento inaccettabile, allora condiviso da autorevoli
esponenti del mondo confindustriale .
(1-00178) « Capria, Labriola, Maccheroni ,
Di Donato, Buffoni, Cardetti ,
Piro, Artioli, Breda, Ferrarini, Piermartini, D ' Addario ,
Lodigiani, Milani, D'amato
Carlo, Moroni, Curci, Renzulli, Rotiroti, Mazza » .
La Camera ,
premesso che la grave e preoccupante situazione di inquinamento dell'area della valle Bormida è per gran parte
Atti Parlamentari
Camera dei Deputat i
- 18057 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
riconducibile all'attività dell'azienda
ACNA di Cengio, i cui scarichi contengono sostanze quali benzene e piridine
caratterizzati da alta tossicità ;
tenuto conto dello stato di esasperazione della popolazione della valle Bormida costretta a vivere nel rischio e nel l'insicurezza per i danni prodotti dall'attività dell'ACNA C .O.,
impegna il Governo :
a) a decretare con effetto immediat o
la sospensione in via cautelativa e temporalmente limitata di tutte le attività degl i
impianti ACNA al fine di predisporre u n
piano di riconversione in grado di eliminare la produzione di sostanze nocive e
al tempo stesso di salvaguardare l'occupazione ;
b) a garantire le retribuzione dei lavoratori interessati alla chiusura di cui a l
punto a), coinvolgendo gli stessi nelle
operazioni di bonifica e risanamento ambientale.
(1-00179) « Boniver, Buffoni, Cardetti ,
Piro, Artioli, Breda, Borgoglio, Ferrarini, Piermartini ,
D 'Addario, Lodigiani, Milani, Mazza » .
La Camera ,
premesso che le modalità con le
quali nel passato anno scolastico è stat o
effettuato l'insegnamento della religione ,
dopo la incerta e contraddittoria applicazione dell'intesa fra lo Stato e la CEI ,
hanno sollevato numerosi problemi ch e
hanno turbato studenti, insegnanti, geni tori e responsabili della scuola, aggiungendo ulteriori disfunzioni e confusion i
allo stato già allarmante di abbandono i n
cui versa la scuola italiana ;
richiamando quel che il President e
del Consiglio ebbe a dichiarare alla Camera nella seduta del 10 ottobre 1987 a
proposito dell'insegnamento della reli-
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LUGLIO
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gione : « ...il Governo impartirà le disposizioni utili e necessarie al fine di favorire
l'applicazione e soprattutto evitare che s i
verifichino discriminazioni in relazione
alle scelte che gli studenti intenderann o
effettuare ..'. » ;
sottolineando gli impegni allora assunti dallo stesso Presidente del Consiglio : « Il Governo ritiene di sollevare i l
problema in sede di rinegoziazione di al cune clausole dell'intesa ... », « restano gl i
indirizzi e gli orientamenti espressi da l
dibattito, dei quali il Governo terrà i l
doveroso conto nella nuova fase di negoziato che chiediamo sia rapidament e
aperta con l'impegno di riferire in Parla mento circa le possibili conclusioni de l
negoziato prima che esso sia sotto scritto » ;
impegna il Governo
1) a riferire in Parlamento prim a
dell'inizio del nuovo anno scolastico sul l'insegnamento della religione nell'ann o
scolastico 1987-88, traendo un bilanci o
dell'applicazione della nuova normativa ,
delle scelte effettuate dagli studenti, dei
problemi insorti e delle soluzioni offerte ;
2) a riferire sullo stato delle trattative per la revisione dell'intesa fra l o
Stato e la CEI, indicando se e come sian o
state poste da parte italiana le question i
relative alle norme dell'intesa contrastanti con la libertà di coscienza e qual e
sia stata la disponibilità della controparte ;
3) in ogni caso a prendere le misure
necessarie affinché il nuovo anno scolastico si apra, per quel che riguarda l'insegnamento-della religione, seguendo norme
e indirizzi certi e garanti della libertà di
coscienza di tutti non senza averne dat o
prima comunicazione al Parlamento .
(1-00180) « Teodori, Aglietta, Calderisi ,
d'Amato Luigi, Faccio, Mellini, Modugno, . Pannella ,
Rutelli, Stanzani Ghedini ,
Vesce, Zevi » .
Atti Parlamentari
Camera dei Deputati
— 18058 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
La Camera ,
preso atto con profonda preoccupazione della situazione in cui versa l a
scuola pubblica italiana, denunciata recentemente dalla lunga e non conclusa
vicenda contrattuale del personale dell a
scuola ;
considera che tale situazione di cris i
della scuola pubblica sia diretta conseguenza di scelte politiche operate dai Governi che si sono succeduti, ed in particolare dalla drastica riduzione di fatto ch e
nel bilancio dello Stato hanno subìto l e
spese per la pubblica istruzione, che son o
passate da un 20 per cento del total e
delle spese del 1970, al 15,1 per cento de l
1975, all'11,6 per cento del 1980 per arrivare al 9,6 per cento del 1985, tornand o
per la prima volta, dal 1952, sotto l a
percentuale del .10 per cento ;
considera pertanto irresponsabile i l
tentativo del Governo di far ricadere le
responsabilità della situazione sugli insegnanti e sul loro movimento rivendicativo, mentre proprio a questi ultimi va
riconosciuto il merito di avere di nuov o
posto sul . tappeto « l 'emergenza scuola »
come una decisiva questione nazionale ;
considera inoltre che in una situazione di carenza di fondi sia particolarmente intollerabile la continua erogazion e
di fondi da parte dello Stato a scuole e
università private, in flagrante violazione
di un articolo della Costituzione ;
ritiene in particolare che sia de l
tutto intollerabile che un'aliquota crescente di denaro pubblico (che recenti attendibili stime fanno ammontare ad 8 .000
miliardi) sia versata, direttamente o indi rettamente, dallo Stato nelle tasche de l
padronato sotto la forma dei cosiddett i
« contratti di formazione lavoro », in cu i
è notoriamente nullo l'aspetto della « formazione » mentre quello del « lavoro »
consiste nella possibilità offerta alle imprese di assumere a termine e con chiamata nominativa personale licenziabile e
ricattabile :
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impegna pertanto il Governo
ad assumere concretamente il compito di
risolvere 1'« emergenza scuola » come con dizione necessaria per lo sviluppo civile e
democratico del Paese, il che comporta l a
modificazione del bilancio dello Stato
onde riportare la percentuale di spesa per
la pubblica istruzione vicina alla quot a
del 20 per cento che fu degli anni '70 ;
impegna altresì il Governo
a recuperare i fondi erogati, in violazion e
della Costituzione, alle scuole e universit à
private, nonché quelli erogati per i cosiddetti « contratti di formazione lavoro » .
In particolare la Camera
impegna il Govern o
a presentare al Parlamento, prima dell'inizio del prossimo anno scolastico, u n
« Piano straordinario di intervento per
l'emergenza scuola » che contenga i seguenti punti :
a) estensione dell'obbligo scolastico ,
dall'ultimo anno della scuola materna a l
biennio unificato delle superiori, con istituzione di una « anagrafe contro l'evasione dell'obbligo scolastico » da organizzarsi a livello territoriale ;
b) l'apprestamento di un piano straordinario (adeguatamente finanziato) per
l' « educazione permanente » (150 ore, università per adulti, occasioni formativ e
non curricolari, ecc .) ed in particolare di
un piano di lotta all'analfabetismo, funzionale o di ritorno, un fenomeno ch e
coinvolge (secondo il censimento de l
1981) oltre il 20 per cento della popolazione italiana ;
c) gratuità integrale nella fascia del l'obbligo e istituzione di un assegno di
studio a partire già dalla secondaria superiore ;
d) abolizione delle bocciature nell a
fascia dell'obbligo e istituzione di modul i
di recupero e/o sostegno nel corso del l'anno o nel periodo estivo, come stru-
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Camera dei Deputati
- 18059 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
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mento di prevenzione e lotta all'abbandono e alla selezione ;
sunzioni, in modo da abolire il precariato;
e) apprestamento di un piano organico occupazionale del personale docent e
e non docente, per 'innalzare il livell o
quantitativo e qualitativo della nostra
scuola ;
1) aggiornamento periodico obbligatorio per tutto il personale, con esoner o
dall'attività didattica (anno sabbatico), d a
svolgere presso l'università ;
f) rispetto scrupoloso del numero
massimo di 20 alunni per classe ;
g) unicità della funzione docente i n
tutti gli ordini e gradi, garantita dall a
istituzione del « ruolo unico docente » ;
h) ridefinizione dell'orario e supera mento della burocratica organizzazione
scolastica attraverso flessibilità, compresenze, valorizzazione del lavoro collettivo
e « tempo pieno » ;
i) abolizione dei concorsi e nuovo
sistema di reclutamento fondato su :
m) investimenti straordinari per adeguare le strutture scolastiche agli standards di vivibilità ed alle esigenze di inserimento dei portatori di handicaps in
tutti gli ordini e gradi della scuola (eliminazione dei fattori di pericolosità, nocività, sovraffollamento) ;
n) garanzia di spazi di vivibilità e
di libera attività che tengano conto dell e
esigenze di una scuola intesa come
« tempo di vita » di studenti, insegnanti e
non docenti ;
2) riforma ordinamenti didattic i
dei corsi di laurea con l'introduzione d i
momenti pedagogico-didattici comprendenti tirocini scolastici ;
o) l'insegnamento dell'ora di religione cattolica deve essere considerato facoltativo-aggiuntivo e deve svolgersi in
modo da non interferire con la continuit à
e organicità dell'orario scolastico regolare . Deve essere comunque soppress o
dalla scuola materna ed elementare .
3) istituzione di una graduatori a
permanente « a scorrimento », per le as-
(1-00181) « Arnaboldi, Tamino, Russ o
Franco » .
1) formazione universitaria pe r
tutti con laurea abilitante ;
Atti Parlamentari
— 18060 —
X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL
abete grafica s .p . a
Via Prenestina, 68 3
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Camera dei Deputat i
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