Urbanistica: il caso di Formello d io L rg Nassiriya in Iraq, compiuto al mattino di mercoledì 12 novembre 2003. L'Associazione "Il Centro Storico" esprime vivo cordoglio per le vittime del vile attentato. Ai 19 morti - 12 carabinieri, 5 militari dell'Esercito, 2 civili e 24 feriti. E' il bilancio dell'attentato al quartiere generale dei carabinieri a no CENT I UL UR Convenzione Quadro V MM C C IC O ORICO IM L A I - 1 - D 200 M A s Remo Ziarelli, prigioniero di guerra Promissio boni viri est obligatio Le promesse delle persone per bene sono un impegno che va mantenuto e concretizzato, questa è la regola della civile convivenza, valida per tutte le persone, segnatamente per chi riveste una carica pubblica elettiva e detiene pertanto il potere. Nel precedente numero del giornale, uscito la prima domenica di ottobre, avevamo espresso sincera fiducia nella realizzazione di un progetto di risanamento del territorio, fortemente voluto e sostenuto dall'Associazione Centro Storico, che, non limitandosi più alle solite lamentele su quello che non va nel nostro Paese, era passata ai fatti, proponendo la valida collaborazione della Facoltà di Architettura dell'Università di Roma Tre. Lavoro di contatti faticoso per annodare, allacciare rapporti con qualche amministratore più sensibile e disponibile e finalmente con il sindaco, riunione tra l'Università di Roma Tre, rappresentata dal prof. Giorgio Piccinato, e il Sindaco, dott. Giuseppe Schiboni, nella Casa Comunale, scambi di opinioni e stesura di una lettera di intenti sottoscritta dal Comune e dall'Università (15 settembre 2003). L'impegno è stato di fornire, come in effetti Roma Tre ha fornito, entro la fine di settembre una lettera contenente le direttrici per il c I Coletta, in una lettera ai suoi familiari "… vi giungano i miei più cordiali saluti da questi luoghi pieni di storia, ma che la pochezza dell'uomo rende infelici …". familiari giungano profonda solidarietà e condoglianze. Ricordiamo e condividiamo il pensiero espresso da una delle vittime, il vice brigadiere Giuseppe p 6 La redazione augura buon Natale e un lice anno nuovo a tutti i lettori i li pr i i ro i in I i p i n A r i rr n r l t r ri i o o o r tt ti o on o to R o n od " t n f e mo Cenni biografici. Remo Ziarelli è nato a S. Felice Circeo il 20 agosto 1920, terzo di otto fratelli, in una famiglia di buone condizioni economiche. E' stato dipendente comunale con mansioni di fontaniere dal 1955 al 1976. Nelle giornate festive aiutava i gestori del ristorante "Al faro", S o m V T i r T i P i m li, i c c amb n i T Pr m m m ii t b a r p z d f 4 m m ria 7 oi ot o ono nen a r i oZ mo n n S o od e f d R oZ e n te M Vo t c te ne i i nu do ch o a n ct n d S ne d t o o uo e h c fo no to c no o an o… … ed o mo mo h tr o nno o t o f e n e c fn h o no t t of Gualdoni prima e Alfonso poi. Gli capitava di lavorare nelle ville di Quarto Caldo e di conoscere personaggi famosi come Anna Magnani e Renato Rascel. Anna Magnani una volta lo sorprese, nel suo salone, mentre estasiato osservava un quadro che la rappresentava e lo apostrofò dicendogli "a Remo, che non hai mai visto 'na donna?". Renato Rascel spesso lo consolava per la sua piccola statura, assicurandogli che è nelle botti piccole che c'è il buon vino. Nel periodo della sua adolescenza il fascismo stava prendendo piede, soprattutto nelle zone circostanti il Circeo a causa dell'imponente opera di bonifica della pianura pontina e quindi, come tutti i ragazzi della sua età, fu educato ad essere un bravo fascista: "Sono cresciuto con quell'impostazione, non ne conoscevo altre, come potevo immaginare ciò che sarebbe accaduto in seguito?" Remo Ziarelli è morto a San Felice Circeo il 13 agosto 2003. m u l o uto o Vot r i P o “ az P a r a P a a D L t P f l m m 1 p z 1 Z 1 n -D 1 ca t z S Te a l - - at 14 1 Editore Associazione culturale “ l centro storico di San Felice Circeo (LT) Corso Vittorio Emanuele, 23 Tel 333 1904459, fax 06 51985217 E-mail centrostorico@sanfelicecirceo info-www sanfelicecirceo info - Reg Trib di Latina n 796 del 12/09/2003 - Direttore responsabile Gloria Gabrielli - Direttore editoriale Alessandro Cresti Redazione Stefano D’Auria, Tommaso Di Prospero, Maurizio Paolini, Mariadea Votta - Stampato da CSR, via di Pietralata, Roma CENTRO STORICO E T “L V MM ” L - - A Remo Ziarelli, prigioniero di guerra n nf i i no i oni r u tr l n ri i ur i r L bi n tt i prì in seguito che l'aereo abbattuto non era inglese, ma italiano, era l'aereo di Balbo, il quale di nascosto era 1940-1947. andato a trovare la moglie e al rientro, non avendo dato L'esperienza della guerra, lontano da casa. il segnale di essere una "colomba", era stato abbattuto. Ill 4 febbraio 1940, Remo Ziarelli ricevette la cartolina La versione fornita da Remo Ziarelli è di assoluto inteper il servizio militare: destinazione Libia. resse: se risponde a verità, egli si è trou o ò u r La prima impressione che ebbe della Libia vato a costruire un pezzo di storia com it fu positiva: tutto intorno alla caserma vi autentica in contrasto con quella ufficiar t cod erano case coloniche bianche, nuove, abile. g o i ei tate da emigranti italiani del periodo della Si legge, infatti, sull'enciclopedia alla colonizzazione; il clima era caldo e secco voce Balbo:…L'inizio della seconda di giorno, molto freddo di notte. guerra mondiale lo sorprese in tale incarico (Maresciallo I l 10 giugno 1940, mentre era di servizio ad El Alamein dell'Aria e Governatore della Libia). ricevette tramite telegrafo il comunicato dell'entrata in Cadde nel primo periodo di guerra nel cielo di Tobruck, guerra dell'Italia a fianco della Germania contro abbattuto per errore dalla difesa contraerea, durante un volo di ritorno dalle zone nemiche". Circa 4 mesi dopo l'episodio dell'abbattimento dell'aereo di Balbo, Remo ed altri sei commilitoni furono mandati a Bengasi a prendere la posta. Al ritorno, sorpresi dal Ghibli, il vento del deserto, che mo cancellò interamente la strada asfaltata, si persero, più una persona. Come alloggio gli fu assegnata la vagarono a lungo, cercando inutilmente di orientarsi tra baracca n. 10, insieme con altri quaranta prigionieri. le dune. A Remo venne l'idea di lanciare dei razzi, speEntrato nel campo si sentì chiamare da tre prigionieri, rando che qualcuno del campo italiano li vedesse e accorresse in loro aiuto e, infatti, gli Alleati tedeschi, che erano sanfeliciani: Felicetto Coccia, Alessandro Ricotta e non erano molto lontani, li individuarono e con un rimor- Felice Egidi, anche loro catturati in Africa, con i quali poté l'Inghilterra e la Francia. Le reazioni alla notizia furono scambiare solo un saluto perché divisi da un reticolato. chio riuscirono a tirare fuori il camion e a riportare tutti contrastanti: i più erano profondamente turbati, mentre Uno di loro, Felicetto Coccia, gettò a sani e salvi al campo. alcuni esultarono. Remo una scatoletta di carne, che, d emb 1 4 Il 9 dicembre 1940 è una data che Remo Remo ebbe il compito di trasmettere in codice tutti gli t p i ioni andata a finire nel corridoio che divideva non ha mai dimenticato poiché in quel d n s spostamenti aerei e in particolare, seguendo gli ordini i due campi, fu raccolta e distrutta da giorno fu fatto prigioniero dagli inglesi dei suoi superiori, di dare il segnale alla nostra contrae- insieme ad altri commilitoni. una sentinella. rea di abbattere gli aerei della R.A.F. (Royal Air Force), Remo si rese conto che gli inglesi trattaFurono perquisiti, malmenati e insultati, chiamati con nome in codice "I Falchi", senza scarpe e a piedi nudi furono portati vano duramente gli indiani e ricordava di aver assistito mentre i nostri aerei venivano chiamati nel campo di concentramento ad Ismailia nel maggio del '42 ad una scena barbarica: un soldato 4 b io 194 "le Colombe". i et t n in Egitto: un enorme complesso di barac- inglese prese un ragazzo indiano e gli iniettò con una Quando invece doveva trasmettere l'ordisiringa della benzina, il ragazzo si contorse a lungo per i i zo coni, diviso in due parti da un corridoio d t zion ne di rifornimenti, usava in codice nomi delimitato ai lati da cinquantadue serie di dolori lancinanti, ma sopravvisse. di ortaggi a seconda del tipo di armi filo spinato percorso da corrente elettrica Il giorno seguente l'indiano tornò armato al campo, richieste. Il Duce già aveva impegnato sparò al soldato che era di guardia sulla torretta uccia bassa tensione. In quel campo, il n° grandi mezzi in Spagna e in Etiopia, il milione di baionet- 305, i prigionieri erano quattrocento. Lì trascorse il dendolo, ma fu subito catturato e fucilato davanti a tutti. te promesse non facevano ben sperare contro le nuove Natale, ricevendo per la cena del 24 dicembre una pata- Questo come altri episodi, cui dovette assistere, dava la sofisticate armi nemiche. ta lessa.Il 10 gennaio 1941, Remo e molti altri prigionieri misura del malessere che serpeggiava tra la popolazioL'equipaggiamento delle truppe era insufficiente: scarne, stanca del dominio inglese e desiderosa di conquistadel campo furono portati a Suez e imbarcati sulla nave seggiavano le mine anticarro ed i mortai, molti soldati re la propria indipendenza sostenuta e incitata da un "Queen Mary", diretta a Madras, in India. non avevano uniformi o scarpe di ricambio e… nemme- Il porto di Madras era immenso con personaggio molto benvoluto, Ghandi, il nt no i francobolli per le lettere. ("al carrista dell'Ariete i quale predicava la dottrina della non viograndi bacini di carenaggio e magazzini d o In francobolli non chiedete", questo era l'originale, scanzo- capienti, strade affollate di ciclisti, lenza: non bisognava combattere con le ìc nato, giovanile…timbro postale!). armi, ma si doveva rifiutare ogni collaboradonne indiane negli abiti tradizionali n t Per compensare la mancanza di preparazione militare e coloratissimi e tanti soldati inglesi nelle zione. Il 10 agosto 1942, ascoltando la la scarsa dotazione di armamenti e di equipaggiamento radio di nascosto, Remo seppe che Ghandi uniformi azzurre, ma anche numerose si contava su una vittoria rapida e facile a fianco della era stato arrestato. persone poverissime e storpie, che si avvicinavano per Germania e del Giappone. Purtroppo Remo non riuscì a conoscere la conclusione di chiedere l'elemosina, alle quali qualche prigioniero lanL'inizio degli scontri, infatti, fu favorevole con avanzate ciava una moneta o un pezzo di pane, se poteva; lebbro- questi eventi, perché si ammalò di malaria e fu trasferito improvvise e fulminee nel deserto: "Si mangiava polvere, si ammassati in bidonvilles insieme ai maiali e vacche nei campi di lavoro in Australia, dove rimase fino al si sudava come bestie, ma è incredibile, eravamo felici. bianche libere. Nel porto di Madras si fermarono solo un 1947 senza sapere che il conflitto era ormai finito da Colpa dei nostri vent'anni?!" giorno, la sera tutti i prigionieri furono portati alla stazio- due anni. A Sidney fu imbarcato sulla nave Ormonte il 25 Sempre nel giugno del 1940, Remo si trovava a Tobruk, ne e ammassati in un treno, destinati al campo di condicembre 1947, dalla quale tutti i prigionieri gettarono in come di consueto di servizio al telegrafo, quando ricevet- centramento di Bangalore. mare in segno di liberazione la targhetta che li identificate l'ordine di dare il segnale alla contraerea per l'abbatti- Il viaggio durò due giorni, arrivati al campo furono fotova come prigionieri. mento di un "falco", ossia un aereo nemico. grafati uno per uno; sul petto una lavagnetta con scritto Si trattò di un tragico gravissimo errore, giacché si sco- un numero, Remo ebbe il numero 4/2- 129546: non era (A cura di Mariadea Votta) ( CENTRO STORICO OR C - 3 T i Archivi storici comunali rv al ir tt r n r pr f r r t ia p li r i i l tr im z itr N li n o o r d h ? Se dovessi dare un suggerimento agli amministratori comunali che si trovano ad affrontare problemi di conservazione dei propri archivi, li inviterei a mettersi in contatto con la Soprintendenza Archivistica competente per esaminare insieme i problemi e trovare insieme le soluzioni che la normativa attuale offre. op c o " L'A r p nd or o n z f po on p s r t c t n a o ? Innanzi tutto non va dimenticato che gli archivi appartenenti "alle province e ai comuni" sono, per disposizione di legge (artt. 822-824 del codice civile), soggetti al regime "del demanio pubblico", vale a dire che non possono essere alienati e che la loro tutela spetta all'autorità amministrativa. Di ciò hanno sempre tenuto conto le varie leggi che, nel tempo, hanno disciplinato la materia archivistica; l'obbligo per i Comuni di ordinare le proprie carte è infatti una costante della legislazione nazionale del settore, ribadito chiaramente anche dal decreto legislativo 490/99, che all'art. 40, prevede per gli enti pubblici l'obbligo di conservare i propri archivi e di redigere l'inventario per il cosiddetto "archivio storico", vale a dire quello costituito dai documenti relativi ad affari esauriti da oltre un quarantennio. c A t a r o d n oni c C p op o h o d o? (n.d.r.) I Finanziamenti della BEI in favore degli Enti Locali t c c n La ringrazio per avermi offerto l'occasione di far conoscere ad un pubblico di non specialisti l'attività che l'Amministrazione Archivistica svolge per la tutela del patrimonio documentario non statale e, in particolare, di quello comunale. In effetti, per poter scrivere con dovizia di particolari la nostra storia, gli archivi storici dei Comuni rappresentano la naturale integrazione dei complessi documentari conservati negli Archivi di Stato. I documenti, a partire da quelli più antichi, prodotti dagli oltre 8000 Comuni presenti sul territorio nazionale sono tessere insostituibili della vita amministrativa e culturale del nostro Paese. n nd f r i ni l A tiv t Cult ivi st i i un o el precedente numero di ottobre del "Centro Storico", abbiamo esaminato ed evidenziato l'importanza degli archivi storici comunali sottolineando la loro funzione di elementi indispensabili per la Storia di un Paese, e abbiamo concluso che senza loro è impossibile ricostruire la storia del paese stesso. In questo numero desideriamo specificare e suggerire i modi e i termini, anche economici con i quali si possono "far vivere" gli archivi storici comunali. Per questo abbiamo intervistato il prof. Salvatore Italia, direttore generale per gli Archivi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. o rr t c i o r Il richiamo agli obblighi di legge può far pensare che l'Amministrazione archivistica non abbia fornito alcun aiuto a quei Comuni che tali obblighi non fossero in grado, per motivi diversi, di rispettarle. In realtà moltissimi enti locali hanno usufruito della facoltà loro concessa di depositare i propri archivi storici presso l'Archivio di Stato competente per territorio(con sede nel capoluogo di provincia); altri, negli anni '60, hanno largamente usufruito dei benefici derivanti dalla cosiddetta "legge antitermitica", in applicazione della quale è stato possibile dotare gli archivi storici comunali di nuove scaffalature per la conservazione dei documenti più antichi; altri ancora hanno beneficiato di fondi messi a disposizione dalle Regioni per l'ordinamento degli archivi storici, sulla base di programmi stilati in accordo con le Soprintendenze Archivistiche (forse è bene ricordare, a questo proposito, che alle Soprintendenze spetta esercitare l'azione di vigilanza tutela sugli archivi non statali presenti sul territorio, regionale, di competenza): tra gli anni '80 e '90 proprio la regione Lazio e la Soprintendenza Archivistica hanno portato a termine un vasto programma di censimento e di inventariazione degli archivi storici comunali. 0 o d o? Il decreto 490/99 offre ora anche altre possibilità: è infatti previsto che lo Stato possa intervenire, con propri fondi, per il restauro e/o l'ordinamento di archivi storici comunali quando la necessità di tali interventi sia riconosciuta dal Soprintendente. In applicazione di tali norme sono stati predisposti programmi, anche in collaborazione con le regioni, in Toscana, in Puglia, in Liguria in Umbria. Ovviamente i programmi possono essere realizzati anche nel corso di più annualità. g n - Fin dalla sua fondazione - 1959 - la BEI, Banca Europea per gli investimenti, il cui capitale è posseduto dai 15 Paesi membri dell'Unione, destina le sue risorse ad iniziative progettuali sia a carattere pubblico che privato. La più larga parte di tali iniziative, in Italia, viene finanziata mediante linee di credito accordate a banche convenzionate che, a loro rischio, intermediano le risorse. Nel recente passato la BEI ha fornito un rilevante contributo in favore degli Enti Locali soprattutto nei settori dell'Energia e dell'Ambiente. Sono comunque ammessi a tali finanziamenti sostanzialmente tutti i progetti degli Enti Locali che riguardano opere pubbliche, anche se una certa priorità viene destinata a quelli del Settore Idrico, della Sanità, della Scuola e del recupero dei Centri Storici. I finanziamenti della BEI, di norma, sono per una durata di 15 anni con 2-3 anni di pre-ammortamento e contribuiscono ad una sostanziale moderazione dei tassi di interesse, soprattutto dei tassi variabili. Naturalmente le risorse della Banca non sono assolutamente concorrenziali con quelle della Cassa DD.PP., ma, essendo alternative, contribuiscono ad aumentare gli importi disponibili facendo si che le somme per gli Enti Locali possano essere più consistenti. Mediante queste linee di credito, accordate alle banche convenzionate, possono essere finanziati progetti - o pacchetti di progetti nell'ambito dei piani triennali degli Enti Locali - fino ad un ammontare totale degli investimenti pari a Euro 25.000.000,00. Per poter accedere a tali interventi è necessario per legge, come avviene per la Cassa DD.PP., che gli Enti Locali abbiano le risorse disponibili sui primi tre capitoli di spesa dei bilanci (cespiti delegabili), le quali risorse, come è ben noto, sono destinate all'ammortamento dei prestiti e, nel caso di progetti speciali (quale, ad esempio, il recupero di un centro storico), è altresì necessario che venga elaborato un documento tecnico "ad hoc". Luciano Rotondi Già Consigliere alla Banca Europea per gli Investimenti CENTRO STORICO E T “L ” L - - i Politica ambientale e rifiuti uni ni v o t m m r fi t n m I l "Principio di Integrazione", dettato dall'art. 6 del Trattato di Amsterdam (1997) recita che: "Le necessità della protezione ambientale devono essere integrate nella definizione e implementazione delle politiche e delle attività comunitarie (…), in particolare con l'ottica di promuovere lo sviluppo sostenibile". Lo sviluppo sostenibile è un modello innovativo di crescita economica basata su una politica di conservazione ed accrescimento delle principali risorse, una scelta strategica che pone l'accento su una serie di funzioni- quali: - l'uso razionale e responsabile delle risorse; - il riciclaggio delle risorse rinnovabili; - la riduzione al massimo degli sprechi. Ciò implica che la politica, provinciale e comunale, prenda in considerazione tutto ciò che in un territorio condiziona la crescita e lo sviluppo, valutando le emergenze che in esso insistono e che debbono essere governate. E' in questa ottica che le varie politiche dei rifiuti, della produzione di energia, dei trasporti, dell'inquinamento, del turismo, del suolo, dell'acqua (legge Galli), etc., trovano la loro dimensione. Le trasformazioni in atto hanno portato ad una crescita quantitativa, non qualitativa, generata soprattutto da fenomeni speculativi, che ha prodotto uno sviluppo eccessivo e distorto, che ha modificato l'ambiente rendendo il territorio in genere, con esso la città, luogo estraneo alla vita delle persone modificandone tempi e stili di vita, valori ed idealità. E' in questo contesto pieno di contraddizioni, che bisogna intervenire dettando regole certe ed esprimendo proposte ed osservazioni in i t r r l bi nt l i i m nto i o i turo tt d o ev ot o ond z t l pare una azione organica nelle varie realtà provinciali e comunali. E' su temi come i rifiuti, come l'energia, come l'inquinamento, etc. che si gioca il futuro di questa provincia, è su questi temi che bisogna confrontarsi per migliorare la nostra vivibilità, è su questi temi che bisogna aprire un confronto, una discussione, un dibattito che sia il più ampio e franco possibile. Lanciando l'idea di una serie di iniziative che culminino con un convegno dedicato a problematiche specifiche o gene- ev a i ti rali, è su queste basi che si vuole proporre un primo punto di discussione e di intervento, quello su "la politica dei rifiuti": Come tutti sappiamo la produzione di rifiuti è uno dei segni che distingue la società contemporanea, in quanto alla crescita dello sviluppo produttivo si associa la crescita dei rifiuti prodotti. Una non corretta gestione dei rifiuti determina fenomeni di inquinamento e di compromissione delle risorse come aria, acqua, suolo. Produrre meno rifiuti è diventata una necessità improrogabile, con la quale tutti dobbiamo fare i conti.Dovremmo cercare di abbinare la riduzione della quantità di rifiuti prodotti al riutilizzo e alla riparazione dei beni. Bisognerebbe, insomma, recuperare abitudini che sembrano ormai non appartenere più alla cultura consumistica oggi dominante. E' indispensabile, inoltre, promuovere il ripensamento e la riprogettazione dei modi di produzione dei beni che utilizziamo, adottando tecnologie che consumino meno energia e impieghino meno risorse, facendo, quindi, attenzione al cosiddetto "costo ambientale globale". Un settore d'intervento fondamentale è la raccolta differenziata, passo determinante per il riciclo dei materiali, ma soprattutto base di partenza per la riduzione della tassazione cui sono soggette intere famiglie. Questa consente anche di controllare la funzione energetica legata alla produzione del rifiuto. Bisogna dunque intervenire soprattutto a monte della situazione generale, si tratta di produrre meno rifiuti per scongiurare il ricorso all'incenerimento che deve essere inteso come rimedio ultimo possibile nella catena di produzione/riduzione del rifiuto. iazio e C tur e gu d t rr t pr in i uc * merito al modo di gestire/governare il territorio e l'ambiente, per poi elaborare una politica attenta alle questioni ambientali che significa prima di tutto conoscere la realtà ambientale e territoriale della Provincia e dei Comuni pontini, per fare questo bisogna indagare a fondo tutte le questioni che ve tono sul territorio in modo da poter svilup- to l r Porto del Circeo: Un aggiornamento sul raddoppio * Architetto, esperto ambientale e tro S o ico n z o z z n pa mo nt o St o d ut o i a A 4 o u tr to o@ o t i z in ia ir o u ur - il in o Il 28 ottobre scorso la Procura della Repubblica di Latina ha archiviato l'inchiesta per il reato di violazione della legge in materia urbanistica, che era stata avviata a seguito di una serie di esposti nei quali si censurava l'iter relativo all'approvazione del progetto di ampliamento del porto del Circeo. E'stata invece rinviata, per consentire l'acquisizione di nuovi documenti, la sentenza del Consiglio di Stato in merito all'ordinanza con la quale il Tar di Latina annullò, il 16 dicembre 2002, la concessione demaniale rilasciata alla società Penta per l'ampliamento del porto. Un progetto che continua a dividere forze politiche locali e associazioni ambientaliste. Un invito a riflettere a fondo sulle scelte da prendere in materia di portualità è venuto dall'associazione Adriano Olivetti, che a ottobre ha presentato uno studio dal titolo 'Porti, territorio, litorale' Il dossier analizza, con il contributo di esperti del settore, la questione del porto di Terracina, ma si sofferma anche sugli effetti negativi che la realizzazione del porto del Circeo, avvenuta negli anni cinquanta, ha provocato sul litorale che va da Capo Circeo a Terracina. Mettendo a raffronto le foto zenitali scattate nel '55 e nel 2000, si può notare come tale erosione della costa sia enormemente aumentata nel corso degli anni. "E' la conseguenza - si legge nel documento - non della fame del mare (che mangia la spiaggia) ma della realizzazione di opere marittime che ostacolano il normale flusso detritico di alimentazione del litorale, proveniente dai corsi d'acqua (nel caso del litorale laziale, prevalentemente dal Tevere)". E nello specifico l'erosione del litorale tra San Felice e Terracina "era stata conseguente alla realizzazione del porto del Circeo, il cui molo di sovraflutto devia le sabbie in sospensione che, provenienti dal Tevere, hanno alimentato per secoli il litorale". (S.D’A.) CENTRO STORICO OR C - is Urbanistica: il caso di Formello l ni l mu l i u ifi zi rb rov to l 2 00 l i vil ppo t bil ) nt d A novembre del 2003 le amministrazioni di centrosinistra a Formello (Roma) compiono 10 anni. La continuità politica ha consentito di perseguire nel corso dei 10 anni scelte di politica culturale, produttiva e urbanistica tali da individuare strategie di medio e lungo periodo omogenee e coerenti. Il Comune di Formello è stato interessato, a partire dagli anni '70, da forti fenomeni di suburbanizzazione, che hanno subito un'ulteriore accelerazione con la costruzione della Cassiabis. La parcellizzazione dei terreni delle Università Agrarie e la progressiva urbanizzazione dei terreni a uso civico, insieme a una serie di operazioni a sfondo speculativo non necessariamente abusive, ha portato a un elevatissimo consumo del territorio e ad una forte dispersione del patrimonio edilizio con conseguente perdita di suolo agricolo (e a tutti gli sconvolgimenti socio-economici che ne derivano). Il vecchio Piano Regolatore nella sostanza aveva avallato tali fenomeni, senza proporre un'interpretazione critica: anzi, concentrava tutte le previsioni di espansione nei cosiddetti "centri esterni" a carattere speculativo, pensati per accogliere una domanda di abitazione sostanzialmente romana fatta di casa bi-trifamiliare con giardino, e "costringendo" i locali all'abuso. La prima Giunta "Bonafede" nel 1993 si trova a confrontarsi con questo quadro, subentrando al commissario prefettizio nominato per l'arresto del Sindaco e di parte della Giunta precedente. Pur essendo urgente la redazione di un PRG (per il quale si eredita un incarico affidato nel ‘91) concentra gli sforzi su un problema ancor più urgente e assai più diffuso come quello della legittimazione dei terreni a uso civico abusivamente edificati: i cittadini, condonate le costruzioni non sono proprietari r P n oi m i i o* dei terreni su cui queste insistono - ciò impegna il comune in una trattativa con la Regione che porterà a un provvedimento legislativo regionale ad hoc, che risolverà il problema a oltre 2.000 residenti. Nel frattempo la Giunta sceglie di puntare su politiche di sviluppo strategiche che partano dalle risorse presenti sul territorio: il "centro storico" con alcuni "contenitori" di pregio (Palazzo Chigi, Chiesa S. Angelo), le Valli di Sorbo, la vicinanza con Roma - tutto ciò, si ritiene, dovrà determinare le condizioni per la creazione di un'economia basata su un turismo culturaleambientale. Nel 1997 l'istituzione del Parco di Veio "congela" il 73% del territorio comunale:l'amministrazione coraggiosamente ne sposa la causa nonostante l'impopolarità del provvedimento, accusato dalle lobby dei piccoli proprietari di bloccare lo sviluppo del paese. Ma il Parco costituisce per Formello ciò che la cosiddetta "Variante delle certezze" rappresenta per Roma: esiste ora un limite forte all'espansione del centro urbano e dei centri esterni, già così dispersi, e comincia a passare il messaggio che è necessario dedicarsi alla "riparazione" di quel vasto e informe territorio fatto di case basse, lotti interclusi, memorie del passato e segni del presente, spesso incoerenti per tipologia o per forma, privi di servizi e di qualità urbana. Nel 1998 il Consiglio Comunale approva uno Schema Direttore che si incarica della definizione dei limiti del centro urbano e della collocazione dei principa- Generale al PRG che recepisce i PRUSST e due piani di recupero redatti contestualmente al piano. Ciò che preme sottolineare, oggi che Formello ospita un Teatro Stabile, un Centro sperimentale per la Grafica d'Arte, una sede museale e da poche settimane anche la Libera università delle Arti dello Spettacolo, oltre alla S.S. Lazio e a un'area industriale che ospita oltre 200 PMI (Piccole e Medie Imprese), e che ciascuna progetti espansivi all'interno dei limiti stessi; della definizione della trama viaria, specie quella di attraversamento e di ricucitura tra il centro urbano e centri esterni. A tale quadro di coerenza vengono ricondotti i 12 progetti di PRUSST (Programma di Riqualificazione Urbana e di Sviluppo Sostenibile) privati presentati nell'ambito del programma "Patrimonio di S. Pietro in Tuscia", con Civitavecchia Comune capofila: solo sei di questi saranno approvati dal Comune perché ritenuti compatibili con lo Schema. A questo provvedimento segue l'iter progettuale e politico che porta nel 2000 all'adozione di un Consiglio per la Variante di queste nuove iniziative è stata concepita all'interno di una visione unitaria che ha utilizzato la Variante al PRG come quadro di coerenza. A oggi Formello è in attesa dei provvedimenti regionali che dovranno portare alla definitiva approvazione del Piano, provvedimenti da adottare in base alla vecchia legge regionale e che, se dovessero tardare, potrebbero anche vanificare tanto sforzo. In questo quadro di transizione, infatti, l'unico elemento di certezza è dato dalle norme di salvaguardia del PRG e del Parco di Veio, di cui non si ha ancora il Piano di Assetto. *Assessore di Formello CENTRO STORICO E T “L A ” L - - Z Promissio boni viri est obligatio Il m if anto on n gli A m i t tori i r na c rt di t zion f r u an F li r no i f i ul ! p p ) recupero dell'intero territorio del Circeo ivi compreso il Centro Storico. La proposta dell'Università è stata consegnata al Comune il 30 settembre scorso. Essendo la politica l'arte del possibile, il Sindaco e il Consiglio comunale tutto hanno deciso nella seduta del 30 ottobre scorso di rivolgersi al professore Paolo Portoghesi per il recupero del Centro storico, non degnandosi di rispondere alla proposta Convenzione Quadro - Università di Roma Tre e Comune di San Felice Circeo/La corrispondenza intercorsa sull’argomento 3 0 Egregio Signor Sindaco, sono a ricordarLe che i proff. Giorgio Piccinato e Mario Cerasoli dell'Università di Roma Tre, Facoltà di Architettura - Dipartimento di Studi Urbani, attendono la risposta, che è loro dovuta in base agli accordi del 15 settembre scorso da Lei sottoscritti congiuntamente all'Assessore Luciano Magnanti presente all'incontro insieme agli Assessori Salvatore D'Auria e Monia Di Cosimo, sulla proposta di "convenzione quadro" finalizzata al recupero del territorio comunale di San Felice Circeo. Proposta che Le è stata inviata, nei termini fissati, per portarla a conoscenza del Consiglio comunale che l'avrebbe dovuta esaminare e discutere. Certo di poter contare su un suo sollecito riscontro, invio distinti saluti. Alessandro Cresti bre 2003 per significarLe che questo comune ha valutato con molta attenzione la proposta pervenuta dall'Università, come sta valutando altre proposte che pervengono da altri Enti ed istituti, nonché da singoli professionisti in ordine al progetto di recupero del centro storico. Si tratta di una iniziativa complessa e per la quale dovrà essere presa una decisione che comporterà non solo un forte intervento economico, ma anche implicazioni nel tessuto socio economico di tutta la città di San Felice Circeo. Ribadisco, comunque, il nostro forte interesse alla sistemazione e riqualificazione del centro storico più volte espresso da questa Amministrazione e preciso impegno preso con la città attraverso il programma di governo. Cordialità. Il SINDACO Dott. Giuseppe Schiboni 1 no 00 Gentile Presidente, rispondo a sua del 3 novem- r 0 Egregio Signor Sindaco, facciamo seguito alla sua lettera del 6 novembre scorso, in risposta alla nostra del 3 novembre, e con meraviglia apprendiamo che, malgrado gli impegni presi, nulla è stato fatto. E' noto, infatti, che all'incontro tenutosi lo scorso 15 settembre il Direttore del Dipartimento degli Studi Urbani dell'Università Roma Tre, prof. Giorgio Piccinato, d'intesa con il Dipartimento di Studi Urbani di Roma (questo a sottolineare l'impegno dell'Istituzione oltre che delle persone) ha assunto l'incarico di formalizzare all'Amministrazione comunale una proposta operativa di collaborazione per la realizzazione di un progetto di risanamento dell'intero territorio comunale entro la fine del mese di settembre u.s.. E' parimenti noto che la Sua persona si era assunta l'impegno formale di esaminare tale proposta dell'Università e di fornire una risposta entro la fine del mese di ottobre 2003. Purtroppo, dobbiamo rilevare - con vivo rammarico - che mentre il prof. Giorgio Piccinato ha pienamente e tempestivamente onorato il proprio impegno inviando nei tempi stabiliti all'Amministrazione comunale la proposta, in data 30 settembre u.s., Ella invece si è resa inadempiente all'obbligo assunto in quanto è ormai decorso inutilmente il termine entro il quale avrebbe dovuto fornire all'Università la sua risposta. Tale comportamento appare assolutamente ingiustificabile oltre che irriguardoso per il lavoro svolto da uno dei più prestigiosi ed autorevoli studiosi in materia che aveva offerto al Comune di San Felice Circeo, per tramite della Sua persona, un progetto serio, efficace e, comunque, un punto di partenza concreto sul quale lavorare per l'obiettivo, che dovrebbe essere comune a tutti noi, di ottenere un risanamento del territorio comunale da troppi anni oggetto di ogni tipo di abusivismo e di abbandono. Per opportuna informazione inviamo copia della suddetta proposta dell'Università anche ai Presidenti della Giunta e del Consiglio della Regione Lazio, nonché a tutti i Consiglieri del Comune di San Felice Circeo, perché conoscano bene gli estremi della collaborazione offerta, intendendo con ciò responsabilizzare segnata- mente i Consiglieri di maggioranza per la inadempienza del Sindaco a seguito di un impegno formalmente da lui sottoscritto in data 15 settembre 2003 e di cui si dovrà rendere conto e spiegazione ai cittadini di San Felice Circeo. A ciò si aggiunga, che stando alle recenti notizie diffuse dalla stampa (04.11.03), si è appreso che Lei avrebbe avuto un incontro con un altro professionista della materia; qualora ciò fosse vero, oltre ad essere in evidente contrasto con gli impegni assunti con l'Università Roma Tre e con la scrivente Associazione, sarebbe anche in contrasto con il principio di correttezza ed eticamente censurabile. Naturalmente l'Associazione Centro Storico da me presieduta non può fare altro che prendere atto del suo comportamento riservandosi, comunque ed in ogni caso, di portare a conoscenza dei fatti chiunque possa avervi interesse, come, a mero titolo esemplificativo e non esaustivo, l'elettorato comunale e le Autorità Amministrative competenti. Infine, in relazione alle sue perplessità, Le vorrei ricorda- CENTRO STORICO OR C - presentata dall'Università di Roma Tre. Il modo di fare è quantomeno poco corretto e dimostra disattenzione pericolosa da parte di persone deputate all'amministrazione della cosa pubblica. A questo punto ripetiamo con l'architetto Mario Cerasoli, collaboratore del professore Piccinato e presente a tutti i lavori, che il nostro è "uno scoraggiamento cosmico" ed aggiungiamo che quanto sopra è un modo di fare "affossatore" di iniziative legittime e doverose per chi abita e vive a San Felice Circeo. Il tempo passa e non si conclude mai nulla: ancora tanto parlare, ma sempre invano. La strada da percorrere è lunga e articolata e siamo troppo lontani dai primi risultati. Onestamente ci risulta difficile comprendere un atteggiamento del genere e capiamo quanti nel passato e ancora ora siano sopraffatti da una fatale sfiducia: "tanto non c'è niente da fare, qui non si farà mai nulla!", questa è la frase più frequente pronunciata da chi ha seguito negli anni il degrado e l'abbandono di un Paese con caratteristiche uniche. Mi è capitato di incontrare in un negozio di Roma un signore della Toscana che, parecchi anni fa, attirato dalla fama di San Felice Circeo, fama riferita alla storia e alla natura, aveva scelto di trascorrervi il suo mese di ferie estive con la famiglia, moglie e due figlie. Totalmente insoddisfatto delle sue vacanze per disorganizzazione, indifferenza, mancanza di attrazioni, inadeguatezza commerciale e di servizi, ha deciso di non tornarci più e così è stato. Dopo averlo ascoltato non ho potuto far altro che dirgli che oggi, dopo venti anni, a San Felice è tutto come allora, ma quanta amarezza per non aver avuto argomenti da opporgli se non la protesta della nostra Associazione e le sue iniziative, che però non riescono a decollare perché irragionevolmente ostacolate (A.C.). Precedenti interventi dell'Associazione "Il Centro Storico" 20 I p no o St … in base alla legge 241/90, Le chiedo copia della documentazione che ufficialmente è stata consegnata alle varie Istituzioni e di essere informato degli avanzamenti del procedimento amministrativo sul risanamento … a A d … stante il perdurare del silenzio di codesta Amministrazione, il sottoscritto, diffida e mette in mora la S.V., ai sensi dell'art. 328 comma 2° del c.p., affinché provveda, nei modi e termini di legge, al soddisfacimento di quanto richiesto, avvertendola che in caso contrario esporrà denuncia all'Autorità Giudiziaria per omissione di atti d'ufficio. u 003 n n r r n St R d c n … Con soddisfazione Le comunichiamo che alla nostra iniziativa ha aderito il Dipartimento di Studi Urbani della Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi Roma Tre, tramite il Direttore Prof. Giorgio Piccinato, che è anche membro del Consiglio Direttivo dell'Associazione Nazionale Centri Storico - Artistici ANCSA, ed il suo collaboratore Arch. Mario Cerasoli che oltretutto ci hanno dato la loro disponibilità ad assisterci e ad affiancarci nel percorso che, con la buona volontà di tutte le parti, dovrà essere individuato per un recupero complessivo del Centro Storico. … 0 2 n d n o z 1 4 g 41 0 13 g tr t z t o U à A P n a 15 0 c n o o t A r , d A P a n n t u c n Sottoscritto dal Sindaco un impegno a dare una risposta, entro il 30 ottobre 2003 e dopo opportuna verifica in Consiglio comunale, alla proposta presentata dall'Università di un progetto di recupero del territorio del Circeo. Convenzione Quadro - Università di Roma Tre e Comune di San Felice Circeo/La corrispondenza intercorsa sull’argomento re che il patrimonio ambientale-culturale di San Felice Circeo è unico, e costituisce una ricchezza per qualsiasi politica capace di lungimiranza. Il problema non va visto sotto il profilo di una fredda analisi costi-benefici, gli aspetti finanziari sono oggi risolvibili attingendo ai fondi messi a disposizione degli Enti locali (Comunità Europea, B.E.I., Regione, Ministeri, altri): vanno chiesti su progetti definiti e attivati con competenza. Facciamo, ancora una volta, ricorso alla nostra ostinata, ma costruttiva tenacia, per invitarLa, Signor Sindaco, a riprendere il percorso avviato, certi della validità della proposta, ma soprattutto profondamente convinti di trovarci di fronte a qualificati ed esperti professionisti. Ci auguriamo di ricevere presto notizie. Distinti saluti Alessandro Cresti 7 200 Egregio Signor Sindaco, mi preme puntualizzare e chiarire il mio pensiero circa alcune affermazioni a me attribuite nel suo comunicato stampa ripreso e pubblicato sul quotidiano "Il Tempo" in data 15 novembre 2003. Pur conoscendo le richieste economiche dell'Università Roma Tre a proposito dello studio preliminare mirato alla definizione di un quadro di conoscenza aggiornato e dettagliato del territorio comunale di San Felice Circeo indispensabile per avviarne un processo di riqualificazione, non ho mai ritenuto opportuno farvi riferimento in quanto, come ho più volte asserito, le spese per questa iniziativa, ormai urgente e indifferibile, sono affrontabili anche con gli strumenti finanziari in gran parte "a costi zero", che il Comune si ostina ad ignorare, ingigantendo e sottolineando volutamente questo aspetto come difficoltà complessa che giustificherebbe l'annosa perdita di tempo. Quanto detto vuole essere una chiara e perentoria smentita a ciò che arbitrariamente e proditoriamente mi si attribuisce. Colgo l'occasione per ricordare a Lei e a tutti i Consiglieri del Comune di San Felice Circeo che esiste una vasta e specifica normativa sui "finanziamenti in conto capitale" da parte dello Stato e della Regione Lazio, cui possono accedere i Comuni per la formazione di strumenti urbanistici comunali, recupero urbano e recupero del territorio. Mi riferisco, a titolo esemplificativo, alle Leggi Regionali n. 55 del 3 novembre 1976 e n. 28 del 2 maggio 1980 e alle successive integrazioni e modifiche. In particolare desidero sottolineare che ai sensi della su menzionata L.R. n. 55 del 3 novembre 1976, si sarebbe potuto accedere, per l'anno 2003, ad un finanziamento, in conto capitale (costi zero per la collettività di San Felice Circeo!) da parte della Regione Lazio per "la formazione di strumenti urbanistici", finanziamenti che la Giunta Regionale ha recentemente deliberato di erogare per un importo massimo di 6+8 )/' 9) 4 progetto presentato e approvato. Il Comune di San Felice Circeo ha perso questa opportunità per continuare "a dialogare e contattare" senza decidersi mai ad imboccare una strada sicura, inequivocabile e definitiva. Va da se che la proposta elaborata dal Dipartimento di Studi Urbani della Facoltà di Architettura dell'Università di Roma Tre poteva costituire un elemento garantito e qualificato per ottenere con certezza l'accoglimento della relativa richiesta di finanziamento. Questo specifico finanziamento avrebbe potuto contribuire alle spese di studio del territorio, mentre per le successive fasi di recupero dell'intero territorio e del centro storico si possono ancora utilizzare gli strumenti finanziari suggeriti dalle leggi nazionali, arrivando a coprire fino al 90% dei relativi costi. In particolare per il Centro storico Le ricordo che se non ci si attiva rapidamente si corre il rischio (ne avevamo parlato nel nostro periodico "Centro Storico" di agosto) di non poter usufruire di finanziamenti in conto capitale (costo zero per i cittadini di San Felice Circeo!) per un importo di 10 milioni di euro: non lasciamo scadere i termini per la presentazione delle domande per accedere a detti finanziamenti nell'ambito dei programmi di recupero urbano denominati "Contratti di quartiere II", il cui bando regionale recentemente presentato ha fissato i termini per la presentazione delle proposte progettuali ai primi di aprile del 2004. A titolo di cronaca Le allego un articolo scritto da un Consigliere comunale di Formello (RM) che descrive un esempio significativo di recupero del territorio, saggio che sarà pubblicato sul nostro periodico di dicembre. Questo è quanto sentivo il dovere di precisare nella speranza che l'Amministrazione comunale si decida ad adottare la soluzione migliore per il recupero del territorio e confidando in un risveglio di responsabilità sull'intera problematica da parte di tutti i Consiglieri comunali. Rimaniamo comunque e sempre disponibili a qualsiasi tipo di collaborazione per l'inizio di un rapido percorso di riassetto e miglioramento del Paese e confidiamo in una positiva e concreta risposta in tal senso. Cordiali saluti Alessandro Cresti CENTRO STORICO E T “L L ” - - Istituto Comprensivo "Leonardo Da Vinci" Associazione Culturale "Il Centro Storico" tt i lp d u Rocco Barone (Ispettore Generale. - Ministero della Pubblica Istruzione), Valerio Castronovo (Storico Università di Torino), Gaetano Coppola (Giornalista Messaggero), Alessandro Cresti (Presidente dell’ Associazione "Il Centro Storico" ), Bruno Crucitti (Regista), Antonio Di Pierro (Giornalista - Repubblica), Salvatore Italia (Direttore Generale - Ministero per i Beni e le Attività Culturali), Luca Magnani (Architetto), Luigi Magni (Regista), Marisa Merlini (Attrice), Alessandro Panigutti (Giornalista - Latina Oggi), Marina Piccone (Giornalista Ideatrice del progetto), Paolo Sarandrea (Giornalista - Corriere della Sera), Giuseppina Simeone ( Dirigente Istituto Comprensivo "Leonardo da Vinci"), Romano Tripodi ( Giornalista - Tempo). a o n r o o ad n c a u r - n z c o z o - n a c t t u d d an o - r r a t u - d r " z " r r , g d d o r · ar a o c u ar r t u u a ch r f r z r r c far r a S z c a g an n t n d c r a r r o , d o o- vio A d o a d t a o , zo a n V d o an ar t r r a o o t n a d a d r S n r u : c u an - Bando di concorso Interviste ad anziani, dai 65 anni in su, di San Felice Circeo, sui luoghi, sulle caratteristiche di vita, sugli avvenimenti storici e sociali relativi al periodo che va dal 1920 al 1960. M d à 1. Racconti scritti ottenuti mediante interviste. 2. Racconti orali ottenuti mediante interviste video regiVWUDWH VXFDVVHWWD 9+6 3. Filmati ( video, 8 e super 8 ) e documenti di vario genere (biglietti di treni, autobus, cinema, ricevute di ristoranti, ecc.) in grado di far comprendere ed esaltare le bellezze della natura, le tradizioni, il sociale e tutto ciò che possa far capire i mutamenti avvenuti nel recente passato. La documentazione di cui al punto 3, ove possibile, verrà duplicata o fotocopiata e l'originale restituito ai legittimi proprietari. Partecipanti Persone singole o gruppi di età compresa tra i 6 e i 35 anni. Come partecipare Gli elaborati, di cui al punto 1, possono essere presentati in forma scritta e su floppy disk (programma Microsoft Word) con allegata copia di stampa. La lunghezza non dovrà superare le cinque cartelle (ognuna di 30 righe per 60 battute). I filmati, di cui al punto 2, dovranno avere una durata massima di 10 minuti, titoli compresi, e dovranno essere presentati unicamente su FDVVHWWD 9+6 Le interviste devono svolgersi sotto forma di racconto. Gli intervistati dovranno avere un'età superiore ai 65 anni e dovranno riferirsi a fatti vissuti e/o accaduti a San Felice Circeo durante il periodo 1920/1960. Gli elaborati dovranno essere accompagnati da una scheda tecnica contenente: titolo dell'opera, nome Targhe per i primi classificati delle tre categorie d'età (6-12; 13-18; 19-35). Gli scritti premiati e una selezione di quelli presentati saranno pubblicati in un libro distribuito gratuitamente e a puntate su alcuni quotidiani con edizione "Latina". Per i ragazzi delle scuole medie superiori, la partecipazione al concorso costituirà credito formativo per gli esami di maturità. t d ur d dell'autore o degli autori, indirizzo, recapito telefonico, nome della scuola o dell'ente di appartenenza, cenni biografici, indicazione del periodo trattato e degli argomenti. Gli elaborati non verranno restituiti. Gli scritti devono essere recapitati al seguente indirizzo improrogabilmente entro il 20 gennaio 2004: s n de R pub c Istituto Comprensivo Statale "Leonardo da Vinci" Via G. Rossi, snc 04017 San Felice Circeo (LT). Le opere scritte possono essere altresì inviate con una e-mail ai seguenti indirizzi: - [email protected] - centrostorico @sanfelicecirceo.info r r a c e a ando + l ir m he f f o a ,O DSULOH SUHVVR+RWHO Maga Circe di San Felice Circeo. La cerimonia sarà ripresa e montata in videocassetta e farà parte, anch'essa, dell'archivio della memoria. Per maggiori chiarimenti consultare i siti www.circeoscuola.it www.sanfelicecirceo.info a ini , nno s de a e ub una s O ni c v ate egna at a zz o in att a z - ar e eg o t CENTRO STORICO OR C 9 - SA M A i i Progetto ‘Spazio della Memoria’ at i l A o zi n tur al tit t C r i " o r l nt t i " Vin i i n i V ro L a storia, la riflessione sul passato, è la premessa necessaria per capire il presente e costruire il futuro. Tanto più lo è nel caso di un Paese come il nostro, così complesso e variegato: per le diverse esperienze vissute nel corso del tempo dalle singole comunità; nonché per le differenti connotazioni sia politiche e istituzionali, sia economiche e strutturali, e per la molteplicità di assetti sociali e di orientamenti culturali che hanno segnato per tanti secoli la fisionomia e le sorti della Penisola, nonché la sua immagine esterna e il suo ruolo in Europa e altrove.Tanti sono perciò tuttora i fatti e gli eventi da mettere a fuoco, determina- ti percorsi da esplorare o da ricostruire, alcuni fenomeni e loro risvolti da analizzare, e non pochi gli interrogativi a cui rispondere. D'altra parte, oggi l'attenzione non si concentra più soltanto sulle vicende politiche e militari, sull'opera dei personaggi più eminenti, sulle principali correnti di pensiero e sulle realizzazioni più significative in campo culturale e scientifico. Nel corso degli ultimi decenni s'è manifestato un ampliamento di visuale agli aspetti più minuti della vita quotidiana, alle condizioni materiali e all'attività della gente comune, alla psicologia e alla mentalità collettiva, alle consuetudini e ai modelli di comportamento più diffusi, alle t Cr o o * stici, che di stampe e fotografie e altri materiali) costituiscono altrettante tracce documentarie sempre più utilizzate per farsi un'idea degli scenari del passato, dei costumi e dei modi di vita, delle credenze e delle attitudini, dei propositi e delle iniziative individuali o corali di quanti li hanno via via popolati e forgiati. C'è dunque più di un motivo per apprezzare il progetto "Lo Spazio della Memoria", Giacché s'intende raccogliere e valorizzare una serie di testimonianze preziose per la conoscenza del mondo di ieri nei suoi tratti più riposti e genuini, quelli che riguardano l' "album di famiglia", la vita e le vicende di vari nuclei domestici, i sentimenti e le strategie famigliari e ai rapporti fra genitori e figli, alle varie espressioni della sensibilità religiosa e all'universo concettuale dei ceti popolari, ai sistemi di apprendimento e alle po e u orig n n o i i p e zo e io o o o to nt i o he t ent r . pratiche di lavoro, alle relazioni interpersonali e ai rapporti con l'ambiente. Inoltre, le fonti iconografiche (sia che si tratti di dipinti e di altri reperti arti- f g C on f b o1 5 o aspettative delle precedenti generazioni, le loro usanze e i loro criteri di giudizio, le tipologie lavorative e abitative, le risorse e l'utilizzazione del territorio. In tal modo è possibile non solo porre le premesse per la creazione di un Archivio storico originale, composto di tante piccole tessere che altrimenti andrebbero disperse, ma ravvivare anche i rapporti fra giovani e anziani e offrire alle istituzioni scolastiche ulteriori strumenti di coinvolgimento e dialogo con i loro allievi a supporto dell'attività didattica. *Docente di Storia Contemporanea dell'Università degli Studi di Torino on d fe d l S CENTRO STORICO E T “L P ” L - - A La grotta delle Capre A i t r vi ri v r v n nt “ ott loro r i l ir ” h nge o E ott i o t i p t Ro * ' una imponente cavità dalla struttura a forma di cupola che si apre nel versante Sud (Quarto caldo) del Monte Circeo, a pochi metri sul livello del mare. La grotta deve il suo nome al fatto che in passato i pastori vi ricoveravano le loro greggi. Talvolta tuttavia, viene erroneamente chiamata anche "grotta della Maga Circe", e qualche dépliant o cartolina la raffigurano con questo nome forse per disinformazione o malintesa promozione turistica. La "vera" grotta della Maga Circe, raggiungibile solo dal mare, si apre in realtà molto più ad occidente, alla base della maestosa fiancata del Monte Circeo cono- l i ul ri l o l el d v o t l sciuta come "il Precipizio". La grotta delle Capre è sicuramente la grotta più conosciuta al Circeo ed uno fra i più significativi luoghi d'interesse preistorico dell'area pontina. Infatti, presenta sulle pareti, lungo tutto il perimetro interno a circa 8 metri sull'attuale livello del mare uno stupendo solco fossile di battigia, interessato da perforazioni di molluschi litodomi. Non vi è dubbio che si tratta della testimonianza di un antico livello marino correlabile ad un mare caldo interglacia- le, più alto dell'attuale. La grotta fu visitata nell'800 da insigni studiosi, come il Brocchi e Issel, i quali notarono subito sia il solco fossile che le perforazioni di litodomi. Queste testimonianze, però, furono ritenute da Issel una prova della sua teoria sui "bradisismi", ossia delle oscillazioni lente del suolo. Solo più tardi, altri studiosi (e lo stesso Issel), ammisero la possibilità che fosse stato il livello marino ad oscillare durante il Quaternario. In altri termini, fu dato credito alla teoria dell'Eustatismo glaciale che, in breve, così spiega il fenomeno: durante i periodi glaciali una grande quantità di acqua viene sottratta al ciclo idrico fissandosi sotto forma di spesse calotte di ghiaccio; il livello del mare diminuisce sensibilmente (regressione marina) e i territori costieri si dilatano. Durante i periodi interglaciali, fondendosi gran parte dei ghiacciai continentali, una ingente quantità di acqua viene restituita al mare che sale di livello occupando parte delle pianure costiere (trasgressione marina). Circa 120.000 anni fa durante l'Interglaciale Riss-Wurm (OIS 5e) il mare, più alto dell'attuale (trasgressione marina tirreniana) e più caldo, invadeva buona parte della pianura pontina circondando e praticamente isolando il promontorio del Circeo. Si calcola che a quell'epoca il livello del mare fosse circa 8 metri al di sopra del livello attuale. Come si è potuta determinare l'altezza del mare ? E' molto semplice: il mare ha lasciato vistose go i t com '8 o I in ud o i tracce del suo livello tramite i fori nella roccia lasciati dai litodomi (quelli che volgarmente si chiamano datteri di mare): esiste in quasi tutte le grotte del Circeo una fascia di fori lasciati da questi molluschi che termina proprio all'altezza di circa 8 metri. La grotta che presenta queste tracce nel modo più evidente è proprio la grotta delle Capre: oltre alla fascia di litodomi è ben visibile anche il solco di battigia che indica il livello del mare in quel periodo. Nel 1936 A.C. Blanc intraprese uno scavo che ci consente di ricostruire la storia di questa cavità e di avere un'immagine dell'ambiente ecologico quaternario del territorio durante la Preistoria. E' particolarmente interessante notare l'associazione, nel sedimento della grotta, di resti di ippopotamo (animale di clima caldo), con frustoli di carbone di abete (tipica specie arborea che indica clima freddo). Evidentemente la recrudescenza climatica che aveva abbassato il clima altimetrico dell'abete al livello del mare, non era tale da impedire in quell'ambiente la sopravvivenza dell'ippopotamo.E' probabile che gli acquitrini litorali, dove la termoregolazione dovuta alla vicinanza del mare doveva attenuare i rigori del clima glaciale, abbiano costituito l'ultimo rifugio dei pachidermi "caldi". *Fondazione "Marcello Zei" CENTRO STORICO OR C 11 - P S A s e Al via la Fondazione Zei o im ll o t p t im t l ti r n m i l +RP R 6DSLHQV +DELWDW i rit r l r o L a Fondazione Marcello Zei è una realtà.. Nella seduta del 30 Ottobre, il Consiglio Comunale di San Felice Circeo ha, con voto unanime, deliberato la sua partecipazione, in qualità di socio fondatore, all'istituzione tenacemente voluta fr no * dalla famiglia Zei. Ad oltre tre anni dalla scomparsa del paletnologo prof. Marcello Zei si può finalmente ritenere che il suo impegno di tanti anni al servizio della preistoria e della didattica potrà avere una sua continuità. I soci fondatori sono: la famiglia Zei, l'Azienda per la promozione turistica della provincia di Latina(APT), il Comune di San Felice Circeo. La Fondazione, che non ha scopi di lucro, si prefigge, per statuto, di: salvaguardare e proseguire l'impegno culturale, civile e didattico del prof. Zei; creare, con il materiale presente nella PR VWUD +RPR 6DSLHQV H +DELWDW ubicata nella Torre dei Templari in San Felice Circeo (LT) un Museo Civico intitolato a Marcello Zei.La omb ) Rassegna fu isti- repe t n o u lo tuita nel 1978 per volontà del prof. Marcello Zei e d'altri studiosi del Centro Studi per o Paleontologia Umana e della Geologia del Quaternario. Un altro impegno della el Z dd t e v zio d l ot v e o l'Ecologia del Quaternario col patrocinio dell'Ente provinciale per il Turismo di Latina e del Comune di San Felice Circeo usufruendo della collaborazione del Parco Nazionale del Circeo e di specialisti delle Università di Firenze e Roma. Lo scopo della Mostra, fra le prime in Italia di questo genere, era quello di far conoscere alla Comunità locale e turistica nel rigore scientifico, ma in chiave divulgativa e didattica, l'importante patrimonio archeologico preistorico del Circeo e del territorio pontino. La Mostra, arricchita ogni anno di nuovi affascinanti reperti comprende 47 espositori o moduli didattici collocati nella sede elettiva della Torre dei Templari, nel centro storico di San Felice Circeo. Nelle cinque sale dell'esposizione sono illustrati gli eventi naturali, biologici e culturali più significativi dell'Era Quaternaria con particolare riguardo al promontorio del Circeo e alla regione pontina con le sue straordinarie testi- i o Fondazione sarà: catalogare e rendere fruibile l'imponente collezione malacologica, dono della Famiglia Cancelli; catalogare e rendere fruibile il materiale, la fototeca e la biblioteca privata del prof. Zei. La Fondazione Marcello Zei promuoverà iniziative volte allo sviluppo della conoscenza della preistoria dell'uomo e del suo ambiente; realizzerà attività finalizzate a creare una cultura della trasformazione sociale nel rispetto dei diritti dell'uomo e del suo habitat; favorirà la crescita, soprattutto nelle giovani generazioni, d'esperienze culturali capaci di rinnovare le istituzioni e di esprimere e sollecitare le potenzialità creative presenti nella società raccordandosi anche con sodalizi e istituzioni; la fondazione dovrà anche svolgere, impiegando altri soggetti, ricerche scientifiche, studi, progetti, sia per le amministrazioni pubbliche come per le private, sulle aree tematiche che hanno caratterizzato l'impegno cultu- t Nl c P a c zione o, o , c t t r s , t t olo 'es o iz o ono e ut pù ent n t oo r e n i on d l P nc a e2 0 l ont u d co r o dn rt i t do l o i t tm z d a t v - : z P Pa ir N. - Pa g. 6 2 , 0 d L e z P inf m -m f et 3 tia f 7 39 liber t ig z monianze geomorfologiche, paleoecologiche e preistoriche. /D 5DVVHJQD +RPR 6DSLHQV H +DELWDWGHO&LUFHR q GLYHQXWD ormai, anche per il mondo della Scuola, uno strumento didattico irrinunciabile e un punto di riferimento per la conoscenza e l'approfondimento dei grandi temi della Preistoria, della rale del prof. Zei. Questo impegnativo programma sarà attuato anche grazie ai collaboratori e allievi del prof. Zei che dal giorno della sua scomparsa si sono adoperati, con la Famiglia Zei, a non lasciar cadere il lavoro e il ricordo del Professore. *Fondazione Marcello Zei CENTRO STORICO E T “L L ” - - L ~ Delibere dell'Amministrazione Comunale di San Felice Circeo c i e Dt 76/C.C. 1 0 77/C.C. " Perché tornare a San Felice Circeo? La principale risorsa economica del Circeo è indubbiamente il turismo, che quindi dovrebbe essere al centro del pensiero degli Amministratori e degli abitanti. Allo stato attuale il turista che passa le ferie o i fine settimana da noi come può organizzare le sue giornate di vacanza? E soprattutto tornerà gli anni successivi? Fingiamo di essere un turista che viene per la prima volta al Circeo e già da lontano intravede la sagoma tipica del promontorio ed è subito avvolto dalla leggenda che vuole quella montagna rappresentare la Maga Circe sdraiata al sole. Quando si è nelle vicinanze del promontorio, la vegetazione esplode con i suoi colori: giallo, verde e azzurro in tutte le sue tonalità, lo splendore aggredisce i sensi, ma quando il turista abbandona la fantasia e passa alla realtà da vivere, costruita e pensata dall'uomo, si rende conto dell'enorme stridente contrasto tra natura e contesto urbano, ed allora quella magia iniziale si affievolisce, ed il Circeo diventa un posto come un altro: soliti problemi di affollamento, strade impercorribili, serate passate a passeggio senza sapere esattamente dove andare e cosa fare. Qualche spettacolo, un cabaret, il teatro, un concerto, dove e quando non si sa. Secondo voi il turista ritornerà, a queste condizioni? Non è più conveniente presentare il nostro paese con le strade perfettamente asfaltate, con ampi e facili parcheggi, con i programmi delle manifestazioni estive ampiamente pubblicizzati, con un parco giochi per i bambini, possibilmente non nelle vicinanze di un depuratore maleodorante, con sufficienti posti letto a disposizione, con un collegamento con tour operator importanti che procurino turisti di altri posti d'Italia, con la valorizzazione della risorsa Parco Nazionale? Ci sarà un amministratore capace e volenteroso che affronterà in tempi brevi questa problematica o dovremo continuare a sentirci dire "mai più vacanze al Circeo". 78/C.C. " 79/C.C. " 80/C.C. " 81/C.C. " 82/C.C. " 154/G.C. 0 / 9 0 155/G.C. 1 / 9 0 157/G.C. " 158/G.C. 1 / 9 0 159/G.C. " 160/G.C. " Sabaudia. 161/G.C. " 162/G.C. " 163/G.C. " 0 164/G.C. 165/G.C. " Bonaccia. 166/G.C. " 167/G.C. " 168/G.C. 0 10 finan 169/G.C. " 170/G.C. " com 171/G.C. " sio 172/G.C. " 173/G.C. 174/G.C. " " 175/G.C. 1 / 0 0 Michele Stasi ~ San Felice Circeo paese del "terzo mondo"!? Nei primi giorni del mese di giugno 2003, verso le ore 21.00 ero, con alcuni amici, a la Cona alla fermata del bus e taxi. Accanto a noi c'erano due asiatici con bagagli. Verso le ore 22.00, uno dei due signori, in corretto italiano, ci ha chiesto se i servizi autobus e taxi funzionassero. Io e i miei amici non abbiamo saputo dare nessuna informazione: ci siamo guardati intorno per cercare un elenco telefonico in qualche bar, negozio, benzinaio, tabaccaio, ma erano tutti chiusi! Essendo noi tutti sanfeliciani, abbiamo fatto i nomi dei tassisti di San Felice. Ma come fare per avere il loro numero di telefono? Con la propria macchina, uno di noi ha pensato di andare in qualche forno e, a Mezzomonte, è riuscito a trovare un elenco telefonico e a procurare ai due malcapitati il numero di telefono dei due tassisti di San Felice. Come sanfeliciana mi sono vergognata e mi è venuto spontaneo dire: "Poveracci! Questi hanno creduto di aver lasciato il terzo mondo, ma lo hanno trovato qui". Il mitologico, magico Circeo è questo?! Wanda Calisi Per pubblicare il tuo annuncio scrivi una e-mail a: [email protected] o telefona al 333.1904459 176/G.C. del 177/G.C. " 178/G.C. 179/G.C. il 180/G.C. di 181/G..C. 182/G.C. 183/G.C. / 00 " " " 0 " " 01 0 184/G 185/G.C. " 186/G.C. " 187/G.C. " 188/G.C. " 189/G.C. " 190/G.C. " 191/G.C. " 192/G.C. 193/G.C " t Interrogazioni. Determinazioni in merito ricorso avverso delib. Comune di Sabaudia e sentenza Commissario usi civici. Accettazione donazione eredi Elena Aguet in Blanc. Adesione alla richiesta di rimborso somme avanzate eredi Elena Aguet in Blanc. Approvazione schema di protocollo d'intesa tra comune e Fondazione "Giorgio Almirante". Ratifica deliberazione n. 142 G.C. Variazione n. 3 al Bilancio 2003. Comunicazione prelievi dal fondo di riserva. Trasmissione televisiva "mela verde" 18-21 settembre 2003. Rescissione convenzione incarico arch. Montuori mediante transazione. Variazione n. 4 al Bilancio dell'anno 2003. L.R. 5.07.2001 n. 15. Incarico progetto preliminare per richiesta finanziamento installazione telecamere sul territorio comunale. Patrocinio morale Ass. Rotare Club Latina. Convegno Parco Nazionale. Ricorso al TAR Lazio per annullamento deliberazione del C:C: n. 17/03 del comune di Costituzione in giudizio e nomina legale. Patrocinio morale all'Archeoclub d'Italia per celebrazioni. Patrocinio e finanziamento concerto musicale "All stars jazz". Patrocinio morale Rotare per convegno O.G.M. Variazione P.E.G. settore A.G. Costituzione in giudizio ricorso pendente c/o tribunale di Latina D'Angelo - Lusuardi Nomina legale. Ricorsi amministrativi vari n. 07. Costituzione in giudizio e nomina legale. Approvazione adozione schema di programma triennale OO.PP. 2004/2006. Progetto preliminare sistema di videosorveglianza del territorio. Approvazione richiesta di ziamento alla Regione Lazio R.L. n. 15 del 5.7.2001 Nomina Responsabile del procedimento L.R. n. 32.01. Interventi a sostegno della famiglia. Autorizzazione all'impegno di spesa pagamento gettoni di presenza per componenti sottomissione. Autorizzazione all'impegno di spesa pagamento gettoni di presenza per componenti commisni consiliari. Prelievo dal fondo di riserva. Approvazione avviso di selezione pubblica per titolo ed esami per la copertura di n. 1 posto a tempo pieno ed indeterminato di istruttore direttivo contabile cat. D giuridica e D1 economica. Variazione n. 6 al bilancio dell'esercizio anno 2003. Costituzione in giudizio atto di citazione per integrazione del contraddittorio Capponi Mario. Nomina legale. Presa d'atto verbale commissione giudicatrice per selezione di personale operaio addetto alla raccolta R.S.U. Intervento di completamento bonifica dei disdetti in località Quarto Coldo L.183/1989 difesa suolo D.G.R. del 27.7.1999. Approvazione progetto esecutivo. Adesione al progetto E-Goverment "Tecnologia utile" del Comune di Fermo per avvio del proto collo informatico firma digitale e posta informatizzata. Concessione di un finanziamento alla associazione Pro-loco di S. Felice Circeo.. Opposizione avverso sentenza del Commissario Usi Civici del Lazio, Toscana e Umbria emessa 26/07/2003. Comune di San Felice Circeo c/ Comune di Sabaudia per pronuncia appartenenza dei terreni Molella e Palazzo. Nomina legale. Variazione n. 7 al bilancio dell'esercizio 2003. Patrocinio alla S.r.l. DAP ITALY Film Production per la realizzazione del film "23". Contributo iniziativa "almeno un km all'anno di accessibilità in ogni paese ed in ogni città" Soc. Coop. Italia per tutti a.r.l. Concessione di un finanziamento alla associazione Pro-loco di S. Felice Circeo.. Adesione al progetto editoriale World Comunication. Costituzione in giudizio ricorso Petrucci Nicola. Nomina legale. Costituzione in giudizio contro ord. Commissario Usi civici. Nomina legale. Costituzione in giudizio atto di appello promosso da Angelotti + 3. Nomina legale. Approvazione progetto preliminare lavori di realizzazione marciapiede via Roma. Approvazione progetto preliminare lavori di realizzazione marciapiedi DeGasperi. Lavori di completamento bonifica dei dissesti in località Quarto Caldo e Vigna La Corte. II intervento. Approvazione progetto esecutivo. Patrocinio morale alla manifestazione "La notte dei Poeti". $SSURYD]L RQH VFKHPD GLFRQYHQ]L RQH FRQ OD VRF &LQHFLWWj +ROGLQJV S D SHUOD realizzazione di iniziative cinematografiche televisive ed audiovisive. CENTRO STORICO OR C - P ON C i Raffaele de ze Luca m r r i nt I t l ig nt ir nic i e no o anc e e a al abeta Primo episodio A Santrocche (contrada San Rocco), nel tempo della seconda guerra mondiale, Ssunta C. ricevette una lettera dal figlio militare. Non sapendo leggere, chiese aiuto a Raffaele. "Me tiéta fa nu piacere, mé tiéta lègge chésta lettera che m'à scritte figlieme". Raffaele la dispiegò, finse di leggere e poi: "Cara Ssunta mia! Nen la pozze legge! Me fa piagne!" E Ssunta: "Uh! Quante è intèllegente lu figlie de zi Luca!" Secondo episodio Ottobre 1943. Tutta la popolazione sanfeliciana si trovava sfollata a cinque chilometri dal O oscopo DI DICEMBRE 2003 E Ariete Voi che siete pronti a manifestare energia, in questo mese, dovrete agire con più calma e prudenza, poiché Venere e Saturno sono dissonanti, quindi in amore, e non solo, si consiglia pazienza e comprensione nei riguardi del partner. L'attività professionale si prevede buona, anche se richiederà impegno e fatica. (dal 21/3 al 20/4) F Toro Le energie dei pianeti sono davvero in ottima posizione nel vostro cielo e possono caricarvi di una grande forza per raggiungere obiettivi concreti nel lavoro, ma anche in amore. Momenti di particolare felicità. Soddisfazione per aver superato le incertezze e la confusione del passato. (dal 21/4 al 20/5) G Gemelli Sarà un mese molto proficuo per un lavoro creativo, ma sarà necessario frequentare persone interessanti e mature psicologicamente che possano mettervi in contatto profondo con il vostro mondo interiore. Nei contatti con gli altri cercate di evitare i pettegolezzi. Attenzione ai malanni di stagione! (dal 21/5 al 21/6) H Cancro Sensibili e sognatori quali siete, saprete cogliere in questo dicembre emizioni intense. Non tutto andrà secondo i vostri desideri o aspettative. Non assumete nuovi impegni; smaltite prima quelli già esistenti, così avrete idee più chiare. In questo momento cercate di concentrare l'energia, non disperdetela. Cambiamenti in casa. (dal 22/6 al 22/7) I Leone Siete alla ricerca di qualcosa di nuovo e di originale nella vostra vita e questo è il periodo giusto, ma non abbandonate però il senso pratico che sarà sempre la risorsa migliore. Alti e bassi si prevedono nei sentimenti (soprattutto per i single). Migliorano le cose verso la fine del mese. Evitate le confidenze con i colleghi di lavoro. Stanchezza e nervosismo. (dal paese, alloggiato prevalentemente nelle stalle dei coloni; stalle rimaste vuote, in quanto il bestiame, per essere sottratto alle razzie dei tedeschi, era stato svenduto. In una di queste stalle, su Via della Molella, si era rifugiato Raffaele con la sua famiglia. Dovendo trasportare del vino di sua produzione, dalla cantina situata a San Rocco, noleggiò una "barrozza" dal colono che l'ospitava. Con l'aiuto di due dei suoi figli, caricò quattro damigiane sul carro. Dopo averle ricoperte con paglia, vi stese sopra un grosso telone e su questo due ghirlande di palme. Nella vigna che coltivava non mancavano le palme dattifere. Giunti alla Cona, dove era il posto di blocco dei tedeschi, Raffaele guidava la barrozza e i suoi due figli, a piedi, dietro, si asciugavano le lacrime con il fazzoletto. Alla vista del "carro funebre", i soldati addetti al controllo, scattarono sull'attenti e salutarono militarmente. E così la fece franca. Terzo episodio Il colono ammazzo il maiale, che era riuscito a tenere nascosto e che era molto appetito ai tedeschi. Ad un certo momento, una delle sentinelle familiari lanciò l'allarme: "Una pattuglia di tedeschi è già entrata nel podere accanto; fra non molto saranno qui da noi!". Il maiale venne trascinato nella stalla occupata dalla famiglia di Raffaele, il quale afferrato il saccone di "sproglie" (il giaciglio), lo mise sopra il porco "defunto" e anticipando quello che poi farà Totò nella "Napoli milionaria", si finse morto. Accanto candele e visi lacrimosi. Arrivarono puntualmente i soldati tedeschi, ma non osarono profanare la "camera ardente", salutarono e si allontanarono. E così anche questa volta l'espediente funzionò. Da O'KEA'MUS di Andrea De Sisti 23/7 al 23/8) J Vergine Dicembre sarà all'insegna della serenità e del benessere. Giove continua il suo soggiorno in Vergine e vi facilita le situazioni in vari campi. Qualche nuvoletta di malinconia? Non prendetela sul serio! In questo periodo saprete accogliere tutto quello che la vita vi offre. Cambiamenti e miglioramenti nel lavoro. (dal 24/8 al 22/9) di Aldebaran K Bilancia Stanno emergendo alcune difficoltà anche nelle cose che sembravano andare bene. Saturno, in aspetto difficile, suggerisce di non opporre troppa resistenza; meglio saper pazientare. Sono favoriti i contatti umani e in genere la vita sociale. In amore: rimandate le discussioni. Date maggiore importanza alla sostanza e non alla forma. (dal 23/9 al 22/10) L Scorpione Ottimo periodo per iniziare nuove attività nella professione. Anche le attività fisiche e sportive e fisiche sono favorite. La competizione vi darà un piacere immenso se la gestirete con correttezza. La vostra disponibilità in amore creerà un migliore equilibrio nella relazione di coppia. I single dovranno frenare un po' la voglia di sedurre. …potrebbero restare delusi. (dal 23/10 al 22/11) M Sagittario C'è una certa tendenza a strafare; le cose potrebbero sfuggirvi di mano … attenzione alle finanze. Sentirete una grande fiducia in voi stessi e questo è un bene, se canalizzerete potenzialità e risorse in modo prudente e mirato. Intensi rapporti di amicizia. Momento un po' faticoso e poco gratificante nel lavoro. (dal 23/11 al 21/12) N Capricorno Periodo ottimo in cui saprete organizzare e comunicare nel settore lavoro. Bene anche in amore se saprete esprimere col cuore le vostre emozioni. Non nascondete i sentimenti, non abbiate timore … sarete apprezzati di più! Inclinazione positiva per gli affari ed i pro- CENTRO STORICO E T “L ” L - - T Nuova Circe, una partenza in salita D L l u t rt t i p limi z in opp It l o l t rn l u i r ozi l i t C d To r i in Nm q p i pr t l ir vr b- o e prime avvisaglie si sono avute nell'esordio casalingo di campionato contro il blasonato Tecchiena (squadra del comprensorio ciociaro) quando soltanto un'invenzione di Iannitti con un tiro di prima intenzione su un cross di Pirilozzi dava la vittoria alla Nuova Circe, nascondendo una chiara difficoltà nell'organizzare la manovra e nel creare palle gol. Tutti i mali venivano a galla la domenica successiva contro il Real Latina, quando la Nuova Circe usciva con le ossa rotte perdendo per 3-1, pagando oltremisura alcuni eccessi di confidenza con il pallone del portiere e quelli caratteriali dell'attaccante Ronca, allontanati il giorno dopo dal presidente Ciampa. La terza di campionato, contro lo Scauri Minturno, la Nuova Circe andava subito sotto di una rete dopo 4 minuti e nonostante il tempo a disposizione, non riusciva a recuperare, creando una sola autentica occasione da rete con Viscomi, entrato nella ripresa, che con un pregevole gesto tecnico andava a colpire l'incrocio dei pali.Il presidente Campa, per dare uno scossone all'ambiente, pensa di eliminare un altro giocatore, mette in discussione lo stesso allenatore Perrotta e si prodiga per prendere qualche nuovo giocatore nel mercato di Novembre. Come parziale scusante per il problematico avvio di stagione, c'è da una parte la necessità di amalgamare un gruppo che prevede da quest'anno molte facce nuove, dall'altra quella di sostituire elementi con esperienza, qualità tecniche e caratteriali che ora non ci sono più. Mi riferisco soprattutto ai difensori Farinella e Giusti ed ai centrocampisti Recchia e Bono, giocatori che hanno fatto la storia di questa squadra nelle ultime tre stagioni, con la vittoria in un campionato di prima categoria e due quarti posti in promozione. Nel frattempo la Nuova Circe è riuscita a strappare un prezioso pareggio con la Nuova Itri nella quarta di campionato, risultato psicologicamente importante perché arriva dopo due sconfitte consecutive. La formazione di mister Perrotta dopo il fulmineo vantaggio con il cannoniere della scorsa stagione Ezio Vecchio, veniva raggiunta e superata nel giro di cinque minuti a metà del secondo tempo, per poi agguantare il meritato pareggio con capitan Benetti. Novità in casa della Nuova Circe prima della partita interna con la Sanvittorese: l'esonero di Gianni Perrotta. Al suo posto il gradito ritorno di Marco Ceccarelli, l'artefice della grande vittoria del campionato di prima categoria nella stagione 2000 - 2001. Nell'attesa dei rinforzi che dovranno andare a colmare le lacune presenti nella formazione sanfeliciana, la Nuova Circe non riesce a far sua l'intera posta in palio contro una Sanvittorese ben organizzata la cui classifica deficitaria, un solo punto in quattro partite, non deve trarre in inganno. Due vere grandi occasioni per la Nuova Circe sul finire del primo tempo, la prima con il centravanti Vecchio che su un perfetto cross dalla sinistra spediva di poco fuori, la seconda con capitan Benetti il cui tiro dai limiti dell'area andava ad impattare sul palo. A nulla serviva il forcing finale della Nuova Circe che lasciava invariato con un nulla di fatto il risultato. Prima del mercato di novembre quella che segue è la rosa della Nuova Circe: Magnanti, Pirolozzi, Senesi, Teseo, Tulli, Marocchi, D'Andrea, Di Giuseppe, Ruggiero, Argentesi, Benetti (Cap.), Amato, Del Prete, Una nuova realtà sportiva: il calcio a 5 femminile A partire da quest'anno il nostro paese può vantare una squadra di calcio a 5 femminile che porta lo stesso nome della locale squadra di calcio. Questa Nuova Circe al femminile è nata per iniziativa di Paolo Ronconi. Aldilà dell'interesse sportivo, che riveste la realizzazione di un progetto come questo, c'è soprattutto il desiderio di favorire un più facile inserimento sociale delle ragazze del nostro paese. Con il tempo, alfine di garantire l'inserimento in un tessuto sociale difficile come il nostro che offre poco e ancora di meno per il "gentil sesso", c'è la voglia di creare una vera e propria scuola calcio per ragazze. Per ora a detta del promotore ed allenatore Ronconi, c'è sicuramente un buon gruppo con margini di crescita importanti, motivati con la presenza in squadra di elementi di categoria come la Cicala, calciatrice che ha militato in serie A, vero fiore all'occhiello della formazione. La squadra che milita in uno dei due gironi di serie B, ha cominciato alla grande la nuova stagione agonistica infilando due vittorie consecutive, contro il Paliano per 4 - 0 con una tripletta della bomber Cicala ed una rete di Bove e poi contro il Settecamini per 2 - 1 con doppietta della solita Cicala negli ultimi tre minuti quando sembrava difficile un recupero in extremis. Nel girone della Nuova Circe le squadre maggiormente accreditate alla vittoria finale sembrano essere lo Sporting Ferentino ed il Punto Rosa calcio a 5, ma siamo convinti che la squadra di mister Ronconi possa essere una sorta di mina vagante in grado di recitare un ruolo da assoluta protagonista. Da sottolineare la presenza in veste di preparatore dell'eclettico Luciano Esposito, uomo di sport come pochi che ha praticato varie discipline ad alti livelli e quella esterna di Vincenzo Petrucci, in quanto proprietario del "Picchio Rosso" il campo in cui si allenano le ragazze e sul quale giocano le partite casalinghe. La squadra è composta dal presidente Ciampa, dal delegato alla presidenza Fabrizi, dall'allenatore Ronconi, dall'allenatore in seconda Pietro Petrucci, dal preparatore Esposito, dal capitano Cicala dai due portieri Rossi e Simula, dalle calciatrici Scala D., Scala I., Bove, Gasparutti, Catania, Balzamo, Cascianelli, Mastromattei e Celentano. (T.Di P.) CENTRO STORICO OR C 15 - Ora legale i Pizza al mattone Æ Ingredienti: c z nc f A 00 a n u c r zc d a - r t u n f ot u a a t f n * z g c * cicoria e altre erbe selvatiche che le donne sanfeliciane raccolgono tradizionalmente nei campi. on qu t n f f n n g a z r a t n c nu f c u t a n da: LA VISCOTTA Ricette di S. Felice Circeo di Angela Bassani f Poesie a t r nc n c Sopra n' muretto vecchio e scorticato, durante 'na campagna elettorale, un mucchio ne veniva appiccicato de manifesti, tutti disuguale. Tanto cher vecchio muro sgretolato, sembrava esteriormente rinnovato. Un manifesto de lealtà e d'amore parlava de 'na grande fratellanza, un'antro sbandieranno er tricolore, te garantiva er pieno della panza. Tanto che in mezza tutto quell'inguacchio, chi annava a legge 'nce capiva un cacchio. nz L'alba e l'aurora hanno riposto sulla magica tavolozza i meravigliosi colori. Sta per giungere l'attimo che l'ascensionale sole, gran sovrano del cielo, dispiega i suoi raggi illuminando il monte Circeo, pieno di silenzio e di pace, rinnovando il prodigio, nello spazio infinito, avvolgendo la mitica montagna con una festosa luce che non ha più ombre. da "L'agave fiorita" 2001 di Dante Bono Finita la campagna elettorale, tutto com'era prima ritornava. Er muro sempre quello, tale e quale, er manifesto piano se staccava, e le promesse fatte co certezza annavano a finì nella monnezza. Ma poi 'n ber giorno, ecco la cuccagna, in forma de sfilate, canti, soni. Se sentiva pell'aria che Castagna come un re maggio ce portava i doni, ma su ar paese, vecchio e rannicchiato* c'è sempre quer muretto scorticato. S * rannicchiato: perché dopo tante promesse è rimasto sempre più solo e avvilito. Vuoi comprare uno spazio pubblicitario su “Centro storico? Telefona allo 333 1904459 abi e h oni lo iche al co c t ada, c r c nr v r a ent della ca La legge 01/08/03 n.214 ha introdotto non solo la patente a punti, ma ha anche stabilito il rincaro (in alcuni casi del 100%!) di numerose infrazioni al codice della strada: - passare con il semaforo rosso art.146 3° comma) passa da 68,25 a 137,55 Euro; - circolare contromano (art. 143 11° comma) passa da 68,25 a 137,55 Euro; - non indossare la cintura di sicurezza (art.172 8° comma) passa da 33,60 a 68,25 Euro; - guidare parlando con il telefonino (senza auricolare o vivavoce art173 3°co.) passa da 33,60 ad Euro 68,25; - circolare in moto senza casco (art.171 2° comma) passa da 33,60 a 68,25, e questo solo per citare le infrazioni più ricorrenti. Numerose associazioni dei consumatori hanno contestato questi aumenti, finalizzati, secondo il loro attento parere, esclusivamente a garantire ai Comuni maggiori introiti; perplessità sono state espresse anche dai sindacati degli agenti di polizia municipale. Ma la vera novità sancita dalla riforma in oggetto, oltre alla patente a punti, è l'introduzione dell'art.204 bis del C.D.S., il quale impone al cittadino multato che voglia proporre ricorso avversa la sanzione davanti al Giudice di Pace, di pagare, a pena di inammissibilità del ricorso, una somma a titolo di cauzione pari alla metà del massimo edittale della sanzione inflitta dall'organo accertatore (il massimo edittale corrisponde a quattro volte la sanzione minima). In pratica per proporre ricorso, si dovrà preventivamente versare una cauzione pari ad almeno il doppio della sanzione inflitta, ad es. se si vuole ricorrere avverso una multa rilevata tramite autovelox con superamento della velocità fra i 10 ed i 40 Km/h (Euro 137,55), si dovrà a pena di inammissibilità versare un deposito di Euro 275,1. Quest'articolo ha generato non poche difficoltà, legate innanzitutto al fatto che le cancellerie a norma di legge, non possono ricevere versamenti in denaro (art.4 R.D. 10/03/1923 N.149); per ovviare a tale paradosso il Ministero della Giustizia con circolare 13/08/03 ha stabilito che la cauzione vada versata su di un libretto di deposito giudiziario aperto presso l'ente poste, l'apertura non comporta spese aggiuntive ed il libretto è fruttifero di interessi. Il libretto dovrà essere intestato al ricorrente e dovrà riportare come causale la natura del versamento (cauzione), gli estremi (data e numero) del verbale di accertamento contro cui si ricorre e l'autorità che ha stilato il verbale. Il libretto dovrà quindi essere allegato al ricorso e depositato nella cancelleria del Giudice di Pace, se il ricorso viene accolto la cauzione viene restituita, al contrario la cauzione viene trattenuta in tutto o in parte in caso di soccombenza, e girata all'autorità che ha elevato la multa. Anche la restituzione della cauzione o di parte di essa, è operazione complessa, la cancelleria infatti provvederà non a restituire il libretto, ma ad emettere un mandato di pagamento a favore del ricorrente comprensivo degli interessi maturati. L'introduzione della nuova normativa ha fatto crollare il numero dei ricorsi avverso le sanzioni amministrative, con sommo dispiacere dei Giudici di Pace che guadagnano in base alle sentenze emesse, e ha aperto un interessante dibattito sulla costituzionalità dell'art 204 bis C.D.S. che verrà chiarito dalla Corte Costituzionale, all'attenzione della quale è stata rimessa la questione da numerosi Giudici di Pace. In sostanza, la Corte dovrà chiarire se la norma in questione non violi il diritto alla difesa, costituzionalmente garantito, del cittadino di fronte alle sanzioni inflitte dallo Stato o da altri enti pubblici, in quanto il ricorso avverso le stesse diventa così costoso da indurre i cittadini a desi- Offro/cerco o io Supermarket p o CARLETTO Cedo/scambio giornalini Dragonball e chitarra EKO 6 corde. a (333.9223174). tel. 0773/540497 Viale Tittoni, 70/72 - S Felice Circeo - La Cona Vendo/scambio giornaletti Daco. F n (338.9629383). 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Felice Circeo - Centro storico t . 54 an r ha festeggiato il 92° compleanno il 7 novembre scorso (è nato il 7.11.1911 a San Felice Circeo). Un affettuoso abbraccio dai nipoti Riccardo e Federico e dalla loro mamma. Ristorante "peperoncino e cioccolato" Via di Terracina, Km 11,200 - S. Felice Circeo - Golfo Sereno Tel. 339.8583110 d C ha compiuto 91 anni il 14 novembre scorso (è nata a San Felice Circeo il 14.11. 1912). Affettuosi auguri dai figli, nipoti e pronipoti. o Il 7 dicembre scorso è stato il 90° compleanno di A g , nato il 7.12.1913 a Terracina e trasferitosi a San Felice Circeo nel 1918. Auguri dagli amici del Circeo Fishing Club. n A B Tutti i tipi di pasta della migliore qualità Pasta all'uovo di Federico Fedeli Per pubblicare i tuoi auguri scrivi una e-mail a: [email protected] o telefona al 333.1904459 V.le Tittoni, 113 - S. Felice Circeo - La Cona Tel. 0773.540608 Numeri Utili n 73-5 21 U ni 73-547 49 n 73-548 3 u di ed c No u n 73-66 1 5- 61038 h M d i nge t S. t on 7 - 4 6 c M i 7 - 461 ( C 7 - 4639 (Ce St c t 7 -4 1 i ni (Bo g Mon n o t 3- 9 7 A S. 3- 8 5 3- 4 4 d d 3- 1 o o oc o o b ud 0 32 6164 c z 3-54647 ( n o St c 3-546 0 o g Mo n o 3-5 9 o z 3-54 7 or de o z 3- 4 3 o o d t 3- 11 f 3-51 03 E 8 0 om o t 3- 4 o u s t 3- 4 3 t