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Cultura Spettacoli
I VENERDÌ 3 SETTEMBRE 2010
TEATRO. PRESENTATA LA NUOVA STAGIONE CHE SI APRIRÀ IL 6 OTTOBRE
Oltre 60 spettacoli ”senza confini” al Rossetti di Trieste
La star londinese Simon Callow inaugurerà il foltissimo cartellone di prosa, musical, danza e concerti
di ROBERTO CANZIANI
TRIESTE Notizia non
sono i 61 spettacoli, che
dall’autunno alla primavera andranno a comporre la stagione 2010/2011
dello Stabile del Friuli
Venezia Giulia. Notizia
non è il colpo di teatro di
un’apertura, il prossimo
6 ottobre, affidata a un
accreditato attore inglese, Simon Callow, che reciterà Shakespeare in lingua originale.
Lo strillo del giorno, la
notizia che passerà veloce di bocca in bocca, è
che il Rossetti da quella
data non si chiamerà più
Rossetti. O meglio: l’edificio intero conserverà la
sua storica denominazione, ma la sala, la grande
sala che oggi conta 1531
posti, quella che vide serate futuriste e muscolose esibizioni sportive e
equestri, balli, comizi e
veglioni mascherati, non
si riconoscerà più nel nome di chi, duecento anni
fa, “inventò” l’italianità
di questa città. Si chiamerà invece Sala Assicurazioni Generali.
Matrimonio di cuore e
di interessi, hanno spiegato Paris Lippi, presidente dello Stabile, e Giovanni Perissinotto, amministratore delegato e
Grop Ceo delle Generali,
che ieri, all’ultimo piano
del palazzo sulle Rive,
hanno presentato assieme al direttore artistico
Antonio Calenda, l’imminente stagione dello Stabile regionale. A fronte
di un cospicuo sostegno
economico - ha spiegato
Lippi - l’accordo «gratificherà il teatro con l’uso
di un marchio così prestigioso e, viceversa, garantirà alla società di assicurazioni un ritorno in campo artistico e culturale».
Patto lauto e virtuoso, nato alla luce di «un lavoro
teatrale
d’eccellenza,
svolto da una compagine
manageriale – ha commentato Perissinotto – e
che durerà per tre anni».
Con l’auspicio di rinnovarlo per altri tre, ha
prontamente rilanciato
Lippi.
Dopo il restyling che
ha trasformato il Cristallo in Bobbio, dopo che
una parte del Viale è diventata Largo Giorgio Ga-
Sopra: Andrea Jonasson in ”Donna Rosita nubile” (foto Attilio Marasco) e Gabriele
Lavia (”Il malato immaginario”). A sinistra: Elio Germano in gennaio al Rossetti con
”Thom Pain”. A destra: Simon Callow che il 6 ottobre aprirà la stagione al Rossetti
con ”Shakespeare - The Man From Stratford” (foto di Helen Maybanks).
ber, un'altra piccola fatica mentale si aggiunge
dunque all’agenda teatrale di tanti spettatori triestini che dovranno mandare a mente la nuova e
geniale invenzione del
marketing, mettendo in
disparte l’antico patriota.
È forse per questo che
Calenda, cui toccava il
compito di mettere in fila e commentare tutti i
61 spettacoli in programma, ha scelto uno spiccato esordio patriottico.
«È sul palcoscenico
che ogni sera si invera
l’amor di patria, l’unità
di una lingua, la costumanza civile» ha detto il
direttore,
consapevole
della retorica ricaduta
delle proprie parole, in
un tempo in cui domina
“l’ombra corta del campanile”, ma consapevole anche delle dissacrazioni
che il palcoscenico riuscirà quest’anno ad esibire, dalle due disinvolte riletture dei ”Promessi
Sposi” (una di Giovanni
Testori, l’altra dei canori
Oblivion) alla rivisitazio-
ne acida del patriottismo
britannico
(caricatura
della Regina Elisabetta
compresa) nel “Lago dei
cigni” coroegrafato da
Matthew Bourne.
Con un nuovo logo, ideato da Stefano Curti, un
gran cuore all’insegna di
“Io amo il Rossetti” che
racchiude gli scatti da
tutte le produzioni e gli
spettacoli ospiti, il programma 2010/2011 si snoda lungo i tradizionali filoni della Prosa, dei Musical, della Danza, degli
Altri Percorsi e degli
Eventi Speciali.
A prima vista tutti rimpolpati rispetto allo scorso anno, con il dichiarato
intento di superare i precedenti 12mila abbonamenti e di aumentare ancor di più lo sbigliettamento, grazie a una programmazione quasi completamente internazionale dei musical.
Impossibile, se non in
un elenco asciutto asciutto dar traccia di tutti
quanti i titoli, tutti gli artisti, tutte le produzioni
su cui si incardinano 9
mesi di programma. Segnaleremo la vasta campionatura dal mondo della regia teatrale italiana
che accanto al nuovo allestimento dello stesso Calenda (“Mercadet l’affarista” di Balzac, «un apologo sul mondo della borsa
e degli affari, furbetti di
quartiere compresi») rac-
coglie titoli messi in scena da Gabriele Lavia (“Il
malato
immaginario”),
Massimo Castri (“Il misantropo”, con Massimo
Popolizio), Cesare Lievi
(“Il vecchio e il cielo”,
con Gigi Angelillo e Ludovica Modugno), Federico
Tiezzi (“I promessi sposi
alla prova” di Testori,
”Swan Lake” di Matthew Bourne, in scena dall’1 al 5 dicembre
con Sandro Lombardi),
Gabriele Vacis (“I Rusteghi” goldononiani) e Arturo Cirillo (uno shakesperariano “Otello”), più il
catalano Lluis Pasqual
(“Donna Rosita nubile”
di Garcia Lorca, con Andrea Jonasson e un gruppo di attori fra i più storici del Piccolo Teatro di
Milano) e il lettone Alvis
Hermanis (“Le signorine
di Wilko”) ma già ben accolti nel circuito teatrale
italiano.
Forte e determinata anche la presenza di interpreti e showmen che, divisi tra la sala principale
e la sala Bartoli, sapranno far valere il carisma
della presenza dal vivo:
Beppe
Grillo
(“…is
back”, promette il suo titolo, attestato l’11 di ottobre), Maurizio Crozza
(“Fenomeni”), Michelle
Hunziker (“Mi scappa da
ridere”), Antonio Albanese (“Personaggi”), Elio
Germano
(con
quel
“Thom Pain, basato sul
niente” di Will Eno che
ha esordito a MittelFest
la scorsa estate).
Toni più ridevoli per i
tandem comici: dai maschi televisivi di Ale&
Franz alle donne disegnate a fior di nervi da Emanuela Grimalda e Paola
Minaccioni (“Infinite o
sfinite”). Ma anche occasioni più pacate e serie
da affidare alla parola di
Fausto Russo Alesi (in
un testo pieno di angosce, scritto dallo svedese
Lars Noren, “20 novembre”), Jitka Frantova
(che fu moglie di Jiri Pelikan e racconta la “sua”
Primavera di Praga),
Claudio Gioè (da scoprire in un romanzo di Massimo Carlotto), Anna Maria Guarnieri e Luciano
Virgilio (“Antonio e Cleopatra alle corse”). Tutto
siglato fin dall’inizio dallo spericolato virtuosismo di Franco Branciaroli il quale, non contento
di quello che è, si è messo a imitare Carmelo Bene e Vittorio Gassman riportandoli in vita per un
“Don Chisciotte” («li imita così bene che qualche
volta è più bravo di loro»
garantisce Calenda, che
lo ha collocato in calendario già il 9 ottobre).
Non manca neppure lo
sguardo sull’orizzonte locale. Se “L’inventore del
cavallo” (di Campanile,
con i ragazzi del Laboratorio diretto da Luciano
Pasini) è nato nel teatrino di San Giovanni su invito dell’amministrazione provinciale, “Il viaggio di Caterina” è un testo che Franco Però e Sabrina Morena hanno tratto da “Il baule di Giovanna” di Diana De Rosa
per riportare il pubblico
in una Trieste di fine
‘800.
Quel pubblico che quest’anno molto si deve
aspettare anche dalla
danza, nell’alternarsi di
“moderni” (c’è la Martha
Graham Dance Company), “classici” (“Schiaccianoci” e “Coppelia”,
con l’autorità delle scuole di ballo russe), “contemporanei” spaziando
da marchi ultrafamosi come i Momix (“Remix”)
agli immancabili “tangueros” ai nuovi nomi e ai
nuovi fenomeni che finalmente cominciano ad essere apprezzati in questa
città, che sul versante coreografico ha ancora tante cose da imparare.
Nel complessivo disegno della stagione non sono da trascurare, infine,
le migliorie che metteranno lo spettatore in
grado di godere con più
tranquillità i titoli scelti.
Ecco allora, suggeriti direttamente dal pubblico,
la novità della numerazione dei posti nella sala
Bartoli e la comodità delle nuove sedute, l’invio
dei biglietti anche via
e-mail, un nuovo abbonamento riservato solo a
Musical e Danza, l’aggiustamento dell’età massima (16 anni) per l’abbonamento Famiglia. Altre innovazioni, prezzi, date
(oggi si aprono le sottoscrizioni, e fino al 17 sono ammesse le conferme)
non sono difficili da reperire, assieme al programma completo, sul sito del
teatro: www.ilrossetti.it.
O più semplicemente
arriveranno a casa, con il
libretto
promozionale
che lo Stabile si appresta
a distribuire per via postale a tutte le famiglie.
Occhio alla buca, quindi.
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FRA LE PRIME ASSOLUTE ANCHE ”CHESS” E ”MONTY PYTHON’S SPAMALOT”
Maratona di musical da Oklahoma a Grease
TRIESTE Da capitale
italiana del musical, ora
Trieste si propone come
punto di riferimento europeo per il genere. Per tutti coloro che ritenevano
impossibile bissare i successi delle precedenti stagioni, ecco un nuovo cartellone che, già sulla carta, si preannuncia ancora
una volta vincente. Apertura e chiusura all’insegna della gioia e dell’adrenalina, con il già annunciato
“Musical
Rocks”, che riporterà al
pubblico le arie più travolgenti dei grandi musical e che sottolineerà i 10
anni di successi del musi-
cal sul palcoscenico dello
Stabile e gran finale con
“Grease”, la produzione
originale del West End
londinese che consentirà
per la prima volta anche
al pubblico italiano di
ascoltare ma soprattutto
di cantare le sue arcinote
canzoni in lingua originale. “Grease”, che andrà in
scena anche in altre città
nel nostro paese, avrà la
sua prima nazionale proprio al Rossetti, dove il
suo produttore David Ian
ha già portato nelle precedenti stagioni “Cats” e
“Chicago”.
Ma da ottobre a giugno?
Altre tre prime assolute
Il corpo di Zsa Zsa Gabor
si conserverà nella plastilina
BERLINO Dopo la morte di Zsa Zsa
Gabor, il suo corpo sarà conservato
nella plastilina. A riferirlo è la ”Bild”, che riporta la volontà espressa
dal marito dell’attrice 93enne, il tedesco Federico principe di Anhalt.
«Mia moglie ha sempre desiderato
che la sua bellezza si mantenesse imperitura ed era entusiasta di questa
tecnica quando gliene parlò Michael
Jackson», ha raccontato al giornale
tedesco l’uomo, che ha 67 anni. Della
conservazione si dovrebbe occupare
Gunther von Hagens, detto il «Dottor
morte», che ha dichiarato alla ”Bild”
di voler collocare il corpo all’interno
della scena di uno dei suoi film. L’allestimento verrebbe poi esposto nella mostra itinerante «Mondi corporei», per consentire l’omaggio dei
fan. Zsa Zsa Gabor attualmente è ricoverata a Los Angeles dopo essere stata trovata svenuta in casa dal marito.
ed esclusive, non solo per
l’Italia ma per l’intera Europa con lo storico “Oklahoma”, “Chess” e “Monty Python’s Spamalot”. Se
“Oklahoma” rientrava tra
i titoli anticipati a luglio,
per gli altri due si può
parlare di due vere e proprie grandi sorprese, ma
soprattutto di due titoli
che sembrava impossibile
vedere su un palcoscenico italiano.
“Chess” ci stupirà oltre
che per le sue canzoni,
scritte da Tim Rice su musiche di Benny Andersson
e Bjorn Ulvales (degli Abba) anche per la regia innovativa di Craig Revel
Horwood che agli artisti
in scena affida non solo il
compito di recitare, danzare e cantare ma anche
quello di suonare gli strumenti musicali, mentre
“Monty Python’s Spamalot” non potrà che divertire il pubblico con la sua
colta ironia, come ha già
fatto a Broadway e a Londra.
Spazio anche al musical di casa nostra, con il
già annunciato “Flashdance”, produzione tuttora in
fase di preparazione da
parte di Stage Entertainment Italia, ma anche con
il ritorno di “C’era una
volta… Scugnizzi”, ap-
plaudito al Rossetti nel
2004, e con “Happy Days”
la nuova produzione della Compagnia della Rancia che ci riporterà nell’america degli anni ’50
con Richie Cunnigham,
Ralph, Potsie ma soprattutto con l’indimenticabile sex symbol di quartiere
che con tanto di jeans e
giubbotto in pelle ha conquistato il mondo: Fonzie.
Musical che si fa danza
spettacolare con “Swan
Lake” di Matthew Bourne
e musical che si fonde
con il circo moderno invece con “Traces” dei “The
Seven Fingers” che sa-
pranno stupire non solo
con il linguaggio del corpo. Non mancano gli eventi speciali come il ritorno
di “We Will Rock You” dopo il successo della passata stagione e i musical
per i più piccoli. Per loro
infatti l’arrivo per la prima volta di “Playhouse Disney Live” evento Disney
che farà sognare con gli
amici di sempre come Topolino, Minnie, Winnie
The Pooh e tutti gli altri e
poi “Aladin”, il musical
di Stefano D’Orazio con
Manuel Frattini che li
porterà invece a sognare
nella magia orientale.
Sara Del Sal
Una scena del musical ”Chess” (foto di Keith Pattison)
RASSEGNA. FINO AL 25 SETTEMBRE NEL DEPARTMENT STORE KADEWE
Apre Galleria illy a Berlino con Guixé, Thun, Rinke e Rammstedt
BERLINO illycaffè presenta la nuova edizione
di Galleria illy che prenderà vita da oggi fino al
25 settembre nel prestigioso department store
KaDeWe, da oltre cento
anni un’istituzione per la
capitale tedesca. Al centro dello spazio l’opera
pensata per l’occasione
da Tobias Rehberger, vincitore del Leone d’Oro alla 53.a Biennale Arte di
Venezia.
Un’inedita installazione che si caratterizza per
il suo forte tratto camouflage e segna un’altra tappa del percorso artistico
iniziato nel 2009 con la riprogettazione della caffetteria di Biennale, per cui
Rehberger aveva utilizzato un gioco di motivi ottici in giallo, nero e arancione. Entrambe le installazioni si caratterizzano
per le originali geometrie
che elidono i confini tra
realtà e illusione ottica.
All’interno di Galleria
illy è stata realizzata
un’area bar in cui artisti
internazionali creeranno
un salotto culturale, alternando performance a momenti di dialogo con il
pubblico. Tra i protagonisti il food designer spagnolo Martí Guixé, l’architetto e designer Matteo
Thun, gli scrittori Moritz
Rinke e Tilmann Rammstedt, vincitore del premio letterario Ingeborg
Lo scrittore Moritz Rinke
Bachmann, lo chef pluristellato Norbert Niederkofler e la food writer
Roberta Corradin. Il programma sarà corredato
da un percorso educativo
con immagini in bianco e
nero di Sebastiao Salgado tratte dal progetto “In
Principio“, che illustrano
le condizioni di vita e lavoro dei produttori di caffè delle aree di coltivazione.
Ogni giorno, i baristi illy dell’Università del caffè terranno tre corsi “Dalla pianta alla tazzina” un
percorso attraverso la cultura del caffè, la degustazione e l’arte della preparazione dell’espresso perfetto.
Dopo Berlino, Galleria
illy riaprirà i battenti dal
primo al 23 ottobre nella
prestigiosa Galleria Isik
Tesvikiye di Istanbul.
Sarà possibile seguire
l’evento via web su facebook.com/illy che riporterà le novità del programma, il making of, le interviste ai protagonisti e un
live report in diretta dalle due città.
Galleria illy è l’espressione della personalità e
della filosofia di illy, un
vero e proprio salotto culturale in cui si alternano
personaggi di fama internazionale del mondo dell’arte e della letteratura,
della scienza, del design
e dell’enogastronomia.
Guns n’Roses cacciati a bottigliate
perchéarrivano tardi al concerto
DUBLINO I Guns n’Roses, leggendaria band metal degli anni Ottanta, hanno interrotto il loro concerto a Dublino a causa del lancio di bottiglie da
parte di fan infuriati per il ritardo dell’inizio dello spettacolo. Secondo la
Bbc, la band di Axl Rose si è presentata con un’ora di ritardo sul palco. Dopo 20 minuti di concerto, Axl - già ripetutamente colpito da bottiglie ed altri
oggetti - si è fermato nel mezzo di
”Welcome to the Jungle” e ha detto:
«Allora funziona così, ancora una bottiglia, e noi ce ne andiamo a casa».
Il gruppo ha quindi lasciato il palco; a quel punto un addetto dell’organizzazione ha chiesto al pubblico di
smettere di tirare oggetti, mentre nel
backstage si tentava di convincere Axl
a riprendere lo show. Dopo un’ora circa, alle 23.30, il gruppo è tornato sul
palco e ha suonato fino all’una.
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