26 Cultura Spettacoli I VENERDÌ 3 SETTEMBRE 2010 TEATRO. PRESENTATA LA NUOVA STAGIONE CHE SI APRIRÀ IL 6 OTTOBRE Oltre 60 spettacoli ”senza confini” al Rossetti di Trieste La star londinese Simon Callow inaugurerà il foltissimo cartellone di prosa, musical, danza e concerti di ROBERTO CANZIANI TRIESTE Notizia non sono i 61 spettacoli, che dall’autunno alla primavera andranno a comporre la stagione 2010/2011 dello Stabile del Friuli Venezia Giulia. Notizia non è il colpo di teatro di un’apertura, il prossimo 6 ottobre, affidata a un accreditato attore inglese, Simon Callow, che reciterà Shakespeare in lingua originale. Lo strillo del giorno, la notizia che passerà veloce di bocca in bocca, è che il Rossetti da quella data non si chiamerà più Rossetti. O meglio: l’edificio intero conserverà la sua storica denominazione, ma la sala, la grande sala che oggi conta 1531 posti, quella che vide serate futuriste e muscolose esibizioni sportive e equestri, balli, comizi e veglioni mascherati, non si riconoscerà più nel nome di chi, duecento anni fa, “inventò” l’italianità di questa città. Si chiamerà invece Sala Assicurazioni Generali. Matrimonio di cuore e di interessi, hanno spiegato Paris Lippi, presidente dello Stabile, e Giovanni Perissinotto, amministratore delegato e Grop Ceo delle Generali, che ieri, all’ultimo piano del palazzo sulle Rive, hanno presentato assieme al direttore artistico Antonio Calenda, l’imminente stagione dello Stabile regionale. A fronte di un cospicuo sostegno economico - ha spiegato Lippi - l’accordo «gratificherà il teatro con l’uso di un marchio così prestigioso e, viceversa, garantirà alla società di assicurazioni un ritorno in campo artistico e culturale». Patto lauto e virtuoso, nato alla luce di «un lavoro teatrale d’eccellenza, svolto da una compagine manageriale – ha commentato Perissinotto – e che durerà per tre anni». Con l’auspicio di rinnovarlo per altri tre, ha prontamente rilanciato Lippi. Dopo il restyling che ha trasformato il Cristallo in Bobbio, dopo che una parte del Viale è diventata Largo Giorgio Ga- Sopra: Andrea Jonasson in ”Donna Rosita nubile” (foto Attilio Marasco) e Gabriele Lavia (”Il malato immaginario”). A sinistra: Elio Germano in gennaio al Rossetti con ”Thom Pain”. A destra: Simon Callow che il 6 ottobre aprirà la stagione al Rossetti con ”Shakespeare - The Man From Stratford” (foto di Helen Maybanks). ber, un'altra piccola fatica mentale si aggiunge dunque all’agenda teatrale di tanti spettatori triestini che dovranno mandare a mente la nuova e geniale invenzione del marketing, mettendo in disparte l’antico patriota. È forse per questo che Calenda, cui toccava il compito di mettere in fila e commentare tutti i 61 spettacoli in programma, ha scelto uno spiccato esordio patriottico. «È sul palcoscenico che ogni sera si invera l’amor di patria, l’unità di una lingua, la costumanza civile» ha detto il direttore, consapevole della retorica ricaduta delle proprie parole, in un tempo in cui domina “l’ombra corta del campanile”, ma consapevole anche delle dissacrazioni che il palcoscenico riuscirà quest’anno ad esibire, dalle due disinvolte riletture dei ”Promessi Sposi” (una di Giovanni Testori, l’altra dei canori Oblivion) alla rivisitazio- ne acida del patriottismo britannico (caricatura della Regina Elisabetta compresa) nel “Lago dei cigni” coroegrafato da Matthew Bourne. Con un nuovo logo, ideato da Stefano Curti, un gran cuore all’insegna di “Io amo il Rossetti” che racchiude gli scatti da tutte le produzioni e gli spettacoli ospiti, il programma 2010/2011 si snoda lungo i tradizionali filoni della Prosa, dei Musical, della Danza, degli Altri Percorsi e degli Eventi Speciali. A prima vista tutti rimpolpati rispetto allo scorso anno, con il dichiarato intento di superare i precedenti 12mila abbonamenti e di aumentare ancor di più lo sbigliettamento, grazie a una programmazione quasi completamente internazionale dei musical. Impossibile, se non in un elenco asciutto asciutto dar traccia di tutti quanti i titoli, tutti gli artisti, tutte le produzioni su cui si incardinano 9 mesi di programma. Segnaleremo la vasta campionatura dal mondo della regia teatrale italiana che accanto al nuovo allestimento dello stesso Calenda (“Mercadet l’affarista” di Balzac, «un apologo sul mondo della borsa e degli affari, furbetti di quartiere compresi») rac- coglie titoli messi in scena da Gabriele Lavia (“Il malato immaginario”), Massimo Castri (“Il misantropo”, con Massimo Popolizio), Cesare Lievi (“Il vecchio e il cielo”, con Gigi Angelillo e Ludovica Modugno), Federico Tiezzi (“I promessi sposi alla prova” di Testori, ”Swan Lake” di Matthew Bourne, in scena dall’1 al 5 dicembre con Sandro Lombardi), Gabriele Vacis (“I Rusteghi” goldononiani) e Arturo Cirillo (uno shakesperariano “Otello”), più il catalano Lluis Pasqual (“Donna Rosita nubile” di Garcia Lorca, con Andrea Jonasson e un gruppo di attori fra i più storici del Piccolo Teatro di Milano) e il lettone Alvis Hermanis (“Le signorine di Wilko”) ma già ben accolti nel circuito teatrale italiano. Forte e determinata anche la presenza di interpreti e showmen che, divisi tra la sala principale e la sala Bartoli, sapranno far valere il carisma della presenza dal vivo: Beppe Grillo (“…is back”, promette il suo titolo, attestato l’11 di ottobre), Maurizio Crozza (“Fenomeni”), Michelle Hunziker (“Mi scappa da ridere”), Antonio Albanese (“Personaggi”), Elio Germano (con quel “Thom Pain, basato sul niente” di Will Eno che ha esordito a MittelFest la scorsa estate). Toni più ridevoli per i tandem comici: dai maschi televisivi di Ale& Franz alle donne disegnate a fior di nervi da Emanuela Grimalda e Paola Minaccioni (“Infinite o sfinite”). Ma anche occasioni più pacate e serie da affidare alla parola di Fausto Russo Alesi (in un testo pieno di angosce, scritto dallo svedese Lars Noren, “20 novembre”), Jitka Frantova (che fu moglie di Jiri Pelikan e racconta la “sua” Primavera di Praga), Claudio Gioè (da scoprire in un romanzo di Massimo Carlotto), Anna Maria Guarnieri e Luciano Virgilio (“Antonio e Cleopatra alle corse”). Tutto siglato fin dall’inizio dallo spericolato virtuosismo di Franco Branciaroli il quale, non contento di quello che è, si è messo a imitare Carmelo Bene e Vittorio Gassman riportandoli in vita per un “Don Chisciotte” («li imita così bene che qualche volta è più bravo di loro» garantisce Calenda, che lo ha collocato in calendario già il 9 ottobre). Non manca neppure lo sguardo sull’orizzonte locale. Se “L’inventore del cavallo” (di Campanile, con i ragazzi del Laboratorio diretto da Luciano Pasini) è nato nel teatrino di San Giovanni su invito dell’amministrazione provinciale, “Il viaggio di Caterina” è un testo che Franco Però e Sabrina Morena hanno tratto da “Il baule di Giovanna” di Diana De Rosa per riportare il pubblico in una Trieste di fine ‘800. Quel pubblico che quest’anno molto si deve aspettare anche dalla danza, nell’alternarsi di “moderni” (c’è la Martha Graham Dance Company), “classici” (“Schiaccianoci” e “Coppelia”, con l’autorità delle scuole di ballo russe), “contemporanei” spaziando da marchi ultrafamosi come i Momix (“Remix”) agli immancabili “tangueros” ai nuovi nomi e ai nuovi fenomeni che finalmente cominciano ad essere apprezzati in questa città, che sul versante coreografico ha ancora tante cose da imparare. Nel complessivo disegno della stagione non sono da trascurare, infine, le migliorie che metteranno lo spettatore in grado di godere con più tranquillità i titoli scelti. Ecco allora, suggeriti direttamente dal pubblico, la novità della numerazione dei posti nella sala Bartoli e la comodità delle nuove sedute, l’invio dei biglietti anche via e-mail, un nuovo abbonamento riservato solo a Musical e Danza, l’aggiustamento dell’età massima (16 anni) per l’abbonamento Famiglia. Altre innovazioni, prezzi, date (oggi si aprono le sottoscrizioni, e fino al 17 sono ammesse le conferme) non sono difficili da reperire, assieme al programma completo, sul sito del teatro: www.ilrossetti.it. O più semplicemente arriveranno a casa, con il libretto promozionale che lo Stabile si appresta a distribuire per via postale a tutte le famiglie. Occhio alla buca, quindi. © RIPRODUZIONE RISERVATA FRA LE PRIME ASSOLUTE ANCHE ”CHESS” E ”MONTY PYTHON’S SPAMALOT” Maratona di musical da Oklahoma a Grease TRIESTE Da capitale italiana del musical, ora Trieste si propone come punto di riferimento europeo per il genere. Per tutti coloro che ritenevano impossibile bissare i successi delle precedenti stagioni, ecco un nuovo cartellone che, già sulla carta, si preannuncia ancora una volta vincente. Apertura e chiusura all’insegna della gioia e dell’adrenalina, con il già annunciato “Musical Rocks”, che riporterà al pubblico le arie più travolgenti dei grandi musical e che sottolineerà i 10 anni di successi del musi- cal sul palcoscenico dello Stabile e gran finale con “Grease”, la produzione originale del West End londinese che consentirà per la prima volta anche al pubblico italiano di ascoltare ma soprattutto di cantare le sue arcinote canzoni in lingua originale. “Grease”, che andrà in scena anche in altre città nel nostro paese, avrà la sua prima nazionale proprio al Rossetti, dove il suo produttore David Ian ha già portato nelle precedenti stagioni “Cats” e “Chicago”. Ma da ottobre a giugno? Altre tre prime assolute Il corpo di Zsa Zsa Gabor si conserverà nella plastilina BERLINO Dopo la morte di Zsa Zsa Gabor, il suo corpo sarà conservato nella plastilina. A riferirlo è la ”Bild”, che riporta la volontà espressa dal marito dell’attrice 93enne, il tedesco Federico principe di Anhalt. «Mia moglie ha sempre desiderato che la sua bellezza si mantenesse imperitura ed era entusiasta di questa tecnica quando gliene parlò Michael Jackson», ha raccontato al giornale tedesco l’uomo, che ha 67 anni. Della conservazione si dovrebbe occupare Gunther von Hagens, detto il «Dottor morte», che ha dichiarato alla ”Bild” di voler collocare il corpo all’interno della scena di uno dei suoi film. L’allestimento verrebbe poi esposto nella mostra itinerante «Mondi corporei», per consentire l’omaggio dei fan. Zsa Zsa Gabor attualmente è ricoverata a Los Angeles dopo essere stata trovata svenuta in casa dal marito. ed esclusive, non solo per l’Italia ma per l’intera Europa con lo storico “Oklahoma”, “Chess” e “Monty Python’s Spamalot”. Se “Oklahoma” rientrava tra i titoli anticipati a luglio, per gli altri due si può parlare di due vere e proprie grandi sorprese, ma soprattutto di due titoli che sembrava impossibile vedere su un palcoscenico italiano. “Chess” ci stupirà oltre che per le sue canzoni, scritte da Tim Rice su musiche di Benny Andersson e Bjorn Ulvales (degli Abba) anche per la regia innovativa di Craig Revel Horwood che agli artisti in scena affida non solo il compito di recitare, danzare e cantare ma anche quello di suonare gli strumenti musicali, mentre “Monty Python’s Spamalot” non potrà che divertire il pubblico con la sua colta ironia, come ha già fatto a Broadway e a Londra. Spazio anche al musical di casa nostra, con il già annunciato “Flashdance”, produzione tuttora in fase di preparazione da parte di Stage Entertainment Italia, ma anche con il ritorno di “C’era una volta… Scugnizzi”, ap- plaudito al Rossetti nel 2004, e con “Happy Days” la nuova produzione della Compagnia della Rancia che ci riporterà nell’america degli anni ’50 con Richie Cunnigham, Ralph, Potsie ma soprattutto con l’indimenticabile sex symbol di quartiere che con tanto di jeans e giubbotto in pelle ha conquistato il mondo: Fonzie. Musical che si fa danza spettacolare con “Swan Lake” di Matthew Bourne e musical che si fonde con il circo moderno invece con “Traces” dei “The Seven Fingers” che sa- pranno stupire non solo con il linguaggio del corpo. Non mancano gli eventi speciali come il ritorno di “We Will Rock You” dopo il successo della passata stagione e i musical per i più piccoli. Per loro infatti l’arrivo per la prima volta di “Playhouse Disney Live” evento Disney che farà sognare con gli amici di sempre come Topolino, Minnie, Winnie The Pooh e tutti gli altri e poi “Aladin”, il musical di Stefano D’Orazio con Manuel Frattini che li porterà invece a sognare nella magia orientale. Sara Del Sal Una scena del musical ”Chess” (foto di Keith Pattison) RASSEGNA. FINO AL 25 SETTEMBRE NEL DEPARTMENT STORE KADEWE Apre Galleria illy a Berlino con Guixé, Thun, Rinke e Rammstedt BERLINO illycaffè presenta la nuova edizione di Galleria illy che prenderà vita da oggi fino al 25 settembre nel prestigioso department store KaDeWe, da oltre cento anni un’istituzione per la capitale tedesca. Al centro dello spazio l’opera pensata per l’occasione da Tobias Rehberger, vincitore del Leone d’Oro alla 53.a Biennale Arte di Venezia. Un’inedita installazione che si caratterizza per il suo forte tratto camouflage e segna un’altra tappa del percorso artistico iniziato nel 2009 con la riprogettazione della caffetteria di Biennale, per cui Rehberger aveva utilizzato un gioco di motivi ottici in giallo, nero e arancione. Entrambe le installazioni si caratterizzano per le originali geometrie che elidono i confini tra realtà e illusione ottica. All’interno di Galleria illy è stata realizzata un’area bar in cui artisti internazionali creeranno un salotto culturale, alternando performance a momenti di dialogo con il pubblico. Tra i protagonisti il food designer spagnolo Martí Guixé, l’architetto e designer Matteo Thun, gli scrittori Moritz Rinke e Tilmann Rammstedt, vincitore del premio letterario Ingeborg Lo scrittore Moritz Rinke Bachmann, lo chef pluristellato Norbert Niederkofler e la food writer Roberta Corradin. Il programma sarà corredato da un percorso educativo con immagini in bianco e nero di Sebastiao Salgado tratte dal progetto “In Principio“, che illustrano le condizioni di vita e lavoro dei produttori di caffè delle aree di coltivazione. Ogni giorno, i baristi illy dell’Università del caffè terranno tre corsi “Dalla pianta alla tazzina” un percorso attraverso la cultura del caffè, la degustazione e l’arte della preparazione dell’espresso perfetto. Dopo Berlino, Galleria illy riaprirà i battenti dal primo al 23 ottobre nella prestigiosa Galleria Isik Tesvikiye di Istanbul. Sarà possibile seguire l’evento via web su facebook.com/illy che riporterà le novità del programma, il making of, le interviste ai protagonisti e un live report in diretta dalle due città. Galleria illy è l’espressione della personalità e della filosofia di illy, un vero e proprio salotto culturale in cui si alternano personaggi di fama internazionale del mondo dell’arte e della letteratura, della scienza, del design e dell’enogastronomia. Guns n’Roses cacciati a bottigliate perchéarrivano tardi al concerto DUBLINO I Guns n’Roses, leggendaria band metal degli anni Ottanta, hanno interrotto il loro concerto a Dublino a causa del lancio di bottiglie da parte di fan infuriati per il ritardo dell’inizio dello spettacolo. Secondo la Bbc, la band di Axl Rose si è presentata con un’ora di ritardo sul palco. Dopo 20 minuti di concerto, Axl - già ripetutamente colpito da bottiglie ed altri oggetti - si è fermato nel mezzo di ”Welcome to the Jungle” e ha detto: «Allora funziona così, ancora una bottiglia, e noi ce ne andiamo a casa». Il gruppo ha quindi lasciato il palco; a quel punto un addetto dell’organizzazione ha chiesto al pubblico di smettere di tirare oggetti, mentre nel backstage si tentava di convincere Axl a riprendere lo show. Dopo un’ora circa, alle 23.30, il gruppo è tornato sul palco e ha suonato fino all’una.