Corso di aggiornamento per i coordinatori della sicurezza nei cantieri temporanei e mobili in fase di progettazione ed esecuzione Centro medico- culturale G. Marani – Via S. Camillo De Lellis – Verona , DATA Prevenzione e protezione dai rischi nell’esecuzione dei lavori in spazi confinati o sospetti d’inquinamento nei cantieri edili o d’ingegneria civile Ing. Renato Pontillo PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ALCUNI INCIDENTI IN ITALIA in ambienti confinati 16 marzo 2007 - due lavoratori di Cogollo di Tregnago (Verona) uccisi dalle esalazioni provenienti dalla cisterna in cui si erano calati per eseguire lavori di manutenzione; 8 gennaio 2007 - due operai sono morti a Pegognaga (Mantova) dopo una caduta nell'imbuto di un silo di un'azienda agricola, durante operazioni di pulizia; 12 ottobre 2007 - un operaio in una cartiera di Varazze (Savona) è precipitato in una cisterna contenente acqua e solvente, durante operazioni di manutenzione; 13 agosto 2007 - operaio muore dopo essere caduto in una cisterna di lavorazione del vino in un'azienda vinicola di Dozza Imolese (Bologna); 3 marzo 2008 – cinque persone muoiono a Molfetta, durante la bonifica di un container cisterna contenente residui di zolfo; PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ALCUNI INCIDENTI IN ITALIA in ambienti confinati Venezia 18 gennaio 2008 Due operai sono morti soffocati dall'anidride carbonica nella stiva di una nave attraccata a Porto Marghera, in un incidente che per poco non è costato la vita a un terzo operaio, che aveva cercato di soccorrerli; 20 gennaio 2008 - un operaio è morto a Castel Bolognese, in provincia di Ravenna, precipitando in un silo di stoccaggio di prodotti per la lavorazione della ceramica mentre ne puliva l'imboccatura; Cagliari, 27 maggio 2009 3 operai sono morti in una raffineria di petrolio in Sardegna: dipendenti di una società esterna di manutenzione stavano pulendo un serbatoio dell'impianto di desolforazione; PREVENZIONE SPAZI CONFINATI PREVENZIONE SPAZI CONFINATI DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 14 settembre 2011 , n. 177 ( Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti, a norma dell'articolo 6, comma 8, lettera g), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81) Partendo dalla premessa che è impossibile catalogare tutte le possibili situazioni di lavoro negli ambienti confinati, parleremo di: - fattori di rischio valutazione dei rischi riferimenti normativi misure di prevenzione e protezione strumenti e metodi per individuare la presenza di sostanze pericolose mezzi di protezione fase preparatoria fase di allestimento fase di lavoro nell’ambiente confinato fase conclusiva procedure di emergenza e salvataggio PREVENZIONE SPAZI CONFINATI CONTENUTI CONFINATI E SOSPETTI COS’È … UNO SPAZIO CONFINATO? DI PREVENZIONE SPAZI CONFINATI NEGLI AMBIENTI INQUINAMENTO ….. MA….. [..] …spazio circoscritto, caratterizzato da limitate aperture di accesso e da una ventilazione naturale sfavorevole, in cui può verificarsi un evento incidentale importante, che può portare ad un infortunio grave o mortale, in presenza di agenti chimici pericolosi (ad esempio, gas, vapori, polveri) [..] GUIDA OPERATIVA ISPESL Rischi specifici nell’accesso a silos, vasche e fosse biologiche, collettori fognari, depuratori e serbatoi utilizzati per lo stoccaggio e il trasporto di sostanze pericolose Luogo totalmente o parzialmente chiuso, che non è stato progettato e costruito per essere occupato in permanenza da persone, né destinato ad esserlo, ma che all’occasione, può essere occupato temporaneamente per l’esecuzione di interventi lavorativi come l’ispezione, la riparazione, manutenzione, pulizia … [INRS] PREVENZIONE SPAZI CONFINATI DEFINIZIONI - ISPESL DEFINIZIONI - NORMA TECNICA OSHA 1910.146 (1) Is large enough and so configured that an employee can bodily enter and perform assigned work; and (2) Has limited or restricted means for entry or exit (for example, tanks, vessels, silos, storage bins, hoppers, vaults, and pits are spaces that may have limited means of entry.); and (3) Is not designed for continuous employee occupancy. [..] PREVENZIONE SPAZI CONFINATI [..] “Confined space" means a space that: [..] Lo spazio confinato é uno spazio che: (1) é abbastanza largo e configurato in modo tale che un lavoratore possa entrarci con tutto il corpo e possa eseguirci il lavoro assegnato; e (2) ha accessi di ingresso o uscita limitati o ristretti (ad esempio, cassoni, vasche, silos, contenitori di stoccaggio, tramogge, volte e fosse sono spazi che possono avere accessi limitati); e (3) non é progettato per la presenza continua di lavoratori) [..] …. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI DEFINIZIONI - NORMA TECNICA OSHA 1910.146 [..] Lo spazio confinato è uno spazio chiuso abbastanza grande e configurato in modo tale da consentire a una persona di entrare con il proprio corpo e che possiede le seguenti caratteristiche: (1) La sua funzione primaria è diversa dalla frequentazione umana; (2) Possiede restrizioni all’ingresso e all’uscita (restrizioni che richiedono l’uso delle mani per il supporto e la contorsione del corpo per entrare e uscire) [..] … DEFINIZIONI NIOSH Spazio che per conformazione ha aperture limitate per l’accesso e l’uscita, ha una sfavorevole ventilazione naturale che potrebbe contenere agenti chimici pericolosi o permettere il formarsi di atmosfere pericolose e che non è stato progettato per la permanenza di lavoratori [NIOSH] PREVENZIONE SPAZI CONFINATI DEFINIZIONI - NORMA TECNICA ANSI/ASSE Z117.1-2009 Spesso associamo l'ambiente all'ambiente sospetto di inquinamento confinato quando in realtà siamo in presenza di caratteristiche di ambienti distinte, che molto spesso convivono, ma sono distinte. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI AMBIENTI CONFINATI E/O AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO AMBIENTI CONFINATI E/O AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO ambienti confinati non sospetti di inquinamento - vasche a cielo aperto, cisterne di raccolta acqua piovana Così come: ambienti sospetti di inquinamento ma non confinati - una cantina dopo la vendemmia (presenza CO2). PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Possiamo avere: Alcuni ambienti confinati sono facilmente identificabili come tali, in quanto la limitazione legata alle aperture di accesso e alla ventilazione sono ben evidenti e/o la presenza di agenti chimici pericolosi é nota. Fra essi si possono citare: ・ serbatoi di stoccaggio, ・ silos, ・ recipienti di reazione, ・ fogne, ・ fosse biologiche. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI AMBIENTI CONFINATI E/O AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO Alcuni ambienti ad un primo esame potrebbero non apparire come confinati. In particolari circostanze, legate alle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa o ad influenze provenienti dall’ambiente circostante, essi possono invece configurarsi come tali e quindi devono essere individuati e valutati come tali nel Documento di Valutazione dei Rischi. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI MA ATTENZIONE…… • vasche, interrate e fuori terra, per il contenimento di barbottine (argille sciolte in acqua) o di impianti di depurazione; • cavità, fosse, trincee, camere con l’apertura dall’alto, scavi profondi con ristagno di liquidi (e/o vapori) di varia natura compresa acqua piovana; • camere di combustione nelle fornaci e simili; • camere non ventilate o poco ventilate; • stive di imbarcazioni; • serbatoi pensili per acqua potabile; • strutture pensili per la produzione eolica di energia. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI É il caso ad esempio di: PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Esempi Vasche di depurazione Solforazione vini Esempi Ambienti atmosfera modificata Cisterne trasporto sostanze Non trattati nelle Indicazioni Operative PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Fosse per autoriparazioni I RIFERIMENTI NORMATIVI PREVENZIONE SPAZI CONFINATI SPAZI CONFINATI E/O SOSPETTI DI INQUINAMENTO VERIFICA DELL’IDONEITÀ TECNICO-PROFESSIONALE Il datore di lavoro, in caso di affidamento di lavori, servizi e forniture all’impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all’interno della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonchè nell’ambito dell’intero ciclo produttivo dell’azienda medesima [..]: a) verifica [..] l’idoneità tecnico-professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori, ai servizi e alle forniture da affidare in appalto o mediante contratto d’opera o di somministrazione. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Art. 26.1 D.Lgs. 81/08 SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE E DEI LAVORATORI AUTONOMI [..] vengono individuati settori [..] e criteri finalizzati alla definizione di un sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi, con riferimento alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro, fondato sulla base della specifica esperienza, competenza e conoscenza, acquisite anche attraverso percorsi formativi mirati [..] PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Art. 27.1 D.Lgs. 81/08 PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ESTRATTO Circolare del Ministero del Lavoro n° 42 del 9/12/2010 PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ……’’ ESTRATTO Circolare del Ministero del Lavoro n° 42 del 9/12/2010 PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ESTRATTO Circolare del Ministero del Lavoro n° 42 del 9/12/2010 [..] il presente regolamento disciplina il sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi destinati ad operare nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati, quale di seguito individuato. [..] Art. 1.1 D.P.R. 177/2011 PREVENZIONE SPAZI CONFINATI DPR 177/2011 [..] Il presente regolamento si applica ai lavori in ambienti sospetti di inquinamento di cui agli articoli 66 e 121 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e negli ambienti confinati di all'allegato IV, punto 3, del medesimo decreto legislativo [..] Art. 1.1 D.P.R. 177/2011 PREVENZIONE SPAZI CONFINATI DPR 177/2011 PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Art. 66 D.Lgs. 81/08 [..] È vietato consentire l’accesso dei lavoratori in pozzi neri, fogne, camini, fosse, gallerie e in generale in ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili, ove sia possibile il rilascio di gas deleteri, senza che sia stata previamente accertata l’assenza di pericolo per la vita e l’integrità fisica dei lavoratori medesimi, ovvero senza previo risanamento dell’atmosfera mediante ventilazione o altri mezzi idonei. [..] L’apertura di accesso a detti luoghi deve avere dimensioni tali da poter consentire l’agevole recupero di un lavoratore privo di sensi [..] Art. 66 D.Lgs. 81/08 PREVENZIONE SPAZI CONFINATI [..] Quando possa esservi dubbio sulla pericolosità dell’atmosfera, i lavoratori devono essere legati con cintura di sicurezza, vigilati per tutta la durata del lavoro e, ove occorra, forniti di apparecchi di protezione. AMBIENTI CONFINATI VASCHE, CANALIZZAZIONI, TUBAZIONI, SERBATOI, RECIPIENTI, SILOS 3.1. Le tubazioni, le canalizzazioni e i recipienti, quali vasche, serbatoi e simili, in cui debbano entrare lavoratori per operazioni di controllo, riparazione, manutenzione o per altri motivi dipendenti dall'esercizio dell'impianto o dell'apparecchio, devono essere provvisti di aperture di accesso aventi dimensioni tali da poter consentire l’agevole recupero di un lavoratore privo di sensi. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ALLEGATO IV Punto 3 D.Lgs. 81/08 AMBIENTI CONFINATI 3.2.1. Prima di disporre l'entrata di lavoratori nei luoghi di cui al punto precedente, chi sovraintende ai lavori deve assicurarsi che nell'interno non esistano gas o vapori nocivi o una temperatura dannosa e deve, qualora vi sia pericolo, disporre efficienti lavaggi, ventilazione o altre misure idonee. 3.2.2. Colui che sovraintende deve, inoltre, provvedere a far chiudere e bloccare le valvole e gli altri dispositivi dei condotti in comunicazione col recipiente, e a fare intercettare i tratti di tubazione mediante flange cieche o con altri mezzi equivalenti ed a far applicare, sui dispositivi di chiusura o di isolamento, un avviso con l'indicazione del divieto di manovrarli. 3.3. Qualora nei luoghi di cui al punto 3.1. non possa escludersi la presenza anche di gas, vapori o polveri infiammabili od esplosivi, oltre alle misure indicate nell'articolo precedente, si devono adottare cautele atte ad evitare il pericolo di incendio o di esplosione, quali la esclusione di fiamme libere, di corpi incandescenti, di attrezzi di materiale ferroso e di calzature con chiodi. Qualora sia necessario l'impiego di lampade, queste devono essere di sicurezza. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ALLEGATO IV Punto 3 D.Lgs. 81/08 PREVENZIONE SPAZI CONFINATI I PERICOLI ASSOCIATI ALLO SPAZIO CONFINATO O SOSPETTO DI INQUINAMENTO ・ ・ ・ ・ ・ atmosfere sotto-ossigenate atmosfere sovra-ossigenate atmosfere esplosive atmosfere tossiche ingresso di liquidi, vapori gas e polveri da tubazioni di collegamento non isolate ・ aspetti psicologici del lavoratore in spazi confinati PREVENZIONE SPAZI CONFINATI I pericoli presenti in ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento sono: • • • • • • • • • • • • • superfici di calpestio scivolose, irregolari… presenza di ostacoli; illuminazione e visibilità limitata; elettrocuzione, scariche elettrostatiche; rumore, temperature eccessive; seppellimento, annegamento, caduta oggetti; presenza di macchine e/o organi in movimento; ingressi/uscite difficoltosi; presenza agenti biologici, di animali; elevate temperature; parti meccaniche in moto accessibili; assenza di comunicazioni; presenza di corrosivi. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Altri pericoli da valutare attentamente - Condizioni microclimatiche: • affaticamento da caldo (heat stress) • affaticamento da freddo (cold stress) - Affaticamento fisico-mentale / utilizzo permanente dei DPI. - Posizione spaziale dell’accesso (interrata, elevata, non elevata). - Configurazione interna (aperta o ostruita). - Modalità di accesso (orizzontale o verticale). - Esperienza e capacità professionali dei lavoratori. - Conoscenza dello specifico lavoro da svolgere. - Consapevolezza del rischio da parte dei soggetti coinvolti. - Fattori individuali valutati dal medico competente quali: • claustrofobia, attacchi di panico, disfunzioni respiratorie note, problemi posturali, crisi epilettiche, consumo sostanze psicotrope e psicoattive, ecc PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Altri pericoli da valutare attentamente ・ SOSTITUZIONE Ad es. flussaggio di gas inerte in ambienti confinati per prevenire la fomazione di ATEX (atmosfere esplosive). ・ ESAURIMENTO Ad es. nei lavori di saldatura elettrica il metallo del cordone, se non protetto, consuma ossigeno. ・ REAZIONE CHIMICA Ad es. la corrosione galvanica in ambiente confinato, granaglie in stiva di un nave, i fanghi smossi in un depuratore. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Atmosfere sotto-ossigenate possono derivare da: Salvo ambienti destinati ad essere sovra-ossigenati come camere iperbariche la causa più frequente di arricchimento della concentrazione di ossigeno è data dalla presenza di bombole di ossigeno con perdite dal riduttore o da giunzioni filettate. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Atmosfere sovra-ossigenate incrementano il rischio di incendio ed esplosione. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI In atmosfere sovra-ossigenate perde significato la normale classificazione ATEX. Risultano inapplicabili le indicazioni progettuali per la costruzione di apparecchi elettrici e non elettrici in ATEX.. Lower Explosion Limit LEL Upper Explosion Limit UEL ARIA IDROGENO SOLFORATO LEL = 4 % UEL = 46 % 100 % PREVENZIONE SPAZI CONFINATI MISCELA ARIA - IDROGENO SOLFORATO Il Limite Inferiore di Esplosione - LEL - non viene influenzato mentre il Limite Superiore di Esplosione - UEL - è spostato. LEL |---------------| UEL 04% - 46% H2S LEL |----------------------| UEL 04% - 58% H2S PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Ad es. il campo di infiammabilità di un infiammabile si allarga Art. 288.1. D.Lgs. 81/08 Ambiente rischioso un’esplosione. con gravi effetti conseguenti - Effetti diretti: incendio, flash-fire, sovrapressione - Effetti indiretti: fumo, caduta di oggetti… ad PREVENZIONE SPAZI CONFINATI In atmosfere esplosive ATEX [..] una miscela con l’aria, a condizioni atmosferiche, di sostanze infiammabili allo stato di gas, vapori, nebbie o polveri in cui, dopo accensione, la combustione si propaga nell’insieme della miscela incombusta. [..] Titolo IX Capo I D.Lgs. 81/08 PROTEZIONE DA AGENTI CHIMICI Titolo IX Capo II D.Lgs. 81/08 PROTEZIONE DA AGENTI MUTAGENI CANCEROGENI Titolo IX Capo III D.Lgs. 81/08 PROTEZIONE DAI RISCHI ALL’ESPOSIZIONE ALL’AMIANTO E CONNESSI PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Atmosfere tossiche La principale misura di prevenzione risulta sempre: VENTILAZIONE ADEGUATA, GENERALE E LOCALIZZATA PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Atmosfere tossiche NBB …La semplice chiusura di una valvola di intercettazione non è sufficiente perché è un’azione reversibile e talvolta le valvole non assicurano perfetta tenuta. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Ingresso di liquidi, vapori gas e polveri da tubazioni di collegamento non isolate Occorrono corrette procedure di lockout e/o tagout Le tubazioni di ingresso/uscita da uno spazio confinato devono essere isolate (ad es. con flange di isolamento ciecatura) o sezionate e sconnesse. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Ingresso di liquidi, vapori gas e polveri da tubazioni di collegamento non isolate Ad es. la claustrofobia: un lavoratore può soffrirne dal giorno dell’assunzione o può acquisirla a seguito di eventi traumatici. Da sottolineare l’azione del Medico Competente PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Aspetti psicologici del lavoratore in spazi confinati PREVENZIONE SPAZI CONFINATI I RISCHI ASSOCIATI ALLO SPAZIO CONFINATO O SOSPETTO DI INQUINAMENTO • rischio di asfissia • rischio di avvelenamento • rischio di incendio e esplosione PREVENZIONE SPAZI CONFINATI I principali rischi associati alla presenza di agenti chimici aerodispersi pericolosi (ad esempio: gas, vapori, polveri) in ambienti confinati sono essenzialmente: ASFISSIA - mancanza di ossigeno PREVENZIONE SPAZI CONFINATI - permanenza prolungata/sovraffollamento con scarso ricambio di aria, - reazioni chimiche di ossidoriduzione di sostanze (ad esempio, combustione con rilascio di anidride carbonica, di ammoniaca, di acido cianidrico, di acido solfidrico); …inalazione o contatto epidermico di gas, fumi o vapori normalmente presenti (ad es. residui in recipienti di stoccaggio o trasporto di gas) o … …penetrati da ambienti circostanti (ad esempio, rilascio di monossido di carbonio) per l’evaporazione di liquidi o sublimazione di solidi normalmente presenti (ad es. serbatoi, recipienti) o… ….hanno saturato gli ambienti perchè agitati o spostati improvvisamente (ad es. acido solforico, acido muriatico, zolfo solido). PREVENZIONE SPAZI CONFINATI AVVELENAMENTO Qualunque sia la via d’ingresso, esse vanno quindi incontro a processi di assorbimento, distribuzione, eventuale trasformazione metabolica a livello cellulare ed eliminazione, processi che, globalmente, vengono denominati come tossicocinetica. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI …RIPETIAMO le sostanze chimiche possono penetrare nell’organismo umano per via inalatoria, cutanea o digestiva. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI gas e vapori infiammabili (ad es. metano, acetilene, propano/butano, xilolo, benzene) liquidi infiammabili (ad es. benzine e solventi idrocarburici) polveri disperse nell’aria in alta concentrazione (ad es. farine nei silos, nerofumo, segatura) PREVENZIONE SPAZI CONFINATI INCENDIO E ESPLOSIONE per: - eccesso di ossigeno o di ossidanti in genere (ad es. per violenta ossidazione di sostanze grasse/oleose; nitrato di ammonio con paglia o trucioli di legno) - macerazione e/o decomposizione di sostanze organiche con autoriscaldamento della massa fino a raggiungere la temperatura di autoaccensione. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI INCENDIO E ESPLOSIONE per: ….. alcune delle condizioni suddette possono già esistere in origine negli ambienti confinati, mentre altre possono sopraggiungere durante l’esecuzione dei lavori, a causa di operazioni eseguite (ad esempio, esecuzione di saldature), materiali o sostanze (ad esempio, utilizzo di colle, solventi, prodotti per la pulizia), attrezzature di lavoro impiegate (ad esempio, uso di macchine elettriche che producono inneschi), a causa dell’inefficienza dell’isolamento dell’ambiente confinato rispetto ad altri ambienti pericolosi, (ad esempio, perdite da tubazioni presenti negli ambienti confinati o negli spazi limitrofi). PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Come evidenziato…. SOSTANZE ASFISSIANTI (CARENZA DI OSSIGENO) SOSTANZE TOSSICHE SOSTANZE INFIAMMABILI E ESPLOSIVE PREVENZIONE SPAZI CONFINATI SOSTANZE PERICOLOSE SOSTANZE PERICOLOSE La normale aria ambiente contiene una concentrazione C di ossigeno pari a circa il 20.9 % volume di ossigeno/volume totale (v/v). C < 19.5 % l’aria è carente di ossigeno, C < 16 % l’aria è pericolosa per gli esseri umani. Sono sostanze asfissianti, ad esempio, gli acidi alogenitrici, l’anidride solforica, il fosforo, i pentacloruri, l’anidride carbonica... PREVENZIONE SPAZI CONFINATI SOSTANZE ASFISSIANTI (CARENZA DI OSSIGENO) 1% SOSTANZE VARIE 21% OSSIGENO 78% AZOTO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI COMPOSIZIONE DELL’ARIA SOSTANZE PERICOLOSE PREVENZIONE SPAZI CONFINATI SOSTANZE ASFISSIANTI (CARENZA DI OSSIGENO) I sintomi più facilmente distinguibili possono essere i seguenti: • vertigini e progressiva perdita dell’equilibrio; • sensazione di pesantezza nella parte frontale della testa; • formicolio alla lingua ed alle estremità delle dita di mani e piedi; • difficoltà di parola, fino all’impossibilità di emettere suoni; • riduzione della capacità di effettuare sforzi fisici e di coordinare i movimenti; • diminuzione della coscienza e di talune caratteristiche sensitive, particolarmente il tatto PREVENZIONE SPAZI CONFINATI CARENZA DI OSSIGENO SOSTANZE PERICOLOSE Tossiche (o molto tossiche) sostanze e preparati che, in caso di inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo, in piccole (piccolissime) quantità, possono essere letali oppure provocare lesioni acute o croniche. Sono sostanze tossiche molti metalli, idrocarburi e ammine. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI SOSTANZE TOSSICHE SOSTANZE PERICOLOSE Una sostanza infiammabile é una sostanza, sotto forma di gas, vapore, liquido, solido o di una loro miscela, capace di produrre una combustione. La combustione, é caratterizzata da: ・ temperatura di accensione, ・ temperatura di infiammabilità, ・ limiti di infiammabilità. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI SOSTANZE INFIAMMABILI E ESPLOSIVE PREVENZIONE SPAZI CONFINATI VALORI LIMITE DI SOGLIA TLV VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE A SOSTANZE PERICOLOSE TLV) Concentrazione di una sostanza aerodispersa al di sotto della quale si ritiene che la maggior parte dei lavoratori possa rimanere esposta ripetutamente giorno per giorno senza effetti negativi per la salute. VALORI LIMITE DI SOGLIA - (TRESHOLD LIMIT VALUES - TLV) Il TLV-TWA (Threshold Limit Values - Time Weighted Average) o Valore limite di soglia con media ponderata nel tempo rappresenta la concentrazione media ponderata in una normale settimana lavorativa (8 ore per 5 giorni) per la quale si ritiene che la maggior parte dei lavoratori possa essere esposta ripetutamente senza che insorgano degli effetti negativi. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI VALORI LIMITE DI SOGLIA - (TRESHOLD LIMIT VALUES - VALORI LIMITE DI SOGLIA - (TRESHOLD LIMIT VALUES TLV) Il TLV-TWA (Threshold Limit Values - Time Weighted Average) o Valore limite di soglia con media ponderata nel tempo rappresenta la concentrazione media ponderata in una normale settimana lavorativa (8 ore per 5 giorni) per la quale si ritiene che la maggior parte dei lavoratori possa essere esposta ripetutamente senza che insorgano degli effetti negativi. VALORI LIMITE DI SOGLIA - (TRESHOLD LIMIT VALUES - TLV) Il TLV-STEL (Threshold Limit Values - Short Term Exposure Limit) o Valore limite di soglia con limite per breve tempo di esposizione rappresenta la concentrazione massima a cui i lavoratori possono essere esposti, per un periodo di 15 minuti, senza che insorgano problemi di irritazione….. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE A SOSTANZE PERICOLOSE VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE A SOSTANZE PERICOLOSE VALORI LIMITE DI SOGLIA - (TRESHOLD LIMIT VALUES ………cronica, né che venga accresciuta la probabilità di infortunio, o limitata la possibilità di mettersi in salvo in caso di incidente o di ridotta l’efficienza lavorativa. VALORI LIMITE DI SOGLIA - (TRESHOLD LIMIT VALUES - TLV) Il TLV-C (Threshold Limit Values – Ceiling) o Valore limite di soglia Ceiling rappresenta la concentrazione che non deve mai essere superata in qualsiasi momento della giornata PREVENZIONE SPAZI CONFINATI TLV) VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE A SOSTANZE PERICOLOSE VALORI LIMITE DI SOGLIA - (TRESHOLD LIMIT VALUES I TLV non costituiscono una linea di demarcazione netta fra concentrazione non pericolosa e pericolosa, né un indice relativo di tossicità, ma servono come orientamento per la prevenzione dei rischi per la salute negli ambienti di lavoro. VALORI LIMITE DI SOGLIA - (TRESHOLD LIMIT VALUES TLV) I TLV sono pertanto valori limite di soglia e concentrazioni massime accettabili. Devono essere considerate Raccomandazioni PREVENZIONE SPAZI CONFINATI TLV) SCHEDA DI SICUREZZA Essa deve essere fornita gratuitamente al destinatario in occasione o anteriormente alla prima fornitura. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI CARATTERISTICHE DELLE SOSTANZE CHIMICHE 1. Identificazione della sostanza e dell’impresa 2. Composizione/Informazione sugli ingredienti 3. Identificazione dei pericoli 4. Interventi di primo soccorso 5. Misure antincendio 6. Provvedimenti in caso di dispersione accidentale 7. Manipolazione e immagazzinamento 8. Protezione personale/controllo dell'esposizione 9. Proprietà fisiche e chimiche 10. Stabilità e reattività 11. Informazioni tossicologiche 12. Informazioni ecologiche 13. Osservazioni sullo smaltimento 14. Informazioni sul trasporto 15. Informazioni sulla normativa 16. Altre informazioni PREVENZIONE SPAZI CONFINATI NBB SCHEDA DI SICUREZZA Redatta in lingua italiana e articolata in 16 capitoli: PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ALCUNI GAS INQUINANTI Gas incolore, inodore, non infiammabile, non reattivo, non tossico. È il gas che provoca più infortuni per asfissia, non essendone avvertita la presenza e quindi il pericolo. Presente nell’atmosfera al 78 %. Pesante circa come l’aria (d = 0,97) non tende a stratificarsi verso il basso né a sfuggire verso l’alto. Se è freddo rispetto all’atmosfera si accumula in basso. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI AZOTO - N2 Viene utilizzato come liquido criogenico nell’industria alimentare, chimica, metallurgica. Usato come gas inerte per equilibrare la pressione di altri gas sciolti in liquidi contenuti in autoclave, come gas inerte di copertura di liquidi per impedirne l’ossidazione atmosferica, come conservante nel confezionamento di alimenti per evitare l’ossidazione. Utilizzato anche come gas di lavaggio di reattori, silos, autoclavi per vino, ecc… PREVENZIONE SPAZI CONFINATI AZOTO - N2 Gas incolore e inodore più pesante dell’aria. Densità relativa all’aria d=1.53 tende a stratificarsi verso il basso. Presente nell’atmosfera in concentrazione da 0.03 a 0.06 % in volume. Concentrazioni superiori al 5% comportano l’insorgenza di respiro superficiale e cefalea. Concentrazioni superiori al 10% determinano la perdita di coscienza fino alla morte per anossia ---> normali condizioni o ossigenoterapia. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ANIDRIDE CARBONICA – CO2 Utilizzata come refrigerante e congelante nell’industria alimentare. Utilizzata come estinguente, in applicazioni medicali e nel trattamento dell’acqua. Può formarsi da fenomeni di combustione, di putrefazione, di fermentazione (farine, granaglie in presenza di umidità), da dissociazione del bicarbonato di calcio (lavori svolti nel sottosuolo). Vengono normalmente segnalati incidenti in ambienti dove avvengono fermentazioni di sostanze alimentari. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ANIDRIDE CARBONICA – CO2 Gas incolore di odore pungente, più pesante dell’aria (d=2,8). Non infiammabile. Corrosivo e vescicante, provoca una grave fenomenologia broncospastica con conseguente anossia anossica. Viene utilizzata in enologia, nelle fonderie di leghe leggere per creare un’atmosfera riducente al di sopra del metallo fuso, come conservante nell’industria alimentare, come sbiancante nell’industria della carta. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ANIDRIDE SOLFOROSA – SO2 Gas incolore e inodore, di densità simile all’aria (d=0.97) Forma facilmente miscele esplosive (LIE = 12.5% e LSE = 74%). Si produce da combustione in difetto di ossigeno. Gli incidenti con questo gas, che avendo un’affinità per l’emoglobina 200 volte superiore a quella dell’ossigeno provoca anossia anemica, avvengono soprattutto in ambiente domestico per malfunzionamento di stufe, camini otturati, ecc… PREVENZIONE SPAZI CONFINATI MONOSSIDO DI CARBONIO – CO Gas incolore e inodore più pesante dell’aria (d=1.38). Utilizzato per saldatura ad arco elettrico con gas di protezione, nell’industria siderurgica e della lavorazione dei metalli (ad es. per l’eliminazione dall’alluminio fuso dell’idrogeno disciolto), nella produzione del vetro piano e dei serramenti come gas di riempimento per le intercapedini dei vetro-camera, nell’industria dell’illuminazione per il riempimento di bulbi ad incandescenza e fluorescenza. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ARGON - Ar Gas incolore e inodore, inerte, molto più leggero dell’aria (d=0,137). Per la bassa inerzia chimica potrebbe essere utilizzato al posto dell’azoto. La sua leggerezza determina minori rischi, ma è più costoso. Presente in ambienti con apparecchiature raffreddate ad He liquido (es. scanner per imaging nella risonanza magnetica). Impiegato nell’industria chimica, farmaceutica, nei laboratori e centri di ricerca. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ELIO – He Col nome commerciale di freon e halon è identificata una famiglia di gas derivati dal metano e dall'etano per sostituzione degli atomi di idrogeno con atomi di alogeni (cloro, fluoro, bromo). Sintetizzati a partire dal 1931 e proibiti dal 1990, se non negli usi per i quali non hanno sostituti, perché non ecocompatibili (responsabili del buco nell'ozono). PREVENZIONE SPAZI CONFINATI FREON, HALON - (Idrocarburi Alogenati) Gas incolori, senza odore o con debole odore di etere, ininfiammabili, chimicamente stabili, senza azione tossica. Più pesanti dell'aria, in caso di perdita si accumulano negli strati inferiori dell'aria e possono quindi causare asfissia. I freon hanno trovato largo impiego come fluidi refrigeranti, come propellenti, come solventi o come espandenti; Gli halon come estinguenti nell’industria alimentare, chimica e nell’impiantistica frigorifera e di condizionamento dell’aria. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI FREON, HALON - (Idrocarburi Alogenati) Gas incolore più pesante nell’aria (d=1.19) dal caratteristico odore di uova marce, estremamente infiammabile (LIE = 4% e LSE = 46%). La sensazione olfattiva non aumenta con la concentrazione del gas nell’aria. Può accadere che l’odore, percepibile a bassissime concentrazioni (0,0081 ppm), si attenui o sparisca alle alte concentrazioni per esaurimento funzionale dei recettori. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI SOLFURO DI IDROGENO – H2S Utilizzato nel ciclo produttivo in metallurgia per eliminare impurità. Si produce anche per reazione tra solfuri e acidi, da reazioni anaerobiche, in attività di depurazione, bonifiche industriali, produzione biogas e agricoltura. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI SOLFURO DI IDROGENO – H2S PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ATTREZZATURE E DPI INDIVIDUARE SOSTANZE PERICOLOSE Strumento dedicato: ad es. per il lavoratore che effettua operazioni di bonifica all’interno di una autocisterna di benzina, sarà necessario utilizzare almeno un esposimetro. Concentrazione di sostanze pericolose Strumento multigas: strumento che rileva più gas e che avrà la possibilità di rilevare quantomeno ossigeno, e funzionare come esposimetro, oltre a rilevare la concentrazione di altri gas. Presenza sufficiente di ossigeno PREVENZIONE SPAZI CONFINATI PRIMA SUDDIVISIONE DEGLI STRUMENTI INDIVIDUARE SOSTANZE PERICOLOSE CARATTERISTICHE FONDAMENTALI - lo strumento deve poter effettuare la rilevazione in continuo; - senza possibilità di accesso diretto e pertanto di modifica dei parametri di rilevamento; - lo strumento non deve autotararsi in automatico all’accensione ma con richiesta di consenso - in manuale. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI - senza tacitazione dell’allarme (pericolosa per l’inesperto); INDIVIDUARE SOSTANZE PERICOLOSE FONDAMENTALI DEGLI - robustezza; - semplicità di utilizzo; - taratura e controllo ATTENZIONE Il check controlla solo l’elettronica dello strumento. Il buon funzionamento è garantito dalla manutenzione periodica. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI CARATTERISTICHE STRUMENTI In caso si sospetti la presenza di atmosfere ATEX o infiammabili, occorrono attrezzi antiscintilla e lampade opportunamente protette. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Attrezzature speciali Occorrono idonei sistemi o mezzi di illuminazione in relazione alle caratteristiche dell’ambiente e alla tipologia di intervento da effettuare. Anche in questo caso, attenzione ad atmosfere ATEX o con infiammabili PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Illuminazione Apparecchiature telefoniche e radio utilizzate dovranno essere di semplice uso, di adeguata robustezza e non dovranno costituire causa di innesco in ambienti ATEX. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Sistema di comunicazione L’ADDESTRAMENTO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI SI RIBADISCE CHE PER DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DI III CATEGORIA E’ OBBLIGATORIO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE La respirazione è un processo fisiologico con il quale si realizza uno scambio gassoso tra organismo e ambiente. La sopravvivenza umana è legata alla presenza, nell’aria respirabile, di una percentuale di ossigeno in volume di almeno il 17 %. Può accadere che l’ossigeno presente nell’aria respirabile sia insufficiente perché consumato o sostituito con altri gas o vapori. L’immissione di atmosfera inquinata nei polmoni può provocare danni più o meno gravi all’organismo. Gli APVR (apparecchi di protezione delle vie respiratorie) hanno il compito di fornire la giusta protezione isolando l’operatore (dispositivi isolanti) o purificando la stessa atmosfera (dispositivi filtranti). PREVENZIONE SPAZI CONFINATI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE PER L’USO DI QUESTI DISPOSITIVI E’ OBBLIGATORIO L’ADDESTRAMENTO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI CLASSIFICAZIONE DEGLI APVR Gli Apparecchi di Protezione delle Vie Respiratore (APVR) si distinguono in due tipologie: RESPIRATORI A FILTRO Rimuovono gli inquinanti dall’aria mediante filtrazione e proteggono solo contro concentrazioni limitate. Vanno impiegati solo quando l’aria sia filtrabile con sicurezza e contiene ossigeno a sufficienza. I respiratori a filtro e i filtri si suddividono in: – Antipolvere e particelle: adatti per polveri e fibre, fumi e/o nebbie. – Antigas e vapori: adatti a specifici gas o vapori. – Combinati: svolgono contemporaneamente la funzione di antigas e antipolvere. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI (funzionamento dipendente dall’atmosfera ambiente) PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Apparecchi che isolano l’utilizzatore dall’aria/ambiente e forniscono gas respirabile (aria o ossigeno) idoneo per una respirazione sicura. Il respiratore protegge contro l’insufficienza di ossigeno nell’aria/ambiente e contro gli inquinanti (noti e ignoti) presenti nell’aria ambiente. Sono necessari quando: Il tasso di ossigeno nell’aria è minore del 17 % La concentrazione dei contaminanti è superiore ai limiti massimi di utilizzo del respiratore a filtro In presenza di “atmosfere” pericolose PREVENZIONE SPAZI CONFINATI RESPIRATORI ISOLANTI (funzionamento autonomo indipendente dall’atmosfera) PREVENZIONE SPAZI CONFINATI CONSIGLI Non impiegare respiratori con barba e basette lunghe Non usare respiratori a filtro con contaminanti in concentrazione immediatamente pericolose per la salute Allontanarsi subito dall’area di lavoro se la respirazione diventa difficoltosa, si avvertono vertigini o nausea, si avverte l’odore dell’inquinante Non alterare o modificare il dispositivo e sostituirlo se danneggiato Controlla sempre il tuo stato di salute La formazione e l’addestramento devono essere calibrate sulle tipologie di dispositivo da utilizzare, ed in generale: Le informazioni circa i rischi presenti (composizione ed effetti delle sostanze pericolose quali gas, vapori, nebbie, polveri) Nozioni sulla respirazione umana, conseguenze sull’organismo umano in caso di insufficienza di ossigeno Le modalità d’uso appropriate degli apparecchi Il funzionamento, le possibilità e i limiti del dispositivo Modalità di sostituzione dei filtri, bombole e cartucce Modalità del corretto indossamento dell’apparecchio I comportamenti da tenere in caso di malfunzionamento del DPI La conoscenza da parte dell’operatore della notevole diminuzione di protezione se il DPI non viene indossato per tutto il periodo di esposizione PREVENZIONE SPAZI CONFINATI FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO NBB.... SI RIBADISCE Devono essere utilizzati da personale addestrato. Il loro impiego è limitato nel tempo dalla capacità delle bombole e dallo sforzo dell’operatore, Devono essere ispezionati prima e dopo l’uso e l’aria di ricarica deve essere esente da sostanze inquinanti. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI RESPIRATORI ISOLANTI • • • • • • • • • • • Protetto dagli urti Protetto da eventuale inquinamento ambientale Pulito e disinfettato In dotazione individuale Identificabile Con bombola di riserva piena Con maschere ed erogatore di soccorso Custodito e mantenuto come da indicazione del costruttore Revisionato come da libretto Verificato prima di ogni utilizzo Adatto all’utilizzo con altri DPI PREVENZIONE SPAZI CONFINATI L’autorespiratore deve essere: Il dispositivo di discesa comprende un dispositivo di ancoraggio al quale viene collegato la combinazione di un sistema di arresto della caduta, di un dispositivo di recupero e di un argano. I dispositivi di ancoraggio sono generalmente distinti in: • • • • dispositivi a tre piedi (treppiedi), dispositivi a quattro piedi, dispositivi monopiede, gru con braccio. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI DISPOSITIVO DI DISCESA I criteri di scelta del dispositivo di ancoraggio: 1. Se il mezzo principale di accesso in uno spazio confinato è una scala, il lavoratore deve essere connesso ad un sistema di arresto caduta provvisto di dispositivo di recupero. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI DISPOSITIVO DI DISCESA I criteri di scelta del dispositivo di ancoraggio: 2. Se il mezzo principale di accesso in uno spazio confinato è un sistema che solleva e fa scendere il lavoratore in sospensione, esso deve essere nello stesso tempo sollevato od abbassato con un argano e deve essere attaccato ad un sistema di arresto caduta provvisto di dispositivo di recupero come dispositivo di sicurezza. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI DISPOSITIVO DI DISCESA I TREPPIEDI Il dispositivo di ancoraggio a treppiedi consiste in un’attrezzatura a tre montanti inclinati e convergenti in uno stesso punto, dove é posizionata una carrucola, nella cui gola passa la fune dell’argano, fissato ad un montante; al gancio della fune viene agganciato il sistema di arresto caduta. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI DISPOSITIVO DI DISCESA DISPOSITIVO DI ANCORAGGIO A QUATTRO PIEDI Il dispositivo a quattro piedi consiste in un’attrezzatura a quattro montanti inclinati e convergenti in un stesso punto, dove é montato un braccio portante il dispositivo di arresto caduta e di recupero. Il braccio può ruotare di 360°. In caso di recupero, l’operatore qualificato può sollevare il lavoratore dallo spazio confinato e allontanarlo rapidamente dall’apertura. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI DISPOSITIVO DI DISCESA DISPOSITIVO DI ANCORAGGIO MONOPIEDE Il dispositivo di ancoraggio monopiede consiste in un’attrezzatura ad un montante che dispone di un braccio su cui é fissato il sistema di arresto caduta con il dispositivo di recupero. Il fissaggio del dispositivo di ancoraggio viene eseguito sia in sommità che alla base. Tale dispositivo viene usato nelle situazioni in cui non é possibile usare l’attrezzatura a treppiedi, quella a quattro piedi o la gru a braccio. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI DISPOSITIVO DI DISCESA Il dispositivo di ancoraggio con gru a braccio può essere permanentemente montato e viene usato dove non é possibile usare sia il dispositivo a tre piedi che quello a quattro piedi. Il braccio della gru, dotata del sistema di arresto caduta con dispositivo di recupero, é amovibile e può ruotare di 360° e la base del dispositivo può essere saldata o imbullonata ad una superficie. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI DISPOSITIVO DI DISCESA DISPOSITIVO DI ANCORAGGIO CON GRU A BRACCIO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI DISPOSITIVI DI ARRESTO DELLA CADUTA IMBRACATURE CON ATTACCO FRONTALE Esse non sono adatte per il recupero del lavoratore con sollevamento verticale in spazi confinati, poichè lo stesso é appeso in posizione verticale. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI IMBRACATURE IMBRACATURA CON ATTACCO DORSALE Adatte per il recupero con sollevamento verticale del lavoratore, poichè lo stesso é appeso in posizione quasi verticale. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI IMBRACATURE PREVENZIONE SPAZI CONFINATI PREVENZIONE SPAZI CONFINATI PREVENZIONE SPAZI CONFINATI DISPOSITIVI DI ARRESTO DELLA CADUTA DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO UNI 795 CLASSE A (asportabili) Non Permanente Descrizione: sono dispositivi di ancoraggio costituiti da due elementi, uno fisso e l’altro rimovibile: Ancoraggio strutturale: elemento fissato in modo permanente a una struttura, a cui si applica un dispositivo rimovibile dotato di punto di ancoraggio; Punto di ancoraggio: elemento a cui ancorare in seguito un dispositivo di protezione individuale anticaduta quando necessario. Classe A1: la classe A1 comprende ancoraggi strutturali progettati per essere fissati a superfici verticali, orizzontali ed inclinate, per esempio pareti, colonne, architravi. Classe A2: la classe A2 comprende ancoraggi strutturali progettati per essere fissati a tetti inclinati. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Dispositivo SCELTA DEI GUANTI DI PROTEZIONE Scivolamento della presa Spruzzi incandescenti Materiali taglienti, abrasivi Microrganismi FATTORI ORGANIZZATIVI Elettricità Caldo/freddo Sensibilità tattile, destrezza Variabilità del lavoro PREVENZIONE SPAZI CONFINATI FATTORI DI RISCHIO Sostanze chimiche Durata di utilizzo Morbidezza, traspirabilità, cuciture ALTRI FATTORI Sostanze allergizzanti, irritanti Disponibilità taglie Individuazione dei guanti idonei FATTORI DI RISCHIO RISCHI MECCANICI TAGLIO DA LAMA RISCHI CHIMICI E MICROBIOLOGICI CALORE E FUOCO FREDDO ELETTRICITA’ STATICA PREVENZIONE SPAZI CONFINATI I pittogrammi indicano da quali rischi i guanti proteggono Guanti da lavoro alta visibilità (nylon di qualità, polsino elastico maggiorato e palmo e dita in schiuma di lattice idrorepellente) Certificato (2121). EN 420, EN 388 Guanti (tessuto TrekDry, inserti catarifrangenti, cuoio sintetico, inserti in materiale stretch e polsino aperto). conformi alla norma EN 388-2121. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI GUANTI AD ALTA VISIBILITA’ PREVENZIONE SPAZI CONFINATI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEL CAPO CASCO MINERO Y LÁMPARA DE CARBURO AÑOS 20 Caschi di protezione per l’industria (caschi per miniere, cantieri di lavori pubblici, industrie varie); copricapo leggero per proteggere il cuoio capelluto (berretti, cuffie, retine con o senza visiera); copricapo di protezione (cuffie, berretti, cappelli di tela cerata, ecc, in tessuto, in tessuto rivestito, ecc). PREVENZIONE SPAZI CONFINATI PREVENZIONE SPAZI CONFINATI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEGLI OCCHI E DEL VISO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEGLI ARTI INFERIORI PREVENZIONE SPAZI CONFINATI PROTEZIONE DEL CORPO TIPOLOGIE DI RISCHI Lancio di detriti; collisione con oggetti statici; scivolamento; presenza di pulviscolo o particelle fini; abrasione; ustione da liquidi bollenti o solidi fusi ELETTRICI Contatto con parti in tensione o esposizione ad archi elettrici da cortocircuito RADIAZIONI Radiazioni infrarosse; abbagliamento; radiazioni ultraviolette; laser CHIMICI Penetrazione di polveri molto fini, aerosol, liquidi, fumi, vapori e gas, agenti/virus biologici PREVENZIONE SPAZI CONFINATI MECCANICI Normativa di riferimento • EN 340 pittogrammi generalità • EN 13034: proiezioni limitate di agenti chimici • EN 466: rischi da inquinanti chimici liquidi Resistenza dei materiali Le classi di resistenza dei materiali vanno da 1 (meno resistente) a 6 (più resistente) Marcatura Pittogramma con tipo di classe di materiale Definizione della resistenza 1 tenuta ai gas 2 tenuta ai non gas 3 tenuta ai liquidi 4 tenuta agli spruzzi 5 tenuta alla polvere 6tenuta limitata a schizzi liquidi PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Protezione del corpo FETTUCCE PER IMBRAGATURA PREVENZIONE SPAZI CONFINATI BARELLA PER SOCCORSO IN SPAZI CONFINATI PREVENZIONE SPAZI CONFINATI GESTIONE OPERATIVA PROCEDURE DI DETTAGLIO OCCORRE INTERVENIRE ? - Se possibile evitare l’intervento. - Gli interventi in spazi del genere devono essere limitati. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI PRIMA REGOLA • Posso eseguire la verifica dall’esterno dell’atmosfera interna dello spazio confinato, mediante l’utilizzo di strumenti manovrati a distanza? • Posso utilizzare attrezzature manovrate a distanza, per bonificare i silos nei quali si sono formati blocchi di granaglie sfuse a forma di ponte, che potrebbero crollare? • Posso utilizzare, per il controllo, sistemi di televisione a circuito chiuso? • …occorre sempre intervenire? PREVENZIONE SPAZI CONFINATI • Posso modificare le procedure di lavoro per evitare l’obbligo di entrare nello spazio confinato? PRIMA DELL’INTERVENTO • Valutare i rischi presenti • Verificare i requisiti dei lavoratori • Redigere il Permesso di Lavoro • • • DURANTE E DOPO L’INTERVENTO Definire e circoscrivere lo spazio confinato Segnalare lo spazio confinato Seguire le procedure di lavoro (bonifica, inertizzazione, flussaggio o ventilazione degli ambienti confinati, gestione del passaggio di consegne) PREVENZIONE SPAZI CONFINATI GESTIONE OPERATIVA • • DURANTE E DOPO L’INTERVENTO Consegnare e utilizzare DPI Attrezzature di lavoro (sistemi di comunicazione, di illuminazione, attrezzatura di entrata/uscita, attrezzatura di controllo dell’ambiente confinato) IN CASO DI EMERGENZA • Procedure e attrezzature di emergenza PREVENZIONE SPAZI CONFINATI GESTIONE OPERATIVA PRIMA DELL’INTERVENTO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Rivediamo nel dettaglio una procedura operativa 2) La fase di Identificazione del pericolo e analisi del rischio include le tecniche di valutazione del pericolo e analisi del rischio che godono della caratteristica di affidabilità dei risultati. 3) Le fasi di Individuazione ed adozione delle misure organizzative e/o tecniche e Individuazione ed adozione dei dispositivi di protezione collettiva possono essere eseguite sia in parallelo che in serie e con interscambio di informazioni. Fonte: ISPESL PREVENZIONE SPAZI CONFINATI 1) Lo schema metodologico é valido per la valutazione di un solo rischio specifico. ATTENZIONE - Eseguire e ripetere le operazioni: - all’avvio dei lavori - ad ogni ripresa del lavoro dopo un’interruzione - se la permanenza all’interno si protrae nel tempo - in presenza di dubbi su eventuali inquinamenti dall'esterno PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Valutare i rischi presenti verificando anche; • la concentrazione di ossigeno • la presenza di gas tossici, asfissianti, infiammabili... • la concentrazione di gas tossici, asfissianti, infiammabili... • le condizioni microclimatiche Permesso di lavoro Ai lavoratori occorre uno strumento per assicurare che tutti gli elementi del sistema sicurezza siano stati messi in atto prima che sia permesso di entrare e/o lavorare in spazi confinati. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Il Datore di Lavoro è opportuno che individui un responsabile (preposto) presente durante le fasi dell’attività lavorativa. ・ la chiara identificazione di chi autorizza quel particolare lavoro (con eventuali limiti di responsabilità) e chi ha la responsabilità della messa in opera delle precauzioni (ad esempio, isolamento, controllo dell’aria, piano di emergenza); ・ le parti interessate all’attività (committente, appaltatore); ・ l’addestramento e istruzioni in relazione al permesso; ・ il monitoraggio e la verifica per assicurare che il sistema lavori in sicurezza, come predisposto. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Elementi essenziali di un Permesso di Lavoro sono: ・ 30 % della forza lavoro, con esperienza almeno triennale relativa a lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati; ・ esperienza per il preposto almeno triennale relativa a lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati; ・ avvenuta attività di formazione, informazione e aggiornamento di tutto il personale, compreso il DdL se interviene nelle attività; PREVENZIONE SPAZI CONFINATI La verifica dei requisiti dei lavoratori prevede: ・ possesso di Dispositivi di Protezione Individuale DPI, strumentazione e attrezzature di lavoro idonei con attività di addestramento all'uso corretto di tali dispositivi, strumentazione e attrezzature; ・ avvenuta attività di addestramento di tutto il personale, compreso il DdL se interviene nelle attività, delle procedure di sicurezza; ・ regolarità assicurativa, contributiva e previdenziale; ・ avvenuta attività di formazione, informazione e aggiornamento di tutto il personale; ・ idoneità all’attività (ad es. claustrofobia). PREVENZIONE SPAZI CONFINATI La verifica dei requisiti dei lavoratori prevede: Fonte: ISPESL 1/2 PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Il Permesso di Lavoro per appaltatori esterni Fonte: ISPESL 2/2 PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Il Permesso di Lavoro per appaltatori esterni Fonte: ISPESL 1/2 PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Il Permesso di Lavoro per lavoratori della propria azienda Fonte: ISPESL 2/2 PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Il Permesso di Lavoro per lavoratori della propria azienda Prima di disporre l’entrata dei lavoratori all’interno di ambienti confinati è opportuno controllare che le aperture di accesso abbiano dimensioni che permettano: - l’ingresso e l’uscita del lavoratore l’equipaggiamento; - il recupero in condizioni di emergenza. con tutto PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Idoneità delle vie di accesso/uscita DURANTE E DOPO L’INTERVENTO ・ verificare se é possibile aumentare il numero di aperture e migliorare pertanto la ventilazione. ・ la ventilazione meccanica può risultare necessaria per assicurare una adeguata fornitura di aria fresca. ・ assicurarsi che non si possano sviluppare fumi da residui o simili, quando si eseguirà il lavoro. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Ventilazione dell’ambiente ・ un esperto dovrebbe verificare l’idoneità dell’aria alla respirazione, mediante idonea apparecchiatura adeguatamente calibrata. ・ qualora la valutazione del rischio evidenzi variabilità delle condizioni (o anche come ulteriore precauzione), é necessario predisporre un continuo monitoraggio dell’aria. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Ventilazione dell’aria contenuta nell’ambiente confinato ・ occorre verificare che l’aria sia libera da agenti chimici asfissianti, tossici ed infiammabili e adatta alla respirazione. ・ occorre identificare il contaminante: il nome chimico e la forma fisica dell’inquinante: polvere, nebbie di acqua o olio, gas o vapori. ・ occorre determinare la concentrazione del contaminante: concentrazione presente in ambiente di lavoro (ppm o mg/mc). L’ossigeno presente non deve mai essere inferiore al 20%. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Ventilazione dell’aria contenuta nell’ambiente confinato Il monitoraggio della concentrazione di ossigeno o della presenza di gas deve essere effettuato: - ai diversi livelli di altezza - per l’intera durata dei lavori PREVENZIONE SPAZI CONFINATI MONITORARE L’ARIA Un impianto di ventilazione per - tenere il tasso di ossigeno prossimo al 20% - diluire gli agenti contaminanti aerodispersi mantenendone la concentrazione ad un livello igienicamente accettabile NON introdurre ossigeno o aria arricchita di ossigeno aumenta il rischio di incendio e/o esplosione. Un impianto di ventilazione deve considerare: - geometrie del luogo - portata dell’aria (consumo/produzione 20 - 50 l/h di O2 e CO2) PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Risanamento/bonifica atmosfera ambiente confinato • • • • • • • • • • • Protetto dagli urti Protetto da eventuale inquinamento ambientale Pulito e disinfettato In dotazione individuale Identificabile Con bombola di riserva piena Con maschere ed erogatore di soccorso Custodito e mantenuto come da indicazione del costruttore Revisionato come da libretto Verificato prima di ogni utilizzo Adatto all’utilizzo con altri DPI PREVENZIONE SPAZI CONFINATI In caso di uso dell’autorespiratore deve essere: Con atmosfere ATEX o infiammabili, occorrono attrezzi antiscintilla e lampade opportunamente protette. Illuminazione Occorrono idonei sistemi o mezzi di illuminazione in relazione alle caratteristiche dell’ambiente e alla tipologia di intervento da effettuare. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Attrezzature speciali Occorre adeguati sistemi di comunicazione tra il personale all’interno e all’esterno dello spazio confinato per consentire una rapida chiamata in caso di emergenza. Tutti i messaggi devono poter essere comunicati facilmente e rapidamente. Apparecchiature telefoniche e radio utilizzate non dovranno costituire causa di innesco in ambienti ATEX. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Sistema di comunicazione Il dispositivo di discesa comprende un dispositivo di ancoraggio al quale viene collegato la combinazione di un sistema di arresto della caduta, di un dispositivo di recupero e di un argano. I dispositivi di ancoraggio sono generalmente distinti in: • • • • dispositivi a tre piedi (treppiedi), dispositivi a quattro piedi, dispositivi monopiede, gru con braccio. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI DISPOSITIVO DI DISCESA PREVENZIONE SPAZI CONFINATI PROCEDURE DI EMERGENZA Occorre sempre la presenza di una persona all’esterno dello spazio confinato che osservi e comunichi con i lavoratori presenti all’interno, in modo di dare prontamente l’allarme in caso di emergenza e attivare le procedure di soccorso. Il datore di lavoro deve garantire un Piano di Emergenza con: - procedure di intervento equipaggiamenti da adottare la formazione addestramento esercitazioni per squadre di soccorso e lavoratori. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Controllo e allarme - un pronto allarme e - un immediato soccorso …ALLARME E SOCCORSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI In caso di emergenza occorre IN CASO DI EMERGENZA - il tempo - l’emotività - lo stress Che gestisco e domino con …ADDESTRAMENTO ED ESERCITAZIONI PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Elementi critici di un intervento di soccorso IN CASO DI EMERGENZA Si suggerisce di PREALLERTARE GLI ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO NBB…. In caso di emenrgenza se possibile, non aspettiamo i soccorsi ma mettiamoci in salvo con le nostre gambe. … Se possibile! PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ATTENZIONE! ATTENZIONE! La squadra di emergenza - deve isolarsi dall’ambiente - deve scendere in ambiente confinato con stessa imbracatura e stessi sistemi di sicurezza di chi faceva l’intervento - deve fornire aria all’infortunato. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI IN CASO DI EMERGENZA IN CASO DI EMERGENZA IO SQUADRA VITTIMA PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Piramide della sopravvivenza IN CASO DI EMERGENZA VITA MESSA IN SICUREZZA DELL’AMBIENTE CONSERVAZIONE DEI BENI PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Piramide delle priorità PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Rivediamo nel dettaglio una procedura operativa · descrivere in modo organico le fasi di lavoro, in ordine temporale e spaziale, in condizioni di sicurezza individuale e collettiva; · stabilire, attraverso valutazioni di criticità del sistema e delle condizioni di lavoro, ciò che si deve e non si deve fare durante l’attività lavorativa; · definire in modo rigoroso i vari ruoli del personale coinvolto nei lavori, ovvero PREVENZIONE SPAZI CONFINATI RICORDIAMO L’IMPORTANZA DELLA VALUTAZIONE PRELIMINARE DEI RISCHI E LA REDAZIONE DELLA PROCEDURA OPERATIVA DI SICUREZZA La corretta preparazione di questo documento tecnico, anche dal punto di vista formale, è una fase fondamentale per garantire la successiva sicurezza sostanziale dei lavori. In estrema sintesi, questa procedura deve: PREVENZIONE SPAZI CONFINATI Ed ancora si rammenta che le procedure rappresentano “misure scritte” di sicurezza, pertanto i destinatari di queste, acquisendole in modo formale (per presa visione), assumono la responsabilità della corretta loro applicazione, escludendo un utilizzo difforme o arbitrario. Anche in questo caso, resta fermo il principio della responsabilità del datore di lavoro, in relazione sia al contenuto e alla struttura delle procedure che nella vigilanza della loro applicazione. PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI PREVENZIONE SPAZI CONFINATI PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ALTRO ESEMPIO PROCEDURA PRIMA DELL’ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ALTRO ESEMPIO PROCEDURA DI ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ALTRO ESEMPIO PROCEDURA DI ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ALTRO ESEMPIO PROCEDURA DI ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI PREVENZIONE SPAZI CONFINATI PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ESEMPIO FASI DI ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI CONTROLLI PRELIMINARI PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ESEMPIO FASI DI ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ESEMPIO FASI DI ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ESEMPIO FASI DI ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ESEMPIO FASI DI ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ESEMPIO FASI DI ACCESSO PREVENZIONE SPAZI CONFINATI ESEMPIO FASI DI ACCESSO