Comune soppresso di Roncogno (Pergine Valsugana). Inventario dell'archivio (1678-1929) e degli archivi aggregati (1681-1929) a cura di Maria Rosa Valandro - Giuliana Campestrin Comune di Pergine Valsugana 2010 Premessa Il lavoro di ordinamento e descrizione inventariale della sezione di antico regime costituisce la tesi di laurea di Maria Rosa Valandro, discussa presso la Facoltà di lettere e filosofia dell'Università degli Studi di Trento con il prof. Andrea Giorgi nell'anno accademico 2006-2007 (correlatori Giuseppe Chironi e Giuliana Campestrin). Le schede sono state successivamente importate nel programma informatico da Giuliana Campestrin che ha curato l'ordinamento e la descrizione inventariale della documentazione dei periodi austriaco e italiano. All'ordinamento di alcune unità del periodo italiano ha collaborato anche la tirocinante Mariangela Lenzi. L'intervento è stato realizzato utilizzando il Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Le schede sono state compilate secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006. 1 Albero delle strutture Archivio del Comune soppresso di Roncogno , 1678 - 1929 Comune di Roncogno, 1678 - 1929 Comunità di Roncogno, 1678 - 1809 Carte di regola, 1745 - 1754 Conchiusi, decreti e proclami della regola, 1710 - 1806 Contratti e atti in cause civili, 1678 - 1807 Estimi, 1701 - 1800 Libri delle divisioni, 1751 - 1809 Libretti del taglione fersinale, 1797 - 1797 Spese militari, 1805 - 1805 Rese di conto dei giurati, 1705 - 1801 Quietanze, 1689 - 1805 Stati delle anime, 1789 - 1789 Carteggio degli affari della comunità, 1701 - 1809 Comune di Roncogno, 1826 - 1923 Verbali delle sedute della rappresentanza e della deputazione comunale, 1850 - 1924 Protocolli degli esibiti, 1873 - 1926 Rubriche dei fascicoli, 1851 - 1851 Carteggio e atti degli affari comunali, 1839 - 1923 Carteggio e atti repertoriati, 1839 - 1852 Carteggio e atti per oggetto, 1841 - 1925 Carteggio e atti protocollati, 1852 - 1882 Carteggio e atti in ordine cronologico, 1860 - 1901 Carteggio e atti ordinati per sottofascicoli, 1883 - 1922 Protocolli delle carte di domicilio, 1850 - 1856 Certificati di ispezione cadaverica, 1874 - 1918 Elenchi dei coscritti, 1873 - 1916 Ruoli della leva in massa, 1891 - 1918 Ruoli matricolari, 1923 - 1923 Registri militari, 1876 - 1893 Inventari del patrimonio comunale, 1892 - 1922 Fogli del possesso fondiario del comune, 1882 - 1882 Estimi, 1826 - 1826 Quinternetti delle rendite, imposte, tasse e altre contribuzioni, 1826 - 1911 Elenchi degli individui obbligati alla tassa militare, 1881 - 1902 Quinternetti di "reluizione delle erbe" e rese di conto , 1886 - 1889 Quinternetti di riscossione delle tasse scolastiche, 1890 - 1911 Quinternetti delle addizionali comunali sull'imposta pigioni, 1909 - 1911 Quinternetti delle addizionali comunali sull'industria, 1909 - 1911 Quinternetti d'esazione di tasse e imposte diverse, 1909 - 1911 Registri delle opere, 1858 - 1861 Libri mastri della contabilità, 1883 - 1892 Registri dei mandati di pagamento, 1891 - 1904 Preventivi, conti consuntivi e documenti di corredo, 1849 - 1923 Comune di Roncogno, 1923 - 1929 Deliberazioni del consiglio, della giunta comunale e del podestà, 1923 - 1929 Indici delle deliberazioni del podestà, 1926 - 1928 Copie vistate delle deliberazioni della giunta comunale e del podestà, 1926 - 1928 Protocolli degli esibiti, 1923 - 1928 2 Carteggio e atti, 1924 - 1929 Carteggio e atti protocollati, 1924 - 1926 Carteggio e atti classificati per categoria, 1926 - 1928 Carteggio e atti ordinati per oggetto, 1926 - 1929 Repertori degli atti soggetti a tassa di registro, 1924 - 1929 Ruoli delle rendite patrimoniali e delle imposte e tasse, 1924 - 1929 Ruoli della tassa comunale sui cani, 1924 - 1928 Ruoli della tassa comunale di famiglia o fuocatico, 1924 - 1928 Ruoli degli esercenti soggetti al dazio consumo, 1925 - 1929 Ruoli dei contribuenti la tassa sui boschi, 1925 - 1928 Ruoli della tassa sul bestiame, 1926 - 1928 Ruoli dei contribuenti la tassa sull'acqua potabile, 1926 - 1928 Matricole delle tasse comunali, 1924 - 1929 Inventari del patrimonio comunale, 1924 - 1929 Giornali di cassa, 1926 - 1929 Libri mastri della contabilità, 1926 - 1927 Bilanci di previsione, 1924 - 1929 Conti consuntivi, 1924 - 1928 Documenti di corredo ai conti consuntivi, 1924 - 1928 Registri di stato civile, 1924 - 1929 Registri degli atti di nascita, 1924 - 1929 Allegati ai registri dei nati, 1924 - 1929 Registri degli atti di matrimonio, 1924 - 1929 Registri degli atti di morte, 1924 - 1929 Allegati ai registri dei morti, 1923 - 1928 Registri degli atti di cittadinanza, 1924 - 1929 Registri della popolazione, 1922 - 1924 Registri diversi, 1924 - 1929 Registri della categoria IV, 1924 - 1926 Registri della categoria V, 1925 - 1931 Registri della categoria VIII, 1926 - 1928 Registri della categoria IX, 1929 - 1929 Registri della categoria X, 1929 - 1929 Registri della categoria XI, 1928 - 1928 Corpo pompieri di Roncogno, 1925 - 1928 Carteggio e atti, 1925 - 1928 Carte di Giacomo Pallaoro di Roncogno, 1681 - 1750 Carteggio e atti, 1681 - 1750 Documenti della Congregazione di carità del Comune di Roncogno, 1924 - 1929 Repertori degli atti soggetti a tassa di registro, 1924 - 1929 Bilanci di previsione, 1928 - 1928 3 Albero dei soggetti produttori Comunità di Roncogno, Roncogno (Pergine Valsugana), 1678 - 1809 Successori: Comune di Roncogno, Roncogno (Pergine Valsugana), 1826 - 1923 Comune di Roncogno, Roncogno (Pergine Valsugana), 1923 - 1929 Comune di Roncogno, Roncogno (Pergine Valsugana), 1826 - 1923 Predecessori: Comunità di Roncogno, Roncogno (Pergine Valsugana), 1678 - 1809 Successori: Comune di Roncogno, Roncogno (Pergine Valsugana), 1923 - 1929 Gestisce : Corpo pompieri di Roncogno, Roncogno (Pergine Valsugana), 1882 - 1929 Comune di Roncogno, Roncogno (Pergine Valsugana), 1923 - 1929 Predecessori: Comune di Roncogno, Roncogno (Pergine Valsugana), 1826 - 1923 Comunità di Roncogno, Roncogno (Pergine Valsugana), 1678 - 1809 Gestisce : Corpo pompieri di Roncogno, Roncogno (Pergine Valsugana), 1882 - 1929 È assorbito da : Comune di Pergine Valsugana, Pergine Valsugana, 1923 Concorre alla gestione di : Congregazione di carità, Roncogno (Pergine Valsugana), 1924 - 1929 Concorre alla gestione di : Consorzio sanitario di Susà, Susà (Pergine Valsugana), 1926 - 1929 Corpo pompieri di Roncogno, Roncogno (Pergine Valsugana), 1882 - 1929 È gestito da : Comune di Roncogno, Roncogno (Pergine Valsugana), 1826 - 1923 È gestito da : Comune di Roncogno, Roncogno (Pergine Valsugana), 1923 - 1929 Giacomo Pallaoro, Roncogno (Pergine Valsugana), [1640] - 1712 Congregazione di carità, Roncogno (Pergine Valsugana), 1924 - 1929 Alla cui gestione concorre : Comune di Roncogno, Roncogno (Pergine Valsugana), 1923 – 1929 Abbreviazioni e sigle: a.a. = anno accademico ACP = Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana all. = allegato APP = Archivio della parrocchia di Pergine Valsugana APR = Archivio della parrocchia di Roncogno art./artt. = articolo/i AST = Archivio di Stato di Trento b./bb. = busta/e B.L.I.= Bollettino delle leggi dell’Impero d’Austria B.L.P.= Bollettino delle leggi provinciali c./cc. = carta/e cfr. = confronta cit. = citato div. = divisione doc./docc. = documento/i es. = esempio 4 ex. = exeunte fasc./fascc. = fascicolo/i G.U. = Gazzetta Ufficiale id. = idem in. = ineunte ISAAR (CFP) = International standard archival authority record for corporate bodies, persons and families ISDD (G) = General international standard archival description kg = chilogrammo/i med. = metà Ms. = manoscritto n./nn. = numero/i n.n. = non numerato num. = numerazione ONMI = Opera nazionale maternità e infanzia orig. = originale p./pp. = pagina/e prot. = protocollo R.D. = Regio decreto R.D.L. = Regio decreto legge reg. = registro S.C.A.R.L. = Società cooperativa a responsabilità limitata sd = sinistra/destra sec./secc. = secolo/i sez. = sezione SN = signum notarii tit. = titolo v = verso vol./voll. = volume/i 5 superfondo Archivio del Comune soppresso di Roncogno , 1678 - 1929 Altre denominazioni: Archivio del cessato Comune di Roncogno; Archivio dell'ex Comune di Roncogno 608 unità archivistiche Metri lineari 4,40 Storia archivistica L'archivio dell'ex Comune di Roncogno è conservato dal 2005 presso palazzo Cerra, sede dell'Archivio storico comunale di Pergine Valsugana, a seguito del trasferimento dagli spazi annessi alla biblioteca comunale, dove si trovava dal 1989. Precedentemente, a seguito della soppressione del Comune di Roncogno disposta con R.D. 29 novembre 1928, n. 2980, nei primi anni '30 era stato collocato nel sottotetto della vecchia sede del municipio, in due casse, assieme agli altri archivi di enti aggregati e di comuni soppressi, accorpati come frazioni al neo costituito Comune di Pergine Valsugana. Il soprintendente archivistico Albino Casetti, in base a una rilevazione effettuata nel 1957, ebbe a dichiarare che "presso l'Archivio comunale di Pergine, gli atti di Roncogno erano conservati, non ordinati, in due casse" (1); fra i numerosi atti sciolti rinvenne anche sette pergamene (1393-1640), redigendo il regesto della più antica: "Anno 1393 agosto 1, Trento: Sentenza arbitrale del Principe Vescovo Giorgio di Liechtenstein nella lite fra il 'Colmello' di Madrano e quello di Susà e Castagné, per 28 lire annuali richieste da quelli di Madrano per affitti" (2). La pergamena in oggetto, insieme ad altre, è attualmente conservata del fondo diplomatico denominato "Pergamene degli ex comuni" (3) al n. 11 e non si hanno elementi sufficienti per ricondurla con certezza all'archivio della comunità di Roncogno, piuttosto che a quello della gastaldia di Susà o delle altre gastaldie (Madrano e Castagné) e singole comunità della giurisdizione di Pergine (Madrano, Vigalzano, Canzolino, Nogaré, Valdalmedra, Susà, Costasavina, Canale, Castagné) coinvolte nella controversia. In passato l'archivio comunale di Roncogno è stato oggetto di ordinamento e inventariazione a cura di cooperative specializzate. Nel 1979 la CO.RI.ST. S.C.A.R.L. di Rovereto effettuò una rilevazione sommaria dei documenti, consistente in un elenco di unità archivistiche. In seguito, nel 1989 la cooperativa Koinè procedette all'inventariazione dell'intero archivio (4) ed effettuò nel 1990 un intervento più analitico limitato al periodo comunitario, adottando un criterio di ordinamento di tipo cronologico (5). Ulteriore documentazione relativa al Comune di Roncogno si trova nel fondo famiglia Bortolamedi giunto in aggregato all'archivio del Comune soppresso di Costasavina, conservato presso l'Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana. Alcuni componenti la famiglia Bortolamedi di Roncogno esercitarono infatti cariche pubbliche all'interno della comunità conservandone la documentazione tra le carte di famiglia (6). Modalità di acquisizione e versamento L'archivio del Comune di Roncogno fu depositato presso l'Archivio del Comune di Pergine Valsugana a seguito della soppressione del Comune di Roncogno, assorbito dal Comune di Pergine Valsugana in forza del R.D. del 29 novembre 1928, n. 2980. Lingua Italiano; latino; volgare; tedesco; francese Strutture aggregate Fondo Carte di Giacomo Pallaoro di Roncogno 6 Fondo Documenti della Congregazione di carità del Comune di Roncogno È aggregato di: Fondo Comune di Pergine Valsugana Incrementi previsti Poiché l'ente produttore è estinto, non si prevedono ulteriori incrementi. La numerazione delle unità è pertanto continua e chiusa. Condizioni di accesso La consultabilità della documentazione presente negli archivi comunali è regolamentata dall'art. 24 della legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1 "Nuove disposizioni in materia di beni culturali", che rinvia alla legislazione statale. Secondo quest'ultima i documenti presenti negli archivi comunali sono liberamente consultabili, a eccezione di quelli a carattere riservato relativi alla politica interna o estera dello Stato, i quali possono essere consultati dopo 50 anni dalla loro emissione. Gli altri documenti sono consultabili 40 anni dopo la loro data, a esclusione di quelli contenenti dati sensibili, idonei a rivelare lo stato di salute, la vita sessuale o i rapporti riservati di tipo familiare, i quali diventano accessibili dopo 70 anni dalla loro data. I documenti possono essere consultati presso la sala studio dell'Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana nel rispetto del regolamento dello stesso, approvato con deliberazione consiliare del 12 luglio 2002, n. 53. Condizioni di riproduzione La riproduzione dei documenti è disciplinata dagli artt. 16 e 17 del Regolamento dell'Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, approvato con deliberazione consiliare del 12 luglio 2002, n. 53. Bibliografia A. CASETTI, Guida storico-archivistica del Trentino, Trento 1961. SOCIETÀ COOPERATIVA KOINÈ (a cura di), Comune di Pergine Valsugana. Sezione separata dell'archivio comunale. Inventario degli ex comuni, s.l., 1989 (dattiloscritto). SOCIETÀ COOPERATIVA KOINÈ (a cura di), Comune di Pergine Valsugana. Inventario degli ex Comuni di Serso, Viarago, Madrano, Nogaré, Vigalzano, Costasavina, Roncogno, Susà, Castagné, s.l., 1990 (dattiloscritto). K. MARCHEL, "Scrissi queste memorie ad esempio de' miei trapassatti". L'Archivio Bortolamedi di Roncogno nell'Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, tesi di laurea (relatore prof. A. Giorgi), Università degli Studi di Trento, Facoltà di lettere e filosofia, a.a. 2003-2004. K. MARCHEL (a cura di), "Scrissi queste memorie ad esempio de' miei trapassatti". L'Archivio Bortolamedi di Roncogno nell'Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, Pergine Valsugana (Trento) 2009. M.R. VALANDRO, L'archivio del Comune di Roncogno nell'Archivio storico comunale di Pergine. Inventario della sezione di antico regime (1678-1809), tesi di laurea (relatore prof. A. Giorgi), Università degli Studi di Trento, Facoltà di lettere e filosofia, a.a. 2006-2007. Fonti normative R.D. 29 novembre 1928, n. 2980, "Aggregazione dei comuni di Canezza, Castagné, Costasavina, Falesina, Ischia, Madrano, Nogaré, Roncogno, Serso, Susà, Viarago, Vigalzano e Vignola al Comune di Pergine e modificazione della denominazione di questo in Pergine Valsugana". Regolamento dell'Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana. Legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1, Nuove disposizioni in materia di beni culturali. 7 Note (1) CASETTI, Guida storico-archivistica del Trentino cit., p. 629. (2) Ibidem. Nel suo censimento Albino Casetti, oltre a segnalare la consistenza dell'archivio comunale, raccolse anche informazioni sull'archivio parrocchiale. Dalla rilevazione risultavano presenti quattro registri dei nati e battezzati dal 1794, quattro registri dei morti dal 1629, due registri dei matrimoni dal 1898, due registri dei cresimati dal 1890, protocolli degli esibiti dal 1894 ed altri atti vari, tuttora conservati presso la canonica di Roncogno. L'archivio parrocchiale di Roncogno contiene inoltre anche qualche atto della comunità relativo a rapporti fra la regola e la chiesa, contratti di diversa natura stipulati fra privati ed una convenzione della regola con il curato don Giovanni Battista Fedrici del 7 aprile 1783. (3) SOCIETÀ COOPERATIVA KOINÈ (a cura di), Comune di Pergine Valsugana. Sezione separata dell'archivio comunale cit., pp. 1-6 (appendice in fondo), in particolare p. 4, n. 11. Nel suo inventario la cooperativa ascrive la pergamena del 1393 all'archivio della comunità di Vigalzano. (4) Ibidem, pp. 110-138. (5) SOCIETÀ COOPERATIVA KOINÈ (a cura di), Comune di Pergine Valsugana. Inventario degli ex comuni cit. (6) MARCHEL, "Scrissi queste memorie ad esempio de' miei trapassatti. L'Archivio Bortolamedi di Roncogno nell'Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana", tesi di laurea cit., pp. 301-304. 8 Ente Comunità di Roncogno 1678 - 1809 Luoghi Roncogno, oggi frazione di Pergine, è posto a 465 metri sul livello del mare, a circa 3 chilometri da Pergine Valsugana. "È un villaggio raccolto, un po' isolato (Svizzera, m. 465) che si trova sul terrazzo morenico scavato verso nord dal Fersina e sul conoide (Villa, m. 475-486), in destra del Rio Valgranda, ai piedi dei monti Celva e Chegùl, in un piacevole paesaggio circondato dal bosco" (9). Il paese è posto sulla strada che anche in passato fu di una certa importanza proprio perché collegava il bacino di Trento, passando per Povo, con quello di Pergine attraverso il Passo del Cimirlo, detto appunto anche Passo di Povo (10), cioè il valico esistente fra i due monti prima menzionati. Per quanto riguarda l'origine del toponimo già Bartolomeo Malfatti (11), - storico e geografo trentino di fine Ottocento -, avanzava due ipotesi di derivazione: in base alla prima "Ronconium" deriverebbe da "ronco" e quindi sarebbe legato all'opera che i dissodatori compirono nel suo territorio boschivo, in base alla seconda invece deriverebbe da "Ronconus", nome di persona. Recentemente anche Mauro Nequirito individua in Roncogno (così come per altri siti dell'area trentina, come Roncone nelle Giudicarie, l'abitato di Ronchi in Valsugana, Ronchi di Ala ...) un toponimo che fa riferimento al termine "ronch" (da "roncare", cioè rompere, dissodare la terra per poterla coltivare, in una zona precedentemente incolta) (12). Attestazioni documentarie relative a Roncogno sono disponibili sin dal secolo XIII: nel 1215 è attestato un "Annego de Roncogno" (13), mentre l'abitato è ricordato nell'urbario della comunità di Pergine già a partire dal 1247 (14). Di "homines de Roncogno" si fa menzione nel 1306 (15), mentre in un documento del 1339 è attestata la "villa Roncogni" (16) e in un altro del 1357 si accenna a "Concius de Roncogno de Costasavina" (17), ponendo dunque Roncogno in relazione con l'abitato di Costasavina (18). Nel periodo compreso fra il XIV e il XVII secolo abbondante documentazione si riferisce alla secolare lite confinaria intercorsa prima tra la comunità di Pergine e quella di Povo e quindi, dopo la costituzione delle gastaldie, fra gli abitanti di Povo e la gastaldia di Susà (19). All'inizio del Trecento, infatti, la difesa dei confini e del territorio di Roncogno s'inquadrava nella più generale tutela dei diritti pertinenti alle regole delle gastaldie del Perginese, tra i quali quelli di legnatico ed erbatico; queste erano quindi liti che coinvolgevano non solo le due piccole regole confinanti di Roncogno e Povo, ma anche il Principato vescovile e la Contea del Tirolo, dei cui domini il Perginese fece parte sino al 1531 (20). Le testimonianze relative alla lite fra Povo e Roncogno si susseguono nel tempo, per certo fra il 1305 e il 1306, quindi fra il 1339 e il 1340, nel 1496, nel 1501: accadeva sovente che la lite finisse nel momento in cui entrambe le regole avevano ormai esaurito le risorse economiche a loro disposizione, per poi riprendere. Si arrivò a un compromesso solo nel corso del XVII secolo quando, come asserisce Salvatore Piatti (21), la gastaldia di Pergine dopo la divisione dei beni comuni non era più così interessata alla difesa dei confini con Povo, anche perché ora le spese processuali ricadevano solo sulla gastaldia di Susà, di cui appunto Roncogno faceva parte assieme a Canale e Costasavina. Nel 1644 furono quindi "impiantati i termini" (22), cioè vennero posti i cippi confinari - operazione della quale rimane memoria documentaria (23) -, dopodiché la controversia tra Povo e Roncogno - ormai entrambi compresi nel territorio del Principato vescovile, nel distretto di Trento l'uno, nella gastaldia di Susà e giurisdizione di Pergine l'altro - proseguì a fasi alterne fino al 1718 (24). Altre forme del nome Regola di Roncogno Villa di Roncogno 9 Archivi prodotti Subfondo Comunità di Roncogno, 01/01/1678 - 31/12/1809 Storia Sulla base delle testimonianze documentarie conservate nell'archivio del Comune soppresso di Roncogno, oggi frazione del Comune di Pergine Valsugana, è possibile affermare che la regola di Roncogno aveva acquisito una sua ben precisa identità e fisionomia già nel corso del XVII secolo, anche se probabilmente essa doveva esistere già da molto tempo, come si evince sia dalla documentazione presente negli archivi parrocchiali di Pergine Valsugana e Roncogno (1), sia dalla menzione dell'abitato nell'urbario del 1247 e in alcuni manoscritti risalenti al XIV secolo (2). Come tutte le altre comunità del Perginese, anche quella di Roncogno era detta "villa" e così era definita anche nei documenti - oltre che come regola -, mentre per comunità s'intendeva solo quella di Pergine, la grande comunità (3). Tutte le ville e la grande comunità erano parte della giurisdizione del castello di Pergine (4), la quale sembra sia nata dal disgregarsi della grande gastaldia perginese d'inizio Trecento, proprio per semplificare i rapporti con le diverse piccole comunità che erano ognuna autonomamente organizzata con il sistema regolanare. Solo in seguito si arrivò all'istituzione delle sette gastaldie della giurisdizione: quella di Pergine e le sei gastaldie esteriori di Castagné, Susà, Madrano, Viarago, Frassilongo e Vignola, destinate a perdurare sino all'età napoleonica (5). Le regole o ville di Roncogno, Susà, Canale e Costasavina appartenevano dunque alla gastaldia di Susà, il cui gastaldo veniva eletto ogni anno - a turno - tra i vicini delle quattro regole (6). L'organizzazione della comunità di Roncogno non si discosta dai modelli di antico regime in quanto all'interno di essa si trovano molti degli aspetti ed elementi tipici delle antiche comunità, costituiti da un forte legame, un'empatia fra la gente e la propria terra dove tutto ruota attorno alla difesa del territorio, delle risorse che da esso derivano e che permettono la sussistenza. La comunità era costituita dai vicini o convicini, come spesso vengono definiti, cioè coloro che da gran tempo risiedevano e possedevano beni immobili. Il momento più significativo per la collettività era dato dall'assemblea annuale dei capifamiglia, nella quale si decidevano le cariche pubbliche, assegnate a rotazione a persone che godevano del diritto di vicinia. Come si desume dai documenti, solo il capofamiglia o la vedova, partecipavano alle convocazioni in quanto rappresentanti del fuoco, del nucleo familiare (7). Sembra che vi fosse una certa tolleranza nei confronti dei non-vicini, cioè i forestieri e i semplici abitanti (8), pur restando una congenita diffidenza per chi non era di radici antiche, diffidenza che nasceva dalla necessità di tutelarsi e soprattutto di non dover dividere con altri le modeste risorse a disposizione. Anche a Roncogno la collettività era regolata da disposizioni atte a disciplinare i vari aspetti della vita associata; la carta di regola originale o primigenia di Roncogno non è pervenuta ma sono conservati quattro documenti che possono essere considerati integrazioni o modifiche di una "carta" preesistente. La materia trattata è essenzialmente quella economica: la tutela dei boschi, una delle risorse fondamentali anche per Roncogno, le norme sul pascolo, la definizione degli aventi diritto al godimento dei beni comuni, l'imposizione di nuove tasse, ma anche le modalità di elezione dei rappresentanti della comunità. Condizione giuridica L'antica organizzazione regoliera si fondava su un patrimonio consuetudinario che solo in tempi successivi venne codificato in forma scritta nelle cosiddette carte di regola. Esse costituirono il fondamentale strumento legislativo dell'organizzazione comunitaria e garantirono alla stessa l'esercizio autonomo di una sorta di bassa giurisdizione riguardo ai contenziosi di natura economica e nell'uso dei beni comuni che si sviluppavano con frequenza all'interno delle comunità. Dal punto di vista normativo la materia regoliera si situava al livello più basso di un contesto statutario assai composito, sia dal punto di vista della gerarchia delle fonti, che da quello della 10 varietà degli esempi locali, ai cui vertici stavano gli statuti per la materia civile e 'criminale' (penale). Caratteristiche comuni agli statuti regolieri, pur all'interno di un panorama assai vario fatto di adattamenti alle esigenze e alle realtà dei singoli villaggi, furono una stesura (così come eventuali riforme e aggiunte) scaturita da esigenze e decisioni collettive e la necessità dell'approvazione da parte dell'autorità superiore competente per territorio: il principe vescovo, il conte del Tirolo, il dinasta feudale, gli organismi preposti all'amministrazione delle due preture cittadine di Trento e Rovereto. Oltre alle carte di regola, negli archivi comunali si rinvengono spesso normative accessorie per gli ambiti economici più diversi (acque, incendi, vettovaglie e così via), insieme ad altri atti di carattere amministrativo. Per ricostruire la vita delle antiche comunità si deve dunque fare riferimento a una documentazione complessiva assai composita. Funzioni, occupazioni e attività L'organizzazione in regole delle comunità rurali era diffusa su tutto il territorio trentino, indipendentemente dal contesto politico di appartenenza (vescovile o tirolese) dei diversi villaggi e dal tipo di vincolo degli stessi nei confronti delle due superiorità: diretto - talvolta mitigato da privilegi - o mediato dall'investitura concessa a favore di qualche casato nobiliare). Scopo dell'amministrazione regoliera era provvedere all'organizzazione interna di ogni comunità, secondo moduli improntati all'autogoverno, e inoltre disciplinare lo sfruttamento dei beni comuni e tutelare gli ambiti di possesso familiari, nonché dirimere i relativi frequenti contenziosi che ne derivavano, punendo le altrettanto numerose infrazioni che venivano commesse. Il territorio delle antiche comunità trentine, in origine indivisibile e inalienabile, era costituito: - in misura minore da beni cosiddetti 'divisi', poderi situati nei pressi dell'abitato assegnati ai diversi nuclei famigliari (fuochi) e nel corso del tempo divenuti simili a proprietà private, benché in parte ancora sottoposti a vincoli collettivi; in questo caso la normativa tutelava diritti individuali: rispetto dei confini, protezione da furti e da danni di vario genere, prescrizioni per la vendemmia, lo sfalcio dei prati e così via, secondo una normativa nutrita e legata alla realtà economica specifica delle diverse comunità; - in gran parte da ampie superfici boschive e pascolive sfruttate in comunione tra coloro che godevano dei diritti di incolato, i vicini, dove lo scopo della minuziosa regolamentazione era uno sfruttamento ragionato dei beni comuni, che dovevano innanzi tutto integrare il reddito delle singole famiglie. La diffusione dell'istituzione regoliera avveniva a diversi livelli. Nei casi più frequenti si trattava di singole regole autonome costituite da un villaggio (a volte formato da più nuclei abitati), fino a forme organizzative composte da più di una comunità (comunità di valle, vicinie e altre forme aggregative). Le comunità di villaggio trentine seguirono linee evolutive e processi di mutamento misurabili solo nel lungo periodo, mantenendo sempre una propria marcata autonomia riguardo all'uso del proprio territorio (fatte salve le prerogative di natura feudale), nonostante qualche intervento correttivo apportato nel corso dell'età moderna dagli apparati politici superiori. La crisi delle regole sopraggiunse solo nel tardo Settecento, con le riforme introdotte dai sovrani illuminati di casa d'Austria e dagli ultimi vescovi tridentini, volte al consolidamento dell'apparato amministrativo e alla riconduzione entro l'alveo statale delle fino ad allora numerose forme di autogoverno periferiche. Struttura amministrativa Per quanto riguarda l'organizzazione amministrativa della regola di Roncogno, non sono pervenute notizie in merito all'esistenza di un regolano (25), in quanto nei documenti gli unici riferimenti sono quelli al regolano o al viceregolano di Pergine (26). Esiste invece una buona documentazione relativa ad altre cariche della comunità: sicuramente presenti erano il sindaco e il vicesindaco (27), 11 di cui nei documenti si parla con una certa frequenza, e i giurati, in numero di due. Questi ultimi rivestivano un ruolo importante e a essi veniva affidato anche il compito di occuparsi di questioni relative ai confini o alla riscossione delle tasse (28): si parla infatti di "esattore giurato", incaricato della riscossione di steore e colte. I giurati che fungevano da assistenti del gastaldo erano invece tre per ogni villa, come risulta dal primo documento presente nelle rese di conto dell'anno 1705, nel quale si parla appunto di giurati del gastaldo, tre per ogni villa, e di giurati della villa: "si ha fatto conto noi come giurati di dodici del castaldo cioè misser Giovan Batista di Sartori di Costasavina, misser Christoforo Zen et Giovan Antonio Banal con li giurati della villa Michel quondam Antonio di Lazeri et Leonardo Lazeron" (29). Talvolta nella documentazione compare anche la qualifica più generica di "rappresentanti della regola di Roncogno". Di più difficile comprensione risulta la denominazione di "deputato della regola", come nel caso di Giulio Bortolamedi, il quale aveva rivestito incarichi di fideiussore, gastaldo e sorvegliante alla manutenzione degli argini del torrente Fersina (30), incarico che nelle carte di regola viene abitualmente definito "soprastante alle acque", cioè addetto al controllo dei territori lambiti da un fiume o da un torrente (31). Il saltaro era un'altra figura rilevante nell'organizzazione regoliera e poteva essere distinto in saltaro del bosco o saltaro delle campagne: aveva il compito di sorvegliare sia le proprietà collettive che private, segnalare le infrazioni, i danni e i responsabili, comminare le multe nonché convocare i vicini alle attività della comunità e alle assemblee. Questa figura non viene menzionata per la comunità di Roncogno, mentre esisteva per certo in altre come a Costasavina (32). Nei documenti si trovano comunque casi di infrazioni, danni e pene pecuniarie inflitte ai trasgressori, ma non si specifica chi le comminasse. Altro incarico importante era quello del pastore o custode designato dalla regola, con incarico solitamente annuale, che portava il bestiame all'alpeggio in malghe di proprietà comunale e lo custodiva per tutto il tempo stabilito (33). A Roncogno questa carica era prevista e i vicini erano tenuti a consegnare il bestiame, salvo deroghe (34), al custode che le conduceva alla malga di proprietà comune, sita sopra l'abitato di Susà; sorsero comunque controversie con le ville di Canale e Susà proprio per l'utilizzo della "malga di Susà", ritenuta disagevole e lontana per i vicini di Roncogno (35). Era presente a Roncogno anche il sindico della chiesa: curatore laico degli affari e dei fabbisogni degli edifici adibiti al culto, amministratore delle rendite provenienti da elemosine, legati pii e donazioni, rimaneva in carica uno o più anni, ma annualmente doveva presentare la resa di conto (36). In alcune comunità si concedeva in appalto le attività di macellaio e di panettiere, dietro corresponsione di un canone annuo; coloro cui esse venivano affidate dovevano sottostare a ben precisi regolamenti, spesso a parte rispetto alle carte di regola, e dovevano vendere il prodotto a prezzi stabiliti. Nel caso della comunità di Roncogno era presente solo l'attività di panettiere: "la banca del pane", concessa dopo ripetute suppliche dal Consiglio aulico di Trento (37). Dalla documentazione emergono aspetti del vivere quotidiano della gente di Roncogno, messa costantemente alla prova dalle avversità ambientali e dall'esiguità delle risorse, sempre intenta a mantenere una pacifica convivenza tra i vicini e coi poteri superiori. Come in altre comunità vicine, la popolazione viveva dei prodotti della terra, dell'allevamento di bestiame grosso o minuto, di tutto ciò che si poteva ricavare dal bosco e dal sottobosco: tutte queste risorse venivano strenuamente difese e molti sono i casi documentati di liti per abusi, sconfinamenti, appropriazioni indebite, liti che si verificavano non solo fra convicini ma anche fra questi e "forestieri" (38) o comunità limitrofe. Un fattore di turbamento per la vita della comunità era infatti costituito dalla difesa dei confini, spesso attaccati dalla comunità di Povo. Potevano essere causa di malcontento anche gli svariati prelievi fiscali gravanti sulla popolazione (39): steore, colte, taglione fersinale ed altri gravami imposti per necessità locali potevano talvolta spingere la popolazione a ricorrere con suppliche all'autorità, al fine di procrastinare i pagamenti (40). Nonostante le difficoltà, la popolazione di Roncogno risulta caratterizzata da una notevole continuità di residenza, come si può desumere sia dagli elenchi dei vicini che partecipavano nel tempo alle riunioni della regola, sia dallo stato delle anime del 1789 (41), sorta di censimento comprendente anche abitanti e forestieri. Un ultimo aspetto da sottolineare è costituito dalla forte religiosità popolare, che come in altre 12 comunità permeava e scandiva i momenti della vita quotidiana, sebbene non mancassero certo momenti di tensione, sia con i curati che con l'arciprete di Pergine, nonché con il vicario inviato per la periodica visita pastorale, il quale nell'anno 1717, dovette annullare una sorta di calendario liturgico redatto ad hoc dalla regola di Roncogno (42). Contesto generale Il territorio entro il quale si erano sviluppati gli ambiti comunitativi era politicamente e amministrativamente complesso e disomogeneo: - spiritualmente non tutto l'odierno Trentino apparteneva alla diocesi tridentina (ne erano escluse la Val di Fassa, la Valsugana e altre località minori situate nella parte sudorientale della regione), che si estendeva invece su una parte dell'odierno Sudtirolo- Alto Adige; - politicamente alcune zone del territorio trentino a partire dal XIII secolo passarono al conte del Tirolo e poi di casa d'Austria (in Val d'Adige a nord di Trento, in Val di Non, in Val di Cembra, in Val di Fiemme, in alta Valsugana, in Vallagarina, verso il lago di Garda), altre non appartennero mai al vescovo di Trento (il Primiero, la bassa Valsugana e la Val di Fassa). Amministrativamente il territorio trentino era governato: - in parte direttamente dal principe vescovo (in particolare le Valli Giudicarie e la gran parte delle Valli di Non e Sole); - per un'altra parte da famiglie nobili vassalle dello stesso; - la pretura di Trento (vescovile) dal magistrato consolare; - una parte da famiglie nobili vassalle del conte del Tirolo; - la pretura di Rovereto (tirolese) da provveditori; - la Val di Fassa dal principe vescovo di Bressanone. L'organizzazione dei territori vescovili (suddivisi in gastaldie, scarie e deganie, sotto la supervisione di un vicedomino) quale si presentava nei primi secoli di vita del potere temporale tridentino, con gli inizi dell'età moderna si assestò su forme amministrative rimaste in vita sostanzialmente fino alla fine dell'antico regime. Le figure più diffuse sul territorio (oltre ad assessori, commissari, massari), dotate di competenze amministrative e giudiziarie erano: - i vicari (giudici in prima istanza); - i capitani (a volte detti luogotenenti - giudici in seconda istanza). Le unità amministrative distribuite sul territorio erano le giudicature (o giurisdizioni), rette appunto da capitani, vicari o altri ufficiali. Le giudicature che il principe territoriale (il vescovo o il conte del Tirolo) concedeva in amministrazione a terzi erano dette giurisdizioni patrimoniali: - la pretura di Rovereto (di dipendenza tirolese); - le giurisdizioni infeudate alla nobiltà, dette più precisamente giurisdizioni dinastiali, poiché un dinasta deteneva una serie ampia di prerogative, tra cui la potestà giudiziaria nei suoi primi livelli. Il diritto di regolanato maggiore, in origine detenuto dal vescovo e poi spesso ceduto alla nobiltà, permetteva a coloro che ne erano investiti un controllo diretto anche nella sfera economica delle comunità (presiedendo le riunioni di regola ed esercitando in appello la potestà giudiziaria rispetto alle sentenze pronunciate dai regolani delle ville). Gerarchia politica nel principato: - principe vescovo: la massima autorità (anche nella materia spirituale nell'ambito però della diocesi); - capitolo della cattedrale: diritto al governo in periodo di sede vacante e diritto di elezione del vescovo; - Consiglio aulico: come organo politico costituito da membri laici (giurisperiti) e da canonici, presieduto dal vescovo, con la partecipazione del capitano tirolese della città di Trento; come massimo tribunale del principato costituito solo da membri laici (tribunale di terza istanza dopo le 13 sentenze dei fori locali/di seconda per le cause di valore molto elevato, che in ultima istanza giungevano ai tribunali dell'impero di Spira e Wetzlar. Nei luoghi del principato dipendenti direttamente dal vescovo vi erano organi propri, preposti all'amministrazione economica, politica e giudiziaria del proprio ambito territoriale. Altrettanto in quelli dipendenti dalla contea del Tirolo. Le cause provenienti dalle zone del territorio trentino di pertinenza tirolese, dopo i pronunciamenti da parte dei fori locali, passavano al Tribunale d'Appello di Innsbruck. Fonti statutarie: - Landesordnung: fonte preminente per il Tirolo (in uso solo per pochi territori trentini annessi alla contea, in altri rimane lo Statuto di Trento, in altri ancora statuti propri); - Statuto di Trento: fonte preminente nel principato vescovile; - Statuti locali (di valle, dinastiali, di città e borgate ecc): vigenza limitata e purché non in contrasto con lo Statuto di Trento; - carte di regola: normativa per l'organizzazione economica e civile delle comunità di villaggio. L'amministrazione ecclesiastica si intersecava con quella politica, cellule fondamentali dell'organizzazione diocesana erano le pievi, nate ancor prima dell'anno 1000, le quali influirono poi sull'articolazione politica del territorio. Lungo tutto l'antico regime nei territori asburgici fu assai forte il potere dei ceti o stati, gli Stände, cioè le componenti sociali del paese dotate di rilevanza politica, con le quali il principe territoriale condivideva la gestione del territorio. La dieta tirolese, il Landtag, una sorta di antico parlamento, era l'organo entro il quale periodicamente si riuniva la rappresentanza dei quattro ceti della contea (nobiltà, clero, città, contadini) per prendere decisioni soprattutto in merito alla materia fiscale. La dieta era dotata della facoltà di accogliere o meno le richieste fiscali inoltrate dal principe e dal diritto di organizzare all'interno della contea il prelievo. Le giurisdizioni del territorio (e quindi indirettamente le comunità rurali che vi facevano parte) partecipavano alla dieta all'interno della componente contadina. Con questo sistema furono rappresentate alle diete tirolesi anche alcune giurisdizioni appartenenti alla contea del Tirolo situate in territorio trentino. Il principato vescovile di Trento e quello di Bressanone presenziavano alle diete tirolesi in qualità di membri aggiunti, al solo scopo di versare i contributi loro spettanti per la difesa comune del territorio, onere cui furono tenuti stabilmente a partire dal 1511. Le giurisdizioni trentine vescovili e le comunità che vi facevano parte non avevano alcuna relazione con la dieta tirolese, essendo il territorio del principato rappresentato solo dal vescovo e dal capitolo. Verso la fine del Settecento, con le riforme attuate nella stagione dell'assolutismo illuminato, i ceti della contea furono gradualmente esautorati di molte prerogative. Nell'età riformista anche gli ambiti di autogoverno delle comunità furono maggiormente sottoposti agli uffici dello stato e regole iniziarono a essere subordinate agli organismi politici insediati sul territorio. Negli anni dal 1796 al 1801 sul territorio trentino si succedettero governi francesi e amministrazione austriaca, la quale aveva posto il principato vescovile sotto sequestro. Dopo la secolarizzazione dello stesso nel 1803 e la sua annessione alla contea del Tirolo, l'intera regione nel 1805 passò al regno di Baviera. La parte italiana del Tirolo, all'inizio diviso ancora nei due Circoli di Trento e Rovereto, nel 1808 venne riunita nel Circolo all'Adige, con capoluogo Trento. Il territorio fu diviso in giudizi distrettuali, con compiti di controllo anche sui giudizi patrimoniali e dinastiali loro annessi (cui rimase solo la giurisdizione in materia civile). La rivolta di Andreas Hofer del 1809 pose fine alla permanenza bavarese nel territorio trentino, il quale, con l'aggiunta della zona di Bolzano e privo del Primiero, nel 1810, dopo la sconfitta degli insorti, fu aggregato al Regno italico. Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ACP, Archivio del Comune soppresso di Roncogno. 14 AST, Archivio del Principato vescovile di Trento, sezione latina, capsa 13, n. 46 (1644). APR. Bibliografia C. BATTISTI, Guida di Pergine, Val dei Mocheni e Piné (a cura di N. FORENZA), Trento 1987. M. BONAZZA, Fisco e finanza: comunità, principato vescovile, sistema territoriale, in M. BELLABARBA-G. OLMI (a cura di), Storia del Trentino, vol. IV, Bologna 2002, pp. 319-328. F. CAGOL-M. NEQUIRITO, Trento. Una città alpina e il suo contado. Storia e documenti (secoli XIVXVIII), Trento 2005. A. GORFER, Alta Valsugana. Guida geografico-storico-artistico-ambientale, Calliano (Trento) 1982. E. LORENZI, Dizionario toponomastico tridentino, Gleno (Bolzano) 1932, (rist. anast. Bologna 1981). K. MARCHEL, "Scrissi queste memorie ad esempio de' miei trapassatti". L'Archivio Bortolamedi di Roncogno nell'Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, tesi di laurea (relatore prof. A. Giorgi), Università degli Studi di Trento, Facoltà di lettere e filosofia, a.a. 2003-2004, pp. 299, 301. K. MARCHEL (a cura di), "Scrissi queste memorie ad esempio de' miei trapassatti". L'Archivio Bortolamedi di Roncogno nell'Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, Pergine Valsugana (Trento) 2009. E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986 (dattiloscritto). M. NEQUIRITO (a cura di), A norma di Regola. Le comunità di villaggio trentine dal medioevo alla fine del '700, Trento 2002. M. NEQUIRITO (a cura di), L'antica comunità di Levico e di Selva. Documenti per un percorso storico (1431-1810), Trento 2003. C. NUBOLA, Comunità rurali del Principato vescovile di Trento. Carte di regola e diritti di vicinia (secoli XVI-XVIII), in Comunità alpine: linguaggi, identità e comunicazione politica (secoli XVIXVIII), atti del convegno (Trento 14-15 giugno 2002), "Archivio storico ticinese", Bellinzona 2002, pp. 228-235. M. PEDRON, Storia della chiesa di Roncogno, Trento 1990. S. PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia, Pergine Valsugana (Trento) 1998. S. PIATTI, Pergine. Fra storia e cronaca, Pergine Valsugana (Trento) 2003. S. PIATTI, Pergine. Vita e cammino di una comunità cristiana, Pergine Valsugana (Trento) 2006. M.R. VALANDRO, L'archivio del Comune di Roncogno nell'Archivio storico comunale di Pergine. Inventario della sezione di antico regime (1678-1809), tesi di laurea (relatore prof. A. Giorgi), Università degli Studi di Trento, Facoltà di lettere e filosofia, a.a. 2006-2007. Note (1) PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia cit., pp. 177-179. (2) ID, Pergine. Vita e cammino di una comunità cristiana cit., p. 312; ID, Pergine. Un viaggio nella sua storia cit., pp. 317-328. (3) PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia cit., p. 355. (4) Ibidem, pp. 207-221. (5) Ibidem, pp. 352-355. (6) Ibidem, p. 346. (7) Il fuoco era inteso come cellula base della regola, l'entità alla quale erano legati sia i diritti che i doveri nei confronti della collettività; i figli, fino alla loro emancipazione, formavano fuoco con il padre; erano solo i figli maschi che ereditavano il "bene comune", cioè i diritti dati dall'appartenenza alla regola, mentre nei casi di vedovanza o di sole figlie tale diritto passava alle femmine (cfr. anche NEQUIRITO (a cura di), A norma di Regola cit., pp. 33-34). (8) Nel doc. 160b, si parla di Bortolo Valandro, abitante, che assieme ai vicini dà procura al sindaco e al vicesindaco di rappresentarli nella causa contro l'arciprete, mentre in un altro, il doc. 11, egli è testimone in una delibera della regola. 15 (9) GORFER, Alta Valsugana. Guida cit., Calliano (Trento) 1982, pp. 45-46. Vedi anche BATTISTI, Guida di Pergine, Val dei Mocheni e Piné cit., pp. 66-67. (10) GORFER, Alta Valsugana. Guida cit., p. 45. (11) PIATTI, Pergine. Vita e cammino di una comunità cristiana cit., p. 312. (12) NEQUIRITO (a cura di), A norma di Regola cit., p. 162. (13) LORENZI, Dizionario toponomastico tridentino cit., p. 721. (14) Cfr. nota 2. (15) LORENZI, Dizionario toponomastico tridentino cit., p. 721. (16) Ibidem. (17) Ibidem. (18) Ibidem. (19) PIATTI, Pergine. Vita e cammino di una comunità cristiana cit., p. 312. (20) PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia cit., pp. 207-221. (21) PIATTI, Pergine. Fra storia e cronaca cit., pp. 275-282. (22) Ibidem, pp. 279-282: la terminazione avvenne alla presenza di rappresentanti della comunità di Povo, del gastaldo di Susà, dei rappresentanti di Costasavina, Roncogno e Canale ed è descritta con estrema precisione. (23) AST, Archivio del Principato vescovile di Trento, sezione latina, capsa 13, n. 46 (1644). (24) Salvatore Piatti fa riferimento a un documento elencato nell'inventario generale delle carte della gastaldia di Susà, del quale non si ha più traccia, documento intitolato "Transazione e terminazione fra la comunità di Povo e la gastaldia di Susà del 1718" (cfr. PIATTI, Pergine. Fra storia e cronaca cit., p. 282). (25) Nelle antiche comunità il regolano era l'ufficiale preposto a far rispettare le prescrizioni statutarie, giudicava in prima istanza le infrazioni a esse, aveva compiti organizzativi e di controllo. Questa figura non era però sempre presente e in certe zone coloro che svolgevano i compiti assegnati di solito al regolano venivano chiamati in altro modo: massaro, console, giurati ecc. (cfr. NEQUIRITO (a cura di), A norma di Regola cit., p. 45). (26) Cfr. doc. 22 in cui si parla del regolano e cancelliere Francesco Giuseppe Leporini. (27) Il sindico o sindaco svolgeva funzioni di vertice nell'ambito della comunità, ne curava gli interessi e ne tutelava i diritti quando si verificavano dei contenziosi con altre comunità o con le autorità superiori (cfr. NEQUIRITO (a cura di), L'antica comunità di Levico e Selva cit., p. 24). (28) Cfr. doc. 48 in cui si parla del giurato Stefano Tomelin, incaricato di "scodire" cioè di riscuotere. (29) Cfr. doc. 52. (30) Vedi doc. 28 in cui viene denominato "deputato" agli argini del Fersina; cfr. anche MARCHEL, "Scrissi queste memorie ad esempio de' miei trapassatti". L'Archivio Bortolamedi di Roncogno nell'Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, tesi di laurea cit., p. 301 (AB 84, 426). (31) NEQUIRITO (a cura di), A norma di Regola cit., p. 48. (32) MARCHEL, "Scrissi queste memorie ad esempio de' miei trapassatti". L'Archivio Bortolamedi di Roncogno nell'Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, tesi di laurea cit., p. 299. (33) MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., p. 25. (34) Cfr. doc. 4. (35) Cfr. doc. 152. (36) Cfr. APR, ove si conserva un registro che porta il titolo "Antichità e Pergamene". Ripartito in tre sezioni (1521-1790; 1509-1818; 1556-1711) contiene le rese di conto dei sindaci, ma anche molti atti relativi agli affari della chiesa. Per ulteriori dettagli vedi PEDRON, Storia della chiesa di Roncogno cit., pp. 13-33. (37) Cfr. doc. 166. (38) Vicini e forestieri erano due entità giuridiche distinte e differenziate, sia nella loro specificità che nei loro diritti: i vicini avevano il diritto/dovere di partecipare alla gestione dei beni comuni (terre, pascoli, boschi, alpeggi), di prendere parte alla divisione delle terre di proprietà della 16 comunità, di partecipare alle assemblee della regola, esercitando il diritto di voto. I forestieri, invece, erano coloro che non discendevano dalle antiche famiglie del comune o non avevano ottenuto l'ammissione alla comunità; non erano compartecipi dei beni comuni, spesso erano considerati un fattore di turbamento, di squilibrio rispetto alla stabilità interna fondata su norme precise. Essi inoltre pagavano contribuzioni maggiori e multe più elevate rispetto ai vicini, in caso di trasgressione alle norme statutarie. Limitati erano i casi in cui i forestieri erano ammessi alla vicinìa (cfr. NEQUIRITO (a cura di), A norma di Regola cit., pp. 131-132; si veda inoltre NUBOLA, Comunità rurali del Principato vescovile di Trento cit., pp. 228-235. (39) Esistevano vari livelli d'imposizione: le imposte comunali, straordinarie e di solito indette per necessità contingenti, le colte ordinarie incassate a vantaggio della camera vescovile, quelle straordinarie stabilite su indicazione del governo tirolese per la difesa del territorio, le cosidette steore, istituite in base al Landlibell del 1511. Ogni comunità prelevava così le risorse necessarie alle proprie esigenze e provvedeva a corrispondere quanto dovuto agli organi superiori, suddividendo il carico fiscale fra i vicini in base all'estimo dei beni posseduti dai diversi nuclei familiari. Le comunità della giurisdizione di Pergine, nello specifico, erano gravate da una serie di obblighi e carichi fiscali, soprattutto verso il castello: i pioveghi (prestazioni d'opera e beni in natura), le "honoranze" (regalia al castello consistente nel fornire un agnello o capretto per ogni gregge posseduto), il "Rechtholz" (fornitura di legna da ardere e da opera), le decime, nel Perginese in gran parte destinate al castello (cfr. BONAZZA, Fisco e finanza cit., pp. 319-328; CAGOLNEQUIRITO, Trento. Una città alpina e il suo contado cit., pp. 100-101; PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia cit., pp. 224-248). (40) Cfr. doc. 165. (41) Vedi la serie degli Stati delle anime. (42) Cfr. doc. 52, annotazione di data 17 maggio 1717. 17 subfondo Comunità di Roncogno, 1678 - 1809 Altre denominazioni: Regola di Roncogno metri lineari 0.65 Soggetti produttori Comunità di Roncogno, 1678 - 1809 Storia archivistica Nel corso del lavoro di schedatura, consistente nel riconoscimento delle singole unità archivistiche e nella descrizione di alcuni elementi formali, su un discreto numero di documenti è emersa un'antica numerazione. In particolare, si è notato come i numeri siano stati tracciati con inchiostro bruno dalla medesima mano, in modo particolare e distintivo, in quanto il numero è preceduto sempre dalla lettera N corredata di due tratteggi orizzontali; anche il confronto delle singole cifre (1, 2, 3, ecc) dà buone garanzie che si tratti della stessa mano. Considerando che l'ultimo documento numerato risale al 1807, pare probabile che l'ordinamento in questione sia stato predisposto verso la fine del primo decennio del XIX secolo. La numerazione non segue un ordine cronologico e presenta ampie lacune (27 unità su 82) nella successione dei numeri (presenti 5, 14-15, 22, 28-32, 35, 44, 47, 51, 54, 59-61, 64-66, 69-70, 72, 76-77, 79, 82). Non è facile quindi stabilire quale sia stato il criterio seguito nella numerazione e nel conseguente ordinamento: casuale, per materia oppure per tipologia documentaria. Si può solo rilevare in proposito come i documenti con numeri compresi fra 61 e 70 contengano sentenze, mentre quelli contrassegnati dai numeri 14 e 15 si riferiscano a locazioni di "fratte" e quelli numerati da 29 a 31 siano costituiti da convenzioni. Il prospetto dei documenti in questione è il seguente. Il primo numero identifica la segnatura antica, seguono il titolo dell'unità e, tra parentesi tonde, la data cronica e la segnatura attuale. 5. Accordo fra la regola e Matteo de' Paoli (1772 aprile 11, n. 29a) 14. Misurazione di "fratte" per i fratelli Lazzeri (1799 settembre 17, n. 162) 15. Locazione di "fratte" (1787 giugno 4-1794 agosto 25, n. 32) 22. Cessione di parte dei beni comuni da Susà a Costasavina e Roncogno (1757 maggio 17, n. 27b) 28. Vendita a favore di Giacomo Pallaoro (1681 aprile 7, n. A1) 29. Convenzione fra le regole di Roncogno e Costasavina per la causa con Povo (1755 novembre 25, n. 27a) 30. Convenzione fra la regola e don Donà de' Paoli (ante 1767 novembre 21, con allegati dal 1729, n. 25) 31. Convenzione per una "fratta" (1725 dicembre 2, n. 21) 32. Rinuncia ad una "fratta" (1705 novembre 15, n. 17) 35. "Decreto regolanare per la strada delli boschi et fratte" (1693 aprile 4, n. 14) 44. Divisione dei boschi "in Piana" (1792 aprile 11-1807 marzo 16, n. 47) 47. Testamento di Giacomo Pallaoro (1690 ottobre 23, n. A3) 51. Quietanza per causa di godimento di beni comunali (1745 novembre 19, n. 24b) 54. Carta di regola: disposizioni per "gazzi" e "brocconi" (1745 gennaio 28-1745 aprile 25, n. 1) 59. Nota dei debiti della regola verso Sartori (1775 luglio 14-1776 luglio 12, n. 151) 60. Proclama del regolano di Pergine per la raccolta di foglie e "brocconi" (1803 ottobre 30, n. 9) 61. Sentenza per la rosta dei conti Manci (1798 novembre 29, n. 161) 64. Sentenza per l'acqua (1783 luglio 11, n. 29b) 65. Sentenza per la strada ristretta (1798 giugno 4, n. 35) 66. Sentenza per spese nella causa per i beni comuni (1800 maggio 23, n. 38) 69. Sentenza di condanna della regola per taglio di piante (1800 maggio 23, n. 36c) 18 70. Sentenza per confini fra la regola e Gasparo de' Paoli (1803 maggio 2, n. 39) 72. Supplica del primissario e dei giurati per la tassazione di messe (1800, n. 163) 76. Prospetto di divisione dei quartieri del Palù (sec. XVIII seconda metà, n. 142) 77. Stato delle anime (1789, n. 136) 79. Convenzione per una "fratta" (1678 settembre 26, n. 12) 82. Transazione fra la regola e Gaspare de' Paoli per la fontana (1792 ottobre 30, n. 33). Contenuto L'archivio prodotto dalla regola di Roncongo nel periodo comunitario è formato dal fondo principale e da un fondo aggregato di pertinenza di Giacomo Pallaoro, il quale dispose alcuni benefici a favore della comunità. Parte della documentazione descritta è attualmente condizionata in due buste numerate dalla cooperativa Koinè 1148 e 1149, la prima contenente gli atti degli affari della comunità relativi al periodo 1678-1779, la seconda gli atti degli affari della comunità per gli anni 1785-1809, nonché carte delle famiglie Pallaoro e Lazzeri degli anni 1681-1750; a tale documentazione si aggiungono un registro d'estimo del XVIII secolo, in cattive condizioni (1150), tre "registri delle divisioni" (1147, 1194-1195), un registro di stati delle anime (1193), due buste contenenti un piccolo registro del taglione fersinale (1151), rese di conto dei giurati (1152-1178; 1179-1191) e quietanze (1192) . I documenti sono tutti cartacei, redatti generalmente in lingua volgare a eccezione delle parti formulari e delle sottoscrizioni notarili, nonché di pochi atti in lingua latina. Lingua Latino; volgare Caratteristiche materiali Nel complesso la documentazione è in buono stato di conservazione, anche se non mancano documenti compromessi da umidità, muffe, danni causati da roditori o insetti; il registro d'estimo e molti piccoli registri mancano della coperta. Criteri di ordinamento e inventariazione L'attività di riordino della documentazione è stata effettuata solo in forma virtuale, senza alcuno spostamento fisico delle unità, che si trovano materialmente nelle posizioni assegnate dalla cooperativa Koinè. La prima fase del lavoro ha comportato una ricognizione generale della documentazione, che ha reso possibile individuare il numero e la natura dei fondi (principale e aggregati), nonché stabilire una periodizzazione in base alle cesure istituzionali dell'ente produttore. A questo proposito, mentre per le altre regioni il cosiddetto periodo "postunitario" si fa iniziare con la legge di unificazione amministrativa del Regno d'Italia (1865), per il Trentino esso prende avvio dopo il primo conflitto mondiale e in particolare con l'emanazione del R.D. 11 gennaio 1923, n. 9, che estese alle nuove province la legge e il regolamento provinciale e comunale italiani. La deliberazione della giunta provinciale di Trento del 29 marzo 1993, n. 3692, parte prima, cap. 3, stabilisce che per gli archivi risalenti al periodo preunitario, ovvero anteriori al governo italiano, i termini cronologici da adottare sono i seguenti: per il periodo di antico regime, o "comunitario", il termine è fissato al 23 agosto 1810, data di entrata in vigore del decreto vicereale n. 194 che estese l'ordinamento comunale del napoleonico Regno d'Italia al Dipartimento dell'Alto Adige. Per i comuni del Circolo di Trento, il periodo di ordinamento italico è compreso tra il 23 agosto 1810 e il 31 dicembre 1817. Dal 1° gennaio 1818 entrò infatti in vigore il nuovo ordinamento comunale stabilito con circolare del Capitanato circolare n. 11135/3818 di data 4 novembre 1817, che diede inizio al comune di ordinamento austriaco, protrattosi come detto fino al 1923. La documentazione relativa al periodo comunitario è composta da unità archivistiche cartacee di diversa natura, ovvero registri, fascicoli e documenti singoli. 19 Le serie si articolano in sequenza, dal generale al particolare: agli atti normativi fa seguito la documentazione contrattuale, amministrativa e contabile e infine la corrispondenza interlocutoria. Trattandosi dell'archivio di un ente estinto, per il quale non si prevedono incrementi, la numerazione attribuita alle unità è di tipo chiuso. Criteri di selezione In ottemperanza alla Legge provinciale 14 febbraio 1992, n. 11, in materia di archivi, e alla delibera della giunta provinciale del 29 marzo 1993 n. 3692, in base alle quali non è previsto lo scarto di documentazione prodotta nel periodo preunitario, nell'ambito del presente lavoro non sono state prefigurate operazioni di scarto. Incrementi previsti Non sono previsti incrementi, in quanto l'ente produttore del presente archivio - il Comune di Roncogno - è stato soppresso nel 1928 e annesso al Comune di Pergine Valsugana, divenendone frazione. Condizioni di accesso I documenti degli archivi comunali sono consultabili in base alle disposizioni dell'art. 24 della legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1 "Nuove disposizioni in materia di beni culturali", con rinvio alla legislazione statale. In base alle norme in vigore, i documenti presenti negli archivi comunali sono liberamente consultabili, eccetto quelli a carattere riservato relativi alla politica interna o estera dello Stato, che lo diventano 50 anni dopo essere stati emessi. Gli altri documenti sono consultabili dopo 40 anni dalla loro data, a esclusione di quelli contenenti dati sensibili e idonei a rivelare lo stato di salute, la vita sessuale o i rapporti riservati di tipo familiare che divengono accessibili dopo 70 anni dalla loro data. Prima di questi termini la documentazione è consultabile solo ai fini amministrativi. Per la consultazione degli archivi storici degli enti pubblici ci si attiene alle disposizioni contenute nell'art. 28 della legge provinciale 17 febbraio 2003, nel decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 281 "Disposizioni in materia di trattamento dei dati personali per finalità storiche, statistiche e di ricerca scientifica" e nell'art. 108 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490 "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali, a norma dell'articolo 1 della legge 8 ottobre, n. 352". La consultazione presso l'Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana è libera in base alle disposizioni di legge, di norma, e salvo eccezioni, non è consentita la consultazione di fondi in fase di ordinamento. Anche la consultazione per motivi di studio è gratuita, è possibile anche nei casi di non scadenza dei termini utili alla consultazione solo previa autorizzazione dell'autorità competente in base alla normativa vigente. L'accesso all'archivio deve avvenire nel rispetto del regolamento dell'Archivio storico di Pergine Valsugana, approvato con deliberazione consiliare n. 53, in data 12 luglio 2002. Bibliografia M.R. VALANDRO, L'archivio del Comune di Roncogno nell'Archivio storico comunale di Pergine. Inventario della sezione di antico regime (1678-1809), tesi di laurea (relatore prof. A. Giorgi), Università degli Studi di Trento, Facoltà di lettere e filosofia, a.a. 2006-2007. Fonti normative Circolare dell'Imperial Regio Capitanato del Circolo di Trento 4 novembre 1817, n. 11135/3818 "Istruzioni per l'organizzazione e futura amministrazione dei comuni nel Circolo di Trento". R.D. 11 gennaio 1923, n. 9 "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il regolamento comunale e provinciale". Legge provinciale 14 febbraio 1992, n. 11, "Disposizioni in materia di archivi e istituzione dell'archivio provinciale". 20 Deliberazione della Giunta provinciale di Trento 29 marzo 1993 n. 3692, Approvazione delle direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento ed inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi (art. 28, comma 2 legge provinciale 14 febbraio 1992, n. 11). Decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 281 "Disposizioni in materia di trattamento dei dati personali per finalità storiche, statistiche e di ricerca scientifica". Decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490 "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali, a norma dell'articolo 1 della legge 8 ottobre, n. 352". Legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1, Nuove disposizioni in materia di beni culturali. 21 serie Carte di regola, 1745 - 1754 Altre denominazioni: Instrumenti di regola Ordinazioni della regola Provisiones vicinorum 4 registri Contenuto La gran parte della popolazione del Trentino risiedeva, già a partire dal XIII secolo, in nuclei rurali di piccole dimensioni disseminati nel territorio. La suddivisione dei terreni comunali fra i diversi villaggi e la delimitazione dei confini delle ampie zone boschive fra i villaggi portavano spesso a liti e controversie. Ogni villa, costituita talvolta da poche famiglie, cercava di difendersi e di organizzare la propria vita comunitaria con regole proprie che nascevano da usi e consuetudini, non alieni dai condizionamenti e dai limiti imposti dal territorio montano aspro e povero (1). Le comunità trentine di antico regime, pur all'interno del contesto politico-istituzionale del Principato vescovile, godevano di una loro sfera di autonomia, derivante dalla capacità di autoregolamentazione e di adattamento all'ambiente montano; entro tale cornice le comunità rurali si assumevano l'onere della gestione complessiva del territorio, riguardante i modi e le forme dello sfruttamento delle risorse locali (2) e la gestione sia dei beni collettivi o comuni che delle proprietà private, con una sfera ordinativa propria, pur se vincolata all'approvazione delle autorità superiori. Il più importante strumento giuridico che, attraverso una serie di norme, regolamentava la vita comunitaria, in tutti i suoi aspetti economici, civili, amministrativi e religiosi era la carta di regola. Le carte di regola di area trentina ebbero origine, come già detto, da usanze tramandate oralmente, da consuetudini che, a partire dal XIII secolo, vennero redatte in forma scritta, secondo un modello di fuoriuscita dall'oralità comune a molte altre esperienze. Le carte di regola, pur presentando forti elementi in comune fra di esse, potevano tuttavia diversificarsi in base alle esigenze e alle consuetudini di ogni singola comunità; venivano talvolta chiamate anche in altro modo: statuto, termine adoperato, come nel caso di Pergine (3), in presenza di norme relative ai procedimenti giudiziari, regolamento o regolame, carta ordinamentorum, instrumentum, capitoli di regola. Le carte di regola contenenti anche la materia processuale (civile e criminale) erano di solito, con eccezioni, quelle che vigevano per quelle comunità facenti parte di una stessa giurisdizione, a volte le materie erano distinte in libri diversi, altre volte confuse. La carta di regola era sempre rogata da un notaio, aveva un proemio spesso in latino, anche se il resto del testo era in volgare, con il luogo, la data cronica e i nomi delle persone convenute accompagnata, a volte, da esortazioni a Dio e ai santi locali; seguivano i capitoli centrali e la supplica all'autorità superiore di confermare il documento. I capitoli della regola non dovevano quindi essere in contrasto con gli eventuali statuti di valle o con lo Statuto di Trento a cui spesso si ispiravano (4). La compilazione della carta di regola avveniva nella cosiddetta "regola grande" o maggiore, assemblea di tutti i capifamiglia, che era di solito convocata in primavera; si trattava di un momento molto importante per la collettività, che in tale occasione si occupava anche della nomina degli organi dirigenti della comunità (5), nonché della revisione dei conti. Alcune disposizioni contenute nelle carte riguardavano le cosiddette cariche, cioè le incombenze di coloro che, di anno in anno, dovevano amministrare la regola e le modalità di partecipazione alla vita comunitaria; altre norme erano dedicate alla composizione delle controversie tra vicini, sanzionando i comportamenti illegittimi mediante delle pene per lo più pecuniarie; le carte di regola finirono così per contenere sempre più obblighi e divieti. Erano inoltre presenti altri regolamenti riguardanti lo sfruttamento del territorio, i diritti di legnatico, la regolamentazione dei diritti di pascolo del bestiame, distinto in animali di grossa e piccola taglia (6), le modalità di conduzione del forno e del macello. 22 Oltre alla "regola grande", nel corso dell'anno, potevano essere convocate altre riunioni dei vicini "in piena regola", denominate "regole piccole o minori", che si rendevano necessarie per sbrigare questioni o affari di un certo rilievo. Nella villa di Roncogno esse avvenivano "nella villa di Roncogno e spiazzo presso la seconda fontana dove solitamente convengono li convicini d'esso luogo per trattare li pubblici affari" (7). Requisito fondamentale, ai fini della validità dell'assemblea e delle decisioni prese, era la presenza dei due terzi più uno degli aventi diritto. La carta di regola originale della comunità di Roncogno non ci è pervenuta, così come molte di quelle antiche del Perginese: infatti sono giunte fino a noi solo quelle di Pergine, di Tenna (8), di Vigalzano, Canzolino, Costa e Madrano (9). Fra i documenti dell'archivio dell'ex Comune di Roncogno si conservano quattro carte di regola degli anni 1745, 1750, 1752 e 1754 che contengono modifiche alle norme precedenti. I quattro documenti sono stilati in maniera semplificata sia dal punto di vista della forma che della lingua, solo una, la più antica datata 28 gennaio 1745, ha un proemio e alcune parti in latino. È un registro di dimensione maggiore rispetto agli altri, costituiti da piccoli registri cartacei redatti in volgare, a esclusione della completio, dovuta in due casi al notaio Francesco Giuseppe Leporini, allora anche regolano di Pergine. La prima riforma, datata 28 gennaio 1745, contiene articoli che si riferiscono al modo di tenere il bestiame e le capre, affinché non rechino danno, alla regolamentazione della raccolta della legna e dei prodotti minori del bosco e del sottobosco come foglie, erica, spini e ad alcune restrizioni d'uso dei gazzi, cioè dei boschi protetti. La carta consta di 28 capitoli totali. La seconda, datata 18 luglio 1750, è la più semplice riguardo alla forma, non è distinta in capitoli ed introduce modifiche o aggiunte alla prima, come ad esempio nelle norme pertinenti al trasporto della legna (fluitazione del legname) sul torrente Fersina (10). La terza, del 17 aprile 1752, riguarda e regolamenta aspetti dell'organizzazione civile della comunità, fissando le procedure per la nomina delle diverse cariche amministrative, le competenze, le tasse ed altre materie. Stabilisce, in particolare, le modalità di elezione di cinque rappresentanti col compito di collaborare con i giurati nel governo della comunità; tale elezione doveva avere luogo sempre la domenica antecedente la festività di san Marco, non esonerando però i capofamiglia dal presenziare alle sedute nelle situazioni più gravi od urgenti. Consta di 9 capitoli, introdotti dal titolo in latino: "Deo optimo maximo. 1752. Provisio vicinorum Roncogni pro gubernio regulae eiusdem loci". La quarta, del 6 giugno 1754 e composta da 22 capitoli, stabilisce il divieto di pascolo delle capre (11), di taglio di castagni, larici e pini, e la facoltà per ogni famiglia di tenere un'armenta e due buoi per i "pioveghi" cioè le prestazioni da fare a favore del castello. Si regolamenta il trasporto della legna sul torrente Fersina e la raccolta di prodotti minori ed inoltre si stabilisce di procedere ad una nuova "ingazzatura" (12). Lingua Latino; volgare Bibliografia L. BRIDA ET ALII, Tenna. Cenni storici, Pergine Valsugana (Trento) 1993. E. CAPUZZO, Carte di regola e usi civici nel Trentino, in "Studi trentini di scienze storiche", LXIV (1985), 4, pp. 371-421. G. GENTILINI, Tra gli Asburgo e Bernardo Clesio. Pergine e gli Statuti del 1516, Vicenza 1992. G. GENTILINI, Statuti di Pergine del 1516 con la traduzione del 1548, Vicenza 1994. F. GIACOMONI (a cura di), Carte di regola e statuti delle comunità rurali trentine, Milano 1991, vol. I. M. NEQUIRITO, Le carte di regola delle comunità trentine. Introduzione storica e repertorio bibliografico, Mantova 1988. 23 M. NEQUIRITO (a cura di), A norma di Regola. Le comunità di villaggio trentine dal medioevo alla fine del '700, Trento 2002. S. PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia, Pergine Valsugana (Trento) 1998. S. PIATTI, La carta di regola di Vigalzano-Canzolino. 1419, in "Civis", XVII (1993), pp. 57-65. S. PIATTI, Il piccolo mondo di Canzolino, Madrano e Vigalzano, Madrano (Trento) 1994. V. RICCI, Vocabolario trentino-italiano, Trento 1904 (rist. anast. Bologna 1970). Note (1) GIACOMONI (a cura di), Carte di regola e statuti delle comunità rurali trentine cit., p. XVI. (2) Cfr. NEQUIRITO, Le carte di regola delle comunità trentine cit., p. 9. (3) PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia cit., pp. 333, 455-456. Come scrive Salvatore Piatti a Pergine esisteva lo Statuto di Pergine, complesso di norme riguardanti i comportamenti giuridici, in cui le leggi riguardanti il civile e il criminale erano valide per tutti gli abitanti delle sette gastaldie del territorio della giurisdizione di Pergine; la carta di regola di Pergine invece obbligava solo gli abitanti della regola di Pergine, cioè il borgo di Pergine con Zivignago, eccetto alcuni articoli fra cui quello concernente la regola grande che riguardava tutti i capifamiglia della giurisdizione del castello di Pergine. Vedi anche GENTILINI, Tra gli Asburgo e Bernardo Clesio cit.; ID. (a cura di), Statuti di Pergine del 1516 con la traduzione del 1548 cit.. (4) Cfr. GIACOMONI (a cura di), Carte di regola e statuti delle comunità rurali trentine cit., pp. XVI-XVII. (5) Tendenzialmente nelle comunità più piccole le designazioni avvenivano a turno fra tutti i capifamiglia, con il sistema cosiddetto della "ruota", detto anche "rottolo", ponendo tutte le famiglie sullo stesso piano, indipendentemente dal merito, valore personale o capacità. Cfr. GIACOMONI (a cura di), Carte di regola e statuti delle comunità rurali trentine cit., p. XIX. (6) C'era infatti la distinzione del bestiame in "bestiae parvae" (pecore, capre e castrati) e in "bestiae maiores" (bovini); anche l'allevamento degli equini era rilevante, i cavalli venivano infatti impiegati per lavori agricoli e trasporti pesanti e sostituivano il bue con risparmio di tempo e lavoro. Cfr. CAPUZZO, Carte di regola ed usi civici nel Trentino cit., p. 396. (7) Cfr. doc. 1. (8) Per Tenna esiste una carta di regola originale, datata 11 aprile 1371, ritrovata nell'Archivio Trapp di Castel Coira, a Sluderno (Bolzano) e ora all'archivio del Castello di Caldonazzo, Sezione Caldonazzo. Il documento porta il titolo "Ordinamenta illorum de Thenna cum confirmatione eorum" e si ritiene formi il nucleo di un nuovo statuto o di una nuova carta di regola, ben più corposa, datata 1780, con ratifica giuridica del 21 aprile 1788, costituita da 33 paragrafi con 10 paragrafi terminali. Cfr. BRIDA ET ALII, Tenna. Cenni storici cit., pp. 61-92. (9) Cfr. PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia cit., p. 332. Vedi anche ID., La carta di regola di Vigalzano-Canzolino cit., pp. 57-65; ID., Il piccolo mondo di Canzolino, Madrano e Vigalzano cit., pp. 276-278. (10) PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia cit., p. 45. Il trasporto del legname nella valle del Fersina, grave problema per la mancanza di vere strade, fu facilitato dalla fluitazione, cioè dal trasporto di esso nell’acqua del torrente, sistema che però era possibile solo nel periodo in cui l'acqua era abbondante ma altresì pericoloso per chi guidava i tronchi nel loro percorso oltre che dannoso per le rive, le arche e le roste che spesso si rompevano. Sia la fluitazione che il trascinamento dei tronchi attraverso le discese boschive fu talvolta vietato, come nel 1691 con decreto emanato dal sindaco Maggiore Leonardo Puller e dal capitano del castello proprio perché il terreno veniva mosso e trasportato a valle in caso di piogge, provocando inondazioni e per i gravi danni provocati alle roste e alle rive. Per i trasgressori era prevista una multa di 50 ragnesi. (11) Presso le antiche comunità rurali i danni che potevano essere causati dagli animali da pascolo, come pecore e capre ma anche da altri animali domestici come galline, porci e cani, erano spesso una delle più rilevanti cause di conflittualità ed erano perciò oggetto di una normativa piuttosto nutrita; in determinati periodi dell'anno c'era un severo controllo in proposito con prevenzione e 24 punizione, come al tempo del taglio del fieno, della vendemmia, in prossimità dei terreni coltivati. Cfr. CAPUZZO, Carte di regola ed usi civici nel Trentino cit., pp. 395-396, 414-419. Vedi anche NEQUIRITO (a cura di), A norma di Regola cit., p. 104. (12) Per "ingazzatura" s'intende il trasformare delle aree boschive in zone protette ai fini della rigenerazione e del rimboschimento. Nella parlata locale “engazar” vuol dire infatti rimboschire, alberare. Cfr. RICCI, Vocabolario trentino-italiano cit., p. 165. 1 Carta di regola 1745 gennaio 28 con annotazioni fino al 1745 aprile 25, Roncogno Altre denominazioni: Ordinazioni della regola Testimoni: Francesco Alpruni notaio di Pergine e Giovanni Antonio del fu Giovanni Maoro di Viarago, abitante a Roncogno. La regola di Roncogno stabilisce di comune accordo alcune disposizioni e norme relative al bestiame, alle capre, agli spini, ai "brocconi" (1), alla raccolta di foglie e legna, ai boschi protetti detti "gazzi", specificando le sanzioni pecuniarie previste nei singoli casi di infrazione. Richiede dunque al regolano di Pergine Francesco Giuseppe Leporini di confermare dette disposizioni, con riscontro positivo. Notaio: Francesco Giuseppe Leporini regolano, cancelliere e notaio di Pergine (SN). Originale da rogiti [A], il notaio sottoscrive ma non stende l'atto., atto notarile; latino, volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 1148/19 (Segnatura Koinè); 54 Note Sulla coperta: "Ordinazioni diverse della Regola per il buon ordine". All'interno: "Deo optimo maximo"; "Ordinazioni dell'onoranda Regola di Roncogno per il buon regolamento della loro Regola, toccanti il bestiame bovino, capre, spini, brocconi, foglie e legna". (1) Cioè l'erica che veniva utilizzata, al pari delle foglie, per creare il letto degli animali, il "farletto" in dialetto trentino. 2 Carta di regola 1750 luglio 18, Roncogno Altre denominazioni: Ordinazione della regola Testimoni: Stefano Tomelin ed Antonio Maoro abitanti a Roncogno. Nella seduta della regola si decide a proposito di norme assunte precedentemente (1) e per le quali si procede ad una nuova regolamentazione: alcune vengono annullate, altre modificate, mentre si ribadisce che quelle rimanenti in vigore valgono in base alle precedenti disposizioni. Le modifiche o cancellazioni in oggetto riguardano il taglio di piante, il pascolo del bestiame, la raccolta di foglie, legna e "broccon", nonché la legna che viene trasportata dal torrente Fersina. Notaio: Giovanni Matteo de Paulis, notaio di Pergine (SN). Originale da rogiti [A]; il notaio sottoscrive ma non stende l'atto., atto notarile; volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1148/23 (Segnatura Koinè) Note Sulla coperta: "1750. Ordinazione fatta dalla regola di Roncogno". All'interno: "Deo optimo maximo. 1750. Ordinazione fatta dall'onoranda regola di Roncogno per suo buon governo". (1) Cfr. doc. 1, 1745 gennaio 28. 3 25 Carta di regola 1752 aprile 17, Roncogno Altre denominazioni: Provisio vicinorum Testimoni: don Giovanni Battista Fedrici curato e Bartolomeo, figlio di Gasparo Bortolamedi da Roncogno. La regola di Roncogno, convocata in assemblea, decide di rettificare alcuni aspetti dell'organizzazione civile della comunità ed in particolare le modalità di elezione di cinque vicini che aiutino i giurati nel governo al fine di esonerare tutti i convicini dalla costante presenza alle sedute (1). Tutti i capofamiglia saranno però tenuti a intervenire nei casi di maggior rilievo o gravità ed inoltre verseranno "al tempo del raccolto delle galette" (2) sei carantani per celebrare messe a suffragio delle sante anime del Purgatorio. L'elezione degli assistenti avverrà ogni anno nella domenica antecedente la festività di san Marco; si stabilisce anche che essi saranno esenti da tale pagamento. Notaio: Giuseppe Giovanni Pietro, figlio del notaio Francesco Giuseppe Leporini (SN). Originale da rogiti [A]., atto notarile; volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 7 n.n. Segnature precedenti: 1148/25 (Segnatura Koinè) Note All'interno: "Deo optimo maximo. 1752. Provisio vicinorum Roncogni pro gubernio regulae eiusdem loci"; "Perlectum"; "Pro notario troni 18"; "Pergine 9 settembre 1753. Dalli onorandi giurati Nicolò Bortolamedi ed Antonio Ceschi da Roncogno ricevo troni 14 soldi 6 per le mercedi del presente rilasciando il resto. Gioseppe Leporini notaio". (1) Il presenziare infatti poteva a lungo andare essere estremamente oneroso e di danno per chi aveva un'attività dalla quale altrimenti doveva assentarsi. (2) Le "galette" erano le uova da cui nascevano i bozzoli utilizzati per la lavorazione della seta. Anche in alcune zone del Trentino, fra cui la Valsugana, l'allevamento del baco da seta già dalla fine del 1700 rivestì una grande importanza economica e la sua lavorazione, da attività artigianale e domestica, si trasformò in attività industriale dando il via all'industria serica. A riguardo vedi N. FORENZA, Pergine nella seconda metà dell'Ottocento, in N. FORENZA (a cura di), La centrale idroelettrica di Serso-1893, Pergine Valsugana (Trento) 1998, pp. 22-26. Verosimilmente il "tempo di raccolto delle galette" si riferisce a quando si procedeva all'essicazione dei bozzoli, cioè all'inizio dell'estate. 4 Carta di regola 1754 giugno 6 con annotazioni fino al 1759 agosto 20, Roncogno Altre denominazioni: Instrumento di regola Ordinazioni della regola Testimoni: Giorgio del fu Giorgio Holzer da Canezza ed abitante a Roncogno e Bartolomeo del fu Giuseppe Bolp da Pergine. La regola, convenuta in assemblea, apporta delle modifiche a precedenti disposizioni riguardanti il bestiame, dando licenza a ciascuna famiglia di tenere un paio di buoi per i pioveghi (1) a favore del castello ed un'armenta, senza l'obbligo di consegnare tali animali al custode annualmente incaricato (2), per il quale sarà comunque previsto il pagamento di una quota annuale; le disposizioni riguardano anche il divieto di pascolo per le capre e il taglio di castagni, larici e pini (3); si individuano inoltre i boschi da "ingazzare", si disciplina la raccolta di "zocche" (4), "brocconi", foglie e della legna trasportata dal torrente Fersina. Si fa quindi richiesta al regolano di confermare le disposizioni prese con decreto giudiziale. In allegato: note di rettifica alle disposizioni precedenti, 1757 aprile 26; 1759 agosto 20. Notaio: Francesco Giuseppe Leporini, regolano, notaio e cancelliere di Pergine (SN). Originale [A], atto notarile; volgare 26 Registro; carta, legatura in carta, cc. 16 n.n. Segnature precedenti: 1148/26 (Segnatura Koinè) Note Sulla coperta: "Roncogno. Ustrometo di regola"; sul retro: "Ordinazioni della regola". All'interno: "Deo optimo maximo. 1754. Ordinazioni dell'onoranda regola di Roncogno per il suo buon regolamento"; "Perlectum"; annotazioni relative all'onorario spettante al notaio, 1754 ottobre 8. (1) I "pioveghi" o fassioni (fazioni) erano l'insieme dei servizi che i rappresentanti dei vari fuochi o capofamiglia dovevano prestare in determinati giorni dell'anno a beneficio della comunità, delle prestazioni gratuite per la costruzione e la manutenzione di strade ponti, argini. Essi erano, insieme ad altri doveri ben precisi, una delle condizioni per mantenere il diritto al godimento dei beni comuni. Nel perginese esistevano inoltre anche i "pioveghi" a favore del castello, comprendenti sia prestazione d'opera che oneri in natura. (PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia cit., pp. 226234. Vedi anche CAGOL-NEQUIRITO (a cura di), Trento. Una città alpina e il suo contado cit., p. 120. (2) Qui viene introdotta una deroga all'obbligo, di solito esistente nelle comunità rurali, di affidare ad un custode il bestiame. Le zone destinate al pascolo erano proprietà comune ed era proibito ai singoli di portarvi autonomamente il proprio bestiame: lo si doveva invece affidare a uno o più pastori comunali che venivano eletti di anno in anno oppure scelti a turno fra i vicini. Essi erano responsabili. della custodia del gregge o della mandria. In certe comunità esistevano più pastori: nella carta di regola di Levico vi erano nominati "armentari", "vaccari", "cavallari", "porchiari". Le scelte individuali venivano scoraggiate e si favoriva lo spirito collettivista facendo pagare una quota anche in caso di non affidamento. Vedi MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., pp. 24-25 e NEQUIRITO (a cura di), L'antica comunità di Levico e Selva cit., p. 39. (3) Esistevano, anche nei luoghi dove lo sfruttamento era meno vincolato, un insieme di limitazioni per il taglio delle piante più pregiate come pini, larici, faggi, roveri, castagni e altre, a seconda delle zone. Si stabilivano inoltre norme precise per l'abbattimento che doveva avvenire in un periodo e area definiti e solo per piante cresciute. Cfr. NEQUIRITO (a cura di), A norma di Regola cit., p. 70. (4) Il termine "zòca" (zocca), (pl. "zoche"-zocche) indica il ceppo, cioè la parte sotterranea dell'albero. Cfr. RICCI, Vocabolario trentino-italiano cit., p. 513. 27 serie Conchiusi, decreti e proclami della regola, 1710 - 1806 4 registri, 3 documenti singoli Contenuto La regola era l'organo deliberativo cui tutti i capifamiglia erano tenuti a partecipare. Si riuniva una o più volte all'anno, di solito in primavera, sempre nel solito luogo che a Roncogno era la piazza del paese. Compiti essenziali erano il rinnovo delle cariche amministrative, la discussione di affari che coinvolgevano gli interessi della comunità nel suo complesso, come cause giudiziarie, assunzioni o modalità di pagamento di debiti, modi e criteri di gestione del patrimonio collettivo, fruizione dei beni, approvazione del rendiconto o resa di conto annuale che i giurati, alla fine del loro mandato, dovevano presentare alla comunità, giustificando così il loro operato. Alcune questioni di minor rilevanza venivano inoltre affrontate nella cosiddetta "regola minore" costituita dagli ufficiali comunitativi. In tutte le riunioni, in ogni caso doveva però essere presente uno scrivano o l'attuario che redigeva il verbale, annotando su registri di grande formato con coperta in pelle o cartone (1) i deliberati o conchiusi. Per quanto riguarda l'organizzazione della regola di Roncogno, dai documenti pervenuti si evince che le sedute si tenevano prevalentemente nei mesi di febbraio, agosto e ottobre. La prima di cui si abbia notizia, risalente all'11 maggio 1710 (2), si tenne non a Roncogno ma nella "piazza davanti alla chiesa di Susà", dal momento che all'ordine del giorno vi era una questione, relativa alla nuova ingazzatura di boschi comunali, comune con le altre regole della gastaldia di Susà. Altre sedute della regola trattano della divisione di boschi comuni in quartieri e della loro assegnazione (3), del divieto di tenere capre a causa dei gravi danni che esse provocano e dell'esenzione della regola di Roncogno a tenere un custode (4), del divieto di raccolta di prodotti minori come brocconi, foglie e ciò che serve per fare il giaciglio agli animali (5): tutti argomenti riguardanti la tutela del patrimonio della comunità e la prevenzione dei danni. Gli altri due documenti trattano materie diverse: uno dispone l'introduzione di un'imposta straordinaria, gravante sia sui convicini che sui forestieri, per ripianare il debito della vicinia (6) e l'altro contiene la modifica o l'abolizione di alcuni articoli riguardanti gli emolumenti comunali (7). È da sottolineare inoltre come alcune di queste decisioni dovessero essere confermate dall'autorità superiore e fossero seguite da proclama pubblicato e letto "ad alta et intelligibile voce sul Mercatello di Pergine", alla presenza della popolazione e dei testimoni. Lingua Volgare Bibliografia E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986 (dattiloscritto). Note (1) MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., p. 35. (2) Cfr. doc. 5 (1710 maggio 11). (3) Cfr. doc. 6 (1732 febbraio 28). (4) Cfr. doc. 7 (1739 febbraio 5) . (5) Cfr. doc. 9 (1803 ottobre 30). (6) Cfr. doc. 8 (1731 agosto 30). (7) Cfr. doc. 11 (1806 agosto 26). 28 5 "Ingagio della gastaldia" 1710 maggio 11, Pergine Testimoni: i fratelli Giovanni e Bartolameo, figli di Mattia della Betta di Miola di Piné. Nella riunione della regola, avvenuta nella piazza davanti alla chiesa della villa di Susà, presenti il regolano di Pergine Pietro Silli, i vicini e giurati di Canale, Roncogno, Susà e Costasavina e i rappresentanti della gastaldia di Susà si decide di ingazzare alcuni boschi comunali "per beneficio di tutta la gastaldia e regole quella formante", per rimpiazzare quelli in precedenza alienati per pagare i debiti contratti a causa del mantenimento dei soldati imperiali. Si decide una "nuova ingazzatura" con l'assegnazione di un bosco per ciascuna villa, del quale si specifica la posizione e il tipo di piante. In nessuno di essi si potrà tagliare "piante, rami nè cese di qualunque sorte" senza la licenza della gastaldia e dei rappresentanti delle rispettive regole, pena il pagamento di una multa pari a troni tre, oltre che dei danni e delle spese. Il presente proclama viene in seguito pubblicato "ad alta et intelligibile voce" il 18 maggio 1710 da Giovanni Bone[...] "sul Mercatello di Pergine dopo la messa grande" alla presenza dei testimoni Stefano Todesco e Giovanni dal Colmo. Notaio: Giuseppe Ferdinando Amphertaller de Adles di Pergine (SN). Originale da rogiti [A], atto notarile; volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 7 n.n. Segnature precedenti: 9; 1148/7 (Segnatura Koinè) Note Sulla coperta: "Ingagio della gastaldia"; sul retro: "Istrumenti della regolla di Roncogno". All'interno: "Istromento per il gazzo dell'honoranda gastaldia di Susà e regole quella formanti"; "Per la regola di Roncogno. Notario troni 16 soldi 4". (1) La "cesa" è la siepe (che può essere viva o morta). Cfr. RICCI, Vocabolario trentino-italiano cit., p. 82. Vedi anche CAPUZZO, Carte di regola ed usi civici nel Trentino cit., p. 392. Qui si fa invece la distinzione fra stoppie, le siepi morte, rametti flessibili di salice e le cese, le siepi vive. 6 Conchiuso 1732 febbraio 28, Roncogno La regola di Roncogno si riunisce in piazza per decidere della divisione dei boschi comuni in quartieri, specificandone le modalità di sfruttamento. Per ogni quartiere si cita il nome degli aventi diritto al godimento, per evitare in futuro ulteriori casi di furto ed usurpazione come già avvenuto in precedenza. Si precisa inoltre che i castagni grandi presenti in questi boschi e quartieri sono a esclusivo beneficio di tutta la regola, sia per quanto riguarda la raccolta delle castagne che il taglio di detti alberi. Copia semplice [C]; volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 7 n.n. Segnature precedenti: 23; 1148/13 (Segnatura Koinè) Note Sulla coperta: "Deo optimo maximo"; "1732" (di mano recente). 7 Decreto 1739 febbraio 5 con annotazioni fino al 1739 febbraio 15, Pergine, residenza del regolano Testimoni: Paolo figlio di Paolo Roat di Pergine, Giorgio del fu Nicolò dei Mattivi di Fiemme. Alla presenza del regolano di Pergine Francesco Giuseppe Leporini e dei giurati di Roncogno si stabilisce il divieto assoluto di pascolo per le capre in tutti i boschi della villa di Roncogno ed in ogni tempo, in conseguenza dei gravi danni che esse provocano (1). Si stabilisce che la regola non è tenuta ad assumere e mantenere alcun custode per la vigilanza del decreto e che ogni convicino e residente ha l'obbligo di denunciare chi contravviene; per i trasgressori è prevista una multa 29 pecuniaria di troni 3, per ogni capo e per ogni volta, da versarsi nella misura di 2/3 all'ufficio regolanare e di 1/3 alla regola di Roncogno. Segue il proclama in data 15 febbraio. Notaio: Giovanni Silli (SN). Originale da rogiti [A], il notaio sottoscrive ma non stende l'atto., atto notarile; volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1148/15 (Segnatura Koinè) Note Sulla coperta: "Deo optimo maximo 1729"; "Regolamento fatto dall'onoranda regola di Roncogno per le cappre". (1) Mentre le zone coltivate e gli orti venivano recintati con siepi e recinti artificiali, per evitare i danni provocati da animali, per i boschi esisteva una nutrita normativa di divieto assoluto di pascolo per capre e per altri animali di piccola taglia sia per i gravi danni che apportavano brucando in continuazione ma anche perché spesso erano portatori di malattie e costituivano una minaccia soprattutto per i bovini, su cui si incentrava in modo particolare la vita e l'economia della comunità stessa. Cfr. CAPUZZO, Carta di regola e usi civici nel Trentino cit., pp. 395, 402. Vedi anche NEQUIRITO (a cura di), A norma di Regola cit., pp. 98-104. 8 Conchiuso di regola 1751 agosto 30, Roncogno La regola di Roncogno, riunita in piazza, alla presenza di tutti i rappresentanti esclusi tre per giustificato motivo, stabilisce che tutti i convicini e i forestieri, nominati nel presente atto, saranno tenuti a pagare nuove imposte straordinarie, negli importi specificati, per risanare la situazione di debito venutasi creare a seguito degli interessi su un capitale passivo comunale. Notaio: Simon Pietro Bartolomei. Copia semplice [C], atto notarile; volgare Registro; carta, senza coperta, cc. 16 n.n. Segnature precedenti: 1148/24 (Segnatura Koinè) 9 Proclama 1803 ottobre 30, Pergine Il viceregolano di Pergine [Baldassare] Rosanelli, su istanza della regola di Roncogno, emana un proclama (1) in virtù del quale si regolamentano la raccolta e la vendita di foglie e "brocconi da far leto" dei boschi comuni; viene vietata ai vicini la raccolta di foglie e brocconi da vendere ai forestieri e agli abitanti la raccolta degli stessi nei beni comuni a esclusione della zona "sopra il gazzetto e val grande". Sono previste delle pene specifiche per i trasgressori (2). Notaio: Francesco Leporini. Copia semplice [C], atto notarile; volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1149/60 (Segnatura Koinè); N. 60 Note Sul v dell'ultima c.: "Proclama ad istanza della regola proibente il vendere il farletto à forestieri. N. 60". (1) Il proclama viene pubblicato ad alta voce nella zona commerciale del borgo di Pergine, detta "Mercatello", dopo la messa solenne, dal messo Rossi che poi lo affigge all'albo, presenti i testimoni Andrea Sersato da Pergine e Nicolò del fu Nicolò Fontanari da Castagné. (2) Per tutti i trasgressori sono previsti il sequestro della "roba", il pagamento dei danni, delle spese e di 50 fiorini per il fisco. 10 30 Verbale di regola 1805 aprile 15 Testimoni: la maggioranza dei 2/3 "dei componenti la regola". I giurati Cristoforo Lazzeri e Andrea Lazzeri convocano la regola di Roncogno. Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. mutilo nella parte finale Segnature precedenti: 1192/41e (Segnatura Koinè) 11 Delibera 1806 agosto 26, Roncogno Testimoni: Bartolomeo Valandro, abitante in Roncogno e Antonio del fu Francesco Angeli di Tressilla di Piné. La regola di Roncogno delibera di modificare alcuni articoli e di abolirne altri relativi al godimento degli emolumenti comunali. I vicini fanno richiesta di conferma delle deliberazioni all'Ufficio commissariale di Pergine che dà parere favorevole, con decreto giudiziale, come da risposta in calce firmata dal commissario della giurisdizione di Pergine Antonio Manfroni. Volgare Documento singolo; carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1149/67 (Segnatura Koinè) Note Sul v dell'ultima carta: "[...] modificazione e schiarimento del piano concernente il godimento dei emolumenti comunali di Roncogno". 31 serie Contratti e atti in cause civili, 1678 - 1807 13 registri, 6 fascicoli, 14 documenti singoli Contenuto La serie comprende tutti gli accordi e i contratti con le comunità limitrofe o con privati; si tratta di di atti di vendita (1), di affitto o permuta di boschi, terreni coltivati e case, di accordi extragiudiziali con le comunità confinanti in materia di pascoli, confini, strade. La serie comprende inoltre le cause e i contenziosi che nel corso del tempo la comunità dovette affrontare sia per difendere i confini, sia per esigere dai vicini le somme dovute a vario titolo, sia per garantire i diritti di transito a piedi o con carri su strade e sentieri comunali. Fra i documenti conservati possiamo citare il contratto stipulato col curato e relativo al pagamento delle messe disposte dalla comunità nel corso dell'anno (2); altri atti riguardano le costituzioni di debito (3), in cui il contraente si riconosce debitore di una certa somma di danaro in favore del destinatario, stabilisce il termine e il tasso d'interesse per la restituzione del debito, una procura di vendita di un' "ischia" (4), un'obbligazione (5), in cui un giurato, designato "per rottolo", s'impegna per il tempo del mandato a trasferirsi a Roncogno, una misurazione e locazione di "fratte" (6), una terminazione di boschi (7), documenti relativi alla manutenzione delle roste del Fersina (8). Molto frequenti erano in ogni comunità le cause di natura civile tra privati, su cui la regola, attraverso il collegio dei giurati, esercitava una giurisdizione civile di prima istanza, alle cui sentenze le parti potevano appellare avanti al regolano maggiore ed in ultima istanza al Consiglio aulico di Trento. Alcune vertenze giudiziarie riguardano il diffuso problema dei confini (9): una lo sconfinamento nel territorio di Povo in occasione del taglio di piante (10) da parte di tre vicini, un'altra il pluriennale contenzioso con la comunità di Povo, confinante con la comunità di Roncogno (11), fra Gasparo de' Paoli e la regola per i confini di un fondo "alle Salezze" (12). Fra i contenziosi sono inoltre da menzionare quelli riguardanti l'occupazione di "fratte" (13), spesso risolti con una rinuncia volontaria da parte dell'occupante, altre volte a seguito di intervento dell'autorità superiore, ovvero del Consiglio aulico di Trento. Altre cause si riferiscono a controversie sorte fra privati e la regola: si ricordano la causa intentata contro la regola dal nobile Matteo de' Paoli per l'uso dell'acqua in località "le Masere", risolta con sentenza del consigliere e vicecancelliere [Alberto Vigilio] conte degli Alberti (14); quelle intentate dal nobile Gaspare Paoli riguardante il trasferimento e l'uso di una fontana, da Giulio Bortolamedi per il restringimento di una strada, risolta con sentenza del commissario della Giurisdizione di Pergine Antonio Manfroni (15). Anche in altri documenti compare l'autorità superiore: il Consiglio amministrativo di Trento condanna la regola di Roncogno in una causa per taglio di legname (16); il regolano di Pergine emana un decreto in cui obbliga la regola alla costruzione di una strada (17); il Consiglio aulico di Trento interviene per l'illecita detenzione di una fratta (18). Molti documenti presenti in questa serie sono sottoscritti e spesso anche stesi da notai di Pergine. Lingua Latino; volgare Bibliografia S. BARBACETTO, Sull'identità delle comunità alpine: il problema dei confini, in Comunità alpine: linguaggi, identità e comunicazione politica (secoli XIV-XVIII), atti del convegno (Trento 14-15 giugno 2002), "Archivio storico ticinese", Bellinzona 2002, pp. 112-129. E. CAPUZZO, Carte di regola e usi civici nel Trentino, in "Studi trentini di scienze storiche", LXIV (1985), 4, pp. 371-421. 32 K. MARCHEL, "Scrissi queste memorie ad esempio de' miei trapassatti". L'Archivio Bortolamedi di Roncogno nell'Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, tesi di laurea (relatore prof. A. Giorgi), Università degli Studi di Trento, Facoltà di lettere e filosofia, a.a. 2003-2004, p. 303. Note (1) Non è infrequente la presenza nei contratti di vendita della clausola di riscatto, che consentiva al venditore di recuperare il bene ceduto dietro il pagamento della somma percepita entro una certa data indicata nell'atto: tale tipologia nascondeva solitamente operazioni feneratizie il cui interesse era rappresentato dall'affitto del bene stesso. Cfr. docc. 13 e 20. (2) Cfr. doc. 43. (3) Cfr. docc. 28 e 30. (4) Cfr. doc. 41. (5) Cfr. doc. 15. (6) Cfr. doc. 32. (7) Cfr. doc. 44. (8) Cfr. doc. 25. (9) La questione dei confini era molto importante in quanto ogni comunità difendeva gelosamente i propri interessi territoriali proprio perchè le risorse a disposizione non erano un mero dato economico bensì una sorgente di vita. Ed è proprio per mantenere intatti i propri possessi che la comunità attuava dei controlli annuali e costanti nel tempo. Cfr. CAPUZZO, Carte di regola ed usi civici nel Trentino cit., pp. 384-385. Per le comunità alpine di epoca medievale e moderna esiste molta documentazione sulle controversie confinarie, divergenze che a volte vengono assopite da compromessi oppure divengono contese che finiscono in tribunale, con agguati, ferimenti, bastonate... Cfr. BARBACETTO, Sull'identità delle comunità alpine cit., pp. 112-129. (10) Cfr. doc. 22. (11) Cfr. doc. 27. (12) Cfr. doc. 39. (13) Cfr. docc. 17, 21, 23 e 31. (14) Cfr. doc. 29. Atti relativi alla stessa causa si trovano anche nell'archivio della famiglia Bortolamedi di Roncogno, come segnalato da MARCHEL, "Scrissi queste memorie ad esempio de' miei trapassatti". L'Archivio Bortolamedi di Roncogno nell'Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana, tesi di laurea cit., p. 303. (15) Cfr. doc. 35. (16) Cfr. doc. 36. (17) Cfr. doc. 14. (18) Cfr. doc. 31. 12 Convenzione 1678 settembre 26, Pergine Altre denominazioni: Transazione Testimoni: Leonardo Puller, regolano di Pergine, Francesco Vinciguera di Vinciguerri da Pergine e Giovanni Battista di Anzeli da Ischia. Nella causa tra i convicini della regola di Roncogno da una parte e Leonardo del fu Giacomo di Lazzeri di Roncogno fattore dei fratelli Alberti di Pergine dall'altra, riguardo l'assegnazione della "sorte" (1) a lui spettante dei "gazi" (2) e dei beni comunali, si giunge al seguente accordo: viene annullata la precedente sentenza del regolano Leonardo Puller e si conviene che il suddetto Giacomo possa detenere tale diritto in quanto vicino di Roncogno, benché domiciliato a Pergine, previo pagamento dei dovuti oneri; tale diritto verrà però revocato nel caso di allontanamento definitivo dalla villa di Roncogno. 33 Notaio: Michele Gentili Copia autentica [B] desunta dall'originale da Giovanni Battista Gentili, notaio di Pergine, rilevatore degli atti di suo padre Michele Gentile (SN), il quale sottoscrive ma non stende l'atto., atto notarile; volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 79; 74 (segnatura depennata); 1148/1 (Segnatura Koinè) Note Sulla coperta: "Transatione fra la regola e Leonardo quondam Giacomo Lazeri". All'interno: "Transazione o convenzione tra l'huomini della villa di Ronchogno da una, et messer Leonardo di Lazeri filius quondam domini Iacomo da Ronchogno dall'altra"; "Notario troni 10, soldi 4". (1) Per "sorte" s'intende la parte assegnata, di solito per sorteggio. Si parla anche di "brusca" o di "brosca". (2) Il "gazo" (o "gazzo, gaz, gac", di origine longobarda) era ogni bosco appartenente a tutta la collettività protetto da una normativa piuttosto rigorosa, una specie di riserva di legname di grande importanza per l'economia della comunità. Spesso si trattava di boschi di latifoglie e più vicini agli abitati, esposti spesso ai danneggiamenti da parte degli abitanti ed utilizzati, in molti casi, come difesa idrogeologica. Cfr. GIACOMONI (a cura di), Carte di regola e statuti delle comunità rurali trentine cit., p. XXIII. 13 Vendita con patto di riscatto 1686 novembre 24, Pergine Testimoni: Cristoforo del fu Domenico Lazzeri di Roncogno e Cristoforo del fu Giovanni Lazzeri, sarto ed abitante a Costasavina. Giacomo del fu Antonio Pallaoro di Roncogno vende a Simone Gabrielli, fabbro ferraio ed abitante a Pergine, una "chiesura" (1) della misura di due staia e una quarta sita nella regola di Roncogno in località "alla cassa" con dentro alberi da frutto al prezzo di 50 ragnesi da cui vengono detratti 30 ragnesi a titolo di saldo di un precedente acquisto fra le parti (2) e un ragnese e 2 "pondi" per le spese notarili. Il suddetto Giacomo dichiara di aver in parte già incassato la somma residua, salvo 10 ragnesi versati sul momento. Tale vendita avviene con patto di riscatto entro cinque anni. Notaio: Giovanni Battista Gentili (SN). Originale da rogiti [A], il notaio sottoscrive ma non stende l'atto., atto notarile; latino Registro; carta, legatura in carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1148/2 (Segnatura Koinè) Note All'interno: "[Iesus, Maria, Ioseph]. Emptio ser Simonis a Gabrielibus fabri ferarii Pergini habita a Iacobo quondam Antonii Palauer Roncogni. Dandum venditori"; "Pro notario troni 10 soldi 4". (1) La "chiesura" (detta anche "cesura, ciesura, clausura, closura, clesura, clusura") era un campo con alberi da frutto, un podere chiuso, cioè circondato da ripari. Vedi RICCI, Vocabolario trentinoitaliano cit., p. 86. Anche in A. PRATI, Dizionario valsuganotto, Firenze 1960, (rist. anast. 1977), p. 37. (2) Giacomo Pallaoro aveva infatti acquistato da Simone un'altra "chiesura" sita nella regola di Roncogno in località "alla Laita", come da atto rogato dal cancelliere di Pergine Domenico "Pecinus". 14 Decreto 1693 aprile 4 Testimoni: Antonio Prudel di Serso e Pietro del fu Bartolomeo Vicentini di Canezza. 34 Il regolano di Pergine Leonardo Puller, nella causa nei confronti della comunità di Roncogno e in accordo con i giurati della comunità di Pergine, decreta che la regola debba costruire una strada sopra le fratte in Celva, vicina alla strada comune esistente, di cui godono i benefici Antonio Lazzeri e Domenico del fu Giacomo. Si stabilisce che la comunità dovrà prendersi carico della sua costruzione e perpetuamente della sua manutenzione, così come dovranno essere conservate intatte le "cése" (1). Notaio: Antonio Refatti (SN). Originale da rogiti [A], il notaio sottoscrive ma non stende l'atto., atto notarile; volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: "Col segno primo"; 36 (Segnatura depennata); 35; 1148/3 (Segnatura Koinè) Note Sulla coperta: "Decreto per la strada de le Coste di Zelva"; "Col segno primo". All'interno: "Decreto regolanare per la strada da farsi per beneficio delli boschi comunali, et fratte esistenti in Celva pertinenze di Roncogno"; "Dandum regulae"; "Pro notario troni 10". (1) Venivano dette "cése" i cespugli, le siepi che delimitavano i confini, che erano di conseguenza inalienabili ed irremovibili. Vedi RICCI, Vocabolario trentino-italiano cit., p. 82. 15 Obbligazione 1693 maggio 4 Testimoni: Gregorio [B]eghetta, sarto in Pergine e Christel Gardler di Falesina. Domenico del fu Antonio Corrà di Roncogno ma abitante a Zivignago, allo scopo di poter assumere la carica di giurato della regola di Roncogno, assegnatagli per rotazione ("rottolo") (1) nella "regola grande", s'impegna a trasferirsi a Roncogno per tutta la durata del mandato e nomina fideiussore Giovanni Brolo, abitante a Zivignago. Notaio: Antonio Refatti (SN) Originale da rogiti [A]., atto notarile; volgare Registro; carta, senza coperta, cc. 7 n.n. Segnature precedenti: 1148/4 (Segnatura Koinè) Note All'interno: "Obbligazione di Dominico quondam Antonio Corrà a favore della regola di Roncogno"; "Pro notario troni 11 soldi 4". (1) All'interno della regola le cariche venivano assunte per rotazione: infatti uno degli obiettivi dell'avvicendamento delle cariche, con l'obbligo di accettarle, salvo gravi impedimenti, era quello di responsabilizzare tutti i vicini. Questo avveniva soprattutto nelle piccole comunità, in quelle grandi, a partire dalla seconda metà del '700, si tende spesso a modificare il sistema comunitario tradizionale di tipo assembleare, per scongiurare i disordini e per evitare che le cariche vengano assunte, con il sistema della ruota in particolare, da persone incapaci ed ignoranti. Si istituiscono dei consigli della comunità, cioè vengono eletti dei rappresentanti che sostituiscono le assemblee e anticipano in qualche modo i consigli comunali. Cfr. GIACOMONI (a cura di), Carte di regola e statuti delle comunità rurali trentine cit., pp. 19-21. 16 Obbligazione [sec. XVIII] Il deputato della regola di Roncogno [...] s'impegna personalmente a pagare la parte di granoturco ("gialo") che spetta alla regola entro il mese di giugno di quell'anno dopo che sarà stato fatto il calcolo delle spese; in caso d'impossibilità a pagare in quel momento, si calcolerà su tale capitale anche l'interesse del 6%. Volgare 35 Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1149/50 (Segnatura Koinè) 17 Convenzione 1705 novembre 15, Pergine, casa di Domenico Moar Testimoni: Giorgio Gretter, abitante a Susà e Stefano Toldo di Susà. In merito al contenzioso che oppone la regola di Roncogno a Domenico Corrà riguardo ad una "fratta" (1) che lui, pur abitando a Pergine, ha convertito da prato a coltura e di cui si arroga il diritto, le parti si accordano nel modo seguente: Corrà deve rinunciare a tale "fratta" e verrà risarcito per le migliorie fatte; inoltre lui e i suoi eredi potranno in ogni caso disporre di un'altra "fratta" della "quantità e sito conforme a ogni convicino" se in futuro decideranno di stabilirsi a Roncogno. Notaio: Giorgio Fregolotti detto "Maurus" (SN). Originale da rogiti [A], il notaio sottoscrive ma non stende l'atto., atto notarile; volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 32; 38 (Segnatura depennata); 6 (Segnatura depennata); 1148/5 (Segnatura Koinè) Note Sulla coperta: "Convenzione tra la regola di Roncogno e Dominico Corrà. All'interno: "Convenzione tra la regola di Roncogno et Dominico quondam Antonio Corrà"; "Notario troni 10 soldi 4"; "Dandum parti regulae". (1) Le "fratte" erano di solito terreni marginali e disagevoli, adibiti a coltura grazie all'intervento dell'uomo e il cui dissodamento veniva concesso secondo le singole necessità e per un periodo limitato: erano cioè beni collettivi di uso privato e frequenti erano pure le disposizioni statutarie rispetto a esse. Vedi CAGOL-NEQUIRITO, Trento. Una città alpina e il suo contado cit., p. 176. 18 Dichiarazione 1710 gennaio 26 Testimoni: Lorenzo Fontanari. Alla presenza di Lorenzo Fontanari, gastaldo della gastaldia di Susà, il "caballarius" (1) Domenico Bonello dichiara che, recatosi il giorno 18 gennaio alla casa di Giovanni Battista Osbaldi per effettuare un pignoramento, non vi trovò nulla. Notaio: Giovanni Domenico Todeschini. documento privato; volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1148/6 (Segnatura Koinè) Note (1) "Caballarius", termine latino tardo da "caballus", era una sorta di messo. 19 Vendita 1714 settembre 17, Pergine Testimoni: Giovanni figlio del notaio Giorgio Fregolotti detto "Maurus" e Giovanni figlio di Angelo Monaretti abitante in Pergine. Domenico Zeni e Giovanni Antonio Banal vendono ai fratelli Giovanni e Valentino del fu Francesco Zeni di Roncogno, agenti in qualità di giurati della regola di Roncogno, la casa del fu Giacomo Pallaoro sita nella villa di Roncogno, in località "alle case Pallaure", per il prezzo di 110 ragnesi e con l'onere di pagare l'annuo livello a favore dell'arciprete Prati (1), allo scopo di fornire una canonica a beneficio del curato locale. A titolo di pagamento i suddetti giurati cedono alla parte venditrice un censo di 77 ragnesi da riscuotere presso "Linardo" Vicentini di Canezza, con 36 l'interesse del 5%, impegnandosi a saldare il rimanente in messe in suffragio dell'anima del fu Giacomo Pallaoro, come da disposizioni testamentarie dello stesso. Notaio: Giorgio Fregolotti detto "Maurus" (SN). Originale da rogiti [A], il notaio sottoscrive ma non stende l'atto., atto notarile; volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 7; 1148/8 (Segnatura Koinè) Note Sulla coperta: "Compra della regola di Roncogno avuta dalli commissarii testamentarii del magnifico Giacomo Pallaoro di detto luogo sopra la casa della canonica"; "Notario troni 10 soldi 10". Sul retro della coperta: "Compra Palaora d'una casa". (1) Si tratta di don Cristoforo Antonio barone a Prato da Trento, il cui ministero sacerdotale si svolse a Pergine fra il 1709 e il 1741. Cfr. PIATTI, Pergine. Vita e cammino di una comunità cristiana cit., p. 17. 20 Vendita con patto di riscatto 1715 maggio 30, Pergine Testimoni: Bartolomeo del fu Giorgio Facchineli di Susà e Giovanni Pietro Elza di detto luogo. Giacomo del fu Giacomo Antonio Corrà di Roncogno cede a titolo di vendita e dazione in pagamento a Domenico Zeni del luogo un campo di 4 staia, valutato 100 ragnesi, esistente nella regola di Roncogno; dai 100 ragnesi vengono detratti 50 ragnesi dovuti allo Zeni e 50 ragnesi da darsi alla chiesa di Civezzano per i quali provvederà lo stesso compratore. S'inserisce la facoltà per il venditore ed eredi di attuare la "recuperatione" del fondo entro un anno, previo saldo dei due debiti. Notaio: Giorgio Fregolotti detto "Maurus" (SN). Originale da rogiti [A], su richiesta del commissario Brocchetti di Pergine per conto della gastaldia di Susà., atto notarile; volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 24; 1148/9 (Segnatura Koinè) Note Sulla coperta: "Compra del magnifico Dominico Zen auta da Giacomo Corà". All'interno: "Compra del magnifico Dominico Zen di Roncogno havuta da Giacomo Antonio Corrà di detto luogho"; "Pro secundae extratione notario troni 5 soldi 8 extractum ad istantiam gastaldiae Susati". 21 Convenzione 1725 dicembre 2, Pergine Testimoni: Vito e Francesco fratelli "Gardleri" di Falesina. Nella vertenza tra la regola di Roncogno da una parte, Antonio Lazzeri, zio e tutore del figlio del fu Bortolo Lazzeri e Domenica Lazzeri, madre e tutrice dello stesso dall'altra, si conviene che questi, essendo originari da Roncogno ma abitando a Pergine, siano tenuti a versare ogni anno la somma di troni sei per continuare a godere della "frata" comunale loro assegnata. Finché non si trasferiranno a Roncogno non saranno tenuti a prestare nessuna funzione, né carica comune ma non godranno neppure degli altri diritti riservati ai convicini. Nel momento in cui si trasferiranno, saranno reintegrati nei diritti comunali ed esonerati dal pagamento suddetto. Notaio: Giuseppe Ferdinando Amfertaller de Adles (SN). Originale da rogiti [A]., atto notarile; volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 31 (Segnatura sul retro della coperta); 27; 1148/11 (Segnatura Koinè) 37 Note Sulla coperta (sul retro): "Convenzione della regola ed eredi di Bortolamio de Lazeri". All'interno: "Deo optimo maximo. Convenzione tra la regola di Roncogno dall'una et l'erede di Bortolamio de Lazari del medesimo luogo"; "Si darà alla predetta regola"; "Adì 23 settembre 1736. Ricevo il pagamento delle presenti mercedi da Giacomo Lazeron giurato mediante troni nove. Anfertaller notaio"; "Notario troni 10 soldi 5". 22 Composizione di controversia 1739 luglio 13, Roncogno Altre denominazioni: Transazione Testimoni: don Domenico Prada, curato di Roncogno e Giorgio del fu Giorgio dei Paoli di Madrano. Alla presenza del regolano di Pergine e cancelliere Francesco Giuseppe Leporini, dei giurati e dei vicini della comunità di Roncogno, si arriva ad una composizione nella lite sorta fra la regola di Roncogno da una parte e Giacomo del fu Bartolomeo Giovanetti, Bartolomeo del fu Francesco "Lazeron" e Francesco Banal dall'altra per la ripartizione delle spese giudiziarie nella causa sorta in seguito allo sconfinamento nel territorio della comunità di Povo da parte dei tre in occasione del taglio delle piante nel bosco comunale detto "dei Tovi" loro assegnato in affitto dalla regola di Roncogno. Si stabilisce che essi, in quanto autori del fatto, debbano versare al regolano di Pergine 50 ragnesi e far celebrare entro due mesi messe in suffragio delle anime del Purgatorio per l'ammontare di 20 troni e 3 soldi, pari all'affitto dell'ultimo anno dovuto alla regola. La regola di Roncogno dovrà invece versare al regolano di Pergine 20 ragnesi e far celebrare tre messe di suffragio. Notaio: Francesco Giuseppe Leporini, regolano, cancelliere e notaio di Pergine (SN). Originale da rogiti [A]., atto notarile; volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 80; 25; 1148/16 (Segnatura Koinè) Note Sulla coperta: "Transazione per la lite de palli di Roncogno"; "1739" (di mano recente). Sul retro della coperta: "Transazione con tre particolari per cagione del taglio de pali nei Tovi. N. 80". All'interno: "Deo optimo maximo"; "1739"; "Transazione tra la regola di Roncogno e tre suoi particolari per cagione del taglio dei palli nel bosco delli Tovi"; "Pergine 15 novembre 1739. Dal magnifico Giacomo Antonio Fedrici giurato di Roncogno ricevo per il presente atto troni 15. [Francesco Giuseppe] Leporini"; "Notario pro rogito troni 16 soldi 2 pro mediet[ate] itin[...] tron 1 soldi 3. Troni 17 soldi 5". 23 Rinuncia 1740 agosto 29, Pergine Altre denominazioni: Cessione Testimoni: Giovanni Pietro Andreati, fratello del notaio sottoscrittore e Bartolomeo Conz da Migazzone. Michele del fu Nicolò Pallaoro di Roncogno, non abitando più in Roncogno, rinuncia definitivamente ad una "frata" sita al "gazo dei Roveri", assegnatagli a suo tempo dalla regola di Roncogno e alla quale aveva apportato delle migliorie. A titolo di indennizzo, i giurati, agenti a nome della regola, versano al Pallaoro la somma di 12 troni in argento. Notaio: Giuseppe Gioacchino Andreati, notaio e cancelliere di Pergine (SN). Originale da rogiti [A]., atto notarile; volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. 38 Segnature precedenti: 1148/21 (Segnatura Koinè) Note Sul retro: "Ai 29 agosto 1746. Cessione dell'honoranda regola di Roncogno avuta da Michel quondam Nicolò Pallaoro delli utili d'una frata nel gazo dei Roveri"; "Notario tron 1 soldi 6". 24 Composizione di controversia e successiva quietanza 1745 luglio 14 - 1746 luglio 19 Registro; carta, legatura in carta, cc. 7 n.n. Segnature precedenti: 1148/20 (Segnatura Koinè) 24a Composizione di controversia 1745 luglio 14 con allegato del 1746 luglio 19, Roncogno Altre denominazioni: Transazione Testimoni: Giovanni Antonio del fu Giovanni Maoro di Viarago abitante in Roncogno e Giorgio del fu Gasparo "Dorigat" di Cognola. Nella causa fra le regole di Roncogno e Costasavina da una parte e Giovanni Battista del fu Antonio Lazzeri di Roncogno dall'altra per il godimento dei beni comunali, si decide che il Lazzeri paghi tutte le poche spese finora seguite e che la regola di Roncogno gli versi 20 ragnesi entro il giorno di san Martino a tacitazione di qualunque diritto egli possa vantare per il risarcimento delle spese giudiziarie. In allegato: ricevuta del notaio e regolano di Pergine Francesco Giuseppe Leporini in cui egli dichiara il pagamento da parte della regola di Roncogno di spese sostenute nella causa contro Giovanni Battista Lazzeri, 1746 luglio 19. Notaio: Francesco Giuseppe Leporini regolano, cancelliere e notaio di Pergine (SN). Originale da rogiti [A]., atto notarile, volgare Segnature precedenti: 29 Note All'inizio: "Deo optimo maximo. Transazione fra l'onoranda regola di Roncogno e Giambattista dei Lazeri"; "Dandum regulae". 24b Quietanza 1745 novembre 19, Pergine, casa del cancelliere Altre denominazioni: Liberazione Testimoni: Giovanni Faifer di Susà e Giuseppe Antonio Monte abitante in Pergine. Giovanni Battista del fu Antonio Lazzeri di Roncogno rilascia quietanza alla regola di Roncogno, rappresentata da due giurati e tre convicini, per la somma di 20 ragnesi dovutigli in forza dell'atto rogato dal notaio Francesco Giuseppe Leporini in data 14 luglio 1745. Notaio: Francesco Giuseppe Leporini (SN). Originale da rogiti [A], atto notarile Segnature precedenti: 31; 51 Note All'inizio: "Deo optimo maximo. Liberazione alla regola di Roncogno fatta da Giovanni Battista dei Lazeri di detto luogo"; "Perlectum". 25 "Convencione tra la regola e il signor don Donà di Paoli" (1) ante 1767 novembre 21 con allegati dal 1729 Volgare 39 Fascicolo; carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 30; 1148/17 (Segnatura Koinè) Note (1) Il titolo originario è desunto dall'ultima carta del documento 25a che fungeva da camicia al fascicolo. 25a Supplica ante 1767 novembre 21 I convicini della regola di Roncogno supplicano il capitano [del castello di Pergine Sizzo] di abolire alcuni capitoli contenuti nel suo decreto relativo all'esenzione dall'obbligo di manutenzione delle roste del torrente Fersina a favore dei fratelli Banal e di don Donato de Pauli, ma a detrimento della regola. Volgare Documento singolo, carta, cc. 2 n.n. 25b "Aviso per regolamento alli deputati della onoranda regola di Roncogno" 1767 novembre 21 con allegato del 1729, Trento Il capitano Sizzo ordina alla regola di Roncogno di attivarsi e di prendere le necessarie misure al fine di prevenire i danni causati dall'acqua del torrente Fersina, senza intaccare le precedenti convenzioni con la famiglia Prato ed i fratelli Banal. In allegato: dichiarazione del prete Donato de Pauli il quale ammette di aver ricevuto in concessione dalla regola di Roncogno delle piante di castagno per ricavarne degli "asenoni" (1) atti ad arginare l'impeto del torrente Fersina, senza tuttavia l'obbligo da parte sua o dei suoi eredi di dover provvedere in futuro alla manutenzione di tali ripari, 1729. volgare Documento singolo, carta, cc. 3 n.n. Note (1) Gli "asenoni" erano dei pali che venivano usati per arginare un fiume o torrente. Qui si tratta del torrente Fersina. Vedi RICCI, Vocabolario trentino-italiano cit., p. 22. Vedi anche PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia cit., pp. 47-51. 25c Lodo arbitrale 1761 ottobre 9 Il regolano di Pergine Bartolomeo di San Cristoforo compone la lite sorta fra il barone Prati da una parte e Francesco Banal di Roncogno dall'altra a causa di un riparo da quest'ultimo fatto contro la Fersina a ridosso di un terreno di proprietà del Prati. Notaio: Giovanni Giuseppe Ghebel (SN). Copia autentica [B], il notaio sottoscrive ma non stende l'atto., atto notarile, volgare Documento singolo, carta, c. 1 n.n. 26 Composizione di controversia 1749 gennaio 25 con allegato del 1749 gennaio 27, canonica di Pergine Altre denominazioni: Aggiustamento Testimoni: Don Giovanni Battista Salvadori e don Francesco Guglielmi da Pergine, chierico. Nella lite sorta tra l'arciprete di Pergine Carlo Sebastiano Alberti da una parte e la regola di Roncogno dall'altra in quanto quest'ultima non aveva rispettato le disposizioni testamentarie del fu Giacomo Pallaoro, si conviene che la regola debba celebrare messe per l'importo di 500 ragnesi, dal 40 momento che il denaro ricavato dalla vendita dei beni del fu Giacomo Pallaoro non era stato destinato a questo scopo, come da disposizioni testamentarie dello stesso. Notaio: Giuseppe Gioacchino Andreati, notaio e cancelliere di Pergine (SN). Originale da rogiti [A], il notaio sottoscrive ma non stende l'atto., atto notarile; volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 7 n.n. Segnature precedenti: 12; 1148/22 (Segnatura Koinè) Note Sulla coperta: "Aggiustamento seguito in canonica di Pergine riguardo all'eredità di Giacomo Palaoro". All'interno: "1749. Progietti d'aggiustamento tra la veneranda canonica di Pergine e la regola di Roncogno"; "Comprensa copia data illustrissimo et reverendissimo archipresbitero. Notario troni 19 soldi 4". 27 Atti relativi alla controversia tra la regola di Roncogno e la regola di Costasavina 1755 novembre 25 - 1757 maggio 17 con allegato del 1501 in copia del 1744 Volgare Fascicolo; carta, cc. 20 n.n. Segnature precedenti: 1148/27 (Segnatura Koinè) 27a Convenzione 1755 novembre 25, Roncogno Testimoni: Giovanni Antonio Maoro e Stefano Tomelin, abitanti di Roncogno. Le regole di Roncogno e Costasavina stabiliscono che le spese ma anche gli utili derivanti dalla causa che si protrae da anni fra esse regole da una parte e la comunità di Povo dall'altra a motivo dei confini, devono essere ripartite fra le due regole in parti uguali, nonostante Roncogno goda anche delle porzioni dei beni comuni di Susà e Canale, come risulta dal documento di cessione allegato. Tutti i movimenti dovranno essere annotati nel "Libro" tenuto da Roncogno. Segue quindi l'elenco dei contraenti delle due ville. Notaio: Francesco Giuseppe Leporini (SN). Originale da rogiti [A], il notaio sottoscrive ma non stende l'atto., atto notarile, volgare Registro, carta, legatura in carta, cc. 8 n.n. Segnature precedenti: 29 (Segnatura sul retro) Note Sul retro della coperta: "Convenzione fra la regola di Roncogno e Costasavina". All'interno: "Deo optimo maximo. 1755. Conventio inter regulae Roncogni et Costasavinae"; "Detur regulae Roncogni"; "Perlectum". 27b Cessione 1757 maggio 17, Pergine Testimoni: don Giuseppe Froner abitante in Pergine e Giovanni Giuseppe Ghebel, figlio del notaio sottoscrittore. Allo scopo di esimersi dalla causa intentata contro la comunità di Povo, la regola di Susà cede alle due regole di Roncogno e Costasavina la sua parte di beni comuni con annessi oneri. In allegato: - delibera della regola di Susà con relativa conferma vescovile, in cui si decide di rinunciare a parte dei beni comuni, sia per le spese eccessive da sostenere, sia perché la Montagna Grande oggetto di contesa è distante e di poca utilità alla villa, 1757 febbraio 7 con conferma vescovile del 1757 febbraio 11; 41 - copia del memoriale in cui si ribadiscono i motivi di rinuncia di Susà a continuare la lite e la conseguente cessione dei beni comuni, punti già affrontati e discussi il 22 maggio 1756 nella seduta della regola di Susà, 1757 febbraio 11; - decreto per un litigio sorto tra la comunità di Povo e la giurisdizione di Pergine riguardo i diritti di caccia e pascolo, 1501 in copia semplice del 1744 aprile 11, tradotta dall'originale in tedesco conservato presso l'archivio vescovile. Notaio: Giovanni Battista Ghebel, dottore fiscale e notaio di Pergine (SN). Originale da rogiti [A], il notaio sottoscrive ma non stende l'atto., atto notarile, volgare Registro, carta, legatura in carta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 22 (Segnatura sul retro) Note Sul retro della coperta: "Cesione della regola di Susà dalla causa con Povo". All'interno: "Deo optimo maximo 1757. Cessione fatta dalla regola di Susà alle regole di Roncogno e Costasavina della sua quota dei boschi contenciosi con la comunità di Povo. Ove detta regola di Costasavina ricceve in socia essa regola di Roncogno nella porzione che Costasavina riccevete dalla regola di Susà"; "Datum parti Roncogni"; "Conteggio delle spese notarili e giudiziarie ammontanti a troni 25 soldi 6"; "Solutum dottor Ghebel". 28 Costituzione di debito 1770 giugno 7, Trento Altre denominazioni: Credito Testimoni: Andrea Franzin e Francesco Luchi, abitanti in Trento. Giulio del fu Nicolò Bortolamedi di Roncogno, deputato della regola di Roncogno, si costituisce debitore della somma di 200 fiorini tedeschi a favore di Mattia Simone Trent Turati di Trento e promette di restituire il prestito entro il termine di due anni al tasso annuo d'interesse del 5%. In allegato: atto del notaio Bartolomeo Bertolini di Pergine con cui la regola di Roncogno dà speciale procura a Giulio Bortolamedi affinché provveda, a nome della stessa, al reperimento di 200 fiorini del valore di 5 troni ciascuno necessari per la revisione delle "arche Fersinali", 1770 maggio 19. Notaio: Lorenzo Marchetti (SN). Originale [A]., atto notarile; volgare Documento singolo; carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1148/28 (Segnatura Koinè) Note In calce al documento: dichiarazione di Giovanni Paolo de Hippoliti, procuratore di Mattia de Trent Turati che il debito è stato completamente estinto, 1792 ottobre 21. Sul v dell'ultima c.: "Credito di fiorini alemanni 200 favorevole all'illustrissimo signor dottor Mattia Simone Trent Turcati medico fisico patrizio di Trento contro la magnifica communità di Roncogno. Pagate le mercedi dalla comunità debitrice". 29 Atti relativi alla controversia fra la regola di Roncogno e Matteo de' Paoli 1772 aprile 11 - 1783 luglio 11 Volgare Fascicolo; carta, cc. 7 n.n. Segnature precedenti: 1148/29 (Segnatura Koinè) 29a Accordo 1772 aprile 11, Pergine 42 Altre denominazioni: Aggiustamento Nella causa fra la regola di Roncogno ed il nobile Matteo de Paoli, si stabilisce che fra le parti si faccia una permuta di terreni; in particolare nel sito detto "alle Masere" la regola dovrà costruire una strada di utilità comune, un nuovo canale per deviare l'acqua corrente e permettere al Paoli di usare l'acqua per irrigare. La spesa per il rassodamento viene stabilita in 2/3 per la regola ed 1/3 per il Paoli. Notaio: Gioacchino Andreati (SN). Originale da rogiti [A]., atto notarile, volgare Registro, carta, legatura in carta, cc. 3 n.n. (1) Segnature precedenti: 5 Note (1) Nell'originale le carte sono numerate da c. 6 a c. 8. Sulla coperta: "Aggiustamento dell'onoranda regola di Roncogno ed il nobile signor Matteo de Paoli". All'interno: "1772. Aggiustamento tra l'onoranda regola di Roncogno ed il nobile Matteo Paoli". 29b Sentenza 1783 luglio 11 Il conte degli Alberti, consigliere e vicecancelliere, emette sentenza in relazione alla controversia sorta fra la regola di Roncogno e Matteo de Paoli per l'uso dell'acqua nella località "le Masere", dove, in base alla transazione dell'aprile 1772, si era stabilito che la regola dovesse costruire una "lavandaia" per beneficio di entrambi. Non essendosi essa attivata a farlo per la difficoltà di poter fare manovre con i carri, viene stabilito che essa venga costruita, in sassi, arretrando nella proprietà del Paoli che la utilizzerà riservandone però l'uso alla regola per tutto il tempo necessario a "maserare il canape" (1) e ogni qualvolta ci fosse bisogno. Le parti devono pagare ognuna le proprie spese e quelle dell'accesso, mentre le spese notarili vengono ripartite a metà. Notaio: Pietro Giuseppe Tosetti. Copia autentica [B] desunta dall'originale del notaio Pietro Giuseppe Tosetti dal cancelliere Filippo de Manci (S) in data 16 agosto 1783., atto notarile, volgare Documento singolo, carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 64 (Segnatura sul retro) Note (1) Macerare la canapa: tale operazione avveniva di solito in acqua corrente ed era una delle fasi di lavorazione della canapa, fase che durava da sei a nove giorni, in base alle condizioni meteorologiche. Sul v dell'ultima c.: "N. 64"; "Sentenza della lite tra la regola e Paoli"; "Copia dela sentenza seguita fra la regola di Ronchogno e la parte Pauoli seguita l'ano 1783 ali 11 lulio". 30 Costituzione di debito 1778 novembre 5 con annotazione del 1786 giugno 6, Pergine Altre denominazioni: Credito Testimoni: Giovanni Ghebel e Gaspero de Paulis figlio del notaio sottoscrittore. La regola di Roncogno, tramite i suoi giurati, dichiara di essere debitrice nei confronti di Giulio del fu Nicolò Bortolamedi della somma di 274 troni che s'impegna a restituire entro quattro anni e al tasso annuo d'interesse del 4%. Notaio: Giacomo Matteo de Paulis (SN). Originale da rogiti [A]., atto notarile; volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1148/31 (Segnatura Koinè) 43 Note In fondo: annotazione autografa in cui Giulio Bortolamedi dichiara di aver saldato il debito, 1786 giugno 6. Sul v dell'ultima c.: "Deo optimo maximo. Ai [5] novembre 1778. Credito del magnifico Giulio quondam Nicolò Bortolamedi di Roncogno verso l'onoranda regola di Roncogno. Solutum a parte regulae". 31 Sentenza 1785 novembre 28, Trento, cancelleria del Castello del Buonconsiglio 1787 febbraio 27 (data della copia) Testimoni: Marcello de Marchetti, segretario alemanno e Pietro Giuseppe Tosetti, attuario (2). Nella causa vertente tra la regola di Roncogno e "Lazeron" per una "frata" da lui pretesa e goduta a nome della moglie Caterina del fu Antonio Banal, convicino di Roncogno, il Consiglio aulico di Trento sentenzia che il detto "Lazeron" debba pagare alla regola 50 ragnesi da versarsi in due rate; pagare gli interessi solo dalla data del rescritto del 19 gennaio 1784 nella misura del 4%; le spese seguite alla sentenza dovranno essere divise a metà fra la regola di Roncogno ed il "Lazeron". Segue nota delle spese processuali, [1787]. Copia autentica [B], desunta dall'originale dal cancelliere Bernardino de Manci in data 27 febbraio 1787.; volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. (1) Segnature precedenti: 1149/33 (Segnatura Koinè); prot. 111 Note (1) Nella segnatura originale le carte sono numerate da c. 115 a c. 116. (2) L'attuario, figura che non sempre presente all'interno della comunità, era colui che si occupava della registrazione delle entrate e delle uscite; era il segretario che doveva redigere i verbali della regola, occuparsi della corrispondenza con le autorità centrali, custodire i documenti riguardanti gli interessi comunali. Spesso era un notaio o persona di provata moralità, in grado di leggere e scrivere in buona forma e non doveva appartenere necessariamente alla cerchia dei vicini. Vedi MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., p. 27. 32 Stima 1787 giugno 4 - 1794 agosto 25, Roncogno Giandomenico Roner, agrimensore giurato della giurisdizione di Pergine, su ordine dei rappresentanti la regola di Roncogno e nel periodo di tempo compreso fra gli anni 1787 e il 1794, esegue una misurazione di alcune "fratte" al fine poi di cederle ad alcuni vicini, indicando in modo puntuale la loro misura e il relativo prezzo d'affitto. documento privato; volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 11 n.n. Segnature precedenti: 15 (Segnatura sul retro della coperta); 1149/34 (Segnatura Koinè) Note Sul retro della coperta: "Assegnazione de frate fatta nel 1787". 33 Transazione 1792 ottobre 30, Roncogno Testimoni: Giovanni Battista Friz abitante in Pergine e Bartolomeo figlio di Giacomo Antonio Lenzi di Piné. Nella regola di Roncogno, presenti i giurati, i vicini e il nobile Gaspare Paoli, il quale si era opposto al trasferimento di una fontana, si giunge ad una transizione in base alla quale si permette tale 44 spostamento ma allo stesso tempo al Paoli la facoltà di servirsi e di sfruttare tutte le acque che sgorgano in tutti i beni comuni circondanti il suo maso. La regola deve pagare tutte le spese mentre il Paoli è tenuto a far celebrare 4 messe basse a favore delle due parti coinvolte nella lite. Notaio: Baldassare Rosanelli (SN). Originale da rogiti [A], il notaio sottoscrive ma non stende l'atto., atto notarile; volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 48; 82; 1149/38 (Segnatura Koinè) Note Sulla coperta: recto: "1792"; verso: "Transazione tra il nobile signor dottor Paoli e la regola". All'interno: "1792. Transazione fra il nobile clarissimo signor dottor Gasparo de Paoli e l'onoranda regola di Roncogno"; "Saldate le mercedi del presente con troni sette e mezzo rilasciato da Giuseppe Ober. Dottor Rosanelli troni 10 soldi 4". 34 Concessione 1749 giugno 6 [Il principe vescovo di Trento] concede a tutti i sudditi della giurisdizione di Pergine la libera vendita dei vitelli. Sul r dell'ultima c.: annotazione in cui il notaio Dalla Rosa specifica che l'originale del presente documento si trova presso la gastaldia di Viarago, 1794 luglio 6. Sul v dell'ultima c.: "Per gli viteli". Notaio: Francesco Dalla Rosa. Copia semplice [C], documento di cancelleria vescovile; volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1149/39 (Segnatura Koinè) 35 Sentenza 1798 giugno 4 (1) Il commissario della giurisdizione di Pergine Antonio Manfroni, nella causa fra la regola di Roncogno e Giulio Bortolamedi che aveva ristretto la strada con dei sassi per farne un accesso alla casa di sua proprietà, sentenzia che i massi, fungenti da gradini, all'entrata posta a sud possono rimanere, così come l'orticello ridotto a letamaio non dovrà essere ristretto; il Bortolamedi ed eredi però non potranno mai sostare davanti con carri né per il carico né per lo scarico di merci ed inoltre non potranno porre sassi o legni nella parte di casa vecchia a settentrione. Stabilisce che tutte le spese giudiziali siano divise a metà. Alla fine: nota delle spese processuali e firma di ricevuta della notifica da parte del Bortolamedi, per mano del procuratore della regola di Roncogno, Gaspare Bortolamedi. Volgare Documento singolo; carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 65; 1149/42 (Segnatura Koinè) Note (1) La data si riferisce all'epoca della notifica a Giulio Bortolamedi. Sul v della seconda carta: "N° 65. Sentenza tra la regola di Roncogno e Giulio Bortolamedi". 36 Causa per taglio di legname 1800 marzo 12 - 1800 maggio 23 Volgare Fascicolo; carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1149/52 (Segnatura Koinè); 62 45 36a Convocazione 1800 marzo 12, Trento Il Consiglio amministrativo di Trento cita la regola di Roncogno a comparire nel prossimo giorno di udienza nella cancelleria del Castello del Buonconsiglio per rendere conto del taglio e asporto della legna nelle "ischie" di [Francesco] Tononi a Ciré. volgare Documento singolo, carta, cc. 2 n.n. Note Sul v dell'ultima c.: "Copia; Carte Tonon e la regola". 36b Richiesta di sopralluogo 1800 maggio 13, Civezzano Francesco Tononi scrive a [...] affinché, presenti le parti, nel giorno a lui preferito faccia un sopralluogo ai fini di una valutazione o perizia. volgare Documento singolo, carta, c. 1 n.n. 36c Sentenza 1800 maggio 23, Trento Testimoni: i nobili Pietro Carlo Ducati e Lodovico de Marchiori. Il Consiglio amministrativo di Trento condanna la regola di Roncogno, nella causa con Francesco Tononi di Civezzano, per aver illecitamente tagliato e asportato la legna nelle "ischie", di proprietà del Tononi al Ciré. Segue la nota delle spese giudiziarie pari a 228 carantani. Copia autentica [B] redatta da Bernardino Manci., volgare Documento singolo, carta, cc. 2 n.n. Note Sul v dell'ultima c.: "Sentenza tra la regola di Roncogno e Tononi di Civizano con altre carte appresso. N° 62". 37 Sentenza (1) 1801 maggio 28 Il viceregolano di Pergine [Baldassare] Rosanelli, nella causa fra le regole di Costasavina e Roncogno inerente la ripartizione delle spese sostenute nella causa contro le tre regole di Susà e Canale davanti al tribunale di Wetzlar per la divisione dei beni comunali e vista la nota spese presentata da Costasavina, decide che Roncogno debba concorrere per le spese indicate ai punti b/d/f/g; per quelle indicate ai punti a/c Costasavina può rivalersi se riesce a giustificarle ampiamente, mentre sono escluse quelle del punto e. Le spese del presente giudizio devono essere pagate "con sette once" da Costasavina e "con cinque once" da Roncogno. In allegato: "Conto per l'onoranda regola di Roncogno 1800", ovvero nota delle spese, con firma del sindaco Dominico Andreata, sostenute da Costasavina, nel periodo dal 23 giugno 1777 al 30 novembre 1799. volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 66; 1149/54 (Segnatura Koinè) Note (1) Si tratta di una copia indirizzata ai giurati dell'onoranda regola di Roncogno. 46 Sul v dell'ultima c.: "N° 66. Sentenza riguardo alla pretesa della regola di Costasavina contro Roncogno riguardo a certe spese incontrate nella lite di Vezlar". 38 Composizione di controversia 1802 gennaio 5, Roncogno Per sanare la controversia pendente fra la regola di Roncogno e Nicolò Lazzeri, in qualità di cessionario di Francesco del fu Cristan Banal, i giurati della regola Domenico Tomelin e Antonio Zen stabiliscono che le parti desistano dal comparire in giudizio e che la regola paghi al suddetto Nicolò la somma di 7 troni, contro i 18 da lui richiesti, per il godimento della porzione del Palù a lui ceduto dal Banal, a condizione che il sopraddetto Lazzeri non presti più procura a favore del Banal se questi in futuro avesse pretese di vicinato. Scrittura privata stesa da Gasparo Bortolamedi e sottoscritta dalle parti., documento privato; volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1149/56 (Segnatura Koinè) 39 Sentenza 1803 maggio 2 Nella controversia fra la regola di Roncogno e Gasparo de' Paoli relativa ai confini di un fondo, "alle Salezze", il viceregolano di Pergine [Baldassare] Rosanelli, riscontrata un'omissione nelle scritture catastali del fondo (1), si pronuncia a favore del de' Paoli intimando alla regola di non disturbarlo più in futuro oppure di acquistare la proprietà per il prezzo di 150 ragnesi, da lui richiesto. Decide che le spese giudiziarie siano per 2/3 a carico della regola e per 1/3 del de' Paoli. volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1149/59 (Segnatura Koinè); 70 Note (1) Il fondo apparteneva precedentemente a Simone Pietro Bartolomei e, dopo la sua morte, alla figlia Anna Isabella vedova Guglielmi che lo vendette al padre di Gaspare de' Paoli, Giovanni Matteo, il 20 gennaio 1766. Da un accurato controllo il viceregolano si accorge della divergenza nella descrizione dei confini del fondo fra il precedente estimo di Costasavina e quello successivo in cui vengono omesse alcune voci ritenute sinonimi e quindi superflue, come ebbe a dichiarare Matteo Fontanari di Costasavina che trasportò e trascrisse la nuova partita catastale. Sul v dell'ultima c.: "Sentenza contro la regola ed in favore del signor de Paoli per il sito giù in fondo al campo alle Salezze. N° 70". 40 Procura 1803 settembre 30 con annotazione e allegato del 1803 ottobre 10, Pergine Testimoni: Domenico Broll di Roveda e Dominico Carlin di Serso. Matteo Fontanari di Costasavina dà procura all'avvocato Baldassare Rosanelli nella causa contro la regola di Roncogno. In allegato: quietanza di pagamento, 1803 ottobre 10. Notaio: Giuseppe Alpruni, notaio e cancelliere di Pergine. Originale [A], atto notarile; volgare Fascicolo; carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1192/41a (Segnatura Koinè) Note 47 Il documento è redatto su un modello prestampato. La parte manoscritta si riferisce ai soggetti coinvolti nella procura e all'atto del notaio. 41 Procura 1804 aprile 27, Roncogno Testimoni: Giovanni Battista Vitti e Giuseppe figlio di Bartolomeo Valandro di Roncogno. La regola di Roncogno dà una speciale procura a Cristoforo Lazzeri, presentaneo giurato, a Gasparo Bortolamedi, a Nicolò Lazzeri e Bortolo Lazeri affinché si occupino e curino la vendita di un' "ischia" ai fratelli Tononi. Scrittura privata di mano di Antonio Lunelli, curato., documento privato; volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1149/61 (Segnatura Koinè); 61 42 Accordo 1804 maggio 6, Civezzano Cristoforo Lazari, giurato della regola di Roncogno, Bortolo Lazari, Giacomo Lazari detto "Rosso", Nicolò Lazari e Gaspero Bortolamedi tutti di Roncogno e agenti per procura a nome della stessa regola, si accordano con la famiglia Tononi, al fine di dirimere la lite sorta per la proprietà dell' "ischia" posta di fronte al prato Tononi. Si propone alla famiglia Tononi di rinunciare alla sentenza, di condonare alla regola di Roncogno le spese sostenute per la lite e di acquistare per 2/3 l' "ischia" in questione e altri piccoli appezzamenti limitrofi al prezzo di 80 ragnesi, riservandosi la regola il diritto di passo e di pascolo per quei possedimenti. A tacitazione della contesa si chiede infine alla famiglia Tononi di versare un'offerta di 5 ragnesi in favore della chiesa di Sant'Anna di Roncogno. Copia semplice [C], documento privato; volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1203 (Segnatura Koinè) 43 Contratto 1805 gennaio 30, Roncogno Don Bartolomeo Tambosi s'impegna con la regola di Roncogno a celebrare la messa (1), nella chiesa curata di Roncogno, tutti i giorni di festa o quando richiesto per il periodo di un anno, richiedendo come compenso 6 troni per ogni messa e viaggio e la facoltà, in caso di mancato pagamento, di far rivalsa verso chiunque lui ritenga più indicato. In calce: il giurato Cristoforo Lazzeri, in base al decreto della regola di data 28 dicembre 1804, accetta ed approva la richiesta del curato. documento privato; volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1149/64 (Segnatura Koinè) Note (1) Il vescovo di Feltre nel XVI secolo diede l'ordine al vicepievano di Pergine di aumentare le messe che i sacerdoti della pieve erano tenuti a celebrare nella chiesa curata di Sant'Anna a Roncogno e da sette fino al 1533, si passò a 24 messe annuali. Non si sa fino a quando si mantenne questo numero In ogni caso il pagamento delle prestazioni da parte dei sacerdoti era di competenza della comunità. Vedi PIATTI, Pergine. Vita e cammino di una comunità cristiana cit., p. 319. Padre Silverio Pomarolli inizia la serie dei curatori d'anime dal 1675, come riporta Salvatore Piatti mentre Mauro Pedron inizia l'elenco parziale dei curati dal 1716, desunto da una lista ritrovata nell'archivio parrocchiale di Roncogno, forse ad opera di un curato di Roncogno della fine del XIX secolo. Vedi 48 PEDRON, Storia della chiesa di Roncogno cit., p. 93. Il nome di don Bartolomeo Tambosi non figura né da una parte, né dall'altra. 44 Terminazioni 1807 agosto 18 I deputati Bartolomeo Giovanetti ed Antonio Fedrici, per decreto della regola, procedono alla terminazione di alcuni boschi comuni ("far li boscati"), poi assegnati ad alcuni vicini elencati in fondo. Volgare Registro; carta, senza coperta, cc. 3 n.n Segnature precedenti: 1149/70 (Segnatura Koinè) Note Le località interessate alla terminazione sono: "la valle detta dell'Orco", il monte Celva, "le Fontanele sopra la val dell'aqua", "le Valette". (1) La marca confinaria più comune era la X, la croce intesa come simbolo d'intangibilità in virtù della quale il cippo, il termine su cui si tracciava, acquisiva il valore del segno della "croce da non toccare e non rimuovere". Anche nella terminazione in oggetto si ricorre a tale tipologia. Cfr. BARBACETTO, Sull'identità delle comunità alpine cit., p. 116. 49 serie Estimi, [sec. XVIII] con allegati del sec. XIX in. 1 registro Contenuto Gli estimi e i catasti sono strumenti rivolti alla ripartizione delle contribuzioni finalizzate al finanziamento delle strutture pubbliche. Si rendono necessari ai fini della gestione dei beni comuni, dei lavori pubblici e del finanziamento degli organi giudiziari: in quanto tali, essi rivestono molta importanza per l'economia di ogni comunità (1). Nel tempo si è avuta un'evoluzione delle modalità di tassazione: da forme rozze di tassazione diretta basata su una somma fissa per ogni fuoco fiscale, ovvero per ogni famiglia si è giunti nella prima età moderna all'accertamento della capacità contributiva dei singoli contribuenti attraverso l'analisi degli assetti proprietari basati sull'estimo. Il meccanismo di valutazione era semplice: gli organi comunali nominavano le commissioni che stimavano i patrimoni e la capacità contributiva: per ciascun fuoco si attribuiva un coefficiente espresso in cifre monetarie (lira, soldi, denaro...), detto alliramento, sulla cui base veniva calcolata l'imposta di ciascun fuoco fiscale. Nel momento in cui però la ricchezza è data non da beni fondiari ma da capitali, magari investiti altrove, allora diviene più difficile stimarla, valutarla, e diviene perciò necessario ricorrere a forme di imposizione indiretta come le gabelle sui contratti, sulla produzione di derrate e su altri generi di consumo. Il sistema estimale deve però essere preciso per risultare efficace ed ha quindi bisogno di strumenti di supporto come i catasti. La documentazione estimale riguarda di solito registri d'estimo che portano memoria della valutazione dei singoli patrimoni descritti, attribuendo un coefficiente a ciascun contribuente. Per accertare i possessi e fare una valutazione dei patrimoni si adottavano di solito due modi: o commissioni che giravano e valutavano soggettivamente, facendo una descrizione dei beni con coefficiente astratto relativo a ciascun bene (es. casa, terra...) e alla fine ottenendo una valutazione completa; oppure si utilizzavano le dichiarazioni dei possessori. Queste ultime sono dette "fassioni d'estimo" e sono estremamente formalizzate, oggettive. Si può inoltre fare un confronto fra le valutazioni date dalla commissione e quelle dei possessori anche a livello dei due registri, talvolta presenti in archivio. Le cifre stabilite vengono inserite, confrontate ed eventualmente variate in base alle dichiarazioni. Estimi e catasti erano molto importanti proprio perché in essi venivano registrati tutti i beni immobili esistenti sul territorio, con notizie relative all'estensione, rendita, generalità dei proprietari, in modo da ripartire il carico fiscale nella misura più equa possibile e questo sia che il contribuente fosse un vicino che un forestiero. Questi strumenti però, proprio per la loro stessa natura soggetta a variazione, avevano bisogno di revisione periodica: questa operazione avveniva alla presenza di due o tre delegati residenti in zone diverse, i quali dovevano conoscere bene le zone da esaminare e stimare (2). Essi dovevano quindi annotare le dichiarazioni rese dai vicini e dai forestieri riguardo alle loro proprietà sul registro dell'estimo che veniva fornito loro dal più importante ufficiale della comunità. Il carico fiscale per ogni contribuente veniva così applicato proprio in base all'entità e alla rendita dichiarate. In quanto strumenti di una certa importanza, gli estimi e i catasti venivano redatti su registri piuttosto grandi come dimensioni, in epoca più antica erano membranacei, in seguito cartacei con rilegatura in cartone o pelle su assi di legno. La serie degli estimi dell'ex Comune di Roncogno consta di una sola unità, rappresentata da un registro cartaceo mancante della coperta che riporta i nomi dei contribuenti con l'indicazione dei beni, della loro estensione, rendita, dislocazione e attribuzione del loro valore. Lingua Volgare Bibliografia 50 E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986 (dattiloscritto). Note (1) MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., p. 41. (2) Ibidem. 45 Estimo [sec. XVIII] con allegati del sec. XIX in. In allegato: - "Fasioni ossia partite che da questo vengono estrate e poste alla regola di Costasavina", [sec. XVIII]; - "Tabella per Roncogno dei debiti volanti e chirografi che tiene e che sono scaduti e che scaderanno fino tutto dicembre 1810", 1810; - stima degli effetti di Giovanni Battista del fu Giovanni Battista Giovanetti di Roncogno per ordine di Baldassare Rosanelli, deputato e dei creditori, 1816 dicembre 28. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 186 n.n. (numerazione originale parziale ma discontinua, forse per errata fascicolazione) con indice alfabetico alla fine Segnature precedenti: 1150 (Segnatura Koinè) Note Alla fine è presente un indice alfabetico delle fassioni. 51 serie Libri delle divisioni, 1751 - 1809 3 registri, 1 fascicolo Contenuto I villaggi trentini avevano una serie di regolamentazioni e di norme statutarie che potevano variare e distinguersi da villaggio a villaggio in base alle esigenze locali. In qualche luogo, così come a Roncogno, c'era la consuetudine di assegnare una piccola porzione di bosco a ogni nucleo familiare, con il sistema dell'estrazione a sorte dei beneficiari, le cosiddette sorti chiamate anche "brosche" o "brusche". L'assegnazione alle singole famiglie per il taglio di un certo numero di piante o per i bisogni della casa, era temporanea, a volte solo per il periodo del taglio delle piante. Questa abitudine è sopravvissuta ancora oggi in talune zone del Trentino. Nelle zone di montagna spesso si affidavano a delle famiglie, che ne avessero fatto richiesta, degli appezzamenti di terreno, chiamati fratte o ronchi che dovevano essere ridotti a coltura, lavorati per un certo numero di anni e poi restituiti alla comunità (1). Lo sfruttamento dei boschi era, con qualche eccezione, vietato ai forestieri (2). In antico regime si cercava di gestire il patrimonio in modo da evitarne, in primo luogo, il danneggiamento: esistevano, oltre all'incolto ("grezo") e ai boschi, i terreni che venivano sfruttati individualmente, su base familiare, anche se erano posseduti da tutta la comunità e così la comunità si trovava ad affidare in gestione a lungo termine alle famiglie queste sorti di terreno o di pascolo, dietro corresponsione di un canone annuo relativamente tenue. Nel caso invece di terreni molto produttivi o già strappati all'incolto, essi venivano concessi a breve termine, con contratto temporale e su basa d'asta al miglior offerente, con un canone un po' più alto. Il caso trentino presenta una forte tradizione d'affitto e la locazione avviene già a partire dal XII secolo attraverso contratti (livellari) rinnovabili di solito ogni 19 anni. I beni dati in concessione erano naturalmente soggetti a controlli periodici ai fini del loro buon mantenimento, venivano registrati nei volumi delle "locazioni perpetuali" e quindi nell'urbario dove si elencavano i beni e si annotavano i canoni pagati. Tramite la locazione perpetuale, di durata che oscillava dai 19 ai 29 anni, si chiedeva all'affittuario che il bene venisse migliorato, fissando un diritto di prelazione in favore dei possessori precedenti. I libri delle divisioni presenti nell'archivio della comunità di Roncogno si riferiscono solo a beni boschivi della regola di Roncogno: lo sfruttamento del patrimonio boschivo era anche qui fondamentale per la sopravvivenza e si cercava di proteggerlo sia da danni, come gli incendi, che dallo sfruttamento eccessivo. Il bosco doveva innanzitutto fornire legname per il riscaldamento, la costruzione di attrezzi e suppellettili, la costruzione di edifici, ponti, argini, condotte d'acqua, per la cottura di calce e di laterizi, per le carbonaie ma non doveva assolutamente divenire fonte di guadagno individuale. Le norme che regolavano il bosco avevano lo scopo di permettere un uso moderato di esso in modo da favorirne la rigenerazione. Come si evince dalla documentazione conservata a Roncogno (3), come anche altrove, c'era in primo luogo la volontà, in caso di divisioni di boschi o terreni, di operare per un'equa ripartizione fra tutti i fuochi: "Nel nome di Dio. Lì 11 aprile 1792 a Roncogno io sotto scritto agrimensore (4) deputato dalla onoranda regola di Roncogno assieme coi giurati abbiamo dato principio alla divisione de seguenti suoi boschi e proseguita l'opera come in seguito appare col assegnarne stari tre per convicino". Nell'atto citato sono tracciate delle mappe, una per ognuno dei tre quartieri oggetto della divisione, con la delimitazione ed il nome del beneficiario della sorte assegnata. Poteva verificarsi anche il caso che si operasse una vendita di beni comuni per appianare dei debiti che la comunità aveva contratto, come appare nel doc. 49, in cui si pone il divieto per il compratore di rivendere, se non a vicini, e gli si dà la possibilità di pagare, con tasso d'interesse prestabilito, entro alcuni anni. Per poter tenere memoria di tutti i movimenti legati a queste operazioni si teneva un registro: nel doc. 48 si parla dello "scodirolo" (dal verbo "scodire" = riscuotere), "Libretto per 52 scodire dai vicini di Roncogno gli affitti o sia imposizione delle porcioni dei boschi divisi nelle Coste e Gazeto", un registro nel quale venivano annotati i nomi di tutti i contribuenti e gli importi degli affitti e delle tasse che erano tenuti a versare sui boschi divisi, contrassegnando chi aveva saldato. Lingua Volgare Bibliografia E. CAPUZZO, Carte di regola e usi civici nel Trentino, in "Studi trentini di scienze storiche", LXIV (1985), 4, pp. 371-421. F. GIACOMONI (a cura di), Carte di regola e statuti delle comunità rurali trentine, Milano, 1991, vol. I. C. NUBOLA, Comunità rurali del Principato vescovile di Trento. Carte di regola e diritti di vicinia (secoli XVI-XVIII), in Comunità alpine: linguaggi, identità e comunicazione politica (secoli XVIXVIII), atti del convegno (Trento 14-15 giugno 2002), "Archivio storico ticinese", Bellinzona, 2002, pp. 228-235. Note (1) GIACOMONI (a cura di), Carte di regola e statuti delle comunità rurali trentine cit., p. 23. (2) I forestieri erano infatti esclusi dallo sfruttamento dei beni comuni, salvo l'ottenimento di permessi e dietro corresponsione di oneri in denaro; erano inoltre soggetti a molti divieti nonchè gravati da molti oneri pecuniari. Per maggiori approfondimenti vedi CAPUZZO, Carte di regola e usi civici nel Trentino cit., pp. 404-407 e inoltre NUBOLA, Comunità rurali del Principato vescovile di Trento cit., pp. 228-235. (3) Cfr. doc. 47. (4) L'agrimensore era Domenico Roner, incaricato dalla regola e dai giurati. 46 "Libro della divisione dei boscati nella Valle dell'acqua e dossi della Celva" 1751 agosto 17-1793 settembre 27 I boschi oggetto della divisione si trovano nelle località "alla Busa", "ai piedi di Celva", "alle Palle", "nel quartiere della cima del Cimirlo", "del Cimirlo attaccato ai prati di Roncogno", "in mezzo al Cimirlo", "ai campi di Roncogno", "ai Roveri in cima al Sas confinanti con la valle dell'Orco", "dei Roveri detto il Gazo dei Roveri", "della Valle dell'Orco", "della valle dell'Acqua", "del quartiere detto di Mazzon", "della Valle dei Ponti". Contiene tra l'altro: - a cc. 1-5; 45-54: verbali della regola di Roncogno e regolamenti boschivi, 1751 agosto 17; 1793 settembre 17; - a cc. 55-56: arbitrato per la ripartizione degli oneri boschivi, 1754 agosto 5. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 56 (numerazione originale parziale) (1) Segnature precedenti: 1147 (Segnatura Koinè) Note (1) La numerazione originale parziale è stata integrata fino alla c. 56. Sul retro della coperta: "Libro dei boscati e mapa della preda Rossa"; "Libro della divisione dei boscatti nella valle dell'acqua e dossi della Celva". 47 "Divisione dei boschi in Pia[n]a" 53 1792 aprile 11 con documenti fino al 1807 marzo 16 L'agrimensore Domenico Roner, su richiesta della regola e dei giurati di Roncogno, procede ad un'equa divisione fra i vicini, dei boschi appartenenti alla comunità che fino ad allora erano stati sfruttati collettivamente. L'assegnazione viene fatta relativamente a tre quartieri e per ciascuno di essi è presente una mappa con relative "parti" assegnate e nome dell'assegnatario. Contiene tra l'altro (in allegato): - quietanze di pagamento, 1797 settembre 15 - 1807 marzo 16; - costituzione di debito del medico Giacomo Montel di Pergine a favore della comunità di Roncogno, [sec. XIX in.]. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 1 2 n.n. Segnature precedenti: 44; 1194 (Segnatura Koinè) Note All'interno: "Nel nome di Dio. Lì 11 aprile 1792 a Roncogno io sotto scritto agrimensore deputato dalla onoranda regola di Roncogno assieme coi giurati abbiamo dato principio alla divisione de seguenti suoi boschi e proseguita l'opera come in seguito appare col assegnarne stari tre per convicino". 48 "Libretto per scodire dai vicini di Roncogno gli affitti o sia imposizione delle porcioni dei boschi divisi nelle Coste e Gazeto" 1806 ottobre 12 - 1806 dicembre 24 Nel registro compaiono i nomi dei vicini che devono pagare l'affitto e le tasse sui boschi divisi nelle località "Coste" e "Gazeto", con annotata anche l'imposta da versare (1). In calce: dichiarazione di Stefano Tomelin, giurato, che consegna al sindaco Giacomo Antonio Fedrici il presente libretto ("scodirolo") con la somma fino a quel momento incassata, 1806 dicembre 24. Sulla coperta: "12 ottobre 1806. Roncogno". Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1149/68 (Segnatura Koinè) Note (1) I nomi dei contribuenti che hanno saldato sono evidenziati da un segno di croce. 49 Divisione dei boschi fra i vicini 1809 settembre 9 con allegati dal 1799 ottobre 6 ed annotazioni fino al 1815 luglio 8 La regola, riunita nel solito luogo, delibera di procedere ad una divisione e vendita di boschi comuni ai vicini in modo da risanare il debito corrente, previa stima di un agrimensore e con il divieto di poter vendere la propria parte ad altri che non siano vicini, da pagarsi nel termine di otto anni al tasso d'interesse annuo del 5%. Si fa menzione dei boschi andati all'incanto: nel quartiere primo, il bosco detto "li castegnari della Fontana"; nel quartiere secondo il bosco detto "alle Coste"; nel quartiere terzo "il bosco del Gazzetto" e "il bosco detto al Salt o confinante al Gazzetto"; nel quartiere quarto "il bosco detto il Gazzetto di sopra" e "il bosco detto il Salto di sopra"; nel quartiere quinto "il bosco detto la Preda Rossa"; nel quartiere sesto "il bosco detto il Coznebel". Sulla coperta: "A. Divisione de[...] l'anno 1809"; sul retro della coperta: "Roncogno. Roc. Anno Domini". In allegato: a. Compravendita con patto di riscatto 1799 ottobre 6, Pergine (Casa Gasperini). 54 Testimoni: Giacomo Antoniolli e Felice Pedrini, abitanti a Pergine. Giacomo Giovanetti vende a Maddalena Valerong, cameriera in casa del notaio Valentino Gasperini, un campo di staia 12 circa in località "al Capitel del Longìn, o Zineoré" per il prezzo di fiorini 100 di 5 del valore di 5 troni ciascuno, sborsati al momento al venditore, con patto di riscatto entro 3 anni e la possibilità di averlo in affitto per la somma di 5 fiorini annui. Notaio: Baldassare Rosanelli (SN), vicecommissario, viceregolano maggiore e notaio pubblico imperiale. Originale da rogiti [A]. Registro cartaceo, cc. 4 n.n., legatura in carta. Sulla coperta: "1799. Ai 6 ottobre Bortolameo quondam Giacomo Zoanetti di Roncogno. Fiorini 100". All'interno: "Deo optimo maximo 1799. Compera redimibile Valerong da Giovanetti"; "Delle mercedi del presente ho addebitato il venditore alla sua partita in Generale C"; dichiarazione del notaio Valentino Gasperini a nome di Maddalena Valeborg di aver ricevuto da Bortolomeo del fu Giacomo Giovanetti la somma di 100 fiorini più la quota d'affitto, 1804 luglio 9. b. Costituzione di debito 1806 novembre 8, Roncogno con annotazioni fino al 1810 dicembre 31. Testimoni:Giacomo Lazeri e Bartolomeo, figlio di Gasparo Bortolamedi. La regola di Roncogno fa promessa, nella persona del sindaco Giovanbattista Giovanetti e dei testimoni Giacomo Lazeri e Bartolomeo figlio di Gasparo Bortolamedi, di restituire a Domenico Lazeri la somma di 100 fiorini entro il termine di 5 anni, precisando che gli interessi sono stati anticipati al momento del prestito in data 4 ottobre 1805. Documento singolo, cc. 2 n.n. Sul r dell'ultima c.: dichiarazione di Bartolomeo Lazzeri, a nome di Domenico del fu Domenico Lazeri di aver consegnato il presente scritto alla regola di Roncogno in data 8 luglio 1815. Volgare Registro; carta, legatura in mezza pelle, con indice alfabetico iniziale, cc. 67 n.n. Segnature precedenti: A; 1195 (Segnatura Koinè) 55 serie Libretti del taglione fersinale, 1797 1 registro Contenuto Il Fersina è il torrente che nasce dal piccolo lago alpino di Erdemolo, a 2050 metri sul livello del mare: inizia il suo percorso scendendo lungo la Valle dei Mocheni ricevendo le acque di molti rivi, via via fino alla stretta del "Croz del Cius", proseguendo poi verso Roncogno e quindi fino a sud di Trento dove finisce il suo corso e si riversa nel fiume Adige. Era proprio nel tratto dalla stretta del "Croz del Cius" fino a Roncogno che il suo letto, prima della costruzione degli argini, si allargava provocando vere alluvioni (o innondazioni come le chiamavano i perginesi), molte frequenti e di grande danno per tutta la piana di Pergine (1). Di alcune di esse è rimasta anche una relazione scritta. La comunità perginese andò gradatamente difendendosi dalla devastazione delle acque, anche se non si sa con esattezza quando gli abitanti iniziarono a organizzare le difese del borgo dalle alluvioni, prima costruendo solo nei luoghi alti poi, con le "arche", sorta di palizzate particolari e molto robuste costituite da grossi tronchi, solitamente di castagno o quercia, i roveri, collocati uno vicino all'altro a guisa di muraglia. Queste opere di difesa erano costantemente sorvegliate da un numero di soprastanti alla Fersina (2), soprattutto nei mesi ritenuti più a rischio cioè giugno e settembre. Col tempo, anche per non depauperare eccessivamente i boschi, le "arche" furono sostituite dalle "roste" (dal tedesco "die Rast-Rasten" con il significato di argine), muri di grosse pietre o in terra battuta che andarono sempre perfezionandosi e rinforzandosi. Naturalmente l'amministrazione della comunità fu obbligata a far concorrere tutti gli abitanti di Pergine e coloro che ne traevano beneficio a sostenere le spese anche in virtù di un privilegio, in base al quale l'amministrazione comunale di Pergine godeva dell' "autorità e concessione di poter collettar per la difesa del torente fersinale tutti li proventi che scodono: livelli, affitti e censi sopra de beni sottoposti al pericolo" (3). Queste tasse furono sempre fortemente contrastate e frequenti furono i casi di renitenza o di pagamento coatto. E questo non solo per gli abitanti delle gastaldie esteriori che possedevano prati e campi nella piana di Pergine, ma anche per gli abitanti del borgo. Per pagare gli alti costi delle opere (legname, ferro, manodopera, trasporto dei materiali...), per le quali spesso si ricorreva a personale specializzato proveniente anche da altre zone, si ricorse così all'imposizione di una tassa; il primo documento recante un elenco di persone tenute a pagare una tassa di finanziamento alle opere di difesa non è datato ma porta a matita l'annotazione "secolo XIV". Esso riporta un lungo elenco di nomi e la somma che toccava a ciascuno. Tale documento però, secondo Salvatore Piatti, sia in base alla grafia che alla menzione in esso di persone notoriamente vissute fra la fine del Quattrocento e la metà del Cinquecento, sarebbe della prima metà del Cinquecento (4). Da esso si può dedurre che già dal Cinquecento si teneva questo registro dove erano elencati, non escluse le donne (compare una certa "Dona Caterina Gebela"), coloro che dovevano pagare tale tassa con determinazione della quota spettante a ciascuno da versare alla cassa comunale. Nel documento la tassa veniva chiamata "steura" (nel tedesco odierno: "die Steuer" = tasse) e più tardi prese il nome di taglione, ma non si sa con certezza la sua origine etimologica (forse un peggiorativo di "taglia" che significa anche tassa, aggravio). Si sa per certo invece che fu una tassa molto odiata dai Perginesi di tutti i ceti sociali e molti ricorsero a scappatoie per poterla eludere o procrastinarne il pagamento, talvolta costretti da provvedimento giudiziale. Per risolvere la difficoltà di riscossione, l'amministrazione fece ricorso al principe vescovo di Trento per costringere i renitenti al pagamento per vie legali. Dal memoriale datato 11 giugno 1731 contro Michele Tozzel, si rileva che questo pretendeva di non essere obbligato a riscuotere il taglione fersinale perchè non sapeva scrivere con rescritto che recita: "Communicentur preces Michaeli Tozzel, qui attentis expositis acquiescat exationis muneri sibi imposito" (5). Le spese di manutenzione del torrente erano dunque sostenute dai vicini mediante le imposte, dette "taglioni" o "collette" fersinali, il cui importo era fissato dal consiglio della comunità. Si suppone che questo 56 sistema di prevenzione e di difesa pubblica sia rimasto in vigore fino alla soppressione dell'istituto regolanare decretata dal governo austriaco con circolare del 5 gennaio 1805. Anche la comunità di Roncogno, data la sua dislocazione adiacente il Fersina, era soggetta al pagamento di tale imposta. Il registro che ci è pervenuto riporta infatti i nomi delle persone soggette al pagamento e i corrispettivi dovuti. Compaiono inoltre attestazioni di pagamento, di anticipo o di saldo. Anche a Roncogno figurano, fra i contribuenti, alcune donne: "Ana figlia del quondam Cristoforo Lazeri" e alcune vedove, "Maria vedova del quondam Dominico Zen", "Orsola vedova del fu Antonio Lazzeri", "Maria vedova del fu Bortolamio Lazeron", "Barbara vedova Bortolamedi" e "Teresa vedova del fu Giacomo Fedrizi" (6). Il numero complessivo dei contribuenti della comunità di Roncogno per l'anno 1797 è di 72 comprendente oltre ai privati, anche la regola di Roncogno ed "il benefizio di Sant Carlo" di Pergine. Lingua Volgare Bibliografia E. CAPUZZO, Carte di regola e usi civici nel Trentino, in "Studi trentini di scienze storiche", LXIV (1985), 4, pp. 371-421. P. DE ALESSANDRINI, Memorie di Pergine e del Perginese. Anni 590-1800, Borgo (Trento) 1890 (rist. anast. Pergine Valsugana (Trento) 1972?). S. PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia, Pergine Valsugana (Trento) 1998. Note (1) PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia cit., pp. 29-33. (2) ACP, XI 216, doc. 20 marzo 1688. (3) ACP, XIII 41. (4) PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia cit., pp. 49-55. (5) DE ALESSANDRINI, Memorie di Pergine e del Perginese cit., pp. 136-137. (6) La donna ha sicuramente svolto un ruolo significativo e decisivo nell'ambito delle comunità rurali, come cuore della famiglia contadina, come forza lavoro nei campi e nei boschi, con la sua presenza silenziosa, semplice ma la sua presenza pubblica era del tutto inesistente: non poteva partecipare alla vita pubblica, intervenire all'assemblea, votare. Come scrive Ester Capuzzo "è categoria equiparabile ai forenses, la donna non ha nulla da dire, il suo status non le riconosce alcuna facoltà rappresentativa, a cui si aggiunge una condizione di incapacità giuridica, frutto di retaggio antico" perchè "il diritto è un diritto eminentemente maschile". Vedi CAPUZZO, Carte di regola e usi civici nel Trentino cit., pp. 409-410. 50 "Talione della casa fersinale" 1797 giugno 30 A c. 1: "A 30 giugno 1797, Roncogno. Libreto del talione dela casa fersinale dela regola di Roncogno, per quest'ano si mete fora talioni quatro, io Gasper Fedrizi pregato schrisi". Volgare Registro; carta, senza coperta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 1151 (Segnatura Koinè) 57 serie Spese militari, 1805 1 registro Contenuto All'epoca del Principato vescovile ogni comunità doveva inviare a proprie spese alcuni giovani equipaggiati in modo idoneo, agli ordini di ufficiali locali, per il servizio nella milizia territoriale, responsabile della difesa del principato vescovile. Inoltre durante i conflitti che interessarono il Principato nel corso del XVIII secolo, e specialmente nel periodo napoleonico, il passaggio delle truppe occupanti, imperiali e francesi, determinava un aggravio sulle casse comunitative, per fornire vettovaglie, alloggi alle truppe di passaggio, per trasportare ammalati e feriti agli ospedali, per l'invio di operai per le fortificazioni e, non da poco, per i rimborsi che i privati esigevano per danni subiti o prestazioni e servizi vari forniti alle truppe (1). Sotto il governo bavarese si arrivò a imporre la coscrizione obbligatoria (2), decisione che fu mal accettata dalle popolazioni che fin ad allora erano state abituate a far guerra solo per periodi brevissimi e solo per difendere i confini, senza alcuna intenzione di abbandonare per lungo tempo la loro vita rurale, il loro lavoro. La serie delle spese militari riguardante Roncogno consta di un unico registro (3) consistente in un protocollo di liquidazione riferito all'anno 1805 nel quale sono annotati tutti i costi e le spese sostenute da privati che, con i propri mezzi, avevano effettuato viaggi e trasporti per esigenze militari. È un estratto di protocollo di liquidazione della gastaldia di Susà, a uso della regola di Roncogno. Nel registro sono presenti i nomi, gli importi, i viaggi, i trasporti, gli importi da riscuotere con l'aggiunta di quelle spese che non erano state registrate e di quelle registrate ma non sostenute: "Coll'aggiunta dei careci (4) fatti ed in protocolo non notatti, come pure di quelli in protocolo notatti, e da caradori non fatti, l'anno 1805". Il documento risale al periodo dell'occupazione austriaca che durerà fino al 26 dicembre 1805 quando con la pace di Presburgo il Tirolo ed il Trentino passarono alla Baviera. Infatti, in seguito a eventi bellici e a conseguenti nuovi accordi, il Tirolo passò al duca di Baviera, Massimiliano IV Giuseppe che, alleato di Napoleone, venne da questi insignito del titolo regio. Il governo bavarese durò nel Trentino dal gennaio 1806 all'aprile 1809 (5). Lingua Volgare Bibliografia M. GARBARI, Aspetti politico-istituzionali di una regione di frontiera, in M. GARBARI-A. LEONARDI (a cura di), Storia del Trentino. L'età contemporanea (1803-1918), vol. V, Bologna 2003, pp. 13164. M. NEQUIRITO (a cura di), L'epoca di ogni cangiamento. Storia e documenti trentini del periodo napoleonico, Trento 2004. Note (1) Vedi NEQUIRITO (a cura di), L'epoca di ogni cangiamento cit., pp. 47-109. (2) Con proclama, datato 3 aprile 1807, il conte Carlo d'Arco, commissario generale per il Tirolo, obbliga ad arruolarsi e prestar servizio nel proprio luogo d'origine. La coscrizione diviene obbligatoria nel 1808 causando l'insurrezione del Tirolo, capitanata da Andreas Hofer. Cfr. NEQUIRITO (a cura di), L'epoca di ogni cangiamento cit., p. 134. (3) Si tratta del doc. 51. (4) "Careci" o "carezi" erano i viaggi fatti con il carro per il trasporto di merci. 58 (5) Cfr. GARBARI, Aspetti politico-istituzionali di una regione di frontiera cit., pp. 165-192. Ulteriori notizie sul periodo in oggetto si vedano anche in NEQUIRITO (a cura di), L'epoca di ogni cangiamento cit., pp. 111-114. 51 "Copia dell'estrato de protocolo di liquidazione a) delli trasporti delli naturali militari b) delli altri militari attiragli, eseguiti dall'onoranda gastaldia di Susà. Coll'aggiunta dei careci fatti ed in protocolo non notatti, come pure di quelli in protocolo notatti, e da caradori non fatti, l'anno 1805. Questo serve per la porzione eseguita dall'onoranda regola di Roncogno" 1805 giugno 26 - [1805] novembre 3 Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1149/65 (Segnatura Koinè) 59 serie Rese di conto dei giurati, 1705 - 1801 40 registri Contenuto I giurati o consiglieri erano ufficiali comunitativi, con il compito di prestare assistenza e consiglio nella gestione degli affari comunali, con competenze variabili a seconda degli Statuti: organizzavano e controllavano ogni aspetto o settore economico della comunità (1). Talvolta svolgevano anche la funzione di stimatori dei danni e in certe comunità si occupavano della revisione periodica dei confini, ricevendo un compenso allorché venivano chiamati a svolgere le loro mansioni (2). Sono figure menzionate in ogni carta di regola e sono detti, a seconda dei luoghi, (3) anche "zuradi", "gastaldi", "massari", "boniviri" (4), "sacramentari", "uomini del giuramento" (5). Essi erano solitamente persone che godevano di un certo credito e che, in certe comunità formavano, assieme al regolano, una sorta di consiglio della comunità, in altre operavano come diretti responsabili (6). In molte comunità la resa di conto veniva presentata in due copie, una destinata alla regola che la esaminava, quindi veniva conservata nella cassa adibita ad archivio; l'altra invece, fungeva da strumento-guida per i nuovi amministratori. Come scrive Emilio Mastellotto, probabilmente questo è uno dei motivi per cui la documentazione relativa alle rese di conto ci è pervenuta in modo piuttosto consistente (7). Anche a Roncogno così come avveniva nelle altre comunità, i giurati svolgevano mansioni di grande importanza: controllavano gran parte degli affari ed erano i più importanti amministratori comunitativi. La durata della carica era annuale e alla fine del loro mandato i giurati dovevano fornire il rendiconto della loro gestione finanziaria agli amministratori entranti e all'assemblea plenaria dei vicini; scaduta la loro carica veniva fatta la chiusura dei conti (saldo), presenti i vecchi e nuovi giurati; si calcolavano, inoltre, i crediti o i debiti che l'amministratore uscente doveva provvedere a saldare (8). Le rese di conto della comunità di Roncogno si presentano in forma di piccoli registri, con legatura in carta in cui sono annotate le entrate e le uscite, in sequenza non sempre rigorosamente cronologica e separata, mentre altre volte si ha una ripartizione precisa e puntuale. Un discreto numero di essi è pervenuto privo di legatura. In alcuni casi non viene riportato l'anno, ma solo il giorno ed il mese, con accanto la causale dell'incasso o della spesa e l'importo. A volte si ha il saldo anche a distanza di qualche tempo, oppure annotazioni antecedenti di qualche mese (9). Si può anche ritenere, con un certo margine di certezza, che i giurati entravano in carica a Roncogno il 25 aprile, giorno di san Marco, considerando l'insieme delle datazioni dei libri dei conti ed in particolare di alcuni (10) che lo riportano esplicitamente nel titolo: "Deo optimo maximo. Libreto della soministracione delli giurati Gaspero Bortolamedi e Giacomo quondam Giacomo di Lazeri per l'ano corente 1726 comiciando li 25 aprille il giorno di sant Marcho, tanto del speso chome del riceputo, distintamente apare da questo libreto" (11) oppure "Deo optimo maximo. Libretto delli conti di giurati Francesco dei Lazeri e Bortol Lazeron per lanno 1741 tanto del speso come del riceputo principiato li 25 aprile dovendo scodare e pagare insieme tanto le metude come le steore e vino di colta, et unitamente partire li avanzi come li discapiti" (12). L'anno amministrativo durava quindi dal 25 aprile al 24 aprile dell'anno successivo, tuttavia, come è logico, nel titolo di alcune rese di conto (13) appare la dicitura in base alla quale si principia la registrazione dell'attività amministrativa con il mese di maggio, epoca delle prime spese o entrate: "Deo optimo maximo. Adì 15 maggio 1766. Libreto delli giurati, ciovè delli conti delli misseri Antonio quondam Dominico di Lazeri et Michel Bortolamedi di tutta la sua soministracione, tanto del riceputo quanto del speso dalla Regola di Roncogno" (14) oppure "Deo optimo maximo. Adì 20 maggio 1761. Libreto delli conti delli giurati Cristoforo quondam Dominico Zen et Iacomo 60 quondam Dominico Zen di tutta la sua soministracione tanto del speso come del riceputo dalla regola di Roncogno" (15). Il primo documento della serie, iniziato nell'anno 1705 (16), comincia con un'intestazione significativa che descrive il contenuto del registro: "[Iesus Maria Ioseph]. Nel nome d'Iddio l'anno 1705 si ha dato principio a questo libro, qual servirà per notar e scrivere quelle cose più importanti per l'avvenire che passeranno nella regola di Roncogno, massime per tenir li conti netti di quanto si spendono et di quanto si scodano dalli giurati, come in questo giorno che è li 7 genaro dell'anno sopra scritto, si ha fatto conto noi come giurati di dodici del castaldo cioè misser Giovan Batista di Sartori di Costasavina, misser Christoforo Zen et Giovan Antonio Banal con li giurati della villa Michel quondam Antonio di Lazeri et Leonardo Lazeron". I registri riportano inoltre altre voci di entrata e di uscita, presentate in allegato e non datate, annotazioni di saldo, note di liquidazione di credito o debito che potevano aversi anche a distanza di tempo, altri atti della comunità come locazioni di terreni comunali, deliberazioni di regola, note di spese giudiziarie sostenute nella causa che la comunità aveva intrapreso con Povo, assieme a Costasavina e Susà (17), oppure per altri contenziosi (18). Emergono dai documenti anche altri aspetti della comunità e della vita quotidiana di Roncogno, a volte curiosi e spesso descritti in modo colorito come attestazioni di spese sostenute per regalìe fatte (19), una disposizione della regola riguardante un calendario delle festività paesane (20) ma anche costi relativi a trasferte operate dai giurati. Ed inoltre: una costituzione di debito della regola (21), la presenza della figura del sindico della chiesa di Roncogno (22) nella persona di Antonio Fedrici per l'anno 1800-1801. Nella gran parte delle rese di conto inoltre sono inserite quietanze di pagamento, anche in forma sciolta. Per l'anno amministrativo 1741-1742 ci sono pervenute 2 rese di conto (23) mentre invece per l'anno 1751-1752 le carte impostate per i conti del giurato Dominico di Lazeri sono rimaste in bianco (24). Lingua Volgare Bibliografia E. CAPUZZO, Carte di regola e usi civici nel Trentino, in "Studi trentini di scienze storiche", LXIV (1985), 4, pp. 371-421. F. GIACOMONI (a cura di), Carte di regola e statuti delle comunità rurali trentine, Milano 1991, vol. I. E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986 (dattiloscritto). M. NEQUIRITO (a cura di), A norma di Regola. Le comunità di villaggio trentine dal medioevo alla fine del '700, Trento 2002. M. NEQUIRITO, Le carte di regola delle comunità trentine. Introduzione storica e repertorio bibliografico, Mantova 1988. Note (1) NEQUIRITO (a cura di), A norma di Regola cit., p. 47. (2) NEQUIRITO, Le carte di regola delle comunità trentine cit., p. 15. (3) A proposito delle diverse denominazioni date ai giurati si veda anche GIACOMONI (a cura di), Carte di regola e statuti delle comunità rurali trentine cit., p. XIX. (4) Ester Capuzzo scrive però che nelle comunità rurali del Trentino i boni viri (qui non troviamo infatti i boni homines, denominazione tipica del comune cittadino) costituivano una categoria particolare di funzionari, secondaria e priva di quell'importanza connessa all'esercizio delle altre cariche. Erano in ogni caso però scelti fra quelli che godevano di tutti i diritti connessi alla vicinìa, con esclusione quindi dell'elemento forestiero. La loro menzione si riferisce a due casi in cui essi avevano mansioni di controllo, come la terminazione di confini contigui a proprietà private o con funzioni di aiutanti di pubblici ufficiali, nella divisione delle tasse, imposte a carattere straordinario 61 stabilite dal vescovo o dalle comunità, cioè le cosiddette collectae o colte. Vedi CAPUZZO, Carte di regola e usi civici nel Trentino cit., pp. 388-389. (5) Così sono chiamati nel capitolo 8 della carta di regola di Fornace, come riporta CAPUZZO, Carte di regola e usi civici nel Trentino cit., p. 385. (6) Nell'Archivio storico del Comune di Rovereto, cessato Comune di Noriglio, si trova la carta di regola di Noriglio datata 5 maggio 1771: nel capitolo 16 si evidenzia ad esempio l'importanza, fra i numerosi compiti dei giurati, della conservazione e tutela della comunità nei confronti di possibili intrusioni da parte dei villaggi vicini. Vedi NEQUIRITO (a cura di), A norma di Regola cit., pp. 5657. (7) Ibidem, pp. 44-45. (8) MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., pp. 44-45. (9) Cfr. doc. 88 relativo alla resa di conto dei giurati Andrea Lazzeri e Antonio Ceschi per l'anno amministrativo 1772-1773, 1772 maggio 8 - 1773 maggio 25, con annotazioni fino al 13 giugno [1773] ed antecedenti fino al 4 gennaio 1772. Oppure cfr. doc. 91, "Libro d'aministrazione di Nicolò Fedrizzi giurato della regola, nel qualle vengono nottato tutto il spesso e riceputo di quest'anno 1800", 1800 maggio 7 - 1801 luglio 9 con quietanza del 15 dicembre 1800 e sul retro della coperta "1790 Roncogno. Adì 20 luglio miliottocento e due". (10) Cfr. docc. 53, 56, 58-62. (11) Cfr. doc. 53. (12) Cfr. doc. 61. (13) Ci si riferisce ai docc. 72-77, 79-87. (14) Cfr. doc. 86. (15) Cfr. doc. 82. (16) Cfr. doc. 52. (17) Cfr. doc. 67. (18) Cfr. doc. 70. (19) Cfr. doc. 70: "ho comprato un capreto e donato al signor avocato Ghebel". (20) Cfr. doc. 54. Anche nella comunità di Roncogno c'era un profondo radicamento del sentimento religioso e spesso, come altrove, aspetti profani e sacri si fondevano anche nell'amministrazione: erano proprio le ricorrenze religiose che scandivano l'inizio e la fine delle attività agricole, i momenti in cui si partecipava al governo della comunità, le scadenze fiscali, proprio perchè non c'era distinzione, frattura fra vita civile e vita religiosa. Vedi anche NEQUIRITO (a cura di), A norma di Regola cit., p. 113. (21) Cfr. doc. 85. (22) Cfr. doc. 91. (23) Cfr. docc. 61-62. Essi differiscono sia nella consistenza che nel contenuto. (24) Cfr. doc. 74. 52 Resa di conto 1705 gennaio 7 - 1717 maggio 27 Registro dei conti per gli anni 1705-1715 (2). All'inizio: "[Iesus Maria Ioseph]. Nel nome d'Iddio l'anno 1705 si ha dato principio a questo libro, qual servirà per notar et scriver quelle cosse più importanti per l'avenire che passerano nella regola di Roncogno, massime per tenir li conti netti di quanto si spendono et di quanto si scodano dalli giurati, come in questo giorno che è li 7 genaro del anno sopra scritto, si ha fatto conto noi come giurati di dodeci del castaldo cioè misser Giovan Battista di Sartori da Costasavina, misser Christoforo Zen et Giovan Antonio Banal con li giurati della villa Michel quondam Antonio di Lazeri et Leonardo Lazeron". Contiene anche: 62 - due contratti di locazione, entrambi di data 1709 ottobre 13; - due verbali della regola: nel primo si decide di adibire la casa donata da Giacomo Pallaoro a idonea abitazione per un sacerdote, il curato Giovanni Prada, con i nomi di coloro che, ogni anno, s'impegnano a contribuire al suo salario, 1715 giugno 14; nel secondo si decide di istituire sia delle veglie obbligatorie in venerazione di Maria Vergine protettrice, per sette anni, con l'obbligo di adempierle salvo pene pecuniarie che la festa di san Floriano per sette anni a partire dal 1715; si dà inoltre la facoltà di lavorare tre sabati nella villa e tre per il periodo della vendemmia, senza pena alcuna, 1715 giugno 30; le decisioni relative al secondo verbale verranno poi annullate dal vicario, in occasione della visita pastorale, 1717 maggio 27. Volgare Registro; carta, legatura in carta (1), cc. 25 n.n. Segnature precedenti: 1152 (Segnatura Koinè) Note (1) Il piatto posteriore della coperta è stato rinforzato con una pagina di un messale a stampa. (2) Il documento inizia con la chiusura del bilancio dell'anno precedente ad opera dei tre giurati della gastaldia di Susà e dei due giurati della villa di Roncogno. Ognuna delle quattro ville infatti contribuiva con tre giurati che assistevano il gastaldo. 53 "Deo optimo maximo. Libreto della soministracione delli giurati Gaspero Bortolamedi et Giacomo quondam Giacomo di Lazeri per l'ano corente 1726 comiciando li 25 aprille il giorno di sant Marcho, tanto del speso chome del riceputo, distintamente apare da questo libreto" 1726 maggio 5 - 1727 maggio 3 con allegati e annotazioni fino al 1751 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1726-1727. In allegato: Aggiustamento 1751 febbraio 4, Pergine, residenza commissariale. Con annotazioni e quietanze fino al 1755 settembre 1. Testimoni: don Stefano Nardi, cappellano, Giuseppe Matteo Alpruni, notaio di Pergine e Giorgio figlio di Antonio Petri, abitante in Pergine. A seguito di errate registrazioni nelle rese di conto relativamente alla gestione del legato pio Pallaoro, tra la regola di Roncogno e la canonica di Pergine si conviene di annullare un precedente aggiustamento rogato dal notaio Andreati e di procedere al risanamento patrimoniale della situazione. Notaio: Giovanni Silli (SN). Originale da rogiti [A]. Il notaio sottoscrive ma non stende l'atto. Sulla coperta: "Roncogno [...] regola. 1751". All'interno: "Deo optimo maximo. Aggiustamento seguito fra la veneranda canonica di Pergine e l'onoranda regola di Roncogno"; "Notaio cum sessione troni 14 soldi 6". Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 17 n.n. Segnature precedenti: 1153 (Segnatura Koinè) 54 "Libro delli giurati Domenico Zen et Nicolò Fedrici di tuta la sua aministracione, tanto del rice/ceputo come del speso per la regolla di Roncogno per l'anno corente 1731" 1731 ottobre 4 - 1732 luglio 5 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1731-1732. Contiene tra l'altro: disposizione della regola che stabilisce un calendario delle festività paesane (1), 1731-1732. Volgare 63 Registro; carta, legatura in carta, cc. 13 n.n. Segnature precedenti: 1154 (Segnatura Koinè) Note (1) Vengono fissate le festività per i seguenti santi e nei seguenti giorni: il 21 novembre la Madonna della Salute, il 10 dicembre la Madonna del Loreto, il 14 gennaio sant'Antonio abate, il 4 maggio san Floriano, il 13 giugno sant'Antonio da Padova, il 2 luglio la Visitazione di Santa Elisabetta ed il 5 agosto la Madonna della Neve, 1731 agosto 4. 55 "Libretto delli giurati Giovan Zen et Dominico di Lazeri di tuta la sua aministracione, tanto del riceputo come del speso, per la onoranda regolla di Roncogno per l'anno corente 1732" [1732] gennaio 17 - 1733 luglio 20 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1732-1733. Sul retro della coperta: "Nota dele frate fata sino 1730" (depennato); "Libreto delli giurati Giovan Zen e Dominico di Lazeri l'anno 1732". Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 16 n.n. Segnature precedenti: 1155 (Segnatura Koinè) 56 "Deo optimo maximo. Libreto delli conti delli giurati Giacomo quondam Antonio di Lazeri et Giacomo figlio di messer Dominico di Lazeri, tanto del speso come del riceputo, intrati li 25 aprille 1733 per la regola di Roncogno" [1733] maggio 2 - 1734 maggio con annotazioni fino al 13 dicembre 1734 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1733-1734; la data 4 maggio 1734 si riferisce alla presentazione della resa di conto, quella del 13 dicembre 1734 al saldo definitivo del "sudetto conto". Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 8 n.n. Segnature precedenti: 1156 (Segnatura Koinè) 57 Resa di conto [1734] maggio 8 - [1735] aprile 24 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1734-1735. - "Speso di Andrea", [1734] maggio 8 - 1735 aprile 23. - "Riceputo di Giacomo", [1734] novembre 3 - 1735 marzo 30. - "Speso di Giacomo", [1734] settembre 6 - 1735 aprile 24. Volgare Registro; carta, senza coperta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1157 (Segnatura Koinè) 58 "Deo optimo maximo. Libreto delli conti delli giurati Dominico et Giacomo quondam Francesco Lazeroni, tanto del speso come del riceputo, intrati li 25 aprille l'ano 1736" [1736] maggio 1 - [1737] aprile 29 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1736-1737. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 8 n.n. Segnature precedenti: 1158 (Segnatura Koinè) 64 59 "Libretto delli conti delli giurati Dominico Ceschi e Nicolò Bortolamedi per l'anno 1738, principiando il giorno di sant Marcho di tutta la sua soministracione, tanto del speso come del riceputo" [1738] maggio 1 - 1739 aprile 26 con annotazioni fino al 28 ottobre 1739 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1738-1739. Alla fine:"Libreto di conti delli giurati Dominico Ceschi e Nicolò Bortolamedi di quanto ha speso nella caosa delli tre avversari delli palli di Tovi in questo anno 1738" con annotazioni fino al 8 febbraio 1739. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 16 n.n. Segnature precedenti: 1159 (Segnatura Koinè) 60 "Deo optimo maximo. Libretto delli conti di giurati Gasper Bortolamedi e Francesco Banal per l'ano 1740, tanto del speso come del riceputo, principiato li 25 aprille, dovendo scodire e pagare insieme tanto le metude come le steore e vino di colta et unitamente partire li avanci come li discapiti" [1740] giugno 20 - 1741 febbraio 4 con annotazioni fino al 1742 maggio 13 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1740-1741. Volgare Registro; carta, senza coperta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 1160 (Segnatura Koinè) 61 "Deo maximo optimo. Libretto delli conti di giurati Francesco dei Lazeri e Bortol Lazeron per l'anno 1741, tanto del speso come del riceputo, principiato li 25 aprile dovendo scodare e pagare insieme tanto le metude come le steore e vino di colta, et unitamente partire li avanzi come li discapiti" [1741 giugno 12] - 1742 luglio 22 In allegato: due quietanze di pagamento, 1704; 1742 marzo 13. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 19 Segnature precedenti: 1161 (Segnatura Koinè) 62 "Deo optimo maximo. Libreto delli conti di giurati Francesco dei Lazeri e Bortolamio Lazeron per l'anno 1741, tanto del speso come del riceputo, principiato li 25 aprile dovendo scodire e pagare insieme tanto le metude come le steore e vino di colta et unitamente partire li avanzi come li discapiti" [1741] giugno 12 - 1742 maggio 14 con annotazioni dal [1741] aprile 21 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1741-1742. Volgare Registro; carta, senza coperta, cc. 13 n.n. Segnature precedenti: 1162 (Segnatura Koinè) 63 "Deo optimo maximo. Libreto de conti delli giurati Francesco Antonio Bortolamedi e Gioseppe Ober per l'anno 1742, tanto del speso come del riceputo, con le sue partite diferente uno de l'altro; tal io son deputato dalla regola per tenire le cose giuste a gloria di Idio sempre" [1742] maggio 14 - 1743 luglio 15 65 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1742-1743. Volgare Registro; carta, senza coperta, cc. 22 n.n. Segnature precedenti: 1163 (Segnatura Koinè) Note Sul piatto posteriore della coperta: "Libertto deli chonti de giuratti del ano 1742". 64 "Deo optimo maximo. Libreto di conti delli giurati Valentin Zen e Giacomo quondam Dominico Zen l'anno 1743, tanto del speso come del riceputo, con le sue partite diferente uno de l'altro; io Giacomo figlio di Francesco di Lazeri son deputato dalla regola per tenire le cose giuste a gloria di Idio sempre" [1743] luglio 7 - [1744] maggio 10 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1743-1744. Volgare Registro; carta, senza coperta, cc. 15 n.n. Segnature precedenti: 1164 (Segnatura Koinè) 65 "Deo optimo maximo. Libreto di conti delli giurati Giacomo quondam Christoforo Zen e Christan figlio di Nicolò Fedrici per l'anno 1744, tanto del speso quanto del riceputo, con le sue partite diferente uno de l'altro; io Giacomo Antonio quondam Francesco dei Lazeri deputato dalla regola per tenire le cose giuste a gloria di Dio sempre" 1744 aprile 26 - 1745 maggio 14 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1744-1745. Volgare Registro; carta, senza coperta, cc. 25 n.n. Segnature precedenti: 1165 (Segnatura Koinè) 66 "Notta della minuta del speso per la contenziosa montagna, ciovè lita contro Povo cavata delli libreti delli giurati dopo il conto li 7 giugno 1744 del libro delli conti, e fu li giurati Cristan Fedrici et Giacomo quondam Cristoforo Zen; horo segue il speso di Cristan Fedrici e li viazi di Francesco Banal Sinegato et altri" [1744 giugno 8 ] - 1756 settembre 24 con annotazioni fino al 1756 novembre 12 (1) Registro; carta, senza coperta, cc. 10 n.n. Segnature precedenti: 1167 (Segnatura Koinè) Note (1) La data del 12 novembre 1756 si riferisce al saldo delle spese, nel conteggio fatto con Costasavina. 67 "Adì 9 lulio l'anno 1744. Notta del speso fato dopo il conto fato ali 7 di gugno come apare del libro maestro con queli di Costasavina" 1744 luglio 9 - 1755 Nota di tutte le spese sostenute nella causa intrapresa dalle comunità di Roncogno, Costasavina e Susà contro la comunità di Povo. Volgare Registro; carta, senza coperta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1166 (Segnatura Koinè) 66 68 "Deo optimo maximo. Libreto di conti delli giurati Dominico Lazeron et Giovan Zen, tanto del speso come del riceputo, per il buono governo per l'anno corente 1745" 1745 maggio 14 - 1746 maggio 14 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1745-1746. In allegato: due atti della comunità riguardanti, uno il taglio dei boschi, 1745 agosto 9 e l'altro la processione di santa Croce, 1746 febbraio. Volgare Registro; carta, senza coperta, cc. 16 n.n. Segnature precedenti: 1168 (Segnatura Koinè) 69 "Deo optimo maximo. Libro di conti delli giurati misser Gioseppe Ober et Pietro Palavoro di tuta la sua ministracione per l'anno 1746 inclusive, tanto del speso come del riceputo ad laudem Dei" [1745] maggio 22 - 1746 maggio 27 con annotazioni fino al 1747dicembre 13 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1745-1746. In allegato: tre quietanze di pagamento rilegate ed una sciolta per la celebrazione di messe, 1746 luglio 18 - 1746 [...]bre 10. Volgare Registro; carta, senza coperta, cc. 14 n.n. + c. 1 sciolta Segnature precedenti: 1169 (Segnatura Koinè) 70 "Deo optimo maximo. Libreto di conti, ciovè di quanto spende Pietro Palavoro come giurato contro Batista Lazeri e certi particolari di Roncogno per l'anno 1747 principiato l'anno 1746" [1746] novembre 2 - [1747] dicembre 13 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1746-1747. Alla fine: "Nota di quanto a speso Andrea e Giacomo di Lazeri giurati de l'anno 1747, per la caosa antecedente come segue" (1). Sul v dell'ultima c.: "Libro di conti di Pietro Palavoro giurato contro Batista Lazeri et altri particolari di Roncogno per l'anno 1747, principiato l'anno 1746". Volgare Registro; carta, senza coperta, cc. 8 n.n. Segnature precedenti: 1170 (Segnatura Koinè) Note (1) Si tratta della causa contro Battista Lazzeri. 71 "Deo optimo maximo. Libro di conti delli giurati Andrea e Giacomo di Lazeri, tanto del speso come del riceputo, per l'anno 1747" [1747] giugno 1 - 1748 giugno 3 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1747-1748. In allegato: quietanza di pagamento firmata dal notaio Francesco Giuseppe Leporini, 1747 agosto 20. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 1171 (Segnatura Koinè) 72 67 "Deo optimo maximo. Adì 17 magio 1749. Libreto delli conti delli giurati Dominico quondam Cristoforo Zen et Giacomo quondam Giacomo Lazeron di tuta la sua soministracione tanto del riceputo come del speso e cossì ad laudem Dei" 1749 maggio 1 - 1750 aprile 25 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1749-1750. In allegato: otto quietanze di pagamento, 1749 settembre 21 - 1750 giugno 1. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 21 n.n. Segnature precedenti: 1172 (Segnatura Koinè) 73 "Deo optimo maximo. Adì 20 magio 1750. Libreto delli conti delli giurati Giovan Batista quondam Dominico Zen et Giacomo quondam Lianardo Lazeron di tutta la sua soministracione tanto del speso come del riceputo e cossì ad laudem Dei" 1750 maggio 11 - 1751 maggio 18 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1750-1751. In allegato: nove quietanze di pagamento, 1750 maggio 20 - 1751 maggio 31. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 27 n.n. Segnature precedenti: 1173 (Segnatura Koinè) 74 "Deo optimo maximo. Adì 18 maggio 1751. Libreto delli conti delli giurati misser Dominico di Lazeri et Andreia quondam Iacomo di Lazeri di tutta la sua soministracione, tanto del speso come del riceputo e così ad laudem Dei" 1751 maggio 18 - [1752 maggio 14] Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1751-1752 (1). In allegato: cinque quietanze di pagamento, 1751 settembre [...] - 1752 maggio 11. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 18 n.n. Segnature precedenti: 1174 Note (1) Le carte già predisposte per "i conti del giurato Dominico di Lazeri" sono rimaste in bianco. 75 "Deo optimo maximo. Adì 18 magio 1752. Libreto delli conti delli giurati Dominico quondam Dominico Zen et Cristoforo quondam Iacomo di Lazeri di Roncogno di tutta la sua soministracione, tanto del speso come del riceputo e così ad laudem Dei" 1752 maggio 26 - 1753 maggio 16 con annotazioni fino al 1754 marzo 6 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1751-1752. In allegato: tre quietanze di pagamento, 1752 agosto 24 - 1752 agosto 27; nota delle spese e del credito che il notaio Ghebel vanta nei confronti della comunità di Roncogno con annotati vari acconti, 1752 dicembre 9. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 13 n.n. Segnature precedenti: 1175 (Segnatura Koinè) 76 "Deo optimo maximo. Adì 18 magio 1753. Libreto delli conti delli giurati misser Nicolò Bortolamedi et Antonio quondam Dominico Ceschi di Roncogno di tutta la sua soministracione, tanto del speso come del riceputo e così ad laudem Dei" 68 1753 maggio 20 - 1754 maggio14 con annotazioni fino al 1754 dicembre 24 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1753-1754. In allegato: due quietanze di pagamento, 1753 luglio 29 - 1754 maggio 9. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 1176 (Segnatura Koinè) 77 "Deo optimo maximo. Adì 14 maggio 1754. Libreto delli conti delli giurati misser Iacomo Antonio Fedrici e misser Iacomo quondam Dominico Ceschi di Roncogno di tutta la sua soministracione, tanto del speso come del riceputo e così" 1754 maggio 12 - 1755 aprile 30 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1754-1755. In allegato: sette quietanze di pagamento, 1754 agosto 7 - 1755 aprile 27. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 29 n.n. + c. 1 sciolta Segnature precedenti: 1177 (Segnatura Koinè) 78 "Deo optimo maximo. Adì 30 aprile 1755. Libreto delli conti delli giurati Gioseppe Iacometi e Giacomo Antonio quondam Francesco di Lazeri di Roncogno di tutta la sua soministracione, tanto del speso come del riceputo" 1755 maggio 4 - 1756 maggio 4 con annotazioni fino a 1756 agosto 7 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1755-1756. In allegato: due quietanze di pagamento, di cui una sciolta, 1755 settembre 21 - 1756 maggio 12; nota delle armente di alcuni privati, 1755 aprile 25. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 27 n.n. + c. 1 sciolta Segnature precedenti: 1178 (Segnatura Koinè) 79 "Deo optimo maximo. Adì 14 magio 1757. Libreto delli conti delli giurati Dominico quondam Lianardo Lazeron et Francesco Antonio Bortolamedi di Roncogno di tutta la sua soministracione, tanto del speso come del riceputo per la regola di Roncogno" 1757 maggio 14 - 1758 maggio 2 con annotazioni fino al 1758 maggio 31 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1757-1758. In allegato: dodici quietanze di pagamento, 1757 luglio 10 - 1758 aprile 16. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 30 n.n. Segnature precedenti: 1179 (Segnatura Koinè) 80 "Deo optimo maximo. Adì 2 maggio 1758. Libreto delli conti delli giurati Giacomo quondam Cristoforo Zen et Antonio quondam Dominico Zen di Roncogno di tutta la sua soministracione, tanto del speso come del riceputo per la regola da Roncogno" 1758 aprile 26 - 1759 maggio 15 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1758-1759. In allegato: dodici quietanze di pagamento, 1758 giugno 10 - 1759 aprile 5. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 25 n.n. Segnature precedenti: 1180 (Segnatura Koinè) 69 81 "Deo optimo maximo. Adì 16 maggio 1760. Libreto delli conti delli giurati Giovan Batista quondam Dominico Zen et Giacomo Ober di Roncogno di tutta la sua soministrazione, tanto del speso come del riceputo della regola da Roncogno" 1760 maggio 3 - 1761 maggio 20 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1760-1761. In allegato: cinque quietanze di pagamento, 1760 luglio 6 - 1761 febbraio 24. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 18 n.n. Segnature precedenti: 1181 (Segnatura Koinè) 82 "Deo optimo maximo. Adì 20 maggio 1761. Libreto delli conti delli giurati Cristoforo quondam Dominico Zen et Iacomo quondam Dominico Zen di tutta la sua soministrazione, tanto del speso come del riceputo dalla regola da Roncogno" 1761 maggio 20 - 1762 maggio 15 con annotazioni fino al 1763 gennaio 29 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1761-1762. In allegato: otto quietanze di pagamento, 1761 maggio 24 - 1762 luglio 11. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 23 n.n. Segnature precedenti: 1182 (Segnatura Koinè) 83 "Deo optimo maximo. Adì 15 maggio 1762. Libreto delli conti delli giurati delli misseri Cristan Fedrici et Dominico quondam Dominico Zen di tutta la sua soministrazione tanto del speso come riceputo dalla regola da Roncogno" 1762 luglio 7 - 1763 maggio 14 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1762-1763. In allegato: quattro quietanze di pagamento, 1762 novembre 15 - 1763 maggio 10. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 14 n.n. Segnature precedenti: 1183 (Segnatura Koinè) 84 "Deo optimo maximo. Adì 17 maggio 1764. Libreto delli giurati, ciovè delli conti delli misseri Giulli Bortolamedi et Iacomo Antonio Fedrici di tutta la sua soministracione, tanto del riceputo come del speso dalla regola da Roncogno" 1764 maggio 17 - 1765 maggio 15 con annotazioni dal 1764 maggio 10 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1764-1765. In allegato: dodici quietanze di pagamento, 1764 luglio 20 - 1765 luglio 19 ed una nota con conteggi. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 28 n.n + cc. 2 sciolte Segnature precedenti: 1184 (Segnatura Koinè) 85 "Deo optimo maximo. Adì 15 maggio 1765. Libero delli giurati, ciovè delli conti delli misseri Bortolamio quondam Gasper Bortolamedi et Dominico quondam Lianardo Lazeron di tutta la sua soministrazione, tanto del riceputo quanto del speso dalla regola da Roncogno" 1765 aprile 27 - 1766 maggio15 con annotazioni fino al 1766 dicembre 15 70 In allegato: - cinque quietanze di pagamento, 1765 novembre 6 - 1766 agosto 19. - Costituzione di debito 1757 febbraio 26, Pergine, con annotazioni fino al 1765 settembre 22. Testimoni: Antonio Angeli e Alessandro Betti, mercanti abitanti in Pergine. Allo scopo di sanare degli affitti a favore del conte Gasparo Migazzi, i giurati della regola di Roncogno si dichiarano debitori della somma di 50 ragnesi nei confronti di Teresa Bortolamedi da Roncogno, vedova di Giovanni Maria Bernabè, dai Masi di Novaledo, agente alla presenza e con il consenso di don Giovanni Battista Fedrizzi, cappellano curato di Roncogno. Si impegnano a saldare il debito entro un anno al tasso di interesse del 5% (1). Notaio: Giovanni Silli (SN). Originale da rogiti [A]. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 21 n.n. + cc. 2 sciolte Segnature precedenti: 1185 Note (1) Come si desume dalle annotazioni successive, in data 21 gennaio 1762 Simon Pietro Bartolomei, esecutore testamentario della fu Teresa Bernabè, cede i diritti di riscossione del suddetto credito a favore di don Giovanni Battista Fedrizzi, curato di Roncogno che si dichiara liquidato dai debitori in data 22 settembre 1765. 86 "Deo optimo maximo. Adì 15 maggio 1766. Libreto delli giurati, ciovè delli conti delli misseri Antonio quondam Dominico di Lazeri et Michel Bortolamedi di tutta la sua soministrazione, tanto del riceputo come del speso dalla regola da Roncogno" 1766 maggio 7 - 1767 maggio 16 con annotazioni fino al 1767 settembre 9 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1766-1767. In allegato: otto quietanze di pagamento, 1766 luglio 22 - 1767 maggio 17. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 21 n.n. Segnature precedenti: 1186 (Segnatura Koinè) 87 "Deo optimo maximo. Adì 15 maggio 1767. Libreto delli chonti delli giurati delli misseri Antonio quondam Dominico Zen et Iacomo Ober di tutta la sua soministracione, tanto del riceputo quanto del speso dalla regola da Roncogno" 1767 maggio 3 - 1768 maggio 16 con annotazioni fino al [1768] dicembre 16 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1767-1768. In allegato: dieci quietanze di pagamento, 1767 maggio 17 - 1768 aprile 24. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 28 n.n. Segnature precedenti: 1187 (Segnatura Koinè) 88 Resa di conto dei giurati Andrea Lazzeri ed Antonio Ceschi 1772 gennaio 4 - 1773 maggio 25 con annotazioni fino al [1773] giugno 13 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1772-1773. In allegato: otto quietanze di pagamento sciolte, 1772 luglio 25 - 1773 maggio 1. Volgare Registro; carta, senza coperta, cc. 15 n.n. + cc. 8 sciolte Segnature precedenti: 1188 (Segnatura Koinè) 71 89 "Adì 28 aprile l'anno 1776. Libretto per tenere li conti delli giuratti Dominico Tomelin et Antonio quondam Valentin Zen di tuta la sua soministracione di giurati" 1776 aprile 28 - 1777 maggio 26 con annotazioni fino al 1777 dicembre 19 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1776-1777. In allegato: sette quietanze di pagamento sciolte, 1776 maggio 17 - 1777 febbraio 9 ed una nota con conteggio sciolta. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 18 n.n. + cc. 8 sciolte Segnature precedenti: 1189 (Segnatura Koinè) 90 Resa di conto dei giurati 1779 maggio 7 - [1780] giugno 30 con annotazioni fino al 1782 maggio 25 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1779-1780. In allegato: quietanza di pagamento, 1779 luglio 25. Volgare Registro; carta, senza coperta, cc. 15 n.n. Segnature precedenti: 1190 (Segnatura Koinè) 91 "Libro d'aministrazione di Nicolò Fedrizzi giurato della regola, nel qualle vengono nottato tutto il spesso e riceputo di quest'anno 1800" 1800 maggio 7 - 1801 luglio 9 Resa di conto relativa all'anno amministrativo 1800-1801. Sul retro della coperta: "1790 Roncogno. Adì 20 luglio miliottocento e due". In allegato: - dieci quietanze di pagamento sciolte, 1800 giugno 29 - 1801 maggio 3; - ricevuta di Antonio Fedrici sindico della chiesa di Roncogno (1), 1800 dicembre 15. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 16 n.n. + cc. 10 sciolte Segnature precedenti: 1191 (Segnatura Koinè) Note (1) A Roncogno era presente la figura del sindico della chiesa, altrove detto anche massaro della chiesa, facente parte della comunità dei vicini: era il preposto all'amministrazione economica della fabbriceria della chiesa, curava le relative rendite provenienti da elemosine, lasciti, regalìe, affitti di terreni. Il sindico trasmetteva al successore il possesso dei beni curaziali, li amministrava in nome e per conto della chiesa, inoltre acquistava il necessario per i servizi liturgici, per il decoro delle celebrazioni, pagava il curato per le messe legatarie, provvedendo anche alle riparazioni ordinarie dell'edificio e del cimitero. Alla fine del suo mandato, che era rinnovabile, il sindico doveva fornire il rendiconto, pagando personalmente se c'era ammanco o perdita. Per Roncogno la prima resa di conto è datata 18 gennaio 1538: mentre le prime sono sintetiche, dalla prima metà del 1600 divengono, invece, più analitiche con voci di entrata e uscita; dalla fine del '700 entrate e uscite sono trascritte giorno per giorno, con verbale di approvazione della gestione redatto dal delegato dell'arciprete. La resa di conto del 1591 presenta due particolarità: fu redatta da una donna, Brigida, moglie di Lazaro de Lazeri, in luogo del marito, e risultò perfettamente in pareggio "ne la chiesa resta al Lazaro ne il Lazaro resta alla chiesa cosa alcuna". Cfr. PEDRON, Storia della chiesa di Roncogno cit., pp. 13-33. Vedi anche NEQUIRITO (a cura di), A norma di Regola cit., pp. 47-48 e CAGOL-NEQUIRITO (a cura di), Trento. Una città alpina e il suo contado cit., p. 211. 72 serie Quietanze, [1689] - 1805 30 fascicoli, 14 documenti singoli Contenuto La serie comprende quietanze relative a restituzioni di prestiti o di debiti, ad affitti, a prestazioni d'opera o beni in natura, a spese sostenute dalla regola e non saldate. A seguito dell'intervento di ordinamento svolto dalla cooperativa Koinè tali quietanze sono state suddivise e condizionate in fascicoli annuali, con notevoli lacune temporali, ad esempio dal 1751 al 1774. Tra le tipologie di quietanza più frequenti figurano pagamenti per spese notarili (1), per cause risolte o ancora in corso (2), per viaggi per la regola (3) oltre a quietanze di pagamento da parte dei curati per messe celebrate a diverso titolo, a favore di defunti (4), per aggiustamenti avuti fra le parti (5), per il bestiame (6). Inoltre compaiono pagamenti per spese militari (7), per misurazioni di campi o boschi (8). La voce di spesa e di conseguente avvenuto pagamento più ricorrente è, sicuramente, quella relativa ad "interessi d'affitto" o "affitti": si trattava di prestiti che la regola otteneva da privati (9), ma anche da altre istituzioni, come le confraternite (10), che venivano in seguito saldati, con relativi interessi, con la causale "pagamento di affitti". Il fascicolo 1192/41 è stato precedentemente inventariato come "quietanze 1801-1805", in realtà in esso sono confluiti anche documenti di tipologia diversa: una procura (11) che è stata inserita nella serie dei contratti e un verbale della regola, inserito nei conchiusi (12). Anche le unità del fascicolo 1192/42 sono di natura diversa e tutte da ricondurre alla serie carteggio, precedentemente inventariate come non datate: si è appurato, da una più attenta osservazione, che alcune invece lo sono (13). I documenti sono stati quindi descritti singolarmente e non è stato effettuato alcun spostamento fisico di essi ma solo virtuale. Lingua Volgare Note (1) Cfr. docc. 95, 115, 121, 128, 132. (2) Si tratta di spese per cause fra la regola di Roncogno e la comunità di Povo (docc. 124, 100, 131); un altro per spese fra la regola di Roncogno e i baroni a Prato (doc. 128) e per la sentenza della casara (doc. 132). (3) Cfr. docc. 104, 110. (4) Cfr docc. 94 (messa per la moglie di Giacomo Pallaoro, Anna Cristofolini), 95, 127. (5) Cfr. docc. 116 e 126. (6) Cfr. doc. 119. (7) Cfr. doc. 131. (8) Cfr. doc. 98. (9) Cfr. solo alcuni dei molti documenti: 97, 109-111. (10) Cfr. doc. 100: si tratta di "affitto" a favore della Compagnia della Madonna della Pietà e alla Compagnia di San Carlo. (11) Cfr. doc. 41. (12) Cfr. doc. 11. Dal fascicolo 1192/41 si sono create così le unità 11, 41, 133, 134, 135. (13) Si sono create le unità 138-141, 143, 149, 150, 154. 92 Quietanza [16]89 gennaio 9 (1) 73 Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1192/37 (Segnatura Koinè) Note (1) Precedentemente il documento è stato datato all'anno 1789, in realtà è molto probabile che sia il 1689, perchè vi sono menzionati Giacomo Pallaoro, morto nel 1712 (cfr. APR, "Liber I et II Defun[ctorum]") e il notaio Francesco Rusca, operante nel XVII secolo, con il quale lo stesso Pallaoro ebbe rapporti (cfr. Fondo aggregato della famiglia Pallaoro, doc. 3 relativo al primo testamento del Pallaoro, 1690 ottobre 23, copia autentica desunta da Francesco Rusca, da rogiti di Giacinto Rusca). Inoltre gli elementi grafici rimandano allo stesso secolo. 93 Quietanza 1709 marzo 7 Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1192/1 (Segnatura Koinè) 94 Quietanze 1712 ottobre 7 - 1712 novembre 26 Quietanza relative all'eredità del fu Giacomo Pallaoro. Volgare Fascicolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1192/2 (Segnatura Koinè); N. 3; N. 8 95 Quietanze 1717 agosto 22 - 1717 dicembre 26 Volgare Fascicolo; carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1192/3 (Segnatura Koinè) 96 Quietanze 1720 ottobre 8 - 1720 dicembre 2 Volgare Fascicolo; carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1192/4 (Segnatura Koinè) 97 Quietanza 1721 luglio 3 Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1192/5 (Segnatura Koinè) 98 Quietanze 1722 giugno 20 - 1722 dicembre 15 Volgare 74 Fascicolo; carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1192/6 (Segnatura Koinè) 99 Quietanze 1723 febbraio 24 - 1723 agosto 30 Volgare Fascicolo; carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1192/7 (Segnatura Koinè) 100 Quietanze 1724 febbraio 6 - 1724 settembre 1 Volgare Fascicolo; carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1192/8 (Segnatura Koinè) 101 Quietanze 1725 novembre 23 Volgare Fascicolo; carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1192/9 (Segnatura Koinè) 102 Quietanze 1726 maggio 13 - 1726 dicembre 22 Volgare Fascicolo; carta, cc. 10 n.n. Segnature precedenti: 1192/10 (Segnatura Koinè) 103 Quietanze 1727 gennaio 30 - 1727 dicembre 9 Volgare Fascicolo; carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1192/11 (Segnatura Koinè) 104 Quietanze 1728 gennaio 12 - 1728 novembre 22 Volgare Fascicolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1192/12 (Segnatura Koinè) 105 Quietanza 1729 luglio 24 Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1192/13 (Segnatura Koinè) 75 106 Quietanze 1730 maggio 7 - 1730 agosto 10 Volgare Fascicolo; carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1192/14 (Segnatura Koinè) 107 Quietanze 1731 aprile 22 - 1731 settembre 16 Volgare Fascicolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1192/15 (Segnatura Koinè) 108 Quietanza 1732 agosto 17 Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1192/16 (Segnatura Koinè) 109 Quietanze 1733 gennaio 17 - 1733 dicembre 26 Volgare Fascicolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1192/17 (Segnatura Koinè); 58 110 Quietanze 1734 gennaio 27 - 1734 dicembre 31 Volgare Fascicolo; carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1192/18 (Segnatura Koinè) 111 Quietanze 1735 febbraio 6 - 1735 dicembre 11 Volgare Fascicolo; carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1192/19 (Segnatura Koinè) 112 Quietanze 1736 febbraio 11 - 1736 dicembre 21 Volgare Fascicolo; carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1192/20 (Segnatura Koinè) 113 76 Quietanza 1737 luglio 10 Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1192/21 (Segnatura Koinè) 114 Quietanze 1738 marzo 29 - 1738 novembre 30 Volgare Fascicolo; carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1192/22 (Segnatura Koinè) 115 Quietanze 1739 maggio 31 - 1739 dicembre 29 Volgare Fascicolo; carta, cc. 7 n.n. Segnature precedenti: 1192/23 (Segnatura Koinè) 116 Quietanze 1740 giugno 13 - 1740 dicembre 31 Volgare Fascicolo; carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1192/24 (Segnatura Koinè) 117 Quietanze 1741 aprile 26 - 1741 ottobre 29 Volgare Fascicolo; carta, cc. 7 n.n. Segnature precedenti: 1192/25 (Segnatura Koinè) 118 Quietanze 1742 [gennaio 13] - 1742 aprile 25 Volgare Fascicolo; carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1192/26 (Segnatura Koinè) 119 Quietanze 1743 gennaio 27 - 1743 dicembre 24 Volgare Fascicolo; carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1192/27 (Segnatura Koinè) 120 Quietanze 1744 maggio 10 - 1745 marzo 6 77 Volgare Fascicolo; carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1192/28 (Segnatura Koinè) 121 Quietanza 1745 settembre 11 Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1192/29 (Segnatura Koinè) 122 Quietanze 1746 gennaio 17 - 1746 aprile 24 Volgare Fascicolo; carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1192/30 (Segnatura Koinè) 123 Quietanze 1747 gennaio 21 - 1747 dicembre 10 Volgare Fascicolo; carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1192/31 (Segnatura Koinè) 124 Quietanze 1748 giugno 10 - 1748 ottobre 13 Volgare Fascicolo; carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1192/32 (Segnatura Koinè) 125 Quietanze 1749 gennaio 16 - 1749 maggio 4 Volgare Fascicolo; carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1192/33 (Segnatura Koinè) 126 Quietanza 1750 dicembre 7 Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1192/34 (Segnatura Koinè) 127 Quietanza 1751 maggio 22 Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. 78 Segnature precedenti: 1192/35 (Segnatura Koinè) 128 Quietanza 1774 ottobre 29 Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1192/36 (Segnatura Koinè) 129 Quietanza (1) 1779 luglio 4 Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1149/32 (Segnatura Koinè) Note (1) Questo documento è stato spostato dalla collocazione precedente in Atti degli affari della comunità: è ricevuta di avvenuto pagamento da parte di Domenico Bonvechio, sindaco di Povo, il quale dichiara di aver ricevuto 202 troni e 6 carantani da parte della regola di Roncogno, nella persona di Antonio Zeni, giurato e rappresentante della villa, per il pagamento delle spese seguite alla causa fra le due comunità per i confini, causa che era stata appunto persa da Roncogno, la quale doveva così accollarsi tutte le spese. 130 Quietanza 1793 marzo 15 Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1192/38 (Segnatura Koinè) 131 Quietanze 1798 aprile 14 - 1798 dicembre 20 Contiene fra l'altro: quietanza per spese militari sostenute per l'acquartieramento del corpo franco di Zulechner, compagnia Somis, 1798 aprile 14 - 1798 maggio 6. Volgare Fascicolo; carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1192/39 (Segnatura Koinè) 132 Quietanze 1799 agosto 18 - 1799 dicembre 29 Volgare Fascicolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1192/40 (Segnatura Koinè) 133 Quietanza 1801 luglio 6 Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. 79 Segnature precedenti: 1192/41b (Segnatura Koinè) 134 Quietanze 1803 dicembre 4 Volgare Fascicolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1192/41c (Segnatura Koinè) 135 Quietanza 1804 gennaio 22 Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1192/41d (Segnatura Koinè) 80 serie Stati delle anime, 1789 1 registro Contenuto Nell'archivio dell'ex Comune di Roncogno è presente un solo documento relativo alla consistenza demica della comunità, risalente all'anno 1789: si tratta di uno "Stato delle anime" o "Status animarum" ed appartiene alla tipologia di documenti ecclesiastici di produzione parrocchiale previsti dalla normativa canonica e definiti libri canonici o parrocchiali (1). Tale normativa, non sempre rispettata alla lettera da parte dei curati, trovò applicazione un po' ovunque, nelle curazie e poi parrocchie della diocesi di Trento (2), almeno per quanto riguarda i libri dei battezzati, dei matrimoni e dei morti. Non altrettanto si può dire, a differenza delle altre diocesi, per gli "Status animarum" e per i libri dei cresimandi introdotti invece solo più tardi, con una certa regolarità, forse per la poca importanza attribuita a essi ai fini pastorali (3). Lo "Status animarum" veniva creato proprio ai fini del controllo dell'obbedienza della popolazione all'obbligo della comunione pasquale o, a livello di nuda statistica, per conoscere il numero dei comunicandi di una curazia o parrocchia, al momento della visita pastorale (4). Nel momento in cui un nuovo Stato delle anime veniva redatto, quello precedentemente in uso, era distrutto perché reso inutile dalla nuova redazione (5). La conservazione e valorizzazione di questi libri canonici è, in ogni caso, fondamentale, non solo per il loro assoluto valore documentario, ma perchè preziosi anche ai fini della conoscenza della storia demografica ed economica del Trentino (6). Presso l'archivio parrocchiale di Roncogno si è appurata, come risulta dal censimento di Albino Casetti (7), la presenza di registri parrocchiali, ma non di altri Stati delle anime. Nell'unica "conta delle anime" di Roncogno pervenuta (8), come di consueto, le persone sono raggruppate per "fuoco" ovvero per gruppo abitativo: viene indicato il nome del capofamiglia, della moglie o del marito anche nel caso di vedovanza, dei figli, di eventuali fratelli, sorelle e nipoti conviventi, la servitù e quindi per ciascuno si specifica l'età, il grado di parentela o di dipendenza. Nel documento si riportano così i dati relativi a 50 fuochi complessivi, per un totale di 265 individui (9), con l'aggiunta di ulteriori indicazioni: se la persona è contrassegnata da un segno convenzionale (#) non è presente nel paese, se da una croce semplice ad X non la si conta. Non è possibile appurare altre forme di registrazione precedenti per la comunità di Roncogno, sia per lo "Status animarum" che per gli altri libri canonici. Roncogno fu infatti, all'inizio, cappella della chiesa pievana di Pergine, in seguito dal Cinquecento curazia (10) e infine parrocchia nel 1959. Padre Silverio Pomarolli (11) inizia l'elenco dei curatori d'anime di Roncogno con l'anno 1675; quindi Roncogno aveva sicuramente un suo sacerdote ma non si sa con quali incarichi anche perché ci sono lacune nella documentazione parrocchiale e mentre, ad esempio, il registro dei morti inizia dal 1629, quello dei nati e battezzati principia solo dal 1794 (12). Lingua Volgare Documentazione collegata S. POMAROLLI, “Cronistoria ecclesiastica tridentina”, vol. I, Campo Lomaso (Trento) 1946-1947, Trento, Biblioteca Fondazione San Bernardino, Ms. 417. Bibliografia A. CASETTI, Guida storico-archivistica del Trentino, Trento 1961. A. COSTA, La chiesa di Dio che vive in Trento, Trento 1986. M. MORIZZO, Catalogus cleri 1914, Trento 1913. S. PIATTI, Pergine. Vita e cammino di una comunità cristiana, Pergine Valsugana (Trento) 2006. 81 Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda E. SONNINO, La “conta delle anime”. Conclusioni in forma di proposta, in G. COPPOLA-C. GRANDI (a cura di), La “conta delle anime”. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze, Bologna 1989, pp. 321-336. L. SPARAPANI, I libri parrocchiali della diocesi di Trento, in G. COPPOLA-C. GRANDI (a cura di), La “conta delle anime”. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze, Bologna 1989, pp. 277-319. Note (1) Per libri canonici o parrocchiali s'intendono quelli dei nati e battezzati, dei morti, dei matrimoni, dei cresimati e di "Status animarum". Cfr. SPARAPANI, I libri parrocchiali della diocesi di Trento cit., pp. 277-319. (2) Roncogno, con tutta la giurisdizione di Pergine, dipendeva "in spiritualis" dalla diocesi di Feltre fino alla Pasqua del 1786, poi entrò a far parte della diocesi di Trento; quindi il registro conservato è di appena tre anni successivo a questo passaggio. (3) SPARAPANI, I libri parrocchiali della diocesi di Trento cit., p. 282. (4) Da questa rilevazione erano quindi esclusi ad esempio gli ebrei, per motivi religiosi, ma anche altre categorie: istituzioni religiose come i conventi, famiglie nobiliari o cardinalizie, ambasciate che si sottraevano, in base ad un diritto di extraterritorialità, all'enumerazione dei singoli individui che componevano la comunità. Vedi a proposito SONNINO, La “conta delle anime”. Conclusioni in forma di proposta cit., pp. 328-329. (5) Cfr. SPARAPANI, I libri parrocchiali della diocesi di Trento cit., pp. 277-289. (6) Ibidem, pp. 277-278. (7) Albino Casetti, nella scheda di rilevazione dell'archivio parrocchiale di Roncogno da lui redatta nel 1950, parla di n. 4 registri dei nati e battezzati dal 1794; di n. 4 registri dei morti dal 1629, di n. 2 registri dei matrimoni dal 1898, di n. 2 registri dei cresimati dal 1890, di anagrafe dal 1909, di protocolli dal 1894 e di atti vari. Tale documentazione è ancora conservata presso la canonica di Roncogno. Vedi CASETTI, Guida storico-archivistica del Trentino cit., p. 629. (8) A questo proposito Eugenio Sonnino sostiene che, salvo eccezioni e considerata anche l'onerosità della rilevazione, i curatori e i parroci procedevano in media ogni tre anni alla "conta delle anime". Cfr. SONNINO, La “conta delle anime”. Conclusioni in forma di proposta cit., pp. 321-336. (9) Tale conteggio, corrispondente a 265 unità, compare alla fine del documento ed è il totale di tutti le persone menzionate, meno quelle residenti fuori dal paese, "quelli che non si contano" (perchè già figurano nella famiglia originaria o in altro gruppo) e quelli deceduti. (10) Padre Marco Morizzo e altri ebbero a scrivere che la curazia di Roncogno risalirebbe al 19 settembre 1506. Vedi anche MORIZZO, Catalogus cleri 1914 cit., p. 57; COSTA, La Chiesa di Dio che vive in Trento cit., p. 258. (11) POMAROLLI, “Cronistoria ecclesiastica tridentina” cit. (12) Obblighi e doveri per il curatore d'anime furono fissati in un documento il 19 settembre 1800, "dettato" dall'arciprete di Pergine don Francesco Tecini. Fra i doveri è da segnalare il fatto che "Dovrà tenere scuola tre mesi all'anno, cioè dicembre, gennaio e febbraio, cola contribuzione secondo il praticato". Salvatore Piatti riporta le segnatura dei documenti relativi, cioè i documenti datati 19 settembre 1800 e 16 ottobre 1800, entrambi conservati in APP, XVI, C. 1. Roncogno. Vedi PIATTI, Pergine. Vita e cammino di cammino di una comunità cristiana cit., p. 317. 136 "Stato dell'anime della villa di Roncogno, principiato e finito nel mese di maggio dell'anno 1789" 1789 maggio 82 Sul v dell'ultima c.: conteggi vari. Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 8 n.n. Segnature precedenti: 1193 (Segnatura Koinè); 77 83 serie Carteggio degli affari della comunità, [sec. XVIII] - 1809 1 registro, 3 fascicoli, 31 documenti singoli Contenuto La presente serie si compone di documenti sia redatti dall'amministrazione della regola, sia provenienti dall'esterno: si tratta di lettere inviate, di minute della documentazione spedita, di suppliche, di richieste, oltre a tutta una serie di documenti di varia natura. Una parte consistente è costituita appunto da suppliche (1) indirizzate all'autorità superiore al fine di ottenere qualcosa o di far conoscere le proprie istanze, cui fa seguito spesso il rescritto cioè la risposta annotata sulla stessa carta. Da menzionare sono le richieste relative alle prestazioni, forniture o tasse cui la comunità era soggetta (2), per dirimere controversie fra la regola e privati o con altre comunità (3), per ottenere permessi o autorizzazioni (4), per il condono di multe (5). Una è curiosa (6): si tratta della richiesta di escludere dal godimento dei beni comunali un'intera famiglia, a causa dei numerosi reati commessi dal capofamiglia. Tra la documentazione sono presenti alcune ordinanze dell'autorità politica (governo austriaco e poi bavarese) (7), proclami emanati dal regolano di Pergine (8) e dal Consiglio amministrativo di Trento (9). Da menzionare anche alcune note di debiti, di aggravi ed entrate (10), misurazioni (11), stime di prodotti (12), prospetti di divisione (13), ma anche lettere di vario contenuto (14) ed una procura (15). Nella serie del carteggio degli affari della comunità sono inoltre confluiti documenti presenti nella serie delle sentenze (16), per i quali si è operato uno spostamento. Tutti erano stati descritti come non datati: in realtà, ad una più attenta lettura, alcuni di essi riportano indicazioni cronologiche (17). Lingua Volgare Bibliografia C. NUBOLA, La via “supplicationis” negli stati italiani della prima età moderna (secoli XV-XVIII), in C. NUBOLA-A. WURGLER (a cura di), Suppliche e “gravamina”. Politica, amministrazione, giustizia in Europa (secoli XV-XVIII), Bologna 2002, pp. 21-63. Note (1) La supplica era la forma giuridica e codificata in antico regime atta a far conoscere le proprie istanze, al fine di ottenere ciò che si chiede; poteva essere individuale, di gruppo, di corporazione ed era una forma di comunicazione politica nel rapporto fra governanti e governati. Essa coinvolgeva ogni ambito del vivere, quello della giustizia, del sociale, del politico e del religioso. Cfr. NUBOLA, La via “supplicationis” cit., pp. 21-63. (2) Cfr. docc. 146, 163, 165. (3) Cfr. docc. 152, 160. (4) Cfr. docc. 156, 164, 166. (5) Cfr. doc. 158. (6) Cfr. doc. 144. (7) Cfr. docc. 167, 169-170, 172. (8) Cfr. doc. 168. (9) Cfr. doc. 161. (10) Cfr. docc. 137, 151, 153, 155, 159. (11) Cfr. doc. 162. (12) Cfr. doc. 160. (13) Cfr. docc. 142, 171. 84 (14) Cfr. docc. 145, 160. (15) Cfr. doc. 160. (16) Cfr. docc.138-143, 149-150, 154. (17) Cfr. docc. 143, 149-150, 154. 137 Domanda [sec. XVIII] Con la sottoscrizione dell'avvocato [Baldassare] Rosanelli, Matteo Fontanari di Costasavina chiede alla regola di Roncogno che gli venga restituita la somma di 50 fiorini con relativo interesse, avendo egli prestato, come da scrittura del 12 maggio precedente, 100 fiorini alle regole di Roncogno e Costasavina con l'obbligo di restituzione entro il mese di giugno. Volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1149/49 (Segnatura Koinè) Note Sul v dell'ultima c.: "Copia all'onoranda regola di Roncogno". 138 Terminazione [sec. XVIII] Calcolo dei termini tra la regola di Roncogno e la regola di Povo in passi. Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1192/42g (Segnatura Koinè) 139 Nota di pagamento [sec. XVIII] "La tassa nella causa della regola di Roncogno con li particolari de detta regola". Il notaio Amfertaller quantifica il proprio onorario a carico della regola di Roncogno. Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1192/42h (Segnatura Koinè) 140 Nota di spese per sindacato [sec. XVIII] "Notta si come li sindicatti Iacom Palauoro et Valentin Banallo havemo datto". Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1192/42e (Segnatura Koinè) 141 Note di crediti a favore della regola di Roncogno [sec. XVIII] Il sindaco Cristoforo Prudel determina i corrispettivi dovuti dalla regola di Costasavina alla regola di Roncogno. Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. 85 Segnature precedenti: 1192/42f (Segnatura Koinè) 142 Prospetto di divisione [sec. XVIII] Le regole della gastaldia di Susà compilano un prospetto e resoconto della divisione dei quartieri del "Palù", in base "alla misura Garzetti e Fontanari", per la quale a ogni staio di terreno è assegnato il valore di 59 ragnesi. Volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: N. 76; 1149/45 (Segnatura Koinè) Note Sul v dell'ultima c.: "N. 76"; "Scomparto deli Palù", conteggi vari. 143 Dichiarazione 171[9] luglio 12, Costasavina In occasione della causa intentata dalle regole di Costasavina e Roncogno contro la comunità di Povo, Giovanni Paolo de Ognibeni, su richiesta della regola di Costasavina, dichiara che quest'ultima intende partecipare, tanto nelle spese quanto negli utili, in misura non superiore alla quinta parte. volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1192/42a (Segnatura Koinè) 144 Supplica con rescritto 1723 agosto 20 - 1723 agosto 21 con allegati del 1718 I rappresentanti della regola di Roncogno supplicano il principe vescovo di Trento di voler interdire la moglie e le figlie di Giacomo Bortolamedi, condannato per furti di beni pubblici e privati e minacce a mano armata, dal godimento delle fratte comunali, almeno finché lo stesso non abbia provveduto a risarcire i danni arrecati. In allegato: deposizioni testimoniali, 1718. Volgare Fascicolo; carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1148/10 (Segnatura Koinè) 145 Lettera 1729 febbraio 20 Mittente: Gasparo Gasperini Gasparo Gasperini scrive a [...] di non essere riuscito ad arrivare a Trento nel giorno stabilito, a causa del maltempo, ma di attivarsi affinché l'affare vada a buon fine. Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1148/12 (Segnatura Koinè) 146 Supplica con rescritto 1735 dicembre 14 (1) 86 Gli uomini di Roncogno e Costasavina supplicano il principe vescovo di Trento affinché i "cariaggi" (2) da fornire all'armata cesarea non vengano calcolati in base al numero di capi di bestiame posseduti dalle regole di Roncogno, Costasavina, Susà e Canale, tutte appartenenti alla gastaldia di Susà, considerando il fatto che le comunità di Susà e Canale ne sono scarsamente dotate mentre, al contrario, sono ricche di boschi. Si chiede pertanto maggiore equità nella fornitura di dette prestazioni. La cancelleria vescovile invita le predette regole ad un accordo amichevole; in caso contrario si ricorrerà al giudizio del commissario. Nello stesso giorno il predetto documento e una sua copia vengono depositati presso il notaio Ghebel senior a mezzo di Giacomo Antonio de Fedricis di Roncogno, gastaldo di Susà. Latino, volgare Documento singolo; carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1148/14 (Segnatura Koinè) Note (1) La data si riferisce al rescritto. (2) "Cariagio" o "cariaggio" o "carriaggio": il bagaglio che si portavano dietro gli eserciti con carri e bestie da soma, tutto il bagaglio e le salmerie al seguito di un esercito. Vedi RICCI, Vocabolario trentino-italiano cit., p.72. 147 Supplica con rescritto 1743 giugno 3 (1) Gli uomini delle Gastaldie esteriori della giurisdizione del castello di Pergine inviano al principe vescovo di Trento una supplica affinché egli obblighi il dottor Toller di Frassilongo ad assumere il patrocinio di tali gastaldie nella successiva sessione, incarico che lo stesso non intende invece assumere. Volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: F; 1148/18 (Segnatura Koinè) Note (1) La data si riferisce al rescritto. 148 Lettera 1768 maggio 25, Roncogno Mittente: Giovanni Battista Fedrici Destinatario: Regola di Roncogno Il curato di Roncogno Giovanni Battista Fedrici scrive alla regola di Roncogno di aver preso informazioni e di aver concluso di non essere affatto tenuto al pagamento di una certa spesa, cui risulta invece soggetta la regola, e che, essendo andato distrutto il rescritto, tale diritto non potrà mai essere contestato. Volgare Lettera; carta, c. 1 n.n. 149 Nota di pagamento 1773 "Taxa in causa particularium quarteriorum aggerum fersinalium prope Roncognum". Il notaio Giovanni Giuseppe Ghebel quantifica le spese giudiziarie a carico di Matteo de Paoli, agente a nome della regola, e di altri privati coinvolti nella causa per il taglione fersinale. Latino, volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. 87 Segnature precedenti: 1192/42b (Segnatura Koinè) Note Sul v: "Tassa da scodere dalli Antonio Zen ed Andrea Lazeri". 150 Nota di pagamento 1774 "Tassa nella causa di Antonio Lazeri ed Antonio Zen di Roncogno contro i parte[vesi] del taglione fersinale sotto Roncogno". Il notaio Giovanni Giuseppe Ghebel quantifica le spese giudiziarie a carico di Matteo de Paoli agente a nome della regola nella causa per il taglione fersinale. Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1192/42c (Segnatura Koinè) 151 Nota 1775 luglio 14 - 1776 luglio 12 Nota di quanto la regola di Roncogno deve [ai notai] Giovanni Sartori e a suo figlio Pietro di Costasavina per prestazioni professionali, importo quantificato in troni 59 soldi 3. Volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1149/47 (Segnatura Koinè); N. 59 Note Sul v dell'ultima c.: "N. 59"; "Pretesa del signor Pietro Sartori di Costasavina". 152 Supplica con rescritto 1776 aprile 19 Gli uomini di Susà e Canale inviano supplica al Consiglio aulico di Trento riguardo alla presa di posizione degli uomini di Roncogno e Costasavina per la questione della malga di Susà. Questi ultimi vogliono che sia smantellata perché essa, indivisa, si trova nella gastaldia di Susà ma è troppo distante dalle loro ville. In inserto: copia del memoriale (1) in cui si espongono le lamentele della comunità di Costasavina per l'eccessiva distanza della malga di Susà che ritengono inutile, 1775 giugno 14 con rescritto del 19 giugno 1775; copia di dichiarazioni da parte di custodi del bestiame, 1775 giugno 15 (2). Copia semplice [C] a uso dei giurati della regola di Costasavina.; volgare Documento singolo; carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1148/30 (Segnatura Koinè) Note (1) In calce al documento è specificato che il notaio Francesco Alpruni provvide a fornire copia semplice dello stesso a Giovanni Battista Sartori, giurato di Costasavina, in data 24 giugno 1775. (2) Nella casa del notaio Francesco Alpruni, alla presenza di Pietro Antonio Alpruni fratello del notaio e di Francesco Tomasi, abitante in Pergine, Matteo, figlio di Antonio Nicolussi detto Rossi di Luserna (giurisdizione di Caldonazzo), attuale conduttore della malga di Susà e Canale, dichiara di aver prelevato nell'anno 1775 insieme a suo padre 14 capre in libertà in Roncogno e 2 più una vacca a Costasavina che sono tuttora mantenute nella malga e che nella malga pascolano 9 vacche compresa quella sopra. Nella stessa occasione Giorgio del fu Giovanni Battista Bertoldo di Sant'Orsola sostiene che per due anni è stato pastore comunitario delle vacche di Costasavina ma non è mai stato a pascolare nella malga di Susà, nel luogo detto "Marez", bensì nei pascoli più vicini a Costasavina; il terzo testimone Giovanni Francesco Fontanari, abitante a Susà, dichiara che 88 fu per 12 anni pastore del bestiame ma mai a Susà, bensì in località "Pratonalt" e poi pastore della villa di Susà, ma non ha mai visto animali di Costasavina. 153 Promemoria degli aggravi ed entrate [post 1776 luglio 12] Specifica degli aggravi e delle entrate annuali della regola di Roncogno, segnati per voci, causale ed importo. Volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1149/46 (Segnatura Koinè) Note Sul v dell'ultima c.: "Atti vecchi di poco valore". 154 Nota di spese presentata alla regola di Roncogno dall'agrimensore Giovanni Domenico Roner 1787 con annotazioni fino al 1787 agosto 26 - "Notta di quanto io sottoscritto ho d'avere dalla regola di Roncogno per mercedi di agrimensore", [1787]. - "Notta di quanto ho riceputo a conto dal antedetta regola di Roncogno", [1787]. Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1192/42d (Segnatura Koinè) 155 Conteggio 1789 febbraio 12 Alla presenza dei giurati Domenico Lazzeri e Francesco Banal viene stilata la nota e fatto il conteggio di quanto la regola di Roncogno sia debitrice nei confronti di Bartolameo Giovanetti; il debito viene quantificato in troni 26 soldi 2. Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1149/35 (Segnatura Koinè) Note Sul v: conteggi. 156 Supplica con rescritto 1789 febbraio 27 (1) La regola di Roncogno supplica il principe vescovo di Trento affinché le venga concesso il permesso di recarsi a Trento a scopo di commercio passando per la strada di Povo, invece che per la strada imperiale. Il principe vescovo accorda il suddetto permesso, a esclusione del caso in cui si trasportino "cose daciabili". Volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1149/36 (Segnatura Koinè) Note (1) La data si riferisce al rescritto. Sul v dell'ultima c.: "Copia regola di Roncogno". 89 157 Supplica 1791 novembre 14 (1) Giacomo Lazzeri e i consorti di Roncogno inviano una supplica al principe vescovo di Trento chiedendo che si continui ad applicare il "taglione fersinale" secondo ciò che è stato stabilito dai decreti capitanali e nel modo in cui sempre si è praticato in passato. Copia autentica [B] desunta dal notaio Gasparo de Paoli ad uso dei giurati della regola di Roncogno.; volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1149/37 (Segnatura Koinè) Note Sul v dell'ultima c.: "Ai onorandi giurati di Roncogno". 158 Supplica con rescritto 1795 luglio 17 - 1795 agosto 4 I giurati della regola di Roncogno supplicano il principe vescovo di Trento di essere sollevati dalla pena loro comminata dal foro commissariale di Pergine e quantificata in 100 fiorini, nella causa con Giulio Bortolamedi il quale aveva ristretto la strada comune con dei sassi che loro avevano spostato, non sapendo che ciò costituiva reato. Nel rescritto si prescrive che i supplicanti versino, entro quindici giorni, a titolo di multa, 12 fiorini al curato della villa, da destinarsi ai poveri. Volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1149/40 (Segnatura Koinè) Note Sul v dell'ultima c.: dichiarazione del curato padre Antonio Gazzoletti che la regola ha eseguito ciò che è stato stabilito dal rescritto del 17 luglio, versando 12 fiorini, da lui personalmente destinati ai poveri di Roncogno. 159 Nota di debiti [post 1796 agosto 4] Gaspare de Paoli presenta la nota di tutti i debiti che la regola di Roncogno ha nei suoi confronti, specificando la voce e il relativo importo. Vengono riportate le date dei movimenti avuti fra le parti dal 1773 al 4 agosto 1796. Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1149/51 (Segnatura Koinè) 160 Atti relativi alle controversie fra le gastaldie esteriori prima, e le regole di Roncogno e Costasavina poi, contro l'arciprete di Pergine 1797 novembre 24 - 1798 agosto 20 Volgare Fascicolo; carta, cc. 10 n.n. Segnature precedenti: 1149/41 (Segnatura Koinè) 160a Supplica con rescritto 1797 novembre 24 90 L'arciprete di Pergine Francesco Tecini e tutti i gastaldi della giurisdizione del castello di Pergine supplicano l'Ufficio Spirituale di Trento perché confermi l'accomodamento cui sono giunti dopo il precedente litigio (1). In tale accomodamento si definiscono infatti le competenze dei curati, le loro facoltà e limiti nell'esercizio delle azioni di culto ed inoltre si specifica, per ogni singola gastaldia, la quantità di "primizie" da fornire alla canonica di Pergine ogni anno entro l'ottava di san Martino. Alla fine: rescritto positivo in cui si conferma l'aggiustamento non solo per il presente ma anche per il futuro e si ordina di far pervenire all'Ufficio Spirituale, entro un mese, una copia autentica dello stesso, 1797 novembre 28. Volgare Documento singolo, carta, cc. 2 n.n. Note (1) L'anno precedente si era avuta infatti una lite intentata dalle gastaldie della giurisdizione del castello di Pergine contro l'arciprete de Mersi, predecessore del Tecini, sia a causa delle modalità di culto che delle primizie che ogni gastaldia doveva annualmente fornire all'arciprete. 160b Procura 1798 gennaio 2, Roncogno Testimoni: Giuseppe "Cadot" e Andrea del fu Andrea "dei Andrei", abitanti al Cirè. I vicini di Roncogno e Bortolo Valandro abitante nella villa (1), danno procura al neo eletto sindaco Giacomo Antonio Fedrici e al neoeletto vicecesindaco Gasparo Bortolamedi a rappresentarli nella causa intentata contro l'arciprete di Pergine riguardo alle primizie e agli altri aggravi. Notaio: Pietro Virgilio de Leporini (SN) Originale da rogiti [A], atto notarile, volgare Documento singolo, carta, cc. 2 n.n. Note (1) Si era presentato anche Domenico Pallaoro, per essere inserito ma la sua richiesta non venne accolta. Il documento comprende una parte prestampata. 160c Procura 1798 gennaio 2, Costasavina Testimoni: Giovanni Espen e Michele Laner, abitanti in Roncogno. I vicini di Costasavina nonché i comparenti Andrea Morel, Nicolò Pallaoro, Battista dei Carli e Andrea Pallaoro danno procura al neoeletto sindaco Nicolò del fu Giovanni Antonio Fontanari e al neoeletto vicesindaco Francesco del fu Francesco Andreatta di rappresentarli nella causa contro l'arciprete di Pergine inerente le "primizie" e gli altri aggravi. Notaio: Pietro Virgilio de Leporini (SN) Originale da rogiti [A], atto notarile, volgare Documento singolo, carta, cc. 2 n.n. Note Il documento presenta una parte prestampata. 160d Lettera 1798 agosto 18, Pergine Mittente: Francesco Tecini, arciprete di Pergine Destinatario: [Antonio de Gazzoletti di Nago], curato di Roncogno 91 L'arciprete di Pergine Francesco Tecini scrive al curato di Roncogno [Antonio de Gazzoletti di Nago] a proposito di una disposizione legataria di 5 messe, non ancora celebrate. Gli ricorda che è nelle sue facoltà adempiere o meno alle disposizioni legatarie, ma, in caso di rifiuto, deve rinunciare al capitale di fondazione e relative rendite. Fa inoltre presente che fra gli obblighi dei curati nei confronti della pieve vi è quello di celebrare la messa nel giorno del santo patrono di Pergine, cioè la Natività di Maria (8 settembre), nonché di partecipare alle solennità liturgiche celebrate nella chiesa pievana. Volgare Lettera, carta, cc. 2 n.n. 160e Dichiarazione (1) 1798 agosto 20, Roncogno Testimoni: Antonio figlio di Tommaso Pinter, abitante in Pergine e Giovanni del fu Giovanni Fruet di Vignola ed abitante in Pergine. Bortolo Tais e Giacomo del fu Michele Lazzeri (2) dichiarano che, su ordine del procuratore della regola di Roncogno Giacomo Antonio Fedrici e di Nicolò Fontanari di Costasavina, hanno effettuato una valutazione del prodotto che si ricava nei "paludi" (3) delle diverse gastaldie, calcolandone la qualità e la quantità per staro. Sul v dell'ultima c.: "prodotto delli Paludi". Notaio: Pietro Vigilio de Leporini Copia semplice [C], atto notarile, volgare Documento singolo, carta, cc. 2 n.n. Note (1) La dichiarazione si collega ai documenti precedenti in quanto funzionale al calcolo delle primizie a favore della canonica di Pergine. (2) Per il perito Giacomo del fu Michele Lazeri, non essendo egli in grado di scrivere, sottoscrive il testimone Antonio figlio di Tomaso Pinter. (3) Qui vengono anche definiti novalli, da noval o noveto, cioè terreno o non mai lavorato o lasciato lungamente incolto e in seguito ridotto a coltura. Cfr. RICCI, Vocabolario trentinoitaliano cit., p. 288 e NEQUIRITO (a cura di), A norma di Regola cit., p. 98. 161 Proclama 1798 novembre 29, Trento Altre denominazioni: Proclamo Il Consiglio amministrativo di Trento, su istanza dei fratelli conti Manci, emana un proclama valevole per il borgo di Pergine nel quale si vieta di arrecare danno alla "rosta" fatta da loro costruire lungo i prati siti al Ciré, nel distretto di Pergine e nella regola di Madrano e di tagliare qualsiasi tipo di pianta nelle loro "ischie" (1); si quantifica la pena pecuniaria per ciascuna infrazione o danno alle diverse specie di piante e alle "colomelle" (2) della "rosta". volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1149/43 (Segnatura Koinè); N. 61 Note Sul v dell'ultima c.: "Proclamo ad istanza dei conti Manci, acciò non li vengano danneggiate le roste ed ischie"; "N° 61". (1) Ischia o iscia: terreno paludoso, non coltivato, non più palude ma non ancora campo, spesso usato in tono spregiativo. Vedi RICCI, Vocabolario trentino-italiano cit., p. 232. (2) Le "colomelle" (anche "cormele") sono i pali, le stanghe, i colonnini di legno utilizzati per costruire le roste. Cfr. PRATI, Dizionario valsuganotto cit., p.45. 92 162 Misurazione 1799 settembre 17 con annotazione del 1800 Il giurato agrimensore Carlo Leporini, incaricato dalla regola di Roncogno e assistito dai giurati Cristoforo del fu Domenico Zen e Francesco Banal e da Gasparo Bortolamedi del luogo, effettua la misurazione delle "frate" assegnate ai fratelli Andrea, Domenico "il più vecchio", Domenico "il più giovine" e Giacomo figli del fu Andrea Lazzeri, comprese quelle già possedute dal padre, in modo che essi abbiano porzioni uguali. In calce: quietanza a favore dell'agrimensore per l'importo di troni 26 soldi 3 dovutogli per le sue prestazioni, 1800 giugno 29. sulla coperta: "N° 14"; "Assegnazione de frate fatta dalla regola alli fratelli quondam Andrea Lazeri". Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: N. 14; 1149/44 (Segnatura Koinè) 163 Suppliche [1800] Altre denominazioni: "Supliche osia memoriali" Sul v dell'ultima c.: "Supliche osia memoriali tanto contrari quanto faoregoli"; "Suppliche diverse. N° 72". Volgare Fascicolo; carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1149/48 (Segnatura Koinè); N. 72 163a Supplica [1800] (1) Il primissario di Roncogno padre Francesco da San Cristoforo chiede alla regola di Roncogno di rimettere il testamento di [Domenico Lazari] all'interprete supremo delle Cause Pie, ovvero il principe vescovo della diocesi, affinché adegui la tassazione assegnata alle singole messe. Volgare Documento singolo, carta, cc. 2 n.n. Note (1) La data è certa perché in quell'anno don Francesco Antonio da San Cristoforo da Pergine fu primissario vicario a Roncogno; l'anno successivo passò a Canezza. Cfr. PIATTI, Pergine. Vita e cammino di una comunità cristiana cit.,, p. 319. 163b Supplica [1800] I giurati della regola di Roncogno chiedono al [principe vescovo di Trento] di diminuire la tassa fissata dal testatore fu Domenico Lazzeri per la celebrazione di messe, così da poter rispettare la sua volontà, ovvero di garantire alla comunità una messa festiva, oltre la curaziale, considerati la scarsità di preti e il carovita. Volgare Documento singolo, carta, cc. 2 n.n. 164 93 Supplica 1800 settembre 22, Roncogno La regola di Roncogno supplica il Consiglio amministrativo di Trento affinché dia il permesso ai vicini di portare al pascolo il bestiame bovino nei prati siti in località Ciré, di proprietà dei conti Manci che si sono opposti, adducendo una serie di motivi in base ai quali tale bestiame non rappresenta alcun pericolo, in quanto è sano e non viene a contatto con altri animali. Il luogo è inoltre distante dalle ville abitate e non è attraversato dalla strada imperiale. volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1149/53 (Segnatura Koinè) 165 Supplica con rescritto 1801 agosto 15 Biagio Zen, esattore e giurato della regola di Roncogno dal 25 aprile 1801, invia una supplica al Consiglio [Aulico di Trento] affinché venga concessa una proroga del pagamento di troni 90 da riscuotere presso la popolazione e dovuti alla regola, fino al tempo delle vendemmie, per agevolare "la povera gente" che in quel momento versa in difficoltà economiche; in caso di ammanchi, in sede di riscossione, risponderà lui personalmente. In calce: rescritto positivo a firma di Bernardino de Manci, 19 agosto 1801. Volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1149/55 (Segnatura Koinè) 166 Supplica con rescritto 1802 gennaio 24 - 1802 gennaio 25 I rappresentanti della regola di Roncogno supplicano il Consiglio Aulico di Trento, affinché venga loro accordato il permesso, già precedentemente più volte richiesto, di "poter passare all'incanto della banca del pane". Alla fine: rescritto positivo nel quale s'informa che ci sarà il rilascio delle patenti della banca del pane, 1802 gennaio 25 [Trento]. Sul v dell'ultima c.: "[...] 24 gennaio 1802. Li rappresentanti di Roncogno supplicano perchè sia portato qualche graziosissimo rescritto sopra la loro antecedente supplica per porre all'incanto la banca del pane avendo il capitano di Pergine già presentata in tal proposito la sua informazione". Volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1149/57 (Segnatura Koinè) 167 Ordinanza 1803 marzo 14, Trento Il vicepresidente del governo, del Tribunale d'appello dell'Austria Superiore nonché commissario aulico Giovanni di Strobl (1) dà ordine ai distretti di Trento e di Bressanone di organizzare la milizia della provincia del Tirolo e di formare i ruoli, in base all'accordo preso al Congresso minore della provincia del Tirolo dell'anno 1802 e in virtù della Sovrana Patente del 28 agosto 1802. I due distretti, non avendo ancora reso noto il loro operato a proposito, sono perentoriamente obbligati a effettuare tale organizzazione, a formare i ruoli sia delle 8 compagnie del distretto di Trento che delle 2 di quello di Bressanone e a trasmettere le liste di ruolo alla Deputazione provinciale. volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. 94 Segnature precedenti: N. 473 (Segnatura sul v della prima c); 1149/58 (Segnatura Koinè) Note Si tratta di copia a stampa. (1) De Strobl venne mandato a Trento per preparare l'integrazione del principato ai domini austriaci, dopo la sua secolarizzazione ratificata dalla dieta di Ratisbona del 25 febbraio 1803. Cfr. NEQUIRITO, L'epoca di ogni cangiamento cit., p. 89. 168 Proclama 1804 maggio 12 Il viceregolano maggiore di Pergine Baldassare Rosanelli emana, su istanza dei coniugi e nobili Gasparo e Lucia Paoli di Pergine, un proclama (1) nel quale si vieta a chiunque di passare per i loro fondi siti in Roncogno (2). Per i trasgressori la pena pecuniaria viene stabilita in 100 fiorini a favore del fisco e di lire tre "per cadauna volta e cadauno piede che passerà per li detti loro beni" a favore dell'ufficio regolanare, oltre ai danni, viaggi e spese. Notaio: Francesco Mariotti Copia semplice [C]; volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1149/62 (Segnatura Koinè) Note (1) Il proclama fu reso noto ad "ad alta et intelligibile voce" dal bargello della curia sul Mercatello alla presenza di molto popolo, in particolare dei testimoni Giovanni Battista Perini ed Antonio Venturini di Pergine. (2) Vengono specificati i fondi: il maso Rusca, la chiesura "delle Loche", il campo e prato detto "alle Salezze ossia Masere", il campo "alla Croce fu Casapicola". 169 Ordinanza 1804 novembre 28, Innsbruck Il governatore Giovanni conte e signore de Brandis ed il vicepresidente del governo del Tirolo Giovanni Francesco de Strobl emanano un'ordinanza nella quale si prescrivono tutte le misure necessarie per evitare il propagarsi dell'epidemia che già ha colpito alcune zone della confinante Repubblica Italiana. Tali prescrizioni dovranno essere seguite in modo scrupoloso dagli uffici circolari, di posta, daziali di confine, dalle superiorità locali e dai rappresentanti comunali (1). Si ordina inoltre di fare immediato rapporto all'ufficio del Circolo in tutti i casi presunti e non, di malattie che possano essere epidemiche. italiano Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1149/63 (Segnatura Koinè); Sanit. Pubbl. 19824 e 20072 Note Si tratta di copia a stampa. Sul v dell'ultima c., manoscritto: "All'onoranda gastaldia di Susà ex officio". (1) Gli uffici preposti a tale controllo dovranno vigilare affinché nessuno entri nel territorio senza una legale fede di sanità e sottoporre a ispezione ed eventuale disinfezione anche la corrispondenza e le merci provenienti dalle località colpite. Essendo tale misura già stata adottata dalla repubblica elvetica e dalle reggenze di Baviera e Svezia per persone e merci provenienti dal Tirolo, si avvisa che è utile, per chi dal Tirolo deve andare in quei territori, munirsi di valida fede di sanità per le persone e di lettere di porto per le merci. 170 Ordinanza (1) 95 1805 luglio 17 Giovanni conte di Welsperg (2), tramite il commissario della giurisdizione di Pergine Antonio Manfroni, ordina tassativamente al sindaco della comunità di Pergine, in qualità di capo della giurisdizione, di fornire gli uomini che sono stati richiesti per opere di fortificazione nella città di Trento, previsti in numero di 244 per Pergine, da inviare in due turni, con specificate le date di ritrovo a Trento e la paga giornaliera. Italiano Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1149/66 (Segnatura Koinè); Militare N. 5855 Note (1) Il presente ordine venne recapitato al commissario di Pergine il 18 luglio 1805 e quindi inoltrato, in copia, "Al signor sindico di Pergine in nome anco dei onorandi gastaldi qual capo della giurisdizione". (2) Il conte di Welsperg era il capitano del circolo del Tirolo meridionale e presidente dei neotribunali istituiti dal governo austriaco, che in questo periodo ha di nuovo il Tirolo sotto controllo. Welsperg dall'amministrazione austriaca passerà poi, nel gennaio 1806, a quella bavarese che suddividerà il regno in 15 circoli, ognuno retto da un Commissariato generale di Circolo; il Tirolo era suddiviso in tre circoli, dell'Inn, dell'Isarco e all'Adige, quest'ultimo appunto sarà posto sotto la guida del commissario conte di Welsperg. Cfr. NEQUIRITO, L'epoca di ogni cangiamento cit., pp. 89, 111-113. 171 "Notta e stima dei sitti che la regola ha delliberato di vendere al pubblico incanto" 1807 gennaio 27 - 1807 febbraio 3 (1) Il documento riporta la nota e la stima dei fondi che la regola ha deliberato di vendere all'incanto (primo e secondo incanto). Si riportano il nome di chi s'è aggiudicato i fondi e il valore riscosso nelle singole vendite. Volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1149/69 (Segnatura Koinè) Note (1) La data del 27 gennaio si riferisce al primo incanto, quella del 3 febbraio al secondo. 172 Ordinanza 1809 giugno 30 L'imperiale regio Giudizio distrettuale di Pergine, nella persona di Giovanni Battista de Hippoliti, con decreto dell'imperiale Bavaro Commissariato Generale del Circolo all'Adige (1) di data 21 giugno e trasmesso il 29 giugno, comunica che ha facoltà di esigere la riscossione di una steora di 9000 fiorini, nella Giurisdizione di Pergine, per supplire alle spese militari. Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1149/71 (Segnatura Koinè) Note (1) In seguito alla pace di Presburgo del 26 dicembre 1805, l'Austria viene ridimensionata ed il Tirolo passa al duca di Baviera, Massimiliano IV Giuseppe, alleato di Napoleone. Il Tirolo vive un periodo di iniziale tranquillità sotto la direzione del commissario conte Carlo d'Arco, ma in seguito si ha una forte crisi economica ed una pressione fiscale, soprattutto per mantenere le truppe di occupazione e quelle che attraversavano il paese. Vedi NEQUIRITO, L'epoca di ogni cangiamento. cit., pp. 111-112. 96 Ente Comune di Roncogno 1826 - 1923 Luoghi Roncogno (frazione del Comune di Pergine Valsugana) Maso di Roncesco (Comune di Trento, frazione Povo) (14) Archivi prodotti Subfondo Comune di Roncogno, 01/01/1826 - 31/12/1923 Storia Nel 1802 i principati vescovili di Trento e Bressanone furono inseriti nello stato dinastico degli Asburgo e nel 1805 vennero annessi, con la pace di Presburgo, al Regno di Baviera. Con la pace di Parigi del 1810 il Trentino passò al Regno Italico, l'amministrazione divenne più centralizzata e i comuni vennero accorpati, passando da 400 a 100 (1). A Roncogno l'organizzazione in comunità rimase pressoché inalterata fino al 1810, mentre negli anni che vanno dal 1810 al 1817 la regola venne declassata a frazione del Comune di Susà insieme a Canale, Castagné e Costasavina. Con la sconfitta di Napoleone, tra il 16 e il 19 ottobre 1813, il Regno d'Italia crollò: le truppe austriache entrarono nuovamente in Trentino e lo occuparono. Nei primi mesi del 1814 (2) venne emanato un editto per organizzare provvisoriamente i territori conquistati, lasciando di fatto invariate le istituzioni amministrative. Successivamente si ritornò al sistema amministrativo del 1805, caratterizzato da una progressiva e più ampia decentralizzazione delle funzioni e dei poteri, ripristinando i due capitanati circolari di Trento e Rovereto (3) e i giudizi distrettuali (4). L'autonomia dei comuni venne nuovamente raggiunta solo a seguito della circolare 31 agosto 1817 n. 20934-1760 (5) e della circolare 4 novembre 1817 n. 11135-3818: dal 1° gennaio 1818 le frazioni sarebbero tornate a essere comuni autonomi (6). Con l'emanazione del regolamento comunale 26 ottobre 1819 n. 168 (7) i comuni del Trentino venivano suddivisi in tre categorie, a seconda del numero di abitanti: i comuni di campagna, le città minori e i centri urbani maggiori, ovvero Trento e Rovereto (8). Secondo tale regolamento (9) e secondo le testimonianze presenti nella documentazione di Roncogno, l'amministrazione dei comuni di campagna era affidata ad un capocomune, a due deputati comunali, talvolta definiti assistenti e più tardi consiglieri, a un cassiere comunale e ad un esattore fiscale (steurale). Essi venivano eletti fra i censiti ed ogni carica, vincolante e della durata di un anno, necessitava della conferma del giudizio distrettuale e poteva essere ricoperta più volte dallo stesso individuo, previo voto favorevole del comune e approvazione del giudizio distrettuale. Un nuovo e più accurato regolamento comunale si ebbe attraverso la legge comunale provvisoria del 17 marzo 1849 (10), la quale aboliva le tre categorie di divisione dei comuni e istituiva due organi elettivi: la rappresentanza comunale e la deputazione comunale, con l'incarico di gestire il patrimonio del comune e di aver cura dell'ordine pubblico nei territori di loro competenza (11). Nel novembre 1918 le truppe italiane entrarono vittoriose in Trento, ma l'annessione ufficiale del Trentino al Regno d'Italia si ebbe con la legge 26 settembre 1920. La legislazione italiana non entrò subito in vigore, anche se vi furono alcuni cambiamenti quali la sostituzione del termine capocomune con la denominazione di sindaco. Solo con l'entrata in vigore del R.D. 11 gennaio 1923 n. 9 (12) vennero estesi di fatto alle nuove province le leggi e i regolamenti comunali e provinciali italiani. Nei comuni furono introdotti due nuovi organi elettivi: il consiglio comunale, il quale sostituì la rappresentanza comunale, e la giunta municipale, che prese il posto della deputazione comunale (13). Condizione giuridica 97 Comune di campagna, poi comune. Ancora prima dell'effettivo decadere degli ordinamenti comunali italici furono emanate dal governo austriaco alcune norme riguardanti i comuni. Il "Metodo di stendere in avvenire i conti della facoltà delle Giurisdizioni e dei Comuni" (Circolare governativa del 31 agosto 1817, n. 20934-1760) ripristinava le regole introdotte in tale ambito da Giuseppe II con l'ordinanza del 31 ottobre 1785. La Circolare del Capitanato di Trento datata 4 novembre 1817, n. 11135, stabiliva il passaggio nel Circolo omonimo dall'organizzazione italica a quella austriaca, che doveva compiersi con il 1 gennaio 1818. Il "Regolamento delle Comuni e dei loro Capi nel Tirolo e nel Vorarlberg" del 26 ottobre 1819 ribadiva il ritorno all'organizzazione del 1805 e venne introdotto nel Tirolo italiano con il 1 gennaio 1821. La Legge provvisoria comunale del 17 marzo 1849, n. 170, sancì per prima l'autogoverno comunale. Durante gli anni del neoassolutismo (1851-1861), una serie di ordinanze emanate di volta in volta annullò i princìpi liberali cui si atteneva la legge del 1849. Tra esse, quelle del 31 dicembre 1851, n. 4 (che stabiliva nuovi criteri nell'amministrazione pubblica), del 19 marzo 1852, n. 67 (che conferiva alle autorità politiche il diritto di confermare gli ufficiali comunali), del 15 gennaio 1852, n. 17 (che vietava la pubblicità delle discussioni in merito agli affari comunali). La legge comunale del 24 aprile 1859, n. 58, cedette di lì a poco il passo alle norme introdotte durante l'avvento del liberalismo. La legge-quadro del 5 marzo 1862, n. 18, passata alle diete provinciali per la discussione, elencava in ventisei articoli "le disposizioni fondamentali per l'ordinamento degli affari comunali" e rimandava a future leggi provinciali che avrebbero predisposto i regolamenti comunali nei diversi paesi della corona. La legge del 3 dicembre 1863, n. 115, emanata in esecuzione dell'art. II della legge comunale del 5 marzo 1862, concerneva la regolazione dei rapporti di incolato (Reichsgesetz über das Heimatrecht). Il 9 gennaio 1866, sulla base delle disposizioni fissate nella legge comunale del 5 marzo 1862, veniva emesso il "Regolamento comunale per la Contea principesca del Tirolo". Le leggi del 18 gennaio 1882, n. 2, e dell'8 giugno 1892, n. 261, furono motivate dalla necessità di mettere in atto un maggiore controllo circa l'amministrazione del patrimonio e dei redditi comunali. Funzioni, occupazioni e attività Per tutto il periodo che precedette la rivoluzione del marzo 1848 (il Vormärz) i comuni furono interamente sottoposti alle autorità superiori, con scarsa partecipazione delle popolazioni alla gestione locale. Nel "Metodo di stendere in avvenire i conti della facoltà delle Giurisdizioni e dei Comuni" del 31 agosto 1817, a seconda delle diverse "facoltà" e bisogni le comunità erano suddivise in Comuni rurali e Comuni di Città (§6); i primi in Comuni maggiori e "piccioli Comuni" (§7). Dei Comuni di Città, per l'ambito trentino, facevano parte Trento, Rovereto, Riva, Arco. La Circolare del capitanato di Trento del 4 novembre 1817, n. 11135, riguardante l'organizzazione e futura amministrazione dei Comuni nel Circolo di Trento stabiliva tra l'altro l'osservanza, a partire dal 1 gennaio 1818, dell'ordinanza governativa del 31 ottobre 1785 per l'amministrazione dei beni di ciascun singolo comune (la quale era annessa alla circolare del 3 aprile 1816, n. 7624). Il "Regolamento delle Comuni e dei loro Capi nel Tirolo e nel Vorarlberg" del 26 ottobre 1819, ribadiva il ritorno alle antiche individualità comunali vigenti fino al 1805, sciogliendo le aggregazioni introdotte sotto il Regno italico. Esso era rivolto alle "Comuni di campagna", alle "Città minori considerate come Comuni", alle "Città maggiori considerate come Comuni". Tale ordinamento sancì uno stretto controllo da parte statale, riducendo le amministrazioni comunali a mere esecutrici della volontà dello stato. 98 La legge provvisoria comunale del 17 marzo 1849, n. 170, emanata parallelamente alla nuova costituzione del 4 marzo 1849, contemplava per i comuni un livello di autogoverno al passo con le esigenze delle dottrine liberali. Essa affermava preliminarmente che "Base fondamentale dello Stato libero si è il libero Comune" (Disposizioni generali, I), attribuendo al comune competenze naturali (concernenti tutti gli affari pubblici di interesse comunale che potevano essere affrontati con forze proprie) e delegate (riguardanti i compiti che al comune venivano affidati dallo stato). Alle autorità politiche non spettava alcuna ingerenza nei confronti dei comuni, la cui gestione era interamente affidata agli organi previsti per l'autoamministrazione. La legge comunale provvisoria considerava alla medesima stregua paesi e città, tuttavia prevedeva l'emanazione di statuti propri per le città di Innsbruck, Bolzano e Trento, alle quali, sottoposte direttamente ai Capitanati circolari, era inoltre conferita l'amministrazione politica in prima istanza per il proprio distretto. Con l'avviarsi della compagine statale verso forme assolutistiche anche lo spirito della Legge provvisoria comunale del 1849 venne svuotato, emanando una serie di ordinanze che ne contraddicevano i principi. Queste disposizioni del Ministero degli Interni, insieme al complesso delle ordinanze degli anni 1850 e 1851 e a frammenti della legge comunale del 1849 costituirono i fondamenti dell'amministrazione comunale per un intero decennio. La legge comunale del 24 aprile 1859, n. 58 fu espressione della volontà del governo di accentrare nelle proprie mani tutta la pubblica amministrazione e non considerò più i comuni quali partner degli organi dell'amministrazione politica. Di tale legge solo le disposizioni sull'incolato furono applicate. Nel medesimo anno veniva emanata la patente di ottobre, mentre la costituzione del febbraio 1861 chiuse ufficialmente il periodo del neoassolutismo. Al termine di tale esperienza si impose subito la necessità di rinnovare alla luce dei nuovi indirizzi liberali l'apparato statale e di conferire una diversa impronta anche all'organizzazione comunale, secondo i princìpi di autoamministrazione. Un marcato autogoverno, con aspetti sia positivi, che negativi, da allora in poi caratterizzò le amministrazioni locali in Austria. La legge-quadro del 5 marzo 1862, n. 18, forniva solo una cornice normativa, il cui completamento era affidato poi alle leggi provinciali. Essa elencava pertanto solo "le disposizioni fondamentali per l'ordinamento degli affari comunali". Dal punto di vista delle competenze, delle funzioni e dell'ambito di attività dei comuni non si discostava di molto dagli indirizzi impressi alla normativa del 1849. Il comune, che era il principale depositario dell'autogoverno locale, non veniva considerato come organo dello stato, ma come un soggetto a sè stante, caratterizzato da interessi specifici e dotato perciò di un raggio d'azione proprio. Veniva pertanto ribadito quale punto fermo il conferimento ai comuni di una doppia sfera d'azione: quella naturale (tale espressione in questa legge veniva sostituita dal termine "indipendente") e quella delegata. Dell'art. VII, che permetteva ai comuni aggregatisi in base alla legge provvisoria del 17.3.1849 di tornare a scindersi, approfittarono, nell'ambito trentino, i comuni del Capitanato di Tione che in precedenza avevano operato tale scelta. La legge del 5 marzo 1862 ribadiva agli artt. XVII-XXI la possibilità per le Diete provinciali di istituire delle Rappresentanze di Distretto o di Circolo (previste anche nella legge comunale del 1849 e mai attivate) con relative Giunte, quali organi di raccordo tra i comuni e la Dieta, ma la Dieta tirolese rifiutò l'istituzione di dipartimenti politici così estesi, a motivo delle grandi distanze del paese e delle difficoltà di comunicazione. Il "Regolamento comunale per la Contea principesca del Tirolo" emanato il 9 gennaio 1866, quanto a competenze, funzioni e ambito di attività dei comuni, era conseguente alla legge del 5 marzo 1862. Un marcato autogoverno, con aspetti sia positivi, che negativi, da allora in poi caratterizzò le amministrazioni locali in Austria. Struttura amministrativa 99 Sotto il dominio austriaco Roncogno era classificato comune di campagna, e, come stabilito dal regolamento del 26 ottobre 1819, era amministrato da vari ufficiali, di cui per altro si ha testimonianza nella documentazione solo a partire dal 1841. Il capocomune, chiamato "podestà" fino al 1852, era l'ufficiale più elevato del comune e deteneva la funzione di mantenere l'ordine sociale, di controllare l'operato del cassiere e dell'esattore, nonché di eseguire gli ordini impartiti dal Giudizio distrettuale di Pergine. Presso il Comune di Roncogno svolgeva in genere anche le funzioni di segretario comunale (15). I rappresentati comunali, denominati nei verbali anche consiglieri, erano in genere otto o nove e coadiuvavano il capocomune, sostituendolo in caso di assenza o malattia; si occupavano inoltre di approvare il conto consuntivo compilato dal capocomune. Il cassiere comunale doveva occuparsi dell'amministrazione dei beni del comune e veniva controllato dal capocomune e dai deputati, cui presentava la resa di conto. L'esattore comunale, definito anche ricevitore comunale, aveva il compito di riscuotere le steore, ovvero le tasse e le imposte. Si hanno inoltre attestazioni di altre figure, quali i revisori dei conti, i fabbricieri della chiesa curata di Sant'Anna, il cursore comunale, il servo comunale, il guardiaboschi o custode forestale, i fiduciari, il medico, la mammana, il maestro di scuola, il "funzionario della luce" (dal 1920), nominati e stipendiati dal comune. Il corpo locale dei pompieri, fondato con delibera comunale 2 luglio 1882, godeva di sovvenzioni comunali, oltre che provinciali. Costituito da 12 membri e da 6 sostituti, era tenuto a svolgere tre esercitazioni all'anno e sei visite di ispezione antincendio, oltre che intervenire in caso di pericolo. La rappresentanza comunale, verisimilmente presente già nei primi decenni del XIX secolo anche se attestata solo a partire dal 1850, era un organo deliberativo e di sorveglianza senza compiti esecutivi (16). Composta da membri che ricoprivano una carica gratuita e vincolante, veniva eletta dai censiti e aveva il compito di eleggere a sua volta la deputazione comunale, salvaguardare e soddisfare gli interessi e le necessità del comune, amministrando nella maniera più efficace il patrimonio comunale, stilando un inventario delle sostanze, operando per un'adeguata rendita della sostanza comunale e approvando ogni anno il bilancio preventivo e il conto consuntivo. Tra gli altri compiti, doveva controllare l'operato della deputazione comunale e nominare gli organi amministrativi di tutti gli altri uffici comunali, eleggendo anche un cassiere comunale. La rappresentanza aveva durata triennale ed era composta a Roncogno da una media di dodici membri. Anche la deputazione comunale è attestata solo a partire dal 1850, data la perdita dei precedenti verbali, ma si suppone fosse presente già prima, essendo un organo amministrativo ed esecutivo indispensabile, eletto a maggioranza assoluta dei voti dalla rappresentanza comunale. Era composta dal capocomune e da due consiglieri comunali ed aveva durata triennale. Il suo compito preminente era quello di rendere esecutive le deliberazioni della rappresentanza; altri compiti consistevano nel presiedere le sedute della rappresentanza e convocarne i membri, rappresentare il comune nei suoi rapporti esterni, nonché amministrarne il patrimonio comunale attenendosi strettamente al bilancio preventivo. Sottoscriveva documenti comportanti obblighi del comune verso terzi, a fine anno amministrativo trasmetteva alla rappresentanza il conto consuntivo e, in base a questo, formava il bilancio preventivo per l'anno successivo (17). Contesto generale Il 21 aprile 1815 cessava il periodo di amministrazione provvisoria del Tirolo. A partire dal 1 maggio 1815 l'Austria incorporò ufficialmente il Dipartimento dell'Alto Adige, mentre il Congresso di Vienna confermava il passaggio dell'ex principato vescovile di Trento all'Austria, già avvenuto nel 1803. Con il 24 marzo 1816 i distretti di Trento e Bressanone ottenevano una loro rappresentanza (insufficiente per la parte italiana del territorio) alla Dieta di Innsbruck, ripristinata dopo la sua soppressione sotto la Baviera. Il 6 aprile 1818 il Tirolo venne incorporato nella Confederazione germanica, nata dalla dissoluzione dell'impero romano germanico e succeduta alla Confederazione del Reno crollata con Napoleone. I due Capitanati di Circolo di Trento e Rovereto furono ricostituiti a partire dal 1 maggio 1815. 100 L'attività della Corte di giustizia di Trento cessava; con il 20 novembre 1815 veniva eretto un Giudizio civico provinciale a Trento e successivamente un Giudizio collegiale civile e criminale a Rovereto, ciascuno con competenze per i rispettivi Circoli. Il Tribunale d'Appello e Giudizio criminale superiore aveva sede a Innsbruck, mentre l'ultima istanza giudiziaria era costituita dal Supremo Tribunale di Giustizia di Vienna. La circolare del 17 luglio 1816 stabiliva che fosse riservata ai giudizi principeschi (sovrani) la giurisdizione criminale rispetto ai ripristinati giudizi patrimoniali nobili. Con la Patente imperiale del 14 marzo 1817 il Tirolo fu diviso in 99 distretti amministrativi (più 7 nel Vorarlberg); 95 vennero amministrati da cosiddetti Giudizi cumulativi con competenze sia in materia politico-amministrativa, che giudiziaria. Furono denominati Giudizi distrettuali (Landgerichte), sia che ci si riferisse ai 44 principeschi (statali), che ai 51 patrimoniali (sottoposti a un dinasta). Entro gli anni Quaranta dell'Ottocento i dinasti rinunciarono via via ai propri residui diritti giudiziari. Il Circolo di Trento era costituito da 10 giudizi principeschi e 11 patrimoniali; quello di Rovereto da 8 principeschi e 6 patrimoniali. Nei 4 distretti cittadini di Innsbruck, Bolzano, Trento e Rovereto l'amministrazione politica era di competenza dei Magistrati, istituiti in dette città rispettivamente in data 11 novembre 1820, 25 febbraio1821, 22 novembre 1825, 28 febbraio 1823. La nuova organizzazione giudiziaria decorreva dal 1 maggio 1817. Per quanto riguardava la materia penale, l'Organizzazione dei giudizi criminali, secondo la Circolare dell'I.r. Giudizio di Appello del 16 aprile 1817 prescriveva che i giudizi di prima istanza fossero: - inquirenti autorizzati anche a decidere (per la parte italiana il Giudizio civico provinciale di Trento e il Giudizio collegiale di Rovereto); - inquirenti senza diritto di decisione, detti anche Giudizi distrettuali (per la parte italiana Cles, Cavalese, Tione); - inquirenti competenti solo alla cattura dei sospettati di reato e all'assunzione dei rilievi informativi, detti semplicemente Giudizi (tutti gli altri). La circolare del Capitanato di Trento di data 4 novembre 1817, n. 11135, rivolta alle comunità del Circolo, esplicitava la dipendenza delle stesse dal Capitanato e dai Giudizi distrettuali. Dopo i moti del 1848 e il fallimento dell'Assemblea costituente di Vienna-Kremsier, fu pubblicata la nuova costituzione del 4 marzo 1849, la quale permetteva allo stato di tenere saldamente in pugno la trasformazione dello stesso in senso moderatamente borghese. Avendo alla base la separazione delle funzioni giudiziarie da quelle politico-amministrative, il 1 gennaio 1850 entrò in vigore la nuova organizzazione delle autorità amministrative politiche in Tirolo e Vorarlberg: - una Luogotenenza a Innsbruck per tutta la provincia; - tre Reggenze di Circolo, a Innsbruck, Bressanone e Trento; - per l'esercizio delle funzioni politiche i Capitanati distrettuali (sei nella parte italiana); - per l'esercizio delle funzioni giudiziarie i nuovi Giudizi distrettuali (26 per il Tirolo italiano), dotati di giurisdizione civile e penale in prima istanza. Il nuovo ordinamento giudiziario in vigore a partire dal 1.5.1850 prevedeva dunque per il Tirolo italiano: - 26 Giudizi distrettuali dotati di giurisdizione civile e penale in prima istanza; - la Corte di Cassazione di Vienna, dotata della giurisdizione penale in terza e ultima istanza; - un Senato a Trento dotato di giurisdizione civile in terza istanza e penale in seconda; - due Corti di Giustizia, a Trento e a Rovereto, dotate di giurisdizione civile in seconda istanza; - la Corte di Giustizia di Trento come Tribunale d'Appello, Corte d'Assise, Tribunale collegiale, mercantile e correzionale per la zona a nord di Trento; - la Corte di Giustizia di Rovereto come Tribunale d'Appello, Corte d'Assise, Tribunale collegiale, mercantile e correzionale per la zona a sud di Trento, comprese le Giudicarie; 101 - una Camera di Commercio a Rovereto. La patente imperiale del 31 dicembre 1851 (Silvesterpatent) annullò la costituzione imperiale del 4 marzo 1849 e diede inizio al periodo del neoassolutismo. Al posto della Dieta furono attivate deputazioni 'consultive' a fianco dei governatori. L'amministrazione giudiziaria e quella politica ai livelli inferiori tornarono a essere unificate. Il 6 maggio 1854 vennero introdotti anche in Tirolo gli Uffici distrettuali misti, nella parte italiana detti anche Preture, i quali eliminarono gli ampi Capitanati distrettuali e incontrarono il favore della popolazione poiché, abbracciando all'incirca le dimensioni dei vecchi giudizi, erano ben distribuiti sul territorio. La contea del Tirolo e Vorarlberg veniva divisa in quattro Circoli, con sede a Innsbruck, Brixen, Trento e Bregenz, suddivisi in Distretti. Il Circolo di Trento per l'amministrazione politica era costituito da 25 Uffici distrettuali (Preture). Gli Uffici distrettuali corrispondevano ai Giudizi distrettuali Per le città di Trento e Rovereto con i dintorni erano competenti i rispettivi Magistrati civici. L'autorità giudiziaria entrò in vigore a partire dal 25 novembre 1854. Il Tribunale d'Appello per l'intera contea del Tirolo era a Innsbruck. Per l'amministrazione della giustizia nel Tirolo italiano vi erano: - due Tribunali circolari (a Trento per i Distretti di Trento e dintorni, a Rovereto per i Distretti di Rovereto e dintorni); - a Trento e Rovereto due Giudizi distrettuali delegati urbani, che esercitavano la giustizia nelle suddette città e dintorni; - gli Uffici distrettuali misti, aventi competenze in materia giudiziaria civile oltre che in quella politica. I Giudizi inquirenti in materia penale nel Circolo di Trento erano 8 (il Tribunale di Circolo di Trento, l'Ufficio distrettuale di Borgo, l'Ufficio distrettuale di Cavalese, l'Ufficio distrettuale di Primiero, l'Ufficio distrettuale di Cles, il Tribunale di Circolo di Rovereto, l'Ufficio distrettuale di Riva, l'Ufficio distrettuale di Tione). La crisi subentrata alla sconfitta austriaca nella seconda guerra di indipendenza italiana e alla perdita della Lombardia segnarono la fine del neoassolutismo nella monarchia e l'apertura alle forze liberali. Vennero emanate prima la legge fondamentale del 20 ottobre 1860, poi la più innovativa legge fondamentale del 26 febbraio 1861. Nel 1861, quale appendice alla legge fondamentale del 26 febbraio, venne approvato anche un nuovo regolamento provinciale per il Tirolo, il quale suscitò ancora delusione nei politici trentini a causa della loro insufficiente presenza alla Dieta: 21 deputati su un totale di 68. Da allora fino al 1914 in Tirolo, nonostante le pressioni per un rinnovamento, non furono introdotte sostanziali modifiche nella costituzione provinciale, né nei criteri della rappresentanza. La sconfitta subita ad opera dei prussiani nel 1866 fece perdere all'Austria il ruolo-guida in Germania e provocò la cessione del Veneto all'Italia in seguito alla terza guerra di indipendenza. L'anno seguente le pressioni ungheresi portarono alla costituzione del 21 dicembre 1867, che decretava il cosiddetto Ausgleich, il compromesso che dava vita alla duplice monarchia austroungarica. I due tronconi di impero mantenevano in comune esercito e finanze, ma godevano ciascuno di un'organizzazione politico-amministrativa propria. La legge del 19 maggio 1868 sull'erezione delle autorità politico-amministrative nei diversi regni della corona procedette alla completa separazione tra amministrazione politica e funzioni giudiziarie. Le autorità politiche distrettuali venivano denominate Capitanati distrettuali, creati nel 1849, decaduti durante il neoassolutismo e ora rimessi in vita, i quali erano retti da un Capitano e assorbivano l'attività politica che in precedenza era delle Preture e degli Uffici distrettuali misti. Secondo l'ordinanza del Ministero degli Interni del 10 luglio 1868, la Contea principesca del Tirolo e Vorarlberg veniva divisa in 24 Capitanati distrettuali (in vigore a partire dal 31 agosto 1868), otto dei quali per la parte italiana. 102 Le città di Trento e Rovereto, che in base al regolamento comunale del 1862 erano state elevate a città statutarie, dal punto di vista politico-amministrativo erano equiparate ai Capitanati distrettuali, per l'ambito giudiziario invece dipendevano dall'omonimo Giudizio distrettuale. Mentre nell'ambito dell'Impero si ebbero diverse leggi elettorali, tese ad allargare sempre più il diritto di voto (1873, 1882, 1896, fino al suffragio universale maschile del 1907) nei comuni della monarchia per l'elezione delle Rappresentanze comunali la base elettorale rimase notevolmente più bassa. L'ultima provincia a rinnovare il proprio ordinamento interno fu il conservatore Tirolo. Il 2 febbraio 1914 finalmente ottenne la ratifica imperiale la nuova Landesordnung tirolese, che rappresentò in parte ancora un compromesso con il vecchio ordine. Fonti normative Editto del commissario Anton De Roschmann 1 marzo 1814, concernente la provvisoria organizzazione delle autorità politiche e lo stabilimento delle massime fondamentali per l'attuale amministrazione del Tirolo italiano ed illirico. Ordinanza 24 aprile 1815 "relativa al tempo in cui hanno da entrare in attività le autorità politiche organizzate definitivamente sotto la direzione di sua eccellenza il conte Fernando di Bissingen governatore". Patente sovrana 14 marzo 1817 , n. 51, "Organizzazione dei giudizi distrettuali". Istruzione 31 agosto 1817, n. 20934/1760 "concernente i conti comunali, compilata per i comuni minori, secondo la prescrizione de' 31 ottobre 1785 in appendice alla circolare governiale". Regolamento 14 agosto 1819, n. 168 "Regolamento delle Comuni, e dei loro Capi nel Tirolo e Vorarlberg". Kaiserliches Patent vom 17 Maerz 1849, n. 170 "womit ein provisorisches Gemeinde-Gesetz erlassen wird". Legge 9 gennaio 1866, n. 1, "obbligatoria per la contea principesca del Tirolo, colla quale viene emanato un regolamento comunale ed un regolamento elettorale pei comuni". R.D. 11 gennaio 1923, n. 9 "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il regolamento comunale e provinciale". Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ACP, Archivio del Comune soppresso di Roncogno. Bibliografia ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa San Nicolò e degli archivi aggregati, Trento 2005. M. NEQUIRITO-M. FAES (a cura di), Linee di sviluppo e cesure istituzionali nella storia dei comuni trentini dal Medioevo all'unione all'Italia descritte secondo le norme ISAAR, Trento 2002 (dattiloscritto). M. GARBARI, Strutture amministrative comunali nella provincia del Tirolo durante il secolo XIX, in P. SCHIERA (a cura di), La dinamica statale austriaca nel XVIII e XIX secolo, Bologna, 1981, pp. 323-353. M. GARBARI, Aspetti politico-istituzionali di una regione di frontiera, in M. GARBARI-A. LEONARDI (a cura di), Storia del Trentino. L'età contemporanea (1803-1918), vol. V, Bologna 2003, pp. 13164. E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986 (dattiloscritto). S. PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia, Pergine Valsugana (Trento) 1998. Note (1) GARBARI, Strutture amministrative comunali nella provincia del Tirolo durante il secolo XIX cit., pp. 323-353. (2) Editto del commissario del Tirolo italico 1 marzo 1814. 103 (3) Ordinanza 24 aprile 1815, in "Raccolta delle leggi provinciali per il Tirolo e il Vorarlberg", vol. I, 1815, pp. 142-144. (4) Patente sovrana 14 marzo 1817, n. 51, in "Raccolta delle leggi provinciali per il Tirolo e il Vorarlberg", vol. IV, parte I, 1817, pp. 165-258. (5) Istruzione 31 agosto 1817, n. 20934-1760, in Archivio comunale di Imèr, 1.2 "Ordinamento napoleonico", 1.2.1 "Carteggio e atti", 1817, n. 89. (6) MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., p. 81. (7) Regolamento comunale 14 agosto 1819 n. 168, in "Raccolta delle leggi provinciali per il Tirolo e Vorarlberg", vol. VI, 1819, pp. 756-796. (8) GARBARI, Aspetti politico-istituzionali di una regione di frontiera cit., pp. 30-35. (9) Ibidem, pp. 74-75. (10) Keiserliches Patent vom 17 März 1849, n. 170, "womit ein provisorisches Gemeinde-Gesetz erlassen wird", in "Allgemeines Reichs Gesetz und Regierungsblatt fur dal Kaiserthum Oesterreich", 1849, pp. 203-222. (11) Legge comunale per la contea principesca del Tirolo 9 gennaio 1866, n. 1, in "Bollettino delle leggi e delle ordinanze per la contea principesca del Tirolo e il Vorarlberg". (12) R.D. 11 gennaio 1923 n. 9, in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", vol. I, pp. 37-51 (G.U. 13 gennaio 1923, n. 10). (13) MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., pp. 77-97; PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia cit., pp. 395-403; GARBARI, Aspetti politico-istituzionali di una regione di frontiera cit., pp. 26-35; ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa cit., pp. 9-12. (14) Benché appartenente dal punto di vista amministrativo e territoriale al Comune di Povo, a richiesta dei contribuenti, l'abitato di Roncesco gravitava per taluni servizi, quali l'obbligo scolastico e il servizio religioso, sul Comune di Roncogno per motivi di vicinanza. (15) ACP, Archivio del Comune soppresso di Roncogno, "Registro delle proposizioni e deliberazioni comunali...", 23 ottobre 1850. (16) MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., p. 88. (17) Per approfondimenti riguardo alle cariche amministrative presenti nel periodo comunitario si veda MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., pp. 77-97; PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia cit., pp. 395-403; GARBARI, Aspetti politico-istituzionali di una regione di frontiera cit., pp. 26-35; ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa cit., pp. 9-12. 104 subfondo Comune di Roncogno, 1826 - 1923 con documenti fino al 1926 Soggetti produttori Comune di Roncogno, 1826 - 1923 Storia archivistica Nel 1989 fu attuato un primo intervento di riordino della documentazione e di organizzazione delle serie archivistiche prodotte dal Comune di Roncogno durante il periodo austriaco. In quell'occasione fu adottato un criterio rigorosamente cronologico, ignorando la presenza di eventuali segnature di protocollo o di repertorio che si è cercato poi di ricostruire. La documentazione è pervenuta suddivisa in registri e fascicoli, questi ultimi condizionati in buste annuali o pluriennali. Contenuto L'archivio prodotto dal Comune di Roncogno durante il periodo austriaco consta delle principali tipologie documentarie e di corredo prescritte dalla normativa vigente. In particolare si evidenziano la serie dei verbali della rappresentanza e della deputazione comunali, i protocolli degli esibiti, un repertorio degli atti, un articolato carteggio degli affari comunali condizionato in buste (nn. 11991221), registri anagrafici, certificati di ispezione cadaverica, elenchi dei coscritti, ruoli della leva in massa, ruoli matricolari, registri militari, inventari del patrimonio fondiario e fogli di possesso, estimi e quinternetti delle rendite, imposte, tasse ed altre contribuzioni, registri contabili, preventivi, consuntivi e documenti di corredo. La serie "Registri diversi" ed in particolare il registro denominato "Indice catastro guardie campestri 1903" presenti nell'inventario redatto nel 1989 (1) sono stati espunti in quanto il predetto registro appartiene all'archivio del Comune di Pergine. Atti e resoconti di gestione del Fondo poveri, ovvero della Congregazione di carità di Roncogno sono conservati in maniera frammista nel carteggio comunale a partire dal 1850, in particolare alla posizione I, 21 dell'unità n. 184. Altri registri pervenuti in forma separata sono stati descritti nel fondo aggregato "Congregazione di carità del Comune di Roncogno". Lingua Italiano; tedesco Caratteristiche materiali Salvo casi particolari evidenziati nella descrizione estrinseca delle unità interessate, nel complesso la documentazione si presenta in buono stato di conservazione, seppur con qualche lacuna cronologica a causa di una possibile dispersione delle carte. Criteri di ordinamento e inventariazione L'operazione di riordino e inventariazione della sezione austriaca ha comportato una revisione complessiva della documentazione già analizzata in occasione di precedenti interventi. In particolare si è provveduto a riorganizzare il carteggio sulla base delle segnature originarie presenti, ignorate in precedenza, a integrare e ampliare le serie archivistiche, a proporre un livello di analisi documentaria più dettagliato e a redigere delle introduzioni alle serie individuate. Criteri di selezione In ottemperanza alla Legge provinciale 14 febbraio 1992, n. 11, in materia di archivi, e alla delibera della giunta provinciale del 29 marzo 1993 n. 3692, in base alle quali quale non è previsto lo scarto di documentazione prodotta nel periodo preunitario, nell'ambito del presente lavoro non sono state prefigurate operazioni di scarto. 105 Incrementi previsti Non sono previsti incrementi, in quanto l'ente produttore del presente archivio - il Comune di Roncogno - è stato soppresso nel 1928 e annesso al Comune di Pergine Valsugana, divenendone frazione. Condizioni di accesso I documenti degli archivi comunali sono consultabili in base alle disposizioni dell'art. 24 della legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1 "Nuove disposizioni in materia di beni culturali", con rinvio alla legislazione statale. In base alle norme in vigore, i documenti presenti negli archivi comunali sono liberamente consultabili, eccetto quelli a carattere riservato relativi alla politica interna o estera dello Stato, che lo diventano 50 anni dopo essere stati emessi. Gli altri documenti sono consultabili dopo 40 anni dalla loro data, a esclusione di quelli contenenti dati sensibili e idonei a rivelare lo stato di salute, la vita sessuale o i rapporti riservati di tipo familiare che divengono accessibili dopo 70 anni dalla loro data. Prima di questi termini la documentazione è consultabile solo ai fini amministrativi. Per la consultazione degli archivi storici degli enti pubblici ci si attiene alle disposizioni contenute nell'art. 28 della legge provinciale 17 febbraio 2003, nel decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 281 "Disposizioni in materia di trattamento dei dati personali per finalità storiche, statistiche e di ricerca scientifica" e nell'art. 108 del d.lgs. 29 ottobre 1999, n. 490 "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali, a norma dell'articolo 1 della legge 8 ottobre, n. 352". La consultazione presso l'Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana è libera in base alle disposizioni di legge, di norma, e salvo eccezioni, non è consentita la consultazione di fondi in fase di ordinamento. Anche la consultazione per motivi di studio è gratuita, è possibile anche nei casi di non scadenza dei termini utili alla consultazione solo previa autorizzazione dell'autorità competente in base alla normativa vigente. L'accesso all'archivio deve avvenire nel rispetto del regolamento dell'Archivio storico di Pergine Valsugana, approvato con deliberazione consiliare n. 53, in data 12 luglio 2002. Bibliografia KOINÈ SOCIETÀ COOPERATIVA (a cura di), Comune di Pergine Valsugana. Sezione separata dell'archivio comunale. Inventario degli ex comuni, s.l., 1989 (dattiloscritto). Note (1) KOINÈ SOCIETÀ COOPERATIVA (a cura di), Sezione separata dell'archivio comunale. Inventario degli ex Comuni cit., p. 130. 106 serie Verbali delle sedute della rappresentanza e della deputazione comunale, 1850 - 1924 Altre denominazioni: Protocolli di sessione(anni '80-'90 sec. XIX) "Protocollo delle deliberazioni comunali"(1900-1924) "Registro delle proposizioni e deliberazioni comunali"(sec. XIX med) 3 registri Contenuto La legge 17 marzo 1849, n. 170 (1) prevedeva la tenuta e la conservazione in archivio di un protocollo per la registrazione dei verbali delle sedute della rappresentanza comunale, i quali dovevano essere sottoscritti da chi presiedeva la seduta, da almeno un membro appositamente nominato e dal segretario. Presso l'amministrazione comunale di Roncogno i verbali risultano sempre sottoscritti dal capocomune, in genere con funzioni anche di segretario e verbalista, e da tutti i membri presenti. Il verbale si articolava in una serie di deliberazioni prese in base ai vari punti all'ordine del giorno. Il regolamento comunale emanato con legge 9 gennaio 1866, n. 1 (2) definiva la rappresentanza comunale come un organo deliberativo e di sorveglianza ma senza potere esecutivo, affidato invece alla deputazione comunale, e affermava che la rappresentanza aveva l'obbligo di riunirsi almeno una volta ogni tre mesi o comunque ogni volta che fosse necessario o richiesto (3). A partire dal 1923 la rappresentanza comunale venne sostituita dal consiglio comunale attraverso il R.D. del 11 gennaio 1923, n. 9 (4). Nel Comune di Roncogno i due organi si riunivano nella cancelleria comunale, salvo negli anni 1850-1851 ove talora è indicata la casa del podestà come luogo di adunanza. Per disposizione di legge la rappresentanza comunale doveva riunirsi in seduta ordinaria almeno due volte all'anno, per esaminare il bilancio preventivo e il conto consuntivo, mentre la deputazione si riuniva ogni volta si rendesse necessario, ma in realtà la rappresentanza, il consiglio e la deputazione comunale di Roncogno si riunivano al bisogno, sovente addirittura con cadenza settimanale. La seduta della rappresentanza era valida solo se erano riuniti almeno 2/3 dei membri e le deliberazioni venivano approvate con la maggioranza assoluta dei voti. Tali deliberazioni venivano registrate su un apposito protocollo sottoscritto dal presidente della seduta, cioè il capocomune, da uno o due membri della rappresentanza e dal verbalista. In ogni seduta venivano registrati i vari punti all'ordine del giorno, con le deliberazioni adottate al riguardo, mentre talvolta veniva indicato il numero dei presenti con relativa qualifica istituzionale, i cui nominativi potevano desumersi dalle firme autografe a conclusione ed approvazione del verbale stesso (5). I verbali di sessione sono definiti talvolta "Atti", "Delibere della comunale rappresentanza", "Sessioni della comunale rappresentanza", mentre a partire dal 1879 è invalso l'uso dell'intitolazione "Protocolli di sessione". Lingua Italiano Fonti normative Kaiserliches Patent vom 17 Maerz 1849, n. 170 "womit ein provisorisches Gemeinde-Gesetz erlassen wird". Legge 9 gennaio 1866, n. 1, "obbligatoria per la contea principesca del Tirolo, colla quale viene emanato un regolamento comunale ed un regolamento elettorale pei comuni". R.D. 11 gennaio 1923, n. 9 "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il regolamento comunale e provinciale". 107 Note (1) Keiserliches Patent vom 17 Maerz 1849, n. 170, "womit ein provisorisches Gemeinde-Gesetz erlassen wird", in "Allgemeines Reichs Gesetz und Regierungsblatt fur dal Kaiserthum Oesterreich", 1849, pp. 203-222. (2) Legge comunale per la contea principesca del Tirolo 9 gennaio 1866, n. 1, "obbligatoria per la contea principesca del Tirolo, colla quale viene emanato un regolamento comunale ed un regolamento elettorale pei comuni", in "Bollettino delle leggi e delle ordinanze per la contea principesca del Tirolo e il Vorarlberg", 1866, pp. 1-21. (3) ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa cit., p. 49. (4) R.D. 11 gennaio 1923, n. 9 "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il regolamento comunale e provinciale", in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1923, vol. I, pp. 37-51, (G.U., 13 gennaio 1923, n. 10). (5) MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., pp. 88-99; ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa cit., p. 49. 173 "Registro delle proposizioni, e deliberazioni comunali per li anni 1850, 51" 1850 ottobre 23 - 1879 agosto 10 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 217 n.n. Segnature precedenti: 1196 (Segnatura Koinè) 174 Protocolli di sessione della rappresentanza comunale 1879 agosto 24 - 1900 ottobre 7 Contiene fra l'altro (incollato): protocollo di sessione della rappresentanza comunale, 1883 novembre 25. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 167 n.n. Segnature precedenti: 1197 (Segnatura Koinè) 175 "Protocollo delle deliberazioni comunali. 1900" 1900 dicembre 17 - 1924 febbraio [5] Protocolli di sessione della rappresentanza e della deputazione comunali. In allegato: protocollo di sessione della rappresentanza comunale, 1917 settembre 30. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 183 n.n. Segnature precedenti: 1198 (Segnatura Koinè) 108 serie Protocolli degli esibiti, 1873 - 1926 4 registri Contenuto L'introduzione del registro di protocollo nei comuni del Trentino risale al periodo del napoleonico Regno d'Italia, attraverso la circolare del 16 dicembre 1811, n. 22140-3442 (1). Il regolamento del 14 agosto 1819 n. 168 (2) abolì le istituzioni del segretario e della cancelleria in tutti i comuni di campagna, ma il registro di protocollo, di fatto, continuò a essere utilizzato, essendo considerato uno strumento utile a fronte della crescente mole di documentazione prodotta e acquisita dal comune. La notificazione del 29 novembre 1849 (3) stabilì che "in ogni comune dovrà la Rappresentanza comunale destinare almeno un individuo alle mansioni di cancelleria, del quale possa il podestà servirsi nelle occorrenti scritturazioni" (4). Il protocollo utilizzato ricalcava l'impostazione del vecchio registro napoleonico e rimase in vigore fino all'introduzione della legislazione italiana (5), come si può constatare anche dai registri conservati nell'archivio del Comune soppresso di Roncogno. Fino al 20 settembre 1882 i singoli documenti vennero registrati annotando il numero progressivo di protocollo, la data di presentazione o di evasione, la segnatura del documento in arrivo, il mittente ("il Comune") o il destinatario, l'oggetto ed eventuali annotazioni relative alla risposta o a provvedimenti conseguenti; a partire dal 24 settembre 1882 tali dati, necessari per l'identificazione del documento, furono integrati con l'indicazione del sottofascicolo di appartenenza di ogni singolo atto, consuetudine rimasta in uso fino all'avvento dell'ordinamento italiano nel 1923. Nell'archivio del Comune soppresso di Roncogno la serie dei registri di protocollo è conservata dal 1873, ma considerata la presenza di documenti protocollati a partire dal 1852, è ragionevole supporre che il protocollo degli esibiti fosse in uso già da allora, mentre in precedenza gli atti venivano repertoriati per argomento, come del resto si desume dalla serie del carteggio comunale. Frammenti di registrazioni di protocollo relative agli anni 1860-1861 si trovano nel "Repertorio" di cui all'unità 180 del presente inventario, mentre non sono pervenute le registrazioni successive al 26 maggio 1885 e antecedenti il I luglio 1896, come già rilevato da Albino Casetti nel suo censimento descrittivo del 1957 (6). L'ultimo registro della serie include registrazioni di protocollo relative anche al periodo postunitario. Lingua Italiano Fonti normative Circolare 16 dicembre 1811, n. 22140/3442, del prefetto del dipartimento dell'Alto Adige Alessandro Agucchi, contenente le disposizioni sulla tenuta dell'archivio comunale, del registro di protocollo con relativo indice, del registro dei mandati. Regolamento 14 agosto 1819, n. 168 "Regolamento delle Comuni, e dei loro Capi nel Tirolo e Vorarlberg". Notificazione 29 novembre 1849, emanata dall'I. r. commissione d'attivazione del poter giudiziario pel Tirolo e Vorarlberg relativa all'organizzazione delle nuove autorità giudiziarie in questa provincia. Note (1) Circolare 16 dicembre 1811, n. 22140-3442 del prefetto del dipartimento dell'Alto Adige Alessandro Agucchi, in Archivio comunale di Caldes, 2 "Ordinamento italico", 2.3 "Carteggio e atti degli affari comunali", 1812, b. 66, fasc. I "Amministrazione", n. prot. 5. 109 (2) Regolamento 14 agosto 1819, n. 168, "delle comuni, e dei loro capi nel Tirolo e Vorarlberg", in "Raccolta delle leggi provinciali per il Tirolo e Vorarlberg", vol. VI, pp. 756-796. (3) Notificazione 29 novembre 1849 "emanata dall'I.r. Commissione d'attivazione del poter giudiziario pel Tirolo e Vorarlberg relativa all'organizzazione delle nuove autorità giudiziarie in questa provincia", in "Bollettino delle leggi e degli atti del Governo pel Tirolo e il Vorarlberg", 1849, fasc. I, pp. 1-57. (4) ARCADIA SOCIETÀ COOPERATIVA DI TRENTO (a cura di), Inventario dell'archivio storico del Comune di Centa cit., p. 51. (5) MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., pp. 101-102. (7) CASETTI, Guida storico-archivistica del Trentino cit., p. 629. 176 "Prot[ocollo] degli esibiti 1873, 187[4], 1875, 1876" 1873 gennaio 12 - 1885 maggio 26 - 1873, prot. nn. 1-206, 1873 gennaio 12 - 1873 dicembre 27; - 1874, prot. nn. 1-199, 1874 gennaio 1 - 1874 dicembre 29; - 1875, prot. nn. 1-228, 1875 gennaio 8 - 1875 dicembre 31; - 1876, prot. nn. 1-147, 1876 gennaio 1 - 1876 dicembre 31; - 1877, prot. nn. 1-90, 1877 gennaio 1 - 1877 dicembre 28; - 1878, prot. nn. 1-113, 1878 gennaio 2 - 1878 dicembre 31; - 1879, prot. nn. 1-193, 1879 gennaio 2 - 1880 gennaio 12; - 1880, prot. nn. 1-150, 1880 gennaio 3 - 1880 dicembre 31; - 1881, prot. nn. 1-265, 1881 gennaio 2 - 1881 dicembre 25; - 1882, prot. nn. 1-229, 1882 gennaio 3 - 1882 settembre 24 - 1882, prot. nn. 230-314, fascc. 230-276, 1882 settembre 24 - 1882 dicembre 31; - 1883, prot. nn. 1-304, fascc. 1-171, 1883 gennaio 3 - 1883 dicembre 26; - 1884, prot. nn. 1-517, fascc. 1-227, 1884 gennaio 1 - 1884 dicembre 31; - 1885, prot. nn. 1-195, fascc. 1-97, 1885 gennaio 4 - 1885 maggio 26. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 182 n.n. Segnature precedenti: 1222 (Segnatura Koinè) 177 Protocollo degli esibiti 1896 luglio 1 - 1903 gennaio 3 - 1896: prot. nn. 215-378, fascc. 97-187, 1896 luglio 1 - 1986 dicembre 31; - 1897: prot. nn. 1-605, fascc. 1-226, 1897 gennaio 1 - 1987 dicembre 31; - 1898: prot. nn. 1-577, fascc. 1-228, 1898 gennaio 3 - 1898 dicembre 31; - 1899: prot. nn. 578-583, fasc. 229, 1899 gennaio 2 - 1899 gennaio 4; - 1899: prot. nn. 1-546, fascc. 1-215, 1899 gennaio 4 - 1899 dicembre 31; - 1900: prot. nn. 1-615, fascc. 1-233, 1900 gennaio 2 - 1900 dicembre 29; - 1901: prot. nn. 1-657, fascc. 1-264, 1901 gennaio 1 - 1901 dicembre 31; - 1902: prot. nn. 1-644, fascc. 1-245, 1902 gennaio 1 - 1902 dicembre 31; - 1903: prot. nn. 645-651, fascc. 246-248, 1903 gennaio 2 - 1903 gennaio 4. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 99 n.n. Segnature precedenti: 1223 (Segnatura Koinè) 178 "Protocollo esibiti principio 1903 fino 1913 ultimo giugno" (tit. interno) 110 1903 gennaio 7 - 1913 giugno 30 Altre denominazioni: "Protocollo 1903 [deg]li esebiti fino a tutto giugno 1913" (tit. sulla coperta) - 1903: prot. nn. 1-633, fascc. 1-253, 1903 gennaio 7 - 1903 dicembre 31; - 1904: prot. nn. 1-657, fascc. 1-201, 1904 gennaio 2 - 1904 dicembre 31; (al prot. n. 379) verbale assunto in casa di Carlo Bortolamedi riguardo a controversie con Giuseppe del fu Abramo Lazzeri per "affari ufficiosi", 1904 luglio 19; - 1905: prot. nn. 1-665, fascc. 1-229, 1905 gennaio 2 - 1905 dicembre 31; - 1906: prot. nn. 1-667, fascc. 1-253, 1906 gennaio 3 - 1906 dicembre 31; - 1907: prot. nn. 1-650, fascc. 1-142, 1907 gennaio 4 - 1907 dicembre 29; - 1908: prot. nn. 1-733, fascc. 1-274, 1908 gennaio 1 - 1908 dicembre 31; - 1909: prot. nn. 1-798, fascc. 1-277, 1909 gennaio 3 - 1909 dicembre 31; - 1910: prot. nn. 1-755, fascc. 1-306, 1910 gennaio 1 - 1910 dicembre 31; - 1911: prot. nn. 1-771, fascc. 1-279, 1911 gennaio 2 - 1911 dicembre 30; - 1912: prot. nn. 1-718, fascc. 1-234, 1912 gennaio 1 - 1912 dicembre 31; - 1913: prot. nn. 1-315, fascc. 1-114, 1913 gennaio 2 - 1913 giugno 30. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 195 n.n. Segnature precedenti: 1224 (Segnatura Koinè) 179 "Protocollo delli esibiti principio 1 luglio 1913" 1913 luglio 1 - 1926 maggio 20 - 1913: prot. nn. 315-700, fascc. 115-238, 1913 luglio 1- 1913 dicembre 31; - 1914: prot. nn. 1-800, fascc. 1-341, 1914 gennaio 1 - 1914 dicembre 31; - 1915: prot. nn. 1-992, fascc. 1-484, 1915 gennaio 2 - 1915 dicembre 31; - 1916: prot. nn. 1-910, fascc. 1-485, 1916 gennaio 2 - 1916 dicembre 31; - 1917: prot. nn. 1-967, fascc. 1-523, 1917 gennaio 4 - 1917 dicembre 31; - 1918: prot. nn. 1-711, fascc. 1-347, 1918 gennaio 3 - 1918 dicembre 8; - 1918: prot. nn. 712-762, fascc. 1-36, 1918 dicembre 8 - 1918 dicembre 31; - 1919: prot. nn. 1-823, fascc. 1-432, 1919 gennaio 6 - 1919 dicembre 31; - 1920: prot. nn. 1-729, fascc. 1-362, 1920 gennaio 6 - 1920 dicembre 31; - 1921: prot. nn. 1-662, fascc. 1-357, 1921 gennaio 4 - 1921 dicembre 30; - 1922: prot. nn. 1-731, fascc. 1-250, 1922 gennaio 1 - 1922 dicembre 31; - 1923: prot. nn. 1-853, 1923 gennaio 6 - 1923 dicembre 31; - 1924: prot. nn. 1-811, 1924 gennaio 2 - 1924 dicembre 31; - 1925: prot. nn. 1-853, 1925 gennaio 3 - 1925 dicembre 31; - 1926: prot. nn. 1-325, 1926 gennaio 2 - 1926 maggio 20. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 246 n.n. Segnature precedenti: 1225 (Segnatura Koinè) 111 serie Rubriche dei fascicoli, [1851] con registrazioni fino al 1861 Altre denominazioni: "Repertorio" 1 registro Contenuto La serie è costituita da un'unica unità strutturata a rubrica alfabetica con la registrazione dei singoli lemmi corrispondenti ad altrettanti argomenti generali (es. "capre"), cui seguono delle informazioni di dettaglio ("es. capre: pascoli delle medesime"), i numeri di protocollo delle carte contenute nel fascicolo, il numero del fascicolo in cifre romane e il numero particolare, ovvero del sottofascicolo, in cifre arabe. Gli atti così repertoriati sono conservati nell'unità di cui al n. 184 del presente inventario. Dal 4 febbraio 1860 al 7 aprile 1861 parte della rubrica fu utilizzata come registro di protocollo "stante che il fino a qua fu terminato a punto per non incontrare una nuova spesa". Si suppone che la rubrica sia stata redatta a seguito della visita d'ispezione del capitano distrettuale di Pergine alla cancelleria del Comune di Roncogno in data 8 luglio 1851, in occasione della quale si rilevava "mancare il repertorio per gli atti correnti, non essere ancor liquidato il consuntivo 1849/50, mancare il giornale di cassa, l'anagrafi contenente individualmente tutti gli abitanti nel Comune ed il registro delle multe". Si sollecitava pertanto a sopperire a tali mancanze dando informazione sullo stato di avanzamento dei lavori entro la fine del mese di luglio di quello stesso anno (1). L'attività di riordino e repertoriazione riguardò gli atti amministrativi prodotti e ricevuti dall'amministrazione comunale a partire dal 1850 fino al 1852 compreso con qualche sporadica inserzione successiva. Lingua Italiano Note (1) ACP, Archivio del Comune soppresso di Roncogno, n. 184, I, 65. 180 "Repertorio (1)" [1851] con registrazioni fino al 1861 Rubrica alfabetica dei fascicoli esistenti nell'archivio del Comune di Roncogno, [1850 - 1852]. Contiene anche: protocollo degli esibiti, 1860 febbraio 4 - 1861 aprile 7, nn. 325-399. Sul piatto posteriore della coperta, all'interno: annotazioni relative al salario spettante al custode forestale, 1860 ottobre 5 - 1861 gennaio 6; annotazioni relative al salario spettante alla "mamana", 1860 novembre 15 - 1861 marzo 6. Italiano Registro a rubrica; carta, legatura in mezza pelle, cc. 25 n.n. Segnature precedenti: 1226 (Segnatura Koinè) Note (1) Sulla coperta segue la seguente annotazione: "Ora contiene anche il prottocolo incominciando co la datta 4 febbraio 1860 in poi. Si a dovuto servirsi del presente repertorio stante che il fino a qua fu terminato a punto per non incontrare una nuova spesa". 112 serie Carteggio e atti degli affari comunali, 1839 - 1923 87 fascicoli Contenuto La serie comprende il carteggio e gli atti prodotti e acquisiti dal Comune di Roncogno durante il periodo austriaco. Parte del carteggio, sovente protocollato, è conservato negli allegati ai conti consuntivi in forma di fatture e corrispondenza commerciale, tributaria o fiscale. Lingua Italiano; tedesco Criteri di ordinamento e inventariazione In base alle consuetudini archivistiche adottate dal Comune di Roncogno, mutevoli nel tempo, il carteggio comunale è stato descritto ed inventariato nelle seguenti sottoserie: - carteggio e atti repertoriati - carteggio e atti archiviati per oggetto ma non repertoriati - carteggio e atti protocollati - carteggio e atti in ordine cronologico - carteggio e atti organizzati in sottofascicoli annuali. Indipendentemente dalla presenza di registri di protocollo, repertori o altri strumenti di corredo, nel campo contenuto di ciascuna unità sono stati segnalati documenti o carteggi d'interesse relativi a cariche pubbliche, edifici comunali o di culto, pratiche edilizie, controversie giudiziarie, epidemie, fenomeni migratori, eventi calamitosi, fatti rilevanti, oppure è stata evidenziata la presenza di tipologie documentarie descritte in serie apposite (es. quinternetti). 113 sottoserie Carteggio e atti repertoriati, 1839 - 1852 4 fascicoli Contenuto La serie consta di 4 fascicoli contenenti atti numerati. Solo per i fascicoli dell'unità di cui al n. 184 è pervenuta la relativa rubrica descritta all'unità n. 180 del presente inventario. Lingua Italiano; tedesco Criteri di ordinamento e inventariazione La documentazione è stata riordinata in sequenza di fascicoli (I, II, III) aperti nello stesso periodo temporale. Strumenti di ricerca "Repertorio" alfabetico dei fascicoli del Comune di Roncogno, 01/01/1851 - 31/12/1851, Il repertorio è strutturato a rubrica alfabetica con la registrazione dei singoli lemmi corrispondenti ad altrettanti argomenti generali (es. "capre"), cui seguono delle informazioni di dettaglio ("es. capre: pascoli delle medesime"), i numeri di protocollo delle carte contenute nel fascicolo, il numero del fascicolo in cifre romane e il numero particolare, ovvero del sottofascicolo, in cifre arabe. Dal 4 febbraio 1860 al 7 aprile 1861 parte del repertorio fu utilizzato come registro di protocollo "stante che il fino a qua fu terminato a punto per non incontrare una nuova spesa". 181 "Fascicolo 1" 1841 - 1849 Carteggio e atti, nn. 9-26. Mancano: nn. 12, 14-16, 19-25. Contiene fra l'altro: (ai nn. 9-10) carteggio relativo alla congrua spettante al curato don Cipriano Dalpiaz, 1843 gennaio 5 - 1843 dicembre 10; (al n. 11) quietanze a favore dei muratori Giovanni Colombini e Pietro Piccinini per la "fabrica del ponte alla rogia" sotto Roncogno, 1841 settembre 9 - 1843 febbraio 15; (al n. 18) "Operato rispetto agli obblighi di fondazione e del loro adempimento coi beni del Beneficio curaziale di Roncogno Giudizio distrettuale di Pergine nella provincia del Tirolo alla fine dell'anno amministrativo 1841", 1846 gennaio 30; (al n. 26) resa di conto del capocomune Antonio Zeni, 1849 febbraio 25. Italiano Fascicolo; carta, cc. 32 n.n. Segnature precedenti: Fasc. 1; 1199/2 (Segnatura Koinè) 182 "Fascicolo 2" 1839 - 1850 Materiale normativo a stampa, nn. 14-21. Manca: n. 20. Contiene fra l'altro: (al n. 14) "Norme da osservarsi ... in occasione di epidemie, e nominatamente dell'epidemia cholera", 1848 settembre 8; (al n. 15) "Le due memorie del ministro di commercio imperiale austriaco sopra la costituzione doganale e politica mercantile della Lega doganale austro- 114 alemanna", 1849 dicembre 30 - 1850 maggio 30; (al n. 21) "Circolare concernente la prescrizione di regolamenti provvisori relativi alla polizia forestale pel Tirolo e Vorarlberg", 1839 dicembre 24. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 38 n.n. Segnature precedenti: Fasc. 2; 1199/2 (Segnatura Koinè) 183 "Fascicolo 3" 1841 - 1851 Materiale normativo a stampa, nn. 1-21. Mancano: nn. 2, 10, 14-20. Contiene fra l'altro: (al n. 5) "Regolamento per i Comuni rurali del Circolo di Trento concernente gli incendi", 1841 giugno 20; (al n. 7) "Regolamento contro la brina", [sec. XIX med.]; (al n. 12) "Formula di giuramento agli impiegati comunali", 1850 giugno 18 (1). Contiene anche: (al n. 11) liste dei corpi elettorali del Comune di Roncogno, [sec. XIX med.]. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 77 n.n. Segnature precedenti: Fasc. 3; 1199/3 (Segnatura Koinè) Note (1) Il documento a stampa riporta in fondo la minuta di un conchiuso della rappresentanza comunale di Roncogno di data 14 maggio 18[5.] relativo all'appalto del pane. 184 Atti protocollati e repertoriati. Fascicolo I (1) 1850 - 1852 Nn. 1-94. Mancano: nn. 16-19, 27-31, 35-36, 39, 45, 67, 79-88. Contiene anche (al n. 21): carteggio, atti e rese di conto della Congregazione di carità del Comune di Roncogno, 1850 febbraio 16 - 1852 gennaio 10. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1200/1 (Segnatura Koinè); F. I Strumenti di ricerca "Repertorio" alfabetico dei fascicoli del Comune di Roncogno, 01/01/1851 - 31/12/1851, Repertorio alfabetico, Il repertorio è strutturato a rubrica alfabetica con la registrazione dei singoli lemmi corrispondenti ad altrettanti argomenti generali (es. "capre"), cui seguono delle informazioni di dettaglio ("es. capre: pascoli delle medesime"), i numeri di protocollo delle carte contenute nel fascicolo, il numero del fascicolo in cifre romane e il numero particolare, ovvero del sottofascicolo, in cifre arabe. Dal 4 febbraio 1860 al 7 aprile 1861 parte del repertorio fu utilizzato come registro di protocollo "stante che il fino a qua fu terminato a punto per non incontrare una nuova spesa", (1) I, 65. Note (1) Si veda il repertorio di cui all'unità n. 180 del presente inventario. 115 sottoserie Carteggio e atti per oggetto, 1841 - 1925 5 fascicoli, 1 filza Contenuto Nella serie sono confluiti fascicoli tematici pluriennali privi di repertoriazione relativi a questioni giudiziarie, amministrative o a edifici e servizi di pertinenza comunale (canonica, scuola e gestione del servizio scolastico obbligatorio). Nella filza denominata "Scuole" è stata condizionata, nel periodo postunitario, anche documentazione protocollata e classificata successiva all'ordinamento austriaco. Lingua Italiano 185 Carteggio e atti relativi alla causa intentata dal Comune di Roncogno contro il conte Massimiliano Manci di Trento per terminazioni di possedimenti lungo gli argini del torrente Fersina in località Ciré 1841 - 1846 Contiene anche: atti del Consorzio fersinale di Roncogno, nn. 8-9, 11-14, 17. Italiano Fascicolo; carta, cc. 29 n.n. Segnature precedenti: 1199/4 (Segnatura Koinè) 186 Carteggio e atti relativi alla divisione dei "quartieri comunali" per sopperire alle spese di riattazione della canonica e costruzione del locale scolastico 1844 Italiano Fascicolo; carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1199/5 (Segnatura Koinè) 187 Carteggio e atti relativi alla divisione dei boschi comunali di Roncogno 1845 - 1846 Italiano Fascicolo; carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1199/6 (Segnatura Koinè) 188 Inviti rivolti dalla Pretura di Pergine al curato di Roncogno affinché metta in atto le prescritte collette in favore delle popolazioni disastrate dell'Impero austro-ungarico o per opere di beneficenza (1) 1862 - 1864 Italiano Fascicolo; carta, cc. 22 n.n. Segnature precedenti: 1203/1 (Segnatura Koinè) Note 116 (1) Le cause più frequenti dei danni subiti erano imputabili a incendi, frane, inondazioni, nubifragi e grandine. Tra le opere di beneficenza rientrano le collette per l'erezione di edifici di culto. Benché indirizzati al curato locale, detti inviti venivano evidentemente trasmessi al Comune per favorirne la massima diffusione. 189 Carteggio e atti relativi alla reluizione e alla regolamentazione del diritto di pascolo spettante ai Comuni di Roncogno, Costasavina e Susà e ai privati residenti 1870 - 1874 Italiano Fascicolo; carta, cc. 49 n.n. Segnature precedenti: 1204/4 (Segnatura Koinè) 190 "Scuole" 1904 - 1925 Carteggio e atti relativi all'edificio scolastico, decreti di nomina dei maestri, elenchi degli alunni obbligati alla frequenza e dei licenziati, fabbisogno scolastico, circolari. Italiano Filza; carta, cc. 55 n.n. Segnature precedenti: 1213/4 (Segnatura Koinè) 117 sottoserie Carteggio e atti protocollati, 1852 - 1882; 1923 29 fascicoli Contenuto La serie comprende il carteggio annuale protocollato dal Comune di Roncogno dal 1852, di cui tuttavia sono pervenuti i rispettivi registri solo dall'anno 1873. La segnatura di protocollo, apposta in genere sul verso dei documenti, riporta il numero progressivo di protocollo, la data di presentazione o di evasione del documento comprensiva di giorno, mese, anno ed eventuali annotazioni relative alla risposta o ad adempimenti conseguenti. In particolare, per quel che attiene gli avvisi di pubblica rilevanza, si deduce che essi venivano affissi all' "albero comunale" con funzione di albo pretorio. La numerazione degli atti a protocollo poteva estendersi in forma continua a più anni (1852-1856, 1857-1859, 1861-1869), mentre a partire dal 1870 il carteggio di ciascun fascicolo risulta protocollato a partire dal numero 1. Talvolta i numeri di protocollo risultano reduplicati o scambiati per errore meccanico di computo. A partire dal 24 settembre 1882 parte della corrispondenza comunale protocollata fu conservata in sottofascicoli numerati progressivamente all'interno dello stesso fascicolo di corrispondenza annuale, descritti nella sottoserie "Carteggio e atti ordinati per sottofascicoli". La documentazione residua recante il solo numero di protocollo è stata evidenziata nel campo contenuto e inserita in fondo alle rispettive unità di quella sottoserie. Il sistema di registrazione di protocollo e la creazione di fascicoli annuali di soli atti protocollati in successione cronologica e numerica furono ripresi nel 1923 con l'introduzione dell'ordinamento legislativo italiano. Lingua Italiano; tedesco Criteri di ordinamento e inventariazione Nella descrizione delle singole unità si è provveduto a indicare gli estremi numerici complessivi della corrispondenza conservata in forma di originali ricevuti e minute inviate, indicando eventuali lacune. Si è dunque specificata la presenza di documentazione di contenuto rilevante, per altro desumibile dai registri di protocollo, ove presenti (cfr. unità nn. 176-180 del presente inventario relative agli anni 1860-1861, 1873-1885, 1913-1926). 191 Carteggio e atti protocollati 1852 gennaio 18 - 1852 dicembre 10 1851 dicembre 31 - 1852 dicembre 10 (date dei documenti) Prot. nn. 292-400. Mancano: prot. nn. 293-301, 318, 370, 381. Contiene fra l'altro: (al n. 344) atti relativi alla vendita di immobili comunali, 1854 febbraio 17 1856 febbraio 27; (al n. 365) atto di liquidazione della resa di conto della Congregazione di carità del Comune di Roncogno per l'anno 1850/51, 1852 luglio 19; (al n. 369) elenco degli obbligati alla scuola nell'anno 1851/52, 1852 agosto 20. Contiene anche (in fondo): "Disposizioni della legge penale de' 27 maggio 1852 contro i danneggiamenti ed altre punibili azioni relativamente alle strade ferrate ed ai telegrafi dello Stato", 1852 maggio 27; "Ordinanza dei Ministeri delle finanze e del commercio del 12 marzo 1852 con 118 cui si pubblicano alcune esenzioni ed alcuni favori daziarii nel commercio colla Sardegna", 1852 marzo 12. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1200/2 (Segnatura Koinè) 192 Carteggio e atti protocollati 1853 giugno 16 - 1853 dicembre 23 1853 maggio 22 - 1853 dicembre 20 (date dei documenti) Prot. nn. 473 - 520. Mancano: prot. nn. 475-479, 483, 497-503, 515, 518. Italiano Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1201/1 (Segnatura Koinè) 193 Carteggio e atti protocollati 1854 gennaio 2 - 1854 dicembre 19 con atto del 1855 marzo 1 1853 dicembre 24 - 1854 dicembre 15 (date dei documenti) Prot. nn. 521-610. Mancano: prot. nn. 535, 538, 543, 546-547, 556-557, 559-561, 572, 577, 588, 598-602, 604. Contiene fra l'altro: (al n. 610) "Topografia rappresentante le frane di Roncogno prodotte e corrose dal torrente Fersina e linea ove il Comune di Roncogno medita costruire una rosta per riparare alle frane e garantire il casegiatto di Roncogno dalla minacciante rovina", 1854. Contiene anche: (al n. 533) atto del 1855 marzo 1. Italiano Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1201/2 (Segnatura Koinè) 194 Carteggio e atti protocollati 1855 febbraio 4 - 1855 dicembre 22 1855 gennaio 24 - 1855 novembre 27 (date dei documenti) Prot. nn. 612-699. Mancano: prot. nn. 639, 646, 651, 675, 679-680, 698. Contiene fra l'altro: (al n. 658) "Quinternetto del Comune di Roncogno sull'imposta d'industria colle addizionali aute sull'imposte delle rendite pro 1854/1855", 1855 agosto 12; (al n. 673) "Registro de materiali impiegatti al misuramento catastrale eseguito nell'anno 1855", 1855 settembre 7. Contiene anche: atti e memorie relative all'epidemia di colera in Roncogno, 1855 agosto 15. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1201/3 (Segnatura Koinè) 195 Carteggio e atti protocollati 1856 gennaio 21 - 1856 dicembre 26 1855 maggio 2 - 1856 dicembre 19 (date dei documenti) Prot. nn. 700-797, 1856 gennaio 21 - 1856 ottobre 24; nn. 780bis-793bis, 1856 novembre 8 - 1856 dicembre 22. Mancano: prot. nn. 727, 733, 736, 744, 750, 753, 756, 775, 778, 793. 119 Contiene fra l'altro: (al n. 790) carteggio e atti relativi alla fusione del nuovo concerto di campane della chiesa di Roncogno, 1855 luglio 23 - 1856 settembre 25. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1201/4 (Segnatura Koinè) 196 Carteggio e atti protocollati 1857 gennaio 2 - 1857 dicembre 18 con atti del 1858 1857 gennaio 2 - 1857 dicembre 23 (date dei documenti) Prot. nn. 1-102. Mancano: prot. nn. 2-13, 19, 29, 34, 36, 38, 40, 41, 44, 48, 51, 53, 56-57, 73-77, 84, 86, 95, 97, 101. Contiene fra l'altro: (al n. 22) quietanza per lavori di manutenzione delle campane, 1856 - 1857 marzo 5; (ai nn. 52 e 80) carteggio e atti relativi alla fabbrica della canonica e della scuola, 1857 giugno 19 - 1857 settembre 24; (al n. 54) quietanza del "fabbricatore delle pompe", 1857 marzo 22 1857 giugno 18; (al n. 89) pratica di domicilio, 1857 ottobre 14 - 1858 post giugno 10. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1202/1 (Segnatura Koinè) 197 Carteggio e atti protocollati 1858 febbraio 2 - 1858 dicembre 27 1858 febbraio 2 - 1858 dicembre 27 (date dei documenti) Prot. nn. 105-197. Mancano: prot. nn. 108, 124, 126, 147, 149-150, 154, 158-159, 162-165, 167, 169-173, 178-180, 182-183, 187-189. Contiene fra l'altro: (ai nn. 116, 134, 144, 151) carteggio e atti relativi alla fabbrica della canonica e del locale scolastico, 1858 maggio 9 - 1858 agosto 26. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1202/2 (Segnatura Koinè) 198 Carteggio e atti protocollati 1859 gennaio 4 - 1859 giugno 20 1858 dicembre 29 - 1859 giugno 15 (date dei documenti) Prot. nn. 199-204; 104-265. Mancano: prot. nn. 202-203; 108-111, 116-119, 122, 128, 131, 136, 140, 142-264. Contiene anche: avvisi, pubblicazioni, circolari, istruzioni, disposizioni e materiale normativo a stampa non protocollato, 1859 gennaio 14 - 1859 luglio 4. Italiano Fascicolo; carta, cc. 76 n.n. Segnature precedenti: 1202/3 (Segnatura Koinè); 1271 (Segnatura Koinè) 199 Carteggio e atti protocollati 1861 aprile 26 - 1861 dicembre 29 1861 gennaio 28 - 1861 dicembre 27 (date dei documenti) Prot. nn. 4-66. Mancano: prott. nn. 5-6, 14, 20, 22, 24-26, 31-38, 40-43, 46, 49, 55-58. 120 Contiene fra l'altro: (al n. 13) documentazione elettorale per il rinnovo della rappresentanza e della deputazione comunale di Roncogno, 1861 maggio 7. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1202/5 (Segnatura Koinè) 200 Carteggio e atti protocollati 1862 gennaio 4 - 1862 dicembre 20 1862 gennaio 4 - 1862 dicembre 23 (date dei documenti) Prot. nn. 66-142. Mancano: prot. nn. 69-71, 73, 79, 96, 98-106, 109, 117, 120, 130, 140-141. Contiene fra l'altro: (ai nn. 66, 68) carteggio e atti relativi all'acquisto di un nuovo orologio per il campanile della chiesa, 1862 gennaio. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1203/1 (Segnatura Koinè) 201 Carteggio e atti protocollati 1863 gennaio 4 - 1863 dicembre 6 1862 dicembre 28 - 1863 dicembre 6 (date dei documenti) Prot. nn. 143-203. Mancano: prot. nn. 145, 150, 154, 156, 165-167, 169, 172, 174, 183-184, 187, 189, 194-201. Contiene fra l'altro: (al n. 176) pratica edilizia relativa alla casa di abitazione di Cristoforo Roat di Roncogno, 1863 maggio. Contiene anche: elenco delle multe elevate dalla guardia campestre, 1863 aprile 16 - 1863 maggio 3. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1203/2 (Segnatura Koinè) 202 Carteggio e atti protocollati 1864 gennaio 4 - 1864 dicembre 30 1864 gennaio 4 - 1864 novembre 19 (date dei documenti) Prot. nn. 204-290. Mancano: prot. nn. 213-215, 226, 229, 231-232, 235, 240, 245-257, 259-267, 276-277, 279-281. Contiene fra l'altro: "Disertazione istruttiva sull'uso dello zolfo contro la malattia dell'uva", 1864 (1). Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1203/3 (Segnatura Koinè) Note (1) Opuscolo a stampa di pp. 16 edito dalla stamperia G. Wohlgemuth di Bolzano nel 1864. 203 Carteggio e atti protocollati 1865 gennaio 24 - 1865 dicembre 31 1864 dicembre 19 - 1865 dicembre 31 (date dei documenti) Prot. nn. 285-368. 121 Mancano: prot. nn. 286-290, 292-294, 296, 311-312, 325-327, 354-356, 363-364. Contiene fra l'altro: (ai nn. 320, 328, 339) pratica edilizia relativa alla casa di abitazione di Giovanni Antonio Bortolamedi di Roncogno, 1865 maggio; (al n. 341) "Economia rurale. Allevamento di siepi vive a biancospino", 1865 giugno (1); (al n. 346) carteggio e atti relativi alla causa civile promossa dal capocomune di Roncogno Giuseppe Giovanetti contro il perito geometra Luigi Martini di Pergine per presunte irregolarità commesse nel rinnovo del libro di trasporto catastale, 1865 agosto 23 - 1867 settembre 25 con allegati dal 1862; (al n. 347) carteggio, atti e progetti per la costruzione della cupola del campanile della chiesa di Sant'Anna di Roncogno (2), 1865 agosto 1868 agosto 2. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1203/4 (Segnatura Koinè) Note (1) Opuscolo a stampa estratto da "Gazzetta di Trento", n. 144 del 24 giugno 1865. (2) Il progetto è opera del geometra Luigi Grezler di Pergine. 204 Carteggio e atti protocollati 1866 gennaio 14 - 1866 luglio 5 1866 gennaio 4 - 1866 novembre 21 (date dei documenti) Prot. nn. 369-439. Mancano: prot. nn. 377, 384, 399, 406, 429-438. Contiene fra l'altro: (al n. 376) carteggio e atti relativi al rinnovo della rappresentanza e della deputazione comunale di Roncogno, 1866 febbraio 8 - 1866 luglio 4. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1203/5 (Segnatura Koinè) 205 Carteggio e atti protocollati 1867 gennaio 10 - 1867 dicembre 29 1867 gennaio 2 - 1868 luglio 11 (date dei documenti) Prot. nn. 484-588. Mancano: prot. nn. 485, 489, 493-501, 506-515, 517, 526, 531-532, 535-536, 546, 552-553, 573, 580. Contiene fra l'altro: (al n. 492) carteggio e atti relativi alla liquidazione dei danni provocati dalla grandine caduta il 29 giugno 1866, 1867 gennaio 7 - 1867 luglio 2 con documenti dal 1866; (al n. 533) carteggio e atti relativi alla nomina del nuovo curato don Carlo Poli (1)1867 aprile 28 - 1867 giugno 5. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1204/1 (Segnatura Koinè) Note (1) Don Carlo Poli, vicario curaziale a Cologna, succedette nella cura d'anime di Roncogno a don Francesco Marzari, dimissionario per motivi di salute. 206 Carteggio e atti protocollati 1868 gennaio 6 - 1868 ottobre 25 1867 dicembre 30 - 1868 ottobre 25 (date dei documenti) Prot. nn. 589-646. 122 Mancano: prot. nn. 591, 593, 601-603, 605-614, 616-627, 632-634, 636. Contiene fra l'altro: (al n. 646) carteggio e atti relativi al pubblico incanto di legname in località "Valdelacqua" e "al Doslongo", 1868 agosto 28 - 1868 ottobre 25. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1204/2 (Segnatura Koinè) 207 Carteggio e atti protocollati 1869 marzo 25 - 1869 dicembre 29 Prot. nn. 772-773, 1869 marzo 25 - 1869 giugno 28; 1-92, 1869 luglio 14 - 1869 dicembre 29. Mancano: prot. nn. 13-14, 18-19, 22-23, 25, 40, 60, 76-77, 79, 88-90. Contiene fra l'altro: (al n. 773) richiesta di sospensione di lavori arbitrari di demolizione presso il cimitero di Roncogno, 1869 maggio 24; carteggio relativo all'amministrazione del fondo separato istituito per l'acquisto di un nuovo concerto di campane e la riattazione della canonica, 1869 agosto 4; (al n. 12) carteggio relativo alla costruzione di una fontana pubblica nell'orto di Domenico fu Stefano Tomelin, 1869 agosto 8 - 1870 luglio 21; (ai nn. 55, 58, 64, 66, 68, 72, 75, 80, 82) carteggio relativo all'epidemia di zoppina e mal di bocca fra gli animali a unghia fessa riscontrata nel Comune di Roncogno, 1869 novembre 17 - 1869 dicembre 19; (ai nn. 83, 91) carteggio e atti relativi alla nomina del sagrestano, 1869 dicembre. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1204/3 (Segnatura Koinè) 208 Carteggio e atti protocollati 1870 gennaio - 1870 dicembre 8 Prot. nn. 96-213. Mancano: prot. nn. 99, 106, 112, 119, 127, 149, 161, 172, 176, 181, 184, 194, 203. Contiene fra l'altro: "Consigli ai Comuni in riguardo all'anagrafe da intraprendersi ai 31 dicembre 1869", [1869] (1). Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1204/4 (Segnatura Koinè) Note (1) Opuscolo di istruzioni a stampa edito a Trento da G. B. Monauni editore. 209 Carteggio e atti protocollati 1871 febbraio 18 - 1871 ottobre 17 Prot. nn. 41, 47, 72, 150, 160, 195, 197. Contiene fra l'altro: (al n. 160) carteggio e quietanze di rifusione di danni causati a privati dalle esercitazioni di artiglieria, 1871 settembre 17 - 1871 dicembre 17. Contiene anche: approvazione del conto preventivo per l'anno 1871, 1871 marzo 26 con allegata "Notificazione delle disposizioni sulle imposte dirette per l'epoca dal 1 gennaio a tutto febbraio 1871 e sulle imposte provinciali pel Tirolo e Vorarlberg per l'anno 1871", 1870 dicembre 17. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 18 n.n. Segnature precedenti: 1205/1 (Segnatura Koinè) 210 123 Carteggio e atti protocollati 1872 gennaio 10 - 1872 dicembre 29 Prot. nn. 53, 59, 64-68, 71-74, 88, 95, 126, 129, 141, 180. Contiene fra l'altro: (al n. 95) liste elettorali e documentazione relativa al rinnovo della rappresentanza e della deputazione comunali di Roncogno, 1872 settembre 7 - 1872 ottobre 8. Italiano Fascicolo; carta, cc. 62 n.n. Segnature precedenti: 1205/2 (Segnatura Koinè) 211 Carteggio e atti protocollati 1873 gennaio 3 - 1873 agosto 26 Prot. nn. 66, 73, 109-111, 116. Contiene fra l'altro: (al n. 66) elenchi degli uccellatori "eserzienti coi lacci" negli anni 1871-1873, 1873 dicembre 21. Italiano Fascicolo; carta, cc. 22 n.n. Segnature precedenti: 1205/3 (Segnatura Koinè) 212 Carteggio e atti protocollati 1874 marzo - 1874 dicembre 7 Prot. nn. 34-177. Mancano: prot. nn. 35-51, 53-54, 57, 59, 65, 77-78, 85-102, 104-117, 119-157, 159, 168-170, 172, 175. Contiene fra l'altro: (al n. 167) carteggio per l'attivazione della scuola serale a Roncogno, 1874 novembre 11 - 1874 novembre 15. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 81 n.n. Segnature precedenti: 1205/4 (Segnatura Koinè) 213 Carteggio e atti protocollati 1875 gennaio 10 - 1875 dicembre 27 Prot. nn. 27-227. Mancano: prot. nn. 28-43, 45-49, 51-54, 56-89, 91-161, 163-196, 198-205, 207-208, 210-222, 224225. Contiene fra l'altro: (al n. 209) carteggio e atti relativi al rinnovo della rappresentanza comunale di Roncogno, 1875 settembre 18 - 1875 novembre 3. Italiano Fascicolo; carta, cc. 44 n.n. Segnature precedenti: 1205/5 (Segnatura Koinè) 214 Carteggio e atti protocollati 1876 gennaio 2 - 1876 dicembre 13 con documenti fino al 1880 settembre 10 Prot. nn. 2-146. Mancano: prot. nn. 3-14, 15-16, 17, 26, 32, 37-38, 41-42, 44, 57, 59, 61, 63-65, 70-71, 73-75, 85, 89-91, 102-103, 110-112, 115, 123, 129-130. 124 Contiene fra l'altro: (al n. 14 1/2) atti relativi al rinnovo della rappresentanza comunale di Roncogno (1), 1876 gennaio 15 - 1876 gennaio 17; (al n. 109) circolari e avvisi relativi alla compilazione delle liste dei giurati, 1876 settembre 10 - 1880 settembre 10. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1205/6 (Segnatura Koinè) Note (1) Le precedenti elezioni comunali del 3 novembre 1875 furono annullate con dispaccio luogotenenziale 20 dicembre 1875, n. 7557. 215 Carteggio e atti protocollati 1878 gennaio - 1878 dicembre 22 Prot. nn. 13-127. Mancano: prot. nn. 15-16, 26-28, 30, 34-36, 43, 47, 51, 53-56, 71-91, 94, 97, 105, 110, 114-126. Contiene fra l'altro: (al n. 37) prospetto delle persone emigrate per l'America dall'epoca della I spedizione tabacchi nel 1875, 1878 marzo 19; (al n. 107) "Elenco d'evidenza dei permessanti permanenti e riservisti appartenenti al Comune di Roncogno", 1878 [novembre]. Italiano Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1205/8 (Segnatura Koinè) 216 Carteggio e atti protocollati 1878 dicembre 31 - 1879 dicembre 30 Prot. nn. 4-193, 1878 dicembre 31 - 1879 dicembre 30. Mancano: prott. nn. 7, 13, 17, 19, 25, 28, 36 (1)-37, 42-45, 48, 50-53, 56, 60, 62, 65-66, 68, 70-71, 75, 79-81, 83, 90, 92-93, 98, 103-104, 106-108, 116-119, 122, 126-130, 134-140, 155-163, 165166, 168-169, 176-177, 183, 190. Contiene fra l'altro: (ai nn. 76-77, 101) atti relativi alla riattazione della canonica curaziale di Roncogno, 1879 maggio 30 - 1879 [luglio]; (ai nn. 82, 97, 164) carteggio e contratto di compravendita di un fondo comunale sito sul Monte Cimirlo stipulato tra l'I.r. Erario militare, parte acquirente, il Comune di Roncogno e alcuni privati, parte venditrice, 1879 giugno 14 - 1879 novembre 3; (al n. 154) "Spese per la camera del signor curato", [1879]. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1206/1 (Segnatura Koinè) Note (1) Il prot. n. 36 è costituito dall'unità n. 396 del presente inventario. 217 Carteggio e atti protocollati 1880 gennaio 3 - 1880 dicembre 21 Prot. nn. 1-150. Mancano: prot. nn. 5, 10-14, 18, 20, 22-24, 29-30, 34-35, 40, 47, 50, 54, 56-60, 62-63, 66-67, 7475, 81, 83, 88, 90-91, 95, 101-102, 108, 114, 117, 122, 133-134, 139, 141, 143, 145-146, 148. Contiene fra l'altro: (al n. 46) circolare del Capitanato distrettuale di Trento relativa alle deplorevoli condizioni degli emigrati tirolesi in Brasile, in particolare nella colonia "Nuovo Tirol" nella Provincia di Santa Catarina, 1880 febbraio 22; (al n. 54) contratto di locazione a favore di Giovanni figlio di Martino Maoro di Brazzaniga di un "grezivo" comunale sito a Roncogno in località "ai piazzali della Roggia", 1880 maggio 17; (al n. 61) carteggio e atti relativi a crediti di Antonio 125 Chiogna di Trento, imprenditore del Forte Cimirlo sul versante di Roncogno, verso alcuni lavoratori, 1880 giugno 2 - 1880 giugno 9; (ai nn. 76, 100, 118, 136) carteggio e atti relativi all'acquisto di fondi comunali e privati da parte della Direzione del Genio per la realizzazione di lavori fortilizi sul Cimirlo, 1880 luglio 25 - 1880 novembre 26; (al n. 111) carteggio relativo al taglio di legname nel bosco comunale detto "Dos longo", 1880 agosto 2 - 1880 agosto 20; (ai nn. 115-116) carteggio relativo all'istituzione di un corso di lingua tedesca presso la scuola popolare di Roncogno, 1880 novembre 4 - 1880 novembre 8. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1206/2 (Segnatura Koinè) 218 Carteggio e atti protocollati 1882 gennaio 9 - 1882 dicembre 9 Prot. nn. 40-273. Mancano: prot. nn. 42-56, 58-67, 69-71, 73, 77, 79, 81-83, 86, 88, 91-95, 102, 105-107, 110-113, 122, 124-138, 140-142, 144-147, 149-162, 164, 166-221, 223, 225-272 (1). Contiene anche: "Prospetto dei danni caggionati dalla siccità nel circondario dell'estimo nel Comune di Roncogno esteso dai sottoscritti periti per ordine del Comune", 1882 gennaio 9; "Indicatore di Polizia emesso dall'I.r. Commissariato di Polizia in Trento", 1882, nn. 2-4; fascc. nn. 256-258, 260, 273. Italiano Fascicolo; carta, cc. 92 n.n. Segnature precedenti: 1207/1 (Segnatura Koinè) Note (1) Il prot. n. 261 è descritto nell'unità n. 356 del presente inventario. 219 Carteggio e atti protocollati 1923 gennaio 9 - 1923 dicembre 31 1922 dicembre 21 - 1923 dicembre 22 (date dei documenti) Prot. nn. 5-853 (1). Mancano: prot. nn. 6, 8-9, 13, 15-16, 18-24, 26-27, 29, 31-34, 36, 38-41, 43-48, 50-54, 56-59, 65, 67-68, 70, 72-79, 83, 86-90, 94-104, 106, 108-116, 118-123, 126-129, 131-139, 142, 144-147, 150, 152-161, 163, 167, 170, 172-177, 179-184, 187, 189, 195-196, 198-204, 207, 209, 213-215, 217220, 222-223, 225, 228, 231-232, 234-237, 239-246, 248-249, 251-256, 258, 260, 265-266, 270275, 277-280, 285, 288-294, 296-300, 302-303, 305-307, 309, 311, 314-316, 319, 322-323, 325, 327-329, 331-334, 336-337, 339-340, 342, 345-354, 357-358, 361-362, 364-366, 368-371, 373-376, 379-380, 382-385, 387, 391-393, 395-396, 398-400, 404, 406, 411-414, 420, 422-424, 426-427, 429-430, 432-449, 453-455; 556-559, 562-565, 567-573, 576-585, 587-592, 595-604, 606-611, 614, 621, 627-628, 630-631, 633-636, 639-640, 643-646, 648-653, 659-667, 669, 673, 676-677, 679681, 685, 687, 689-694, 696, 602 bis-608 bis, 611 bis, 617 bis-620 bis, 622 bis-623 bis, 724-732, 734-739, 741, 744-746, 748-754, 756-757, 760-761, 764, 768, 770, 773-776, 780-782, 784-785, 787-790, 792-798, 805, 808-810, 812-815, 821, 824-826, 832-833, 835-836, 847-851. Contiene fra l'altro: (al n. 17) "Preventivo della comunità scolastica di Roncogno ... per l'anno 1923" relativo agli stipendi del personale insegnante, 1923 gennaio 9; (al n. 125) istanza di fabbrica di Domenico e Giuseppe furono Giovanni Battista Zeni, 1923 febbraio 9 - 1923 marzo 10; (al n. 269) "Regolamento di polizia urbana pel Comune di Roncogno", 1923 maggio 17; (al n. 561) decreto di nomina della Commissione di I istanza per la decisione dei ricorsi in materia di imposte dirette, 1923 agosto 21; (al n. 740) verbale di nomina della Congregazione di carità del Comune di Roncogno, 1923 ottobre 15. 126 Contiene anche: carteggio e atti in ordine cronologico, 1923 marzo 12 - 1923 dicembre 28; carteggio, circolari e materiali di lavoro per la commisurazione delle imposte dirette, 1923 giugno 1 - 1923 agosto 5; pratica edilizia di ampliamento della casa di abitazione di Giovanni e Anselmo Tomelin, 1923 agosto 11 con progetti allegati dal febbraio 1923. Italiano Fascicolo; carta, cc. 406 n.n. Segnature precedenti: 1221 (Segnatura Koinè) Note (1) Per errore di computo dal prot. n. 455 si passa al n. 556, saltando di fatto 101 nn. di prot. I nn. di prot. dal 600 al 623 sono reduplicati: fisicamente gli atti sono stati collocati dopo il prot. n. 699, come da indicazione del registro di protocollo. 127 sottoserie Carteggio e atti in ordine cronologico, 1860 - [sec. XX in.] 10 fascicoli Contenuto La serie comprende fascicoli di carteggio privo di segnature o di altre indicazioni utili ai fini dell'ordinamento archivistico. Nella presente serie sono stati descritti anche i fascicoli di corrispondenza comprendenti un numero esiguo di atti numerati (corrispondenti a numeri di protocollo o di sottofascicolo), segnalati nel campo contenuto, o comunque in numero inferiore rispetto al carteggio cronologico. Nel campo contenuto è stata segnalata la presenza di periodici a stampa o di documentazione di possibile maggiore interesse. Lingua Italiano; tedesco; francese 220 Carteggio e atti in ordine cronologico 1860 luglio 10 - 1860 dicembre 10 Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 19 n.n. Segnature precedenti: 1202/4 (Segnatura Koinè) 221 Carteggio e atti in ordine cronologico 1876 febbraio 17 - 1876 dicembre 29 Contiene fra l'altro: "Indicatore di Polizia emesso dall'I.r. Commissariato di Polizia in Trento", nn. 3-12; 14-16 con indici, 1876. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 86 n.n. Segnature precedenti: 1205/6 (Segnatura Koinè) 222 Carteggio e atti in ordine cronologico 1877 gennaio 10 - 1877 agosto 30 Contiene fra l'altro: "Indicatore di Polizia emesso dall'I.r. Commissariato di Polizia in Trento", n. 1, 1877; contratto di affrancazione dall'obbligo di corrispondere annualmente le primizie alla canonica di Pergine (1), 1877 marzo 17. Italiano Fascicolo; carta, cc. 10 n.n. Segnature precedenti: 1205/7 (Segnatura Koinè) Note (1) Tale obbligo, cui la comunità di Roncogno soggiaceva ab immemorabili, fu disciplinato da apposita convenzione di data 22 marzo 1857. 223 Carteggio e atti in ordine cronologico 1878 gennaio 5 - 1878 dicembre 16 128 Contiene fra l'altro: condizioni avanzate dal medico dott. Enrico Rosanelli di Pergine per assumere la condotta sanitaria nel Comune di Roncogno, 1878 gennaio 5; avviso relativo all'istituzione in Pergine di una scuola industriale e di disegno gratuita per giovani artieri che abbiano assolta la scuola popolare, 1878 giugno 14; "Ordinanza dell'I.r. Luogotenente dei 25 agosto 1878 concernente l'istituzione della visita dei morti nel Tirolo" (materiale a stampa), 1878 agosto 25. Italiano Fascicolo; carta, cc. 85 n.n. Segnature precedenti: 1205/8 (Segnatura Koinè) 224 Carteggio e atti in ordine cronologico 1879 febbraio 3 - 1879 dicembre 16 Contiene anche (in fondo): "Bollettino delle leggi dell'Impero pei Regni e Paesi rappresentati nel Consiglio dell'Impero", puntate X (18 febbraio 1879), XXIII (2 maggio 1879), XXIV (6 maggio 1879), XXVI (16 maggio 1879). Italiano, francese Fascicolo; carta, cc. 39 n.n. Segnature precedenti: 1206/1 (Segnatura Koinè) 225 Carteggio e atti in ordine cronologico 1880 aprile 8 - 1880 dicembre 22 Contiene fra l'altro: tariffario dell'agenzia marittima G. Colajanni di Genova e Udine per viaggi europei e oltreoceano, 1880 novembre 25. Italiano Fascicolo; carta, cc. 30 n.n. Segnature precedenti: 1206/2 (Segnatura Koinè) 226 Carteggio e atti in ordine cronologico 1881 gennaio 4 - 1881 dicembre 24 Contiene fra l'altro: "Prospetto delle reclamationi a motivo delle inesatte investigazioni della estensione ovvero a cagione dei comparsi sbagli fatti nei calcoli" del nuovo estimo catastale, 1880 giugno. Contiene anche: prot. nn. 20, 35, 41, 58, 66, 106-107. Italiano Fascicolo; carta, cc. 27 n.n. Segnature precedenti: 1206/3 (Segnatura Koinè) 227 Carteggio e atti in ordine cronologico 1888 gennaio 5 - 1888 settembre 8 Contiene fra l'altro: "Denuncia (prospetto) dei carreggiabili attiragliati, non esclusi dalla fornitura", 1888 gennaio 5. Contiene anche: prot./fasc. n. 69. Italiano Fascicolo; carta, cc. 9 n.n. Segnature precedenti: 1208/3 (Segnatura Koinè) 228 Carteggio e atti in ordine cronologico 129 1889 aprile 13 - 1889 ottobre 27 Contiene fra l'altro: "Bollettino delle leggi dell'Impero per i Regni e Paesi rappresentati nel Consiglio dell'Impero", puntate XV (13 aprile 1889) e XVIII (17 aprile 1889). Contiene anche: prot./fascc. nn. 5, 89. Italiano Fascicolo; carta, cc. 49 n.n. Segnature precedenti: 1209/1 (Segnatura Koinè) 229 Carteggio e atti in ordine cronologico [sec. XIX ex. - XX in.] Italiano Fascicolo; carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1212/3 (Segnatura Koinè) 130 sottoserie Carteggio e atti ordinati per sottofascicoli, 1883 - 1922 Altre denominazioni: "Atti"(1893) 39 fascicoli Contenuto A partire dal 24 settembre 1882 parte degli atti protocollati dall'amministrazione comunale di Roncogno furono assegnati a sottofascicoli numerati progressivamente all'interno dello stesso fascicolo annuale e costituiti per la maggior parte dei casi da un numero esiguo di documenti, sovente da un unico atto di apertura della pratica destinata a risolversi con uno scambio minimo di corrispondenza o con una sola lettera di risposta, talvolta riportata in minuta a tergo del documento principale. La documentazione pertanto non riporta l'indicazione del numero di protocollo, per altro assegnato in fase di registrazione nel rispettivo protocollo degli esibiti, bensì il numero di sottofascicolo, ugualmente assegnato e annotato in fase di registrazione. Gli atti non destinati ad avviare una pratica o di interesse marginale furono semplicemente protocollati: non sempre tuttavia è evidente la distinzione tra numero di protocollo e numero di sottofascicolo, per cui in fase di ordinamento è risultato indispensabile il ricorso ai registri di protocollo, ove disponibili, oppure ad un'analisi delle date di presentazione/evasione dei singoli documenti. Lingua Italiano; tedesco Criteri di ordinamento e inventariazione Il carteggio è stato ordinato per fascicoli annuali ripristinando la successione numerica e cronologica dei sottofascicoli indicati nei rispettivi registri di protocollo in apposita finca. Nella descrizione delle singole unità si è provveduto a indicare gli estremi numerici complessivi dei sottofascicoli, abbreviati con la sigla "fascc." per analogia alla loro repertoriazione nel registro di protocollo (1), indicando eventuali lacune. Si è dunque specificata la presenza di documentazione di contenuto rilevante, per altro desumibile dai registri di protocollo, ove presenti (cfr. unità nn. 176179 del presente inventario relative agli anni 1873-1885, 1896-1903, 1903-1913, 1913-1926). Nel campo contenuto è stata annotata l'eventuale presenza di atti protocollati e non sottofascicolati, collocati fisicamente in fondo al rispettivo fascicolo annuale. Note (1) Nei registri di protocollo tali unità non sono mai definte sottofascicoli, bensì fascicoli, pur essendo di fatto sottopartizioni di un fascicolo di documentazione omogenea (atti protocollati) di durata annuale. 230 Carteggio e atti [1883 gennaio 10 - 1883 dicembre 26] 1882 dicembre 24 - 1883 dicembre 26 (date dei documenti) Fascc. nn. 4-171. Mancano: fascc. nn. 7, 9, 15-16, 21, 23, 29, 32, 42, 50, 65, 70, 77, 82, 86, 88, 90, 92, 104, 114, 124125, 127, 131-139, 143, 146, 156, 161-162, 167, 170. Contiene fra l'altro: (al n. 11) verbale di nomina del capitano, del sergente e del caporale del corpo dei pompieri di Roncogno, 1883 gennaio 11 (1); (al n. 14) "Conteggio della spesa all'ussio della sacrestia di Roncogno", [1883]; (al n. 34) ricevuta di assegnazione di vestiario a favore del corpo 131 dei pompieri di Roncogno, 1883 gennaio 21; (al n. 46) carteggio relativo allo "scomparto del denaro elargito ai danneggiati dell'innondazione 1882 nel Comune di Roncogno", 1883 marzo 22 - 1883 agosto 20; (al n. 155) relazione capitanale sullo stato deplorevole del cimitero e del locale scolastico di Roncogno, 1883 novembre 13. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. n.n. Segnature precedenti: 1207/2 (Segnatura Koinè) Note (1) Il corpo dei civici pompieri di Roncogno fu istituito a seguito del decreto capitanale del 24 giugno 1882 n. 8099 con delibera comunale del 2 luglio 1882. I componenti furono designati con delibera comunale del 10 agosto 1884. 231 Carteggio e atti [1884 gennaio 27 - 1884 novembre 16] 1884 gennaio 11 - 1884 dicembre 21 (date dei documenti) Fascc. nn. 17 1/2-205. Mancano: fascc. nn. 18-20, 26, 28-31, 34, 38, 44, 48, 51-80, 83-204. Contiene fra l'altro: (al n. 23) carteggio con il Principesco vescovile Ordinariato di Trento relativo alla concorrenza del Beneficio Lazzeri alle spese di arginazione del torrente Fersina, 1884 febbraio 6. Contiene anche: avviso relativo alla leva per l'anno 1885, 1884 dicembre 21. Italiano Fascicolo; carta, cc. 38 n.n. Segnature precedenti: 1207/3 (Segnatura Koinè) 232 Carteggio e atti 1885 gennaio 6 - 1885 dicembre 31 1884 settembre 20 (in copia del 6 gennaio 1885) - 1885 dicembre 30 (date dei documenti) Fascc. nn. 1-218. Mancano: fascc. nn. 3, 7-8, 15-16, 30-31, 37, 39, 41, 45-46, 49, 54, 57, 64, 70, 83-85, 97-98, 100, 110, 125, 144-145, 147, 150, 172, 189-190, 208. Contiene fra l'altro: (ai nn. 2 e 24) permesso di rappresentazione del dramma "Elisabetta, ovvero gli esiliati in Siberia" di Marie Sophie Cottin, 1885 gennaio 7, 1885 gennaio 19; (al n. 77) "Elenco degli emigranti in America e guadagni mandati", 1885 aprile 20; (al n. 99) richiesta di vestiario da parte del corpo dei pompieri di Roncogno, 1885 giugno 1; (ai nn. 104, 112, 114, 117, 119, 193, 198) carteggio e atti relativi alla causa civile per turbato possesso mossa da Luigi Tomasi di Celva attore, contro Luigi Alessandrini capocomune di Civezzano ed Antonio Lazzeri capocomune di Roncogno, convenuti, 1885 aprile 27 - 1885 dicembre 1; (ai nn. 162, 192) carteggio per l'acquisto di un immobile da adibire a deposito comunale, magazzino dei pompieri e scuola popolare, 1885 settembre 13 - 1885 dicembre 1; (al n. 204) "Elenco degli insinuati per la stima dei danni cagionati dall'inondazione 1885", 1885 dicembre 20. Contiene anche (in fondo): carteggio protocollato, n. 53. Italiano Fascicolo; carta, cc. Segnature precedenti: 1207/4 (Segnatura Koinè) 233 Carteggio e atti 1886 gennaio 3 - 1886 dicembre 31 132 1886 gennaio 3 - 1886 dicembre 18 (date dei documenti) Fascc. nn. 1-260 (1). Mancano: fascc. nn. 4, 7, 31, 33, 38, 47, 50, 67, 75, 112, 131, 141, [152, 157], 162, 166, 176, 180, 195-196, 203, 214, 241, 245, 254. Contiene fra l'altro: (al n. 99) nota dell'I.r. Luogotenenza di Trento relativa alle speculazioni ordite da una compagnia di imbarco nei confronti degli emigranti tirolesi per l'America, 1886 febbraio 5 (in copia del 2 maggio 1886); (ai nn. 108-109) carteggio relativo all'individuazione di uno stabile da adibire a lazzaretto comunale per militari colerosi individuato in località "al Masetto", 1886 maggio 12 - 1886 maggio 19; (al n. 146) "Estratto dallo statuto e dalla normale pei Manicomi Provinciali di Hall e Pergine sull'assunzione di mentecatti", 1883 aprile 1; (al n. 220) reclame relativa all'istituzione in Pergine di una filiale della Banca cooperativa di Trento (2), 1886 settembre 19; (in fondo) "Progetto di Statuto dell'associazione di Mutuo Soccorso fra i corpi dei civici Pompieri della parte italiana della Provincia del Tirolo", [1886]. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. n.n. Segnature precedenti: 1208/1 (Segnatura Koinè) Note (1) I fascc. nn. 233-248 furono segnati erroneamente con i nn. 333-348. (2) La Banca cooperativa di Trento - filiale di Pergine fu istituita nel settembre 1886 con sede nei locali del Municipio di Pergine. Il podestà Guido Chimelli fu nominato presidente dell'agenzia, mentre furono insigniti della carica di consigliere Alessio Bottega, Eduino Chimelli, Giovanni Dellai, Carlo Moser e Luigi Tommasini. 234 Carteggio e atti 1887 gennaio 2 - 1887 dicembre 31 1886 dicembre 24 - 1887 dicembre 23 (date dei documenti) Fascc. nn. 1-189. Mancano: fascc. nn. 11-13, 16-17, 19-20, 33-34, 40, 45, 58, 66, 98, 130, 140-141, 144, 153, 156157, 171, 175, 183, 187-188. Contiene fra l'altro: (al n. 93) contratto di mutuo acceso dal Consorzio fersinale di Roncogno presso la ditta fratelli Morelli di Canezza per la costruzione di una nuova "rosta" di arginazione sulla sponda sinistra del torrente Fersina, 1887 maggio 22 - 1887 giugno 10; (al n. 154) "Regolamento e tariffa relativi alle analisi e ricerche che si eseguiscono presso la stazione sperimentale dell'Istituto agrario provinciale in San Michele all'Adige Tirolo" (opuscolo a stampa), 1887 maggio; (al n. 185) "Interpellanza dei deputati Bertolini e consorti sulla soppressione del Ginnasio superiore di Rovereto" e "Memoriale e petizione della città di Rovereto al Consiglio dell'Impero per la conservazione del Ginnasio superiore" (documento a stampa), 1887 ottobre 14 - 1887 novembre 10. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. n.n. Segnature precedenti: 1208/2 (Segnatura Koinè) 235 Carteggio e atti 1890 gennaio 6 - 1890 novembre 1 1889 dicembre 13 - 1890 novembre 1 (date dei documenti) Fascc. nn. 1-123. Mancano: fascc. nn. 16, 26, 28, 31, 34-35, 45-46, 58, 67, 80, 82, 99, 109, 111, 118, 121. Contiene fra l'altro: (al n. 71) fattura e descrizione dei lavori di riparazione dell'orologio del campanile della chiesa di Roncogno ad opera di Domenico Zeni, 1890 maggio 12 - 1890 maggio 22. 133 Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 130 n.n. Segnature precedenti: 1209/2 (Segnatura Koinè) 236 Carteggio e atti 1891 gennaio 11 - 1891 dicembre 27 1890 dicembre 27 - 1891 dicembre 24 (date dei documenti) Fascc. nn. 1-192. Mancano: fascc. nn. 2, 5, [33], 35, 63, 75, [105], 131, 146, 156, 161, 169, 175, 188. Contiene fra l'altro: (al n. 103) "Alcune considerazioni e proposte sui rilievi dei danni causati dalla mortalità delle viti" (estratto a stampa) (1), 1891 maggio; contratto con Fortunato Chiappani di Pergine per la tinteggiatura della cupola del campanile della chiesa di Roncogno, 1891 agosto 2. Contiene anche (in fondo): atto protocollato, n. 9, 189[1] gennaio 14. Italiano Fascicolo; carta, cc. n.n. Segnature precedenti: 1209/3 (Segnatura Koinè) Note (1) Estratto dal "Bollettino del Consiglio provinciale d'agricoltura", maggio 1891. 237 Carteggio e atti 1892 gennaio 1 - 1892 dicembre 27 1891 ottobre 3 - 1892 dicembre 27 (date dei documenti) Fascc. nn. 2-171. Mancano: fascc. nn. 28, 79, 85, 118, 122, 146, 161, 164. Italiano Fascicolo; carta, cc. n.n. Segnature precedenti: 1209/4 (Segnatura Koinè) 238 "Atti 1893" (1) 1893 gennaio 4 - 1893 dicembre 30 1892 dicembre 10 - 1893 dicembre 28 (date dei documenti) Fascc. nn. 1-145; 117-158. Mancano: fascc. nn. 8, 24, 28-29, 36, 42, 49, 55, 60, 82, 114, 133, 137, 144; 125, 145, 150, 152. Contiene fra l'altro: (al n. 61) carteggio relativo al legato di 100 fiorini disposto dal defunto curato di Roncogno don Giovanni Gozzer da Pergine in favore della Congregazione di carità del Comune di Roncogno, 1893 maggio 24; (al n. 101) accordo per la concessione di acqua irrigua ai prati Manci, 1893 luglio 10. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. n.n. Segnature precedenti: 1209/5 (Segnatura Koinè) Note (1) Il titolo è desunto dal retro del doc. fascicolato al n. 31 di data 1 marzo 1893. 239 Carteggio e atti 1894 gennaio 14 - 1894 dicembre 31 1893 agosto 10 - 1894 dicembre 11 (date dei documenti) Fascc. nn. 2-179. 134 Mancano: fascc. nn. 23, 44, 47, 58, 64-65, 78-79, 81, 89-91, 94-95, 108, 113, 133, 178. Contiene fra l'altro: obbligazione di Fortunato Zeni ed eredi fu Giuseppe Zeni di Roncogno nei confronti del Comune di Roncogno per affrancazione degli oneri fondiari e di reluizione delle erbe, 1894 gennaio 22; (al n. 52) avviso relativo alla costituzione del Consorzio d'acqua per "lo spurgo periodico del canale del fiume Brenta emissario del Lago di Caldonazzo", 1892 dicembre 30; (ai nn. 62, 74, 85, 93, 97, 100, 111, 126, 155, 168, 171, 172), carteggio e atti relativi alla costruzione della ferrovia della Valsugana (1), 1894 marzo 28 - 1894 dicembre; (al n. 66) convenzione tra il Comune di Roncogno, gli eredi Chimelli ed Anna vedova Sartori per la deviazione della strada che dal Maso di Moretta porta a Roncogno, 1894 aprile 21; (ai nn. 87, 129, 146) richiesta di finanziamento inoltrata dal civico corpo dei pompieri di Roncogno all'imperatore con esito favorevole, 1894 aprile 22 - 1894 ottobre 13; (ai nn. 137, 140, 145) denunce di infortunio sul cantiere della ferrovia della Valsugana nel tratto di competenza del Comune di Roncogno, 1894 settembre 20 - 1894 ottobre 5. Contiene anche (in fondo): "Lista delle fature e spesa per l'aquedoto e fontane nel 1894" e "Lista di entratte straordinarie del Comune e capitali rascossi", [1894]. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. n.n. Segnature precedenti: 1210/1 (Segnatura Koinè) Note (1) La documentazione conservata riguarda l'acquisto di azioni da parte del Comune di Roncogno, gli espropri effettuati dall'impresa Casagranda, Oss, Scoz & C. di Trento per la costruzione della ferrovia della Valsugana nel Comune catastale di Roncogno e ordini di ispezione del cantiere a Roncogno. 240 Carteggio e atti 1895 gennaio 13 - 1895 dicembre 18 1894 novembre 19 - 1895 dicembre 14 (date dei documenti) Fascc. nn. 1-167. Mancano: fascc. nn. 31, 39, 41-42, 101-102, 115, 119, 122, 156, 159, 161, 165-166. Contiene fra l'altro: (al n. 5, 128) carteggio relativo al fabbricato della stazione ferroviaria di Roncogno-Civezzano e alla strada di accesso per l'utilizzo dell'edificio, 1894 dicembre 22 - 1895 agosto 25; (ai nn. 6, 16, 140) denunce di infortunio sul cantiere della ferrovia della Valsugana nel tratto di pertinenza del Comune di Roncogno, 1894 dicembre 30 - 1895 settembre 1[3]; (ai nn. 35, 91, 99) carteggio relativo all'acquisto da parte del Comune di Roncogno di azioni di fondazione della tratta ferroviaria della Valsugana, 1895 aprile 19 - 1895 luglio 12 (con allegati del 1894); (al n. 134) "Istruzione popolare sul tifo" (documento a stampa), [1895]; (al n. 153) pagamento della tassa per diritti di acquedotto versata da Eduino Chimelli, proprietario del Maso di Moretta, 1895 settembre 25; (al n. 164) carteggio e atti relativi alle trattative con il Comune di Trento per la costruzione di un acquedotto a servizio della città convogliando l'acqua del canale macinante di Pergine all'altezza di Roncogno (1), 1895 luglio 22 - 1895 dicembre 14. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. n.n. Segnature precedenti: 1210/2 (Segnatura Koinè) Note (1) Il Comune di Roncogno ed il Consorzio del rio Predaia illustrarono le loro rimostranze in occasione del detto progetto, in quanto, per insufficienza delle pendenze, la roggiola di confluenza delle acque avrebbe provocato ristagni con grave danno per le campagne, trasformate in paludi. 241 Carteggio e atti 1896 gennaio 6 - 1896 dicembre 31 135 1895 giugno 15 - 1896 dicembre 30 (date dei documenti) Fascc. nn. 2-187. Mancano: fascc. nn. 17, 22, 52, 54, 90, 92, 95, 97-98, 103, 111, 117, 121-122, 124, 149, 158, 161, 163-166. Contiene fra l'altro: (al n. 15) carteggio con il Comune di Trento relativo alla deviazione dell'acqua dal canale macinante di Pergine in funzione dell'attivazione di un nuovo acquedotto a servizio della città, 1895 novembre 23 - 1895 dicembre 21; (al n. 35) contratto con l'orologiaio Domenico Zeni di Pergine per la manutenzione dell'orologio del campanile della chiesa di Roncogno, 1896 gennaio 31; (al n. 38) notifica della costruzione del "1° fabbricato viaggiatori nel piazzale della stazione" di Roncogno per l'assegnazione del numero civico, 1896 gennaio 25; (al n. 47) carteggio relativo alla costruzione di un nuovo edificio scolastico in Roncogno (1), 1896 aprile 26; (al n. 59) circolare relativa alla diffusione della peste suina a Pergine, 1896 maggio 13; (al n. 128) invito a intervenire alla demarcazione dei confini delle proprietà e possesso erariale intorno al Forte del Cimirlo, 1896 luglio 31; (al n. 133) comunicazione relativa alla necessità di regolarizzare formalmente l'uso straordinario a scopi irrigui della "roggia dei Tamarisi" in favore dei prati Manci sulla sponda destra del Fersina, 1896 agosto 31; (al n. 136) istanza di Eduino Chimelli di Pergine e fratelli contro il Comune di Roncogno per l'archiviazione del documento di mutuo ipotecario di fiorini 1000, 1896 maggio 18. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. n.n. Segnature precedenti: 1210/3 (Segnatura Koinè) Note (1) L'I.r. Consiglio scolastico distrettuale di Trento comunicava al Comune di Roncogno di non poter mettere a disposizione "un I.r. ingegnere per la confezione di un progetto e fabbisogno per un fabbricato scolastico a Roncogno", invitando il capocomune a rivolgersi a qualche altro tecnico e segnalando nell'occasione il nome del ing. dott. Luigi Obrelli, esperto in materia. 242 Carteggio e atti 1897 gennaio 7 - 1897 dicembre 31 1896 dicembre 22 - 1897 dicembre 27 (date dei documenti) Fascc. nn. 1-226. Mancano: fascc. nn. 16, 47, 57, 65-66, 76, 80, 89, 135, 137, 195-196, 198, 210, 220-221. Contiene fra l'altro: (ai nn. 23, 203) dimissioni di Daniele Bortolamedi dalla carica di amministratore del Legato Lazzeri di Roncogno e carteggio relativo all'amministrazione del suo patrimonio, 1897 gennaio 30 - 1897 novembre 18; (al n. 59) carteggio relativo alla locazione di un avvolto sito in località Bampi di proprietà di Filippo Micheli di Roveré di Civezzano in favore del Comune di Roncogno, 1897 marzo 14 - 1897 marzo 16 con allegato del 17 agosto 1896; (al n. 95) capitolata del curato di Roncogno e atti relativi alla formazione della congrua, 1897 maggio 23 1897 maggio 29; (al n. 105) invito alla consegna commissionale delle strade ovvero dei condotti d'acqua agli aventi diritto costruiti dall'impresa generale per la costruzione della ferrovia della Valsugana, 1897 giugno 8; (ai nn. 122, 140, 199) carteggio realtivo al legato disposto da Giovanni Antonio Bortolamedi in favore del Comune di Roncogno per restauri della chiesa locale o in supplemento alla prima messa festiva, 1897 giugno 16 - 1897 novembre 4; (ai nn. 126, 128, 134) avvisi relativi alla convocazione a Vienna dell'assemblea della Società privilegiata della ferrovia della Valsugana (1), 1897 luglio 13 - 1897 luglio 19; (al n. 155) carteggio relativo all'istituzione in Roncogno di un casino di bersaglio e di una società di tiratori dei Comuni di Costasavina, Roncogno e Povo, 1897 agosto 13; (al n. 209) richiesta inoltrata da Nicolò Fedrizzi per attivare in casa propria una condotta d'acqua a spina chiusa, 1897 dicembre 5; (al n. 214) concessione di contributi al civico corpo dei pompieri di Roncogno per la costruzione di un acquedotto ad alta pressione e la provvista di maniche e altra attrezzatura, 1897 dicembre [1]. 136 Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. n.n. Segnature precedenti: 1211/1 (Segnatura Koinè) Note (1) Si ricorda che il Comune di Roncogno era portatore di azioni di fondazione della suddetta ferrovia. 243 Carteggio e atti 1898 gennaio 3 - 1898 dicembre 31 1897 dicembre 11 - 1898 dicembre 29 (date dei documenti) Fascc. nn. 1-227. Mancano: fascc. nn. 3-4, 12, 19, 24, 29, 31, 36, 44-45, 55, 57, 66, 74, 84, 109, 115, 132-134, 136142, 144, 151-152, 162, 164-165, 167, 172, 184-187, 195-196, 204-205, 214, 217, 219, 221-222, 225. Contiene fra l'altro: (al n. 38) atto di assenso della rappresentanza comunale alla vendita di due case di proprietà del Legato Lazzeri in favore di Lodovico e Francesco Pallaoro, 1898 febbraio 5; (ai nn. 81, 173, 194, 226) carteggio relativo alla costruzione di un nuovo tratto stradale d'accesso alla stazione ferroviaria di Roncogno, 1898 maggio 6 - 1898 dicembre 23; (ai nn. 96, 106) carteggio relativo all'indennizzo e al riaccatastamento dei fondi espropriati per la costruzione della tratta ferroviaria della Valsugana, 1898 febbraio 9 - 1898 giugno 11; (al n. 123) invito a intervenire alla trattativa commissionale relativa alla manutenzione e all'espurgo del canale macinante di Pergine nel tratto inferiore fra il ponte di Susà e la proprietà di Maria Paoli di Pergine e figli, 1898 luglio 20; elenco degli insigniti in Roncogno della "medalia comemorativa", 1898 settembre 25. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. n.n. Segnature precedenti: 1211/2 (Segnatura Koinè) 244 Carteggio e atti 1899 gennaio 4 - 1899 dicembre 24 1898 dicembre 27 - 1899 dicembre 20 (date dei documenti) Fascc. nn. 1-212. Mancano: fascc.. nn. 3-6, 24, 30, 37, 40, 47, 51-86, 91, 95, 97-109, 111-113, 120, 127, 129, 133, 135-138, 141, 143, 146, 149, 153, 173, 182, 187-188, 195, 202, 207, 211. Contiene fra l'altro: (al n. 42) approvazione da parte della Giunta provinciale del Tirolo dell'accordo tra la Ferrovia della Valsugana e il Comune di Roncogno circa le spese di manutenzione della strada di accesso alla stazione ferroviaria di Roncogno, 1899 marzo 24; verbale di sopralluogo della commissione sulle epizoozie nelle stalle del Comune di Roncogno, 1899 dicembre 2. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. n.n. Segnature precedenti: 1212/1 (Segnatura Koinè) 245 Carteggio e atti 1900 gennaio 10 - 1900 dicembre 5 1899 dicembre 4 - 1900 dicembre 13 (date dei documenti) Fascc. nn. 6 e 30. Contiene anche: prot. n. 568. "Lista annuale dei giurati per l'anno 1900 ... presso l'I.r. Tribunale circolare in Trento", 1899 dicembre 4; memoria di accordi tra privati in favore del Comune di Roncogno, 1899 dicembre 29; 137 editto relativo alla rilevazione dei terreni ferroviari della tratta della Valsugana, 1900 novembre 30; notificazione dell'I.r. Geometra superiore di evidenza di Trento, 1900 dicembre 2; lettera personale da Vienna di un emigrato di Roncogno, 1900 dicembre 13. Italiano Fascicolo; carta, cc. 7 n.n. Segnature precedenti: 1212/2 (Segnatura Koinè) 246 Carteggio e atti 1901 gennaio 4 - 1901 dicembre 28 1900 novembre 17 - 1901 dicembre 18 (date dei documenti) Fascc. nn. 1-264. Mancano: fascc. nn. 5, 12, 15, 22, 26-27, 36, 42-43, 52-53, 60-69, 99, 115, 135, 140, 147, 179, 196, 205-206, 225, 227, 234, 238, 245, 248, 261. Contiene fra l'altro: (al n. 35) comunicazione relativa alla cessione delle azioni di fondazione della ferrovia della Valsugana, 1901 gennaio 8; "Fassione del Comune di Roncogno per la commisurazione dell'equivalente d'imposta sul valore del possesso fondiario ... per l'epoca dal 1 gennaio 1901 fino all'ultimo dicembre 1910", 1901 aprile 28; protocollo di sessione della Rappresentanza comunale relativo al nulla osta per l'erezione dell'altare maggiore nella chiesa parrocchiale locale, 1901 agosto 15; (ai nn. 178, 215) misure profilattiche contro la diffusione del tifo (1), 1901 agosto 27 - 1901 ottobre 8; verbale di ispezione cadaverica di un maiale affetto da peste suina, 1901 ottobre 5; (al n. 249) lettera accompagnatoria alla restituzione del progetto di ampliamento della chiesa parrocchiale di Roncogno (2), 1901 novembre 28. Contiene anche (in fondo): carteggio e atti protocollati, prot. nn. 273, 277, 403, 504, 545, 574. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. n.n. Segnature precedenti: 1212/4 (Segnatura Koinè) Note (1) Tra le cause di diffusione del tifo il medico distrettuale ravvisava lo stato di incompiutezza dell'acquedotto, per cui l'acqua scorreva per un certo tratto dalla sorgente verso il paese non incanalata in tubature di ferro, così da poter entrare in contatto con organismi patogeni. (2) Il progetto allegato non è pervenuto. 247 Carteggio e atti 1902 gennaio 8 - 1903 gennaio 2 1901 dicembre 4 - 1902 dicembre 27 (date dei documenti) Fascc. nn. 1-248 (1). Mancano: fascc. nn. 26, 32, 35, 40-41, 73-74, 90, 98, 104, 132, 145-146, 157, 172, 181-182, 213, 227, 231, 235, 238, 244. Contiene fra l'altro: (al n. 17) carteggio e atti relativi alla costruzione del nuovo cimitero, 1901 agosto 12 - 1902 marzo 18; (al n. 70) avviso relativo all'inaugurazione della Società agricola operaia cattolica di Roncogno, 1902 aprile 8; (ai nn. 124, 167) carteggio e atti relativi allo spostamento di una strada interpoderale comunale sita in località Moretta su richiesta e a spese di Eduino Chimelli di Pergine, 1902 giugno 30 - 1902 agosto 14. Contiene anche (in fondo): carteggio e atti protocollati, prot. nn. 156, 370, 388, 410, 576, 592, 595, 646. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. n.n. Segnature precedenti: 1213/1 (Segnatura Koinè) Note 138 (1) Per errore materiale il prot. n. 188 è segnato 198, generando così un falso ammanco di 10 prot. (dal 188 al 198). 248 Carteggio e atti 1903 aprile 13 - 1903 novembre 20 1903 marzo 18 - 1903 novembre 18 (date dei documenti) Fascc. nn. 84-222. Mancano: fascc. nn. 85-87, 90-91, 96-112, 116, 129-146, 153, 161-168, 171, 177, 184, 188, 192200, 207, 216, 218-219. Contiene fra l'altro: avviso relativo alla vendita della casa del "beneficio", 1903 maggio 18; (al n. 178) carteggio relativo ad un sussidio provinciale in favore dell'erigendo edificio scolastico di Roncogno, 1903 settembre 15; (al n. 217) istruzioni in merito alla manutenzione delle condutture dell'acquedotto di Roncogno onde evitare casi di tifo, 1903 novembre 10; (al n. 220) avviso relativo alla visita del vescovo di Albania alla chiesa curaziale di Roncogno, 1903 novembre 14. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. n.n. Segnature precedenti: 1213/2 (Segnatura Koinè) 249 Carteggio e atti 1904 giugno 3 - 1904 settembre 15 1904 maggio 23 - 1904 dicembre 5 (date dei documenti) Fascc. nn. 78, 133, 138. Contiene anche: "Prospetto della spesa incontratta del Comune di Roncogno per condure a termine l'acquedotto del lavoro della acqua potabile", [1904]. Italiano Fascicolo; carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1213/3 (Segnatura Koinè) 250 Carteggio e atti 1905 febbraio 14 - 1905 dicembre 25 1905 febbraio 8 - 1905 dicembre 19 (date dei documenti) Fascc. nn. 26, 49, 65, 114, 152, 224. Italiano Fascicolo; carta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 1213/4 (Segnatura Koinè) 251 Carteggio e atti 1906 gennaio 5 - 1906 dicembre 31 1905 dicembre 18 - 1906 dicembre 27 (date dei documenti) Fascc. nn. 2-253. Mancano: fascc. nn. 29, 44, 50, 55, 63, 78, 85, 87-88, 114, 122, 147, 156, 163, 171, 176, 234, 250. Contiene fra l'altro: (ai nn. 26-27, 49, 62, 70-71, 106-108, 113, 141-143, 187-190, 215, 235, 242, 248) "Foglio Ufficiale dell. I.r. Capitanato distrettuale di Trento", III, nn. 1-3; IV, nn. 4-21, 23-24; (al n. 83) carteggio relativo all'erigenda fondazione secolare ed ecclesiastica istituita dal fu Celestino Bortolamedi, 1906 maggio 3; (ai nn. 218 e 240) carteggio relativo alla richiesta di un contributo dai fondi dello Stato per la costruzione dell'acquedotto a Roncogno, 1906 novembre 12 1906 dicembre 20. 139 Contiene anche (in fondo): carteggio e atti protocollati, prot. nn. 386, 395, 612 (1). Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. n.n. Segnature precedenti: 1213/5 (Segnatura Koinè) Note (1) "Foglio Ufficiale dell. I.r. Capitanato distrettuale di Trento", IV, 22. 252 Carteggio e atti 1907 gennaio 10 - 1907 dicembre 26 1906 dicembre 14 - 1907 dicembre 23 (date dei documenti) Fascc. nn. 2-[2]39 (1). Mancano: fascc. nn. 4, 10, 17-18, 24, 27, 31, 33, 50-52, 56, 59, 65, 76-77, 89, 96, 98, 100, 104, 107108, 111, 115-117, 122, 124, 131, 134, 137, 140, 146, 148, 151-154, 157, 160, 163, 169-173, 175, 179-180, 182-183, 185, 188-191, [2]04, [2]10-[2]12, [2]15-[2]16, [2]18-[2]19, [2]30-[2]32, [2]34, [2]36, [2]38. Contiene fra l'altro: (al n. 7) osservazioni capitanali circa l'inadeguatezza dell'edificio scolastico di Roncogno, 1906 dicembre 27; (ai nn. 21 e 39) avviso di sopralluogo ai lavori di costruzione dell'acquedotto e richiesta di rendicontazione delle spese, 1907 gennaio 20 - 1907 febbraio 9; (al n. 32) comunicazione relativa alla concessione di un contributo statale per l'acquisto dei banchi scolastici, 1907 gennaio 26; (al n. 48) divieto capitanale "di gridare il tratto marzo", 1907 febbraio 23. Contiene anche (in fondo): "Acquavite, mosti e graspatto regolamento (2), [1907]; "Lista annuale dei giurati per l'anno 1908 ... presso l'I.r. Tribunale circolare in Trento", 1907 novembre 28; carteggio e atti protocollati, prot. nn. 380, 458, 546, 560, 598. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. n.n. Segnature precedenti: 1214/1 (Segnatura Koinè) Note (1) I fascc. dal n. 200 al n. 239 sono stati segnati erroneamente con i nn. 100-139. (2) Il fascicolo contiene i seguenti stampati: "Bollettino delle leggi dell'Impero per i Regni e Paesi rappresentati nel Consiglio dell'Impero", anno 1907, puntata XCX; "Produzione di acquavite esente d'imposta". 253 Carteggio e atti 1908 gennaio 2 - 1908 dicembre 26 1907 novembre 26 - 1908 dicembre 21 (date dei documenti) Fascc. nn. 1-272. Mancano: fascc. nn. 48-49, 79, 83-86, 89-91, 93, 118, 132, 147, 150, 174-179, 187-188, 194, 199, 209, 215, 231, 239, 242, 256, 260, 263, 266, 269-270. Contiene fra l'altro: (ai nn. 31-32, 45, 53, 71-72, 80, 119, 121, 136-139, 166-167, 170, 210, 235237, 258) "Foglio ufficiale dell'I.r. Capitanato distrettuale di Trento", VI, nn. 1-19, 21, 23. Contiene anche (in fondo): carteggio e atti protocollati, prot. nn. 172, 303, 449, 582, 672. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. nn. Segnature precedenti: 1214/2 (Segnatura Koinè) 254 Carteggio e atti 1909 gennaio 5 - 1909 dicembre 31 140 1908 dicembre 4 - 1909 dicembre 24 (date dei documenti) Fascc. nn. 1-274. Mancano: fascc. nn. 6, 16, 36, 40, 42-43, 71, 77, 80, 85, 97-98, 100-101, 105, 110-111, 116-117, 120, 124, 128, 141, 148-152, 167, 170, 175, 185, 189-192, 196, 200, 214, 216, 223, 232, 238, 241, 249, 251-254, 259, 263, 270-271, 273. Contiene fra l'altro: (ai nn. 15, 28, 46-48, 63, 95, 125, 208) "Foglio ufficiale dell'I.r. Capitanato distrettuale di Trento", VII, nn. 1-6, 8, 12, 18; (al n. 122) orario del treno lungo la linea ferroviaria Trento-Roncogno, 1909 giugno 21; (al n. 155) relazione capitanale della visita ai locali dell'uditorio scolastico, 1909 luglio 22; (al n. 178) "La tortrice dell'uva" (1), 1909 luglio 27; (al n. 229) avviso relativo all'assegnazione del progetto per lavori di difesa alla sponda sinistra del Fersina, 1909 novembre 2. Contiene anche (in fondo): carteggio e atti protocollati, prot. nn. 87, 173, 242, 387, 469. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. n.n. Segnature precedenti: 1215/1 (Segnatura Koinè) Note (1) Istruzione a stampa diffusa dal Consiglio provinciale d'agricoltura - sezione di Trento il 27 luglio 1909. 255 Carteggio e atti 1910 gennaio 1 - 1910 dicembre 31 1909 dicembre 23 - 1910 dicembre 21 (date dei documenti) Fascc. nn. 1-306. Mancano: fascc. nn. 21, 26, 37, 50, 65, 73, 78-79, 94, 106, 109, 126, 130-131, 135-136, 141, 165, 172, 177, 180, 187, 203, 213, 215, 225, 227, 239, 243, 268, 293, 300. Contiene fra l'altro: (ai nn. 38-39, 57, 86-89, 97-98, 160-162, 205-206, 260-262, 303-306) "Foglio ufficiale dell'I.r. Capitanato distrettuale di Trento", VIII, nn. 1-24; (al n. 90) richiesta di informazioni inoltrate dal Comune di Pergine riguardo al legato disposto da Giuseppe Antonio Bortolamedi, 1910 maggio 7; (al n. 226) annuncio relativo all'estinzione della peste suina nei Comuni di Castagné e Canezza, 1910 ottobre 20. Contiene anche (in fondo): carteggio e atti protocollati, prot. nn. 155, 163, 271, 329, 418, 674, 683, 748; riproduzione delle monete di conio ungherese e austriaco emesse in occasione del giubileo [del 1900]. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. n.n. Segnature precedenti: 1215/2 (Segnatura Koinè) 256 Carteggio e atti 1911 gennaio 2 - 1911 dicembre 30 1910 dicembre 18 - 1911 dicembre 27 (date dei documenti) Fascc. nn. 1-279. Mancano: fascc. nn. 2, 6-7, 11, 28, 31, 35-36, 38, 41, 50, 58, 91, 98-99, 101, 105, 120, 126, 132, 152, 162, 182, 186, 191, 197, 216-218, 235, 238, 264, 271-272, 274. Contiene fra l'altro: (al n. 37) "Prospetto dei prodotti forestali insinuati nella sessione forestale pro 1911 dai boschi esistenti nel raggio comunale di Roncogno", 1911 febbraio 7; (ai nn. 44-46, 73-75, 130, 159-160, 190, 244-247, 279) "Foglio ufficiale dell'I.r. Capitanato distrettuale di Trento", IX, nn. 1-13, 15-21, 23-24. Contiene anche (in fondo): carteggio e atti protocollati, prot. nn. 75, 81-82, 86, 137, 165, 406, 410, 454, 598, 669, 729, 741; notificazioni luogotenenziali relative alle epizoozie, 1911 luglio 22 - 1911 141 ottobre 7; "Breve riassunto delle regole da osservarsi contro il colera elaborato nell'I.r. Dipartimento Sanitario Luogotenenziale in Trieste" e "Promemoria sul colera per capo-comuni", [1911]. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. n.n. Segnature precedenti: 1216/1 (Segnatura Koinè) 257 Carteggio e atti 1912 gennaio 5 - 1912 dicembre 23 1911 dicembre 20 - 1912 dicembre 17 (date dei documenti) Fascc. nn. 2-234. Mancano: fascc. nn. 3, 5-6, 8-10, 13-17, 40, 42-43, 52-53, 55, 58, 64, 72, 75-77, 79-84, 86-95, 9798, 100-101, 103, 106, 109, 114, 119, 122-123, 135, 139, 142-143, 146, 148-149, 151-152, 156157, 161-165, 168, 171, 173, 182-183, 192-196, 199-200, 202, 206, 208, 212, 215, 218, 223, 230231. Contiene fra l'altro: (al n. 41) comunicazione alla Giunta provinciale relativa allo stato delle strade di pertinenza comunale, 1912 gennaio 22; (al n. 172) contratto di compravendita di stabili tra Giuseppe Videsott e Angelo de Molinari, 1912 giugno 1; (al n. 216) "Prospetto dei prodotti forestali insinuati nella sessione forestale pro 1913 dai boschi privati ad uso di comercio", 1912 dicembre 17. Contiene anche (in fondo): carteggio e atti protocollati, prot. nn. 167, 354, 427, 468, 645, 680. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. n.n. Segnature precedenti: 1216/2 (Segnatura Koinè) 258 Carteggio e atti 1913 marzo 28 - 1913 dicembre 26 1913 marzo 22 - 1913 dicembre 24 (date dei documenti) Fascc. nn. 65, 180, 237. Contiene fra l'altro: (al n. 65) pratica edilizia di sopraelevazione dell'abitazione di Venanzio Zeni in Cc. di Roncogno p.ed. 6/2, 1913 marzo 22 - 1913 marzo 27. Contiene anche (in fondo): carteggio e atti protocollati, prot. nn. 678 (pratica edilizia per la costruzione di una tettoia a servizio dell'abitazione di Francesco fu Francesco Bortolamedi, 1913 dicembre 12 - 1913 dicembre 21); turni delle guardie notturne addette alla sorveglianza di possibili incendi alle case del paese di Roncogno, [1913]. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 17 n.n. Segnature precedenti: 1216/3 (Segnatura Koinè) 259 Carteggio e atti 1914 gennaio 1 - 1914 dicembre 31 1913 dicembre 9 - 1914 dicembre 22 (date dei documenti) Fascc. nn. 1-340. Mancano: fascc. nn. 8, 11, 15, 43, 63, 87, 92, 106, 112, 122, 132, 137, 150, 156, 159-160, 166, 169, 172-173, 183, 186, 191-193, 217, 230, 245, 249, 258, 266, 284, 311, 320, 324-325, 327, 332-333, 337, 339. Contiene fra l'altro: (al n. [7]) "Prospetto dei prodotti forestali insinuati nella sessione forsetale pro 1914 dai boschi dei censiti eisistenti in questo circondario comunale", 1914 gennaio 29; (al n. 14) comunicazione all'Istituto agrario provinciale e stazione sperimentale in San Michele all'Adige relativa alla propagazione della cocciniglia bianca del gelso, 1914 gennaio 12; (al n. 208) circolare 142 della Giunta provinciale della Contea principesca del Tirolo relativa alla custodia degli atti d'archivio, 1914 agosto 31. Contiene anche (in fondo): carteggio e atti protocollati, prot. nn. 96-97, 293, 350, 355, 509, 666, 714, 753; "Statuto della Unione dei capicomune del Perginese", 1913. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. n.n. Segnature precedenti: 1214 (Segnatura Koinè) 260 Carteggio e atti 1915 aprile 26 - 1915 novembre 15 1915 aprile 21 - 1915 novembre 12 (date dei documenti) Fascc. nn. 140, 144, 155, 362, 401. Contiene fra l'altro: (al n. 362) disposizioni capitanali per l'eventuale sepoltura dei soldati nei cimiteri, 1915 ottobre 2. Contiene anche (in fondo): avviso comunale protocollato, prot. n. 827. Italiano Fascicolo; carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1218/1 (Segnatura Koinè) 261 Carteggio e atti 1916 gennaio 5 - 1916 dicembre 31 1916 gennaio 2 - 1916 dicembre 29 (date dei documenti) Fascc. nn. 4-485 (1). Mancano: fascc. nn. 5-8, 10-12, 14-16, 18, 25, 29-38, 41-46, 49-52, 54, 61, 72-73, 76, 78-79, 86, 88-90, 96-100, 102-103, 107, 111, 121, 129-130, 133, 145-146, 159-161, 163-165, 171, 174, 177180, 182-187, 191, 195-198, 200-204, 212-215, 217-218, 221-222, 229, 234, 236, 239, 232, 236, 240-241, 244-253, 255, 257, 262, 266-267, 278, 281-282, 284-287, 290, 292, 302, 316, 319, 333, 335, 354, 357, 363, 365-367, 369-371, 373-375, 380, 387, 397-399, 408, 413, 418-420, 426-427, 439-441, 454-455, 460, 463-464, 466, 472. Contiene fra l'altro: (al n. 170) divieto capitanale di intonare inni patriottici italiani, 1916 aprile 27; (al n. 181) appello e suggerimenti per la raccolta di ortiche da adibire alla filatura, 1916 aprile 21; (al n. 338) "Anagrafe del bestiame alla fine di aprile 1916", 1916 [aprile 30]. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 390 n.n Segnature precedenti: 1218/2 (Segnatura Koinè) Note (1) I fascc. da n. 340 a n. 346 sono reduplicati per errore di computo. Fisicamente sono stati collocati dopo il fasc. n. 359, come da indicazioni del registro di protocollo. 262 Carteggio e atti 1917 gennaio 7 - 1917 dicembre 25 1916 dicembre 5 - 1917 dicembre 21 (date dei documenti) Fascc. nn. 4-523. Mancano: fascc. nn. 15-16, 18, 20-21, 29-30, 34, 39-40, 45-46, 49-50, 53, 64-65, 68, 72, 75-76, 7980, 85-87, 92-100, 102-104, 106-112, 116, 122-124, 127-128, 131, 133, 137, 141-142, 146, 148, 154-156, 160, 162, 168, 173, 177, 182-184, 186-187, 189-190, 193, 200, 203-204, 207-210, 212213, 215, 223-224, 228-229, 232-235, 239-240, 244-245, 251-252, 254, 256-257, 260, 262-266, 272-275, 278-279, 283, 285-289, 292, 298-299, 302, 305-309, 311, 313, 315-319, 321, 324-327, 143 332-333, 335-337, 340-347, 349, 351, 357-363, 365-376, 378-382, 384, 387, 390, 398-402, 404406, 409-410, 414-416, 418-422, 424-429, 432-433, 435-438, 441, 447-448, 450, 458, 462-463, 467, 470-478, 481, 484-485, 490, 492-493, 500-502, 506-508, 510-511, 513-516, 519-521. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 313 n.n. Segnature precedenti: 1218/3 (Segnatura Koinè) 263 Carteggio e atti - ordinamento austriaco 1918 gennaio 3 - 1918 dicembre 3 1917 novembre 24 - 1918 novembre 25 (date dei documenti) Carteggio e atti del periodo austriaco. Fascc. nn. 1-346. Mancano: fascc. nn. 3, 9-10, 14-19, 22-24, 27-28, 30, 32-33, 35-37, 40, 42, 46-53, 55-57, 63-66, 72, 75-81, 83-88, 90-92, 94-95, 98-101, 103-104, 107-108, 111, 113-115, 117-118, 120-121, 123-129, 133-134, 136-137, 141-143, 145, 147-148, 150, 152-158, 160, 163, 165-166, 168, 177, 183-188, 190-191, 193, 195-197, 202-208, 210-220, 223-228, 230, 232-233, 235-237, 240-246, 248-250, 252-255, 257-259, 262-263, 265-269, 272-284, 288-291, 293-294, 296-301, 303-307, 310-314, 316-320, 323-326, 331, 333, 337-345. Contiene anche (in fondo): protocolli di sessione della Rappresentanza del Comune di Roncogno, nn. 1-3, 1918 febbraio 11 - 1918 maggio 26. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 135 n.n. Segnature precedenti: 1219/1 (Segnatura Koinè) 264 Carteggio e atti - ordinamento italiano 1918 dicembre 3 - 1918 dicembre 20 1918 novembre 10 - 1918 dicembre 15 (date dei documenti) Carteggio e atti del periodo italiano. Fascc. nn. 2-27. Mancano: fascc. nn. 4, 10, 12-13, 18, 20. Contiene fra l'altro: (ai nn. 17, 25) ordini di provvedere alla pulizia del paese di Roncogno "in deplorevolissime condizioni" igieniche, 1918 dicembre 11 - 1918 dicembre 14. Italiano Fascicolo; carta, cc. 24 n.n. Segnature precedenti: 1219/2 (Segnatura Koinè) 265 Carteggio e atti 1919 gennaio 18 - 1919 dicembre 12 1918 dicembre 17 - 1919 dicembre 28 (date dei documenti) Fascc. nn. 6-432. Mancano: fascc. nn. 7, 10, 16, 21, 25, 28-30, 33-41, 46-62, 66-78, 80-85, 87-88, 92-95, 99-100, 106, 110-111, 113-119, 122-123, 125-127, 129-131, 141-143, 145, 147, 149, 151, 153-154, 156, 159, 161-162, 164, 167, 170-171, 177-179, 183, 185, 190-195, 197, 205-209, 211-212, 216, 218, 220-229, 236-239, 247, 249, 254, 257, 262, 265-268, 278, 281-283, 286-289, 296, 302, 306-309, 311, 316, 324, 335-336, 348, 351, 357, 359, 361, 365-366, 373-374, 378-379, 385, 389, 397, 403, 405, 421, 424, 426, 428. Contiene fra l'altro: (al n. 18) denuncia presentata da Eduino Chimelli per risarcimento danni causati dalla guerra a villa Moretta, 1919 dicembre 17; (al n. 103) carteggio relativo alla morte di 18 144 militari austriaci in occasione del disastro ferroviario accaduto presso la stazione di Roncogno, 1919 marzo 26; (al n. 132v) protocollo di sessione della Rappresentanza del Comune di Roncogno, 1919 aprile 21; (ai nn. 317, 349) prescrizione di una seconda classe presso la scuola popolare di Roncogno, 1919 agosto 14 - 1919 settembre 28; (al n. 333) "Lista elettorale generale" del Comune di Roncogno, 1919 settembre 20 con visto del 25 settembre 1919; (al n. 431) carteggio e guida per la disinfezione delle stalle in seguito all'afta epizootica e zootica, 1919 dicembre 27. Italiano Fascicolo; carta, cc. 288 n.n. Segnature precedenti: 1219/3 (Segnatura Koinè) 266 Carteggio e atti 1920 gennaio 11 - 1920 dicembre 4 1920 gennaio 9 - 1920 novembre 27 (date dei documenti) Fascc. nn. 9, 65, 67, 69, 137, 145, 197, 234, 237, 250, 327. Italiano Fascicolo; carta, cc. 18 n.n. Segnature precedenti: 1219/4 (Segnatura Koinè) 267 Carteggio e atti 1921 gennaio 8 - 1921 dicembre 30 1920 ottobre 26 - 1922 gennaio 3 (date dei documenti) Fascc. nn. 3-357 (1). Mancano: fascc. nn. 17, 22, 31, 40, 43, 86, 101-102, 109, 121, 150-152, 181, 185, 197, 225, 230, 236, 244, 249, 255, 257, 260, 286, 293-294, 297-298, 302, 307, 312, 314, 319, 321, 327, 329, 342 bis, 345 bis, 351, 355. Contiene fra l'altro: (ai nn. 20-21) decreto di istituzione della seconda classe presso la scuola popolare di Roncogno, 1921 gennaio 5 - 1921 gennaio 18; (al n. 24) "Prospetto dei prodotti forestali insinuati nella sessione forestale pro 19** dai boschi privati per uso commercio", 1921 febbraio 9; (al n. 346 bis) "Prospetto dei prodotti forestali insinuati alla sessione forestale per l'anno 1922 dai boschi privati e consortali di Roncogno per essere utilizzati nell'anno 1922", 1922 gennaio 3. Contiene anche (in fondo): carteggio e atti protocollati, prot. nn. 26, 41, 73 (atto di nomina del Consiglio scolastico locale di Roncogno, 1921 gennaio 31), 123, 215, 320, 629 (calendario scolastico, 1921 dicembre 2); protocollo di sessione della commissione per la nomina dei deputati nelle elezioni politiche, 1921 maggio 10; protocollo di sessione della Rappresentanza comunale di Roncogno, 1921 settembre 11; "Elenco della numerazione delle case di tutti i proprietari di case che appartiene nel Comune di Roncogno numerizzate secondo lo stato dell'anagrafe dell'anno 1921", 1921 novembre 18. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 387 n.n. Segnature precedenti: 1220/1 (Segnatura Koinè) Note (1) I fascc. da n. 340 a n. 349 sono reduplicati per errore di computo. Fisicamente sono stati collocati dopo il n. 349, come da indicazioni del registro di protocollo. 268 Carteggio e atti 1922 gennaio 3 - 1922 dicembre 20 1921 dicembre 30 - 1922 dicembre 7 (date dei documenti) Fascc. nn. 1-249 145 Mancano: fascc. nn. 2, 5, 14-15, 22, 24-26, 32, 35, 38-39, 44-47, 53, 57-61, 63, 65, 68, 71, 73, 76, 78-79, 81, 84, 86, 95, 97-98, 101, 107, 109, 116, 122-125, 129-131, 134, 137, 142, 144-145, 147, 149-150, 153-155, 161, 163, 165, 167-170, 172-177, 179, 182-187, 189-190, 192, 197-198, 201, 203, 206-207, 210-211, 213-217, 219, 222, 225-226, 229, 231, 234, 237-238, 241, 246, 248. Contiene fra l'altro: (al n. 23) decreto di nomina del sorvegliante scolastico locale, 1922 gennaio 13; (ai nn. 77, 88, 132) carteggio relativo alla nuova distrettuazione dei circondari sanitari presenti sul territorio perginese, 1922 febbraio 20 - 1922 aprile 18. Contiene anche (in fondo): carteggio e atti protocollati, prot. nn. 10, 72, 188-189, 197, 230, 334, 353, 369, 397, 410, 440, 443-444, 462, 465, 498, 520, 529, 537, 543, 548, 553, 555, 563-565, 569, 577, 587, 589, 604, 612, 614, 617, 619, 629, 631, 639, 643, 651, 654, 657, 662, 676, 680 ("Prospetto dei prodotti forestali insinuati alla sessione forestale per l'anno 1922 dai boschi privati e comunali in Roncogno per essere utilizzati nell'anno 1923", 1922 dicembre 18), 705, 718, 721-723, 727-728; carteggio e atti in ordine cronologico, 1922 gennaio - 1922 novembre 11. Italiano Fascicolo; carta, cc. 253 n.n. Segnature precedenti: 1220/2 (Segnatura Koinè) 146 serie Protocolli delle carte di domicilio, 1850 - 1856 2 registri Contenuto Nei protocolli viene riportato in ordine cronologico l'elenco delle carte di domicilio valide per 4 anni rilasciate ai residenti nel Comune di Roncogno o richieste ai forestieri ivi domiciliati. Di ciascun individuo si riportano le generalità, la professione, l'età, lo stato civile, il luogo di domicilio, il luogo di pertinenza ovvero di residenza, i connotati fisici, eventuali segni particolari (es. "segnato dal vaiolo"), la lingua. Nel protocollo di cui all'unità n. 269 si elencano le carte rilasciate ai residenti intenzionati a prendere domicilio anche temporaneo altrove, soprattutto per motivi di lavoro, mentre nel secondo, in cui appare una sola registrazione a nome del "condutore di campagna del signor Giovanni Battista Chimelli" da Costasavina, si registrano i certificati richiesti ai forestieri dall'amministrazione comunale di Roncogno. Lingua Italiano 269 "Protocollo delle carte d'iscrizione che vennero rilassiate dal Comune di Roncogno" 1850 ottobre 16 - 1856 settembre 17 Altre denominazioni: "Protocollo delle carte di domicilio del Comune di Roncogno distretto di Pergine" (tit. interno) Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1157 bis; 1227 (Segnatura Koinè) 270 "Protocollo comunale delle carte che vennero difidate al comune pel domiciglio" 1851 luglio 8 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Note Il registro contiene una sola registrazione. 147 serie Certificati di ispezione cadaverica, 1874 - 1918 Altre denominazioni: "Memoria dei morti" 26 fascicoli, 2 documenti singoli Contenuto La legge sul pubblico servizio sanitario del 30 aprile 1870 B.L.I. n. 68, e in particolare l'ordinanza luogotenenziale del 28 marzo 1895 B.L.P. n. 17 (1) prescrissero ai comuni la tenuta in evidenza di registri relativi alle ispezioni cadaveriche allo scopo di accertare la morte effettiva, prevenire la diffusione di malattie infettive, verificare la sussistenza di eventuali colpe di terzi o di estremi di reato, incrementare i dati statistici sulle cause di mortalità. Nei certificati di ispezione cadaverica, redatti a Roncogno dal medico condotto con funzioni di visitatore dei morti, veniva rilasciato il permesso di sepoltura del cadavere dopo la visita dello stesso e l'attestazione della precisa causa di morte. Compilati su carta semplice, a partire dal 1879 furono utilizzati appositi moduli. In ciascun certificato vengono indicate le generalità del deceduto, l'età, il luogo di residenza, le cause del decesso, il giorno e l'ora della morte, il giorno o i tempi fissati per le esequie (di regola dopo 48 ore dal momento della morte, salvo casi particolari di malattie contagiose) ed eventuali annotazioni relative alle modalità di sepoltura. In casi eccezionali la visita del cadavere e la constatazione di morte venna certificata a Roncogno dal curato locale. Lingua Italiano Fonti normative Legge 30 aprile 1870, sulla organizzazione del servizio della sanità pubblica "Ordinanza dell'I.r. Luogotenente dei 28 marzo 1895 n. 29736 ex 1894, concernente l'istituzione della visita dei morti nel Tirolo e Vorarlberg" Note (1) Cfr. unità n. 287 del presente inventario. 271 Certificato di ispezione cadaverica 1874 Italiano Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1205/4 (Segnatura Koinè) 272 Certificati di ispezione cadaverica 1876 Italiano Fascicolo; carta, cc. 7 n.n. Segnature precedenti: 1205/6 (Segnatura Koinè) 273 Certificato di ispezione cadaverica 1878 148 Italiano Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1205/8 (Segnatura Koinè) 274 "Morti nel 1879" 1879 Italiano Fascicolo; carta, cc. 9 n.n. Segnature precedenti: 1205/9 (Segnatura Koinè) 275 Certificati di ispezione cadaverica 1880 Italiano Fascicolo; carta, cc. 19 n.n. Segnature precedenti: 1206/2 (Segnatura Koinè) 276 Certificati di ispezione cadaverica 1881 Italiano Fascicolo; carta, cc. 7 n.n. Segnature precedenti: 1206/3 (Segnatura Koinè) 277 Certificati di ispezione cadaverica 1882 Italiano Fascicolo; carta, cc. 13 n.n. Segnature precedenti: 1207/1 (Segnatura Koinè) 278 "Memoria dei morti nel 1883" 1883 Certificati di ispezione cadaverica. Italiano Fascicolo; carta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 1207/2 (Segnatura Koinè) 279 Certificati di ispezione cadaverica 1884 Italiano Fascicolo; carta, cc. 9 n.n. Segnature precedenti: 1207/3 (Segnatura Koinè) 280 "Memoria dei morti nel 1886" 1886 Certificati di ispezione cadaverica. 149 Italiano Fascicolo; carta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 1208/1 (Segnatura Koinè) 281 "Memoria dei morti nel 1888" 1888 Certificati di ispezione cadaverica. Italiano Fascicolo; carta, cc. 8 n.n. Segnature precedenti: 1208/3 (Segnatura Koinè) 282 "Memoria morti nel 1889" 1889 Certificati di ispezione cadaverica. Italiano Fascicolo; carta, cc. 8 n.n. Segnature precedenti: 1209/1 (Segnatura Koinè) 283 "Memoria dei morti nel 1890" 1890 Certificati di ispezione cadaverica. Italiano Fascicolo; carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1209/2 (Segnatura Koinè) 284 "Memoria dei morti nel 1891" 1891 Certificati di ispezione cadaverica. Italiano Fascicolo; carta, cc. 11 n.n. Segnature precedenti: 1209/3 (Segnatura Koinè) 285 "Memoria morti nel 1892" 1892 Certificati di ispezione cadaverica. Italiano Fascicolo; carta, cc. 9 n.n. Segnature precedenti: 1209/4 (Segnatura Koinè) 286 "Memoria morti nel 1894" 1894 Certificati di ispezione cadaverica. Italiano Fascicolo; carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1210/1 (Segnatura Koinè) 150 287 "Memoria dei morti nel 1895" 1895 Certificati di ispezione cadaverica. Contiene anche (in fondo): "Ordinanza dell'I.r. Luogotenente dei 28 marzo 1895, n. 29736 ex 1894, concernente l'istituzione della visita dei morti nel Tirolo e Vorarlberg". Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 23 n.n. Segnature precedenti: 1210/2 (Segnatura Koinè) 288 "Memoria dei morti nel 1896" 1896 Certificati di ispezione cadaverica. Italiano Fascicolo; carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1210/3 (Segnatura Koinè) 289 "Memoria dei morti dell'anno 1897" 1897 Altre denominazioni: "Morti nel 1897" Certificati di ispezione cadaverica. Italiano Fascicolo; carta, cc. 10 n.n. Segnature precedenti: 1211/1 (Segnatura Koinè) 290 "Memoria dei morti dell'anno 1898" 1898 Certificati di ispezione cadaverica. Italiano Fascicolo; carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1211/2 (Segnatura Koinè) 291 "Memoria dei morti dell'anno 1899" 1899 Certificati di ispezione cadaverica. Italiano Fascicolo; carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1212/1 (Segnatura Koinè) 292 "Memoria dei morti dell'anno 1900" 1900 Certificati di ispezione cadaverica. Italiano Fascicolo; carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1212/2 (Segnatura Koinè) 151 293 "Memoria dei morti 1901" 1901 Certificati di ispezione cadaverica. Italiano Fascicolo; carta, cc. 7 n.n. Segnature precedenti: 1212/4 (Segnatura Koinè) 294 "Morti nell'anno 1902" 1902 Certificati di ispezione cadaverica Italiano Fascicolo; carta, cc. 7 n.n. Segnature precedenti: 1213/1 (Segnatura Koinè) 295 "Morti nell'anno 1903" 1903 Altre denominazioni: "1903" Certificati di ispezione cadaverica. Italiano Fascicolo; carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1213/2 (Segnatura Koinè) 296 "Morti dell'anno 1904" 1904 Certificati di ispezione cadaverica. Italiano Fascicolo; carta, cc. 8 n.n. Segnature precedenti: 1213/3 (Segnatura Koinè) 297 Certificati di ispezione cadaverica 1905 Italiano Fascicolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1213/4 (Segnatura Koinè) 298 Certificati di ispezione cadaverica 1918 Nn. 1-18. Mancano: nn. 6, 14. Italiano Fascicolo; carta, cc. 16 n.n. Segnature precedenti: 1219/1 (Segnatura Koinè) 152 serie Elenchi dei coscritti, 1873 - 1916 classi 1851 - 1899 (Classi dei coscritti) 20 registri Contenuto L'obbligo di leva iniziava il 1° gennaio dell'anno in cui il coscritto compiva 21 anni e in certi casi poteva durare fino al 31 dicembre dell'anno in cui compiva 36 anni. La prima tappa del servizio militare era la visita medica effettuata dalle commissioni di leva che dovevano decidere sull'idoneità del singolo. La compilazione degli elenchi dei coscritti che servivano per le operazioni di leva spettava ai comuni. Andavano iscritti in tali elenchi quei cittadini austriaci che si trovavano nella I, II e III classe di età, ossia coloro che, nell'anno successivo, avrebbero compiuto vent'anni fino a coloro che, al primo gennaio dell'anno successivo, non ne avessero ancora compiuti ventidue. Il capocomune doveva farsi consegnare dai curatori d'anime, entro la fine di novembre di ogni anno, gli estratti dai registri di battesimo e dei nati. Poi doveva far pubblicare un avviso con il quale si invitavano tutti i coscritti che si trovavano nel comune, sia indigeni che forestieri, a iscriversi a voce o per iscritto presso la deputazione comunale del luogo di nascita o residenza entro l'inizio di dicembre dell'anno precedente alla leva (per chi non lo faceva erano previste multe di una certa entità). Infine il capocomune, sulla base degli estratti dai registri parrocchiali, delle insinuazioni ricevute e dei rilievi da lui compiuti per stabilire se gli assenti fossero morti, emigrati con permesso o avessero acquistato la pertinenza altrove, doveva procedere alla compilazione delle liste di leva, redigendo tre diversi elenchi di cui uno per i pertinenti della I classe di età, uno per i residenti stranieri della I, II e III classe di età e uno per le persone che si potevano già considerare completamente inabili al servizio. Rispetto ai pertinenti della II e III classe di età si doveva semplicemente procedere alla revisione degli elenchi degli anni precedenti aggiungendo le eventuali notizie di morte, emigrazione, assunzione del nesso d'incolato in altri comuni e le nuove iscrizioni. Le liste di leva dovevano quindi essere chiuse alla fine di dicembre di ogni anno e fatte pervenire, al più tardi entro il 10 gennaio, all'autorità politica distrettuale di competenza che, dopo averle controllate, le rispediva al capocomune affinché le affiggesse in pubblica visione nell'ufficio comunale. Se si fossero evidenziate omissioni o inesattezze l'autorità superiore competente in materia era il Capitanato distrettuale o, in via di ricorso, l'autorità politica e il Ministero della Difesa. Lingua Italiano; tedesco Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda C. LAMIONI, La documentazione dell'Ufficio di leva di Firenze. Classi di nascita 1842-1939, in "Rassegna degli archivi di Stato", III (2007), 2, pp. 253-300. 299 "Elenco della II e III classe d'età (dei nati nell'anno 1851 1852), che nell'anno 1873 perviene alla leva regolare" 1873 gennaio 12 1873 marzo 3 (data del visto dell'I.r. Capitanato distrettuale di Trento per nulla osta alla pubblicazione) Italiano Bifoglio; carta, cc. 2 n.n. 153 Segnature precedenti: 1228 (Segnatura Koinè) 300 "Elenco della classe d'età (dei nati nell'anno 1853), che nell'anno 1873 perviene alla leva regolare" 1872 dicembre 31 con visto del 1873 1873 marzo 3 (data del visto dell'I.r. Capitanato ditrettuale di Trento per nulla osta alla pubblicazione) Italiano Bifoglio; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1229 (Segnatura Koinè) 301 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1874" 1894 dicembre 2 - 1896 novembre 30 classe 1874 (Classe dei coscritti) Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1230 (Segnatura Koinè) 302 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1875" 1895 novembre 30 - 1897 novembre 29 classe 1875 (Classe dei coscritti) Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1231 (Segnatura Koinè) 303 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1876" 1896 novembre 30 - 1898 novembre 30 classe 1876 (Classe dei coscritti) Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1232 (Segnatura Koinè) 304 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1878" 1898 novembre 30 - 1900 novembre 3 classe 1878 (Classe dei coscritti) Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1233 (Segnatura Koinè) 305 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1880" 1900 novembre 30 - 1902 dicembre 7 classe 1880 (Classe dei coscritti) Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1234 (Segnatura Koinè); II (La segnatura si riferisce alla classe) 154 306 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1882" 1902 dicembre 7 - 1903 novembre 30 classe 1882 (Classe dei coscritti) Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1235 (Segnatura Koinè) 307 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1883" 1903 novembre 30 - 1905 novembre 30 classe 1883 (Classe dei coscritti) Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1235/1 308 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1884" 1904 novembre 27 - 1906 novembre 30 classe 1884 (Classe dei coscritti) Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1235/1 309 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1885" 1905 novembre 30 - 1907 novembre 30 classe 1885 (Classe dei coscritti) Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1235/1 310 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1886" 1906 novembre 30 - 1908 novembre 30 classe 1886 (Classe dei coscritti) Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1235/1; I cl. (La segnatura si riferisce alla classe) 311 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1888" 1908 novembre 30 - 1910 novembre 30 classe 1888 (Classe dei coscritti) Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1235/1; I (La segnatura si riferisce alla classe) 312 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1891" 1911 novembre 29 - 1913 novembre 30 155 classe 1891 (Classe dei coscritti) Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1235/2 313 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1892" 1910 luglio 23 - 1914 novembre 30 classe 1892 (Classe dei coscritti) 3 esemplari (di cui 2 con registrazioni parziali). Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. (3 regg. di 2 cc. n.n. ciascuno) Segnature precedenti: 1235/3 314 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1893" 1911 luglio 30 - 1914 novembre 30 classe 1893 (Classe dei coscritti) 2 esemplari (di cui 1 con registrazioni parziali). Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. (2 regg. di cc. 2 n.n. ciascuno) Segnature precedenti: 1235/4 315 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1894" 1914 novembre 30 classe 1894 (Classe dei coscritti) Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1235/5 316 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1896" 1914 luglio 20 1896 (Classe dei coscritti) Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1235/6 317 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1897" 1915 maggio 29 1897 (Classe dei coscritti) Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1235/7 318 "Elenco dei coscritti pertinenti per domicilio al sunnominato comune nati nell'anno 1899" 1916 settembre 20 1899 (Classe dei coscritti) 156 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1235/8 157 serie Ruoli della leva in massa, [1891 - 1918] classi 1872 - 1900 Altre denominazioni: "Sturmrolle der Landsturmaltersklasse des (Geburtsjahres) 1***" 24 registri Contenuto La serie comprende i ruoli della leva in massa ("Landsturm"), redatti per classe di nascita, in tedesco ed italiano. La leva in massa era costituita da una sorta di "corpi speciali" che avevano la funzione di appoggiare in guerra l'esercito, la marina militare e la milizia territoriale: poteva venire utilizzata soltanto in caso di guerra e l'ordine di chiamata era impartito dall'imperatore a mezzo del ministro della difesa. Se non era necessario impiegare tutte le annate soggette alla leva in massa, la chiamata doveva riguardare per prime le classi d'età più giovani. Erano soggetti alla leva in massa tutti i cittadini dello stato che non appartenevano né all'esercito stanziario, né alla riserva di supplemento, né alla milizia territoriale, purché non fossero totalmente inetti a portare le armi a causa di difetti fisici o morali. L'obbligo vigeva dall'anno in cui si compivano 19 anni fino all'anno in cui se ne compivano 42. Erano soggetti alla leva in massa anche tutti gli ufficiali e i funzionari militari dell'esercito (o marina da guerra) e della milizia territoriale messi a riposo o "fuori servizio". Per loro tale obbligo si protraeva fino all'età di 60 anni. Infine erano obbligati alla leva in massa tutti i corpi che avessero un qualche carattere militare (milizia cittadina, veterani militari, ecc). Nel Tirolo e nel Vorarlberg facevano parte della leva in massa i corpi dei bersaglieri (Schutzen) e dei cacciatori dell'imperatore (Kaiserjaeger). Erano esonerate dall'obbligo della leva in massa le persone che erano considerate necessarie per la gestione di pubblici affari come per esempio maestri di scuola, guardie forestali, guardie di polizia, ecc. e le persone che, a giudizio della deputazione comunale, dovevano farsi carico di "urgenti affari di famiglia". Tali titoli di esenzione subentravano però solo in caso di chiamata sotto le armi conseguente allo scoppio di una guerra e non per gli adempimenti da svolgersi in tempo di pace (come l'iscrizione nei ruoli e le esercitazioni ai poligoni di tiro). Anche coloro che erano stati esentati dal servizio militare per un motivo di ordine legale, a meno che non fossero del tutto inetti a portare le armi, non erano esentati dall'obbligo della leva in massa e dovevano perciò venire iscritti nei ruoli. Coloro che si trovavano nei primi due anni dell'obbligo della leva in massa, dovevano partecipare ogni anno a delle esercitazioni di tiro in appositi poligoni. Lingua Italiano; tedesco Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda C. LAMIONI, La documentazione dell'Ufficio di leva di Firenze. Classi di nascita 1842-1939, in "Rassegna degli archivi di Stato", III (2007), 2, pp. 253-300. 319 "Ruolo di leva in massa della classe d'età di leva in massa (dell'anno di nascita) 1872" [1891] 1872 (Classe degli obbligati alla leva) Altre denominazioni: "Sturmrolle der Landsturm-Altersclasse (des Geburtsjahres 18**)" Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n 158 Segnature precedenti: 1237 (Segnatura Koinè) 320 "Ruolo di leva in massa della classe d'età di leva in massa (dell'anno di nascita) 1873" [1892] 1873 (Classe degli obbligati alla leva) Altre denominazioni: "Sturmrolle der Landsturm-Altersclasse (des Geburtsjahres 18**)" Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n Segnature precedenti: 1238 (Segnatura Koinè) 321 "Ruolo di leva in massa della classe d'età di leva in massa (dell'anno di nascita) 1874" [1893] 1874 (Classe degli obbligati alla leva) Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n Segnature precedenti: 1239 (Segnatura Koinè) 322 "Ruolo di leva in massa della classe d'età di leva in massa (dell'anno di nascita) 1875" [1894] 1875 (Classe degli obbligati alla leva) Altre denominazioni: "Sturmrolle der Landsturm-Altersclasse (des Geburtsjahres 18**)" Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n Segnature precedenti: 1240 (Segnatura Koinè) 323 "Ruolo della leva in massa dell'anno 1877" 1896 1877 (Classe degli obbligati alla leva) Altre denominazioni: "Sturmrolle des Jahres 18**. Jahrgang 18**" Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n Segnature precedenti: 1241 (Segnatura Koinè) 324 "Ruolo di leva in massa della classe d'età di leva in massa (dell'anno di nascita) 1878" [1897] 1878 (Classe degli obbligati alla leva) Altre denominazioni: "Sturmrolle der Landsturm-Altersclasse (des Geburtsjahres 18**" Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n Segnature precedenti: 1242 (Segnatura Koinè) 325 "Ruolo della leva in massa dell'anno 1883. Annata 1901" 1901 1883 (Classe degli obbligati alla leva) Altre denominazioni: "Sturmrolle des Jahres 18**. Jahrgang 18**" 159 Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n Segnature precedenti: 1242/1 (Segnatura Koinè) 326 "Ruolo della leva in massa dell'anno 1884. Annata 1902" 1902 ottobre 10 con annotazioni fino al 1906 1884 (Classe deglo obbligati alla leva) Altre denominazioni: "Sturmrolle des Jahres 18**. Jahrgang 18**" Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n Segnature precedenti: 1242/1 (Segnatura Koinè) 327 "Ruolo della leva in massa dell'anno 1885. Annata 1903" 1903 settembre 12 con annotazioni del 1907 1885 (Classe degli obbligati alla leva) Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n Segnature precedenti: 1242/1 (Segnatura Koinè) 328 "Ruolo della leva in massa dell'anno 1886. Annata 1904" 1904 agosto 17 con annotazioni fino al 1916 1886 (Classe degli obbligati alla leva) Altre denominazioni: "Sturmrolle des Jahres 190*. Jahrgang 190*" Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n Segnature precedenti: 1242/1 329 "Ruolo della leva in massa dell'anno 1887. Annata 1905" 1905 settembre 5 con annotazini fino al 1916 1887 (Classe degli obbligati alla leva) Altre denominazioni: "Sturmrolle des Jahres 190*. Jahrgang 190*" Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n Segnature precedenti: 1242/1 330 "Ruolo della leva in massa dell'anno 1888. Annata 1906" 1906 con annotazioni del 1914 1888 (Classe degli obbligati alla leva) Altre denominazioni: "Sturmrolle des Jahres 190*. Jahrgang 190*" Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n Segnature precedenti: 1242/1 331 "Ruolo della classe di età della leva in massa (dell'anno di nascita) 1889" 1907 agosto 30 con annotazioni del 1910 160 1889 (Classe degli obbligati alla leva) Altre denominazioni: "Sturmrolle der Landsturmaltersklasse des (Geburtsjahres) 18**" Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n Segnature precedenti: 1242/1 332 "Ruolo della classe di età della leva in massa (dell'anno di nascita) 1890" [1908] con annotazioni del 1911 1890 (Classe degli obbligati alla leva) Altre denominazioni: "Sturmrolle der Landsturmaltersklasse des (Geburtsjahres) 18**" Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n Segnature precedenti: 1242/1 333 "Ruolo della classe di età della leva in massa (dell'anno di nascita) 1891" [1909] con annotazioni fino al 1916 1891 (Classe degli obbligati alla leva) Altre denominazioni: "Sturmrolle der Landsturmaltersklasse des (Geburtsjahres) 18**" Sulla coperta: "Ruoli militari Roncogno". Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n Segnature precedenti: 1242/2 334 "Ruolo della classe di età della leva in massa (dell'anno di nascita) 1892" [1910] con annotazioni fino al 1916 1892 (Classe degli obbligati alla leva) Altre denominazioni: "Sturmrolle der Landsturmaltersklasse des (Geburtsjahres) 18**" Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n Segnature precedenti: 1242/3 335 "Ruolo della classe di età della leva in massa (dell'anno di nascita) 1893" [1911] con annotazioni fino al 1915 1893 (Classe degli obbligati alla leva) Altre denominazioni: "Sturmrolle der Landsturmaltersklasse des (Geburtsjahres) 1893" Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n Segnature precedenti: 1242/4 336 "Ruolo della classe di età della leva in massa (dell'anno di nascita) 1894" [1912] 1894 (Classe degli obbligati alla leva) Altre denominazioni: "Sturmrolle der Landsturmaltersklasse des (Geburtsjahres) 18**" Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n Segnature precedenti: 1242/5 161 337 "Ruolo della classe di età della leva in massa (dell'anno di nascita) 1895" [1913] 1895 (Classe degli obbligati alla leva) Altre denominazioni: "Sturmrolle der Landsturmaltersklasse des (Geburtsjahres) 18**" Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n Segnature precedenti: 1242/6 338 "Ruolo della classe di età della leva in massa (dell'anno di nascita) 1896" [1914] 1896 (Classe degli obbligati alla leva) Altre denominazioni: "Sturmrolle der Landsturmaltersklasse des (Geburtsjahres) 18**" Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n Segnature precedenti: 1242/7 339 "Ruolo della classe di età della leva in massa (dell'anno di nascita) 1897" [1915] con annotazioni fino al 1917 1897 (Classe degli obbligati alla leva) Altre denominazioni: "Sturmrolle der Landsturmaltersklasse des (Geburtsjahres) 18**" Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n Segnature precedenti: 1242/8 340 "Ruolo della classe di età della leva in massa (dell'anno di nascita) 1898" [1916] con annotazioni fino al 1917 1898 (Classe degli obbligati alla leva) Altre denominazioni: "Sturmrolle der Landsturmaltersklasse des (Geburtsjahres) 18**" Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 3 n.n Segnature precedenti: 1242/9 341 "Ruolo della classe di età della leva in massa (dell'anno di nascita) 1899" [1917] 1899 (Classe degli obbligati alla leva) Altre denominazioni: "Sturmrolle der Landsturmaltersklasse des (Geburtsjahres) 18**" Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n Segnature precedenti: 1242/10 342 "Ruolo della classe di età della leva in massa (dell'anno di nascita) 1900" [1918] 1900 (Classe degli obbligati alla leva) Altre denominazioni: "Sturmrolle der Landsturmaltersklasse des (Geburtsjahres) 1***" 162 Italiano, tedesco Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n Segnature precedenti: 1242/11 163 serie Ruoli matricolari, [1923] con annotazioni fino al 1925 classi 1901 - 1906 3 registri Contenuto I ruoli matricolari, formati per ogni classe di leva, contengono la registrazione periodica di tutti i dati relativi al servizio prestato dai vari cittadini appartenenti alla leva di quell'anno fino al congedo illimitato. La legislazione italiana in materia di reclutamento militare (Testo unico approvato con R.D. 24 dicembre 1911, n. 1497 e regolamento approvato con R.D. 2 luglio 1890, n. 6952) fu estesa nei territori annessi al regno con R.D. 19 settembre 1921, n. 1331. I ruoli sono compilati sulla base del risultato delle liste di leva indicando le generalità, il corpo militare di arruolamento, la compagnia, la data di arruolamento e l'indirizzo dell'abitazione dei militari escludendo quelli che, prima della chiusura della leva, furono ritenuti rivedibili o riformati. Lingua Italiano Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda C. LAMIONI, La documentazione dell'Ufficio di leva di Firenze. Classi di nascita 1842-1939, in "Rassegna degli archivi di Stato", III (2007), 2, pp. 253-300. 343 "Classe 1901. Comune di Roncogno. Distretto militare di Trento. Ruolo matricolare comunale dei militari" [1923] con annotazioni fino al 1925 1901 (Classe degli obbligati alla leva) Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1235/9 (Segnatura Koinè) 344 "Classe 1902. Comune di Roncogno. Distretto militare di Trento. Ruolo matricolare comunale dei militari" [1923] con annotazioni fino al 1925 1902 (Classe degli obbligati alla leva) Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1235/9 (Segnatura Koinè) 345 "Classe 1906. Comune di Roncogno. Distretto militare di Trento. Ruolo matricolare comunale dei militari" [1923] 1906 (Classe dei coscritti) Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. 164 serie Registri militari, 1876 - 1893 1 registro, 1 bifoglio Contenuto La serie è costituita da due unità eterogenee relative alla coscrizione e ad affari militari. Nella carta di unicità il curato locale certificava al comune, con la sottoscrizione di due padri famiglia, la composizione del nucleo familiare del coscritto avente titolo all'esenzione dal servizio militare, di norma per motivi economici, rappresentando egli l'unica fonte di sostentamento dell'intera famiglia. Nel registro di insinuazione degli uomini in congedo permanente, della riserva e della riserva di supplemento venivano elencati coloro che dovevano assentarsi per un determinato periodo di tempo dal territorio del comune, in genere per motivi di lavoro o per prendere parte alle "manovre" militari. In particolare nel registro vengono annotati in numero progressivo i nomi di coloro che denunciavano l'assento, la data dell'insinuazione, il corpo militare di appartenenza, l'annata di assento, il foglio della matricola, l'eventuale grado militare, il comune di evidenza, il distretto politico, il luogo di destinazione, il periodo di assento, eventuali annotazioni. Lingua Italiano; tedesco Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda C. LAMIONI, La documentazione dell'Ufficio di leva di Firenze. Classi di nascita 1842-1939, in "Rassegna degli archivi di Stato", III (2007), 2, pp. 253-300. 346 "Unicità" 1876 aprile 8 - 1882 agosto 2 classe 1853 Italiano, tedesco Bifoglio; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1205/6 (Segnatura Koinè) 347 "Libro d'insinuazione degli uomini in congedo permanente, della riserva e della riserva de supplemento" [1888] - 1893 Altre denominazioni: "Meldebuch die Dauernd-Beurlaubten, Reservemanner una Ersatzreservisten" Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1236 (Segnatura Koinè) 165 serie Inventari del patrimonio comunale, 1892 - 1922 2 registri, 3 documenti singoli Contenuto La serie comprende la documentazione relativa al patrimonio mobile ed immobile del Comune di Roncogno e degli enti da esso amministrati (Fondo poveri, ovvero Congregazione di carità) con relativi aggiornamenti per le variazioni sopraggiunte nel tempo. Ogni comune, per far fronte alle spese che si presentavano di anno in anno, doveva ricorrere in primo luogo, oltre che agli introiti derivanti dalle tasse, agli utili ricavati dalla gestione del patrimonio comunale. Ai fini di una più razionale e ordinata gestione del proprio patrimonio ogni comune era obbligato alla tenuta di un apposito inventario. Istruzioni dettagliate vennero emanate con la legge 8 giugno 1892, B.P. n. 17, dove si stabiliva che ogni comune dovesse compilare un inventario della propria sostanza e lo tenesse sempre in evidenza, procedendo periodicamente alla propria revisione. Nell'inventario dovevano essere registrati i beni mobili ed immobili, i debiti e gli oneri del comune, inoltre dovevano figurare i capitali pubblici e privati, le provvigioni, gli attrezzi e i diritti spettanti all'ente comunale su proprietà altrui. La rappresentanza comunale doveva procedere ogni tre anni alla revisione dell'inventario o alla compilazione di uno nuovo. Lingua Italiano Fonti normative Legge 8 giugno 1892, n. 17, Amministrazione della sostanza comunale e dei redditi comunali. 348 "Inventario sul patrimonio complessivo del Comune di Roncogno del distretto politico di Trento alla fine dell'anno 1892" 1892 - 1909 Altre denominazioni: "Ivantario del Comune" (tit. sulla coperta. 1892) In allegato: "Inventario speziale della Congregazione di carità di Roncogno" ovvero "Fondo poveri", 1892. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 11 n.n. Segnature precedenti: 1195 bis/1 349 "Prospetto sopra i cambiamenti risultanti dopo i 3 anni dell'ultima compilazione dell'inventario nel 1897 nella proprietà del Comune di Roncogno distretto Pergine Trento alla fine dell'anno 1901" 1902 giugno 5 Alla fine: "Si osserva che il presente prospetto è copia uguale a quella spedita all'I.r. Giunta provinciale retificato", [1902]. Italiano Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1195 bis/2 350 166 "Prospetto sopra i cambiamenti risultanti dopo i 3 anni dall'ultima compilazione dell'inventario nel 1901 nella proprietà del Comune di Roncogno distretto politico di Trento alla fine dell'anno 1904" 1905 giugno 23 Italiano Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1195 bis/3 351 "Inventario sui cambiamenti avenuti nelli anni 1906-07-08 sul patrimonio del Comune di Roncogno del distretto politico di Trento alla fine dell'anno 1908" [1909] Italiano Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1195 bis/4 352 "Inventario sul patrimonio complessivo del Comune di Roncogno distretto politico di Trento alla fine dell'anno 1921" 1922 aprile 25 Contiene anche: registrazione relativa alla sostanza della Congregazione di carità del Comune di Roncogno, amministrata dal curato, 1922 aprile 25. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 8 n.n. (num. orig. per pp. parziale) Segnature precedenti: III 882/5 Roncogno; 1195 bis/5 167 serie Fogli del possesso fondiario del comune, 1882 Altre denominazioni: "Grundbesitzbogen" 1 registro Contenuto Nei fogli del possesso fondiario si trovano elencati i fondi di proprietà comunale con l'annotazione del numero della mappa catastale, delle particelle, la denominazione della località (paese, "Fosnocheri", "Zineoré", "Raot", "Valgrande", "Mazzon", "Celva", "Cimirlo", "Tovi"), la tipologia della coltivazione o le caratteristiche del terreno (pascolo, bosco, terreno sterile, arativo, "riva", torrente) o la destinazione d'uso (es. cimitero, strada), l'estensione del possedimento in Jager e Klafter, la rendita netta ed eventuali annotazioni. Lingua Italiano 353 "Foglio del possesso fondiario" del Comune di Roncogno 1882 Altre denominazioni: "Grundbesitzbogen" Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1243 (Segnatura Koinè) 168 serie Estimi, 1826 con annotazioni fino al 1841 1 registro Contenuto Nel registro sono annotati i fondi siti nelle pertinenze del Comune di Roncogno soggetti al taglione fersinale, forma di tassazione cui erano sottoposti i proprietati di terreni e immobili esposti alle esondazioni del torrente Fersina. Il registro riporta i nominativi dei contribuenti, la descrizione degli immobili posseduti con relativa estensione, quartiere di appartenenza, denominazione e toponimo ed infine gli importi parziali e complessivi dovuti alla cassa fersinale. Lingua Italiano 354 "Registro dei fondi soggetti alle due casse fersinali di Roncogno, denominate la Banala e della Regola" 1826 agosto 7 con annotazioni fino al 1841 Sulla coperta: "1841 li 20 febraio rifatto et altro estimo stabilito". A c. 21d: annotazione relativa all'estensione e agli aggravi a carico del Comprensorio fersinale di Roncogno. Alla fine: prospetto riassuntivo in ordine alfabetico dei contribuenti e degli importi dovuti. In allegato (cc. sciolte): confinazioni dei fondi soggetti a taglione fersinale e memorie di riscossione di pagamenti. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 21 sd + 15 cc. sciolte n.n. Segnature precedenti: 1244 (Segnatura Koinè) 169 serie Quinternetti delle rendite, imposte, tasse e altre contribuzioni, 1826 - 1911 26 registri Contenuto I quinternetti di riscossione erano dei quaderni o registri, manoscritti o prestampati, introdotti dall'I.r. Ufficio delle imposte, nei quali dovevano essere riportati i nomi dei contribuenti e l'ammontare dell'imposta da essi dovuta. Il sistema fiscale austriaco prevedeva una serie di imposte dirette, destinate a finanziare l'erario, e di imposte indirette, i cui introiti andavano soprattutto alle casse comunali. Le imposte dirette erano la fondiaria (detta anche prediale), quella sull'industria, quella sulla rendita, la casatico per classi e la casatico pigioni (1). Le autorità distrettuali competenti inviavano nei comuni degli esattori, i quali avevano il compito di riscuotere tutte le imposte dirette governative e le relative addizionali comunali, versando le prime all'ufficio delle imposte e le seconde alle casse comunali. L'imposta sulla rendita venne regolata dalla legge del 25 ottobre 1896 concernente le imposte personali dirette e ne erano obbligati coloro che percepivano delle entrate derivanti da oggetti o da diritti patrimoniali che non fossero già direttamente colpite dalle imposte patrimoniali, sugli edifici e sulle rendite. Le imposte indirette, che venivano riscosse, previo consenso della Giunta distrettuale, da agenti incaricati dal capocomune (2), si dividevano in tasse di consumo e in tasse diverse. Le tasse di consumo erano la tassa sul pane, la tassa sulla birra e la tassa sul dazio consumo vino e consumo carni. Fra le tasse diverse vanno invece annoverate principalmente quella sulla caccia e sull'uccellagione, sui cani, sugli interessi di capitali, sui livelli e decime, sugli affitti di case e fondi, sugli appalti, sul legname, sulle segande di fieno, sui prodotti di castagni, sugli affitti di pascoli e malghe, sulla macellazione del bestiame, sulla foglia morta e infine la tassa scolastica e quella medica. Quando le spese necessarie ai fabbisogni del comune non erano coperte dalle entrate, la rappresentanza doveva provvedere con delle sovraimposte sulle contribuzioni sia dirette che indirette. Il regolamento comunale del 1866 stabiliva che per addizionali superiori al 150% delle imposte dirette o al 15% del dazio consumo era necessaria l'approvazione della Rappresentanza distrettuale, per addizionali superiori rispettivamente al 300% e al 30% era necessaria l'approvazione della Dieta provinciale (in caso d'urgenza era sufficiente l'approvazione della Giunta provinciale che però doveva invocare la sanatoria della Dieta stessa). Addizionali superiori al 500% delle imposte dirette o il 50% del dazio consumo, potevano essere imposte soltanto in forza di una legge provinciale (3). Lingua Italiano Criteri di ordinamento e inventariazione La serie è stata suddivisa, in base alla tipologia dei quinternetti di riscossione conservati, nelle seguenti sottoserie in sequenza cronologica di attestazione presso l'amministrazione comunale di Roncogno: - elenco degli individui obbligati alla tassa militare - quinternetti di "reluizione delle erbe" e rese di conto - quinternetti di riscossione delle tasse scolastiche - quinternetti delle addizionali comunali sull'imposta pigioni - quinternetti delle addizionali comunali sull'industria - quinternetti d'esazione di tasse e imposte diverse. 170 Bibliografia E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986 (dattiloscritto). Fonti normative Ordinanza imperiale 20 aprile 1854, n. 96, "wodurch eine Vorschrift für die Vollstreckung der Verfügungen und Erkenntnisse der landesfürstlichen politischen und polizeilichen Behörden erlassen wird". Legge 9 gennaio 1866, n. 1, "obbligatoria per la contea principesca del Tirolo, colla quale viene emanato un regolamento comunale ed un regolamento elettorale pei comuni" Note (1) Cfr. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., p. 109. Nelle altre province dell'Impero questa imposta era stata introdotta con la patente sovrana del 31 dicembre 1812. (2) Cfr. Ordinanza imperiale 20 aprile 1854, n. 96, "wodurch eine Vorschrift für die Vollstreckung der Verfügungen und Erkenntnisse der landesfürstlichen politischen und polizeilichen Behörden erlassen wird", in "Bollettino delle leggi dell'impero d'Austria", 1854, pp. 345-350. (3) Cfr. Legge 9 gennaio 1866, n. 1, "obbligatoria per la contea principesca del Tirolo, colla quale viene emanato un regolamento comunale ed un regolamento elettorale pei comuni" in "Bollettino delle leggi e delle ordinanze per la contea principesca del Tirolo e il Vorarlberg", 1866, pp. 1-21, § 77. 171 sottoserie Elenchi degli individui obbligati alla tassa militare, 1881 - 1902 Altre denominazioni: "Verzeichis der fur das Jahr 1*** Militartarplichtigen" 8 registri, 2 bifogli Contenuto In base alla legge 13 giugno 1880, n. 70, erano soggetti al pagamento della tassa coloro che, per inabilità al servizio militare, venivano cancellati dalle liste di leva, quelli esentati, quelli che venivano licenziati dal nesso militare per sopravvenuta inabilità e quelli obbligati al servizio, ma emigrati (1). La tassa annua militare era divisa in quattordici classi di pagamento (2). Una commissione presieduta dal capo dell'autorità distrettuale e composta da quattro membri decideva la classe di pagamento. Gli elenchi degli obbligati alla tassa venivano esposti all'ispezione pubblica per quattordici giorni negli uffici comunali (3). Il pagamento della tassa militare avveniva ogni anno, alla fine di aprile, per l'anno precedente (4). I registri sono sottofirmati dalla commissione per la commisurazione delle tasse militari di Pergine, composta dal commissario distrettuale e da quattro membri. Lingua Italiano; tedesco Note 1) Legge 13 giugno 1880, n. 70, § 1. (2) Ibidem, § 3. (3) Ibidem, § 8. (4) Ibidem, § 9. 355 "Elenco degli individui obbligati alla tassa militare per l'anno 1881" 1881 dicembre 19 con visti fino al 1882 1881 dicembre 28 (data del visto del capocomune di Roncogno) 1882 gennaio 30 (data del visto della Commissione per la commisurazione delle tasse militari di Pegine) Altre denominazioni: "Verzeichnis der fur das Jahr 188* Militartarplichtigen" Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: N. 49 (Numero di protocollo); 1245 (Segnatura Koinè) 356 "Elenco degli individui obbligati alla tassa militare per l'anno 1882" 1882 novembre 26 1883 aprile 14 (data del visto della Commissione per la commisurazione tasse militari di Pergine) Altre denominazioni: "Verzeichnis der fur das Jahr 188* Militartarplichtigen" Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1246 (Segnatura Koinè); N. 261 (Numero di protocollo) 357 "Elenco degli individui obbligati alla tassa militare per l'anno 1883" 172 1884 gennaio 2 1884 aprile 26 (data del visto della Commissione per la commisurazione delle tasse militari di Pergine) 1884 gennaio 6 (data del visto dell'I.r. Ufficio del censo in Pergine) Altre denominazioni: "Verzeichnis der fur das Jahr 188* Militartarplichtigen" Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1247 (Segnatura Koinè) 358 "Elenco degli individui obbligati alla tassa militare per l'anno 1884" 1885 febbraio 14 1885 maggio 5 (data del visto della Commissione per la commisurazione delle tasse militari di Pergine) Altre denominazioni: "Verzeichnis der fur das Jahr 188* Militartarplichtigen" Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1248 (Segnatura Koinè) 359 "Elenco degli individui obbligati alla tassa militare per l'anno 1885" 1886 marzo 16 1886 maggio 31 (data del visto della Commissione per la commisurazione delle tasse militari di Pergine) Altre denominazioni: "Verzeichnis der fur das Jahr 188* Militartarplichtigen" Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1249 (Segnatura Koinè) 360 "Elenco degli individui obbligati alla tassa militare per l'anno 1886" - 1890 1887 maggio 1 con aggiornamenti e visti fino al 1890 1890 gennaio 25 (data dell'ultimo visto della Commissione per la commisurazione delle tasse militari di Pergine) Altre denominazioni: "Verzeichnis der fur das Jahr 188* Militartarplichtigen" Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1250 (Segnatura Koinè) 361 "Elenco degli individui obbligati alla tassa militare per l'anno 1891-1892 e 1893-1894-1895" 1892 luglio 8 con aggiornamenti e visti fino al 1896 Altre denominazioni: "Verzeichnis der fur das Jahr 188* Militartarplichtigen" Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 8 n.n. Segnature precedenti: 1251 (Segnatura Koinè) 362 "Elenco degli individui obbligati alla tassa militare per l'anno 1896" 1897 luglio 9 Altre denominazioni: "Verzeichnis der fur das Jahr 189* Militartarplichtigen" 173 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1252 (Segnatura Koinè) 363 "Prospetto delli obbligati alla tassa melitare" [sec. XX in.] Elenco degli individui soggetti alla tassa militare nati negli anni 1866-1876. Italiano Bifoglio; carta, cc. 2 n.n. 364 "Elenco degli individui obbligati alla tassa militare per l'anno 189*" 1902 giugno 3 Altre denominazioni: "Verzeichnis der fur das Jahr 189* Militartarpflichtigen" Italiano, tedesco Bifoglio; carta, cc. 2 n.n. 174 sottoserie Quinternetti di "reluizione delle erbe" e rese di conto , 1886 - 1889 3 registri Contenuto Presso il Comune di Roncogno fu applicata la cosiddetta "reluizione delle erbe", avente come fine la tutela della demanialità dei pascoli e di altri usi civici (es. raccolta di erbe, sfalcio del fieno...) gravanti su terreni privati per affrancazione ovvero liquidazione che poteva avvenire con la cessione di una parte dei fondi in questione alla collettività, oppure col pagamento da parte dei proprietari di un capitale e relativi interessi, qualora corrisposto a rate, a titolo di risarcimento. In tal modo i terreni soggetti ad usi civici venivano affrancati da tale vincolo, riservandone ai possessori la piena e assoluta proprietà. Alla legislazione austriaca era sconosciuto il concetto di uso civico come semplice diritto d'uso di un bene a favore dei cittadini di un comune o di una frazione. Gli usi civici erano considerati dalla legge austriaca come "servitù prediali". La patente imperiale del 5 luglio 1853, n. 130 dettava le norme per regolare e reluire vari diritti sulla legna, sui pascoli e sui prodotti forestali; la legge provinciale del 9 gennaio 1866, n. 1 per la Contea principesca del Tirolo, emanò il regolamento comunale ed elettorale per i comuni ed era riconosciuta l'esistenza degli usi civici (cfr. §§ 27, 30, 39, 49, 60-70); la legge del 7 giugno 1883, n. 94 conteneva norme per la divisione di beni comuni e la regolazione di diritti comuni di godimento e di amministrazione; la legge provinciale per il Tirolo del 19 giugno 1909, n. 61 provvedeva alla divisione delle porzioni di terreno, anteriormente di proprietà comune. Lingua Italiano Bibliografia G. ROSSI, I demani civici e le proprietà collettive tra passato e presente, Trento 2001. Fonti normative "Ordinanza dei Ministeri dell'Interno e della Giustizia del 31 ottobre 1857, obbligatoria dell'Austria al dissopra e al di sotto dell' Enns, la Boemia, la Moravia, la Slesia, la Galizia e Lodomiria, Cracovia, la Stiria, la Carinzia, la Carniola, il Salisburghese, la Bucovina, il Tirolo col Vorarlberg, l'Istria, Gradisca e Gorizia e la città di Trieste col suo territorio, con cui si attiva un'istruzione per eseguire il regolamento e la reluizione degli oneri fondiarii a tenore della sovrana Patente 5 luglio 1853 n. 130 del Bollettino delle leggi dell'Impero". Legge 9 gennaio 1866, n. 1, "obbligatoria per la contea principesca del Tirolo, colla quale viene emanato un regolamento comunale ed un regolamento elettorale pei comuni". Legge 7 giugno 1883, n. 94, "concernente la divisione di terreni comuni e la regolazione di diritti comuni di godimento e di amministrazione". Legge 9 giugno 1909, n. 61, valevole per la contea principesca del Tirolo, sulla divisione dei terreni comuni e la regolazione dei diritti di godimento e di amministrazione che vi si riferiscono. 365 "Resa di conto dei incassi e pagamenti del capitale e affitti di reluizione dell'erbe del Comune di Roncogno che il ricevitore Daniele Bortolamedi ha qui esteso incominciando dalla datta 16 gennaio 1886 fino alla datta 16 gennaio 1887, la qual resa venne sottoposta a questa autorità comunale per la legale liquidazione" 1886 - 1887 con allegato del 1888 175 1888 aprile 12 (data della resa di conto) 1888 maggio 6 (data del visto di liquidazione della Rappresentanza comunale di Roncogno) In allegato: mandato di pagamento, 1888 maggio 10. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 7 n.n. 366 "Quinternetto di reluizione delle erbe" 1887 - 1889 con visto del 1890 1890 marzo 8 (data del visto di liquidazione) "Resa di conto dei incassi e pagamenti del capitale e affitti di reluizione dell'erbe del Comune di Roncogno che il ricevitore Daniele Bortolamedi ha qui esteso incominciando dalla datta 16 gennaio 1887 fino alla datta 16 gennaio 1889 la qual resa venne sottoposta a questa autorità comunale per la legale liquidazione". Contiene in allegato: assegni di pagamento e quietanza, 1887 novembre 21 - 1889 dicembre 24. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 5 n.n. 367 "Reggistro quinternetto di reluizione dell'erbe" 1880 - 1888 Sul piatto posteriore della coperta (all'interno): memoria relativa al debito del Comune di Roncogno verso il ricevitore, 1884 gennaio 16. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 60 Segnature precedenti: 1253 (Segnatura Koinè) 176 sottoserie Quinternetti di riscossione delle tasse scolastiche, 1890 - 1911 1 registro, 1 fascicolo, 2 bifogli Contenuto Nei quinternetti di riscossione delle tasse scolastiche venivano annotati i nominativi dei contribuenti tenuti al pagamento della tassa scolastica per ogni frequentante la locale scuola popolare dell'obbligo. La tassa includeva anche la fornitura di cancelleria (quaderni, matite, inchiostro...) e di libri di testo. Lingua Italiano 368 "Quinternetto per l'esazione della tassa scolastica pro 1889-90 e libri somministrati" e "Quinternetto scuole 1890-91" 1890 giugno 29 - 1891 luglio 10 Italiano Bifoglio; carta, cc. 2 n.n. 369 "Quinternetto per l'esazione della tassa scolastica pro 1891-92" [1892] Italiano Bifoglio; carta, cc. 2 n.n. 370 "Quinternetto per l'anno scolastico 1908-1909" 1909 luglio 3 Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1254 (Segnatura Koinè); 1909 V a. b. 371 "Quinternetto scolastico pro 1911" 1911 luglio Italiano Fascicolo; carta, senza coperta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1255 (Segnatura Koinè) 177 sottoserie Quinternetti delle addizionali comunali sull'imposta pigioni, 1909 - 1911 1 registro, 1 bifoglio Contenuto L'imposta casatico pigioni veniva commisurata in base al reale o presunto rendimento degli edifici affittati o situati in località soggette a tale imposta, previa detrazione forfettaria delle spese di manutenzione (1). Lingua Italiano Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986 (dattiloscritto). Note (1) Cfr. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., p. 111. 372 "Quinternetto delle addizionali comunali sull'imposta pigioni pro 1909 del Comune di Roncogno" 1909 In allegato: "Istruzione pei proprietari di case relativa alla compilazione ed alla produzione delle fassioni sul reddito delle pigioni", [sec. XX in.]. Italiano Registro; carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1909 XIV a/3; 1256 (Segnatura Koinè) 373 "Quinternetto delle addizionali comunali sull'imposta pigioni pro 1911 del Comune di Roncogno" 1911 Italiano Bifoglio; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1257 (Segnatura Koinè) 178 sottoserie Quinternetti delle addizionali comunali sull'industria, 1909 - 1911 2 bifogli, 1 documento singolo Contenuto L'imposta d'industria venne introdotta nel Tirolo con la patente sovrana emanata dall'imperatore Francesco I a Vienna il 20 giugno 1817 con decorrenza a partire dal 1° novembre. Al pagamento di tale imposta erano soggetti i fabbricanti (muniti di autorizzazione sovrana), i negozianti, le arti e i mestieri, le industrie e le attività aventi per scopo la preparazione di un servizio oppure la cessione di beni in usufrutto temporaneo (mediatori, procuratori, ecc). La tassa veniva pagata in due rate annuali nei mesi di gennaio e giugno. L'imposta d'industria rimase in vigore fino al 31 dicembre 1897 e dal 1° gennaio 1898 venne sostituita dall'imposta generale d'industria che rappresentava una sintesi tra la vecchia imposta d'industria e l'imposta sul reddito (1). Lingua Italiano Bibliografia E. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino, Trento 1986 (dattiloscritto). Note (1) Cfr. MASTELLOTTO, L'archivio comunale trentino cit., pp. 109-110. 374 "Quinternetto delle addizionali comunali sull'industria pro 1909 del Comune di Roncogno" 1909 Italiano Bifoglio; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1909 XIV a/4; 1258 (Segnatura Koinè) 375 "Quinternetto suppletorio delle addizionali comunali sulla steora industria pro 1909 del Comune di Roncogno" 1909 Italiano Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1259 (Segnatura Koinè); 1909 XIV a/4 376 "Quinternetto delle addizionali comunali sull'imposta industria pro 1911 del Comune di Roncogno" 1911 Italiano Bifoglio; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1260 (Segnatura Koinè) 179 sottoserie Quinternetti d'esazione di tasse e imposte diverse, 1909 - 1911 2 bifogli, 2 documenti singoli Contenuto Nella serie sono compresi i quinternetti di riscossione di imposte dirette occasionali o sul possesso di bestiame. Lingua Italiano 377 "Quinterneto per la rascoscione dell'affitanza del Comune a Giovani Maoro del 1880 fino all'anno 1892 con fiorini 10 dieci all'anno come da documento assunto tra le parti li 17 maggio 1880 al n. 54" 1883 novembre 1 - 1892 ottobre 24 1881 - 1892 (Periodo di riscossione) Italiano Bifoglio; carta, cc. 2 n.n. 378 "Prospetto n. I delle competenze da introitarsi per tasse di trascrizione, misurazione e demarcazione ... relative all'assunzione dei lavori ufficiosi per l'evidenza del catasto" 1909 maggio 25 Italiano Documento singolo; carta, c. 1 n.n Segnature precedenti: 1909 XV/5; 1262 (Segnatura Koinè) 379 "Quinternetto d'incasso pro 1909" 1909 luglio 2 Quinternetto di esazione dei censiti del Comune di Roncogno per "spina acqua", "selciato sulla vila", "cotta calce", "interessi" e "assi". Italiano Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1909 I 2; IV 1-9; 1261 (Segnatura Koinè) 380 "Quinternetto d'esazione dei censiti e tassa delle bestie per l'anno 1911" 1911 luglio 20 Quinternetto di esazione dei censiti del Comune di Roncogno per "spina acqua", "lavoro dell'acqua", "cotta calce", "sassi ceduti", "laste", "ole", "spesa del fosso", "interessi" e "armente". Italiano Bifoglio; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1263 (Segnatura Koinè) 180 serie Registri delle opere, 1858 - 1861 1 registro Contenuto La serie è costituita da un unico registro, compilato da tal Giacomo Lazzeri, in cui vengono annotati i nominativi, comprensivi di soprannome (1), di coloro che prestarono la propria opera in favore della collettività e il numero delle "opere" ovvero delle prestazioni lavorative ai fini della liquidazione. Le attività svolte consistevano in genere in viaggi con carri e buoi, lavori di muratura, manutenzione e pulizia di edifici, fontane e strade comunali. Lingua Italiano Note (1) Tra i soprannomi attesati si riportano i seguenti: Lazzeri "Rossi", Zeni "Tonetti", Lazzeri "Zanet", Bortolamedi "Rangiò", Lazzeri "Romit". 381 "Prospetto delle opere del Comune di Roncogno l'ano 1858" 1858 aprile - 1861 gennaio 11 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 24 n.n. 181 serie Libri mastri della contabilità, 1883 - 1892 1 registro Contenuto Nei libri mastri venivano registrate le entrate ed uscite, non in ordine cronologico e numerico come nei giornali di cassa, bensì secondo le rubriche e i titoli di appartenenza. Lingua Italiano 382 "Libro maestro del Comune di Roncogno per l'anno 1883, 1884, 1885, 1886" (tit. int) 1883 - 1892 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 64 n.n. Segnature precedenti: 1333 (Segnatura Koinè) 182 serie Registri dei mandati di pagamento, 1891 - 1904 5 registri Contenuto La serie consta di pochi fogli frammentari di giornali dei mandati di pagamento contenenti le matrici dei mandati, conservati nella serie dei documenti di corredo ai conti consuntivi. Lingua Italiano 383 "Registro dei mandati staccati" 1891 febbraio 6 - 1893 febbraio 10 Matrice del registro dei mandati di pagamento. 1891: mandati nn. 225-227, 1891 febbraio 6; 1893: mandati nn. 12-14, 1893 febbraio 8 - 1893 febbraio 10. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 2 n.n. Frammento di registro (bifoglio). 384 "Giornale mandati di pagamento" 1895 maggio 15 - 1895 dicembre post 3 Matrice del registro dei mandati di pagamento, nn. 40-41, 114-115. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 2 n.n. Frammento di registro (bifoglio). 385 "Registro dei mandati staccati" 1901 settembre 15 - 1902 ottobre 6 Matrice del registro dei mandati di pagamento. 1901: mandati nn. 34-39, 1901 settembre 15 - 1901 ottobre 6; 1902: mandati nn. 41-46, 1902 agosto 30 - 1902 ottobre 6. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 4 n.n. Registro frammentario. Segnature precedenti: 1325 (Segnatura Koinè) 386 "Registro dei mandati staccati" 1902 dicembre 31 Matrice del registro dei mandati di pagamento, nn. 65-67. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 2 n.n. Frammento di registro (bifoglio). 387 183 "Registro dei mandati staccati" 1903 ottobre 22 - 1904 aprile 3 Matrice del registro dei mandati di pagamento. 1903: mandati nn. 56-58, 75-78, 1903 ottobre 22 - 1903 dicembre 31; 1904: mandati nn. 88-90, 1904 marzo 30 - 1904 aprile 3. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 6 n.n. Registro frammentario. 184 serie Preventivi, conti consuntivi e documenti di corredo, 1849 - 1923 Altre denominazioni: "Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita"(1862 - 1882) "Sommario dell'entrata" e "Sommario dell'uscita"(1884) "Sommario di tutta l'entrata ed uscita"(1861 - 1883) 52 fascicoli Contenuto La circolare governiale n. 20934/1760 del 31 agosto 1817 concernente "... il metodo di formare in avvenire i conti sulla facoltà delle Giurisdizioni e dei Comuni", ribadendo le precedenti ordinanze relative alla necessità ed urgenza di ultimare i resoconti sui debiti di guerra e di difesa distinguendoli dai debiti ordinari (1), prescriveva alle ripristinate giurisdizioni e comunità, distinte queste ultime in comuni di città e comuni rurali, di compilare i propri conti a partire dal primo gennaio 1816. I conti dei comuni rurali dovevano essere registrati annualmente, seguendo i formulari forniti già nel 1789 dalla Computisteria Camerale di Innsbruck per quanto riguardava i comuni maggiori, oppure la "Istruzione concernente i conti comunali, compilata per i Comuni minori secondo la prescrizione del 31 ottobre 1785" (2). In ogni comune minore il conto, definito "Sommario di tutta l'entrata e l'uscita", doveva essere tenuto da un cassiere responsabile anche del libro giornale. Nel sommario del conto venivano indicate le rubriche generali dell'entrata e dell'uscita, all'interno delle quali venivano inserite le rubriche particolari di ciascun comune. Ciascuna voce doveva essere giustificata "colle controquietanze, coi conti particolari, coi registri ed altri simili documenti" (3). Eventuali conti subalterni ed accessori al conto principale potevano essere annessi al conto solo come allegati e numerati progressivamente. Le circolari capitanali di Trento n. 11135/3818 del 4 novembre 1817, contenente le "Istruzioni per l'organizzazione e futura amministrazione delle comuni del circolo di Trento", e la n. 12283/4109 del 21 dicembre 1817 fornivano ai capicomune le ultime indicazioni relative alla riforma economico-amministrativa austriaca. La rappresentanza comunale aveva il compito di redigere all'inizio dell'anno, sulla scorta degli anni precedenti, un preventivo delle rendite e delle spese comunali: tale preventivo, detto anche "Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita", doveva contenere in allegato i documenti giustificativi di ciascuna rubrica. Il sistema preliminare e il conto consuntivo dovevano essere inviati al Giudizio distrettuale per poi essere approvati e liquidati dal capitanato circolare di competenza. Il "Regolamento delle Comuni" emanato con circolare del 26 ottobre 1819, confermando le disposizioni precedenti in materia economica, stabiliva che l'operato del cassiere fosse sottoposto al controllo del capocomune e dei deputati, mentre la legge provvisoria comunale del 17 marzo 1849 precisava che il cassiere poteva essere eletto dalla rappresentanza comunale oppure nominato tra uno dei due consiglieri della deputazione comunale. Spettava inoltre alla rappresentanza stabilire annualmente i preventivi delle entrate e delle spese, nominare i revisori dei conti e dei preventivi e i commissari per lo "scontro di cassa". Il podestà o capocomune, responsabile dell'amministrazione dell'intero patrimonio comunale, presentava alla rappresentanza, perché fossero esaminati ed approvati, nei mesi invernali il conto consuntivo dell'anno precedente e nei mesi estivi il conto preventivo per l'anno successivo, compilato sulla base del conto consuntivo definitivamente liquidato. Detti termini per l'approvazione furono definitivamente precisati nella legge del 9 gennaio 1866, n. 1 emanante il regolamento comunale: non più tardi di un mese prima dell'inizio dell' anno, per quanto riguardava il conto preventivo e non più tardi di tre mesi dopo l'inizio dell'anno, per quanto riguardava il conto consuntivo. 185 La legge del 18 gennaio 1882, n. 2, nel paragrafo dedicato all'amministrazione della sostanza comunale, definiva il conto preventivo come "riassunto delle esigenze in denaro, onde adempiere gli obblighi e le prestazioni che spettano al Comune ..." e il conto consuntivo come "prospetto delle effettive entrate ed uscite durante l'anno decorso". Queste denominazioni si affermano definitivamente con l'adozione dei nuovi formulari forniti ai comuni dalla Giunta provinciale negli stessi anni. La legge dell' 8 giugno 1892, concernente l'amministrazione della sostanza comunale del Tirolo, modernizzava la gestione economica comunale introducendo, per la redazione del preventivo e del conto consuntivo, l'uso di veri e propri registri al posto dei due fascicoli che erano formati rispettivamente dai tre formulari per il riepilogo e gli allegati alla parte attiva e passiva e dalle tre parti per il sommario e gli allegati all'entrata e all'uscita. Lingua Italiano Fonti normative Istruzione 31 agosto 1817, n. 20934/1760 "concernente i conti comunali, compilata per i comuni minori, secondo la prescrizione de' 31 ottobre 1785 in appendice alla circolare governiale". Circolare dell'Imperial Regio Capitaniato del Circolo di Trento 4 novembre 1817, n. 11135/3818 "Istruzioni per l'organizzazione e futura amministrazione dei comuni nel Circolo di Trento". Circolare dell'Imperial Regio Capitaniato circolare di Trento 21 dicembre 1817, n. 12283/4109, con istruzioni in merito alla tenuta del "giornale d'entrata ed uscita" e del "libro maestro". Regolamento 14 agosto 1819, n. 168 "Regolamento delle Comuni, e dei loro Capi nel Tirolo e Vorarlberg". Kaiserliches Patent vom 17 Maerz 1849, n. 170 "womit ein provisorisches Gemeinde-Gesetz erlassen wird". Legge 9 gennaio 1866, n. 1, "obbligatoria per la contea principesca del Tirolo, colla quale viene emanato un regolamento comunale ed un regolamento elettorale pei comuni". Legge del 18 gennaio 1882, n. 2, "valevole per la contea principesca del Tirolo, concernente l'amministrazione del patrimonio e delle entrate comunali ed i provvedimenti di rispettiva vigilanza sui comuni". Legge 8 giugno 1892, n. 17, Amministrazione della sostanza comunale e dei redditi comunali. Note (1) Cfr. le ordinanze governiali n. 6403 del 23 marzo e n. 7624 del 3 aprile 1816. (2) Il modello dei formulari e l'Istruzione sono in appendice al testo della circolare. (3) Cfr. § 6 dell'Istruzione. 388 Documenti di corredo al conto consuntivo per l'anno 1849 1849 Quietanze, nn. 17, 19. Italiano Fascicolo; carta, cc. 2 n.n. 389 "Comune di Roncogno. Sommario di tutta l'entrata ed uscita di detto comune del Distretto di Pergine, Circolo di Trento per l'anno amministrativo 1861/62" 1861 - 1862 con allegato del 1866 Minuta. 186 In allegato: richieste di chiarimenti da parte dell'I.r. Pretura di Pergine ai fini della liquidazione materiale dei conti consuntivi per gli anni 1860/61 e 1861/62, 1866 settembre 25. Italiano Fascicolo; carta, cc. 7 n.n. Segnature precedenti: 1274 (Segnatura Koinè) 390 "Comune di Roncogno. Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita di detto comune del Distretto pretoriale di Pergine, Circolo di Trento per l'anno amministrativo 1862/63" 1862 novembre 6 1862 dicembre 27 (data del visto di approvazione dell'I.r. Pretura di Pergine) Originale. Italiano Fascicolo; carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: N. 112; 1275 (Segnatura Koinè) 391 "Allegato della parte passiva del conto preliminare del Comune di Roncogno per l'anno amministrativo 1868" 1868 Italiano Bifoglio; carta, cc. 2 n.n. Sezione del conto preventivo per l'anno 1868. Mancano la sezione della parte attiva e il prospetto riepilogativo. Segnature precedenti: 1279 (Segnatura Koinè) 392 "Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Roncogno, Capitanato distrettuale di Trento per l'anno amministrativo 1876" 1877 febbraio 5 Altre denominazioni: "Consultivo 1876" Originale. In allegato: documento giustificativo, 1876 settembre 20 con annotazione del 10 maggio 1878. Italiano Fascicolo; carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1281 (Segnatura Koinè) 393 "Comune di Roncogno. Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita di detto comune del Distretto di Trento, Circolo di Trento per l'anno amministrativo 1877" 1877 febbraio 5 2 esemplari (minuta e copia). Italiano Fascicolo; carta, cc. 12 Segnature precedenti: 1282 (Segnatura Koinè) 394 "Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Roncogno, Capitanato distrettuale di Trento per l'anno amministrativo 1877" 1878 gennaio 28 2 esemplari. 187 In allegato: documenti giustificativi. Italiano Fascicolo; carta, cc. 15 n.n. Segnature precedenti: 1283 (Segnatura Koinè) 395 "Comune di Roncogno. Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita di detto comune del Distretto di Pergine, Circolo di Trento per l'anno amministrativo 1878" 1878 gennaio 28 2 esemplari. Italiano Fascicolo; carta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 1284 (Segnatura Koinè) 396 "Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Roncogno, Capitanato distrettuale di Trento per l'anno amministrativo 1878" 1879 gennaio 9 - 1879 febbraio 2 Originale. In allegato: documenti giustificativi, nn. 1-89. Mancano: nn. 6, 19, 75. Italiano Fascicolo; carta, cc. 123 n.n. Segnature precedenti: 1285 (Segnatura Koinè) 397 "Comune di Roncogno. Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita di detto comune del Distretto di Pergine, Circolo di Trento per l'anno amministrativo 1879" 1879 gennaio 9 2 esemplari (originale e copia). Italiano Fascicolo; carta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 1286 (Segnatura Koinè); N. 36 (N. di prot. riferito alle registrazioni dell'anno 1879) 398 "Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Roncogno, Capitanato distrettuale di Trento per l'anno amministrativo 1879" 1880 gennaio 22 2 esemplari (originale e copia). In allegato: documento giustificativo, n. 1. Italiano Fascicolo; carta, cc. 16 n.n. Segnature precedenti: 1287 (Segnatura Koinè) 399 "Comune di Roncogno. Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita di detto comune del Distretto di Pergine, Circolo di Trento per l'anno amministrativo 1880" 1879 gennaio 7 2 esemplari. Italiano Fascicolo; carta, cc. 12 n.n. 188 Segnature precedenti: 1288 (Segnatura Koinè) 400 "Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Roncogno, Capitanato distrettuale di Trento per l'anno amministrativo 1880" 1881 gennaio 29 2 esemplari (originale e copia). Italiano Fascicolo; carta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 1289 (Segnatura Koinè) 401 "Comune di Roncogno. Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita di detto comune del Distretto di Trento, Circolo di Trento per l'anno amministrativo 1881" 1881 febbraio 17 2 esemplari (originale parziale e copia) (1). Italiano Fascicolo; carta, cc. 8 n.n. Segnature precedenti: 1290 (Segnatura Koinè); N. 68 (N. di prot. riferito alle registrazioni dell'anno 1881) Note (1) In orignale è conservato il solo prospetto riepilogativo: mancano gli allegati della parte attiva e della parte passiva. 402 "Comune di Roncogno. Sommario di tutta l'entrata ed uscita del detto comune nel Distretto di Trento, Circolo di Trento per l'anno solare 1881" 1882 febbraio 25 2 esemplari. In allegato: documenti giustificativi, nn. 1-89. Manca: n. 40. Italiano Fascicolo; carta, cc. 156 n.n. Segnature precedenti: 1291 (Segnatura Koinè) 403 "Comune di Roncogno. Sistema preliminare di tutta l'entrata ed uscita di detto comune del Distretto giudiziario di Pergine, Circolo di Trento per l'anno amministrativo 1882" 1882 marzo 16 2 esemplari. Italiano Fascicolo; carta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 1292 (Segnatura Koinè) 404 "Sommario di tutta l'entrata ed uscita del Comune di Roncogno, Capitanato distrettuale di Trento per l'anno amministrativo 1882" 1883 febbraio 24 - 1883 marzo 17 2 esemplari. In allegato: documenti giustificativi, nn. 51, 56. Italiano Fascicolo; carta, cc. 17 n.n. 189 Segnature precedenti: 1293 (Segnatura Koinè) 405 "Preventivo del Comune di Roncogno Distretto politico di Trento pell'anno 1883" [1882 dicembre 20] (1) 2 esemplari (originale e copia). Italiano Fascicolo; carta, cc. 26 n.n. Segnature precedenti: 1294 (Segnatura Koinè) Note (1) La data è desunta dal verbale della seduta della Rappresentanza comunale, n. 4. 406 "Sommario dell'entrata del Comune di Roncogno per l'anno 1883" e "Sommario dell'uscita del Comune di Roncogno per l'anno 1883" 1884 febbraio 6 In allegato:"Assolutorio sul conto del Comune di Roncogno pell'anno 1883". Italiano Fascicolo; carta, cc. 20 n.n. Segnature precedenti: 1295 (Segnatura Koinè) 407 "Preventivo del Comune di Roncogno, Distretto politico di Trento pell'anno 1884" 1884 febbraio 6 2 esemplari (originale e copia). Italiano Fascicolo; carta, cc. 24 n.n. Segnature precedenti: 1296 (Segnatura Koinè) 408 "Preventivo del Comune di Roncogno, Distretto politico di Trento pell'anno 1885" [1884] Copia semplice. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 1298 (Segnatura Koinè) 409 Documenti di corredo al conto consuntivo per l'anno 1885 1885 Nn. 2-181. Mancano: nn. 8, 38-39, 148, 160-164, 166-168, 170-172, 176, 178-179. Italiano Fascicolo; carta, cc. 164 n.n. Segnature precedenti: 1299 (Segnatura Koinè) 410 "Preventivo del Comune di Roncogno, Distretto politico di Trento pell'anno 1886" [1885] Copia semplice. Italiano 190 Registro; carta, legatura in carta, cc. 14 n.n. Segnature precedenti: 1300 (Segnatura Koinè) 411 Documenti di corredo al conto consuntivo dell'anno 1886 1886 Nn. 4-5, 38-39, 160-161, 178-179. Italiano Fascicolo; carta, cc. 8 n.n. Segnature precedenti: 1301 (Segnatura Koinè) 412 "Preventivo del Comune di Roncogno, Distretto politico di Trento pell'anno 1887" [1886] Copia semplice. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 14 n.n. Segnature precedenti: 1302 (Segnatura Koinè) 413 Documento di corredo al conto consuntivo per l'anno 1887 1887 gennaio 14 N. 4. Italiano Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1303 (Segnatura Koinè) 414 "Preventivo del Comune di Roncogno, Distretto politico di Trento pell'anno 1889" [1888] Copia semplice. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 14 n.n. Segnature precedenti: 1304 (Segnatura Koinè) 415 Documenti di corredo al conto consuntivo dell'anno 1889 1889 Nn. 2-237. Mancano: nn. 233, 235-236. Italiano Fascicolo; carta, cc. 238 n.n. Segnature precedenti: 1305 (Segnatura Koinè) 416 Documenti di corredo al conto consuntivo dell'anno 1890 1890 Nn. 1-46. Contiene fra l'altro: (al n. 44) "Quinternetto delle addizzionali Camera commercio di Rovereto pro 1890 sull'imposta industria e rendite del Comune di Roncogno", 1890 agosto 11. Italiano 191 Fascicolo; carta, cc. 312 n.n. Segnature precedenti: 1306 (Segnatura Koinè) 417 "Preventivo del Comune di Roncogno, Distretto politico di Trento pell'anno 1891" 1891 gennaio 11 Altre denominazioni: "Conti dell'anno 1891" (tit. sulla coperta, all'esterno del piatto posteriore) Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 14 n.n. Segnature precedenti: 1307 (Segnatura Koinè) 418 "Preventivo del Comune di Roncogno, Distretto politico di Trento pell'anno 1892" 1892 febbraio 2 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 14 n.n. Segnature precedenti: 1309 (Segnatura Koinè) 419 Documenti di corredo al conto consuntivo dell'anno 1892 1892 Nn. 2-48. Italiano Fascicolo; carta, cc. 200 n.n. Segnature precedenti: 1310 (Segnatura Koinè) 420 "Preventivo del Comune di Roncogno, Distretto politico di Trento compilato dal capocomune Antonio Lazzeri per l'anno 1893" 1893 gennaio 21 2 esemplari (originale e "abozzo"). Italiano Fascicolo; carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1311 (Segnatura Koinè) 421 Documenti di corredo al conto consuntivo dell'anno 1893 1893 Nn. 1-54. Italiano Fascicolo; carta, cc. 289 n.n. Segnature precedenti: 1312 (Segnatura Koinè) 422 "Preventivo del Comune di Roncogno, Distretto politico di Trento compilato dal capocomune Antonio Lazzeri per l'anno 1894" 1894 febbraio 4 Italiano Bifoglio; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1313 (Segnatura koinè) 192 423 Documenti di corredo al conto consuntivo dell'anno 1894 1894 Rubriche I-XVII. Mancano: rubriche VIII-IX, XIV-XVI. Contiene fra l'altro: (XI, 9) "Quitanze acquedotti", 1894 Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 232 n.n. Segnature precedenti: 1314 (Segnatura Koinè) 424 "Preventivo del Comune di Roncogno, Distretto politico di Trento compilato dal capocomune Lazzeri Antonio per l'anno 1895" 1895 febbraio 8 2 esemplari (originale e minuta parziale). Contiene anche: "Prospetto delle steore dirette spettanti al Comune di Roncogno", 1895 febbraio 4. Italiano Fascicolo; carta, cc. 9 n.n. La minuta è priva degli allegati alla parte attiva e alla parte passiva. Segnature precedenti: 1315 (Segnatura Koinè) 425 Documenti di corredo al conto consuntivo dell'anno 1895 1895 Rubriche I-XVII. Mancano: VIII-IX, XIV-XVI. Contiene fra l'altro: (VI, 1-8) quietanze relative alle spese per l'estinzione dell'incendio scoppiato nel paese di Roncogno, 1895. Italiano Fascicolo; carta, cc. 200 n.n. Segnature precedenti: 1316 (Segnatura Koinè) 426 "Preventivo del Comune di Roncogno, Distretto politico di Trento compilato dal capocomune Antonio Lazzeri per l'anno 1896" 1896 gennaio 29 Altre denominazioni: "Conti dell'anno 1896" 2 esemplari (originale e minuta). Contiene anche: "Prospetto delle steore dirette spettanti al Comune di Roncogno pro 1895", 1896 febbraio 3. Italiano Fascicolo; carta, cc. 9 n.n. La minuta è priva degli allegati alla parte attiva e alla parte passiva. Segnature precedenti: 1317 (Segnatura Koinè) 427 Documenti di corredo al conto consuntivo dell'anno 1896 1896 Rubriche I-XIV. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 219 n.n. 193 Segnature precedenti: 1318 (Segnatura Koinè) 428 "Preventivo del Comune di Roncogno, Distretto politico di Trento compilato dal capocomune Carlo Bortolamedi per l'anno 1897" 1897 febbraio 2 2 esemplari (orginale e minuta). Contiene anche: "Prospetto di tutte le steore dirette pro 1896 del Comune di Roncogno", 1897 gennaio 18; copie di delibere e avvisi relativi al conto preventivo e alla sua approvazione, 1897 febbraio 2. Italiano Fascicolo; carta, cc. 12 n.n. La minuta è priva degli allegati alla parte attiva e alla parte passiva. Segnature precedenti: 1319 (Segnatura Koinè) 429 Documenti di corredo al conto consuntivo per l'anno 1897 1897 Rubriche I-XVII. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 192 n.n. Segnature precedenti: 1320 (Segnatura Koinè) 430 "Preventivo del Comune di Roncogno, Distretto politico di Trento compilato dal capo comune Carlo Bortolamedi per l'anno 1898" 1898 febbraio 2 - 1898 giugno 9 3 esemplari (1). Contiene anche: prospetti e avvisi relativi al conto preventivo e alle imposte comunali per l'anno 1898, 1898 gennaio 15 - 1898 giugno 10. Italiano Fascicolo; carta, cc. 18 n.n. Segnature precedenti: 1321 (Segnatura Koinè) Note (1) Il conto preventivo per l'anno 1898 fu redatto in due diverse versioni ed in tre esemplari. 431 Documenti di corredo al conto consuntivo dell'anno 1898 1898 Rubriche I-XVII. Mancano: XIV-XV. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 160 n.n. Segnature precedenti: 1322 (Segnatura Koinè) 432 Documenti di corredo al conto consuntivo dell'anno 1899 1899 Rubriche I-XVII. Mancano: XIII-XVI. 194 Contiene fra l'altro: (XI, 16) documenti giustificativi della spesa per la costruzione della strada d'accesso alla stazione ferroviaria di Roncogno, 1899. Italiano Fascicolo; carta, cc. 151 n.n. Segnature precedenti: 1323 (Segnatura Koinè) 433 Documenti di corredo al conto consuntivo dell'anno 1900 1900 Rubriche I-XVII. Mancano: XIII-XVI. Italiano Fascicolo; carta, cc. 132 n.n. Segnature precedenti: 1324 (Segnatura Koinè) 434 Documenti di corredo al conto consuntivo dell'anno 1902 1902 Rubriche I-XVII. Mancano: XIV-XVI. Contiene fra l'altro: (IV) documenti giustificativi della spesa del nuovo cimitero di Roncogno, 1902; (XI) promerenze spettanti allo Studio tecnico Egidio Filippi di Civezzano per opere di progettazione del nuovo cimitero di Roncogno e dell'edificio a uso scuola, canonica, cancelleria comunale e magazzino pompieri, 1902. Italiano Fascicolo; carta, cc. 139 n.n. Segnature precedenti: 1326 (Segnatura Koinè) 435 Documenti di corredo al conto consuntivo dell'anno 1903 1903 Rubriche I-XVII. Mancano: XIV-XV. Contiene fra l'altro: (XI) quietanze per lavori al nuovo cimitero, 1903. Italiano Fascicolo; carta, cc. 154 n.n. Segnature precedenti: 1327 (Segnatura Koinè) 436 Documenti di corredo al conto consuntivo dell'anno 1907 1907 Rubriche I-XVII. Mancano: VIII, XIV-XVI. Italiano Fascicolo; carta, cc. 135 n.n. Segnature precedenti: 1328 (Segnatura Koinè) 437 Documenti di corredo al conto consuntivo dell'anno 1910 1910 Rubriche I-XXI. 195 Mancano: XV-XVIII, XX. Italiano Fascicolo; carta, cc. 165 n.n. Segnature precedenti: 1329 (Segnatura Koinè) 438 Documenti di corredo al conto consuntivo dell'anno 1912 1912 Rubriche I-XXI. Mancano: XV-XVIII, XX. Contiene fra l'altro: (XIX, 7) "Quinternetto di depennazione imposta industria contingentata", 1912 maggio 17. Italiano Fascicolo; carta, cc. 144 n.n. Segnature precedenti: 1330 (Segnatura Koinè) 439 "Comune di Roncogno. Conto consuntivo dell'anno 1923" [1924] in copia conforme del 1934 1934 marzo 24 (data della copia conforme desunta dall'originale da Pio Peghini, segretario del Comune di Pergine Valsugana) Alla fine: visto di approvazione della R. Prefettura della Provincia di Trento, 1931 gennaio 15 in copia conforme del 24 marzo 1934. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1332 (Segnatura Koinè) 196 Ente Comune di Roncogno 1923 - 1929 Luoghi Roncogno (frazione del Comune di Pergine Valsugana) Archivi prodotti Subfondo Comune di Roncogno, 01/01/1923 - 31/12/1929 Storia In seguito alla sconfitta dell'Austria nel primo conflitto mondiale, il trattato di St. Germain di data 10.9.1919, approvato con R.D. di data 6.10.1919 n. 1804 e convertito in legge il 26.9.1920, sancì l'annessione del Trentino all'Italia. L'ordinamento comunale austriaco tuttavia rimase in atto fino all'entrata in vigore del R.D. di data 11.1.1923 n. 9, che estese alle nuove Province l'ordinamento comunale italiano. Con l'avvento del Fascismo, la riforma della legge comunale e provinciale italiana pubblicata con R.D. del 30 dicembre 1923, n. 1923, la legge del 4 febbraio 1926, n. 237, riguardante l'istituzione del Podestà e della Consulta municipale nominati dall'esecutivo nei comuni non eccedenti i 5000 abitanti ed, infine, il R.D. del 3 settembre 1926, n. 1910, in base a cui fu esteso l'ordinamento podestarile a tutti i comuni del Regno, operavano la cancellazione completa del passato tessuto amministrativo non solo nel Trentino, ma in tutta Italia. Subito dopo si ebbe, con interventi di autorità, l'aggregazione dei comuni (R.D. 29.11.1928 n. 2970), fino a giungere in Trentino al numero di 117 (la riforma fu particolarmente intensa negli anni 1928-29). In applicazione del R.D. 17 marzo 1927 n. 383, nel 1928 la Regia Prefettura della Provincia di Trento avviò uno studio circa la possibilità di riunire i Comuni di Roncogno, Costasavina, Susà, Castagné e Ischia in un unico ente. La proposta venne disapprovata da Giovanni Serra, podestà dei Comuni di Roncogno, Costasavina, Susà e Castagné, in quanto il nuovo ente non avrebbe disposto di mezzi economici sufficienti: i comuni della sua giurisdizione infatti non possedevano redditi patrimoniali significativi e sostenevano le spese necessarie a mezzo dei gettiti delle sole tasse comunali e sovraimposte sui terreni e fabbricati, evitando ogni spesa facoltativa. Il Comune di Ischia, dal canto suo, non possedeva certo bilanci migliori, tanto da prospettarne l'annessione ad altro comune più facoltoso, quale quello di Pergine, tenuto conto anche delle sue caratteristiche topografiche che lo rendono confinante con i territori di Pergine e di Vignola. Solo nel caso in cui fosse stato assegnato al Comune di Ischia una parte del patrimonio boschivo di Vignola, l'unione sarebbe stata proficua e addirittura risolutiva di annose controversie territoriali relative a San Cristoforo, frazione divisa ma ancora contesa tra Ischia e Susà; in caso contrario, Giovanni Serra prospettava la formazione di un unico ente includente i soli Comuni di Roncogno, Costasavina, Castagné e Susà con sede a Susà, denominato Comune di Susà Trentino. L'aggregazione dei quattro comuni, motivata da continuità territoriale, avrebbe portato vantaggio economico reciproco, avendo le stesse caratteristiche colturali e demografiche. Nel mese di giugno del 1928 la commissione istituita dalla Regia Prefettura di Trento per l'applicazione del R.D. 17 marzo 1927 n. 383, contrariamente alle proposte del relatore Berardengo, propose al Ministero dell'Interno di unire il Comune di Roncogno a quello di Trento, con grave disagio per il primo, soprattutto per motivi economici e di viabilità, distando dal capoluogo oltre 12 chilometri, se si escludeva l'accesso alternativo dal Passo del Cimirlo lungo una tratta insidiosa e non carrozzabile. La proposta non riscosse esito positivo e tutti i comuni autonomi della plaga perginese, ovvero Canezza, Castagné, Costasavina, Falesina, Ischia, Madrano, Nogaré, Roncogno, Serso, Susà, Viarago, Vigalzano e Vignola, vennero aggregati con R.D. 29 novembre 1928 n. 2980 al neo costituito Comune di Pergine Valsugana. 197 Condizione giuridica Con il R.D. datato 11 gennaio 1923, n. 9, vengono estesi al Trentino il Testo unico della legge comunale e provinciale, approvato con R.D. datato 4 febbraio 1915, n. 148; i decreti luogotenenziali datati 4 gennaio 1917, n. 129, 13 febbraio 1919, n.156, e 23 marzo 1919, n.504; i R.D. datati 18 settembre 1919, n. 1825 e 20 ottobre 1921, n. 1576; i Regi decreti-legge datati 8 settembre 1922, n. 1285 e 21 dicembre 1922, n. 1654; il Regolamento per l'esecuzione della legge comunale e provinciale, approvato con R.D. del 12 febbraio 1911, n. 297, modificato con R.D. datati 18 aprile 1920, n. 585 e 7 aprile 1921, n. 559. L'art. 25 del decreto datato 11 gennaio 1923, n. 9 stabilisce che entro tre mesi dalla sua entrata in vigore dovranno aver luogo le elezioni generali amministrative per i consigli provinciali, nonché per i consigli comunali che hanno perduto due terzi dei loro membri. Con R.D. datato 24 settembre 1923, n. 2013 sono estese alle nuove Province le disposizioni relative allo stato civile. Il R.D. del 30 dicembre 1923, n. 1923, "Riforma della legge comunale e provinciale", introduce alcune modifiche al Testo unico del 1915, quindi con la legge del 4 febbraio 1926, n. 237 ed, infine, con il R.D. del 3 settembre 1926, n. 1910 fu esteso l'ordinamento fascista ai comuni del Regno. Con R.D. 29 novembre 1928, n. 2980 il Comune di Roncogno viene soppresso e aggregato al Comune di Pergine Valsugana. Funzioni, occupazioni e attività La sostanziale differenza introdotta dall'ordinamento italiano rispetto al precedente consiste nel fatto che, mentre prima i comuni venivano divisi in 3 classi, a seconda delle dimensioni, e ogni classe aveva determinate competenze, ora tutti i comuni, di qualsiasi entità, hanno i medesimi compiti. Le competenze del Comune di Roncogno emergono dall'elenco delle serie, appartenenti all'archivio postunitario, classificate secondo il titolario stabilito dalla circolare del Ministero dell'Interno del 1° marzo 1897, n. 17100/2, applicata dal Comune di Roncogno a partire dal 21 maggio 1926. Le 15 categorie previste dal titolario sono le seguenti: -Categoria I: Amministrazione; -Categoria II: Opere Pie e Beneficenza; -Categoria III: Polizia urbana e rurale; -Categoria IV: Sanità e Igiene; -Categoria V: Finanze; -Categoria VI: Governo; -Categoria VII: Grazia, Giustizia e Culto; -Categoria VIII: Leva e Truppe; -Categoria IX: Istruzione pubblica; -Categoria X: Lavori pubblici, poste-telegrafi, telefoni; -Categoria XI: Agricoltura, industria e commercio; -Categoria XII: Stato civile, censimento, statistica; -Categoria XIII: Esteri; -Categoria XIV: Varie; -Categoria XV: Sicurezza pubblica. Ogni comune è obbligato a tenere un inventario dei beni mobili e immobili; può contrarre mutui, pur con una certa garanzia e, in conformità alle leggi, imporre dazi e alcuni tipi di tasse; è obbligato a fare spese per gli uffici e per l'archivio comunale; per gli stipendi, per il servizio di riscossione e pagamenti, per le imposte dovute al comune, per servizio sanitario (medici e levatrici), per la conservazione del patrimonio comunale, per il pagamento dei debiti esigibili, per la sistemazione e la manutenzione delle strade comunali, dei porti, degli edifici ed acquedotti e dei cimiteri comunali, 198 per l'istruzione elementare, per l'illuminazione, per i registri dello stato civile, per la festa nazionale, per le elezioni, per la polizia locale, per il carcere mandamentale ecc. Con l'avvento del Fascismo, il podestà, di nomina regia, svolge le competenze già esercitate dal consiglio, dalla giunta e dal sindaco, come si evince dall'art. 5 della legge comunale e provinciale datata 4 febbraio 1926 n. 237. Struttura amministrativa In base al R.D. 4 febbraio 1915 n. 148, entrato in vigore in Trentino a seguito del R.D. 11 gennaio 1923 n. 9, presso ogni comune doveva essere istituito un consiglio comunale che provvedesse all'elezione della giunta comunale. Presso il Comune di Roncogno il consiglio, entrato in funzione a partire dal ----, era composto da --- membri, compreso il sindaco e i due assessori. Le sedute del consiglio, convocate presso la sede municipale, erano presiedute da un presidente (in genere il sindaco) nominato tra i presenti e si svolgevano alla presenza del segretario comunale. Le sedute venivano indette in forma ordinaria con cadenza mensile; in via straordinaria venivano convocate al bisogno. La giunta comunale era formata dal sindaco e da --- assessori. Il consiglio comunale era l'organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, mentre alla giunta spettavano tutti gli atti di amministrazione non riservati per legge o statuto al consiglio. Con R.D.L. 4 febbraio 1926 n. 237, in seguito all'estensione dell'ordinamento podestarile a tutti i comuni del Regno d'Italia, i consigli e le giunte comunali furono prosciolti e le loro competenze furono demandate alla figura del podestà. La prima seduta podestarile presso il Comune di Roncogno risale al 3 luglio 1926. In quell'occasione il podestà Giovanni Serra che ricopriva la stessa carica anche nei Comuni di Susà, Costasavina e Castagné, nominò quale suo rappresentante per il Comune di Roncogno Vittorio Sartori. Fin dal 1924 il Comune di Roncogno aderì al Consorzio intercomunale per la gestione dei servizi di segreteria per i Comuni di Roncogno, Costasavina, Susà, Ischia e Castagné; a seguito dell'introduzione della figura del podestà e dell'accorpamento del Comune di Ischia al Comune di Tenna, il Consorzio fu prosciolto e riorganizzato in Consorzio per la gestione dei servizio di segreteria per i Comuni di Roncogno, Costasavina, Susà e Castagné con sede a Susà. Nel 1928 l'ufficio della cancelleria consorziale risultava dislocato al pianterreno dello stabile ceduto in affitto da Adolfo Haller al numero civico 300 della via per San Cristoforo a Susà. Il consorzio contava tre dipendenti: Giovanni Serra in qualità di podestà, Pio Peghini in qualità di segretario e Pio Perini in qualità di applicato. Capofila del consorzio era il Comune di Susà il quale si impegnava a curare gli interessi di ciascun comune consorziato, a emettere i mandati, a ripartire le spese, anticipate per ogni semestre dai comuni interessati in proporzione al numero degli abitanti. Il segretario intercomunale era responsabile dell'osservanza ed esecuzione di tutte le norme e disposizioni di legge riguardanti i comuni, curava la stesura e la pubblicazione dei verbali del podestà, provvedendo anche a inoltrarli alle autorità competenti per la loro approvazione; rendeva pubbliche le disposizioni, gli ordini e i decreti emessi dal podestà, vigilando sull'osservanza degli stessi; teneva l'archivio e tutti i registri prescritti dalla legge, la contabilità comunale, gli atti e le scritture delle opere di beneficenza e degli istituti amministrati direttamente dal comune, i registri di stato civile, le liste di leva, le liste elettorali, l'anagrafe con l'incarico di curarne la formazione e la revisione; firmava i mandati di pagamento; aveva la custodia dei valori, delle carte e dei documenti importanti; stipulava contratti per conto e nell'interesse del Comune; compilava i bilanci alla luce delle disposizioni di legge, delle indicazioni e dei pareri del podestà; riscuoteva i diritti di segreteria e di stato civile. L'applicato era tenuto al disbrigo di tutti gli adempimenti ordinari e straordinari a lui affidati dal podestà o dal segretario, rispondendone dell'esatta esecuzione; il segretario poteva delegargli il compito di tenere l'archivio, il protocollo e di compilare i registri. Seppur per breve tempo il Comune di Roncogno stipulò una convenzione con Giuseppe Pintarelli per il servizio di servo o messo comunale, respinta dalla Regia Prefettura di Trento. La scelta era 199 stata determinata dalle scarse risorse finanziarie del comune e dall'esiguità delle mansioni assegnate. Successivamente furono pertanto regolarizzate secondo norme contrattuali sia la posizione del messo, sia quella del guardiaboschi, inquadrati quali dipendenti comunali a servizio del Consorzio. Il messo comunale provvedeva ai servizi di notificazione, intimazione, affissione di avvisi e altri documenti, alla sorveglianza sui servizi comunali, di pubblica sicurezza e di polizia urbana con titolo di agente della forza pubblica. Provvedeva inoltre alla pulizia quindicinale delle fontane pubbliche e ad altri servizi di ordinaria amministrazione. A totale carico del Comune di Roncogno rimanevano i corrispettivi del sagrestano, la congrua del curato e le gratificazioni a favore dei pompieri. Nel Comune di Roncogno i servizi medici di base venivano erogati dal Consorzio sanitario di Susà, Castagné, Costasavina, Ischia e Roncogno istituito nel 1924 dapprima con sede a Ischia e quindi dal 1926 con sede a Susà. Il servizio ostetrico, garantito da una sola levatrice, a partire dal 1928 fu gestito invece in forma consociata tra i Comuni di Costasavina, capofila, e Roncogno. Per il servizio veterinario il Comune di Roncogno faceva riferimento al Consorzio veterinario mandamentale di Pergine. Contesto generale Con Ordine di servizio di data 29.5.1915 del Comando supremo del Regio esercito italiano viene costituito un Segretariato generale per gli affari civili come organo tecnico politico amministrativo per i territori occupati. A ciascun distretto politico è destinato un Commissario civile. Finita la guerra, con ordinanza di data 19.11.1918 del Capo di Stato maggiore del Regio esercito, l'amministrazione della Venezia Tridentina viene affidata ad un Governatore degli affari civili, il quale con R.D. di data 24.7.1919, n. 1251, viene sostituito da un Commissario generale civile, coadiuvato da vice Commissari. Gli organi amministrativi previsti dalla legislazione comunale austriaca continuano la loro attività anche negli anni immediatamente successivi alla conclusione del primo conflitto mondiale e all'annessione del Trentino al Regno d'Italia, sancita ufficialmente con la legge di data 26 settembre 1920 che converte in legge il R.D. 6 ottobre 1919, n. 1804, riguardante l'approvazione del Trattato di St. Germain tra Italia ed Austria (ciò sulla base delle norme di diritto internazionale). Comunque, fin dal novembre del 1918 i Capicomuni mutano formalmente la loro denominazione in quella italiana di Sindaci. Fin dall'instaurarsi del Governo provvisorio militare guidato dal Pecori Giraldi emerge il non facile impatto fra due realtà istituzionali diverse: quella centralista e verticista dello Stato italiano e quella austriaca caratterizzata dal decentramento delle funzioni e delle competenze legislative. Il passaggio dal governatorato militare a quello civile, avvenuto nell'agosto 1919 con l'arrivo di Luigi Credaro sembra acuire i problemi sorti nel dopoguerra riguardo all'incertezza nell'attribuzione delle competenze e delle funzioni alle istituzioni periferiche: i Trentini continuano a chiedere il mantenimento delle ampie autonomie amministrative provinciali e comunali e tali istanze sono recepite nel testo della legge di annessione. L'opera di Credaro e l'attività delle Commissioni consultive centrali e periferiche investite di compiti costituenti per l'assetto delle nuove province, non valgono a realizzare l'ordinamento auspicato per il precipitare della situazione politica italiana dove il sistema liberale sta sgretolandosi sotto i colpi delle forze nazionaliste e fasciste. La marcia su Bolzano e Trento nei primi giorni dell'ottobre 1922 e successivamente quella su Roma e l'instaurarsi del governo Mussolini, troncano ogni speranza di mantenere in vita l'assetto autonomistico, incompatibile con un regime teso a trasformarsi da autoritario in totalitario e quindi a eliminare ogni spazio di libertà decisionale. In base al R.D. di data 04.02.1915 (Nuovo testo unico della Legge comunale e provinciale), entrato in vigore in Trentino a seguito del R.D. di data 11.1.1923 n. 9, il Regno si divide in Province, Circondari, Mandamenti e Comuni. Il Comune di Roncogno, facente parte della Provincia di Trento, è ascritto al Circondario di Trento e al Mandamento di Pergine. In ogni Provincia vi sono un Prefetto, con funzioni esecutive, un Vice Prefetto, un Consiglio di Prefettura, con funzioni 200 consultive e amministrative, e una Giunta amministrativa, presieduta dallo stesso Prefetto, con funzioni anche giurisdizionali. In ogni Circondario vi è un Sottoprefetto, che esegue gli ordini del Prefetto. Le deliberazioni dei Consigli e delle Giunte comunali sono trasmesse ai Prefetti e rispettivamente ai Sottoprefetti e diventano esecutive se rimandate con il visto del Prefetto o del Sottoprefetto o se il decreto di sospensione non è pronunziato entro il termine di 15 giorni (1 mese per bilanci e consuntivi). Il Prefetto inoltre può ordinare, a spese del Comune, le indagini che crede necessarie. Sono sottoposte all'approvazione della Giunta provinciale amministrativa, invece, le deliberazioni che riguardano significative transazioni di carattere soprattutto immobiliare e i regolamenti. Questa organizzazione è praticamente confermata dal R.D. di data 3.3.1934, n.383. La Giunta provinciale amministrativa e il Ministro dell'interno esaminano le regolarità dei singoli stanziamenti e, previa notificazione dei propri rilievi alle amministrazioni interessate, apportano ai bilanci eventuali modifiche. Gli organi che amministrano la Provincia sono il Consiglio provinciale e la Deputazione cui si aggiunge un Presidente (con R.D. di data 30.12.1923) Per i Comuni c'è la possibilità di unirsi in Consorzi fra loro o con la Provincia, per provvedere a particolari servizi ed opere di Comune interesse. Con R.D. 21.1.1923, n. 93, viene istituita la Provincia di Trento (comprendente anche Bolzano), con i Circondari, corrispondenti ai Distretti politici. Con R.D.L. di data 2.1.1927, n. 1, viene istituita la Provincia di Bolzano e contemporaneamente vengono soppresse tutte le Sottoprefetture. Il R.D.L. datato 23 ottobre 1925, n. 2113, istituisce un servizio ispettivo sui Comuni e sulle Province: gli ispettori, con visite periodiche e saltuarie, accertano l'ordinato funzionamento delle amministrazioni e il regolare andamento dei pubblici servizi di loro competenza. Il Prefetto ha la facoltà di adottare sanzioni disciplinari, con provvedimento definitivo a carico dei segretari, impiegati, agenti e salariati che svolgano azione incompatibile con le generali direttive del Governo. Con l'avvento del Fascismo si ha una politica di accentramento delle cariche che vede l'istituzione di Podestà di nomina regia nei Comuni del Regno (R.D.L. 03.09.1926, n. 1910), mentre il Prefetto diventa "unico solo rappresentante autorità di Governo nella Provincia" (telegramma di Mussolini del 13 giugno 1923). A Roma viene invece istituito un Governatorato che svolge le competenze del Comune (cfr. R.D. di data 3.3.1934, n.383, titolo VIII). La perdita delle libertà assicurate dal sistema decentrato è vissuta dalle popolazioni come una violazione della loro stessa identità e l'aggregazione dei Comuni è vista come la fine del diritto di gestire in proprio gli interessi della Comunità. Fonti normative Circolare del Ministero dell'interno Div. III, Sez. II, 1 marzo 1897, n. 17100-2, 'Istruzioni per la tenuta del protocollo e dell'archivio per gli uffici comunali'. R.D. 4 febbraio 1915, n. 148, "che approva il nuovo testo unico della legge comunale e provinciale". R.D. 24 luglio 1919, n. 1251, relativo alle attribuzioni dell'Amministrazione civile nella Venezia Giulia e nella Venezia Tridentina. R.D. 11 gennaio 1923, n. 9 "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il regolamento comunale e provinciale". R.D. 24 settembre 1923, n. 2013, "Estensione alle nuove provincie delle disposizioni relative all'ordinamento dello stato civile". Legge 4 febbraio 1926, n. 237, "Istituzione del potestà e della consulta municipale nei comuni con popolazione non eccedente i 5000 abitanti" R.D.L. 3 settembre 1926, n. 1910, "Estensione dell'ordinamento podestarile a tutti i comuni del regno". 201 R.D. 29 novembre 1928, n. 2980, "Aggregazione dei comuni di Canezza, Castagné, Costasavina, Falesina, Ischia, Madrano, Nogaré, Roncogno, Serso, Susà, Viarago, Vigalzano e Vignola al Comune di Pergine e modificazione della denominazione di questo in Pergine Valsugana". Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ACP, Archivio del Comune soppresso di Roncogno. 202 subfondo Comune di Roncogno, 1923 - 1929 Soggetti produttori Comune di Roncogno, 1923 - 1929 Storia archivistica Nel 1989 fu attuato un primo intervento di riordino sommario della documentazione e di organizzazione delle serie archivistiche prodotte dal Comune di Roncogno durante il periodo italiano. In quell'occasione furono individuate le principali serie, trascurando la presenza di ulteriori subfondi, in particolare quello riconducibile al Corpo pompieri di Roncogno, ente di pubblica sicurezza dotato di statuto proprio, ma dipendente dal punto di vista finanziario e gestionale dal Comune di appartenenza. La documentazione prodotta dal Comune italiano di Roncogno è pervenuta suddivisa in registri e filze, queste ultime condizionate in buste annuali o pluriennali per categorie di titolario. Contenuto L'archivio prodotto dal Comune di Roncogno durante il periodo italiano consta delle principali tipologie documentarie e di corredo prescritte dalla normativa vigente. In particolare si evidenziano le deliberazioni del podestà, i registri di protocollo, un ampio carteggio ordinato per successioni numeriche di protocollo, per categorie a partire dal maggio 1926 e per oggetto, registri tributari, fiscali, patrimoniali e contabili in genere con relativi documenti di corredo, registri di stato civile con eventuali allegati (certificati) e registri particolari riconducibili ad alcune categorie del titolario. Atti e resoconti di gestione della Congregazione di carità di Roncogno sono conservati nei verbali delle delibere e nel carteggio comunale, in particolare, a partire dal maggio 1926, nella categoria II. Altri registri pervenuti in forma separata sono stati descritti nel fondo aggregato "Congregazione di carità del Comune di Roncogno". Lingua Italiano Caratteristiche materiali Salvo casi particolari evidenziati nella descrizione estrinseca delle unità interessate, nel complesso la documentazione si presenta in buono stato di conservazione, senza lacune significative nelle serie o nella successione cronologica delle unità. Criteri di ordinamento e inventariazione L'operazione di riordino e inventariazione della sezione italiana ha comportato una revisione complessiva della documentazione già analizzata in occasione di precedenti interventi. In particolare si è provveduto a riorganizzare il carteggio sulla base delle indicazioni riportate nei registri di protocollo, ignorate in precedenza per quel che riguarda gli atti non condizionati fin dall'origine in filze, a integrare e ampliare le serie archivistiche, a proporre un livello di analisi documentaria più dettagliato e a redigere delle introduzioni alle serie individuate. Criteri di selezione Il fondo prodotto dal Comune di Roncogno durante il periodo italiano fu sottoposto a valutazioni di selezione e scarto in occasione del primo intervento di riordino effettuato nel 1989. Furono proposte allo scarto copie semplici dei bilanci preventivi e consuntivi e bollettari delle imposte e dei mandati per i quali è conservata la documentazione contabile in originale. L'elenco dettagliato e motivato della documentazione proposta allo scarto è allegato all'autorizzazione allo scarto concessa dal 203 Servizio beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento con determinazione del Dirigente di data 24.05.2002, n. 55. In occasione del presente intervento di riordino e descrizione inventariale sono stati proposti allo scarto le matrici degli avvisi di riscossione delle tasse, in quanto sono conservati i ruoli delle imposte e la documentazione contabile. Incrementi previsti Non sono previsti incrementi, in quanto l'ente produttore del presente archivio - il Comune di Roncogno - è stato soppresso nel 1928 e annesso al Comune di Pergine Valsugana, divenendone frazione. Condizioni di accesso I documenti degli archivi comunali sono consultabili in base alle disposizioni dell'art. 24 della legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1 "Nuove disposizioni in materia di beni culturali", con rinvio alla legislazione statale. In base alle norme in vigore, i documenti presenti negli archivi comunali sono liberamente consultabili, eccetto quelli a carattere riservato relativi alla politica interna o estera dello Stato, che lo diventano 50 anni dopo essere stati emessi. Gli altri documenti sono consultabili dopo 40 anni dalla loro data, a esclusione di quelli contenenti dati sensibili e idonei a rivelare lo stato di salute, la vita sessuale o i rapporti riservati di tipo familiare che divengono accessibili dopo 70 anni dalla loro data. Prima di questi termini la documentazione è consultabile solo ai fini amministrativi. Per la consultazione degli archivi storici degli enti pubblici ci si attiene alle disposizioni contenute nell'art. 28 della legge provinciale 17 febbraio 2003, nel decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 281 "Disposizioni in materia di trattamento dei dati personali per finalità storiche, statistiche e di ricerca scientifica" e nell'art. 108 del d.lgs. 29 ottobre 1999, n. 490 "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali, a norma dell'articolo 1 della legge 8 ottobre, n. 352". La consultazione presso l'Archivio storico del Comune di Pergine Valsugana è libera in base alle disposizioni di legge, di norma, e salvo eccezioni, non è consentita la consultazione di fondi in fase di ordinamento. Anche la consultazione per motivi di studio è gratuita, è possibile anche nei casi di non scadenza dei termini utili alla consultazione solo previa autorizzazione dell'autorità competente in base alla normativa vigente. L'accesso all'archivio deve avvenire nel rispetto del regolamento dell'Archivio storico di Pergine Valsugana, approvato con deliberazione consiliare n. 53, in data 12 luglio 2002. 204 serie Deliberazioni del consiglio, della giunta comunale e del podestà, 1923 - 1929 2 registri Contenuto I registri della serie riportano i verbali delle adunanze del consiglio e della giunta comunale di Roncogno dal 28 febbraio 1924 al 23 maggio 1926 e quindi, di seguito, le deliberazioni del podestà del Comune di Roncogno dal 3 luglio 1926 al 5 gennaio 1929. Nei verbali delle riunioni del consiglio vengono richiamati gli estremi della lettera di convocazione, si riportano quindi la data, l'ora e il luogo dell'adunanza, il numero dei consiglieri per stabilire la validità della seduta, il nome del presidente dell'adunanza (in generale individuato nella figura del sindaco o del consigliere più anziano), l'ordine del giorno e gli esiti della discussione. Seguono quindi le firme autografe per approvazione di tutti i convenuti. I verbali della giunta municipale, di minor estensione in quanto conformi alle competenze dell'organo in questione, presentano una struttura del tutto simile a quelli del consiglio. Nelle delibere del podestà, a una parte protocollare contenente indicazioni cronologiche e topiche, segue una parte espositiva supportata da precisi richiami a disposizioni di legge e atti acquisiti dal comune e quindi la parte dispositiva con eventuali clausole o precisazioni. L'atto risulta sottoscritto in originale dal podestà e dal segretario e corroborato dal timbro del comune. In fondo viene annotato l'esito, in genere positivo, dell'esposizione della delibera all'albo pretorio. A margine di ciascun provvedimento viene riportato il richiamo ad atti di approvazione, sospensione, rinvio, revoca o annullamento dello stesso da parte dell'autorità competente. Lingua Italiano 440 "Comune di Roncogno. Registro delle deliberazioni del consiglio" 1924 febbraio 28 - 1927 aprile 23 Registro delle deliberazioni del consiglio, della giunta e del podestà. In allegato: minuta della deliberazione del giorno 24 dicembre 1926. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 29 n.n. Segnature precedenti: 1335 (Segnatura Koinè) 441 "Deliberazioni del consiglio comunale di Roncogno dal 1927 al 1928" 1927 aprile 23 - 1929 gennaio 5 Registro delle deliberazioni del podestà. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 40 n.n. Segnature precedenti: 1336 (Segnatura Koinè) 205 serie Indici delle deliberazioni del podestà, 1926 - 1928 4 registri Contenuto Negli indici delle delibere podestarili, prescritti dal R.D. 12 febbraio 1911 n. 297 (1), vengono registrati gli elementi identificativi essenziali di tali atti, ovvero il numero del provvedimento, la data, l'oggetto, il protocollo di spedizione e di arrivo degli atti presso gli uffici delle autorità competenti per la loro approvazione (Regia Prefettura della Provincia di Trento, poi R. Prefettura della Venezia tridentina o Giunta provinciale amministrativa), la data, il numero e il sunto dei provvedimenti emanati da queste ultime ed eventuali annotazioni. Lingua Italiano Fonti normative R.D. 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il regolamento per la esecuzione della legge comunale e provinciale". Note (1) R.D. 12 febbraio 1911 n. 297, all. 4, nn. 10-11, in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1911, vol. 2, pp. 1013-1092 (G.U. 21 aprile 1911, n. 94). 442 "Indice cronologico delle deliberazioni del podestà dal 3 luglio 1926" 1926 luglio 3 - 1928 dicembre 29 con annotazioni fino al 18 febbraio 1929 Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 20 n.n. Segnature precedenti: 1338 (Segnatura Koinè) 443 "Anno 1926. Elenco delle deliberazioni riguardanti spese sul conto. Bilancio 1926" 1926 luglio 3 - 1926 dicembre 31 Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 2 n.n. 444 "Anno 1927. Elenco delle deliberazioni riguardanti spese sul conto. Bilancio 1927" 1927 gennaio 25 - 1927 dicembre 24 Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1342 (Segnatura Koinè) 445 "Anno 1928. Elenco delle deliberazioni riguardanti spese sul conto. Bilancio 1928" 1928 gennaio 21 - 1928 dicembre 29 Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 3 n.n. 206 serie Copie vistate delle deliberazioni della giunta comunale e del podestà, 1926 - 1928 1 filza Contenuto La serie è costituita da un'unica unità in cui sono contenute le deliberazioni del podestà del Comune di Roncogno inviate in copia conforme all'originale per acquisire il visto di approvazione dalle autorità superiori competenti (Regia Prefettura della Provincia di Trento, poi Regia Prefettura della Venezia tridentina o Giunta provinciale amministrativa). Nell'unità sono compresi gli allegati delle delibere e carteggio accompagnatorio o interlocutorio protocollato ed assegnato di norma alla categoria I del titolario Astengo. Spesso i singoli atti sono contrassegnati dalla segnatura "a.a. Deliber. (o Del., Delib)" (=agli atti. Deliberazioni). Lingua Italiano 446 Copie vistate delle deliberazioni della giunta comunale e del podestà 1926 marzo 12 - 1928 dicembre 24 con visti fino al 1929 Contiene anche: atti protocollati e classificati (categoria I). Italiano Filza; carta, cc. 297 n.n. Segnature precedenti: 1337 (Segnatura Koinè) 207 serie Protocolli degli esibiti, 1923 - 1928 1 registro Contenuto A seguito dell'estensione dell'ordinamento amministrativo italiano alle nuove province, la tenuta dei registri di protocollo fu prescritta e disciplinata dalla circolare del Ministero dell'Interno n. 17100/2 del 1° marzo 1897 (1). In base a tale direttiva il registro di protocollo, annuale, doveva riportare il numero progressivo di ciascun documento acquisito o spedito dall'ente, la data di acquisizione o di spedizione, il destinatario, l'oggetto e l'indice di classificazione, non sempre riportato con sistematicità nei registri in uso presso il Comune di Roncogno, ove compare la dicitura generica "Agli atti", talvolta seguita dalla categoria di assegnazione. Nei registri di protocollo pervenuti viene riportata anche la data dei documenti in arrivo con le relative segnature e memoria dei procedimenti attivati da ciascun atto protocollato (archiviazione agli atti o altra procedura). Lingua Italiano Bibliografia A. ANTONIELLA, L'archivio comunale postunitario. Contributo all'ordinamento degli archivi dei comuni, Firenze 1979. Note (1) Circolare del Ministero dell'interno Div. III, Sez. II, 1 marzo 1897, n. 17100/2, "Istruzioni per la tenuta del protocollo e dell'archivio per gli uffici comunali", in ANTONIELLA, L'archivio comunale postunitario cit., pp. 110-115. 447 Protocollo degli esibiti 1926 maggio 15 - 1928 settembre 29 con annotazioni fino al 28 gennaio 1929 - Nn. 1-400, 1926 maggio 15 - 1926 dicembre 28; - "Anno 1927", nn. 1-845, 1927 gennaio 4 - 1927 dicembre 28; - "Anno 1928", nn. 1-720, 1928 gennaio 1 - 1928 settembre 29 con annotazioni fino al 28 gennaio 1929. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 199 n.n Segnature precedenti: 1346 (Segnatura Koinè) 208 serie Carteggio e atti, 1924 - 1929 Contenuto A seconda dei criteri di inventariazione originari, la serie è stata articolata in tre sottoserie, ovvero: carteggio e atti conservati in ordine di protocollo, carteggio e atti protocollati ed organizzati in categorie in base al titolario Astengo, carteggio e atti relativi a pratiche pluriennali afferenti ad un medesimo affare. Lingua Italiano Criteri di ordinamento e inventariazione La serie del carteggio e atti prodotta dall'ente dopo l'annessione al Regno d'Italia è stata ordinata in base alle caratteristiche delle diverse sottoserie. Il carteggio protocollato è stato ordinato in ordine di numero di protocollo progressivo; il carteggio per categorie, in ordine crescente di categoria; il carteggio organizzato per pratiche, in successione cronologica. 209 sottoserie Carteggio e atti protocollati, 1924 - 1926; 1929 4 fascicoli Contenuto Il carteggio descritto nella presente serie è organizzato per fascicoli annuali di atti protocollati presso la cancelleria del Comune di Roncogno fino al 20 maggio 1926; dopo quella data il carteggio risulta protocollato a partire dal n. 1, classificato in base alle 15 categorie previste dal titolario Astengo e condizionato in filze. A decorrere dal 21 maggio 1926 tutte le operazioni correlate alla gestione dei documenti (segnatura, classificazione, fascicolazione) vennero effettuate presso il Consorzio intercomunale per il servizio di segreteria con sede a Susà, istituito tra i Comuni di Roncogno, Susà, Costasavina e Castagné per la razionalizzazione del servizio e il contenimento dei costi di gestione. Nella maggior parte dei casi la categoria di assegnazione è riportata sull'atto stesso, mentre sporadicamente appare annotata nel registro di protocollo. Lingua Italiano 448 Carteggio e atti protocollati 1924 gennaio 2 - 1924 dicembre 31 1924 gennaio 2 - 1924 dicembre 23 (date dei documenti) Prot. nn. 1-810. Mancano: prot. nn. 2-5, 9-21, 24-26, 33, 37, 39, 42, 44-45, 49, 52, 55-61, 63, 68-70, 72, 75, 77-80, 89-93, 96, 98, 103-104, 106-108, 118-119, 128-129, 132-133, 139-147, 151, 156-158, 162-166, 173, 182-185, 190, 196-198, 201-202, 205, 207, 209-210, 212-215, 220-221, 227-228, 230, 232, 235, 238, 240-241, 244-246, 248-249, 251-255, 257, 261-270, 272-273, 279-280, 282-283, 285293, 295-296, 298-307, 309-316, 319-321, 325-326, 332-335, 338-345, 347, 351-362, 364, 366, 369, 371, 373-374, 377-380, 382-386, 388, 390, 393-394, 396-397, 403, 405-407, 409-411, 415416, 418, 422, 424-425, 434-436, 441,-442, 444-445, 450-451, 453-456, 458-459, 462-463, 466468, 470-471, 473-474, 479, 481-485, 489, 492, 494-500, 502, 504-508, 510-513, 515-516, 518, 526, 531-532, 536-546, 548, 550-551, 554-557, 559-561, 565-567, 569-571, 573-581, 584-586, 589-591, 593, 595-597, 601-602, 608, 612-613, 615-618, 622, 624, 627-635, 639, 641, 644, 646, 652, 655-659, 663-664, 666, 668, 670-673, 679, 683, 689, 693, 696-698, 700, 702, 705-713, 716, 721, 723, 727-729, 731, 733, 735-736, 740-743, 746-749, 754-757, 759, 763, 767, 770, 774, 776778, 780, 787-788, 790-792, 795-800, 806, 808. Contiene fra l'altro: (al n. 8) atti di nomina del direttivo della Congregazione di carità del Comune di Roncogno, di costituzione del Consorzio per il servizio di Segretario comunale e del Consorzio provinciale per la vigilanza igienica, 1923 ottobre 22; (ai nn. 7, 161, 188, 224, 534, 752) atti relativi alla nomina del direttivo della Congregazione di carità del Comune di Roncogno, 1923 novembre 25 - 1924 dicembre 5; (ai nn. 29, 50, 159, 443, 594, 669, 744) avvisi relativi alla diffusione di epizoozie (afta, malrosso dei suini, rabbia), 1924 gennaio 9 - 1924 novembre 25; (ai nn. 40, 138, 648) provvedimenti contro la scrofola, la tosse convulsiva e la peste, 1924 gennaio 17 - 1924 ottobre 2; (al n. 47) circolari e modulistica relativi alla statistica del movimento della popolazione e delle cause di morte per l'anno 1924, 1923 dicembre 20 - 1924 dicembre 29; (ai nn. 53, 525) atti relativi alla classificazione delle strade, 1924 gennaio 11 - 1924 giugno 30; (ai nn. 85, 460, 524, 527) regolamenti per la tassa sul bestiame, la tassa scolastica, sui cani, sugli esercizi e rivendite, sul dazio consumo e per la tassa di famiglia o fuocatico, 1924 gennaio 23 - 1924 luglio 25; (ai nn. 112, 430, 448) circolari e avviso di pagamento del contributo statale per l'incremento delle biblioteche 210 scolastiche, 1924 gennaio 18 - 1924 giugno 2; (ai nn. 152, 399) disposizioni per contrastare la vendita abusiva di medicinali, 1924 gennaio 31 - 1924 maggio 6; (ai nn. n. 160, 765) provvedimenti per la cura delle piante contro l'invasione di insetti e bruchi dannosi, 1924 febbraio 9 - 1924 dicembre 13; (ai nn. 367, 801) questionario relativo alla soppressa condotta medica di Ischia, Castagné, Susà, Costasavina e Roncogno, 1924 aprile 28 - 1924 novembre 18; (al n. 370) obbligo del Comune di Roncogno a contribuire alle spese di restauro della canonica di Pergine, 1924 aprile 22; (ai nn. 408, 464) atti relativi alla nomina dei delegati nell'assemblea consorziale sanitaria, 1924 maggio 13 - 1924 giugno 17; (al n. 704) appello degli incendiati del Comune di Falesina, 1924 agosto 22. Contiene anche (in fondo): carteggio e atti in ordine cronologico (1924 gennaio 1 - 1924 dicembre 11); matrici dei bollettari delle spese postali, 1924; "Disposizioni generali. Stato civile", 1924. Italiano Fascicolo; carta, cc. 710 n.n. Segnature precedenti: 1339 (Segnatura Koinè) 449 Carteggio e atti protocollati 1925 gennaio 10 - 1925 dicembre 30 1925 gennaio 3 - 1925 dicembre 28 (date dei documenti) Prot. nn. 14-851. Mancano: prott. nn. 15-25, 27, 29-33, 35-42, 44-62, 64-67, 69-80, 82-90, 93-101, 103-113, 115125, 127, 129-139, 142-148, 150-157, 159-163, 165-183, 186-193, 195-198, 200-350, 352-353, 355-360, 362-382, 384-398, 400-407, 410-424, 426-438, 441, 443-465, 467-470, 472-481, 483-495, 497-509, 511-524, 526-536, 538-544, 546-553, 555, 557-559, 561-583, 585-591, 594-599, 601-604, 606-619, 621-631, 633-645, 647, 649-661, 663-669, 671-696, 698-702, 705, 707-715, 717-749, 751-759, 761-777, 779-781, 783-787, 790-792, 794-807, 809, 811-812, 814-825, 827, 829-850. Contiene fra l'altro: (ai nn. 43, 126, 409, 525, 704, 716, 828) "Regolamento organico per gli impiegati comunali" di Roncogno e atti relativi, 1925 gennaio 21 - 1925 dicembre ; (al n. 81) "Verbale della sessione forestale per il Comune" di Roncogno, 1925 febbraio 13; (ai nn. 354, 482, 510, 600, 632, 648, 782) atti relativi al riordinamento degli usi civici nel Comune di Roncogno, 1925 aprile 10 - 1925 dicembre 3 con documento del 1924; (ai nn. 425, 439, 605) progetti, relazioni e atti relativi alla costruzione del nuovo edificio scolastico in Roncogno e all'acquisto di arredo, 1925 aprile - 1925 settembre 1 con documentazione dal 1924 e fino al 1926 (1); (ai nn. 471, 706) convenzioni di abbonamento per il dazio consumo, 1925 ottobre 27; (al n. 556) "Regolamento per l'applicazione della tassa di famiglia del Comune di Roncogno", 1925 agosto 7; (ai nn. 670, 760, 789) pratica matrimoniale Ferro-Zeni, 1925 luglio 11 - 1925 novembre 30 con documenti fino al 1926 (2). Contiene anche (in fondo): carteggio e atti in ordine cronologico, 1925 gennaio 31 -: "Regolamento per l'acquedotto e distribuzione dell'acqua potabile per il Comune di Roncogno" e di Pergine, 1925 febbraio 26; pratica edilizia di Emilio Lazzeri per la costruzione di una casa in località "al Raot", 1925 luglio 14; "Bollettino ufficiale della Prefettura di Trento", 1925, nn. 1, 21. Italiano Fascicolo; carta, cc. 276 n.n. Segnature precedenti: 1340 (Segnatura Koinè) Note (1) Il sottofascicolo comprende anche l'atto protocollato n. 302 del 1926. (2) La pratica include anche gli atti protocollati nn. 36-37 del 1926. 450 Carteggio e atti protocollati 1926 gennaio 3 - 1926 maggio 20 211 1925 dicembre 28 - 1926 maggio 15 (date dei documenti) Prot. nn. 6-325. Mancano: prot. nn. 8-16, 20-26, 30-42, 47, 49-52, 55, 57-58, 60, 62-64, 67-71, 81-83, 85-88, 90-94, 96, 98-100, 102, 104-117, 119-124, 130-131, 135-140, 148, 150-151, 156, 160, 164, 167-168, 173174, 177-179, 182, 185-187, 189, 193, 196-204, 206-213, 215-217, 220-224, 227, 230, 232-236, 238, 242, 253, 257-259, 262-264, 266, 269, 272, 275-277, 280-283, 285-286, 289, 292-293, 296299, 301-308, 310-312, 314-316, 318, 321, 323-324. Contiene fra l'altro: (al n. [54 bis]) verbale dell'Assemblea consorziale per il servizio di segreteria consorziale fra i Comuni di Ischia, Costasavina, Castagné, Susà e Roncogno, 1926 gennaio 10 1926 gennaio 14; (ai nn. 80, 191) regolamento di polizia urbana del Comune di Roncogno e atti relativi, 1926 febbraio 6 - 1926 marzo 23 con allegato del 1925; (ai nn. 195, [219], 226) atti relativi alla consegna delle reliquie di guerra del militare Felice Roner, 1926 marzo 22 - 1926 aprile 14; (al n. 248) circolare relativa alla profilassi del vaiolo, 1926 aprile 12. Contiene anche (in fondo): atti non protocollati (tra cui: verbale della sessione forestale per il Comune di Roncogno, 1926 febbraio 26). Italiano Fascicolo; carta, cc. 209 n.n. Segnature precedenti: 1340 (Segnatura Koinè) 451 Carteggio e atti protocollati 1929 Prot. nn. 48 e 61. Italiano Fascicolo; carta, cc. 2 n.n. 212 sottoserie Carteggio e atti classificati per categoria, 1926 - 1928 Contenuto La sottoserie comprende atti protocollati e classificati in base al titolario Astengo esteso dall'ordinamento amministrativo italiano alle nuove province con circolare del Ministero dell'Interno n. 17100/2 del 1° marzo 1897 (1). Gli atti, in genere condizionati in forma di filza, cui fu aggiunto in seguito ulteriore carteggio relativo alla stessa categoria, sono classificati per sola categoria, senza alcuna partizione gerarchica in classi e fascicoli. All'interno di ciascuna filza la documentazione appartenente alla stessa categoria è ordinata per anno. La categoria di assegnazione degli atti è riportata raramente nel registro di protocollo, mentre viene annotata sui singoli documenti. In taluni casi i documenti risultano protocollati, in altri solo classificati. Alcuni documenti, apparentemente non protocollati per assenza di segnatura, sono in realtà registrati sul registro di protocollo. Nella descrizione delle singole unità archivistiche sono stati indicati i numeri di protocollo presenti in ciascuna categoria annuale, in quanto nei registri di protocollo non viene in genere indicata la categoria di assegnazione. Lingua Italiano Caratteristiche materiali Mancano gli atti della categoria III dell'anno 1928. Bibliografia A. ANTONIELLA, L'archivio comunale postunitario. Contributo all'ordinamento degli archivi dei comuni, Firenze 1979. Note (1) Circolare del Ministero dell'interno Div. III, Sez. II, 1 marzo 1897, n. 17100/2, "Istruzioni per la tenuta del protocollo e dell'archivio per gli uffici comunali", in ANTONIELLA, L'archivio comunale postunitario cit., pp. 110-115. 452 "Categoria 1. Anno 1926" 1926 con documenti dal 1924 Prot. nn. 1, 5, 8, 48-49, 69, 82, 125, 167, 170, 194, 196, 227, 236, 247, 252, 261, 272, 287, 328, 341, 344, 349, 371. Contiene fra l'altro: statuto, circolari e documentazione relativi alla Federazione provinciale degli enti autarchici della Provincia di Trento, 1925 febbraio 22 - 1926 maggio 10; (al n. 1) atto di nomina di Giovanni Serra a podestà dei Comuni di Susà, Castagné, Costasavina e Roncogno, 1926 maggio 15. Contiene anche: prot. nn. 373/1924, 72/1925, 197/1925, 214/1925, 618/1925, 652/1925, 711/1925, 743/1925, 797/1925, 55/1926, 318/1926. Italiano Filza; carta, cc. 62 n.n. Segnature precedenti: 1340 (Segnatura Koinè) 453 "Categoria 2. Anno 1926" 1926 213 Prot. nn. 7, 11, 21, 28, 71, 84, 106, 138, [184], 207, 220, 225, 238, 246, 310, 317-318, 351, 372, 389, 393. Contiene fra l'altro: (al n. 28) nomina di don Antonio Potrich a membro del Comitato di patronato ONMI, 1926 maggio 20 - 1926 giugno 22; (ai nn. 225, 238, 246, 310, 393) pratiche pensionistiche di militari morti o dispersi in guerra, 1926 ottobre 23 - 1926 dicembre 20; (al n. 389) nomina dei membri della Congregazione di carità del Comune di Roncogno, 1926 dicembre 18; (al n. 351) adesione del Comune di Roncogno al Patronato nazionale medico legale per gli infortuni agricoli e industriali e per le assicurazioni sociali. Istituto provinciale di Trento, 1926 dicembre 10. Contiene anche: prot. nn. 88/1926, 285/1926, 289/1926. Italiano Filza; carta, cc. 64 n.n. Segnature precedenti: 1340 (Segnatura Koinè) 454 "Categoria 3. Anno 1926" 1926 Prot. nn. 23, 68, 230, 257. Italiano Filza; carta, cc. 19 n.n. Segnature precedenti: 1340 (Segnatura Koinè) 455 "Categoria 4. Anno 1926" 1926 con documenti dal 1924 Prot. nn. 6, 19, 43, 50, 58, [83], 94, 126, 143-144, 152, 156, 159, 165-166, 181, 195, 208, 214, 231, 233, 253, 262, 270, 280, 294, 304, 327, 381, 387. Contiene anche: (all'inizio) atti protocollati e non del Comune di Susà relativi alla sistemazione della Condotta veterinaria consorziale, 1924 novembre 26 - 1926 novembre 8; prot. nn. 75[bis]/1926, 286/1926, 324/1926. Italiano Filza; carta, cc. 61 n.n. Segnature precedenti: 1340 (Segnatura Koinè) 456 "Categoria 5. Anno 1926" 1926 con documenti dal 1925 Prot. nn. 2-4, 9, 12-13, 20, 31, 33, 37-40, 44-45, 52, 54, 70, 81, 90, 95-98, 100, 103, 114-115, 119, 124, 129, 150, 178, 182, 203, 205-206, 211, 221-222, 232, 234, 244, 259, 264, 273, 285, 288, 293, 297, 299, 300-301, 303, 313-316, [336], 339, 342-343, 345, 352-353, 355, 362-363, 379, 383-385, 397, 399-400. Contiene fra l'altro: denunce dei danni causati dallo straripamento del Rivo di Costasavina in località "Predaia" e del torrente Fersina in località "Fosnoccheri", 1926 maggio 26; (ai nn. 114-115) carteggio relativo ai lavori eseguiti in chiesa, in canonica e nel cimitero, 1926 agosto 15; atti relativi all'assegnazione di fondi all'ONMI, 1926 aprile 16 - 1926 luglio 8; (al n. 206) statistica daziaria per l'anno 1925, 1926 luglio 20 - 1926 ottobre 7; (al n. 297) censimento della popolazione animale, 1926 gennaio 8 - 1926 dicembre 18; (ai nn. 303, 316, 343, 352) sottoscrizione al prestito del Littorio, 1926 novembre 17 - 1926 dicembre 11; (al n. [336]) tariffa dei dazi e regolamento per la riscossione diretta dei dazi di consumo, 1926 novembre 30. Contiene anche: prot. nn. 807/1925, 58/1926, 210/1926, 230/1926, 23[2]/1926, 23[4]/1926, 280/1926, 281/1926, 310/1926, 311/1926, 316/1926, 321/1926. Italiano 214 Fascicolo; carta, cc. 189 n.n. Segnature precedenti: 1341 (Segnatura Koinè) 457 "Categoria VI. Anno 1926" 1926 Prot. nn. 86, 101, 213, 243, 260, 306, 354, 390. Italiano Filza; carta, cc. 10 n.n. Segnature precedenti: 1341 (Segnatura Koinè) 458 "Categoria VII. Anno 1926" 1926 Prot. n. 369. Contiene fra l'altro: notifica di alcuni danni causati dal vento all'edificio della chiesa di Sant'Anna in Roncogno, 1926 aprile 26. Italiano Filza; carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1341 (Segnatura Koinè) 459 "Categoria VIII. Anno 1926" 1926 con documenti dal 1925 Prot. nn. 26-27, 57, 65, 74, 76-77, 93, 123, 133, 135-136, 139, 147-148, 151, 179, 298. Contiene anche: prot. n. 763/1925. Italiano Filza; carta, cc. 41 n.n. Segnature precedenti: 1341 (Segnatura Koinè) 460 "Categoria IX. Anno 1926" 1926 con documenti dal 1925 Prot. nn. 29, 37, 89, 107, 163-164, 235, 391. Contiene fra l'altro: (al n. 29) richiesta di informazioni circa il progetto, respinto, dell'edificio scolastico di Roncogno, 1926 giugno 16; elenchi dei fanciulli obbligati alla scuola nell'anno scolastico 1926-1927, 1926 settembre 22. Contiene anche: prot. nn. 834/1925, [39]/1926, 98/1926. Italiano Filza; carta, cc. 27 n.n. Segnature precedenti: 1341 (Segnatura Koinè) 461 "Categoria X. Anno 1926" 1926 Prot. nn. 75, 113. Italiano Filza; carta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1341 (Segnatura Koinè) 462 215 "Categoria XI. Anno 1926" 1926 Prot. nn. 22, 55, 91, 245, 279, 333, 335, 338, 347. Contiene anche: prot. nn. [233]/1926, 242/1926. Italiano Filza; carta, cc. 28 n.n. Segnature precedenti: 1341 (Segnatura Koinè) 463 "Categoria XII. Anno 1926" 1926 con documenti fino al 1927 Prot. nn. 34, 332. Contiene anche: prot. n. 467/1927. Italiano Fascicolo; carta, cc. 10 n.n. Segnature precedenti: 1341 (Segnatura Koinè) 464 "Categoria XIII. Anno 1926" 1926 Prot. nn. 99, 128, 394. Contiene fra l'altro: (al n. 99) istruzioni agli emigranti diretti in Francia, 1926 luglio 26. Italiano Filza; carta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1341 (Segnatura Koinè) 465 "Categoria XIV. Anno 1926" 1926 con documenti dal 1925 Prot. nn. 18, 35, 53, 87, 108, 130, 145, 155, 161, 277, 308, 331. Contiene anche: prot. n. 736/1925, 83/1926. Italiano Filza; carta, cc. 21 n.n. Segnature precedenti: 1341 (Segnatura Koinè) 466 "Categoria XV. Anno 1926" 1926 Prot. nn. 15, 17, 24-[25], 30, 72, 88, 102, 120, 168, 171-172, 176-177, 180, 204, 218, [249], 271, 278, 281, 284, 286, 295-296, 307, 312, 356, 368, 378, 392, 398. Contiene anche: prot. nn. 104/1926, 164/1926, 293/1926. Italiano Filza; carta, cc. 47 n.n. Segnature precedenti: 1341 (Segnatura Koinè) 467 "Categoria Ia. Anno 1927" 1927 con documenti dal 1926 e fino al 1928 Prot. nn. 47-48, 98, 105, 109, 128, 173, 209, 249-250, 301, 325, 329, 346, 383, 395, 435, 439, 458, 463, 471, 476, 485, 517, 547, 570, 585, 589, 600, 618, 666, 693, 697, 708-709, 728, 752, 768, 804, 831, 840. 216 Contiene fra l'altro: atti relativi alla fornitura di luce elettrica alla stazione ferroviaria di Roncogno, 1926 luglio 5 - 1927 agosto 11. Contiene anche: prot. nn. 51/1926, 85/1926, 30/1928. Italiano Filza; carta, cc. 64 n.n. Segnature precedenti: 1342 (Segnatura Koinè) 468 "Categoria IIa. Anno 1927" 1927 con documenti dal 1926 Prot. nn. 26, 45, 62, 72, 97, 111-112, 119, 133, 139, 184-185, 191, 208, 210, 238, 246, 262-263, 265, 278, 287, 315, 356, 404, 444, 563, 617, 732, 745, 820-821, 839. - Corrispondenza generale. Contiene fra l'altro: statistica occupazionale della popolazione locale, 1927 gennaio 28; (al n. 210) nomina del presidente della Congregazione di carità del Comune di Roncogno, 1927 marzo 29. - "Spedalità". - "Pensioni". Contiene anche: prot. nn. 226/1926, 373/1926. Italiano Filza; carta, cc. 98 n.n. Segnature precedenti: 1342 (Segnatura Koinè) 469 "Categoria IIIa. Anno 1927" 1927 Prot. nn. 15, 31. Italiano Filza; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1342 (Segnatura Koinè) 470 "Categoria IVa. Anno 1927" 1927 Prot. nn. 115, 145, 147, 231, 248, 308, 412, 438, 461-462, 494, 579, 584, 603, 644, 664, 689, 773, 782. Contiene fra l'altro: (al n. 603) elenco del personale sanitario in servizio presso il Comune di Roncogno, 1927 settembre 10 - 1927 settembre 21; misure sanitarie contro la diffusione di un'epidemia tra le api, 1927 febbraio 21. Italiano Filza; carta, cc. 25 n.n. Segnature precedenti: 1342 (Segnatura Koinè) 471 "Categoria Va. Anno 1927" 1927 con documenti dal 1926 Prot. nn. 4, 20, 24-25, 34, 56-57, 59-61, 69, 80, 94, 96, 110, 113-114, 118, 121-122, 126-127, 129, 131, 141, 143, 146, 150, 156, 158, 164-165, 171-172, 174, 183, 186, 200-201, 220-222, 228, 236, 243, 255, 267, 272, 275, 279, 282, 290, 292-293, 303-304, 324, 336-337, 347, 354, 371, 377, 379, 394-395, 408, 410, 416-417, 420, 433, 436, 440-441, 450-452, 454, 457, 470, 475, 484, 496, 500, 505, 507, 514, 520, 522-523, 529-531, 538, 558, 566, 573, 577-578, 589-590, 592, [596], 605, 624, 217 628, 640-641, 657-658, 685-686, 694, 700-702, 705-706, 714, 722, 726, 729, 733-734, 739, 742, 747, 751, 756, 758-760, 769, 771, 807, 816, 827, 830, 843-844. Contiene fra l'altro: (ai nn. 433, 450-452) "Ricorsi contro le tasse comunali 1927" sul bestiame e di famiglia, 1927; (ai nn. 566, 590, 657, 702, 751) "Roncogno: depositi cauzionali ex regime. Appalto caccia", 1926 luglio 26 - 1927 dicembre 13; (al n. 705) dati riassuntivi della situazione finanziaria ed economico-patrimoniale del Comune di Roncogno per l'anno 1927, 1927 ottobre 28 - 1927 novembre 10; (ai nn. 729, 759) "Tassa sulle capre" e relativo regolamento di riscossione, 1927 agosto 12 - 1927 ottobre 29; atti relativi alla cessione delle azioni di fondazione della ferrovia della Valsugana in favore del Regio Tesoro, 1926 ottobre 29 - 1927 gennaio 10. Contiene anche: prot. nn. 239-241/1926, 254/1926, 322/1926, 340/1926, 348/1926, 361/1926, 386/1926, 395/1926. Italiano Fascicolo; carta, cc. 276 n.n. Segnature precedenti: 1342 (Segnatura Koinè) 472 "Categoria VI. Governo" 1927 Altre denominazioni: "Categoria VI. Anno 1927" (tit. della filza) Prot. nn. 41, 95, 136, 154, 204, 477, 493, 560, 593, 630, 783. Contiene fra l'altro: legge 22 maggio 1927, n. 932, "Modificazioni alla legge elettorale politica", estratto dalla G.U. del Regno d'Italia, 20 giugno 1927; legge 16 giugno 1927, n. 995, "Modificazione dell'art. 87 della legge elettorale politica, testo unico 17 gennaio 1926, n. 118", estratto dalla G.U. del Regno d'Italia, n. 151, 2 luglio 1927. Italiano Fascicolo; carta, cc. 18 n.n. Segnature precedenti: 1342 (Segnatura Koinè) 473 "Categorie VII. Anno 1927" 1927 Prot. nn. 226, 280, 330, 366, 506, 811, 828-829. Contiene fra l'altro: (ai nn. 828-829) atti relativi all'insediamento del nuovo curato di Roncogno don Domenico Negri, 1927 dicembre 21 - 1927 dicembre 24. Italiano Filza; carta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 1343 (Segnatura Koinè) 474 "Categoria VIII. Anno 1927" 1927 con documenti del 1926 Prot. nn. 12-13, 17, 35, 39, 117, 135, 149, 153, 170, 196, 207, 235, 244, 269, 284, 289, 306, 320, 326, 340, 465, 482, 492, 526, 562, 571, 580, 623, 629, 648, 665, 711, 725, 727, 735, 808. Contiene fra l'altro: schede personali di giovani della classe 1907 chiamati alla leva che chiedono l'esonero o la riduzione del fermo. Contiene anche: prot. n. 364/1926. Italiano Fascicolo; carta, cc. 91 n.n. Segnature precedenti: 1343 (Segnatura Koinè) 475 218 "Categoria IXa. Anno 1927" 1927 con documento del 1926 Prot. nn. 251, 261, 456, 680, 803. Contiene fra l'altro: (al n. 680) notizie circa l'assistenza scolastica nel Comune di Roncogno, 1927 ottobre 15 - 1927 novembre 10; "Elenco dei fanciulli obbligati alla scuola nell'anno scolastico 19271928", 1927 marzo 31. Contiene anche: prot. n. 10/1926 (atto relativo alla costruzione dell'edificio scolastico in Roncogno, 1926 maggio 22). Italiano Filza; carta, cc. 14 n.n. Segnature precedenti: 1343 (Segnatura Koinè) 476 "Categoria X. Anno 1927" 1927 con documenti dal 1926 e fino al 1928 Prot. nn. 152, 159, 206, 283, 344, 369-370, 466, 513, 518, 541, 550-551, 594, 608, 622, 713, 716, 754, 819. Contiene fra l'altro: (ai nn. 283, 344) regolamento di polizia edilizia del Comune di Roncogno e atti relativi, 1926 dicembre 11 - 1927 maggio 17; (ai nn. 622, 716) informazioni relative ai consorzi idraulici presenti nel Comune di Roncogno (Consorzio fersinale e Consorzio "sotto il Ponte Regio"), 1927 settembre 24 - 1928 gennaio 2. Italiano Filza; carta, cc. 67 n.n. Segnature precedenti: 1343 (Segnatura Koinè) 477 "Categoria XI. Anno 1927" 1927 con documenti dal 1926 e fino al 1928 Prot. nn. 16, 21-23, 32-33, 50, 55, 58, 63-64, 70, 82, 86, 93, 103, 116, 125, 130, 163, 168, 176-178, 181, 183, 187, 195, 197-199, 202, 205, 217, 219, 223-225, 229, 247, 252-254, 256, 274, 294, 305, 314, 327, 351-353, 360-361, 368, 384-386, 391, 396, 399, 401, 405-406, 409, 411, 413-414, 419, 437, 443, 445, 459-460, 468-469, 474, 478, 487, 495, 499, 511, 515-516, 519, 528, 542, 546, 556, 559, 565, 572, 581, 583, 587, 599, 601-602, 616, 619-621, 625, 631, 647, 649, 662-663, 667, 679, 684, 690, 710, 715, 730, 755, 767, 772, 780-781, 784, 809-810, 818, 825, 836-837. Contiene fra l'altro: (al n. 256) elenco delle ditte e imprese esercenti servizi di pubblica necessità nel Comune di Roncogno, 1927 aprile 5 - 1927 maggio 10; (al n. 294) concessione di permesso per la ricerca di carbone fossile, 1927 aprile 15; (al n. 368, 396, 468, 478, 487, 499) atti relativi all'istituzione in Roncogno del "Bosco del Littorio" in località "Dos longo", p.f. 796, 1927 maggio 31 - 1927 agosto 22; (ai nn. 474, 528, 542) censimento degli alveari esistenti nel Comune di Roncogno, 1927 luglio 17 - 1927 settembre 27; richiesta di proroga di licenze di commercio, 1927 gennaio 28 - 1927 aprile 5. Contiene anche: prot. n. 134/1926, 210/1926, 31/1928. Italiano Fascicolo; carta, cc. 354 n.n. Segnature precedenti: 1343 (Segnatura Koinè) 478 "Anno 1927. Categoria XII" 1927 Prot. nn. 51, 74, 193-194, 318-319, 334, 355, 376, 442, 486, 539, 548, 665, 696, 753, 835. Italiano 219 Filza; carta, cc. 30 n.n. Segnature precedenti: 1343 (Segnatura Koinè) 479 "Categoria XIII. Anno 1927" 1927 con documento del 1928 Prot. nn. 46, 92, 182, 230, 791. Contiene anche: prot. n. 27/1928. Italiano Filza; carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1343 (Segnatura Koinè) 480 "Categoria XIV. Anno 1927" 1927 Prot. nn. 81, 144, 169, 192, 241-242, 260, 277, 281, 286, 323, 388, 536, 561, 569, 582, 595, 606, 610, 643, 646, 672, 677-678, 698, 731, 741, 761, 764, 770, 794, 842. Contiene fra l'altro: (ai nn. 569, 582, 677-678, 731) atti relativi al trasferimento del parroco don Antonio Potrich dalla curazia di Roncogno a quella di Rumo con rassegna stampa da "Il Brennero", 1927 agosto 23 - 1927 dicembre 7. Italiano Filza; carta, cc. 46 n.n. Segnature precedenti: 1343 (Segnatura Koinè) 481 "Categoria XV. Anno 1927" 1927 Prot. nn. 7, 14, 19, 53-54, 68, [124], 157, 237, 245, 266, 310, 374, 392, 398, 532, 642, 661, 671, 719-720, 736, 740, 790, 806, 813, 824. Italiano Filza; carta, cc. 45 n.n. Segnature precedenti: 1343 (Segnatura Koinè) 482 "Categoria 1. Amministrazione" 1928 Prot. nn. 7, 34, 66, 102, 116, 174, 190, 284, 289, 303, 405-407, 426, 455, 466, 469, 496, 510, 532, 548, 604-605, 607, 729, 745, 791, 887, 898. Contiene fra l'altro: (ai nn. 102, 174) atti relativi alla riunione in un solo ente dei Comuni di Roncogno, Costasavina, Susà, Castagné e Ischia, 1928 gennaio 30 - 1928 marzo 21; (al n. 898) decreto di costituzione del neo Comune di Pergine Valsugana, 1928 novembre 29. Italiano Fascicolo; carta, cc. 57 n.n. Segnature precedenti: 1344 (Segnatura Koinè) 483 "Categoria 2. Opere pie e beneficenza" 1928 con documenti dal 1926 - "Spedalità", prot. nn. 52, 369, 420, 771, 825. Contiene anche: prot. nn. 56/1926, 250/1926, 71/1927, 315/1927, 321/1927, 472/1927, 498/1927, 524/1927, 568/1927, 660/1927, 737/1927, 750/1927, 785-786/1927, 792/1927, 823/1927; 220 - "Pensioni", prot. nn. 273, 428; - "Diverse", prot. nn. 561, 571, 681, 808; - "Celebrazione del pane" e altre iniziative di pubblica beneficenza, prot. nn. 89, 107, 126, 144, 162, 169, 171, 187, 214, 241, 243, 251, 270, 286, [389], 893. Italiano Fascicolo; carta, cc. 116 n.n. Segnature precedenti: 1344 (Segnatura Koinè) 484 "Categoria 4. Sanità e igiene" 1928 con documento del 1927 Prot. nn. 19, 53, 88, 113, 118, 123, 248, 321, 430, 433, 442, 472, 497, 534, 590, 646, 674, 705, 708, 838, 849. Contiene anche: prot. n. 817/1927. Italiano Fascicolo; carta, cc. 34 n.n. Segnature precedenti: 1344 (Segnatura Koinè) 485 "Categoria 5. Finanza" 1928 con documenti dal 1926 Prot. nn. 2, 5-6, 28, 35, 37-38, 47-48, 60, 62, 67, 71, 95, 97, 99, 105, 110, 125, 128-129, 138, 141, 148, 150, 155, 157, 164-165, 172, 175-176, 179, 185, 189, 198, 200, 213, 220, 223, 226, 239, 244, 264, 288, 290, 292, 322, 327-329, 331, 339, 347, 349, 351, 368, 376-377, 386, 400, 418, 431-432, 448, 454, 461, 464, 467, 488, 504, 533, 535, 540, 542, 549, 550, 553, 573, 598, 606, 615-616, 628629, 645, 653, 655, 658, 661, 663, 684-685, 703, 706, 709, 725, 739, 742, 753, 757, 762, 795-796, 802, 809, 813, 828-829, 831, 840, 845, 862, 891, 895, 897, 899, 902. Contiene fra l'altro: (al n. 62) atti e verbali della Commissione censuaria comunale di Roncogno, 1928 gennaio 17 - 1928 maggio 5; (al n. 91) atti relativi alla liquidazione degli usi civici, 1926 dicembre 12 - 1927 febbraio 2; (ai nn. 706, 742, 762, 796, 829, 862) atti relativi al bilancio preventivo per l'anno 1929, 1928 settembre 15 - 1928 novembre 29; (al n. 725) "Bilancio preventivo 1928" e atti relativi, 1927 novembre 9 - 1928 ottobre 5. Contiene anche: prot. nn. 370/1926, 91/1927, 504/1927, 743/1927, 748/1927, 822/1927, 834/1927. Italiano Fascicolo; carta, cc. 237 n.n. Segnature precedenti: 1344 (Segnatura Koinè) 486 "Categoria 6. Governo" 1928 Prot. nn. 414, 437, 513, 554-555, 583, 585-586, 599-601, 609, 621, 675, 683, 694, 699-701, 704, 707, 710, 712, 718, 727, 744, 747, 749, 776-777, 779, 789, 799, 803-804, 817, 841, 869, 883. Contiene fra l'altro: composizione del consiglio di amministrazione e soci della Cassa rurale cattolica di prestiti e risparmio di Roncogno, 1928 agosto 14; "Elenco dei soci della Famiglia cooperativa Roncogno", [1928]. Italiano Filza; carta, cc. 46 n.n. Segnature precedenti: 1344 (Segnatura Koinè) 487 "Categoria 7. Grazia, giustizia e culto" 221 1928 con documenti del 1927 Prot. nn. 228, 232, 247, 280, 335, 337, 516, 748. Contiene anche: prot. nn. 712/1927, 766/1927, 793/1927. Italiano Filza; carta, cc. 14 n.n. Segnature precedenti: 1344 (Segnatura Koinè) 488 "Categoria VIII. Leva e truppe" 1928 con documenti del 1927 e fino al 1929 Prot. nn. 131-132, 134, 156, 167-168, 180, 182, 227, 230-231, 240, 268, 281, 317, 348, 371, 398, 438, 515, 539, 559, 592, 649-650, 666, 669, 691, 787-788, 858, 865. Contiene fra l'altro: (al n. 348) elenco dei caduti in guerra del Comune di Roncogno sepolti in cimiteri del Regno d'Italia, 1928 maggio 2. Contiene anche: prot. nn. 397/1927, 422/1927. Italiano Fascicolo; carta, cc. 63 n.n. Segnature precedenti: 1344 (Segnatura Koinè) 489 "Categoria IX. Istruzione pubblica" 1928 Prot. nn. 208, 557, 733, 846. Contiene fra l'altro: "Fabbisogno scolastico per l'anno 1928-'29 della scuola di Roncogno", 1928 giugno 19. Italiano Filza; carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1345 (Segnatura Koinè) 490 "Categoria X. Lavori pubblici" 1928 con documenti dal 1926 Prot. nn. 51, 87, 124, 130, 139, 163, 191, 215, 229, 263, 332, 379, 522, 538, 552, 562, 603, [630], 678, 758, 782, 821, 870, 888. Contiene fra l'altro: (al n. 130) richieste di dissodamento di terreni boschivi, 1928 febbraio 14 1928 febbraio 17; (al n. 263) abolizione di zone di servitù militare (Forte Roncogno, Batteria Monte Selva, Batteria Monte Cimirlo), 1928 aprile 2; (ai nn. 191, 522) atti relativi alla necessità di effettuare lavori di arginazione al Rivo di Predaia, 1928 febbraio 14 - 1928 luglio 17; (al n. 888) atti preliminari alla costituzione del Consorzio di manutenzione delle opere idrauliche del torrente Fersina classificate in III categoria, 1928 gennaio 2 - 1928 dicembre 7 con allegati dal 1926. Italiano Fascicolo; carta, cc. 105 n.n. Segnature precedenti: 1345 (Segnatura Koinè) 491 "Categoria XI. Agricoltura, industria e commercio" 1928 con documento del 1927 Prot. nn. 3, 20, 25, 84, 111, 114-115, 119, 122, 147, 188, 199, 205, 211, 222, 234-236, 255, 261262, 293, 324, 333, 361, 384-385, 388, 393-396, 399, 413, 429, 435, 443, 453, 459, 471, 493, 498, 517, 528-529, 541, 551, 572, 588, 593, 610, 617, 648, 652, 656, 660, 664, 668, 679, 684, 690, 711, 222 713, 716, 724, 726, 734, 752, 756, 765-768, 773, 778, 785, 850-851, 853-854, 860-861, 868, 884885, 890, 892, 905. Contiene fra l'altro: "Sessione forestale 1928", 1928 febbraio 7; "Regolamento per la costruzione delle concimaie e la tenuta del letame", 1928. Contiene anche: prot. n. 489/1927. Italiano Fascicolo; carta, cc. 166 n.n. Segnature precedenti: 1345 (Segnatura Koinè) 492 "Categoria XII. Stato civile, censimento, statistica" 1928 Prot. nn. 194, 209, 225, 346, 355, 365, 465, 478, 524, 595, 619, 677, 687-688, 798, 856, 877. Contiene fra l'altro: (ai nn. 365, 465, 687) statistica delle famiglie numerose residenti nel Comune di Roncogno, 1928 aprile 15 - 1928 settembre 15. Italiano Fascicolo; carta, cc. 31 n.n. Segnature precedenti: 1345 (Segnatura Koinè) 493 "Categoria XIII. Esteri" 1928 Prot. nn. 4, 153, 221, 659, 682, 754. Italiano Filza; carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1345 (Segnatura Koinè) 494 "Categoria XIV. Sicurezza pubblica" 1928 Prot. nn. 16, 54, 64, 75-76, 92, 103, 106, 108-109, 137, 145, 181, 210, 271, 277, 326, 404, 419, 441, 444, 449, 460, 470, 484, 506, 508, 523, 527, 622, 627, 665, 667, 672, 676, 696, 715, 728, 750, 812, 816, 824, 832, 839, 872. Italiano Fascicolo; carta, cc. 64 n.n. Segnature precedenti: 1345 (Segnatura Koinè) 495 "Categoria XV. Affari diversi" 1928 Prot. nn. 120, 149, 151, 166, 173, 183, 207, 218, 274, 314, 320, 325, 341, 370, 436, 447, 507, 509, 530, 547, 574, 654, 673, 692, 732, 755, 770, 786, 806, 871. Italiano Filza; carta, cc. 47 n.n. Segnature precedenti: 1345 (Segnatura Koinè) 223 sottoserie Carteggio e atti ordinati per oggetto, 1926 - 1929 5 fascicoli Contenuto La sottoserie comprende la documentazione, per lo più protocollata, relativa ad affari di durata pluriennale. Si tratta in genere di pratiche relative all'assicurazione degli immobili di proprietà comunale, di documentazione prodotta da commissioni comunali, oppure di atti seriali omogenei per oggetto e tipologia, ma non sempre protocollati e classificati. Lingua Italiano 496 "N. 2. Roncogno. Assicurazione contro l'incendi" 1926 - 1928 Italiano Fascicolo; carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: N. 2 Note Erano coperti da polizza assicurativa i seguenti immobili di proprietà comunale: chiesa curaziale e sagrestia, campanile della chiesa curaziale, canonica, magazzino pompieri. 497 "N. 3. Acquedotto Roncogno" [anni '20 sec. XIX] con documenti del 1894 in copia Atti relativi al diritto di fruire di una condotta di acqua potabile concesso dal Comune di Roncogno ai proprietari di Maso Moretta (fratelli Chimelli, poi Fortunato fu Andrea Lazzeri). Italiano Fascicolo; carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: N. 3 498 "N. 4. Roncogno. Tassa manomorta" 1926 - 1928 con documento del 1850 in copia Prot. nn. 22471926, 335/1927, 716/1927. Italiano Fascicolo; carta, cc. 15 n.n. Segnature precedenti: N. 4 499 Atti relativi a contributi statali in favore della scuola primaria di Roncogno 1926 - 1929 1926: prot. nn. 267, 377; 1927: prot. nn. 348; 1928: prot. nn. 730, 794, 818-820; 1929: prot. n. 49. Italiano Fascicolo; carta, cc. 16 n.n. 224 Segnature precedenti: 1345 (Segnatura Koinè) 500 Circolari della Regia Prefettura della Provincia di Trento relative ai prezzi base dei generi di prima necessità o di largo consumo 1927 - 1928 Prot. nn. - 1927: 826, 841; - 1928: 29, 55, 63, 73, 98, 121, 140, 178, 224, 245, 269, 291, 340, 378, 425, 457-458, 499, 531, 558, 560, 584, 614, 815, 843. Italiano Fascicolo; carta, cc. 40 n.n. Segnature precedenti: 1345 (Segnatura Koinè) 501 Atti relativi alla costituzione del comitato agricolo comunale e ai contributi sindacali in favore dei lavoratori agricoli 1927 - 1929 - "Roncogno. Matricole agricoltori. Comitato comunale": prot. 1927 nn.: 363-364, 373, 402, 490; - "Agricoltori": prot. 1928 nn.: 287, 364, 489, 620; - "Lavoratori agricoli": prot. 1927 nn.: 387, 543; prot. 1928 nn.: 177, 434, 602, 702, 740, 781, 783, 822, 844, 852; prot. 1929 n.: 45. Italiano Fascicolo; carta, cc. 42 n.n. Segnature precedenti: 1345 (Segnatura Koinè) 225 serie Repertori degli atti soggetti a tassa di registro, 1924 - 1929 1 quaderno Contenuto In osservanza dell'art. 4 della legge 14 luglio 1887, n. 4702 i segretari erano tenuti alla compilazione in carta libera dei repertori degli atti soggetti a tassa di registro, da presentarsi ogni semestre al ricevitore dell'Ufficio del registro del distretto di appartenenza, anche in assenza di registrazioni. Il ricevitore provvedeva ad apporvi il visto, dichiarando il numero delle registrazioni o la loro assenza. In base all'art. 113 della legge 13 settembre 1874, n. 2076 i repertori dovevano essere presentati entro i mesi di gennaio e di luglio di ciascun anno. Nel repertorio venivano annotati in ordine cronologico la data dell'atto soggetto a imposta di registro, comprensiva di anno, mese e giorno, la natura dell'atto, le generalità delle parti, i beni in oggetto, l'annotazione di avvenuta registrazione, comprensiva della data e degli importi riscossi. Lingua Italiano 502 "Repertorio degli atti soggetti a tassa di registro riflettenti l'amministrazione municipale" (tit. interno) 1924 luglio 9 - 1929 gennaio 10 Altre denominazioni: "Repertorio. Comune di Roncogno" (tit. sulla coperta) All'inizio: annotazione del pretore di Pergine relativa alla vidimazione del presente repertorio, 1928 luglio 19. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1347 (Segnatura Koinè) 226 serie Ruoli delle rendite patrimoniali e delle imposte e tasse, 1924 - 1929 23 registri Contenuto Nel periodo di esistenza del Comune di Roncogno la tenuta e la compilazione dei ruoli delle rendite patrimoniali e delle tasse comunali era disciplinata dal regolamento approvato con R.D. 23 giugno 1897, n. 237 e dal Testo unico delle leggi per la riscossione delle imposte dirette approvato con R.D. 17 ottobre 1923, n. 1401. Nei registri dei ruoli, qui suddivisi in sottoserie in base al tipo di imposta, venivano annotati i nomi dei contribuenti e gli importi dovuti con annotazione delle rate di versamento. Il prefetto della provincia di Trento provvedeva a rendere esecutivi i ruoli che venivano poi affissi all'albo pretorio del comune per 8 giorni consecutivi, trascorsi i quali si procedeva alla riscossione degli importi stabiliti, salvo contestazioni pervenute entro detto termine. Presso il Comune di Roncogno erano istitute le tasse sui cani, sulla famiglia o fuocatico, sul dazio consumo, sugli esercizi e le rivendite, sui boschi, sul bestiame, sull'acqua potabile. Lingua Italiano 227 sottoserie Ruoli della tassa comunale sui cani, 1924 - 1928 4 registri Contenuto L'imposta sul possesso di cani variava a seconda dei tipi di cani, classificati in cani di lusso o di affezione, cani da caccia, cani da guardia nelle case di abitazione e cani da guardia per gli edifici rurali. Alla quota di imposta, stabilita dal consiglio comunale e in epoca successiva dal podestà, veniva aggiunto l'aggio spettante all'esattore. Nei registri vengono riportati i nominativi dei contribuenti, comprensivi della professione esercitata e del luogo di abitazione con specifica della località, il numero e il tipo di cane tassato, l'importo totale della tassa, l'aggio spettante all'esattore, la quota d'imposta complessiva, eventuali osservazioni della giunta comunale che disponeva la compilazione dei ruoli, il giorno di avvenuto pagamento e il numero della quietanza rilasciata. Lingua Italiano 503 "Ruolo dei contribuenti per la tassa sui cani per l'anno 1924" 1924 Minuta. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1348 (Segnatura Koinè) 504 "Ruolo della tassa comunale sui cani per l'anno 1926" 1926 Copia. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1349 (Segnatura Koinè); 93 505 "Ruolo della tassa comunale sui cani per l'anno 1927" 1927 Originale vistato. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1350 (Segnatura Koinè); 106 506 "Ruolo della tassa comunale sui cani per l'anno 1928" 1928 Originale vistato. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1351 (Segnatura Koinè); 107 228 sottoserie Ruoli della tassa comunale di famiglia o fuocatico, 1924 - 1928 6 registri Contenuto In base alla classe di reddito, ciascun nucleo famigliare residente era tenuto al versamento della tassa comunale di famiglia o fuocatico. Nei registri vengono riportati i nominativi dei capifamiglia soggetti a tassa fuocatico, il domicilio della famiglia, il reddito annuo complessivo del nucleo famigliare, la classe di appartenenza della famiglia in base al reddito, l'ammontare della tassa, l'aggio di riscossione spettante all'esattore, l'importo totale dell'imposta di famiglia, eventuali annotazioni della giunta comunale, la data, gli importi e il numero delle quietanze di pagamento. Lingua Italiano 507 "Ruolo dei contribuenti la tassa di famiglia o focatico per l'anno 1924" 1924 Originale vistato. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 12 n.n. Segnature precedenti: 90; 1352 (Segnatura Koinè) 508 "Ruolo della tassa comunale di famiglia o fuocatico per l'anno 1925" 1925 Originale vistato. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 10 n.n. Segnature precedenti: 1353 (Segnatura Koinè); 92 509 "Ruolo della tassa comunale di famiglia o fuocatico per l'anno 1926" 1926 Copia. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 9 n.n. Segnature precedenti: 1354 (Segnatura Koinè); 97 510 "Ruolo supplettivo della tassa comunale di famiglia o fuocatico per l'anno 1926" 1926 Originale vistato. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1355 (Segnatura Koinè); 94 511 229 "Ruolo della tassa comunale di famiglia o fuocatico per l'anno 1927" 1927 Originale vistato. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 10 n.n. Segnature precedenti: 1356 (Segnatura Koinè); 103 512 "Ruolo della tassa comunale di famiglia o fuocatico per l'anno 1928" 1928 Originale vistato. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 10 n.n. Segnature precedenti: 1357 (Segnatura Koinè); 104 230 sottoserie Ruoli degli esercenti soggetti al dazio consumo, 1925 - 1929 5 registri Contenuto Gli esercenti titolari di rivendite erano tenuti al versamento della tassa di dazio consumo calcolata in base al tipo di esercizio, al consumo annuo e allo stato di prosperità o di decrescenza dell'esercizio, come denunciato nei contratti di abbonamento. Alla quota di dazio consumo comunale venivano aggiunti l'imposta di addizionale governativo e l'aggio spettante all'esattore. Nei registri vengono riportati i nominativi dei contribuenti, il domicilio, in genere il tipo di esercizio e la sua dislocazione, gli importi dovuti, l'epoca dei pagamenti frazionati in rate e il numero della quietanza rilasciata. Nel periodo di attestazione erano soggetti a dazio consumo la Famiglia cooperativa (1) e tre titolari di osteria, cui si aggiunse nel 1929 anche la Cassa Rurale. Lingua Italiano Note (1) La Famiglia cooperativa fu fondata e legalmente riconosciuta con atto 15 febbraio 1895, n. 24/1 ed inscritta al n. 1679 della Camera di commercio di Rovereto. Ottenne la licenza per la vendita di generi alimentari, manifatture, mercerie, ferramenta e scorte agrarie. Ebbe sede al civico 23 del paese. 513 "Ruolo dei contribuenti alla tassa comunale sugli esercizi e rivendite e dazio consumo e così pure dell'adizionale governativo sul dazio e consumo per l'anno 1925" 1925 con allegati del 1924 Minuta. In allegato: convenzioni di abbonamento per il dazio consumo, 1924 maggio 20 - 1924 novembre 29. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 9[1]; 1370 (Segnatura Koinè) 514 "Anno 1926. Ruolo speciale per il dazio consumo del Comune di Roncogno" 1926 Originale vistato. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 100; 1361 (Segnatura Koinè) 515 "Anno 1927. Ruolo speciale per il dazio consumo del Comune di Roncogno" 1927 Originale vistato. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 2 n.n. 231 Segnature precedenti: 1362 (Segnatura Koinè); 99 516 "Ruolo dazio consumo. Anno 1928" 1928 Originale vistato. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1363 (Segnatura Koinè); 109 517 "Ruolo della tassa comunale sugli esercizi e rivendite per l'anno 1929" 1929 Copia. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1371 (Segnatura Koinè) 232 sottoserie Ruoli dei contribuenti la tassa sui boschi, 1925 - 1928 3 registri Contenuto I ruoli di riscossione della tassa sui boschi o tassa boschiva, da pagarsi in quattro/cinque rate, riportano in genere i nomi dei contribuenti proprietari di boschi nel Comune di Roncogno, il luogo di abitazione, l'ammontare della tassa e dell'aggio (calcolato al 2%), la data e il numero delle bollette attestanti l'avvenuto pagamento. Lingua Italiano 518 "Esercizio 1925. Ruolo delle entrate o diritti comunali. Tassa boschi" 1925 Minuta? Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 8 n.n. Segnature precedenti: 95; 1364 (Segnatura Koinè) 519 "Esercizio 1925. Ruolo delle entrate o diritti comunali. Tassa boschi" 1925 Copia da originale? Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 5 n.n. Segnature precedenti: 1365 (Segnatura Koinè) 520 "Ruolo dei contribuenti la tassa boschi. Anno 1928" 1928 Originale vistato. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 14 n.n. Segnature precedenti: 1366 (Segnatura Koinè); 101 233 sottoserie Ruoli della tassa sul bestiame, 1926 - 1928 3 registri Contenuto I possessori di bestiame erano tenuti al versamento della relativa tassa in base al tipo di bestiame posseduto, classificato in buoi e tori, vacche, manze e giovenche, vitelli da macello, vitelli da allevamento sopra i 12 mesi, maiali oltre i 50 kg di peso, verri e scrofe, pecore, agnelli non poppanti, capre, montoni, caproni e capretti, cavalli da lavoro, cavalli per comodità personale e stalloni o di lusso, asini, muli e bardotti. Nei registri vengono riportati i nominativi dei contribuenti, il loro domicilio, il numero e il tipo di capi di bestiame posseduto, il totale dei capi posseduti, l'importo complessivo della tassa, l'aggio di riscossione spettante all'esattore, il totale dell'imposta, la data, l'ammontare e il numero delle bollette rilasciate all'atto del pagamento. Lingua Italiano 521 "Tassa sul bestiame. Ruolo dei contribuenti per l'anno 1926" 1926 Copia. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 9 n.n. Segnature precedenti: 98; 1358 (Segnatura Koinè) 522 "Tassa sul bestiame. Ruolo dei contribuenti per l'anno 1927" 1927 Originale vistato. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 10 n.n. Segnature precedenti: 1359 (Segnatura Koinè); 108 523 "Tassa sul bestiame. Ruolo dei contribuenti per l'anno 1928" 1928 Originale vistato. Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 10 n.n. Segnature precedenti: 1360 (Segnatura Koinè); 105 234 sottoserie Ruoli dei contribuenti la tassa sull'acqua potabile, 1926 - 1928 2 registri Contenuto I ruoli di riscossione della tassa sull'acqua potabile, da pagarsi in quattro rate, riportano in genere i nomi dei contribuenti possessori di spine, il luogo di abitazione, il numero di spine, l'ammontare della tassa e dell'aggio (calcolato al 2%), la data e il numero delle bollette attestanti l'avvenuto pagamento. Erano ovviamente esclusi dal pagamento della suddetta imposta coloro che non possedevano spine o derivazioni private di acqua potabile e si servivano delle fontane pubbliche. Lingua Italiano 524 "Ruolo tassa acqua e boschi anni 1926-27" 1926 - 1927 Originale vistato. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 26 n.n. Segnature precedenti: 96; 1369 (Segnatura Koinè) 525 "Ruolo tassa acqua potabile. Anno 1928" 1928 Originale vistato. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 7 n.n. Segnature precedenti: 102; 1368 (Segnatura Koinè) 235 serie Matricole delle tasse comunali, 1924 - 1929 2 registri Contenuto Nei registri matricola delle tasse comunali vengono riportati i soli nominativi dei contribuenti ad una determinata tassa, oppure i prospetti generali delle diverse imposte e tasse a cui sono soggetti i contribuenti registrati. Nella "Matricola dei contribuenti alla tassa spine acqua potabile per l'anno 1924" vengono così annotati soltanto i nominativi di coloro che erano tenuti al versamento della tassa sull'acqua potabile in quanto detentori di spine o derivazioni d'acqua private. Nella "Matricola tasse comunali. Anni 1926-1930" vengono invece registrati in ordine alfabetico i nominativi dei contribuenti con specifica del patronimico e del luogo di abitazione. Segue l'indicazione dei diversi tipi di tassa (sul bestiame, sui cani, di famiglia, dazio consumo su bevande e generi diversi, su esercizi e rivendite, sui boschi, sull'acqua, scolastiche) con gli importi, se dovuti, per i singoli anni registrati. Lingua Italiano 526 "Matricola dei contribuenti alla tassa spine acqua potabile per l'anno 1924" 1924 con annotazioni fino al 1927 Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1367 (Segnatura Koinè) 527 "Matricola tasse comunali. Anni 1926-1930" 1926 - 1929 con annotazioni fino al 1931 Altre denominazioni: "Matricola unica delle tasse comunali. Anni 1926-1930" (tit. interno) Matricola generale delle tasse sul bestiame, sui cani, di famiglia, del dazio consumo (bevande e generi diversi), scolastiche, sui boschi e sull'acqua (1). Incollato all'interno del piatto posteriore della coperta: "Tariffa per la applicazione della tassa sul bestiame", [anni '20 sec. XX]. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 38 n.n. Segnature precedenti: 1372 (Segnatura Koinè) Note (1) I nomi dei contribuenti sono elencati in ordine alfabetico. 236 serie Inventari del patrimonio comunale, 1924 - 1929 2 registri, 1 documento singolo Contenuto A esclusione dell'unità denominata "Elenco delle strade..." gli inventari descritti in questa serie furono redatti in vista della soppressione del Comune di Roncogno e del passaggio del patrimonio della frazione al neocostituito Comune di Pergine Valsugana. Nella registrazione dei beni mobili vengono indicati in dettaglio i singoli beni, il luogo in cui si trovano, la data di acquisto ed il valore reale o presunto. Nella registrazione dei beni immobili vengono indicati il comune catastale di riferimento, la partita tavolare, il numero di foglio della mappa, la località, il numero della particella, la descrizione dell'immobile, l'estensione, eventuali iscrizioni di diritti, servitù, ipoteche, aggravi o altro. La serie include anche i registri denominati "Inventario dei mobili e degli oggetti scolastici di proprietà del Comune" e "Inventario mobili e attrezzi pompieristici", non compilati e modulistica inventariale in bianco. Lingua Italiano 528 "Elenco delle strade comunali compilato a sensi degli articoli 16, 17 e 18 della legge sui lavori pubblici" 1924 marzo 3 Italiano Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Il documento consta di 2 fogli incollati. Segnature precedenti: 1334 bis Note Sul v: "Atti". 529 "Inventario dei mobili e oggetti di proprietà del Comune" di Roncogno consegnati al Comune di Pergine Valsugana [1929] Italiano Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1334 bis 530 Estratti tavolari delle proprietà immobiliari del Comune di Roncogno [1929] Contiene (in allegato): minuta dei valori catastali degli immobli di proprioetà del Comune di Roncogno. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 9 n.n. (+ pp. 5 in allegato) Segnature precedenti: 1334 bis 237 serie Giornali di cassa, 1926; 1928 - 1929 2 registri Contenuto La tenuta del giornale di cassa, indispensabile per la compilazione del conto consuntivo, era prescritta dal R.D. 12 febbraio 1911, n. 297 "che approva il regolamento per l'esecuzione della legge comunale e provinciale", all. 4, n. 15 (1). Nel giornale di cassa vengono infatte registrate tutte le attività e le passività del comune in ordine cronologico. Per ciascuna viene specificata la data, il nominativo del debitore o creditore, il titolo dell'entrata o dell'uscita e gli importi incassati o versati. Lingua Italiano Fonti normative R.D. 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il regolamento per la esecuzione della legge comunale e provinciale". Note (1) R.D. 12 febbraio 1911, n. 297 "che approva il regolamento per l'esecuzione della legge comunale e provinciale", all. 4, n. 15, in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1911, vol. 2, pp. 1013-1092 (G.U. 21 aprile 1911, n. 94). 531 "Giornale di cassa. Entrata. Anno 1926" 1926 novembre 2 - 1926 dicembre 31 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 2 n.n. 532 "Giornale per la registrazione delle entrate e delle spese da tenersi a cura dell'Ufficio comunale" (titolo interno) 1928 gennaio 12 - 1929 marzo 18 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 26 n.n. Segnature precedenti: 1386 (Segnatura Koinè) 238 serie Libri mastri della contabilità, 1926 - 1927 2 registri Contenuto La tenuta dei libri mastri della contabilità, indispensabili per la redazione del conto consuntivo, era prescritta dal R.D. 12 febbraio 1911, n. 297 "che approva il regolamento per l'esecuzione della legge comunale e provinciale", all. 4, n. 15 (1). Nei libri mastri vengono registrate le attività e le passività del comune raggruppate sotto specifiche denominazioni articolate in titoli, capitoli, categorie, articoli e lettere di bilancio. All'interno dei registri si trovano le seguenti partizioni: - Parte I. Entrate comunali. Residui attivi; - Parte I. Entrate comunali. Competenze; - Prospetto degli stipendi e salari dovuti ai dipendenti del comune; - Prospetto degli storni fra i diversi articoli di bilancio e dei prelevamenti dal fondo di riserva - Elenco cronologico dei mandati emessi; - Parte II. Spese comunali. Residui passivi; - Parte II. Spese comunali. Competenze. Lingua Italiano Fonti normative R.D. 12 febbraio 1911, n. 297, "che approva il regolamento per la esecuzione della legge comunale e provinciale". Note (1) R.D. 12 febbraio 1911, n. 297 "che approva il regolamento per l'esecuzione della legge comunale e provinciale", all. 4, n. 15, in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1911, vol. 2, pp. 1013-1092 (G.U. 21 aprile 1911, n. 94). 533 "Libro mastro delle entrate e delle spese" 1926 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 42 n.n. Segnature precedenti: 1384 (Segnatura Koinè) 534 "Libro mastro delle entrate e delle spese comunali" 1927 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 65 n.n. Segnature precedenti: 1385 (Segnatura Koinè) 239 serie Bilanci di previsione, 1924 - 1929 6 registri Contenuto Con R.D. 11 gennaio 1923, n. 9 (1), che recepiva a sua volta il R.D. 4 febbraio 1915 n. 148 (2), furono estese alle provincie di nuova acquisizione le norme per la formazione, deliberazione e compilazione dei bilanci di previsione, i quali riflettono le previsioni delle entrate finanziarie a favore dell'ente tramite le rendite patrimoniali, le imposte comunali, le sovraimposte di proventi diversi e le previsioni di spesa a carico dell'ente determinate da oneri patrimoniali, spese generali e diverse. In conformità a quanto disposto dall'art. 1 della legge 6 luglio 1912, n. 767 (3), il bilancio doveva rimanere esposto all'albo pretorio per otto giorni consecutivi e quindi depositato presso la segreteria comunale per venti giorni in visione per eventuali reclami. Trascorso detto termine, il bilancio passava alla Giunta provinciale amministrativa per il visto di approvazione. Lingua Italiano Criteri di ordinamento e inventariazione L'estremo cronologico indicato nella descrizione delle singole unità archivistiche si riferisce all'anno dell'esercizio finanziario. Non sempre i bilanci di previsione sono pervenuti in forma di originale vistato: talvolta sono conservate minute preparatorie, copie semplici a uso interno o conforme all'originale, di cui si è dato conto nel campo contenuto. Fonti normative R.D. 4 febbraio 1915, n. 148, "che approva il nuovo testo unico della legge comunale e provinciale". R.D. 11 gennaio 1923, n. 9 "con cui si estendono alle nuove provincie la legge ed il regolamento comunale e provinciale". Note (1) R.D. 11 gennaio 1923, n. 9, in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1923, vol. 1, pp. 37-51(G.U. 13 gennaio 1923, n. 10). (2) R.D. 4 febbraio 1915, n. 148 "che approva il nuovo testo unico della legge comunale e provinciale", in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1915, vol. 1, pp. 269-386 (G.U. 8 marzo 1915, n. 59). (3) Legge 6 luglio 1912, n. 767, art. 1. 535 "Bilancio di previsione dell'entrata e dell'uscita per l'esercizio finanziario 1924" 1924 Altre denominazioni: "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1924" (tit. interno) Originale vistato. Italiano Registro; carta, legatura in carta, pp. 105 Segnature precedenti: 1373 (Segnatura Koinè) 240 536 "Esercizio finanziario 1925. Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa" 1925 Originale vistato. Italiano Registro; carta, legatura in carta, pp. 129 Segnature precedenti: 1375 (Segnatura Koinè) 537 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1926" 1926 Originale. Italiano Registro; carta, legatura in carta, pp. 107 Segnature precedenti: 1377 (Segnatura Koinè) 538 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1927" 1927 Originale. Italiano Registro; carta, legatura in carta, pp. 107 Segnature precedenti: 1379 (Segnatura Koinè) 539 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1928" 1928 Minuta. Italiano Registro; carta, legatura in carta, pp. 102 Segnature precedenti: 1381 (Segnatura Koinè); N. 158 540 "Bilancio di previsione dell'entrata e della spesa per l'esercizio finanziario 1929" 1929 Originale. In allegato: "Allegati al bilancio preventivo 1929"; "Registro delle famiglie e persone emigrate nel Comune" (1 c. mutila), 1927. Italiano Registro; carta, legatura in carta, pp. 103 Segnature precedenti: 1383 (Segnatura Koinè) 241 serie Conti consuntivi, 1924 - 1928 5 registri Contenuto Le procedure di compilazione e approvazione dei conti consuntivi erano disciplinate dalle seguenti norme: - R.D. 12 febbraio 1911, n. 297 (1) in base al quale si stabiliva che il conto consuntivo doveva essere organizzato nello stesso modo del bilancio preventivo e doveva dimostrare le entrate e le spese effettive delle competenze dell'anno, l'entrata e la spesa per movimento di capitali, le partite di giro, i residui attivi e passivi degli esercizi precedenti, il conto totale; - R.D. 30 dicembre 1923, n. 2839 (2); - R.D. 23 ottobre 1925, n. 2289, convertito in legge il 24 maggio 1926, n. 898 (3). Nei conti consuntivi sono registrate pertanto tutte le riscossioni corrispondenti alle risultanze dei ruoli e delle reversali emesse dall'ente e tutti i pagamenti effettuati con i relativi mandati ripartiti per titoli. Presso il Comune di Castagné il conto consuntivo veniva presentato dall'esattore consorziale e sottoposto a controllo da parte dei revisori dei conti e del Consiglio comunale o del podestà. Dopo l'approvazione da parte di questi ultimi, l'ufficio comunale provvedeva alla sua pubblicazione e al suo invio all'autorità tutoria per il visto di esecutività, allegando anche i relativi documenti giustificativi delle entrate e delle uscite. Lingua Italiano Criteri di ordinamento e inventariazione L'estremo cronologico indicato nella descrizione delle singole unità archivistiche si riferisce all'anno dell'esercizio finanziario. Non sempre i conti consuntivi sono pervenuti in forma di originale vistato: talvolta sono conservate minute preparatorie, copie semplici a uso interno o conforme all'originale, di cui si è dato conto nel campo contenuto. 541 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1924 reso dal signor Dalla Torre Giovanni" 1924 Originale vistato. In allegato: copia conforme del decreto di approvazione del Consiglio di Prefettura della Provincia di Trento e relativa ricevuta, 1935 settembre 30 - 1936 marzo 17. Italiano Registro; carta, legatura in carta, pp. 136 Segnature precedenti: 1374 (Segnatura Koinè) 542 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1925 reso dal signor Giovanni Dalla Torre" 1925 Copia. Italiano Registro; carta, legatura in carta, pp. 136 242 Segnature precedenti: 1376 (Segnatura Koinè) 543 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1926 reso dal signor Giovanni Dalla Torre" 1926 Copia. In allegato: decreto di approvazione del conto consuntivo da parte del Consiglio di prefettura della Provincia di Trento, 1935 settembre 30. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 59 n.n. Segnature precedenti: 1378 (Segnatura Koinè) 544 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1927 reso dal signor Giovanni Dalla Torre" 1927 Copia. In allegato: decreto di approvazione del conto consuntivo da parte del Consiglio di prefettura della Provincia di Trento, 1935 settembre 30. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 80 n.n. Segnature precedenti: 1380 (Segnatura Koinè) 545 "Conto consuntivo dell'entrata e dell'uscita dell'esercizio finanziario 1928 reso dal signor Giovanni Dalla Torre" 1928 Copia. In allegato: "Prospetto degli storni tra i diversi articoli di bilancio e dei prelevamenti dal fondo di riserva", 1928 dicembre 24 - 1928 dicembre 29. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 66 n.n. Segnature precedenti: 1382 (Segnatura Koinè) 243 serie Documenti di corredo ai conti consuntivi, 1924 - 1928 4 fascicoli, 1 busta Contenuto La serie comprende i documenti giustificativi al conto consuntivo, costituiti da reversali di cassa (ordini di incasso dati al cassiere consorziale che giustificano le entrate), mandati di pagamento (ordini di pagamento dati al cassiere consorziale che giustificano le uscite), e pezze d'appoggio (fatture, quietanze, ricevute, note di spese, atti di liquidazione...) che accompagnano le reversali e i mandati. In allegato ai documenti di corredo sono spesso presenti atti protocollati e carteggio di varia natura. Lingua Italiano Criteri di ordinamento e inventariazione I documenti di corredo sono ordinati in base all'annata dell'esercizio finanziario di riferimento e suddivisi in documenti attestanti residui attivi, entrate, residui passivi e uscite. All'interno di ciascuna partizione i documenti sono classificati per articoli. 546 Documenti di corredo al conto consuntivo per l'anno 1924 1924 Italiano Fascicolo; carta, cc. 9 n.n. Segnature precedenti: 1387 (Segnatura Koinè) 547 Documenti di corredo al conto consuntivo per l'anno 1925 1925 - "Restanze attive 1924"; - "Residui passivi"; - mandati di pagamento. Italiano Fascicolo; carta, cc. 167 n.n. Segnature precedenti: 1388 (Segnatura Koinè) 548 Documenti di corredo al conto consuntivo per l'anno 1926 1926 - "Roncogno conto 1926. Residui attivi 1925"; - "Spesa 1926. Residui passivi"; - "Spesa 1926": mandati di pagamento. Contiene fra l'altro: mandato di pagamento in favore del mastro muratore Fortunato Carlin di Susà per i progetti di costruzione dell'edificio scolastico di Roncogno. Italiano Fascicolo; carta, cc. 230 n.n. Segnature precedenti: 1389 (Segnatura Koinè) 244 549 Documenti di corredo al conto consuntivo per l'anno 1927 1927 - Residui attivi; - reversali di incasso; - residui passivi; - mandati di pagamento. Italiano Fascicolo; carta, cc. 345 n.n. Segnature precedenti: 1390 (Segnatura Koinè) 550 Documenti di corredo al conto consuntivo per l'anno 1928 1928 con documenti fino al 1934 - "Entrata 1928. Residui" attivi: nn. 1-4 bis; - "Entrata 1928": reversali di incasso, artt. 1-19; - "Spesa 1928. Residui" passivi: nn- 3-39; - "Spesa 1928": mandati di pagamento, artt. 1-70. Contiene anche: "Copie elenchi liquidazione spese 1928", 1928 dicembre 24 - 1928 dicembre 29; "Copie verbali di storno sul bilancio 1928", 1928 dicembre 24 - 1928 dicembre 29 in copia conforme del 1929; "Roncogno. Avanzo cassa al 31/12-1923. Giustificazioni e compensazione" (1), 1934 maggio 18. Italiano Busta; carta, cc. 579 n.n. Segnature precedenti: 1391 (Segnatura Koinè) Note (1) Il fascicolo contiene: "Movimento di denaro nel tempo successivo alla chiusura del conto 1923 fino alla avvenuta consegna delle rimanenze al nuovo esattore tesoriere" e libretto di conto corrente del Comune di Roncogno, estinto in data 22 giugno 1924. 245 serie Registri di stato civile, 1924 - 1929 24 registri, 4 fascicoli Modalità di acquisizione e versamento I registri di stato civile del Comune soppresso di Roncogno sono conservati presso l'ufficiale competente del Comune di Pergine Valsugana. Contenuto Il R.D. 24 settembre 1923, n. 2013 (1) rese obbligatoria, a partire dal 1° gennaio 1924, la tenuta dei registri di stato civile presso tutti i comuni istituiti in Trentino: sotto il regime austriaco tale adempimento era stato svolto dai parroci e dai curati. Rientrano nei registri di stato civile i registri degli atti di nascita, i registri degli atti di matrimonio, i registri degli atti di morte e i registri degli atti di cittadinanza, qui descritti in apposite sottoserie. Completano la serie gli allegati ai registri, contenenti certificati anagrafici o pratiche anagrafiche particolari. Lingua Italiano Criteri di selezione I registri di stato civile sono soggetti a conservazione illimitata nel tempo. Condizioni di riproduzione Previa motivata richiesta, si rilasciano copie conformi di certificati di stato civile. Fonti normative R.D. 24 settembre 1923, n. 2013, "Estensione alle nuove provincie delle disposizioni relative all'ordinamento dello stato civile". Note (1) R.D. 24 settembre 1923, n. 2013 "Estensione alle nuove provincie delle disposizioni relative all'ordinamento dello stato civile", in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1923, vol. 4°, pp. 5770-5773 (G.U. 4 ottobre 1923, n. 233). 246 sottoserie Registri degli atti di nascita, 1924 - 1929 6 registri Modalità di acquisizione e versamento I registri degli atti di nascita del Comune soppresso di Roncogno sono conservati presso l'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana. Contenuto I registri degli atti di nascita, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione, sono tenuti dall'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana. Una copia di tali registri fu inviata all'organo giudiziario per le procedure di competenza. Lingua Italiano Criteri di selezione I registri di stato civile sono soggetti a conservazione illimitata nel tempo. Condizioni di riproduzione Previa motivata richiesta, si rilasciano copie conformi degli atti di nascita. 551 Registro degli atti di nascita 1924 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1398 (Segnatura Koinè) 552 Registro degli atti di nascita 1925 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1399 (Segnatura Koinè) 553 Registro degli atti di nascita 1926 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1400 (Segnatura Koinè) 554 Registro degli atti di nascita 1927 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1401 (Segnatura Koinè) 247 555 Registro degli atti di nascita 1928 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1402 (Segnatura Koinè) 556 Registro degli atti di nascita 1929 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1403 (Segnatura Koinè) 248 sottoserie Allegati ai registri dei nati, 1924 - 1929 2 fascicoli Contenuto Gli allegati ai registri dei nati sono organizzati in fascicoli contenenti in genere le matrici dei registri dei parti spedite dalla levatrice all'ufficio di stato civile del comune ed elenchi riassuntivi dei nati redatti dall'ufficiale comunale. Gli allegati sono conservati in apposita camicia originaria denominata "Coperta pei fascicoli degli allegati al registro dei nati". Lingua Italiano 557 "Allegati al registro dei nati. 1924" 1924 Italiano Fascicolo; carta, cc. 15 (num. orig. parz. e discontinua) 558 "Allegati al registro dei nati. 1925" 1925 Italiano Fascicolo; carta, cc. 17 249 sottoserie Registri degli atti di matrimonio, 1924 - 1929 6 registri Modalità di acquisizione e versamento I registri degli atti di matrimonio del Comune soppresso di Roncogno sono conservati presso l'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana. Contenuto I registri degli atti di matrimonio, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione, sono tenuti dall'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana. Una copia di tali registri fu inviata all'organo giudiziario per le procedure di competenza. Lingua Italiano Criteri di selezione I registri di stato civile sono soggetti a conservazione illimitata nel tempo. Condizioni di riproduzione Previa motivata richiesta, si rilasciano copie conformi degli atti di matrimonio. 559 Registro degli atti di matrimonio 1924 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1404 (Segnatura Koinè) 560 Registro degli atti di matrimonio 1925 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1405 (Segnatura Koinè) 561 Registro degli atti di matrimonio 1926 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1406 (Segnatura Koinè) 562 Registro degli atti di matrimonio 1927 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1407 (Segnatura Koinè) 250 563 Registro degli atti di matrimonio 1928 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1408 (Segnatura Koinè) 564 Registro degli atti di matrimonio 1929 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1409 (Segnatura Koinè) 251 sottoserie Registri degli atti di morte, 1924 - 1929 6 registri Modalità di acquisizione e versamento I registri degli atti di morte del Comune soppresso di Roncogno sono conservati presso l'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana. Contenuto I registri degli atti di morte, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione, sono tenuti dall'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana. Una copia di tali registri fu inviata all'organo giudiziario per le procedure di competenza. Lingua Italiano Criteri di selezione I registri di stato civile sono soggetti a conservazione illimitata nel tempo. Condizioni di riproduzione Previa motivata richiesta, si rilasciano copie conformi degli atti di morte. 565 Registro degli atti di morte 1924 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1410 (Segnatura Koinè) 566 Registro degli atti di morte 1925 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1411 (Segnatura Koinè) 567 Registro degli atti di morte 1926 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1412 (Segnatura Koinè) 568 Registro degli atti di morte 1927 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1413 (Segnatura Koinè) 252 569 Registro degli atti di morte 1928 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1414 (Segnatura Koinè) 570 Registro degli atti di morte 1929 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1415 (Segnatura Koinè) 253 sottoserie Allegati ai registri dei morti, 1923 - 1928 1 fascicolo, 1 filza Contenuto Gli allegati ai registri dei morti sono organizzati in fascicoli contenenti in genere i certificati di ispezione cadaverica compilati dal medico visitatore dei cadaveri. Gli allegati sono conservati in apposita camicia originaria denominata "Coperta pei fascicoli degli allegati al registro dei morti". Lingua Italiano 571 "Morte. Certificati medici d'ispezione cadaverica" 1923 - 1928 Italiano Filza; carta, cc. 47 n.n. 572 "Allegati al registro dei morti" 1925 Italiano Fascicolo; carta, cc. 3 Segnature precedenti: 7 254 sottoserie Registri degli atti di cittadinanza, 1924 - 1929 6 registri Modalità di acquisizione e versamento I registri degli atti di cittadinanza del Comune soppresso di Roncogno sono conservati presso l'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana. Contenuto I registri degli atti di cittadinanza, vidimati preventivamente dal pretore della circoscrizione, sono tenuti dall'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana. Una copia di tali registri fu inviata all'organo giudiziario per le procedure di competenza. Lingua Italiano Criteri di selezione I registri di stato civile sono soggetti a conservazione illimitata nel tempo. Condizioni di riproduzione Previa motivata richiesta, si rilasciano copie conformi degli atti di cittadinanza. 573 Registro degli atti di cittadinanza 1924 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1416 (Segnatura Koinè) 574 Registro degli atti di cittadinanza 1925 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1417 (Segnatura Koinè) 575 Registro degli atti di cittadinanza 1926 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1418 (Segnatura Koinè) 576 Registro degli atti di cittadinanza 1927 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1419 (Segnatura Koinè) 255 577 Registro degli atti di cittadinanza 1928 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1420 (Segnatura Koinè) 578 Registro degli atti di cittadinanza 1929 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1421 (Segnatura Koinè) 256 serie Registri della popolazione, 1922 - 1924 2 registri Modalità di acquisizione e versamento I registri della popolazione del Comune soppresso di Roncogno sono conservati presso l'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana. Contenuto L'art. 31 del R.D. 12 novembre 1921 (1) disponeva che, in occasione del VI censimento della popolazione, i comuni del Trentino dovessero procedere alla formazione del registro della popolazione strutturato in fogli di casa, fogli di famiglia e fogli individuali contenenti rispettivamente dati identificativi delle abitazioni, dei nuclei famigliari e delle persone residenti. Lingua Italiano Condizioni di accesso I registri della popolazione sono conservati presso l'ufficiale di stato civile del Comune di Pergine Valsugana che ne disciplina l'accesso. Fonti normative R.D. 12 novembre 1921, n. 1594, "che detta norme per il censimento generale della popolazione nei territori annessi al regno in virtù delle leggi 26 settembre 1920, n. 1322 e 19 dicembre 1920, n. 1778". Note (1) R.D. 12 novembre 1921, n. 1594, "che detta norme per il censimento generale della popolazione nei territori annessi al regno in virtù delle leggi 26 settembre 1920, n. 1322 e 19 dicembre 1920, n. 1778", in "Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti del Regno d'Italia", 1921, vol. 4°, p. 3885. 579 "Registro per lo spoglio dei fogli di famiglia" del IV censimento della popolazione 1922 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1422 (Segnatura Koinè) 580 Anagrafe della popolazione 1924 Italiano Registro; carta Segnature precedenti: 1423 (Segnatura Koinè) 257 serie Registri diversi, 1924 - 1929 con documenti fino al 1931 11 registri Contenuto La serie comprende registri relativi a diversi settori dell'amministrazione comunale, in parte classificati dall'ente produttore, in parte associati per analogia alle categorie del titolario Astengo. Alcuni registri furono compilati in adempimento a prescrizioni di legge, altri furono invece introdotti per motivi di ordine pratico. Lingua Italiano 258 sottoserie Registri della categoria IV, 1924 - 1926 1 registro Contenuto La sottoserie comprende un unico registro contenente le generalità del bambino vaccinato (cognome, nome e paternità), la data di nascita, la data di vaccinazione, l'esito, il numero e l'esito delle inoculazioni effettuate, la data della rivaccinazione, eventuali annotazioni. Lingua Italiano 581 "Registro delle vaccinazioni" 1924 luglio 14 - 1926 luglio 19 Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 2 n.n. 259 sottoserie Registri della categoria V, 1925 - 1931 3 registri, 2 fascicoli Contenuto La sottoserie comprende alcuni registri funzionali alla contabilità comunale, con particolare riguardo ad alcuni prospetti necessari per la determinazione di specifiche tasse ed imposte, in particolare la tassa sui cani e sui celibi. Quest'ultima fu istituita con R.D. 19 dicembre 1926 n. 2132 a decorrere dal 1 gennaio 1927 e riguardava i celibi tra i 25 e i 65 anni, tenuti alla contribuzione di una quota fissa cui si aggiungeva un'aliquota variabile in ragione dell'ammontare del reddito individuale. Il gettito dell'imposta sul celibato era devoluto all'ONMI. Lingua Italiano 582 "Elenco dei possessori di veicoli" (1) 1925 - 1927 Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 4 n.n. Segnature precedenti: 1342 (Segnatura Koinè); V Note (1) Tra i veicoli erano inclusi: carri da trasporto a 4 e a 2 ruote, carri agricoli a 4 e a 2 ruote, vetture a 2 e a 4 posti, velocipedi, altre specie (es. motocicletta). Nel registro risulta indicato un solo possessore di vettura e di motocicletta, mentre maggiormente diffusi erano i carri agricoli. 583 Elenchi degli obbligati al pagamento della tassa sui celibi 1927 - 1928 Minute e copie. Italiano Fascicolo; carta, cc. 26 n.n. Segnature precedenti: 1342 (Segnatura Koinè) 584 "Tasse comunali 1928. Ricorsi e proteste" 1928 Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 3 n.n. 585 "Elenco dei pensionati a carico del bilancio dello Stato, delle Provincie, dei Comuni" 1928 settembre 17 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 3 n.n. Note Nel registro sono elencati i beneficiari di pensioni di guerra, gli orfani e gli ex ferrovieri. 586 260 Elenchi dei possessori di cani della frazione di Roncogno 1929 - 1931 Italiano Fascicolo; carta, cc. 3 n.n. 261 sottoserie Registri della categoria VIII, 1926 - 1928 1 bollettario Contenuto La serie consta di un unico bollettario di matrici degli stati di famiglia degli iscritti nei registri di leva. I certificati comprovanti la situazione di famiglia venivano rilasciati dal podestà, alla presenza di tre testimoni sottoscrittori, domiciliati nel comune, capifamigia e padri di giovani ugualmente iscritti nella stessa leva. Lo stato di famiglia veniva richiesto ai fini della leva militare per comprovare i casi passibili di riduzione del fermo o di esonero dal servizio (es. figlio unico di madre vedova, figlio primogenito di padre vivente che non ha altri figli maschi maggiori di 16 anni, figlio unico di padre vivente inabile al lavoro...). Lingua Italiano 587 Matrici del bollettario delle situazioni di famiglia degli iscritti nelle liste di leva 1926 agosto 2 - 1928 ottobre 8 Italiano Bollettario; carta, legatura in carta, cc. 12 n.n. 262 sottoserie Registri della categoria IX, 1929 2 registri Contenuto La serie comprende due registri in cui sono indicate le spese scolastiche per fornitura di cancelleria (quaderni, pennini, album da disegno, matite) e libri (libri di lettura) anticipate dal comune alle famiglie degli alunni frequentanti la scuola dell'obbligo delle classi I-VI. Le stesse famiglie erano tenute al rimborso presso l'esattoria comunale. Lingua Italiano 588 "Rimborsi per oggetti scolastici somministrati ad alunni durante l'anno scolastico 1927-28" 1929 marzo 8 Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 3 n.n. 589 "Fabbisogno scolastico consegnato agli scolari di Roncogno l'anno scolastico 1928-29. Scuola di Roncogno" 1929 giugno 28 Altre denominazioni: "Nota del fabbisogno scolastico consegnato dalla dirigenza della scuola elementare di Roncogno agli scolari nell'anno scolastico 1928-29" (tit. interno) Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 4 n.n. 263 sottoserie Registri della categoria X, [1929] 1 registro Contenuto La serie comprende un unico elenco in cui risultano registrati i detentori di spine di acqua potabile con il numero delle stesse. Nella finca delle annotazioni vengono registrate eventuali variazioni nel numero delle spine o disdette del servizio. Lingua Italiano 590 "Acqua potabile. Elenco utenti" [1929] Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 2 n.n. 264 sottoserie Registri della categoria XI, 1928 1 registro Contenuto Nella sottoserie è compreso un registro della categoria XI relativa agli ambiti dell'agricoltura, dell'industria e del commercio, in cui sono elencati gli esercenti autorizzati alla vendita di bevande superalcooliche in base a specifica licenza di cui si riportano gli estremi e gli eventuali rinnovi. Nell'elenco vengono riportati anche gli elementi identificativi della licenza di esercizio. Lo spaccio di bevande superalcooliche era all'epoca consentito in tre osterie. Lingua Italiano 591 "Elenco delle licenze di esercizio e autorizzazioni speciali di vendita bevande superalcooliche" 1928 giugno 2 Italiano Registro; carta, senza coperta, cc. 2 n.n. 265 Ente Corpo pompieri di Roncogno 1882 - 1929 Luoghi Roncogno (Pergine Valsugana) Archivi prodotti Subfondo Corpo pompieri di Roncogno, 01/01/1925 - 31/12/1928 Storia Il Corpo dei pompieri di Roncogno fu fondato con delibera comunale 2 luglio 1882 a seguito del decreto capitanale 24 giugno 1882 n. 8099. Sostenuto da sovvenzioni comunali, oltre che provinciali e occasionali, era in origine costituito da 12 membri e da 6 sostituti ed era tenuto a svolgere tre esercitazioni all'anno e sei visite di ispezione antincendio, oltre che intervenire in caso di pericolo. I componenti furono designati con delibera comunale 10 agosto 1884. In base alla legge comunale e provinciale di cui al Testo unico 4 febbraio 1915, n. 148 e in forza del regolamento per la sua esecuzione del 12 febbraio 1911, n. 297, il servizio di estinzione degli incendi veniva compreso fra quelli obbligatori a carico dei comuni nell'interesse della collettività. Con decreto prefettizio 9 giugno 1925 n. 28329 venivano dichiarati sciolti i corpi pompieristici comunali costituitisi in base alla cessata legislazione austriaca e venivano dettate nuove norme per la ricostituzione degli stessi. La scadenza per gli adempimenti fu fissata al 30 settembre 1925, poi prorogata al 15 novembre dello stesso anno. I nuovi corpi dei pompieri venivano quindi iscritti alla Federazione dei corpi pompieri della Provincia di Trento, costituitasi allo scopo di assistere i comuni nella riorganizzazione dei corpi pompieristici e di coordinare l'attività degli stessi. In base al regolamento tipo allegato al decreto prefettizio 9 giugno 1925 n. 28329 il Corpo pompieri, operante alle dirette dipendenze del sindaco in quanto Corpo municipale (artt. 2, 39), era tenuto a intervenire in caso di incendio, di pubblico infortunio e nelle circostanze di pubblica utilità e sicurezza per le quali il sindaco ne disponesse l'intervento (art. 1). Con l'autorizzazione del sindaco, il Corpo pompieri poteva intervenire anche in altri comuni, a richiesta e a spese degli stessi (art. 14). Il servizio nel Corpo era volontario, tuttavia chi veniva ammesso nell'organico era tenuto a rimanervi per almeno tre anni, eventualmente prorogabili (artt. 4-5). La nomina di tutti i componenti veniva effettuata per pubblico concorso dalla giunta comunale (art. 6). La divisa, gli attrezzi, i depositi, compresa la manutenzione e il rinnovo, erano a carico dei comuni (artt. 22-23). Spettava al comandante la direzione tecnica e disciplinare del Corpo e a lui incombevano la responsabilità del servizio e la sorveglianza del locale adibito a deposito del materiale (art. 26). Fin dal 1902 l'edificio scolastico di Roncogno fu adibito anche a canonica, cancelleria comunale e magazzino dei pompieri. Il comandante e il vicecomandante dovevano essere scelti tra coloro che avevano prestato servizio come ufficiali e sottoufficiali nell'esercito italiano o in altri corpi militarmente organizzati a servizio dello Stato italiano, inclusa la Milizia volontaria per la sicurezza nazionale. In mancanza di tali requisiti gli aspiranti ai suddetti gradi avrebbero dovuto comprovare l'abilità tecnica al servizio e l'attitudine al comando mediante certificati rilasciati rispettivamente dalla Federazione provinciale dei corpi pompieri della Provincia di Trento e dall'autorità politica circondariale che avrebbe provveduto alle necessarie verifiche tramite gli enti militari competenti (art. 9). Il Comune provvedeva all'assicurazione degli iscritti al Corpo pompieri alla Mutua di Sovvenzione, emanazione della Federazione dei Corpi pompieri della Provincia di Trento, cui si rivolgeva per gli eventuali risarcimenti in caso di sinistro, inabilità o morte dei volontari. Il Corpo pompieri di Roncogno fu istituito con regolamento del 22 settembre 1925. Formato da un comandante, un vicecomandante, due graduati inferiori e quattro pompieri semplici, fu associato alla Federazione dei Corpi pompieri della Provincia di Trento in data 26 agosto 1926. 266 subfondo Corpo pompieri di Roncogno, 1925 - 1928 1 filza Soggetti produttori Corpo pompieri di Roncogno, 1882 - 1929 Contenuto Il subfondo comprende la documentazione relativa al Corpo pompieri di Roncogno limitatamente alla fase della sua riorganizzazione in base alla legislazione italiana. Gli atti antecedenti al 1925, epoca dello scioglimento e della ricomposizione, sono conservati nelle serie delle delibere, del carteggio e della contabilità comunale, in quanto corpo municipale. Lingua Italiano 267 serie Carteggio e atti, 1925 - 1928 1 filza Lingua Italiano 592 "Corpo pompieri. Atti costitutivi" 1925 - 1928 1925: prot. nn. 470, 602, 613-614, 665, 757, 785; 1926: prot. nn. 60, 93. Contiene fra l'altro: Decreto prefettizio 9 giugno 1925, n. 28329 "Ordinamento servizio polizia incendi"; regolamento del Corpo pompieri di Roncogno, 1925 settembre 22; statuto della Federazione dei corpi pompieri della Provincia di Trento, 1925 ottobre 5. Italiano Filza; carta Segnature precedenti: 1345 (Segnatura Koinè) 268 Persona Giacomo Pallaoro di Roncogno [1640] - 1712 Luoghi Roncogno (frazione del Comune di Pergine Valsugana) Altre date 1681 - 1750 (Le date identificano gli estremi cronologici della documentazione conservata) Archivi prodotti Fondo Carte di Giacomo Pallaoro di Roncogno, 01/01/1681 - 31/12/1750 Storia Il cognome Pallaoro è considerato da Ernesto Lorenzi (1) fra quelli delle famiglie d'antica origine tedesca stabilitisi nei secoli scorsi. Deriva, con le varianti Pallàuro, Pallàver e Pallàveri, Palàier, da Palài,-er, nome con cui i mocheni chiamano Palù del Fersina da cui Palaier che equivale a Dapalù, per indicare appunto la provenienza da questo paese (2). È cognome molto diffuso nel Perginese. I Pallaoro provenienti dalla Valle dei Mocheni si suddivisero in diversi rami e alcuni si trasferirono, nel corso del tempo, in alcune zone della Valsugana. La famiglia di Giacomo Pallaoro, come è possibile riscontrare nel registro de "Le Genealogie del Perginese" (3) di don Tommaso Bottea, conservato presso l'Archivio parrocchiale di Pergine, proveniva da Sant'Orsola in Valle dei Mocheni (4). Il ramo da cui discendeva Giacomo si era trasferito poi a Roncogno. Nel registro del Bottea è annotata anche la data di matrimonio di Giacomo Pallaoro con Anna del fu Domenico Cristofolini di Madrano (5), avvenuto nel 1668 e dal quale essi non ebbero figli. Giacomo Pallaoro era figlio di Antonio ed Anna [Arnoldi], sposatisi nell'anno 1643, ed aveva tre fratelli: Michele, Cristoforo e Tomaso. La discendenza viene portata avanti solo da Michele e Cristoforo, il primo con i figli Antonio e Nicolò, il secondo con un unico figlio, Antonio (6). Nell'anno 1690, non avendo figli, Giacomo Pallaoro, sarto in Pergine (7), aveva così deciso di legare, per disposizione testamentaria, la sua casa a favore della chiesa di Sant'Anna di Roncogno, con lo scopo di adibirla ad abitazione di un sacerdote stabile; nominava erede universale della sua sostanza il fratello Michele con l'obbligo del fedecommesso in linea maschile ed usufruttuaria la moglie Anna. A causa però di una serie di debiti contratti negli anni per l'acquisto di altri immobili, il suo patrimonio finì per assottigliarsi in breve tempo. Ciò lo indusse, nel 1712, ad una revisione del suo testamento, nel quale nominava erede universale della sua sostanza, depurata dalle numerose passività, la regola di Roncogno, tramite i suoi rappresentanti. A essa sarebbe quindi spettato il compito di redigere l'inventario della sostanza e di procedere alla sua vendita, con la clausola della celebrazione di messe in suffragio entro cinque anni dalla morte del testatore. Le disposizioni testamentarie di Giacomo Pallaoro in realtà non vennero rispettate. La sua sostanza venne infatti venduta ma il denaro ricavato, al netto delle passività, non venne impiegato secondo le sue volontà. La regola di Roncogno così, a distanza di anni, nel 1749 sarà condannata a far celebrare messe per 500 ragnesi in suffragio dell'anima del Pallaoro (8). Notizie su Giacomo Pallaoro sono reperibili anche presso l'Archivio parrocchiale di Roncogno ed in particolare nel Libro I dei morti (9) in cui si riporta la seguente registrazione: "Die 17 februarii 1712. Roncogno. Iacobus Palaurus annos circiter 72 munitus omnibus sacramentis hodie heri mortuus eius cadaver humatus iacet in hoc cemeterio Sanctae Annae", ad appena quattro giorni di distanza dalla moglie Anna Cristofolini, morta il 13 febbraio precedente all'età di circa 70 anni e sepolta nello stesso cimitero. 269 Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio APP, A5.XII, c. 131. APR, "Liber I et Liber II Defun[ctorum]". Bibliografia A. BERTOLUZZA-D. CURTI-G. TECILLA, Cognomi del Trentino, Trento 1998. E. LORENZI, Memorie originali. Le genealogie del perginese di don T. Bottea, in "Tridentum", IV (1901), 3, pp. 97-144. Note (1) Cfr. LORENZI, Le genealogie del Perginese cit., p. 105. (2) Vedi anche BERTOLUZZA-CURTI-TECILLA, Cognomi del Trentino cit., p. 248. (3) "Le genealogie del Perginese" è il titolo di un volume manoscritto contenente, in forma di albero genealogico, i casati del Perginese, per la cui cura, come scrive Ernesto Lorenzi, "Don Tommaso Bottea impiegò dieci anni consultando i libri parrocchiali risalenti al 1566, i rogiti Gulielmi anteriori a quell'epoca e una quantità di pergamene comunali e private". Cfr. LORENZI, Le genealogie del Perginese cit., p. 97. Vedi APP, A5. XII, c. 131. (4) Vedi appendice n. 1 relativa alla genealogia della famiglia Pallaoro. (5) Cfr. Carte di Giacomo Pallaoro di Roncogno, doc. A8. (6) È a questi nipoti che Giacomo Pallaoro lascia, nel primo testamento del 23 ottobre 1690, 30 ragnesi complessivi; nel secondo del 12 febbraio 1712, 5 ragnesi ciascuno a titolo di legato. Cfr. Carte di Giacomo Pallaoro di Roncogno, docc. A3 e A13b. (7) La sua professione viene menzionata nei docc. A1 e A4b del fondo aggregato Carte di Giacomo Pallaoro di Roncogno. (8) Cfr. Carte di Giacomo Pallaoro di Roncogno, docc. A19 e A26. (9) Si tratta del più antico libro parrocchiale conservato presso l'archivio parrocchiale di Roncogno; sul dorso compare il titolo "Liber I et Liber II Defun[ctorum]", all'interno "Morti I e II 1629-1788; 1788-1821" ed è un registro unico diviso in due parti, ognuna corredata di indice alfabetico. 270 fondo Carte di Giacomo Pallaoro di Roncogno, 1681 - 1750 6 registri, 3 fascicoli, 5 documenti singoli Soggetti produttori Giacomo Pallaoro di Roncogno, [1640] - 1712 Contenuto Documentazione prodotta da Giacomo Pallaoro di Roncogno nell'arco di tempo compreso tra il 1681 e il 1750 è confluita in forma di fondo aggregato nell'archivio del Comune soppresso di Roncogno, in virtù delle disposizioni testamentarie del 1690, con le quali lo stesso intendeva lasciare la sua casa alla comunità di Roncogno, a favore della chiesa di Sant'Anna di Roncogno e con lo scopo di adibirla ad abitazione di un sacerdote stabile. Nell'archivio personale del Pallaoro era inoltre confluita anche documentazione prodotta o acquisita da Domenico Lazzeri di Roncogno legato al Pallaoro da rapporti di affari, come si può evincere da alcuni documenti (1). La cooperativa Koinè, nel suo riordinamento cronologico delle carte del 1989, ha separato nettamente i documenti appartenenti in origine a Domenico Lazzeri da Roncogno, individuando nella sua persona un secondo soggetto produttore. In questa sede si è invece proposto un ordinamento che include nel fondo di Giacomo Pallaoro i documenti di Domenico Lazzeri in quanto Giacomo Pallaoro vi compare come parte interessata, come risulta del resto da alcune chiare annotazioni tergali (es. "Carte vechie del quondam Giacomo Palauoro"). Lingua Latino; volgare È aggregato di: Superfondo Archivio del Comune soppresso di Roncogno Note (1) Si vedano ad es., Carte di Giacomo Pallaoro di Roncogno, docc. A4a (in cui il Pallaoro si dichiara debitore nei confronti di Cristoforo Brusinelli, agente in qualità di procuratore di Domenico Lazzeri) e A4b. 271 serie Carteggio e atti, 1681 - 1750 6 registri, 3 fascicoli, 5 documenti singoli Contenuto La documentazione pervenuta e relativa al fondo aggregato prodotto da Giacomo Pallaoro interessa gli anni 1681-1750 e quindi è anche successiva alla sua morte avvenuta nel 1712. Nei documenti si parla talvolta di "massa Pallaoro" di cui però non è giunto l'atto di fondazione, verosimilmente emanato dalla Curia vescovile di Feltre, da cui il territorio dipendeva ecclesiasticamente. La documentazione consta per lo più di atti notarili relativi ai numerosi affari e movimenti immobiliari in cui il Pallaoro fu coinvolto. Documentazione relativa a Giacomo Pallaoro si trova anche nel fondo principale del Comune soppresso di Roncogno, nella serie dei contratti e atti in cause civili (1). I documenti, contenuti nella presente serie, riguardano non solo i suoi movimenti finanziari ed immobiliari, sia attivi che passivi (2), ma anche i testamenti redatti da Giacomo Pallaoro e dalla moglie Anna Cristofolini (3), un inventario della sua sostanza attiva e passiva (4) e i rapporti intercorsi fra il Pallaoro e il creditore Domenico Lazzeri di Roncogno (5). Lingua Latino; volgare Note (1) Cfr. docc. A13, A19, A26. Il primo è una vendita fatta dal Pallaoro di una chiesura con patto di riscatto, gli altri due riguardano la vendita della sua casa per adibirla a canonica e la controversia nata fra l'arciprete di Pergine e la regola di Roncogno, non avendo quest'ultima rispettato la volontà del Pallaoro. (2) Cfr. Carte di Giacomo Pallaoro di Roncogno, docc. A1, A2, A11, A7 ma anche altri. (3) Cfr. Carte di Giacomo Pallaoro di Roncogno, docc. A3, A13a, A13b. (4) Cfr. Carte di Giacomo Pallaoro di Roncogno, doc. A14. (5) Cfr. Carte di Giacomo Pallaoro di Roncogno, doc. A4. A1 Vendita 1681 aprile 7, Pergine Testimoni: Carlo Emanuele barone a Prato di Pergine e Giacomo del fu Andrea "Corà" da Roncogno. Aloiso Lener di Pergine, cittadino di Trento e consigliere cesareo, vende a Giacomo del fu Antonio Pallaoro di Roncogno, di professione sarto, un prato paludoso e un campo contiguo della misura complessiva di 2 opere situato nella regola di Roncogno nella località detta "in Pradaia", per il prezzo di 117 ragnesi meranesi. Notaio: Giovanni Battista del fu Giovanni Abbondio Crotti, notaio di Pergine e cancelliere (SN). Copia autentica [B], il notaio sottoscrive ma non stende l'atto., atto notarile; latino Registro; carta, legatura in carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1149/72 (Segnatura Koinè); N. 28 Note Sulla coperta: "Casa Palavera. Compra di Antonio Palaoro avuta dal signor Luigi Lener del 1681 ed altre carte al medesimo Lazeri appartenenti"; "N. 28". All'interno: "1681 Emptio ser Iacobi quondam Antonii Palaveri di Roncogno a perillustri domino Aloissio Lenero"; "Pro notario troni 10 soldi 4". 272 A2 Credito 1685 ottobre 10, Pergine Testimoni: Simone di Pauli e Cristoforo Sartori di Costasavina. Giacomo Pallaoro si costituisce debitore nei confronti di Pietro Silli, costenaro (1) del castello di Pergine, della somma di ragnesi 53½ che si impegna a restituire entro il termine improrogabile di un anno. Notaio: Giacinto Rusca (SN). Originale da rogiti [A], atto notarile; volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1149/73 (Segnatura Koinè) Note Sul v dell'ultima c.: "1685. Credito del signor Pietro Silli contro Giacomo Pallauro di Roncogno di ragnesi 53½. Debitor soluit mercedes"; annotazioni di acconti e saldi, 1686 novembre 12 - 1687 maggio 9. (1) Il costenaro (dal tedesco Kastner, tradotto dai notai del tempo in costenarius e dai perginesi in costenaro o castenaro) era un "impiegato" del castello, una sorta di economo di cui si fa cenno, per la prima volta, all'inizio del Cinquecento; rivestiva un ruolo importante in quanto doveva controllare che tutta la gente della giurisdizione adempisse al pagamento di tasse e livelli, che portasse o conducesse al castello le decime, il frumento di guardia, le onoranze e che eseguisse, nella quantità e nei modi prescritti, i pioveghi. Cfr. PIATTI, Pergine. Un viaggio nella sua storia cit., p. 225. A3 Testamento 1690 ottobre 23, Roncogno Testimoni: don Nicola Fedrizzi curato di Roncogno, Domenico e Giulio di Giacomo Bortolamedi, Bartolomeo di Gaspare Bortolamedi, Antonio Fedrizzi, Francesco Zeno e Francesco del fu Cristoforo Lazzeri. Giacomo del fu Antonio Pallaoro di Roncogno detta le sue ultime volontà, disponendo di essere sepolto nel cimitero della chiesa di Sant'Anna in Roncogno. Lascia poi, a titolo di legato, alla medesima chiesa di Sant'Anna e alla Vergine del Rosario di Pergine due libre di olio, alla chiesa dei Santi Carlo e Nicola dei Disciplinati in Pergine 3 ragnesi e ai suoi nipoti maschi, figli dei suoi fratelli, 30 ragnesi complessivi. Nomina sua moglie Anna nata Cristofolini usufruttuaria di tutti i suoi beni. Lascia la sua casa alla regola di Roncogno affinché la adibisca ad abitazione di un sacerdote locale con l'obbligo di celebrare in perpetuo 4 messe all'anno in suffragio della sua anima. Nomina il fratello Michele Pallaoro erede universale di tutta la sua sostanza, con l'obbligo del fedecommesso in linea maschile. Notaio: Giacinto Rusca. Copia autentica [B], desunta da Francesco Rusca, notaio di Pergine, da rogiti di Giacinto Rusca; il notaio sottoscrive ma non stende l'atto., atto notarile; latino Registro; carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1149/74 (Segnatura Koinè); N. 18 (Segnatura depennata); N. 47 Note Sulla coperta: "Documenti diversi vecchi"; "Testamento di messer Giacomo Pallaoro 1690" (di mano recente); "N. 47; N. 18" (depennato) e conteggi. All'interno: "Deo optimo maximo. 1690. Testamento di messer Giacomo Pallauro di Roncogno"; annotazioni di pagamento. A4 273 "Carte vechie del quondam Giacomo Palauoro" (1) 1691 dicembre 31 - 1692 maggio 9 Volgare Fascicolo; carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1149/85 (Segnatura Koinè) Note (1) Il titolo è desunto dall'atto A4d che fungeva da coperta. 4a Credito 1691 novembre 24, Pergine Testimoni: Giovanni Giacomo Ognibeni, [...] Arnoldi, abitante a Pergine e Domenico del fu Antonio Lazzeri di Roncogno. Antonio del fu Cristoforo Lazzeri, convicino di Roncogno, si dichiara debitore nei confronti di Giovanni Cristoforo Brusinelli, agente in qualità di procuratore generale di Domenico del fu altro Cristoforo Lazzeri di Roncogno, della somma di 43 ragnesi, 3 troni e 5 soldi, derivante dall'acquisto di una porzione di casa venduta da Giovanni, sempre a nome di Domenico, ad Antonio. Antonio si impegna a saldare il debito entro 6 anni con l'interesse del 5% in grano oppure in vino brascato. Notaio: Antonio Refatti, notaio di Pergine (SN). Originale da rogiti [A], atto notarile, volgare Documento singolo, carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1149/83 Note Sul v dell'ultima c.: "24 novembre 1691. Credito Lazeri verso Antonio Lazeri convicino di Roncogno de ragnesi 43 troni 3 soldi 5 pagabili in termine di anni 6 in tanto grano overo brascato". 4b/1 Credito 1691 dicembre 31, Pergine Testimoni: Michele di Andrea Lazzeri di Roncogno e Domenico Hoacner da Tenna. Giacomo Pallaoro di Roncogno si dichiara debitore verso Cristoforo Brusinelli, abitante a Pergine, agente in qualità di procuratore di Domenico del fu Cristoforo Lazzeri di Roncogno, della somma di 50 ragnesi del valore di 4 troni e mezzo ciascuno, derivante dall'acquisto di un campo e di un prato venduti da Cristoforo a Giacomo. Quest'ultimo si impegna a saldare il debito entro 5 anni con l'interesse del 7%. Notaio: Giorgio Fregolotti detto "Maurus", notaio di Pergine (SN). Originale da rogiti [A], atto notarile, volgare Note Sul v dell'ultima c.: "Ultimo dicembre 1691. Credito del magnifico signor Giovanni Christofforo Brusinelli come procuratore di Domenico di Lazeri di Roncogno verso Iacomo Pallauro di Roncogno della summa de ragnesi cinquanta assieme e col suo interesse in raggione del sette per cento". 4b/2 Credito 1692 gennaio 20, Pergine Testimoni: Pietro Gasperi di Piné abitante a Pergine e Domenico del fu Michele Dorigatti parimenti abitante a Pergine. 274 Giovanni Cristoforo Brusinelli, agente in qualità di procuratore di Domenico Lazzeri di Roncogno, cede a Giacomo figlio del suddetto Domenico Lazzeri la somma di 50 ragnesi del valore di 4 troni e mezzo ciascuno da esigere presso Giacomo Pallaoro di Roncogno con l'interesse del 7%, a titolo di liquidazione della quota di eredità a lui spettante per parte materna. Notaio: Giorgio Fregolotti detto "Maurus", notaio di Pergine (SN). Originale da rogiti [A], atto notarile, volgare Note Sul v dell'ultima c.: "20 genaro 1692. Cessione di Iacomo di Lazeri sarto in Pergine fatta dal magnifico signor Giovanni Christofforo Brusinelli come procuratore generale di ser Domenico di Lazari della summa de ragnesi 50 d'essigere presso Iacomo Pallauro assieme con suo interesse in raggione del sette per cento da qui ad anni cinque prossimi". 4c/1 Credito 1692 gennaio 20, Pergine Testimoni: Lorenzo Lenzi di Palù abitante a Castagné e Pietro Gasperi di Piné, abitante a Pergine. Giacomo di Domenico Lazzeri di Roncogno e abitante a Pergine si dichiara debitore verso Giovanni Cristoforo Brusinelli, abitante a Pergine ed agente in qualità di procuratore generale di suo padre Domenico Lazzeri, della somma di 17 ragnesi e mezzo del valore di 4 troni e mezzo ciascuno, derivanti per eccesso dalla somma a lui accordatagli a titolo di liquidazione di eredità per parte materna, da esigere presso Giacomo Pallaoro di Roncogno. Il suddetto Giacomo Lazzeri si impegna a saldare il suo debito entro 5 anni con l'interesse del 7%. Notaio: Giorgio Fregolotti detto "Maurus", notaio di Pergine (SN). Originale da rogiti [A], atto notarile, volgare Note Sul v dell'ultima c.: "20 genaro 1692. Credito del signor Giovanni Christofforo Brusinelli come procuratore generale di Domenico dei Lazeri di Roncogno della summa de ragnesi 17 troni 2 marchetti 5 assieme con suo interesse in raggione del sette per cento termine da qui ad anni 5, et ciò verso Iacomo di Lazeri sarte in Pergine". 4c/2 Credito 1692 febbraio 23, Pergine Testimoni: Leonardo Vittorio Puller di Pergine e "Christer" del fu Pietro "di Dorigi", abitante a Pergine. Giovanni Cristoforo Brusinelli, agente in qualità di procuratore generale di Domenico Lazzeri di Roncogno, cede a Giovanni Giacomo Ambrosi il diritto di esigere un credito di 17 troni [e mezzo] con il suo interesse presso Giacomo Lazzeri, figlio del suddetto Domenico, a titolo di pagamento di crediti in denaro e forniture di bottega di pari importo. Notaio: Giovanni Francesco Todeschini, notaio di Pergine (SN). Originale da rogiti [A], atto notarile, volgare 4d Cessione di credito 1692 maggio 9, Pergine Testimoni: Gregorio del fu Domenico dei Sigismundi di Palù abitante a Pergine e Giovanni del fu Domenico Oss di Roveda. Giacomo di Domenico Lazzeri di Roncogno, agente in qualità di cessionario di Giovanni Cristoforo Brusinelli, procuratore generale di suo padre Domenico Lazzeri, cede a Giovanni Giacomo Ambrosi il diritto di esigere un credito di 50 ragnesi presso Giacomo Pallaoro di 275 Roncogno con l'interesse del 7%, a titolo di pagamento di crediti in denaro e forniture di bottega di pari importo. Il suddetto credito comprende anche la somma di 17 troni e mezzo già ceduta al suddetto Ambrosi con atto notarile precedente. Notaio: Giorgio Fregolotti detto "Maurus", notaio di Pergine (SN). Originale da rogiti [A], atto notarile, volgare Note Sul v dell'ultima c.: "1692. Cessione del magnifico signor Giovanni Giacomo Ambrosi fatta da ser Iacomo di Lazeri della summa de ragnesi 50 assieme con suo interesse da Iacomo Pallauro di Roncogno"; "Carte vechie del quondam Giacomo Palauoro". 4e Credito 1693 giugno 1, Pergine Testimoni: Giacomo Antonio Refatti e Domenico del fu Lorenzo Berlanda di Madrano. Antonio del fu Cristoforo Lazzeri di Roncogno si dichiara debitore verso Giovanni Cristoforo Brusinelli abitante a Pergine, agente in qualità di procuratore generale di Domenico del fu Cristoforo Lazzeri di Roncogno, della somma di 50 ragnesi del valore di 4 troni e mezzo ciascuno, derivata dall'acquisto di un appartamento sito nella villa di Roncogno, venduto dal Brusinelli ad Antonio, il quale si impegna a saldare il debito entro 9 anni con l'interesse del 7%. Notaio: Felice Nicolò Refatti, notaio di Pergine (SN). Originale da rogiti [A], atto notarile, volgare Documento singolo, carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1149/86 A5 Assoluzione 1692 marzo 13 I giudici delle Concordie Giovanni Nicolò Cerra e Francesco Vinciguerra dei Vinciguerra assolvono Giacomo Pallaoro di Roncogno dall'obbligo di fideiussione a favore di Andrea Trentadoi, avendo egli versato al creditore Giacomo Lazzeri, abitante in Pergine, la somma dovuta in pane. Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1149/84 (Segnatura Koinè) A6 Cessione di credito 1692 dicembre 15, Pergine, residenza commissariale Testimoni: Leonardo Partistrada, di professione ferraio ed abitante a Pergine e Ludovico "Gazet" da Bressa (Udine). In esecuzione del decreto del commissario di Pergine Giacomo Antonio Thesini e alla sua presenza, i coniugi Cristoforo di Antonio Pallaoro di Roncogno e Dorotea del fu Giovanni Battista Zeni ratificano la cessione fatta a favore di Giacomo Pallaoro di un capitale attivo di 67 ragnesi, fondato su un terreno improduttivo, da pagarsi entro 7 anni al tasso del 7% presso Leonardo del fu Domenico Vicentini di Canezza il quale, avendo già ceduto ai suddetti coniugi Pallaoro bestiame e pane pari ad un valore di 63 ragnesi, versa all'atto i rimanenti 4 ragnesi. Notaio: Felice Nicola Refatti di Pergine (SN), sottoscrive ma non stende l'atto. Originale da rogiti [A], atto notarile; volgare Registro; carta, senza coperta, cc. 8 n.n. Segnature precedenti: 1149/75 (Segnatura Koinè) A7 276 Credito e proroga 1695 marzo 10 - 1697 marzo 4 Volgare Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1149/87 (Segnatura Koinè) Note Sul v dell'ultima c.: "Credito di messer Antonio quondam Leonardo di Lazeri de Roncogno contro ser Iacomo di Lazeri sartore in Pergine, et sigurtà fatta da ser Iacomo Palauro de Roncogno de ragnesi 25"; "Il Pallauro ha pagato le mercedi del scritto Refatti". 7/1 Credito 1695 marzo 10, Pergine Testimoni: Lazzaro del fu Giovanni Lazzeri di Civezzano e Giacomo "Hosler" da Fierozzo. Giacomo del fu Domenico Lazzeri abitante a Pergine si dichiara debitore verso Antonio del fu Leonardo Lazzeri di Roncogno della somma di 25 ragnesi del valore di 4 troni e mezzo ciascuno, impegnandosi a estinguere il suddetto debito entro il mese di luglio del 1696. Giacomo Pallaoro da Roncogno si costituisce fideiussore. Notaio: Antonio Vinciguerra dei Vinciguerra, notaio di Pergine (SN). Originale da rogiti [A], atto notarile, volgare carta 7/2 Proroga di credito 1697 marzo 4, Pergine Testimoni: Antonio Fedrizzi e Domenico Lazzeri, entrambi di Roncogno. Antonio Lazzeri proroga a Giacomo Pallaoro il termine di restituzione della somma di cui al precedente atto fino alla prossima festa di san Giovanni Battista (24 giugno) con la maggiorazione della penale di 10 troni e 7 soldi. Giulio Bortolamedi di Roncogno si costituisce fideiussore. Notaio: Felice Nicolò Refatti, notaio di Pergine (SN). Originale da rogiti [A], atto notarile, volgare carta A8 Dazione in pagamento 1699 giugno 10, Pergine, residenza commissariale Testimoni: Giovanni Fontanari di Serso, chirurgo abitante a Pergine e Nicolò Fruet di Vignola. Alla presenza del dott. Antonio Carli, delegato di Giuseppe Andrea Bomporto, commissario di Pergine, Giacomo Pallaoro dà a titolo di dazione in pagamento a sua cognata Domenica vedova del fu Michele Pallaoro, agente in qualità di tutrice e curatrice dei figli, una porzione di casa sita nella villa di Roncogno, con l'onere di pagare metà del livello gravante su tutta la suddetta casa, al prezzo di 57 ragnesi e con patto di riscatto entro 8 anni. Anna del fu Domenico Cristofolini, moglie del suddetto Giacomo, con il consenso dei parenti, rinuncia all'ipoteca fondata sulla suddetta porzione di casa a garanzia della propria dote. Notaio: Giovanni Domenico del fu altro Giovanni Domenico Todeschini, notaio di Pergine (SN). Originale da rogiti [A], atto notarile; volgare Registro; carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1149/76 (Segnatura Koinè) Note 277 Sulla coperta: "1699. Dattione in pagamento delli heredi et figli quondam Michel Pallaoro di Roncogno, fattagli da Giacomo Pallaoro loro zio, con la renuncia dell'hippothecca delle doti fatta da donna Anna figlia quondam Domenico Cristoffollino, et moglie di detto Giacomo Pallaoro". A9 Procura 1699 novembre 29, Pergine Testimoni: Giacomo Rivetta di Pergine, sarto e Lazzaro de Martini, abitante a Susà. Giacomo del fu Antonio Pallaoro da Roncogno nomina proprio procuratore generale e speciale Giovanni Cristoforo Brusinelli, abitante di Pergine. Notaio: Antonio Refatti, notaio di Pergine (SN). Originale da rogiti [A], atto notarile; latino Documento singolo; carta, cc. 2 n.n. Segnature precedenti: 1149/77 (Segnatura Koinè) Note Si tratta di prestampato, poi completato a mano nei singoli campi. Sul v dell'ultima c.: "Procuratio generale Pallaura". A10 Nota di spese 1699 novembre 29 - 1700 marzo 14 Nota delle spese sostenute, dei beni, dei crediti e debiti di Giacomo Pallaoro e di sua moglie Anna in fase di liquidazione dei creditori. Volgare Fascicolo; carta, cc. 8 n.n. Segnature precedenti: 1149/78 (Segnatura Koinè) A11 Vendita 1699 dicembre 15, Pergine Testimoni: Gaspare Toller di Falesina e Cristoforo Zeni di Roncogno. Giovanni Cristoforo Brusinelli, agente in qualità di procuratore di Giacomo Pallaoro di Roncogno, cede a "Cristel" del fu Domenico Planchel di Frassilongo un vignale con bosco annesso situato nella regola di Roncogno in località "alla Laita" al prezzo di 25 ragnesi, quale pagamento di un debito di pari valore stipulato con chirografo di data 20 settembre 1699 in rogiti Fregolotti. Notaio: Giorgio Fregolotti detto "Maurus", notaio di Pergine (SN); sottoscrive ma non stende l'atto. Originale da rogiti [A], atto notarile; latino Registro; carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1149/79 (Segnatura Koinè) Note Sulla coperta: "Emptio Christeli Plancheli". All'interno: "Emptio Christeli Plancheli habita a Iacobo Pallaoro. Notario troni 4 soldi 4". A12 Quietanza 1701 [...]bre 8, Pergine Vittorio Puller, esattore deputato della Confraternita dei Disciplinati [di Pergine], rilascia quietanza a Giacomo Pallaoro, sarto di Roncogno, per un affitto pari a 17 troni e 19 soldi. Volgare Documento singolo; carta, c. 1 n.n. Segnature precedenti: 1149/80 (Segnatura Koinè) 278 A13 "Carte della regola di Roncogno" 1712 febbraio 11 - 1712 febbraio 12 Volgare Registro; carta, legatura in carta, cc. 8 n.n. Segnature precedenti: 1149/81 (Segnatura Koinè) 13a Testamento 1712 febbraio 11, Roncogno Testimoni: Guglielmo Saracini, nobile patrizio di Trento, Cristoforo Zeni, Gasparo di Bartolomeo Bortolamedi, Giovanni Antonio Banal, Nicolò del fu Antonio Lazzeri, Nicolò Fedrizzi, Giovanni del fu Francesco Zeni e Giovanni Giacomo Bortolamedi, tutti di Roncogno. Anna, moglie di Giacomo Pallaoro di Roncogno, detta le sue ultime volontà: dispone che il suo corpo venga sepolto nel cimitero della chiesa di Sant'Anna di Roncogno e che vengano celebrate delle messe di suffragio per la somma di 10 ragnesi il prima possibile. Lascia a suo fratello Bartolomeo Cristofolini di Madrano, a titolo di legato, 5 ragnesi del valore di 4 troni e mezzo ciascuno e nomina erede universale il marito Giacomo Pallaoro. Notaio: Giorgio Fregolotti detto "Maurus", notaio di Pergine (SN). Originale da rogiti [A], atto notarile, volgare Note All'interno: "1712. Testamento di Anna moglie di Giacomo Pallaoro di Roncogno. Notario troni 2". 13b "Testamento di Giacomo Pallaoro di Roncogno" 1712 febbraio 12, Roncogno Testimoni: Antonio di Giorgio Fregolotti, Domenico del fu Antonio Toller, Stefano del fu Domenico Tomelin di Fornace, Antonio di Domenico Pallaoro di Sant'Orsola, Giacomo Ceschi e il figlio Domenico e Bartolomeo di altro Bartolomeo "Pufoner", tutti abitanti a Roncogno, tranne il Fregolotti. Giacomo Pallaoro di Roncogno detta le sue ultime volontà, disponendo di essere sepolto nel cimitero della chiesa di Sant'Anna di Roncogno. Lascia a titolo di legato ai suoi nipoti Antonio e Nicolò del fu Michele Pallaoro e Antonio del fu Cristoforo Pallaoro 5 ragnesi ciascuno. Ordina che la sua massa, depurata dalle passività, venga venduta e con il ricavato vengano celebrate delle messe di suffragio entro 5 anni dalla sua morte. Nomina esecutrice testamentaria la Regola di Roncogno mediante i suoi rappresentanti a cui spetterà l'onere di redigere l'inventario della sostanza e la vendita della stessa. Notaio: Giorgio Fregolotti detto "Maurus", notaio di Pergine (SN). Originale da rogiti [A], atto notarile, volgare A14 Inventario 1712 febbraio 12 - 1750 luglio 15 Inventario della sostanza attiva e passiva di Giacomo Pallaoro e di sua moglie Anna e quietanze di liquidazione dei creditori, redatto a seguito dei loro testamenti. Volgare Fascicolo; carta, cc. 14 n.n. Segnature precedenti: 1149/82 (Segnatura Koinè) 279 Ente Congregazione di carità di Roncogno 1924 - 1929 Luoghi Roncogno (frazione del Comune di Pergine Valsugana) Altre date 1850 - 1929 (date di esistenza della Congregazione di carità del Comune di Roncogno) Archivi prodotti Fondo Documenti della Congregazione di carità del Comune di Roncogno, 01/01/1924 31/12/1929 Storia Le prime attestazioni documentarie di esistenza della Congregazione di carità del Comune di Roncogno, denominata anche "Fondo poveri" fino alla fine del sec. XIX, risalgono al 1850, tuttavia negli atti di quell'anno si fa menzione alla liquidazione di conti relativi all'anno militare 1847/48 e a debiti per assistenza di censiti indigenti nei confronti dell'Ospedale Santo Spirito ovvero della Congregazione di carità di Pergine a far data dal 1841/42 (1). Dall'inventario del patrimonio del Comune di Roncogno del 1892 si desume che la locale Congregazione di carità non possedeva beni immobili, ma traeva proventi da propri capitali affittati a privati ed enti, tra i quali il Consorzio fersinale e il Comune di Roncogno e, come appare dal carteggio, da alcune contravvenzioni elevate dal Comune e destinate al fondo di sovvenzione ai poveri. Nel periodo austriaco la sostanza della Congregazione di carità era amministrata dal curato locale pro tempore, coadiuvato da altre figure. L'intero complesso documentario relativo alla Congregazione di carità di Roncogno fu ricompreso durante l'ordinamento austriaco nella documentazione comunale di cui riporta le segnature in uso, riportate nei protocolli, nei repertori e negli strumenti di corredo comunali; sotto l'ordinamento italiano, invece, la corrispondenza fu protocollata e classificata secondo gli usi comunali e ascritta alla categoria II, mentre i registri, per altro di numero esiguo, sono pervenuti in forma separata: è tuttavia probabile che essi non costituissero un fondo separato rispetto al complesso documentario comunale di cui erano considerati parte integrante e inscindibile. La Congregazione di carità del Comune di Roncogno fu prosciolta a seguito della soppressione del Comune di Roncogno nel 1928 e al passaggio di competenze al neo costituito Comune di Pergine Valsugana. Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ACP, Archivio del Comune soppresso di Roncogno Note (1) ACP, Archivio del Comune soppresso di Roncogno, n. 184, I, 21. 280 fondo Documenti della Congregazione di carità del Comune di Roncogno, 1924 - 1929 2 registri Soggetti produttori Congregazione di carità di Roncogno, 1924 - 1929 Contenuto Il fondo comprende la sola documentazione relativa alla Congregazione di carità all'epoca dell'ordinamento italiano, a eccezione della corrispondenza, inlcusa negli atti comunali, di cui riporta le relative segnature di protocollo e classificazioni; la documentazione prodotta e acquisita dall'ente sotto il periodo austriaco è inclusa integralmente nel fondo comunale, compresi eventuali registri inventariali e rese di conto. Lingua Italiano È aggregato di: Superfondo Archivio del Comune soppresso di Roncogno 281 serie Repertori degli atti soggetti a tassa di registro, 1924 - 1929 1 registro Contenuto In osservanza dell'art. 4 della legge 14 luglio 1887, n. 4702 i segretari erano tenuti alla compilazione in carta libera dei repertori degli atti soggetti a tassa di registro, da presentarsi ogni semestre al ricevitore dell'Ufficio del registro del distretto di appartenenza, anche in assenza di registrazioni. Il ricevitore provvedeva ad apporvi il visto, dichiarando il numero delle registrazioni o la loro assenza. In base all'art. 113 della legge 13 settembre 1874, n. 2076 i repertori dovevano essere presentati entro i mesi di gennaio e di luglio di ciascun anno. Nel repertorio venivano annotati in ordine cronologico la data dell'atto soggetto a imposta di registro, comprensiva di anno, mese e giorno, la natura dell'atto, le generalità delle parti, i beni in oggetto, l'annotazione di avvenuta registrazione, comprensiva della data e degli importi riscossi. Lingua Italiano B1 "Provincia di Trento. Comune di Roncogno. Repertorio degli atti soggetti a tassa di registro riflettenti la Congregazione di carità da tenersi dal suo segretario in osservanza all'articolo 4 della legge 14 luglio 1887, n. 4702" (tit. interno) 1924 luglio 9 - 1929 gennaio 10 Come constatato dal ricevitore dell'Ufficio del registro di Trento, nel registro non compare alcun atto registrato. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 3 n.n. Segnature precedenti: 1424 (Segnatura Koinè) 282 serie Bilanci di previsione, 1928 1 registro Contenuto I bilanci di previsione della Congregazione di carità venivano compilati in base alla legge 17 luglio 1890, n. 6972, al Regolamento amministrativo approvato con R.D. 5 febbraio 1891, n., 99, alla legge 29 dicembre 1901, n. 538, al R.D. 30 dicembre 1923, n. 2841 e alla legge 17 giugno 1926, n. 1187. Dalle voci di bilancio annotate, si desume che le entrate della Congregazione di carità di Castagné erano costituite esclusivamente da sussidi comunali e fondi pubblici, mentre le spese prevedevano sovvenzioni ai bisognosi in forma di assistenza sanitaria (somministrazione medicinali e cure) e primaria (somministrazione alimenti e vestiario), oltre alle spese di amministrazione. I bilanci avevano validità triennale e, in forza dell'art. 3 della legge 29 dicembre 1901, n. 538, venivano esposti all'albo pretorio per otto giorni consecutivi. Lingua Italiano Fonti normative Legge 17 luglio 1890, n. 6972, Norme sulle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza. R.D. 5 febbraio 1891, n. 33 e n. 99, "col quale, in esecuzione della legge 17 luglio 1890, n. 6973 (serie terza), si approvano i regolamenti sulle istituzioni pubbliche di beneficenza". Legge 29 dicembre 1901, n. 538 "portante disposizioni per il personale di ragioneria dell'amministrazione provinciale dell'interno e circa la pubblicazione dei bilanci e conti delle istituzioni di beneficenza". R.D. 30 dicembre 1923, n. 2841, "Riforma della legge 17 luglio 1890, n. 6972, sulle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza". Legge 17 giugno 1926, n. 1187, Riforma dei regi decreti 30 dicembre 1923, nn. 2841 e 3048, sulle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza. B2 "Comune di Roncogno. Provincia di Trento. Congregazione di carità. Bilancio preventivo degli anni 1928-1929-1930 e rispettivi allegati" 1928 maggio 4 con allegati dal 1927 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 6 n.n. Segnature precedenti: 1426 (Segnatura Koinè) 283 Appendice 1 Genealogia sommaria della famiglia Pallaoro da Sant’Orsola La famiglia ha origini a Sant’Orsola, in Valle dei Mocheni. All’inizio del secondo decennio del XVII secolo un ramo dei Pallaoro si trasferisce a Roncogno, esattamente con il nonno di Giacomo, omonimo. Qui la discendenza prosegue però solo da parte dei fratelli di Giacomo, Michele e Cristoforo. Dei figli di Michele, cioè Antonio e Nicolò, non si hanno notizie di discendenza; invece l’unico discendente di Cristoforo, Antonio, ha due figli: Pietro di cui non si hanno notizie di discendenza e Cristoforo che si trasferisce a Civezzano. La data in alto nelle singole caselle si riferisce all’anno di matrimonio, così come compare e risulta dal registro “Le genealogie del Perginese” di don Tommaso Bottea. Solo per Giacomo, la moglie Anna e i fratelli di lui, Cristoforo, è stato possibile risalire alla data di morte, desunta dal “Liber I Defun[ctorum]” presente nell’APR. E inoltre solo per Giacomo Pallaoro e la moglie Anna Cristofolini si può presumere anche l’anno di nascita, essendo nota la loro età approssimativa al momento della morte. Nel libro dei morti si dice infatti che Anna aveva circa 70 anni, Giacomo circa 72. 284 FAMIGLIA PALLAORO Tomaso Residente a Sant’Orsola 1561 Michele Michele 1612 Giacomo Orsola Lazeri Pietro Si trasferisce a Pergine Si trasferiscono a Roncogno 1643 Antonio Anna [Arnoldi] 1658 Giacomo 1670 Michele 1672 Cristoforo (1640? - 17 febbraio 1712) (+11 agosto 1699?) Dominica Fedrizzi (+29 dicembre 1706) Dorotea Corrà Anna Cristofolini (1642? - 13 febbraio 1712) 1705 Antonio Domenica Bortolamedi 1715 Nicolò Domenica 1684 Tomaso Maddalena Migoloni 1698 Antonio Lucia Svaldi 1742 Cristoforo Domenica Broseghini 1741 Pietro Cattarina Si trasferiscono a Civezzano 140 Appendice 2 I “vicini” o “convicini” di Roncogno La presente appendice si riferisce a due sedute di regola che la comunità teneva “nella villa di Roncogno e spiazzo presso la seconda fontana dove solitamente convengono li convicini d’esso luogo per trattare li pubblici affari”1.La prima riunione, “in piena regola” è datata 6 giugno 1754, porta la dicitura “Deo optimo maximo. 1754. Ordinazioni dell’onoranda Regola di Roncogno per il suo buon regolamento”2 e riguarda la modifica di alcuni aspetti dell’organizzazione civile; la seconda, datata 26 agosto 1806, è una delibera della regola3 atta a introdurre alcune modifiche relative al godimento degli emolumenti comunali. Considerato l’obbligo di presenza, ai fini della validità dell’assemblea e delle decisioni prese, di almeno 2/3 degli aventi diritto, si può calcolare con buona approssimazione la consistenza della popolazione dei vicini o perlomeno dei fuochi della villa di Roncogno. Nel primo documento infatti si legge della loro cospicua presenza alla seduta, in numero di 27, “anzi mancarne solamente uno o due dei capi di famiglia convicini di questo luogo e così costituire la legittima regola”. Nel secondo documento, invece, non si specifica chi è assente ma si evidenzia la presenza di 34 vicini che votano con esito di 27 voti favorevoli e 7 contrari. 1 Cfr. doc. 1 (1148/19). Cfr. doc. 3 (1148/25). 3 Cfr. doc. 11 (1149/67). 2 141 I presenti alla seduta del 6 giugno 1754. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24. 25. 26. 27. 4 Domenico dei Lazeri, giurato Andrea del fu Giacomo Lazeri, giurato Dott. Simon Pietro Bartholomei Giacomo del fu Domenico Lazeron Giacomo del fu Giacomo Lazeron Antonio del fu Domenico Zen Giacomo del fu Leonardo Lazeron, “mediante la voce data al suddetto Andrea Lazeri, giurato” Giacomo Ober Gianbattista Lazeri Antonio del fu Domenico Lazeri Domenico del fu Cristofforo Zen Antonio del fu Domenico Cesch Giacomantonio del fu Giacomo Lazeri Francesco del fu Cristofforo Zen Cristano Fedrici Giacomo del fu Francesco Lazeri Francescantonio Bortolamedi Giacomo del fu Cristofforo Zen Nicolò Bortolamedi Gianbattista del fu Dominico Zen Gasparo Bortolamedi Domenico del fu Leonardo Lazeron Bortolamio Lazeron Pietro del fu Giacomo Lazeri Francesco Banal, “mediante la voce data a me sottoscritto infrascritto”4 Giacomantonio Fedrici Giacomantonio del fu Giacomo Lazeri “mediante la voce data a suo fratello” Si tratta di Giuseppe Giovanni Pietro, figlio del notaio Francesco Giuseppe Leporini. 142 I presenti alla seduta del 26 agosto 1806. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14 15 16. 17. 18. 19. 20. 21. 22. 23. 24 25. 26. 27. 28. 29. 30. 31. 32. 33. 34. 143 Giovanni Battista Giovanetti, sindico Cristoforo Lazeri Giuseppe Fedrizzi Francesco Lazeri Cristiano Banal Antonio Bartolamedi Giovanni Antonio Mauro Dominico Fedrizzi Dominico Bortolamedi Giovanni Battista Zen Antonio Fedrizzi Giuseppe del fu Nicolò Fedrizzi Giacomo Lazeron Giuseppe Ober Giuseppe Zen [Cristoforo?] Zen [Antonio?] Zen Giuseppe Lazeri Giacomo Lazeri Cristoforo Zen Dominico Lazeri Giovanni Antonio Fedrizzi CristianoFedrizzi Francesco Donati Luigi Fedrizzi Dominico del fu Giovanni Antonio Fedrizzi Dominico del fu Antonio Lazeri il vecchio Giacomo del fu Dominico Lazeron Giovanbattista Lazeri Dominico Zen Gasparo Tomelin Valentino figlio d’Antonio Zen Leinardo Lazeron Bartolomeo Giovanetti Appendice 3 “Stato delle anime della villa di Roncogno l’anno 1789” “Multiplicasti gentem, non magnificasti laetitiam” (Isaia 9.3) Il presente documento è molto interessante ai fini delle conoscenze demografiche sulla comunità di Roncogno alla fine del XVIII secolo e, a differenza di quanto riscontrato nell’elenco degli intervenuti alla seduta di regola relativo ai soli vicini; qui si ha notizia di tutta la popolazione, compresi gli abitanti e i forestieri. Nel documento inoltre è presente una sorta di legenda in cui si dà ragione di alcuni segni distintivi apposti prima del nome della persona. Vi si legge infatti: “NB: dove si trova doppia croce ≠ mancano dal paese. Dove c’è una croce semplice Χ non si conta la persona” (perchè inserita in altro gruppo, spesso la famiglia d’origine); ilsegno † segnala la persona deceduta. I gruppi familiari sono 50 per un totale di 265 persone, come risulta dal computo presente alla fine del documento ed inoltre l’età media della popolazione risulta essere inferiore ai 24 anni. 144 Nicolò figlio di Giacomo Antonio Lazzari detto “dei Sordi” Margarita moglie, figlia d’Antonio Zeni; vedi n. XX Domenica figlia Giacomo Antonio figlio Giovanni Antonio, fratello di Nicolò Servitù Margarita Coraiola Anna, ovela anni 26 anni 28 anni 2 mesi 5 anni 21 V. Nicolò vedovo, di Cristano Fedrizi Figlioli Maria Domenica Cristano Cattarina Gasparo Anna anni 48 anni 40 anni 13 anni 7 anni 2 VI. anni 50 anni 26 anni 25 anni 20 anni 18 anni 16 anni 8 IX. Cristoforo, figlio di Domenico Zeni Fior moglie, figlia di Michele de’ Tomasi di Povo Figlioli Domenico Anna moglie, figlia di Giulio Bortolamedi vedi n. XXXIII ≠ Domenica, maritata a Pergine Michele Pietro Cattarina Cattarina, sorella di Cristoforo Francesco del fu Giacom Antonio Lazzari Maria moglie, figlia del fu Giovanni Antonio Mauro Figlioli Giuseppe Giovanni Antonio Giovanni Battista Giacomo figlio di Giovanni Zeni † Domenica moglie - morta. Figlioli ≠ Domenica, a servizio in Lavis ≠ Margarita, maritata a Cognola x Orsola, vedi n. XXIX anni 26 anni 22 anni 23 anni 21 anni 19 anni 10 anni 50 ≠ Maria Anna vedova del fu Antonio Zeni Figlioli ≠ Valentina, maritata in Tena Domenico Giuseppe, ammogliato x Barbera,maritata vedi n. L x Antonio, ammogliato vedi n. XII Cattarina Battista Lucia, moglie di Giuseppe, nata Lazzari vedi n. L. vedi Giacomo Figlioli Maria Antonio Orsola Servitù Carlo Fedrin di Civezzano, famiglio Antonio di Giovanni Pallaver di Caneza Orsola moglie, figlia di Cristofolin di Madran Figlioli Domenico ≠ Mariana, figlia maritata a Villazano Giuseppe Servitù Margherita di Valentino Zeni, serva anni 60 anni 40 anni 24 anni ? anni 18 anni 8 VII. anni 66 anni 60 anni 21 X. anni 55 anni 55 IV. III. II. I. Biaggio figlio di Giacomo Zeni Margarita moglie, figlia di Giovanni Zancanella - Segonzan Figlioli Giacomo Barbera Domenico Antonio anni 45 anni 32 Barbera vedova, madre di Biaggio anni 78 anni 38 anni 36 anni 34 anni 32 anni 26 anni 25 anni 17 anni 37 anni 6 anni 3 anni 1 anni 13 Barbera vedova del fu Michel Bortolomedi Figlioli x Domenica, maritata vedi n. XII Giovanni Battista anni 13 anni 11 anni 4 mesi 9 anni 36 anni 16 anni 13 anni 8 anni 6 anni 3 Francesco, figlio di Francesco Banal Anna moglie, figlia di Giacomo Lazzari Figlioli Giacomo Francesco Cattarina Margarita, nipote di Francesco, figlio di Cristan Banal anni 53 anni 40 anni 18 anni 15 anni 10 anni 11 XIII. anni 55 anni 27 anni 14 XII. Antonio figlio del fu Antonio Zeni Domenica, moglie, figlia di Barbera Figlioli Antonio Maria Servitù Domenica, figlia di Domenico Zeni, serva vedi n. XIII anni 36 VIII. XI. anni 60 Bortolo figlio di Girolamo Valandro di Cognola Margarita moglie, figlia di Gasparo Bertoldi di Sant’Orsola Figlioli Bettina Rosina Domenica Giuseppe Orsola anni 27 anni 27 anni 4 anni 1 anni 11 Domenico, figlio del fu Valentino Zeni † Maria moglie, del fu Tomaso Bonvechio di Oltrecastello Figlioli x Valentino, vedi n. XIV ≠ Giovanni Battista, servo a Trento x Domenica, serva vedi n. XII x Margarita, vedi n. III Cattarina anni 50 anni 45 anni 21 anni 16 anni 11 anni 8 anni 5 Giuseppe, del fu Giacomo Obber Cattarina, moglie, di Pietro Valer di Fornas Figlioli Orsola Domenica Giacomo Giuseppe Pietro Domenico Servitù Valentino- famiglio, vedi n. XIII XVI. XV. XIV. anni 38 anni 34 anni 15 anni 13 anni 12 anni 6 anni 4 anni 1 Giovanni Battista, di Giovanni Zeni Antonia moglie, figlia di Bortolamio Bortolamedi Figlioli Giovanni Battista Margarita Maria Domenico Antonio Domenico, fratello di Giovanni Battista anni 36 anni 36 anni 10 anni 8 anni 6 mesi 8 anni 25 Gasparo, filio di Antonio Fedrizzi Cristina moglie, figlia di G. Domenico Grassi di Fornas Figlioli Domenica Antonio Rosa Servitù Antonio de Vigarzan -famiglio XVII. anni 36 anni 36 anni 7 anni 4 mesi 9 Domenico, fratello di Gasparo Orsola moglie, figlia di Giacomo Lazzaroni Figlioli Domenica Servitù Bortolo Lenzi di Piné- famiglio anni 32 anni 23 anni 1 anni 15 anni 13 XXII. XVIII. Bortolo figlio di Giacomo Giovannetti Domenica moglie, figlia di Giuseppe Celvi – Torchio Figlioli Giacomo Giuseppe Madalena Bortolo Battista Servitù Orsola Bertoldi di S. Orsola, serva XIX. Domenica vedova Lazzaroni XXIV. Domenico di Stefano Tomelini Domenica moglie, figlia di Cristofol de Paoli - Mala Figlioli ≠ Cattarina, maritata con Michel Caset a Lavis Stefano, ammogliato Margarita Domenica Domenico Giovanna, moglie di Stefano e figlia del fu Giacomo Ceschi Figlioli Domenica XX. XXI. anni 52 anni 50 anni 21 anni 19 anni 16 anni 9 anni 5 Antonio vedovo, figlio Valentino Zeni Figlioli x Anna Maria, maritata vedi n. XLI Valentino x Margarita, figlia maritata vedi n. I Gasparo GiacomAntonio Orsola Servitù Domenico Prada di Pinè - famiglio anni 62 anni 36 anni 30 anni 28 anni 25 anni 22 anni 18 Antonio, figlio di Antonio Fedrizi, fratello di Gasparo Dominico Mariana moglie, figlia di Giacomo Lazzari Figlioli Domenica Antonio figlio Servitù Francesco di Vigarzan - famiglio anni 26 anni 23 anni 4 anni 1 anni 14 anni 13 Giacomo di Giacomo Antonio Lazzari Madalena moglie, figlia Ezel de Frasilongo Figlioli Antonio Barbera Giacomo Mariana ≠ Nicolò, frat. Giacomo, Lonato ≠ Nicolò, suo zio a Lonato anni 47 anni 46 anni 20 anni 17 anni 10 anni 3 anni 23 XXIII. Domenica vedova del fu Antonio Fedrizzi Figlioli: Vedi: n. XVI; XVII; XXI; XXVI. anni 83 XXV. anni 63 anni 63 anni 34 anni 27 anni 24 anni 18 anni 16 anni 24 anni 1 Battista di Giacomo Antonio Lazzari Orsola moglie, figlia di Michel Faiferin di Costasavina Figlioli Domenica Antonia Teresa Giacomo Battista Nicolò XXVI. anni 37 anni 36 anni 14 anni 9 anni 7 anni 6 anni 4 anni 2 Gaspero figlio di Giacomo Antonio Lazzari Domenica moglie, figlia del fu Antonio Fedrizi Figlioli Giacomo Domenica † figlio Servitù Domenica, figlia di Battista Vitti vedi n. XLV, serva XXVII. Antonia vedova di Biaggio Augustini anni 66 XXVIII. anni 31 anni 25 anni 3 anni 1 giorni 8 Francesco, figlio di Giovanni Battista Bortolamedi - calegaro Elisabetta moglie, figlia di Francesco Mover Pergine Figlioli Giovanni Battista Anna Maria anni 36 anni 30 anni 4 anni 1 anni 11 anni 42 146 Giovanni, diGiovanni Antonio Maoro Angiola moglie, figlia di Giovanni Battista Bortolamedi Servitù Orsola, figlia di Giovanni Zeni, serva, vedi n.VI. anni 47 anni 43 XXXIII. Giulio di Nicolò Bortolamedi Cattarina moglie, figlia di Battista Caldonazi a Civezzano Figlioli Nicolò, ammogliato Domenica x Anna, maritata vedi n. IX Giovanni Battista Antonio Domenico Margarita Orsola Cattarina Teresa, moglie di Nicolò anni 39 anni 28 anni 8 anni 4 anni 1 XXXIV. anni 62 anni 51 anni 30 anni 25 anni 24 anni 22 anni 19 anni 15 anni 17 anni 12 anni 9 XXXVIII. Giacomo, figlio di Giacomo Lazzaroni Cattarina moglie, figlia di Antonio Banal Figlioli Giacomo Mariana Teresa Cattarina Gasparo, di Bortolo Bortolamedi Madalena moglie. di Domenico Corajola – Povo Figlioli Bortolo Giovanni Battista Domenica Domenico di Giacomo Antonio Fedrizzi, nubile Giacomo Antonio, fratello ammogliato Teresa moglie, figlia di Lazari Lazzaroni Figlioli Antonia Aloisio Domenico Teresa Domenica Servitù Giuseppe, figlio del fu Antonio Lazzari Domenica di S. Orsola, serva anni 37 anni 19 anni 17 anni 11 anni 2 Giacomo, figlio di Andrea Lazzzari Domenica moglie, di Giovanni Bertoldo di Povo Figlioli Andrea Giacomo Margarita Cattarina Servitù Teresa, figlia del fu Antonio Lazzari Domenico, del fu Antonio Lazzari , sarte Cattarina vedova del fu Tomaso Bortolamedi Figlioli Orsola, maritata ≠ Domenica, serva verso Trento Battista, figlio del fu Antonio Lazzari e marito d’Orsola Figlioli Antonio anni 48 anni 21 anni 8 anni 33 anni 57 anni 49 anni 39 anni 16 anni 8 anni 4 anni 1 gg. 10 Francesco, figlio di GiacomAntonio Fedrizi Rosa moglie, figlia di Giovanni Battista Dorigon di Civezzan Figlioli Battista GiacomAntonio, ammogliato Elisabetta Domenica, moglie di Giacom Antonio nata Caliari Figlioli Rosa Servitù Domenica Oslera di Fieroz, serva Angiola vedova Facchinelli di Civezzano Figlioli ≠ Giuseppe, a servire ≠ Bortolamio, a servire ≠ Antonia, a servire ≠Giacom Antonio, a servire anni 42 anni 18 anni 16 anni 14 anni 11 anni 2 XXXV. XXXVI. anni 63 anni 61 anni 26 anni 22 anni 18 anni 20 Giuseppe figlio di Giacomo Lazzari Anna Maria moglie, figlia di Giorgio Olzer di Caneza Figlioli GiacomAntonio Cattarina Giuseppe anni 40 anni 38 anni 18 anni 9 anni 6 XXXVII. anni 1 anni 23 anni 14 anni 19 XXXIX. anni 48 XXXII. XXXI. XXX. XXIX. Francesco, figlio di Cristan Banal ≠ Cattarina sorella, a Sers, serva † Antonio fratello, morto x Cristano fratello, vedi n. XLVIII anni 26 anni 23 anni 6 XL. anni 46 anni 50 anni 26 anni 24 anni 16 anni 13 Domenico, fratello di Giacomo Domenica moglie, figlia di Giacomo Lazzari vedi n. L Servitù Antonia, figlia del fu Antonio Lazzari, sorella di Teresa, Giuseppe vedi. nn. XXXIV e XXXIX anni 42 anni 44 anni 16 anni 13 anni 21 147 XLI. XLV. XLII. Andrea vedovo, di Andrea Lazzari Figlioli Andrea, ammogliato Dominico, ammogliato Domenico x Orsola, maritata vedi n. LVIII Giacomo anni 84 Cattarina, moglie d’Andrea del fu GiacomAntonio Lazzari Suoi figlioli Mariana Michele anni 37 Anna Maria, moglie di Domenico di Antonio Zeni vedi n. XX Suoi figlioli Andrea Maria Orsola Domenica Margarita anni 36 anni 39 anni 37 anni 21 anni 16 anni 4 anni 5 anni 11 anni 9 anni 7 anni 4 anni 2 Domenico vedovo, di Cristoforo Lazzari Figlioli Cristoforo Cristina Battista Cattarina Servitù Orsola, vedova del fu Antonio Lazzari, serva - madregna vedi nn. 34-39-40-31. anni 38 anni 19 anni 16 anni 13 anni 5 Anna, figlia di Cristoforo Lazzari, moglie di Giovanni Vitti, piemontese Figlioli ≠ Carlo, manca col padre x Domenica, vedi n. XXVI XLVI. Valentina, figlia di Giacomo Giovannetti XLIX. Anni ? anni 18 anni 11 anni 44 anni 42 anni 34 anni 23 L. XLVII. anni 60 XLIII. anni 43 XLVIII. anni 12 anni 10 anni 8 anni 5 Battista, figlio di Francesco Banal Orsola moglie, figlia d’Andrea Lazari vedi n. XLI. Figlioli Cattarina Battista Servitù Cristano di Cristano Banal vedi n. XXXIII XLIV. Bortolo, di Giacomo Lazzaroni, fratello di Giacomo Maria moglie, figlia Prada di Pinè Figlioli Anna Giacomo anni 46 anni 45 anni 43 Cattarina, vedova di Antonio Ceschi Anna, vedova di Battista Giovanetti Figlioli Madalena Giovanni Battista Maria Lucia Cattarina. figlia di Giacomo Lazzaroni, nubile Anna sorella, nubile Orsola sorella, vedova vedi n. XLII Leonardo fratello, nubile Maria sorella anni 36 anni 37 anni 33 anni 7 anni 4 x Domenica figlia di Giacomo Lazzari, maritata Vitti (XL) Molto Rev. Don Domenico fratello primissario x Lucia, maritata vedi n. X Bortolo fratello, ammogliato Barbara moglie, figlia di Antonio Zeni, vedi n. X Figlioli Orsola Maria figlia anni 49 anni 41 anni 37 anni 35 anni 32 anni 9 anni 2 mesi 1 anni 11 anni 41 anni 16 anni 12 148