MANUALE DIDATTICO
sui temi della raccolta, del riciclo e del recupero dei rifiuti di imballaggio
Anno 2010/2011
LA DIDATTICA
Un’iniziativa
per la scuola
con il patrocinio di
Ministero dell’Istruzione
dell’Università e Ricerca
Un’iniziativa
per la scuola
LA DIDATTICA
1.
PROGETTO FORMATIVO “RICICLO TVB”
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Mare e del Territorio (MATTM) sottoscrivendo nel luglio 2009 la CARTA DI INTENTI in materia di “Scuola,
Ambiente e Legalita’, nel rispetto dei propri ruoli e delle specifiche competenze istituzionali, “hanno assunto
l’Educazione Ambientale e allo Sviluppo Sostenibile, all’interno dell’insegnamento “Cittadinanza e Costituzione”, come tema interdisciplinare e trasversale” , impegnandosi ad attuare pratiche didattiche sui temi
dello Sviluppo Sostenibile e dell’Educazione Ambientale “come equilibrio tra i processi di sviluppo economico, equità sociale, rispetto dell’ambiente, diversità culturale. In ottemperanza a quanto sottoscritto, nell’a.s.
2009/2010 sono state finanziate varie iniziative nelle scuole di ogni ordine e grado.
Nel dicembre 2009 i due Ministeri hanno prodotto il documento “LINEE GUIDA PER L’EDUCAZIONE AMBIENTALE E LO SVILUPPO SOSTENIBILE” (EASS) contenente alcuni orientamenti innovativi in materia di EASS per
l’elaborazione dei curricula da parte degli istituti scolastici e per l’organizzazione delle attività didattiche.
Con tale documento viene rivolto un forte richiamo al ruolo della scuola come primaria agenzia educativa
nel costruire una nuova coscienza civile per il raggiungimento di alcuni importanti obiettivi di cambiamento
nei confronti dell’ambiente inteso come patrimonio comune.
Gli studenti attraverso progetti di EA, trasversale a tutte le discipline, acquisiscono nuove conoscenze,
analizzano e ripensano concretamente i propri comportamenti quotidiani, sviluppando un livello di competenza che li porta a sentirsi parte attiva e indispensabile nel processo di salvaguardia dell’ambiente. In tal
modo, un domani, potranno essere protagonisti di quella cultura dell’uso corretto delle risorse, fondamentale per la sopravvivenza delle future generazioni.
Nell’ambito delle tematiche di E.A., quella relativa ai rifiuti riveste carattere prioritario, perchè per la sua
soluzione è necessario il coinvolgimento delle Istituzioni e della collettività. La scuola con i suoi progetti
specifici trasmette ai giovani l’importanza del consumo attento, del contenimento degli sprechi, della
necessità della raccolta differenziata di qualità, del riciclo e del recupero, così che i giovani, a loro volta,
collaborando in famiglia per una corretta separazione dei rifiuti in casa, si rendano capaci di azioni a favore
dell’ambiente, divenendo PROMOTORI DI CULTURA.
LA SCUOLA E’ CHIAMATA AD INTERVENIRE. NON PER DARE SOLUZIONI alle problematiche dei rifiuti, (non è
suo compito istituzionale), bensì per operare, attraverso metodologie innovative, al fine di sollecitare negli
alunni la convinzione di essere parte di un sistema di relazioni e sviluppare la consapevolezza che vivere nel
rispetto dell’ambiente è oggi una scelta obbligata.
Tutti gli interventi a scuola devono prendere avvio da una riflessione sugli aspetti valoriali dell’ambiente,
dall’acquisizione di conoscenze di base sul ciclo integrato dei rifiuti, dall’analisi dei comportamenti per la
promozione di azioni responsabili e positive.
Un’iniziativa
per la scuola
LA DIDATTICA
In sintesi
In coerenza con la ricerca scientifica, che assume l’ambiente come una realtà complessa connotata
da una costante interrelazione tra elementi naturali e antropici da cui possono anche originarsi fattori di
conflittualità;
riconoscendo la frontiera formativa dell’Educazione Ambientale per lo Sviluppo Sostenibile (EASS)
che, con il contributo sinergico di tutte le discipline scolastiche, è capace di far cogliere al soggetto in
apprendimento la complessità ambientale;
considerando che l’E.A. è stata inserita a pieno titolo all’interno della disciplina “Cittadinanza e
Costituzione” e ha conquistato uno spazio curriculare definito non come una nuova disciplina da aggiungere
ad altri percorsi scolastici (caratterizzati dalla parcellizzazione dei saperi), ma come area formativa trasversale
e interdisciplinare,
la Scuola può strutturare efficaci percorsi che mirino ad un approccio sistemico dell’ambiente e che abbiano
la massima efficacia formativa per portare lo studente
dalla conoscenza
ai comportamenti virtuosi
alla promozione di cambiamento culturale
Nelle Linee Guida ministeriali viene altresì suggerito che soggetti qualificati come gli Istituti di ricerca
tecnico-scientifica, gli Enti di formazione, le Associazioni presenti sul territorio, i soggetti specializzati alla
vigilanza, possano interagire con la scuola nella progettazione e realizzazione di itinerari formativi.
Il CONAI, Consorzio Nazionale degli Imballaggi, continuando la sua mission educativa, accogliendo le
indicazioni dei su citati documenti con il patrocinio del MIUR e del MATTM ha voluto rivolgere a docenti ed
alunni della Scuola Superiore di primo grado per l’a.s. 2010/11 il progetto educativo-didattico in rete
“RICICLO TVB”, con lo scopo di far conoscere e sviluppare la capacità di condividere obiettivi di politiche
ambientali concrete, in particolare quelli relativi alla promozione della raccolta differenziata di qualità
funzionale al riciclo, nel rispetto delle risorse.
CONAI ha scelto di diffondere il progetto attraverso il web. La scuola infatti, progressivamente, si sta
adeguando alle nuove modalità di comunicazione, sta acquisendo gli strumenti necessari e gli insegnanti
sono sempre più integrati coi nuovi media, di cui i giovani sono i naturali interpreti.
Il progetto vuole concorrere alla promozione della nuova cultura della sostenibilità, capace di formare i
giovani cittadini alle scelte consapevoli ed eticamente orientate nei consumi, negli stili di vita e nel rispetto
dell’ambiente.
“Riciclo TVB” è un progetto declinato in percorsi didattici concreti che consentono agli allievi di sperimenta re in prima persona le implicazioni connesse a ciascun argomento trattato. Tali percorsi inoltre sono uno
spazio reale e concreto per gli studenti che devono acquisire e/o utilizzare conoscenze ed abilità. “Riciclo
TVB” è uno strumento didattico dinamico che vuole offrire agli insegnanti, in forma strutturata e fruibile
attraverso il sito dedicato (www.riciclotvb.it), informazioni di base, metodologie, schemi per la progettazione
di percorsi didattici, mappe concettuali e proposte operative per le attività in classe.
Un’iniziativa
per la scuola
LA DIDATTICA
2.
FINALITA’
Promuovere una nuova cultura della sostenibilità capace di formare i giovani cittadini alle scelte consapevoli
ed eticamente orientate nei consumi, negli stili di vita e nel rispetto dell’ambiente.
Sviluppare nei giovani allievi conoscenze ed abilità che portino allo sviluppo di competenze specifiche
disciplinari e competenze personali (competenze di cittadinanza) intese come “costruzione del senso di legalità
e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dover scegliere e agire in modo consapevole e
implicano l’impegno di elaborare idee e a promuovere azioni fnalizzate al miglioramento continuo del proprio
contesto di vita (D.M. 31 luglio 2009).
Favorire nello studente:
- la comprensione delle problematiche naturali e sociali dell’ambiente e del territorio in cui vive
- la consapevolezza che è possibile rispettare, conservare, migliorare e valorizzare l’ambiente e il territorio
elaborando progetti specifici da proporre alle istituzioni della propria comunità di appartenenza
- la riflessione sul valore delle risorse naturali come bene comune e come diritto universale per rilanciare nella
scuola e nelle famiglie comportamenti di consumo attento e responsabile e per permettere uno sviluppo sostenibile alle generazioni future oltre che al proprio bene-essere e bene-stare.
3.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (conoscenze e abilità)
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far acquisire il concetto di rifiuto
far percepire la quantità di rifiuti prodotta nella nostra vita quotidiana
far individuare l’interazione tra le proprie azioni quotidiane e i rifiuti dei materiali di imballaggio
far conoscere l’importanza di trasformare i rifiuti n risorsa
far comprendere l’importanza della raccolta differenziata, del riutilizzo, del recupero e del riciclo degli
imballaggi al fine di diminuire il volume dei rifiuti e risparmiare risorse
far comprendere l’importanza del comportamento del cittadino nella gestione dei rifiuti
far comprendere come l’azione individuale concorre al benessere collettivo
4.
SITUAZIONI DI COMPITO (per la certificazione delle competenze personali)
In base ad ogni percorso didattico si rende necessario individuare significative situazioni di compito. Sarà cura di
ciascun docente identificare tali situazioni.
Ricordiamo che, secondo le nuove indicazioni, la situazione di compito è il momento che conclude un percorso
unitario di apprendimento ed è lo spazio di autonomia e responsabilizzazione degli allievi nel quale ciascuno di
essi può affrontare e portare a termine il compito affidato; comporta la mobilitazione di competenze personali e
l’utilizzo di conoscenze disciplinari implicate nel compito stesso. Nascono dal confronto con gli alunni, con il loro
essere persone che agiscono in un contesto, con i loro bisogni formativi e, come tali, non possono essere esempli
ficate. Ciascun docente in piena autonomia e responsabilità, individua le situazioni in cui gli allievi possono
manifestare il loro agire competente.
Un’iniziativa
per la scuola
LA DIDATTICA
La situazione di compito diviene criterio ordinatore delle conoscenze ed abilità, nonché lo spazio reale che
permette al docente di osservare e valutare le competenze personali dell’allievo. Queste indicano la comprovata
capacità di usare conoscenze, abilità, capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro e di
studio professionale e/o personale. Le competenze sono dunque descritte in termini di responsabilità ed autonomia.
Una competenza per essere messa in atto necessita:
della capacità di mobilitare le proprie risorse interne e/o attivare e utilizzare le risorse interne al contesto;
di conoscenze: deve padroneggiare e utilizzare le proprie conoscenze per portare a termine un compito;
di abilità: per eseguire un compito occorre essere in grado di applicare e utilizzare le conoscenze relative
5.
COMPETENZE PERSONALI
Si avvalgono delle seguenti competenze specifiche disciplinari:
1. conosce il concetto di rifiuto come risorsa
2. è in grado di percepire la quantità di rifiuti nell’agire quotidiano
3. conosce e comprende l’interazione tra le proprie azioni quotidiane e la questione dei rifiuti dei materiali
di imballaggio
4. comprende l’importanza della raccolta differenziata di qualità funzionale al recupero e al riciclo degli
imballaggi al fine di diminuire il volume dei rifiuti e risparmiare risorse
5. è consapevole dell’importanza del comportamento del cittadino nella gestione dei rifiuti
6. comprende come l’azione individuale concorre al benessere collettivo, traducendo le conoscenze in
comportamenti personali
7. assume responsabilmente atteggiamenti e ruoli per sviluppare comportamenti di partecipazione attiva
6.
CONTENUTI DI BASE
•
Rapporto uomo-ambiente
•
La definizione di rifiuto
•
La classificazione dei rifiuti
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I rifiuti nella storia
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Produzione quantitativa e qualitativa dei rifiuti
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Relazione tra la produzione di rifiuti e la nostra vita quotidiana
•
La normativa
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Rifiuti e risorse: ciclo di vita degli imballaggi
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Eco-bilancio: costo reale e costo ambientale della vita di un oggetto (dall’ideazione, ala produzione, allo
smaltimento)
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per la scuola
LA DIDATTICA
7.
CONTENUTI SPECIFICI DEL PROGETTO “RICICLO TVB” CONAI PER LA
SCUOLA
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8.
Il CONAI e i Consorzi per il recupero e il riciclo di imballaggi
Rifiuto: ricchezza ritrovata
I percorsi dei rifiuti
Gli imballaggi e le funzioni
I materiali degli imballaggi (acciaio, alluminio, carta, legno, plastica,vetro)
Il riutilizzo degli imballaggi (anche a livello domestico)
La raccolta differenziata: separiamo in casa gli imballaggi
Il riciclo degli imballaggi
Lo smaltimento
METODOLOGIA
Ogni docente sa che per ottimizzare un percorso, sostenuto dalla metodologia della didattica ambientale, deve
stimolare negli allievi:
l’ambito affettivo: lo studente è motivato al fare se condivide “il senso” di ciò che si vuole realizzare, mantiene
con maggior facilità l’impegno se il compito è vicino al suo patrimonio cognitivo ed affettivo
l’ambito cognitivo: lo studente apprende e approfondisce
l’ambito operativo: lo studente realizza esperienze e agisce in modo responsabile e mirato in base alle
conoscenze acquisite
Per rendere più efficaci i percorsi didattici, si consiglia di organizzare lezioni ed interventi interattivi che coinvolgano docenti, alunni di una classe, di più classi, di tutta la scuola, rappresentanti delle Istituzioni e/o Associazioni
presenti sul territorio comunale, provinciale, regionale.
Il Laboratorio didattico è la modalità operativa per eccellenza, sostenuta da lezioni frontali, attività di studio
personale e di gruppo, indagini e ricerche.
9.
FASI METODOLOGICHE
a) problematizzazione attraverso la formulazione di domande e/o questioni ricavate dall’esperienza della
vita quotidiana e/o dalle informazioni selezionate dalla lettura dei quotidiani, e/o dall’ascolto dei notiziari
radiofonici o televisivi
b) presentazione di un compito di realtà su cui far convergere le risorse interne ed esterne
c) selezione degli ambiti di conoscenze da apprendere per la realizzazione del compito
d) definizione della strategia formativa in relazione alla classe. Vengono privilegiati i metodi attivi e le
strategie formative che prevedano il coinvolgimento diretto e responsabile degli allievi rispetto a situazioni
vicine al loro vissuto
e) individuazione e selezione delle risorse interne ed esterne da attivare e da utilizzare nel progetto
f ) definizione delle caratteristiche del “prodotto” inteso sia come esito formativo sia come risultato fruibile
nella scuola ed in contesti diversi (es. video, video clip, CD-rom, manifesti, giornali, rappresentazione teatrale…
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per la scuola
LA DIDATTICA
PROPOSTE DIDATTICHE
Si propone a titolo di esempio una serie di interventi multidisciplinari e/o interdisciplinari che si prestano al
raggiungimento delle competenze personali sopra specificate:
Proposta n. 1
Compilazione della carta di identità dell’imballaggio
Dopo aver trattato in classe le varie tipologie dei materiali di imballaggio (acciaio, alluminio, carta, legno, plastica,
vetro), si inviteranno gli alunni a compilare la carta di identità di ciascuno di essi.
Esempio:
Luogo e data di nascita: Danimarca 1825
Genitori: il fisico Oersted
Caratteristiche: leggero, durevole, atossico, igienicamente sicuro, buon conduttore termico
Professione (Impiego negli imballaggi): “impiegato” come contenitore di alimenti, prodotti per l’igiene personale, tappi per bottiglie, lattine per bibite, coperchi per yogurt
Nuovo impiego (Prodotti del riciclo): l’alluminio riciclato viene utilizzato nell’edilizia, nella meccanica, per
oggetti casalinghi, ecc.)
Proposta n. 2
Analisi della quantità e qualità degli imballaggi utilizzati in famiglia / a scuola / in
un’attività produttiva o commerciale
Gli alunni, dopo avere acquisito il concetto di rifiuto di imballaggio e di riciclo, riferiranno in classe i dati relativi alla
quantità di imballaggi separati in casa, in una settimana tipo. Compileranno la scheda di raccolta dati per alunno e
per classe.
Seguirà una fase di valutazione con discussione sulla quantità e qualità di quanto è stato separato e può essere
riciclato
Proposta n. 3
La qualità della raccolta
Dopo avere acquisito le conoscenze relative alle tipologie di imballaggio, si richiede ai ragazzi di portare a scuola
gli imballaggi puliti e separati in casa nella settimana tipo. Gli imballaggi saranno suddivisi per tipologia (acciaio,
alluminio, carta, legno, plastica, vetro) in modo da verificare esperienzalmente, la correttezza della suddivisione.
Si può stabilire una graduatoria tra gli alunni sulla qualità della differenziazione.
Proposta n. 4
Indagine sulla raccolta differenziata nel proprio territorio
Verranno elaborati, insieme agli allievi, dei questionari/interviste da rivolgere all’Assessore competente del
Comune di appartenenza, alla società di raccolta urbana, agli altri enti / autorità coinvolte nell’area (Regione,
Provincia, Autorità di bacino, ISPRA-Azienda Regionale Protezione Ambientale).
I risultati dei questionari/interviste possono essere rappresentati con elaborazioni informatiche o multimediali dei
dati raccolti (in foglio elettronico, con istogrammi, con tecniche fotografiche, ecc.).
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LA DIDATTICA
Proposta n. 5
Elaborazione di un questionario sul comportamento dei cittadini nei confronti
della raccolta differenziata.
Verrà impostato insieme agli alunni, un questionario per ogni tipo di imballaggio con l’obiettivo di rivelare il
comportamento dei cittadini nei confronti della raccolta differenziata e il loro grado di soddisfazione verso questo
servizio. I ragazzi dovranno distribuire i questionari alle loro famiglie e alle persone a loro vicine (parenti,vicini di
casa,etc.).
Proposta n. 6
Visita agli impianti territoriali di separazione, primo trattamento e/o di riciclo
Visita guidata ad un impianto di separazione, primo trattamento e riciclo o ad un’industria di lavorazione degli
imballaggi (cartiera, vetreria, azienda di acqua minerale con processo di riutilizzo del PET, fonderia, acciaieria,
mobilificio). I ragazzi dovranno realizzare una scheda di rilevazione dei dati, sulla base della traccia indicata nelle
schede operative. Qualora non ci siano le condizioni per la visita agli impianti, potrà essere proposta la visione dei
video del Conai presenti sul sito www.riciclotvb.it che presentano il ciclo completo dell’imballaggio, da rifiuto a
nuovo prodotto. In questa seconda ipotesi si suggerisce di far preparare dai ragazzi una nuova scheda per la
rilevazione delle informazioni.
Proposta n. 7
Progettazione di una campagna di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata
rivolta ai cittadini
Sulla base delle conoscenze acquisite, si può coinvolgere i ragazzi nella realizzazione di una campagna di sensibilizzazione che trasferisca ai cittadini l’importanza di raccogliere e dividere i rifiuti in modo corretto. La campagna
dovrà inoltre comunicare il valore ambientale, sociale ed economico di un comportamento virtuoso rispetto al
problema dei rifiuti. Per la realizzazione della campagna si potrà scegliere di utilizzare ‘mezzi’ diversi: depliant,
manifesti, spot TV o radio, animazioni, teatro di strada, e così via. Importante è la chiarezza del messaggio e la sua
efficacia.
Proposta n. 8
Rilievo dei punti di raccolta differenziata nel territorio
Si propone l’individuazione nella pianta del quartiere, del Comune o della Provincia, dei punti di raccolta differen
ziata. Un’indagine successiva potrebbe essere condotta, insieme all’Azienda che si occupa della raccolta per il
Comune, sulla efficienza e la funzionalità del servizio, approfondendone i suoi andamenti e il rapporto
qualità/quantità, rispetto ad esempio, a specifici periodi temporali (giorni / mesi / festività,etc.).
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LA DIDATTICA
Proposta n. 9
In attesa della raccolta differenziata
Nel caso la scuola si trovasse in un territorio dove non è ancora in funzione il servizio di raccolta dei rifiuti, potrebbe essere utile, tenendo conto delle informazioni fin qui raccolte, impostare, insieme ai ragazzi, questionari che
rilevino quanti sono i rifiuti da imballaggio che ogni famiglia butta via per settimana. I risultati dovranno essere
elaborati in modo da quantificare quante risorse vengono sprecate non facendo la raccolta differenziata, ma
avviando semplicemente i rifiuti alla discarica, e quali sono le conseguenze in termini ambientali per il proprio
territorio.
Proposta n. 10
Separiamo, ricicliamo, recuperiamo…a colori
I ragazzi, prendendo spunto da quanto hanno imparato sul tema, potranno essere sollecitati a rappresentare
creativamente, utilizzando il disegno o la pittura, gli obiettivi e l’importanza della raccolta differenziata, del
recupero e del riciclo.
Proposta n. 11
Riciclo: un mondo fantastico
Si suggeriscono alcune attività creative per lo sviluppo dell’abilità manuale, a scopo ludico, o di verifica delle
conoscenze tecnico scientifiche. Le esercitazioni indicate si possono realizzare sia a livello individuale, sia in
gruppo:
• ottimizzazione della separazione (schiacciare e sciacquare gli imballaggi, separare i tappi,togliere le etichette
e le parti di materiale diverso, ecc.) con attività di simulazione e progettazione di metodi;
• scrittura creativa: a partire da una coppia di termini apparentemente lontani o “estranei” (Es.imballaggioscuola; imballaggio-treno; imballaggio-amicizia…) comporre un testo libero o teatrale;
• allestimento di una mostra di imballaggi vecchi e nuovi;
• ideazione di un nuovo tipo di contenitore che sia pratico, funzionale, economico, e bello;
• scelta di 10 azioni fondamentali per favorire il recupero e il riciclo dei rifiuti da imballaggio e identificazione
delle possibili soluzioni per ridurre la quantità di imballaggi utilizzati;
• proposte per un riutilizzo creativo, a livello domestico (utilità, gioco, fai da te, etc.), degli imballaggi già
utilizzati;
• individuazione, nel proprio quotidiano, di prodotti realizzati con materiali di riciclo, quindi ecosostenibili;
• produzione di brevi storie ecologiche che si prestino a finali diversi, con una morale scritta dagli alunni e da
loro illustrata (disegni, fotografie, collages, composizioni con i materiali, etc.);
• concertino degli imballaggi: creazione di strumenti “musicali” a partire dagli imballaggi, realizzando anche
uno “spartito” musicale.
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