Anno XLIV – N. 45 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Marco Pilloni – Redazione: tel. 02/6765 int. 4041 – 4107 – 5644; e-mail: [email protected] 8 Serie Ordinaria - Mercoledì 19 febbraio 2014 REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE SOMMARIO C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Seduta di Giunta regionale n. 49 del 14 febbraio 2014 Ordine del giorno - Deliberazioni approvate (dal n. 1355 al n. 1376). . . . . . . . . . . . . . . . . Ordine del giorno integrativo - Deliberazioni approvate (dal n. 1377 al n. 1378). . . . . . . . . . . . . . Comunicazioni - Deliberazioni approvate (dal n. 1379 al n. 1386) . . . . . . . . . . . . . . . . .. . . . . 2 . 3 . 3 Deliberazione Giunta regionale 14 febbraio 2014 - n. X/1356 Nomina di due componenti del consiglio di indirizzo dell’azienda di servizi alla persona “Valsasino” con sede legale in comune di San Colombano al Lambro (MI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4 Deliberazione Giunta regionale 14 febbraio 2014 - n. X/1366 Determinazioni in ordine ai criteri di gestione obbligatoria e delle buone condizioni agronomiche e ambientali ai sensi del reg. CE 73/2009 così come modificato dal reg. UE 1310/2013 - Modifiche ed integrazioni alla d.g.r. 4196/2007. . . . . . . 5 Deliberazione Giunta regionale 14 febbraio 2014 - n. X/1376 Manifestazione di favorevole volontà d’intesa, ai sensi del d.p.r. 383/1994, in ordine al “Progetto NR. 6/2013”, comune di Somma Lombardo (VA). Progetto definitivo dei lavori di realizzazione collegamento ferroviario fra il Terminal 1 ed il Terminal 2 dell’aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa “Città di Milano”. Conferenza dei servizi permanente per l’approvazione dei progetti del sito di impianto dell’esposizione universale del 2015, nonchè dei relativi manufatti . . . . . .. . . 83 . 102 . 147 D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale D.G. Culture, identità e autonomie Decreto dirigente struttura 17 febbraio 2014 - n. 1207 POR OB 2 FSE 2007-2013 – Asse IV capitale umano e Asse V transnazionalità e interregionalità. Approvazione dei percorsi e costituzione del catalogo «Nuova Learning Week – Anni scolastici e formativi 2013/2014 e 2014/2015» . . . . . . . D.G. Agricoltura Decreto dirigente struttura 13 febbraio 2014 - n. 1108 Programma di sviluppo rurale 2007-2013 – Approvazione del bando 2014 della Misura 211 «Indennità a favore degli agricoltori delle zone montane» ai sensi del regolamento (UE) n. 1310 del 17 dicembre 2013. . . . . . . . . . . . –2– Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 GAZIONE DELLE PRESTAZIONI DI ODONTOIATRIA SOCIALE DI QUALITÀ NELL’ETÀ GERIATRICA» C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI Seduta di Giunta regionale n. 49 del 14 febbraio 2014 Ordine del giorno - Deliberazioni approvate (dal n. 1355 al n. 1376) A) PROPOSTE DI ALTA AMMINISTRAZIONE DIREZIONE CENTRALE AA LEGALE, LEGISLATIVO, ISTITUZIONALE E CONTROLLI (Relatore il Presidente Maroni) 1355 - PROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE «DISPOSIZIONI PER LA RIDUZIONE DEL CONSUMO DEL SUOLO E PER IL RIUSO DEL SUOLO EDIFICATO. MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 11 MARZO 2005, N. 12 (LEGGE PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO)» 1356 - NOMINA DI DUE COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI INDIRIZZO DELL’AZIENDA DI SERVIZI ALLA PERSONA «VALSASINO» CON SEDE LEGALE IN COMUNE DI SAN COLOMBANO AL LAMBRO (MI) B) PROPOSTE DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONE PRESIDENZA A A1 - PRESIDENZA A (Relatore il Presidente Maroni) 1357 - DETERMINAZIONE PER L’AVVIO DELL’AZIENDA REGIONALE CENTRALE ACQUISTI S.P.A.: II° PROVVEDIMENTO ATTUATIVO - ART. 6 COMMA 12 LETTERA A) DELLA L.R. 31 LUGLIO 2013, N. 5 A132 - COMUNICAZIONE (Relatore il Presidente Maroni) 1358 - ADESIONI AD ASSOCIAZIONI ED ENTI PER L’ANNO 2014 AI SENSI DELLA L.R. 12 SETTEMBRE 1986, N. 50 DIREZIONE CENTRALE AA LEGALE, LEGISLATIVO, ISTITUZIONALE E CONTROLLI AA01 - AVVOCATURA (Relatore il Presidente Maroni) 1359 - PROPOSIZIONE DI RICORSO AVANTI IL TAR LOMBARDIA SEZIONE DI BRESCIA AVVERSO LA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI IDRO N. 39 DEL 14 DICEMBRE 2013 DI APPROVAZIONE DEL PGT. NOMINA DEL DIFENSORE REGIONALE AVV. PIERA PUJATTI DELL’AVVOCATURA REGIONALE 1360 - COSTITUZIONE NEL GIUDIZIO PROMOSSO AVANTI IL CONSIGLIO DI STATO PER LA RIFORMA DELLA SENTENZA TAR LOMBARDIA N. 2074/2013 CONCERNENTE IL PIANO CAVE DELLA PROVINCIA DI VARESE. NOMINA DEL DIFENSORE REGIONALE AVV. VIVIANA FIDANI DELL’AVVOCATURA REGIONALE (632/2013) DIREZIONE CENTRALE AD PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E FINANZA AD - DIREZIONE CENTRALE AD PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E FINANZA (Relatore il Presidente Maroni) 1361 - APPROVAZIONE DEI COSTI STANDARD PER LE COMUNITÀ MONTANE LOMBARDE E DETERMINAZIONI IN ORDINE AL CONTRIBUTO DI FUNZIONAMENTO PER L’ANNO 2014 DIREZIONE GENERALE L CULTURE, IDENTITÀ E AUTONOMIE (Relatore l’assessore Cappellini) L131 - VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO E DEGLI ISTITUTI CULTURALI 1365 - PROGRAMMA OPERATIVO DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ITALIA - SVIZZERA 2007-2013. PROGETTO NUOVO STRATEGICO ECHI 2 ETNOGRAFIE ITALO-SVIZZERE PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE DIREZIONE GENERALE M AGRICOLTURA (Relatore l’assessore Fava) M130 - PROGRAMMAZIONE, SVILUPPO RURALE E SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA 1366 - DETERMINAZIONI IN ORDINE AI CRITERI DI GESTIONE OBBLIGATORIA E DELLE BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE E AMBIENTALI AI SENSI DEL REG. CE 73/2009 COSÌ COME MODIFICATO DAL REG. UE 1310/2013 - MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALLA D.G.R. 4196/2007 DIREZIONE GENERALE R ATTIVITÀ PRODUTTIVE, RICERCA E INNOVAZIONE (Relatore l’assessore Melazzini) R131 - COMPETITIVITÀ, IMPRENDITORIALITÀ E ACCESSO AL CREDITO 1367 - PROPOSTA DI ACCREDITAMENTO AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, AI SENSI DELL’ART. 3, COMMA 2 DEL D.P.R. N. 159/2010, PER L’ESERCIZIO PROVVISORIO DELL’ATTIVITÀ DI AGENZIA PER LE IMPRESE DELLA «AGENZIA NAZIONALE PER LE IMPRESE DEI PROFESSIONISTI S.R.L. - AGIPRO S.R.L.» DIREZIONE GENERALE T AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE (Relatore l’assessore Terzi) T131 - ENERGIA E RETI TECNOLOGICHE 1368 - ASSENSO ALL’INTESA DI CUI ALL’ART. 1, COMMA 26, DELLA LEGGE 23 AGOSTO 2004, N. 239, NELL’AMBITO DEL PROCEDIMENTO UNICO RELATIVO AL PROGETTO DELLA SOCIETÀ TERNA RETE ITALIA S.P.A. INERENTE LA COSTRUZIONE E L’ESERCIZIO DELL’AMPLIAMENTO DELL’ESISTENTE «STAZIONE ELETTRICA A 380/132 KV DI CHIARI», NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI CHIARI (BS) T134 - PARCHI, TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ E PAESAGGIO 1369 - PROPOSTA NUOVO ENTE GESTORE DEL MONUMENTO NATURALE ALTOPIANO DI CARIADEGHE - COMUNE DI SERLE (BS) (ART. 24, L.R. 86/1983) 1370 - PROPOSTA NUOVO ENTE GESTORE RISERVA E SITO D’IMPORTANZA COMUNITARIA LAGO DI MONTORFANO DIREZIONE GENERALE Y SICUREZZA, PROTEZIONE CIVILE E IMMIGRAZIONE (Relatore l’assessore Bordonali) Y130 - PROTEZIONE CIVILE 1362 - MODALITÀ APPLICATIVE PER LA FRUIZIONE DELL’AGEVOLAZIONE FISCALE PREVISTA DELL’ART. 4 COMMA 8 DELLA L.R. 21 OTTOBRE 2013, N. 8 («NORME PER LA PREVENZIONE E IL TRATTAMENTO DEL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO»). REGIME D’AIUTO PRESCELTO. COMUNICAZIONE RELATIVA ALLA COMPILAZIONE DELLA DICHIARAZIONE IRAP 1371 - PROMOZIONE DELLA CULTURA E PERCORSO FORMATIVO INERENTI LA PROTEZIONE CIVILE PER IL TRIENNIO 2014/2016 - STANDARD FORMATIVI - ADEGUAMENTO ORGANIZZATIVO DELLA SCUOLA SUPERIORE DI PROTEZIONE CIVILE (ART. 4, L.R. 16/2004) AD02 - PROGRAMMAZIONE E GESTIONE FINANZIARIA (Relatore l’assessore Garavaglia) 1363 - MODALITÀ APPLICATIVE DEL PATTO DI TERRITORIALE 2014 1372 - INTERVENTI PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO AI REATI CHE COLPISCONO LA POPOLAZIONE ANZIANA - INTEGRAZIONE DELLA MISURA DI SOSTEGNO FINANZIARIO AD INTERVENTI REGIONALI PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ, APPROVATA DALLA D.G.R. 366/2013 PER IL BIENNIO 2013-2014 (L.R. 9/2011) STABILITÀ DIREZIONE GENERALE H SALUTE (Relatore il Vice Presidente Mantovani) H133 - GOVERNO DEI DATI, DELLE STRATEGIE E PIANI DEL SISTEMA SANITARIO 1364 - APPROVAZIONE DEL PROGETTO SPERIMENTALE DI RICERCA «VALUTAZIONE COMPARATIVA DI MODELLI GESTIONALI PER L’ERO- Y132 - INTERVENTI INTEGRATI PER LA SICUREZZA, L’IMMIGRAZIONE ED IL SISTEMA DI POLIZIA LOCALE DIREZIONE GENERALE Z TERRITORIO, URBANISTICA E DIFESA DEL SUOLO (Relatore l’assessore Beccalossi) Z131 - PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA Bollettino Ufficiale –3– Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 1373 - COMUNE DI LEZZENO (CO) - DETERMINAZIONI IN ORDINE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (ART. 13, COMMA 8, L.R. N. 12/2005) 1374 - COMUNE DI CASTELSEPRIO (VA) - DETERMINAZIONI IN ORDINE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (ART. 13, COMMA 8, L.R. N. 12/2005) Z132 - DIFESA DEL SUOLO 1375 - PROGRAMMA, PER L’ANNO 2014, DEGLI INTERVENTI DI REGIMAZIONE IDRAULICA MEDIANTE ESCAVAZIONE DI MATERIALE INERTE DAI CORSI D’ACQUA DI COMPETENZA REGIONALE. R.D. 25 APRILE 1904, N. 523, ART. 97, LETT. M) 1376 - MANIFESTAZIONE DI FAVOREVOLE VOLONTÀ D’INTESA, AI SENSI DEL D.P.R. 383/1994, IN ORDINE AL «PROGETTO NR. 6/2013», COMUNE DI SOMMA LOMBARDO (VA). PROGETTO DEFINITIVO DEI LAVORI DI REALIZZAZIONE COLLEGAMENTO FERROVIARIO FRA IL TERMINAL 1 ED IL TERMINAL 2 DELL’AEROPORTO INTERCONTINENTALE DI MILANO MALPENSA «CITTÀ DI MILANO». CONFERENZA DEI SERVIZI PERMANENTE PER L’APPROVAZIONE DEI PROGETTI DEL SITO DI IMPIANTO DELL’ESPOSIZIONE UNIVERSALE DEL 2015, NONCHÉ DEI RELATIVI MANUFATTI Ordine del giorno integrativo - Deliberazioni approvate (dal n. 1377 al n. 1378) B) PROPOSTE DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONE DIREZIONE CENTRALE AD PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E FINANZA AD02 - PROGRAMMAZIONE E GESTIONE FINANZIARIA (Relatore l’assessore Garavaglia) 1377 - PRELIEVO DAL «FONDO DI RISERVA SPESE IMPREVISTE» (ART. 40, L.R. N. 34/1978) DIREZIONE GENERALE L CULTURE, IDENTITÀ E AUTONOMIE (Relatore l’assessore Cappellini) L131 - VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO E DEGLI ISTITUTI CULTURALI 1378 - DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLA REALIZZAZIONE DI UNA «CARTA DELLA CULTURA» PER LA FRUIZIONE DI ISTITUTI E LUOGHI DELLA CULTURA DELLA LOMBARDIA A FAVORE DEI CITTADINI RESIDENTI E DEI VISITATORI IN OCCASIONE DI EXPO 2015 Comunicazioni - Deliberazioni approvate (dal n. 1379 al n. 1386) 1379 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE MARONI DI CONCERTO CON L’ASSESSORE MELAZZINI AVENTE OGGETTO: «DOCUMENTO STRATEGICO PER LE POLITICHE INDUSTRIALI DI REGIONE LOMBARDIA 2013/2018» 1380 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE MARONI DI CONCERTO CON L’ASSESSORE BECCALOSSI AVENTE OGGETTO: «PREDISPOSIZIONE DI UN MARCHIO REGIONALE «NO SLOT» (ARTICOLO 4, COMMA 2, DELLA LEGGE REGIONALE N. 8 DEL 21 OTTOBRE 2013, «NORME PER LA PREVENZIONE E IL TRATTAMENTO DEL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO»)» 1381 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE CAVALLI AVENTE OGGETTO: «VENDITE PROMOZIONALI NEL PERIODO ANTECEDENTE I SALDI: ESITI DEL GRUPPO DI LAVORO «VEDIAMOCI CHIARO» ALL’INTERNO DELL’OSSERVATORIO DEL COMMERCIO» 1382 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE DEL TENNO AVENTE OGGETTO: «PONTE DELLA BECCA» 1383 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE DEL TENNO AVENTE OGGETTO: «TRASPORTO PUBBLICO: ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE DEL 4 APRILE 2012 N. 6 «DISCIPLINA DEL SETTORE DEI TRASPORTI» NEL BACINO DI MILANO, MONZA E BRIANZA, PAVIA E LODI» 1384 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE DEL TENNO AVENTE OGGETTO: «AUTOSTRADA REGIONALE BRONI - PAVIA - MORTARA E RACCORDO AUTOSTRADALE INTERREGIONALE MORTARA - STROPPIANA A26» 1385 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE BORDONALI AVENTE OGGETTO: «DANNI CONSEGUENTI AGLI EVENTI METEOROLOGICI DEGLI ULTIMI DUE MESI, IN LOMBARDIA ED IN PARTICOLARE NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI PAVIA» 1386 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE BECCALOSSI AVENTE OGGETTO: «EMERGENZA DISSESTO IDROGEOLOGICO IN LOMBARDIA ED IN PARTICOLARE IN PROVINCIA DI PAVIA» –4– Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 D.g.r. 14 febbraio 2014 - n. X/1356 Nomina di due componenti del consiglio di indirizzo dell’azienda di servizi alla persona “Valsasino” con sede legale in comune di San Colombano al Lambro (MI) LA GIUNTA REGIONALE Visti: −− la legge regionale 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle Istituzioni pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia»; −− il regolamento regionale 4 giugno 2003, n. 11»Regolamento di attuazione della legge regionale 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle istituzioni pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia»; Dato atto che con i dpgr. nn. 4453 del 23 maggio 2012, 9633 del 29 ottobre 2012, 10686 del 23 novembre 2012, 5888 del 1 luglio 2013 e 12827 del 30 dicembre 2013 è stato, rispettivamente, nominata e prorogata sino alla ricostituzione dell’organo di amministrazione e comunque non oltre il 31 marzo 2014, la signora Stefania Bartoccetti quale Commissario dell’ASP «Valsasino»; Vista la nota 8 ottobre 2013 prot. 13808 con la quale il Commissario Straordinario ha trasmesso l’avviso che avvia la procedura di presentazione delle candidature per la nomina di amministratore dell’ASP «Valsasino»; Dato atto che il termine stabilito dal Commissario Straordinario per l’inoltro delle candidature alla Giunta regionale e al Comune di San Colombano al Lambro è scaduto il 15 novembre 2013; Visto il dispositivo dell’art. 6 dello statuto dell’ASP «Valsasino» con sede in San Colombano al Lambro il quale prevede che la Giunta Regionale nomini due componenti del Consiglio di Indirizzo su proposta dell’Assessore competente per materia; Viste le candidature presentate dai soggetti interessati alla nomina di Consigliere dell’organo amministrativo dell’ASP «Valsasino»; Visto l’atto di nomina del 20 dicembre 2013, con il quale il Sindaco del Comune di San Colombano al Lambro ha nominato i signori Emiliano Gaffuri, Elisabetta Segalini e Tiziano Carlo Sangermani, quali componenti, in rappresentanza del Comune, del Consiglio di Indirizzo dell’ASP «Valsasino» e che con lo stesso provvedimento viene designato quale Presidente dell’ente il signor Emiliano Gaffuri ai sensi dell’art. 8, comma 3, lett. B e C) della legge regionale 1/2003 e s.m.i.; Ritenuto di poter conferire gli incarichi predetti, in ragione degli elementi curriculari, dagli stessi candidati evidenziati, in attuazione all’art. 15 del Regolamento Regionale 4 giugno 2003, n. 11, unitamente alle dichiarazioni rese in merito all’inesistenza di cause di incompatibilità di cui alla legge regionale 1/2003, sottoscritte dagli interessati ai sensi del d.p.r. 28 dicembre 2000, n. 445, a: – Graziella Marini; – Elena Gazzola; Dato atto che si procederà all’atto dell’accettazione degli incarichi da parte dei soggetti sopra elencati, alla verifica, per quanto di competenza, dei requisiti e dell’assenza di cause di incompatibilità di cui alle dichiarazioni sopra citate; Ravvisata l’urgenza di insediamento del Consiglio di Indirizzo a causa della scadenza dell’incarico del Commissario straordinario, signora Stefania Bartoccetti, fissata per il 31 marzo 2014; Vista la legge regionale n. 20/2008 e successive modifiche ed integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura; All’unanimità dei voti, espressi nelle forme di legge; DELIBERA 1. di nominare, ai sensi dell’art. 8 della legge regionale 13 febbraio 2003, n. 1, quali componenti del Consiglio di Indirizzo dell’Azienda di Servizi alla Persona «Valsasino»: – Graziella Marini; – Elena Gazzola; 2. di trasmettere, a cura della Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato, il presente atto all’Azienda di Servizi alla Persona e ai soggetti interessati, nonché all’ASL di Lodi e al Comune di San Colombano al Lambro per gli adempimenti di loro competenza, nonché la pubblicazione del dispositivo sul BURL. Il segretario: Marco Pilloni Bollettino Ufficiale Bollettino Ufficiale –5– Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 D.g.r. 14 febbraio 2014 - n. X/1366 Determinazioni in ordine ai criteri di gestione obbligatoria e delle buone condizioni agronomiche e ambientali ai sensi del reg. CE 73/2009 così come modificato dal reg. UE 1310/2013 Modifiche ed integrazioni alla d.g.r. 4196/2007 LA GIUNTA REGIONALE Richiamato il regolamento del Consiglio (CE) 73/09, e le sue successive modifiche e integrazioni, che sostituisce il Regolamento 1782/2003 e che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto nell’ambito della politica agricola comune e in particolare: −− l’articolo 4 comma 1: «Ogni agricoltore beneficiario di pagamenti diretti ottempera ai criteri di gestione obbligatori elencati nell'allegato II e alle buone condizioni agronomiche e ambientali di cui all'articolo 6. Gli obblighi di cui al primo comma si applicano solo per quanto riguarda l'attività agricola dell'agricoltore o la superficie agricola dell'azienda.»; −− l’articolo 4 comma 2: «Le autorità nazionali competenti forniscono agli agricoltori, anche attraverso mezzi elettronici, l'elenco dei criteri di gestione obbligatori e delle buone condizioni agronomiche e ambientali che devono rispettare.»; −− l’articolo 6 comma 1: «Gli Stati membri provvedono affinché tutte le terre agricole, specialmente le terre che non sono più utilizzate a fini di produzione, siano mantenute in buone condizioni agronomiche e ambientali. Gli Stati membri definiscono, a livello nazionale o regionale, requisiti minimi per le buone condizioni agronomiche e ambientali sulla base dello schema stabilito nell'allegato III, tenendo conto delle caratteristiche peculiari delle superfici interessate, comprese le condizioni pedologiche e climatiche, i metodi colturali in uso, l'utilizzazione del suolo, la rotazione delle colture, le pratiche agronomiche e le strutture aziendali. Gli Stati membri non devono definire requisiti minimi che non siano previsti in detto schema.»; −− l’allegato II che elenca le normative comunitarie che entrano a far parte dei criteri di gestione obbligatori; −− l’allegato III che individua obiettivi e standard per la definizione dei requisiti minimi di buona conduzione agronomiche e ambientali dei terreni; Richiamato il regolamento del Consiglio (CE) del 20 settembre 2005, n. 1698 e le sue successive modifiche e integrazioni relativo allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e in particolare: −− l’articolo 51 comma 1 recante riduzione e esclusione dei pagamenti che stabilisce che «Se in qualsiasi momento di un dato anno civile (in seguito denominato «anno civile considerato») i criteri di gestione obbligatori o la buona condizione agronomica e ambientale non sono rispettati a causa di atti o omissioni direttamente imputabili al beneficiario che ha presentato la domanda di pagamento ai sensi dell’articolo 36, lettera a), punti da i) a v), e lettera b), punti i), iv) e v), nell’anno civile considerato, l’importo totale dei pagamenti erogati o che devono essere erogati a detto beneficiario in relazione all’anno civile considerato è ridotto oppure il beneficiario è escluso dall’erogazione di tali pagamenti secondo le modalità di applicazione di cui al paragrafo 4»; Richiamato il regolamento del Consiglio (CE) del 22 Ottobre 2007 n. 1234, e le sue successive modifiche e integrazioni, recante Organizzazione Comune dei Mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM) e in particolare: −− l’articolo 85 unvicies (Condizionalità) che stabilisce che: «Qualora si constati che gli agricoltori, in qualsiasi momento nei tre anni successivi alla riscossione del pagamento del premio di estirpazione (dei vigneti), non hanno rispettato, nella loro azienda, i criteri di gestione obbligatori e le buone condizioni agronomiche e ambientali di cui agli articoli da 3 a 7 del regolamento (CE) n. 1782/2003, se l’inadempienza deriva da un’azione o da un’omissione imputabile direttamente all’agricoltore l’importo del pagamento è ridotto o azzerato, parzialmente o totalmente, in funzione della gravità, della portata, della durata e della frequenza dell’inadempienza e all’agricoltore è richiesto, se del caso, il rimborso dell’importo percepito, alle condizioni stabilite in tali articoli»; −− l’articolo 103 septvicies (Condizionalità) che stabilisce che: «Qualora si constati che gli agricoltori, in qualsiasi momento nei tre anni successivi alla riscossione di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o in qualsiasi momento nel primo anno dalla riscossione del pagamento nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde, non hanno rispettato, nella loro azienda, i criteri di gestione obbligatori e le buone condizioni agronomiche e ambientali di cui agli articoli da 3 a 7 del regolamento (CE) n. 1782/2003, se l’inadempienza deriva da un’azione o da un’omissione imputabile direttamente all’agricoltore l’importo del pagamento è ridotto o azzerato, parzialmente o totalmente, in funzione della gravità, della portata, della durata e della frequenza dell’inadempienza e all’agricoltore è richiesto, se del caso, il rimborso dell’importo percepito, alle condizioni stabilite in tali articoli»; Richiamati altresì: −− il regolamento (CE) n. 1120/09 della Commissione del 29 ottobre 2009, recante modalità di applicazione del regime del pagamento unico di cui al regolamento (CE) n. 73/2009 s.m.i.; −− il regolamento (CE) n. 1122/09 della Commissione del 30 novembre 2009 s.m.i., recante modalità di applicazione della condizionalità, della modulazione e del sistema integrato di gestione e controllo di cui al regolamento (CE) n. 73/2009 s.m.i.; −− il regolamento (UE) n. 65/2011 della Commissione del 27 gennaio 2011che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio s.m.i. per quanto riguarda l’attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello sviluppo rurale e che abroga il Reg. (CE) 1975/2006; Visto inoltre il nuovo quadro normativo relativo alla PAC 20142020 ed in particolare i seguenti regolamenti: −− regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio e che entra in vigore dal 1° gennaio 2014; −− regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante norme sui pagamenti diretti agli agricoltori nell’ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune che abroga il regolamento (CE) n. 637/2008 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio e che entra in vigore dal 1° gennaio 2015; −− regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga i regolamenti del Consiglio (CEE) n. 352/78, (CE) n. 165/94, (CE) n. 2799/98, (CE) n. 814/2000, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 485/2008, che al titolo VI «Condizionalità» definisce le nuove regole di condizionalità, ed entra in vigore dal 1° gennaio 2014 con le eccezioni previste all’art.121, par. 2; −− regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE) n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del Consiglio che entra in vigore dal 1° gennaio 2014 con le eccezioni previste all’art. 232; −− regolamento (UE) n. 1310/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 che stabilisce alcune disposizioni transitorie sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), modifica il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne le risorse e la loro distribuzione in relazione all’anno 2014 e modifica il regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio e i regolamenti (UE) n. 1307/2013, (UE) n. 1306/2013 e (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne la loro applicazione nell’anno 2014; Preso atto dei seguenti consideranda del suddetto regolamento n.. 1310/2013 riferiti al regime di condizionalità: –6– Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 −− (5) «Il regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce nuovi regimi di sostegno, si applica a decorrere dal 1 gennaio 2015. Il regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio continua pertanto a costituire la base su cui sarà concesso sostegno al reddito degli agricoltori per l’anno civile 2014, ma si dovrebbe tenere in debita considerazione il regolamento (UE) n. 1311/2013 del Consiglio. Al fine di garantire la coerenza nell’applicazione delle disposizioni relative alla condizionalità e il rispetto delle norme richieste per talune misure, è opportuno che le pertinenti disposizioni, in vigore nel corso del periodo di programmazione 20072013 continuino ad essere applicate fino all’entrata in vigore del nuovo quadro legislativo...». −− (15) «La direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo e del Consiglio ha previsto l’abrogazione della direttiva 80/68/CEE del Consiglio a decorrere dal 22 dicembre 2013. Al fine di mantenere le stesse regole di condizionalità in materia di protezione delle acque sotterranee previste dalla direttiva 80/68/CEE fino all’ultimo giorno della sua validità, è opportuno adeguare la portata della condizionalità e definire una norma per il mantenimento del terreno in buone condizioni agronomiche e ambientali che contempli i requisiti degli articoli 4 e 5 di detta direttiva» −− (16) «L’articolo 83 del regolamento (CE) n. 1107/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio prevede che il riferimento all’articolo 3 della direttiva 91/414/CEE del Consiglio che figura nell’allegato II del regolamento (CE) n. 73/2009 s’intenda fatto all’articolo 55 del regolamento (CE) n. 1107/2009. Tuttavia, nel regolamento (UE) n. 1306 /2013, tale riferimento è limitato, cosicché ora riguarda solo la prima e la seconda frase dell’articolo 55 del regolamento (CE) n. 1107/2009. Al fine di assicurare la coerenza tra le prescrizioni d’uso di prodotti fitosanitari nell’anno 2014 e negli anni seguenti, si dovrebbe modificare di conseguenza l’allegato II del regolamento (CE) n. 73/2009.» Preso atto altresì che lo stesso reg. (UE) n. 1310 per l’anno 2014, per quanto concerne il regime di condizionalità prevede: −− all’ articolo 4 «Applicazione di talune disposizioni del regolamento (CE) n. 73/2009 nel 2014» punto a), in deroga al regolamento (UE) n. 1305/2013, che, per l’anno 2014 per gli articoli 28, 29, 30 e 33 del regolamento (UE) n. 1305/2013, il riferimento al titolo VI, capo I, del regolamento (UE) n. 1306/2013 si legge come riferimento agli articoli 5 e 6 del regolamento (CE) n. 73/2009 e agli allegati II e III di quest’ultimo; −− all’art. 8 «Modifiche del regolamento UE n. 1306/2013», la modifica dell’art. 121 « Entrata in vigore e applicazione’» del reg. UE 1306/2013, stabilendo, tra l’altro, che anche il titolo VI «Condizionalità» entrerà in vigore dal 1° gennaio 2015; −− all’allegato II le modifiche agli allegati II e III del reg. (CE) 73/2009; Richiamati inoltre: −− il decreto ministeriale n. 1787 del 5 agosto 2004 del Mipaaf, recante disposizioni per l’attuazione della riforma della politica agricola comune, in particolare l’articolo 5 che detta disposizioni sull’applicazione della condizionalità e le sue successive modifiche ed integrazioni; −− il decreto ministeriale n. 30125 del 22 dicembre 2009 del Mipaaf recante «Disciplina del regime di condizionalità ai sensi del regolamento (CE) n. 73/2009 e delle riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari dei pagamenti diretti e dei programmi di sviluppo rurale» così come integrato dal d.m. n. 10346 del 13 maggio 2011 (GU 176 del 30 luglio 2011), dal d.m. 27417 del 22 dicembre 2011 (GU 303 del 30 dicembre 2011) e dal d.m. 15414 del 10 dicembre 2013; Richiamata la deliberazione della Giunta Regionale VIII/4196 del 21 febbraio 2007 recante «Elenco dei criteri di gestione obbligatoria e delle buone condizioni agronomiche e ambientali ai sensi del regolamento (CE) n. 1782/2003 (Disciplina del regime di condizionalità dei pagamenti diretti della PAC) e in recepimento del DM n. 12541 del 21 dicembre 2006»; Dato atto che la sopra richiamata deliberazione è stata modificata ed integrata con cadenza annuale al fine di renderla coerente con l’evoluzione normativa comunitaria, nazionale e regionale attraverso i seguenti provvedimenti: •deliberazione di Giunta regionale VIII/5993 del 5 dicembre 2007; •deliberazione di Giunta regionale VIII/8739 del 22 dicembre 2008; •deliberazione di Giunta regionale VIII/10949 del 30 dicembre 2009; •deliberazione di Giunta regionale IX/1060 del 22 dicembre 2010; •deliberazione di Giunta regionale IX/2738 del 22 dicembre 2011; •deliberazione di Giunta regionale IX/4613 del 28 dicem- bre 2012, così come integrata dalla deliberazione di Giunta regionale X/67 del 24 aprile 2013; Preso atto che la deliberazione della Giunta Regionale VIII/4196 del 21 febbraio 2007 così come integrata e modificata dai citati provvedimenti è composta dai seguenti allegati: •gli allegati 1, 2, 3 e 4 recanti rispettivamente i Criteri di Gestione obbligatori, le Norme di mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali, gli elenchi delle Zone di Protezione Speciale e dei Siti di Importanza Comunitaria in conformità con la vigente normativa comunitaria e in coerenza con quella nazionale e regionale; •gli allegati 5, 6, 7, 8 e 9 recanti rispettivamente le cartografie delle Zone di protezione speciale, dei Siti di Importanza Comunitaria, delle Zone Vulnerabili ai nitrati e gli elenchi dei Comuni vulnerabili e parzialmente vulnerabili; •l’allegato 10, recante l’elenco degli obblighi riguardanti i requisiti minimi relativi all’uso dei fertilizzanti e dei prodotti fitosanitari, che si applica ai beneficiari dei pagamenti agro-ambientali (misura 214 del PSR 2007-2013) e che si configura come elenco di impegni aggiuntivi di condizionalità rispetto agli obblighi di condizionalità di cui agli allegati 1 e 2; Preso atto degli esiti del Gruppo di Lavoro regionale interdirezionale «Condizionalità» ricostituito con decreto del Direttore Generale della Direzione Generale Agricoltura n. 11115 del 28 novembre 2013, finalizzato all’aggiornamento del regime di condizionalità applicabile al periodo di transizione tra la programmazione comunitaria PAC 2007/2013 e quella 2014/2020, con particolare riferimento alla modifica degli allegati 1, 2, 3, 4 e 10 alla DGR a valere per l’anno 2014 (come da verbale del 2 dicembre 2013, conservato agli atti della Direzione Generale proponente); Preso atto altresì degli incontri tenuti con le Organizzazioni Professionali aventi ad oggetto l’aggiornamento degli obblighi di condizionalità per l’anno 2014; Dato atto di aver ottemperato a quanto previsto dall’art.22 comma 2 del d.m. 22 dicembre 2009 e smi, che prevede che ciascuna regione trasmetta al Mipaaf le proprie bozze di lavoro al fine di armonizzare le proprie bozze regionali di condizionalità con le disposizioni del decreto ministeriale di condizionalità; Visto il parere favorevole espresso dal MIPAAF con nota prot. n. 0002050 del 28 gennaio 2014, (ns. prot. M1.2014.0007269 del 28 gennaio 2014), in merito alla proposta di modifica della delibera di condizionalità di Regione Lombardia; Vista la nota prot. n. T1.2014.0004715 del 30 gennaio 2014 con cui la DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile ha trasmesso alla DG Agricoltura, relativamente ad alcuni corpi idrici superficiali di torrenti, fiumi o canali indicati nell’elaborato 5 del Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po e nell’elaborato «Bacino del Fissero Tartaro Canalbianco» del Piano di gestione dei bacini idrografici delle Alpi Orientali, l’aggiornamento dello stato ecologico e/o chimico basato sui dati di monitoraggio delle acque del primo triennio di classificazione 2009-2011 effettuato da ARPA Lombardia, così come previsto dal d.lgs. 152/06 e smi.; Ritenuto pertanto necessario da parte del Dirigente proponente aggiornare gli allegati della deliberazione della Giunta Regionale VIII/4196 del 21 febbraio 2007 e s.m.i., recependo i contenuti del Regolamento (UE) 1310 del 17 dicembre 2013, del d.m. 15414 del 10 dicembre 2013 e le risultanze emerse in sede di gruppo di lavoro regionale di Condizionalità, ed in particolare: a) l’ allegato 1, denominato «Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola» è modificato così come di seguito: −− nell’atto A1 sono stati inseriti i riferimenti alla d.g.r. X/632 del 6 settembre 2013 «Determinazioni relative alle misure di conservazione per la tutela delle ZPS lombarde – Bollettino Ufficiale –7– Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Modifiche alle deliberazioni 9275/2009 e 18453/2004, classificazione della ZPS IT 2030008 «Il Toffo» e nuova individuazione dell’ente gestore del sic IT2010016 «Val Veddasca» che modifica alcune determinazioni relative alle misure di conservazione per la tutela delle ZPS, con conseguente aggiornamento degli allegati 3 e 4 al presente atto; −− l’atto A2, in coerenza con quanto stabilito dall’allegato II del reg. UE n. 1310/2013 è stato stralciato dall’allegato 1 del presente atto; −− nell’atto A4 sono stati inseriti i riferimenti alle disposizioni regionali relative ai tempi ed alle modalità di presentazione e/o aggiornamento, per l’anno 2014, della comunicazione per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e degli altri fertilizzanti azotati e ai periodi di divieto di spandimento degli stessi; −− nell’atto A5 sono stati inseriti i riferimenti alla DGR X/1029 del 5/12/ 2013, con cui vengono adottate misure di conservazione applicabili a 46 SIC (futuri ZSC) indicati in delibera, con conseguente aggiornamento dell’allegato 4 al presente atto; −− nell’atto A7 sono stati inseriti i riferimenti all’allegato C2 della d.g.r. 1105 del 20 dicembre 2013, approvata dalla Direzione Generale Salute, relativa al progetto sperimentale di «dematerializzazione degli adempimenti amministrativi per la movimentazione degli animali della specie bovina»; −− nell’atto B9 sono stati inseriti i riferimenti al decreto legislativo 14 agosto 2012 n. 150 relativo all’attuazione della direttiva 2009/128/CE – utilizzo sostenibile ai pesticidi ed inoltre è stato recepito quanto previsto dal reg. UE n. 1310/2013, che prevede che l’applicazione dell’art. 55 del regolamento Ue n. 1107/2009 «I prodotti fitosanitari sono utilizzati in modo corretto. Un uso corretto comporta l’applicazione dei principi di buona pratica fitosanitaria e il rispetto delle condizioni stabilite conformemente all’articolo 31 e specificate sull’etichetta. Comporta altresì il rispetto delle disposizioni della direttiva 2009/128/CE e, in particolare, dei principi generali in materia di difesa integrata, di cui all’articolo 14 e all’allegato III di detta direttiva, che si applicano al più tardi dal 1 gennaio 2014» si limiti alla prima e alla seconda frase; b) l’ allegato 2, denominato «Standard per il mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali» è modificato così come di seguito: −− lo standard 5.2 è stato rivisto armonizzandolo con i contenuti del d.m. 15414 del 10 dicembre 2013 ed inoltre è stato inserito il riferimento alla sopracitata nota prot. n. T1.2014.0004715 del 30 gennaio 2014 della DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile; −− è stato inserito ex novo, in coerenza con quanto stabilito dall’allegato II del reg. UE n. 1310/2013, lo standard denominato 5.3 «Protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento: divieto di scarico diretto nelle acque sotterranee e misure per prevenire l’inquinamento indiretto delle acque sotterranee attraverso lo scarico nel suolo e la percolazione nel suolo delle sostanze pericolose elencate nell’allegato della direttiva 80/68/ CEE nella sua versione in vigore l’ultimo giorno della sua validità, per quanto riguarda l’attività agricola» che ha mantenuto gli stessi contenuti dell’atto A2 che è stato stralciato dall’allegato 1 del presente atto; c) l’ allegato 10, denominato «Elenco degli obblighi riguardanti requisiti minimi relativi all’uso dei fertilizzanti e dei prodotti fitosanitari (art. 39, paragrafo 3, reg (CE) n. 1698/2005 e s.m.i.)» è modificato così come di seguito: −− nell’atto A4RM sono stati aggiornati i periodi di divieto di spandimento degli effluenti di allevamento e degli altri fertilizzanti azotati per la stagione autunno-invernale 2013/2014 e sono stati inseriti i riferimenti alle disposizioni regionali relative ai tempi ed alle modalità di presentazione e/o aggiornamento, per l’anno 2014, della comunicazione per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e degli altri fertilizzanti azotati; A voti unanimi espressi nei modi e nelle forme di legge; DELIBERA per le motivazioni indicate in premessa che si intendono integralmente qui riportate: 1. di modificare la d.g.r. VIII/4196 del 21 febbraio 2007, così come da ultimo modificata con la d.g.r. X/67 del 24 aprile 2013, così come di seguito: a) l’allegato 1 «Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola»; b) l’allegato 2 «Standard per il mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali»; c) l’allegato 3 «Area Natura 2000 - Elenco delle Zone di protezione speciale» d) l’allegato 4 «Area Natura 2000 - Elenco dei Siti di Importanza Comunitaria/Zone Speciali di Conservazione»; e) l’allegato 10 «Elenco degli obblighi riguardanti i requisiti minimi relativi all’uso dei fertilizzanti e dei prodotti fitosanitari»; sono sostituiti con i rispettivi allegati 1, 2, 3, 4 e 10 alla presente deliberazione, di cui costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto; 2. di dare atto che tutto il resto della dgr n. VIII/4196 del 21 febbraio 2007 e s.m.i. è invariato; 3. di disporre la pubblicazione del presente atto sul sito della Direzione Agricoltura e sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. II segretario: Marco Pilloni ——— • ——— ALLEGATO 1 ________________________________________________________________________________________________________________________________ CRITERI DI GESTIONE OBBLIGATORI: IMPEGNI APPLICABILI A LIVELLO DI AZIENDA AGRICOLA A norma dell’allegato II Reg.(CE)73/09 Campo condizionalità: AMBIENTE Atto A1 Direttiva 2009/147/CE concernente la conservazione degli uccelli selvatici Articolo 3, paragrafo 1 e paragrafo 2, lettera b), Articolo 4, paragrafi 1,2,4, Articolo 5, lettere a), b) e d) (GUUE L20 del 26 gennaio 2010) Recepimento nazionale - Deliberazione 26 marzo 2008. Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano. Modifica della deliberazione 2 dicembre 1996 del Ministero dell’ambiente, recante: «Classificazione delle Aree protette». (Repertorio n. 119/CSR). (G.U. n. 137 del 13 giugno 2008) –8– Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 - - - - DPR 8 settembre 1997, n. 357 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” (Supplemento ordinario n. 219/L G.U. n. 248 del 23 ottobre 1997), artt. 3, 4, 5, 6 come modificato dal DPR 12 marzo 2003 n. 120 “Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” (G.U. n. 124 del 30 maggio 2003) e successive modifiche ed integrazioni Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio 3 settembre 2002 – Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000 (G.U. n. 224 del 24 settembre 2002) Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 17 ottobre 2007 n. 184 relativo alla “Rete Natura 2000 – Criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di conservazione relative alle zone speciali di conservazione (ZSC) e a zone di protezione speciale (ZPS)” (G.U. n. 258 del 6 novembre 2007) e successive modifiche ed integrazioni Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 19 giugno 2009 “Elenco delle zone di protezione speciale (ZPS) classificate ai sensi della direttiva 79/409/CEE” (G.U. n. 157 del 9 luglio 2009). Recepimento regionale - Legge Regionale n. 86/1983 “Piano generale della aree regionali protette. Norme per l’istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale” (2° S.O. BURL n. 48 del 02/12/1983) e Legge Regionale 12/2011 art. 25 bis “Rete Natura 2000” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.31 del 5/08/2011) - DGR n. VII/14106 del 8 agosto 2003 - Elenco dei proposti siti di importanza comunitaria ai sensi della direttiva 92/43/CEE per la Lombardia, individuazione dei soggetti gestori e modalità procedurali per l’applicazione della valutazione d’incidenza (3° Suppl. Straordinario BURL n.37 del 12 settembre 2003). - DGR n. VII/15648 del 15 dicembre 2003 “Revoca delle deliberazioni VII/2572 del 11.12.00 e 7/11707 del 23.12.02 e contestuale individuazione di 17 ZPS (Zone di protezione Speciale) ai sensi dell’art4 della direttiva 79/409/CEE concernente la conservazione degli uccelli selvatici”. - DGR n. VII/16338 del 13 febbraio 2004 “Individuazione di nuove ZPS ai sensi dell’art. 4 della direttiva 79/409/CEE concernente la conservazione degli uccelli selvatici”. - DGR n. VII/18453 del 30 luglio 2004 “Individuazione degli enti gestori dei proposti siti di importanza comunitaria (pSIC) e dei siti di importanza comunitaria (SIC), non ricadenti in aree naturali protette, e delle zone di protezione speciale (ZPS), designate dal Decreto del Ministro dell’Ambiente 3 aprile 2000” (SO BURL n.32 del 2 agosto 2004). - DGR n. VII/19018 del 15 ottobre 2004 - Procedure per l’applicazione della valutazione di incidenza alle Zone di protezione Speciale (ZPS ai sensi della direttiva 79/409/CEE, contestuale alla presa d’atto dell’avvenuta classificazione di 14 ZPS ed individuazione dei relativi soggetti gestori (2° Suppl. Straordinario BURL n.44 del 28 ottobre 2004). - DGR n. VII/21233 del 18 aprile 2005 - Individuazione di nuove aree ai fini della loro classificazione quali ZPS (Zone di Protezione Speciale) ai sensi della DIR 79/409/CEE (3° Suppl. Straordinario BURL n. 18, del 6 maggio 2005). - DGR n. VIII/1791 del 25 gennaio 2006 - Rete Europea Natura 2000: individuazione degli enti gestori di 40 Zone di Protezione Speciale (ZPS) e delle misure di conservazione transitorie per le ZPS e definizione delle procedure per l’adozione e l’approvazione dei piani di gestione dei siti (2° Suppl. Straordinario BURL n. 8 del 20 febbraio 2006). - DGR n. VIII/3798 del 13 dicembre 2006 - Rete Natura 2000: modifiche e integrazioni alle DDGGRR n. 14106/03, n, 19018/04 e n. 1791/06, aggiornamento della banca dati natura 2000 ed individuazione degli enti gestori dei nuovi SIC proposti. (SO BURL n.2 del 8 gennaio 2007). - DGR n. VIII/5119 del 18 luglio 2007 - Rete Natura 2000: determinazioni relative all’avvenuta classificazione come ZPS delle aree individuate con dd.gg.rr. 3624/06 e 4197/07 e individuazione dei relativi enti gestori (1° Suppl. Straordinario BURL n. 33 del 14 agosto 2007). - DGR n. VIII/6648 del 20 febbraio 2008 - Nuova classificazione delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) e individuazione di relativi divieti, obblighi e attività, in attuazione degli articoli 3, 4, 5 e 6 del D.M. 17 ottobre 2007, n. 184 «Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS) (3° SS BURL n.10 del 6 marzo 2008). - DGR n. VIII/7884 del 30 luglio 2008 - Misure di conservazione per la tutela delle ZPS lombarde ai sensi del d.m. 17 ottobre 2007, n. 184 - Integrazione alla d.g.r. n. 6648/2008 (1° SS BURL n.35 del 26 agosto 2008) e successive modifiche e integrazioni. - DGR n. VIII/9275 del 8 aprile 2009 – Determinazioni relative alle misure di conservazione per la tutela delle ZPS lombarde in attuazione della Direttiva 92/43/CEE e del D.P.R. 357/97 ed ai sensi degli articoli 3, 4, 5, 6 del d.m. 17 ottobre 2007, n. 184 – Modificazioni alla d.g.r. n. 7884/2008. (BURL 20 aprile 2009, n. 16, suppl. straord. 23 aprile 2009, n. 4). - DGR n. X/632 del 6 settembre 2013 – Determinazioni relative alle Misure di Conservazione per la tutela delle ZPS lombarde – modifiche alle deliberazioni 9275/2009 e 18453/2004, classificazione della ZPS IT2030008 “Il Toffo” e nuova individuazione dell’ente gestore del SIC IT2010016 “Val Veddasca” (BURL 10 settembre 2013, n.37 S.O.). Piani di gestione in vigore per la correlazione con le aree (vedi allegati 3 e 5 al presente atto): 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) DAC n. 14 del 27.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS IT2040402 «Riserva regionale Bosco dei Bordighi» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 40 del 6 ottobre 2010) DA n. 24 del 27.9.2010: Approvazione del Piano di gestione della ZPS IT20406202 «Val dei Ratti e Cima di Gaiazzo» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.43 del 27 ottobre 2010) DA n. 23 del 27.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito SIC/ZPS IT2040018 «Val Codera» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.43 del 27 ottobre 2010) DCD del 12.6.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito Natura 2000 IT2060506 «Belviso Barbellino» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.28 del 14 luglio 2010) DCP n. 32 del 28.03.2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2080023 «Garzaia di Cascina Villarasca» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.20 del . 18/05/2011) DCP n. 21 del 24.6.2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2040016 «Monte di Scerscen – Ghiacciaio di Scerscen – Monte Motta» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.30 del 27.7.2011) DCP n. 83 del 26.11.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2040017 «Disgrazia - Sissone» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.50 del 15 dicembre 2010 DCP n. 88 del 1.6.2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC «Val di Togno – Pizzo Scalino» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 30 del 27 luglio 2011) DCP n. 26 del 28/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2080017 «Garzaia di Porta Chiossa» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011) DCP n. 22 del 28/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2080018 «Garzaia della Carola» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011) + dgr 16800/19.03.2004: Approvazione del Piano di gestio- Bollettino Ufficiale –9– Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) 19) 20) 21) 22) 23) 24) 25) 26) 27) 28) 29) 30) 31) 32) ne del Sito ZPS/SIC IT20B0007 «Isola Boschina» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 17 del 20 aprile 2004) + dgr 10822/16.12.2009 (Misure di Conservazione integrate al PAF Foreste Demaniali) DAC n.12 del 21/09/2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC «Vallazza» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011) DD n. 11/2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT20B0011 «Bosco Fontana» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 7 del 16 febbraio 2011) D.C.P. 69/27.10.2008: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2020003 «Palude di Albate» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 23 del 10 giugno 2009) dgr 10822/16.12.2009 (Misure di Conservazione integrate al PAF Foreste Demaniali): Approvazione gestione Misure di Conservazione dei Siti IT2020301 «Triangolo Lariano», IT2020302 «Monte Generoso», IT2060301 «Monte Resegone», IT2060302 «Costa del Pallio», IT2060304 «Val di Scalve», IT2070301 «Foresta di Legnoli», IT2070302 «Val Caffaro», IT2070303 «Val Grigna», DGR 240 del 14.07.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT2020303 «Valsolda» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 32 del 10 agosto 2010) DAC n. 2 del 24.01.2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT2040401«Parco Regionale Orobie Valtellinesi» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 6 del 9 febbraio 2011) DCD n. 84 26/11/2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT2040601 «Bagni di Masino-Pizzo Badile-Val di MelloVal Torrone-Piano di Preda Rossa» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 50 del 15 dicembre 2010) DCD n. 10/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT2050401 «Riserva regionale Fontanile Nuovo» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 14 del 6 aprile 2011) 23/02/2011 n. 8: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060401 «Parco Regionale Orobie Bergamasche» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011) DA N. 3 28.01.2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT2070402 «Alto Garda Bresciano» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 6 del 9 febbraio 2011) DCP n.44 del 21/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0401 «Riserva regionale Bosco Ronchetti» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 del 13 aprile 2011) DCP n.44 del 21/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0402 «Lanca di Gerole» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 del 13 aprile 2011) DCP n.44 del 21/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0501 «Spinadesco» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 del 13 aprile 2011) DCP n.44 del 21/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0502 «Lanca di Gussola» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 del 13 aprile 2011) DCP n.44 del 21/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0503 «Isola Maria Luigia» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 del 13 aprile 2011) DCC n. 80 21/12/2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0008 «Palude di Ostiglia» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 2 del 12 gennaio 2011) DAC n.15 del 21/09/2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0009 «Valli del Mincio» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011) DAC n. 15 del 16/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0401 «Parco Regionale Oglio Sud» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011) DCP n.16 del 30/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0501 «Viadana, Portiolo, San Benedetto Po e Ostiglia» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 16 del 20 aprile 2011) DAC n. 14 del 15/09/2010 Approvazione del Piano di gestione del Sito IT2040042 «Pian di Spagna e Lago di Mezzola» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 39 del 29 settembre 2010) DGR 3578 del 6.06.2012: Approvazione piano di gestione della riserva naturale Torbiere del Sebino o d’Iseo (Serie Ordinaria BURL n.24 del 11 giugno 2012) DCC n. 40 del 29/11/2011: Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il piano di gestione SIC/ZPS IT20B0006 della “Riserva Naturale Isola Boscone” (Serie Inserzione e Concorsi All. al BURL n. 13 del 29 marzo 2012) Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola Ai sensi della DGR n. VII/14106 dell’8 agosto 2003, gli interventi, non direttamente connessi e necessari al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti nelle aree Natura 2000, che possono avere incidenze significative sugli stessi, singolarmente o congiuntamente ad altri interventi, sono sottoposti alla procedura di Valutazione d’Incidenza. Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009 le cui superfici aziendali ricadono in Zone di Protezione Speciale, ai sensi della direttiva 2009/147/CE, deve condurre l’azienda nel rispetto dei provvedimenti attuativi vigenti nell’area e in particolare deve rispettare le misure di conservazione, di seguito riportate, stabilite con DGR n. VIII/7884 del 30 luglio 2008 e successive modifiche e integrazioni, secondo le tipologie (riportate in allegato 3 alla presente deliberazione) attribuite con D.G.R. VIII/7884 del 30 luglio 2008, tenuto conto degli aggiornamenti della legislazione comunitaria: a) Misure di conservazione generali (vigenti in tutte le Zone di Protezione Speciale) a) b) c) d) e) Divieto di eliminazione degli elementi naturali e seminaturali caratteristici del paesaggio agrario con alta valenza ecologica individuati dalla regione o dalle amministrazioni provinciali; Divieto di eliminazione dei terrazzamenti esistenti, delimitati a valle da muretto a secco oppure da una scarpata inerbita, sono fatti salvi i casi regolarmente autorizzati di rimodellamento dei terrazzamenti eseguiti allo scopo di assicurare una gestione economicamente sostenibile; Divieto di esecuzione di livellamenti non autorizzati dall’ente gestore; sono fatti salvi i livellamenti ordinari per la preparazione del letto di semina e per la sistemazione dei terreni a risaia; Divieto di conversione della superficie a pascolo permanente ai sensi dell’art. 2, lettera c) del regolamento (CE) n. 1120/2009, ad altri usi, salvo diversamente stabilito dal piano di gestione del sito; Divieto di bruciatura delle stoppie e delle paglie, nonché della vegetazione presente al termine dei cicli produttivi di prati naturali o seminati, sulle superfici specificate ai punti seguenti: 1) Superfici a seminativo ai sensi dell’art. 2, lettera a) del regolamento (CE) n.1120/2009, ed escluse le superfici di cui al successivo punto 2); 2) Superfici a seminativo ritirate dalla produzione, mantenute in buone condizioni agronomiche e ambientali a norma dell’art. 6 del regolamento (CE) n. 73/2009. Sono fatti salvi, in ogni caso, gli interventi di bruciatura connessi ad emergenze di carattere fitosanitario prescritti dall’autorità competente o a superfici investite a riso e salvo diversa prescrizione della competente autorità di gestione; – 10 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 f) Obbligo sulle superfici a seminativo ritirate dalla produzione, mantenute in buone condizioni agronomiche e ambientali a norma dell’art. 6 del regolamento (CE) n. 73/2009, di garantire la presenza di una copertura vegetale, naturale o artificiale, durante tutto l’anno e di attuare pratiche agronomiche consistenti esclusivamente in operazioni di sfalcio, trinciatura della vegetazione erbacea, o pascolamento sui terreni ritirati dalla produzione. Dette operazioni devono essere effettuate almeno una volta all’anno, fatto salvo il periodo di divieto annuale di intervento compreso fra il 15 marzo e il 15 agosto di ogni anno, ove non diversamente disposto dal piano di gestione del sito e comunque non inferiore a 150 giorni consecutivi. In deroga all’obbligo della presenza di una copertura vegetale, naturale o artificiale, durante tutto l’anno sono ammesse lavorazioni meccaniche sui terreni ritirati dalla produzione nei seguenti casi: 1) pratica del sovescio, in presenza di specie da sovescio o piante biocide; 2) terreni interessati da interventi di ripristino di habitat e biotopi; 3) colture a perdere per la fauna, ai sensi dell’articolo 1, lettera c), del decreto del Ministero delle politiche agricole e forestali del 7 marzo 2002; 4) nel caso in cui le lavorazioni siano funzionali all’esecuzione di interventi di miglioramento fondiario; 5) sui terreni a seminativo ritirati dalla produzione per un solo anno o, limitatamente all’annata agraria precedente all’entrata in produzione, nel caso di terreni a seminativo ritirati per due o più anni, lavorazioni del terreno allo scopo di ottenere una produzione agricola nella successiva annata agraria, comunque da effettuarsi non prima del 15 luglio dell’annata agraria precedente all’entrata in produzione; Sono fatte salve diverse prescrizioni della competente autorità di gestione. b) Misure di conservazione specifiche per tipologia di Zone di Protezione Speciale: 1) ZPS in ambienti aperti alpini. a) è vietata la realizzazione di nuove infrastrutture che prevedano la modifica dell’ambiente fluviale e del regime idrico, ad esclusione, e previa valutazione di incidenza che tenga conto dell’effetto cumulativo con le altre opere esistenti ed in progetto, delle opere idrauliche finalizzate: alla difesa del suolo; alle derivazioni d’acqua superficiali destinate all’approvvigionamento idropotabile o ad uso idroelettrico con potenza nominale di concessione non superiore a 50 kW e potenza installata inferiore a 150 kW; alle derivazioni d’acqua superficiali destinate all’approvvigionamento ad uso idroelettrico per eventuali concessioni idroelettriche cumulative, a servizio di strutture ricettive e agricole, con valore di potenza pari al fabbisogno complessivo delle diverse strutture servite e condizionate all’interramento delle relative linee di alimentazione; alle derivazioni d’acqua superficiali finalizzate all’alimentazione degli impianti di innevamento artificiale nei demani sciabili a servizio di piste già esistenti o per le quali sia stato avviato il procedimento di autorizzazione comprensivo di valutazione di incidenza alla data del 6.11.2007 (data di pubblicazione del DM 184/07); b) in prossimità di siti ospitanti nidi di Aquila reale, Gufo reale e Gipeto è vietato il passaggio di cavi sospesi; c) è vietato l’utilizzo di motoslitte e battipista al di fuori delle strade, fatti salvi l’utilizzo per ragioni di servizio nelle aree sciabili e in rapporto all’attività dei rifugi, limitatamente al trasporto dei clienti e all’approvvigionamento delle derrate alimentari e dei materiali d’uso corrente; d) - è vietata la realizzazione di nuove strade permanenti ad eccezione delle strade agro-silvo-pastorali di cui sia documentata la necessità al fine di garantire il mantenimento delle attività agro-silvo-pastorali con particolare riferimento al recupero e alla gestione delle aree aperte a vegetazione erbacea, al mantenimento e recupero delle aree a prato pascolo, alla pastorizia; tali infrastrutture dovranno essere state previste nei Piani comprensoriali di sviluppo e gestione degli alpeggi o nei piani della viabilità agro-silvo-pastorali di cui all’art.59 comma 1 l.r. n. 31/2008 e dovrà essere valutata l’incidenza che la loro realizzazione potrebbe avere rispetto agli obiettivi di conservazione degli habitat e delle specie presenti nel Sito - è vietata l’asfaltatura delle strade agro-silvo-pastorali e delle piste forestali salvo che per ragioni di sicurezza e incolumità pubblica ovvero di stabilità dei versanti; e) è vietata l’attività di rimboschimento su pascoli, versanti erbosi e nelle aree con prati stabili (come già previsto dalla regolamentazione forestale), arbusteti e brughiere. 2) ZPS in ambienti forestali alpini. a) è vietata la realizzazione di nuove infrastrutture che prevedano la modifica dell’ambiente fluviale e del regime idrico, ad esclusione, e previa valutazione di incidenza che tenga conto dell’effetto cumulativo con le altre opere esistenti ed in progetto, delle opere idrauliche finalizzate: alla difesa del suolo; alle derivazioni d’acqua superficiali destinate all’approvvigionamento idropotabile o ad uso idroelettrico con potenza nominale di concessione non superiore a 50 kW e potenza installata inferiore a 150 kW; alle derivazioni d’acqua superficiali destinate all’approvvigionamento ad uso idroelettrico per eventuali concessioni idroelettriche cumulative, a servizio di strutture ricettive e agricole, con valore di potenza pari al fabbisogno complessivo delle diverse strutture servite e condizionate all’interramento delle relative linee di alimentazione; alle derivazioni d’acqua superficiali finalizzate all’alimentazione degli impianti di innevamento artificiale nei demani sciabili a servizio di piste già esistenti o per le quali sia stato avviato il procedimento di autorizzazione comprensivo di valutazione di incidenza alla data del 6.11.2007 (data di pubblicazione del DM 184/07); b) - è vietata la realizzazione di nuove strade permanenti ad eccezione delle strade agro-silvo-pastorali di cui sia documentata la necessità al fine di garantire il mantenimento delle attività agro-silvo-pastorali con particolare riferimento al recupero e alla gestione delle aree aperte a vegetazione erbacea, al mantenimento e recupero delle aree a prato pascolo, alla pastorizia; tali infrastrutture dovranno essere state previste nei Piani comprensoriali di sviluppo e gestione degli alpeggi o nei piani della viabilità agro-silvo-pastorali di cui all’art.59 comma 1 l.r. n. 31/2008 e dovrà essere valutata l’incidenza che la loro realizzazione potrebbe avere rispetto agli obiettivi di conservazione degli habitat e delle specie presenti nel Sito - è vietata l’asfaltatura delle strade agro-silvo-pastorali e delle piste forestali salvo che per ragioni di sicurezza e incolumità pubblica ovvero di stabilità dei versanti; c) è vietata l’attività di rimboschimento su pascoli, versanti erbosi e nelle aree con prati stabili (come già previsto dalla regolamentazione forestale), arbusteti e brughiere; d) è vietata la distruzione dei formicai (come già previsto dalla regolamentazione forestale). 3) ZPS in zone umide. a) è vietata la bonifica idraulica delle zone umide naturali; b) è vietata l’irrorazione aerea; c) nelle aree umide e nei canneti sono vietati le attività di taglio e i lavori di ordinaria gestione nel periodo dal 1 marzo al 10 agosto; d) è vietata la captazione idrica nella stagione riproduttiva delle specie ornitiche caratteristiche della tipologia ambienta- Bollettino Ufficiale – 11 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 le, ai sensi del D.M. 17.10.2007 n. 184, fatto salvo autorizzazione dell’ente gestore, dalle zone umide che ospitano specie caratteristiche della tipologia ambientale o habitat di interesse comunitario; e) è vietato il taglio di pioppeti occupati da garzaie nel periodo di nidificazione; f) il taglio della vegetazione spondale della rete irrigua deve essere effettuato solo su una delle due sponde in modo alternato nel tempo e nello spazio, al fine di garantire la permanenza di habitat idonei a specie vegetali e animali. 4) ZPS in ambienti fluviali. a) è vietata la captazione idrica nella stagione riproduttiva delle specie ornitiche caratteristiche della tipologia ambientale, ai sensi del D.M. 17.10.2007 n. 184, fatto salvo autorizzazione dell’ente gestore, dalle zone umide perifluviali che ospitano specie caratteristiche della tipologia ambientale o habitat di interesse comunitario; b) è vietata la realizzazione di nuove infrastrutture che prevedano la modifica dell’ambiente fluviale e del regime idrico, ad esclusione delle opere idrauliche finalizzate alla difesa del suolo; c) è vietata l’immissione o il ripopolamento con specie alloctone; d) è vietato il taglio di pioppeti occupati da garzaie nel periodo di nidificazione; e) Nelle aree del demanio idrico fluviale e pertinenze idrauliche e demaniali, oggetto di concessione rilasciata successivamente alla data di entrata in vigore della DGR 9275/09 l’impianto e il reimpianto di pioppeti è soggetto alle procedura di presentazione all’ente gestore e autorizzazione del progetto di gestione stabilito dalla DGR 9275/09 e deve esser a questa conforme. f) è vietata l’irrorazione aerea; g) nelle aree umide e nei canneti sono vietati le attività di taglio e i lavori di ordinaria gestione nel periodo dal 1 marzo al 10 agosto; h) è vietata la distruzione dei formicai; i) il taglio della vegetazione spondale della rete irrigua deve essere effettuato solo su una delle due sponde in modo alternato nel tempo e nello spazio, al fine di garantire la permanenza di habitat idonei a specie vegetali e animali, fatte salve eventuali diverse disposizioni definite in dettaglio dai piani di gestione delle ZPS. 5) ZPS in ambienti agricoli. a) è vietata l’irrorazione aerea; b) è vietato il taglio di pioppeti occupati da garzaie nel periodo di nidificazione; c) il taglio della vegetazione spondale della rete irrigua deve essere effettuato solo su una delle due sponde in modo alternato nel tempo e nello spazio, al fine di garantire la permanenza di habitat idonei a specie vegetali e animali, fatte salve eventuali diverse disposizioni definite in dettaglio dai piani di gestione delle ZPS. 6) ZPS in risaie. a) è vietata l’irrorazione aerea; b) è vietato il taglio di pioppeti occupati da garzaie nel periodo di nidificazione; c) il taglio della vegetazione spondale della rete irrigua deve essere effettuato solo su una delle due sponde in modo alternato nel tempo e nello spazio, al fine di garantire la permanenza di habitat idonei a specie vegetali e animali, fatte salve eventuali diverse disposizioni definite in dettaglio dai piani di gestione delle ZPS; Nelle aree del demanio idrico fluviale e pertinenze idrauliche e demaniali, oggetto di concessione rilasciata successivamente alla data di entrata in vigore della DGR 9275/09 l’impianto e il reimpianto di pioppeti è soggetto alle procedura di presentazione all’ente gestore e autorizzazione del progetto di gestione stabilito dalla DGR 9275/09 e deve esser a questa conforme. Atto A3 Direttiva 86/278/CEE concernente la protezione dell’ambiente, in particolare del suolo, nell’utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura Articolo 3 (GU L 181 del 4.7.1986, pag. 6) Recepimento nazionale - Decreto Legislativo 27 gennaio 1992, n. 99 “Attuazione della Direttiva 86/278/CEE, concernente la protezione dell’ambiente, in particolare del suolo, nell’utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura” (Supplemento Ordinario GU 15 febbraio 1992, n 38) Recepimento regionale - DGR n. VII/15944 del 30 dicembre 2003 “Delega alle province delle funzioni amministrative, ai sensi degli artt. 27 e 28 del D.Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 e successive modiche ed integrazioni, in materia di approvazione dei progetti ed autorizzazione alla realizzazione degli impianti ed all’esercizio delle inerenti operazioni di messa in riserva (R13), trattamento/condizionamento (R3) e spandimento sul suolo a beneficio dell’agricoltura (R10) di rifiuti speciali non pericolosi; Art. 1 della L.R. 3 aprile 2001, n. 6.” (BURL n. 4 del 19 gennaio 2004) - DGR VIII/5868 del 21 novembre 2007 “Integrazione con modifica al programma d’azione per la tutela e risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile (d.lgs. n. 152/2006, art 92 e d.m. 7 aprile 2006) e adeguamento dei relativi criteri e norme tecniche generali di cui alla Dgr n. VI/17149/1996, approvati con deliberazione di Giunta n. VIII/5215 del 2 agosto 2007” - Art. 19 - Divieti di utilizzazione dei fanghi - DGR n. IX/2208 del 14 settembre 2011 “Approvazione del programma d’azione regionale per la tutela ed il risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile” -Art. 19 - Divieti di utilizzazione dei fanghi Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009, sui cui terreni si effettua lo spandimento di fanghi di depurazione dell’azienda o di terzi deve: a) Usare fanghi provenienti da un Centro di trattamento e stabilizzazione autorizzato e accertare che lo spandimento sia effettuato da un soggetto autorizzato; b) Usare/verificare l’uso di fanghi con caratteristiche chimico-fisiche stabilizzate e compatibili con le attitudini/condizioni tecniche dei suoli agricoli sui quali sono utilizzati e osservare i divieti di spandimento vigenti su: 1. Terreni allagati, soggetti ad esondazioni e/o inondazioni, gelati o coperte da coltre nevosa – 12 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 2. Terreni con pendii maggiori del 15% 3. Terreni con pH inferiore a 5 4. Terreni destinati a pascolo o a foraggere nelle 5 settimane precedenti lo sfalcio e il pascolamento 5. Terreni destinati all’orticoltura e alla frutticoltura nei 10 mesi precedenti il raccolto e durante lo stesso 6. Terreni con colture in atto (escluse le colture arboree) c) Rispettare i seguenti adempimenti: 1. Se non è né produttore né utilizzatore di fanghi ai sensi del d.lgs 99/92 deve conservare in azienda: - copia della notifica dell’inizio delle operazioni di utilizzazione dei fanghi - copia del registro di utilizzazione relativamente alla parte che interessa l’azienda - convenzione stipulata con l’azienda produttrice e/o utilizzatrice di fanghi 2. Se è anche produttore e/o utilizzatore di fanghi di depurazione deve conservare in azienda: - autorizzazione allo spandimento - notifica dell’inizio delle operazioni di utilizzazione dei fanghi - registro di utilizzazione dei terreni - scheda di accompagnamento dei fanghi - formulario di identificazione dei fanghi ed inoltre deve: - essere iscritto all’albo delle imprese che effettuano gestione rifiuti (se azienda utilizzatrice) - avere registro carico-scarico aggiornato (se azienda produttrice) Lo spandimento dei fanghi di depurazione, fatti salvi gli obblighi imposti dalla presente direttiva e dai vigenti provvedimenti attuativi, è soggetto anche al rispetto delle disposizioni attuative della direttiva nitrati 91/676/CEE per i cui adempimenti si rimanda all’atto A4 e all’atto A4RM. Atto A4 Direttiva 91/676/CEE concernente la protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole Articoli 4 e 5 (GU L 375 del 31.12.1991, pag. 1) Recepimento nazionale - Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” (G.U. n. 88 del 14-04-2006 - Supplemento Ordinario n. 96) e successive modifiche e integrazioni. - Art. 74, lett. pp, Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, definizione di “zone vulnerabili” - Art. 92 Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152. Designazione di zone vulnerabili da nitrati di origine agricola - Sono designate vulnerabili all’inquinamento da nitrati provenienti da fonti agricole le zone elencate nell’allegato 7/A-III del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, nonché le ulteriori zone vulnerabili da nitrati di origine agricola designate da parte delle Regioni. - Art. 112 Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152.“Utilizzazione agronomica” - - - D.M. 19 aprile 1999, “Approvazione del codice di buona pratica agricola” (Supplemento Ordinario n. 86 G.U. n. 102 del 04-051999) Decreto interministeriale 7 aprile 2006 recante “Criteri e norme tecniche generali per la disciplina regionale dell’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, di cui all’articolo 38 del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152. (S.O. n. 120 alla G.U. n.109 del 12-05-2006) Decisione della Commissione 2011/721/UE del 3 novembre 2011, che concede una deroga richiesta dall’Italia con riguardo alle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto a norma della direttiva 91/676/CEE del Consiglio relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole Recepimento regionale - - - - - - - - - - L.R. n. 31/2008 e s.m.i. - Titolo VIII quater “Disposizioni in materia di utilizzazione agronomica dei fertilizzanti azotati inclusi gli effluenti di allevamento, le acque di vegetazione dei frantoi oleari e le acque reflue derivanti da aziende agricole e da piccole aziende agroalimentari” Direttiva autorità di bacino del Po 12/96 DGR VII/1048 del 28 luglio 2004 “Atto di indirizzo per la politica di uso e tutela delle acque della Regione Lombardia – Linee strategiche per l’utilizzo razionale, consapevole e sostenibile della risorsa idrica” (BURL SO n. 35 del 23 agosto 2004) DGR VIII/2244 del 29 marzo 2006 “Approvazione del programma di tutela e uso delle acque ai sensi dell’articolo 44 del d.lgs. 152/99 e dell’articolo 55, comma 19 della l.r. 26/2003 (2° Supplemento straordinario BURL n° 15 del 13 aprile 2006) DGR VIII/3297 del 11 ottobre 2006 “Nuove aree vulnerabili ai sensi del d.lgs. 152/2006: criteri di designazione e individuazione (BURL SO n° 45 del 6 novembre 2006) così come confermate con DGR IX/4984 del 07/03/2013 “Determinazioni in ordine alle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola in attuazione all’art. 36, comma 7 ter del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito in legge n. 221 del 17/12/2012”; DGR n. IX/2208 del 14 settembre 2011 avente per oggetto “Approvazione del programma d’azione regionale per la tutela ed il risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile” (Serie Ordinaria BURL n.38 – del 22 settembre 2011). Decisione di esecuzione della Commissione 2011/721/UE del 3 novembre 2011 che concede una deroga richiesta dall’Italia con riguardo alle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto a norma della direttiva 91/676/CEE del Consiglio relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole DGR n. IX/2379 del 22 dicembre 2011 presa d’atto della Decisione di esecuzione della Commissione del 3 novembre 2011 che concede una deroga richiesta dall’Italia con riguardo alle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto a norma della Direttiva 91/676/CEE del Consiglio relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole [notificata con il numero c(2011) 7770]; DGR n. IX/4534 del 19 dicembre 2012 “Determinazioni in ordine alla Comunicazione Nitrati 2012 e 2013”; DDG 386 del 24 gennaio 2012 “Approvazione delle disposizioni attuative per la presentazione delle domande di adesione alla deroga nitrati ai sensi della Decisione di esecuzione della Commissione del 3 novembre 2011 che concede una deroga richiesta dall’Italia con riguardo alle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto a norma della direttiva 91/676/CEE del Bollettino Ufficiale – 13 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Consiglio relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole” così come modificata dal DDG 295 del 22/1/2013 “Modifica delle disposizioni attuative per la presentazione delle domande di adesione alla deroga nitrati ai sensi della decisione di esecuzione della commissione del 3 novembre 2011 che concede una deroga richiesta dall’Italia con riguardo alle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto a norma della direttiva 91/676/CEE del Consiglio relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole, approvate con decreto n. 386 del 24/01/2012”. Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola La Regione Lombardia ha approvato le Zone Vulnerabili ai Nitrati (ZVN) di cui alla DGR VIII/3297 dell’11 ottobre 2006 riportate in allegato al presente atto ai sensi del Reg (CE) 73/09. La Regione Lombardia ha approvato il programma d’azione per la tutela e risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile e adeguato i rispettivi criteri e norme tecniche generali di cui alla DGR n. IX/2208 del 14 settembre 2011. Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità, le cui superfici aziendali ricadono in zone vulnerabili ai nitrati, che utilizza agronomicamente gli effluenti di allevamento, di seguito indicati con e.a., i fertilizzanti azotati, gli ammendanti e, comunque, tutti gli apporti azotati, deve rispettare tutti gli impegni disposti dal programma d’azione in vigore collegati ai seguenti aspetti: a) b) c) d) adempimenti amministrativi obblighi relativi alle strutture di stoccaggio degli effluenti di allevamento divieti spaziali e temporali relativi all’utilizzazione dei fertilizzanti azotati rispetto dei massimali previsti per l’utilizzo di fertilizzanti azotati Inoltre l’impresa agricola ricadente in zona vulnerabile ai nitrati che aderisce alla deroga nitrati, concessa con Decisione della Commissione 2011/721/UE del 3 novembre 2011, è tenuta anche al rispetto di impegni aggiuntivi previsti dalla Decisione stessa. Deroga nitrati Con Decisione di esecuzione della Commissione 2011/721/UE del 3 novembre 2011 è stata concessa alle regioni Piemonte, Lombardia Veneto ed Emilia Romagna una deroga sull’applicazione delle direttiva nitrati. La deroga resta in vigore per quattro anni, fino al 31/12/2015 ed è possibile per le aziende agricole interessate e con superficie ricadente in zone vulnerabili ai nitrati aderirvi. L’adesione alla deroga comporta la possibilità di utilizzare agronomicamente i reflui zootecnici nel limite di 250 kg/ha di azoto in zona vulnerabile a condizione di presentare una specifica richiesta di adesione all’Autorità competente entro il 15 febbraio di ogni anno e di rispettare gli impegni previsti dalla Decisione, in particolare quelli riportati negli articoli 5, 6 e 7 per quanto riguarda: • il trattamento degli effluenti di origine suina; • le regole di applicazione dell’effluente di allevamento e di altri fertilizzanti; • la gestione dei terreni. Regione Lombardia ha recepito la Decisione della Commissione con DGR 2739 del 22/12/2011 e ha definito le disposizioni attuative per l’adesione alla deroga nitrati con DDG 386 del 24/01/2012, così come da ultimo modificata dalla DDG 295 del 22/1/2013 Impegni a) Adempimenti amministrativi La comunicazione da parte dell’impresa localizzata in zona vulnerabile deve essere presentata mediante la procedura predisposta dalla Regione Lombardia e conservata presso l’azienda su supporto cartaceo. La stessa, redatta secondo le indicazioni contenute nell’Allegato III PARTI B e C della DGR 2208/2011, deve riportare quantità, tempi e modalità di distribuzione dei fertilizzanti organici, minerali, di sintesi e ammendanti. Il Programma Operativo Aziendale deve essere presentato dal legale rappresentante dell’azienda. Il Piano di utilizzazione agronomica dei fertilizzanti (PUA), limitatamente al 1° anno di presentazione, deve essere redatto da dottori agronomi, periti agrari o agrotecnici iscritti ai rispettivi albi professionali e sottoscritto dal legale rappresentante dell’azienda. La redazione del PUA negli anni successivi al primo può prescindere dall’apporto di un professionista in caso di sostanziale invarianza delle situazioni aziendali. Se in base alla classe dimensionale un’azienda non è tenuta ad alcuna forma di comunicazione, dovrà comunque essere in possesso o dotarsi di idonee strutture di stoccaggio e rispettare le norme generali di utilizzo dei fertilizzanti. Comunicazione per l’utilizzazione agronomica dell’effluente di allevamento Le aziende agricole esistenti devono provvedere a predisporre idonea Comunicazione, in relazione alla classe dimensionale in cui rientrano, come da modello e indicazioni di cui all’Allegato III della DGR 2208/2011. Comunicazione (POAs/POA) per le aziende nuove. Le aziende nuove sono tenute alla presentazione della comunicazione come da prospetto 1 “obblighi di comunicazione in funzione della classe dimensionale degli allevamenti e tipologie aziendali” di cui all’art. 24 della DGR 2208/2011. L’adeguamento alle condizioni del programma, inclusa la capacità minima di stoccaggio, deve essere dimostrato ai fini dell’inizio dell’attività. Comunicazione per l’utilizzazione agronomica da parte delle aziende non zootecniche Le aziende di cui all’art. 25 della DGR 2208/2011 che utilizzano dosi di fertilizzante diverso degli e.a. con contenuto di azoto superiore a 3.000 kilogrammi per anno, sono tenute alla presentazione della comunicazione (POA) comprensivo di PUAs. Se la dose di fertilizzante di cui sopra eccede i 6.000 Kg sono tenute alla presentazione di un POA comprensivo di PUA. Gli adempimenti amministrativi sono riassunti nel prospetto 2 “Prospetto n. 2 – “Obblighi di comunicazione in funzione del quantitativo d’uso di azoto di provenienza diversa dagli e.a.” di cui al sopracitato articolo della DGR 2208/2011. E’ obbligo del gestore dell’azienda provvedere ad aggiornare informaticamente e conservare in azienda la documentazione qualora subentrino modifiche riguardanti la tipologia, la quantità e le caratteristiche degli effluenti e delle acque reflue, nonché i terreni utilizzati agronomicamente. Il POA/POAs ha validità 5 anni fatte salve eventuali modifiche che, se non sostanziali, comportano aggiornamento informatico dello stesso, e, se sostanziali, comportano la ripresentazione del POA/POAS . Il PUAs/PUA deve essere annualmente: - aggiornato informaticamente utilizzando il supporto predisposto dalla Regione Lombardia per l’applicazione della Direttiva Nitrati; - conservata copia in azienda a disposizione per eventuali controlli. Con provvedimento del Direttore Generale Agricoltura verranno fissate le scadenze e modalità per la presentazione della comunicazione o aggiornamenti della stessa. Per l’anno 2014 il riferimento è il Decreto del Direttore generale d.d.g. 22 ottobre 2013, n. 9515 - “Determinazioni in merito ai tempi ed alle modalità di presentazione e/o aggiornamento, per l’anno 2014, della comunicazione per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e degli altri fertilizzanti azotati prevista dalle d.g.r. N. 2208/2011 allegato i (zone vulnerabili) e n. 5868/2007 – allegato 2 (zone non vulnerabili) e modifiche al ddg n. 386/2012 (deroga nitrati)”. – 14 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Impegni b) Obblighi relativi alle strutture di stoccaggio degli effluenti di allevamento Lo stoccaggio degli e.a. destinati all’utilizzazione agronomica deve avvenire in apposite strutture dimensionate in base alla consistenza di allevamento, secondo le esigenze colturali e di capacità sufficiente a garantirne il corretto impiego agronomico. b1) - Strutture di stoccaggio dei materiali palabili Lo stoccaggio dei materiali palabili deve avvenire su platea impermeabilizzata, avente una portata sufficiente a sostenere, senza cedimenti o lesioni, il peso del materiale accumulato e degli eventuali mezzi utilizzati per la movimentazione. In relazione alla consistenza palabile dei materiali la platea di stoccaggio deve essere munita di idoneo cordolo o muro perimetrale di contenimento con possibilità di accesso ai mezzi meccanici per l’apporto e l’asportazione del materiale e deve essere dotata di adeguata pendenza per il convogliamento verso appositi sistemi di raccolta e stoccaggio dei liquidi di sgrondo e/o delle eventuali acque di lavaggio della platea. In generale, la capacità di stoccaggio, calcolata in rapporto alla consistenza di allevamento stabulato e al periodo in cui il bestiame non è al pascolo, non deve essere inferiore al volume di materiale palabile prodotto in 90 giorni. Per il dimensionamento della platea di stoccaggio dei materiali palabili, qualora non sussistano esigenze particolari di una più analitica determinazione dei volumi stoccati, si fa riferimento all’Allegato III PARTE A tabella 1 e all’art. 9 della DGR 2208/2011. b2) - Strutture per lo stoccaggio dei materiali non palabili Gli stoccaggi dei materiali non palabili devono essere realizzati in modo da poter accogliere, ove previsto, anche le acque di lavaggio delle strutture, degli impianti e delle attrezzature zootecniche. Alla produzione complessiva di liquami da stoccare deve essere sommato il volume delle acque meteoriche, convogliate nei contenitori dello stoccaggio da superfici scoperte, interessate dalla presenza di e.a.. E’ necessario prevedere l’esclusione delle acque bianche provenienti da tetti e tettoie nonché delle acque provenienti da aree non connesse all’allevamento. Le dimensioni dei contenitori non dotati di copertura, atta ad allontanare l’acqua piovana, devono tenere conto delle precipitazioni medie e di un “franco minimo di sicurezza” di 30 centimetri. Il fondo e le pareti dei contenitori devono essere adeguatamente impermeabilizzati mediante materiale naturale od artificiale al fine di evitare percolazioni o dispersioni degli effluenti. E’ possibile realizzare anche contenitori in terra così come descritti all’art. 11 della DGR 2208/2011. Per le aziende in cui venga prodotto un quantitativo di oltre 6000 kg di azoto/anno, al fine di indurre un più alto livello di stabilizzazione dei liquami nel caso di costruzione di nuove strutture di stoccaggio o ampliamento di quelle esistenti, deve essere previsto il frazionamento dello stoccaggio in almeno due contenitori. Il prelievo a fini agronomici deve avvenire dal bacino contenente liquame stoccato da più tempo. Qualora la stabilizzazione dell’e.a. sia garantita da un trattamento preliminare dello stesso (quali ad esempio la digestione anaerobica) la suddivisione delle strutture di stoccaggio in più bacini non è necessaria. La capacità di stoccaggio, calcolata in rapporto alla consistenza dell’allevamento stabulato, ed al periodo in cui il bestiame non è al pascolo, deve essere adeguata alle esigenze di una corretta gestione agronomica e comunque non inferiore al volume prodotto in 120 giorni in aziende di bovini da latte, bufalini, equini e ovicaprini con coltivazione dei terreni caratterizzata da assetti colturali che prevedono la presenza di pascoli o prati di media o lunga durata o erbai e cereali autunno-vernini. In assenza di tali condizioni e per tutti gli altri allevamenti il volume di stoccaggio deve essere di almeno 180 giorni. Per le dimensioni, qualora non sussistano esigenze particolari di una più analitica determinazione dei volumi stoccati, si fa riferimento all’Allegato III PARTE A tabella 1 della DGR 2208/2011. Per i nuovi allevamenti e gli ampliamenti di quelli esistenti limitatamente alle parti di nuova edificazione non sono considerate utili al calcolo dei volumi di stoccaggio le fosse sottostanti i pavimenti fessurati e grigliati (ad esclusione degli allevamenti localizzati in comuni di montagna). Impegni c) Divieti spaziali e temporali relativi all’utilizzazione dei fertilizzanti c.1) Accumulo temporaneo dei letami e lettiere esauste di allevamenti di avicunicoli, esclusi gli altri materiali assimilati Condizioni per accumulo - deve essere praticato ai soli fini della utilizzazione agronomica - è ammesso solo previo uno stoccaggio di almeno 90 giorni - è consentito solo sui terreni agricoli utilizzati per lo spandimento e/o in prossimità degli stessi - deve avere una durata non superiore a tre mesi - la quantità accumulata deve essere funzionale alle esigenze delle colture dell’appezzamento utilizzato per l’accumulo e/o degli appezzamenti limitrofi - non può essere ripetuto nello stesso luogo nell’ambito di una stessa annata agraria. - deve essere realizzato prevedendo tutti gli accorgimenti per contenere ogni fuoriuscita di liquidi e/o percolati e per garantire il mantenimento di condizioni microaerobiche all’interno della massa. Divieto di accumulo a distanze inferiori a: - 5 m dalle scoline; - 30 m dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali; - 40 m dalle sponde dei laghi, nonché delle zone umide individuate ai sensi della Convenzione di Ramsar del 2 febbraio 1971. Per gli allevamenti avicoli a ciclo produttivo inferiore a 90 giorni le lettiere possono essere stoccate al termine del ciclo produttivo sottoforma di cumuli in campo, fatti salvi specifici provvedimenti in materia igienico-sanitaria, conseguenti ad epizoozie, lotte obbligatorie. c.2) Divieti di utilizzazione agronomica dei letami L’utilizzo agronomico è vietato: 1) Entro le seguenti distanze dai corpi idrici naturali: a) 5 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali individuati come non significativi dal Piano di tutela e uso delle Acque, approvato con d.g.r. VIII^/2244 del 29 marzo 2006; b) 10 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali significativi; c) 25 m di distanza dall’inizio dell’arenile per le acque lacuali, nonché dai corpi idrici ricadenti nelle zone umide individuate ai sensi della Convenzione di Ramsar del 2 febbraio 1971. Tali disposizioni non si applicano ai canali artificiali ad esclusivo utilizzo di una o più aziende, purché non connessi ai corpi idrici naturali, ed ai canali arginati. Nelle fasce di divieto, ove tecnicamente possibile, è opportuna una copertura vegetale permanente anche spontanea ed è raccomandata la costituzione di siepi e/o fasce boscate tampone. 2) Su superfici non interessate dall’attività agricola, fatta eccezione per aree a verde pubblico e privato e per aree soggette a recupero e ripristino ambientale; 3) nei boschi, fatte salve diverse disposizioni regionali, ad esclusione degli effluenti rilasciati dagli animali nell’allevamento brado; Bollettino Ufficiale – 15 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 4) 5) 6) 7) 8) 9) sui terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante, con frane in atto e su terreni saturi d’acqua, fatta eccezione per i terreni adibiti a colture che richiedono la sommersione; nella stagione autunno – invernale, di norma dal 1 Novembre a fine febbraio; in particolare sono previsti i seguenti periodi minimi di divieto: - 90 giorni, per i letami ed i materiali ad essi assimilati, ad esclusione del letame bovino, ovicaprino e di equidi con contenuto di sostanza secca pari almeno al 20%, ed assenza di percolati, per il quale se utilizzato su prati permanenti e/o avvicendati, il divieto vige dal 15 dicembre al 15 gennaio; - 120 giorni, per le deiezioni degli avicunicoli essiccate con processo rapido a tenori di sostanza secca superiori al 65%. Per le modalità applicative dei presente divieto si applica quanto disposto ai commi 2 e 3 dell’art.26 del D.M. 7/04/2006; nei giorni di pioggia e nei giorni immediatamente successivi al fine di garantire il non percolamento in falda e il non costipamento del terreno; in tutte le situazioni in cui l’autorità competente provvede ad emettere specifici provvedimenti di divieto o di prescrizione in ordine alla prevenzione di malattie infettive, infestive e diffusive per gli animali, per l’uomo e per la difesa dei corpi idrici; in golena entro argine a meno che non venga distribuito nel periodo di magra e venga interrato immediatamente in caso di rischi significativi di perdite di nutrienti per scorrimento superficiale o percolazione in profondità, di norma sui terreni con pendenza media, riferita ad un’area aziendale omogenea superiore al 10%. Tale pendenza può essere incrementata dal 10% al 15%, applicando ove possibile l’aratura entro le 12 ore successive. L’applicazione del letame su pendenze superiori al 10% è in ogni caso vietata quando sono previste piogge, da parte dei servizi agro-meteorologici, superiori a 10 mm entro i successivi 3 giorni. c.3) Divieti di utilizzazione dei liquami e dei materiali ad essi assimilati: L’utilizzo di liquami e dei materiali ad essi assimilati è vietato: 1) Entro le seguenti distanze dai corpi idrici naturali: a) 10 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali; b) 30 m di distanza dall’inizio dell’arenile per le acque lacuali, nonché dai corpi idrici ricadenti nelle zone umide individuate ai sensi della Convenzione di Ramsar del 2 febbraio 1971; Tali disposizioni “non si applicano” ai canali artificiali ad esclusivo utilizzo di una o più aziende, purché non connessi ai corpi idrici naturali, ed ai canali arginati. Nelle fasce di divieto, ove tecnicamente possibile, è obbligatoria una copertura vegetale permanente anche spontanea ed è raccomandata la costituzione di siepi e/o fasce boscate tampone arboree o arbustive. 2) su superfici non interessate dall’attività agricola, fatta eccezione per aree a verde pubblico e privato e per aree soggette a recupero e ripristino ambientale; 3) nei boschi, ad esclusione degli effluenti rilasciati dagli animali nell’allevamento brado; 4) sui terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante, con frane in atto e terreni saturi d’acqua, fatta eccezione per i terreni adibiti a colture che richiedono la sommersione; 5) nella stagione autunno invernale, di norma dal 1° novembre a fine febbraio; in particolare sono previsti i seguenti periodi minimi di divieto: - 90 giorni nei terreni con prati, cereali autunno vernini, colture ortive, arboree con inerbimenti permanenti o con residui colturali ed in preparazione della semina primaverile anticipata; - 120 giorni nei terreni destinati ad altre colture; 6) nei giorni di pioggia e nei giorni immediatamente successivi al fine di garantire il non percolamento in falda e il non costipamento del terreno; 7) in terreni con coltivazioni in atto destinate direttamente - senza processi di trattamento dei prodotti- alla alimentazione umana; 8) dopo l’impianto della coltura nelle aree adibite a parchi o giardini pubblici, campi da gioco, utilizzate per ricreazione o destinate in genere ad uso pubblico; 9) su colture foraggere nelle tre settimane precedenti lo sfalcio del foraggio o il pascolamento; 10) in golena entro argine a meno che non venga distribuito nel periodo di magra e immediatamente interrato; 11) di norma, sui terreni con pendenza media, riferita ad un’area aziendale omogenea, superiore al 10%. Tale pendenza può essere incrementata dal 10% al 15% nel caso siano adottate delle migliori tecniche di spargimento disponibili (es. iniezione diretta nel suolo o distribuzione superficiale a bassa pressione con aratura entro le 12 ore per le terre arabili; iniezione diretta, se tecnicamente possibile, o distribuzione superficiale a bassa pressione su prati e pascoli; spandimento a bassa pressione in bande, o spargimento superficiale a bassa pressione su cereali o su secondo raccolto). L’applicazione del liquame su pendenze superiori al 10% è in ogni caso vietata quando sono previste piogge, da parte dei servizi agro-meteorologici, superiori a 10 mm entro i successivi 3 giorni. 12) Nelle zone svantaggiate ai sensi dell’articolo 18 del regolamento (CE) n. 1257/1999, l’applicazione dei liquami e dei materiali assimilati su pendenze fino a 30% è permessa assicurando che il quantitativo di azoto e di effluente applicato per ciascun singolo intervento non ecceda rispettivamente i 50 kg/ha di azoto e le 35 t/ha di effluente. Nel caso di colture primaverili-estive (come il mais), sulle superfici con pendenza declinante verso corpi idrici devono essere rispettate inoltre le seguenti disposizioni aggiuntive: a) tali superfici devono essere interrotte da colture seminate in bande trasversali, ovvero da solchi acquai provvisti di copertura vegetale, ovvero da altre misure equivalenti atte a limitare lo scorrimento superficiale (run-off) dei fertilizzanti; oppure b) devono essere mantenute fasce di rispetto tra le aree che si intendono fertilizzare e il limite dei corpi idrici, larghe almeno 20 metri; oppure c) le coltivazioni devono essere seminate trasversalmente rispetto alla massima pendenza o usando procedimenti atti a prevenire il run-off; oppure: d) deve essere assicurata una copertura vegetale anche durante tutta la stagione invernale. 13) Nei Comuni classificati svantaggiati di montagna, individuati ai sensi dell’articolo 18, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1257/1999, i divieti di cui al comma 12 non si applicano esclusivamente nel caso di appezzamenti coltivati di superficie inferiore ad un ettaro. 14) in prossimità di strade e di centri abitati a meno che i liquami siano distribuiti con tecniche atte a limitare l’emissione di odori sgradevoli, o vengano immediatamente interrati; 15) nelle aree di salvaguardia così come definite dalla sez. II capo II art. 94 del D.lgs 152/06; 16) se si applicano le seguenti tecniche: a) irrigatori a lunga gittata; b) distribuzione da strada a bordo campo; c) tubazioni o manichette di irrigazione a bocca libera. – 16 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 c.4) Divieti e/o limitazioni dell’utilizzazione agronomica dei fanghi L’utilizzazione agronomica dei fanghi derivanti da trattamenti di depurazione di cui al D.Lgs. n. 99 del 1992: 1) nelle more della definizione delle nuove linee guida, è limitata dalle disposizioni di cui alla D.G.R. 30 dicembre 2003 n. 7/15944 (BURL S.O. n. 4 del 19.1. 2004); 2) deve avvenire previo dettagliato piano di fertilizzazione; 3) è vietata nella stagione autunno invernale, di norma dal 1° novembre a fine febbraio; in particolare sono previsti i seguenti periodi minimi di divieto: - 90 giorni nei terreni con prati, cereali autunno vernini, colture ortive, arboree con inerbimenti permanenti o con residui colturali ed in preparazione della semina primaverile anticipata; - 120 giorni nei terreni destinati ad altre colture; Per le modalità applicative del presente divieto si applica quanto disposto ai commi 2 e 3 dell’art.26 del D.M. 7/04/2006; 4) è vietato su terreni che ricevono e.a., e comunque nel rispetto delle disposizioni di cui alla d.g.r. n. 7/ 15944/03; c.5) Divieti di utilizzazione agronomica dei fertilizzanti azotati diversi dall’e.a.: L’utilizzo agronomico è vietato: 1) Entro le seguenti distanze dai corpi idrici naturali: a) 5 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali individuati come non significativi dal Piano di tutela e uso delle Acque, approvato con d.g.r. VIII/2244 del 29 marzo 2006; b) 10 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali significativi; c) 25 m di distanza dall’inizio dell’arenile per le acque lacuali, nonché dai corpi idrici ricadenti nelle zone umide individuate ai sensi della Convenzione di Ramsar del 2 febbraio 1971. Tali disposizioni non si applicano ai canali artificiali ad esclusivo utilizzo di una o più aziende, purché non connessi ai corpi idrici naturali, ed ai canali arginati. Nelle fasce di divieto, ove tecnicamente possibile, è opportuna una copertura vegetale permanente anche spontanea ed è raccomandata la costituzione di siepi e/o fasce boscate tampone; 2) sulle superfici non interessate dall’attività agricola, fatta eccezione per le aree a verde pubblico e privato e per le aree soggette a recupero e ripristino ambientale; 3) nei boschi, fatte salve diverse disposizioni regionali; 4) sui terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante, con frane in atto e terreni saturi d’acqua, fatta eccezione per i terreni adibiti a colture che richiedono la sommersione; 5) nella stagione autunno invernale per un periodo di 90 giorni (dal 1 novembre a fine febbraio) per i concimi azotati e gli ammendanti organici di cui al D.Lgs 75/2010, ad eccezione dell’ammendante compostato verde e dell’ammendante compostato misto, per i quali è ammessa l’applicazione anche nei mesi invernali, in presenza di tenori di Azoto totali inferiori al 2,5% sul secco, di cui non oltre il 15% in forma di azoto ammoniacale. 6) nei giorni di pioggia e nei giorni immediatamente successivi al fine di garantire il non percolamento in falda e il non costipamento del terreno; 7) in tutte le situazioni in cui l’autorità competente provvede ad emettere specifici provvedimenti di divieto o di prescrizione in ordine alla prevenzione di malattie infettive, infestive e diffusive per gli animali, per l’uomo e per la difesa dei corpi idrici; 8) in golena entro argine a meno che non venga distribuito nel periodo di magra e venga interrato immediatamente. Su terreni in pendenza la distribuzione del materiale palabile e dei concimi azotati e degli ammendanti organici deve rispettare quanto definito dal CBPA in relazione alla lavorabilità dei suoli, alle sistemazioni idraulico-agrarie e alle modalità di spandimento. Con i provvedimenti del Direttore generale agricoltura vengono individuati i periodi di divieto di spandimento degli effluenti di allevamento e dei fertilizzanti azotati. Per la stagione autunno-vernina 2013/2014 i provvedimenti in vigore sono: • d.d.g. 31 ottobre 2013, n. 9953- “Individuazione dei periodi di divieto di spandimento degli effluenti di allevamento e dei fertilizzanti azotati per la stagione autunno vernina 2013/2014” - ai sensi del D.M. 7 aprile 2006” • d.d.g. 26 novembre 2013, n. 10925 - “Rideterminazione dei periodi di divieto di spandimento degli effluenti di allevamento e dei fertilizzanti azotati per la stagione autunno vernina 2013/2014 - ai sensi del D.M. 7 aprile 2006” Impegni d) il rispetto dei massimali previsti per l’utilizzo di fertilizzanti d1) Dosi di applicazione degli e.a. Sui terreni agricoli devono essere impiegati come fertilizzanti prioritariamente gli e.a. le cui quantità di applicazione devono tenere conto del rispetto del bilancio dell’azoto calcolato secondo quanto previsto nell’Allegato III PARTE C della DGR 2208/2011. La quantità di e.a. nella SAU ricadente in zona vulnerabile non deve in ogni caso superare un apporto superiore a 170 kg per ettaro e per anno di azoto al campo, inteso come quantitativo medio aziendale; tale quantità, da distribuire e frazionare in base ai fabbisogni delle colture, al loro ritmo di assorbimento, ai precedenti colturali, è calcolata sulla base dei valori della tabella 2 della parte A dell’Allegato II alla DGR 2208/2011. In alternativa possono essere utilizzati altri valori determinati secondo le procedure di calcolo o di misura citate nell’Allegato III PARTE A. Il limite d’uso di 170 kg/ha/N/anno è comprensivo delle deiezioni depositate dagli animali quando sono tenuti al pascolo e degli eventuali fertilizzanti organici derivanti dagli effluenti di allevamento di cui al d.lgs. 29 aprile 2010 n.75 e dalle acque reflue. Sono fatte salve diverse quantità di azoto concesse con deroga della Commissione Europea con propria decisione ai sensi del Paragrafo 2 B dell’allegato III della Direttiva 91/676/CEE. Il digestato, i fertilizzanti azotati, per entrambi se di origine organica non zootecnica, e i fanghi di depurazione come normati dal d.lgs. 92/99, possono essere utilizzati, nel rispetto del bilancio dell’azoto calcolato secondo quanto sopra stabilito, purché le epoche e le modalità di distribuzione siano tali da garantire un’efficienza media aziendale dell’azoto pari a quella prevista per gli effluenti di allevamento. Gli apporti massimi di azoto utilizzabile per le singole colture non possono superare le quantità previste dall’Allegato II MAS (Azoto efficiente). Per le aziende ricadenti in parte anche in zone non vulnerabili, il quantitativo medio aziendale, pari a 170 kg di azoto è riferito esclusivamente alla superficie ricadente in zona vulnerabile. In caso di digestione anaerobica, il cui processo preveda l’aggiunta di biomassa agli effluenti di allevamento, è soggetta al limite di 170 kg/ha/anno la quota parte dell’azoto derivante da questi ultimi. L’azoto introdotto con la biomassa viene comunque conteggiato quale contributo da fertilizzanti nell’ambito del bilancio dell’azoto. d2) Dosi applicazione per fertilizzanti diversi dagli e.a. La quantità di azoto totale apportato non deve superare le esigenze delle colture nel rispetto della metodologia, riportata nell’Allegato III PARTE C della DGR 2208/2011, inerente il calcolo del bilancio dell’azoto. L’apporto di azoto (azoto efficiente) non può superare, comunque, i limiti di cui alla tabella dell’Allegato II (Apporti massimi di azoto alle colture), nel rispetto delle condizioni ivi riportate. Bollettino Ufficiale – 17 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Atto A5 - Direttiva 92/43/CEE Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche Articoli 6, 13 paragrafo 1 lettera a). (GU L 206 del 22.7.1992, pag. 7) Recepimento nazionale - DPR 8 settembre 1997, n. 357 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” (Supplemento ordinario n. 219/L G.U. n. 248 del 23 ottobre 1997), artt. 3, 4, 5, 6 come modificato dal DPR 12 marzo 2003 n. 120 “Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” (G.U. n. 124 del 30 maggio 2003) - Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio 3 settembre 2002 – Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000 (G.U. n. 224 del 24 settembre 2002) - Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 17 ottobre 2007 n. 184 relativo alla “Rete Natura 2000 – Criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di conservazione relative alle zone speciali di conservazione (ZSC) e a zone di protezione speciale (ZPS) (G.U. n.258 del 6 novembre 2007) e successive modifiche e integrazioni - Deliberazione 26 marzo 2008 - Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano. Modifica della deliberazione 2 dicembre 1996 del Ministero dell’ambiente, recante: «Classificazione delle Aree protette». (Repertorio n. 119/CSR) (G.U. n. 137 del 13 giugno 2008) - Decreto Ministero Ambiente del 2 agosto 2010 - Terzo elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica alpina in Italia, ai sensi della direttiva 92/43/CEE (GU n. 197 del 24-8-2010 - Suppl. Ordinario n. 205) - Decreto Ministero Ambiente 2 agosto 2010 Terzo elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica mediterranea in Italia, ai sensi della direttiva 92/43/CEE (GU n. 197 del 24-8-2010 - Suppl. Ordinario n. 205) - Decreto Ministero Ambiente 2 agosto 2010 Terzo elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica continentale in Italia, ai sensi della direttiva 92/43/CEE (GU n. 197 del 24-8-2010 - Suppl. Ordinario n. 205) Recepimento regionale - Legge Regionale n. 86/1983 “Piano generale della aree regionali protette. Norme per l’istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale” (2° S.O. BURL n. 48 del 02/12/1983) e Legge Regionale 12/2011 art. 25 bis “Rete Natura 2000”) (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.31 del 5/08/2011) - DGR n. VII/14106 del 8 agosto 2003 - Elenco dei proposti siti di importanza comunitaria ai sensi della direttiva 92/43/CEE per la Lombardia, individuazione dei soggetti gestori e modalità procedurali per l’applicazione della valutazione d’incidenza (3° Suppl. Straordinario BURL n. 37 del 12 settembre 2003) - DGR n. VII/18453 del 30 luglio 2004 “Individuazione degli enti gestori dei proposti siti di importanza comunitaria (pSIC) e dei siti di importanza comunitaria (SIC), non ricadenti in aree naturali protette, e delle zone di protezione speciale (ZPS), designate dal Decreto del Ministro dell’Ambiente 3 aprile 2000” (BURL n.32 del 2 agosto 2004) - DGR n. VII/18454 del 30 luglio 2004 Rettifica dell’Allegato A della D.G.R. 8 agosto 2003, n. 7/14106 “Elenco dei proposti siti di importanza comunitaria ai sensi della Direttiva 92/43/CEE per la Lombardia, individuazione dei soggetti gestori e modalità procedurali per l’applicazione della valutazione d’incidenza” (BURL n. 32 del 2 agosto 2004) - DGR. n. VIII/1876 del 8 febbraio 2006 e succ. mod “Rete Natura 2000 in Lombardia: trasmissione al Ministero dell’Ambiente della proposta di aggiornamento della banca dati, istituzione di nuovi siti e modificazione del perimetro di siti esistenti” (1° Suppl. Straordinario BURL n.21 del 23 maggio 2006) - DGR n. VIII/3798 del 13 dicembre 2006 - Rete Natura 2000: modifiche e integrazioni alle DDGGRR n. 14106/03, n, 19018/04 e n. 1791/06, aggiornamento della banca dati natura 2000 ed individuazione degli enti gestori dei nuovi SIC proposti. (SO BURL n.2 del 8 gennaio 2007) - DGR n. VIII/5119 del 18 luglio 2007 – Rete Natura 2000: determinazioni relative all’avvenuta classificazione come ZPS delle aree individuate con DD.GG.RR. 3624/06 e 4197/07 e individuazione dei relativi enti gestori. (1° Suppl. Straordinario BURL n.33 del 14 agosto 2007) - DGR n. X/632 del 6 settembre 2013 – Determinazioni relative alle Misure di Conservazione per la tutela delle ZPS lombarde – modifiche alle deliberazioni 9275/2009 e 18453/2004, classificazione della ZPS IT2030008 “Il Toffo” e nuova individuazione dell’ente gestore del SIC IT2010016 “Val Veddasca” (BURL 10 settembre 2013, n.37 S.O.). - DGR n. X/1029 del 5 dicembre 2013 – Adozione delle Misure di Conservazione relative ai Siti di Importanza Comunitaria e delle Misure sito-specifiche per 46 Siti di Importanza Comunitaria (SIC), ai sensi del D.P.R. 357/97 e s.m.i. e del D.M. 184/2007 e s.m.i. Piani di gestione in vigore per la correlazione con le aree (vedi allegati 4 e 6 al presente atto): 1) Deliberazione del Consiglio Regionale 26 novembre 2003 - n. VII/919 Disciplina del Piano territoriale di coordinamento del Parco Naturale della Valle del Ticino, ai sensi dell’art. 18, comma 2-bis, della l.r. 86/1983 e successive modifiche ed integrazioni (BURL n.1 2 gennaio 2004) 2) Deliberazione del Consiglio Regionale del 6 aprile 2004 - n. VII/992 Piano territoriale di coordinamento del Parco naturale del Monte Barro _ Obiettivo 9.6.1. «Pianificazione delle aree protette» (BURL n. 19 – 3 maggio 2004) 3) Deliberazione del Consiglio Regionale 15 dicembre 2004 - n. VII/1136 Disciplina del Piano territoriale di coordinamento del Parco Naturale della Alto Garda Bresciano, ai sensi dell’art. 19, comma 2-bis, della l.r. 86/1983 (2° Supplemento straordinario al BURL n.4 del 27 gennaio 2005) 4) D.G.R. 1 ottobre 1990, n. 5/639 - Approvazione del piano della riserva naturale «Lago di Piano» (Art 14 della lr 30 novembre 1983, n. 86). (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 51 del 18 dicembre 1990) 5) D.G.R. 21 febbraio 1990, n. 4/51878 Approvazione del piano della riserva naturale «Fontanile Nuovo» (Art 14 della LR 30 novembre 1983, n. 86). (1°Supplemento Straordinario al BURL n.20 del 15 maggio 1990) + DCD n. 10/2011 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.14 del 6 aprile 2011) 6) D.G.R. 20 marzo 1990, n. 4/52935 Approvazione del piano della riserva naturale «Boschi del Giovetto di Paline» (Art 14 della LR 30 novembre 1983, n. 86). (2°Supplemento Straordinario al BURL n.18 del 4 maggio 1990) + dgr 10822/16.12.2009 (Misure di Conservazione integrate al PAF Foreste Demaniali) 7) D.G.R. 21 marzo 1990, n. 4/53282 Approvazione del piano della riserva naturale «Valli di S. Antonio» (Art 14 della LR 30 novembre 1983 n. 86) (1°Supplemento Straordinario al BURL n.26 del 26 giugno 1990) 8) D.G.R. 14 novembre 1991, n. 5/14720 Approvazione del piano della riserva naturale «Garzaia della Carola», ai sensi dell’Art 14 della lr 30 novembre 1983, n. 86. (3°Supplemento Straordinario al BURL n. 8 del 18 febbraio 1992) + DCP n. 22 del 28.03.2011 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011) 9) D.G.R. 19 novembre 1991, n. 5/14947 Approvazione del piano di riserva naturale «Garzaia della Verminesca» (Art 14 della lr – 18 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) 19) 20) 21) 22) 23) 24) 25) 26) 27) 28) 29) 30) 31) 32) 33) 34) 30 novembre 1983, n. 86). (6°Supplemento Straordinario al BURL n. 8 del 18 febbraio 1992) + DCP n. 31 del 28/03/2011 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011) D.G.R. 28 novembre 1991, n. 5/15196 Approvazione del piano della riserva naturale «Garzaia della Rinalda» (Art 14 della lr 30 novembre 1983, n. 86). (3°Supplemento Straordinario al BURL n. 14 del 2 aprile1992) + DCP n. 27 del 28/03/2011 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011) D.G.R. 28 novembre 1991, n. 5/15198 Approvazione del piano della riserva naturale «Garzaia di S. Alessandro» (Art 14 della lr 30 novembre 1983, n. 86). (5°Supplemento Straordinario al BURL n. 14 del 2 aprile1992) + DCP n. 29 del 28/03/2011 2011 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011) D.G.R. 2 dicembre 1991, n. 5/15495 Approvazione del piano della riserva naturale «Garzaia di Porta Chiossa» (Art 14 della lr 30 novembre 1983, n. 86) (7°Supplemento Straordinario al BURL n. 14 del 2 aprile1992 + DCP n. 26 del 28/03/2011 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011) D.G.R. 27 aprile 1993, n V/35674 Approvazione del piano della riserva naturale “Naviglio di Melotta» (Art 14 della LR 30 novembre 1983, n. 86) (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 27 del 6 luglio 1993) + DCP n.44 del 21/03/2011 2011 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 del 13 aprile 2011) D.G.R. 22 settembre 1993, n. 5/41299 Approvazione del piano della riserva naturale «Le Bine» (Art 14 della lr 30 novembre 1983, n. 86) (3°Supplemento Straordinario al BURL n. 47 del 26 novembre 1993) D.G.R. 25 luglio 1995, n. 6/444 Approvazione del piano della riserva naturale “Pian di Gembro” (art.14 della lr 30.11.83, n. 86) (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 40 del 3 ottobre 1995) + DAC 14 del 26/04/2010 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 52 del 30 dicembre 2010) D.G.R. 1 agosto 1996, n. 6/17286 Istituzione del monumento naturale Garzaia di Sartirana situato nei comuni di Sartirana Lomellina e Torre Beretti (PV). art 24 l.r. 30.11.83 n. 86. (3° Supplemento Straordinario al BURL n. 39 del 27 settembre 1996) + DCC n. 38 11.12.2010 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 51 del 22 dicembre 2010) D.G.R. 20 dicembre 1996 - n. 6/22903 Approvazione del piano della riserva naturale «Pian di Spagna-Lago di Mezzola» (art. 14 della l.r. 30 novembre 1983, n. 86) (3°Supplemento Straordinario al BURL n. 47 del 25 febbraio 1997) + DAC n. 14 del 15/09/2010 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 39 del 29 settembre 2010) D.G.R. 23 gennaio 1998 - n. 6/34326 Approvazione del piano della riserva naturale «Palata Menasciutto» (art. 14 della l.r. 30 novembre 1983, n. 86) (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 9 del 3 marzo 1998) D.G.R. 6 marzo 1998 - n. 6/34933 Approvazione del piano della riserva naturale «Riva orientale del lago di Alserio» (art. 14 l.r. 30 novembre 1983 n. 86) ) (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 17 del 28 aprile 1998) + DCA n.60/20.12.2010 2010 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.1 del 5 gennaio 2011) D.G.R. 8 maggio 1998 - n. 6/36022 Modificazione del piano della riserva naturale «Paludi di Ostiglia» (art. 14 della l.r. 30 novembre 1983, n. 86) (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 23 del 9 giugno1998) + DCC n. 80 21/12/2010 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 2 del 12 gennaio 2011) D.G.R. 11 dicembre 2000, n. 7/2616 Approvazione del piano della riserva naturale «Torbiere di Marcaria» (art. 14 L.R. 30 novembre 1983, n. 86) (4°Supplemento Straordinario al BURL n. 2 del 11 gennaio 2001) + DAC n. 13 del 16/03/2011 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011) D.G.R. 18 maggio 2001, n. 7/4675 Approvazione del piano della riserva naturale «Paluaccio di Oga» (art. 14 della L.R. 30 novembre 1983, n. 86) (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 25 del 19 giugno 2001) D.G.R. 2 agosto 2001 n. 7/5983 - Approvazione della variante generale al piano territoriale di coordinamento del Parco Lombardo della Valle del Ticino (art. 19, comma 2, l.r. 86/83 e successive modificazioni) rettificata dalla d.g.r. 14 settembre 2001, n. 6090 ) (2° Supplemento Straordinario al BURL n. 40 del 5 ottobre 2001) – rettificata dalla d.g.r. 21 febbraio 2007, n.4186 (2° Suppl. Straordinario al n.10 del 8 marzo 2007) D.G.R. 29 ottobre 2001, n. 7/6632 Approvazione del piano territoriale di coordinamento del parco regionale dell’Adamello (art. 19, comma 2, L.R. 30 novembre 1983, n. 86 e successive modifiche e integrazioni) (2°Supplemento Straordinario al BURL n. 48 del 29 novembre 2001) e successive modifiche: - D.G.R. 24 marzo 2005 n. 7/21201 Approvazione della variante al Piano Territoriale di Coordinamento del Parco regionale dell’Adamello, ai sensi dell’art. 19 della L.R. n. 86/83 e successive modifiche ed integrazioni - Obiettivo 9.6.1 «Pianificazione delle aree protette». (3° Supplemento Straordinario al BURL n. 16 del 18 aprile 2005) D.G.R. 18 ottobre 2002, n. 7/10706 Approvazione del piano della riserva naturale «Palude Brabbia» (art. 14 della L.R. 30 novembre 1983, n. 86) (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 46 del 12 novembre 2002) D.G.R. 1 agosto 2003 - n. 7/13939 - Approvazione del Piano territoriale di coordinamento del Parco regionale dell’Alto Garda Bresciano (ai sensi dell’art. 19, comma 2, della l.r. n. 86/83 e successive modifiche ed integrazioni) (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 37 del 9 settembre 2003) D.G.R. 28 novembre 2003 - n. 7/15367 - Approvazione del piano del monumento naturale «Garzaia della Cascina Villarasca» (art. 14 l.r. 30 novembre 1983, n. 86). ) (BURL n. 52 del 22 dicembre 2003) + DCP n. 32 del 28/03/2011 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011) D.G.R. 19 marzo 2004, n. 7/16800 Revoca della deliberazione n. 7/16102 del 23 gennaio 2004 e riapprovazione del piano della Riserva naturale «Isola Boschina» (art. 14 L.R. 30 novembre 1983, n. 86.) P.R.S. 9.6.1. - Obiettivo 9.6.1.1. (1° Supplemento straordinario al BURL n.17 del 19 aprile 2004) + dgr 10822/16.12.2009 (Misure di Conservazione integrate al PAF Foreste Demaniali) D.G.R. 29 ottobre 2004, n. 7/19213 Approvazione del Piano della Riserva Naturale «Valle del Freddo» e PS.I.C. IT2060010 (art. 14 L.R. 30 novembre 1983, n. 86; art. 4 D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357.) P.R.S. 9.6.1. - Obiettivo 9.6.1.1. (3° Supplemento straordinario al BURL n.46 del 12 novembre 2004) D.G.R. 29 ottobre 2004, n. 7/19214 Approvazione del Piano della Riserva Naturale «Garzaia del Bosco Basso» e pS.I.C. IT2080007 «Garzaia del Bosco Basso» (art. 14 L.R. 30 novembre 1983, n. 86; art. 4 D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357.) P.R.S. 9.6.1. - Obiettivo 9.6.1.1. (3° Supplemento straordinario al BURL n.46 del 12 novembre 2004) + DCP n. 21 del 28/03/2011 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio2011) D.G.R. 26 novembre 2004, n. 7/19609 Approvazione del piano della riserva naturale «Sasso Malascarpa» e pS.I.C. IT2020002 «Sasso Malascarpa» (art. 14 L.R. 30 novembre 1983, n. 86; art. 4 D.P.R. n. 357 del 8 settembre 1997.) P.R.S. 9.6.1. - Obiettivo 9.6.1.1. (2° Supplemento straordinario al BURL n.52 del 21 dicembre 2004) + dgr 10822/16.12.2009 (Misure di Conservazione integrate al PAF Foreste Demaniali) D.G.R. 4 agosto 2005, n. 8/548 Approvazione del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Regionale Oglio Nord, ai sensi dell’art. 19 della L.R. n. 86/83 e successive modifiche ed integrazioni. (1° Supplemento straordinario al BURL n.37 del 12 settembre 2005) L.R. 20 agosto 1994, n. 22 Piano territoriale di coordinamento del parco naturale dell’Adda Sud. (1° Supplemento Ordinario al BURL n 34 del 23 agosto 1994) L.R. 13 aprile 1991 n. 8 Piano territoriale di coordinamento del parco dei colli di Bergamo. (1° Supplemento Ordinario al BURL n 16 del 18 aprile 1991) e: - L.R. 18-04-1992, n. 12 Modifica all’art. 20 (tutela della fauna: esercizio della caccia e della pesca) delle norme tecniche di attuazione della L.R. 13 aprile 1991, n. 8 «Piano territoriale di coordinamento del parco dei Colli di Bergamo». . (1° Bollettino Ufficiale – 19 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Supplemento Ordinario al BURL n 17 del 23 aprile 1992) D.G.R. 11 febbraio 2005, n. 7/20658, Approvazione della variante al Piano Territoriale di Coordinamento del Parco regionale dei Colli di Bergamo (ai sensi dell’art. 19, comma 2, della L.R. n. 86/1983 e successive modifiche ed integrazioni) - Obiettivo 9.6.1 «Pianificazione delle aree protette». (3° Supplemento straordinario al BURL n.10 del 10 marzo 2005) L.R 1 dicembre 2003 n. 23 - Istituzione del Parco naturale dell’Adamello (1° Supplemento Ordinario al BURL n.49 del 5 dicembre 2003) Deliberazione 22 maggio 2006 n.15 del Parco Oglio Sud – Adozione del Piano di gestione del S.I.C. Lanche di Gerre Gavazzi e Runate (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.26 del 28 giugno 2006) Deliberazione 13 luglio 2007 n.7 del Parco lombardo della Valle del Ticino Approvazione del piano del Sito ‘IT2010008 “Lago di Comabbio” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 19 settembre 2007); Deliberazione 23 gennaio 2007 n.20 della C.M. Valtellina di Morbegno – Approvazione definitiva piani di gestione dei SIC IT2040019 Bagni di Masino – Pizzo Badile – Pizzo del Ferro e IT2040020 Val di Mello – Piano di Preda Rossa (Serie Inserzioni e Concorsi All.al BURL n.23 del 6 giugno 2007) DAC n.28 del 28 novembre 2007: Approvazione definitiva del Piano di gestione S.I.C. IT2010001 Lago di Ganna – Parco Regionale “Campo Dei Fiori” Brinzio VA (Serie Inserzioni e Concorsi All.al BURL n.52 del 27 dicembre 2007) DCP n.12 del 27 febbraio 2008: Approvazione definitiva Piano di Gestione S.I.C. IT2040012 Val Viola Provincia di SO (Serie Inserzioni e Concorsi All.al BURL n.16 del 16 aprile 2008) DAC n. 4/2008: Approvazione definitiva Piani di Gestione dei S.I.C. IT2050001 Pineta di Cesate e IT205002 Boschi delle Groane (Serie Inserzioni e Concorsi All.al BURL n.12 del 19 marzo 2008) DCP n. 63 del 16.10.2008: Approvazione del piano di gestione del SIC IT2030002 Grigna Meridionale (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 2 del 14 gennaio 2009) D.C.P. 69/27.10.2008: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2020003 «Palude di Albate» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 23 del 10 giugno 2009) DAC n. 12 del 14.6.2010: Approvazione del Piano di Gestione del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) IT2010002 «Monte Legnone e Chiusarella» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.26 del 30 giugno 2010) DAC n. 14 del 14.6.2010: Approvazione del Piano di Gestione del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) IT2010004 «Grotte del Campo dei Fiori » (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.26 del 30 giugno 2010) DAC n. 13 del 14.6.2010: Approvazione del Piano di Gestione del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) IT2010003 «Versante Nord del Campo dei Fiori » (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.26 del 30 giugno 2010) DAC n. 15 del 14.6.2010: Approvazione del Piano di Gestione del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) IT2010005 «Monte Martica » (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.26 del 30 giugno 2010) DA n. 9 del 3.6.2010: Approvazione del piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) IT2020010 «Lago del Segrino» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.24 del 16 giugno 2010) DAC n. 35 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040027 «Valle del Bitto di Gerola» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010) DAC n. 42 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040035 «Val Bondone – Val Caronella» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010) DAC n. 41 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040034 «Val d’Arigna e Ghiacciaio di Pizzo Coca» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010) DAC n. 37 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040030 «Val Madre» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010) DAC n. 36 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040029 «Val Tartano» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010) DAC n. 43 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040036 «Val Belviso» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010) DAC n. 40 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040033 «Val Venina» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010) DAC n. 39 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040032 «Val del Livrio» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010) DAC n. 38 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040031 «Val Cervia» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010) DAC n. 34 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040026 «Val Lesina» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010) DCP n. 68 del 28.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040011 «Monte Vago –Val di Campo – Val Nera» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.41 del 13 ottobre 2010) DCP n. 67 del 28.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040007 «Passo e Monte di Foscagno» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.41 del 13 ottobre 2010) DCP n. 64 del 28.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040003 «Val Federia» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.41 del 13 ottobre 2010) DCP n. 65 del 28.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040005 «Valle della Forcola» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.41 del 13 ottobre 2010) DCP n. 66 del 28.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040006 «La Vallaccia – Pizzo Filone» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.41 del 13 ottobre 2010) DA n. 24 del 27.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040023 «Val dei Ratti e Cima di Gaiazzo» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.43 del 27 ottobre 2010) DA n. 23 del 27.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito SIC/ZPS IT2040018 «Val Codera» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.43 del 27 ottobre 2010) DA n. 25 del 27.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040041 «Piano di Chiavenna» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 43 del 27 ottobre 2010) DAC n. 4 del 16.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2070018 «Altopiano di Cariadeghe» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 39 del 29 settembre 2010) DAC n.3 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2010009 “Sorgenti del Rio Capricciosa” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.21 del 25 maggio 2011) DAC n.3 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2010011 “Paludi di Arsago” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.21 del 25 maggio 2011) DAC n.3 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2010014 “Turbigaccio, Boschi di Castelletto e Lanca di Bernate” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.21 del 25 maggio 2011) DA n. 5 28.01.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2010018 “Monte Sangiano” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011) - 35) 36) 37) 38) 39) 40) 41) 42) 43) 44) 45) 46) 47) 48) 49) 50) 51) 52) 53) 54) 55) 56) 57) 58) 59) 60) 61) 62) 63) 64) 65) 66) 67) 68) 69) 70) 71) – 20 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 72) 73) 74) 75) 76) 77) 78) 79) 80) 81) 82) 83) 84) 85) 86) 87) 88) 89) 90) 91) 92) 93) 94) 95) 96) 97) 98) 99) 100) 101) 102) 103) 104) 105) 106) 107) 108) 109) 110) 111) DA n. 6 28.01.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2010019 “Monti della Valcuvia” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011) DCA n. 58 del 20/12/2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2020006 “Lago di Pusiano” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 1 del 5 gennaio 2011) Dgr n. 9/181 - 30/06/10 - Approvazione del Piano di gestione della Riserva naturale Fontanile Brancaleone Sito di Importanza Comunitaria IT2060013 Fontanile Brancaleone (art.14 della l.r. 30 novembre 1983 n. 86) - BURL 30 del 27/07/10 I° - ssBURL DCA n. 61 del 20/12/2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2050003 “Valle del Rio Pegorino” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 1 del 5 gennaio 2011) DCA n. 59 del 20/12/2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2050004 “Valle del Rio Cantalupo” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 1 del 5 gennaio 2011) DCA n. 43 del 30.09.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060001 “Valtorta Valmoresca” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011) DCA n. 43 del 30.09.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060002 “Valle di Piazzatorre Isola di Fondra” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011) DCA n. 43 del 30.09.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060003 “Alta Val Brembana Laghi Gemelli” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011) DCA n. 43 del 30.09.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060004 “Alta Val di Scalve” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011) DCA n. 43 del 30.09.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060005 “Val Sedornia Val Zurio Pizzo della Presolana” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011) DCA n. 43 del 30.09.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060008 “Valle Parina” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011) DCA n. 43 del 30.09.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060009 “Val Nossana Cima di Grem” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011) DCP n. 83 del 26.11.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2040017 «Disgrazia - Sissone» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.50 del 15 dicembre 2010 DAC n.12 del 21/09/2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC «Vallazza» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011) DD n. 11/2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT20B0011 «Bosco Fontana» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 7 del 16 febbraio 2011) DAC n.2 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2020007 “Pineta Pedemontana di Appiano Gentile” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 del 13 aprile 2011) DCP 39/30.05.2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2020009 “Valle del Dosso” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 26 del 29 giugno 2011) DAC n. 16 del 8.11.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2030006 “Valle Santa Croce e Valle del Curone” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 16 del 20 aprile 2011) DCC n.6 del 21/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2030007 “Lago di Sartirana” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 14 del 6 aprile 2011) DCD n. 10/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2050008 “Bosco di Cusago” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 14 del 6 aprile 2011) DCD n. 10/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2050009 “Sorgenti della Muzzetta” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 14 del 6 aprile 2011) DCD n. 10/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2050010 “Oasi di Lacchiarella” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 14 del 6 aprile 2011) DCP n. 23 del 28/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2080001 “Garzaia di Celpenchio” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011) DCP n. 24 del 28/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2080004 “Palude Loja” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011) DCP n. 21 del 28/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2080007 “Garzaia del Bosco Basso” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011) DCP n. 30 del 28/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2080008 “Boschetto di Scaldasole” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011) DCP n. 25 del 28/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2080009 “Garzaia Cascina Notizia” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011) DCP n. 20 del 28/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2080011 “Abbazia Acqualunga” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011) DCP n. 28 del 28/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2080020 “Garzaia della Roggia Torbida” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011) DAC n.3 del 16/03/2011: appovazione del Piano di gestione del Sito IT2080013 “Garzaia della Cascina Portalupa” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 21 del 25 maggio 2011) DAC n.3 del 16/03/2011: appovazione del Piano di gestione del Sito IT2080016 “Boschi del Vignolo” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 21 del 25 maggio 2011) DCP n.44 del 21/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0013 “Lanca di Gerole” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 el 13 aprile 2011) DCP n.44 del 21/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0014 “Lancone di Gussola” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 el 13 aprile 2011) DCP n.44 del 21/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0015 “Bosco Ronchetti” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 el 13 aprile 2011) DCP n.44 del 21/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0016 “Spiaggioni di Spinadesco” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 el 13 aprile 2011) DCP n.44 del 21/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0018 “Cave Danesi” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 el 13 aprile 2011) DAC n. 17 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0001 “Bosco Foce Oglio” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011) DAC n. 14 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0002 “Valli di Mosio” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011) DAC n. 16 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0003 “Lanca Cascina S. Alberto” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011) DAC n. 13 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0005 “Torbiere di Marcaria” (Serie Inserzioni e Con- Bollettino Ufficiale – 21 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 corsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011) 112) DAC n.11 del 21/09/2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0012 “Complesso Morenico di Castellaro Lagusello” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011) 113) DAC n.9 del 21/09/2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0014 “Chiavica del Moro” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011) 114) DAC n.15 del 21/09/2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0017 “Ansa e Valli del Mincio” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011) 115) DCP n. 21 del 24.6.2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2040016 «Monte di Scerscen – Ghiacciaio di Scerscen – Monte Motta» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.30 del 27.7.2011) 116) DCP n. 88 del 1.6.2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC «Val di Togno – Pizzo Scalino» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 30 del 27 luglio 2011) 117) DCP n. 22 del 28/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2080018 «Garzaia della Carola» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011) 118) DAC n.10 del 26.04.2011: Avviso di approvazione del piano di gestione del sito di importanza comunitaria (SIC) IT2040028 ”Valle del Bitto di Albaredo” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 22 del 1 giugno 2011) 119) DCP n. 61 del 20.11.2011: Avviso di approvazione del piano di gestione del SIC IT2040040 ”Val Bodengo” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.1 del 4 gennaio 2012) 120) DCP n. 62 del 29.11.2011: Avviso di approvazione del piano di gestione del SIC IT2040039 “Val Zerta” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.1 del 4 gennaio 2012) 121) DG n. 31 del 18.01.2012: Approvazione piano di gestione sito di importanza comunitaria IT2060016 ”Valpredina” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 6 del 8 febbraio 2012) 122) DGR 3578 del 6.06.2012: Approvazione del piano di gestione della riserva naturale “Torbiere del Sebino o d’Iseo” (Serie Ordinaria BURL n. 24 del 11 giugno 2012) 123) DGR 250 del 26.05.2011: Approvazione definitiva piano di gestione SIC IT2080021 “Monte Alpe” (Serie Avvisi e Concorsi All. al BURL n. 24 del 15 giugno 2011) 124) DCC n. 40 del 29.11.2011: Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il piano di gestione SIC/ZPS IT20B0006 della “Riserva Naturale Isola Boscone” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 25 marzo 2012) 125) DCP n.56 del 28.09.2012: Avviso di approvazione del piano di gestione del SIC IT2040037 “Rifugio Falk” (Serie Avvisi e Concorsi All. Al BURL n. 45 del 7 novembre 2012) 126) DGR 4219 del 25.10.2012: Approvazione del piano di gestione della riserva naturale e sito d’importanza comunitaria SIC IT2020004 “Lago di Montorfano” (Serie Ordinaria BURL n.46 del 16 novembre 2012) Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola Ai sensi della DGR n. VII/14106 dell’8 agosto 2003, gli interventi, non direttamente connessi e necessari al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti nelle aree Natura 2000, che possono avere incidenze significative sugli stessi, singolarmente o congiuntamente ad altri interventi, sono sottoposti alla procedura di Valutazione d’Incidenza. Il beneficiario dei pagamenti comunitari, soggetti al regime di condizionalità, stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009, avente superfici aziendali ricadenti in Siti di Importanza Comunitaria o in Zone Speciali di Conservazione, ai sensi della direttiva 92/43/CEE, deve condurre l’azienda agricola nel rispetto delle pertinenti disposizioni di cui all’art. 2 del Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 17 ottobre 2007 n. 184 e smi e dei provvedimenti vigenti nell’area ai fini dell’attuazione della presente direttiva (vedi allegato 4 e piani di gestione). Campo condizionalità: sanità pubblica, salute delle piante e degli animali Atto A6 - Direttiva 2008/71/CE del Consiglio, del 15 luglio 2008, relativa all’identificazione e alla registrazione dei suini Articoli 3, 4 e 5 (GU L 213 dell’8.8.2008, pag. 31) Recepimento nazionale - Decreto legislativo n. 200/2010 “ Attuazione della direttiva 2008/71/CE relativa all’identificazione e registrazione dei suini” – GU n. 282 del 02 dicembre 2010 Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità, stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009, che alleva suini ha l’obbligo di: a) Registrare l’azienda in Banca Dati Regionale/Banca Dati Nazionale L’azienda zootecnica deve essere identificata e registrata in BDR/BDN attraverso un codice aziendale e di allevamento, entro 20 giorni dall’inizio dell’attività; qualsiasi variazione anagrafica o fiscale deve essere comunicata in BDR/BDN b) Avere il registro di stalla aggiornato rispetto alla realtà aziendale e tenere aggiornata la BDR/BDN L’agricoltore è tenuto a riportare nel registro di stalla il numero degli animali presenti in azienda alla data del 31 marzo di ogni anno, le movimentazioni in ingresso ed uscita entro 3 giorni dall’evento ed il numero di animali nati/ morti entro 30 giorni dall’evento. Inoltre ogni qualvolta movimenta i capi deve compilare la dichiarazione di provenienza e di destinazione degli animali (Modello IV) e inviarne copia all’ente delegato (CAA, APA, ASL) entro 7 giorni dalla movimentazione stessa per l’aggiornamento in BDN/BDR. c) Identificare correttamente i capi L’agricoltore è tenuto ad assicurare che gli animali siano contrassegnati nell’azienda di origine attraverso un tatuaggio che riporta il codice allevamento (e non è individuale), prima della movimentazione e comunque entro 70 giorni dalla nascita. – 22 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Il tatuaggio è apposto sull’orecchio sinistro, a livello del padiglione auricolare in maniera che risulti leggibile. In alternativa il tatuaggio potrà essere effettuato sulla parte esterna delle cosce, secondo le modalità stabilite dal relativo disciplinare per i suini allevati in aziende che aderiscono a consorzi di tutela della denominazione d’origine dei prosciutti. È consentito, in aggiunta al tatuaggio, l’uso di una marca auricolare in materiale non deteriorabile da apporre al padiglione auricolare dell’orecchio destro. Il tatuaggio e, ove presente, la marca auricolare riportano il codice identificativo dell’azienda di nascita (o dell’azienda di prima destinazione per gli animali importati da Paesi terzi e destinati a rimanere sul territori nazionale). Deroghe 1) In base alla Decisione 2005/458/CE del 21 giugno 2005, l’Italia è autorizzata ad applicare la deroga prevista all’art. 3, paragrafo 2 della direttiva 92/102/CEE nei confronti dei detentori di non più di un suino. Di conseguenza le aziende detentrici di un solo capo suino da ingrasso, destinato al consumo personale, sono tenute solo a: - Identificare il suino tramite tatuaggio riportante il codice dell’azienda di nascita o dell’azienda di prima destinazione se importato da Paesi terzi, secondo quanto stabilito dalla normativa; comunicare all’autorità sanitaria territorialmente competente la detenzione dell’unico capo suino ed il suo destino finale. - 2) Inoltre, in base all’Ordinanza Ministeriale 12 aprile 2008 i detentori di suini da ingrasso, fino ad un massimo di 4 animali, destinati all’autoconsumo e non a scopo commerciale, che non movimentano animali verso altri allevamenti, sono obbligati a registrare l’allevamento presso l’ASL, a detenere il registro di stalla ed a registrare in proprio o tramite l’ente delegato i soli ingressi (mediante il modello IV). Atto A7 - Regolamento (CE) n. 1760/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un sistema di identificazione e registrazione dei bovini e relativo all’etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine e che abroga il regolamento (CE) n. 820/97. Articoli 4 e 7 (GU L 204 dell’11.8.2000, pag. 1) Recepimento nazionale - D.P.R. 30 aprile 1996, n. 317 “Regolamento recante norme per l’attuazione della direttiva 92/102/CEE relativa all’identificazione e registrazione degli animali.”(G.U. 14.06.1996 n. 138) - D.M. 16 maggio 2007 recante modifica dell’Allegato IV del D.P.R. 317/96 (G.U. 28.06.2007 n. 148) - D.P.R. 19 ottobre 2000, n. 437 “Regolamento recante modalità per l’identificazione e la registrazione dei bovini” (G.U. n. 30 del 06 febbraio 2001) e successive modifiche e integrazioni - D.M. 18 luglio 2001 “Modifica degli allegati al D.P.R. 19 ottobre 2000, n. 437, riguardante «Regolamento recante modalità per la identificazione e la registrazione dei bovini»”(G.U. n. 205 del 4 settembre 2001); - D.M. 31 gennaio 2002 “Disposizioni in materia di funzionamento dell’anagrafe bovina” (G.U. n. 72 del 26 marzo 2002) e successive modifiche e integrazioni - D.M. 7 giugno 2002 “Approvazione del manuale operativo per la gestione dell’anagrafe bovina” (G.U. n. 152 del 1° luglio 2002, S.O.) - Provvedimento 26 maggio 2005 concernente Accordo Stato-Regioni recante “Approvazione del manuale operativo per la gestione dell’anagrafe bovina” (G.U. n. 243 del 18 ottobre 2005, S.O. n. 166) Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009 che alleva bovini e /o bufalini, ha l’obbligo di: a) Registrare l’azienda in Banca Dati Regionale/Banca Dati Nazionale L’azienda zootecnica deve essere identificata e registrata attraverso un codice aziendale, entro 20 giorni dall’inizio dell’attività; qualsiasi variazione anagrafica o fiscale deve essere comunicata in BDR/BDN entro 7 giorni. b) Avere il registro di stalla aggiornato rispetto alla realtà aziendale e tenere aggiornata la BDR/BDN L’allevatore è tenuto a: - riportare le nascite entro 3 giorni dall’avvenuta marcatura sul registro di stalla; - riportare le movimentazioni e le morti entro 3 giorni dall’evento sul registro di stalla; - comunicare le movimentazioni in entrata e in uscita (comprese anche nascite e morti) entro 7 giorni dall’evento all’ente delegato o, in caso di registro informatizzato, entro 3 giorni dall’evento per l’aggiornamento in BDR/BDN. Inoltre in caso di decesso dell’animale, l’allevatore è tenuto a: - informare il Servizio veterinario competente per territorio entro 24 ore dal verificarsi dell’evento; - inviare entro 7 giorni all’ente delegato (CAA, APA, ASL) il passaporto. Infine in caso di furto o smarrimento dell’animale, l’allevatore è tenuto a: - informare il Servizio Veterinario competente per territorio entro 24 ore dal verificarsi dell’evento; - aggiornare la BDR/BDN entro 2 giorni dalla denuncia di furto/smarrimento; - consegnare all’ASL entro 2 giorni il relativo passaporto. c) Identificare correttamente i capi L’allevatore deve identificare i capi con una doppia marca auricolare. Ogni capo deve essere contrassegnato da un codice identificativo entro 20 giorni dalla nascita o comunque prima che lasci l’azienda. Contestualmente alla marcatura, l’allevatore deve compilare la cedola identificativa con i dati anagrafici del capo e deve trasmetterla entro 7 giorni alla ASL o all’ente delegato per la registrazione in BDR/BDN e ai fini del rilascio del passaporto. Il passaporto viene rilasciato dal Servizio Veterinario, o per il tramite dell’Ente Delegato, e deve sempre accompagnare l’animale in ogni spostamento in quanto documento di identificazione individuale. Se un bovino viene introdotto in allevamento, l’allevatore deve annotare il passaggio di proprietà sul retro del passaporto e aggiornare entro 3 giorni il registro di stalla. In caso di smarrimenti di passaporti, l’allevatore è tenuto a darne comunicazione al Servizio veterinario competente per territorio per il rilascio di nuovi passaporti. Bollettino Ufficiale – 23 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 In caso di smarrimenti delle marche auricolari, l’allevatore è tenuto a darne comunicazione nel più breve tempo possibile al Servizio Veterinario competente per territorio per il rilascio di marche sostitutive. L’allevatore che introduce in allevamento un capo proveniente da un Paese comunitario, è tenuto solamente a registrare i dati anagrafici e la sua introduzione in BDR/BDN e sul registro aziendale, in quanto l’animale mantiene lo stesso identificativo e documento di identificazione del Paese di origine. L’allevatore che invece introduce in allevamento un capo proveniente da Paesi terzi, è tenuto a re-identificare e registrare l’animale conformemente alla normativa vigente entro 20 giorni dai controlli di ispezione frontaliera. Si precisa che con deliberazione n° X/1105 del 20/12/2013 (BURL 8 gennaio 2014) è stato approvato da parte della DG Salute il progetto sperimentale “dematerializzazione degli adempimenti amministrativi per la movimentazione degli animali della specie bovina” di cui all’ allegato C2, nel quale è previsto che il passaporto bovino non sia rilasciato ai capi per i quali si applica il progetto. Il progetto decorre a partire dalla data di comunicazione da parte della DG Salute di piena operatività delle funzionalità dedicate in Banca Dati Regionale. Atto A8 - Regolamento (CE) n. 21/2004 del Consiglio del 17 dicembre 2003 che istituisce un sistema di identificazione e registrazione degli ovini e dei caprini e che modifica il regolamento (CE) n. 1782/2003 e le direttive 92/102/CEE e 64/432/CEE Articoli 3, 4 e 5. (GU L 5 del 9.1.2004, pag. 8) Recepimento nazionale - D.P.R. 30 aprile 1996, n. 317 “Regolamento recante norme per l’attuazione della direttiva 92/102/CEE relativa all’identificazione e registrazione degli animali.”(G.U. 14.06.1996 n. 138) - D.M. 16 maggio 2007 recante modifica dell’Allegato IV del D.P.R. 317/96 (G.U. 28.06.2007 n. 148) Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009 che alleva ovini e/o caprini ha l’obbligo di: a) Registrare l’azienda in Banca Dati Regionale/Banca Dati Nazionale L’azienda zootecnica deve essere identificata e registrata, anche qualora sia detenuto un solo capo, attraverso un codice aziendale, entro 20 giorni dall’inizio dell’attività; qualsiasi variazione anagrafica o fiscale deve essere comunicata in BDR/BDN entro 30 giorni. b) Avere il registro di stalla aggiornato rispetto alla realtà aziendale e tenere aggiornata la BDR/BDN L’allevatore è tenuto a possedere un registro di stalla aggiornato manualmente o informatizzato, che deve essere disponibile in forma cartacea in qualsiasi momento presso l’azienda. E’ prevista la possibilità di tenere il registro in sola modalità informatizzata ai sensi del Reg CE 21/2004. La consistenza totale divisa per specie e i singoli capi con codice univoco ed individuale devono essere obbligatoriamente riportati nel registro aziendale e in BDR/BDN. Per i capi con identificazione semplificata è obbligatorio registrare il solo numero di animali appartenenti alla partita sull’apposito registro per partite. L’allevatore ha inoltre l’obbligo di registrazione in BDR/DBN della consistenza dell’allevamento al 31 marzo di ogni anno. Qualora tutti i capi siano stati registrati individualmente in BDR/BDN unitamente alle loro movimentazioni, ad eccezione degli agnelli destinati a macellazione entro i 12 mesi di età, non è necessario procedere alla comunicazione del censimento annuale in quanto tale comunicazione si considera così soddisfatta (nota ministeriale n 4618 dell’8/3/2012). A decorrere dal 9 luglio 2005 ad ogni loro movimentazione gli animali devono essere scortati dal documento di trasporto (modello IV). Ogni spostamento degli animali deve essere comunicato al CAA o APA o ASL entro 7 giorni dall’evento al fine di registrarlo in BDR/BDN nei successivi 5 giorni lavorativi. Le registrazioni sul registro di stalla devono essere effettuate entro 3 giorni dal verificarsi dell’evento individualmente e non per partita. c) Identificare correttamente i capi Capi nati prima del 9 luglio 2005 Per i capi nati prima del 9 luglio 2005 il sistema di identificazione degli ovi-caprini consisteva nell’applicazione di un tatuaggio (recante il codice di allevamento) e di un marchio auricolare (n. individuale). Capi nati dopo il 9 luglio 2005 Tutti i capi (sia quelli da riproduzione che quelli destinati ad essere macellati entro i 12 mesi di età) nati dopo il 9 luglio 2005, devono essere identificati entro 6 mesi dalla nascita o comunque prima della loro movimentazione mediante doppia marca auricolare tradizionale univoca ed individuale (IT+13 numeri oppure a partire dal 1° giugno 2006 IT + 12 numeri). Capi nati dopo il 31 dicembre 2009 Ogni singolo individuo nato dopo il 31 dicembre 2009 deve essere identificato entro 6 mesi dalla nascita o comunque prima della movimentazione mediante apposizione di doppia marca auricolare univoca ed individuale. Una delle due marche deve essere di tipo elettronico ai sensi del Reg (CE) 21/2004, l’altra di tipo convenzionale. E’ consentito, previo accordo con la Regione Lombardia, identificare il capo mediante bolo endoruminale in aggiunta al marchio auricolare tradizionale o in aggiunta al tatuaggio recante il medesimo identificativo. Per gli animali destinati alla macellazione entro il 12° mese di età è tuttavia ammesso un sistema di identificazione semplificato mediante apposizione di un unico marchio auricolare all’orecchio sinistro recante il codice di identificazione dell’azienda di nascita dell’animale (es. IT 001BG001). In caso di smarrimento/illeggibilità della marca, il detentore degli animali è tenuto a richiedere il rilascio del duplicato della marca smarrita applicandola nel più breve tempo possibile. L’allevatore che introduce in azienda un capo proveniente da un Paese comunitario, è tenuto solamente a registrare i dati ana- – 24 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 grafici e la sua introduzione in BDR/BDN e sul registro aziendale, in quanto l’animale mantiene lo stesso identificativo del Paese di origine. L’allevatore che invece introduce in allevamento un capo proveniente da Paesi terzi, qualora l’animale non sia destinato direttamente alla macellazione entro 5 giorni successivi all’introduzione in azienda, è tenuto a re-identificarlo entro i 14 giorni successivi all’ispezione transfrontaliera e comunque prima che lasci l’azienda. Atto B9 Reg (CE) n. 1107/2009 relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio 79/117/CEE e 91/414/CEE Articolo 55 (prima e seconda frase) (G.U.U.E. 24 novembre 2009, n. L 309) - - - - - - Recepimento nazionale Decreto legislativo n. 194 del 17 marzo 1995 “Attuazione della dir. 91/414/CEE in materia di immissione in commercio di prodotti fitosanitari” (GU n.122 del 27 maggio 1995, SO n. 60) e successive modifiche ed integrazioni D.P.R. n. 290 del 23 aprile 2001 Regolamento di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in commercio e alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti (n. 46, allegato 1, legge n. 59/1997) [art. 42] (G.U. 18.07.2001 n. 165 S.O.) così come modificato dal DPR n. 55 del 28 febbraio 2012 [art. 20] Circolare MiPAAF 30/10/2002 Modalità applicative dell’art. 42 del decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2001, n. 290, relativo ai dati di produzione, esportazione, vendita ed utilizzo di prodotti fitosanitari e coadiuvanti di prodotti fitosanitari (G.U. 5 febbraio 2003, n. 29, S.O. n. 18) Articolo 5 e Allegato 5 del Decreto del Ministro della salute 27 agosto 2004 relativo ai prodotti fitosanitari: limiti massimi di residui delle sostanze attive nei prodotti destinati all’alimentazione (GU n. 292 del 14 dicembre 2004 - Suppl. Ordinario n.179) e successive modifiche e integrazioni. D.P.R. n. 55 del 28 febbraio 2012 “Regolamento recante modifiche al decreto del del Presidente della repubblica 23 aprile 2001, n. 290, per la semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in commercio e alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti”; Decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 “Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi”. Recepimento regionale - DGR 25 novembre 2002 n. VII/11225 Disposizioni per l’attuazione degli adempimenti di competenza regionale, di cui al D.P.R. 23 aprile 2001, n. 290, regolamento di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in commercio e alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti (BURL n. 50 del 9 dicembre 2002). Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009 ha l’obbligo di: a) rispettare correttamente le modalità di impiego dei prodotti, facendo particolare attenzione a: - rispetto delle specifiche riportate sull’etichetta - ammissibilità dei prodotti utilizzati rispetto alla coltura - corretta modalità di deposito dei prodotti in azienda - dotazione di dispositivi di protezione individuale - rispetto dei tempi di carenza b) tenere o delegare formalmente la tenuta del registro dei trattamenti eseguiti, procedere al suo costante e conforme aggiornamento al più tardi entro trenta giorni dall’esecuzione del trattamento stesso e conservarlo per i tre anni successivi a quello a cui si riferiscono gli interventi annotati. Il registro dei trattamenti può essere compilato anche dall’utilizzatore dei prodotti fitosanitari diverso dal titolare dell’azienda; in questo caso il titolare deve sottoscriverlo al termine dell’anno solare. Gli utilizzatori di prodotti fitosanitari possono avvalersi, per la compilazione del registro dei trattamenti, dei centri di assistenza agricola, previa notifica alla ASL di competenza. Detto registro può essere compilato e sottoscritto anche da persona diversa qualora l’utilizzatore dei prodotti fitosanitari non coincida con il titolare dell’azienda e nemmeno con l’acquirente dei prodotti stessi. In questo caso dovrà essere presente in azienda, unitamente al registro dei trattamenti, relativa delega scritta da parte del titolare. Nel caso in cui i trattamenti siano realizzati da contoterzisti, il registro dei trattamenti deve essere compilato dal titolare dell’azienda sulla base del modulo, di cui al paragrafo 6 della circolare 30 ottobre 2002 del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, per ogni singolo trattamento dal contoterzista. In alternativa il contoterzista potrà annotare i singoli trattamenti direttamente sul registro dell’azienda controfirmando ogni intervento fitosanitario effettuato. Nel caso di cooperative di produttori che acquistano prodotti fitosanitari con i quali effettuano trattamenti per conto dei loro soci il registro dei trattamenti può essere conservato presso la sede sociale dell’associazione e deve essere compilato e sottoscritto dal legale rappresentante previa delega rilasciatagli dai soci. Il registro dei trattamenti deve essere compilato anche quando gli interventi fitosanitari vengono eseguiti per la difesa delle derrate alimentari immagazzinate. Il registro dei trattamenti deve essere utilizzato inoltre per gli impieghi effettuati in ambito extra-agricolo (verde pubblico, diserbo canali, sedi ferroviarie, ecc.). Sono esentati dalla compilazione del registro dei trattamenti i soggetti che utilizzano prodotti fitosanitari esclusivamente in orti e giardini familiari il cui raccolto è destinato al consumo proprio. c) Conservare per il periodo di tre anni la documentazione prevista per legge: - in caso di impiego diretto: fatture di acquisto dei prodotti fitosanitari nonché la copia dei moduli di acquisto dei prodotti fitosanitari Molto Tossici, Tossici o Nocivi (T+,T,XN) - in caso di trattamenti effettuati da contoterzisti: la fattura, se contenente i dati quantitativi e qualitativi sui prodotti distribuiti, è da ritenersi sostitutiva di bolle d’acquisto e/o fatture di acquisto diretto dei prodotti fitosanitari - delega alla tenuta del registro qualora necessaria d) nel caso di impiego di prodotti fitosanitari classificati Molto Tossici, Tossici o Nocivi (T+,T,XN) l’utilizzatore deve possedere un’autorizzazione per l’acquisto e l’utilizzazione dei prodotti fitosanitari (patentino) in corso di validità, o aver una domanda di rinnovo in corso. Bollettino Ufficiale – 25 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Atto B10 - Direttiva 96/22/CE e successive modifiche apportate dalla direttiva 2003/74/CE del Consiglio, concernente il divieto d’utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta-agoniste nelle produzioni animali e abrogazione delle direttive 81/602/ CEE, 88/146/CEE E 88/299/CEE Articolo 3, lettere a), b), d) ed e), e articoli 4, 5 e 7 (GU L 125 del 23.5.1996, pag. 3) Recepimento nazionale - Decreto dirigenziale del 14/10/2004 del Ministero della Salute (G.U. n. 245 del 18/10/2004) - D.Lgs. 16-3-2006 n. 158 “Attuazione della direttiva 2003/74/CE che modifica la direttiva 96/22/CE del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta-agoniste nelle produzioni di animali e della direttiva 96/23/CE, del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente le misure di controllo su talune sostanze e sui loro residui negli animali vivi e nei loro prodotti, come modificata dal regolamento 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, nonchè abrogazione del D.Lgs. 4 agosto 1999, n.336” (G.U. n. 98 del 28 aprile 2006), e successive modifiche e integrazioni (D.Lgs. n. 232 del 9 novembre 2007 (G.U. n. 291 del 15 dicembre 2007) Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009 che alleva bovini, bufalini, suini, ovi-caprini, equini, avicoli, acquacoltura conigli, selvaggina d’allevamento e/o produce latte, uova, miele deve rispettare le prescrizioni previste dalla vigente normativa. In particolare: 1) Divieto di somministrazione, detenzione in azienda, immissione sul mercato e trasformazione 1.1. Per tireostatici, stilbeni e derivati dello stilbene e loro sali ed esteri, estradiolo-17 beta e suoi derivati sotto forma di esteri e sostanze beta-agoniste e per sostanze ad azione estrogena - diverse dall’estradiolo-17 beta e dai suoi derivati sotto forma di esteri - androgena o gestagena, nonché qualsiasi altra sostanza ad effetto anabolizzante fatto salvo quanto previsto agli articoli 4 e 5 del D.Lgs. 158/2006: a) divieto di somministrazione, mediante qualsiasi metodo, agli animali d’azienda e agli animali d’acquacoltura; b) divieto di detenzione in azienda, escluse quelle sotto controllo ufficiale, di animali d’azienda e di acquacoltura, nonché di immissione sul mercato o di macellazione per il consumo umano di animali d’azienda che contengono sostanze di cui al presente punto o nei quali è stata constatata la presenza di tali sostanze, salvo che venga provato che detti animali sono stati trattati a norma degli articoli 4 o 5 del d.lgs 158/2006; c) divieto di immissione sul mercato per il consumo umano di animali d’acquacoltura cui sono state somministrate le sostanze di cui al presente punto 1.1, nonché di prodotti trasformati provenienti da detti animali; d) divieto di immissione sul mercato delle carni degli animali di cui alla lettera b); e) divieto di trasformazione delle carni di cui alla lettera d) ovvero la successiva immissione delle stesse sul mercato. 1.2. è vietata la detenzione nelle aziende in cui si allevano animali da produzione di medicinali contenenti le sostanze di cui al punto 1.1. Alcune di queste sostanze possono tuttavia essere impiegate a scopo terapeutico, purché ne sia in questo caso prescritto l’uso da un medico veterinario ai sensi del d.gls 158/2006 articoli 4 e 5. 2) Il responsabile delle aziende in cui gli animali sono allevati, o detenuti, anche transitoriamente può commercializzare soltanto: 2.1. animali ai quali non siano stati somministrati sostanze o prodotti non autorizzati, ovvero che non siano stati oggetto di un trattamento illecito; 2.2. animali per i quali, in caso di somministrazione di sostanze o prodotti autorizzati, sia stato rispettato il periodo di sospensione prescritto. 2.3. prodotti provenienti dagli animali di cui ai punti 2.1 e 2.2. - - - - - - Atto B11 - Regolamento (CE) 178/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’autorita’ europea per la sicurezza alimentare e fissa le procedure nel campo della sicurezza alimentare Articolo 14, 15, 17 Paragrafo 1 (1), 18, 19 e 20 (GU L 31 del 1 febbraio 2002) (1) Attuazione dell’articolo 17 paragrafo del Regolamento (CE) 178/2002: Regolamento (CE) n. 852/2004: articolo 4, paragrafo 1 e allegato I, parte A (cap. II, sez. 4 (lettere g), h) e j)), sez. 5 (lettere f) e h)) e sez. 6; cap. III, sez. 8 (lettere a), b), d) e e)) e sez. 9 (lettere a) e c))); Regolamento (CE) n. 853/2004: articolo 3, paragrafo 1 e allegato III, sezione IX, capitolo 1 (cap. I-1, lettere b), c), d) e e); cap. I-2, lettera a) (punti i), ii) e iii)), lettera b) (punti i) e ii)) e lettera c); cap. I-3; cap. I-4; cap. I-5; cap. II-A paragrafi 1, 2, 3 e 4; cap. II-B 1(lettere a) e d)), paragrafi 2, 4 (lettere a) e b)) e allegato III, sezione X, capitolo 1, paragrafo 1); Regolamento (CE) n. 183/2005: articolo 5, paragrafo 1) e allegato I, parte A, (cap. I-4, lettere e) e g); cap. II-2, lettere a), b) e e)), articolo 5, paragrafo 5 e allegato III (cap. 1 e 2), articolo 5, paragrafo 6; Regolamento (CE) n. 396/2005: articolo 18; Regolamento (CE) n. 470/2009: articoli 1, 2, 14, 16, 23, 27; Regolamento (UE) n. 37/2010: articolo 1 e allegato “Elenco delle sostanze farmacologicamente attive e loro classificazione per quanto riguarda i limiti massimi di residui (LMR)”. Recepimento nazionale - Decreto del Ministro della salute 9 agosto 2002 “Recepimento della direttiva n. 2002/42/CE e modifica del D.M. 19 maggio 2000 del Ministro della sanità, concernente i limiti massimi di residui di sostanze attive dei prodotti fitosanitari tollerate nei prodotti destinati all’alimentazione.” (G.U. n. 265 del 12 Novembre 2002); - Decreto del Ministro delle Attività Produttive e del Ministro delle Politiche agricole e forestali 27 maggio 2004 recante “rintracciabilità e scadenza del latte fresco” (G.U. n.152 dell’1.7.2004) e successive modifiche ed integrazioni; - Articolo 4 e allegati 2, 3, 4 del Decreto del Ministro della salute 27 agosto 2004 relativo ai prodotti fitosanitari: limiti massimi di residui delle sostanze attive nei prodotti destinati all’alimentazione (G.U. n. 292 del 14 dicembre 2004 - S. O. n. 179) e successive modifiche e integrazioni; - Decreto del Ministro delle Attività Produttive e del Ministro delle Politiche agricole e forestali 14 gennaio 2005 recante “linee – 26 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 - - - guida per la stesura del manuale aziendale per la rintracciabilità del latte” (G.U. n. 30 del 7.2.2005) Linee guida approvate dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 15 dicembre 2005 (S.O. alla G.U. n.294 del 19 dicembre 2005) D.Lgs. 16 marzo 2006 n. 158 “Attuazione della direttiva 2003/74/CE che modifica la direttiva 96/22/CE del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta-agoniste nelle produzioni animali e della direttiva 96/23/CE, del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente le misure di controllo su talune sostanze e sui loro residui negli animali vivi e nei loro prodotti, come modificata dal regolamento 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, nonchè abrogazione del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 336.” (G.U. 28 aprile 2006, n. 98) Provv. 18 aprile 2007, n. 84/CSR Intesa, ai sensi dell’art. 8, c. 6 della L. 05.06.2003, n. 131, tra il Governo, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano su «Linee guida vincolanti per la gestione operativa del sistema di allerta rapida per mangimi». (G.U. n. 107 del 10.05.2007) Recepimento regionale - Decreto Direzione Generale Sanita’ n. 5851 del 20 aprile 2005 recante “Approvazione del documento “Indicazioni per l’applicazione degli articoli 17,18,19 e 20 del Regolamento 178/2002/CE”. - Decreto Direzione Generale Sanita’ n. 1835 del 21 febbraio 2006 recante “Approvazione del documento «Indicazioni relative alla attuazione dell’articolo 19 del Regolamento (CE) n. 178/2002 per quanto riguarda la comunicazione al consumatore del ritiro e l’eventuale richiamo» “ (BURL n. 10 del 6 marzo 2006) - Decreto del Direttore Generale Sanità n. 5593 del 27 maggio 2010 avente ad oggetto “Definizione dell’ambito di applicazione dei regolamenti CE 852/2004 e 853/2004” Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola 1. Gli operatori agricoli coinvolti nelle filiere del settore alimentare che producono alimenti e/o mangimi devono: - garantire che gli alimenti o i mangimi soddisfino le disposizioni della legislazione alimentare inerenti alle loro attività in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione e verificare che tali disposizioni siano soddisfatte - essere in grado di individuare chi abbia fornito loro un alimento, un mangime, un animale destinato alla produzione alimentare o qualsiasi sostanza destinata o atta a entrare a far parte di un alimento o di un mangime - disporre di sistemi e di procedure che consentano di mettere a disposizione delle autorità competenti, che le richiedano, le informazioni al riguardo - disporre di sistemi e procedure per individuare le imprese alle quali hanno fornito i propri prodotti. Le informazioni al riguardo sono messe a disposizione delle autorità competenti che le richiedano - devono adeguatamente etichettare o identificare gli alimenti o i mangimi che sono immessi sul mercato della Comunità o che probabilmente lo saranno per agevolarne la rintracciabilità, mediante documentazione o informazioni pertinenti secondo i requisiti previsti in materia da disposizioni più specifiche. 2. Gli allevamenti di bovini da latte, coinvolti nella filiera produttiva del latte alimentare fresco hanno l’obbligo di: - realizzare il manuale aziendale previsto dalla normativa vigente - far sì che il manuale sia sempre presente e reperibile in azienda, anche in copia 3. Gli operatori agricoli sono tenuti ad rispettare le disposizioni richiamate in allegato II del Regolamento (CE) 73/2009 in attuazione dell’articolo 17 paragrafo 1 del Regolamento (CE) 178/2002 di cui si riportano i testi vigenti alla stesura del presente atto: Reg. (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 sull’igiene dei prodotti alimentari (G.U.U.E. 30 aprile 2004, n. L 139 e successiva rettifica pubblicata nella G.U.U.E. 25 giugno 2004, n. L 226) Estratto dall’articolo 4 in collegamento con la Parte A dell’allegato I come sotto specificato II. Requisiti in materia di igiene 4. Gli operatori del settore alimentare che allevano, raccolgono o cacciano animali o producono prodotti primari di origine animale devono, se del caso, adottare misure adeguate per: g) immagazzinare e gestire i rifiuti e le sostanze pericolose in modo da evitare la contaminazione; h) prevenire l’introduzione e la propagazione di malattie contagiose trasmissibili all’uomo attraverso gli alimenti, anche adottando misure precauzionali al momento dell’introduzione di nuovi animali e comunicando i focolai sospetti di tali malattie alle autorità competenti; j) usare correttamente gli additivi per i mangimi e i medicinali veterinari, come previsto dalla normativa pertinente. 5. Gli operatori del settore alimentare che producono o raccolgono prodotti vegetali, devono, se del caso, adottare misure adeguate per: f) immagazzinare e gestire i rifiuti e le sostanze pericolose in modo da evitare la contaminazione; h) utilizzare correttamente i prodotti fitosanitari e i biocidi, come previsto dalla normativa pertinente. 6. Gli operatori del settore alimentare devono adottare opportune misure correttive quando sono informati di problemi individuati durante controlli ufficiali. III Tenuta delle registrazioni 8. Gli operatori del settore alimentare che allevano animali o producono prodotti primari d’origine animale devono tenere registrazioni, in particolare, riguardanti: a) la natura e l’origine degli alimenti somministrati agli animali; b) i prodotti medicinali veterinari o le altre cure somministrate agli animali, con le relative date e i periodi di sospensione; d) i risultati di tutte le analisi effettuate su campioni prelevati da animali o su altri campioni prelevati a scopi diagnostici, che abbiano rilevanza per la salute umana; e e) tutte le segnalazioni pertinenti sui controlli effettuati su animali o prodotti di origine animale. 9. Gli operatori del settore alimentare che producono o raccolgono prodotti vegetali devono tenere le registrazioni, in particolare riguardanti: a) l’uso di qualsiasi prodotto fitosanitario e biocida; c) i risultati di tutte le analisi pertinenti effettuate su campioni prelevati da piante o altri campioni che abbiano rilevanza per la salute umana. Reg. (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale (G.U.U.E. 30 aprile 2004, n. L 139 e successiva rettifica pubblicata nella G.U.U.E. 25 giugno 2004, n. L 226) Bollettino Ufficiale – 27 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Obblighi degli operatori del settore alimentare Estratto dall’Articolo 3 in collegamento con l’allegato III come sotto specificato ALLEGATO III - SEZIONE IX CAPITOLO I: LATTE CRUDO – PRODUZIONE PRIMARIA I REQUISITI SANITARI PER LA PRODUZIONE DI LATTE CRUDO 1 Il latte crudo deve provenire da animali: b) che denotano uno stato sanitario generale buono e non evidenziano sintomi di malattie che possano comportare una contaminazione del latte e, in particolare, non sono affetti da infezioni del tratto genitale con scolo, enteriti con diarrea accompagnate da febbre, o infiammazioni individuabili della mammella; c) che non sono affetti da ulcerazioni della mammella tali da poter alterare il latte; d) ai quali non sono stati somministrati sostanze o prodotti non autorizzati, ovvero che non sono stati oggetto di un trattamento illecito ai sensi della direttiva 96/23/CE; e) per i quali, in caso di somministrazione di prodotti o sostanze autorizzati, siano stati rispettati i tempi di sospensione prescritti per tali prodotti o sostanze. 2 a) In particolare, per quanto riguarda la brucellosi, il latte crudo deve provenire da: i) vacche o bufale appartenenti ad una mandria che, ai sensi della Direttiva 64/432/CEE (2), indenne o ufficialmente indenne da brucellosi; ii) pecore o capre appartenenti a un allevamento ufficialmente indenne o indenne da brucellosi ai sensi della direttiva 91/68/ CEE 2, o iii) femmine di altre specie che appartengono, se trattasi di specie sensibili alla brucellosi, ad allevamenti regolarmente controllati per tale malattia in base a un piano di controllo approvato dall’autorità competente; b) per quanto riguarda la tubercolosi, il latte crudo deve provenire da: i) vacche o bufale appartenenti a un allevamento che, ai sensi della direttiva 64/432/CEE, è ufficialmente indenne da tubercolosi, o ii) femmine di altre specie che appartengono, se trattasi di specie sensibili alla tubercolosi, ad allevamenti regolarmente controllati per tale malattia in base ad un piano di controllo approvato dall’autorità competente; c) in caso di compresenza di caprini e bovini, i caprini devono essere soggetti ad un controllo e ad un’analisi per la tubercolosi. 3. Tuttavia, il latte crudo proveniente da animali che non soddisfano i requisiti di cui al paragrafo 2 può essere utilizzato previa autorizzazione dell’autorità competente: a) nel caso di vacche e bufale che non presentano reazione positiva alle prove per la tubercolosi o la brucellosi né sintomi di tali malattie, previo trattamento termico che consenta di presentare una reazione negativa alla prova di fosfatasi; b) nel caso di ovini o caprini che non presentano reazione positiva alle prove per la brucellosi, o che sono stati vaccinati contro la brucellosi nel quadro di un programma approvato di eradicazione, e che non presentano sintomi di tale malattia: i) per la fabbricazione di formaggi che richiedono un periodo di maturazione di almeno due mesi, o ii) previo trattamento termico che consenta di presentare una reazione negativa alla prova di fosfatasi; c) nel caso di femmine di altre specie che non presentano reazione positiva alle prove per la tubercolosi o la brucellosi né sintomi di tali malattie, ma appartengono a un allevamento in cui la tubercolosi o la brucellosi sono state individuate a seguito dei controlli di cui al paragrafo 2, lettera a), punto iii) o al paragrafo 2, lettera b), punto ii),se sottoposto ad un trattamento che ne garantisca la sicurezza. 4. Il latte crudo provenente da animali che non soddisfano i requisiti di cui ai paragrafi 1, 2 e 3, in particolare animali che presentano individualmente una reazione positiva alle prove di carattere profilattico per la tubercolosi o la brucellosi eseguite a norma delle direttive 64/432/CEE e 91/68/CEE, non deve essere utilizzato per il consumo umano. 5. Deve essere efficacemente assicurato l’isolamento degli animali affetti o che si sospetta siano affetti da una delle malattie di cui al paragrafo 1 o 2, in modo da evitare conseguenze negative per il latte di altri animali II. IGIENE NELLE AZIENDE PRODUTTRICI DI LATTE A. Requisiti per i locali e le attrezzature 1. Le attrezzature per la mungitura, e i locali in cui il latte è immagazzinato, manipolato o refrigerato devono essere situati e costruiti in modo da evitare rischi di contaminazione del latte. 2. I locali per il magazzinaggio del latte devono essere opportunamente protetti contro gli animali infestanti o parassiti, essere separati dai locali in cui sono stabulati gli animali e ove necessario per soddisfare i requisiti di cui alla parte B, essere muniti di impianti di refrigerazione adeguati. 3. Le superfici delle attrezzature destinate a venire a contatto con il latte (utensili, contenitori, cisterne, ecc., utilizzati per la mungitura, la raccolta o il trasporto del latte) debbono essere facili da pulire e, se necessario, da disinfettare e debbono essere mantenute in buone condizioni. Ciò richiede l’impiego di materiali lisci, lavabili e atossici. 4. Dopo l’impiego, tali superfici debbono essere pulite e, se necessario, disinfettate. Dopo ogni viaggio, o ogni serie di viaggi se il lasso di tempo tra lo scarico e il carico successivo è estremamente contenuto, ma ad ogni modo almeno una volta al giorno, i contenitori e i bidoniusati per il trasporto del latte crudo devono essere puliti e disinfettati adeguatamente prima di una loro riutilizzazione. B. Igiene della mungitura, della raccolta e del trasporto 1. La mungitura deve essere effettuata nel rispetto delle norme d’igiene, accertando in particolare: a) che prima dell’inizio della mungitura i capezzoli, la mammella e le parti adiacenti siano pulite; d) che siano identificati gli animali sottoposti a trattamento medico che potrebbero trasferire al latte residui e che il latte ottenuto da tali animali prima della fine del periodo di sospensione prescritto non sia utilizzato per il consumo umano. 2. Il latte deve essere posto, immediatamente dopo la mungitura, in un luogo pulito, progettato e attrezzato in modo da evitare la contaminazione. Deve essere immediatamente raffreddato a una temperatura non superiore a 8°C in caso di raccolta giornaliera e non superiore a 6°C qualora la raccolta non sia effettuata giornalmente. 4. Gli operatori del settore alimentare non sono tenuti a ottemperare ai requisiti termici di cui al paragrafo 2 se il latte rispetta i criteri definiti nella parte III e se: a) la trasformazione del latte avviene entro le due ore successive alla fine della mungitura, o b) è necessaria una temperatura più elevata per motivi tecnologici connessi alla fabbricazione di taluni prodotti lattiero-caseari e l’autorità competente lo consente. SEZIONE X: UOVA E OVOPRODOTTI CAPITOLO I: UOVA 1. Nei locali del produttore, le uova vanno conservate pulite, all’asciutto e al riparo da odori estranei, protette in modo efficace dagli urti e sottratte all’esposizione diretta ai raggi solari. Reg. (CE) n. 183/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 gennaio 2005 che stabilisce requisiti per l’igiene dei mangimi (G.U.U.E. 8 febbraio 2005, n. L 35) Estratto dall’articolo 5(1) in collegamento con l’allegato I come sotto specificato: – 28 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 ALLEGATO I - PARTE A: PRODUZIONE PRIMARIA I. Disposizioni in materia di igiene 4. Se del caso, gli operatori del settore dei mangimi adottano misure appropriate, in particolare: e) per immagazzinare e manipolare i rifiuti e le sostanze pericolose separatamente e in modo sicuro in modo da prevenire contaminazioni pericolose; g) per tener conto dei risultati di tutte le analisi pertinenti effettuate su campioni prelevati da prodotti primari o altri campioni pertinenti per la sicurezza dei mangimi. II. Tenuta di registri 2. Gli operatori del settore dei mangimi (FORAGGI COMPRESI) devono in particolare tenere registrazioni di: a) ogni uso di prodotti fitosanitari e di biocidi; b) l’uso di sementi geneticamente modificate; e) la fonte e la quantità di ogni mangime in entrata nonchè la destinazione e la quantità di ogni mangime in uscita. Estratto dall’articolo 5(5) in collegamento con l’allegato III come sottospecificato: ALLEGATO III BUONA PRATICA DI ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI 1. Immagazzinamento dei mangimi. I mangimi sono immagazzinati separatamente dai prodotti chimici e da altri prodotti vietati nell’alimentazione degli animali. I mangimi medicati e i mangimi non medicati destinati a diverse categorie o specie di animali sono immagazzinati in modo da ridurre il rischio di somministrazione ad animali cui non sono destinati. 2. Distribuzione I mangimi non medicati sono manipolati separatamente dai mangimi medicati per evitare contaminazioni. Articolo 5(6) Gli operatori del settore dei mangimi e gli agricoltori si procurano e utilizzano soltanto i mangimi prodotti da stabilimenti registrati e/o riconosciuti a norma del presente regolamento. Reg.(CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio. (G.U.U.E. 16 marzo 2005, n. L 70.) e successive modifiche e integrazioni. Capo III LMR applicabili a prodotti di origine vegetale e animale Articolo 18 - Rispetto degli LMR. 1. A partire dal momento in cui sono immessi sul mercato come alimenti o mangimi o somministrati ad animali, i prodotti di cui all’allegato I non devono contenere alcun residuo di antiparassitari il cui tenore superi: a) gli LMR stabiliti per tali prodotti negli allegati II e III; b) 0,01 mg/kg per i prodotti per i quali non siano stati fissati LMR specifici negli allegati II o III, o per le sostanze attive non elencate nell’allegato IV a meno che per una sostanza attiva non siano fissati valori di base diversi tenendo conto dei consueti metodi analitici a disposizione. Tali valori di base sono elencati nell’allegato V. Tali misure intese a modificare elementi non essenziali del presente regolamento sono adottate secondo la procedura di regolamentazione con controllo di cui all’articolo 45, paragrafo 4. Per motivi imperativi d’urgenza, la Commissione può avvalersi della procedura d’urgenza di cui all’articolo 45, paragrafo 5, per assicurare un elevato livello di protezione dei consumatori. 2. Nel loro territorio gli Stati membri non possono vietare od ostacolare l’immissione in commercio o la somministrazione ad animali destinati alla produzione alimentare dei prodotti di cui all’allegato I a motivo della presenza di residui di antiparassitari, a condizione che: a) detti prodotti siano conformi al paragrafo 1 e all’articolo 20; oppure che b) la sostanza attiva sia elencata nell’allegato IV. 3. In deroga al paragrafo 1, gli Stati membri possono autorizzare, in seguito ad un trattamento successivo alla raccolta con un fumigante sul loro territorio, livelli di residui per una sostanza attiva che superano i limiti specificati negli allegati II e III per un prodotto di cui all’allegato I, quando tali combinazioni di sostanza attiva e prodotto sono elencate nell’allegato VII, purché: a) tali prodotti non siano destinati al consumo immediato; b) si effettuino adeguati controlli per garantire che tali prodotti non possano essere messi a disposizione degli utenti o dei consumatori finali, se sono forniti direttamente a questi ultimi, finche i residui non superino più i livelli massimi precisati negli allegati II o III; c) gli altri Stati membri e la Commissione siano stati informati circa le misure adottate. Le misure intese a modificare elementi non essenziali del presente regolamento e che definiscono le combinazioni di sostanza attiva e prodotto elencate nell’allegato VII sono adottate secondo la procedura di regolamentazione con controllo di cui all’articolo 45, paragrafo 3. 4. In circostanze eccezionali e, in particolare, in seguito all’uso di prodotti fitosanitari a norma dell’articolo 8, paragrafo 4, della direttiva 91/414/CEE o in ottemperanza ad obblighi previsti dalla direttiva 2000/29/CE , uno Stato membro può autorizzare, nel proprio territorio, l’immissione in commercio e/o la somministrazione ad animali di alimenti o mangimi trattati non conformi al paragrafo 1, a condizione che tali alimenti o mangimi non rappresentino un rischio inaccettabile. Tali autorizzazioni sono immediatamente notificate agli altri Stati membri, alla Commissione e all’Autorità, unitamente ad un’opportuna valutazione del rischio, affinché siano tempestivamente esaminate ai fini della fissazione di un LMR provvisorio per un periodo determinato o dell’adozione di qualsiasi altra misura necessaria in relazione a tali prodotti. Tali misure, intese a modificare elementi non essenziali del presente regolamento completandolo, sono adottate secondo la procedura di regolamentazione con controllo di cui all’articolo 45, paragrafo 4. Per motivi imperativi d’urgenza, la Commissione può avvalersi della procedura d’urgenza di cui all’articolo 45, paragrafo 5, per assicurare un elevato livello di protezione dei consumatori. Regolamento (CE) n.470/2009 stabilisce procedure comunitarie per la determinazione di limiti di residui di sostanze farmacologicamente attive negli alimenti di origine animale, abroga il regolamento (CEE) n. 2377/90 del Consiglio e modifica la direttiva 2001/82/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio (G.U.U.E. 16 giugno 2009, n. L 152) Bollettino Ufficiale – 29 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Estratto articoli del Reg. (CE) n.470/2009 Articolo 1 Oggetto e ambito di applicazione 1. Al fine di garantire la sicurezza degli alimenti, il presente regolamento definisce norme e procedure volte a stabilire: a) la concentrazione massima del residuo di una sostanza farmacologicamente attiva che può essere autorizzata negli alimenti di origine animale («limite massimo di residui»); b) il livello del residuo di una sostanza farmacologicamente attiva stabilito a fini di controllo nel caso di determinate sostanze per le quali non è stato fissato un limite massimo di residui in conformità del presente regolamento («valore di riferimento per interventi»). 2. Il presente regolamento non si applica: a) ai principi attivi di origine biologica utilizzati in medicinali veterinari immunologici e destinati a produrre un’immunità attiva o passiva o a diagnosticare uno stato di immunità; b) alle sostanze rientranti nell’ambito di applicazione del regolamento (CEE) n. 315/93; 3. Il presente regolamento si applica fatte salve le disposizioni comunitarie che vietano l’utilizzo di alcune sostanze ad azione ormonica o tireostatica e delle sostanze ß-agoniste negli animali destinati alla produzione di alimenti, in conformità della direttiva 96/22/CE. Articolo 2 Definizioni Oltre alle definizioni di cui all’articolo 1 della direttiva 2001/82/CE, all’articolo 2 del regolamento (CE) n. 882/2004 e agli articoli 2 e 3 del regolamento (CE) n. 178/2002, ai fini del presente regolamento si applicano le seguenti definizioni: a) «residui di sostanze farmacologicamente attive»: tutte le sostanze farmacologicamente attive, espresse in mg/kg o ìg/kg sulla base del peso fresco, siano esse sostanze attive, eccipienti o prodotti della degradazione, e i loro metaboliti che rimangono negli alimenti ottenuti da animali; b) «animali destinati alla produzione di alimenti»: animali selezionati, allevati, detenuti, macellati o raccolti allo scopo di produrre alimenti. Articolo 14 Classificazione delle sostanze farmacologicamente attive 1. La Commissione classifica le sostanze farmacologicamente attive previo parere dell’agenzia relativo al limite massimo di residui in conformità dell’articoli 4, 9 e 11, a seconda dei casi. 2. La classificazione comprende un elenco delle sostanze farmacologicamente attive e le classi terapeutiche alle quali appartengono. La classificazione definisce inoltre, per ciascuna di queste sostanze e, se del caso, per prodotti alimentari o specie determinati, una delle seguenti opzioni: a) un limite massimo di residui; b) un limite massimo di residui provvisorio; c) l’assenza della necessità di stabilire un limite massimo di residui; d) un divieto di somministrazione di una sostanza. 3. Un limite massimo di residui è fissato ove risulti necessario per la tutela della salute umana: a) secondo il parere dell’agenzia a norma dell’articoli 4, 9 e 11, a seconda dei casi; o b) in seguito a una decisione della Commissione del Codex Alimentarius, senza obiezioni da parte della delegazione della Comunità, a favore di un limite massimo di residui per una sostanza farmacologicamente attiva destinata all’utilizzo in medicinali veterinari, purché i dati scientifici considerati siano stati messi a disposizione della delegazione della Comunità prima della decisione della Commissione del Codex Alimentarius. In questo caso non è necessaria una valutazione supplementare dell’agenzia. 4. Un limite massimo di residui provvisorio può essere fissato nei casi in cui i dati scientifici siano incompleti, purché non vi sia motivo di supporre che i residui di tale sostanza, al livello proposto, costituiscano un rischio per la salute umana. Il limite massimo di residui provvisorio è valido per un arco di tempo determinato, non superiore a cinque anni. Tale termine può essere prolungato una volta per un periodo non superiore a due anni, ove si dimostri che il prolungamento consentirebbe il completamento di studi scientifici in corso. 5. Non è fissato alcun limite massimo di residui qualora, in base al parere di cui all’articoli 4, 9 e 11, a seconda dei casi, risulti che non è necessario per la tutela della salute umana. 6. La somministrazione di una sostanza ad animali destinati alla produzione di alimenti è vietata conformemente al parere di cui all’articoli 4, 9 e 11, a seconda dei casi, in una delle seguenti circostanze: a) ove la presenza di una sostanza farmacologicamente attiva o di suoi residui in alimenti di origine animale possa costituire un rischio per la salute umana; b) ove non sia possibile trarre una conclusione definitiva in merito agli effetti sulla salute umana dei residui di una sostanza. 7. Qualora risulti necessario per la tutela della salute umana, la classificazione comprende condizioni e restrizioni in merito all’utilizzo o all’applicazione di una sostanza farmacologicamente attiva utilizzata in medicinali veterinari che sia soggetta a un limite massimo di residui o per la quale non sia stato fissato alcun limite massimo di residui. Articolo 16 Somministrazione di sostanze agli animali destinati alla produzione di alimenti 1. Solo le sostanze farmacologicamente attive classificate a norma dell’articolo 14, paragrafo 2, lettera a), b) o c), possono essere somministrate agli animali destinati alla produzione di alimenti all’interno della Comunità, purché tale somministrazione sia conforme alla direttiva 2001/82/CE. 2. Il paragrafo 1 non si applica nel caso di prove cliniche autorizzate dalle competenti autorità previa notifica o autorizzazione conformemente alla legislazione vigente e che non lascino negli alimenti ottenuti da animali da produzione alimentare sottoposti a tali prove residui che costituiscono un rischio per la salute umana. Articolo 23 Immissione in commercio Gli alimenti di origine animale contenenti residui di una sostanza farmacologicamente attiva: a) classificata conformemente all’articolo 14, paragrafo 2, lettera a), b) o c), a un livello superiore al limite massimo di residui fissato a norma del presente regolamento; o b) non classificata conformemente all’articolo 14, paragrafo 2, lettera a), b) o c), a meno che non sia stato fissato un valore di riferimento per interventi per tale sostanza a norma del presente regolamento e il livello di residui non sia pari o superiore a tale valore di riferimento per interventi, sono considerati non conformi alla legislazione comunitaria. La Commissione adotta, secondo la procedura di regolamentazione di cui all’articolo 26, paragrafo 2, del presente regolamento, norme dettagliate relative al limite massimo di residui da prendere in considerazione a scopo di controllo per i prodotti alimentari derivati da animali che sono stati trattati secondo l’articolo 11 della direttiva 2001/82/CE. – 30 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Articolo 27 Classificazione di sostanze farmacologicamente attive a norma del regolamento (CEE) n. 2377/90 1. Entro il 4 settembre 2009 la Commissione adotta, secondo la procedura di regolamentazione di cui all’articolo 25, paragrafo 2, un regolamento contenente le sostanze farmacologicamente attive e la loro classificazione per quanto riguarda i limiti massimi di residui di cui agli allegati da I a IV del regolamento (CEE) n. 2377/90, senza apportarvi modifiche. 2. Per ogni sostanza di cui al paragrafo 1 per la quale è stato stabilito un limite massimo di residui a norma del regolamento (CEE) n. 2377/90, la Commissione o uno Stato membro possono inoltre presentare all’agenzia una richiesta di parere sull’estrapolazione ad altre specie o tessuti ai sensi dell’articolo 5. Si applica l’articolo 17. Regolamento (UE) n. 37/2010 concernente le sostanze farmacologicamente attive e la loro classificazione per quanto riguarda i limiti massimi di residui negli alimenti di origine animale Estratto articoli del Reg. (UE) n. 37/2010 Articolo 1 Le sostanze farmacologicamente attive e la loro classificazione per quanto riguarda i limiti massimi di residui sono contenute nell’allegato. Allegato “Elenco delle sostanze farmacologicamente attive e loro classificazione per quanto riguarda i limiti massimi di residui (LMR)”. Atto B12 - Regolamento (CE) 999/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio recante disposizioni per la prevenzione, il controllo e l’eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili e successive modifiche e integrazioni Articolo 7, 11, 12, 13 e 15 (GU L 147 del 31 maggio 2001) Recepimento regionale - Decreto Direzione Generale Sanità’ n. 29956 del 30 novembre 2001 - Piano regionale di segnalazione dei casi sospetti di infezione da BSE negli animali presenti sul territorio della Regione Lombardia. (BURL S.O. n.52 del 24.12.2001). Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola Gli allevamenti, in base alla normativa vigente, fatte salve le deroghe previste dal Reg. (CE) 1292/05, allegato IV par. II, devono rispettare: a) Divieto di somministrazione ai ruminanti di proteine derivate da mammiferi; b) Divieto di somministrazione agli animali d’allevamento di: a. proteine animali trasformate, b. gelatina ricavata da ruminanti, c. prodotti a base di sangue, proteine idrolizzate, d. fosfato dicalcico e fosfato tricalcico di origine animale (“fosfato dicalcico e fosfato tricalcico”), e. mangimi contenenti le proteine di cui sopra, c) Divieto di somministrazione ai ruminanti di proteine di origine animale e dei mangimi che le contengono. d) Obbligo di immediata denuncia alle autorità competenti in ogni caso di sospetta infezione da TSE in un animale. Atto B13 - Direttiva 85/511/CEE del Parlamento europeo e del Consiglio concernente misure comunitarie di lotta contro l’afta epizootica, abrogata dalla Direttiva 2003/85/CE del Consiglio del 29 settembre 2003 relativa a misure comunitarie di lotta contro l’afta epizootica Articolo 3 (GU L 315 del 26 novembre 1985 pag 11 – 18) Recepimento nazionale - Articolo 3 del D.lgs 18 settembre 2006 n. 274 “Attuazione della direttiva 2003/85/CE relativa a misure comunitarie di lotta contro l’afta epizootica” (GU n.258 del 6 Novembre 2006, S.O. n.210) che sostituisce il D.P.R. n. 229 del 1.3.1992 Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola 1. Obbligo di notifica immediata dei casi sospetti o palesi di afta epizootica in allevamento. (ruminanti bovini, bufalini, ovini caprini e suini). ATTO B14 - Direttiva 92/119/CEE del Consiglio che introduce misure generali di lotta contro alcune malattie degli animali nonché misure specifiche per la malattia vescicolare dei suini. Articolo 3 (GUL 62 del 15 marzo 1993) Recepimento nazionale - Articolo 2 del DPR n. 362 del 17.5.1996 relativo alla “Introduzione di misure generali di lotta contro alcune malattie degli animali nonché di misure specifiche per la malattia vescicolare dei suini“ (GU n.160 del 10.7.1996 SO) e successive modifiche e integrazioni. Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola Obbligo di notifica immediata dei casi sospetti di: a) Peste bovina b) Peste dei piccoli ruminanti c) Malattia vescicolare dei suini d) Febbre catarrale maligna degli ovini e) Malattia emorragica epizootica dei cervi f) Vaiolo degli ovicaprini Bollettino Ufficiale – 31 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 g) h) i) j) Stomatite vescicolare Peste suina africana Dermatite nodulare contagiosa Febbre della Rift Valley ATTO B15 - Direttiva 2000/75/CE del Consiglio che stabilisce disposizioni specifiche relative alle misure di lotta e di eradicazione della febbre catarrale degli ovini. Articolo 3 (GU L 327 del 22 dicembre 2000) Recepimento nazionale - Articolo 3 del Decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 225 recante Attuazione della direttiva 2000/75/CE relativa alle misure di lotta e di eradicazione del morbo «lingua blu» degli ovini (GU n.194 del 22.8.2003 SO n.138) Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola - Obbligo di notifica immediata dei casi sospetti di febbre catarrale (lingua blu) degli ovini. Campo condizionalità: BENESSERE DEGLI ANIMALI Atto C16 – Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008 che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli (Versione codificata) che abroga la Direttiva 91/629/CEE del Consiglio del 19 novembre 1991, che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli Articoli 3 e 4 (G.U.U.E. 15 gennaio 2009, n. L 10) Recepimento nazionale D.Lgs. 7-7-2011 n. 126 “Attuazione della direttiva 2008/119/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli” (Pubblicato nella Gazz. Uff. 4 agosto 2011, n. 180). Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola Le aziende che allevano vitelli, animali della specie bovina di età inferiore a sei mesi, devono soddisfare tutti i seguenti impegni: 1. nessun vitello di età superiore alle otto settimane deve essere rinchiuso in un recinto individuale, a meno che un veterinario non abbia certificato che il suo stato di salute o il suo comportamento esiga che sia isolato dal gruppo al fine di essere sottoposto ad un trattamento diagnostico e terapeutico. La larghezza del recinto individuale deve essere almeno pari all’altezza al garrese del vitello, misurata quando l’animale è in posizione eretta, e la lunghezza deve essere almeno pari alla lunghezza del vitello, misurata dalla punta del naso all’estremità caudale della tuberosità ischiatica e moltiplicata per 1,1. Ogni recinto individuale per vitelli, salvo quelli destinati ad isolare gli animali malati, non deve avere muri compatti, ma pareti divisorie traforate che consentano un contatto diretto, visivo e tattile tra i vitelli. 2. per i vitelli allevati in gruppo, lo spazio libero disponibile per ciascun vitello deve essere pari ad almeno 1,5 metri quadrati per ogni vitello di peso vivo inferiore a 150 chilogrammi, ad almeno 1,7 metri quadrati per ogni vitello di peso vivo superiore a 150 chilogrammi e inferiore a 220 chilogrammi e ad almeno 1,8 metri quadrati per ogni vitello di peso vivo superiore a 220 chilogrammi. Impegni estratti dall’allegato al d.lgs 126/2011: 3. I materiali utilizzati per la costruzione dei locali di stabulazione, e in particolare dei recinti e delle attrezzature con i quali i vitelli possono venire a contatto, non devono essere nocivi per i vitelli e devono poter essere accuratamente puliti e disinfettati. 4. Fino all’istituzione di regole comunitarie in materia, l’installazione delle apparecchiature e dei circuiti elettrici deve essere conforme alla regolamentazione nazionale in vigore volta ad evitare qualsiasi scossa elettrica. 5. L’isolamento termico, il riscaldamento e la ventilazione devono consentire di mantenere entro limiti non dannosi per i vitelli la circolazione dell’aria, la quantità di polvere, la temperatura, l’umidità relativa dell’aria e le concentrazioni di gas. 6. Ogni impianto automatico o meccanico indispensabile per la salute ed il benessere dei vitelli deve essere ispezionato almeno una volta al giorno. Gli eventuali difetti riscontrati devono essere eliminati immediatamente; se ciò non fosse possibile, occorre prendere le misure adeguate per salvaguardare la salute ed il benessere dei vitelli fino a che non sia effettuata la riparazione, ricorrendo in particolare a metodi alternativi disponibili di alimentazione e provvedendo a mantenere condizioni ambientali soddisfacenti. Se si utilizza un impianto di ventilazione artificiale, occorre prevedere un opportuno sistema sostitutivo che permetta un ricambio di aria sufficiente per preservare la salute e il benessere dei vitelli in caso di guasti all’impianto, nonché un sistema di allarme che segnali i guasti all’allevatore. Il sistema di allarme deve essere verificato regolarmente. 7. I vitelli non devono restare continuamente al buio. A tal fine, onde soddisfare le loro esigenze comportamentali e fisiologiche, è opportuno prevedere, date le diverse condizioni climatiche degli Stati membri, una illuminazione adeguata naturale o artificiale che, in quest’ultimo caso, dovrà essere almeno equivalente alla durata di illuminazione naturale normalmente disponibile tra le ore 9.00 e le ore 17.00. Dovrà inoltre essere disponibile un’illuminazione adeguata (fissa o mobile) di intensità sufficiente per consentire di controllare i vitelli in qualsiasi momento. 8. Tutti i vitelli allevati in locali di stabulazione devono essere controllati dal proprietario o dalla persona responsabile almeno due volte al giorno e quelli allevati all’esterno almeno una volta al giorno. I vitelli che presentano sintomi di malattie o ferite debbono ricevere immediatamente le opportune cure e, qualora un vitello non reagisca al trattamento dell’allevatore, deve essere consultato al più presto un veterinario. Se necessario, i vitelli malati o feriti debbono essere isolati in locali appropriati con lettiera asciutta e confortevole. – 32 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 9. I locali di stabulazione devono essere costruiti in modo da consentire ad ogni vitello di coricarsi, giacere, alzarsi ed accudire a se stesso senza difficoltà. 10. I vitelli non debbono essere legati, ad eccezione di quelli stabulati in gruppo che possono essere legati per un periodo massimo di un’ora al momento della somministrazione di latte o succedanei del latte. Se si utilizzano attacchi, questi non devono provocare lesioni al vitello e debbono essere regolarmente esaminati ed eventualmente aggiustati in modo da assicurare una posizione confortevole agli animali. Ogni attacco deve essere concepito in modo tale da evitare il rischio di strangolamento o ferimento e da consentire ai vitelli di muoversi secondo quanto disposto al punto 9. 11. La stalla, i recinti, le attrezzature e gli utensili devono essere puliti e disinfettati regolarmente in modo da prevenire infezioni incrociate o lo sviluppo di organismi infettivi. Gli escrementi, l’urina e i foraggi che non sono stati mangiati o che sono caduti sul pavimento devono essere rimossi con la dovuta regolarità per ridurre al minimo gli odori e la presenza di mosche o roditori. 12. I pavimenti devono essere non sdrucciolevoli e senza asperità per evitare lesioni ai vitelli e devono essere costruiti in modo da non causare lesioni o sofferenza ai vitelli in piedi o coricati. Essi devono essere adeguati alle dimensioni ed al peso dei vitelli e costituire una superficie rigida, piana e stabile. La zona in cui si coricano i vitelli deve essere confortevole, pulita, adeguatamente prosciugata e non dannosa per i vitelli. Per tutti i vitelli di età inferiore a due settimane deve essere prevista una lettiera adeguata. 13. Ai vitelli deve essere somministrata un’alimentazione adeguata alla loro età e al loro peso e conforme alle loro esigenze comportamentali e fisiologiche, onde favorire buone condizioni di salute e di benessere. A tal fine gli alimenti devono avere un tenore di ferro sufficiente per raggiungere un tasso di emoglobina di almeno 4,5 mmol/litro: una dose giornaliera di alimenti fibrosi deve essere somministrata ad ogni vitello dopo la seconda settimana di età e il quantitativo deve essere portato da 50 a 250 g al giorno per i vitelli di età compresa fra le 8 e le 20 settimane. Ai vitelli non deve essere messa la museruola. 14. Tutti i vitelli devono essere nutriti almeno due volte al giorno. Se i vitelli sono stabulati in gruppo e non sono alimentati «ad libitum» o mediante un sistema automatico di alimentazione, ciascuno vitello deve avere accesso agli alimenti contemporaneamente agli altri vitelli del gruppo. 15. A partire dalla seconda settimana di età, ogni vitello deve poter disporre di acqua fresca adeguata in quantità sufficiente oppure poter soddisfare il proprio fabbisogno in liquidi bevendo altre bevande. Tuttavia, i vitelli malati o sottoposti a condizioni atmosferiche di grande calore devono poter disporre di acqua fresca in ogni momento. 16. Le attrezzature per la somministrazione di mangimi e di acqua devono essere concepite, costruite, installate e mantenute in modo da ridurre al minimo le possibilità di contaminazione degli alimenti o dell’acqua destinati ai vitelli. 17. Ogni vitello deve ricevere colostro bovino quanto prima possibile dopo la nascita e comunque entro le prime sei ore di vita. Gli impegni 1 e 2 non si applicano alle aziende con meno di sei vitelli o ai vitelli mantenuti presso la madre ai fini dell’allattamento. Atto C17 – Direttiva 2008/120/del Consiglio del 18 dicembre 2008 che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini (Versione codificata) che abroga la Direttiva 91/630/CEE del Consiglio del 19 novembre 1991, e successive modifiche, che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini Articolo 3 e articolo 4 (G.U.U.E. 18 febbraio 2009 n. L 47) Recepimento nazionale D.Lgs. 7-7-2011 n. 122 “Attuazione della direttiva 2008/120/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini “ (Pubblicato nella Gazz. Uff. 2 agosto 2011, n. 178). Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola Ai sensi della vigente normativa per gli allevamenti di suini: 1) Le aziende che allevano suini devono essere conformi ai seguenti requisiti: a) le superfici libere a disposizione di ciascun suinetto o suino all’ingrasso allevato in gruppo, escluse le scrofette dopo la fecondazione e le scrofe, deve corrispondere ad almeno: Peso vivo kg m2 Fino a 10 Da 10 fino a 20 Da 20 fino a 30 Da 30 fino a 50 Da 50 fino a 85 Da 85 fino a 110 Oltre 110 0,15 0,20 0,30 0,40 0,55 0,65 1,00 b) le superfici libere totali a disposizione di ciascuna scrofetta dopo la fecondazione e di ciascuna scrofa, qualora dette scrofette e/o scrofe siano allevate in gruppi, devono essere rispettivamente di almeno 1,64 m2 e 2,25 m2. Allorché i suini in questione sono allevati in gruppi di meno di sei animali, le superfici libere disponibili devono essere aumentate del 10%. Allorché i suini in questione sono allevati in gruppi di 40 o più animali, le superfici libere disponibili possono essere ridotte del 10%. 2) Le pavimentazioni devono essere conformi ai seguenti requisiti: a) per le scrofette dopo la fecondazione e le scrofe gravide: una parte della superficie di cui al punto 1, lettera b), pari ad almeno 0,95 m2 per scrofetta e ad almeno 1,3 m2 per scrofa, deve essere costituita da pavimento pieno continuo riservato per non oltre il 15% alle aperture di scarico; b) qualora si utilizzino pavimenti fessurati per suini allevati in gruppo: Bollettino Ufficiale – 33 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 I) l’ampiezza massima delle aperture deve essere di: - 11 mm per i lattonzoli, - 14 mm per i suinetti, - 18 mm per i suini all’ingrasso, - 20 mm per le scrofette dopo la fecondazione e le scrofe. II) l’ampiezza minima dei travetti deve essere di: - 50 mm per i lattonzoli e i suinetti, - 80 mm per i suini all’ingrasso, le scrofette dopo la fecondazione e le scrofe. 3) È vietato costruire o convertire impianti in cui le scrofe e le scrofette sono tenute all’attacco, nonché il re-lativo utilizzo. 4) a) Le scrofe e le scrofette sono allevate in gruppo nel periodo compreso tra 4 settimane dopo la fecondazione e 1 settimana prima della data prevista per il parto. I lati del recinto dove viene allevato il gruppo di scrofe o di scrofette devono avere una lunghezza superiore a 2,8 m. Allorché sono allevati meno di 6 animali i lati del recinto dove viene allevato il gruppo devono avere una lunghezza superiore a 2,4 m. b) In deroga alle disposizioni di cui alla lettera a), le scrofe e le scrofette allevate in aziende di meno di 10 scrofe possono essere allevate individualmente nel periodo di cui alla lettera a) a condizione che gli animali possano girarsi facilmente nel recinto. 5) Fatti salvi i requisiti di cui alle condizioni generali di seguito riportate, le scrofe e le scrofette hanno accesso permanente al materiale manipolabile che soddisfi almeno i pertinenti requisiti elencati in detto allegato. 6) Le scrofe e le scrofette allevate in gruppo devono essere alimentate utilizzando un sistema atto a garantire che ciascun animale ottenga mangime a sufficienza senza essere aggredito, anche in situazione di competitività. 7) Per calmare la fame e tenuto conto del bisogno di masticare, tutte le scrofe e le scrofette asciutte gravide devono ricevere mangime riempitivo o ricco di fibre in quantità sufficiente, così come alimenti ad alto tenore energetico. 8) I suini che devono essere allevati in gruppo, che sono particolarmente aggressivi, che sono stati attaccati da altri suini o che sono malati o feriti, possono essere temporaneamente tenuti in recinti individuali. In tal caso, il recinto individuale deve permettere all’animale di girarsi facilmente se ciò non è in contraddizione con specifici pareri veterinari. Le disposizioni di cui al punto 4, lettera a), non si applicano alle aziende con meno di dieci scrofe. Condizioni generali In aggiunta alle disposizioni pertinenti di cui all’allegato del decreto legislativo 20 marzo 2001, n. 146, relativo alla protezione degli animali negli allevamenti, si applicano i seguenti requisiti: 1. Nella parte del fabbricato dove sono stabulati i suini vanno evitati i rumori continui di intensità pari a 85 dBA nonché i rumori costanti o improvvisi. 2. I suini devono essere tenuti alla luce di un’intensità di almeno 40 lux per un periodo minimo di 8 ore al giorno. 3. I locali di stabulazione dei suini devono essere costruiti in modo da permettere agli animali di: - avere accesso ad una zona in cui coricarsi confortevole dal punto di vista fisico e termico e adeguatamente prosciugata e pulita, che consenta a tutti gli animali di stare distesi contemporaneamente, - riposare e alzarsi con movimenti normali, - vedere altri suini; tuttavia, nella settimana precedente al momento previsto del parto e nel corso del medesimo, scrofe e scrofette possono essere tenute fuori dalla vista degli animali della stessa specie. 4. I suini devono avere accesso permanente a una quantità sufficiente di materiali che consentano loro adeguate attività di esplorazione e manipolazione (paglia, fieno, legno, segatura, compost di funghi, torba o un miscuglio di questi) senza comprometterne la salute o il benessere. 5. I pavimenti devono essere non sdrucciolevoli e senza asperità per evitare lesioni ai suini e progettati, costruiti e mantenuti in modo da non arrecare lesioni o sofferenze ai suini. Essi devono essere adeguati alle dimensioni e al peso dei suini e, se non è prevista una lettiera, costituire una superficie rigida, piana e stabile. 6. Tutti i suini devono essere nutriti almeno una volta al giorno. Se i suini sono alimentati in gruppo e non «ad libitum» o mediante un sistema automatico di alimentazione individuale, ciascun suino deve avere accesso agli alimenti contemporaneamente agli altri suini del gruppo. 7. A partire dalla seconda settimana di età, ogni suino deve poter disporre in permanenza di acqua fresca sufficiente. 8. Sono vietate tutte le operazioni effettuate per scopi diversi da quelli terapeutici o diagnostici o per l’identificazione dei suini in conformità della legislazione pertinente e che possono provocare un danno o la perdita di una parte sensibile del corpo o un’alterazione della struttura ossea. Tuttavia sono consentite: - la riduzione uniforme degli incisivi dei lattonzoli mediante levigatura o troncatura entro i primi sette giorni di vita, che lasci una superficie liscia intatta; - la riduzione delle zanne dei verri, se necessario, per evitare lesioni agli altri animali o per motivi di sicurezza, - il mozzamento di una parte della coda, - la castrazione di suini di sesso maschile con mezzi diversi dalla lacerazione dei tessuti, - l’apposizione di un anello al naso è ammessa soltanto quando gli animali sono detenuti in allevamenti all’aperto e nel rispetto della normativa nazionale. Né il mozzamento della coda né la riduzione degli incisivi dei lattonzoli devono costituire operazioni di routine, ma devono essere praticati soltanto ove sia comprovata la presenza di ferite ai capezzoli delle scrofe o agli orecchi o alle code di altri suini. Prima di effettuare tali operazioni si devono adottare misure intese ad evitare le morsicature delle code e altri comportamenti anormali tenendo conto delle condizioni ambientali e della densità degli animali. È pertanto necessario modificare condizioni ambientali o sistemi di gestione inadeguati. Tutte le operazioni sopra descritte devono essere praticate da un veterinario o da altra persona, formata ai sensi dell’articolo 5 del D.Lgs. 122/2011, che disponga di esperienza nell’eseguire le tecniche applicate con mezzi idonei e in condizioni igieniche. Qualora la castrazione o il mozzamento della coda siano praticati dopo il settimo giorno di vita, essi devono essere effettuati unicamente sotto anestesia e con somministrazione prolungata di analgesici da parte di un veterinario. Disposizioni specifiche per le varie categorie di suini A. VERRI 1. I recinti per i verri devono essere sistemati e costruiti in modo da permettere all’animale di girarsi e di avere il contatto uditivo, olfattivo e visivo con gli altri suini. Il verro adulto deve disporre di una superficie libera al suolo di almeno 6 m2. 2. Qualora i recinti siano utilizzati per l’accoppiamento, il verro adulto deve disporre di una superficie al suolo di 10 m2 e il recinto deve essere libero da ostacoli. B. SCROFE E SCROFETTE 1. Vanno adottate misure per ridurre al minimo le aggressioni nei gruppi. – 34 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 2. Le scrofe gravide e le scrofette devono, se necessario, essere sottoposte a trattamento contro i parassiti interni od esterni. Se sono sistemate negli stalli da parto, esse devono essere pulite. 3. Nella settimana precedente al momento previsto del parto, scrofe e scrofette devono disporre di una lettiera adeguata in quantità sufficiente, a meno che ciò non sia tecnicamente realizzabile per il sistema di eliminazione dei liquami utilizzato nello stabilimento. 4. Dietro alla scrofa o alla scrofetta deve essere prevista una zona libera che renda agevole il parto naturale o assistito. 5. Gli stalli da parto in cui le scrofe possono muoversi liberamente devono essere provvisti di strutture (quali ad esempio apposite sbarre) destinate a proteggere i lattonzoli. C. LATTONZOLI 1. Una parte del pavimento, sufficientemente ampia per consentire agli animali di riposare insieme contemporaneamente, deve essere piena o ricoperta da un tappetino, da paglia o da altro materiale adeguato. 2. Nel caso si usi uno stallo da parto, i lattonzoli devono disporre di spazio sufficiente per poter essere allattati senza difficoltà. 3. Nessun lattonzolo deve essere staccato dalla scrofa prima che abbia raggiunto un’età di 28 giorni, a meno che la permanenza presso la madre influenzi negativamente il benessere o la salute del lattonzolo o di quest’ultima. I lattonzoli possono tuttavia essere svezzati fino a sette giorni prima di tale età, qualora siano trasferiti in impianti specializzati, che vengano svuotati e accuratamente puliti e disinfettati prima dell’introduzione di un nuovo gruppo e che siano separati dagli impianti in cui sono tenute le scrofe, in modo da ridurre al minimo i rischi di trasmissione di malattie ai piccoli. D. SUINETTI E SUINI ALL’INGRASSO 1. Quando i suini sono tenuti in gruppo, occorre prendere misure per evitare lotte che vadano oltre il comportamento normale. 2. Essi dovrebbero essere tenuti in gruppi con il minimo di commistione possibile. Qualora si debbano mescolare suini che non si conoscono, occorre farlo il prima possibile, di preferenza prima dello svezzamento o entro una settimana dallo svezzamento. Quando i suini sono mescolati, devono disporre di spazi adeguati per allontanarsi e nascondersi dagli altri suini. 3. Qualora si manifestino segni di lotta violenta, occorre immediatamente indagare le cause e adottare idonee misure, quali fornire agli animali abbondante paglia, se possibile, oppure altro materiale per esplorazione. Gli animali a rischio o particolarmente aggressivi vanno separati dal gruppo. 4. La somministrazione di tranquillanti per facilitare la commistione va limitata a condizioni eccezionali e solo dopo aver consultato un veterinario. Atto C18 – Direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio 1998, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti Articolo 4 (GU L 221 del 8 agosto 1998) Recepimento nazionale - Decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 146 “Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli allevamenti” (GU n. 95 del 24 aprile 2001) modificato dalla Legge 27/12/2004, n. 306 (G.U. 27/12/2004, n. 302) e successive modificazioni - Circolare del Ministero della Salute del 5 novembre 2001, n. 10 (G.U. n. 277 del 28/11/2001) Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola Gli allevamenti animali devono rispettare la vigente normativa: PERSONALE 1. Gli animali sono accuditi da un numero sufficiente di addetti. Controllo 2. Tutti gli animali tenuti in sistemi di allevamento, il cui benessere richieda un’assistenza frequente dell’uomo, sono ispezionati almeno una volta al giorno. Gli animali allevati o custoditi in altri sistemi sono ispezionati a intervalli sufficienti al fine di evitare loro sofferenze. 3. Per consentire l’ispezione completa degli animali in qualsiasi momento, deve essere disponibile un’adeguata illuminazione fissa o mobile. 4. Gli animali malati o feriti devono ricevere immediatamente un trattamento appropriato e, qualora un animale non reagisca alle cure in questione, deve essere consultato un medico veterinario. Ove necessario gli animali malati o feriti vengono isolati in appositi locali muniti, se del caso, di lettiere asciutte o confortevoli. REGISTRAZIONE 5. Il proprietario o il custode, ovvero il detentore degli animali, tiene un registro dei trattamenti terapeutici effettuati. La registrazione e le relative modalità di conservazione sono effettuate secondo quanto previsto dal decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 119 (abrogato e sostituito dal D.Lgs. 6 aprile 2006, n. 193 Attuazione della direttiva 2004/28/CE recante codice comunitario dei medicinali veterinari) e dal decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 336 (abrogato e sostituito dal D.Lgs. 16 marzo 2006, n. 158 Attuazione della direttiva 2003/74/CE, concernente il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta-agoniste nelle produzioni animali). Le mortalità sono denunciate ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320. 6. I registri sono conservati per un periodo di almeno tre anni e sono messi a disposizione dell’autorità competente al momento delle ispezioni o su richiesta. LIBERTÀ DI MOVIMENTO 7. La libertà di movimento propria dell’animale, in funzione della sua specie e secondo l’esperienza acquisita e le conoscenze scientifiche, non deve essere limitata in modo tale da causargli inutili sofferenze o lesioni. Allorché continuamente o regolarmente legato, incatenato o trattenuto, l’animale deve poter disporre di uno spazio adeguato alle sue esigenze fisiologiche ed etologiche, secondo l’esperienza acquisita e le conoscenze scientifiche. FABBRICATI E LOCALI DI STABULAZIONE 8. I materiali che devono essere utilizzati per la costruzione dei locali di stabulazione e, in particolare, dei recinti e delle attrezzature con i quali gli animali possono venire a contatto, non devono essere nocivi per gli animali e devono poter essere accuratamente puliti e disinfettati. 9. I locali di stabulazione e i dispositivi di attacco degli animali devono essere costruiti e mantenuti in modo che non vi siano spigoli taglienti o sporgenze tali da provocare lesioni agli animali. 10. La circolazione dell’aria, la quantità di polvere, la temperatura, l’umidità relativa dell’aria e le concentrazioni di gas devono essere mantenute entro limiti non dannosi per gli animali. 11. Gli animali custoditi nei fabbricati non devono essere tenuti costantemente al buio o esposti ad illuminazione artificiale senza Bollettino Ufficiale – 35 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 un adeguato periodo di riposo. Se la luce naturale disponibile è insufficiente a soddisfare esigenze comportamentali e fisiologiche degli animali, occorre prevedere un’adeguata illuminazione artificiale. ANIMALI CUSTODITI AL DI FUORI DEI FABBRICATI 12. Agli animali custoditi al di fuori dei fabbricati deve essere fornito, in funzione delle necessità e delle possibilità, un riparo adeguato dalle intemperie, dai predatori e da rischi per la salute. Impianti automatici o meccanici 13. Ogni impianto automatico o meccanico indispensabile per la salute ed il benessere degli animali deve essere ispezionato almeno una volta al giorno. Gli eventuali difetti riscontrati devono essere eliminati immediatamente; se ciò non fosse possibile, occorre prendere le misure adeguate per salvaguardare la salute ed il benessere degli animali. Se la salute ed il benessere degli animali dipendono da un impianto di ventilazione artificiale, deve essere previsto un adeguato impianto di riserva per garantire un ricambio di aria sufficiente a salvaguardare la salute e il benessere degli animali. In caso di guasto all’impianto deve essere previsto un sistema di allarme che segnali il guasto. Detto sistema d’allarme deve essere sottoposto a controlli regolari. MANGIMI, ACQUA E ALTRE SOSTANZE 14. Agli animali deve essere fornita un’alimentazione sana, adatta alla loro età e specie, e in quantità sufficiente a mantenerli in buona salute e a soddisfare le loro esigenze nutrizionali. Gli alimenti o i liquidi sono somministrati agli animali in modo da non causare loro inutili sofferenze o lesioni e non contengono sostanze che possano causare inutili sofferenze o lesioni. 15. Tutti gli animali devono avere accesso ai mangimi ad intervalli adeguati alle loro necessità fisiologiche. 16. Tutti gli animali devono avere accesso ad un’appropriata quantità di acqua, di qualità adeguata, o devono poter soddisfare le loro esigenze di assorbimento di liquidi in altri modi. 17. Le attrezzature per la somministrazione di mangimi e di acqua devono essere concepite, costruite e installate in modo da ridurre al minimo le possibilità di contaminazione degli alimenti o dell’acqua e le conseguenze negative derivanti da rivalità tra gli animali. 18. Nessuna altra sostanza, ad eccezione di quelle somministrate a fini terapeutici o profilattici o in vista di trattamenti zootecnici come previsto nell’art. 1, paragrafo 2, lettera c) della direttiva 96/22/CE, deve essere somministrata ad un animale, a meno che gli studi scientifici sul benessere degli animali e l’esperienza acquisita ne abbiano dimostrato l’innocuità per la sua salute e il suo benessere. MUTILAZIONI E ALTRE PRATICHE 19. È vietata la bruciatura dei tendini ed il taglio di ali per i volatili e di code per i bovini se non a fini terapeutici certificati. La cauterizzazione dell’abbozzo corneale è ammessa al di sotto delle tre settimane di vita. Il taglio del becco deve essere effettuato nei primi giorni di vita con il solo uso di apparecchiature che riducano al minimo le sofferenze degli animali. La castrazione è consentita per mantenere la qualità dei prodotti e le pratiche tradizionali di produzione a condizione che tali operazioni siano effettuate prima del raggiungimento della maturità sessuale da personale qualificato, riducendo al minimo ogni sofferenza per gli animali. A partire dal 1° gennaio 2004 è vietato l’uso dell’alimentazione forzata per anatre ed oche e la spiumatura di volatili vivi. Le pratiche di cui al presente punto sono effettuate sotto il controllo del medico veterinario dell’azienda. PROCEDIMENTI DI ALLEVAMENTO 20. Non devono essere praticati l’allevamento naturale o artificiale o procedimenti di allevamento che provochino o possano provocare agli animali in questione sofferenze o lesioni. Questa disposizione non impedisce il ricorso a taluni procedimenti che possono causare sofferenze o ferite minime o momentanee o richiedere interventi che non causano lesioni durevoli, se consentiti dalle disposizioni nazionali. 21. Nessun animale deve essere custodito in un allevamento se non sia ragionevole attendersi, in base al suo genotipo o fenotipo, che ciò possa avvenire senza effetti negativi sulla sua salute o sul suo benessere. ——— • ——— – 36 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 ALLEGATO 2 STANDARD PER IL MANTENIMENTO DEI TERRENI IN BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE E AMBIENTALI (Art. 6 e Allegato III del Regolamento (CE) n.73/09) Obiettivo 1: EROSIONE DEL SUOLO Proteggere il suolo mediante misure idonee NORMA 1: Misure per la protezione del suolo STANDARD 1.1: Gestione minima delle terre che rispetti le condizioni locali specifiche Ambito di applicazione Per l’impegno a): superfici a seminativo, come definite ai sensi dell’articolo 2 lettera a) del regolamento (CE) n. 1120/09; Per gli impegni b) e c): qualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria: - di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009; - d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento (CE) n. 1698/05; - di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estirpazione ai sensi articoli 85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni. Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare Al fine di favorire la protezione del suolo dall’erosione e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e s.m.i., fatta salva la normativa vigente in materia di difesa del suolo, il presente standard prevede: a) la realizzazione di solchi acquai temporanei sui terreni declivi che manifestano fenomeni erosivi evidenziabili dalla presenza di incisioni diffuse (rigagnoli) in assenza di sistemazioni. I solchi acquai temporanei devono essere realizzati in funzione delle caratteristiche specifiche dell’appezzamento e devono avere una distanza tra loro non superiore a metri 80. Nel caso di ricorso alla deroga, in considerazione dell’elevata acclività o dell’assenza di canali naturali o artificiali dove convogliare l’acqua raccolta dai solchi acquai temporanei, è necessario realizzare fasce inerbite. Queste sono finalizzate al contenimento dell’erosione e realizzate ad andamento trasversale rispetto alla massima pendenza, di larghezza non inferiore a metri 5, ad una distanza tra loro non superiore a metri 60 e con modalità in grado di assicurare la sicurezza delle macchine e dei relativi operatori b) Divieto di effettuare livellamenti non autorizzati c) Manutenzione della rete idraulica aziendale e della baulatura Sono esenti dall’impegno di cui alla lettera a) le superfici stabilmente inerbite o impegnate con colture che permangono per l’intera annata agraria. Qualora i fenomeni erosivi del suolo siano presenti nonostante l’applicazione del suddetto standard la condizionalità è da ritenersi rispettata. Deroghe In relazione all’impegno a) sono ammesse deroghe laddove, oltre una determinata pendenza, vi siano rischi per la stabilità del mezzo meccanico necessario alla realizzazione dei solchi acquai, o laddove sia assente una rete di canali naturali o artificiali in cui convogliare l’acqua raccolta dai solchi acquai temporanei. In tali casi, è necessario attuare gli impegni alternativi previsti (fasce inerbite o altri interventi conservativi equivalenti) finalizzati a proteggere il suolo dall’erosione. In relazione all’impegno b) sono consentiti i livellamenti ordinari per la messa a coltura e per la sistemazione dei terreni a risaia. In relazione all’impegno c): 1. sono fatte salve le disposizioni di cui alle Direttive 2009/147/CE e 92/43/CEE; 2. sono ammesse deroghe in presenza di drenaggio sotterraneo; 3. in caso di trasformazione fondiaria, è concesso il ridisegno della rete scolante, fatte salve le norme vigenti in materia. E’ obbligatorio il mantenimento della nuova rete scolante. STANDARD 1.2: Copertura minima del suolo Ambito di applicazione Per l’impegno di cui alla lettera a): superfici a seminativo non più utilizzate a fini produttivi, mantenute in buone condizioni agronomiche e ambientali; Per l’impegno di cui alla lettera b): qualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria: - di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009; - d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento (CE) n. 1698/05; - di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estirpazione ai sensi articoli 85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni; con l’esclusione delle superfici non più utilizzate a fini produttivi, mantenute in buone condizioni agronomiche e ambientali. Bollettino Ufficiale – 37 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare Al fine di assicurare la copertura minima del suolo, prevenendo fenomeni erosivi e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e s.m.i., fatta salva la normativa vigente in materia di difesa del suolo, il presente standard prevede: a) di assicurare la presenza di una copertura vegetale, naturale o seminata, durante tutto l’anno per le superfici a seminativo che non sono più utilizzate a fini produttivi e che manifestano fenomeni erosivi evidenziabili dalla presenza di incisioni diffuse (rigagnoli) in assenza di sistemazioni; b) per tutti i terreni che manifestano fenomeni erosivi evidenziabili dalla presenza di incisioni diffuse (rigagnoli) ovvero di fenomeni di soliflusso: b.1) di assicurare una copertura vegetale o, in alternativa, l’adozione di tecniche per la protezione del suolo (come ad esempio la discissura o la ripuntatura in luogo dell’ordinaria aratura, lasciare i residui colturali, ecc.), per almeno 90 giorni consecutivi, nell’intervallo di tempo compreso tra il 15 settembre e il 15 maggio; b.2) il divieto di lavorazioni di affinamento del terreno per 90 giorni consecutivi a partire dal 15 novembre. Deroghe Per l’impegno di cui alla lettera a), sono ammesse le seguenti deroghe: 1. la pratica del sovescio, in presenza di specie da sovescio o piante biocide; 2. per terreni interessati da interventi di ripristino di habitat e biotopi; 3. nel caso di colture a perdere per la fauna, lettera c) articolo 1 del Decreto ministeriale del 7 marzo 2002; 4. nel caso in cui le lavorazioni siano funzionali all’esecuzione di interventi di miglioramento fondiario; 5. nel caso di lavorazioni del terreno eseguite allo scopo di ottenere una produzione agricola nella successiva annata agraria, comunque da effettuarsi non prima del 15 luglio dell’annata agraria precedente all’entrata in produzione; 6. a partire dal 15 marzo dell’annata agraria precedente a quella di semina di una coltura autunno-vernina, per la pratica del maggese, laddove essa rappresenti una tecnica di aridocoltura, giustificabile sulla base del clima caldo-arido e della tessitura del terreno, come indicato nei provvedimenti regionali. Sono ammesse al massimo due lavorazioni del terreno nel periodo compreso tra il 15 marzo e il 15 luglio di detta annata agraria. Per l’impegno di cui alla lettera b) per le superfici oggetto di domanda di estirpazione e/o re-impianto di vigneti, ai sensi del regolamento (CE) 1234/2007, sono ammesse le lavorazioni funzionali all’esecuzione dell’intervento. STANDARD 1.3: Mantenimento dei terrazzamenti Ambito di applicazione Qualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria: - di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009; - d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento (CE) n. 1698/05; - di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estirpazione ai sensi articoli 85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni. Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare Al fine di assicurare la protezione del suolo dall’erosione nei casi di terreni terrazzati e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e s.m.i., fatta salva la normativa vigente in materia di difesa del suolo, il presente standard prevede il divieto di eliminare i terrazzamenti esistenti, delimitati a valle da un muretto a secco oppure da una scarpata inerbita. Deroghe E’ consentito il rimodellamento dei terrazzamenti allo scopo di renderli economicamente validi e meccanizzabili, mantenendone la funzionalità. Obiettivo 2: SOSTANZA ORGANICA DEL SUOLO Mantenere i livelli di sostanza organica del suolo mediante opportune pratiche NORMA 2: Misure per il mantenimento dei livelli di sostanza organica nel suolo STANDARD 2.1: Gestione delle stoppie Ambito di applicazione: Superfici a seminativo, come definite ai sensi dell’articolo 2 lettera a) del regolamento (CE) n. 1120/09. Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare Al fine di favorire la preservazione del livello di sostanza organica presente nel suolo nonché la tutela della fauna selvatica e la protezione dell’habitat, è opportuno provvedere ad una corretta gestione dei residui colturali e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e s.m.i.; il presente standard prevede il divieto della bruciatura delle stoppie e delle paglie. Nel caso di ricorso alla deroga di cui al successivo punto 2 è necessario effettuare interventi alternativi di ripristino del livello di sostanza organica del suolo tramite sovescio, letamazione o altri interventi di fertilizzazione organica. Deroghe: La bruciatura delle stoppie e delle paglie è ammessa: 1. per le superfici investite a riso; 2. nel caso di interventi connessi ad emergenze di carattere fitosanitario prescritti dall’Autorità competente. – 38 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 STANDARD 2.2: Avvicendamento delle colture Ambito di applicazione Superfici a seminativo, come definite ai sensi dell’articolo 2 lettera a) del regolamento (CE) n. 1120/09. Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare Al fine di mantenere il livello di sostanza organica nel suolo e di salvaguardare la sua struttura, è opportuno favorire l’avvicendamento delle colture sullo stesso appezzamento di terreno agricolo. Pertanto, a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e s.m.i., il presente standard prevede una durata della monosuccessione massima pari a cinque anni per i seguenti cereali: frumento duro, frumento tenero, triticale, spelta, segale, orzo, avena, miglio, scagliola, farro, mais e sorgo. Per monosuccessione di cereali s’intende la coltivazione dello stesso cereale sul medesimo appezzamento per 2 o più anni consecutivi. Il computo degli anni di monosuccessione decorre a partire dall’anno 2008. Non interrompono la monosuccessione le colture intercalari in secondo raccolto. La successione dei seguenti cereali (frumento duro, frumento tenero, triticale, spelta, segale, orzo, avena, miglio, scagliola, farro) è considerata, ai fini del presente standard, come monosuccessione dello stesso cereale. Nel caso di ricorso alla deroga di cui al successivo punto 2. a) (analisi del terreno) e di accertamento della diminuzione del livello di sostanza organica, è necessario effettuare interventi di ripristino del livello di sostanza organica del suolo tramite sovescio, letamazione o altri interventi di fertilizzazione organica. Deroghe Rispetto allo standard sopraindicato la deroga è ammessa nei seguenti casi: 1 . monosuccessione di riso; 2. a) dimostrazione del mantenimento del livello di sostanza organica mediante analisi del terreno da eseguirsi, in conformità alle metodologie ufficiali, in uno degli anni del periodo di monosuccessione e dopo il raccolto del cereale coltivato nel “periodo in deroga”. Per “periodo in deroga” si intende ogni anno successivo al termine della durata massima prevista per la monosuccessione. 2. b) Per le aziende agricole che utilizzano effluente di allevamento, palabili e non palabili, quali quelli definiti dall’art. 3 lett. i) della DGR IX/2208/2011 (letami, liquami e prodotti assimilati) in alternativa all’analisi del terreno è consentito adottare tecniche agronomiche e colturali atte ad assicurare il mantenimento della sostanza organica nel terreno. La tracciabilità dell’uso agronomico dei fertilizzanti azotati organici è assicurata qualora le superfici oggetto di monosuccessione risultino ricomprese fra quelle dichiarate nella “comunicazione nitrati”. L’agricoltore è tenuto al rispetto di tutte le seguenti condizioni sui terreni interessati dalla monosuccessione: • avere presentato la comunicazione nitrati (PUA/PUAS) e aggiornare il relativo registro delle fertilizzazioni; • apportare un quantitativo di azoto organico di origine zootecnica pari ad almeno 165 kg per ettaro e per anno di azoto al campo per il mais e ad almeno 150 kg per ettaro e per anno di azoto al campo per altre colture (es. orzo, frumento, triticale,..) distribuito con le modalità e nei periodi consentiti dalla normativa vigente. Obiettivo 3: STRUTTURA DEL SUOLO Mantenere la struttura del suolo mediante misure adeguate NORMA 3: Misure per la protezione della struttura del suolo STANDARD 3.1: Uso adeguato delle macchine Ambito di applicazione Qualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria: - di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009; - d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento (CE) n. 1698/05; - di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estirpazione ai sensi articoli 85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni. Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare Al fine di mantenere la struttura del suolo, e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e s.m.i., il presente standard stabilisce che gli agricoltori devono assicurare un uso adeguato delle macchine nelle lavorazioni del terreno tramite l’esecuzione delle lavorazioni del terreno in condizioni di umidità appropriate (stato di “tempera”) e con modalità d’uso delle macchine tale da evitare il deterioramento della struttura del suolo. Sono fatte salve le disposizioni di cui alle Direttive 2009/147/CE e 92/43/CEE. Obiettivo 4: LIVELLO MINIMO DI MANTENIMENTO Assicurare un livello minimo di mantenimento ad evitare il deterioramento degli habitat NORMA 4: Misure per il mantenimento dei terreni e degli habitat STANDARD 4.1: Protezione del pascolo permanente Ambito di applicazione Pascolo permanente, come definito ai sensi dell’articolo 2 lettera c) del regolamento (CE) n. 1120/09 Bollettino Ufficiale – 39 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare Al fine di assicurare un livello minimo di mantenimento dei terreni ed evitare il deterioramento degli habitat, e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e s.m.i., il presente standard stabilisce che tutte le superfici a pascolo permanente sono soggette ai seguenti impegni: a) divieto di riduzione della superficie a pascolo permanente a norma dell’articolo 4 del regolamento (CE) n. 1122/09 e successive modifiche e integrazioni; b) divieto di conversione della superficie a pascolo permanente ad altri usi all’interno dei siti di importanza comunitaria, delle zone speciali di conservazione e delle zone di protezione speciali, individuati ai sensi delle direttive 92/43/CEE e 2009/147/ CE, salvo diversa prescrizione della competente autorità di gestione; c) esclusione di lavorazioni del terreno fatte salve quelle connesse al rinnovo e/o infittimento del cotico erboso e alla gestione dello sgrondo delle acque. Deroghe In relazione agli impegni a) e c) sono ammesse deroghe nel caso in cui il Regolamento (CE) n. 1122/09 e specifiche disposizioni comunitarie e nazionali prevedano interventi agronomici e/o adempimenti diversi da quelli del presente standard. STANDARD 4.2: Evitare la propagazione di vegetazione indesiderata sui terreni agricoli Ambito di applicazione Qualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria: - di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009; - d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento (CE) n. 1698/05; - di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estirpazione ai sensi articoli 85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni; ad esclusione di: - oliveti, con riferimento al mantenimento delle piante in buone condizioni vegetative; - vigneti, come individuati ai sensi dell’articolo 75 del regolamento (CE) n. 555/2008 e successive modifiche ed integrazioni, con riferimento al mantenimento delle piante in buone condizioni vegetative; - pascolo permanente, come definito ai sensi dell’articolo 2 lettera c) del regolamento (CE) n. 1120/09. Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare Al fine di evitare l’abbandono progressivo delle superfici agricole, di prevenire la formazione di potenziali inneschi di incendi, in particolare nelle condizioni di siccità, di evitare la diffusione delle infestanti e di tutelare la fauna selvatica, e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 dicembre 2009 e s.m.i., il presente standard prevede: − l’attuazione di pratiche agronomiche, consistenti in operazioni di sfalcio o altre operazioni equivalenti (es. trinciatura), da effettuarsi almeno una volta all’anno: • per le aree Natura 2000, individuate ai sensi della direttiva 2009/147/CE e della direttiva 92/43/CEE, il periodo di divieto annuale di sfalcio, o altre operazioni equivalenti, è compreso tra il 15 marzo e il 15 agosto di ogni anno; • per le altre aree, è vietato lo sfalcio, o altre operazioni equivalenti, per almeno 120 giorni consecutivi compresi nell’intervallo di tempo tra il 15 marzo e il 15 agosto di ogni anno E’ fatto comunque obbligo di sfalci e/o lavorazioni del terreno per la realizzazione di fasce antincendio qualora previsto e conformemente alle normative in vigore. Deroghe 1. Sono escluse le superfici ordinariamente coltivate e gestite. 2. Sono ammesse operazioni di sfalcio o trinciatura, da eseguirsi in deroga alle epoche prestabilite, al fine di evitare la fioritura delle piante infestanti e quindi la successiva disseminazione. E’ comunque escluso qualsiasi intervento che comporti la rottura del cotico erboso. La deroga di cui al punto 2 non si applica ai terreni ricadenti nelle aree della Rete Natura 2000, ai sensi delle direttive 2009/147/CE e 92/43/CEE, salvo diversa indicazione dell’autorità di gestione dell’area. STANDARD 4.3: Mantenimento degli oliveti e dei vigneti in buone condizioni vegetative Ambito di applicazione Per l’impegno a): oliveti, con riferimento al mantenimento delle piante in buone condizioni vegetative. Per l’impegno b): vigneti, come individuati ai sensi dell’articolo 75 del regolamento (CE) n. 555/2008 e successive modifiche ed integrazioni, con riferimento al mantenimento delle piante in buone condizioni vegetative. Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare Al fine di assicurare un livello minimo di mantenimento dei terreni ed evitare il deterioramento degli habitat e l’abbandono, gli oliveti ed i vigneti sono mantenuti in buone condizioni vegetative mediante attuazione di tecniche colturali rivolte alla pianta, allo scopo di mantenere un equilibrato sviluppo vegetativo dell’impianto, secondo le forme di allevamento, gli usi e le consuetudini locali, nonché evitare la propagazione delle infestanti ed il rischio di incendi. A norma dell’articolo 5 comma 2 del DM 5 agosto 2004 e del DM 22 dicembre 2009 e s.m.i., il presente standard prescrive: a) per gli oliveti: • l’esecuzione della potatura, da eseguirsi almeno una volta ogni 5 anni; • l’eliminazione dei rovi e di altra vegetazione pluriennale infestante tale da danneggiare la chioma delle piante, da effettuarsi almeno una volta ogni 3 anni; • la spollonatura degli olivi, da eseguirsi almeno una volta ogni 3 anni – 40 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 b) per i vigneti: • l’esecuzione della potatura invernale del vigneto, da effettuarsi entro il 30 maggio di ogni anno; • l’eliminazione dei rovi e di altra vegetazione pluriennale infestante tale da danneggiare le piante di vite, da effettuarsi almeno una volta ogni 3 anni. Deroghe Sono ammesse deroghe nei seguenti casi: 1. in presenza di motivazioni di ordine fitosanitario 2. per i terreni compresi nelle aree di cui alle Direttive 2009/147/CE e 92/43/CEE e dei Parchi Nazionali e Regionali, ove previsto da specifiche disposizioni applicabili sul territorio regionale. STANDARD 4.4: Mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio Ambito di applicazione Qualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria: - di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009; - d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento (CE) n. 1698/05; - di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estirpazione ai sensi articoli 85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni. Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare Al fine di assicurare un livello minimo di mantenimento dei terreni ed evitare il deterioramento degli habitat tramite il mantenimento degli elementi naturali caratteristici del paesaggio sull’intero territorio nazionale e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 dicembre 2009 e s.m.i., il presente standard prevede: a) il rispetto delle prescrizioni cogenti, inerenti la tutela degli elementi caratteristici del paesaggio, contenuti: - all’art. 134 del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” (Parte Terza) così come recepito dalla normativa regionale; - nel Piano Paesaggistico Regionale contenuto nell’Allegato 3 del Piano Territoriale Regionale (d.c.r. 19 gennaio 2010, n. VIII/951, pubblicato sul BURL N. 13 1° s.s. del 30/03/2010 – relativi allegati scaricabili dal sito: http://www. reti.regione.lombardia.it), con particolare riferimento al Volume 6, relativo alla normativa di piano ed agli indirizzi di tutela, fatte salve le indicazioni più puntuali contenute nei provvedimenti di individuazione e disciplina dei singoli Beni paesaggistici; - nei P.T.C.P. (Piani Territoriali di Coordinamento Provinciali) e P.T.C. (Piani Territoriali di Coordinamento dei Parchi regionali). Le prescrizioni cogenti applicabili sono quelle che riguardano le superfici agricole compresa la non eliminazione di muretti a secco, siepi, stagni, alberi isolati o in filari, laddove prevista dai suddetti provvedimenti o piani. Ai fini dell’individuazione dell’elemento caratteristico del paesaggio per il suo mantenimento, è stabilita una lunghezza lineare minima di 25 metri. Per filare si intende un andamento lineare e/o sinuoso caratterizzato dalla ripetizione di elementi arborei in successione o alternati. Per alberi isolati sono da intendersi gli esemplari arborei identificati nel registro nazionale degli alberi monumentali o tutelati da legislazione regionale e nazionale. Il sistema complessivo dei Beni paesaggistici di cui all’art. 134 del D.Lgs. 42/2004 è individuato e consultabile sul SIBA WEB – Sistema Informativo Beni e Ambiti paesaggistici (http://www.cartografia.regione.lombardia.it/viewer25/index. jsp?config=config-siba2.xml). b) Nelle more dell’adozione delle misure di conservazione della direttiva 92/43/CEE, fatto salvo quanto previsto dalla l.r. 12/2005, ai fini del rispetto degli elementi naturali presenti nella aree SIC/ZSC sono soggetti a comunicazione all’ente gestore di cui all’allegato 4 al presente provvedimento, che nei casi di legge emette la prevista autorizzazione, gli interventi di: a) Eliminazione di siepi e filari, boschetti, fasce boscate, senza adeguata compensazione da definirsi sulla base di parametri forniti dall’ente gestore; b) Eliminazione o compromissione di ambienti umidi (stagni, maceri, fontanili o risorgive); c) Modifica di aree e/o modalità di conduzione agro-forestale caratteristiche del territorio (es. marcite, risaie) e/o sistemazioni agrarie e forestali tradizionali; d) Eliminazione di elementi morfologici naturali quali terrazzamenti o dossi, sbancamento con asportazione di materiale; e) Utilizzazione di fanghi di depurazione. Deroghe Sono ammesse deroghe nei seguenti casi: 1. Presenza di motivazioni di ordine fitosanitario riconosciute dalle Autorità Competenti. 2. Formazioni arbustive od arboree, realizzate anche con l’intervento pubblico, che non presentino i caratteri della permanenza e della tipicità. 3. Interventi di ordinaria manutenzione delle formazioni arboreo/arbustive, comprendenti anche il taglio a raso di ceppaie e il taglio dei ricacci delle capitozze. 4. Eliminazione di soggetti arborei o arbustivi appartenenti a specie invadenti, pollonanti o non autoctone (ad es. ailanto, robinia pseudoacacia, ecc …) o eliminazione di soggetti arbustivi lianosi (ad es. rovo). STANDARD 4.5: Divieto di estirpazione degli olivi Ambito di applicazione Qualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria: Bollettino Ufficiale – 41 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 - - - di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009; d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento (CE) n. 1698/05; di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estirpazione ai sensi articoli 85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni. Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare Al fine di assicurare un livello minimo di mantenimento dei terreni olivetati e delle singole piante di olivo, ai sensi del Decreto Luogotenenziale 27 luglio 1945, n. 475 e s.m.i. e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 dicembre 2009 e s.m.i., il presente standard prescrive il divieto di estirpazione delle piante di olivo. Deroghe Sono ammesse deroghe nei casi di reimpianto autorizzato o di estirpazione autorizzata dall’autorità competente in base a quanto previsto dal Decreto Luogotenenziale n.475 del 1945 e s.m.i. o da specifiche leggi regionali vigenti. STANDARD 4.6: Densità di bestiame minime e/o regimi adeguati Ambito di applicazione Pascolo permanente, come definito ai sensi dell’articolo 2 lettera c) del regolamento (CE) n. 1120/09. Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare Al fine di assicurare un livello minimo di mantenimento dei terreni ed evitare il deterioramento dell’habitat, e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e s.m.i., tutte le superfici a pascolo permanente sono soggette al rispetto della densità di bestiame da pascolo per ettaro di superficie pascolata. Il carico minimo non può essere inferiore a 0,2 UBA/ Ha anno, il carico massimo non può essere superiore a 4 UBA/Ha anno. Per le superfici a prato permanente o a prato pascolo, in alternativa al pascolamento, è considerata regime adeguato la pratica di almeno uno sfalcio all’anno. Deroghe Sono ammesse deroghe nel caso di interventi agronomici e/o impegni, diversi da quelli del presente standard, ove previsti dal regolamento (CE) n. 1122/09. Obiettivo 5: PROTEZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE Proteggere le acque dall’inquinamento e dal ruscellamento e gestire l’utilizzo delle risorse idriche NORMA 5: Misure per la protezione e la gestione delle acque STANDARD 5.1 : Rispetto delle procedure di autorizzazione quando l’utilizzo delle acque a fini di irrigazione è soggetto a autorizzazione Ambito di applicazione Qualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria: - di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009; - d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento (CE) n. 1698/05; - di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del p r e mio di estirpazione ai sensi articoli 85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni. Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare Al fine di assicurare un minimo livello di protezione delle acque, e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 dicembre 2009 e s.m.i., il presente standard prevede il rispetto delle procedure di autorizzazione (concessione, licenza di attingimento, ecc.) quando l’utilizzo delle acque a fini di irrigazione è soggetto ad autorizzazione a titolo gratuito od oneroso, ai sensi della normativa vigente. Lo standard si ritiene rispettato qualora sia in corso l’iter procedurale necessario al rilascio dell’autorizzazione. Le aziende agricole che utilizzano acque per uso irriguo, fatto salvo quanto previsto dalla vigente normativa, ai fini del presente standard devono: a) in caso di prelievo da acque superficiali: - o essere consorziate in consorzi irrigui e/o di miglioramento fondiario o di bonifica o di miglioramento fondiario di secondo grado (che sono i titolari di concessioni di acque pubbliche) come utenza agricola limitatamente all’uso irriguo dell’acqua erogata; - o aver presentato all’ente competente domanda di concessione di derivazione o possedere concessione di derivazione e attenersi alle prescrizioni ivi contenute. Si precisa che il rilascio della concessione è di competenza: a) della regione per grandi derivazioni con portata superiore ai 1000 l/s o superficie irrigata superiore a 500 ha; b) della provincia per piccole derivazioni, con portata inferiore ai 1000 l/s o superficie irrigata inferiore a 500 ha alla provincia; - o possedere Domanda per il rilascio o Licenza di attingimento rilasciata dalla provincia la cui durata non è superiore all’anno ed è rinnovabile massimo 5 volte, e rispettare la portata massima di acqua attinta non superiore a 40 l/s, nonché il volume complessivo annuo non superiore ai 300.000 m3. – 42 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 b) in caso di prelievo da acque sotterranee: - aver presentato all’ente competente domanda di concessione di derivazione o possedere concessione di derivazione e attenersi alle prescrizioni ivi contenute. Si precisa che il rilascio della concessione è di competenza: a) della regione per grandi derivazioni con portata superiore ai 1000 l/s o superficie irrigata superiore a 500 ha; b) della provincia per piccole derivazioni, con portata inferiore ai 1000 l/s o superficie irrigata inferiore a 500 ha alla provincia. E’ esente, in quanto non pertinente all’attività di gestione agronomica dei terreni, l’uso domestico di acque sotterranee, che peraltro non prevede il rilascio di concessione (il limite è 1 l/s o 1.500 mc/a), che non sia per fini irrigui e l’uso domestico di acque sotterranee che non configuri un’attività economico-produttiva o avente finalità di lucro. Normativa applicabile in materia di uso irriguo delle acque -R.D. 11-12-1933 n. 1775 “Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici.”(G.U. 8 gennaio 1934, n. 5) -D.lgs.152/06 “Norme in materia ambientale” (G.U. 14 aprile 2006, n. 88, S.O.) -Reg. 24 marzo 2006, n. 2 recante “Disciplina dell’uso delle acque superficiali e sotterranee, dell’utilizzo delle acque a uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell’acqua in attuazione dell’articolo 52, comma 1, lettera c) della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26.” (BURL 28 marzo 2006, I S.O al BURL del 27 marzo 2006, n. 13) -Titolo VII “Disposizioni in materia di bonifica e irrigazione” della L.R. 5-12-2008 n. 31 recante “Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale”. (BURL Lombardia 9 dicembre 2008, n. 50, suppl. ord. 10 dicembre 2008, n. 1). Si riportano alcune disposizioni normative per definire i limiti dello standard sull’uso delle acque irrigue rispetto ad altri usi: R.D. 11-12-1933 n. 1775 “Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici.”(G.U. 8 gennaio 1934, n. 5) − Comma 1 Articolo 17 di seguito riportato: Salvo quanto previsto dall’articolo 93 e dal comma 2, è vietato derivare o utilizzare acqua pubblica senza un provvedimento autorizzativo o concessorio dell’autorità competente. − Comma 2 Articolo 17 di seguito riportato: La raccolta di acque piovane in invasi e cisterne al servizio di fondi agricoli o di singoli edifici è libera e non richiede licenza o concessione di derivazione di acqua; la realizzazione dei relativi manufatti è regolata dalle leggi in materia di edilizia, di costruzioni nelle zone sismiche, di dighe e sbarramenti e dalle altre leggi speciali. − Comma 6 Articolo 23 di seguito riportato: Le concessioni di grandi derivazioni accordate in base al D.Lgt. 20 novembre 1916, numero 1664 (*), per le quali sia stata stabilita la durata massima prevista all’art. 11 di esso, restano di diritto prorogate sino al termine della durata massima stabilita all’art. 21 della presente legge. Per le piccole derivazioni concesse in base al predetto D.Lgt. 20 novembre 1916, n. 1664, resta immutato il termine fissato nel decreto di concessione (**). -------------------------------------------------------------------------------(*) Abrogato dal R.D.L. 9 ottobre 1919, n. 2161. (**) La durata delle piccole derivazioni è stata prorogata dalla L. 8 gennaio 1952, n. 42, dalla L. 2 febbraio 1968, n. 53 e dalla L. 24 maggio 1978, n. 228. D.lgs.152/06 “Norme in materia ambientale”(G.U. 14 aprile 2006, n. 88, S.O.) Commi 3, 4 e 5 Articolo 167. Usi agricoli delle acque di seguito riportati: − Comma 3. La raccolta di acque piovane in invasi e cisterne al servizio di fondi agricoli o di singoli edifici è libera. − Comma 4. La raccolta di cui al comma 3 non richiede licenza o concessione di derivazione di acque; la realizzazione dei relativi manufatti è regolata dalle leggi in materia di edilizia, di costruzioni nelle zone sismiche, di dighe e sbarramenti e dalle altre leggi speciali. − Comma 5. L’utilizzazione delle acque sotterranee per gli usi domestici, come definiti dall’articolo 93, secondo comma, del testo unico delle disposizioni di legge sulle acque sugli impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, resta disciplinata dalla medesima disposizione, purché non comprometta l’equilibrio del bilancio idrico di cui all’articolo 145 del presente decreto. Articoli 90 e 91 della L.R. 5-12-2008 n. 31 recante “Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale. (BURL Lombardia 9 dicembre 2008, n. 50, suppl. ord. 10 dicembre 2008, n. 1). STANDARD 5.2 Introduzione di fasce tampone lungo i corsi d’acqua Ambito di applicazione Qualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria: - di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009; - d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento (CE) n. 1698/05; - di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estirpazione ai sensi articoli 85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni Normativa nazionale e sovra – regionale • Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” (Gazzetta Ufficiale n. 88 del 14 aprile 2006 - Supplemento Ordinario n. 96) ed in particolare: - Art 117 , commi 1 e 2 (Piano di gestione) - Parte III “Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e di gestione delle risorse idriche”: - Sezione I - Titolo II “I distretti idrografici, gli strumenti, gli interventi” Capo I “Distretti idrografici” - Sezione II “Tutela delle acque dall’inquinamento” - Titolo II “Obiettivi di qualità” Capo I - Obiettivo di qualità ambientale e obiettivo di qualità per specifica destinazione (art 76) Bollettino Ufficiale – 43 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 - • • • • • Allegato alla parte III ed in particolare: - Allegati 1 “Monitoraggio e classificazione delle acque in funzione degli obiettivi di qualità ambientale” e s.m.i. - Allegato 3 “Rilevamento delle caratteristiche dei bacini idrografici e analisi dell’impatto esercitato dall’attività antropica” - Allegato 4 “Contenuti dei piani” - Parte A. Piani di gestione dei bacini idrografici D.M. 131/2008 - Regolamento recante i criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi idrici (tipizzazione, individuazione dei corpi idrici, analisi delle pressioni) per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante: «Norme in materia ambientale», predisposto ai sensi dell’articolo 75, comma 4, dello stesso decreto. (GU n. 187 del 11-8-2008, Suppl. Ordinario n. 189) Decreto 17 luglio 2009 - Individuazione delle informazioni territoriali e modalità per la raccolta, lo scambio e l’utilizzazione dei dati necessari alla predisposizione dei rapporti conoscitivi sullo stato di attuazione degli obblighi comunitari e nazionali in materia di acque. (GU n. 203 del 2-9-2009) D.M. 260/2010 - Regolamento recante i criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali, per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, predisposto ai sensi dell’articolo 75, comma 3, del medesimo decreto legislativo (GU n. 30 del 7 febbraio 2011 - Suppl. Ordinario n. 31) Piano di gestione delle acque adottato dall’Autorità di Bacino del Po con deliberazione n. 1 del 24 febbraio 2010 (art. 13 e allegato VII della Direttiva 2000/60/CE) – Allegato 5 Piano di gestione delle acque adottato dall’Autorità di bacino del Distretto Idrografico delle Alpi Orientali con deliberazione n. 1 del 24 febbraio 2010 (art. 13 e allegato VII della Direttiva 2000/60/CE) – Elaborato “Bacino del Fissero Tartaro Canalbianco”. Descrizione dello standard Al fine di proteggere le acque superficiali e sotterranee dall’inquinamento derivante dalle attività agricole, il presente standard prevede: - il rispetto di determinate condizioni per l’esecuzione degli interventi di fertilizzazione organica e inorganica sul terreno adiacente ai corsi d’acqua (di cui al seguente impegno a); - la costituzione/non eliminazione di una fascia stabilmente inerbita spontanea o seminata che può ricomprendere anche specie arboree o arbustive, qualora presenti, di larghezza variabile tra 3 e 5 metri, adiacente ai corpi idrici1 superficiali di torrenti, fiumi o canali indicati nell’elaborato 5 del Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po e nell’elaborato “Bacino del Fissero Tartaro Canalbianco” del Piano di gestione dei bacini idrografici delle Alpi Orientali. Tale fascia è definita “fascia inerbita” (di cui al seguente impegno b). Pertanto il presente standard stabilisce i seguenti impegni: a) Divieto di fertilizzazioni Devono essere rispettati i divieti spaziali relativi all’utilizzazione dei fertilizzanti inorganici, dei letami e dei materiali ad essi assimilati, nonché dei concimi azotati e degli ammendanti organici, e dei liquami secondo quanto stabilito dalla DGR IX/2208 del 14/09/2011 sia per le zone vulnerabili ai nitrati (ZVN) sia per le zone NON vulnerabili ai nitrati. Eventuali deiezioni di animali al pascolo o bradi in prossimità dei corsi d’acqua non costituiscono violazione del presente impegno. L’eventuale inosservanza del divieto di fertilizzazione, costituendo al contempo violazione sia per il presente Standard sia per l’atto A4 ed eventualmente per l’Atto A4RM (in caso di adesione alla Misura 214 del PSR), viene considerata un’unica infrazione. L’impegno relativo al divieto di fertilizzazione inorganica, in presenza di colture permanenti inerbite di produzione integrata o biologica, - si intende rispettato con il limite di 3 metri; - si considera assolto, nel caso di utilizzo di fertirrigazione con micro-portata di erogazione b) Costituzione/non eliminazione di fascia inerbita La fascia da costituire o non eliminare deve essere stabilmente inerbita, spontanea o seminata, e può ricomprendere anche specie arboree o arbustive qualora presenti; la sua ampiezza varia in funzione della combinazione dello stato ecologico e/o chimico2 associato ai corpi idrici superficiali di torrenti, fiumi o canali, indicati nell’elaborato 5 del Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po e nell’elaborato “Bacino del Fissero Tartaro Canalbianco” del Piano di gestione dei bacini idrografici delle Alpi Orientali. Le possibili classi di stato sono: a) stato ecologico: “ottimo/elevato”, “buono”, “sufficiente”, “scarso/scadente” e “pessimo/cattivo”, b) stato chimico: “buono”, ”non buono”, L’impegno si considera assolto nel caso in cui lo stato ecologico del corpo idrico superficiale interessato sia di grado “ottimo/elevato” e lo stato chimico sia buono o non definito. L’ampiezza della fascia inerbita è pari a tre metri nel caso in cui: - lo stato ecologico del corpo idrico superficiale interessato sia di grado “sufficiente” o “buono” e lo stato chimico sia buono o non definito - lo stato ecologico sia non definito e quello chimico sia “buono”. In tutti gli altri casi, l’ampiezza della fascia inerbita è pari a 5 metri. Nel caso di assenza della suddetta classificazione, ma in presenza della precedente classificazione, basata sullo stato complessivo del corpo idrico così come definito nell’ambito del Piano di gestione del distretto idrografico di appartenenza, e nella fase di aggiornamento dei criteri di classificazione, le ampiezze della fascia inerbita sono così definite: 5 metri in presenza di stato complessivo “scarso” o “cattivo”, 3 metri in presenza di stato complessivo “buono” o “sufficiente”; in caso di stato complessivo “elevato”, l’impegno della fascia inerbita è assolto. 1 I “corpi idrici” sono le unità a cui fare riferimento per riportare e accertare la conformità con gli obiettivi ambientali di cui al Dlgs 152/06. I criteri per l’identificazione dei corpi idrici tengono conto principalmente delle differenze dello stato di qualità, delle pressioni esistenti sul territorio e dell’estensione delle aree protette. Una corretta identificazione dei corpi idrici è di particolare importanza, in quanto gli obiettivi ambientali e le misure necessarie per raggiungerli si applicano in base alle caratteristiche e le criticità dei singoli “corpi idrici”. Un fattore chiave in questo contesto è pertanto lo “stato” di questi corpi. 2 Con nota prot. n. T1.2014.0004715 del 30/01/2014 la DG Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile ha comunicato alla DG Agricoltura l’aggiornamento dello stato ecologico e/o chimico sulla base dei dati di monitoraggio delle acque del primo triennio di classificazione 2009-2011 effettuato da ARPA Lombardia, così come previsto dal D.lgs. 152/06 e smi. Tale aggiornamento in alcuni casi può determinare la modifica dell’ampiezza della fascia inerbita rispetto agli anni 2012-2013. L’informazione aggiornata sull’ampiezza della fascia è presente a SIARL. – 44 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 L’informazione della classificazione sopra descritta, ossia l’informazione sull’ampiezza della fascia inerbita da realizzare/non eliminare, deve essere assicurata a livello di singola azienda agricola per garantire l’effettiva controllabilità del requisito. L’ampiezza della fascia inerbita viene misurata prendendo come riferimento il ciglio di sponda; i 3 o 5 metri devono considerarsi al netto della superficie eventualmente occupata da strade, eccetto i casi di inerbimento, anche parziale, delle stesse. Sulla superficie occupata dalla fascia inerbita, oltre al rispetto dell’obbligo di cui al precedente punto a), è vietato effettuare le lavorazioni, escluse quelle propedeutiche alla capacità filtrante della fascia inerbita esistente. Sono escluse tutte le lavorazioni che eliminano, anche temporaneamente, il cotico erboso, con eccezione per le operazioni di eliminazione di formazioni arbustive o arboree, le quali vanno condotte con il minimo disturbo del cotico; in ogni caso, è fatto salvo il rispetto della normativa vigente in materia di opere idrauliche e regime delle acque e delle relative autorizzazioni, nonché della normativa ambientale e forestale. Si precisa che gli impianti arborei coltivati a fini produttivi e/o ambientali preesistenti alla data di entrata in vigore del presente provvedimento e ricompresi in una fascia inerbita, così come sopra descritta, sono considerati parte integrante della fascia stessa. Ai fini del presente standard, si intende per: “Ciglio di sponda”: il punto della sponda dell’alveo inciso (o alveo attivo) a quota più elevata; “Alveo inciso”: porzione della regione fluviale associata a un corso d’acqua compresa tra le sponde dello stesso, sede normalmente del deflusso di portate inferiori alle piene esondanti. “sponda”: alveo di scorrimento non sommerso. “Argine”: rilevati di diverse tipologie costruttive, generalmente in terra, che servono a contenere le acque onde impedire che dilaghino nei terreni circostanti più bassi; Sono esclusi dagli impegni di cui alla lettera a) e alla lettera b) gli elementi di seguito indicati e descritti: Scoline e fossi collettori (fossi situati lungo i campi coltivati per la raccolta dell’acqua in eccesso) ed altre strutture idrauliche artificiali, prive di acqua propria e destinate alla raccolta e al convogliamento di acque meteoriche, presenti temporaneamente. Adduttori d’acqua per l’irrigazione: rappresentati dai corpi idrici, le cui acque sono destinate soltanto ai campi coltivati. Pensili: corpi idrici in cui la quota del fondo risulta superiore rispetto al campo coltivato. Corpi idrici provvisti di argini rialzati rispetto al campo coltivato che determinano una barriera tra il campo e l’acqua. Deroghe La deroga agli impegni a) e b) è ammessa nel caso di risaie e nel caso dei corsi d’acqua “effimeri” ed “episodici” ai sensi del D.M. 16/06/2008 n. 131. La deroga all’impegno b) è ammessa nei seguenti casi: - particelle agricole ricadenti in “aree montane” come da classificazione ai sensi della Direttiva CEE 268/75 del 28 aprile 1975 e s.m.i.; - terreni stabilmente inerbiti per l’intero anno solare; - oliveti con riferimento al mantenimento delle piante in buone condizioni vegetative; - pascolo permanente, come definito ai sensi dell’articolo 2 lettera c) del regolamento (CE) n. 1120/09. STANDARD 5.3 - Protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento: divieto di scarico diretto nelle acque sotterranee e misure per prevenire l’inquinamento indiretto delle acque sotterranee attraverso lo scarico nel suolo e la percolazione nel suolo delle sostanze pericolose elencate nell’allegato della direttiva 80/68/CEE nella sua versione in vigore l’ultimo giorno della sua validità, per quanto riguarda l’attività agricola Recepimento nazionale Articoli 103 e 104 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” (G.U. n. 88 del 14-04-2006, Supplemento Ordinario n. 96) e successive modifiche e integrazioni. Recepimento regionale DGR VIII/2244 del 29 marzo 2006 “Approvazione del programma di tutela e uso delle acque ai sensi dell’articolo 44 del d.lgs. 152/99 e dell’articolo 55, comma 19 della l.r. 26/2003 (2° Supplemento straordinario BURL n. 15 del 13 aprile 2006) Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009, fatte salve le norme sull’utilizzo a fini agronomici delle acque reflue, deve: a) rispettare il divieto di scarico diretto nelle acque sotterranee e nel sottosuolo; – 45 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 b) rispettare il divieto di scarico indiretto sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo delle sostanze di cui all’allegato I e II della direttiva 80/68/CEE. Il rispetto di tale requisito è anche rilevabile dalla assenza di fenomeni di dispersione di combustibili, oli di origine petrolifera e minerali, lubrificanti usati, filtri e batterie esauste che possano diffondere sostanze pericolose per percolazione nel suolo o sottosuolo. Tale dispersione può essere evitata stoccando le predette sostanze in un locale, o in un contenitore chiuso o protetto, posto su un pavimento impermeabilizzato, a perfetta tenuta; c) possedere l’autorizzazione in corso di validità allo scarico diretto in acque superficiali e/o in fognatura e rispettarne le prescrizioni, se esercita attività di trasformazione eccedenti i limiti di normalità e complementarietà ai sensi dell’art 101, comma 7 del d.lgs. 152/06. Si evidenzia che tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati (art. 124 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152). La verifica di condizionalità non si applica alle acque reflue domestiche e a quelle assimilate alle domestiche. Ai sensi dell’art. 101 (7) lettere a), b), c), salvo quanto previsto dall’art. 112, sono assimilate alle acque reflue domestiche le acque reflue, fatto salvo per le acque reflue domestiche e le acque reflue a queste assimilate (art. 101 (7), lettere a), b), c)), provenienti da imprese: • dedite esclusivamente alla coltivazione del terreno e/o alla silvicoltura; • dedite ad allevamento di bestiame; • dedite alle attività di cui alle lettere a) e b) che esercitano anche attività di trasformazione o di valorizzazione della produzione agricola, inserita con carattere di normalità e complementarietà funzionale nel ciclo produttivo aziendale e con materia prima lavorata proveniente in misura prevalente dall’attività di coltivazione dei terreni di cui si abbia a qualunque titolo disponibilità. Si definiscono acque reflue domestiche (art. 74 (1), lettera g) del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152) le acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche. Si definisce scarico (art. 74 (1), lettera ff) del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152) qualsiasi immissione effettuata esclusivamente tramite un sistema stabile di collettamento che collega senza soluzione di continuità il ciclo di produzione del refluo con il corpo ricettore in acque superficiali, sul suolo, nel sottosuolo e in rete fognaria, indipendentemente dalla loro natura inquinante, anche sottoposte a preventivo trattamento di depurazione. Tutte le aziende che non si trovano nelle condizioni previste ai punti suindicati devono essere autorizzate allo scarico. Ai sensi di quanto previsto dal D. Lgs 152/2006, è vietato lo scarico sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo (art. 103), fatta eccezione per insediamenti, installazioni o edifici isolati che producono acque reflue domestiche. Al di fuori di questa ipotesi, gli scarichi sul suolo esistenti devono essere convogliati in corpi idrici superficiali, in reti fognarie ovvero destinati al riutilizzo in conformità alle prescrizioni fissate. Ai sensi del comma c dell’art. 103 per gli scarichi di acque reflue industriali per i quali sia accertata l’impossibilità tecnica o l’eccessiva onerosità, a fronte dei benefici ambientali conseguibili, a recapitare in corpi idrici superficiali, è possibile lo scarico sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo purché siano rispettati i valori limite di emissione della Tabella 4 dell’allegato 5 alla parte terza del D.Lgs. 152/06. E’ sempre vietato lo scarico diretto nelle acque sotterranee e nel sottosuolo (art. 104). ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 46 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 ALLEGATO 3 AREE NATURA 2000 - ELENCO DELLE ZONE DI PROTEZIONE SPECIALE 2 IT2010401 BARASSO, BEDERO VALCUVIA, BRINZIO, CASTELLO CABIAGLIO, PARCO COCQUIOREGIONATREVISAGO, LE CAMCOMERIO, CUPO DEI VIO, GAVIRATE, FIORI INDUNO OLONA, LUVINATE, ORINO, VALGANNA, VARESE VA CONSORZIO PARCO CAMPO DEI FIORI DGR 16338/04 DGR 1791/06 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 ZONE UMIDE AMBIENTI FORESTALI ALPINI AMBIENTI APERTI ALPINI - ZONE UMIDE 459,79 1.298,40 C J TIPO SITO TIPO ZPS INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI ETTARI TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI DELLA DGR 7884/08 MISURE DI CONSERVAZIONE PROVINCIA DI VARESE DM 3.4.2000 DGR 18453/04 PIANO DI GESTIONE APPROVATO NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE ZPS E ENTE GESTORE VA ENTE GESTORE ZPS PALUDE BRABBIA CASALE LITTA, CAZZAGO BRABBIA, INARZO, TERNATE, VARANO BORGHI PROV. COMUNI INTERESSATI IT2010007 NOME ZPS 1 CODICE ZPS N. RIGA ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE* SIC/ ZPS ZPS CODICE SIC INTERESSATI NOME SIC INTERESSATI ENTE GESTORE AREA PROTETAREA ENTE GESTOTA/FORESTA PRORE SIC INTEDEMANIALE TETTA/ RESSATI INTERESSATA FORESTA DEMANIALE IT2010007 PALUDE BRABBIA E.G. RISERVA NATURALE RISERVA NATURALE REGIONALE PALUDE BRABBIA IT2010001 IT2010002 IT2010003 IT2010004 IT2010005 LAGO DI GANNA, MONTE LEGNONE E CHIUSARELLA, VERSANTE NORD DEL CAMPO DEI FIORI, GROTTE DEL CAMPO DEI FIORI, MONTE MARTICA E.G. PARCO REGIONALE PARCO REGIONALE CAMPO DEI FIORI PROVINCIA DI VARESE CONSORZIO PARCO CAMPO DEI FIORI Bollettino Ufficiale – 47 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 ETTARI TIPO ZPS TIPO SITO LANZO D’INTELVI, PELLIO INTELVI TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI DELLA DGR 7884/08 IT2020302 MONTE GENEROSO CANZO, VALBRONA, VALMADRERA MISURE DI CONSERVAZIONE IT2020301 TRIANGOLO LARIANO VA PROVINCIA DI VARESE DGR 21233/05 DGR 1791/06 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 ZONE UMIDE 1.738,03 J ZPS VA PROVINCIA DI VARESE DGR 21233/05 DGR 1791/06 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 ZONE UMIDE dgr 10822/ 16.12.2009 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FORESTALI ALPINI AMBIENTI APERTI ALPINI 592,78 J ZPS IT2020002 SASSO MALASCARPA dgr 10822/ 16.12.2009 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FORESTALI ALPINI AMBIENTI APERTI ALPINI 236,88 A ZPS - - CO LC CO ERSAF DGR 15648/03 DGR 19018/04 ERSAF DGR 15648/03 DGR 19018/04 PIANO DI GESTIONE APPROVATO ANGERA, BESOZZO, BREBBIA, ISPRA, MONVALLE, RANCO, SESTO CALENDE NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE ZPS E ENTE GESTORE IT2010502 CANNETI DEL LAGO MAGGIORE ENTE GESTORE ZPS 6 IT2010501 PROV. 5 COMUNI INTERESSATI 4 NOME ZPS 3 LAGO DI VARESE AZZATE, BARDELLO, BIANDRONNO, BODIO LOMNAGO, BUGUGGIATE, CAZZAGO BRABBIA, GALLIATE LOMBARDO, GAVIRATE, VARESE CODICE ZPS N. RIGA ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE* INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI 227,27 F CODICE SIC INTERESSATI NOME SIC INTERESSATI ENTE GESTORE AREA PROTETAREA ENTE GESTOTA/FORESTA PRORE SIC INTEDEMANIALE TETTA/ RESSATI INTERESSATA FORESTA DEMANIALE IT2010022 ALNETE DEL LAGO DI VARESE PROVINCIA DI VARESE ZPS IT2010015 IT2010017 IT2010021 PALUDE BRUSCHERA, PALUDE BOZZA-MONVALLINA, SABBIE D’ORO PROVINCIA DI VARESE E.G. RISERVA NATURALE RISERVA NATURALE REGIONALE SASSO MALASCARPA, FORESTA DEMANIALE CORNI DI CANZO ERSAF FORESTA DEMANIALE MONTE GENEROSO ERSAF – 48 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 8 9 IT2030301 IT2030601 MONTE BARRO GRIGNE GALBIATE, MALGRATE, VALMADRERA, PESCATE ABBADIA LARIANA, BALLABIO, CORTENOVA, ESINO LARIO, MANDELLO DEL LARIO, PASTURO LC LC MISURE DI CONSERVAZIONE TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI DELLA DGR 7884/08 ETTARI TIPO ZPS TIPO SITO CO PIANO DI GESTIONE APPROVATO VALSOLDA PROV. COMUNI INTERESSATI NOME ZPS VALSOLDA NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE ZPS E ENTE GESTORE IT2020303 ENTE GESTORE ZPS 7 CODICE ZPS N. RIGA ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE* ERSAF DGR 15648/03 DGR 19018/04 DGR 240 del 14.07.2010 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FORESTALI ALPINI AMBIENTI APERTI ALPINI 327,45 A ZPS CONSORZIO PARCO MONTE BARRO PROVINCIA DI LECCO DGR 15648/03 DGR 19018/04 DGR 3624/06 DGR 5119/07 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FORESTALI ALPINI AMBIENTI APERTI ALPINI VALICHI MONTANI DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FORESTALI ALPINI AMBIENTI APERTI ALPINI INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI 411,24 7.161,48 J J ZPS ZPS CODICE SIC INTERESSATI NOME SIC INTERESSATI - - IT2030003 IT2030001 IT2030002 MONTE BARRO GRIGNA SETTENTRIONALE/ GRIGNA MERIDIONALE ENTE GESTORE AREA PROTETAREA ENTE GESTOTA/FORESTA PRORE SIC INTEDEMANIALE TETTA/ RESSATI INTERESSATA FORESTA DEMANIALE E.G. PARCO REGIONALE FORESTA DEMANIALE VALSOLDA ERSAF PARCO REGIONALE MONTE BARRO CONSORZIO PARCO MONTE BARRO C.M. VALSASSINA, VALVARRONE, VAL D’ESINO E RIVIERA PARCO (fuori parco); REGIONALE E.G.PARCO GRIGNA SET(nel parco) TENTRIONALE /PROVINCIA DI LECCO (fuori parco); E.G. PARCO (nel parco) C.M. VALSASSINA, VALVARRONE, VAL D’ESINO E RIVIERA (temp.) Bollettino Ufficiale – 49 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 MONTAGNA IN VALTELLINA, SPRIANA DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FORESTALI ALPINI AMBIENTI APERTI ALPINI SO PROVINCIA DI SONDRIO DGR 3624/06 DGR 5119/07 SO COMUNITA’ MONTANA VALCHIAVENNA DGR 3624/06 DGR 5119/07 PROVINCIA DI SONDRIO DGR 3624/06 DGR 5119/07 SO SO CODICE SIC INTERESSATI NOME SIC INTERESSATI ENTE GESTORE AREA PROTETAREA ENTE GESTOTA/FORESTA PRORE SIC INTEDEMANIALE TETTA/ RESSATI INTERESSATA FORESTA DEMANIALE IT2040016 MONTE DI SCERSCEN - GHIACCIAIO DI SCERSCEN - MONTE MOTTA PROVINCIA DI SONDRIO 9.666,25 C SIC/ ZPS DCP n. 83 26/11/2010 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FORESTALI ALPINI AMBIENTI APERTI ALPINI 3.010,48 C SIC/ ZPS IT2040017 DISGRAZIA - SISSONE PROVINCIA DI SONDRIO DAC 2010/23 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FORESTALI ALPINI AMBIENTI APERTI ALPINI 818,00 C SIC/ ZPS IT2040018 VAL CODERA COMUNITA’ MONTANA VALCHIAVENNA DGR VIII/9275 DCP n. 88 del 8 del 1.6.2011 aprile 2009 AMBIENTI FORESTALI ALPINI AMBIENTI APERTI ALPINI 3.150,00 C SIC/ ZPS IT2040021 VAL DI TOGNO PIZZO SCALINO PROVINCIA DI SONDRIO ETTARI TIPO SITO IT2040021 VAL DI TOGNO - PIZZO SCALINO DCP n. 21 del 24/6/2011 INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI TIPO ZPS NOVATE MEZZOLA TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI DELLA DGR 7884/08 VAL CODERA MISURE DI CONSERVAZIONE IT2040018 PROVINCIA DI SONDRIO DGR 3624/06 DGR 5119/07 PROV. COMUNI INTERESSATI CHIESA IN VALMALENCO PIANO DI GESTIONE APPROVATO 13 IT2040017 DISGRAZIA - SISSONE LANZADA NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE ZPS E ENTE GESTORE 12 IT2040016 MONTE DI SCERSCEN - GHIACCIAIO DI SCERSCEN - MONTE MOTTA ENTE GESTORE ZPS 11 NOME ZPS 10 CODICE ZPS N. RIGA ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE* – 50 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 15 IT2040044 BORMIO, LIVIGNO, PONTE DI PARCO LEGNO, SONNAZIONADALO, TEMU’, LE DELLO VALDIDENTRO, STELVIO VALDISOTTO, VALFURVA, VEZZA D’OGLIO, VIONE BS SO COMITATO DI GESTIONE PER LA PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO DM 3.4.2000 DGR 18453/04 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FORESTALI ALPINI AMBIENTI APERTI ALPINI VALICHI MONTANI 1.610,55 59.744,33 J J TIPO SITO ZONE UMIDE AMBIENTI AGRICOLI TIPO ZPS DAC n. 14 del 15/09/2010 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI ETTARI TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI DELLA DGR 7884/08 DM 3.4.2000 DGR 18453/04 MISURE DI CONSERVAZIONE CO SO CONSORZIO R.N. PIAN DI SPAGNA E LAGO DI MEZZOLA PIANO DI GESTIONE APPROVATO NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE ZPS E ENTE GESTORE DUBINO, GERA LARIO, NOVATE MEZZOLA, SORICO, VERCEIA ENTE GESTORE ZPS COMUNI INTERESSATI IT2040022 LAGO DI MEZZOLA E PIAN DI SPAGNA PROV. NOME ZPS 14 CODICE ZPS N. RIGA ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE* ZPS ZPS CODICE SIC INTERESSATI NOME SIC INTERESSATI IT2040042 PIAN DI SPAGNA - LAGO DI MEZZOLA IT2040001 IT2040002 IT2040004 IT2040008 IT2040009 IT2040010 IT2040013 IT2040014 VAL VIERA E CIME DI FOPEL, MOTTO DI LIVIGNO-VAL SALIENTE, VALLE ALPISELLA, CIME DI PLATOR E MONTE DELLE SCALE, VALLE DI FRAELE, VALLE DEL BRAULIO - CRESTA DI REIT, VAL ZEBRU’ - GRAN ZEBRU’ - MONTE CONFINALE, VALLE E GHIACCIAIO DEI FORNI - VAL CEDEC - GRAN ZEBRU’ - CEVEDALE ENTE GESTORE AREA PROTETAREA ENTE GESTOTA/FORESTA PRORE SIC INTEDEMANIALE TETTA/ RESSATI INTERESSATA FORESTA DEMANIALE E.G. RISERVA NATURALE E.G. PARCO NAZIONALE RISERVA NATURALE REGIONALE LAGO DI MEZZOLA E PIAN DI SPAGNA CONSORZIO R.N. PIAN DI SPAGNA E LAGO DI MEZZOLA PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO COMITATO DI GESTIONE PER LA PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO Bollettino Ufficiale – 51 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 16 17 18 IT2040401 ALBAREDO PER SAN MARCO, ALBOSAGGIA, ANDALO VALTELLINO, APRICA, BEMA, CAIOLO, CEDRASCO, PARCO COLORINA, COREGIONA- SIO VALTELLINO, LE OROBIE DELEBIO, FAEDO VALTELLI- VALTELLINO, FORNESI COLA, GEROLA ALTA, PEDESINA, PIATEDA, PIANTEDO, PONTE IN VALTELLINA, RASURA, TEGLIO, FUSINE, ROGOLO, TARTANO IT2040402 RISERVA ALBOSAGGIA, REGIONAFAEDO VALTELLILE BOSCO NO, MONTAGNA DEI BORIN VALTELLINA DIGHI IT2040403 RISERVA REGIONALE PALUACCIO DI OGA VALDISOTTO SO CONSORZIO PARCO OROBIE VALTELLINESI DGR 3624/06 DGR 4197/07 DGR 5119/07 SO C.M. VALTELLINA DI SONDRIO DGR 16338/04 DGR 1791/06 SO C.M. ALTA VALTELLINA DGR 16338/04 DGR 1791/06 DAC n. 2 24.01.2011 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FORESTALI ALPINI AMBIENTI APERTI ALPINI VALICHI MONTANI DAC 2010/14 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FORESTALI ALPINI DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 ZONE UMIDE AMBIENTI FORESTALI ALPINI 22.815,46 47,49 36,66 J A J TIPO SITO TIPO ZPS INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI ETTARI TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI DELLA DGR 7884/08 MISURE DI CONSERVAZIONE PIANO DI GESTIONE APPROVATO NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE ZPS E ENTE GESTORE ENTE GESTORE ZPS PROV. COMUNI INTERESSATI NOME ZPS CODICE ZPS N. RIGA ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE* ZPS CODICE SIC INTERESSATI NOME SIC INTERESSATI IT2040026 IT2040027 IT2040028 IT2040030 IT2040031 IT2040032 IT2040029 IT2040033 IT2040034 IT2040035 IT2040036 VAL LESINA, VALLE DEL BITTO DI GEROLA, VALLE DEL BITTO DI ALBAREDO, VAL MADRE, VAL CERVIA, VALLE DEL LIVRIO, VAL TARTANO, VAL VENINA, VALLE D’ARIGNA E GHIACCIAIO DI PIZZO COCA, VAL BONDONEVAL CARONELLA, VAL BELVISO ENTE GESTORE AREA PROTETAREA ENTE GESTOTA/FORESTA PRORE SIC INTEDEMANIALE TETTA/ RESSATI INTERESSATA FORESTA DEMANIALE ENTE GESTORE P.R. ZPS ZPS IT2040015 PALUACCIO DI OGA E.G. RISERVA NATURALE PARCO REGIONALE OROBIE VALTELLINESI CONSORZIO PARCO OROBIE VALTELLINESI RISERVA NATURALE REGIONALE BOSCO DEI BORDIGHI C.M. VALTELLINA DI SONDRIO RISERVA NATURALE REGIONALE PALUACCIO DI OGA C.M. ALTA VALTELLINA – 52 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 23 AZZONE, BORNO TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI DELLA DGR 7884/08 AMBIENTI FORESTALI ALPINI AMBIENTI APERTI ALPINI 9.643,26 F ZPS IT2040019 IT2040020 DA 24/ 27.9.2010 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FORESTALI ALPINI AMBIENTI APERTI ALPINI 1.362,58 F ZPS IT2040023 VALLE DEI RATTI COMUNITA’ MONTANA VALCHIVENNA DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 ZONE UMIDE AMBIENTI AGRICOLI C SIC/ ZPS IT2050006 BOSCO DI VANZAGO ZONE UMIDE AMBIENTI AGRICOLI IT2050007 FONTANILE NUOVO MI WWF ITALIA DGR 16338/04 DGR 1791/06 MI PROVINCIA DI MILANO DGR 16338/04 DGR 1791/06 DCD n. 10/2011 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 ERSAF DGR 15648/03 DGR 19018/04 DGR 52935 del 20/03/1990 + DGR 10822 del 16/12/2009 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 SO BG BS AMBIENTI FORESTALI ALPINI 192,66 36,91 596,57 J C TIPO SITO CM VALCHIAVENNA DGR 3624/06 DGR 5119/07 SO TIPO ZPS PROVINCIA DI SONDRIO INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI ETTARI IT2060006 BOSCHI DEL GIOVETTO DI PALINE BAREGGIO MISURE DI CONSERVAZIONE IT2050401 RISERVA REGIONALE FONTANILE NUOVO DCD n. 84 26/11/2010 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 DGR 15648/03, DGR 3624/06 DGR 5119/07 DGR 19018/04 PROV. COMUNI INTERESSATI IT2050006 ARLUNO, POBOSCO DI GLIANO MILANEVANZAGO SE, VANZAGO NOVATE MEZZOLA, VERCEIA PIANO DI GESTIONE APPROVATO 22 IT2040602 VALLE DEI RATTICIME DI GAIAZZO ARDENNO, BUGLIO IN MONTE, VAL MASINO NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE ZPS E ENTE GESTORE 21 IT2040601 BAGNI DI MASINOPIZZO BADILE-VAL DI MELLOVAL TORRONEPIANO DI PREDA ROSSA ENTE GESTORE ZPS 20 NOME ZPS 19 CODICE ZPS N. RIGA ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE* ZPS SIC/ ZPS CODICE SIC INTERESSATI NOME SIC INTERESSATI ENTE GESTORE AREA PROTETAREA ENTE GESTOTA/FORESTA PRORE SIC INTEDEMANIALE TETTA/ RESSATI INTERESSATA FORESTA DEMANIALE BAGNI DI MASINO - PIZZO BADILE, VAL DI MELLO - PIANO DI PREDA ROSSA PROVINCIA DI SONDRIO IT2060006 BOSCHI DEL GIOVETTO DI PALLINE FORESTA DEMANIALE VALMASINO ERSAF E.G. RISERVA NATURALE RISERVA NATURALE REGIONALE BOSCO WWF DI VANZAGO WWF E.G. RISERVA NATURALE RISERVA NATURALE REGIONALE FONTANILE NUOVO PROVINCIA DI MILANO E.G. RISERVA NATURALE RISERVA NATURALE REGIONALE BOSCHI DEL GIOVETTO DI PALLINE ERSAF Bollettino Ufficiale – 53 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 TIPO ZPS TIPO SITO ANGOLO TERME BG BS CR CONSORZIO PARCO OGLIO NORD DGR 16338/04 DGR 1791/06 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FLUVIALI 91,55 C SIC/ ZPS ERSAF DGR 15648/03 DGR 19018/04 dgr 10822/ 16.12.2009 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FORESTALI ALPINI AMBIENTI APERTI ALPINI 429,01 A ERSAF DGR 15648/03 DGR 19018/04 dgr 10822/ 16.12.2009 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FORESTALI ALPINI AMBIENTI APERTI ALPINI 295,08 ERSAF DGR 15648/03 DGR 19018/04 dgr 10822/ 16.12.2009 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FORESTALI ALPINI AMBIENTI APERTI ALPINI 670,85 BG LC BG LC BS INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI ETTARI PIANO DI GESTIONE APPROVATO COMUNI INTERESSATI NOME ZPS VAL DI SCALVE TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI DELLA DGR 7884/08 IT2060304 BRUMANO, MORTERONE MISURE DI CONSERVAZIONE 27 IT2060302 COSTA DEL PALLIO BRUMANO, LECCO NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE ZPS E ENTE GESTORE 26 IT2060301 MONTE RESEGONE ENTE GESTORE ZPS 25 IT2060015 ORZINUOVI, BOSCO ROCCAFRANCA, DE L’ISOLA SONCINO, TORRE PALLAVICINA PROV. 24 CODICE ZPS N. RIGA ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE* CODICE SIC INTERESSATI NOME SIC INTERESSATI IT2060015 BOSCO DE’ L’ISOLA ENTE GESTORE AREA PROTETAREA ENTE GESTOTA/FORESTA PRORE SIC INTEDEMANIALE TETTA/ RESSATI INTERESSATA FORESTA DEMANIALE RISERVA NATURALE REGIONALE BOSCO DE L’ISOLA PARCO OGLIO NORD ZPS FORESTA DEMANIALE RESEGONE ERSAF A ZPS FORESTA DEMANIALE RESEGONE ERSAF A ZPS FORESTA DEMANIALE VAL DI SCALVE ERSAF E.G. RISERVA NATURALE – 54 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 28 IT2060401 ARDESIO, AVERARA, AZZONE, BRANZI, CAMERATA CORNELLO, CARONA, CASSIGLIO, CUSIO, DOSSENA, FOPPOLO, GANDELLINO, GORNO, GROMO, ISOLA DI FONDRA, LENNA, MEZZOLDO, MOIO DE’ CALVI, OLMO AL BREMBO, OLTRE PARCO IL COLLE, OLREGIONA- TRESSENDA ALTA, LE OROBIE ONETA, ORNICA, BERGAPARRE, PIAZZA MASCHE BREMBANA, PIAZZATORRE, PIAZZOLO, PREMOLO, RONCOBELLO, ROVETTA, SAN GIOVANNI BIANCO, SANTA BRIGIDA, SCHILPARIO, SERINA, TALEGGIO, VALBONDIONE, VALGOGLIO, VALLEVE, VALNEGRA, VALTORTA, VEDESETA, VILMINORE DI SCALVE BG CONSORZIO PARCO OROBIE BERGAMASCHE DGR 16338/04 DGR 3624/06 DGR 4197/07 DGR 5119/07 DCA n. 43 30.09.2010 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FORESTALI ALPINI AMBIENTI APERTI ALPINI VALICHI MONTANI 48.974,78 J TIPO SITO TIPO ZPS INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI ETTARI TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI DELLA DGR 7884/08 MISURE DI CONSERVAZIONE PIANO DI GESTIONE APPROVATO NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE ZPS E ENTE GESTORE ENTE GESTORE ZPS PROV. COMUNI INTERESSATI NOME ZPS CODICE ZPS N. RIGA ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE* ZPS CODICE SIC INTERESSATI NOME SIC INTERESSATI IT2060004 IT2060003 IT2060001 IT2060009 IT2060007 IT2060002 IT2060008 IT2060005 ALTA VAL DI SCALVE, ALTA VAL BREMBANA - LAGHI GEMELLI, VALTORTA E VALMORESCA, VAL NOSSANA CIMA DI GREM, VALLE ASININA, VALLE DI PIAZZATORRE-ISOLA DI FONDRA, VALLE PARINA, VAL SEDORNIA-VAL ZURIO-PIZZO DELLA PRESOLANA ENTE GESTORE AREA PROTETAREA ENTE GESTOTA/FORESTA PRORE SIC INTEDEMANIALE TETTA/ RESSATI INTERESSATA FORESTA DEMANIALE E.G. PARCO REGIONALE PARCO REGIONALE OROBIE BERGAMASCHE CONSORZIO PARCO OROBIE BERGAMASCHE Bollettino Ufficiale – 55 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 IT2070301 FORESTA DI LEGNOLI ONO SAN PIETRO IT2070302 VAL CAFFARO BAGOLINO IT2070303 VAL GRIGNA BERZO INFERIORE, BIENNO, BOVEGNO, DARFO BOARIO TERME, ESINE, GIANICO D.C.D. 2010 DM 3.4.2000 DGR 18453/04 dgr 3578/ 6.6.2012 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 ZONE UMIDE 362,28 C SIC/ ZPS ERSAF DGR 15648/03 DGR 19018/04 dgr 10822/ 16.12.2009 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FORESTALI ALPINI 331,90 A ZPS FORESTA DEMANIALE LEGNOLI ERSAF ERSAF DGR 15648/03 DGR 19018/04 dgr 10822/ 16.12.2009 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FORESTALI ALPINI 1.238,28 A ZPS FORESTA DEMANIALE ANFO-VAL CAFFARO ERSAF ERSAF DGR 15648/03 DGR 19018/04 dgr 10822/ 16.12.2009 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FORESTALI ALPINI VALICHI MONTANI 2.872,99 A ZPS FORESTA DEMANIALE VAL GRIGNA ERSAF BS BS BS A TIPO SITO BS CONSORZIO PER LA GESTIONE DELLE TORBIERE DEL SEBINO 1.943,84 TIPO ZPS AFV VALBELVISO BARBELLINO INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI ETTARI BG DGR 21233/05 DGR 1791/06 PROV. COMUNI INTERESSATI NOME ZPS CORTE FRANCA, ISEO, PROVAGLIO D’ISEO TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI DELLA DGR 7884/08 33 IT2070020 TORBIERE D’ISEO MISURE DI CONSERVAZIONE 32 VALBONDIONE PIANO DI GESTIONE APPROVATO 31 BELVISO BARBELLINO AMBIENTI FORESTALI ALPINI AMBIENTI APERTI ALPINI NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE ZPS E ENTE GESTORE 30 IT2060506 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 ENTE GESTORE ZPS 29 CODICE ZPS N. RIGA ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE* CODICE SIC INTERESSATI NOME SIC INTERESSATI ENTE GESTORE AREA PROTETAREA ENTE GESTOTA/FORESTA PRORE SIC INTEDEMANIALE TETTA/ RESSATI INTERESSATA FORESTA DEMANIALE ZPS PARCO REGIONALE OROBIE BERGAMASCHE CONSORZIO PARCO OROBIE BERGAMASCHE RISERVA NATURALE REGIONALE TORBIERE D’ISEO CONSORZIO PER LA GESTIONE DELLE TORBIERE DEL SEBINO IT2070020 TORBIERE D’ISEO E.G. RISERVA NATURALE – 56 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 36 SAN GENESIO ED UNITI, SANT’ALESSIO CON VIALONE PV C.M. VALLE CAMONICA DGR 16338/04 DGR 1791/06 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FORESTALI ALPINI AMBIENTI APERTI ALPINI C.M. PARCO ALTO GARDA BRESCIANO DGR 16338/04 DGR 1791/06 DGR 4197/07 DGR 5119/07 DA N. 3 28.01.2011 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FORESTALI ALPINI AMBIENTI APERTI ALPINI VALICHI MONTANI PROVINCIA DI PAVIA DGR 16338/04 DGR 1791/06 DCP n. 26 del 28/03/2011 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 ZONE UMIDE AMBIENTI AGRICOLI - RISAIE 21.722,34 21.527,00 80,45 J J C CODICE SIC INTERESSATI NOME SIC INTERESSATI ENTE GESTORE AREA PROTETAREA ENTE GESTOTA/FORESTA PRORE SIC INTEDEMANIALE TETTA/ RESSATI INTERESSATA FORESTA DEMANIALE ZPS IT2070001 IT2070002 IT2070003 IT2070004 IT2070005 IT2070006 IT2070007 IT2070008 IT2070009 IT2070010 IT2070012 IT2070013 TORBIERE DEL TONALE, MONTE PICCOLO MONTE COLMO, VAL RABBIA E VAL GALINERA, MONTE MARSER - CORNI DI BOS, PIZZO BADILE ALTA VAL ZUMELLA, PASCOLI DI CROCEDOMINI - ALTA VAL CAFFARO E.G. PARCO REGIONALE PARCO REGIONALE ADAMELLO C.M. VALLE CAMONICA ZPS IT2070021 IT2070022 IT2070016 IT2070015 VALVESTINO, CORNO DELLA MAROGNA, CIMA COMER, MONTE CAS-CIMA DI CORLOR E.G. PARCO REGIONALE PARCO REGIONALE ALTO GARDA BRESCIANO / F.D. ALTO GARDA C.M. PARCO ALTO GARDA BRESCIANO / ERSAF E.G. RISERVA NATURALE RISERVA NATURALE REGIONALE GARZAIA DI PORTA CHIOSSA PROVINCIA DI PAVIA TIPO SITO TIPO ZPS INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI ETTARI TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI DELLA DGR 7884/08 MISURE DI CONSERVAZIONE PIANO DI GESTIONE APPROVATO IT2080017 GARZAIA DI PORTA CHIOSSA BS NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE ZPS E ENTE GESTORE IT2070402 PARCO GARGNANO, NATURALE MAGASA, TIGNAALTO LE, TOSCOLANO GARDA MADERNO, BRESCIA- TREMOSINE, VALNO VESTINO BS ENTE GESTORE ZPS IT2070401 PROV. COMUNI INTERESSATI 35 NOME ZPS 34 PARCO NATURALE ADAMELLO BRAONE, BRENO, CEDEGOLO, CETO, CEVO, CIMBERGO, EDOLO, NIARDO, PASPARDO, PONTE DI LEGNO, TEMU’, SAVIORE DELL’ADAMELLO, SONICO, VEZZA D’OGLIO, VIONE CODICE ZPS N. RIGA ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE* SIC/ ZPS IT2080017 GARZAIA DI PORTA CHIOSSA Bollettino Ufficiale – 57 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 39 IT2080301 DCP n. 22 del 28/03/2011 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 ZONE UMIDE AMBIENTI AGRICOLI - RISAIE PV PROVINCIA DI PAVIA DGR 4197/07 DGR 5119/07 DCP n. 32 del 28/03/2011 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 ZONE UMIDE AMBIENTI AGRICOLI - RISAIE MI PV VA CONSORZIO PARCO DEL TICINO DGR 15648/03 DGR 19018/04 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FLUVIALI AMBIENTI AGRICOLI 31,58 53,35 20.553,08 TIPO SITO DGR 4197/07 DGR 5119/07 TIPO ZPS TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI DELLA DGR 7884/08 PV PROVINCIA DI PAVIA INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI ETTARI MISURE DI CONSERVAZIONE BOSCHI DEL TICINO ABBIATEGRASSO, BEREGUARDO, BERNATE TICINO, BESATE, BOFFALORA SOPRA TICINO, BORGO SAN SIRO, CARBONARA AL TICINO, CASSOLNOVO, CASTANO PRIMO, CUGGIONO, GAMBALO’, GARLASCO, GOLASECCA, GROPPELLO CAIROLI, LINAROLO, LONATE POZZOLO, MAGENTA, MEZZANINO, MORIMONDO, MOTTA VISCONTI, PIANO DI GESTIONE APPROVATO ROGNANO NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE ZPS E ENTE GESTORE COMUNI INTERESSATI NOME ZPS IT2080023 GARZAIA DI CASCINA VILLARASCA ENTE GESTORE ZPS 38 IT2080018 GARZAIA SAN GENESIO ED DELLA CAUNITI ROLA PROV. 37 CODICE ZPS N. RIGA ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE* C SIC/ ZPS C SIC/ ZPS J ZPS CODICE SIC INTERESSATI NOME SIC INTERESSATI ENTE GESTORE AREA PROTETAREA ENTE GESTOTA/FORESTA PRORE SIC INTEDEMANIALE TETTA/ RESSATI INTERESSATA FORESTA DEMANIALE IT2080018 GARZAIA DELLA CAROLA E.G. RISERVA NATURALE RISERVA NATURALE REGIONALE GARZAIA DELLA CAROLA PROVINCIA DI PAVIA IT2080023 GARZAIA DI CASCINA VILLARASCA ENTE GESTORE MONUMENTO NATURALE MONUMENTO NATURALE GARZAIA DELLA CASCINA VILLARASCA PROVINCIA DI PAVIA IT2010010 IT2010012 IT2010013 IT2010014 IT2050005 IT2080002 IT2080013 IT2080014 IT2080015 IT2080019 BRUGHIERA DEL VIGANO, BRUGHIERA DEL DOSSO, ANSA DI CASTELNOVATE, TURBIGACCIO - BOSCHI DI CASTELLETTO E LANCA DI BERNATE, BOSCHI DELLA FAGIANA, BASSO CORSO E SPONDE DEL TICINO E.G. PARCO REGIONALE PARCO REGIONALE VALLE DEL TICINO CONSORZIO PARCO DEL TICINO – 58 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 NOSATE, OZZERO, PAVIA, ROBECCHETTO CON INDUNO, ROBECCO SUL NAVIGLIO, SAN MARTINO SICCOMARIO, SESTO CALENDE, SOMMA LOMBARDO, TRAVACO’ SICCOMARIO, TORRE D’ISOLA, TURBIGO, VALLE SALIMBENE, VIGEVANO, VIZZOLA TICINO, ZERBOLO’ TIPO SITO TIPO ZPS INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI ETTARI TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI DELLA DGR 7884/08 MISURE DI CONSERVAZIONE PIANO DI GESTIONE APPROVATO NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE ZPS E ENTE GESTORE ENTE GESTORE ZPS PROV. COMUNI INTERESSATI NOME ZPS CODICE ZPS N. RIGA ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE* CODICE SIC INTERESSATI NOME SIC INTERESSATI ENTE GESTORE AREA PROTETAREA ENTE GESTOTA/FORESTA PRORE SIC INTEDEMANIALE TETTA/ RESSATI INTERESSATA FORESTA DEMANIALE Bollettino Ufficiale – 59 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 40 41 IT2080501 BREME, CANDIA LOMELLINA, CASTELLO D’AGOGNA, CASTELNOVETTO, CERETTO LOMELLINA, COZZO, FRASCAROLO, GAMBARANA, LANGOSCO, LOMELLO, MEDE, RISAIE PIEVE DEL CAIDELLA LORO, ROSASCO, MELLINA SANTANGELO LOMELLINA, SARTIRANA LOMELLINA, SEMIANA, SUARDI, TORRE BERETTI E CASTELLARO, VALLE LOMELLINA, VELEZZO LOMELLINA, VILLA BISCOSSI, ZEME IT2080701 ALBAREDO ARNABOLDI, ARENA PO DA ALPO, BELGIOIOSO, BAREDO PORTALBERA, ARNABOLSAN CIPRIANO DI AD AREPO, SAN ZENONA PO NE PO, SPESSA, ZERBO PV PV TIPO SITO TIPO ZPS INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI ETTARI TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI DELLA DGR 7884/08 MISURE DI CONSERVAZIONE PIANO DI GESTIONE APPROVATO NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE ZPS E ENTE GESTORE ENTE GESTORE ZPS PROV. COMUNI INTERESSATI NOME ZPS CODICE ZPS N. RIGA ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE* CODICE SIC INTERESSATI PROVINCIA DI PAVIA DGR 21233/05 DGR 1791/06 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 RISAIE AMBIENTI AGRICOLI 30.940,14 F ZPS IT2080001 IT2080003 IT2080004 IT2080005 IT2080006 IT2080007 IT2080009 IT2080010 IT2080011 PROVINCIA DI PAVIA DGR 4197/07 DGR 5119/07 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FLUVIALI 907,32 D ZPS IT2080019 NOME SIC INTERESSATI ENTE GESTORE AREA PROTETAREA ENTE GESTOTA/FORESTA PRORE SIC INTEDEMANIALE TETTA/ RESSATI INTERESSATA FORESTA DEMANIALE GARZAIA DI CELPENCHIO, GARZAIA DELLA VERMINESCA, PALUDE LOJA, GARZAIA DELLA RINALDA, GARZAIA DI S.ALESSANDRO, GARZAIA DEL BOSCO BASSO, GARZAIA DELLA CASCINA NOTIZIA, GARZAIA DI SARTIRANA, ABBAZIA ACQUALUNGA E.G. RISERVE NATURALI BOSCHI DI VACCARIZZA ENTE GESTORE AREA PROTETTA M.N. GARZAIA DI CELPENCHIO, M.N GARZAIA DELLA VERMINESCA, R.N. PALUDE LOJA, M.N.GARZAIA DELLA CASCINA NOTIZIA, M.N. GARZAIA DI SARTIRANA, R.N.ABBAZIA ACQUALUNGA, R.N. GARZAIA BOSCO BASSO, R.N. GARZAIA CASCINA ISOLA, R.N. GARZAIA VILLA BISCOSSI PROVINCIA DI PAVIA – 60 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 CREDERA RUBBIANO, TURANO LODIGIANO, ZELO BUON PERSICO IT2090503 CASTELNUOVO BOCCA D’ADDA CASTELNUOVO BOCCA D’ADDA TIPO SITO IT2090502 GARZAIE DEL PARCO ADDA SUD TIPO ZPS IT2090501 SENNA LODIGIANA GUARDAMIGLIO, SAN ROCCO AL PORTO, SENNA LODIGIANA, SOMAGLIA ETTARI SOMAGLIA TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI DELLA DGR 7884/08 IT2090001 MONTICCHIE PV PROVINCIA DI PAVIA DGR 4197/07 DGR 5119/07 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FLUVIALI 290,49 D ZPS PV PROVINCIA DI PAVIA DGR 4197/07 DGR 5119/07 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FLUVIALI 33,33 A LO COMUNE DI SOMAGLIA DGR 3624/06 DGR 5119/07 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 ZONE UMIDE AMBIENTI AGRICOLI 237,66 C SIC/ ZPS PROVINCIA DI LODI DGR 21233/05 DGR 4197/07 DGR 5119/07 1791/06 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FLUVIALI 326,64 A ZPS CR LO CONSORZIO PARCO ADDA SUD DGR 21233/05 DGR 1791/06 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FLUVIALI AMBIENTI AGRICOLI 98,00 J ZPS LO PROVINCIA DI LODI DGR 21233/05 DGR 1791/06 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FLUVIALI 164,62 A ZPS LO PIANO DI GESTIONE APPROVATO PIEVE PORTO MORONE MISURE DI CONSERVAZIONE 47 IT2080703 PO DI PIEVE PORTO MORONE NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE ZPS E ENTE GESTORE 46 MONTICELLI PAVESE, CHIGNOLO PO ENTE GESTORE ZPS 45 IT2080702 PO DI MONTICELLI PAVESE E CHIGNOLO PO PROV. 44 COMUNI INTERESSATI 43 NOME ZPS 42 CODICE ZPS N. RIGA ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE* INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI CODICE SIC INTERESSATI NOME SIC INTERESSATI IT2090001 MONTICCHIE IT2090004 IT2090005 IT2090008 GARZAIA DEL MORTONE, GARZAIA DELLA CASCINA DEL PIOPPO, LA ZERBAGLIA ENTE GESTORE AREA PROTETAREA ENTE GESTOTA/FORESTA PRORE SIC INTEDEMANIALE TETTA/ RESSATI INTERESSATA FORESTA DEMANIALE E.G. RISERVA NATURALE RISERVA NATURALE REGIONALE MONTICCHIE COMUNE DI SOMAGLIA E.G. PARCO REGIONALE PARCO REGIONALE ADDA SUD CONSORZIO PARCO ADDA SUD Bollettino Ufficiale – 61 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 IT20A0009 BOSCO DI ORZINUOVI, SONBARCO CINO, IT20A0401 RISERVA PIEVE D’OLMI, REGIONASAN DANIELE PO, LE BOSCO STAGNO LOMRONBARDO CHETTI TIPO SITO AZZANELLO, GENIVOLTA, VILLACHIARA TIPO ZPS IT20A0008 ISOLA UCCELLANDA ETTARI GABBIONETA BINANUOVA TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI DELLA DGR 7884/08 IT20A0005 LANCA DI GABBIONETA LO PROVINCIA DI LODI DGR 4197/07 DGR 5119/07 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FLUVIALI 131,95 A ZPS LO PROVINCIA DI LODI DGR 4197/07 DGR 5119/07 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FLUVIALI 135,38 D ZPS CR CONSORZIO PARCO OGLIO NORD DGR 16338/04 DGR 1791/06 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 ZONE UMIDE BS CR CONSORZIO PARCO OGLIO NORD DGR 16338/04 DGR 1791/06 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 ZONE UMIDE BS CR CONSORZIO PARCO OGLIO NORD DGR 16338/04 DGR 1791/06 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FLUVIALI CR PROVINCIA DI CREMONA DGR 21233/05 DGR 1791/06 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FLUVIALI PIANO DI GESTIONE APPROVATO ORIO LITTA, SENNA LODIGIANA MISURE DI CONSERVAZIONE 53 IT2090702 PO DI CORTE S.ANDREA NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE ZPS E ENTE GESTORE 52 SAN ROCCO AL PORTO ENTE GESTORE ZPS 51 IT2090701 PO DI SAN ROCCO AL PORTO PROV. 50 COMUNI INTERESSATI 49 NOME ZPS 48 CODICE ZPS N. RIGA ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE* DCP n.44 del 21/03/2011 INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI 22,50 76,26 35,26 299,75 H C H J ZPS SIC/ ZPS ZPS ZPS CODICE SIC INTERESSATI NOME SIC INTERESSATI ENTE GESTORE AREA PROTETAREA ENTE GESTOTA/FORESTA PRORE SIC INTEDEMANIALE TETTA/ RESSATI INTERESSATA FORESTA DEMANIALE E.G. RISERVA NATURALE RISERVA NATURALE REGIONALE LANCA DI GABBIONETA PROVINCIA DI CREMONA ISOLA UCCELLANDA E.G. RISERVA NATURALE RISERVA NATURALE REGIONALE ISOLA UCCELLANDA PARCO OGLIO NORD IT20A0019 BARCO E.G. RISERVA NATURALE RISERVA NATURALE REGIONALE BOSCO DI BARCO PARCO OGLIO NORD IT20A0015 BOSCO RONCHETTI E.G. RISERVA NATURALE RISERVA NATURALE REGIONALE BOSCO RONCHETTI PROVINCIA DI CREMONA IT20A0020 IT20A0008 GABBIONETA – 62 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 IT20B0006 ISOLA BOSCONE BORGOFRANCO SUL PO, CARBONARA DI PO IT20B0007 ISOLA BOSCHINA OSTIGLIA DCP n.44 del 21/03/2011 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 ZONE UMIDE CR PROVINCIA DI CREMONA DGR 21233/05 DGR 1791/06 DCP n.44 del 21/03/2011 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FLUVIALI 1.039,13 F ZPS IT20A0016 SPIAGGIONI DI SPINADESCO CR PROVINCIA DI CREMONA DGR 21233/05 DGR 1791/06 DCP n.44 del 21/03/2011 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 ZONE UMIDE 152,24 J ZPS IT20A0014 LANCONE DI GUSSOLA PROVINCIA DI CREMONA CR PROVINCIA DI CREMONA DGR 21233/05 DGR 1791/06 DCP n.44 del 21/03/2011 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FLUVIALI 556,18 A ZPS MN COMUNE DI CARBONARA DI PO DM 3.4.2000 DGR 18453/04 DCC n. 40 29/11/2011 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FLUVIALI C SIC/ ZPS IT20B0006 ISOLA BOSCONE E.G. RISERVA NATURALE RISERVA NATURALE REGIONALE ISOLA BOSCONE COMUNE DI CARBONARA DI PO DGR 16338/04 DGR 1791/06 DCP n. 22 del 28/03/2011 + dgr 16800 del 19.03.2004 + dgr 10822 del 16.12.2009 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FLUVIALI C SIC/ ZPS IT20B0007 ISOLA BOSCHINA E.G. RISERVA NATURALE RISERVA NATURALE REGIONALE ISOLA BOSCHINA ERSAF MN ERSAF 1.179,86 139,00 38,93 J TIPO SITO GUSSOLA, MARTIGNANA DI PO, TORRICELLA DEL PIZZO DGR 21233/05 DGR 1791/06 TIPO ZPS IT20A0503 ISOLA MARIA LUIGIA CR PROVINCIA DI CREMONA INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI ETTARI GUSSOLA TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI DELLA DGR 7884/08 IT20A0502 LANCA DI GUSSOLA MISURE DI CONSERVAZIONE CREMONA, CROTTA D’ADDA, SPINADESCO PIANO DI GESTIONE APPROVATO 59 IT20A0501 SPINADESCO NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE ZPS E ENTE GESTORE 58 MOTTA BALUFFI, TORRICELLA DEL PIZZO ENTE GESTORE ZPS 57 IT20A0402 RISERVA REGIONALE LANCA DI GEROLE PROV. 56 COMUNI INTERESSATI 55 NOME ZPS 54 CODICE ZPS N. RIGA ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE* ZPS ENTE GESTORE AREA PROTETAREA ENTE GESTOTA/FORESTA PRORE SIC INTEDEMANIALE TETTA/ RESSATI INTERESSATA FORESTA DEMANIALE CODICE SIC INTERESSATI NOME SIC INTERESSATI IT20A0013 LANCA DI GEROLE E.G. RISERVA NATURALE RISERVA NATURALE REGIONALE LANCA DI GEROLE PROVINCIA DI CREMONA PROVINCIA DI CREMONA PARCO REGIONALE ADDA SUD CONSORZIO PARCO ADDA SUD Bollettino Ufficiale – 63 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 MARMIROLO DCC n. 80 21/12/2010 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 ZONE UMIDE MN CONSORZIO PARCO DEL MINCIO DGR 4197/07 DGR 5119/07 DAC n.15 del 21/09/2010 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FLUVIALI MN CONSORZIO PARCO DEL MINCIO DGR 4197/07 DGR 5119/07 DAC n.12 del 21/09/2010 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FLUVIALI C.F.S. DM 3.4.2000 DGR 18453/04 DD n. 11/2010 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FLUVIALI MN 122,77 1.947,72 J TIPO SITO DM 3.4.2000 DGR 18453/04 TIPO ZPS IT20B0011 BOSCO FONTANA MN COMUNE DI OSTIGLIA INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI ETTARI VALLAZZA TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI DELLA DGR 7884/08 IT20B0010 MANTOVA, VIRGILIO MISURE DI CONSERVAZIONE CURTATONE, MANTOVA, PORTO MANTOVANO, RODIGO PIANO DI GESTIONE APPROVATO COMUNI INTERESSATI IT20B0009 VALLI DEL MINCIO NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE ZPS E ENTE GESTORE 63 OSTIGLIA ENTE GESTORE ZPS 62 IT20B0008 PALUDI DI OSTIGLIA PROV. 61 NOME ZPS 60 CODICE ZPS N. RIGA ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE* ZPS CODICE SIC INTERESSATI NOME SIC INTERESSATI ENTE GESTORE AREA PROTETAREA ENTE GESTOTA/FORESTA PRORE SIC INTEDEMANIALE TETTA/ RESSATI INTERESSATA FORESTA DEMANIALE RISERVA NATURALE REGIONALE PALUDE DI OSTIGLIA COMUNE DI OSTIGLIA IT20B0016 OSTIGLIA E.G. RISERVA NATURALE IT20B0017 ANSA E VALLI DEL MINCIO E.G. RISERVA NATURALE RISERVA NATURALE REGIONALE VALLI DEL MINCIO CONSORZIO PARCO DEL MINCIO RISERVA NATURALE REGIONALE VALLAZZA CONSORZIO PARCO DEL MINCIO RISERVA NATURALE STATALE BOSCO FONTANA C.F.S. J ZPS 529,72 C SIC/ ZPS IT20B0010 VALLAZZA E.G. RISERVA NATURALE 236,11 C SIC/ ZPS IT20B0011 BOSCO FONTANA E.G. RISERVA NATURALE Bollettino Ufficiale – 64 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 64 65 IT20B0401 ACQUANEGRA SUL CHIESE, BORGOFORTE, BOZZOLO, CALVATONE, CANNETO SULL’OGLIO, CASALROMANO, COMMESSAGPARCO GIO, DRIZZONA, REGIONAGAZZUOLO, CR LE OGLIO ISOLA DOVARE- MN SUD SE, MARCARIA, MOTTEGGIANA, OSTIANO, PESSINA CREMONESE, PIADENA, SAN MARTINO SULL’ARGINE, SUZZARA, VIADANA, VOLONGO CONSORZIO PARCO OGLIO SUD DGR 16338/04 DGR 1791/06 IT20B0402 RISERVA REGIONALE GARZAIA DI POMPONESCO COMUNE DI POMPONESCO DGR 16338/04 DGR 1791/06 POMPONESCO MN DAC n. 15 del 16/03/2011 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FLUVIALI AMBIENTI AGRICOLI AMBIENTI FLUVIALI 4.023,71 96,08 J F TIPO SITO TIPO ZPS INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI ETTARI TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI DELLA DGR 7884/08 MISURE DI CONSERVAZIONE PIANO DI GESTIONE APPROVATO NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE ZPS E ENTE GESTORE ENTE GESTORE ZPS PROV. COMUNI INTERESSATI NOME ZPS CODICE ZPS N. RIGA ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE* ZPS ZPS CODICE SIC INTERESSATI NOME SIC INTERESSATI ENTE GESTORE AREA PROTETAREA ENTE GESTOTA/FORESTA PRORE SIC INTEDEMANIALE TETTA/ RESSATI INTERESSATA FORESTA DEMANIALE IT20A0004 IT20B0001 IT20B0002 IT20B0003 IT20B0004 IT20B0005 LE BINE, BOSCO FOCE OGLIO, VALLI DI MOSIO, LANCA CASCINA S. ALBERTO, LANCHE DI GERRA GAVAZZI E RUNATE, TORBIERE DI MARCARIA E.G. PARCO REGIONALE PARCO REGIONALE OGLIO SUD CONSORZIO PARCO OGLIO SUD E.G. RISERVA NATURALE RISERVA NATURALE REGIONALE GARZAIA DI POMPONESCO COMUNE DI POMPONESCO IT20B0015 POMPONESCO Bollettino Ufficiale – 65 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 66 67 IT20B0501 IT2030008 BAGNOLO SAN VITO, BORGOFORTE, CASALMAGGIORE, DOSOLO, VIADANA, MARCARIA, PORTIOLO MOTTEGGIANA, SAN BEOSTIGLIA, PIEVE NEDETTO DI CORIANO, PO E OSTI- POMPONESCO, GLIA QUINGENTOLE, REVERE, SAN BENEDETTO PO, SERRAVALLE A PO, SUZZARA, VIADANA IL TOFFO CALCO, PONTIDA, VILLA D’ADDA MN LCBG PROVINCIA DI MANTOVA DGR 21233/05 DGR 1791/06 PARCO ADDA NORD DGR 11343/ 2010 + DGR 632/2013 DCP n.16 del 30/03/2011 TIPO SITO TIPO ZPS INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI ETTARI TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI DELLA DGR 7884/08 MISURE DI CONSERVAZIONE PIANO DI GESTIONE APPROVATO NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE ZPS E ENTE GESTORE ENTE GESTORE ZPS PROV. COMUNI INTERESSATI NOME ZPS CODICE ZPS N. RIGA ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE* DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 AMBIENTI FLUVIALI 7.223,19 J ZPS DGR VIII/9275 del 8 aprile 2009 e smi ZONE UMIDE, AMBIENTI FLUVIALI, AMBIENTI AGRICOLI 88,00 A ZPS CODICE SIC INTERESSATI IT20B0001 IT20B0015 NOME SIC INTERESSATI BOSCO FOCE OGLIO, POMPONESCO ENTE GESTORE AREA PROTETAREA ENTE GESTOTA/FORESTA PRORE SIC INTEDEMANIALE TETTA/ RESSATI INTERESSATA FORESTA DEMANIALE E.G.PARCO REGIONALE, E.G. RISERVA NATURALE PARCO REGIONALE OGLIO SUD, RISERVA NATURALE GARZAIA DI POMPONESCO TIPO: A = SENZA RELAZIONI CON SIC; C = ZPS COINCIDENTE CON UN SIC; F = ZPS CONTENENTE SIC; H = ZPS CONTENUTA IN UN SIC; J = ZPS PARZIALMENTE SOVRAPPOSTA A UN SIC * Il presente elenco è allegato ai sensi del Reg (CE) 73/2009 - la normativa di recepimento della DIR. 2009/147/CE fa fede in caso di eventuali discrepanze ——— • ——— CONSORZIO PARCO OGLIO SUD, COMUNE DI POMPONESCO Bollettino Ufficiale – 66 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 ALLEGATO 4 AREE NATURA 2000 - ELENCO DEI SITI DI IMPORTANZA COMUNITARIA / ZONE SPECIALI DI CONSERVAZIONE 2 3 4 IT2010003 IT2010004 PIANO DI GESTIONE APPROVATO IT2010002 MONTE LEBRINZIO GNONE E CHIU- INDUNO OLONA SARELLA VARESE BEDERO VALCUVIA VALGANNA ENTE GESTORE LAGO DI GANNA REGIONE BIOGEOGRAFICA IT2010001 ALPINA CONSORZIO PARCO DEL CAMPO DEI FIORI - l.r. 17/19.03.84 DAC n.28 28/11/2007 + DGR X/1029 del 5/12/2013 VA PARCO DEL CAMPO DEI FIORI - l.r. 17/19.03.84 ALPINA CONSORZIO PARCO DEL CAMPO DEI FIORI - l.r. 17/19.03.84 D.A.C. 2010/12 + DGR X/1029 del 5/12/2013 VA PARCO DEL CAMPO DEI FIORI - l.r. 17/19.03.84 ALPINA CONSORZIO PARCO DEL CAMPO DEI FIORI - l.r. 17/19.03.84 D.A.C. 2010/13 + DGR X/1029 del 5/12/2013 ALPINA CONSORZIO PARCO DEL CAMPO DEI FIORI - l.r. 17/19.03.84 D.A.C. 2010/14 + DGR X/1029 del 5/12/2013 CONSORZIO PARCO DEL CAMPO DEI FIORI - l.r. 17/19.03.84 D.A.C. 2010/15 + DGR X/1029 del 5/12/2013 AREA PROTETTA 1 PROV. COD_SITO NOME COMUNE N° SITO NOME SITO ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE* VA RISERVA NATURALE LAGO DI GANNA DCR 1856 19/12/84 VERSANTE NORD DEL CAMPO DEI FIORI BRINZIO CASTELLO CABIAGLIO COCQUIO - TREVISAGO CUVIO LUVINATE ORINO VARESE GROTTE DEL CAMPO DEI FIORI BARASSO COCQUIO - TREVISAGO COMERIO GAVIRATE LUVINATE ORINO VARESE VA PARCO DEL CAMPO DEI FIORI - l.r. 17/19.03.84 VA PARCO DEL CAMPO DEI FIORI - l.r. 17/19.03.84 ALPINA 5 IT2010005 MONTE MARTICA BEDERO VALCUVIA BRINZIO INDUNO OLONA RANCIO VALCUVIA VALGANNA VARESE 6 IT2010006 LAGO DI BIANDRONNO BARDELLO BIANDRONNO BREGANO VA RISERVA NATURALE LAGO DI BIANDRONNO - DCR 1857/19.12.84 CONTINENTALE PROVINCIA DI VARESE IT2010007 PALUDE BRABBIA CASALE LITTA CAZZAGO BRABBIA INARZO TERNATE VARANO BORGHI VA RISERVA NATURALE PALUDE BRABBIA DCR 1855/19.12.84 CONTINENTALE PROVINCIA DI VARESE 8 IT2010008 LAGO DI COMABBIO MERCALLO COMABBIO TERNATE VERGIATE VARANO BORGHI VA PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.73 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 D.A.C. 2007/7 9 IT2010009 SORGENTI DEL RIO CAPRICCIOSA SESTO CALENDE VA PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 DAC n.3 del 16/03/2011 10 IT2010010 GOLASECCA BRUGHIERA DEL SOMMA LOMVIGANO BARDO VERGIATE VA PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 DCR 2003/919 e DGR 2001/5983 IT2010011 PALUDI DI ARSAGO VA PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 DAC n.3 del 16/03/2011 IT2010012 SOMMA LOMBRUGHIERA DEL BARDO DOSSO VIZZOLA TICINO VA PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 DCR 2003/919 e DGR 2001/5983 7 11 12 ARSAGO SEPRIO, VERGIATE BESNATE SOMMA LOMBARDO DGR 2002/10706 Bollettino Ufficiale – 67 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 REGIONE BIOGEOGRAFICA ENTE GESTORE PIANO DI GESTIONE APPROVATO SOMMA LOMBARDO VIZZOLA TICINO VA PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 DCR 2003/919 e DGR 2001/5983 BERNATE TICINO BOFFALORA SOPRA TICINO CASTANO PRIMO CUGGIONO NOSATE ROBECCHETTO CON INDUNO TURBIGO LONATE POZZOLO MI PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 DAC n.3 del 16/03/2011 AREA PROTETTA ANSA DI CASTELNOVATE PROV. IT2010013 NOME COMUNE COD_SITO 13 NOME SITO N° SITO ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE* 14 IT2010014 TURBIGACCIO, BOSCHI DI CASTELLETTO E LANCA DI BERNATE 15 IT2080001 GARZAIA DI CELPENCHIO CASTELNOVETTO COZZO ROSASCO PV MONUMENTO NATURALE GARZAIA DI CELPENCHIO - DCR 211/26.03.86 CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA ABBIATEGRASSO BESATE MORIMONDO MOTTA VISCONTI OZZERO BEREGUARDO BORGO SAN SIRO CASSOLNOVO GAMBOLO` VIGEVANO ZERBOLO` MI PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 DCP n. 23 del 28/03/2011 16 IT2080002 BASSO CORSO E SPONDE DEL TICINO 17 IT2080003 CASTELNOVETTO GARZAIA DELLA COZZO VERMINESCA SANT`ANGELO LOMELLINA PV MONUMENTO NATURALE GARZAIA DELLA VERMINESCA - DCR 1179/28.07.88 CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA DCP n. 31 del 28/03/2011 18 IT2080004 PALUDE LOJA PV RISERVA NATURALE PALUDE LOJA - DCR 758/1.10.87 CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA DCP n. 24 del 28/03/2011 19 IT2080005 GARZAIA DELLA CANDIA LOMELRINALDA LINA PV MONUMENTO NATURALE GARZAIA DELLA RINALDA - DCR 207/26.03.86 CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA DCP n. 27 del 28/03/2011 20 IT2080006 GARZAIA DI S. ALESSANDRO ZEME, VALLE LOMELLINA PV MONUMENTO NATURALE GARZAIA DI S.ALESSANDRO - DCR 250/29.04.86 CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA DCP n. 29 del 28/03/2011 21 IT2080007 GARZAIA DEL BOSCO BASSO BREME SARTIRANA LOMELLINA PV RISERVA NATURALE GARZAIA DEL BOSCO BASSO - DCR 209/26.03.86 CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA DCP n. 21 del 28/03/2011 22 IT2080008 BOSCHETTO DI SCALDASOLE SCALDASOLE PV RISERVA NATURALE BOSCHETTO DI SCALDASOLE - DCR 1734/11.10.84 CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA DCP n. 30 del 28/03/2011 23 IT2080009 GARZAIA DELLA LOMELLO CASCINA NOMEDE TIZIA PV MONUMENTO NATURALE GARZAIA DELLA CASCINA NOTIZIA DCR 208/26.03.86 CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA DCP n. 25 del 28/03/2011 24 IT2080010 GARZAIA DI SARTIRANA SARTIRANA LOMELLINA TORRE BERETTI E CASTELLARO PV MONUMENTO NATURALE GARZAIA DI SARTIRANA - DGR 17286/1.08.96 CONTINENTALE COMUNE DI SARTIRANA LOMELLINA DCC n. 38 del 11/12/2010 25 IT2080011 ABBAZIA ACQUALUNGA FRASCAROLO MEDE TORRE BERETTI E CASTELLARO PV RISERVA NATURALE ABBAZIA ACQUALUNGA - DCR 249/29.04.86 CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA DCP n. 20 del 28/03/2011 26 IT2080012 GARZAIA DI GALLIA GALLIAVOLA PIEVE DEL CAIRO PV MONUMENTO NATURALE GARZAIA DI GALLIA - DGR 17287/1.08.96 CONTINENTALE COMUNE DI GALLIA ZEME DCR 2003/919 e DGR 2001/5983 – 68 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 REGIONE BIOGEOGRAFICA ENTE GESTORE PIANO DI GESTIONE APPROVATO PV PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 DAC n.3 del 16/03/2011 BEREGUARDO CARBONARA AL TICINO TORRE D`ISOLA ZERBOLO` PV PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 DCR 2003/919 e DGR 2001/5983 SAN MASSIMO GARLASCO GROPELLO CAIROLI ZERBOLO` PV PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 DCR 2003/919 e DGR 2001/5983 IT2080016 BOSCHI DEL VIGNOLO GARLASCO ZERBOLO` PV PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 DAC n.3 del 16/03/2011 31 IT2080017 GARZAIA DI PORTA CHIOSSA SAN GENESIO ED UNITI SANT`ALESSIO CON VIALONE PV RISERVA NATURALE GARZAIA DI PORTA CHIOSSA - DCR 1733/11.10.84 CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA DCP n. 26 del 28/03/2011 32 IT2080018 GARZAIA DELLA SAN GENESIO ED CAROLA UNITI PV RISERVA NATURALE GARZAIA DELLA CAROLA - DCR 1330/31.05.89 CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA DCP n. 22 del 28/03/2011 33 IT2080019 BOSCHI DI VACLINAROLO CARIZZA PV PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 34 IT2080020 GARZAIA DELLA BRESSANA BOTTAROGGIA TORRONE BIDA PV RISERVA NATURALE GARZAIA DELLA ROGGIA TORBIDA - DCR 210/26.03.86 CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA 35 IT2080021 MONTE ALPE PV RISERVA NATURALE MONTE ALPE - DCR 1968/6.03.85 CONTINENTALE ERSAF DGR 2011/250 36 IT2020001 BENE LARIO LAGO DI PIANO CARLAZZO PORLEZZA ALPINA C.M. ALPI LEPONTINE DGR 1990/639 N° SITO COD_SITO 27 IT2080013 28 IT2080014 BOSCHI SIRO NEGRI E MORIANO 29 IT2080015 30 37 IT2030001 MENCONICO ROMAGNESE VARZI AREA PROTETTA PROV. GARZAIA DELLA CASCINA POR- VIGEVANO TALUPA NOME SITO NOME COMUNE ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE* RISERVA NATURALE CO LAGO DI PIANO DCR 1808/15.11.84 DCP n. 28 del 28/03/2011 GRIGNA SETTENTRIONALE CORTENOVA ESINO LARIO MANDELLO DEL LARIO PASTURO LC ALPINA COMUNITA’ MONTANA VALSASSINA VALVARRONE VAL D’ESINO E RIVIERA LC ALPINA PROVINCIA DI LECCO DCP n.63 del 16/10/ 2008 + DGR X/1029 del 5/12/2013 ERSAF DGR 2004/19609 38 IT2030002 GRIGNA MERIDIONALE ABBADIA LARIANA BALLABIO LECCO MANDELLO DEL LARIO PASTURO 39 IT2020002 SASSO MALASCARPA CANZO, CIVATE, CESANA BRIANZA VALMADRERA RISERVA NATURALE CO SASSO MALASCARPA - DCR 1967/6.03.85 40 IT2030003 MONTE BARRO GALBIATE MALGRATE PESCATE VALMADRERA LC 41 IT2020003 PALUDE DI ALBATE CASNATE CON BERNATE COMO SENNA COMASCO CO 42 IT2020004 LAGO DI MONTORFANO CAPIAGO INTIMIANO, MONTORFANO RISERVA NATURALE CO LAGO DI MONTORFANO - 1796/15.11.84 PARCO DEL MONTE BARRO - l.r. 78/16.09.83 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DEL MONTE BARRO - l.r. 78/16.09.83 DCR 2004/992 CONTINENTALE PROVINCIA DI COMO D.C.P. 69/27.10.2008 CONTINENTALE CONSORZIO DI GESTIONE ALPINA DGR 2012/4219 Bollettino Ufficiale – 69 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 46 47 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELLA VALLE DEL LAMBRO - l.r. 82/16.09.83 DCA n.60/20.12.2010 IT2020006 LAGO DI PUSIANO ERBA EUPILIO MERONE PUSIANO BOSISIO PARINI CESANA BRIANZA ROGENO PARCO DELLA VALLE CO DEL LAMBRO - l.r. 82/16.09.83 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELLA VALLE DEL LAMBRO - l.r. 82/16.09.83 DCA n. 58 del 20/12/2010 IT2030004 LAGO DI OLGINATE CALOLZIOCORTE OLGINATE LC PARCO DELL’ADDA NORD - l.r. 80/16.09.83 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’ADDA NORD - l.r. 80/16.09.83 IT2030005 PALUDE DI BRIVIO BRIVIO CISANO BERGAMASCO MONTE MARENZO LC PARCO DELL’ADDA NORD - l.r. 80/16.09.83 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’ADDA NORD - l.r. 80/16.09.83 IT2020007 PINETA PEDEMONTANA DI APPIANO GENTILE APPIANO GENTILE CASTELNUOVO BOZZENTE TRADATE PARCO DELLA PINETA DI APPIANO GENCO TILE E TRADATE - l.r. 76/16.09.83 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELLA PINETA DI APPIANO GENTILE E TRADATE - l.r. 76/16.09.83 DAC n.2 del 16/03/2011 + DGR X/1029 del 5/12/2013 CERNUSCO LOMBARDONE LOMAGNA MERATE MISSAGLIA MONTEVECCHIA OLGIATE MOLGORA OSNAGO PEREGO VIGANO` ROVAGNATE SIRTORI LC PARCO DI MONTEVECCHIA E DELLA VALLE DEL CURONE - l.r. 77/16.09.83 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DI MONTEVECCHIA E DELLA VALLE DEL CURONE - l.r. 77/16.09.83 DAC n. 16 8.11.2010 + DGR X/1029 del 5/12/2013 AREA PROTETTA RISERVA NATURALE RIVA ORIENTALE DEL LAGO DI ALSERIO DCR 1798 15/11/84 PROV. CO NOME COMUNE LAGO DI ALSERIO IT2020005 NOME SITO PIANO DI GESTIONE APPROVATO 45 ENTE GESTORE 44 REGIONE BIOGEOGRAFICA 43 ALBAVILLA ALSERIO ANZANO DEL PARCO ERBA MONGUZZO COD_SITO N° SITO ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE* 48 IT2030006 VALLE S. CROCE E VALLE DEL CURONE 49 IT2020008 FONTANA DEL GUERCIO CARUGO CO RISERVA NATURALE FONTANA DEL GUERCIO - DCR 1801/15.11.84 CONTINENTALE COMUNE DI CARUGO 50 IT2030007 LAGO DI SARTIRANA MERATE LC RISERVA NATURALE LAGO DI SARTIRANA DCR 1802/15.11.84 CONTINENTALE COMUNE DI MERATE IT2040001 VAL VIERA E CIME DI FOPEL SO PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO 52 IT2040002 MOTTO DI LIVIGNO - VAL SALIENTE LIVIGNO SO PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO 53 IT2040003 VAL FEDERIA LIVIGNO SO 54 IT2040004 VALLE ALPISELLA LIVIGNO VALDIDENTRO SO 55 IT2040005 VALLE DELLA FORCOLA LIVIGNO SO 51 LIVIGNO PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO ALPINA COMITATO DI GESTIONE PER LA PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO ALPINA COMITATO DI GESTIONE PER LA PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO ALPINA PROVINCIA DI SONDRIO ALPINA COMITATO DI GESTIONE PER LA PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO ALPINA PROVINCIA DI SONDRIO DCC n.6 del 21/03/2011 D.C.P. 2010/64 + DGR X/1029 del 5/12/2013 D.C.P. 2010/65 + DGR X/1029 del 5/12/2013 – 70 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 IT2040007 PASSO E MONTE DI FOSCAGNO IT2040008 CIME DI PLATOR E MONTE DELLE VALDIDENTRO SCALE IT2040009 VALLE DI FRAELE VALDIDENTRO 60 IT2040010 VALLE DEL BRAULIO - CRESTA DI DI REIT 61 IT2040011 62 LIVIGNO VALDIDENTRO PIANO DI GESTIONE APPROVATO 57 LIVIGNO ENTE GESTORE LA VALLACCIA PIZZO FILONE REGIONE BIOGEOGRAFICA NOME SITO IT2040006 SO ALPINA PROVINCIA DI SONDRIO D.C.P. 2010/66 + DGR X/1029 del 5/12/2013 SO ALPINA PROVINCIA DI SONDRIO D.C.P. 2010/67 + DGR X/1029 del 5/12/2013 ALPINA COMITATO DI GESTIONE PER LA PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO ALPINA COMITATO DI GESTIONE PER LA PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO ALPINA COMITATO DI GESTIONE PER LA PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO AREA PROTETTA COD_SITO 56 PROV. N° SITO NOME COMUNE ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE* SO PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO SO PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO BORMIO VALDIDENTRO SO PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO MONTE VAGO VAL DI CAMPO - VAL NERA LIVIGNO VALDIDENTRO SO ALPINA PROVINCIA DI SONDRIO D.C.P. 2010/68 +DGR X/1029 del 5/12/2013 IT2040012 VAL VIOLA BORMINA - GHIACCIAIO DI CIMA DEI PIAZZI GROSIO LIVIGNO VALDIDENTRO VALDISOTTO SO ALPINA PROVINCIA DI SONDRIO DCP n.12 del 27/2/ 2008 IT2040013 VAL ZEBRU’ GRAN ZEBRU’ - MONTE CONFINALE ALPINA COMITATO DI GESTIONE PER LA PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO 64 65 58 59 SO PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO IT2040014 VALLE E GHIACCIAIO DEI FORNI - VAL CEDEC VALFURVA - GRAN ZEBRU’ - CEVEDALE SO PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO ALPINA COMITATO DI GESTIONE PER LA PARTE LOMBARDA DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO IT2040015 PALUACCIO DI OGA VALDISOTTO SO RISERVA NATURALE PALUACCIO DI OGA DCR 1795/15.11.84 ALPINA C.M. ALTA VALTELLINA DGR 2001/4675 66 IT2040016 MONTE DI SCERSCEN GHIACCIAI DI SCERSCEN E DEL VENTINA E MONTE MOTTA - LAGO PALU’ LANZADA SO ALPINA PROVINCIA DI SONDRIO DCP n. 21 del 24/6/2011 + DGR X/1029 del 5/12/2013 67 IT2040017 DISGRAZIA - SIS- CHIESA IN VALMASONE LENCO SO ALPINA PROVINCIA DI SONDRIO DCP n. 83 26/11/2010 + DGR X/1029 del 5/12/2013 68 IT2040018 VAL CODERA NOVATE MEZZOLA SO ALPINA COMUNITA’ MONTANA VALCHIAVENNA D.A. 2010/23 + DGR X/1029 del 5/12/2013 69 IT2040019 BAGNI DI MASINO - PIZZO BADILE VAL MASINO SO ALPINA PROVINCIA DI SONDRIO DCD 20/23.1.2007 70 IT2040020 VAL DI MELLO - PIANO DI PREDA ROSSA ARDENNO BUGLIO IN MONTE VAL MASINO SO ALPINA PROVINCIA DI SONDRIO DCD 20/23.1.2007 71 IT2040021 MONTAGNA IN VAL DI TOGNO VALTELLINA PIZZO SCALINO SPRIANA SO ALPINA PROVINCIA DI SONDRIO DCP n. 88 del 1.6.2011 + DGR X/1029 del 5/12/2013 IT2040042 LAGO DI MEZZOLA E PIAN DI SPAGNA ALPINA CONSORZIO DI GESTIONE DAC n. 14 del 15/09/2010 + DGR X/1029 del 5/12/2013 63 72 VALFURVA GERA LARIO SORICO DUBINO NOVATE MEZZOLA VERCEIA CO RISERVA NATURALE PIAN DI SPAGNA LAGO DI MEZZOLA DCR 1913/6.02.85 Bollettino Ufficiale – 71 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 COD_SITO NOME SITO NOME COMUNE PROV. REGIONE BIOGEOGRAFICA ENTE GESTORE PIANO DI GESTIONE APPROVATO 73 IT2040023 VALLE DEI RATTI NOVATE MEZZOLA VERCEIA SO ALPINA COMUNITA’ MONTANA VALCHIAVENNA D.A. 2010/24 + DGR X/1029 del 5/12/2013 74 IT2040024 DA MONTE BELVEDERE A VALLORDA CORTENO GOLGI SERNIO TIRANO VILLA DI TIRANO BS ALPINA PROVINCIA DI BRESCIA - PROVINCIA DI SONDRIO 75 IT2040025 PIAN GEMBRO VILLA DI TIRANO SO RISERVA NATURALE PIAN GEMBRO DCR 1180/28.07.88 ALPINA C.M. VALTELLINA DI TIRANO DAC 14 del 26/04/2010 76 IT2040026 VAL LESINA ANDALO VALTELLINO DELEBIO SO PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89 ALPINA CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89 D.A.C. 2010/34 + DGR X/1029 del 5/12/2013 77 IT2040027 ANDALO VALTELLINO COSIO VALTELVALLE DEL BITTO LINO DI GEROLA GEROLA ALTA PEDESINA RASURA ROGOLO SO PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89 ALPINA CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89 D.A.C. 2010/35 + DGR X/1029 del 5/12/2013 78 IT2040028 ALBAREDO PER VALLE DEL BITTO SAN MARCO DI ALBAREDO BEMA GEROLA ALTA SO PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89 ALPINA CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89 D.A.C. 2011/10 + DGR X/1029 del 5/12/2013 BG PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89 ALPINA CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89 D.A.C. 2010/36 + DGR X/1029 del 5/12/2013 ALPINA CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89 D.A.C. 2010/37 + DGR X/1029 del 5/12/2013 79 IT2040029 AREA PROTETTA N° SITO ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE* VAL TARTANO MEZZOLDO TARTANO SO PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89 80 IT2040030 VAL MADRE COLORINA FORCOLA 81 IT2040031 VAL CERVIA CAIOLO CEDRASCO FUSINE SO PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89 ALPINA CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89 D.A.C. 2010/38 + DGR X/1029 del 5/12/2013 82 IT2040032 VALLE DEL LIVRIO ALBOSAGGIA CAIOLO FAEDO VALTELLINO SO PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89 ALPINA CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89 D.A.C. 2010/39 + DGR X/1029 del 5/12/2013 83 IT2040033 VAL VENINA VALBONDIONE PIATEDA BG PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89 ALPINA CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89 D.A.C. 2010/40 + DGR X/1029 del 5/12/2013 84 IT2040034 VALLE D’ARIGNA E GHIACCIAIO DI PIZZO DI COCA SO PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89 ALPINA CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89 D.A.C. 2010/41 + DGR X/1029 del 5/12/2013 85 IT2040035 VAL BONDONE - VAL CARONELLA TEGLIO SO PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89 ALPINA CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89 D.A.C. 2010/42 + DGR X/1029 del 5/12/2013 86 IT2040036 VAL BELVISO TEGLIO SO PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89 ALPINA CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r. 57/15.09.89 D.A.C. 2010/43 + DGR X/1029 del 5/12/2013 VALTORTA E VALMORESCA AVERARA CUSIO MEZZOLDO SANTA BRIGIDA GEROLA ALTA BG PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90 ALPINA CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90 DCA n. 43 30.09.2010 + DGR X/1029 del 5/12/2013 87 IT2060001 CASTELLO DELL`ACQUA CHIURO PONTE IN VALTELLINA – 72 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 ENTE GESTORE PIANO DI GESTIONE APPROVATO NOME COMUNE NOME SITO REGIONE BIOGEOGRAFICA 90 DCA n. 43 30.09.2010 + DGR X/1029 del 5/12/2013 ALPINA CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90 DCA n. 43 del 30.09.2010 + DGR X/1029 del 5/12/2013 ALPINA CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90 DCA n. 43 del 30.09.2010 + DGR X/1029 del 5/12/2013 DCA n. 43 del 30.09.2010 + DGR X/1029 del 5/12/2013 AREA PROTETTA 89 ALPINA CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90 PROV. 88 COD_SITO N° SITO ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE* BG PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90 BG PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90 BG PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90 ARDESIO CASTIONE DELLA PRESOLANA CLUSONE COLERE FINO DEL MONTE VILMINORE DI SCALVE GANDELLINO GROMO OLTRESSENDA ALTA ONORE ROVETTA VALBONDIONE VILLA D`OGNA BG PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90 ALPINA CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90 BG RISERVA NATURALE BOSCHI DEL GIOVETTO DI PALLINE, DCR.895 30/01/85 ALPINA ERSAF DGR 52935 del 20/03/1990 + DGR 10822 del 16/12/2009 BG PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90 ALPINA CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90 DCA n. 43 del 30.09.2010 + DGR X/1029 del 5/12/2013 BG PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90 ALPINA CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90 DCA n. 43 del 30.09.2010 + DGR X/1029 del 5/12/2013 ALPINA CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90 DCA n. 43 del 30.09.2010+ DGR X/1029 del 5/12/2013 CONTINENTALE COMUNITA’ MONTANA ALTO SEBINO DGR 2004/19213 IT2060002 VALLE DI PIAZZATORRE - ISOLA DI FONDRA BRANZI ISOLA DI FONDRA LENNA MOIO DE` CALVI VALNEGRA OLMO AL BREMBO PIAZZA BREMBANA PIAZZATORRE PIAZZOLO IT2060003 ALTA VAL BREMBANA - LAGHI GEMELLI BRANZI CARONA GANDELLINO VALGOGLIO IT2060004 ALTA VAL DI SCALVE AZZONE SCHILPARIO VILMINORE DI SCALVE 91 IT2060005 VAL SEDORNIA - VAL ZURIO PIZZO DELLA PRESOLANA 92 IT2060006 BOSCHI DEL GIOVETTO DI PALINE AZZONE BORNO VALLE ASININA CAMERATA CORNELLO CASSIGLIO SAN GIOVANNI BIANCO TALEGGIO VEDESETA IT2060008 VALLE PARINA DOSSENA LENNA OLTRE IL COLLE SAN GIOVANNI BIANCO SERINA 95 IT2060009 ARDESIO GORNO VAL NOSSANA - OLTRE IL COLLE CIMA DI GREM ONETA PARRE PREMOLO BG PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE - l.r. 56/15.09.89 - l.r. 59/12.05.90 96 IT2060010 VALLE DEL FREDDO SOLTO COLLINA BG RISERVA NATURALE VALLE DEL FREDDO DCR. 2015 25/03/85 97 IT2060011 CANTO ALTO E VALLE DEL GIONGO PONTERANICA SORISOLE VILLA D`ALME` BG PARCO DEI COLLI DI BERGAMO - L.R. 36/18.08.77 ALPINA CONSORZIO PARCO DEI COLLI DI BERGAMO - L.R. 36/18.08.77 98 IT2060012 BOSCHI DELL’ASTINO E DELL’ALLEGREZZA BERGAMO BG PARCO DEI COLLI DI BERGAMO - L.R. 36/18.08.77 ALPINA CONSORZIO PARCO DEI COLLI DI BERGAMO - L.R. 36/18.08.77 93 94 IT2060007 l.r. 8/1991 Bollettino Ufficiale – 73 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 AREA PROTETTA REGIONE BIOGEOGRAFICA ENTE GESTORE PIANO DI GESTIONE APPROVATO COMUNE DI CARAVAGGIO Dgr n. 181 del 30/06/10 PUMENENGO BG RISERVA NATURALE BOSCHETTO DELLA CASCINA CAMPAGNA DCR 135 20/03/91 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’OGLIO NORD - l.r. 18/16.04.88 DGR 2005/548 IT2060015 BOSCO DE’ L’ISOLA TORRE PALLAVICINA ORZINUOVI ROCCAFRANCA SONCINO BG RISERVA NATURALE BOSCO DE’ L’ISOLA DCR 196 28/05/91 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’OGLIO NORD - l.r. 18/16.04.88 DGR 2005/548 IT2050001 PINETA DI CESATE CESATE, LIMBIATE GARBAGNATE MILANESE SOLARO MI PARCO DELLE GROANE - l.r. 31/20.08.76 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELLE GROANE - l.r. 31/20.08.76 AC n. 4/2008 IT2050002 BOSCHI DELLE GROANE BARLASSINA CERIANO LAGHETTO CESANO MADERNO COGLIATE LAZZATE LENTATE SUL SEVESO MISINTO SEVESO SOLARO MI PARCO DELLE GROANE - l.r. 31/20.08.76 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELLE GROANE - l.r. 31/20.08.76 AC n. 4/2008 104 IT2050003 VALLE DEL RIO PEGORINO BESANA IN BRIANZA CORREZZANA LESMO TRIUGGIO MI PARCO DELLA VALLE DEL LAMBRO - l.r. 82/16.09.83 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELLA VALLE DEL LAMBRO - l.r. 82/16.09.83 DCA n. 61 del 20/12/2010 105 IT2050004 VALLE DEL RIO CANTALUPO TRIUGGIO MI PARCO DELLA VALLE DEL LAMBRO - l.r. 82/16.09.83 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELLA VALLE DEL LAMBRO - l.r. 82/16.09.83 DCA n. 59 del 20/12/2010 106 IT2050005 BOSCHI DELLA FAGIANA BOFFALORA SOPRA TICINO MAGENTA ROBECCO SUL NAVIGLIO MI PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO LOMBARDO DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74 107 IT2050006 ARLUNO BOSCO DI VAN- POGLIANO MILAZAGO NESE VANZAGO MI RISERVA NATURALE BOSCO DI VANZAGO - DCR 2113/27.03.85 CONTINENTALE WWF 108 IT2050007 FONTANILE NUOVO BAREGGIO MI RISERVA NATURALE FONTANILE NUOVODCR 1799 15/11/84 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO AGRICOLO SUD MILANO - l.r. 24/23.04.90 DCD n. 10/2011 109 IT2050008 BOSCO DI CUSAGO CUSAGO MI PARCO AGRICOLO SUD MILANO - l.r. 24/23.04.90 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO AGRICOLO SUD MILANO - l.r. 24/23.04.90 DCD n. 10/2011 110 IT2050009 SORGENTI DELLA MUZZETTA PANTIGLIATE RODANO SETTALA MI RISERVA NATURALE SORGENTI DELLA MUZZETA DCR 1800 15/11/84 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO AGRICOLO SUD MILANO - l.r. 24/23.04.90 DCD n. 10/2011 111 IT2050010 OASI DI LACCHIARELLA LACCHIARELLA MI PARCO AGRICOLO SUD MILANO - l.r. 24/23.04.90 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO AGRICOLO SUD MILANO - l.r. 24/23.04.90 DCD n. 10/2011 112 IT2090001 MONTICCHIE SOMAGLIA LO RISERVA NATURALE MONTICCHIE - DCR 1177/28.07.88 CONTINENTALE COMUNE DI SOMAGLIA 113 IT2090002 BOSCHI E LANCA DI COMAZZO COMAZZO MERLINO CR PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 99 IT2060013 FONTANILE BRANCALEONE IT2060014 BOSCHETTO DELLA CASCINA CAMPAGNA 101 102 100 103 NOME COMUNE CONTINENTALE NOME SITO RISERVA NATURALE FONTANILE BRANCALEONE - DCR 1894/5.02.85 COD_SITO BG N° SITO PROV. ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE* CARAVAGGIO DCR 2003/919 e DGR 2001/5983 l.r. 1994/22 – 74 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 REGIONE BIOGEOGRAFICA ENTE GESTORE PIANO DI GESTIONE APPROVATO BOSCO DEL MORTONE ZELO BUON PERSICO LO PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 l.r. 1994/22 115 IT2090004 GARZAIA DEL MORTONE ZELO BUON PERSICO LO PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 l.r. 1994/22 116 IT2090005 GARZAIA DELLA ZELO BUON PERCASCINA DEL SICO PIOPPO LO PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 l.r. 1994/22 IT2090006 SPIAGGE FLUVIALI DI BOFFALORA SPINO D`ADDA BOFFALORA D`ADDA GALGAGNANO ZELO BUON PERSICO CR PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 IT2090007 LANCA DI SOLTARICO CAVENAGO D`ADDA CORTE PALASIO SAN MARTINO IN STRADA LO PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 CR PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 l.r. 1994/22 l.r. 1994/22 117 118 NOME SITO AREA PROTETTA IT2090003 PROV. COD_SITO 114 NOME COMUNE N° SITO ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE* 119 IT2090008 LA ZERBAGLIA CREDERA RUBBIANO CAVENAGO D`ADDA TURANO LODIGIANO 120 IT2090009 MORTA DI BERTONICO BERTONICO LO PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 CR PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 l.r. 1994/22 121 IT2090010 ADDA MORTA FORMIGARA CAMAIRAGO CASTIGLIONE D`ADDA 122 IT2090011 BOSCO VALENTINO CAMAIRAGO CAVACURTA LO PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 123 IT2070001 TORBIERE DEL TONALE PONTE DI LEGNO BS PARCO DELL’ADAMELLO - l.r. 79/16.09.83 ALPINA COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA DGR 2001/6632 e l.r. 23/1.12.2003 124 IT2070002 MONTE PICCOLO - MONTE COLMO EDOLO INCUDINE BS PARCO DELL’ADAMELLO - l.r. 79/16.09.83 ALPINA COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA DGR 2001/6632 125 IT2070009 VERSANTI DELL’AVIO EDOLO TEMU` BS PARCO DELL’ADAMELLO - l.r. 79/16.09.83 ALPINA COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA DGR 2001/6632 e l.r. 23/1.12.2003 126 IT2070013 GHIACCIAIO DELL’ADAMELLO EDOLO PONTE DI LEGNO SAVIORE DELL`ADAMELLO TEMU` BS PARCO DELL’ADAMELLO - l.r. 79/16.09.83 ALPINA COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA DGR 2001/6632 e l.r. 23/1.12.2003 127 IT2070003 VAL RABBIA E VAL GALLINERA EDOLO SONICO BS PARCO DELL’ADAMELLO - l.r. 79/16.09.83 ALPINA COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA DGR 2001/6632 e l.r. 23/1.12.2003 128 IT2070011 TORBIERA LA GOIA BERZO DEMO BS PARCO DELL’ADAMELLO - l.r. 79/16.09.83 ALPINA COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA 129 IT2070010 PIZ OLDA - VAL MALGA BERZO DEMO SONICO BS PARCO DELL’ADAMELLO - l.r. 79/16.09.83 ALPINA COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA DGR 2001/6632 e l.r. 23/1.12.2003 130 IT2070004 MONTE MARSER - CORNI DI BOS SAVIORE DELL`ADAMELLO SONICO BS PARCO DELL’ADAMELLO - l.r. 79/16.09.83 ALPINA COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA DGR 2001/6632 e l.r. 23/1.12.2003 131 IT2070007 CEVO VALLONE DEL SAVIORE FORCEL ROSSO DELL`ADAMELLO BS PARCO DELL’ADAMELLO - l.r. 79/16.09.83 ALPINA COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA DGR 2001/6632 e l.r. 23/1.12.2003 IT2070008 CRESTA MONTE COLOMBE’ E PASPARDO CIMA BARBIGNANA BS PARCO DELL’ADAMELLO - l.r. 79/16.09.83 ALPINA COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA DGR 2001/6632 e l.r. 23/1.12.2003 132 Bollettino Ufficiale – 75 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 REGIONE BIOGEOGRAFICA ENTE GESTORE PIANO DI GESTIONE APPROVATO PIZZO BADILE - ALTA VAL ZUMELLA CETO CIMBERGO BS PARCO DELL’ADAMELLO - l.r. 79/16.09.83 ALPINA COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA DGR 2001/6632 e l.r. 23/1.12.2003 134 IT2070014 LAGO DI PILE CETO BS PARCO DELL’ADAMELLO - l.r. 79/16.09.83 ALPINA COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA 135 IT2070012 TORBIERE DI VAL BRAONE BRAONE BS PARCO DELL’ADAMELLO - l.r. 79/16.09.83 ALPINA COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA 136 IT2070006 PASCOLI DI BRENO CROCEDOMINI NIARDO - ALTA VAL CAFPRESTINE FARO BS PARCO DELL’ADAMELLO - l.r. 79/16.09.83 ALPINA COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA 137 IT2070017 VALLI DI SAN ANTONIO CORTENO GOLGI BS RISERVA NATURALE VALLI DI SANT’ANTONIO - DCR 1902/5.02.85 ALPINA COMUNE CORTENO GOLGI DGR 1990/53282 138 IT2070015 MONTE CAS - CIMA DI CORLOR TIGNALE TREMOSINE BS PARCO DELL’ALTO GARDA BRESCIANO l.r. 58/15.09.89 ALPINA COMUNITA’ MONTANA ALTO GARDA BRESCIANO DGR 2003/13939 139 IT2070016 CIMA COMER GARGNANO BS PARCO DELL’ALTO GARDA BRESCIANO l.r. 58/15.09.89 ALPINA COMUNITA’ MONTANA ALTO GARDA BRESCIANO DGR 2003/13939 140 IT2070019 SORGENTE FUNTANI` VOBARNO BS RISERVA NATURALE SORGENTE FUNTANI’ DCR 1904/5.02.85 ALPINA COMUNE DI VOBARNO 141 IT2070018 ALTOPIANO DI CARIADEGHE SERLE BS MONUMENTO NATURALE ALTOPIANO DI CARIADEGHE - DCR 2080 27/03/85 ALPINA CONSORZIO DI GESTIONE D.A.C. 2010/4 + DGR X/1029 del 5/12/2013 142 IT2070020 TORBIERE D`ISEO CORTE FRANCA ISEO PROVAGLIO D`ISEO BS RISERVA NATURALE TORBIERE D’ISEO DCR 1846/19.12.84 CONTINENTALE CONSORZIO DI GESTIONE DGR 2012/3578 143 IT20A0003 PALATA MENASCIUTTO PIANENGO RICENGO CR RISERVA NATURALE PALATA MENASCIUTTO - DCR 1178/28.7.1988 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DEL SERIO - l.r. 70/1.06.85 DGR 1998/34326 144 IT20A0002 NAVIGLIO DI MELOTTA CASALETTO DI SOPRA ROMANENGO TICENGO CR RISERVA NATURALE NAVIGLIO DI MELOTTA DCR 1736/11.10.84 CONTINENTALE PROVINCIA DI CREMONA DCP n.44 del 21/03/2011 145 IT20A0019 BARCO ORZINUOVI SONCINO BS RISERVA NATURALE BOSCO DI BARCO DCR 1804 31/05/89 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’OGLIO NORD - l.r. 18/16.04.88 DGR 2005/548 146 IT20A0007 BOSCO DELLA MARISCA SONCINO, ORZINUOVI, VILLACHIARA GENIVOLTA BS RISERVA NATURALE BOSCO DELLA MARISCA DCR 1387 31/05/89 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’OGLIO NORD - l.r. 18/16.04.88 DGR 2005/548 147 IT20A0008 ISOLA UCCELLANDA VILLACHIARA, GENIVOLTA AZZANELLO BS RISERVA NATURALE ISOLA UCCELLANDA DCR 1329 31/05/89 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’OGLIO NORD - l.r. 18/16.04.88 DGR 2005/548 148 IT20A0006 LANCHE DI AZZANELLO AZZANELLO CASTELVISCONTI, BORGO S.GIACOMO CR RISERVA NATURALE LANCHE DI AZZANELLO DCR 1388 13/05/89 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’OGLIO NORD - l.r. 18/16.04.88 DGR 2005/548 149 IT20A0020 GABBIONETA GABBIONETA BINANUOVA, OSTIANO, SENIGA CR RISERVA NATURALE LANCA DI GABBIONETA - DCR 1389 31/05/89 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’OGLIO NORD - l.r. 18/16.04.88 DGR 2005/548 CR RISERVA NATURALE LE BINE - DCR 759 01/10/87 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’OGLIO SUD - l.r. 17/16.04.88 DGR 1993/4199 CR PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’ADDA SUD - l.r. 81/16.09.83 NOME SITO 150 IT20A0004 LE BINE CALVATONE ACQUANEGRA SUL CHIESE 151 IT20A0001 MORTA DI PIZZIGHETTONE PIZZIGHETTONE AREA PROTETTA IT2070005 PROV. COD_SITO 133 NOME COMUNE N° SITO ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE* – 76 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 PROV. AREA PROTETTA REGIONE BIOGEOGRAFICA TORBIERE DI MARCARIA MARCARIA MN RISERVA NATURALE TORBIERE DI MARCARIA DCR 1390 31/05/89 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’OGLIO SUD - l.r. 17/16.04.88 DAC n. 13 del 16/03/2011 153 IT20B0004 LANCHE DI GERRA GAVAZZI E RUNATE CANNETO SULL`OGLIO MN PARCO DELL’OGLIO SUD - l.r. 17/16.04.88 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’OGLIO SUD - l.r. 17/16.04.88 DAC 12/9.6.2007 154 IT20B0002 VALLI DI MOSIO ACQUANEGRA SUL CHIESE MN PARCO DELL’OGLIO SUD - l.r. 17/16.04.88 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’OGLIO SUD - l.r. 17/16.04.88 DAC n. 14 del 16/03/2011 155 IT20B0003 LANCA CASCINA S. ALBERTO MARCARIA MN PARCO DELL’OGLIO SUD - l.r. 17/16.04.88 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’OGLIO SUD - l.r. 17/16.04.88 DAC n. 16 del 16/03/2011 156 IT20B0001 BOSCO FOCE OGLIO BORGOFORTE MARCARIA MOTTEGGIANA SUZZARA VIADANA MN PARCO DELL’OGLIO SUD - l.r. 17/16.04.88 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’OGLIO SUD - l.r. 17/16.04.88 DAC n. 17 del 16/03/2011 157 IT20B0012 COMPLESSO MORENICO DI CASTELLARO LAGUSELLO CAVRIANA MONZAMBANO MN RISERVA NATURALE CASTELLARO LAGUSELLO DCR 1738/11.10.84 CONTINENTALE PARCO DEL MINCIO DAC n.11 del 21/09/2010 158 IT20B0011 BOSCO FONTANA MARMIROLO MN RISERVA NATURALE BOSCO FONTANA D.M.29.03.72D.M.10.04.76 CONTINENTALE CORPO FORESTALE STATO DD n. 11/2010 RISERVA NATURALE VALLI DEL MINCIO MN DCR 1739 11/10/84 / PARCO DEL MINCIO - l.r. 47/8.09.84 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DEL MINCIO - l.r. 47/8.09.84 DAC n.15 del 21/09/2010 PIANO DI GESTIONE APPROVATO NOME COMUNE IT20B0005 ENTE GESTORE COD_SITO 152 NOME SITO N° SITO ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE* 159 IT20B0017 ANSA E VALLI DEL MINCIO CURTATONE MANTOVA PORTO MANTOVANO RODIGO 160 IT20B0010 VALLAZZA MANTOVA VIRGILIO RISERVA NATURALE MN VALLAZZA DCR 102 24/01/91 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DEL MINCIO - l.r. 47/8.09.84 DAC n.12 del 21/09/2010 161 IT20B0016 OSTIGLIA OSTIGLIA, SERRAVALLE A PO RISERVA NATURALE MN PALUDI DI OSTIGLIA DCR 1737/11.10.84 CONTINENTALE COMUNE DI OSTIGLIA DCC n. 80 21/12/2010 DCP n. 22 del 28/03/2011 + dgr 16800 del 19.03.2004 + dgr 10822 del 16.12.2009 162 IT20B0007 ISOLA BOSCHINA OSTIGLIA RISERVA NATURALE MN ISOLA BOSCHINA DCR 1966/6.03.85 CONTINENTALE ERSAF 163 IT20B0006 ISOLA BOSCONE BORGOFRANCO SUL PO CARBONARA DI PO RISERVA NATURALE MN ISOLA BOSCONE DCR 566/29.01.87 CONTINENTALE COMUNE DI CARBONARA PO DCC 2011/40 164 IT2040037 RIFUGIO FALK GROSIO SO ALPINA PROVINCIA DI SONDRIO DCP 2012/56 165 IT2040038 VAL FONTANA CHIURO PONTE IN VALTELLINA SO ALPINA PROVINCIA DI SONDRIO DCP 82/26.11.2010 + DGR X/1029 del 5/12/2013 166 IT2040039 VAL ZERTA CAMPODOLCINO SAN GIACOMO FILIPPO SO ALPINA PROVINCIA DI SONDRIO DCP 2011/62 + DGR X/1029 del 5/12/2013 167 IT2040040 VAL BODENGO GORDONA SO ALPINA PROVINCIA DI SONDRIO DCP 2011/61 + DGR X/1029 del 5/12/2013 SO ALPINA COMUNITA’ MONTANA VALCHIAVENNA D.A. 2010/25 + DGR X/1029 del 5/12/2013 VA CONTINENTALE 168 IT2040041 PIANO DI CHIAVENNA GORDONA MESE NOVATE MEZZOLA PRATA CAMPORTACCIO SAMOLACO 169 IT2010015 PALUDE BRUSCHERA ANGERA PROVINCIA DI VARESE Bollettino Ufficiale – 77 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 ENTE GESTORE VA 171 IT2010017 PALUDE BOZZAMONVALLINA BESOZZO MONVALLE VA CONTINENTALE PROVINCIA DI VARESE 172 IT2020009 VALLE DEL DOSSO DOSSO DEL LIRO LIVO CO ALPINA PROVINCIA DI COMO BS PARCO DELL’ALTO GARDA BRESCIANO l.r. 58/15.09.89 ALPINA COMUNITA’ MONTANA ALTO GARDA BRESCIANO DGR 2003/13939 (PTC) e DCR 2004/1136 PIANO DI GESTIONE APPROVATO VAL VEDDASCA AREA PROTETTA IT2010016 COD_SITO 170 AGRA CURIGLIA CON MONTEVIASCO DUMENZA MACCAGNO PINO SULLA SPONDA DEL LAGO MAGGIORE TRONZANO LAGO MAGGIORE VEDDASCA N° SITO PROV. COMUNITA’ MONTANA VALLI DEL VERBANO NOME COMUNE ALPINA NOME SITO REGIONE BIOGEOGRAFICA ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE* DCP 39/30.05.2011 + DGR X/1029 del 5/12/2013 173 IT2070021 VALVESTINO CAPOVALLE GARGNANO MAGASA TIGNALE VALVESTINO 174 IT2070022 CORNO DELLA MAROGNA TIGNALE TREMOSINE BS PARCO DELL’ALTO GARDA BRESCIANO l.r. 58/15.09.89 ALPINA COMUNITA’ MONTANA ALTO GARDA BRESCIANO DGR 2003/13939 (PTC) e DCR 2004/1136 175 IT2070023 BELVEDERE - TRI PLANE CEDEGOLO PASPARDO BS PARCO DELL’ADAMELLO - l.r. 79/16.09.83 ALPINA COMUNTA’ MONTANA VALLE CAMONICA DGR 2001/6632 176 IT2020010 LAGO DI SEGRINO PROSERPIO, CANZO, LONGONE AL SEGRINO, EUPILIO CO PLIS DGR 602/17.07.84 ALPINA CONSORZIO DI GESTIONE D.A. 2010/9 PARCO REGIONALE CO SPINA VERDE - l.r. 10/4.03.93 CONTINENTALE CONSORZIO DI GESTIONE 177 IT2020011 SPINA VERDE COMO, DREZZO, CAVALLASCA, PARE’, SAN FERMO DELLA BATTAGLIA CAPIAGO INTIMIANO 178 IT2050011 OASI LE FOPPE DI TREZZO SULL’ADDA TREZZO SULL’ADDA MI PARCO DELL’ADDA NORD - l.r. 80/16.09.83 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’ADDA NORD - l.r. 80/16.09.83 179 IT20B0014 CHIAVICA DEL MORO MANTOVA, RONCOFERRARO MN PARCO DEL MINCIO l.r. 47/8.09.84 CONTINENTALE CONSORZIO PARDAC n.9 del CO DEL MINCIO - l.r. 21/09/2010 47/8.09.84 180 IT20B0015 POMPONESCO POMPONESCO MN RISERVA NATURALE DCR 1176/28.07.88 CONTINENTALE COMUNE DI POMPONESCO 181 IT20A0018 CAVE DANESI SONCINO, CASALETTO DI SOPRA CR CONTINENTALE PROVINCIA DI CREMONA DCP n.44 del 21/03/2011 182 IT20A0016 SPIAGGIONI DI SPINADESCO CROTTA D’ADDA, SPINADESCO CR CONTINENTALE PROVINCIA DI CREMONA DCP n.44 del 21/03/2011 183 IT20A0014 LANCONE DI GUSSOLA GUSSOLA CR CONTINENTALE PROVINCIA DI CREMONA DCP n.44 del 21/03/2011 184 IT20A0015 BOSCO RONCHETTI STAGNO LOMBARDO, PIEVE D’OLMI CR RISERVA NATURALE DCR 421/27.02.2002 CONTINENTALE PROVINCIA DI CREMONA DCP n.44 del 21/03/2011 185 IT20A0013 LANCA DI GEROLE MOTTA BALUFFI, TORRICELLA DEL PIZZO CR RISERVA NATURALE DCR 178/6.02.2001 CONTINENTALE PROVINCIA DI CREMONA DCP n.44 del 21/03/2011 186 IT20A0017 SCOLMATORE DI GENIVOLTA GENIVOLTA, AZZANELLO, VILLACHIARA CR PARCO DELL’OGLIO NORD - l.r. 18/16.04.88 CONTINENTALE CONSORZIO PARCO DELL’OGLIO NORD - l.r. 18/16.04.88 187 IT2060016 VALPREDINA CENATE SOPRA BG RISERVA NATURALE DCR 2114/27.05.85 188 IT2010021 SABBIE D’ORO BREBBIA, ISPRA VA CONTINENTALE PROVINCIA DI VARESE IT2010022 ALNETE DEL LAGO DI LAGO DI VARESE VARESE, BODIO LOMNAGO, GALLIATE LOMBARDO, BUGUGGIATE, AZZATE. VA CONTINENTALE PROVINCIA DI VARESE 189 ALPINA WWF riserva Valpredina DG 2012/31 – 78 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 PIANO DI GESTIONE APPROVATO ENTE GESTORE REGIONE BIOGEOGRAFICA AREA PROTETTA 190 IT2010020 TORBIERA DI CAVAGNANO CUASSO AL MONTE VA CONTINENTALE PROVINCIA DI VARESE IT2010018 MONTE SANGIANO SANGIANO, CITTIGLIO, CARAVATE, LAVENO MOMBELLO VA ALPINA CM VALCUVIA DA n. 5 28.01.2010 + DGR X/1029 del 5/12/2013 CASSANO VALCUVIA, CASALZUIGNO, LAVENO MOMBELLO, CITTIGLIO, CUVEGLIO, RANCIO VALCUVIA VA ALPINA CM VALCUVIA DA n. 6 28.01.2010 + DGR X/1029 del 5/12/2013 CONTINENTALE PROVINCIA DI PAVIA DCP n. 32 del 28/03/2011 191 192 IT2010019 MONTI DELLA VALCUVIA 193 IT2080023 GARZAIA DI CASCINA VILLA- ROGNANO RASCA PROV. COD_SITO NOME COMUNE N° SITO NOME SITO ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE* PV MONUMENTO NATURALE - DCR 1331/31.05.89 * Il presente elenco è allegato ai sensi del Reg (CE) 73/2009 - la normativa di recepimento della DIR. 92/43/CEE fa fede in caso di eventuali discrepanze ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 79 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 ALLEGATO 10 ________________________________________________________________________________________________________________________________ ELENCO DEGLI OBBLIGHI RIGUARDANTI I REQUISITI MINIMI RELATIVI ALL’USO DEI FERTILIZZANTI E DEI PRODOTTI FITOSANITARI (art. 39, paragrafo 3, Reg (CE) n. 1698/2005 e s.m.i.) I beneficiari di tutte le azioni previste dalla misura 214 (Pagamenti Agroambientali) del PSR 2007-2013 sono tenuti al rispetto dei requisiti minimi relativi all’uso di fertilizzanti e all’uso di prodotti fitosanitari sull’intera azienda per tutto il periodo di impegno. Atto A4 RM - Requisiti minimi relativi all’uso dei fertilizzanti nelle aziende che aderiscono ai pagamenti agroambientali ai sensi dell’art. 36 lettera a) punto iv) del regolamento (CE) n.1698/2005 s.m.i. Recepimento nazionale e recepimento regionale DGR VIII/5868 del 21 novembre 2007 “Integrazione con modifica al programma d’azione per la tutela e risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile (d.lgs. n. 152/2006, art. 92 e d.m. 7 aprile 2006) e adeguamento dei relativi criteri e norme tecniche generali di cui alla d.g.r. n. 6/17149/1996, approvati con deliberazione di Giunta n. 8/5215 del 2 agosto 2007 (2° Supplemento Straordinario del 6 dicembre 2007 BURL n° 49)” così come modificata dalla DGR n. VIII/10892 del 23 dicembre 2009 “Modifica degli Allegati 1, 2 e 3 della DGR n. 8/5868 del 21 novembre 2007 ”Integrazione con modifica al programma d’azione per la tutela e risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile (d.lgs. n. 152/2006, art. 92 e D.M. 7 aprile 2006) e adeguamento dei relativi criteri e norme tecniche generali di cui alla d.g.r. n. 6/17149/1996, approvati con d.g.r. n. 8/5215 del 2 agosto 2007” (Serie Ordinaria BURL n.1 del 4 gennaio 2010) e successive modifiche ed integrazioni. Per gli altri riferimenti normativi, si rimanda a quanto previsto dall’atto A4 “Direttiva 91/676/CEE concernente la protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole” - articoli 4 e 5” (allegato 1 alla presente deliberazione) Il beneficiario che aderisce ai pagamenti agroambientali (Misura 214 - art. 36 lettera a) punto iv) del regolamento (CE) n.1698/2005 s.m.i.) ed utilizza agronomicamente gli effluenti di allevamento, di seguito indicati con e.a., i fertilizzanti azotati, gli ammendanti o, comunque, apporta azoto in qualche forma, deve rispettare tutti gli impegni disposti dal programma d’azione in vigore per le ZVN e dai criteri e dalle norme tecniche per le ZNVN e precisamente dalla: - D.G.R. IX/2208 del 14/09/2011 per le zone vulnerabili ai nitrati (ZVN) - D.G.R. VIII/5868 del 21/11/2007 per le zone NON vulnerabili ai nitrati Per i terreni ricadenti in ZVN gli obblighi previsti sono quelli descritti nell’atto A4. Viceversa, sui terreni ricadenti in zona NON vulnerabile ai nitrati, l’agricoltore è tenuto a rispettare gli impegni, derivanti dalla D.G.R. VIII/5868 del 21/11/2007, che sono collegati ai seguenti aspetti: a) adempimenti amministrativi b) obblighi relativi alle strutture di stoccaggio degli effluenti di allevamento c) divieti spaziali e temporali relativi all’utilizzazione dei fertilizzanti azotati d) rispetto dei massimali previsti per l’utilizzo di fertilizzanti azotati Pertanto per le aziende beneficiarie della misura 214, l’atto A4RM si attiva sempre sia sui terreni ricadenti in ZVN sia su quelli ricompresi in zone NON vulnerabili ai nitrati. a) Adempimenti amministrativi Obbligo di comunicazione, fatto salvo quanto previsto dalla DGR 5868/2007 e successive modifiche e integrazioni: Le aziende con centro aziendale localizzato in zona NON vulnerabile o che hanno più del 50% di terreni in zona NON vulnerabile, devono aver predisposto la comunicazione (come da modello e indicazioni di cui alla parte B e C dell’allegato 3 della DGR 5868/07 e s.m.i.) in relazione al quantitativo di azoto al campo prodotto e/o utilizzato (Kg/anno) (rif.Titolo V Prospetto 1 - DGR 5868/07 e s.m.i.) mediante la procedura predisposta dalla Regione Lombardia. Copia della comunicazione su supporto cartaceo deve essere conservata presso l’azienda. Le aziende nuove che producono e /o utilizzano effluenti di allevamento sono tenute alla presentazione della comunicazione come da prospetto 1 di cui all’art. 36 comma 2 della DGR 5868/2007 e successive modifiche e integrazioni. L’adeguamento alle condizioni del programma di azione, inclusa la capacità minima di stoccaggio, deve essere dimostrato ai fini dell’inizio dell’attività. Le aziende non zootecniche che utilizzano fertilizzanti con azoto proveniente da fonti diverse dagli e.a. devono aver predisposto la comunicazione secondo quanto stabilito dagli artt. 37-38-39, prospetti n. 2-3-4 dell’allegato 2 della DGR 5868/07 e s.m.i. (modello e indicazioni di cui alla parte B, C, D dell’allegato 3 della DGR 5868/07 e s.m.i.) mediante la procedura predisposta dalla Regione Lombardia. Copia della comunicazione su supporto cartaceo deve essere conservata presso l’azienda. In generale le aziende sono obbligate a: − aggiornare annualmente il PUA/PUAS ai sensi del vigente programma di azione regionale; − integrare/aggiornare la documentazione in caso di modifiche sostanziali così come definite dal vigente programma di azione; − conservare la documentazione aggiornata presso il centro aziendale; − predisporre ed aggiornare il piano di monitoraggio secondo le disposizioni del programma d’azione vigente. Con provvedimento del Direttore Generale Agricoltura verranno fissate le scadenze e modalità per la presentazione della comunicazione o aggiornamenti della stessa. Per l’anno 2014 il riferimento è il Decreto del Direttore generale d.d.g. 22 ottobre 2013, n. 9515. b) Obblighi relativi alle strutture di stoccaggio degli effluenti di allevamento Lo stoccaggio degli e.a. destinati all’utilizzazione agronomica deve avvenire in apposite strutture dimensionate in base alla consistenza di allevamento, secondo le esigenze colturali e di capacità sufficiente a garantirne il corretto impiego agronomico. – 80 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 b1) Caratteristiche dello stoccaggio e accumulo dei materiali palabili Lo stoccaggio dei materiali palabili deve avvenire su platea impermeabilizzata, avente una portata sufficiente a sostenere senza cedimenti o lesioni il peso del materiale accumulato e degli eventuali mezzi utilizzati per la movimentazione. In relazione alla consistenza palabile dei materiali la platea di stoccaggio deve essere munita di idoneo cordolo o muro perimetrale di contenimento, con possibilità di accesso ai mezzi meccanici per l’apporto e l’ asportazione del materiale. Inoltre deve essere dotata di adeguata pendenza per il convogliamento verso appositi sistemi di raccolta e stoccaggio dei liquidi di sgrondo e delle eventuali acque di lavaggio della platea. Sono considerate utili ai fini del calcolo della capacità di stoccaggio le superfici della lettiera permanente, purché alla base siano impermeabilizzate, nonché, nel caso delle galline ovaiole, le cosiddette “fosse profonde” dei ricoveri a due piani e le fosse sottostanti i pavimenti fessurati (posatoi) nell’allevamento a terra. In generale la capacità di stoccaggio, calcolata in rapporto alla consistenza di allevamento stabulato ed al periodo in cui il bestiame non è al pascolo, non deve essere inferiore al volume di materiale palabile prodotto in 90 giorni. Per il dimensionamento della platea di stoccaggio dei materiali palabili, qualora non sussistano esigenze particolari di una più analitica determinazione dei volumi stoccati, si fa riferimento alla tabella 1 della parte A dell’allegato 3 e all’allegato 2 - art. 9 della DGR 5868/07 . b2) Caratteristiche e dimensionamento delle strutture per lo stoccaggio dei materiali non palabili Gli stoccaggi dei materiali non palabili devono essere realizzati in modo da poter accogliere,ove previsto, ai fini della successiva utilizzazione agronomica, anche le acque di lavaggio delle strutture, degli impianti e delle attrezzature zootecniche. Alla produzione complessiva di liquami da stoccare deve essere sommato il volume delle acque meteoriche, convogliate nei contenitori dello stoccaggio da superfici scoperte, interessate dalla presenza di e.a. E’ necessario prevedere l’esclusione delle acque bianche provenienti da tetti e tettoie nonché delle acque provenienti da aree non connesse all’allevamento. Le dimensioni dei contenitori non dotati di copertura atta ad allontanare l’acqua piovana, devono tenere conto delle precipitazioni medie e di un franco minimo di sicurezza di 30 centimetri. Il fondo e le pareti dei contenitori devono essere adeguatamente impermeabilizzati mediante materiale naturale od artificiale al fine di evitare percolazioni o dispersioni degli effluenti. E’ possibile realizzare anche contenitori in terra così come descritti all’allegato 2 -art. 11 della DGR 5868/07. Per le aziende in cui venga prodotto un quantitativo di oltre 6.000 kg di azoto/anno al fine di indurre un più alto livello di stabilizzazione dei liquami, nel caso di costruzione di nuove strutture di stoccaggio o ampliamento di quelle esistenti, deve essere previsto il frazionamento dello stoccaggio in almeno due contenitori. Il prelievo a fini agronomici deve avvenire dal bacino contenente liquame stoccato da più tempo. Nel caso di costruzione di nuovi contenitori di stoccaggio sono da privilegiare soluzioni atte a minimizzare le superfici di impluvio, quali ad esempio pareti verticali a ridotto rapporto superficie libera/volume o copertura al fine di ridurre la raccolta delle acque meteoriche. La capacità di stoccaggio, calcolata in rapporto alla consistenza dell’allevamento stabulato ed al periodo in cui il bestiame non è al pascolo, deve essere adeguata alle esigenze di una corretta gestione agronomica e comunque non inferiore al volume prodotto in 120 giorni in aziende di bovini da latte, bufalini, equini e ovicaprini con coltivazione dei terreni caratterizzata da assetti colturali che prevedono la presenza di pascoli o prati di media o lunga durata o erbai e cereali autunno-vernini. In assenza di tali condizioni e per tutti gli altri allevamenti il volume di stoccaggio deve essere di almeno 180 giorni. Per gli allevamenti di bovini, bufalini, equini, suini e ovicaprini in comuni classificati di montagna, qualora il peso vivo allevato non superi i 3.000 kg, è richiesta una capacità della vasca di stoccaggio non inferiore a 90 giorni. Per le dimensioni, qualora non sussistano esigenze particolari di una più analitica determinazione dei volumi stoccati, si fa riferimento alla tabella 1 della parte A dell’allegato 3 della DGR 5868/2007. Per i nuovi allevamenti e gli ampliamenti di quelli esistenti limitatamente alle parti di nuova edificazione non sono considerate utili al calcolo dei volumi di stoccaggio le fosse sottostanti i pavimenti fessurati e grigliati, ad esclusione degli allevamenti localizzati in comuni di montagna. c) Divieti spaziali e temporali relativi all’utilizzazione dei fertilizzanti azotati c.1) Accumulo temporaneo dei letami e lettiere esauste di allevamenti di avicunicoli, esclusi gli altri materiali assimilati Condizioni per accumulo: − deve essere praticato ai soli fini dell’utilizzazione agronomica − è ammesso solo previo uno stoccaggio di almeno 90 giorni − è consentito solo sui terreni agricoli utilizzati per lo spandimento e/o in prossimità degli stessi − deve avere una durata non superiore a tre mesi − la quantità accumulata deve essere funzionale alle esigenze delle colture dell’appezzamento utilizzato per l’accumulo e/o degli appezzamenti limitrofi − non può essere ripetuto nello stesso luogo nell’ambito di una stessa annata agraria − deve essere realizzato prevedendo tutti gli accorgimenti per contenere ogni fuoriuscita di liquidi e/o percolati e garantire il mantenimento di condizioni microaerobiche all’interno della massa. Divieto di accumulo a distanze inferiori a: − 5 m dalle scoline; − 30 m dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali; − 40 m dalle sponde dei laghi, nonché delle zone umide individuate ai sensi della Convenzione di Ramsar del 2 febbraio 1971. Per gli allevamenti avicoli a ciclo produttivo inferiore a 90 giorni, le lettiere possono essere stoccate al termine del ciclo produttivo sottoforma di cumuli in campo, fatte salve obbligatorie diverse disposizioni delle autorità sanitarie. c.2) Divieti di utilizzazione agronomica dei letami: L’utilizzo agronomico è vietato: 1.In relazione ai corpi idrici naturali a meno di 5 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali individuati come non significativi dal Piano di tutela e uso delle Acque, approvato con d.g.r. VIII/2244 del 29 marzo 2006 e dall’inizio dell’arenile per le acque lacuali. Tali disposizioni non si applicano ai canali artificiali ad esclusivo utilizzo di una o più aziende, purché non connessi ai corpi idrici naturali, ed ai canali arginati. 2. su superfici non interessate dall’attività agricola, fatta eccezione per le aree a verde pubblico e privato e per le aree soggette a recupero e ripristino ambientale; Bollettino Ufficiale – 81 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 3. nei boschi, fatte salve diverse disposizioni regionali, ad esclusione degli effluenti rilasciati dagli animali nell’allevamento brado; 4. sui terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante, con frane in atto e su terreni saturi d’acqua, fatta eccezione per i terreni adibiti a colture che richiedono la sommersione; 5. nella stagione autunno – invernale, di norma dal 1° dicembre a fine febbraio; in funzione dell’andamento meteorologico, delle condizioni locali e dei ritmi di assorbimento delle colture in atto, la Regione con propri provvedimenti può però definire periodi di divieto di spandimento differenti dalla regola generale. In particolare per la stagione autunno invernale 2013/2014 sono previsti i seguenti periodi minimi di divieto: -dal 15 dicembre al 15 gennaio vige il divieto di spandimento ai fini agronomici di letame proveniente da allevamenti di bovini, bufalini, ovicaprini ed equidi con contenuto di sostanza secca pari almeno al 20% utilizzato su prati permanenti e/o avvicendati, -dal 1 dicembre 2013 al 28 febbraio 2014 è vietato lo spandimento di letame e materiale assimilato (diverso da quello di cui al punto precedente), su prati, cereali autunno vernini, colture ortive, colture arboree con inerbimenti permanenti o su terreni con residui colturali ed in preparazione della semina primaverile anticipata; 6. nei giorni di pioggia e nei giorni immediatamente successivi al fine di garantire il non percolamento in falda e il non costipamento del terreno; 7. in tutte le situazioni in cui l’autorità competente provvede ad emettere specifici provvedimenti di divieto o di prescrizione in ordine alla prevenzione di malattie infettive, infestive e diffusive per gli animali, per l’uomo e per la difesa dei corpi idrici; 8. in golena entro argine a meno che non venga distribuito nel periodo di magra e venga interrato immediatamente. c.3) Divieti di utilizzazione dei liquami: L’utilizzo dei liquami e dei materiali ad essi assimilati è vietato: 1) In relazione ai corpi idrici naturali a meno di 10 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua e dall’inizio dell’arenile per le acque lacuali. Tali disposizioni non si applicano ai canali artificiali ad esclusivo utilizzo di una o più aziende, purché non connessi ai corpi idrici naturali, ed ai canali arginati. 2) su superfici non interessate dall’attività agricola, fatta eccezione per le aree a verde pubblico e privato e per le aree soggette a recupero e ripristino ambientale; 3) nei boschi, fatte salve diverse disposizioni regionali, ad esclusione degli effluenti rilasciati dagli animali nell’allevamento brado; 4) sui terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante, con frane in atto e terreni saturi d’acqua, fatta eccezione per i terreni adibiti a colture che richiedono la sommersione; 5) nella stagione autunno – invernale, di norma dal 1 dicembre a fine febbraio; in funzione dell’andamento meteorologico, delle condizioni locali e dei ritmi di assorbimento delle colture in atto, la Regione con propri provvedimenti può però definire periodi di divieto di spandimento differenti dalla regola generale. In particolare per la stagione autunno invernale 2013/2014, dal 1 dicembre 2013 al 28 febbraio 2014 è vietato lo spandimento di liquami, su prati, cereali autunno vernini, colture ortive, colture arboree con inerbimenti permanenti o su terreni con residui colturali ed in preparazione della semina primaverile anticipata; 6) nei giorni di pioggia e nei giorni immediatamente successivi al fine di garantire il non percolamento in falda e il non costipamento del terreno; 7) in terreni con coltivazioni in atto destinate direttamente - senza processi di trattamento dei prodotti- alla alimentazione umana; 8) dopo l’impianto della coltura nelle aree adibite a parchi o giardini pubblici, campi da gioco, utilizzate per ricreazione o destinate in genere ad uso pubblico; 9) su colture foraggiere nelle tre settimane precedenti lo sfalcio del foraggio o il pascolamento; 10)in golena entro argine a meno che non venga distribuito nel periodo di magra e immediatamente interrato; 11) su terreni con pendenza media, riferita ad un’area aziendale omogenea, superiore al 10%. Tale limite, in presenza di sistemazioni idraulico-agrarie o sulla base delle migliori tecniche di spandimento riportate nel CBPA (codice di buona pratica agricola), o nel Piano d’azione, può essere incrementato al 20%. 12) in prossimità di strade e di centri abitati a meno che i liquami siano distribuiti con tecniche atte a limitare l’emissione di odori sgradevoli o vengano immediatamente interrati o si effettui la fertirrigazione; 13) in tutte le situazioni in cui l’autorità competente provvede ad emettere specifici provvedimenti di divieto o di prescrizione in ordine alla prevenzione di malattie infettive, infestive e diffusive per gli animali, per l’uomo e per la difesa dei corpi idrici. c.4) Divieti e/o limitazioni dell’utilizzazione agronomica dei fanghi: L’utilizzazione agronomica dei fanghi derivanti da trattamenti di depurazione di cui al D.Lgs. n. 99 del 1992: 1) nelle more della definizione delle nuove linee guida, è limitata dalle disposizioni di cui alla D.G.R. 30 dicembre 2003 n. VII/15944 (BURL S.O. n. 4 del 19.1. 2004); 2) deve avvenire previo dettagliato piano di fertilizzazione; 3) è vietata nella stagione autunno – invernale, di norma dal 1 dicembre a fine febbraio; in funzione dell’andamento meteorologico, delle condizioni locali e dei ritmi di assorbimento delle colture in atto, la Regione con propri provvedimenti può però definire periodi di divieto di spandimento differenti dalla regola generale. In particolare per la stagione autunno invernale 2013/2014, dal 1 dicembre 2013 al 28 febbraio 2014 è vietato lo spandimento di fanghi, su prati, cereali autunno vernini, colture ortive, colture arboree con inerbimenti permanenti o su terreni con residui colturali ed in preparazione della semina primaverile anticipata; 4) è vietata su terreni che ricevono e.a., fatte salve le disposizioni di cui alla D.G.R. 30 dicembre 2003 n. VII/15944. c.5) Divieti di utilizzazione agronomica dei fertilizzanti azotati diversi dall’e.a. L’utilizzo agronomico è vietato: 1) in relazione ai corpi idrici naturali a meno di 5 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali e dall’inizio dell’arenile per le acque lacuali. Tali disposizioni non si applicano ai canali artificiali ad esclusivo utilizzo di una o più aziende, purché non connessi ai corpi idrici naturali, ed ai canali arginati. – 82 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 2) sulle superfici non interessate dall’attività agricola, fatta eccezione per le aree a verde pubblico e privato e per le aree soggette a recupero e ripristino ambientale; 3) nei boschi, ad esclusione degli effluenti rilasciati dagli animali nell’allevamento brado; 4) sui terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante, con frane in atto e terreni saturi d’acqua, fatta eccezione per i terreni adibiti a colture che richiedono la sommersione; 5) nella stagione autunno – invernale, di norma dal 1 dicembre a fine febbraio; in funzione dell’andamento meteorologico, delle condizioni locali e dei ritmi di assorbimento delle colture in atto, la Regione con propri provvedimenti può però definire periodi di divieto di spandimento differenti dalla regola generale. In particolare per la stagione autunno invernale 2013/2014, dal 1 dicembre 2013 al 28 febbraio 2014 è vietato lo spandimento di fertilizzanti azotati diversi dagli e.a. e dalle acque reflue, su prati, cereali autunno vernini, colture ortive, colture arboree con inerbimenti permanenti o su terreni con residui colturali ed in preparazione della semina primaverile anticipata; 6) nei giorni di pioggia e nei giorni immediatamente successivi al fine di garantire il non percolamento in falda e il non costipamento del terreno; 7) in tutte le situazioni in cui l’autorità competente provvede ad emettere specifici provvedimenti di divieto o di prescrizione in ordine alla prevenzione di malattie infettive, infestive e diffusive per gli animali, per l’uomo e per la difesa dei corpi idrici; 8) in golena entro argine a meno che non venga distribuito nel periodo di magra e venga interrato immediatamente. Su terreni in pendenza la distribuzione del materiale palabile e dei concimi azotati e degli ammendanti organici deve rispettare quanto definito dal CBPA in relazione alla lavorabilità dei suoli, alle sistemazioni idraulico-agrarie e alle modalità di spandimento. d) Rispetto dei massimali previsti per l’utilizzo di fertilizzanti azotati La quantità di azoto al campo apportato da effluenti da allevamento nella SAU ricadente in zona NON vulnerabile non deve superare il valore di 340 kg per ettaro e per anno, inteso come quantitativo medio aziendale. Il limite d’uso di 340 kg/ha/N/anno al campo è comprensivo delle deiezioni depositate dagli animali quando sono tenuti al pascolo. La quantità di azoto apportata deve comunque tenere conto delle esigenze delle colture in atto o previste. Atto B9RM - Requisiti minimi relativi all’uso dei prodotti fitosanitari nelle aziende che aderiscono ai pagamenti agroambientali ai sensi dell’art. 36 lettera a) punto iv) del regolamento (CE) n.1698/2005 s.m.i. Il beneficiario che aderisce ai pagamenti agroambientali (misura 214 - art. 36 lettera a) punto iv) del regolamento (CE) n.1698/2005 s.m.i.), oltre agli impegni previsti dall’atto B9, deve rispettare: • le disposizioni sull’uso dei pesticidi nelle vicinanze di corpi idrici o altri luoghi sensibili, conformemente alla legislazione nazionale (articolo 93, dlgs n. 152/2006 in materia di individuazione delle zone vulnerabili da fitosanitari); • l’obbligo di verifica statica della funzionalità dell’attrezzatura aziendale utilizzata per la distribuzione di prodotti fitosanitari, con cadenza almeno quinquennale. La sopracitata verifica, eseguita da un tecnico, secondo quanto previsto dall’allegato 5 delle disposizioni attuative della misura 214 – anno 2011, deve essere svolta nel rispetto della seguente tempistica: - entro il 30 giugno 2011 se l’impegno relativo alla misura 214 è stato attivato negli anni 2007, 2008 e 2009; - entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui si assume l’obbligo, se l’impegno relativo alla misura 214 è stato o sarà attivato negli anni successivi al 2009. Il beneficiario che aderisce alle azioni A e/o B della misura 214 è esonerato dall’obbligo di verifica statica della funzionalità dell’attrezzatura aziendale, in quanto assolve ad un impegno di certificazione funzionale che va oltre tale requisito minimo di condizionalità. Bollettino Ufficiale – 83 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 D.g.r. 14 febbraio 2014 - n. X/1376 Manifestazione di favorevole volontà d’intesa, ai sensi del d.p.r. 383/1994, in ordine al “Progetto NR. 6/2013”, comune di Somma Lombardo (VA). Progetto definitivo dei lavori di realizzazione collegamento ferroviario fra il Terminal 1 ed il Terminal 2 dell’aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa “Città di Milano”. Conferenza dei servizi permanente per l’approvazione dei progetti del sito di impianto dell’esposizione universale del 2015, nonchè dei relativi manufatti LA GIUNTA REGIONALE Preso atto che: •con decreto Provveditoriale n. 12088 del 20 dicembre 2013, il Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche ha indetto la Conferenza dei Servizi volta al conseguimento dell’Intesa di cui all’art. 3 del d.p.r. 383/94 relativamente al «Progetto n. 6/2013. Comune di Somma Lombardo (VA). Progetto definitivo dei lavori di realizzazione collegamento ferroviario fra il Terminal 1 ed il Terminal 2 dell’Aeroporto Intercontinentale di Milano Malpensa «Città di Milano».Conferenza dei Servizi Permanente per l’approvazione dei progetti del sito di impianto dell’Esposizione Universale del 2015, nonché dei relativi manufatti; •la documentazione attinente il progetto in oggetto è stata pubblicata sul portale della Conferenza dei Servizi (piattaforma telematica); Preso atto dei pareri redatti dalla: −− U.O. Infrastrutture viarie e aeroportuali della D.G. Infrastrutture e Mobilità, con nota n.S1.2014.0005273 del 28 gennaio 2014; −− Struttura Pianificazione Territoriale della D.G. Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo, con nota n. Z1.2014.0000775 del 20 gennaio 2014; −− Struttura Paesaggio della DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, con nota n.T1.2014.0004750 del 30 gennaio 2014; −− U.O. Qualità dell’aria, emissioni industriali e rumore della D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, con nota n. T1.2014.0003494 del 23 gennaio 2014; −− Struttura Rumore e inquinanti fisici della D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, con nota n. T1.2014.0003750 del 24 gennaio 2014; −− Sede Territoriale di Varese della D.C. Presidenza, con nota n. AE12.2014.0000121 del 15 gennaio 2014; Rilevato che il progetto consiste nella realizzazione del collegamento ferroviario tra il Terminal 1 (capolinea attuale della linea ferroviaria Milano-Malpensa) e il Terminal 2 dell’Aeroporto Intercontinentale di Malpensa e nella costruzione della stazione ferroviaria al Terminal 2.Detto collegamento, lungo circa 3,4 Km e con uno sviluppo prevalentemente in trincea aperta e galleria artificiale coperta, rappresenta la prima fase esecutiva di un disegno progettuale di più ampia portata geografica e economica denominata «Accessibilità da Nord a Malpensa». Nel progetto il collegamento ferroviario è stato suddiviso in due lotti: Lotto 1 che riguarda la nuova stazione ferroviaria presso il Terminal 2 e il lotto 2 che interessa l’infrastruttura ferroviaria compresa tra la nuova stazione ferroviaria del terminal 2 e la stazione ferroviaria del Terminal 1. Il collegamento ferroviario in progetto e la nuova stazione ricadono nel «Parco regionale della Valle del Ticino»; inoltre il collegamento ferroviario T1-T2 interessa, per circa 500m, il «Parco Naturale della Valle del Ticino», l’area SIC «Brughiera del Dosso» e l’area ZPS «Boschi del Ticino»; Visti: −− il programma regionale di sviluppo della X legislatura approvato con d.c.r. n. 78 del 9 luglio 2013; −− il p.t.r., approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 951 nella seduta del 19 gennaio 2010 e successivi aggiornamenti; −− l’art.29 della legge 17 agosto 1942, n. 1150 - «Legge Urbanistica»; −− il d.p.r. 18 aprile 1994, n. 383, avente per oggetto «Regolamento recante la disciplina dei procedimenti di localizzazione delle opere di interesse statale»; −− le ulteriori disposizioni in materia di localizzazione delle opere dello Stato e di quelle di interesse statale contenute nel Capo II del Titolo III del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112; −− la deliberazione n. VII/2464 del 1 dicembre 2000, avente per oggetto «Definizione delle modalità tecnico-operative per l’esplicazione delle procedure di localizzazione delle opere dello Stato e di Interesse Statale»; −− la legge 7 agosto 1990, n. 241 «Nuove norme sul procedimento amministrativo» e s.m.i; −− la legge regionale 1 febbraio 2012, n. 1 «Riordino normativo in materia di procedimento amministrativo, diritto di accesso ai documenti amministrativi, semplificazione amministrativa, potere sostitutivo e potestà sanzionatoria»; −− il Protocollo d’Intesa avente per oggetto «Criteri di razionalizzazione e di semplificazione dei procedimenti di intesa Stato-Regione per gli interventi di competenza dello Stato, di cui al d.p.r. 18 aprile 1994, n. 383», sottoscritto dalla Regione Lombardia e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Regionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia in data 6 dicembre 2001; −− la propria deliberazione n. VIII/007561 del 27 giugno 2008, avente per oggetto «Determinazioni sul programma annuale delle opere di interesse statale proposte da enti pubblici, nell’ambito della procedura di localizzazione delle stesse di cui alla d.g.r. 2464/2000»; −− il d.d.u.o. 5 ottobre 2012 n. 8766 «Progetto del collegamento ferroviario fra i Terminal T1 e T2 dell’Aeroporto di Malpensa, nel comune Somma Lombardo (VA). Proponente: Ferrovienord s.p.a. - Milano. Pronuncia di compatibilita’ ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006 e della l.r.5/2010; −− il decreto n. 569 del 30 gennaio 2014 «Progetto del collegamento ferroviario fra i Terminal T1 e T2 dell’Aeroporto di Malpensa, nel comune Somma Lombardo (VA).Proponente: Ferrovie Nord s.p.a. - Milano. Modifica e integrazione della pronuncia di compatibilita’ ambientale di cui al decreto dirigenziale n. 8766»; Ad unanimità di voti, espressi nelle forme di legge; DELIBERA 1. di manifestare favorevole volontà di Intesa, ai sensi dell’art. 3 del d.p.r. 18 aprile 1994, n. 383, in ordine al Progetto n. 6/2013. Comune di Somma Lombardo (VA). Progetto definitivo dei lavori di realizzazione collegamento ferroviario fra il Terminal 1 ed il Terminal 2 dell’Aeroporto Intercontinentale di Milano Malpensa «Citta’ di Milano»- Conferenza dei Servizi Permanente per l’approvazione dei progetti del sito di impianto dell’Esposizione Universale del 2015, nonché dei relativi manufatti; 2. di considerare quale parte integrante e sostanziale del presente atto deliberativo l’Allegato A e l’elenco degli elaborati identificati nell’Allegato B; 3. di integrare l’elenco di cui alla d.g.r. n.VIII/007561 del 27 giugno 2008, avente per oggetto «Determinazioni sul programma annuale delle opere di interesse statale proposte da enti pubblici, nell’ambito della procedura di localizzazione delle stesse di cui alla d.g.r. 2464/2000»,con l’inserimento del progetto di cui trattasi; 4. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. Il segretario: Marco Pilloni ——— • ——— – 84 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 ALLEGATO A RELAZIONE RELATIVA AL “PROGETTO N. 6/2013. COMUNE DI SOMMA LOMBARDO (VA). PROGETTO DEFINITIVO DEI LAVORI DI REALIZZAZIONE COLLEGAMENTO FERROVIARIO FRA IL TERMINAL 1 ED IL TERMINAL 2 DELL’AEROPORTO INTERCONTINENTALE DI MILANO MALPENSA “CITTA’ DI MILANO”.- CONFERENZA DEI SERVIZI PERMANENTE PER L’APPROVAZIONE DEI PROGETTI DEL SITO DI IMPIANTO DELL’ESPOSIZIONE UNIVERSALE DEL 2015, NONCHÉ DEI RELATIVI MANUFATTI; PRESO ATTO che: • con Decreto Provveditoriale n. 12088 del 20.12.2013, il Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche ha indetto la Conferenza dei Servizi volta al conseguimento dell’Intesa di cui all’art. 3 del d.p.r. 383/94 relativamente al Progetto n. 6/2013. Comune di Somma Lombardo (VA). Progetto definitivo dei lavori di realizzazione collegamento ferroviario fra il Terminal 1 ed il Terminal 2 dell’Aeroporto Intercontinentale di Milano Malpensa “Citta’ di Milano”.- Conferenza dei Servizi Permanente per l’approvazione dei progetti del sito di impianto dell’Esposizione Universale del 2015, nonché dei relativi manufatti; • la documentazione attinente il progetto in oggetto è stata pubblicata sul portale della Conferenza dei Servizi (piattaforma telematica); • il Presidente della Conferenza di Servizi Permanente, ha convocato l’adunanza della Conferenza di Servizi Permanenti l’8 gennaio 2014 per la presentazione del progetto definitivo in sessione referente; RILEVATO dalla documentazione depositata sul portale della Conferenza di Servizi che il progetto consiste nella realizzazione del collegamento ferroviario tra il Terminal 1 (capolinea attuale della linea ferroviaria Milano-Malpensa) e il Terminal 2 dell’Aeroporto Intercontinentale di Malpensa e nella costruzione della stazione ferroviaria al Terminal 2. Detto collegamento, lungo circa 3,4 Km e con uno sviluppo prevalentemente in trincea aperta e galleria artificiale coperta, rappresenta la prima fase esecutiva di un disegno progettuale di più ampia portata geografica e economica denominata “Accessibilità da Nord a Malpensa”. Nel progetto il collegamento ferroviario è stato suddiviso in due lotti: Lotto 1 che riguarda la nuova stazione ferroviaria presso il Terminal 2 e il lotto 2 che interessa l’infrastruttura ferroviaria compresa tra la nuova stazione ferroviaria del Terminal 2 e la stazione ferroviaria del Terminal 1. Il collegamento ferroviario in progetto e la nuova stazione ricadono nel “Parco regionale della Valle del Ticino”; inoltre il collegamento ferroviario T1-T2 interessa, per circa 500 m, il “Parco Naturale della Valle del Ticino”, l’area SIC “Brughiera del Dosso” e l’area ZPS “Boschi del Ticino”. PRESO ATTO inoltre che: - il soggetto proponente del progetto è il Ferrovienord S.p.A.; - il Decreto del Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche n. 12088 del 20.12.2013 evidenzia che la localizzazione delle opere si pone in vigente difformità degli strumenti urbanistici del comune di riferimento, nonostante sia già stato approvato recentemente il Piano di Governo di Territorio (P.G.T.) ed i relativi atti siano in corso di pubblicazione per il rispetto delle procedure di legge; - l’intervento è qualificato come opera “connessa” alla programmazione del Grande Evento dell’Esposizione Universale e risulta incluso nell’Allegato “B” del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 maggio 2013; - la procedura in oggetto si inserisce in quella autorizzatoria svolta nell’ambito della “Conferenza di servizi permanente per l’approvazione dei progetti del sito di impianto dell’Esposizione Universale del 2015, e dei manufatti inclusi nel dossier di registrazione del grande evento” istituita con Decreto del Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia n. 12161 del 21 ottobre 2011, in accoglimento della proposta formulata dal Commissario Straordinario del Governo per l’Expo 2015; - l’intervento risulta coerente con la programmazione regionale, in quanto il Piano Territoriale Regionale (PTR) partecipa al “progetto Expo 2015” con l’obiettivo di promuovere azioni di sistema, di riqualificazione ed innovazione territoriale ed urbana; - le opere relative al Progetto del collegamento ferroviario fra i Terminal T1 e T2 dell’Aeroporto di Malpensa, nel comune Somma Lombardo, sono state oggetto di procedura di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e della l.r. 5/2010 conclusa in data. 5 ottobre 2012 con d.d.u.o. 8766 recante giudizio positivo con prescrizioni ; - la pronuncia di compatibilità ambientale è stata modificata ed integrata con decreto n. 569 del 30.01.2014 “Progetto del collegamento ferroviario fra i Terminal T1 e T2 dell’Aeroporto di Malpensa, nel comune Somma Lombardo (VA).Proponente: Ferrovie Nord s.p.a. - Milano. Modifica e integrazione della pronuncia di compatibilita’ ambientale di cui al decreto dirigenziale n°8766”, a seguito di accoglimento di istanza, presentata da Ferrovie Nord alla Struttura Valutazione di Impatto Ambientale, di stralcio della prescrizione contenuta nel decreto VIA n°8766 del 05/10/2012 concernente la realizzazione del ponte ecologico (lett. d), quarto punto, del quadro prescrittivo “ambientale” contenuto nella relazione istruttoria individuata quale Allegato A ; Per la predisposizione dell’atto di espressione della Regione Lombardia è stata svolta la necessaria istruttoria regionale così articolata: - acquisizione del parere della U.O. Infrastrutture viarie e aeroportuali della D.G. Infrastrutture e Mobilità che, con nota n. S1.2014.0005273 del 28.1.2014 esprime quanto segue . “Il progetto in esame consiste nella realizzazione del prolungamento della linea elettrificata a doppio binario dall’attuale attestazione al Terminal 1 fino al Terminal 2, tramite un collegamento ferroviario delle medesime caratteristiche che si sviluppa prevalentemente in trincea aperta e galleria artificiale coperta, per una lunghezza di circa 3.8 km (la distanza tra gli assi banchine dei due terminal è di circa 3,4 km) e nella costruzione della stazione interrata a servizio del Terminal 2, organizzata su 4 binari e predisposta per il futuro proseguimento dei due binari centrali verso nord, comprensiva di area di parcheggio integrata e di un collegamento pedonale con l’aerostazione del Terminal 2. Il progetto definitivo in esame è stato approvato in linea tecnica dalla scrivente Direzione Generale con decreto n. 8975 del 10 ottobre 2012, al quale si rimanda per gli indirizzi ivi contenuti da adottare nello sviluppo delle successive fasi - progettuale e realizzativa - del collegamento ferroviario Terminal 1 – Terminal 2. Con riferimento al quadro programmatico infrastrutturale, il collegamento T1 - T2 oltre ad essere un’“opera connessa” nell’ambito dell’accessibilità al sito di EXPO 2015, costituisce la prima tratta del progetto globale “Accessibilità da Nord a Malpensa”, inserito tra i progetti strategici di Legge Obiettivo e appartenente alle reti della programmazione CE TEN-T 2007-2013 (Trans European Network- Transport), e riconfermata nella sua priorità dalla nuova programmazione TEN-T 2014-2020, dove gli aeroporti classificati come “CORE network” – come l’aeroporto di Malpensa – debbono essere collegati entro l’anno 2030 alla rete ferroviaria principale. Tutto ciò coerentemente con la proposta di Piano Nazionale per lo Sviluppo Aeroportuale, redatto da ENAC nel febbraio 2012, attualmente in fase di approvazione da parte del MIT, che assume tra i principali obiettivi il potenziamento dell’accessibilità e dell’intermodalità degli aeroporti. L’estensione del collegamento ferroviario rappresenta pertanto il passaggio fondamentale per mettere l’aeroporto di Malpensa in rete con i collegamenti ferroviari nazionali e internazionali in direzione Gallarate, in direzione Sempione e in direzione Varese-Lugano. Bollettino Ufficiale – 85 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Il progetto in oggetto non interferisce con altre opere infrastrutturali viarie e ferroviarie che rientrano nella programmazione regionale. Analizzate inoltre le possibili interferenze tra l’opera in esame e le esistenti infrastrutture,per il successivo sviluppo della progettazione esecutiva e delle fasi realizzative, si ritiene indispensabile il coordinamento con i gestori delle infrastrutture viarie, aeroportuale e del Parco e Museo del Volo “Volandia” per la piattaforma elicotteristica esistente ed interferita dal tracciato ferroviario in oggetto. Tale piattaforma risulta essere una delle ipotesi di approdo e decollo per una rete elicotteristica a servizio di EXPO. In quest’ultimo caso, particolare attenzione dovrà essere posta, all’interferenza intesa sia delle fasi di cantiere e realizzazione, sia al coordinamento dei tempi che garantiscano l’utilizzo della piattaforma in tempo utile anche per fasi di affinamento preparatorie alla verifica tecnica del servizio elicotteristico in funzione di EXPO Si raccomanda pertanto il costante coordinamento nel corso dell’esecuzione dei lavori finalizzato a garantire l’ottimale realizzazione di tutti gli interventi”. - acquisizione del parere della Struttura Paesaggio della D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, che con nota n. T1.2014.0004750 del 30.1.2014 evidenzia che , l’ambito interessato dall’intervento riguarda aree sottoposte a tutela paesaggistica ai sensi del D.lgs. 42/2004 parte terza, in quanto comprese negli ambiti di cui all’art. 142 comma 1 lett. f), Parco lombardo della Valle del Ticino, e lett. g), boschi e foreste, del suddetto D.lgs. Le opere relative al progetto in esame sono state oggetto di procedura di compatibilità ambientale ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e della L.R. 5/2010 ( Decreto n. 8766 in data 05/10/2012) e nell’ambito della procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale la scrivente struttura ha espresso parere paesaggistico favorevole. Verificata la documentazione progettuale ribadisce le indicazioni già dettate ed incluse nel Decreto citato. - acquisizione del parere della U.O. Qualità dell’aria, emissioni industriali e rumore della D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, che con nota n. T1.2014.0003494 del 23.01.2014 ha rilevato che nel materiale fornito non si sono reperiti elementi nuovi, in merito al tema della qualità dell’aria, rispetto a quanto già analizzato nell’ambito della procedura di VIA, dunque non possono formulare ulteriori osservazioni in materia. Ribadiscono dunque le osservazioni e prescrizioni già formulate sul tema nel decreto di compatibilità ambientale (n. 8766 del 5/10/2012; - acquisizione del parere della Struttura Rumore e inquinanti fisici della D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile che, con nota n. T1.2014.0003750 del 24.01.2014 ha espresso e fornito, per quanto riguarda gli aspetti relativi all’impatto acustico e da vibrazioni, le seguenti considerazioni e indicazioni. Il progetto è stato sottoposto a procedura di valutazione di impatto ambientale conclusasi con decreto 8766 del 5/10/2012 con espressione di giudizio positivo di compatibilità ambientale condizionata all’ottemperanza alle prescrizioni indicate nel decreto medesimo. In particolare, per quanto riguarda il tema rumore e vibrazioni le prescrizioni sono riportate ai paragrafi 5.3.h, 5.3.i, 5.3.j. L’ottemperanza alla prescrizione 5.3.h, riguardante la previsione ed la definizione in dettaglio di soluzioni di mitigazione delle vibrazioni di maggior efficacia rispetto a quelle previste in progetto, attiene la fase di progettazione esecutiva e quindi si rimanda a tale successiva fase la verifica dell’ottemperanza, ribadendo la prescrizione e ricordando di corredare adeguatamente la progettazione esecutiva con le previsioni, definizioni e valutazioni richieste. L’ottemperanza alla prescrizione 5.3.i dovrà essere verificata in fase di esercizio post operam e quindi, nel ribadire tale prescrizione, si rimanda a tale fase. La prescrizione 5.3.j attiene la fase di cantiere e quindi si ribadisce tale prescrizione rimandando la verifica di ottemperanza alla fase di cantiere. Si evidenzia inoltre che, in fase di esercizio, l’infrastruttura dovrà garantire il rispetto dei limiti di rumore stabiliti dal dPR 459/98 e, per quanto attiene le vibrazioni, queste dovranno essere contenute per i recettori residenziali sotto le soglie di percezione ed in generale al di sotto dei livelli che possano determinare interferenza con le attività connesse alla fruizione dei recettori.; - acquisizione del parere della Struttura Pianificazione Territoriale della D.G.Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo che, con nota n. Z1.2014.0000775 del 20.1.2014, osserva che l’intervento infrastrutturale in oggetto consiste nella realizzazione di un collegamento ferroviario tra il Terminal 1 – capolinea attuale della linea ferroviaria Milano-Malpensa – e la futura stazione del Terminal 2 dell’Aeroporto Intercontinentale di Malpensa. Per l’espressione del parere di competenza è stata effettuata una verifica di compatibilità con gli atti di programmazione e pianificazione di rango regionale ed in particolare con il Piano Territoriale Regionale approvato con d.c.r. n. 951 del 19 gennaio 2010 e successivi aggiornamenti. Il PTR individua le infrastrutture strategiche per il conseguimento degli obiettivi di piano, e fra queste vi è uno specifico richiamo alle Infrastrutture per la mobilità. Su questo tema le strategie regionali per la mobilità si orientano su alcune principali linee d’azione tra le quali: • rafforzare l’integrazione della regione nella rete europea per aumentarne la competitività; • favorire gli spostamenti, programmare l’offerta e agire sulla domanda; • realizzare un servizio pubblico d’eccellenza e sviluppare forme di mobilità sostenibile; • equilibrare le risposte di mobilità pubblica e privata secondo un modello integrato; • riorganizzare il sistema delle merci per uno sviluppo del settore più sostenibile e competitivo; Al fine di migliorare la mobilità pubblica e privata di persone e imprese che vivono e lavorano sul territorio, all’interno di tali grandi capitoli di azione particolare attenzione viene posta al superamento del deficit infrastrutturale che caratterizza la Lombardia a dispetto del ruolo trainante del sistema economico-produttivo, in Italia e sul panorama europeo. Tra gli obiettivi di strategia regionale è sottolineata la necessità di affermazione di Malpensa come aeroporto di carattere intercontinentale: anche in questo caso lo sviluppo del sistema necessita di azioni di potenziamento infrastrutturale e attenzione alla rete di adduzione. In particolare, il rafforzamento del ruolo di Malpensa quale scalo di riferimento principale nel più ampio sistema aeroportuale nazionale non può prescindere dall’adeguamento e completamento del sistema di accessibilità, attraverso la realizzazione dei collegamenti con la rete primaria nazionale e internazionale, stradale e ferroviaria: tra questi viene espressamente citato il “Terminal 2 di Malpensa con il prolungamento dell’attuale linea al momento attestata al Terminal 1”. Il progetto della nuova infrastruttura, è contemplato tra gli obiettivi prioritari di interesse regionale e sovraregionale elencati negli Strumenti Operativi del PTR che in particolare si riferisce al “Collegamento Malpensa a nord” il cui definitivo trasmesso da SEA e Ferrovienord in data 05.09.2012 è stato licenziato favorevolmente dalla Regione con Decreto dirigenziale n. 8975 del 10.10.2012. Il progetto inoltre è qualificato come opera “connessa” alla programmazione del Grande Evento dell’Esposizione Universale, e risulta incluso nell’Allegato “B” al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 maggio 2013. Tutto ciò premesso ritiene di esprimere parere positivo sulla compatibilità dell’intervento in oggetto rispetto al Piano Territoriale Regionale mentre, per quanto riguarda gli adempimenti di carattere urbanistico locale, richiama l’articolo 166, comma 5, del d.lgs. 163/06, che impegna gli Enti Locali a provvedere all’adeguamento definitivo degli elaborati urbanistici di competenza. – 86 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 - acquisizione del parere della Sede Territoriale di Varese della D.C. Presidenza che, con nota n. AE12.2014.0000121 del 15.01.2014, comunica che il progetto non coinvolge corpi idrici dei reticoli principale o minore. Peraltro, è previsto il convogliamento e smaltimento, mediante pozzi perdenti, delle acque reflue provenienti dai drenaggi superficiali, senza incidere su alvei né esulare dall’ambito di intervento In relazione a quanto sopra evidenziato si ritiene che sussistano i presupposti per il raggiungimento dell’intesa, con le prescrizioni e le indicazioni sopra riportate. Milano, 31.1.2014 Il dirigente della struttura Diego Terruzzi ——— • ——— – 87 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 ALLEGATO B ALLEGATOB ELENCO ELABORATI Intesa Stato-Regione ai sensi del DPR 18 aprile 1994, n. 383, per interventi di competenza dello Stato. “Progetto n. 6/2013. Comune di Somma Lombardo (VA). Progetto definitivo dei lavori di realizzazione collegamento ferroviario fra il Terminal 1 ed il Terminal 2 dell’Aeroporto Intercontinentale di Milano Malpensa “Citta’ di Milano”.- Conferenza dei Servizi Permanente per l’approvazione dei progetti del sito di impianto dell’Esposizione Universale del 2015, nonché dei relativi manufatti. Bollettino Ufficiale – 88 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Bollettino Ufficiale – 89 – – 89 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Bollettino Ufficiale – 90 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Bollettino Ufficiale – 90 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Bollettino Ufficiale – 91 – – 91 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Bollettino Ufficiale – 92 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Bollettino Ufficiale – 92 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Bollettino Ufficiale – 93 – – 93 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Bollettino Ufficiale – 94 – Bollettino Ufficiale – 94 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2 LOTTO 2 Codice commessa Livello progettazione Lettera DPR 207/10 Progressivo Categoria N° opera Revisione Scala M19 D a 001 IT -- R0 === M19 D a 002 IT -- R0 === M19 D b 001 IG -- R0 Allegato 1 - Carta idrogeologica generale === 1:10.000 Allegato 2 - Carta geologica generale 1:10.000 Allegato 3 - Carta geomorfologica generale 1:10.000 Allegato 4 - Carta idrogeologica 1:5.000 Allegato 5 - Carta geologica 1:5.000 Descrizione A RELAZIONE GENERALE Elenco Elaborati Relazione generale B Relazione illustrativa di sintesi LOTTO1 e LOTTO 2 RELAZIONI TECNICHE E SPECIALISTICHE Relazione geologica-geomorfologica-idrogeologica Allegato 6 - Carta geomorfologica 1:5.000 Allegato 7 - Profilo geologico-idrogeologico - TAV.1 1:2.000/1:200 Allegato 8 - Profilo geologico-idrogeologico - TAV.2 Relazione geotecnica-sismica 1:2.000/1:200 M19 D b 002 IG -- R0 Allegato 1 - Verifiche geotecniche === === 1:5.000 Allegato 3 - Planimetria con ubicazione indagini geognostiche e geofisiche Allegato 4 - Risultati delle indagini geognostiche e geofisiche Allegato 5 - Profilo geotecnico - TAV. 1 === 1:2.000/1:200 Allegato 6 - Profilo geotecnico - TAV. 2 1:2.000/1:200 Allegato 7 - Profilo geotecnico - TAV. 3 1:2.000/1:200 Relazione idrologica e idraulica M19 D b 003 IG -- R0 === Relazione archeologica M19 D b 004 IG -- R0 === 1:2.000 Allegato 1 - Carta dei siti archeologici Relazione Bonifica Ordigni Bellici (all. planimetria) M19 D b 005 IT -- R0 === Relazione tecnica opere civili di linea M19 D b 006 OS -- R0 === Relazione tecnica tracciato ferroviario M19 D b 007 AR -- R0 === Relazione opere stradali M19 D b 008 OV -- R0 === Relazione opere di compensazione (Ambientale) M19 D b 009 IA -- R0 === === Allegato 1 - Ponte - Mitigazione a verde - Planimetria e sezioni Allegato 2 - Ponte - Carpenteria - Pianta e sezione C Cantierizzazione - Relazione tecnica M19 D b 010 IT -- R0 Relazione impianti tecnologici M19 D b 011 IM -- R0 === Relazione tecnica impianti ferroviari (segnalamento, armamento, trazione elettrica, SCMT) M19 D b 012 IT -- R0 === === Relazione tecnica impianti di telecomunicazione M19 D b 013 TL -- R0 Cantierizzazione - Piano scavi M19 D b 014 IT -- R0 Allegato 1 - Inquadramento geografico 1:10.000 Allegato 2 - Ubicazione opere tracciato e stazione 1:5.000 Allegato 3 - Ubicazione sondaggi indagini pregresse 1:5.000 Allegato 3bis - Stratigrafie indagini pregresse Allegato 4 - Ubicazione sondaggi proposti === 1:5.000 Allegato 5 - Ubicazione aree cantiere e aree stoccaggio Lotto 1 1:10.000 Allegato 6 - Viabilità di cantiere Lotto 1 1:10.000 Allegato 7 - Ubicazione aree cantiere e aree stoccaggio Lotto 2 1:5.000 Allegato 8 - Ubicazione cave 1:5.000 RILIEVI PLANOALTIMETRICI E STUDIO DI INSERIMENTO URBANISTICO Inquadramento urbanistico territoriale - Pianificazione ambientale e paesaggistica: PGT Somma Lombardo M19 D c 001 IT -- R0 1:25.000 1 di 8 Bollettino Ufficiale – 95 – – 95 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2 LOTTO 2 Codice commessa Livello progettazione Lettera DPR 207/10 Progressivo Categoria N° opera Revisione Scala Inquadramento urbanistico territoriale - Pianificazione urbanistica: PGT Somma Lombardo Rilievo topografico - Planimetria generale M19 M19 D D c c 002 003 IT IT --- R0 R0 1:10.000 1:2.500 Rilievo topografico - Planimetria quotata parcheggi Nord Terminal 1 M19 D c 004 IT -- R0 1:500 Rilievo topografico - Planimetria quotata case Nuove Sud M19 D c 005 IT -- R0 1:500 Rilievo topografico - Planimetria quotata case Nuove Nord M19 D c 006 IT -- R0 1:500 Rilievo topografico - Planimetria quotata svincolo SS336 Somma Lombardo M19 D c 007 IT -- R0 1:500 Rilievo topografico - Planimetria quotata S336 M19 D c 008 IT -- R0 1:500 Rilievo Topografico - Planimetria quotata centro manutentivo Malpensa M19 D c 009 IT -- R0 1:500 Rilievo Topografico - Planimetria quotata parcheggio multipiano Terminal 2 M19 D c 010 IT -- R0 1:500 Rilievo Topografico - Planimetria quotata Terminal 2 M19 D c 011 IT -- R0 1:500 Rilievo topografico - Pianta stazione FNM e asta di manovra M19 D c 012 IT -- R0 1:500 Rilievo topografico - Monografie capisaldi M19 D c 013 IT -- R0 1:5000 Rilievo topografico - Relazione di rilievo M19 D c 014 IT -- R0 === Descrizione D ELABORATI GRAFICI Generali Corografia generale con inserimento del sistema infrastrutturale M19 D d 001 IT -- R0 1:100.000 Corografia con inserimento del sistema infrastrutturale M19 D d 002 IT -- R0 1:25.000 Planimetria generale di progetto M19 D d 003 IT -- R0 1:5.000 Planimetria di progetto con indicazione delle opere - TAV. 1 M19 D d 006 IT -- R0 1:2.000 Planimetria di progetto con indicazione delle opere - TAV. 2 M19 D d 007 IT -- R0 1:2.000 Planimetria di progetto su fotopiano - TAV. 1 M19 D d 008 IT -- R0 1:2.000 Planimetria di progetto su fotopiano - TAV. 2 M19 D IT -- R0 1:2.000 Profilo longitudinale - TAV. 1 M19 D d 009 Profilo longitudinale - TAV. 2 M19 D Linea ferroviaria Planimetrie e profili d 010 IT -- R0 1:2.000/1:200 d 011 IT -- R0 1:2.000/1:200 Planimetria di progetto ad opere finite - TAV. 1 M19 D d 012 IT -- R0 1:1.000 Planimetria di progetto ad opere finite - TAV. 2 M19 D d 013 IT -- R0 1:1.000 Planimetria di progetto ad opere finite - TAV. 3 M19 D d 014 IT -- R0 1:1.000 Planimetria recinzioni - TAV. 1 M19 D d 015 IT -- R0 1:1.000 Planimetria recinzioni - TAV. 2 M19 D d 016 IT -- R0 1:1.000 Planimetria recinzioni - TAV. 3 M19 D d 017 IT -- R0 1:1.000 Sezione tipo in galleria di raccordo con galleria esistente T1 - OPERA 1 M19 D IT -- R0 1:50 M19 D 022 IT -- R0 1:50 Sezione tipo in galleria prefabbricata - OPERA 4a e gettata in opera - OPERA 4b M19 D 023 IT -- R0 1:50 Sezione tipo in galleria gettata in opera - OPERA 5 e prefabbricata - OPERA 15 M19 D 024 IT -- R0 1:50 Sezione tipo in trincea aperta con paratie su ambo i lati - OPERA 6 M19 D 025 IT -- R0 1:50 Sezione tipo in galleria con paratie - OPERA 7 M19 D 026 IT -- R0 1:50 Sezione tipo in trincea aperta con paratia e opera di sostegno - OPERA 8 M19 D 027 IT -- R0 1:50 Sezioni tipo in trincea aperta con muro di sostegno - OPERA 9 / 14 / 17 M19 D 028 IT -- R0 1:50 Sezioni tipo in trincea aperta - OPERA 10 / 12 M19 D 029 IT -- R0 1:50 Sezione tipo in galleria con paratie - OPERA 11 M19 D 030 IT -- R0 1:50 Sezione tipo in galleria prefabbricata con paratie - OPERA 13 / 16 M19 D 031 IT -- R0 1:50 Sezioni tipo - recinzioni - tipologie e dettagli M19 D 033 IT -- R0 1:20 Nicchie per casse di manovra e C.d.B. M19 D d d d d d d d d d d d d d 021 Sezioni tipo in galleria prefabbricata - OPERA 2 / 3 034 IT -- R0 1:20 M19 D d 035 IT -- R0 1:200 Sezioni tipologiche Sezioni trasversali Sezioni trasversali - Album A3 Opere d'arte di linea 2 di 8 – 96 – Bollettino Ufficiale – 96 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2 LOTTO 2 Descrizione Codice commessa Livello progettazione Lettera DPR 207/10 Progressivo Categoria N° opera Revisione Scala d d d 041 OS 01 R0 1:200 042 OS 01 R0 1:100 044 OS 01 R0 varie d d d 051 OS 02 R0 1:200 052 OS 02 R0 1:100 054 OS 02 R0 varie d d d 061 OS 03 R0 1:200 062 OS 03 R0 1:100 064 OS 03 R0 varie d d d d d 071 OS 04 R0 1:200 072 OS 04 R0 1:100 073 OS 04 R0 1:100 074 OS 04 R0 varie 075 OS 04 R0 varie d d d 081 OS 05 R0 1:200 082 OS 05 R0 1:100 084 OS 05 R0 1:100 - 1:500 d d d 091 OS 06 R0 1:200 092 OS 06 R0 1:100 094 OS 06 R0 varie d d d 101 OS 07 R0 1:200 102 OS 07 R0 1:100 104 OS 07 R0 varie d d d d d 111 OS 08 R0 1:200 112 OS 08 R0 1:200 113 OS 08 R0 1:200 114 OS 08 R0 1:100 115 OS 08 R0 varie d d d 121 OS 11 R0 1:200 122 OS 11 R0 1:100 124 OS 11 R0 varie d d d 131 OS 13 R0 1:200 132 OS 13 R0 1:100 134 OS 13 R0 varie d d d 141 OS 15 R0 1:200 142 OS 15 R0 1:100 144 OS 15 R0 varie OPERA 1 - DEMOLIZIONE PARZIALE PIU' NUOVA GALLERIA ARTIFICIALE Planimetria e profilo longitudinale M19 D Carpenteria - Sezioni M19 D Fasi di esecuzione e pianta scavi M19 D Planimetria e profilo longitudinale M19 D Carpenteria - Sezioni M19 D Fasi di esecuzione e pianta scavi M19 D Planimetria e profilo longitudinale M19 D Carpenteria - Sezioni M19 D Fasi di esecuzione e pianta scavi M19 D Planimetria e profilo longitudinale M19 D Carpenteria - Sezioni - OPERA 4a M19 D Carpenteria - Sezioni - OPERA 4b M19 D Fasi di esecuzione e pianta scavi - OPERA 4a M19 D Fasi di esecuzione e pianta scavi - OPERA 4b M19 D Planimetria e profilo longitudinale M19 D Carpenteria - Sezioni M19 D Fasi di esecuzione e pianta scavi M19 D Planimetria e profilo longitudinale M19 D Carpenteria - Sezioni M19 D Fasi di esecuzione e pianta scavi M19 D Planimetria e profilo longitudinale M19 D Carpenteria - Sezioni M19 D Fasi di esecuzione e pianta scavi M19 D Planimetria e profilo longitudinale - TAV.1 M19 D Planimetria e profilo longitudinale - TAV.2 M19 D Planimetria e profilo longitudinale - TAV.3 M19 D Carpenteria - Sezioni M19 D Fasi di esecuzione e pianta scavi M19 D Planimetria e profilo longitudinale M19 D Carpenteria - Sezioni M19 D Fasi di esecuzione e pianta scavi M19 D Planimetria e profilo longitudinale M19 D Carpenteria - Sezioni M19 D Fasi di esecuzione e pianta scavi M19 D Planimetria e profilo longitudinale M19 D Carpenteria - Sezioni M19 D Fasi di esecuzione e pianta scavi M19 D OPERA 2 - GALLERIA ARTIFICIALE IN SCAVO SOTTO PARCHEGGIO OPERA 3 - GALLERIA ARTIFICIALE IN SCAVO SOTTO PARCHEGGIO (CON U.S. n.2) OPERA 4 - GALLERIA ARTIFICIALE IN SCAVO SOTTO STRADA OPERA 5 - GALLERIA ARTIFICIALE IN SCAVO A CIELO APERTO OPERA 6 - TRINCEA APERTA TRA PARATIE DI PALI ACCOSTATI OPERA 7 - GALLERIA ARTIFICIALE TRA PARATIE DI PALI ACCOSTATI OPERA 8 - TRINCEA CON PARATIA DI PALI ACCOSTATI LATO STRADA E MURO LATO PARCO OPERA 11 - GALLERIA ARTIFICIALE CON PARATIA LATO SS336 OPERA 13 - GALLERIA ARTIFICIALE CON PARATIA LATO SS336 OPERA 15 - GALLERIA ARTIFICIALE IN SCAVO A CIELO APERTO OPERA 16 - GALLERIA ARTIFICIALE CON PARATIA LATO SS336 3 di 8 Bollettino Ufficiale – 97 – – 97 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2 LOTTO 2 Descrizione Codice commessa Livello progettazione Lettera DPR 207/10 Progressivo Categoria N° opera Revisione Scala d d d 151 OS 16 R0 1:200 152 OS 16 R0 1:100 154 OS 16 R0 varie d d d d 161 OS 17 R0 1:100 162 OS 17 R0 1:100 163 OS 17 R0 1:100 164 OS 17 R0 1:100 d d d d d d d d 173 IT 18 R0 varie 174 IT 18 R0 varie 175 IT 18 R0 varie 176 IT 18 R0 varie 177 IT 18 R0 varie 178 IT 18 R0 varie 179 IT 18 R0 varie 180 IT 18 R0 varie 191 IT 19 R0 varie 192 IT 19 R0 varie 193 IT 19 R0 varie Planimetria e profilo longitudinale M19 D Carpenteria - Sezioni M19 D Fasi di esecuzione e pianta scavi M19 D Muri di sostegno OPERE 9 - carpenterie e profilo longitudinale M19 D Muri di sostegno OPERE 14 - carpenterie e profilo longitudinale M19 D Muri di sostegno rampa accesso carrabile intermedio - carpenterie M19 D Muri di sostegno OPERE 17 - carpenterie e profilo longitudinale M19 D Uscita di sicurezza 1 - piante e sezioni M19 D Uscita di sicurezza 2 - piante e sezioni M19 D Uscita di sicurezza 3 - piante e sezioni M19 D Uscita di sicurezza 4 - piante e sezioni M19 D Uscita di sicurezza 5 - piante e sezioni M19 D Uscita di sicurezza 6 - piante e sezioni M19 D Uscita di sicurezza 7 - piante e sezioni M19 D Uscita di sicurezza 8 - piante e sezioni M19 D Accessi carrabili mezzi di soccorso T1 M19 D Accessi carrabili mezzi di soccorso - accesso intermedio M19 D Accessi carrabili mezzi di soccorso T2 M19 D d d d M19 D d 201 IT 20 R0 varie Sezioni tipo M19 D OV 21 R0 varie M19 D d d 211 Sezioni tipo - particolari costruttivi 212 OV 21 R0 varie Planimetria di progetto M19 D OV 21 R0 1:500 M19 D 222 OV 21 R0 1:2000 Profilo longitudinale M19 D 223 OV 21 R0 1:1.000-100 Sezioni trasversali M19 D d d d d 221 Planimetria di tracciamento 224 OV 21 R0 1:200 Planimetria di progetto M19 D OV 21 R0 1:1.000 M19 D 232 OV 21 R0 1:2000 Profilo longitudinale M19 D 233 OV 21 R0 1:1.000-100 Sezioni trasversali - TAV.1 M19 D 234 OV 21 R0 1:200 Sezioni trasversali - TAV.2 M19 D 235 OV 21 R0 1:200 Sezioni trasversali - TAV.3 M19 D d d d d d d 231 Planimetria di tracciamento 236 OV 21 R0 1:200 Planimetria di progetto M19 D OV 21 R0 1:1.000 M19 D 242 OV 21 R0 1:2000 Profilo longitudinale M19 D 243 OV 21 R0 1:1.000-100 Sezioni trasversali - TAV.1 M19 D 244 OV 21 R0 1:200 Sezioni trasversali - TAV.2 M19 D 245 OV 21 R0 1:200 Sezioni trasversali - TAV.3 M19 D d d d d d d 241 Planimetria di tracciamento 246 OV 21 R0 1:200 Planimetria collettamento e smaltimento acque meteoriche - Tav. 1/3 M19 D IM 22 R0 1:1.000 M19 D 252 IM 22 R0 1:1.000 Planimetria collettamento e smaltimento acque meteoriche - Tav. 3/3 M19 D d d d 251 Planimetria collettamento e smaltimento acque meteoriche - Tav. 2/3 253 IM 22 R0 1:1.000 Muri di sostegno Uscite di sicurezza Accessi carrabili mezzi di soccorso Centrale di trasformazione MT-BT Piante e sezioni Opere di Viabilità Rotatoria Via Francesco Baracca - SP 52 Deviazione SP 52 - Ramo di accesso rotatoria SS 336 Ripristino Via C. Facchinetti Opere Idrauliche 4 di 8 – 98 – Bollettino Ufficiale – 98 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2 LOTTO 2 Descrizione Codice commessa Livello progettazione Lettera DPR 207/10 Collettamento e smaltimento acque meteoriche - in trincea con scarpate naturali M19 D Collettamento e smaltimento acque meteoriche - in trincea con muri - Tav. 1/2 M19 D Collettamento e smaltimento acque meteoriche - in trincea con muri - Tav. 2/2 M19 D Collettamento e smaltimento acque meteoriche - in galleria M19 D Collettamento e smaltimento acque meteoriche - dettagli M19 D Planimetria di tracciamento M19 D Sezioni della sovrastruttura ferroviaria M19 D Segnalamento M19 Piano schematico Terminal 1-Modifiche M19 D Piano schematico Terminal 1-Finale M19 D Piano schematico Terminal 2 M19 D Progressivo Categoria N° opera Revisione Scala d d d d d 254 IM 22 R0 1:100 255 IM 22 R0 1:100 256 IM 22 R0 1:100 257 IM 22 R0 varie 258 IM 22 R0 varie d d 570 AR -- R0 571 AR -- R0 d d d 572 SG -- R0 573 SG -- R0 574 SG -- R0 d d d d d d 575 TE -- R0 1:1.000 576 TE -- R0 577 TE -- R0 === 1:50 578 TE -- R0 1:50 579 TE -- R0 1:50 580 TE -- R0 1:50 d d d d 590 SG -- R0 591 SG -- R0 592 SG -- R0 593 SG -- R0 d d d d 594 SG -- R0 595 SG -- R0 596 SG -- R0 597 SG -- R0 d d d d d d d d d d d d d d d 601 TL -- R0 602 TL -- R0 603 TL -- R0 604 TL -- R0 605 TL -- R0 606 TL -- R0 607 TL -- R0 608 TL -- R0 609 TL -- R0 610 TL -- R0 611 TL -- R0 612 TL -- R0 613 TL -- R0 614 TL -- R0 615 TL -- R0 IMPIANTI FERROVIARI Armamento Trazione elettrica Piano di elettrificazione M19 D Schema di alimentazione M19 D Sezione tipo - Opera 1, 2, 3, 4a, 4b M19 D Sezione tipo - Opera 5, 6, 7, 15 M19 D Sezione tipo - Opera 8, 9/14/17, 10/12 M19 D Sezione tipo - Opera 11, 13, 16, prossimità imbocchi M19 D Piano schematico SCMT M19 D Tabella dati di Impianto M19 D Allegato 1 alla Tabella dati di impianto-Distanze Obbiettivo SCMT M19 D Allegato 3 alla Tabella dati di impianto - Pendenze SCMT M19 D Piano schematico SCMT M19 D Tabella dati di Impianto M19 D Allegato 1 alla Tabella dati di impianto-Distanz Obbiettivo SCMT M19 D Allegato 3 alla Tabella dati di impianto - Pendenze SCMT M19 D SCMT Terminal 1 Terminal 2 TELECOMUNICAZIONI Schema cavi in rame e fibre ottiche M19 D Facciata armadio ATPS24-A-ATPS24-B M19 D Nuovo Terminal - Schema impianto telefonia DCO M19 D Schema impianti speciali delle US M19 D Nuovo Terminal_Schema Help Poin M19 D Nuovo Terminal - Schema SBME M19 D Nuovo Terminal - Schema cartelli indicatori M19 D Nuovo Terminal - Schema Orologi M19 D Nuovo Terminal - Schema diffusione sonora M19 D Nuovo Terminal - Schema TVCC M19 D Nuovo Terminal - Planimetria distribuzione impianti M19 D Terminal 1 - Modifica Armadio ATPS/24 A - ATPS S/24 B M19 D Terminal 1 - Schema impianto telefonia DCO M19 D Modifiche consolle DCO Busto Arsizio M19 D Terminal 2 - Schema Armadi TVCC-Rete-dati M19 D 5 di 8 Bollettino Ufficiale – 99 – – 99 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2 LOTTO 2 Descrizione Codice commessa Livello progettazione Lettera DPR 207/10 Progressivo Categoria N° opera Revisione Scala d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d 630 IM -- R0 // 631 IM -- R0 // 632 IM -- R0 1:50 633 IM -- R0 1:50 634 IM -- R0 1:50 635 IM -- R0 // 636 IM -- R0 1:50 637 IM -- R0 1:50 638 IM -- R0 1:50 639 IM -- R0 1:50 640 IM -- R0 1:50 641 IM -- R0 1:50 642 IM -- R0 1:50 643 IM -- R0 1:100 650 IM -- R0 // 651 IM -- R0 1:50 652 IM -- R0 1:100 653 IM -- R0 1:200 654 IM -- R0 1:200 655 IM -- R0 1:200 656 IM -- R0 1:200 657 IM -- R0 1:200 658 IM -- R0 1:200 659 IM -- R0 1:50 660 IM -- R0 1:2500 d d d 801 IT -- R0 1:5.000 802 IT -- R0 1:25.000 803 IT -- R0 1:5.000 d d d d 704 IT -- R0 1:1.000 705 IT -- R0 1:1.000 706 IT -- R0 1:1.000 707 IT -- R0 1:1.000 d d 850 IT -- R0 varie 851 IT -- R0 varie e e e 001 IA -- R0 === 002 IA -- R0 === 003 IA -- R0 === e e e e e 011 IT -- R0 012 IT -- R0 013 IT -- R0 014 IT -- R0 1:2.000 015 IT -- R0 1:2.000 IMPIANTI DI LINEA Schema a blocchi generale M19 D Cabina di trasformazione MT/bt di linea - schemi quadri elettrici M19 D Cabina di trasformazione MT/bt di linea - lay-out ed impianto di messa a terra M19 D Cabina di trasformazione MT/bt di linea - impianti elettrici e distribuzione principale M19 D Cabina di trasformazione MT/bt di linea - impianti speciali M19 D Uscite di sicurezza - schemi quadri elettrici M19 D U.S. n°1 - impianti elettrici ed affini M19 D U.S. n°2 - impianti elettrici ed affini M19 D U.S. n°3 - impianti elettrici ed affini M19 D U.S. n°4 - impianti elettrici ed affini M19 D U.S. n°5 - impianti elettrici ed affini M19 D U.S. n°6 - impianti elettrici ed affini M19 D U.S. n°7 - impianti elettrici ed affini M19 D Impianti di linea - impianti elettrici ed affini M19 D Cabina di trasformazione MT/bt di stazione - schemi quadri elettrici M19 D U.S. n°8 - impianti elettrici ed affini M19 D Stazione Terminal T2 - locali tecnici FNM pianta piano banchina M19 D Stazione Terminal T2 - pianta piano banchina M19 D Stazione Terminal T2 - pianta piano mezzanino e atrio M19 D Schema a blocchi impianti speciali di linea M19 D Schema a blocchi impianti speciali di stazione M19 D Schema a blocchi impianti di telecomunicazioni di stazione M19 D Schema a blocchi impianto controllo illuminazione corrimano di galleria ed emergenza di linea M19 D Schema a blocchi sistema di supervisione elettronica M19 D Schema a blocchi sganci di emergenza M19 D CANTIERIZZAZIONE Planimetria localizzazione cantieri M19 D Corografia ubicazione cave e depositi M19 D Inquadramento e ripristino ambientale M19 D Zona A - Opere interferenti con via C. Facchinetti M19 D Zona B - Opere interferenti con la deviazione della SP52 M19 D Zona C - Opere interferenti con la realizzazione della rotatoria sulla SP52 M19 D Zona D - Opere interferenti con il parcheggio del Terminal 1 e con la nuova viabilità SEA M19 D Banchine di servizio tratto asta di manovra eistente M19 D Nuova sala relè T1 M19 D Deviazioni stradali provvisorie OPERE COMPLEMENTARI E STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE OVVERO STUDIO DI FATTIBILITA' AMBIENTALE Studio di impatto ambientale M19 D Sintesi non Tecnica dello sudio di impatto ambientale M19 D Studio di incidenza M19 D INTERVENTI DI INSERIMENTO PAESAGGISTICO E AMBIENTALE Relazione specialistica M19 D Disciplinare descrittivo e prestazionale M19 D Relazione paesaggistica M19 D Planimetria generale - Tav. 1/2 M19 D Planimetria generale - Tav. 2/2 M19 D 6 di 8 – 100 – Bollettino Ufficiale – 100 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2 LOTTO 2 Descrizione Codice commessa Livello progettazione Lettera DPR 207/10 e e e e 016 IT -- R0 1:200 017 IT -- R0 1:200 018 IT -- R0 1:200 022 IT -- R0 1:200 019 IT -- R0 020 IT -- R0 === 1:2.000 021 IT -- R0 1:2.000 D D Sezioni esplicative M19 D Passaggio ecologico: rotatoria M19 D Relazione del Piano di Monitoraggio Ambientale M19 D Planimetria con ubicazione dei punti di monitoraggio - Tav. 1/2 M19 D Planimetria con ubicazione dei punti di monitoraggio - Tav. 2/2 M19 D e e e M19 D f 001 IT -- R0 === M19 D f 002 IT -- R0 === M19 D f 003 IT -- R0 === M19 D f 015 IM -- R0 === CALCOLI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI Opere di linea Uscite di Sicurezza Relazione di calcolo uscite di sicurezza e accesso ai mezzi di soccorso Impianti di linea Relazione di calcolo impianti tecnologici DISCIPLINARE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE DEGLI ELEMENTI TECNICI M19 D g 001 IT -- R0 === M19 D g 003 IT -- R0 === Disciplinare descrittivo e prestazionale impianti tecnologici M19 D IT -- R0 === M19 D g g 002 Disciplinare descrittivo e prestazionale impianti TLC e dotazioni emergenza 004 IT -- R0 === h h h h h h h h h h h h h h h h 001 IT -- R0 1:2.000 002 IT -- R0 1:2.000 003 IT -- R0 1:2.000 004 IT -- R0 1:2.000 005 IT -- R0 1:2.000 006 IT -- R0 1:2.000 007 IT -- R0 1:2.000 008 IT -- R0 1:2.000 009 IT -- R0 1:2.000 010 IT -- R0 1:2.000 011 IT -- R0 1:1.000 012 IT -- R0 1:1.000 013 IT -- R0 1:500 014 IT -- R0 1:500 015 IT -- R0 1:500 016 IT -- R0 === 001 IT -- R0 === 002 IT -- R0 === 003 IT -- R0 === Disciplinare descrittivo e prestazionale opere civili Disciplinare descrittivo e prestazionale di progettazione esecutiva CENSIMENTO E PROGETTO DI RISOLUZIONE DELLE INTERFERENZE Planimetria interferenze Linea Elettrica 1/2 M19 D Planimetria interferenze Linea Elettrica 2/2 M19 D Planimetria interferenze LineaTelefonica 1/2 M19 D Planimetria interferenze LineaTelefonica 2/2 M19 D Planimetria interferenze Illuminazione Pubblica M19 D Planimetria interferenze Acquedotto e Fognature 1/2 M19 D Planimetria interferenze Acquedotto e Fognature 2/2 M19 D Planimetria interferenze Metanodotto 1/2 M19 D Planimetria interferenze Metanodotto 2/2 M19 D Planimetria interferenze Fibra Ottica M19 D Planimetria interferenze drenaggi acque nere e bianche M19 D Planimetria interferenze linee esterne SEA M19 D Planimetria interferenze acque bianche Parcheggio P4 M19 D Planimetria interferenze idrico antincendio Parcheggio P4 M19 D Planimetria interferenze elettriche e opere civili Parcheggio P4 M19 D Libretto sottoservizi M19 D PIANO PARTICELLARE DI ESPROPRIO Piano particellare TAV. 1 M19 D Piano particellare TAV. 2 M19 D Piano particellare TAV. 3 M19 D i i i M19 D i 004 IT -- R0 === M19 D l 001 IT -- R0 === Elenco ditte e valutazione economica L Scala M19 Relazione di calcolo I Revisione M19 Relazione di calcolo H N° opera Modelli tipologici - Tav. 1/2 Centrale di trasformazione MT-BT G Categoria Modelli tipologici - Tav. 2/2 PIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE F Progressivo ELENCO PREZZI UNITARI Elenco prezzi ed analisi nuovi prezzi M COMPUTO METRICO ESTIMATIVO 7 di 8 Bollettino Ufficiale – 101 – – 101 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2 LOTTO 2 Descrizione N O Codice commessa Livello progettazione Lettera DPR 207/10 Progressivo Categoria N° opera Revisione Scala 001 IT -- R0 === 010 IT -- R0 === 002 SG -- R0 === 003 AR -- R0 === 004 TE -- R0 === 005 IM -- R0 === 006 OB -- R0 === 007 IT -- R0 === 011 IT -- R0 === 012 SG -- R0 === Computo metrico estimativo opere civili M19 D Computo metrico estimativo Risoluzione Interferenze Sottoservizi ed Opere civili M19 D Computo metrico estimativo segnalamento M19 D Computo metrico estimativo armamento M19 D Computo metrico estimativo trazione elettrica M19 D Computo metrico estimativo impianti tecnologici M19 D Computo metrico estimativo Bonifica Ordigni Bellici M19 D Computo metrico estimativo telecomunicazioni e dotazioni emergenza M19 D Computo metrico estimativo opere complementari M19 D Computo metrico estimativo SCMT M19 D AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO CONTENENTE LE PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA Linee guida m m m m m m m m m m M19 D n 001 IT -- R0 === M19 D o 001 IT -- R0 === QUADRO ECONOMICO Quadro economico 8 di 8 – 102 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale D.G. Culture, identità e autonomie D.d.s. 17 febbraio 2014 - n. 1207 POR OB 2 FSE 2007-2013 – Asse IV capitale umano e Asse V transnazionalità e interregionalità. Approvazione dei percorsi e costituzione del catalogo «Nuova Learning Week – Anni scolastici e formativi 2013/2014 e 2014/2015» LA DIRIGENTE DELLA STRUTTURA SPETTACOLO, ARTE CONTEMPORANEA E FUND RAISING PER LA CULTURA Visti: •Il regolamento (CE) n. 1081/2006 recante disposizioni sul FSE 2007-2013, come modificato e integrato dal regolamento (CE) n. 396/2009; •Il regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione, come modificato e integrato dal regolamento (CE) n. 284/2009; •Il regolamento (CE) n. 1828/2006 che stabilisce modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 1083/2006 e del Regolamento n. 1080/2006 e successive modifiche e integrazioni; •La decisione C(2007) 5465 del 6 novembre 2007 di approvazione del «Programma Operativo Regionale Ob. 2 FSE 2007-2013 IT 052PO006» e successive modifiche e integrazioni; •La l.r. 28 settembre 2006 N. 22 «Il mercato del lavoro in Lombardia» e successive modifiche e integrazioni; •La l.r. 6 agosto 2007 n. 19 «Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia» e successive modifiche e integrazioni; Richiamati •La d.g.r. 26 ottobre 2011, n. 2412 «Procedure e requisiti per l’accreditamento degli operatori pubblici e privati per erogazione dei servizi di istruzione e formazione professionale, nonché dei servizi per il lavoro»; •La d.g.r. 18 aprile 2012, n. 3318 «Approvazione del calendario scolastico regionale per l’anno scolastico e formativo 2012/2013 e seguenti (ai sensi del d.lgs. n. 112/1998 e della l.r. n. 19/2007); •Il d.d.u.o. del 20 maggio 2009, n. 5013 «Disposizioni in merito all’attuazione degli interventi di istruzione, formazione e lavoro con il sistema dote»; •Il d.d.u.o. 3 agosto 2010, n. 7699 recante approvazione della metodologia di calcolo di determinazione delle tabelle standard di costo della dote; •Il d.d.g. 13 novembre 2012, n. 10187 «Approvazione dei requisiti e delle modalità operative per la richiesta di iscrizione all’albo regionale degli accreditati per i servizi di istruzione e formazione professionale - Sezione A - in attuazione della d.g.r. n. IX/2412 del 26 ottobre 2011; Visto il d.d.s. 18 giugno 2013, n. 5271 che, in coerenza con gli obiettivi specifici del POR OB 2 FSE 2007-2013 (Asse IV - Capitale Umano; Asse V – Transnazionalità e interregionalità), con le Leggi regionali n. 22/2006 e n. 19/2007 e con gli indirizzi delle istituzioni comunitarie in materia di sviluppo delle competenze dei cittadini dell’Unione Europea, ha approvato l’invito per la presentazione di percorsi formativi ed educativi rivolti ai giovani studenti, denominati percorsi Nuova Learning Week da realizzarsi negli anni scolastici e formativi 2013/2014 e 2014/2015, con la finalità di contribuire a: •contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e formativa dei giovani lombardi, sostenendo la loro motivazione all’impegno e allo sviluppo delle capacità dei talenti personali, attraverso la definizione di un’offerta didattica più attraente, personalizzata e capace di connettersi con il sistema produttivo; •rinnovare l’offerta formativa tradizionale attraverso l’innovazione didattica e metodologica e il riferimento a standard di qualità più elevati; •favorire il confronto fra modelli educativi, formativi e professionali di diversi Paesi UE, anche ai fini dell’individuazione e della trasferibilità dei casi di buona pratica e rafforzare la consapevolezza della cittadinanza attiva europea tra i giovani; Considerato che i percorsi Nuova Learning Week sono settimane di studio, apprendimento, acquisizione di esperienze e sviluppo di relazioni, in modalità intensiva «full immersion» – anche residenziali – da organizzare durante l’anno scolastico da parte degli operatori accreditati iscritti alla sezione «A» dell’albo dei soggetti accreditati presso Regione Lombardia, insieme alle istituzioni scolastiche e agli interlocutori del mondo socio-economico, culturale e ambientale del territorio regionale; Dato atto che il d.d.s. 18 giugno 2013, n. 5271 ha ripartito, così come sotto specificato, le risorse disponibili per la realizzazione dei percorsi Nuova Learning Week anni scolastici 2013-2014 e 2014-2015, che ammontano complessivamente a € 6.500.00,00 a valere sul POR Ob 2 – FSE 2007-2013 e trovano copertura al Cap. 2.3.0.2.237.7286, di cui: •€ 5.000.000,00 destinati ai percorsi rientranti nelle aree di intervento «Successo formativo», «Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani», «Orientamento» e «Bisogni educativi speciali», a valere sull’Asse IV - Capitale Umano – Obiettivo Specifico i) – categoria di spesa 73; •€ 1.500.000,00 destinati esclusivamente ai percorsi rientranti nell’area di intervento «Transnazionalità», a valere sull’Asse V – Trasnazionalità e Interregionalità – Obiettivo Specifico m) – categoria di spesa 73; Dato atto che l’Autorità di gestione FSE 2007/2013 si riserva la possibilità di ampliare le risorse destinate ai percorsi rientranti in quest’area qualora se ne presentasse la necessità, nei limiti del fabbisogno e delle risorse che si renderanno disponibili; Accertato che entro la scadenza del 15 ottobre 2013, fissata nel richiamato d.d.s. n. 1756/2013, sono pervenuti presso gli uffici competenti n. 488 progetti tra i quali è compresa una rinuncia, da parte del soggetto proponente CIAS Formazione professionale – Impresa Sociale di Como, con lettera del 15 ottobre 2013 prot. n. L1.2013.0204564 per il progetto con ID 41515918; Dato atto che il termine di 60 giorni dalla chiusura dell’invito per la conclusione dell’istruttoria, indicato nel d.d.s. 18 giugno 2013, n. 5271, è slittato al 7 febbraio 2014 a causa l’elevato numero dei progetti presentati e che ne è stata data notizia ai soggetti proponenti; Dato atto che, a seguito dell’istruttoria formale degli uffici competenti, n. 20 progetti risultano formalmente inammissibili (Allegato C parte integrante e sostanziale del presente atto); Visto il d.d.s. del 28 novembre 2013, n. 11092 avente ad oggetto «Costituzione del Nucleo interdirezionale per la valutazione tecnica delle proposte progettuali presentate a valere sull’invito per la costituzione del catalogo Nuova Learning Week – Anni scolastici e formativi 2013/2014 – POR OB FSE 2007-2013»; Considerato che l’attività istruttoria propedeutica ai lavori del Nucleo di Valutazione interdirezionale, al fine di assicurare l’apporto delle diverse competenze necessarie alla valutazione delle proposte progettuali, è stata curata dalla Struttura Spettacolo, Arte contemporanea e Fund raising per la cultura con il supporto di una task force di funzionari della Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie; Dato atto che il Nucleo di Valutazione ha svolto l’istruttoria tecnica relativa a n. 467 progetti formalmente ammissibili, sulla base delle indicazioni contenute nel bando, assegnando i punteggi e la premialità addizionale nelle sedute del 9, 14, 16, 21, 24, 28 e 30 gennaio 2014 e del 4, 6 e 11 febbraio 2014; Dato atto che i verbali delle sedute sopra citate sono conservati agli atti della Struttura Spettacolo, Arte contemporanea e Fund Raising per la cultura della Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie; Considerato che il d.d.s. 18 giugno 2013, n. 5271 prevede che il catalogo dei percorsi Nuova Learning Week sia costituito dalle proposte progettuali con un punteggio minimo di 60/90; Dato atto che, a seguito dell’istruttoria tecnica, risultano ammissibili al catalogo n. 413 progetti (Allegato A parte integrante e sostanziale del presente atto) e non ammissibili al catalogo n. 54 progetti (Allegato B parte integrante e sostanziale del presente atto); Preso atto dei seguenti allegati che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente decreto: •Allegato A: graduatoria dei progetti ammissibili a seguito dell’istruttoria tecnica con punteggio pari o superiore a 60/90; •Allegato B: elenco progetti non ammissibili a seguito dell’istruttoria tecnica con punteggio inferiore a 60/90; •Allegato C: elenco dei progetti non ammissibili a seguito Bollettino Ufficiale – 103 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 dell’istruttoria formale e relativa motivazione; Ritenuto di approvare la costituzione del catalogo dei percorsi Nuova Learning Week contenuta nell’Allegato A parte integrale e sostanziale del presente decreto; Evidenziato che , al fine di avviare l’accesso ai percorsi da parte degli studenti, si procederà all’approvazione «Avviso Dote Nuova Learning Week»; Dato atto che il presente provvedimento rientra tra le competenze della Struttura Spettacolo, Arte Contemporanea e Fund Raising per la Cultura individuate dalla d.g.r. n. 87 del 29 aprile 2013 e dal decreto del segretario generale n. 7110 del 25 luglio 2013; Vista la l.r. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni; Dato atto che, a seguito del finanziamento dei percorsi attraverso lo strumento della dote Nuova Learning Week, in sede di adozione dei provvedimenti di impegno e liquidazione si assolverà l’obbligo di pubblicazione ai sensi degli artt. 26 e 27 del d.lgs. 33/2013; Vista la l.r. 20/2008 nonché i provvedimenti organizzativi relativi alla X legislatura regionale; DECRETA 1. Di approvare i seguenti allegati: •Allegato A: graduatoria dei progetti ammissibili a seguito dell’istruttoria tecnica con punteggio pari o superiore a 60/90; •Allegato B: elenco progetti non ammissibili a seguito dell’istruttoria tecnica con punteggio inferiore a 60/90; •Allegato C: elenco dei progetti non ammissibili a seguito dell’istruttoria formale e relativa motivazione; 2. Di dare atto che i percorsi contenuti nell’allegato A costituiscono le proposte progettuali del catalogo Nuova Learning Week; 3. Di dare atto che, al fine di avviare l’accesso ai percorsi contenuti nel catalogo da parte degli studenti, si procederà all’approvazione «Avviso Dote Nuova Learning Week; 4. Di dare atto che, a seguito del finanziamento dei percorsi attraverso lo strumento della dote Nuova Learning Week, in sede di adozione dei provvedimenti di impegno e liquidazione si assolverà l’obbligo di pubblicazione ai sensi degli artt. 26 e 27 del d. lgs 33/2013; 5. Di disporre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito della Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie www.cultura. regione.lombardia.it. La dirigente della struttura spettacolo, arte contemporanea e fund raising per la cultura Graziella Gattulli ——— • ——— Bollettino Ufficiale – 104 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 ALLEGATO A GRADUATORIA DEI PROGETTI AMMISSIBILI A SEGUITO DELL’ISTRUTTORIA TECNICA CON PUNTEGGIO PARI O SUPERIORE A 60/90 N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse Ammissibile 6 6 6 95 Ammissibile 6 6 6 10 94 Ammissibile 2 6 2 84 10 94 Ammissibile 4 6 4 Ammissibile 83 10 93 Ammissibile 6 6 6 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 83 10 93 Ammissibile 4 6 4 C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile 83 10 93 Ammissibile 4 6 4 Shakespeare for teens A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 83 10 93 Ammissibile 6 6 6 C.F.P. UNIONE ARTIGIANI Ora mi guarda, o mondo! Musica, luoghi e personaggi di Rigoletto A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 82 10 92 Ammissibile 5 6 5 43885301 AGENZIA PROVINCIALE PER L'ORIENTAMENTO, IL LAVORO E LA FORMAZIONE Io non ballo con i bulli: educare alla legaB. Educazione alla lità e all'integrazione cittadinanza e ai attraverso strumenti diritti umani psicopedagogici e teatrali II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Residenziale Ammissibile 82 10 92 Ammissibile 2 6 2 44065855 GALDUS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE VIAGGIO NELL'IMMAGINARIO FIGURATIVO MILANESE I. Integrazione socioculturale Non residenziale Ammissibile 82 10 92 Ammissibile 1 6 1 N. Id domanda 1 43989801 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA IL LEGNO PER L'UOMO E C. Orientamento NELL'ARTE II. Orientamento al lavoro 2 43448946 A.C.O.F. (ASSOCIAZIONE CULTURALE OLGA FIORINI) WHEN ATTITUDES BECOME FORM : l’atto curatoriale come narrazione 3 43943399 IMMAGINAZIONE E LAVORO SOCIETA' COOPERATIVA lo spazio pubblico: B. Educazione alla luogo da riconquistare, cittadinanza e ai condividere e curare diritti umani 4 42991351 CENTRO SERVIZI FORMAZIONE COOPERATIVA SOCIALE A R.L. PLAYING MATHS 5 43410146 A.C.O.F. (ASSOCIAZIONE CULTURALE OLGA FIORINI) RENDERING YOUR SKILLS: sviluppa le competenze trasversali attraverso il 3D 6 44066046 7 Tipologia progetto Esito istruttoria formale Residenziale Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale Ammissibile 87 10 97 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 85 10 I. Integrazione socioculturale Non residenziale Ammissibile 84 A. Successo formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà Residenziale Ammissibile A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici I.S.I.S. GIULIO NATTA Quando un materiale A. Successo diventa un'opera d'arte formativo 43873346 FONDAZIONE LUIGI CLERICI La bussola ambientale: Caring for Water, Caring for Life 8 44215416 C.I.L.F Centro per l'Innovazione Lavoro e della Formazione Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S 9 43521731 10 11 Operatore capofila Titolo progetto Area intervento A. Successo formativo B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani Linea azione Esito istruttoria tecnica Bollettino Ufficiale – 105 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse Ammissibile 4 6 4 92 Ammissibile 6 6 6 10 92 Ammissibile 6 6 6 81 10 91 Ammissibile 6 6 6 Ammissibile 81 10 91 Ammissibile 2 6 2 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 80 10 90 Ammissibile 2 6 2 B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Residenziale Ammissibile 80 10 90 Ammissibile 6 6 6 ECO-VALORI DI UN TERRITORIO: VALTORTA DA SCOPRIRE A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 80 10 90 Ammissibile 6 6 6 Ente Morale Associazione Scuole Studio e Lavoro 'ALBERI MAESTRI' a lezione dagli abitanti vegetali per costruire una relazione ecologica B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Residenziale Ammissibile 79 10 89 Ammissibile 6 6 6 44355803 ASSOCIAZIONE PADRE MONTI CENTRO POLIFUNZIONALE SERVIZI FORMATIVI - EDUCATIVI OD IN FORMA ABBREVIATA ASSOCIAZIONE PADRE MONTI “IO SONO, IO SENTO, CON GLI ALTRI MI CI GIOCO, approcci esperienziali alle arti visive, performative, mediali” A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 79 10 89 Ammissibile 4 6 4 43178912 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MILANO In viaggio con l'Altro, in viaggio con l'Arte B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Ammissibile 78 10 88 Ammissibile 2 6 2 N. Id domanda Punteggio premialità Punteggio totale 12 44346370 FONDAZIONE LUIGI CLERICI L'UNIVERSO MATEMATICO A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 82 10 92 13 43225634 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA Green Attitude 2.0 - Ecology and Technology in the UK E. Transnazionalità I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti Ammissibile 82 10 14 43158553 CR FORMA AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE TUTTA MIA LA CITTA' B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Non residenziale Ammissibile 82 15 42730244 A.C.O.F. (ASSOCIAZIONE CULTURALE OLGA FIORINI) LE PROFESSIONI DELLA MODA E DELLO SPETTACOLO: orientamento alla formazione C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 16 43984946 CENTRO CULTURALE E FORMATIVO DON A. TADINI S.C.A.R.L. BE GLOBAL OR NOT A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici 44070262 ASSOCIAZIONE PADRE MONTI CENTRO POLIFUNZIONALE SERVIZI FORMATIVI - EDUCATIVI OD IN FORMA ABBREVIATA ASSOCIAZIONE PADRE MONTI 17 L'Aquila di Mandello: la Moto Guzzi A. Successo formativo 18 43458710 CENTRO FORMATIVO PROVINCIALE GIUSEPPE ZANARDELLI Nord Sud-Ovest Est: LOMBARDIA la nostra casa 19 43462347 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA 20 44197950 21 22 Titolo progetto Area intervento Linea azione Tipologia progetto Esito istruttoria formale Punteggio base Operatore capofila Non residenziale Esito istruttoria tecnica – 106 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse Ammissibile 2 6 2 88 Ammissibile 3 6 3 10 88 Ammissibile 6 6 6 78 10 88 Ammissibile 1 6 1 Ammissibile 78 10 88 Ammissibile 6 6 6 Residenziale Ammissibile 78 10 88 Ammissibile 6 6 6 I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà Residenziale Ammissibile 88 0 88 Ammissibile 6 6 6 C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 78 10 88 Ammissibile 6 6 6 Il campo poetico della città A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 78 10 88 Ammissibile 2 6 2 SCUOLA EDILE DI BERGAMO EDILIZIA RURALE A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 77 10 87 Ammissibile 3 6 3 43225751 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA Orienta-menti: alla scoperta della salute e delle professioni sociosanitarie C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 87 0 87 Ammissibile 6 6 6 42868803 CENTRO CULTURALE E FORMATIVO DON A. TADINI S.C.A.R.L. METTI IN AZIONE LE TUE RISORSE C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile 77 10 87 Ammissibile 3 6 3 Id domanda Operatore capofila Titolo progetto Punteggio premialità Punteggio totale 23 43187219 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MILANO Edutainment: nuovi format televisivi di intrattenimento per la comunicazione scientifica e tecnologica C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 78 10 88 24 44146340 SCUOLA EDILE DI BERGAMO SCOPRENDO CRESPI D'ADDA A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 78 10 25 42610722 SCUOLA DELLE ARTI E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE RODOLFO VANTINI Pietraviva: storia, arte e lavoro nel territorio della Valverde A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 78 26 44065781 GALDUS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE MILANO LIBERTY:LA CULTURA DELL'ARTE A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 27 43846412 SCUOLA SUPERIORE DEL COMMERCIO, DEL TURISMO, DEI SERVIZI E DELLE PROFESSIONI ABITARE MILANO: GRAMMATICA DIGITALE PER NARRARE LA CITTA' A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici 28 43084173 Ente Morale Associazione Scuole Studio e Lavoro Il giro del monte in 40 ore B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale 29 43995923 C.I.L.F Centro per l'Innovazione Lavoro e della Formazione Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Matematica: il linguaggio universale A. Successo formativo 30 43921807 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA IL RILIEVO MULTIMEDIALE SULLE TRACCE DEI LONGOBARDI 31 44023963 CENTRO ITARD LOMBARDIA srl 32 44146748 33 34 Area intervento Linea azione Tipologia progetto Esito istruttoria formale Punteggio base N. Esito istruttoria tecnica Bollettino Ufficiale – 107 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Tipologia progetto Esito istruttoria formale E. Transnazionalità I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti VERSO EXPO 2015 - un'occasione per sperimentarsi come protagonisti del nostro futuro A. Successo formativo 'A regola d'Arte' N. Id domanda 35 44352171 ITC-CNR Istituto per le Tecnologie della FRIBURGO: LA CULTURA Costruzione - Consiglio SI TINGE DI VERDE Nazionale delle Ricerche 36 43938540 A.C.O.F. (ASSOCIAZIONE CULTURALE OLGA FIORINI) 37 44063419 C.F.P. UNIONE ARTIGIANI 38 44419197 39 N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse Ammissibile 6 6 6 87 Ammissibile 5 6 5 10 87 Ammissibile 2 6 2 87 0 87 Ammissibile 6 6 6 Ammissibile 87 0 87 Ammissibile 6 6 6 Residenziale Ammissibile 77 10 87 Ammissibile 2 6 2 I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile 77 10 87 Ammissibile 3 6 3 II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 87 0 87 Ammissibile 6 6 6 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 87 0 87 Ammissibile 6 6 6 I. Integrazione degli studenti con disabilità Ammissibile 76 10 86 Ammissibile 4 6 4 Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale Ammissibile 77 10 87 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 87 0 A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 77 STARTING WORK IMPRESA Uno spazio per tutti SOCIALE S.R.L. B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Residenziale Ammissibile 43933122 A.C.O.F. (ASSOCIAZIONE CULTURALE OLGA FIORINI) LEARNING HOW TO DEBATE E. Transnazionalità I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti 40 44023773 CENTRO ITARD LOMBARDIA srl IL SENSO SIAMO NOI B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione 41 44746615 ITC-CNR Istituto per le Tecnologie della Oceano Prealpino Costruzione - Consiglio Nazionale delle Ricerche C. Orientamento Operatore capofila Titolo progetto Area intervento 42 43936555 A.C.O.F. (ASSOCIAZIONE CULTURALE OLGA FIORINI) BOOST YOU CHANCHE OF GETTING A JOB - Aumentare le possibilità di entrare nel C. Orientamento mondo del lavoro grazie all’EUCIP - European Certification of Informatics Professionals 43 43985357 CENTRO CULTURALE E FORMATIVO DON A. TADINI S.C.A.R.L. Dall’Everest alla prototipazione 3D: la mecca- A. Successo nica d'eccellenza nel formativo cremasco 44 43408651 SCUOLA D'ARTE APPLICA- Dream a little dream TA ANDREA FANTONI of me D. Bisogni educativi speciali Linea azione Residenziale Esito istruttoria tecnica – 108 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. Id domanda Operatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione Tipologia progetto Esito istruttoria formale Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale Esito istruttoria tecnica N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse 45 42716421 SCUOLA DELLE ARTI E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE RODOLFO VANTINI Learning musical week: Rafforzamento delle competenze plurilinguistiche in un ottica di interdisciplinarità A. Successo funzionale all’acquiformativo sizione di prerequisiti espressivi ed espositivi per l’accesso a percorsi formativi in lingua. 46 43581679 A.F.G.P. ASSOCIAZIONE FORMAZIONE GIOVANNI PIAMARTA CARBURANTI GASSOSI E GREEN ECONOMY: UN FUTURO ALTERNATIVO C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 76 10 86 Ammissibile 4 6 4 43789222 AGENZIA PER LA FORMAZIONE L’ORIENTAMENTO ED IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA TeatrON! C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 76 10 86 Ammissibile 6 6 6 44354369 ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI COMO LOOK AROUND LAB B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Residenziale Ammissibile 86 0 86 Ammissibile 6 6 6 49 42991337 CENTRO SERVIZI FORMAZIONE COOPERATIVA SOCIALE A R.L. TEATRO TERAPIA ED EDUCAZIONE DIGITALE ALL’USO DEI SOCIAL NETWORK e DEI VIDEOGIOCHI A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 76 10 86 Ammissibile 6 6 6 50 43222479 A.C.O.F. (ASSOCIAZIONE CULTURALE OLGA FIORINI) CAREER COACHING: laboratorio di orientamento al lavoro C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 86 0 86 Ammissibile 6 6 6 51 42734328 IAL INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO LOMBARDIA S.R.L. IMPRESA SOCIALE ORIENT EXPRESS : tutti a bordo... A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 86 0 86 Ammissibile 6 6 6 52 44119886 ASSOCIAZIONE SCUOLE PROFESSIONALI G.MAZZINI PARLA ANCHE DI ME: IL BENE CULTURALE COME LUOGO CONDIVISO B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Residenziale Ammissibile 76 10 86 Ammissibile 6 6 6 53 44052686 CENTRO CULTURALE E FORMATIVO DON A. TADINI S.C.A.R.L. DOMOTICA E QUALITA’ DELL’ABITARE A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 76 10 86 Ammissibile 4 6 4 54 44344304 FONDAZIONE IKAROS In viaggio nel Gusto B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Residenziale Ammissibile 76 10 86 Ammissibile 4 6 4 55 44668822 ITC-CNR Istituto per le Tecnologie della Fabbrica aperta Costruzione - Consiglio Nazionale delle Ricerche C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 76 10 86 Ammissibile 6 6 6 47 48 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 76 10 86 Ammissibile 6 6 6 Bollettino Ufficiale – 109 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse Ammissibile 6 6 6 85 Ammissibile 2 4 2 10 85 Ammissibile 4 4 4 75 10 85 Ammissibile 6 4 4 Ammissibile 75 10 85 Ammissibile 2 4 2 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 75 10 85 Ammissibile 2 4 2 ITALIA-SLOVACCHIA: confrontarsi per cresce- E. Transnazionalità re in Europa I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti Ammissibile 75 10 85 Ammissibile 6 4 4 43236767 IAL INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO LOMBARDIA S.R.L. IMPRESA SOCIALE DAL LIBRO AL LIBRO: dalla lettura come piacere alla lettura come strumento educativo per l'infanzia A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 75 10 85 Ammissibile 6 4 4 64 43939799 Cielo e Terra: un CENTRO DI FORMAZIONE viaggio alla scoperta e E ISTRUZIONE PROFESSIO- alla tutela delle risorse NALE DEL PIAMBELLO naturalistiche della nostra Regione A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 75 10 85 Ammissibile 2 4 2 65 43052256 C.F.P. UNIONE ARTIGIANI Lab Theatre: integrazione tra arte, parola e 'Segno' D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità Non residenziale Ammissibile 75 10 85 Ammissibile 2 4 2 66 44023771 CENTRO ITARD LOMBARDIA srl “Viaggiatori e viaggianti…' B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Residenziale Ammissibile 75 10 85 Ammissibile 2 4 2 67 43579279 A.F.G.P. ASSOCIAZIONE FORMAZIONE GIOVANNI PIAMARTA FORMA E AZIONE A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 75 10 85 Ammissibile 3 4 3 N. Id domanda 56 44057442 SCUOLA EDILE CREMONESE Il progetto sostenibileidee e progetti per una edilizia del confort A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici 57 43719665 EDUCO - EDUCAZIONE IN CORSO IMPRESA SOCIALE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS Tra chiese e palazzi: Ciceroni per la Città A. Successo formativo 58 43409848 FONDAZIONE MADDALENA DI CANOSSA Hidalgo 59 43789570 AGENZIA PER LA FORMAZIONE L’ORIENTAMENTO ED IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA 60 41731501 61 62 63 Punteggio premialità Punteggio totale Ammissibile 76 10 86 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 75 10 D. Bisogni educativi speciali II. Rafforzamento dell 'autonomia degli studenti con difficoltà di apprendimento Residenziale Ammissibile 75 LETTURE D'AUTORE D. Bisogni educativi speciali II. Rafforzamento dell 'autonomia degli studenti con difficoltà di apprendimento Residenziale Ammissibile IAL INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO LOMBARDIA S.R.L. IMPRESA SOCIALE FOOD FIND DESIGN C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale 43470001 FONDAZIONE MADDALENA DI CANOSSA LA LANTERNA MAGICA A. Successo formativo 43854949 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA Titolo progetto Area intervento Linea azione Tipologia progetto Esito istruttoria formale Punteggio base Operatore capofila Esito istruttoria tecnica – 110 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. Id domanda 68 44587751 69 70 Operatore capofila Esito istruttoria formale N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse Ammissibile 2 4 2 85 Ammissibile 1 4 1 0 85 Ammissibile 1 4 1 75 10 85 Ammissibile 5 4 4 Ammissibile 74 10 84 Ammissibile 2 4 2 Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale Ammissibile 75 10 85 Non residenziale Ammissibile 75 10 Non residenziale Ammissibile 85 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità Residenziale TIC - Theatre Integration D. Bisogni educatiCreativity vi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità Linea azione Tipologia progetto Titolo progetto Area intervento CONSORZIO A.S.T. AGENZIA PER LO SVILUPPO TERRITORIALE Pura integrazione! Mostra-evento a Palazzo Esposizioni B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Non residenziale 43869018 ASSOCIAZIONE SISTEMI FORMATIVI AZIENDALI DI CONFINDUSTRIA BERGAMO - UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA EDUCAZIONE ALLA LEGALITA' E AI DIRITTI UMANI PER LA PREVENZIONE DI COMPORTAMENTI DI BULLISMO B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione 44415166 GALDUS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE Generazione Expo C. Orientamento II. Orientamento al lavoro 71 44760415 COMETA FORMAZIONE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IN SIGLA COMETA FORMAZIONE S.C.S. UNO SCATTO DI VITA: dal processo produttivo al processo di appren- A. Successo dimento attraverso formativo la rappresentazione fotografica 72 43870732 O.D.P.F. OPERA DIOCESANA PRESERVAZIONE DELLA FEDE TANTI NASI ROSSI 73 44148403 ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE DON MILANI Esito istruttoria tecnica Residenziale Ammissibile 74 10 84 Ammissibile 2 4 2 Ammissibile 74 10 84 Ammissibile 4 4 4 74 43084133 CONSORZIO A.S.T. AGENZIA PER LO SVILUPPO TERRITORIALE Castelli della Lomellina A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici 75 44197958 FONDAZIONE IKAROS I Giovani della 'Rosa Bianca': Fare teatro a Monaco per riviverne la Storia E. Transnazionalità I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti Ammissibile 74 10 84 Ammissibile 6 4 4 76 44421881 CENTRO DI FORMAZIONE TURISMO ECCELLENTE E ISTRUZIONE PROFESSIO2.0 NALE DEL PIAMBELLO A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 84 0 84 Ammissibile 2 4 2 77 44517037 C.I.L.F Centro per l'Innovazione Lavoro e della Formazione Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 74 10 84 Ammissibile 2 4 2 78 44418899 STARTING WORK IMPRESA A. Successo La concierge territoriale SOCIALE S.R.L. formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 74 10 84 Ammissibile 4 4 4 79 44832376 COMETA FORMAZIONE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IN SIGLA COMETA FORMAZIONE S.C.S. B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Non residenziale Ammissibile 74 10 84 Ammissibile 1 4 1 80 41256208 STARTING WORK IMPRESA Tre uomini in... coopeSOCIALE S.R.L. rativa C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 84 0 84 Ammissibile 4 4 4 COME TOGETHER: INCONTRIAMO LA MUSICA Orti Urbani a Como sulla Via delle Spezie Bollettino Ufficiale – 111 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse Ammissibile 2 4 2 83 Ammissibile 6 4 4 10 83 Ammissibile 3 4 3 83 0 83 Ammissibile 2 4 2 Ammissibile 73 10 83 Ammissibile 4 4 4 Non residenziale Ammissibile 72 10 82 Ammissibile 2 4 2 II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 82 0 82 Ammissibile 6 4 4 D. Bisogni educativi speciali II. Rafforzamento dell 'autonomia degli studenti con difficoltà di apprendimento Residenziale Ammissibile 82 0 82 Ammissibile 6 4 4 ENGLISH BIKE E. Transnazionalità I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti Ammissibile 72 10 82 Ammissibile 2 4 2 ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI COMO RI-CUCI L'ARTE C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 72 10 82 Ammissibile 6 4 4 O.D.P.F. OPERA DIOCESANA PRESERVAZIONE DELLA FEDE IL DISSESTO IDROGEOLOGICO IN OLTREPÒ PAVESE: STUDIO DI UN CASO A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 82 0 82 Ammissibile 2 4 2 N. Id domanda Operatore capofila 81 44814494 ISTITUTO RIZZOLI PER L'INSEGNAMENTO DELLE ARTI GRAFICHE 44347175 I SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI (GIS) PER ITC-CNR Istituto per LA SALVAGUARDIA E LA le Tecnologie della VALORIZZAZIONE DEL A. Successo Costruzione - Consiglio PATRIMONIO CULTURALE formativo Nazionale delle Ricerche MATERIALE E IMMATERIALE DEL TERRITORIO LOMBARDO 41792417 Matemarte: recuperare E.L.FO.L ENTE LOMBARDO le competenze maFORMAZIONE LAVORAtematiche attraverso TORI un percorso pratico e laboratoriale 84 43938059 E.C.FO.P. ENTE CATTOLICO FORMAZIONE PROFESSIONALE MONZA E BRIANZA 85 44360500 ITC-CNR Istituto per le Tecnologie della Musica e matematica Costruzione - Consiglio Nazionale delle Ricerche 86 44116171 FONDAZIONE LE VELE Tipologia progetto Esito istruttoria formale Residenziale Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale Ammissibile 73 10 83 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 73 10 A. Successo formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà Non residenziale Ammissibile 73 A. Successo formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà Non residenziale Ammissibile A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici La fotografia come non l’avete mai fatta: Laboratorio per una generazione digitale B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale 43018459 CR FORMA AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE TEKNO FORMA C. Orientamento 88 43056641 CR FORMA AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE BUONO, GIUSTO, PULITO...QUESTO E' IL PROBLEMA 89 43063570 FONDAZIONE LUIGI CLERICI 90 44125947 91 43919765 82 83 87 Titolo progetto FuoriAula: 'MOSTRA' il tuo Orientamento Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà: Area scientifica – MECCANICA E TERMOTECNICA Area intervento C. Orientamento Linea azione I. Orientamento alla formazione Esito istruttoria tecnica – 112 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. Id domanda Operatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione Tipologia progetto Esito istruttoria formale Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale Esito istruttoria tecnica N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse 44066969 FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE SOMASCA FORMAZIONE AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A.S.F.A.P. - ONLUS WANNA BE GLEE: in scena con il musical per orientarsi C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 72 10 82 Ammissibile 1 4 1 93 41762369 E.C.FO.P. ENTE CATTOLICO FORMAZIONE PROFESSIONALE MONZA E BRIANZA SimulAgency - Sviluppare le proprie competenze valorizzando tesori ed eccellenze lombarde A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 72 10 82 Ammissibile 2 4 2 94 43389529 FORMAZIONE MANTOVA - FOR.MA. Azienda Speciale della Provincia di Mantova 'Beni comuni e valorizzazione - promozione dell'identità turistico culturale' B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Non residenziale Ammissibile 72 10 82 Ammissibile 6 4 4 95 43514276 AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE L'orto dei sensi: profumi e sapori per il benessere A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 72 10 82 Ammissibile 2 4 2 96 43843183 2.A Azulejos e Affresco: SCUOLA D'ARTE APPLICAdue culture a conTA ANDREA FANTONI fronto E. Transnazionalità I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti Ammissibile 72 10 82 Ammissibile 2 4 2 97 44432066 SCUOLA D'ARTE APPLICADal cielo al fiume TA ANDREA FANTONI A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 72 10 82 Ammissibile 2 4 2 98 43182944 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MILANO Professione youtuber: start up di una Impresa Culturale Creativa C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 71 10 81 Ammissibile 2 4 2 99 44431586 IAL INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO LOMBARDIA S.R.L. IMPRESA SOCIALE LAVORARE IN TEATRO: LE PROFESSIONI DIETRO LE C. Orientamento QUINTE II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 71 10 81 Ammissibile 2 4 2 100 44136796 COMETA FORMAZIONE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IN SIGLA COMETA FORMAZIONE S.C.S. Sirio: verso il futuro lavorativo C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 81 0 81 Ammissibile 4 4 4 101 43919750 O.D.P.F. OPERA DIOCESANA PRESERVAZIONE DELLA FEDE UNA BUSSOLA SCIENTIFICA C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile 81 0 81 Ammissibile 6 4 4 102 44333675 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI COMO Benessere 2.0 A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 81 0 81 Ammissibile 2 4 2 103 43183121 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MILANO Togliamo le ragnatele alla storia! Arte, territorio ed effetti speciali A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 71 10 81 Ammissibile 2 4 2 92 Bollettino Ufficiale – 113 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse Ammissibile 3 4 3 81 Ammissibile 2 4 2 10 81 Ammissibile 1 4 1 71 10 81 Ammissibile 2 4 2 Ammissibile 71 10 81 Ammissibile 6 4 4 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 70 10 80 Ammissibile 6 4 4 B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Non residenziale Ammissibile 80 0 80 Ammissibile 2 4 2 44431590 ITC-CNR Istituto per Creatività, diritto d’aule Tecnologie della tore e privacy nei nuovi Costruzione - Consiglio mezzi dell’informazione Nazionale delle Ricerche B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Non residenziale Ammissibile 70 10 80 Ammissibile 4 4 4 112 43116070 ASSOCIAZIONE PADRE MONTI CENTRO POLIFUNZIONALE SERVIZI FORMATIVI - EDUCATIVI OD IN FORMA ABBREVIATA ASSOCIAZIONE PADRE MONTI LEGALITA', DEMOCRAZIA E CITTADINANZA ATTIVA: IN-CONTRO PER RIFLETTERE B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Non residenziale Ammissibile 80 0 80 Ammissibile 2 4 2 113 43403365 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA Ridisegnare la città: una nuova natura dell’arte. A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 70 10 80 Ammissibile 6 4 4 114 44007430 FONDAZIONE LUIGI CLERICI Colourville: il musical B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Ammissibile 70 10 80 Ammissibile 2 4 2 N. Id domanda 104 44355753 SCUOLE CIVICHE DI MILANO - FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE Verso l’Expo 2015, 'interpretare' il cibo A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici 105 44064190 ISTITUTO RIZZOLI PER L'INSEGNAMENTO DELLE ARTI GRAFICHE CREATIVAMENTEABILE D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità 106 41226037 PROMOS SOCIETA' COOCIAK SI CONTA!!!!! PERATIVA A R.L. A. Successo formativo 42001226 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MILANO 107 108 109 110 111 Punteggio premialità Punteggio totale Ammissibile 81 0 81 Non residenziale Ammissibile 81 0 I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà Non residenziale Ammissibile 71 Conservare, catalogare, rendere fruibile: orientamento ai mestie- C. Orientamento ri dei Beni Culturali e del Patrimonio II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 43856993 AGENZIA PER LA FORMAZIONE L’ORIENTAMENTO ED IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA “ CITTADINI E CITTADINE DEL FUTURO VERSO LA DEMOCRAZIA PARITARIA” B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Residenziale 43848886 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA I SEGNI E LE TRACCE DI NARRAZIONE MAGICHE IN VALCAMONICA: come valorizzare un SITO UNESCO A. Successo formativo 44431827 AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE LA DONNA COME PONTE INTERCULTURALE Titolo progetto Area intervento Linea azione Tipologia progetto Esito istruttoria formale Punteggio base Operatore capofila Non residenziale Esito istruttoria tecnica – 114 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse Ammissibile 6 4 4 80 Ammissibile 4 4 4 10 80 Ammissibile 2 4 2 69 10 79 Ammissibile 4 4 4 Ammissibile 79 0 79 Ammissibile 4 4 4 Residenziale Ammissibile 79 0 79 Ammissibile 6 4 4 Residenziale Ammissibile 79 0 79 Ammissibile 1 4 1 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 79 0 79 Ammissibile 1 4 1 A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 69 10 79 Ammissibile 2 4 2 B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Non residenziale Ammissibile 69 10 79 Ammissibile 1 4 1 C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 69 10 79 Ammissibile 2 4 2 Id domanda Operatore capofila 44216409 C.I.L.F Centro per l'Innovazione Lavoro e della Formazione Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Ingegneri smart per una smart community C. Orientamento 116 44438246 AGENZIA PER LA FORMAZIONE L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO SUD MILANO IL RITMO PERCUSSIVO (dalla citta' alla campagna) B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani 117 44903459 AZIENDA SPECIALE DI FORMAZIONE 'SCUOLA PAOLO BORSA' Realizzare e gestire una A. Successo coltivazione di piccoli formativo frutti in Lombardia 44569256 AGENZIA PROVINCIALE PER L'ORIENTAMENTO, IL LAVORO E LA FORMAZIONE 'L'Europa che vogliamo': cittadinanza in stopmotion (laboratorio di cinema di animazione) Tipologia progetto Esito istruttoria formale I. Orientamento alla formazione Residenziale II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Residenziale Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale Ammissibile 80 0 80 Ammissibile 70 10 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 70 E. Transnazionalità II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva Residenziale Ammissibile 41351607 SCUOLA D'ARTE APPLICALife Game TA ANDREA FANTONI B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Residenziale 44215613 C.I.L.F Centro per l'Innovazione Lavoro e della Formazione Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S SPOT NO SLOT B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione 121 44429342 SCUOLA DI ARTI E MESTIERI F. BERTAZZONI ATTORI SULL'ONDA DELLA LEGALITA' B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione 122 43939911 CENTRO DI FORMAZIONE Impariamo a parlare E ISTRUZIONE PROFESSIOcoi grandi discorsi NALE DEL PIAMBELLO A. Successo formativo 123 43178830 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MILANO Caratteri di spicco: sperimentazioni tipografiche dall'archivio al laboratorio 124 41222104 GALDUS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE LO STILE LIBERTY A MILANO: L'ARTE COME STRUMENTO DI INTEGRAZIONE 125 41254096 CENTRO DI FORMAZIONE “Alla scoperta di sé e PROFESSIONALE TICINOdel territorio“: autobioMALPENSA grafia come itinerario N. 115 118 119 120 Titolo progetto Area intervento Linea azione Esito istruttoria tecnica Bollettino Ufficiale – 115 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse Ammissibile 2 4 2 79 Ammissibile 4 4 4 10 79 Ammissibile 2 4 2 79 0 79 Ammissibile 4 4 4 Ammissibile 69 10 79 Ammissibile 6 4 4 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 79 0 79 Ammissibile 2 4 2 A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 79 0 79 Ammissibile 3 4 3 Memoria e identità: viaggio nella nuova Europa E. Transnazionalità II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva Residenziale Ammissibile 78 0 78 Ammissibile 6 4 4 ASSOCIAZIONE SCUOLE PROFESSIONALI G.MAZZINI L'OPERA E' DI MODA C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 68 10 78 Ammissibile 6 4 4 43935721 A.C.O.F. (ASSOCIAZIONE CULTURALE OLGA FIORINI) MATERIA E MATERIE: dalla disciplina alla competenza artistica C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile 68 10 78 Ammissibile 2 4 2 43724038 C.F.P. UNIONE ARTIGIANI Cosa farò da grande? C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile 78 0 78 Ammissibile 2 4 2 A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 68 10 78 Ammissibile 2 4 2 Id domanda Operatore capofila Punteggio premialità Punteggio totale 126 43387968 ASSOCIAZIONE PADRE MONTI CENTRO POLIFUNZIONALE SERVIZI FORMATIVI - EDUCATIVI OD IN FORMA ABBREVIATA ASSOCIAZIONE PADRE MONTI arti per formare A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 79 0 79 127 43135874 ISTITUTO RIZZOLI PER L'INSEGNAMENTO DELLE ARTI GRAFICHE Citizen Journalism Culturale: rendi la tua passione un lavoro B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Non residenziale Ammissibile 69 10 128 43160184 CENTRO DI FORMAZIONE L'EDIFICIO ECOLOGICO: A. Successo PROFESSIONALE TICINOPROGETTARE LA SOSTEformativo MALPENSA NIBILITA' IN EDILIZIA II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 69 44118373 ASSOCIAZIONE FORMAZIONE PROFESSIONALE DEL PATRONATO SAN VINCENZO Incrocio dei venti - uno spazio aperto B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Ammissibile 43788685 AGENZIA PER LA FORMAZIONE L’ORIENTAMENTO ED IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA CON-NESSI A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici 131 44053140 ASSOCIAZIONE SISTEMI FORMATIVI AZIENDALI DI CONFINDUSTRIA BERGAMO - UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA LA LOGICA ED I NUMERI: SVILUPPIAMO LA CAPACITA’ DI ANALISI E SINTE- A. Successo SI DEI DATI ATTRAVERSO formativo IL CASO APPLICATO DI LABVIEW 132 44057910 SCUOLA EDILE CREMONESE La valutazione sostenibile-pianificazione e valutazione del confort nell'edilizia green 133 41722794 FONDAZIONE IKAROS 134 44052074 135 136 129 130 137 43985782 ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE DON MILANI Titolo progetto Scrittura crossmediale per il racconto di sé Area intervento Linea azione Tipologia progetto Esito istruttoria formale Punteggio base N. Non residenziale Esito istruttoria tecnica – 116 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Tipologia progetto Esito istruttoria formale N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse 'Bottega di mestiere nel A. Successo gusto mantovano' formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 6 4 4 CENTRO FORMATIVO PROVINCIALE GIUSEPPE ZANARDELLI “IO…l’espressione più profonda di me” D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità 78 Ammissibile 1 4 1 43459059 CENTRO FORMATIVO PROVINCIALE GIUSEPPE ZANARDELLI R...EVOLUTION'S COLORS 0 78 Ammissibile 6 4 4 141 44069291 ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI COMO 78 0 78 Ammissibile 6 4 4 142 43389647 Ammissibile 78 0 78 Ammissibile 6 4 4 143 Ammissibile 67 10 77 Ammissibile 6 4 4 144 I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti Ammissibile 77 0 77 Ammissibile 6 4 4 43926435 Dall’identità all’architettura; esempi CENTRO DI FORMAZIONE dalle città lombarde tra E ISTRUZIONE PROFESSIOC. Orientamento Storia, Tradizioni, Cultura NALE DEL PIAMBELLO locale e prospettive internazionali II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 67 10 77 Ammissibile 2 4 2 146 43651691 Ente Morale Associazione Scuole Studio e Lavoro A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 67 10 77 Ammissibile 6 4 4 147 43174435 CENTRO DI FORMAZIONE UNA SETTIMANA DA PROFESSIONALE TICINO...TECNICO CHIMICO MALPENSA AMBIENTALE C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 67 10 77 Ammissibile 2 4 2 148 44572942 O.D.P.F. OPERA DIOCESANA PRESERVAZIONE DELLA FEDE MASSIMO RISPETTO! B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Residenziale Ammissibile 77 0 77 Ammissibile 4 4 4 149 44065761 ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI COMO Public Speaking: una competenza per comunicare A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 77 0 77 Ammissibile 6 4 4 N. Id domanda Operatore capofila Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale 138 43389384 FORMAZIONE MANTOVA - FOR.MA. Azienda Speciale della Provincia di Mantova Ammissibile 78 0 78 139 43109264 Residenziale Ammissibile 78 0 140 A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 78 Ospitalità diffusa. Un modello sostenibile di turismo. A. Successo formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà Residenziale Ammissibile FORMAZIONE MANTOVA - FOR.MA. Azienda Speciale della Provincia di Mantova 'Orientamento Scuola Impresa' C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale 43665410 CONSORZIO SIR SOLIDARIETA' IN RETE - CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE Il sistema delle cascine milanesi e la nuova ruralità B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Non residenziale 42991208 CENTRO SERVIZI FORMAZIONE COOPERATIVA SOCIALE A R.L. SULLA LINEA DI FRONTIERA DELLA RICERCA SCIENTIFICA all' IMPERIAL COLLEGE LONDON E. Transnazionalità 145 Titolo progetto Scatti in musica tra terra e acqua Area intervento Linea azione Esito istruttoria tecnica Bollettino Ufficiale – 117 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Tipologia progetto Esito istruttoria formale N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 3 4 3 MateATtiva: allariscoperta delle curve A. Successo formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà 77 Ammissibile 4 4 4 44023772 CENTRO ITARD LOMBARDIA srl Donne al lavoro, la memoria del futuro B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani 0 77 Ammissibile 2 4 2 153 44435968 AGENZIA PER LA FORMAZIONE L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO SUD MILANO Al lavoro sulle terre confiscate B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani 77 0 77 Ammissibile 3 4 3 154 43941699 IMMAGINAZIONE E LAVORO SOCIETA' COOPERATIVA Ammissibile 67 10 77 Ammissibile 4 4 4 155 I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti Ammissibile 77 0 77 Ammissibile 2 4 2 A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 67 10 77 Ammissibile 2 4 2 AGENZIA PROVINCIALE CHEF PER UNA SETTIPER LE ATTIVITA' FORMATIMANA VE - A.P.A.F. A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 77 0 77 Ammissibile 2 4 2 42893668 CR FORMA AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE SALVA UN CREMASCO! ANTROPOSOFIA E ALCHIMIA DI UN SAPORE ANTICO A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 4 4 4 43186972 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MILANO La Musica fa Scuola B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Ammissibile 66 10 76 Ammissibile 2 4 2 N. Id domanda Operatore capofila Titolo progetto Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale 150 43581354 A.F.G.P. ASSOCIAZIONE FORMAZIONE GIOVANNI PIAMARTA L’UMANA COMMEDIA: METTIAMOCI IN SCENA Ammissibile 67 10 77 41643917 CR FORMA AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE Residenziale Ammissibile 77 0 II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Residenziale Ammissibile 77 II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Residenziale Ammissibile Mestieri dietro lo spettacolo. Con i miei occhi , C. Orientamento in un video I. Orientamento alla formazione Non residenziale 43993454 ASSOCIAZIONE SISTEMI FORMATIVI AZIENDALI DI CONFINDUSTRIA BERGAMO - UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA INCONTRIAMO LA SPAGNA: UN'OCCASIONE DI SCAMBIO DI ESPERIENZE TRA STUDENTI SU PERCORSI FORMATIVI E PROFESSIONALI DI AREA TECNICA IN UN CONTESTO EUROPEO E. Transnazionalità 156 44007828 FONDAZIONE LE VELE Sul filo della Moda 157 43923071 158 159 151 152 Area intervento Linea azione Non residenziale Esito istruttoria tecnica – 118 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse Ammissibile 2 4 2 76 Ammissibile 4 4 4 0 76 Ammissibile 6 4 4 76 0 76 Ammissibile 6 4 4 Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 5 4 4 Residenziale Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 4 4 4 A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 66 10 76 Ammissibile 3 4 3 ETA' DELL'ORO B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Residenziale Ammissibile 66 10 76 Ammissibile 3 4 3 O.D.P.F. OPERA DIOCESANA PRESERVAZIONE DELLA FEDE SHAKESPEARE IN LOVE E. Transnazionalità I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti Ammissibile 66 10 76 Ammissibile 2 4 2 44011667 CONSORZIO A.S.T. AGENZIA PER LO SVILUPPO TERRITORIALE Ambienti della Lomellina A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 4 4 4 170 44360498 CENTRO ITARD LOMBARDIA srl LOW COST DESIGN PARK WORSHOP @ MILANO C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 4 4 4 171 44429868 FONDAZIONE IKAROS From Rosetta Stone to the iBook. E. Transnazionalità I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti Ammissibile 66 10 76 Ammissibile 3 4 3 172 44071976 FONDAZIONE IKAROS Sport e Matematica: un A. Successo Binomio vincente formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 6 4 4 Id domanda Operatore capofila Punteggio premialità Punteggio totale 160 41217166 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MILANO Ammissibile 66 10 76 161 43458820 Residenziale Ammissibile 76 0 162 II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 76 II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile D. Bisogni educativi speciali II. Rafforzamento dell 'autonomia degli studenti con difficoltà di apprendimento Residenziale STARTING WORK IMPRESA Un dovere per ogni SOCIALE S.R.L. diritto B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale 44585199 CONSORZIO SIR SOLIDARIETA' IN RETE - CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE Scrivere di gusto. Scritture e scrittori per riscoprire la tradizione gastronomica lombarda 167 44885154 CENTRO STUDI SUPERIORI S.R.L. 168 41286371 169 Titolo progetto Tipologia progetto Esito istruttoria formale Punteggio base N. Area intervento Linea azione Identità e lavoro al femminile B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Non residenziale CENTRO FORMATIVO PROVINCIALE GIUSEPPE ZANARDELLI Ready to start! C. Orientamento II. Orientamento al lavoro 44518292 ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI COMO LE NUOVE PROFESSIONALITA' DELLA FILIERA VITIVINICOLA C. Orientamento 163 44813935 COMETA FORMAZIONE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IN SIGLA COMETA FORMAZIONE S.C.S. SOCIAL-MEDIA: il contesto digitale e il contesto C. Orientamento lavorativo 164 44216408 FONDAZIONE IKAROS L'esperienza di sè 165 44419103 166 Residenziale Esito istruttoria tecnica Bollettino Ufficiale – 119 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Tipologia progetto Esito istruttoria formale N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 1 4 1 AN APP FOR EGGSSPERIENCE, percorso esperienziale per la creazione di app e file multimediali per la rete di scuole grafiche europee EGGS. E. Transnazionalità 76 Ammissibile 3 4 3 CONOSCI L'ARTE, FAI COMUNICAZIONE, CREA IDENTITA' 10 76 Ammissibile 6 4 4 76 0 76 Ammissibile 3 4 3 Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 2 4 2 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 3 4 3 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 2 4 2 L' 'ARTE' DI CONOSCERE A. Successo L'ALTRO formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 66 10 76 Ammissibile 3 4 3 LA GOVERNANCE DELLE A. Successo SPA SUL CAMPO formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà Non residenziale Ammissibile 76 0 76 Ammissibile 2 4 2 A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 66 10 76 Ammissibile 6 4 4 GUARDARE CERCARE TROVARE B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Ammissibile 66 10 76 Ammissibile 1 4 1 AFFRONTARE L’ESAME: ISTRUZIONI PER L’USO A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 75 0 75 Ammissibile 2 2 2 N. Id domanda Operatore capofila Titolo progetto Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale 173 42991328 CENTRO SERVIZI FORMAZIONE COOPERATIVA SOCIALE A R.L. IL MONDO LATINO E GRECO, NOSTRO CONTEMPORANEO Ammissibile 66 10 76 174 44196335 ASSOCIAZIONE PADRE MONTI CENTRO POLIFUNZIONALE SERVIZI FORMATIVI - EDUCATIVI OD IN FORMA ABBREVIATA ASSOCIAZIONE PADRE MONTI I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti Ammissibile 76 0 175 44732455 ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI COMO B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Residenziale Ammissibile 66 176 44748924 Consorzio per la Formazione Professionale e per A SCUOLA DI SCALO l'Educazione Permanente C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 177 43939655 CENTRO DI FORMAZIONE CIAK SI GIRA: PROE ISTRUZIONE PROFESSIO- MUOVIAMO IL NOSTRO NALE DEL PIAMBELLO TERRITORIO! A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici 178 44000153 IMMAGINAZIONE E LAVORO SOCIETA' COOPERATIVA viaggio assaggio nell'agroalimentare lombardo A. Successo formativo 179 44050054 Università degli Studi di Milano SCATTI DI SCIENZA: la scienza in un'immagine A. Successo formativo 180 43230417 ISTITUTO RIZZOLI PER L'INSEGNAMENTO DELLE ARTI GRAFICHE 181 43876756 FONDAZIONE MADDALENA DI CANOSSA 182 44418736 STARTING WORK IMPRESA La parola creatrice SOCIALE S.R.L. 183 44661911 CENTRO ITARD LOMBARDIA srl 184 43941433 E.C.FO.P. ENTE CATTOLICO FORMAZIONE PROFESSIONALE MONZA E BRIANZA Area intervento Linea azione Residenziale Esito istruttoria tecnica – 120 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Tipologia progetto Esito istruttoria formale N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 4 2 2 Viaggio nell'aviazione del futuro: innovazione e sostenibilita' ambientale C. Orientamento I. Orientamento alla formazione 75 Ammissibile 2 2 2 43186931 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MILANO Città intelligenti, energia verde e sostenibilità: orientamento nel mondo delle tecnologie green C. Orientamento 10 75 Ammissibile 2 2 2 44002976 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA TECNICHE ARTISTICHE ANTICHE PER UN MESTIERE MODERNO 65 10 75 Ammissibile 6 2 2 44759743 COMETA FORMAZIONE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IN SIGLA COMETA FORMAZIONE S.C.S. Ammissibile 75 0 75 Ammissibile 5 2 2 190 Non residenziale Ammissibile 65 10 75 Ammissibile 1 2 1 191 II. Rafforzamento dell 'autonomia degli studenti con difficoltà di apprendimento Non residenziale Ammissibile 75 0 75 Ammissibile 2 2 2 C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 75 0 75 Ammissibile 2 2 2 'Laureati mantovani cercasi' C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 75 0 75 Ammissibile 6 2 2 ...SORGENTI dall’acque A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 65 10 75 Ammissibile 1 2 1 C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Ammissibile 65 10 75 Ammissibile 1 2 1 N. Id domanda Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale 185 43228391 O.D.P.F. OPERA DIOCESANA PRESERVAZIONE DELLA FEDE BIODIVERSITA' NELL'OLTREPO PAVESE Ammissibile 65 10 75 186 43873408 FONDAZIONE LUIGI CLERICI Non residenziale Ammissibile 75 0 187 II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 65 188 C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile Il teatro: ad ognuno la sua parte C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale 44065904 GALDUS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE CINEMA E MULTIMEDIALE:LE PROFESSIONI DELLA PRODUZIONE AUDIOVISIVA A MILANO C. Orientamento II. Orientamento al lavoro 43178080 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MILANO Nuove mappe: LA MINIFABBRICA per imparare® D. Bisogni educativi speciali 192 43925946 ASSOCIAZIONE SISTEMI FORMATIVI AZIENDALI DI CONFINDUSTRIA BERGAMO - UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA ESPLORIAMO PROFESSIONALITÀ E COMPETENZE TECNICHE DEL MONDO DEL LAVORO 193 43389717 FORMAZIONE MANTOVA - FOR.MA. Azienda Speciale della Provincia di Mantova 194 44115420 ASSOCIAZIONE CNOS/ FAP Regione Lombardia 195 44267414 ORIENTAModa: perE.L.FO.L ENTE LOMBARDO corso di orientamento FORMAZIONE LAVORAprofessionale per i TORI tecnici della moda 189 Operatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione Non residenziale Esito istruttoria tecnica Bollettino Ufficiale – 121 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. Id domanda Operatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione Tipologia progetto Esito istruttoria formale Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale Esito istruttoria tecnica N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse 196 44490612 PROFESSIONI LOGISTICO-PRODUTTIVE : PAConsorzio per la FormaTRIMONIO CULTURALE, zione Professionale e per MATERIALE E IMMATEl'Educazione PermaRIALE DEL LAVORO IN nente UN TERRITORIO CHE CAMBIA 197 43789353 AGENZIA PER LA FORMAZIONE L’ORIENTAMENTO ED IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA MAIL ART: l'arte che fa rete B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Non residenziale Ammissibile 65 10 75 Ammissibile 6 2 2 198 43853959 Università degli Studi di Milano Un tuffo nelle Bioscienze per immaginare il proprio domani C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 65 10 75 Ammissibile 4 2 2 199 43789210 AGENZIA PER LA FORMAZIONE L’ORIENTAMENTO ED IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA Artigiani 'all'Opera' C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 65 10 75 Ammissibile 6 2 2 200 44048029 Associazione Istituti Santa Paola SKY METEO NETWORK A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 65 10 75 Ammissibile 2 2 2 201 44891498 IMMAGINAZIONE E LAVORO SOCIETA' COOPERATIVA Dalle Alpi ai laghi di Lombardia nel contesto E. Transnazionalità di Milano Expò 2015 II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva Residenziale Ammissibile 75 0 75 Ammissibile 2 2 2 202 44335236 O.D.P.F. OPERA DIOCESANA PRESERVAZIONE DELLA FEDE CINE'PARIS I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti Ammissibile 65 10 75 Ammissibile 2 2 2 203 43080496 AZIENDA SPECIALE DI FORMAZIONE 'SCUOLA PAOLO BORSA' IMPARIAMO A RISPARMIARE LA PREZIOSA RISORSA IDRICA VAA. Successo LORIZZANDO IL VERDE formativo URBANO DELLA NOSTRA CITTA' II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 75 0 75 Ammissibile 2 2 2 204 44062663 GALDUS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ORIENTAMENTO ALLE PROFESSIONI DEL SOCIALE C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 75 0 75 Ammissibile 1 2 1 205 41304045 C.I.L.F Centro per l'Innovazione Lavoro e della Formazione Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S Imprenditori 'Sostenibili' si diventa C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile 74 0 74 Ammissibile 6 2 2 206 41700820 IAL INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO LOMBARDIA S.R.L. IMPRESA SOCIALE LA QUESTIONE DEL LAVORO: STORIA E ATTUALITA' C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 64 10 74 Ammissibile 1 2 1 C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 75 0 75 Ammissibile 3 2 2 E. Transnazionalità – 122 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Tipologia progetto Esito istruttoria formale N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile 2 2 2 II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione 74 Ammissibile 3 2 2 C. Orientamento 0 74 Ammissibile 4 2 2 SEGNI PER NAVIGARE 74 0 74 Ammissibile 6 2 2 SCUOLA EDILE DI BERGAMO Ammissibile 64 10 74 Ammissibile 3 2 2 43409823 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 64 10 74 Ammissibile 2 2 2 213 D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità Non residenziale Ammissibile 74 0 74 Ammissibile 2 2 2 214 Gli alberi raccontano: applicazioni pratiche di biologia e fisiologia degli alberi A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 64 10 74 Ammissibile 2 2 2 Navigare per conoscere - Cittadini sulla stessa rotta B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Residenziale Ammissibile 74 0 74 Ammissibile 6 2 2 B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Non residenziale Ammissibile 74 0 74 Ammissibile 1 2 1 N. Id domanda 207 43646004 AGENZIA PROVINCIALE RICOSTRUIRE PER PER LE ATTIVITA' FORMATIORIENTARE VE - A.P.A.F. 41565461 A.F.G.P. ASSOCIAZIONE FORMAZIONE GIOVANNI PIAMARTA 209 41733445 Un Passo Dopo l'Altro: E.L.FO.L ENTE LOMBARDO percorso di orientaFORMAZIONE LAVORAmento e di avvicinaTORI mento degli studenti al mondo del lavoro 210 43789214 AGENZIA PER LA FORMAZIONE L’ORIENTAMENTO ED IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA 211 41777819 212 208 215 216 Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale Ammissibile 74 0 74 Non residenziale Ammissibile 74 0 II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 74 D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità Residenziale Ammissibile TOUR VIRTUALE A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici FONDAZIONE MADDALENA DI CANOSSA La grande abbuffata... on demand A. Successo formativo 43412986 ASSOCIAZIONE PADRE MONTI CENTRO POLIFUNZIONALE SERVIZI FORMATIVI - EDUCATIVI OD IN FORMA ABBREVIATA ASSOCIAZIONE PADRE MONTI Corpo in azione: esperienze di contatto e integrazione 42702578 AZIENDA SPECIALE DI FORMAZIONE 'SCUOLA PAOLO BORSA' 43664754 CONSORZIO SIR SOLIDARIETA' IN RETE - CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE 43937711 “Cittadinanza”, CENTRO DI FORMAZIONE “umanità” e “diritti”: un E ISTRUZIONE PROFESSIO- percorso dalle radici NALE DEL PIAMBELLO umanistiche agli esiti giuridici Operatore capofila Titolo progetto Area intervento C. Orientamento LA TERRA STRETTA percorso educativo per B. Educazione alla la comprensione della cittadinanza e ai diversità, in un’ottica di diritti umani rispetto e legalità Linea azione Esito istruttoria tecnica Bollettino Ufficiale – 123 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. Id domanda Operatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione Tipologia progetto Esito istruttoria formale Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale Esito istruttoria tecnica N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse 217 44737574 Associazione Istituti Santa Paola VIAGGIO AL CENTRO DEL RESTAURO: un percorso per la scoperta e la valorizzazione delle proprie attitudini nel recupero dei Beni Culturali 218 43225194 CONSORZIO SIR SOLIDARIETA' IN RETE - CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE Rappresentare per capire: il teatro per la legalità e la consapevolezza B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Non residenziale Ammissibile 74 0 74 Ammissibile 6 2 2 219 44056617 CALAM CENTRO ARTISTICO LODIGIANO ACCONCIATORI MISTI ED ESTETICA GIOCHI SPECIAL: UNIFICHIAMO LO SPORT PER INTEGRARE LE ABILITA' B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Residenziale Ammissibile 74 0 74 Ammissibile 1 2 1 220 44053463 CENTRO DI FORMAZIONE LA PREPARAZIONE E ISTRUZIONE PROFESSIODELL'ESAME DI STATO NALE DEL PIAMBELLO A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 2 2 2 221 41722339 ASSOCIAZIONE CENTRO STUDI TEOREMA Rafforzamento delle competenze chiave A. Successo attraverso le arti espres- formativo sive II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 6 2 2 222 44063212 C.F.P. UNIONE ARTIGIANI Stars walk: muoversi tra le stelle E. Transnazionalità II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 2 2 2 44424711 ASSOCIAZIONE PADRE MONTI CENTRO POLIFUNZIONALE SERVIZI FORMATIVI - EDUCATIVI OD IN FORMA ABBREVIATA ASSOCIAZIONE PADRE MONTI Carta Canta A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 2 2 2 44067179 FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE SOMASCA FORMAZIONE AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A.S.F.A.P. - ONLUS SALUS PER AQUAM: orientarsi con lo sport C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 1 2 1 225 41394430 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO NORD OVEST MILANO Conciliare Conviene. La Mediazione Civile tra futuro professionale e rafforzamento delle competenze scolastiche A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 3 2 2 226 43393861 FORMAZIONE MANTOVA - FOR.MA. Azienda Speciale della Provincia di Mantova 'Agricoltura sociale Mantova: dalla tradizione all'Expo' D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 6 2 2 223 224 C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 64 10 74 Ammissibile 2 2 2 Residenziale Non residenziale – 124 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. Id domanda Operatore capofila 227 43994443 ISTITUTO RIZZOLI PER L'INSEGNAMENTO DELLE ARTI GRAFICHE 228 43408539 SCUOLA D'ARTE APPLICALabirinti TA ANDREA FANTONI Titolo progetto Le Maschere sociali Area intervento Linea azione Tipologia progetto Esito istruttoria formale Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale Esito istruttoria tecnica N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile 63 10 73 Ammissibile 2 2 2 C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 4 2 2 B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Residenziale Ammissibile 63 10 73 Ammissibile 2 2 2 41894625 FONDAZIONE LUIGI CLERICI GLI UOMINI DELLE CAVERNE: MINATORI E SOLDATI LUNGO LA FRONTIERA NORD 230 44813995 COMETA FORMAZIONE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IN SIGLA COMETA FORMAZIONE S.C.S. Quel luogo a me 'sì caro” - Racconto audiovisivo di un episodio della storia locale con protagonista una villa sul lago e il poeta Ugo Foscolo A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 63 10 73 Ammissibile 1 2 1 231 44965048 ASSOCIAZIONE CENTRO STUDI TEOREMA Rafforzamento delle competenze chiave A. Successo attraverso le arti espres- formativo sive MILANO II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 3 2 2 232 41721650 FONDAZIONE LUIGI CLERICI CASTELLI PERSONALI E STORICI IN BRIANZA B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Non residenziale Ammissibile 63 10 73 Ammissibile 2 2 2 A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 3 2 2 229 233 44370556 FONDAZIONE IKAROS Domotica e risparmio energetico: l’applicazione di nuove tecnologie per migliorare la fruibilità del proprio istituto riducendone l’impatto ambientale 234 44354170 ISTITUTO RIZZOLI PER L'INSEGNAMENTO DELLE ARTI GRAFICHE Le caratteristiche del leader in Europa: per E. Transnazionalità stare meglio a scuola e con se stessi. II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva Residenziale Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 2 2 2 44045514 FONDAZIONE MADDALENA DI CANOSSA B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Residenziale Ammissibile 63 10 73 Ammissibile 2 2 2 44419023 STARTING WORK IMPRESA Scuola Diritti Umani SOCIALE S.R.L. B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Residenziale Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 4 2 2 235 236 Sunset limited Bollettino Ufficiale – 125 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. Id domanda Area intervento Linea azione Tipologia progetto Operatore capofila Titolo progetto RAFFORZIAMO LE COMPETENZE SCIENTIFICHE E TECNOLOGICHE PER PROSEGUIRE CON SUCCESSO GLI STUDI ED ENTRARE EFFICACEMENTE NEL MONDO DEL LAVORO: IL CASO APPLICATO DELLA SMART GRID A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Esito istruttoria formale N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse Ammissibile 2 2 2 72 Ammissibile 2 2 2 Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale Ammissibile 73 0 73 Ammissibile 72 0 Esito istruttoria tecnica 237 44005628 ASSOCIAZIONE SISTEMI FORMATIVI AZIENDALI DI CONFINDUSTRIA BERGAMO - UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA 238 44125043 FONDAZIONE LUIGI CLERICI Ma chi sei? Fatti capire! A. Successo formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà 239 44145812 Ente Morale Associazione Scuole Studio e Lavoro DIFFERENZI-AMO A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 72 0 72 Ammissibile 6 2 2 A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 62 10 72 Ammissibile 6 2 2 A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 62 10 72 Ammissibile 3 2 2 Ammissibile 62 10 72 Ammissibile 2 2 2 Residenziale 240 43862813 SCUOLA DELLE ARTI E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE RODOLFO VANTINI Lavorare con la musica: Competenze Umanistiche e Musicali in nuove forme di professionalità per Integrare competenze curriculari acquisite e trasferirle in un piano creativo e professionale. 241 44145641 SCUOLA EDILE DI BERGAMO VIE DEL COMMERCIO 242 44653004 CFP SAN GIUSEPPE COOPERATIVA SOCIALE ONLUS B. Educazione alla I DOCUMENTI RACCONcittadinanza e ai TANO diritti umani I. Integrazione socioculturale 243 41737309 CENTRO ITARD LOMBARDIA srl L'infinito tra scienza e filosofia II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 72 0 72 Ammissibile 2 2 2 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 62 10 72 Ammissibile 6 2 2 I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà Ammissibile 62 10 72 Ammissibile 3 2 2 A. Successo formativo 244 43862904 SCUOLA DELLE ARTI E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE RODOLFO VANTINI Passeggiate Letterarie: riscoprire gli itinerari storico- artistici della provincia di Brescia promuovendo comA. Successo petenze curriculari ed formativo extracurriculari nell’ambito delle professioni di promozione culturale e del territorio. 245 43470597 ART SCHOOL S.R.L. IL MESTIERE DEL CINEMA - LABORATORIO PER A. Successo LA REALIZZAZIONE DI UN formativo CORTOMETRAGGIO Non residenziale Non residenziale – 126 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. 246 247 Id domanda Operatore capofila Titolo progetto Tipologia progetto Area intervento Linea azione II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Non residenziale Esito istruttoria formale Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale Ammissibile 72 0 72 Esito istruttoria tecnica N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse Ammissibile 1 2 1 44216602 FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE SOMASCA FORMAZIONE AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A.S.F.A.P. - ONLUS SUI GENERIS B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani 44759279 COMETA FORMAZIONE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IN SIGLA COMETA FORMAZIONE S.C.S. COOPERATIVE LEARNING: sperimentare sé stessi nella progettazione e realizzazione di un evento A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 72 0 72 Ammissibile 6 2 2 B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Non residenziale Ammissibile 71 0 71 Ammissibile 3 2 2 C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 71 0 71 Ammissibile 2 2 2 248 43595362 C.F.P. UNIONE ARTIGIANI RADIO-ATTIVI: creativi in onda per promuovere la cittadinanza attiva 249 44189376 FONDAZIONE MADDALENA DI CANOSSA L'economia e la teoria dei giochi in un contesto di cooperazione 250 43872841 FONDAZIONE LUIGI CLERICI Io ... robot: interazione uomo-macchina-amC. Orientamento biente nelle performance artistiche I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 71 0 71 Ammissibile 4 2 2 251 41516494 CIAS FORMAZIONE PROFESSIONALE - IMPRESA SOCIALE S.R.L. B. Educazione alla Sulle orme di Fogazzaro cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Residenziale Ammissibile 61 10 71 Ammissibile 3 2 2 252 42531160 CENTRO DI FORMAZIONE BENVENUTI: servizio di B. Educazione alla PROFESSIONALE TICINOaccoglienza, integrazio- cittadinanza e ai MALPENSA ne, cultura.“ diritti umani I. Integrazione socioculturale Non residenziale Ammissibile 71 0 71 Ammissibile 2 2 2 253 44418933 STARTING WORK IMPRESA Itinerari di sostenibilità SOCIALE S.R.L. A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 71 0 71 Ammissibile 2 2 2 254 44428698 EUROSERVYCE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS Conoscersi per orientarsi nella scelta universitaria C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 71 0 71 Ammissibile 2 2 2 255 44061744 ASSOCIAZIONE SISTEMI FORMATIVI AZIENDALI DI CONFINDUSTRIA BERGAMO - UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA RICONOSCIAMOCI CITTADINI NELLA DIFFERENZA: PER UN PERCORSO DI PARI OPPORTUNITA' E VALORIZZAZIONE DEI DIRITTI UMANI B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Non residenziale Ammissibile 71 0 71 Ammissibile 1 2 1 256 41616187 ASSOCIAZIONE CENTRO STUDI TEOREMA Orientamento al lavoro C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 71 0 71 Ammissibile 6 2 2 257 43393842 FORMAZIONE MANTOVA - FOR.MA. Azienda Speciale della Provincia di Mantova 'Mantova e Architettura: un percorso di orientamento' A. Successo formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà Non residenziale Ammissibile 61 10 71 Ammissibile 6 2 2 258 43516937 SCUOLE CIVICHE DI MILANO - FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE Il videogioco C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 61 10 71 Ammissibile 2 2 2 Bollettino Ufficiale – 127 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. Id domanda 259 43586195 AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE 260 42654583 261 262 Operatore capofila Titolo progetto Viaggio nei sapori della tradizione lombarda: alla scoperta della nostra identità Area intervento Linea azione Tipologia progetto Esito istruttoria formale Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale Esito istruttoria tecnica N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 61 10 71 Ammissibile 3 2 2 Conoscere, conservare, CENTRO DI FORMAZIONE comunicare: I beni E ISTRUZIONE PROFESSIOC. Orientamento culturali come risorsa – NALE DEL PIAMBELLO il caso di Castelseprio II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 61 10 71 Ammissibile 2 2 2 44152607 ASSOCIAZIONE PADRE MONTI CENTRO POLIFUNZIONALE SERVIZI FORMATIVI - EDUCATIVI OD IN FORMA ABBREVIATA ASSOCIAZIONE PADRE MONTI B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Non residenziale Ammissibile 71 0 71 Ammissibile 3 2 2 44419251 STARTING WORK IMPRESA GamesLab SOCIALE S.R.L. A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 71 0 71 Ammissibile 4 2 2 263 43665432 CONSORZIO SIR SOLIDARIETA' IN RETE - CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE Videomaking e creativiC. Orientamento tà multimediale II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 60 10 70 Ammissibile 6 2 2 264 41943547 A.C.O.F. (ASSOCIAZIONE CULTURALE OLGA FIORINI) VIRTUAL JOB CENTER C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 70 0 70 Ammissibile 4 2 2 265 42894387 CR FORMA AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE APP-LINCHIAMOCI: UN AMBIENTE VISUALE PER LA PROMOZIONE CULTURALE A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 60 10 70 Ammissibile 4 2 2 266 44485993 CENTRO STUDI SUPERIORI S.R.L. LE ALI DEL PENSIERO: DAL CANTO ALL'ORCHEC. Orientamento STRA SULLE ORME DI DONIZETTI I. Orientamento alla formazione Ammissibile 60 10 70 Ammissibile 3 2 2 267 41220243 AZIENDA SPECIALE 'AGENZIA FORMATIVA DON ANGELO TEDOLDI' CONSOSCERE IL TEATRO A. Successo DIETRO LE QUINTE formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 60 10 70 Ammissibile 2 2 2 268 44502768 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, ORIENTAMENTO E LAVORO NORD MILANO Profughi dell'anima B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Non residenziale Ammissibile 60 10 70 Ammissibile 2 2 2 269 43885116 AGENZIA PROVINCIALE PER L'ORIENTAMENTO, IL LAVORO E LA FORMAZIONE EquitAbili sentieri: percorso di integrazione tra scuderia e teatro D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità Residenziale Ammissibile 70 0 70 Ammissibile 2 2 2 INTEGRAZIONE SOCIOCULTURALE E ARTE: Milano, la tela su cui disegniamo il nostro incontro A. Successo formativo Residenziale – 128 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse Ammissibile 2 2 2 70 Ammissibile 1 2 1 10 70 Ammissibile 4 2 2 70 0 70 Ammissibile 1 2 1 Ammissibile 70 0 70 Ammissibile 2 2 2 Non residenziale Ammissibile 60 10 70 Ammissibile 3 2 2 Non residenziale Ammissibile 70 0 70 Ammissibile 6 2 2 A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 60 10 70 Ammissibile 2 2 2 Consorzio per la Formazione Professionale e per LA RADIOTTIVITA': TEOl'Educazione PermaRIA E PRATICA nente A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 70 0 70 Ammissibile 2 2 2 44643170 SCUOLE CIVICHE DI MILANO - FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE I mestieri del Teatro C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 60 10 70 Ammissibile 3 2 2 280 43941414 E.C.FO.P. ENTE CATTOLICO FORMAZIONE PROFESSIONALE MONZA E BRIANZA THROUGH OUR EYES: LONDON STORIES E. Transnazionalità II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva Residenziale Ammissibile 69 0 69 Ammissibile 2 2 2 281 43387823 AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE Imbarchiamoci in questa impresa! C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile 69 0 69 Ammissibile 2 2 2 282 43934278 A.C.O.F. (ASSOCIAZIONE CULTURALE OLGA FIORINI) Imparare a valorizzare i siti UNESCO sul proprio territorio E. Transnazionalità II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva Residenziale Ammissibile 69 0 69 Ammissibile 6 2 2 N. Id domanda Punteggio premialità Punteggio totale 270 44492467 AZIENDA SPECIALE 'AGENZIA FORMATIVA DON ANGELO TEDOLDI' IL 'MESTIERE' DEL TEATRO A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 60 10 70 271 41778638 ENAC LOMBARDIA - C.F.P. CANOSSA Appunti di Viaggio A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 70 0 272 42894820 CR FORMA AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE NEW VOCATIONAL HORIZONS: SKILLS AND E. Transnazionalità KNOWLEDGE IN THE U.K. I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti Ammissibile 60 273 43941288 Università degli Studi di Milano Global Citizen: Cultura, globalizzazione e cittadinanza nella società multiculturale B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Non residenziale Ammissibile 43134859 ISTITUTO RIZZOLI PER L'INSEGNAMENTO DELLE ARTI GRAFICHE NORDIC WALKING PARK:SVILUPPO DEL TURISMO SOSTENIBILE LOMBARDO TRA NATURA, SPORT E ARTE. 274 A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici 275 44434243 SCUOLA D'ARTE APPLICADiverso da chi? TA ANDREA FANTONI D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità 276 43389451 FORMAZIONE MANTOVA - FOR.MA. Azienda Speciale della Provincia di Mantova 'Mantova, un territorio B. Educazione alla che accoglie: il cittadicittadinanza e ai no / steward per un'acdiritti umani coglienza d'eccellenza' I. Integrazione socioculturale 277 44569541 FONDAZIONE LE VELE OLTRE IL SIPARIO 278 44064224 279 Titolo progetto Area intervento Linea azione Tipologia progetto Esito istruttoria formale Punteggio base Operatore capofila Esito istruttoria tecnica Bollettino Ufficiale – 129 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. Id domanda Operatore capofila Titolo progetto 283 41792718 Indovina chi sono? Percorso di orientaE.L.FO.L ENTE LOMBARDO mento per un progetto FORMAZIONE LAVORAdi studio e di vita con TORI tecniche di teatro sociale 284 43052335 C.F.P. UNIONE ARTIGIANI 285 Area intervento Linea azione Tipologia progetto Esito istruttoria formale Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale Esito istruttoria tecnica N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 69 0 69 Ammissibile 4 2 2 'From 0 to C' Imparare a programmare con la creatività A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 69 0 69 Ammissibile 4 2 2 43938445 E.C.FO.P. ENTE CATTOLICO FORMAZIONE PROFESSIONALE MONZA E BRIANZA Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà: Area scientifica – Elettronica ed elettrotecnica A. Successo formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà Ammissibile 69 0 69 Ammissibile 2 2 2 286 41605435 FONDAZIONE MADDALENA DI CANOSSA EWB: movie of a minicompany partnership E. Transnazionalità I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti Ammissibile 69 0 69 Ammissibile 2 2 2 287 44751902 FONDAZIONE IKAROS English and Information E. Transnazionalità Technology I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti Ammissibile 69 0 69 Ammissibile 6 2 2 288 44659020 FONDAZIONE LE VELE RAGIONIERI EUROPEI: UN PERCORSO FORMA- A. Successo TIVO PER LE COMPETEN- formativo ZE DEL FUTURO II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 69 0 69 Ammissibile 2 2 2 289 44052347 FONDAZIONE ENAIP LOMBARDIA LE PROFESSIONI DEL RESTAURO AL SERVIZIO DEI BENI CULTURALI C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile 69 0 69 Ammissibile 6 2 2 290 41353287 FONDAZIONE LE VELE Europa: una dimensione irrinunciabile per la formazione dei giovani E. Transnazionalità II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva Residenziale Ammissibile 68 0 68 Ammissibile 2 2 2 291 41609098 Società Umanitaria “Cultura del progetto” a scuola. A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 68 0 68 Ammissibile 2 2 2 292 43080629 AZIENDA SPECIALE DI FORMAZIONE 'SCUOLA PAOLO BORSA' IL COMPOSTAGGIO A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 68 0 68 Ammissibile 1 2 1 293 42991346 CENTRO SERVIZI FORMAZIONE COOPERATIVA SOCIALE A R.L. BETWEEN TRA TE E ME: TEATRO E VIDEO PER VALORIZZARE LE DIFFERENZE GENERE B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Non residenziale Ammissibile 68 0 68 Ammissibile 4 2 2 294 44571932 Consorzio per la Formazione Professionale e per NUTRIRE IL PIANETA l'Educazione Permanente C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 68 0 68 Ammissibile 2 2 2 Non residenziale – 130 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Tipologia progetto Esito istruttoria formale N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva Residenziale Ammissibile 2 2 2 D. Bisogni educativi speciali II. Rafforzamento dell 'autonomia degli studenti con difficoltà di apprendimento 68 Ammissibile 2 2 2 Dalla tassonomia alla bioinformatica: percorso di orientamento alla formazione in ambito scientifico C. Orientamento 0 68 Ammissibile 2 2 2 E.C.FO.P. ENTE CATTOLICO FORMAZIONE PROFESSIONALE MONZA E BRIANZA STEPS BACK INTO BRITISH HISTORY 68 0 68 Ammissibile 2 2 2 44590952 AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE Ammissibile 68 0 68 Ammissibile 2 2 2 44188611 Ammissibile 68 0 68 Ammissibile 2 2 2 301 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 68 0 68 Ammissibile 1 2 1 302 B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Residenziale Ammissibile 68 0 68 Ammissibile 2 2 2 C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 6 2 2 E.L.FO.L ENTE LOMBARDO INTER-CULTURA: DialoFORMAZIONE LAVORAgare per crescere TORI B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Non residenziale Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 1 2 1 44431588 ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI COMO C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 2 2 2 44265841 MATUR-I-NSIEME: perE.L.FO.L ENTE LOMBARDO corso di rafforzamento FORMAZIONE LAVORAdelle competenze per TORI la preparazione all’Esame di Stato A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 3 2 2 N. Id domanda Operatore capofila Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale 295 43941374 E.C.FO.P. ENTE CATTOLICO FORMAZIONE PROFESSIONALE MONZA E BRIANZA Ammissibile 68 0 68 296 44645129 AGENZIA PROVINCIALE 'FAI LA TUA MAPPA..... PER LE ATTIVITA' FORMATITRACCE PER IMPARARE VE - A.P.A.F. Residenziale Ammissibile 68 0 297 43388249 EDUCO - EDUCAZIONE IN CORSO IMPRESA SOCIALE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 68 298 43940149 E. Transnazionalità II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva Residenziale Ammissibile 299 Conoscersi per comprendere B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Residenziale 300 FONDAZIONE MADDALENA DI CANOSSA What, are you afraid? E. Transnazionalità II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva Residenziale 44855022 COMETA FORMAZIONE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IN SIGLA COMETA FORMAZIONE S.C.S. I giovani leggono il terA. Successo ritorio: turismo giovanile formativo sul Lago di Como 44362700 FONDAZIONE LE VELE Cittadinanza, appartenenza e diversità 303 42937840 SCUOLA DELLE ARTI E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE RODOLFO VANTINI Universitime: Sviluppare competenze trasversali per sapersi orientare nella scelta del percorso formativo e lavorativo futuro 304 41792880 305 306 Titolo progetto IRLANDA-ITALIA - Tre culture a confronto: italiana, irlandese, britannica Moda & Made in Como Area intervento Linea azione E. Transnazionalità Esito istruttoria tecnica Bollettino Ufficiale – 131 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. Id domanda 307 44418157 h_OUT una mappa per STARTING WORK IMPRESA orientarsi… diversaSOCIALE S.R.L. mente 44759730 COMETA FORMAZIONE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IN SIGLA COMETA FORMAZIONE S.C.S. 41792495 SUL PEZZO! Redigere un video notiziario come E.L.FO.L ENTE LOMBARDO palestra per rafforzare FORMAZIONE LAVORAle competenze relative TORI all’area linguisticoespressiva 308 309 Operatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità VIDEO MAKER PROFESA. Successo SIONALS: la multimediaformativo lità del conoscere A. Successo formativo Tipologia progetto Esito istruttoria formale Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale Esito istruttoria tecnica N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse Non residenziale Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 2 2 2 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 6 2 2 I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 2 2 2 Non residenziale 310 44568783 AGENZIA PROVINCIALE PER L'ORIENTAMENTO, IL LAVORO E LA FORMAZIONE LA MONTAGNA CHE FA SCUOLA: rafforzare le competenze attraverso la montagna come A. Successo catalizzatore di interessi formativo ambientali, imprenditoriali, sportivi e di prevenzione degli incidenti 311 43171841 AZIENDA SPECIALE DI FORMAZIONE 'SCUOLA PAOLO BORSA' PRODOTTI DI ECCELLEN- A. Successo ZA NELLA BERGAMASCA formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 2 2 2 312 43515911 EDUCO - EDUCAZIONE IN CORSO IMPRESA SOCIALE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS Green Jobs: quale formazione per le professioni dell'ambiente C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 2 2 2 313 44429301 IAL INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO LOMBARDIA S.R.L. IMPRESA SOCIALE CITTADINO E LAVORATORE EUROPEO E. Transnazionalità II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva Residenziale Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 2 2 2 314 44579015 CENTRO STUDI SUPERIORI S.R.L. CYBERBULLISMO E COMPUTERS CRIMES B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Residenziale Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 3 2 2 315 43665319 CONSORZIO SIR SOLIDARIETA' IN RETE - CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE Energie per il futuro: cittadini per l'ambiente B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Residenziale Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 6 2 2 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 67 0 67 Ammissibile 2 2 2 – 132 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. Id domanda Operatore capofila Titolo progetto Spendibilità professionale delle ricchezze artistiche presenti sul territorio della Vallecamonica: riscoprire il Rinascimento Bresciano per promuovere nuove professionalità ecosostenibili a “KM 0”. 316 43862926 SCUOLA DELLE ARTI E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE RODOLFO VANTINI 317 44507197 318 44353072 Area intervento Linea azione Tipologia progetto Esito istruttoria formale Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale Esito istruttoria tecnica N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 66 0 66 Ammissibile 6 2 2 Consorzio per la FormaPARCHI DI PIANURA E zione Professionale e per DI MONTAGNA UNA l'Educazione PermaOPPORTUNITA' nente A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 66 0 66 Ammissibile 2 2 2 CENTRO SERVIZI FORMAZIONE COOPERATIVA SOCIALE A R.L. UN CREATIVO DA MUSEO A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 66 0 66 Ammissibile 2 2 2 I. Integrazione degli studenti con disabilità Residenziale Ammissibile 65 0 65 Ammissibile 2 2 2 319 43160561 ISTITUTO SORDOMUTI D'AMBO I SESSI DI BERGAMO La “diversità” dei sensi : sviluppare l’inclusione sociale condividendo i D. Bisogni educatiprofumi, i sapori, le arti vi speciali e il patrimonio culturale del territorio bergamasco 320 43580403 A.F.G.P. ASSOCIAZIONE FORMAZIONE GIOVANNI PIAMARTA IL LAVORO MI CHIAMA: CREATIVITA’ E MONDO DEL LAVORO C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 65 0 65 Ammissibile 3 2 2 321 44484123 ENTE DI FORMAZIONE SACRA FAMIGLIA LA LUCE DEL SILENZIO D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità Non residenziale Ammissibile 65 0 65 Ammissibile 1 2 1 322 44052639 CFP SAN GIUSEPPE COOPERATIVA SOCIALE ONLUS La vida es sueno?El siglo de oro tra teatro e realtà E. Transnazionalità I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti Ammissibile 65 0 65 Ammissibile 3 2 2 323 44487758 Consorzio per la Formazione Professionale e per TEAM BUILDING GREEN l'Educazione Permanente D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità Ammissibile 65 0 65 Ammissibile 3 2 2 324 44413885 FONDAZIONE IKAROS A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 65 0 65 Ammissibile 4 2 2 325 43555102 SCUOLA D'ARTE APPLICAArchè TA ANDREA FANTONI A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 65 0 65 Ammissibile 2 2 2 44018956 ISTITUTO RIZZOLI PER L'INSEGNAMENTO DELLE ARTI GRAFICHE Dall'acquaforte all'ebook. Un percorso multiA. Successo mediale che recupera formativo un'antica tradizione artistica. II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 65 0 65 Ammissibile 3 2 2 326 CREARE E GESTIRE UN SITO PER FARSI CONOSCERE Residenziale Bollettino Ufficiale – 133 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Tipologia progetto Esito istruttoria formale N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 2 2 2 Leggero come un soffio C. Orientamento di vento II. Orientamento al lavoro 65 Ammissibile 6 2 2 AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE Piantiamola! Nessuno è D. Bisogni educatiperfetto. vi speciali 0 65 Ammissibile 2 2 2 44663518 FONDAZIONE LE VELE RADICI COMUNI E UNITA' EUROPEA PER UNA CITTADINANZA ATTIVA 65 0 65 Ammissibile 2 2 2 331 42732865 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI COMO Ammissibile 64 0 64 Ammissibile 2 2 2 332 43447502 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 64 0 64 Ammissibile 2 2 2 333 E. Transnazionalità I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti Ammissibile 64 0 64 Ammissibile 3 2 2 334 Cooking Culture E. Transnazionalità II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva Residenziale Ammissibile 64 0 64 Ammissibile 2 2 2 LEGALITA' IN CAMPO B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Residenziale Ammissibile 64 0 64 Ammissibile 1 2 1 A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 64 0 64 Ammissibile 4 2 2 TECNICHE DI PANIFICAZIONE: DUE CULTURE A CONFRONTO E. Transnazionalità I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti Ammissibile 64 0 64 Ammissibile 2 2 2 IN ONDA! Laboratorio radiofonico di cittadinanza attiva B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Ammissibile 64 0 64 Ammissibile 3 2 2 Id domanda Operatore capofila Titolo progetto Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale 44430610 IAL INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO LOMBARDIA S.R.L. IMPRESA SOCIALE I PARCHI DEL GUSTO: ITINERARIO TRA LE PRODUZIONI AGROALIMENTARI DEI PARCHI LURA E TICINO C. Orientamento Ammissibile 65 0 65 328 43789568 AGENZIA PER LA FORMAZIONE L’ORIENTAMENTO ED IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA Residenziale Ammissibile 65 0 329 44047815 I. Integrazione degli studenti con disabilità Non residenziale Ammissibile 65 330 E. Transnazionalità II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva Residenziale Ammissibile Fashion Week A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE Cake Design... sul Serio! A. Successo formativo 43587945 AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE Love is in the hair! Lombardia e Languedoc Roussillon: uno spot di creatività e stile 43800469 AGENZIA PROVINCIALE PER L'ORIENTAMENTO, IL LAVORO E LA FORMAZIONE 335 44491555 CALAM CENTRO ARTISTICO LODIGIANO ACCONCIATORI MISTI ED ESTETICA 336 44655721 ITC-CNR Istituto per le Tecnologie della Navigare nel sapere Costruzione - Consiglio Nazionale delle Ricerche 337 43655282 Associazione Istituti Santa Paola FONDAZIONE LE VELE N. 327 338 44508656 Area intervento Linea azione Non residenziale Esito istruttoria tecnica – 134 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Tipologia progetto Esito istruttoria formale N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse Residenziale Ammissibile 2 2 2 A. Successo formativo 64 Ammissibile 1 2 1 AGRICOLTURE IN WALES 0 63 Ammissibile 1 2 1 ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE DON MILANI 63 0 63 Ammissibile 2 2 2 44503023 Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 3 2 2 344 Non residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 2 2 2 I. Integrazione socioculturale Non residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 1 2 1 D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità Non residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 2 2 2 PROMOS SOCIETA' COOUNO PER TUTTI PERATIVA A R.L. D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità Non residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 1 2 1 43593696 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, ORIENTAMENTO E LAVORO NORD MILANO noi uccelli migratori: il lavoro oggi B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Non residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 2 2 2 349 43595330 C.F.P. UNIONE ARTIGIANI La voce delle immagini A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 2 2 2 350 44639605 AGENZIA PROVINCIALE PER LE ATTIVITA' FORMATI- NOI MEDIAMO VE - A.P.A.F. B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 2 2 2 351 44639767 AGENZIA PROVINCIALE PER LE ATTIVITA' FORMATI- FARE PER CONOSCERE VE - A.P.A.F. A. Successo formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà Residenziale Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 2 2 2 N. Id domanda Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale 339 44217396 ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE DON MILANI Orientamento alla lavoro: comprendere le abilità e saper creare le opportunità C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Ammissibile 64 0 64 340 44056554 CALAM CENTRO ARTISTICO LODIGIANO ACCONCIATORI MISTI ED ESTETICA CINEMA, TEATRO E COIFFURE II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 64 0 341 44013862 CENTRO ITARD LOMBARDIA srl E. Transnazionalità I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti Ammissibile 63 342 44214035 Apicultura d'eccellenza: il miele italiano e sue lavorazioni A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 343 I.S.I.S. GIULIO NATTA Cisco Full Immersion: tecnologia delle reti A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici 44936699 AGENZIA PER LA FORMAZIONE L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO SUD MILANO Laboratorio VIP (Valori, Idee, Percorsi) B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione 345 44065814 GALDUS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IL CUORE DI MILANO: STORIA E IDENTITA' DEGLI ENTI BENEFICI MILANESI B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani 346 44418094 STARTING WORK IMPRESA H...in SOCIALE S.R.L. 347 44581028 348 Operatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione Esito istruttoria tecnica Bollettino Ufficiale – 135 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Tipologia progetto Esito istruttoria formale N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 2 2 2 Comunicare ad arte! A. Successo formativo 63 Ammissibile 1 2 1 O.D.P.F. OPERA DIOCESANA PRESERVAZIONE DELLA FEDE CULTURAL-MENTE 0 63 Ammissibile 2 2 2 44379405 ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE DON MILANI 63 0 63 Ammissibile 2 2 2 44064793 Ammissibile 63 0 63 Ammissibile 3 2 2 Non residenziale Ammissibile 62 0 62 Ammissibile 2 2 2 I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 62 0 62 Ammissibile 6 2 2 B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Non residenziale Ammissibile 62 0 62 Ammissibile 6 2 2 CENTRO ITALIANO OPERE Comun.I.Care FEMMINILI SALESIANE A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 62 0 62 Ammissibile 2 2 2 44056491 CALAM CENTRO ARTISTICO LODIGIANO ACCONCIATORI MISTI ED ESTETICA LO SGUARDO, ESPRESSIONE DELL'ANIMA UMANA: PENSIERO E ARTE SI INCONTRANO A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 62 0 62 Ammissibile 1 2 1 362 44575571 GALDUS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE MILANO NUOVE SFIDE PER NUOVI CITTADINI B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Non residenziale Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 1 2 1 363 42461337 EDUCO - EDUCAZIONE IN CORSO IMPRESA SOCIALE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS DAL DIRE AL FARE A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 2 2 2 N. Id domanda Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale 352 44198391 CENTRO CULTURALE E FORMATIVO DON A. TADINI S.C.A.R.L. MADE IN ITALY DA VALORIZZARE: CAPPELLI FAMOSI IN TUTTO IL MONDO Ammissibile 63 0 63 353 44439730 CENTRO FORMATIVO E PROFESSIONALE ALDO MORO II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 63 0 354 43919720 B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Residenziale Ammissibile 63 355 LO ZEN E L'ARTE DELLA MANUTENZIONE DELLA MOTOCICLETTA A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 356 FONDAZIONE LE VELE I muri raccontano: Laboratorio cinematografico partecipato B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Non residenziale 44517029 C.I.L.F Centro per l'Innovazione Lavoro e della Formazione Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S DIAMO VOCE ALL'ACQUA: PERCORSO DI VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE IDRICHE MILANESI C. Orientamento II. Orientamento al lavoro 42716392 SCUOLA DELLE ARTI E DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE RODOLFO VANTINI Conosci te stesso: Il Bilancio di competenze personali come strumento per favorire una C. Orientamento scelta consapevole dei percorsi formativi in ambito universitario. 359 44438503 Ente Morale Associazione Scuole Studio e Lavoro 360 42707706 361 357 358 Operatore capofila Titolo progetto No-violenze.lab Area intervento Linea azione Esito istruttoria tecnica – 136 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse Ammissibile 2 2 2 61 Ammissibile 2 2 2 0 61 Ammissibile 1 2 1 61 0 61 Ammissibile 2 2 2 Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 1 2 1 Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 2 2 2 II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 3 2 2 D. Bisogni educativi speciali II. Rafforzamento dell 'autonomia degli studenti con difficoltà di apprendimento Non residenziale Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 6 2 2 C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 2 2 2 II. Rafforzamento dell 'autonomia degli studenti con difficoltà di apprendimento Non residenziale Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 2 2 2 D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità Non residenziale Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 2 2 2 B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Non residenziale Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 1 2 1 N. Id domanda Punteggio premialità Punteggio totale 364 44747313 Consorzio per la FormaLOGISTICA PER L'INTERzione Professionale e per NAZIONALIZZAZIONE l'Educazione PermaDELLE IMPRESE nente A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 61 0 61 365 44581636 CIAS FORMAZIONE PROFESSIONALE - IMPRESA SOCIALE S.R.L. incontri B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Non residenziale Ammissibile 61 0 366 44901854 CALAM CENTRO ARTISTICO LODIGIANO ACCONCIATORI MISTI ED ESTETICA Insieme per motivarci e non perderci A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 61 367 44643523 AGENZIA PROVINCIALE UNA PICCOLA COMUNI- B. Educazione alla PER LE ATTIVITA' FORMATI- TA’ SOLIDALE, ESEMPIO cittadinanza e ai VE - A.P.A.F. DI CITTADINANZA ATTIVA diritti umani I. Integrazione socioculturale Residenziale Ammissibile 41792628 MentEconomica: percorso di recupero E.L.FO.L ENTE LOMBARDO delle competenze relaFORMAZIONE LAVORAtive all’area giuridicoTORI economica attraverso tecniche di studio alternative. 368 A. Successo formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà Non residenziale 369 43990040 AGENZIA PROVINCIALE GENERAZIONE DI PER LE ATTIVITA' FORMATIVINCENTI VE - A.P.A.F. C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale 370 43719670 EDUCO - EDUCAZIONE IN CORSO IMPRESA SOCIALE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS 'SARANNO MATURI'. Sviluppo di competenze trasversali attraverso la preparazione e la presentazione di un elaborato A. Successo formativo 371 44119609 ASSOCIAZIONE SCUOLE PROFESSIONALI G.MAZZINI BES: Better Every Season 372 43463402 Università degli Studi di Milano Pronti a scegliere? Titolo progetto Area intervento 373 44428666 EUROSERVYCE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS La riabilitazione equestre per l’integrazione D. Bisogni educatidi persone diversamen- vi speciali te abili 374 41784340 AZIENDA SPECIALE DI FORMAZIONE 'SCUOLA PAOLO BORSA' IL CIBO IN LOMBARDIA: CHE STORIA!!! 375 43877376 PROMOS SOCIETA' COO- RICONOSCERSI NEL PERATIVA A R.L. PIATTO Linea azione Tipologia progetto Esito istruttoria formale Punteggio base Operatore capofila Esito istruttoria tecnica Bollettino Ufficiale – 137 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. Id domanda Operatore capofila 376 44353673 AGENZIA PER LA FORMAZIONE L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO SUD MILANO Milano depura! 377 42461517 EDUCO - EDUCAZIONE IN CORSO IMPRESA SOCIALE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS 378 44583481 379 Titolo progetto Area intervento Linea azione Tipologia progetto Esito istruttoria formale Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale Esito istruttoria tecnica N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 61 0 61 Ammissibile 2 2 2 B. Educazione alla DALLO SCONTRO ALL'INcittadinanza e ai CONTRO diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO NORD OVEST MILANO IMPRENDERE TRA LE NUVOLE: START UP DI UN'ATTIVITA' DI ECOMMERCE A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 3 2 2 44505431 GALDUS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE A.G.I.R.E. - Ambiente, Giovani e Impresa: insieme per una Responsabilità Ecosostenibile B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 1 2 1 380 42406634 AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE MUOVERSI TRA ARTE E TECNOLOGIA E. Transnazionalità I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2 381 41213762 IAL INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO LOMBARDIA S.R.L. IMPRESA SOCIALE L'ARTIGIANATO DI ECCELLENZA ITALIANO: IL VETRO DI MURANO e l'OREFICERIA A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2 382 43941452 E.C.FO.P. ENTE CATTOLICO FORMAZIONE PROFESSIONALE MONZA E BRIANZA OFFICINA DEL RACCONTO - LA COMUNICAZIONE E LE SUE FORME A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2 44509576 C.I.L.F Centro per l'Innovazione Lavoro e della Formazione Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S ATTRAVERSANDO A. Successo TRIESTE: ALLE RADICI DEL formativo PRESENTE II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2 384 44119968 FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE SOMASCA FORMAZIONE AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A.S.F.A.P. - ONLUS ARTIGIANATO: orientarsi tra scuola lavoro e impresa C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 1 2 1 385 44435644 CENTRO FORMATIVO E PROFESSIONALE ALDO MORO Aspettando EXPO 2015 : un ponte per il mondo C. Orientamento del lavoro II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 1 2 1 386 44982752 ISTITUTO SORDOMUTI D'AMBO I SESSI DI BERGAMO Formazione del cittadino: integrazione, ecologia e diritti umani B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2 387 43925907 AGENZIA PROVINCIALE PER LE ATTIVITA' FORMATI- MAPA DI SITT VE - A.P.A.F. B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2 383 C. Orientamento Non residenziale – 138 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. Id domanda 388 42729477 AZIENDA SPECIALE DI FORMAZIONE 'SCUOLA PAOLO BORSA' Orient-azioni C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residenziale 389 44887791 ASSOCIAZIONE CENTRO STUDI TEOREMA Orientamento al lavoro Milano C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Operatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione Tipologia progetto Esito istruttoria formale N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse Ammissibile 2 2 2 60 Ammissibile 3 2 2 0 60 Ammissibile 1 2 1 Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 60 0 Ammissibile 60 Esito istruttoria tecnica 390 44641396 ASSOCIAZIONE CNOS/ FAP Regione Lombardia Renewables outline E. Transnazionalità I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti 391 44663656 IMMAGINAZIONE E LAVORO SOCIETA' COOPERATIVA “Milano e le città lombarde, arte e cultura in vista di Milano Expo 2015” E. Transnazionalità II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva Residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2 392 44515815 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, ORIENTAMENTO E LAVORO NORD MILANO passato presente A. Successo formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2 393 44065967 GALDUS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE PERCORSI GASTRONOA. Successo MICI MENEGHINI: L'ARTE formativo DOLCIARIA II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 1 2 1 394 42507036 EDUCO - EDUCAZIONE IN CORSO IMPRESA SOCIALE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS IL BELLO DELLE IDEE A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2 395 42531181 IL TICINO IN RETE: LE LINCENTRO DI FORMAZIONE GUE STRANIERE COME PROFESSIONALE TICINORISORSA PER IL MARKEMALPENSA TING TERRITORIALE. A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 1 2 1 396 42960101 CR FORMA AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 6 2 2 397 43076039 Consorzio per la FormaIMPARA L'ARTE (ECOzione Professionale e per NOMICA) E METTILA DA l'Educazione PermaPARTE nente C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2 398 44579218 CENTRO STUDI SUPERIORI S.R.L. IL COSMO: L'INFINITO NELLE COSE DI TUTTI I GIORNI A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 3 2 2 43872440 AGENZIA FORMATIVA DELLA PROVINCIA DI VARESE fare e rifare con le mani B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 1 2 1 399 COMMERCIO ESTERO E VALORIZZAZIONE DEL PRODOTTO TIPICO LODIGIANO Non residenziale Non residenziale Bollettino Ufficiale – 139 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. Id domanda Operatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione Tipologia progetto Esito istruttoria formale Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale Esito istruttoria tecnica N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse 41792690 360 gradi: rafforzamento delle competenze E.L.FO.L ENTE LOMBARDO chiave a servizio della FORMAZIONE LAVORAformazione e dell’apTORI prendimento degli studenti A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 1 2 1 401 41792776 The BEST for BES: come tecniche di studio alternative, nuove tecnologie, teatro E.L.FO.L ENTE LOMBARDO sociale ed espressività FORMAZIONE LAVORAcorporea possono TORI svelare agli studenti con bisogni educativi speciali le loro potenzialità nascoste. D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 1 2 1 402 42460880 EDUCO - EDUCAZIONE IN CORSO IMPRESA SOCIALE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS IDEE IN TESTA A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2 403 44575830 C.F.P. UNIONE ARTIGIANI Riciclare la plastica una sfida europea E. Transnazionalità I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2 404 44754187 CENTRO STUDI SUPERIORI S.R.L. NOI AMBASCIATORI B. Educazione alla ALL'ONU - Model United cittadinanza e ai Nations diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 3 2 2 405 44121511 AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE Il legno canta. Gli strumenti musicali lombardi tra passato e futuro B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socioculturale Non residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2 406 44932090 FONDAZIONE LE VELE GRANADA, CROCEVIA DI CULTURE E. Transnazionalità II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva Residenziale Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2 407 44428435 EUROSERVYCE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS Rafforzare le competenze nell’area linguistica A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2 408 44056275 CALAM CENTRO ARTISTICO LODIGIANO ACCONCIATORI MISTI ED ESTETICA GLI OPERATORI DEL BENESSERE SI SERVONO DELLA NATURA RISPETTANDOLA A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Residenziale nell 'ambito dei programmi scolastici Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 1 2 1 409 44427161 IAL INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO LOMBARDIA S.R.L. IMPRESA SOCIALE INCLUDERE TEATRANDO D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità Ammissibile 60 0 60 Ammissibile 2 2 2 400 Non residenziale Bollettino Ufficiale – 140 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Tipologia progetto Esito istruttoria formale Residenziale E. Transnazionalità ORIENTA-mens L'alfabeto sostenibileidee e materiali per una edilizia green Id domanda Operatore capofila Titolo progetto 410 44517079 C.I.L.F Centro per l'Innovazione Lavoro e della Formazione Società Cooperativa Sociale O.N.L.U.S LA NOVITA' DEL SUONO E 'L GRANDE LUME: UNA RILETTURA DEL PARADISO DANTESCO IN CHIAVE TEATRALE A. Successo formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà 411 44434060 ESSENCE S.R.L. BENESSERE, INGLESE : EXPO 2015 412 44056658 CALAM CENTRO ARTISTICO LODIGIANO ACCONCIATORI MISTI ED ESTETICA 413 44055821 SCUOLA EDILE CREMONESE N. N. edizioni richieste N. teorico di edizioni N. edizioni concesse Ammissibile 2 2 2 60 Ammissibile 5 2 2 0 60 Ammissibile 2 2 2 0 60 Ammissibile 6 2 2 Punteggio base Punteggio premialità Punteggio totale Ammissibile 60 0 60 I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale professionali differenti Ammissibile 60 0 C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 60 A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite Non nell 'ambito dei proresidenziale grammi scolastici Ammissibile 60 Area intervento Linea azione ——— • ——— Esito istruttoria tecnica Bollettino Ufficiale – 141 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 ALLEGATO B ELENCO PROGETTI NON AMMISSIBILI A SEGUITO DELL’ISTRUTTORIA TECNICA CON PUNTEGGIO INFERIORE A 60/90 N. Id domanda Operatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione Tipologia progetto Esito istruttoria formale Punteggio totale Esito istruttoria tecnica 1 42846592 FONDAZIONE MINOPRIO ISTITUTO Sosteniamoci! Un pianeta in TECNICO SUPERIORE' PER BREVITA' trasformazione fa i conti con l'e'FONDAZIONE MINOPRIO nergia e la creatività dei giovani di EXPO. A. Successo formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà Residenziale Ammissibile 57 Non ammissibile 2 44053496 CENTRO DI FORMAZIONE E ISTRUZIONE PROFESSIONALE DEL PIAMBELLO RAFFORZAMENTO DELLE COMPETENZE PER IL SUCCESSO DELL'APPRENDIMENTO FORMATIVO E L'INGRESSO NEL MONDO DEL LAVORO C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 57 Non ammissibile 3 44123637 ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI COMO SHARE_IT B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Residenziale Ammissibile 54 Non ammissibile 4 43581473 A.F.G.P. ASSOCIAZIONE FORMAZIONE GIOVANNI PIAMARTA LA DANZA DELLE IDEE - competenze e risorse creative per un percorso di scelte C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 56 Non ammissibile 5 41734940 ASSOCIAZIONE CENTRO STUDI TEOREMA Inclusione sociale e cittadinanza attiva B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Non residenziale Ammissibile 55 Non ammissibile 6 44650371 CENTRO ITARD LOMBARDIA srl YEP - Youth Expo People E. Transnazionalità I. Confronto fra modelli educativi, formativi e professionali differenti Residenziale Ammissibile 55 Non ammissibile 7 44347642 AZIENDA SPECIALE 'AGENZIA FORMATIVA DON ANGELO TEDOLDI' 'BRESCIA E PROVINCIA PATRIMONIO UNESCO A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici Non residenziale Ammissibile 55 Non ammissibile 8 44488430 ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI COMO GeaPentathlon A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici Non residenziale Ammissibile 54 Non ammissibile 9 44011974 PROMOS SOCIETA' COOPERATIVA A R.L. DAL CAOS ALL'ORDINE A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici Residenziale Ammissibile 54 Non ammissibile 10 44820136 ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE DON MILANI Galoppando verso la meta D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità Residenziale Ammissibile 53 Non ammissibile 11 43394044 FORMAZIONE MANTOVA - FOR. MA. Azienda Speciale della Provincia di Mantova 'Verso Mantova 2019 Smart Human City' E. Transnazionalità II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva Residenziale Ammissibile 52 Non ammissibile 12 44150142 ISTITUTO RIZZOLI PER L'INSEGNAMENTO DELLE ARTI GRAFICHE Uno per tutti, tutti per uno. D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità Residenziale Ammissibile 52 Non ammissibile 13 44673437 ISTITUTO SORDOMUTI D'AMBO I SESSI DI BERGAMO Orientamento e formazione: università, imprenditoria e sbocchi professionali C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Residenziale Ammissibile 52 Non ammissibile 14 44189160 FONDAZIONE MADDALENA DI CANOSSA La fisica in barca a vela A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici Residenziale Ammissibile 52 Non ammissibile – 142 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. Id domanda Operatore capofila 15 43789574 AGENZIA PER LA FORMAZIONE L’ORIENTAMENTO ED IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA 16 44218584 17 Titolo progetto REGISTI PER UNA SETTIMANA Area intervento Linea azione Tipologia progetto Esito istruttoria formale Punteggio totale Esito istruttoria tecnica A. Successo formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà Residenziale Ammissibile 52 Non ammissibile FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE GUIDE TURISTICHE: Orientarsi SOMASCA FORMAZIONE AGattraverso un'agenzia simulata di GIORNAMENTO PROFESSIONALE incoming A.S.F.A.P. - ONLUS C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 52 Non ammissibile 41699015 IAL INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO LOMBARDIA S.R.L. IMPRESA SOCIALE THE RULES FOR SPORT TALENTS E. Transnazionalità I. Confronto fra modelli educativi, formativi e professionali differenti Residenziale Ammissibile 52 Non ammissibile 18 44892591 CENTRO STUDI SUPERIORI S.R.L. ORIENTARSI NEL MERCATO DEL LAVORO OGGI C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 51 Non ammissibile 19 44965108 ASSOCIAZIONE CENTRO STUDI TEOREMA Rafforzamento autonomia DSA BSE D. Bisogni educativi speciali II. Rafforzamento dell 'autonomia degli studenti con difficoltà di apprendimento Non residenziale Ammissibile 51 Non ammissibile 20 44331451 FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE INFO JOB: orientarsi nel mondo SOMASCA FORMAZIONE AGdel lavoro GIORNAMENTO PROFESSIONALE A.S.F.A.P. - ONLUS B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socio-culturale Non residenziale Ammissibile 50 Non ammissibile 21 42960326 CR FORMA AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE SCENARI DI MARKETING CULTURALE E DI MERCATO A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici Non residenziale Ammissibile 50 Non ammissibile 22 44428866 EUROSERVYCE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS Le scelte future orientate da un percorso di testing C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 50 Non ammissibile 23 44428980 EUROSERVYCE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS Testa le tue abilità per scegliere il percorso universitario C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 50 Non ammissibile 24 43939483 CENTRO DI FORMAZIONE E ISTRUZIONE PROFESSIONALE DEL PIAMBELLO TALENT CUP - COMPETENZE PER COMPETERE C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 50 Non ammissibile 25 44646903 ISTITUTO SORDOMUTI D'AMBO I SESSI DI BERGAMO Formazione del cittadino: integra- B. Educazione alla cittadinanza e zione, ecologia e diritti umani ai diritti umani I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 50 Non ammissibile 26 44013079 EUROSERVYCE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS Rafforzare le competenze nell’area matematica A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici Non residenziale Ammissibile 49 Non ammissibile 27 43677216 EUROSERVYCE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS Rafforzare le competenze dell’area d’italiano A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici Non residenziale Ammissibile 49 Non ammissibile 28 44062452 C.F.P. UNIONE ARTIGIANI Alla scoperta delle diversità B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani II. Informazione e sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Non residenziale Ammissibile 49 Non ammissibile 29 43665898 ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI COMO OUR LANDSCAPES B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 48 Non ammissibile 30 44832843 COMETA FORMAZIONE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IN SIGLA COMETA FORMAZIONE S.C.S. ITALIA - IRLANDA: giovani cittadini europei E. Transnazionalità II. Rafforzamento della cultura europea e della cittadinanza attiva Residenziale Ammissibile 48 Non ammissibile 31 44428735 EUROSERVYCE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS Conoscersi per orientarsi nel mercato del lavoro C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 48 Non ammissibile Bollettino Ufficiale – 143 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. Id domanda Operatore capofila Titolo progetto Area intervento Linea azione Tipologia progetto Esito istruttoria formale Punteggio totale Esito istruttoria tecnica 32 44429092 EUROSERVYCE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS Percorsi motivazionali per gli allievi delle classi terze C. Orientamento I. Orientamento alla formazione Non residenziale Ammissibile 48 Non ammissibile 33 44428548 EUROSERVYCE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS Rafforzare le competenze dell’area tecnico-scientifica A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici Non residenziale Ammissibile 47 Non ammissibile 34 44438440 FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE INSIDE MANAGER: imparare a SOMASCA FORMAZIONE AGgestire e gestirsi GIORNAMENTO PROFESSIONALE A.S.F.A.P. - ONLUS B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socio-culturale Non residenziale Ammissibile 47 Non ammissibile 35 44887095 CENTRO STUDI SUPERIORI S.R.L. WEB 2.0 - SOCIAL MEDIA MARKETING C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 47 Non ammissibile 36 44589790 PROMOS SOCIETA' COOPERATIVA A R.L. I quattro elementi: acqua, terra, B. Educazione alla cittadinanza e aria, fuoco. Conoscere, creare, ai diritti umani trasmettere e interagire attraverso uno stile di vita sostenibile. I. Integrazione socio-culturale Non residenziale Ammissibile 47 Non ammissibile 37 42461403 EDUCO - EDUCAZIONE IN CORSO IMPRESA SOCIALE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS LA MODA NEL TEMPO: E' TEMPO DI MODA B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socio-culturale Non residenziale Ammissibile 47 Non ammissibile 38 43686731 AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO NORD OVEST MILANO ODISSEA DI UNA VENDITA DI SUCCESSO A. Successo formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà Non residenziale Ammissibile 47 Non ammissibile 39 44414991 AZIENDA SPECIALE 'AGENZIA FORMATIVA DON ANGELO TEDOLDI' IL TRUCCO E L'ACCONCIATURA D'EPOCA NEL TEATRO A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici Non residenziale Ammissibile 47 Non ammissibile 40 43664315 CONSORZIO SIR SOLIDARIETA' IN I ruoli e le professioni del sociale RETE - CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 45 Non ammissibile 41 43458734 CENTRO FORMATIVO PROVINCIALE GIUSEPPE ZANARDELLI Il Basket da... i numeri A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici Residenziale Ammissibile 45 Non ammissibile 42 44988875 FONDAZIONE IKAROS Nonni e Nipoti: generazioni a confronto B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 45 Non ammissibile 43 44072512 CENTRO CULTURALE E FORMATIVO TOGONNE: processi etici di coDON A. TADINI S.C.A.R.L. produzione A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici Residenziale Ammissibile 43 Non ammissibile 44 43052380 ISTITUTO RIZZOLI PER L'INSEGNAMENTO DELLE ARTI GRAFICHE Progettualità di sè tra arte, creatività e teatro A. Successo formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà Non residenziale Ammissibile 42 Non ammissibile 45 43997245 AGENZIA PROVINCIALE PER LE ATTIVITA' FORMATIVE - A.P.A.F. S COOL DAY A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici Residenziale Ammissibile 42 Non ammissibile 46 44890496 ASSOCIAZIONE CNOS/FAP Regione Lombardia COSMOPOLIS: punto di arrivo o punto di partenza? B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socio-culturale Non residenziale Ammissibile 42 Non ammissibile 47 44221163 FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE MI PRESENTO E RAPPRESENTO: SOMASCA FORMAZIONE AGorientarsi nella scuola e nel GIORNAMENTO PROFESSIONALE lavoro A.S.F.A.P. - ONLUS C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 42 Non ammissibile 48 44577137 CENTRO STUDI SUPERIORI S.R.L. MEDIA 3.0 - IN TV CI VADO IO C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 41 Non ammissibile 49 44581901 CIAS FORMAZIONE PROFESSIONALE - IMPRESA SOCIALE S.R.L. fumetti e fiabe, che passione B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socio-culturale Non residenziale Ammissibile 40 Non ammissibile – 144 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. Id domanda Operatore capofila Titolo progetto Area intervento Tipologia progetto Linea azione Esito istruttoria formale Punteggio totale Esito istruttoria tecnica 50 44220776 ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE DON MILANI Il fiume Chiese tra storia, arte, economia e società A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici Residenziale Ammissibile 40 Non ammissibile 51 44976022 Associazione Istituti Santa Paola ORIZZONTE LAVORO C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Non residenziale Ammissibile 40 Non ammissibile 52 43919735 O.D.P.F. OPERA DIOCESANA PRESERVAZIONE DELLA FEDE LOcalMELLownessInAqua: Lomelli- B. Educazione alla cittadinanza e na, una terra in mezzo alle acque ai diritti umani I. Integrazione socio-culturale Residenziale Ammissibile 39 Non ammissibile 53 44360522 Associazione Istituti Santa Paola ESPRESSO FORMAZIONE: un binario preferenziale per il superamento del debito formativo A. Successo formativo I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà Non residenziale Ammissibile 38 Non ammissibile 54 44578678 CENTRO STUDI SUPERIORI S.R.L. PRODUZIONE EVENTI MUSICALI C. Orientamento II. Orientamento al lavoro Residenziale Ammissibile 34 Non ammissibile ——— • ——— ALLEGATO C ELENCO DEI PROGETTI NON AMMISSIBILI A SEGUITO DELL’ISTRUTTORIA FORMALE E RELATIVA MOTIVAZIONE N. ID Progetto n. Protocollo Data Protocollo Titolo percorso Operatore capofila Area di intervento A. Successo formativo Linea di azione Esito istruttoria formale Motivazione non ammissibilità II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici Non ammissibile Incompletezza della documentazione richiesta L'accordo di partenariato non è conforme , manca completamente la parte con indicato ruolo, attività e impegni dei soggetti partner. 1 43117735 L1.2013.0204362 14/10/2013 Videointervistiamoci SCUOLE CIVICHE DI MILANO - FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE 2 42991344 L1.2013.0204704 15/10/2013 WORKING AROUND EUROPE CENTRO SERVIZI E. Transnazionalità FORMAZIONE COOPERATIVA SOCIALE A R.L. I. Confronto fra modelli educativi, formativi e professionali differenti Non ammissibile Mancata presenza nel partenariato di almeno un'istituzione formativa o azienda del Paese UE ospitante Il progetto è presentato sull'area di intervento 'Trasnazionalità' l'avviso prevede la presenza di almeno un'istituzione formativa (Scuola, Centro di formazione professionale, Università) o un'azienda del paese ospitante UE, coerentemente con gli obiettivi del percorso NLW. Il partner straniero York Homestay, dalla documentazione risulta agenzia di sistemzione in famiglia di studenti e turisti stranieri, e non un'istituzione formativa, non risponde pertanto ai criteri dell'avviso. 3 43995325 L1.2013.0204948 15/10/2013 EUROPEAN CITIZENS AGENZIA PROVINCIALE PER LE ATTIVITA' FORMATIVE - A.P.A.F. II. Rafforzamento Non ammissibile della cultura europea e della cittadinanza attiva Mancata presenza nel partenariato di almeno un'istituzione formativa o azienda del Paese UE ospitante Il Bando , per l'area di intervento "Trasnazionalità" prevede obbligatoriamente la presenza di almeno un'istituzione formativa (Scuola, Centro di Formazione professionale, Univeristà) o un'azioneda del paese UE ospitante. Unico partner straniero del progetto è l'amministrazione comunale di Etterbeek, soggeto che non risponde al requisito previsto dall'avviso. 4 44587682 L1.2013.0204860 15/10/2013 Un cuoco straniero a Londra ASSOCIAZIONE C. Orientamento CNOS/FAP Regione Lombardia II. Orientamento al Non ammissibile lavoro Mancato rispetto dei requisiti previsti nell'invito Il progetto presentato sull'area di intervento 'Orientamento' prevede una residenzialità all'estero (Londra). I termini e le indicazioni dell'avviso prevedono lo svolgimento all'estero per i soli percorsi rientranti nell'area 'Trasnazionalità'. E. Transnazionalità Bollettino Ufficiale – 145 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. ID Progetto n. Protocollo Data Protocollo Titolo percorso Operatore capofila Area di intervento Linea di azione Esito istruttoria formale Non ammissibile 5 44324594 L1.2013.0204712 15/10/2013 Comunicare oltre le barriere dell'autismo ad alta funzionalità ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE DON MILANI D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità 6 44067174 L1.2013.0205105 15/10/2013 Cultura, Internet e Impresa: da Tallinn - Capitale Europea della Cultura 2011 - alle candidature lombarde per il 2019 FONDAZIONE LUIGI CLERICI E. Transnazionalità 7 44662046 L1.2013.0205107 15/10/2013 I tesori artistici e culturali nella terra dei camuni e della repubblica di Scalve 8 42827004 L1.2013.0204605 15/10/2013 9 43399941 L1.2013.0205204 10 44357232 11 Motivazione non ammissibilità Incompletezza della documentazione L’accordo di partenariato non è conforme: non è stato sottoscritto da uno dei soggetti in partenariato. II. Rafforzamento Non ammissibile della cultura europea e della cittadinanza attiva Mancato rispetto dei requisiti previsti nell'invito L'invito prevede che i percorsi dell'area Transnazionalità siano organizzati all'estero.Il progetto presentato sull'area di intervento "Transnazionalità" è organizzato parte all'estero e parte in Italia. ASSOCIAZIONE A. Successo FORMAZIONE formativo PROFESSIONALE DEL PATRONATO SAN VINCENZO II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici Non ammissibile Incompletezza della documentazione richiesta L'accordo di partenariato non è conforme, l'articolo 4 non è stato compilato in nessuna parte: mancano i nomi dei partner, relativi ruoli e impegni assunti nell'ambito del partenariato TALENTI CREATIVI PER LA COSMESI CR FORMA AZIENDA C. Orientamento SPECIALE DELLA PROVINCIA DI CREMONA PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE II. Orientamento al Non ammissibile lavoro Incompletezza della documentazione richiesta L’accordo di partenariato non è conforme: manca completamente il testo, sono elencati solo i partners in premessa. 15/10/2013 Le Muse in cucina ENTE DI FORMAZIONE SACRA FAMIGLIA A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici Non ammissibile Incompletezza della documentazione richiesta L'accordo di partenariato non è conforme: manca corrispondenza tra soggetti partner indicati in premessa e quelli indicati all’art. 4 e firmatari. L1.2013.0204733 15/10/2013 BELLEZZA IN MOVIMENTO: APPROFONDIMENTO DEL CONCETTO DI BELLEZZA PARTENDO DALLO STUDIO DI PERSONAGGI DELL'OPERA LIRICA ACCADEMIA PROFESSIONALE P.B.S. A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici Non ammissibile Mancato rispetto dei requisiti rispetto alla composizione del partenariato Il soggetto capofila risulta essere ente gestore dell'istituto paritario in partenariato. Non ammissibile, in ragione dei rapporti intercorrenti tra ente accreditato in qualità di gestore e l’istituto paritario medesimo. 44639700 L1.2013.0204466 14/10/2013 Percorsi di terra e di acqua: storie dietro le maschere AGENZIA PER LA FORMAZIONE L’ORIENTAMENTO ED IL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA A. Successo formativo II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici Non ammissibile Incompletezza della documentazione richiesta L'accordo di partenariato non pè conforme: mancano corrispondenze tra soggetti partner indicati in premessa e quelli indicati all’art. 4, e i firmatari. 12 41323605 L1.2013.0204392 14/10/2013 QUASI FOSSE CASA MIA. Un'esperienza di valorizzazione e gestione diretta di un bene culturale della Lombardia AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO NORD OVEST MILANO B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani I. Integrazione socio-culturale Non ammissibile Incompletezza della documentazione richiesta Sono state firmate 7 convenzioni distinte con ognuno dei 7 partners, due convenzioni non sono conformi: l'art 4, non è stato compilato, mancano impegni in capo ai partners (ruoli e attività). L'accordo di partenariato, considerato complessivmante, è pertanto non conforme e incompleto. 13 44214426 L1.2013.0204690 15/10/2013 Every.com ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE DON MILANI D. Bisogni educativi speciali I. Integrazione degli studenti con disabilità Non ammissibile Incompletezza della documentazione richiesta L'accordo di partenariato non è conforme: manca la firma di un soggetto partner Bollettino Ufficiale – 146 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 N. ID Progetto n. Protocollo Data Protocollo Titolo percorso Operatore capofila Area di intervento Linea di azione Esito istruttoria formale Motivazione non ammissibilità 14 42991497 L1.2013.0204143 11/10/2013 IL PALCOSCENICO DELL’INTEGRAZIONE CENTRO SERVIZI B. Educazione alla FORMAZIONE COO- cittadinanza e ai PERATIVA SOCIALE diritti umani A R.L. II. Informazione e Non ammissibile sensibilizzazione sui temi della legalità e delle pari opportunità e non discriminazione Incompletezza della documentazione richiesta L'accordo di partenariato non è conforme: manca completamente il testo, è allegata solo una pagina con le firme. 15 43174546 L1.2013.0204622 15/10/2013 CONOSCERE IL PASSATO PER PREPARARSI AL FUTURO - attraverso i linguaggi del teatro e dell’arte, alla scoperta di un luogo di interesse storico e culturale del nostro territorio: IL MAUSOLEO DEI VISCONTI DI MODRONE in Cassago Brianza ASSOCIAZONE LA NOSTRA FAMIGLIA I. Integrazione socio-culturale Non ammissibile Incompletezza della documentazione richiesta L'accordo di partenariato non è conforme: l'art 4 non è stato compilato in nessuna parte: non sono indicati partner, relativi ruoli, impegni di ogni soggetto partner all'interno del partenariato 16 44354081 L1.2013.0205040 15/10/2013 Conoscere il territorio e i suoi beni culturali attraverso lo sport ASSOCIAZIONE A. Successo FORMAZIONE formativo PROFESSIONALE DEL PATRONATO SAN VINCENZO II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici Non ammissibile Incompletezza della documentazione richiesta L’accordo di partenariato non è conforme: l'art. 4 non è stato compilato in nessuna parte, non sono indicati partner e relativi ruoli, impegni di ogni soggetto partner all'interno del partenariato. 17 41547488 L1.2013.0204685 15/10/2013 AMICI: ACQUA E MILANO CITTA D'ARTE SCUOLA SUPERIORE DEL COMMERCIO, DEL TURISMO, DEI SERVIZI E DELLE PROFESSIONI II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici Non ammissibile Mancato rispetto dei requisti richiesti La proposta presentata indica una durata del percorso di 5 giorni. L'Invito che al punto 5.2 prevede che: " i percorsi NLW devono avere una durata di 6 giorni per un totale di 40 ore". 18 44350342 L1.2013.0204862 15/10/2013 Incontri con i luoghi manzoniani e realizzazione di un video promozionale; ciak si gira: 'Lario e tradizioni sulle orme di Manzoni'. A scuola di integrazione socio-culturale con 'I Promessi Sposi'. ASSOCIAZIONE PA- B. Educazione alla DRE MONTI CENTRO cittadinanza e ai POLIFUNZIONALE diritti umani SERVIZI FORMATIVI - EDUCATIVI OD IN FORMA ABBREVIATA ASSOCIAZIONE PADRE MONTI I. Integrazione socio-culturale Non ammissibile Mancato rispetto dei requisti richiesti rispetto alla composizione del Partenariato Nel partenariato è presente una persona fisica. 19 44662856 L1.2013.0205115 15/10/2013 Alla scoperta dei beni culturali con un'ottica ecoambientale ASSOCIAZIONE A. Successo FORMAZIONE formativo PROFESSIONALE DEL PATRONATO SAN VINCENZO II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei programmi scolastici Non ammissibile Incompletezza della documentazione richiesta L'accordo di partenariato non è conforme: l'articolo 4 non è stato compilato in nessuna parte, non sono indicati i partner e i relativi ruoli e gli impegni di ogni soggetto partner all'interno del partenariato. 20 43238114 L1.2013.0207381 19/12/2013 Mille Miglia in Bellezza OK SCHOOL ACAA. Successo DEMY SRL - IMPRESA formativo SOCIALE I. Supporto al successo formativo per il superamento delle difficoltà Non ammissibile Mancato rispetto dei termini perentori di presentazione della proposta secondo le procedure indicate Il progetto è protocollato il 19 dicembre 2013 B. Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani A. Successo formativo Bollettino Ufficiale – 147 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 di programmazione 2007-2013 e modifica la Decisione della Commissione C(2007) 10347 del 17 dicembre 2009; D.G. Agricoltura D.d.s. 13 febbraio 2014 - n. 1108 Programma di sviluppo rurale 2007-2013 – Approvazione del bando 2014 della Misura 211 «Indennità a favore degli agricoltori delle zone montane» ai sensi del regolamento (UE) n. 1310 del 17 dicembre 2013 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA SVILUPPO DELL’AGRICOLTURA DI MONTAGNA E DELL’UTILIZZO SOSTENIBILE DEI TERRENI AGRICOLI Richiamati: −− il regolamento CE n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005, relativo al sostegno allo sviluppo rurale da parte del fondo europeo per lo sviluppo rurale (FEASR); −− il regolamento CE n. 74/2009 del Consiglio, del 19 gennaio 2009, che modifica il Regolamento CE 1698/2005; −− il regolamento CE n. 1974/2006 della Commissione, del 15 dicembre 2006, recante disposizioni di applicazione del regolamento CE n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del fondo europeo per lo sviluppo rurale (FEASR); −− il regolamento CE n. 363/2009 del Consiglio, del 4 maggio 2009, che modifica il Regolamento CE n. 1974/2006; −− il regolamento (UE) n. 65/2011 della Commissione, del 27 gennaio 2011, che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per quanto riguarda l’attuazione delle procedure di controllo e della condizionalità per le misure di sostegno dello sviluppo rurale; −− il regolamento (UE) n. 1310/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 e in particolare l’art. 1 «Impegni giuridici assunti nel 2014 ai sensi del regolamento (CE) n. 1698/2005; −− la decisione della Commissione C(2007) 4663 del 16 ottobre 2007, che approva il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia per il periodo di programmazione 2007-2013 modificato ed integrato sulla base delle osservazioni della Commissione stessa; −− la decisione della Commissione C(2007) 10347 del 17 dicembre 2009, che approva la revisione del Programma di Sviluppo rurale della Regione Lombardia per il periodo di programmazione 2007-2013 e modifica la Decisione della Commissione C(2007) 4663 del 16 ottobre 2007; −− la decisione della Commissione C(2011) 3621 del 24 maggio 2011, che approva la revisione del Programma di Sviluppo rurale della Regione Lombardia per il periodo Visti: −− la d.g.r. n. 6276 del 21 dicembre 2007 di approvazione delle Disposizioni Attuative Quadro delle misure 111, 112, 123, 124, 132, 211, 214, 221, 311, progetti concordati e piani di sviluppo locali; −− la d.g.r. n. 10086 del 7 agosto 2009 di modifica e integrazione delle Disposizioni Attuative Quadro delle misure 112, 121, 211, 214, 216, 311A, 311B, 311C, 312, 323B e 323C; −− il d.d.u.o. n. 7107 del 16 luglio 2010 di approvazione del Manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni relativi al Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013; Considerato che le sopra citate deliberazioni demandano a un successivo atto dirigenziale l’approvazione dei bandi per la presentazione delle domande; Visto il bando della misura 211 di cui all’allegato 1, composto di n. 24 pagine, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; Considerato che le risorse finanziarie disponibili per il presente bando ammontano a 12.000.000,00 euro; Vista la l.r. n. 20 del 7 luglio 2008 e successive modifiche e integrazioni e in particolare l’art. 17 che individua le competenze dei dirigenti, nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura; Considerato che il presente provvedimento rientra tra le competenze della Struttura/U.O. individuate dalla d.g.r. n. 87 del 29 aprile 2013 (Ovvero altro provvedimento organizzativo successivo) e dal decreto del Segretario Generale n. 7110 del 25 luglio 2013; DECRETA Recepite le premesse: 1. di approvare il bando 2014 della misura 211 «Indennità a favore degli agricoltori delle zone montane» di cui all’allegato 1, composto di n. 24 pagine, parte integrante e sostanziale del presente provvedimento; 2. che le risorse finanziarie disponibili per il presente bando ammontano a 12.000.000,00 euro la cui spesa graverà sul bilancio dell’Organismo Pagatore Regionale (OPR); 3. di attestare che il presente atto non è soggetto agli obblighi di pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. n. 33/2013; 4. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito web della Direzione Generale Agricoltura. Il dirigente Alberto Lugoboni ——— • ——— ALLEGATO 1 FEASR - Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 MISURA 211 Indennità a favore degli agricoltori delle zone montane BANDO DOMANDE 2014 INDICE 1)OBIETTIVI 2) COS’È L’INDENNITÀ COMPENSATIVA 3) CONDIZIONI GENERALI 4) PER QUALI TERRENI È POSSIBILE OTTENERE L’INDENNITÀ COMPENSATIVA 5) PER QUALI ALLEVAMENTI È POSSIBILE OTTENERE L’INDENNITÀ COMPENSATIVA 6) CHI PUÒ PRESENTARE LA DOMANDA 7) A QUANTO AMMONTANO I PREMI 7.1) Pascoli e ATI 7.1.1) Regole ulteriori per la costituzione dell’A.T.I. e la presentazione della domanda 7.2) Determinazione della superficie sulla quale si può calcolare l’aiuto 7.2.1) Tolleranza in caso di difformità fra quanto dichiarato e quanto accertato – 148 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 7.2.2) Obbligo di dichiarazione dell’intera superficie aziendale 7.3) Riduzione percentuale proporzionale dei premi 8) CONDIZIONI PER POTER OTTENERE L’INDENNITÀ COMPENSATIVA 8.1) Rispetto regime delle quote latte 8.2) Condizioni legate alla natura ed estensione delle coltivazioni 8.3) Condizioni legate al possesso dei terreni 8.4) Condizioni legate al rispetto della condizionalità 9) PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE 9.1) Quando presentare la domanda 9.1.1) Penalità per presentazione in ritardo della domanda 9.2) A chi presentare la domanda 9.3) Come presentare la domanda 9.4) Cosa allegare alla domanda 9.5) Domande di modifica 9.5.1) Documentazione mancante sanabile e non sanabile 9.5.2) Errori palesi 9.5.3) Scadenza termini in giorno festivo 9.6) Cause di forza maggiore e circostanze eccezionali 9.7) Controllo della ricevibilità delle domande 10)AMMISSIONE A FINANZIAMENTO E PREDISPOSIZIONE DEGLI ELENCHI 10.1)Ammissione a finanziamento dei richiedenti 10.2)Predisposizione degli elenchi di liquidazione 10.2.1) Determinazione della superficie foraggera ammissibile 10.3)Erogazione dei premi ai beneficiari 11)CONTROLLI 11.1)Controlli in loco dei beneficiari 11.2)Controlli sul rispetto della “condizionalità” 11.3)Controlli “ex post”2 11.4)Controlli dell’attività dei CAA (controlli II livello) 12)IMPEGNI E PENALITÀ 12.1)Prosecuzione dell’attività agricola per 5 anni 12.2)Mantenimento di un adeguato carico di bestiame 13)DECADENZE 13.1)Comunicazione dell’avvio del procedimento di decadenza 13.2)Richieste di riesame 13.3)Provvedimento di decadenza 14)RECESSO E TRASFERIMENTO DEGLI IMPEGNI 15)RICORSI 15.1)Contestazioni per provvedimenti emessi dopo i controlli in loco e sul rispetto della condizionalità 15.2)Contestazioni per provvedimenti emessi dopo i controlli ex post 16)SANZIONI 17)INFORMATIVA TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI 18)MODIFICHE ED INTEGRAZIONI 19)RIFERIMENTI NORMATIVI 20)ELENCO DEI COMUNI RICADENTI IN AREE SVANTAGGIATE 21)ELENCO DEI CODICI COLTURA AMMISSIBILI A FINANZIAMENTO 22)DICHIARAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA _____________________ 1)OBIETTIVI La misura 211, prevista dall’Unione Europea, si inserisce nel quadro di azioni del programma volte: • contrastare l’abbandono dell’agricoltura in montagna; • ridurre il declino della biodiversità mantenendo soprattutto le praterie alpine, habitat di vitale importanza per la conservazione della flora e fauna tipica. La misura è finalizzata a mantenere e sostenere l’attività degli agricoltori delle zone montane, mediante l’erogazione di specifiche indennità con cui compensare gli agricoltori dei costi aggiuntivi e della perdita di reddito derivanti dagli svantaggi che ostacolano la produzione agricola in montagna. Tali aiuti mirano altresì a contrastare l’abbandono delle superfici agricole di montagna, in particolare di quelle pascolive e foraggere. Si intende così riconoscere la valenza sociale ed ambientale svolta dall’agricoltura di montagna ed attuare una semplificazione Bollettino Ufficiale – 149 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 amministrativa a vantaggio dei beneficiari e degli Enti. 2) COS’È L’INDENNITÀ COMPENSATIVA L’indennità compensativa consiste in un aiuto annuale che serve per compensare gli agricoltori dei costi aggiuntivi e della perdita di reddito causati dagli svantaggi che ostacolano la produzione agricola in montagna. 3) CONDIZIONI GENERALI I richiedenti: • possono presentare una sola domanda per ciascun anno; • devono esercitare l’attività agricola in Lombardia su terreni dei Comuni ricadenti in aree svantaggiate (vedi par. 20); • devono essere in regola con il regime delle quote latte (vedi paragrafo 8.1); • devono rispettare la condizionalità1; • devono impegnarsi a proseguire l’attività agricola per almeno 5 anni a decorrere dal primo pagamento. Non sono erogati pagamenti nel caso in cui il richiedente abbia diritto a un premio di indennità compensativa inferiore a 100,00 €. 4) PER QUALI TERRENI È POSSIBILE OTTENERE L’INDENNITÀ COMPENSATIVA L’indennità compensativa è calcolata sui terreni che si trovano in Lombardia all’interno di comuni ricadenti in aree svantaggiate, riportati in allegato 20. TABELLA 1 Richiedente Imprese agricole con allevamento Imprese agricole senza allevamento Imprese agricole senza allevamento di proprietà, con bestiame conferito nell’ambito di una associazione temporanea d’impresa (“caricatore d’alpe”) imprese agricole con bestiame di proprietà, conferito a un caricatore nell’ambito di una associazione temporanea d’impresa (“conferente”) Il premio può essere richiesto per Condizioni per presentare la domanda Frutteti, oliveti e vigneti - minimo 0,5 ha Prati e prato-pascoli - minimo 0,5 ha - rapporto UB/ha fra 0,2 e 3 Pascoli - minimo 3 ha - rapporto UB/ha fra 0,2 e 3 - gestione diretta del pascolo Frutteti, oliveti e vigneti - minimo 0,5 ha Prati e prato-pascoli - minimo 0,5 ha Frutteti, oliveti e vigneti - minimo 0,5 ha Prati e prato-pascoli - minimo 0,5 ha Pascoli - minimo 3 ha - gestione diretta del pascolo Pascoli - minimo 3 ha - rapporto ub/ha fra 0,2 e 3 Il rapporto UB/ha è calcolato sulle superfici foraggere in base ai dati contenuti nel fascicolo aziendale, compresi anche i terreni fuori regione. Per il calcolo delle UB si fa riferimento alla consistenza media giornaliera su base annua (dal 1° gennaio al 31 dicembre) determinata attraverso le informazioni dell’Anagrafe Zootecnica. Le uniche superfici a vigneto ammissibili sono quelle in zone DOC, DOCG e IGT. Le uniche superfici a frutteto ammissibili sono quelle monospecifiche. Nel caso di castagneti da frutto, sono ammissibili solo i castagneti in attualità di coltura e monospecifici. Le indennità sono variabili in base alla superficie posseduta dalle singole aziende e, fermo restando il rispetto del rapporto UB/ha indicato nella tabella 1, possono essere erogate fino ad una superficie massima indicata nella tabella 2 (paragrafo 7). Nel paragrafo 21 sono indicati i codici coltura per i quali è possibile richiedere l’indennità compensativa. 5) PER QUALI ALLEVAMENTI È POSSIBILE OTTENERE L’INDENNITÀ COMPENSATIVA Il pagamento dell’indennità per le imprese agricole con allevamento è subordinato alle seguenti condizioni: • allevare animali di specie bovina, equina, ovina e caprina; • impegnarsi a mantenere un rapporto fra UB e superficie foraggera compreso tra 0,2 e 3 UB/ha. I codici coltura delle superfici foraggere che sono utilizzati per il calcolo del rapporto fra UB e superficie foraggera sono riportati nel paragrafo 21. 6) CHI PUÒ PRESENTARE LA DOMANDA Possono presentare la domanda: a. imprese agricole individuali: • 1 titolari di partita IVA; A livello europeo, gli obblighi di condizionalità sono stabiliti ai sensi degli articoli 5 e 6 e agli allegati II e III del Reg. (CE) n. 73/2009, così come modificati, per l’anno 2014, dal Reg. UE n. 1310/2013. I criteri di gestione obbligatori, le buone condizioni agronomiche e ambientali sono stati approvati dalla Regione Lombardia con DGR n. VIII/4196/2007 e successive modifiche ed integrazioni. – 150 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 • b. iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio (sezione speciale “Imprenditori agricoli” o sezione “coltivatori diretti”). società agricole”2: c. • titolari di partita IVA; • iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio (sezione speciale “imprese agricole”). società cooperative: • titolari di partita IVA; • iscritte all’albo delle società cooperative3 di lavoro agricolo e/o di conferimento di prodotti agricoli e di allevamento. 7) A QUANTO AMMONTANO I PREMI L’indennità compensativa è erogata in base alla superficie in conduzione del beneficiario (proprietà, affitto, ecc.) e ammonta fino a un massimo indicato nella seguente tabella 2: TABELLA 2 Superficie Pascoli con contratto ATI per il caricatore con bestiame Pascoli con contratto ATI per il caricatore senza bestiame Pascoli con contratti ATI per il conferente il bestiame Pascoli senza contratti ATI Prati per aziende con allevamento Prati per aziende senza allevamento Vigneto in Valtellina e Valcamonica Vigneto in altre zone Codice sotto azione e raggruppamento SIARL Premio intero (€/ha) Premio ridotto al 50% (€/ha) Nessun premio per superfici oltre: 1.a.1 125,00 fino a 100 ha 62,50 oltre i 100 ha 400 ha 1.a.1 50,00 fino a 100 ha 25,00 oltre i 100 ha 400 ha 1.a.2 75,00 fino a 100 ha 37,50 oltre i 100 ha 400 ha 1.b 125,00 fino a 125 ha 62,50 oltre i 125 ha e fino a 250 ha 250 ha 2 185,00 fino a 21 ha 92,50 oltre i 21 ha e fino a 30 ha 30 ha 2 185,00 fino a 21 ha 92,50 oltre i 21 ha e fino a 30 ha 30 ha 300,00 fino a 5 ha 150,00 oltre i 5 ha e fino a 8 ha 175,00 fino a 5 ha 87,50 oltre i 5 ha e fino a 8 ha 3.a 3.b Oliveto 4 175,00 fino a 3 ha Frutteto 5 175,00 fino a 3 ha 87,50 oltre 3 ha e fino a 8 ha 87,50 oltre 3 ha e fino a 10 ha 8 ha 8 ha 8 ha 10 ha Il massimale di 300,00 €/ha per le aziende viticole della Valtellina4 e della Valle Camonica5 è in relazione all’onerosità della coltivazione di vigneti su terrazzamenti di piccole dimensioni in zone fortemente acclivi. Tali sistemazioni agrarie comportano costi supplementari, sia per il maggior numero di ore di lavoro necessarie alla manutenzione dei muretti a secco, sia per la scarsa possibilità di meccanizzazione delle aziende. Inoltre, tali coltivazioni sono svolte da aziende di piccole dimensioni (spesso inferiori ad un ettaro di superficie), che tuttavia svolgono nel loro complesso un indispensabile ruolo di salvaguardia del territorio e di tutela del paesaggio. 7.1) Pascoli e ATI La gestione e lo sfruttamento dei pascoli e delle malghe in Lombardia avviene, normalmente, attraverso due figure: il caricatore d’alpe, che prende in gestione l’alpeggio conducendo il bestiame al pascolo, turnando le superfici di pastura e occupandosi della trasformazione del latte, ed il conferente che cede temporaneamente al caricatore del bestiame, normalmente allevato in fondo valle, eventualmente partecipando con varie modalità agli oneri per l’acquisizione dei diritti di pascolamento. L’onere maggiore della gestione e dello sfruttamento dell’alpeggio è in capo al caricatore che però, senza il bestiame fornito dal conferente, non potrebbe garantire un adeguato carico di bestiame al pascolo. Per consentire il prosieguo di questa pratica storicamente affermatasi e permettere agli allevatori che conferiscono il loro bestiame a un caricatore d’alpe di beneficiare della misura 211, caricatore e conferenti possono costituire una associazione temporanea d’impresa (di seguito “ATI”). I Centri Autorizzati di Assistenza Agricola (di seguito “CAA”) inseriscono le informazioni relative all’ATI nel SIARL, accedendo all’apposita area di registrazione. Caricatore e conferenti hanno diritto al premio della misura 211 in base a specifiche quote del pascolo concordate nel momento di costituzione dell’associazione e aggiornate annualmente con atti specifici allegati al contratto ATI recanti la firma degli interessati. Per riconoscere i diversi ruoli delle due figure precedentemente citate, i premi relativi ai pascoli, in caso di ATI, saranno così differenziati: • il conferente accederà al premio in misura ridotta, pari al massimo a 75,00 € per ogni ettaro di pascolo con cui partecipa all’ATI, nel limite dei massimali indicati in tabella 2; • il caricatore percepirà, in aggiunta al premio di cui al punto precedente, un aiuto pari al massimo a € 50,00 per ogni ettaro di pascolo complessivamente condotto dall’ATI. In tal modo è assicurato per l’intera superficie a pascolo dell’ATI un premio fino a 125,00 €/ha di pascolo condotto, fermo restando il rispetto di un carico di bestiame compreso tra 0,2 e 3 Unità di Bestiame (“UB”) ad ettaro (“ha”). 2 Ai sensi dell’articolo 2 del d.lgs. n. 99 del 29 marzo 2004 e dell’articolo 3 dell’allegato 1 della deliberazione di Giunta Regionale n. 20732 del 16/02/2005, pubblicata sul BURL n. 9 serie ordinaria 28/02/2005. 3 L’albo delle società cooperative è curato dal Ministero delle attività produttive (d.m. 23 giugno 2004 “Istituzione dell’Albo delle società cooperative, in attuazione dell’art. 9 del d.lgs. 17 gennaio 2003, n. 6, e dell’art. 223-sexiesdecies delle norme di attuazione e transitorie del codice civile” e pubblicato nella Gazz. Uff. 13 luglio 2004, n. 162) 4 Per “Valtellina” si intende il territorio delle Comunità montane di Bormio, Tirano, Sondrio e Morbegno e il territorio del Comune di Sondrio. Non comprende pertanto la Comunità montana della Valchiavenna. 5 Per “Valcamonica” si intende il territorio dell’omonima Comunità Montana. Bollettino Ufficiale – 151 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 7.1.1) Regole ulteriori per la costituzione dell’A.T.I. e la presentazione della domanda • La costituzione dell’ATI deve essere registrata secondo le normative vigenti. • L’ATI deve essere inserita nel SIARL con appositi codici identificativi. • Le aziende costituenti l’ATI concordano le modalità di suddivisione della superficie dell’alpeggio, che può essere anche non proporzionale alla consistenza del bestiame delle singole aziende. Tale suddivisione è formalizzata con atti specifici allegati all’ATI recanti la firma degli interessati • Un’azienda può partecipare a una o più di una ATI ma nel presentare la domanda a SIARL deve indicare espressamente tutte le domande ATI cui partecipa. • Presso il CAA è conservata la documentazione che riguarda l’ATI, ossia copia dello statuto registrato unitamente al contratto di affitto (o altro titolo di conduzione) stipulato dal caricatore (legale rappresentante ATI) con il proprietario dell’Alpe. • L’inserimento dell’ATI in SIARL è competenza del CAA delegato dal legale rappresentante dell’ATI. • Le superfici assegnate alle singole aziende socie dell’ATI sono inserite nei fascicoli aziendali di ciascuna azienda da parte del CAA mandatario. Tale suddivisione deve comunque essere dimostrata da un atto specifico, allegato all’ATI, conservato presso il CAA, recante la firma di tutti gli interessati o, in alternativa, da più atti recanti la firma dei singoli interessati. Nei fascicoli deve essere inserita copia dello statuto dell’ATI registrato. 7.2) Determinazione della superficie sulla quale si può calcolare l’aiuto La superficie dichiarata dal richiedente per l’erogazione del premio viene sottoposta a verifica incrociata attraverso il Sistema Integrato di Gestione e Controllo (SIGC) del Sistema Informativo Agricolo Regionale (SIARL). Le superfici saranno finanziate sulla base delle informazioni di eleggibilità presenti nel GIS-SIARL; per quanto riguarda la vite, la determinazione delle superfici ammissibili a premio farà riferimento a quelle registrate nell’Inventario viticolo regionale all’interno del fascicolo SIARL del produttore. Nel caso di pascoli con tare (pascolo arborato, pascolo cespugliato, pascolo con roccia affiorante eccetera), l’aiuto viene calcolato sulla superficie pascoliva al netto della tara6, ferma restando la compatibilità con la superficie eleggibile e il rispetto del carico di bestiame. Prati, prati pascoli e pascoli sono ammessi a finanziamento solo in presenza di un corretto rapporto UB/ha, sia per il pagamento dell’anticipo che del saldo, entro i massimali previsti. 7.2.1) Tolleranza in caso di difformità fra quanto dichiarato e quanto accertato Non è prevista l’applicazione della tolleranza in caso di difformità tra superfici richieste a premio e quelle “eleggibili” a GIS, rilevate a SIARL, a livello di particella catastale. Pertanto, eventuali differenze di superficie saranno considerate anomalie7. È quindi opportuno che il richiedente dichiari la superficie eleggibile GIS, salvo situazioni per le quali intenda richiedere modifiche di eleggibilità GIS, supportate da idonea documentazione. 7.2.2) Obbligo di dichiarazione dell’intera superficie aziendale È fatto obbligo di: • dichiarare tutta la superficie aziendale nelle domande di aiuto o di pagamento, sia se richieste a premio che non richieste a premio. Qualora la superficie riportata nel fascicolo aziendale superi del 3% o più la superficie dichiarata in domanda (sommando sia quella a premio che quella non a premio), è prevista una sanzione, che consiste nella riduzione del premio fino al 3%8; • richiedere a premio una superficie non superiore al limite massimo previsto dal bando.9 7.3) Riduzione percentuale proporzionale dei premi In ogni caso, qualora l’ammontare totale dei premi richiesti fosse superiore alle risorse finanziare disponibili nel Programma di Sviluppo Rurale, tutti i premi subiranno una riduzione percentuale proporzionale all’effettiva disponibilità. Per esempio, se le risorse finanziare disponibili fossero pari al 90% dell’ ammontare totale dei premi richiesti, sarà pagato un premio pari al 90% dell’importo indicato in tabella 2. 8) CONDIZIONI PER POTER OTTENERE L’INDENNITÀ COMPENSATIVA Il pagamento dell’indennità è subordinato: • al rispetto del regime delle quote latte; • alla natura e all’estensione delle coltivazioni; • al possesso dei terreni; • al rispetto della “condizionalità”; • al rispetto dei limiti riguardo al carico di bestiame. 8.1) Rispetto regime delle quote latte Il richiedente deve essere in regola con il rispetto degli obblighi previsti dal regime delle quote latte relativamente al versamento del prelievo supplementare dovuto maturato. I richiedenti che risultano essere primi acquirenti del regime delle quote latte devono avere rispettato gli obblighi previsti dallo stesso. Regione Lombardia verifica il rispetto degli obblighi connessi con il regime delle quote latte e verifica l’esistenza di situazioni debitorie a carico del richiedente con le modalità indicate nella nota n. 17405 del 15/10/2010 così come modificata dalla nota n. 14191 del 6 7 8 9 Fatto salvo quanto previsto del Manuale PSR – cap. 21.1 – parte II. Esempio, se una superficie di un ettaro (ossia 10.000 mq) di pascolo cespugliato avesse una tara al 20%, l’aiuto sarà calcolato su una superficie di 8.000 mq. Art 55 Reg (CE) 1122/2009 Art 1 paragrafo 5 comma a) Reg(CE) 484/2009 – 152 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 04/10/2012. 8.2) Condizioni legate alla natura ed estensione delle coltivazioni Le condizioni legate alla natura ed estensione delle coltivazioni sono quelle sopra indicate nel paragrafo 4. Nelle aziende con allevamento il rapporto ottenuto tra le UB allevate e la superficie foraggera in fascicolo aziendale deve essere compreso tra 0,2 e 3 UB/ettaro. I richiedenti che non rispettano il rapporto UB/ettaro indicato nel presente bando non possono ottenere il premio. Non sono ammesse riparametrazioni di alcun tipo. 8.3) Condizioni legate al possesso dei terreni I richiedenti devono dimostrare il possesso, fino al 31 dicembre dell’anno di riferimento della domanda, dei terreni per i quali chiedono l’aiuto, tramite la documentazione indicata nel Manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni dell’Organismo Pagatore Regionale per la gestione del fascicolo aziendale, (di seguito “Manuale OPR”) cui si rimanda. Fanno eccezione i terreni a pascolo per i quali il possesso deve essere dimostrato almeno fino al 30 settembre dell’anno di riferimento della domanda. Nella determinazione della superficie foraggera aziendale si tiene conto anche: • della quota di comproprietà; • delle partecipazioni a proprietà collettive e consortili e ad interessenze, regole, comunità agrarie; • di diritti attivi o di uso civico. Nel caso di superfici foraggere di uso collettivo e di uso civico per calcolare le superfici foraggere che il richiedente può dichiarare in domanda è necessaria una dichiarazione scritta del proprietario con una quota certa di partecipazione oppure la costituzione di un’ATI, fermo restante il possesso dei restanti requisiti, in particolare il rapporto UB/ettaro. In particolare, in caso di proprietà collettive, il caricatore d’alpe, in mancanza di contratto di affitto, deve dimostrare il possesso dei terreni mediante idonea documentazione scritta rilasciata dal soggetto che rappresenta la proprietà collettiva (es. consorzio). 8.4) Condizioni legate al rispetto della condizionalità I richiedenti sono tenuti a rispettare la condizionalità10 non solo sulle superfici per cui è richiesto il premio ma su tutta l’azienda agricola. 9) PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE 9.1) Quando presentare la domanda La domanda di aiuto, che vale anche come domanda di pagamento, deve essere presentata contestualmente alla domanda unica e pertanto entro il 15 maggio 2014. 9.1.1) Penalità per presentazione in ritardo della domanda In caso di presentazione in ritardo della domanda: • si applica una riduzione del contributo pari all’1% per ogni giorno lavorativo di ritardo. • se il ritardo è superiore a 25 giorni di calendario la domanda è irricevibile, il termine ultimo per la presentazione delle domande con riduzione è pertanto il 9 giugno. 9.2) A chi presentare la domanda La domanda deve essere inviata alla Regione Lombardia – Direzione Generale Agricoltura- esclusivamente per via informatica (vedi punto successivo). 9.3) Come presentare la domanda La domanda di contributo deve essere presentata tramite i CAA riconosciuti dalla Regione Lombardia attraverso il sito www.siarl. regione.lombardia.it , nella sezione dedicata al Sistema Informativo Agricolo della Regione Lombardia11. Al termine della compilazione, la domanda sarà inviata per via telematica alla Regione Lombardia. Il SIARL rilascia al richiedente una ricevuta attestante la data di presentazione che coincide con l’avvio del procedimento e l’avvenuta ricezione della domanda da parte della Regione Lombardia. La domanda dovrà essere stampata, a cura del CAA, e firmata in originale da parte del richiedente, allegando copia di un documento d’identità valido. La copia cartacea della domanda e la documentazione allegata o presentata successivamente (es. autocertificazione relativa alla monticazione) sono conservate presso i CAA. In fase di compilazione della domanda, il SIARL effettua l’incrocio tra i dati contenuti nel fascicolo aziendale, i dati contenuti nella domanda e quelli contenuti nelle banche dati SIARL. Prima della presentazione della domanda, i CAA devono provvedere ad aggiornare il fascicolo aziendale informatizzato, sulla base della documentazione fornita dal richiedente che dovrà essere allegata alla domanda o inserita nel fascicolo aziendale, in modo tale che i dati inseriti siano gli stessi utilizzati per la compilazione della domanda. In base alla convenzione con Regione Lombardia, i CAA provvedono alla compilazione e alla presentazione elettronica della domanda in forma gratuita, senza alcun onere per i richiedenti. 10 Vedi nota 1. 11 Nell’ambito del SIARL sono stati costituiti l’anagrafe delle imprese agricole ed il fascicolo aziendale, che contengono le informazioni certificate di carattere generale relative alle imprese. A partire da tale sistema è stato sviluppato il modello di domanda informatizzato, direttamente collegato all’anagrafe delle imprese agricole e al fascicolo aziendale, attraverso il quale è possibile compilare e presentare le domande di finanziamento relative alla misura 211. La costituzione o l’aggiornamento del fascicolo aziendale consente la compilazione automatica della parte generale del modello di domanda, alla quale è collegata una scheda di misura che contiene dati e informazioni specifiche della misura. Bollettino Ufficiale – 153 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 9.4) Cosa allegare alla domanda Copia del “registro di stalla12”, nel caso siano richieste a premio superfici foraggere e contemporaneamente il bestiame sia costituito da equini13. 9.4.1) Documentazione da presentare dopo la domanda Il richiedente, qualora chieda a premio una superficie a pascolo (codici coltura da 380 a 389 del SIARL), deve presentare al CAA o inviare, anche tramite PEC, entro il 31 luglio dell’anno di presentazione della domanda, autocertificazione relativa alla monticazione del bestiame che deve contenere le seguenti informazioni: • il luogo di pascolamento (comune censuario, foglio/i mappale/i); • il periodo nel quale il bestiame viene condotto al pascolo; • la quantità e il tipo di bestiame effettivamente condotto. In assenza dell’autocertificazione, la domanda perde il diritto a ricevere l’indennità compensativa per i terreni a pascolo in oggetto. 9.5) Domande di modifica Il richiedente può presentare una o più domande di modifica alla domanda già presentata entro il termine del 15 maggio, secondo i limiti di seguito esposti: entro il 31 maggio per modificare le superfici14, anche in aumento rispetto alla domanda che si intende correggere. 1. La presentazione di una domanda di modifica di superfici oltre il termine del 31 maggio comporta una riduzione dell’1% per giorno lavorativo di ritardo. Il termine ultimo di presentazione della domanda di modifica delle superfici è fissato al 9 giugno. entro il termine fissato dalla circolare della domanda unica per la domanda di revoca15. 2. Si ricorda che una domanda di aiuto può essere revocata, in tutto o in parte sempre che non sia stato comunicato al beneficiario direttamente o tramite il CAA che sono state riscontrate irregolarità o che è in previsione un controllo in loco. Con la domanda di revoca è ammessa soltanto la riduzione della superficie dichiarata con riferimento esclusivamente alle particelle presenti nell’ultima domanda valida, fatti salvi i casi di frazionamento. Le informazioni fornite dall’agricoltore con la domanda di revoca comportano l’adeguamento della domanda alla situazione reale dell’azienda. Qualora pervengano più domande di revoca parziale, si considera valida l’ultima pervenuta. La domanda di revoca, parziale o totale, sostituisce integralmente l’ultima domanda valida. Eventuali proroghe del termine sopra indicato potranno essere concesse, entro e non oltre il 31 dicembre, in forma congiunta OPR – Direzione Generale Agricoltura previa valutazione dell’effettiva necessità. entro il termina fissato dalla circolare della domanda unica per comunicare la cessione dell’azienda16 o comunque dei terreni soggetti ad impegno. Il soggetto che acquisisce a vario titolo l’azienda o i terreni dopo la presentazione della domanda di pagamento da parte del precedente beneficiario deve presentare una domanda di modifica, allegando, a seconda dei casi, la documentazione di seguito riportata: 3. a) nel caso di successione effettiva: • copia del certificato di morte del de cuius; • scrittura notarile indicante la linea ereditaria o, in alternativa: • atto notorio mortis causa rilasciato dal Comune; • copia documento di identità in corso di validità del nuovo richiedente; • nel caso di coeredi: delega di tutti i coeredi al richiedente, unitamente a copia documento di identità in corso di validità di tutti i deleganti; • certificato di attribuzione della P. IVA al nuovo intestatario. b) nel caso di successione anticipata: • copia atto di successione; • certificato di attribuzione della P. IVA del nuovo richiedente; • copia documento di identità in corso di validità del nuovo richiedente. c) nel caso di acquisto, affitto e modifica CUAA: • copia dell’atto di vendita o di affitto dell’azienda del cedente al rilevatario debitamente registrati contenenti il dettaglio delle particelle catastali dichiarate in domanda; • copia del certificato di attribuzione della P. IVA del nuovo richiedente; • eventuale copia del nuovo statuto nel caso di modifica CUAA. La domanda di modifica deve essere corredata di tutta la documentazione probante l’acquisizione dell’azienda o dei terreni. Il CAA, dopo averne verificato il valore probante, archivia la documentazione nel fascicolo di domanda del nuovo richiedente. 9.5.1) Documentazione mancante sanabile e non sanabile Se entro i termini indicati per la presentazione non sono stati presentati i seguenti documenti: • copia cartacea della domanda firmata dal richiedente con copia del documento di identità; • copia del registro di stalla, nei casi richiesti; la domanda viene rigettata e archiviata. 12 13 14 15 16 Il registro di stalla è previsto dal DPR 317/1996 Il registro di stalla dei bovini non è necessario perché l’ammissibilità a premio della superficie foraggiera è verificata prima del pagamento, sulla base della consistenza zootecnica media aziendale dall’inizio dell’anno. I dati sono desunti direttamente dalla banca dati regionale (Anagrafe zootecnica). Ai sensi dell’articolo 14 del Reg. (CE) 1122/2009 (ex articolo 15 del Reg. 796/2004) Ai sensi dell’articolo 25 del Reg. (CE) 1122/2009 (ex articolo 22 del Reg. 796/2004) Ai sensi dell’articolo 82 del Reg. (CE) 1122/2009 (ex articolo 74 del Reg. 796/2004) – 154 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 9.5.2) Errori palesi Gli errori palesi, ai sensi del Reg. UE n. 65/2011, presenti nelle domande di aiuto e di pagamento, se riconosciuti come tali dalla Regione Lombardia, possono essere corretti nei limiti e con le modalità previste dalle “Linee guida per la valutazione dell’errore palese”17. 9.5.3) Scadenza termini in giorno festivo Ogni qualvolta un termine indicato nel presente bando coincida con un giorno non lavorativo, detto termine è posticipato al primo giorno lavorativo successivo. 9.6) Cause di forza maggiore e circostanze eccezionali Qualora ricorrano cause di forza maggiore o le circostanze eccezionali18, l’agricoltore può presentare, anche al di fuori dei termini temporali sopra elencati, un’apposita comunicazione. Le cause di forza maggiore cui far riferimento per la misura 211 sono quelle previste dal Manuale OPR. Le comunicazioni19 devono essere presentate entro 10 giorni lavorativi a decorrere dal momento in cui sia possibile procedervi e devono essere corredate di tutta la documentazione probante le cause di forza maggiore invocate. Il CAA invia copia della documentazione probante, per la relativa valutazione di merito, alla Direzione Generale Agricoltura e all’Organismo Pagatore Regionale. 9.7) Controllo della ricevibilità delle domande I CAA effettuano il controllo della ricevibilità delle domande mediante: • la verifica della presenza della documentazione allegata alla domanda di cui ai precedenti punti 9.4 e 9.4.1; • la verifica della presenza e autenticità della firma e della presenza della copia del documento di identità in corso di validità; • la verifica della congruenza dei dati relativi alle superfici dichiarate in domanda con le informazioni contenute nel fascicolo aziendale e se necessario provvedono al relativo aggiornamento; • la verifica e il supporto alla risoluzione delle anomalie rilevate da SIARL sulla base di idonea documentazione acquisita dal richiedente. Relativamente agli equini, i CAA aggiornano il dato del patrimonio zootecnico presente sul fascicolo aziendale sulla base della documentazione allegata alla domanda. Al termine della verifica, i CAA compilano all’interno del SIARL una “scheda di controllo” (“check-list”) di ricevibilità e di correttezza dei dati dichiarati e al termine la stampano e la sottoscrivono. La “scheda di controllo” in originale deve essere presente nel fascicolo della domanda. Al termine delle attività di verifica della ricevibilità, il CAA compila un prospetto riepilogativo relativo all’esecuzione delle verifiche previste dalle disposizioni attuative e dal Manuale OPR. Tale prospetto deve essere inviato alla Regione Lombardia – Organismo Pagatore Regionale - entro il 31 luglio dell’anno di presentazione delle domande. 10)AMMISSIONE A FINANZIAMENTO E PREDISPOSIZIONE DEGLI ELENCHI 10.1) Ammissione a finanziamento dei richiedenti La dotazione finanziaria complessiva della misura che si ipotizza di utilizzare per le domande presentate nell’anno 2014 è pari a € 12.000.000,00. La Regione Lombardia - Direzione Generale Agricoltura, verifica il rispetto della normativa relativa al regime delle quote latte e comunica a OPR i nominativi dei richiedenti per i quali sono in corso procedimenti connessi all’applicazione del regime delle quote latte. OPR approva l’elenco delle domande ammissibili a finanziamento e dispone la liquidazione dell’aiuto ai beneficiari20. Contestualmente OPR, d’intesa con la Direzione Generale Agricoltura, stabilisce anche la percentuale di eventuale riduzione lineare del premio, così come previsto al paragrafo 7.3. 10.2) Predisposizione degli elenchi di liquidazione OPR effettua il pagamento di un anticipo, pari al massimo al 75% del premio ammesso, dopo l’effettuazione dei controlli amministrativi. La percentuale dell’anticipo è la stessa per tutti i beneficiari, siano essi estratti nel campione per il controllo in loco o meno. Il pagamento del saldo avverrà: • per le domande estratte nel campione per il controllo in loco9, solo dopo la definizione dell’esito del controllo stesso; • per le domande non estratte nel campione dopo che siano stati avviati tutti i controlli in loco riguardanti le domande stesse. Il pagamento dell’anticipo potrà avvenire solamente dopo l’effettuazione, sul 100% delle domande, dei controlli di tipo amministrativo: • verifica della presenza, correttezza e validità della documentazione presentata; • verifica incrociata dei dati dichiarati dal richiedente attraverso il Sistema Integrato di Gestione e Controllo (SIGC) del Sistema Informativo Agricolo Regionale (SIARL); le superfici saranno finanziate sulla base delle informazioni di eleggibilità presenti nel GIS-SIARL; per quanto riguarda la vite, la determinazione delle superfici ammissibili a premio farà riferimento a quelle registrate nell’Inventario viticolo regionale all’interno del fascicolo SIARL del produttore; • segnalazione al CAA delle anomalie presenti nella domanda e segnalate dal SIGC, per l’attuazione dell’attività di correzione; • verifica del rapporto UB/ha; • verifica del rispetto delle superfici minime di intervento; • verifica del rispetto dell’importo minimo erogabile (100,00 €); • verifica a SIARL della presenza e correttezza del contratto ATI; 17 18 19 20 Ai sensi dell’art. 3, comma 4 del Reg. UE n. 65 del 27 gennaio 2011. Ai sensi dell’art. 75 del Reg. (CE) n. 1122/2009. Ex Art. 72 del Reg. (CE) 796/2004 Ai sensi dell’art. 75 I richiedenti ammessi a finanziamento sono di seguito indicati come “beneficiari” degli aiuti. Bollettino Ufficiale – 155 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 10.2.1) Determinazione della superficie foraggera ammissibile Per determinare la superficie foraggera su cui calcolare l’indennità, nel caso delle aziende con allevamento, prima del pagamento verrà calcolata la consistenza zootecnica dell’azienda, sulla base dei seguenti dati: • per i bovini: anagrafe zootecnica (consistenza zootecnica media calcolata dall’inizio dell’anno di presentazione della domanda); • per gli ovi-caprini: anagrafe zootecnica; • per gli equini: dato presente sul fascicolo aziendale del richiedente corrispondente alla consistenza, riferita alla data di presentazione della domanda, presente sul “registro di stalla”; L’indennità potrà essere liquidata per la superficie accertata dopo i controlli amministrativi o in loco, per cui è rispettato un carico di bestiame compreso tra 0,2 e 3 UB/ha. Nel caso in cui il rapporto UB/ettaro superi il valore massimo (3 UB/ha) o sia inferiore al valore minimo (0.2 UB/ha) non viene concesso alcun contributo. Al fine di verificare che il carico di bestiame sia compreso tra 0,2 e 3 UB/ha viene presa in considerazione tutta la superficie foraggera aziendale, anche se: • posta fuori dal territorio dei comuni svantaggiati indicati nel paragrafo 20; • costituita da superfici non ammissibili a finanziamento. 10.3)Erogazione dei premi ai beneficiari Le fasi procedurali relative al pagamento dei premi da parte di OPR comprendono: • pagamento al beneficiario; • comunicazione al beneficiario del pagamento; e sono definite nel “Manuale OPR”. 10.4)Esito dei controlli Le tipologie di irregolarità riscontrabili durante i controlli, la comunicazione dell’esito di questi e le relative conseguenze sono descritte nel Manuale operativo dell’Organismo Pagatore Regionale inerente i controlli in loco per le Misure connesse a superficie e animali. 11) CONTROLLI Le domande possono essere sottoposte a differenti controlli a campione21: • controlli in loco di ammissibilità: questo controllo riguarda almeno il 5% dei richiedenti; • controlli in loco “sul rispetto della condizionalità”: questo controllo riguarda ogni anno almeno l’1% dei richiedenti. • controlli “ex post”: questo controllo riguarda almeno l’1% dei beneficiari che hanno ricevuto un contributo negli anni precedenti, ma non hanno presentato domanda di indennità compensativa nell’anno del controllo, e che sono soggetti all’impegno di proseguire l’attività agricola per 5 anni; • controllo in loco dell’effettivo pascolamento; • controllo a campione delle autocertificazioni di cui al precedente punto 9.4.1 • controlli dell’attività dei CAA (controlli II livello). 11.1) Controlli in loco dei beneficiari Almeno il 5% delle domande presentate è sottoposto a controllo in loco. Il controllo in loco di ammissibilità ha l’obiettivo di verificare: • l’esistenza della superficie minima per l’accesso alla misura; • l’effettiva estensione delle superfici ammesse a premio; • l’identificazione delle colture presenti sulle superfici dichiarate; Il controllo in loco, eseguito secondo le modalità previste dal Manuale operativo dei controlli redatto da OPR, comprende l’ispezione delle particelle richieste a premio per la verifica della destinazione colturale, la misurazione delle tare rilevate e il calcolo delle superfici ammissibili attraverso le ortofoto dell’anno. In caso di difformità tra le superfici dichiarate in domanda e quelle accertate durante il controllo in loco, si applicano le riduzioni e le esclusioni dal contributo previste dal Manuale OPR. Si precisa che le superfici dichiarate a pascolo abbinate ad un’eleggibilità “bosco” riscontrate nel registro storico dei pascoli saranno assoggettate a controllo in loco a campione (5% delle domande) mentre quelle che non vi rientrano, saranno assoggettate a controllo in loco sistematico (100 delle domande). 11.2) Controlli sul rispetto della “condizionalità” Almeno l’1% delle domande di pagamento è sottoposto ogni anno al controllo sul rispetto della condizionalità. Il controllo riguarda l’intera l’azienda e non solamente le superfici richieste a premio. In caso di mancato rispetto dei requisiti previsti dalla condizionalità l’aiuto viene ridotto o annullato. La percentuale di riduzione dell’aiuto è determinata in base alla portata, alla gravità e alla durata dell’infrazione constatata: • portata dell’infrazione: determinata tenendo conto in particolare dell’impatto dell’infrazione stessa, che può essere limitato all’azienda oppure più ampio • gravità dell’infrazione: che dipende in particolare dalla rilevanza delle conseguenze dell’infrazione medesima alla luce degli obiettivi del requisito o della norma in questione; 21 I controllo in loco sono controlli presso l’azienda agricola e si effettuano secondo quanto previsto nel Manuale operativo dell’Organismo Pagatore Regionale inerente i controlli in loco per le Misure connesse a superficie e animali – 156 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 • durata di una infrazione: dipendente in particolare dal lasso di tempo nel corso del quale ne perdura l’effetto e dalla possibilità di eliminarne l’effetto con mezzi ragionevoli. Inoltre la percentuale di riduzione dell’aiuto aumenta in caso di ripetizione dell’infrazione. Le modalità di effettuazione del controllo e le percentuali di riduzione dell’aiuto a seguito di infrazione sono riportate nel “Manuale operativo per il controllo della condizionalità”. 11.3) Controlli “ex post” Questo controllo riguarda almeno l’1% dei beneficiari che hanno ricevuto un contributo negli anni precedenti, ma non hanno presentato domanda di indennità compensativa nell’anno del controllo. I controlli “ex post” hanno l’obiettivo di verificare il proseguimento dell’attività agricola da parte del beneficiario, per almeno 5 anni a partire dal primo pagamento percepito. 11.4) Controlli dell’attività dei CAA (controlli II livello) L’attività svolta dai CAA è soggetta a controlli a campione effettuati dall’Organismo Pagatore Regionale. Il controllo è effettuato su un campione di domande e concerne la verifica del corretto svolgimento dei controlli di ricevibilità affidate ai CAA tramite l’esame della documentazione contenuta nel fascicolo di domanda e nel fascicolo aziendale del richiedente al fine di verificarne la conformità. 12) IMPEGNI E PENALITÀ Gli impegni sono gli obblighi che i beneficiari devono mantenere durante un periodo variabile a seconda del singolo impegno. Tale periodo è chiamato “periodo di impegno”: Il mancato rispetto degli impegni per cause di forza maggiore22 non comporta penalità o decadenza della domanda, purché il beneficiario degli aiuti informi Regione Lombardia (Direzione Generale Agricoltura) circa il verificarsi dell’evento con le modalità e nei tempi stabiliti dal “Manuale OPR”. Gli impegni sono: • prosecuzione dell’attività agricola per 5 anni; • mantenimento di un adeguato carico di bestiame; 12.1) Prosecuzione dell’attività agricola per 5 anni Tutti i beneficiari devono impegnarsi a proseguire l’attività agricola, all’interno di comuni classificati montani e svantaggiati, per almeno cinque anni a partire dall’anno successivo a quello di presentazione della prima domanda di indennità compensativa (misura “e” del PSR 2000-2006 o misura 211 del PSR 2007-2013). L’inadempimento comporta il recupero delle indennità erogate al beneficiario, tranne il caso in cui vi sia il subentro nella conduzione aziendale a favore del coniuge, di parenti fino al 4° grado o di affini fino al 2° grado, che mantengono l’impegno assunto dal beneficiario. Non costituisce inadempimento la cessazione dell’attività agricola per cause di forza maggiore, descritte nel manuale OPR. La verifica di questo impegno avviene in occasione dei controlli ex-post. 12.2) Mantenimento di un adeguato carico di bestiame Per quanto riguarda l’impegno “mantenimento di un adeguato carico di bestiame” si rimanda al paragrafo 10.2.1 “Determinazione della superficie foraggera ammissibile” 13) DECADENZE In presenza di irregolarità che comportino la decadenza parziale o totale di una domanda di contributo, la Regione – Direzione Generale Agricoltura -comunica la decadenza al beneficiario nel modo indicato nei paragrafi seguenti e nel “Manuale OPR”. 13.1) Comunicazione dell’avvio del procedimento di decadenza Qualora l’esito del controllo sia parzialmente o totalmente negativo, la Regione Lombardia (Direzione Generale Agricoltura) comunica al richiedente l’avvio del procedimento di decadenza, indicando le modalità per la richiesta di riesame. La comunicazione deve essere inviata al richiedente tramite raccomandata con avviso di ricevimento o con posta elettronica certificata. 13.2) Richieste di riesame Il richiedente, entro e non oltre 15 giorni continuativi dalla data di ricevimento della comunicazione di avvio dell’iter del provvedimento di decadenza da parte della Regione, può presentare a quest’ultima memorie scritte per chiedere il riesame23 della pratica. Regione Lombardia (Direzione Generale Agricoltura ) comunica l’esito positivo o negativo del riesame entro i termini stabiliti dal “Manuale OPR”. 13.3)Provvedimento di decadenza Regione Lombardia (Direzione Generale Agricoltura) emette il provvedimento di decadenza con le modalità e i termini stabiliti dal “Manuale OPR”. 14) RECESSO E TRASFERIMENTO DEGLI IMPEGNI Il recesso o rinuncia anticipata, parziale o totale, agli impegni assunti con la domanda è possibile, in qualsiasi momento del periodo d’impegno, tranne nei casi in cui il beneficiario è stato già avvisato dell’esistenza di una procedura di controllo nei suoi confronti, con le modalità e con le conseguenze che sono definite dal “Manuale OPR”. 22 Le cause di forza maggiore sono indicate nel “Manuale OPR” al paragrafo 12.2 23 Le richieste di riesame sono regolamentare dalla l. 241/1990. Bollettino Ufficiale – 157 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 L’obbligo della restituzione dei premi già percepiti, maggiorati degli interessi legali, vale sempre tranne che in presenza di cause di forza maggiore. Anche il trasferimento degli impegni assunti e il cambio beneficiario sono precisati nel Manuale OPR. 15) RICORSI Contro gli atti con rilevanza esterna emanati dagli Organismi Delegati e dalla Regione Lombardia (Direzione Generale Agricoltura od OPR), l’interessato può presentare ricorso secondo le modalità di seguito indicate: 15.1)Contestazioni per provvedimenti emessi dopo i controlli in loco e sul rispetto della condizionalità Contro i provvedimenti di decadenza totale o parziale dal contributo, emessi dopo i controlli in loco e sul rispetto della condizionalità, l’interessato può proporre azione entro 60 giorni avanti al giudice amministrativo competente per territorio (TAR) nonché ricorso al Capo dello Stato entro 120 giorni dal ricevimento della comunicazione di decadenza. 15.2)Contestazioni per provvedimenti emessi dopo i controlli ex post Contro i provvedimenti di decadenza o di riduzione del contributo, emanati a seguito dell’effettuazione di controlli, al soggetto interessato è data facoltà di esperire azione proposta avanti il Giudice Ordinario entro i termini previsti dal Codice di procedura Civile. 16) SANZIONI L’applicazione di sanzioni amministrative ai sensi della l. 898/1986 avviene secondo le modalità e con i criteri individuati nel “Manuale OPR”. 17) INFORMATIVA TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI I dati acquisiti dai beneficiari nelle diverse fasi procedurali vengono trattati nel rispetto della normativa vigente ed in particolare al Decreto Legislativo n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. Al fine di esplicitare l’obbligo comunitario di pubblicare le informazioni relative ai beneficiari di fondi provenienti dal bilancio comunitario (Reg CE n. 1995/2006 del Consiglio) l’Autorità di Gestione del PSR 2007-2013 pubblica l’elenco dei beneficiari (con relativo titolo delle operazioni e importi della partecipazione pubblica assegnati a tali operazioni) del sostegno allo sviluppo rurale da parte del FEASR – Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (Reg. CE 1974/2006, all. VI). Per maggiori approfondimenti si rimanda al capitolo 2 del documento “Disposizioni in materia di pubblicità e trattamento dei dati personali” approvate con d.d.u.o. n. 11998 del 16 novembre 2009, pubblicate sul BURL n. 46, 4° supplemento straordinario del 20 novembre 2009 e disponibili sul sito della Direzione Generale Agricoltura www.agricoltura.regione.lombardia.it nella sezione dedicata al PSR 2007-2013. 18) MODIFICHE ED INTEGRAZIONI Il competente dirigente della Direzione Generale Agricoltura, con proprio provvedimento, può modificare o integrare il presente bando, soprattutto per motivi legati alle disponibilità finanziarie, in particolare: • modificando la data di presentazione delle domande; • prevedendo ulteriori bandi o eliminandone alcuni; • limitando la possibilità di presentare domanda solo per alcune tipologie di superfici. Non possono essere modificate con provvedimento del competente dirigente solamente le parti definite dalle Disposizioni Attuative Quadro approvate con deliberazione di Giunta regionale. 19) RIFERIMENTI NORMATIVI Si riepilogano i principali riferimenti normativi e regolamentari24 alla base delle presenti disposizioni attuative: • Titolo IV, Capo I, Sezione II, Sottosezione II, Articolo 37 del Reg. (CE) n. 1698/2005 del Consiglio europeo, del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e s.m.i.; • Capo III, sezione 1, sottosezione 2, del Reg. (CE) n. 1974/2006 della Commissione europea del 15 dicembre 2006 recante disposizioni di applicazione del Reg. (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), nonché Paragrafo 5.3.2.2.1 dell’allegato III dello stesso regolamento; • Allegati II e III e artt. 5 e 6 del Reg. (CE) n. 73/2009 così come modificato dal Reg. UE 1310/2013 per l’anno 2014 e la DGR 4196/07 e s.m.i. relativi al regime di condizionalità; • Manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni dell’Organismo Pagatore Regionale, approvato con decreto n. 7107 del 16/07/2010 e s.m.i.; • Manuale operativo dei controlli in loco per le misure a superficie e animali dell’Organismo Pagatore Regionale, approvato con decreto n. 605 del 31/01/2012 e s.m.i.; • Manuale operativo dei controlli di condizionalità dell’Organismo Pagatore Regionale, approvato con decreto n. 9662 del 24/10/2013 e s.m.i.; 20) RIEPILOGO TEMPISTICHE FASE Presentazione della domanda a SIARL Stampa e firma della domanda da parte del richiedente e formazione del fascicolo di domanda presso il CAA PERIODO /TERMINE Entro 15 maggio 2014 Contestualmente alla presentazione della domanda informatica 24 La normativa europea è rintracciabile sul sito http://eur-lex.europa.eu e quella regionale sul sito http://www.regione.lombardia.it – 158 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 FASE Presentazione domanda di modifica in aumento Presentazione delle autocertificazioni Presentazione domanda di revoca/cessione Controllo di ricevibilità da parte del CAA Pagamento dell’anticipo (75% del premio) Controllo in loco da parte di AGEA su un campione del 5% di beneficiari Pagamento del saldo alle aziende non a campione Pagamento del saldo alle aziende a campione PERIODO /TERMINE Entro il 9 giugno Entro il 31 luglio Entro il termine fissato dalla circolare della domanda unica Entro il 31 luglio Entro il 31 dicembre Entro il 31 dicembre Non appena avviati tutti i controlli Successivamente all’esito dei controlli 21) ELENCO DEI COMUNI RICADENTI IN AREE SVANTAGGIATE Codice ISTAT 016001 016002 016004 016006 016007 016008 016012 016014 016015 016017 016022 016023 016025 016026 016027 016032 016033 016035 016036 016039 016041 016048 016050 016052 016056 016058 016060 016061 016064 016065 016067 016068 016070 016071 016074 016077 016078 016080 016082 016085 016086 016088 016090 016092 016093 016094 016099 016100 Provincia BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG Comune ADRARA SAN MARTINO ADRARA SAN ROCCO ALBINO ALMENNO SAN BARTOLOMEO ALMENNO SAN SALVATORE ALZANO LOMBARDO ARDESIO AVERARA AVIATICO AZZONE BEDULITA BERBENNO BERZO SAN FERMO BIANZANO BLELLO BORGO DI TERZO BOSSICO BRACCA BRANZI BREMBILLA BRUMANO CAMERATA CORNELLO CAPIZZONE CAPRINO BERGAMASCO CARONA CASAZZA CASNIGO CASSIGLIO CASTIONE DELLA PRESOLANA CASTRO CAZZANO SANT’ANDREA CENATE SOPRA CENE CERETE CISANO BERGAMASCO CLUSONE COLERE COLZATE CORNA IMAGNA COSTA VALLE IMAGNA COSTA VOLPINO CREDARO CUSIO DOSSENA ENDINE GAIANO ENTRATICO FINO DEL MONTE FIORANO AL SERIO Codice ISTAT Provincia 016102 016103 016104 016106 016107 016108 016109 016110 016111 016112 016116 016118 016119 016121 016124 016125 016127 016128 016130 016134 016136 016137 016144 016145 016146 016147 016148 016149 016151 016156 016158 016159 016161 016162 016163 016164 016165 016166 016168 016169 016171 016173 016174 016175 016178 016179 016180 016182 BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG Comune FONTENO FOPPOLO FORESTO SPARSO FUIPIANO VALLE IMAGNA GANDELLINO GANDINO GANDOSSO GAVERINA TERME GAZZANIGA GEROSA GORNO GROMO GRONE ISOLA DI FONDRA LEFFE LENNA LOCATELLO LOVERE LUZZANA MEZZOLDO MOIO DÈ CALVI MONASTEROLO DEL CASTELLO NEMBRO OLMO AL BREMBO OLTRE IL COLLE OLTRESSENDA ALTA ONETA ONORE ORNICA PALAZZAGO PARRE PARZANICA PEIA PIANICO PIARIO PIAZZA BREMBANA PIAZZATORRE PIAZZOLO PONTE NOSSA PONTERANICA PONTIDA PRADALUNGA PREDORE PREMOLO RANICA RANZANICO RIVA DI SOLTO ROGNO Bollettino Ufficiale – 159 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Codice ISTAT Provincia 016184 016185 016186 016187 016188 016190 016191 016192 016193 016195 016196 016197 016199 016200 016201 016202 016204 016205 016208 016210 016211 016218 016221 016223 016225 016226 016227 016228 016229 016230 016234 016235 016236 016237 016239 016240 016241 016242 016243 016244 016246 016247 016248 016249 017003 017005 017006 017007 017010 017012 017016 017017 017018 017019 017022 017023 017024 017025 017027 017028 017030 BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BG BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS Comune RONCOBELLO RONCOLA ROTA D’IMAGNA ROVETTA SAN GIOVANNI BIANCO SAN PELLEGRINO TERME SANTA BRIGIDA SANT’OMOBONO IMAGNA SARNICO SCHILPARIO SEDRINA SELVINO SERINA SOLTO COLLINA SONGAVAZZO SORISOLE SOVERE SPINONE AL LAGO STROZZA TALEGGIO TAVERNOLA BERGAMASCA TRESCORE BALNEARIO UBIALE CLANEZZO VALBONDIONE VALGOGLIO VALLEVE VALNEGRA VALSECCA VALTORTA VEDESETA VERTOVA VIADANICA VIGANO SAN MARTINO VIGOLO VILLA D’ALMÈ VILLA DI SERIO VILLA D’OGNA VILLONGO VILMINORE DI SCALVE ZANDOBBIO ZOGNO COSTA DI SERINA ALGUA CORNALBA AGNOSINE ANFO ANGOLO TERME ARTOGNE BAGOLINO BARGHE BERZO DEMO BERZO INFERIORE BIENNO BIONE BORNO BOTTICINO BOVEGNO BOVEZZO BRAONE BRENO BRIONE Codice ISTAT Provincia 017031 017035 017036 017044 017047 017049 017050 017051 017054 017055 017058 017061 017063 017065 017068 017070 017074 017075 017076 017077 017079 017081 017082 017083 017084 017085 017087 017089 017090 017094 017095 017096 017098 017100 017101 017104 017105 017106 017110 017111 017112 017115 017117 017118 017121 017123 017124 017128 017131 017132 017135 017139 017140 017141 017142 017143 017144 017148 017153 017154 017157 BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS Comune CAINO CAPO DI PONTE CAPOVALLE CASTO CEDEGOLO CERVENO CETO CEVO CIMBERGO CIVIDATE CAMUNO COLLIO CONCESIO CORTENO GOLGI DARFO BOARIO TERME EDOLO ESINE GARDONE RIVIERA GARDONE VALTROMPIA GARGNANO GAVARDO GIANICO GUSSAGO IDRO INCUDINE IRMA ISEO LAVENONE LIMONE SUL GARDA LODRINO LOSINE LOZIO LUMEZZANE MAGASA MALEGNO MALONNO MARCHENO MARMENTINO MARONE MONNO MONTE ISOLA MONTICELLI BRUSATI MURA NAVE NIARDO ODOLO OME ONO SAN PIETRO OSSIMO PAISCO LOVENO PAITONE PASPARDO PERTICA ALTA PERTICA BASSA PEZZAZE PIAN CAMUNO PISOGNE POLAVENO PONTE DI LEGNO PRESEGLIE PRESTINE PROVAGLIO VAL SABBIA – 160 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Codice ISTAT Provincia 017164 017168 017169 017170 017174 017175 017176 017178 017181 017182 017183 017184 017185 017187 017189 017191 017193 017194 017197 017198 017199 017201 017202 017204 017205 017206 013003 013004 013011 013013 013015 013019 013021 013025 013026 013030 013032 013037 013042 013044 013047 013050 013052 013060 013062 013063 013065 013070 013071 013074 013075 013076 013077 013083 013085 013087 013089 013090 013092 013095 013097 BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS BS CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO Comune ROÈ VOLCIANO SABBIO CHIESE SALE MARASINO SALO’ SAREZZO SAVIORE DELL’ADAMELLO SELLERO SERLE SONICO SULZANO TAVERNOLE SUL MELLA TEMU’ TIGNALE TOSCOLANO MADERNO TREMOSINE TREVISO BRESCIANO VALLIO VALVESTINO VESTONE VEZZA D’OGLIO VILLA CARCINA VILLANUOVA SUL CLISI VIONE VOBARNO ZONE PIANCOGNO ALBAVILLA ALBESE CON CASSANO ARGEGNO ASSO BARNI BELLAGIO BENE LARIO BLESSAGNO BLEVIO BRIENNO BRUNATE CAGLIO CANZO CARATE URIO CARLAZZO CASASCO D’INTELVI CASLINO D’ERBA CASTIGLIONE D’INTELVI CAVARGNA CERANO D’INTELVI CERNOBBIO CIVENNA CLAINO CON OSTENO COLONNO COMO CONSIGLIO DI RUMO CORRIDO CREMIA CUSINO DIZZASCO DOMASO DONGO DOSSO DEL LIRO ERBA EUPILIO Codice ISTAT Provincia Comune 013098 013106 013107 013108 013111 013112 013113 013119 013120 013122 013123 013125 013126 013130 013134 013139 013145 013148 013152 013155 013160 013161 013172 013178 013179 013183 013184 013185 013186 013187 013188 013189 013192 013193 013194 013195 013203 013204 013205 013207 013208 013210 013211 013216 013217 013218 013222 013223 013225 013226 013229 013233 013234 013236 013239 013246 097001 097004 097007 097008 097013 CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO CO LC LC LC LC LC FAGGETO LARIO GARZENO GERA LARIO GERMASINO GRANDOLA ED UNITI GRAVEDONA GRIANTE LAGLIO LAINO LANZO D’INTELVI LASNIGO LENNO LEZZENO LIVO LONGONE AL SEGRINO MAGREGLIO MENAGGIO MEZZEGRA MOLTRASIO MONTEMEZZO MUSSO NESSO OSSUCCIO PEGLIO PELLIO INTELVI PIANELLO DEL LARIO PIGRA PLESIO POGNANA LARIO PONNA PONTE LAMBRO PORLEZZA PROSERPIO PUSIANO RAMPONIO VERNA REZZAGO SALA COMACINA SAN BARTOLOMEO VAL CAVARGNA SAN FEDELE INTELVI SAN NAZZARO VAL CAVARGNA SANT’ABBONDIO SANTA MARIA REZZONICO SCHIGNANO SORICO SORMANO STAZZONA TAVERNERIO TORNO TREMEZZO TREZZONE VALBRONA VAL REZZO VALSOLDA VELESO VERCANA ZELBIO ABBADIA LARIANA BALLABIO BARZIO BELLANO CALOLZIOCORTE Bollettino Ufficiale – 161 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Codice ISTAT Provincia 097014 097015 097018 097021 097022 097023 097024 097025 097027 097029 097030 097032 097033 097034 097035 097036 097038 097040 097041 097042 097043 097045 097046 097047 097050 097052 097055 097059 097060 097063 097064 097065 097067 097068 097069 097070 097077 097078 097079 097080 097081 097082 097083 097084 097085 097086 097089 018007 018016 018017 018021 018028 018042 018064 018073 018074 018089 018094 018098 018117 018126 LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC LC PV PV PV PV PV PV PV PV PV PV PV PV PV PV Comune CARENNO CASARGO CASSINA VALSASSINA CESANA BRIANZA CIVATE COLICO COLLE BRIANZA CORTENOVA CRANDOLA VALSASSINA CREMENO DERVIO DORIO ELLO ERVE ESINO LARIO GALBIATE GARLATE INTROBIO INTROZZO LECCO LIERNA MALGRATE MANDELLO DEL LARIO MARGNO MOGGIO MONTE MARENZO MORTERONE OLGINATE OLIVETO LARIO PAGNONA PARLASCO PASTURO PERLEDO PESCATE PREMANA PRIMALUNA SUEGLIO SUELLO TACENO TORRE DÈ BUSI TREMENICO VALGREGHENTINO VALMADRERA VARENNA VENDROGNO VERCURAGO VESTRENO BAGNARIA BORGO PRIOLO BORGORATTO MORMOROLO BRALLO DI PREGOLA CANEVINO CECIMA FORTUNAGO GODIASCO GOLFERENZO MENCONICO MONTALTO PAVESE MONTESEGALE PONTE NIZZA ROCCA SUSELLA Codice ISTAT Provincia 018128 018132 018142 018166 018170 018171 018183 018184 014001 014002 014003 014004 014005 014006 014007 014008 014009 014010 014011 014012 014013 014014 014015 014016 014017 014018 014019 014020 014021 014022 014023 014024 014025 014026 014027 014028 014029 014030 014031 014032 014033 014034 014035 014036 014037 014038 014039 014040 014041 014042 014043 014044 014045 014046 014047 014048 014049 014050 014051 014052 014053 PV PV PV PV PV PV PV PV SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO Comune ROMAGNESE RUINO SANTA MARGHERITA DI STAFFORA VAL DI NIZZA VALVERDE VARZI VOLPARA ZAVATTARELLO ALBAREDO PER SAN MARCO ALBOSAGGIA ANDALO VALTELLINO APRICA ARDENNO BEMA BERBENNO DI VALTELLINA BIANZONE BORMIO BUGLIO IN MONTE CAIOLO CAMPODOLCINO CASPOGGIO CASTELLO DELL’ACQUA CASTIONE ANDEVENNO CEDRASCO CERCINO CHIAVENNA CHIESA IN VALMALENCO CHIURO CINO CIVO COLORINA COSIO VALTELLINO DAZIO DELEBIO DUBINO FAEDO VALTELLINO FORCOLA FUSINE GEROLA ALTA GORDONA GROSIO GROSOTTO MADESIMO LANZADA LIVIGNO LOVERO MANTELLO MAZZO DI VALTELLINA MELLO MENAROLA MESE MONTAGNA IN VALTELLINA MORBEGNO NOVATE MEZZOLA PEDESINA PIANTEDO PIATEDA PIURO POGGIRIDENTI PONTE IN VALTELLINA POSTALESIO – 162 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 Codice ISTAT Provincia 014054 014055 014056 014057 014058 014059 014060 014061 014062 014063 014064 014065 014066 014067 014068 014069 014070 014071 014072 014073 014074 014075 014076 014077 014078 012001 012004 012007 012008 012010 012011 012015 012019 012020 012021 012022 012024 012027 012030 012037 012041 012043 012045 012051 012052 012053 012055 012056 012058 012059 012060 012061 012062 012063 012065 012066 012069 012072 012074 012076 012081 SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO SO VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA Comune PRATA CAMPORTACCIO RASURA ROGOLO SAMOLACO SAN GIACOMO FILIPPO SERNIO SONDALO SONDRIO SPRIANA TALAMONA TARTANO TEGLIO TIRANO TORRE DI SANTA MARIA TOVO DI SANT’AGATA TRAONA TRESIVIO VALDIDENTRO VALDISOTTO VALFURVA VAL MASINO VERCEIA VERVIO VILLA DI CHIAVENNA VILLA DI TIRANO AGRA ARCISATE AZZIO BARASSO BEDERO VALCUVIA BESANO BISUSCHIO BRENTA BREZZO DI BEDERO BRINZIO BRISSAGO-VALTRAVAGLIA BRUSIMPIANO CADEGLIANO-VICONAGO CANTELLO CASALZUIGNO CASSANO VALCUVIA CASTELLO CABIAGLIO CASTELVECCANA CITTIGLIO CLIVIO COCQUIO-TREVISAGO COMERIO CREMENAGA CUASSO AL MONTE CUGLIATE-FABIASCO CUNARDO CURIGLIA CON MONTEVIASCO CUVEGLIO CUVIO DUMENZA DUNO FERRERA DI VARESE GAVIRATE GEMONIO GERMIGNAGA GRANTOLA Codice ISTAT Provincia 012083 012086 012087 012092 012093 012094 012097 012099 012100 012102 012103 012110 012112 012113 012114 012115 012117 012129 012131 012133 012135 012139 VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA VA Comune INDUNO OLONA LAVENA-PONTE TRESA LAVENO-MOMBELLO LUINO LUVINATE MACCAGNO MARCHIROLO MARZIO MASCIAGO PRIMO MESENZANA MONTEGRINO VALTRAVAGLIA ORINO PINO SULLA SPONDA DEL LAGO M PORTO CERESIO PORTO VALTRAVAGLIA RANCIO VALCUVIA SALTRIO TRONZANO LAGO MAGGIORE VALGANNA VARESE VEDDASCA VIGGIU’ Bollettino Ufficiale – 163 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 22) ELENCO DEI CODICI COLTURA AMMISSIBILI A FINANZIAMENTO DESCRIZIONE UTILIZZO O PRODOTTO SILOMAIS E MAIS CEROSO SORGO DA FORAGGIO INSILATO DI CEREALI NAVONI RUTABAGA E ALTRI PRODOTTI SIMILI DA FORAGGIO DIGITALIS LANATA, SECALE CORNUTUM E HYPERICUM PERFORATUM VECCIA VICIA SATIVA L. VICIA VILLOSA ROTH. ERBA MEDICA MEDICAGO LUPOLINA L. MEDICAGO SATIVA L. TRIFOGLIO TRIFOLIUM ALEXANDRINUM L. TRIFOLIUM HYBRIDUM L. TRIFOLIUM INCARNATUM L. TRIFOLIUM PRATENSE L. TRIFOLIUM REPENS L. TRIFOLIUM RESUPINATUM L. PRATO POLIFITA DA VICENDA PRATO POLIFITA NON AVVICENDATO (PRATO STABILE) PRATO-PASCOLO PASCOLO PASCOLO CESPUGLIATO/ ARBORATO (TARA 20%) PASCOLO ARBORATO (TARA 50%) PASCOLO CON ROCCIA AFFIORANTE (TARA 50%) PASCOLO CON ROCCIA AFFIORANTE (TARA 20%) PASCOLO CONTRATTO ATI PASCOLO CESPUGLIATO/ ARBORATO CONTRATTO ATI (TARA 20%) CODICE UTILIZZO O PRODOTTO SIARL CODICE PRODOTTO AGEA CODICE VARIETÀ AGEA Premio per pascoli Premio per prati Premio per viticole Premio per olivicole Premio per frutticole Foraggere utilizzate per il rapporto (UB/ha) 020 108 00 sì 102 693 001 110 523 000 sì 181 955 000 sì 241 560 000 sì 308 309 159 389 000 000 sì sì 311 390 000 sì 330 562 005 sì 331 372 000 sì 332 357 000 sì 340 152 005 sì 341 379 000 sì 342 381 000 sì 343 383 000 sì 344 384 000 sì 345 385 000 sì 346 388 000 sì 350 068 005 sì sì 360 068 007 sì sì 370 380 067 065 008 009 sì sì sì sì 381 103 009 sì sì 382 054 009 sì sì 383 064 009 sì sì 384 063 009 sì sì 385 065 009 sì sì 386 103 009 sì sì sì – 164 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 DESCRIZIONE UTILIZZO O PRODOTTO PASCOLO ARBORATO CONTRATTO ATI (TARA 50%) PASCOLO CON ROCCIA AFFIORANTE CONTRATTO ATI (TARA 50%) PASCOLO CON ROCCIA AFFIORANTE CONTRATTO ATI (TARA 20%) MAIS DA FORAGGIO ALTRE FORAGGERE VITE PER UVA DA VINO IN ZONA DOC E/O DOCG VITE PER UVA DA VINO IN ZONA IGT VITE PER UVA VINO DA TAVOLA IN ALTRE ZONE VITE PER UVA DA MENSA OLIVO PER OLIVE DA TAVOLA OLIVO PER OLIVE DA OLIO ARANCIO BERGAMOTTO CHINOTTO E CEDRO CLEMENTINA LIMETTA LIMONE MANDARINO POMPELMO MELO PERO PESCO NETTARINA LOTO O KAKI FICO LAMPONE MORA MIRTILLO NESPOLO RIBES UVA SPINA SULLA AGROSTIS CANINA L. AGROSTIS GIGANTEA ROTH. AGROSTIS STOLONIFERA L. AGROSTIS CAPILLARIS L. ARRHENATHERUM ELATIUS L. DACTYLIS GLOMERATA L. CODICE UTILIZZO O PRODOTTO SIARL CODICE PRODOTTO AGEA CODICE VARIETÀ AGEA Premio per pascoli Premio per prati Premio per viticole Premio per olivicole Premio per frutticole Foraggere utilizzate per il rapporto (UB/ha) 387 054 009 sì sì 388 064 009 sì sì 389 063 009 sì sì 390 604 001 sì 400 519 000 sì 414 163 000 sì 415 163 000 sì 416 163 000 sì 417 849 000 sì 421 100 000 sì 422 111 000 sì 431 432 433 434 435 436 437 438 440 450 460 461 471 472 473 474 475 476 477 478 600 201 432 433 203 435 204 202 205 441 451 801 804 471 472 473 474 475 476 477 478 840 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 005 sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì sì 601 350 000 sì 602 351 000 sì 603 352 000 sì 604 353 000 sì 605 354 000 sì 606 355 000 sì Bollettino Ufficiale – 165 – Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 DESCRIZIONE UTILIZZO O PRODOTTO F E S T U C A ARUNDINACEA SCHREB. FESTUCA OVINA L. FESTUCA PRATENSIS HUDS. LUPINELLA FESTUCA RUBRA L. FESTULOLIUM LOLIUM MULTIFLORUM LAM. LOLIUM PERENNE L. LOLIUM X BOUCHEANUM KUNTH PHLEUM BERTOLINII (DC) PHLEUM PRATENSE L. POA NEMORALIS L. POA PRATENSIS L. ERBAIO DI GRAMINACEE POA PALUSTRIS POA TRIVIALIS L. HEDYSARUM CORONARIUM L. ONOBRICHIS VICIIFOLIA SCOP. ERBAIO DI LEGUMINOSE FIENO GRECO ERBAIO MISTO ALBICOCCO CILIEGIO SUSINO PRUGNE DA DESTINARE ALLA TRASFORMAZIONE CARRUBO CASTAGNO MANDORLO NOCCIOLO NOCE PISTACCHIO ACTINIDIA CODICE UTILIZZO O PRODOTTO SIARL CODICE PRODOTTO AGEA CODICE VARIETÀ AGEA Premio per pascoli Premio per prati Premio per viticole Premio per olivicole Premio per frutticole Foraggere utilizzate per il rapporto (UB/ha) 607 359 000 sì 608 360 000 sì 609 361 000 sì 610 611 612 612 362 363 005 000 000 sì sì sì 613 368 000 sì 614 370 000 sì 615 369 000 sì 616 364 000 sì 617 618 619 365 374 375 000 000 000 sì sì sì 620 519 001 sì 621 376 000 sì 622 378 000 sì 623 371 000 sì 630 519 002 sì 631 640 671 672 673 862 519 671 672 673 005 003 000 000 000 sì sì sì sì sì 674 950 000 sì 821 822 823 824 825 827 831 075 542 072 071 073 074 831 000 000 000 000 000 000 000 sì sì sì sì sì sì sì – 166 – Bollettino Ufficiale Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014 23) DICHIARAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA ATTO DI NOTORIETÀ (art. 47 D.P.R. 28/12/2000, n. 445) Il/La sottoscritto/a ______________________________________________________________________________________________________________ CUAA __________________________________________________________________________________________________________________________ Titolare della domanda relativa alla misura 211 n. _____________________________ e conduttore delle superfici identificate come “pascoli” (codici coltura da 380 a 389) nella medesima domanda, consapevole che in caso di falsa dichiarazione verranno applicate le sanzioni previste dal codice penale, che comportano inoltre la decadenza dal beneficio ottenuto sulla base della dichiarazione non veritiera e che l’Amministrazione effettuerà controlli anche a campione sulla veridicità delle dichiarazioni rese DICHIARA: Di non disporre del certificato di monticazione (modello 7) per i seguenti motivi (barrare la causa): Superficie dichiarate a pascolo limitrofe alla stalla per le quali non è previsto il rilascio del certificato di monticazione; Impossibilità/indisponibilità del Servizio Veterinario dell’ASL di ____________ a rilasciare il certificato di monticazione pur in presenza di formale richiesta; Altro (fornire descrizione della motivazione); Di effettuare il pascolo, indicativamente, nel periodo da _____ a ______ (indicare i mesi) sulle seguenti superfici (indicare comune, sezione censuaria, foglio e mappale): -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Di condurre al pascolo il seguente bestiame: Numero ______ bovini di età inferiore a 6 mesi Numero ______ bovini di età compresa tra 6 mesi e 2 anni Numero ______ bovini di età superiore a 2 anni Numero ______ ovini Numero ______ caprini Numero ______ equini di età superiore a 6 mesi Il/La sottoscritt_, ai sensi del D.L.vo 196/2003, autorizza l’Amministrazione ad utilizzare i dati personali dichiarati solo per i fini istituzionali e necessari nell’ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa. Si allega fotocopia di un valido documento d’identità. Luogo e data IL/LA DICHIARANTE …………………......................…… ………...........................………………