Anno XLIV – N. 45 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e
redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Marco Pilloni – Redazione: tel. 02/6765 int. 4041 – 4107 – 5644; e-mail: [email protected]
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Serie Ordinaria - Mercoledì 19 febbraio 2014
REPUBBLICA ITALIANA
BOLLETTINO UFFICIALE
SOMMARIO
C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI
Seduta di Giunta regionale n. 49 del 14 febbraio 2014
Ordine del giorno - Deliberazioni approvate (dal n. 1355 al n. 1376). . . . . . . . . . . . . . . . .
Ordine del giorno integrativo - Deliberazioni approvate (dal n. 1377 al n. 1378). . . . . . . . . . . . . .
Comunicazioni - Deliberazioni approvate (dal n. 1379 al n. 1386) . . . . . . . . . . . . . . . . ..
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. 3
Deliberazione Giunta regionale 14 febbraio 2014 - n. X/1356
Nomina di due componenti del consiglio di indirizzo dell’azienda di servizi alla persona “Valsasino” con sede legale in comune di San Colombano al Lambro (MI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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. 4
Deliberazione Giunta regionale 14 febbraio 2014 - n. X/1366
Determinazioni in ordine ai criteri di gestione obbligatoria e delle buone condizioni agronomiche e ambientali ai sensi del
reg. CE 73/2009 così come modificato dal reg. UE 1310/2013 - Modifiche ed integrazioni alla d.g.r. 4196/2007. . . . .
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Deliberazione Giunta regionale 14 febbraio 2014 - n. X/1376
Manifestazione di favorevole volontà d’intesa, ai sensi del d.p.r. 383/1994, in ordine al “Progetto NR. 6/2013”, comune di
Somma Lombardo (VA). Progetto definitivo dei lavori di realizzazione collegamento ferroviario fra il Terminal 1 ed il Terminal
2 dell’aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa “Città di Milano”. Conferenza dei servizi permanente per l’approvazione dei progetti del sito di impianto dell’esposizione universale del 2015, nonchè dei relativi manufatti . . . . . ..
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. 83
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102
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D) ATTI DIRIGENZIALI
Giunta regionale
D.G. Culture, identità e autonomie
Decreto dirigente struttura 17 febbraio 2014 - n. 1207
POR OB 2 FSE 2007-2013 – Asse IV capitale umano e Asse V transnazionalità e interregionalità. Approvazione dei percorsi e
costituzione del catalogo «Nuova Learning Week – Anni scolastici e formativi 2013/2014 e 2014/2015» . . . . . . .
D.G. Agricoltura
Decreto dirigente struttura 13 febbraio 2014 - n. 1108
Programma di sviluppo rurale 2007-2013 – Approvazione del bando 2014 della Misura 211 «Indennità a favore degli agricoltori delle zone montane» ai sensi del regolamento (UE) n. 1310 del 17 dicembre 2013. . . . . . . . . . . .
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
GAZIONE DELLE PRESTAZIONI DI ODONTOIATRIA SOCIALE DI QUALITÀ NELL’ETÀ GERIATRICA»
C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI
Seduta di Giunta regionale n. 49 del 14 febbraio 2014
Ordine del giorno - Deliberazioni approvate (dal n. 1355 al
n. 1376)
A) PROPOSTE DI ALTA AMMINISTRAZIONE
DIREZIONE CENTRALE AA LEGALE, LEGISLATIVO, ISTITUZIONALE E
CONTROLLI
(Relatore il Presidente Maroni)
1355 - PROPOSTA DI PROGETTO DI LEGGE «DISPOSIZIONI PER LA
RIDUZIONE DEL CONSUMO DEL SUOLO E PER IL RIUSO DEL SUOLO
EDIFICATO. MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 11 MARZO 2005,
N. 12 (LEGGE PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO)»
1356 - NOMINA DI DUE COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI INDIRIZZO DELL’AZIENDA DI SERVIZI ALLA PERSONA «VALSASINO» CON
SEDE LEGALE IN COMUNE DI SAN COLOMBANO AL LAMBRO (MI)
B) PROPOSTE DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONE
PRESIDENZA A
A1 - PRESIDENZA A
(Relatore il Presidente Maroni)
1357 - DETERMINAZIONE PER L’AVVIO DELL’AZIENDA REGIONALE
CENTRALE ACQUISTI S.P.A.: II° PROVVEDIMENTO ATTUATIVO - ART. 6
COMMA 12 LETTERA A) DELLA L.R. 31 LUGLIO 2013, N. 5
A132 - COMUNICAZIONE
(Relatore il Presidente Maroni)
1358 - ADESIONI AD ASSOCIAZIONI ED ENTI PER L’ANNO 2014 AI
SENSI DELLA L.R. 12 SETTEMBRE 1986, N. 50
DIREZIONE CENTRALE AA LEGALE, LEGISLATIVO, ISTITUZIONALE E
CONTROLLI
AA01 - AVVOCATURA
(Relatore il Presidente Maroni)
1359 - PROPOSIZIONE DI RICORSO AVANTI IL TAR LOMBARDIA SEZIONE DI BRESCIA AVVERSO LA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO
COMUNALE DI IDRO N. 39 DEL 14 DICEMBRE 2013 DI APPROVAZIONE DEL PGT. NOMINA DEL DIFENSORE REGIONALE AVV. PIERA
PUJATTI DELL’AVVOCATURA REGIONALE
1360 - COSTITUZIONE NEL GIUDIZIO PROMOSSO AVANTI IL CONSIGLIO DI STATO PER LA RIFORMA DELLA SENTENZA TAR LOMBARDIA
N. 2074/2013 CONCERNENTE IL PIANO CAVE DELLA PROVINCIA DI
VARESE. NOMINA DEL DIFENSORE REGIONALE AVV. VIVIANA FIDANI
DELL’AVVOCATURA REGIONALE (632/2013)
DIREZIONE CENTRALE AD PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E
FINANZA
AD - DIREZIONE CENTRALE AD PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E
FINANZA
(Relatore il Presidente Maroni)
1361 - APPROVAZIONE DEI COSTI STANDARD PER LE COMUNITÀ
MONTANE LOMBARDE E DETERMINAZIONI IN ORDINE AL CONTRIBUTO DI FUNZIONAMENTO PER L’ANNO 2014
DIREZIONE GENERALE L CULTURE, IDENTITÀ E AUTONOMIE
(Relatore l’assessore Cappellini)
L131 - VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO E DEGLI ISTITUTI
CULTURALI
1365 - PROGRAMMA OPERATIVO DI COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA ITALIA - SVIZZERA 2007-2013. PROGETTO NUOVO STRATEGICO ECHI 2 ETNOGRAFIE ITALO-SVIZZERE PER LA VALORIZZAZIONE
DEL PATRIMONIO CULTURALE IMMATERIALE
DIREZIONE GENERALE M AGRICOLTURA
(Relatore l’assessore Fava)
M130 - PROGRAMMAZIONE, SVILUPPO RURALE E SEMPLIFICAZIONE
AMMINISTRATIVA
1366 - DETERMINAZIONI IN ORDINE AI CRITERI DI GESTIONE OBBLIGATORIA E DELLE BUONE CONDIZIONI AGRONOMICHE E AMBIENTALI AI SENSI DEL REG. CE 73/2009 COSÌ COME MODIFICATO DAL REG. UE 1310/2013 - MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALLA
D.G.R. 4196/2007
DIREZIONE GENERALE R ATTIVITÀ PRODUTTIVE, RICERCA E
INNOVAZIONE
(Relatore l’assessore Melazzini)
R131 - COMPETITIVITÀ, IMPRENDITORIALITÀ E ACCESSO AL CREDITO
1367 - PROPOSTA DI ACCREDITAMENTO AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, AI SENSI DELL’ART. 3, COMMA 2 DEL D.P.R.
N. 159/2010, PER L’ESERCIZIO PROVVISORIO DELL’ATTIVITÀ DI
AGENZIA PER LE IMPRESE DELLA «AGENZIA NAZIONALE PER LE IMPRESE DEI PROFESSIONISTI S.R.L. - AGIPRO S.R.L.»
DIREZIONE GENERALE T AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO
SOSTENIBILE
(Relatore l’assessore Terzi)
T131 - ENERGIA E RETI TECNOLOGICHE
1368 - ASSENSO ALL’INTESA DI CUI ALL’ART. 1, COMMA 26, DELLA
LEGGE 23 AGOSTO 2004, N. 239, NELL’AMBITO DEL PROCEDIMENTO UNICO RELATIVO AL PROGETTO DELLA SOCIETÀ TERNA RETE
ITALIA S.P.A. INERENTE LA COSTRUZIONE E L’ESERCIZIO DELL’AMPLIAMENTO DELL’ESISTENTE «STAZIONE ELETTRICA A 380/132 KV DI
CHIARI», NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI CHIARI (BS)
T134 - PARCHI, TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ E PAESAGGIO
1369 - PROPOSTA NUOVO ENTE GESTORE DEL MONUMENTO NATURALE ALTOPIANO DI CARIADEGHE - COMUNE DI SERLE (BS) (ART. 24, L.R. 86/1983)
1370 - PROPOSTA NUOVO ENTE GESTORE RISERVA E SITO D’IMPORTANZA COMUNITARIA LAGO DI MONTORFANO
DIREZIONE GENERALE Y SICUREZZA, PROTEZIONE CIVILE E
IMMIGRAZIONE
(Relatore l’assessore Bordonali)
Y130 - PROTEZIONE CIVILE
1362 - MODALITÀ APPLICATIVE PER LA FRUIZIONE DELL’AGEVOLAZIONE FISCALE PREVISTA DELL’ART. 4 COMMA 8 DELLA L.R. 21 OTTOBRE 2013, N. 8 («NORME PER LA PREVENZIONE E IL TRATTAMENTO DEL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO»). REGIME D’AIUTO
PRESCELTO. COMUNICAZIONE RELATIVA ALLA COMPILAZIONE DELLA DICHIARAZIONE IRAP
1371 - PROMOZIONE DELLA CULTURA E PERCORSO FORMATIVO
INERENTI LA PROTEZIONE CIVILE PER IL TRIENNIO 2014/2016 - STANDARD FORMATIVI - ADEGUAMENTO ORGANIZZATIVO DELLA SCUOLA SUPERIORE DI PROTEZIONE CIVILE (ART. 4, L.R. 16/2004)
AD02 - PROGRAMMAZIONE E GESTIONE FINANZIARIA
(Relatore l’assessore Garavaglia)
1363 - MODALITÀ APPLICATIVE DEL PATTO DI
TERRITORIALE 2014
1372 - INTERVENTI PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO AI REATI
CHE COLPISCONO LA POPOLAZIONE ANZIANA - INTEGRAZIONE
DELLA MISURA DI SOSTEGNO FINANZIARIO AD INTERVENTI REGIONALI PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ,
APPROVATA DALLA D.G.R. 366/2013 PER IL BIENNIO 2013-2014
(L.R. 9/2011)
STABILITÀ
DIREZIONE GENERALE H SALUTE
(Relatore il Vice Presidente Mantovani)
H133 - GOVERNO DEI DATI, DELLE STRATEGIE E PIANI DEL SISTEMA
SANITARIO
1364 - APPROVAZIONE DEL PROGETTO SPERIMENTALE DI RICERCA
«VALUTAZIONE COMPARATIVA DI MODELLI GESTIONALI PER L’ERO-
Y132 - INTERVENTI INTEGRATI PER LA SICUREZZA, L’IMMIGRAZIONE
ED IL SISTEMA DI POLIZIA LOCALE
DIREZIONE GENERALE Z TERRITORIO, URBANISTICA E DIFESA DEL
SUOLO
(Relatore l’assessore Beccalossi)
Z131 - PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E URBANISTICA
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
1373 - COMUNE DI LEZZENO (CO) - DETERMINAZIONI IN ORDINE
AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (ART. 13, COMMA 8, L.R.
N. 12/2005)
1374 - COMUNE DI CASTELSEPRIO (VA) - DETERMINAZIONI IN ORDINE AL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (ART. 13, COMMA 8,
L.R. N. 12/2005)
Z132 - DIFESA DEL SUOLO
1375 - PROGRAMMA, PER L’ANNO 2014, DEGLI INTERVENTI DI REGIMAZIONE IDRAULICA MEDIANTE ESCAVAZIONE DI MATERIALE
INERTE DAI CORSI D’ACQUA DI COMPETENZA REGIONALE. R.D.
25 APRILE 1904, N. 523, ART. 97, LETT. M)
1376 - MANIFESTAZIONE DI FAVOREVOLE VOLONTÀ D’INTESA, AI
SENSI DEL D.P.R. 383/1994, IN ORDINE AL «PROGETTO NR. 6/2013»,
COMUNE DI SOMMA LOMBARDO (VA). PROGETTO DEFINITIVO DEI
LAVORI DI REALIZZAZIONE COLLEGAMENTO FERROVIARIO FRA IL
TERMINAL 1 ED IL TERMINAL 2 DELL’AEROPORTO INTERCONTINENTALE DI MILANO MALPENSA «CITTÀ DI MILANO». CONFERENZA DEI
SERVIZI PERMANENTE PER L’APPROVAZIONE DEI PROGETTI DEL SITO
DI IMPIANTO DELL’ESPOSIZIONE UNIVERSALE DEL 2015, NONCHÉ
DEI RELATIVI MANUFATTI
Ordine del giorno integrativo - Deliberazioni approvate (dal
n. 1377 al n. 1378)
B) PROPOSTE DI ORDINARIA AMMINISTRAZIONE
DIREZIONE CENTRALE AD PROGRAMMAZIONE INTEGRATA E
FINANZA
AD02 - PROGRAMMAZIONE E GESTIONE FINANZIARIA
(Relatore l’assessore Garavaglia)
1377 - PRELIEVO DAL «FONDO DI RISERVA SPESE IMPREVISTE»
(ART. 40, L.R. N. 34/1978)
DIREZIONE GENERALE L CULTURE, IDENTITÀ E AUTONOMIE
(Relatore l’assessore Cappellini)
L131 - VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO E DEGLI ISTITUTI
CULTURALI
1378 - DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLA REALIZZAZIONE DI UNA
«CARTA DELLA CULTURA» PER LA FRUIZIONE DI ISTITUTI E LUOGHI
DELLA CULTURA DELLA LOMBARDIA A FAVORE DEI CITTADINI RESIDENTI E DEI VISITATORI IN OCCASIONE DI EXPO 2015
Comunicazioni - Deliberazioni approvate (dal n. 1379 al
n. 1386)
1379 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE
MARONI DI CONCERTO CON L’ASSESSORE MELAZZINI AVENTE
OGGETTO: «DOCUMENTO STRATEGICO PER LE POLITICHE INDUSTRIALI DI REGIONE LOMBARDIA 2013/2018»
1380 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DEL PRESIDENTE
MARONI DI CONCERTO CON L’ASSESSORE BECCALOSSI AVENTE
OGGETTO: «PREDISPOSIZIONE DI UN MARCHIO REGIONALE «NO
SLOT» (ARTICOLO 4, COMMA 2, DELLA LEGGE REGIONALE N. 8 DEL
21 OTTOBRE 2013, «NORME PER LA PREVENZIONE E IL TRATTAMENTO DEL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO»)»
1381 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE CAVALLI AVENTE OGGETTO: «VENDITE PROMOZIONALI NEL
PERIODO ANTECEDENTE I SALDI: ESITI DEL GRUPPO DI LAVORO
«VEDIAMOCI CHIARO» ALL’INTERNO DELL’OSSERVATORIO DEL
COMMERCIO»
1382 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE
DEL TENNO AVENTE OGGETTO: «PONTE DELLA BECCA»
1383 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE
DEL TENNO AVENTE OGGETTO: «TRASPORTO PUBBLICO: ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE DEL 4 APRILE 2012 N. 6 «DISCIPLINA
DEL SETTORE DEI TRASPORTI» NEL BACINO DI MILANO, MONZA E
BRIANZA, PAVIA E LODI»
1384 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE
DEL TENNO AVENTE OGGETTO: «AUTOSTRADA REGIONALE BRONI -
PAVIA - MORTARA E RACCORDO AUTOSTRADALE INTERREGIONALE
MORTARA - STROPPIANA A26»
1385 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE BORDONALI AVENTE OGGETTO: «DANNI CONSEGUENTI AGLI
EVENTI METEOROLOGICI DEGLI ULTIMI DUE MESI, IN LOMBARDIA
ED IN PARTICOLARE NEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI PAVIA»
1386 - PRESA D’ATTO DELLA COMUNICAZIONE DELL’ASSESSORE
BECCALOSSI AVENTE OGGETTO: «EMERGENZA DISSESTO IDROGEOLOGICO IN LOMBARDIA ED IN PARTICOLARE IN PROVINCIA DI
PAVIA»
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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
D.g.r. 14 febbraio 2014 - n. X/1356
Nomina di due componenti del consiglio di indirizzo
dell’azienda di servizi alla persona “Valsasino” con sede
legale in comune di San Colombano al Lambro (MI)
LA GIUNTA REGIONALE
Visti:
−− la legge regionale 13 febbraio 2003, n. 1 «Riordino della
disciplina delle Istituzioni pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia»;
−− il regolamento regionale 4 giugno 2003, n. 11»Regolamento di attuazione della legge regionale 13 febbraio
2003, n. 1 «Riordino della disciplina delle istituzioni pubbliche di Assistenza e Beneficenza operanti in Lombardia»;
Dato atto che con i dpgr. nn. 4453 del 23 maggio 2012, 9633
del 29 ottobre 2012, 10686 del 23 novembre 2012, 5888 del 1 luglio 2013 e 12827 del 30 dicembre 2013 è stato, rispettivamente,
nominata e prorogata sino alla ricostituzione dell’organo di amministrazione e comunque non oltre il 31 marzo 2014, la signora
Stefania Bartoccetti quale Commissario dell’ASP «Valsasino»;
Vista la nota 8 ottobre 2013 prot. 13808 con la quale il Commissario Straordinario ha trasmesso l’avviso che avvia la procedura di presentazione delle candidature per la nomina di amministratore dell’ASP «Valsasino»;
Dato atto che il termine stabilito dal Commissario Straordinario
per l’inoltro delle candidature alla Giunta regionale e al Comune di San Colombano al Lambro è scaduto il 15 novembre 2013;
Visto il dispositivo dell’art. 6 dello statuto dell’ASP «Valsasino»
con sede in San Colombano al Lambro il quale prevede che la
Giunta Regionale nomini due componenti del Consiglio di Indirizzo su proposta dell’Assessore competente per materia;
Viste le candidature presentate dai soggetti interessati alla nomina di Consigliere dell’organo amministrativo dell’ASP
«Valsasino»;
Visto l’atto di nomina del 20 dicembre 2013, con il quale il
Sindaco del Comune di San Colombano al Lambro ha nominato i signori Emiliano Gaffuri, Elisabetta Segalini e Tiziano Carlo
Sangermani, quali componenti, in rappresentanza del Comune,
del Consiglio di Indirizzo dell’ASP «Valsasino» e che con lo stesso provvedimento viene designato quale Presidente dell’ente il
signor Emiliano Gaffuri ai sensi dell’art. 8, comma 3, lett. B e C)
della legge regionale 1/2003 e s.m.i.;
Ritenuto di poter conferire gli incarichi predetti, in ragione degli elementi curriculari, dagli stessi candidati evidenziati, in attuazione all’art. 15 del Regolamento Regionale 4 giugno 2003,
n. 11, unitamente alle dichiarazioni rese in merito all’inesistenza
di cause di incompatibilità di cui alla legge regionale 1/2003,
sottoscritte dagli interessati ai sensi del d.p.r. 28 dicembre 2000,
n. 445, a:
– Graziella Marini;
– Elena Gazzola;
Dato atto che si procederà all’atto dell’accettazione degli
incarichi da parte dei soggetti sopra elencati, alla verifica, per
quanto di competenza, dei requisiti e dell’assenza di cause di
incompatibilità di cui alle dichiarazioni sopra citate;
Ravvisata l’urgenza di insediamento del Consiglio di Indirizzo
a causa della scadenza dell’incarico del Commissario straordinario, signora Stefania Bartoccetti, fissata per il 31 marzo 2014;
Vista la legge regionale n. 20/2008 e successive modifiche
ed integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi della X
legislatura;
All’unanimità dei voti, espressi nelle forme di legge;
DELIBERA
1. di nominare, ai sensi dell’art. 8 della legge regionale 13
febbraio 2003, n. 1, quali componenti del Consiglio di Indirizzo
dell’Azienda di Servizi alla Persona «Valsasino»:
– Graziella Marini;
– Elena Gazzola;
2. di trasmettere, a cura della Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale e Volontariato, il presente atto all’Azienda di Servizi alla Persona e ai soggetti interessati, nonché all’ASL di Lodi e
al Comune di San Colombano al Lambro per gli adempimenti
di loro competenza, nonché la pubblicazione del dispositivo sul
BURL.
Il segretario: Marco Pilloni
Bollettino Ufficiale
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
D.g.r. 14 febbraio 2014 - n. X/1366
Determinazioni in ordine ai criteri di gestione obbligatoria e
delle buone condizioni agronomiche e ambientali ai sensi del
reg. CE 73/2009 così come modificato dal reg. UE 1310/2013 Modifiche ed integrazioni alla d.g.r. 4196/2007
LA GIUNTA REGIONALE
Richiamato il regolamento del Consiglio (CE) 73/09, e le sue
successive modifiche e integrazioni, che sostituisce il Regolamento 1782/2003 e che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto nell’ambito della politica agricola comune e in particolare:
−− l’articolo 4 comma 1: «Ogni agricoltore beneficiario di
pagamenti diretti ottempera ai criteri di gestione obbligatori elencati nell'allegato II e alle buone condizioni
agronomiche e ambientali di cui all'articolo 6. Gli obblighi di cui al primo comma si applicano solo per quanto
riguarda l'attività agricola dell'agricoltore o la superficie
agricola dell'azienda.»;
−− l’articolo 4 comma 2: «Le autorità nazionali competenti
forniscono agli agricoltori, anche attraverso mezzi elettronici, l'elenco dei criteri di gestione obbligatori e delle
buone condizioni agronomiche e ambientali che devono rispettare.»;
−− l’articolo 6 comma 1: «Gli Stati membri provvedono affinché tutte le terre agricole, specialmente le terre che non
sono più utilizzate a fini di produzione, siano mantenute
in buone condizioni agronomiche e ambientali. Gli Stati membri definiscono, a livello nazionale o regionale,
requisiti minimi per le buone condizioni agronomiche e
ambientali sulla base dello schema stabilito nell'allegato
III, tenendo conto delle caratteristiche peculiari delle superfici interessate, comprese le condizioni pedologiche e
climatiche, i metodi colturali in uso, l'utilizzazione del suolo, la rotazione delle colture, le pratiche agronomiche e le
strutture aziendali. Gli Stati membri non devono definire
requisiti minimi che non siano previsti in detto schema.»;
−− l’allegato II che elenca le normative comunitarie che entrano a far parte dei criteri di gestione obbligatori;
−− l’allegato III che individua obiettivi e standard per la definizione dei requisiti minimi di buona conduzione agronomiche e ambientali dei terreni;
Richiamato il regolamento del Consiglio (CE) del 20 settembre 2005, n. 1698 e le sue successive modifiche e integrazioni relativo allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo
per lo sviluppo rurale (FEASR) e in particolare:
−− l’articolo 51 comma 1 recante riduzione e esclusione dei
pagamenti che stabilisce che «Se in qualsiasi momento
di un dato anno civile (in seguito denominato «anno
civile considerato») i criteri di gestione obbligatori o
la buona condizione agronomica e ambientale non
sono rispettati a causa di atti o omissioni direttamente
imputabili al beneficiario che ha presentato la domanda
di pagamento ai sensi dell’articolo 36, lettera a), punti
da i) a v), e lettera b), punti i), iv) e v), nell’anno civile
considerato, l’importo totale dei pagamenti erogati
o che devono essere erogati a detto beneficiario in
relazione all’anno civile considerato è ridotto oppure il
beneficiario è escluso dall’erogazione di tali pagamenti
secondo le modalità di applicazione di cui al paragrafo
4»;
Richiamato il regolamento del Consiglio (CE) del 22 Ottobre
2007 n. 1234, e le sue successive modifiche e integrazioni, recante Organizzazione Comune dei Mercati agricoli e disposizioni
specifiche per taluni prodotti agricoli (regolamento unico OCM)
e in particolare:
−− l’articolo 85 unvicies (Condizionalità) che stabilisce
che: «Qualora si constati che gli agricoltori, in qualsiasi momento nei tre anni successivi alla riscossione del
pagamento del premio di estirpazione (dei vigneti), non
hanno rispettato, nella loro azienda, i criteri di gestione
obbligatori e le buone condizioni agronomiche e ambientali di cui agli articoli da 3 a 7 del regolamento (CE)
n. 1782/2003, se l’inadempienza deriva da un’azione o
da un’omissione imputabile direttamente all’agricoltore
l’importo del pagamento è ridotto o azzerato, parzialmente o totalmente, in funzione della gravità, della portata, della durata e della frequenza dell’inadempienza e
all’agricoltore è richiesto, se del caso, il rimborso dell’importo percepito, alle condizioni stabilite in tali articoli»;
−− l’articolo 103 septvicies (Condizionalità) che stabilisce
che: «Qualora si constati che gli agricoltori, in qualsiasi
momento nei tre anni successivi alla riscossione di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la
ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o in qualsiasi momento nel primo anno dalla riscossione del pagamento nell’ambito dei programmi di sostegno per la
vendemmia verde, non hanno rispettato, nella loro azienda, i criteri di gestione obbligatori e le buone condizioni
agronomiche e ambientali di cui agli articoli da 3 a 7
del regolamento (CE) n. 1782/2003, se l’inadempienza
deriva da un’azione o da un’omissione imputabile direttamente all’agricoltore l’importo del pagamento è ridotto o azzerato, parzialmente o totalmente, in funzione
della gravità, della portata, della durata e della frequenza dell’inadempienza e all’agricoltore è richiesto, se del
caso, il rimborso dell’importo percepito, alle condizioni
stabilite in tali articoli»;
Richiamati altresì:
−− il regolamento (CE) n. 1120/09 della Commissione del
29 ottobre 2009, recante modalità di applicazione del regime del pagamento unico di cui al regolamento (CE)
n. 73/2009 s.m.i.;
−− il regolamento (CE) n. 1122/09 della Commissione del 30
novembre 2009 s.m.i., recante modalità di applicazione
della condizionalità, della modulazione e del sistema integrato di gestione e controllo di cui al regolamento (CE)
n. 73/2009 s.m.i.;
−− il regolamento (UE) n. 65/2011 della Commissione del 27
gennaio 2011che stabilisce modalità di applicazione del
regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio s.m.i. per
quanto riguarda l’attuazione delle procedure di controllo
e della condizionalità per le misure di sostegno dello sviluppo rurale e che abroga il Reg. (CE) 1975/2006;
Visto inoltre il nuovo quadro normativo relativo alla PAC 20142020 ed in particolare i seguenti regolamenti:
−− regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento Europeo
e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul sostegno allo
sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo
per lo sviluppo rurale (FEASR), che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio e che entra in vigore
dal 1° gennaio 2014;
−− regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento Europeo
e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante norme sui
pagamenti diretti agli agricoltori nell’ambito dei regimi
di sostegno previsti dalla politica agricola comune che
abroga il regolamento (CE) n. 637/2008 del Consiglio e il
regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio e che entra
in vigore dal 1° gennaio 2015;
−− regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento Europeo
e del Consiglio del 17 dicembre 2013 sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune e che abroga i regolamenti del Consiglio
(CEE) n. 352/78, (CE) n. 165/94, (CE) n. 2799/98, (CE)
n. 814/2000, (CE) n. 1290/2005 e (CE) n. 485/2008, che
al titolo VI «Condizionalità» definisce le nuove regole di
condizionalità, ed entra in vigore dal 1° gennaio 2014
con le eccezioni previste all’art.121, par. 2;
−− regolamento (UE) n. 1308/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante
organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e che abroga i regolamenti (CEE) n. 922/72, (CEE)
n. 234/79, (CE) n. 1037/2001 e (CE) n. 1234/2007 del
Consiglio che entra in vigore dal 1° gennaio 2014 con le
eccezioni previste all’art. 232;
−− regolamento (UE) n. 1310/2013 del Parlamento Europeo
e del Consiglio del 17 dicembre 2013 che stabilisce alcune disposizioni transitorie sul sostegno allo sviluppo rurale
da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), modifica il regolamento (UE) n. 1305/2013
del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto
concerne le risorse e la loro distribuzione in relazione
all’anno 2014 e modifica il regolamento (CE) n. 73/2009
del Consiglio e i regolamenti (UE) n. 1307/2013, (UE)
n. 1306/2013 e (UE) n. 1308/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto concerne la loro applicazione nell’anno 2014;
Preso atto dei seguenti consideranda del suddetto regolamento n.. 1310/2013 riferiti al regime di condizionalità:
–6–
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
−− (5) «Il regolamento (UE) n. 1307/2013 del Parlamento
europeo e del Consiglio, che istituisce nuovi regimi di sostegno, si applica a decorrere dal 1 gennaio 2015. Il regolamento (CE) n. 73/2009 del Consiglio continua pertanto a costituire la base su cui sarà concesso sostegno
al reddito degli agricoltori per l’anno civile 2014, ma si
dovrebbe tenere in debita considerazione il regolamento (UE) n. 1311/2013 del Consiglio. Al fine di garantire la
coerenza nell’applicazione delle disposizioni relative alla
condizionalità e il rispetto delle norme richieste per talune misure, è opportuno che le pertinenti disposizioni, in
vigore nel corso del periodo di programmazione 20072013 continuino ad essere applicate fino all’entrata in
vigore del nuovo quadro legislativo...».
−− (15) «La direttiva 2000/60/CE del Parlamento europeo
e del Consiglio ha previsto l’abrogazione della direttiva
80/68/CEE del Consiglio a decorrere dal 22 dicembre
2013. Al fine di mantenere le stesse regole di condizionalità in materia di protezione delle acque sotterranee previste dalla direttiva 80/68/CEE fino all’ultimo giorno della sua validità, è opportuno adeguare la portata della
condizionalità e definire una norma per il mantenimento
del terreno in buone condizioni agronomiche e ambientali che contempli i requisiti degli articoli 4 e 5 di detta
direttiva»
−− (16) «L’articolo 83 del regolamento (CE) n. 1107/2009 del
Parlamento europeo e del Consiglio prevede che il riferimento all’articolo 3 della direttiva 91/414/CEE del Consiglio che figura nell’allegato II del regolamento (CE)
n. 73/2009 s’intenda fatto all’articolo 55 del regolamento (CE) n. 1107/2009. Tuttavia, nel regolamento (UE)
n. 1306 /2013, tale riferimento è limitato, cosicché ora riguarda solo la prima e la seconda frase dell’articolo 55
del regolamento (CE) n. 1107/2009. Al fine di assicurare
la coerenza tra le prescrizioni d’uso di prodotti fitosanitari
nell’anno 2014 e negli anni seguenti, si dovrebbe modificare di conseguenza l’allegato II del regolamento (CE)
n. 73/2009.»
Preso atto altresì che lo stesso reg. (UE) n. 1310 per l’anno
2014, per quanto concerne il regime di condizionalità prevede:
−− all’ articolo 4 «Applicazione di talune disposizioni del regolamento (CE) n. 73/2009 nel 2014» punto a), in deroga al regolamento (UE) n. 1305/2013, che, per l’anno
2014 per gli articoli 28, 29, 30 e 33 del regolamento (UE)
n. 1305/2013, il riferimento al titolo VI, capo I, del regolamento (UE) n. 1306/2013 si legge come riferimento agli
articoli 5 e 6 del regolamento (CE) n. 73/2009 e agli allegati II e III di quest’ultimo;
−− all’art. 8 «Modifiche del regolamento UE n. 1306/2013», la
modifica dell’art. 121 « Entrata in vigore e applicazione’»
del reg. UE 1306/2013, stabilendo, tra l’altro, che anche il
titolo VI «Condizionalità» entrerà in vigore dal 1° gennaio
2015;
−− all’allegato II le modifiche agli allegati II e III del reg. (CE)
73/2009;
Richiamati inoltre:
−− il decreto ministeriale n. 1787 del 5 agosto 2004 del Mipaaf, recante disposizioni per l’attuazione della riforma
della politica agricola comune, in particolare l’articolo 5
che detta disposizioni sull’applicazione della condizionalità e le sue successive modifiche ed integrazioni;
−− il decreto ministeriale n. 30125 del 22 dicembre 2009 del
Mipaaf recante «Disciplina del regime di condizionalità ai
sensi del regolamento (CE) n. 73/2009 e delle riduzioni
ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari dei pagamenti diretti e dei programmi di sviluppo rurale» così come integrato dal d.m. n. 10346 del 13 maggio 2011 (GU
176 del 30 luglio 2011), dal d.m. 27417 del 22 dicembre
2011 (GU 303 del 30 dicembre 2011) e dal d.m. 15414 del
10 dicembre 2013;
Richiamata la deliberazione della Giunta Regionale VIII/4196
del 21 febbraio 2007 recante «Elenco dei criteri di gestione obbligatoria e delle buone condizioni agronomiche e ambientali ai
sensi del regolamento (CE) n. 1782/2003 (Disciplina del regime
di condizionalità dei pagamenti diretti della PAC) e in recepimento del DM n. 12541 del 21 dicembre 2006»;
Dato atto che la sopra richiamata deliberazione è stata modificata ed integrata con cadenza annuale al fine di renderla
coerente con l’evoluzione normativa comunitaria, nazionale e
regionale attraverso i seguenti provvedimenti:
•deliberazione di Giunta regionale VIII/5993 del 5 dicembre 2007;
•deliberazione di Giunta regionale VIII/8739 del 22 dicembre 2008;
•deliberazione di Giunta regionale VIII/10949 del 30 dicembre 2009;
•deliberazione di Giunta regionale IX/1060 del 22 dicembre 2010;
•deliberazione di Giunta regionale IX/2738 del 22 dicembre 2011;
•deliberazione di Giunta regionale IX/4613 del 28 dicem-
bre 2012, così come integrata dalla deliberazione di Giunta regionale X/67 del 24 aprile 2013;
Preso atto che la deliberazione della Giunta Regionale
VIII/4196 del 21 febbraio 2007 così come integrata e modificata
dai citati provvedimenti è composta dai seguenti allegati:
•gli allegati 1, 2, 3 e 4 recanti rispettivamente i Criteri di Gestione obbligatori, le Norme di mantenimento dei terreni in
buone condizioni agronomiche e ambientali, gli elenchi
delle Zone di Protezione Speciale e dei Siti di Importanza
Comunitaria in conformità con la vigente normativa comunitaria e in coerenza con quella nazionale e regionale;
•gli allegati 5, 6, 7, 8 e 9 recanti rispettivamente le cartografie delle Zone di protezione speciale, dei Siti di Importanza
Comunitaria, delle Zone Vulnerabili ai nitrati e gli elenchi
dei Comuni vulnerabili e parzialmente vulnerabili;
•l’allegato 10, recante l’elenco degli obblighi riguardanti i
requisiti minimi relativi all’uso dei fertilizzanti e dei prodotti
fitosanitari, che si applica ai beneficiari dei pagamenti
agro-ambientali (misura 214 del PSR 2007-2013) e che si
configura come elenco di impegni aggiuntivi di condizionalità rispetto agli obblighi di condizionalità di cui agli
allegati 1 e 2;
Preso atto degli esiti del Gruppo di Lavoro regionale interdirezionale «Condizionalità» ricostituito con decreto del Direttore Generale della Direzione Generale Agricoltura n. 11115 del
28 novembre 2013, finalizzato all’aggiornamento del regime di
condizionalità applicabile al periodo di transizione tra la programmazione comunitaria PAC 2007/2013 e quella 2014/2020,
con particolare riferimento alla modifica degli allegati 1, 2, 3, 4
e 10 alla DGR a valere per l’anno 2014 (come da verbale del
2 dicembre 2013, conservato agli atti della Direzione Generale
proponente);
Preso atto altresì degli incontri tenuti con le Organizzazioni Professionali aventi ad oggetto l’aggiornamento degli obblighi di
condizionalità per l’anno 2014;
Dato atto di aver ottemperato a quanto previsto dall’art.22
comma 2 del d.m. 22 dicembre 2009 e smi, che prevede che
ciascuna regione trasmetta al Mipaaf le proprie bozze di lavoro
al fine di armonizzare le proprie bozze regionali di condizionalità
con le disposizioni del decreto ministeriale di condizionalità;
Visto il parere favorevole espresso dal MIPAAF con nota prot.
n. 0002050 del 28 gennaio 2014, (ns. prot. M1.2014.0007269 del
28 gennaio 2014), in merito alla proposta di modifica della delibera di condizionalità di Regione Lombardia;
Vista la nota prot. n. T1.2014.0004715 del 30 gennaio 2014 con
cui la DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile ha trasmesso
alla DG Agricoltura, relativamente ad alcuni corpi idrici superficiali di torrenti, fiumi o canali indicati nell’elaborato 5 del Piano
di gestione del distretto idrografico del fiume Po e nell’elaborato
«Bacino del Fissero Tartaro Canalbianco» del Piano di gestione
dei bacini idrografici delle Alpi Orientali, l’aggiornamento dello
stato ecologico e/o chimico basato sui dati di monitoraggio
delle acque del primo triennio di classificazione 2009-2011 effettuato da ARPA Lombardia, così come previsto dal d.lgs. 152/06
e smi.;
Ritenuto pertanto necessario da parte del Dirigente proponente aggiornare gli allegati della deliberazione della Giunta
Regionale VIII/4196 del 21 febbraio 2007 e s.m.i., recependo i
contenuti del Regolamento (UE) 1310 del 17 dicembre 2013, del
d.m. 15414 del 10 dicembre 2013 e le risultanze emerse in sede
di gruppo di lavoro regionale di Condizionalità, ed in particolare:
a) l’ allegato 1, denominato «Criteri di gestione obbligatori:
impegni applicabili a livello di azienda agricola» è modificato così come di seguito:
−− nell’atto A1 sono stati inseriti i riferimenti alla d.g.r. X/632
del 6 settembre 2013 «Determinazioni relative alle misure di conservazione per la tutela delle ZPS lombarde –
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Modifiche alle deliberazioni 9275/2009 e 18453/2004,
classificazione della ZPS IT 2030008 «Il Toffo» e nuova
individuazione dell’ente gestore del sic IT2010016 «Val
Veddasca» che modifica alcune determinazioni relative alle misure di conservazione per la tutela delle ZPS,
con conseguente aggiornamento degli allegati 3 e 4
al presente atto;
−− l’atto A2, in coerenza con quanto stabilito dall’allegato
II del reg. UE n. 1310/2013 è stato stralciato dall’allegato 1 del presente atto;
−− nell’atto A4 sono stati inseriti i riferimenti alle disposizioni regionali relative ai tempi ed alle modalità di presentazione e/o aggiornamento, per l’anno 2014, della
comunicazione per l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e degli altri fertilizzanti azotati e ai
periodi di divieto di spandimento degli stessi;
−− nell’atto A5 sono stati inseriti i riferimenti alla DGR
X/1029 del 5/12/ 2013, con cui vengono adottate misure di conservazione applicabili a 46 SIC (futuri ZSC)
indicati in delibera, con conseguente aggiornamento
dell’allegato 4 al presente atto;
−− nell’atto A7 sono stati inseriti i riferimenti all’allegato C2
della d.g.r. 1105 del 20 dicembre 2013, approvata dalla Direzione Generale Salute, relativa al progetto sperimentale di «dematerializzazione degli adempimenti
amministrativi per la movimentazione degli animali
della specie bovina»;
−− nell’atto B9 sono stati inseriti i riferimenti al decreto legislativo 14 agosto 2012 n. 150 relativo all’attuazione della direttiva 2009/128/CE – utilizzo sostenibile ai pesticidi
ed inoltre è stato recepito quanto previsto dal reg. UE
n. 1310/2013, che prevede che l’applicazione dell’art.
55 del regolamento Ue n. 1107/2009 «I prodotti fitosanitari sono utilizzati in modo corretto. Un uso corretto
comporta l’applicazione dei principi di buona pratica
fitosanitaria e il rispetto delle condizioni stabilite conformemente all’articolo 31 e specificate sull’etichetta.
Comporta altresì il rispetto delle disposizioni della direttiva 2009/128/CE e, in particolare, dei principi generali in materia di difesa integrata, di cui all’articolo 14
e all’allegato III di detta direttiva, che si applicano al
più tardi dal 1 gennaio 2014» si limiti alla prima e alla
seconda frase;
b) l’ allegato 2, denominato «Standard per il mantenimento
dei terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali» è
modificato così come di seguito:
−− lo standard 5.2 è stato rivisto armonizzandolo con i
contenuti del d.m. 15414 del 10 dicembre 2013 ed inoltre è stato inserito il riferimento alla sopracitata nota
prot. n. T1.2014.0004715 del 30 gennaio 2014 della DG
Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile;
−− è stato inserito ex novo, in coerenza con quanto stabilito dall’allegato II del reg. UE n. 1310/2013, lo standard
denominato 5.3 «Protezione delle acque sotterranee
dall’inquinamento: divieto di scarico diretto nelle acque sotterranee e misure per prevenire l’inquinamento
indiretto delle acque sotterranee attraverso lo scarico
nel suolo e la percolazione nel suolo delle sostanze pericolose elencate nell’allegato della direttiva 80/68/
CEE nella sua versione in vigore l’ultimo giorno della
sua validità, per quanto riguarda l’attività agricola»
che ha mantenuto gli stessi contenuti dell’atto A2 che
è stato stralciato dall’allegato 1 del presente atto;
c) l’ allegato 10, denominato «Elenco degli obblighi riguardanti requisiti minimi relativi all’uso dei fertilizzanti e dei prodotti
fitosanitari (art. 39, paragrafo 3, reg (CE) n. 1698/2005 e s.m.i.)» è
modificato così come di seguito:
−− nell’atto A4RM sono stati aggiornati i periodi di divieto
di spandimento degli effluenti di allevamento e degli
altri fertilizzanti azotati per la stagione autunno-invernale 2013/2014 e sono stati inseriti i riferimenti alle disposizioni regionali relative ai tempi ed alle modalità di presentazione e/o aggiornamento, per l’anno 2014, della
comunicazione per l’utilizzazione agronomica degli
effluenti di allevamento e degli altri fertilizzanti azotati;
A voti unanimi espressi nei modi e nelle forme di legge;
DELIBERA
per le motivazioni indicate in premessa che si intendono integralmente qui riportate:
1. di modificare la d.g.r. VIII/4196 del 21 febbraio 2007, così
come da ultimo modificata con la d.g.r. X/67 del 24 aprile 2013,
così come di seguito:
a) l’allegato 1 «Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola»;
b) l’allegato 2 «Standard per il mantenimento dei terreni in
buone condizioni agronomiche e ambientali»;
c) l’allegato 3 «Area Natura 2000 - Elenco delle Zone di protezione speciale»
d) l’allegato 4 «Area Natura 2000 - Elenco dei Siti di Importanza Comunitaria/Zone Speciali di Conservazione»;
e) l’allegato 10 «Elenco degli obblighi riguardanti i requisiti minimi relativi all’uso dei fertilizzanti e dei prodotti
fitosanitari»;
sono sostituiti con i rispettivi allegati 1, 2, 3, 4 e 10 alla presente
deliberazione, di cui costituiscono parte integrante e sostanziale
del presente atto;
2. di dare atto che tutto il resto della dgr n. VIII/4196 del 21
febbraio 2007 e s.m.i. è invariato;
3. di disporre la pubblicazione del presente atto sul sito della Direzione Agricoltura e sul Bollettino Ufficiale della Regione
Lombardia.
II segretario: Marco Pilloni
——— • ———
ALLEGATO 1
________________________________________________________________________________________________________________________________
CRITERI DI GESTIONE OBBLIGATORI: IMPEGNI APPLICABILI A LIVELLO DI AZIENDA AGRICOLA
A norma dell’allegato II Reg.(CE)73/09
Campo condizionalità: AMBIENTE
Atto A1 Direttiva 2009/147/CE
concernente la conservazione degli uccelli selvatici
Articolo 3, paragrafo 1 e paragrafo 2, lettera b),
Articolo 4, paragrafi 1,2,4,
Articolo 5, lettere a), b) e d)
(GUUE L20 del 26 gennaio 2010)
Recepimento nazionale
-
Deliberazione 26 marzo 2008. Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province Autonome di Trento e
Bolzano. Modifica della deliberazione 2 dicembre 1996 del Ministero dell’ambiente, recante: «Classificazione delle Aree protette».
(Repertorio n. 119/CSR). (G.U. n. 137 del 13 giugno 2008)
–8–
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
-
-
-
-
DPR 8 settembre 1997, n. 357 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli
habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” (Supplemento ordinario n. 219/L G.U. n. 248 del 23
ottobre 1997), artt. 3, 4, 5, 6 come modificato dal DPR 12 marzo 2003 n. 120 “Regolamento recante modifiche ed integrazioni al
decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla
conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” (G.U. n. 124 del 30 maggio 2003)
e successive modifiche ed integrazioni
Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio 3 settembre 2002 – Linee guida per la gestione dei siti Natura
2000 (G.U. n. 224 del 24 settembre 2002)
Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 17 ottobre 2007 n. 184 relativo alla “Rete Natura
2000 – Criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di conservazione relative alle zone speciali di conservazione (ZSC) e
a zone di protezione speciale (ZPS)” (G.U. n. 258 del 6 novembre 2007) e successive modifiche ed integrazioni
Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare 19 giugno 2009 “Elenco delle zone di protezione
speciale (ZPS) classificate ai sensi della direttiva 79/409/CEE” (G.U. n. 157 del 9 luglio 2009).
Recepimento regionale
-
Legge Regionale n. 86/1983 “Piano generale della aree regionali protette. Norme per l’istituzione e la gestione delle riserve,
dei parchi e dei monumenti naturali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale” (2° S.O. BURL n. 48
del 02/12/1983) e Legge Regionale 12/2011 art. 25 bis “Rete Natura 2000” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.31 del
5/08/2011)
-
DGR n. VII/14106 del 8 agosto 2003 - Elenco dei proposti siti di importanza comunitaria ai sensi della direttiva 92/43/CEE per la
Lombardia, individuazione dei soggetti gestori e modalità procedurali per l’applicazione della valutazione d’incidenza (3° Suppl.
Straordinario BURL n.37 del 12 settembre 2003).
-
DGR n. VII/15648 del 15 dicembre 2003 “Revoca delle deliberazioni VII/2572 del 11.12.00 e 7/11707 del 23.12.02 e contestuale
individuazione di 17 ZPS (Zone di protezione Speciale) ai sensi dell’art4 della direttiva 79/409/CEE concernente la conservazione
degli uccelli selvatici”.
-
DGR n. VII/16338 del 13 febbraio 2004 “Individuazione di nuove ZPS ai sensi dell’art. 4 della direttiva 79/409/CEE concernente
la conservazione degli uccelli selvatici”.
-
DGR n. VII/18453 del 30 luglio 2004 “Individuazione degli enti gestori dei proposti siti di importanza comunitaria (pSIC) e dei siti
di importanza comunitaria (SIC), non ricadenti in aree naturali protette, e delle zone di protezione speciale (ZPS), designate dal
Decreto del Ministro dell’Ambiente 3 aprile 2000” (SO BURL n.32 del 2 agosto 2004).
-
DGR n. VII/19018 del 15 ottobre 2004 - Procedure per l’applicazione della valutazione di incidenza alle Zone di protezione
Speciale (ZPS ai sensi della direttiva 79/409/CEE, contestuale alla presa d’atto dell’avvenuta classificazione di 14 ZPS ed individuazione dei relativi soggetti gestori (2° Suppl. Straordinario BURL n.44 del 28 ottobre 2004).
-
DGR n. VII/21233 del 18 aprile 2005 - Individuazione di nuove aree ai fini della loro classificazione quali ZPS (Zone di Protezione
Speciale) ai sensi della DIR 79/409/CEE (3° Suppl. Straordinario BURL n. 18, del 6 maggio 2005).
-
DGR n. VIII/1791 del 25 gennaio 2006 - Rete Europea Natura 2000: individuazione degli enti gestori di 40 Zone di Protezione
Speciale (ZPS) e delle misure di conservazione transitorie per le ZPS e definizione delle procedure per l’adozione e l’approvazione
dei piani di gestione dei siti (2° Suppl. Straordinario BURL n. 8 del 20 febbraio 2006).
-
DGR n. VIII/3798 del 13 dicembre 2006 - Rete Natura 2000: modifiche e integrazioni alle DDGGRR n. 14106/03, n, 19018/04 e n.
1791/06, aggiornamento della banca dati natura 2000 ed individuazione degli enti gestori dei nuovi SIC proposti. (SO BURL n.2
del 8 gennaio 2007).
-
DGR n. VIII/5119 del 18 luglio 2007 - Rete Natura 2000: determinazioni relative all’avvenuta classificazione come ZPS delle aree
individuate con dd.gg.rr. 3624/06 e 4197/07 e individuazione dei relativi enti gestori (1° Suppl. Straordinario BURL n. 33 del 14
agosto 2007).
-
DGR n. VIII/6648 del 20 febbraio 2008 - Nuova classificazione delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) e individuazione di relativi
divieti, obblighi e attività, in attuazione degli articoli 3, 4, 5 e 6 del D.M. 17 ottobre 2007, n. 184 «Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS) (3° SS
BURL n.10 del 6 marzo 2008).
-
DGR n. VIII/7884 del 30 luglio 2008 - Misure di conservazione per la tutela delle ZPS lombarde ai sensi del d.m. 17 ottobre 2007,
n. 184 - Integrazione alla d.g.r. n. 6648/2008 (1° SS BURL n.35 del 26 agosto 2008) e successive modifiche e integrazioni.
-
DGR n. VIII/9275 del 8 aprile 2009 – Determinazioni relative alle misure di conservazione per la tutela delle ZPS lombarde in
attuazione della Direttiva 92/43/CEE e del D.P.R. 357/97 ed ai sensi degli articoli 3, 4, 5, 6 del d.m. 17 ottobre 2007, n. 184 – Modificazioni alla d.g.r. n. 7884/2008. (BURL 20 aprile 2009, n. 16, suppl. straord. 23 aprile 2009, n. 4).
-
DGR n. X/632 del 6 settembre 2013 – Determinazioni relative alle Misure di Conservazione per la tutela delle ZPS lombarde – modifiche alle deliberazioni 9275/2009 e 18453/2004, classificazione della ZPS IT2030008 “Il Toffo” e nuova individuazione dell’ente
gestore del SIC IT2010016 “Val Veddasca” (BURL 10 settembre 2013, n.37 S.O.).
Piani di gestione in vigore per la correlazione con le aree (vedi allegati 3 e 5 al presente atto):
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
10)
DAC n. 14 del 27.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS IT2040402 «Riserva regionale Bosco dei Bordighi»
(Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 40 del 6 ottobre 2010)
DA n. 24 del 27.9.2010: Approvazione del Piano di gestione della ZPS IT20406202 «Val dei Ratti e Cima di Gaiazzo» (Serie
Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.43 del 27 ottobre 2010)
DA n. 23 del 27.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito SIC/ZPS IT2040018 «Val Codera» (Serie Inserzioni e
Concorsi All. al BURL n.43 del 27 ottobre 2010)
DCD del 12.6.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito Natura 2000 IT2060506 «Belviso Barbellino» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.28 del 14 luglio 2010)
DCP n. 32 del 28.03.2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2080023 «Garzaia di Cascina Villarasca»
(Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.20 del . 18/05/2011)
DCP n. 21 del 24.6.2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2040016 «Monte di Scerscen – Ghiacciaio
di Scerscen – Monte Motta» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.30 del 27.7.2011)
DCP n. 83 del 26.11.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2040017 «Disgrazia - Sissone» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.50 del 15 dicembre 2010
DCP n. 88 del 1.6.2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC «Val di Togno – Pizzo Scalino» (Serie Inserzioni
e Concorsi All. al BURL n. 30 del 27 luglio 2011)
DCP n. 26 del 28/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2080017 «Garzaia di Porta Chiossa»
(Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)
DCP n. 22 del 28/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2080018 «Garzaia della Carola» (Serie
Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011) + dgr 16800/19.03.2004: Approvazione del Piano di gestio-
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ne del Sito ZPS/SIC IT20B0007 «Isola Boschina» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 17 del 20 aprile 2004) + dgr
10822/16.12.2009 (Misure di Conservazione integrate al PAF Foreste Demaniali)
DAC n.12 del 21/09/2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC «Vallazza» (Serie Inserzioni e Concorsi All.
al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)
DD n. 11/2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT20B0011 «Bosco Fontana» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 7 del 16 febbraio 2011)
D.C.P. 69/27.10.2008: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2020003 «Palude di Albate» (Serie Inserzioni e
Concorsi All. al BURL n. 23 del 10 giugno 2009)
dgr 10822/16.12.2009 (Misure di Conservazione integrate al PAF Foreste Demaniali): Approvazione gestione Misure di Conservazione dei Siti IT2020301 «Triangolo Lariano», IT2020302 «Monte Generoso», IT2060301 «Monte Resegone»,
IT2060302 «Costa del Pallio», IT2060304 «Val di Scalve», IT2070301 «Foresta di Legnoli», IT2070302 «Val Caffaro», IT2070303
«Val Grigna»,
DGR 240 del 14.07.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT2020303 «Valsolda» (Serie Inserzioni e Concorsi All.
al BURL n. 32 del 10 agosto 2010)
DAC n. 2 del 24.01.2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT2040401«Parco Regionale Orobie Valtellinesi» (Serie
Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 6 del 9 febbraio 2011)
DCD n. 84 26/11/2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT2040601 «Bagni di Masino-Pizzo Badile-Val di MelloVal Torrone-Piano di Preda Rossa» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 50 del 15 dicembre 2010)
DCD n. 10/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT2050401 «Riserva regionale Fontanile Nuovo» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 14 del 6 aprile 2011)
23/02/2011 n. 8: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060401 «Parco Regionale Orobie Bergamasche» (Serie
Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011)
DA N. 3 28.01.2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT2070402 «Alto Garda Bresciano» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 6 del 9 febbraio 2011)
DCP n.44 del 21/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0401 «Riserva regionale Bosco Ronchetti»
(Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 del 13 aprile 2011)
DCP n.44 del 21/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0402 «Lanca di Gerole» (Serie Inserzioni e
Concorsi All. al BURL n. 15 del 13 aprile 2011)
DCP n.44 del 21/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0501 «Spinadesco» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 del 13 aprile 2011)
DCP n.44 del 21/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0502 «Lanca di Gussola» (Serie Inserzioni e
Concorsi All. al BURL n. 15 del 13 aprile 2011)
DCP n.44 del 21/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0503 «Isola Maria Luigia» (Serie Inserzioni e
Concorsi All. al BURL n. 15 del 13 aprile 2011)
DCC n. 80 21/12/2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0008 «Palude di Ostiglia» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 2 del 12 gennaio 2011)
DAC n.15 del 21/09/2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0009 «Valli del Mincio» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)
DAC n. 15 del 16/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0401 «Parco Regionale Oglio Sud» (Serie
Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)
DCP n.16 del 30/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0501 «Viadana, Portiolo, San Benedetto Po e
Ostiglia» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 16 del 20 aprile 2011)
DAC n. 14 del 15/09/2010 Approvazione del Piano di gestione del Sito IT2040042 «Pian di Spagna e Lago di Mezzola»
(Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 39 del 29 settembre 2010)
DGR 3578 del 6.06.2012: Approvazione piano di gestione della riserva naturale Torbiere del Sebino o d’Iseo (Serie Ordinaria BURL n.24 del 11 giugno 2012)
DCC n. 40 del 29/11/2011: Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il piano di gestione SIC/ZPS
IT20B0006 della “Riserva Naturale Isola Boscone” (Serie Inserzione e Concorsi All. al BURL n. 13 del 29 marzo 2012)
Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola
Ai sensi della DGR n. VII/14106 dell’8 agosto 2003, gli interventi, non direttamente connessi e necessari al mantenimento in uno stato
di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti nelle aree Natura 2000, che possono avere incidenze significative
sugli stessi, singolarmente o congiuntamente ad altri interventi, sono sottoposti alla procedura di Valutazione d’Incidenza.
Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009 le cui
superfici aziendali ricadono in Zone di Protezione Speciale, ai sensi della direttiva 2009/147/CE, deve condurre l’azienda nel rispetto
dei provvedimenti attuativi vigenti nell’area e in particolare deve rispettare le misure di conservazione, di seguito riportate, stabilite
con DGR n. VIII/7884 del 30 luglio 2008 e successive modifiche e integrazioni, secondo le tipologie (riportate in allegato 3 alla presente
deliberazione) attribuite con D.G.R. VIII/7884 del 30 luglio 2008, tenuto conto degli aggiornamenti della legislazione comunitaria:
a) Misure di conservazione generali (vigenti in tutte le Zone di Protezione Speciale)
a)
b)
c)
d)
e)
Divieto di eliminazione degli elementi naturali e seminaturali caratteristici del paesaggio agrario con alta valenza ecologica individuati dalla regione o dalle amministrazioni provinciali;
Divieto di eliminazione dei terrazzamenti esistenti, delimitati a valle da muretto a secco oppure da una scarpata inerbita,
sono fatti salvi i casi regolarmente autorizzati di rimodellamento dei terrazzamenti eseguiti allo scopo di assicurare una
gestione economicamente sostenibile;
Divieto di esecuzione di livellamenti non autorizzati dall’ente gestore; sono fatti salvi i livellamenti ordinari per la preparazione del letto di semina e per la sistemazione dei terreni a risaia;
Divieto di conversione della superficie a pascolo permanente ai sensi dell’art. 2, lettera c) del regolamento (CE) n.
1120/2009, ad altri usi, salvo diversamente stabilito dal piano di gestione del sito;
Divieto di bruciatura delle stoppie e delle paglie, nonché della vegetazione presente al termine dei cicli produttivi di prati
naturali o seminati, sulle superfici specificate ai punti seguenti:
1)
Superfici a seminativo ai sensi dell’art. 2, lettera a) del regolamento (CE) n.1120/2009, ed escluse le superfici
di cui al successivo punto 2);
2)
Superfici a seminativo ritirate dalla produzione, mantenute in buone condizioni agronomiche e ambientali a
norma dell’art. 6 del regolamento (CE) n. 73/2009.
Sono fatti salvi, in ogni caso, gli interventi di bruciatura connessi ad emergenze di carattere fitosanitario prescritti dall’autorità competente o a superfici investite a riso e salvo diversa prescrizione della competente autorità di gestione;
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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
f)
Obbligo sulle superfici a seminativo ritirate dalla produzione, mantenute in buone condizioni agronomiche e ambientali
a norma dell’art. 6 del regolamento (CE) n. 73/2009, di garantire la presenza di una copertura vegetale, naturale o
artificiale, durante tutto l’anno e di attuare pratiche agronomiche consistenti esclusivamente in operazioni di sfalcio, trinciatura della vegetazione erbacea, o pascolamento sui terreni ritirati dalla produzione. Dette operazioni devono essere
effettuate almeno una volta all’anno, fatto salvo il periodo di divieto annuale di intervento compreso fra il 15 marzo e il
15 agosto di ogni anno, ove non diversamente disposto dal piano di gestione del sito e comunque non inferiore a 150
giorni consecutivi.
In deroga all’obbligo della presenza di una copertura vegetale, naturale o artificiale, durante tutto l’anno sono ammesse lavorazioni meccaniche sui terreni ritirati dalla produzione nei seguenti casi:
1)
pratica del sovescio, in presenza di specie da sovescio o piante biocide;
2)
terreni interessati da interventi di ripristino di habitat e biotopi;
3)
colture a perdere per la fauna, ai sensi dell’articolo 1, lettera c), del decreto del Ministero delle politiche agricole e forestali del 7 marzo 2002;
4)
nel caso in cui le lavorazioni siano funzionali all’esecuzione di interventi di miglioramento fondiario;
5)
sui terreni a seminativo ritirati dalla produzione per un solo anno o, limitatamente all’annata agraria precedente all’entrata in produzione, nel caso di terreni a seminativo ritirati per due o più anni, lavorazioni del terreno allo scopo di ottenere una produzione agricola nella successiva annata agraria, comunque da effettuarsi
non prima del 15 luglio dell’annata agraria precedente all’entrata in produzione;
Sono fatte salve diverse prescrizioni della competente autorità di gestione.
b) Misure di conservazione specifiche per tipologia di Zone di Protezione Speciale:
1)
ZPS in ambienti aperti alpini.
a) è vietata la realizzazione di nuove infrastrutture che prevedano la modifica dell’ambiente fluviale e del regime idrico,
ad esclusione, e previa valutazione di incidenza che tenga conto dell’effetto cumulativo con le altre opere esistenti ed
in progetto, delle opere idrauliche finalizzate: alla difesa del suolo; alle derivazioni d’acqua superficiali destinate all’approvvigionamento idropotabile o ad uso idroelettrico con potenza nominale di concessione non superiore a 50 kW
e potenza installata inferiore a 150 kW; alle derivazioni d’acqua superficiali destinate all’approvvigionamento ad uso
idroelettrico per eventuali concessioni idroelettriche cumulative, a servizio di strutture ricettive e agricole, con valore di
potenza pari al fabbisogno complessivo delle diverse strutture servite e condizionate all’interramento delle relative linee
di alimentazione; alle derivazioni d’acqua superficiali finalizzate all’alimentazione degli impianti di innevamento artificiale nei demani sciabili a servizio di piste già esistenti o per le quali sia stato avviato il procedimento di autorizzazione
comprensivo di valutazione di incidenza alla data del 6.11.2007 (data di pubblicazione del DM 184/07);
b) in prossimità di siti ospitanti nidi di Aquila reale, Gufo reale e Gipeto è vietato il passaggio di cavi sospesi;
c) è vietato l’utilizzo di motoslitte e battipista al di fuori delle strade, fatti salvi l’utilizzo per ragioni di servizio nelle aree sciabili
e in rapporto all’attività dei rifugi, limitatamente al trasporto dei clienti e all’approvvigionamento delle derrate alimentari
e dei materiali d’uso corrente;
d) - è vietata la realizzazione di nuove strade permanenti ad eccezione delle strade agro-silvo-pastorali di cui sia documentata la necessità al fine di garantire il mantenimento delle attività agro-silvo-pastorali con particolare riferimento
al recupero e alla gestione delle aree aperte a vegetazione erbacea, al mantenimento e recupero delle aree a prato
pascolo, alla pastorizia; tali infrastrutture dovranno essere state previste nei Piani comprensoriali di sviluppo e gestione
degli alpeggi o nei piani della viabilità agro-silvo-pastorali di cui all’art.59 comma 1 l.r. n. 31/2008 e dovrà essere valutata l’incidenza che la loro realizzazione potrebbe avere rispetto agli obiettivi di conservazione degli habitat e delle specie
presenti nel Sito
- è vietata l’asfaltatura delle strade agro-silvo-pastorali e delle piste forestali salvo che per ragioni di sicurezza e incolumità pubblica ovvero di stabilità dei versanti;
e) è vietata l’attività di rimboschimento su pascoli, versanti erbosi e nelle aree con prati stabili (come già previsto dalla
regolamentazione forestale), arbusteti e brughiere.
2)
ZPS in ambienti forestali alpini.
a) è vietata la realizzazione di nuove infrastrutture che prevedano la modifica dell’ambiente fluviale e del regime idrico,
ad esclusione, e previa valutazione di incidenza che tenga conto dell’effetto cumulativo con le altre opere esistenti ed
in progetto, delle opere idrauliche finalizzate: alla difesa del suolo; alle derivazioni d’acqua superficiali destinate all’approvvigionamento idropotabile o ad uso idroelettrico con potenza nominale di concessione non superiore a 50 kW
e potenza installata inferiore a 150 kW; alle derivazioni d’acqua superficiali destinate all’approvvigionamento ad uso
idroelettrico per eventuali concessioni idroelettriche cumulative, a servizio di strutture ricettive e agricole, con valore di
potenza pari al fabbisogno complessivo delle diverse strutture servite e condizionate all’interramento delle relative linee
di alimentazione; alle derivazioni d’acqua superficiali finalizzate all’alimentazione degli impianti di innevamento artificiale nei demani sciabili a servizio di piste già esistenti o per le quali sia stato avviato il procedimento di autorizzazione
comprensivo di valutazione di incidenza alla data del 6.11.2007 (data di pubblicazione del DM 184/07);
b) - è vietata la realizzazione di nuove strade permanenti ad eccezione delle strade agro-silvo-pastorali di cui sia documentata la necessità al fine di garantire il mantenimento delle attività agro-silvo-pastorali con particolare riferimento
al recupero e alla gestione delle aree aperte a vegetazione erbacea, al mantenimento e recupero delle aree a prato
pascolo, alla pastorizia; tali infrastrutture dovranno essere state previste nei Piani comprensoriali di sviluppo e gestione
degli alpeggi o nei piani della viabilità agro-silvo-pastorali di cui all’art.59 comma 1 l.r. n. 31/2008 e dovrà essere valutata l’incidenza che la loro realizzazione potrebbe avere rispetto agli obiettivi di conservazione degli habitat e delle specie
presenti nel Sito
- è vietata l’asfaltatura delle strade agro-silvo-pastorali e delle piste forestali salvo che per ragioni di sicurezza e incolumità pubblica ovvero di stabilità dei versanti;
c) è vietata l’attività di rimboschimento su pascoli, versanti erbosi e nelle aree con prati stabili (come già previsto dalla
regolamentazione forestale), arbusteti e brughiere;
d) è vietata la distruzione dei formicai (come già previsto dalla regolamentazione forestale).
3)
ZPS in zone umide.
a) è vietata la bonifica idraulica delle zone umide naturali;
b) è vietata l’irrorazione aerea;
c) nelle aree umide e nei canneti sono vietati le attività di taglio e i lavori di ordinaria gestione nel periodo dal 1 marzo al
10 agosto;
d) è vietata la captazione idrica nella stagione riproduttiva delle specie ornitiche caratteristiche della tipologia ambienta-
Bollettino Ufficiale
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le, ai sensi del D.M. 17.10.2007 n. 184, fatto salvo autorizzazione dell’ente gestore, dalle zone umide che ospitano specie
caratteristiche della tipologia ambientale o habitat di interesse comunitario;
e) è vietato il taglio di pioppeti occupati da garzaie nel periodo di nidificazione;
f) il taglio della vegetazione spondale della rete irrigua deve essere effettuato solo su una delle due sponde in modo
alternato nel tempo e nello spazio, al fine di garantire la permanenza di habitat idonei a specie vegetali e animali.
4)
ZPS in ambienti fluviali.
a) è vietata la captazione idrica nella stagione riproduttiva delle specie ornitiche caratteristiche della tipologia ambientale, ai sensi del D.M. 17.10.2007 n. 184, fatto salvo autorizzazione dell’ente gestore, dalle zone umide perifluviali che
ospitano specie caratteristiche della tipologia ambientale o habitat di interesse comunitario;
b) è vietata la realizzazione di nuove infrastrutture che prevedano la modifica dell’ambiente fluviale e del regime idrico, ad
esclusione delle opere idrauliche finalizzate alla difesa del suolo;
c) è vietata l’immissione o il ripopolamento con specie alloctone;
d) è vietato il taglio di pioppeti occupati da garzaie nel periodo di nidificazione;
e) Nelle aree del demanio idrico fluviale e pertinenze idrauliche e demaniali, oggetto di concessione rilasciata successivamente alla data di entrata in vigore della DGR 9275/09 l’impianto e il reimpianto di pioppeti è soggetto alle procedura di presentazione all’ente gestore e autorizzazione del progetto di gestione stabilito dalla DGR 9275/09 e deve esser
a questa conforme.
f) è vietata l’irrorazione aerea;
g) nelle aree umide e nei canneti sono vietati le attività di taglio e i lavori di ordinaria gestione nel periodo dal 1 marzo al
10 agosto;
h) è vietata la distruzione dei formicai;
i) il taglio della vegetazione spondale della rete irrigua deve essere effettuato solo su una delle due sponde in modo
alternato nel tempo e nello spazio, al fine di garantire la permanenza di habitat idonei a specie vegetali e animali, fatte
salve eventuali diverse disposizioni definite in dettaglio dai piani di gestione delle ZPS.
5)
ZPS in ambienti agricoli.
a) è vietata l’irrorazione aerea;
b) è vietato il taglio di pioppeti occupati da garzaie nel periodo di nidificazione;
c) il taglio della vegetazione spondale della rete irrigua deve essere effettuato solo su una delle due sponde in modo
alternato nel tempo e nello spazio, al fine di garantire la permanenza di habitat idonei a specie vegetali e animali, fatte
salve eventuali diverse disposizioni definite in dettaglio dai piani di gestione delle ZPS.
6)
ZPS in risaie.
a) è vietata l’irrorazione aerea;
b) è vietato il taglio di pioppeti occupati da garzaie nel periodo di nidificazione;
c) il taglio della vegetazione spondale della rete irrigua deve essere effettuato solo su una delle due sponde in modo
alternato nel tempo e nello spazio, al fine di garantire la permanenza di habitat idonei a specie vegetali e animali, fatte
salve eventuali diverse disposizioni definite in dettaglio dai piani di gestione delle ZPS;
Nelle aree del demanio idrico fluviale e pertinenze idrauliche e demaniali, oggetto di concessione rilasciata successivamente alla data di entrata in vigore della DGR 9275/09 l’impianto e il reimpianto di pioppeti è soggetto alle procedura di presentazione all’ente gestore e autorizzazione del progetto di gestione stabilito dalla DGR 9275/09 e deve
esser a questa conforme.
Atto A3 Direttiva 86/278/CEE concernente la protezione dell’ambiente, in particolare del suolo, nell’utilizzazione dei fanghi di
depurazione in agricoltura
Articolo 3
(GU L 181 del 4.7.1986, pag. 6)
Recepimento nazionale
-
Decreto Legislativo 27 gennaio 1992, n. 99 “Attuazione della Direttiva 86/278/CEE, concernente la protezione dell’ambiente, in
particolare del suolo, nell’utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura” (Supplemento Ordinario GU 15 febbraio 1992, n
38)
Recepimento regionale
-
DGR n. VII/15944 del 30 dicembre 2003 “Delega alle province delle funzioni amministrative, ai sensi degli artt. 27 e 28 del D.Lgs.
5 febbraio 1997, n. 22 e successive modiche ed integrazioni, in materia di approvazione dei progetti ed autorizzazione alla realizzazione degli impianti ed all’esercizio delle inerenti operazioni di messa in riserva (R13), trattamento/condizionamento (R3) e
spandimento sul suolo a beneficio dell’agricoltura (R10) di rifiuti speciali non pericolosi; Art. 1 della L.R. 3 aprile 2001, n. 6.” (BURL
n. 4 del 19 gennaio 2004)
-
DGR VIII/5868 del 21 novembre 2007 “Integrazione con modifica al programma d’azione per la tutela e risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile (d.lgs. n. 152/2006, art
92 e d.m. 7 aprile 2006) e adeguamento dei relativi criteri e norme tecniche generali di cui alla Dgr n. VI/17149/1996, approvati
con deliberazione di Giunta n. VIII/5215 del 2 agosto 2007” - Art. 19 - Divieti di utilizzazione dei fanghi
-
DGR n. IX/2208 del 14 settembre 2011 “Approvazione del programma d’azione regionale per la tutela ed il risanamento delle
acque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile” -Art. 19 - Divieti di
utilizzazione dei fanghi
Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola
Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009, sui cui
terreni si effettua lo spandimento di fanghi di depurazione dell’azienda o di terzi deve:
a) Usare fanghi provenienti da un Centro di trattamento e stabilizzazione autorizzato e accertare che lo spandimento sia effettuato
da un soggetto autorizzato;
b) Usare/verificare l’uso di fanghi con caratteristiche chimico-fisiche stabilizzate e compatibili con le attitudini/condizioni tecniche
dei suoli agricoli sui quali sono utilizzati e osservare i divieti di spandimento vigenti su:
1. Terreni allagati, soggetti ad esondazioni e/o inondazioni, gelati o coperte da coltre nevosa
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
2. Terreni con pendii maggiori del 15%
3. Terreni con pH inferiore a 5
4. Terreni destinati a pascolo o a foraggere nelle 5 settimane precedenti lo sfalcio e il pascolamento
5. Terreni destinati all’orticoltura e alla frutticoltura nei 10 mesi precedenti il raccolto e durante lo stesso
6. Terreni con colture in atto (escluse le colture arboree)
c) Rispettare i seguenti adempimenti:
1. Se non è né produttore né utilizzatore di fanghi ai sensi del d.lgs 99/92 deve conservare in azienda:
-
copia della notifica dell’inizio delle operazioni di utilizzazione dei fanghi
-
copia del registro di utilizzazione relativamente alla parte che interessa l’azienda
-
convenzione stipulata con l’azienda produttrice e/o utilizzatrice di fanghi
2. Se è anche produttore e/o utilizzatore di fanghi di depurazione deve conservare in azienda:
-
autorizzazione allo spandimento
-
notifica dell’inizio delle operazioni di utilizzazione dei fanghi
-
registro di utilizzazione dei terreni
-
scheda di accompagnamento dei fanghi
-
formulario di identificazione dei fanghi
ed inoltre deve:
-
essere iscritto all’albo delle imprese che effettuano gestione rifiuti (se azienda utilizzatrice)
-
avere registro carico-scarico aggiornato (se azienda produttrice)
Lo spandimento dei fanghi di depurazione, fatti salvi gli obblighi imposti dalla presente direttiva e dai vigenti provvedimenti attuativi,
è soggetto anche al rispetto delle disposizioni attuative della direttiva nitrati 91/676/CEE per i cui adempimenti si rimanda all’atto A4
e all’atto A4RM.
Atto A4 Direttiva 91/676/CEE concernente la protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti
agricole
Articoli 4 e 5
(GU L 375 del 31.12.1991, pag. 1)
Recepimento nazionale
-
Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” (G.U. n. 88 del 14-04-2006 - Supplemento Ordinario n.
96) e successive modifiche e integrazioni.
- Art. 74, lett. pp, Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, definizione di “zone vulnerabili”
- Art. 92 Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152.
Designazione di zone vulnerabili da nitrati di origine agricola
-
Sono designate vulnerabili all’inquinamento da nitrati provenienti da fonti agricole le zone elencate nell’allegato 7/A-III
del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, nonché le ulteriori zone vulnerabili da nitrati di origine agricola designate
da parte delle Regioni.
-
Art. 112 Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152.“Utilizzazione agronomica”
-
-
-
D.M. 19 aprile 1999, “Approvazione del codice di buona pratica agricola” (Supplemento Ordinario n. 86 G.U. n. 102 del 04-051999)
Decreto interministeriale 7 aprile 2006 recante “Criteri e norme tecniche generali per la disciplina regionale dell’utilizzazione
agronomica degli effluenti di allevamento, di cui all’articolo 38 del decreto legislativo 11 maggio 1999, n. 152. (S.O. n. 120 alla
G.U. n.109 del 12-05-2006)
Decisione della Commissione 2011/721/UE del 3 novembre 2011, che concede una deroga richiesta dall’Italia con riguardo
alle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto a norma della direttiva 91/676/CEE del Consiglio relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole
Recepimento regionale
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L.R. n. 31/2008 e s.m.i. - Titolo VIII quater “Disposizioni in materia di utilizzazione agronomica dei fertilizzanti azotati inclusi gli
effluenti di allevamento, le acque di vegetazione dei frantoi oleari e le acque reflue derivanti da aziende agricole e da piccole
aziende agroalimentari”
Direttiva autorità di bacino del Po 12/96
DGR VII/1048 del 28 luglio 2004 “Atto di indirizzo per la politica di uso e tutela delle acque della Regione Lombardia – Linee
strategiche per l’utilizzo razionale, consapevole e sostenibile della risorsa idrica” (BURL SO n. 35 del 23 agosto 2004)
DGR VIII/2244 del 29 marzo 2006 “Approvazione del programma di tutela e uso delle acque ai sensi dell’articolo 44 del d.lgs.
152/99 e dell’articolo 55, comma 19 della l.r. 26/2003 (2° Supplemento straordinario BURL n° 15 del 13 aprile 2006)
DGR VIII/3297 del 11 ottobre 2006 “Nuove aree vulnerabili ai sensi del d.lgs. 152/2006: criteri di designazione e individuazione
(BURL SO n° 45 del 6 novembre 2006) così come confermate con DGR IX/4984 del 07/03/2013 “Determinazioni in ordine alle
zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola in attuazione all’art. 36, comma 7 ter del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito in legge n. 221 del 17/12/2012”;
DGR n. IX/2208 del 14 settembre 2011 avente per oggetto “Approvazione del programma d’azione regionale per la tutela ed il
risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile”
(Serie Ordinaria BURL n.38 – del 22 settembre 2011).
Decisione di esecuzione della Commissione 2011/721/UE del 3 novembre 2011 che concede una deroga richiesta dall’Italia
con riguardo alle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto a norma della direttiva 91/676/CEE del Consiglio relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole
DGR n. IX/2379 del 22 dicembre 2011 presa d’atto della Decisione di esecuzione della Commissione del 3 novembre 2011 che
concede una deroga richiesta dall’Italia con riguardo alle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto a norma
della Direttiva 91/676/CEE del Consiglio relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti
da fonti agricole [notificata con il numero c(2011) 7770];
DGR n. IX/4534 del 19 dicembre 2012 “Determinazioni in ordine alla Comunicazione Nitrati 2012 e 2013”;
DDG 386 del 24 gennaio 2012 “Approvazione delle disposizioni attuative per la presentazione delle domande di adesione alla
deroga nitrati ai sensi della Decisione di esecuzione della Commissione del 3 novembre 2011 che concede una deroga richiesta dall’Italia con riguardo alle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto a norma della direttiva 91/676/CEE del
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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Consiglio relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole” così come
modificata dal DDG 295 del 22/1/2013 “Modifica delle disposizioni attuative per la presentazione delle domande di adesione
alla deroga nitrati ai sensi della decisione di esecuzione della commissione del 3 novembre 2011 che concede una deroga
richiesta dall’Italia con riguardo alle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto a norma della direttiva 91/676/CEE
del Consiglio relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole, approvate con decreto n. 386 del 24/01/2012”.
Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola
La Regione Lombardia ha approvato le Zone Vulnerabili ai Nitrati (ZVN) di cui alla DGR VIII/3297 dell’11 ottobre 2006 riportate in allegato al presente atto ai sensi del Reg (CE) 73/09.
La Regione Lombardia ha approvato il programma d’azione per la tutela e risanamento delle acque dall’inquinamento causato da
nitrati di origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile e adeguato i rispettivi criteri e norme tecniche generali di cui
alla DGR n. IX/2208 del 14 settembre 2011.
Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità, le cui superfici aziendali ricadono in zone vulnerabili ai
nitrati, che utilizza agronomicamente gli effluenti di allevamento, di seguito indicati con e.a., i fertilizzanti azotati, gli ammendanti e, comunque, tutti gli apporti azotati, deve rispettare tutti gli impegni disposti dal programma d’azione in vigore collegati ai seguenti aspetti:
a)
b)
c)
d)
adempimenti amministrativi
obblighi relativi alle strutture di stoccaggio degli effluenti di allevamento
divieti spaziali e temporali relativi all’utilizzazione dei fertilizzanti azotati
rispetto dei massimali previsti per l’utilizzo di fertilizzanti azotati
Inoltre l’impresa agricola ricadente in zona vulnerabile ai nitrati che aderisce alla deroga nitrati, concessa con Decisione della Commissione 2011/721/UE del 3 novembre 2011, è tenuta anche al rispetto di impegni aggiuntivi previsti dalla Decisione stessa.
Deroga nitrati
Con Decisione di esecuzione della Commissione 2011/721/UE del 3 novembre 2011 è stata concessa alle regioni Piemonte,
Lombardia Veneto ed Emilia Romagna una deroga sull’applicazione delle direttiva nitrati.
La deroga resta in vigore per quattro anni, fino al 31/12/2015 ed è possibile per le aziende agricole interessate e con superficie
ricadente in zone vulnerabili ai nitrati aderirvi.
L’adesione alla deroga comporta la possibilità di utilizzare agronomicamente i reflui zootecnici nel limite di 250 kg/ha di azoto in
zona vulnerabile a condizione di presentare una specifica richiesta di adesione all’Autorità competente entro il 15 febbraio di ogni
anno e di rispettare gli impegni previsti dalla Decisione, in particolare quelli riportati negli articoli 5, 6 e 7 per quanto riguarda:
•
il trattamento degli effluenti di origine suina;
•
le regole di applicazione dell’effluente di allevamento e di altri fertilizzanti;
•
la gestione dei terreni.
Regione Lombardia ha recepito la Decisione della Commissione con DGR 2739 del 22/12/2011 e ha definito le disposizioni attuative
per l’adesione alla deroga nitrati con DDG 386 del 24/01/2012, così come da ultimo modificata dalla DDG 295 del 22/1/2013
Impegni a) Adempimenti amministrativi
La comunicazione da parte dell’impresa localizzata in zona vulnerabile deve essere presentata mediante la procedura predisposta
dalla Regione Lombardia e conservata presso l’azienda su supporto cartaceo. La stessa, redatta secondo le indicazioni contenute
nell’Allegato III PARTI B e C della DGR 2208/2011, deve riportare quantità, tempi e modalità di distribuzione dei fertilizzanti organici,
minerali, di sintesi e ammendanti.
Il Programma Operativo Aziendale deve essere presentato dal legale rappresentante dell’azienda. Il Piano di utilizzazione agronomica
dei fertilizzanti (PUA), limitatamente al 1° anno di presentazione, deve essere redatto da dottori agronomi, periti agrari o agrotecnici
iscritti ai rispettivi albi professionali e sottoscritto dal legale rappresentante dell’azienda. La redazione del PUA negli anni successivi
al primo può prescindere dall’apporto di un professionista in caso di sostanziale invarianza delle situazioni aziendali. Se in base alla
classe dimensionale un’azienda non è tenuta ad alcuna forma di comunicazione, dovrà comunque essere in possesso o dotarsi di
idonee strutture di stoccaggio e rispettare le norme generali di utilizzo dei fertilizzanti.
Comunicazione per l’utilizzazione agronomica dell’effluente di allevamento
Le aziende agricole esistenti devono provvedere a predisporre idonea Comunicazione, in relazione alla classe dimensionale in cui
rientrano, come da modello e indicazioni di cui all’Allegato III della DGR 2208/2011.
Comunicazione (POAs/POA) per le aziende nuove.
Le aziende nuove sono tenute alla presentazione della comunicazione come da prospetto 1 “obblighi di comunicazione in funzione
della classe dimensionale degli allevamenti e tipologie aziendali” di cui all’art. 24 della DGR 2208/2011. L’adeguamento alle condizioni del programma, inclusa la capacità minima di stoccaggio, deve essere dimostrato ai fini dell’inizio dell’attività.
Comunicazione per l’utilizzazione agronomica da parte delle aziende non zootecniche
Le aziende di cui all’art. 25 della DGR 2208/2011 che utilizzano dosi di fertilizzante diverso degli e.a. con contenuto di azoto superiore a
3.000 kilogrammi per anno, sono tenute alla presentazione della comunicazione (POA) comprensivo di PUAs. Se la dose di fertilizzante
di cui sopra eccede i 6.000 Kg sono tenute alla presentazione di un POA comprensivo di PUA. Gli adempimenti amministrativi sono
riassunti nel prospetto 2 “Prospetto n. 2 – “Obblighi di comunicazione in funzione del quantitativo d’uso di azoto di provenienza diversa
dagli e.a.” di cui al sopracitato articolo della DGR 2208/2011.
E’ obbligo del gestore dell’azienda provvedere ad aggiornare informaticamente e conservare in azienda la documentazione qualora
subentrino modifiche riguardanti la tipologia, la quantità e le caratteristiche degli effluenti e delle acque reflue, nonché i terreni utilizzati agronomicamente. Il POA/POAs ha validità 5 anni fatte salve eventuali modifiche che, se non sostanziali, comportano aggiornamento informatico dello stesso, e, se sostanziali, comportano la ripresentazione del POA/POAS .
Il PUAs/PUA deve essere annualmente:
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aggiornato informaticamente utilizzando il supporto predisposto dalla Regione Lombardia per l’applicazione della Direttiva Nitrati;
-
conservata copia in azienda a disposizione per eventuali controlli.
Con provvedimento del Direttore Generale Agricoltura verranno fissate le scadenze e modalità per la presentazione della comunicazione o aggiornamenti della stessa. Per l’anno 2014 il riferimento è il Decreto del Direttore generale d.d.g. 22 ottobre 2013, n. 9515
- “Determinazioni in merito ai tempi ed alle modalità di presentazione e/o aggiornamento, per l’anno 2014, della comunicazione per
l’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e degli altri fertilizzanti azotati prevista dalle d.g.r. N. 2208/2011 allegato i (zone
vulnerabili) e n. 5868/2007 – allegato 2 (zone non vulnerabili) e modifiche al ddg n. 386/2012 (deroga nitrati)”.
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Impegni b) Obblighi relativi alle strutture di stoccaggio degli effluenti di allevamento
Lo stoccaggio degli e.a. destinati all’utilizzazione agronomica deve avvenire in apposite strutture dimensionate in base alla consistenza di allevamento, secondo le esigenze colturali e di capacità sufficiente a garantirne il corretto impiego agronomico.
b1) - Strutture di stoccaggio dei materiali palabili
Lo stoccaggio dei materiali palabili deve avvenire su platea impermeabilizzata, avente una portata sufficiente a sostenere, senza
cedimenti o lesioni, il peso del materiale accumulato e degli eventuali mezzi utilizzati per la movimentazione. In relazione alla consistenza palabile dei materiali la platea di stoccaggio deve essere munita di idoneo cordolo o muro perimetrale di contenimento con
possibilità di accesso ai mezzi meccanici per l’apporto e l’asportazione del materiale e deve essere dotata di adeguata pendenza
per il convogliamento verso appositi sistemi di raccolta e stoccaggio dei liquidi di sgrondo e/o delle eventuali acque di lavaggio della
platea. In generale, la capacità di stoccaggio, calcolata in rapporto alla consistenza di allevamento stabulato e al periodo in cui il
bestiame non è al pascolo, non deve essere inferiore al volume di materiale palabile prodotto in 90 giorni. Per il dimensionamento
della platea di stoccaggio dei materiali palabili, qualora non sussistano esigenze particolari di una più analitica determinazione dei
volumi stoccati, si fa riferimento all’Allegato III PARTE A tabella 1 e all’art. 9 della DGR 2208/2011.
b2) - Strutture per lo stoccaggio dei materiali non palabili
Gli stoccaggi dei materiali non palabili devono essere realizzati in modo da poter accogliere, ove previsto, anche le acque di lavaggio delle strutture, degli impianti e delle attrezzature zootecniche. Alla produzione complessiva di liquami da stoccare deve essere
sommato il volume delle acque meteoriche, convogliate nei contenitori dello stoccaggio da superfici scoperte, interessate dalla presenza di e.a.. E’ necessario prevedere l’esclusione delle acque bianche provenienti da tetti e tettoie nonché delle acque provenienti
da aree non connesse all’allevamento. Le dimensioni dei contenitori non dotati di copertura, atta ad allontanare l’acqua piovana,
devono tenere conto delle precipitazioni medie e di un “franco minimo di sicurezza” di 30 centimetri. Il fondo e le pareti dei contenitori
devono essere adeguatamente impermeabilizzati mediante materiale naturale od artificiale al fine di evitare percolazioni o dispersioni degli effluenti.
E’ possibile realizzare anche contenitori in terra così come descritti all’art. 11 della DGR 2208/2011. Per le aziende in cui venga prodotto
un quantitativo di oltre 6000 kg di azoto/anno, al fine di indurre un più alto livello di stabilizzazione dei liquami nel caso di costruzione
di nuove strutture di stoccaggio o ampliamento di quelle esistenti, deve essere previsto il frazionamento dello stoccaggio in almeno
due contenitori. Il prelievo a fini agronomici deve avvenire dal bacino contenente liquame stoccato da più tempo. Qualora la stabilizzazione dell’e.a. sia garantita da un trattamento preliminare dello stesso (quali ad esempio la digestione anaerobica) la suddivisione
delle strutture di stoccaggio in più bacini non è necessaria.
La capacità di stoccaggio, calcolata in rapporto alla consistenza dell’allevamento stabulato, ed al periodo in cui il bestiame non è
al pascolo, deve essere adeguata alle esigenze di una corretta gestione agronomica e comunque non inferiore al volume prodotto
in 120 giorni in aziende di bovini da latte, bufalini, equini e ovicaprini con coltivazione dei terreni caratterizzata da assetti colturali che
prevedono la presenza di pascoli o prati di media o lunga durata o erbai e cereali autunno-vernini.
In assenza di tali condizioni e per tutti gli altri allevamenti il volume di stoccaggio deve essere di almeno 180 giorni. Per le dimensioni,
qualora non sussistano esigenze particolari di una più analitica determinazione dei volumi stoccati, si fa riferimento all’Allegato III
PARTE A tabella 1 della DGR 2208/2011.
Per i nuovi allevamenti e gli ampliamenti di quelli esistenti limitatamente alle parti di nuova edificazione non sono considerate utili
al calcolo dei volumi di stoccaggio le fosse sottostanti i pavimenti fessurati e grigliati (ad esclusione degli allevamenti localizzati in
comuni di montagna).
Impegni c) Divieti spaziali e temporali relativi all’utilizzazione dei fertilizzanti
c.1) Accumulo temporaneo dei letami e lettiere esauste di allevamenti di avicunicoli, esclusi gli altri
materiali assimilati
Condizioni per accumulo
-
deve essere praticato ai soli fini della utilizzazione agronomica
-
è ammesso solo previo uno stoccaggio di almeno 90 giorni
-
è consentito solo sui terreni agricoli utilizzati per lo spandimento e/o in prossimità degli stessi
-
deve avere una durata non superiore a tre mesi
-
la quantità accumulata deve essere funzionale alle esigenze delle colture dell’appezzamento utilizzato per l’accumulo
e/o degli appezzamenti limitrofi
-
non può essere ripetuto nello stesso luogo nell’ambito di una stessa annata agraria.
-
deve essere realizzato prevedendo tutti gli accorgimenti per contenere ogni fuoriuscita di liquidi e/o percolati e per
garantire il mantenimento di condizioni microaerobiche all’interno della massa.
Divieto di accumulo a distanze inferiori a:
-
5 m dalle scoline;
-
30 m dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali;
-
40 m dalle sponde dei laghi, nonché delle zone umide individuate ai sensi della Convenzione di Ramsar del 2 febbraio
1971.
Per gli allevamenti avicoli a ciclo produttivo inferiore a 90 giorni le lettiere possono essere stoccate al termine del ciclo
produttivo sottoforma di cumuli in campo, fatti salvi specifici provvedimenti in materia igienico-sanitaria, conseguenti ad
epizoozie, lotte obbligatorie.
c.2) Divieti di utilizzazione agronomica dei letami
L’utilizzo agronomico è vietato:
1) Entro le seguenti distanze dai corpi idrici naturali:
a)
5 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali individuati come non significativi dal Piano di
tutela e uso delle Acque, approvato con d.g.r. VIII^/2244 del 29 marzo 2006;
b)
10 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali significativi;
c)
25 m di distanza dall’inizio dell’arenile per le acque lacuali, nonché dai corpi idrici ricadenti nelle zone umide
individuate ai sensi della Convenzione di Ramsar del 2 febbraio 1971.
Tali disposizioni non si applicano ai canali artificiali ad esclusivo utilizzo di una o più aziende, purché non connessi ai
corpi idrici naturali, ed ai canali arginati.
Nelle fasce di divieto, ove tecnicamente possibile, è opportuna una copertura vegetale permanente anche spontanea
ed è raccomandata la costituzione di siepi e/o fasce boscate tampone.
2) Su superfici non interessate dall’attività agricola, fatta eccezione per aree a verde pubblico e privato e per aree soggette a recupero e ripristino ambientale;
3) nei boschi, fatte salve diverse disposizioni regionali, ad esclusione degli effluenti rilasciati dagli animali nell’allevamento
brado;
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
4)
5)
6)
7)
8)
9)
sui terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante, con frane in atto e su terreni saturi d’acqua, fatta eccezione
per i terreni adibiti a colture che richiedono la sommersione;
nella stagione autunno – invernale, di norma dal 1 Novembre a fine febbraio; in particolare sono previsti i seguenti
periodi minimi di divieto:
-
90 giorni, per i letami ed i materiali ad essi assimilati, ad esclusione del letame bovino, ovicaprino e di equidi
con contenuto di sostanza secca pari almeno al 20%, ed assenza di percolati, per il quale se utilizzato su prati
permanenti e/o avvicendati, il divieto vige dal 15 dicembre al 15 gennaio;
-
120 giorni, per le deiezioni degli avicunicoli essiccate con processo rapido a tenori di sostanza secca superiori al 65%.
Per le modalità applicative dei presente divieto si applica quanto disposto ai commi 2 e 3 dell’art.26 del D.M. 7/04/2006;
nei giorni di pioggia e nei giorni immediatamente successivi al fine di garantire il non percolamento in falda e il non
costipamento del terreno;
in tutte le situazioni in cui l’autorità competente provvede ad emettere specifici provvedimenti di divieto o di prescrizione in ordine alla prevenzione di malattie infettive, infestive e diffusive per gli animali, per l’uomo e per la difesa dei corpi
idrici;
in golena entro argine a meno che non venga distribuito nel periodo di magra e venga interrato immediatamente
in caso di rischi significativi di perdite di nutrienti per scorrimento superficiale o percolazione in profondità, di norma
sui terreni con pendenza media, riferita ad un’area aziendale omogenea superiore al 10%. Tale pendenza può essere
incrementata dal 10% al 15%, applicando ove possibile l’aratura entro le 12 ore successive. L’applicazione del letame su
pendenze superiori al 10% è in ogni caso vietata quando sono previste piogge, da parte dei servizi agro-meteorologici,
superiori a 10 mm entro i successivi 3 giorni.
c.3) Divieti di utilizzazione dei liquami e dei materiali ad essi assimilati:
L’utilizzo di liquami e dei materiali ad essi assimilati è vietato:
1) Entro le seguenti distanze dai corpi idrici naturali:
a) 10 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali;
b) 30 m di distanza dall’inizio dell’arenile per le acque lacuali, nonché dai corpi idrici ricadenti nelle zone umide individuate ai sensi della Convenzione di Ramsar del 2 febbraio 1971;
Tali disposizioni “non si applicano” ai canali artificiali ad esclusivo utilizzo di una o più aziende, purché non connessi ai
corpi idrici naturali, ed ai canali arginati. Nelle fasce di divieto, ove tecnicamente possibile, è obbligatoria una copertura vegetale permanente anche spontanea ed è raccomandata la costituzione di siepi e/o fasce boscate tampone
arboree o arbustive.
2) su superfici non interessate dall’attività agricola, fatta eccezione per aree a verde pubblico e privato e per aree soggette
a recupero e ripristino ambientale;
3) nei boschi, ad esclusione degli effluenti rilasciati dagli animali nell’allevamento brado;
4) sui terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante, con frane in atto e terreni saturi d’acqua, fatta eccezione per i
terreni adibiti a colture che richiedono la sommersione;
5) nella stagione autunno invernale, di norma dal 1° novembre a fine febbraio; in particolare sono previsti i seguenti periodi
minimi di divieto:
- 90 giorni nei terreni con prati, cereali autunno vernini, colture ortive, arboree con inerbimenti permanenti o con residui
colturali ed in preparazione della semina primaverile anticipata;
- 120 giorni nei terreni destinati ad altre colture;
6) nei giorni di pioggia e nei giorni immediatamente successivi al fine di garantire il non percolamento in falda e il non
costipamento del terreno;
7) in terreni con coltivazioni in atto destinate direttamente - senza processi di trattamento dei prodotti- alla alimentazione
umana;
8) dopo l’impianto della coltura nelle aree adibite a parchi o giardini pubblici, campi da gioco, utilizzate per ricreazione o
destinate in genere ad uso pubblico;
9) su colture foraggere nelle tre settimane precedenti lo sfalcio del foraggio o il pascolamento;
10) in golena entro argine a meno che non venga distribuito nel periodo di magra e immediatamente interrato;
11) di norma, sui terreni con pendenza media, riferita ad un’area aziendale omogenea, superiore al 10%. Tale pendenza può
essere incrementata dal 10% al 15% nel caso siano adottate delle migliori tecniche di spargimento disponibili (es. iniezione
diretta nel suolo o distribuzione superficiale a bassa pressione con aratura entro le 12 ore per le terre arabili; iniezione diretta,
se tecnicamente possibile, o distribuzione superficiale a bassa pressione su prati e pascoli; spandimento a bassa pressione
in bande, o spargimento superficiale a bassa pressione su cereali o su secondo raccolto).
L’applicazione del liquame su pendenze superiori al 10% è in ogni caso vietata quando sono previste piogge, da parte dei
servizi agro-meteorologici, superiori a 10 mm entro i successivi 3 giorni.
12) Nelle zone svantaggiate ai sensi dell’articolo 18 del regolamento (CE) n. 1257/1999, l’applicazione dei liquami e dei
materiali assimilati su pendenze fino a 30% è permessa assicurando che il quantitativo di azoto e di effluente applicato
per ciascun singolo intervento non ecceda rispettivamente i 50 kg/ha di azoto e le 35 t/ha di effluente. Nel caso di colture
primaverili-estive (come il mais), sulle superfici con pendenza declinante verso corpi idrici devono essere rispettate inoltre le
seguenti disposizioni aggiuntive:
a) tali superfici devono essere interrotte da colture seminate in bande trasversali, ovvero da solchi acquai provvisti di
copertura vegetale, ovvero da altre misure equivalenti atte a limitare lo scorrimento superficiale (run-off) dei fertilizzanti; oppure
b) devono essere mantenute fasce di rispetto tra le aree che si intendono fertilizzare e il limite dei corpi idrici, larghe
almeno 20 metri; oppure
c) le coltivazioni devono essere seminate trasversalmente rispetto alla massima pendenza o usando procedimenti
atti a prevenire il run-off; oppure:
d) deve essere assicurata una copertura vegetale anche durante tutta la stagione invernale.
13) Nei Comuni classificati svantaggiati di montagna, individuati ai sensi dell’articolo 18, paragrafo 1, del regolamento (CE)
n. 1257/1999, i divieti di cui al comma 12 non si applicano esclusivamente nel caso di appezzamenti coltivati di superficie
inferiore ad un ettaro.
14) in prossimità di strade e di centri abitati a meno che i liquami siano distribuiti con tecniche atte a limitare l’emissione di
odori sgradevoli, o vengano immediatamente interrati;
15) nelle aree di salvaguardia così come definite dalla sez. II capo II art. 94 del D.lgs 152/06;
16) se si applicano le seguenti tecniche:
a) irrigatori a lunga gittata;
b) distribuzione da strada a bordo campo;
c) tubazioni o manichette di irrigazione a bocca libera.
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c.4) Divieti e/o limitazioni dell’utilizzazione agronomica dei fanghi
L’utilizzazione agronomica dei fanghi derivanti da trattamenti di depurazione di cui al D.Lgs. n. 99 del 1992:
1) nelle more della definizione delle nuove linee guida, è limitata dalle disposizioni di cui alla D.G.R. 30 dicembre 2003 n.
7/15944 (BURL S.O. n. 4 del 19.1. 2004);
2) deve avvenire previo dettagliato piano di fertilizzazione;
3) è vietata nella stagione autunno invernale, di norma dal 1° novembre a fine febbraio; in particolare sono previsti i seguenti
periodi minimi di divieto:
- 90 giorni nei terreni con prati, cereali autunno vernini, colture ortive, arboree con inerbimenti permanenti o con residui
colturali ed in preparazione della semina primaverile anticipata;
- 120 giorni nei terreni destinati ad altre colture;
Per le modalità applicative del presente divieto si applica quanto disposto ai commi 2 e 3 dell’art.26 del D.M. 7/04/2006;
4) è vietato su terreni che ricevono e.a., e comunque nel rispetto delle disposizioni di cui alla d.g.r. n. 7/ 15944/03;
c.5) Divieti di utilizzazione agronomica dei fertilizzanti azotati diversi dall’e.a.:
L’utilizzo agronomico è vietato:
1) Entro le seguenti distanze dai corpi idrici naturali:
a) 5 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali individuati come non significativi dal Piano di tutela
e uso delle Acque, approvato con d.g.r. VIII/2244 del 29 marzo 2006;
b) 10 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali significativi;
c) 25 m di distanza dall’inizio dell’arenile per le acque lacuali, nonché dai corpi idrici ricadenti nelle zone umide
individuate ai sensi della Convenzione di Ramsar del 2 febbraio 1971.
Tali disposizioni non si applicano ai canali artificiali ad esclusivo utilizzo di una o più aziende, purché non connessi ai corpi
idrici naturali, ed ai canali arginati. Nelle fasce di divieto, ove tecnicamente possibile, è opportuna una copertura vegetale
permanente anche spontanea ed è raccomandata la costituzione di siepi e/o fasce boscate tampone;
2) sulle superfici non interessate dall’attività agricola, fatta eccezione per le aree a verde pubblico e privato e per le aree
soggette a recupero e ripristino ambientale;
3) nei boschi, fatte salve diverse disposizioni regionali;
4) sui terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante, con frane in atto e terreni saturi d’acqua, fatta eccezione per i
terreni adibiti a colture che richiedono la sommersione;
5) nella stagione autunno invernale per un periodo di 90 giorni (dal 1 novembre a fine febbraio) per i concimi azotati e
gli ammendanti organici di cui al D.Lgs 75/2010, ad eccezione dell’ammendante compostato verde e dell’ammendante
compostato misto, per i quali è ammessa l’applicazione anche nei mesi invernali, in presenza di tenori di Azoto totali inferiori
al 2,5% sul secco, di cui non oltre il 15% in forma di azoto ammoniacale.
6) nei giorni di pioggia e nei giorni immediatamente successivi al fine di garantire il non percolamento in falda e il non
costipamento del terreno;
7) in tutte le situazioni in cui l’autorità competente provvede ad emettere specifici provvedimenti di divieto o di prescrizione
in ordine alla prevenzione di malattie infettive, infestive e diffusive per gli animali, per l’uomo e per la difesa dei corpi idrici;
8) in golena entro argine a meno che non venga distribuito nel periodo di magra e venga interrato immediatamente.
Su terreni in pendenza la distribuzione del materiale palabile e dei concimi azotati e degli ammendanti organici deve rispettare quanto definito dal CBPA in relazione alla lavorabilità dei suoli, alle sistemazioni idraulico-agrarie e alle modalità di spandimento.
Con i provvedimenti del Direttore generale agricoltura vengono individuati i periodi di divieto di spandimento degli effluenti di
allevamento e dei fertilizzanti azotati. Per la stagione autunno-vernina 2013/2014 i provvedimenti in vigore sono:
•
d.d.g. 31 ottobre 2013, n. 9953- “Individuazione dei periodi di divieto di spandimento degli effluenti di allevamento e dei fertilizzanti
azotati per la stagione autunno vernina 2013/2014” - ai sensi del D.M. 7 aprile 2006”
•
d.d.g. 26 novembre 2013, n. 10925 - “Rideterminazione dei periodi di divieto di spandimento degli effluenti di allevamento e dei
fertilizzanti azotati per la stagione autunno vernina 2013/2014 - ai sensi del D.M. 7 aprile 2006”
Impegni d) il rispetto dei massimali previsti per l’utilizzo di fertilizzanti
d1) Dosi di applicazione degli e.a.
Sui terreni agricoli devono essere impiegati come fertilizzanti prioritariamente gli e.a. le cui quantità di applicazione devono tenere
conto del rispetto del bilancio dell’azoto calcolato secondo quanto previsto nell’Allegato III PARTE C della DGR 2208/2011. La quantità
di e.a. nella SAU ricadente in zona vulnerabile non deve in ogni caso superare un apporto superiore a 170 kg per ettaro e per anno
di azoto al campo, inteso come quantitativo medio aziendale; tale quantità, da distribuire e frazionare in base ai fabbisogni delle
colture, al loro ritmo di assorbimento, ai precedenti colturali, è calcolata sulla base dei valori della tabella 2 della parte A dell’Allegato
II alla DGR 2208/2011. In alternativa possono essere utilizzati altri valori determinati secondo le procedure di calcolo o di misura citate
nell’Allegato III PARTE A.
Il limite d’uso di 170 kg/ha/N/anno è comprensivo delle deiezioni depositate dagli animali quando sono tenuti al pascolo e degli
eventuali fertilizzanti organici derivanti dagli effluenti di allevamento di cui al d.lgs. 29 aprile 2010 n.75 e dalle acque reflue. Sono fatte
salve diverse quantità di azoto concesse con deroga della Commissione Europea con propria decisione ai sensi del Paragrafo 2 B
dell’allegato III della Direttiva 91/676/CEE.
Il digestato, i fertilizzanti azotati, per entrambi se di origine organica non zootecnica, e i fanghi di depurazione come normati dal
d.lgs. 92/99, possono essere utilizzati, nel rispetto del bilancio dell’azoto calcolato secondo quanto sopra stabilito, purché le epoche
e le modalità di distribuzione siano tali da garantire un’efficienza media aziendale dell’azoto pari a quella prevista per gli effluenti di
allevamento.
Gli apporti massimi di azoto utilizzabile per le singole colture non possono superare le quantità previste dall’Allegato II MAS (Azoto
efficiente). Per le aziende ricadenti in parte anche in zone non vulnerabili, il quantitativo medio aziendale, pari a 170 kg di azoto è riferito esclusivamente alla superficie ricadente in zona vulnerabile. In caso di digestione anaerobica, il cui processo preveda l’aggiunta
di biomassa agli effluenti di allevamento, è soggetta al limite di 170 kg/ha/anno la quota parte dell’azoto derivante da questi ultimi.
L’azoto introdotto con la biomassa viene comunque conteggiato quale contributo da fertilizzanti nell’ambito del bilancio dell’azoto.
d2) Dosi applicazione per fertilizzanti diversi dagli e.a.
La quantità di azoto totale apportato non deve superare le esigenze delle colture nel rispetto della metodologia, riportata nell’Allegato III PARTE C della DGR 2208/2011, inerente il calcolo del bilancio dell’azoto. L’apporto di azoto (azoto efficiente) non può superare,
comunque, i limiti di cui alla tabella dell’Allegato II (Apporti massimi di azoto alle colture), nel rispetto delle condizioni ivi riportate.
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Atto A5 - Direttiva 92/43/CEE Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche
Articoli 6, 13 paragrafo 1 lettera a).
(GU L 206 del 22.7.1992, pag. 7)
Recepimento nazionale
-
DPR 8 settembre 1997, n. 357 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli
habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” (Supplemento ordinario n. 219/L G.U. n. 248 del 23
ottobre 1997), artt. 3, 4, 5, 6 come modificato dal DPR 12 marzo 2003 n. 120 “Regolamento recante modifiche ed integrazioni al
decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, concernente attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla
conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” (G.U. n. 124 del 30 maggio 2003)
-
Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio 3 settembre 2002 – Linee guida per la gestione dei siti Natura
2000 (G.U. n. 224 del 24 settembre 2002)
-
Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 17 ottobre 2007 n. 184 relativo alla “Rete Natura
2000 – Criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di conservazione relative alle zone speciali di conservazione (ZSC) e
a zone di protezione speciale (ZPS) (G.U. n.258 del 6 novembre 2007) e successive modifiche e integrazioni
-
Deliberazione 26 marzo 2008 - Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato le Regioni e le Province Autonome di Trento e
Bolzano. Modifica della deliberazione 2 dicembre 1996 del Ministero dell’ambiente, recante: «Classificazione delle Aree protette».
(Repertorio n. 119/CSR) (G.U. n. 137 del 13 giugno 2008)
-
Decreto Ministero Ambiente del 2 agosto 2010 - Terzo elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica alpina in Italia, ai sensi della direttiva 92/43/CEE (GU n. 197 del 24-8-2010 - Suppl. Ordinario n. 205)
-
Decreto Ministero Ambiente 2 agosto 2010 Terzo elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica mediterranea in Italia, ai sensi della direttiva 92/43/CEE (GU n. 197 del 24-8-2010 - Suppl. Ordinario n. 205)
-
Decreto Ministero Ambiente 2 agosto 2010 Terzo elenco aggiornato dei siti di importanza comunitaria per la regione biogeografica continentale in Italia, ai sensi della direttiva 92/43/CEE (GU n. 197 del 24-8-2010 - Suppl. Ordinario n. 205)
Recepimento regionale
-
Legge Regionale n. 86/1983 “Piano generale della aree regionali protette. Norme per l’istituzione e la gestione delle riserve,
dei parchi e dei monumenti naturali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambientale” (2° S.O. BURL n. 48
del 02/12/1983) e Legge Regionale 12/2011 art. 25 bis “Rete Natura 2000”) (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.31 del
5/08/2011)
-
DGR n. VII/14106 del 8 agosto 2003 - Elenco dei proposti siti di importanza comunitaria ai sensi della direttiva 92/43/CEE per la
Lombardia, individuazione dei soggetti gestori e modalità procedurali per l’applicazione della valutazione d’incidenza (3° Suppl.
Straordinario BURL n. 37 del 12 settembre 2003)
-
DGR n. VII/18453 del 30 luglio 2004 “Individuazione degli enti gestori dei proposti siti di importanza comunitaria (pSIC) e dei siti
di importanza comunitaria (SIC), non ricadenti in aree naturali protette, e delle zone di protezione speciale (ZPS), designate dal
Decreto del Ministro dell’Ambiente 3 aprile 2000” (BURL n.32 del 2 agosto 2004)
-
DGR n. VII/18454 del 30 luglio 2004 Rettifica dell’Allegato A della D.G.R. 8 agosto 2003, n. 7/14106 “Elenco dei proposti siti di
importanza comunitaria ai sensi della Direttiva 92/43/CEE per la Lombardia, individuazione dei soggetti gestori e modalità procedurali per l’applicazione della valutazione d’incidenza” (BURL n. 32 del 2 agosto 2004)
-
DGR. n. VIII/1876 del 8 febbraio 2006 e succ. mod “Rete Natura 2000 in Lombardia: trasmissione al Ministero dell’Ambiente
della proposta di aggiornamento della banca dati, istituzione di nuovi siti e modificazione del perimetro di siti esistenti” (1° Suppl.
Straordinario BURL n.21 del 23 maggio 2006)
-
DGR n. VIII/3798 del 13 dicembre 2006 - Rete Natura 2000: modifiche e integrazioni alle DDGGRR n. 14106/03, n, 19018/04 e n.
1791/06, aggiornamento della banca dati natura 2000 ed individuazione degli enti gestori dei nuovi SIC proposti. (SO BURL n.2
del 8 gennaio 2007)
-
DGR n. VIII/5119 del 18 luglio 2007 – Rete Natura 2000: determinazioni relative all’avvenuta classificazione come ZPS delle aree
individuate con DD.GG.RR. 3624/06 e 4197/07 e individuazione dei relativi enti gestori. (1° Suppl. Straordinario BURL n.33 del 14
agosto 2007)
-
DGR n. X/632 del 6 settembre 2013 – Determinazioni relative alle Misure di Conservazione per la tutela delle ZPS lombarde – modifiche alle deliberazioni 9275/2009 e 18453/2004, classificazione della ZPS IT2030008 “Il Toffo” e nuova individuazione dell’ente
gestore del SIC IT2010016 “Val Veddasca” (BURL 10 settembre 2013, n.37 S.O.).
-
DGR n. X/1029 del 5 dicembre 2013 – Adozione delle Misure di Conservazione relative ai Siti di Importanza Comunitaria e delle
Misure sito-specifiche per 46 Siti di Importanza Comunitaria (SIC), ai sensi del D.P.R. 357/97 e s.m.i. e del D.M. 184/2007 e s.m.i.
Piani di gestione in vigore per la correlazione con le aree (vedi allegati 4 e 6 al presente atto):
1)
Deliberazione del Consiglio Regionale 26 novembre 2003 - n. VII/919 Disciplina del Piano territoriale di coordinamento del
Parco Naturale della Valle del Ticino, ai sensi dell’art. 18, comma 2-bis, della l.r. 86/1983 e successive modifiche ed integrazioni
(BURL n.1 2 gennaio 2004)
2)
Deliberazione del Consiglio Regionale del 6 aprile 2004 - n. VII/992 Piano territoriale di coordinamento del Parco naturale del
Monte Barro _ Obiettivo 9.6.1. «Pianificazione delle aree protette» (BURL n. 19 – 3 maggio 2004)
3)
Deliberazione del Consiglio Regionale 15 dicembre 2004 - n. VII/1136 Disciplina del Piano territoriale di coordinamento del
Parco Naturale della Alto Garda Bresciano, ai sensi dell’art. 19, comma 2-bis, della l.r. 86/1983 (2° Supplemento straordinario al
BURL n.4 del 27 gennaio 2005)
4)
D.G.R. 1 ottobre 1990, n. 5/639 - Approvazione del piano della riserva naturale «Lago di Piano» (Art 14 della lr 30 novembre 1983,
n. 86). (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 51 del 18 dicembre 1990)
5) D.G.R. 21 febbraio 1990, n. 4/51878 Approvazione del piano della riserva naturale «Fontanile Nuovo» (Art 14 della LR 30 novembre 1983, n. 86). (1°Supplemento Straordinario al BURL n.20 del 15 maggio 1990) + DCD n. 10/2011 (Serie Inserzioni e Concorsi
All. al BURL n.14 del 6 aprile 2011)
6) D.G.R. 20 marzo 1990, n. 4/52935 Approvazione del piano della riserva naturale «Boschi del Giovetto di Paline» (Art 14 della LR
30 novembre 1983, n. 86). (2°Supplemento Straordinario al BURL n.18 del 4 maggio 1990) + dgr 10822/16.12.2009 (Misure di
Conservazione integrate al PAF Foreste Demaniali)
7)
D.G.R. 21 marzo 1990, n. 4/53282 Approvazione del piano della riserva naturale «Valli di S. Antonio» (Art 14 della LR 30 novembre
1983 n. 86) (1°Supplemento Straordinario al BURL n.26 del 26 giugno 1990)
8) D.G.R. 14 novembre 1991, n. 5/14720 Approvazione del piano della riserva naturale «Garzaia della Carola», ai sensi dell’Art 14
della lr 30 novembre 1983, n. 86. (3°Supplemento Straordinario al BURL n. 8 del 18 febbraio 1992) + DCP n. 22 del 28.03.2011
(Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)
9) D.G.R. 19 novembre 1991, n. 5/14947 Approvazione del piano di riserva naturale «Garzaia della Verminesca» (Art 14 della lr
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30 novembre 1983, n. 86). (6°Supplemento Straordinario al BURL n. 8 del 18 febbraio 1992) + DCP n. 31 del 28/03/2011 (Serie
Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)
D.G.R. 28 novembre 1991, n. 5/15196 Approvazione del piano della riserva naturale «Garzaia della Rinalda» (Art 14 della lr 30
novembre 1983, n. 86). (3°Supplemento Straordinario al BURL n. 14 del 2 aprile1992) + DCP n. 27 del 28/03/2011 (Serie Inserzioni
e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)
D.G.R. 28 novembre 1991, n. 5/15198 Approvazione del piano della riserva naturale «Garzaia di S. Alessandro» (Art 14 della lr
30 novembre 1983, n. 86). (5°Supplemento Straordinario al BURL n. 14 del 2 aprile1992) + DCP n. 29 del 28/03/2011 2011 (Serie
Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)
D.G.R. 2 dicembre 1991, n. 5/15495 Approvazione del piano della riserva naturale «Garzaia di Porta Chiossa» (Art 14 della lr 30
novembre 1983, n. 86) (7°Supplemento Straordinario al BURL n. 14 del 2 aprile1992 + DCP n. 26 del 28/03/2011 (Serie Inserzioni
e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)
D.G.R. 27 aprile 1993, n V/35674 Approvazione del piano della riserva naturale “Naviglio di Melotta» (Art 14 della LR 30 novembre 1983, n. 86) (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 27 del 6 luglio 1993) + DCP n.44 del 21/03/2011 2011 (Serie Inserzioni
e Concorsi All. al BURL n. 15 del 13 aprile 2011)
D.G.R. 22 settembre 1993, n. 5/41299 Approvazione del piano della riserva naturale «Le Bine» (Art 14 della lr 30 novembre 1983,
n. 86) (3°Supplemento Straordinario al BURL n. 47 del 26 novembre 1993)
D.G.R. 25 luglio 1995, n. 6/444 Approvazione del piano della riserva naturale “Pian di Gembro” (art.14 della lr 30.11.83, n. 86)
(1°Supplemento Straordinario al BURL n. 40 del 3 ottobre 1995) + DAC 14 del 26/04/2010 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL
n. 52 del 30 dicembre 2010)
D.G.R. 1 agosto 1996, n. 6/17286 Istituzione del monumento naturale Garzaia di Sartirana situato nei comuni di Sartirana Lomellina e Torre Beretti (PV). art 24 l.r. 30.11.83 n. 86. (3° Supplemento Straordinario al BURL n. 39 del 27 settembre 1996) + DCC
n. 38 11.12.2010 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 51 del 22 dicembre 2010)
D.G.R. 20 dicembre 1996 - n. 6/22903 Approvazione del piano della riserva naturale «Pian di Spagna-Lago di Mezzola» (art. 14
della l.r. 30 novembre 1983, n. 86) (3°Supplemento Straordinario al BURL n. 47 del 25 febbraio 1997) + DAC n. 14 del 15/09/2010
(Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 39 del 29 settembre 2010)
D.G.R. 23 gennaio 1998 - n. 6/34326 Approvazione del piano della riserva naturale «Palata Menasciutto» (art. 14 della l.r. 30
novembre 1983, n. 86) (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 9 del 3 marzo 1998)
D.G.R. 6 marzo 1998 - n. 6/34933 Approvazione del piano della riserva naturale «Riva orientale del lago di Alserio» (art. 14 l.r.
30 novembre 1983 n. 86) ) (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 17 del 28 aprile 1998) + DCA n.60/20.12.2010 2010 (Serie
Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.1 del 5 gennaio 2011)
D.G.R. 8 maggio 1998 - n. 6/36022 Modificazione del piano della riserva naturale «Paludi di Ostiglia» (art. 14 della l.r. 30 novembre 1983, n. 86) (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 23 del 9 giugno1998) + DCC n. 80 21/12/2010 (Serie Inserzioni e
Concorsi All. al BURL n. 2 del 12 gennaio 2011)
D.G.R. 11 dicembre 2000, n. 7/2616 Approvazione del piano della riserva naturale «Torbiere di Marcaria» (art. 14 L.R. 30 novembre 1983, n. 86) (4°Supplemento Straordinario al BURL n. 2 del 11 gennaio 2001) + DAC n. 13 del 16/03/2011 (Serie Inserzioni e
Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)
D.G.R. 18 maggio 2001, n. 7/4675 Approvazione del piano della riserva naturale «Paluaccio di Oga» (art. 14 della L.R. 30 novembre 1983, n. 86) (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 25 del 19 giugno 2001)
D.G.R. 2 agosto 2001 n. 7/5983 - Approvazione della variante generale al piano territoriale di coordinamento del Parco Lombardo della Valle del Ticino (art. 19, comma 2, l.r. 86/83 e successive modificazioni) rettificata dalla d.g.r. 14 settembre 2001, n.
6090 ) (2° Supplemento Straordinario al BURL n. 40 del 5 ottobre 2001) – rettificata dalla d.g.r. 21 febbraio 2007, n.4186 (2° Suppl.
Straordinario al n.10 del 8 marzo 2007)
D.G.R. 29 ottobre 2001, n. 7/6632 Approvazione del piano territoriale di coordinamento del parco regionale dell’Adamello (art.
19, comma 2, L.R. 30 novembre 1983, n. 86 e successive modifiche e integrazioni) (2°Supplemento Straordinario al BURL n. 48
del 29 novembre 2001) e successive modifiche:
-
D.G.R. 24 marzo 2005 n. 7/21201 Approvazione della variante al Piano Territoriale di Coordinamento del Parco regionale
dell’Adamello, ai sensi dell’art. 19 della L.R. n. 86/83 e successive modifiche ed integrazioni - Obiettivo 9.6.1 «Pianificazione delle aree protette». (3° Supplemento Straordinario al BURL n. 16 del 18 aprile 2005)
D.G.R. 18 ottobre 2002, n. 7/10706 Approvazione del piano della riserva naturale «Palude Brabbia» (art. 14 della L.R. 30 novembre 1983, n. 86) (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 46 del 12 novembre 2002)
D.G.R. 1 agosto 2003 - n. 7/13939 - Approvazione del Piano territoriale di coordinamento del Parco regionale dell’Alto Garda
Bresciano (ai sensi dell’art. 19, comma 2, della l.r. n. 86/83 e successive modifiche ed integrazioni) (1°Supplemento Straordinario al BURL n. 37 del 9 settembre 2003)
D.G.R. 28 novembre 2003 - n. 7/15367 - Approvazione del piano del monumento naturale «Garzaia della Cascina Villarasca»
(art. 14 l.r. 30 novembre 1983, n. 86). ) (BURL n. 52 del 22 dicembre 2003) + DCP n. 32 del 28/03/2011 (Serie Inserzioni e Concorsi
All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)
D.G.R. 19 marzo 2004, n. 7/16800 Revoca della deliberazione n. 7/16102 del 23 gennaio 2004 e riapprovazione del piano della
Riserva naturale «Isola Boschina» (art. 14 L.R. 30 novembre 1983, n. 86.) P.R.S. 9.6.1. - Obiettivo 9.6.1.1. (1° Supplemento straordinario al BURL n.17 del 19 aprile 2004) + dgr 10822/16.12.2009 (Misure di Conservazione integrate al PAF Foreste Demaniali)
D.G.R. 29 ottobre 2004, n. 7/19213 Approvazione del Piano della Riserva Naturale «Valle del Freddo» e PS.I.C. IT2060010 (art. 14
L.R. 30 novembre 1983, n. 86; art. 4 D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357.) P.R.S. 9.6.1. - Obiettivo 9.6.1.1. (3° Supplemento straordinario
al BURL n.46 del 12 novembre 2004)
D.G.R. 29 ottobre 2004, n. 7/19214 Approvazione del Piano della Riserva Naturale «Garzaia del Bosco Basso» e pS.I.C. IT2080007
«Garzaia del Bosco Basso» (art. 14 L.R. 30 novembre 1983, n. 86; art. 4 D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357.) P.R.S. 9.6.1. - Obiettivo
9.6.1.1. (3° Supplemento straordinario al BURL n.46 del 12 novembre 2004) + DCP n. 21 del 28/03/2011 (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio2011)
D.G.R. 26 novembre 2004, n. 7/19609 Approvazione del piano della riserva naturale «Sasso Malascarpa» e pS.I.C. IT2020002
«Sasso Malascarpa» (art. 14 L.R. 30 novembre 1983, n. 86; art. 4 D.P.R. n. 357 del 8 settembre 1997.) P.R.S. 9.6.1. - Obiettivo 9.6.1.1.
(2° Supplemento straordinario al BURL n.52 del 21 dicembre 2004) + dgr 10822/16.12.2009 (Misure di Conservazione integrate
al PAF Foreste Demaniali)
D.G.R. 4 agosto 2005, n. 8/548 Approvazione del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Regionale Oglio Nord, ai sensi
dell’art. 19 della L.R. n. 86/83 e successive modifiche ed integrazioni. (1° Supplemento straordinario al BURL n.37 del 12 settembre 2005)
L.R. 20 agosto 1994, n. 22 Piano territoriale di coordinamento del parco naturale dell’Adda Sud. (1° Supplemento Ordinario al
BURL n 34 del 23 agosto 1994)
L.R. 13 aprile 1991 n. 8 Piano territoriale di coordinamento del parco dei colli di Bergamo. (1° Supplemento Ordinario al BURL n
16 del 18 aprile 1991) e:
-
L.R. 18-04-1992, n. 12 Modifica all’art. 20 (tutela della fauna: esercizio della caccia e della pesca) delle norme tecniche
di attuazione della L.R. 13 aprile 1991, n. 8 «Piano territoriale di coordinamento del parco dei Colli di Bergamo». . (1°
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Supplemento Ordinario al BURL n 17 del 23 aprile 1992)
D.G.R. 11 febbraio 2005, n. 7/20658, Approvazione della variante al Piano Territoriale di Coordinamento del Parco regionale dei Colli di Bergamo (ai sensi dell’art. 19, comma 2, della L.R. n. 86/1983 e successive modifiche ed integrazioni)
- Obiettivo 9.6.1 «Pianificazione delle aree protette». (3° Supplemento straordinario al BURL n.10 del 10 marzo 2005)
L.R 1 dicembre 2003 n. 23 - Istituzione del Parco naturale dell’Adamello (1° Supplemento Ordinario al BURL n.49 del 5 dicembre
2003)
Deliberazione 22 maggio 2006 n.15 del Parco Oglio Sud – Adozione del Piano di gestione del S.I.C. Lanche di Gerre Gavazzi e
Runate (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.26 del 28 giugno 2006)
Deliberazione 13 luglio 2007 n.7 del Parco lombardo della Valle del Ticino Approvazione del piano del Sito ‘IT2010008 “Lago di
Comabbio” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 19 settembre 2007);
Deliberazione 23 gennaio 2007 n.20 della C.M. Valtellina di Morbegno – Approvazione definitiva piani di gestione dei SIC
IT2040019 Bagni di Masino – Pizzo Badile – Pizzo del Ferro e IT2040020 Val di Mello – Piano di Preda Rossa (Serie Inserzioni e
Concorsi All.al BURL n.23 del 6 giugno 2007)
DAC n.28 del 28 novembre 2007: Approvazione definitiva del Piano di gestione S.I.C. IT2010001 Lago di Ganna – Parco Regionale “Campo Dei Fiori” Brinzio VA (Serie Inserzioni e Concorsi All.al BURL n.52 del 27 dicembre 2007)
DCP n.12 del 27 febbraio 2008: Approvazione definitiva Piano di Gestione S.I.C. IT2040012 Val Viola Provincia di SO (Serie Inserzioni e Concorsi All.al BURL n.16 del 16 aprile 2008)
DAC n. 4/2008: Approvazione definitiva Piani di Gestione dei S.I.C. IT2050001 Pineta di Cesate e IT205002 Boschi delle Groane
(Serie Inserzioni e Concorsi All.al BURL n.12 del 19 marzo 2008)
DCP n. 63 del 16.10.2008: Approvazione del piano di gestione del SIC IT2030002 Grigna Meridionale (Serie Inserzioni e Concorsi
All. al BURL n. 2 del 14 gennaio 2009)
D.C.P. 69/27.10.2008: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2020003 «Palude di Albate» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 23 del 10 giugno 2009)
DAC n. 12 del 14.6.2010: Approvazione del Piano di Gestione del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) IT2010002 «Monte Legnone e Chiusarella» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.26 del 30 giugno 2010)
DAC n. 14 del 14.6.2010: Approvazione del Piano di Gestione del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) IT2010004 «Grotte del
Campo dei Fiori » (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.26 del 30 giugno 2010)
DAC n. 13 del 14.6.2010: Approvazione del Piano di Gestione del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) IT2010003 «Versante
Nord del Campo dei Fiori » (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.26 del 30 giugno 2010)
DAC n. 15 del 14.6.2010: Approvazione del Piano di Gestione del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) IT2010005 «Monte Martica » (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.26 del 30 giugno 2010)
DA n. 9 del 3.6.2010: Approvazione del piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) IT2020010 «Lago del Segrino»
(Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.24 del 16 giugno 2010)
DAC n. 35 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040027 «Valle del Bitto
di Gerola» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010)
DAC n. 42 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040035 «Val Bondone
– Val Caronella» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010)
DAC n. 41 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040034 «Val d’Arigna
e Ghiacciaio di Pizzo Coca» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010)
DAC n. 37 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040030 «Val Madre»
(Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010)
DAC n. 36 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040029 «Val Tartano»
(Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010)
DAC n. 43 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040036 «Val Belviso»
(Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010)
DAC n. 40 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040033 «Val Venina»
(Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010)
DAC n. 39 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040032 «Val del Livrio»
(Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010)
DAC n. 38 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040031 «Val Cervia»
(Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010)
DAC n. 34 del 13.09.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040026 «Val Lesina»
(Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.38 del 22 settembre 2010)
DCP n. 68 del 28.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040011 «Monte Vago
–Val di Campo – Val Nera» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.41 del 13 ottobre 2010)
DCP n. 67 del 28.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040007 «Passo e Monte
di Foscagno» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.41 del 13 ottobre 2010)
DCP n. 64 del 28.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040003 «Val Federia»
(Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.41 del 13 ottobre 2010)
DCP n. 65 del 28.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040005 «Valle della
Forcola» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.41 del 13 ottobre 2010)
DCP n. 66 del 28.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040006 «La Vallaccia –
Pizzo Filone» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.41 del 13 ottobre 2010)
DA n. 24 del 27.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040023 «Val dei Ratti e
Cima di Gaiazzo» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.43 del 27 ottobre 2010)
DA n. 23 del 27.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito SIC/ZPS IT2040018 «Val Codera» (Serie Inserzioni e Concorsi
All. al BURL n.43 del 27 ottobre 2010)
DA n. 25 del 27.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2040041 «Piano di Chiavenna» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 43 del 27 ottobre 2010)
DAC n. 4 del 16.9.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito di Importanza Comunitaria SIC IT2070018 «Altopiano di
Cariadeghe» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 39 del 29 settembre 2010)
DAC n.3 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2010009 “Sorgenti del Rio Capricciosa” (Serie Inserzioni
e Concorsi All. al BURL n.21 del 25 maggio 2011)
DAC n.3 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2010011 “Paludi di Arsago” (Serie Inserzioni e Concorsi
All. al BURL n.21 del 25 maggio 2011)
DAC n.3 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2010014 “Turbigaccio, Boschi di Castelletto e Lanca di
Bernate” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.21 del 25 maggio 2011)
DA n. 5 28.01.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2010018 “Monte Sangiano” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al
BURL n. 8 del 23 febbraio 2011)
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DA n. 6 28.01.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2010019 “Monti della Valcuvia” (Serie Inserzioni e Concorsi All.
al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011)
DCA n. 58 del 20/12/2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2020006 “Lago di Pusiano” (Serie Inserzioni e Concorsi
All. al BURL n. 1 del 5 gennaio 2011)
Dgr n. 9/181 - 30/06/10 - Approvazione del Piano di gestione della Riserva naturale Fontanile Brancaleone Sito di Importanza
Comunitaria IT2060013 Fontanile Brancaleone (art.14 della l.r. 30 novembre 1983 n. 86) - BURL 30 del 27/07/10 I° - ssBURL
DCA n. 61 del 20/12/2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2050003 “Valle del Rio Pegorino” (Serie Inserzioni e
Concorsi All. al BURL n. 1 del 5 gennaio 2011)
DCA n. 59 del 20/12/2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2050004 “Valle del Rio Cantalupo” (Serie Inserzioni e
Concorsi All. al BURL n. 1 del 5 gennaio 2011)
DCA n. 43 del 30.09.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060001 “Valtorta Valmoresca” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011)
DCA n. 43 del 30.09.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060002 “Valle di Piazzatorre Isola di Fondra” (Serie
Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011)
DCA n. 43 del 30.09.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060003 “Alta Val Brembana Laghi Gemelli” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011)
DCA n. 43 del 30.09.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060004 “Alta Val di Scalve” (Serie Inserzioni e Concorsi
All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011)
DCA n. 43 del 30.09.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060005 “Val Sedornia Val Zurio Pizzo della Presolana”
(Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011)
DCA n. 43 del 30.09.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060008 “Valle Parina” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al
BURL n. 8 del 23 febbraio 2011)
DCA n. 43 del 30.09.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2060009 “Val Nossana Cima di Grem” (Serie Inserzioni
e Concorsi All. al BURL n. 8 del 23 febbraio 2011)
DCP n. 83 del 26.11.2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2040017 «Disgrazia - Sissone» (Serie Inserzioni e
Concorsi All. al BURL n.50 del 15 dicembre 2010
DAC n.12 del 21/09/2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC «Vallazza» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL
n. 13 del 30 marzo 2011)
DD n. 11/2010: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT20B0011 «Bosco Fontana» (Serie Inserzioni e Concorsi All.
al BURL n. 7 del 16 febbraio 2011)
DAC n.2 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2020007 “Pineta Pedemontana di Appiano Gentile”
(Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 del 13 aprile 2011)
DCP 39/30.05.2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2020009 “Valle del Dosso” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al
BURL n. 26 del 29 giugno 2011)
DAC n. 16 del 8.11.2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2030006 “Valle Santa Croce e Valle del Curone” (Serie
Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 16 del 20 aprile 2011)
DCC n.6 del 21/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2030007 “Lago di Sartirana” (Serie Inserzioni e Concorsi
All. al BURL n. 14 del 6 aprile 2011)
DCD n. 10/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2050008 “Bosco di Cusago” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al
BURL n. 14 del 6 aprile 2011)
DCD n. 10/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2050009 “Sorgenti della Muzzetta” (Serie Inserzioni e Concorsi All.
al BURL n. 14 del 6 aprile 2011)
DCD n. 10/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2050010 “Oasi di Lacchiarella” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al
BURL n. 14 del 6 aprile 2011)
DCP n. 23 del 28/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2080001 “Garzaia di Celpenchio” (Serie Inserzioni e
Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)
DCP n. 24 del 28/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2080004 “Palude Loja” (Serie Inserzioni e Concorsi All.
al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)
DCP n. 21 del 28/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2080007 “Garzaia del Bosco Basso” (Serie Inserzioni e
Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)
DCP n. 30 del 28/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2080008 “Boschetto di Scaldasole” (Serie Inserzioni e
Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)
DCP n. 25 del 28/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2080009 “Garzaia Cascina Notizia” (Serie Inserzioni e
Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)
DCP n. 20 del 28/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2080011 “Abbazia Acqualunga” (Serie Inserzioni e
Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)
DCP n. 28 del 28/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT2080020 “Garzaia della Roggia Torbida” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)
DAC n.3 del 16/03/2011: appovazione del Piano di gestione del Sito IT2080013 “Garzaia della Cascina Portalupa” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 21 del 25 maggio 2011)
DAC n.3 del 16/03/2011: appovazione del Piano di gestione del Sito IT2080016 “Boschi del Vignolo” (Serie Inserzioni e Concorsi
All. al BURL n. 21 del 25 maggio 2011)
DCP n.44 del 21/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0013 “Lanca di Gerole” (Serie Inserzioni e Concorsi
All. al BURL n. 15 el 13 aprile 2011)
DCP n.44 del 21/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0014 “Lancone di Gussola” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 15 el 13 aprile 2011)
DCP n.44 del 21/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0015 “Bosco Ronchetti” (Serie Inserzioni e Concorsi
All. al BURL n. 15 el 13 aprile 2011)
DCP n.44 del 21/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0016 “Spiaggioni di Spinadesco” (Serie Inserzioni e
Concorsi All. al BURL n. 15 el 13 aprile 2011)
DCP n.44 del 21/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20A0018 “Cave Danesi” (Serie Inserzioni e Concorsi All.
al BURL n. 15 el 13 aprile 2011)
DAC n. 17 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0001 “Bosco Foce Oglio” (Serie Inserzioni e Concorsi
All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)
DAC n. 14 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0002 “Valli di Mosio” (Serie Inserzioni e Concorsi All.
al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)
DAC n. 16 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0003 “Lanca Cascina S. Alberto” (Serie Inserzioni e
Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)
DAC n. 13 del 16/03/2011: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0005 “Torbiere di Marcaria” (Serie Inserzioni e Con-
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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
corsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)
112) DAC n.11 del 21/09/2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0012 “Complesso Morenico di Castellaro Lagusello”
(Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)
113) DAC n.9 del 21/09/2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0014 “Chiavica del Moro” (Serie Inserzioni e Concorsi
All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)
114) DAC n.15 del 21/09/2010: approvazione del Piano di gestione del Sito IT20B0017 “Ansa e Valli del Mincio” (Serie Inserzioni e
Concorsi All. al BURL n. 13 del 30 marzo 2011)
115) DCP n. 21 del 24.6.2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2040016 «Monte di Scerscen – Ghiacciaio di
Scerscen – Monte Motta» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n.30 del 27.7.2011)
116) DCP n. 88 del 1.6.2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC «Val di Togno – Pizzo Scalino» (Serie Inserzioni e
Concorsi All. al BURL n. 30 del 27 luglio 2011)
117) DCP n. 22 del 28/03/2011: Approvazione del Piano di gestione del Sito ZPS/SIC IT2080018 «Garzaia della Carola» (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 20 del 18 maggio 2011)
118) DAC n.10 del 26.04.2011: Avviso di approvazione del piano di gestione del sito di importanza comunitaria (SIC) IT2040028
”Valle del Bitto di Albaredo” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 22 del 1 giugno 2011)
119) DCP n. 61 del 20.11.2011: Avviso di approvazione del piano di gestione del SIC IT2040040 ”Val Bodengo”
(Serie Inserzioni e
Concorsi All. al BURL n.1 del 4 gennaio 2012)
120) DCP n. 62 del 29.11.2011: Avviso di approvazione del piano di gestione del SIC IT2040039 “Val Zerta” (Serie Inserzioni e Concorsi
All. al BURL n.1 del 4 gennaio 2012)
121) DG n. 31 del 18.01.2012: Approvazione piano di gestione sito di importanza comunitaria IT2060016 ”Valpredina”
(Serie
Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 6 del 8 febbraio 2012)
122) DGR 3578 del 6.06.2012: Approvazione del piano di gestione della riserva naturale “Torbiere del Sebino o d’Iseo” (Serie Ordinaria BURL n. 24 del 11 giugno 2012)
123) DGR 250 del 26.05.2011: Approvazione definitiva piano di gestione SIC IT2080021 “Monte Alpe” (Serie Avvisi e Concorsi All. al
BURL n. 24 del 15 giugno 2011)
124) DCC n. 40 del 29.11.2011: Avviso di approvazione definitiva e deposito degli atti costituenti il piano di gestione SIC/ZPS
IT20B0006 della “Riserva Naturale Isola Boscone” (Serie Inserzioni e Concorsi All. al BURL n. 13 del 25 marzo 2012)
125) DCP n.56 del 28.09.2012: Avviso di approvazione del piano di gestione del SIC IT2040037 “Rifugio Falk” (Serie Avvisi e Concorsi
All. Al BURL n. 45 del 7 novembre 2012)
126) DGR 4219 del 25.10.2012: Approvazione del piano di gestione della riserva naturale e sito d’importanza comunitaria SIC
IT2020004 “Lago di Montorfano” (Serie Ordinaria BURL n.46 del 16 novembre 2012)
Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola
Ai sensi della DGR n. VII/14106 dell’8 agosto 2003, gli interventi, non direttamente connessi e necessari al mantenimento in uno stato
di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti nelle aree Natura 2000, che possono avere incidenze significative
sugli stessi, singolarmente o congiuntamente ad altri interventi, sono sottoposti alla procedura di Valutazione d’Incidenza.
Il beneficiario dei pagamenti comunitari, soggetti al regime di condizionalità, stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009, avente
superfici aziendali ricadenti in Siti di Importanza Comunitaria o in Zone Speciali di Conservazione, ai sensi della direttiva 92/43/CEE,
deve condurre l’azienda agricola nel rispetto delle pertinenti disposizioni di cui all’art. 2 del Decreto del Ministero dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare del 17 ottobre 2007 n. 184 e smi e dei provvedimenti vigenti nell’area ai fini dell’attuazione della presente
direttiva (vedi allegato 4 e piani di gestione).
Campo condizionalità: sanità pubblica, salute delle piante e degli animali
Atto A6 - Direttiva 2008/71/CE del Consiglio, del 15 luglio 2008, relativa all’identificazione e alla registrazione dei suini
Articoli 3, 4 e 5
(GU L 213 dell’8.8.2008, pag. 31)
Recepimento nazionale
-
Decreto legislativo n. 200/2010 “ Attuazione della direttiva 2008/71/CE relativa all’identificazione e registrazione dei suini” – GU
n. 282 del 02 dicembre 2010
Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola
Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità, stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009, che
alleva suini ha l’obbligo di:
a) Registrare l’azienda in Banca Dati Regionale/Banca Dati Nazionale
L’azienda zootecnica deve essere identificata e registrata in BDR/BDN attraverso un codice aziendale e di allevamento, entro 20
giorni dall’inizio dell’attività; qualsiasi variazione anagrafica o fiscale deve essere comunicata in BDR/BDN
b) Avere il registro di stalla aggiornato rispetto alla realtà aziendale e tenere aggiornata la BDR/BDN
L’agricoltore è tenuto a riportare nel registro di stalla il numero degli animali presenti in azienda alla data del 31 marzo di ogni anno,
le movimentazioni in ingresso ed uscita entro 3 giorni dall’evento ed il numero di animali nati/ morti entro 30 giorni dall’evento. Inoltre
ogni qualvolta movimenta i capi deve compilare la dichiarazione di provenienza e di destinazione degli animali (Modello IV) e inviarne copia all’ente delegato (CAA, APA, ASL) entro 7 giorni dalla movimentazione stessa per l’aggiornamento in BDN/BDR.
c) Identificare correttamente i capi
L’agricoltore è tenuto ad assicurare che gli animali siano contrassegnati nell’azienda di origine attraverso un tatuaggio che riporta il
codice allevamento (e non è individuale), prima della movimentazione e comunque entro 70 giorni dalla nascita.
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Il tatuaggio è apposto sull’orecchio sinistro, a livello del padiglione auricolare in maniera che risulti leggibile. In alternativa il tatuaggio potrà essere effettuato sulla parte esterna delle cosce, secondo le modalità stabilite dal relativo disciplinare per i suini allevati in
aziende che aderiscono a consorzi di tutela della denominazione d’origine dei prosciutti. È consentito, in aggiunta al tatuaggio, l’uso
di una marca auricolare in materiale non deteriorabile da apporre al padiglione auricolare dell’orecchio destro. Il tatuaggio e, ove
presente, la marca auricolare riportano il codice identificativo dell’azienda di nascita (o dell’azienda di prima destinazione per gli
animali importati da Paesi terzi e destinati a rimanere sul territori nazionale).
Deroghe
1)
In base alla Decisione 2005/458/CE del 21 giugno 2005, l’Italia è autorizzata ad applicare la deroga prevista all’art. 3, paragrafo
2 della direttiva 92/102/CEE nei confronti dei detentori di non più di un suino. Di conseguenza le aziende detentrici di un solo
capo suino da ingrasso, destinato al consumo personale, sono tenute solo a:
-
Identificare il suino tramite tatuaggio riportante il codice dell’azienda di nascita o dell’azienda di prima destinazione se importato da Paesi terzi, secondo quanto stabilito dalla normativa;
comunicare all’autorità sanitaria territorialmente competente la detenzione dell’unico capo suino ed il suo destino finale.
-
2)
Inoltre, in base all’Ordinanza Ministeriale 12 aprile 2008 i detentori di suini da ingrasso, fino ad un massimo di 4 animali, destinati all’autoconsumo e non a scopo commerciale, che non movimentano animali verso altri allevamenti, sono obbligati a registrare l’allevamento
presso l’ASL, a detenere il registro di stalla ed a registrare in proprio o tramite l’ente delegato i soli ingressi (mediante il modello IV).
Atto A7 - Regolamento (CE) n. 1760/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un sistema di identificazione
e registrazione dei bovini e relativo all’etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine e che abroga il
regolamento (CE) n. 820/97.
Articoli 4 e 7
(GU L 204 dell’11.8.2000, pag. 1)
Recepimento nazionale
-
D.P.R. 30 aprile 1996, n. 317 “Regolamento recante norme per l’attuazione della direttiva 92/102/CEE relativa all’identificazione
e registrazione degli animali.”(G.U. 14.06.1996 n. 138)
-
D.M. 16 maggio 2007 recante modifica dell’Allegato IV del D.P.R. 317/96 (G.U. 28.06.2007 n. 148)
-
D.P.R. 19 ottobre 2000, n. 437 “Regolamento recante modalità per l’identificazione e la registrazione dei bovini” (G.U. n. 30 del 06
febbraio 2001) e successive modifiche e integrazioni
-
D.M. 18 luglio 2001 “Modifica degli allegati al D.P.R. 19 ottobre 2000, n. 437, riguardante «Regolamento recante modalità per la
identificazione e la registrazione dei bovini»”(G.U. n. 205 del 4 settembre 2001);
-
D.M. 31 gennaio 2002 “Disposizioni in materia di funzionamento dell’anagrafe bovina” (G.U. n. 72 del 26 marzo 2002) e successive modifiche e integrazioni
-
D.M. 7 giugno 2002 “Approvazione del manuale operativo per la gestione dell’anagrafe bovina” (G.U. n. 152 del 1° luglio 2002,
S.O.)
-
Provvedimento 26 maggio 2005 concernente Accordo Stato-Regioni recante “Approvazione del manuale operativo per la gestione dell’anagrafe bovina” (G.U. n. 243 del 18 ottobre 2005, S.O. n. 166)
Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola
Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009 che
alleva bovini e /o bufalini, ha l’obbligo di:
a) Registrare l’azienda in Banca Dati Regionale/Banca Dati Nazionale
L’azienda zootecnica deve essere identificata e registrata attraverso un codice aziendale, entro 20 giorni dall’inizio dell’attività;
qualsiasi variazione anagrafica o fiscale deve essere comunicata in BDR/BDN entro 7 giorni.
b) Avere il registro di stalla aggiornato rispetto alla realtà aziendale e tenere aggiornata la BDR/BDN
L’allevatore è tenuto a:
- riportare le nascite entro 3 giorni dall’avvenuta marcatura sul registro di stalla;
- riportare le movimentazioni e le morti entro 3 giorni dall’evento sul registro di stalla;
- comunicare le movimentazioni in entrata e in uscita (comprese anche nascite e morti) entro 7 giorni dall’evento all’ente delegato o, in caso di registro informatizzato, entro 3 giorni dall’evento per l’aggiornamento in BDR/BDN.
Inoltre in caso di decesso dell’animale, l’allevatore è tenuto a:
- informare il Servizio veterinario competente per territorio entro 24 ore dal verificarsi dell’evento;
- inviare entro 7 giorni all’ente delegato (CAA, APA, ASL) il passaporto.
Infine in caso di furto o smarrimento dell’animale, l’allevatore è tenuto a:
- informare il Servizio Veterinario competente per territorio entro 24 ore dal verificarsi dell’evento;
- aggiornare la BDR/BDN entro 2 giorni dalla denuncia di furto/smarrimento;
- consegnare all’ASL entro 2 giorni il relativo passaporto.
c) Identificare correttamente i capi
L’allevatore deve identificare i capi con una doppia marca auricolare. Ogni capo deve essere contrassegnato da un codice
identificativo entro 20 giorni dalla nascita o comunque prima che lasci l’azienda.
Contestualmente alla marcatura, l’allevatore deve compilare la cedola identificativa con i dati anagrafici del capo e deve trasmetterla entro 7 giorni alla ASL o all’ente delegato per la registrazione in BDR/BDN e ai fini del rilascio del passaporto.
Il passaporto viene rilasciato dal Servizio Veterinario, o per il tramite dell’Ente Delegato, e deve sempre accompagnare l’animale in ogni spostamento in quanto documento di identificazione individuale. Se un bovino viene introdotto in allevamento, l’allevatore deve annotare il passaggio di proprietà sul retro del passaporto e aggiornare entro 3 giorni il registro di stalla. In caso
di smarrimenti di passaporti, l’allevatore è tenuto a darne comunicazione al Servizio veterinario competente per territorio per il
rilascio di nuovi passaporti.
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
In caso di smarrimenti delle marche auricolari, l’allevatore è tenuto a darne comunicazione nel più breve tempo possibile al
Servizio Veterinario competente per territorio per il rilascio di marche sostitutive.
L’allevatore che introduce in allevamento un capo proveniente da un Paese comunitario, è tenuto solamente a registrare i dati
anagrafici e la sua introduzione in BDR/BDN e sul registro aziendale, in quanto l’animale mantiene lo stesso identificativo e documento di identificazione del Paese di origine.
L’allevatore che invece introduce in allevamento un capo proveniente da Paesi terzi, è tenuto a re-identificare e registrare l’animale conformemente alla normativa vigente entro 20 giorni dai controlli di ispezione frontaliera.
Si precisa che con deliberazione n° X/1105 del 20/12/2013 (BURL 8 gennaio 2014) è stato approvato da parte della DG Salute il
progetto sperimentale “dematerializzazione degli adempimenti amministrativi per la movimentazione degli animali della specie
bovina” di cui all’ allegato C2, nel quale è previsto che il passaporto bovino non sia rilasciato ai capi per i quali si applica il progetto. Il progetto decorre a partire dalla data di comunicazione da parte della DG Salute di piena operatività delle funzionalità
dedicate in Banca Dati Regionale.
Atto A8 - Regolamento (CE) n. 21/2004 del Consiglio del 17 dicembre 2003 che istituisce un sistema di identificazione e
registrazione degli ovini e dei caprini e che modifica il regolamento (CE) n. 1782/2003 e le direttive 92/102/CEE e 64/432/CEE
Articoli 3, 4 e 5.
(GU L 5 del 9.1.2004, pag. 8)
Recepimento nazionale
-
D.P.R. 30 aprile 1996, n. 317 “Regolamento recante norme per l’attuazione della direttiva 92/102/CEE relativa all’identificazione
e registrazione degli animali.”(G.U. 14.06.1996 n. 138)
-
D.M. 16 maggio 2007 recante modifica dell’Allegato IV del D.P.R. 317/96 (G.U. 28.06.2007 n. 148)
Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola
Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009 che
alleva ovini e/o caprini ha l’obbligo di:
a) Registrare l’azienda in Banca Dati Regionale/Banca Dati Nazionale
L’azienda zootecnica deve essere identificata e registrata, anche qualora sia detenuto un solo capo, attraverso un codice
aziendale, entro 20 giorni dall’inizio dell’attività; qualsiasi variazione anagrafica o fiscale deve essere comunicata in BDR/BDN
entro 30 giorni.
b) Avere il registro di stalla aggiornato rispetto alla realtà aziendale e tenere aggiornata la BDR/BDN
L’allevatore è tenuto a possedere un registro di stalla aggiornato manualmente o informatizzato, che deve essere disponibile in
forma cartacea in qualsiasi momento presso l’azienda. E’ prevista la possibilità di tenere il registro in sola modalità informatizzata
ai sensi del Reg CE 21/2004.
La consistenza totale divisa per specie e i singoli capi con codice univoco ed individuale devono essere obbligatoriamente
riportati nel registro aziendale e in BDR/BDN. Per i capi con identificazione semplificata è obbligatorio registrare il solo numero di
animali appartenenti alla partita sull’apposito registro per partite.
L’allevatore ha inoltre l’obbligo di registrazione in BDR/DBN della consistenza dell’allevamento al 31 marzo di ogni anno. Qualora
tutti i capi siano stati registrati individualmente in BDR/BDN unitamente alle loro movimentazioni, ad eccezione degli agnelli destinati a macellazione entro i 12 mesi di età, non è necessario procedere alla comunicazione del censimento annuale in quanto
tale comunicazione si considera così soddisfatta (nota ministeriale n 4618 dell’8/3/2012).
A decorrere dal 9 luglio 2005 ad ogni loro movimentazione gli animali devono essere scortati dal documento di trasporto
(modello IV). Ogni spostamento degli animali deve essere comunicato al CAA o APA o ASL entro 7 giorni dall’evento al fine di
registrarlo in BDR/BDN nei successivi 5 giorni lavorativi. Le registrazioni sul registro di stalla devono essere effettuate entro 3 giorni
dal verificarsi dell’evento individualmente e non per partita.
c) Identificare correttamente i capi
Capi nati prima del 9 luglio 2005
Per i capi nati prima del 9 luglio 2005 il sistema di identificazione degli ovi-caprini consisteva nell’applicazione di un tatuaggio
(recante il codice di allevamento) e di un marchio auricolare (n. individuale).
Capi nati dopo il 9 luglio 2005
Tutti i capi (sia quelli da riproduzione che quelli destinati ad essere macellati entro i 12 mesi di età) nati dopo il 9 luglio 2005,
devono essere identificati entro 6 mesi dalla nascita o comunque prima della loro movimentazione mediante doppia marca
auricolare tradizionale univoca ed individuale (IT+13 numeri oppure a partire dal 1° giugno 2006 IT + 12 numeri).
Capi nati dopo il 31 dicembre 2009
Ogni singolo individuo nato dopo il 31 dicembre 2009 deve essere identificato entro 6 mesi dalla nascita o comunque prima
della movimentazione mediante apposizione di doppia marca auricolare univoca ed individuale. Una delle due marche deve
essere di tipo elettronico ai sensi del Reg (CE) 21/2004, l’altra di tipo convenzionale. E’ consentito, previo accordo con la Regione Lombardia, identificare il capo mediante bolo endoruminale in aggiunta al marchio auricolare tradizionale o in aggiunta al
tatuaggio recante il medesimo identificativo.
Per gli animali destinati alla macellazione entro il 12° mese di età è tuttavia ammesso un sistema di identificazione semplificato
mediante apposizione di un unico marchio auricolare all’orecchio sinistro recante il codice di identificazione dell’azienda di
nascita dell’animale (es. IT 001BG001).
In caso di smarrimento/illeggibilità della marca, il detentore degli animali è tenuto a richiedere il rilascio del duplicato della
marca smarrita applicandola nel più breve tempo possibile.
L’allevatore che introduce in azienda un capo proveniente da un Paese comunitario, è tenuto solamente a registrare i dati ana-
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
grafici e la sua introduzione in BDR/BDN e sul registro aziendale, in quanto l’animale mantiene lo stesso identificativo del Paese
di origine.
L’allevatore che invece introduce in allevamento un capo proveniente da Paesi terzi, qualora l’animale non sia destinato direttamente alla macellazione entro 5 giorni successivi all’introduzione in azienda, è tenuto a re-identificarlo entro i 14 giorni successivi
all’ispezione transfrontaliera e comunque prima che lasci l’azienda.
Atto B9
Reg (CE) n. 1107/2009 relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari e che abroga le direttive del Consiglio
79/117/CEE e 91/414/CEE
Articolo 55 (prima e seconda frase)
(G.U.U.E. 24 novembre 2009, n. L 309)
-
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Recepimento nazionale Decreto legislativo n. 194 del 17 marzo 1995 “Attuazione della dir. 91/414/CEE in materia di immissione
in commercio di prodotti fitosanitari” (GU n.122 del 27 maggio 1995, SO n. 60) e successive modifiche ed integrazioni
D.P.R. n. 290 del 23 aprile 2001 Regolamento di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in commercio e alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti (n. 46, allegato 1, legge n. 59/1997) [art. 42] (G.U.
18.07.2001 n. 165 S.O.) così come modificato dal DPR n. 55 del 28 febbraio 2012 [art. 20]
Circolare MiPAAF 30/10/2002 Modalità applicative dell’art. 42 del decreto del Presidente della Repubblica 23 aprile 2001, n.
290, relativo ai dati di produzione, esportazione, vendita ed utilizzo di prodotti fitosanitari e coadiuvanti di prodotti fitosanitari (G.U.
5 febbraio 2003, n. 29, S.O. n. 18)
Articolo 5 e Allegato 5 del Decreto del Ministro della salute 27 agosto 2004 relativo ai prodotti fitosanitari: limiti massimi di
residui delle sostanze attive nei prodotti destinati all’alimentazione (GU n. 292 del 14 dicembre 2004 - Suppl. Ordinario n.179) e
successive modifiche e integrazioni.
D.P.R. n. 55 del 28 febbraio 2012 “Regolamento recante modifiche al decreto del del Presidente della repubblica 23 aprile 2001,
n. 290, per la semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in commercio e alla vendita di
prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti”;
Decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150 “Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi”.
Recepimento regionale
-
DGR 25 novembre 2002 n. VII/11225 Disposizioni per l’attuazione degli adempimenti di competenza regionale, di cui al D.P.R. 23
aprile 2001, n. 290, regolamento di semplificazione dei procedimenti di autorizzazione alla produzione, alla immissione in commercio e alla vendita di prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti (BURL n. 50 del 9 dicembre 2002).
Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola
Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009 ha l’obbligo di:
a) rispettare correttamente le modalità di impiego dei prodotti, facendo particolare attenzione a:
-
rispetto delle specifiche riportate sull’etichetta
-
ammissibilità dei prodotti utilizzati rispetto alla coltura
-
corretta modalità di deposito dei prodotti in azienda
-
dotazione di dispositivi di protezione individuale
-
rispetto dei tempi di carenza
b) tenere o delegare formalmente la tenuta del registro dei trattamenti eseguiti, procedere al suo costante e conforme aggiornamento al più tardi entro trenta giorni dall’esecuzione del trattamento stesso e conservarlo per i tre anni successivi a
quello a cui si riferiscono gli interventi annotati. Il registro dei trattamenti può essere compilato anche dall’utilizzatore dei
prodotti fitosanitari diverso dal titolare dell’azienda; in questo caso il titolare deve sottoscriverlo al termine dell’anno solare.
Gli utilizzatori di prodotti fitosanitari possono avvalersi, per la compilazione del registro dei trattamenti, dei centri di assistenza agricola, previa notifica alla ASL di competenza. Detto registro può essere compilato e sottoscritto anche da persona
diversa qualora l’utilizzatore dei prodotti fitosanitari non coincida con il titolare dell’azienda e nemmeno con l’acquirente
dei prodotti stessi. In questo caso dovrà essere presente in azienda, unitamente al registro dei trattamenti, relativa delega
scritta da parte del titolare. Nel caso in cui i trattamenti siano realizzati da contoterzisti, il registro dei trattamenti deve essere
compilato dal titolare dell’azienda sulla base del modulo, di cui al paragrafo 6 della circolare 30 ottobre 2002 del Ministero
delle politiche agricole alimentari e forestali, per ogni singolo trattamento dal contoterzista. In alternativa il contoterzista potrà annotare i singoli trattamenti direttamente sul registro dell’azienda controfirmando ogni intervento fitosanitario effettuato.
Nel caso di cooperative di produttori che acquistano prodotti fitosanitari con i quali effettuano trattamenti per conto dei
loro soci il registro dei trattamenti può essere conservato presso la sede sociale dell’associazione e deve essere compilato
e sottoscritto dal legale rappresentante previa delega rilasciatagli dai soci. Il registro dei trattamenti deve essere compilato
anche quando gli interventi fitosanitari vengono eseguiti per la difesa delle derrate alimentari immagazzinate. Il registro dei
trattamenti deve essere utilizzato inoltre per gli impieghi effettuati in ambito extra-agricolo (verde pubblico, diserbo canali,
sedi ferroviarie, ecc.). Sono esentati dalla compilazione del registro dei trattamenti i soggetti che utilizzano prodotti fitosanitari esclusivamente in orti e giardini familiari il cui raccolto è destinato al consumo proprio.
c) Conservare per il periodo di tre anni la documentazione prevista per legge:
-
in caso di impiego diretto: fatture di acquisto dei prodotti fitosanitari nonché la copia dei moduli di acquisto dei prodotti fitosanitari Molto Tossici, Tossici o Nocivi (T+,T,XN)
-
in caso di trattamenti effettuati da contoterzisti: la fattura, se contenente i dati quantitativi e qualitativi sui prodotti distribuiti, è da ritenersi sostitutiva di bolle d’acquisto e/o fatture di acquisto diretto dei prodotti fitosanitari
-
delega alla tenuta del registro qualora necessaria
d) nel caso di impiego di prodotti fitosanitari classificati Molto Tossici, Tossici o Nocivi (T+,T,XN) l’utilizzatore deve possedere
un’autorizzazione per l’acquisto e l’utilizzazione dei prodotti fitosanitari (patentino) in corso di validità, o aver una domanda
di rinnovo in corso.
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Atto B10 - Direttiva 96/22/CE e successive modifiche apportate dalla direttiva 2003/74/CE del Consiglio, concernente il divieto
d’utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta-agoniste nelle produzioni animali e
abrogazione delle direttive 81/602/ CEE, 88/146/CEE E 88/299/CEE
Articolo 3, lettere a), b), d) ed e), e articoli 4, 5 e 7
(GU L 125 del 23.5.1996, pag. 3)
Recepimento nazionale
-
Decreto dirigenziale del 14/10/2004 del Ministero della Salute (G.U. n. 245 del 18/10/2004)
-
D.Lgs. 16-3-2006 n. 158 “Attuazione della direttiva 2003/74/CE che modifica la direttiva 96/22/CE del Consiglio, del 29 aprile 1996,
concernente il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta-agoniste nelle
produzioni di animali e della direttiva 96/23/CE, del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente le misure di controllo su talune
sostanze e sui loro residui negli animali vivi e nei loro prodotti, come modificata dal regolamento 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, nonchè abrogazione del D.Lgs. 4 agosto 1999, n.336” (G.U. n. 98 del 28 aprile 2006), e
successive modifiche e integrazioni (D.Lgs. n. 232 del 9 novembre 2007 (G.U. n. 291 del 15 dicembre 2007)
Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola
Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009 che
alleva bovini, bufalini, suini, ovi-caprini, equini, avicoli, acquacoltura conigli, selvaggina d’allevamento e/o produce latte, uova, miele
deve rispettare le prescrizioni previste dalla vigente normativa.
In particolare:
1) Divieto di somministrazione, detenzione in azienda, immissione sul mercato e trasformazione
1.1. Per tireostatici, stilbeni e derivati dello stilbene e loro sali ed esteri, estradiolo-17 beta e suoi derivati sotto forma di esteri e
sostanze beta-agoniste e per sostanze ad azione estrogena - diverse dall’estradiolo-17 beta e dai suoi derivati sotto forma di
esteri - androgena o gestagena, nonché qualsiasi altra sostanza ad effetto anabolizzante fatto salvo quanto previsto agli articoli
4 e 5 del D.Lgs. 158/2006:
a) divieto di somministrazione, mediante qualsiasi metodo, agli animali d’azienda e agli animali d’acquacoltura;
b) divieto di detenzione in azienda, escluse quelle sotto controllo ufficiale, di animali d’azienda e di acquacoltura, nonché
di immissione sul mercato o di macellazione per il consumo umano di animali d’azienda che contengono sostanze di cui
al presente punto o nei quali è stata constatata la presenza di tali sostanze, salvo che venga provato che detti animali sono
stati trattati a norma degli articoli 4 o 5 del d.lgs 158/2006;
c) divieto di immissione sul mercato per il consumo umano di animali d’acquacoltura cui sono state somministrate le sostanze di cui al presente punto 1.1, nonché di prodotti trasformati provenienti da detti animali;
d) divieto di immissione sul mercato delle carni degli animali di cui alla lettera b);
e) divieto di trasformazione delle carni di cui alla lettera d) ovvero la successiva immissione delle stesse sul mercato.
1.2. è vietata la detenzione nelle aziende in cui si allevano animali da produzione di medicinali contenenti le sostanze di cui al
punto 1.1.
Alcune di queste sostanze possono tuttavia essere impiegate a scopo terapeutico, purché ne sia in questo caso prescritto l’uso
da un medico veterinario ai sensi del d.gls 158/2006 articoli 4 e 5.
2) Il responsabile delle aziende in cui gli animali sono allevati, o detenuti, anche transitoriamente può commercializzare soltanto:
2.1. animali ai quali non siano stati somministrati sostanze o prodotti non autorizzati, ovvero che non siano stati oggetto di un
trattamento illecito;
2.2. animali per i quali, in caso di somministrazione di sostanze o prodotti autorizzati, sia stato rispettato il periodo di sospensione prescritto.
2.3. prodotti provenienti dagli animali di cui ai punti 2.1 e 2.2.
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Atto B11 - Regolamento (CE) 178/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio che stabilisce i principi e i requisiti generali
della legislazione alimentare, istituisce l’autorita’ europea per la sicurezza alimentare e fissa le procedure nel campo della
sicurezza alimentare
Articolo 14, 15, 17 Paragrafo 1 (1), 18, 19 e 20
(GU L 31 del 1 febbraio 2002)
(1)
Attuazione dell’articolo 17 paragrafo del Regolamento (CE) 178/2002:
Regolamento (CE) n. 852/2004: articolo 4, paragrafo 1 e allegato I, parte A (cap. II, sez. 4 (lettere g), h) e j)), sez. 5 (lettere f) e h))
e sez. 6; cap. III, sez. 8 (lettere a), b), d) e e)) e sez. 9 (lettere a) e c)));
Regolamento (CE) n. 853/2004: articolo 3, paragrafo 1 e allegato III, sezione IX, capitolo 1 (cap. I-1, lettere b), c), d) e e); cap.
I-2, lettera a) (punti i), ii) e iii)), lettera b) (punti i) e ii)) e lettera c); cap. I-3; cap. I-4; cap. I-5; cap. II-A paragrafi 1, 2, 3 e 4; cap. II-B
1(lettere a) e d)), paragrafi 2, 4 (lettere a) e b)) e allegato III, sezione X, capitolo 1, paragrafo 1);
Regolamento (CE) n. 183/2005: articolo 5, paragrafo 1) e allegato I, parte A, (cap. I-4, lettere e) e g); cap. II-2, lettere a), b) e e)),
articolo 5, paragrafo 5 e allegato III (cap. 1 e 2), articolo 5, paragrafo 6;
Regolamento (CE) n. 396/2005: articolo 18;
Regolamento (CE) n. 470/2009: articoli 1, 2, 14, 16, 23, 27;
Regolamento (UE) n. 37/2010: articolo 1 e allegato “Elenco delle sostanze farmacologicamente attive e loro classificazione per
quanto riguarda i limiti massimi di residui (LMR)”.
Recepimento nazionale
-
Decreto del Ministro della salute 9 agosto 2002 “Recepimento della direttiva n. 2002/42/CE e modifica del D.M. 19 maggio
2000 del Ministro della sanità, concernente i limiti massimi di residui di sostanze attive dei prodotti fitosanitari tollerate nei prodotti
destinati all’alimentazione.” (G.U. n. 265 del 12 Novembre 2002);
-
Decreto del Ministro delle Attività Produttive e del Ministro delle Politiche agricole e forestali 27 maggio 2004 recante “rintracciabilità e scadenza del latte fresco” (G.U. n.152 dell’1.7.2004) e successive modifiche ed integrazioni;
-
Articolo 4 e allegati 2, 3, 4 del Decreto del Ministro della salute 27 agosto 2004 relativo ai prodotti fitosanitari: limiti massimi di
residui delle sostanze attive nei prodotti destinati all’alimentazione (G.U. n. 292 del 14 dicembre 2004 - S. O. n. 179) e successive
modifiche e integrazioni;
-
Decreto del Ministro delle Attività Produttive e del Ministro delle Politiche agricole e forestali 14 gennaio 2005 recante “linee
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
-
-
-
guida per la stesura del manuale aziendale per la rintracciabilità del latte” (G.U. n. 30 del 7.2.2005)
Linee guida approvate dalla Conferenza Stato-Regioni nella seduta del 15 dicembre 2005 (S.O. alla G.U. n.294 del 19 dicembre
2005)
D.Lgs. 16 marzo 2006 n. 158 “Attuazione della direttiva 2003/74/CE che modifica la direttiva 96/22/CE del Consiglio, del 29 aprile
1996, concernente il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica e delle sostanze beta-agoniste
nelle produzioni animali e della direttiva 96/23/CE, del Consiglio, del 29 aprile 1996, concernente le misure di controllo su talune
sostanze e sui loro residui negli animali vivi e nei loro prodotti, come modificata dal regolamento 882/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, nonchè abrogazione del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 336.” (G.U. 28 aprile 2006, n.
98)
Provv. 18 aprile 2007, n. 84/CSR Intesa, ai sensi dell’art. 8, c. 6 della L. 05.06.2003, n. 131, tra il Governo, le regioni e le province
autonome di Trento e di Bolzano su «Linee guida vincolanti per la gestione operativa del sistema di allerta rapida per mangimi».
(G.U. n. 107 del 10.05.2007)
Recepimento regionale
-
Decreto Direzione Generale Sanita’ n. 5851 del 20 aprile 2005 recante “Approvazione del documento “Indicazioni per l’applicazione degli articoli 17,18,19 e 20 del Regolamento 178/2002/CE”.
-
Decreto Direzione Generale Sanita’ n. 1835 del 21 febbraio 2006 recante “Approvazione del documento «Indicazioni relative
alla attuazione dell’articolo 19 del Regolamento (CE) n. 178/2002 per quanto riguarda la comunicazione al consumatore del
ritiro e l’eventuale richiamo» “ (BURL n. 10 del 6 marzo 2006)
-
Decreto del Direttore Generale Sanità n. 5593 del 27 maggio 2010 avente ad oggetto “Definizione dell’ambito di applicazione
dei regolamenti CE 852/2004 e 853/2004”
Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola
1. Gli operatori agricoli coinvolti nelle filiere del settore alimentare che producono alimenti e/o mangimi devono:
-
garantire che gli alimenti o i mangimi soddisfino le disposizioni della legislazione alimentare inerenti alle loro attività in tutte le fasi
della produzione, della trasformazione e della distribuzione e verificare che tali disposizioni siano soddisfatte
-
essere in grado di individuare chi abbia fornito loro un alimento, un mangime, un animale destinato alla produzione alimentare
o qualsiasi sostanza destinata o atta a entrare a far parte di un alimento o di un mangime
-
disporre di sistemi e di procedure che consentano di mettere a disposizione delle autorità competenti, che le richiedano, le
informazioni al riguardo
-
disporre di sistemi e procedure per individuare le imprese alle quali hanno fornito i propri prodotti. Le informazioni al riguardo
sono messe a disposizione delle autorità competenti che le richiedano
-
devono adeguatamente etichettare o identificare gli alimenti o i mangimi che sono immessi sul mercato della Comunità o che
probabilmente lo saranno per agevolarne la rintracciabilità, mediante documentazione o informazioni pertinenti secondo i
requisiti previsti in materia da disposizioni più specifiche.
2. Gli allevamenti di bovini da latte, coinvolti nella filiera produttiva del latte alimentare fresco hanno l’obbligo di:
-
realizzare il manuale aziendale previsto dalla normativa vigente
-
far sì che il manuale sia sempre presente e reperibile in azienda, anche in copia
3. Gli operatori agricoli sono tenuti ad rispettare le disposizioni richiamate in allegato II del Regolamento (CE) 73/2009 in attuazione
dell’articolo 17 paragrafo 1 del Regolamento (CE) 178/2002 di cui si riportano i testi vigenti alla stesura del presente atto:
Reg. (CE) n. 852/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 sull’igiene dei prodotti alimentari (G.U.U.E. 30
aprile 2004, n. L 139 e successiva rettifica pubblicata nella G.U.U.E. 25 giugno 2004, n. L 226)
Estratto dall’articolo 4 in collegamento con la Parte A dell’allegato I come sotto specificato
II. Requisiti in materia di igiene
4. Gli operatori del settore alimentare che allevano, raccolgono o cacciano animali o producono prodotti primari di origine animale
devono, se del caso, adottare misure adeguate per:
g) immagazzinare e gestire i rifiuti e le sostanze pericolose in modo da evitare la contaminazione;
h) prevenire l’introduzione e la propagazione di malattie contagiose trasmissibili all’uomo attraverso gli alimenti, anche adottando
misure precauzionali al momento dell’introduzione di nuovi animali e comunicando i focolai sospetti di tali malattie alle autorità
competenti;
j) usare correttamente gli additivi per i mangimi e i medicinali veterinari, come previsto dalla normativa pertinente.
5. Gli operatori del settore alimentare che producono o raccolgono prodotti vegetali, devono, se del caso, adottare misure adeguate
per:
f) immagazzinare e gestire i rifiuti e le sostanze pericolose in modo da evitare la contaminazione;
h) utilizzare correttamente i prodotti fitosanitari e i biocidi, come previsto dalla normativa pertinente.
6. Gli operatori del settore alimentare devono adottare opportune misure correttive quando sono informati di problemi individuati
durante controlli ufficiali.
III Tenuta delle registrazioni
8. Gli operatori del settore alimentare che allevano animali o producono prodotti primari d’origine animale devono tenere registrazioni,
in particolare, riguardanti:
a) la natura e l’origine degli alimenti somministrati agli animali;
b) i prodotti medicinali veterinari o le altre cure somministrate agli animali, con le relative date e i periodi di sospensione;
d) i risultati di tutte le analisi effettuate su campioni prelevati da animali o su altri
campioni prelevati a scopi diagnostici, che abbiano rilevanza per la salute umana; e
e) tutte le segnalazioni pertinenti sui controlli effettuati su animali o prodotti di origine animale.
9. Gli operatori del settore alimentare che producono o raccolgono prodotti vegetali devono tenere le registrazioni, in particolare
riguardanti:
a) l’uso di qualsiasi prodotto fitosanitario e biocida;
c) i risultati di tutte le analisi pertinenti effettuate su campioni prelevati da piante o altri campioni che abbiano rilevanza per la
salute umana.
Reg. (CE) n. 853/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 che stabilisce norme specifiche in materia di
igiene per gli alimenti di origine animale (G.U.U.E. 30 aprile 2004, n. L 139 e successiva rettifica pubblicata nella G.U.U.E. 25 giugno
2004, n. L 226)
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Obblighi degli operatori del settore alimentare
Estratto dall’Articolo 3 in collegamento con l’allegato III come sotto specificato
ALLEGATO III - SEZIONE IX CAPITOLO I: LATTE CRUDO – PRODUZIONE PRIMARIA
I REQUISITI SANITARI PER LA PRODUZIONE DI LATTE CRUDO
1 Il latte crudo deve provenire da animali:
b) che denotano uno stato sanitario generale buono e non evidenziano sintomi di malattie che possano comportare una
contaminazione del latte e, in particolare, non sono affetti da infezioni del tratto genitale con scolo, enteriti con diarrea
accompagnate da febbre, o infiammazioni individuabili della mammella;
c) che non sono affetti da ulcerazioni della mammella tali da poter alterare il latte;
d) ai quali non sono stati somministrati sostanze o prodotti non autorizzati, ovvero che non sono stati oggetto di un trattamento
illecito ai sensi della direttiva 96/23/CE;
e) per i quali, in caso di somministrazione di prodotti o sostanze autorizzati, siano stati rispettati i tempi di sospensione prescritti
per tali prodotti o sostanze.
2 a) In particolare, per quanto riguarda la brucellosi, il latte crudo deve provenire da:
i) vacche o bufale appartenenti ad una mandria che, ai sensi della Direttiva 64/432/CEE (2), indenne o ufficialmente indenne
da brucellosi;
ii) pecore o capre appartenenti a un allevamento ufficialmente indenne o indenne da brucellosi ai sensi della direttiva 91/68/
CEE 2, o
iii) femmine di altre specie che appartengono, se trattasi di specie sensibili alla brucellosi, ad allevamenti regolarmente controllati
per tale malattia in base a un piano di controllo approvato dall’autorità competente;
b) per quanto riguarda la tubercolosi, il latte crudo deve provenire da:
i) vacche o bufale appartenenti a un allevamento che, ai sensi della direttiva 64/432/CEE, è ufficialmente indenne da tubercolosi,
o
ii) femmine di altre specie che appartengono, se trattasi di specie sensibili alla tubercolosi, ad allevamenti regolarmente
controllati per tale malattia in base ad un piano di controllo approvato dall’autorità competente;
c) in caso di compresenza di caprini e bovini, i caprini devono essere soggetti ad un controllo e ad un’analisi per la tubercolosi.
3. Tuttavia, il latte crudo proveniente da animali che non soddisfano i requisiti di cui al paragrafo 2 può essere utilizzato previa
autorizzazione dell’autorità competente:
a) nel caso di vacche e bufale che non presentano reazione positiva alle prove per la tubercolosi o la brucellosi né sintomi di tali
malattie, previo trattamento termico che consenta di presentare una reazione negativa alla prova di fosfatasi;
b) nel caso di ovini o caprini che non presentano reazione positiva alle prove per la brucellosi, o che sono stati vaccinati contro la
brucellosi nel quadro di un programma approvato di eradicazione, e che non presentano sintomi di tale malattia:
i) per la fabbricazione di formaggi che richiedono un periodo di maturazione di almeno due mesi, o
ii) previo trattamento termico che consenta di presentare una reazione negativa alla prova di fosfatasi;
c) nel caso di femmine di altre specie che non presentano reazione positiva alle prove per la tubercolosi o la brucellosi né sintomi di
tali malattie, ma appartengono a un allevamento in cui la tubercolosi o la brucellosi sono state individuate a seguito dei controlli di cui
al paragrafo 2, lettera a), punto iii) o al paragrafo 2, lettera b), punto ii),se sottoposto ad un trattamento che ne garantisca la sicurezza.
4. Il latte crudo provenente da animali che non soddisfano i requisiti di cui ai paragrafi 1, 2 e 3, in particolare animali che presentano
individualmente una reazione positiva alle prove di carattere profilattico per la tubercolosi o la brucellosi eseguite a norma delle
direttive 64/432/CEE e 91/68/CEE, non deve essere utilizzato per il consumo umano.
5. Deve essere efficacemente assicurato l’isolamento degli animali affetti o che si sospetta siano affetti da una delle malattie di cui al
paragrafo 1 o 2, in modo da evitare conseguenze negative per il latte di altri animali
II. IGIENE NELLE AZIENDE PRODUTTRICI DI LATTE
A. Requisiti per i locali e le attrezzature
1. Le attrezzature per la mungitura, e i locali in cui il latte è immagazzinato, manipolato o refrigerato devono essere situati e costruiti in
modo da evitare rischi di contaminazione del latte.
2. I locali per il magazzinaggio del latte devono essere opportunamente protetti contro gli animali infestanti o parassiti, essere separati
dai locali in cui sono stabulati gli animali e ove necessario per soddisfare i requisiti di cui alla parte B, essere muniti di impianti di
refrigerazione adeguati.
3. Le superfici delle attrezzature destinate a venire a contatto con il latte (utensili, contenitori, cisterne, ecc., utilizzati per la mungitura, la
raccolta o il trasporto del latte) debbono essere facili da pulire e, se necessario, da disinfettare e debbono essere mantenute in buone
condizioni. Ciò richiede l’impiego di materiali lisci, lavabili e atossici.
4. Dopo l’impiego, tali superfici debbono essere pulite e, se necessario, disinfettate. Dopo ogni viaggio, o ogni serie di viaggi se il lasso
di tempo tra lo scarico e il carico successivo è estremamente contenuto, ma ad ogni modo almeno una volta al giorno, i contenitori e
i bidoniusati per il trasporto del latte crudo devono essere puliti e disinfettati adeguatamente prima di una loro riutilizzazione.
B. Igiene della mungitura, della raccolta e del trasporto
1. La mungitura deve essere effettuata nel rispetto delle norme d’igiene, accertando in particolare:
a) che prima dell’inizio della mungitura i capezzoli, la mammella e le parti adiacenti siano pulite;
d) che siano identificati gli animali sottoposti a trattamento medico che potrebbero trasferire al latte residui e che il latte ottenuto
da tali animali prima della fine del periodo di sospensione prescritto non sia utilizzato per il consumo umano.
2. Il latte deve essere posto, immediatamente dopo la mungitura, in un luogo pulito, progettato e attrezzato in modo da evitare la
contaminazione. Deve essere immediatamente raffreddato a una temperatura non superiore a 8°C in caso di raccolta giornaliera e
non superiore a 6°C qualora la raccolta non sia effettuata giornalmente.
4. Gli operatori del settore alimentare non sono tenuti a ottemperare ai requisiti termici di cui al paragrafo 2 se il latte rispetta i criteri
definiti nella parte III e se:
a) la trasformazione del latte avviene entro le due ore successive alla fine della mungitura, o
b) è necessaria una temperatura più elevata per motivi tecnologici connessi alla fabbricazione di taluni prodotti lattiero-caseari
e l’autorità competente lo consente.
SEZIONE X: UOVA E OVOPRODOTTI
CAPITOLO I: UOVA
1. Nei locali del produttore, le uova vanno conservate pulite, all’asciutto e al riparo da odori estranei, protette in modo efficace dagli urti
e sottratte all’esposizione diretta ai raggi solari.
Reg. (CE) n. 183/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 gennaio 2005 che stabilisce requisiti per l’igiene dei
mangimi (G.U.U.E. 8 febbraio 2005, n. L 35)
Estratto dall’articolo 5(1) in collegamento con l’allegato I come sotto specificato:
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ALLEGATO I - PARTE A: PRODUZIONE PRIMARIA
I. Disposizioni in materia di igiene
4. Se del caso, gli operatori del settore dei mangimi adottano misure appropriate, in particolare:
e) per immagazzinare e manipolare i rifiuti e le sostanze pericolose separatamente e in modo sicuro in modo da prevenire
contaminazioni pericolose;
g) per tener conto dei risultati di tutte le analisi pertinenti effettuate su campioni prelevati da prodotti primari o altri campioni
pertinenti per la sicurezza dei mangimi.
II. Tenuta di registri
2. Gli operatori del settore dei mangimi (FORAGGI COMPRESI) devono in particolare tenere registrazioni di:
a) ogni uso di prodotti fitosanitari e di biocidi;
b) l’uso di sementi geneticamente modificate;
e) la fonte e la quantità di ogni mangime in entrata nonchè la destinazione e la quantità di ogni mangime in uscita.
Estratto dall’articolo 5(5) in collegamento con l’allegato III come sottospecificato:
ALLEGATO III BUONA PRATICA DI ALIMENTAZIONE DEGLI ANIMALI
1. Immagazzinamento dei mangimi.
I mangimi sono immagazzinati separatamente dai prodotti chimici e da altri prodotti vietati nell’alimentazione degli animali.
I mangimi medicati e i mangimi non medicati destinati a diverse categorie o specie di animali sono immagazzinati in modo da ridurre
il rischio di somministrazione ad animali cui non sono destinati.
2. Distribuzione
I mangimi non medicati sono manipolati separatamente dai mangimi medicati per evitare contaminazioni.
Articolo 5(6)
Gli operatori del settore dei mangimi e gli agricoltori si procurano e utilizzano soltanto i mangimi prodotti da stabilimenti registrati e/o
riconosciuti a norma del presente regolamento.
Reg.(CE) n. 396/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente i livelli massimi di residui di antiparassitari nei o sui
prodotti alimentari e mangimi di origine vegetale e animale e che modifica la direttiva 91/414/CEE del Consiglio. (G.U.U.E. 16
marzo 2005, n. L 70.) e successive modifiche e integrazioni.
Capo III LMR applicabili a prodotti di origine vegetale e animale
Articolo 18 - Rispetto degli LMR.
1. A partire dal momento in cui sono immessi sul mercato come alimenti o mangimi o somministrati ad animali, i prodotti di cui
all’allegato I non devono contenere alcun residuo di antiparassitari il cui tenore superi:
a) gli LMR stabiliti per tali prodotti negli allegati II e III;
b) 0,01 mg/kg per i prodotti per i quali non siano stati fissati LMR specifici negli allegati II o III, o per le sostanze attive non
elencate nell’allegato IV a meno che per una sostanza attiva non siano fissati valori di base diversi tenendo conto dei consueti
metodi analitici a disposizione. Tali valori di base sono elencati nell’allegato V. Tali misure intese a modificare elementi non
essenziali del presente regolamento sono adottate secondo la procedura di regolamentazione con controllo di cui all’articolo
45, paragrafo 4. Per motivi imperativi d’urgenza, la Commissione può avvalersi della procedura d’urgenza di cui all’articolo 45,
paragrafo 5, per assicurare un elevato livello di protezione dei consumatori.
2. Nel loro territorio gli Stati membri non possono vietare od ostacolare l’immissione in commercio o la somministrazione ad animali
destinati alla produzione alimentare dei prodotti di cui all’allegato I a motivo della presenza di residui di antiparassitari, a condizione
che:
a) detti prodotti siano conformi al paragrafo 1 e all’articolo 20; oppure che
b) la sostanza attiva sia elencata nell’allegato IV.
3. In deroga al paragrafo 1, gli Stati membri possono autorizzare, in seguito ad un trattamento successivo alla raccolta con un
fumigante sul loro territorio, livelli di residui per una sostanza attiva che superano i limiti specificati negli allegati II e III per un prodotto
di cui all’allegato I, quando tali combinazioni di sostanza attiva e prodotto sono elencate nell’allegato VII, purché:
a) tali prodotti non siano destinati al consumo immediato;
b) si effettuino adeguati controlli per garantire che tali prodotti non possano essere messi a disposizione degli utenti o dei
consumatori finali, se sono forniti direttamente a questi ultimi, finche i residui non superino più i livelli massimi precisati negli
allegati II o III;
c) gli altri Stati membri e la Commissione siano stati informati circa le misure adottate.
Le misure intese a modificare elementi non essenziali del presente regolamento e che definiscono le combinazioni di sostanza
attiva e prodotto elencate nell’allegato VII sono adottate secondo la procedura di regolamentazione con controllo di cui
all’articolo 45, paragrafo 3.
4. In circostanze eccezionali e, in particolare, in seguito all’uso di prodotti fitosanitari a norma dell’articolo 8, paragrafo 4, della direttiva
91/414/CEE o in ottemperanza ad obblighi previsti dalla direttiva 2000/29/CE , uno Stato membro può autorizzare, nel proprio
territorio, l’immissione in commercio e/o la somministrazione ad animali di alimenti o mangimi trattati non conformi al paragrafo
1, a condizione che tali alimenti o mangimi non rappresentino un rischio inaccettabile. Tali autorizzazioni sono immediatamente
notificate agli altri Stati membri, alla Commissione e all’Autorità, unitamente ad un’opportuna valutazione del rischio, affinché siano
tempestivamente esaminate ai fini della fissazione di un LMR provvisorio per un periodo determinato o dell’adozione di qualsiasi
altra misura necessaria in relazione a tali prodotti. Tali misure, intese a modificare elementi non essenziali del presente regolamento
completandolo, sono adottate secondo la procedura di regolamentazione con controllo di cui all’articolo 45, paragrafo 4. Per motivi
imperativi d’urgenza, la Commissione può avvalersi della procedura d’urgenza di cui all’articolo 45, paragrafo 5, per assicurare un
elevato livello di protezione dei consumatori.
Regolamento (CE) n.470/2009 stabilisce procedure comunitarie per la determinazione di limiti di residui di sostanze farmacologicamente
attive negli alimenti di origine animale, abroga il regolamento (CEE) n. 2377/90 del Consiglio e modifica la direttiva 2001/82/CE del
Parlamento europeo e del Consiglio e il regolamento (CE) n. 726/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio (G.U.U.E. 16 giugno
2009, n. L 152)
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Estratto articoli del Reg. (CE) n.470/2009
Articolo 1 Oggetto e ambito di applicazione
1. Al fine di garantire la sicurezza degli alimenti, il presente regolamento definisce norme e procedure volte a stabilire:
a) la concentrazione massima del residuo di una sostanza farmacologicamente attiva che può essere autorizzata negli alimenti di
origine animale («limite massimo di residui»);
b) il livello del residuo di una sostanza farmacologicamente attiva stabilito a fini di controllo nel caso di determinate sostanze per le
quali non è stato fissato un limite massimo di residui in conformità del presente regolamento («valore di riferimento per interventi»).
2. Il presente regolamento non si applica:
a) ai principi attivi di origine biologica utilizzati in medicinali veterinari immunologici e destinati a produrre un’immunità attiva o passiva
o a diagnosticare uno stato di immunità;
b) alle sostanze rientranti nell’ambito di applicazione del regolamento (CEE) n. 315/93;
3. Il presente regolamento si applica fatte salve le disposizioni comunitarie che vietano l’utilizzo di alcune sostanze ad azione ormonica
o tireostatica e delle sostanze ß-agoniste negli animali destinati alla produzione di alimenti, in conformità della direttiva 96/22/CE.
Articolo 2 Definizioni
Oltre alle definizioni di cui all’articolo 1 della direttiva 2001/82/CE, all’articolo 2 del regolamento (CE) n. 882/2004 e agli articoli 2 e 3
del regolamento (CE) n. 178/2002, ai fini del presente regolamento si applicano le seguenti definizioni:
a) «residui di sostanze farmacologicamente attive»: tutte le sostanze farmacologicamente attive, espresse in mg/kg o ìg/kg sulla base
del peso fresco, siano esse sostanze attive, eccipienti o prodotti della degradazione, e i loro metaboliti che rimangono negli alimenti
ottenuti da animali;
b) «animali destinati alla produzione di alimenti»: animali selezionati, allevati, detenuti, macellati o raccolti allo scopo di produrre
alimenti.
Articolo 14 Classificazione delle sostanze farmacologicamente attive
1. La Commissione classifica le sostanze farmacologicamente attive previo parere dell’agenzia relativo al limite massimo di residui in
conformità dell’articoli 4, 9 e 11, a seconda dei casi.
2. La classificazione comprende un elenco delle sostanze farmacologicamente attive e le classi terapeutiche alle quali appartengono.
La classificazione definisce inoltre, per ciascuna di queste sostanze e, se del caso, per prodotti alimentari o specie determinati, una
delle seguenti opzioni:
a) un limite massimo di residui;
b) un limite massimo di residui provvisorio;
c) l’assenza della necessità di stabilire un limite massimo di residui;
d) un divieto di somministrazione di una sostanza.
3. Un limite massimo di residui è fissato ove risulti necessario per la tutela della salute umana:
a) secondo il parere dell’agenzia a norma dell’articoli 4, 9 e 11, a seconda dei casi; o
b) in seguito a una decisione della Commissione del Codex Alimentarius, senza obiezioni da parte della delegazione della Comunità,
a favore di un limite massimo di residui per una sostanza farmacologicamente attiva destinata all’utilizzo in medicinali veterinari,
purché i dati scientifici considerati siano stati messi a disposizione della delegazione della Comunità prima della decisione della
Commissione del Codex Alimentarius. In questo caso non è necessaria una valutazione supplementare dell’agenzia.
4. Un limite massimo di residui provvisorio può essere fissato nei casi in cui i dati scientifici siano incompleti, purché non vi sia motivo di
supporre che i residui di tale sostanza, al livello proposto, costituiscano un rischio per la salute umana.
Il limite massimo di residui provvisorio è valido per un arco di tempo determinato, non superiore a cinque anni. Tale termine può essere
prolungato una volta per un periodo non superiore a due anni, ove si dimostri che il prolungamento consentirebbe il completamento
di studi scientifici in corso.
5. Non è fissato alcun limite massimo di residui qualora, in base al parere di cui all’articoli 4, 9 e 11, a seconda dei casi, risulti che non
è necessario per la tutela della salute umana.
6. La somministrazione di una sostanza ad animali destinati alla produzione di alimenti è vietata conformemente al parere di cui
all’articoli 4, 9 e 11, a seconda dei casi, in una delle seguenti circostanze:
a) ove la presenza di una sostanza farmacologicamente attiva o di suoi residui in alimenti di origine animale possa costituire un rischio
per la salute umana;
b) ove non sia possibile trarre una conclusione definitiva in merito agli effetti sulla salute umana dei residui di una sostanza.
7. Qualora risulti necessario per la tutela della salute umana, la classificazione comprende condizioni e restrizioni in merito all’utilizzo o
all’applicazione di una sostanza farmacologicamente attiva utilizzata in medicinali veterinari che sia soggetta a un limite massimo di
residui o per la quale non sia stato fissato alcun limite massimo di residui.
Articolo 16 Somministrazione di sostanze agli animali destinati alla produzione di alimenti
1. Solo le sostanze farmacologicamente attive classificate a norma dell’articolo 14, paragrafo 2, lettera a), b) o c), possono essere
somministrate agli animali destinati alla produzione di alimenti all’interno della Comunità, purché tale somministrazione sia conforme
alla direttiva 2001/82/CE.
2. Il paragrafo 1 non si applica nel caso di prove cliniche autorizzate dalle competenti autorità previa notifica o autorizzazione
conformemente alla legislazione vigente e che non lascino negli alimenti ottenuti da animali da produzione alimentare sottoposti a
tali prove residui che costituiscono un rischio per la salute umana.
Articolo 23 Immissione in commercio
Gli alimenti di origine animale contenenti residui di una sostanza farmacologicamente attiva:
a) classificata conformemente all’articolo 14, paragrafo 2, lettera a), b) o c), a un livello superiore al limite massimo di residui fissato a
norma del presente regolamento; o
b) non classificata conformemente all’articolo 14, paragrafo 2, lettera a), b) o c), a meno che non sia stato fissato un valore di
riferimento per interventi per tale sostanza a norma del presente regolamento e il livello di residui non sia pari o superiore a tale valore
di riferimento per interventi,
sono considerati non conformi alla legislazione comunitaria.
La Commissione adotta, secondo la procedura di regolamentazione di cui all’articolo 26, paragrafo 2, del presente regolamento,
norme dettagliate relative al limite massimo di residui da prendere in considerazione a scopo di controllo per i prodotti alimentari
derivati da animali che sono stati trattati secondo l’articolo 11 della direttiva 2001/82/CE.
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Articolo 27 Classificazione di sostanze farmacologicamente attive a norma del regolamento (CEE) n. 2377/90
1. Entro il 4 settembre 2009 la Commissione adotta, secondo la procedura di regolamentazione di cui all’articolo 25, paragrafo 2, un
regolamento contenente le sostanze farmacologicamente attive e la loro classificazione per quanto riguarda i limiti massimi di residui
di cui agli allegati da I a IV del regolamento (CEE) n. 2377/90, senza apportarvi modifiche.
2. Per ogni sostanza di cui al paragrafo 1 per la quale è stato stabilito un limite massimo di residui a norma del regolamento (CEE) n.
2377/90, la Commissione o uno Stato membro possono inoltre presentare all’agenzia una richiesta di parere sull’estrapolazione ad
altre specie o tessuti ai sensi dell’articolo 5.
Si applica l’articolo 17.
Regolamento (UE) n. 37/2010 concernente le sostanze farmacologicamente attive e la loro classificazione per quanto riguarda i limiti
massimi di residui negli alimenti di origine animale
Estratto articoli del Reg. (UE) n. 37/2010
Articolo 1
Le sostanze farmacologicamente attive e la loro classificazione per quanto riguarda i limiti massimi di residui sono contenute
nell’allegato.
Allegato “Elenco delle sostanze farmacologicamente attive e loro classificazione per quanto riguarda i limiti massimi di residui (LMR)”.
Atto B12 - Regolamento (CE) 999/2001 del Parlamento Europeo e del Consiglio recante disposizioni per la prevenzione, il
controllo e l’eradicazione di alcune encefalopatie spongiformi trasmissibili e successive modifiche e integrazioni
Articolo 7, 11, 12, 13 e 15
(GU L 147 del 31 maggio 2001)
Recepimento regionale
-
Decreto Direzione Generale Sanità’ n. 29956 del 30 novembre 2001 - Piano regionale di segnalazione dei casi sospetti di infezione da BSE negli animali presenti sul territorio della Regione Lombardia. (BURL S.O. n.52 del 24.12.2001).
Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola
Gli allevamenti, in base alla normativa vigente, fatte salve le deroghe previste dal Reg. (CE) 1292/05, allegato IV par. II, devono rispettare:
a) Divieto di somministrazione ai ruminanti di proteine derivate da mammiferi;
b) Divieto di somministrazione agli animali d’allevamento di:
a. proteine animali trasformate,
b. gelatina ricavata da ruminanti,
c. prodotti a base di sangue, proteine idrolizzate,
d. fosfato dicalcico e fosfato tricalcico di origine animale (“fosfato dicalcico e fosfato tricalcico”),
e. mangimi contenenti le proteine di cui sopra,
c) Divieto di somministrazione ai ruminanti di proteine di origine animale e dei mangimi che le contengono.
d) Obbligo di immediata denuncia alle autorità competenti in ogni caso di sospetta infezione da TSE in un animale.
Atto B13 - Direttiva 85/511/CEE del Parlamento europeo e del Consiglio concernente misure comunitarie di lotta contro l’afta
epizootica, abrogata dalla Direttiva 2003/85/CE del Consiglio del 29 settembre 2003 relativa a misure comunitarie di lotta
contro l’afta epizootica
Articolo 3
(GU L 315 del 26 novembre 1985 pag 11 – 18)
Recepimento nazionale
- Articolo 3 del D.lgs 18 settembre 2006 n. 274 “Attuazione della direttiva 2003/85/CE relativa a misure comunitarie di lotta contro
l’afta epizootica” (GU n.258 del 6 Novembre 2006, S.O. n.210) che sostituisce il D.P.R. n. 229 del 1.3.1992
Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola
1.
Obbligo di notifica immediata dei casi sospetti o palesi di afta epizootica in allevamento. (ruminanti bovini, bufalini, ovini
caprini e suini).
ATTO B14 - Direttiva 92/119/CEE del Consiglio che introduce misure generali di lotta contro alcune malattie degli animali
nonché misure specifiche per la malattia vescicolare dei suini.
Articolo 3
(GUL 62 del 15 marzo 1993)
Recepimento nazionale
-
Articolo 2 del DPR n. 362 del 17.5.1996 relativo alla “Introduzione di misure generali di lotta contro alcune malattie degli animali
nonché di misure specifiche per la malattia vescicolare dei suini“ (GU n.160 del 10.7.1996 SO) e successive modifiche e integrazioni.
Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola
Obbligo di notifica immediata dei casi sospetti di:
a) Peste bovina
b) Peste dei piccoli ruminanti c) Malattia vescicolare dei suini d) Febbre catarrale maligna degli ovini
e) Malattia emorragica epizootica dei cervi
f) Vaiolo degli ovicaprini
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
g)
h)
i)
j)
Stomatite vescicolare
Peste suina africana
Dermatite nodulare contagiosa
Febbre della Rift Valley
ATTO B15 - Direttiva 2000/75/CE del Consiglio che stabilisce disposizioni specifiche relative alle misure di lotta e di eradicazione
della febbre catarrale degli ovini.
Articolo 3
(GU L 327 del 22 dicembre 2000)
Recepimento nazionale
-
Articolo 3 del Decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 225 recante Attuazione della direttiva 2000/75/CE relativa alle misure di lotta
e di eradicazione del morbo «lingua blu» degli ovini (GU n.194 del 22.8.2003 SO n.138)
Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola
-
Obbligo di notifica immediata dei casi sospetti di febbre catarrale (lingua blu) degli ovini.
Campo condizionalità: BENESSERE DEGLI ANIMALI
Atto C16 – Direttiva 2008/119/CE del Consiglio del 18 dicembre 2008 che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli
(Versione codificata) che abroga la Direttiva 91/629/CEE del Consiglio del 19 novembre 1991, che stabilisce le norme minime
per la protezione dei vitelli
Articoli 3 e 4
(G.U.U.E. 15 gennaio 2009, n. L 10)
Recepimento nazionale
D.Lgs. 7-7-2011 n. 126 “Attuazione della direttiva 2008/119/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli” (Pubblicato
nella Gazz. Uff. 4 agosto 2011, n. 180).
Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola
Le aziende che allevano vitelli, animali della specie bovina di età inferiore a sei mesi, devono soddisfare tutti i seguenti impegni:
1. nessun vitello di età superiore alle otto settimane deve essere rinchiuso in un recinto individuale, a meno che un veterinario non
abbia certificato che il suo stato di salute o il suo comportamento esiga che sia isolato dal gruppo al fine di essere sottoposto ad un
trattamento diagnostico e terapeutico. La larghezza del recinto individuale deve essere almeno pari all’altezza al garrese del vitello,
misurata quando l’animale è in posizione eretta, e la lunghezza deve essere almeno pari alla lunghezza del vitello, misurata dalla
punta del naso all’estremità caudale della tuberosità ischiatica e moltiplicata per 1,1. Ogni recinto individuale per vitelli, salvo quelli
destinati ad isolare gli animali malati, non deve avere muri compatti, ma pareti divisorie traforate che consentano un contatto diretto,
visivo e tattile tra i vitelli.
2. per i vitelli allevati in gruppo, lo spazio libero disponibile per ciascun vitello deve essere pari ad almeno 1,5 metri quadrati per ogni
vitello di peso vivo inferiore a 150 chilogrammi, ad almeno 1,7 metri quadrati per ogni vitello di peso vivo superiore a 150 chilogrammi
e inferiore a 220 chilogrammi e ad almeno 1,8 metri quadrati per ogni vitello di peso vivo superiore a 220 chilogrammi.
Impegni estratti dall’allegato al d.lgs 126/2011:
3. I materiali utilizzati per la costruzione dei locali di stabulazione, e in particolare dei recinti e delle attrezzature con i quali i vitelli possono venire a contatto, non devono essere nocivi per i vitelli e devono poter essere accuratamente puliti e disinfettati.
4. Fino all’istituzione di regole comunitarie in materia, l’installazione delle apparecchiature e dei circuiti elettrici deve essere conforme
alla regolamentazione nazionale in vigore volta ad evitare qualsiasi scossa elettrica.
5. L’isolamento termico, il riscaldamento e la ventilazione devono consentire di mantenere entro limiti non dannosi per i vitelli la circolazione dell’aria, la quantità di polvere, la temperatura, l’umidità relativa dell’aria e le concentrazioni di gas.
6. Ogni impianto automatico o meccanico indispensabile per la salute ed il benessere dei vitelli deve essere ispezionato almeno una
volta al giorno. Gli eventuali difetti riscontrati devono essere eliminati immediatamente; se ciò non fosse possibile, occorre prendere le
misure adeguate per salvaguardare la salute ed il benessere dei vitelli fino a che non sia effettuata la riparazione, ricorrendo in particolare a metodi alternativi disponibili di alimentazione e provvedendo a mantenere condizioni ambientali soddisfacenti.
Se si utilizza un impianto di ventilazione artificiale, occorre prevedere un opportuno sistema sostitutivo che permetta un ricambio di
aria sufficiente per preservare la salute e il benessere dei vitelli in caso di guasti all’impianto, nonché un sistema di allarme che segnali
i guasti all’allevatore. Il sistema di allarme deve essere verificato regolarmente.
7. I vitelli non devono restare continuamente al buio. A tal fine, onde soddisfare le loro esigenze comportamentali e fisiologiche, è
opportuno prevedere, date le diverse condizioni climatiche degli Stati membri, una illuminazione adeguata naturale o artificiale che,
in quest’ultimo caso, dovrà essere almeno equivalente alla durata di illuminazione naturale normalmente disponibile tra le ore 9.00
e le ore 17.00. Dovrà inoltre essere disponibile un’illuminazione adeguata (fissa o mobile) di intensità sufficiente per consentire di
controllare i vitelli in qualsiasi momento.
8. Tutti i vitelli allevati in locali di stabulazione devono essere controllati dal proprietario o dalla persona responsabile almeno due volte
al giorno e quelli allevati all’esterno almeno una volta al giorno. I vitelli che presentano sintomi di malattie o ferite debbono ricevere
immediatamente le opportune cure e, qualora un vitello non reagisca al trattamento dell’allevatore, deve essere consultato al più
presto un veterinario. Se necessario, i vitelli malati o feriti debbono essere isolati in locali appropriati con lettiera asciutta e confortevole.
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
9. I locali di stabulazione devono essere costruiti in modo da consentire ad ogni vitello di coricarsi, giacere, alzarsi ed accudire a se
stesso senza difficoltà.
10. I vitelli non debbono essere legati, ad eccezione di quelli stabulati in gruppo che possono essere legati per un periodo massimo di
un’ora al momento della somministrazione di latte o succedanei del latte. Se si utilizzano attacchi, questi non devono provocare lesioni
al vitello e debbono essere regolarmente esaminati ed eventualmente aggiustati in modo da assicurare una posizione confortevole
agli animali. Ogni attacco deve essere concepito in modo tale da evitare il rischio di strangolamento o ferimento e da consentire ai
vitelli di muoversi secondo quanto disposto al punto 9.
11. La stalla, i recinti, le attrezzature e gli utensili devono essere puliti e disinfettati regolarmente in modo da prevenire infezioni incrociate o lo sviluppo di organismi infettivi. Gli escrementi, l’urina e i foraggi che non sono stati mangiati o che sono caduti sul pavimento
devono essere rimossi con la dovuta regolarità per ridurre al minimo gli odori e la presenza di mosche o roditori.
12. I pavimenti devono essere non sdrucciolevoli e senza asperità per evitare lesioni ai vitelli e devono essere costruiti in modo da non
causare lesioni o sofferenza ai vitelli in piedi o coricati. Essi devono essere adeguati alle dimensioni ed al peso dei vitelli e costituire
una superficie rigida, piana e stabile. La zona in cui si coricano i vitelli deve essere confortevole, pulita, adeguatamente prosciugata e
non dannosa per i vitelli. Per tutti i vitelli di età inferiore a due settimane deve essere prevista una lettiera adeguata.
13. Ai vitelli deve essere somministrata un’alimentazione adeguata alla loro età e al loro peso e conforme alle loro esigenze comportamentali e fisiologiche, onde favorire buone condizioni di salute e di benessere. A tal fine gli alimenti devono avere un tenore di
ferro sufficiente per raggiungere un tasso di emoglobina di almeno 4,5 mmol/litro: una dose giornaliera di alimenti fibrosi deve essere
somministrata ad ogni vitello dopo la seconda settimana di età e il quantitativo deve essere portato da 50 a 250 g al giorno per i vitelli
di età compresa fra le 8 e le 20 settimane. Ai vitelli non deve essere messa la museruola.
14. Tutti i vitelli devono essere nutriti almeno due volte al giorno. Se i vitelli sono stabulati in gruppo e non sono alimentati «ad libitum»
o mediante un sistema automatico di alimentazione, ciascuno vitello deve avere accesso agli alimenti contemporaneamente agli
altri vitelli del gruppo.
15. A partire dalla seconda settimana di età, ogni vitello deve poter disporre di acqua fresca adeguata in quantità sufficiente oppure
poter soddisfare il proprio fabbisogno in liquidi bevendo altre bevande. Tuttavia, i vitelli malati o sottoposti a condizioni atmosferiche di
grande calore devono poter disporre di acqua fresca in ogni momento.
16. Le attrezzature per la somministrazione di mangimi e di acqua devono essere concepite, costruite, installate e mantenute in modo
da ridurre al minimo le possibilità di contaminazione degli alimenti o dell’acqua destinati ai vitelli.
17. Ogni vitello deve ricevere colostro bovino quanto prima possibile dopo la nascita e comunque entro le prime sei ore di vita.
Gli impegni 1 e 2 non si applicano alle aziende con meno di sei vitelli o ai vitelli mantenuti presso la madre ai fini dell’allattamento.
Atto C17 – Direttiva 2008/120/del Consiglio del 18 dicembre 2008 che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini
(Versione codificata) che abroga la Direttiva 91/630/CEE del Consiglio del 19 novembre 1991, e successive modifiche, che
stabilisce le norme minime per la protezione dei suini
Articolo 3 e articolo 4
(G.U.U.E. 18 febbraio 2009 n. L 47)
Recepimento nazionale
D.Lgs. 7-7-2011 n. 122 “Attuazione della direttiva 2008/120/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini “ (Pubblicato
nella Gazz. Uff. 2 agosto 2011, n. 178).
Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola
Ai sensi della vigente normativa per gli allevamenti di suini:
1) Le aziende che allevano suini devono essere conformi ai seguenti requisiti:
a) le superfici libere a disposizione di ciascun suinetto o suino all’ingrasso allevato in gruppo, escluse le scrofette dopo la
fecondazione e le scrofe, deve corrispondere ad almeno:
Peso vivo kg
m2
Fino a 10
Da 10 fino a 20
Da 20 fino a 30
Da 30 fino a 50
Da 50 fino a 85
Da 85 fino a 110
Oltre 110
0,15
0,20
0,30
0,40
0,55
0,65
1,00
b) le superfici libere totali a disposizione di ciascuna scrofetta dopo la fecondazione e di ciascuna scrofa, qualora dette
scrofette e/o scrofe siano allevate in gruppi, devono essere rispettivamente di almeno 1,64 m2 e 2,25 m2. Allorché i suini in
questione sono allevati in gruppi di meno di sei animali, le superfici libere disponibili devono essere aumentate del 10%. Allorché i suini in questione sono allevati in gruppi di 40 o più animali, le superfici libere disponibili possono essere ridotte del 10%.
2) Le pavimentazioni devono essere conformi ai seguenti requisiti:
a) per le scrofette dopo la fecondazione e le scrofe gravide: una parte della superficie di cui al punto 1, lettera b), pari ad almeno 0,95 m2 per scrofetta e ad almeno 1,3 m2 per scrofa, deve essere costituita da pavimento pieno continuo riservato per
non oltre il 15% alle aperture di scarico;
b) qualora si utilizzino pavimenti fessurati per suini allevati in gruppo:
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
I) l’ampiezza massima delle aperture deve essere di:
- 11 mm per i lattonzoli,
- 14 mm per i suinetti,
- 18 mm per i suini all’ingrasso,
- 20 mm per le scrofette dopo la fecondazione e le scrofe.
II) l’ampiezza minima dei travetti deve essere di:
- 50 mm per i lattonzoli e i suinetti,
- 80 mm per i suini all’ingrasso, le scrofette dopo la fecondazione e le scrofe.
3) È vietato costruire o convertire impianti in cui le scrofe e le scrofette sono tenute all’attacco, nonché il re-lativo utilizzo.
4) a) Le scrofe e le scrofette sono allevate in gruppo nel periodo compreso tra 4 settimane dopo la fecondazione e 1 settimana prima della data prevista per il parto. I lati del recinto dove viene allevato il gruppo di scrofe o di scrofette devono avere una lunghezza
superiore a 2,8 m. Allorché sono allevati meno di 6 animali i lati del recinto dove viene allevato il gruppo devono avere una lunghezza
superiore a 2,4 m.
b) In deroga alle disposizioni di cui alla lettera a), le scrofe e le scrofette allevate in aziende di meno di 10 scrofe possono essere allevate individualmente nel periodo di cui alla lettera a) a condizione che gli animali possano girarsi facilmente nel recinto.
5) Fatti salvi i requisiti di cui alle condizioni generali di seguito riportate, le scrofe e le scrofette hanno accesso permanente al materiale
manipolabile che soddisfi almeno i pertinenti requisiti elencati in detto allegato.
6) Le scrofe e le scrofette allevate in gruppo devono essere alimentate utilizzando un sistema atto a garantire che ciascun animale
ottenga mangime a sufficienza senza essere aggredito, anche in situazione di competitività.
7) Per calmare la fame e tenuto conto del bisogno di masticare, tutte le scrofe e le scrofette asciutte gravide devono ricevere mangime riempitivo o ricco di fibre in quantità sufficiente, così come alimenti ad alto tenore energetico.
8) I suini che devono essere allevati in gruppo, che sono particolarmente aggressivi, che sono stati attaccati da altri suini o che sono
malati o feriti, possono essere temporaneamente tenuti in recinti individuali. In tal caso, il recinto individuale deve permettere all’animale di girarsi facilmente se ciò non è in contraddizione con specifici pareri veterinari.
Le disposizioni di cui al punto 4, lettera a), non si applicano alle aziende con meno di dieci scrofe.
Condizioni generali
In aggiunta alle disposizioni pertinenti di cui all’allegato del decreto legislativo 20 marzo 2001, n. 146, relativo alla protezione degli
animali negli allevamenti, si applicano i seguenti requisiti:
1. Nella parte del fabbricato dove sono stabulati i suini vanno evitati i rumori continui di intensità pari a 85 dBA nonché i rumori costanti
o improvvisi.
2. I suini devono essere tenuti alla luce di un’intensità di almeno 40 lux per un periodo minimo di 8 ore al giorno.
3. I locali di stabulazione dei suini devono essere costruiti in modo da permettere agli animali di:
- avere accesso ad una zona in cui coricarsi confortevole dal punto di vista fisico e termico e adeguatamente prosciugata e pulita,
che consenta a tutti gli animali di stare distesi contemporaneamente,
- riposare e alzarsi con movimenti normali,
- vedere altri suini; tuttavia, nella settimana precedente al momento previsto del parto e nel corso del medesimo, scrofe e scrofette
possono essere tenute fuori dalla vista degli animali della stessa specie.
4. I suini devono avere accesso permanente a una quantità sufficiente di materiali che consentano loro adeguate attività di esplorazione e manipolazione (paglia, fieno, legno, segatura, compost di funghi, torba o un miscuglio di questi) senza comprometterne la
salute o il benessere.
5. I pavimenti devono essere non sdrucciolevoli e senza asperità per evitare lesioni ai suini e progettati, costruiti e mantenuti in modo
da non arrecare lesioni o sofferenze ai suini. Essi devono essere adeguati alle dimensioni e al peso dei suini e, se non è prevista una
lettiera, costituire una superficie rigida, piana e stabile.
6. Tutti i suini devono essere nutriti almeno una volta al giorno. Se i suini sono alimentati in gruppo e non «ad libitum» o mediante un
sistema automatico di alimentazione individuale, ciascun suino deve avere accesso agli alimenti contemporaneamente agli altri
suini del gruppo.
7. A partire dalla seconda settimana di età, ogni suino deve poter disporre in permanenza di acqua fresca sufficiente.
8. Sono vietate tutte le operazioni effettuate per scopi diversi da quelli terapeutici o diagnostici o per l’identificazione dei suini in conformità della legislazione pertinente e che possono provocare un danno o la perdita di una parte sensibile del corpo o un’alterazione
della struttura ossea. Tuttavia sono consentite:
- la riduzione uniforme degli incisivi dei lattonzoli mediante levigatura o troncatura entro i primi sette giorni di vita, che lasci una superficie liscia intatta;
- la riduzione delle zanne dei verri, se necessario, per evitare lesioni agli altri animali o per motivi di sicurezza,
- il mozzamento di una parte della coda,
- la castrazione di suini di sesso maschile con mezzi diversi dalla lacerazione dei tessuti,
- l’apposizione di un anello al naso è ammessa soltanto quando gli animali sono detenuti in allevamenti all’aperto e nel rispetto della
normativa nazionale.
Né il mozzamento della coda né la riduzione degli incisivi dei lattonzoli devono costituire operazioni di routine, ma devono essere
praticati soltanto ove sia comprovata la presenza di ferite ai capezzoli delle scrofe o agli orecchi o alle code di altri suini. Prima di effettuare tali operazioni si devono adottare misure intese ad evitare le morsicature delle code e altri comportamenti anormali tenendo
conto delle condizioni ambientali e della densità degli animali. È pertanto necessario modificare condizioni ambientali o sistemi di
gestione inadeguati.
Tutte le operazioni sopra descritte devono essere praticate da un veterinario o da altra persona, formata ai sensi dell’articolo 5 del
D.Lgs. 122/2011, che disponga di esperienza nell’eseguire le tecniche applicate con mezzi idonei e in condizioni igieniche. Qualora
la castrazione o il mozzamento della coda siano praticati dopo il settimo giorno di vita, essi devono essere effettuati unicamente sotto
anestesia e con somministrazione prolungata di analgesici da parte di un veterinario.
Disposizioni specifiche per le varie categorie di suini
A. VERRI
1.
I recinti per i verri devono essere sistemati e costruiti in modo da permettere all’animale di girarsi e di avere il contatto uditivo,
olfattivo e visivo con gli altri suini. Il verro adulto deve disporre di una superficie libera al suolo di almeno 6 m2.
2. Qualora i recinti siano utilizzati per l’accoppiamento, il verro adulto deve disporre di una superficie al suolo di 10 m2 e il recinto deve essere libero da ostacoli.
B. SCROFE E SCROFETTE
1. Vanno adottate misure per ridurre al minimo le aggressioni nei gruppi.
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2. Le scrofe gravide e le scrofette devono, se necessario, essere sottoposte a trattamento contro i parassiti interni od esterni. Se sono
sistemate negli stalli da parto, esse devono essere pulite.
3. Nella settimana precedente al momento previsto del parto, scrofe e scrofette devono disporre di una lettiera adeguata in quantità
sufficiente, a meno che ciò non sia tecnicamente realizzabile per il sistema di eliminazione dei liquami utilizzato nello stabilimento.
4. Dietro alla scrofa o alla scrofetta deve essere prevista una zona libera che renda agevole il parto naturale o assistito.
5. Gli stalli da parto in cui le scrofe possono muoversi liberamente devono essere provvisti di strutture (quali ad esempio apposite
sbarre) destinate a proteggere i lattonzoli.
C. LATTONZOLI
1. Una parte del pavimento, sufficientemente ampia per consentire agli animali di riposare insieme contemporaneamente, deve essere piena o ricoperta da un tappetino, da paglia o da altro materiale adeguato.
2. Nel caso si usi uno stallo da parto, i lattonzoli devono disporre di spazio sufficiente per poter essere allattati senza difficoltà.
3. Nessun lattonzolo deve essere staccato dalla scrofa prima che abbia raggiunto un’età di 28 giorni, a meno che la permanenza
presso la madre influenzi negativamente il benessere o la salute del lattonzolo o di quest’ultima. I lattonzoli possono tuttavia essere
svezzati fino a sette giorni prima di tale età, qualora siano trasferiti in impianti specializzati, che vengano svuotati e accuratamente
puliti e disinfettati prima dell’introduzione di un nuovo gruppo e che siano separati dagli impianti in cui sono tenute le scrofe, in modo
da ridurre al minimo i rischi di trasmissione di malattie ai piccoli.
D. SUINETTI E SUINI ALL’INGRASSO
1. Quando i suini sono tenuti in gruppo, occorre prendere misure per evitare lotte che vadano oltre il comportamento normale.
2. Essi dovrebbero essere tenuti in gruppi con il minimo di commistione possibile. Qualora si debbano mescolare suini che non si conoscono, occorre farlo il prima possibile, di preferenza prima dello svezzamento o entro una settimana dallo svezzamento. Quando i
suini sono mescolati, devono disporre di spazi adeguati per allontanarsi e nascondersi dagli altri suini.
3. Qualora si manifestino segni di lotta violenta, occorre immediatamente indagare le cause e adottare idonee misure, quali fornire
agli animali abbondante paglia, se possibile, oppure altro materiale per esplorazione. Gli animali a rischio o particolarmente aggressivi vanno separati dal gruppo.
4. La somministrazione di tranquillanti per facilitare la commistione va limitata a condizioni eccezionali e solo dopo aver consultato
un veterinario.
Atto C18 – Direttiva 98/58/CE del Consiglio del 20 luglio 1998, riguardante la protezione degli animali negli allevamenti
Articolo 4
(GU L 221 del 8 agosto 1998)
Recepimento nazionale
-
Decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 146 “Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli allevamenti” (GU n. 95 del 24 aprile 2001) modificato dalla Legge 27/12/2004, n. 306 (G.U. 27/12/2004, n. 302) e successive modificazioni
-
Circolare del Ministero della Salute del 5 novembre 2001, n. 10 (G.U. n. 277 del 28/11/2001)
Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola
Gli allevamenti animali devono rispettare la vigente normativa:
PERSONALE
1. Gli animali sono accuditi da un numero sufficiente di addetti.
Controllo
2. Tutti gli animali tenuti in sistemi di allevamento, il cui benessere richieda un’assistenza frequente dell’uomo, sono ispezionati
almeno una volta al giorno. Gli animali allevati o custoditi in altri sistemi sono ispezionati a intervalli sufficienti al fine di evitare loro
sofferenze.
3. Per consentire l’ispezione completa degli animali in qualsiasi momento, deve essere disponibile un’adeguata illuminazione
fissa o mobile.
4. Gli animali malati o feriti devono ricevere immediatamente un trattamento appropriato e, qualora un animale non reagisca
alle cure in questione, deve essere consultato un medico veterinario. Ove necessario gli animali malati o feriti vengono isolati in
appositi locali muniti, se del caso, di lettiere asciutte o confortevoli.
REGISTRAZIONE
5. Il proprietario o il custode, ovvero il detentore degli animali, tiene un registro dei trattamenti terapeutici effettuati. La registrazione e le relative modalità di conservazione sono effettuate secondo quanto previsto dal decreto legislativo 27 gennaio 1992,
n. 119 (abrogato e sostituito dal D.Lgs. 6 aprile 2006, n. 193 Attuazione della direttiva 2004/28/CE recante codice comunitario
dei medicinali veterinari) e dal decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 336 (abrogato e sostituito dal D.Lgs. 16 marzo 2006, n. 158
Attuazione della direttiva 2003/74/CE, concernente il divieto di utilizzazione di talune sostanze ad azione ormonica, tireostatica
e delle sostanze beta-agoniste nelle produzioni animali). Le mortalità sono denunciate ai sensi del decreto del Presidente della
Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320.
6. I registri sono conservati per un periodo di almeno tre anni e sono messi a disposizione dell’autorità competente al momento
delle ispezioni o su richiesta.
LIBERTÀ DI MOVIMENTO
7. La libertà di movimento propria dell’animale, in funzione della sua specie e secondo l’esperienza acquisita e le conoscenze
scientifiche, non deve essere limitata in modo tale da causargli inutili sofferenze o lesioni. Allorché continuamente o regolarmente
legato, incatenato o trattenuto, l’animale deve poter disporre di uno spazio adeguato alle sue esigenze fisiologiche ed etologiche, secondo l’esperienza acquisita e le conoscenze scientifiche.
FABBRICATI E LOCALI DI STABULAZIONE
8. I materiali che devono essere utilizzati per la costruzione dei locali di stabulazione e, in particolare, dei recinti e delle attrezzature
con i quali gli animali possono venire a contatto, non devono essere nocivi per gli animali e devono poter essere accuratamente
puliti e disinfettati.
9. I locali di stabulazione e i dispositivi di attacco degli animali devono essere costruiti e mantenuti in modo che non vi siano
spigoli taglienti o sporgenze tali da provocare lesioni agli animali.
10. La circolazione dell’aria, la quantità di polvere, la temperatura, l’umidità relativa dell’aria e le concentrazioni di gas devono
essere mantenute entro limiti non dannosi per gli animali.
11. Gli animali custoditi nei fabbricati non devono essere tenuti costantemente al buio o esposti ad illuminazione artificiale senza
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un adeguato periodo di riposo. Se la luce naturale disponibile è insufficiente a soddisfare esigenze comportamentali e fisiologiche degli animali, occorre prevedere un’adeguata illuminazione artificiale.
ANIMALI CUSTODITI AL DI FUORI DEI FABBRICATI
12. Agli animali custoditi al di fuori dei fabbricati deve essere fornito, in funzione delle necessità e delle possibilità, un riparo adeguato dalle intemperie, dai predatori e da rischi per la salute.
Impianti automatici o meccanici
13. Ogni impianto automatico o meccanico indispensabile per la salute ed il benessere degli animali deve essere ispezionato
almeno una volta al giorno. Gli eventuali difetti riscontrati devono essere eliminati immediatamente; se ciò non fosse possibile,
occorre prendere le misure adeguate per salvaguardare la salute ed il benessere degli animali.
Se la salute ed il benessere degli animali dipendono da un impianto di ventilazione artificiale, deve essere previsto un adeguato
impianto di riserva per garantire un ricambio di aria sufficiente a salvaguardare la salute e il benessere degli animali. In caso di
guasto all’impianto deve essere previsto un sistema di allarme che segnali il guasto. Detto sistema d’allarme deve essere sottoposto a controlli regolari.
MANGIMI, ACQUA E ALTRE SOSTANZE
14. Agli animali deve essere fornita un’alimentazione sana, adatta alla loro età e specie, e in quantità sufficiente a mantenerli in
buona salute e a soddisfare le loro esigenze nutrizionali. Gli alimenti o i liquidi sono somministrati agli animali in modo da non
causare loro inutili sofferenze o lesioni e non contengono sostanze che possano causare inutili sofferenze o lesioni.
15. Tutti gli animali devono avere accesso ai mangimi ad intervalli adeguati alle loro necessità fisiologiche.
16. Tutti gli animali devono avere accesso ad un’appropriata quantità di acqua, di qualità adeguata, o devono poter soddisfare
le loro esigenze di assorbimento di liquidi in altri modi.
17. Le attrezzature per la somministrazione di mangimi e di acqua devono essere concepite, costruite e installate in modo da
ridurre al minimo le possibilità di contaminazione degli alimenti o dell’acqua e le conseguenze negative derivanti da rivalità tra
gli animali.
18. Nessuna altra sostanza, ad eccezione di quelle somministrate a fini terapeutici o profilattici o in vista di trattamenti zootecnici
come previsto nell’art. 1, paragrafo 2, lettera c) della direttiva 96/22/CE, deve essere somministrata ad un animale, a meno che
gli studi scientifici sul benessere degli animali e l’esperienza acquisita ne abbiano dimostrato l’innocuità per la sua salute e il
suo benessere.
MUTILAZIONI E ALTRE PRATICHE
19. È vietata la bruciatura dei tendini ed il taglio di ali per i volatili e di code per i bovini se non a fini terapeutici certificati. La
cauterizzazione dell’abbozzo corneale è ammessa al di sotto delle tre settimane di vita. Il taglio del becco deve essere effettuato
nei primi giorni di vita con il solo uso di apparecchiature che riducano al minimo le sofferenze degli animali. La castrazione è
consentita per mantenere la qualità dei prodotti e le pratiche tradizionali di produzione a condizione che tali operazioni siano
effettuate prima del raggiungimento della maturità sessuale da personale qualificato, riducendo al minimo ogni sofferenza per
gli animali. A partire dal 1° gennaio 2004 è vietato l’uso dell’alimentazione forzata per anatre ed oche e la spiumatura di volatili
vivi. Le pratiche di cui al presente punto sono effettuate sotto il controllo del medico veterinario dell’azienda.
PROCEDIMENTI DI ALLEVAMENTO
20. Non devono essere praticati l’allevamento naturale o artificiale o procedimenti di allevamento che provochino o possano
provocare agli animali in questione sofferenze o lesioni. Questa disposizione non impedisce il ricorso a taluni procedimenti che
possono causare sofferenze o ferite minime o momentanee o richiedere interventi che non causano lesioni durevoli, se consentiti
dalle disposizioni nazionali.
21. Nessun animale deve essere custodito in un allevamento se non sia ragionevole attendersi, in base al suo genotipo o fenotipo,
che ciò possa avvenire senza effetti negativi sulla sua salute o sul suo benessere.
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ALLEGATO 2
STANDARD PER IL MANTENIMENTO DEI TERRENI
IN BUONE CONDIZIONI
AGRONOMICHE E AMBIENTALI
(Art. 6 e Allegato III del Regolamento (CE) n.73/09)
Obiettivo 1: EROSIONE DEL SUOLO
Proteggere il suolo mediante misure idonee
NORMA 1: Misure per la protezione del suolo
STANDARD 1.1: Gestione minima delle terre che rispetti le condizioni locali specifiche
Ambito di applicazione
 Per l’impegno a): superfici a seminativo, come definite ai sensi dell’articolo 2 lettera a) del regolamento (CE) n. 1120/09;
 Per gli impegni b) e c): qualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria:
-
di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009;
-
d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento
(CE) n. 1698/05;
-
di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estirpazione ai
sensi articoli 85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed
integrazioni.
Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare
Al fine di favorire la protezione del suolo dall’erosione e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e s.m.i., fatta salva la normativa vigente in materia di difesa del suolo, il presente standard prevede:
a) la realizzazione di solchi acquai temporanei sui terreni declivi che manifestano fenomeni erosivi evidenziabili dalla presenza
di incisioni diffuse (rigagnoli) in assenza di sistemazioni. I solchi acquai temporanei devono essere realizzati in funzione delle
caratteristiche specifiche dell’appezzamento e devono avere una distanza tra loro non superiore a metri 80. Nel caso di
ricorso alla deroga, in considerazione dell’elevata acclività o dell’assenza di canali naturali o artificiali dove convogliare l’acqua raccolta dai solchi acquai temporanei, è necessario realizzare fasce inerbite. Queste sono finalizzate al contenimento
dell’erosione e realizzate ad andamento trasversale rispetto alla massima pendenza, di larghezza non inferiore a metri 5, ad
una distanza tra loro non superiore a metri 60 e con modalità in grado di assicurare la sicurezza delle macchine e dei relativi
operatori
b) Divieto di effettuare livellamenti non autorizzati
c) Manutenzione della rete idraulica aziendale e della baulatura
Sono esenti dall’impegno di cui alla lettera a) le superfici stabilmente inerbite o impegnate con colture che permangono per l’intera
annata agraria.
Qualora i fenomeni erosivi del suolo siano presenti nonostante l’applicazione del suddetto standard la condizionalità è da ritenersi
rispettata.
Deroghe
In relazione all’impegno a) sono ammesse deroghe laddove, oltre una determinata pendenza, vi siano rischi per la stabilità del mezzo
meccanico necessario alla realizzazione dei solchi acquai, o laddove sia assente una rete di canali naturali o artificiali in cui convogliare l’acqua raccolta dai solchi acquai temporanei.
In tali casi, è necessario attuare gli impegni alternativi previsti (fasce inerbite o altri interventi conservativi equivalenti) finalizzati a
proteggere il suolo dall’erosione.
In relazione all’impegno b) sono consentiti i livellamenti ordinari per la messa a coltura e per la sistemazione dei terreni a risaia.
In relazione all’impegno c):
1. sono fatte salve le disposizioni di cui alle Direttive 2009/147/CE e 92/43/CEE;
2. sono ammesse deroghe in presenza di drenaggio sotterraneo;
3. in caso di trasformazione fondiaria, è concesso il ridisegno della rete scolante, fatte salve le norme vigenti in materia. E’ obbligatorio il mantenimento della nuova rete scolante.
STANDARD 1.2: Copertura minima del suolo
Ambito di applicazione
 Per l’impegno di cui alla lettera a): superfici a seminativo non più utilizzate a fini produttivi, mantenute in buone condizioni agronomiche e ambientali;
 Per l’impegno di cui alla lettera b): qualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria:
-
di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009;
-
d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento (CE) n.
1698/05;
-
di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estirpazione ai sensi articoli 85 unvicies,
103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni;
con l’esclusione delle superfici non più utilizzate a fini produttivi, mantenute in buone condizioni agronomiche e ambientali.
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Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare
Al fine di assicurare la copertura minima del suolo, prevenendo fenomeni erosivi e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto
2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e s.m.i., fatta salva la normativa vigente in materia di difesa del suolo, il presente standard prevede:
a) di assicurare la presenza di una copertura vegetale, naturale o seminata, durante tutto l’anno per le superfici a seminativo
che non sono più utilizzate a fini produttivi e che manifestano fenomeni erosivi evidenziabili dalla presenza di incisioni diffuse
(rigagnoli) in assenza di sistemazioni;
b) per tutti i terreni che manifestano fenomeni erosivi evidenziabili dalla presenza di incisioni diffuse (rigagnoli) ovvero di fenomeni di soliflusso:
b.1) di assicurare una copertura vegetale o, in alternativa, l’adozione di tecniche per la protezione del suolo (come
ad esempio la discissura o la ripuntatura in luogo dell’ordinaria aratura, lasciare i residui colturali, ecc.), per almeno 90
giorni consecutivi, nell’intervallo di tempo compreso tra il 15 settembre e il 15 maggio;
b.2) il divieto di lavorazioni di affinamento del terreno per 90 giorni consecutivi a partire dal 15 novembre.
Deroghe
Per l’impegno di cui alla lettera a), sono ammesse le seguenti deroghe:
1. la pratica del sovescio, in presenza di specie da sovescio o piante biocide;
2. per terreni interessati da interventi di ripristino di habitat e biotopi;
3. nel caso di colture a perdere per la fauna, lettera c) articolo 1 del Decreto ministeriale del 7 marzo 2002;
4. nel caso in cui le lavorazioni siano funzionali all’esecuzione di interventi di miglioramento fondiario;
5. nel caso di lavorazioni del terreno eseguite allo scopo di ottenere una produzione agricola nella successiva annata agraria,
comunque da effettuarsi non prima del 15 luglio dell’annata agraria precedente all’entrata in produzione;
6. a partire dal 15 marzo dell’annata agraria precedente a quella di semina di una coltura autunno-vernina, per la pratica
del maggese, laddove essa rappresenti una tecnica di aridocoltura, giustificabile sulla base del clima caldo-arido e della
tessitura del terreno, come indicato nei provvedimenti regionali. Sono ammesse al massimo due lavorazioni del terreno nel
periodo compreso tra il 15 marzo e il 15 luglio di detta annata agraria.
Per l’impegno di cui alla lettera b) per le superfici oggetto di domanda di estirpazione e/o re-impianto di vigneti, ai sensi del
regolamento (CE) 1234/2007, sono ammesse le lavorazioni funzionali all’esecuzione dell’intervento.
STANDARD 1.3: Mantenimento dei terrazzamenti
Ambito di applicazione
Qualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria:
-
di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009;
-
d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento (CE)
n. 1698/05;
-
di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei pagamenti
nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estirpazione ai sensi articoli
85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni.
Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare
Al fine di assicurare la protezione del suolo dall’erosione nei casi di terreni terrazzati e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5
agosto 2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e s.m.i., fatta salva la normativa vigente in materia di difesa del suolo, il presente standard
prevede il divieto di eliminare i terrazzamenti esistenti, delimitati a valle da un muretto a secco oppure da una scarpata inerbita.
Deroghe
E’ consentito il rimodellamento dei terrazzamenti allo scopo di renderli economicamente validi e meccanizzabili, mantenendone la
funzionalità.
Obiettivo 2: SOSTANZA ORGANICA DEL SUOLO
Mantenere i livelli di sostanza organica del suolo mediante opportune pratiche
NORMA 2: Misure per il mantenimento dei livelli di sostanza organica nel suolo
STANDARD 2.1: Gestione delle stoppie
Ambito di applicazione:
Superfici a seminativo, come definite ai sensi dell’articolo 2 lettera a) del regolamento (CE) n. 1120/09.
Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare
Al fine di favorire la preservazione del livello di sostanza organica presente nel suolo nonché la tutela della fauna selvatica e la protezione dell’habitat, è opportuno provvedere ad una corretta gestione dei residui colturali e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5
agosto 2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e s.m.i.; il presente standard prevede il divieto della bruciatura delle stoppie e delle paglie.
Nel caso di ricorso alla deroga di cui al successivo punto 2 è necessario effettuare interventi alternativi di ripristino del livello di sostanza organica del suolo tramite sovescio, letamazione o altri interventi di fertilizzazione organica.
Deroghe:
La bruciatura delle stoppie e delle paglie è ammessa:
1. per le superfici investite a riso;
2. nel caso di interventi connessi ad emergenze di carattere fitosanitario prescritti dall’Autorità competente.
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STANDARD 2.2: Avvicendamento delle colture
Ambito di applicazione
Superfici a seminativo, come definite ai sensi dell’articolo 2 lettera a) del regolamento (CE) n. 1120/09.
Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare
Al fine di mantenere il livello di sostanza organica nel suolo e di salvaguardare la sua struttura, è opportuno favorire l’avvicendamento
delle colture sullo stesso appezzamento di terreno agricolo.
Pertanto, a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e s.m.i., il presente standard prevede
una durata della monosuccessione massima pari a cinque anni per i seguenti cereali: frumento duro, frumento tenero, triticale, spelta,
segale, orzo, avena, miglio, scagliola, farro, mais e sorgo.
Per monosuccessione di cereali s’intende la coltivazione dello stesso cereale sul medesimo appezzamento per 2 o più anni consecutivi.
Il computo degli anni di monosuccessione decorre a partire dall’anno 2008.
Non interrompono la monosuccessione le colture intercalari in secondo raccolto.
La successione dei seguenti cereali (frumento duro, frumento tenero, triticale, spelta, segale, orzo, avena, miglio, scagliola, farro) è
considerata, ai fini del presente standard, come monosuccessione dello stesso cereale.
Nel caso di ricorso alla deroga di cui al successivo punto 2. a) (analisi del terreno) e di accertamento della diminuzione del livello di
sostanza organica, è necessario effettuare interventi di ripristino del livello di sostanza organica del suolo tramite sovescio, letamazione
o altri interventi di fertilizzazione organica.
Deroghe
Rispetto allo standard sopraindicato la deroga è ammessa nei seguenti casi:
1 . monosuccessione di riso;
2. a) dimostrazione del mantenimento del livello di sostanza organica mediante analisi del terreno da eseguirsi, in conformità alle metodologie ufficiali, in uno degli anni del periodo di monosuccessione e dopo il raccolto del cereale coltivato nel “periodo in deroga”. Per
“periodo in deroga” si intende ogni anno successivo al termine della durata massima prevista per la monosuccessione.
2. b) Per le aziende agricole che utilizzano effluente di allevamento, palabili e non palabili, quali quelli definiti dall’art. 3 lett. i)
della DGR IX/2208/2011 (letami, liquami e prodotti assimilati) in alternativa all’analisi del terreno è consentito adottare tecniche
agronomiche e colturali atte ad assicurare il mantenimento della sostanza organica nel terreno. La tracciabilità dell’uso agronomico dei fertilizzanti azotati organici è assicurata qualora le superfici oggetto di monosuccessione risultino ricomprese fra quelle
dichiarate nella “comunicazione nitrati”. L’agricoltore è tenuto al rispetto di tutte le seguenti condizioni sui terreni interessati dalla
monosuccessione:
•
avere presentato la comunicazione nitrati (PUA/PUAS) e aggiornare il relativo registro delle fertilizzazioni;
•
apportare un quantitativo di azoto organico di origine zootecnica pari ad almeno 165 kg per ettaro e per anno di azoto
al campo per il mais e ad almeno 150 kg per ettaro e per anno di azoto al campo per altre colture (es. orzo, frumento,
triticale,..) distribuito con le modalità e nei periodi consentiti dalla normativa vigente.
Obiettivo 3: STRUTTURA DEL SUOLO
Mantenere la struttura del suolo mediante misure adeguate
NORMA 3: Misure per la protezione della struttura del suolo
STANDARD 3.1: Uso adeguato delle macchine
Ambito di applicazione
Qualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria:
- di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009;
- d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento (CE) n. 1698/05;
- di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estirpazione ai sensi articoli 85 unvicies,
103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni.
Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare
Al fine di mantenere la struttura del suolo, e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e
s.m.i., il presente standard stabilisce che gli agricoltori devono assicurare un uso adeguato delle macchine nelle lavorazioni del terreno tramite l’esecuzione delle lavorazioni del terreno in condizioni di umidità appropriate (stato di “tempera”) e con modalità d’uso
delle macchine tale da evitare il deterioramento della struttura del suolo.
Sono fatte salve le disposizioni di cui alle Direttive 2009/147/CE e 92/43/CEE.
Obiettivo 4: LIVELLO MINIMO DI MANTENIMENTO
Assicurare un livello minimo di mantenimento ad evitare il deterioramento degli habitat
NORMA 4: Misure per il mantenimento dei terreni e degli habitat
STANDARD 4.1: Protezione del pascolo permanente
Ambito di applicazione
Pascolo permanente, come definito ai sensi dell’articolo 2 lettera c) del regolamento (CE) n. 1120/09
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Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare
Al fine di assicurare un livello minimo di mantenimento dei terreni ed evitare il deterioramento degli habitat, e a norma dell’articolo 5
comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e s.m.i., il presente standard stabilisce che tutte le superfici a pascolo
permanente sono soggette ai seguenti impegni:
a) divieto di riduzione della superficie a pascolo permanente a norma dell’articolo 4 del regolamento (CE) n. 1122/09 e successive modifiche e integrazioni;
b) divieto di conversione della superficie a pascolo permanente ad altri usi all’interno dei siti di importanza comunitaria, delle
zone speciali di conservazione e delle zone di protezione speciali, individuati ai sensi delle direttive 92/43/CEE e 2009/147/
CE, salvo diversa prescrizione della competente autorità di gestione;
c) esclusione di lavorazioni del terreno fatte salve quelle connesse al rinnovo e/o infittimento del cotico erboso e alla gestione
dello sgrondo delle acque.
Deroghe
In relazione agli impegni a) e c) sono ammesse deroghe nel caso in cui il Regolamento (CE) n. 1122/09 e specifiche disposizioni
comunitarie e nazionali prevedano interventi agronomici e/o adempimenti diversi da quelli del presente standard.
STANDARD 4.2: Evitare la propagazione di vegetazione indesiderata sui terreni agricoli
Ambito di applicazione
Qualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria:
-
di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009;
-
d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento (CE) n. 1698/05;
-
di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei
pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estirpazione ai sensi articoli 85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive
modifiche ed integrazioni;
ad esclusione di:
-
oliveti, con riferimento al mantenimento delle piante in buone condizioni vegetative;
-
vigneti, come individuati ai sensi dell’articolo 75 del regolamento (CE) n. 555/2008 e successive modifiche ed integrazioni, con
riferimento al mantenimento delle piante in buone condizioni vegetative;
-
pascolo permanente, come definito ai sensi dell’articolo 2 lettera c) del regolamento (CE) n. 1120/09.
Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare
Al fine di evitare l’abbandono progressivo delle superfici agricole, di prevenire la formazione di potenziali inneschi di incendi, in particolare nelle condizioni di siccità, di evitare la diffusione delle infestanti e di tutelare la fauna selvatica, e a norma dell’articolo 5 comma
2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 dicembre 2009 e s.m.i., il presente standard prevede:
−
l’attuazione di pratiche agronomiche, consistenti in operazioni di sfalcio o altre operazioni equivalenti (es. trinciatura), da
effettuarsi almeno una volta all’anno:
•
per le aree Natura 2000, individuate ai sensi della direttiva 2009/147/CE e della direttiva 92/43/CEE, il periodo di divieto
annuale di sfalcio, o altre operazioni equivalenti, è compreso tra il 15 marzo e il 15 agosto di ogni anno;
•
per le altre aree, è vietato lo sfalcio, o altre operazioni equivalenti, per almeno 120 giorni consecutivi compresi nell’intervallo
di tempo tra il 15 marzo e il 15 agosto di ogni anno
E’ fatto comunque obbligo di sfalci e/o lavorazioni del terreno per la realizzazione di fasce antincendio qualora previsto e conformemente alle normative in vigore.
Deroghe
1. Sono escluse le superfici ordinariamente coltivate e gestite.
2. Sono ammesse operazioni di sfalcio o trinciatura, da eseguirsi in deroga alle epoche prestabilite, al fine di evitare la fioritura
delle piante infestanti e quindi la successiva disseminazione. E’ comunque escluso qualsiasi intervento che comporti la rottura del cotico erboso.
La deroga di cui al punto 2 non si applica ai terreni ricadenti nelle aree della Rete Natura 2000, ai sensi delle direttive 2009/147/CE e
92/43/CEE, salvo diversa indicazione dell’autorità di gestione dell’area.
STANDARD 4.3: Mantenimento degli oliveti e dei vigneti in buone condizioni vegetative
Ambito di applicazione
Per l’impegno a): oliveti, con riferimento al mantenimento delle piante in buone condizioni vegetative.
Per l’impegno b): vigneti, come individuati ai sensi dell’articolo 75 del regolamento (CE) n. 555/2008 e successive modifiche ed integrazioni, con riferimento al mantenimento delle piante in buone condizioni vegetative.
Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare
Al fine di assicurare un livello minimo di mantenimento dei terreni ed evitare il deterioramento degli habitat e l’abbandono, gli oliveti
ed i vigneti sono mantenuti in buone condizioni vegetative mediante attuazione di tecniche colturali rivolte alla pianta, allo scopo di
mantenere un equilibrato sviluppo vegetativo dell’impianto, secondo le forme di allevamento, gli usi e le consuetudini locali, nonché
evitare la propagazione delle infestanti ed il rischio di incendi. A norma dell’articolo 5 comma 2 del DM 5 agosto 2004 e del DM 22
dicembre 2009 e s.m.i., il presente standard prescrive:
a) per gli oliveti:
•
l’esecuzione della potatura, da eseguirsi almeno una volta ogni 5 anni;
•
l’eliminazione dei rovi e di altra vegetazione pluriennale infestante tale da danneggiare la chioma delle piante, da effettuarsi almeno una volta ogni 3 anni;
•
la spollonatura degli olivi, da eseguirsi almeno una volta ogni 3 anni
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
b) per i vigneti:
•
l’esecuzione della potatura invernale del vigneto, da effettuarsi entro il 30 maggio di ogni anno;
•
l’eliminazione dei rovi e di altra vegetazione pluriennale infestante tale da danneggiare le piante di vite, da effettuarsi almeno una volta ogni 3 anni.
Deroghe
Sono ammesse deroghe nei seguenti casi:
1. in presenza di motivazioni di ordine fitosanitario
2. per i terreni compresi nelle aree di cui alle Direttive 2009/147/CE e 92/43/CEE e dei Parchi Nazionali e Regionali, ove previsto
da specifiche disposizioni applicabili sul territorio regionale.
STANDARD 4.4: Mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio
Ambito di applicazione
Qualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria:
-
di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009;
-
d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento (CE) n. 1698/05;
-
di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei
pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estirpazione ai sensi articoli 85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive
modifiche ed integrazioni.
Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare
Al fine di assicurare un livello minimo di mantenimento dei terreni ed evitare il deterioramento degli habitat tramite il mantenimento
degli elementi naturali caratteristici del paesaggio sull’intero territorio nazionale e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto
2004 e del D.M. 22 dicembre 2009 e s.m.i., il presente standard prevede:
a) il rispetto delle prescrizioni cogenti, inerenti la tutela degli elementi caratteristici del paesaggio, contenuti:
-
all’art. 134 del D. Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” (Parte Terza) così come
recepito dalla normativa regionale;
-
nel Piano Paesaggistico Regionale contenuto nell’Allegato 3 del Piano Territoriale Regionale (d.c.r. 19 gennaio
2010, n. VIII/951, pubblicato sul BURL N. 13 1° s.s. del 30/03/2010 – relativi allegati scaricabili dal sito: http://www.
reti.regione.lombardia.it), con particolare riferimento al Volume 6, relativo alla normativa di piano ed agli indirizzi di
tutela, fatte salve le indicazioni più puntuali contenute nei provvedimenti di individuazione e disciplina dei singoli
Beni paesaggistici;
-
nei P.T.C.P. (Piani Territoriali di Coordinamento Provinciali) e P.T.C. (Piani Territoriali di Coordinamento dei Parchi regionali).
Le prescrizioni cogenti applicabili sono quelle che riguardano le superfici agricole compresa la non eliminazione di muretti
a secco, siepi, stagni, alberi isolati o in filari, laddove prevista dai suddetti provvedimenti o piani.
Ai fini dell’individuazione dell’elemento caratteristico del paesaggio per il suo mantenimento, è stabilita una lunghezza
lineare minima di 25 metri.
Per filare si intende un andamento lineare e/o sinuoso caratterizzato dalla ripetizione di elementi arborei in successione o
alternati.
Per alberi isolati sono da intendersi gli esemplari arborei identificati nel registro nazionale degli alberi monumentali o tutelati
da legislazione regionale e nazionale.
Il sistema complessivo dei Beni paesaggistici di cui all’art. 134 del D.Lgs. 42/2004 è individuato e consultabile sul SIBA
WEB – Sistema Informativo Beni e Ambiti paesaggistici (http://www.cartografia.regione.lombardia.it/viewer25/index.
jsp?config=config-siba2.xml).
b)
Nelle more dell’adozione delle misure di conservazione della direttiva 92/43/CEE, fatto salvo quanto previsto dalla l.r. 12/2005,
ai fini del rispetto degli elementi naturali presenti nella aree SIC/ZSC sono soggetti a comunicazione all’ente gestore di cui
all’allegato 4 al presente provvedimento, che nei casi di legge emette la prevista autorizzazione, gli interventi di:
a) Eliminazione di siepi e filari, boschetti, fasce boscate, senza adeguata compensazione da definirsi
sulla base di parametri forniti dall’ente gestore;
b) Eliminazione o compromissione di ambienti umidi (stagni, maceri, fontanili o risorgive);
c) Modifica di aree e/o modalità di conduzione agro-forestale caratteristiche del territorio (es. marcite, risaie) e/o sistemazioni agrarie e forestali tradizionali;
d) Eliminazione di elementi morfologici naturali quali terrazzamenti o dossi, sbancamento con asportazione di materiale;
e) Utilizzazione di fanghi di depurazione.
Deroghe
Sono ammesse deroghe nei seguenti casi:
1. Presenza di motivazioni di ordine fitosanitario riconosciute dalle Autorità Competenti.
2. Formazioni arbustive od arboree, realizzate anche con l’intervento pubblico, che non presentino i caratteri della permanenza e della tipicità.
3. Interventi di ordinaria manutenzione delle formazioni arboreo/arbustive, comprendenti anche il taglio a raso di ceppaie e il
taglio dei ricacci delle capitozze.
4. Eliminazione di soggetti arborei o arbustivi appartenenti a specie invadenti, pollonanti o non autoctone (ad es. ailanto,
robinia pseudoacacia, ecc …) o eliminazione di soggetti arbustivi lianosi (ad es. rovo).
STANDARD 4.5: Divieto di estirpazione degli olivi
Ambito di applicazione
Qualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria:
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
-
-
-
di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009;
d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento (CE) n.
1698/05;
di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estirpazione ai sensi articoli 85 unvicies,
103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni.
Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare
Al fine di assicurare un livello minimo di mantenimento dei terreni olivetati e delle singole piante di olivo, ai sensi del Decreto Luogotenenziale 27 luglio 1945, n. 475 e s.m.i. e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 dicembre 2009 e s.m.i.,
il presente standard prescrive il divieto di estirpazione delle piante di olivo.
Deroghe
Sono ammesse deroghe nei casi di reimpianto autorizzato o di estirpazione autorizzata dall’autorità competente in base a quanto
previsto dal Decreto Luogotenenziale n.475 del 1945 e s.m.i. o da specifiche leggi regionali vigenti.
STANDARD 4.6: Densità di bestiame minime e/o regimi adeguati
Ambito di applicazione
Pascolo permanente, come definito ai sensi dell’articolo 2 lettera c) del regolamento (CE) n. 1120/09.
Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare
Al fine di assicurare un livello minimo di mantenimento dei terreni ed evitare il deterioramento dell’habitat, e a norma dell’articolo
5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M. 22 Dicembre 2009 e s.m.i., tutte le superfici a pascolo permanente sono soggette al
rispetto della densità di bestiame da pascolo per ettaro di superficie pascolata. Il carico minimo non può essere inferiore a 0,2 UBA/
Ha anno, il carico massimo non può essere superiore a 4 UBA/Ha anno. Per le superfici a prato permanente o a prato pascolo, in
alternativa al pascolamento, è considerata regime adeguato la pratica di almeno uno sfalcio all’anno.
Deroghe
Sono ammesse deroghe nel caso di interventi agronomici e/o impegni, diversi da quelli del presente standard, ove previsti dal regolamento (CE) n. 1122/09.
Obiettivo 5: PROTEZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE
Proteggere le acque dall’inquinamento e dal ruscellamento e gestire l’utilizzo delle risorse idriche
NORMA 5: Misure per la protezione e la gestione delle acque
STANDARD 5.1 : Rispetto delle procedure di autorizzazione quando l’utilizzo delle acque a fini di irrigazione è soggetto a
autorizzazione
Ambito di applicazione
Qualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria:
-
di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009;
-
d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento (CE) n. 1698/05;
-
di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei
pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del p r e mio di estirpazione ai sensi articoli 85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni.
Descrizione dello standard e degli impegni da rispettare
Al fine di assicurare un minimo livello di protezione delle acque, e a norma dell’articolo 5 comma 2 del D.M. 5 agosto 2004 e del D.M.
22 dicembre 2009 e s.m.i., il presente standard prevede il rispetto delle procedure di autorizzazione (concessione, licenza di attingimento, ecc.) quando l’utilizzo delle acque a fini di irrigazione è soggetto ad autorizzazione a titolo gratuito od oneroso, ai sensi della
normativa vigente.
Lo standard si ritiene rispettato qualora sia in corso l’iter procedurale necessario al rilascio dell’autorizzazione.
Le aziende agricole che utilizzano acque per uso irriguo, fatto salvo quanto previsto dalla vigente normativa, ai fini del presente standard devono:
a) in caso di prelievo da acque superficiali:
-
o essere consorziate in consorzi irrigui e/o di miglioramento fondiario o di bonifica o di miglioramento fondiario di secondo
grado (che sono i titolari di concessioni di acque pubbliche) come utenza agricola limitatamente all’uso irriguo dell’acqua
erogata;
-
o aver presentato all’ente competente domanda di concessione di derivazione o possedere concessione di derivazione e
attenersi alle prescrizioni ivi contenute.
Si precisa che il rilascio della concessione è di competenza:
a) della regione per grandi derivazioni con portata superiore ai 1000 l/s o superficie irrigata superiore a 500 ha;
b) della provincia per piccole derivazioni, con portata inferiore ai 1000 l/s o superficie irrigata inferiore a 500 ha alla provincia;
-
o possedere Domanda per il rilascio o Licenza di attingimento rilasciata dalla provincia la cui durata non è superiore
all’anno ed è rinnovabile massimo 5 volte, e rispettare la portata massima di acqua attinta non superiore a 40 l/s, nonché il
volume complessivo annuo non superiore ai 300.000 m3.
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
b) in caso di prelievo da acque sotterranee:
-
aver presentato all’ente competente domanda di concessione di derivazione o possedere concessione di derivazione e
attenersi alle prescrizioni ivi contenute.
Si precisa che il rilascio della concessione è di competenza:
a) della regione per grandi derivazioni con portata superiore ai 1000 l/s o superficie irrigata superiore a 500 ha;
b) della provincia per piccole derivazioni, con portata inferiore ai 1000 l/s o superficie irrigata inferiore a 500 ha alla
provincia.
E’ esente, in quanto non pertinente all’attività di gestione agronomica dei terreni, l’uso domestico di acque sotterranee, che
peraltro non prevede il rilascio di concessione (il limite è 1 l/s o 1.500 mc/a), che non sia per fini irrigui e l’uso domestico di
acque sotterranee che non configuri un’attività economico-produttiva o avente finalità di lucro.
Normativa applicabile in materia di uso irriguo delle acque
-R.D. 11-12-1933 n. 1775 “Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici.”(G.U. 8 gennaio 1934, n. 5)
-D.lgs.152/06 “Norme in materia ambientale” (G.U. 14 aprile 2006, n. 88, S.O.)
-Reg. 24 marzo 2006, n. 2 recante “Disciplina dell’uso delle acque superficiali e sotterranee, dell’utilizzo delle acque a uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell’acqua in attuazione dell’articolo 52, comma 1, lettera c) della legge regionale
12 dicembre 2003, n. 26.” (BURL 28 marzo 2006, I S.O al BURL del 27 marzo 2006, n. 13)
-Titolo VII “Disposizioni in materia di bonifica e irrigazione” della L.R. 5-12-2008 n. 31 recante “Testo unico delle leggi regionali
in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale”. (BURL Lombardia 9 dicembre 2008, n. 50, suppl. ord. 10 dicembre
2008, n. 1).
Si riportano alcune disposizioni normative per definire i limiti dello standard sull’uso delle acque irrigue rispetto ad altri usi:
R.D. 11-12-1933 n. 1775 “Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici.”(G.U. 8 gennaio 1934, n. 5)
−
Comma 1 Articolo 17 di seguito riportato:
Salvo quanto previsto dall’articolo 93 e dal comma 2, è vietato derivare o utilizzare acqua pubblica senza un provvedimento autorizzativo o concessorio dell’autorità competente.
−
Comma 2 Articolo 17 di seguito riportato:
La raccolta di acque piovane in invasi e cisterne al servizio di fondi agricoli o di singoli edifici è libera e non richiede
licenza o concessione di derivazione di acqua; la realizzazione dei relativi manufatti è regolata dalle leggi in materia
di edilizia, di costruzioni nelle zone sismiche, di dighe e sbarramenti e dalle altre leggi speciali.
−
Comma 6 Articolo 23 di seguito riportato:
Le concessioni di grandi derivazioni accordate in base al D.Lgt. 20 novembre 1916, numero 1664 (*), per le quali sia
stata stabilita la durata massima prevista all’art. 11 di esso, restano di diritto prorogate sino al termine della durata
massima stabilita all’art. 21 della presente legge.
Per le piccole derivazioni concesse in base al predetto D.Lgt. 20 novembre 1916, n. 1664, resta immutato il termine
fissato nel decreto di concessione (**).
-------------------------------------------------------------------------------(*) Abrogato dal R.D.L. 9 ottobre 1919, n. 2161.
(**) La durata delle piccole derivazioni è stata prorogata dalla L. 8 gennaio 1952, n. 42, dalla L. 2 febbraio 1968, n. 53
e dalla L. 24 maggio 1978, n. 228.
D.lgs.152/06 “Norme in materia ambientale”(G.U. 14 aprile 2006, n. 88, S.O.)
Commi 3, 4 e 5 Articolo 167. Usi agricoli delle acque di seguito riportati:
−
Comma 3. La raccolta di acque piovane in invasi e cisterne al servizio di fondi agricoli o di singoli edifici è libera.
−
Comma 4. La raccolta di cui al comma 3 non richiede licenza o concessione di derivazione di acque; la realizzazione dei relativi manufatti è regolata dalle leggi in materia di edilizia, di costruzioni nelle zone sismiche, di dighe e
sbarramenti e dalle altre leggi speciali.
−
Comma 5. L’utilizzazione delle acque sotterranee per gli usi domestici, come definiti dall’articolo 93, secondo comma, del testo unico delle disposizioni di legge sulle acque sugli impianti elettrici, approvato con regio decreto 11
dicembre 1933, n. 1775, resta disciplinata dalla medesima disposizione, purché non comprometta l’equilibrio del
bilancio idrico di cui all’articolo 145 del presente decreto.
Articoli 90 e 91 della L.R. 5-12-2008 n. 31 recante “Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e
sviluppo rurale. (BURL Lombardia 9 dicembre 2008, n. 50, suppl. ord. 10 dicembre 2008, n. 1).
STANDARD 5.2 Introduzione di fasce tampone lungo i corsi d’acqua
Ambito di applicazione
Qualsiasi superficie agricola dell’azienda beneficiaria:
-
di pagamenti diretti di cui al regolamento (CE) n. 73/2009;
-
d’indennità e pagamenti di cui all’articolo 36, lettera a), punti da i) a v) e lettera b), punti i), iv) e v), del regolamento (CE)
n. 1698/05;
-
di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti o dei pagamenti
nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di estirpazione ai sensi articoli
85 unvicies, 103 septvicies del regolamento (CE) n. 1234/2007 del Consiglio e successive modifiche ed integrazioni
Normativa nazionale e sovra – regionale
•
Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” (Gazzetta Ufficiale n. 88 del 14 aprile 2006 - Supplemento Ordinario n. 96) ed in particolare:
-
Art 117 , commi 1 e 2 (Piano di gestione)
-
Parte III “Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento
e di gestione delle risorse idriche”:
-
Sezione I - Titolo II “I distretti idrografici, gli strumenti, gli interventi” Capo I “Distretti idrografici”
-
Sezione II “Tutela delle acque dall’inquinamento” - Titolo II “Obiettivi di qualità” Capo I - Obiettivo di qualità
ambientale e obiettivo di qualità per specifica destinazione (art 76)
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
-
•
•
•
•
•
Allegato alla parte III ed in particolare:
-
Allegati 1 “Monitoraggio e classificazione delle acque in funzione degli obiettivi di qualità ambientale” e s.m.i.
-
Allegato 3 “Rilevamento delle caratteristiche dei bacini idrografici e analisi dell’impatto esercitato dall’attività
antropica”
-
Allegato 4 “Contenuti dei piani” - Parte A. Piani di gestione dei bacini idrografici
D.M. 131/2008 - Regolamento recante i criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi idrici (tipizzazione, individuazione dei
corpi idrici, analisi delle pressioni) per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante:
«Norme in materia ambientale», predisposto ai sensi dell’articolo 75, comma 4, dello stesso decreto. (GU n. 187 del 11-8-2008,
Suppl. Ordinario n. 189)
Decreto 17 luglio 2009 - Individuazione delle informazioni territoriali e modalità per la raccolta, lo scambio e l’utilizzazione
dei dati necessari alla predisposizione dei rapporti conoscitivi sullo stato di attuazione degli obblighi comunitari e nazionali
in materia di acque. (GU n. 203 del 2-9-2009)
D.M. 260/2010 - Regolamento recante i criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali, per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, predisposto ai
sensi dell’articolo 75, comma 3, del medesimo decreto legislativo (GU n. 30 del 7 febbraio 2011 - Suppl. Ordinario n. 31)
Piano di gestione delle acque adottato dall’Autorità di Bacino del Po con deliberazione n. 1 del 24 febbraio 2010 (art.
13 e allegato VII della Direttiva 2000/60/CE) – Allegato 5
Piano di gestione delle acque adottato dall’Autorità di bacino del Distretto Idrografico delle Alpi Orientali con deliberazione n. 1 del 24 febbraio 2010 (art. 13 e allegato VII della Direttiva 2000/60/CE) – Elaborato “Bacino del Fissero Tartaro
Canalbianco”.
Descrizione dello standard
Al fine di proteggere le acque superficiali e sotterranee dall’inquinamento derivante dalle attività agricole, il presente standard prevede:
- il rispetto di determinate condizioni per l’esecuzione degli interventi di fertilizzazione organica e inorganica sul terreno adiacente ai
corsi d’acqua (di cui al seguente impegno a);
- la costituzione/non eliminazione di una fascia stabilmente inerbita spontanea o seminata che può ricomprendere anche specie
arboree o arbustive, qualora presenti, di larghezza variabile tra 3 e 5 metri, adiacente ai corpi idrici1 superficiali di torrenti, fiumi o
canali indicati nell’elaborato 5 del Piano di gestione del distretto idrografico del fiume Po e nell’elaborato “Bacino del Fissero Tartaro
Canalbianco” del Piano di gestione dei bacini idrografici delle Alpi Orientali. Tale fascia è definita “fascia inerbita” (di cui al seguente
impegno b).
Pertanto il presente standard stabilisce i seguenti impegni:
a) Divieto di fertilizzazioni
Devono essere rispettati i divieti spaziali relativi all’utilizzazione dei fertilizzanti inorganici, dei letami e dei materiali ad essi assimilati, nonché dei concimi azotati e degli ammendanti organici, e dei liquami secondo quanto stabilito dalla DGR IX/2208 del
14/09/2011 sia per le zone vulnerabili ai nitrati (ZVN) sia per le zone NON vulnerabili ai nitrati. Eventuali deiezioni di animali al
pascolo o bradi in prossimità dei corsi d’acqua non costituiscono violazione del presente impegno.
L’eventuale inosservanza del divieto di fertilizzazione, costituendo al contempo violazione sia per il presente Standard sia per
l’atto A4 ed eventualmente per l’Atto A4RM (in caso di adesione alla Misura 214 del PSR), viene considerata un’unica infrazione.
L’impegno relativo al divieto di fertilizzazione inorganica, in presenza di colture permanenti inerbite di produzione integrata o biologica,
-
si intende rispettato con il limite di 3 metri;
-
si considera assolto, nel caso di utilizzo di fertirrigazione con micro-portata di erogazione
b) Costituzione/non eliminazione di fascia inerbita
La fascia da costituire o non eliminare deve essere stabilmente inerbita, spontanea o seminata, e può ricomprendere anche specie
arboree o arbustive qualora presenti; la sua ampiezza varia in funzione della combinazione dello stato ecologico e/o chimico2 associato ai corpi idrici superficiali di torrenti, fiumi o canali, indicati nell’elaborato 5 del Piano di gestione del distretto idrografico del fiume
Po e nell’elaborato “Bacino del Fissero Tartaro Canalbianco” del Piano di gestione dei bacini idrografici delle Alpi Orientali.
Le possibili classi di stato sono:
a)
stato ecologico: “ottimo/elevato”, “buono”, “sufficiente”, “scarso/scadente” e “pessimo/cattivo”,
b)
stato chimico: “buono”, ”non buono”,
L’impegno si considera assolto nel caso in cui lo stato ecologico del corpo idrico superficiale interessato sia di grado “ottimo/elevato” e lo stato chimico sia buono o non definito.
L’ampiezza della fascia inerbita è pari a tre metri nel caso in cui:
- lo stato ecologico del corpo idrico superficiale interessato sia di grado “sufficiente” o “buono” e lo stato chimico sia buono o non definito
- lo stato ecologico sia non definito e quello chimico sia “buono”.
In tutti gli altri casi, l’ampiezza della fascia inerbita è pari a 5 metri.
Nel caso di assenza della suddetta classificazione, ma in presenza della precedente classificazione, basata sullo stato complessivo
del corpo idrico così come definito nell’ambito del Piano di gestione del distretto idrografico di appartenenza, e nella fase di aggiornamento dei criteri di classificazione, le ampiezze della fascia inerbita sono così definite: 5 metri in presenza di stato complessivo
“scarso” o “cattivo”, 3 metri in presenza di stato complessivo “buono” o “sufficiente”; in caso di stato complessivo “elevato”, l’impegno
della fascia inerbita è assolto.
1 I “corpi idrici” sono le unità a cui fare riferimento per riportare e accertare la conformità con gli obiettivi ambientali di cui al Dlgs 152/06. I criteri per l’identificazione
dei corpi idrici tengono conto principalmente delle differenze dello stato di qualità, delle pressioni esistenti sul territorio e dell’estensione delle aree protette. Una
corretta identificazione dei corpi idrici è di particolare importanza, in quanto gli obiettivi ambientali e le misure necessarie per raggiungerli si applicano in base alle
caratteristiche e le criticità dei singoli “corpi idrici”. Un fattore chiave in questo contesto è pertanto lo “stato” di questi corpi.
2 Con nota prot. n. T1.2014.0004715 del 30/01/2014 la DG Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile ha comunicato alla DG Agricoltura l’aggiornamento dello stato
ecologico e/o chimico sulla base dei dati di monitoraggio delle acque del primo triennio di classificazione 2009-2011 effettuato da ARPA Lombardia, così come previsto
dal D.lgs. 152/06 e smi. Tale aggiornamento in alcuni casi può determinare la modifica dell’ampiezza della fascia inerbita rispetto agli anni 2012-2013. L’informazione
aggiornata sull’ampiezza della fascia è presente a SIARL.
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
L’informazione della classificazione sopra descritta, ossia l’informazione sull’ampiezza della fascia inerbita da realizzare/non eliminare,
deve essere assicurata a livello di singola azienda agricola per garantire l’effettiva controllabilità del requisito.
L’ampiezza della fascia inerbita viene misurata prendendo come riferimento il ciglio di sponda; i 3 o 5 metri devono considerarsi al
netto della superficie eventualmente occupata da strade, eccetto i casi di inerbimento, anche parziale, delle stesse.
Sulla superficie occupata dalla fascia inerbita, oltre al rispetto dell’obbligo di cui al precedente punto a), è vietato effettuare le lavorazioni, escluse quelle propedeutiche alla capacità filtrante della fascia inerbita esistente. Sono escluse tutte le lavorazioni che eliminano, anche temporaneamente, il cotico erboso, con eccezione per le operazioni di eliminazione di formazioni arbustive o arboree,
le quali vanno condotte con il minimo disturbo del cotico; in ogni caso, è fatto salvo il rispetto della normativa vigente in materia di
opere idrauliche e regime delle acque e delle relative autorizzazioni, nonché della normativa ambientale e forestale.
Si precisa che gli impianti arborei coltivati a fini produttivi e/o ambientali preesistenti alla data di entrata in vigore del presente provvedimento e ricompresi in una fascia inerbita, così come sopra descritta, sono considerati parte integrante della fascia stessa.
Ai fini del presente standard, si intende per:
“Ciglio di sponda”: il punto della sponda dell’alveo inciso (o alveo attivo) a quota più elevata;
“Alveo inciso”: porzione della regione fluviale associata a un corso d’acqua compresa tra le sponde dello stesso, sede normalmente
del deflusso di portate inferiori alle piene esondanti.
“sponda”: alveo di scorrimento non sommerso.
“Argine”: rilevati di diverse tipologie costruttive, generalmente in terra, che servono a contenere le acque onde impedire che dilaghino
nei terreni circostanti più bassi;
Sono esclusi dagli impegni di cui alla lettera a) e alla lettera b) gli elementi di seguito indicati e descritti:
Scoline e fossi collettori (fossi situati lungo i campi coltivati per la raccolta dell’acqua in eccesso) ed altre strutture idrauliche artificiali,
prive di acqua propria e destinate alla raccolta e al convogliamento di acque meteoriche, presenti temporaneamente.
Adduttori d’acqua per l’irrigazione: rappresentati dai corpi idrici, le cui acque sono destinate soltanto ai campi coltivati.
Pensili: corpi idrici in cui la quota del fondo risulta superiore rispetto al campo coltivato.
Corpi idrici provvisti di argini rialzati rispetto al campo coltivato che determinano una barriera tra il campo e l’acqua.
Deroghe
La deroga agli impegni a) e b) è ammessa nel caso di risaie e nel caso dei corsi d’acqua “effimeri” ed “episodici” ai sensi del D.M.
16/06/2008 n. 131.
La deroga all’impegno b) è ammessa nei seguenti casi:
-
particelle agricole ricadenti in “aree montane” come da classificazione ai sensi della Direttiva CEE 268/75 del 28 aprile 1975
e s.m.i.;
-
terreni stabilmente inerbiti per l’intero anno solare;
-
oliveti con riferimento al mantenimento delle piante in buone condizioni vegetative;
-
pascolo permanente, come definito ai sensi dell’articolo 2 lettera c) del regolamento (CE) n. 1120/09.
STANDARD 5.3 - Protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento: divieto di scarico diretto nelle acque sotterranee e misure
per prevenire l’inquinamento indiretto delle acque sotterranee attraverso lo scarico nel suolo e la percolazione nel suolo delle
sostanze pericolose elencate nell’allegato della direttiva 80/68/CEE nella sua versione in vigore l’ultimo giorno della sua validità,
per quanto riguarda l’attività agricola
Recepimento nazionale
 Articoli 103 e 104 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” (G.U. n. 88 del 14-04-2006, Supplemento Ordinario n. 96) e successive modifiche e integrazioni.
Recepimento regionale
 DGR VIII/2244 del 29 marzo 2006 “Approvazione del programma di tutela e uso delle acque ai sensi dell’articolo 44 del d.lgs.
152/99 e dell’articolo 55, comma 19 della l.r. 26/2003 (2° Supplemento straordinario BURL n. 15 del 13 aprile 2006)
Criteri di gestione obbligatori: impegni applicabili a livello di azienda agricola
Il beneficiario dei pagamenti comunitari soggetti al regime di condizionalità stabilito ai sensi del Regolamento (CE) 73/2009, fatte
salve le norme sull’utilizzo a fini agronomici delle acque reflue, deve:
a) rispettare il divieto di scarico diretto nelle acque sotterranee e nel sottosuolo;
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
b) rispettare il divieto di scarico indiretto sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo delle sostanze di cui all’allegato
I e II della direttiva 80/68/CEE. Il rispetto di tale requisito è anche rilevabile dalla assenza di fenomeni di dispersione di
combustibili, oli di origine petrolifera e minerali, lubrificanti usati, filtri e batterie esauste che possano diffondere sostanze
pericolose per percolazione nel suolo o sottosuolo. Tale dispersione può essere evitata stoccando le predette sostanze
in un locale, o in un contenitore chiuso o protetto, posto su un pavimento impermeabilizzato, a perfetta tenuta;
c) possedere l’autorizzazione in corso di validità allo scarico diretto in acque superficiali e/o in fognatura e rispettarne le
prescrizioni, se esercita attività di trasformazione eccedenti i limiti di normalità e complementarietà ai sensi dell’art 101,
comma 7 del d.lgs. 152/06.
Si evidenzia che tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati (art. 124 del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152).
La verifica di condizionalità non si applica alle acque reflue domestiche e a quelle assimilate alle domestiche. Ai sensi dell’art. 101
(7) lettere a), b), c), salvo quanto previsto dall’art. 112, sono assimilate alle acque reflue domestiche le acque reflue, fatto salvo per le
acque reflue domestiche e le acque reflue a queste assimilate (art. 101 (7), lettere a), b), c)), provenienti da imprese:
•
dedite esclusivamente alla coltivazione del terreno e/o alla silvicoltura;
•
dedite ad allevamento di bestiame;
•
dedite alle attività di cui alle lettere a) e b) che esercitano anche attività di trasformazione o di valorizzazione della produzione agricola, inserita con carattere di normalità e complementarietà funzionale nel ciclo produttivo aziendale e con materia prima
lavorata proveniente in misura prevalente dall’attività di coltivazione dei terreni di cui si abbia a qualunque titolo disponibilità.
Si definiscono acque reflue domestiche (art. 74 (1), lettera g) del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152) le acque reflue provenienti
da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche.
Si definisce scarico (art. 74 (1), lettera ff) del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152) qualsiasi immissione effettuata esclusivamente
tramite un sistema stabile di collettamento che collega senza soluzione di continuità il ciclo di produzione del refluo con il corpo
ricettore in acque superficiali, sul suolo, nel sottosuolo e in rete fognaria, indipendentemente dalla loro natura inquinante, anche sottoposte a preventivo trattamento di depurazione.
Tutte le aziende che non si trovano nelle condizioni previste ai punti suindicati devono essere autorizzate allo scarico.
Ai sensi di quanto previsto dal D. Lgs 152/2006, è vietato lo scarico sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo (art. 103), fatta
eccezione per insediamenti, installazioni o edifici isolati che producono acque reflue domestiche. Al di fuori di questa ipotesi, gli scarichi sul suolo esistenti devono essere convogliati in corpi idrici superficiali, in reti fognarie ovvero destinati al riutilizzo in conformità alle
prescrizioni fissate. Ai sensi del comma c dell’art. 103 per gli scarichi di acque reflue industriali per i quali sia accertata l’impossibilità
tecnica o l’eccessiva onerosità, a fronte dei benefici ambientali conseguibili, a recapitare in corpi idrici superficiali, è possibile lo scarico sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo purché siano rispettati i valori limite di emissione della Tabella 4 dell’allegato 5 alla
parte terza del D.Lgs. 152/06.
E’ sempre vietato lo scarico diretto nelle acque sotterranee e nel sottosuolo (art. 104).
——— • ———
Bollettino Ufficiale
– 46 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
ALLEGATO 3
AREE NATURA 2000 - ELENCO DELLE ZONE DI PROTEZIONE SPECIALE
2
IT2010401
BARASSO, BEDERO VALCUVIA,
BRINZIO, CASTELLO CABIAGLIO,
PARCO
COCQUIOREGIONATREVISAGO,
LE CAMCOMERIO, CUPO DEI
VIO, GAVIRATE,
FIORI
INDUNO OLONA,
LUVINATE, ORINO, VALGANNA,
VARESE
VA
CONSORZIO
PARCO CAMPO DEI FIORI
DGR
16338/04
DGR
1791/06
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
ZONE UMIDE
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI AMBIENTI
APERTI ALPINI - ZONE
UMIDE
459,79
1.298,40
C
J
TIPO SITO
TIPO ZPS
INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI
ETTARI
TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI
DELLA DGR 7884/08
MISURE DI CONSERVAZIONE
PROVINCIA DI
VARESE
DM
3.4.2000
DGR
18453/04
PIANO DI GESTIONE APPROVATO
NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE
ZPS E ENTE GESTORE
VA
ENTE GESTORE ZPS
PALUDE
BRABBIA
CASALE LITTA,
CAZZAGO BRABBIA, INARZO, TERNATE, VARANO
BORGHI
PROV.
COMUNI INTERESSATI
IT2010007
NOME ZPS
1
CODICE ZPS
N. RIGA
ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*
SIC/
ZPS
ZPS
CODICE
SIC INTERESSATI
NOME SIC INTERESSATI
ENTE
GESTORE
AREA PROTETAREA
ENTE GESTOTA/FORESTA
PRORE SIC INTEDEMANIALE
TETTA/
RESSATI
INTERESSATA FORESTA
DEMANIALE
IT2010007
PALUDE BRABBIA
E.G. RISERVA
NATURALE
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
PALUDE BRABBIA
IT2010001
IT2010002
IT2010003
IT2010004
IT2010005
LAGO DI GANNA, MONTE LEGNONE E CHIUSARELLA, VERSANTE NORD
DEL CAMPO DEI
FIORI, GROTTE
DEL CAMPO DEI
FIORI, MONTE
MARTICA
E.G. PARCO
REGIONALE
PARCO
REGIONALE
CAMPO DEI
FIORI
PROVINCIA DI
VARESE
CONSORZIO
PARCO
CAMPO
DEI FIORI
Bollettino Ufficiale
– 47 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
ETTARI
TIPO ZPS
TIPO SITO
LANZO D’INTELVI,
PELLIO INTELVI
TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI
DELLA DGR 7884/08
IT2020302
MONTE
GENEROSO
CANZO, VALBRONA, VALMADRERA
MISURE DI CONSERVAZIONE
IT2020301
TRIANGOLO LARIANO
VA
PROVINCIA DI
VARESE
DGR
21233/05
DGR
1791/06
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
ZONE UMIDE
1.738,03
J
ZPS
VA
PROVINCIA DI
VARESE
DGR
21233/05
DGR
1791/06
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
ZONE UMIDE
dgr 10822/
16.12.2009
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI AMBIENTI
APERTI
ALPINI
592,78
J
ZPS
IT2020002
SASSO MALASCARPA
dgr 10822/
16.12.2009
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI AMBIENTI
APERTI
ALPINI
236,88
A
ZPS
-
-
CO
LC
CO
ERSAF
DGR
15648/03
DGR
19018/04
ERSAF
DGR
15648/03
DGR
19018/04
PIANO DI GESTIONE APPROVATO
ANGERA, BESOZZO, BREBBIA,
ISPRA, MONVALLE, RANCO, SESTO CALENDE
NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE
ZPS E ENTE GESTORE
IT2010502
CANNETI
DEL LAGO
MAGGIORE
ENTE GESTORE ZPS
6
IT2010501
PROV.
5
COMUNI INTERESSATI
4
NOME ZPS
3
LAGO DI
VARESE
AZZATE, BARDELLO, BIANDRONNO, BODIO
LOMNAGO,
BUGUGGIATE,
CAZZAGO BRABBIA, GALLIATE
LOMBARDO, GAVIRATE, VARESE
CODICE ZPS
N. RIGA
ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*
INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI
227,27
F
CODICE
SIC INTERESSATI
NOME SIC INTERESSATI
ENTE
GESTORE
AREA PROTETAREA
ENTE GESTOTA/FORESTA
PRORE SIC INTEDEMANIALE
TETTA/
RESSATI
INTERESSATA FORESTA
DEMANIALE
IT2010022
ALNETE DEL LAGO DI VARESE
PROVINCIA
DI VARESE
ZPS
IT2010015
IT2010017
IT2010021
PALUDE BRUSCHERA, PALUDE
BOZZA-MONVALLINA, SABBIE
D’ORO
PROVINCIA
DI VARESE
E.G. RISERVA
NATURALE
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
SASSO MALASCARPA, FORESTA DEMANIALE CORNI
DI CANZO
ERSAF
FORESTA
DEMANIALE
MONTE GENEROSO
ERSAF
– 48 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
8
9
IT2030301
IT2030601
MONTE
BARRO
GRIGNE
GALBIATE, MALGRATE, VALMADRERA, PESCATE
ABBADIA LARIANA, BALLABIO,
CORTENOVA,
ESINO LARIO,
MANDELLO DEL
LARIO, PASTURO
LC
LC
MISURE DI CONSERVAZIONE
TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI
DELLA DGR 7884/08
ETTARI
TIPO ZPS
TIPO SITO
CO
PIANO DI GESTIONE APPROVATO
VALSOLDA
PROV.
COMUNI INTERESSATI
NOME ZPS
VALSOLDA
NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE
ZPS E ENTE GESTORE
IT2020303
ENTE GESTORE ZPS
7
CODICE ZPS
N. RIGA
ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*
ERSAF
DGR
15648/03
DGR
19018/04
DGR
240 del
14.07.2010
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI AMBIENTI
APERTI
ALPINI
327,45
A
ZPS
CONSORZIO
PARCO MONTE BARRO
PROVINCIA DI
LECCO
DGR
15648/03
DGR
19018/04
DGR
3624/06
DGR
5119/07
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI AMBIENTI
APERTI
ALPINI VALICHI
MONTANI
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI AMBIENTI
APERTI
ALPINI
INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI
411,24
7.161,48
J
J
ZPS
ZPS
CODICE
SIC INTERESSATI
NOME SIC INTERESSATI
-
-
IT2030003
IT2030001
IT2030002
MONTE BARRO
GRIGNA SETTENTRIONALE/
GRIGNA MERIDIONALE
ENTE
GESTORE
AREA PROTETAREA
ENTE GESTOTA/FORESTA
PRORE SIC INTEDEMANIALE
TETTA/
RESSATI
INTERESSATA FORESTA
DEMANIALE
E.G. PARCO
REGIONALE
FORESTA
DEMANIALE
VALSOLDA
ERSAF
PARCO
REGIONALE
MONTE BARRO
CONSORZIO
PARCO
MONTE
BARRO
C.M. VALSASSINA, VALVARRONE,
VAL D’ESINO
E RIVIERA
PARCO
(fuori parco);
REGIONALE
E.G.PARCO
GRIGNA SET(nel parco)
TENTRIONALE
/PROVINCIA
DI LECCO
(fuori parco);
E.G. PARCO
(nel parco)
C.M. VALSASSINA,
VALVARRONE,
VAL
D’ESINO
E RIVIERA
(temp.)
Bollettino Ufficiale
– 49 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
MONTAGNA
IN VALTELLINA,
SPRIANA
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI AMBIENTI
APERTI
ALPINI
SO
PROVINCIA DI
SONDRIO
DGR
3624/06
DGR
5119/07
SO
COMUNITA’
MONTANA
VALCHIAVENNA
DGR
3624/06
DGR
5119/07
PROVINCIA DI
SONDRIO
DGR
3624/06
DGR
5119/07
SO
SO
CODICE
SIC INTERESSATI
NOME SIC INTERESSATI
ENTE
GESTORE
AREA PROTETAREA
ENTE GESTOTA/FORESTA
PRORE SIC INTEDEMANIALE
TETTA/
RESSATI
INTERESSATA FORESTA
DEMANIALE
IT2040016
MONTE DI SCERSCEN - GHIACCIAIO DI SCERSCEN - MONTE
MOTTA
PROVINCIA
DI SONDRIO
9.666,25
C
SIC/
ZPS
DCP n. 83
26/11/2010
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI AMBIENTI
APERTI
ALPINI
3.010,48
C
SIC/
ZPS
IT2040017
DISGRAZIA - SISSONE
PROVINCIA
DI SONDRIO
DAC
2010/23
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI AMBIENTI
APERTI
ALPINI
818,00
C
SIC/
ZPS
IT2040018
VAL CODERA
COMUNITA’
MONTANA
VALCHIAVENNA
DGR
VIII/9275
DCP n. 88
del 8
del 1.6.2011
aprile
2009
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI AMBIENTI
APERTI
ALPINI
3.150,00
C
SIC/
ZPS
IT2040021
VAL DI TOGNO PIZZO SCALINO
PROVINCIA
DI SONDRIO
ETTARI
TIPO SITO
IT2040021
VAL DI
TOGNO
- PIZZO
SCALINO
DCP n.
21 del
24/6/2011
INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI
TIPO ZPS
NOVATE MEZZOLA
TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI
DELLA DGR 7884/08
VAL CODERA
MISURE DI CONSERVAZIONE
IT2040018
PROVINCIA DI
SONDRIO
DGR
3624/06
DGR
5119/07
PROV.
COMUNI INTERESSATI
CHIESA IN VALMALENCO
PIANO DI GESTIONE APPROVATO
13
IT2040017
DISGRAZIA - SISSONE
LANZADA
NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE
ZPS E ENTE GESTORE
12
IT2040016
MONTE
DI SCERSCEN
- GHIACCIAIO
DI SCERSCEN
- MONTE
MOTTA
ENTE GESTORE ZPS
11
NOME ZPS
10
CODICE ZPS
N. RIGA
ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*
– 50 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
15
IT2040044
BORMIO, LIVIGNO, PONTE DI
PARCO
LEGNO, SONNAZIONADALO, TEMU’,
LE DELLO
VALDIDENTRO,
STELVIO
VALDISOTTO,
VALFURVA, VEZZA
D’OGLIO, VIONE
BS
SO
COMITATO
DI GESTIONE
PER LA PARTE
LOMBARDA
DEL PARCO
NAZIONALE
DELLO STELVIO
DM
3.4.2000
DGR
18453/04
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI AMBIENTI
APERTI
ALPINI VALICHI
MONTANI
1.610,55
59.744,33
J
J
TIPO SITO
ZONE
UMIDE AMBIENTI
AGRICOLI
TIPO ZPS
DAC n.
14 del
15/09/2010
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI
ETTARI
TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI
DELLA DGR 7884/08
DM
3.4.2000
DGR
18453/04
MISURE DI CONSERVAZIONE
CO
SO
CONSORZIO
R.N. PIAN DI
SPAGNA E
LAGO DI MEZZOLA
PIANO DI GESTIONE APPROVATO
NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE
ZPS E ENTE GESTORE
DUBINO, GERA
LARIO, NOVATE
MEZZOLA, SORICO, VERCEIA
ENTE GESTORE ZPS
COMUNI INTERESSATI
IT2040022
LAGO DI
MEZZOLA
E PIAN DI
SPAGNA
PROV.
NOME ZPS
14
CODICE ZPS
N. RIGA
ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*
ZPS
ZPS
CODICE
SIC INTERESSATI
NOME SIC INTERESSATI
IT2040042
PIAN DI SPAGNA
- LAGO DI MEZZOLA
IT2040001
IT2040002
IT2040004
IT2040008
IT2040009
IT2040010
IT2040013
IT2040014
VAL VIERA E
CIME DI FOPEL,
MOTTO DI
LIVIGNO-VAL SALIENTE, VALLE ALPISELLA, CIME DI
PLATOR E MONTE DELLE SCALE,
VALLE DI FRAELE,
VALLE DEL BRAULIO - CRESTA DI
REIT, VAL ZEBRU’
- GRAN ZEBRU’
- MONTE CONFINALE, VALLE
E GHIACCIAIO
DEI FORNI - VAL
CEDEC - GRAN
ZEBRU’ - CEVEDALE
ENTE
GESTORE
AREA PROTETAREA
ENTE GESTOTA/FORESTA
PRORE SIC INTEDEMANIALE
TETTA/
RESSATI
INTERESSATA FORESTA
DEMANIALE
E.G. RISERVA
NATURALE
E.G. PARCO
NAZIONALE
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
LAGO DI MEZZOLA E PIAN
DI SPAGNA
CONSORZIO
R.N. PIAN
DI SPAGNA E
LAGO DI
MEZZOLA
PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO
COMITATO DI
GESTIONE PER
LA PARTE
LOMBARDA DEL
PARCO
NAZIONALE
DELLO
STELVIO
Bollettino Ufficiale
– 51 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
16
17
18
IT2040401
ALBAREDO PER
SAN MARCO,
ALBOSAGGIA,
ANDALO VALTELLINO, APRICA,
BEMA, CAIOLO,
CEDRASCO,
PARCO
COLORINA, COREGIONA- SIO VALTELLINO,
LE OROBIE DELEBIO, FAEDO
VALTELLI- VALTELLINO, FORNESI
COLA, GEROLA
ALTA, PEDESINA,
PIATEDA, PIANTEDO, PONTE
IN VALTELLINA,
RASURA, TEGLIO,
FUSINE, ROGOLO, TARTANO
IT2040402
RISERVA
ALBOSAGGIA,
REGIONAFAEDO VALTELLILE BOSCO
NO, MONTAGNA
DEI BORIN VALTELLINA
DIGHI
IT2040403
RISERVA
REGIONALE PALUACCIO
DI OGA
VALDISOTTO
SO
CONSORZIO
PARCO OROBIE VALTELLINESI
DGR
3624/06
DGR
4197/07
DGR
5119/07
SO
C.M. VALTELLINA DI SONDRIO
DGR
16338/04
DGR
1791/06
SO
C.M. ALTA
VALTELLINA
DGR
16338/04
DGR
1791/06
DAC n. 2
24.01.2011
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI AMBIENTI
APERTI
ALPINI VALICHI
MONTANI
DAC
2010/14
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
ZONE
UMIDE AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI
22.815,46
47,49
36,66
J
A
J
TIPO SITO
TIPO ZPS
INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI
ETTARI
TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI
DELLA DGR 7884/08
MISURE DI CONSERVAZIONE
PIANO DI GESTIONE APPROVATO
NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE
ZPS E ENTE GESTORE
ENTE GESTORE ZPS
PROV.
COMUNI INTERESSATI
NOME ZPS
CODICE ZPS
N. RIGA
ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*
ZPS
CODICE
SIC INTERESSATI
NOME SIC INTERESSATI
IT2040026
IT2040027
IT2040028
IT2040030
IT2040031
IT2040032
IT2040029
IT2040033
IT2040034
IT2040035
IT2040036
VAL LESINA,
VALLE DEL BITTO
DI GEROLA,
VALLE DEL BITTO
DI ALBAREDO,
VAL MADRE, VAL
CERVIA, VALLE
DEL LIVRIO, VAL
TARTANO, VAL
VENINA, VALLE
D’ARIGNA E
GHIACCIAIO DI
PIZZO COCA,
VAL BONDONEVAL CARONELLA, VAL BELVISO
ENTE
GESTORE
AREA PROTETAREA
ENTE GESTOTA/FORESTA
PRORE SIC INTEDEMANIALE
TETTA/
RESSATI
INTERESSATA FORESTA
DEMANIALE
ENTE GESTORE P.R.
ZPS
ZPS
IT2040015
PALUACCIO DI
OGA
E.G. RISERVA
NATURALE
PARCO
REGIONALE
OROBIE VALTELLINESI
CONSORZIO
PARCO
OROBIE
VALTELLINESI
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
BOSCO DEI
BORDIGHI
C.M. VALTELLINA
DI SONDRIO
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
PALUACCIO
DI OGA
C.M.
ALTA VALTELLINA
– 52 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
23
AZZONE, BORNO
TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI
DELLA DGR 7884/08
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI AMBIENTI
APERTI
ALPINI
9.643,26
F
ZPS
IT2040019
IT2040020
DA 24/
27.9.2010
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI AMBIENTI
APERTI
ALPINI
1.362,58
F
ZPS
IT2040023
VALLE DEI RATTI
COMUNITA’
MONTANA
VALCHIVENNA
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
ZONE
UMIDE AMBIENTI
AGRICOLI
C
SIC/
ZPS
IT2050006
BOSCO DI VANZAGO
ZONE
UMIDE AMBIENTI
AGRICOLI
IT2050007
FONTANILE
NUOVO
MI
WWF ITALIA
DGR
16338/04
DGR
1791/06
MI
PROVINCIA DI
MILANO
DGR
16338/04
DGR
1791/06
DCD n.
10/2011
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
ERSAF
DGR
15648/03
DGR
19018/04
DGR
52935 del
20/03/1990
+ DGR
10822 del
16/12/2009
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
SO
BG
BS
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI
192,66
36,91
596,57
J
C
TIPO SITO
CM VALCHIAVENNA
DGR
3624/06
DGR
5119/07
SO
TIPO ZPS
PROVINCIA DI
SONDRIO
INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI
ETTARI
IT2060006
BOSCHI
DEL GIOVETTO DI
PALINE
BAREGGIO
MISURE DI CONSERVAZIONE
IT2050401
RISERVA
REGIONALE FONTANILE
NUOVO
DCD n. 84
26/11/2010
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
DGR
15648/03,
DGR
3624/06
DGR
5119/07
DGR
19018/04
PROV.
COMUNI INTERESSATI
IT2050006
ARLUNO, POBOSCO DI
GLIANO MILANEVANZAGO
SE, VANZAGO
NOVATE MEZZOLA, VERCEIA
PIANO DI GESTIONE APPROVATO
22
IT2040602
VALLE
DEI RATTICIME DI
GAIAZZO
ARDENNO, BUGLIO IN MONTE,
VAL MASINO
NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE
ZPS E ENTE GESTORE
21
IT2040601
BAGNI DI
MASINOPIZZO BADILE-VAL
DI MELLOVAL
TORRONEPIANO
DI PREDA
ROSSA
ENTE GESTORE ZPS
20
NOME ZPS
19
CODICE ZPS
N. RIGA
ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*
ZPS
SIC/
ZPS
CODICE
SIC INTERESSATI
NOME SIC INTERESSATI
ENTE
GESTORE
AREA PROTETAREA
ENTE GESTOTA/FORESTA
PRORE SIC INTEDEMANIALE
TETTA/
RESSATI
INTERESSATA FORESTA
DEMANIALE
BAGNI DI MASINO - PIZZO
BADILE, VAL DI
MELLO - PIANO
DI PREDA ROSSA
PROVINCIA
DI SONDRIO
IT2060006
BOSCHI DEL
GIOVETTO DI
PALLINE
FORESTA
DEMANIALE
VALMASINO
ERSAF
E.G. RISERVA
NATURALE
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
BOSCO WWF
DI VANZAGO
WWF
E.G. RISERVA
NATURALE
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
FONTANILE
NUOVO
PROVINCIA DI
MILANO
E.G. RISERVA
NATURALE
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
BOSCHI DEL
GIOVETTO DI
PALLINE
ERSAF
Bollettino Ufficiale
– 53 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
TIPO ZPS
TIPO SITO
ANGOLO TERME
BG
BS
CR
CONSORZIO PARCO
OGLIO NORD
DGR
16338/04
DGR
1791/06
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FLUVIALI
91,55
C
SIC/
ZPS
ERSAF
DGR
15648/03
DGR
19018/04
dgr 10822/
16.12.2009
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI AMBIENTI
APERTI
ALPINI
429,01
A
ERSAF
DGR
15648/03
DGR
19018/04
dgr 10822/
16.12.2009
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI AMBIENTI
APERTI
ALPINI
295,08
ERSAF
DGR
15648/03
DGR
19018/04
dgr 10822/
16.12.2009
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI AMBIENTI
APERTI
ALPINI
670,85
BG
LC
BG
LC
BS
INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI
ETTARI
PIANO DI GESTIONE APPROVATO
COMUNI INTERESSATI
NOME ZPS
VAL DI
SCALVE
TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI
DELLA DGR 7884/08
IT2060304
BRUMANO, MORTERONE
MISURE DI CONSERVAZIONE
27
IT2060302
COSTA
DEL PALLIO
BRUMANO, LECCO
NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE
ZPS E ENTE GESTORE
26
IT2060301
MONTE
RESEGONE
ENTE GESTORE ZPS
25
IT2060015
ORZINUOVI,
BOSCO
ROCCAFRANCA,
DE L’ISOLA SONCINO, TORRE
PALLAVICINA
PROV.
24
CODICE ZPS
N. RIGA
ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*
CODICE
SIC INTERESSATI
NOME SIC INTERESSATI
IT2060015
BOSCO DE’
L’ISOLA
ENTE
GESTORE
AREA PROTETAREA
ENTE GESTOTA/FORESTA
PRORE SIC INTEDEMANIALE
TETTA/
RESSATI
INTERESSATA FORESTA
DEMANIALE
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
BOSCO DE
L’ISOLA
PARCO
OGLIO
NORD
ZPS
FORESTA
DEMANIALE
RESEGONE
ERSAF
A
ZPS
FORESTA
DEMANIALE
RESEGONE
ERSAF
A
ZPS
FORESTA DEMANIALE VAL
DI SCALVE
ERSAF
E.G. RISERVA
NATURALE
– 54 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
28
IT2060401
ARDESIO, AVERARA, AZZONE,
BRANZI, CAMERATA CORNELLO,
CARONA, CASSIGLIO, CUSIO,
DOSSENA, FOPPOLO, GANDELLINO, GORNO,
GROMO, ISOLA
DI FONDRA,
LENNA, MEZZOLDO, MOIO DE’
CALVI, OLMO AL
BREMBO, OLTRE
PARCO
IL COLLE, OLREGIONA- TRESSENDA ALTA,
LE OROBIE ONETA, ORNICA,
BERGAPARRE, PIAZZA
MASCHE
BREMBANA,
PIAZZATORRE,
PIAZZOLO, PREMOLO, RONCOBELLO, ROVETTA,
SAN GIOVANNI
BIANCO, SANTA
BRIGIDA, SCHILPARIO, SERINA,
TALEGGIO, VALBONDIONE, VALGOGLIO, VALLEVE, VALNEGRA,
VALTORTA, VEDESETA, VILMINORE
DI SCALVE
BG
CONSORZIO
PARCO OROBIE BERGAMASCHE
DGR
16338/04
DGR
3624/06
DGR
4197/07
DGR
5119/07
DCA n. 43
30.09.2010
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI AMBIENTI
APERTI
ALPINI VALICHI
MONTANI
48.974,78
J
TIPO SITO
TIPO ZPS
INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI
ETTARI
TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI
DELLA DGR 7884/08
MISURE DI CONSERVAZIONE
PIANO DI GESTIONE APPROVATO
NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE
ZPS E ENTE GESTORE
ENTE GESTORE ZPS
PROV.
COMUNI INTERESSATI
NOME ZPS
CODICE ZPS
N. RIGA
ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*
ZPS
CODICE
SIC INTERESSATI
NOME SIC INTERESSATI
IT2060004
IT2060003
IT2060001
IT2060009
IT2060007
IT2060002
IT2060008
IT2060005
ALTA VAL DI
SCALVE, ALTA
VAL BREMBANA
- LAGHI GEMELLI,
VALTORTA E
VALMORESCA,
VAL NOSSANA CIMA DI GREM,
VALLE ASININA,
VALLE DI PIAZZATORRE-ISOLA DI
FONDRA, VALLE
PARINA, VAL
SEDORNIA-VAL
ZURIO-PIZZO
DELLA PRESOLANA
ENTE
GESTORE
AREA PROTETAREA
ENTE GESTOTA/FORESTA
PRORE SIC INTEDEMANIALE
TETTA/
RESSATI
INTERESSATA FORESTA
DEMANIALE
E.G. PARCO
REGIONALE
PARCO
REGIONALE
OROBIE BERGAMASCHE
CONSORZIO
PARCO
OROBIE
BERGAMASCHE
Bollettino Ufficiale
– 55 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
IT2070301
FORESTA
DI LEGNOLI
ONO SAN PIETRO
IT2070302
VAL CAFFARO
BAGOLINO
IT2070303
VAL GRIGNA
BERZO INFERIORE, BIENNO, BOVEGNO, DARFO
BOARIO TERME,
ESINE, GIANICO
D.C.D. 2010
DM
3.4.2000
DGR
18453/04
dgr 3578/
6.6.2012
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
ZONE UMIDE
362,28
C
SIC/
ZPS
ERSAF
DGR
15648/03
DGR
19018/04
dgr 10822/
16.12.2009
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI
331,90
A
ZPS
FORESTA
DEMANIALE
LEGNOLI
ERSAF
ERSAF
DGR
15648/03
DGR
19018/04
dgr 10822/
16.12.2009
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI
1.238,28
A
ZPS
FORESTA
DEMANIALE
ANFO-VAL
CAFFARO
ERSAF
ERSAF
DGR
15648/03
DGR
19018/04
dgr 10822/
16.12.2009
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI VALICHI
MONTANI
2.872,99
A
ZPS
FORESTA DEMANIALE VAL
GRIGNA
ERSAF
BS
BS
BS
A
TIPO SITO
BS
CONSORZIO
PER LA GESTIONE DELLE
TORBIERE DEL
SEBINO
1.943,84
TIPO ZPS
AFV VALBELVISO BARBELLINO
INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI
ETTARI
BG
DGR
21233/05
DGR
1791/06
PROV.
COMUNI INTERESSATI
NOME ZPS
CORTE FRANCA,
ISEO, PROVAGLIO D’ISEO
TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI
DELLA DGR 7884/08
33
IT2070020
TORBIERE
D’ISEO
MISURE DI CONSERVAZIONE
32
VALBONDIONE
PIANO DI GESTIONE APPROVATO
31
BELVISO
BARBELLINO
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI AMBIENTI
APERTI
ALPINI
NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE
ZPS E ENTE GESTORE
30
IT2060506
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
ENTE GESTORE ZPS
29
CODICE ZPS
N. RIGA
ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*
CODICE
SIC INTERESSATI
NOME SIC INTERESSATI
ENTE
GESTORE
AREA PROTETAREA
ENTE GESTOTA/FORESTA
PRORE SIC INTEDEMANIALE
TETTA/
RESSATI
INTERESSATA FORESTA
DEMANIALE
ZPS
PARCO
REGIONALE
OROBIE BERGAMASCHE
CONSORZIO
PARCO
OROBIE
BERGAMASCHE
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
TORBIERE
D’ISEO
CONSORZIO
PER LA
GESTIONE DELLE
TORBIERE
DEL SEBINO
IT2070020
TORBIERE D’ISEO
E.G. RISERVA
NATURALE
– 56 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
36
SAN GENESIO
ED UNITI, SANT’ALESSIO CON
VIALONE
PV
C.M. VALLE
CAMONICA
DGR
16338/04
DGR
1791/06
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI AMBIENTI
APERTI
ALPINI
C.M. PARCO
ALTO GARDA
BRESCIANO
DGR
16338/04
DGR
1791/06
DGR
4197/07
DGR
5119/07
DA N. 3
28.01.2011
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FORESTALI
ALPINI AMBIENTI
APERTI
ALPINI VALICHI
MONTANI
PROVINCIA DI
PAVIA
DGR
16338/04
DGR
1791/06
DCP n.
26 del
28/03/2011
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
ZONE
UMIDE AMBIENTI
AGRICOLI
- RISAIE
21.722,34
21.527,00
80,45
J
J
C
CODICE
SIC INTERESSATI
NOME SIC INTERESSATI
ENTE
GESTORE
AREA PROTETAREA
ENTE GESTOTA/FORESTA
PRORE SIC INTEDEMANIALE
TETTA/
RESSATI
INTERESSATA FORESTA
DEMANIALE
ZPS
IT2070001
IT2070002
IT2070003
IT2070004
IT2070005
IT2070006
IT2070007
IT2070008
IT2070009
IT2070010
IT2070012
IT2070013
TORBIERE DEL
TONALE, MONTE
PICCOLO MONTE COLMO,
VAL RABBIA E
VAL GALINERA,
MONTE MARSER
- CORNI DI BOS,
PIZZO BADILE ALTA VAL ZUMELLA, PASCOLI DI
CROCEDOMINI
- ALTA VAL CAFFARO
E.G. PARCO
REGIONALE
PARCO
REGIONALE
ADAMELLO
C.M.
VALLE
CAMONICA
ZPS
IT2070021
IT2070022
IT2070016
IT2070015
VALVESTINO,
CORNO DELLA
MAROGNA,
CIMA COMER,
MONTE CAS-CIMA DI CORLOR
E.G. PARCO
REGIONALE
PARCO
REGIONALE
ALTO GARDA
BRESCIANO
/ F.D. ALTO
GARDA
C.M. PARCO ALTO
GARDA
BRESCIANO /
ERSAF
E.G. RISERVA
NATURALE
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
GARZAIA DI
PORTA CHIOSSA
PROVINCIA DI
PAVIA
TIPO SITO
TIPO ZPS
INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI
ETTARI
TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI
DELLA DGR 7884/08
MISURE DI CONSERVAZIONE
PIANO DI GESTIONE APPROVATO
IT2080017
GARZAIA
DI PORTA
CHIOSSA
BS
NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE
ZPS E ENTE GESTORE
IT2070402
PARCO
GARGNANO,
NATURALE MAGASA, TIGNAALTO
LE, TOSCOLANO
GARDA
MADERNO,
BRESCIA- TREMOSINE, VALNO
VESTINO
BS
ENTE GESTORE ZPS
IT2070401
PROV.
COMUNI INTERESSATI
35
NOME ZPS
34
PARCO
NATURALE
ADAMELLO
BRAONE, BRENO,
CEDEGOLO,
CETO, CEVO,
CIMBERGO,
EDOLO, NIARDO,
PASPARDO, PONTE DI LEGNO,
TEMU’, SAVIORE
DELL’ADAMELLO,
SONICO, VEZZA
D’OGLIO, VIONE
CODICE ZPS
N. RIGA
ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*
SIC/
ZPS
IT2080017
GARZAIA DI
PORTA CHIOSSA
Bollettino Ufficiale
– 57 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
39
IT2080301
DCP n.
22 del
28/03/2011
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
ZONE
UMIDE AMBIENTI
AGRICOLI
- RISAIE
PV
PROVINCIA DI
PAVIA
DGR
4197/07
DGR
5119/07
DCP n.
32 del
28/03/2011
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
ZONE
UMIDE AMBIENTI
AGRICOLI
- RISAIE
MI
PV
VA
CONSORZIO
PARCO DEL
TICINO
DGR
15648/03
DGR
19018/04
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FLUVIALI AMBIENTI
AGRICOLI
31,58
53,35
20.553,08
TIPO SITO
DGR
4197/07
DGR
5119/07
TIPO ZPS
TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI
DELLA DGR 7884/08
PV
PROVINCIA DI
PAVIA
INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI
ETTARI
MISURE DI CONSERVAZIONE
BOSCHI
DEL TICINO
ABBIATEGRASSO,
BEREGUARDO,
BERNATE TICINO,
BESATE, BOFFALORA SOPRA
TICINO, BORGO
SAN SIRO, CARBONARA AL
TICINO, CASSOLNOVO, CASTANO
PRIMO, CUGGIONO, GAMBALO’,
GARLASCO, GOLASECCA, GROPPELLO CAIROLI,
LINAROLO, LONATE POZZOLO,
MAGENTA, MEZZANINO, MORIMONDO, MOTTA
VISCONTI,
PIANO DI GESTIONE APPROVATO
ROGNANO
NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE
ZPS E ENTE GESTORE
COMUNI INTERESSATI
NOME ZPS
IT2080023
GARZAIA
DI CASCINA VILLARASCA
ENTE GESTORE ZPS
38
IT2080018
GARZAIA
SAN GENESIO ED
DELLA CAUNITI
ROLA
PROV.
37
CODICE ZPS
N. RIGA
ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*
C
SIC/
ZPS
C
SIC/
ZPS
J
ZPS
CODICE
SIC INTERESSATI
NOME SIC INTERESSATI
ENTE
GESTORE
AREA PROTETAREA
ENTE GESTOTA/FORESTA
PRORE SIC INTEDEMANIALE
TETTA/
RESSATI
INTERESSATA FORESTA
DEMANIALE
IT2080018
GARZAIA DELLA
CAROLA
E.G. RISERVA
NATURALE
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
GARZAIA DELLA CAROLA
PROVINCIA DI
PAVIA
IT2080023
GARZAIA DI
CASCINA VILLARASCA
ENTE GESTORE MONUMENTO
NATURALE
MONUMENTO
NATURALE
GARZAIA DELLA CASCINA
VILLARASCA
PROVINCIA DI
PAVIA
IT2010010
IT2010012
IT2010013
IT2010014
IT2050005
IT2080002
IT2080013
IT2080014
IT2080015
IT2080019
BRUGHIERA
DEL VIGANO,
BRUGHIERA DEL
DOSSO, ANSA DI
CASTELNOVATE,
TURBIGACCIO
- BOSCHI DI
CASTELLETTO E
LANCA DI BERNATE, BOSCHI
DELLA FAGIANA,
BASSO CORSO
E SPONDE DEL
TICINO
E.G. PARCO
REGIONALE
PARCO
REGIONALE
VALLE DEL
TICINO
CONSORZIO
PARCO
DEL TICINO
– 58 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
NOSATE, OZZERO, PAVIA,
ROBECCHETTO
CON INDUNO,
ROBECCO
SUL NAVIGLIO,
SAN MARTINO
SICCOMARIO,
SESTO CALENDE, SOMMA
LOMBARDO, TRAVACO’ SICCOMARIO, TORRE
D’ISOLA, TURBIGO, VALLE SALIMBENE, VIGEVANO,
VIZZOLA TICINO,
ZERBOLO’
TIPO SITO
TIPO ZPS
INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI
ETTARI
TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI
DELLA DGR 7884/08
MISURE DI CONSERVAZIONE
PIANO DI GESTIONE APPROVATO
NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE
ZPS E ENTE GESTORE
ENTE GESTORE ZPS
PROV.
COMUNI INTERESSATI
NOME ZPS
CODICE ZPS
N. RIGA
ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*
CODICE
SIC INTERESSATI
NOME SIC INTERESSATI
ENTE
GESTORE
AREA PROTETAREA
ENTE GESTOTA/FORESTA
PRORE SIC INTEDEMANIALE
TETTA/
RESSATI
INTERESSATA FORESTA
DEMANIALE
Bollettino Ufficiale
– 59 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
40
41
IT2080501
BREME, CANDIA
LOMELLINA,
CASTELLO
D’AGOGNA,
CASTELNOVETTO,
CERETTO LOMELLINA, COZZO,
FRASCAROLO,
GAMBARANA,
LANGOSCO,
LOMELLO, MEDE,
RISAIE
PIEVE DEL CAIDELLA LORO, ROSASCO,
MELLINA
SANTANGELO
LOMELLINA,
SARTIRANA LOMELLINA, SEMIANA, SUARDI,
TORRE BERETTI
E CASTELLARO,
VALLE LOMELLINA, VELEZZO LOMELLINA, VILLA
BISCOSSI, ZEME
IT2080701
ALBAREDO ARNABOLDI, ARENA
PO DA ALPO, BELGIOIOSO,
BAREDO
PORTALBERA,
ARNABOLSAN CIPRIANO
DI AD AREPO, SAN ZENONA PO
NE PO, SPESSA,
ZERBO
PV
PV
TIPO SITO
TIPO ZPS
INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI
ETTARI
TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI
DELLA DGR 7884/08
MISURE DI CONSERVAZIONE
PIANO DI GESTIONE APPROVATO
NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE
ZPS E ENTE GESTORE
ENTE GESTORE ZPS
PROV.
COMUNI INTERESSATI
NOME ZPS
CODICE ZPS
N. RIGA
ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*
CODICE
SIC INTERESSATI
PROVINCIA DI
PAVIA
DGR
21233/05
DGR
1791/06
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
RISAIE AMBIENTI
AGRICOLI
30.940,14
F
ZPS
IT2080001
IT2080003
IT2080004
IT2080005
IT2080006
IT2080007
IT2080009
IT2080010
IT2080011
PROVINCIA DI
PAVIA
DGR
4197/07
DGR
5119/07
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FLUVIALI
907,32
D
ZPS
IT2080019
NOME SIC INTERESSATI
ENTE
GESTORE
AREA PROTETAREA
ENTE GESTOTA/FORESTA
PRORE SIC INTEDEMANIALE
TETTA/
RESSATI
INTERESSATA FORESTA
DEMANIALE
GARZAIA DI
CELPENCHIO,
GARZAIA DELLA
VERMINESCA,
PALUDE LOJA,
GARZAIA DELLA RINALDA,
GARZAIA DI
S.ALESSANDRO,
GARZAIA DEL
BOSCO BASSO,
GARZAIA DELLA
CASCINA NOTIZIA, GARZAIA
DI SARTIRANA,
ABBAZIA ACQUALUNGA
E.G. RISERVE
NATURALI
BOSCHI DI VACCARIZZA
ENTE GESTORE AREA
PROTETTA
M.N. GARZAIA
DI CELPENCHIO, M.N
GARZAIA
DELLA VERMINESCA, R.N.
PALUDE LOJA,
M.N.GARZAIA
DELLA CASCINA NOTIZIA,
M.N. GARZAIA
DI SARTIRANA,
R.N.ABBAZIA
ACQUALUNGA, R.N. GARZAIA BOSCO
BASSO, R.N.
GARZAIA CASCINA ISOLA,
R.N. GARZAIA
VILLA BISCOSSI
PROVINCIA DI
PAVIA
– 60 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
CREDERA RUBBIANO, TURANO
LODIGIANO,
ZELO BUON PERSICO
IT2090503
CASTELNUOVO
BOCCA
D’ADDA
CASTELNUOVO
BOCCA D’ADDA
TIPO SITO
IT2090502
GARZAIE
DEL PARCO ADDA
SUD
TIPO ZPS
IT2090501
SENNA
LODIGIANA
GUARDAMIGLIO,
SAN ROCCO AL
PORTO, SENNA
LODIGIANA, SOMAGLIA
ETTARI
SOMAGLIA
TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI
DELLA DGR 7884/08
IT2090001
MONTICCHIE
PV
PROVINCIA DI
PAVIA
DGR
4197/07
DGR
5119/07
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FLUVIALI
290,49
D
ZPS
PV
PROVINCIA DI
PAVIA
DGR
4197/07
DGR
5119/07
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FLUVIALI
33,33
A
LO
COMUNE DI
SOMAGLIA
DGR
3624/06
DGR
5119/07
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
ZONE
UMIDE AMBIENTI
AGRICOLI
237,66
C
SIC/
ZPS
PROVINCIA DI
LODI
DGR
21233/05
DGR
4197/07
DGR
5119/07
1791/06
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FLUVIALI
326,64
A
ZPS
CR
LO
CONSORZIO
PARCO ADDA
SUD
DGR
21233/05
DGR
1791/06
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FLUVIALI AMBIENTI
AGRICOLI
98,00
J
ZPS
LO
PROVINCIA DI
LODI
DGR
21233/05
DGR
1791/06
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FLUVIALI
164,62
A
ZPS
LO
PIANO DI GESTIONE APPROVATO
PIEVE PORTO
MORONE
MISURE DI CONSERVAZIONE
47
IT2080703
PO DI PIEVE PORTO
MORONE
NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE
ZPS E ENTE GESTORE
46
MONTICELLI PAVESE, CHIGNOLO PO
ENTE GESTORE ZPS
45
IT2080702
PO DI
MONTICELLI
PAVESE E
CHIGNOLO PO
PROV.
44
COMUNI INTERESSATI
43
NOME ZPS
42
CODICE ZPS
N. RIGA
ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*
INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI
CODICE
SIC INTERESSATI
NOME SIC INTERESSATI
IT2090001
MONTICCHIE
IT2090004
IT2090005
IT2090008
GARZAIA DEL
MORTONE,
GARZAIA DELLA
CASCINA DEL
PIOPPO, LA ZERBAGLIA
ENTE
GESTORE
AREA PROTETAREA
ENTE GESTOTA/FORESTA
PRORE SIC INTEDEMANIALE
TETTA/
RESSATI
INTERESSATA FORESTA
DEMANIALE
E.G. RISERVA
NATURALE
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
MONTICCHIE
COMUNE
DI SOMAGLIA
E.G. PARCO
REGIONALE
PARCO
REGIONALE
ADDA SUD
CONSORZIO
PARCO
ADDA
SUD
Bollettino Ufficiale
– 61 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
IT20A0009
BOSCO DI ORZINUOVI, SONBARCO
CINO,
IT20A0401
RISERVA
PIEVE D’OLMI,
REGIONASAN DANIELE PO,
LE BOSCO
STAGNO LOMRONBARDO
CHETTI
TIPO SITO
AZZANELLO,
GENIVOLTA, VILLACHIARA
TIPO ZPS
IT20A0008
ISOLA
UCCELLANDA
ETTARI
GABBIONETA
BINANUOVA
TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI
DELLA DGR 7884/08
IT20A0005
LANCA DI
GABBIONETA
LO
PROVINCIA DI
LODI
DGR
4197/07
DGR
5119/07
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FLUVIALI
131,95
A
ZPS
LO
PROVINCIA DI
LODI
DGR
4197/07
DGR
5119/07
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FLUVIALI
135,38
D
ZPS
CR
CONSORZIO PARCO
OGLIO NORD
DGR
16338/04
DGR
1791/06
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
ZONE UMIDE
BS
CR
CONSORZIO PARCO
OGLIO NORD
DGR
16338/04
DGR
1791/06
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
ZONE UMIDE
BS
CR
CONSORZIO PARCO
OGLIO NORD
DGR
16338/04
DGR
1791/06
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FLUVIALI
CR
PROVINCIA DI
CREMONA
DGR
21233/05
DGR
1791/06
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FLUVIALI
PIANO DI GESTIONE APPROVATO
ORIO LITTA, SENNA LODIGIANA
MISURE DI CONSERVAZIONE
53
IT2090702
PO DI
CORTE
S.ANDREA
NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE
ZPS E ENTE GESTORE
52
SAN ROCCO AL
PORTO
ENTE GESTORE ZPS
51
IT2090701
PO DI SAN
ROCCO
AL PORTO
PROV.
50
COMUNI INTERESSATI
49
NOME ZPS
48
CODICE ZPS
N. RIGA
ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*
DCP
n.44 del
21/03/2011
INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI
22,50
76,26
35,26
299,75
H
C
H
J
ZPS
SIC/
ZPS
ZPS
ZPS
CODICE
SIC INTERESSATI
NOME SIC INTERESSATI
ENTE
GESTORE
AREA PROTETAREA
ENTE GESTOTA/FORESTA
PRORE SIC INTEDEMANIALE
TETTA/
RESSATI
INTERESSATA FORESTA
DEMANIALE
E.G. RISERVA
NATURALE
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
LANCA DI
GABBIONETA
PROVINCIA DI
CREMONA
ISOLA UCCELLANDA
E.G. RISERVA
NATURALE
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
ISOLA UCCELLANDA
PARCO
OGLIO
NORD
IT20A0019
BARCO
E.G. RISERVA
NATURALE
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
BOSCO DI
BARCO
PARCO
OGLIO
NORD
IT20A0015
BOSCO RONCHETTI
E.G. RISERVA
NATURALE
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
BOSCO RONCHETTI
PROVINCIA DI
CREMONA
IT20A0020
IT20A0008
GABBIONETA
– 62 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
IT20B0006
ISOLA BOSCONE
BORGOFRANCO
SUL PO, CARBONARA DI PO
IT20B0007
ISOLA BOSCHINA
OSTIGLIA
DCP
n.44 del
21/03/2011
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
ZONE UMIDE
CR
PROVINCIA DI
CREMONA
DGR
21233/05
DGR
1791/06
DCP
n.44 del
21/03/2011
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FLUVIALI
1.039,13
F
ZPS
IT20A0016
SPIAGGIONI DI
SPINADESCO
CR
PROVINCIA DI
CREMONA
DGR
21233/05
DGR
1791/06
DCP
n.44 del
21/03/2011
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
ZONE UMIDE
152,24
J
ZPS
IT20A0014
LANCONE DI
GUSSOLA
PROVINCIA
DI CREMONA
CR
PROVINCIA DI
CREMONA
DGR
21233/05
DGR
1791/06
DCP
n.44 del
21/03/2011
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FLUVIALI
556,18
A
ZPS
MN
COMUNE DI
CARBONARA
DI PO
DM
3.4.2000
DGR
18453/04
DCC n. 40
29/11/2011
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FLUVIALI
C
SIC/
ZPS
IT20B0006
ISOLA BOSCONE
E.G. RISERVA
NATURALE
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
ISOLA BOSCONE
COMUNE
DI CARBONARA
DI PO
DGR
16338/04
DGR
1791/06
DCP n.
22 del
28/03/2011
+
dgr
16800 del
19.03.2004
+
dgr
10822 del
16.12.2009
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FLUVIALI
C
SIC/
ZPS
IT20B0007
ISOLA BOSCHINA
E.G. RISERVA
NATURALE
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
ISOLA BOSCHINA
ERSAF
MN
ERSAF
1.179,86
139,00
38,93
J
TIPO SITO
GUSSOLA, MARTIGNANA DI PO,
TORRICELLA DEL
PIZZO
DGR
21233/05
DGR
1791/06
TIPO ZPS
IT20A0503
ISOLA
MARIA
LUIGIA
CR
PROVINCIA DI
CREMONA
INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI
ETTARI
GUSSOLA
TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI
DELLA DGR 7884/08
IT20A0502
LANCA DI
GUSSOLA
MISURE DI CONSERVAZIONE
CREMONA,
CROTTA D’ADDA,
SPINADESCO
PIANO DI GESTIONE APPROVATO
59
IT20A0501
SPINADESCO
NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE
ZPS E ENTE GESTORE
58
MOTTA BALUFFI,
TORRICELLA DEL
PIZZO
ENTE GESTORE ZPS
57
IT20A0402
RISERVA
REGIONALE
LANCA DI
GEROLE
PROV.
56
COMUNI INTERESSATI
55
NOME ZPS
54
CODICE ZPS
N. RIGA
ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*
ZPS
ENTE
GESTORE
AREA PROTETAREA
ENTE GESTOTA/FORESTA
PRORE SIC INTEDEMANIALE
TETTA/
RESSATI
INTERESSATA FORESTA
DEMANIALE
CODICE
SIC INTERESSATI
NOME SIC INTERESSATI
IT20A0013
LANCA DI GEROLE
E.G. RISERVA
NATURALE
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
LANCA DI GEROLE
PROVINCIA DI
CREMONA
PROVINCIA
DI CREMONA
PARCO
REGIONALE
ADDA SUD
CONSORZIO
PARCO
ADDA
SUD
Bollettino Ufficiale
– 63 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
MARMIROLO
DCC n. 80
21/12/2010
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
ZONE UMIDE
MN
CONSORZIO
PARCO DEL
MINCIO
DGR
4197/07
DGR
5119/07
DAC
n.15 del
21/09/2010
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FLUVIALI
MN
CONSORZIO
PARCO DEL
MINCIO
DGR
4197/07
DGR
5119/07
DAC
n.12 del
21/09/2010
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FLUVIALI
C.F.S.
DM
3.4.2000
DGR
18453/04
DD n.
11/2010
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FLUVIALI
MN
122,77
1.947,72
J
TIPO SITO
DM
3.4.2000
DGR
18453/04
TIPO ZPS
IT20B0011
BOSCO
FONTANA
MN
COMUNE DI
OSTIGLIA
INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI
ETTARI
VALLAZZA
TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI
DELLA DGR 7884/08
IT20B0010
MANTOVA, VIRGILIO
MISURE DI CONSERVAZIONE
CURTATONE,
MANTOVA, PORTO MANTOVANO, RODIGO
PIANO DI GESTIONE APPROVATO
COMUNI INTERESSATI
IT20B0009
VALLI DEL
MINCIO
NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE
ZPS E ENTE GESTORE
63
OSTIGLIA
ENTE GESTORE ZPS
62
IT20B0008
PALUDI DI
OSTIGLIA
PROV.
61
NOME ZPS
60
CODICE ZPS
N. RIGA
ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*
ZPS
CODICE
SIC INTERESSATI
NOME SIC INTERESSATI
ENTE
GESTORE
AREA PROTETAREA
ENTE GESTOTA/FORESTA
PRORE SIC INTEDEMANIALE
TETTA/
RESSATI
INTERESSATA FORESTA
DEMANIALE
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
PALUDE DI
OSTIGLIA
COMUNE
DI OSTIGLIA
IT20B0016
OSTIGLIA
E.G. RISERVA
NATURALE
IT20B0017
ANSA E VALLI
DEL MINCIO
E.G. RISERVA
NATURALE
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
VALLI DEL
MINCIO
CONSORZIO
PARCO
DEL MINCIO
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
VALLAZZA
CONSORZIO
PARCO
DEL MINCIO
RISERVA NATURALE STATALE BOSCO
FONTANA
C.F.S.
J
ZPS
529,72
C
SIC/
ZPS
IT20B0010
VALLAZZA
E.G. RISERVA
NATURALE
236,11
C
SIC/
ZPS
IT20B0011
BOSCO FONTANA
E.G. RISERVA
NATURALE
Bollettino Ufficiale
– 64 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
64
65
IT20B0401
ACQUANEGRA
SUL CHIESE,
BORGOFORTE,
BOZZOLO, CALVATONE, CANNETO SULL’OGLIO,
CASALROMANO,
COMMESSAGPARCO
GIO, DRIZZONA,
REGIONAGAZZUOLO,
CR
LE OGLIO ISOLA DOVARE- MN
SUD
SE, MARCARIA,
MOTTEGGIANA,
OSTIANO, PESSINA CREMONESE, PIADENA,
SAN MARTINO
SULL’ARGINE,
SUZZARA, VIADANA, VOLONGO
CONSORZIO PARCO
OGLIO SUD
DGR
16338/04
DGR
1791/06
IT20B0402
RISERVA
REGIONALE GARZAIA DI
POMPONESCO
COMUNE DI
POMPONESCO
DGR
16338/04
DGR
1791/06
POMPONESCO
MN
DAC n.
15 del
16/03/2011
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FLUVIALI AMBIENTI
AGRICOLI
AMBIENTI
FLUVIALI
4.023,71
96,08
J
F
TIPO SITO
TIPO ZPS
INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI
ETTARI
TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI
DELLA DGR 7884/08
MISURE DI CONSERVAZIONE
PIANO DI GESTIONE APPROVATO
NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE
ZPS E ENTE GESTORE
ENTE GESTORE ZPS
PROV.
COMUNI INTERESSATI
NOME ZPS
CODICE ZPS
N. RIGA
ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*
ZPS
ZPS
CODICE
SIC INTERESSATI
NOME SIC INTERESSATI
ENTE
GESTORE
AREA PROTETAREA
ENTE GESTOTA/FORESTA
PRORE SIC INTEDEMANIALE
TETTA/
RESSATI
INTERESSATA FORESTA
DEMANIALE
IT20A0004
IT20B0001
IT20B0002
IT20B0003
IT20B0004
IT20B0005
LE BINE, BOSCO
FOCE OGLIO,
VALLI DI MOSIO,
LANCA CASCINA S. ALBERTO,
LANCHE DI GERRA GAVAZZI E
RUNATE, TORBIERE DI MARCARIA
E.G. PARCO
REGIONALE
PARCO
REGIONALE
OGLIO SUD
CONSORZIO
PARCO
OGLIO
SUD
E.G. RISERVA
NATURALE
RISERVA
NATURALE
REGIONALE
GARZAIA DI
POMPONESCO
COMUNE
DI POMPONESCO
IT20B0015
POMPONESCO
Bollettino Ufficiale
– 65 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
66
67
IT20B0501
IT2030008
BAGNOLO
SAN VITO,
BORGOFORTE,
CASALMAGGIORE, DOSOLO,
VIADANA,
MARCARIA,
PORTIOLO MOTTEGGIANA,
SAN BEOSTIGLIA, PIEVE
NEDETTO
DI CORIANO,
PO E OSTI- POMPONESCO,
GLIA
QUINGENTOLE,
REVERE, SAN
BENEDETTO PO,
SERRAVALLE A
PO, SUZZARA,
VIADANA
IL TOFFO
CALCO, PONTIDA, VILLA
D’ADDA
MN
LCBG
PROVINCIA DI
MANTOVA
DGR
21233/05
DGR
1791/06
PARCO ADDA
NORD
DGR
11343/
2010
+ DGR
632/2013
DCP
n.16 del
30/03/2011
TIPO SITO
TIPO ZPS
INFORMAZIONI DI CORRELAZIONE CON SIC/ AREE PROTETTE E FORESTE DEMANIALI
ETTARI
TIPOLOGIA AMBIENTALE AI SENSI
DELLA DGR 7884/08
MISURE DI CONSERVAZIONE
PIANO DI GESTIONE APPROVATO
NORMATIVA DI INDIVIDUAZIONE
ZPS E ENTE GESTORE
ENTE GESTORE ZPS
PROV.
COMUNI INTERESSATI
NOME ZPS
CODICE ZPS
N. RIGA
ELENCO Z.P.S. CLASSIFICATE AI SENSI DELLA DIR. 2009/147/CE*
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009
AMBIENTI
FLUVIALI
7.223,19
J
ZPS
DGR
VIII/9275
del 8
aprile
2009 e
smi
ZONE
UMIDE,
AMBIENTI
FLUVIALI,
AMBIENTI
AGRICOLI
88,00
A
ZPS
CODICE
SIC INTERESSATI
IT20B0001
IT20B0015
NOME SIC INTERESSATI
BOSCO FOCE
OGLIO, POMPONESCO
ENTE
GESTORE
AREA PROTETAREA
ENTE GESTOTA/FORESTA
PRORE SIC INTEDEMANIALE
TETTA/
RESSATI
INTERESSATA FORESTA
DEMANIALE
E.G.PARCO
REGIONALE,
E.G. RISERVA
NATURALE
PARCO
REGIONALE
OGLIO SUD,
RISERVA NATURALE GARZAIA DI POMPONESCO
TIPO: A = SENZA RELAZIONI CON SIC; C = ZPS COINCIDENTE CON UN SIC; F = ZPS CONTENENTE SIC; H = ZPS CONTENUTA IN UN SIC; J = ZPS PARZIALMENTE SOVRAPPOSTA A UN SIC
* Il presente elenco è allegato ai sensi del Reg (CE) 73/2009 - la normativa di recepimento della DIR. 2009/147/CE fa fede in caso di eventuali discrepanze
——— • ———
CONSORZIO
PARCO
OGLIO
SUD, COMUNE DI
POMPONESCO
Bollettino Ufficiale
– 66 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
ALLEGATO 4
AREE NATURA 2000 - ELENCO DEI SITI DI IMPORTANZA COMUNITARIA / ZONE SPECIALI DI CONSERVAZIONE
2
3
4
IT2010003
IT2010004
PIANO DI
GESTIONE
APPROVATO
IT2010002
MONTE LEBRINZIO
GNONE E CHIU- INDUNO OLONA
SARELLA
VARESE
BEDERO VALCUVIA
VALGANNA
ENTE GESTORE
LAGO DI GANNA
REGIONE
BIOGEOGRAFICA
IT2010001
ALPINA
CONSORZIO
PARCO DEL CAMPO DEI FIORI - l.r.
17/19.03.84
DAC n.28 28/11/2007 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
VA
PARCO DEL CAMPO DEI FIORI - l.r.
17/19.03.84
ALPINA
CONSORZIO
PARCO DEL CAMPO DEI FIORI - l.r.
17/19.03.84
D.A.C. 2010/12 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
VA
PARCO DEL CAMPO DEI FIORI - l.r.
17/19.03.84
ALPINA
CONSORZIO
PARCO DEL CAMPO DEI FIORI - l.r.
17/19.03.84
D.A.C. 2010/13 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
ALPINA
CONSORZIO
PARCO DEL CAMPO DEI FIORI - l.r.
17/19.03.84
D.A.C. 2010/14 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
CONSORZIO
PARCO DEL CAMPO DEI FIORI - l.r.
17/19.03.84
D.A.C. 2010/15 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
AREA PROTETTA
1
PROV.
COD_SITO
NOME COMUNE
N° SITO
NOME SITO
ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*
VA
RISERVA NATURALE
LAGO DI GANNA
DCR 1856 19/12/84
VERSANTE
NORD DEL
CAMPO DEI
FIORI
BRINZIO
CASTELLO CABIAGLIO
COCQUIO - TREVISAGO
CUVIO
LUVINATE
ORINO
VARESE
GROTTE DEL
CAMPO DEI
FIORI
BARASSO
COCQUIO - TREVISAGO
COMERIO
GAVIRATE
LUVINATE
ORINO
VARESE
VA
PARCO DEL CAMPO DEI FIORI - l.r.
17/19.03.84
VA
PARCO DEL CAMPO DEI FIORI - l.r.
17/19.03.84
ALPINA
5
IT2010005
MONTE MARTICA
BEDERO VALCUVIA
BRINZIO
INDUNO OLONA
RANCIO VALCUVIA
VALGANNA
VARESE
6
IT2010006
LAGO DI BIANDRONNO
BARDELLO
BIANDRONNO
BREGANO
VA
RISERVA NATURALE
LAGO DI BIANDRONNO - DCR
1857/19.12.84
CONTINENTALE
PROVINCIA DI
VARESE
IT2010007
PALUDE BRABBIA
CASALE LITTA
CAZZAGO BRABBIA
INARZO
TERNATE
VARANO BORGHI
VA
RISERVA NATURALE
PALUDE BRABBIA DCR 1855/19.12.84
CONTINENTALE
PROVINCIA DI
VARESE
8
IT2010008
LAGO DI COMABBIO
MERCALLO
COMABBIO
TERNATE
VERGIATE
VARANO BORGHI
VA
PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.73
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
D.A.C. 2007/7
9
IT2010009
SORGENTI DEL
RIO CAPRICCIOSA
SESTO CALENDE
VA
PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
DAC n.3 del
16/03/2011
10
IT2010010
GOLASECCA
BRUGHIERA DEL SOMMA LOMVIGANO
BARDO
VERGIATE
VA
PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
DCR 2003/919 e
DGR 2001/5983
IT2010011
PALUDI DI ARSAGO
VA
PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
DAC n.3 del
16/03/2011
IT2010012
SOMMA LOMBRUGHIERA DEL
BARDO
DOSSO
VIZZOLA TICINO
VA
PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
DCR 2003/919 e
DGR 2001/5983
7
11
12
ARSAGO SEPRIO,
VERGIATE
BESNATE
SOMMA LOMBARDO
DGR 2002/10706
Bollettino Ufficiale
– 67 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
REGIONE
BIOGEOGRAFICA
ENTE GESTORE
PIANO DI
GESTIONE
APPROVATO
SOMMA LOMBARDO
VIZZOLA TICINO
VA
PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
DCR 2003/919 e
DGR 2001/5983
BERNATE TICINO
BOFFALORA SOPRA TICINO
CASTANO PRIMO
CUGGIONO
NOSATE
ROBECCHETTO
CON INDUNO
TURBIGO
LONATE POZZOLO
MI
PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
DAC n.3 del
16/03/2011
AREA PROTETTA
ANSA DI CASTELNOVATE
PROV.
IT2010013
NOME COMUNE
COD_SITO
13
NOME SITO
N° SITO
ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*
14
IT2010014
TURBIGACCIO,
BOSCHI DI
CASTELLETTO E
LANCA DI BERNATE
15
IT2080001
GARZAIA DI
CELPENCHIO
CASTELNOVETTO
COZZO
ROSASCO
PV
MONUMENTO NATURALE GARZAIA DI
CELPENCHIO - DCR
211/26.03.86
CONTINENTALE
PROVINCIA DI
PAVIA
ABBIATEGRASSO
BESATE
MORIMONDO
MOTTA VISCONTI
OZZERO
BEREGUARDO
BORGO SAN SIRO
CASSOLNOVO
GAMBOLO`
VIGEVANO
ZERBOLO`
MI
PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
DCP n. 23 del
28/03/2011
16
IT2080002
BASSO CORSO
E SPONDE DEL
TICINO
17
IT2080003
CASTELNOVETTO
GARZAIA DELLA COZZO
VERMINESCA
SANT`ANGELO
LOMELLINA
PV
MONUMENTO NATURALE GARZAIA DELLA
VERMINESCA - DCR
1179/28.07.88
CONTINENTALE
PROVINCIA DI
PAVIA
DCP n. 31 del
28/03/2011
18
IT2080004
PALUDE LOJA
PV
RISERVA NATURALE
PALUDE LOJA - DCR
758/1.10.87
CONTINENTALE
PROVINCIA DI
PAVIA
DCP n. 24 del
28/03/2011
19
IT2080005
GARZAIA DELLA CANDIA LOMELRINALDA
LINA
PV
MONUMENTO NATURALE GARZAIA
DELLA RINALDA - DCR
207/26.03.86
CONTINENTALE
PROVINCIA DI
PAVIA
DCP n. 27 del
28/03/2011
20
IT2080006
GARZAIA DI S.
ALESSANDRO
ZEME, VALLE LOMELLINA
PV
MONUMENTO NATURALE GARZAIA DI
S.ALESSANDRO - DCR
250/29.04.86
CONTINENTALE
PROVINCIA DI
PAVIA
DCP n. 29 del
28/03/2011
21
IT2080007
GARZAIA DEL
BOSCO BASSO
BREME
SARTIRANA LOMELLINA
PV
RISERVA NATURALE
GARZAIA DEL BOSCO BASSO - DCR
209/26.03.86
CONTINENTALE
PROVINCIA DI
PAVIA
DCP n. 21 del
28/03/2011
22
IT2080008
BOSCHETTO DI
SCALDASOLE
SCALDASOLE
PV
RISERVA NATURALE
BOSCHETTO DI
SCALDASOLE - DCR
1734/11.10.84
CONTINENTALE
PROVINCIA DI
PAVIA
DCP n. 30 del
28/03/2011
23
IT2080009
GARZAIA DELLA
LOMELLO
CASCINA NOMEDE
TIZIA
PV
MONUMENTO NATURALE GARZAIA DELLA
CASCINA NOTIZIA DCR 208/26.03.86
CONTINENTALE
PROVINCIA DI
PAVIA
DCP n. 25 del
28/03/2011
24
IT2080010
GARZAIA DI
SARTIRANA
SARTIRANA LOMELLINA
TORRE BERETTI E
CASTELLARO
PV
MONUMENTO NATURALE GARZAIA DI
SARTIRANA - DGR
17286/1.08.96
CONTINENTALE
COMUNE DI SARTIRANA LOMELLINA
DCC n. 38 del
11/12/2010
25
IT2080011
ABBAZIA ACQUALUNGA
FRASCAROLO
MEDE
TORRE BERETTI E
CASTELLARO
PV
RISERVA NATURALE
ABBAZIA ACQUALUNGA - DCR
249/29.04.86
CONTINENTALE
PROVINCIA DI
PAVIA
DCP n. 20 del
28/03/2011
26
IT2080012
GARZAIA DI
GALLIA
GALLIAVOLA
PIEVE DEL CAIRO
PV
MONUMENTO NATURALE GARZAIA
DI GALLIA - DGR
17287/1.08.96
CONTINENTALE
COMUNE DI GALLIA
ZEME
DCR 2003/919 e
DGR 2001/5983
– 68 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
REGIONE
BIOGEOGRAFICA
ENTE GESTORE
PIANO DI
GESTIONE
APPROVATO
PV
PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
DAC n.3 del
16/03/2011
BEREGUARDO
CARBONARA AL
TICINO
TORRE D`ISOLA
ZERBOLO`
PV
PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
DCR 2003/919 e
DGR 2001/5983
SAN MASSIMO
GARLASCO
GROPELLO CAIROLI
ZERBOLO`
PV
PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
DCR 2003/919 e
DGR 2001/5983
IT2080016
BOSCHI DEL
VIGNOLO
GARLASCO
ZERBOLO`
PV
PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
DAC n.3 del
16/03/2011
31
IT2080017
GARZAIA DI
PORTA CHIOSSA
SAN GENESIO ED
UNITI
SANT`ALESSIO
CON VIALONE
PV
RISERVA NATURALE
GARZAIA DI PORTA
CHIOSSA - DCR
1733/11.10.84
CONTINENTALE
PROVINCIA DI
PAVIA
DCP n. 26 del
28/03/2011
32
IT2080018
GARZAIA DELLA SAN GENESIO ED
CAROLA
UNITI
PV
RISERVA NATURALE
GARZAIA DELLA
CAROLA - DCR
1330/31.05.89
CONTINENTALE
PROVINCIA DI
PAVIA
DCP n. 22 del
28/03/2011
33
IT2080019
BOSCHI DI VACLINAROLO
CARIZZA
PV
PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
34
IT2080020
GARZAIA DELLA
BRESSANA BOTTAROGGIA TORRONE
BIDA
PV
RISERVA NATURALE
GARZAIA DELLA ROGGIA TORBIDA - DCR
210/26.03.86
CONTINENTALE
PROVINCIA DI
PAVIA
35
IT2080021
MONTE ALPE
PV
RISERVA NATURALE
MONTE ALPE - DCR
1968/6.03.85
CONTINENTALE
ERSAF
DGR 2011/250
36
IT2020001
BENE LARIO
LAGO DI PIANO CARLAZZO
PORLEZZA
ALPINA
C.M. ALPI LEPONTINE
DGR 1990/639
N° SITO
COD_SITO
27
IT2080013
28
IT2080014
BOSCHI SIRO
NEGRI E MORIANO
29
IT2080015
30
37
IT2030001
MENCONICO
ROMAGNESE
VARZI
AREA PROTETTA
PROV.
GARZAIA DELLA
CASCINA POR- VIGEVANO
TALUPA
NOME SITO
NOME COMUNE
ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*
RISERVA NATURALE
CO LAGO DI PIANO DCR 1808/15.11.84
DCP n. 28 del
28/03/2011
GRIGNA SETTENTRIONALE
CORTENOVA
ESINO LARIO
MANDELLO DEL
LARIO
PASTURO
LC
ALPINA
COMUNITA’ MONTANA VALSASSINA
VALVARRONE VAL
D’ESINO E RIVIERA
LC
ALPINA
PROVINCIA DI
LECCO
DCP n.63 del
16/10/ 2008 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
ERSAF
DGR 2004/19609
38
IT2030002
GRIGNA MERIDIONALE
ABBADIA LARIANA
BALLABIO
LECCO
MANDELLO DEL
LARIO
PASTURO
39
IT2020002
SASSO MALASCARPA
CANZO, CIVATE,
CESANA BRIANZA
VALMADRERA
RISERVA NATURALE
CO SASSO MALASCARPA
- DCR 1967/6.03.85
40
IT2030003
MONTE BARRO
GALBIATE
MALGRATE
PESCATE
VALMADRERA
LC
41
IT2020003
PALUDE DI ALBATE
CASNATE CON
BERNATE
COMO
SENNA COMASCO
CO
42
IT2020004
LAGO DI MONTORFANO
CAPIAGO INTIMIANO,
MONTORFANO
RISERVA NATURALE
CO LAGO DI MONTORFANO - 1796/15.11.84
PARCO DEL MONTE BARRO - l.r.
78/16.09.83
CONTINENTALE
CONSORZIO
PARCO DEL MONTE BARRO - l.r.
78/16.09.83
DCR 2004/992
CONTINENTALE
PROVINCIA DI
COMO
D.C.P.
69/27.10.2008
CONTINENTALE
CONSORZIO DI GESTIONE
ALPINA
DGR 2012/4219
Bollettino Ufficiale
– 69 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
46
47
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO DELLA VALLE
DEL LAMBRO - l.r.
82/16.09.83
DCA
n.60/20.12.2010
IT2020006
LAGO DI PUSIANO
ERBA
EUPILIO
MERONE
PUSIANO
BOSISIO PARINI
CESANA BRIANZA
ROGENO
PARCO DELLA VALLE
CO DEL LAMBRO - l.r.
82/16.09.83
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO DELLA VALLE
DEL LAMBRO - l.r.
82/16.09.83
DCA n. 58 del
20/12/2010
IT2030004
LAGO DI OLGINATE
CALOLZIOCORTE
OLGINATE
LC
PARCO DELL’ADDA NORD - l.r.
80/16.09.83
CONTINENTALE
CONSORZIO
PARCO DELL’ADDA NORD - l.r.
80/16.09.83
IT2030005
PALUDE DI
BRIVIO
BRIVIO
CISANO BERGAMASCO
MONTE MARENZO
LC
PARCO DELL’ADDA NORD - l.r.
80/16.09.83
CONTINENTALE
CONSORZIO
PARCO DELL’ADDA NORD - l.r.
80/16.09.83
IT2020007
PINETA PEDEMONTANA
DI APPIANO
GENTILE
APPIANO GENTILE
CASTELNUOVO
BOZZENTE
TRADATE
PARCO DELLA PINETA
DI APPIANO GENCO
TILE E TRADATE - l.r.
76/16.09.83
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO DELLA PINETA
DI APPIANO GENTILE E TRADATE - l.r.
76/16.09.83
DAC n.2 del
16/03/2011 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
CERNUSCO LOMBARDONE
LOMAGNA
MERATE
MISSAGLIA
MONTEVECCHIA
OLGIATE MOLGORA
OSNAGO
PEREGO
VIGANO`
ROVAGNATE
SIRTORI
LC
PARCO DI MONTEVECCHIA E DELLA
VALLE DEL CURONE
- l.r. 77/16.09.83
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO DI MONTEVECCHIA E DELLA VALLE
DEL CURONE - l.r.
77/16.09.83
DAC n. 16
8.11.2010 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
AREA PROTETTA
RISERVA NATURALE
RIVA ORIENTALE DEL
LAGO DI ALSERIO
DCR 1798 15/11/84
PROV.
CO
NOME COMUNE
LAGO DI ALSERIO
IT2020005
NOME SITO
PIANO DI
GESTIONE
APPROVATO
45
ENTE GESTORE
44
REGIONE
BIOGEOGRAFICA
43
ALBAVILLA
ALSERIO
ANZANO DEL
PARCO
ERBA
MONGUZZO
COD_SITO
N° SITO
ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*
48
IT2030006
VALLE S. CROCE E VALLE DEL
CURONE
49
IT2020008
FONTANA DEL
GUERCIO
CARUGO
CO
RISERVA NATURALE FONTANA DEL
GUERCIO - DCR
1801/15.11.84
CONTINENTALE
COMUNE DI CARUGO
50
IT2030007
LAGO DI SARTIRANA
MERATE
LC
RISERVA NATURALE
LAGO DI SARTIRANA DCR 1802/15.11.84
CONTINENTALE
COMUNE DI MERATE
IT2040001
VAL VIERA E CIME DI FOPEL
SO
PARTE LOMBARDA
DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO
52
IT2040002
MOTTO DI
LIVIGNO - VAL
SALIENTE
LIVIGNO
SO
PARTE LOMBARDA
DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO
53
IT2040003
VAL FEDERIA
LIVIGNO
SO
54
IT2040004
VALLE ALPISELLA
LIVIGNO
VALDIDENTRO
SO
55
IT2040005
VALLE DELLA
FORCOLA
LIVIGNO
SO
51
LIVIGNO
PARTE LOMBARDA
DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO
ALPINA
COMITATO DI GESTIONE PER LA PARTE LOMBARDA DEL
PARCO NAZIONALE
DELLO STELVIO
ALPINA
COMITATO DI GESTIONE PER LA PARTE LOMBARDA DEL
PARCO NAZIONALE
DELLO STELVIO
ALPINA
PROVINCIA DI SONDRIO
ALPINA
COMITATO DI GESTIONE PER LA PARTE LOMBARDA DEL
PARCO NAZIONALE
DELLO STELVIO
ALPINA
PROVINCIA DI SONDRIO
DCC n.6 del
21/03/2011
D.C.P. 2010/64 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
D.C.P. 2010/65 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
– 70 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
IT2040007
PASSO E MONTE DI FOSCAGNO
IT2040008
CIME DI PLATOR
E MONTE DELLE VALDIDENTRO
SCALE
IT2040009
VALLE DI FRAELE
VALDIDENTRO
60
IT2040010
VALLE DEL
BRAULIO - CRESTA DI DI REIT
61
IT2040011
62
LIVIGNO
VALDIDENTRO
PIANO DI
GESTIONE
APPROVATO
57
LIVIGNO
ENTE GESTORE
LA VALLACCIA PIZZO FILONE
REGIONE
BIOGEOGRAFICA
NOME SITO
IT2040006
SO
ALPINA
PROVINCIA DI SONDRIO
D.C.P. 2010/66 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
SO
ALPINA
PROVINCIA DI SONDRIO
D.C.P. 2010/67 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
ALPINA
COMITATO DI GESTIONE PER LA PARTE LOMBARDA DEL
PARCO NAZIONALE
DELLO STELVIO
ALPINA
COMITATO DI GESTIONE PER LA PARTE LOMBARDA DEL
PARCO NAZIONALE
DELLO STELVIO
ALPINA
COMITATO DI GESTIONE PER LA PARTE LOMBARDA DEL
PARCO NAZIONALE
DELLO STELVIO
AREA PROTETTA
COD_SITO
56
PROV.
N° SITO
NOME COMUNE
ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*
SO
PARTE LOMBARDA
DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO
SO
PARTE LOMBARDA
DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO
BORMIO
VALDIDENTRO
SO
PARTE LOMBARDA
DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO
MONTE VAGO VAL DI CAMPO
- VAL NERA
LIVIGNO
VALDIDENTRO
SO
ALPINA
PROVINCIA DI SONDRIO
D.C.P. 2010/68
+DGR X/1029 del
5/12/2013
IT2040012
VAL VIOLA BORMINA - GHIACCIAIO DI CIMA
DEI PIAZZI
GROSIO
LIVIGNO
VALDIDENTRO
VALDISOTTO
SO
ALPINA
PROVINCIA DI SONDRIO
DCP n.12 del
27/2/ 2008
IT2040013
VAL ZEBRU’ GRAN ZEBRU’
- MONTE CONFINALE
ALPINA
COMITATO DI GESTIONE PER LA PARTE LOMBARDA DEL
PARCO NAZIONALE
DELLO STELVIO
64
65
58
59
SO
PARTE LOMBARDA
DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO
IT2040014
VALLE E GHIACCIAIO DEI FORNI - VAL CEDEC VALFURVA
- GRAN ZEBRU’
- CEVEDALE
SO
PARTE LOMBARDA
DEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO
ALPINA
COMITATO DI GESTIONE PER LA PARTE LOMBARDA DEL
PARCO NAZIONALE
DELLO STELVIO
IT2040015
PALUACCIO DI
OGA
VALDISOTTO
SO
RISERVA NATURALE
PALUACCIO DI OGA DCR 1795/15.11.84
ALPINA
C.M. ALTA VALTELLINA
DGR 2001/4675
66
IT2040016
MONTE DI
SCERSCEN GHIACCIAI DI
SCERSCEN E
DEL VENTINA E
MONTE MOTTA
- LAGO PALU’
LANZADA
SO
ALPINA
PROVINCIA DI SONDRIO
DCP n. 21 del
24/6/2011 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
67
IT2040017
DISGRAZIA - SIS- CHIESA IN VALMASONE
LENCO
SO
ALPINA
PROVINCIA DI SONDRIO
DCP n. 83
26/11/2010 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
68
IT2040018
VAL CODERA
NOVATE MEZZOLA
SO
ALPINA
COMUNITA’ MONTANA VALCHIAVENNA
D.A. 2010/23 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
69
IT2040019
BAGNI DI MASINO - PIZZO
BADILE
VAL MASINO
SO
ALPINA
PROVINCIA DI SONDRIO
DCD 20/23.1.2007
70
IT2040020
VAL DI MELLO
- PIANO DI PREDA ROSSA
ARDENNO
BUGLIO IN MONTE
VAL MASINO
SO
ALPINA
PROVINCIA DI SONDRIO
DCD 20/23.1.2007
71
IT2040021
MONTAGNA IN
VAL DI TOGNO VALTELLINA
PIZZO SCALINO
SPRIANA
SO
ALPINA
PROVINCIA DI SONDRIO
DCP n. 88 del
1.6.2011 + DGR
X/1029 del
5/12/2013
IT2040042
LAGO DI MEZZOLA E PIAN DI
SPAGNA
ALPINA
CONSORZIO DI GESTIONE
DAC n. 14 del
15/09/2010 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
63
72
VALFURVA
GERA LARIO
SORICO
DUBINO
NOVATE MEZZOLA
VERCEIA
CO
RISERVA NATURALE
PIAN DI SPAGNA
LAGO DI MEZZOLA DCR 1913/6.02.85
Bollettino Ufficiale
– 71 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
COD_SITO
NOME SITO
NOME COMUNE
PROV.
REGIONE
BIOGEOGRAFICA
ENTE GESTORE
PIANO DI
GESTIONE
APPROVATO
73
IT2040023
VALLE DEI RATTI
NOVATE MEZZOLA
VERCEIA
SO
ALPINA
COMUNITA’ MONTANA VALCHIAVENNA
D.A. 2010/24 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
74
IT2040024
DA MONTE
BELVEDERE A
VALLORDA
CORTENO GOLGI
SERNIO
TIRANO
VILLA DI TIRANO
BS
ALPINA
PROVINCIA DI BRESCIA - PROVINCIA
DI SONDRIO
75
IT2040025
PIAN GEMBRO
VILLA DI TIRANO
SO
RISERVA NATURALE
PIAN GEMBRO DCR
1180/28.07.88
ALPINA
C.M. VALTELLINA DI
TIRANO
DAC 14 del
26/04/2010
76
IT2040026
VAL LESINA
ANDALO VALTELLINO
DELEBIO
SO
PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r.
57/15.09.89
ALPINA
CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE
VALTELLINESI - l.r.
57/15.09.89
D.A.C. 2010/34 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
77
IT2040027
ANDALO VALTELLINO
COSIO VALTELVALLE DEL BITTO LINO
DI GEROLA
GEROLA ALTA
PEDESINA
RASURA
ROGOLO
SO
PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r.
57/15.09.89
ALPINA
CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE
VALTELLINESI - l.r.
57/15.09.89
D.A.C. 2010/35 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
78
IT2040028
ALBAREDO PER
VALLE DEL BITTO SAN MARCO
DI ALBAREDO
BEMA
GEROLA ALTA
SO
PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r.
57/15.09.89
ALPINA
CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE
VALTELLINESI - l.r.
57/15.09.89
D.A.C. 2011/10 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
BG
PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r.
57/15.09.89
ALPINA
CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE
VALTELLINESI - l.r.
57/15.09.89
D.A.C. 2010/36 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
ALPINA
CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE
VALTELLINESI - l.r.
57/15.09.89
D.A.C. 2010/37 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
79
IT2040029
AREA PROTETTA
N° SITO
ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*
VAL TARTANO
MEZZOLDO
TARTANO
SO
PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r.
57/15.09.89
80
IT2040030
VAL MADRE
COLORINA
FORCOLA
81
IT2040031
VAL CERVIA
CAIOLO
CEDRASCO
FUSINE
SO
PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r.
57/15.09.89
ALPINA
CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE
VALTELLINESI - l.r.
57/15.09.89
D.A.C. 2010/38 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
82
IT2040032
VALLE DEL LIVRIO
ALBOSAGGIA
CAIOLO
FAEDO VALTELLINO
SO
PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r.
57/15.09.89
ALPINA
CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE
VALTELLINESI - l.r.
57/15.09.89
D.A.C. 2010/39 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
83
IT2040033
VAL VENINA
VALBONDIONE
PIATEDA
BG
PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r.
57/15.09.89
ALPINA
CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE
VALTELLINESI - l.r.
57/15.09.89
D.A.C. 2010/40 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
84
IT2040034
VALLE D’ARIGNA E GHIACCIAIO DI PIZZO
DI COCA
SO
PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r.
57/15.09.89
ALPINA
CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE
VALTELLINESI - l.r.
57/15.09.89
D.A.C. 2010/41 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
85
IT2040035
VAL BONDONE
- VAL CARONELLA
TEGLIO
SO
PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r.
57/15.09.89
ALPINA
CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE
VALTELLINESI - l.r.
57/15.09.89
D.A.C. 2010/42 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
86
IT2040036
VAL BELVISO
TEGLIO
SO
PARCO DELLE OROBIE VALTELLINESI - l.r.
57/15.09.89
ALPINA
CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE
VALTELLINESI - l.r.
57/15.09.89
D.A.C. 2010/43 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
VALTORTA E
VALMORESCA
AVERARA
CUSIO
MEZZOLDO
SANTA BRIGIDA
GEROLA ALTA
BG
PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE
- l.r. 56/15.09.89 - l.r.
59/12.05.90
ALPINA
CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE
BERGAMASCHE - l.r.
56/15.09.89 - l.r.
59/12.05.90
DCA n. 43
30.09.2010 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
87
IT2060001
CASTELLO
DELL`ACQUA
CHIURO
PONTE IN VALTELLINA
– 72 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
ENTE GESTORE
PIANO DI
GESTIONE
APPROVATO
NOME COMUNE
NOME SITO
REGIONE
BIOGEOGRAFICA
90
DCA n. 43
30.09.2010 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
ALPINA
CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE
BERGAMASCHE - l.r.
56/15.09.89 - l.r.
59/12.05.90
DCA n. 43 del
30.09.2010 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
ALPINA
CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE
BERGAMASCHE - l.r.
56/15.09.89 - l.r.
59/12.05.90
DCA n. 43 del
30.09.2010 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
DCA n. 43 del
30.09.2010 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
AREA PROTETTA
89
ALPINA
CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE
BERGAMASCHE - l.r.
56/15.09.89 - l.r.
59/12.05.90
PROV.
88
COD_SITO
N° SITO
ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*
BG
PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE
- l.r. 56/15.09.89 - l.r.
59/12.05.90
BG
PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE
- l.r. 56/15.09.89 - l.r.
59/12.05.90
BG
PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE
- l.r. 56/15.09.89 - l.r.
59/12.05.90
ARDESIO
CASTIONE DELLA
PRESOLANA
CLUSONE
COLERE
FINO DEL MONTE
VILMINORE DI
SCALVE
GANDELLINO
GROMO
OLTRESSENDA
ALTA
ONORE
ROVETTA
VALBONDIONE
VILLA D`OGNA
BG
PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE
- l.r. 56/15.09.89 - l.r.
59/12.05.90
ALPINA
CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE
BERGAMASCHE - l.r.
56/15.09.89 - l.r.
59/12.05.90
BG
RISERVA NATURALE
BOSCHI DEL GIOVETTO DI PALLINE,
DCR.895 30/01/85
ALPINA
ERSAF
DGR 52935 del
20/03/1990 +
DGR 10822 del
16/12/2009
BG
PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE
- l.r. 56/15.09.89 - l.r.
59/12.05.90
ALPINA
CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE
BERGAMASCHE - l.r.
56/15.09.89 - l.r.
59/12.05.90
DCA n. 43 del
30.09.2010 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
BG
PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE
- l.r. 56/15.09.89 - l.r.
59/12.05.90
ALPINA
CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE
BERGAMASCHE - l.r.
56/15.09.89 - l.r.
59/12.05.90
DCA n. 43 del
30.09.2010 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
ALPINA
CONSORZIO PARCO DELLE OROBIE
BERGAMASCHE - l.r.
56/15.09.89 - l.r.
59/12.05.90
DCA n. 43 del
30.09.2010+
DGR X/1029 del
5/12/2013
CONTINENTALE
COMUNITA’ MONTANA ALTO SEBINO
DGR 2004/19213
IT2060002
VALLE DI PIAZZATORRE - ISOLA DI FONDRA
BRANZI
ISOLA DI FONDRA
LENNA
MOIO DE` CALVI
VALNEGRA
OLMO AL BREMBO
PIAZZA BREMBANA
PIAZZATORRE
PIAZZOLO
IT2060003
ALTA VAL BREMBANA - LAGHI
GEMELLI
BRANZI
CARONA
GANDELLINO
VALGOGLIO
IT2060004
ALTA VAL DI
SCALVE
AZZONE
SCHILPARIO
VILMINORE DI
SCALVE
91
IT2060005
VAL SEDORNIA
- VAL ZURIO PIZZO DELLA
PRESOLANA
92
IT2060006
BOSCHI DEL
GIOVETTO DI
PALINE
AZZONE
BORNO
VALLE ASININA
CAMERATA CORNELLO
CASSIGLIO
SAN GIOVANNI
BIANCO
TALEGGIO
VEDESETA
IT2060008
VALLE PARINA
DOSSENA
LENNA
OLTRE IL COLLE
SAN GIOVANNI
BIANCO
SERINA
95
IT2060009
ARDESIO
GORNO
VAL NOSSANA - OLTRE IL COLLE
CIMA DI GREM ONETA
PARRE
PREMOLO
BG
PARCO DELLE OROBIE BERGAMASCHE
- l.r. 56/15.09.89 - l.r.
59/12.05.90
96
IT2060010
VALLE DEL
FREDDO
SOLTO COLLINA
BG
RISERVA NATURALE
VALLE DEL FREDDO
DCR. 2015 25/03/85
97
IT2060011
CANTO ALTO
E VALLE DEL
GIONGO
PONTERANICA
SORISOLE
VILLA D`ALME`
BG
PARCO DEI COLLI
DI BERGAMO - L.R.
36/18.08.77
ALPINA
CONSORZIO PARCO DEI COLLI DI
BERGAMO - L.R.
36/18.08.77
98
IT2060012
BOSCHI
DELL’ASTINO
E DELL’ALLEGREZZA
BERGAMO
BG
PARCO DEI COLLI
DI BERGAMO - L.R.
36/18.08.77
ALPINA
CONSORZIO PARCO DEI COLLI DI
BERGAMO - L.R.
36/18.08.77
93
94
IT2060007
l.r. 8/1991
Bollettino Ufficiale
– 73 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
AREA PROTETTA
REGIONE
BIOGEOGRAFICA
ENTE GESTORE
PIANO DI
GESTIONE
APPROVATO
COMUNE DI CARAVAGGIO
Dgr n. 181 del
30/06/10
PUMENENGO
BG
RISERVA NATURALE
BOSCHETTO DELLA
CASCINA CAMPAGNA DCR 135
20/03/91
CONTINENTALE
CONSORZIO
PARCO DELL’OGLIO NORD - l.r.
18/16.04.88
DGR 2005/548
IT2060015
BOSCO DE’
L’ISOLA
TORRE PALLAVICINA
ORZINUOVI
ROCCAFRANCA
SONCINO
BG
RISERVA NATURALE
BOSCO DE’ L’ISOLA
DCR 196 28/05/91
CONTINENTALE
CONSORZIO
PARCO DELL’OGLIO NORD - l.r.
18/16.04.88
DGR 2005/548
IT2050001
PINETA DI CESATE
CESATE, LIMBIATE
GARBAGNATE
MILANESE
SOLARO
MI
PARCO DELLE GROANE - l.r. 31/20.08.76
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO DELLE GROANE
- l.r. 31/20.08.76
AC n. 4/2008
IT2050002
BOSCHI DELLE
GROANE
BARLASSINA
CERIANO LAGHETTO
CESANO MADERNO
COGLIATE
LAZZATE
LENTATE SUL SEVESO
MISINTO
SEVESO
SOLARO
MI
PARCO DELLE GROANE - l.r. 31/20.08.76
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO DELLE GROANE
- l.r. 31/20.08.76
AC n. 4/2008
104
IT2050003
VALLE DEL RIO
PEGORINO
BESANA IN BRIANZA
CORREZZANA
LESMO
TRIUGGIO
MI
PARCO DELLA VALLE
DEL LAMBRO - l.r.
82/16.09.83
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO DELLA VALLE
DEL LAMBRO - l.r.
82/16.09.83
DCA n. 61 del
20/12/2010
105
IT2050004
VALLE DEL RIO
CANTALUPO
TRIUGGIO
MI
PARCO DELLA VALLE
DEL LAMBRO - l.r.
82/16.09.83
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO DELLA VALLE
DEL LAMBRO - l.r.
82/16.09.83
DCA n. 59 del
20/12/2010
106
IT2050005
BOSCHI DELLA
FAGIANA
BOFFALORA SOPRA TICINO
MAGENTA
ROBECCO SUL
NAVIGLIO
MI
PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO LOMBARDO
DELLA VALLE DEL TICINO - l.r. 2/9.01.74
107
IT2050006
ARLUNO
BOSCO DI VAN- POGLIANO MILAZAGO
NESE
VANZAGO
MI
RISERVA NATURALE
BOSCO DI VANZAGO
- DCR 2113/27.03.85
CONTINENTALE
WWF
108
IT2050007
FONTANILE
NUOVO
BAREGGIO
MI
RISERVA NATURALE
FONTANILE NUOVODCR 1799 15/11/84
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO AGRICOLO
SUD MILANO - l.r.
24/23.04.90
DCD n. 10/2011
109
IT2050008
BOSCO DI CUSAGO
CUSAGO
MI
PARCO AGRICOLO
SUD MILANO - l.r.
24/23.04.90
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO AGRICOLO
SUD MILANO - l.r.
24/23.04.90
DCD n. 10/2011
110
IT2050009
SORGENTI DELLA MUZZETTA
PANTIGLIATE
RODANO
SETTALA
MI
RISERVA NATURALE
SORGENTI DELLA
MUZZETA DCR 1800
15/11/84
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO AGRICOLO
SUD MILANO - l.r.
24/23.04.90
DCD n. 10/2011
111
IT2050010
OASI DI LACCHIARELLA
LACCHIARELLA
MI
PARCO AGRICOLO
SUD MILANO - l.r.
24/23.04.90
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO AGRICOLO
SUD MILANO - l.r.
24/23.04.90
DCD n. 10/2011
112
IT2090001
MONTICCHIE
SOMAGLIA
LO
RISERVA NATURALE
MONTICCHIE - DCR
1177/28.07.88
CONTINENTALE
COMUNE DI SOMAGLIA
113
IT2090002
BOSCHI E
LANCA DI COMAZZO
COMAZZO
MERLINO
CR
PARCO DELL’ADDA
SUD - l.r. 81/16.09.83
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO DELL’ADDA SUD
- l.r. 81/16.09.83
99
IT2060013
FONTANILE
BRANCALEONE
IT2060014
BOSCHETTO
DELLA CASCINA CAMPAGNA
101
102
100
103
NOME COMUNE
CONTINENTALE
NOME SITO
RISERVA NATURALE
FONTANILE BRANCALEONE - DCR
1894/5.02.85
COD_SITO
BG
N° SITO
PROV.
ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*
CARAVAGGIO
DCR 2003/919 e
DGR 2001/5983
l.r. 1994/22
– 74 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
REGIONE
BIOGEOGRAFICA
ENTE GESTORE
PIANO DI
GESTIONE
APPROVATO
BOSCO DEL
MORTONE
ZELO BUON PERSICO
LO
PARCO DELL’ADDA
SUD - l.r. 81/16.09.83
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO DELL’ADDA SUD
- l.r. 81/16.09.83
l.r. 1994/22
115
IT2090004
GARZAIA DEL
MORTONE
ZELO BUON PERSICO
LO
PARCO DELL’ADDA
SUD - l.r. 81/16.09.83
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO DELL’ADDA SUD
- l.r. 81/16.09.83
l.r. 1994/22
116
IT2090005
GARZAIA DELLA
ZELO BUON PERCASCINA DEL
SICO
PIOPPO
LO
PARCO DELL’ADDA
SUD - l.r. 81/16.09.83
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO DELL’ADDA SUD
- l.r. 81/16.09.83
l.r. 1994/22
IT2090006
SPIAGGE FLUVIALI DI BOFFALORA
SPINO D`ADDA
BOFFALORA
D`ADDA
GALGAGNANO
ZELO BUON PERSICO
CR
PARCO DELL’ADDA
SUD - l.r. 81/16.09.83
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO DELL’ADDA SUD
- l.r. 81/16.09.83
IT2090007
LANCA DI SOLTARICO
CAVENAGO
D`ADDA
CORTE PALASIO
SAN MARTINO IN
STRADA
LO
PARCO DELL’ADDA
SUD - l.r. 81/16.09.83
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO DELL’ADDA SUD
- l.r. 81/16.09.83
CR
PARCO DELL’ADDA
SUD - l.r. 81/16.09.83
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO DELL’ADDA SUD
- l.r. 81/16.09.83
l.r. 1994/22
l.r. 1994/22
117
118
NOME SITO
AREA PROTETTA
IT2090003
PROV.
COD_SITO
114
NOME COMUNE
N° SITO
ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*
119
IT2090008
LA ZERBAGLIA
CREDERA RUBBIANO
CAVENAGO
D`ADDA
TURANO LODIGIANO
120
IT2090009
MORTA DI BERTONICO
BERTONICO
LO
PARCO DELL’ADDA
SUD - l.r. 81/16.09.83
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO DELL’ADDA SUD
- l.r. 81/16.09.83
CR
PARCO DELL’ADDA
SUD - l.r. 81/16.09.83
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO DELL’ADDA SUD
- l.r. 81/16.09.83
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO DELL’ADDA SUD
- l.r. 81/16.09.83
l.r. 1994/22
121
IT2090010
ADDA MORTA
FORMIGARA
CAMAIRAGO
CASTIGLIONE
D`ADDA
122
IT2090011
BOSCO VALENTINO
CAMAIRAGO
CAVACURTA
LO
PARCO DELL’ADDA
SUD - l.r. 81/16.09.83
123
IT2070001
TORBIERE DEL
TONALE
PONTE DI LEGNO
BS
PARCO DELL’ADAMELLO - l.r.
79/16.09.83
ALPINA
COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA
DGR 2001/6632
e l.r. 23/1.12.2003
124
IT2070002
MONTE PICCOLO - MONTE
COLMO
EDOLO
INCUDINE
BS
PARCO DELL’ADAMELLO - l.r.
79/16.09.83
ALPINA
COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA
DGR 2001/6632
125
IT2070009
VERSANTI
DELL’AVIO
EDOLO
TEMU`
BS
PARCO DELL’ADAMELLO - l.r.
79/16.09.83
ALPINA
COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA
DGR 2001/6632
e l.r. 23/1.12.2003
126
IT2070013
GHIACCIAIO
DELL’ADAMELLO
EDOLO
PONTE DI LEGNO
SAVIORE
DELL`ADAMELLO
TEMU`
BS
PARCO DELL’ADAMELLO - l.r.
79/16.09.83
ALPINA
COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA
DGR 2001/6632
e l.r. 23/1.12.2003
127
IT2070003
VAL RABBIA E
VAL GALLINERA
EDOLO
SONICO
BS
PARCO DELL’ADAMELLO - l.r.
79/16.09.83
ALPINA
COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA
DGR 2001/6632
e l.r. 23/1.12.2003
128
IT2070011
TORBIERA LA
GOIA
BERZO DEMO
BS
PARCO DELL’ADAMELLO - l.r.
79/16.09.83
ALPINA
COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA
129
IT2070010
PIZ OLDA - VAL
MALGA
BERZO DEMO
SONICO
BS
PARCO DELL’ADAMELLO - l.r.
79/16.09.83
ALPINA
COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA
DGR 2001/6632
e l.r. 23/1.12.2003
130
IT2070004
MONTE MARSER - CORNI DI
BOS
SAVIORE
DELL`ADAMELLO
SONICO
BS
PARCO DELL’ADAMELLO - l.r.
79/16.09.83
ALPINA
COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA
DGR 2001/6632
e l.r. 23/1.12.2003
131
IT2070007
CEVO
VALLONE DEL
SAVIORE
FORCEL ROSSO
DELL`ADAMELLO
BS
PARCO DELL’ADAMELLO - l.r.
79/16.09.83
ALPINA
COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA
DGR 2001/6632
e l.r. 23/1.12.2003
IT2070008
CRESTA MONTE
COLOMBE’ E
PASPARDO
CIMA BARBIGNANA
BS
PARCO DELL’ADAMELLO - l.r.
79/16.09.83
ALPINA
COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA
DGR 2001/6632
e l.r. 23/1.12.2003
132
Bollettino Ufficiale
– 75 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
REGIONE
BIOGEOGRAFICA
ENTE GESTORE
PIANO DI
GESTIONE
APPROVATO
PIZZO BADILE
- ALTA VAL ZUMELLA
CETO
CIMBERGO
BS
PARCO DELL’ADAMELLO - l.r.
79/16.09.83
ALPINA
COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA
DGR 2001/6632
e l.r. 23/1.12.2003
134
IT2070014
LAGO DI PILE
CETO
BS
PARCO DELL’ADAMELLO - l.r.
79/16.09.83
ALPINA
COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA
135
IT2070012
TORBIERE DI VAL
BRAONE
BRAONE
BS
PARCO DELL’ADAMELLO - l.r.
79/16.09.83
ALPINA
COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA
136
IT2070006
PASCOLI DI
BRENO
CROCEDOMINI
NIARDO
- ALTA VAL CAFPRESTINE
FARO
BS
PARCO DELL’ADAMELLO - l.r.
79/16.09.83
ALPINA
COMUNITA’ MONTANA VALLE CAMONICA
137
IT2070017
VALLI DI SAN
ANTONIO
CORTENO GOLGI
BS
RISERVA NATURALE
VALLI DI SANT’ANTONIO - DCR
1902/5.02.85
ALPINA
COMUNE CORTENO GOLGI
DGR 1990/53282
138
IT2070015
MONTE CAS
- CIMA DI CORLOR
TIGNALE
TREMOSINE
BS
PARCO DELL’ALTO
GARDA BRESCIANO l.r. 58/15.09.89
ALPINA
COMUNITA’ MONTANA ALTO GARDA
BRESCIANO
DGR 2003/13939
139
IT2070016
CIMA COMER
GARGNANO
BS
PARCO DELL’ALTO
GARDA BRESCIANO l.r. 58/15.09.89
ALPINA
COMUNITA’ MONTANA ALTO GARDA
BRESCIANO
DGR 2003/13939
140
IT2070019
SORGENTE
FUNTANI`
VOBARNO
BS
RISERVA NATURALE
SORGENTE FUNTANI’ DCR 1904/5.02.85
ALPINA
COMUNE DI VOBARNO
141
IT2070018
ALTOPIANO DI
CARIADEGHE
SERLE
BS
MONUMENTO NATURALE ALTOPIANO DI
CARIADEGHE - DCR
2080 27/03/85
ALPINA
CONSORZIO DI GESTIONE
D.A.C. 2010/4 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
142
IT2070020
TORBIERE
D`ISEO
CORTE FRANCA
ISEO
PROVAGLIO
D`ISEO
BS
RISERVA NATURALE
TORBIERE D’ISEO DCR 1846/19.12.84
CONTINENTALE
CONSORZIO DI GESTIONE
DGR 2012/3578
143
IT20A0003
PALATA MENASCIUTTO
PIANENGO
RICENGO
CR
RISERVA NATURALE
PALATA MENASCIUTTO - DCR
1178/28.7.1988
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO DEL SERIO - l.r.
70/1.06.85
DGR 1998/34326
144
IT20A0002
NAVIGLIO DI
MELOTTA
CASALETTO DI
SOPRA
ROMANENGO
TICENGO
CR
RISERVA NATURALE NAVIGLIO
DI MELOTTA DCR
1736/11.10.84
CONTINENTALE
PROVINCIA DI CREMONA
DCP n.44 del
21/03/2011
145
IT20A0019
BARCO
ORZINUOVI
SONCINO
BS
RISERVA NATURALE
BOSCO DI BARCO
DCR 1804 31/05/89
CONTINENTALE
CONSORZIO
PARCO DELL’OGLIO NORD - l.r.
18/16.04.88
DGR 2005/548
146
IT20A0007
BOSCO DELLA
MARISCA
SONCINO, ORZINUOVI, VILLACHIARA
GENIVOLTA
BS
RISERVA NATURALE
BOSCO DELLA MARISCA DCR 1387
31/05/89
CONTINENTALE
CONSORZIO
PARCO DELL’OGLIO NORD - l.r.
18/16.04.88
DGR 2005/548
147
IT20A0008
ISOLA UCCELLANDA
VILLACHIARA, GENIVOLTA
AZZANELLO
BS
RISERVA NATURALE
ISOLA UCCELLANDA
DCR 1329 31/05/89
CONTINENTALE
CONSORZIO
PARCO DELL’OGLIO NORD - l.r.
18/16.04.88
DGR 2005/548
148
IT20A0006
LANCHE DI AZZANELLO
AZZANELLO
CASTELVISCONTI, BORGO
S.GIACOMO
CR
RISERVA NATURALE
LANCHE DI AZZANELLO DCR 1388
13/05/89
CONTINENTALE
CONSORZIO
PARCO DELL’OGLIO NORD - l.r.
18/16.04.88
DGR 2005/548
149
IT20A0020
GABBIONETA
GABBIONETA BINANUOVA, OSTIANO, SENIGA
CR
RISERVA NATURALE
LANCA DI GABBIONETA - DCR 1389
31/05/89
CONTINENTALE
CONSORZIO
PARCO DELL’OGLIO NORD - l.r.
18/16.04.88
DGR 2005/548
CR
RISERVA NATURALE
LE BINE - DCR 759
01/10/87
CONTINENTALE
CONSORZIO
PARCO DELL’OGLIO SUD - l.r.
17/16.04.88
DGR 1993/4199
CR
PARCO DELL’ADDA
SUD - l.r. 81/16.09.83
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO DELL’ADDA SUD
- l.r. 81/16.09.83
NOME SITO
150
IT20A0004
LE BINE
CALVATONE
ACQUANEGRA
SUL CHIESE
151
IT20A0001
MORTA DI PIZZIGHETTONE
PIZZIGHETTONE
AREA PROTETTA
IT2070005
PROV.
COD_SITO
133
NOME COMUNE
N° SITO
ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*
– 76 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
PROV.
AREA PROTETTA
REGIONE
BIOGEOGRAFICA
TORBIERE DI
MARCARIA
MARCARIA
MN
RISERVA NATURALE
TORBIERE DI MARCARIA DCR 1390
31/05/89
CONTINENTALE
CONSORZIO
PARCO DELL’OGLIO SUD - l.r.
17/16.04.88
DAC n. 13 del
16/03/2011
153
IT20B0004
LANCHE DI
GERRA GAVAZZI E RUNATE
CANNETO
SULL`OGLIO
MN
PARCO DELL’OGLIO
SUD - l.r. 17/16.04.88
CONTINENTALE
CONSORZIO
PARCO DELL’OGLIO SUD - l.r.
17/16.04.88
DAC 12/9.6.2007
154
IT20B0002
VALLI DI MOSIO
ACQUANEGRA
SUL CHIESE
MN
PARCO DELL’OGLIO
SUD - l.r. 17/16.04.88
CONTINENTALE
CONSORZIO
PARCO DELL’OGLIO SUD - l.r.
17/16.04.88
DAC n. 14 del
16/03/2011
155
IT20B0003
LANCA CASCINA S. ALBERTO
MARCARIA
MN
PARCO DELL’OGLIO
SUD - l.r. 17/16.04.88
CONTINENTALE
CONSORZIO
PARCO DELL’OGLIO SUD - l.r.
17/16.04.88
DAC n. 16 del
16/03/2011
156
IT20B0001
BOSCO FOCE
OGLIO
BORGOFORTE
MARCARIA
MOTTEGGIANA
SUZZARA
VIADANA
MN
PARCO DELL’OGLIO
SUD - l.r. 17/16.04.88
CONTINENTALE
CONSORZIO
PARCO DELL’OGLIO SUD - l.r.
17/16.04.88
DAC n. 17 del
16/03/2011
157
IT20B0012
COMPLESSO
MORENICO DI
CASTELLARO
LAGUSELLO
CAVRIANA
MONZAMBANO
MN
RISERVA NATURALE CASTELLARO
LAGUSELLO DCR
1738/11.10.84
CONTINENTALE
PARCO DEL MINCIO
DAC n.11 del
21/09/2010
158
IT20B0011
BOSCO FONTANA
MARMIROLO
MN
RISERVA NATURALE
BOSCO FONTANA
D.M.29.03.72D.M.10.04.76
CONTINENTALE
CORPO FORESTALE
STATO
DD n. 11/2010
RISERVA NATURALE
VALLI DEL MINCIO
MN DCR 1739 11/10/84
/ PARCO DEL MINCIO - l.r. 47/8.09.84
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO DEL MINCIO - l.r.
47/8.09.84
DAC n.15 del
21/09/2010
PIANO DI
GESTIONE
APPROVATO
NOME COMUNE
IT20B0005
ENTE GESTORE
COD_SITO
152
NOME SITO
N° SITO
ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*
159
IT20B0017
ANSA E VALLI
DEL MINCIO
CURTATONE
MANTOVA
PORTO MANTOVANO
RODIGO
160
IT20B0010
VALLAZZA
MANTOVA
VIRGILIO
RISERVA NATURALE
MN VALLAZZA DCR 102
24/01/91
CONTINENTALE
CONSORZIO PARCO DEL MINCIO - l.r.
47/8.09.84
DAC n.12 del
21/09/2010
161
IT20B0016
OSTIGLIA
OSTIGLIA, SERRAVALLE A PO
RISERVA NATURALE
MN PALUDI DI OSTIGLIA DCR 1737/11.10.84
CONTINENTALE
COMUNE DI OSTIGLIA
DCC n. 80
21/12/2010
DCP n. 22 del
28/03/2011
+
dgr 16800
del 19.03.2004
+
dgr 10822
del 16.12.2009
162
IT20B0007
ISOLA BOSCHINA
OSTIGLIA
RISERVA NATURALE
MN ISOLA BOSCHINA DCR 1966/6.03.85
CONTINENTALE
ERSAF
163
IT20B0006
ISOLA BOSCONE
BORGOFRANCO
SUL PO
CARBONARA
DI PO
RISERVA NATURALE
MN ISOLA BOSCONE DCR 566/29.01.87
CONTINENTALE
COMUNE DI CARBONARA PO
DCC 2011/40
164
IT2040037
RIFUGIO FALK
GROSIO
SO
ALPINA
PROVINCIA DI SONDRIO
DCP 2012/56
165
IT2040038
VAL FONTANA
CHIURO
PONTE IN VALTELLINA
SO
ALPINA
PROVINCIA DI SONDRIO
DCP 82/26.11.2010
+ DGR X/1029 del
5/12/2013
166
IT2040039
VAL ZERTA
CAMPODOLCINO
SAN GIACOMO
FILIPPO
SO
ALPINA
PROVINCIA DI SONDRIO
DCP 2011/62 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
167
IT2040040
VAL BODENGO
GORDONA
SO
ALPINA
PROVINCIA DI SONDRIO
DCP 2011/61 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
SO
ALPINA
COMUNITA’ MONTANA VALCHIAVENNA
D.A. 2010/25 +
DGR X/1029 del
5/12/2013
VA
CONTINENTALE
168
IT2040041
PIANO DI CHIAVENNA
GORDONA
MESE
NOVATE MEZZOLA
PRATA CAMPORTACCIO
SAMOLACO
169
IT2010015
PALUDE BRUSCHERA
ANGERA
PROVINCIA DI
VARESE
Bollettino Ufficiale
– 77 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
ENTE GESTORE
VA
171
IT2010017
PALUDE BOZZAMONVALLINA
BESOZZO
MONVALLE
VA
CONTINENTALE
PROVINCIA DI
VARESE
172
IT2020009
VALLE DEL
DOSSO
DOSSO DEL LIRO
LIVO
CO
ALPINA
PROVINCIA DI
COMO
BS
PARCO DELL’ALTO
GARDA BRESCIANO l.r. 58/15.09.89
ALPINA
COMUNITA’ MONTANA ALTO GARDA
BRESCIANO
DGR 2003/13939
(PTC) e DCR
2004/1136
PIANO DI
GESTIONE
APPROVATO
VAL VEDDASCA
AREA PROTETTA
IT2010016
COD_SITO
170
AGRA
CURIGLIA CON
MONTEVIASCO
DUMENZA
MACCAGNO
PINO SULLA SPONDA DEL LAGO
MAGGIORE
TRONZANO LAGO
MAGGIORE
VEDDASCA
N° SITO
PROV.
COMUNITA’ MONTANA VALLI DEL
VERBANO
NOME COMUNE
ALPINA
NOME SITO
REGIONE
BIOGEOGRAFICA
ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*
DCP 39/30.05.2011
+ DGR X/1029 del
5/12/2013
173
IT2070021
VALVESTINO
CAPOVALLE
GARGNANO
MAGASA
TIGNALE
VALVESTINO
174
IT2070022
CORNO DELLA
MAROGNA
TIGNALE
TREMOSINE
BS
PARCO DELL’ALTO
GARDA BRESCIANO l.r. 58/15.09.89
ALPINA
COMUNITA’ MONTANA ALTO GARDA
BRESCIANO
DGR 2003/13939
(PTC) e DCR
2004/1136
175
IT2070023
BELVEDERE - TRI
PLANE
CEDEGOLO
PASPARDO
BS
PARCO DELL’ADAMELLO - l.r.
79/16.09.83
ALPINA
COMUNTA’ MONTANA VALLE CAMONICA
DGR 2001/6632
176
IT2020010
LAGO DI SEGRINO
PROSERPIO, CANZO, LONGONE AL
SEGRINO, EUPILIO
CO
PLIS DGR
602/17.07.84
ALPINA
CONSORZIO DI GESTIONE
D.A. 2010/9
PARCO REGIONALE
CO SPINA VERDE - l.r.
10/4.03.93
CONTINENTALE
CONSORZIO DI GESTIONE
177
IT2020011
SPINA VERDE
COMO, DREZZO,
CAVALLASCA, PARE’, SAN FERMO
DELLA BATTAGLIA
CAPIAGO INTIMIANO
178
IT2050011
OASI LE FOPPE
DI TREZZO
SULL’ADDA
TREZZO SULL’ADDA
MI
PARCO DELL’ADDA NORD - l.r.
80/16.09.83
CONTINENTALE
CONSORZIO
PARCO DELL’ADDA NORD - l.r.
80/16.09.83
179
IT20B0014
CHIAVICA DEL
MORO
MANTOVA, RONCOFERRARO
MN
PARCO DEL MINCIO l.r. 47/8.09.84
CONTINENTALE
CONSORZIO PARDAC n.9 del
CO DEL MINCIO - l.r.
21/09/2010
47/8.09.84
180
IT20B0015
POMPONESCO
POMPONESCO
MN
RISERVA NATURALE DCR 1176/28.07.88
CONTINENTALE
COMUNE DI POMPONESCO
181
IT20A0018
CAVE DANESI
SONCINO, CASALETTO DI SOPRA
CR
CONTINENTALE
PROVINCIA DI CREMONA
DCP n.44 del
21/03/2011
182
IT20A0016
SPIAGGIONI DI
SPINADESCO
CROTTA D’ADDA,
SPINADESCO
CR
CONTINENTALE
PROVINCIA DI CREMONA
DCP n.44 del
21/03/2011
183
IT20A0014
LANCONE DI
GUSSOLA
GUSSOLA
CR
CONTINENTALE
PROVINCIA DI CREMONA
DCP n.44 del
21/03/2011
184
IT20A0015
BOSCO RONCHETTI
STAGNO LOMBARDO, PIEVE D’OLMI
CR
RISERVA NATURALE DCR 421/27.02.2002
CONTINENTALE
PROVINCIA DI CREMONA
DCP n.44 del
21/03/2011
185
IT20A0013
LANCA DI GEROLE
MOTTA BALUFFI,
TORRICELLA DEL
PIZZO
CR
RISERVA NATURALE DCR 178/6.02.2001
CONTINENTALE
PROVINCIA DI CREMONA
DCP n.44 del
21/03/2011
186
IT20A0017
SCOLMATORE
DI GENIVOLTA
GENIVOLTA,
AZZANELLO, VILLACHIARA
CR
PARCO DELL’OGLIO NORD - l.r.
18/16.04.88
CONTINENTALE
CONSORZIO
PARCO DELL’OGLIO NORD - l.r.
18/16.04.88
187
IT2060016
VALPREDINA
CENATE SOPRA
BG
RISERVA NATURALE DCR 2114/27.05.85
188
IT2010021
SABBIE D’ORO
BREBBIA, ISPRA
VA
CONTINENTALE
PROVINCIA DI
VARESE
IT2010022
ALNETE DEL
LAGO DI LAGO
DI VARESE
VARESE, BODIO
LOMNAGO, GALLIATE LOMBARDO,
BUGUGGIATE,
AZZATE.
VA
CONTINENTALE
PROVINCIA DI
VARESE
189
ALPINA
WWF riserva Valpredina
DG 2012/31
– 78 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
PIANO DI
GESTIONE
APPROVATO
ENTE GESTORE
REGIONE
BIOGEOGRAFICA
AREA PROTETTA
190
IT2010020
TORBIERA DI
CAVAGNANO
CUASSO AL
MONTE
VA
CONTINENTALE
PROVINCIA DI
VARESE
IT2010018
MONTE SANGIANO
SANGIANO, CITTIGLIO, CARAVATE,
LAVENO MOMBELLO
VA
ALPINA
CM VALCUVIA
DA n. 5 28.01.2010
+ DGR X/1029 del
5/12/2013
CASSANO VALCUVIA, CASALZUIGNO, LAVENO
MOMBELLO,
CITTIGLIO, CUVEGLIO, RANCIO
VALCUVIA
VA
ALPINA
CM VALCUVIA
DA n. 6 28.01.2010
+ DGR X/1029 del
5/12/2013
CONTINENTALE
PROVINCIA DI
PAVIA
DCP n. 32 del
28/03/2011
191
192
IT2010019
MONTI DELLA
VALCUVIA
193
IT2080023
GARZAIA DI
CASCINA VILLA- ROGNANO
RASCA
PROV.
COD_SITO
NOME COMUNE
N° SITO
NOME SITO
ELENCO SIC/ZSC AI SENSI DELLA DIR. 93/43/CEE*
PV
MONUMENTO
NATURALE - DCR
1331/31.05.89
* Il presente elenco è allegato ai sensi del Reg (CE) 73/2009 - la normativa di recepimento della DIR. 92/43/CEE fa fede in caso di eventuali
discrepanze
——— • ———
Bollettino Ufficiale
– 79 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
ALLEGATO 10
________________________________________________________________________________________________________________________________
ELENCO DEGLI OBBLIGHI RIGUARDANTI I REQUISITI MINIMI RELATIVI ALL’USO DEI FERTILIZZANTI E DEI PRODOTTI FITOSANITARI
(art. 39, paragrafo 3, Reg (CE) n. 1698/2005 e s.m.i.)
I beneficiari di tutte le azioni previste dalla misura 214 (Pagamenti Agroambientali) del PSR 2007-2013 sono tenuti al rispetto dei requisiti
minimi relativi all’uso di fertilizzanti e all’uso di prodotti fitosanitari sull’intera azienda per tutto il periodo di impegno.
Atto A4 RM - Requisiti minimi relativi all’uso dei fertilizzanti nelle aziende che aderiscono ai pagamenti agroambientali ai sensi
dell’art. 36 lettera a) punto iv) del regolamento (CE) n.1698/2005 s.m.i.
Recepimento nazionale e recepimento regionale
DGR VIII/5868 del 21 novembre 2007 “Integrazione con modifica al programma d’azione per la tutela e risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile (d.lgs. n. 152/2006, art. 92 e d.m. 7 aprile 2006) e
adeguamento dei relativi criteri e norme tecniche generali di cui alla d.g.r. n. 6/17149/1996, approvati con deliberazione di Giunta n. 8/5215
del 2 agosto 2007 (2° Supplemento Straordinario del 6 dicembre 2007 BURL n° 49)” così come modificata dalla DGR n. VIII/10892 del 23 dicembre 2009 “Modifica degli Allegati 1, 2 e 3 della DGR n. 8/5868 del 21 novembre 2007 ”Integrazione con modifica al programma d’azione
per la tutela e risanamento delle acque dall’inquinamento causato da nitrati di origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile
(d.lgs. n. 152/2006, art. 92 e D.M. 7 aprile 2006) e adeguamento dei relativi criteri e norme tecniche generali di cui alla d.g.r. n. 6/17149/1996,
approvati con d.g.r. n. 8/5215 del 2 agosto 2007” (Serie Ordinaria BURL n.1 del 4 gennaio 2010) e successive modifiche ed integrazioni.
Per gli altri riferimenti normativi, si rimanda a quanto previsto dall’atto A4 “Direttiva 91/676/CEE concernente la protezione delle acque
dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole” - articoli 4 e 5” (allegato 1 alla presente deliberazione)
Il beneficiario che aderisce ai pagamenti agroambientali (Misura 214 - art. 36 lettera a) punto iv) del regolamento (CE) n.1698/2005
s.m.i.) ed utilizza agronomicamente gli effluenti di allevamento, di seguito indicati con e.a., i fertilizzanti azotati, gli ammendanti o,
comunque, apporta azoto in qualche forma, deve rispettare tutti gli impegni disposti dal programma d’azione in vigore per le ZVN e
dai criteri e dalle norme tecniche per le ZNVN e precisamente dalla:
-
D.G.R. IX/2208 del 14/09/2011 per le zone vulnerabili ai nitrati (ZVN)
-
D.G.R. VIII/5868 del 21/11/2007 per le zone NON vulnerabili ai nitrati
Per i terreni ricadenti in ZVN gli obblighi previsti sono quelli descritti nell’atto A4.
Viceversa, sui terreni ricadenti in zona NON vulnerabile ai nitrati, l’agricoltore è tenuto a rispettare gli impegni, derivanti dalla D.G.R.
VIII/5868 del 21/11/2007, che sono collegati ai seguenti aspetti:
a) adempimenti amministrativi
b) obblighi relativi alle strutture di stoccaggio degli effluenti di allevamento
c) divieti spaziali e temporali relativi all’utilizzazione dei fertilizzanti azotati
d) rispetto dei massimali previsti per l’utilizzo di fertilizzanti azotati
Pertanto per le aziende beneficiarie della misura 214, l’atto A4RM si attiva sempre sia sui terreni ricadenti in ZVN sia su quelli ricompresi
in zone NON vulnerabili ai nitrati.
a) Adempimenti amministrativi
Obbligo di comunicazione, fatto salvo quanto previsto dalla DGR 5868/2007 e successive modifiche e integrazioni:
Le aziende con centro aziendale localizzato in zona NON vulnerabile o che hanno più del 50% di terreni in zona NON vulnerabile, devono
aver predisposto la comunicazione (come da modello e indicazioni di cui alla parte B e C dell’allegato 3 della DGR 5868/07 e s.m.i.) in
relazione al quantitativo di azoto al campo prodotto e/o utilizzato (Kg/anno) (rif.Titolo V Prospetto 1 - DGR 5868/07 e s.m.i.) mediante la procedura predisposta dalla Regione Lombardia. Copia della comunicazione su supporto cartaceo deve essere conservata presso l’azienda.
Le aziende nuove che producono e /o utilizzano effluenti di allevamento sono tenute alla presentazione della comunicazione come
da prospetto 1 di cui all’art. 36 comma 2 della DGR 5868/2007 e successive modifiche e integrazioni. L’adeguamento alle condizioni
del programma di azione, inclusa la capacità minima di stoccaggio, deve essere dimostrato ai fini dell’inizio dell’attività.
Le aziende non zootecniche che utilizzano fertilizzanti con azoto proveniente da fonti diverse dagli e.a. devono aver predisposto la
comunicazione secondo quanto stabilito dagli artt. 37-38-39, prospetti n. 2-3-4 dell’allegato 2 della DGR 5868/07 e s.m.i. (modello e
indicazioni di cui alla parte B, C, D dell’allegato 3 della DGR 5868/07 e s.m.i.) mediante la procedura predisposta dalla Regione Lombardia. Copia della comunicazione su supporto cartaceo deve essere conservata presso l’azienda.
In generale le aziende sono obbligate a:
−
aggiornare annualmente il PUA/PUAS ai sensi del vigente programma di azione regionale;
−
integrare/aggiornare la documentazione in caso di modifiche sostanziali così come definite dal vigente programma di azione;
−
conservare la documentazione aggiornata presso il centro aziendale;
−
predisporre ed aggiornare il piano di monitoraggio secondo le disposizioni del programma d’azione vigente.
Con provvedimento del Direttore Generale Agricoltura verranno fissate le scadenze e modalità per la presentazione della comunicazione o aggiornamenti della stessa.
Per l’anno 2014 il riferimento è il Decreto del Direttore generale d.d.g. 22 ottobre 2013, n. 9515.
b) Obblighi relativi alle strutture di stoccaggio degli effluenti di allevamento
Lo stoccaggio degli e.a. destinati all’utilizzazione agronomica deve avvenire in apposite strutture dimensionate in base alla consistenza di allevamento, secondo le esigenze colturali e di capacità sufficiente a garantirne il corretto impiego agronomico.
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
b1) Caratteristiche dello stoccaggio e accumulo dei materiali palabili
Lo stoccaggio dei materiali palabili deve avvenire su platea impermeabilizzata, avente una portata sufficiente a sostenere senza cedimenti o lesioni il peso del materiale accumulato e degli eventuali mezzi utilizzati per la movimentazione. In relazione alla consistenza
palabile dei materiali la platea di stoccaggio deve essere munita di idoneo cordolo o muro perimetrale di contenimento, con possibilità di accesso ai mezzi meccanici per l’apporto e l’ asportazione del materiale. Inoltre deve essere dotata di adeguata pendenza per il
convogliamento verso appositi sistemi di raccolta e stoccaggio dei liquidi di sgrondo e delle eventuali acque di lavaggio della platea.
Sono considerate utili ai fini del calcolo della capacità di stoccaggio le superfici della lettiera permanente, purché alla base siano
impermeabilizzate, nonché, nel caso delle galline ovaiole, le cosiddette “fosse profonde” dei ricoveri a due piani e le fosse sottostanti
i pavimenti fessurati (posatoi) nell’allevamento a terra. In generale la capacità di stoccaggio, calcolata in rapporto alla consistenza
di allevamento stabulato ed al periodo in cui il bestiame non è al pascolo, non deve essere inferiore al volume di materiale palabile
prodotto in 90 giorni. Per il dimensionamento della platea di stoccaggio dei materiali palabili, qualora non sussistano esigenze particolari di una più analitica determinazione dei volumi stoccati, si fa riferimento alla tabella 1 della parte A dell’allegato 3 e all’allegato
2 - art. 9 della DGR 5868/07 .
b2) Caratteristiche e dimensionamento delle strutture per lo stoccaggio dei materiali non palabili
Gli stoccaggi dei materiali non palabili devono essere realizzati in modo da poter accogliere,ove previsto, ai fini della successiva
utilizzazione agronomica, anche le acque di lavaggio delle strutture, degli impianti e delle attrezzature zootecniche. Alla produzione
complessiva di liquami da stoccare deve essere sommato il volume delle acque meteoriche, convogliate nei contenitori dello stoccaggio da superfici scoperte, interessate dalla presenza di e.a. E’ necessario prevedere l’esclusione delle acque bianche provenienti
da tetti e tettoie nonché delle acque provenienti da aree non connesse all’allevamento. Le dimensioni dei contenitori non dotati di
copertura atta ad allontanare l’acqua piovana, devono tenere conto delle precipitazioni medie e di un franco minimo di sicurezza
di 30 centimetri. Il fondo e le pareti dei contenitori devono essere adeguatamente impermeabilizzati mediante materiale naturale od
artificiale al fine di evitare percolazioni o dispersioni degli effluenti.
E’ possibile realizzare anche contenitori in terra così come descritti all’allegato 2 -art. 11 della DGR 5868/07.
Per le aziende in cui venga prodotto un quantitativo di oltre 6.000 kg di azoto/anno al fine di indurre un più alto livello di stabilizzazione dei liquami, nel caso di costruzione di nuove strutture di stoccaggio o ampliamento di quelle esistenti, deve essere previsto il
frazionamento dello stoccaggio in almeno due contenitori. Il prelievo a fini agronomici deve avvenire dal bacino contenente liquame
stoccato da più tempo.
Nel caso di costruzione di nuovi contenitori di stoccaggio sono da privilegiare soluzioni atte a minimizzare le superfici di impluvio,
quali ad esempio pareti verticali a ridotto rapporto superficie libera/volume o copertura al fine di ridurre la raccolta delle acque
meteoriche.
La capacità di stoccaggio, calcolata in rapporto alla consistenza dell’allevamento stabulato ed al periodo in cui il bestiame non è
al pascolo, deve essere adeguata alle esigenze di una corretta gestione agronomica e comunque non inferiore al volume prodotto
in 120 giorni in aziende di bovini da latte, bufalini, equini e ovicaprini con coltivazione dei terreni caratterizzata da assetti colturali che
prevedono la presenza di pascoli o prati di media o lunga durata o erbai e cereali autunno-vernini. In assenza di tali condizioni e per
tutti gli altri allevamenti il volume di stoccaggio deve essere di almeno 180 giorni.
Per gli allevamenti di bovini, bufalini, equini, suini e ovicaprini in comuni classificati di montagna, qualora il peso vivo allevato non superi i 3.000 kg, è richiesta una capacità della vasca di stoccaggio non inferiore a 90 giorni. Per le dimensioni, qualora non sussistano
esigenze particolari di una più analitica determinazione dei volumi stoccati, si fa riferimento alla tabella 1 della parte A dell’allegato
3 della DGR 5868/2007.
Per i nuovi allevamenti e gli ampliamenti di quelli esistenti limitatamente alle parti di nuova edificazione non sono considerate utili
al calcolo dei volumi di stoccaggio le fosse sottostanti i pavimenti fessurati e grigliati, ad esclusione degli allevamenti localizzati in
comuni di montagna.
c) Divieti spaziali e temporali relativi all’utilizzazione dei fertilizzanti azotati
c.1) Accumulo temporaneo dei letami e lettiere esauste di allevamenti di avicunicoli, esclusi gli altri materiali assimilati
Condizioni per accumulo:
−
deve essere praticato ai soli fini dell’utilizzazione agronomica
−
è ammesso solo previo uno stoccaggio di almeno 90 giorni
−
è consentito solo sui terreni agricoli utilizzati per lo spandimento e/o in prossimità degli stessi
−
deve avere una durata non superiore a tre mesi
−
la quantità accumulata deve essere funzionale alle esigenze delle colture dell’appezzamento utilizzato per l’accumulo
e/o degli appezzamenti limitrofi
−
non può essere ripetuto nello stesso luogo nell’ambito di una stessa annata agraria
−
deve essere realizzato prevedendo tutti gli accorgimenti per contenere ogni fuoriuscita di liquidi e/o percolati e garantire il mantenimento di condizioni microaerobiche all’interno della massa.
Divieto di accumulo a distanze inferiori a:
−
5 m dalle scoline;
−
30 m dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali;
−
40 m dalle sponde dei laghi, nonché delle zone umide individuate ai sensi della Convenzione di Ramsar del 2 febbraio
1971.
Per gli allevamenti avicoli a ciclo produttivo inferiore a 90 giorni, le lettiere possono essere stoccate al termine del ciclo produttivo
sottoforma di cumuli in campo, fatte salve obbligatorie diverse disposizioni delle autorità sanitarie.
c.2) Divieti di utilizzazione agronomica dei letami:
L’utilizzo agronomico è vietato:
1.In relazione ai corpi idrici naturali a meno di 5 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali individuati come
non significativi dal Piano di tutela e uso delle Acque, approvato con d.g.r. VIII/2244 del 29 marzo 2006 e dall’inizio
dell’arenile per le acque lacuali. Tali disposizioni non si applicano ai canali artificiali ad esclusivo utilizzo di una o più
aziende, purché non connessi ai corpi idrici naturali, ed ai canali arginati.
2.
su superfici non interessate dall’attività agricola, fatta eccezione per le aree a verde pubblico e privato e per le aree
soggette a recupero e ripristino ambientale;
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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
3.
nei boschi, fatte salve diverse disposizioni regionali, ad esclusione degli effluenti rilasciati dagli animali nell’allevamento
brado;
4.
sui terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante, con frane in atto e su terreni saturi d’acqua, fatta eccezione
per i terreni adibiti a colture che richiedono la sommersione;
5.
nella stagione autunno – invernale, di norma dal 1° dicembre a fine febbraio; in funzione dell’andamento meteorologico, delle condizioni locali e dei ritmi di assorbimento delle colture in atto, la Regione con
propri provvedimenti può però definire periodi di divieto di spandimento differenti dalla regola generale. In particolare per la stagione autunno invernale 2013/2014 sono previsti i seguenti periodi minimi di divieto:
-dal 15 dicembre al 15 gennaio vige il divieto di spandimento ai fini agronomici di letame proveniente da allevamenti di bovini, bufalini, ovicaprini ed equidi con contenuto di sostanza secca pari almeno al 20% utilizzato su prati
permanenti e/o avvicendati,
-dal 1 dicembre 2013 al 28 febbraio 2014 è vietato lo spandimento di letame e materiale assimilato (diverso da
quello di cui al punto precedente), su prati, cereali autunno vernini, colture ortive, colture arboree con inerbimenti
permanenti o su terreni con residui colturali ed in preparazione della semina primaverile anticipata;
6.
nei giorni di pioggia e nei giorni immediatamente successivi al fine di garantire il non percolamento in falda e il non
costipamento del terreno;
7.
in tutte le situazioni in cui l’autorità competente provvede ad emettere specifici provvedimenti di divieto o di prescrizione in ordine alla prevenzione di malattie infettive, infestive e diffusive per gli animali, per l’uomo e per la difesa dei corpi
idrici;
8.
in golena entro argine a meno che non venga distribuito nel periodo di magra e venga interrato immediatamente.
c.3) Divieti di utilizzazione dei liquami:
L’utilizzo dei liquami e dei materiali ad essi assimilati è vietato:
1) In relazione ai corpi idrici naturali a meno di 10 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua e dall’inizio dell’arenile per le acque lacuali. Tali disposizioni non si applicano ai canali artificiali ad esclusivo utilizzo di una o più aziende, purché non connessi
ai corpi idrici naturali, ed ai canali arginati.
2) su superfici non interessate dall’attività agricola, fatta eccezione per le aree a verde pubblico e privato e per le aree soggette
a recupero e ripristino ambientale;
3) nei boschi, fatte salve diverse disposizioni regionali, ad esclusione degli effluenti rilasciati dagli animali nell’allevamento brado;
4) sui terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante, con frane in atto e terreni saturi d’acqua, fatta eccezione per i terreni
adibiti a colture che richiedono la sommersione;
5) nella stagione autunno – invernale, di norma dal 1 dicembre a fine febbraio; in funzione dell’andamento meteorologico, delle
condizioni locali e dei ritmi di assorbimento delle colture in atto, la Regione con propri provvedimenti può però definire periodi
di divieto di spandimento differenti dalla regola generale. In particolare per la stagione autunno invernale 2013/2014, dal 1
dicembre 2013 al 28 febbraio 2014 è vietato lo spandimento di liquami, su prati, cereali autunno vernini, colture ortive, colture
arboree con inerbimenti permanenti o su terreni con residui colturali ed in preparazione della semina primaverile anticipata;
6) nei giorni di pioggia e nei giorni immediatamente successivi al fine di garantire il non percolamento in falda e il non costipamento del terreno;
7) in terreni con coltivazioni in atto destinate direttamente - senza processi di trattamento dei prodotti- alla alimentazione umana;
8) dopo l’impianto della coltura nelle aree adibite a parchi o giardini pubblici, campi da gioco, utilizzate per ricreazione o destinate in genere ad uso pubblico;
9) su colture foraggiere nelle tre settimane precedenti lo sfalcio del foraggio o il pascolamento;
10)in golena entro argine a meno che non venga distribuito nel periodo di magra e immediatamente interrato;
11) su terreni con pendenza media, riferita ad un’area aziendale omogenea, superiore al 10%. Tale limite, in presenza di sistemazioni idraulico-agrarie o sulla base delle migliori tecniche di spandimento riportate nel CBPA (codice di buona pratica agricola),
o nel Piano d’azione, può essere incrementato al 20%.
12) in prossimità di strade e di centri abitati a meno che i liquami siano distribuiti con tecniche atte a limitare l’emissione di odori
sgradevoli o vengano immediatamente interrati o si effettui la fertirrigazione;
13) in tutte le situazioni in cui l’autorità competente provvede ad emettere specifici provvedimenti di divieto o di prescrizione in
ordine alla prevenzione di malattie infettive, infestive e diffusive per gli animali, per l’uomo e per la difesa dei corpi idrici.
c.4) Divieti e/o limitazioni dell’utilizzazione agronomica dei fanghi:
L’utilizzazione agronomica dei fanghi derivanti da trattamenti di depurazione di cui al D.Lgs. n. 99 del 1992:
1) nelle more della definizione delle nuove linee guida, è limitata dalle disposizioni di cui alla D.G.R. 30 dicembre 2003 n. VII/15944
(BURL S.O. n. 4 del 19.1. 2004);
2) deve avvenire previo dettagliato piano di fertilizzazione;
3) è vietata nella stagione autunno – invernale, di norma dal 1 dicembre a fine febbraio; in funzione dell’andamento meteorologico,
delle condizioni locali e dei ritmi di assorbimento delle colture in atto, la Regione con propri provvedimenti può però definire periodi
di divieto di spandimento differenti dalla regola generale. In particolare per la stagione autunno invernale 2013/2014, dal 1 dicembre
2013 al 28 febbraio 2014 è vietato lo spandimento di fanghi, su prati, cereali autunno vernini, colture ortive, colture arboree con inerbimenti permanenti o su terreni con residui colturali ed in preparazione della semina primaverile anticipata;
4) è vietata su terreni che ricevono e.a., fatte salve le disposizioni di cui alla D.G.R. 30 dicembre 2003 n. VII/15944.
c.5) Divieti di utilizzazione agronomica dei fertilizzanti azotati diversi dall’e.a.
L’utilizzo agronomico è vietato:
1) in relazione ai corpi idrici naturali a meno di 5 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali e dall’inizio dell’arenile
per le acque lacuali. Tali disposizioni non si applicano ai canali artificiali ad esclusivo utilizzo di una o più aziende, purché non
connessi ai corpi idrici naturali, ed ai canali arginati.
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
2) sulle superfici non interessate dall’attività agricola, fatta eccezione per le aree a verde pubblico e privato e per le aree soggette a recupero e ripristino ambientale;
3) nei boschi, ad esclusione degli effluenti rilasciati dagli animali nell’allevamento brado;
4) sui terreni gelati, innevati, con falda acquifera affiorante, con frane in atto e terreni saturi d’acqua, fatta eccezione per i terreni
adibiti a colture che richiedono la sommersione;
5) nella stagione autunno – invernale, di norma dal 1 dicembre a fine febbraio; in funzione dell’andamento meteorologico, delle
condizioni locali e dei ritmi di assorbimento delle colture in atto, la Regione con propri provvedimenti può però definire periodi
di divieto di spandimento differenti dalla regola generale. In particolare per la stagione autunno invernale 2013/2014, dal 1
dicembre 2013 al 28 febbraio 2014 è vietato lo spandimento di fertilizzanti azotati diversi dagli e.a. e dalle acque reflue, su
prati, cereali autunno vernini, colture ortive, colture arboree con inerbimenti permanenti o su terreni con residui colturali ed in
preparazione della semina primaverile anticipata;
6) nei giorni di pioggia e nei giorni immediatamente successivi al fine di garantire il non percolamento in falda e il non costipamento del terreno;
7) in tutte le situazioni in cui l’autorità competente provvede ad emettere specifici provvedimenti di divieto o di prescrizione in
ordine alla prevenzione di malattie infettive, infestive e diffusive per gli animali, per l’uomo e per la difesa dei corpi idrici;
8) in golena entro argine a meno che non venga distribuito nel periodo di magra e venga interrato immediatamente.
Su terreni in pendenza la distribuzione del materiale palabile e dei concimi azotati e degli ammendanti organici deve rispettare quanto definito dal CBPA in relazione alla lavorabilità dei suoli, alle sistemazioni idraulico-agrarie e alle modalità di spandimento.
d) Rispetto dei massimali previsti per l’utilizzo di fertilizzanti azotati
La quantità di azoto al campo apportato da effluenti da allevamento nella SAU ricadente in zona NON vulnerabile non deve superare
il valore di 340 kg per ettaro e per anno, inteso come quantitativo medio aziendale. Il limite d’uso di 340 kg/ha/N/anno al campo è
comprensivo delle deiezioni depositate dagli animali quando sono tenuti al pascolo. La quantità di azoto apportata deve comunque
tenere conto delle esigenze delle colture in atto o previste.
Atto B9RM - Requisiti minimi relativi all’uso dei prodotti fitosanitari nelle aziende che aderiscono ai pagamenti agroambientali
ai sensi dell’art. 36 lettera a) punto iv) del regolamento (CE) n.1698/2005 s.m.i.
Il beneficiario che aderisce ai pagamenti agroambientali (misura 214 - art. 36 lettera a) punto iv) del regolamento (CE) n.1698/2005
s.m.i.), oltre agli impegni previsti dall’atto B9, deve rispettare:
•
le disposizioni sull’uso dei pesticidi nelle vicinanze di corpi idrici o altri luoghi sensibili, conformemente alla legislazione nazionale
(articolo 93, dlgs n. 152/2006 in materia di individuazione delle zone vulnerabili da fitosanitari);
•
l’obbligo di verifica statica della funzionalità dell’attrezzatura aziendale utilizzata per la distribuzione di prodotti fitosanitari, con
cadenza almeno quinquennale. La sopracitata verifica, eseguita da un tecnico, secondo quanto previsto dall’allegato 5 delle
disposizioni attuative della misura 214 – anno 2011, deve essere svolta nel rispetto della seguente tempistica:
-
entro il 30 giugno 2011 se l’impegno relativo alla misura 214 è stato attivato negli anni 2007, 2008 e 2009;
-
entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui si assume l’obbligo, se l’impegno relativo alla misura 214 è stato o
sarà attivato negli anni successivi al 2009.
Il beneficiario che aderisce alle azioni A e/o B della misura 214 è esonerato dall’obbligo di verifica statica della funzionalità
dell’attrezzatura aziendale, in quanto assolve ad un impegno di certificazione funzionale che va oltre tale requisito minimo di
condizionalità.
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
D.g.r. 14 febbraio 2014 - n. X/1376
Manifestazione di favorevole volontà d’intesa, ai sensi del d.p.r.
383/1994, in ordine al “Progetto NR. 6/2013”, comune di Somma
Lombardo (VA). Progetto definitivo dei lavori di realizzazione
collegamento ferroviario fra il Terminal 1 ed il Terminal 2
dell’aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa “Città di
Milano”. Conferenza dei servizi permanente per l’approvazione
dei progetti del sito di impianto dell’esposizione universale
del 2015, nonchè dei relativi manufatti
LA GIUNTA REGIONALE
Preso atto che:
•con decreto Provveditoriale n. 12088 del 20 dicembre 2013,
il Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche ha indetto la Conferenza dei Servizi volta al conseguimento
dell’Intesa di cui all’art. 3 del d.p.r. 383/94 relativamente al
«Progetto n. 6/2013. Comune di Somma Lombardo (VA).
Progetto definitivo dei lavori di realizzazione collegamento
ferroviario fra il Terminal 1 ed il Terminal 2 dell’Aeroporto
Intercontinentale di Milano Malpensa «Città di Milano».Conferenza dei Servizi Permanente per l’approvazione dei
progetti del sito di impianto dell’Esposizione Universale del
2015, nonché dei relativi manufatti;
•la documentazione attinente il progetto in oggetto è stata
pubblicata sul portale della Conferenza dei Servizi (piattaforma telematica);
Preso atto dei pareri redatti dalla:
−− U.O. Infrastrutture viarie e aeroportuali della D.G. Infrastrutture e Mobilità, con nota n.S1.2014.0005273 del
28 gennaio 2014;
−− Struttura Pianificazione Territoriale della D.G. Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo, con nota n. Z1.2014.0000775
del 20 gennaio 2014;
−− Struttura Paesaggio della DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, con nota n.T1.2014.0004750 del
30 gennaio 2014;
−− U.O. Qualità dell’aria, emissioni industriali e rumore della
D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, con nota
n. T1.2014.0003494 del 23 gennaio 2014;
−− Struttura Rumore e inquinanti fisici della D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, con nota n.
T1.2014.0003750 del 24 gennaio 2014;
−− Sede Territoriale di Varese della D.C. Presidenza, con nota
n. AE12.2014.0000121 del 15 gennaio 2014;
Rilevato che il progetto consiste nella realizzazione del collegamento ferroviario tra il Terminal 1 (capolinea attuale della linea ferroviaria Milano-Malpensa) e il Terminal 2 dell’Aeroporto
Intercontinentale di Malpensa e nella costruzione della stazione
ferroviaria al Terminal 2.Detto collegamento, lungo circa 3,4 Km
e con uno sviluppo prevalentemente in trincea aperta e galleria
artificiale coperta, rappresenta la prima fase esecutiva di un disegno progettuale di più ampia portata geografica e economica denominata «Accessibilità da Nord a Malpensa».
Nel progetto il collegamento ferroviario è stato suddiviso in
due lotti: Lotto 1 che riguarda la nuova stazione ferroviaria presso il Terminal 2 e il lotto 2 che interessa l’infrastruttura ferroviaria
compresa tra la nuova stazione ferroviaria del terminal 2 e la stazione ferroviaria del Terminal 1.
Il collegamento ferroviario in progetto e la nuova stazione ricadono nel «Parco regionale della Valle del Ticino»; inoltre il collegamento ferroviario T1-T2 interessa, per circa 500m, il «Parco
Naturale della Valle del Ticino», l’area SIC «Brughiera del Dosso» e
l’area ZPS «Boschi del Ticino»;
Visti:
−− il programma regionale di sviluppo della X legislatura approvato con d.c.r. n. 78 del 9 luglio 2013;
−− il p.t.r., approvato dal Consiglio regionale con deliberazione n. 951 nella seduta del 19 gennaio 2010 e successivi aggiornamenti;
−− l’art.29 della legge 17 agosto 1942, n. 1150 - «Legge
Urbanistica»;
−− il d.p.r. 18 aprile 1994, n. 383, avente per oggetto «Regolamento recante la disciplina dei procedimenti di localizzazione delle opere di interesse statale»;
−− le ulteriori disposizioni in materia di localizzazione delle
opere dello Stato e di quelle di interesse statale contenute nel Capo II del Titolo III del d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112;
−− la deliberazione n. VII/2464 del 1 dicembre 2000, avente
per oggetto «Definizione delle modalità tecnico-operative
per l’esplicazione delle procedure di localizzazione delle
opere dello Stato e di Interesse Statale»;
−− la legge 7 agosto 1990, n. 241 «Nuove norme sul procedimento amministrativo» e s.m.i;
−− la legge regionale 1 febbraio 2012, n. 1 «Riordino normativo in materia di procedimento amministrativo, diritto di
accesso ai documenti amministrativi, semplificazione
amministrativa, potere sostitutivo e potestà sanzionatoria»;
−− il Protocollo d’Intesa avente per oggetto «Criteri di razionalizzazione e di semplificazione dei procedimenti di intesa Stato-Regione per gli interventi di competenza dello
Stato, di cui al d.p.r. 18 aprile 1994, n. 383», sottoscritto dalla Regione Lombardia e dal Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti – Provveditorato Regionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia in data 6 dicembre 2001;
−− la propria deliberazione n. VIII/007561 del 27 giugno
2008, avente per oggetto «Determinazioni sul programma
annuale delle opere di interesse statale proposte da enti pubblici, nell’ambito della procedura di localizzazione
delle stesse di cui alla d.g.r. 2464/2000»;
−− il d.d.u.o. 5 ottobre 2012 n. 8766 «Progetto del collegamento ferroviario fra i Terminal T1 e T2 dell’Aeroporto di
Malpensa, nel comune Somma Lombardo (VA). Proponente: Ferrovienord s.p.a. - Milano. Pronuncia di compatibilita’ ambientale ai sensi del d.lgs. 152/2006 e della
l.r.5/2010;
−− il decreto n. 569 del 30 gennaio 2014 «Progetto del collegamento ferroviario fra i Terminal T1 e T2 dell’Aeroporto
di Malpensa, nel comune Somma Lombardo (VA).Proponente: Ferrovie Nord s.p.a. - Milano. Modifica e integrazione della pronuncia di compatibilita’ ambientale di cui al
decreto dirigenziale n. 8766»;
Ad unanimità di voti, espressi nelle forme di legge;
DELIBERA
1. di manifestare favorevole volontà di Intesa, ai sensi dell’art.
3 del d.p.r. 18 aprile 1994, n. 383, in ordine al Progetto n. 6/2013.
Comune di Somma Lombardo (VA). Progetto definitivo dei lavori di realizzazione collegamento ferroviario fra il Terminal 1 ed il
Terminal 2 dell’Aeroporto Intercontinentale di Milano Malpensa
«Citta’ di Milano»- Conferenza dei Servizi Permanente per l’approvazione dei progetti del sito di impianto dell’Esposizione Universale del 2015, nonché dei relativi manufatti;
2. di considerare quale parte integrante e sostanziale del
presente atto deliberativo l’Allegato A e l’elenco degli elaborati
identificati nell’Allegato B;
3. di integrare l’elenco di cui alla d.g.r. n.VIII/007561 del 27
giugno 2008, avente per oggetto «Determinazioni sul programma annuale delle opere di interesse statale proposte da enti
pubblici, nell’ambito della procedura di localizzazione delle stesse di cui alla d.g.r. 2464/2000»,con l’inserimento del progetto di
cui trattasi;
4. di disporre la pubblicazione della presente deliberazione
sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.
Il segretario: Marco Pilloni
——— • ———
– 84 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
ALLEGATO A
RELAZIONE RELATIVA AL “PROGETTO N. 6/2013. COMUNE DI SOMMA LOMBARDO (VA). PROGETTO DEFINITIVO DEI LAVORI DI
REALIZZAZIONE COLLEGAMENTO FERROVIARIO FRA IL TERMINAL 1 ED IL TERMINAL 2 DELL’AEROPORTO INTERCONTINENTALE DI
MILANO MALPENSA “CITTA’ DI MILANO”.- CONFERENZA DEI SERVIZI PERMANENTE PER L’APPROVAZIONE DEI PROGETTI DEL SITO DI
IMPIANTO DELL’ESPOSIZIONE UNIVERSALE DEL 2015, NONCHÉ DEI RELATIVI MANUFATTI;
PRESO ATTO che:
•
con Decreto Provveditoriale n. 12088 del 20.12.2013, il Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche ha indetto la Conferenza
dei Servizi volta al conseguimento dell’Intesa di cui all’art. 3 del d.p.r. 383/94 relativamente al Progetto n. 6/2013. Comune di
Somma Lombardo (VA). Progetto definitivo dei lavori di realizzazione collegamento ferroviario fra il Terminal 1 ed il Terminal 2
dell’Aeroporto Intercontinentale di Milano Malpensa “Citta’ di Milano”.- Conferenza dei Servizi Permanente per l’approvazione dei
progetti del sito di impianto dell’Esposizione Universale del 2015, nonché dei relativi manufatti;
•
la documentazione attinente il progetto in oggetto è stata pubblicata sul portale della Conferenza dei Servizi (piattaforma
telematica);
•
il Presidente della Conferenza di Servizi Permanente, ha convocato l’adunanza della Conferenza di Servizi Permanenti l’8 gennaio
2014 per la presentazione del progetto definitivo in sessione referente;
RILEVATO dalla documentazione depositata sul portale della Conferenza di Servizi che il progetto consiste nella realizzazione del
collegamento ferroviario tra il Terminal 1 (capolinea attuale della linea ferroviaria Milano-Malpensa) e il Terminal 2 dell’Aeroporto
Intercontinentale di Malpensa e nella costruzione della stazione ferroviaria al Terminal 2.
Detto collegamento, lungo circa 3,4 Km e con uno sviluppo prevalentemente in trincea aperta e galleria artificiale coperta, rappresenta
la prima fase esecutiva di un disegno progettuale di più ampia portata geografica e economica denominata “Accessibilità da Nord
a Malpensa”.
Nel progetto il collegamento ferroviario è stato suddiviso in due lotti: Lotto 1 che riguarda la nuova stazione ferroviaria presso il Terminal
2 e il lotto 2 che interessa l’infrastruttura ferroviaria compresa tra la nuova stazione ferroviaria del Terminal 2 e la stazione ferroviaria del
Terminal 1.
Il collegamento ferroviario in progetto e la nuova stazione ricadono nel “Parco regionale della Valle del Ticino”; inoltre il collegamento
ferroviario T1-T2 interessa, per circa 500 m, il “Parco Naturale della Valle del Ticino”, l’area SIC “Brughiera del Dosso” e l’area ZPS “Boschi
del Ticino”.
PRESO ATTO inoltre che:
-
il soggetto proponente del progetto è il Ferrovienord S.p.A.;
-
il Decreto del Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche n. 12088 del 20.12.2013 evidenzia che la localizzazione delle
opere si pone in vigente difformità degli strumenti urbanistici del comune di riferimento, nonostante sia già stato approvato
recentemente il Piano di Governo di Territorio (P.G.T.) ed i relativi atti siano in corso di pubblicazione per il rispetto delle procedure
di legge;
-
l’intervento è qualificato come opera “connessa” alla programmazione del Grande Evento dell’Esposizione Universale e risulta
incluso nell’Allegato “B” del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 maggio 2013;
-
la procedura in oggetto si inserisce in quella autorizzatoria svolta nell’ambito della “Conferenza di servizi permanente per
l’approvazione dei progetti del sito di impianto dell’Esposizione Universale del 2015, e dei manufatti inclusi nel dossier di
registrazione del grande evento” istituita con Decreto del Provveditore Interregionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia n.
12161 del 21 ottobre 2011, in accoglimento della proposta formulata dal Commissario Straordinario del Governo per l’Expo 2015;
-
l’intervento risulta coerente con la programmazione regionale, in quanto il Piano Territoriale Regionale (PTR) partecipa al “progetto
Expo 2015” con l’obiettivo di promuovere azioni di sistema, di riqualificazione ed innovazione territoriale ed urbana;
-
le opere relative al Progetto del collegamento ferroviario fra i Terminal T1 e T2 dell’Aeroporto di Malpensa, nel comune Somma
Lombardo, sono state oggetto di procedura di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e della l.r. 5/2010
conclusa in data. 5 ottobre 2012 con d.d.u.o. 8766 recante giudizio positivo con prescrizioni ;
-
la pronuncia di compatibilità ambientale è stata modificata ed integrata con decreto n. 569 del 30.01.2014 “Progetto del
collegamento ferroviario fra i Terminal T1 e T2 dell’Aeroporto di Malpensa, nel comune Somma Lombardo (VA).Proponente:
Ferrovie Nord s.p.a. - Milano. Modifica e integrazione della pronuncia di compatibilita’ ambientale di cui al decreto dirigenziale
n°8766”, a seguito di accoglimento di istanza, presentata da Ferrovie Nord alla Struttura Valutazione di Impatto Ambientale, di
stralcio della prescrizione contenuta nel decreto VIA n°8766 del 05/10/2012 concernente la realizzazione del ponte ecologico
(lett. d), quarto punto, del quadro prescrittivo “ambientale” contenuto nella relazione istruttoria individuata quale Allegato A ;
Per la predisposizione dell’atto di espressione della Regione Lombardia è stata svolta la necessaria istruttoria regionale così articolata:
-
acquisizione del parere della U.O. Infrastrutture viarie e aeroportuali della D.G. Infrastrutture e Mobilità che, con nota n.
S1.2014.0005273 del 28.1.2014 esprime quanto segue . “Il progetto in esame consiste nella realizzazione del prolungamento
della linea elettrificata a doppio binario dall’attuale attestazione al Terminal 1 fino al Terminal 2, tramite un collegamento
ferroviario delle medesime caratteristiche che si sviluppa prevalentemente in trincea aperta e galleria artificiale coperta, per
una lunghezza di circa 3.8 km (la distanza tra gli assi banchine dei due terminal è di circa 3,4 km) e nella costruzione della
stazione interrata a servizio del Terminal 2, organizzata su 4 binari e predisposta per il futuro proseguimento dei due binari centrali
verso nord, comprensiva di area di parcheggio integrata e di un collegamento pedonale con l’aerostazione del Terminal 2.
Il progetto definitivo in esame è stato approvato in linea tecnica dalla scrivente Direzione Generale con decreto n. 8975 del 10
ottobre 2012, al quale si rimanda per gli indirizzi ivi contenuti da adottare nello sviluppo delle successive fasi - progettuale e
realizzativa - del collegamento ferroviario Terminal 1 – Terminal 2.
Con riferimento al quadro programmatico infrastrutturale, il collegamento T1 - T2 oltre ad essere un’“opera connessa” nell’ambito
dell’accessibilità al sito di EXPO 2015, costituisce la prima tratta del progetto globale “Accessibilità da Nord a Malpensa”, inserito
tra i progetti strategici di Legge Obiettivo e appartenente alle reti della programmazione CE TEN-T 2007-2013 (Trans European
Network- Transport), e riconfermata nella sua priorità dalla nuova programmazione TEN-T 2014-2020, dove gli aeroporti classificati
come “CORE network” – come l’aeroporto di Malpensa – debbono essere collegati entro l’anno 2030 alla rete ferroviaria
principale. Tutto ciò coerentemente con la proposta di Piano Nazionale per lo Sviluppo Aeroportuale, redatto da ENAC nel
febbraio 2012, attualmente in fase di approvazione da parte del MIT, che assume tra i principali obiettivi il potenziamento
dell’accessibilità e dell’intermodalità degli aeroporti.
L’estensione del collegamento ferroviario rappresenta pertanto il passaggio fondamentale per mettere l’aeroporto di Malpensa in
rete con i collegamenti ferroviari nazionali e internazionali in direzione Gallarate, in direzione Sempione e in direzione Varese-Lugano.
Bollettino Ufficiale
– 85 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Il progetto in oggetto non interferisce con altre opere infrastrutturali viarie e ferroviarie che rientrano nella programmazione
regionale.
Analizzate inoltre le possibili interferenze tra l’opera in esame e le esistenti infrastrutture,per il successivo sviluppo della progettazione
esecutiva e delle fasi realizzative, si ritiene indispensabile il coordinamento con i gestori delle infrastrutture viarie, aeroportuale
e del Parco e Museo del Volo “Volandia” per la piattaforma elicotteristica esistente ed interferita dal tracciato ferroviario in
oggetto. Tale piattaforma risulta essere una delle ipotesi di approdo e decollo per una rete elicotteristica a servizio di EXPO. In
quest’ultimo caso, particolare attenzione dovrà essere posta, all’interferenza intesa sia delle fasi di cantiere e realizzazione, sia al
coordinamento dei tempi che garantiscano l’utilizzo della piattaforma in tempo utile anche per fasi di affinamento preparatorie
alla verifica tecnica del servizio elicotteristico in funzione di EXPO
Si raccomanda pertanto il costante coordinamento nel corso dell’esecuzione dei lavori finalizzato a garantire l’ottimale
realizzazione di tutti gli interventi”.
-
acquisizione del parere della Struttura Paesaggio della D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, che con nota n.
T1.2014.0004750 del 30.1.2014 evidenzia che , l’ambito interessato dall’intervento riguarda aree sottoposte a tutela paesaggistica
ai sensi del D.lgs. 42/2004 parte terza, in quanto comprese negli ambiti di cui all’art. 142 comma 1 lett. f), Parco lombardo della
Valle del Ticino, e lett. g), boschi e foreste, del suddetto D.lgs.
Le opere relative al progetto in esame sono state oggetto di procedura di compatibilità ambientale ai sensi del D.Lgs. 152/2006
e della L.R. 5/2010 ( Decreto n. 8766 in data 05/10/2012) e nell’ambito della procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale la
scrivente struttura ha espresso parere paesaggistico favorevole.
Verificata la documentazione progettuale ribadisce le indicazioni già dettate ed incluse nel Decreto citato.
-
acquisizione del parere della U.O. Qualità dell’aria, emissioni industriali e rumore della D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo
Sostenibile, che con nota n. T1.2014.0003494 del 23.01.2014 ha rilevato che nel materiale fornito non si sono reperiti elementi
nuovi, in merito al tema della qualità dell’aria, rispetto a quanto già analizzato nell’ambito della procedura di VIA, dunque non
possono formulare ulteriori osservazioni in materia. Ribadiscono dunque le osservazioni e prescrizioni già formulate sul tema nel
decreto di compatibilità ambientale (n. 8766 del 5/10/2012;
-
acquisizione del parere della Struttura Rumore e inquinanti fisici della D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile che, con
nota n. T1.2014.0003750 del 24.01.2014 ha espresso e fornito, per quanto riguarda gli aspetti relativi all’impatto acustico e da
vibrazioni, le seguenti considerazioni e indicazioni.
Il progetto è stato sottoposto a procedura di valutazione di impatto ambientale conclusasi con decreto 8766 del 5/10/2012 con
espressione di giudizio positivo di compatibilità ambientale condizionata all’ottemperanza alle prescrizioni indicate nel decreto
medesimo.
In particolare, per quanto riguarda il tema rumore e vibrazioni le prescrizioni sono riportate ai paragrafi 5.3.h, 5.3.i, 5.3.j.
L’ottemperanza alla prescrizione 5.3.h, riguardante la previsione ed la definizione in dettaglio di soluzioni di mitigazione delle
vibrazioni di maggior efficacia rispetto a quelle previste in progetto, attiene la fase di progettazione esecutiva e quindi si rimanda
a tale successiva fase la verifica dell’ottemperanza, ribadendo la prescrizione e ricordando di corredare adeguatamente la
progettazione esecutiva con le previsioni, definizioni e valutazioni richieste.
L’ottemperanza alla prescrizione 5.3.i dovrà essere verificata in fase di esercizio post operam e quindi, nel ribadire tale prescrizione,
si rimanda a tale fase.
La prescrizione 5.3.j attiene la fase di cantiere e quindi si ribadisce tale prescrizione rimandando la verifica di ottemperanza alla
fase di cantiere.
Si evidenzia inoltre che, in fase di esercizio, l’infrastruttura dovrà garantire il rispetto dei limiti di rumore stabiliti dal dPR 459/98 e,
per quanto attiene le vibrazioni, queste dovranno essere contenute per i recettori residenziali sotto le soglie di percezione ed in
generale al di sotto dei livelli che possano determinare interferenza con le attività connesse alla fruizione dei recettori.;
-
acquisizione del parere della Struttura Pianificazione Territoriale della D.G.Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo che, con nota n.
Z1.2014.0000775 del 20.1.2014, osserva che l’intervento infrastrutturale in oggetto consiste nella realizzazione di un collegamento
ferroviario tra il Terminal 1 – capolinea attuale della linea ferroviaria Milano-Malpensa – e la futura stazione del Terminal 2
dell’Aeroporto Intercontinentale di Malpensa.
Per l’espressione del parere di competenza è stata effettuata una verifica di compatibilità con gli atti di programmazione e
pianificazione di rango regionale ed in particolare con il Piano Territoriale Regionale approvato con d.c.r. n. 951 del 19 gennaio
2010 e successivi aggiornamenti.
Il PTR individua le infrastrutture strategiche per il conseguimento degli obiettivi di piano, e fra queste vi è uno specifico richiamo
alle Infrastrutture per la mobilità.
Su questo tema le strategie regionali per la mobilità si orientano su alcune principali linee d’azione tra le quali:
•
rafforzare l’integrazione della regione nella rete europea per aumentarne la competitività;
•
favorire gli spostamenti, programmare l’offerta e agire sulla domanda;
•
realizzare un servizio pubblico d’eccellenza e sviluppare forme di mobilità sostenibile;
•
equilibrare le risposte di mobilità pubblica e privata secondo un modello integrato;
•
riorganizzare il sistema delle merci per uno sviluppo del settore più sostenibile e competitivo;
Al fine di migliorare la mobilità pubblica e privata di persone e imprese che vivono e lavorano sul territorio, all’interno di tali grandi
capitoli di azione particolare attenzione viene posta al superamento del deficit infrastrutturale che caratterizza la Lombardia a
dispetto del ruolo trainante del sistema economico-produttivo, in Italia e sul panorama europeo.
Tra gli obiettivi di strategia regionale è sottolineata la necessità di affermazione di Malpensa come aeroporto di carattere
intercontinentale: anche in questo caso lo sviluppo del sistema necessita di azioni di potenziamento infrastrutturale e attenzione
alla rete di adduzione. In particolare, il rafforzamento del ruolo di Malpensa quale scalo di riferimento principale nel più ampio
sistema aeroportuale nazionale non può prescindere dall’adeguamento e completamento del sistema di accessibilità,
attraverso la realizzazione dei collegamenti con la rete primaria nazionale e internazionale, stradale e ferroviaria: tra questi viene
espressamente citato il “Terminal 2 di Malpensa con il prolungamento dell’attuale linea al momento attestata al Terminal 1”.
Il progetto della nuova infrastruttura, è contemplato tra gli obiettivi prioritari di interesse regionale e sovraregionale elencati negli
Strumenti Operativi del PTR che in particolare si riferisce al “Collegamento Malpensa a nord” il cui definitivo trasmesso da SEA e
Ferrovienord in data 05.09.2012 è stato licenziato favorevolmente dalla Regione con Decreto dirigenziale n. 8975 del 10.10.2012.
Il progetto inoltre è qualificato come opera “connessa” alla programmazione del Grande Evento dell’Esposizione Universale, e
risulta incluso nell’Allegato “B” al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 maggio 2013.
Tutto ciò premesso ritiene di esprimere parere positivo sulla compatibilità dell’intervento in oggetto rispetto al Piano Territoriale
Regionale mentre, per quanto riguarda gli adempimenti di carattere urbanistico locale, richiama l’articolo 166, comma 5, del
d.lgs. 163/06, che impegna gli Enti Locali a provvedere all’adeguamento definitivo degli elaborati urbanistici di competenza.
– 86 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
-
acquisizione del parere della Sede Territoriale di Varese della D.C. Presidenza che, con nota n. AE12.2014.0000121 del 15.01.2014,
comunica che il progetto non coinvolge corpi idrici dei reticoli principale o minore.
Peraltro, è previsto il convogliamento e smaltimento, mediante pozzi perdenti, delle acque reflue provenienti dai drenaggi
superficiali, senza incidere su alvei né esulare dall’ambito di intervento
In relazione a quanto sopra evidenziato si ritiene che sussistano i presupposti per il raggiungimento dell’intesa, con le prescrizioni e le
indicazioni sopra riportate.
Milano, 31.1.2014
Il dirigente della struttura
Diego Terruzzi
——— • ———
– 87 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
ALLEGATO B
ALLEGATOB
ELENCO ELABORATI
Intesa Stato-Regione ai sensi del DPR 18 aprile 1994, n. 383, per interventi di competenza dello Stato.
“Progetto n. 6/2013. Comune di Somma Lombardo (VA). Progetto definitivo dei lavori di realizzazione
collegamento ferroviario fra il Terminal 1 ed il Terminal 2 dell’Aeroporto Intercontinentale di Milano Malpensa
“Citta’ di Milano”.- Conferenza dei Servizi Permanente per l’approvazione dei progetti del sito di impianto
dell’Esposizione Universale del 2015, nonché dei relativi manufatti.
Bollettino Ufficiale
– 88 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Bollettino Ufficiale
– 89 –
– 89 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Bollettino Ufficiale
– 90 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Bollettino Ufficiale
– 90 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Bollettino Ufficiale
– 91 –
– 91 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Bollettino Ufficiale
– 92 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Bollettino Ufficiale
– 92 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Bollettino Ufficiale
– 93 –
– 93 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Bollettino Ufficiale
– 94 –
Bollettino Ufficiale
– 94 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2
LOTTO 2
Codice
commessa
Livello
progettazione
Lettera DPR
207/10
Progressivo
Categoria
N° opera
Revisione
Scala
M19
D
a
001
IT
--
R0
===
M19
D
a
002
IT
--
R0
===
M19
D
b
001
IG
--
R0
Allegato 1 - Carta idrogeologica generale
===
1:10.000
Allegato 2 - Carta geologica generale
1:10.000
Allegato 3 - Carta geomorfologica generale
1:10.000
Allegato 4 - Carta idrogeologica
1:5.000
Allegato 5 - Carta geologica
1:5.000
Descrizione
A
RELAZIONE GENERALE
Elenco Elaborati
Relazione generale
B
Relazione illustrativa di sintesi LOTTO1 e LOTTO 2
RELAZIONI TECNICHE E SPECIALISTICHE
Relazione geologica-geomorfologica-idrogeologica
Allegato 6 - Carta geomorfologica
1:5.000
Allegato 7 - Profilo geologico-idrogeologico - TAV.1
1:2.000/1:200
Allegato 8 - Profilo geologico-idrogeologico - TAV.2
Relazione geotecnica-sismica
1:2.000/1:200
M19
D
b
002
IG
--
R0
Allegato 1 - Verifiche geotecniche
===
===
1:5.000
Allegato 3 - Planimetria con ubicazione indagini geognostiche e geofisiche
Allegato 4 - Risultati delle indagini geognostiche e geofisiche
Allegato 5 - Profilo geotecnico - TAV. 1
===
1:2.000/1:200
Allegato 6 - Profilo geotecnico - TAV. 2
1:2.000/1:200
Allegato 7 - Profilo geotecnico - TAV. 3
1:2.000/1:200
Relazione idrologica e idraulica
M19
D
b
003
IG
--
R0
===
Relazione archeologica
M19
D
b
004
IG
--
R0
===
1:2.000
Allegato 1 - Carta dei siti archeologici
Relazione Bonifica Ordigni Bellici (all. planimetria)
M19
D
b
005
IT
--
R0
===
Relazione tecnica opere civili di linea
M19
D
b
006
OS
--
R0
===
Relazione tecnica tracciato ferroviario
M19
D
b
007
AR
--
R0
===
Relazione opere stradali
M19
D
b
008
OV
--
R0
===
Relazione opere di compensazione (Ambientale)
M19
D
b
009
IA
--
R0
===
===
Allegato 1 - Ponte - Mitigazione a verde - Planimetria e sezioni
Allegato 2 - Ponte - Carpenteria - Pianta e sezione
C
Cantierizzazione - Relazione tecnica
M19
D
b
010
IT
--
R0
Relazione impianti tecnologici
M19
D
b
011
IM
--
R0
===
Relazione tecnica impianti ferroviari (segnalamento, armamento, trazione elettrica, SCMT)
M19
D
b
012
IT
--
R0
===
===
Relazione tecnica impianti di telecomunicazione
M19
D
b
013
TL
--
R0
Cantierizzazione - Piano scavi
M19
D
b
014
IT
--
R0
Allegato 1 - Inquadramento geografico
1:10.000
Allegato 2 - Ubicazione opere tracciato e stazione
1:5.000
Allegato 3 - Ubicazione sondaggi indagini pregresse
1:5.000
Allegato 3bis - Stratigrafie indagini pregresse
Allegato 4 - Ubicazione sondaggi proposti
===
1:5.000
Allegato 5 - Ubicazione aree cantiere e aree stoccaggio Lotto 1
1:10.000
Allegato 6 - Viabilità di cantiere Lotto 1
1:10.000
Allegato 7 - Ubicazione aree cantiere e aree stoccaggio Lotto 2
1:5.000
Allegato 8 - Ubicazione cave
1:5.000
RILIEVI PLANOALTIMETRICI E STUDIO DI INSERIMENTO URBANISTICO
Inquadramento urbanistico territoriale - Pianificazione ambientale e paesaggistica: PGT Somma Lombardo
M19
D
c
001
IT
--
R0
1:25.000
1 di 8
Bollettino Ufficiale
– 95 –
– 95 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2
LOTTO 2
Codice
commessa
Livello
progettazione
Lettera DPR
207/10
Progressivo
Categoria
N° opera
Revisione
Scala
Inquadramento urbanistico territoriale - Pianificazione urbanistica: PGT Somma Lombardo
Rilievo topografico - Planimetria generale
M19
M19
D
D
c
c
002
003
IT
IT
---
R0
R0
1:10.000
1:2.500
Rilievo topografico - Planimetria quotata parcheggi Nord Terminal 1
M19
D
c
004
IT
--
R0
1:500
Rilievo topografico - Planimetria quotata case Nuove Sud
M19
D
c
005
IT
--
R0
1:500
Rilievo topografico - Planimetria quotata case Nuove Nord
M19
D
c
006
IT
--
R0
1:500
Rilievo topografico - Planimetria quotata svincolo SS336 Somma Lombardo
M19
D
c
007
IT
--
R0
1:500
Rilievo topografico - Planimetria quotata S336
M19
D
c
008
IT
--
R0
1:500
Rilievo Topografico - Planimetria quotata centro manutentivo Malpensa
M19
D
c
009
IT
--
R0
1:500
Rilievo Topografico - Planimetria quotata parcheggio multipiano Terminal 2
M19
D
c
010
IT
--
R0
1:500
Rilievo Topografico - Planimetria quotata Terminal 2
M19
D
c
011
IT
--
R0
1:500
Rilievo topografico - Pianta stazione FNM e asta di manovra
M19
D
c
012
IT
--
R0
1:500
Rilievo topografico - Monografie capisaldi
M19
D
c
013
IT
--
R0
1:5000
Rilievo topografico - Relazione di rilievo
M19
D
c
014
IT
--
R0
===
Descrizione
D
ELABORATI GRAFICI
Generali
Corografia generale con inserimento del sistema infrastrutturale
M19
D
d
001
IT
--
R0
1:100.000
Corografia con inserimento del sistema infrastrutturale
M19
D
d
002
IT
--
R0
1:25.000
Planimetria generale di progetto
M19
D
d
003
IT
--
R0
1:5.000
Planimetria di progetto con indicazione delle opere - TAV. 1
M19
D
d
006
IT
--
R0
1:2.000
Planimetria di progetto con indicazione delle opere - TAV. 2
M19
D
d
007
IT
--
R0
1:2.000
Planimetria di progetto su fotopiano - TAV. 1
M19
D
d
008
IT
--
R0
1:2.000
Planimetria di progetto su fotopiano - TAV. 2
M19
D
IT
--
R0
1:2.000
Profilo longitudinale - TAV. 1
M19
D
d
009
Profilo longitudinale - TAV. 2
M19
D
Linea ferroviaria
Planimetrie e profili
d
010
IT
--
R0
1:2.000/1:200
d
011
IT
--
R0
1:2.000/1:200
Planimetria di progetto ad opere finite - TAV. 1
M19
D
d
012
IT
--
R0
1:1.000
Planimetria di progetto ad opere finite - TAV. 2
M19
D
d
013
IT
--
R0
1:1.000
Planimetria di progetto ad opere finite - TAV. 3
M19
D
d
014
IT
--
R0
1:1.000
Planimetria recinzioni - TAV. 1
M19
D
d
015
IT
--
R0
1:1.000
Planimetria recinzioni - TAV. 2
M19
D
d
016
IT
--
R0
1:1.000
Planimetria recinzioni - TAV. 3
M19
D
d
017
IT
--
R0
1:1.000
Sezione tipo in galleria di raccordo con galleria esistente T1 - OPERA 1
M19
D
IT
--
R0
1:50
M19
D
022
IT
--
R0
1:50
Sezione tipo in galleria prefabbricata - OPERA 4a e gettata in opera - OPERA 4b
M19
D
023
IT
--
R0
1:50
Sezione tipo in galleria gettata in opera - OPERA 5 e prefabbricata - OPERA 15
M19
D
024
IT
--
R0
1:50
Sezione tipo in trincea aperta con paratie su ambo i lati - OPERA 6
M19
D
025
IT
--
R0
1:50
Sezione tipo in galleria con paratie - OPERA 7
M19
D
026
IT
--
R0
1:50
Sezione tipo in trincea aperta con paratia e opera di sostegno - OPERA 8
M19
D
027
IT
--
R0
1:50
Sezioni tipo in trincea aperta con muro di sostegno - OPERA 9 / 14 / 17
M19
D
028
IT
--
R0
1:50
Sezioni tipo in trincea aperta - OPERA 10 / 12
M19
D
029
IT
--
R0
1:50
Sezione tipo in galleria con paratie - OPERA 11
M19
D
030
IT
--
R0
1:50
Sezione tipo in galleria prefabbricata con paratie - OPERA 13 / 16
M19
D
031
IT
--
R0
1:50
Sezioni tipo - recinzioni - tipologie e dettagli
M19
D
033
IT
--
R0
1:20
Nicchie per casse di manovra e C.d.B.
M19
D
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
021
Sezioni tipo in galleria prefabbricata - OPERA 2 / 3
034
IT
--
R0
1:20
M19
D
d
035
IT
--
R0
1:200
Sezioni tipologiche
Sezioni trasversali
Sezioni trasversali - Album A3
Opere d'arte di linea
2 di 8
– 96 –
Bollettino Ufficiale
– 96 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2
LOTTO 2
Descrizione
Codice
commessa
Livello
progettazione
Lettera DPR
207/10
Progressivo
Categoria
N° opera
Revisione
Scala
d
d
d
041
OS
01
R0
1:200
042
OS
01
R0
1:100
044
OS
01
R0
varie
d
d
d
051
OS
02
R0
1:200
052
OS
02
R0
1:100
054
OS
02
R0
varie
d
d
d
061
OS
03
R0
1:200
062
OS
03
R0
1:100
064
OS
03
R0
varie
d
d
d
d
d
071
OS
04
R0
1:200
072
OS
04
R0
1:100
073
OS
04
R0
1:100
074
OS
04
R0
varie
075
OS
04
R0
varie
d
d
d
081
OS
05
R0
1:200
082
OS
05
R0
1:100
084
OS
05
R0
1:100 - 1:500
d
d
d
091
OS
06
R0
1:200
092
OS
06
R0
1:100
094
OS
06
R0
varie
d
d
d
101
OS
07
R0
1:200
102
OS
07
R0
1:100
104
OS
07
R0
varie
d
d
d
d
d
111
OS
08
R0
1:200
112
OS
08
R0
1:200
113
OS
08
R0
1:200
114
OS
08
R0
1:100
115
OS
08
R0
varie
d
d
d
121
OS
11
R0
1:200
122
OS
11
R0
1:100
124
OS
11
R0
varie
d
d
d
131
OS
13
R0
1:200
132
OS
13
R0
1:100
134
OS
13
R0
varie
d
d
d
141
OS
15
R0
1:200
142
OS
15
R0
1:100
144
OS
15
R0
varie
OPERA 1 - DEMOLIZIONE PARZIALE PIU' NUOVA GALLERIA ARTIFICIALE
Planimetria e profilo longitudinale
M19
D
Carpenteria - Sezioni
M19
D
Fasi di esecuzione e pianta scavi
M19
D
Planimetria e profilo longitudinale
M19
D
Carpenteria - Sezioni
M19
D
Fasi di esecuzione e pianta scavi
M19
D
Planimetria e profilo longitudinale
M19
D
Carpenteria - Sezioni
M19
D
Fasi di esecuzione e pianta scavi
M19
D
Planimetria e profilo longitudinale
M19
D
Carpenteria - Sezioni - OPERA 4a
M19
D
Carpenteria - Sezioni - OPERA 4b
M19
D
Fasi di esecuzione e pianta scavi - OPERA 4a
M19
D
Fasi di esecuzione e pianta scavi - OPERA 4b
M19
D
Planimetria e profilo longitudinale
M19
D
Carpenteria - Sezioni
M19
D
Fasi di esecuzione e pianta scavi
M19
D
Planimetria e profilo longitudinale
M19
D
Carpenteria - Sezioni
M19
D
Fasi di esecuzione e pianta scavi
M19
D
Planimetria e profilo longitudinale
M19
D
Carpenteria - Sezioni
M19
D
Fasi di esecuzione e pianta scavi
M19
D
Planimetria e profilo longitudinale - TAV.1
M19
D
Planimetria e profilo longitudinale - TAV.2
M19
D
Planimetria e profilo longitudinale - TAV.3
M19
D
Carpenteria - Sezioni
M19
D
Fasi di esecuzione e pianta scavi
M19
D
Planimetria e profilo longitudinale
M19
D
Carpenteria - Sezioni
M19
D
Fasi di esecuzione e pianta scavi
M19
D
Planimetria e profilo longitudinale
M19
D
Carpenteria - Sezioni
M19
D
Fasi di esecuzione e pianta scavi
M19
D
Planimetria e profilo longitudinale
M19
D
Carpenteria - Sezioni
M19
D
Fasi di esecuzione e pianta scavi
M19
D
OPERA 2 - GALLERIA ARTIFICIALE IN SCAVO SOTTO PARCHEGGIO
OPERA 3 - GALLERIA ARTIFICIALE IN SCAVO SOTTO PARCHEGGIO (CON U.S. n.2)
OPERA 4 - GALLERIA ARTIFICIALE IN SCAVO SOTTO STRADA
OPERA 5 - GALLERIA ARTIFICIALE IN SCAVO A CIELO APERTO
OPERA 6 - TRINCEA APERTA TRA PARATIE DI PALI ACCOSTATI
OPERA 7 - GALLERIA ARTIFICIALE TRA PARATIE DI PALI ACCOSTATI
OPERA 8 - TRINCEA CON PARATIA DI PALI ACCOSTATI LATO STRADA E MURO LATO PARCO
OPERA 11 - GALLERIA ARTIFICIALE CON PARATIA LATO SS336
OPERA 13 - GALLERIA ARTIFICIALE CON PARATIA LATO SS336
OPERA 15 - GALLERIA ARTIFICIALE IN SCAVO A CIELO APERTO
OPERA 16 - GALLERIA ARTIFICIALE CON PARATIA LATO SS336
3 di 8
Bollettino Ufficiale
– 97 –
– 97 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2
LOTTO 2
Descrizione
Codice
commessa
Livello
progettazione
Lettera DPR
207/10
Progressivo
Categoria
N° opera
Revisione
Scala
d
d
d
151
OS
16
R0
1:200
152
OS
16
R0
1:100
154
OS
16
R0
varie
d
d
d
d
161
OS
17
R0
1:100
162
OS
17
R0
1:100
163
OS
17
R0
1:100
164
OS
17
R0
1:100
d
d
d
d
d
d
d
d
173
IT
18
R0
varie
174
IT
18
R0
varie
175
IT
18
R0
varie
176
IT
18
R0
varie
177
IT
18
R0
varie
178
IT
18
R0
varie
179
IT
18
R0
varie
180
IT
18
R0
varie
191
IT
19
R0
varie
192
IT
19
R0
varie
193
IT
19
R0
varie
Planimetria e profilo longitudinale
M19
D
Carpenteria - Sezioni
M19
D
Fasi di esecuzione e pianta scavi
M19
D
Muri di sostegno OPERE 9 - carpenterie e profilo longitudinale
M19
D
Muri di sostegno OPERE 14 - carpenterie e profilo longitudinale
M19
D
Muri di sostegno rampa accesso carrabile intermedio - carpenterie
M19
D
Muri di sostegno OPERE 17 - carpenterie e profilo longitudinale
M19
D
Uscita di sicurezza 1 - piante e sezioni
M19
D
Uscita di sicurezza 2 - piante e sezioni
M19
D
Uscita di sicurezza 3 - piante e sezioni
M19
D
Uscita di sicurezza 4 - piante e sezioni
M19
D
Uscita di sicurezza 5 - piante e sezioni
M19
D
Uscita di sicurezza 6 - piante e sezioni
M19
D
Uscita di sicurezza 7 - piante e sezioni
M19
D
Uscita di sicurezza 8 - piante e sezioni
M19
D
Accessi carrabili mezzi di soccorso T1
M19
D
Accessi carrabili mezzi di soccorso - accesso intermedio
M19
D
Accessi carrabili mezzi di soccorso T2
M19
D
d
d
d
M19
D
d
201
IT
20
R0
varie
Sezioni tipo
M19
D
OV
21
R0
varie
M19
D
d
d
211
Sezioni tipo - particolari costruttivi
212
OV
21
R0
varie
Planimetria di progetto
M19
D
OV
21
R0
1:500
M19
D
222
OV
21
R0
1:2000
Profilo longitudinale
M19
D
223
OV
21
R0
1:1.000-100
Sezioni trasversali
M19
D
d
d
d
d
221
Planimetria di tracciamento
224
OV
21
R0
1:200
Planimetria di progetto
M19
D
OV
21
R0
1:1.000
M19
D
232
OV
21
R0
1:2000
Profilo longitudinale
M19
D
233
OV
21
R0
1:1.000-100
Sezioni trasversali - TAV.1
M19
D
234
OV
21
R0
1:200
Sezioni trasversali - TAV.2
M19
D
235
OV
21
R0
1:200
Sezioni trasversali - TAV.3
M19
D
d
d
d
d
d
d
231
Planimetria di tracciamento
236
OV
21
R0
1:200
Planimetria di progetto
M19
D
OV
21
R0
1:1.000
M19
D
242
OV
21
R0
1:2000
Profilo longitudinale
M19
D
243
OV
21
R0
1:1.000-100
Sezioni trasversali - TAV.1
M19
D
244
OV
21
R0
1:200
Sezioni trasversali - TAV.2
M19
D
245
OV
21
R0
1:200
Sezioni trasversali - TAV.3
M19
D
d
d
d
d
d
d
241
Planimetria di tracciamento
246
OV
21
R0
1:200
Planimetria collettamento e smaltimento acque meteoriche - Tav. 1/3
M19
D
IM
22
R0
1:1.000
M19
D
252
IM
22
R0
1:1.000
Planimetria collettamento e smaltimento acque meteoriche - Tav. 3/3
M19
D
d
d
d
251
Planimetria collettamento e smaltimento acque meteoriche - Tav. 2/3
253
IM
22
R0
1:1.000
Muri di sostegno
Uscite di sicurezza
Accessi carrabili mezzi di soccorso
Centrale di trasformazione MT-BT
Piante e sezioni
Opere di Viabilità
Rotatoria Via Francesco Baracca - SP 52
Deviazione SP 52 - Ramo di accesso rotatoria SS 336
Ripristino Via C. Facchinetti
Opere Idrauliche
4 di 8
– 98 –
Bollettino Ufficiale
– 98 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2
LOTTO 2
Descrizione
Codice
commessa
Livello
progettazione
Lettera DPR
207/10
Collettamento e smaltimento acque meteoriche - in trincea con scarpate naturali
M19
D
Collettamento e smaltimento acque meteoriche - in trincea con muri - Tav. 1/2
M19
D
Collettamento e smaltimento acque meteoriche - in trincea con muri - Tav. 2/2
M19
D
Collettamento e smaltimento acque meteoriche - in galleria
M19
D
Collettamento e smaltimento acque meteoriche - dettagli
M19
D
Planimetria di tracciamento
M19
D
Sezioni della sovrastruttura ferroviaria
M19
D
Segnalamento
M19
Piano schematico Terminal 1-Modifiche
M19
D
Piano schematico Terminal 1-Finale
M19
D
Piano schematico Terminal 2
M19
D
Progressivo
Categoria
N° opera
Revisione
Scala
d
d
d
d
d
254
IM
22
R0
1:100
255
IM
22
R0
1:100
256
IM
22
R0
1:100
257
IM
22
R0
varie
258
IM
22
R0
varie
d
d
570
AR
--
R0
571
AR
--
R0
d
d
d
572
SG
--
R0
573
SG
--
R0
574
SG
--
R0
d
d
d
d
d
d
575
TE
--
R0
1:1.000
576
TE
--
R0
577
TE
--
R0
===
1:50
578
TE
--
R0
1:50
579
TE
--
R0
1:50
580
TE
--
R0
1:50
d
d
d
d
590
SG
--
R0
591
SG
--
R0
592
SG
--
R0
593
SG
--
R0
d
d
d
d
594
SG
--
R0
595
SG
--
R0
596
SG
--
R0
597
SG
--
R0
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
601
TL
--
R0
602
TL
--
R0
603
TL
--
R0
604
TL
--
R0
605
TL
--
R0
606
TL
--
R0
607
TL
--
R0
608
TL
--
R0
609
TL
--
R0
610
TL
--
R0
611
TL
--
R0
612
TL
--
R0
613
TL
--
R0
614
TL
--
R0
615
TL
--
R0
IMPIANTI FERROVIARI
Armamento
Trazione elettrica
Piano di elettrificazione
M19
D
Schema di alimentazione
M19
D
Sezione tipo - Opera 1, 2, 3, 4a, 4b
M19
D
Sezione tipo - Opera 5, 6, 7, 15
M19
D
Sezione tipo - Opera 8, 9/14/17, 10/12
M19
D
Sezione tipo - Opera 11, 13, 16, prossimità imbocchi
M19
D
Piano schematico SCMT
M19
D
Tabella dati di Impianto
M19
D
Allegato 1 alla Tabella dati di impianto-Distanze Obbiettivo SCMT
M19
D
Allegato 3 alla Tabella dati di impianto - Pendenze SCMT
M19
D
Piano schematico SCMT
M19
D
Tabella dati di Impianto
M19
D
Allegato 1 alla Tabella dati di impianto-Distanz Obbiettivo SCMT
M19
D
Allegato 3 alla Tabella dati di impianto - Pendenze SCMT
M19
D
SCMT
Terminal 1
Terminal 2
TELECOMUNICAZIONI
Schema cavi in rame e fibre ottiche
M19
D
Facciata armadio ATPS24-A-ATPS24-B
M19
D
Nuovo Terminal - Schema impianto telefonia DCO
M19
D
Schema impianti speciali delle US
M19
D
Nuovo Terminal_Schema Help Poin
M19
D
Nuovo Terminal - Schema SBME
M19
D
Nuovo Terminal - Schema cartelli indicatori
M19
D
Nuovo Terminal - Schema Orologi
M19
D
Nuovo Terminal - Schema diffusione sonora
M19
D
Nuovo Terminal - Schema TVCC
M19
D
Nuovo Terminal - Planimetria distribuzione impianti
M19
D
Terminal 1 - Modifica Armadio ATPS/24 A - ATPS S/24 B
M19
D
Terminal 1 - Schema impianto telefonia DCO
M19
D
Modifiche consolle DCO Busto Arsizio
M19
D
Terminal 2 - Schema Armadi TVCC-Rete-dati
M19
D
5 di 8
Bollettino Ufficiale
– 99 –
– 99 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2
LOTTO 2
Descrizione
Codice
commessa
Livello
progettazione
Lettera DPR
207/10
Progressivo
Categoria
N° opera
Revisione
Scala
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
d
630
IM
--
R0
//
631
IM
--
R0
//
632
IM
--
R0
1:50
633
IM
--
R0
1:50
634
IM
--
R0
1:50
635
IM
--
R0
//
636
IM
--
R0
1:50
637
IM
--
R0
1:50
638
IM
--
R0
1:50
639
IM
--
R0
1:50
640
IM
--
R0
1:50
641
IM
--
R0
1:50
642
IM
--
R0
1:50
643
IM
--
R0
1:100
650
IM
--
R0
//
651
IM
--
R0
1:50
652
IM
--
R0
1:100
653
IM
--
R0
1:200
654
IM
--
R0
1:200
655
IM
--
R0
1:200
656
IM
--
R0
1:200
657
IM
--
R0
1:200
658
IM
--
R0
1:200
659
IM
--
R0
1:50
660
IM
--
R0
1:2500
d
d
d
801
IT
--
R0
1:5.000
802
IT
--
R0
1:25.000
803
IT
--
R0
1:5.000
d
d
d
d
704
IT
--
R0
1:1.000
705
IT
--
R0
1:1.000
706
IT
--
R0
1:1.000
707
IT
--
R0
1:1.000
d
d
850
IT
--
R0
varie
851
IT
--
R0
varie
e
e
e
001
IA
--
R0
===
002
IA
--
R0
===
003
IA
--
R0
===
e
e
e
e
e
011
IT
--
R0
012
IT
--
R0
013
IT
--
R0
014
IT
--
R0
1:2.000
015
IT
--
R0
1:2.000
IMPIANTI DI LINEA
Schema a blocchi generale
M19
D
Cabina di trasformazione MT/bt di linea - schemi quadri elettrici
M19
D
Cabina di trasformazione MT/bt di linea - lay-out ed impianto di messa a terra
M19
D
Cabina di trasformazione MT/bt di linea - impianti elettrici e distribuzione principale
M19
D
Cabina di trasformazione MT/bt di linea - impianti speciali
M19
D
Uscite di sicurezza - schemi quadri elettrici
M19
D
U.S. n°1 - impianti elettrici ed affini
M19
D
U.S. n°2 - impianti elettrici ed affini
M19
D
U.S. n°3 - impianti elettrici ed affini
M19
D
U.S. n°4 - impianti elettrici ed affini
M19
D
U.S. n°5 - impianti elettrici ed affini
M19
D
U.S. n°6 - impianti elettrici ed affini
M19
D
U.S. n°7 - impianti elettrici ed affini
M19
D
Impianti di linea - impianti elettrici ed affini
M19
D
Cabina di trasformazione MT/bt di stazione - schemi quadri elettrici
M19
D
U.S. n°8 - impianti elettrici ed affini
M19
D
Stazione Terminal T2 - locali tecnici FNM pianta piano banchina
M19
D
Stazione Terminal T2 - pianta piano banchina
M19
D
Stazione Terminal T2 - pianta piano mezzanino e atrio
M19
D
Schema a blocchi impianti speciali di linea
M19
D
Schema a blocchi impianti speciali di stazione
M19
D
Schema a blocchi impianti di telecomunicazioni di stazione
M19
D
Schema a blocchi impianto controllo illuminazione corrimano di galleria ed emergenza di linea
M19
D
Schema a blocchi sistema di supervisione elettronica
M19
D
Schema a blocchi sganci di emergenza
M19
D
CANTIERIZZAZIONE
Planimetria localizzazione cantieri
M19
D
Corografia ubicazione cave e depositi
M19
D
Inquadramento e ripristino ambientale
M19
D
Zona A - Opere interferenti con via C. Facchinetti
M19
D
Zona B - Opere interferenti con la deviazione della SP52
M19
D
Zona C - Opere interferenti con la realizzazione della rotatoria sulla SP52
M19
D
Zona D - Opere interferenti con il parcheggio del Terminal 1 e con la nuova viabilità SEA
M19
D
Banchine di servizio tratto asta di manovra eistente
M19
D
Nuova sala relè T1
M19
D
Deviazioni stradali provvisorie
OPERE COMPLEMENTARI
E
STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE OVVERO STUDIO DI FATTIBILITA' AMBIENTALE
Studio di impatto ambientale
M19
D
Sintesi non Tecnica dello sudio di impatto ambientale
M19
D
Studio di incidenza
M19
D
INTERVENTI DI INSERIMENTO PAESAGGISTICO E AMBIENTALE
Relazione specialistica
M19
D
Disciplinare descrittivo e prestazionale
M19
D
Relazione paesaggistica
M19
D
Planimetria generale - Tav. 1/2
M19
D
Planimetria generale - Tav. 2/2
M19
D
6 di 8
– 100 –
Bollettino Ufficiale
– 100 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2
LOTTO 2
Descrizione
Codice
commessa
Livello
progettazione
Lettera DPR
207/10
e
e
e
e
016
IT
--
R0
1:200
017
IT
--
R0
1:200
018
IT
--
R0
1:200
022
IT
--
R0
1:200
019
IT
--
R0
020
IT
--
R0
===
1:2.000
021
IT
--
R0
1:2.000
D
D
Sezioni esplicative
M19
D
Passaggio ecologico: rotatoria
M19
D
Relazione del Piano di Monitoraggio Ambientale
M19
D
Planimetria con ubicazione dei punti di monitoraggio - Tav. 1/2
M19
D
Planimetria con ubicazione dei punti di monitoraggio - Tav. 2/2
M19
D
e
e
e
M19
D
f
001
IT
--
R0
===
M19
D
f
002
IT
--
R0
===
M19
D
f
003
IT
--
R0
===
M19
D
f
015
IM
--
R0
===
CALCOLI DELLE STRUTTURE E DEGLI IMPIANTI
Opere di linea
Uscite di Sicurezza
Relazione di calcolo uscite di sicurezza e accesso ai mezzi di soccorso
Impianti di linea
Relazione di calcolo impianti tecnologici
DISCIPLINARE DESCRITTIVO E PRESTAZIONALE DEGLI ELEMENTI TECNICI
M19
D
g
001
IT
--
R0
===
M19
D
g
003
IT
--
R0
===
Disciplinare descrittivo e prestazionale impianti tecnologici
M19
D
IT
--
R0
===
M19
D
g
g
002
Disciplinare descrittivo e prestazionale impianti TLC e dotazioni emergenza
004
IT
--
R0
===
h
h
h
h
h
h
h
h
h
h
h
h
h
h
h
h
001
IT
--
R0
1:2.000
002
IT
--
R0
1:2.000
003
IT
--
R0
1:2.000
004
IT
--
R0
1:2.000
005
IT
--
R0
1:2.000
006
IT
--
R0
1:2.000
007
IT
--
R0
1:2.000
008
IT
--
R0
1:2.000
009
IT
--
R0
1:2.000
010
IT
--
R0
1:2.000
011
IT
--
R0
1:1.000
012
IT
--
R0
1:1.000
013
IT
--
R0
1:500
014
IT
--
R0
1:500
015
IT
--
R0
1:500
016
IT
--
R0
===
001
IT
--
R0
===
002
IT
--
R0
===
003
IT
--
R0
===
Disciplinare descrittivo e prestazionale opere civili
Disciplinare descrittivo e prestazionale di progettazione esecutiva
CENSIMENTO E PROGETTO DI RISOLUZIONE DELLE INTERFERENZE
Planimetria interferenze Linea Elettrica 1/2
M19
D
Planimetria interferenze Linea Elettrica 2/2
M19
D
Planimetria interferenze LineaTelefonica 1/2
M19
D
Planimetria interferenze LineaTelefonica 2/2
M19
D
Planimetria interferenze Illuminazione Pubblica
M19
D
Planimetria interferenze Acquedotto e Fognature 1/2
M19
D
Planimetria interferenze Acquedotto e Fognature 2/2
M19
D
Planimetria interferenze Metanodotto 1/2
M19
D
Planimetria interferenze Metanodotto 2/2
M19
D
Planimetria interferenze Fibra Ottica
M19
D
Planimetria interferenze drenaggi acque nere e bianche
M19
D
Planimetria interferenze linee esterne SEA
M19
D
Planimetria interferenze acque bianche Parcheggio P4
M19
D
Planimetria interferenze idrico antincendio Parcheggio P4
M19
D
Planimetria interferenze elettriche e opere civili Parcheggio P4
M19
D
Libretto sottoservizi
M19
D
PIANO PARTICELLARE DI ESPROPRIO
Piano particellare TAV. 1
M19
D
Piano particellare TAV. 2
M19
D
Piano particellare TAV. 3
M19
D
i
i
i
M19
D
i
004
IT
--
R0
===
M19
D
l
001
IT
--
R0
===
Elenco ditte e valutazione economica
L
Scala
M19
Relazione di calcolo
I
Revisione
M19
Relazione di calcolo
H
N° opera
Modelli tipologici - Tav. 1/2
Centrale di trasformazione MT-BT
G
Categoria
Modelli tipologici - Tav. 2/2
PIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE
F
Progressivo
ELENCO PREZZI UNITARI
Elenco prezzi ed analisi nuovi prezzi
M COMPUTO METRICO ESTIMATIVO
7 di 8
Bollettino Ufficiale
– 101 –
– 101 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
MALPENSA - COLLEGAMENTO FERROVIARIO TERMINAL 1 - TERMINAL 2
LOTTO 2
Descrizione
N
O
Codice
commessa
Livello
progettazione
Lettera DPR
207/10
Progressivo
Categoria
N° opera
Revisione
Scala
001
IT
--
R0
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010
IT
--
R0
===
002
SG
--
R0
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003
AR
--
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004
TE
--
R0
===
005
IM
--
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006
OB
--
R0
===
007
IT
--
R0
===
011
IT
--
R0
===
012
SG
--
R0
===
Computo metrico estimativo opere civili
M19
D
Computo metrico estimativo Risoluzione Interferenze Sottoservizi ed Opere civili
M19
D
Computo metrico estimativo segnalamento
M19
D
Computo metrico estimativo armamento
M19
D
Computo metrico estimativo trazione elettrica
M19
D
Computo metrico estimativo impianti tecnologici
M19
D
Computo metrico estimativo Bonifica Ordigni Bellici
M19
D
Computo metrico estimativo telecomunicazioni e dotazioni emergenza
M19
D
Computo metrico estimativo opere complementari
M19
D
Computo metrico estimativo SCMT
M19
D
AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO CONTENENTE LE PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA
STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA
Linee guida
m
m
m
m
m
m
m
m
m
m
M19
D
n
001
IT
--
R0
===
M19
D
o
001
IT
--
R0
===
QUADRO ECONOMICO
Quadro economico
8 di 8
– 102 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
D) ATTI DIRIGENZIALI
Giunta regionale
D.G. Culture, identità e autonomie
D.d.s. 17 febbraio 2014 - n. 1207
POR OB 2 FSE 2007-2013 – Asse IV capitale umano e Asse V
transnazionalità e interregionalità. Approvazione dei percorsi
e costituzione del catalogo «Nuova Learning Week – Anni
scolastici e formativi 2013/2014 e 2014/2015»
LA DIRIGENTE DELLA STRUTTURA SPETTACOLO, ARTE
CONTEMPORANEA E FUND RAISING PER LA CULTURA
Visti:
•Il regolamento (CE) n. 1081/2006 recante disposizioni sul
FSE 2007-2013, come modificato e integrato dal regolamento (CE) n. 396/2009;
•Il regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo
Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione, come modificato e integrato dal regolamento (CE) n. 284/2009;
•Il regolamento (CE) n. 1828/2006 che stabilisce modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 1083/2006 e
del Regolamento n. 1080/2006 e successive modifiche e
integrazioni;
•La decisione C(2007) 5465 del 6 novembre 2007 di approvazione del «Programma Operativo Regionale Ob. 2 FSE
2007-2013 IT 052PO006» e successive modifiche e integrazioni;
•La l.r. 28 settembre 2006 N. 22 «Il mercato del lavoro in Lombardia» e successive modifiche e integrazioni;
•La l.r. 6 agosto 2007 n. 19 «Norme sul sistema educativo di
istruzione e formazione della Regione Lombardia» e successive modifiche e integrazioni;
Richiamati
•La d.g.r. 26 ottobre 2011, n. 2412 «Procedure e requisiti per
l’accreditamento degli operatori pubblici e privati per erogazione dei servizi di istruzione e formazione professionale,
nonché dei servizi per il lavoro»;
•La d.g.r. 18 aprile 2012, n. 3318 «Approvazione del calendario scolastico regionale per l’anno scolastico e formativo 2012/2013 e seguenti (ai sensi del d.lgs. n. 112/1998 e
della l.r. n. 19/2007);
•Il d.d.u.o. del 20 maggio 2009, n. 5013 «Disposizioni in merito all’attuazione degli interventi di istruzione, formazione
e lavoro con il sistema dote»;
•Il d.d.u.o. 3 agosto 2010, n. 7699 recante approvazione
della metodologia di calcolo di determinazione delle tabelle standard di costo della dote;
•Il d.d.g. 13 novembre 2012, n. 10187 «Approvazione dei
requisiti e delle modalità operative per la richiesta di iscrizione all’albo regionale degli accreditati per i servizi di
istruzione e formazione professionale - Sezione A - in attuazione della d.g.r. n. IX/2412 del 26 ottobre 2011;
Visto il d.d.s. 18 giugno 2013, n. 5271 che, in coerenza con gli
obiettivi specifici del POR OB 2 FSE 2007-2013 (Asse IV - Capitale Umano; Asse V – Transnazionalità e interregionalità), con le
Leggi regionali n. 22/2006 e n. 19/2007 e con gli indirizzi delle
istituzioni comunitarie in materia di sviluppo delle competenze
dei cittadini dell’Unione Europea, ha approvato l’invito per la
presentazione di percorsi formativi ed educativi rivolti ai giovani
studenti, denominati percorsi Nuova Learning Week da realizzarsi negli anni scolastici e formativi 2013/2014 e 2014/2015, con la
finalità di contribuire a:
•contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e formativa dei giovani lombardi, sostenendo la loro motivazione all’impegno e allo sviluppo delle capacità dei talenti
personali, attraverso la definizione di un’offerta didattica
più attraente, personalizzata e capace di connettersi con
il sistema produttivo;
•rinnovare l’offerta formativa tradizionale attraverso l’innovazione didattica e metodologica e il riferimento a standard di qualità più elevati;
•favorire il confronto fra modelli educativi, formativi e professionali di diversi Paesi UE, anche ai fini dell’individuazione e della trasferibilità dei casi di buona pratica e rafforzare la consapevolezza della cittadinanza attiva europea
tra i giovani;
Considerato che i percorsi Nuova Learning Week sono settimane di studio, apprendimento, acquisizione di esperienze e
sviluppo di relazioni, in modalità intensiva «full immersion» – anche residenziali – da organizzare durante l’anno scolastico da
parte degli operatori accreditati iscritti alla sezione «A» dell’albo
dei soggetti accreditati presso Regione Lombardia, insieme alle
istituzioni scolastiche e agli interlocutori del mondo socio-economico, culturale e ambientale del territorio regionale;
Dato atto che il d.d.s. 18 giugno 2013, n. 5271 ha ripartito, così
come sotto specificato, le risorse disponibili per la realizzazione
dei percorsi Nuova Learning Week anni scolastici 2013-2014 e
2014-2015, che ammontano complessivamente a € 6.500.00,00
a valere sul POR Ob 2 – FSE 2007-2013 e trovano copertura al
Cap. 2.3.0.2.237.7286, di cui:
•€ 5.000.000,00 destinati ai percorsi rientranti nelle aree di
intervento «Successo formativo», «Educazione alla cittadinanza e ai diritti umani», «Orientamento» e «Bisogni educativi speciali», a valere sull’Asse IV - Capitale Umano – Obiettivo Specifico i) – categoria di spesa 73;
•€ 1.500.000,00 destinati esclusivamente ai percorsi rientranti nell’area di intervento «Transnazionalità», a valere
sull’Asse V – Trasnazionalità e Interregionalità – Obiettivo
Specifico m) – categoria di spesa 73;
Dato atto che l’Autorità di gestione FSE 2007/2013 si riserva la
possibilità di ampliare le risorse destinate ai percorsi rientranti in
quest’area qualora se ne presentasse la necessità, nei limiti del
fabbisogno e delle risorse che si renderanno disponibili;
Accertato che entro la scadenza del 15 ottobre 2013, fissata nel richiamato d.d.s. n. 1756/2013, sono pervenuti presso gli
uffici competenti n. 488 progetti tra i quali è compresa una rinuncia, da parte del soggetto proponente CIAS Formazione professionale – Impresa Sociale di Como, con lettera del 15 ottobre
2013 prot. n. L1.2013.0204564 per il progetto con ID 41515918;
Dato atto che il termine di 60 giorni dalla chiusura dell’invito
per la conclusione dell’istruttoria, indicato nel d.d.s. 18 giugno
2013, n. 5271, è slittato al 7 febbraio 2014 a causa l’elevato numero dei progetti presentati e che ne è stata data notizia ai soggetti proponenti;
Dato atto che, a seguito dell’istruttoria formale degli uffici
competenti, n. 20 progetti risultano formalmente inammissibili
(Allegato C parte integrante e sostanziale del presente atto);
Visto il d.d.s. del 28 novembre 2013, n. 11092 avente ad oggetto «Costituzione del Nucleo interdirezionale per la valutazione
tecnica delle proposte progettuali presentate a valere sull’invito per la costituzione del catalogo Nuova Learning Week – Anni
scolastici e formativi 2013/2014 – POR OB FSE 2007-2013»;
Considerato che l’attività istruttoria propedeutica ai lavori
del Nucleo di Valutazione interdirezionale, al fine di assicurare
l’apporto delle diverse competenze necessarie alla valutazione
delle proposte progettuali, è stata curata dalla Struttura Spettacolo, Arte contemporanea e Fund raising per la cultura con il
supporto di una task force di funzionari della Direzione Generale
Culture, Identità e Autonomie;
Dato atto che il Nucleo di Valutazione ha svolto l’istruttoria
tecnica relativa a n. 467 progetti formalmente ammissibili, sulla
base delle indicazioni contenute nel bando, assegnando i punteggi e la premialità addizionale nelle sedute del 9, 14, 16, 21, 24,
28 e 30 gennaio 2014 e del 4, 6 e 11 febbraio 2014;
Dato atto che i verbali delle sedute sopra citate sono conservati agli atti della Struttura Spettacolo, Arte contemporanea
e Fund Raising per la cultura della Direzione Generale Culture,
Identità e Autonomie;
Considerato che il d.d.s. 18 giugno 2013, n. 5271 prevede che
il catalogo dei percorsi Nuova Learning Week sia costituito dalle
proposte progettuali con un punteggio minimo di 60/90;
Dato atto che, a seguito dell’istruttoria tecnica, risultano ammissibili al catalogo n. 413 progetti (Allegato A parte integrante
e sostanziale del presente atto) e non ammissibili al catalogo
n. 54 progetti (Allegato B parte integrante e sostanziale del presente atto);
Preso atto dei seguenti allegati che costituiscono parte integrante e sostanziale del presente decreto:
•Allegato A: graduatoria dei progetti ammissibili a seguito
dell’istruttoria tecnica con punteggio pari o superiore a
60/90;
•Allegato B: elenco progetti non ammissibili a seguito dell’istruttoria tecnica con punteggio inferiore a 60/90;
•Allegato C: elenco dei progetti non ammissibili a seguito
Bollettino Ufficiale
– 103 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
dell’istruttoria formale e relativa motivazione;
Ritenuto di approvare la costituzione del catalogo dei percorsi
Nuova Learning Week contenuta nell’Allegato A parte integrale
e sostanziale del presente decreto;
Evidenziato che , al fine di avviare l’accesso ai percorsi da
parte degli studenti, si procederà all’approvazione «Avviso Dote
Nuova Learning Week»;
Dato atto che il presente provvedimento rientra tra le competenze della Struttura Spettacolo, Arte Contemporanea e Fund Raising per la Cultura individuate dalla d.g.r. n. 87 del 29 aprile 2013
e dal decreto del segretario generale n. 7110 del 25 luglio 2013;
Vista la l.r. 34/1978 e successive modifiche e integrazioni;
Dato atto che, a seguito del finanziamento dei percorsi attraverso lo strumento della dote Nuova Learning Week, in sede di
adozione dei provvedimenti di impegno e liquidazione si assolverà l’obbligo di pubblicazione ai sensi degli artt. 26 e 27 del
d.lgs. 33/2013;
Vista la l.r. 20/2008 nonché i provvedimenti organizzativi relativi alla X legislatura regionale;
DECRETA
1. Di approvare i seguenti allegati:
•Allegato A: graduatoria dei progetti ammissibili a seguito
dell’istruttoria tecnica con punteggio pari o superiore a
60/90;
•Allegato B: elenco progetti non ammissibili a seguito dell’istruttoria tecnica con punteggio inferiore a 60/90;
•Allegato C: elenco dei progetti non ammissibili a seguito
dell’istruttoria formale e relativa motivazione;
2. Di dare atto che i percorsi contenuti nell’allegato A costituiscono le proposte progettuali del catalogo Nuova Learning
Week;
3. Di dare atto che, al fine di avviare l’accesso ai percorsi contenuti nel catalogo da parte degli studenti, si procederà all’approvazione «Avviso Dote Nuova Learning Week;
4. Di dare atto che, a seguito del finanziamento dei percorsi
attraverso lo strumento della dote Nuova Learning Week, in sede
di adozione dei provvedimenti di impegno e liquidazione si assolverà l’obbligo di pubblicazione ai sensi degli artt. 26 e 27 del
d. lgs 33/2013;
5. Di disporre la pubblicazione del presente provvedimento
sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito della
Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie www.cultura.
regione.lombardia.it.
La dirigente della struttura spettacolo, arte
contemporanea e fund raising per la cultura
Graziella Gattulli
——— • ———
Bollettino Ufficiale
– 104 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
ALLEGATO A
GRADUATORIA DEI PROGETTI AMMISSIBILI A SEGUITO DELL’ISTRUTTORIA TECNICA CON PUNTEGGIO PARI O SUPERIORE A 60/90
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
Ammissibile
6
6
6
95
Ammissibile
6
6
6
10
94
Ammissibile
2
6
2
84
10
94
Ammissibile
4
6
4
Ammissibile
83
10
93
Ammissibile
6
6
6
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
83
10
93
Ammissibile
4
6
4
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Residenziale
Ammissibile
83
10
93
Ammissibile
4
6
4
Shakespeare for teens
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
83
10
93
Ammissibile
6
6
6
C.F.P. UNIONE ARTIGIANI
Ora mi guarda, o mondo! Musica, luoghi e
personaggi di Rigoletto
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
82
10
92
Ammissibile
5
6
5
43885301
AGENZIA PROVINCIALE
PER L'ORIENTAMENTO, IL
LAVORO E LA FORMAZIONE
Io non ballo con i
bulli: educare alla legaB. Educazione alla
lità e all'integrazione
cittadinanza e ai
attraverso strumenti
diritti umani
psicopedagogici e
teatrali
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Residenziale
Ammissibile
82
10
92
Ammissibile
2
6
2
44065855
GALDUS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE
VIAGGIO NELL'IMMAGINARIO FIGURATIVO
MILANESE
I. Integrazione socioculturale
Non
residenziale
Ammissibile
82
10
92
Ammissibile
1
6
1
N.
Id
domanda
1
43989801
FONDAZIONE ENAIP
LOMBARDIA
IL LEGNO PER L'UOMO E
C. Orientamento
NELL'ARTE
II. Orientamento al
lavoro
2
43448946
A.C.O.F. (ASSOCIAZIONE CULTURALE OLGA
FIORINI)
WHEN ATTITUDES
BECOME FORM : l’atto
curatoriale come narrazione
3
43943399
IMMAGINAZIONE E
LAVORO SOCIETA' COOPERATIVA
lo spazio pubblico:
B. Educazione alla
luogo da riconquistare, cittadinanza e ai
condividere e curare
diritti umani
4
42991351
CENTRO SERVIZI FORMAZIONE COOPERATIVA
SOCIALE A R.L.
PLAYING MATHS
5
43410146
A.C.O.F. (ASSOCIAZIONE CULTURALE OLGA
FIORINI)
RENDERING YOUR
SKILLS: sviluppa le
competenze trasversali
attraverso il 3D
6
44066046
7
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
Residenziale
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Ammissibile
87
10
97
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
85
10
I. Integrazione socioculturale
Non
residenziale
Ammissibile
84
A. Successo
formativo
I. Supporto al successo formativo per
il superamento delle
difficoltà
Residenziale
Ammissibile
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
I.S.I.S. GIULIO NATTA
Quando un materiale
A. Successo
diventa un'opera d'arte formativo
43873346
FONDAZIONE LUIGI
CLERICI
La bussola ambientale: Caring for Water,
Caring for Life
8
44215416
C.I.L.F Centro per l'Innovazione Lavoro e della
Formazione Società
Cooperativa Sociale
O.N.L.U.S
9
43521731
10
11
Operatore capofila
Titolo progetto
Area intervento
A. Successo
formativo
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
Linea azione
Esito
istruttoria
tecnica
Bollettino Ufficiale
– 105 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
Ammissibile
4
6
4
92
Ammissibile
6
6
6
10
92
Ammissibile
6
6
6
81
10
91
Ammissibile
6
6
6
Ammissibile
81
10
91
Ammissibile
2
6
2
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
80
10
90
Ammissibile
2
6
2
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Residenziale
Ammissibile
80
10
90
Ammissibile
6
6
6
ECO-VALORI DI UN
TERRITORIO: VALTORTA
DA SCOPRIRE
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
80
10
90
Ammissibile
6
6
6
Ente Morale Associazione Scuole Studio e
Lavoro
'ALBERI MAESTRI' a lezione dagli abitanti vegetali per costruire una
relazione ecologica
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Residenziale
Ammissibile
79
10
89
Ammissibile
6
6
6
44355803
ASSOCIAZIONE PADRE
MONTI CENTRO POLIFUNZIONALE SERVIZI
FORMATIVI - EDUCATIVI
OD IN FORMA ABBREVIATA ASSOCIAZIONE PADRE
MONTI
“IO SONO, IO SENTO,
CON GLI ALTRI MI CI
GIOCO, approcci
esperienziali alle arti
visive, performative,
mediali”
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
79
10
89
Ammissibile
4
6
4
43178912
AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO
E IL LAVORO DELLA
PROVINCIA DI MILANO
In viaggio con l'Altro, in
viaggio con l'Arte
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Ammissibile
78
10
88
Ammissibile
2
6
2
N.
Id
domanda
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
12
44346370
FONDAZIONE LUIGI
CLERICI
L'UNIVERSO MATEMATICO
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
82
10
92
13
43225634
FONDAZIONE ENAIP
LOMBARDIA
Green Attitude 2.0
- Ecology and Technology in the UK
E. Transnazionalità
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
Ammissibile
82
10
14
43158553
CR FORMA AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA
DI CREMONA PER LA
GESTIONE DEI SERVIZI DI
FORMAZIONE PROFESSIONALE
TUTTA MIA LA CITTA'
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Non
residenziale
Ammissibile
82
15
42730244
A.C.O.F. (ASSOCIAZIONE CULTURALE OLGA
FIORINI)
LE PROFESSIONI DELLA
MODA E DELLO SPETTACOLO: orientamento
alla formazione
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Non
residenziale
Ammissibile
16
43984946
CENTRO CULTURALE
E FORMATIVO DON A.
TADINI S.C.A.R.L.
BE GLOBAL OR NOT
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
44070262
ASSOCIAZIONE PADRE
MONTI CENTRO POLIFUNZIONALE SERVIZI
FORMATIVI - EDUCATIVI
OD IN FORMA ABBREVIATA ASSOCIAZIONE PADRE
MONTI
17
L'Aquila di Mandello: la
Moto Guzzi
A. Successo
formativo
18
43458710
CENTRO FORMATIVO
PROVINCIALE GIUSEPPE
ZANARDELLI
Nord Sud-Ovest Est:
LOMBARDIA la nostra
casa
19
43462347
FONDAZIONE ENAIP
LOMBARDIA
20
44197950
21
22
Titolo progetto
Area intervento
Linea azione
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
Punteggio
base
Operatore capofila
Non
residenziale
Esito
istruttoria
tecnica
– 106 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
Ammissibile
2
6
2
88
Ammissibile
3
6
3
10
88
Ammissibile
6
6
6
78
10
88
Ammissibile
1
6
1
Ammissibile
78
10
88
Ammissibile
6
6
6
Residenziale
Ammissibile
78
10
88
Ammissibile
6
6
6
I. Supporto al successo formativo per
il superamento delle
difficoltà
Residenziale
Ammissibile
88
0
88
Ammissibile
6
6
6
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Residenziale
Ammissibile
78
10
88
Ammissibile
6
6
6
Il campo poetico della
città
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
78
10
88
Ammissibile
2
6
2
SCUOLA EDILE DI BERGAMO
EDILIZIA RURALE
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
77
10
87
Ammissibile
3
6
3
43225751
FONDAZIONE ENAIP
LOMBARDIA
Orienta-menti: alla
scoperta della salute e
delle professioni sociosanitarie
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Non
residenziale
Ammissibile
87
0
87
Ammissibile
6
6
6
42868803
CENTRO CULTURALE
E FORMATIVO DON A.
TADINI S.C.A.R.L.
METTI IN AZIONE LE TUE
RISORSE
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Residenziale
Ammissibile
77
10
87
Ammissibile
3
6
3
Id
domanda
Operatore capofila
Titolo progetto
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
23
43187219
AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO
E IL LAVORO DELLA
PROVINCIA DI MILANO
Edutainment: nuovi
format televisivi di
intrattenimento per la
comunicazione scientifica e tecnologica
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
78
10
88
24
44146340
SCUOLA EDILE DI BERGAMO
SCOPRENDO CRESPI
D'ADDA
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
78
10
25
42610722
SCUOLA DELLE ARTI E
DELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE RODOLFO VANTINI
Pietraviva: storia, arte
e lavoro nel territorio
della Valverde
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
78
26
44065781
GALDUS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE
MILANO LIBERTY:LA
CULTURA DELL'ARTE
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
27
43846412
SCUOLA SUPERIORE DEL
COMMERCIO, DEL TURISMO, DEI SERVIZI E DELLE
PROFESSIONI
ABITARE MILANO:
GRAMMATICA DIGITALE
PER NARRARE LA CITTA'
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
28
43084173
Ente Morale Associazione Scuole Studio e
Lavoro
Il giro del monte in
40 ore
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
29
43995923
C.I.L.F Centro per l'Innovazione Lavoro e della
Formazione Società
Cooperativa Sociale
O.N.L.U.S
Matematica: il linguaggio universale
A. Successo
formativo
30
43921807
FONDAZIONE ENAIP
LOMBARDIA
IL RILIEVO MULTIMEDIALE SULLE TRACCE DEI
LONGOBARDI
31
44023963
CENTRO ITARD LOMBARDIA srl
32
44146748
33
34
Area intervento
Linea azione
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
Punteggio
base
N.
Esito
istruttoria
tecnica
Bollettino Ufficiale
– 107 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
E. Transnazionalità
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
VERSO EXPO 2015
- un'occasione per
sperimentarsi come
protagonisti del nostro
futuro
A. Successo
formativo
'A regola d'Arte'
N.
Id
domanda
35
44352171
ITC-CNR Istituto per
le Tecnologie della
FRIBURGO: LA CULTURA
Costruzione - Consiglio
SI TINGE DI VERDE
Nazionale delle Ricerche
36
43938540
A.C.O.F. (ASSOCIAZIONE CULTURALE OLGA
FIORINI)
37
44063419
C.F.P. UNIONE ARTIGIANI
38
44419197
39
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
Ammissibile
6
6
6
87
Ammissibile
5
6
5
10
87
Ammissibile
2
6
2
87
0
87
Ammissibile
6
6
6
Ammissibile
87
0
87
Ammissibile
6
6
6
Residenziale
Ammissibile
77
10
87
Ammissibile
2
6
2
I. Orientamento alla
formazione
Residenziale
Ammissibile
77
10
87
Ammissibile
3
6
3
II. Orientamento al
lavoro
Residenziale
Ammissibile
87
0
87
Ammissibile
6
6
6
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
87
0
87
Ammissibile
6
6
6
I. Integrazione degli
studenti con disabilità
Ammissibile
76
10
86
Ammissibile
4
6
4
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Ammissibile
77
10
87
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
87
0
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
77
STARTING WORK IMPRESA
Uno spazio per tutti
SOCIALE S.R.L.
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Residenziale
Ammissibile
43933122
A.C.O.F. (ASSOCIAZIONE CULTURALE OLGA
FIORINI)
LEARNING HOW TO
DEBATE
E. Transnazionalità
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
40
44023773
CENTRO ITARD LOMBARDIA srl
IL SENSO SIAMO NOI
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
41
44746615
ITC-CNR Istituto per
le Tecnologie della
Oceano Prealpino
Costruzione - Consiglio
Nazionale delle Ricerche
C. Orientamento
Operatore capofila
Titolo progetto
Area intervento
42
43936555
A.C.O.F. (ASSOCIAZIONE CULTURALE OLGA
FIORINI)
BOOST YOU CHANCHE OF GETTING A
JOB - Aumentare le
possibilità di entrare nel
C. Orientamento
mondo del lavoro grazie all’EUCIP - European
Certification of Informatics Professionals
43
43985357
CENTRO CULTURALE
E FORMATIVO DON A.
TADINI S.C.A.R.L.
Dall’Everest alla prototipazione 3D: la mecca- A. Successo
nica d'eccellenza nel
formativo
cremasco
44
43408651
SCUOLA D'ARTE APPLICA- Dream a little dream
TA ANDREA FANTONI
of me
D. Bisogni educativi speciali
Linea azione
Residenziale
Esito
istruttoria
tecnica
– 108 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
Id
domanda
Operatore capofila
Titolo progetto
Area intervento
Linea azione
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Esito
istruttoria
tecnica
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
45
42716421
SCUOLA DELLE ARTI E
DELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE RODOLFO VANTINI
Learning musical week:
Rafforzamento delle
competenze plurilinguistiche in un ottica
di interdisciplinarità
A. Successo
funzionale all’acquiformativo
sizione di prerequisiti
espressivi ed espositivi
per l’accesso a percorsi formativi in lingua.
46
43581679
A.F.G.P. ASSOCIAZIONE
FORMAZIONE GIOVANNI
PIAMARTA
CARBURANTI GASSOSI E
GREEN ECONOMY: UN
FUTURO ALTERNATIVO
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Residenziale
Ammissibile
76
10
86
Ammissibile
4
6
4
43789222
AGENZIA PER LA FORMAZIONE L’ORIENTAMENTO
ED IL LAVORO DELLA
PROVINCIA DI MONZA E
DELLA BRIANZA
TeatrON!
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Residenziale
Ammissibile
76
10
86
Ammissibile
6
6
6
44354369
ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI COMO
LOOK AROUND LAB
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Residenziale
Ammissibile
86
0
86
Ammissibile
6
6
6
49
42991337
CENTRO SERVIZI FORMAZIONE COOPERATIVA
SOCIALE A R.L.
TEATRO TERAPIA ED
EDUCAZIONE DIGITALE
ALL’USO DEI SOCIAL
NETWORK e DEI VIDEOGIOCHI
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
76
10
86
Ammissibile
6
6
6
50
43222479
A.C.O.F. (ASSOCIAZIONE CULTURALE OLGA
FIORINI)
CAREER COACHING:
laboratorio di orientamento al lavoro
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
86
0
86
Ammissibile
6
6
6
51
42734328
IAL INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO
LOMBARDIA S.R.L. IMPRESA SOCIALE
ORIENT EXPRESS : tutti a
bordo...
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
86
0
86
Ammissibile
6
6
6
52
44119886
ASSOCIAZIONE SCUOLE
PROFESSIONALI
G.MAZZINI
PARLA ANCHE DI ME: IL
BENE CULTURALE COME
LUOGO CONDIVISO
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Residenziale
Ammissibile
76
10
86
Ammissibile
6
6
6
53
44052686
CENTRO CULTURALE
E FORMATIVO DON A.
TADINI S.C.A.R.L.
DOMOTICA E QUALITA’
DELL’ABITARE
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
76
10
86
Ammissibile
4
6
4
54
44344304
FONDAZIONE IKAROS
In viaggio nel Gusto
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Residenziale
Ammissibile
76
10
86
Ammissibile
4
6
4
55
44668822
ITC-CNR Istituto per
le Tecnologie della
Fabbrica aperta
Costruzione - Consiglio
Nazionale delle Ricerche
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
76
10
86
Ammissibile
6
6
6
47
48
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
76
10
86
Ammissibile
6
6
6
Bollettino Ufficiale
– 109 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
Ammissibile
6
6
6
85
Ammissibile
2
4
2
10
85
Ammissibile
4
4
4
75
10
85
Ammissibile
6
4
4
Ammissibile
75
10
85
Ammissibile
2
4
2
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
75
10
85
Ammissibile
2
4
2
ITALIA-SLOVACCHIA:
confrontarsi per cresce- E. Transnazionalità
re in Europa
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
Ammissibile
75
10
85
Ammissibile
6
4
4
43236767
IAL INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO
LOMBARDIA S.R.L. IMPRESA SOCIALE
DAL LIBRO AL LIBRO:
dalla lettura come piacere alla lettura come
strumento educativo
per l'infanzia
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
75
10
85
Ammissibile
6
4
4
64
43939799
Cielo e Terra: un
CENTRO DI FORMAZIONE viaggio alla scoperta e
E ISTRUZIONE PROFESSIO- alla tutela delle risorse
NALE DEL PIAMBELLO
naturalistiche della
nostra Regione
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
75
10
85
Ammissibile
2
4
2
65
43052256
C.F.P. UNIONE ARTIGIANI
Lab Theatre: integrazione tra arte, parola e
'Segno'
D. Bisogni educativi speciali
I. Integrazione degli
studenti con disabilità
Non
residenziale
Ammissibile
75
10
85
Ammissibile
2
4
2
66
44023771
CENTRO ITARD LOMBARDIA srl
“Viaggiatori e viaggianti…'
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Residenziale
Ammissibile
75
10
85
Ammissibile
2
4
2
67
43579279
A.F.G.P. ASSOCIAZIONE
FORMAZIONE GIOVANNI
PIAMARTA
FORMA E AZIONE
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
75
10
85
Ammissibile
3
4
3
N.
Id
domanda
56
44057442
SCUOLA EDILE CREMONESE
Il progetto sostenibileidee e progetti per una
edilizia del confort
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
57
43719665
EDUCO - EDUCAZIONE IN
CORSO IMPRESA SOCIALE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Tra chiese e palazzi:
Ciceroni per la Città
A. Successo
formativo
58
43409848
FONDAZIONE MADDALENA DI CANOSSA
Hidalgo
59
43789570
AGENZIA PER LA FORMAZIONE L’ORIENTAMENTO
ED IL LAVORO DELLA
PROVINCIA DI MONZA E
DELLA BRIANZA
60
41731501
61
62
63
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Ammissibile
76
10
86
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
75
10
D. Bisogni educativi speciali
II. Rafforzamento dell
'autonomia degli
studenti con difficoltà
di apprendimento
Residenziale
Ammissibile
75
LETTURE D'AUTORE
D. Bisogni educativi speciali
II. Rafforzamento dell
'autonomia degli
studenti con difficoltà
di apprendimento
Residenziale
Ammissibile
IAL INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO
LOMBARDIA S.R.L. IMPRESA SOCIALE
FOOD FIND DESIGN
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Residenziale
43470001
FONDAZIONE MADDALENA DI CANOSSA
LA LANTERNA MAGICA
A. Successo
formativo
43854949
FONDAZIONE ENAIP
LOMBARDIA
Titolo progetto
Area intervento
Linea azione
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
Punteggio
base
Operatore capofila
Esito
istruttoria
tecnica
– 110 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
Id
domanda
68
44587751
69
70
Operatore capofila
Esito
istruttoria
formale
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
Ammissibile
2
4
2
85
Ammissibile
1
4
1
0
85
Ammissibile
1
4
1
75
10
85
Ammissibile
5
4
4
Ammissibile
74
10
84
Ammissibile
2
4
2
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Ammissibile
75
10
85
Non
residenziale
Ammissibile
75
10
Non
residenziale
Ammissibile
85
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
D. Bisogni educativi speciali
I. Integrazione degli
studenti con disabilità
Residenziale
TIC - Theatre Integration D. Bisogni educatiCreativity
vi speciali
I. Integrazione degli
studenti con disabilità
Linea azione
Tipologia
progetto
Titolo progetto
Area intervento
CONSORZIO A.S.T. AGENZIA PER LO SVILUPPO TERRITORIALE
Pura integrazione!
Mostra-evento a Palazzo Esposizioni
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Non
residenziale
43869018
ASSOCIAZIONE SISTEMI
FORMATIVI AZIENDALI
DI CONFINDUSTRIA
BERGAMO - UNIONE
DEGLI INDUSTRIALI DELLA
PROVINCIA
EDUCAZIONE ALLA
LEGALITA' E AI DIRITTI
UMANI PER LA PREVENZIONE DI COMPORTAMENTI DI BULLISMO
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
44415166
GALDUS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE
Generazione Expo
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
71
44760415
COMETA FORMAZIONE
SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IN SIGLA
COMETA FORMAZIONE
S.C.S.
UNO SCATTO DI VITA:
dal processo produttivo
al processo di appren- A. Successo
dimento attraverso
formativo
la rappresentazione
fotografica
72
43870732
O.D.P.F. OPERA DIOCESANA PRESERVAZIONE
DELLA FEDE
TANTI NASI ROSSI
73
44148403
ISTITUTO D'ISTRUZIONE
SUPERIORE DON MILANI
Esito
istruttoria
tecnica
Residenziale
Ammissibile
74
10
84
Ammissibile
2
4
2
Ammissibile
74
10
84
Ammissibile
4
4
4
74
43084133
CONSORZIO A.S.T. AGENZIA PER LO SVILUPPO TERRITORIALE
Castelli della Lomellina
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
75
44197958
FONDAZIONE IKAROS
I Giovani della 'Rosa
Bianca': Fare teatro a
Monaco per riviverne
la Storia
E. Transnazionalità
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
Ammissibile
74
10
84
Ammissibile
6
4
4
76
44421881
CENTRO DI FORMAZIONE
TURISMO ECCELLENTE
E ISTRUZIONE PROFESSIO2.0
NALE DEL PIAMBELLO
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
84
0
84
Ammissibile
2
4
2
77
44517037
C.I.L.F Centro per l'Innovazione Lavoro e della
Formazione Società
Cooperativa Sociale
O.N.L.U.S
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Residenziale
Ammissibile
74
10
84
Ammissibile
2
4
2
78
44418899
STARTING WORK IMPRESA
A. Successo
La concierge territoriale
SOCIALE S.R.L.
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
74
10
84
Ammissibile
4
4
4
79
44832376
COMETA FORMAZIONE
SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IN SIGLA
COMETA FORMAZIONE
S.C.S.
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Non
residenziale
Ammissibile
74
10
84
Ammissibile
1
4
1
80
41256208
STARTING WORK IMPRESA Tre uomini in... coopeSOCIALE S.R.L.
rativa
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Residenziale
Ammissibile
84
0
84
Ammissibile
4
4
4
COME TOGETHER:
INCONTRIAMO LA
MUSICA
Orti Urbani a Como
sulla Via delle Spezie
Bollettino Ufficiale
– 111 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
Ammissibile
2
4
2
83
Ammissibile
6
4
4
10
83
Ammissibile
3
4
3
83
0
83
Ammissibile
2
4
2
Ammissibile
73
10
83
Ammissibile
4
4
4
Non
residenziale
Ammissibile
72
10
82
Ammissibile
2
4
2
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
82
0
82
Ammissibile
6
4
4
D. Bisogni educativi speciali
II. Rafforzamento dell
'autonomia degli
studenti con difficoltà
di apprendimento
Residenziale
Ammissibile
82
0
82
Ammissibile
6
4
4
ENGLISH BIKE
E. Transnazionalità
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
Ammissibile
72
10
82
Ammissibile
2
4
2
ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI COMO
RI-CUCI L'ARTE
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Residenziale
Ammissibile
72
10
82
Ammissibile
6
4
4
O.D.P.F. OPERA DIOCESANA PRESERVAZIONE
DELLA FEDE
IL DISSESTO IDROGEOLOGICO IN OLTREPÒ
PAVESE: STUDIO DI UN
CASO
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
82
0
82
Ammissibile
2
4
2
N.
Id
domanda
Operatore capofila
81
44814494
ISTITUTO RIZZOLI PER
L'INSEGNAMENTO DELLE
ARTI GRAFICHE
44347175
I SISTEMI INFORMATIVI
TERRITORIALI (GIS) PER
ITC-CNR Istituto per
LA SALVAGUARDIA E LA
le Tecnologie della
VALORIZZAZIONE DEL
A. Successo
Costruzione - Consiglio
PATRIMONIO CULTURALE formativo
Nazionale delle Ricerche MATERIALE E IMMATERIALE DEL TERRITORIO
LOMBARDO
41792417
Matemarte: recuperare
E.L.FO.L ENTE LOMBARDO le competenze maFORMAZIONE LAVORAtematiche attraverso
TORI
un percorso pratico e
laboratoriale
84
43938059
E.C.FO.P. ENTE CATTOLICO FORMAZIONE
PROFESSIONALE MONZA
E
BRIANZA
85
44360500
ITC-CNR Istituto per
le Tecnologie della
Musica e matematica
Costruzione - Consiglio
Nazionale delle Ricerche
86
44116171
FONDAZIONE LE VELE
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
Residenziale
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Ammissibile
73
10
83
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
73
10
A. Successo
formativo
I. Supporto al successo formativo per
il superamento delle
difficoltà
Non
residenziale
Ammissibile
73
A. Successo
formativo
I. Supporto al successo formativo per
il superamento delle
difficoltà
Non
residenziale
Ammissibile
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
La fotografia come
non l’avete mai fatta:
Laboratorio per una
generazione digitale
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
43018459
CR FORMA AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA
DI CREMONA PER LA
GESTIONE DEI SERVIZI DI
FORMAZIONE PROFESSIONALE
TEKNO FORMA
C. Orientamento
88
43056641
CR FORMA AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA
DI CREMONA PER LA
GESTIONE DEI SERVIZI DI
FORMAZIONE PROFESSIONALE
BUONO, GIUSTO,
PULITO...QUESTO E' IL
PROBLEMA
89
43063570
FONDAZIONE LUIGI
CLERICI
90
44125947
91
43919765
82
83
87
Titolo progetto
FuoriAula: 'MOSTRA' il
tuo Orientamento
Supporto al successo formativo per il
superamento delle
difficoltà: Area scientifica – MECCANICA E
TERMOTECNICA
Area intervento
C. Orientamento
Linea azione
I. Orientamento alla
formazione
Esito
istruttoria
tecnica
– 112 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
Id
domanda
Operatore capofila
Titolo progetto
Area intervento
Linea azione
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Esito
istruttoria
tecnica
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
44066969
FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE SOMASCA
FORMAZIONE AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A.S.F.A.P. - ONLUS
WANNA BE GLEE: in
scena con il musical
per orientarsi
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Residenziale
Ammissibile
72
10
82
Ammissibile
1
4
1
93
41762369
E.C.FO.P. ENTE CATTOLICO FORMAZIONE
PROFESSIONALE MONZA
E
BRIANZA
SimulAgency - Sviluppare le proprie competenze valorizzando
tesori ed eccellenze
lombarde
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
72
10
82
Ammissibile
2
4
2
94
43389529
FORMAZIONE MANTOVA - FOR.MA. Azienda
Speciale della Provincia
di Mantova
'Beni comuni e valorizzazione - promozione
dell'identità turistico culturale'
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Non
residenziale
Ammissibile
72
10
82
Ammissibile
6
4
4
95
43514276
AZIENDA BERGAMASCA
FORMAZIONE
L'orto dei sensi: profumi
e sapori per il benessere
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
72
10
82
Ammissibile
2
4
2
96
43843183
2.A Azulejos e Affresco:
SCUOLA D'ARTE APPLICAdue culture a conTA ANDREA FANTONI
fronto
E. Transnazionalità
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
Ammissibile
72
10
82
Ammissibile
2
4
2
97
44432066
SCUOLA D'ARTE APPLICADal cielo al fiume
TA ANDREA FANTONI
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
72
10
82
Ammissibile
2
4
2
98
43182944
AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO
E IL LAVORO DELLA
PROVINCIA DI MILANO
Professione youtuber:
start up di una Impresa
Culturale Creativa
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
71
10
81
Ammissibile
2
4
2
99
44431586
IAL INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO
LOMBARDIA S.R.L. IMPRESA SOCIALE
LAVORARE IN TEATRO: LE
PROFESSIONI DIETRO LE C. Orientamento
QUINTE
II. Orientamento al
lavoro
Residenziale
Ammissibile
71
10
81
Ammissibile
2
4
2
100
44136796
COMETA FORMAZIONE
SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IN SIGLA
COMETA FORMAZIONE
S.C.S.
Sirio: verso il futuro
lavorativo
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
81
0
81
Ammissibile
4
4
4
101
43919750
O.D.P.F. OPERA DIOCESANA PRESERVAZIONE
DELLA FEDE
UNA BUSSOLA SCIENTIFICA
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Residenziale
Ammissibile
81
0
81
Ammissibile
6
4
4
102
44333675
AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO
E IL LAVORO DELLA
PROVINCIA DI COMO
Benessere 2.0
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
81
0
81
Ammissibile
2
4
2
103
43183121
AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO
E IL LAVORO DELLA
PROVINCIA DI MILANO
Togliamo le ragnatele
alla storia! Arte, territorio ed effetti speciali
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
71
10
81
Ammissibile
2
4
2
92
Bollettino Ufficiale
– 113 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
Ammissibile
3
4
3
81
Ammissibile
2
4
2
10
81
Ammissibile
1
4
1
71
10
81
Ammissibile
2
4
2
Ammissibile
71
10
81
Ammissibile
6
4
4
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
70
10
80
Ammissibile
6
4
4
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Non
residenziale
Ammissibile
80
0
80
Ammissibile
2
4
2
44431590
ITC-CNR Istituto per
Creatività, diritto d’aule Tecnologie della
tore e privacy nei nuovi
Costruzione - Consiglio
mezzi dell’informazione
Nazionale delle Ricerche
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Non
residenziale
Ammissibile
70
10
80
Ammissibile
4
4
4
112
43116070
ASSOCIAZIONE PADRE
MONTI CENTRO POLIFUNZIONALE SERVIZI
FORMATIVI - EDUCATIVI
OD IN FORMA ABBREVIATA ASSOCIAZIONE PADRE
MONTI
LEGALITA', DEMOCRAZIA E CITTADINANZA
ATTIVA: IN-CONTRO PER
RIFLETTERE
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Non
residenziale
Ammissibile
80
0
80
Ammissibile
2
4
2
113
43403365
FONDAZIONE ENAIP
LOMBARDIA
Ridisegnare la città:
una nuova natura
dell’arte.
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
70
10
80
Ammissibile
6
4
4
114
44007430
FONDAZIONE LUIGI
CLERICI
Colourville: il musical
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Ammissibile
70
10
80
Ammissibile
2
4
2
N.
Id
domanda
104
44355753
SCUOLE CIVICHE DI
MILANO - FONDAZIONE
DI PARTECIPAZIONE
Verso l’Expo 2015,
'interpretare' il cibo
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
105
44064190
ISTITUTO RIZZOLI PER
L'INSEGNAMENTO DELLE
ARTI GRAFICHE
CREATIVAMENTEABILE
D. Bisogni educativi speciali
I. Integrazione degli
studenti con disabilità
106
41226037
PROMOS SOCIETA' COOCIAK SI CONTA!!!!!
PERATIVA A R.L.
A. Successo
formativo
42001226
AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO
E IL LAVORO DELLA
PROVINCIA DI MILANO
107
108
109
110
111
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Ammissibile
81
0
81
Non
residenziale
Ammissibile
81
0
I. Supporto al successo formativo per
il superamento delle
difficoltà
Non
residenziale
Ammissibile
71
Conservare, catalogare, rendere fruibile:
orientamento ai mestie- C. Orientamento
ri dei Beni Culturali e
del Patrimonio
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
43856993
AGENZIA PER LA FORMAZIONE L’ORIENTAMENTO
ED IL LAVORO DELLA
PROVINCIA DI MONZA E
DELLA BRIANZA
“ CITTADINI E CITTADINE
DEL FUTURO VERSO
LA DEMOCRAZIA
PARITARIA”
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Residenziale
43848886
FONDAZIONE ENAIP
LOMBARDIA
I SEGNI E LE TRACCE DI
NARRAZIONE MAGICHE
IN VALCAMONICA:
come valorizzare un
SITO UNESCO
A. Successo
formativo
44431827
AZIENDA BERGAMASCA
FORMAZIONE
LA DONNA COME PONTE INTERCULTURALE
Titolo progetto
Area intervento
Linea azione
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
Punteggio
base
Operatore capofila
Non
residenziale
Esito
istruttoria
tecnica
– 114 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
Ammissibile
6
4
4
80
Ammissibile
4
4
4
10
80
Ammissibile
2
4
2
69
10
79
Ammissibile
4
4
4
Ammissibile
79
0
79
Ammissibile
4
4
4
Residenziale
Ammissibile
79
0
79
Ammissibile
6
4
4
Residenziale
Ammissibile
79
0
79
Ammissibile
1
4
1
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
79
0
79
Ammissibile
1
4
1
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
69
10
79
Ammissibile
2
4
2
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Non
residenziale
Ammissibile
69
10
79
Ammissibile
1
4
1
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Non
residenziale
Ammissibile
69
10
79
Ammissibile
2
4
2
Id
domanda
Operatore capofila
44216409
C.I.L.F Centro per l'Innovazione Lavoro e della
Formazione Società
Cooperativa Sociale
O.N.L.U.S
Ingegneri smart per
una smart community
C. Orientamento
116
44438246
AGENZIA PER LA
FORMAZIONE L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO SUD
MILANO
IL RITMO PERCUSSIVO
(dalla citta' alla campagna)
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
117
44903459
AZIENDA SPECIALE DI
FORMAZIONE 'SCUOLA
PAOLO BORSA'
Realizzare e gestire una
A. Successo
coltivazione di piccoli
formativo
frutti in Lombardia
44569256
AGENZIA PROVINCIALE
PER L'ORIENTAMENTO, IL
LAVORO E LA FORMAZIONE
'L'Europa che vogliamo': cittadinanza in
stopmotion (laboratorio di cinema di
animazione)
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
I. Orientamento alla
formazione
Residenziale
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Residenziale
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Ammissibile
80
0
80
Ammissibile
70
10
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
70
E. Transnazionalità
II. Rafforzamento della
cultura europea e
della cittadinanza
attiva
Residenziale
Ammissibile
41351607
SCUOLA D'ARTE APPLICALife Game
TA ANDREA FANTONI
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Residenziale
44215613
C.I.L.F Centro per l'Innovazione Lavoro e della
Formazione Società
Cooperativa Sociale
O.N.L.U.S
SPOT NO SLOT
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
121
44429342
SCUOLA DI ARTI E MESTIERI F. BERTAZZONI
ATTORI SULL'ONDA
DELLA LEGALITA'
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
122
43939911
CENTRO DI FORMAZIONE
Impariamo a parlare
E ISTRUZIONE PROFESSIOcoi grandi discorsi
NALE DEL PIAMBELLO
A. Successo
formativo
123
43178830
AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO
E IL LAVORO DELLA
PROVINCIA DI MILANO
Caratteri di spicco:
sperimentazioni tipografiche dall'archivio al
laboratorio
124
41222104
GALDUS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE
LO STILE LIBERTY A
MILANO: L'ARTE COME
STRUMENTO DI INTEGRAZIONE
125
41254096
CENTRO DI FORMAZIONE “Alla scoperta di sé e
PROFESSIONALE TICINOdel territorio“: autobioMALPENSA
grafia come itinerario
N.
115
118
119
120
Titolo progetto
Area intervento
Linea azione
Esito
istruttoria
tecnica
Bollettino Ufficiale
– 115 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
Ammissibile
2
4
2
79
Ammissibile
4
4
4
10
79
Ammissibile
2
4
2
79
0
79
Ammissibile
4
4
4
Ammissibile
69
10
79
Ammissibile
6
4
4
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
79
0
79
Ammissibile
2
4
2
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
79
0
79
Ammissibile
3
4
3
Memoria e identità:
viaggio nella nuova
Europa
E. Transnazionalità
II. Rafforzamento della
cultura europea e
della cittadinanza
attiva
Residenziale
Ammissibile
78
0
78
Ammissibile
6
4
4
ASSOCIAZIONE SCUOLE
PROFESSIONALI
G.MAZZINI
L'OPERA E' DI MODA
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
68
10
78
Ammissibile
6
4
4
43935721
A.C.O.F. (ASSOCIAZIONE CULTURALE OLGA
FIORINI)
MATERIA E MATERIE:
dalla disciplina alla
competenza artistica
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Residenziale
Ammissibile
68
10
78
Ammissibile
2
4
2
43724038
C.F.P. UNIONE ARTIGIANI
Cosa farò da grande?
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Residenziale
Ammissibile
78
0
78
Ammissibile
2
4
2
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
68
10
78
Ammissibile
2
4
2
Id
domanda
Operatore capofila
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
126
43387968
ASSOCIAZIONE PADRE
MONTI CENTRO POLIFUNZIONALE SERVIZI
FORMATIVI - EDUCATIVI
OD IN FORMA ABBREVIATA ASSOCIAZIONE PADRE
MONTI
arti per formare
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
79
0
79
127
43135874
ISTITUTO RIZZOLI PER
L'INSEGNAMENTO DELLE
ARTI GRAFICHE
Citizen Journalism
Culturale: rendi la tua
passione un lavoro
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Non
residenziale
Ammissibile
69
10
128
43160184
CENTRO DI FORMAZIONE L'EDIFICIO ECOLOGICO:
A. Successo
PROFESSIONALE TICINOPROGETTARE LA SOSTEformativo
MALPENSA
NIBILITA' IN EDILIZIA
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
69
44118373
ASSOCIAZIONE FORMAZIONE PROFESSIONALE
DEL PATRONATO SAN
VINCENZO
Incrocio dei venti - uno
spazio aperto
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Ammissibile
43788685
AGENZIA PER LA FORMAZIONE L’ORIENTAMENTO
ED IL LAVORO DELLA
PROVINCIA DI MONZA E
DELLA BRIANZA
CON-NESSI
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
131
44053140
ASSOCIAZIONE SISTEMI
FORMATIVI AZIENDALI
DI CONFINDUSTRIA
BERGAMO - UNIONE
DEGLI INDUSTRIALI DELLA
PROVINCIA
LA LOGICA ED I NUMERI:
SVILUPPIAMO LA CAPACITA’ DI ANALISI E SINTE- A. Successo
SI DEI DATI ATTRAVERSO formativo
IL CASO APPLICATO DI
LABVIEW
132
44057910
SCUOLA EDILE CREMONESE
La valutazione sostenibile-pianificazione e
valutazione del confort
nell'edilizia green
133
41722794
FONDAZIONE IKAROS
134
44052074
135
136
129
130
137
43985782
ISTITUTO D'ISTRUZIONE
SUPERIORE DON MILANI
Titolo progetto
Scrittura crossmediale
per il racconto di sé
Area intervento
Linea azione
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
Punteggio
base
N.
Non
residenziale
Esito
istruttoria
tecnica
– 116 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
'Bottega di mestiere nel A. Successo
gusto mantovano'
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
6
4
4
CENTRO FORMATIVO
PROVINCIALE GIUSEPPE
ZANARDELLI
“IO…l’espressione più
profonda di me”
D. Bisogni educativi speciali
I. Integrazione degli
studenti con disabilità
78
Ammissibile
1
4
1
43459059
CENTRO FORMATIVO
PROVINCIALE GIUSEPPE
ZANARDELLI
R...EVOLUTION'S
COLORS
0
78
Ammissibile
6
4
4
141
44069291
ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI COMO
78
0
78
Ammissibile
6
4
4
142
43389647
Ammissibile
78
0
78
Ammissibile
6
4
4
143
Ammissibile
67
10
77
Ammissibile
6
4
4
144
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
Ammissibile
77
0
77
Ammissibile
6
4
4
43926435
Dall’identità all’architettura; esempi
CENTRO DI FORMAZIONE
dalle città lombarde tra
E ISTRUZIONE PROFESSIOC. Orientamento
Storia, Tradizioni, Cultura
NALE DEL PIAMBELLO
locale e prospettive
internazionali
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
67
10
77
Ammissibile
2
4
2
146
43651691
Ente Morale Associazione Scuole Studio e
Lavoro
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
67
10
77
Ammissibile
6
4
4
147
43174435
CENTRO DI FORMAZIONE UNA SETTIMANA DA
PROFESSIONALE TICINO...TECNICO CHIMICO
MALPENSA
AMBIENTALE
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
67
10
77
Ammissibile
2
4
2
148
44572942
O.D.P.F. OPERA DIOCESANA PRESERVAZIONE
DELLA FEDE
MASSIMO RISPETTO!
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Residenziale
Ammissibile
77
0
77
Ammissibile
4
4
4
149
44065761
ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI COMO
Public Speaking: una
competenza per
comunicare
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
77
0
77
Ammissibile
6
4
4
N.
Id
domanda
Operatore capofila
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
138
43389384
FORMAZIONE MANTOVA - FOR.MA. Azienda
Speciale della Provincia
di Mantova
Ammissibile
78
0
78
139
43109264
Residenziale
Ammissibile
78
0
140
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
78
Ospitalità diffusa. Un
modello sostenibile di
turismo.
A. Successo
formativo
I. Supporto al successo formativo per
il superamento delle
difficoltà
Residenziale
Ammissibile
FORMAZIONE MANTOVA - FOR.MA. Azienda
Speciale della Provincia
di Mantova
'Orientamento Scuola Impresa'
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
43665410
CONSORZIO SIR SOLIDARIETA' IN RETE - CONSORZIO DI COOPERATIVE
SOCIALI - SOCIETA'
COOPERATIVA SOCIALE
Il sistema delle cascine
milanesi e la nuova
ruralità
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Non
residenziale
42991208
CENTRO SERVIZI FORMAZIONE COOPERATIVA
SOCIALE A R.L.
SULLA LINEA DI FRONTIERA DELLA RICERCA
SCIENTIFICA all' IMPERIAL COLLEGE LONDON
E. Transnazionalità
145
Titolo progetto
Scatti in musica tra
terra e acqua
Area intervento
Linea azione
Esito
istruttoria
tecnica
Bollettino Ufficiale
– 117 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
3
4
3
MateATtiva: allariscoperta delle curve
A. Successo
formativo
I. Supporto al successo formativo per
il superamento delle
difficoltà
77
Ammissibile
4
4
4
44023772
CENTRO ITARD LOMBARDIA srl
Donne al lavoro, la
memoria del futuro
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
0
77
Ammissibile
2
4
2
153
44435968
AGENZIA PER LA
FORMAZIONE L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO SUD
MILANO
Al lavoro sulle terre
confiscate
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
77
0
77
Ammissibile
3
4
3
154
43941699
IMMAGINAZIONE E
LAVORO SOCIETA' COOPERATIVA
Ammissibile
67
10
77
Ammissibile
4
4
4
155
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
Ammissibile
77
0
77
Ammissibile
2
4
2
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
67
10
77
Ammissibile
2
4
2
AGENZIA PROVINCIALE
CHEF PER UNA SETTIPER LE ATTIVITA' FORMATIMANA
VE - A.P.A.F.
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
77
0
77
Ammissibile
2
4
2
42893668
CR FORMA AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA
DI CREMONA PER LA
GESTIONE DEI SERVIZI DI
FORMAZIONE PROFESSIONALE
SALVA UN CREMASCO!
ANTROPOSOFIA E ALCHIMIA DI UN SAPORE
ANTICO
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
76
0
76
Ammissibile
4
4
4
43186972
AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO
E IL LAVORO DELLA
PROVINCIA DI MILANO
La Musica fa Scuola
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Ammissibile
66
10
76
Ammissibile
2
4
2
N.
Id
domanda
Operatore capofila
Titolo progetto
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
150
43581354
A.F.G.P. ASSOCIAZIONE
FORMAZIONE GIOVANNI
PIAMARTA
L’UMANA COMMEDIA:
METTIAMOCI IN SCENA
Ammissibile
67
10
77
41643917
CR FORMA AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA
DI CREMONA PER LA
GESTIONE DEI SERVIZI DI
FORMAZIONE PROFESSIONALE
Residenziale
Ammissibile
77
0
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Residenziale
Ammissibile
77
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Residenziale
Ammissibile
Mestieri dietro lo spettacolo. Con i miei occhi , C. Orientamento
in un video
I. Orientamento alla
formazione
Non
residenziale
43993454
ASSOCIAZIONE SISTEMI
FORMATIVI AZIENDALI
DI CONFINDUSTRIA
BERGAMO - UNIONE
DEGLI INDUSTRIALI DELLA
PROVINCIA
INCONTRIAMO LA SPAGNA: UN'OCCASIONE
DI SCAMBIO DI ESPERIENZE TRA STUDENTI SU
PERCORSI FORMATIVI E
PROFESSIONALI DI AREA
TECNICA IN UN CONTESTO EUROPEO
E. Transnazionalità
156
44007828
FONDAZIONE LE VELE
Sul filo della Moda
157
43923071
158
159
151
152
Area intervento
Linea azione
Non
residenziale
Esito
istruttoria
tecnica
– 118 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
Ammissibile
2
4
2
76
Ammissibile
4
4
4
0
76
Ammissibile
6
4
4
76
0
76
Ammissibile
6
4
4
Ammissibile
76
0
76
Ammissibile
5
4
4
Residenziale
Ammissibile
76
0
76
Ammissibile
4
4
4
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
66
10
76
Ammissibile
3
4
3
ETA' DELL'ORO
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Residenziale
Ammissibile
66
10
76
Ammissibile
3
4
3
O.D.P.F. OPERA DIOCESANA PRESERVAZIONE
DELLA FEDE
SHAKESPEARE IN LOVE
E. Transnazionalità
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
Ammissibile
66
10
76
Ammissibile
2
4
2
44011667
CONSORZIO A.S.T. AGENZIA PER LO SVILUPPO TERRITORIALE
Ambienti della Lomellina
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
76
0
76
Ammissibile
4
4
4
170
44360498
CENTRO ITARD LOMBARDIA srl
LOW COST DESIGN
PARK WORSHOP @
MILANO
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Residenziale
Ammissibile
76
0
76
Ammissibile
4
4
4
171
44429868
FONDAZIONE IKAROS
From Rosetta Stone to
the iBook.
E. Transnazionalità
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
Ammissibile
66
10
76
Ammissibile
3
4
3
172
44071976
FONDAZIONE IKAROS
Sport e Matematica: un A. Successo
Binomio vincente
formativo
I. Supporto al successo formativo per
il superamento delle
difficoltà
Ammissibile
76
0
76
Ammissibile
6
4
4
Id
domanda
Operatore capofila
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
160
41217166
AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO
E IL LAVORO DELLA
PROVINCIA DI MILANO
Ammissibile
66
10
76
161
43458820
Residenziale
Ammissibile
76
0
162
II. Orientamento al
lavoro
Residenziale
Ammissibile
76
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
D. Bisogni educativi speciali
II. Rafforzamento dell
'autonomia degli
studenti con difficoltà
di apprendimento
Residenziale
STARTING WORK IMPRESA Un dovere per ogni
SOCIALE S.R.L.
diritto
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
44585199
CONSORZIO SIR SOLIDARIETA' IN RETE - CONSORZIO DI COOPERATIVE
SOCIALI - SOCIETA'
COOPERATIVA SOCIALE
Scrivere di gusto.
Scritture e scrittori per
riscoprire la tradizione
gastronomica lombarda
167
44885154
CENTRO STUDI SUPERIORI
S.R.L.
168
41286371
169
Titolo progetto
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
Punteggio
base
N.
Area intervento
Linea azione
Identità e lavoro al
femminile
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Non
residenziale
CENTRO FORMATIVO
PROVINCIALE GIUSEPPE
ZANARDELLI
Ready to start!
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
44518292
ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI COMO
LE NUOVE PROFESSIONALITA' DELLA FILIERA
VITIVINICOLA
C. Orientamento
163
44813935
COMETA FORMAZIONE
SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IN SIGLA
COMETA FORMAZIONE
S.C.S.
SOCIAL-MEDIA: il contesto digitale e il contesto C. Orientamento
lavorativo
164
44216408
FONDAZIONE IKAROS
L'esperienza di sè
165
44419103
166
Residenziale
Esito
istruttoria
tecnica
Bollettino Ufficiale
– 119 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
1
4
1
AN APP FOR EGGSSPERIENCE, percorso
esperienziale per la
creazione di app e
file multimediali per la
rete di scuole grafiche
europee EGGS.
E. Transnazionalità
76
Ammissibile
3
4
3
CONOSCI L'ARTE, FAI
COMUNICAZIONE,
CREA IDENTITA'
10
76
Ammissibile
6
4
4
76
0
76
Ammissibile
3
4
3
Ammissibile
76
0
76
Ammissibile
2
4
2
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
76
0
76
Ammissibile
3
4
3
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
76
0
76
Ammissibile
2
4
2
L' 'ARTE' DI CONOSCERE A. Successo
L'ALTRO
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
66
10
76
Ammissibile
3
4
3
LA GOVERNANCE DELLE A. Successo
SPA SUL CAMPO
formativo
I. Supporto al successo formativo per
il superamento delle
difficoltà
Non
residenziale
Ammissibile
76
0
76
Ammissibile
2
4
2
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
66
10
76
Ammissibile
6
4
4
GUARDARE CERCARE
TROVARE
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Ammissibile
66
10
76
Ammissibile
1
4
1
AFFRONTARE L’ESAME:
ISTRUZIONI PER L’USO
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
75
0
75
Ammissibile
2
2
2
N.
Id
domanda
Operatore capofila
Titolo progetto
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
173
42991328
CENTRO SERVIZI FORMAZIONE COOPERATIVA
SOCIALE A R.L.
IL MONDO LATINO E
GRECO, NOSTRO CONTEMPORANEO
Ammissibile
66
10
76
174
44196335
ASSOCIAZIONE PADRE
MONTI CENTRO POLIFUNZIONALE SERVIZI
FORMATIVI - EDUCATIVI
OD IN FORMA ABBREVIATA ASSOCIAZIONE PADRE
MONTI
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
Ammissibile
76
0
175
44732455
ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI COMO
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Residenziale
Ammissibile
66
176
44748924
Consorzio per la Formazione Professionale e per
A SCUOLA DI SCALO
l'Educazione Permanente
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
177
43939655
CENTRO DI FORMAZIONE CIAK SI GIRA: PROE ISTRUZIONE PROFESSIO- MUOVIAMO IL NOSTRO
NALE DEL PIAMBELLO
TERRITORIO!
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
178
44000153
IMMAGINAZIONE E
LAVORO SOCIETA' COOPERATIVA
viaggio assaggio
nell'agroalimentare
lombardo
A. Successo
formativo
179
44050054
Università degli Studi di
Milano
SCATTI DI SCIENZA: la
scienza in un'immagine
A. Successo
formativo
180
43230417
ISTITUTO RIZZOLI PER
L'INSEGNAMENTO DELLE
ARTI GRAFICHE
181
43876756
FONDAZIONE MADDALENA DI CANOSSA
182
44418736
STARTING WORK IMPRESA
La parola creatrice
SOCIALE S.R.L.
183
44661911
CENTRO ITARD LOMBARDIA srl
184
43941433
E.C.FO.P. ENTE CATTOLICO FORMAZIONE
PROFESSIONALE MONZA
E
BRIANZA
Area intervento
Linea azione
Residenziale
Esito
istruttoria
tecnica
– 120 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
4
2
2
Viaggio nell'aviazione
del futuro: innovazione e sostenibilita'
ambientale
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
75
Ammissibile
2
2
2
43186931
AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO
E IL LAVORO DELLA
PROVINCIA DI MILANO
Città intelligenti, energia verde e sostenibilità: orientamento nel
mondo delle tecnologie green
C. Orientamento
10
75
Ammissibile
2
2
2
44002976
FONDAZIONE ENAIP
LOMBARDIA
TECNICHE ARTISTICHE
ANTICHE PER UN MESTIERE MODERNO
65
10
75
Ammissibile
6
2
2
44759743
COMETA FORMAZIONE
SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IN SIGLA
COMETA FORMAZIONE
S.C.S.
Ammissibile
75
0
75
Ammissibile
5
2
2
190
Non
residenziale
Ammissibile
65
10
75
Ammissibile
1
2
1
191
II. Rafforzamento dell
'autonomia degli
studenti con difficoltà
di apprendimento
Non
residenziale
Ammissibile
75
0
75
Ammissibile
2
2
2
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
75
0
75
Ammissibile
2
2
2
'Laureati mantovani
cercasi'
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Non
residenziale
Ammissibile
75
0
75
Ammissibile
6
2
2
...SORGENTI dall’acque
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
65
10
75
Ammissibile
1
2
1
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Ammissibile
65
10
75
Ammissibile
1
2
1
N.
Id
domanda
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
185
43228391
O.D.P.F. OPERA DIOCESANA PRESERVAZIONE
DELLA FEDE
BIODIVERSITA' NELL'OLTREPO PAVESE
Ammissibile
65
10
75
186
43873408
FONDAZIONE LUIGI
CLERICI
Non
residenziale
Ammissibile
75
0
187
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
65
188
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Residenziale
Ammissibile
Il teatro: ad ognuno la
sua parte
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
44065904
GALDUS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE
CINEMA E
MULTIMEDIALE:LE PROFESSIONI DELLA PRODUZIONE AUDIOVISIVA A
MILANO
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
43178080
AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO
E IL LAVORO DELLA
PROVINCIA DI MILANO
Nuove mappe: LA
MINIFABBRICA per
imparare®
D. Bisogni educativi speciali
192
43925946
ASSOCIAZIONE SISTEMI
FORMATIVI AZIENDALI
DI CONFINDUSTRIA
BERGAMO - UNIONE
DEGLI INDUSTRIALI DELLA
PROVINCIA
ESPLORIAMO PROFESSIONALITÀ E COMPETENZE TECNICHE DEL
MONDO DEL LAVORO
193
43389717
FORMAZIONE MANTOVA - FOR.MA. Azienda
Speciale della Provincia
di Mantova
194
44115420
ASSOCIAZIONE CNOS/
FAP Regione Lombardia
195
44267414
ORIENTAModa: perE.L.FO.L ENTE LOMBARDO
corso di orientamento
FORMAZIONE LAVORAprofessionale per i
TORI
tecnici della moda
189
Operatore capofila
Titolo progetto
Area intervento
Linea azione
Non
residenziale
Esito
istruttoria
tecnica
Bollettino Ufficiale
– 121 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
Id
domanda
Operatore capofila
Titolo progetto
Area intervento
Linea azione
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Esito
istruttoria
tecnica
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
196
44490612
PROFESSIONI LOGISTICO-PRODUTTIVE : PAConsorzio per la FormaTRIMONIO CULTURALE,
zione Professionale e per
MATERIALE E IMMATEl'Educazione PermaRIALE DEL LAVORO IN
nente
UN TERRITORIO CHE
CAMBIA
197
43789353
AGENZIA PER LA FORMAZIONE L’ORIENTAMENTO
ED IL LAVORO DELLA
PROVINCIA DI MONZA E
DELLA BRIANZA
MAIL ART: l'arte che
fa rete
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Non
residenziale
Ammissibile
65
10
75
Ammissibile
6
2
2
198
43853959
Università degli Studi di
Milano
Un tuffo nelle Bioscienze per immaginare il
proprio domani
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Non
residenziale
Ammissibile
65
10
75
Ammissibile
4
2
2
199
43789210
AGENZIA PER LA FORMAZIONE L’ORIENTAMENTO
ED IL LAVORO DELLA
PROVINCIA DI MONZA E
DELLA BRIANZA
Artigiani 'all'Opera'
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
65
10
75
Ammissibile
6
2
2
200
44048029
Associazione Istituti
Santa Paola
SKY METEO NETWORK
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
65
10
75
Ammissibile
2
2
2
201
44891498
IMMAGINAZIONE E
LAVORO SOCIETA' COOPERATIVA
Dalle Alpi ai laghi di
Lombardia nel contesto E. Transnazionalità
di Milano Expò 2015
II. Rafforzamento della
cultura europea e
della cittadinanza
attiva
Residenziale
Ammissibile
75
0
75
Ammissibile
2
2
2
202
44335236
O.D.P.F. OPERA DIOCESANA PRESERVAZIONE
DELLA FEDE
CINE'PARIS
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
Ammissibile
65
10
75
Ammissibile
2
2
2
203
43080496
AZIENDA SPECIALE DI
FORMAZIONE 'SCUOLA
PAOLO BORSA'
IMPARIAMO A RISPARMIARE LA PREZIOSA
RISORSA IDRICA VAA. Successo
LORIZZANDO IL VERDE
formativo
URBANO DELLA NOSTRA
CITTA'
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
75
0
75
Ammissibile
2
2
2
204
44062663
GALDUS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE
ORIENTAMENTO ALLE
PROFESSIONI DEL
SOCIALE
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
75
0
75
Ammissibile
1
2
1
205
41304045
C.I.L.F Centro per l'Innovazione Lavoro e della
Formazione Società
Cooperativa Sociale
O.N.L.U.S
Imprenditori 'Sostenibili'
si diventa
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Residenziale
Ammissibile
74
0
74
Ammissibile
6
2
2
206
41700820
IAL INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO
LOMBARDIA S.R.L. IMPRESA SOCIALE
LA QUESTIONE DEL
LAVORO: STORIA E
ATTUALITA'
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Residenziale
Ammissibile
64
10
74
Ammissibile
1
2
1
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
75
0
75
Ammissibile
3
2
2
E. Transnazionalità
– 122 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
I. Orientamento alla
formazione
Residenziale
Ammissibile
2
2
2
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
74
Ammissibile
3
2
2
C. Orientamento
0
74
Ammissibile
4
2
2
SEGNI PER NAVIGARE
74
0
74
Ammissibile
6
2
2
SCUOLA EDILE DI BERGAMO
Ammissibile
64
10
74
Ammissibile
3
2
2
43409823
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
64
10
74
Ammissibile
2
2
2
213
D. Bisogni educativi speciali
I. Integrazione degli
studenti con disabilità
Non
residenziale
Ammissibile
74
0
74
Ammissibile
2
2
2
214
Gli alberi raccontano:
applicazioni pratiche
di biologia e fisiologia
degli alberi
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
64
10
74
Ammissibile
2
2
2
Navigare per conoscere - Cittadini sulla
stessa rotta
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Residenziale
Ammissibile
74
0
74
Ammissibile
6
2
2
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Non
residenziale
Ammissibile
74
0
74
Ammissibile
1
2
1
N.
Id
domanda
207
43646004
AGENZIA PROVINCIALE
RICOSTRUIRE PER
PER LE ATTIVITA' FORMATIORIENTARE
VE - A.P.A.F.
41565461
A.F.G.P. ASSOCIAZIONE
FORMAZIONE GIOVANNI
PIAMARTA
209
41733445
Un Passo Dopo l'Altro:
E.L.FO.L ENTE LOMBARDO percorso di orientaFORMAZIONE LAVORAmento e di avvicinaTORI
mento degli studenti al
mondo del lavoro
210
43789214
AGENZIA PER LA FORMAZIONE L’ORIENTAMENTO
ED IL LAVORO DELLA
PROVINCIA DI MONZA E
DELLA BRIANZA
211
41777819
212
208
215
216
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Ammissibile
74
0
74
Non
residenziale
Ammissibile
74
0
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
74
D. Bisogni educativi speciali
I. Integrazione degli
studenti con disabilità
Residenziale
Ammissibile
TOUR VIRTUALE
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
FONDAZIONE MADDALENA DI CANOSSA
La grande abbuffata...
on demand
A. Successo
formativo
43412986
ASSOCIAZIONE PADRE
MONTI CENTRO POLIFUNZIONALE SERVIZI
FORMATIVI - EDUCATIVI
OD IN FORMA ABBREVIATA ASSOCIAZIONE PADRE
MONTI
Corpo in azione:
esperienze di contatto
e integrazione
42702578
AZIENDA SPECIALE DI
FORMAZIONE 'SCUOLA
PAOLO BORSA'
43664754
CONSORZIO SIR SOLIDARIETA' IN RETE - CONSORZIO DI COOPERATIVE
SOCIALI - SOCIETA'
COOPERATIVA SOCIALE
43937711
“Cittadinanza”,
CENTRO DI FORMAZIONE “umanità” e “diritti”: un
E ISTRUZIONE PROFESSIO- percorso dalle radici
NALE DEL PIAMBELLO
umanistiche agli esiti
giuridici
Operatore capofila
Titolo progetto
Area intervento
C. Orientamento
LA TERRA STRETTA percorso educativo per B. Educazione alla
la comprensione della cittadinanza e ai
diversità, in un’ottica di diritti umani
rispetto e legalità
Linea azione
Esito
istruttoria
tecnica
Bollettino Ufficiale
– 123 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
Id
domanda
Operatore capofila
Titolo progetto
Area intervento
Linea azione
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Esito
istruttoria
tecnica
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
217
44737574
Associazione Istituti
Santa Paola
VIAGGIO AL CENTRO
DEL RESTAURO: un percorso per la scoperta
e la valorizzazione
delle proprie attitudini
nel recupero dei Beni
Culturali
218
43225194
CONSORZIO SIR SOLIDARIETA' IN RETE - CONSORZIO DI COOPERATIVE
SOCIALI - SOCIETA'
COOPERATIVA SOCIALE
Rappresentare per
capire: il teatro per la
legalità e la consapevolezza
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Non
residenziale
Ammissibile
74
0
74
Ammissibile
6
2
2
219
44056617
CALAM CENTRO
ARTISTICO LODIGIANO
ACCONCIATORI MISTI ED
ESTETICA
GIOCHI SPECIAL: UNIFICHIAMO LO SPORT PER
INTEGRARE LE ABILITA'
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Residenziale
Ammissibile
74
0
74
Ammissibile
1
2
1
220
44053463
CENTRO DI FORMAZIONE
LA PREPARAZIONE
E ISTRUZIONE PROFESSIODELL'ESAME DI STATO
NALE DEL PIAMBELLO
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
73
0
73
Ammissibile
2
2
2
221
41722339
ASSOCIAZIONE CENTRO
STUDI TEOREMA
Rafforzamento delle
competenze chiave
A. Successo
attraverso le arti espres- formativo
sive
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
73
0
73
Ammissibile
6
2
2
222
44063212
C.F.P. UNIONE ARTIGIANI
Stars walk: muoversi tra
le stelle
E. Transnazionalità
II. Rafforzamento della
cultura europea e
della cittadinanza
attiva
Ammissibile
73
0
73
Ammissibile
2
2
2
44424711
ASSOCIAZIONE PADRE
MONTI CENTRO POLIFUNZIONALE SERVIZI
FORMATIVI - EDUCATIVI
OD IN FORMA ABBREVIATA ASSOCIAZIONE PADRE
MONTI
Carta Canta
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
73
0
73
Ammissibile
2
2
2
44067179
FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE SOMASCA
FORMAZIONE AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A.S.F.A.P. - ONLUS
SALUS PER AQUAM:
orientarsi con lo sport
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
73
0
73
Ammissibile
1
2
1
225
41394430
AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO
E IL LAVORO NORD
OVEST MILANO
Conciliare Conviene.
La Mediazione Civile
tra futuro professionale
e rafforzamento delle
competenze scolastiche
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
73
0
73
Ammissibile
3
2
2
226
43393861
FORMAZIONE MANTOVA - FOR.MA. Azienda
Speciale della Provincia
di Mantova
'Agricoltura sociale
Mantova: dalla tradizione all'Expo'
D. Bisogni educativi speciali
I. Integrazione degli
studenti con disabilità
Ammissibile
73
0
73
Ammissibile
6
2
2
223
224
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Non
residenziale
Ammissibile
64
10
74
Ammissibile
2
2
2
Residenziale
Non
residenziale
– 124 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
Id
domanda
Operatore capofila
227
43994443
ISTITUTO RIZZOLI PER
L'INSEGNAMENTO DELLE
ARTI GRAFICHE
228
43408539
SCUOLA D'ARTE APPLICALabirinti
TA ANDREA FANTONI
Titolo progetto
Le Maschere sociali
Area intervento
Linea azione
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Esito
istruttoria
tecnica
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Residenziale
Ammissibile
63
10
73
Ammissibile
2
2
2
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
73
0
73
Ammissibile
4
2
2
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Residenziale
Ammissibile
63
10
73
Ammissibile
2
2
2
41894625
FONDAZIONE LUIGI
CLERICI
GLI UOMINI DELLE
CAVERNE: MINATORI
E SOLDATI LUNGO LA
FRONTIERA NORD
230
44813995
COMETA FORMAZIONE
SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IN SIGLA
COMETA FORMAZIONE
S.C.S.
Quel luogo a me 'sì
caro” - Racconto audiovisivo di un episodio
della storia locale con
protagonista una villa
sul lago e il poeta Ugo
Foscolo
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
63
10
73
Ammissibile
1
2
1
231
44965048
ASSOCIAZIONE CENTRO
STUDI TEOREMA
Rafforzamento delle
competenze chiave
A. Successo
attraverso le arti espres- formativo
sive MILANO
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
73
0
73
Ammissibile
3
2
2
232
41721650
FONDAZIONE LUIGI
CLERICI
CASTELLI PERSONALI E
STORICI IN BRIANZA
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Non
residenziale
Ammissibile
63
10
73
Ammissibile
2
2
2
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
73
0
73
Ammissibile
3
2
2
229
233
44370556
FONDAZIONE IKAROS
Domotica e risparmio
energetico: l’applicazione di nuove tecnologie per migliorare
la fruibilità del proprio
istituto riducendone
l’impatto ambientale
234
44354170
ISTITUTO RIZZOLI PER
L'INSEGNAMENTO DELLE
ARTI GRAFICHE
Le caratteristiche del
leader in Europa: per
E. Transnazionalità
stare meglio a scuola e
con se stessi.
II. Rafforzamento della
cultura europea e
della cittadinanza
attiva
Residenziale
Ammissibile
73
0
73
Ammissibile
2
2
2
44045514
FONDAZIONE MADDALENA DI CANOSSA
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Residenziale
Ammissibile
63
10
73
Ammissibile
2
2
2
44419023
STARTING WORK IMPRESA
Scuola Diritti Umani
SOCIALE S.R.L.
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Residenziale
Ammissibile
73
0
73
Ammissibile
4
2
2
235
236
Sunset limited
Bollettino Ufficiale
– 125 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
Id
domanda
Area intervento
Linea azione
Tipologia
progetto
Operatore capofila
Titolo progetto
RAFFORZIAMO LE COMPETENZE SCIENTIFICHE
E TECNOLOGICHE PER
PROSEGUIRE CON
SUCCESSO GLI STUDI
ED ENTRARE EFFICACEMENTE NEL MONDO
DEL LAVORO: IL CASO
APPLICATO DELLA
SMART GRID
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Esito
istruttoria
formale
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
Ammissibile
2
2
2
72
Ammissibile
2
2
2
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Ammissibile
73
0
73
Ammissibile
72
0
Esito
istruttoria
tecnica
237
44005628
ASSOCIAZIONE SISTEMI
FORMATIVI AZIENDALI
DI CONFINDUSTRIA
BERGAMO - UNIONE
DEGLI INDUSTRIALI DELLA
PROVINCIA
238
44125043
FONDAZIONE LUIGI
CLERICI
Ma chi sei? Fatti capire!
A. Successo
formativo
I. Supporto al successo formativo per
il superamento delle
difficoltà
239
44145812
Ente Morale Associazione Scuole Studio e
Lavoro
DIFFERENZI-AMO
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
72
0
72
Ammissibile
6
2
2
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
62
10
72
Ammissibile
6
2
2
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
62
10
72
Ammissibile
3
2
2
Ammissibile
62
10
72
Ammissibile
2
2
2
Residenziale
240
43862813
SCUOLA DELLE ARTI E
DELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE RODOLFO VANTINI
Lavorare con la musica: Competenze Umanistiche e Musicali in
nuove forme di professionalità per Integrare
competenze curriculari
acquisite e trasferirle
in un piano creativo e
professionale.
241
44145641
SCUOLA EDILE DI BERGAMO
VIE DEL COMMERCIO
242
44653004
CFP SAN GIUSEPPE
COOPERATIVA SOCIALE
ONLUS
B. Educazione alla
I DOCUMENTI RACCONcittadinanza e ai
TANO
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
243
41737309
CENTRO ITARD LOMBARDIA srl
L'infinito tra scienza e
filosofia
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
72
0
72
Ammissibile
2
2
2
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
62
10
72
Ammissibile
6
2
2
I. Supporto al successo formativo per
il superamento delle
difficoltà
Ammissibile
62
10
72
Ammissibile
3
2
2
A. Successo
formativo
244
43862904
SCUOLA DELLE ARTI E
DELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE RODOLFO VANTINI
Passeggiate Letterarie:
riscoprire gli itinerari
storico- artistici della
provincia di Brescia
promuovendo comA. Successo
petenze curriculari ed
formativo
extracurriculari nell’ambito delle professioni di
promozione culturale e
del territorio.
245
43470597
ART SCHOOL S.R.L.
IL MESTIERE DEL CINEMA - LABORATORIO PER A. Successo
LA REALIZZAZIONE DI UN formativo
CORTOMETRAGGIO
Non
residenziale
Non
residenziale
– 126 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
246
247
Id
domanda
Operatore capofila
Titolo progetto
Tipologia
progetto
Area intervento
Linea azione
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Non
residenziale
Esito
istruttoria
formale
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Ammissibile
72
0
72
Esito
istruttoria
tecnica
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
Ammissibile
1
2
1
44216602
FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE SOMASCA
FORMAZIONE AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A.S.F.A.P. - ONLUS
SUI GENERIS
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
44759279
COMETA FORMAZIONE
SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IN SIGLA
COMETA FORMAZIONE
S.C.S.
COOPERATIVE LEARNING: sperimentare sé
stessi nella progettazione e realizzazione di un
evento
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
72
0
72
Ammissibile
6
2
2
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Non
residenziale
Ammissibile
71
0
71
Ammissibile
3
2
2
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Residenziale
Ammissibile
71
0
71
Ammissibile
2
2
2
248
43595362
C.F.P. UNIONE ARTIGIANI
RADIO-ATTIVI: creativi in
onda per promuovere
la cittadinanza attiva
249
44189376
FONDAZIONE MADDALENA DI CANOSSA
L'economia e la teoria
dei giochi in un contesto di cooperazione
250
43872841
FONDAZIONE LUIGI
CLERICI
Io ... robot: interazione
uomo-macchina-amC. Orientamento
biente nelle performance artistiche
I. Orientamento alla
formazione
Non
residenziale
Ammissibile
71
0
71
Ammissibile
4
2
2
251
41516494
CIAS FORMAZIONE PROFESSIONALE - IMPRESA
SOCIALE S.R.L.
B. Educazione alla
Sulle orme di Fogazzaro cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Residenziale
Ammissibile
61
10
71
Ammissibile
3
2
2
252
42531160
CENTRO DI FORMAZIONE BENVENUTI: servizio di
B. Educazione alla
PROFESSIONALE TICINOaccoglienza, integrazio- cittadinanza e ai
MALPENSA
ne, cultura.“
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Non
residenziale
Ammissibile
71
0
71
Ammissibile
2
2
2
253
44418933
STARTING WORK IMPRESA
Itinerari di sostenibilità
SOCIALE S.R.L.
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
71
0
71
Ammissibile
2
2
2
254
44428698
EUROSERVYCE SOCIETA'
COOPERATIVA SOCIALE
ONLUS
Conoscersi per
orientarsi nella scelta
universitaria
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Non
residenziale
Ammissibile
71
0
71
Ammissibile
2
2
2
255
44061744
ASSOCIAZIONE SISTEMI
FORMATIVI AZIENDALI
DI CONFINDUSTRIA
BERGAMO - UNIONE
DEGLI INDUSTRIALI DELLA
PROVINCIA
RICONOSCIAMOCI CITTADINI NELLA DIFFERENZA: PER UN PERCORSO
DI PARI OPPORTUNITA'
E VALORIZZAZIONE DEI
DIRITTI UMANI
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Non
residenziale
Ammissibile
71
0
71
Ammissibile
1
2
1
256
41616187
ASSOCIAZIONE CENTRO
STUDI TEOREMA
Orientamento al lavoro
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
71
0
71
Ammissibile
6
2
2
257
43393842
FORMAZIONE MANTOVA - FOR.MA. Azienda
Speciale della Provincia
di Mantova
'Mantova e Architettura: un percorso di
orientamento'
A. Successo
formativo
I. Supporto al successo formativo per
il superamento delle
difficoltà
Non
residenziale
Ammissibile
61
10
71
Ammissibile
6
2
2
258
43516937
SCUOLE CIVICHE DI
MILANO - FONDAZIONE
DI PARTECIPAZIONE
Il videogioco
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Non
residenziale
Ammissibile
61
10
71
Ammissibile
2
2
2
Bollettino Ufficiale
– 127 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
Id
domanda
259
43586195
AZIENDA BERGAMASCA
FORMAZIONE
260
42654583
261
262
Operatore capofila
Titolo progetto
Viaggio nei sapori della tradizione lombarda:
alla scoperta della
nostra identità
Area intervento
Linea azione
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Esito
istruttoria
tecnica
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
61
10
71
Ammissibile
3
2
2
Conoscere, conservare,
CENTRO DI FORMAZIONE
comunicare: I beni
E ISTRUZIONE PROFESSIOC. Orientamento
culturali come risorsa –
NALE DEL PIAMBELLO
il caso di Castelseprio
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
61
10
71
Ammissibile
2
2
2
44152607
ASSOCIAZIONE PADRE
MONTI CENTRO POLIFUNZIONALE SERVIZI
FORMATIVI - EDUCATIVI
OD IN FORMA ABBREVIATA ASSOCIAZIONE PADRE
MONTI
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Non
residenziale
Ammissibile
71
0
71
Ammissibile
3
2
2
44419251
STARTING WORK IMPRESA
GamesLab
SOCIALE S.R.L.
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
71
0
71
Ammissibile
4
2
2
263
43665432
CONSORZIO SIR SOLIDARIETA' IN RETE - CONSORZIO DI COOPERATIVE
SOCIALI - SOCIETA'
COOPERATIVA SOCIALE
Videomaking e creativiC. Orientamento
tà multimediale
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
60
10
70
Ammissibile
6
2
2
264
41943547
A.C.O.F. (ASSOCIAZIONE CULTURALE OLGA
FIORINI)
VIRTUAL JOB CENTER
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
70
0
70
Ammissibile
4
2
2
265
42894387
CR FORMA AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA
DI CREMONA PER LA
GESTIONE DEI SERVIZI DI
FORMAZIONE PROFESSIONALE
APP-LINCHIAMOCI:
UN AMBIENTE VISUALE
PER LA PROMOZIONE
CULTURALE
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
60
10
70
Ammissibile
4
2
2
266
44485993
CENTRO STUDI SUPERIORI
S.R.L.
LE ALI DEL PENSIERO:
DAL CANTO ALL'ORCHEC. Orientamento
STRA SULLE ORME DI
DONIZETTI
I. Orientamento alla
formazione
Ammissibile
60
10
70
Ammissibile
3
2
2
267
41220243
AZIENDA SPECIALE
'AGENZIA FORMATIVA
DON ANGELO TEDOLDI'
CONSOSCERE IL TEATRO A. Successo
DIETRO LE QUINTE
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
60
10
70
Ammissibile
2
2
2
268
44502768
AGENZIA PER LA FORMAZIONE, ORIENTAMENTO E
LAVORO NORD MILANO
Profughi dell'anima
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Non
residenziale
Ammissibile
60
10
70
Ammissibile
2
2
2
269
43885116
AGENZIA PROVINCIALE
PER L'ORIENTAMENTO, IL
LAVORO E LA FORMAZIONE
EquitAbili sentieri: percorso di integrazione
tra scuderia e teatro
D. Bisogni educativi speciali
I. Integrazione degli
studenti con disabilità
Residenziale
Ammissibile
70
0
70
Ammissibile
2
2
2
INTEGRAZIONE SOCIOCULTURALE E ARTE:
Milano, la tela su cui
disegniamo il nostro
incontro
A. Successo
formativo
Residenziale
– 128 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
Ammissibile
2
2
2
70
Ammissibile
1
2
1
10
70
Ammissibile
4
2
2
70
0
70
Ammissibile
1
2
1
Ammissibile
70
0
70
Ammissibile
2
2
2
Non
residenziale
Ammissibile
60
10
70
Ammissibile
3
2
2
Non
residenziale
Ammissibile
70
0
70
Ammissibile
6
2
2
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
60
10
70
Ammissibile
2
2
2
Consorzio per la Formazione Professionale e per LA RADIOTTIVITA': TEOl'Educazione PermaRIA E PRATICA
nente
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
70
0
70
Ammissibile
2
2
2
44643170
SCUOLE CIVICHE DI
MILANO - FONDAZIONE
DI PARTECIPAZIONE
I mestieri del Teatro
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Non
residenziale
Ammissibile
60
10
70
Ammissibile
3
2
2
280
43941414
E.C.FO.P. ENTE CATTOLICO FORMAZIONE
PROFESSIONALE MONZA
E
BRIANZA
THROUGH OUR EYES:
LONDON STORIES
E. Transnazionalità
II. Rafforzamento della
cultura europea e
della cittadinanza
attiva
Residenziale
Ammissibile
69
0
69
Ammissibile
2
2
2
281
43387823
AZIENDA BERGAMASCA
FORMAZIONE
Imbarchiamoci in
questa impresa!
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Residenziale
Ammissibile
69
0
69
Ammissibile
2
2
2
282
43934278
A.C.O.F. (ASSOCIAZIONE CULTURALE OLGA
FIORINI)
Imparare a valorizzare i
siti UNESCO sul proprio
territorio
E. Transnazionalità
II. Rafforzamento della
cultura europea e
della cittadinanza
attiva
Residenziale
Ammissibile
69
0
69
Ammissibile
6
2
2
N.
Id
domanda
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
270
44492467
AZIENDA SPECIALE
'AGENZIA FORMATIVA
DON ANGELO TEDOLDI'
IL 'MESTIERE' DEL TEATRO
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
60
10
70
271
41778638
ENAC LOMBARDIA - C.F.P.
CANOSSA
Appunti di Viaggio
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
70
0
272
42894820
CR FORMA AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA
DI CREMONA PER LA
GESTIONE DEI SERVIZI DI
FORMAZIONE PROFESSIONALE
NEW VOCATIONAL
HORIZONS: SKILLS AND
E. Transnazionalità
KNOWLEDGE IN THE U.K.
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
Ammissibile
60
273
43941288
Università degli Studi di
Milano
Global Citizen: Cultura,
globalizzazione e cittadinanza nella società
multiculturale
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Non
residenziale
Ammissibile
43134859
ISTITUTO RIZZOLI PER
L'INSEGNAMENTO DELLE
ARTI GRAFICHE
NORDIC WALKING
PARK:SVILUPPO DEL
TURISMO SOSTENIBILE
LOMBARDO TRA NATURA, SPORT E ARTE.
274
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
275
44434243
SCUOLA D'ARTE APPLICADiverso da chi?
TA ANDREA FANTONI
D. Bisogni educativi speciali
I. Integrazione degli
studenti con disabilità
276
43389451
FORMAZIONE MANTOVA - FOR.MA. Azienda
Speciale della Provincia
di Mantova
'Mantova, un territorio
B. Educazione alla
che accoglie: il cittadicittadinanza e ai
no / steward per un'acdiritti umani
coglienza d'eccellenza'
I. Integrazione socioculturale
277
44569541
FONDAZIONE LE VELE
OLTRE IL SIPARIO
278
44064224
279
Titolo progetto
Area intervento
Linea azione
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
Punteggio
base
Operatore capofila
Esito
istruttoria
tecnica
Bollettino Ufficiale
– 129 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
Id
domanda
Operatore capofila
Titolo progetto
283
41792718
Indovina chi sono?
Percorso di orientaE.L.FO.L ENTE LOMBARDO
mento per un progetto
FORMAZIONE LAVORAdi studio e di vita con
TORI
tecniche di teatro
sociale
284
43052335
C.F.P. UNIONE ARTIGIANI
285
Area intervento
Linea azione
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Esito
istruttoria
tecnica
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Non
residenziale
Ammissibile
69
0
69
Ammissibile
4
2
2
'From 0 to C' Imparare
a programmare con la
creatività
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
69
0
69
Ammissibile
4
2
2
43938445
E.C.FO.P. ENTE CATTOLICO FORMAZIONE
PROFESSIONALE MONZA
E
BRIANZA
Supporto al successo formativo per il
superamento delle
difficoltà: Area scientifica – Elettronica ed
elettrotecnica
A. Successo
formativo
I. Supporto al successo formativo per
il superamento delle
difficoltà
Ammissibile
69
0
69
Ammissibile
2
2
2
286
41605435
FONDAZIONE MADDALENA DI CANOSSA
EWB: movie of a minicompany partnership
E. Transnazionalità
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
Ammissibile
69
0
69
Ammissibile
2
2
2
287
44751902
FONDAZIONE IKAROS
English and Information
E. Transnazionalità
Technology
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
Ammissibile
69
0
69
Ammissibile
6
2
2
288
44659020
FONDAZIONE LE VELE
RAGIONIERI EUROPEI:
UN PERCORSO FORMA- A. Successo
TIVO PER LE COMPETEN- formativo
ZE DEL FUTURO
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
69
0
69
Ammissibile
2
2
2
289
44052347
FONDAZIONE ENAIP
LOMBARDIA
LE PROFESSIONI DEL
RESTAURO AL SERVIZIO
DEI BENI CULTURALI
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Residenziale
Ammissibile
69
0
69
Ammissibile
6
2
2
290
41353287
FONDAZIONE LE VELE
Europa: una dimensione irrinunciabile per la
formazione dei giovani
E. Transnazionalità
II. Rafforzamento della
cultura europea e
della cittadinanza
attiva
Residenziale
Ammissibile
68
0
68
Ammissibile
2
2
2
291
41609098
Società Umanitaria
“Cultura del progetto”
a scuola.
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
68
0
68
Ammissibile
2
2
2
292
43080629
AZIENDA SPECIALE DI
FORMAZIONE 'SCUOLA
PAOLO BORSA'
IL COMPOSTAGGIO
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
68
0
68
Ammissibile
1
2
1
293
42991346
CENTRO SERVIZI FORMAZIONE COOPERATIVA
SOCIALE A R.L.
BETWEEN TRA TE E ME:
TEATRO E VIDEO PER
VALORIZZARE LE DIFFERENZE GENERE
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Non
residenziale
Ammissibile
68
0
68
Ammissibile
4
2
2
294
44571932
Consorzio per la Formazione Professionale e per
NUTRIRE IL PIANETA
l'Educazione Permanente
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Non
residenziale
Ammissibile
68
0
68
Ammissibile
2
2
2
Non
residenziale
– 130 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
II. Rafforzamento della
cultura europea e
della cittadinanza
attiva
Residenziale
Ammissibile
2
2
2
D. Bisogni educativi speciali
II. Rafforzamento dell
'autonomia degli
studenti con difficoltà
di apprendimento
68
Ammissibile
2
2
2
Dalla tassonomia alla
bioinformatica: percorso di orientamento alla
formazione in ambito
scientifico
C. Orientamento
0
68
Ammissibile
2
2
2
E.C.FO.P. ENTE CATTOLICO FORMAZIONE
PROFESSIONALE MONZA
E
BRIANZA
STEPS BACK INTO BRITISH HISTORY
68
0
68
Ammissibile
2
2
2
44590952
AZIENDA BERGAMASCA
FORMAZIONE
Ammissibile
68
0
68
Ammissibile
2
2
2
44188611
Ammissibile
68
0
68
Ammissibile
2
2
2
301
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
68
0
68
Ammissibile
1
2
1
302
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Residenziale
Ammissibile
68
0
68
Ammissibile
2
2
2
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Non
residenziale
Ammissibile
67
0
67
Ammissibile
6
2
2
E.L.FO.L ENTE LOMBARDO
INTER-CULTURA: DialoFORMAZIONE LAVORAgare per crescere
TORI
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Non
residenziale
Ammissibile
67
0
67
Ammissibile
1
2
1
44431588
ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI COMO
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
67
0
67
Ammissibile
2
2
2
44265841
MATUR-I-NSIEME: perE.L.FO.L ENTE LOMBARDO corso di rafforzamento
FORMAZIONE LAVORAdelle competenze per
TORI
la preparazione all’Esame di Stato
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
67
0
67
Ammissibile
3
2
2
N.
Id
domanda
Operatore capofila
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
295
43941374
E.C.FO.P. ENTE CATTOLICO FORMAZIONE
PROFESSIONALE MONZA
E
BRIANZA
Ammissibile
68
0
68
296
44645129
AGENZIA PROVINCIALE
'FAI LA TUA MAPPA.....
PER LE ATTIVITA' FORMATITRACCE PER IMPARARE
VE - A.P.A.F.
Residenziale
Ammissibile
68
0
297
43388249
EDUCO - EDUCAZIONE IN
CORSO IMPRESA SOCIALE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
I. Orientamento alla
formazione
Non
residenziale
Ammissibile
68
298
43940149
E. Transnazionalità
II. Rafforzamento della
cultura europea e
della cittadinanza
attiva
Residenziale
Ammissibile
299
Conoscersi per comprendere
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Residenziale
300
FONDAZIONE MADDALENA DI CANOSSA
What, are you afraid?
E. Transnazionalità
II. Rafforzamento della
cultura europea e
della cittadinanza
attiva
Residenziale
44855022
COMETA FORMAZIONE
SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IN SIGLA
COMETA FORMAZIONE
S.C.S.
I giovani leggono il terA. Successo
ritorio: turismo giovanile
formativo
sul Lago di Como
44362700
FONDAZIONE LE VELE
Cittadinanza, appartenenza e diversità
303
42937840
SCUOLA DELLE ARTI E
DELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE RODOLFO VANTINI
Universitime: Sviluppare
competenze trasversali
per sapersi orientare nella scelta del
percorso formativo e
lavorativo futuro
304
41792880
305
306
Titolo progetto
IRLANDA-ITALIA - Tre
culture a confronto:
italiana, irlandese,
britannica
Moda & Made in
Como
Area intervento
Linea azione
E. Transnazionalità
Esito
istruttoria
tecnica
Bollettino Ufficiale
– 131 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
Id
domanda
307
44418157
h_OUT una mappa per
STARTING WORK IMPRESA
orientarsi… diversaSOCIALE S.R.L.
mente
44759730
COMETA FORMAZIONE
SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE IN SIGLA
COMETA FORMAZIONE
S.C.S.
41792495
SUL PEZZO! Redigere un
video notiziario come
E.L.FO.L ENTE LOMBARDO
palestra per rafforzare
FORMAZIONE LAVORAle competenze relative
TORI
all’area linguisticoespressiva
308
309
Operatore capofila
Titolo progetto
Area intervento
Linea azione
D. Bisogni educativi speciali
I. Integrazione degli
studenti con disabilità
VIDEO MAKER PROFESA. Successo
SIONALS: la multimediaformativo
lità del conoscere
A. Successo
formativo
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Esito
istruttoria
tecnica
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
Non
residenziale
Ammissibile
67
0
67
Ammissibile
2
2
2
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
67
0
67
Ammissibile
6
2
2
I. Supporto al successo formativo per
il superamento delle
difficoltà
Ammissibile
67
0
67
Ammissibile
2
2
2
Non
residenziale
310
44568783
AGENZIA PROVINCIALE
PER L'ORIENTAMENTO, IL
LAVORO E LA FORMAZIONE
LA MONTAGNA CHE FA
SCUOLA: rafforzare le
competenze attraverso
la montagna come
A. Successo
catalizzatore di interessi formativo
ambientali, imprenditoriali, sportivi e di prevenzione degli incidenti
311
43171841
AZIENDA SPECIALE DI
FORMAZIONE 'SCUOLA
PAOLO BORSA'
PRODOTTI DI ECCELLEN- A. Successo
ZA NELLA BERGAMASCA formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
67
0
67
Ammissibile
2
2
2
312
43515911
EDUCO - EDUCAZIONE IN
CORSO IMPRESA SOCIALE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Green Jobs: quale
formazione per le professioni dell'ambiente
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Non
residenziale
Ammissibile
67
0
67
Ammissibile
2
2
2
313
44429301
IAL INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO
LOMBARDIA S.R.L. IMPRESA SOCIALE
CITTADINO E LAVORATORE EUROPEO
E. Transnazionalità
II. Rafforzamento della
cultura europea e
della cittadinanza
attiva
Residenziale
Ammissibile
67
0
67
Ammissibile
2
2
2
314
44579015
CENTRO STUDI SUPERIORI
S.R.L.
CYBERBULLISMO E
COMPUTERS CRIMES
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Residenziale
Ammissibile
67
0
67
Ammissibile
3
2
2
315
43665319
CONSORZIO SIR SOLIDARIETA' IN RETE - CONSORZIO DI COOPERATIVE
SOCIALI - SOCIETA'
COOPERATIVA SOCIALE
Energie per il futuro:
cittadini per l'ambiente
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Residenziale
Ammissibile
67
0
67
Ammissibile
6
2
2
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
67
0
67
Ammissibile
2
2
2
– 132 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
Id
domanda
Operatore capofila
Titolo progetto
Spendibilità professionale delle ricchezze
artistiche presenti sul
territorio della Vallecamonica: riscoprire il Rinascimento Bresciano
per promuovere nuove
professionalità ecosostenibili a “KM 0”.
316
43862926
SCUOLA DELLE ARTI E
DELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE RODOLFO VANTINI
317
44507197
318
44353072
Area intervento
Linea azione
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Esito
istruttoria
tecnica
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
66
0
66
Ammissibile
6
2
2
Consorzio per la FormaPARCHI DI PIANURA E
zione Professionale e per
DI MONTAGNA UNA
l'Educazione PermaOPPORTUNITA'
nente
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
66
0
66
Ammissibile
2
2
2
CENTRO SERVIZI FORMAZIONE COOPERATIVA
SOCIALE A R.L.
UN CREATIVO DA
MUSEO
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
66
0
66
Ammissibile
2
2
2
I. Integrazione degli
studenti con disabilità
Residenziale
Ammissibile
65
0
65
Ammissibile
2
2
2
319
43160561
ISTITUTO SORDOMUTI
D'AMBO I SESSI DI BERGAMO
La “diversità” dei sensi
: sviluppare l’inclusione
sociale condividendo i
D. Bisogni educatiprofumi, i sapori, le arti
vi speciali
e il patrimonio culturale
del territorio bergamasco
320
43580403
A.F.G.P. ASSOCIAZIONE
FORMAZIONE GIOVANNI
PIAMARTA
IL LAVORO MI CHIAMA:
CREATIVITA’ E MONDO
DEL LAVORO
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
65
0
65
Ammissibile
3
2
2
321
44484123
ENTE DI FORMAZIONE
SACRA FAMIGLIA
LA LUCE DEL SILENZIO
D. Bisogni educativi speciali
I. Integrazione degli
studenti con disabilità
Non
residenziale
Ammissibile
65
0
65
Ammissibile
1
2
1
322
44052639
CFP SAN GIUSEPPE
COOPERATIVA SOCIALE
ONLUS
La vida es sueno?El
siglo de oro tra teatro
e realtà
E. Transnazionalità
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
Ammissibile
65
0
65
Ammissibile
3
2
2
323
44487758
Consorzio per la Formazione Professionale e per
TEAM BUILDING GREEN
l'Educazione Permanente
D. Bisogni educativi speciali
I. Integrazione degli
studenti con disabilità
Ammissibile
65
0
65
Ammissibile
3
2
2
324
44413885
FONDAZIONE IKAROS
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
65
0
65
Ammissibile
4
2
2
325
43555102
SCUOLA D'ARTE APPLICAArchè
TA ANDREA FANTONI
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
65
0
65
Ammissibile
2
2
2
44018956
ISTITUTO RIZZOLI PER
L'INSEGNAMENTO DELLE
ARTI GRAFICHE
Dall'acquaforte all'ebook. Un percorso multiA. Successo
mediale che recupera
formativo
un'antica tradizione
artistica.
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
65
0
65
Ammissibile
3
2
2
326
CREARE E GESTIRE UN
SITO PER FARSI CONOSCERE
Residenziale
Bollettino Ufficiale
– 133 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
II. Orientamento al
lavoro
Residenziale
Ammissibile
2
2
2
Leggero come un soffio
C. Orientamento
di vento
II. Orientamento al
lavoro
65
Ammissibile
6
2
2
AZIENDA BERGAMASCA
FORMAZIONE
Piantiamola! Nessuno è D. Bisogni educatiperfetto.
vi speciali
0
65
Ammissibile
2
2
2
44663518
FONDAZIONE LE VELE
RADICI COMUNI E UNITA' EUROPEA PER UNA
CITTADINANZA ATTIVA
65
0
65
Ammissibile
2
2
2
331
42732865
AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO
E IL LAVORO DELLA
PROVINCIA DI COMO
Ammissibile
64
0
64
Ammissibile
2
2
2
332
43447502
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
64
0
64
Ammissibile
2
2
2
333
E. Transnazionalità
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
Ammissibile
64
0
64
Ammissibile
3
2
2
334
Cooking Culture
E. Transnazionalità
II. Rafforzamento della
cultura europea e
della cittadinanza
attiva
Residenziale
Ammissibile
64
0
64
Ammissibile
2
2
2
LEGALITA' IN CAMPO
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Residenziale
Ammissibile
64
0
64
Ammissibile
1
2
1
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
64
0
64
Ammissibile
4
2
2
TECNICHE DI PANIFICAZIONE: DUE CULTURE A
CONFRONTO
E. Transnazionalità
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
Ammissibile
64
0
64
Ammissibile
2
2
2
IN ONDA! Laboratorio
radiofonico di cittadinanza attiva
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Ammissibile
64
0
64
Ammissibile
3
2
2
Id
domanda
Operatore capofila
Titolo progetto
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
44430610
IAL INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO
LOMBARDIA S.R.L. IMPRESA SOCIALE
I PARCHI DEL GUSTO:
ITINERARIO TRA LE
PRODUZIONI AGROALIMENTARI DEI PARCHI
LURA E TICINO
C. Orientamento
Ammissibile
65
0
65
328
43789568
AGENZIA PER LA FORMAZIONE L’ORIENTAMENTO
ED IL LAVORO DELLA
PROVINCIA DI MONZA E
DELLA BRIANZA
Residenziale
Ammissibile
65
0
329
44047815
I. Integrazione degli
studenti con disabilità
Non
residenziale
Ammissibile
65
330
E. Transnazionalità
II. Rafforzamento della
cultura europea e
della cittadinanza
attiva
Residenziale
Ammissibile
Fashion Week
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
AZIENDA BERGAMASCA
FORMAZIONE
Cake Design... sul Serio!
A. Successo
formativo
43587945
AZIENDA BERGAMASCA
FORMAZIONE
Love is in the hair! Lombardia e Languedoc Roussillon: uno
spot di creatività e stile
43800469
AGENZIA PROVINCIALE
PER L'ORIENTAMENTO, IL
LAVORO E LA FORMAZIONE
335
44491555
CALAM CENTRO
ARTISTICO LODIGIANO
ACCONCIATORI MISTI ED
ESTETICA
336
44655721
ITC-CNR Istituto per
le Tecnologie della
Navigare nel sapere
Costruzione - Consiglio
Nazionale delle Ricerche
337
43655282
Associazione Istituti
Santa Paola
FONDAZIONE LE VELE
N.
327
338
44508656
Area intervento
Linea azione
Non
residenziale
Esito
istruttoria
tecnica
– 134 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
Residenziale
Ammissibile
2
2
2
A. Successo
formativo
64
Ammissibile
1
2
1
AGRICOLTURE IN WALES
0
63
Ammissibile
1
2
1
ISTITUTO D'ISTRUZIONE
SUPERIORE DON MILANI
63
0
63
Ammissibile
2
2
2
44503023
Ammissibile
63
0
63
Ammissibile
3
2
2
344
Non
residenziale
Ammissibile
63
0
63
Ammissibile
2
2
2
I. Integrazione socioculturale
Non
residenziale
Ammissibile
63
0
63
Ammissibile
1
2
1
D. Bisogni educativi speciali
I. Integrazione degli
studenti con disabilità
Non
residenziale
Ammissibile
63
0
63
Ammissibile
2
2
2
PROMOS SOCIETA' COOUNO PER TUTTI
PERATIVA A R.L.
D. Bisogni educativi speciali
I. Integrazione degli
studenti con disabilità
Non
residenziale
Ammissibile
63
0
63
Ammissibile
1
2
1
43593696
AGENZIA PER LA FORMAZIONE, ORIENTAMENTO E
LAVORO NORD MILANO
noi uccelli migratori: il
lavoro oggi
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Non
residenziale
Ammissibile
63
0
63
Ammissibile
2
2
2
349
43595330
C.F.P. UNIONE ARTIGIANI
La voce delle immagini
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
63
0
63
Ammissibile
2
2
2
350
44639605
AGENZIA PROVINCIALE
PER LE ATTIVITA' FORMATI- NOI MEDIAMO
VE - A.P.A.F.
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Residenziale
Ammissibile
63
0
63
Ammissibile
2
2
2
351
44639767
AGENZIA PROVINCIALE
PER LE ATTIVITA' FORMATI- FARE PER CONOSCERE
VE - A.P.A.F.
A. Successo
formativo
I. Supporto al successo formativo per
il superamento delle
difficoltà
Residenziale
Ammissibile
63
0
63
Ammissibile
2
2
2
N.
Id
domanda
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
339
44217396
ISTITUTO D'ISTRUZIONE
SUPERIORE DON MILANI
Orientamento alla
lavoro: comprendere le
abilità e saper creare
le opportunità
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Ammissibile
64
0
64
340
44056554
CALAM CENTRO
ARTISTICO LODIGIANO
ACCONCIATORI MISTI ED
ESTETICA
CINEMA, TEATRO E
COIFFURE
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
64
0
341
44013862
CENTRO ITARD LOMBARDIA srl
E. Transnazionalità
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
Ammissibile
63
342
44214035
Apicultura d'eccellenza: il miele italiano e
sue lavorazioni
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
343
I.S.I.S. GIULIO NATTA
Cisco Full Immersion:
tecnologia delle reti
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
44936699
AGENZIA PER LA
FORMAZIONE L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO SUD
MILANO
Laboratorio VIP (Valori,
Idee, Percorsi)
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
345
44065814
GALDUS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE
IL CUORE DI MILANO:
STORIA E IDENTITA'
DEGLI ENTI BENEFICI
MILANESI
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
346
44418094
STARTING WORK IMPRESA
H...in
SOCIALE S.R.L.
347
44581028
348
Operatore capofila
Titolo progetto
Area intervento
Linea azione
Esito
istruttoria
tecnica
Bollettino Ufficiale
– 135 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
2
2
2
Comunicare ad arte!
A. Successo
formativo
63
Ammissibile
1
2
1
O.D.P.F. OPERA DIOCESANA PRESERVAZIONE
DELLA FEDE
CULTURAL-MENTE
0
63
Ammissibile
2
2
2
44379405
ISTITUTO D'ISTRUZIONE
SUPERIORE DON MILANI
63
0
63
Ammissibile
2
2
2
44064793
Ammissibile
63
0
63
Ammissibile
3
2
2
Non
residenziale
Ammissibile
62
0
62
Ammissibile
2
2
2
I. Orientamento alla
formazione
Non
residenziale
Ammissibile
62
0
62
Ammissibile
6
2
2
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Non
residenziale
Ammissibile
62
0
62
Ammissibile
6
2
2
CENTRO ITALIANO OPERE
Comun.I.Care
FEMMINILI SALESIANE
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
62
0
62
Ammissibile
2
2
2
44056491
CALAM CENTRO
ARTISTICO LODIGIANO
ACCONCIATORI MISTI ED
ESTETICA
LO SGUARDO, ESPRESSIONE DELL'ANIMA
UMANA: PENSIERO E
ARTE SI INCONTRANO
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
62
0
62
Ammissibile
1
2
1
362
44575571
GALDUS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE
MILANO NUOVE SFIDE
PER NUOVI CITTADINI
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Non
residenziale
Ammissibile
61
0
61
Ammissibile
1
2
1
363
42461337
EDUCO - EDUCAZIONE IN
CORSO IMPRESA SOCIALE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
DAL DIRE AL FARE
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
61
0
61
Ammissibile
2
2
2
N.
Id
domanda
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
352
44198391
CENTRO CULTURALE
E FORMATIVO DON A.
TADINI S.C.A.R.L.
MADE IN ITALY DA
VALORIZZARE: CAPPELLI
FAMOSI IN TUTTO IL
MONDO
Ammissibile
63
0
63
353
44439730
CENTRO FORMATIVO E
PROFESSIONALE ALDO
MORO
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
63
0
354
43919720
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Residenziale
Ammissibile
63
355
LO ZEN E L'ARTE DELLA
MANUTENZIONE DELLA
MOTOCICLETTA
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
356
FONDAZIONE LE VELE
I muri raccontano:
Laboratorio cinematografico partecipato
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Non
residenziale
44517029
C.I.L.F Centro per l'Innovazione Lavoro e della
Formazione Società
Cooperativa Sociale
O.N.L.U.S
DIAMO VOCE ALL'ACQUA: PERCORSO DI
VALORIZZAZIONE
DELLE RISORSE IDRICHE
MILANESI
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
42716392
SCUOLA DELLE ARTI E
DELLA FORMAZIONE
PROFESSIONALE RODOLFO VANTINI
Conosci te stesso: Il
Bilancio di competenze
personali come strumento per favorire una C. Orientamento
scelta consapevole
dei percorsi formativi in
ambito universitario.
359
44438503
Ente Morale Associazione Scuole Studio e
Lavoro
360
42707706
361
357
358
Operatore capofila
Titolo progetto
No-violenze.lab
Area intervento
Linea azione
Esito
istruttoria
tecnica
– 136 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
Ammissibile
2
2
2
61
Ammissibile
2
2
2
0
61
Ammissibile
1
2
1
61
0
61
Ammissibile
2
2
2
Ammissibile
61
0
61
Ammissibile
1
2
1
Ammissibile
61
0
61
Ammissibile
2
2
2
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
61
0
61
Ammissibile
3
2
2
D. Bisogni educativi speciali
II. Rafforzamento dell
'autonomia degli
studenti con difficoltà
di apprendimento
Non
residenziale
Ammissibile
61
0
61
Ammissibile
6
2
2
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Non
residenziale
Ammissibile
61
0
61
Ammissibile
2
2
2
II. Rafforzamento dell
'autonomia degli
studenti con difficoltà
di apprendimento
Non
residenziale
Ammissibile
61
0
61
Ammissibile
2
2
2
D. Bisogni educativi speciali
I. Integrazione degli
studenti con disabilità
Non
residenziale
Ammissibile
61
0
61
Ammissibile
2
2
2
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Non
residenziale
Ammissibile
61
0
61
Ammissibile
1
2
1
N.
Id
domanda
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
364
44747313
Consorzio per la FormaLOGISTICA PER L'INTERzione Professionale e per
NAZIONALIZZAZIONE
l'Educazione PermaDELLE IMPRESE
nente
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
61
0
61
365
44581636
CIAS FORMAZIONE PROFESSIONALE - IMPRESA
SOCIALE S.R.L.
incontri
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Non
residenziale
Ammissibile
61
0
366
44901854
CALAM CENTRO
ARTISTICO LODIGIANO
ACCONCIATORI MISTI ED
ESTETICA
Insieme per motivarci e
non perderci
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
61
367
44643523
AGENZIA PROVINCIALE
UNA PICCOLA COMUNI- B. Educazione alla
PER LE ATTIVITA' FORMATI- TA’ SOLIDALE, ESEMPIO
cittadinanza e ai
VE - A.P.A.F.
DI CITTADINANZA ATTIVA diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Residenziale
Ammissibile
41792628
MentEconomica:
percorso di recupero
E.L.FO.L ENTE LOMBARDO delle competenze relaFORMAZIONE LAVORAtive all’area giuridicoTORI
economica attraverso
tecniche di studio
alternative.
368
A. Successo
formativo
I. Supporto al successo formativo per
il superamento delle
difficoltà
Non
residenziale
369
43990040
AGENZIA PROVINCIALE
GENERAZIONE DI
PER LE ATTIVITA' FORMATIVINCENTI
VE - A.P.A.F.
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Residenziale
370
43719670
EDUCO - EDUCAZIONE IN
CORSO IMPRESA SOCIALE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
'SARANNO MATURI'.
Sviluppo di competenze trasversali attraverso
la preparazione e la
presentazione di un
elaborato
A. Successo
formativo
371
44119609
ASSOCIAZIONE SCUOLE
PROFESSIONALI
G.MAZZINI
BES: Better Every
Season
372
43463402
Università degli Studi di
Milano
Pronti a scegliere?
Titolo progetto
Area intervento
373
44428666
EUROSERVYCE SOCIETA'
COOPERATIVA SOCIALE
ONLUS
La riabilitazione equestre per l’integrazione
D. Bisogni educatidi persone diversamen- vi speciali
te abili
374
41784340
AZIENDA SPECIALE DI
FORMAZIONE 'SCUOLA
PAOLO BORSA'
IL CIBO IN LOMBARDIA:
CHE STORIA!!!
375
43877376
PROMOS SOCIETA' COO- RICONOSCERSI NEL
PERATIVA A R.L.
PIATTO
Linea azione
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
Punteggio
base
Operatore capofila
Esito
istruttoria
tecnica
Bollettino Ufficiale
– 137 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
Id
domanda
Operatore capofila
376
44353673
AGENZIA PER LA
FORMAZIONE L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO SUD
MILANO
Milano depura!
377
42461517
EDUCO - EDUCAZIONE IN
CORSO IMPRESA SOCIALE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
378
44583481
379
Titolo progetto
Area intervento
Linea azione
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Esito
istruttoria
tecnica
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
61
0
61
Ammissibile
2
2
2
B. Educazione alla
DALLO SCONTRO ALL'INcittadinanza e ai
CONTRO
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Non
residenziale
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
2
2
2
AGENZIA PER LA FORMAZIONE, L'ORIENTAMENTO
E IL LAVORO NORD
OVEST MILANO
IMPRENDERE TRA LE
NUVOLE: START UP
DI UN'ATTIVITA' DI ECOMMERCE
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
3
2
2
44505431
GALDUS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE
A.G.I.R.E. - Ambiente,
Giovani e Impresa: insieme per una Responsabilità Ecosostenibile
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
1
2
1
380
42406634
AZIENDA BERGAMASCA
FORMAZIONE
MUOVERSI TRA ARTE E
TECNOLOGIA
E. Transnazionalità
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
2
2
2
381
41213762
IAL INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO
LOMBARDIA S.R.L. IMPRESA SOCIALE
L'ARTIGIANATO DI
ECCELLENZA ITALIANO:
IL VETRO DI MURANO e
l'OREFICERIA
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
2
2
2
382
43941452
E.C.FO.P. ENTE CATTOLICO FORMAZIONE
PROFESSIONALE MONZA
E
BRIANZA
OFFICINA DEL RACCONTO - LA COMUNICAZIONE E LE SUE
FORME
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
2
2
2
44509576
C.I.L.F Centro per l'Innovazione Lavoro e della
Formazione Società
Cooperativa Sociale
O.N.L.U.S
ATTRAVERSANDO
A. Successo
TRIESTE: ALLE RADICI DEL
formativo
PRESENTE
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
2
2
2
384
44119968
FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE SOMASCA
FORMAZIONE AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE A.S.F.A.P. - ONLUS
ARTIGIANATO: orientarsi
tra scuola lavoro e
impresa
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
1
2
1
385
44435644
CENTRO FORMATIVO E
PROFESSIONALE ALDO
MORO
Aspettando EXPO 2015
: un ponte per il mondo C. Orientamento
del lavoro
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
1
2
1
386
44982752
ISTITUTO SORDOMUTI
D'AMBO I SESSI DI BERGAMO
Formazione del cittadino: integrazione, ecologia e diritti umani
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Residenziale
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
2
2
2
387
43925907
AGENZIA PROVINCIALE
PER LE ATTIVITA' FORMATI- MAPA DI SITT
VE - A.P.A.F.
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Residenziale
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
2
2
2
383
C. Orientamento
Non
residenziale
– 138 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
Id
domanda
388
42729477
AZIENDA SPECIALE DI
FORMAZIONE 'SCUOLA
PAOLO BORSA'
Orient-azioni
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Non
residenziale
389
44887791
ASSOCIAZIONE CENTRO
STUDI TEOREMA
Orientamento al lavoro
Milano
C. Orientamento
II. Orientamento al
lavoro
Non
residenziale
Operatore capofila
Titolo progetto
Area intervento
Linea azione
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
Ammissibile
2
2
2
60
Ammissibile
3
2
2
0
60
Ammissibile
1
2
1
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
60
0
Ammissibile
60
Esito
istruttoria
tecnica
390
44641396
ASSOCIAZIONE CNOS/
FAP Regione Lombardia
Renewables outline
E. Transnazionalità
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
391
44663656
IMMAGINAZIONE E
LAVORO SOCIETA' COOPERATIVA
“Milano e le città lombarde, arte e cultura
in vista di Milano Expo
2015”
E. Transnazionalità
II. Rafforzamento della
cultura europea e
della cittadinanza
attiva
Residenziale
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
2
2
2
392
44515815
AGENZIA PER LA FORMAZIONE, ORIENTAMENTO E
LAVORO NORD MILANO
passato presente
A. Successo
formativo
I. Supporto al successo formativo per
il superamento delle
difficoltà
Non
residenziale
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
2
2
2
393
44065967
GALDUS SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE
PERCORSI GASTRONOA. Successo
MICI MENEGHINI: L'ARTE
formativo
DOLCIARIA
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
1
2
1
394
42507036
EDUCO - EDUCAZIONE IN
CORSO IMPRESA SOCIALE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
IL BELLO DELLE IDEE
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
2
2
2
395
42531181
IL TICINO IN RETE: LE LINCENTRO DI FORMAZIONE
GUE STRANIERE COME
PROFESSIONALE TICINORISORSA PER IL MARKEMALPENSA
TING TERRITORIALE.
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
1
2
1
396
42960101
CR FORMA AZIENDA SPECIALE DELLA PROVINCIA
DI CREMONA PER LA
GESTIONE DEI SERVIZI DI
FORMAZIONE PROFESSIONALE
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
6
2
2
397
43076039
Consorzio per la FormaIMPARA L'ARTE (ECOzione Professionale e per
NOMICA) E METTILA DA
l'Educazione PermaPARTE
nente
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
2
2
2
398
44579218
CENTRO STUDI SUPERIORI
S.R.L.
IL COSMO: L'INFINITO
NELLE COSE DI TUTTI I
GIORNI
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
3
2
2
43872440
AGENZIA FORMATIVA
DELLA PROVINCIA DI
VARESE
fare e rifare con le
mani
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
1
2
1
399
COMMERCIO ESTERO
E VALORIZZAZIONE
DEL PRODOTTO TIPICO
LODIGIANO
Non
residenziale
Non
residenziale
Bollettino Ufficiale
– 139 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
Id
domanda
Operatore capofila
Titolo progetto
Area intervento
Linea azione
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Esito
istruttoria
tecnica
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
41792690
360 gradi: rafforzamento delle competenze
E.L.FO.L ENTE LOMBARDO
chiave a servizio della
FORMAZIONE LAVORAformazione e dell’apTORI
prendimento degli
studenti
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
1
2
1
401
41792776
The BEST for BES: come
tecniche di studio
alternative, nuove
tecnologie, teatro
E.L.FO.L ENTE LOMBARDO
sociale ed espressività
FORMAZIONE LAVORAcorporea possono
TORI
svelare agli studenti
con bisogni educativi
speciali le loro potenzialità nascoste.
D. Bisogni educativi speciali
I. Integrazione degli
studenti con disabilità
Non
residenziale
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
1
2
1
402
42460880
EDUCO - EDUCAZIONE IN
CORSO IMPRESA SOCIALE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
IDEE IN TESTA
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
2
2
2
403
44575830
C.F.P. UNIONE ARTIGIANI
Riciclare la plastica
una sfida europea
E. Transnazionalità
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
2
2
2
404
44754187
CENTRO STUDI SUPERIORI
S.R.L.
NOI AMBASCIATORI
B. Educazione alla
ALL'ONU - Model United cittadinanza e ai
Nations
diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione sui temi
della legalità e delle
pari opportunità e
non discriminazione
Residenziale
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
3
2
2
405
44121511
AZIENDA BERGAMASCA
FORMAZIONE
Il legno canta. Gli
strumenti musicali
lombardi tra passato
e futuro
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione socioculturale
Non
residenziale
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
2
2
2
406
44932090
FONDAZIONE LE VELE
GRANADA, CROCEVIA
DI CULTURE
E. Transnazionalità
II. Rafforzamento della
cultura europea e
della cittadinanza
attiva
Residenziale
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
2
2
2
407
44428435
EUROSERVYCE SOCIETA'
COOPERATIVA SOCIALE
ONLUS
Rafforzare le competenze nell’area
linguistica
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
2
2
2
408
44056275
CALAM CENTRO
ARTISTICO LODIGIANO
ACCONCIATORI MISTI ED
ESTETICA
GLI OPERATORI DEL
BENESSERE SI SERVONO
DELLA NATURA RISPETTANDOLA
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite
Residenziale
nell 'ambito dei programmi scolastici
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
1
2
1
409
44427161
IAL INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO
LOMBARDIA S.R.L. IMPRESA SOCIALE
INCLUDERE TEATRANDO
D. Bisogni educativi speciali
I. Integrazione degli
studenti con disabilità
Ammissibile
60
0
60
Ammissibile
2
2
2
400
Non
residenziale
Bollettino Ufficiale
– 140 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Tipologia
progetto
Esito
istruttoria
formale
Residenziale
E. Transnazionalità
ORIENTA-mens
L'alfabeto sostenibileidee e materiali per
una edilizia green
Id
domanda
Operatore capofila
Titolo progetto
410
44517079
C.I.L.F Centro per l'Innovazione Lavoro e della
Formazione Società
Cooperativa Sociale
O.N.L.U.S
LA NOVITA' DEL SUONO
E 'L GRANDE LUME:
UNA RILETTURA DEL
PARADISO DANTESCO
IN CHIAVE TEATRALE
A. Successo
formativo
I. Supporto al successo formativo per
il superamento delle
difficoltà
411
44434060
ESSENCE S.R.L.
BENESSERE, INGLESE :
EXPO 2015
412
44056658
CALAM CENTRO
ARTISTICO LODIGIANO
ACCONCIATORI MISTI ED
ESTETICA
413
44055821
SCUOLA EDILE CREMONESE
N.
N.
edizioni
richieste
N. teorico
di edizioni
N.
edizioni
concesse
Ammissibile
2
2
2
60
Ammissibile
5
2
2
0
60
Ammissibile
2
2
2
0
60
Ammissibile
6
2
2
Punteggio
base
Punteggio
premialità
Punteggio
totale
Ammissibile
60
0
60
I. Confronto fra modelli educativi, formativi e Residenziale
professionali differenti
Ammissibile
60
0
C. Orientamento
I. Orientamento alla
formazione
Non
residenziale
Ammissibile
60
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento delle
competenze acquisite Non
nell 'ambito dei proresidenziale
grammi scolastici
Ammissibile
60
Area intervento
Linea azione
——— • ———
Esito
istruttoria
tecnica
Bollettino Ufficiale
– 141 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
ALLEGATO B
ELENCO PROGETTI NON AMMISSIBILI A SEGUITO DELL’ISTRUTTORIA TECNICA CON PUNTEGGIO INFERIORE A 60/90
N.
Id
domanda
Operatore capofila
Titolo progetto
Area intervento
Linea azione
Tipologia
progetto
Esito istruttoria
formale
Punteggio
totale
Esito istruttoria
tecnica
1
42846592
FONDAZIONE MINOPRIO ISTITUTO Sosteniamoci! Un pianeta in
TECNICO SUPERIORE' PER BREVITA' trasformazione fa i conti con l'e'FONDAZIONE MINOPRIO
nergia e la creatività dei giovani
di EXPO.
A. Successo formativo
I. Supporto al successo formativo
per il superamento delle difficoltà
Residenziale
Ammissibile
57
Non ammissibile
2
44053496
CENTRO DI FORMAZIONE E
ISTRUZIONE PROFESSIONALE DEL
PIAMBELLO
RAFFORZAMENTO DELLE
COMPETENZE PER IL SUCCESSO
DELL'APPRENDIMENTO FORMATIVO E L'INGRESSO NEL MONDO
DEL LAVORO
C. Orientamento
II. Orientamento al lavoro
Non residenziale
Ammissibile
57
Non ammissibile
3
44123637
ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI
COMO
SHARE_IT
B. Educazione alla cittadinanza e
ai diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione
sui temi della legalità e delle pari
opportunità e non discriminazione
Residenziale
Ammissibile
54
Non ammissibile
4
43581473
A.F.G.P. ASSOCIAZIONE FORMAZIONE GIOVANNI PIAMARTA
LA DANZA DELLE IDEE - competenze e risorse creative per un
percorso di scelte
C. Orientamento
I. Orientamento alla formazione
Non residenziale
Ammissibile
56
Non ammissibile
5
41734940
ASSOCIAZIONE CENTRO STUDI
TEOREMA
Inclusione sociale e cittadinanza
attiva
B. Educazione alla cittadinanza e
ai diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione
sui temi della legalità e delle pari
opportunità e non discriminazione
Non residenziale
Ammissibile
55
Non ammissibile
6
44650371
CENTRO ITARD LOMBARDIA srl
YEP - Youth Expo People
E. Transnazionalità
I. Confronto fra modelli educativi,
formativi e professionali differenti
Residenziale
Ammissibile
55
Non ammissibile
7
44347642
AZIENDA SPECIALE 'AGENZIA FORMATIVA DON ANGELO TEDOLDI'
'BRESCIA E PROVINCIA PATRIMONIO UNESCO
A. Successo formativo
II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei
programmi scolastici
Non residenziale
Ammissibile
55
Non ammissibile
8
44488430
ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI
COMO
GeaPentathlon
A. Successo formativo
II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei
programmi scolastici
Non residenziale
Ammissibile
54
Non ammissibile
9
44011974
PROMOS SOCIETA' COOPERATIVA
A R.L.
DAL CAOS ALL'ORDINE
A. Successo formativo
II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei
programmi scolastici
Residenziale
Ammissibile
54
Non ammissibile
10
44820136
ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE
DON MILANI
Galoppando verso la meta
D. Bisogni educativi speciali
I. Integrazione degli studenti con
disabilità
Residenziale
Ammissibile
53
Non ammissibile
11
43394044
FORMAZIONE MANTOVA - FOR.
MA. Azienda Speciale della
Provincia di Mantova
'Verso Mantova 2019 Smart
Human City'
E. Transnazionalità
II. Rafforzamento della cultura
europea e della cittadinanza
attiva
Residenziale
Ammissibile
52
Non ammissibile
12
44150142
ISTITUTO RIZZOLI PER L'INSEGNAMENTO DELLE ARTI GRAFICHE
Uno per tutti, tutti per uno.
D. Bisogni educativi speciali
I. Integrazione degli studenti con
disabilità
Residenziale
Ammissibile
52
Non ammissibile
13
44673437
ISTITUTO SORDOMUTI D'AMBO I
SESSI DI BERGAMO
Orientamento e formazione: università, imprenditoria e sbocchi
professionali
C. Orientamento
I. Orientamento alla formazione
Residenziale
Ammissibile
52
Non ammissibile
14
44189160
FONDAZIONE MADDALENA DI
CANOSSA
La fisica in barca a vela
A. Successo formativo
II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei
programmi scolastici
Residenziale
Ammissibile
52
Non ammissibile
– 142 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
Id
domanda
Operatore capofila
15
43789574
AGENZIA PER LA FORMAZIONE
L’ORIENTAMENTO ED IL LAVORO
DELLA PROVINCIA DI MONZA E
DELLA BRIANZA
16
44218584
17
Titolo progetto
REGISTI PER UNA SETTIMANA
Area intervento
Linea azione
Tipologia
progetto
Esito istruttoria
formale
Punteggio
totale
Esito istruttoria
tecnica
A. Successo formativo
I. Supporto al successo formativo
per il superamento delle difficoltà
Residenziale
Ammissibile
52
Non ammissibile
FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE GUIDE TURISTICHE: Orientarsi
SOMASCA FORMAZIONE AGattraverso un'agenzia simulata di
GIORNAMENTO PROFESSIONALE
incoming
A.S.F.A.P. - ONLUS
C. Orientamento
II. Orientamento al lavoro
Non residenziale
Ammissibile
52
Non ammissibile
41699015
IAL INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO LOMBARDIA S.R.L.
IMPRESA SOCIALE
THE RULES FOR SPORT TALENTS
E. Transnazionalità
I. Confronto fra modelli educativi,
formativi e professionali differenti
Residenziale
Ammissibile
52
Non ammissibile
18
44892591
CENTRO STUDI SUPERIORI S.R.L.
ORIENTARSI NEL MERCATO DEL
LAVORO OGGI
C. Orientamento
II. Orientamento al lavoro
Non residenziale
Ammissibile
51
Non ammissibile
19
44965108
ASSOCIAZIONE CENTRO STUDI
TEOREMA
Rafforzamento autonomia DSA
BSE
D. Bisogni educativi speciali
II. Rafforzamento dell 'autonomia
degli studenti con difficoltà di
apprendimento
Non residenziale
Ammissibile
51
Non ammissibile
20
44331451
FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE INFO JOB: orientarsi nel mondo
SOMASCA FORMAZIONE AGdel lavoro
GIORNAMENTO PROFESSIONALE
A.S.F.A.P. - ONLUS
B. Educazione alla cittadinanza e
ai diritti umani
I. Integrazione socio-culturale
Non residenziale
Ammissibile
50
Non ammissibile
21
42960326
CR FORMA AZIENDA SPECIALE
DELLA PROVINCIA DI CREMONA
PER LA GESTIONE DEI SERVIZI DI
FORMAZIONE PROFESSIONALE
SCENARI DI MARKETING CULTURALE E DI MERCATO
A. Successo formativo
II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei
programmi scolastici
Non residenziale
Ammissibile
50
Non ammissibile
22
44428866
EUROSERVYCE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Le scelte future orientate da un
percorso di testing
C. Orientamento
I. Orientamento alla formazione
Non residenziale
Ammissibile
50
Non ammissibile
23
44428980
EUROSERVYCE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Testa le tue abilità per scegliere il
percorso universitario
C. Orientamento
I. Orientamento alla formazione
Non residenziale
Ammissibile
50
Non ammissibile
24
43939483
CENTRO DI FORMAZIONE E
ISTRUZIONE PROFESSIONALE DEL
PIAMBELLO
TALENT CUP - COMPETENZE PER
COMPETERE
C. Orientamento
II. Orientamento al lavoro
Non residenziale
Ammissibile
50
Non ammissibile
25
44646903
ISTITUTO SORDOMUTI D'AMBO I
SESSI DI BERGAMO
Formazione del cittadino: integra- B. Educazione alla cittadinanza e
zione, ecologia e diritti umani
ai diritti umani
I. Integrazione socio-culturale
Residenziale
Ammissibile
50
Non ammissibile
26
44013079
EUROSERVYCE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Rafforzare le competenze nell’area matematica
A. Successo formativo
II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei
programmi scolastici
Non residenziale
Ammissibile
49
Non ammissibile
27
43677216
EUROSERVYCE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Rafforzare le competenze dell’area d’italiano
A. Successo formativo
II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei
programmi scolastici
Non residenziale
Ammissibile
49
Non ammissibile
28
44062452
C.F.P. UNIONE ARTIGIANI
Alla scoperta delle diversità
B. Educazione alla cittadinanza e
ai diritti umani
II. Informazione e sensibilizzazione
sui temi della legalità e delle pari
opportunità e non discriminazione
Non residenziale
Ammissibile
49
Non ammissibile
29
43665898
ENFAPI CENTRO OPERATIVO DI
COMO
OUR LANDSCAPES
B. Educazione alla cittadinanza e
ai diritti umani
I. Integrazione socio-culturale
Residenziale
Ammissibile
48
Non ammissibile
30
44832843
COMETA FORMAZIONE SOCIETA'
COOPERATIVA SOCIALE IN SIGLA
COMETA FORMAZIONE S.C.S.
ITALIA - IRLANDA: giovani cittadini
europei
E. Transnazionalità
II. Rafforzamento della cultura
europea e della cittadinanza
attiva
Residenziale
Ammissibile
48
Non ammissibile
31
44428735
EUROSERVYCE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Conoscersi per orientarsi nel
mercato del lavoro
C. Orientamento
I. Orientamento alla formazione
Non residenziale
Ammissibile
48
Non ammissibile
Bollettino Ufficiale
– 143 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
Id
domanda
Operatore capofila
Titolo progetto
Area intervento
Linea azione
Tipologia
progetto
Esito istruttoria
formale
Punteggio
totale
Esito istruttoria
tecnica
32
44429092
EUROSERVYCE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Percorsi motivazionali per gli
allievi delle classi terze
C. Orientamento
I. Orientamento alla formazione
Non residenziale
Ammissibile
48
Non ammissibile
33
44428548
EUROSERVYCE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
Rafforzare le competenze dell’area tecnico-scientifica
A. Successo formativo
II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei
programmi scolastici
Non residenziale
Ammissibile
47
Non ammissibile
34
44438440
FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE INSIDE MANAGER: imparare a
SOMASCA FORMAZIONE AGgestire e gestirsi
GIORNAMENTO PROFESSIONALE
A.S.F.A.P. - ONLUS
B. Educazione alla cittadinanza e
ai diritti umani
I. Integrazione socio-culturale
Non residenziale
Ammissibile
47
Non ammissibile
35
44887095
CENTRO STUDI SUPERIORI S.R.L.
WEB 2.0 - SOCIAL MEDIA MARKETING
C. Orientamento
II. Orientamento al lavoro
Residenziale
Ammissibile
47
Non ammissibile
36
44589790
PROMOS SOCIETA' COOPERATIVA
A R.L.
I quattro elementi: acqua, terra,
B. Educazione alla cittadinanza e
aria, fuoco. Conoscere, creare,
ai diritti umani
trasmettere e interagire attraverso
uno stile di vita sostenibile.
I. Integrazione socio-culturale
Non residenziale
Ammissibile
47
Non ammissibile
37
42461403
EDUCO - EDUCAZIONE IN CORSO
IMPRESA SOCIALE SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE ONLUS
LA MODA NEL TEMPO: E' TEMPO
DI MODA
B. Educazione alla cittadinanza e
ai diritti umani
I. Integrazione socio-culturale
Non residenziale
Ammissibile
47
Non ammissibile
38
43686731
AGENZIA PER LA FORMAZIONE,
L'ORIENTAMENTO E IL LAVORO
NORD OVEST MILANO
ODISSEA DI UNA VENDITA DI
SUCCESSO
A. Successo formativo
I. Supporto al successo formativo
per il superamento delle difficoltà
Non residenziale
Ammissibile
47
Non ammissibile
39
44414991
AZIENDA SPECIALE 'AGENZIA FORMATIVA DON ANGELO TEDOLDI'
IL TRUCCO E L'ACCONCIATURA
D'EPOCA NEL TEATRO
A. Successo formativo
II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei
programmi scolastici
Non residenziale
Ammissibile
47
Non ammissibile
40
43664315
CONSORZIO SIR SOLIDARIETA' IN
I ruoli e le professioni del sociale
RETE - CONSORZIO DI COOPERATIVE SOCIALI - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE
C. Orientamento
II. Orientamento al lavoro
Non residenziale
Ammissibile
45
Non ammissibile
41
43458734
CENTRO FORMATIVO PROVINCIALE GIUSEPPE ZANARDELLI
Il Basket da... i numeri
A. Successo formativo
II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei
programmi scolastici
Residenziale
Ammissibile
45
Non ammissibile
42
44988875
FONDAZIONE IKAROS
Nonni e Nipoti: generazioni a
confronto
B. Educazione alla cittadinanza e
ai diritti umani
I. Integrazione socio-culturale
Residenziale
Ammissibile
45
Non ammissibile
43
44072512
CENTRO CULTURALE E FORMATIVO TOGONNE: processi etici di coDON A. TADINI S.C.A.R.L.
produzione
A. Successo formativo
II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei
programmi scolastici
Residenziale
Ammissibile
43
Non ammissibile
44
43052380
ISTITUTO RIZZOLI PER L'INSEGNAMENTO DELLE ARTI GRAFICHE
Progettualità di sè tra arte, creatività e teatro
A. Successo formativo
I. Supporto al successo formativo
per il superamento delle difficoltà
Non residenziale
Ammissibile
42
Non ammissibile
45
43997245
AGENZIA PROVINCIALE PER LE
ATTIVITA' FORMATIVE - A.P.A.F.
S COOL DAY
A. Successo formativo
II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei
programmi scolastici
Residenziale
Ammissibile
42
Non ammissibile
46
44890496
ASSOCIAZIONE CNOS/FAP Regione Lombardia
COSMOPOLIS: punto di arrivo o
punto di partenza?
B. Educazione alla cittadinanza e
ai diritti umani
I. Integrazione socio-culturale
Non residenziale
Ammissibile
42
Non ammissibile
47
44221163
FONDAZIONE DELL'ASSOCIAZIONE MI PRESENTO E RAPPRESENTO:
SOMASCA FORMAZIONE AGorientarsi nella scuola e nel
GIORNAMENTO PROFESSIONALE
lavoro
A.S.F.A.P. - ONLUS
C. Orientamento
II. Orientamento al lavoro
Non residenziale
Ammissibile
42
Non ammissibile
48
44577137
CENTRO STUDI SUPERIORI S.R.L.
MEDIA 3.0 - IN TV CI VADO IO
C. Orientamento
II. Orientamento al lavoro
Residenziale
Ammissibile
41
Non ammissibile
49
44581901
CIAS FORMAZIONE PROFESSIONALE - IMPRESA SOCIALE S.R.L.
fumetti e fiabe, che passione
B. Educazione alla cittadinanza e
ai diritti umani
I. Integrazione socio-culturale
Non residenziale
Ammissibile
40
Non ammissibile
– 144 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
Id
domanda
Operatore capofila
Titolo progetto
Area intervento
Tipologia
progetto
Linea azione
Esito istruttoria
formale
Punteggio
totale
Esito istruttoria
tecnica
50
44220776
ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE
DON MILANI
Il fiume Chiese tra storia, arte,
economia e società
A. Successo formativo
II. Rafforzamento delle competenze acquisite nell 'ambito dei
programmi scolastici
Residenziale
Ammissibile
40
Non ammissibile
51
44976022
Associazione Istituti Santa Paola
ORIZZONTE LAVORO
C. Orientamento
II. Orientamento al lavoro
Non residenziale
Ammissibile
40
Non ammissibile
52
43919735
O.D.P.F. OPERA DIOCESANA PRESERVAZIONE DELLA FEDE
LOcalMELLownessInAqua: Lomelli- B. Educazione alla cittadinanza e
na, una terra in mezzo alle acque ai diritti umani
I. Integrazione socio-culturale
Residenziale
Ammissibile
39
Non ammissibile
53
44360522
Associazione Istituti Santa Paola
ESPRESSO FORMAZIONE: un binario preferenziale per il superamento del debito formativo
A. Successo formativo
I. Supporto al successo formativo
per il superamento delle difficoltà
Non residenziale
Ammissibile
38
Non ammissibile
54
44578678
CENTRO STUDI SUPERIORI S.R.L.
PRODUZIONE EVENTI MUSICALI
C. Orientamento
II. Orientamento al lavoro
Residenziale
Ammissibile
34
Non ammissibile
——— • ———
ALLEGATO C
ELENCO DEI PROGETTI NON AMMISSIBILI A SEGUITO DELL’ISTRUTTORIA FORMALE E RELATIVA MOTIVAZIONE
N.
ID Progetto
n. Protocollo
Data Protocollo
Titolo percorso
Operatore capofila
Area di intervento
A. Successo
formativo
Linea di azione
Esito istruttoria
formale
Motivazione non ammissibilità
II. Rafforzamento
delle competenze
acquisite nell
'ambito dei programmi scolastici
Non ammissibile
Incompletezza della documentazione richiesta
L'accordo di partenariato non è conforme , manca completamente la parte con indicato ruolo,
attività e impegni dei soggetti partner.
1
43117735
L1.2013.0204362
14/10/2013
Videointervistiamoci
SCUOLE CIVICHE DI
MILANO - FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE
2
42991344
L1.2013.0204704
15/10/2013
WORKING AROUND
EUROPE
CENTRO SERVIZI
E. Transnazionalità
FORMAZIONE COOPERATIVA SOCIALE
A R.L.
I. Confronto fra
modelli educativi,
formativi e professionali differenti
Non ammissibile
Mancata presenza nel
partenariato di almeno
un'istituzione formativa
o azienda del Paese UE
ospitante
Il progetto è presentato sull'area di intervento
'Trasnazionalità' l'avviso prevede la presenza di
almeno un'istituzione formativa (Scuola, Centro di
formazione professionale, Università) o un'azienda del paese ospitante UE, coerentemente con
gli obiettivi del percorso NLW. Il partner straniero
York Homestay, dalla documentazione risulta
agenzia di sistemzione in famiglia di studenti e
turisti stranieri, e non un'istituzione formativa, non
risponde pertanto ai criteri dell'avviso.
3
43995325
L1.2013.0204948
15/10/2013
EUROPEAN CITIZENS
AGENZIA PROVINCIALE PER LE
ATTIVITA' FORMATIVE - A.P.A.F.
II. Rafforzamento
Non ammissibile
della cultura europea e della cittadinanza attiva
Mancata presenza nel
partenariato di almeno
un'istituzione formativa
o azienda del Paese UE
ospitante
Il Bando , per l'area di intervento "Trasnazionalità"
prevede obbligatoriamente la presenza di almeno un'istituzione formativa (Scuola, Centro di Formazione professionale, Univeristà) o un'azioneda
del paese UE ospitante. Unico partner straniero
del progetto è l'amministrazione comunale di
Etterbeek, soggeto che non risponde al requisito
previsto dall'avviso.
4
44587682
L1.2013.0204860
15/10/2013
Un cuoco straniero a
Londra
ASSOCIAZIONE
C. Orientamento
CNOS/FAP Regione
Lombardia
II. Orientamento al Non ammissibile
lavoro
Mancato rispetto dei
requisiti previsti nell'invito
Il progetto presentato sull'area di intervento 'Orientamento' prevede una residenzialità all'estero
(Londra). I termini e le indicazioni dell'avviso prevedono lo svolgimento all'estero per i soli percorsi
rientranti nell'area 'Trasnazionalità'.
E. Transnazionalità
Bollettino Ufficiale
– 145 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
ID Progetto
n. Protocollo
Data Protocollo
Titolo percorso
Operatore capofila
Area di intervento
Linea di azione
Esito istruttoria
formale
Non ammissibile
5
44324594
L1.2013.0204712
15/10/2013
Comunicare oltre le
barriere dell'autismo
ad alta funzionalità
ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE DON
MILANI
D. Bisogni educativi speciali
I. Integrazione
degli studenti con
disabilità
6
44067174
L1.2013.0205105
15/10/2013
Cultura, Internet e
Impresa: da Tallinn
- Capitale Europea
della Cultura 2011
- alle candidature
lombarde per il 2019
FONDAZIONE LUIGI
CLERICI
E. Transnazionalità
7
44662046
L1.2013.0205107
15/10/2013
I tesori artistici e
culturali nella terra
dei camuni e della
repubblica di Scalve
8
42827004
L1.2013.0204605
15/10/2013
9
43399941
L1.2013.0205204
10
44357232
11
Motivazione non ammissibilità
Incompletezza della
documentazione
L’accordo di partenariato non è conforme: non è
stato sottoscritto da uno dei soggetti in partenariato.
II. Rafforzamento
Non ammissibile
della cultura europea e della cittadinanza attiva
Mancato rispetto dei
requisiti previsti nell'invito
L'invito prevede che i percorsi dell'area Transnazionalità siano organizzati all'estero.Il progetto presentato sull'area di intervento "Transnazionalità" è
organizzato parte all'estero e parte in Italia.
ASSOCIAZIONE
A. Successo
FORMAZIONE
formativo
PROFESSIONALE DEL
PATRONATO SAN
VINCENZO
II. Rafforzamento
delle competenze
acquisite nell
'ambito dei programmi scolastici
Non ammissibile
Incompletezza della documentazione richiesta
L'accordo di partenariato non è conforme,
l'articolo 4 non è stato compilato in nessuna
parte: mancano i nomi dei partner, relativi ruoli e
impegni assunti nell'ambito del partenariato
TALENTI CREATIVI PER
LA COSMESI
CR FORMA AZIENDA C. Orientamento
SPECIALE DELLA
PROVINCIA DI
CREMONA PER LA
GESTIONE DEI SERVIZI DI FORMAZIONE
PROFESSIONALE
II. Orientamento al Non ammissibile
lavoro
Incompletezza della documentazione richiesta
L’accordo di partenariato non è conforme: manca completamente il testo, sono elencati solo i
partners in premessa.
15/10/2013
Le Muse in cucina
ENTE DI FORMAZIONE SACRA
FAMIGLIA
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento
delle competenze
acquisite nell
'ambito dei programmi scolastici
Non ammissibile
Incompletezza della documentazione richiesta
L'accordo di partenariato non è conforme: manca corrispondenza tra soggetti partner indicati in
premessa e quelli indicati all’art. 4 e firmatari.
L1.2013.0204733
15/10/2013
BELLEZZA IN MOVIMENTO: APPROFONDIMENTO DEL CONCETTO DI BELLEZZA
PARTENDO DALLO
STUDIO DI PERSONAGGI DELL'OPERA
LIRICA
ACCADEMIA PROFESSIONALE P.B.S.
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento
delle competenze
acquisite nell
'ambito dei programmi scolastici
Non ammissibile
Mancato rispetto dei
requisiti rispetto alla
composizione del partenariato
Il soggetto capofila risulta essere ente gestore
dell'istituto paritario in partenariato. Non ammissibile, in ragione dei rapporti intercorrenti tra
ente accreditato in qualità di gestore e l’istituto
paritario medesimo.
44639700
L1.2013.0204466
14/10/2013
Percorsi di terra e di
acqua: storie dietro
le maschere
AGENZIA PER LA
FORMAZIONE
L’ORIENTAMENTO
ED IL LAVORO
DELLA PROVINCIA
DI MONZA E DELLA
BRIANZA
A. Successo
formativo
II. Rafforzamento
delle competenze
acquisite nell
'ambito dei programmi scolastici
Non ammissibile
Incompletezza della documentazione richiesta
L'accordo di partenariato non pè conforme: mancano corrispondenze tra soggetti partner indicati
in premessa e quelli indicati all’art. 4, e i firmatari.
12
41323605
L1.2013.0204392
14/10/2013
QUASI FOSSE CASA
MIA. Un'esperienza
di valorizzazione e
gestione diretta di un
bene culturale della
Lombardia
AGENZIA PER LA
FORMAZIONE,
L'ORIENTAMENTO
E IL LAVORO NORD
OVEST MILANO
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
I. Integrazione
socio-culturale
Non ammissibile
Incompletezza della documentazione richiesta
Sono state firmate 7 convenzioni distinte con
ognuno dei 7 partners, due convenzioni non sono
conformi: l'art 4, non è stato compilato, mancano
impegni in capo ai partners (ruoli e attività).
L'accordo di partenariato, considerato complessivmante, è pertanto non conforme e incompleto.
13
44214426
L1.2013.0204690
15/10/2013
Every.com
ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE DON
MILANI
D. Bisogni educativi speciali
I. Integrazione
degli studenti con
disabilità
Non ammissibile
Incompletezza della documentazione richiesta
L'accordo di partenariato non è conforme: manca la firma di un soggetto partner
Bollettino Ufficiale
– 146 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
N.
ID Progetto
n. Protocollo
Data Protocollo
Titolo percorso
Operatore capofila
Area di intervento
Linea di azione
Esito istruttoria
formale
Motivazione non ammissibilità
14
42991497
L1.2013.0204143
11/10/2013
IL PALCOSCENICO
DELL’INTEGRAZIONE
CENTRO SERVIZI
B. Educazione alla
FORMAZIONE COO- cittadinanza e ai
PERATIVA SOCIALE
diritti umani
A R.L.
II. Informazione e
Non ammissibile
sensibilizzazione
sui temi della legalità e delle pari
opportunità e non
discriminazione
Incompletezza della documentazione richiesta
L'accordo di partenariato non è conforme: manca completamente il testo, è allegata solo una
pagina con le firme.
15
43174546
L1.2013.0204622
15/10/2013
CONOSCERE IL PASSATO PER PREPARARSI
AL FUTURO - attraverso i linguaggi del
teatro e dell’arte, alla
scoperta di un luogo
di interesse storico e
culturale del nostro
territorio: IL MAUSOLEO DEI VISCONTI DI
MODRONE in Cassago Brianza
ASSOCIAZONE LA
NOSTRA FAMIGLIA
I. Integrazione
socio-culturale
Non ammissibile
Incompletezza della documentazione richiesta
L'accordo di partenariato non è conforme: l'art 4
non è stato compilato in nessuna parte: non sono
indicati partner, relativi ruoli, impegni di ogni soggetto partner all'interno del partenariato
16
44354081
L1.2013.0205040
15/10/2013
Conoscere il territorio
e i suoi beni culturali
attraverso lo sport
ASSOCIAZIONE
A. Successo
FORMAZIONE
formativo
PROFESSIONALE DEL
PATRONATO SAN
VINCENZO
II. Rafforzamento
delle competenze
acquisite nell
'ambito dei programmi scolastici
Non ammissibile
Incompletezza della documentazione richiesta
L’accordo di partenariato non è conforme: l'art. 4
non è stato compilato in nessuna parte, non sono
indicati partner e relativi ruoli, impegni di ogni
soggetto partner all'interno del partenariato.
17
41547488
L1.2013.0204685
15/10/2013
AMICI: ACQUA E MILANO CITTA D'ARTE
SCUOLA SUPERIORE
DEL COMMERCIO,
DEL TURISMO, DEI
SERVIZI E DELLE
PROFESSIONI
II. Rafforzamento
delle competenze
acquisite nell
'ambito dei programmi scolastici
Non ammissibile
Mancato rispetto dei
requisti richiesti
La proposta presentata indica una durata del
percorso di 5 giorni.
L'Invito che al punto 5.2 prevede che: " i percorsi
NLW devono avere una durata di 6 giorni per un
totale di 40 ore".
18
44350342
L1.2013.0204862
15/10/2013
Incontri con i
luoghi manzoniani
e realizzazione di un
video promozionale;
ciak si gira: 'Lario e
tradizioni sulle orme
di Manzoni'. A scuola
di integrazione
socio-culturale con 'I
Promessi Sposi'.
ASSOCIAZIONE PA- B. Educazione alla
DRE MONTI CENTRO cittadinanza e ai
POLIFUNZIONALE
diritti umani
SERVIZI FORMATIVI
- EDUCATIVI OD IN
FORMA ABBREVIATA
ASSOCIAZIONE
PADRE MONTI
I. Integrazione
socio-culturale
Non ammissibile
Mancato rispetto dei
requisti richiesti rispetto
alla composizione del
Partenariato
Nel partenariato è presente una persona fisica.
19
44662856
L1.2013.0205115
15/10/2013
Alla scoperta dei
beni culturali con
un'ottica ecoambientale
ASSOCIAZIONE
A. Successo
FORMAZIONE
formativo
PROFESSIONALE DEL
PATRONATO SAN
VINCENZO
II. Rafforzamento
delle competenze
acquisite nell
'ambito dei programmi scolastici
Non ammissibile
Incompletezza della documentazione richiesta
L'accordo di partenariato non è conforme: l'articolo 4 non è stato compilato in nessuna parte,
non sono indicati i partner e i relativi ruoli e gli
impegni di ogni soggetto partner all'interno del
partenariato.
20
43238114
L1.2013.0207381
19/12/2013
Mille Miglia in
Bellezza
OK SCHOOL ACAA. Successo
DEMY SRL - IMPRESA formativo
SOCIALE
I. Supporto al successo formativo
per il superamento delle difficoltà
Non ammissibile
Mancato rispetto dei termini perentori di presentazione della proposta
secondo le procedure
indicate
Il progetto è protocollato il 19 dicembre 2013
B. Educazione alla
cittadinanza e ai
diritti umani
A. Successo
formativo
Bollettino Ufficiale
– 147 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
di programmazione 2007-2013 e modifica la Decisione
della Commissione C(2007) 10347 del 17 dicembre 2009;
D.G. Agricoltura
D.d.s. 13 febbraio 2014 - n. 1108
Programma di sviluppo rurale 2007-2013 – Approvazione
del bando 2014 della Misura 211 «Indennità a favore degli
agricoltori delle zone montane» ai sensi del regolamento (UE)
n. 1310 del 17 dicembre 2013
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA SVILUPPO DELL’AGRICOLTURA DI
MONTAGNA E DELL’UTILIZZO SOSTENIBILE DEI TERRENI AGRICOLI
Richiamati:
−− il regolamento CE n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005, relativo al sostegno allo sviluppo rurale da
parte del fondo europeo per lo sviluppo rurale (FEASR);
−− il regolamento CE n. 74/2009 del Consiglio, del 19 gennaio 2009, che modifica il Regolamento CE 1698/2005;
−− il regolamento CE n. 1974/2006 della Commissione, del
15 dicembre 2006, recante disposizioni di applicazione
del regolamento CE n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del fondo europeo per
lo sviluppo rurale (FEASR);
−− il regolamento CE n. 363/2009 del Consiglio, del 4 maggio 2009, che modifica il Regolamento CE n. 1974/2006;
−− il regolamento (UE) n. 65/2011 della Commissione, del
27 gennaio 2011, che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio per
quanto riguarda l’attuazione delle procedure di controllo
e della condizionalità per le misure di sostegno dello sviluppo rurale;
−− il regolamento (UE) n. 1310/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 e in particolare
l’art. 1 «Impegni giuridici assunti nel 2014 ai sensi del regolamento (CE) n. 1698/2005;
−− la decisione della Commissione C(2007) 4663 del 16 ottobre 2007, che approva il Programma di Sviluppo Rurale
della Regione Lombardia per il periodo di programmazione 2007-2013 modificato ed integrato sulla base delle
osservazioni della Commissione stessa;
−− la decisione della Commissione C(2007) 10347 del 17 dicembre 2009, che approva la revisione del Programma di
Sviluppo rurale della Regione Lombardia per il periodo di
programmazione 2007-2013 e modifica la Decisione della Commissione C(2007) 4663 del 16 ottobre 2007;
−− la decisione della Commissione C(2011) 3621 del 24
maggio 2011, che approva la revisione del Programma
di Sviluppo rurale della Regione Lombardia per il periodo
Visti:
−− la d.g.r. n. 6276 del 21 dicembre 2007 di approvazione
delle Disposizioni Attuative Quadro delle misure 111, 112,
123, 124, 132, 211, 214, 221, 311, progetti concordati e
piani di sviluppo locali;
−− la d.g.r. n. 10086 del 7 agosto 2009 di modifica e
integrazione delle Disposizioni Attuative Quadro delle
misure 112, 121, 211, 214, 216, 311A, 311B, 311C, 312, 323B
e 323C;
−− il d.d.u.o. n. 7107 del 16 luglio 2010 di approvazione del
Manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni
relativi al Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013;
Considerato che le sopra citate deliberazioni demandano a
un successivo atto dirigenziale l’approvazione dei bandi per la
presentazione delle domande;
Visto il bando della misura 211 di cui all’allegato 1, composto di n. 24 pagine, parte integrante e sostanziale del presente
provvedimento;
Considerato che le risorse finanziarie disponibili per il presente
bando ammontano a 12.000.000,00 euro;
Vista la l.r. n. 20 del 7 luglio 2008 e successive modifiche e integrazioni e in particolare l’art. 17 che individua le competenze dei
dirigenti, nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura;
Considerato che il presente provvedimento rientra tra le competenze della Struttura/U.O. individuate dalla d.g.r. n. 87 del 29
aprile 2013 (Ovvero altro provvedimento organizzativo successivo) e dal decreto del Segretario Generale n. 7110 del 25 luglio
2013;
DECRETA
Recepite le premesse:
1. di approvare il bando 2014 della misura 211 «Indennità a
favore degli agricoltori delle zone montane» di cui all’allegato
1, composto di n. 24 pagine, parte integrante e sostanziale del
presente provvedimento;
2. che le risorse finanziarie disponibili per il presente bando
ammontano a 12.000.000,00 euro la cui spesa graverà sul bilancio dell’Organismo Pagatore Regionale (OPR);
3. di attestare che il presente atto non è soggetto agli obblighi di pubblicazione di cui agli artt. 26 e 27 del d.lgs. n. 33/2013;
4. di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e sul sito web della Direzione Generale Agricoltura.
Il dirigente
Alberto Lugoboni
——— • ———
ALLEGATO 1
FEASR - Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013
MISURA 211
Indennità a favore degli agricoltori delle zone montane
BANDO DOMANDE 2014
INDICE
1)OBIETTIVI
2) COS’È L’INDENNITÀ COMPENSATIVA
3) CONDIZIONI GENERALI
4) PER QUALI TERRENI È POSSIBILE OTTENERE L’INDENNITÀ COMPENSATIVA
5) PER QUALI ALLEVAMENTI È POSSIBILE OTTENERE L’INDENNITÀ COMPENSATIVA
6) CHI PUÒ PRESENTARE LA DOMANDA
7) A QUANTO AMMONTANO I PREMI
7.1) Pascoli e ATI
7.1.1) Regole ulteriori per la costituzione dell’A.T.I. e la presentazione della domanda
7.2) Determinazione della superficie sulla quale si può calcolare l’aiuto
7.2.1) Tolleranza in caso di difformità fra quanto dichiarato e quanto accertato
– 148 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
7.2.2) Obbligo di dichiarazione dell’intera superficie aziendale
7.3) Riduzione percentuale proporzionale dei premi
8) CONDIZIONI PER POTER OTTENERE L’INDENNITÀ COMPENSATIVA
8.1) Rispetto regime delle quote latte
8.2) Condizioni legate alla natura ed estensione delle coltivazioni
8.3) Condizioni legate al possesso dei terreni
8.4) Condizioni legate al rispetto della condizionalità
9) PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
9.1) Quando presentare la domanda
9.1.1) Penalità per presentazione in ritardo della domanda
9.2) A chi presentare la domanda
9.3) Come presentare la domanda
9.4) Cosa allegare alla domanda
9.5) Domande di modifica
9.5.1) Documentazione mancante sanabile e non sanabile
9.5.2) Errori palesi
9.5.3) Scadenza termini in giorno festivo
9.6) Cause di forza maggiore e circostanze eccezionali
9.7) Controllo della ricevibilità delle domande
10)AMMISSIONE A FINANZIAMENTO E PREDISPOSIZIONE DEGLI ELENCHI
10.1)Ammissione a finanziamento dei richiedenti
10.2)Predisposizione degli elenchi di liquidazione
10.2.1) Determinazione della superficie foraggera ammissibile
10.3)Erogazione dei premi ai beneficiari
11)CONTROLLI
11.1)Controlli in loco dei beneficiari
11.2)Controlli sul rispetto della “condizionalità”
11.3)Controlli “ex post”2
11.4)Controlli dell’attività dei CAA (controlli II livello)
12)IMPEGNI E PENALITÀ
12.1)Prosecuzione dell’attività agricola per 5 anni
12.2)Mantenimento di un adeguato carico di bestiame
13)DECADENZE
13.1)Comunicazione dell’avvio del procedimento di decadenza
13.2)Richieste di riesame
13.3)Provvedimento di decadenza
14)RECESSO E TRASFERIMENTO DEGLI IMPEGNI
15)RICORSI
15.1)Contestazioni per provvedimenti emessi dopo i controlli in loco e sul rispetto della condizionalità
15.2)Contestazioni per provvedimenti emessi dopo i controlli ex post
16)SANZIONI
17)INFORMATIVA TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
18)MODIFICHE ED INTEGRAZIONI
19)RIFERIMENTI NORMATIVI
20)ELENCO DEI COMUNI RICADENTI IN AREE SVANTAGGIATE
21)ELENCO DEI CODICI COLTURA AMMISSIBILI A FINANZIAMENTO
22)DICHIARAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA
_____________________
1)OBIETTIVI
La misura 211, prevista dall’Unione Europea, si inserisce nel quadro di azioni del programma volte:
• contrastare l’abbandono dell’agricoltura in montagna;
• ridurre il declino della biodiversità mantenendo soprattutto le praterie alpine, habitat di vitale importanza per la conservazione della
flora e fauna tipica.
La misura è finalizzata a mantenere e sostenere l’attività degli agricoltori delle zone montane, mediante l’erogazione di specifiche
indennità con cui compensare gli agricoltori dei costi aggiuntivi e della perdita di reddito derivanti dagli svantaggi che ostacolano
la produzione agricola in montagna.
Tali aiuti mirano altresì a contrastare l’abbandono delle superfici agricole di montagna, in particolare di quelle pascolive e foraggere.
Si intende così riconoscere la valenza sociale ed ambientale svolta dall’agricoltura di montagna ed attuare una semplificazione
Bollettino Ufficiale
– 149 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
amministrativa a vantaggio dei beneficiari e degli Enti.
2) COS’È L’INDENNITÀ COMPENSATIVA
L’indennità compensativa consiste in un aiuto annuale che serve per compensare gli agricoltori dei costi aggiuntivi e della perdita di
reddito causati dagli svantaggi che ostacolano la produzione agricola in montagna.
3) CONDIZIONI GENERALI
I richiedenti:
•
possono presentare una sola domanda per ciascun anno;
•
devono esercitare l’attività agricola in Lombardia su terreni dei Comuni ricadenti in aree svantaggiate (vedi par. 20);
•
devono essere in regola con il regime delle quote latte (vedi paragrafo 8.1);
•
devono rispettare la condizionalità1;
•
devono impegnarsi a proseguire l’attività agricola per almeno 5 anni a decorrere dal primo pagamento.
Non sono erogati pagamenti nel caso in cui il richiedente abbia diritto a un premio di indennità compensativa inferiore a 100,00 €.
4) PER QUALI TERRENI È POSSIBILE OTTENERE L’INDENNITÀ COMPENSATIVA
L’indennità compensativa è calcolata sui terreni che si trovano in Lombardia all’interno di comuni ricadenti in aree svantaggiate,
riportati in allegato 20.
TABELLA 1
Richiedente
Imprese agricole con allevamento
Imprese agricole senza allevamento
Imprese agricole senza allevamento
di proprietà, con bestiame conferito
nell’ambito di una associazione
temporanea d’impresa (“caricatore
d’alpe”)
imprese agricole con bestiame di proprietà,
conferito a un caricatore nell’ambito di
una associazione temporanea d’impresa
(“conferente”)
Il premio può essere richiesto per
Condizioni per presentare la domanda
Frutteti, oliveti e vigneti
- minimo 0,5 ha
Prati e prato-pascoli
- minimo 0,5 ha
- rapporto UB/ha fra 0,2 e 3
Pascoli
- minimo 3 ha
- rapporto UB/ha fra 0,2 e 3
- gestione diretta del pascolo
Frutteti, oliveti e vigneti
- minimo 0,5 ha
Prati e prato-pascoli
- minimo 0,5 ha
Frutteti, oliveti e vigneti
- minimo 0,5 ha
Prati e prato-pascoli
- minimo 0,5 ha
Pascoli
- minimo 3 ha
- gestione diretta del pascolo
Pascoli
- minimo 3 ha
- rapporto ub/ha fra 0,2 e 3
Il rapporto UB/ha è calcolato sulle superfici foraggere in base ai dati contenuti nel fascicolo aziendale, compresi anche i terreni fuori
regione. Per il calcolo delle UB si fa riferimento alla consistenza media giornaliera su base annua (dal 1° gennaio al 31 dicembre)
determinata attraverso le informazioni dell’Anagrafe Zootecnica.
Le uniche superfici a vigneto ammissibili sono quelle in zone DOC, DOCG e IGT.
Le uniche superfici a frutteto ammissibili sono quelle monospecifiche. Nel caso di castagneti da frutto, sono ammissibili solo i castagneti
in attualità di coltura e monospecifici.
Le indennità sono variabili in base alla superficie posseduta dalle singole aziende e, fermo restando il rispetto del rapporto UB/ha
indicato nella tabella 1, possono essere erogate fino ad una superficie massima indicata nella tabella 2 (paragrafo 7).
Nel paragrafo 21 sono indicati i codici coltura per i quali è possibile richiedere l’indennità compensativa.
5) PER QUALI ALLEVAMENTI È POSSIBILE OTTENERE L’INDENNITÀ COMPENSATIVA
Il pagamento dell’indennità per le imprese agricole con allevamento è subordinato alle seguenti condizioni:
•
allevare animali di specie bovina, equina, ovina e caprina;
•
impegnarsi a mantenere un rapporto fra UB e superficie foraggera compreso tra 0,2 e 3 UB/ha.
I codici coltura delle superfici foraggere che sono utilizzati per il calcolo del rapporto fra UB e superficie foraggera sono riportati nel
paragrafo 21.
6) CHI PUÒ PRESENTARE LA DOMANDA
Possono presentare la domanda:
a.
imprese agricole individuali:
•
1
titolari di partita IVA;
A livello europeo, gli obblighi di condizionalità sono stabiliti ai sensi degli articoli 5 e 6 e agli allegati II e III del Reg. (CE) n. 73/2009, così come modificati, per l’anno
2014, dal Reg. UE n. 1310/2013. I criteri di gestione obbligatori, le buone condizioni agronomiche e ambientali sono stati approvati dalla Regione Lombardia con DGR
n. VIII/4196/2007 e successive modifiche ed integrazioni.
– 150 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
•
b.
iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio (sezione speciale “Imprenditori agricoli” o sezione “coltivatori diretti”).
società agricole”2:
c.
•
titolari di partita IVA;
•
iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio (sezione speciale “imprese agricole”).
società cooperative:
•
titolari di partita IVA;
•
iscritte all’albo delle società cooperative3 di lavoro agricolo e/o di conferimento di prodotti agricoli e di allevamento.
7) A QUANTO AMMONTANO I PREMI
L’indennità compensativa è erogata in base alla superficie in conduzione del beneficiario (proprietà, affitto, ecc.) e ammonta fino a
un massimo indicato nella seguente tabella 2:
TABELLA 2
Superficie
Pascoli con contratto ATI per il
caricatore con bestiame
Pascoli con contratto ATI per il
caricatore senza bestiame
Pascoli con contratti ATI per il
conferente il bestiame
Pascoli senza contratti ATI
Prati per aziende con
allevamento
Prati per aziende senza
allevamento
Vigneto in Valtellina e
Valcamonica
Vigneto in altre zone
Codice sotto
azione e
raggruppamento
SIARL
Premio intero (€/ha)
Premio ridotto al 50% (€/ha)
Nessun
premio per
superfici oltre:
1.a.1
125,00 fino a 100 ha
62,50 oltre i 100 ha
400 ha
1.a.1
50,00 fino a 100 ha
25,00 oltre i 100 ha
400 ha
1.a.2
75,00 fino a 100 ha
37,50 oltre i 100 ha
400 ha
1.b
125,00 fino a 125 ha
62,50 oltre i 125 ha e fino a 250 ha
250 ha
2
185,00 fino a 21 ha
92,50 oltre i 21 ha e fino a 30 ha
30 ha
2
185,00 fino a 21 ha
92,50 oltre i 21 ha e fino a 30 ha
30 ha
300,00 fino a 5 ha
150,00 oltre i 5 ha e fino a 8 ha
175,00 fino a 5 ha
87,50 oltre i 5 ha e fino a 8 ha
3.a
3.b
Oliveto
4
175,00 fino a 3 ha
Frutteto
5
175,00 fino a 3 ha
87,50 oltre 3 ha e fino a 8 ha
87,50 oltre 3 ha e fino a 10 ha
8 ha
8 ha
8 ha
10 ha
Il massimale di 300,00 €/ha per le aziende viticole della Valtellina4 e della Valle Camonica5 è in relazione all’onerosità della
coltivazione di vigneti su terrazzamenti di piccole dimensioni in zone fortemente acclivi. Tali sistemazioni agrarie comportano costi
supplementari, sia per il maggior numero di ore di lavoro necessarie alla manutenzione dei muretti a secco, sia per la scarsa possibilità
di meccanizzazione delle aziende. Inoltre, tali coltivazioni sono svolte da aziende di piccole dimensioni (spesso inferiori ad un ettaro di
superficie), che tuttavia svolgono nel loro complesso un indispensabile ruolo di salvaguardia del territorio e di tutela del paesaggio.
7.1) Pascoli e ATI
La gestione e lo sfruttamento dei pascoli e delle malghe in Lombardia avviene, normalmente, attraverso due figure: il caricatore
d’alpe, che prende in gestione l’alpeggio conducendo il bestiame al pascolo, turnando le superfici di pastura e occupandosi della
trasformazione del latte, ed il conferente che cede temporaneamente al caricatore del bestiame, normalmente allevato in fondo valle,
eventualmente partecipando con varie modalità agli oneri per l’acquisizione dei diritti di pascolamento.
L’onere maggiore della gestione e dello sfruttamento dell’alpeggio è in capo al caricatore che però, senza il bestiame fornito dal
conferente, non potrebbe garantire un adeguato carico di bestiame al pascolo.
Per consentire il prosieguo di questa pratica storicamente affermatasi e permettere agli allevatori che conferiscono il loro bestiame
a un caricatore d’alpe di beneficiare della misura 211, caricatore e conferenti possono costituire una associazione temporanea
d’impresa (di seguito “ATI”).
I Centri Autorizzati di Assistenza Agricola (di seguito “CAA”) inseriscono le informazioni relative all’ATI nel SIARL, accedendo all’apposita
area di registrazione.
Caricatore e conferenti hanno diritto al premio della misura 211 in base a specifiche quote del pascolo concordate nel momento di
costituzione dell’associazione e aggiornate annualmente con atti specifici allegati al contratto ATI recanti la firma degli interessati.
Per riconoscere i diversi ruoli delle due figure precedentemente citate, i premi relativi ai pascoli, in caso di ATI, saranno così differenziati:
•
il conferente accederà al premio in misura ridotta, pari al massimo a 75,00 € per ogni ettaro di pascolo con cui partecipa
all’ATI, nel limite dei massimali indicati in tabella 2;
•
il caricatore percepirà, in aggiunta al premio di cui al punto precedente, un aiuto pari al massimo a € 50,00 per ogni ettaro di
pascolo complessivamente condotto dall’ATI.
In tal modo è assicurato per l’intera superficie a pascolo dell’ATI un premio fino a 125,00 €/ha di pascolo condotto, fermo restando il
rispetto di un carico di bestiame compreso tra 0,2 e 3 Unità di Bestiame (“UB”) ad ettaro (“ha”).
2
Ai sensi dell’articolo 2 del d.lgs. n. 99 del 29 marzo 2004 e dell’articolo 3 dell’allegato 1 della deliberazione di Giunta Regionale n. 20732 del 16/02/2005, pubblicata
sul BURL n. 9 serie ordinaria 28/02/2005.
3
L’albo delle società cooperative è curato dal Ministero delle attività produttive (d.m. 23 giugno 2004 “Istituzione dell’Albo delle società cooperative, in attuazione
dell’art. 9 del d.lgs. 17 gennaio 2003, n. 6, e dell’art. 223-sexiesdecies delle norme di attuazione e transitorie del codice civile” e pubblicato nella Gazz. Uff. 13 luglio 2004,
n. 162)
4 Per “Valtellina” si intende il territorio delle Comunità montane di Bormio, Tirano, Sondrio e Morbegno e il territorio del Comune di Sondrio. Non comprende pertanto la
Comunità montana della Valchiavenna.
5
Per “Valcamonica” si intende il territorio dell’omonima Comunità Montana.
Bollettino Ufficiale
– 151 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
7.1.1) Regole ulteriori per la costituzione dell’A.T.I. e la presentazione della domanda
•
La costituzione dell’ATI deve essere registrata secondo le normative vigenti.
•
L’ATI deve essere inserita nel SIARL con appositi codici identificativi.
•
Le aziende costituenti l’ATI concordano le modalità di suddivisione della superficie dell’alpeggio, che può essere anche non
proporzionale alla consistenza del bestiame delle singole aziende. Tale suddivisione è formalizzata con atti specifici allegati all’ATI
recanti la firma degli interessati
•
Un’azienda può partecipare a una o più di una ATI ma nel presentare la domanda a SIARL deve indicare espressamente tutte le
domande ATI cui partecipa.
•
Presso il CAA è conservata la documentazione che riguarda l’ATI, ossia copia dello statuto registrato unitamente al contratto di
affitto (o altro titolo di conduzione) stipulato dal caricatore (legale rappresentante ATI) con il proprietario dell’Alpe.
•
L’inserimento dell’ATI in SIARL è competenza del CAA delegato dal legale rappresentante dell’ATI.
•
Le superfici assegnate alle singole aziende socie dell’ATI sono inserite nei fascicoli aziendali di ciascuna azienda da parte del
CAA mandatario. Tale suddivisione deve comunque essere dimostrata da un atto specifico, allegato all’ATI, conservato presso
il CAA, recante la firma di tutti gli interessati o, in alternativa, da più atti recanti la firma dei singoli interessati. Nei fascicoli deve
essere inserita copia dello statuto dell’ATI registrato.
7.2) Determinazione della superficie sulla quale si può calcolare l’aiuto
La superficie dichiarata dal richiedente per l’erogazione del premio viene sottoposta a verifica incrociata attraverso il Sistema Integrato
di Gestione e Controllo (SIGC) del Sistema Informativo Agricolo Regionale (SIARL).
Le superfici saranno finanziate sulla base delle informazioni di eleggibilità presenti nel GIS-SIARL; per quanto riguarda la vite, la
determinazione delle superfici ammissibili a premio farà riferimento a quelle registrate nell’Inventario viticolo regionale all’interno del
fascicolo SIARL del produttore.
Nel caso di pascoli con tare (pascolo arborato, pascolo cespugliato, pascolo con roccia affiorante eccetera), l’aiuto viene calcolato sulla
superficie pascoliva al netto della tara6, ferma restando la compatibilità con la superficie eleggibile e il rispetto del carico di bestiame.
Prati, prati pascoli e pascoli sono ammessi a finanziamento solo in presenza di un corretto rapporto UB/ha, sia per il pagamento
dell’anticipo che del saldo, entro i massimali previsti.
7.2.1) Tolleranza in caso di difformità fra quanto dichiarato e quanto accertato
Non è prevista l’applicazione della tolleranza in caso di difformità tra superfici richieste a premio e quelle “eleggibili” a GIS, rilevate a
SIARL, a livello di particella catastale. Pertanto, eventuali differenze di superficie saranno considerate anomalie7.
È quindi opportuno che il richiedente dichiari la superficie eleggibile GIS, salvo situazioni per le quali intenda richiedere modifiche di
eleggibilità GIS, supportate da idonea documentazione.
7.2.2) Obbligo di dichiarazione dell’intera superficie aziendale
È fatto obbligo di:
•
dichiarare tutta la superficie aziendale nelle domande di aiuto o di pagamento, sia se richieste a premio che non richieste a
premio. Qualora la superficie riportata nel fascicolo aziendale superi del 3% o più la superficie dichiarata in domanda (sommando
sia quella a premio che quella non a premio), è prevista una sanzione, che consiste nella riduzione del premio fino al 3%8;
•
richiedere a premio una superficie non superiore al limite massimo previsto dal bando.9
7.3) Riduzione percentuale proporzionale dei premi
In ogni caso, qualora l’ammontare totale dei premi richiesti fosse superiore alle risorse finanziare disponibili nel Programma di Sviluppo
Rurale, tutti i premi subiranno una riduzione percentuale proporzionale all’effettiva disponibilità. Per esempio, se le risorse finanziare
disponibili fossero pari al 90% dell’ ammontare totale dei premi richiesti, sarà pagato un premio pari al 90% dell’importo indicato in
tabella 2.
8) CONDIZIONI PER POTER OTTENERE L’INDENNITÀ COMPENSATIVA
Il pagamento dell’indennità è subordinato:
•
al rispetto del regime delle quote latte;
•
alla natura e all’estensione delle coltivazioni;
•
al possesso dei terreni;
•
al rispetto della “condizionalità”;
•
al rispetto dei limiti riguardo al carico di bestiame.
8.1) Rispetto regime delle quote latte
Il richiedente deve essere in regola con il rispetto degli obblighi previsti dal regime delle quote latte relativamente al versamento del
prelievo supplementare dovuto maturato.
I richiedenti che risultano essere primi acquirenti del regime delle quote latte devono avere rispettato gli obblighi previsti dallo stesso.
Regione Lombardia verifica il rispetto degli obblighi connessi con il regime delle quote latte e verifica l’esistenza di situazioni debitorie
a carico del richiedente con le modalità indicate nella nota n. 17405 del 15/10/2010 così come modificata dalla nota n. 14191 del
6
7
8
9
Fatto salvo quanto previsto del Manuale PSR – cap. 21.1 – parte II.
Esempio, se una superficie di un ettaro (ossia 10.000 mq) di pascolo cespugliato avesse una tara al 20%, l’aiuto sarà calcolato su una superficie di 8.000 mq.
Art 55 Reg (CE) 1122/2009
Art 1 paragrafo 5 comma a) Reg(CE) 484/2009
– 152 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
04/10/2012.
8.2) Condizioni legate alla natura ed estensione delle coltivazioni
Le condizioni legate alla natura ed estensione delle coltivazioni sono quelle sopra indicate nel paragrafo 4.
Nelle aziende con allevamento il rapporto ottenuto tra le UB allevate e la superficie foraggera in fascicolo aziendale deve essere
compreso tra 0,2 e 3 UB/ettaro. I richiedenti che non rispettano il rapporto UB/ettaro indicato nel presente bando non possono
ottenere il premio. Non sono ammesse riparametrazioni di alcun tipo.
8.3) Condizioni legate al possesso dei terreni
I richiedenti devono dimostrare il possesso, fino al 31 dicembre dell’anno di riferimento della domanda, dei terreni per i quali chiedono
l’aiuto, tramite la documentazione indicata nel Manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni dell’Organismo Pagatore
Regionale per la gestione del fascicolo aziendale, (di seguito “Manuale OPR”) cui si rimanda. Fanno eccezione i terreni a pascolo per
i quali il possesso deve essere dimostrato almeno fino al 30 settembre dell’anno di riferimento della domanda.
Nella determinazione della superficie foraggera aziendale si tiene conto anche:
•
della quota di comproprietà;
•
delle partecipazioni a proprietà collettive e consortili e ad interessenze, regole, comunità agrarie;
•
di diritti attivi o di uso civico.
Nel caso di superfici foraggere di uso collettivo e di uso civico per calcolare le superfici foraggere che il richiedente può dichiarare
in domanda è necessaria una dichiarazione scritta del proprietario con una quota certa di partecipazione oppure la costituzione di
un’ATI, fermo restante il possesso dei restanti requisiti, in particolare il rapporto UB/ettaro.
In particolare, in caso di proprietà collettive, il caricatore d’alpe, in mancanza di contratto di affitto, deve dimostrare il possesso dei
terreni mediante idonea documentazione scritta rilasciata dal soggetto che rappresenta la proprietà collettiva (es. consorzio).
8.4) Condizioni legate al rispetto della condizionalità
I richiedenti sono tenuti a rispettare la condizionalità10 non solo sulle superfici per cui è richiesto il premio ma su tutta l’azienda agricola.
9) PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
9.1) Quando presentare la domanda
La domanda di aiuto, che vale anche come domanda di pagamento, deve essere presentata contestualmente alla domanda unica
e pertanto entro il 15 maggio 2014.
9.1.1) Penalità per presentazione in ritardo della domanda
In caso di presentazione in ritardo della domanda:
•
si applica una riduzione del contributo pari all’1% per ogni giorno lavorativo di ritardo.
•
se il ritardo è superiore a 25 giorni di calendario la domanda è irricevibile, il termine ultimo per la presentazione delle domande
con riduzione è pertanto il 9 giugno.
9.2) A chi presentare la domanda
La domanda deve essere inviata alla Regione Lombardia – Direzione Generale Agricoltura- esclusivamente per via informatica (vedi
punto successivo).
9.3) Come presentare la domanda
La domanda di contributo deve essere presentata tramite i CAA riconosciuti dalla Regione Lombardia attraverso il sito www.siarl.
regione.lombardia.it , nella sezione dedicata al Sistema Informativo Agricolo della Regione Lombardia11.
Al termine della compilazione, la domanda sarà inviata per via telematica alla Regione Lombardia. Il SIARL rilascia al richiedente una
ricevuta attestante la data di presentazione che coincide con l’avvio del procedimento e l’avvenuta ricezione della domanda da
parte della Regione Lombardia.
La domanda dovrà essere stampata, a cura del CAA, e firmata in originale da parte del richiedente, allegando copia di un documento
d’identità valido.
La copia cartacea della domanda e la documentazione allegata o presentata successivamente (es. autocertificazione relativa alla
monticazione) sono conservate presso i CAA.
In fase di compilazione della domanda, il SIARL effettua l’incrocio tra i dati contenuti nel fascicolo aziendale, i dati contenuti nella
domanda e quelli contenuti nelle banche dati SIARL.
Prima della presentazione della domanda, i CAA devono provvedere ad aggiornare il fascicolo aziendale informatizzato, sulla base
della documentazione fornita dal richiedente che dovrà essere allegata alla domanda o inserita nel fascicolo aziendale, in modo tale
che i dati inseriti siano gli stessi utilizzati per la compilazione della domanda.
In base alla convenzione con Regione Lombardia, i CAA provvedono alla compilazione e alla presentazione elettronica della
domanda in forma gratuita, senza alcun onere per i richiedenti.
10 Vedi nota 1.
11 Nell’ambito del SIARL sono stati costituiti l’anagrafe delle imprese agricole ed il fascicolo aziendale, che contengono le informazioni certificate di carattere generale
relative alle imprese. A partire da tale sistema è stato sviluppato il modello di domanda informatizzato, direttamente collegato all’anagrafe delle imprese agricole e al
fascicolo aziendale, attraverso il quale è possibile compilare e presentare le domande di finanziamento relative alla misura 211. La costituzione o l’aggiornamento del
fascicolo aziendale consente la compilazione automatica della parte generale del modello di domanda, alla quale è collegata una scheda di misura che contiene
dati e informazioni specifiche della misura.
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
9.4) Cosa allegare alla domanda
Copia del “registro di stalla12”, nel caso siano richieste a premio superfici foraggere e contemporaneamente il bestiame sia costituito
da equini13.
9.4.1) Documentazione da presentare dopo la domanda
Il richiedente, qualora chieda a premio una superficie a pascolo (codici coltura da 380 a 389 del SIARL), deve presentare al CAA o
inviare, anche tramite PEC, entro il 31 luglio dell’anno di presentazione della domanda, autocertificazione relativa alla monticazione
del bestiame che deve contenere le seguenti informazioni:
•
il luogo di pascolamento (comune censuario, foglio/i mappale/i);
•
il periodo nel quale il bestiame viene condotto al pascolo;
•
la quantità e il tipo di bestiame effettivamente condotto.
In assenza dell’autocertificazione, la domanda perde il diritto a ricevere l’indennità compensativa per i terreni a pascolo in oggetto.
9.5) Domande di modifica
Il richiedente può presentare una o più domande di modifica alla domanda già presentata entro il termine del 15 maggio, secondo
i limiti di seguito esposti:
entro il 31 maggio per modificare le superfici14, anche in aumento rispetto alla domanda che si intende correggere.
1.
La presentazione di una domanda di modifica di superfici oltre il termine del 31 maggio comporta una riduzione dell’1% per
giorno lavorativo di ritardo. Il termine ultimo di presentazione della domanda di modifica delle superfici è fissato al 9 giugno.
entro il termine fissato dalla circolare della domanda unica per la domanda di revoca15.
2.
Si ricorda che una domanda di aiuto può essere revocata, in tutto o in parte sempre che non sia stato comunicato al beneficiario
direttamente o tramite il CAA che sono state riscontrate irregolarità o che è in previsione un controllo in loco.
Con la domanda di revoca è ammessa soltanto la riduzione della superficie dichiarata con riferimento esclusivamente alle
particelle presenti nell’ultima domanda valida, fatti salvi i casi di frazionamento.
Le informazioni fornite dall’agricoltore con la domanda di revoca comportano l’adeguamento della domanda alla situazione
reale dell’azienda.
Qualora pervengano più domande di revoca parziale, si considera valida l’ultima pervenuta. La domanda di revoca, parziale o
totale, sostituisce integralmente l’ultima domanda valida.
Eventuali proroghe del termine sopra indicato potranno essere concesse, entro e non oltre il 31 dicembre, in forma congiunta
OPR – Direzione Generale Agricoltura previa valutazione dell’effettiva necessità.
entro il termina fissato dalla circolare della domanda unica per comunicare la cessione dell’azienda16 o comunque dei terreni
soggetti ad impegno. Il soggetto che acquisisce a vario titolo l’azienda o i terreni dopo la presentazione della domanda di
pagamento da parte del precedente beneficiario deve presentare una domanda di modifica, allegando, a seconda dei casi, la
documentazione di seguito riportata:
3.
a) nel caso di successione effettiva:
• copia del certificato di morte del de cuius;
• scrittura notarile indicante la linea ereditaria o, in alternativa:
• atto notorio mortis causa rilasciato dal Comune;
• copia documento di identità in corso di validità del nuovo richiedente;
• nel caso di coeredi: delega di tutti i coeredi al richiedente, unitamente a copia documento di identità in corso di validità di
tutti i deleganti;
• certificato di attribuzione della P. IVA al nuovo intestatario.
b) nel caso di successione anticipata:
• copia atto di successione;
• certificato di attribuzione della P. IVA del nuovo richiedente;
• copia documento di identità in corso di validità del nuovo richiedente.
c) nel caso di acquisto, affitto e modifica CUAA:
• copia dell’atto di vendita o di affitto dell’azienda del cedente al rilevatario debitamente registrati contenenti il dettaglio delle
particelle catastali dichiarate in domanda;
• copia del certificato di attribuzione della P. IVA del nuovo richiedente;
• eventuale copia del nuovo statuto nel caso di modifica CUAA.
La domanda di modifica deve essere corredata di tutta la documentazione probante l’acquisizione dell’azienda o dei terreni. Il CAA,
dopo averne verificato il valore probante, archivia la documentazione nel fascicolo di domanda del nuovo richiedente.
9.5.1) Documentazione mancante sanabile e non sanabile
Se entro i termini indicati per la presentazione non sono stati presentati i seguenti documenti:
•
copia cartacea della domanda firmata dal richiedente con copia del documento di identità;
•
copia del registro di stalla, nei casi richiesti;
la domanda viene rigettata e archiviata.
12
13
14
15
16
Il registro di stalla è previsto dal DPR 317/1996
Il registro di stalla dei bovini non è necessario perché l’ammissibilità a premio della superficie foraggiera è verificata prima del pagamento, sulla base della consistenza zootecnica media aziendale dall’inizio dell’anno. I dati sono desunti direttamente dalla banca dati regionale (Anagrafe zootecnica).
Ai sensi dell’articolo 14 del Reg. (CE) 1122/2009 (ex articolo 15 del Reg. 796/2004)
Ai sensi dell’articolo 25 del Reg. (CE) 1122/2009 (ex articolo 22 del Reg. 796/2004)
Ai sensi dell’articolo 82 del Reg. (CE) 1122/2009 (ex articolo 74 del Reg. 796/2004)
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
9.5.2) Errori palesi
Gli errori palesi, ai sensi del Reg. UE n. 65/2011, presenti nelle domande di aiuto e di pagamento, se riconosciuti come tali dalla Regione
Lombardia, possono essere corretti nei limiti e con le modalità previste dalle “Linee guida per la valutazione dell’errore palese”17.
9.5.3) Scadenza termini in giorno festivo
Ogni qualvolta un termine indicato nel presente bando coincida con un giorno non lavorativo, detto termine è posticipato al primo
giorno lavorativo successivo.
9.6) Cause di forza maggiore e circostanze eccezionali
Qualora ricorrano cause di forza maggiore o le circostanze eccezionali18, l’agricoltore può presentare, anche al di fuori dei termini
temporali sopra elencati, un’apposita comunicazione.
Le cause di forza maggiore cui far riferimento per la misura 211 sono quelle previste dal Manuale OPR.
Le comunicazioni19 devono essere presentate entro 10 giorni lavorativi a decorrere dal momento in cui sia possibile procedervi e
devono essere corredate di tutta la documentazione probante le cause di forza maggiore invocate.
Il CAA invia copia della documentazione probante, per la relativa valutazione di merito, alla Direzione Generale Agricoltura e
all’Organismo Pagatore Regionale.
9.7) Controllo della ricevibilità delle domande
I CAA effettuano il controllo della ricevibilità delle domande mediante:
•
la verifica della presenza della documentazione allegata alla domanda di cui ai precedenti punti 9.4 e 9.4.1;
•
la verifica della presenza e autenticità della firma e della presenza della copia del documento di identità in corso di validità;
•
la verifica della congruenza dei dati relativi alle superfici dichiarate in domanda con le informazioni contenute nel fascicolo
aziendale e se necessario provvedono al relativo aggiornamento;
•
la verifica e il supporto alla risoluzione delle anomalie rilevate da SIARL sulla base di idonea documentazione acquisita dal
richiedente.
Relativamente agli equini, i CAA aggiornano il dato del patrimonio zootecnico presente sul fascicolo aziendale sulla base della
documentazione allegata alla domanda.
Al termine della verifica, i CAA compilano all’interno del SIARL una “scheda di controllo” (“check-list”) di ricevibilità e di correttezza
dei dati dichiarati e al termine la stampano e la sottoscrivono. La “scheda di controllo” in originale deve essere presente nel fascicolo
della domanda.
Al termine delle attività di verifica della ricevibilità, il CAA compila un prospetto riepilogativo relativo all’esecuzione delle verifiche
previste dalle disposizioni attuative e dal Manuale OPR. Tale prospetto deve essere inviato alla Regione Lombardia – Organismo
Pagatore Regionale - entro il 31 luglio dell’anno di presentazione delle domande.
10)AMMISSIONE A FINANZIAMENTO E PREDISPOSIZIONE DEGLI ELENCHI
10.1) Ammissione a finanziamento dei richiedenti
La dotazione finanziaria complessiva della misura che si ipotizza di utilizzare per le domande presentate nell’anno 2014 è pari a €
12.000.000,00.
La Regione Lombardia - Direzione Generale Agricoltura, verifica il rispetto della normativa relativa al regime delle quote latte e
comunica a OPR i nominativi dei richiedenti per i quali sono in corso procedimenti connessi all’applicazione del regime delle quote
latte. OPR approva l’elenco delle domande ammissibili a finanziamento e dispone la liquidazione dell’aiuto ai beneficiari20.
Contestualmente OPR, d’intesa con la Direzione Generale Agricoltura, stabilisce anche la percentuale di eventuale riduzione lineare
del premio, così come previsto al paragrafo 7.3.
10.2) Predisposizione degli elenchi di liquidazione
OPR effettua il pagamento di un anticipo, pari al massimo al 75% del premio ammesso, dopo l’effettuazione dei controlli amministrativi.
La percentuale dell’anticipo è la stessa per tutti i beneficiari, siano essi estratti nel campione per il controllo in loco o meno.
Il pagamento del saldo avverrà:
•
per le domande estratte nel campione per il controllo in loco9, solo dopo la definizione dell’esito del controllo stesso;
•
per le domande non estratte nel campione dopo che siano stati avviati tutti i controlli in loco riguardanti le domande stesse.
Il pagamento dell’anticipo potrà avvenire solamente dopo l’effettuazione, sul 100% delle domande, dei controlli di tipo amministrativo:
•
verifica della presenza, correttezza e validità della documentazione presentata;
•
verifica incrociata dei dati dichiarati dal richiedente attraverso il Sistema Integrato di Gestione e Controllo (SIGC) del Sistema
Informativo Agricolo Regionale (SIARL); le superfici saranno finanziate sulla base delle informazioni di eleggibilità presenti nel
GIS-SIARL; per quanto riguarda la vite, la determinazione delle superfici ammissibili a premio farà riferimento a quelle registrate
nell’Inventario viticolo regionale all’interno del fascicolo SIARL del produttore;
•
segnalazione al CAA delle anomalie presenti nella domanda e segnalate dal SIGC, per l’attuazione dell’attività di correzione;
•
verifica del rapporto UB/ha;
•
verifica del rispetto delle superfici minime di intervento;
•
verifica del rispetto dell’importo minimo erogabile (100,00 €);
•
verifica a SIARL della presenza e correttezza del contratto ATI;
17
18
19
20
Ai sensi dell’art. 3, comma 4 del Reg. UE n. 65 del 27 gennaio 2011.
Ai sensi dell’art. 75 del Reg. (CE) n. 1122/2009. Ex Art. 72 del Reg. (CE) 796/2004
Ai sensi dell’art. 75
I richiedenti ammessi a finanziamento sono di seguito indicati come “beneficiari” degli aiuti.
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
10.2.1) Determinazione della superficie foraggera ammissibile
Per determinare la superficie foraggera su cui calcolare l’indennità, nel caso delle aziende con allevamento, prima del pagamento
verrà calcolata la consistenza zootecnica dell’azienda, sulla base dei seguenti dati:
•
per i bovini: anagrafe zootecnica (consistenza zootecnica media calcolata dall’inizio dell’anno di presentazione della domanda);
•
per gli ovi-caprini: anagrafe zootecnica;
•
per gli equini: dato presente sul fascicolo aziendale del richiedente corrispondente alla consistenza, riferita alla data di
presentazione della domanda, presente sul “registro di stalla”;
L’indennità potrà essere liquidata per la superficie accertata dopo i controlli amministrativi o in loco, per cui è rispettato un carico di
bestiame compreso tra 0,2 e 3 UB/ha.
Nel caso in cui il rapporto UB/ettaro superi il valore massimo (3 UB/ha) o sia inferiore al valore minimo (0.2 UB/ha) non viene concesso
alcun contributo.
Al fine di verificare che il carico di bestiame sia compreso tra 0,2 e 3 UB/ha viene presa in considerazione tutta la superficie foraggera
aziendale, anche se:
•
posta fuori dal territorio dei comuni svantaggiati indicati nel paragrafo 20;
•
costituita da superfici non ammissibili a finanziamento.
10.3)Erogazione dei premi ai beneficiari
Le fasi procedurali relative al pagamento dei premi da parte di OPR comprendono:
•
pagamento al beneficiario;
•
comunicazione al beneficiario del pagamento;
e sono definite nel “Manuale OPR”.
10.4)Esito dei controlli
Le tipologie di irregolarità riscontrabili durante i controlli, la comunicazione dell’esito di questi e le relative conseguenze sono descritte
nel Manuale operativo dell’Organismo Pagatore Regionale inerente i controlli in loco per le Misure connesse a superficie e animali.
11) CONTROLLI
Le domande possono essere sottoposte a differenti controlli a campione21:
•
controlli in loco di ammissibilità: questo controllo riguarda almeno il 5% dei richiedenti;
•
controlli in loco “sul rispetto della condizionalità”: questo controllo riguarda ogni anno almeno l’1% dei richiedenti.
•
controlli “ex post”: questo controllo riguarda almeno l’1% dei beneficiari che hanno ricevuto un contributo negli anni precedenti,
ma non hanno presentato domanda di indennità compensativa nell’anno del controllo, e che sono soggetti all’impegno di
proseguire l’attività agricola per 5 anni;
•
controllo in loco dell’effettivo pascolamento;
•
controllo a campione delle autocertificazioni di cui al precedente punto 9.4.1
•
controlli dell’attività dei CAA (controlli II livello).
11.1) Controlli in loco dei beneficiari
Almeno il 5% delle domande presentate è sottoposto a controllo in loco.
Il controllo in loco di ammissibilità ha l’obiettivo di verificare:
•
l’esistenza della superficie minima per l’accesso alla misura;
•
l’effettiva estensione delle superfici ammesse a premio;
•
l’identificazione delle colture presenti sulle superfici dichiarate;
Il controllo in loco, eseguito secondo le modalità previste dal Manuale operativo dei controlli redatto da OPR, comprende l’ispezione
delle particelle richieste a premio per la verifica della destinazione colturale, la misurazione delle tare rilevate e il calcolo delle superfici
ammissibili attraverso le ortofoto dell’anno.
In caso di difformità tra le superfici dichiarate in domanda e quelle accertate durante il controllo in loco, si applicano le riduzioni e le
esclusioni dal contributo previste dal Manuale OPR.
Si precisa che le superfici dichiarate a pascolo abbinate ad un’eleggibilità “bosco” riscontrate nel registro storico dei pascoli saranno
assoggettate a controllo in loco a campione (5% delle domande) mentre quelle che non vi rientrano, saranno assoggettate a
controllo in loco sistematico (100 delle domande).
11.2) Controlli sul rispetto della “condizionalità”
Almeno l’1% delle domande di pagamento è sottoposto ogni anno al controllo sul rispetto della condizionalità. Il controllo riguarda
l’intera l’azienda e non solamente le superfici richieste a premio.
In caso di mancato rispetto dei requisiti previsti dalla condizionalità l’aiuto viene ridotto o annullato.
La percentuale di riduzione dell’aiuto è determinata in base alla portata, alla gravità e alla durata dell’infrazione constatata:
•
portata dell’infrazione: determinata tenendo conto in particolare dell’impatto dell’infrazione stessa, che può essere limitato
all’azienda oppure più ampio
•
gravità dell’infrazione: che dipende in particolare dalla rilevanza delle conseguenze dell’infrazione medesima alla luce degli
obiettivi del requisito o della norma in questione;
21 I controllo in loco sono controlli presso l’azienda agricola e si effettuano secondo quanto previsto nel Manuale operativo dell’Organismo Pagatore Regionale inerente
i controlli in loco per le Misure connesse a superficie e animali
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
•
durata di una infrazione: dipendente in particolare dal lasso di tempo nel corso del quale ne perdura l’effetto e dalla possibilità
di eliminarne l’effetto con mezzi ragionevoli.
Inoltre la percentuale di riduzione dell’aiuto aumenta in caso di ripetizione dell’infrazione.
Le modalità di effettuazione del controllo e le percentuali di riduzione dell’aiuto a seguito di infrazione sono riportate nel “Manuale
operativo per il controllo della condizionalità”.
11.3) Controlli “ex post”
Questo controllo riguarda almeno l’1% dei beneficiari che hanno ricevuto un contributo negli anni precedenti, ma non hanno
presentato domanda di indennità compensativa nell’anno del controllo. I controlli “ex post” hanno l’obiettivo di verificare il
proseguimento dell’attività agricola da parte del beneficiario, per almeno 5 anni a partire dal primo pagamento percepito.
11.4) Controlli dell’attività dei CAA (controlli II livello)
L’attività svolta dai CAA è soggetta a controlli a campione effettuati dall’Organismo Pagatore Regionale. Il controllo è effettuato su un
campione di domande e concerne la verifica del corretto svolgimento dei controlli di ricevibilità affidate ai CAA tramite l’esame della
documentazione contenuta nel fascicolo di domanda e nel fascicolo aziendale del richiedente al fine di verificarne la conformità.
12) IMPEGNI E PENALITÀ
Gli impegni sono gli obblighi che i beneficiari devono mantenere durante un periodo variabile a seconda del singolo impegno. Tale
periodo è chiamato “periodo di impegno”:
Il mancato rispetto degli impegni per cause di forza maggiore22 non comporta penalità o decadenza della domanda, purché il
beneficiario degli aiuti informi Regione Lombardia (Direzione Generale Agricoltura) circa il verificarsi dell’evento con le modalità e nei
tempi stabiliti dal “Manuale OPR”.
Gli impegni sono:
•
prosecuzione dell’attività agricola per 5 anni;
•
mantenimento di un adeguato carico di bestiame;
12.1) Prosecuzione dell’attività agricola per 5 anni
Tutti i beneficiari devono impegnarsi a proseguire l’attività agricola, all’interno di comuni classificati montani e svantaggiati, per
almeno cinque anni a partire dall’anno successivo a quello di presentazione della prima domanda di indennità compensativa
(misura “e” del PSR 2000-2006 o misura 211 del PSR 2007-2013).
L’inadempimento comporta il recupero delle indennità erogate al beneficiario, tranne il caso in cui vi sia il subentro nella conduzione
aziendale a favore del coniuge, di parenti fino al 4° grado o di affini fino al 2° grado, che mantengono l’impegno assunto dal beneficiario.
Non costituisce inadempimento la cessazione dell’attività agricola per cause di forza maggiore, descritte nel manuale OPR.
La verifica di questo impegno avviene in occasione dei controlli ex-post.
12.2) Mantenimento di un adeguato carico di bestiame
Per quanto riguarda l’impegno “mantenimento di un adeguato carico di bestiame” si rimanda al paragrafo 10.2.1 “Determinazione
della superficie foraggera ammissibile”
13) DECADENZE
In presenza di irregolarità che comportino la decadenza parziale o totale di una domanda di contributo, la Regione – Direzione
Generale Agricoltura -comunica la decadenza al beneficiario nel modo indicato nei paragrafi seguenti e nel “Manuale OPR”.
13.1) Comunicazione dell’avvio del procedimento di decadenza
Qualora l’esito del controllo sia parzialmente o totalmente negativo, la Regione Lombardia (Direzione Generale Agricoltura) comunica
al richiedente l’avvio del procedimento di decadenza, indicando le modalità per la richiesta di riesame. La comunicazione deve
essere inviata al richiedente tramite raccomandata con avviso di ricevimento o con posta elettronica certificata.
13.2) Richieste di riesame
Il richiedente, entro e non oltre 15 giorni continuativi dalla data di ricevimento della comunicazione di avvio dell’iter del provvedimento
di decadenza da parte della Regione, può presentare a quest’ultima memorie scritte per chiedere il riesame23 della pratica.
Regione Lombardia (Direzione Generale Agricoltura ) comunica l’esito positivo o negativo del riesame entro i termini stabiliti dal
“Manuale OPR”.
13.3)Provvedimento di decadenza
Regione Lombardia (Direzione Generale Agricoltura) emette il provvedimento di decadenza con le modalità e i termini stabiliti dal
“Manuale OPR”.
14) RECESSO E TRASFERIMENTO DEGLI IMPEGNI
Il recesso o rinuncia anticipata, parziale o totale, agli impegni assunti con la domanda è possibile, in qualsiasi momento del periodo
d’impegno, tranne nei casi in cui il beneficiario è stato già avvisato dell’esistenza di una procedura di controllo nei suoi confronti, con
le modalità e con le conseguenze che sono definite dal “Manuale OPR”.
22 Le cause di forza maggiore sono indicate nel “Manuale OPR” al paragrafo 12.2
23 Le richieste di riesame sono regolamentare dalla l. 241/1990.
Bollettino Ufficiale
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Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
L’obbligo della restituzione dei premi già percepiti, maggiorati degli interessi legali, vale sempre tranne che in presenza di cause di
forza maggiore.
Anche il trasferimento degli impegni assunti e il cambio beneficiario sono precisati nel Manuale OPR.
15) RICORSI
Contro gli atti con rilevanza esterna emanati dagli Organismi Delegati e dalla Regione Lombardia (Direzione Generale Agricoltura od
OPR), l’interessato può presentare ricorso secondo le modalità di seguito indicate:
15.1)Contestazioni per provvedimenti emessi dopo i controlli in loco e sul rispetto della condizionalità
Contro i provvedimenti di decadenza totale o parziale dal contributo, emessi dopo i controlli in loco e sul rispetto della condizionalità,
l’interessato può proporre azione entro 60 giorni avanti al giudice amministrativo competente per territorio (TAR) nonché ricorso al
Capo dello Stato entro 120 giorni dal ricevimento della comunicazione di decadenza.
15.2)Contestazioni per provvedimenti emessi dopo i controlli ex post
Contro i provvedimenti di decadenza o di riduzione del contributo, emanati a seguito dell’effettuazione di controlli, al soggetto
interessato è data facoltà di esperire azione proposta avanti il Giudice Ordinario entro i termini previsti dal Codice di procedura Civile.
16) SANZIONI
L’applicazione di sanzioni amministrative ai sensi della l. 898/1986 avviene secondo le modalità e con i criteri individuati nel “Manuale OPR”.
17) INFORMATIVA TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
I dati acquisiti dai beneficiari nelle diverse fasi procedurali vengono trattati nel rispetto della normativa vigente ed in particolare al
Decreto Legislativo n. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”.
Al fine di esplicitare l’obbligo comunitario di pubblicare le informazioni relative ai beneficiari di fondi provenienti dal bilancio
comunitario (Reg CE n. 1995/2006 del Consiglio) l’Autorità di Gestione del PSR 2007-2013 pubblica l’elenco dei beneficiari (con
relativo titolo delle operazioni e importi della partecipazione pubblica assegnati a tali operazioni) del sostegno allo sviluppo rurale da
parte del FEASR – Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (Reg. CE 1974/2006, all. VI).
Per maggiori approfondimenti si rimanda al capitolo 2 del documento “Disposizioni in materia di pubblicità e trattamento dei dati
personali” approvate con d.d.u.o. n. 11998 del 16 novembre 2009, pubblicate sul BURL n. 46, 4° supplemento straordinario del 20
novembre 2009 e disponibili sul sito della Direzione Generale Agricoltura www.agricoltura.regione.lombardia.it nella sezione dedicata
al PSR 2007-2013.
18) MODIFICHE ED INTEGRAZIONI
Il competente dirigente della Direzione Generale Agricoltura, con proprio provvedimento, può modificare o integrare il presente bando,
soprattutto per motivi legati alle disponibilità finanziarie, in particolare:
•
modificando la data di presentazione delle domande;
•
prevedendo ulteriori bandi o eliminandone alcuni;
•
limitando la possibilità di presentare domanda solo per alcune tipologie di superfici.
Non possono essere modificate con provvedimento del competente dirigente solamente le parti definite dalle Disposizioni Attuative
Quadro approvate con deliberazione di Giunta regionale.
19) RIFERIMENTI NORMATIVI
Si riepilogano i principali riferimenti normativi e regolamentari24 alla base delle presenti disposizioni attuative:
•
Titolo IV, Capo I, Sezione II, Sottosezione II, Articolo 37 del Reg. (CE) n. 1698/2005 del Consiglio europeo, del 20 settembre 2005, sul
sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e s.m.i.;
•
Capo III, sezione 1, sottosezione 2, del Reg. (CE) n. 1974/2006 della Commissione europea del 15 dicembre 2006 recante
disposizioni di applicazione del Reg. (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo
agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), nonché Paragrafo 5.3.2.2.1 dell’allegato III dello stesso regolamento;
•
Allegati II e III e artt. 5 e 6 del Reg. (CE) n. 73/2009 così come modificato dal Reg. UE 1310/2013 per l’anno 2014 e la DGR 4196/07
e s.m.i. relativi al regime di condizionalità;
•
Manuale delle procedure, dei controlli e delle sanzioni dell’Organismo Pagatore Regionale, approvato con decreto n. 7107 del
16/07/2010 e s.m.i.;
•
Manuale operativo dei controlli in loco per le misure a superficie e animali dell’Organismo Pagatore Regionale, approvato con
decreto n. 605 del 31/01/2012 e s.m.i.;
•
Manuale operativo dei controlli di condizionalità dell’Organismo Pagatore Regionale, approvato con decreto n. 9662 del
24/10/2013 e s.m.i.;
20) RIEPILOGO TEMPISTICHE
FASE
Presentazione della domanda a SIARL
Stampa e firma della domanda da parte del richiedente e
formazione del fascicolo di domanda presso il CAA
PERIODO /TERMINE
Entro 15 maggio 2014
Contestualmente alla presentazione della domanda
informatica
24 La normativa europea è rintracciabile sul sito http://eur-lex.europa.eu e quella regionale sul sito http://www.regione.lombardia.it
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
FASE
Presentazione domanda di modifica in aumento
Presentazione delle autocertificazioni
Presentazione domanda di revoca/cessione
Controllo di ricevibilità da parte del CAA
Pagamento dell’anticipo (75% del premio)
Controllo in loco da parte di AGEA su un campione del 5% di
beneficiari
Pagamento del saldo alle aziende non a campione
Pagamento del saldo alle aziende a campione
PERIODO /TERMINE
Entro il 9 giugno
Entro il 31 luglio
Entro il termine fissato dalla circolare della domanda unica
Entro il 31 luglio
Entro il 31 dicembre
Entro il 31 dicembre
Non appena avviati tutti i controlli
Successivamente all’esito dei controlli
21) ELENCO DEI COMUNI RICADENTI IN AREE SVANTAGGIATE
Codice
ISTAT
016001
016002
016004
016006
016007
016008
016012
016014
016015
016017
016022
016023
016025
016026
016027
016032
016033
016035
016036
016039
016041
016048
016050
016052
016056
016058
016060
016061
016064
016065
016067
016068
016070
016071
016074
016077
016078
016080
016082
016085
016086
016088
016090
016092
016093
016094
016099
016100
Provincia
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
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BG
BG
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BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
Comune
ADRARA SAN MARTINO
ADRARA SAN ROCCO
ALBINO
ALMENNO SAN BARTOLOMEO
ALMENNO SAN SALVATORE
ALZANO LOMBARDO
ARDESIO
AVERARA
AVIATICO
AZZONE
BEDULITA
BERBENNO
BERZO SAN FERMO
BIANZANO
BLELLO
BORGO DI TERZO
BOSSICO
BRACCA
BRANZI
BREMBILLA
BRUMANO
CAMERATA CORNELLO
CAPIZZONE
CAPRINO BERGAMASCO
CARONA
CASAZZA
CASNIGO
CASSIGLIO
CASTIONE DELLA PRESOLANA
CASTRO
CAZZANO SANT’ANDREA
CENATE SOPRA
CENE
CERETE
CISANO BERGAMASCO
CLUSONE
COLERE
COLZATE
CORNA IMAGNA
COSTA VALLE IMAGNA
COSTA VOLPINO
CREDARO
CUSIO
DOSSENA
ENDINE GAIANO
ENTRATICO
FINO DEL MONTE
FIORANO AL SERIO
Codice
ISTAT
Provincia
016102
016103
016104
016106
016107
016108
016109
016110
016111
016112
016116
016118
016119
016121
016124
016125
016127
016128
016130
016134
016136
016137
016144
016145
016146
016147
016148
016149
016151
016156
016158
016159
016161
016162
016163
016164
016165
016166
016168
016169
016171
016173
016174
016175
016178
016179
016180
016182
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
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BG
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BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
BG
Comune
FONTENO
FOPPOLO
FORESTO SPARSO
FUIPIANO VALLE IMAGNA
GANDELLINO
GANDINO
GANDOSSO
GAVERINA TERME
GAZZANIGA
GEROSA
GORNO
GROMO
GRONE
ISOLA DI FONDRA
LEFFE
LENNA
LOCATELLO
LOVERE
LUZZANA
MEZZOLDO
MOIO DÈ CALVI
MONASTEROLO DEL CASTELLO
NEMBRO
OLMO AL BREMBO
OLTRE IL COLLE
OLTRESSENDA ALTA
ONETA
ONORE
ORNICA
PALAZZAGO
PARRE
PARZANICA
PEIA
PIANICO
PIARIO
PIAZZA BREMBANA
PIAZZATORRE
PIAZZOLO
PONTE NOSSA
PONTERANICA
PONTIDA
PRADALUNGA
PREDORE
PREMOLO
RANICA
RANZANICO
RIVA DI SOLTO
ROGNO
Bollettino Ufficiale
– 159 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Codice
ISTAT
Provincia
016184
016185
016186
016187
016188
016190
016191
016192
016193
016195
016196
016197
016199
016200
016201
016202
016204
016205
016208
016210
016211
016218
016221
016223
016225
016226
016227
016228
016229
016230
016234
016235
016236
016237
016239
016240
016241
016242
016243
016244
016246
016247
016248
016249
017003
017005
017006
017007
017010
017012
017016
017017
017018
017019
017022
017023
017024
017025
017027
017028
017030
BG
BG
BG
BG
BG
BG
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BG
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BG
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BG
BG
BG
BG
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BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
Comune
RONCOBELLO
RONCOLA
ROTA D’IMAGNA
ROVETTA
SAN GIOVANNI BIANCO
SAN PELLEGRINO TERME
SANTA BRIGIDA
SANT’OMOBONO IMAGNA
SARNICO
SCHILPARIO
SEDRINA
SELVINO
SERINA
SOLTO COLLINA
SONGAVAZZO
SORISOLE
SOVERE
SPINONE AL LAGO
STROZZA
TALEGGIO
TAVERNOLA BERGAMASCA
TRESCORE BALNEARIO
UBIALE CLANEZZO
VALBONDIONE
VALGOGLIO
VALLEVE
VALNEGRA
VALSECCA
VALTORTA
VEDESETA
VERTOVA
VIADANICA
VIGANO SAN MARTINO
VIGOLO
VILLA D’ALMÈ
VILLA DI SERIO
VILLA D’OGNA
VILLONGO
VILMINORE DI SCALVE
ZANDOBBIO
ZOGNO
COSTA DI SERINA
ALGUA
CORNALBA
AGNOSINE
ANFO
ANGOLO TERME
ARTOGNE
BAGOLINO
BARGHE
BERZO DEMO
BERZO INFERIORE
BIENNO
BIONE
BORNO
BOTTICINO
BOVEGNO
BOVEZZO
BRAONE
BRENO
BRIONE
Codice
ISTAT
Provincia
017031
017035
017036
017044
017047
017049
017050
017051
017054
017055
017058
017061
017063
017065
017068
017070
017074
017075
017076
017077
017079
017081
017082
017083
017084
017085
017087
017089
017090
017094
017095
017096
017098
017100
017101
017104
017105
017106
017110
017111
017112
017115
017117
017118
017121
017123
017124
017128
017131
017132
017135
017139
017140
017141
017142
017143
017144
017148
017153
017154
017157
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
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BS
BS
BS
BS
Comune
CAINO
CAPO DI PONTE
CAPOVALLE
CASTO
CEDEGOLO
CERVENO
CETO
CEVO
CIMBERGO
CIVIDATE CAMUNO
COLLIO
CONCESIO
CORTENO GOLGI
DARFO BOARIO TERME
EDOLO
ESINE
GARDONE RIVIERA
GARDONE VALTROMPIA
GARGNANO
GAVARDO
GIANICO
GUSSAGO
IDRO
INCUDINE
IRMA
ISEO
LAVENONE
LIMONE SUL GARDA
LODRINO
LOSINE
LOZIO
LUMEZZANE
MAGASA
MALEGNO
MALONNO
MARCHENO
MARMENTINO
MARONE
MONNO
MONTE ISOLA
MONTICELLI BRUSATI
MURA
NAVE
NIARDO
ODOLO
OME
ONO SAN PIETRO
OSSIMO
PAISCO LOVENO
PAITONE
PASPARDO
PERTICA ALTA
PERTICA BASSA
PEZZAZE
PIAN CAMUNO
PISOGNE
POLAVENO
PONTE DI LEGNO
PRESEGLIE
PRESTINE
PROVAGLIO VAL SABBIA
– 160 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Codice
ISTAT
Provincia
017164
017168
017169
017170
017174
017175
017176
017178
017181
017182
017183
017184
017185
017187
017189
017191
017193
017194
017197
017198
017199
017201
017202
017204
017205
017206
013003
013004
013011
013013
013015
013019
013021
013025
013026
013030
013032
013037
013042
013044
013047
013050
013052
013060
013062
013063
013065
013070
013071
013074
013075
013076
013077
013083
013085
013087
013089
013090
013092
013095
013097
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
BS
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CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
Comune
ROÈ VOLCIANO
SABBIO CHIESE
SALE MARASINO
SALO’
SAREZZO
SAVIORE DELL’ADAMELLO
SELLERO
SERLE
SONICO
SULZANO
TAVERNOLE SUL MELLA
TEMU’
TIGNALE
TOSCOLANO MADERNO
TREMOSINE
TREVISO BRESCIANO
VALLIO
VALVESTINO
VESTONE
VEZZA D’OGLIO
VILLA CARCINA
VILLANUOVA SUL CLISI
VIONE
VOBARNO
ZONE
PIANCOGNO
ALBAVILLA
ALBESE CON CASSANO
ARGEGNO
ASSO
BARNI
BELLAGIO
BENE LARIO
BLESSAGNO
BLEVIO
BRIENNO
BRUNATE
CAGLIO
CANZO
CARATE URIO
CARLAZZO
CASASCO D’INTELVI
CASLINO D’ERBA
CASTIGLIONE D’INTELVI
CAVARGNA
CERANO D’INTELVI
CERNOBBIO
CIVENNA
CLAINO CON OSTENO
COLONNO
COMO
CONSIGLIO DI RUMO
CORRIDO
CREMIA
CUSINO
DIZZASCO
DOMASO
DONGO
DOSSO DEL LIRO
ERBA
EUPILIO
Codice
ISTAT
Provincia
Comune
013098
013106
013107
013108
013111
013112
013113
013119
013120
013122
013123
013125
013126
013130
013134
013139
013145
013148
013152
013155
013160
013161
013172
013178
013179
013183
013184
013185
013186
013187
013188
013189
013192
013193
013194
013195
013203
013204
013205
013207
013208
013210
013211
013216
013217
013218
013222
013223
013225
013226
013229
013233
013234
013236
013239
013246
097001
097004
097007
097008
097013
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
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CO
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CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
CO
LC
LC
LC
LC
LC
FAGGETO LARIO
GARZENO
GERA LARIO
GERMASINO
GRANDOLA ED UNITI
GRAVEDONA
GRIANTE
LAGLIO
LAINO
LANZO D’INTELVI
LASNIGO
LENNO
LEZZENO
LIVO
LONGONE AL SEGRINO
MAGREGLIO
MENAGGIO
MEZZEGRA
MOLTRASIO
MONTEMEZZO
MUSSO
NESSO
OSSUCCIO
PEGLIO
PELLIO INTELVI
PIANELLO DEL LARIO
PIGRA
PLESIO
POGNANA LARIO
PONNA
PONTE LAMBRO
PORLEZZA
PROSERPIO
PUSIANO
RAMPONIO VERNA
REZZAGO
SALA COMACINA
SAN BARTOLOMEO VAL CAVARGNA
SAN FEDELE INTELVI
SAN NAZZARO VAL CAVARGNA
SANT’ABBONDIO
SANTA MARIA REZZONICO
SCHIGNANO
SORICO
SORMANO
STAZZONA
TAVERNERIO
TORNO
TREMEZZO
TREZZONE
VALBRONA
VAL REZZO
VALSOLDA
VELESO
VERCANA
ZELBIO
ABBADIA LARIANA
BALLABIO
BARZIO
BELLANO
CALOLZIOCORTE
Bollettino Ufficiale
– 161 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Codice
ISTAT
Provincia
097014
097015
097018
097021
097022
097023
097024
097025
097027
097029
097030
097032
097033
097034
097035
097036
097038
097040
097041
097042
097043
097045
097046
097047
097050
097052
097055
097059
097060
097063
097064
097065
097067
097068
097069
097070
097077
097078
097079
097080
097081
097082
097083
097084
097085
097086
097089
018007
018016
018017
018021
018028
018042
018064
018073
018074
018089
018094
018098
018117
018126
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
LC
PV
PV
PV
PV
PV
PV
PV
PV
PV
PV
PV
PV
PV
PV
Comune
CARENNO
CASARGO
CASSINA VALSASSINA
CESANA BRIANZA
CIVATE
COLICO
COLLE BRIANZA
CORTENOVA
CRANDOLA VALSASSINA
CREMENO
DERVIO
DORIO
ELLO
ERVE
ESINO LARIO
GALBIATE
GARLATE
INTROBIO
INTROZZO
LECCO
LIERNA
MALGRATE
MANDELLO DEL LARIO
MARGNO
MOGGIO
MONTE MARENZO
MORTERONE
OLGINATE
OLIVETO LARIO
PAGNONA
PARLASCO
PASTURO
PERLEDO
PESCATE
PREMANA
PRIMALUNA
SUEGLIO
SUELLO
TACENO
TORRE DÈ BUSI
TREMENICO
VALGREGHENTINO
VALMADRERA
VARENNA
VENDROGNO
VERCURAGO
VESTRENO
BAGNARIA
BORGO PRIOLO
BORGORATTO MORMOROLO
BRALLO DI PREGOLA
CANEVINO
CECIMA
FORTUNAGO
GODIASCO
GOLFERENZO
MENCONICO
MONTALTO PAVESE
MONTESEGALE
PONTE NIZZA
ROCCA SUSELLA
Codice
ISTAT
Provincia
018128
018132
018142
018166
018170
018171
018183
018184
014001
014002
014003
014004
014005
014006
014007
014008
014009
014010
014011
014012
014013
014014
014015
014016
014017
014018
014019
014020
014021
014022
014023
014024
014025
014026
014027
014028
014029
014030
014031
014032
014033
014034
014035
014036
014037
014038
014039
014040
014041
014042
014043
014044
014045
014046
014047
014048
014049
014050
014051
014052
014053
PV
PV
PV
PV
PV
PV
PV
PV
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
Comune
ROMAGNESE
RUINO
SANTA MARGHERITA DI STAFFORA
VAL DI NIZZA
VALVERDE
VARZI
VOLPARA
ZAVATTARELLO
ALBAREDO PER SAN MARCO
ALBOSAGGIA
ANDALO VALTELLINO
APRICA
ARDENNO
BEMA
BERBENNO DI VALTELLINA
BIANZONE
BORMIO
BUGLIO IN MONTE
CAIOLO
CAMPODOLCINO
CASPOGGIO
CASTELLO DELL’ACQUA
CASTIONE ANDEVENNO
CEDRASCO
CERCINO
CHIAVENNA
CHIESA IN VALMALENCO
CHIURO
CINO
CIVO
COLORINA
COSIO VALTELLINO
DAZIO
DELEBIO
DUBINO
FAEDO VALTELLINO
FORCOLA
FUSINE
GEROLA ALTA
GORDONA
GROSIO
GROSOTTO
MADESIMO
LANZADA
LIVIGNO
LOVERO
MANTELLO
MAZZO DI VALTELLINA
MELLO
MENAROLA
MESE
MONTAGNA IN VALTELLINA
MORBEGNO
NOVATE MEZZOLA
PEDESINA
PIANTEDO
PIATEDA
PIURO
POGGIRIDENTI
PONTE IN VALTELLINA
POSTALESIO
– 162 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
Codice
ISTAT
Provincia
014054
014055
014056
014057
014058
014059
014060
014061
014062
014063
014064
014065
014066
014067
014068
014069
014070
014071
014072
014073
014074
014075
014076
014077
014078
012001
012004
012007
012008
012010
012011
012015
012019
012020
012021
012022
012024
012027
012030
012037
012041
012043
012045
012051
012052
012053
012055
012056
012058
012059
012060
012061
012062
012063
012065
012066
012069
012072
012074
012076
012081
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
SO
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
Comune
PRATA CAMPORTACCIO
RASURA
ROGOLO
SAMOLACO
SAN GIACOMO FILIPPO
SERNIO
SONDALO
SONDRIO
SPRIANA
TALAMONA
TARTANO
TEGLIO
TIRANO
TORRE DI SANTA MARIA
TOVO DI SANT’AGATA
TRAONA
TRESIVIO
VALDIDENTRO
VALDISOTTO
VALFURVA
VAL MASINO
VERCEIA
VERVIO
VILLA DI CHIAVENNA
VILLA DI TIRANO
AGRA
ARCISATE
AZZIO
BARASSO
BEDERO VALCUVIA
BESANO
BISUSCHIO
BRENTA
BREZZO DI BEDERO
BRINZIO
BRISSAGO-VALTRAVAGLIA
BRUSIMPIANO
CADEGLIANO-VICONAGO
CANTELLO
CASALZUIGNO
CASSANO VALCUVIA
CASTELLO CABIAGLIO
CASTELVECCANA
CITTIGLIO
CLIVIO
COCQUIO-TREVISAGO
COMERIO
CREMENAGA
CUASSO AL MONTE
CUGLIATE-FABIASCO
CUNARDO
CURIGLIA CON MONTEVIASCO
CUVEGLIO
CUVIO
DUMENZA
DUNO
FERRERA DI VARESE
GAVIRATE
GEMONIO
GERMIGNAGA
GRANTOLA
Codice
ISTAT
Provincia
012083
012086
012087
012092
012093
012094
012097
012099
012100
012102
012103
012110
012112
012113
012114
012115
012117
012129
012131
012133
012135
012139
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
VA
Comune
INDUNO OLONA
LAVENA-PONTE TRESA
LAVENO-MOMBELLO
LUINO
LUVINATE
MACCAGNO
MARCHIROLO
MARZIO
MASCIAGO PRIMO
MESENZANA
MONTEGRINO VALTRAVAGLIA
ORINO
PINO SULLA SPONDA DEL LAGO M
PORTO CERESIO
PORTO VALTRAVAGLIA
RANCIO VALCUVIA
SALTRIO
TRONZANO LAGO MAGGIORE
VALGANNA
VARESE
VEDDASCA
VIGGIU’
Bollettino Ufficiale
– 163 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
22) ELENCO DEI CODICI COLTURA AMMISSIBILI A FINANZIAMENTO
DESCRIZIONE
UTILIZZO O
PRODOTTO
SILOMAIS E MAIS
CEROSO
SORGO DA
FORAGGIO
INSILATO DI CEREALI
NAVONI RUTABAGA
E ALTRI PRODOTTI
SIMILI DA
FORAGGIO
DIGITALIS LANATA,
SECALE CORNUTUM
E HYPERICUM
PERFORATUM
VECCIA
VICIA SATIVA L.
VICIA VILLOSA
ROTH.
ERBA MEDICA
MEDICAGO
LUPOLINA L.
MEDICAGO SATIVA
L.
TRIFOGLIO
TRIFOLIUM
ALEXANDRINUM L.
TRIFOLIUM
HYBRIDUM L.
TRIFOLIUM
INCARNATUM L.
TRIFOLIUM
PRATENSE L.
TRIFOLIUM REPENS L.
TRIFOLIUM
RESUPINATUM L.
PRATO POLIFITA DA
VICENDA
PRATO POLIFITA
NON AVVICENDATO
(PRATO STABILE)
PRATO-PASCOLO
PASCOLO
PASCOLO
CESPUGLIATO/
ARBORATO (TARA
20%)
PASCOLO
ARBORATO
(TARA 50%)
PASCOLO
CON ROCCIA
AFFIORANTE
(TARA 50%)
PASCOLO
CON ROCCIA
AFFIORANTE
(TARA 20%)
PASCOLO
CONTRATTO ATI
PASCOLO
CESPUGLIATO/
ARBORATO
CONTRATTO ATI
(TARA 20%)
CODICE
UTILIZZO O
PRODOTTO
SIARL
CODICE
PRODOTTO
AGEA
CODICE
VARIETÀ AGEA
Premio
per
pascoli
Premio
per
prati
Premio
per
viticole
Premio
per
olivicole
Premio
per
frutticole
Foraggere
utilizzate per
il rapporto
(UB/ha)
020
108
00
sì
102
693
001
110
523
000
sì
181
955
000
sì
241
560
000
sì
308
309
159
389
000
000
sì
sì
311
390
000
sì
330
562
005
sì
331
372
000
sì
332
357
000
sì
340
152
005
sì
341
379
000
sì
342
381
000
sì
343
383
000
sì
344
384
000
sì
345
385
000
sì
346
388
000
sì
350
068
005
sì
sì
360
068
007
sì
sì
370
380
067
065
008
009
sì
sì
sì
sì
381
103
009
sì
sì
382
054
009
sì
sì
383
064
009
sì
sì
384
063
009
sì
sì
385
065
009
sì
sì
386
103
009
sì
sì
sì
– 164 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
DESCRIZIONE
UTILIZZO O
PRODOTTO
PASCOLO
ARBORATO
CONTRATTO ATI
(TARA 50%)
PASCOLO
CON ROCCIA
AFFIORANTE
CONTRATTO ATI
(TARA 50%)
PASCOLO
CON ROCCIA
AFFIORANTE
CONTRATTO ATI
(TARA 20%)
MAIS DA
FORAGGIO
ALTRE FORAGGERE
VITE PER UVA DA
VINO IN ZONA DOC
E/O DOCG
VITE PER UVA DA
VINO IN ZONA IGT
VITE PER UVA VINO
DA TAVOLA IN ALTRE
ZONE
VITE PER UVA DA
MENSA
OLIVO PER OLIVE
DA TAVOLA
OLIVO PER OLIVE
DA OLIO
ARANCIO
BERGAMOTTO
CHINOTTO E CEDRO
CLEMENTINA
LIMETTA
LIMONE
MANDARINO
POMPELMO
MELO
PERO
PESCO
NETTARINA
LOTO O KAKI
FICO
LAMPONE
MORA
MIRTILLO
NESPOLO
RIBES
UVA SPINA
SULLA
AGROSTIS CANINA
L.
AGROSTIS
GIGANTEA ROTH.
AGROSTIS
STOLONIFERA L.
AGROSTIS
CAPILLARIS L.
ARRHENATHERUM
ELATIUS L.
DACTYLIS
GLOMERATA L.
CODICE
UTILIZZO O
PRODOTTO
SIARL
CODICE
PRODOTTO
AGEA
CODICE
VARIETÀ AGEA
Premio
per
pascoli
Premio
per
prati
Premio
per
viticole
Premio
per
olivicole
Premio
per
frutticole
Foraggere
utilizzate per
il rapporto
(UB/ha)
387
054
009
sì
sì
388
064
009
sì
sì
389
063
009
sì
sì
390
604
001
sì
400
519
000
sì
414
163
000
sì
415
163
000
sì
416
163
000
sì
417
849
000
sì
421
100
000
sì
422
111
000
sì
431
432
433
434
435
436
437
438
440
450
460
461
471
472
473
474
475
476
477
478
600
201
432
433
203
435
204
202
205
441
451
801
804
471
472
473
474
475
476
477
478
840
000
000
000
000
000
000
000
000
000
000
000
000
000
000
000
000
000
000
000
000
005
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
sì
601
350
000
sì
602
351
000
sì
603
352
000
sì
604
353
000
sì
605
354
000
sì
606
355
000
sì
Bollettino Ufficiale
– 165 –
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
DESCRIZIONE
UTILIZZO O
PRODOTTO
F E S T U C A
ARUNDINACEA
SCHREB.
FESTUCA OVINA L.
FESTUCA PRATENSIS
HUDS.
LUPINELLA
FESTUCA RUBRA L.
FESTULOLIUM
LOLIUM
MULTIFLORUM LAM.
LOLIUM PERENNE L.
LOLIUM X
BOUCHEANUM
KUNTH
PHLEUM BERTOLINII
(DC)
PHLEUM PRATENSE L.
POA NEMORALIS L.
POA PRATENSIS L.
ERBAIO DI
GRAMINACEE
POA PALUSTRIS POA TRIVIALIS L.
HEDYSARUM
CORONARIUM L.
ONOBRICHIS
VICIIFOLIA SCOP.
ERBAIO DI
LEGUMINOSE
FIENO GRECO
ERBAIO MISTO
ALBICOCCO
CILIEGIO
SUSINO
PRUGNE DA
DESTINARE ALLA
TRASFORMAZIONE
CARRUBO
CASTAGNO
MANDORLO
NOCCIOLO
NOCE
PISTACCHIO
ACTINIDIA
CODICE
UTILIZZO O
PRODOTTO
SIARL
CODICE
PRODOTTO
AGEA
CODICE
VARIETÀ AGEA
Premio
per
pascoli
Premio
per
prati
Premio
per
viticole
Premio
per
olivicole
Premio
per
frutticole
Foraggere
utilizzate per
il rapporto
(UB/ha)
607
359
000
sì
608
360
000
sì
609
361
000
sì
610
611
612
612
362
363
005
000
000
sì
sì
sì
613
368
000
sì
614
370
000
sì
615
369
000
sì
616
364
000
sì
617
618
619
365
374
375
000
000
000
sì
sì
sì
620
519
001
sì
621
376
000
sì
622
378
000
sì
623
371
000
sì
630
519
002
sì
631
640
671
672
673
862
519
671
672
673
005
003
000
000
000
sì
sì
sì
sì
sì
674
950
000
sì
821
822
823
824
825
827
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075
542
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073
074
831
000
000
000
000
000
000
000
sì
sì
sì
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sì
sì
sì
– 166 –
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n. 8 - Mercoledì 19 febbraio 2014
23) DICHIARAZIONE DA ALLEGARE ALLA DOMANDA
DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA ATTO DI NOTORIETÀ
(art. 47 D.P.R. 28/12/2000, n. 445)
Il/La sottoscritto/a ______________________________________________________________________________________________________________
CUAA __________________________________________________________________________________________________________________________
Titolare della domanda relativa alla misura 211 n. _____________________________ e conduttore delle superfici identificate come
“pascoli” (codici coltura da 380 a 389) nella medesima domanda, consapevole che in caso di falsa dichiarazione verranno applicate
le sanzioni previste dal codice penale, che comportano inoltre la decadenza dal beneficio ottenuto sulla base della dichiarazione
non veritiera e che l’Amministrazione effettuerà controlli anche a campione sulla veridicità delle dichiarazioni rese
DICHIARA:


Di non disporre del certificato di monticazione (modello 7) per i seguenti motivi (barrare la causa):

Superficie dichiarate a pascolo limitrofe alla stalla per le quali non è previsto il rilascio del certificato di monticazione;

Impossibilità/indisponibilità del Servizio Veterinario dell’ASL di ____________ a rilasciare il certificato di monticazione pur
in presenza di formale richiesta;

Altro (fornire descrizione della motivazione);
Di effettuare il pascolo, indicativamente, nel periodo da _____ a ______ (indicare i mesi) sulle seguenti superfici (indicare
comune, sezione censuaria, foglio e mappale):
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Di condurre al pascolo il seguente bestiame:

Numero ______ bovini di età inferiore a 6 mesi

Numero ______ bovini di età compresa tra 6 mesi e 2 anni

Numero ______ bovini di età superiore a 2 anni

Numero ______ ovini

Numero ______ caprini

Numero ______ equini di età superiore a 6 mesi
Il/La sottoscritt_, ai sensi del D.L.vo 196/2003, autorizza l’Amministrazione ad utilizzare i dati personali dichiarati solo per i fini istituzionali
e necessari nell’ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa.
Si allega fotocopia di un valido documento d’identità.
Luogo e data
IL/LA DICHIARANTE
…………………......................……
………...........................………………
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