ISTITUTO PROFESSIONALE DEI SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE Istituto paritario prot. 1670 DD n. 85 - 06/02/03 ALBESE CON CASSANO Piano per l’Offerta Formativa Anno scolastico 2012/2013 Sistema qualità certificato (ISO 9001:2008) N° 50 100 2031 Rev. 6 da TÜV Italia Approvato dal Collegio dei docenti in data 5 settembre 2012 PREMESSA Come è consuetudine l’apertura del Piano dell’Offerta Formativa è affidata ad un messaggio scelto tra i discorsi del Santo Padre Benedetto XVI. Quest’anno la riflessione è estratta dal discorso rivolto ai giovani in occasione della Pentecoste (27 maggio 2012). “Non siate pigri, ma ragazzi e giovani impegnati, in particolare nello studio, in vista della vita futura: è il vostro dovere quotidiano e una grande opportunità che avete per crescere e per preparare il futuro. Siate disponibili e generosi verso gli altri, vincendo la tentazione di mettere al centro voi stessi, perché l’egoismo è nemico della vera gioia…. Cari ragazzi, care ragazze, vi dico con forza: tendete ad alti ideali: tutti possono arrivare ad una alta misura, non solo alcuni! L’ISTITUTO PROFESSIONALE DEI SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE, RIFORMATO NEL 2010, AGGIUNGE QUEST’ANNO AL SUO PERCORSO LA TERZA CLASSE, MENTRE SONO ANCORA IN CORSO LE ULTIME DUE CLASSI CHE SEGUONO IL VECCHIO ORDINAMENTO (O.M. ’92) DELL’ISTITUTO PROFESSIONALE AGRO-AMBIENTALE. 1. LA STRUTTURA DEL P.O.F. Fanno parte integrante del P.O.F. i documenti allegati: 1. 2. 3. 4. 5. 6. i Curricoli disciplinari, il Regolamento scolastico, consegnato a ciascun studente e consultabile sul sito l’orario di udienza dei docenti, il Piano delle attività collegiali,, il Piano delle riunioni per i genitori (consigli di classe, udienze generali, assemblee..) il PATTO DI CORRESPONSABILITÁ ricavato da CITTADINANZA E COSTITUZIONE, documento allegato al P.O.F. consegnato e sottoscritto da docenti, studenti e famiglie all’inizio dell’anno scolastico. Tutto il materiale facente parte del P.O.F., approvato dal Collegio Docenti, è messo sul Sito ed è comunque reperibile in formato cartaceo. Il sito della Cooperativa, ora rinnovato e reso più moderno e dinamico, è lo strumento utile per conoscere la “San Vincenzo” e tutti i servizi che eroga; alle pagine del sito relative all’Istituto professionale sono disponibili le news, gli eventi che saranno programmati, i documenti didattici, la modulistica da leggere e scaricare. Una novità interessante prevista nella nuova veste del sito sarà quella di poter esprimere direttamente a piè di ogni pagina un commento. Questo avvicinamento dell’utenza alla scuola, con la possibilità di interazione diretta può solo produrre quel miglioramento continuo sottoscritto e auspicato dal Sistema Gestione Qualità. 2. PERCORSO SCOLASTICO L’Istituto Professionale agrario “San Vincenzo” avviato nel 2000, è paritario dall’anno scolastico 2002/2003 e ha sede operativa in Albese con Cassano, in via Roma, 59. L’ammissione alla classe prima richiede il superamento dell’esame di stato della scuola secondaria di I grado. Il percorso si sviluppa in due bienni e un ultimo anno conclusivo con l’esame di stato di maturità che apre percorsi di approfondimento professionale, frequenza universitaria o inserimento nel mondo del lavoro. 3. ORIENTAMENTO PER L’ISTITUTO L’orientamento degli studenti delle scuole secondarie di I grado del territorio è organizzato dall’Istituto “San Vincenzo” mediante: • segnalazione della scuola sulla guida dello studente divulgata dall’Amministrazione Provinciale di Como, • sito internet, • giornate di open day nella sede scolastica • partecipazione alle giornate di orientamento organizzate dall’Amministrazione Provinciale di Como, • partecipazione alle giornate di Young presso LarioFiere di Erba, • preparazione di dvd illustrativi delle attività, • incontri (su richiesta) con gruppi di studenti e di genitori presso le scuole medie, • pubblicazione di materiale informativo, • articoli sui giornali locali, • incontri con singoli studenti e famiglie. 2 Le iscrizioni si formalizzano entro febbraio presso la scuola Secondaria di 1° grado di appartenenza o direttamente presso la Segreteria dell’Istituto. La Presidenza convoca assemblee dei genitori dei nuovi iscritti per l’espletamento di tutte le pratiche relative anche ai problemi della richiesta delle doti regionali. Lungo il corso degli studi agli studenti sono proposti momenti di orientamento verso il mondo del lavoro mediante visite alle aziende e organizzazione di stage. Viene anche assicurato per le classi IV e V un percorso di stage di scuola/lavoro in periodo scolastico per una conoscenza approfondita dei processi produttivi reperibili sul territorio. Su richiesta degli studenti sono organizzati contatti con il mondo universitario con la partecipazione agli open day delle facoltà o a brevi stage presso i laboratori universitari. 4. LA STRUTTURA DELL’EDIFICIO L’Istituto ha sede nell’edificio di proprietà dell’Amministrazione Comunale di Albese con Cassano, sito nel parco comunale, dispone di: otto aule di lezione, ufficio di presidenza con biblioteca sala insegnanti polifunzionale, aula di informatica, laboratorio scientifico, laboratori per attività differenziate, palestra, campo di pallacanestro o pallavolo esterno, locale mensa, serra didattica, magazzino ricco di attrezzi di lavoro manuali e meccanici, ampi spazi interni ed esterni per le pause. 5. ACCOGLIENZA E STRUMENTI COMUNICATIVI Durante le prime settimane di scuola viene fatta accoglienza ai nuovi iscritti per assicurare la conoscenza reciproca. Il corpo docente utilizza questi primi approcci per armonizzare le diversità, instaurare un clima di convivenza serena e di collaborazione e gradatamente aiutare gli studenti a mettere a punto un autonomo metodo di studio. La gradualità dell’avvio aiuta anche a suddividere il tempo scuola su cinque giorni settimanali e sugli inevitabili rientri pomeridiani. Agli studenti viene fornito il diario personale, il libretto per la registrazione dei voti, il libretto delle giustificazioni e dei permessi, copia del presente P.O.F. e dei suoi allegati. L’innovazione del Registro elettronico è stata apprezzata e utilizzata da docenti e dai genitori, ma non è ancora utilizzata nella sua piena potenzialità da tutti per avere in tempo reale informazioni sulla frequenza e sulla valutazione del profitto. 5.1 Progetto Generazione web Lombardia Dopo l’introduzione del Registro elettronico e la nuova edizione del sito internet voluta per assicurare alla scuola il miglioramento della comunicazione on line, il Collegio dei docenti ha ottenuto il riconoscimento del progetto Generazione web Lombardia (GWL) per la classe IA, chiesto per perseguire l’aggiornamento tecnologico nella didattica. Si tratta di avviare gli studenti a seguire un percorso didattico innovativo che li vede protagonisti utilizzatori e al tempo stesso costruttori di materiali informatici. Per partecipare al bando sono stati adottati tutti i libri di testo digitali per permettere agli studenti di diventare protagonisti del loro sapere, guidati da docenti competenti e motivati, supportati da laboratori virtuali in campo scientifico e da strumenti didattici interattivi. L’utilizzazione dei mezzi informatici li deve rendere più attivi e partecipi al dialogo educativo. Nel porsi domande o nella ricerca di fonti e di documenti gli studenti imparano a relazionarsi, a cooperare, a superare le difficoltà, a usare in modo costruttivo e interattivo i moderni linguaggi con i compagni, con i docenti o anche con gruppi esterni. Il progetto GWL arricchisce la strumentazione in campo informatico e stimola il rinnovamento didattico per i docenti. L’aula di lezione è corredata da una Lavagna multimediale, i docenti dispongono di un notebook con il quale dialogano con gli studenti che lavorano con i loro tablet singolarmente e/o in rete. 3 6. ISTITUTO PROFESSIONALE DEI SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE CLASSI Studenti iscritti per l’a.s. 2012/2013 Maschi Femmine IA IIA IIIA IVA VA 19 16 16 17 16 4 2 3 4 1 totale 86 13 Docenze per l’a.s. 2012/2013 DISCIPLINA Materie umanistiche 7. N. DOCENTI 3 Inglese 2 Diritto 1 Materie scientifiche 3 Religione 2 Ed. fisica 2 Materie tecnico professionali Sostegno 8 3 ISTRUZIONE PROFESSIONALE La mission dell’Istituto mira a creare una comunità educante dove agli studenti sia garantita la crescita umana, culturale e professionale. Le metodologie didattiche utilizzate sono improntate alla valorizzazione dell’apprendimento cooperativo, attivo e concreto. L’Istituto ha concorso al bando Generazione web Lombardia (GWL) e ha ottenuto il finanziamento per la classe IA. Per partecipare al bando sono stati adottati solo libri digitali. Agli studenti sono stati assegnati tablet personali per il lavoro individuale a scuola e a casa. L’aula di lezione è corredata da una Lavagna multimediale per una didattica veramente innovativa. Un’altra importante linea didattica operativa è la presenza nel piano degli studi dell’attività pratica che assicura agli studenti l’integrazione delle conoscenze apprese in aula con quelle che il lavoro propone. 7.1 PROFILO PROFESSIONALE DELL’AGROTECNICO (O.M. ’92) Al termine del percorso di studi, superata la maturità, il diplomato possiede le competenze per la produzione, la trasformazione e la valorizzazione dei prodotti agricoli; sa agire nel sistema di qualità che controlla le diverse filiere produttive; conosce le normative che garantiscono la commercializzazione dei prodotti e utilizza le tecniche di analisi costi/benefici relative ai processi produttivi. Si rapporta con competenza con gli enti territoriali di riferimento per l’espletamento di pratiche fondiarie e di interventi sull’ambiente, anche per la valorizzazione delle risorse paesaggistiche. Valorizza le tradizioni locali dando impulso al turismo, in particolare all’agriturismo. Opera nella prevenzione del degrado ambientale e sa intervenire nel recupero e nella conservazione di parchi e di aree protette. Conosce e usa i vari linguaggi, anche informatici che oggi sono messi a disposizione per la documentazione del proprio lavoro. Il diploma acquisito garantisce l’accesso universitario. 4 8. DECRETI DELEGATI Le attività dell’Istituto sono inserite nel più ampio contesto organizzativo degli organi collegiali che riguardano docenti, studenti e genitori. Gli Organi Collegiali sono i Consigli di classe, il Collegio dei docenti e il Consiglio di Istituto, il Comitato Tecnico Scientifico, organismo voluto dalla Riforma. Sta prendendo lentamente corpo anche L’Associazione ex allievi. Fa parte integrante del P.O.F. il Calendario delle attività predisposto all’inizio dell’anno e approvato dal Collegio Docenti. In caso di particolari esigenze la Preside, o su richiesta di un terzo delle componenti specifiche o dei rappresentanti delle singole componenti degli organi collegiali, può convocare sedute straordinarie al di fuori del piano annuale. Le convocazioni degli Organi Collegiali sono accompagnate dalla comunicazione dell’ordine del giorno ai componenti. 8.1 Il Collegio dei Docenti Il Collegio dei docenti delibera in materia di funzionamento didattico, cura la programmazione dell’azione educativa, promuove iniziative di aggiornamento e di formazione dei docenti, adotta strategie scolastiche innovative e/o sperimentali. Si riunisce in seduta ordinaria di regola 4 o 5 volte all’anno o in sedute straordinarie quando se ne ravvisa la necessità. Il Collegio dei Docenti delibera tutte le iniziative della scuola, a partire dal P.O.F. con tutti i suoi allegati, la partecipazione a progetti o a bandi, l’adozione dei libri di testo o la richiesta di acquisto di materiale didattico. Per le iniziative comuni a Istituto professionale e Centro di istruzione e formazione professionale il Collegio docenti è congiunto e le delibere emesse possono essere distinte o valere per i due ordini di scuola. 8.2 I Consigli di Classe Il Consiglio di Classe è composto da tutti i docenti della classe, compresi gli insegnanti di sostegno, da due genitori e da due studenti eletti dalle rispettive componenti. Il Consiglio di classe ha il compito di programmare la vita della classe, di realizzare il coordinamento didattico e attivare percorsi di sostegno o di recupero. Valuta periodicamente l’esito dell’azione didattica e propone al Collegio dei Docenti le iniziative extrascolastiche, le visite di istruzione e le attività pratiche. Per l’a.s. 2012/2013 i Coordinatori dei Consigli di classe sono: IA IIA IIIA IVA VA prof.ssa Laura Volta prof.ssa Barbara Galuzzi prof.ssa Sonia Rovagnati prof.ssa Elena Salvadè prof. Carlo Farina 8.3 Il Consiglio di Istituto e la Giunta Esecutiva La scuola è paritaria ed è amministrata dalla Cooperativa San Vincenzo pertanto il Consiglio di Istituto e la Giunta Esecutiva hanno compiti solo consultivi e propositivi verso il Collegio dei Docenti, i Consigli di classe e verso il C.d.A della Cooperativa. Mancano quindi di potere amministrativo. Il Consiglio di Istituto è formato da sei docenti, tre genitori e tre studenti eletti dalle rispettive componenti, dalla Segretaria e dalla Preside. Si riunisce 3 volte all’anno. La presenza di tutte le componenti del mondo della scuola dà al Consiglio di Istituto il potere di discutere su temi di vita scolastica quotidiana e di esprimere pareri sull’andamento generale didattico ed amministrativo. 8.4 COMITATO TECNICO SCIENTIFICO Il C.T.S. è stato introdotto nelle scuole secondarie di II grado dalla Riforma per favorire l’innovazione organizzativa e didattica; ha potere consultivo e propositivo per l’organizzazione dell’area di indirizzo agrario, intende consolidare i rapporti tra scuola, mondo del lavoro e contesto territoriale in cui opera l’Istituto stesso. La composizione numerica, otto membri di cui quattro interni e quattro esterni oltre alla Preside, è stata deliberata dal Collegio Docenti in data 1 febbraio 2011. È possibile trovare sul sito dell’Istituto l’atto costitutivo e ulteriori informazioni riguardanti questo organismo. 5 9. ELENCO DEI DOCENTI IN SERVIZIO Prof. BALLABIO ROBERTO PROGETT. E CULTURA DEL VERDE - PRATICA Prof. BARON JILL Lettrice MADRE LINGUA Prof.ssa BINDA ROBERTO ATTIVITÁ PRATICA - VIVAIO Prof. BRALLA MORENO SOSTEGNO Prof. CAMPAGNA MARCO MATEMATICA Prof.ssa CARBONI LIDIA DIRITTO ED ECONOMIA - DIRITTO E LEGISAZIONE Prof.ssa COGLIATI CINZIA INGLESE – SOSTEGNO Prof.ssa COLOMBO LAURA SCIENZE INTEGRATE: SCIENZA DELLA TERRA E BIOLOGIA - CHIMICA – LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI - GEOGRAFIA - SOSTEGNO Prof. CONTANGELO LUCA EDUCAZIONE FISICA Prof. CORRADI STEFANO CHIMICA APPLICATA E PROCESSI DI TRASFORMAZIONE– TECNICA DELLE PRODUZIONI - ECOLOGIA - ZOOTECNIA - ATTIVITÁ PRATICA – SOSTEGNO Prof. FARINA CARLO LINGUA E LETTERATURA ITALIANA – GEOGRAFIA Prof.ssa GALIMBERTI PAOLA EDUCAZIONE FISICA Prof.ssa GALUZZI BARBARA MATEMATICA – SCIENZE INTEGRATE: FISICA -SOSTEGNO Prof.ssa MAPELLI PAOLA SOSTEGNO Prof. MONTAGNA FABIO ECONOMIA AGRARIA E DELLO SVILUPPO TERRITORIALE - CONTABILITÀ – TECNICA DI ALLEVAMENTO VEGETALE E ANIMALE – ECONOMIA DEI MERCATI - ATTIVITÁ PRATICA Prof. MISSAGLIA ANDREA T.I.C – PRATICA Prof.ssa PALAZZUOLO CLAUDIA SOSTEGNO Prof. PISONI don LUIGI RELIGIONE nel triennio Prof. POZZOLI ISMAELE ECOLOGIA E PEDOLOGIA - LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI – BIOLOGIA APPLICATA - EL. DI ECOLOGIA AGRARIA E AMBIENTALE ATTIVITÁ PRATICA Prof.ssa PROSERPIO CLAUDIA INGLESE – SOSTEGNO Prof.ssa ROVAGNATI SONIA STORIA– SOSTEGNO Prof.ssa SALVADE’ ELENA LINGUA E LETTERATURA ITALIANA Prof.ssa VOLTA LAURA Prof.ssa ZAPPA CRISTINA ECOLOGIA E PEDOLOGIA - LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI AGRONOMIA TERRITORIALE ED ECOSISTEMI FORESTALI - SOSTEGNO RELIGIONE nel biennio 6 10. PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Progettare per competenze Competenze chiave volute dal Parlamento Europeo 18/12/2006: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. comunicazione nella madrelingua comunicazione nelle lingue straniere competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia competenze digitali imparare a imparare competenze sociali e civiche spirito di iniziativa e di imprenditorialità consapevolezza ed espressione culturale per ogni competenza: definizione + conoscenze, abilità e attitudini. Le principali innovazioni chieste dalla Riforma alla scuola secondaria di II grado sono: 1. identificare profili specifici per ogni istituzione 2. progettare una didattica laboratoriale 3. introdurre stage, tirocini e alternanza scuola/lavoro Altra innovazione introdotta con l’innalzamento dell’obbligo di frequenza a 10 anni di scuola è la certificazione delle competenze acquisite che si articolano in: asse culturale dei linguaggi asse culturale matematico asse culturale scientifico tecnologico asse culturale storico sociale. Si passa dalla didattica per obiettivi alla didattica per competenze attraverso un approccio centrato sui processi di apprendimento e sulle prestazioni degli studenti. Le competenze sono decisive per il successo formativo, si sviluppano con l’esperienza. Occorre partire dagli esiti attesi e progettare sulla base delle competenze che si vuole che gli studenti acquisiscano. Si chiede quindi a loro di saper: analizzare, ragionare, comunicare, per essere motivati all’apprendimento e disponibili a formulare strategie per raggiungere gli obiettivi desiderati. Questo significa non cercare l’accumulo del sapere o la sua riproduzione, ma saperne fare uso appropriato, saperlo elaborare per raggiungere traguardi. 10.1 - Finalità Il Collegio dei docenti, raccolte le indicazioni del Parlamento Europeo (18/12/06), stimolato dalla ricerca di proposte didattiche innovative e in grado di soddisfare le esigenze di tutti gli studenti, dopo avere adottato la didattica modulare, ha voluto approfondire la conoscenza della didattica metacognitiva e dell’apprendimento cooperativo, orientamenti didattici in linea con le nuove esigenze che pongono lo studente al centro dell’azione, veramente protagonista del suo apprendere, lo responsabilizzano e lo stimolano ad essere più consapevole di ciò che sa, di ciò che sa fare e di come lo sa fare. Al riguardo sono stati effettuati corsi di formazione per i docenti. 10.2 Impegno dell’istituto 1. 2. 3. 4. 5. 6. Promuovere l’innovazione pedagogica, la ricerca, la sperimentazione e la qualità dell’apprendimento. Potenziare lo spirito critico, il sapere esperienziale e il senso di appartenenza al proprio territorio. Formare e stimolare i docenti ad utilizzare differenti approcci metodologici. Offrire a ciascun studente il metodo di apprendimento più idoneo. Favorire il benessere del singolo Instaurare spirito di collaborazione e confronto fra le diverse professionalità per migliorare la ricaduta sugli studenti. 7 7. 8. 9. Garantire che l’azione educativa volta a correggere lo studente nei suoi errori di comportamento o di profitto sia sempre guidata dal rispetto per la persona. Offrire nell’insegnamento della lingua straniera il supporto del lettore di madre lingua. Stimolare e mantenere sempre aperto il dialogo con le famiglie e con il territorio. 11. PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA L’orario giornaliero è scandito in ore di 60 minuti, l’orario settimanale di 35 è ripartito in orario a tempo pieno dal lunedì al venerdì. 8,00 - 9,00 1a ora 60 9,00 - 10,00 2a ora 60 10,00 - 10,55 3a ora 55 10,55 - 11,10 intervallo 15 11,10- 12,10 4a ora 60 12,10 - 13,00 1° TURNO MENSA 50 12,10 – 13,10 5a ora 60 13,10 -14,00 2° TURNO MENSA 50 14,00 - 15,00 6a ora 60 15,00 - 16,00 7a ora 60 La sede scolastica dispone di un locale mensa dove vengono distribuiti pasti cucinati giornalmente in un centro di cottura esterno. Il servizio di refezione prevede la rotazione di quattro menù settimanali, eterogenei e, all’occorrenza personalizzati (per diete particolari documentate da certificato medico) per soddisfare le esigenze di tutti. Per evitare l’estemporaneità dell’adesione al servizio mensa, il Collegio Docenti ha deliberato, per quest’anno, di chiedere agli studenti l’adesione fissa per l’intero anno scolastico al servizio così da poter conoscere la reale presenza di ragazzi in mensa e organizzare le relative assistenze. Gli studenti che portano da casa il loro cibo devono scendere a consumarlo nel locale mensa, mentre quelli che fanno richiesta scritta all’inizio dell’anno per uscire esonerano la scuola da responsabilità di sorveglianza per il tempo della pausa. 12. Calendario scolastico Il calendario ministeriale, comparato a quello regionale, fissa: inizio delle lezioni mercoledì 12 settembre 2012 termine delle lezioni 8 giugno 2013 Giorni di vacanza: 1/11 (giovedì) giorno di tutti i Santi 2/11 (venerdì) deliberato dal Collegio Docenti per recupero festività (8/12) 8/12 (sabato) Festa dell’Immacolata dal 23/12 al 6/1/2013 Vacanze di Natale 15/2/2013 (venerdì) Carnevale ambrosiano dal 28/3/2013 al 2/4/2013 Vacanze di Pasqua 3/4 (mercoledì) deliberato dal Collegio Docenti per recupero festività (6/1) 25/4/2013 (giovedì) Festa della Liberazione 26/4 (venerdì) deliberato dal Collegio Docenti per recupero festività (2/6) 1/5/2013 (mercoledì) Festa del lavoro 2/6/2013 (domenica) Festa della Repubblica N. giorni scolastici con settimane di 5 giorni = 175 (in linea con la normativa che prevede 210 gg con settimana a 6 gg) Suddivisione dell’anno scolastico per la valutazione: I° Quadrimestre: dall’12 settembre 2011 al 11 gennaio 2013 8 II° Quadrimestre: dal 14 gennaio 2013 al 7 giugno 2013. 13. Materie di insegnamento e ore settimanali di lezione CLASSI PRIMA, SECONDA E TERZA DEL NUOVO ISTITUTO DISCIPLINE CURRICOLARI DISCIPLINE DI INDIRIZZO I II Scienze integrate (Fisica) 2 2 Scienze integrate (Chimica) 2 2 T.I.C. 2 2 Ecologia e Pedologia 3 3 Laboratori tecnologici ed esercitazioni 3 3 III I II III Italiano 4 4 4 Storia 2 2 2 Inglese 3 3 3 Diritto ed economia 2 2 Matematica 4 4 Scienze integrate (scienze della terra e biologia) 2 2 Educazione fisica 2 2 2 Biologia applicata 3 Religione cattolica 1 1 1 Chimica applicata e processi di trasformazione 3 Tecniche di allevamento vegetale ed animale 2 Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali 5 Economia agraria e dello sviluppo territoriale 4 3 BIENNIO PER AGROTECNICO Discipline IV V Italiano 4 4 Storia 2 2 Matematica e informatica 3 3 Lingua straniera 3 3 Educazione fisica 2 2 Religione cattolica 1 1 Ecologia applicata 3 3 Tecn. Prod., trasform., valorizz. prodotti 4 4 Contabilità e tecn. Amm. 3 Economia agraria 3 Economia dei mercati agricoli Diritto e legislazione 3 Orientamento al lavoro (Autonomia scolastica, art. 5 c.3 a) del Regolamento TOTALE 3 3 3 35 35 35 Per l’autonomia scolastica sono confermate le ore di Progettazione di aree verdi e Geografia in IVA, Zootecnia, Cultura del verde e del paesaggio e Geografia in VA. 2 3 Zootecnia 3 2 Progettazione di aree verdi 2 Sperimentazione di Geografia 1 Cultura del verde e del paesaggio totale 1 2 34 35 9 14. VALUTAZIONE DEL PROFITTO Nei processi di apprendimento entrano in gioco, accanto a fattori cognitivi (capacità percettive, capacità associative, livello di attenzione, memoria a breve, a medio e a lungo termine, capacità di comprensione, capacità di espressione e di elaborazione logica), anche fattori psicologici non meno importanti e imponderabili (condizioni psico-fisiche, stress, ansia, motivazioni, aspirazioni, competitività). Mediare tra fattori cognitivi e fattori psicologici è compito del docente che deve tenere in considerazione i ritmi di apprendimento e le capacità di ciascun ragazzo. A partire dall’a.s. 2007/2008, con D.M. n. 80 del 3/10/2007 il Ministro della Pubblica Istruzione ha introdotto la nuova normativa relativa alla valutazione. Ferma restando la libertà di scelta di ogni insegnante, il Collegio dei Docenti suggerisce, per un’equa valutazione del profitto, di programmare un congruo numero di verifiche di varia natura, orali e scritte (almeno una volta al mese per ogni disciplina). Tutte le forme di verifica contribuiscono a fornire dati utili per giungere alla valutazione dello studente e aiutarlo nella consapevolezza della sua preparazione, della capacità di esporre con ordine le proprie idee e della proprietà e scioltezza dei linguaggi specifici. Le interrogazioni programmate mortificano lo studio quotidiano e limitano l’impegno e la responsabilità degli studenti per cui si suggerisce di abolirle o al massimo accettarne solo una a quadrimestre. Resta la possibilità di fissare le interrogazioni per gli studenti DSA Le comunicazioni tra scuola e famiglia avvengono tramite: registro elettronico, mail, diario, sms e telefono. Le udienze con i docenti sono richieste tramite diario o Segreteria. 1 4 .1 Quadro europeo delle qualifiche e dei titoli Conoscenze: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. Abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali e strumenti). Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia 14.2 Griglia di valutazione Voto (in decimi) 1-2 Inesistente e/o assai negativo 3 Molto negativo Indicatori CONOSCENZE: inesistenti ABILITÁ: non riscontrate COMPETENZE: non evidenziate CONOSCENZE: scarse o lacunose ABILITÁ: non sa cogliere collegamenti, neppure se guidato/a COMPETENZE: non riesce ad applicare le pur minime conoscenze, difficoltà nella comprensione complessiva e nella esposizione 10 CONOSCENZE: conoscenze molto superficiali e frammentarie e/o lacunose. 4 gravemente ABILITÁ: la produzione è molto scarsa per applicazione incostante ed approssimativa. insufficiente COMPETENZE: difficoltà nella comprensione e nella rielaborazione; non padroneggia la lingua e i linguaggi specifici delle discipline. CONOSCENZE: conoscenze piuttosto superficiali e/o lacunose. 5 insufficiente ABILITÁ: fatica nella comprensione e nella gestione dei contenuti anche semplici per applicazione non sempre adeguata. COMPETENZE: analisi parziali, scarsa capacità di collegamento; non usa i linguaggi tecnici in modo corretto. 6 sufficiente 7 Discreto 8 Buono CONOSCENZE: conoscenze sufficienti ma non approfondite, ABILITÁ: applica le conoscenze acquisite in situazioni non complesse, rispetta le consegne COMPETENZE: sa risolvere semplici situazioni problematiche mediante analisi corrette. Si esprime in modo semplice, ma adeguato CONOSCENZE: conoscenze abbastanza sicure e organizzate, con capacità di collegamento ABILITÁ: rielabora situazioni problematiche anche se con qualche imprecisione COMPETENZE: effettua attività di analisi e sintesi corrette in modo autonomo e padroneggia i linguaggi specifici. CONOSCENZE: conoscenze organiche e ben articolate. ABILITÁ: esegue compiti complessi seguendo una procedura corretta. COMPETENZE: effettua attività di analisi e sintesi in piena autonomia, dimostra sicure capacità elaborative e usa correttamente i linguaggi specifici 9 Molto buono CONOSCENZE: conoscenze approfondite e ben strutturate. ABILITÁ: rielabora in modo corretto e personale COMPETENZE: effettua attività di analisi e sintesi originali e approfondite, dimostra sicure capacità intuitive ed elaborative. Usa con sicurezza i linguaggi specifici 10 Ottimo CONOSCENZE: conoscenze organiche, assai approfondite, criticamente elaborate con autonomia di collegamenti e originalità concettuale. ABILITÁ: sa rielaborare in modo approfondito, autonomo e critico situazioni complesse. COMPETENZE: padroneggia le conoscenze, le competenze e i linguaggi in maniera stabile e duratura, sa cogliere i collegamenti e le interrelazioni tra le discipline. Per una maggiore chiarezza è opportuna non utilizzare i voti mediani (5,5 – 6,5 …) che sono sempre causa di ambiguità. Agli studenti delle classi IIIA, IVA e VA, allo scrutinio di fine anno, vengono assegnati i crediti scolastici per l’ammissione all’esame di maturità, per gli studenti della classe VA valgono le nuove disposizioni che prevedono la non ammissione agli esami di maturità in presenza di insufficienza anche in una sola disciplina. Alla determinazione del punteggio per l’assegnazione del credito scolastico concorre la media dei voti (comprensiva del voto di condotta). Dall’a.s. 2010/2011 la valutazione dell’insegnamento della Religione cattolica è espressa in decimi, ma non entra nel calcolo della media, tuttavia può concorrere alla determinazione del credito scolastico. Lo stesso vale per i crediti formativi che devono essere documentati e coerenti con l’indirizzo degli studi. Di seguito la tabella che associa alle medie dei voti i crediti scolastici. Il credito scolastico è espresso da un numero intero. 11 Media dei voti M=6 6<M≤7 7<M≤8 8<M≤10 Credito scolastico – punti I Anno 3-4. 4-5 5-6 6-8 II Anno 3-4 4-5 5-6 6-8 III Anno 4-5 5-6 6-7 7-9 14.3 La valutazione del comportamento Il Ministero della P.I , in osservanza al D.L. n. 137 del 1/9/2008, ha emanato i criteri per l’attribuzione del voto di condotta. Il Collegio Docenti ha redatto una griglia che fa riferimento a quella ministeriale ed è adattata al piano degli studi; in sede di scrutinio i Consigli di classe individuano per ciascun studente le voci del comportamento e assegnano il voto di condotta che fa media con tutte le altre valutazioni. Alle famiglie viene consegnata la copia della griglia con evidenziate le voci relative al comportamento del/la figlio/a.. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI DI CONDOTTA INDICATORI 1. 2. 3. 4. 5. frequenza e puntualità comportamento responsabile nei confronti 2.1. delle strutture e del materiale scolastico 2.2. dei compagni, dei docenti e del personale della scuola 2.3 delle uscite dalla sede scolastica, a qualsiasi titolo partecipazione al dialogo educativo impegno e disponibilità verso lo studio e il lavoro scolastico in classe e a casa comportamento durante le attività pratiche I voti sono espressi dal “5” al “10”. La valutazione “5” comporta la non ammissione alla classe successiva o agli esami. La valutazione “6”, pur nella positività, può esprimere un quadro di una presenza scolastica poco costruttiva per passività o per eccessiva esuberanza. In presenza di indicatori distribuiti su voti diversi vale la regola della prevalenza. VOTO 10 1. 2. 3. 4. 5. frequenza assidua e regolare alle lezioni (assenze + permessi + ritardi non superano il limite di 6) comportamento pienamente rispettoso del Regolamento d’Istituto partecipazione al dialogo didattico ed educativo con atteggiamento propositivo alle lezioni e di stimolo per il gruppo classe sempre pronto a dare la sua disponibilità anche in attività integrative o complementari nelle attività pratiche sa assumere ruolo di leader nelle esecuzioni di lavori e nell’uso delle attrezzature VOTO 9 1. 2. 3. 4. 5. frequenza assidua e regolare alle lezioni (assenze + permessi + ritardi non superano il limite di 10) comportamento rispettoso del Regolamento d’Istituto partecipazione attiva al dialogo didattico ed educativo sa dare la sua disponibilità anche in attività integrative o complementari nelle attività pratiche dimostra capacità organizzativa e senso di responsabilità sia nella esecuzione di lavori, sia nella gestione delle attrezzature VOTO 8 1. 2. 3. 4. frequenza normale alle lezioni (assenze + permessi + ritardi non superano il limite di 15) in genere rispettoso del Regolamento d’Istituto interesse buono e partecipazione attiva al dialogo didattico ed educativo positiva disponibilità verso il lavoro scolastico 12 5. attivo nel lavoro pratico, sa utilizzare con senso di responsabilità gli attrezzi e rispettare le consegne VOTO 7 1. 2. 3. 4. 5. frequenza abbastanza normale alle lezioni (assenze + permessi + ritardi non superano il limite di 20) comportamento accettabile, segnalazione di qualche richiamo verbale per infrazioni al Regolamento scolastico sufficiente interesse e partecipazione poco attiva al dialogo didattico ed educativo sufficiente rispetto delle consegne scolastiche nello svolgimento dell’attività pratica dimostra interesse, ma non è sempre ordinato nell’esecuzione. VOTO 6 1. 2. 3. 4. 5. frequenza irregolare delle lezioni (assenze + permessi + ritardi superano il limite di 25) nei rapporti con compagni, docenti e personale della scuola usa comportamenti riprovevoli con segnalazioni di mancato rispetto del Regolamento d’Istituto, notificato anche alla famiglia mediocre interesse e partecipazione non sempre adeguata al dialogo didattico ed educativo discontinuo svolgimento delle consegne scolastiche svolge i lavori pratici assegnati, ma in modo non puntuale e necessita di richiami frequenti sia nei trasferimenti dalla scuola ai cantieri, sia nel lavoro VOTO 5 1. 2. 3. 4. 5. frequenza immotivata al di sotto dei limiti di legge (75%) comportamenti scorretti e grave turbativa allo svolgimento delle lezioni con più note disciplinari e/o sospensione dalle lezioni per più giorni. Vandalismi nei confronti dell’ambiente scolastico rifiuto ingiustificato e con arroganza ad eseguire i lavori assegnati gravi carenze nello svolgimento delle consegne scolastiche partecipazione saltuaria alle attività pratiche o agli stage, assenze ingiustificate e irresponsabilità nello svolgimento del lavoro 1 4 .4 Decreto ministeriale relativo ai corsi di recupero scolastico Il DM 80/2007 prevede che durante l’anno e al termine dello stesso la scuola programmi corsi di recupero per gli studenti che non hanno raggiunto la piena sufficienza in alcune discipline. Per gli studenti che al termine del 1° quadrimestre presentano insufficienze in una o più discipline devono essere organizzati corsi di recupero intensivi nella settimana dal 28 gennaio al 1° febbraio; al termine di tale periodo vengono fatte prove per accertare il superamento delle criticità. Per gli studenti senza insufficienze sono organizzate nella stessa settimana attività integrative o stage. Alla fine dell’anno scolastico gli studenti che presentano la sufficienza in tutte le discipline sono ammessi alla classe successiva, mentre per quelli che presentano una o più insufficienze tali da non pregiudicare la promozione, il Consiglio di classe sospende il giudizio finale e propone la frequenza ai corsi di recupero che la Scuola organizza dalla fine di giugno ad oltre la metà di luglio. Le famiglie degli studenti con sospensione di giudizio sono messe al corrente delle valutazioni conseguite e dei corsi che la scuola organizza, perché possano aderire al programma di recupero o decidere di provvedere in proprio a sanare le lacune nella preparazione del/la figlio/a. In quest’ultimo caso è necessario che la famiglia dia comunicazione scritta di tale decisione. Al termine dei corsi di recupero estivi i docenti possono programmare le prove di verifica. In caso di esito positivo si dà comunicazione ufficiosa alle famiglie, mentre nel persistere della valutazione negativa, sempre con comunicazione scritta, si comunica che lo studente deve proseguire da solo il lavoro di recupero. Prima dell’inizio del nuovo anno scolastico per gli studenti che ancora hanno ancora pendenze sono programmate nuove prove di verifica. Al termine delle stesse seguono gli scrutini finali per l’ufficializzazione di tutti i risultati. 15. STUDENTI DIVERSAMENTE ABILI Il diritto di accesso all’istruzione, formalizzato nel diritto all’iscrizione e alla frequenza nella scuola secondaria di II grado degli alunni diversamente abili, già sancito dalla legge quadro 104/92, è stato ripreso e ampliato nella sua valenza nelle ultime normative riguardanti l’autonomia scolastica, l’innalzamento dell’obbligo scolastico, il riordino dei cicli e reso ultimamente operante anche con un accordo provinciale tra Ufficio scolastico e ASL. 13 Nell’Istituto è operante il Gruppo di lavoro per l’integrazione degli studenti diversamente abili, costituito da docenti curricolari, docenti di sostegno, educatori, e all’occorrenza lo specialista medico psicologo. Con il gruppo di lavoro interagiscono e collaborano anche professionisti esterni. Nell’ Istituto sono accolti studenti e studentesse diversamente abili per i quali i Consigli di classe, con la presenza dei docenti di sostegno, attivano percorsi di studio adeguati le cui finalità sono: 1. 2. 3. 4. garantire il pieno rispetto della dignità umana, garantire una didattica a misura di ciascuno, promuovere la loro integrazione nella scuola, aiutarli a individuare un inserimento futuro nel mondo del lavoro. Tali finalità sono state poste alla base del lavoro dei Consigli di classe che fin dall’avvio dell’Istituto hanno sempre avuto studenti diversamente abili tra gli iscritti e quindi hanno acquisito esperienza nel campo. A questa considerazione vanno aggiunti anche l’aggiornamento e la formazione assicurate dai componenti del gruppo, ormai abbastanza stabile. Le figure coinvolte nell’integrazione scolastica e sociale degli alunni diversamente abili sono: gli insegnanti del Consiglio di Classe, gli insegnanti di sostegno, i familiari. il medico psicologo, il dirigente scolastico, gli educatori (quando sono assegnati), gli assistenti sociali o gli specialisti chiamati in causa, 15.1 Gli insegnanti di sostegno Gli insegnanti di sostegno sono docenti in organico con il compito a volte esclusivo di seguire gli studenti diversamente abili oppure con l’assegnazione di ore specifiche di sostegno nelle proprie discipline. Nell’organico dell’a.s. 2012/2013 sono presenti due docenti con incarico esclusivamente di sostegno, oltre ad altri che devono seguire i ragazzi disabili nelle discipline di loro competenza. I docenti di sostegno sono assegnati alla classe e fanno parte a pieno diritto del Consiglio di classe, hanno diritto di voto per ogni questione riguardante non solo gli studenti a loro affidati, ma l’intera classe. Ogni studente segnalato è seguito da un tutor che: collabora con tutti gli insegnanti della classe, collabora con i docenti, la famiglia e gli esperti nella definizione e nella stesura del P.D.F., partecipa ai lavori del Consiglio di classe, coordina gli interventi per l’impostazione e la stesura del P.E.I., per la sua applicazione e la verifica dei risultati, si attiva per attuare percorsi adeguati al singolo caso, per definire metodi e strumenti idonei alla loro attuazione., si aggiorna sulle metodologie più avanzate e sugli strumenti più adeguati alla patologia dello studente affidato. Il Gruppo di lavoro per gli studenti diversamente abili analizza e tiene sotto controllo nei Consigli di classe: il contesto di tutti gli studenti segnalati e le relative documentazioni fatte pervenire dalle scuole o dalle famiglie con i documenti di iscrizione, la situazione degli studenti già inseriti nelle classi dell’Istituto la programmazione messa a punto per ciascun studente segnalato, il Piano Educativo Individualizzato, eventuali percorsi di tirocinio dei singoli studenti. Per l’a.s. 2012/2013 i tutors del sostegno assegnati alle classi e successivamente a ciascun studente diversamente abile sono: Prof.ssa Laura Volta Prof.ssa Sonia Rovagnati Prof. Moreno Bralla Prof.ssa Paola Mapelli Prof.ssa Claudia Proserpio 15.2 Il P.E.I. 14 Il Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) prevede tutti gli interventi programmati per il singolo studente. A partire dalla Diagnosi Funzionale (D.F.) che rappresenta il documento di base per acquisire la segnalazione dello studente disabile, il Consiglio di classe stende il Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) che raccoglie tutte le informazioni utili a conoscere il ragazzo e individuare le sue potenzialità. La formulazione del P.E.I. prende avvio dal P.D.F., ad essa concorrono tutti i docenti della classe, gli insegnanti di sostegno, gli educatori (quando ci sono) e all’occorrenza anche gli esperti, quando serve il medico psicologo della scuola e/o dell’ASL. Nel P.E.I. sono messe in evidenza tutte le forme di integrazione e le strategie didattiche che si possono mettere in programma. Il P.E.I. si definisce entro circa 90 giorni dall’inizio dell’anno scolastico e deve essere sottoposto all’approvazione della famiglia. Contiene: finalità e obiettivi didattici, itinerari di lavoro, metodologie, tecniche e verifiche, modalità di coinvolgimento della famiglia, tempi, modalità e verifiche dell’azione didattica verifica frequente dell’adeguatezza e dell’efficacia del Piano stesso. Nell’insegnamento individualizzato devono essere valutate e tenute in primo piano: le competenze pregresse, l’autostima, la motivazione ad un certo tipo di attività, i ritmi di apprendimento del soggetto, le competenze acquisite. 15.3 Valutazione del percorso formativo di studenti diversamente abili Gli studenti diversamente abili che seguono la programmazione di classe o la programmazione semplificata riconducibile comunque agli obiettivi ministeriali con individualizzazioni dovute al tipo di disabilità, possono sostenere gli esami di maturità. In caso di esito positivo acquisiscono il titolo di studio avente valore legale. Le Commissioni d’esame sono tenute a proporre per loro prove equipollenti che perseguono gli stessi obiettivi delle prove assegnate all’intera classe, ma sono formulate in linguaggio semplificato o supportate da strumenti compensativi. Gli studenti che seguono un percorso scolastico differenziato con contenuti non riconducibili ai programmi ministeriali (L. 104 del 5/2/92 – art. 16) possono frequentare la stessa classe anche più anni acquisendo crediti legati alle attività svolte, alle competenze raggiunte relative a: personalità, acquisizione di conoscenze specifiche, socializzazione, cura della propria persona, capacità di inserirsi con consapevolezza nel tessuto sociale e lavorativo. Possono sostenere anche loro un esame con prove differenziate valutate ai fini di un Attestato di Credito Formativo rilasciato ai sensi dell'art. 13 del D.P.R. 23 luglio 1998; n. 323. Nel caso in cui il recupero svolto garantisca l’acquisizione delle competenze necessarie per rientrare nei minimi ministeriali lo studente potrà essere ammesso agli esami di maturità e ambire al titolo di studio con valore legale. 16. ALUNNI CON DIFFICOLTÁ DI APPRENDIMENTO (DISLESSICI, ALUNNI CON DISTURBI DI CRESCITA) Non è raro che certe difficoltà di apprendimento non vengano individuate precocemente e tocchi alla scuola superiore indagare alla ricerca delle motivazioni che stanno alla base di certi disagi giovanili. In queste condizioni lo studente interessato vive l’esperienza scolastica all’insegna dell’insuccesso. Ė automatico che vengano attribuiti i suoi risultati scadenti a mancanza di impegno, di attenzione o di interesse per le attività che svolge. Questo può portare il ragazzo a sentirsi emarginato e colpito nella sua autostima e da qui prendere avvio un processo di disagio che può scatenare in lui aggressività, depressione e disturbi comportamentali, fino all’abbandono degli studi. A volte alle spalle dello studente che accumula esiti negativi ci sono chiari segnali che letti correttamente possono permettere di attivare percorsi idonei al superarmento delle difficoltà. 15 Quando, ad esempio, si nota l’incapacità a distinguere grafemi simili o variamente orientati o che hanno fonemi simili, oppure ancora difficoltà di decodifica sequenziale nella lettura, con numerosi errori di ortografia o difficoltà legate ai simboli matematici o al calcolo, si può ipotizzare che dietro tutte queste apparenti manchevolezze possano esserci dei precisi disturbi specifici di apprendimento (DSA) noti come Dislessia, Disgrafia, Disortografia, Discalculia. Tali diagnosi individuate precocemente possono dare esiti di recupero decisamente favorevoli. Quando affiorano e sono documentate nella scuola superiore permettono comunque al ragazzo l’utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative per agevolargli il lavoro e quindi facilitargli l’apprendimento. La normativa in proposito (L. 170/8 ottobre 2010 - Regolamento sulla valutazione approvato dal Consiglio dei Ministri il 13 marzo 2009) dà chiare indicazioni agli insegnanti circa “ l’adozione di misure educative e didattiche di supporto utili a sostenere il corretto processo di insegnamento/apprendimento nonché le forme di verifica e di valutazione per garantire il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento”. Tutto questo viene formalizzato nel Piano Didattico Personalizzato condiviso con lo studente e la famiglia. La constatazione di un crescente numero di casi tra gli studenti frequentanti l’Istituto ha portato il Collegio docenti ad approfondire le conoscenze in merito ai disturbi specifici di apprendimento attraverso corsi di formazione tenuti da formatori AID e universitari e a disporre di supporti opportuni, quali PC, programmi di sintesi vocale, libri digitali, ecc. che possono essere attivati a seguito della certificazione. Quello che deve essere chiaro è che i disturbi specifici dell’apprendimento di cui sopra non sono da considerarsi segnalazioni di disabilità. Tuttavia per assicurare l’applicazione di tutte le misure educative e didattiche di supporto è indispensabile che la diagnosi sia rilasciata da enti accreditati e secondo le modalità previste dal MIUR 17. ATTIVITÁ PRATICA Le classi IA – IIA – IIIA svolgono 3 ore di attività pratica alla settimana. La scelta di affiancare alle discipline in aula un momento di lavoro pratico soddisfa l’esigenza di concretezza degli studenti di un “Professionale” che hanno bisogno di uscire dall’astrattezza dei contenuti disciplinari per apprenderli anche operativamente. Attraverso l’esperienza pratica i ragazzi verificano le loro attitudini nel campo agrario, acquisiscono le competenze necessarie per il loro futuro lavorativo. I docenti agronomi che li seguono nell’attività pratica devono gestire i gruppi trasmettendo metodologie operative adeguate alle diverse situazioni. I cantieri di lavoro, prevalentemente aree di verde urbano, hanno la duplice funzione: favorire l’esperienza lavorativa con l’approccio alle più svariate situazioni e avvicinare i ragazzi al proprio territorio facendolo conoscere e apprezzare. Perché le attività pratiche siano proficue occorre che tutti gli studenti rispettino le seguenti regole poste dagli agronomi per disciplinare il lavoro e garantire la sicurezza: • • • • • • • ABBIGLIAMENTO: ogni alunno è obbligato, al fine di rispettare le norme di sicurezza, ad avere scarponi / scarpe antinfortunistiche, pantaloni lunghi / salopette dell’Istituto, guanti, kway, forbici, segaccio, cuffia oto-protettiva e occhiali protettivi quando richiesti; pena l’esclusione dall’attività pratica per la giornata e ammonizione verbale al primo richiamo, ammonizione scritta sul registro al secondo richiamo, partecipazione a lavori socialmente utili (anche in giornate festive) al terzo richiamo; ORGANIZZAZIONE SQUADRE: i gruppi vengono stabiliti dai docenti (max 8 studenti). Inoltre per ogni gruppo i docenti stabiliscono con carica settimanale un capogruppo e suo vice, che si renderanno responsabili degli attrezzi, attraverso il modulo di uscita / entrata messo a loro disposizione e dell’atteggiamento dei propri compagni sui pulmini durante i tragitti scuola – cantiere di lavoro e viceversa; ORARI: alle ore 13.00 i ragazzi devono essere pronti sotto responsabilità del capogruppo o suo vice e già cambiati in classe, non fuori dal magazzino; analogamente i ragazzi che devono svolgere l’attività di vivaio devono essere pronti alle 8.05. TRASPORTO: le fermate intermedie sul tragitto cantiere di lavoro – scuola, per i rientri saranno autorizzate solo con permesso scritto o telefonico dei genitori e comunque resta a discrezione del docente; ASSENZE: nel caso in cui si verifichino numerose assenze prolungate e/o non giustificate, verranno recuperate con lavori socialmente utili (anche in giornate festive); MALTEMPO: in caso di maltempo verranno svolte attività di formazione in classe anche accompagnate da verifiche; MAGAZZINO e ATTREZZI: l’ordine e la pulizia del magazzino è responsabilità di tutti, inoltre chiunque rompe un attrezzo è tenuto a segnalarlo al docente; 16 Referenti delle attività pratica: IA prof. Ismaele Pozzoli – Matteo Buonaiuto IIA prof. Andrea Missaglia IIIA prof. Stefano Corradi e degli stage e/o per il periodo di scuola/lavoro: IVA VA prof. Fabio Montagna prof. Roberto Ballabio I principali ambiti di intervento sono: coltivazioni nella serra didattica dell’Istituto e gestione dell’area verde limitrofa all’edificio scolastico, sperimentazioni sul tappeto verde, sperimentazione su piante aromatiche e officinali, collaborazione nella gestione dell’area a parco del Comune di Albese con Cassano gestione, progettazione e riqualificazione dell’area verde della casa di riposo Ida Parravicini di Persia ad Albese con Cassano gestione e progettazione di aree di verde pubblico - Comune di Pontelambro, gestione e progettazione di aree di verde pubblico - Comune di Albavilla, collaborazione con la Fondazione Ca’ Prina di Erba nella gestione dello spazio verde annesso alla RSA collaborazione con l’ente parrocchiale Asilo Gianetti per la gestione dell’area verde, collaborazione con la Scuola dell’infanzia C. Pizzala di Orsenigo, studio e intervento per il recupero e la riqualificazione di zone annesse alla Passeggiata Voltiana nel Comune di Como visite ad aziende agricole e ad agriturismi, visite didattiche in oasi naturalistiche visite didattiche a parchi secolari, visite culturali a città d’arte inserite in ambienti naturalistici particolari, corsi tematici legati all’agricoltura, Agli studenti è data la possibilità di noleggiare un armadietto metallico ad uso personale per riporre i propri indumenti prima di svolgere educazione fisica, attività pratica o comunque per contenere materiale relativo alle attività didattiche. Nel Regolamento di istituto sono chiarite, oltre alle regole per la gestione delle attività pratiche, anche tutte le modalità di noleggio e di utilizzo degli armadietti. 18. Progetto Vivaio Dall’anno scolastico 2008/2009 sono state inserite nell’orario settimanale le attività di vivaio che prevedono una rotazione di gruppi di studenti delle classi IA e IIA in giorni martedì e venerdì. Si tratta di una sperimentazione in collaborazione con l’Azienda “Vivai Nord” con la quale l’Istituto si è convenzionato per offrire ai ragazzi in formazione l’opportunità di vivere esperienze concrete di lavoro di vivaio. La sperimentazione prosegue con le stesse modalità dello scorso anno: agronomi fissi ai turni settimanali e classi in ogni tre settimane. Questo per non provocare troppi disagi alle attività didattiche dei gruppi che restano in aula. Nell’attività di vivaio i ragazzi apprendono le tecniche lavorative, l’agronomo che li accompagna approfitta per guidarli nella osservazione delle piante, suggerendo le strategie per riconoscerle e così avviarli ad una corretta tassonomia. La sperimentazione del vivaio ha una doppia valenza: avvicinare i ragazzi a un’attività lavorative e offrire anche una ricaduta sul lavoro scolastico della classe: i ragazzi che restano in aula, infatti, hanno modo con gli insegnanti in orario di fare attività di recupero o di integrazione. Docenti interessati all’attività di vivaio: martedì venerdì Matteo Buonaiuto prof. Roberto Binda La turnazione delle classi prevede la rotazione ogni mese con un calendario esposto all’albo e inserito nei registri delle classi interessate 19. Stage estivi 17 Nel periodo estivo tutti gli studenti devono svolgere uno stage di almeno due settimane presso un’azienda del settore agrario variando la scelta di anno in anno per un maggior arricchimento di esperienze professionali. Tutti i tirocini vengono attivati con specifiche convenzioni stipulate dalla scuola con le aziende o con gli enti ospitanti. Gli studenti sono coperti da un’assicurazione INAIL e sono monitorati dal docente tutor. Durante il tirocinio gli studenti devono tenere aggiornato il diario delle attività che svolgono, sono seguiti da personale dell’azienda che al termine del periodo esprime su griglia predisposta dalla scuola la valutazione del lavoro svolto. Il Tutor delle attività pratiche della classe di appartenenza guida i ragazzi nella scelta del tirocinio, tiene i contatti con i responsabili degli enti scelti e al termine valuta con lo studente i risultati raggiunti. I numerosi progetti di attività pratiche intrapresi dalla scuola rendono indispensabile disporre di squadre che li mantengano in atto anche nei mesi estivi. Gli studenti delle classi IA e IIA dell’IPA devono partecipare a questi lavori mettendo a disposizione almeno una settimana a scelta nel calendario che verrà proposto (7 settimane, nei mesi di giugno, luglio e agosto) affinché siano garantiti gruppi di 8 studenti per settimana. Tali interventi avranno valore e credito come i tirocini svolti in azienda. 20. STAGE SCUOLA/LAVORO IN AZIENDA Gli stage in azienda sono stati introdotti nell’Istituto fin dal primo biennio post qualifica (a.s. 2003/2004) per offrire agli studenti delle classi IVA e VA occasioni di conoscenze più concrete delle realtà operative, per aiutarli a fare esperienze di vario tipo e cominciare a prendere contatto diretto con il mondo del lavoro. Salvo comprovate necessità, per assicurare la valenza formativa e per favorire una conoscenza più varia e globale del settore, le attività di tirocinio devono essere svolte non in aziende familiari e non ripetute nella stessa azienda. Gli stage scuola/lavoro rappresentano un’efficace forma di raccordo tra il piano degli studi e il territorio per orientare e motivare gli studenti. Il modello di scuola/lavoro per l’a.s. 2012/2013 prevede: per la classe VA le prime due settimane di scuola, dal 12 al 26 settembre 2012 per la classe IVA le ultime tre settimane di scuola, dal 20 maggio al 8 giugno 2013. È inoltre possibile una settimana di stage lavorativo per gli studenti che non necessitano di recupero nella settimana che il Collegio Docenti ha fissato per tali attività dal 28 gennaio al 1° febbraio 2013. In questo periodo anche gli studenti delle classi IIA e IIIA potranno chiedere di svolgere attività di alternanza scuola/lavoro (se esenti da recuperi). L’Istituto, organizzando gli stage scuola/lavoro, assegna un tutor per ogni classe con il compito di aiutare gli studenti nella scelta dello stage, di seguirli lungo il periodo di lavoro e di tenere i contatti con le aziende per la valutazione del lavoro svolto. L’Istituto: - stipula con le aziende interessate convenzioni di tirocinio - garantisce, con l’iscrizione all’INAIL, la copertura assicurativa degli studenti durante le settimane di lavoro, - formula per ciascun studente un progetto formativo da concordare con l’azienda. L’attività di stage non si configura come attività lavorativa. Come per gli stage estivi lo studente compila il diario dettagliato delle attività svolte, controfirmate dal tutor aziendale che al termine compila la scheda di valutazione dell’operato dello studente. Per assicurare il gradimento e la consapevolezza del lavoro svolto viene distribuita e fatta compilare dallo studente anche una scheda di auto-valutazione. Le attività di tirocinio vengono poi valutate in sede di scrutinio. 22. PROGETTUALITÁ DELL’ISTITUTO 22.1 Coltivazioni di piante aromatiche e officinali Fin dall’antichità l’uomo ha sempre apprezzato e riconosciuto le proprietà benefiche delle piante aromatiche sulla sua salute fisica e psicologica. Pur riconoscendo che il progetto è rivolto prevalentemente al gruppo di ragazze delle classi prime (soprattutto IFP) più cospicuo rispetto al passato l’Istituto vuole programmare un progetto teorico-pratico di conoscenza delle piante aromatiche e delle piante officinali. 18 A partire dallo studio teorico delle specie più comuni presenti nel nostro ambiente, si passerà poi alla parte pratica con la progettazione di un impianto di aromatiche e officinali sui terrazzi del giardino all’italiana della Fondazione Ida Parravicini di Persia con la quale l’Istituto è convenzionato. Dall’avvio di tale progetto prende spunto la nona edizione del convegno Filo verde prevista per il mese di febbraio 2013. La tematica messa in calendario riguarda proprio le svariate peculiarità di queste essenze vegetali. 22.2 Progetti e manifestazioni La disponibilità di strutture idonee - aula multimediale, laboratorio polifunzionale, strumentazione audiovisiva adeguata, biblioteca e ampio parco di riviste del settore agronomico - consentono di applicare una didattica moderna. Per mantenere contatti costanti con il mondo produttivo i docenti fin dall’istituzione della scuola hanno tenuto rapporti e stipulato convenzioni con gli Enti locali e in parte anche con i privati. La rete dei contatti prevede collaborazioni con l’Amministrazione Provinciale di Como, la Comunità Montana del Triangolo Lariano, l’Ordine degli Agronomi delle Province di Como e Lecco, La Camera di Commercio, il Comune di Albese con Cassano, il Comune di Pontelambro, il Comune di Como, il Comune di Albavilla, il Comune di Erba, la Fondazione Ida Parravicini di Persia, i Vivai Nord, oltre naturalmente tutte le aziende che a vario titolo collaborano con l’Istituto. L’Istituto aderisce a manifestazioni a livello territoriale, promuove iniziative su temi agronomici progettuali o ambientali. Un’iniziativa interessante del nostro Istituto, legata indirettamente all’attività pratica è la progettazione e la organizzazione dell’edizione annuale del convegno “Filo verde”, giunto all’ottava edizione. Si tratta di un convegno che viene patrocinato dall’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Como, dalle Amministrazione locali e sostenuto da sponsor. Il tema conduttore è solitamente un argomento legato ad un settore agricolo che ricade in modo significativo e attuale sulla vita dell’Istituto; anche i tempi di attuazione sono scelti all’interno dell’anno scolastico in base alla produzione di un lavoro significativo svolto da classi o da gruppi di studenti. Per l’.a.s. 2012/2013, come già anticipato in precedenza, è in programma la nona edizione del Filo verde con a tema le piante aromatiche e le officinali. 22.3 Percorsi di geografia Sia il vecchio ordinamento del ’92 relativo all’I.P.A.A., sia la nuova Riforma che regola i cinque anni dell’Istituto dei servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale hanno escluso dagli insegnamenti la Geografia. Un giovane che frequenti e concluda questo indirizzo è impensabile che non abbia conoscenze fisiche e antropiche aggiornate del nostro Pianeta per cui il Collegio dei Docenti ha deliberato di istituzionalizzare il progetto sperimentale di un’ora alla settimana di Geografia fisica per la classe IVA e un’ora per la Geografia antropica per la VA. Finalita' − Formare giovani cittadini italiani e del mondo consapevoli, autonomi, responsabili e critici, che sappiano convivere con il loro ambiente e sappiano modificarlo in modo creativo e sostenibile, guardando al futuro. − Acquisire competenze quali pilastri del sapere geografico: la cultura del territorio, l'interpretazione del mondo, la curiosità verso culture e luoghi diversi. − Studiare la geografia con il fine di esprimere la propria umanità, nel senso di amare gli uomini e il mondo, imparando a scoprirli, capirli e raccontarli. − Comprendere che l'educazione geografica porta alla comprensione di condizioni indispensabili per poter apprezzare la diversità nei suoi aspetti naturali ed umani. Obiettivi didattici − La padronanza del linguaggio geografico e cartografico come parte della competenza linguistica generale. − La conoscenza della realtà contemporanea nelle sue forme di organizzazione territoriale, struttura economica, sociale, culturale, ambientale. − La capacità di far propri concetti quali la globalizzazione delle società umane, la loro pluralità ma anche la loro originalità all'interno del proprio ambiente naturale ed artificiale. − La conoscenza dei sistemi geopolitici, sia nazionali che sovranazionali, uniti alla conoscenza e all'analisi critica dei principali problemi globali. − La capacità di collegare le conoscenze geografiche con altre materie di studio, tra le quali la storia, l'ecologia, il diritto e le materie di competenza specialistica 19 22.4 Arricchimento nell’apprendimento della lingua inglese L’insegnamento della lingua inglese è arricchito dalla partecipazione ai progetti culturali previsti dal team dei docenti di lingue straniere dell’Istituto San Vincenzo: corrispondenza con scuole all’estero, partecipazione alla festa dell’Europa attraverso approfondimenti culturali di realtà diverse dalla nostra. Inoltre le ore di insegnamento della lingua inglese si avvalgono del supporto di un lettore di madre lingua per un’ora alla settimana per tutte le classi del Professionale. Nelle classi dove sono presenti ragazzi segnalati o principianti o con particolari problemi vengono svolte attività di recupero. L’insegnante di madre lingua, in particolare, in compresenza con la docente titolare favorisce l’approfondimento, soprattutto orale, della lingua straniera. Si offre così ai ragazzi l’opportunità di conversare ed interagire con la lingua parlata. 22.5 Progetto meteo Da diversi anni l’Istituto offre agli studenti del biennio la possibilità di frequentare un corso dedicato alla Meteorologia e alla Climatologia. Dallo scorso anno tale iniziativa è inserita nelle ore di Laboratori tecnologici. Le lezioni si sviluppano in 5 incontri di 2 ore ciascuno tenute da esperti del settore che accompagnano i ragazzi nella conoscenza dei parametri e degli strumenti meteorologici. Nella primavera scorsa è stata messa in funzione nel parco della scuola una stazione meteorologica che rileva costantemente i parametri. Un computer collegato alla centralina raccoglie e rielabora i dati mettendoli a disposizione in rete sul sito www.dropedia.it/stazioni/albese/index.htm. 22.6 Corso di primo soccorso Il Testo Unico della Sicurezza per i lavoratori prevede che ogni azienda assicuri la presenza di personale addestrato all’assistenza in caso di infortunio. La Cooperativa San Vincenzo su questo fronte ha assolto al proprio compito con la formazione di personale docente e non docente. Il Collegio Docenti e il Consiglio di Istituto, valutate la esposizione al rischio degli studenti durante le attività pratiche e le occasioni che si possono creare anche nelle normali attività scolastiche, intendono organizzare un corso di primo soccorso rivolto a tutti gli studenti (compresi anche quelli dell’IFP) per responsabilizzarli e renderli capaci di affrontare le situazioni critiche in modo consono. 22.7 Il Volontariato a scuola In un mondo che si sta trasformando a ritmo veloce e che non sempre salvaguarda i diritti dei più deboli, ognuno deve sentire il bisogno di aprirsi alle fragilità e portare il proprio contributo per allentare le distanze che talvolta separano i più sfortunati. La sensibilità dei nostri studenti si è manifestata in passato quando sono stati sollecitati a iniziative particolari quali la raccolta del Donacibo o di fondi o di materiale per le missioni africane. Va anche ricordato che l’Istituto, fin dai primi anni della sua istituzione, si è aperto al territorio sottoscrivendo convenzioni molto favorevoli verso Enti no profit per la gestione dei loro spazi verdi. Il Collegio Docenti vuole ora sensibilizzare gli studenti organizzando momenti di formazione alla solidarietà verso iniziative di volontariato che potranno essere legate anche alle competenze specifiche dell’indirizzo degli studi. 23. Visite di istruzione L’Istituto nomina ogni anno una Commissione di docenti con il compito di programmare le visite di istruzione. In seno alla Commissione e a seguito delle Assemblee studentesche vengono proposte mete per singole classi o per gruppi di classi. Alla Commissione spetta il compito di selezionare le mete, limitare la durata, fissare il tetto di spesa, formulare i programmi che abbiano contenuti culturali, storici, ambientali e garantiscano la coerenza con l’indirizzo degli studi. Spetta sempre alla Commissione Gite il compito di contattare le agenzie per l’organizzazione. Per superare le difficoltà che in genere si incontrano nella raccolta delle adesioni è stato portato al 70% il tetto minimo di partecipazione degli iscritti per classe. Inoltre poiché la visita di istruzione è a tutti gli effetti attività scolastica che rientra nel tempo scuola, resta inteso che i non partecipanti sono tenuti a frequentare le lezioni. Potranno essere modificati gli orari, potranno esserci accorpamenti di classi, ma non potranno essere considerati giorni di vacanza. 24. Gruppo Sportivo La Cooperativa Sociale Istituto San Vincenzo ha istituito il Gruppo Sportivo che offre all’utenza l’opportunità di svolgere – al di fuori dell’orario scolastico – alcune attività sportive. 20 La sede scolastica dispone di una palestra e di un campo da gioco esterno utili per lo svolgimento delle normali attività dell’Educazione fisica, mentre le attività che il Gruppo Sportivo può organizzare si avvalgono anche di altre strutture, campi da gioco, impianti sportivi, stazioni sciistiche. Le specialità che finora sono state attivate sono: mountain-bike, tennis, sci. Per ogni specialità sportiva vengono predisposti: calendario, modalità di partecipazione, sedi di svolgimento delle lezioni e relativi costi. L’attività sciistica, se richiesta, sarà ancora messa in programma nella giornata di sabato. A testimonianza dell’interesse sempre dimostrato per le attività sportive e delle attenzioni avute verso per gli studenti impegnati in programmi sportivi agonistici, la scuola ha aderito all’Associazione Panathlon con le seguenti motivazioni riportate nella dichiarazione: ETICA PER LA VITA «Sin dalla sua istituzione l’Istituto Professionale agro-ambientale “San Vincenzo” di Albese con Cassano (Como) ha avuto un occhio di riguardo per quegli studenti che, consapevoli del carico orario e dell’impegno di studio richiesti dalla scuola, non hanno rinunciato ai loro programmi sportivi, anche in campo agonistico, raggiungendo risultati ragguardevoli. Ma la visione dello sport che caratterizza l’Istituto va al di là della sfera competitiva. Nell’assoluta convinzione che l’attività sportiva sia componente integrante della formazione complessiva della persona, l’Istituto ritiene che i valori di lealtà, correttezza, rispetto delle regole e dell’avversario propri di uno sport “sano” e ben vissuto - siano punti di riferimento centrali per chi si occupa dell’educazione dei giovani. In un periodo in cui la cronaca propone frequenti episodi di discriminazione, inoltre, l’Istituto condivide pienamente l’attenzione al rispetto dell’altro, alla fratellanza e alla solidarietà che contraddistingue il progetto “Etica per la vita”, ideato dal Panathlon di Como e dalla Provincia di Como: un’attenzione che l’Istituto si sforza di mettere in pratica ogni giorno con i suoi studenti. L’Istituto è una scuola di ispirazione e di principi educativi cristiani, che mira a trasmettere ai giovani i valori legati alle sane tradizioni del mondo rurale basate sul lavoro, sulla solidarietà e sulla fratellanza. In questa ottica assume un carattere fondamentale anche lo sport, che con le sue attività e le sue regole contribuisce a mantenere sano il corpo e al tempo stesso a formare il carattere: non a caso, l’adagio Mens sana in corpore sano è ancora attuale a distanza di millenni dalla sua formulazione. E a questo riguardo, la tutela della salute deve essere il punto di partenza per capire e soprattutto far capire ai giovani che la propria integrità fisica non deve essere sacrificata con pratiche illecite per raggiungere un illusorio traguardo: è doveroso impegnarsi alla ricerca del successo, ma è altrettanto doveroso saper accettare i propri limiti e riconoscere lealmente l’eventuale superiorità dell’avversario. Per quanto esposto, l’Istituto sottoscrive i principi della Dichiarazione del Panathlon sull’etica nello sport giovanile, impegnandosi a promuoverli all’interno della scuola e a collaborare con le altre scuole superiori della Provincia perché la cultura del fair play sia presente non solo nelle manifestazioni sportive - che si auspicano più frequenti -, ma diventi abito mentale per i giovani in tutte le loro attività. Tale adesione verrà inserita nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, a integrazione degli obiettivi educativi già presenti, e rafforzerà lo spirito di accoglienza a tutti i livelli non solo nello sport e nella scuola, ma soprattutto nella vita.» 25. FONDIMPRESA Un’importante opportunità messa in campo dalla Cooperativa San Vincenzo è l’adesione al FONDIMPRESA, fondo interprofessionale che promuove formazione continua. I vantaggi che possono derivare da tale adesione si riferiscono alla possibilità di attingere contributi da un Conto Formazione Regionale. Con questa iscrizione la Cooperativa può quindi disporre di un badget da utilizzare per fare formazione al proprio personale nei tempi e nei modi che ritiene più opportuni. 26. CERTIFICAZIONE DI QUALITA’ Dall’anno scolastico 2006/2007 la progettazione e l’erogazione delle attività dell’Istituto sono state certificate nel Sistema di Gestione per la Qualità riferito ora alla nuova Norma UNI EN ISO 9001:2008. Il Manuale, le Procedure ad esso correlate rappresentano i capisaldi su cui appoggia l’organizzazione del lavoro, ma ancor più la Dichiarazione sulla Politica e sugli Obiettivi della Qualità pone in evidenza l’impegno dell’Istituto ad implementare, sviluppare e migliorare il servizio. Il documento, esposto all’albo della scuola, è riportato integralmente: Dichiarazione sulla Politica e sugli obiettivi della Qualità 21 La Direzione Generale si impegna ad implementare, sviluppare e migliorare il Sistema di Gestione per la Qualità – applicata ai corsi per la formazione professionale nel campo dei servizi assistenziali e sanitari e ai corsi di formazione e istruzione secondaria di II grado ad indirizzo agrario rispettando i principi etici fondamentali sui quali la Coop. San Vincenzo basa le sue attività. Tale sistema dovrà assicurare: • • • • • • • • • • • • • le aspettative dei clienti finalizzate alla soddisfazione degli aspiranti A.S.A., O.S.S. di prima formazione, aspiranti alla riqualificazione di A.S.A. in O.S.S. e degli studenti che intendono formarsi quali operatori o tecnici agrari nei due percorsi di istruzione e formazione attivati; il rispetto delle normative cogenti applicabili ai servizi di formazione e di istruzione professionale forniti; il miglioramento continuo dei processi dell’Organizzazione, nonché della qualità dei servizi erogati e della soddisfazione dei clienti; l’erogazione di percorsi formativi e di istruzione basati su un’ampia articolazione delle docenze, sulle accertate competenze professionali dei formatori e dei docenti; il miglioramento della comunicazione con le famiglie mediante l’attivazione degli strumenti informatici ormai irrinunciabili; la condivisione della politica per la Qualità di tutte le figure che operano all’interno della Cooperativa San Vincenzo; l’addestramento e l’aggiornamento dei formatori e dei docenti; l’efficacia e l’efficienza dei servizi erogati; l’estensione e il mantenimento dei contatti con il mondo del lavoro per offrire a corsisti e studenti approcci conoscitivi e opportunità nel campo del lavoro; l’accompagnamento degli stessi durante le prime fasi di incarichi lavorativi; lo stimolo a disporre di progettualità formative o didattiche sempre aggiornate; il costante monitoraggio della soddisfazione dei clienti attraverso questionari, tenendo conto anche della gestione dei reclami e dei suggerimenti; il mantenimento e il miglioramento del SGQ descritto dal MQ. A tale scopo, nella politica per la gestione della qualità, si esprimono obiettivi quantizzati e misurabili. La Politica e gli Obiettivi per la Qualità dovranno essere riesaminati periodicamente allo scopo di valutare l’efficacia e l’adeguatezza del SGQ, e dovranno essere attuate e pianificate le necessarie azioni di miglioramento. Gli obiettivi per la Qualità stabiliti potranno essere raggiunti solo con l’impegno di tutti gli appartenenti all’Organizzazione coinvolti nel SGQ. La Politica e gli Obiettivi per la Qualità vengono divulgati tramite affissione in apposite bacheche e in ambienti di lavoro. 27. PIANO DELLA SICUREZZA La scuola ha collaudato il Piano della sicurezza, sia con la messa a norma di tutti gli impianti, sia con l’addestramento del personale. Vengono eseguite con regolarità le prove di evacuazione per garantire l’efficienza del Piano stesso. Un particolare progetto è stato messo a punto dai docenti Ballabio e Pozzoli sul tema della Cultura della sicurezza nel lavoro agricolo, rivolto agli studenti del triennio con lezioni in aula per gli aspetti legislativi, i documenti di cantiere, i rischi per le persone e per le macchine. A queste lezioni seguono per la II e la III esercitazioni sulla cultura dell’agire e del pensare, infine, solo per la III è avviato un approccio al mondo del lavoro, alla tutela del lavoratore, anche con visite a cantieri operativi. È importante nella gestione scolastica del personale e dell’utenza la “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica” riportata nel D.lgs. n. 231 /8/6/2001. 28. COMUNICAZIONI SCUOLA FAMIGLIA Oltre a questo documento e ai suoi allegati che rappresentano la base comunicativa tra la scuola e l’utenza, il dialogo con le famiglie si avvale di: diario scolastico come veicolo di comunicazione, sia del docente ai genitori, sia dei genitori al docente, libretto dei voti con firme a testimonianza della conoscenze della situazione aggiornata del profitto, registro elettronico che assicura l’informazione in tempo reale, 22 contatto telefonico con la segreteria per comunicazioni, informazioni, per fissare appuntamenti, orario di udienza dei docenti per i colloqui che rappresentano il contatto più diretto, appuntamenti diretti con la Preside per qualsiasi problema, promozione di assemblee, circolari della scuola distribuite cartacee e poste sul sito, partecipazione alle iniziative della scuola, comunicazioni con lettera della scuola, per situazioni eccezionali legate al profitto al comportamento o in caso estremo per sospensioni (sempre precedute da contatto telefonico), trasmissione di documenti che possono servire a migliorare la conoscenza dello studente, pagellini e pagelle o fogli sostitutivi utilizzo della posta elettronica [email protected] sito: www.scuolasanvincenzo.it Si è voluto ricordare con questo pro memoria, apparentemente superfluo, che gli strumenti a disposizione delle famiglie e della scuola sono numerosi e che farne uso migliora i rapporti ed evita sorprese alla fine dell’anno. Le famiglie che dispongono di un indirizzo mail sono invitate a comunicarlo alla scuola per facilitare la trasmissione di tutte le comunicazioni necessarie. I genitori, al di fuori delle convocazioni delle Assemblee programmate dalla scuola o delle udienze generali, possono chiedere assemblee di classe o d’Istituto con la semplice richiesta scritta fatta da uno o più rappresentanti indicando giorno, orario e ordine del giorno dell’assemblea. L’Istituto mette a disposizione il locale, fa da tramite per l’informazione e, se richiesta, garantisce anche la presenza di personale della scuola Approvato dal Collegio dei Docenti per l’a.s. 2012/2013 il 5 settembre 2012 INDICE Premessa pag. 2 1. La struttura del P.O.F “ 2 2. Percorso scolastico “ 2 3. Orientamento per l’Istituto e per il Centro di formazione “ 2 4. La Struttura dell’edificio “ 3 5. Accoglienza e strumenti comunicativi “ 3 5.1 “ 3 Istituto professionale dei servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale “ 4 Istruzione professionale “ 4 7.1 Profilo professionale dell’agrotecnico (O.M. ’92) “ 4 Decreti Delegati “ 5 “ “ “ “ 5 5 5 5 “ 6 6. 7. 8. Generazione web Lombardia 8.1 Il collegio dei Docenti 8.2 I Consigli di Classe 8.3 Il Consiglio di Istituto e la Giunta Esecutiva 8.4 Il Comitato Tecnico Scientifico 9. Elenco dei docenti in servizio 23 10. Progettazione educativa e didattica “ 7 “ “ “ 7 7 8 11. Calendario scolastico “ 8 12. Materie di insegnamento e ore settimanali di lezione “ 9 13. Valutazione del profitto “ 10 “ “ “ “ 10 11 12 14 “ 14 “ “ 14 15 “ 16 “ 16 17. Attività pratica “ 16 18. Progetto vivaio “ 18 19. Stage estivi “ 18 20. Stage scuola/lavoro in azienda “ 18 21. Progettualità dell’Istituto “ 19 “ “ “ “ “ “ “ 19 19 20 20 20 20 21 22. Visite di istruzione “ 21 23. Il Gruppo Sportivo Etica per la vita – Adesione al Panathlon “ “ 21 21 24. Fondimpresa “ 22 25. Certificazione di Qualità “ 22 26. Piano della Sicurezza “ 23 27. Comunicazioni scuola – famiglia “ 23 10.1 Finalità 10.2 Impegno dell’Istituto Progettazione organizzativa 14.1 Quadro europeo delle qualifiche e dei titoli 14.2 Griglia di valutazione 14.3 La valutazione del comportamento 14.4 Decreto Ministeriale relativo ai corsi di recupero scolastico 15. Studenti diversamente abili 15.1 Gli insegnanti di sostegno 15.2 Il P.E.I. 15.3 Valutazione del percorso formativo di studenti diversamente abili 16. Alunni in difficoltà di apprendimento (dislessia alunni con disturbi di crescita) 21.1 Coltivazioni di piante aromatiche e officinali 21.2 Progetti e manifestazioni 21.3 Percorsi di geografia 21.4 Arricchimento nell’apprendimento della lingua inglese 21.5 Progetto meteo 21.6 Corso di primo soccorso 21.7 Il Volontariato a scuola 24