Coordinato da Fabio Picciolini agenzia adiconsum • anno XV - n. 18 • 12 marzo 2003 Stampato in proprio in marzo 2003 In questo numero: Condizioni bancarie: il CICR impone maggiore trasparenza nei rapporti con i clienti Mutui: illegittima la richiesta di interessi anatocistici Ultim’ora Approfondimenti Flash Condizioni bancarie Mutui: illegittima la richiesta di interessi anatocistici Cirio: accertamenti sugli intermediari bancari e finanziari Credito al consumo Poste: chiusura conto corrente Investimenti: gestioni patrimoniali Abitazione – Agevolazioni Argentina/1 Argentina/2 Bipop – Carire Carta di credito – Trasparenza Cirio Comunitaria 2002 Concorrenza Conti correnti Investimenti – Investor Education Mutui Poste – Libretto postale Poste – Bollo auto Prezzi Racket e usura Registrazione Tribunale di Roma n. 350 del 9.06.88 – Sped. in abb. post. comma 20/c art.2 L.662/96 Filiale di Roma Adiconsum News ULTIM’ORA Condizioni bancarie Le proteste della clientela e delle Associazioni dei consumatori, prima fra tutte l’Adiconsum, iniziano a fare breccia nel muro della scarsa trasparenza di comportamento del sistema bancario. Il Comitato Interministeriale per il credito e risparmio (CICR), il massimo organismo di controllo del sistema bancario, ha stabilito che è necessaria una maggiore trasparenza nei rapporti banca-clienti in tema di informazione preventiva delle condizioni, di possibilità di confronto tra le offerte delle varie banche, di conoscenza effettiva delle clausole contrattuali, della tempestiva comunicazione delle modifiche delle condizioni contrattuali. La nuova normativa integrerà e sostituirà la legge 154/92. Il CICR ha stabilito che, entro quattro mesi, la Banca d’Italia dovrà emanare le istruzioni alle banche per applicare la decisione assunta. Le nuove norme dovranno entrare in vigore il 1° ottobre 2003. Le nuove norme dovranno prevedere nuove disposizioni in tema di pubblicità e contratti, a partire dalle norme di trasparenza, come l’affissione degli avvisi al pubblico, i tassi di interesse applicati, le varie norme contrattuali, le modalità relative alle offerte fuori sede, le comunicazioni a distanza, la pubblicità dei prodotti. È previsto il miglioramento dell’informativa precontrattuale, con la consegna alla clientela di copia dei contratti, senza impegno alla successiva firma, prima della sottoscrizione, così da rendere possibile una migliore valutazione dei contratti stessi. Al contratto dovrà essere unita una comunicazione sintetica sulle condizioni contrattuali.. Alcuni prodotti offerti alla clientela dovranno essere dotati obbligatoriamente di un indicatore sintetico di prezzo che consenta di conoscere il costo effettivo per il cliente. Le variazioni delle condizioni sfavorevoli per la clientela (tasso, prezzi, commissioni, spese) dovranno essere comunicate evidenziando in maniera chiara le modifiche. È consentita ancora la comunicazione impersonale (Gazzetta Ufficiale) a condizione che il cliente sia informato, al primo invio di comunicazioni. Continuano ad essere esclusi dalla comunicazione le modifiche non dipendenti da volontà della banca (ad esempio, tasso euribor). Le nuove norme dovranno essere applicate, come in passato, dalle banche, ma anche dalle società che erogano credito al consumo, emettono carte di credito, e dagli uffici postali. Mutui: illegittima la richiesta di interessi anatocistici Un altro passo avanti per il riconoscimento dei diritti dei consumatori nei confronti della banca che esige interessi anatocistici. Test noi consumatori La Corte di Cassazione con la sentenza 2593 del 20 febbraio 2003 ha stabilito che è illegittima la clausola inserita nei contratti di mutuo fondiario che prevede il diritto della banca di esigere interessi anatocistici. L’art. 1283 del c.c. prevede che tali interessi possono essere richiesti solo in base ad un accordo tra le parti, successiva alla scadenza degli interessi. In sostanza, gli interessi moratori non possono essere riconosciuti in base ad un principio di automatismo della riscossione. La Corte ha anche stabilito che l’unica possibilità diversa è legata alla presenza di consolidati usi contrari. Tale scelta conferma prece- 2 Adiconsum News denti pronunciamenti di inesistenza di usi e sul fatto che i mutuatari hanno sempre corrisposto interessi moratori sulla base della convinzione (inculcata dal sistema bancario) di essere obbligati a farlo per un obbligo di legge. È un’ulteriore sentenza a favore dei consumatori che tende a riequilibrare sempre più i rapporti tra banche e clienti. Stralcio della sentenza 2593/03 In tema di mutuo bancario, e con riferimento al calcolo degli interessi, devono ritenersi senz’altro applicabili le limitazioni previste dall’articolo 1283 del Cc, non rilevando, in senso opposto, l’esistenza di un uso bancario contrario a quanto disposto dalla norma predetta. Gli usi normativi contrari, cui espressamene fa riferimento il citato articolo 183 Cc, sono, difatti, soltanto quelli formatisi anteriormente all’entrata in vigore del codice civile (né usi contrari avrebbero potuto formarsi in epoca successiva atteso il carattere imperativo della norma “de qua” – impeditivi, per l’effetto del riconoscimento di pattuizioni e comportamenti non conformi alla disciplina positiva esistente – norma che si poneva come del tutto ostativa alla realizzazione delle condizioni di fatto idonee a produrre la nascita di un uso avente le caratteristiche dell’uso normativo) e, nello specifico campo del mutuo bancario ordinario, non è dato rinvenire, in epoca anteriore al 1942, alcun uso che consentisse l’anatocismo oltre i limiti poi previsti dall’articolo 1283 del codice civile. Ne consegue la illegittimità tanto delle pattuizioni, tanto dei comportamenti – ancorché non tradotti in patti – che si risolvano in una accettazione reciproca, ovvero in una unilaterale imposizione, di una disciplina diversa da quella legale”. APPROFONDIMENTI Cirio: accertamenti sugli intermediari bancari e finanziari Dal Ministero dell’economia avviati accertamenti sui possibili comportamenti scorretti degli intermediari bancari e finanziari. Accertamenti richiesti da Adiconsum dal novembre scorso. Test noi consumatori Il Ministero dell’Economia ha comunicato rispondendo ad un’interrogazione parlamentare che sono stati avviati accertamenti per individuare gli intermediari bancari e finanziari sui quali dovrà essere svolta un’azione di vigilanza per verificare il rispetto delle normative sulla sollecitazione del pubblico risparmio (prospetto informativo, regole di comportamento, obblighi di diligenza, correttezza e trasparenza, ecc..) È poco, ma è in linea con quanto fin dal novembre scorso l’Adiconsum ha chiesto sulla base della possibilità di recesso dai contratti sottoscritti, nel caso fossero accertati (come l’Associazione è convinta) comportamenti normativamente scorretti da parte delle banche che hanno collocato i titoli presso la clientela privata. Si ricorda che la scelta dell’Adiconsum è legata a due aspetti fondamentali: 1) la tutela di tutti gli investitori; 2) la possibilità di recuperare l’intero capitale attraverso l’annullamento dei contratti (violazione della normativa Consob – Reg. 11522/98 art. 27/28/29) e non attraverso il fallimento delle società Cirio, che creerebbe solo delle perdite per tutti (risparmiatori, lavoratori, gruppo Cirio). La scelta dell’Adiconsum è dovuta alla difficoltà di agire per via giudiziaria, considerato che le obbligazioni sono emesse in Lussemburgo e sottoposte alla legge inglese. Inoltre, è da chiarire verso quale 3 Adiconsum News società del gruppo è avanzata istanza di fallimento, avendo presente che il fallimento di una società, formalmente, non produce il fallimento di tutte le altre. Il fallimento comporterebbe, per il curatore nominato dal Tribunale, l’accertamento dei debiti (massa debitoria) e il reperimento di tutti i fondi disponibili (la maggior parte non è certa ed è all’estero), la liquidazione delle attività di eventuali azioni revocatorie (contro le banche), ma solo per un periodo di 1-2 anni, e azioni di responsabilità, l’insinuazione dei creditori al passivo e la costruzione di un piano di riparto (divisione dei fondi disponibili fra tutti i creditori). Credito al consumo La Banca d’Italia risponde al quesito posto da Adiconsum sulla verifica dei tassi usurari nelle operazioni di credito al consumo. A seguito della segnalazione della nostra associazione dall’Adiconsum , è stato rilevato che alcuni intermediari non riportano nei contratti la descrizione analitica del bene o servizio acquistato. La Banca d’Italia ha emanato un nuovo provvedimento (8.1.03) per migliorare la rilevazione e ha affermato che la segnalazione ricevuta sarà tenuta in considerazione nel corso dei controlli che la Banca svolge presso gli intermediari e nell’opera di sensibilizzazione per un sempre maggiore “rispetto formale e sostanziale della normativa” nei rapporti con la clientela. Sarebbe presuntuoso pensare che le segnalazioni dell’Adiconsum possano da sole consentire di modificare normative e comportamenti del sistema bancario e finanziario, ma, certamente, evidenziare quanto “non funziona” nel rapporto banca-cliente è uno dei mezzi necessari per superare uno squilibrio sostanziale in quei rapporti dove il cliente è sempre la parte più debole. Poste: chiusura conto corrente Le Poste italiane rispondono al quesito posto da Adiconsum su segnalazione di alcuni correntisti in merito alle spese di chiusura del conto. Vari correntisti postali si sono rivolti all’Adiconsum, facendo presente che al momento della chiusura del conto venivano trattenuti 75,00 euro. All’immediata richiesta di informazioni girata a Poste Italiane, considerato che i prospetti informativi dichiarano espressamente che la chiusura del conto è completamente gratuita, è stato risposto. La somma di 75 euro non è rimborsata immediatamente solo per il tempo strettamente necessario per verificare eventuali partite ancora in sospeso ed eventuali imposte di legge. Ciò è necessario in quanto il conto corrente postale non prevede la possibilità di posizioni debitorie. È stato anche confermata l’assoluta gratuità delle operazioni di apertura e chiusura del conto corrente. Investimenti: gestioni patrimoniali Emanata una nuova normativa sulle gestioni patrimoniali, fortemente richiesta anche dall’Adiconsum. Test noi consumatori La Banca d’Italia ha emanato la normativa per le gestioni patrimoniali individuale e collettive garantite (G.U. 31 del 7.2.2003). La nuova normativa deriva anche dalla elevata volatilità dei mercati e dalla richiesta dei risparmiatori di investimenti che garantiscano almeno il capitale investito. Per quanto riguarda la tutela dei capitali investiti si era espressa, dopo i recenti crack, anche l’Adiconsum, supportata dalla Confederazione. 4 Adiconsum News La Banca d’Italia, alla luce di nuovi prodotti proposti dal sistema finanziario che prevedono espressamente nel contratto l’impegno a retrocedere alla scadenza prevista almeno il capitale investito, eventualmente con un rendimento minimo. Tali prodotti assumono il nome di “gestioni patrimoniali garantite”, nel caso di protezione del capitale attraverso l’utilizzo di prodotti derivati si parla di “gestioni a capitale protetto. FLASH Abitazione – Agevolazioni La Corte di Cassazione ha stabilito, con propria sentenza (2418/03), che i benefici fiscali relativi alla prima casa possono essere concessi anche se si è proprietari di altra abitazione con la stessa finalità in altra residenza a causa di un trasferimento per motivi di lavoro a condizione che per l’abitazione originaria non si sia già beneficiato delle agevolazioni. Argentina/1 La Città di Buenos Aires ha ristrutturato il proprio debito. L’approvazione del piano di ristrutturazione è avvenuta a Londra il 25 febbraio, con una maggioranza dell’88,60% (rispetto al 75,00% minimo). Le condizioni previste sono l’allungamento di quattro anni delle scadenze, con avvio dell’ammortamento dal 2005 (era previsto il rimborso a scadenza), il mantenimento di un tasso ridotto del 6,70%, il rimborso integrale del capitale investito. I titoli in circolazione della Città di Buenos Aires sono con scadenza 7.7.03 (9,50%), 23.5.2004 (10,00%), 28.5.2004 (10,50%), 10.6.2005 (9,50%), 11.4.07 (111,25%). Argentina/2 Il prossimo 26 marzo il Governo argentino si incontrerà con i rappresentanti dell’associazione di tutela dei creditori argentini, che rappresenta oltre 280.000 investitori privati, rispetto ai 350.000 complessivi. BANCASSICURAZIONE La Banca d’Italia ha deciso di ampliare il proprio intervento di controllo sull’attività Bancassicurazione, avviando un censimento di tutte le banche entrate nel business dei prodotti assicurativi (in particolare, polizze vita). Sotto esame la ripartizione delle commissioni tra banche e assicurazioni, i ricavi derivanti dai prodotti, il “perso” delle polizze vita sull’attività degli sportelli bancari, le reti dei promotori, l’attività Internet. La decisione è importante perché oltre a portare una maggiore conoscenza di questo comparto, si inserisce nella discussione per la revisione delle Autorità indipendenti, che sembrerebbe aumentare i poteri della Banca Italia e diminuire quelli dell’Isvap. Bipop – Carire La Banca d’Italia, il 19 febbraio scorso ha riconosciuto le responsabilità degli amministratori nella gestione della banca BIPOP CARIRE, multando amministratori e sindaci. La sanzione è legata a: mancati controlli interni e di gruppo; errate comunicazioni all’organo di vigilanza; carenze organizzative; carenza di informativa di bilancio; partecipazioni non autorizzate (ex amministratore delegato). La decisione della Banca d’Italia, come già in passato, può essere letta in due modi opposti: negativo e positivo. In modo negativo, in quanto la sanzione, come già avvenuto in passato e a differenza di quanto solitamente attuato dall’Antitrust, è molto leggera, soprattutto se confrontata con la gravità dei fatti contestati e dei danni economici subiti dalla clientela. Test noi consumatori 5 Adiconsum News In senso positivo, in quanto la decisione potrà essere utile nei ricorsi già presentati. Carta di credito – Trasparenza La trasparenza nell’utilizzo delle carte di credito non è un problema solo italiano. Un Tribunale degli Stati Uniti ha condannato Visa e Mastercard per aver applicato un cambio forfettario alle banche che emettono le carte, le quali girano gli oneri sul possessore della carta senza alcuna informazione. La condanna potrebbe costare ai due circuiti il rimborso delle commissioni di tutte le operazioni in valuta svolte dal 1996 ad oggi. Cirio Tre studi legali hanno avuto mandato dal SITI (Sindacato degli investitori) di valutare le responsabilità relative ai titoli obbligazionari del gruppo Cirio. I legali dovranno valutare i danni subiti dagli obbligazionisti e i risarcimenti. La prima udienza, presso il Tribunale di Roma, si terrà l’8 aprile p.v.. Uguale iniziativa è stata posta in essere da alcuni studi legali siciliani. Prosegue anche la raccolta delle deleghe, da parte dello studio legale inglese Orrick, per la convocazione dell’assemblea degli obbligazionisti. Nel contempo, continuano ad emergere debiti del gruppo. Il servizio riscossione delle imposte di Roma ha iscritto ipoteca legale per un milione di euro sui beni immobili dell’ex presidente Sergio Cragnotti, per mancati versamenti all’erario. La nuova dirigenza della Cirio, intanto, per evitare il precipitare della crisi, vuole nominare un consulente esterno (advisor), per trattare con i detentori delle obbligazioni. Le prime indiscrezioni indicano che l’incarico sarà affidato alla banca d’affari Credit Suisse First Boston, che dovrebbe raccogliere le deleghe per la convocazione delle assemblee degli obbligazionisti. Inoltre un ulteriore soggetto dovrebbe valutare il piano di difesa dei possessori delle obbligazioni. Premesso che è molto strano che il debitore svolga un’attività di competenza dei creditori ed eventualmente di un soggetto terzo, la proposta in circolazione, pur non ancora ufficializzata, prevede la conversione delle obbligazioni in azioni del gruppo Cirio. L’Adiconsum respinge nettamente tale eventualità in quanto sarebbero lesi i diritti dei creditori Cirio, peraltro in una situazione societaria ancora molto opaca, che non consente di avere certezza sul reale stato finanziario del Gruppo. Infine, è stato erogato il prestito ponte di 20 milioni di euro, erogato da un gruppo di banche già creditrici della Cirio e potrebbe essere in via di definizione la crisi industriale del gruppo, con l’ingresso (acquisto o affitto) di vari imprenditori del settore. Comunitaria 2002 La Gazzetta ufficiale del 7 febbraio 2003 suppl. 19/L riporta la cosiddetta Comunitaria 2002 (L. 14 del 3.2.2003), ovvero la legge che recepisce a livello nazionale la normativa europea. Il Governo dovrà emanare: entro un anno dall’entrata in vigore della legge, i decreti attuativi; entro due anni dall’entrata in vigore della legge la normativa sulle sanzioni applicabili in caso di violazione delle regole comunitarie contenute nella legge stessa; entro 18 mesi dall’entrata in vigore della legge le norme per coordinare le materie recepite con la legge. Tra le varie norme si ricorda l’articolo 1469sexies del c.c dove riguardo alle clausole vessatorie le parole “che utilizzano” saranno sostituite con “o che raccomandano l’utilizzo di”. La nuova formulazione dell’articolo rende più tutelati i consumatori. Le direttive recepite per il settore finanziario riguardano il risanamento e liquidazione degli enti creditizi, le regole sui conti annuali di alcune tipologie di società, banche e altre istituzioni finanziarie, i contratti di garanzia finanziaria. Altre norme recepite riguardano la vigilanza sulle imprese di assicurazione, l’alimentazione, i medicinali, la tutela dei lavoratori, i prodotti fitosanitari, imballaggi e rifiuti di imballaggio, riconoscimento dei diplomi e titoli, esercizio della professione di architetto, occupazione, servizi postali, avviamento al Test noi consumatori 6 Adiconsum News lavoro e lavoro notturno, ispezioni ambientali, codice della strada, restauro beni culturali, Il testo della Legge è disponibile presso la struttura nazionale. Concorrenza L’OCSE, l’organizzazione per la cooperazione sociale ed economica, dopo il secondo sondaggio economico nell’area dell’euro è giunta alla conclusione che è ancora lontana l’integrazione del settore bancario, rispetto a quella già largamente acquisita nel settore finanziario. Le fusioni e le acquisizioni avvenute hanno consentito solo la concentrazione dei marcati nazionali, mentre molto poche sono state le fusioni transnazionali. I costi sono ancora elevati, nonostante la moneta unica, ed è sempre difficile paragonare le condizioni praticate nei vari Paesi. Conti correnti Il sistema bancario nazionale, sta facendo pressione sulle Autorità, per ricercare le modalità adatte per acquisire la clientela di religione islamica, che inizia ad essere un bacino di utenza interessante. È necessaria infatti una normativa specifica n quanto la religione islamica non consente il riconoscimento di interessi. Investimenti – Investor Education La Consob, nell’ambito delle iniziative per migliorare le conoscenze degli investitori, ha completato un’iniziativa sui Fondi Comuni di Investimento, strumento finanziario di larga diffusione. L’iniziativa prevede un CD suddiviso in tre schede illustrative: 1) investire in fondi, 2) Guida alla lettura del prospetto informativo, 3) Guida alla lettura della documentazione contabile. La prima scheda analizza le caratteristiche generali dei FCI e illustre le singole fasi dell’investimento; la seconda e la terza vogliono fornire la possibilità di utilizzare meglio le informazioni contenute nella documentazione fornita agli investitori. Le guide sono disponibili anche via Internet, opuscoli e stampe. Le associazioni dei consumatori forniranno ogni contributo utile per migliorare il lavoro svolto ed, eventualmente, integrare le schede con ulteriori argomenti. Il CD è disponibile presso la sede dell’Adiconsum nazionale (Roma, via Lancisi 25 – tel 06 4417021) e sul sito www.consob.it Mutui L’agenzia del Territorio, con la risoluzione n. 1/2003 del 24 febbraio 2003, sulla base della sentenza della Corte di Cassazione n. 4792/2002, è tornata a parlare delle agevolazioni ai contratti di finanziamento a medio lungo termine (oltre 18 mesi), relativamente all’imposta sostitutiva invece di quella ordinaria di registro, ipotecaria e di bollo (D.P.R. 601/73), in caso di presenza nel contratto della clausola di risoluzione anticipata del contratto. L’agenzia ha stabilito che nel caso la clausola di risoluzione non sia di pertinenza del solo Istituto erogante il mutuo, ma sottoposto al verificarsi di particolari eventi individuati e certi, previsti precedentemente e accettati da entrambe le parti, il mutuatario ha diritto alle agevolazioni. Diverso il caso di aperture di credito in conto corrente con clausola “salvo revoca” (possibilità della banca di recedere anche verbalmente dal contratto), in quanto non esiste una aprioristica certezza dell’evento. In sostanza, per avere diritto alle agevolazioni devono esistere certezze contrattuali, utili a garantire la durata del finanziamento superiore al minimo previsto (18 mesi), quali obiettività delle cause determinanti la modifica del termine contrattualmente previsto; non esclusività della clausola di recesso a favore della banca; modifica della stabilità del vincolo contrattuale derivante da cause, già conosciute, che possono modificare la stessa stabilità contrattuale. Test noi consumatori 7 Adiconsum News Poste – Libretto postale Le Poste Italiane stanno cambiano i libretti postali. I nuovi libretti saranno gestiti informaticamente. In occasione della prima operazione il titolare dovrà presentare allo sportello il libretto cartaceo, un documento di identità valido e il codice fiscale. Nel caso di libretti contestati, dovranno presentarsi allo sportello tutti i cointestatari con i citati documenti. Nel caso di libretto cointestato con un minorenne, oltre i documenti sopra citati si dovrà fornire: il certificato di nascita o in alternativa il lasciapassare per l’estero, il documento di identità, il passaporto del genitore sul quale è registrato il minore. Una volta in funzione il nuovo sistema, i tempi delle operazioni saranno notevolmente ridotti. Chi volesse ulteriori informazioni, oltre all’Adiconsum , può chiamare il numero verde di Poste Italiane 803160. Poste – Bollo auto I termini di pagamento del bollo auto sono scaduti il 28 febbraio u.s., ma la notizia può essere utile per il futuro e per i ritardatari. Il bollo auto dal 28 febbraio 2003 potrà essere pagato on line presso tutti gli uffici postali delle regioni Piemonte, Veneto, Liguria, Umbria, Campania e Molise. Gli uffici postali di queste regioni sono stati collegati in tempo reale con l’archivio centrale delle targhe automobilistiche SGAT (Agenzia delle entrate). La persona che dovrà pagare il bollo della propria auto o moto non avrà più bisogno di calcolare l’importo da pagare, ma solo indicare sul modulo di pagamento il tipo e la targa del veicolo, la scadenza del pagamento, il proprio codice fiscale e la regione. L’operatore allo sportello fornirà in tempo reale l’importo da pagare. Inoltre saranno segnalati eventuali errori. Il costo del servizio è di 1 euro. Il bollo può essere pagato anche via Internet (www.poste.it) con addebito diretto sul conto bancoposta dei correntisti o attraverso le principali carte di credito, rispettivamente al costo di 80 centesimi di euro e di 2 euro (importi fino a 00,00 euro) o del 2,00% per importi superiori ai cento euro. Per pagare il bollo via Internet è sufficiente digitare la potenza fiscale del veicolo (kilowatt) e la targa del veicolo. I nuovi mezzi di pagamento non abrogano il tradizionale bollettino postale. Prezzi Il Segretario Generale della CISL, Savino Pezzotta, è nuovamente intervenuto in tema di prezzi e di potere d’acquisto delle famiglie affermando che le famiglie italiane, quelle monoreddito in particolare, non ce la fanno più e che è necessario quindi rinnovare i contratti di lavoro e individuare meccanismi di contenimento dei prezzi, particolarmente quelli che più incidono sulle famiglie. In tale ambito si pone il problema della composizione del paniere ISTAT, che deve essere maggiormente orientato ai redditi familiari (l’Adiconsum ha proposto l’introduzione di uno specifico paniere legato ai consumi effettivi delle famiglie). Inoltre, secondo Pezzotta, le tariffe devono essere aumentate solo all’interno dell’inflazione programmata e, comunque, non oltre quella ufficiale (la proposta dell’Adiconsum negli incontri con l’Istat e con il Governo è stata totalmente identica, prevedendo aumenti superiori all’inflazione programmata solo in caso di miglioramento della qualità del servizio). In tema di prezzi è intervenuta anche l’Antistrust che ha evidenziato la necessità, in molti settori, di aumentare la concorrenza, che poco tempo dopo l’emanazione della legge, ha subito una brusca frenata. Secondo l’Antitrust, l’aumento dei prezzi che ha penalizzato i consumatori, deriva soprattutto da alcuni settori dove la concorrenza è minore. Racket e usura Il comitato di solidarietà per le vittime del racket e dell’usura (legge n. 44 del 23 febbraio 1999), in un anno (1.11.2001-31-10-2002), ha esaminato 946 domande di sostegno, approvandone 204 (101 per estorsione e 103 per usura) rinviandone 452 e respingendone 290. Le erogazioni sono state pari Test noi consumatori 8 Adiconsum News a 37,59 milioni (21,28 estorsione, 16,31 usura). Ulteriore aspetto importante è il tempo di esame, sceso a quaranta giorni; ciò ha permesso di ridurre a 155, rispetto a 535, le domande arretrate al 1° novembre 2002. La velocizzazione è dovuta alla semplificazione dell’istruttoria, alla maggiore vicinanza rispetto alle vittime (protocolli di intesa con le Regioni Lazio e Puglia, le province di Roma, Salerno e Catania) all’introduzione di nuove valutazioni, come quella dell’estorsione strumentale all’usura, se si è accertato in giudizio che la vittima di usura è vittima anche di estorsione. Test noi consumatori 9 Adiconsum News www.adiconsum.it un click e sei in adiconsum online per te tutte le notizie ed i servizi dell’associazione – – – – – – news e attualità dei consumi comunicati stampa eventi (forum, seminari, convegni, corsi) dossier e studi specifici facsimile di reclami, ricorsi, richieste di risarcimento tutte le pubblicazioni (Test noi consumatori, Guide del consumatore, Adibank, CD Rom ecc.) – iscrizione e consulenza online Partecipa anche tu alla nostra attività di difesa del consumatore: sei il benvenuto tra noi ADICONSUM, DALLA PARTE DEL CONSUMATORE. 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