TITOLO II – D. LGS. N. 81 ALLEGATO IV – D. LGS. N. 81 DPR 177 - 14.09.2011 ESAME DEL TITOLO DEL DECRETO RICHIAMO DELL’ART. 6, COMMA 8, g) D. LGS. N. 81/2008 8. La Commissione consultiva permanente per la salute e p di: sicurezza sul lavoro ha il compito …………………. g)) definire f criteri finalizzati f alla definizione f del sistema di Qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi di cui all’articolo all articolo 27. 27 Il sistema di qualificazione delle imprese è disciplinato con Decreto del Presidente della Repubblica, acquisito q il p parere della Conferenza p per i rapporti pp permanenti p tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, da emanarsi entro dodici mesi dalla data di entrata i vigore in i d l presente del t Decreto D t ARTICOLO 27 - SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE E DEI LAVORATORI AUTONOMI 1. Nell’ambito della Commissione di cui all’articolo 6, anche tenendo conto delle indicazioni provenienti da organismi paritetici, vengono individuati settori, ivi compreso il settore della sanificazione del tessile e dello strumentario chirurgico, e criteri finalizzati alla definizione di un sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi, con riferimento alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro, fondato sulla base della specifica esperienza, competenza e conoscenza, acquisite anche attraverso percorsi formativi mirati, e sulla base delle attività di cui all all’articolo articolo 21, 21 comma 2, 2 nonché sulla applicazione di determinati standard contrattuali e organizzativi nell’impiego della manodopera, anche in relazione agli appalti e alle tipologie di lavoro flessibile, certificati ai sensi del Titolo VIII, Capo I, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 (regolamento attuazione Legge Biagi – regolamentazione mercato lavoro) 2. 1-bis. …. (edilizia) 2. Fermo restando quanto previsto dal comma 1-bis, ………….. il possesso dei requisiti per ottenere la qualificazione di cui al comma 1 costituisce elemento preferenziale per la partecipazione alle gare relative agli appalti e subappalti pubblici e per l’accesso ad agevolazioni, l i i finanziamenti fi i ti e contributi t ib ti a carico i della d ll finanza fi pubblica, bbli sempre se correlati l ti aii medesimi appalti o subappalti. 2-bis. Sono fatte salve le disposizioni p in materia di q qualificazione p previste dal decreto legislativo g 12 aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni (Codice contratti pubblici) IL MINISTERO DEL LAVORO, ALLA LUCE DEL RIPETERSI DI ALCUNI INFORTUNI ANCHE MORTALI OCCORSI IN SILOS, CISTERNE E SIMILI, DOPO AVER SOLLECITATO LA COMMISSIONE CONSULTIVA PER L’INDICAZIONE DI CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEL SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE E DEI LAVORATORI AUTONOMI OPERANTI IN AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI, HA PROVVEDUTO DIRETTAMENTE AD ELABORARE UN PROPRIO TESTO, SENTENDO LA COMMISSIONE CONSULTIVA. CONSULTIVA SI TRATTA QUINDI DI UNA SORTA DI “INTERVENTO DI URGENZA”: IL DECRETO RISULTA ADOTTATO IN ANTICIPO RISPETTO AL PIÙ COMPLESSO SISTEMA DI QUALIFICAZIONE GENERALE DELLE IMPRESE E DEI LAVORATORI AUTONOMI, DI CUI ALL’ART. 27 DEL D. LGS. N .81/08. DPR 14 settembre 2011, n. 177 Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento q o confinati, a norma dell'articolo 6, comma 8, lettera g), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. Art. 1 FINALITA’ ED AMBITO DI APPLICAZIONE Art. 2 QUALIFICAZIONE NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI Art. 3 PROCEDURE DI SICUREZZA NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI A 4 Art. C AUSO A DI INVARIANZA FINANZIARIA CLAUSOLA ART. 1 – FINALITA’ ED AMBITO DI APPLICAZIONE c.1 OGGETTO: QUALIFICAZIONE IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI CHE OPERANO NEL “SETTORE” …. c.2 LAVORI: ART. 66 e 121, ALL. IV PUNTO 3 DEL D. LGS. N. 81/08 c. 3 APPLICABILITA’ DI ALCUNI ARTICOLI E COMMI UNICAMENTE ALLE IMPRESE ESTERNE E LAVORATORI AUTONOMI DI CUI ALL’ART ALL’ART. 26 26, C C. 1 1, D D. LGS. LGS N. N 81/08 c. 4 CRITERI DI VERIFICA DELL’IDONEITÀ TECNICO PROFESSIONALE – ART. ART 26, 26 C C. 1 1, a)) ART. 1 – FINALITA’ ED AMBITO DI APPLICAZIONE COMMA 1 IN ATTESA DELLA DEFINIZIONE DI UN COMPLESSIVO SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE E DEI LAVORATORI AUTONOMI, COME PREVISTO DAGLI ARTICOLI 6, COMMA 8, LETTERA G), E 27 DEL DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81 IL PRESENTE REGOLAMENTO DISCIPLINA IL SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE E DEI LAVORATORI AUTONOMI DESTINATI AD OPERARE NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI, QUALE DI SEGUITO INDIVIDUATO. …. NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI, CONFINATI QUALE DI SEGUITO INDIVIDUATO … NON PARE ESISTERE UN VERO E PROPRIO SETTORE … PIUTTOSTO SONO IDENTIFICATI LAVORI DA CHIUNQUE SVOLTI …. INFATTI, AL COMMA 2 DEL MEDESIMO ARTICOLO SI PROVVEDE AD IDENTIFICARE A QUALI LAVORI SI APPLICA IL NUOVO SISTEMA DI QUALIFICAZIONE ART. 1 – FINALITA’ ED AMBITO DI APPLICAZIONE COMMA 2 IL PRESENTE REGOLAMENTO SI APPLICA AI LAVORI IN AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO DI CUI AGLI ARTICOLI 66 E 121 DEL DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008,, N. 81,, E NEGLI AMBIENTI CONFINATI DI CUI ALL'ALLEGATO IV, PUNTO 3, DEL MEDESIMO DECRETO LEGISLATIVO. AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO – ART. 66 D. Lgs. N. 81/08 AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO – ART. 121 D. Lgs. N. 81/08 AMBIENTI CONFINATI – ALL. ALL IV PUNTO 3 D. D Lgs. Lgs N. N 81/08 AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO ART. 66 - D. Lgs. N. 81/08 TITOLO II – LUOGHI DI LAVORO E'VIETATOCONSENTIREL'ACCESSODEILAVORATORIINPOZZINERI, E' VIETATO CONSENTIRE L'ACCESSO DEI LAVORATORI IN POZZI NERI FOGNE,CAMINI,FOSSE,GALLERIEEINGENERALEINAMBIENTIE RECIPIENTI,CONDUTTURE,CALDAIEESIMILI,OVESIAPOSSIBILEIL , , , RILASCIODI GASDELETERI, SENZACHESIASTATAPREVIAMENTE ACCERTATAL'ASSENZADI PERICOLOPERLAVITAEL'INTEGRITA'FISICA DEI LAVORATORI MEDESIMI OVVERO SENZA PREVIO RISANAMENTO DEILAVORATORIMEDESIMI,OVVEROSENZAPREVIORISANAMENTO DELL'ATMOSFERAMEDIANTEVENTILAZIONEOALTRIMEZZIIDONEI. QUANDOPOSSAESSERVIDUBBIOSULLAPERICOLOSITA' DELL'ATMOSFERA,ILAVORATORIDEVONOESSERELEGATICONCINTURA DI SICUREZZA,VIGILATIPERTUTTALADURATADELLAVOROE,OVE SICUREZZA VIGILATI PER TUTTA LA DURATA DEL LAVORO E OVE OCCORRA,FORNITIDI APPARECCHIDI PROTEZIONE.L'APERTURADI ACCESSOADETTILUOGHIDEVEAVEREDIMENSIONITALIDAPOTER CONSENTIREL'AGEVOLERECUPERODI UNLAVORATOREPRIVODI SENSI. POZZI NERI, FOGNE, CAMINI, FOSSE, GALLERIE , …. AMBIENTI E RECIPIENTI, CONDUTTURE, CALDAIE E SIMILI SE POSSIBILE RILASCIO GAS DELETERI ACCERTARE PREVENTIVAMENTE ASSENZA PERICOLO OPPURE RISANARE PREVENTIVAMENTE L’ATMOSFERA MEDIANTE VENTILAZIONE O ALTRI MEZZI IDONEI SE DUBBI SULLA SALUBRITA’ DELL’ATMOSFERA LAVORATORI LEGATI CON “CINTURA CINTURA DI SICUREZZA SICUREZZA” VIGILANZA NEL CORSO DI TUTTA LA LAVORAZIONE FORNITURA APPARECCHI DI PROTEZIONE ACCESSO DI DIMENSIONI TALI DA CONSENTIRE L L’AGEVOLE AGEVOLE RECUPERO DI UN LAVORATORE PRIVO DI SENSI AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO ART. 121 D. Lgs. g N. 81/08 – PRESENZA DI GAS NEGLI SCAVI TITOLO IV - CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI CAPO II - NORME PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO NELLE COSTRUZIONI E NEI LAVORI IN QUOTA SEZIONE III - SCAVI E FONDAZIONI 1.QUANDOSIESEGUONOLAVORIENTROPOZZI,FOGNE,CUNICOLI,CAMINIE FOSSE IN GENERE, DEVONO ESSERE ADOTTATE IDONEE MISURE CONTRO I FOSSEINGENERE,DEVONOESSEREADOTTATEIDONEEMISURECONTROI PERICOLIDERIVANTIDALLAPRESENZADI GASOVAPORITOSSICI,ASFISSIANTI, INFIAMMABILIOESPLOSIVI,SPECIEINRAPPORTOALLANATURAGEOLOGICA DEL TERRENO O ALLA VICINANZA DI FABBRICHE,DEPOSITI,RAFFINERIE, DELTERRENOOALLAVICINANZADI FABBRICHE DEPOSITI RAFFINERIE STAZIONIDI COMPRESSIONEEDI DECOMPRESSIONE,METANODOTTIE CONDUTTUREDI GAS,CHEPOSSONODARLUOGOADINFILTRAZIONEDI , SOSTANZEPERICOLOSE. AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO ART. 121 D. Lgs. g N. 81/08 – PRESENZA DI GAS NEGLI SCAVI 2.QUANDOSIAACCERTATAOSIADATEMERELAPRESENZADI GASTOSSICI, ASFISSIANTIOLAIRRESPIRABILITÀDELL’ARIAAMBIENTEENONSIAPOSSIBILE ASSICURAREUNAEFFICIENTEAERAZIONEEDUNACOMPLETABONIFICA,I LAVORATORIDEVONOESSEREPROVVISTIDI IDONEIDISPOSITIVIDI PROTEZIONE INDIVIDUALE DELLE VIE RESPIRATORE ED ESSERE MUNITI DI PROTEZIONEINDIVIDUALEDELLEVIERESPIRATORE,EDESSEREMUNITIDI IDONEIDISPOSITIVIDI PROTEZIONEINDIVIDUALECOLLEGATIADUNIDONEO SISTEMADI SALVATAGGIO,CHEDEVEESSERETENUTOALL’ESTERNODAL PERSONALE ADDETTO ALLA SORVEGLIANZA PERSONALEADDETTOALLASORVEGLIANZA. QUESTODEVEMANTENERSIINCONTINUOCOLLEGAMENTOCONGLIOPERAI ALL’INTERNO ALL INTERNOEDESSEREINGRADODI ED ESSERE IN GRADO DI SOLLEVAREPRONTAMENTEALL SOLLEVARE PRONTAMENTE ALL’ESTERNO ESTERNO ILLAVORATORECOLPITODAIGAS 3.POSSONOESSEREADOPERATELEMASCHERERESPIRATORIE,INLUOGODI AUTORESPIRATORI,SOLOQUANDO,ACCERTATELANATURAELA CONCENTRAZIONEDEIGASOVAPORINOCIVIOASFISSIANTI,ESSEOFFRANO GARANZIADI SICUREZZAESEMPRECHÉSIAASSICURATAUNAEFFICACEE CONTINUAAERAZIONE. AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO ART. 121 D. Lgs. g N. 81/08 – PRESENZA DI GAS NEGLI SCAVI 4.QUANDOSISIAACCERTATALAPRESENZADI GASINFIAMMABILI OESPLOSIVI,DEVEPROVVEDERSIALLABONIFICADELL’AMBIENTE MEDIANTE IDONEA VENTILAZIONE; DEVE INOLTRE VIETARSI ANCHE MEDIANTEIDONEAVENTILAZIONE;DEVEINOLTREVIETARSI, ANCHE DOPOLABONIFICA,SESIANODATEMEREEMANAZIONIDI GAS PERICOLOSI,L’USODI APPARECCHIAFIAMMA,DI CORPI INCANDESCENTIEDI APPARECCHICOMUNQUESUSCETTIBILIDI PROVOCAREFIAMMEOSURRISCALDAMENTIATTIADINCENDIARE IL GAS ILGAS 5.NEICASIPREVISTIDALCOMMI2,3E4,ILAVORATORIDEVONO ESSEREABBINATINELL’ESECUZIONEDEILAVORI ’ CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI – SCAVI E FONDAZIONI POZZI, FOGNE, CUNICOLI, CAMINI E FOSSE IN GENERE SE PERICOLI DERIVANTI DALLA PRESENZA DI GAS O VAPORI TOSSICI, ASFISSIANTI, INFIAMMABILI O ESPLOSIVI PROVENIENTI DALLA NATURA GEOLOGICA DEL TERRENO PER LA VICINANZA DI FABBRICHE, DEPOSITI, RAFFINERIE, STAZIONI DI COMPRESSIONE E DI DECOMPRESSIONE,, METANODOTTI E CONDUTTURE DI GAS SE GAS O VAPORI TOSSICI, ASFISSIANTI O COMUNQUE ARIA IRRESPIRABILE E NON E’ POSSIBILE ASSICURARE ADEGUATA AREAZIONE E COMPLETA BONIFICA DPI VIE RESPIRATORIE (AUTORESPIRATORI O MASCHERE SOLO SE ULTERIORI GARANZIE) DPI INDIVIDUALE COLLEGATO AD IDONEO MEZZO DI SALVATAGGIO TENUTO DALL’ESTERNO PERSONALE ALL’ESTERNO IN CONTINUO COLLEGAMENTO CON GLI OPERAI ALL’INTERNO ED IN GRADO DI SOLLEVARE PRONTAMENTE IL LAVORATORE ALL’INTERNO LAVORATORI “ABBINATI” NEL CORSO DEI LAVORI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI – SCAVI E FONDAZIONI POZZI, FOGNE, CUNICOLI, CAMINI E FOSSE IN GENERE SE PERICOLI DERIVANTI DALLA PRESENZA DI GAS O VAPORI TOSSICI, ASFISSIANTI, INFIAMMABILI O ESPLOSIVI PROVENIENTI DALLA NATURA GEOLOGICA DEL TERRENO PER LA VICINANZA DI FABBRICHE, DEPOSITI, RAFFINERIE, STAZIONI DI COMPRESSIONE E DI DECOMPRESSIONE,, METANODOTTI E CONDUTTURE DI GAS SE GAS O VAPORI INFIAMMABILI O ESPLOSIVI BONIFICARE MEDIANTE VENTILAZIONE VIETARE L L’USO USO DI APPARECCHI A FIAMMA FIAMMA, CORPI INCANDESCENTI O SIMILI LAVORATORI “ABBINATI” NEL CORSO DEI LAVORI AMBIENTI CONFINATI ALL IV PUNTO 3 D ALL. D. Lgs. Lgs N. N 81/08 VASCHE,CANALIZZAZIONI,TUBAZIONI,SERBATOI,RECIPIENTI,SILOS 3.1.LETUBAZIONI,LECANALIZZAZIONIEIRECIPIENTI,QUALI , , VASCHE,SERBATOIESIMILI,INCUIDEBBANOENTRARE LAVORATORIPEROPERAZIONIDI CONTROLLO,RIPARAZIONE, MANUTENZIONE OPERALTRIMOTIVIDIPENDENTI DALL’ESERCIZIODELL’IMPIANTOODELL’APPARECCHIO, DEVONO ESSERE PROVVISTI DI APERTUREDI DEVONOESSEREPROVVISTIDI APERTURE DI ACCESSOAVENTI ACCESSO AVENTI DIMENSIONITALIDAPOTERCONSENTIREL’AGEVOLE RECUPERODI UNLAVORATOREPRIVODI SENSI AMBIENTI CONFINATI ALL. IV PUNTO 3 D. Lgs. N. 81/08 VASCHE,CANALIZZAZIONI,TUBAZIONI,SERBATOI,RECIPIENTI,SILOS 3.2.1.PRIMA DI DISPORREL’ENTRATADI LAVORATORINEILUOGHIDI CUIALPUNTOPRECEDENTE,CHISOVRAINTENDEAILAVORIDEVE ASSICURARSICHENELL’INTERNONONESISTANOGASOVAPORI NOCIVI O UNA TEMPERATURA DANNOSA E DEVE QUALORA VI SIA NOCIVIOUNATEMPERATURADANNOSAEDEVE,QUALORAVI SIA PERICOLO,DISPORREEFFICIENTILAVAGGI,VENTILAZIONEOALTRE MISURE IDONEE MISUREIDONEE 3.2.2.COLUICHESOVRAINTENDEDEVE,INOLTRE,PROVVEDEREAFAR CHIUDEREEBLOCCARELEVALVOLE EGLIALTRIDISPOSITIVIDEI CONDOTTIINCOMUNICAZIONECOLRECIPIENTE,EAFARE INTERCETTARE I TRATTI DI TUBAZIONEMEDIANTEFLANGECIECHEO INTERCETTAREITRATTIDI TUBAZIONE MEDIANTE FLANGE CIECHE O CONALTRIMEZZIEQUIVALENTIEDAFARAPPLICARE,SUIDISPOSITIVI DI CHIUSURAODI ISOLAMENTO,UNAVVISOCONL’INDICAZIONEDEL DIVIETODI MANOVRARLI. AMBIENTI CONFINATI ALL. IV PUNTO 3 D. Lgs. N. 81/08 VASCHE,CANALIZZAZIONI,TUBAZIONI,SERBATOI,RECIPIENTI,SILOS 3.2.3.ILAVORATORICHEPRESTANOLALOROOPERA 3 2 3 I LAVORATORI CHE PRESTANO LA LORO OPERA ALL’INTERNODEILUOGHIPREDETTIDEVONOESSERE ASSISTITI DA ALTRO LAVORATORE SITUATO ALL’ESTERNO ASSISTITIDAALTROLAVORATORE,SITUATOALL ESTERNO PRESSOL’APERTURADI ACCESSO. 3.2.4.QUANDOLAPRESENZADI GASOVAPORINOCIVI NONPOSSAESCLUDERSIINMODOASSOLUTOOQUANDO L’ACCESSO AL FONDO DEI LUOGHI PREDETTI È L’ACCESSOALFONDODEILUOGHIPREDETTIÈ DISAGEVOLE,ILAVORATORICHEVI ENTRANODEVONO ESSERE MUNITI DI CINTURADI ESSEREMUNITIDI CINTURA DI SICUREZZACONCORDADI SICUREZZA CON CORDA DI ADEGUATALUNGHEZZAE,SENECESSARIO,DI APPARECCHI IDONEIACONSENTIRELANORMALERESPIRAZIONE. AMBIENTI CONFINATI ALL. IV PUNTO 3 D. Lgs. N. 81/08 VASCHE,CANALIZZAZIONI,TUBAZIONI,SERBATOI,RECIPIENTI,SILOS 3.3.QUALORANEILUOGHIDI CUIALPUNTO3.1NONPOSSA ESCLUDERSI LA PRESENZA ANCHE DI GAS,VAPORIOPOLVERI ESCLUDERSILAPRESENZAANCHEDI GAS VAPORI O POLVERI INFIAMMABILIODESPLOSIVI,OLTREALLEMISUREINDICATE NELL’ARTICOLO PRECEDENTE SI DEVONO ADOTTARE CAUTELE NELLARTICOLOPRECEDENTE,SIDEVONOADOTTARECAUTELE ATTEADEVITAREILPERICOLODI INCENDIOODI ESPLOSIONE, QUALILAESCLUSIONEDI FIAMMELIBERE,DI CORPI INCANDESCENTI,DI ATTREZZIDI MATERIALEFERROSOEDI CALZATURECONCHIODI. QUALORASIANECESSARIOL’IMPIEGODI LAMPADE,QUESTE DEVONO ESSERE DI SICUREZZA. DEVONOESSEREDI SICUREZZA TUBAZIONI, LE CANALIZZAZIONI E I RECIPIENTI, QUALI VASCHE, SERBATOI E SIMILI NEI QUALI SI DEBBA ENTRARE PER OPERAZIONI DI MANUTENZIONE, CONTROLLO, PULIZIA O ESERCIZIO APERTURE CHE CONSENTANO L’AGEVOLE RECUPERO DI LAVORATORE PRIVO DI SENSI CHI SOVRAINTENDE DEVE ASSICURARSI CHE NON SIANO PRESENTI GAS O VAPORI NOCIVI O AD UNA TEMPERATURA DANNOSA SE SI, DISPORRE LAVAGGI, VENTILAZIONE O ALTRO CHI SOVRAINTENDE DEVE FAR ISOLARE DAL RESTO DELL’IMPIANTO E DISPORRE SEGNALETICA DIVIETO DI MANOVRA ASSISTENZA DA PARTE DI ALTRO LAVORATORE ALL’ESTERNO VICINO ALL’APERTURA DI ACCESSO TUBAZIONI, LE CANALIZZAZIONI E I RECIPIENTI, QUALI VASCHE, SERBATOI E SIMILI NEI QUALI SI DEBBA ENTRARE PER OPERAZIONI DI MANUTENZIONE, CONTROLLO, PULIZIA O ESERCIZIO ¾ NON POTENDO ESCLUDERE DEL TUTTO LA PRESENZA DI GAS O VAPORI NOCIVI, OPPURE: ¾ SE L’ACCESSO L ACCESSO AL FONDO E E’ DISAGEVOLE CINTURA DI SICUREZZA CON CORDA DI ADEGUATA LUNGHEZZA EVENTUALMENTE, DPI PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE TUBAZIONI, LE CANALIZZAZIONI E I RECIPIENTI, QUALI VASCHE, SERBATOI E SIMILI NEI QUALI SI DEBBA ENTRARE PER OPERAZIONI DI MANUTENZIONE, CONTROLLO, PULIZIA O ESERCIZIO IN PRESENZA DI GAS, VAPORI O POLVERI INFIAMMABILI O ESPLODENTI OLTRE A QUANTO GIA GIA’ ELENCATO: ESCLUSIONE DI FIAMME LIBERE, LIBERE DI CORPI INCANDESCENTI INCANDESCENTI, DI ATTREZZI DI MATERIALE FERROSO E DI CALZATURE CON CHIODI SE NECESSARIO USARE LAMPADE LAMPADE, DEVONO ESSERE DI SICUREZZA (ANTIDEFLAGRANTI) 2008 ISPESL AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO E AMBIENTI CONFINATI OLTRE AGLI AMBIENTI DIRETTAMENTE CITATI NELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE, LEGISLATIVE ANCHE ALTRI AMBIENTI (CHE AD UN PRIMO ESAME POTREBBERO NON APPARIRE “A RISCHIO”, POSSONO INVECE CONFIGURARSI COME TALI IN PARTICOLARI CIRCOSTANZE, LEGATE ALLE MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’): • camere con aperture in alto, • vasche, • depuratori, • camere di combustione nelle fornaci e simili, • canalizzazioni varie, varie • camere non ventilate o scarsamente ventilate. 2008 ISPESL ART. 1 – FINALITA’ ED AMBITO DI APPLICAZIONE COMMA 3 LE DISPOSIZIONI DI CUI AGLI ARTICOLI 2, COMMA 2, E 3, COMMI 1 E 2 2, OPERANO UNICAMENTE IN CASO DI AFFIDAMENTO DA PARTE DEL DATORE DI LAVORO DI LAVORI,, SERVIZI E FORNITURE ALL'IMPRESA APPALTATRICE O A LAVORATORI AUTONOMI ALL'INTERNO DELLA PROPRIA AZIENDA O DI UNA SINGOLA UNITÀ PRODUTTIVA DELLA STESSA NONCHÉ NELL'AMBITO DELL'INTERO CICLO STESSA, PRODUTTIVO DELL'AZIENDA MEDESIMA, SEMPRE CHE ABBIA LA DISPONIBILITÀ GIURIDICA GIURIDICA, A NORMA DELL'ARTICOLO 26, COMMA 1, DEL DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008,, N. 81,, DEI LUOGHI IN CUI SI SVOLGE L'APPALTO O LA PRESTAZIONE DI LAVORO AUTONOMO. …. OPERANO UNICAMENTE IN CASO DI AFFIDAMENTO DA PARTE DEL DATORE DI LAVORO DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE ALL'IMPRESA APPALTATRICE O A LAVORATORI AUTONOMI ALL'INTERNO DELLA PROPRIA AZIENDA O DI UNA SINGOLA UNITÀ PRODUTTIVA DELLA STESSA, …………. ART. 26, COMMA 1, D. LGS. N. 81/2008 QUALIFICAZIONE NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI Art. 2 C. 1 QUALIFICAZIONE NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI C 2 SUBAPPALTO C. PROCEDURE DI SICUREZZA NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI Art. 3 C. 1 INFORMAZIONE DA PARTE DEL DL COMMITTENTE AI LAVORATORI DI DURATA NON INFERIORE AD UN GIORNO C. 2 RAPPRESENTANTE DEL DL COMMITTENTE C. 3 ADOZIONE ED ATTUAZIONE PROCEDURA SICUREZZA (BUONE PRASSI?) C 4 C. SANZIONE: VENIR MENO DELLA QUALIFICAZIONE SIA CHE SI OPERI DIRETTAMENTE CHE INDIRETTAMENTE ANALIZZANDO LA STRUTTURA DELL’ART. 1 ED I PRECISI RICHIAMI SI COMPRENDE QUINDI CHE: I REQUISITI NECESSARI ALLA QUALIFICAZIONE (ART. (ART 2, 2 C. C 1) SI APPLICANO “AI LAVORI” IN AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO ED IN AMBIENTI CONFINATI, CONFINATI ANCHE SE NON ESEGUITI DA IMPRESE O APPALTATORI AUTONOMI, MA “IN PROPRIO” DIRETTAMENTE DA UN DATORE DI LAVORO ………… ART. 1 – FINALITA’ ED AMBITO DI APPLICAZIONE COMMA 4 RESTANO ALTRESÌ APPLICABILI, LIMITATAMENTE ALLE FATTISPECIE DI CUI AL COMMA 3 3, FINO ALLA DATA DI ENTRATA IN VIGORE DELLA COMPLESSIVA DISCIPLINA DEL SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE DI CUI ALL'ARTICOLO 6, COMMA 8, LETTERA G), DEL DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81, E FERMI RESTANDO I REQUISITI GENERALI DI QUALIFICAZIONE E LE PROCEDURE DI SICUREZZA DI CUI AGLI ARTICOLI 2 E 3, I CRITERI DI VERIFICA DELLA IDONEITÀ TECNICO TECNICOPROFESSIONALE PRESCRITTI DALL'ARTICOLO 26, COMMA 1 LETTERA a), 1, a) DEL MEDESIMO DECRETO LEGISLATIVO LEGISLATIVO. D.LGS.N.81/08,ART.26– COMMA1,a) 1. IL DATORE DI LAVORO, IN CASO DI AFFIDAMENTO DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE AD IMPRESE APPALTATRICI O A LAVORATORI AUTONOMI ALL’INTERNO DELLA PROPRIA AZIENDA AZIENDA, O DI UNA SINGOLA UNITÀ PRODUTTIVA DELLA STESSA, NONCHÉ NELL’AMBITO DELL’INTERO CICLO PRODUTTIVO DELL’AZIENDA MEDESIMA SEMPRE CHE ABBIA LA DISPONIBILITA’ DEI LUOGHI IN CUI SI SVOLGE L DISPONIBILITA L’APPALTO APPALTO O LA PRESTAZIONE DI LAVORO AUTONOMO: a) verifica, con le modalità previste dal decreto di cui all’art. 6, c. 8, g) l'idoneità tecnico-professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori, servizi o forniture da affidare in appalto o mediante contratto d'opera o di somministrazione. Fino alla data di entrata i vigore in i del d l decreto d t di cuii sopra, la l verifica ifi è eseguita it con le l seguenti ti modalità: q del certificato di iscrizione alla camera di commercio,, 1. acquisizione industria, artigianato 2. acquisizione dell’autocertificazione dell’impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico professionale ART. 2 – QUALIFICAZIONE NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI COMMA 1 QUALSIASI ATTIVITÀ LAVORATIVA NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI PUÒ ESSERE SVOLTA UNICAMENTE DA IMPRESE O LAVORATORI AUTONOMI QUALIFICATI IN RAGIONE DEL POSSESSO DEI SEGUENTI REQUISITI: a) ……. h) SI RICORDA CHE TALI REQUISITI SONO OBBLIGATORI SIA PER LE IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI CHE ESEGUONO I LAVORI “IN IN APPALTO” APPALTO SIA PER LE IMPRESE CHE LI SVOLGONO “IN PROPRIO” REQUISITI ART. 1, C.1 a) integrale applicazione delle vigenti disposizioni in materia di valutazione dei rischi, rischi sorveglianza sanitaria e misure di gestione delle emergenze b) integrale e vincolante applicazione anche del comma 2 dell'articolo 21 del decreto legislativo 9 aprile 2008 2008, n n. 81 81, nel caso di imprese familiari e lavoratori autonomi REQUISITI ART. 1, C.1 c) presenza di personale, in percentuale non inferiore al 30 per cento della forza lavoro, con esperienza almeno triennale relativa a lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, assunta con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato ovvero anche con altre tipologie contrattuali o di appalto, a condizione, in questa seconda ipotesi, che i relativi contratti siano stati preventivamente certificati ai sensi del Titolo VIII,, Capo I,, de del dec decreto eto legislativo eg s at o 10 0 settembre sette b e 2003, 003, n. 276. 6 Tale ae esperienza deve essere necessariamente in possesso dei lavoratori che svolgono le funzioni di preposto RISPETTO A QUESTO PUNTO, RITENUTO CRITICO DA CONFINDUSTRIA CHE HA PROPOSTO MODIFICHE NELL’ITER APPROVATIVO CHE NON SONO STATE RECEPITE, SONO NECESSARI ULTERIORI APPROFONDIMENTI,, SOPRATTUTTO PER LE IMPRESE CHE ESEGUONO I LAVORI “IN PROPRIO” CERTIFICAZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO AI SENSI DEL TITOLO VIII, CAPO I, DEL D. LGS. 10.09. 2003, n. 276 Ai sensi dell’art 78, la procedura di certificazione è volontaria e consegue obbligatoriamente a una istanza scritta comune delle parti del contratto di lavoro. Le procedure d di certificazione tifi i sono d determinate t i t all'atto ll' tt di costituzione tit i d delle ll commissioni i i i di certificazione e si svolgono nel rispetto dei codici di buone pratiche di cui al comma 4, nonché di alcuni principi stabiliti nell’articolo stesso. Gli effetti della certificazione del contratto di lavoro permangono permangono, anche verso i terzi terzi, fino al momento in cui sia stato accolto, con sentenza di merito, uno dei ricorsi giurisdizionali esperibili ai sensi dell'articolo 80, fatti salvi i provvedimenti cautelari. COMMISSIONI DI CERTIFICAZIONE PRESSO: a) b) c) gli enti bilaterali le Direzioni provinciali del lavoro e le province le università pubbliche e private, comprese le fondazioni universitarie,, c-bis) il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale della tutela delle condizioni di lavoro c-ter) i consigli provinciali dei consulenti del lavoro REQUISITI ART. 1, C.1 d) avvenuta effettuazione di attività di informazione e formazione di tutto il personale, ivi compreso il datore di lavoro ove impiegato per attività lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, specificamente mirato alla conoscenza dei fattori di rischio propri di tali attività, oggetto di verifica di apprendimento e aggiornamento. I contenuti e le modalità della formazione di cui al periodo che precede sono individuati, i di id ti compatibilmente tibil t con le l previsioni i i i di cuii agli li articoli ti li 34 e 37 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, entro e non oltre 90 giorni dall'entrata in vigore del presente decreto, con accordo in Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sentite le parti sociali D. LGS. N. 81/08 - Art. 34 – formazione del datore di lavoro che svolge la funzione di R.SPP D. LGS. N. 81/08 - Art. 37 – formazione dei lavoratori e degli g RLS REQUISITI ART. 1, C.1 e) possesso di dispositivi di protezione individuale, individuale strumentazione e attrezzature di lavoro idonei alla prevenzione dei rischi propri delle attività lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o confinati e avvenuta effettuazione di attività di addestramento all'uso corretto di tali dispositivi, strumentazione e attrezzature, coerentemente con le previsioni di cui agli articoli 66 e 121 e all'allegato IV, punto 3, del decreto l i l ti 9 aprile legislativo il 2008 2008, n. 81 APPARECCHI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE MASCHERE CON OPPORTUNI FILTRI O, SE RICHIESTO, AUTORESPIRATORI IMBRAGATURA (CINTURA?) DI SICUREZZA CON “IDONEO” SISTEMA DI SALVATAGGIO ATTENZIONE: ADDESTRAMENTO OBBLIGATORIO (III CATEGORIA) REQUISITI ART. 1, C.1 f) avvenuta effettuazione di attivita' di addestramento di tutto il personale impiegato per le attivita' lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, ivi compreso il datore di lavoro, relativamente alla applicazione di procedure di sicurezza coerenti con le previsioni di cui agli articoli 66 e 121 e dell'allegato IV, punto 3, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 TUTTO IL PERSONALE IMPIEGATO , COMPRESO DATORE DI LAVORO Æ ADDESTRAMENTO SU PROCEDURE DI SICUREZZA REQUISITI ART. 1, C.1 g) rispetto delle vigenti previsioni, ove applicabili, in materia di Documento unico di regolarità g contributiva h) integrale applicazione della parte economica e normativa della contrattazione collettiva di settore, compreso il versamento della contribuzione all'eventuale ente bilaterale di riferimento, ove la prestazione sia di tipo retributivo, con riferimento ai contratti e accordi collettivi di settore sottoscritti da organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale REQUISITI ART. 1, C.1 f) avvenuta effettuazione di attività di addestramento di tutto il personale impiegato per le attività lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, ivi compreso il datore di lavoro, relativamente alla applicazione di procedure di sicurezza coerenti con le previsioni di cui agli articoli 66 e 121 e dell'allegato IV, punto 3, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 TUTTO IL PERSONALE IMPIEGATO , COMPRESO DATORE DI LAVORO Æ ADDESTRAMENTO SU PROCEDURE DI SICUREZZA ART. 2 – QUALIFICAZIONE NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI COMMA 2 In relazione alle attività lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o confinati non e e' ammesso il ricorso a subappalti, se non autorizzati espressamente dal datore di lavoro committente e certificati ai sensi del Titolo VIII, Capo I, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, e successive modificazioni e integrazioni. Le disposizioni del presente regolamento si applicano anche nei riguardi delle imprese o dei lavoratori autonomi ai quali le lavorazioni vengano subappaltate. ART. 3 – PROCEDURE DI SICUREZZA NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI COMMA 1 PRIMA DELL'ACCESSO NEI LUOGHI NEI QUALI DEVONO SVOLGERSI LE ATTIVITÀ LAVORATIVE DI CUI ALL ARTICOLO 1 1, COMMA 2 2, TUTTI I LAVORATORI IMPIEGATI ALL'ARTICOLO DALLA IMPRESA APPALTATRICE, COMPRESO IL DATORE DI LAVORO OVE IMPIEGATO NELLE MEDESIME ATTIVITÀ, O I LAVORATORI AUTONOMI DEVONO ESSERE PUNTUALMENTE E DETTAGLIATAMENTE INFORMATI DAL DATORE DI LAVORO COMMITTENTE SULLE CARATTERISTICHE DEI LUOGHI IN CUI SONO CHIAMATI AD OPERARE, SU TUTTI I RISCHI ESISTENTI NEGLI AMBIENTI,, IVI COMPRESI QUELLI DERIVANTI DAI PRECEDENTI UTILIZZI DEGLI AMBIENTI DI LAVORO, E SULLE MISURE DI PREVENZIONE E EMERGENZA ADOTTATE IN RELAZIONE ALLA PROPRIA ATTIVITÀ. L'ATTIVITÀ DI CUI AL PRECEDENTE PERIODO VA REALIZZATA IN UN TEMPO SUFFICIENTE E ADEGUATO ALL'EFFETTIVO COMPLETAMENTO DEL TRASFERIMENTO DELLE INFORMAZIONI E, COMUNQUE, NON INFERIORE AD UN GIORNO ART. 3 – PROCEDURE DI SICUREZZA NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI COMMA 2 IL DATORE DI LAVORO COMMITTENTE INDIVIDUA UN PROPRIO RAPPRESENTANTE, IN POSSESSO DI ADEGUATE COMPETENZE IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E CHE ABBIA COMUNQUE SVOLTO LE ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE, INFORMAZIONE FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO DI CUI ALL'ARTICOLO 2, COMMA 1, LETTERE C) ED F), A CONOSCENZA DEI RISCHI PRESENTI NEI LUOGHI IN CUI SI SVOLGONO LE ATTIVITÀ LAVORATIVE, CHE VIGILI IN FUNZIONE DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ SVOLTE DAI LAVORATORI IMPIEGATI DALLA IMPRESA APPALTATRICE O DAI LAVORATORI AUTONOMI E PER LIMITARE IL RISCHIO DA INTERFERENZA DI TALI LAVORAZIONI CON QUELLE DEL PERSONALE IMPIEGATO DAL DATORE DI LAVORO COMMITTENTE ART. 3 – PROCEDURE DI SICUREZZA NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI COMMA 3 DURANTE TUTTE LE FASI DELLE LAVORAZIONI IN AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI DEVE ESSERE ADOTTATA ED EFFICACEMENTE ATTUATA UNA PROCEDURA DI LAVORO SPECIFICAMENTE DIRETTA A ELIMINARE O, OVE IMPOSSIBILE, RIDURRE AL MINIMO I RISCHI PROPRI DELLE ATTIVITÀ IN AMBIENTI CONFINATI, CONFINATI COMPRENSIVA DELLA EVENTUALE FASE DI SOCCORSO E DI COORDINAMENTO CON IL SISTEMA DI EMERGENZA DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE E DEI VIGILI DEL FUOCO. TALE PROCEDURA POTRÀ CORRISPONDERE A UNA BUONA PRASSI, QUALORA VALIDATA DALLA COMMISSIONE CONSULTIVA PERMANENTE PER LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO AI SENSI DELL'ARTICOLO DELL ARTICOLO 2, COMMA 1, LETTERA V), DEL DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81 ART. 3 – PROCEDURE DI SICUREZZA NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI COMMA 4 IL MANCATO RISPETTO DELLE PREVISIONI DI CUI AL PRESENTE REGOLAMENTO DETERMINA IL VENIR MENO DELLA QUALIFICAZIONE NECESSARIA PER OPERARE, DIRETTAMENTE O INDIRETTAMENTE, NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI SANZIONE INTERDITTIVA MODALITA’ DI VERIFICA? ENTE PREPOSTO? ALTRE SANZIONI APPLICABILI AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO – ART. ART 66 D D. Lgs. Lgs N. N 81/08 Articolo 68 - Sanzioni per il datore di lavoro 1. Il datore di lavoro e il dirigente sono puniti: a) con l’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro per la violazione dell’articolo 66; AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO – ART. ART 121 D D. Lgs. Lgs N. N 81/08 Articolo 159 - Sanzioni per i datori di lavoro e i dirigenti 2. Il datore di lavoro e il dirigente sono puniti: a)) con l’arresto l’ t fifino a seii mesii o con l’ammenda l’ d d da 2 2.500 500 a 6 6.400 400 euro per lla violazione i l i degli articoli 97, comma 1, 100, comma 3, 111, commi 1, lettera a), e 6, 114, comma 1, 117, 118, 121, 122, 126, 128, comma 1, 145, commi 1 e 2 e 148; AMBIENTI CONFINATI – ALL. IV PUNTO 3 D. Lgs. N. 81/08 Articolo 68 - Sanzioni per il datore di lavoro 2 La violazione di più precetti riconducibili alla categoria omogenea di requisiti di 2. sicurezza relativi ai luoghi di lavoro di cui all’allegato IV, punti …………, 3, ………. è considerata una unica violazione ed è punita con la pena prevista dal comma 1, lettera b) (arresto da due a quattro mesi o con l’ammenda da 1.000 a 4.800). L’organo di vigilanza è tenuto a precisare in ogni caso caso, in sede di contestazione contestazione, i diversi precetti violati. CONCLUDENDO IL DPR 177/2011 AFFRONTA IN URGENZA UN ASPETTO DELLE QUESTIONI RIGUARDANTI LA SALUTE E LA SICUREZZA DEI LAVORATORI RESO RILEVANTE DAI NUMEROSI INFORTUNI IMPONENDO (OLTRE A QUANTO GIA’ DETTAGLIATAMENTE PREVISTO DAL D. LGS. N. 81/08): ¾REQUISITI SPECIFICI PER LE IMPRESE ED I LAVORATORI AUTONOMI CHE SVOLGONO LE ATTIVITA’ (IN APPALTO, IN SUBAPPALTO O ANCHE IN PROPRIO) ¾ALCUNE REGOLE RIGUARDANTI LA FORMAZIONE E LA SUA DURATA, LA VIGILANZA,, LA DISPONIBILITA’ DI SPECIFICHE PROCEDURE DI SICUREZZA DA APPLICARE SOLO IN CASO DI APPALTO E SUBAPPALTO SONO PERO’ PERO PRESENTI ALCUNE CRITICITA’ CRITICITA SULLE QUALI SI ATTENDONO CHIARIMENTI (30% LAVORATORI, DURATA MINIMA FORMAZIONE DI UN GIORNO) Esempio istruzione operativa MARCATURA CE – DPR 17/2010 E SIMILARI TITOLO III – CAPO I - D. LGS. N. 81 ALLEGATI V / VI – D. LGS. N. 81 CONDIZIONI DI SICUREZZA E SALUTE LEGATE AI REQUISITI DELLE ATTREZZATURE ED ALLE MODALITA’ D’USO TITOLO III D.LGS. N. 81/08 ATTREZZATURE DI LAVORO ART. 69 - DEFINIZIONI ART. 70 - REQUISITI DI SICUREZZA ART. 71 - OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO ART. 72 – OBBLIGHI DEI NOLEGGIATORI E ART DEI CONCEDENTI IN USO ART. 66 – INFORMAZIONE E FORMAZIONE ALL. V REQUISITI DI SICUREZZA DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO COSTRUITE IN ASSENZA DI DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI DI RECEPIMENTO DI DIRETTIVE COMUNITARIE DI PRODOTTO, O MESSE A DISPOSIZIONE DEI LAVORATORI ANTECEDENTEMENTE ALLA DATA DELLA LORO EMANAZIONE ALL. VI DISPOSIZIONI CONCERNENTI L’USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO TITOLO III - D. LGS. N. 81/08 ATTREZZATURE DI LAVORO ATTREZZATURA: QUALSIASI MACCHINA, APPARECCHIO, UTENSILE O IMPIANTO, INTESO COME IL COMPLESSO DI MACCHINE, ATTREZZATURE E COMPONENTI NECESSARI ALL’ ATTUAZIONE DI UN PROCESSO PRODUTTIVO, DESTINATO AD ESSERE USATO DURANTE IL LAVORO • MACCHINE (FISSE FISSE,,PORTATILI PORTATILI,,MOBILI MOBILI, ,TRASPORTABILI TRASPORTABILI,,SINGOLE SINGOLE,, COMPLESSE)) COMPLESSE • MEZZI DISOLLEVAMENTO DISOLLEVAMENTO,,TRASPORTO TRASPORTO,,IMMAGAZZINAMENTO IMMAGAZZINAMENTO • MEZZI D’OPERA • IMPIANTI DIDISTRIBUZIONE DIDISTRIBUZIONE (ACQUA,ARIA, ACQUA,ARIA,ELETTRICO ELETTRICO,..) ,..) • UTENSILI MACCHINA MEZZO SOLLEV. …. IMPIANTO UTENSILE FISSA TRASPORTA BILE PORTATILE SEMOVENTE OPERATRICE ALTRE DEFINIZIONI DAL TITOLO III – D. LGS. N. 81/08 USO DELL’ATTREZZATURA DI LAVORO: QUALSIASI OPERAZIONE LAVORATIVA CONNESSA AD UN’ATTREZZATURA DI LAVORO,, Q QUALE LA MESSA IN SERVIZIO E FUORI SERVIZIO, L’IMPIEGO, IL TRASPORTO, LA RIPARAZIONE,LA TRASFORMAZIONE, LA MANUTENZIONE MANUTENZIONE, LA PULIZIA E LO SMONTAGGIO ZONA PERICOLOSA: SI INTENDE QUALSIASI ZONA ALL INTERNO ALL’INTERNO O IN PROSSIMITA’ PROSSIMITA DI UNA ATTREZZATURA DI LAVORO NELLA QUALE LA PRESENZA DI UN LAVORATORE COSTITUISCE UN RISCHIO PER LA SALUTE O LA SICUREZZA DELLO STESSO LAVORATORE ESPOSTO: QUALSIASI LAVORATORE CHE SI TROVI INTERAMENTE O IN PARTE IN UNA ZONA PERICOLOSA OPERATORE: IL LAVORATORE INCARICATO DELL DELL’USO USO DI UNA ATTREZZATURA DI LAVORO RISPETTO AL D. LGS. N. 626/94, RISULTA CANCELLATA LA DEFINIZIONE DI “LAVORO IN QUOTA”, COSI’ COME TUTTI GLI OBBLIGHI CONSEGUENTI SU TALE ARGOMENTO, CHE SONO STATI INSERITI NEL TITOLO IV, IV APPLICABILE AI CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI CAPO II – NORME PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO NELLE COSTRUZIONI E NEI LAVORI IN QUOTA – ART. 105 ... LE NORME DEL PRESENTE CAPO SI APPLICANO AI LAVORI IN Q QUOTA DI CUI AL PRESENTE CAPO ED AD IN OGNI ALTRA ATTIVITA’ LAVORATIVA ... ESSENDO IN OGNI CASO TUTTI I DISPOSITIVI PER PORTARE IN QUOTA I LAVORATORI DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO .... TALI ATTREZZATURE VANNO CONSIDERATE NELL NELL’APPLICAZIONE APPLICAZIONE DEL TITOLO III CHE STIAMO ESAMINANDO ¾ REQUISITI DI SICUREZZA ¾ VALUTAZIONE DEI RISCHI ¾ MISURE DI TUTELA OLTRE ACIO’SIDOVRA’VALUTARE A CIO’ SI DOVRA’ VALUTARE SEAPPLICARE SE APPLICARE ANCHE GLI SPECIFICI OBBLIGHI DELTITOLO IV,CAPOII,CHE POIESAMINEREMO,SESI SVOLGE UN“LAVORO INQUOTA” ...ATTIVITA’LAVORATIVA CHE ESPONE ILLAVORATORE ALRISCHIO DI CADUTA DAUNA QUOTAPOSTAADALTEZZA SUPERIORE A2M RISPETTO ADUNPIANOSTABILE... ART. 70, C.1, 2, 3 REQUISITI DI SALUTE E DI SICUREZZA 1)) SALVO O QUANTO O PREVISTO O AL L COMMA A 2, 2 LE E ATTREZZATURE DI LAVORO MESSE A DISPOSIZIONE DEI LAVORATORI DEVONO ESSERE CONFORMI ALLE SPECIFICHE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI DI RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE E DI PRODOTTO NORMATIVADI RECEPIMENTODIRETTIVEÆ MARCATURACE 2)) LE ATTREZZATURE COSTRUITE IN ASSENZA O IN PRECEDENZA Æ REQUISITI GENERALI DI SICUREZZA IN ALLEGATO V (OVVERO AI DECRETI EVENTUALI APPROVATI CON SPECIFICI DECRETI SU DELEGA DELL’ART. 395 DEL DPR 547 – VIGORE FINO AL 94 . O DELL’ART. 28 DEL D.LGS. N. 626 – ART. 28 – ORA ABROGATO) I REQUISITI DI SICUREZZA APPLICABILI SONO QUINDI DIVERSI A SECONDA DEI SEGUENTI PARAMETRI ATTREZZATURE MARCATECE ATTREZZATURECOSTRUITE PRIMADELRECEPIMENTO ITALIANODELLEAPPLICABILI DIRETTIVECE ATTREZZAUTRECOSTRUITE (ANCHEOGGI)INASSENZADEL RECEPIMENTOITALIANODELLE DIRETTIVAAPPLICABILICE(OIN ( ASSENZADI DIRITTIVE APPLICABILI) REQUISITI DI SICUREZZA STABILITINELLA NORMATIVADI RECEPIMENTO DELLEDIRETTIVE REQUISITIDI SICUREZZA ALLEGATOV REQUISITI DI SICUREZZA ALLEGATOV ASSUME ESTREMA RILEVANZA LA COMPRENSIONE DELLA NORMATIVA DI RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE “DI PRODOTTO” MARCATURA CE PRINCIPI ISPIRATORI E REQUISITI DI SICUREZZA CHE DEVONO RISPETTARE LE ATTREZZATURE PER LA COMMERCIALIZZAZIONE IN AMBITO EUROPEO DIRETTIVA MACCHINE MARCATURA CE - PRINCIPI ISPIRATORI STABILIREUNASERIEDI REQUISITIMINIMIDI SICUREZZACHETUTTELEATTREZZATUREDI UNCERTO TIPODEVONORISPETTAREPERESSERE COMMERCIALIZZATENELLOSPAZIOECONOMICO EUROPEO ELENCO COMPLETO DELLE DIRETTIVE NUOVO APPROCCIO - CE MATERIALEELETTRICODI BASSATENSIONE(DIR.73/23) RECIPIENTI SEMPLICI A PRESSIONE (DIR 87/404) RECIPIENTISEMPLICIAPRESSIONE(DIR.87/404) GIOCATTOLI(DIR.88/378) PRODOTTIDACOSTRUZIONE(DIR.89/106) APPARECCHICHEPOSSONOCREAREPERTURBAZIONIELETTROMAGNETICHE(DIR.89/336) ( / ) MACCHINE,MACCHINE MOBILI,APPARECCHIDI SOLLEVAMENTO(DIR.98/37) DISPOSITIVIDI PROTEZIONEINDIVIDUALE(DIR.89/686) STRUMENTIPERPESAREAFUNZIONAMENTONONAUTOMATICO(DIR.90/384) DISPOSITIVI MEDICI IMPIANTABILI ATTIVI (DIR 90/385) DISPOSITIVIMEDICIIMPIANTABILIATTIVI(DIR.90/385) APPARECCHIAGAS(DIR.90/396) APPARECCHIATURETERMINALIDI TELECOMUNICAZIONEEAPPARECCHIATUREDELLESTAZIONITERRESTRI ( / ABROGATADALLADIR.1999/5) / ) DI COMUNICAZIONEVIASATELLITE(DIR.98/13 NUOVECALDAIEADACQUACALDAALIMENTATECONCOMBUSTIBILILIQUIDIOGASSOSI(DIR.92/42) ESPLOSIVIPERUSOCIVILE(DIR.93/15) DISPOSITIVIMEDICI(DIR.93/42) IMBARCAZIONI DA DIPORTO (DIR 94/25) IMBARCAZIONIDADIPORTO(DIR.94/25) APPARECCHIESISTEMIDI PROTEZIONEDESTINATIADESSEREUTILIZZATIINATMOSFERA POTENZIALMENTEESPLOSIVA(DIR.94/9) ( / ) ASCENSORI(DIR.95/16) APPARECCHIDI REFRIGERAZIONEPERUSODOMESTICO(DIR.96/57) ATTREZZATUREAPRESSIONE(DIR.97/23) DISPOSITIVIMEDICODIAGNOSTICIINVITRO(DIR.98/79) IMPIANTI DI TRASPORTOPUBBLICOAFUNE(DIR.2000/9) IMPIANTIDI TRASPORTO PUBBLICO A FUNE (DIR 2000/9) APPARECCHIATURERADIOEAPPARECCHIATURETERMINALIDI TELECOMUNICAZIONEEILRECIPROCO RICONOSCIMENTODELLALOROCONFORMITÀ(DIR.1999/5) MARCATURA CE - ATTREZZATURE DI LAVORO DPR 459/1996 (DAL 21/9/96 AL 6/3/2010) MACCHINE (ART (ART. 11 11, C C. 1 – 3 NON ABROGATI) ABROGATI), MACCHINE MOBILI E MEZZI DI SOLLEVAMENTO D.LGS. N. 17/2010 (DAL 6/3/2010) MACCHINE, MACCHINE MOBILI E MEZZI DI SOLLEVAMENTO L. 791/1977 s.m.i. MATERIALE ELETTRICO BASSA TENSIONE D. LGS. N. 311/1991 (abrogato) D. LGS. N. 42/1997 RECIPIENTI SEMPLICI A PRESSIONE D. LGS. N. 476/1992 (abrogato) D. LGS. N. 615/1996 (abrogato) D.LGS. N. 194/2007 APPARECCHI CHE POSSONO CREARE PERTURBAZIONI ELETTROMAGNETICHE DPR 661/1996 APPARECCHI A GAS DPR 660/1996 NUOVE CALDAIE AD ACQUA CALDA ALIMENTATE A COMBUSTIBILE LIQUIDO O GASSOSO DPR 126/98 APPARECCHI E SISTEMI DI PROTEZIONE DESTINATI AD ESSERE UTILIZZATI IN ATMOSFERA POTENZIALMENTE ESPLOSIVA DPR 162/1999 s.m.i. – CAPO I come modificato dal DPR 204/2010 (entrata in vigore 30.12.2010) ASCENSORI E MONTACARICHI D LGS. D. LGS N. N 93/2000 ATTREZZATURE A PRESSIONE D. LGS. N. 23/2002 ATTREZZATURE A PRESSIONE TRASPORTABILI OGNI DIRETTIVA CHE PREVEDE LA MARCATURA CE DEFINISCE IN PRIMO LUOGO UN “CAMPO CAMPO DI APPLICAZIONE APPLICAZIONE” E GENERALMENTE CONTIENE UN ELENCO DI “ESCLUSIONI” TALI INFORMAZIONI SERVONO PER CAPIRE QUALI DIRETTIVE SONO APPLICABILI AD UNA CERTA ATTREZZATURA DI LAVORO !! E’ IMPORTANTE CAPIRE QUALI DIRETTIVE DEBBANO ESSERE APPLICATE Æ IL FABBRICANTE SCEGLIE POI UNA DIRETTIVA FRA QUELLE APPLICABILI (QUELLA PIU’ RILEVANTE) PER INDIVIDUARE LA PROCEDURA DI CERTIFICAZIONE MARCATURA CE – PROCEDURA (TIPICA) SEGUIREICRITERIDI SICUREZZA ESPRESSINELLEDIRETTIVEAPPLICABILIPERLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELL’ATTREZZATURA E TENERE TRACCIA DELLA PROGETTAZIONEEREALIZZAZIONEDELLATTREZZATURAETENERETRACCIADELLA DOCUMENTAZIONEDI PROGETTO(FASCICOLOTECNICO) EMETTEREILMANUALE(RISCHIRESIDUI– EMETTERE IL MANUALE (RISCHI RESIDUI DPI – PROCEDUREDI PROCEDURE DI LAVOROSICURE– LAVORO SICURE DOCUMENTAZIONE) PRODURRELA“DICHIARAZIONEDI CONFORMITA’”NELLAQUALESONO RICHIAMATETUTTELEDIRETTIVESEGUITE PERALCUNEDIRETTIVE(COMPRESALADIRETTIVAMACCHINEINVIGORE) APPLICARELAMARCATURA“CE” SOLO PER ALCUNE TIPOLOGIE DI ATTREZZATURE E E’ RICHIESTA LA PARTECIPAZIONE ALLA PROCEDURA DI UN ENTE ESTERNO POSSONO ESSERE SEGUITE LE NORME ARMONIZZATE (EN – EN UNI – EN CEI) MARCATURA CE - ATTESTAZIONI IL FABBRICANTE O L’IMPORTATORE L IMPORTATORE ATTESTANO QUINDI LA RISPONDENZA AI REQUISITI APPLICABILI MEDIANTE LA PREDISPOSIZIONE DELLA “DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’” ALCUNE DIRETTIVE PREVEDONO CHE TALE DICHIARAZIONE ACCOMPAGNI L’ATTREZZATURA L ATTREZZATURA (ES. (ES MACCHINE) ALTRE CHE ESSA SIA TRATTENUTA PRESSO IL FABBRICANTE O L’IMPORTATORE (ES. MATERIALE ELETTRICO BASSA TENSIONE) QUANDO E’ PREVISTO DEL MATERIALE DI ACCOMPAGNAMENTO (ES (ES. MANULE D'USO D USO E MANUTENZIONE) LA DIRETTIVA SPECIFICA ANCHE QUALI CONTENUTI ESSO DEVE AVERE MARCATURA CE - VIGILANZA LAVIGILANZASULL’APPLICAZIONEDELLENORMATIVEDI RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE DI PRODOTTOE RECEPIMENTODELLEDIRETTIVEDI PRODOTTO E’ ESEGUITADAVARIEAUTORITA’DI SORVEGLIANZA STABILITEALIVELLONAZIONALEPERIDIVERSITIPIDI PRODOTTO INCASOUNAATTREZZATURARISULTIPROVVISTADI MARCATURACE SENZACHESIANORISPETTATIGLISPECIFICIREQUISITIPREVISTI,LA NORMATIVA DI RECEPIMENTODELLEDIRETTIVECOMUNITARIEPREVEDE NORMATIVADI RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE PREVEDE CHESIAEMESSOUNORDINEAMODIFICARETUTTELEATTREZZATURE UGUALI IMMESSE SUL MERCATO EUROPEO OVVERO A RITIRARLE DAL UGUALIIMMESSESULMERCATOEUROPEO,OVVEROARITIRARLEDAL MERCATO. LL’ORDINE ORDINEVIENEEMESSOALIVELLONAZIONALE(PROPOSTO)E VIENE EMESSO A LIVELLO NAZIONALE (PROPOSTO) E CONFERMATOALIVELLOEUROPEO(OPERATIVO) RICORDANDO ……….. ATTREZZATURE MARCATECE ATTREZZATURECOSTRUITE PRIMADELRECEPIMENTO ITALIANODELLEAPPLICABILI DIRETTIVECE ATTREZZAUTRECOSTRUITE (ANCHEOGGI)INASSENZADEL RECEPIMENTOITALIANODELLE DIRETTIVAAPPLICABILICE(OIN ( ASSENZADI DIRITTIVE APPLICABILI) REQUISITI DI SICUREZZA STABILITINELLA NORMATIVADI RECEPIMENTO DELLEDIRETTIVE REQUISITIDI SICUREZZA ALLEGATOV REQUISITI DI SICUREZZA ALLEGATOV ATTREZZATURE MARCATE CE VERIFICA REQUISITI DI SICUREZZA INDIVIDUAZIONE DIRETTIVE – ATTI DI RECEPIMENTO APPLICABILI ALL ALL’ATTREZZATURA ATTREZZATURA VERIFICA DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ ED ELENCO DIRETTIVE IN ESSA CITATE VERIFICA ALTRA DOCUMENTAZIONE (MANUALE ISTRUZIONI ….)) ISTRUZIONI, VERIFICA “DIFETTI EVIDENTI” PER LE ATTREZZATURE NON MARCATE CE ASSUME RILEVANZA L’ANALISI DELL’ALLEGATO V, CHE “NON” E’ LA SEMPLICE COPIA DEL PRECEDENTE 547 ALLEGATO V INDICE CHECK LIST VERIFICA ALLEGATO V PER VERIFICARE LA RISPONDENZA AI REQUISITI DI SICUREZZA PREVISTI DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E’ NECESSARIO: CENSIMENTO: CE, NON CE CE NON CE VERIFICA DOCUMENTAZIONE IN FUNZIONE DELL’ANNO DI IMMISSIONE SUL MERCATO VERIFICA CONFORMITA’ RISPETTO AD ALLEGATO V EVENTUALE ADEGUAMENTO RICERCA DIFETTI “EVIDENTI” SI PROCEDE POI CON LA VALUTAZIONE DEI RISCHI …. (O ANCHE PRIMA!) ATTENZIONE: CERTIFICAZIONE CONFORMITA’ IMPIANTI DM 37/2008 smi (HA SOSTITUITO LA 46/90 ATTIVANDONE UNA PARTE CHE NON ERA MAI STATA ATTIVATA NELLE AZIENDE) Certificati di conformità (con allegati obbligatori) dal 27 marzo 2008 relativamente ai seguenti impianti: ¾ impianti di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione, utilizzazione dell'ENERGIA ELETTRICA, impianti di protezione contro le scariche atmosferiche, nonche' gli impianti per l'automazione di porte, cancelli e barriere; ¾ impianti radiotelevisivi, le antenne e gli IMPIANTI ELETTRONICI in genere ¾ impianti di RISCALDAMENTO, di CLIMATIZZAZIONE, di CONDIZIONAMENTO e di REFRIGERAZIONE di qualsiasi natura o specie, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense, e di ventilazione ed aerazione dei locali ¾ impianti IDRICI E SANITARI di qualsiasi natura o specie ¾ impianti per la DISTRIBUZIONE E L'UTILIZZAZIONE L UTILIZZAZIONE DI GAS di qualsiasi tipo tipo, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali ¾ impianti di SOLLEVAMENTO DI PERSONE O DI COSE per mezzo di ascensori, di montacarichi, di scale mobili e simili (NO GRU, CARRIPONTE…..) ¾ impianti di PROTEZIONE ANTINCENDIO ART. 71, C. 1 - 2 OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE METTERE A DISPOSIZIONE DEI LAVORATORI ATTREZZATURE CONFORMI AI REQUISITI DI CUI ALL’ART. 70, IDONEE AI FINI DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE E ADEGUATE AL LAVORO DA SVOLGERE OVVERO ADATTATE A TALI SCOPI CHE DEVONO SEMPRE ESSERE UTILIZZATE CONFORMEMENTE ALLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE DI RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE NELLASCELTADINUOVEATTREZZATURE,TENERECONTODI: 9 CARATTERISTICHESPECIFICHEDELLAVORODASVOLGERE 9 RISCHIPRESENTINELL’AMBIENTEDILAVORO 9 RISCHIDERIVANTIDALL’IMPIEGODELLEATTREZZATUREDILAVORO 9 RISCHIDERIVANTIDAINTERFERENZECONALTREATTREZZATURE RISCHI DERIVANTI DA INTERFERENZE CON ALTRE ATTREZZATURE GIA’INUSO CAPITOLATO D’ACQUISTO COLLAUDO IN INGRESSO IL D. LGS. N. 81/08 PREVEDE SANZIONI SIA PER GLI UTILIZZATORI CHE PER PROGETTISTI, FABBRICANTI ED INSTALLATORI S O DI ATTREZZATURE IL MANCATO RISPETTO DELL’ART DELL’ART. 70 70, C C. 1 e 2 E CIOE’ DEI : ¾REQUISITI NORMATIVE DI RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE DI PRODOTTO (CE) ¾REQUISITI IN ALLEGATO V (non ( CE) E’ SANZIONATO PER DATORE DI LAVORO E DIRIGENTE (UTILIZZATORI) GLI OBBLIGHI (E LE SANZIONI) PER LE ALTRE FIGURE CITATE SONO ESPRESSE NEL TITOLO I DEL D. LGS. N. 81/08 TITOLO I – D. LGS. N. 81/08 – Art. 22 OBBLIGHI DEI PROGETTISTI IPROGETTISTIDEILUOGHIEDEIPOSTIDI LAVOROEDEGLIIMPIANTI RISPETTANOI PRINCIPIGENERALIDI PREVENZIONEIN MATERIA DI SALUTEESICUREZZASULLAVORO MATERIADI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO ALMOMENTODELLESCELTEPROGETTUALIE T CNICH SC GONO ATTR ATUR , TECNICHEESCELGONOATTREZZATURE, COMPONENTIEDISPOSITIVIDI PROTEZIONE RISPONDENTIALLEDISPOSIZIONILEGISLATIVEE REGOLAMENTARIINMATERIA Articolo 57 - Sanzioni per i progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli installatori 1. I progettisti che violano il disposto dell’articolo 22 sono puniti con l’arresto fino a sei mesi o con ll’ammenda ammenda da 1 1.500 500 a 6 6.000 000 euro euro. TITOLO I – D. LGS. N. 81/08 – Art. 23 OBBLIGHI DEI FABBRICANTI E FORNITORI SONO VIETATI LA FABBRICAZIONE, FABBRICAZIONE LA VENDITA, VENDITA IL NOLEGGIO E LA CONCESSIONE IN USO DI ATTREZZATURE DI LAVORO, DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI ED IMPIANTI NON RISPONDENTI ALLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI VIGENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO. IN CASO DI LOCAZIONE FINANZIARIA DI BENI ASSOGGETTATI A PROCEDURE DI ATTESTAZIONE ALLA CONFORMITÀ, CONFORMITÀ GLI STESSI DEBBONO ESSERE ACCOMPAGNATI, A CURA DEL CONCEDENTE, DALLA RELATIVA DOCUMENTAZIONE. DOCUMENTAZIONE Articolo 57 - Sanzioni per i progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli installatori 2 I fabbricanti e i fornitori che violano il disposto dell’articolo 2. dell articolo 23 sono puniti con l’arresto l arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 10.000 a 40.000 euro. TITOLO I – D. LGS. N. 81/08 – Art. 24 OBBLIGHI DEGLI INSTALLATORI GLIINSTALLATORIEMONTATORIDIIMPIANTI, GLI INSTALLATORI E MONTATORI DI IMPIANTI ATTREZZATUREDILAVOROOALTRIMEZZI TECNICI PER LA PARTE DI LORO COMPETENZA TECNICI,PERLAPARTEDILOROCOMPETENZA, DEVONOATTENERSIALLENORMEDISALUTEE SICUREZZASULLAVORO,NONCHÉALLE ISTRUZIONIFORNITEDAIRISPETTIVI FABBRICANTI. Articolo 57 - Sanzioni per i progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli installatori 3 Gli installatori che violano il disposto dell’articolo 3. dell articolo 24 sono puniti con l’arresto l arresto fino a tre mesi o con l’ammenda da 1.200 a 5.200 euro QUINDI PER LA FIGURA Q G DEL FABBRICANTE C DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO MARCATE CE IL SISTEMA SANZIONATORIO E’ E DOPPIO: ÆQUELLO PREVISTO DAGLI STRUMENTI NAZIONALI DI RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE DI PRODOTTO (RITIRO DAL MERCATO O MODIFICA OBBLIGATORIA SE NON SONO RISPETTATI I REQUISITI ED E’ PRESENTE LA MARCATURA CE) - AUTORITA’ PER LA SORVEGLIANZA DEL MERCATO (MINISTERO) ÆQUELLO PREVISTO DAL D. LGS. N. 81 (SANZIONI PENALI)- ENTE VIGILANZA TERRITORIALMENTE COMPETENTE IL LEGISLATORE, AL COMMA 4 DELL’ART. 70, SI OCCUPA DI STABILIRE LE REGOLE PER QUESTA DOPPIA VIGILANZA SEORGANODI SE ORGANO DI VIGILANZAVERIFICACHEUNAATTREZZATURAIMMESSASULMERCATOO VIGILANZA VERIFICA CHE UNA ATTREZZATURA IMMESSA SUL MERCATO O MESSAINSERVIZIOAISENSIDELLADIRETTIVADI PRODOTTO,PRESENTAUNA SITUAZIONEDI RISCHIORICONDUCIBILEALMANCATORISPETTODI UNOOPIÙREQUISITI ESSENZIALI DI SICUREZZAPREVISTI: ESSENZIALIDI SICUREZZA PREVISTI : 9 INFORMAL’AUTORITA’NAZIONALEDI SORVEGLIANZACOMPETENTEPERILTIPODI PRODOTTO 9 EMETTEPRESCRIZIONEALDATOREDI LAVOROUTILIZZATOREDELSIGNOLOESEMPLARE PER RIMUOVERE LA SITUAZIONE DI RISCHIO(ODISPOSIZIONESENONC’E’VERAA PERRIMUOVERELASITUAZIONEDI RISCHIO (O DISPOSIZIONE SE NON C’E’ VERA A PROPRIAVIOLAZIONE) 9ORGANODI 9ORGANO DI VIGILANZACOMPETENTEPERTERRITORIOEMETTEPRESCRIZIONENEI VIGILANZA COMPETENTE PER TERRITORIO EMETTE PRESCRIZIONE NEI CONFRONTIDELFABBRICANTEEDEISOGGETTICHEFANNOPARTEDELLACATENADI DISTRIBUZIONEALLACONCLUSIONEDELL’ACCERTAMENTOTECNICODELL’AUTORITA’ NAZIONALE PER LA SORVEGLIANZA DEL MERCATO (SERISULTAVIOLAZIONEAIREQUISITI NAZIONALEPERLASORVEGLIANZADELMERCATO (SE RISULTA VIOLAZIONE AI REQUISITI PREVISTIDALLADIRETTIVACOMUNITARIADI PRODOTTO) ART. 71, C. 3 OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE ALFINEDI RIDURREALMINIMOIRISCHICONNESSI RISCHICONNESSI ALL'USODELLEATTREZZATUREDI ALL'USODELLEATTREZZATUREDI LAVORO LAVOROEPER IMPEDIRECHEDETTEATTREZZATUREPOSSANOESSERE UTILIZZATE PER OPERAZIONI E SECONDO CONDIZIONI UTILIZZATEPEROPERAZIONIESECONDOCONDIZIONI PERLEQUALINONSONOADATTE,SONOADOTTATE ADEGUATEMISURETECNICHEEDORGANIZZATIVE,TRA TRA LE QUALI QUELLE DELL'ALLEGATO VI LEQUALIQUELLEDELL'ALLEGATOVI LEQUALIQUELLEDELL'ALLEGATO A SECONDA DEI PUNTI DELL’ALLEGATO VI DISPOSIZIONI GENERALI APPLICABILI A TUTTE LE ATTREZZATURE DI LAVORO (ILLUMINAZIONE, AVVIAMENTO, PROIEZIONE OGGETTI, ELEMENTI MOBILI, CADUTA OGGETTI, MATERIE E PRODOTTI PERICOLOSI, NOCIVI, MATERIALI INCANDESCENTI) DISPOSIZIONI PER USO ATTREZZATURE MOBILI, SEMOVENTI O NON SEMOVENTI DISPOSIZIONI PER USO ATTREZZATURE PER SOLLEVARE CARICHI DISPOSIZIONI PER USO ATTREZZATURE SOLLEVAMENTO PERSONE DISPOSIZIONI PER USO SPECIFICHE ATTREZZATURE DI LAVORO RISCHI PER ENERGIA ELETTRICA, MATERIE INFIAMMABILI ED ESPLODENTI, SALDATURA, LEGNO, FILATURA DELLE DISPOSIZIONI DELL’ALLEGATO VI SI TERRA’ CONTO NELLA REDAZIONE DELLE ISTRUZIONI E PROCEDURE OPERATIVE PER L’USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO ART. 71, C. 4 OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE LEATTREZZATUREDI LE ATTREZZATURE DI LAVORODEVONOESSERE: LAVORO DEVONO ESSERE: 1) installateedutilizzateinconformita' installateedutilizzate alleistruzionid'uso; 2) oggettodiidoneamanutenzionealfinedigarantireneltempo oggettodiidoneamanutenzione lapermanenzadeirequisitidisicurezzadicuiall'articolo70e sianocorredate,ovenecessario,daappositeistruzionid'usoe lib tt di librettodimanutenzione; t i 3) assoggettateallemisurediaggiornamento assoggettateallemisurediaggiornamentodeirequisitiminimi di sicurezza stabilite con specifico provvedimento disicurezzastabiliteconspecificoprovvedimento regolamentareadottatoinrelazionealleprescrizionidicui all'articolo18,comma1,letteraz) ART. 71, C. 4 OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE 5.LEMODIFICHEAPPORTATEALLEMACCHINEQUALI DEFINITEALL’ARTICOLO1,COMMA2,DELDECRETODEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24 LUGLIO 1996 N 459(N) PRESIDENTEDELLAREPUBBLICA24LUGLIO1996,N.459(N), PERMIGLIORARNELECONDIZIONIDI SICUREZZAIN RAPPORTO ALLE PREVISIONI DEL COMMA 1 OVVERO DEL RAPPORTOALLEPREVISIONIDELCOMMA1,OVVERODEL COMMA4,LETTERAA),NUMERO3)NONCONFIGURANO IMMISSIONESULMERCATOAISENSIDELL’ARTICOLO1, COMMA3,SECONDOPERIODO,SEMPRECHENON COMPORTINOMODIFICHEDELLEMODALITÀDI UTILIZZOE DELLE PRESTAZIONI PREVISTE DAL COSTRUTTORE DELLEPRESTAZIONIPREVISTEDALCOSTRUTTORE LAPRECISAZIONERELATIVAALLEMODIFICHEAPPORTATEALLE MACCHINE PER MIGLIORARNE LE CONDIZIONI DI SICUREZZA,FACEVA MACCHINEPERMIGLIORARNELECONDIZIONIDI SICUREZZA , FACEVA quindiESPRESSORICHIAMOADUNOSPECIFICOART.DELDPR459/96 (NONPIU’ RIPRESONELD.LGS.N.17/2010)Æ none’piu’ rilevante ILCONCETTOE’COMUNQUEVALIDO.LAMACCHINEPOSSONO ESSERE MODIFICATE QUANDO SIA NECESSARIO UN LORO ESSEREMODIFICATEQUANDOSIANECESSARIOUNLORO ADEGUAMENTOALLENORMEDI SICUREZZA LEMODIFICHEVANNOESEGUITEINMODOCHEIREQUISITI DELLADIRETTIVAMACCHINE(EDELLENORMEDI RECEPIMENTO) SIANORISPETTATI D.LGS.N.17/2010– ART.15 SANZIONI 1. Salvo che il fatto non costituisce reato, il fabbricante o il suo mandatario che immette sul mercato ovvero mette in servizio macchine non conformi ai requisiti di cui all'allegato I del presente decreto è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 4.000 euro a 24.000 euro. Alla stessa sanzione è assoggettato chiunque apporta modifiche ad apparecchiature dotate della prescritta marcatura CE, che comportano la non conformità ai medesimi requisiti. ART. 71, C. 6 OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE ERGONOMIA SONO PRESE LE MISURE NECESSARIE AFFINCHE' IL SONOPRESELEMISURENECESSARIEAFFINCHE'IL POSTODI POSTO DI LAVOROELAPOSIZIONEDEILAVORATORI DURANTE DURANTEL'USODELLEATTREZZATUREPRESENTINO L'USO DELLE ATTREZZATURE PRESENTINO REQUISITIDI REQUISITI DI SICUREZZAERISPONDANOAIPRINCIPI DELL'ERGONOMIA DELL ERGONOMIA Analisi Ergonomica MISURE Es UNI EN ISO Es.UNIENISO 14738 Analisi Ergonomica POSTURA Es.EN10054 ART. 71, C. 7 OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE ATTREZZATURE CHE RICHIEDONO CONOSCENZE PARTICOLARI O RESPONSABILITA RESPONSABILITA’ PARTICOLARI IN CONSIDERAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI USODELL’ATTREZZATURADI ’ LAVORORISERVATOAI LAVORATORIINCARICATICHEABBIANORICEVUTO INFORMAZIONE,FORMAZIONEEDADDESTRAMENTO ADEGUATI INCASODI RIPARAZIONE,TRASFORMAZIONEO MANUTENZIONEÆ O Æ LAVORATORIQUALIFICATI O O Q C ATTREZZATURECHE ATTREZZATURE CHE RICHIEDONOCONOSCENZE RICHIEDONO CONOSCENZE PARTICOLARI….ESEMPI CARRELLIELEVATORI,COMMISSIONATORI,.. GRU,, AUTOGRU CARRIPONTE MEZZI DI TRASPORTOE/OSOLLEVAMENTO MEZZIDI TRASPORTO E/O SOLLEVAMENTO MACCHINEINALL.IV DIRETTIVAMACCHINE ATTREZZATURECITATEINELENCHIPERALCOL/DROGA CALDAIE(****OLTRECERTEPOTENZIALITA’GIA’ ( PREVISTO“PATENTINO”) ……………….. ART.73,C.4E5 4. Il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori 4 incaricati dell’uso delle attrezzature che richiedono conoscenze e responsabilità particolari di cui all all’articolo articolo 71, comma 7, ricevano una formazione, informazione ed addestramento adeguati e specifici, tali da consentire l’utilizzo delle attrezzature in modo idoneo e sicuro, anche in relazione ai rischi che possano essere causati ad altre persone. persone 5. In sede di Conferenza p permanente per p i rapporti pp tra Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sono individuate le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione i soggetti formatori, abilitazione, formatori la durata, durata gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione IN ATTESADELLACCORDOSTATOREGIONI…. ATTESA DELL’ACCORDO STATO REGIONI …. ILDATOREDI ILDATOREDI LAVORODECIDEVALADURATAEDI CONTENUTIDELLAFORMAZIONEE DELL’ADDESTRAMENTO DELL’ADDESTRAMENTO,ALIVELLOAZIENDALEE A LIVELLO AZIENDALE E INFUNZIONEDELLEATTIVITA’ESEGUITE NO“ABILITAZIONE” NO NO “PATENTINI” PATENTINI NO“ENTIAUTORIZZATI” …FINOALL’USCITADELLEREGOLECHE“SONO STATE”STABILITEDALLACONFERENZASTATO REGIONI E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 60 del 12 marzo 2012 – S.O. S O n. n 47 Accordo ai sensi dell’art dell’art. 4 del D. D Lgs. Lgs n.281/97 n 281/97 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente l’individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori operatori, nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formatori, formatori la durata, durata gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione, in attuazione dell’art 73 c dell’art. c. 5 del D. D Lgs. Lgs n. n 81/08 e s.m.i. smi L’ACCORDO ENTRERA’ IN VIGORE IL 12 MARZO 2013 L’Accordo disciplina, ai sensi dell’art. 73, c. 5, del D. Lgs. n. 81/08 la formazione degli operatori addetti all’uso 81/08, all uso di attrezzature per le quali è richiesto una specifica abilitazione (art. 71, c. 7 e art. 73, c.4 del D. Lgs. n. 81/08), ivi compresi i soggetti di cui all’articolo 21, c. 1, del D. Lgs. n. 81/08 (lavoratori autonomi, imprese familiari, …), individuandone i soggetti formatori, la durata, i contenuti minimi, le modalità di formazione, di verifica dell’apprendimento nonché di aggiornamento. aggiornamento Tale formazione,, essendo specifica, p , integra g e non sostituisce la formazione obbligatoria di cui al D. Lgs. n. 81/08 art. 37 ed all’ “Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro della salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano per la formazione dei lavoratori ai sensi dell’art dell art. 37 cc.2 2 del D D. Lgs. Lgs n. n 81/08” 81/08 pubblicato sulla G.U. n. 8 dell’11 gennaio 2012. ABILITAZIONE ED AGGIORNAMENTO Al ttermine i di ciascun i modulo d l è obbligatoria bbli t i lla verifica ifi dell’apprendimento attraverso una prova di valutazione, le cui modalità e contenuti sono stabiliti p per ogni g attrezzatura nei relativi Allegati dell’Accordo (Allegato III e seguenti). L’accesso al modulo pratico specifico è consentito solo previo superamento della prova di valutazione del modulo teorico (giuridico - normativo e tecnico). Al superamento della prova di valutazione del modulo p pratico, costituente la p prova di verifica finale, viene rilasciato dai soggetti formatori a ciascun operatore, l’attestato di abilitazione all’uso dell’attrezzatura. L’ABILITAZIONE HA VALIDITÀ QUINQUENNALE (A DECORRERE DALLA DATA DI RILASCIO DELL’ATTESTATO DI ABILITAZIONE) E PUÒ Ò ESSERE RINNOVATA PARTECIPANDO ALLO SPECIFICO CORSO DI AGGIORNAMENTO DI DURATA MINIMA PARI A 4 ORE (DI CUI 3 RELATIVE AGLI ARGOMENTI DEI MODULI PRATICI) PER TUTTE LE TIPOLOGIE ART. 71, C. 8 ILDATOREDILAVORODEVEPROVVEDEREALL’ORGANIZZAZIONEDIUNSISTEMADI INTERVENTI DI CONTROLLO PERIODICI E STRAORDINARI INTERVENTIDICONTROLLOPERIODICIESTRAORDINARI (EFFETTUATIDAPERSONACOMPETENTEEREGISTRATI) PERTUTTELEATTREZZATUREDILAVOROSOGGETTEADINFLUSSICHEPOSSONO PROVOCAREDETERIORAMENTISUSCETTIBILIDIDAREORIGINEASITUAZIONI PERICOLOSE.ICONTROLLISONODEFINITISECONDOLEINDICAZIONIFORNITEDAL FABBRICANTE,ODALINEEGUIDA,ODABUONEPRASSI. CONTROLLO INIZIALE INTERVENTI DI CONTROLLO PERIODICI INTERVENTI DI CONTROLLO STRAORDINARI TUTTE LE ATTREZZATURE LA CUI SICUREZZA DIPENDE DALLE CONDIZIONI DI INSTALLAZIONE (PRIMA DELLA MESSA DI ESERCIZIO E IN CASO DI MONTAGGIO IN UN NUOVO CANTIERE O LUOGO) TUTTE LE ATTREZZATURE SOGGETTE AD INFLUSSI CHE POSSONO PROVOCARE DETERIORAMENTI, SECONDO FREQEUNZE STABILITE DAL COSTRUTTORE O DALLE NORME TECNICHE, COSTRUTTORE, TECNICHE O DALLE BUONE PRASSI SE SONO INTERVENUTE SITAUZIONI ECCEZIONALI CHE POSSONO AVERE RISCONTRI SULLA SICUREZZA (RIPARAZIONI, TRASFEROMAZIONI, INCIDENTI, FENOMENI NATURALI, LUNGA INATTIVITA’) ART. 71, C. 9 - 10 OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE IICONTROLLISONOVOLTIADASSICURAREILBUONOSTATODI CONTRO I SONO VO TI A ASSICURAR I UONO STATO I CONSERVAZIONEEL’EFFICIENZAAIFINIDELLASICUREZZAESONOSVOLTI DAPERSONALECOMPETENTE;SONOREGISTRATIINFORMASCRITTAE TENUTI A DISPOSIZIONE DEGLI ORGANI DI VIGILANZAPER3ANNI TENUTIADISPOSIZIONEDEGLIORGANIDI VIGILANZA PER 3 ANNI SEUSATEFUORISEDE,LEATTREZZATURESONOACCOMPAGNATECON , DOCUMENTOSCRITTOCHEATTESTARISULTATOPOSITIVOULTIMO CONTROLLO ESEMPIO SCHEDA MACCHINA Æ DA CUI SCADENZIARIO, REGISTRO DENUNCIA DI AVVENUTA INSTALLAZIONE E MESSA IN SERVIZIO (ATTREZZATURE DM 12 12.9.59) 9 59) IL DECRETO DI RECEPIMENTO DELLA NUOVA DIRETTIVA MACCHINE HA ABROGATO IL DPR 459/96 (RECEPIMENTO DELLA PRIMA DIRETTIVA MACCHINE), A MENO DELL DELL’ART. ART. 11 C. 3 CHE PREVEDE CHE IN CASO DI INSTALLAZIONE DI UNA MACCHINA RIENTRANTE NEL CAMPO C O DI APPLICAZIONE C O DEL DM 12.9.59 9 59 S SIA FATTA OPPORTUNA DENUNCIA ALL’ISPESL Æ INVIO DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ CE SCALE AEREE AD INCLINAZIONE VARIABILE PONTI SVILUPPABILI SU CARRO PONTI SOSPESI MUNITI DI ARGANO E ARGANI DEI PONTI SOSPESI IMPIEGATI NELLE COSTRUZIONI IDROESTRATTORI A FORZA CENTRIFUGA, DIAMETRO ESTERNO PANIERE SUPERIORE A 50 CM GRU E ALTRI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO DI PORTATA SUPERIORE A 200 KG KG, ESCLUSI QUELLI AZIONATI A MANO (APPARECCHI = CARICO NON GUIDATO, no Ce e similari)) VERIFICHE PERIODICHE ATTREZZATURE IN ALLEGATO VII ART. 71, C. 11 - 14 OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE LEATTREZZATUREDI LAVORORIPORTATEINALLEGATOVII SONO SOTTOPOSTE A VERIFICHE PERIODICHE VOLTE A VALUTARNE SOTTOPOSTEAVERIFICHEPERIODICHEVOLTEAVALUTARNE L’EFFETTIVOSTATODI CONSERVAZIONEEDI EFFICIENZAAIFINIDI SICUREZZA, CON LA FREQUENZA INDICATA NEL MEDESIMO SICUREZZA,CONLAFREQUENZAINDICATANELMEDESIMO ALLEGATO. PRIMAVERIFICA: ISPESL (ENTRO60GG DALLARICHIESTA)Æ SENO ILDATOREDI LAVOROPUO’ AVVALERSIDELLEASL OPPURE DI SOGGETTIPUBBLICIOPRIVATI OPPUREDI SOGGETTI PUBBLICI O PRIVATI ABILITATI SUCCESSIVEVERIFICHE: ISPESL OASL,ENTRO30GG DALLA RICHIESTA,Æ SENOILDATOREDI LAVORO PUO’ AVVALERSIDI SOGGETTIPUBBLICIO PRIVATIABILITATI ALLEGATOVII ALLEGATOVII ALLEGATOVII ART. 71, C. 12 - 13 MODALITA’ O DI INDIVIDUAZIONE U O DEI SOGG SOGGETTI PUBBLICI U C – PRIVATI PER LE VERIFICHE PERIODICHE Per l’effettuazione l effettuazione delle verifiche di cui al comma 11, 11 le ASL e l’ISPESL possono avvalersi del supporto di soggetti pubblici o privati abilitati. I soggetti privati abilitati acquistano la qualifica di incaricati di pubblico servizio e rispondono direttamente alla struttura pubblica titolare della funzione. Le modalità di effettuazione delle verifiche periodiche di cui all’ALLEGATO VII, nonché i criteri per l’abilitazione dei soggetti pubblici o privati di cui al comma precedente sono stabiliti con Decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali18, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, sentita con la Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, da adottarsi d tt i entro t dodici d di i mesii d dalla ll d data t di entrata t t iin vigore i d dell presente Decreto. NOVITA’ !!! VERIFICHE ATTREZZATURE ALLEGATO VII Decreto 11 aprile 2011 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 98 de del 29 9 ap aprile e 2011 0 DISCIPLINA LE MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DELLE VERIFICHE PERIODICHE ED I CRITERI PER L’ABILITAZIONE DEI SOGGETTI PUBBLICI O PRIVATI PREVISTI DALL’ART. 71 COMMA 12 DEL D. LGS. 81/2008 E S.M.I. CONILDECRETO11APRILE2011,PUBBLICATOSULLA CON IL DECRETO 11 APRILE 2011 PUBBLICATO SULLA GAZZETTAUFFICIALEN.98DEL29APRILE2011(ENTRATAIN VIGORE: 29 LUGLIO 2011 POI PROROGATA AL 22 MAGGIO 2012 VIGORE:29LUGLIO2011POIPROROGATAAL22MAGGIO2012, SALVOUNARTICOLOENTRATOINVIGOREIMMEDIATAMENTE), ILMINISTRODELLAVOROEDELLEPOLITICHESOCIALI,DI , CONCERTOCONILMINISTRODELLASALUTEEILMINISTRO DELLOSVILUPPOECONOMICO,HADISCIPLINATO: LE MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DELLE VERIFICHE PERIODICHE; I CRITERI PER L’ABILITAZIONE DEI SOGGETTI PUBBLICI O PRIVATI PREVISTI DALL’ART. DALL’ART 71 COMMA 12 DEL D. D LGS. LGS 81/2008 E S.M.I. DECRETO 11.04.2011 IL DECRETO È COSTITUITO DA 6 ARTICOLI E DA 4 ALLEGATI; IN PARTICOLARE: PARTICOLARE L’ALLEGATO I STABILISCE I CRITERI PER L’ABILITAZIONE DEI SOGGETTI PUBBLICI O PRIVATI PER POTER EFFETTUARE LE VERIFICHE DI CUI ALL’ART. 71 COMMA 11 DEL D. LGS. 81/2008 E S.M.I.; L’ALLEGATO II STABILISCE LE MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DELLE VERIFICHE PERIODICHE; L’ALLEGATO III STABILISCE LE MODALITÀ PER L’ABILITAZIONE, IL CONTROLLO E IL MONITORAGGIO DEI SOGGETTI ABILITATI; L’ALLEGATO IV RIPORTA LE SCHEDE GRAFICHE RELATIVE. DECRETO 11.04.2011 SI RESTA IN ATTESA DELLA PUBBLICAZIONE DEI DUE PROVVEDIMENTI PREVISTI DAL DECRETO INTERMINISTERIALE: DECRETODELMINISTERODELLAVOROEDELLEPOLITICHESOCIALI,DEL MINISTERODELLASALUTEEDELMINISTERODELLOSVILUPPOECONOMICO PERLADETERMINAZIONEDELLETARIFFEPERLEPRESTAZIONIRESE,DA ADOTTARSIENTRO180GIORNIDALL’ENTRATAINVIGOREDELDECRETOIN OGGETTO(NELFRATTEMPOSIAPPLICANOLETARIFFEDEFINITEDAISOGGETTI TITOLARIDELLAFUNZIONE:INAILEASL); ); ISTITUZIONEPRESSOILMINISTERODELLAVOROEDELLEPOLITICHESOCIALI DELLACOMMISSIONEPERL’ESAMEDELLADOCUMENTAZIONERICHIESTAPER L’ISCRIZIONENEGLIELENCHIDEISOGGETTIPUBBLICIEPRIVATI SOLOLAPUBBLICAZIONEDI TALIPROVVEDIMENTICONSENTIRA’AL DECRETOINOGGETTODI DIVENTAREPIENAMENTEOPERATIVO;È È PARTICOLARMENTEIMPORTANTEILSECONDOCHEISTITUIRÀLA COMMISSIONECHEHAILCOMPITODI ABILITAREISOGGETTIPRIVATI ALL’ESECUZIONEDELLEVERIFICHE OBBLIGHI DEI NOLEGGIATORI E CONCEDENTI IN USO – ART. 72 CHIUNQUEVENDA,NOLEGGIOCONCEDAINUSOOLOCAZIONEFINANZIARIA MACCHINE,APPARECCHIOUTENSILINONCEATTESTA,SOTTOLAPROPRIA RESPONSABILITA CHELESTESSESIANOCONFORMI,ALMOMENTODELLACONSEGNA RESPONSABILITA‘ CHE LE STESSE SIANO CONFORMI AL MOMENTO DELLA CONSEGNA ACHIACQUISTI,RICEVAINUSO,NOLEGGIOOLOCAZIONEFINANZIARIA,AIREQUISITI DI SICUREZZADI CUIALL’ALLEGATOV. NON MARCATE CE NONMARCATECE CHIUNQUE NOLEGGIOCONCEDAINUSO ATTREZZATUREDI ATTREZZATURE DI LAVOROSENZAOPERATOREDEVE,ALMOMENTODELLA LAVORO SENZA OPERATORE DEVE AL MOMENTO DELLA CESSIONE,ATTESTARNE ILBUONOSTATODI CONSERVAZIONE,MANUTENZIONEED EFFICIENZAAFINIDI SICUREZZA. DOVRA'ALTRESI'ACQUISIREECONSERVAREAGLIATTIPERTUTTALADURATADEL NOLEGGIOODELLACONCESSIONEDELL'ATTREZZATURAUNADICHIARAZIONEDEL DATOREDI LAVOROCHERIPORTIL'INDICAZIONEDELLAVORATOREODEILAVORATORI INCARICATIDELLOROUSO,IQUALIDEVONORISULTAREFORMATICONFORMEMENTE ALLEDISPOSIZIONIDELPRESENTETITOLOEOVESITRATTIDÌATTREZZATUREDI CUI ALL’ART.73COMMA5SIANOINPOSSESSODELLASPECIFICAABILITAZIONEIVI ALL ART. 73 COMMA 5 SIANO IN POSSESSO DELLA SPECIFICA ABILITAZIONE IVI PREVISTA OLTRE AL DIVIETO DI FABBRICAZIONE, VENDITA, NOLEGGIO,CONCESSIONE IN USO DI CUI AGLI ART. 23 E 24, RIVOLTO A FABBRICANTI – FORNITORI: OSSERVAZIONE IL DECRETO DI RECEPIMENTO DELLA NUOVA DIRETTIVA MACCHINE ABROGA IL DPR 459/96 (RECEPIMENTO DELLA PRIMA DIRETTIVA MACCHINE), A MENO DELL’ART DELL ART. 11 C C. 1 CHE PREVEDE CHE IN CASO DI VENDITA, NOLEGGIO, CONCESSIONE IN USO … DI MACCHINE GIA’ IN SERVIZIO ALLA DATA DI ENTRATA IN VIGORE DEL DPR 459/96 (21 SETTEMBRE 1996) IL VENDITORE – NOLEGGIATORE ….PROVVEDA AD UNA ATTESTAZIONE DI CONFORMITA’ ALLA NORMATIVA PREVIGENTE LA PRIMA DIRETTIVA MACCHINE TALE ATTESTAZIONE QUINDI E’ DA PREDISPORRE OLTRE A QUELLA DI CUI ALL’ART. 72, C. 1 ESEMPIO 1 VENDO, CONCEDO IN USO, .. IN LOCAZIONE FINANZIARIA MACCHINA INSTALLATA PER LA PRIMA VOLTA ANTE 21 SETTEMBRE 1996 CON OPERATORE DICHIARAZIONE DPR 459 (CONFORMITA’ NORME IN VIGORE ANTE DATA DI INSTALLAZIONE ) DICHIARAZIONE ART. 72, C. 1 D. LGS LGS.. N. 81/08 CONFORMITA’ ALLEGATO V ESEMPIO 2 CONCEDO IN USO O IN NOLEGGIO MACCHINA INSTALLATA PER LA PRIMA VOLTA ANTE 21 SETTEMBRE 1996 SENZA OPERATORE DICHIARAZIONE DPR 459 (CONFORMITA’ NORME IN VIGORE ANTE DATA DI INSTALLAZIONE ) DICHIARAZIONE ART. 72, C. 1 D. LGS LGS.. N. 81/08 CONFORMITA’ ALLEGATO V ADEMPIMENTI ART. 72, C. 2: ATTESTAZIONE BUONO STATO DI MANUTENZIONE AI FINI DI SICUREZZA ADEMPIMENTI ART. 72, C. 2: ACQUISIZIONE ELENCO LAVORATORI CHE FARANNO USO DELLA MACCHINA E ANCHE LA DICHIARAZIONE DEL DATORE DI LAVORO CHE SONO SATI FORMATI E ADDESTRATI ART. 73 OBBLIGHI DI DATORE DI LAVORO, DIRIGENTI E PREPOSTI 1) Nell’ambito N ll’ bit degli d li obblighi bbli hi di cuii agli li art. t 36 – 37, 37 SI DEVE PROVVEDERE AFFINCHE’, PER OGNI ATTREZZATURA DI LAVORO A DISPOSIZIONE, I LAVORATORI INCARICATI DELL’USO DISPONGANO DI OGNI NECESSARIA INFORMAZIONE E ISTRUZIONE E RICEVANO UNA FORMAZIONE E UN ADDESTRAMENTO ADEGUATI IN RAPPORTO ALLA SICUREZZA RELATIVAMENTE: a) alle condizioni di impiego delle attrezzature prevedibili b)) alle situazioni anormali p SANZIONE ESPRESSA AGLI ART. 36 – 37 2) SI PROVVEDE ALTRESÌ A INFORMARE I LAVORATORI SUI RISCHI CUI SONO ESPOSTI DURANTE L’USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO, SULLE ATTREZZATURE DI LAVORO PRESENTI NELL’AMBIENTE IMMEDIATAMENTE CIRCOSTANTE, ANCHE SE DA ESSI NON USATE DIRETTAMENTE, NONCHÈ SUI CAMBIAMENTI DI TALI ATTREZZATURE 3) LE INFORMAZIONI E LE ISTRUZIONI D'USO DEVONO RISULTARE COMPRENSIBILI AI LAVORATORI INTERESSATI 4) SI PROVVEDE AFFINCHE AFFINCHE’ I LAVORATORI INCARICATI DELL DELL’USO USO DI ATTREZZATURE CHE RICHIEDONO CONOSCENZE E RESPONSABILITÀ PARTICOLARI DI CUI ALL'ART. 71, COMMA 7, RICEVONO UNA FORMAZIONE, FORMAZIONE INFORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO ADEGUATI E SPECIFICI, TALI DA CONSENTIRNE L’UTILIZZO DELLE ATTREZZATURE IN MODO IDONEO E SICURO ANCHE IN RELAZIONE AI RISCHI CHE POSSONO ESSERE CAUSATI AD ALTRE PERSONE VERRANNOSTABILITEINSEDE DI CONFERENZASTATO CONFERENZA STATO REGIONILENECESSARIE ABILITAZIONI SANZIONE ESPRESSA AGLI ART. 36 – 37 PERICOLI LEGATI ALL’USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO MECCANICI ELETTRICI TERMICI TIPICI PER SPECIFICHE ATTREZZATURE QUI NON CONSIDERIAMO I RISCHI RELATIVI AGLI AGENTI CHIMICI, FISICI E BIOLOGICI PER I QUALI L’ESPOSIZIONE DEL L LAVORATORE E IN N AZIENDA A NON N E’’ LEGATA A AD D UNA A SINGOLA ATTREZZATURA, MA AGLI INQUINANTI PRESENTII COMPLESSIVAMENTE E NELL NELL’AMBIENTE AMBIENTE E DI LAVORO PERICOLI DI NATURA ELETTRICA PRINCIPALI POSSIBILITA’ DI INFORTUNIO PERICOLI DI NATURA TERMICA PERICOLI DI NATURA MECCANICA UNA PARTE DEL CORPO RIMANE INTRAPPOLATA FRA DUE ELEMENTI MOBILI (O FRA UN ELEMENTO MOBILE ED UNO FISSO), E SI DETERMINANO SCHIACCIAMENTO,, CESOIAMENTO, IMPIGLIAMENTO, … SI VIENE A CONTATTO CON UNA SUPERFICIE CALDA, CON UNA FIAMMA, .. CONTATTO DIRETTO O PER GUASTO CON ELEMENTO IN TENSIONE UNA PARTE DEL CORPO O DELL’ABBIGLIAMENTO SI ATTORCIGLIA INTORNO AD UN ELEMENTO IN ROTAZIONE, … PERICOLI DI NATURA MECCANICA SCHIACCIAMENTO CESOIAMENTO TAGLIO O SEZIONAMENTO IMPIGLIAMENTO TRASCINAMENTO O INTRAPPOLAMENTO URTO PERFORAZIONE O PUNTURA ATTRITO O ABRASIONE EIEZIONE DI FLUIDO AD ALTA PRESSIONE PROIEZIONI DI PARTI DELL'ATTREZZATURA E MATERIALI, PEZZI IN LAVORAZIONE PERDITA DI STABILITA' (attrezzatura o parti dell'attrezzatura) SCIVOLAMENTO, INCIAMPO, CADUTA CADUTA DALL’ALTO SCHIACCIAMENTO CRUSHING ((SOLLECITAZIONE DI COMPRESSIONE)) EFFETTO DOVUTO AL CALCARE E COMPRIMERE FORTEMENTE, IN MODO DA FAR PERDERE LA FORMA ORIGINARIA, DETERMINANDO UNA AMMACCATURA, UNA ROTTURA, ..... ¾ DUE ELEMENTI ELEMENTI, DI CUI ALMENO UNO MOBILE, MOBILE IN MOTO CONTRAPPOSTO CHE SI TOCCANO O SI AVVICINANO SUFFICIENTEMENTE DURANTE IL MOTO AVVICINAMENTO GANASCE IL PIEDE PUO’ ESSERE SCHIACCIATO DALLA BOBINA IN CASO DI ERRORE UMANO CESOIAMENTO SHEARING ((SOLLECITAZIONE DI TAGLIO)) EFFETTO DI ROTTURA NETTA,, TRANCIATURA,, DETERMINATA DA UNA SOLLECITAZIONE DI TAGLIO DELL'OGGETTO NEL QUALE SI DETERMINA LA ROTTURA. ¾ DUE ELEMENTI, DI CUI ALMENO UNO MOBILE, IN MOTO CONTRAPPOSTO CHE SI AVVICINANO DURANTE IL MOTO, MA NON SI SOVRAPPONGONO ¾ UN ELEMENTO MOBILE IN MOTO PERPENDICOLARE AD UN ELEMENTO FISSO NEL QUALE L'ELEMENTO MOBILE SI INSERISCE TAGLIO O SEZIONAMENTO CUTTING OR SEVERING ((TAGLIO O ROTTURA DA TAGLIO)) EFFETTI PRODOTTI PER L'AVVICINAMENTO O L'INTERFERENZA DI PARTI DEL CORPO CON LAME O PARTI TAGLIENTI. IL SEZIONAMENTO E' DA INTENDERSI SOLO COME UN EFFETTO PIU' GRAVE DEL SEMPLICE TAGLIO (TAGLIO CON SEPARAZIONE PIU DI PARTI). ¾PRESENZA DI PARTI TAGLIENTI (ANCHE FISSE) ¾MANIPOLAZIONE DI MATERIALI IN LAVORAZIONE TAGLIENTI ¾PRESENZA DI ELEMENTI MOBILI CON LAMA,, SEGA O FILI TAGLIENTI IMPIGLIAMENTO ((ENTANGLEMENT = IL CATTURARE)) EFFETTO DETERMINATO DALL'AFFERRARE E TRATTENERE, IMPEDENDO I MOVIMENTI, ANCHE SENZA TRASCINARE SE L'ELEMENTO CHE DETERMINA L'IMPIGLIAMENTO HA SUFFICIENTE ENERGIA, PUÒ DETERMINARE TRASCINAMENTO ¾SONO SOGGETTE PARTI DEL CORPO O DEL VESTIARIO "SVOLAZZANTI" - CAPELLI, CRAVATTE, ANELLI, COLLANE, MEZZI PROTETTIVI INDIVIDUALI INADEGUATI, GU , ATTREZZI QU QUANDO O VENGONO GO O A CONTATTO CON ELEMENTI DI FORMA IDONEA A TRATTENERE, OPPURE CON SUPERFICI "ADESIVE", OPPURE IN MOVIMENTO ROTATORIO VELOCE (UTENSILI, ASPI DI CARICAMENTO, BOBINE,...) TRASCINAMENTO O INTRAPPOLAMENTO ((DRAWING IN OR TRAPPING = TIRARE DENTRO O INTRAPPOLARE)) EFFETTI PRODOTTI CON AZIONE DI TRAZIONE, TRAZIONE DA ELEMENTI CON SUFFICIENTE ENERGIA, IN SEGUITO A PRESA DI UNA PARTE DEL CORPO L’INTRAPPOLAMENTO PUÒ AVVENIRE DOPO IL TRASCINAMENTO (TRASCINAMENTO IN ZONA DALLA QUALE NON SI PUÒ USCIRE) OPPURE ANCHE IN SEGUITO AD ALTRI EVENTI - CADUTA IN ZONA DALLA QUALE NON SI PUÒ USCIRE ¾CINGHIE, CATENE, ..... ¾DUE RULLI VICINI IN MOTO CONTRAPPOSTO (O UN RULLO IN ROTAZIONE VICINO AD UNA SUPERFICIE FISSA) ¾COCLEE NASTRI DI TRASPORTO, ¾COCLEE, TRASPORTO .... ¾TAVOLE SCORREVOLI IN MOVIMENTO RAPIDO, ... URTO ((IMPACT = COLLISIONE)) EFFETTI PRODOTTI CON AZIONE DI URTO, DA ELEMENTI IN MOTO CHE VENGANO IN CONTATTO CON PARTI DEL CORPO, CORPO OPPURE URTO DELLE PARTI DEL CORPO CONTRO PARTI OD ELEMENTI DELLA ATTREZZATURA ANCHE FERMI ((SPAZI RISTRETTI)) ¾ OSTACOLI IN ZONA OVE E’ NECESSARIO ACCEDERE ¾ SPAZI RISTRETTI DOVE DEBBA ESSERE EFFETTUATA UNA DETERMINATA OPERAZIONE ¾ PICCOLE PARTI MOBILI CHE DURANTE IL MOVIMENTO FUORIESCONO DAL PROFILO DELLA ATTREZZATURA OPERAZIONE SALTUARIA DI PULIZIA SI PUO PUO’ URTARE IL CAPO CONTRO ELEMENTI FISSI DELL’ATTREZZATURA