TITOLO II – D. LGS. N. 81
ALLEGATO IV – D. LGS. N. 81
DPR 177 - 14.09.2011
ESAME DEL TITOLO DEL DECRETO
RICHIAMO DELL’ART. 6, COMMA 8, g) D. LGS. N. 81/2008
8. La Commissione consultiva permanente per la salute e
p di:
sicurezza sul lavoro ha il compito
………………….
g)) definire
f
criteri finalizzati
f
alla definizione
f
del sistema di
Qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi di cui
all’articolo
all
articolo 27.
27 Il sistema di qualificazione delle imprese è
disciplinato con Decreto del Presidente della Repubblica,
acquisito
q
il p
parere della Conferenza p
per i rapporti
pp
permanenti
p
tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di
Bolzano, da emanarsi entro dodici mesi dalla data di entrata
i vigore
in
i
d l presente
del
t Decreto
D
t
ARTICOLO 27 - SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE E DEI LAVORATORI
AUTONOMI
1. Nell’ambito della Commissione di cui all’articolo 6, anche tenendo conto delle indicazioni
provenienti da organismi paritetici, vengono individuati settori, ivi compreso il settore della
sanificazione del tessile e dello strumentario chirurgico, e criteri finalizzati alla definizione di
un sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi, con riferimento alla
tutela della salute e sicurezza sul lavoro, fondato sulla base della specifica esperienza,
competenza e conoscenza, acquisite anche attraverso percorsi formativi mirati, e sulla base
delle attività di cui all
all’articolo
articolo 21,
21 comma 2,
2 nonché sulla applicazione di determinati
standard contrattuali e organizzativi nell’impiego della manodopera, anche in relazione
agli appalti e alle tipologie di lavoro flessibile, certificati ai sensi del Titolo VIII, Capo I, del
decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 (regolamento attuazione Legge Biagi –
regolamentazione mercato lavoro)
2. 1-bis. …. (edilizia)
2. Fermo restando quanto previsto dal comma 1-bis, ………….. il possesso dei requisiti per
ottenere la qualificazione di cui al comma 1 costituisce elemento preferenziale per la
partecipazione alle gare relative agli appalti e subappalti pubblici e per l’accesso ad
agevolazioni,
l i i finanziamenti
fi
i
ti e contributi
t ib ti a carico
i della
d ll finanza
fi
pubblica,
bbli
sempre se correlati
l ti aii
medesimi appalti o subappalti.
2-bis. Sono fatte salve le disposizioni
p
in materia di q
qualificazione p
previste dal decreto legislativo
g
12
aprile 2006, n. 163, e successive modificazioni (Codice contratti pubblici)
IL MINISTERO DEL LAVORO, ALLA LUCE DEL
RIPETERSI DI ALCUNI INFORTUNI ANCHE MORTALI
OCCORSI IN SILOS, CISTERNE E SIMILI, DOPO AVER
SOLLECITATO LA COMMISSIONE CONSULTIVA PER
L’INDICAZIONE DI CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEL
SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE E DEI
LAVORATORI AUTONOMI OPERANTI IN AMBIENTI
SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI, HA
PROVVEDUTO DIRETTAMENTE AD ELABORARE UN
PROPRIO TESTO, SENTENDO LA COMMISSIONE
CONSULTIVA.
CONSULTIVA
SI TRATTA QUINDI DI UNA SORTA DI “INTERVENTO DI
URGENZA”: IL DECRETO RISULTA ADOTTATO IN ANTICIPO
RISPETTO AL PIÙ COMPLESSO SISTEMA DI QUALIFICAZIONE
GENERALE DELLE IMPRESE E DEI LAVORATORI AUTONOMI,
DI CUI ALL’ART. 27 DEL D. LGS. N .81/08.
DPR 14 settembre 2011, n. 177
Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese
e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di
inquinamento
q
o confinati, a norma dell'articolo 6, comma 8,
lettera g), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
Art. 1
FINALITA’ ED AMBITO DI APPLICAZIONE
Art. 2
QUALIFICAZIONE NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI
SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI
Art. 3
PROCEDURE DI SICUREZZA NEL SETTORE DEGLI
AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O
CONFINATI
A 4
Art.
C AUSO A DI INVARIANZA FINANZIARIA
CLAUSOLA
ART. 1 – FINALITA’ ED AMBITO DI APPLICAZIONE
c.1
OGGETTO: QUALIFICAZIONE IMPRESE E LAVORATORI
AUTONOMI CHE OPERANO NEL “SETTORE” ….
c.2
LAVORI: ART. 66 e 121, ALL. IV PUNTO 3 DEL D. LGS. N.
81/08
c. 3
APPLICABILITA’ DI ALCUNI ARTICOLI E COMMI
UNICAMENTE ALLE IMPRESE ESTERNE E LAVORATORI
AUTONOMI DI CUI ALL’ART
ALL’ART. 26
26, C
C. 1
1, D
D. LGS.
LGS N.
N 81/08
c. 4
CRITERI DI VERIFICA DELL’IDONEITÀ TECNICO
PROFESSIONALE – ART.
ART 26,
26 C
C. 1
1, a))
ART. 1 – FINALITA’ ED AMBITO DI APPLICAZIONE
COMMA 1
IN ATTESA DELLA DEFINIZIONE DI UN COMPLESSIVO
SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE E DEI
LAVORATORI AUTONOMI, COME PREVISTO DAGLI
ARTICOLI 6, COMMA 8, LETTERA G), E 27 DEL
DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81
IL PRESENTE REGOLAMENTO DISCIPLINA IL
SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE E DEI
LAVORATORI AUTONOMI DESTINATI AD OPERARE
NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI
INQUINAMENTO O CONFINATI, QUALE DI SEGUITO
INDIVIDUATO.
…. NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI
INQUINAMENTO O CONFINATI,
CONFINATI QUALE DI SEGUITO
INDIVIDUATO …
NON PARE ESISTERE UN VERO E PROPRIO
SETTORE … PIUTTOSTO SONO IDENTIFICATI
LAVORI DA CHIUNQUE SVOLTI ….
INFATTI, AL COMMA 2 DEL MEDESIMO ARTICOLO
SI PROVVEDE AD IDENTIFICARE A QUALI LAVORI
SI APPLICA IL NUOVO SISTEMA DI
QUALIFICAZIONE
ART. 1 – FINALITA’ ED AMBITO DI APPLICAZIONE
COMMA 2
IL PRESENTE REGOLAMENTO SI APPLICA AI LAVORI
IN AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO DI CUI
AGLI ARTICOLI 66 E 121 DEL DECRETO LEGISLATIVO
9 APRILE 2008,, N. 81,, E NEGLI AMBIENTI CONFINATI
DI CUI ALL'ALLEGATO IV, PUNTO 3, DEL MEDESIMO
DECRETO LEGISLATIVO.
AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO – ART. 66 D. Lgs. N. 81/08
AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO – ART. 121 D. Lgs. N. 81/08
AMBIENTI CONFINATI – ALL.
ALL IV PUNTO 3 D.
D Lgs.
Lgs N.
N 81/08
AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO
ART. 66 - D. Lgs. N. 81/08 TITOLO II – LUOGHI DI LAVORO
E'VIETATOCONSENTIREL'ACCESSODEILAVORATORIINPOZZINERI,
E'
VIETATO CONSENTIRE L'ACCESSO DEI LAVORATORI IN POZZI NERI
FOGNE,CAMINI,FOSSE,GALLERIEEINGENERALEINAMBIENTIE
RECIPIENTI,CONDUTTURE,CALDAIEESIMILI,OVESIAPOSSIBILEIL
,
,
,
RILASCIODI GASDELETERI, SENZACHESIASTATAPREVIAMENTE
ACCERTATAL'ASSENZADI PERICOLOPERLAVITAEL'INTEGRITA'FISICA
DEI LAVORATORI MEDESIMI OVVERO SENZA PREVIO RISANAMENTO
DEILAVORATORIMEDESIMI,OVVEROSENZAPREVIORISANAMENTO
DELL'ATMOSFERAMEDIANTEVENTILAZIONEOALTRIMEZZIIDONEI.
QUANDOPOSSAESSERVIDUBBIOSULLAPERICOLOSITA'
DELL'ATMOSFERA,ILAVORATORIDEVONOESSERELEGATICONCINTURA
DI SICUREZZA,VIGILATIPERTUTTALADURATADELLAVOROE,OVE
SICUREZZA VIGILATI PER TUTTA LA DURATA DEL LAVORO E OVE
OCCORRA,FORNITIDI APPARECCHIDI PROTEZIONE.L'APERTURADI
ACCESSOADETTILUOGHIDEVEAVEREDIMENSIONITALIDAPOTER
CONSENTIREL'AGEVOLERECUPERODI UNLAVORATOREPRIVODI SENSI.
POZZI NERI, FOGNE, CAMINI, FOSSE, GALLERIE , ….
AMBIENTI E RECIPIENTI, CONDUTTURE, CALDAIE E SIMILI
SE POSSIBILE RILASCIO GAS DELETERI
ACCERTARE PREVENTIVAMENTE ASSENZA PERICOLO
OPPURE RISANARE PREVENTIVAMENTE L’ATMOSFERA
MEDIANTE VENTILAZIONE O ALTRI MEZZI IDONEI
SE DUBBI SULLA SALUBRITA’ DELL’ATMOSFERA
LAVORATORI LEGATI CON “CINTURA
CINTURA DI SICUREZZA
SICUREZZA”
VIGILANZA NEL CORSO DI TUTTA LA LAVORAZIONE
FORNITURA APPARECCHI DI PROTEZIONE
ACCESSO DI DIMENSIONI TALI DA CONSENTIRE L
L’AGEVOLE
AGEVOLE
RECUPERO DI UN LAVORATORE PRIVO DI SENSI
AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO
ART. 121 D. Lgs.
g N. 81/08 – PRESENZA DI GAS NEGLI SCAVI
TITOLO IV - CANTIERI TEMPORANEI O MOBILI
CAPO II - NORME PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI SUL
LAVORO NELLE COSTRUZIONI E NEI LAVORI IN QUOTA
SEZIONE III - SCAVI E FONDAZIONI
1.QUANDOSIESEGUONOLAVORIENTROPOZZI,FOGNE,CUNICOLI,CAMINIE
FOSSE IN GENERE, DEVONO ESSERE ADOTTATE IDONEE MISURE CONTRO I
FOSSEINGENERE,DEVONOESSEREADOTTATEIDONEEMISURECONTROI
PERICOLIDERIVANTIDALLAPRESENZADI GASOVAPORITOSSICI,ASFISSIANTI,
INFIAMMABILIOESPLOSIVI,SPECIEINRAPPORTOALLANATURAGEOLOGICA
DEL TERRENO O ALLA VICINANZA DI FABBRICHE,DEPOSITI,RAFFINERIE,
DELTERRENOOALLAVICINANZADI
FABBRICHE DEPOSITI RAFFINERIE
STAZIONIDI COMPRESSIONEEDI DECOMPRESSIONE,METANODOTTIE
CONDUTTUREDI GAS,CHEPOSSONODARLUOGOADINFILTRAZIONEDI
,
SOSTANZEPERICOLOSE.
AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO
ART. 121 D. Lgs.
g N. 81/08 – PRESENZA DI GAS NEGLI SCAVI
2.QUANDOSIAACCERTATAOSIADATEMERELAPRESENZADI GASTOSSICI,
ASFISSIANTIOLAIRRESPIRABILITÀDELL’ARIAAMBIENTEENONSIAPOSSIBILE
ASSICURAREUNAEFFICIENTEAERAZIONEEDUNACOMPLETABONIFICA,I
LAVORATORIDEVONOESSEREPROVVISTIDI IDONEIDISPOSITIVIDI
PROTEZIONE INDIVIDUALE DELLE VIE RESPIRATORE ED ESSERE MUNITI DI
PROTEZIONEINDIVIDUALEDELLEVIERESPIRATORE,EDESSEREMUNITIDI
IDONEIDISPOSITIVIDI PROTEZIONEINDIVIDUALECOLLEGATIADUNIDONEO
SISTEMADI SALVATAGGIO,CHEDEVEESSERETENUTOALL’ESTERNODAL
PERSONALE ADDETTO ALLA SORVEGLIANZA
PERSONALEADDETTOALLASORVEGLIANZA.
QUESTODEVEMANTENERSIINCONTINUOCOLLEGAMENTOCONGLIOPERAI
ALL’INTERNO
ALL
INTERNOEDESSEREINGRADODI
ED ESSERE IN GRADO DI SOLLEVAREPRONTAMENTEALL
SOLLEVARE PRONTAMENTE ALL’ESTERNO
ESTERNO
ILLAVORATORECOLPITODAIGAS
3.POSSONOESSEREADOPERATELEMASCHERERESPIRATORIE,INLUOGODI
AUTORESPIRATORI,SOLOQUANDO,ACCERTATELANATURAELA
CONCENTRAZIONEDEIGASOVAPORINOCIVIOASFISSIANTI,ESSEOFFRANO
GARANZIADI SICUREZZAESEMPRECHÉSIAASSICURATAUNAEFFICACEE
CONTINUAAERAZIONE.
AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO
ART. 121 D. Lgs.
g N. 81/08 – PRESENZA DI GAS NEGLI SCAVI
4.QUANDOSISIAACCERTATALAPRESENZADI GASINFIAMMABILI
OESPLOSIVI,DEVEPROVVEDERSIALLABONIFICADELL’AMBIENTE
MEDIANTE IDONEA VENTILAZIONE; DEVE INOLTRE VIETARSI ANCHE
MEDIANTEIDONEAVENTILAZIONE;DEVEINOLTREVIETARSI,
ANCHE
DOPOLABONIFICA,SESIANODATEMEREEMANAZIONIDI GAS
PERICOLOSI,L’USODI APPARECCHIAFIAMMA,DI CORPI
INCANDESCENTIEDI APPARECCHICOMUNQUESUSCETTIBILIDI
PROVOCAREFIAMMEOSURRISCALDAMENTIATTIADINCENDIARE
IL GAS
ILGAS
5.NEICASIPREVISTIDALCOMMI2,3E4,ILAVORATORIDEVONO
ESSEREABBINATINELL’ESECUZIONEDEILAVORI
’
CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI – SCAVI E FONDAZIONI
POZZI, FOGNE, CUNICOLI, CAMINI E FOSSE IN GENERE
SE PERICOLI DERIVANTI DALLA PRESENZA DI GAS O VAPORI
TOSSICI, ASFISSIANTI, INFIAMMABILI O ESPLOSIVI PROVENIENTI
DALLA NATURA GEOLOGICA DEL TERRENO
PER LA VICINANZA DI FABBRICHE, DEPOSITI, RAFFINERIE, STAZIONI DI
COMPRESSIONE E DI DECOMPRESSIONE,, METANODOTTI E CONDUTTURE DI GAS
SE GAS O VAPORI TOSSICI, ASFISSIANTI O COMUNQUE ARIA IRRESPIRABILE E NON
E’ POSSIBILE ASSICURARE ADEGUATA AREAZIONE E COMPLETA BONIFICA
DPI VIE RESPIRATORIE (AUTORESPIRATORI O MASCHERE SOLO SE
ULTERIORI GARANZIE)
DPI INDIVIDUALE COLLEGATO AD IDONEO MEZZO DI SALVATAGGIO
TENUTO DALL’ESTERNO
PERSONALE ALL’ESTERNO IN CONTINUO COLLEGAMENTO CON GLI
OPERAI ALL’INTERNO ED IN GRADO DI SOLLEVARE PRONTAMENTE IL
LAVORATORE ALL’INTERNO
LAVORATORI “ABBINATI” NEL CORSO DEI LAVORI
CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI – SCAVI E FONDAZIONI
POZZI, FOGNE, CUNICOLI, CAMINI E FOSSE IN GENERE
SE PERICOLI DERIVANTI DALLA PRESENZA DI GAS O VAPORI
TOSSICI, ASFISSIANTI, INFIAMMABILI O ESPLOSIVI PROVENIENTI
DALLA NATURA GEOLOGICA DEL TERRENO
PER LA VICINANZA DI FABBRICHE, DEPOSITI, RAFFINERIE, STAZIONI DI
COMPRESSIONE E DI DECOMPRESSIONE,, METANODOTTI E CONDUTTURE DI GAS
SE GAS O VAPORI INFIAMMABILI O ESPLOSIVI
BONIFICARE MEDIANTE VENTILAZIONE
VIETARE L
L’USO
USO DI APPARECCHI A FIAMMA
FIAMMA, CORPI
INCANDESCENTI O SIMILI
LAVORATORI “ABBINATI” NEL CORSO DEI LAVORI
AMBIENTI CONFINATI
ALL IV PUNTO 3 D
ALL.
D. Lgs.
Lgs N.
N 81/08
VASCHE,CANALIZZAZIONI,TUBAZIONI,SERBATOI,RECIPIENTI,SILOS
3.1.LETUBAZIONI,LECANALIZZAZIONIEIRECIPIENTI,QUALI
,
,
VASCHE,SERBATOIESIMILI,INCUIDEBBANOENTRARE
LAVORATORIPEROPERAZIONIDI CONTROLLO,RIPARAZIONE,
MANUTENZIONE OPERALTRIMOTIVIDIPENDENTI
DALL’ESERCIZIODELL’IMPIANTOODELL’APPARECCHIO,
DEVONO ESSERE PROVVISTI DI APERTUREDI
DEVONOESSEREPROVVISTIDI
APERTURE DI ACCESSOAVENTI
ACCESSO AVENTI
DIMENSIONITALIDAPOTERCONSENTIREL’AGEVOLE
RECUPERODI UNLAVORATOREPRIVODI SENSI
AMBIENTI CONFINATI
ALL. IV PUNTO 3 D. Lgs. N. 81/08
VASCHE,CANALIZZAZIONI,TUBAZIONI,SERBATOI,RECIPIENTI,SILOS
3.2.1.PRIMA DI DISPORREL’ENTRATADI LAVORATORINEILUOGHIDI
CUIALPUNTOPRECEDENTE,CHISOVRAINTENDEAILAVORIDEVE
ASSICURARSICHENELL’INTERNONONESISTANOGASOVAPORI
NOCIVI O UNA TEMPERATURA DANNOSA E DEVE QUALORA VI SIA
NOCIVIOUNATEMPERATURADANNOSAEDEVE,QUALORAVI
SIA
PERICOLO,DISPORREEFFICIENTILAVAGGI,VENTILAZIONEOALTRE
MISURE IDONEE
MISUREIDONEE
3.2.2.COLUICHESOVRAINTENDEDEVE,INOLTRE,PROVVEDEREAFAR
CHIUDEREEBLOCCARELEVALVOLE EGLIALTRIDISPOSITIVIDEI
CONDOTTIINCOMUNICAZIONECOLRECIPIENTE,EAFARE
INTERCETTARE I TRATTI DI TUBAZIONEMEDIANTEFLANGECIECHEO
INTERCETTAREITRATTIDI
TUBAZIONE MEDIANTE FLANGE CIECHE O
CONALTRIMEZZIEQUIVALENTIEDAFARAPPLICARE,SUIDISPOSITIVI
DI CHIUSURAODI ISOLAMENTO,UNAVVISOCONL’INDICAZIONEDEL
DIVIETODI MANOVRARLI.
AMBIENTI CONFINATI
ALL. IV PUNTO 3 D. Lgs. N. 81/08
VASCHE,CANALIZZAZIONI,TUBAZIONI,SERBATOI,RECIPIENTI,SILOS
3.2.3.ILAVORATORICHEPRESTANOLALOROOPERA
3
2 3 I LAVORATORI CHE PRESTANO LA LORO OPERA
ALL’INTERNODEILUOGHIPREDETTIDEVONOESSERE
ASSISTITI DA ALTRO LAVORATORE SITUATO ALL’ESTERNO
ASSISTITIDAALTROLAVORATORE,SITUATOALL
ESTERNO
PRESSOL’APERTURADI ACCESSO.
3.2.4.QUANDOLAPRESENZADI GASOVAPORINOCIVI
NONPOSSAESCLUDERSIINMODOASSOLUTOOQUANDO
L’ACCESSO AL FONDO DEI LUOGHI PREDETTI È
L’ACCESSOALFONDODEILUOGHIPREDETTIÈ
DISAGEVOLE,ILAVORATORICHEVI ENTRANODEVONO
ESSERE MUNITI DI CINTURADI
ESSEREMUNITIDI
CINTURA DI SICUREZZACONCORDADI
SICUREZZA CON CORDA DI
ADEGUATALUNGHEZZAE,SENECESSARIO,DI APPARECCHI
IDONEIACONSENTIRELANORMALERESPIRAZIONE.
AMBIENTI CONFINATI
ALL. IV PUNTO 3 D. Lgs. N. 81/08
VASCHE,CANALIZZAZIONI,TUBAZIONI,SERBATOI,RECIPIENTI,SILOS
3.3.QUALORANEILUOGHIDI CUIALPUNTO3.1NONPOSSA
ESCLUDERSI LA PRESENZA ANCHE DI GAS,VAPORIOPOLVERI
ESCLUDERSILAPRESENZAANCHEDI
GAS VAPORI O POLVERI
INFIAMMABILIODESPLOSIVI,OLTREALLEMISUREINDICATE
NELL’ARTICOLO PRECEDENTE SI DEVONO ADOTTARE CAUTELE
NELLARTICOLOPRECEDENTE,SIDEVONOADOTTARECAUTELE
ATTEADEVITAREILPERICOLODI INCENDIOODI ESPLOSIONE,
QUALILAESCLUSIONEDI FIAMMELIBERE,DI CORPI
INCANDESCENTI,DI ATTREZZIDI MATERIALEFERROSOEDI
CALZATURECONCHIODI.
QUALORASIANECESSARIOL’IMPIEGODI LAMPADE,QUESTE
DEVONO ESSERE DI SICUREZZA.
DEVONOESSEREDI
SICUREZZA
TUBAZIONI, LE CANALIZZAZIONI E I RECIPIENTI, QUALI VASCHE,
SERBATOI E SIMILI
NEI QUALI SI DEBBA ENTRARE PER OPERAZIONI DI
MANUTENZIONE, CONTROLLO, PULIZIA O ESERCIZIO
APERTURE CHE CONSENTANO L’AGEVOLE RECUPERO DI
LAVORATORE PRIVO DI SENSI
CHI SOVRAINTENDE DEVE ASSICURARSI CHE NON SIANO PRESENTI
GAS O VAPORI NOCIVI O AD UNA TEMPERATURA DANNOSA
SE SI, DISPORRE LAVAGGI, VENTILAZIONE O ALTRO
CHI SOVRAINTENDE DEVE FAR ISOLARE DAL RESTO DELL’IMPIANTO
E DISPORRE SEGNALETICA DIVIETO DI MANOVRA
ASSISTENZA DA PARTE DI ALTRO LAVORATORE ALL’ESTERNO
VICINO ALL’APERTURA DI ACCESSO
TUBAZIONI, LE CANALIZZAZIONI E I RECIPIENTI, QUALI VASCHE,
SERBATOI E SIMILI
NEI QUALI SI DEBBA ENTRARE PER OPERAZIONI DI
MANUTENZIONE, CONTROLLO, PULIZIA O ESERCIZIO
¾
NON POTENDO ESCLUDERE DEL TUTTO LA PRESENZA DI
GAS O VAPORI NOCIVI, OPPURE:
¾
SE L’ACCESSO
L ACCESSO AL FONDO E
E’ DISAGEVOLE
CINTURA DI SICUREZZA CON CORDA DI ADEGUATA LUNGHEZZA
EVENTUALMENTE, DPI PROTEZIONE VIE RESPIRATORIE
TUBAZIONI, LE CANALIZZAZIONI E I RECIPIENTI, QUALI VASCHE,
SERBATOI E SIMILI
NEI QUALI SI DEBBA ENTRARE PER OPERAZIONI DI
MANUTENZIONE, CONTROLLO, PULIZIA O ESERCIZIO
IN PRESENZA DI GAS, VAPORI O POLVERI INFIAMMABILI O
ESPLODENTI
OLTRE A QUANTO GIA
GIA’ ELENCATO:
ESCLUSIONE DI FIAMME LIBERE,
LIBERE DI CORPI INCANDESCENTI
INCANDESCENTI, DI
ATTREZZI DI MATERIALE FERROSO E DI CALZATURE CON CHIODI
SE NECESSARIO USARE LAMPADE
LAMPADE, DEVONO ESSERE DI SICUREZZA
(ANTIDEFLAGRANTI)
2008
ISPESL
AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO E AMBIENTI CONFINATI
OLTRE AGLI AMBIENTI DIRETTAMENTE CITATI NELLE
DISPOSIZIONI LEGISLATIVE,
LEGISLATIVE ANCHE ALTRI AMBIENTI (CHE
AD UN PRIMO ESAME POTREBBERO NON APPARIRE “A
RISCHIO”, POSSONO INVECE CONFIGURARSI COME TALI IN
PARTICOLARI CIRCOSTANZE, LEGATE ALLE MODALITA’ DI
SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA’):
• camere con aperture in alto,
• vasche,
• depuratori,
• camere di combustione nelle fornaci e simili,
• canalizzazioni varie,
varie
• camere non ventilate o scarsamente ventilate.
2008
ISPESL
ART. 1 – FINALITA’ ED AMBITO DI APPLICAZIONE
COMMA 3
LE DISPOSIZIONI DI CUI AGLI ARTICOLI 2, COMMA 2, E 3,
COMMI 1 E 2
2, OPERANO UNICAMENTE IN CASO DI
AFFIDAMENTO DA PARTE DEL DATORE DI LAVORO DI
LAVORI,, SERVIZI E FORNITURE ALL'IMPRESA APPALTATRICE
O A LAVORATORI AUTONOMI ALL'INTERNO DELLA PROPRIA
AZIENDA O DI UNA SINGOLA UNITÀ PRODUTTIVA DELLA
STESSA NONCHÉ NELL'AMBITO DELL'INTERO CICLO
STESSA,
PRODUTTIVO DELL'AZIENDA MEDESIMA, SEMPRE CHE
ABBIA LA DISPONIBILITÀ GIURIDICA
GIURIDICA, A NORMA
DELL'ARTICOLO 26, COMMA 1, DEL DECRETO LEGISLATIVO 9
APRILE 2008,, N. 81,, DEI LUOGHI IN CUI SI SVOLGE
L'APPALTO O LA PRESTAZIONE DI LAVORO AUTONOMO.
…. OPERANO UNICAMENTE IN CASO DI AFFIDAMENTO DA PARTE DEL DATORE DI LAVORO
DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE ALL'IMPRESA APPALTATRICE O A LAVORATORI
AUTONOMI ALL'INTERNO DELLA PROPRIA AZIENDA O DI UNA SINGOLA UNITÀ PRODUTTIVA
DELLA STESSA, ………….
ART. 26, COMMA 1, D. LGS. N. 81/2008
QUALIFICAZIONE NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI
INQUINAMENTO O CONFINATI
Art. 2
C. 1
QUALIFICAZIONE NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI
INQUINAMENTO O CONFINATI
C 2 SUBAPPALTO
C.
PROCEDURE DI SICUREZZA NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI
SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI
Art. 3
C. 1
INFORMAZIONE DA PARTE DEL DL COMMITTENTE AI
LAVORATORI DI DURATA NON INFERIORE AD UN GIORNO
C. 2 RAPPRESENTANTE DEL DL COMMITTENTE
C. 3
ADOZIONE ED ATTUAZIONE PROCEDURA SICUREZZA (BUONE
PRASSI?)
C 4
C.
SANZIONE: VENIR MENO DELLA QUALIFICAZIONE SIA CHE SI
OPERI DIRETTAMENTE CHE INDIRETTAMENTE
ANALIZZANDO LA STRUTTURA DELL’ART. 1 ED I PRECISI
RICHIAMI SI COMPRENDE QUINDI CHE:
I REQUISITI NECESSARI ALLA QUALIFICAZIONE (ART.
(ART 2,
2 C.
C
1) SI APPLICANO “AI LAVORI” IN AMBIENTI SOSPETTI DI
INQUINAMENTO ED IN AMBIENTI CONFINATI,
CONFINATI ANCHE SE
NON ESEGUITI DA IMPRESE O APPALTATORI AUTONOMI,
MA “IN PROPRIO” DIRETTAMENTE DA UN DATORE DI
LAVORO
…………
ART. 1 – FINALITA’ ED AMBITO DI APPLICAZIONE
COMMA 4
RESTANO ALTRESÌ APPLICABILI, LIMITATAMENTE ALLE
FATTISPECIE DI CUI AL COMMA 3
3, FINO ALLA DATA DI
ENTRATA IN VIGORE DELLA COMPLESSIVA DISCIPLINA DEL
SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE DI CUI
ALL'ARTICOLO 6, COMMA 8, LETTERA G), DEL DECRETO
LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81, E FERMI RESTANDO I
REQUISITI GENERALI DI QUALIFICAZIONE E LE
PROCEDURE DI SICUREZZA DI CUI AGLI ARTICOLI 2 E 3, I
CRITERI DI VERIFICA DELLA IDONEITÀ TECNICO
TECNICOPROFESSIONALE PRESCRITTI DALL'ARTICOLO 26, COMMA
1 LETTERA a),
1,
a) DEL MEDESIMO DECRETO LEGISLATIVO
LEGISLATIVO.
D.LGS.N.81/08,ART.26– COMMA1,a)
1.
IL DATORE DI LAVORO, IN CASO DI AFFIDAMENTO DI LAVORI, SERVIZI E
FORNITURE AD IMPRESE APPALTATRICI O A LAVORATORI AUTONOMI
ALL’INTERNO DELLA PROPRIA AZIENDA
AZIENDA, O DI UNA SINGOLA UNITÀ
PRODUTTIVA DELLA STESSA, NONCHÉ NELL’AMBITO DELL’INTERO
CICLO PRODUTTIVO DELL’AZIENDA MEDESIMA SEMPRE CHE ABBIA LA
DISPONIBILITA’ DEI LUOGHI IN CUI SI SVOLGE L
DISPONIBILITA
L’APPALTO
APPALTO O LA
PRESTAZIONE DI LAVORO AUTONOMO:
a)
verifica, con le modalità previste dal decreto di cui all’art. 6, c. 8, g)
l'idoneità tecnico-professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori
autonomi in relazione ai lavori, servizi o forniture da affidare in appalto o
mediante contratto d'opera o di somministrazione. Fino alla data di entrata
i vigore
in
i
del
d l decreto
d
t di cuii sopra, la
l verifica
ifi è eseguita
it con le
l seguenti
ti
modalità:
q
del certificato di iscrizione alla camera di commercio,,
1. acquisizione
industria, artigianato
2. acquisizione dell’autocertificazione dell’impresa appaltatrice o dei
lavoratori autonomi del possesso dei requisiti di idoneità tecnico
professionale
ART. 2 – QUALIFICAZIONE NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI
SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI
COMMA 1
QUALSIASI ATTIVITÀ LAVORATIVA NEL SETTORE
DEGLI AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O
CONFINATI PUÒ ESSERE SVOLTA UNICAMENTE DA
IMPRESE O LAVORATORI AUTONOMI QUALIFICATI
IN RAGIONE DEL POSSESSO DEI SEGUENTI
REQUISITI:
a) ……. h)
SI RICORDA CHE TALI REQUISITI SONO OBBLIGATORI SIA
PER LE IMPRESE E LAVORATORI AUTONOMI CHE ESEGUONO
I LAVORI “IN
IN APPALTO”
APPALTO SIA PER LE IMPRESE CHE LI
SVOLGONO “IN PROPRIO”
REQUISITI ART. 1, C.1
a) integrale applicazione delle vigenti disposizioni in materia di valutazione
dei rischi,
rischi sorveglianza sanitaria e misure di gestione delle emergenze
b) integrale e vincolante applicazione anche del comma 2 dell'articolo 21 del
decreto legislativo 9 aprile 2008
2008, n
n. 81
81, nel caso di imprese familiari e
lavoratori autonomi
REQUISITI ART. 1, C.1
c) presenza di personale, in percentuale non inferiore al 30 per cento della
forza lavoro, con esperienza almeno triennale relativa a lavori in ambienti
sospetti di inquinamento o confinati, assunta con contratto di lavoro
subordinato a tempo indeterminato ovvero anche con altre tipologie
contrattuali o di appalto, a condizione, in questa seconda ipotesi, che i
relativi contratti siano stati preventivamente certificati ai sensi del Titolo
VIII,, Capo I,, de
del dec
decreto
eto legislativo
eg s at o 10
0 settembre
sette b e 2003,
003, n. 276.
6 Tale
ae
esperienza deve essere necessariamente in possesso dei lavoratori che
svolgono le funzioni di preposto
RISPETTO A QUESTO PUNTO, RITENUTO CRITICO DA
CONFINDUSTRIA CHE HA PROPOSTO MODIFICHE
NELL’ITER APPROVATIVO CHE NON SONO STATE
RECEPITE, SONO NECESSARI ULTERIORI
APPROFONDIMENTI,, SOPRATTUTTO PER LE IMPRESE
CHE ESEGUONO I LAVORI “IN PROPRIO”
CERTIFICAZIONE DEI CONTRATTI DI LAVORO AI SENSI DEL
TITOLO VIII, CAPO I, DEL D. LGS. 10.09. 2003, n. 276
Ai sensi dell’art 78, la procedura di certificazione è volontaria e consegue
obbligatoriamente a una istanza scritta comune delle parti del contratto di lavoro. Le
procedure
d
di certificazione
tifi
i
sono d
determinate
t
i t all'atto
ll' tt di costituzione
tit i
d
delle
ll commissioni
i i i
di certificazione e si svolgono nel rispetto dei codici di buone pratiche di cui al comma
4, nonché di alcuni principi stabiliti nell’articolo stesso.
Gli effetti della certificazione del contratto di lavoro permangono
permangono, anche verso i terzi
terzi,
fino al momento in cui sia stato accolto, con sentenza di merito, uno dei ricorsi
giurisdizionali esperibili ai sensi dell'articolo 80, fatti salvi i provvedimenti cautelari.
COMMISSIONI DI CERTIFICAZIONE PRESSO:
a)
b)
c)
gli enti bilaterali
le Direzioni provinciali del lavoro e le province
le università pubbliche e private, comprese le
fondazioni universitarie,,
c-bis) il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Direzione generale della tutela delle condizioni di
lavoro
c-ter) i consigli provinciali dei consulenti del lavoro
REQUISITI ART. 1, C.1
d) avvenuta effettuazione di attività di informazione e formazione di tutto il
personale, ivi compreso il datore di lavoro ove impiegato per attività
lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o confinati,
specificamente mirato alla conoscenza dei fattori di rischio propri di tali
attività, oggetto di verifica di apprendimento e aggiornamento.
I contenuti e le modalità della formazione di cui al periodo che precede
sono individuati,
i di id ti compatibilmente
tibil
t con le
l previsioni
i i i di cuii agli
li articoli
ti li 34
e 37 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, entro e non oltre 90 giorni
dall'entrata in vigore del presente decreto, con accordo in Conferenza
permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome
di Trento e di Bolzano, sentite le parti sociali
D. LGS. N. 81/08 - Art. 34 – formazione del datore di lavoro che svolge la funzione di R.SPP
D. LGS. N. 81/08 - Art. 37 – formazione dei lavoratori e degli
g RLS
REQUISITI ART. 1, C.1
e) possesso di dispositivi di protezione individuale,
individuale strumentazione e
attrezzature di lavoro idonei alla prevenzione dei rischi propri delle
attività lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o confinati e
avvenuta effettuazione di attività di addestramento all'uso corretto di tali
dispositivi, strumentazione e attrezzature, coerentemente con le
previsioni di cui agli articoli 66 e 121 e all'allegato IV, punto 3, del decreto
l i l ti 9 aprile
legislativo
il 2008
2008, n. 81
APPARECCHI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE
MASCHERE CON OPPORTUNI FILTRI O, SE RICHIESTO,
AUTORESPIRATORI
IMBRAGATURA (CINTURA?) DI SICUREZZA CON “IDONEO”
SISTEMA DI SALVATAGGIO
ATTENZIONE: ADDESTRAMENTO OBBLIGATORIO (III CATEGORIA)
REQUISITI ART. 1, C.1
f)
avvenuta effettuazione di attivita' di addestramento di tutto il personale
impiegato per le attivita' lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o
confinati, ivi compreso il datore di lavoro, relativamente alla applicazione
di procedure di sicurezza coerenti con le previsioni di cui agli articoli 66
e 121 e dell'allegato IV, punto 3, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81
TUTTO IL PERSONALE IMPIEGATO , COMPRESO DATORE DI
LAVORO
Æ ADDESTRAMENTO SU PROCEDURE DI SICUREZZA
REQUISITI ART. 1, C.1
g) rispetto delle vigenti previsioni, ove
applicabili, in materia di Documento unico di
regolarità
g
contributiva
h)
integrale applicazione della parte economica
e normativa della contrattazione collettiva di
settore, compreso il versamento della
contribuzione all'eventuale ente bilaterale di
riferimento, ove la prestazione sia di tipo
retributivo, con riferimento ai contratti e
accordi collettivi di settore sottoscritti da
organizzazioni dei datori di lavoro e dei
lavoratori comparativamente più
rappresentative sul piano nazionale
REQUISITI ART. 1, C.1
f)
avvenuta effettuazione di attività di addestramento di tutto il personale
impiegato per le attività lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o
confinati, ivi compreso il datore di lavoro, relativamente alla applicazione
di procedure di sicurezza coerenti con le previsioni di cui agli articoli 66
e 121 e dell'allegato IV, punto 3, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81
TUTTO IL PERSONALE IMPIEGATO , COMPRESO DATORE DI
LAVORO
Æ ADDESTRAMENTO SU PROCEDURE DI SICUREZZA
ART. 2 – QUALIFICAZIONE NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI
SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI
COMMA 2
In relazione alle attività lavorative in ambienti sospetti di
inquinamento o confinati non e
e' ammesso il ricorso a
subappalti, se non autorizzati espressamente dal datore
di lavoro committente e certificati ai sensi del Titolo VIII,
Capo I, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276,
e successive modificazioni e integrazioni.
Le disposizioni del presente regolamento si applicano
anche nei riguardi delle imprese o dei lavoratori
autonomi ai quali le lavorazioni vengano subappaltate.
ART. 3 – PROCEDURE DI SICUREZZA NEL SETTORE DEGLI
AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI
COMMA 1
PRIMA DELL'ACCESSO NEI LUOGHI NEI QUALI DEVONO SVOLGERSI LE ATTIVITÀ
LAVORATIVE DI CUI ALL
ARTICOLO 1
1, COMMA 2
2, TUTTI I LAVORATORI IMPIEGATI
ALL'ARTICOLO
DALLA IMPRESA APPALTATRICE, COMPRESO IL DATORE DI LAVORO OVE
IMPIEGATO NELLE MEDESIME ATTIVITÀ, O I LAVORATORI
AUTONOMI DEVONO ESSERE PUNTUALMENTE E DETTAGLIATAMENTE
INFORMATI DAL DATORE DI LAVORO COMMITTENTE SULLE CARATTERISTICHE
DEI LUOGHI IN CUI SONO CHIAMATI AD OPERARE, SU TUTTI I RISCHI ESISTENTI
NEGLI AMBIENTI,, IVI COMPRESI QUELLI DERIVANTI DAI PRECEDENTI UTILIZZI
DEGLI AMBIENTI DI LAVORO, E SULLE MISURE DI PREVENZIONE E EMERGENZA
ADOTTATE IN RELAZIONE ALLA PROPRIA ATTIVITÀ.
L'ATTIVITÀ DI CUI AL PRECEDENTE PERIODO VA REALIZZATA IN UN TEMPO
SUFFICIENTE E ADEGUATO ALL'EFFETTIVO COMPLETAMENTO DEL
TRASFERIMENTO DELLE INFORMAZIONI E, COMUNQUE, NON INFERIORE AD UN
GIORNO
ART. 3 – PROCEDURE DI SICUREZZA NEL SETTORE DEGLI
AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI
COMMA 2
IL DATORE DI LAVORO COMMITTENTE INDIVIDUA UN PROPRIO
RAPPRESENTANTE, IN POSSESSO DI ADEGUATE COMPETENZE
IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E CHE
ABBIA COMUNQUE SVOLTO LE ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE,
INFORMAZIONE
FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO DI CUI ALL'ARTICOLO 2,
COMMA 1, LETTERE C) ED F), A CONOSCENZA DEI RISCHI
PRESENTI NEI LUOGHI IN CUI SI SVOLGONO LE ATTIVITÀ
LAVORATIVE, CHE VIGILI IN FUNZIONE DI INDIRIZZO E
COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ SVOLTE DAI LAVORATORI
IMPIEGATI DALLA IMPRESA APPALTATRICE O DAI LAVORATORI
AUTONOMI E PER LIMITARE IL RISCHIO DA INTERFERENZA DI
TALI LAVORAZIONI CON QUELLE DEL PERSONALE IMPIEGATO
DAL DATORE DI LAVORO COMMITTENTE
ART. 3 – PROCEDURE DI SICUREZZA NEL SETTORE DEGLI
AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI
COMMA 3
DURANTE TUTTE LE FASI DELLE LAVORAZIONI IN AMBIENTI
SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI DEVE ESSERE
ADOTTATA ED EFFICACEMENTE ATTUATA UNA PROCEDURA DI
LAVORO SPECIFICAMENTE DIRETTA A ELIMINARE O, OVE
IMPOSSIBILE, RIDURRE AL MINIMO I RISCHI PROPRI DELLE
ATTIVITÀ IN AMBIENTI CONFINATI,
CONFINATI COMPRENSIVA DELLA
EVENTUALE FASE DI SOCCORSO E DI COORDINAMENTO CON IL
SISTEMA DI EMERGENZA DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
E DEI VIGILI DEL FUOCO.
TALE PROCEDURA POTRÀ CORRISPONDERE A UNA BUONA
PRASSI, QUALORA VALIDATA DALLA COMMISSIONE
CONSULTIVA PERMANENTE PER LA SALUTE E SICUREZZA SUL
LAVORO AI SENSI DELL'ARTICOLO
DELL ARTICOLO 2, COMMA 1, LETTERA V),
DEL DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81
ART. 3 – PROCEDURE DI SICUREZZA NEL SETTORE DEGLI
AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO O CONFINATI
COMMA 4
IL MANCATO RISPETTO DELLE PREVISIONI DI CUI AL PRESENTE
REGOLAMENTO DETERMINA IL VENIR MENO DELLA
QUALIFICAZIONE NECESSARIA PER OPERARE, DIRETTAMENTE
O INDIRETTAMENTE, NEL SETTORE DEGLI AMBIENTI SOSPETTI
DI INQUINAMENTO O CONFINATI
SANZIONE INTERDITTIVA
MODALITA’ DI VERIFICA?
ENTE PREPOSTO?
ALTRE SANZIONI APPLICABILI
AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO – ART.
ART 66 D
D. Lgs.
Lgs N.
N 81/08
Articolo 68 - Sanzioni per il datore di lavoro
1. Il datore di lavoro e il dirigente sono puniti:
a) con l’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro per la violazione
dell’articolo 66;
AMBIENTI SOSPETTI DI INQUINAMENTO – ART.
ART 121 D
D. Lgs.
Lgs N.
N 81/08
Articolo 159 - Sanzioni per i datori di lavoro e i dirigenti
2. Il datore di lavoro e il dirigente sono puniti:
a)) con l’arresto
l’
t fifino a seii mesii o con l’ammenda
l’
d d
da 2
2.500
500 a 6
6.400
400 euro per lla violazione
i l i
degli articoli 97, comma 1, 100, comma 3, 111, commi 1, lettera a), e 6, 114, comma 1,
117, 118, 121, 122, 126, 128, comma 1, 145, commi 1 e 2 e 148;
AMBIENTI CONFINATI – ALL. IV PUNTO 3 D. Lgs. N. 81/08
Articolo 68 - Sanzioni per il datore di lavoro
2 La violazione di più precetti riconducibili alla categoria omogenea di requisiti di
2.
sicurezza relativi ai luoghi di lavoro di cui all’allegato IV, punti …………, 3, ………. è
considerata una unica violazione ed è punita con la pena prevista dal comma 1, lettera
b) (arresto da due a quattro mesi o con l’ammenda da 1.000 a 4.800). L’organo di
vigilanza è tenuto a precisare in ogni caso
caso, in sede di contestazione
contestazione, i diversi precetti
violati.
CONCLUDENDO
IL DPR 177/2011 AFFRONTA IN URGENZA UN ASPETTO DELLE QUESTIONI
RIGUARDANTI LA SALUTE E LA SICUREZZA DEI LAVORATORI RESO
RILEVANTE DAI NUMEROSI INFORTUNI IMPONENDO (OLTRE A QUANTO
GIA’ DETTAGLIATAMENTE PREVISTO DAL D. LGS. N. 81/08):
¾REQUISITI SPECIFICI PER LE IMPRESE ED I LAVORATORI AUTONOMI
CHE SVOLGONO LE ATTIVITA’ (IN APPALTO, IN SUBAPPALTO O ANCHE IN
PROPRIO)
¾ALCUNE REGOLE RIGUARDANTI LA FORMAZIONE E LA SUA DURATA,
LA VIGILANZA,, LA DISPONIBILITA’ DI SPECIFICHE PROCEDURE DI
SICUREZZA DA APPLICARE SOLO IN CASO DI APPALTO E SUBAPPALTO
SONO PERO’
PERO PRESENTI ALCUNE CRITICITA’
CRITICITA SULLE QUALI SI ATTENDONO
CHIARIMENTI (30% LAVORATORI, DURATA MINIMA FORMAZIONE DI UN
GIORNO)
Esempio istruzione operativa
MARCATURA CE – DPR 17/2010 E SIMILARI
TITOLO III – CAPO I - D. LGS. N. 81
ALLEGATI V / VI – D. LGS. N. 81
CONDIZIONI DI SICUREZZA E SALUTE LEGATE AI REQUISITI DELLE
ATTREZZATURE ED ALLE MODALITA’ D’USO
TITOLO III D.LGS. N. 81/08
ATTREZZATURE DI LAVORO
™
ART. 69 - DEFINIZIONI
™
ART. 70 - REQUISITI DI SICUREZZA
™
ART. 71 - OBBLIGHI DEL DATORE DI
LAVORO
™
ART. 72 – OBBLIGHI DEI NOLEGGIATORI E
ART
DEI CONCEDENTI IN USO
™
ART. 66 – INFORMAZIONE E FORMAZIONE
ALL. V
REQUISITI DI SICUREZZA DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO COSTRUITE
IN ASSENZA DI DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI DI
RECEPIMENTO DI DIRETTIVE COMUNITARIE DI PRODOTTO, O MESSE A
DISPOSIZIONE DEI LAVORATORI ANTECEDENTEMENTE ALLA DATA DELLA
LORO EMANAZIONE
ALL. VI
DISPOSIZIONI CONCERNENTI L’USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO
TITOLO III - D. LGS. N. 81/08
ATTREZZATURE DI LAVORO
ATTREZZATURA: QUALSIASI MACCHINA, APPARECCHIO, UTENSILE O
IMPIANTO, INTESO COME IL COMPLESSO DI MACCHINE, ATTREZZATURE
E COMPONENTI NECESSARI ALL’ ATTUAZIONE DI UN PROCESSO
PRODUTTIVO, DESTINATO AD ESSERE USATO DURANTE IL LAVORO
•
MACCHINE (FISSE
FISSE,,PORTATILI
PORTATILI,,MOBILI
MOBILI,
,TRASPORTABILI
TRASPORTABILI,,SINGOLE
SINGOLE,,
COMPLESSE))
COMPLESSE
•
MEZZI DISOLLEVAMENTO
DISOLLEVAMENTO,,TRASPORTO
TRASPORTO,,IMMAGAZZINAMENTO
IMMAGAZZINAMENTO
•
MEZZI D’OPERA
•
IMPIANTI DIDISTRIBUZIONE
DIDISTRIBUZIONE (ACQUA,ARIA,
ACQUA,ARIA,ELETTRICO
ELETTRICO,..)
,..)
•
UTENSILI
MACCHINA
MEZZO SOLLEV.
….
IMPIANTO
UTENSILE
FISSA
TRASPORTA
BILE
PORTATILE
SEMOVENTE
OPERATRICE
ALTRE DEFINIZIONI DAL TITOLO III – D. LGS. N. 81/08
USO
DELL’ATTREZZATURA
DI
LAVORO:
QUALSIASI
OPERAZIONE
LAVORATIVA
CONNESSA
AD
UN’ATTREZZATURA DI LAVORO,, Q
QUALE LA MESSA IN
SERVIZIO
E
FUORI
SERVIZIO,
L’IMPIEGO,
IL
TRASPORTO, LA RIPARAZIONE,LA TRASFORMAZIONE,
LA MANUTENZIONE
MANUTENZIONE, LA PULIZIA E LO SMONTAGGIO
ZONA PERICOLOSA: SI INTENDE QUALSIASI ZONA
ALL INTERNO
ALL’INTERNO
O
IN
PROSSIMITA’
PROSSIMITA
DI
UNA
ATTREZZATURA
DI
LAVORO
NELLA
QUALE
LA
PRESENZA DI UN LAVORATORE COSTITUISCE UN
RISCHIO PER LA SALUTE O LA SICUREZZA DELLO
STESSO
LAVORATORE ESPOSTO: QUALSIASI LAVORATORE CHE
SI TROVI INTERAMENTE O IN PARTE IN UNA ZONA
PERICOLOSA
OPERATORE: IL LAVORATORE INCARICATO DELL
DELL’USO
USO DI
UNA ATTREZZATURA DI LAVORO
RISPETTO AL D. LGS. N. 626/94, RISULTA
CANCELLATA LA DEFINIZIONE DI “LAVORO IN
QUOTA”, COSI’ COME TUTTI GLI OBBLIGHI
CONSEGUENTI SU TALE ARGOMENTO, CHE SONO
STATI INSERITI NEL TITOLO IV,
IV APPLICABILE AI
CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI
CAPO II – NORME PER LA PREVENZIONE DEGLI
INFORTUNI SUL LAVORO NELLE COSTRUZIONI E NEI
LAVORI IN QUOTA – ART. 105
... LE NORME DEL PRESENTE CAPO SI APPLICANO AI
LAVORI IN Q
QUOTA DI CUI AL PRESENTE CAPO ED AD
IN OGNI ALTRA ATTIVITA’ LAVORATIVA ...
ESSENDO IN OGNI CASO TUTTI I DISPOSITIVI PER
PORTARE IN QUOTA I LAVORATORI DELLE
ATTREZZATURE DI LAVORO .... TALI ATTREZZATURE
VANNO CONSIDERATE NELL
NELL’APPLICAZIONE
APPLICAZIONE DEL
TITOLO III CHE STIAMO ESAMINANDO
¾ REQUISITI DI SICUREZZA
¾ VALUTAZIONE DEI RISCHI
¾ MISURE DI TUTELA
OLTRE ACIO’SIDOVRA’VALUTARE
A CIO’ SI DOVRA’ VALUTARE SEAPPLICARE
SE APPLICARE ANCHE GLI SPECIFICI
OBBLIGHI DELTITOLO IV,CAPOII,CHE POIESAMINEREMO,SESI
SVOLGE UN“LAVORO INQUOTA”
...ATTIVITA’LAVORATIVA CHE ESPONE ILLAVORATORE ALRISCHIO DI
CADUTA DAUNA QUOTAPOSTAADALTEZZA SUPERIORE A2M
RISPETTO ADUNPIANOSTABILE...
ART. 70, C.1, 2, 3
REQUISITI DI SALUTE E DI SICUREZZA
1)) SALVO
O QUANTO
O PREVISTO
O AL
L COMMA
A 2,
2 LE
E
ATTREZZATURE DI LAVORO MESSE A DISPOSIZIONE DEI
LAVORATORI DEVONO ESSERE CONFORMI ALLE
SPECIFICHE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E
REGOLAMENTARI DI RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE
COMUNITARIE
E DI PRODOTTO
NORMATIVADI RECEPIMENTODIRETTIVEÆ
MARCATURACE
2)) LE ATTREZZATURE COSTRUITE IN ASSENZA O IN
PRECEDENZA Æ REQUISITI GENERALI DI SICUREZZA IN
ALLEGATO V
(OVVERO AI DECRETI EVENTUALI APPROVATI CON SPECIFICI DECRETI SU
DELEGA DELL’ART. 395 DEL DPR 547 – VIGORE FINO AL 94 . O DELL’ART. 28
DEL D.LGS. N. 626 – ART. 28 – ORA ABROGATO)
I REQUISITI DI SICUREZZA APPLICABILI SONO QUINDI
DIVERSI A SECONDA DEI SEGUENTI PARAMETRI
ATTREZZATURE
MARCATECE
ATTREZZATURECOSTRUITE
PRIMADELRECEPIMENTO
ITALIANODELLEAPPLICABILI
DIRETTIVECE
ATTREZZAUTRECOSTRUITE
(ANCHEOGGI)INASSENZADEL
RECEPIMENTOITALIANODELLE
DIRETTIVAAPPLICABILICE(OIN
(
ASSENZADI DIRITTIVE
APPLICABILI)
REQUISITI DI
SICUREZZA
STABILITINELLA
NORMATIVADI
RECEPIMENTO
DELLEDIRETTIVE
REQUISITIDI SICUREZZA
ALLEGATOV
REQUISITI DI SICUREZZA
ALLEGATOV
ASSUME ESTREMA RILEVANZA LA COMPRENSIONE
DELLA NORMATIVA DI RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE
COMUNITARIE “DI PRODOTTO”
MARCATURA CE
PRINCIPI ISPIRATORI E REQUISITI DI SICUREZZA CHE
DEVONO RISPETTARE LE ATTREZZATURE PER LA
COMMERCIALIZZAZIONE IN AMBITO EUROPEO
DIRETTIVA
MACCHINE
MARCATURA CE - PRINCIPI ISPIRATORI
STABILIREUNASERIEDI REQUISITIMINIMIDI
SICUREZZACHETUTTELEATTREZZATUREDI UNCERTO
TIPODEVONORISPETTAREPERESSERE
COMMERCIALIZZATENELLOSPAZIOECONOMICO
EUROPEO
ELENCO COMPLETO DELLE DIRETTIVE NUOVO APPROCCIO - CE
‰
‰
‰
‰
‰
‰
‰
‰
‰
‰
‰
‰
‰
‰
‰
‰
‰
‰
‰
‰
‰
‰
MATERIALEELETTRICODI BASSATENSIONE(DIR.73/23)
RECIPIENTI SEMPLICI A PRESSIONE (DIR 87/404)
RECIPIENTISEMPLICIAPRESSIONE(DIR.87/404)
GIOCATTOLI(DIR.88/378)
PRODOTTIDACOSTRUZIONE(DIR.89/106)
APPARECCHICHEPOSSONOCREAREPERTURBAZIONIELETTROMAGNETICHE(DIR.89/336)
(
/
)
MACCHINE,MACCHINE MOBILI,APPARECCHIDI SOLLEVAMENTO(DIR.98/37)
DISPOSITIVIDI PROTEZIONEINDIVIDUALE(DIR.89/686)
STRUMENTIPERPESAREAFUNZIONAMENTONONAUTOMATICO(DIR.90/384)
DISPOSITIVI MEDICI IMPIANTABILI ATTIVI (DIR 90/385)
DISPOSITIVIMEDICIIMPIANTABILIATTIVI(DIR.90/385)
APPARECCHIAGAS(DIR.90/396)
APPARECCHIATURETERMINALIDI TELECOMUNICAZIONEEAPPARECCHIATUREDELLESTAZIONITERRESTRI
(
/
ABROGATADALLADIR.1999/5)
/ )
DI COMUNICAZIONEVIASATELLITE(DIR.98/13
NUOVECALDAIEADACQUACALDAALIMENTATECONCOMBUSTIBILILIQUIDIOGASSOSI(DIR.92/42)
ESPLOSIVIPERUSOCIVILE(DIR.93/15)
DISPOSITIVIMEDICI(DIR.93/42)
IMBARCAZIONI DA DIPORTO (DIR 94/25)
IMBARCAZIONIDADIPORTO(DIR.94/25)
APPARECCHIESISTEMIDI PROTEZIONEDESTINATIADESSEREUTILIZZATIINATMOSFERA
POTENZIALMENTEESPLOSIVA(DIR.94/9)
(
/ )
ASCENSORI(DIR.95/16)
APPARECCHIDI REFRIGERAZIONEPERUSODOMESTICO(DIR.96/57)
ATTREZZATUREAPRESSIONE(DIR.97/23)
DISPOSITIVIMEDICODIAGNOSTICIINVITRO(DIR.98/79)
IMPIANTI DI TRASPORTOPUBBLICOAFUNE(DIR.2000/9)
IMPIANTIDI
TRASPORTO PUBBLICO A FUNE (DIR 2000/9)
APPARECCHIATURERADIOEAPPARECCHIATURETERMINALIDI TELECOMUNICAZIONEEILRECIPROCO
RICONOSCIMENTODELLALOROCONFORMITÀ(DIR.1999/5)
MARCATURA CE - ATTREZZATURE DI LAVORO
DPR 459/1996
(DAL 21/9/96 AL 6/3/2010)
MACCHINE (ART
(ART. 11
11, C
C. 1 – 3 NON ABROGATI)
ABROGATI), MACCHINE
MOBILI E MEZZI DI SOLLEVAMENTO
D.LGS. N. 17/2010
(DAL 6/3/2010)
MACCHINE, MACCHINE MOBILI E MEZZI DI
SOLLEVAMENTO
L. 791/1977 s.m.i.
MATERIALE ELETTRICO BASSA TENSIONE
D. LGS. N. 311/1991 (abrogato)
D. LGS. N. 42/1997
RECIPIENTI SEMPLICI A PRESSIONE
D. LGS. N. 476/1992 (abrogato)
D. LGS. N. 615/1996 (abrogato)
D.LGS. N. 194/2007
APPARECCHI CHE POSSONO CREARE PERTURBAZIONI
ELETTROMAGNETICHE
DPR 661/1996
APPARECCHI A GAS
DPR 660/1996
NUOVE CALDAIE AD ACQUA CALDA ALIMENTATE A
COMBUSTIBILE LIQUIDO O GASSOSO
DPR 126/98
APPARECCHI E SISTEMI DI PROTEZIONE DESTINATI AD
ESSERE UTILIZZATI IN ATMOSFERA POTENZIALMENTE
ESPLOSIVA
DPR 162/1999 s.m.i. – CAPO I
come modificato dal DPR 204/2010
(entrata in vigore 30.12.2010)
ASCENSORI E MONTACARICHI
D LGS.
D.
LGS N.
N 93/2000
ATTREZZATURE A PRESSIONE
D. LGS. N. 23/2002
ATTREZZATURE A PRESSIONE TRASPORTABILI
OGNI DIRETTIVA CHE PREVEDE LA
MARCATURA CE DEFINISCE IN PRIMO
LUOGO UN “CAMPO
CAMPO DI APPLICAZIONE
APPLICAZIONE”
E GENERALMENTE CONTIENE UN
ELENCO DI “ESCLUSIONI”
TALI INFORMAZIONI SERVONO PER CAPIRE QUALI DIRETTIVE
SONO APPLICABILI AD UNA CERTA ATTREZZATURA DI LAVORO !!
E’ IMPORTANTE CAPIRE QUALI DIRETTIVE DEBBANO
ESSERE APPLICATE Æ IL FABBRICANTE SCEGLIE POI
UNA DIRETTIVA FRA QUELLE APPLICABILI
(QUELLA PIU’ RILEVANTE)
PER INDIVIDUARE LA PROCEDURA DI CERTIFICAZIONE
MARCATURA CE – PROCEDURA (TIPICA)
SEGUIREICRITERIDI SICUREZZA ESPRESSINELLEDIRETTIVEAPPLICABILIPERLA
PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELL’ATTREZZATURA E TENERE TRACCIA DELLA
PROGETTAZIONEEREALIZZAZIONEDELLATTREZZATURAETENERETRACCIADELLA
DOCUMENTAZIONEDI PROGETTO(FASCICOLOTECNICO)
EMETTEREILMANUALE(RISCHIRESIDUI–
EMETTERE
IL MANUALE (RISCHI RESIDUI DPI – PROCEDUREDI
PROCEDURE DI LAVOROSICURE–
LAVORO SICURE
DOCUMENTAZIONE)
PRODURRELA“DICHIARAZIONEDI CONFORMITA’”NELLAQUALESONO
RICHIAMATETUTTELEDIRETTIVESEGUITE
PERALCUNEDIRETTIVE(COMPRESALADIRETTIVAMACCHINEINVIGORE)
APPLICARELAMARCATURA“CE”
SOLO PER ALCUNE TIPOLOGIE DI
ATTREZZATURE E
E’ RICHIESTA LA
PARTECIPAZIONE ALLA PROCEDURA DI
UN ENTE ESTERNO
POSSONO
ESSERE SEGUITE
LE NORME
ARMONIZZATE
(EN – EN UNI –
EN CEI)
MARCATURA CE - ATTESTAZIONI
IL FABBRICANTE O L’IMPORTATORE
L IMPORTATORE ATTESTANO
QUINDI LA RISPONDENZA AI REQUISITI
APPLICABILI MEDIANTE LA PREDISPOSIZIONE DELLA
“DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’”
ALCUNE DIRETTIVE PREVEDONO CHE TALE
DICHIARAZIONE ACCOMPAGNI L’ATTREZZATURA
L ATTREZZATURA (ES.
(ES
MACCHINE) ALTRE CHE ESSA SIA TRATTENUTA
PRESSO IL FABBRICANTE O L’IMPORTATORE (ES.
MATERIALE ELETTRICO BASSA TENSIONE)
QUANDO E’ PREVISTO DEL MATERIALE DI
ACCOMPAGNAMENTO (ES
(ES. MANULE D'USO
D USO E
MANUTENZIONE) LA DIRETTIVA SPECIFICA ANCHE
QUALI CONTENUTI ESSO DEVE AVERE
MARCATURA CE - VIGILANZA
LAVIGILANZASULL’APPLICAZIONEDELLENORMATIVEDI
RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE DI PRODOTTOE
RECEPIMENTODELLEDIRETTIVEDI
PRODOTTO E’
ESEGUITADAVARIEAUTORITA’DI SORVEGLIANZA
STABILITEALIVELLONAZIONALEPERIDIVERSITIPIDI
PRODOTTO
INCASOUNAATTREZZATURARISULTIPROVVISTADI MARCATURACE
SENZACHESIANORISPETTATIGLISPECIFICIREQUISITIPREVISTI,LA
NORMATIVA DI RECEPIMENTODELLEDIRETTIVECOMUNITARIEPREVEDE
NORMATIVADI
RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE PREVEDE
CHESIAEMESSOUNORDINEAMODIFICARETUTTELEATTREZZATURE
UGUALI IMMESSE SUL MERCATO EUROPEO OVVERO A RITIRARLE DAL
UGUALIIMMESSESULMERCATOEUROPEO,OVVEROARITIRARLEDAL
MERCATO.
LL’ORDINE
ORDINEVIENEEMESSOALIVELLONAZIONALE(PROPOSTO)E
VIENE EMESSO A LIVELLO NAZIONALE (PROPOSTO) E
CONFERMATOALIVELLOEUROPEO(OPERATIVO)
RICORDANDO ………..
ATTREZZATURE
MARCATECE
ATTREZZATURECOSTRUITE
PRIMADELRECEPIMENTO
ITALIANODELLEAPPLICABILI
DIRETTIVECE
ATTREZZAUTRECOSTRUITE
(ANCHEOGGI)INASSENZADEL
RECEPIMENTOITALIANODELLE
DIRETTIVAAPPLICABILICE(OIN
(
ASSENZADI DIRITTIVE
APPLICABILI)
REQUISITI DI
SICUREZZA
STABILITINELLA
NORMATIVADI
RECEPIMENTO
DELLEDIRETTIVE
REQUISITIDI SICUREZZA
ALLEGATOV
REQUISITI DI SICUREZZA
ALLEGATOV
ATTREZZATURE MARCATE CE
VERIFICA REQUISITI DI SICUREZZA
INDIVIDUAZIONE DIRETTIVE – ATTI DI RECEPIMENTO
APPLICABILI ALL
ALL’ATTREZZATURA
ATTREZZATURA
VERIFICA DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ ED ELENCO
DIRETTIVE IN ESSA CITATE
VERIFICA ALTRA DOCUMENTAZIONE (MANUALE
ISTRUZIONI ….))
ISTRUZIONI,
VERIFICA “DIFETTI EVIDENTI”
PER LE ATTREZZATURE NON MARCATE CE ASSUME
RILEVANZA L’ANALISI DELL’ALLEGATO V, CHE “NON” E’
LA SEMPLICE COPIA DEL PRECEDENTE 547
ALLEGATO V
INDICE
CHECK LIST VERIFICA ALLEGATO V
PER VERIFICARE LA RISPONDENZA AI REQUISITI DI SICUREZZA
PREVISTI DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E’ NECESSARIO:
CENSIMENTO: CE, NON CE
CE
NON CE
VERIFICA
DOCUMENTAZIONE IN
FUNZIONE DELL’ANNO DI
IMMISSIONE SUL MERCATO
VERIFICA CONFORMITA’
RISPETTO AD ALLEGATO V
EVENTUALE
ADEGUAMENTO
RICERCA DIFETTI
“EVIDENTI”
SI PROCEDE POI CON LA VALUTAZIONE DEI RISCHI …. (O
ANCHE PRIMA!)
ATTENZIONE: CERTIFICAZIONE CONFORMITA’ IMPIANTI
DM 37/2008 smi
(HA SOSTITUITO LA 46/90 ATTIVANDONE UNA PARTE CHE NON ERA MAI STATA ATTIVATA
NELLE AZIENDE)
Certificati di conformità (con allegati obbligatori) dal 27 marzo 2008
relativamente ai seguenti impianti:
¾ impianti di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione, utilizzazione
dell'ENERGIA ELETTRICA, impianti di protezione contro le scariche
atmosferiche, nonche' gli impianti per l'automazione di porte, cancelli e
barriere;
¾ impianti radiotelevisivi, le antenne e gli IMPIANTI ELETTRONICI in genere
¾ impianti di RISCALDAMENTO, di CLIMATIZZAZIONE, di
CONDIZIONAMENTO e di REFRIGERAZIONE di qualsiasi natura o specie,
comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle
condense, e di ventilazione ed aerazione dei locali
¾ impianti IDRICI E SANITARI di qualsiasi natura o specie
¾ impianti per la DISTRIBUZIONE E L'UTILIZZAZIONE
L UTILIZZAZIONE DI GAS di qualsiasi tipo
tipo,
comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e
ventilazione ed aerazione dei locali
¾ impianti di SOLLEVAMENTO DI PERSONE O DI COSE per mezzo di
ascensori, di montacarichi, di scale mobili e simili (NO GRU,
CARRIPONTE…..)
¾ impianti di PROTEZIONE ANTINCENDIO
ART. 71, C. 1 - 2
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE
METTERE A DISPOSIZIONE DEI LAVORATORI ATTREZZATURE
CONFORMI AI REQUISITI DI CUI ALL’ART. 70, IDONEE AI FINI
DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE E ADEGUATE AL LAVORO DA
SVOLGERE OVVERO ADATTATE A TALI SCOPI CHE DEVONO SEMPRE
ESSERE UTILIZZATE CONFORMEMENTE ALLE DISPOSIZIONI
LEGISLATIVE DI RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE
NELLASCELTADINUOVEATTREZZATURE,TENERECONTODI:
9 CARATTERISTICHESPECIFICHEDELLAVORODASVOLGERE
9 RISCHIPRESENTINELL’AMBIENTEDILAVORO
9 RISCHIDERIVANTIDALL’IMPIEGODELLEATTREZZATUREDILAVORO
9 RISCHIDERIVANTIDAINTERFERENZECONALTREATTREZZATURE
RISCHI DERIVANTI DA INTERFERENZE CON ALTRE ATTREZZATURE
GIA’INUSO
CAPITOLATO D’ACQUISTO
COLLAUDO IN INGRESSO
IL D. LGS. N. 81/08 PREVEDE SANZIONI SIA PER GLI
UTILIZZATORI CHE PER PROGETTISTI, FABBRICANTI ED
INSTALLATORI
S
O DI ATTREZZATURE
IL MANCATO RISPETTO DELL’ART
DELL’ART. 70
70, C
C. 1 e 2 E CIOE’ DEI :
¾REQUISITI NORMATIVE DI RECEPIMENTO DELLE
DIRETTIVE COMUNITARIE DI PRODOTTO (CE)
¾REQUISITI IN ALLEGATO V (non
(
CE)
E’ SANZIONATO PER DATORE DI LAVORO E DIRIGENTE
(UTILIZZATORI)
GLI OBBLIGHI (E LE SANZIONI) PER LE ALTRE FIGURE CITATE
SONO ESPRESSE NEL TITOLO I DEL D. LGS. N. 81/08
TITOLO I – D. LGS. N. 81/08 – Art. 22
OBBLIGHI DEI PROGETTISTI
IPROGETTISTIDEILUOGHIEDEIPOSTIDI
LAVOROEDEGLIIMPIANTI RISPETTANOI
PRINCIPIGENERALIDI PREVENZIONEIN
MATERIA DI SALUTEESICUREZZASULLAVORO
MATERIADI
SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
ALMOMENTODELLESCELTEPROGETTUALIE
T CNICH SC GONO ATTR ATUR ,
TECNICHEESCELGONOATTREZZATURE,
COMPONENTIEDISPOSITIVIDI PROTEZIONE
RISPONDENTIALLEDISPOSIZIONILEGISLATIVEE
REGOLAMENTARIINMATERIA
Articolo 57 - Sanzioni per i progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli installatori
1. I progettisti che violano il disposto dell’articolo 22 sono puniti con l’arresto fino a sei mesi
o con ll’ammenda
ammenda da 1
1.500
500 a 6
6.000
000 euro
euro.
TITOLO I – D. LGS. N. 81/08 – Art. 23
OBBLIGHI DEI FABBRICANTI E FORNITORI
SONO VIETATI LA FABBRICAZIONE,
FABBRICAZIONE LA VENDITA,
VENDITA IL NOLEGGIO E LA
CONCESSIONE IN USO DI ATTREZZATURE DI LAVORO, DISPOSITIVI
DI PROTEZIONE INDIVIDUALI ED IMPIANTI NON RISPONDENTI
ALLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI VIGENTI IN
MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO.
IN CASO DI LOCAZIONE FINANZIARIA DI BENI ASSOGGETTATI A
PROCEDURE DI ATTESTAZIONE ALLA CONFORMITÀ,
CONFORMITÀ GLI STESSI
DEBBONO ESSERE ACCOMPAGNATI, A CURA DEL CONCEDENTE,
DALLA RELATIVA DOCUMENTAZIONE.
DOCUMENTAZIONE
Articolo 57 - Sanzioni per i progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli installatori
2 I fabbricanti e i fornitori che violano il disposto dell’articolo
2.
dell articolo 23 sono puniti con l’arresto
l arresto da
tre a sei mesi o con l’ammenda da 10.000 a 40.000 euro.
TITOLO I – D. LGS. N. 81/08 – Art. 24
OBBLIGHI DEGLI INSTALLATORI
GLIINSTALLATORIEMONTATORIDIIMPIANTI,
GLI
INSTALLATORI E MONTATORI DI IMPIANTI
ATTREZZATUREDILAVOROOALTRIMEZZI
TECNICI PER LA PARTE DI LORO COMPETENZA
TECNICI,PERLAPARTEDILOROCOMPETENZA,
DEVONOATTENERSIALLENORMEDISALUTEE
SICUREZZASULLAVORO,NONCHÉALLE
ISTRUZIONIFORNITEDAIRISPETTIVI
FABBRICANTI.
Articolo 57 - Sanzioni per i progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli installatori
3 Gli installatori che violano il disposto dell’articolo
3.
dell articolo 24 sono puniti con l’arresto
l arresto fino a tre
mesi o con l’ammenda da 1.200 a 5.200 euro
QUINDI PER LA FIGURA
Q
G
DEL FABBRICANTE
C
DELLE
ATTREZZATURE DI LAVORO MARCATE CE IL SISTEMA
SANZIONATORIO E’
E DOPPIO:
ÆQUELLO PREVISTO DAGLI STRUMENTI NAZIONALI DI
RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE DI PRODOTTO (RITIRO
DAL MERCATO O MODIFICA OBBLIGATORIA SE NON
SONO RISPETTATI I REQUISITI ED E’ PRESENTE LA
MARCATURA CE) - AUTORITA’ PER LA SORVEGLIANZA DEL
MERCATO (MINISTERO)
ÆQUELLO PREVISTO DAL D. LGS. N. 81 (SANZIONI
PENALI)- ENTE VIGILANZA TERRITORIALMENTE COMPETENTE
IL LEGISLATORE, AL COMMA 4 DELL’ART. 70, SI OCCUPA DI
STABILIRE LE REGOLE PER QUESTA DOPPIA VIGILANZA
SEORGANODI
SE
ORGANO DI VIGILANZAVERIFICACHEUNAATTREZZATURAIMMESSASULMERCATOO
VIGILANZA VERIFICA CHE UNA ATTREZZATURA IMMESSA SUL MERCATO O
MESSAINSERVIZIOAISENSIDELLADIRETTIVADI PRODOTTO,PRESENTAUNA
SITUAZIONEDI RISCHIORICONDUCIBILEALMANCATORISPETTODI UNOOPIÙREQUISITI
ESSENZIALI DI SICUREZZAPREVISTI:
ESSENZIALIDI
SICUREZZA PREVISTI :
9 INFORMAL’AUTORITA’NAZIONALEDI SORVEGLIANZACOMPETENTEPERILTIPODI
PRODOTTO
9 EMETTEPRESCRIZIONEALDATOREDI LAVOROUTILIZZATOREDELSIGNOLOESEMPLARE
PER RIMUOVERE LA SITUAZIONE DI RISCHIO(ODISPOSIZIONESENONC’E’VERAA
PERRIMUOVERELASITUAZIONEDI
RISCHIO (O DISPOSIZIONE SE NON C’E’ VERA A
PROPRIAVIOLAZIONE)
9ORGANODI
9ORGANO
DI VIGILANZACOMPETENTEPERTERRITORIOEMETTEPRESCRIZIONENEI
VIGILANZA COMPETENTE PER TERRITORIO EMETTE PRESCRIZIONE NEI
CONFRONTIDELFABBRICANTEEDEISOGGETTICHEFANNOPARTEDELLACATENADI
DISTRIBUZIONEALLACONCLUSIONEDELL’ACCERTAMENTOTECNICODELL’AUTORITA’
NAZIONALE PER LA SORVEGLIANZA DEL MERCATO (SERISULTAVIOLAZIONEAIREQUISITI
NAZIONALEPERLASORVEGLIANZADELMERCATO
(SE RISULTA VIOLAZIONE AI REQUISITI
PREVISTIDALLADIRETTIVACOMUNITARIADI PRODOTTO)
ART. 71, C. 3
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE
ALFINEDI RIDURREALMINIMOIRISCHICONNESSI
RISCHICONNESSI
ALL'USODELLEATTREZZATUREDI
ALL'USODELLEATTREZZATUREDI LAVORO
LAVOROEPER
IMPEDIRECHEDETTEATTREZZATUREPOSSANOESSERE
UTILIZZATE PER OPERAZIONI E SECONDO CONDIZIONI
UTILIZZATEPEROPERAZIONIESECONDOCONDIZIONI
PERLEQUALINONSONOADATTE,SONOADOTTATE
ADEGUATEMISURETECNICHEEDORGANIZZATIVE,TRA
TRA
LE QUALI QUELLE DELL'ALLEGATO VI
LEQUALIQUELLEDELL'ALLEGATOVI
LEQUALIQUELLEDELL'ALLEGATO
A SECONDA DEI
PUNTI
DELL’ALLEGATO
VI
DISPOSIZIONI GENERALI APPLICABILI A TUTTE LE ATTREZZATURE DI LAVORO (ILLUMINAZIONE,
AVVIAMENTO, PROIEZIONE OGGETTI, ELEMENTI MOBILI, CADUTA OGGETTI, MATERIE E PRODOTTI
PERICOLOSI, NOCIVI, MATERIALI INCANDESCENTI)
DISPOSIZIONI PER USO ATTREZZATURE MOBILI, SEMOVENTI O NON SEMOVENTI
DISPOSIZIONI PER USO ATTREZZATURE PER SOLLEVARE CARICHI
DISPOSIZIONI PER USO ATTREZZATURE SOLLEVAMENTO PERSONE
DISPOSIZIONI PER USO SPECIFICHE ATTREZZATURE DI LAVORO
RISCHI PER ENERGIA ELETTRICA, MATERIE INFIAMMABILI ED ESPLODENTI, SALDATURA, LEGNO,
FILATURA
DELLE DISPOSIZIONI DELL’ALLEGATO VI SI TERRA’
CONTO NELLA REDAZIONE DELLE ISTRUZIONI E
PROCEDURE OPERATIVE PER L’USO DELLE
ATTREZZATURE DI LAVORO
ART. 71, C. 4
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE
LEATTREZZATUREDI
LE
ATTREZZATURE DI LAVORODEVONOESSERE:
LAVORO DEVONO ESSERE:
1) installateedutilizzateinconformita'
installateedutilizzate
alleistruzionid'uso;
2) oggettodiidoneamanutenzionealfinedigarantireneltempo
oggettodiidoneamanutenzione
lapermanenzadeirequisitidisicurezzadicuiall'articolo70e
sianocorredate,ovenecessario,daappositeistruzionid'usoe
lib tt di
librettodimanutenzione;
t i
3) assoggettateallemisurediaggiornamento
assoggettateallemisurediaggiornamentodeirequisitiminimi
di sicurezza stabilite con specifico provvedimento
disicurezzastabiliteconspecificoprovvedimento
regolamentareadottatoinrelazionealleprescrizionidicui
all'articolo18,comma1,letteraz)
ART. 71, C. 4
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE
5.LEMODIFICHEAPPORTATEALLEMACCHINEQUALI
DEFINITEALL’ARTICOLO1,COMMA2,DELDECRETODEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24 LUGLIO 1996 N 459(N)
PRESIDENTEDELLAREPUBBLICA24LUGLIO1996,N.459(N),
PERMIGLIORARNELECONDIZIONIDI SICUREZZAIN
RAPPORTO ALLE PREVISIONI DEL COMMA 1 OVVERO DEL
RAPPORTOALLEPREVISIONIDELCOMMA1,OVVERODEL
COMMA4,LETTERAA),NUMERO3)NONCONFIGURANO
IMMISSIONESULMERCATOAISENSIDELL’ARTICOLO1,
COMMA3,SECONDOPERIODO,SEMPRECHENON
COMPORTINOMODIFICHEDELLEMODALITÀDI UTILIZZOE
DELLE PRESTAZIONI PREVISTE DAL COSTRUTTORE
DELLEPRESTAZIONIPREVISTEDALCOSTRUTTORE
LAPRECISAZIONERELATIVAALLEMODIFICHEAPPORTATEALLE
MACCHINE PER MIGLIORARNE LE CONDIZIONI DI SICUREZZA,FACEVA
MACCHINEPERMIGLIORARNELECONDIZIONIDI
SICUREZZA , FACEVA
quindiESPRESSORICHIAMOADUNOSPECIFICOART.DELDPR459/96
(NONPIU’ RIPRESONELD.LGS.N.17/2010)Æ none’piu’ rilevante
ILCONCETTOE’COMUNQUEVALIDO.LAMACCHINEPOSSONO
ESSERE MODIFICATE QUANDO SIA NECESSARIO UN LORO
ESSEREMODIFICATEQUANDOSIANECESSARIOUNLORO
ADEGUAMENTOALLENORMEDI SICUREZZA
LEMODIFICHEVANNOESEGUITEINMODOCHEIREQUISITI
DELLADIRETTIVAMACCHINE(EDELLENORMEDI RECEPIMENTO)
SIANORISPETTATI
D.LGS.N.17/2010– ART.15 SANZIONI
1.
Salvo che il fatto non costituisce reato, il fabbricante o il suo mandatario che immette sul mercato
ovvero mette in servizio macchine non conformi ai requisiti di cui all'allegato I del presente decreto
è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 4.000 euro a 24.000 euro.
Alla stessa sanzione è assoggettato chiunque apporta modifiche ad apparecchiature dotate della
prescritta marcatura CE, che comportano la non conformità ai medesimi requisiti.
ART. 71, C. 6
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE
ERGONOMIA
SONO PRESE LE MISURE NECESSARIE AFFINCHE' IL
SONOPRESELEMISURENECESSARIEAFFINCHE'IL
POSTODI
POSTO
DI LAVOROELAPOSIZIONEDEILAVORATORI
DURANTE
DURANTEL'USODELLEATTREZZATUREPRESENTINO
L'USO DELLE ATTREZZATURE PRESENTINO
REQUISITIDI
REQUISITI
DI SICUREZZAERISPONDANOAIPRINCIPI
DELL'ERGONOMIA
DELL ERGONOMIA
Analisi
Ergonomica
MISURE
Es UNI EN ISO
Es.UNIENISO
14738
Analisi
Ergonomica
POSTURA
Es.EN10054
ART. 71, C. 7
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE
ATTREZZATURE CHE RICHIEDONO CONOSCENZE PARTICOLARI
O RESPONSABILITA
RESPONSABILITA’ PARTICOLARI IN CONSIDERAZIONE DEI
RISCHI SPECIFICI
USODELL’ATTREZZATURADI
’
LAVORORISERVATOAI
LAVORATORIINCARICATICHEABBIANORICEVUTO
INFORMAZIONE,FORMAZIONEEDADDESTRAMENTO
ADEGUATI
INCASODI RIPARAZIONE,TRASFORMAZIONEO
MANUTENZIONEÆ
O Æ LAVORATORIQUALIFICATI
O
O Q
C
ATTREZZATURECHE
ATTREZZATURE
CHE RICHIEDONOCONOSCENZE
RICHIEDONO CONOSCENZE
PARTICOLARI….ESEMPI
CARRELLIELEVATORI,COMMISSIONATORI,..
GRU,, AUTOGRU
CARRIPONTE
MEZZI DI TRASPORTOE/OSOLLEVAMENTO
MEZZIDI
TRASPORTO E/O SOLLEVAMENTO
MACCHINEINALL.IV DIRETTIVAMACCHINE
ATTREZZATURECITATEINELENCHIPERALCOL/DROGA
CALDAIE(****OLTRECERTEPOTENZIALITA’GIA’
(
PREVISTO“PATENTINO”)
………………..
ART.73,C.4E5
4. Il datore di lavoro provvede affinché i lavoratori
4
incaricati dell’uso delle attrezzature che richiedono
conoscenze e responsabilità particolari di cui all
all’articolo
articolo
71, comma 7, ricevano una formazione, informazione ed
addestramento adeguati e specifici, tali da consentire
l’utilizzo delle attrezzature in modo idoneo e sicuro, anche
in relazione ai rischi che possano essere causati ad altre
persone.
persone
5. In sede di Conferenza p
permanente per
p i rapporti
pp
tra
Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di
Bolzano sono individuate le attrezzature di lavoro per le
quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori
nonché le modalità per il riconoscimento di tale
abilitazione i soggetti formatori,
abilitazione,
formatori la durata,
durata gli indirizzi ed i
requisiti minimi di validità della formazione
IN ATTESADELLACCORDOSTATOREGIONI….
ATTESA DELL’ACCORDO STATO REGIONI ….
ILDATOREDI
ILDATOREDI LAVORODECIDEVALADURATAEDI
CONTENUTIDELLAFORMAZIONEE
DELL’ADDESTRAMENTO
DELL’ADDESTRAMENTO,ALIVELLOAZIENDALEE
A LIVELLO AZIENDALE E
INFUNZIONEDELLEATTIVITA’ESEGUITE
NO“ABILITAZIONE”
NO
NO “PATENTINI”
PATENTINI
NO“ENTIAUTORIZZATI”
…FINOALL’USCITADELLEREGOLECHE“SONO
STATE”STABILITEDALLACONFERENZASTATO
REGIONI
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 60 del 12
marzo 2012 – S.O.
S O n.
n 47
Accordo ai sensi dell’art
dell’art. 4 del D.
D Lgs.
Lgs n.281/97
n 281/97 tra il
Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento
e Bolzano concernente l’individuazione delle
attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una
specifica abilitazione degli operatori
operatori, nonché le
modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i
soggetti formatori,
formatori la durata,
durata gli indirizzi ed i requisiti
minimi di validità della formazione, in attuazione
dell’art 73 c
dell’art.
c. 5 del D.
D Lgs.
Lgs n.
n 81/08 e s.m.i.
smi
L’ACCORDO ENTRERA’ IN VIGORE IL 12 MARZO 2013
L’Accordo disciplina, ai sensi dell’art. 73, c. 5, del D. Lgs. n.
81/08 la formazione degli operatori addetti all’uso
81/08,
all uso di
attrezzature per le quali è richiesto una specifica abilitazione
(art. 71, c. 7 e art. 73, c.4 del D. Lgs. n. 81/08), ivi compresi i
soggetti di cui all’articolo 21, c. 1, del D. Lgs. n. 81/08
(lavoratori autonomi, imprese familiari, …), individuandone i
soggetti formatori, la durata, i contenuti minimi, le modalità di
formazione, di verifica dell’apprendimento nonché di
aggiornamento.
aggiornamento
Tale formazione,, essendo specifica,
p
, integra
g e non
sostituisce la formazione obbligatoria di cui al D. Lgs. n.
81/08 art. 37 ed all’ “Accordo tra il Ministro del lavoro e delle
politiche sociali, il Ministro della salute, le Regioni e le
Province autonome di Trento e Bolzano per la formazione dei
lavoratori ai sensi dell’art
dell art. 37 cc.2
2 del D
D. Lgs.
Lgs n.
n 81/08”
81/08
pubblicato sulla G.U. n. 8 dell’11 gennaio 2012.
ABILITAZIONE ED AGGIORNAMENTO
Al ttermine
i di ciascun
i
modulo
d l è obbligatoria
bbli t i lla verifica
ifi
dell’apprendimento attraverso una prova di valutazione, le cui
modalità e contenuti sono stabiliti p
per ogni
g attrezzatura nei relativi
Allegati dell’Accordo (Allegato III e seguenti).
L’accesso al modulo pratico specifico è consentito solo previo
superamento della prova di valutazione del modulo teorico
(giuridico - normativo e tecnico). Al superamento della prova di
valutazione del modulo p
pratico, costituente la p
prova di verifica
finale, viene rilasciato dai soggetti formatori a ciascun operatore,
l’attestato di abilitazione all’uso dell’attrezzatura.
L’ABILITAZIONE HA VALIDITÀ QUINQUENNALE (A
DECORRERE DALLA DATA DI RILASCIO DELL’ATTESTATO DI
ABILITAZIONE) E PUÒ
Ò ESSERE RINNOVATA PARTECIPANDO
ALLO SPECIFICO CORSO DI AGGIORNAMENTO DI DURATA
MINIMA PARI A 4 ORE (DI CUI 3 RELATIVE AGLI ARGOMENTI
DEI MODULI PRATICI) PER TUTTE LE TIPOLOGIE
ART. 71, C. 8
ILDATOREDILAVORODEVEPROVVEDEREALL’ORGANIZZAZIONEDIUNSISTEMADI
INTERVENTI DI CONTROLLO PERIODICI E STRAORDINARI
INTERVENTIDICONTROLLOPERIODICIESTRAORDINARI
(EFFETTUATIDAPERSONACOMPETENTEEREGISTRATI)
PERTUTTELEATTREZZATUREDILAVOROSOGGETTEADINFLUSSICHEPOSSONO
PROVOCAREDETERIORAMENTISUSCETTIBILIDIDAREORIGINEASITUAZIONI
PERICOLOSE.ICONTROLLISONODEFINITISECONDOLEINDICAZIONIFORNITEDAL
FABBRICANTE,ODALINEEGUIDA,ODABUONEPRASSI.
CONTROLLO INIZIALE
INTERVENTI DI
CONTROLLO
PERIODICI
INTERVENTI DI
CONTROLLO
STRAORDINARI
TUTTE LE ATTREZZATURE LA CUI SICUREZZA DIPENDE
DALLE CONDIZIONI DI INSTALLAZIONE (PRIMA DELLA
MESSA DI ESERCIZIO E IN CASO DI MONTAGGIO IN UN
NUOVO CANTIERE O LUOGO)
TUTTE LE ATTREZZATURE SOGGETTE AD INFLUSSI CHE POSSONO
PROVOCARE DETERIORAMENTI, SECONDO FREQEUNZE STABILITE DAL
COSTRUTTORE O DALLE NORME TECNICHE,
COSTRUTTORE,
TECNICHE O DALLE BUONE PRASSI
SE SONO INTERVENUTE SITAUZIONI ECCEZIONALI CHE POSSONO
AVERE RISCONTRI SULLA SICUREZZA (RIPARAZIONI,
TRASFEROMAZIONI, INCIDENTI, FENOMENI NATURALI, LUNGA
INATTIVITA’)
ART. 71, C. 9 - 10
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE
IICONTROLLISONOVOLTIADASSICURAREILBUONOSTATODI
CONTRO I SONO VO TI A ASSICURAR I UONO STATO I
CONSERVAZIONEEL’EFFICIENZAAIFINIDELLASICUREZZAESONOSVOLTI
DAPERSONALECOMPETENTE;SONOREGISTRATIINFORMASCRITTAE
TENUTI A DISPOSIZIONE DEGLI ORGANI DI VIGILANZAPER3ANNI
TENUTIADISPOSIZIONEDEGLIORGANIDI
VIGILANZA PER 3 ANNI
SEUSATEFUORISEDE,LEATTREZZATURESONOACCOMPAGNATECON
,
DOCUMENTOSCRITTOCHEATTESTARISULTATOPOSITIVOULTIMO
CONTROLLO
ESEMPIO SCHEDA MACCHINA Æ DA CUI SCADENZIARIO,
REGISTRO
DENUNCIA DI AVVENUTA INSTALLAZIONE E
MESSA IN SERVIZIO
(ATTREZZATURE DM 12
12.9.59)
9 59)
IL DECRETO DI RECEPIMENTO DELLA NUOVA
DIRETTIVA MACCHINE HA ABROGATO IL DPR 459/96
(RECEPIMENTO DELLA PRIMA DIRETTIVA MACCHINE), A
MENO DELL
DELL’ART.
ART. 11 C. 3 CHE PREVEDE CHE IN CASO DI
INSTALLAZIONE DI UNA MACCHINA RIENTRANTE NEL
CAMPO
C
O DI APPLICAZIONE
C
O
DEL DM 12.9.59
9 59 S
SIA FATTA
OPPORTUNA DENUNCIA ALL’ISPESL Æ INVIO
DICHIARAZIONE DI CONFORMITA’ CE
SCALE AEREE AD INCLINAZIONE VARIABILE
PONTI SVILUPPABILI SU CARRO
PONTI SOSPESI MUNITI DI ARGANO E ARGANI DEI
PONTI SOSPESI IMPIEGATI NELLE COSTRUZIONI
IDROESTRATTORI A FORZA CENTRIFUGA, DIAMETRO
ESTERNO PANIERE SUPERIORE A 50 CM
GRU E ALTRI APPARECCHI DI SOLLEVAMENTO DI
PORTATA SUPERIORE A 200 KG
KG, ESCLUSI QUELLI
AZIONATI A MANO (APPARECCHI = CARICO NON
GUIDATO, no Ce e similari))
VERIFICHE PERIODICHE ATTREZZATURE IN ALLEGATO VII
ART. 71, C. 11 - 14
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO E DEL DIRIGENTE
LEATTREZZATUREDI LAVORORIPORTATEINALLEGATOVII SONO
SOTTOPOSTE A VERIFICHE PERIODICHE VOLTE A VALUTARNE
SOTTOPOSTEAVERIFICHEPERIODICHEVOLTEAVALUTARNE
L’EFFETTIVOSTATODI CONSERVAZIONEEDI EFFICIENZAAIFINIDI
SICUREZZA, CON LA FREQUENZA INDICATA NEL MEDESIMO
SICUREZZA,CONLAFREQUENZAINDICATANELMEDESIMO
ALLEGATO.
PRIMAVERIFICA: ISPESL (ENTRO60GG DALLARICHIESTA)Æ SENO
ILDATOREDI LAVOROPUO’ AVVALERSIDELLEASL
OPPURE DI SOGGETTIPUBBLICIOPRIVATI
OPPUREDI
SOGGETTI PUBBLICI O PRIVATI
ABILITATI
SUCCESSIVEVERIFICHE: ISPESL OASL,ENTRO30GG DALLA
RICHIESTA,Æ SENOILDATOREDI LAVORO
PUO’ AVVALERSIDI SOGGETTIPUBBLICIO
PRIVATIABILITATI
ALLEGATOVII
ALLEGATOVII
ALLEGATOVII
ART. 71, C. 12 - 13
MODALITA’
O
DI INDIVIDUAZIONE
U
O
DEI SOGG
SOGGETTI PUBBLICI
U
C –
PRIVATI PER LE VERIFICHE PERIODICHE
Per l’effettuazione
l effettuazione delle verifiche di cui al comma 11,
11 le ASL e
l’ISPESL possono avvalersi del supporto di soggetti pubblici o
privati abilitati. I soggetti privati abilitati acquistano la qualifica di
incaricati di pubblico servizio e rispondono direttamente alla
struttura pubblica titolare della funzione.
Le modalità di effettuazione delle verifiche periodiche di cui
all’ALLEGATO VII, nonché i criteri per l’abilitazione dei soggetti
pubblici o privati di cui al comma precedente sono stabiliti con
Decreto del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche
sociali18, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico,
sentita con la Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, le
Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, da
adottarsi
d tt i entro
t dodici
d di i mesii d
dalla
ll d
data
t di entrata
t t iin vigore
i
d
dell
presente Decreto.
NOVITA’ !!!
VERIFICHE ATTREZZATURE ALLEGATO VII
Decreto 11 aprile 2011
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.
98 de
del 29
9 ap
aprile
e 2011
0
DISCIPLINA LE MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE
DELLE VERIFICHE PERIODICHE ED I CRITERI
PER L’ABILITAZIONE DEI SOGGETTI PUBBLICI O
PRIVATI PREVISTI DALL’ART. 71 COMMA 12 DEL
D. LGS. 81/2008 E S.M.I.
CONILDECRETO11APRILE2011,PUBBLICATOSULLA
CON
IL DECRETO 11 APRILE 2011 PUBBLICATO SULLA
GAZZETTAUFFICIALEN.98DEL29APRILE2011(ENTRATAIN
VIGORE: 29 LUGLIO 2011 POI PROROGATA AL 22 MAGGIO 2012
VIGORE:29LUGLIO2011POIPROROGATAAL22MAGGIO2012,
SALVOUNARTICOLOENTRATOINVIGOREIMMEDIATAMENTE),
ILMINISTRODELLAVOROEDELLEPOLITICHESOCIALI,DI
,
CONCERTOCONILMINISTRODELLASALUTEEILMINISTRO
DELLOSVILUPPOECONOMICO,HADISCIPLINATO:
LE MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DELLE VERIFICHE
PERIODICHE;
I CRITERI PER L’ABILITAZIONE DEI SOGGETTI PUBBLICI O
PRIVATI PREVISTI DALL’ART.
DALL’ART 71 COMMA 12 DEL D.
D LGS.
LGS
81/2008 E S.M.I.
DECRETO 11.04.2011
IL DECRETO È COSTITUITO DA 6 ARTICOLI E DA 4 ALLEGATI; IN
PARTICOLARE:
PARTICOLARE
L’ALLEGATO I STABILISCE I CRITERI PER L’ABILITAZIONE DEI
SOGGETTI PUBBLICI O PRIVATI PER POTER EFFETTUARE LE
VERIFICHE DI CUI ALL’ART. 71 COMMA 11 DEL D. LGS. 81/2008 E
S.M.I.;
L’ALLEGATO II STABILISCE LE MODALITÀ DI EFFETTUAZIONE DELLE
VERIFICHE PERIODICHE;
L’ALLEGATO III STABILISCE LE MODALITÀ PER L’ABILITAZIONE, IL
CONTROLLO E IL MONITORAGGIO DEI SOGGETTI ABILITATI;
L’ALLEGATO IV RIPORTA LE SCHEDE GRAFICHE RELATIVE.
DECRETO 11.04.2011
SI RESTA IN ATTESA DELLA PUBBLICAZIONE DEI DUE PROVVEDIMENTI PREVISTI DAL
DECRETO INTERMINISTERIALE:
DECRETODELMINISTERODELLAVOROEDELLEPOLITICHESOCIALI,DEL
MINISTERODELLASALUTEEDELMINISTERODELLOSVILUPPOECONOMICO
PERLADETERMINAZIONEDELLETARIFFEPERLEPRESTAZIONIRESE,DA
ADOTTARSIENTRO180GIORNIDALL’ENTRATAINVIGOREDELDECRETOIN
OGGETTO(NELFRATTEMPOSIAPPLICANOLETARIFFEDEFINITEDAISOGGETTI
TITOLARIDELLAFUNZIONE:INAILEASL);
);
ISTITUZIONEPRESSOILMINISTERODELLAVOROEDELLEPOLITICHESOCIALI
DELLACOMMISSIONEPERL’ESAMEDELLADOCUMENTAZIONERICHIESTAPER
L’ISCRIZIONENEGLIELENCHIDEISOGGETTIPUBBLICIEPRIVATI
SOLOLAPUBBLICAZIONEDI TALIPROVVEDIMENTICONSENTIRA’AL
DECRETOINOGGETTODI DIVENTAREPIENAMENTEOPERATIVO;È
È
PARTICOLARMENTEIMPORTANTEILSECONDOCHEISTITUIRÀLA
COMMISSIONECHEHAILCOMPITODI ABILITAREISOGGETTIPRIVATI
ALL’ESECUZIONEDELLEVERIFICHE
OBBLIGHI DEI NOLEGGIATORI E CONCEDENTI IN USO – ART. 72
CHIUNQUEVENDA,NOLEGGIOCONCEDAINUSOOLOCAZIONEFINANZIARIA
MACCHINE,APPARECCHIOUTENSILINONCEATTESTA,SOTTOLAPROPRIA
RESPONSABILITA CHELESTESSESIANOCONFORMI,ALMOMENTODELLACONSEGNA
RESPONSABILITA‘
CHE LE STESSE SIANO CONFORMI AL MOMENTO DELLA CONSEGNA
ACHIACQUISTI,RICEVAINUSO,NOLEGGIOOLOCAZIONEFINANZIARIA,AIREQUISITI
DI SICUREZZADI CUIALL’ALLEGATOV.
NON MARCATE CE
NONMARCATECE
CHIUNQUE NOLEGGIOCONCEDAINUSO
ATTREZZATUREDI
ATTREZZATURE
DI LAVOROSENZAOPERATOREDEVE,ALMOMENTODELLA
LAVORO SENZA OPERATORE DEVE AL MOMENTO DELLA
CESSIONE,ATTESTARNE ILBUONOSTATODI CONSERVAZIONE,MANUTENZIONEED
EFFICIENZAAFINIDI SICUREZZA.
DOVRA'ALTRESI'ACQUISIREECONSERVAREAGLIATTIPERTUTTALADURATADEL
NOLEGGIOODELLACONCESSIONEDELL'ATTREZZATURAUNADICHIARAZIONEDEL
DATOREDI LAVOROCHERIPORTIL'INDICAZIONEDELLAVORATOREODEILAVORATORI
INCARICATIDELLOROUSO,IQUALIDEVONORISULTAREFORMATICONFORMEMENTE
ALLEDISPOSIZIONIDELPRESENTETITOLOEOVESITRATTIDÌATTREZZATUREDI CUI
ALL’ART.73COMMA5SIANOINPOSSESSODELLASPECIFICAABILITAZIONEIVI
ALL
ART. 73 COMMA 5 SIANO IN POSSESSO DELLA SPECIFICA ABILITAZIONE IVI
PREVISTA
OLTRE AL DIVIETO DI FABBRICAZIONE, VENDITA, NOLEGGIO,CONCESSIONE IN USO DI CUI AGLI ART. 23 E
24, RIVOLTO A FABBRICANTI – FORNITORI:
OSSERVAZIONE
IL DECRETO DI RECEPIMENTO DELLA NUOVA
DIRETTIVA MACCHINE ABROGA IL DPR 459/96
(RECEPIMENTO DELLA PRIMA DIRETTIVA MACCHINE),
A MENO DELL’ART
DELL ART. 11 C
C. 1 CHE PREVEDE CHE IN
CASO DI VENDITA, NOLEGGIO, CONCESSIONE IN USO
… DI MACCHINE GIA’ IN SERVIZIO ALLA DATA DI
ENTRATA IN VIGORE DEL DPR 459/96 (21 SETTEMBRE
1996) IL VENDITORE – NOLEGGIATORE ….PROVVEDA
AD UNA ATTESTAZIONE DI CONFORMITA’ ALLA
NORMATIVA PREVIGENTE LA PRIMA DIRETTIVA
MACCHINE
TALE ATTESTAZIONE QUINDI E’ DA PREDISPORRE
OLTRE A QUELLA DI CUI ALL’ART. 72, C. 1
ESEMPIO 1
VENDO, CONCEDO IN USO, .. IN LOCAZIONE FINANZIARIA
MACCHINA INSTALLATA PER LA PRIMA VOLTA ANTE 21
SETTEMBRE 1996 CON OPERATORE
DICHIARAZIONE DPR 459 (CONFORMITA’ NORME IN VIGORE ANTE DATA DI
INSTALLAZIONE )
DICHIARAZIONE ART. 72, C. 1 D. LGS
LGS.. N. 81/08 CONFORMITA’ ALLEGATO V
ESEMPIO 2
CONCEDO IN USO O IN NOLEGGIO MACCHINA INSTALLATA PER
LA PRIMA VOLTA ANTE 21 SETTEMBRE 1996 SENZA OPERATORE
DICHIARAZIONE DPR 459 (CONFORMITA’ NORME IN VIGORE ANTE DATA DI
INSTALLAZIONE )
DICHIARAZIONE ART. 72, C. 1 D. LGS
LGS.. N. 81/08 CONFORMITA’ ALLEGATO V
ADEMPIMENTI ART. 72, C. 2: ATTESTAZIONE BUONO STATO DI MANUTENZIONE AI
FINI DI SICUREZZA
ADEMPIMENTI ART. 72, C. 2: ACQUISIZIONE ELENCO LAVORATORI CHE FARANNO
USO DELLA MACCHINA E ANCHE LA DICHIARAZIONE DEL DATORE DI LAVORO
CHE SONO SATI FORMATI E ADDESTRATI
ART. 73
OBBLIGHI DI DATORE DI LAVORO, DIRIGENTI E PREPOSTI
1) Nell’ambito
N ll’ bit degli
d li obblighi
bbli hi di cuii agli
li art.
t 36 – 37,
37 SI
DEVE PROVVEDERE AFFINCHE’, PER OGNI
ATTREZZATURA DI LAVORO A DISPOSIZIONE, I
LAVORATORI INCARICATI DELL’USO DISPONGANO
DI OGNI NECESSARIA INFORMAZIONE E
ISTRUZIONE E RICEVANO UNA FORMAZIONE E UN
ADDESTRAMENTO ADEGUATI IN RAPPORTO
ALLA SICUREZZA RELATIVAMENTE:
a) alle condizioni di impiego delle attrezzature
prevedibili
b)) alle situazioni anormali p
SANZIONE ESPRESSA AGLI ART. 36 – 37
2) SI PROVVEDE ALTRESÌ A INFORMARE I LAVORATORI SUI RISCHI CUI
SONO ESPOSTI DURANTE L’USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO,
SULLE ATTREZZATURE DI LAVORO PRESENTI NELL’AMBIENTE
IMMEDIATAMENTE CIRCOSTANTE, ANCHE SE DA ESSI NON USATE
DIRETTAMENTE, NONCHÈ SUI CAMBIAMENTI DI TALI ATTREZZATURE
3) LE INFORMAZIONI E LE ISTRUZIONI D'USO DEVONO RISULTARE
COMPRENSIBILI AI LAVORATORI INTERESSATI
4) SI PROVVEDE AFFINCHE
AFFINCHE’ I LAVORATORI INCARICATI DELL
DELL’USO
USO DI
ATTREZZATURE CHE RICHIEDONO CONOSCENZE E RESPONSABILITÀ
PARTICOLARI DI CUI ALL'ART. 71, COMMA 7, RICEVONO UNA
FORMAZIONE,
FORMAZIONE INFORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO
ADEGUATI E SPECIFICI, TALI DA CONSENTIRNE L’UTILIZZO
DELLE ATTREZZATURE IN MODO IDONEO E SICURO ANCHE IN
RELAZIONE AI RISCHI CHE POSSONO ESSERE CAUSATI AD ALTRE
PERSONE
VERRANNOSTABILITEINSEDE
DI CONFERENZASTATO
CONFERENZA STATO
REGIONILENECESSARIE
ABILITAZIONI
SANZIONE ESPRESSA AGLI ART. 36 – 37
PERICOLI LEGATI ALL’USO DELLE ATTREZZATURE
DI LAVORO
MECCANICI
ELETTRICI
TERMICI
TIPICI PER SPECIFICHE ATTREZZATURE
QUI NON CONSIDERIAMO I RISCHI RELATIVI AGLI AGENTI
CHIMICI, FISICI E BIOLOGICI PER I QUALI L’ESPOSIZIONE
DEL
L LAVORATORE
E IN
N AZIENDA
A NON
N E’’ LEGATA
A AD
D UNA
A
SINGOLA ATTREZZATURA, MA AGLI INQUINANTI
PRESENTII COMPLESSIVAMENTE
E NELL
NELL’AMBIENTE
AMBIENTE
E DI
LAVORO
PERICOLI DI NATURA
ELETTRICA
PRINCIPALI
POSSIBILITA’ DI
INFORTUNIO
PERICOLI DI NATURA
TERMICA
PERICOLI DI NATURA MECCANICA
UNA PARTE DEL CORPO RIMANE
INTRAPPOLATA FRA DUE ELEMENTI
MOBILI (O FRA UN ELEMENTO
MOBILE ED UNO FISSO), E SI
DETERMINANO SCHIACCIAMENTO,,
CESOIAMENTO, IMPIGLIAMENTO, …
SI VIENE A
CONTATTO
CON UNA
SUPERFICIE
CALDA, CON
UNA
FIAMMA, ..
CONTATTO
DIRETTO O
PER GUASTO
CON
ELEMENTO
IN
TENSIONE
UNA PARTE DEL CORPO O DELL’ABBIGLIAMENTO SI ATTORCIGLIA
INTORNO AD UN ELEMENTO IN ROTAZIONE, …
PERICOLI DI NATURA MECCANICA
SCHIACCIAMENTO
CESOIAMENTO
TAGLIO O SEZIONAMENTO
IMPIGLIAMENTO
TRASCINAMENTO O INTRAPPOLAMENTO
URTO
PERFORAZIONE O PUNTURA
ATTRITO O ABRASIONE
EIEZIONE DI FLUIDO AD ALTA PRESSIONE
PROIEZIONI DI PARTI DELL'ATTREZZATURA E MATERIALI, PEZZI IN LAVORAZIONE
PERDITA DI STABILITA' (attrezzatura o parti dell'attrezzatura)
SCIVOLAMENTO, INCIAMPO, CADUTA
CADUTA DALL’ALTO
SCHIACCIAMENTO
CRUSHING ((SOLLECITAZIONE DI COMPRESSIONE))
EFFETTO DOVUTO AL CALCARE E COMPRIMERE
FORTEMENTE, IN MODO DA FAR PERDERE LA FORMA
ORIGINARIA, DETERMINANDO UNA AMMACCATURA, UNA
ROTTURA, .....
¾ DUE ELEMENTI
ELEMENTI, DI CUI ALMENO UNO MOBILE,
MOBILE IN MOTO
CONTRAPPOSTO CHE SI TOCCANO O SI AVVICINANO
SUFFICIENTEMENTE DURANTE IL MOTO
AVVICINAMENTO
GANASCE
IL PIEDE PUO’ ESSERE
SCHIACCIATO DALLA
BOBINA IN CASO DI
ERRORE UMANO
CESOIAMENTO
SHEARING ((SOLLECITAZIONE DI TAGLIO))
EFFETTO DI ROTTURA NETTA,, TRANCIATURA,, DETERMINATA
DA UNA SOLLECITAZIONE DI TAGLIO DELL'OGGETTO NEL
QUALE SI DETERMINA LA ROTTURA.
¾ DUE ELEMENTI, DI CUI ALMENO UNO MOBILE, IN MOTO
CONTRAPPOSTO CHE SI AVVICINANO DURANTE IL MOTO, MA NON SI
SOVRAPPONGONO
¾ UN ELEMENTO MOBILE IN MOTO PERPENDICOLARE AD UN
ELEMENTO FISSO NEL QUALE L'ELEMENTO MOBILE SI INSERISCE
TAGLIO O SEZIONAMENTO
CUTTING OR SEVERING ((TAGLIO O ROTTURA DA TAGLIO))
EFFETTI PRODOTTI PER L'AVVICINAMENTO O L'INTERFERENZA
DI PARTI DEL CORPO CON LAME O PARTI TAGLIENTI. IL
SEZIONAMENTO E' DA INTENDERSI SOLO COME UN EFFETTO
PIU' GRAVE DEL SEMPLICE TAGLIO (TAGLIO CON SEPARAZIONE
PIU
DI PARTI).
¾PRESENZA DI PARTI TAGLIENTI (ANCHE FISSE)
¾MANIPOLAZIONE DI MATERIALI IN LAVORAZIONE TAGLIENTI
¾PRESENZA DI ELEMENTI MOBILI CON LAMA,, SEGA O FILI TAGLIENTI
IMPIGLIAMENTO
((ENTANGLEMENT = IL CATTURARE))
EFFETTO DETERMINATO DALL'AFFERRARE E TRATTENERE,
IMPEDENDO I MOVIMENTI, ANCHE SENZA TRASCINARE
SE L'ELEMENTO CHE DETERMINA L'IMPIGLIAMENTO HA
SUFFICIENTE ENERGIA, PUÒ DETERMINARE TRASCINAMENTO
¾SONO SOGGETTE PARTI DEL CORPO O DEL
VESTIARIO "SVOLAZZANTI" - CAPELLI, CRAVATTE,
ANELLI, COLLANE, MEZZI PROTETTIVI INDIVIDUALI
INADEGUATI,
GU
, ATTREZZI QU
QUANDO
O VENGONO
GO O A
CONTATTO CON ELEMENTI DI FORMA IDONEA A
TRATTENERE, OPPURE CON SUPERFICI "ADESIVE",
OPPURE IN MOVIMENTO ROTATORIO VELOCE
(UTENSILI, ASPI DI CARICAMENTO, BOBINE,...)
TRASCINAMENTO O INTRAPPOLAMENTO
((DRAWING IN OR TRAPPING = TIRARE DENTRO O INTRAPPOLARE))
EFFETTI PRODOTTI CON AZIONE DI TRAZIONE,
TRAZIONE DA ELEMENTI CON
SUFFICIENTE ENERGIA, IN SEGUITO A PRESA DI UNA PARTE DEL
CORPO
L’INTRAPPOLAMENTO PUÒ AVVENIRE DOPO IL TRASCINAMENTO
(TRASCINAMENTO IN ZONA DALLA QUALE NON SI PUÒ USCIRE)
OPPURE ANCHE IN SEGUITO AD ALTRI EVENTI - CADUTA IN ZONA
DALLA QUALE NON SI PUÒ USCIRE
¾CINGHIE, CATENE, .....
¾DUE RULLI VICINI IN MOTO CONTRAPPOSTO (O
UN RULLO IN ROTAZIONE VICINO AD UNA
SUPERFICIE FISSA)
¾COCLEE NASTRI DI TRASPORTO,
¾COCLEE,
TRASPORTO ....
¾TAVOLE SCORREVOLI IN MOVIMENTO RAPIDO,
...
URTO
((IMPACT = COLLISIONE))
EFFETTI PRODOTTI CON AZIONE DI URTO, DA ELEMENTI IN MOTO
CHE VENGANO IN CONTATTO CON PARTI DEL CORPO,
CORPO OPPURE
URTO DELLE PARTI DEL CORPO CONTRO PARTI OD ELEMENTI
DELLA ATTREZZATURA ANCHE FERMI ((SPAZI RISTRETTI))
¾ OSTACOLI IN ZONA OVE E’ NECESSARIO ACCEDERE
¾ SPAZI RISTRETTI DOVE DEBBA ESSERE
EFFETTUATA UNA DETERMINATA OPERAZIONE
¾ PICCOLE PARTI MOBILI CHE DURANTE IL
MOVIMENTO FUORIESCONO DAL PROFILO DELLA
ATTREZZATURA
OPERAZIONE SALTUARIA DI
PULIZIA
SI PUO
PUO’ URTARE IL CAPO CONTRO
ELEMENTI FISSI
DELL’ATTREZZATURA
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attrezzature di lavoro