Via Dionisio, 20 74100 Taranto 099 7324873/4 Via R. Elena, 126 74100 Taranto 099 4540631 Piazza Dante, 2 74100 Taranto 099 7369434 IPOTESI CONTRATTO PROVINCIALE DI LAVORO PER GLI OPERAI AGRICOLI E FLOROVIVAISTI DELLA PROVINCIA DI TARANTO L’anno 2011 il giorno____________del mese di _____________ presso la sede della Federazione Provinciale_________________di Taranto, tra - La Federazione Provinciale Col diretti di Taranto, rappresentata dal Presidente Paolo Nigro e dal Direttore Francesco Carbone; - La Confederazione Italiana Agricoltori di Taranto, rappresentata dal Presidente Nicola Spagnuolo e Maria Galtieri; - La Federazione Unione Provinciale Agricoltori di Taranto, rappresentata dal Presidente Gerardo Giovinazzi e dal Direttore Carmine Palma; - La FLAI CGIL di Taranto rappresentata dal Segretario Generale Cosimo Stasi, Sante Bernalda e Assunta Urselli; - La FAI CISL di Taranto rappresentata dal Segretario Generale Antonio Castellucci, Angelo Comma e Francesca Negro; - La UILA di Taranto rappresentata dal Segretario Generale Tranquillo Antonio Trenta, Giuseppa Bove, Ida Cardillo e Angela Massafra; PREMESSA Le parti condividono l’assenza totale del Governo Nazionale per l’agricoltura italiana in particolar modo l’agricoltura del mezzogiorno; tale responsabilità è legata al fatto di non aver saputo disporre un piano organico di sostegno per consentire alle imprese agricole di ristrutturarsi e rinnovarsi in tema di tecnologia avanzata al fine di competere sul mercato globale. Per tale assenza le imprese agricole non hanno affrontato il problema vedendosi abbandonati dalla politica e dal governo italiano. 1 Il mancato rinnovamento delle imprese va anche ricercato nel forte impatto delle politiche comunitarie protezionistiche, che spesso hanno prodotto la ricerca di flessibilità nell’utilizzo del capitale umano e nell’organizzazione dei processi produttivi. Per essere competitivi sui vari mercati diventa necessario utilizzare i fondi comunitari al fine di rendere la nostra agricoltura alla pari di altre regioni italiane ed europee. Le imprese ioniche devono presentare progetti che riguardano: diversificazione delle attività produttive; progetti di innovazione; progetti di formazione; progetti di trasformazione del prodotto e progetti che mirano alla IV Gamma. Tutto ciò significa un avanzamento culturale delle aziende mirate all’unificazione tra i grandi piccoli e medi gruppi al fine di creare un sistema competitivo che dia occupazione, crei sviluppo e un miglioramento della qualità della vita e il rilancio economico e sociale dell’intero territorio. Inoltre per affrontare la crisi per l’agricoltura, occorrono misure straordinarie sia dal Governo Centrale che Regionale, al fine di creare un sistema competitivo per le aziende agricole e nel contempo alleggerire la sofferenza che il mercato attuale aggredisce con molta facilità, un sistema utile, importante e primario in tema di esportazione del territorio jonico; bisognerà puntare alla realizzazione delle opere infrastrutturali che necessitano per questo settore vitale. E’ opportuno investire sulle opere infrastrutturali in particolar modo sulle opere idriche ed irrigue, ormai assenti dalle manovre economiche e finanziarie del Governo attuale, è di estremo importante per il settore agricolo realizzare tale infrastruttura in quanto l’attuale rete idrica è obsoleta. Importante sarà realizzare nuovi impianti, di grande importanza potrà essere il progetto che riguarda la diga Piano dei Limiti, che potrà incamerare oltre 40 milioni di metri cubi d’acqua, tutto ciò alleggerirebbe i costi delle imprese in riferimento alle risorse idriche, inoltre sarà necessario rimettere in funzione i 44 impianti di affinamento, che consentirebbero il recupero di 92 milioni di metri cubi d’acqua l’anno e eliminare il prelievo idrico dai pozzi ionici in quanto gli stessi sono abusivi. In tema infrastrutturale il Governo dovrebbe abbandonare quel progetto faraonico molto costoso e poco utile della realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina e destinare tale risorse per quelle opere vitale per rendere più competitivo il mezzogiorno, le opere necessarie sono completamento e realizzazione degli assi stradali, ferroviari e marittimi che abbatterebbero i costi di trasporto e velocerizzerebbero lo scambio delle merci in tutti i mercati nazionali e non. Tali investimenti alimenterebbero per il territorio ionico un turismo di qualità che creerebbe opportunità di sviluppo e occupazione soprattutto se, le imprese agricole e non, punterebbero su investimenti proiettati sull’agro-turismo. Le parti condividono che lo slogan del 2012 dovrà essere: “QUALITA’ E SICUREZZA ALIMENTARE PER LA PROMOZIONE DELL’AGRO-ALIMENTARE PUGLIESE”. Qualità dei prodotti e sicurezza alimentare al fine di salvaguardare le nostre tradizioni e i nostri valori condivisi. In un contesto sempre più globalizzato la via da imboccare non può essere quella della “QUALITA’ PUGLIESE RICONOSCIBILE” e della genuinità garanzia della sicurezza alimentare. A percorrere questa via, che dovrà portare ad una più mirata valorizzazione e tutela del ricco paniere dei prodotti agro-alimentari nostrani, di grande importanza dovrà essere il ruolo del Governo Regionale che dovrà sostenere tale progetto al fine di associare qualità e sicurezza alimentare ad un ambiente sano, turismo eno-gastronomico, promozione del territorio. 2 Inoltre si potrà avere una buona opportunità qualora si realizzassero quelle infrastrutture che dovranno consentire l’area di libero scambio euro-mediterranea, per cui questo settore potrà avere quell’occasione in più per pubblicizzare i nostri prodotti genuini, sani e ricchi di tradizioni. Insomma qualità dovrà essere per il nostro territorio un forte impegno, puntare sulla qualità vuol dire puntare sull’eccellenza sulla parte alta della filiera produttiva dove conta di più la creatività e il capitale umano e anche in questo caso significa investire sulla formazione e informazione. Inoltre occorre sempre più investimenti da dedicare all’università, scuole, ricerca e innovazione. Innovazione che in questo settore ne ha tantissimo bisogno. Sarà importante valorizzare e investire sull’ambiente e puntare sull’economia verde, in quanto essa diventi una priorità. Parlare di qualità significa impegno, per cui non si deve trascurare il sistema energetico in quanto deve andare verso l’efficienza e il risparmio attraverso le fonti rinnovabili, è opportuno dire NO al nucleare del passato, pericoloso e costoso. In questo caso si dovrà avviare una politica fiscale che alleggerisca il prelievo sul lavoro e impresa, che inquinano e consumano meno. Per cui il settore agricolo dovrà dare serie risposte al rispetto del Trattato di Kjoto e prepararsi ai cambiamenti climatici che, in tante occasioni ha penalizzato il nostro territorio con ricadute pesanti sulle imprese e sui lavoratori. Insomma, bisogna avviare una vera lotta ai cambiamenti climatici affinché diventi uno degli obiettivi principali del piano europeo di ripresa economica che sarà espressione di un’economia creativa basata sulla conoscenza. Le parti condividono che in questo paese c’è una scarsa cultura della legalità, che aggredisce con forza i cittadini, indebolendo sempre di più la democrazia. Gran parte del paese è presidiato dalle organizzazione malavitose ben inserite nei settori economici ed industriali compreso il settore agricolo. Tale fenomeno è un ulteriore ostacolo che impedisce qualità, occupazione, sviluppo nel settore agricolo. La criminalità in agricoltura è fortemente presente incisiva ed invasiva. Una delle tante frontiere della illegalità nei capi sono: installazione dei pannelli fotovoltaici, pale eoliche e sfruttamento della manodopera. Gli spazi di manovra dei clan malavitosi sono ampi e soprattutto remunerativi, con lo scopo di fare sempre più business di questo millennio, che è l’energia verde. Molte imprese ioniche in difficoltà rischiano di cedere alla criminalità i propri terreni, le cosche utilizzano imprese fittizie o prestanome per l’acquisto delle proprietà immobiliari, sulle quali investono per l’istallazione dei pannelli fotovoltaici e pale eoliche. Tali investimenti è frutto del riciclaggio di denaro sporco a scapito di agricoltori in difficoltà economica a causa di debiti accumulati nel tempo. Di grande utilità potranno essere gli interventi di un sistema bancario che deve venire in aiuto alle piccole e medie imprese al fine di alleggerire i propri disagi, questo eviterebbe gran parte delle imprese in difficoltà di rivolgersi al sistema dell’usura. Inoltre il Governo dovrà provvedere con strumenti di legge efficaci al fine reintrodurre una norma che ha ad oggetto la TRACCIABILITA’. Un altro problema che continua ad avvolgere il nostro paese e il nostro territorio sono quelle forme di illegalità e abusivismo, il clima che si sta vivendo diventa sempre più pesante a causa delle aggressioni e violenze nei confronti dell’anello più debole di questa società che sono i bambini, gli anziani e le donne. Il settore agricolo punterà sulla legalità al fine di garantire la sicurezza, inoltre, occorre intervenire sulla prevenzione al fine di contrastare qualsiasi fenomeno criminale, è opportuno che questa bellissima parola cioè LEGALITA’ debba diventare pane quotidiano con la speranza di proiettarci nel futuro in quanto il settore che rappresentiamo ne ha fortemente bisogno. 3 Per contrastare questo fenomeno malavitoso, le parti condividono che la legalità e sicurezza siano entrambe questioni serie, per cui bisognerà avviare un percorso forte proiettato verso la sicurezza sociale mettendo insieme diverse risorse istituzionali e sociali, come le forze di polizia, la magistratura e guardia di finanza, tutto ciò potrebbe assicurare ai cittadini una migliore qualità della vita e soprattutto migliorerebbe anche la qualità del lavoro. L’impegno che le Parti Sociali assumeranno con massima urgenza sarà lotta senza sconti a ogni forma di lavoro illegale, lavoro nero e sommerso. Le parti metteranno in campo strumenti al fine di aggredire e contrastare il fenomeno del caporalato che è molto presente ed è la causa primaria che alimenta il lavoro irregolare e diffuso. E’ risaputo che il fenomeno del caporalato si nasconde con forme di modernizzazione, e come sia in fase di espansione in tutto il paese in particolar modo nel mezzogiorno. Questa piaga sociale ogni anno condanna migliaia e migliaia di lavoratori e lavoratrici a seguito dello sfruttamento nei campi. Il sistema è anche quello di costituire le cooperative al fine di avere agevolazioni previste a favore di queste tipologie di impresa, nella quale però in realtà i singoli soci-lavoratori non contano nulla, non partecipano nelle assemblee e sono manovrati dall’imprenditore padrone, ovvero il caporale. I lavoratori e le lavoratrici sfruttati non percepiscono le retribuzioni che prevedono le normative contrattuali, spesso i versamenti previdenziali sono irregolari, a volte inesistenti. Tale fenomeno opera nel vasto mondo del sub-appalto, offrendo prezzi ribassati rispetto ai veri costi di mercato in riguardo alla manodopera, per cui il tutto si riversa a danno dello sfruttamento della manodopera, dell’evasione fiscale nonché previdenziale. Tutto ciò mette fuori mercato quelle imprese agricole serie e rispettose delle normative di legge e contrattuali. Le parti attraverso la bilateralità metteranno in campo strumenti al fine di CONTRASTARE IL CAPORALATO IN AGRICOLTURA che sempre più si è inserito attraverso una legalizzazione nelle agenzie interinali o attraverso la costituzione di false cooperative al fine di sfuggire ai controlli, per altro farraginosi; tali criminali hanno una vita media di 2 anni, termine oltre il quale di solito si sciolgono le loro imprese fittizie, e con minacce allontanano i lavoratori che rivendicano i loro diritti in tema di retribuzione e contribuzione. Le parti si impegnano affinché il Governo Nazionale licenzi una legge al fine di contrastare ed eliminare il fenomeno del caporalato, tale legge dovrà contenere REATO PENALE NEI CONFRONTI DI COLORO CHE SVOLGONO ILLEGALMENTE INTERMEDIAZIONE DI MANODOPERA. In questo paese continua la caccia contro i lavoratori stranieri, ovvero comunitari e non, che si differenziano dai lavoratori italiani dal colore della loro pelle, il settore agricolo ionico e tutti gli altri settori produttivi dell’intero paese utilizzano i lavoratori immigrati e grazie al loro impegno in tutte le aziende comprese le aziende agricole hanno dato possibilità al sistema imprese di poter continuare la loro attività imprenditoriale grazie al loro impegno e sacrificio che spesso non viene riconosciuto. Le parti convengono che i lavoratori immigrati sono un bene importante, riteniamo che essi sono un valore aggiunto, grazie al quale il nostro paese continua ad essere più giovane, e grazie ai loro figli le scuole italiane si riempiono. Le parti condividono che le questioni dell’immigrazione debbano essere affrontate nelle aule del Parlamento al fine di elaborare e licenziare una serie di provvedimenti rivolti all’istruzione per la realizzazione di scuole per tutti gli immigrati, ad una politica di accoglienza rivolta ad una casa e garantire una sanità utile e giusta. Tutto ciò deve determinare l’immigrazione regolare, 4 scoraggiando e sconfiggere quella irregolare, inserendo programmi seri in temi di integrazione. E’ opportuno che per poter contrastare la clandestinità occorre realizzare nei paesi di origine accordi di riammissione del clandestino, adottare un sistema premiale per coloro che collaborano alla identificazione e avviare la lotta contro gli scafisti e trafficanti di persone umane; ciò significa lotta alla criminalità e al caporalato. Inoltre occorrerà adottare una politica di ingresso attraverso accordi con i paesi di origine al fine di quantificare i flussi, le quote di ingresso per l’inserimento nelle attività produttive, infine occorrerà concedere loro la possibilità di poter frequentare ed esercitare la confessione religiosa di appartenenza. Le parti si impegnano per i lavoratori immigrati a: • Prima di essere utilizzato nei luoghi di lavoro, deve aver conseguito un minimo di ore di formazione a partire dalla traduzione in lingua di quelle informazioni essenziali sulla salute e sicurezza sul lavoro; • Garantire permessi da dedicare all’apprendimento della lingua italiana, nonché di facilitare il rispetto delle festività religiose diverse; • La possibilità di accumulare periodi di ferie per formare un periodo congruo finalizzato al rientro del lavoratore nel paese d’origine. Sarà utile l’intreccio con la contrattazione territoriale, al fine di realizzare un protocollo congiunto, fra i diversi soggetti istituzionali che operano nella materia dell’immigrazione anche allo scopo di utilizzare le risorse pubbliche esistenti (PON SICUREZZA) da destinare alla formazione, all’integrazione e all’abitazione dei lavoratori migranti. Per cui le parti condividono iniziative e strumenti rivolti alla tutela dei lavoratori immigranti e di garantire loro una vera politica di accoglienza al fine che le loro speranze diventino reali. Le parti condividono che per arginare e contrastare ogni forma di illegalità è opportuno realizzare presso l’Ente Bilaterale di settore L’OSSERVATORIO PROVINCIALE. L’Osservatorio dovrà avere un ruolo importante al fine di monitorare il settore agricolo del territorio jonico. Tale Osservatorio dovrà essere composto dalle Parti Sociali e dagli Organi Ispettivi ivi compresi i Rappresentati della Prefettura, con il compito di monitorare e programmare le azioni di di contrasto al lavoro nero e verificare lo stato di attuazione delle leggi che disciplinano le emersioni al lavoro nero e la sicurezza sul lavoro, nonché il rispetto della Legge n. 28/2006 (Contrasto al Lavoro Nero) licenziata dal Governo Pugliese, anche con riferimento alla funzionalità della banca dati delle imprese che beneficiano di finanziamenti pubblici. Le associazioni datoriali e le associazioni sindacali di categoria territoriali preso atto dalla contrattazione nazionale che mira ad una bilateralità di settore, in linea quanto già deciso dalle parti sociali nazionali a seguito del nuovo Ente Bilaterale Nazionale EBAN (Ente Bilaterale Agricolo Nazionale) e al FISA (Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa per i lavoratori Agricolo e Florovivaisti) si condivide di dare seguito a quanto già deciso da accordi nazionali a rinnovare l’attuale ente bilaterale di Taranto (F.A.I.L.A.) a partire dal cambio totale dello statuto al fine di dare valore ed efficacia agli accordi già stipulati compreso il CCNL e il Contratto Integrativo Provinciale. Art.1 Oggetto del contratto Il presente contratto collettivo regola su tutto il territorio provinciale i rapporti di lavoro fra le imprese condotte in forma singola, societaria o, comunque, associata che svolgono attività agricole, nonché attività affine e connesse – comprese le aziende florovivaistiche e le imprese che svolgono 5 lavori di creazioni, sistemazione e manutenzione del verde pubblico e privato – e gli operai agricoli da esse dipendenti. Il C.C.N.L si applica, in particolare, alle imprese considerate agricole ai sensi dell’art. 2135 del Codice Civile e delle altre disposizioni di legge vigenti, quali a titolo esemplificativo: • Le aziende ortofrutticole; • Le aziende oleicole; • Le aziende zootecniche e di allevamento di animali domestici di qualsiasi specie; • Le aziende di allevamento pesci ed altri organismi acquatici (acquicoltura); • Le aziende vitivinicole; • Le aziende funghicole; • Le aziende casearie; • Le aziende tabacchicole; • Le aziende faunistico-venatorie; • Le aziende agro-turistiche; • Le aziende di servizi e di ricerca in agricoltura. Art. 2 Efficacia del contratto Le norme stabilite dal presente contratto provinciale sono da intendersi applicative e vincolanti e disimpegnano la loro efficacia direttamente nei confronti dei datori di lavoro e dei lavoratori e sono impegnative per le organizzazioni stipulanti al fine del rispetto delle normative di legge e contrattuali. Art. 3 Relazioni Sindacali – Bilateralità Le ottime relazioni sindacali che hanno caratterizzato il settore agricolo, hanno consentito di sviluppare, nel tempo, una serie di organismi bilaterali che assolvono funzioni importanti sia rispetto alle parti stesse costitutrici e sia rispetto ai datori di lavoro ed ai lavoratori dell’agricoltura sia a livello nazionale che territoriale. Le parti credono fortemente nella bilateralità e intendono rafforzare e razionalizzare il relativo sistema alla luce delle esperienze già maturate e delle possibili prospettive future, anche tenendo conto delle positive pratiche degli altri settori produttivi. A tal fin è stato già avviato un nuovo percorso di confronto in sede contrattuale, a sostegno del sistema le parti sociali che intendano realizzare e individuare meccanismi, anche di carattere legislativo che rendono certa la contribuzione agli Enti Bilaterali da parte dei soggetti interessati ovvero imprese e lavoratori. Le parti attraverso le relazioni sindacali inserite in un sistema bilaterale intendono avviare una campagna di discussione al fine di utilizzare la bilateralità di settore territoriale al fine di renderla, un vero e proprio contenitore rivolto alla contrattazione territoriale inserendo norme e strumenti utili all’emersione del lavoro nero e irregolare, inoltre la bilateralità potrà avere un ruolo fondamentale nel rilascio del Documento Unico di Regolarità Contributiva. Tale Ente dovrà programmare strumenti di formazione in grado di qualificare sempre più imprese e lavoratori proiettando il settore a nuove forme di innovazione, che al settore necessitano per confrontarsi e misurarsi con altri paesi esteri. Le parti convinti che un sistema di informazione tra le parti sociali, debbano realizzare e sviluppare politiche utile necessarie e indispensabili per: 6 • • • Formazione e Mercato del Lavoro; Formazione per la sicurezza, Qualità del processo produttivo, Prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali; Contrasto al lavoro irregolare, nero e sommerso. Sostenendo la sicurezza e il rispetto delle leggi e delle normative contrattuali garantirà a sostenere le imprese serie e dall’altra la salvaguardia dei diritti dei lavoratori e la eliminazione di quelle imprese che violano leggi e contratti, che inquinano il mercato del lavoro e contestualmente rendono meno competitivi le imprese rispettose delle leggi e dell’applicazione delle normative contrattuali. Art. 4 Osservatorio Provinciale Le parti condividono che presso l’Ente Bilaterale di settore territoriale si dovrà costituire un Osservatorio al fine di monitorare l’intero settore agricolo del territorio jonico. Tale Osservatorio dovrà essere composto dalle parti sociali e creare dei tavoli tecnici con la presenza e il contributo da parte degli organi ispettivi: • Ispettorato del Lavoro di Taranto; • Carabinieri che affiancano l’Ispettorato del Lavoro di Taranto; • Guardia di Finanza di Taranto; • Ispettore INPS Taranto; • ASL di Taranto; con il compito di monitorare e programmare le azioni di contrasto al lavoro nero e verificare lo stato di attuazione delle leggi che disciplinano le emersioni al lavoro nero e la sicurezza sul lavoro, nonché il rispetto della Legge 28/2006 (Contrasto al lavoro irregolare) licenziata dal Governo Pugliese, anche con riferimento alla funzionalità della banca dati delle aziende beneficiarie di finanziamenti pubblici. Le associazioni datoriali dovranno fornire all’Osservatorio Provinciale le informazioni utili al fine di individuare il flusso ed il tipo di finanziamenti pubblici finalizzati allo sviluppo del settore agricolo; Le associazioni datoriali dovranno fornire all’Osservatorio Provinciale informazioni utili sui programmi di sostanziale modifica della tecnologia di produzione in atto, che possono presentare rilevanti conseguenze sull’organizzazione del lavoro e sulla condizione del lavoro nonché sull’occupazione e sull’ambiente di lavoro; Le parti costituenti dell’Osservatorio Provinciale dovranno esaminare attraverso le informazioni che le associazioni datoriali agricoli daranno all’Osservatorio Provinciale la quantità dei flussi occupazionali, con particolare riguardo alle condizioni di lavoro dei giovani e delle donne al fine di fare proposta all’Osservatorio Regionale e nel contempo impegnare la Regione Puglia e la Provincia di Taranto ad inserire nei propri bilanci finanziamenti relativi a programmi di formazione specifici per il settore agricolo; L’Osservatorio analizzerà l’andamento dell’occupazione dei lavoratori stranieri (Comunitari e non Comunitari in ambito provinciale) anche al fine di fornire indicazioni alle parti costituenti circa il relativo fabbisogno occupazionale umano; Occorrerà monitorare l’occupazione femminile e azioni idonee al fine di superare le eventuali disparità esistenti ed offrire pari opportunità nel lavoro e nella professionalità, tutto ciò dovrà garantire l’applicazione delle leggi esistenti comprese quelle europee in tema di parità; 7 Le aziende agricole che attiveranno contratti di somministrazione e/o di appalto nel territorio provinciale ne daranno comunicazione all’Osservatorio entro i 10 giorni successivi alla sottoscrizione del Contratto di Lavoro, anche attraverso le organizzazioni datoriali, fornendo i seguenti dati: • • • • • • • Ragioni Sociali delle Parti Contraenti; Luogo della Lavorazione; Periodo della Lavorazione; Tipologia di Lavorazione; Numero dei Lavoratori; Inquadramento Professionale dei Lavoratori; CCNL e Contratto Integrativo Provinciale applicato. L’Osservatorio dovrà esercitare il controllo nei confronti delle aziende agricole e dei dipendenti, al fine di verificare l’esatta applicazione delle normative contrattuali e delle leggi esistenti. Art. 5 Sistema di informazione Le parti concordano la istituzione di un sistema di informazione, con incontri di cadenza semestrali. Nel corso di tali incontri le organizzazioni datoriali territoriali forniranno informazioni globali che riguarderà il territorio jonico sullo stato e sulle prospettive della produzione e della occupazione nel settore, sulla struttura dell’occupazione e sul MdL, sulla formazione professionale, sulle previsioni dello sviluppo del settore medesimo anche in riferimento alle modifiche eventualmente introducibili a seguito di evoluzioni scientifiche e tecnologiche. Il sistema di informazione sarà finalizzato, sulle base degli indirizzi determinati dalla sessione nazionale e dal rapporto dell’Osservatorio, alla definizione di comuni obiettivi: • • • Mercato territoriale degli investimenti in relazione all’utilizzo delle risorse finanziarie pubbliche e private; Mercato territoriale del lavoro in relazione agli andamenti occupazionali, l’utilizzo degli strumenti a reddito e dei livelli di mobilità; Attività dell’Ente Bilaterale in riferimento alla prevenzione infortuni, alla formazione professionale, agli adempimenti contributivi secondo i criteri stabiliti dalle associazioni nazionali. Art. 6 Formazione e Mercato del Lavoro Fermo restando la piena applicazione dell’art. 12 del CCNL (Mercato del Lavoro: Azioni Bilaterali) in carenza di organismi e strumenti specifici per il governo del mercato del lavoro agricolo l’Osservatorio promuoverà nel rispetto delle competenze affidate alla Legislazione Regionale, la costituzione presso il Centro per l’Impiego di una Commissione Tripartite composta dai rappresentanti Sociali del settore agricolo e dal Ministero del Lavoro. In riferimento a tale organismo avrà il compito di: • • Attuare una politica attiva di lavoro in agricoltura da svolgersi in rapporto sinergico con i Comuni già titolati alla pubblicazione degli elenchi anagrafici degli operai agricoli e con altri soggetti competenti in materia; Promuovere ed indirizzare idonee politiche formative e del lavoro anche con riferimento alle problematiche dei lavoratori migranti; 8 • • Inoltre vanno altresi fornite alla Regione Puglia adeguate linee di indirizzo affinché si dotino di necessari strumenti legislativi volti a garantire un sistema integrato e flessibile di trasporto dei lavoratori in grado di interagire con i Centri per l’Impiego nell’ambito delle politiche agricole regionali cui indirizzare politiche di sostegno e fiscalizzazione ed adeguati incentivi da assicurare alle aziende che vi ricorrono; le parti condividono che tale intervento non dovrà essere a pioggia ma bensì alle imprese che rispettano le leggi e le normative contrattuali; Alla stessa Commissione vanno attribuiti compiti e funzioni in materia di: Valutazione delle richieste che devono pervenire da parte delle aziende sui fabbisogni formativi e sulla formazione in materia di sicurezza sul lavoro; Informazioni inerenti alla mobilità territoriale e il trasporto; Processi di stabilizzazione occupazionale e richieste aggiuntive di lavoro stagionale legato alla politica dei flussi migratori; Istituzione delle liste di prenotazione su base provinciale, di disponibilità al lavoratore/lavoratrice. • Considerata la crescita massiccia di lavoratori stranieri sul territorio ionico le parti concordano di mettere in campo delle politiche contrattuali specifiche, che attraverso il pieno coinvolgimento della bilateralità territoriale, occorre dare priorità assoluta a: Applicazione della regolarità contributiva e la piena applicazione delle normative contrattuali; Formazione professionale; Politica dell’accoglienza; Gestione degli orari annui (Ferie); Sorveglianza sanitaria; Segnaletica in lingua. La formazione professionale si dovrà articolare in 3 fasi: Di primo ingresso (Alfabetizzazione); Professionale, per il riconoscimento di una abilità; Formazione ed informazione sulla sicurezza. Ai lavoratori immigrati, prima di essere utilizzati nei luoghi di lavoro, debbano aver conseguito un minimo di ore di formazione presso l’Ente Bilaterale territoriale rilasciandogli un attestato che confermi le ore di formazione eseguite. Le parti concordano che in riferimento a quanto esposto al citato articolo, occorrono: • • • • • INCENTIVI PER LE AZIENDE REGOLARI che avviino progetti formativi sulla sicurezza sul lavoro e in materia di formazione e riqualificazione professionale; Incentivi alle aziende che stabilizzano manodopera a tempo indeterminato; Incentivi graduati alle aziende che privilegiano la stabilizzazione occupazionale degli OTD e che si avvalgono degli ex dipendenti anche per più fasi lavorative e che assumono lavoratori attraverso le liste di prenotazione; Occorrono sostegni economici per le aziende che si avvalgono del trasporto pubblico e/o che potenziano il proprio parco macchine per il trasporto della manodopera; Incentivi a progetti mirati effettuati, di concerto, tra i vari assessori competenti per struttura di accoglienza per i lavoratori migranti anche per far fronte ai fenomeni di punta stagionale. 9 Art. 7 Lavoratori Immigrati Le parti concordano che per i lavoratori immigrati, vista la presenza massiccia sul territorio ionico, le organizzazioni datoriali dovranno attrezzarsi non solo per l’accoglienza, ma soprattutto dare a loro una corretta formazione e informazione, è opportuno che le imprese si dotino di strumenti comunicativi al fine di dare ai lavoratori immigrati: • • • Tradurre in lingua le informazioni essenziali sulla sicurezza e sul lavoro; Garantire permessi da dedicare all’apprendimento della lingua italiana, nonché di facilitare il rispetto di festività religiose diverse; La possibilità di accumulare periodi di ferie per formare un periodo congruo finalizzato al rientro del lavoratore nel paese d’origine. Le parti concordano al fine di non appesantire costi aggiuntivi a carico delle imprese si potrà ricorrere ai finanziamenti pubblici tipo i PON finalizzati sulla sicurezza da destinare alla formazione, all’integrazione e all’abitazione dei lavoratori migranti. Si riavvisa la necessità di disciplinare in maniera adeguata la modalità di fruizione di ferie, permessi, riduzioni d’orario e successivi recuperi, nonché il diritto alla riassunzione. Al fine di garantire una migliore integrazione si concorda di rendere fruibili ai lavoratori e lavoratrici immigrati le 150 ore di cui all’art. 36 del vigente CCNL. A tale scopo saranno avviati contatti con le istituzioni locali ed il CSA di Taranto. Inoltre, le parti concordano di avviare un percorso di sensibilizzazione nei confronti delle autorità locali rispetto ai temi dell’accoglienza, ovvero il problema abitativo e scolastico dei figli dei lavoratori migranti. Inoltre, al lavoratore immigrato bisognerà consentire una gestione delle ferie più lunga, in caso di documentato viaggio nel paese di provenienza agendo anche sulla leva dei permessi non retribuiti. Occorrerà intervenire, sull’informazione, affinché al lavoratore straniero sia garantito l’accesso all’assistenza sanitaria ed alle visite mediche previste dalla legge e dai contratti, tale intervento servirà al fine di far conoscere il nostro sistema sanitario nazionale dando a loro l’opportunità di avere un medico come prevede il sistema sanitario nazionale. Fermo restando quanto previsto dai contratti in essere (CCNL), le parti si impegnano a chiedere al Governo Nazionale e Regionale risorse finanziarie, compatibilmente con le norme legislative vigenti rispetto al pagamento delle spese di trasporto dal luogo di provenienza a quello di lavoro e viceversa. Art. 8 Salute, Sicurezza e Igiene sui luoghi di lavoro Le parti concordano il pieno rispetto e applicazione di tutte le normative di legge in riferimento alla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro nel settore agricolo, va prestata massima attenzione a questo capitolo allo scopo di assicurare anche ai lavoratori agricoli il rispetto della normativa vigente con particolare rispetto alla formazione, all’informazione e alla tutela sanitaria. A tale scopo bisogna regolamentare: • • Le visite mediche periodiche, da svolgersi con regolarità almeno 2 volte l’anno per i lavoratori a contatto con sostanze nocive; Le modalità per eleggere i RLST, prevedendo l’avvio di una discussione provinciale per produrre tra le parti sociali un accordo (Avviso Comune), in cui bisognerà prefigurare specifiche funzioni, ruolo e competenze; 10 • L’esclusione dei lavori pesanti e nocivi individuati dai contratti provinciali stessi, le donne in maternità, alle quali, nel periodo di gravidanza, va’ garantita la possibilità di cambiare mansione; Bisognerà istituire per i lavoratori un libretto sanitario dove si certifichi la visita medica in riferimento alle proprie mansioni, in riferimento alle questioni igienico-sanitarie e ambientali le imprese dovranno garantire: • • • • • • • In riferimento al D.L. 81 del 09/04/2008 obbliga all’interno di ogni area produttiva di dotarsi della valigetta primo soccorso; Acqua Potabile; Servizi Igienici Sanitari con acqua potabile mobili; Locale uso spogliatoio mobile; Indumenti: Tuta (rispetto al periodo dell’anno), Scarpe Antinfortunistiche, Guanti (rispetto alle mansioni), Mascherine, Occhiali (rispetto alle mansioni) e Cappello per ripararsi da ogni forma di trattamento, tutto ciò nel rispetto quanto richiesto dalla normativa europea in tema di sicurezza; il vestiario dovrà essere conforme a quanto richiesto dalla Comunità Europea al fine di garantire il rispetto della sicurezza, della salute e della professionalità. Qualora le aziende non forniranno quanto dovuto avranno l’obbligo di versare in busta paga ai propri dipendenti la somma di € 0,60 per ogni ora di lavoro; Attrezzi regolari da fornire ai lavoratori senza costi aggiuntivi a loro carico in conformità con il marchio della Comunità Europea; A tutti i lavoratori del settore le imprese con il sostegno della Bilateralità dovranno rilasciare ai propri dipendenti un tesserino di riconoscimento, sul tesserino ci dovrà essere la foto del dipendente, i dati anagrafici sia del lavoratore che dell’azienda. Al fine di sottrarre i lavoratori e/o lavoratrici dal caporalato o altre forme di sfruttamento di manodopera utile sarà: • • L’accantonamento del TFR dei lavoratori presso l’Ente Bilaterale. L’Ente Bilaterale deve dare un servizio ai lavoratori facendo pervenire a ognuno di loro quanto il datore di lavoro ha accantonato presso l’Ente, per tale servizio della bilateralità in riferimento al TFR non ci sarà nessun costo aggiuntivo a carico del lavoratore; Occorre per il settore agricolo strumenti che possano garantire con ampia visibilità la LEGALITA’, a partire dalla tracciabilità, utile sarà il documento unico di regolarità contributiva (DURC). Tutto quanto sopra concordato ridurrà ogni forma di violazione delle leggi e delle normative contrattuali a partire dal lavoro nero, sommerso e sicurezza. Art. 9 Diritti Sindacali Le parti condividono al fine di migliorare sempre più le relazioni sindacali, di estendere l’esercizio e l’attività sindacale sia a tempo indeterminato sia a tempo determinato; così come è necessario di ampliare la possibilità per il sindacato territoriale di accedere in azienda al fine di svolgere la propria funzione a partire dalle assemblee e per eleggere la propria rappresentanza sindacale così previsto dalla norma di legge esistente. Art. 10 Bilateralità A seguito il nuovo CCNL ha avviato un opera di riordino, di razionalizzazione e di rilancio del sistema della bilateralità prevedendo due articolazioni: 11 • • Ente Nazionale denominato EBAN costituito il 18 maggio 2011; Le casse extra-legem/enti bilaterali agricoli territoriali. Con la sua costituzione l’EBAN ha assorbito ruolo e funzioni precedentemente affidati a: Osservatorio Nazionale, Agriform, Commissione Nazionale Pari Opportunità, Comitato Nazionale Sicurezza, menre per le prestazioni sanitarie integrative (ex Fislaf) ha provveduto all’istituzione di un fondo integrativo nazionale denominato FISA. E’ stata così realizzata un’ opera di razionalizzazione finalizzata all’efficienza e alla razionalizzazione del sistema bilaterale del comparto agricolo. Le parti sociali concordano al fine di rendere compiuto tale processo, come previsto dal CCNL, si adopereranno in sede territoriale analoga unificazione nell’ente bilaterale territoriale delle funzioni demandate all’Osservatorio Provinciale, ai Centri di Formazione Agricola, ai Comitati Provinciali della sicurezza e ad eventuali altri enti costituiti nel corso del tempo. Le parti condividono e ritengono necessario l’adeguamento dello statuto dell’Ente FAILA di Taranto e procedere alla liquidazione dello stesso istituendo contemporaneamente un nuovo ente che dovrà assumere ruoli e funzioni di quanto realizzato a livello nazionale. Le parti condividendo a pieno le scelte politiche sottoscritte a livello nazionale si concorda quanto segue: • • • • • • • • Avvio nuovo statuto che prevede quanto demandato dal CCNL; L’ente territoriale organizzerà e gestirà attività e/o servizi di integrazione a reddito individuati da CPL e in materia di Welfare per i lavoratori censiti presso l’Ente Territoriale; Effettuerà il monitoraggio del mercato del lavoro finalizzato a promuovere l’incontro – offerta e la formazione professionale e continua; Realizzerà attività utile a l’inclusione e all’inserimento nella società italiana dei lavoratori immigrati; Promuoverà lo sviluppo delle relazioni sindacali e l’applicazione della contrattazione collettiva; Svolgerà i compiti e le attività precedentemente affidati all’Osservatorio Provinciale, al Centro di Formazione Agricola, alla Commissione di Sicurezze e ad altri strumenti bilaterali costituiti a livello provinciale; Eserciterà tutte le altre funzioni che le parti dovessero ritenere giuste e opportune per il miglioramento delle relazioni sindacali e l’applicazione della contrattazione collettiva; Riscuoterà la contribuzione appositamente istituita dal CPL per le attività della cassa/ente. Le Parti in riferimento alla contribuzione concordano quanto segue: • • Rendere esigibile la contribuzione da parte delle aziende, considerandola parte integrante del trattamento retributivo del lavoratore. Motivo per cui l’azienda che non la versa è obbligata a corrispondere direttamente al lavoratore oltre alle prestazioni previste una quota aggiuntiva di retribuzione che, per la bilateralità nazionale è fissata in 13 euro mensili (Euro 0,50 giornaliere) e che i CPL dovranno espressamente prevedere per la bilateralità provinciale; Qualora l’azienda non versi alla bilateralità e non eroghi le spettanze previste ai lavoratori è esclusa da ogni beneficio di legge in quanto non applica i contratti collettivi. Le parti concordano quanto concordato a livello nazionale di attivare tale sistema per contrastare l’evasione esistente. 12 • Le parti concordano e ritengono indispensabile per il CPL territoriale di individuare la contribuzione per la bilateralità provinciale; le parti si incontreranno prima del 31 dicembre 2011 al fine di individuare tale quota che sarà a carico dei datori di lavoro e dei lavoratori. Inoltre, presso lo stesso ente sarà versata anche la contribuzione per il contributo di assistenza contrattuale provinciale (CAC). Art. 11 Lavoro Irregolare Le parti consapevoli che nel nostro paese si continua a mantenere il primato del lavoro nero e irregolare. Ancor peggio condizione peggiore sono nel mezzogiorno basti pensare al settore dell’agro-industria in particolar modo al settore agricolo, questa categoria continua ad essere purtroppo la più penalizzata di tutti i settori produttivi. I lavoratori e lavoratrici censiti all’Inps di Taranto sono circa 30000 di cui il 70% sono donne, in questo momento particolare di crisi non ci sono stati interventi da parte del Governo Nazionale e Regionale mirati a fronteggiare non solo la crisi in agricoltura, ma soprattutto non è stata garantita a questi lavoratori la sicurezza e il reddito, mentre per le imprese non ci sono stati aiuti adeguati per quelle imprese rispettose per le normative di legge e contrattuali. Le parti condividono la scarsa attenzione da parte delle forze politiche rispetto ai circa 30000 lavoratori e circa 14500 aziende iscritte presso la Camera di Commercio, nonostante gli scarsi aiuti questo settore dimenticato da tanti continua e mantiene in Puglia il primato dell’esportazione. Questo settore ha fortemente bisogno di garanzie e tutele. Purtroppo nel settore agricolo permane un alto tasso di lavoro nero con lo sfruttamento dei lavoratori locali, lavoratori stranieri e lavoratori non comunitari. Per questi lavoratori non vengono applicate le norme di legge e contrattuali, inoltre non vengono applicate quelle necessità primarie che riguardano: igiene e sanità, servizi igienici e visite mediche. Tutto ciò colpisce innanzi tutto la dignità di coloro che lavorano nei campi e danneggia l’immagine di quelle aziende che intendono confrontarsi seriamente sul mercato sfidando le nuove politiche di sviluppo al fine di inserirsi nei mercati nazionali ed estere. Questo settore non può più tacere ma deve auto garantirsi attraverso la concertazione tra le parti sociali al fine di sconfiggere ogni forma di violenza nei confronti delle imprese e dei lavoratori. Art. 12 Assunzione e Riassunzione Le parti condividono che in materia di assunzione si fa riferimento a quanto previsto dai precedenti CPL. La Riassunzione dei lavoratori si rende necessaria al fine di proseguire l’obiettivo di tendere alla stabilizzazione ed alla massima occupazione. Si prevede, pertanto, che per l’esecuzione delle stesse fasi lavorative effettuate nell’anno precedente, il lavoratore e/o lavoratrice ha diritto alla riassunzione previa manifestazione di interesse in forma scritta all’azienda interessata entro 90 giorni dalla cessazione dell’attività lavorativa, altresì l’impresa dovrà comunicare per iscritto al lavoratore e/o lavoratrice la disponibilità a lavorare nell’anno successivo per le stesse fasi di lavoro dell’anno precedente. 13 Art. 13 Tutela della Maternità e della Paternità Oltre quanto previsto dall’art. 38 del CCNL, le parti convengono di riconoscere n. 3 giornate di permesso retribuito al padre lavoratore per la nascita del figlio. Art. 14 Classificazione Le parti concordano che gli operai sono classificati sulla base di 3 aree professionali così definite: • Area I – Appartengono a quest’area i lavoratori in possesso di titolo o di specifica conoscenza e capacità professionali che consentono loro di svolgere lavori complessi o richiedenti specifica specializzazione; • Area II – Appartengono a questa area i lavoratori che svolgono compiti esecutivi variabili non complessi per la cui esecuzione occorrono conoscenze e capacità professionali acquisiti per pratica o per titolo – ancorché necessitanti di un periodo di formazione, ovvero pratica ; • Area III – Appartengono a quest’area i lavoratori capaci di eseguire mansioni generiche e semplici non richiedenti specifici requisiti professionali. Per i lavoratori ai quali il datore di lavoro conferisce l’incarico di responsabilità al fine di guidare il personale dipendente sul fondo, le parti stabiliscono una maggiorazione salariale di ________. Art. 15 Inquadramento Fermo restando quanto previsto dai precedenti rinnovi contrattuali, le parti stabiliscono che è necessario continuare a perseguire la valorizzazione della professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici occupati e da occupare nelle aziende. Per cui si in dividano le seguenti aree professionali: Area 1° Livello 7 – Specializzato Super Livello 6 – Specializzato Area 2° Livello 5 – Qualificati Super Livello 4 – Qualificati Area 3° Livello 3 – Comuni Livello 2 – Comuni Livello 1 – Comuni 14 Art. 16 Mansioni AREA LIVELLO 1 2 3^ 3 4 2^ 5 6 1^ 7 MANSIONE, DEFINIZIONE Addetti alla raccolta olive da olio, pomodori, uva da vino; acinellatura e diramento manuale dei frutteti. Addetti alla spampinatura, spollonatura, cimatura e legatura tralci, zappatura comune; raccolto saramenti e residui di potatura; addetto a lavorazioni comuni, generiche, semplici; addetti alla pulizia ambienti e pulizia stalle; inserviente in aziende agrituristiche; addetti alla lavanderia nelle aziende agrituristiche;addetto alla selezione alimenti maricultura a terra; addetto alla sala in aziende agrituristiche; raccolta manuale delle pietre a seguito lavorazione profonda dei terreni. Pastore e addetto al governo del bestiame; addetto alla semina, alla solforazione ed allo spargimento manuale del concime; addetto al trasporto dell’uva, raccolta ortaggi, frutta, agrumi ed uva da tavola; addetto alla coltivazione di barbatelle (taglio talee ed estirpazione); invasatura piante; addetti al ricevimento e centralino in aziende agrituristiche; addetto al maneggio; aiuto casaro; aiuto cuoco e aiuto caposala in aziende agrituristiche; banconista bar e bagnino aziende agrituristiche; addetto alla manutenzione dei giardini, dei prati e delle aree ricreative attrezzate delle aziende agricole ed agrituristiche; addetto cantine sociale; addetto alla vendita di prodotti aziendali. Addetti alla zappatura speciale del vigneto; addetti alla sconcatura e ricopertura contemporanea del terreno; addetto alla coltivazione dei funghi; responsabili alla cernita ed incassettamento dei prodotti agricoli pronti per il mercato fresco senza ulteriori manipolazioni sia in pieno campo che nei magazzini; frantoiani; addetti al trapianto ed essiccazione del tabacco; selezionatore di frutta; personale ausiliario di trebbia; zappatore ortaggi; addetti alla scalatura delle olive; addetti alle irrigazioni; conduttore impianti irrigui; operatore polifunzionale, addetti alla preparazione di conserve alimentari, sottoli e sottaceti; cuoco; preparatore e condizionatore di prodotti apistici; addetto alle visite guidate di aziende agrituristiche; masserie didattiche e sociali. Mungitore; aiuto potatore; trattorista; addetto alle lavorazioni semplici; guardiano e guardiacaccia; responsabile masserie didattiche e sociali; autista per il trasporto dei prodotti aziendali (fino a 35 ql.); collaboratore nelle lavorazioni dei muretti a secco. Potatura arborea e delle viti, potatura verde e srupatura; specializzati nella costruzione dei muri a secco; specializzati nella lavorazione meccanica dei vigneti a tendone e spalliera; trattorista; vivaista; incisore; addetto alle coltivazioni di piante ornamentali e fiori in serra e pieno campo; addetto alle celle frigorifere; casaro; istruttore maneggio; responsabile di stalla e di allevamenti di piccoli animali (volatili, conigli, etc.), addetto alla selezione alimenti maricultura a mare. Conduttura macchine agricole complesse superiori a cv 180; autista per il trasporto di prodotti aziendali (sup. a 35 ql); innestatore di vivaio, agrumi ed actinidia; cantiniere addetto alla pastorizzazione, concentrazione e cottura mosto; capofrantoiano meccanico; ibridatore selezionatore; addetto meccanico agli impianti di concentrazione e brillantazione negli stabilimenti enologici; addetto alla direzione costruzione della struttura portante del tendone. 15 Le mansioni “polifunzionali” sono strettamente collegate alla stabilizzazione professionale per tanto vanno applicate ai lavoratori che sono impegnati per tutte le fasi lavorative della singola azienda. Art. 17 Aumenti Retributivi Le parti concordano di apportare un aumento di apportare un aumento medio salariale pari all’8% per gli OTD. Gli aumenti saranno corrisposti in 3 fasi secondo la conseguente decorrenza: • • • I° 1 Aprile 2012 pari al 2,67%; II° 1 Dicembre 2012 pari al 2,67%; III° 1 Luglio 2013 pari al 2,67%. Relativamente agli OTI le parti concordano un aumento salariale pari all’8%. Art. 18 Lavori nocivi e pesanti Le parti concordano di far riferimento a quanto previsto nel CPL e nei CCNL vigenti e alle Disposizioni contenute nel D.lvo n. 81/2008 e delle attuali leggi di carattere nazionale ed europee. Per i lavoratori impegnati nei lavori pesanti e nocivi è prevista una maggiorazione del salario pari al 25% ed una riduzione dell’orario di lavoro di 2,30 ore giornaliere. Art. 19 Premio di risultato/Produttività Al fine di favorire l’incremento della produttività aziendale, della qualità e sicurezza delle produzioni e della crescita della competitività viene istituito un premio di risultato/produttività pari al 2% del salario medio. Le parti concordano che il premio di risultato/produttività viene calcolato sulla base dell’incremento produttivo o sui parametri programmati sia a livello aziendale che a livello provinciale (elemento produttivo territoriale). I parametri di riferimento sono: • • • • Produzione lorda vendibile provinciale; Numero dei lavoratori e monte-giornate di occupazione per anno nella realtà provinciale; Numero delle aziende aderenti alle casse extra-legem e numero dei lavoratori potenzialmente beneficiari delle prestazioni; Altri eventuali parametri significativi per la realtà provinciale sarà oggetto di discussione tra le parti sociali, l’importo annuo del premio, le modalità e i tempi di erogazione saranno decisi tra le parti sociali entro il 31 dicembre 2011. Art. 20 Detassazione della retribuzione La legislazione vigente (L. 220/10, art. 1, com. 47) subordina l’applicazione dell’imposta sostitutiva del 10% su alcune voci della retribuzione alla condizione che, un accordo aziendale o territoriale lo preveda. 16 Le parti concordano di stipulare una norma nel CPL di Taranto che indica esplicitamente le voci retributive collegate a incrementi di produttività, competitività e redditività, così come definite dal CCNL. Nell’ambito della detassazione , oltre al premio variabile di risultato, possono ottenere gli stessi benefici anche i seguenti istituti economici: • • • • • • Lavoro Straordinario: è compresa tutta la retribuzione ordinaria e da maggiorazione; Lavoro festivo: è detassabile la maggiorazione per i lavoratori che sono obbligati a prestare lavoro la domenica in quanto usufruiscono di riposo in altro giorno della settimana; Lavoro in turni: sono detassabili le indennità oppure le maggiorazioni corrisposte allo stesso titolo; Lavoro notturno: sono detassabili la retribuzione ordinaria e le eventuali maggiorazioni; Lavoro part-time: è detassabile l’intero compenso per lavoro supplementare; Indennità diverse: rientrano nella detassazione altre indennità finalizzate alla produttività definite dal CPL. Le parti concordano che per tale disposizione di legge si impegnano con il presente CPL di mantenere la validità per l’anno 2011 e 2012 così come prorogato dal governo nazionale, qualora successivamente all’anno 2012 il governo prorogherà tale legge le parti già da oggi si impegnano a rispettare e ad applicare tale detassazione per i lavoratori del settore agricolo. Art. 21 Rimborso spese di trasporto In relazione al rimborso spese di trasporto giornaliere per il tragitto A/R del lavoratore dal comune di residenza al luogo di lavoro, le parti concordano il seguente rimborso: • • • • Da 0 a 10 Km. € 3,00; Da 11 a 40 Km. € 4,50; Da 41 a 60 Km. € 6,00; Superiore a 60 Km. € 8,00. Le parti concordano che, per i lavoratori che metteranno a disposizione il proprio mezzo per gli spostamenti durante l’orario di lavoro per motivi di servizio, si riconosce un rimborso spese così come previsto dalle tabelle ACI. Tale importo sarà indicato nella tabella delle retribuzioni. Art. 22 Rimborso spese per missione Le parti concordano di riconoscere per il rimborso spese per missione i seguenti importi: • • € 30,00 per il rimborso pasto; € 50,00 per il pernottamento. Art. 23 Trattamento di fine rapporto (TFR) Le parti concordano che per il TFR dei lavoratori OTD/OTI l’impresa dovrà trasferire l’importo di tale trattamento presso l’Ente Bilaterale Provinciale. L’Ente Bilaterale dovrà trasferire, qualora i lavoratori volessero aderire, ai fondi ovvero alla previdenza complementare; qualora il lavoratore non aderirà ai fondi pensionistici l’ente bilaterale, 17 senza costo aggiuntivo a carico dei lavoratori, dovrà trasferire l’importo maturato presso l’indirizzo di residenza o attraverso bonifico. Art. 24 Extra Legem (EBAN) Le parti concordano di modificare la quota relativa al prelievo Extra Legem nella misura di € 0,60 giornaliere di cui € 0,45 a carico dell’azienda e € 0,15 a carico del lavoratore. Le parti, a fronte delle nuove entrate previa verifica della compatibilità con il bilancio della cassa ritengono valutare l’ipotesi di riconoscimento di un ulteriore tipologia di prestazione, integrativa del trattamento concesso dall’INPS, da erogarsi in misura da stabilire a favore delle lavoratrici madri ovvero del lavoratore padre avente diritto, durante il periodo di congedo per maternità. Le parti si impegnano ad istituire attraverso l’ente bilaterale territoriale n° 8 borse di studio annuali da destinare ai figli di lavoratori e lavoratrici agricoli che si misureranno sulla ricerca e innovazione riguardante il comparto agro-alimentare del territorio ionico. Art. 25 Permessi sindacali In riferimento quanto stabilito dall’art. 83 comma 3 del CCNL, le parti concordano che vengano riconosciuti permessi sindacali retribuiti nella misura di 2 giorni al mese ai lavoratori che abbiano l’incarico di delegato assunti a tempo determinato da aziende che denunciano più di 1000 giornate di lavoro. Art. 26 Decorrenza e durata Il presente contratto, decorre dal 1 Gennaio 2012 e scade il 31 dicembre 2015 e verrà stampato dall’Ente Bilaterale Territoriale nelle diverse lingue relative alle etnie presenti tra i lavoratori immigranti, al fine di contribuire a processi di sicura e concreta inclusione sociale nel nostro paese. Entro 6 mesi precedenti la data di scadenza, dovrà essere effettuata disdetta contrattuale con raccomandata R/R. Art. 27 Disposizioni finali Le norme del presente C.P.L. non modificano le condizioni di miglior favore degli operai agricoli e florovivaisti della provincia di Taranto. Per quanto non inserito nel presente C.P.L. restano valide le norme già previste e sottoscritte dai precedenti C.P.L. e dal C.C.N.L. del 06 Luglio 2006. Copia del presente accordo unitariamente alle tabelle sottoscritte dalle OO.PP. e OO.SS. sarà trasmesso alla Direzione Regionale e Provinciale del Lavoro, alla sede Provinciale dell’INPS di Taranto, all’Amministrazione Provinciale e ai rispettivi Centri per l’Impiego della Provincia di Taranto. Letto, confermato e sottoscritto. Allegati: 1. 2. 3. 4. Tabella CPL dal 01/04/2012 al 30/11/2012; Tabella CPL dal 01/12/2012 al 30/06/2013; Tabella CPL dal 01/07/2013; Tabella CPL dal 01/04/2012 OTI. 18 CONTRATTO PROVINCIALE DEI LAVORATORI AGRICOLI E FLOROVIVAISTI DELLA PROVINCIA DI TARANTO VALIDITA’ 01 GENNAIO 2012 – 31 DICEMBRE 2015 - NOTA A VERBALE - In riferimento alla mansione di “Conduttori impianti irrigui” inserita erroneamente nell’Area 2° livello 4, si concorda di assegnare a tale mansione il seguente inquadramento: “Conduttore impianti irrigui” Area 1° Livello 6. CIA _______________________________ FLAI CGIL____________________________ COLDIRETTI_______________________ FAI CISL______________________________ UILA UIL______________________________ 19