UNIONE DI COMUNI DELLA MESSAPIA CAVALLINO - LIZZANELLO Provincia di Lecce Indirizzo: Largo Caduti di Nassirya, 2 – 73020 – Cavallino (Lecce) Sito Web: www.unionecomunimessapia.it – Tel.0832.613112 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA PER IL TRIENNIO 2015/2018 – CIG: 6351300A8E. Titolo I: INDICAZIONI GENERALI ART.1 OGGETTO DELL’APPALTO L’appalto ha per oggetto l’affidamento del servizio di refezione scolastica presso le scuole dell’infanzia, ed eventualmente anche primarie, comprensivo del servizio di provvista, cottura vivande, eventuale trasporto, distribuzione e scodellamento pasti, gestione, monitoraggio e rendicontazione del servizio di refezione scolastica, nonché la predisposizione, la sanificazione, la successiva pulizia dei locali in cui si consumeranno i pasti e la gestione dei rifiuti, il tutto nel rispetto della normativa prevista dal decreto legislativo n 163/2006, in quanto richiamato, nonché delle Linee di Indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica di cui alla Conferenza Unificata del 29/04/2010, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del 11/06/2010 n.134, delle Linee Guida Regionali (DGR Puglia n.276/2002) e secondo il sistema della multiporzione, secondo le tabelle dietetiche allegate al presente capitolato. Trattandosi di servizio pubblico il medesimo non potrà subire sospensioni e/o interruzioni. Il periodo presumibile di esecuzione del servizio viene previsto dal 2015 al 2018. Sarà ammesso a fruire della mensa anche il personale scolastico, che per ragioni di servizio dovrà permanere nei plessi, come previsto dalle norme contrattuali vigenti. I plessi interessati dal servizio sono i seguenti: 1 Denominazione plesso CAVALLINO 1) – Scuola dell'Infanzia Popolazione scolastica stimata via Cesare Battisti 131 CAVALLINO – n. 5 sez. 2) - Scuola dell'Infanzia via Crocifisso CAVALLINO 27 – n. 1 sez. 3) - Scuola dell'Infanzia viale della Repubblica – 73 CASTROMEDIANO – n. 3 sez. LIZZANELLO 5) - Scuola dell'Infanzia via Bellini LIZZANELLO 135 6) – Scuola dell'Infanzia via Montenegro – MERINE 132 Limitatamente al Comune di Cavallino i pasti dovranno essere preparati presso i due centri di Cottura Comunali siti uno nella scuola dell'Infanzia di Via Battisti a Cavallino e da questo dovranno essere veicolati presso la scuola di via Crocifisso e l'altro presso la cucina ubicata nei locali della scuola dell’Infanzia di Castromediano di via della Repubblica per i soli utenti che frequentano la suddetta scuola. I suddetti centri, pienamente funzionali, e le attrezzature di cui sono dotati verranno concessi in comodato alla ditta aggiudicataria per tutta la durata dell’appalto. A tale effetto la ditta aggiudicataria riconosce al Comune di Cavallino a titolo di rimborso spese forfettario per le utenze di luce, gas ed acqua e per l'uso delle n. 2 cucine messe a disposizione dal Comune di Cavallino l'importo complessivo forfettario di € 1.000,00 per anno scolastico, con compensazione del predetto importo sulle fatture relative ai pasti erogati presso le scuole di Cavallino. La manutenzione ordinaria dei beni concessi in comodato sarà a carico della ditta aggiudicataria, quella straordinaria a carico del Comune di Cavallino. In caso di necessità e/o di impossibilità ad utilizzare i predetti centri di cottura messi a disposizione dal Comune di Cavallino, la ditta aggiudicataria dovrà comunque garantire il servizio di refezione scolastica con preparazione e veicolazione dei pasti da altro centro di cottura nella propria disponibilità. La ditta aggiudicataria si impegna altresì ad integrare l’attrezzatura eventualmente già installata presso i suddetti centri di cottura con altra che dovesse rendersi necessaria al corretto svolgimento del servizio. Al termine dell’appalto l’attrezzatura integrata tornerà nella completa disponibilità della ditta appaltatrice. 2 Per quanto concerne i pasti da servire per gli utenti del Comune di Lizzanello essi verranno preparati presso un Centro di Cottura già nella disponibilità della ditta aggiudicataria ovvero che la ditta si impegna a realizzare ed a far autorizzare dalle autorità competenti entro e non oltre sette giorni dalla comunicazione dell’aggiudicazione provvisoria, a pena di decadenza dalla stessa aggiudicazione provvisoria, con una capacità produttiva residua pari al numero di pasti necessari a soddisfare il servizio ed ubicato a non più di 30 minuti dalla sede dei plessi scolastici del Comune di Lizzanello (Scuola dell'Infanzia via Bellini LIZZANELLO e Scuola dell'Infanzia via Montenegro – MERINE). Per il computo di tale tempo si farà riferimento al portale maps.google.it Centro di cottura alternativo e per le emergenze L’appaltatore obbligatoriamente, dalla data d’inizio del servizio e per tutta la durata dell’appalto, dovrà altresì avere in disponibilità, per gestire le emergenze nel caso in cui i centri di cottura non siano in grado di funzionare per guasti o altre sopravvenienze, un centro di cottura alternativo debitamente certificato idoneo sotto il profilo igienico sanitario dall’A.S.L. di competenza con eventuali relative autorizzazioni a norma di legge. Lo stabilimento dovrà avere la capacità produttiva per assolvere tale emergenza, deve essere dedicato alla ristorazione collettiva veicolata, essere adeguatamente attrezzato e dimensionato a norma di legge per la preparazione dei pasti. Non sono ammessi eventuali centri cottura che producano solo per aziende o cucine di mense aziendali o pubbliche come self service; in quanto sono servizi con gestione diversa da quella della ristorazione scolastica. Tale centro dovrà essere ubicato ad una distanza con tempo di percorrenza non superiore ad un’ora dai plessi scolastici di Cavallino e Lizzanello. Per il computo di tale tempo si farà riferimento al portale maps.google.it A tal fine l’appaltatore, in sede di presentazione dell’offerta, dovrà dichiarare, a pena di esclusione dalla gara, di impegnarsi ad avere in disponibilità, sulla base di adeguato titolo, alla data d’inizio del servizio, il centro di cottura di emergenza, e di garantire tale disponibilità per tutta la durata del servizio. L’appaltatore dovrà presentare, prima della consegna del servizio, la documentazione relativa all’ubicazione dei centri di cottura e le relative autorizzazioni igienico-sanitarie. Il mancato possesso dei requisiti dichiarati in sede di gara, previsti per l’inizio del servizio, determineranno per la ditta la decadenza dell’aggiudicazione e le conseguenze previste dalla legge. La perdita del requisito relativo ai centri di cottura, durante l’esecuzione del servizio, determinerà la risoluzione del contratto previa contestazione dell’inadempimento contrattuale e assegnazione di adeguato termine per provvedere. 3 I pasti verranno veicolati in multiporzione dai centri di cottura alle utenze utilizzando automezzi debitamente autorizzati dalle autorità competenti per il trasporto pasti. Ai fini del presente capitolato la stazione appaltante Unione di Comuni della Messapia è indicata per brevità “Stazione appaltante” e l’impresa appaltatrice “Appaltatore”. ART.2 DURATA DELL’APPALTO L’appalto coprirà gli anni scolastici 2015/2016; 2016/2017; 2017/2018. L’Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di prorogare il contratto, ai sensi dell’art.125, comma 10, lett. c), del D.Lgs. n°163/2006, previo avviso da comunicarsi per iscritto alla Ditta almeno quindici giorni prima della scadenza del termine. La Ditta è impegnata ad accettare tale eventuale proroga alle condizioni del contratto, nessuna esclusa. L’Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di richiedere l’esecuzione immediata della prestazione ove ricorrano le condizioni ed i presupposti di cui all’art.11, comma 9, del d.lgs. n°163/2006. Antecedentemente all'inizio del servizio, sarà redatto un verbale tra il Responsabile del contratto del Comune e quello della Ditta Appaltatrice sulla consegna e gestione dei locali, delle attrezzature, dei macchinari e dei materiali. Alla scadenza del contratto la Ditta Appaltatrice si impegna a riconsegnare all'Amministrazione Comunale i locali con impianti ed attrezzature ed arredi annessi, i quali devono essere uguali in numero specie e qualità a quelli di cui all'inventario iniziale. Tali beni devono essere consegnati all'Amministrazione Comunale in perfetto stato di pulizia, funzionamento e manutenzione, tenuto conto della normale usura dovuta all’utilizzo durante la gestione. ART. 3 IMPORTO A BASE D’ASTA L’importo a base d’appalto è stato determinato sulla base del valore reale di contratti analoghi conclusi nel corso di anni immediatamente precedenti a quello in cui è indetta la procedura di gara, rettificato al fine di tener conto sia del costo presuntivo delle attività aggiuntive di cui è richiesto lo svolgimento, sia dei cambiamenti in termini di quantità che potrebbero sopravvenire. L’importo è comprensivo di tutti gli oneri connessi all’esecuzione delle prestazioni previste dal presente capitolato e di tutte le spese occorrenti per la corretta e puntuale esecuzione dell’appalto, ivi comprese le spese generali e l’utile d’impresa. L’importo presunto dell’appalto ammonta complessivamente a € 714.150,00 oltre IVA per il periodo di vigenza dell’appalto medesimo (anni scolastici: 2015/2016; 2016/2017 e 2017/2018), oltre € 1.850,00 oltre iva per oneri per la sicurezza di cui al DUVRI allegato non 4 soggetti a ribasso, calcolato su una media presunta di n. 345 pasti al giorno e per un numero presunto di pasti per tutto il periodo contrattuale di pasti/anno n. 51.750 x 3 anni = pasti presunti n. 155.250 al costo unitario a pasto a base d'asta di € 4,60 oltre IVA. Tale quantificazione è, tuttavia, indicativa e non vincolante per la stazione appaltante e potrà essere soggetta a variazione in aumento o in diminuzione, ferme restando le condizioni di aggiudicazione, senza che l’appaltatore possa sollevare eccezioni e/o pretendere indennità ai sensi dell’art. 11 del R.D. n 2440 del 18/11/1923. Verranno corrisposti solo i pasti effettivamente richiesti e forniti senza garanzia di un numero minimo. L’appaltatore non potrà vantare diritti ad alcuna compensazione sia nel primo che nel secondo caso, fermo restando l’obbligo di assicurare il pasto a tutti coloro che ne abbiano diritto. E’ fatta salva la facoltà della stazione appaltante di richiedere il servizio relativo ad attività complementari, ma analoghe, per altre tipologie di utenti, soggetti diversi in stato di bisogno ecc., le cui modalità, fermo restando il prezzo, verranno concordate con l’appaltatore. Il prezzo di aggiudicazione rimarrà invariato per tutta la durata dell’appalto, salvo il diritto all’aggiornamento di cui all’art. 115 del D. Lgs. n. 163/2006, come specificato all’art. 18. ART. 4 MODALITA’ DI ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO Il servizio di preparazione dei pasti dovrà essere svolto presso i locali dei centri cottura citati al precedente art. 1. La stazione appaltante mette a disposizione i locali da adibire a cucine per il solo Comune di Cavallino e frazione Castromediano, l’appaltatore per il periodo del servizio dovrà mettere a disposizione il centro di cottura ove preparare i pasti destinati all’utenza del Comune di Lizzanello e frazione Merine, nonché tutte le attrezzature ed i mezzi di trasporto necessari alla buona esecuzione del servizio. Il trasporto degli alimenti per cucinare i pasti avverrà con automezzi autorizzati e sarà contenuto in appositi contenitori, messi a disposizione dall’appaltatore e dovrà essere effettuato a totale cura e spese dell’appaltatore medesimo. Le attrezzature, gli automezzi, le stoviglie, la posateria occorrente saranno messe a disposizione dall’appaltatore e dovranno rispondere alle relative norme di legge. Saranno altresì messi a disposizione dall’appaltatore con oneri a suo carico e dovranno rispondere alle relative norme di legge i refrigeratori, i frigoriferi e i congelatori. L’appaltatore dovrà provvedere alla fornitura di quanto necessario alla consumazione dei pasti, e cioè posate, stoviglie, bicchieri, tovaglie e tovaglioli, tutto in materiale completamente atossico, conforme alle vigenti disposizioni di legge in materia, ed avendo cura che tale 5 fornitura sia adeguata al numero degli utenti; inoltre, e se necessario, alla fornitura dell’utensileria necessaria alla preparazione dei pasti. L’appaltatore dovrà inoltre provvedere alle seguenti attività: - effettuazione di un servizio di riscontro tra le presenze giornaliere degli utenti in mensa ed i buoni pasto consegnati al personale della ditta, secondo modalità concordate tra Amministrazione comunale, appaltatore ed autorità scolastica competente; - compilazione di apposita distinta giornaliera dei pasti preparati, in triplice copia, per ogni plesso servito, controfirmata da un incaricato della scuola e da un incaricato della ditta medesima. Le distinte raccolte dovranno essere allegate alla fattura del mese a cui si riferiscono. ART.5 SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO Il servizio si svolgerà per cinque giorni la settimana, dal lunedì al venerdì, con esclusione delle festività infrasettimanali. Il servizio medesimo avrà inizio nel corso dell’anno scolastico 2015/2016 e terminerà, presumibilmente, nel mese di giugno del 2018 o comunque alla data stabilita dalla stazione appaltante in accordo con l'Autorità scolastica. Sono esclusi i periodi di vacanza stabiliti dalle stesse Autorità. Le date di cui sopra sono indicative e potranno subire variazioni senza che l’appaltatore possa avere nulla a pretendere. Il servizio dovrà svolgersi, in ogni caso, con modalità tali da garantire, anche progressivamente: - l’iscrizione al servizio di refezione da parte dei genitori che ne fanno richiesta; - la rendicontazione giornaliera dei pasti somministrati in ciascuna scuola distinti per fasce di reddito predeterminate dal Comune; - la rendicontazione mensile (entro e non oltre il giorno 2 di ogni mese) dei versamenti effettuati dagli utenti, a favore della Tesoreria Comunale, distinti per fasce di reddito predeterminate dal Comune; - la contabilizzazione del pagato e del non pagato; - la predisposizione di report dei pagamenti ricevuti e dei pasti somministrati; - la conoscibilità, da parte dei genitori e degli insegnanti che assistono al servizio di refezione del menù settimanale e del menù del giorno, con le quantità in grammi delle pietanze da distribuire. A tal fine, l’impresa è tenuta ad affiggere, all’inizio di ciascuna settimana, all’ingresso delle singole scuole o in apposita bacheca ed in maniera che sia ben visibile, il menù settimanale. L’impresa aggiudicataria deve, inoltre, esporre nella sala di distribuzione dei pasti, il menù del giorno con le quantità in grammi della pietanza da distribuire. Il servizio dovrà svolgersi quotidianamente, dal lunedì al venerdì, presso uno o più plessi, a cura del personale dipendente dalla ditta aggiudicataria, per un monte orario e contingente adeguati alle 6 dimensioni dell’utenza dei plessi serviti. Il personale adibito al servizio deve essere equamente ripartito tra i Comuni di Cavallino e Lizzanello in proporzione al numero dei pasti forniti ed al numero dei plessi interessati dal servizio. L’Impresa dovrà utilizzare personale qualificato e in numero tale da assicurare modalità e tempi adeguati per una tempestiva e ordinata esecuzione del servizio (rapporto minimo: un operatore addetto alla distribuzione dei pasti - a un'ora e trenta minuti al giorno - ogni 30 utenti), come da scheda personale allegata al presente capitolato sulla base del rapporto utenti/operatori predetto. L’organico previsto per ogni centro di produzione pasti dovrà essere coordinato da un cuoco/a responsabile. Resta fermo che, qualora tale rapporto non fosse sufficiente per garantire che il servizio venga svolto nel rigoroso rispetto degli orari scolastici, anche su più turni, la stazione appaltante potrà richiedere la presenza di un numero superiore di operatori, senza costi aggiuntivi. Sino all’avvio effettivo del servizio, come proposto in sede progetto presentato in sede di offerta, le prestazioni saranno assicurate dagli uffici comunali, salve le rendicontazioni di competenza dell’appaltatore e le prestazioni necessariamente espletabili in loco a cura dello stesso. ART.6 ORGANIZZAZIONE DEGLI UTENTI I bambini e le bambine che usufruiscono del servizio, saranno accompagnati ai refettori dal personale insegnante che li riaccompagnerà ed assisterà nelle aule al termine del pasto stesso. Il pasto dovrà essere assicurato anche al personale docente e personale non docente scolastico (individuato ai sensi della Legge 135/2012, art. 21 CCNL Scuola 2007 e del D.M. 16 maggio 1996 e successive integrazioni), che rimarrà in servizio in ciascuna sezione durante la refezione, come previsto dalle norme contrattuali vigenti. ART.7 ORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE DELLA DITTA Presso ogni refettorio ove si consumano i pasti, l’appaltatore dovrà fornire gli addetti per l’espletamento dei seguenti compiti: a)consegna della posateria e delle tovaglie; b)consegna dei “contenitori pasto” e distribuzione e scodellamento dei pasti; c)pulizia delle attrezzature, delle cucine, del refettorio e dei tavoli dopo i pasti; d)asporto della posateria e di quanto utilizzato nella consumazione dei pasti; e)asportazione dei rifiuti ai contenitori comunali. 7 L’organizzazione del lavoro da parte dell’appaltatore per le operazioni di cui sopra dovrà essere tale da consentire la fruizione del pasto in 45/50 minuti, per non interferire con le attività didattiche pomeridiane. ART.8 INTERRUZIONI DEL SERVIZIO In caso di sciopero programmato del personale delle scuole, l’appaltatore dovrà essere preavvisato dagli uffici scolastici del Comune o da un incaricato della scuola, possibilmente almeno 24 ore prima. Comunque l’attuazione o meno del servizio, in relazione allo sciopero, sarà comunicata entro le ore 9,00 del giorno precedente l’espletamento del servizio. Per scioperi non programmati, l’appaltatore dovrà essere avvertito entro e non oltre le ore 09,00 dello stesso giorno dell’espletamento del servizio. Sciopero del personale della Ditta Il servizio di refezione scolastica deve essere garantito anche in caso di sciopero del personale della Ditta aggiudicatrice, in quanto trattasi di servizio pubblico ai sensi della legge 146/90 e successive modifiche ed integrazioni. Cause di forza maggiore In caso di eventi improvvisi, non prevedibili e/o non programmabili, osservando la normale cura del “buon padre di famiglia”, che non consentano la preparazione dei piatti caldi, l’appaltatore dovrà fornire, in sostituzione, piatti freddi, dandone preventiva comunicazione agli uffici scolastici del Comune. Nessuna penalità è prevista in caso di gravi eventi, quali calamità naturali ecc, che dovessero comportare la chiusura improvvisa e immediata delle scuole. ART. 9 CAUZIONE PROVVISORIA E DEFINITIVA GARANZIE DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO A garanzia dell’adempimento degli obblighi derivanti dalla partecipazione alla gara, la ditta concorrente è obbligata ai sensi dell’art .75 D. Lgs. 163/2006 a presentare cauzione provvisoria nei modi prescritti dalla legge, pari al 2% dell’importo a base d’asta, salvo il beneficio previsto dall’art. 75 comma 7 dello stesso Decreto. In quest’ultimo caso il concorrente dovrà segnalare, in sede di offerta, il possesso del requisito per fruire del beneficio e lo dovrà documentare nei modi prescritti dalla legge. La predetta cauzione provvisoria deve garantire anche l'eventuale pagamento della sanzione pecuniaria prevista dall'art. 38 comma 2bis del D.Lgs 163/2006 come modificato dalla legge 8 114/2014, sino all'ammontare del DUE PER MILLE dell'importo a base di gara come stabilito dal bando di gara. La garanzia dovrà prevedere espressamente, pena l’esclusione dalla gara, la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale e la rinuncia all’eccezione di cui all’art. 1957, comma 2 c.c. Inoltre, l’operatività della garanzia medesima entro 15 giorni, a semplice richiesta scritta della stazione appaltante ed avere validità per almeno 180 giorni dalla data di presentazione dell’offerta. L'appaltatore è obbligato a prestare garanzia fideiussoria definitiva pari al 10% dell'importo contrattuale. In caso di aggiudicazione con ribasso d'asta superiore al 10%, la garanzia fideiussoria è aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10%; ove il ribasso sia superiore al 20%, l'aumento è di due punti percentuali per ogni punto di ribasso superiore al 20%. La fideiussione bancaria o la polizza assicurativa di cui sopra deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all'articolo 1957, comma 2, del codice civile, nonché l'operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta della stazione appaltante. Al fine di quantificare l’importo netto di aggiudicazione per commisurare l’importo della garanzia definitiva, e quindi il valore presunto del contratto, si procederà moltiplicando il prezzo unitario offerto dall’impresa in sede di gara moltiplicato per il numero complessivo di pasti presunto per tutta la durata dell’appalto. La stazione appaltante potrà avvalersi della cauzione, anche per l’applicazione di penalità previste dal presente capitolato. In tal caso, a pena decadenza, la cauzione dovrà essere integrata entro i termini che saranno comunicati. La cauzione definitiva non dovrà prevedere l’estinzione automatica della garanzia e sarà svincolata nei modi di cui all’art. 113 c. 3 del D. Lgs. 163/2006. La mancata costituzione della garanzia definitiva determina la revoca dell'affidamento e l'acquisizione della cauzione provvisoria di cui all'articolo 75 del D. Lgs. n. 163/2006 da parte della stazione appaltante, che aggiudica l'appalto al concorrente che segue nella graduatoria. ART.10 RINUNCIA ALL’AGGIUDICAZIONE Qualora l’appaltatore non intenda accettare l’affidamento del servizio, non potrà avanzare alcun diritto di recupero della cauzione provvisoria e sarà comunque tenuta al risarcimento degli eventuali superiori danni subiti dalla stazione appaltante. ART.11 DIVIETO DI CESSIONE – SUBAPPALTO 9 Si applica l’art. 116 del D. L.gs. 163/2006 per tutte le vicende che dovessero interessare l’esecutore del contratto medesimo. E’ vietata ogni forma di sub appalto e di cessione del servizio E’ ammesso il sub appalto esclusivamente per le operazioni di trasporto e consegna dei pasti. La Ditta concorrente, in sede di offerta, dovrà dichiarare la volontà di sub appaltare detto servizio di trasporto e consegna pasti. Prima dell'attivazione del sub appalto la Ditta aggiudicataria dovrà dimostrare il possesso, da parte del subappaltatore, di tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente. In caso di subappalto i subappaltatori dovranno essere in possesso dei mezzi indicati in sede di offerta dalla Ditta aggiudicataria o dei mezzi richiesti in capitolato. Inoltre, ai sensi del D.Lgs.163/2006 comma 3, è fatto obbligo agli affidatari di trasmettere, entro venti giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato nei loro confronti, copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti da essi affidatari corrisposti al subappaltatore o cottimista, con l’indicazione delle ritenute di garanzia effettuate. Si precisa comunque che, nei confronti dell’Amministrazione Comunale il responsabile del servizio svolto, anche tramite subappalto, resta sempre la Ditta aggiudicataria. ART 12 DANNI - RESPONSABILITA’ – ASSICURAZIONI L’appaltatore risponderà direttamente e indirettamente di ogni danno che in relazione all’espletamento del servizio o in conseguenza del servizio medesimo potrà derivare all’amministrazione comunale e/o agli utenti, a terzi e a cose. In particolare l’appaltatore si assume la responsabilità per danni quali avvelenamenti, intossicazioni e quant’altro di simile causati da ciò che produce in proprio o ciò che, prodotto da terzi, verrà distribuito/somministrato nelle mense, compresi i danni imputabili a vizio originario del prodotto o a cattiva conservazione o ad errori nel non rispetto del termine di scadenza. Per la copertura di tali danni l’appaltatore deve stipulare e mantenere operanti, per tutta la durata dell’appalto, polizza assicurativa per la responsabilità civile verso terzi, ritenendo compresa tra i terzi anche l’Amministrazione Comunale e scolastica con massimale non inferiore ad € 3.000.000,00. In alternativa alle specifiche polizze di cui ai punti precedenti, la ditta aggiudicataria potrà dimostrare l’esistenza di polizze già attivate aventi le medesime caratteristiche richieste e produrre una appendice alle polizze già esistenti che espliciti che le stesse coprono anche il servizio oggetto del presente appalto. Detta polizza, nella quale dovrà risultare che l'Unione di Comuni è considerata “terzo” a tutti gli effetti, dovrà prevedere tra l’altro, la copertura dei rischi da intossicazione o da tossinfezione alimentare o da avvelenamenti subiti dai fruitori del servizio 10 nonché ogni altro danno conseguente alla somministrazione dei pasti preparati con le derrate fornite dall’impresa. ART.13 ESONERO DA RESPONSABILITA’ PER LA STAZIONE APPALTANTE La gestione del servizio è fatta sotto la diretta ed esclusiva responsabilità dell’appaltatore, che risponde dell’esatto adempimento dei suoi obblighi nei confronti della stazione appaltante. L’impresa è sempre responsabile, sia verso l'Unione che verso terzi, dell’esecuzione di tutti i servizi assunti: ogni responsabilità connessa con l’uso degli immobili, degli impianti, delle apparecchiature e delle attrezzature e con l’erogazione dei servizi oggetto del presente capitolato è assunto totalmente dall’impresa, rimanendo l'Unione sollevato e indenne da qualsiasi responsabilità per danni a persone o a cose che dovessero accadere nell’esercizio del servizio. L’appaltatore risponde, inoltre, direttamente e personalmente dei danni di qualsiasi genere e delle conseguenze comunque pregiudizievoli, che nell’espletamento dell’attività da essa o dai propri dipendenti svolta nell’esecuzione del presente appalto, possano derivare agli stessi dipendenti, agli utenti, alla stazione appaltante, al Comune o a terzi in genere. L’appaltatore inoltre solleva la stazione appaltante da qualunque pretesa che nei suoi confronti fosse fatta valere da terzi, assumendo in proprio l’eventuale lite. ART.14 AUTORIZZAZIONI L’appaltatore dovrà essere in possesso delle autorizzazioni e licenze richieste dalla legge per la prestazione dei servizi oggetto dell’appalto. Titolo II: ONERI INERENTI IL CONTRATTO ART.15 FUNZIONAMENTO DELLA CUCINA E LOCALI REFEZIONE L’appaltatore oltre agli obblighi di cui all’art. 7 deve provvedere alla fornitura, stoccaggio e conservazione delle derrate, assumendo ogni rischio per il loro deterioramento e calo di peso e, in ogni caso, al rispetto delle norme in materia di conservazione delle stesse, anche in ottemperanza delle linee guida regionali contenute nella D. G. R. Puglia n. 276/2002; Si specifica che, limitatamente ai centri cottura destinati alle produzione di pasti per il Comune di Cavallino, le utenze idrica, acque nere, elettrica e gas relative alle cucine sono a carico del Comune di Cavallino. 11 L’impresa aggiudicataria deve, inoltre, effettuare, presso i locali interessati alla conservazione, preparazione e distribuzione degli alimenti, un intervento di disinfestazione e di derattizzazione generale all’inizio del servizio e poi con cadenza quadrimestrale per tutta la durata del contratto e ogniqualvolta se ne ravvisi l’esigenza. Le operazioni di disinfestazione e di derattizzazione devono essere svolte, esclusivamente, da ditte in possesso delle abilitazioni ai sensi di legge. Le imprese concorrenti, in sede di gara, devono presentare l’elenco dei prodotti che intendono utilizzare per la pulizia e la sanificazione corredati delle schede tecniche e di sicurezza complete. I prodotti detergenti e sanificanti devono essere impiegati nelle concentrazioni indicate sulle confezioni, contenuti nelle confezioni originali e conservati in locale apposito o in armadi chiusi. E’ assolutamente vietato detenere i prodotti detergenti e sanificanti nelle zone destinate alla preparazione, confezionamento e distribuzione dei pasti. La ditta aggiudicataria dovrà provvedere autonomamente alla gestione dei rifiuti conseguenti l’attività in oggetto. Tutti i rifiuti devono essere raccolti in sacchetti e convogliati negli appositi contenitori per la raccolta con apertura a pedale. La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti dovrà rispettare le modalità previste dal Comune, anche con riferimento alla raccolta differenziata. ART.16 DERRATE ALIMENTARI Sono a carico dell’appaltatore le spese per l’approvvigionamento delle derrate, le spese per il personale, le spese eventuali per il personale di trasporto e per i relativi mezzi ed ogni altra spesa e qualsiasi onere relativo al servizio di appalto. ART.17 SPESE CONTRATTUALI Le spese contrattuali, nessuna esclusa, sono a carico dell’appaltatore. ART.18 CORRISPETTIVO DELL’APPALTO – MODALITA’ DI PAGAMENTO REVISIONE DEL CORRISPETTIVO Il corrispettivo dell’appalto sarà liquidato mensilmente all’appaltatore su presentazione di fattura e sulla base dei pasti effettivamente somministrati, entro 30 giorni dalla data di ricevimento della fattura stessa, inviata al protocollo generale della stazione appaltante, relativa al servizio effettuato nel mese precedente e corredata della distinta o dalle distinte dei pasti somministrati nei vari plessi scolastici. 12 Grava sull’appaltatore la raccolta dei dati sulle presenze nominative mensili degli alunni della scuole oggetto di appalto, e il riscontro con i ticket ritirati giornalmente dagli utenti, che dovranno essere conservati fino a tre mesi dopo la fine di ogni anno scolastico. Con il suddetto corrispettivo l’appaltatore si intende compensato di qualsiasi suo onere per il servizio di che trattasi, senza alcun diritto a nuovi o maggiori compensi. Qualora nel corso dell’appalto le componenti essenziali di costo subiscano variazioni in termini di aumento o diminuzione, a decorrere dal secondo anno di servizio successivo alla stipula del contratto il prezzo sarà adeguato alla media tra inflazione programmata (rilevabile dal Documento di Programmazione Economica e Finanziaria) ed inflazione effettiva (rilevabile dagli indici ISTAT) riferite all’anno precedente. Titolo III: PERSONALE ART.19 PERSONALE – CLAUSOLA SOCIALE DI ASSORBIMENTO L’appaltatore, nell’espletamento del servizio di cui al presente appalto, come meglio precisato nel bando di gara, dovrà avvalersi di personale, per monte orario, quantità e qualifiche di inquadramento, sufficiente all'efficiente ed efficace espletamento del servizio ed in regola con le leggi sanitarie in vigore previste per la manipolazione di prodotti destinati all’alimentazione. L’appaltatore è obbligato a mantenere ed assicurare per tutta la durata del servizio almeno il monte orario di lavoro complessivo attualmente assolto dal personale assunto. Ai sensi dell'art. 69 D.Lgs. n. 163/2006, la ditta aggiudicataria si obbliga ad assorbire il personale dell’impresa cessante adibito all’erogazione del servizio presso questa Unione di Comuni della Messapia, come da ELENCO PERSONALE ALLEGATO al presente capitolato ed in osservanza delle vigenti normative. L’Impresa dovrà utilizzare personale qualificato e in numero tale da assicurare modalità e tempi adeguati per una tempestiva e ordinata esecuzione del servizio. Per il personale addetto alla distribuzione dei pasti presso i refettori dovrà essere garantita la presenza di almeno n. 1 (un) operatore ogni n. 30 (trenta) utenti compresenti per ogni turno, come da scheda personale allegata al presente sulla base del rapporto utenti/operatori predetto. Resta fermo che, qualora tale rapporto non fosse sufficiente per garantire che il servizio venga svolto nel rigoroso rispetto degli orari scolastici, anche su più turni, la stazione appaltante potrà richiedere la presenza di un numero superiore di operatori, senza costi aggiuntivi. L’organico previsto per ogni centro di produzione pasti dovrà essere coordinato da un cuoco/a responsabile, con adeguata competenza professionale e documentata esperienza in analoghi servizi, in grado di dirigere dal punto di vista organizzativo-gestionale, tutto il servizio. 13 Prima dell'inizio del servizio, la Ditta aggiudicataria dovrà trasmettere all'Amministrazione Comunale l'elenco nominativo di tutto il personale utilizzato con l'indicazione delle qualifiche possedute e delle sedi di lavoro. Qualsiasi variazione rispetto all'elenco trasmesso deve essere tempestivamente comunicata per iscritto all' Amministrazione Comunale. L'organico, per tutta la durata del contratto, deve essere quello dichiarato dall'impresa in fase di offerta, in ogni sede di lavoro, sia come numero, mansioni, livello, monte-ore e orario di lavoro come esplicitato in apposita tabella che sarà allegata all’offerta. L’impresa deve mettere a disposizione per il servizio, proprio personale in numero tale da assicurare modalità e tempi di esecuzione adeguati per una tempestiva ed ordinata esecuzione del servizio stesso. In caso contrario l'Unione potrà ordinare il potenziamento del numero degli addetti alla distribuzione. L’impresa deve tenere un foglio firma giornaliero e mensile del personale addetto ad ogni sede di servizio, completo dei nominativi ed orari dei dipendenti da esibire in caso di controllo da parte del personale incaricato dall'Unione. L’impresa deve garantire la continuità ed efficienza del servizio provvedendo alla tempestiva sostituzione del personale assente. L’appaltatore dovrà provvedere alla immediata sostituzione del personale assente, fermo restando il possesso da parte dei sostituti dei requisiti minimi richiesti dal presente capitolato. Il personale utilizzato dovrà, inoltre, mantenere durante l'espletamento del servizio un comportamento decoroso e consono ad un ambiente frequentato prevalentemente da bambini. L'Unione si riserva il diritto di richiedere all’impresa la sostituzione del personale ritenuto non idoneo al servizio per comprovati motivi. In tal caso l’impresa provvederà a quanto richiesto, senza che ciò possa costituire motivo di maggior onere per l'Unione. Il personale addetto alla manipolazione, alla preparazione, al confezionamento, al trasporto e alla distribuzione dei pasti, deve scrupolosamente curare l'igiene personale ed ha l'obbligo di indossare idonea divisa con simbolo, logo o altra indicazione della ditta appaltatrice, fornita e rinnovata a cura del gestore del contratto, di un copricapo idoneo a raccogliere tutta la capigliatura, di guanti igienici, ove necessario, e del tesserino di riconoscimento. Tutto il personale dovrà essere munito dell'attestato di formazione che sostituisce il libretto di idoneità sanitaria, secondo le leggi vigenti. La distribuzione dei pasti sarà effettuata al tavolo ed a cura del personale della Ditta Appaltatrice, compresa la distribuzione dei pasti a tavola agli alunni e la porzionatura nel piatto. Il personale addetto alla distribuzione deve rispettare le seguenti prescrizioni: 1. indossare camice e copricapo, che devono essere sempre puliti e decorosi, e guanti monouso; 2. esibire il cartellino di riconoscimento; 14 3. lavare accuratamente le mani e togliere anelli e gioielli in genere; 4. areare i refettori prima di apparecchiare i tavoli; 5. riordinare a terra le sedie e non appoggiarle sui tavoli; 6. igienizzare i tavoli con appositi prodotti prima di apparecchiare laddove il pasto viene consumato nelle aule; 7. apparecchiare i tavoli, disponendo ordinatamente e accuratamente tovagliette e tovaglioli a perdere, piatti idonei, posate in acciaio inox, bicchieri in vetro capovolti, brocche con apposito coperchio contenenti acqua potabile della rete idrica cittadina, pane in contenitori chiusi; 8. prima di iniziare il servizio, effettuare l'operazione di taratura che consiste nel valutare la quantità di cibo espressa in volume o peso, da distribuire ad ogni utente, facendo riferimento alle tabelle delle grammature a crudo: la quantità di portate da distribuire deve essere quella indicata nelle rispettive tabelle dei pesi e dei volumi a crudo; 9. procedere alla distribuzione solo dopo che gli utenti abbiano preso posto a tavola, secondo i turni di arrivo degli alunni nei refettori, e, comunque, iniziare dapprima a servire gli utenti con diete particolari, diverse dal menu base; 10. procedere al condimento delle pietanze prima della distribuzione del pasto; le paste asciutte devono essere trasportate alle sedi di consumo ubicate in luoghi diversi dai centri di produzione pasti unicamente condite con olio extra vergine e il condimento (pesto, pomodoro, ecc.) e il formaggio grattugiato, posti in contenitori separati da quello della pasta asciutta, devono essere aggiunti solo al momento della distribuzione; 11. distribuire ad ogni commensale le quantità di cibo relative alle intere porzioni, salvo diversa indicazione dell’insegnante, distribuendo successivamente a richiesta ulteriori quantità sino all'esaurimento della portata; 12. distribuire il secondo piatto solo dopo che gli utenti hanno terminato di consumare il primo piatto; 13. eseguire la distribuzione mediante idonei carrelli termici, sui quali vengono unicamente poste le vivande messe in distribuzione relative alle portate e le stoviglie appropriate; 14. nel caso di pasti trasportati, aprire i contenitori termici solo nel momento in cui inizia la distribuzione onde evitare l'abbassamento della temperatura; 15. utilizzare per la distribuzione utensili adeguati, esclusivamente in acciaio inox; 16. distribuire il pane dopo la distribuzione del primo piatto; 17. eseguire la sparecchiatura con appositi carrelli esclusivamente adibiti allo scopo; 18. tagliare la carne e sbucciare la frutta per gli alunni delle scuole dell’infanzia e della prima classe della scuola primaria; 19. provvedere al termine del servizio alla rigovernatura dei refettori (e degli spazi destinati a tale uso), alla loro pulizia, al lavaggio dei piatti e di quanto utilizzato per il servizio; 15 20. nel caso di pasti trasportati, conservare il materiale di somministrazione (tovagliette, tovaglioli, piatti, posate, bicchieri, brocche) negli armadi posizionati nei locali di porzionamento. Il personale in questione dovrà avere un comportamento corretto e professionale sia nei confronti degli alunni che del personale scolastico autorizzato ad usufruire del servizio mensa. Al termine del servizio, il personale della Ditta Appaltatrice deve provvedere alla pulizia dei refettori, al lavaggio delle stoviglie e di quanto utilizzato per il servizio, lasciando i locali refezionali puliti, disinfettati ed in perfetto ordine. Il personale addetto alla distribuzione dei pasti deve indossare, durante il servizio, idoneo vestiario. La distribuzione dei pasti dovrà avvenire con l'ausilio degli appositi utensili comunemente usati. Le operazioni di pulizia dei locali non possono essere eseguite contemporaneamente alle operazioni delle preparazioni alimentari. ART.20 RESPONSABILE TECNICO Il coordinamento di tutte le operazioni ed attività connesse al servizio, nonché la responsabilità e la gestione dei rapporti con l’Amministrazione Comunale, saranno affidati dalla ditta ad un “Responsabile Tecnico” di comprovata capacità ed esperienza Spettano al “Responsabile Tecnico” i seguenti compiti: - supervisione di tutte le attività e prestazioni previste dal capitolato a carico della ditta; - coordinamento di tutti gli operatori; - controllo sul corretto andamento del servizio in collaborazione con il Comune e con gli altri soggetti (autorità scolastiche, autorità sanitaria, componenti della Commissione Mensa ). ART.21 APPLICAZIONE NORME CONTRATTUALI - SICUREZZA Nell’espletamento del servizio l’appaltatore è obbligato ad applicare integralmente ai lavoratori impiegati nel servizio, tutte le norme del “Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro” per la categoria di appartenenza e degli “accordi locali integrativi”, in vigore per il tempo in cui il servizio viene espletato. L’appaltatore è obbligato al pagamento dei contributi e delle indennità poste dalla legge a carico dei datori di lavoro. In caso di inottemperanza agli obblighi precisati nel presente articolo, accertata dalla stazione appaltante o segnalata dagli altri uffici competenti al controllo, verrà comunicata all’appaltatore l’inadempienza accertata e verrà sospeso il pagamento delle prestazioni eseguite sino a quando non venga accertato che gli obblighi predetti non siano stati integralmente adempiuti. 16 Per la sospensione del pagamento di cui sopra l’appaltatore non potrà opporre eccezioni neppure a titolo di risarcimento danni. Inoltre, l’appaltatore stesso si obbliga alla scrupolosa osservanza delle disposizioni concernenti gli infortuni e l’igiene sul lavoro, in applicazione di quanto contenuto nel D. Lgs. n. 626/94 e sue m. e i. e D. Lgs. 81/2008 e successive modificazioni (D. Lgs. 106/09). La Stazione Appaltante, ai sensi della normativa citata (D. Lgs. 09 aprile 2008, n° 81 e s. m. i.), promuove la cooperazione ed il coordinamento delle misure di prevenzione e protezione dei rischi cui sono esposti i lavoratori, elaborando un unico documento di valutazione dei rischi (DUVRI), recante le misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Tale documento sarà allegato al contratto di appalto. Quanto sopra non fa venire meno l’obbligo per le imprese di elaborare il proprio documento di valutazione e di provvedere all’attuazione delle misure necessarie per eliminare o ridurre al minimo i rischi propri dell’attività, con costi a proprio carico. A tale scopo l’appaltatore è tenuto a trasmettere prima dell’avvio del servizio un piano di sicurezza per ogni centro cottura, relativo alle attività svolte nell’ambito dei servizi oggetto dell’appalto. Il piano dovrà contenere almeno: la relazione sulla valutazione dei rischi relativa ai luoghi di lavoro; l’individuazione delle misure di prevenzione conseguenti alla valutazione; il programma delle misure da adottare in caso di emergenza; l’indicazione del preposto alla sicurezza e gli addetti alle emergenze. TITOLO IV: CARATTERISTICHE DERRATE ALIMENTARI ART.22 CARATTERISTICHE DELLE DERRATE ALIMENTARI Le derrate alimentari devono essere conformi ai requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia ed il menù deve essere conforme alla tabella dietetica allegata alle linee guida regionali di cui alla D. G. R. Puglia n. 276/2002 e riportata nell'allegato 2) al presente capitolato. Il menù suddetto dovrà chiaramente indicare la tipologia dei prodotti biologici, tipici e tradizionali, certificati ai sensi delle normative comunitarie di riferimento, nonché quelli a denominazione d'origine protetta, richiesti e dichiarati in sede di gara, ai sensi dell'art. 59 della legge n. 488/99 oggetto di offerta migliorativa. La stazione appaltante effettuerà i controlli specifici circa l’effettivo utilizzo dei prodotti di cui al punto precedente, anche attraverso il riscontro delle fatture di acquisto 17 degli stessi, l’ispezione presso i locali ove si effettua lo stoccaggio ed il riscontro dell’effettivo consumo degli stessi prodotti. L’appaltatore dovrà inviare, prima dell’avvio del servizio, agli Uffici preposti, l’elenco delle derrate alimentari, comprensivo dei relativi marchi, nominativi delle aziende fornitrici, nome commerciale dei prodotti utilizzati, schede tecniche, ecc. Ogni modifica e/o aggiornamento dell’elenco, anche se relativo ad un solo componente, comporta la predisposizione di un nuovo elenco completo. Ogni stesura dell'elenco deve riportare la data e la firma del Responsabile Tecnico o del legale rappresentante. I generi alimentari utilizzati nella preparazione dei pasti dovranno avere le qualità e le caratteristiche di cui all' apposito elenco. In sede di offerta, le imprese partecipanti potranno proporre l’utilizzo di prodotti della “filiera corta”. Le imprese concorrenti potranno, altresì, proporre l’impiego di uno o due prodotti appartenenti al Commercio equo e solidale. Nel caso in cui uno o più dei predetti prodotti (sia quelli biologici richiesti obbligatoriamente dalla Civica Amministrazione sia quelli della “filiera corta” che quelli appartenenti al commercio equo e solidale offerti dalla ditta in sede di gara) non fossero disponibili sul mercato per situazioni indipendenti dalla volontà della ditta aggiudicataria, essi saranno momentaneamente sostituiti da prodotti convenzionali. In tal caso: -l’Impresa aggiudicataria ha l’obbligo tassativo di comunicare via fax all’ufficio competente l’elenco dei prodotti di cui non è stato possibile approvvigionarsi nel determinato giorno e le relative motivazioni; Nel caso in cui dovesse essere riscontrata la mancata somministrazione dei predetti prodotti in assenza della prevista comunicazione preventiva dell’Impresa aggiudicataria ovvero nell’ipotesi di mancata somministrazione dei medesimi prodotti per tre giorni consecutivi, si farà luogo, altresì, all’applicazione delle penalità di cui all’Art. 39 del presente Capitolato. ART. 23 ELENCO DELLE QUALITA’ E DELLE CARATTERISTICHE ORGANOLETTICHE CHE DOVRANNO AVERE I GENERI ALIMENTARI DA UTILIZZARE PER LA MENSA SCOLASTICA. CARNI Devono provenire da animali sani, regolarmente macellati provvisti dei bolli sanitari come disposto dalle vigenti norme. Tagli richiesti: anteriore e posteriore di: VITELLO e/o VITELLONE : 1^ qualità di quarto anteriore o posteriore – tessuto di colorito rosso vivo e grana fina. 18 CARNE MACINATA: i tagli possono provenire anche dai quarti anteriori purché corrispondenti alle caratteristiche della 1^ qualità. PETTO DI POLLO E DI TACCHINO – senza pelle, la carne deve essere di colore bianco – rosa. SCALOPPINE DI MAIALE: Arista. PRODOTTI ITTICI: (surgelati). Bastoncini di Merluzzo Filetto di Merluzzo Nasello Sogliola Platessa al naturale. La tecnica della surgelazione utilizzata e la successiva conservazione deve essere tale da mantenere inalterate le caratteristiche organolettiche del prodotto e le sue caratteristiche intrinseche. I prodotto surgelati devono essere di prima qualità. PROSCIUTTO COTTO: I prodotti dovranno essere tassativamente privi di sostanze colorate e di polifosfati. L’odore dovrà essere gradevole e il sale e gli aromi dovranno essere presenti nella giusta misura. FORMAGGI: Mozzarella e Scamorza: il prodotto dovrà risultare corrispondente ai requisiti previsti dal D.P.R. 14.01.97 N° 54. Il latte vaccino utilizzato per la fabbricazione di tutti i formaggi deve essere tassativamente fornito da allevamenti indenni da TBC e BRUCELLOSI. Edamer – formaggio filato per cucinare (involtini, pizza, frittata, ecc) GALBANONE O FILATO BAYERLAND Formaggio filato. ORTAGGI: Proprietà -essere di recente raccolta -maturazione fisiologica -essere asciutti e privi di terrosità. -Essere esenti da difetti che possono alterare i caratteri organolettici degli organi stessi. -Non devono aver subito trattamenti tecnici per favorire la colorazione e la consistenza. FRUTTA FRESCA: - dovrà essere di prima qualità merceologica, di recente raccolta e lavata accuratamente. UOVA: fresche – categoria A (gr. 60/65) OLIO: extravergine di oliva per condimento dei cibi. PASTA: Secca: di semola di grano duro nelle varie forme e denominazione rispondenti a quanto per norma e legge stabilito all’art. 5 del DACA 13 – 11 – 53 – g .u. 271 del 25.11.53. 19 All’uovo: prodotta con farina di frumento – esente da additivi – deve corrispondere alle caratteristiche contenute negli artt. 5 e 6 legge 574 – 22/6/33. PANE rosette – preparazione, cottura e caratteristiche organolettiche rispondenti agli artt. 2 – 3 legge 18/11/53 G.U. 271/53, preparato in apposita confezione (bustine plastica perforata imbustate ad una ad una). RISO: fino o super fino tipo R. B. (Si consiglia l’utilizzo del riso denominato “Parboiled”; PASSATA DI POMODORO - esente da coloranti e conservanti; PELATI - esente da coloranti e conservanti; MINESTRONE: se surgelato dovrà essere prodotto di prima qualità. . * Per quanto non contenuto nel presente elenco si rimanda alle tabelle di composizione degli alimenti emanate dall'Istituto Nazionale della Nutrizione. I menù giornalieri devono essere, comunque, conformi alle Linee guida per l’Educazione Alimentare della Regione Puglia, nonché delle Linee di Indirizzo nazionale per la ristorazione di cui alla Conferenza Unificata del 29/04/2010, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale del 11/06/2010 n. 134. Le pietanze dovranno avere grammature diverse a seconda che si tratti di alunni di scuola materne o di alunni di scuola elementare; le grammature per gli adulti equivalgono a quelle previste per gli alunni delle scuole elementari. Prima della somministrazione, gli addetti alla distribuzione dovranno procedere alla misurazione della porzione standard. A tal fine, presso ciascun plesso scolastico, l’impresa aggiudicataria dovrà garantire la presenza di apposita bilancia automatica per la verifica del peso delle pietanze da parte del personale addetto alla distribuzione e di altro personale incaricato del controllo. ART.24 ETICHETTATURA Le derrate alimentari devono avere confezione ed etichettatura conformi alle leggi vigenti. Non sono ammesse etichettature incomplete ovvero che non rechino la traduzione in lingua italiana. ART.25 GARANZIE DI QUALITA’ L’Impresa aggiudicataria deve essere in possesso di un Piano di autocontrollo, ai sensi della normativa vigente, e di Certificazione del Sistema di Qualità. L’Impresa aggiudicataria dovrà effettuare, per tutta la durata dell’appalto, controlli analitici così come previsto dal piano di 20 autocontrollo e dal manuale della qualità; copia del manuale della qualità e degli esiti dei controlli dovranno essere forniti su richiesta dell’Amministrazione Comunale. Per le forniture con prodotti dell’agricoltura convenzionale, il piano di autocontrollo deve contemplare necessariamente anche monitoraggi con analisi quali-quantitative su eventuale presenza di pesticidi nelle derrate alimentari. L’Amministrazione Comunale si riserva di richiedere eventuali integrazioni e/o modifiche al Piano di autocontrollo. L’Impresa aggiudicataria deve disporre di una procedura di selezione e controllo dei fornitori e di un elenco dei fornitori qualificati e dovrà acquisire dagli stessi idonee certificazioni di qualità o dichiarazioni di conformità delle derrate alimentari alle vigenti leggi in materia e alle tabelle merceologiche allegate; l’appaltatore deve essere in grado di verificare la documentazione relativa al sistema di codifica dei lotti di produzione dei fornitori (tracciabilità e rintracciabilità). Copia dell’elenco dei fornitori e delle certificazioni dovranno essere forniti su richiesta dell’Amministrazione. Ogni variazione dei fornitori dovrà essere comunicata per iscritto con le motivazioni del cambiamento. Dovrà, inoltre, essere fornita copia di tutte le certificazioni relative ai fornitori, così come dichiarato in sede di offerta tecnico – gestionale. . Titolo V: IGIENE DELLA PRODUZIONE ART.26 IGIENE DELLA PRODUZIONE La produzione deve rispettare gli standard igienici previsti dalle leggi vigenti. Le linee di processo devono essere predisposte in modo tale da evitare contaminazioni crociate. Deve essere rispettato il principio della “marcia in avanti”. L’appaltatore deve sottoscrivere un proprio regolamento di norme igieniche e deve farlo rispettare al proprio personale addetto; tale regolamento deve essere visibile all’interno della struttura produttiva e fornito in copia alla stazione appaltante. Ogni stesura di regolamento deve riportare la data e la firma del Responsabile Tecnico o del legale rappresentante. L’utilizzo di mascherine è obbligatorio per il personale addetto alla preparazione dei piatti freddi, quali prosciutto cotto, formaggio, insalata di riso, ortaggi crudi, ecc. In particolare, prima di utilizzare stabilmente nel menù gli ortaggi crudi, l’appaltatore dovrà conseguire la specifica autorizzazione da parte dell'AUSL competente, in ottemperanza delle linee guida regionali di cui alla D. G. R. n. 276/2002. 21 L’appaltatore deve attenersi alle procedure di autocontrollo previste dal Regolamento (CE) 29.04.2004, n.852 e cioè deve individuare nella propria attività, predisponendo apposito piano, ogni fase che potrebbe rivelarsi critica per la sicurezza degli alimenti e deve garantire che siano individuate, applicate, mantenute ed aggiornate le adeguate procedure di sicurezza avvalendosi dei principi su cui è basato il sistema di analisi dei rischi e di controllo dei punti critici HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points). In ottemperanza alla linee guida regionali di cui alla D. G. R. Puglia n. 276/2002, nell'impiego del pesce occorre che lo stesso sia surgelato e spinato per motivi, oltre che di igiene, anche di sicurezza per la presenza di lische. ART.27 CONSERVAZIONE DELLE DERRATE I frigoriferi delle cucine e le dispense devono essere tenuti in perfetto stato igienico e in buon ordine. Il carico dei frigoriferi deve essere compatibile con le potenzialità dell’impianto frigorifero. I contenitori delle derrate deperibili e non deperibili devono essere sistemate su apposite pedane e non devono essere mai a contatto del pavimento. I prodotti sfusi non devono essere a diretto contatto con l’aria, sia nei magazzini sia nei frigoriferi, ma devono essere ri-confezionati e ri-etichettati. Nessun contenitore per alimenti, specie se in banda stagnata, deve essere riutilizzato. Ogni qualvolta venga aperto un contenitore in banda stagnata ed il contenuto non venga immediatamente consumato dovrà essere travasato in altro contenitore di vetro o acciaio inox o altro materiale non soggetto ad ossidazione. I sacchetti, le scatole e i contenitori metallici, una volta usati, vanno svuotati e gettati; il contenuto residuo va riposto in recipienti idonei per alimenti con coperchio, sui quali va apposta l’etichettatura originale corrispondente al contenuto. Le carni, le verdure, il prosciutto cotto, i formaggi e i prodotti surgelati dovranno essere conservati in contenitori o frigoriferi distinti. I prodotti cotti refrigerati prima del consumo con abbattitore, devono essere conservati in apposito frigorifero ad una temperatura compresa tra 1° e 4°C. La protezione delle derrate da conservare deve avvenire solo con pellicola trasparente o di alluminio idonea al contatto con gli alimenti o con altro materiale comunque conforme alla normativa in materia. I prodotti cotti dovranno essere conservati solo ed esclusivamente in contenitori di vetro o acciaio inox. È vietato l’uso di recipienti in alluminio. I prodotti a lunga conservazione come pasta, riso, farina, ecc. devono essere conservati in confezioni ben chiuse, riportanti l’etichettatura completa. 22 ART.28 RICICLO È vietata ogni forma di riciclo dei cibi preparati nei giorni antecedenti al consumo. Pertanto tutti i cibi erogati dovranno essere preparati in giornata, tranne per quanto contemplato nel successivo art. 31 del presente capitolato. E’ facoltà della stazione appaltante richiedere, senza oneri a proprio carico, che i cibi utilizzabili siano destinati a particolari categorie di utenza ( per esempio “Mensa di fraternità”). Titolo VI: MANIPOLAZIONE E COTTURA ART.29 MANIPOLAZIONE E COTTURA Tutte le operazioni di manipolazione e cottura degli alimenti devono mirare ad ottenere standard elevati di qualità igienica, nutrizionale e sensoriale. I prodotti prelevati dal frigorifero prima della cottura ed in attesa della lavorazione, potranno essere contenuti e mantenuti per brevi periodi in appositi contenitori isotermici. Per la cottura e la conservazione dei cibi cotti devono essere impiegati solo utensili e pentole in acciaio. E' vietato usare pentole in alluminio o utensili di legno o materiale diverso da quello in acciaio inox. ART.30 PREPARAZIONE PIATTI FREDDI La preparazione dei piatti freddi deve avvenire con l’ausilio di mascherine. La conservazione degli stessi precedentemente alla distribuzione agli utenti, deve avvenire ad una temperatura compresa tra 0° e 4°C in conformità all’art. 31 del D.P.R. 26 marzo 1980, n°327 e successive modificazioni ed integrazioni. In ottemperanza alle linee guida regionali di cui alla D. G. R. Puglia n. 276/2002, i latticini freschi possono essere utilizzati solo se l'approvvigionamento è giornaliero. ART.31 OPERAZIONI PRELIMINARI ALLA COTTURA Le operazioni che precedono la cottura devono essere eseguite secondo le modalità di seguito descritte: 23 tutti i prodotti congelati e/o surgelati, prima di essere cotti, devono essere sottoposti a scongelamento in frigorifero o in celle frigorifere a temperatura compresa tra 0° e 4°C, ad eccezione dei prodotti che vengono cotti tal quali; la porzionatura delle carni crude dovrà essere effettuata nella stessa giornata in cui avviene il consumo o il giorno precedente ma nel rispetto delle norme di conservazione degli alimenti; il formaggio grattugiato deve essere preparato in giornata; il lavaggio ed il taglio della verdura deve essere effettuato nelle ore immediatamente antecedenti al consumo; le operazioni di impanatura devono essere effettuate nelle ore immediatamente antecedenti la cottura; non possono essere effettuate fritture tradizionali per immersione in olio; ogni cottura analoga alla frittura deve essere realizzata in forni a termoconvenzione (frittata, cotolette); la porzionatura del prosciutto cotto e formaggi deve essere effettuata nelle ore antecedenti la distribuzione. ART. 32 LINEA REFRIGERATA È ammessa la preparazione di alcune derrate il giorno precedente al consumo, purché dopo la cottura vengano raffreddate con l’ausilio dell’abbattitore rapido di temperatura secondo le normative vigenti, poste in recipienti idonei e conservate in frigoriferi a temperatura compresa tra 0° e 4°C. Gli alimenti per i quali è consentita la cottura il giorno antecedente il consumo (e successivo abbattimento) sono: arrosti, brasati, e bolliti. È tassativamente vietato raffreddare prodotti cotti a temperatura ambiente o sottoporli ad immersione in acqua. ART.33 CONDIMENTI Per i condimenti a crudo delle pietanze, delle verdure e per la preparazione dei sughi, delle pietanze cotte e per la preparazioni di salse si dovrà utilizzare esclusivamente olio extravergine di oliva avente le caratteristiche prescritte dal D. M. n. 509 dell’ottobre 1987 e successive modificazioni ed integrazioni. Per la cottura si potrà utilizzare olio di oliva. 24 Titolo VII: MENU ART.34 MENU SETTIMANALI – TABELLE DIETETICHE Ogni pasto sarà composto, in particolare da: primo, secondo, contorno, pane, acqua e frutta o yogurt Può accadere che, per motivi tecnici di servizio, debbano essere invertiti i menù giornalieri all’interno della tabella dietetica e preparati “pasti” diversi da quelli previsti dal menù del giorno ma non della tabella, dette variazioni con inversione devono essere di volta in volta solo comunicate agli uffici preposti della stazione appaltante per conoscenza. La tabella dietetica e il menù potranno subire modifiche, sia per esigenze climatiche contingenti, che per esigenze inderogabili degli utenti, attestate dall’ASL, sia su espressa richiesta della stessa ASL, o su richiesta della stazione appaltante previa autorizzazione della ASL. Tali modifiche non daranno luogo a variazioni del corrispettivo stabilito in contratto e derivante dal prezzo di aggiudicazione. ART.35 DIETE SPECIALI L’appaltatore si impegna a preparare diete speciali richieste dall’utenza, per situazioni patologiche comprovate mediante presentazione di certificato medico, senza che ciò comporti variazioni del prezzo di aggiudicazione. Copia del suddetto certificato medico dovrà essere trasmesso alla ASL, al Comune, alla Scuola e alla Ditta. In sede di gara, l’appaltatore può proporre diete per ricorrenze speciali o per ragioni etico-religiose. Titolo VIII: NORME PER LA VEICOLAZIONE DEI PASTI - CONTROLLI ART.36 CONTENITORI E MATERIALE MONOUSO L’eventuale trasporto delle vivande dal luogo di cottura a quello della consumazione dovrà avvenire con confezioni conformi al D. P. R. n.327/80 e successive modificazioni ed integrazioni, in contenitori termici o non, forniti dall’appaltatore, in modo che i cibi giungano al consumatore alla temperatura più idonea per il consumo ed evitando un doppio ciclo termico agli alimenti con raffreddamento o congelazioni intermedie. In particolare saranno espressamente esclusi contenitori termici in polistirolo. I contenitori possono essere in polipropilene, all’interno dei quali sono collocati contenitori gastro-norm in acciaio inox con coperchio a tenuta ermetica o non, muniti 25 eventualmente di guarnizioni in grado di assicurare, sino al momento della distribuzione del pasto ai bambini ed alle bambine, il mantenimento delle temperature previste per legge. I singoli componenti di ogni pasto dovranno essere confezionati in contenitori separati (ad es. pasta, sugo, formaggio grattugiato, pietanza, contorno). In particolare le vasche gastro-norm per il trasporto della pasta dovranno avere un’altezza non superiore ai cm.20, per evitare fenomeni di impaccamento. Il pane e la frutta dovranno essere trasportati in contenitori ad uso alimentare muniti di coperchio. Per l’esecuzione del servizio l’appaltatore potrà utilizzare piatti, bicchieri e posate monouso per alimenti. ART. 37 VIGILANZA E CONTROLLO E' facoltà della stazione appaltante effettuare, in qualsiasi momento, senza preavviso e con tutte le modalità che riterrà opportune, controlli presso i centri ove si preparano i pasti e presso le mense scolastiche per verificare la rispondenza del servizio fornito alle prescrizioni del presente capitolato. E' facoltà dell' Amministrazione Comunale disporre, senza limiti d'orario, la presenza presso la cucina ed i locali refezionali di un proprio incaricato con il compito di verificare la corretta applicazione delle norme di legge e delle condizioni contrattuali. Il gestore del contratto dovrà garantire l'accesso agli incaricati dell'Amministrazione Comunale in qualsiasi ora lavorativa ed in ogni zona della struttura di ristorazione, per esercitare il controllo circa il corretto svolgimento del servizio in ogni sua fase. Inoltre, l'Amministrazione attraverso il proprio personale potrà esercitare il controllo sul servizio come segue: fornire i suggerimenti, al fine di ottimizzare il servizio stesso; controllare la distribuzione dei pasti con riferimento al rispetto del menù ed agli effettivi consumi (resi e avanzi); monitoraggio del gradimento del cibo da parte dell'utenza; verificare la pulizia dei locali e stoviglie; verificare il rispetto da parte del personale delle norme igienico-sanitarie; controllare le modalità dello stoccaggio delle derrate alimentari; verificare le condizioni igieniche del centro cottura; verificare le date di scadenza dei prodotti alimentari; verificare che la qualità e la tracciabilità siano effettivamente controllabili e rispondenti al progetto gestionale presentato in sede di gara. 26 Lo stesso personale, inoltre, può richiedere l'assaggio del cibo presso i relativi centri di cottura e prendere visione della documentazione sulle forniture. I controlli devono essere compiuti, sempre ed in ogni caso, in modo da non intralciare la normale attività lavorativa del personale e nelle fasce orarie concordate preventivamente con la ditta appaltatrice e con il responsabile del contratto. Alla ASL compete il controllo igienico - sanitario e igienico - nutrizionale per tutto il periodo di affidamento del servizio; a tale scopo l’appaltatore dovrà giornalmente prelevare una quantità corrispondente a due porzioni di ogni vivanda somministrata (Pasto Test giornaliero), da confezionare in contenitori sterili riportanti un'etichetta con le seguenti indicazioni: ora, giorno dell'inizio della conservazione e denominazione del prodotto e conservare in cella frigorifera per le 72 ore successive. Il gestore è tenuto ad informare tempestivamente la stazione appaltante di eventuali visite ispettive dell'Autorità sanitaria e degli organismi e/o istituzionali preposti ai controlli (ASL, NAS ecc.) e a fornire contestualmente copia di eventuali rilievi e prescrizioni dagli stessi effettuate. Per una migliore funzionalità del controllo l’appaltatore è obbligato a fornire agli incaricati della vigilanza tutta la collaborazione necessaria. Tutti i soggetti preposti al controllo dovranno indossare, in sede d'effettuazione dei controlli delle qualità presso le cucine e presso i refettori, apposito camice di colore chiaro e copricapo che la Ditta metterà a disposizione. Non è soggetto ad indossare il camice ed il copricapo il personale incaricato dal Comune a consumare, sporadicamente, il pasto che viene proposto all'utenza scolastica. La stazione appaltante potrà adottare forme di monitoraggio e rilevazione della qualità del servizio offerto dall’appaltatore, anche istituendo un servizio di segnalazione reclami nonché comitati di controllo della mensa composti da rappresentanti dei genitori e degli insegnanti di ogni plesso scolastico in cui viene effettuato il servizio. TITOLO IX: RILIEVI INADEMPIENZE - PENALI ART. 38 RILIEVI - INADEMPIENZE E PROCEDIMENTO APPLICAZIONE PENALI In caso di accertate inadempienze da parte dell’appaltatore la stazione appaltante provvederà all’applicazione di una penale, consistente in una sanzione pecuniaria. La somma stabilita quale penale sarà detratta dalla fattura mensile riferita al periodo a cui si riferisce l’inadempienza. A fronte di tale decurtazione, l’appaltatore si obbliga ad emettere regolare nota di accredito, ai sensi e per gli effetti del D. P. R. n.633/72 e successive modificazioni ed 27 integrazioni. Qualora la stessa inadempienza grave si ripeta per tre volte per le quattro scuole, la stazione appaltante avrà la facoltà di risolvere il contratto d’appalto, incamerando la garanzia prestata. Nel caso si tratti di colpa grave comprovata addebitabile al personale, è facoltà della ditta procedere alla sostituzione del personale, senza che l’addebito venga conteggiato alla ditta, in considerazione dell’obbligatorietà della ditta di avvalersi dell’attuale personale. In caso di risoluzione del contratto o di fallimento dell’appaltatore, la stazione appaltante potrà interpellare progressivamente i soggetti che hanno partecipato all'originaria procedura di gara, risultanti dalla relativa graduatoria, al fine di stipulare un nuovo contratto per l'affidamento del completamento del servizio. Si procede all'interpello a partire dal soggetto che ha formulato la prima migliore offerta, escluso l'originario aggiudicatario. L'applicazione delle penalità è di competenza dell'Amministrazione Comunale attraverso il Responsabile del Contratto. Ogni applicazione delle penalità deve essere preceduta da regolare contestazione da parte dei soggetti preposti al controllo, alla quale la Ditta Appaltatrice avrà facoltà di presentare le sue controdeduzioni entro e non oltre 3 (tre) giorni dal ricevimento della contestazione. Trascorso il termine di 3 (tre) giorni o qualora le controdeduzioni della Ditta Appaltatrice non siano ritenute valide l'Amministrazione procederà, entro 5 (cinque) giorni lavorativi, all'applicazione delle sanzioni previste dall' Art. 39 del presente capitolato. ART. 39 PENALI La stazione appaltante a tutela delle norme contenute nel presente capitolato e contratto si riserva di applicare le seguenti penali per ogni tipo di infrazione del servizio all’oggetto contrattuale: Penali € A Tipologia 2.000,00 B 1.000,00 Per ogni difformità delle pietanze (qualitativa e numerica) rispetto a quelle previste nel menù giornaliero e nelle diete speciali, ove non autorizzato. C 1.000,00 Per mancato rispetto delle grammature verificate su 3 (tre) pesate della stessa preparazione accertato dalla ASL o dall'incaricato del Comune D 1.000,00 Per mancata Giornaliero. E 500,00 In caso di ritardo non giustificato della somministrazione dei pasti oltre i 15 (quindici) minuti. 28 Ogni qualvolta viene negato l'accesso agli autorizzati ad eseguire i controlli di conformità. conservazione del Pasto Test F 500,00 Per ogni pasto in meno (compreso le diete), non consegnato, rispetto al numero dei pasti richiesto da ogni singolo plesso scolastico. G 2.000,00 Per carenza igieniche delle cucine, dei refettori, delle attrezzature e degli automezzi adibiti al trasporto dei pasti. H 2000 Mancato rispetto delle norme igienico-sanitarie da parte del personale operante presso i centri cottura o addetto alla distribuzione, scodellamento e rigoverno dei refettori. I 1.000,00 Confezionamento e etichettatura non conformi alle norme vigenti e al capitolato L 2.000,00 Per ogni tipologia di prodotto scaduto rinvenuto in magazzino o nei frigoriferi, su verifica del personale ASL. M 500,00 Per assenza superiore a 3 (tre) giorni del responsabile /coordinatore del servizio senza intervenuta sostituzione. N 3.000,00 Per ogni unità lavorativa all'offerta presentata. O 1.000,00 Per mancata consegna entro i termini previsti dall'inizio del servizio dell'elenco nominativo del personale, completo di qualifica ed orario. Per ciascuna infrazione verificata relativamente all'adozione ed al rispetto del piano di manutenzione, nonché per la mancata esecuzione dei necessari interventi previsti nel presente capitolato. Per mancata somministrazione di eventuali prodotti offerti in sede di gara nel progetto gestionale (DOP, biologici, IGP, filiera corta, km zero, ecc.) P 2.000,00 mancante rispetto Q 2.000,00 R 2.000,00 Per difformità non autorizzate dei prodotti somministrati rispetto all'elenco delle marche fornite S 3.000,00 Per irregolarità nel versamento di contributi previdenziali assistenziali ed assicurativi. Per i casi non specificatamente previsti nella tabella di riferimento, l'importo della penale sarà determinato e comparato alla violazione più assimilabile. ART. 40 CLAUSOLA RISOLUTIVA ESPRESSA 29 Fatta salva l’applicazione di quanto stabilito al precedente articolo, nel caso di gravi e/o reiterate inadempienze, la stazione appaltante si potrà comunque avvalere, previa diffida all’appaltatore da trasmettere anche a mezzo telefax, assegnando un termine non superiore a quindici giorni per le eventuali controdeduzioni, dell’articolo 1456 del Codice Civile, ai sensi del quale il contratto di appalto del presente servizio si intenderà risolto di diritto. Le parti convengono che costituiscono motivo per la risoluzione espressa del contratto per inadempimento, ai sensi degli art. 1454 e 1456 del Codice Civile, le seguenti ipotesi: per ripetute infrazioni per le quali sono state applicate le penali; apertura di una procedura fallimentare della Ditta Appaltatrice; per arbitrio abbandono dei servizi oggetto dell' appalto da parte del gestore; per cessione, da parte della Ditta Appaltatrice, ad altri degli obblighi relativi al contratto senza il preventivo consenso dell' Amministrazione Comunale; inosservanza delle norme di legge relative al personale dipendente e mancata applicazione dei contratti collettivi e per ritardi reiterati dei pagamenti delle competenze spettanti al personale dipendente; interruzione non motivata del servizio; ripetute violazioni delle norme di sicurezza e prevenzione; utilizzo ripetuto di derrate alimentari in violazione delle norme previste dal contratto e dagli allegati relative alle condizioni igieniche e alle caratteristiche merceologiche; casi di intossicazione alimentare dovuti ad accertata causa della Ditta Appaltatrice. La risoluzione del contratto per colpa, inoltre, comporta l'esclusione della Ditta Appaltatrice alla partecipazione di successive gare per la ristorazione nel Comune. Nel caso di risoluzione del contratto, l'Amministrazione Comunale ha la facoltà di interpellare la seconda Ditta classificata per procedere all'affidamento del servizio alle medesime condizioni economiche proposte dalla stessa in sede d'offerta e, in caso di rifiuto della seconda classificata, di interpellare le successive ditte classificate utilmente in graduatoria al fine di stipulare un nuovo contratto. Nel caso che le ditte in graduatoria interpellate non fossero disponibili per l'aggiudicazione, o laddove sussistano motivate ragioni di convenienza pubblica, l'Amministrazione Comunale si riserva di procedere mediante procedura negoziata con soggetti terzi, con addebito alla Società inadempiente d'ogni conseguente spesa o danno. Alla Ditta Appaltatrice, inadempiente, sarà corrisposto il prezzo contrattuale del servizio effettuato fino al giorno della disposta risoluzione, detratte le penalità, le spese ed i danni. Art. 41 Esecuzione in danno 30 1. Qualora il prestatore di servizi ometta di eseguire, anche parzialmente, la prestazione oggetto del contratto con le modalità ed entro i termini previsti, l’Amministrazione potrà ordinare ad altra ditta l'esecuzione parziale o totale di quanto omesso dall'appaltatore stesso, al quale saranno addebitati i relativi costi ed i danni eventualmente derivati all'Unione. 2. Per il risarcimento dei danni ed il pagamento di penali, l’amministrazione può rivalersi, mediante trattenute, sugli eventuali crediti dell’appaltatore con ritenuta da operarsi in sede di pagamento dei corrispettivi (decurtazione dal totale fatture); in mancanza di crediti, sul deposito cauzionale, che dovrà, in tal caso, essere immediatamente reintegrato. ART.42 DOMICILIO L’appaltatore potrà eleggere e dichiarare il luogo del proprio domicilio diverso dalla sede legale, al quale resta inteso che la stazione appaltante potrà indirizzare per tutta la durata del contratto avvisi, richieste, atti giudiziari ed ogni altra comunicazione di qualsiasi natura. ART.43 FORO COMPETENTE Per ogni controversia inerente al presente atto è competente il Foro di Lecce. ART.43 RICHIAMO NORMATIVO Per tutto quanto non previsto nel presente capitolato, si fa espresso richiamo alle norme contrattuali previste dal Codice Civile, alle norme vigenti in materia ed alle linee guida regionali contenute nella D. G. R. Puglia n. 276 del 19.3.2002, pubblicata sul B. U. R. P. n. 44 del 8.4.2002, nonché alle linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica approvate dalla Conferenza Unificata in data 29/04/2010 provv. N. 46175, alle quali dovrà essere uniformato il servizio. Cavallino, 30/07/2015 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Dr. Roberto Carlino 31 SCHEDA PERSONALE N. 1 CUOCO PER OGNI CENTRO DI PRODUZIONE PASTI RAPPORTO MINIMO ADDETTI DISTRIBUZIONE PASTI/ALUNNI = 1 OGNI 30 CONSIDERANDO UN ORARIO DI 1,5 ORE AL GIORNO (7,5 ORE A SETTIMANA) Denominazione plesso Popolazione scolastica stimata CAVALLINO 1) Scuola dell'Infanzia via Cesare Battisti CON CUCINA CUOCHI 131 ALUNNI : 30 = 4,36 = 5 addetti + 1 cuoco CAVALLINO – n. 5 sez. 2) Scuola ADDETTI dell'Infanzia via 5 1 27 ALUNNI Crocifisso CAVALLINO – n. 1 1 addetto sez. 3) Scuola dell'Infanzia viale della 73 ALUNNI : 30 = 2,43 Repubblica CON CUCINA = 3 addetti + 1 cuoco 1 3 1 CASTROMEDIANO – n. 3 sez. LIZZANELLO COTTURA 1 CUOCO CENTRO 1 PRINCIPALE 4) Scuola dell'Infanzia via Bellini LIZZANELLO 5) Scuola 135 ALUNNI : 30 = 4,5 = 5 addetti dell'Infanzia Montenegro MERINE via 132 ALUNNI : 30 = 4,4 = 5 addetti TOTALE 5 19 Attualmente Cavallino n. 1 cuoco a 20 ore sett. n. 4 addette distribuzione pasti: n. 1 a 10 ore sett., n. 1 a 15 ore, n. 2 a 7,5 ore sett. Totale ore settimanali n. 60 Lizzanello n. 12 addette distribuzione pasti a 7,5 ore sett. Totale ore settimanali n.17 32 5 3