ScuolapiùSicura – Mod. V/14
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
- ATTILIO ODERO COSTRUIRSI IL FUTURO
16154 Genova Sestri Ponente - 4 Via Briscata - +39 010 6011234 - Fax +39 010 6011204
e mail [email protected] - sito web www.ipsiaodero.gov.it
PIANO DI EMERGENZA
D.M. 10/03/98
D. Lgs. 81/2008
Anno scolastico 2015/16
Prot.539/C42 del 27/01/2016
ISTITUTO: I.P.S.S.I.A. ATTILIO ODERO
Sede: GENOVA
Plesso: UNICO
Indirizzo: VIA BRISCATA, 4
CITTA’: 16154 GENOVA Sestri Ponente
Dirigente Scolastico : prof. Solinas Roberto
Dirigente Scolastico: Prof. Roberto Solinas
____________________________
R.S.P.P.:
Ing. Massimo Durante
____________________________
R.L.S.:
Sig. Silvano Simonetta
____________________________
Aggiornamenti normativi:
●
●
●
●
●
Valutazione rischio incendio
Valutazione rischio chimico
Valutazione primo soccorso
Valutazione rischio lavoratrici gestanti
Ordinanza del Sindaco di Genova a riguardo dell’Allerta meteo-idrogeologica
D.M. 10/03/98
D. Lgs. 81/08
D.M. 388/03
D. Lgs.151/01
N.13 del 14/01/2016
1. OBIETTIVI GENERALI
I.P.S.S.I.A ATTILIO ODERO - C:\Users\roberto.solinas\Dropbox\DS\ODERO\Sicurezza\Piano di Emergenza 2015-16.doc
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Scopo del piano di emergenza, di evacuazione e di pronto soccorso è di ridurre le conseguenze di un incidente, in ambito
aziendale, mediante il razionale impiego di risorse umane e materiali. Deve quindi consentire una chiara e semplice
indicazione sulle modalità delle operazioni, di evacuazione e di pronto intervento in situazioni di pericolo.
1.1 Obblighi del datore di lavoro
Al fine di assolvere agli obblighi di legge viene strutturato, al termine della valutazione del rischio incendio prevista
dal DM 10/3/98, il piano di emergenza dell’edificio scolastico.
Il datore di lavoro ha provveduto a:
1) determinare i rapporti competenti in materia di primo soccorso, salvataggio, lotta antincendio e gestione
dell’emergenza;
2) designare preventivamente i lavoratori di cui all’articolo 18, comma 1, lettera b);
3) informare tutti i lavoratori che possono essere esposti a un pericolo grave e immediato circa le misure predisposte e
i comportamenti da adottare;
4) ha programmato gli interventi, in accordo con l’ente proprietario, e ha preso i provvedimenti e ha dato istruzioni
affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave e immediato che non può essere evitato, possano cessare la loro attività, o
mettersi al sicuro, abbandonando immediatamente il luogo di lavoro;
5) Ha adottato i provvedimenti necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave ed immediato per la
propria sicurezza o per quella di altre persone e nell’impossibilità di contattare il competente superiore gerarchico, possa
prendere le misure adeguate per evitare le conseguenze di tale pericolo, tenendo conto delle sue conoscenze e dei mezzi
tecnici disponibili.
1.2 Obblighi e diritti dei lavoratori.
Il piano di emergenza descrive le procedure che devono essere avviate dai lavoratori, dai preposti, dagli studenti e da tutti
coloro che a qualsiasi titolo sono all’interno dell’edificio, al fine di operare il salvataggio e la messa in sicurezza delle
persone. A tal fine devono essere rispettati i seguenti obblighi:
1)
Ogni lavoratore della scuola ottempera alle disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti
e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale (art. 20 D. Lgs. 81/08). La violazione di questa norma
imputa una sanzione a carico del lavoratore.
2)
Le procedure inserite nel piano di emergenza rientrano nella disciplina di cui al punto 1).
3)
I lavoratori vengono coinvolti nel processo di organizzazione dell’evacuazione nelle figure di addetti alla
prevenzione incendi, addetti al primo soccorso e addetti alla squadra di evacuazione.
4)
I lavoratori nominati devono assolvere agli incarichi e alle prescrizioni impartite e non possono rifiutare la
nomina se non per giustificati motivi.
5)
Il datore di lavoro deve, salvo eccezioni debitamente motivate, astenersi dal chiedere ai lavoratori di riprendere la
loro attività in una situazione di lavoro in cui persiste un pericolo grave ed immediato.
6) Il lavoratore che, in caso di pericolo grave, immediato e che non può essere evitato, si allontana dal posto di lavoro
o da una zona pericolosa, non può subire pregiudizio alcuno e deve essere protetto da qualsiasi conseguenza dannosa.
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7)
Il lavoratore che, in caso di pericolo grave e immediato e nell’impossibilità di contattare il competente superiore
gerarchico, prende misure per evitare le conseguenze di tale pericolo, non può subire pregiudizio per tale azione, a meno
che non abbia commesso una grave negligenza.
Le caratteristiche minime delle attrezzature di primo soccorso, i requisiti del personale addetto e la sua formazione,
individuati in relazione alla natura dell’attività, al numero dei lavoratori occupati ed ai fattori di rischio sono individuati
dal decreto ministeriale 15 luglio 2003, n. 388 e dai successivi decreti ministeriali di adeguamento acquisito il parere
della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.
1.3 Piano di emergenza.
Il piano di emergenza, di evacuazione e di pronto soccorso deve rappresentare la raccolta delle informazioni necessarie
all'attuazione del piano stesso.
La procedura deve essere quindi una guida di facile consultazione per tutti i dipendenti dell'azienda, in tutte quelle
occasioni di emergenza che si possono determinare durante l'attività lavorativa.
Il manuale conterrà tutte le procedure da seguire in conseguenza dell'emergenza e i comportamenti che dovranno tenere
tutte le persone dello stabilimento, sia quelle addette all'intervento, sia quelle non addette, gli esterni (ditte di
manutenzione) e i visitatori.
Scopo del piano di emergenza
SCOPO DEL PIANO DI EMERGENZA
Gli obiettivi del piano sono:
- soccorrere le persone;
- curare i feriti;
- evitare ulteriori infortuni;
- limitare i danni alle cose ed all'ambiente;
- controllare l'evento, rimuovere la causa;
- identificare le vittime;
- collaborare con i soccorsi esterni;
- conservare la registrazione dei fatti;
- prevedere ove possibile (ad esempio, quando sono già presenti lavoratori disabili), il coinvolgimento degli
interessati nelle diverse fasi del processo;
- considerare le difficoltà specifiche presenti per le persone estranee al luogo di lavoro;
- conseguire adeguati standard di sicurezza per tutti senza determinare alcuna forma di discriminazione tra i
lavoratori;
- progettare la sicurezza per i lavoratori con disabilità in un piano organico, che incrementi la sicurezza di tutti, e non
attraverso piani speciali o separati da quelli degli altri lavoratori;
- rispettare e far rispettare le misure di sicurezza a tutela della pubblica incolumità da attivare in caso di emergenza
meteo-idrologica relative ai servizi educativi, alle scuole di ogni ordine e grado e ai dipartimenti universitari,
pubblici e privati, ricadenti nel territorio del Comune di Genova.
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1.4 Dati dell’Istituto.
SEDE DEL PLESSO
Scuola/Istituto I.P.S.S.I.A. ATTILIO ODERO Via BRISCATA, n° civico 4 CAP 16154, Località GENOVA Sestri
Ponente (GE) Telef. 010 6011232
Fax. 010 6011204 e-mail: [email protected]
PROPRIETARIO DELL’EDIFICIO
Ragione sociale CITTÀ METROPOLITANA DI GENOVA LARGO CATTANEI, n° civico 1 Cap 16147, Località
GENOVA (GE)
Referente per l’edificio scolastico CORPORA FRANCESCO
DATI OCCUPAZIONALI ANNO SCOLASTICO 2015/2016 aggiornato al 17/11/2015
STUDENTI
N. TOTALE
N. femmine
N. maschi
463
-
463
PERSONALE
N. TOTALE
N. femmine
N. maschi
58 + 11
32+5
26+6
ASSISTENTI TECNICI
8
2
6
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
8
7
1
COLLABORATORI SCOLASTICI
12
10
2
TOTALE
97
56
41
CORPO DOCENTE
Il SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE , è costituito dalle seguenti figure:
Compiti e funzioni sono definiti nell’Allegato “1” Assetto Organizzativo del Sistema Prevenzionistico.
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
Sig. DURANTE MASSIMO, nominato con contratto n. 2358/C14/C42 del 15/04/2015, SCADENZA 14/04/2016
Identificazione del possesso dei requisiti comma 8 , art. 32 D. Lgs 81/08:
a) Addetti al servizio di prevenzione e protezione
(ASPP) (Comma 10 art.32 DLgs 81/08)
Il Sig. SPINOGLIO SERGIO, qualifica ASPP,
Il Sig. PUPPO Pier Giorgio, qualifica ASPP,
Il Sig. FERRARIS Mauro, qualifica ASPP,
La Sig.ra FRACCHIA Marina,
designati con lettere n. 6658/1-2-3-4/C1/C42 del 21/12/2012
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b)
Addetti antincendio
BERRINO
Santino
BOMBARDIERI Salvatore
PIRLO
Roberta,
TERRILE
Angela
FERRARIS
Mauro
ACQUILINO
Luigi
FRACCHIA
Marina
GUGLIERI
Luisella
ACCARDO
Luigi
ALOCCI
Armandina
BOLOGNA
Marina
BRANDA
Andrea
CALABRETTA
Massimiliano
CANESI
Marco
CARTAGENOVA Paola
CHIRIZZI
Gabriella
CIURCOVICH
Sonja
D’ALTO
Vito
DI PACE
Antonio
FERRIGNI
Francesco
GUARAGLIA
Elena
LISBO
Marina
MASCARDI
Marco
MASCIARI
Gianfranco
MESCHINELLI Eldia
MORELLI
Samanta
OTTRIA
Elena
PISANO
Paolo
PLACENTI
Giacomo
POGLIANI
Paola
PUCCI
Lucia
RAUCCI
Francesco
SPINA
Annamaria
TECILLA
Emilia
c)
Addetti gestione primo soccorso
BRUZZONE
CIURCOVICH
IERACI
TERRILE
BERNARDINI
BOLOGNA
CASTELLARO
CLAPS
FERRIGNI
LISBO
RAUCCI
SPINA
TRAVERSO
Marinella
Sonja
Carmela
Angela
Emilia
Marina
Vittoria
Maria
Francesco
Marina
Francesco
Anna Maria
Anna
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BRUZZONE
CIURCOVICH
CANESI
SIMONETTA
CONTARINO
IERACI
LOVERSO
MASCIARI
Marinella
Sonja
Marco
Silvano
Paolo
Carmela
Giuseppina
Gianfranco
d) Medico Competente M.C.
Dr.ssa PASTORINO Chiara
Identificazione del possesso dei requisiti ( art. 38 DLgs 81/08) punto 1.a) specializzazione medicina del lavoro.
e) Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) (art. 48 DLgs 81/08 e del DM 382/98)
Sig. SIMONETTA SILVANO qualifica A.T. eletto nella riunione di cui alla comunicazione n. 1374 /C1/C42
del 11/03/2011, designato con lettera n. 3112/E/C42/C1/FP del 06/06/2012.
1.5 Caratteristiche costruttive dell’edificio.
Nella documentazione è riportata la planimetria completa della scuola, dalla quale si possono desumere le ubicazioni
delle diverse aree, le strutture che ospitano laboratori o veri e propri impianti, i corpi tecnici ed in generale i diversi
luoghi coperti o all’aperto.
Occorre inserire una breve descrizione della scuola in riferimento alla situazione strutturale in particolare
individuando le destinazioni d’uso di ogni ambiente:

uffici per personale ATA;

aule ordinarie;

aule speciali;

laboratori scientifici;

officine;

locali speciali (sala stampa);

biblioteche;

palestra.
1.5.1 Planimetria delle aree interne e esterne.
Le planimetrie sono appese nelle classi-laboratorio, negli atrii ai piani.
Nella documentazione cartografica sono riportate le seguenti informazioni normalmente evidenziate da simbologie
specifiche conformi alle norme tecniche o con indicazioni specifiche:

Ubicazione delle Uscite di emergenza;

Ubicazione dei luoghi sicuri e degli spazi calmi per l’accoglienza di persone disabili;

La presenza di gradini od ostacoli sui percorsi orizzontali;
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

La non linearità dei percorsi per l’esodo di persone disabili;
La presenza di passaggi di larghezza inadeguata e/o di elementi sporgenti che possono rendere tortuoso e
pericoloso un percorso;

La lunghezza eccessiva dei percorsi per l’esodo di persone disabili;

La presenza di rampe delle scale aventi caratteristiche inadeguate, nel caso di ambienti posti al piano diverso da
quello dell'uscita;

Individuazione (colorata) dei percorsi di fuga;

Ubicazione delle attrezzature antincendio (idranti, estintori, ecc.);

Individuazione delle aree di raccolta esterne (colorati o con lettera);

Indicazione della segnaletica di sicurezza;

Individuazione di tutti i locali del piano evidenziando i più pericolosi;

Individuazione dell'interruttore elettrico generale di piano e generale;

Individuazione delle chiusure del gas metano;

Individuazione delle chiusure dell'erogazione dell'acqua.
Distribuzione e localizzazione DEGLI STUDENTI PER PIANO :
PIANO
AULA
1
PRIMO
2
3
4
5
6
SECONDO
7
8
8-bis
2.0
9
10
11
12
13
TERZO
14
15
16
A.MAG
NA
QUARTO
17
diverse
diverse
diverse
diverse
CAPIENZA
24
20
26
26
26
26
20
20
20
24
26
20
30
20
26
14
24
30
aggiornati il
16/11/2015
CLASSE
2AT
4AIT
1EM
3AT
2EM
2DEL
1DEL
1CE
4DAC
3DEL
1AT
3CE
2BM
4BMT
1BM
AULA R.C.
2CE
3BM
N° ALUNNI
17
20
21
23
20
23
22
22
17
23
21
24
21
21
24
vario
19
28
X
X
X
20
A2-LIT
16-13
A6-OEL4
A5-OEL4
4CIE
5AIT
5BMT
5CIE
5DAC
18
16
17
21
25
note
TOT
53
L.I.M.
L.I.M.
L.I.M.
L.I.M.
L.I.M. 217
L.I.M.
175
18
463
Distribuzione e localizzazione della popolazione scolastica (distribuzione diurna all’ora dell’ingresso per le attività
curriculari).
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PIANO
ALUNNI
TERRA
COLL.
DOCENTI
SCOLASTICI
NON
DOCENTI
SEGRETARI
TOTALE
1
1
1
0
3
1°
53
1
5
2
0
61
2°
217
2
9
4
8
240
3°
185
2
12
1
0
200
4°
18
0
1
0
0
19
6
28
8
8
523
TOTALE
473 (*)
NB.- (*) Gli alunni e gli impiegati amministrativi risultano tutti effettivamente presenti. Tra gli alunni sono considerati
anche gli allievi del corso ITS (in numero di 10).
I docenti e i collaboratori scolastici non possono essere tutti presenti contemporaneamente per questione di orario
settimanale anche distribuito tra mattino e pomeriggio .
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1.6 Gestione dell’emergenza.
Il presente piano tende a perseguire i seguenti obiettivi:

affrontare l'emergenza fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti sulla popolazione scolastica;

pianificare le azioni necessarie per proteggere le persone sia da eventi interni che esterni;

coordinare i servizi di emergenza, lo staff tecnico e la direzione didattica;

fornire una base informativa didattica per la formazione del personale docente, degli alunni e dei genitori degli
alunni.

alla mobilità e all'orientamento nel caso di presenza di persone disabili;

alla percezione del pericolo e/o dell'allarme;
1.6.1 Informazione.
L'informazione agli insegnanti e agli studenti prevede incontri per l'acquisizione delle procedure e dei comportamenti
individuati nel piano, lo studio di casi esemplari tramite la visione di video e la partecipazione a dibattiti.
E' stato necessario sintetizzare il Piano di Emergenza in un foglio informativo da distribuire ai vari soggetti (v. fac-simile
in allegato Modulo 3).
In caso di presenza di persone disabili sono state organizzate le procedure specifiche previste dalla C.M. 4 maggio 2002
per l’esodo dall’istituto scolastico dei singoli casi.
Classificazione emergenze
EMERGENZE INTERNE
Incendio
Ordigno esplosivo
Allagamento
Emergenza elettrica
Fuga di gas
Sversamento
Infortunio/malore
EMERGENZE ESTERNE
Incendio
Attacco terroristico
Alluvione
Evento sismico
Emergenza tossico-nociva
Localizzazione del Centro di Coordinamento
Il Centro di Coordinamento è ubicato presso l’UTE, in caso di evacuazione nell'area di raccolta principale.
E' qui che si svolgono le funzioni preposte per coordinare l'emergenza, tenere i contatti con le autorità esterne,
decidere le azioni per affrontare l'emergenza e in caso di evacuazione è il punto di riferimento per le informazioni
provenienti dalle aree di raccolta.
Composizione della Squadra di Emergenza
I lavoratori non possono, se non per giustificato motivo, rifiutare la designazione. Essi devono essere formati, essere
in numero sufficiente e disporre di attrezzature adeguate, tenendo conto delle dimensioni e dei rischi specifici
dell’azienda o dell’unità produttiva.
La squadra di Emergenza è composta da tre gruppi e ogni addetto è stato nominato e formato secondo il quadro
normativo attuale.
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Le nomine sono depositate presso l’amministrazione scolastica e sono riviste solo a seguito di necessità di tipo
amministrativo: trasferimenti , cessazioni o integrazioni nel servizio
La formazione risulta dal libretto formativo del cittadino di cui all’articolo 2, comma 1, lettera i), del decreto
legislativo 10 settembre 2003, n. 276, e successive modificazioni.
SQUADRA DI PREVENZIONE INCENDI
PREVENZIONE INCENDI
COMPITI DELL’ADDETTO
La squadra è formata da 6 unità per piano
Circoscrive l'incendio e ne ritarda la propagazione
(indicativamente) abilitate dopo corso di formazione Spegne l’incendio dopo aver scelto il mezzo di
allo spegnimento e all'uso dei mezzi di estinzione
estinzione
Vedere ELENCO pag.5 persone addestrate e formate alla Prevenzione Incendi il 16 Dicembre 2015.
In caso di personale dipendente da altri Enti (Provincia, Comune) richiedere le informazioni all'Ente di appartenenza.
SQUADRA DI PRONTO SOCCORSO
PRONTO SOCCORSO
Sei unità per piano (indicativamente) abilitate dopo
corso di formazione previsto dal DM 388/03
COMPITI
Utilizzo delle attrezzature minime per gli interventi
di pronto soccorso.
Intervento di primo soccorso.
Vedere ELENCO pa. 5-6 persone formate nei corsi di primo soccorso il 17 Aprile 2015.
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1.7 Procedure di emergenza e di evacuazione
COMPITI DELLA SQUADRA DI EVACUAZIONE PER FUNZIONE
SCHEDA 1 - COMPITI DEL COORDINATORE DELLE EMERGENZE
Ricevuta la segnalazione di "inizio emergenza" il Coordinatore dell'Emergenza:
 attiva gli altri componenti della squadra e si reca sul posto segnalato;
 valuta la situazione di emergenza e di conseguenza la necessità di evacuare l’edificio, attuando la
procedura d’emergenza prestabilita;
 dà ordine agli addetti di disattivare gli impianti di piano o generali;
 dà il segnale di evacuazione generale e ordina all'addetto di chiamare i mezzi di soccorso
necessari;
 sovrintende a tutte le operazioni sia della squadra di emergenza interna che degli enti di soccorso;
 dà il segnale di fine emergenza.
N.B. Nel caso in cui il Coordinatore dell'emergenza non sia il Capo d'Istituto, quest'ultimo deve essere
reperibile in un luogo prestabilito per essere punto di riferimento per tutte le informazioni provenienti dal
Coordinatore e dai responsabili dei punti di raccolta.
In caso di smarrimento di qualsiasi persona, prende tutte le informazioni necessarie e le comunica alle
squadre di soccorso esterne, al fine della loro ricerca.
SCHEDA 2 - RESPONSABILI DELL'AREA DI RACCOLTA
All’ordine di evacuazione dell’edificio:
1) Per i non docenti:
 si dirigono verso il punto di raccolta percorrendo l’itinerario previsto dalle planimetrie di piano;
 acquisiscono, dai docenti di ogni classe, la presenza dei loro studenti e la trascrivono
nell’apposito modulo; (nel caso qualche persona non risulti alla verifica, prendono tutte le
informazioni necessarie e le trasmettono al Capo d’Istituto);
 comunicano al Capo d’Istituto la presenza complessiva degli studenti;
2)
Per i docenti:
 effettuano l’evacuazione della vostra classe, come previsto dalla procedura d’emergenza;
 arrivati all'area di raccolta, acquisiscono, dai docenti di ogni classe, la presenza dei loro studenti e
la trascrivono nell’apposito modulo; (nel caso qualche persona non risulti alla verifica, prendono
tutte le informazioni necessarie e le trasmettono al Capo d’Istituto);
SCHEDA 3 - RESPONSABILE CHIAMATA DI SOCCORSO (Personale di Segreteria)
All’ordine di evacuazione dell’edificio:
 Attende l'avviso del Coordinatore dell'emergenza per effettuare la chiamata dei mezzi di soccorso
seguendo le procedure previste.
 Si dirige verso l'area di raccolta seguendo l’itinerario prestabilito dalle planimetrie di piano
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SCHEDA 4 - RESPONSABILE DELL'EVACUAZIONE DELLA CLASSE - DOCENTE
All’insorgere di una emergenza:
 Contribuisce a mantenere la calma in tutta la classe in attesa che venga comunicato il motivo
dell'emergenza.
 Si attiene alle procedure corrispondenti al tipo di emergenza che è stato segnalato.
 All’ordine di evacuazione dell’edificio:
 Fa uscire ordinatamente gli studenti iniziando dalla fila più vicina alla porta; gli studenti
procederanno in fila indiana tenendosi per mano senza spingersi e senza correre; uno studente
assume la funzione di "apri-fila" e un altro quella di "chiudi-fila".
 Prende il registro delle presenze, con gli alunni si reca all 'area di raccolta e fa l'appello per
compilare l'apposito modulo allegato al registro.
NOTE
Nel caso di presenza di disabili, deve intervenire la persona designata per l'assistenza di tali alunni.
I docenti facenti parte della squadra di emergenza verranno immediatamente sostituiti nelle procedure di
evacuazione della classe.
SCHEDA 5 - RESPONSABILE DI PIANO - (Personale non docente)
All’insorgere di una emergenza:
 Individua la fonte del pericolo, ne valuta l’entità e suona la campanella di "inizio emergenza".
 Avverte immediatamente il Coordinatore dell'emergenza e si attiene alle disposizioni impartite.
 All’ordine di evacuazione dell’edificio:
 Toglie la tensione elettrica al piano agendo sull’interruttore nonché chiude la valvola di
intercettazione del gas.
 Se è addetto alla portineria apre i cancelli, li lascia aperti fino al termine dell'emergenza ed
impedisce l'ingresso agli estranei;
 Favorisce il deflusso ordinato dal piano (eventualmente aprendo le porte di uscita contrarie al
verso dell’esodo);
 Vieta l'uso delle scale, degli ascensori e dei percorsi non di sicurezza;
 Al termine dell’evacuazione del piano, si dirige verso l'area di raccolta esterna.
SCHEDA 6 - STUDENTI
APRI-FILA CHIUDI-FILA
SOCCORSO
All’ordine di evacuazione dell’edificio:
 Mantengono la calma, seguono le procedure stabilite e le istruzioni del docente.
 Gli Apri-fila devono seguire il docente nella via di fuga stabilita, guidando i compagni alla
propria area di raccolta.
 I Chiudi-fila hanno il compito di verificare da ultimi la completa assenza di compagni nella classe
evacuata e di chiudere la porta (una porta chiusa è segnale di classe vuota).
Per tutti gli Istituti è necessario che vengano individuati in ogni classe Studenti per il Soccorso o
personale dipendente dislocato specificatamente per aiutare i disabili o persone ferite durante tutte le fasi
dell'evacuazione.
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Compiti della Squadra di Prevenzione Incendi
INCENDIO DI RIDOTTE PROPORZIONI
1. Mentre almeno un operatore della squadra interviene con l'estintore più vicino, contemporaneamente l'altro
operatore procura almeno un altro estintore predisponendolo per l'utilizzo, mettendolo a distanza di sicurezza dal fuoco
ma facilmente accessibile dal primo operatore, allontana le persone, compartimenta la zona dell'incendio, allontana dalla
zona della combustione i materiali combustibili in modo da circoscrivere l'incendio e ritardarne la propagazione
2. Utilizzare gli estintori come da addestramento:

una prima erogazione a ventaglio di sostanza estinguente può essere utile per avanzare in profondità ed
aggredire il fuoco da vicino;

se si utilizzano due estintori contemporaneamente si deve operare da posizioni che formino rispetto al fuoco un
angolo massimo di 90°;

operare a giusta distanza per colpire il fuoco con un getto efficace;

dirigere il getto alla base delle fiamme;

non attraversare con il getto le fiamme, agire progressivamente prima le fiamme vicine poi verso il centro;

non sprecare inutilmente le sostanze estinguenti.
3. Proteggersi le vie respiratore con un fazzoletto bagnato, gli occhi con gli occhiali.
N.B. Se si valuta che il fuoco è di piccole dimensione si deve arieggiare il locale, perché è più importante tenere bassa
la temperatura dell'aria per evitare il raggiungimento di temperature pericolose per l'accensione di altro materiale
presente e per far evacuare i fumi e gas responsabili di intossicazioni e ulteriori incendi.
INCENDIO DI VASTE PROPORZIONI.
1.
Avvisare i Vigili del Fuoco.
2.
Il Coordinatore dell'emergenza dà il segnale di evacuazione della scuola.
3.
Interrompere l'erogazione dell'energia elettrica e del gas il più a monte possibile degli impianti.
4.
Compartimentare le zone circostanti.
5.
Utilizzare i naspi per provare a spegnere l'incendio e per mantenere a più basse temperature le zone circostanti
6.
La squadra allontana dalla zona della combustione i materiali combustibili in modo da circoscrivere l'incendio e
ritardare la propagazione.
RACCOMANDAZIONI FINALI.
Quando l'incendio è domato :
 accertarsi che non permangano focolai nascosti o braci;

arieggiare sempre i locali per eliminare gas o vapori

far controllare i locali prima di renderli agibili per verificare che non vi siano lesioni a strutture portanti
Note Generali
Attenzione alle superfici vetrate a causa del calore possono esplodere.
In caso di impiego di estintori ad Halon, in locali chiusi, abbandonare immediatamente i locali dopo la scarica.
Non dirigere mai il getto contro la persona avvolta dalle fiamme, usare grandi quantità di acqua oppure avvolgere
la persona in una coperta o indumenti.
Sistema comunicazione emergenze
La comunicazione dell'emergenza avviene a mezzo di allarme sonoro, di telefoni via cavo e di radiotelefoni.
1. Avvisi con campanella.
L'attivazione della campanella è possibile da una serie di pulsanti dislocati ad ogni piano e contrassegnati.
I.P.S.S.I.A ATTILIO ODERO - C:\Users\roberto.solinas\Dropbox\DS\ODERO\Sicurezza\Piano di Emergenza 2015-16.doc
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ScuolapiùSicura – Mod. V/14
SITUAZIONE
Evacuazione
generale
Fine emergenza
SUONO
CAMPANELLA
E BADENIA
Suono prolungato
della campanella e
poi della badenia
Solo campanella
RESPONSABILE
ATTIVAZIONE
Coordinatore Emergenze
PUPPO PIERGIORGIO
SPINOGLIO SERGIO
Coordinatore Emergenze
PUPPO PIERGIORGIO
SPINOGLIO SERGIO
RESPONSABILE
DISATTIVAZIONE
Coordinatore Emergenze
PUPPO PIERGIORGIO
SPINOGLIO SERGIO
Coordinatore Emergenze
PUPPO PIERGIORGIO
SPINOGLIO SERGIO
Comunicazioni a mezzo altoparlante.
Obbligatorio nelle scuole di tipo 3, 4, 5 (DM 26.8.92).
E' riservata al Coordinatore dell'Emergenza che valuterà la necessità di fornire chiarimenti e comunicazioni sullo
stato della situazione.
Comunicazioni e gestioni specifiche in caso di presenza di persone disabili.
Introdurre una specifica segnaletica da introdurre sul percorso specifico ce abbia caratteristiche idonee per i singoli
casi di inabilità es: piano di calpestio abbia un buon contrasto acromatico e, possibilmente, anche cromatico rispetto
alla pavimentazione ordinaria. La percezione di tale contrasto deve essere garantita nelle diverse condizioni di
illuminamento e su piani di calpestio in condizioni asciutte e bagnate; segnaletica luminosa e/o lampeggiante o
pareti tattili per non vedenti.
Comunicazioni telefoniche.
Digitando da qualunque apparecchio telefonico interno, il numero 207 si attiva la comunicazione con il
Coordinatore dell'Emergenza.
Colui che rileva l'emergenza deve comunicare il seguente messaggio:
"Sono al 2° piano, classe 1, è in atto una emergenza (incendio) , esistono/non esistono feriti"
Attendere istruzioni dal Coordinatore Emergenze, che potrà attivare telefonicamente altre persone interne o esterne.
Enti esterni di pronto intervento.
PRONTO SOCCORSO
VIGILI DEL FUOCO
POLIZIA
CARABINIERI
CENTRO ANTIVELENI GENOVA
118
115
113
112
010352808
Osp. San Martino
Chiamate di soccorso.
Tra la Scuola e gli Enti preposti deve essere definito un coordinamento perché sia organizzato il soccorso nei tempi
più rapidi possibili in relazione all'ubicazione della Scuola, delle vie di accesso, del traffico ipotizzabile nelle varie ore
del giorno.
I.P.S.S.I.A ATTILIO ODERO - C:\Users\roberto.solinas\Dropbox\DS\ODERO\Sicurezza\Piano di Emergenza 2015-16.doc
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ScuolapiùSicura – Mod. V/14
In caso di malore o infortunio: 118 - Pronto Soccorso.
"Pronto qui è la scuola I.P.S.S.I.A. ATTILIO ODERO ubicata in via BRISCATA, 4 è richiesto il vostro intervento per un
incidente.
Il mio nominativo è
Si tratta di
il nostro numero di telefono è 0106011232
(caduta, schiacciamento, intossicazione, ustione, malore, ecc.) la vittima è
(rimasta incastrata,
ecc.), (c'è ancora il rischio anche per altre persone)
la vittima è
(sanguina abbondantemente, svenuta, non parla, non respira)
in questo momento è assistita da un soccorritore che gli sta praticando (una compressione della ferita, la respirazione
bocca a bocca, il massaggio cardiaco, l'ha messa sdraiata con le gambe in alto, ecc.)
qui è la scuola I.P.S.I.A. ATTILIO ODERO ubicata in Via BRISCATA, 4 mandiamo subito una persona che vi aspetti
nel punto esterno specificato
Il mio nominativo è
il nostro numero di telefono è 0106011232
In caso di Incendio: 115 Vigili del Fuoco.
"Pronto qui è la scuola I.P.S.S.I.A. ATTILIO ODERO ubicata in via BRISCATA, 4 è richiesto il vostro intervento per
un principio di incendio.
Il mio nominativo è
il nostro numero di telefono è 0106011232
Ripeto, qui è la scuola I.P.S.S.I.A. ATTILIO ODERO ubicata in Via BRISCATA, 4 è richiesto il vostro intervento per
un principio di incendio.
Il mio nominativo è
il nostro numero di telefono è 0106011232
Aree di raccolta.
Il Coordinatore dell'Emergenza è autorizzato a decidere l'evacuazione della scuola e ad attivare la campanella.
Tutto il personale, deve raggiungere l'Area di Raccolta a ciascuno assegnata.
Sono individuate aree di raccolta all'interno e all'esterno dell'edificio.
 Le aree di raccolta interne sono individuate in zone sicure adatte ad accogliere le classi in caso l'emergenza
non preveda l'evacuazione o per gli eventuali disabili presenti nell’edificio: occorre individuare gli spazi calmi
su percorsi di raggiungimento protetti.
 Le aree di raccolta esterne sono individuate e assegnate alle singole classi, in cortili o zone di pertinenza, in
modo da permettere il coordinamento delle operazioni di evacuazione e il controllo dell'effettiva presenza di
tutti.
Le aree di raccolta devono far capo a "luoghi sicuri" individuati tenendo conto delle diverse ipotesi di rischio.
LUOGO SICURO: Spazio scoperto ovvero compartimento antincendio separato da altri compartimenti mediante
spazio scoperto avente caratteristiche idonee a ricevere e contenere un predeterminato numero di persone (luogo
sicuro statico) ovvero a consentirne il movimento ordinato (luogo sicuro dinamico) DM 30.11.1983.
Ad es.: Giardini protetti, cortili non chiusi, piazze chiuse al traffico.
I.P.S.S.I.A ATTILIO ODERO - C:\Users\roberto.solinas\Dropbox\DS\ODERO\Sicurezza\Piano di Emergenza 2015-16.doc
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ScuolapiùSicura – Mod. V/14
Elenco aree di raccolta e relativo contrassegno
AREA DI RACCOLTA
SCALA
Classe
DESCRIZIONE E UBICAZIONE
DELL'AREA
In caso di incendio o terremoto le
SCALA PIANO TERRA: LAB. FRIGORISTI,
classi si recano nel cortile esterno
PRINC. LT0, OMU
davanti al cancello della scuola
PIANO 1°: OSA, OAG, LT1, AREA
STUDIO, AULA 01, AULA 02
PIANO 2° (LATO NORD-EST):
AULA 6 – 5 – 4 - 3,
PIANO 2° (LATO SUD-OVEST):
OEL1 - VICEPRES., MGZ, AULA
INSEG. - SALA MEDICA, UTE, UFF.
DID.,
UFF.
CONT.,
D.S.G.A.,
PRESIDENZA, UFF. PERS.
PIANO
3°
(LATO
SUD):
SPOGLIATOIO, AULA 12-11-10-9PIANO 3° (LATO EST): OE1 - AULA
13 - 21 – LF PIANO 4°: LAB. INFO 2 –
LAB. INFO 1
In caso di incendio o terremoto le
SCALA PIANO 1°: LIT - OE3-PALESTRA
SECOND PIANO 2°: CLASSE 2.0 – UFF. classi si recano nel cortile esterno
davanti all’uscita della scala
.
STAGE - AULA 8BIS - OEL4 - ,
secondaria
SALA STAMPA - AULA 8 - 7 AULA TV - OE2
PIANO 3°: AULA 16-15-14- OEL2
PIANO 4°: LS UFF. DISAGIO - AREA
SERVER – AULA 17
In caso di incendio o terremoto le
LA PALESTRA ESCE DALLA
classi escono direttamente all’esterno
PORTA REI ESTERNA
e si recano al centro di raccolta della
scala secondaria
In caso di incendio o terremoto le
OMA USCITA PORTA CARRAIA
classi escono direttamente all’esterno
LATO NORD-OVEST
dalla porta carraia e si recano al
centro di raccolta della scala
secondaria.
COLORE
VERDE
GIALLO
1.8 Norme di comportamento
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ScuolapiùSicura – Mod. V/14
SCHEDA 1 - NORME PER L'EVACUAZIONE
 Interrompere tutte le attività;
 Lasciare gli oggetti personali dove si trovano;
 Mantenere la calma, non spingersi, non correre, non urlare;
 Uscire ordinatamente Incolonnandosi dietro gli Aprifila;
 Procedere in fila indiana tenendosi per mano o con una mano sulla spalla di chi precede;
 Rispettare le precedenze derivanti dalle priorità dell'evacuazione;
 Seguire le vie di fuga indicate;
 Non usare mai l’ascensore;
 Raggiungere l'area di raccolta assegnata.
IN CASO DI EVACUAZIONE PER INCENDIO RICORDARSI DI:
 Camminare chinati e di respirare tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato, nel caso vi sia
presenza di fumo lungo il percorso di fuga;
 Se i corridoi e le vie di fuga non sono percorribili o sono invasi dal fumo, non uscire dalla classe
,sigillare ogni fessura della porta, mediante abiti bagnati; segnalare la propria presenza dalle
finestre.
SCHEDA 2 - NORME PER INCENDIO
Chiunque si accorga dell’incendio:
 avverte la persona addestrata all’uso dell’estintore che interviene immediatamente;
 avverte il Coordinatore che si reca sul luogo dell’incendio e dispone lo stato di pre-allarme.
Questo consiste in:

interrompere immediatamente l’erogazione di gas dal contatore esterno.

se l'incendio è di vaste proporzioni, avvertire i VVF e se del caso il Pronto Soccorso;

dare il segnale di evacuazione;

avvertire i responsabili di piano che si tengano pronti ad organizzare l’evacuazione;

coordinare tutte le operazioni attinenti.
Se il fuoco è domato in 5-10 minuti il Coordinatore dispone lo stato di cessato allarme.
Questo consiste in:

dare l'avviso di fine emergenza;

accertarsi che non permangano focolai nascosti o braci;

arieggiare sempre i locali per eliminare gas o vapori;

far controllare i locali prima di renderli agibili per verificare: che non vi siano lesioni a
strutture portanti, che non vi siano danni provocati agli impianti (elettrici, gas, macchinari).
Chiedere eventualmente consulenza a VVF, tecnici;

avvertire (se necessario) compagnie Gas, Enel.
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SCHEDA 3 - NORME PER EMERGENZA SISMICA
Il Coordinatore dell’emergenza in relazione alla dimensione del terremoto deve:
 valutare la necessità dell'evacuazione immediata ed eventualmente dare il segnale di stato di
allarme;
 interrompere immediatamente l’erogazione del gas e dell'energia elettrica;
 avvertire i responsabili di piano che si tengano pronti ad organizzare l’evacuazione;
 coordinare tutte le operazioni attinenti.
I docenti devono:
 mantenersi in continuo contatto con il coordinatore attendendo disposizioni sull’eventuale
evacuazione.
Gli studenti devono:
 Posizionarsi ordinatamente nelle zone sicure individuate dal piano di emergenza;
 Proteggersi, durante il sisma, dalla cadute di oggetti riparandosi sotto i banchi o in corrispondenza
di architravi individuate;
 Nel caso si proceda alla evacuazione seguire le norme specifiche di evacuazione.
I docenti di sostegno devono:
 con l’aiuto di alunni predisposti e, se necessario, supportati da operatori scolastici, curare la
protezione degli alunni disabili.
SCHEDA 4 - NORME PER EMERGENZA ELETTRICA
In caso di blackout:
Il Coordinatore dispone lo stato di pre-allarme che consiste in:
 verificare lo stato del generatore EE, se vi sono sovraccarichi eliminarli;
 azionare generatore sussidiario (se c’è);
 telefonare all'ENEL;
 avvisare il responsabile di piano che tiene i rapporti con i docenti presenti nelle classi;
 disattivare tutte le macchine eventualmente in uso prima dell’interruzione elettrica.
SCHEDA 5 - NORME PER SEGNALAZIONE DELLA PRESENZA DI UN ORDIGNO
Chiunque si accorga di un oggetto sospetto o riceva telefonate di segnalazione:
 non si avvicina all’oggetto, non tenta di identificarlo o di rimuoverlo;
 avverte il Coordinatore dell’emergenza che dispone lo stato di allarme.
Questo consiste in:
 evacuare immediatamente le classi e le zone limitrofe all’area sospetta;
 telefonare immediatamente alla Polizia;
 avvertire i VVF e il Pronto Soccorso;
 avvertire i responsabili di piano che si tengono pronti ad organizzare l’evacuazione;
 attivare l’allarme per l’evacuazione;
 coordinare tutte le operazioni attinenti.
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SCHEDA 6 - NORME PER EMERGENZA TOSSICA O CHE COMPORTI IL CONFINAMENTO
(incendio esterno, trasporto, impedimento all’uscita degli alunni)
In caso di emergenza per nube tossica, è indispensabile conoscere la durata del rilascio, ed evacuare
solo in caso di effettiva necessità. Il personale della scuola è tenuto al rispetto di tutte le norme di
sicurezza, a salvaguardare l’incolumità degli alunni, in caso di nube tossica o di emergenza che comporti
obbligo di rimanere in ambienti confinati il personale è tenuto ad assumere e far assumere agli alunni tutte
le misure di autoprotezione conosciute e sperimentate durante le esercitazioni.
Il Coordinatore dell’emergenza deve:
 Tenere il contatto con gli Enti esterni, per decidere tempestivamente se la durata del rilascio è tale
da consigliare l’immediata evacuazione o meno. (In genere l’evacuazione è da evitarsi);
 Aspettare l’arrivo delle autorità o le disposizioni delle stesse;
 Disporre lo stato di allarme.
Questo consiste in:
 Far rientrare tutti nella scuola;
 In caso di sospetto di atmosfera esplosiva aprire l'interruttore energia elettrica centralizzato e non
effettuare nessuna altra operazione elettrica e non usare i telefoni.
I docenti devono:
 chiudere le finestre, tutti i sistemi di ventilazione, le prese d’aria presenti in classe, assegnare agli
studenti compiti specifici per la preparazione della tenuta dell’aula, come sigillarne gli interstizi
con stracci bagnati;
 mantenersi in continuo contatto con il coordinatore attendendo disposizioni sull’eventuale
evacuazione.
Gli studenti devono: stendersi a terra tenere una straccio bagnato sul naso;
I docenti di sostegno devono:
 con l’aiuto di alunni predisposti e, se necessario, supportati da operatori scolastici, curare la
protezione degli alunni disabili.
SCHEDA 7 - NORME PER ALLAGAMENTO
 Chiunque si accorga della presenza di acqua:
 avverte il Coordinatore che si reca sul luogo e dispone lo stato di pre-allarme.
Questo consiste in:
 interrompere immediatamente l’erogazione di acqua dal contatore esterno;
 aprire interruttore energia elettrica centralizzato e non effettuare nessuna altra operazione
elettrica;
 avvertire i responsabili di piano che comunicheranno alle classi la interruzione di energia elettrica;
 telefonare all’AGAC (Azienda Gas Acqua);
 verificare se vi sono cause accertabili di fughe di acqua (rubinetti aperti, visibile rottura di
tubazioni, lavori in corso su tubazioni in strada o lavori di movimentazione terra e scavo in strade
o edifici adiacenti).
Se la causa dell’allagamento è da fonte interna controllabile (rubinetto, tubazione isolabile, ecc.) il
Coordinatore, una volta isolata la causa e interrotta l’erogazione dell’acqua dispone lo stato di cessato
allarme. Questo consiste in:
 dare l'avviso di fine emergenza;
 avvertire l’AGAC (Azienda Gas Acqua).
Se la causa dell’allagamento è dovuta a fonte non certa o comunque non isolabile, il Coordinatore
dispone lo stato di allarme. Questo consiste in:
 avvertire i vigili del fuoco;
 attivare il sistema di allarme per l’evacuazione.
I.P.S.S.I.A ATTILIO ODERO - C:\Users\roberto.solinas\Dropbox\DS\ODERO\Sicurezza\Piano di Emergenza 2015-16.doc
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ScuolapiùSicura – Mod. V/14
SCHEDA 8 - NORME PER I GENITORI
Il Capo d'Istituto deve predisporre delle schede informative sintetiche da distribuire ai genitori
degli studenti che descrivono:
 le attività in corso nella scuola sulla pianificazione dell’emergenza;
 cosa faranno i loro figli a scuola in caso di emergenza;
 quali sono i comportamenti corretti da tenere nei confronti della scuola, tra i più importanti il non
precipitarsi a prendere i figli per non rendere difficoltosi gli eventuali movimenti dei mezzi di
soccorso.
SCHEDA 9 - NORME PER L’EVACUAZIONE DI PERSONE DISABILI
Il Capo d'Istituto deve nominare, tra il personale della scuola o tra gli studenti, quando possibile,
una o più persone incaricate di porgere aiuto alle persone disabili presenti all’interno degli ambienti
scolastici.
La persona o le persone incaricate di porgere aiuto devono essere adeguatamente addestrate ad
accompagnare una persona con difficoltà sensoriali ed a trasmettere alla stessa, in modo chiaro e sintetico,
le informazioni utili su ciò che sta accadendo e sul modo di comportarsi per facilitare la fuga; la persona
o le persone incaricate di porgere aiuto devono essere adeguatamente addestrate per agevolare i
soccorritori e per dare a questi i riferimenti per meglio trarre in salvo la persona.
Piano
2°
ADDETTI ALL’EVACUAZIONE DI DISABILI
Descrizione del tipo di addestramento specifico:
Addetto
Classe/Ambiente
allarme, percorrenza vie di esodo, movimentazione su punti a
(Nome e Cognome)
rischio dell’edificio ecc.
UFFICIO
PROTOCOLLO
SIMONETTA
SILVANO
MARROSEDDU
ALESSANDRA
CARICAMENTO IN SPALLA DELLA
PERSONA DISABILE
SE NON SI TRATTA DI UNA
DISABILITÀ MOTORIA
1.9 Segnaletica di emergenza
La segnaletica relativa alla Prevenzione Incendi si compone di più segnali con funzione di:
 Avvertimento: evidenzia le condizioni di pericolo capaci di determinare l'insorgere di un incendio - Triangolo
con pittogramma nero su fondo Giallo e bordo Nero.
 Divieto: vieta determinate azioni in presenza delle condizioni di pericolo - Cerchio con pittogramma Nero su
fondo Bianco bordo e barra trasversale Rossa.
 Attrezzature antincendio: informa a mezzo di pittogrammi dell'esistenza e dell'ubicazione dei presidi
antincendio (segnali antincendio, scala, estintore, ecc.) Rettangolo o Quadrato pittogramma Bianco su fondo
Rosso.
 Salvataggio: informa a mezzo di pittogrammi dell'esistenza e dell'ubicazione dei dispositivi di soccorso e delle
situazioni di sicurezza (vie di fuga, telefono, cassetta pronto soccorso, ecc.) Rettangolo o Quadrato con
pittogramma Bianco su fondo Verde.
Cartelli di salvataggio - Caratteristiche intrinseche:
I.P.S.S.I.A ATTILIO ODERO - C:\Users\roberto.solinas\Dropbox\DS\ODERO\Sicurezza\Piano di Emergenza 2015-16.doc
20
ScuolapiùSicura – Mod. V/14


forma quadrata o rettangolare,
pittogramma bianco su fondo verde (il verde deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello).


Cartelli per le attrezzature antincendio - Caratteristiche intrinseche:
forma quadrata o rettangolare;
pittogramma bianco su fondo rosso (il rosso deve coprire almeno il 50% della superficie del cartello).
I.P.S.S.I.A ATTILIO ODERO - C:\Users\roberto.solinas\Dropbox\DS\ODERO\Sicurezza\Piano di Emergenza 2015-16.doc
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ALLEGATI
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
- ATTILIO ODERO COSTRUIRSI IL FUTURO
16154 Genova Sestri Ponente - 4 Via Briscata - +39 010 6011234 - Fax +39 010 6011204
e mail [email protected] - sito web www.ipsiaodero.gov.it
MODULO EVACUAZIONE
AULA 7
FAC-SIMILE



RIMUOVERE QUESTO MODULO SOLO IN CASO DI EVACUAZIONE
COMPILARE LA PAGINA SUL RETRO
(COMPILAZIONE A CURA DEL DOCENTE PRESENTE NEL LOCALE AL MOMENTO DELL’EMERGENZA O DEL CAPO-PIANO SE
IL LOCALE E’ VUOTO)
I.P.S.S.I.A ATTILIO ODERO - C:\Users\roberto.solinas\Dropbox\DS\ODERO\Sicurezza\Piano di Emergenza 2015-16.doc
22
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ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO
MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
- ATTILIO ODERO COSTRUIRSI IL FUTURO
16154 Genova Sestri Ponente - 4 Via Briscata - +39 010 6011234 - Fax +39 010 6011204
e mail [email protected] - sito web www.ipsiaodero.gov.it
MODULO DI EVACUAZIONE
COMPILATORE ……………………………………..
DATA ………………….
PERSONE PRESENTI AL MOMENTO DELL’EVACUAZIONE
CLASSE PRESENTE IN AULA/LABORATORIO
LOCALE SITUATO AL PIANO
SECONDO
PERSONE EVACUATE
PERSONE FERITE
PERSONE DISPERSE
ZONA DI RACCOLTA
CORTILE POSTERIORE ANTISTANTE USCITA
LATERALE
NOTE
N.B. Il modulo viene raccolto dall’insegnante/personale ATA presente in aula/laboratorio/officina/ufficio al momento
dell’evacuazione e compilato dallo stesso;
nel caso in cui al momento dell’evacuazione l’aula/laboratorio/officina/ufficio si trovasse vuota sarà il capo-piano a ritirare
il cartello e a compilarlo.
I.P.S.S.I.A ATTILIO ODERO - C:\Users\roberto.solinas\Dropbox\DS\ODERO\Sicurezza\Piano di Emergenza 2015-16.doc
23
ScuolapiùSicura – Mod. V/14
D.M. 10.3.98 Allegato III
3.3 - Criteri generali di sicurezza per le vie di uscita
Ai fini dei presente decreto, nello stabilire se le vie di uscita sono adeguate, occorre seguire i
seguenti criteri:
a) ogni luogo di lavoro deve disporre di vie di uscita alternative, ad eccezione di quelli di piccole
dimensioni o dei locali a rischio di incendio medio o basso;
b) ciascuna via di uscita deve essere indipendente dalle altre e distribuita in modo che le persone
possano ordinatamente allontanarsi da un incendio;
c) dove è prevista più di una via di uscita, la lunghezza dei percorso per raggiungere la più vicina
uscita
di
piano
non
dovrebbe
essere
superiore
ai
valori
sottoriportati:
- 15 ÷ 30 metri (tempo max. di evacuazione 1 minuto) per aree a rischio di incendio elevato;
- 30 ÷ 45 metri (tempo max. di evacuazione 3 minuti) per aree a rischio di incendio medio,
- 45 ÷ 60 metri (tempo max. di evacuazione 5 minuti) per aree a rischio di incendio basso;
d) le vie di uscita devono sempre condurre ad un luogo sicuro;
e) i percorsi di uscita in un'unica direzione devono essere evitati per quanto possibile.
Qualora non possano essere evitati, la distanza da percorrere fino ad una uscita di piano o fino al
punto dove inizia la disponibilità di. due o più vie di uscita, non dovrebbe eccedere in generale i
valori sottoriportati:
- 6 ÷ 15 metri (tempo di percorrenza 30 secondi) per aree a rischio elevato;
- 9 ÷ 30 metri (tempo di percorrenza 1 minuto) per aree a rischio medio;
- 12 ÷ 45 metri (tempo di percorrenza 3 minuti) per aree a rischio basso;
f) quando una via di uscita comprende una porzione dei percorso unidirezionale, la lunghezza totale
dei percorso non potrà superare i limiti imposti alla lettera c);
g) le vie di uscita devono essere di larghezza sufficiente in relazione al numero degli occupanti e
tale larghezza va misurata nel punto più stretto dei percorso;
h) deve esistere la disponibilità di un numero sufficiente di uscite di adeguata larghezza da ogni
locale e piano dell'edificio;
i) le scale devono normalmente essere protette dagli effetti di un incendio tramite strutture resistenti
al fuoco e porte resistenti al fuoco munite di dispositivo di autochiusura, ad eccezione dei piccoli
luoghi di lavoro a rischio di incendio medio o basso, quando la distanza da un qualsiasi punto dei
luogo di lavoro fino all'uscita su luogo sicuro non superi rispettivamente i valori di 45 e 60 metri
(30 e 45 metri nel caso di una sola uscita);
l) le vie di uscita e le uscite di piano devono essere sempre disponibili per l'uso e tenute libere da
ostruzioni in ogni momento;
m) ogni porta sul percorso di uscita deve poter essere aperta facilmente ed immediatamente dalle
persone in esodo.
I.P.S.S.I.A ATTILIO ODERO - C:\Users\roberto.solinas\Dropbox\DS\ODERO\Sicurezza\Piano di Emergenza 2015-16.doc
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ScuolapiùSicura – Mod. V/14
Da Ordinanza 13 del 14/01/2016 a firma del Sindaco di Genova Marco Doria
Con oggetto: misure di sicurezza a tutela della pubblica incolumità da attivare in caso di emergenza
meteo-idrologica relative ai servizi educativi, alle scuole di ogni ordine e grado e ai dipartimenti
universitari, pubblici e privati, ricadenti nel territorio del Comune di Genova ….
Il Sindaco ordina
- dalla validità e per tutta la durata dello stato di Allerta Rossa Meteo-Idrologica, emanato dal
Settore Protezione Civile della Regione Liguria, la seguente misura per il territorio del Comune di
Genova:
la chiusura di tutti i plessi sedi dei servizi educativi, delle scuole di ogni ordine e grado, dei Centri
di Formazione Professionale e di tutte le attività didattiche dei Dipartimenti Universitari, pubblici e
privati, ricadenti nel territorio del Comune di Genova per i motivi di cui in premessa;
- dalla validità e per tutta la durata dello stato di Allerta Arancione Meteo-Idrologica, emanato dal
Settore Protezione Civile della Regione Liguria, la seguente misura per il territorio del Comune di
Genova:
la sospensione delle uscite didattiche, anche se programmate, sia che si tratti di uscite all’interno
della città, sia che prevedano un itinerario verso zone non interessate dallo stato di Allerta, perché
comunque una parte di percorso si svolge in zona soggetta ad allertamento;
- dalla validità e per tutta la durata dello stato di Allerta Gialla e Allerta Arancione MeteoIdrologica, emanato dal Settore Protezione Civile della Regione Liguria, la seguente misura per il
territorio del Comune di Genova:
l’osservanza delle norme comportamentali di protezione previste dai Piani Interni d’Emergenza dei
singoli edifici sedi dei servizi educativi, delle scuole di ogni ordine e grado, dei Centri di
Formazione Professionale e dei Dipartimenti Universitari, pubblici e privati, ricadenti nel territorio
del Comune di Genova;
- in concomitanza con il verificarsi di condizioni meteo-idrologiche tali da costituire criticità
elevata, a seguito di comunicazione da parte del Centro Operativo Comunale (COC), l’attivazione
delle seguenti misure di sicurezza, corrispondenti a quanto previsto nel Piano Comunale di
Emergenza per la Fase Operativa di Allarme, da attuarsi presso gli edifici che ospitano i servizi
educativi, le scuole di ogni ordine e grado, i Centri di Formazione Professionale e i Dipartimenti
Universitari, pubblici e privati, presenti sul territorio del Comune di Genova:
a) la permanenza all’interno degli edifici scolastici/dipartimenti degli utenti e delle persone presenti,
fino alla comunicazione da parte del COC del cessato pericolo, corrispondente alla cessazione della
Fase Operativa Comunale di Allarme;
b) l’osservanza delle norme comportamentali di protezione previste dai Piani Interni d’Emergenza
dei singoli plessi che, nell’ipotesi di rischio di allagamento di natura meteo-idrologica, devono
prevedere lo spostamento degli utenti (bambini, alunni, studenti), del personale e delle altre persone
eventualmente presenti che, a qualsiasi titolo, occupino le zone a rischio di allagamento verso i
piani più alti dell’edificio;
Ulteriori misure interne da effettuarsi sono:
- la chiusura dell’ascensore da parte del collaboratore scolastico presente in portineria;
- la risalita ai piani superiori delle classi presenti nelle officine OMU, OMA, LM, L Frigoristi,
LT0. Dette classi si sistemeranno nella propria Aula qualora se ne presentasse la
disponibilità; in caso contrario, diventano disponibili alcune aule predisposte per altre
attività, quali l’AULA 21, l’AULA 14, l’AULA VIDEO al secondo piano. In questo modo,
comunque, tutte le classi dovranno avere ed avranno a disposizione un locale dove
continuare le attività didattiche.
E’ importante rendere noto che le persone e gli allievi presenti nell’Istituto durante l’evento
dovranno comunque permanere ivi fino alla comunicazione da parte del C.O.C. (Centro Operativo
Comunale) del CESSATO ALLARME.
I.P.S.S.I.A ATTILIO ODERO - C:\Users\roberto.solinas\Dropbox\DS\ODERO\Sicurezza\Piano di Emergenza 2015-16.doc
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Gli allievi maggiorenni e i docenti al termine della competente attività didattica, gli ospiti presenti
potranno uscire qualora manlevino il Dirigente Scolastico a mezzo di controfirma del modulo
stabilito e qui allegato.
Comunque, chi avesse scelto di uscire è consigliato e pregato
- di non indirizzarsi mai verso mare,
- procedere in salita o verso la via S. Giovanni Battista o verso la stazione ferroviaria della
Costa della linea GE-Brignole-Acqui.
EVACUAZIONE IN CASO DI ALLUVIONE
Come da ordinanza del sindaco del comune di Genova datata 10/10/2010 seguire le modalità di
evacuazione qui sotto riportate.
FASE 1 GIÀ' IN CORSO: Tutti i cittadini abitanti nelle vie indicate dovranno da subito
non pernottare nei locali posti sotto il livello della strada
Inoltre,
1. E' vietata tassativamente la sosta veicolare nelle vie:
Via Vado - Via Merano tra Via Soliman e lo stacco laterale che adduce al bocciodromo
Ansaldo - Via Soliman (con esclusione della zona antistante l'ex Manifattura Tabacchi
dall'incrocio con la Via dei Costo all'ingresso Fincantieri) - Via Corsi - Piazza Poch lato
ponente - Piazza Clavarino - Via Sant'Alberto tra Via Merano ed il civico 18 R.
2. Il mercato bisettimanale di Via dei Costo è sospeso.
3. È chiuso il sottopasso di Piazza Poch.
FASE 2 GIÀ' IN CORSO TRE ORE DA RISCHIO ALLUVIONE che verrà comunicata a
mezzo volantini, pannelli luminosi, paline AMT, stampa: Tutti i cittadini abitanti nelle vie
indicate dovranno dal momento dell'allerta.
Non pernottare nei locali posti sotto il livello della strada.
Inoltre,
1. E’ vietata tassativamente la sosta veicolare nelle vie:
Via Vado - Via Merano tra Via Soliman e lo stacco laterale che adduce al bocciodromo Ansaldo
- Via Soliman (con esclusione della zona antistante l'ex Manifattura Tabacchi dall'incrocio con
la Via dei Costo all'ingresso Fincantieri) - Via Corsi - Piazza Poch lato ponente - Piazza
Clavarino - Via Sant'Alberto tra Via Merano ed il civico 18 R 2. E' vietato I' utilizzo anche
temporaneo dei locali posti sotto il livello della strada Si Invitano i cittadini a:
2. Prestare la massima attenzione a tutti i canali di comunicazione per le informazioni di
protezione civile.
3. Adottare comportamenti di prudenza a salvaguardia della propria incolumità. Segnalare
immediatamente al Centro Operativo Comunale qualsiasi criticità di carattere socio-sanitario e
situazioni di potenziale pericolo per l'incolumità pubblica.
FASE 3 AD UN'ORA DA RISCHIO ALLUVIONE che verrà comunicata a mezzo volantini,
pannelli luminosi, paline AMT, stampa e con altoparlanti e sirene: Tutti i cittadini abitanti
nelle vie indicate dovranno dal momento dell'allerta SEGUIRE LE SEGUENTI
PRESCRIZIONI:
1. Immediata chiusura di tutti i locali posti sotto la strada ed a livello della strada
2. Portarsi ai piani superiori degli immobili o allontanarsi rapidamente a piedi dall'area a
rischio.
3. Divieto assoluto di circolazione veicolare nell'area a rischio.
I.P.S.S.I.A ATTILIO ODERO - C:\Users\roberto.solinas\Dropbox\DS\ODERO\Sicurezza\Piano di Emergenza 2015-16.doc
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In questa fase gli occupanti dei piani alti degli immobili sono tenuti a fornire la necessaria
assistenza ed ospitalità temporanea a chiunque ne abbia bisogno. Devono inoltre essere lasciati
aperti i portoni per consentire il riparo a chi si trovi in strada.
Il cessato allarme verrà comunicato a mezzo volantini, pannelli luminosi, paline AMT, stampa
e con altoparlanti.
In particolare per quanto riguarda il nostro Istituto osservare quanto segue:
Nel caso in cui un evento alluvionale richiedesse l’attivazione della FASE 3 della gestione in
relazione alla gravità del rischio, tutto il personale dell’Istituto e gli studenti dovranno evacuare nel
seguente modo:
1. non indirizzarsi mai verso mare;
2. procedere in salita o verso la Via S. G. Battista o verso la stazione ferroviaria della Costa
della linea GE-Brignole-Acqui per dirigersi nell’entroterra del ponente (vedi cartina allegata), come
già riportato a proposito dell’ALLERTA 1 METEO-IDROLOGICA, a pag. 31
- SCHEDA NORME PER ALLAGAMENTO causato da fonte esterna
I.P.S.S.I.A ATTILIO ODERO - C:\Users\roberto.solinas\Dropbox\DS\ODERO\Sicurezza\Piano di Emergenza 2015-16.doc
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Valutato che l’I.P.S.S.I.A. ATTILIO ODERO non è direttamente a rischio idrogeologico a causa di eventuali esondazioni dei
rii limitrofi, ma che comunque le aree esondabili sono più a valle in zone percorse dagli allievi, si individuano le seguenti misure di
sicurezza e di comportamenti precauzionali da attuare a salvaguarda della incolumità delle persone gravitanti l’Istituto stesso.
Informazione e comunicazione:
Tenendo conto che gli avvisi per temporali e di allerta sono comunicati mediante i normali mezzi di comunicazione (display
informativi stradali, radio, televisione, internet, invio di sms):

l’Istituto, nella persona del Dirigente Scolastico o persona da lui delegata, in caso di possibili piogge, consulta i canali di
informazione sopra menzionati con frequenza periodica;

Utilizza un apposito locale ubicato al secondo piano e cioè il locale Presidenza come centro di coordinamento

Tiene in evidenza (locale di portineria e segreteria amministrativa) i numeri della protezione civile per eventuali
comunicazioni d’emergenza.

Pubblica sulla home page del sito della scuola ( http://www.ipsiaodero.gov.it/ ) eventuali comunicati relativi all’evento
meteorologico, ala situazione scolastica e ai comportamenti che i genitori devono assume.
In caso di ALLERTA GIALLA (avviso per temporali)

Monitorare lo stato meteorologico consultando frequentemente i normali mezzi di comunicazione.

Consultare il sito regionale del Centro Funzionale della Protezione Civile della Regione Liguria (www.meteoliguria.it – link
previsioni – allerta on line);

Sospende le uscite didattiche.
In caso di ALLERTA ARANCIONE (fenomeni intensi)

Monitorare lo stato meteorologico consultando periodicamente i normali mezzi di comunicazione.

Consultare il sito regionale del Centro Funzionale della Protezione Civile della Regione Liguria ( www.meteoliguria.it
– link previsioni – allerta on line);

Sospendere le uscite didattiche;

Mettersi in comunicazione con la Protezione Civile o con il Comune di Genova per avere precise indicazioni sull’evolvere
della situazione meteorologica: stato dei rii Molinassi e Cantarena, stato di viabilità della zona di Sestri Ponente, situazioni di
particolare criticità.

Rendere operativo il centro di coordinamento posto al secondo piano in Presidenza.

Allertare tutto il personale sulla possibilità di spostare eventualmente classi e personale ai piani alti.

Attivare la procedura di comunicazione alle famiglie, tramite notizia su sito web dell’Istituto dello stato di ALLERTA
ARANCIONE

Il Dirigente Scolastico (in sua sostituzione in collaboratore vicario) valuterà anche la possibilità di dare l’ordine di fare
rientrare gli insegnanti e tutti gli studenti che si trovano al piano terra nelle proprie aule. In questo caso l’ordine dovrà essere
eseguito avvisando direttamente (a voce) tutte le classi che si trovano nel piano terra (ed in particolare nei laboratori). L’ordine non
deve essere dato con il suono della campanella perché potrebbe essere confuso con un’eventuale evacuazione verso l’esterno.

Al momento del cessato pericolo, si procederà a verificare con cautela le condizioni di sicurezza dei locali provvedendo, se
necessario, a rendere asciutti e non scivolosi i pavimenti, a dichiarare la fine dell’emergenza, a ripristinare le attività scolastiche
ovvero trattenere gli alunni fino alla consegna ai rispettivi genitori.
In caso di ALLERTA ROSSA (fenomeni molto intensi) dichiarata prima dell’inizio delle lezioni:
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
L’edificio scolastico resta chiuso come disposto dall’Ordinanza del Sindaco n. 376/2015

Il dirigente comunica la chiusura tramite avviso sul sito web dell’Istituto

Viene attivata la procedura di comunicazione interna (descritta nella tabella sottostante).
In caso di ALLERTA ROSSA o ALLARME (evento in corso) se gli alunni sono presenti in Istituto, sarà necessario:
 Operare dal centro di coordinamento (Presidenza) monitorando lo stato meteorologico e mettendosi in ascolto delle notizie
diramate dalle televisioni locali.
 Mettersi in comunicazione diretta con la Protezione Civile o con il Comune di Genova per avere precise indicazioni sull’evolvere
della situazione meteorologica: stato dei rii Molinassi e Cantarena, stato di viabilità della zona di Sestri, situazioni di particolare
criticità.
 Rendere operativo il centro di coordinamento posto in Presidenza.
 Evitare l’uso del telefono se non veramente necessario.
 Attivare la procedura di comunicazione alle famiglie (tramite sms) dell’avvenuto stato di ALLERTA ROSSA.
 Al momento del cessato pericolo, dichiarato dalle Autorità Comunali, verificare con cautela le condizioni di sicurezza dei locali.
Se necessario, rendere asciutti e non scivolosi i pavimenti, dichiarare la fine dell’emergenza, ripristinare le attività scolastiche ovvero
trattenere gli alunni fino alla consegna ai rispettivi genitori.
Procedura di comunicazione in caso di ALLERTA ROSSA o ALLARME:
1. Il Dirigente Scolastico (o il Collaboratore del DS) invia a tutti i docenti, l’informazione relativa all’Allerta meteo/evento
meteorologico in corso.
2. Dispone la comunicazione dell’evento sul sito dell’Istituto.
7.10.0 - SCHEDA 8 - NORME PER I GENITORI
 Il Capo d'Istituto predispone delle schede informative sintetiche da distribuire ai genitori degli studenti, all’inizio dell’anno
scolastico, che descrivano:
 Le attività in corso nella scuola sulla pianificazione dell’emergenza;
 Cosa faranno i loro figli a scuola in caso di emergenza;
 Le basilari regole comportamentali riguardo alle varie possibili emergenze.
 Le procedure di comunicazione in caso di allerta meteo da parte del Comune.
 I comportamenti corretti da tenere nei confronti della scuola (tra i più importanti il non precipitarsi a prendere i figli per non
rendere difficoltosi gli eventuali movimenti dei mezzi di soccorso).
IN CASO DI TERREMOTO
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


Restare in classe e ripararsi sotto il banco, sotto l’architrave della porta, vicino ai

Allontanarsi dalle finestre, dalle porte, dagli armadi perché potrebbero cadere e

Se si è fuori dalle aule proteggersi dirigendosi sotto gli architrave delle porte e









In caso di persone traumatizzate non spostarle a meno che siano in caso di
evidente pericolo di vita (crollo imminente, incendio in avvicinamento, ecc.).
Cessata la prima scossa e all’ordine di evacuazione dell’edificio (se viene attivato) se
no comunque uscire il più in fretta possibile senza usare gli ascensori e riunirsi con la
propria classe nel punto di raccolta assegnato.
Nell’evacuazione dell’edificio muoversi con estrema prudenza, aprendo con cautela le
porte, saggiando il pavimento, le scale ed i pianerottoli, muovendosi lungo le pareti
perimetrali, anche discendendo le scale.
Evitare il più possibile di camminare nel centro delle aule e dei corridoi.
Se non è possibile la fuga prepararsi a fronteggiare future scosse.
Rifugiarsi sotto i tavoli scegliendo quelli più robusti e cercando di addossarli
lungo le pareti perimetrali.
Evitare il centro della stanza per possibili sprofondamenti.
Allontanarsi da finestre, specchi, vetrine, lampadari, scaffali di libri, strumenti ed
apparati elettrici facendo attenzione alla possibile caduta di oggetti in genere.
Quando si è all’aperto:
 Mantenere la calma
 Allontanarsi velocemente dagli edifici per una distanza pari all’altezza degli edifici
stessi, dagli alberi, dai lampioni e dalle linee elettriche sospese perché potrebbero
essere oggetto di cadute e di eventuali ferimenti.
 Cercare velocemente uno spazio aperto non coperto e sufficientemente distante da altri
fabbricati (una piazza, uno slargo, un mercato, un campo sportivo,un giardino).
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DIRIGENTE SCOLASTICO
(Datore di Lavoro)
Solinas Roberto
Medico Competente
(MC)
Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione
(RSPP)
Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
(RLS)
Pastorino Chiara
Durante Massimo
Simonetta Silvano
Addetti Servizio Prevenzione e Protezione
(ASPP)
Ferraris Mauro
Fracchia Marina
Puppo Pier Giorgio
Spinoglio Sergio
Addetti gestione emergenza
Primo Soccorso/ Evacuazione
Bruzzone Marinella
Ciurcovich Sonja
Ieraci Carmela
Terrile Angela
Traverso Anna
Addetti gestione emergenza
Antincendio / Evacuazione
Berrino Santino
Bombardieri Salvatore
Acquilino Luigi
Pirlo Roberta
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