Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
CONVITTO NAZIONALE “P. GALLUPPI”
CON ANNESSE SCUOLE PRIMARIA E SECONDARIA I GRADO
CORSO MAZZINI, 51 – 88100 Catanzaro
Tel. Segreteria: 0961/741155 – Fax 0961/744768 – Tel.Direzione 0961/741744
Cod. Mecc.: CZVC01000A – E-mail: [email protected]
C.F.Convitto: 80003060797 C.F.Scuole annesse:97036480792http://www.convittonazionalepasqualegalluppi.gov.it/
Allegato 3
CRITERI DI VALUTAZIONE ANNO SCOLASTICO 2013-2014
della Scuola primaria e secondaria annesse al Convitto nazionale
deliberati dal Collegio integrato del 27 novembre 2013, verbale n. 4
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PREMESSA
«La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della
funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché
dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad
una valutazione trasparente e tempestiva. […]
La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento
e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre,
con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle
potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione
degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo
formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di
cui alla «Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione»,
adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000.
Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento
scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal
Piano dell'offerta formativa, definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli
articoli 3 e 8 del D.P.R. n. 275/99.
[…]
Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie un’informazione tempestiva
circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei
diversi momenti del percorso scolastico, avvalendosi, nel rispetto delle vigenti
disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle
moderne tecnologie.
La valutazione nel primo ciclo dell'istruzione è effettuata secondo quanto
previsto dagli articoli 8 e 11 del D. Lgs. n. 59/2004, e successive modificazioni,
dagli articoli 2 e 3 della legge n. 169/2008, nonché dalle disposizioni del
Regolamento (D.P.R. n. 122/2009).
I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in
quanto soggetti all'obbligo d'istruzione, sono valutati nelle forme e nei modi
previsti per i cittadini italiani.» (cfr.
art. 1 del D.P.R. n. 122 cit.)
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
La Legge n. 53/2003 e le Indicazioni nazionali (IN) hanno distinto la
valutazione in tre tipologie alle quali si aggiunge il momento della
certificazione delle competenze:
1. Valutazione esterna obbligatoria a cura del servizio nazionale
(INVALSI) per le classi II di scuola primaria e I di secondaria di I grado.
La partecipazione alla rilevazione nazionale degli apprendimenti degli
studenti, come previsto dall’art. 1, comma e del D. Legge 7 settembre
2007, n. 147, convertito, con modificazioni, dalla Legge 25 ottobre 2007,
n. 176, rientra, anche ai sensi dell’art. 51 c. 2 della legge 35/2012,
nell’attività ordinaria d’istituto. In tal modo, la scuola potrà ottenere
informazioni sugli apprendimenti distinti per ciascuna classe e
comparabili con la situazione del sistema nel suo complesso. Compito
2
dell’istituto nazionale di valutazione (INVALSI) è quello di rilevare gli
apprendimenti con riferimento ai traguardi e agli obiettivi previsti dalle
Indicazioni nazionali 2012, promuovendo, altresì, una cultura della
valutazione che scoraggi qualunque forma di addestramento finalizzata
all’esclusivo superamento delle prove.




2. Valutazione interna che è di competenze degli insegnanti, ai quali
spettano le responsabilità della valutazione e la cura della
documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei
presenti criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e
le valutazioni periodiche e finali (apprendimento e comportamento)
dovranno essere coerenti con gli obiettivi e traguardi previsti dalle
Indicazioni e declinati nel curricolo di Istituto e saranno così strutturate:
Valutazione iniziale o diagnostica;
Valutazione in itinere o formativa;
Valutazione intermedia o sommativa (I quadrimestre);
Valutazione finale o sommativa (II quadrimestre).
3. La valutazione per la certificazione finale costituito dall’Esame di Stato
conclusivo del I ciclo, le cui modalità di svolgimento, caratterizzate da un
intreccio tra valutazione dell’Istituzione scolastica e valutazione nazionale,
stanno ad evidenziare l’intenzione di un controllo assiduo da parte dello Stato
sui processi formativi attivati nelle Scuole ed in quest’ottica va visto l’Esame
stesso situato al termine del ciclo scolastico con una funzione sommativa
generale.
4. La certificazione delle competenze che deve avvenire sulla base dei
traguardi fissati a livello nazionale. In ragione di ciò il curricolo dovrà essere
finalizzato alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente
al termine del primo ciclo e dovranno essere progettati percorsi per la
promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze, prestando
particlare attenzione a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie
risorse – conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni – per affrontare
efficacemente le situazioni che la realtà quotidianamente propone, in relazione
alle proprie potenzialità e attitudini.
Ciò detto si coglie come la valutazione deve essere necessariamente
strutturata come un processo sistematico e continuo fondato su criteri precisi,
condivisi e soprattutto approvati collegialmente. Essa deve sia misurare le
prestazioni dell’alunno, l’efficacia degli insegnamenti e la qualità dell’Offerta
Formativa, che fornire le basi per un giudizio di valore che consenta di
prendere migliori decisioni sul piano pedagogico (valutazione diagnostica e
valutazione formativa) e sul piano sociale (valutazione sommativa, che è
certificativo-comunicativa).
In relazione alla valutazione interna degli apprendimenti le nostra istituzioni
scolastica è intervenuta ad individuare modalità e criteri condivisi di
valutazione degli alunni (D.P.R. 275/99, art. 4).
3
Partendo dall’accezione specifica del termine criterio, che è usato per indicare
ambiti specifici di osservazione selezionati al fine di osservare l’apprendimento
degli alunni e le fasi del loro sviluppo, Il Collegio dei docenti ha inteso definire
alcuni criteri articolati in indicatori e descrittori.
Al contempo i suddetti criteri di verifica e di valutazione dovranno diventare
per i Consigli di Classe regole da rispettare nelle pratiche valutative. In tal
senso, criteri e modalità di verifica diverranno un modello operativo la cui
funzione sarà quella di fornire orientamenti certi ai docenti del nostro Istituto
impegnati nelle attività di verifica e valutazione. All’interno di detto modello
operativo sarà possibile distinguere i seguenti elementi:
 l’ambito e l’oggetto da valutare (l’insegnamento o l’apprendimento, i
progressi degli alunni, i comportamenti in classe o nei gruppi, ecc.);
 i soggetti responsabili dei diversi momenti legati alle pratiche valutative, le
fasi della valutazione (iniziale o diagnostica, in itinere o formativa, finale o
sommativa);
 le procedure (scelta degli obiettivi, predisposizione delle prove di verifica,
monitoraggio, lettura e interpretazione dei dati, espressione del giudizio, ecc.);
 i tempi, ossia i periodi e le scadenze da rispettare in ordine ai rilevamenti
dei dati e alla comunicazione dei giudizi (consegna dei documenti ufficiali alle
famiglie, tabelloni ecc.);
 gli strumenti da utilizzare nel processo valutativo (schede di vario tipo,
chek-list di rilevazione, foglio elettronico, diario di bordo, ecc.).
Finalità della valutazione
La valutazione, secondo quanto definito nelle IN, deve assumere una
preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di
apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Occorre assicurare agli
studenti e alle famiglie un’informazione tempestiva e trasparente sui criteri e
sui risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti del percorso
scolastico,promuovendone con costanza la partecipazione e la corresponsabilità
educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni. La valutazione, dunque,
costituisce uno degli elementi più rilevanti di ogni sistema di istruzione e
formazione, grazie alla quale è possibile monitorare e seguire il percorso di
crescita e maturazione dell’alunno rispetto alla destinazione di scopo propria
della scuola pubblica e quindi del nostro Istituto comprensivo (obiettivi e
finalità da raggiungere durante la permanenza a scuola dell’alunno dai 3 anni
ai 14 anni). Tra questi obiettivi rientrano:
 l’acquisizione e la trasmissione dei contenuti disciplinari (sapere),
 la capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti (saper fare)
 la capacità di interagire e di tradurre le conoscenze e le abilità in
razionali comportamenti (saper essere).
Inoltre, la Scuola è tenuta a valutare anche le competenze cosiddette
trasversali e di cittadinanza attiva, che attengono, oltre che agli obiettivi
cognitivi, anche agli obiettivi comportamentali riferiti cioè al comportamento
sociale, o area socio – affettiva e relazionale e al comportamento di lavoro.
Secondo le IN nella scuola del primo ciclo sono i traguardi per lo sviluppo delle
competenze che costituiscono i criteri per la valutazione delle competenze
attese ed essi, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi.
4
Come valutiamo
a) La verifica degli apprendimenti
La verifica costituisce un momento di rilevazione che deve essere il più
possibile oggettivo e quantitativamente misurabile. Deve essere strutturata
in modo da risultare costante, regolare e programmata su tutte le
componenti e le attività del processo formativo.
La verifica didattica deve garantire:
 il continuo adeguamento dei processi di insegnamento –
apprendimento alle richieste degli allievi, alle reali possibilità, alle
loro diversità;
 la promozione di stili di apprendimento diversi;
 il potenziamento delle capacità sviluppando le diversità e riducendo
la dispersione;
 l’accertamento del pieno sviluppo dei poliedrici aspetti della
personalità;
 la registrazione
dei
progressi nell’apprendimento
e
nel
comportamento;
 la misurazione del grado di conoscenze, competenze e capacità
raggiunte.
b) La tipologia degli strumenti di verifica
 Colloqui / interrogazioni, opportunamente integrati da osservazioni
sistematiche significative;
 Questionari;
 Prove scritte soggettive (prove descrittive);
 Prove scritte oggettive o strutturate (test di profitto);
 Prove scritte semistrutturate;
 Esercitazioni grafiche.
La verifica su tutte le componenti del processo formativo deve misurare la
coesione, la collaborazione, la disponibilità, l’incisività, la tempestività e
l’apertura ai bisogni.
La strutturazione delle prove di verifica dovrà garantire la presenza dei
seguenti elementi:
⇒ precisione, cioè la prova dovrà essere costruita con l’intento di accertare il
raggiungimento di obiettivi ben definiti;
⇒ validità, cioè la prova dovrà essere costruita in modo da osservare le
abilità da accertare;
⇒ attendibilità, cioè la prova dovrà essere riproducibile.
I risultati delle verifiche, anche orali, andranno comunicati agli alunni, in
ottemperanza all’art. 22 della legge 241/90 ( accesso ai documenti
amministrativi anche parziali e interni) e al Regolamento sulla Valutazione n.
122/09.
c) Quando (collocazione temporale
verifichiamo
La verifica si articola in tre momenti
1. Valutazione esterna (INVALSI)
5
della
valutazione)
e
come
Date e modalità da definirsi a cura dell’INVALSI
2. Valutazione interna
 Valutazione iniziale o diagnostica (Settembre-Ottobre): I test
d’ingresso, definiti in sede di dipartimenti disciplinari, si svolgeranno
contemporaneamente nelle classi parallele nei primi giorni di scuola e
serviranno per individuare il livello di partenza degli alunni, ad accertare
il possesso dei pre-requisiti e a predisporre eventuali attività di recupero
nelle pause didattiche ed a definire le fasce di livello da inserire nei piani
di lavoro di classe. Le risultanze delle prove sarà utilizzata non per
valutare il profitto, ma per accertare abilità e rilevare prerequisiti; lo
scopo è quello di acquisire informazioni non solo sul singolo allievo, ma
sull’intera classe; il loro svolgimento infatti è solo in funzione del
recupero delle abilità non possedute.
 Valutazione in itinere o formativa è finalizzata a cogliere informazioni
analitiche e continue sul processo di apprendimento. Essa favorisce
l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per
attivare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di
riallineamento/potenziamento. La valutazione formativa avverrà a conclusione
delle Unità di Apprendimento (UDA).
 Valutazione intermedia/finale o sommativa consente un giudizio
sulle conoscenze e abilità acquisite dallo studente nei due
periodi
quadrimestrali adottati dal Collegio dei Docenti. Pertanto, i Consigli di
classe e interclasse avranno sistemi di riferimento omogenei sia per
elaborare le prove di verifica, sia per stabilire criteri di valutazione
condivisi.
 (Fine I quadrimestre): somministrazione delle prove disciplinari di
verifica orale e scritta con compilazione della scheda personale relativa
al 1° quadrimestre notificata alle famiglie entro i primi 15 giorni di
febbraio;
 (Fine II quadrimestre): somministrazione delle prove disciplinari di
verifica orale e
scritta per valutare abilità, conoscenze, competenze
acquisite alla fine dell’anno, con compilazione della scheda personale
relativa al 2° quadrimestre notificata alle famiglie nel mese di giugno
Considerando che la verifica e la valutazione delle competenze parte prima di
tutto dall’analisi delle
performance esplicitate nei descrittori, Le prove di verifica formativa e
sommative comprenderanno, le seguenti tipologie di prove:
 Prove non strutturate (stimolo aperto, risposta aperta): le risposte
non sono univoche e non sono predeterminabili. Sono le prove
tradizionali quali l'interrogazione, il riassunto, il tema, la relazione,
l'articolo etc.
 Prove strutturate (stimolo chiuso, risposta chiusa): le risposte sono
univoche e predeterminabili. Le prestazioni possono essere misurate
6
con precisione. Sono anche chiamate prove oggettive di verifica1[2].
Sono i quesiti: vero/ falso, corrispondenze, scelta multipla,
completamento.
 Prove semi strutturate (stimolo chiuso, risposta aperta): le risposte
non sono univoche ma sono in grande misura predeterminabili grazie ai
vincoli posti negli stimoli. Le tipologie, con alcune eccezioni, sono le
stesse delle prove non strutturate.
 Compito autentico (o di realtà): la valutazione viene estesa a nuove
situazioni problema.
Ossia viene proposto a conclusione di ogni UDA, come prova di
competenza, un compito
autentico
che
pur
“contestualizzato”
nell’ambito
operativo
sperimentato, abbia
caratteristiche di rielaborazione e non di riproduzione. Esso sarà
successivamente valutato tramite la rubrica valutativa individuata per
le varie competenze (con una valutazione complessiva intesa come
apprezzamento generale sulla base delle dimensioni e delle attribuzioni
parziali a ciascuna di esse). “La rubrica rappresenta una matrice che ci
consente di identificare, per una specifica competenza oggetto di
azione formativa, il legame che si instaura tra le sue componenti” (D.
Nicoli, 2008):
 Evidenze/dimensioni e Indicatori, ovvero i compiti e/o i comportamenti
osservabili che costituiscono il riferimento concreto della competenza,
collegati a indicatori pluridimensionali di processo, atteggiamento e
comportamento riconducibili a loro volta ai livelli standard dell’EQF *
(Quadro Europeo delle Qualifiche e dei Titoli);
 Gradi (livelli) di padronanza (basilare, adeguato, avanzato, eccellente)
che il discente e in grado di mostrare nello svolgere i compiti o tenere i
comportamenti descritti;
 Conoscenze e capacità/abilità specifiche del campo di sapere relativo
alla competenza oggetto della rubrica.
3. La valutazione per la certificazione finale nel mese di giugno si svolgono
gli esami di Stato conclusivi del I ciclo di istruzione secondo quanto
deliberato in seno al Collegio dei Docenti tenuto conto della data fissata per
la prova nazionale INVALSI.
4. La certificazione delle competenze: al termine della scuola primaria e
della scuola secondaria di I grado è prevista la certificazione delle
competenze, che descrive e attesta la padronanza delle competenze
progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la
scuola del secondo ciclo. Nelle IN si legge che: solo a seguito di una regolare
osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile la
loro certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria
di primo grado, attraverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale.
7
In mancanza di detti modelli nazionali la scuola adotterà propri modelli di
certificazione delle competenze.
Le famiglie verranno informate dei livelli di apprendimento e di maturazione
raggiunto dai loro figli, in incontri all’uopo programmati (riunioni scuola
famiglia), colloqui individuali e quadrimestralmente.
(*) Si riporta, di seguito, lo schema EQF con l’indicazione dei primi 4 livelli; il
terzo è lo standard europeo per la qualifica professionale, mentre il quarto lo è
per il diploma o baccalaureato.
LIVELL
I
1
2
3
Nel
EQF,
le
conoscenze
sono
descritte
come
teoriche e/o pratiche
Nel EQF, le abilità
sono descritte come
cognitive
(uso
del
pensiero
logico,
intuitivo e creativo) e
pratiche
(che
implicano la destrezza
manuale e l’uso di
metodi,
materiali,
attrezzature
e
strumenti)
- conoscenze generali abilità
di base
necessarie
svolgere
semplici
di
Nel
EQF
la
competenza
è
descritta in termini
di responsabilità e
autonomia.
base - lavorare o studiare
per sotto
supervisione
compiti diretta
in
un
contesto strutturato
- conoscenze pratiche - abilità cognitive e
di base in un ambito pratiche
di
base
di lavoro o di studio
necessarie
per
utilizzare
le
informazioni rilevanti
al fine di svolgere
compiti e risolvere
problemi di routine
utilizzando regole e
strumenti semplici
- lavorare o studiare
sotto
supervisione
diretta
con
una
certa autonomia
- conoscenze di fatti,
principi, processi e
concetti generali, in
un ambito di lavoro o
di studio
assumersi
la
responsabilità dello
svolgimento
di
compiti sul lavoro e
nello studio
- adattare il proprio
comportamento alle
- una gamma di abilità
cognitive e pratiche
necessarie
per
svolgere
compiti
e
risolvere
problemi
selezionando
e
applicando
metodi,
8
strumenti, materiali e circostanze
per
informazioni di base
risolvere problemi
4
- conoscenze pratiche
e teoriche in ampi
contesti in un ambito
di lavoro o di studio
- una gamma di abilità
cognitive e pratiche
necessarie per creare
soluzioni a problemi
specifici in un ambito
di lavoro o di studio
autogestirsi
all’interno di linee
guida in contesti di
lavoro o di studio
solitamente
prevedibili,
ma
soggetti
al
cambiamento
- supervisionare il
lavoro di routine di
altre
persone,
assumendosi
una
certa responsabilità
per la valutazione e
il
miglioramento
delle
attività
di
lavoro o di studio
d) Chi valuta
In virtù dell’adozione di un curricolo verticale si realizzerà un’interpretazione
collegiale dei risultati in un’ottica diacronica, integrata (relativa a tutti gli
aspetti della personalità), collegata alla:
Valutazione delle verifiche formative effettuate dai docenti di sezione, di
classe;
Valutazione delle verifiche sommative effettuate dai docenti di sezione, di
classe;
Valutazione delle competenze effettuate dai docenti di classe.
Inoltre, sarà cura di ogni docente formare gli alunni all’autovalutazione, intesa
come un risultato intenzionale ed efficace di un processo educativo vitale,
ponendosi accanto ad essi nel modo più costruttivo per stimolarne l’impegno,
facendo individuare loro le cause degli insuccessi e prendere iniziative coerenti
e non di comodo. Tutto ciò al fine di far acquisisce all’alunno consapevolezza di
quelli che sono i suoi processi cognitivi di autoregolazione e di autogestione
nell’apprendimento e nello studio (metacognizione).
I docenti nell’attivare i processi di valutazione tenderanno ad utilizzare i
vantaggi ed a contenere gli svantaggi tipici delle tre differenti tipologie di
verifica (prove non strutturate, prove strutturate, prove semi strutturate):
 PROVE NON STRUTTURATE
 svantaggi
effetto alone (condizionamento a valutazioni negative o positive
precedenti)
effetto contrasto (condizionamento a standard ideali di prestazione)
9
effetto stereotipia (condizionamento ad opinione
originaria)
effetto pigmalione (condizionamento a predizioni)
generalizzata
 Vantaggi
verificare i livelli più alti di competenze, quali analisi, sintesi, valutazione,
attivare non soltanto la memoria riconoscitiva (o passiva) ma anche quella
rievocativa (saper mettere in relazione anche critica i nodi concettuali
appresi)
verificare l'abilità di produrre testi di vario tipo
verificare l'abilità di riformulare, riorganizzare, riutilizzare i materiali di
studio in situazioni nuove, stabilendo le relazioni tra conoscenze in ambiti
diversi, collegando le conoscenze accumulate nell'enciclopedia dello
studente.
 PROVE STRUTTURATE
 svantaggi
Non sono adatte a verificare livelli alti e complessi di apprendimento
Le risposte giuste potrebbero essere dovute al fattore caso
I tempi necessari per la costruzione sono lunghi rispetto alle prove
tradizionali.
 Vantaggi
La correzione è semplice e veloce.
La misurazione è oggettiva.
L'ambiguità interpretativa risulta controllata.
Non presentano il rischio dell'effetto alone, contrasto e stereotipia
(ricordati al punto "prove non strutturate")
Lo studente è facilitato nell'autovalutazione.
Non comportano situazioni di sfiducia da parte degli studenti.
 PROVE SEMI STRUTTURATE
 Vantaggi
Le prove tradizionali possono essere uno strumento insostituibile di
valutazione ad alcune precise condizioni, se valutiamo ciò che abbiamo
insegnato, se aumentiamo il grado di strutturazione degli stimoli, se
stabiliamo precisi criteri per la valutazione, se definiamo gli standard di
misurazione ed i relativi punteggi. In breve se le trasformiamo in prove
semi strutturate. Le prove semi strutturate uniscono i pregi delle prove
oggettive e di quelle tradizionali.
Cosa valutiamo
Per esprimere una precisa valutazione degli apprendimenti di ciascun alunno, si
attuerà la rilevazione delle abilità riferendole alle seguenti due aree di
valutazione, nell’ambito delle quali sono stati definiti specifici indicatori
individuati facendo riferimento alle indicazioni di Bloom:
1. Area cognitiva
2. Area metacognitiva
10
Valutazione nell’area cognitiva
Secondo la tassonomia delle categorie formali dell’apprendimento intellettuale,
si valutano:
Livello 1 - Conoscenza
Livello 2 - Comprensione
Livello 3 - Applicazione
Livello 4 - Analisi
Livello 5 - Sintesi
Certamente una tappa determinante nel processo di valutazione è
costituita dalla misurazione dei risultati. Tuttavia i docenti terranno bene a
mente la distinzione fondamentale tra valutazione e misurazione. La
misurazione si riferisce alla rilevazione dei vari livelli di apprendimento,
mentre la valutazione esprime il giudizio qualitativo rispetto ad una
determinata misurazione effettuata. Per poter valutare è cioè necessario
raccogliere una serie d'informazioni, di effettuare una serie di misurazioni,
attraverso le quali giungere alla formulazione del giudizio qualitativo.
PETENZA DIMENIONI INDICATORI
TECNICHE DI RECUPERO
In ogni programmazione didattica è necessario prevedere il “recupero” per
mezzo di “correttivi” da introdurre nel caso in cui non tutti gli allievi abbiano
raggiunto gli obiettivi prefissati.
I “correttivi” possono essere:
L’uso di test alternativi, per offrire all’allievo una presentazione diversa del
contenuto.
Gli eserciziari a uso individuale, che hanno lo scopo di rendere più familiare il
contenuto del libro di testo allo studente.
Le schede, in cui vengono riassunti sinteticamente i punti essenziali dell’unità
didattica e semplificati termini, fatti e concetti.
La ripetizione dell’argomento da parte dell’insegnante o di un allievo che già
lo padroneggi.
l materiale audiovisivo, preparato dall’insegnante con schemi, mappe
concettuali, fotografie, diapositive, lucidi, filmati; l’uso appropriato delle
tecnologie multimediali.
Il tutoring, “correttivo”, che consiste in un coinvolgimento individuale. Tale
compito può essere affidato ad un studente che padroneggi bene un
determinato argomento.
I gruppi di studio, che rappresentano una strategia di coinvolgimento attivo
di 3 o 4 allievi con difficoltà di apprendimento diverse.
La valutazione nel 1° ciclo d’istruzione
[Riferimenti normativi]
Ai sensi del comma 622 dell’art. 1 della legge n. 296/2006, l’obbligo di
istruzione è assolto mediante la frequenza obbligatoria della scuola per
almeno dieci anni, in modo da consentire, una volta conseguito il titolo di
studio conclusivo del 1° ciclo, l'acquisizione dei saperi e delle competenze
previste dai curricula relativi ai primi due anni degli Istituti di istruzione
11
secondaria superiore. Conseguentemente l'età per l'accesso al lavoro è elevata
da quindici a sedici anni.
Per gli alunni dei diversi ordini di scuola è prevista una valutazione periodica
(trimestrale o quadrimestrale) ed una valutazione finale, riferite sia ai livelli di
apprendimento acquisiti sia al comportamento.
La valutazione nella Scuola Primaria
Secondo le disposizioni di cui all’art. 3 della legge n. 169 cit. e all’art. 2 del
D.P.R. n. 122 cit., per gli alunni della Scuola Primaria la valutazione periodica e
finale viene espressa con voto in decimi riportato anche in lettere ed
illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto
dall’alunno.
La valutazione degli apprendimenti acquisiti, nonché le decisioni relative alla
promozione alla classe successiva, vengono adottate dal docente o
collegialmente dai docenti contitolari della classe.
La valutazione del comportamento dell'alunno è espressa, sempre dal docente
o collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio da
riportare nel documento di valutazione, formulato secondo le modalità
deliberate dal Collegio dei docenti.
Per l’I.R.C. la valutazione continua ad essere espressa con giudizio sintetico.
La valutazione viene registrata su un apposito documento di valutazione
(scheda individuale dell'alunno) nei modi e nelle forme che ciascuna scuola
ritiene opportuni; viene consegnata alla
famiglia e accompagnata da un colloquio esplicativo.
L'eventuale non ammissione alla classe successiva avrà carattere di
eccezionalità e dovrà essere motivata. La decisione di non ammissione deve
comunque essere assunta all'unanimità.
Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva sia stata deliberata in
presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento, la Scuola dovrà inserire una specifica nota al riguardo
nell’apposito documento di valutazione e trasmetterlo alla famiglia dell’alunno.
Al termine del quinto anno di Scuola Primaria non è previsto un esame finale di
licenza, bensì il rilascio di una certificazione dei livelli di apprendimento
raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenerne i processi di apprendimento.
Griglia di valutazione degli apprendimenti della Scuola Primaria
10 = OTTIMO
Metodo di lavoro
Ritmo
Partecipazione
Impegno
9= DISTINTO
Metodo di lavoro
Ritmo
PRIMO QUADRIMESTRE
SECONDO QUADRIMESTRE
Autonomo e sicuro
Autonomo, organico e
accurato
Rapido
Propositiva
Rapido
Vivace, spontanea e
attiva
Produttivo e sempre
costante
Autonomo e sicuro
Veloce
12
Produttivo, sempre costante
e curato
Autonomo e organico
Veloce
Partecipazione
Impegno
8 = BUONO
Metodo di lavoro
Vivace e attiva
Produttivo e costante
Vivace, spontanea e attiva
Produttivo e sempre costante
Autonomo
Ritmo
Partecipazione
Impegno
7 = DISCRETO
Metodo di lavoro
Ritmo
Partecipazione
Impegno
Regolare
Attiva
Abbastanza attiva
Autonomo e abbastanza
organico
Regolare
Attiva
Abbastanza attiva
6 = SUFFICIENTE
Metodo di lavoro
Ritmo
Partecipazione
Impegno
5 = INSUFFICIENTE
Metodo di lavoro
Ritmo
Partecipazione
Impegno
Parziale
Piuttosto regolare
Non sempre attiva
Superficiale e
discontinuo
Adeguato
Regolare
Non sempre attiva
Superficiale
Disorganico
Lento
Discontinua e da
sollecitare
Incostante
Parziale
Lento
Discontinua
Inadeguato e
difficoltoso
Lento e difficoltoso
Passiva
Scarso
Inadeguato
Griglia di valutazione Crescita sociale
PRIMO QUADRIMESTRE
10 = OTTIMO
Rapporto con gli altri.
Rispetto delle regole.
9= DISTINTO
Rapporto con gli altri
Collaborativo, corretto e
paritario.
Consapevole e sistematico.
Collaborativo e corretto.
Rispetto delle regole
Consapevole.
8 = BUONO
Rapporto con gli altri
Corretto e disponibile
Rispetto delle regole
7 = DISCRETO
Rapporto con gli altri
Incostante
Lento
da sollecitare
Scarso
SECONDO
QUADRIMESTRE
Generoso, disponibile
e responsabile.
Consapevole,
sistematico e
persuasivo.
Responsabile,
disponibile e sereno.
Consapevole e
sistematico.
Generalmente corretto
Corretto, disponibile e
positivo
Corretto
Non sempre collaborativo
Più collaborativo
13
Rispetto delle regole
6 = SUFFICIENTE
Rapporto con gli altri
Rispetto delle regole
5 = INSUFFICIENTE
Rapporto con gli altri
Rispetto delle regole
Discontinuo e non sempre
consapevole
Piuttosto consapevole
Poco collaborativo e discontinuo
Parziale e poco controllato
Poco collaborativo
Parziale
Discontinuo e conflittuale
Da sollecitare
Discontinuo
Da sollecitare
N.B.: Per gli alunni delle classi 1e e 2e, in età evolutiva e ai primi passi
dell’approccio con il sapere, non verranno attribuiti voti inferiori al sei,
mirando a promuovere maggiormente l’autostima e la fiducia in sé,
mentre per gli alunni delle classi successive viene dato come voto di
insufficienza massimo il cinque.
Valutazione del comportamento
GIUDIZIO
DESCRITTORI
SINTETICO
(da riportare nel
documento
di
valutazione)
OTTIMO
DISTINTO
BUONO
SEGNALAZIONI
NEI
CONSIGLI DI CLASSE ED
ALLE FAMIGLIE
L’alunno dimostra:
Nessun tipo di richiamo
partecipazione costruttiva,
positiva e attiva all’interno della
classe, è corretto, responsabile e
rispettoso delle strutture e degli
oggetti scolastici, delle regole e
degli altri L’impegno nel portare
a termine in modo affidabile gli
impegni presi, la consapevolezza
del proprio dovere e il rispetto
delle consegne sono impeccabili.
La frequenza è regolare.
L’alunno dimostra:
Nessun tipo di richiamo
un comportamento corretto,
responsabile e rispettoso delle
regole e degli altri. L’impegno
nel portare a termine gli
impegni presi, la consapevolezza
del proprio dovere e il rispetto
delle consegne sono molto
adeguate. La frequenza è
regolare.
L’alunno dimostra:
Richiami solo verbali
un comportamento quasi
sempre
rispettoso delle regole e corretto
14
SUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
nel rapporto con gli altri.
L’impegno nel portare a termine
gli impegni presi, la
consapevolezza del proprio
dovere e il rispetto delle
consegne sono adeguati. La
frequenza non è sempre
regolare.
L’alunno dimostra: un
comportamento non sempre
rispettoso delle regole e poco
corretto nel rapporto con gli altri.
L’impegno nel portare a termine
gli impegni presi, la
consapevolezza del proprio
dovere e il rispetto delle
consegne non sono adeguati. La
frequenza non è regolare.
L’alunno dimostra:
comportamenti che manifestano
un rifiuto sistematico delle
regole, gravi mancanze di
rispetto degli altri. Assenza di
impegno e scarsa
consapevolezza del proprio
dovere. La frequenza è saltuaria.
Richiami verbali e scritti
Richiami verbali,
comunicazioni scritte alla
famiglia, convocazioni di
consigli di classe
straordinari
Giudizio riportato nel documento di valutazione:
Livello di partecipazione alla vita della classe. Capacità di portare a termine in
modo affidabile gli impegni presi. Capacità di utilizzare in modo corretto
strutture e sussidi della Scuola, contribuendo a rendere più accogliente
l’ambiente scolastico. Capacità di mostrare disponibilità nei confronti dei
compagni e del gruppo assumendo ruoli positivi. Utilizzare proficuamente le
risorse personali assumendo in modo responsabile i propri doveri di alunno.
Assumere atteggiamenti corretti e rispettosi del regolamento di istituto e delle
regole della classe.
GIUDIZIO DI PROFITTO in riferimento a: conoscenze, abilità, competenze
disciplinari
Prime e seconde classi
VOTO
Abilità corrette, complete e senza errori di lettura e scrittura, 10
capacità di comprensione e di analisi precisa e approfondita,
applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in
situazioni anche nuove, esposizione chiara, ricca e ben
articolata, capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione
personale creativa ed originale
15
Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di
comprensione e di analisi precisa e sicura, applicazione sicura e
autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove,
esposizione chiara, precisa e ben articolata, capacità di sintesi
appropriata con spunti creativi e originali
Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di
comprensione e di analisi precisa e sicura, applicazione sicura
delle nozioni matematiche in situazioni sempre più complesse,
esposizione chiara e precisa, capacità di sintesi
appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili
Abilità solide di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di
analisi puntuale di semplici testi, applicazione sostanzialmente
sicura delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni
semplici e note, esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi
parziale con alcuni spunti critici
Abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di comprensione
e di analisi elementare di semplici testi, applicazione delle
nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e
note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur
guidata
9
8
7
6
GIUDIZIO DI PROFITTO in riferimento a: conoscenze, abilità, competenze
disciplinari
Terze, quarte e quinte classi
LIVELLO DI PROFITTO
Conoscenze ampie e particolarmente approfondite, abilità complete
e senza errori di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di
analisi precisa e pertinente, applicazione sicura e autonoma delle
nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione
rigorosa, ricca e ben articolata, capacità di sintesi appropriata e di
rielaborazione personale creativa ed originale, autonoma
organizzazione delle conoscenze acquisite
Conoscenze complete e approfondite, abilità corrette e sicure di
lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e
puntuale, applicazione sicura e autonoma delle nozioni
matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara e ben
articolata, capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e
originali
Conoscenze complete, abilità corrette di lettura e scrittura, capacità
di comprensione precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni
matematiche in situazioni via via più complesse, esposizione chiara,
precisa e articolata, capacità
di sintesi appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili
Conoscenza corretta de nuclei fondamentali delle discipline, abilità
solide di lettura e scrittura, capacità di comprensione/analisi
puntuale, applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni
matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note,
16
VOTO
10
9
8
7
esposizione chiara
e abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni spunti critici
Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari, abilità essenziali
di lettura e scrittura, capacità di analisi/comprensione elementare,
applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in
situazioni semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente
ordinata seppur guidata
Conoscenza parziale dei minimi contenuti disciplinari ma tali da
consentire un graduale recupero, abilità di lettura e di scrittura
ancora incerte ma in graduale miglioramento rispetto alla
situazione di partenza, capacità di comprensione scarsa e di analisi
esigua o inconsistente, applicazione delle nozioni matematiche non
sempre corretta e con errori, esposizione ripetitiva e imprecisa,
povertà lessicale
Conoscenza frammentaria e lacunosa anche dei contenuti minimi
disciplinari, abilità di lettura e di scrittura da recuperare, capacità di
comprensione scarsa e di analisi inconsistente o inesistente,
applicazione delle nozioni matematiche scorretta e con gravi errori,
esposizione gravemente scorretta, frammentata e confusa, povertà
lessicale
6
6
con
presenza
di
carenze
5
La valutazione nella Scuola Secondaria di 1° grado
Secondo le disposizioni di cui all’art. 3 della legge n. 169 cit. e all’art. 2 del
D.P.R. n. 122 cit., per gli alunni della Scuola Secondaria di 1° grado la
valutazione periodica e finale dei livelli di apprendimento degli alunni e del
comportamento, la certificazione delle competenze da essi acquisite, nonché la
valutazione dell’esame finale del 1° ciclo, vengono espresse dal Consiglio di
classe con voto in decimi riportato anche in lettere.
Per l’I.R.C. la valutazione continua ad essere espressa con giudizio sintetico.
La valutazione viene registrata su un apposito documento di valutazione
(scheda individuale dell'alunno) nei modi e nelle forme che ciascuna scuola
ritiene opportuni; viene consegnata alla famiglia e accompagnata da un
colloquio esplicativo.
Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione è richiesta la frequenza di
almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato di ciascun alunno.
Infatti, l’art. 11 del decreto legislativo n. 59/2004 e i richiamati articoli 2 e 14
del Regolamento parlano espressamente di “orario annuale personalizzato”. A
riguardo è opportuno precisare che tali riferimenti devono essere interpretati
per la scuola secondaria di primo grado alla luce del nuovo assetto
ordinamentale definito dal d.P.R. 20 marzo 2009 n. 89 (in particolare dall’art.
5). L’intera questione della personalizzazione va, comunque, inquadrata per
tutta la scuola secondaria nella cornice normativa del d.P.R. 275/99 e, in
particolare, degli artt. 8 e 9 del predetto regolamento. Pertanto devono essere
considerate, a tutti gli effetti, come rientranti nel monte ore annuale del
curricolo di ciascun allievo tutte le attività oggetto di formale valutazione
intermedia e finale da parte del consiglio di classe.
17
Validità anno scolastico 2013/14 ( CM n. 20/11)
25%
ORE settimanali
Totale Annuo
Limite Max consentito per validità
A.S.
30
30 x 33 settimane = 990 248 ore
ore
In merito il Convitto comunicherà all’inizio dell’anno scolastico ad ogni alunno e
alla sua famiglia il relativo orario annuale personalizzato e il limite minimo delle
ore di presenza complessive da assicurare per la validità dell’anno; pubblica
altresì all’Albo Pretorio Digitale della scuola le deroghe a tale limite previste dal
collegio dei docenti (*).
Si segnala inoltre la necessità di dare, secondo una periodicità definita
autonomamente da ciascuna istituzione scolastica e comunque prima degli
scrutini intermedi e finali, informazioni puntuali ad ogni studente e alla sua
famiglia perché sia loro possibile avere aggiornata conoscenza della quantità
oraria di assenze accumulate.
Tuttavia l’articolo 14, comma 7, del Regolamento prevede che “le istituzioni
scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto
previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite
[dei tre quarti di presenza del monte ore annuale]. Tale deroga è prevista per
assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze
non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere
alla valutazione degli alunni interessati”.
In ragione di ciò il Convitto Nazionale “P. Galluppi” con annesse scuole primaria
e secondaria di primo grado per casi eccezionali, stabilisce le seguenti motivate
deroghe al suddetto limite.
Le deroghe saranno previste solo nei seguenti casi:
 gravi motivi di salute adeguatamente documentati;
VALIDITA’ anno
 terapie e/o cure programmate;
scolastico
per
 ricoveri documentati;
deroga in caso di
 lutto riguardante parenti entro il secondo grado;
assenze superiori
 partecipazione ad attività sportive e agonistiche
ai ¾ delle ore
organizzate da federazioni riconosciute dal C.O.N.I.;
previste nel piano
 adesione a confessioni religiose per le quali esistono
di studi (comma
specifiche intese che considerano il sabato come
10 art. 2 D.P.R
giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce
122
del 22-06l’intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo
2009)
Giorno; Legge n. 101/1989 sulla regolazione dei
rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunità Ebraiche
Italiane, sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio
1987).
Rientrano nel numero delle assenze:
 gli ingressi in ritardo e le uscite anticipate;
18
 leeccessive assenze saltuarie per malattia di un giorno (anche se giustificate
da certificato medico) o per motivi familiari o personali non meglio specificati;
 le assenze collettive;
 le assenze in occasione delle attività extracurricolari programmate per la
classe di appartenenza.
(*) La pubblicazione dei presenti criteri di valutazione sul sito della scuola
valgono come diffusione delle deroghe in parola adottate dal Collegio dei
Docenti.
Scrutinio finale e assenze
Va, infine, ricordato che l’art. 14, comma 7, del Regolamento prevede in ogni
caso che “Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza,
comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio
finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo.”
Di tale accertamento e della eventuale impossibilità di procedere alla
valutazione per l’ammissione alla classe successiva o all’esame si dà atto
mediante redazione di apposito verbale da parte del consiglio di classe.
La valutazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente
dal Consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e
determina, se inferiore a sei/decimi, la non ammissione al successivo
anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo.
Per attribuire il voto di condotta al singolo alunno ogni Consiglio di Classe
dovrà prendere in considerazione i seguenti elementi:
- partecipazione attenta e costruttiva al lavoro didattico quotidiano e alle
attività ed iniziative proposte anche fuori dai locali dell’Istituto ( viaggi di
istruzione, progetti extracurriculari, lezioni con interventi di esperti e
specialisti, ecc.);
- diligenza nello svolgimento dei compiti, rispetto degli impegni di studio;
- comportamento regolato dalla consapevolezza di appartenere ad una
comunità, conformato al rispetto delle norme che ne regolano la vita e l’attività
(regolamento d’istituto e di classe);
- frequenza costante e regolare e puntualità alle lezioni.
Il Collegio Docenti, assumendo come obiettivo interdisicplinare e come
fondamento e fine ultimo di ogni attività didattica la formazione di un’etica
della responsabilità, della solidarietà, del rispetto degli altri e di un corretto
esercizio della libertà, ai fini di uniformare le modalità della valutazione, che
verranno utilizzate da tutti i Consigli di Classe per l’assegnazione del voto di
condotta, delibera:

L’assegnazione della valutazione insufficiente avverrà nel rispetto del
D.M. 5 del 16 gennaio 2009, secondo il quale “ la valutazione insufficiente del
comportamento, in sede di scrutinio intermedio e finale, non può riferirsi ad un
singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione
e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico.
In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve
19
rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di classe
deve tenere in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti
realizzati dallo studente nel corso dell’anno, in relazione alle finalità di cui
all’articolo 1 del rubricato Decreto. Pertanto, la comminazione del voto di
insufficienza nel comportamento avverrà:

in presenza di comportamenti di particolare gravità, riconducibili alle
fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti – D.P.R.
249/1998, come modificato dal D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota prot.
3602/PO del 31 Luglio 2008 – e per le quali il regolamento d’istituto prevede
l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento
temporaneo dell’alunno dalla comunità scolastica per periodi superiori a 15
giorni ( art 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto ) “;

in presenza di comportamenti che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5
dell'articolo 3 del Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n.
249, e successive modificazioni (comma 1 Gli studenti sono tenuti a
frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di
studio; comma 2 Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo
d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo
stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi; comma 5 Gli
studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i
sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare
danni al patrimonio della scuola).
Inoltre, il particolare rilievo che una valutazione di insufficienza del
comportamento assume nella carriera scolastica dell’allievo richiede che la
valutazione stessa sia sempre adeguatamente motivata e verbalizzata in sede
di effettuazione dei Consigli di classe sia ordinari che straordinari e soprattutto
in sede di scrutinio intermedio e finale.
1.
Gli indicatori riportati nella seguente griglia, quale espressione dei criteri
per la valutazione del comportamento:
Griglia di valutazione del comportamento
10
o
o
o
o
o
o
o
9
8
Pieno e consapevole rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche.
Scrupoloso rispetto delle norme disciplinari del Regolamento d’Istituto
e delle disposizioni di sicurezza.
Regolare e approfondito svolgimento delle consegne scolastiche
Interesse e partecipazione costanti alle attività scolastiche
Ruolo propositivo all’interno della classe
Buona capacità di socializzare e di lavorare in gruppo
Frequenza puntuale e assidua
o
o
o
o
o
Pieno rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche
Rispetto delle norme disciplinari del Regolamento d’Istituto e delle
disposizioni di sicurezza
Regolare svolgimento delle consegne
Interesse e partecipazione alle attività scolastiche
Ruolo positivo e collaborativo all’interno della classe
Equilibrio nei rapporti interpersonali
Frequenza regolare

Frequenza
o
o
discontinua
e/o
ritardi
20
frequenti
senza
validi
motivi
documentati
OPPURE

Rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche

Rispetto non sempre regolare delle norme del Regolamento d’Istituto
e/o del Regolamento di disciplina (ritardo nella consegna delle
giustificazioni, negligenza nella consegna di materiali scuola-famiglia e
nell’utilizzo del libretto)

Svolgimento non sempre puntuale delle consegne

Partecipazione discontinua alle attività scolastiche

Ammonizioni verbali da parte del Consiglio di Classe o di un
insegnante per invitare ad un comportamento più corretto

Presenza sul registro di classe di una o qualche nota disciplinare
relativa ad episodi scorretti non gravi

Atteggiamento non sempre collaborativo verso i compagni e/o gli
insegnanti
7
o
6
o
Violazione significativa del Regolamento di Disciplina
OPPURE
o
Rispetto non costante degli altri e delle Istituzioni scolastiche
o
Saltuario svolgimento delle consegne
o
Disinteresse per alcune discipline; partecipazione selettiva alle attività
scolastiche
o
Note disciplinari relative a comportamenti scorretti (senza
sospensione)
o
Una nota relativa a un episodio di comportamento scorretto e/o
offensivo nei confronti di compagni, insegnanti, personale della scuola
(senza sospensione)
o
Disturbo delle lezioni
o
Rapporti problematici con compagni, insegnanti, personale della
scuola
o
Numerose assenze e/o ritardi senza validi motivi documentati
Violazione grave del Regolamento di Disciplina
OPPURE
o
Scarso rispetto per gli altri e le Istituzioni scolastiche
o
Inadeguato svolgimento delle consegne
o
Disinteresse per le attività scolastiche
o
Più note disciplinari relative a comportamenti scorretti o
danneggiamenti di strutture o arredi scolastici
o
Una sospensione dalle lezioni per non più di 15 giorni per gravi o
reiterate infrazioni disciplinari
o
Rilevanti episodi di comportamento scorretto e/o offensivo nei
confronti di compagni, insegnanti, personale della scuola
o
Continuo disturbo delle lezioni
o
Funzione negativa all’interno della classe
o
Superamento del numero consentito di assenze e/o ritardi senza validi
motivi documentati
o
Numerose assenze non giustificate
21
Presenza di 6 elementi su 10
5
o
(*)
Violazioni del Regolamento di Disciplina che abbiano portato
all’irrogazione di una sanzione disciplinare (ai sensi dell’art. 7, c. 2 del
DPR 122/2009).
INOLTRE
o
Insufficiente rispetto per gli altri e per le Istituzioni scolastiche
o
Episodi particolarmente gravi che possono configurare varie tipologie
di reato (minacce, atti vandalici, bullismo, ecc.) e possono comportare
pericolo per chi frequenta la scuola
o
Episodi particolarmente gravi che offendono la persona e il ruolo
professionale del personale della scuola e/o la persona degli studenti
o
Numerose note disciplinari relative a comportamenti gravemente
scorretti
o
Inesistente svolgimento delle consegne
o
Completo disinteresse per le attività scolastiche
o
Assiduo disturbo delle lezioni
o
Ruolo negativo all’interno della classe
o
Superamento del numero consentito di assenze non giustificate
o
Numerosi ritardi senza validi motivi documentati
o
una sospensione dalle lezioni superiore a 15 giorni (**). Fermo
restando che se, successivamente alla irrogazione della sanzione di
natura educativa e riparatoria prevista dal regolamento disciplinare,
l’alunno dimostri apprezzabili e concreti cambiamenti nel
comportamento (tali da evidenziare un sufficiente livello di
miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione in
ordine alle finalità educative di cui all’articolo 1 del D.M. n. 5 del 16
gennaio 2009) è possibile per il Consiglio di classe rivalutare la
posizione dell’alunno e farlo rientrare nell’ambito della valutazione
sufficiente del comportamento.
Presenza di 8 elementi su 11
(*) comma 2 art. 7 D.P.R 122
del 22-06-2009 - La valutazione del
comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o
finale e' decisa dal consiglio di classe nei confronti dell'alunno cui sia stata
precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell'articolo 4,
comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249,
e successive modificazioni, e al quale si possa attribuire la responsabilita' nei
contesti di cui al comma 1 dell'articolo 2 del decreto-legge, dei comportamenti:
a) previsti dai commi 9 e 9-bis dell'articolo 4 del decreto del Presidente della
Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni;
b) che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell'articolo 3 del decreto del
Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive
modificazioni.
(**) Tale sanzione può essere disposta anche quando siano stati commessi
reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo
per l'incolumità delle persone (DPR 24 giugno 1998, n. 249 così come
modificato dal DPR 21 novembre 2007 n. 235 comma 9 art. 4). In merito il
22
Dipartimento per l’Istruzione Direzione Generale per lo Studente,
l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione nella nota del 31 luglio
2008 prot. n. 3602/P0 ha specificato:
l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica
per un periodo superiore a 15 giorni (Art. 4 – Comma 9).
Le suddette sanzioni sono adottate dal Consiglio d’istituto, se ricorrono due
condizioni, entrambe necessarie:
1) devono essere stati commessi “reati che violino la dignità e il rispetto della
persona umana ( ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di
natura sessuale etc.), oppure deve esservi una concreta situazione di pericolo
per l’incolumità delle persone (ad es. incendio o allagamento;)
2) il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga al
limite dell’allontanamento fino a 15 giorni previsto dal 7° comma dell’art. 4
dello Statuto. In tal caso la durata dell’allontanamento è adeguata alla gravità
dell’infrazione, ovvero al permanere della situazione di pericolo.
Criteri di ammissione e non ammissione alla classe successiva, ovvero
all’Esame di Stato
Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’Esame di Stato a conclusione
del 1° ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei/decimi
in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e nel comportamento. L'eventuale
giudizio di non ammissione dovrà essere assunto dal Consiglio di classe a
maggioranza.
Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato
conclusivo del 1° ciclo sia stata deliberata in presenza di carenze relativamente
al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la Scuola dovrà inserire
una specifica nota al riguardo nell’apposito documento di valutazione e
trasmetterlo alla famiglia dell’alunno.
Per l’ammissione
alla classe successiva, ovvero all’Esame di Stato a
conclusione del 1° ciclo in presenza di insufficienze ogni Consiglio di Classe
dovrà seguire i seguenti criteri:
Criteri di ammissione e non ammissione
 frequenza per almeno i ¾ delle ore previste nel piano
di studi (salvo deroga);
 Presenza di votazioni almeno sufficienti in tutte le
discipline, condotta compresa. Le deroghe espresse
AMMISSIONE alla
con il voto consiglio sono ammesse solo in presenza
di 3 materie con insufficienze lievi (cinque) o nel caso
classe successiva
di due materie con voto 5 e una con voto 4
(classi seconde e
Nel caso di ammissioni deliberate in presenza di
carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi
terze)
di apprendimento, la scuola provvede ad inserire una
specifica nota al riguardo nel documento individuale di
valutazione ed a trasmettere quest'ultimo alla famiglia
dell'alunno (comma 7 art. 2 D.P.R 122 del 22-062009)
AMMISSIONE
 frequenza per almeno i ¾ delle ore previste nel piano di
agli
studi (salvo deroga);
23
Esami di Stato
 Presenza di votazioni almeno sufficienti in tutte le
discipline, condotta compresa.
NON
AMMISSIONE
alla
classe
successiva
(classi
seconde e terze)
 Voto di condotta insufficiente;
 Frequenza inferiore ai ¾ delle ore
previste dal piano di studi.
 In riferimento al profitto insufficiente
conseguito ed in base al numero di materie
presenti nel piano di studio
NON AMMISSIONE
agli Esami di Stato
 Voto di condotta insufficiente.
 Frequenza inferiore ai ¾ delle ore
previste dal piano di studi
 Voto insufficiente in una o più materie
Al termine dell’anno conclusivo della Scuola Secondaria di 1° grado la Scuola
certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di
sostenerne i processi di apprendimento e di favorire l’orientamento per la
prosecuzione degli studi.
L’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo dell'istruzione
Il corso di studi si conclude con l'esame di Stato il cui superamento è titolo
indispensabile per l'iscrizione agli istituti del 2° ciclo.
L'ammissione all'esame di Stato è disposta, previo accertamento della
prescritta frequenza ai fini della validità dell'anno scolastico, nei confronti
dell'alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in
ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico
voto secondo l'ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore
a sei decimi. Il giudizio di idoneità è espresso dal Consiglio di classe in decimi,
considerando il percorso scolastico compiuto dall'allievo nella Scuola
Secondaria di 1° grado.
Alla valutazione conclusiva dell'esame concorre l'esito della prova scritta
nazionale. I testi della prova sono scelti dal Ministro tra quelli predisposti
annualmente dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione
(INVALSI).
All'esito dell'esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi
compresa la prova nazionale. Il voto finale è costituito dalla media dei voti in
decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata
all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5.
Conseguono il diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore
a sei/decimi.
Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci/decimi può essere assegnata
la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta
all'unanimità.
Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante pubblicazione.
24
Valutazione inclusiva
La valutazione degli alunni disabili
Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede, di
norma, a valutazioni differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di
handicap psichico, la valutazione, adeguatamente differenziata, tiene conto
degli
obiettivi
prefissati
nel
Piano
Educativo
Individualizzato
(PEI).L’individualizzazione del percorso educativo previsto dal PEI per l’alunno
con disabilità può incidere, a seconda della tipologia di disabilità e della sua
gravità, sui metodi di valutazione e sul valore legale del titolo di studio
conseguito, in particolare, al termine del Secondo Ciclo di istruzione.
L’articolo 9 del D.P.R. n. 122 cit. prevede che, in sede di esame conclusivo del
1° ciclo di istruzione, le prove siano adattate in relazione agli obiettivi del PEI.
Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del
superamento dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza. Nel caso
in cui gli obiettivi previsti dal PEI non siano riconducibili ai programmi
ministeriali, il percorso formativo consente l’acquisizione di un attestato di
credito formativo valido anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e
formazione.
Ai sensi dell’art. 318 del D. Lgs. n. 297/94 (Testo Unico), per le prove di esame
sono predisposte apposite prove scritte.
La valutazione degli alunni DSA
Ai sensi della Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 il Collegio dei docenti su
proposta dei singoli consigli di classe/interclasse adotterà forme di verifica e di
valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti. Pertanto agli
studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di
formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di
valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato. Per il nostro
Istituto punto di partenza di una valutazione inclusiva degli alunni sarà l’aver
ben chiaro quelle che sono le azioni del "personalizzare", del "differenziare" e
dell’"individualizzare".
Ciò detto i nostri alunni diversamente abili e con BES saranno valutati in base
al PEI ed al PDP. Infatti, i vari PDP della classe, accanto ad eventuali PEI e ad
altri eventuali PDP per alunni con DSA, dovranno raccordarsi con una
progettazione e con una didattica strutturalmente inclusiva, a ciò ovviamente
dovrà associarsi una valutazione inclusiva coerente con quanto progettato.
Pertanto, collegialmente gli insegnanti dovranno definire gli elementi della
Didattica Inclusiva che costruiranno la quotidianità delle attività formative. Una
quotidianità per tutti, fatta in modo da accogliere le attività personalizzate. A
questo livello si dovrà pensare all’adattamento dei materiali e dei testi,
all’attivazione della risorsa compagni di classe (apprendimento cooperativo
e tutoring), a varie forme di differenziazione, alla didattica laboratoriale,
all’uso inclusivo delle tecnologie. Questa progettazione di classe costituirà un
valore aggiunto fondamentale per le varie individualizzazioni-personalizzazioni
di cui si è detto prima e quindi anche per la valutazione.
Il primo passo per valutare in modo inclusivo è quello di considerare la
valutazione inclusiva come un metodo di valutazione del rendimento scolastico
25
degli alunni disabili o con BES che frequentano classi comuni, nelle quali la
politica e la prassi valutativa mirano a promuovere l’apprendimento di tutti gli
alunni. Il focus obiettivo della valutazione inclusiva dovrà essere, dunque,
quello di attivare politiche e procedure di valutazione capaci di essere un
sostegno e un incentivo alla partecipazione scolastica e all’integrazione degli
alunni, ma soprattutto capaci di far si che le procedure e le prassi di
valutazione del rendimento scolastico non divengano forme di emarginazione e
discriminazione
CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA
SECONDARIA DI I GRADO [con riferimento alla valutazione
sommativa, periodica e finale]
Griglia di valutazione prova scritta di Italiano classi terze
TIPOLOGIE DI PROVE DI VERIFICA
Prove scritte: compiti in classe,
test grammaticali
Prove
orali:
interrogazioni,
discussioni-dibattiti,
osservazioni
sistematiche
Italiano classe terza
 Pertinenza testuale
NUMERO PROVE DI VERIFICA
03 per quadrimestre
Alla
fine
di
apprendimento
ogni
unità
di
1
 Organicità
2
 Correttezza ortografica
 Conoscenza argomento
 Capacità critica
2
2
3
VERIFICHE E VALUTAZIONI
Le verifiche, puntuali e periodiche, segneranno il cammino percorso dagli
alunni. Esse dovranno tendere a misurare i cambiamenti intervenuti e le
eventuali difficoltà riscontrate in itinere, per adeguare l’azione didattica alle
esigenze di ogni singolo allievo e verranno effettuate durante lo svolgimento e
a conclusione di ogni unità di apprendimento.
Nell’attività valutativa si terranno presenti i seguenti indirizzi:
1. piuttosto che il possesso mnemonico di nozioni, si giudicherà l’acquisizione
di metodi, abilità e il raggiungimento delle competenze;
2. oltre che del profitto scolastico, si terrà conto dell’impegno alla socialità
mostrato dal discente;
3. si considererà la partecipazione alle varie attività;
4. si analizzerà il livello di scolarizzazione raggiunto;
La valutazione, pertanto, non sarà atto fiscale ma un mezzo che insieme a
tanti altri, contribuirà alla promozione umana e culturale del discente e quindi
sarà realisticamente orientativa.
Le verifiche, dunque, permetteranno una valutazione formativa ed orientativa.
Nelle valutazioni quadrimestrali, si rileveranno:
26
- la maturazione nei campi disciplinari, relativamente ai contenuti e linguaggi,
metodologie e processi logici e creatività;
- il progresso nell’area cognitiva ( condotta positiva ) considerando le modalità
con cui l’alunno entra in relazione con sé e con gli altri:
- auto ed etero percezione, controllo e integrazione sociale
- le risposte date dall’allievo alle attività di individualizzazione miranti al
recupero, consolidamento e potenziamento di abilità, allo sviluppo della
persona sul piano sociale e di lavoro, all’orientamento.
- La situazione di partenza, in relazione alla maturità affettiva e a quella
cognitiva, nelle capacità trasversali e nelle competenze disciplinari.
La valutazione secondo la vigente normativa sarà espressa in decimi partendo,
però, dal quattro seguendo la corrispondenza tra giudizi sintetici già in uso e i
voti:
- 10 = eccellente
- 9 = ottimo
- 8 = distinto
- 7 = buono
- 6 = sufficiente
- 5 = mediocre
- 4 = non sufficiente
- 3 – 2 – 1 = gravemente insufficiente
Si intende che:
- 10 = piena padronanza delle conoscenze ed abilità programmate che si sanno
organizzare e rielaborare in modo originale e creativo;
- 9 = acquisizione completa ed autonoma di conoscenze ed abilità
programmate; sviluppo organico di capacità personali nella rielaborazione ed
organizzazione di quanto appreso;
- 8 = acquisizione sicura delle conoscenze e abilità programmate in ambito
didattico ed educativo;
- 7 = possesso adeguato di conoscenze ed acquisizione di abilità idonee
rispetto agli obiettivi programmati;
- 6 = conoscenza globale dei contenuti proposti, complessivo conseguimento
degli obiettivi essenziali programmati in campo educativo e cognitivo,
miglioramento significativo della situazione di partenza;
- 5 = acquisizione incompleta delle conoscenze e abilità programmate, scarsa
autonomia di rielaborazione e di organizzazione dei contenuti appresi, carente
raggiungimento degli obiettivi programmati;
- 4 = limitato possesso delle abilità di base, mancato raggiungimento degli
obiettivi minimi, situazione di partenza carente che non ha subito variazioni di
rilievo;
- 3 – 2 – 1 = inesistente possesso delle abilità di base, assoluta mancanza di
interesse per il raggiungimento degli obiettivi.
CLASSI PRIME E SECONDE
Indicatori
Descrittori
Punti
 Svolgimento completo ed aderente alla
 2
traccia
 1
27
Pertinenza
testuale
Organicità
Correttezza
ortografica
Conoscenza
argomento
Capacità critica
 Svolgimento accettabile e parzialmente
pertinente
 Svolgimento non aderente alla traccia
 Svolgimento completo e ben organizzato
 Svolgimento parzialmente organizzato
 Svolgimento incompleto e confuso
 Forma lineare e scorrevole senza
imprecisioni ortografiche
 Forma sostanzialmente corretta con
qualche imprecisione ortografica
 Forma poco corretta con numerosi errori
ortografici
 Conoscenza approfondita
 Conoscenza sufficiente
 Conoscenza superficiale e frammentaria
 0
 Ottima capacità critica
 Sufficiente capacità critica
 Assenza di capacità critica
 2
 1
 0
28




2
1
0
2
 1
 0
 2
 1
 0
Criteri di valutazione verifiche scritte finali di matematica
Indicatori
Descrittori
Conoscenza
della
disciplina
e
applicazione
di
relazioni, proprietà
e procedimenti
Applicazione delle
tecniche di calcolo
Comprensione
soluzione
quesiti
Punti
Conoscenza approfondita, applicazione
sicura.
Conoscenza
buona,
applicazione
sostanzialmente corretta
Conoscenza sufficiente, applicazione
parziale
Conoscenza
frammentaria,
applicazione incerta
Conoscenza lacunosa, applicazione
scorretta.
Conoscenza e applicazione mancanti
3
Calcoli
Calcoli
Calcoli
Calcoli
2
1,5
1
0
corretti
sostanzialmente corretti
parzialmente corretti
errati
Soluzione
Soluzione
e Soluzione
dei Soluzione
Soluzione
Soluzione
errata
corretta e ordinata
soddisfacente
essenziale
parziale
frammentaria
mancante o totalmente
Comprensione e uso appropriato di
simboli, unità di misura, tabelle, grafici
Comprensione e uso adeguato di
Comprensione
e simboli, unità di misura, tabelle, grafici
uso dei linguaggi Comprensione e uso approssimativo di
specifici
simboli, unità di misura, tabelle, grafici
Comprensione e uso inappropriato o
mancante di simboli, unità di misura,
tabelle, grafici
29
2,5
2
1,5
1
0
3
2,5
2
1,5
1
0
2
1,5
1
0
Griglia di valutazione prova scritta di Inglese e Francese
GRIGLIA DI VALUTAZIONE VERIFICA SCRITTA INGLESE E FRANCESE
CLASSI TERZE
INDICATORI
COMPLETA BUONA
Comprensione
del
testo
Correttezza
ortomorfosintattica
Efficacia
comunicativa nell’uso
delle
funzioni
linguistiche
Padronanza lessicale
3
2
SUFFICIENTE NON
SUFFICIENTE
2
2
2
2
1
1
3
2
2
1
2
2
1
1

SI RICORRERA’
ALL’USO DI 0,5 SE
NECESSARIO

SI UTILIZZERA’
LA VALUTAZIONE DI
3
SE
VERRA’
CONSEGNATO
IL
COMPITO IN BIANCO
GRIGLIA DI VALUTAZIONE VERIFICA SCRITTA INGLESE E FRANCESE
CLASSI I E II
Grigia valutazione delle verifiche sommative orali
INDICATORI
COMPLETA BUONA SUFFICIENTE NON
SUFFICIENTE
del 3
2
2
2
Comprensione
testo
Correttezza
orto- 2
morfosintattica
Efficacia comunicativa 3
nell’uso delle funzioni
linguistiche
 SI RICORRERA’
ALL’USO DI 0,5 SE
NECESSARIO
2
1
1
2
2
1
 SI UTILIZZERA’ LA
VALUTAZIONE DI 3
SE VERRA’
CONSEGNATO IL
COMPITO IN BIANCO
30
VOTO 10:Coerenza, coesione ed efficacia espositiva; conoscenze solide ed
approfondite; pronte connessioni e sicura autonomia nel collegare gli
argomenti; capacità di integrare i contenuti con apporti personali.
VOTO 9:Coerenza e coesione espositiva, conoscenze solide; sicura autonomia
nel collegare gli argomenti ;capacità di rielaborare i contenuti con apporti
personali.
VOTO 8 :Correttezza espositiva e proprietà di linguaggio: conoscenze ampie e
organiche; capacità di collegare gli argomenti con sicuro ragionamento e
disinvolta rielaborazione dei contenuti.
VOTO 7:Correttezza e chiarezza nell’esposizione; conoscenze appropriate;
capacità di collegare con una certa prontezza i contenuti e di rielaborarli
parzialmente;
VOTO 6 :Accettabile chiarezza nell’esporre; conoscenze essenziali ;capacità di
collegare, seppure con modeste connessioni i contenuti e di elaborarli in modo
elementare;
VOTO <6:Esposizione incerta; gravi in coesioni; conoscenze confuse e
lacunose; incapacità di collegare gli argomenti e di rielaborare i contenuti
Griglia di valutazione decimale quadrimestrale
VOTO CONOSCENZA
ABILITA’
--dei
contenuti
(SAPER FARE)
disciplinari
(SAPERE)
4
Lacunosaparziale
5
SuperficialeIncerta-Semplice
6
EssenzialeQualche
inesattezza
ed
imprecisione
CompletaCorretta ma non
approfondita
Organica- Ampia
7
8
9
Approfondita
Articolata
10 EccellenteCritico
-
COMPORTAMENTI
(SAPER ESSERE)
Applica confusamente il linguaggio specifico e le
conoscenze risultano parziali. Effettua analisi e sintesi
limitate. Non interpreta semplici messaggi.
Sa adoperare solo parzialmente il lessico. Effettua analisi
e sintesi imprecisi. Interpreta i messaggi più evidenti in
modo impreciso.
Non sempre autonomo-usa un lessico in modo semplice e
pressoché corretto. Effettua analisi e sintesi non
approfondite, se guidato sintetizza le conoscenze,
argomenta negli aspetti essenziali.
Sa adoperare
il lessico nei compiti richiesti. Analisi
complessa ma con aiuto, argomenta con pertinenza ma
con qualche incertezza
Sa adoperare il lessico specifico in compiti complessi.
Effettua analisi complesse e approfondite. Autonomia
nella sintesi- Argomenta con pertinenza e sicurezza.
Applica le conoscenze in compiti complessi senza errori.
Possiede padronanza nel cogliere gli elementi di un
insieme e stabilire tra essi relazioni-Organizza e critica in
modo autonomo e completo
Applica criticamente le conoscenze in compiti complessi
senza errori e imprecisioni. Possiede padronanza nel
cogliere gli elementi di un insieme e stabilire tra essi
relazioni. Organizza e critica in modo autonomo,
completo, originale.
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1 Ministero dell`Istruzione, dell`Università e della Ricerca CONVITTO