u Istituto di Istruzione Superiore f,2 “L. Fantini” Via Bologna n. 240 40038 Vergato (BO) Tel. 051.6745311 iis©fantinivergato.it PEC [email protected] — C.F. 80074950371 — — [] [ Fax 051.674 a’ cod. mccc. BOISO2100X PROGRAMMA SVOLTO 3 CAT A.S. 2014-15 DISCIPLINA: Lingua e civiltà inglese TESTO IN ADOZIONE: ESCAPES, CLIFTON, COSTA, GELLI, ED. EDISCO RIPASSO GRAMMATICALE E LESSICALE Present simple vs present continuous Past simple Used to Irregular verbs Present perfect Present perfect continuous Qua n tifi e rs Articles: a, an, the Possessive adjectives/pronouns Object pronouns Pronunciation and phonetic alphabet Idiomatic expression Describing things Vocabuiary about various context DAL LIBRO DI TESTO Today’s lingua franca, pp. 7-9 The rise and decline of the British Empire, pp.11-12 Multicultural London, p. 24 Film: the Simpsons, p. 34 Film: The Truman show, p. 68 Australia, pp. 101-104 A dying planet? P. 112 Feelings and questions, pp. 146-147 Legai drinking age, p. 149 DA FOTOCOPIA Italian food comes to the UK The Christmas tree At home with mamma Olympic games Camden market, Portobello road Vergato, 04-06-2015 Prof.ssa Maria Cristina Grilli t,1 Gli alunni IJ.S. “L. FANTINP’-VERGATO Prof. Nerio Nerozzi Anno Scolastico 2014-2015 Classe 3 CAT Testo in adozione: “Letteratura +“ Sambugar Salà, La Nuova Italia Programma svolto di LETTERATURA ITALIANA Dal latino ai volgari. La nascita della letteratura in volgare. La nascita delle letterature europee: le canzoni di gesta. La canzone di Orlando. La lirica provenzale. La materia di Bretagna, il romanzo cavalleresco. La Scuola Siciliana. Jacopo da Lentini: lo m’aggio posto in core a Dio servire; Amor è uno desio che ven da core. Poesia religiosa. Francesco d’Assisi: Cantico delle creature. Poeti comico realistici. Cecco Angiolieri. S’I’ fosse foco, arderei ‘I mondo. Il Dolce Stil Novo. Guido Guinizzelli: Io voglio del ver la mia donna laudare. Guido Cavalcanti: Clii è questa che ven ch’ogn’om la mira. Dante Alighieri. Dalla Vita Nova: “Lode di Beatrice” e sonetto “Tanto gentile”. Dalle “Rime”: Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io. Dalla Comedia l’inferno Canti 1, il, III, ‘i, VI, )(, XIII, XXXIII. Petrarca. Dal “Canzoniere”: Muovesi il vecchierel canuto et biancho; Solo et pensoso i più deserti campi. Dal “Secretum”: “L’accidia” Dalle “Familiares”: L’ascesa al Monte Ventoso 1-105. Boccaccio. Dal “Decameron”: Chichibio, Federigo degli Alberighi, Cisti il fornaio, Melchisedech e il Saladino. L’ Umanesimo-Rinascimento. Lorenzo Medici: Canzone di Bacco. Machiavelli. Il Discorso intorno alla prima deca di Tito Livio. Da “Il Principe”: La realtà effettuale; La volpe e il leone; Capitolo V. Francesco Guicciardini. Dai Ricordi: 110; 114; 117. Ariosto. Da: “L’Orlando ftirioso”: prime 19 ottave. Vergato, 8giugno2015 1.1.5. “FANTINI” DI VERGATO PROGRAMMA DIDATTICO SVOLTO NELL’ANNO SCOLASTICO 2014/2015 MATERIA: SCIENZE MOTORIE DOCENTE: Michela Gregorace CLASSE 3CAT OBIETtIVI Le attività svolte durante le lezioni di Scienze Motorie hanno avuto come finalità il raggiungimento dei seguenti obiettivi: -SVILUPPO DELLE CAPACITA’ CONDIZIONALI (resistenza, velocità, forza, mobilità articolare, agilità e destrezza) -POTENZIAMENTO DELLE CAPACITA’ COORDINATIVE (capacità di apprendimento di movimenti più o meno complessi, equilibrio statico, dinamico, instabile, coordinazione dinamico- generale, coordinazione segmentaria specie oculo- manuale e oculo-podalica) -CONOSCENZA E PRATICA DELLE ATtIVITA’ SPORTIVE (pallamano, pallavolo, pallacanestro, calcio a 5, ultimate frisbee. baseball, tcnnis) Il programma è stato svolto per moduli. Per quanto concerne i contenuti si sono privilegiate le attività di: RESISTENZA: corsa a ritmo costante, corsa a ritmi diversi VELOCITA’: esercizi sulla velocità FORZA: esercitazioni individuali e a coppie, sia a carico naturale (corpo libero) che con sovraccarich i(su tutti i distretti muscolari) anche con uso di piccoli e grandi attrezzi. Lavoro a stazioni (power-training) AGILITA’ E DESTREZZA E MOBILITA’ ARTICOLARE: esercizi di rovesciamento della statica al suolo, combinazioni con la funicella, stretching dei vari distretti muscolari delle articolazioni coxo-femora le, tibio-tarsica, cingolo scapolo-omerale e rachidea. Sono state praticate le seguenti attività sportive svolte solitamente nella seconda parte di ogni lezione. PALLAVOLO: palleggio, bagher e battuta. Posizioni in campo e distinzione dei moli. Fondamentali d’attacco: schiacciata e pallonetto. Regolamento tecnico PALLACANESTRO: palleggio, passaggio e tiro. Posizioni in campo. difesa a uomo e a zona. Regolamento tecnico. CALCIO: controllo di palla, fondamentali di squadra e regolamento tecnico. ULTIMATE FRISBEE: dritto, rovescio. Regolamento tecnico. PALLAMANO: patteggio e tiro. Attacco e difesa. Regolamento tc;cnico. BASEBALL: lancio, prcsa e battuta. Regolamento TENNIS: Dritto e rovescio. Regolamento tecnico. ARGOMENTI TEORICI TRATtATI: -apparato locomotore con riferimenti ad assi e piani dello spv.zio -regolamento delle varie discipline sportive e cenni sulla disubilità cenni dell’apparato oste-articolare -cenni del sistema muscolare e principali gruppi muscolari - Le modalità di lavoro utilizzate sono state prevalentemente lezioni pratiche in palestra. Durante le lezioni sono stati utilizzati i seguenti strumenti di •‘avoro: -Attrezzatura fissa presente nelle palestre (canestri. porte. retc di pallavolo. spalliere) -Grandi attrezzi: materassi -Piccoli attrezzi: cerchi, funicelle, bastoni, palloni vari, palle mediche, coni, cinesini e rotella metrica) Partecipazione di alcuni alunni a: torneo interno pallavolo Vergato, 31/5/2015 Ra p esentanti di clas ‘e Il docente 1 . Miclielorace ..... .......... 1.1.5. “L. FANTINI” VERGATO Prof. Nerio Nerozzi Anno Scolastico 2014-2015 Classe 3 CAT Testo in adozione: “La Storia” Lepre, Petraccone, Zanichelli Programma svolto di STORIA Il Medioevo. La rinascita delle città. La lotta per le investiture. Il Regno dei Normanni nel sud Italia. Federico Il di Svevia. Fine del regno svevo nell’Italia meridionale. Angioini e Aragonesi. Le monarchie europee. Le crociate, le eresie, ordini religiosi, lo scisma d’oriente. BoniCacio VIII, Enrico VII: fine delle pretese universalistiche. Guerra dei cento anni. Guerra delle 2 rose. Unione di Castiglia e Aragona. Stati Regionali in Italia Umanesimo. Conflitti religiosi in Europa nel 400. L’espansionismo turco. Lo scisma di Occidente. Le esplorazioni geografiche. I conquistadores e le civiltà precolombiane. La conquista dell’America Latina. La distruzione delle civiltà precolombiane. - Dalla discesa di Carlo VIII in Italia alla Lega Santa. Carlo V e le guerre d’italia. Carlo V, l’impero universale. La nascita dello stato moderno. Lutero e la riforma protestante. La controriforma. Conflitti religiosi nell’Europa del 500. Fallimento del disegno universalistico di Carlo V. La Spagna di Filippo Il. L’Inghilterra anglicana. Enrico VIII e Elisabetta I. Lo scontro con la Spagna e la guerra di corsa. Lo sviluppo economico dei Paesi Bassi. La riforma nei Paesi Bassi e nell’Europa del Nord. Guerre di religione in Francia. La guerra dei trent’anni. Esiti della guerra in Italia. Il “Capitalismo”. Vergato, 8 giugno 2015 (Qof. Neriq’rozzi Anno Scolastico 2014-2015 Classe 3 CAT Programma di Matematica Modulo 1: ripasso: equazioni di secondo grado ed equazioni parametriche; scomposizione del trinomio di secondo grado e formula ridotta; disequazioni di primo grado, irere e frtte Il pia’o cartesiano: coordinate cartesiane, distanza di due punti, coordinate del punto medio di un segmento. Modulo 2: complementi di Algebra: equazioni binomie, trinomie e biquadratiche, equazioni reciproche, sistemi simmetrici e disequazioni di grado superiore al secondo; equazioni e disequazioni irrazionali; equazioni e disequazioni con valori assoluti. Modulo 3: la retta: equazioni della retta in forma esplicita ed implicita, significato del coefficiente angolare e dell’intercetta, equazione delle rette parallele agli assi, delle bisettrici e risoluzione di sistemi (interpretazione grafica); condizione di parallelismo perpendicolarità tra rette del piano ( con dim), condizioni per determirnre una rctta, equazioni del fascio proprio ed improplo dirette; distanza di un punto da una retta. Modulo 4: la parabola: definizione come luogo geometrico, equazione generale, coordinate di fuoco e vertice ed equazione d asse e direttrice; condizioni per determinare leqt’a::iore di una parabola: parabola per tre punti, per un punto ed il vertice/fuoco, per il vertice/fuoco e drettrVe. lntersezione tra retta e parabola; parabola con asse parallelo all’asse r, fasc’ di parabole e loro caratt?ristiche, rette tangenti ad una parabola condotte da punti esterni o sulla cura; formula di sdoppiamento. Modulo 5: circonferenza: definizione come luogo geometrico, equazioni e caratteristiche, determinazione di centro e raugio, grafico; posizioni redproche di circonferenza e retta e tra drconferenze; criteri per determinare una circonferenza; tangenti d una cir:crferenza mndate dr punti esterni o sulla circonferenza stessa; fasci di circonferen7e e relazione tra funzioni e circonf.erenze. Modulo 6: ellisse ed iperbole: definizioni come luoghi geometrici, equazioni canoniche, coordinate di vertici e fuochi, equazione degli asintoti, eccentricità; grafici, ellissi e funzioni. Iperbole equilatera: definizione, gr2fico, prvrriet;. la funzione omosrafic3. intersezioni t’a iperbole e retta, perbole e funzioni. Modulo 7: la funzione esponenziale: ripasso sulle proprietà delle funzioni: classificazione di funzioni e loro dominio; poten2e ad esponente irrazionale: definizione e proprietà. La funzione e5ponenziale: definizione, grafico, proprietà e caratteristiche. Equazioni esponenziali elementari e riconducibili ad elementari. Vergato, 04/06/201E per g! alunni l’ns€gnnte Programma di Complementi di Matematica Modulo i : gli angoli: orientamento degli angoli e loro misura, definizione di seno, coseno, tangente e loro grafici,definizione di secante, cosecante e cotangente; funzioni periodiche e limitate. Identità fondamentali della trigonometria. Funzioni goniometriche degli angoli di 30°, 60° e 45°; funzioni goniometriche di angoli complementari, 5upplementari, e5plementari, opposti, e che differiscono di 900, 180°, 270°. Funzioni inverse delle funzioni goniometriche, grafici delle funzioni derivate dalle funzioni goniometriche. Modulo 2: formule goniometriche:formule di addizione e sottrazione, duplicazione, bisezione per seno, coseno (con dim.) e tangente; formule parametriche e di prostaferesi. Modulo 3: equazioni e disequazioni goniometriche: equazioni elementari in seno, coseno e tangente, o riconducibili ad esse; equazioni di 5econdo grado riconducibili ad equazioni elementari; equazioni goniometriche di grado superiore riconducibili ad equazioni elementari; equazioni lineari in seno e coseno complete (tutti i metodi); equazioni omogenee o riconducibili ad omogenee; disequazioni goniometriche elementari o scomponibili. Modulo 4: i triangoli: Teoremi sui triangoli rettangoli, area di un triangolo, teorema della corda (tutti con dim); teoremi dei seni e del cofeno (cori dimj; risouzione di triangoli rettangoli e qualunque. Modulo 5: i numeri complessi: numeri immaginari e numeri complessi: definizione, rappresentazioni, proprietà dell’unità immaginaria, modulo, ed operazioni tra numeri complessi; interpretazione geometrica di addizione e sottrazione; equazioni in C. Vergato, 04/06/2015 per gli alunni o l’insegnante 0’ Istituto di Istruzione Superiore “L. Fantini” Via Bologna n. 240-40038 Vergato (BO) Tel. 051.6745311 Fax 051.6745322 Hsranriniver2atoJt PEC postapec.fantinivergtp.it C.F. 80074950371— coi mccc. BOLSO2100X - A.S. 2014/2015 PROGRAMMAZIONE EFFETTIVAMENTE SVOLTA CLASSE 3 CAT CORSO DI: PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof./ssa Silvia Marchi FORZE VETTORI E MOMENTI - - - - - - - - - - - Definizione di vettore e sue componenti.. Risultante di forze, somma e sottrazione, composizione e scomposizione di forze complanari. Risultante di un sistema di forze (poligono funicolure). Composizione delle forze. Scomposizione delle forze. Definizione e concetto di momento e di coppia. Teorema di Varignon e sue applicazioni. Momento te coppia di un sistema di forze e applicazioni varie. Risultante di sistemi di forze con il metodo grafico e analitico. Raffronti tra metodo grafico e analitico per la risoluzione di sistemi di forze Operazioni con i vettori e sistemi vettoriali GEOMETRIA DELLE MASSE (momenti del l’e del 2’ ordine) - — - - - - - Definizione e concetto di baricentro Baricentri di figure piane. Determinazione analitica e grafica del baricentro di figure piane simmetriche e non e di profili di acciaio elementari e complesse. Concetto e determinazione di momento statico (momento di primo ordine) Concetto e determinazione di momenti del 2° ordine (momenti d’inerzia assiale, polare e centrifugo di un sistema di masse discrete). Teorema di trasposizione e sua applicazione in sistemi continui. STATICA: ANALISI STRUTTURALE - - - I carichi (concentrati e distribuiti) I vincoli(semplici, doppi e tripli; interni ed esterni) e gradi di libertà. Equazioni della statica e reazioni vincolari, le condizioni di equilibrio delle strutture isostatiche. e — - Calcolo delle reazioni vincolari in strutture isostatiche. Studio delle travi inflesse CARATTERISTICHE DELLA SOLLECITAZIONE - - - - Caratteristiche di sollecitazione: M. N e T. Diagrammi di sollecitazione. Caratteristiche delle sollecitazioni in una struttura. Le tensioni, legge di I-Iooke Diagrammi delle sollecitazioni interne (N. T. M). Le travi reticolari (cenni) ELABORAZIONE PROGETTUALE I - Il concetto di scala come elemento strutturale. Teoria e criteri progettuali per civile abitazione ed edificio pubblico. Rappresentazione grafica di una scala a due rampe in pianta. sezione e assonometria. ELABORAZIONE PROGEUUALE 2 - - - Rappresentazione grafica di un alloggio con studio dei particolari di arredo e loro simbologia. Normativa di riferimento e rappresentazione di piante quotate. prospetti e sezione. R.l. Norme di disegno edile nella progettazione, nella produzione di elaborati con tecniche di restituzione grafica manuali o al Cad: AutoCAD 2012 IMPIANTI - - Le tipologie di impianti presenti negli edifici (elettrico): caratteristiche, conformità. component, apparecchi e simbologia grafica. Progetto di massima di impianti elettrici di alloggi L’architettura sostenibile. caratteri e principi (per la trattazione della quale è stata fornita dispensa apposita). Richiami dei materiali utilizzati in edilizia, con particolare riferimento ai laterizi. - — - L’insegnante curricolare Silvia Marchi Gli studenti Puzone Diego / ‘ Gessi Francesco(4tka4))a?r l’insegnante tecnico pratico I.I.S. “L.FANTINI” COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO CLASSE 3 CAT - Anno Scolastico 2014/2015 PROGRAMMA di GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL ‘AMBIENTE DI LA VORO Docente: PROF. ACHILLE MARTINO COMPETENZE • Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. • Organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza. • Valutare fatti e orientare i propri comportamenti in base a un sistema di valori coerenti con i principi della costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. • Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. • Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. CONOSCENZE • Principi di organizzazione del cantiere e di utilizzo delle macchine. • Normativa relativa alla sicurezza e alla prevenzione degli infortuni e degli incendi nei cantieri. • Ruolo e funzioni del coordinatore nella gestione della sicurezza in fase di progetto e in fase esecutiva; gestione delle interferenze. • Principi e procedure per la stesura di Piani di sicurezza e di coordinamento. ABILITI • Applicare i principi di organizzazione del luogo di lavoro al cantiere. • Intervenire nella redazione dei documenti previsti dalle norme in materia di sicurezza. • Verificare l’applicazione della normativa sulla prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI La classe ha dimostrato in generale una partecipazione accettabile conseguendo risultati mediamente sufficienti. Un piccolo gruppo, particolarmente motivato, si è distinto raggiungendo una buona preparazione globale. ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI MODULO i: Introduzione all’attività edilizia • 11 Processo edilizio • • • • • • La progettazione La costruzione Il cantiere edile Gli interventi edilizi La richiesta dei titoli abilitativi Intenenti edilizi e titoli abilitativi I MODULO 2: Introduzione al problema della sicurezza • • • • • • • • • • • 11 problema della sicurezza nei luoghi di lavoro JnJòrtuni sul lavoro Il registro infortuni Il costo degli infortuni sul lavoro Denuncia e procedimento Le malattie professionali Riconoscimento di malattia professionale Sicurezza su lavoro: evoluzione della normativa Il Testo Unico sulla sicurezza: la struttura Il Testo Unico sulla sicurezza: i contenuti Le norme tecniche MODULO 3: Introduzione alla valutazione del rischio • Pericolo e rischio . Classficazione dei rischi . La valutazione dei rischi e il DVI? • Procedure standardizzate per compilare il D VR • Stima del rischio • Prevenzione e protezione • Informazione, formazione, addestramento • Sorveglianza sanitaria L MODULO 3: Le figure professionali della sicurezza in azienda • • • • • • • Il datore di lavoro Dirigente e preposto I lavoratori Gli addetti alla gestione delle emergenze Il Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza Il Servizio di Prevenzione e Protezione Il medico competente j MODULO 5: Le figure professionali della sicurezza in cantiere • Imprese esecutrici e affidatarie. Datore di lavoro • Il committente e il responsabile dei lavori • I coordinatori della sicurezza i La direzione dei lavori i Il direttore tecnico di cantiere e il capocantiere i Lavoratori subordinati e autonomi i Uomini-giorno L MODULO 6: 1 documenti della sicurezza • • • • • • • La documentazione da tenere in cantiere La notifica preliminare I piani di sicurezza Contenuti minimi del PSC Piano Operativo di Sicurezza (POS) Stima dei costi della sicurezza Ilfascicolo tecnico dell’opera METODI, STRUMENTI E MODALITA ‘DI VERIFICA METODOLOGIE DILA VORO • Gli argomenti vengono contestualizzati nell’ambito della normativa vigente in materia di sicurezza nei cantieri mobili. • La trattazione degli argomenti viene coredata da: esempi commentati dei documenti più comuni che servono per l’organizzazione e la gestione del cantiere, con esercitazioni sui documenti da compilare esempi di uso del prezziario delle opere edili; esempi di casi professionali, con attività che si prestano alla valutazione delle competenze in itinere e in vista della certificazione al termine del quinquennio. • Alla normale lezione frontale si affianca l’uso delle espansioni multimediali del corso, in particolare per mostrare la struttura di un PSC in tutte le sue parti, consentendo allo studente di recepire la totalità dei documenti che lo costituiscono. - - - VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE Per la valutazione degli allievi si ricorre ai seguenti strumenti: • test misti, in parte strutturati con domanda e risposta chiusa, in parte a domanda con risposta aperta; • colloqui orali, su parti abbastanza estese del programma svolto. Più che la semplice nozione fine a se stessa, si cerca di scoprire negli allievi la capacità di ragionare e di muoversi fra i vari argomenti della materia, perciò fanno parte dei colloqui anche esercizi pratici. I colloqui sono svolti cercando in primo luogo di valutare il grado di conoscenza degli argomenti, la capacità di espressione e la capacità di messa in pratica delle conoscenze teoriche; in secondo luogo verificando l’eventuale competenza acquisita, suggerendo collegamenti con altri argomenti del corso o di materie affini; • compiti scritti. La valutazione segue gli stessi criteri, ma curando anche I’ aspetto professionale. I compiti scritti sono di tre tipi: compilazione di documenti : a seconda dei casi, l’esercitazione richiede di inserire una o più parole per completare il senso della frase oppure qualche riga con la descrizione dell’intervento da eseguire, dell’incarico da assegnare, ecc.; risoluzione di esercizi che prevedono la compilazione di computi mefrici, partendo da schemi grafici assegnati, e ricavando da questi le quantità da computare; risoluzione di casi professionali che consentano di ipotizzare situazioni reali di gestione e organizzazione di diversi tipi cantiere. - - - Col progredire degli studi: la compilazione dei documenti tenderà a fare recepire nella sua interezza la complessità del documento stesso; lo svolgimento degli esercizi di computazione richiederà una conoscenza complessiva del progetto edilizio; si tenderà a far diventare gli elaborati e i documenti richiesti per la stesura dei casi professionali sempre più simili a veri e propri atti professionali. Così nella valutazione entreranno in gioco anche la completezza dello svolgimento, l’accuratezza e la chiarezza dell’esposizione. - - - OBIETTIVI TRAS VERSA LI • Dare agli studenti un’apertura all’approfondimento delle loro conoscenze e all’apprendimento di nuove metodologie e tecniche. La formazione sarà mirata perciò più al conseguimento di molteplici principi generali che al dettaglio dell’informazione specifica. 4 t • Acquisizione della capacità di ragionare sulle conoscenze acquisite in modo da essere in grado di compiere le scelte progettuali di volta in volta più adeguate al problema posto. • Elaborazione individuale di un metodo di studio idoneo alle discipline tecniche. LIBRO DI TESTO: GESTIONE, DEL CANTIERE E SICUREZZA VALLI BARALDI SEI Vergato, 6 Giugno 2015 L’insegnante: prof. Achille Martino Gli alunni: 9 3. Istituto di Istruzione Superiore 1 L. • (t .fl antini N Via Bologna n. 240—40038 Vergato (80) Tel. 051.6745311 — Fax 051.6745322 iistThfantiniyerEto,it PEC [email protected] C.F. 80074950371 — li cod. mccc. BOISOZ100X A.S. 2014/2015 PIANO Dl LAVORO INDIVIDUAI.E DEL Prof Fontanive Maurizio CLASSE III INDIRIZZO CAT Per quanto riguarda gli obiettivi generali, gli obiettivi educativi in termini di competenze cognitive, metacognitive e comportamentali-sociali, si fa riferimento a quanto riportato nella sezione “Contratto formativo” del POF e recepito nella prima seduta del Consiglio di Classe. Lo stesso dicasi per le strategie, i metodi e gli strumenti, nonché per i criteri generali di verifica e valutazione. DISCIPLINA: Topografia ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZE, ABILITÀ E CONOSCENZE DELLA DISCIPLINA CHE DEVONO ESSERE ACQUISITE DAGLI ALLIEVI NELL’ARCO DEL SECONDO BIENNIO COMPETENZE Il docente di “Topografia” concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinquennale, i seguenti risultati di apprendimento relativi al profilo educativo, culturale e professionale: padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica;possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate; riconoscere gli aspetti geografici, ecologici,territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali culturali e le trasformazioni intervenute nel tempo;utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza; cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale; orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio I risultati di apprendimento sopra riportati in esito al percorso quinquennale costituiscono il riferimento delle attività didattiche della disciplina nel secondo biennio e nel quinto anno. La disciplina, nell’ambito della programmazione del Consiglio di classe, concorre in particolare al raggiungimento dei seguenti risultati di apprendimento espressi in termini di competenza: •rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le strumentazioni più adeguate ed elaborare i dati ottenuti •utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi •redigere relazioni tecniche e documentare le attività di gruppo e individuali relative a situazioni professionali •utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici ed algoritmici per affrontare situazioni problematiche elaborando opportune soluzioni •organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative di sicurezza L’articolazione dell’insegnamento di “Topografia in conoscenze e abilità è di seguito indicata quale orientamento per la progettazione didattica del docente in relazione alle scelte compiute neflambito della programmazione collegiale del Consiglio di classe. CONOSCENZE (Sapere) ABILITÀ (Saper fare) 1. Le definizioni di angolo e di arco Il concetto di angolo orientato, La misura degli angoli in radianti le operazioni sugli angoli la conversione tra diversi sistemi di misura 1. Saper scrivere e leggere correttamente la notazione convenzionale di un angolosaper riconoscere gli angoli positivi e quelti negativi,saper eseguire le operazioni elementari sugli angoli,saper indicare gli angoli piccoli con i soli sottomultipli,saper trasformare la misura di un angolo nei diversi sistemi di misura,saper utilizzare la definizione di radiante per risolvere semplici problemi geometrici 2. Le proprietà delle funzioni seno e cosenola semplificazione derivante dall’uso del cerchio goniometrico nella definizione delle funzioni precedenti. Le modalità di variazione e la periodicità delle funzioni seno e cosenole proprietà delle funzioni tangente e cotangente e i relativi punti di indeterminazione. le modalità di variaziDne e la periodicità delle funzioni tangente e cotangente. La rappresentazione grafica delle funzioni circolari. Il calcolo dei valori numerici delle funzioni circolariLa risoluzione dei triangoli rettangoli e i relativi enunciati 2. Saper definire le funzioni goniometriche sia nell’ambito del cerchio goniometrico che in altri contesti Saper valutare rapidamente e correttamente segni e valori delle funzioni goniometriche. Saper riconoscere le proprietà fondamentali delle funzioni goniometriche. Saper calcolare i valori delle funzioni goniometriche per alcuni angoli notevoli. Saper calcolare i valori delle funzioni goniometriche per qualsiasi angolo con l’uso della calcolatrice. Saper tracciare il grafico delle funzioni goniometriche. Saper utilizzare la definizione delle funzioni goniometriche per risolvere i triangoli rettangoli 3. Le relazioni che legano gli elementi geometrici di un triangolo I teoremi dei seni, di Carnot, di Nepero e di Briggs Le procedure e i criteri necessari alla risoluzione dei triangoli I casi fondamentali ai quali ricondurre la risoluzione dei triangoli casi di indeterminazione nella risoluzione dei triangoli Le differenti formule con cui calcolare l’area dei triangoli I raggi e le proprietà dei cerchi notevoli dei triangoli Il calcolo e le proprietà delle altezze, delle mediane e delle bisettrici di un triangoloj punti importanti di un triangolo: baricentro, incentro, ortocentro 3. Saper applicare le proprietà geometriche generali dei trìangoli e riconoscere i casi di dati incompatibili con le figure triangolari Saper valutare le situazioni nelle quali è richiesto l’impiego di un certo teorema della trigonometria Saper esprimere i teoremi della trigonometria nelle diverse forme possibili Saper riconoscere i vari casi che si determinano nella risoluzione dei triangoli Saper valutare la convenienza tra la funzione inversa arcocoseno rispetto a quella arcoseno nella risoluzione dei triangoli Saper calcolare l’area dei triangoli in tutti i modi che la trigonometria rende disponibili Saper calcolare i raggi dei cerchi notevoli e utilizzare le loro proprietà per risolvere i triangoli Saper riconoscere le proprietà di altezze, mediane e bisettrici per definire i punti notevoli del triangolo 4. Il numero e il tipo di elementi necessari alla risoluzione dei quadrilateri La scomposizione dei quadrilateri in triangoli qualunque o in triangoli rettangoli Analisi dei casi a cui ricondurre la risoluzione dei quadrilateri Calcolo dell’area dei quadrilateri usando le diagonali e la formula di camminamento Problemi pratici topografici relativi alla misura della distanza tra due punti in determinate situazioni — I .. - I I 5. Le modalità con le quali vengono definiti i punti nel piano Le caratteristiche e gli aspetti dell’uso delle coordinate polari Le procedure per la trasformazione tra i sistemi di coordinate cartesiane e polari Il concetto di angolo di direzione di un lato Il sistema di riferimento principale e i sistemi secondari La procedura per il calcolo della distanza tra due punti di coordinate note Uso delle coordinate nello sviluppo delle figure piane Le spezzate piane: calcolo delle coordinate dei suoi vertici Traslazione e rotazione di un sistema di assi cartesiani 6. Le superfici globali che approssimano la forma della Terra Le superfici locali che approssimano la Terra nelle operazioni topografiche L’influenza della sfericità terrestre nella misura dei dislivelli I metodi di misura e i relativi strumenti nelle civiltà antiche La nascita della topografia moderna Le fasi operative del rilievo topografico La distanza topografica Gli angoli nelle operazioni topografiche Le quote e i dislivelli - — 4. Saper riconoscere gli elementi geometrici necessari alla risoluzione dei quadrilateri Saper scomporre il quadrilatero in triangoli qualunque con le diagonali, o in triangoli rettangoli con le proiezioni Saper riconoscere il tipo di scomposizione da adottare nella risoluzione dei quadrilateri, in relazione ai dati assegnati Saper calcolare l’area dei quadrilateri utilizzando le varie procedure disponibili. - -.- - 5. Saper riconoscere le peculiarità delle coordinate polari Saper trasformare le coordinate polari in quelle cartesiane Saper applicare la procedura per fasi nella trasformazione delle coordinate cartesiane nelle corrispondenti polari Saper utilizzare il concetto di azimut di una direzione Saper calcolare la distanza tra due punti di coordinate cartesiane, note attraverso il calcolo delle coordinate polari Saper utilizzare le coordinate per calcolare lati e angoli nelle figure piane; in particolare saper calcolare l’ampiezza degli angoli come differenza di azimut Saper calcolare gli azimut dei lati di una spezzata Saper impostare le fasi di calcolo delle coordinate dei vertici di una spezzata Utilizzare la tecnica per la rototraslazione di un sistema di assi cartesiani 6. Saper riconoscere le ragioni che impongono la definizione di una superficie di riferimento Saper riconoscere le caratteristiche e la forma del geoide Saper riconoscere la differenza tra quota ortometrica e quota ellissoidica i Saper calcolare il raggio della sfera locale in un punto della Terra Saper risolvere i triangoli sferici Saper calcolare l’errore di sfericità nelle distanze i Saper calcolare l’errore di sfericità nei dislivelli Saper trasformare una distanza reale in distanza topografica e viceversa Saper trasformare gli angoli zenitali in angoli di inclinazione e viceversa Saper calcolare le quote mediante idislivelli. i 7. La funzione dei segnali La funzione delle mire La classificazione dei segnali e delle mire Gli assi di riferimento dei segnali e delle mire Le mire di precisione Le monografie dei segnali e delle mire Il significato didattico degli strumenti elementari Le funzioni del filo a piombo I concetti di traguardo e collimazione introdotti con la diottra Descrizione e uso della livella sferica Descrizione e verifica della livella torica Uso della livella torica per rendere orizzontale una linea e un piano Le livelle toriche con centramento a coincidenza di immagini 7.Saper riconoscere i metodi per materializzare i punti sul terreno nei vari contesti pratici Saper scegliere il tipo e le dimensioni delle mire per rendere visibile un segnale a una data distanza Saper riconoscere le caratteristiche dei segnali e delle mire realizzate da enti nazionali come l’IGM Saper redigere in modo corretto e completo la monografia di un segnale Saper utilizzare il filo a piombo per rendere verticale una palma Saper valutare la precisione fornita da una livella sferica e il suo campo di impiego Saper valutare la precisione fornita da una livella torica e il suo campo di impiego ‘Saper verificare, ed eventualmente rettificare, una livella torica Saper rendere orizzontale un piano utilizzando una livella torica 8. Differenza tra misura diretta e misura indiretta di una grandezza Concetti di angolo orizzontale e verticale Gli apparati ottici degli strumenti Classificazione dei goniometri in relazione all’impiego Le parti essenziali dei goniometri a cannocchiale Proprietà della distanza reale, della distanza orizzontale e della distanza topografica Metodi operativi per misurare direttamente le distanze Precisione dei metodi di misura diretta delle distanze Strumenti e metodi operativi per materializzare gli allineamenti sul terreno Valore medio e tolleranza di una serie di misure Distinzione degli errori nelle misure dirette. Diversità tra probabilità e frequenza Distribuzione degli errori accidentali in una serie di misure Equiparazione degli errori agli scarti Attendibilità di una serie di misure dirette della stessa precisione Attendibilità di una serie di misure dirette di precisione diversa 8. Saper misurare gli angoli orizzontali con i goniometri a traguardi Saper determinare i parametri caratteristici conseguenti ai fenomeni ottici negli strumenti i Saper trasformare una distanza orizzontale in distanza reale e viceversa Saper calcolare una distanza topografica Saper calcolare il valore medio e la tolleranza di una serie di misure Saper calcolare la precisione di una serie di misure dirette di una grandezza Saper individuare in una serie di misure dirette di i una grandezza quelle affette da errori grossolani Saper calcolare l’intervallo numerico in cui è compreso il più probabile valore di una grandezza misurata più volte con la stessa precisione Saper calcolare l’intervallo numerico in cui è compreso il più probabile valore di una grandezza misurata più volte con precisione diversa 9. La definizione del rilievo topografico dei dettagli del terreno La definizione e la scelta dei punti caratteristici Le tecniche per eseguire il sopralluogo e quelle per redigere l’eidotipo L’incidenza dell’errore di graficismo in relazione alla scala di rappresentazione Le caratteristiche e gli strumenti necessari al rilievo eseguito per allineamenti Le tecniche per realizzare il rilievo dei particolari topografici eseguito per allineamenti liberi e per allineamenti e squadri (cenni ) Le tecniche per realizzare il rilievo dei particolari topografici eseguito per irradiamento e per intersezione (cenni 9. Saper scegliere i punti caratteristici da considerare nelle operazioni topografiche Saper riconoscere le influenze della scala di rappresentazione sulla precisione delle misure Saper redigere un eidotipo e un libretto delle misure di campagna Saper riconoscere le particolarità dei vari metodi di rilievo dei particolari topografici Saper programmare e realizzare un rilievo di modeste estensioni Acquisire le capacità di organizzare e di realizzare semplici operazioni topografiche di rilievo utilizzando una elementare strumentazione per le misure lineari e angolari Saper misurare gli angoli con i goniometri a cannocchiale 10. La scala del disegnoeiparticolari in esso visibifl Le varie tipologie di scale di rappresentazione L’approssimazione del disegno in relazione alla scala di rappresentazione Le tecniche convenzionali di rappresentazione completa del terreno Le tecniche per inserire scritture nel disegno I segni convenzionali utilizzati nelle carte a piccola scala La simbologia della cartografia catastale Prof Fontanive 10. Saper scegliere e valutare la scala di un disegno in relazione alle dimensioni dei particolari da rappresentare Saper riconoscere le influenze della scala di rappresentazione sulla precisione con cui andranno eseguite le misure durante il rilievo Saper applicare le varie tecniche convenzionali di rappresentazione completa del terreno Saper valutare la presenza dei segni convenzionali utilizzati nelle carte a piccola scala I rappresentanLi di classe: ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ‘i. FANTINI” VERGATO (BO) — A.S. 2014-2015 Programmi svolti di Religione Cattolica Classe 3 CAT Prof. GRAZIANO ALTAFINI Il mistero della vita Chi - - - - - sono? In cammino verso la realizzazione I luoghi della crisi La rinuncia al significato: il suicidio, la droga Alla ricerca del significato della vita Tempo libero “da” o “per” Conta più essere o avere? Le relazioni: l’amicizia e il dialogo - - - - Nessun uomo è un’isola Tipi di rapporto io-altro La comunicazione L’amicizia nella Bibbia e nel Magistero Le relazioni: dall’ innamoramento all ‘amore - - - - - L’amore nella cultura classica greca e latina L’arte di amare L’amore nella Sacra Scrittura L’amore e la sessualità La chiesa e il sacramento del matrimonio L’INsEGNANTE ML