REGOLAMENTO ISTITUTO – approvato il 16 dicembre 2008 - PAG. 1 Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “Carlo Porta” MIRH02000X Via Uruguay 26/2 - 20151 Milano - Tel. 02.38.00.36.86 r.a. - Fax 02.30.84.472 sito web www.carloportamilano.it - e-mail: [email protected] REGOLAMENTO D’ISTITUTO UNI EN ISO 9001: 2008 - Cert. n° 03.766 1 REGOLAMENTO ISTITUTO – approvato il 16 dicembre 2008 - PAG. 2 REGOLAMENTO DI ISTITUTO dell’ I.P.S.A.R. “ C. Porta” di Milano PREMESSA L'azione dell'Istituto è ispirata al rispetto dei seguenti principi generali. La scuola è intesa sia come edificio abitabile ed accogliente, sia come istituzione efficiente e funzionale, sia come ambiente sereno e formativo sul piano culturale, civico e professionale, capace di valorizzare le dimensioni corporee, affettiva, cognitiva, etica, spirituale e comunitaria dei giovani studenti. L'istituzione scolastica deve rispondere alle esigenze formative delle persone poste dalla società contemporanea, anche attraverso l'auspicato rinnovamento delle strutture, degli ordinamenti, dei piani di studio, dei programmi e dei metodi, nell'ambito del processo d'integrazione europea. La libertà di apprendimento è garantita da un insegnamento rispettoso dei valori costituzionali e proposto nei termini di una responsabile e aggiornata competenza professionale, esercitata nel rispetto delle norme, della personalità degli allievi e dei loro compiti di sviluppo personale, civico e professionale pur nella salvaguardia dell'altrettanto fondamentale diritto della libertà d'insegnamento. L'identità personale di ogni studente è riconosciuta e garantita attraverso prestazioni didattiche anche individualizzate, che tengano conto delle esigenze degli studenti diversamente abili e delle specificità personali e socioculturali, conformemente alla normativa vigente in materia. OBIETTIVI EDUCATIVI D'ISTITUTO La scuola media superiore ad indirizzo professionale Alberghiero e della Ristorazione si caratterizza per la molteplicità dei suoi settori, che richiedono all'utente responsabilità e competenze diversificate. Questo Istituto ha individuato precisi obiettivi transdisciplinari di carattere culturale e comportamentale-educativo comuni a tutti gli indirizzi da intendersi come elementi portanti del "piano dell’offerta formativa". OBIETTIVI CULTURALI GENERALI Gli utenti dell'Istituto, per elevare la loro dignità culturale e formarsi una coscienza di uomo, cittadino, lavoratore, dovranno acquisire conoscenze culturali adeguate che tengano presente: • i nuovi bisogni che manifestano i giovani, sottoposti a molteplici sollecitazioni pragmatiche e multimediali; • le nuove esigenze che emergono dal mondo produttivo; • i nuovi scenari socio-ambientali in continua trasformazione; • la tradizione culturale umanistica e scientifica europea OBIETTIVI COMPORTAMENTALI II comportamento degli studenti deve essere improntato alla massima correttezza e serietà come presa di coscienza della propria responsabilità, sia nei locali della scuola sia in qualunque altro luogo in cui si svolga l'attività didattica organizzata dall'Istituto: visite, stage, viaggi d'istruzione ecc. La specificità dell'Istituto richiede precisi requisiti in ordine all’acquisizione di una fisionomia professionale. OBIETTIVI DI EDUCAZIONE GENERALE a) Rispetto reciproco tra persone, secondo le comuni regole della convivenza. b) Rispetto "civico" per i beni e le attrezzature comuni. c) Autocontrollo verbale e gestuale. d) Atteggiamento responsabile nei confronti dei comportamenti devianti. e) Capacità di assumersi delle responsabilità e di mantenere puntualmente i propri impegni. f) Capacità di adattarsi a varie situazioni e contesti, in particolare nelle ore di laboratorio e durante gli stage. 2 REGOLAMENTO ISTITUTO – approvato il 16 dicembre 2008 - PAG. 3 ORGANI COLLEGIALI L’Istituto “Carlo Porta” riconosce fondamentale la partecipazione di tutte le componenti che operano nella scuola alla gestione dell’istituto anche attraverso gli organi collegiali previsti dalla normativa vigente, alla quale pertanto si rinvia. In particolare i Consigli di classe, i Dipartimenti di materia, il Collegio dei docenti, il Consiglio di Istituto e la relativa Giunta esecutiva, il Comitato di valutazione degli insegnanti devono operare in modo coordinato tra loro, prestando la dovuta attenzione alla programmazione della propria attività e tenendo conto delle competenze altrui. La costituzione di tutti gli organi collegiali sarà effettuata all’inizio dell’anno scolastico, al più presto possibile, nel rispetto della normativa vigente. La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto, disciplinata dall'art.43 del D.L.vo 297/94, deve avvenire mediante affissione, in apposito albo di Istituto, della copia integrale (sottoscritta e autenticata dal segretario del Consiglio stesso) del testo delle delibere adottate. L'affissione all'albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia della delibera deve rimanere esposta per un periodo di 10 giorni. I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nell'ufficio di segreteria (Ufficio Acquisti) dell'Istituto e per lo stesso periodo di cui all’articolo precedente sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta. La copia della delibera da affiggere all'albo è consegnata al Dirigente Scolastico dal segretario del Consiglio; il Dirigente Scolastico dispone l'affissione immediata e attesta in calce ad essa la data iniziale di affissione. ACCESSO ALLA SCUOLA Art. 1 – Scuola e territorio La presenza dell’Istituto Carlo Porta nel territorio milanese vuole essere una presenza qualificata, in particolare per il quartiere Gallaratese, dove la scuola ha sede. Pertanto il comportamento degli studenti, da cui dipende peraltro anche il buon nome dell’Istituto, deve essere adeguato ai doveri civici del buon cittadino, anche al di fuori dell’edificio scolastico. L’Istituto si riserva di partecipare attivamente alle diverse manifestazioni culturali, sportive e professionali organizzate in ambiti diversi. Art. 2 – Accesso alle aree di parcheggio L'accesso dei motocicli nell'area della scuola è permesso solo a condizione che siano condotti a motore spento. Non è consentito agli studenti di parcheggiare le proprie auto all’interno del cortile dell’Istituto. L'Amministrazione scolastica non si assume nessuna responsabilità per la custodia dei mezzi di locomozione lasciati entro il recinto che delimita lo spazio adiacente ai plessi scolastici. Durante i due intervalli non è permesso a nessuno (studenti, personale della scuola, visitatori) l'utilizzo di veicoli a motore acceso, ad eccezione ovviamente dei mezzi di soccorso. A tale scopo i cancelli per l’ingresso dei veicoli vengono chiusi e riaperti solo al termine di ciascun intervallo. Art. 3 – Accesso alle aule Per accedere alle aule dall’esterno dell’edificio, gli studenti utilizzeranno esclusivamente gli ingressi seguenti: per le classi delle aule corrispondenti al numero civico 26/3, la porta sita lungo il vialetto d’accesso al parcheggio (detta anche “porta rossa”); per le classi corrispondenti al numero civico 26/2, la porta che si trova accanto all’ingresso principale della scuola. ASSENZE, RITARDI , PERMESSI E GIUSTIFICAZIONI Art. 4 – Presenza alle lezioni La presenza degli studenti è obbligatoria sia durante le lezioni che durante tutte le attività autorizzate (visite, assemblee, viaggi d'istruzione, tirocini in aziende). Eventuali assenze devono essere giustificate. 3 REGOLAMENTO ISTITUTO – approvato il 16 dicembre 2008 - PAG. 4 Art. 5 - Assenze individuali Le assenze individuali vanno puntualmente registrate dal docente, oltre che sul proprio registro personale, anche sul giornale di classe, nonché sul foglio elettronico all’uopo predisposto, e distribuito quotidianamente in ogni classe. Art. 6 – Presentazione della giustificazione II genitore, o chi ne fa le veci, è tenuto ad indicare sul libretto delle giustificazioni, secondo le indicazioni riportate sul medesimo, la causa che ha impedito al proprio figlio di frequentare le lezioni. L’insegnante che accoglie in classe lo studente alla prima ora di lezione del giorno successivo al periodo d’assenza, deve firmare sia la matrice che il tagliando e conservare quest’ultimo nel registro di classe. Lo studente deve presentare la giustificazione nel primo giorno successivo al periodo di assenza. Qualora non presenti tale giustificazione, può essere ammesso in classe, ma il giorno successivo dovrà presentare la giustificazione. In caso contrario non sarà ammesso in classe, se non a seguito di esplicita autorizzazione della presidenza. Lo studente maggiorenne può giustificare personalmente assenze, ritardi e uscite anticipate. Art. 7 - Assenze collettive Nel caso di assenze di massa (della classe o di una parte degli studenti dell’istituto), gli alunni assenti dovranno essere, come di consueto, registrati sul giornale di classe, sul registro personale dell’insegnante e sul foglio elettronico. Per la riammissione a scuola, sulla giustificazione sottoscritta dal genitore nell’apposito libretto, dovrà comparire (parte destinata alla motivazione) la dicitura sono a conoscenza che si è verificata un’assenza collettiva. Qualora fosse presente una motivazione diversa, il giorno seguente il genitore dovrà comunque, tramite il libretto, comunicare alla scuola di essere a conoscenza che in data… si è verificata un assenza collettiva. Art. 8 - Ritardi In caso di ritardo lo studente può essere ammesso in classe solo all’inizio della seconda ora di lezione del mattino (ore 09:00), presentando la giustificazione sul libretto. I ritardi devono avere carattere di eccezionalità e pertanto non possono essere in numero superiore a cinque per ciascun quadrimestre. Non costituiscono ovviamente oggetto della presente regolamentazione i permessi permanenti di ingresso posticipato rilasciati dalla Presidenza su richiesta, adeguatamente documentata, degli interessati. In presenza di eventi eccezionali che hanno determinato ritardi collettivi (quali ad esempio guasto alla linea della metropolitana, maltempo eccezionale e simili) l’Ufficio di Presidenza ha la facoltà di ammettere gli alunni in classe subito, non appena essi arrivano. Se sprovvisto di giustificazione, lo studente può essere ammesso in classe, ma il giorno successivo dovrà presentare giustificazione del ritardo all’insegnante della prima ora. In mancanza di tale giustificazione non sarà ammesso in classe, se non a seguito di esplicita autorizzazione della presidenza. L'ingresso oltre la seconda ora è consentito solo in casi eccezionali (e comunque a discrezione dell’Ufficio di Presidenza), previa presentazione, in segreteria didattica, di giustificazione corredata di idonea documentazione o di giustificazione addotta personalmente da un genitore. Art. 9 - Uscite anticipate La richiesta di uscita anticipata, motivata e documentata, deve essere consegnata in segreteria didattica entro la seconda ora di lezione, attraverso i commessi del piano in cui si trova l’aula dello studente. La Presidenza autorizzerà l’uscita, una volta valutata la sussistenza e la validità dei motivi addotti. Le uscite anticipate, come i ritardi, devono avere carattere di assoluta eccezionalità e pertanto non possono essere in numero superiore a cinque per ciascun quadrimestre. Non costituiscono ovviamente oggetto della presente regolamentazione i permessi permanenti di uscita anticipata rilasciati dalla Presidenza su richiesta, adeguatamente documentata, degli interessati. Art. 10 - Permessi permanenti Gli studenti che, per particolari esigenze o per motivi di viabilità, non possono rispettare abitualmente l'orario di ingresso o sono costretti ad uscire prima del termine delle lezioni ed intendono quindi chiedere il permesso 4 REGOLAMENTO ISTITUTO – approvato il 16 dicembre 2008 - PAG. 5 permanente di entrata posticipata o di uscita anticipata, devono farne domanda, opportunamente sottoscritta dai propri genitori, all’Ufficio di Presidenza, allegando la fotocopia dell'orario dei mezzi pubblici di trasporto usati e/o ogni altra certificazione richiesta all’uopo dalla scuola. Art. 11 – Esonero dalle lezioni di educazione fisica L'eventuale esonero dalle attività corporee delle lezioni di Educazione Fisica, non esclude affatto la partecipazione alle lezioni medesime, secondo le modalità che i docenti di Educazione Fisica stabiliscono ad inizio d’anno nell’ambito delle riunioni per materia. Art. 12 – Studenti maggiorenni Pur nella consapevolezza dei diritti e dei doveri conseguiti dagli allievi con il compimento del diciottesimo anno d’età; ritenendo tuttavia moralmente corretta, ove possibile, la continuazione del dialogo educativo tra la scuola e la famiglia (e ciò nell’interesse del benessere dello studente medesimo), si stabilisce, con il presente articolo, che lo studente maggiorenne che intenda avvalersi del diritto di estromettere la propria famiglia dai rapporti con la Scuola, debba presentare un’apposita dichiarazione in tal senso. Tale documento dovrà essere firmato, semplicemente per presa visione, da almeno uno dei due genitori. Solo al ricevimento di detta dichiarazione, la scuola invierà le comunicazioni, indirizzate fino ad allora ai genitori, esclusivamente allo studente. NORME GENERALI ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO Art. 13 - Divieto di fumo E’ tassativamente vietato a chiunque fumare all’interno dell’edificio scolastico, in tutti i locali della scuola, nessuno escluso, ivi compresi i servizi igienici. Chiunque venga sorpreso ad infrangere tale divieto, incorrerà nelle sanzioni previste dalla legge (L. 584/75 e succ. modifiche; Direttiva del presidente del Consiglio dei Ministri 14 dicembre 1995), oltre che nelle sanzioni disciplinari previste al riguardo dal presente Regolamento. Art. 14 – Effetti personali L’istituto non è responsabile del deterioramento, della distruzione e della sottrazione di effetti personali degli studenti e del personale all’interno della scuola. Art. 15 – Danni e risarcimenti Ogni studente deve rispettare e fare rispettare i beni altrui e dell'Istituto. Qualsiasi danno all'edificio, alle attrezzature, agli arredi e al giardino deve essere prontamente segnalato al personale di vigilanza e risarcito come da delibera del Consiglio scolastico provinciale n.134 dell'11.12.91. II responsabile di ogni danno arrecato è tenuto al risarcimento. In caso di mancata individuazione del responsabile, devono rispondere dei danni tutti gli alunni della classe o delle classi che hanno utilizzato lo spazio nel quale è stato rilevato il danno. Art. 16 - Telefoni cellulari L’uso dei telefoni cellulari da parte degli studenti e degli insegnanti durante lo svolgimento delle attività didattiche è vietato, ad eccezione dell’intervallo. Il divieto deriva dai doveri sanciti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti (D.P.R. n. 249/1998), così come richiamati dalla circolare ministeriale del 15 marzo 2007 (“Linee d’indirizzo e indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari”). Per quanto riguarda gli alunni, in caso di uso del telefono cellulare durante la lezione, i docenti provvederanno al ritiro temporaneo del telefono e all’applicazione delle sanzioni previste, anche in caso di reiterazione dell’infrazione, dal presente Regolamento. Art. 17 - Divieto di registrazione L’uso di telecamere, videocamere, fotocamere, dispositivi sonori di registrazione e altri apparecchi di questo tipo, anche di quelli presenti all’interno dei telefoni cellulari, è sempre vietato nell’ambito dell’istituto, se non in presenza di un esplicito, consapevole e comprovabile consenso espresso da chi è fatto oggetto di tali riprese o dalla direzione 5 REGOLAMENTO ISTITUTO – approvato il 16 dicembre 2008 - PAG. 6 della scuola. Per ciò che riguarda i provvedimenti disciplinari si rinvia a tale proposito alla Tabella delle infrazioni e delle sanzioni. Art.18 – Evacuazione dell’edificio In caso d’allarme, comunicato con apposita segnalazione acustica, gli studenti metteranno in atto le istruzioni e le misure indicate dagli insegnanti e previste dal “piano di evacuazione”. Art. 19 - Servizio bar – servizio ristorante – servizio di F.O. Le esercitazioni svolte nell’ambito dell’open bar, del servizio ristorante e del servizio di front office sono esercitazioni pratiche, eseguite a rotazione dagli allievi, i quali sono tenuti a rispettare i regolamenti e i manuali operativi, all’uopo predisposti ed allegati al Regolamento d’Istituto. Tali esercitazioni si svolgono durante le ore di lezione, tra le ore 8.15 e le ore15.00. Esse hanno lo scopo primario di favorire lo sviluppo negli alunni del senso di responsabilità proprio degli addetti ai servizi alberghieri e della ristorazione, e lo scopo secondario di fornire un insieme di servizi di tipo alberghiero al personale della scuola. Nella riunione per materia di inizio anno, gli insegnanti dei diversi settori nominano un responsabile del servizio. L'insegnante responsabile ha l'obbligo di preparare un manuale di servizio (ovvero di confermare quello in uso nell’anno precedente), di trasmetterlo agli insegnanti e agli studenti interessati al servizio, di far rispettare la turnazione degli studenti coinvolti nell’attività (secondo un apposito calendario). Inoltre, al fine di evitare disservizi, il responsabile ha il compito di controllare il buon funzionamento del servizio e prendere eventuali provvedimenti per migliorarlo, compilando appositi ordini di servizio. Gli studenti devono partecipare a queste esercitazione con diligenza e responsabilità. La clientela di tale attività, e cioè il personale che opera nella scuola ed utilizza i servizi erogati dagli studenti, interpreta il ruolo del “cliente” dell’albergo, educato e rispettoso del lavoro altrui, e non deve mai dimenticare il fine didattico dell’esercitazione. II prezzo dei servizi erogati, pagato dal personale-utente, è stabilito dal C.d.I. Art. 20 - Intervalli L'intervallo ha luogo due volte nel corso della giornata scolastica, e cioè tra la terza e la quarta ora di lezione (primo intervallo) e tra la sesta e la settima ora (secondo intervallo), ed ha nel primo caso la durata di 20 minuti, nel secondo caso la durata di 10 minuti. Nel primo intervallo, un primo suono di campanella si verifica dopo 15 minuti dall’inizio della ricreazione, per consentire agli alunni di avviarsi alle aule e raggiungerle entro il secondo suono della campanella, che segnala l’inizio effettivo della lezione. Anche l’intervallo fa parte dell’attività didattica, pertanto il comportamento degli studenti deve essere adeguato. Durante l'intervallo agli studenti è vietato uscire dall'area riservata ai plessi scolastici costituenti l'istituto. E’ altresì vietato transitare attraverso la zona “hall” della scuola se non per accedere agli uffici di segreteria. Inoltre gli studenti non possono accedere all’area parcheggio retrostante l’edificio scolastico. II calendario di assistenza all’intervallo (sia ai piani delle aule che nelle aree all’aperto) da parte dei docenti, viene deciso, comunicato agli interessati ed esposto all’albo all'inizio dell'anno scolastico. Per ciascun turno di assistenza e ciascuna zona dell’Istituto deve essere prevista la presenza di almeno due docenti. Art. 21 - Accesso agli sportelli di segreteria Gli sportelli di segreteria sono aperti al pubblico: mattino: tutti i giorni dalle ore 8,30 alle 9,30. pomeriggio: martedì e venerdì dalle 14,30 alle 15.30. Gli studenti e gli insegnanti possono accedere agli sportelli della segreteria didattica negli orari suddetti, se non hanno lezione, e durante gli intervalli. Art. 22 - Visite e viaggi d'istruzione All'inizio dell'anno scolastico il Collegio docenti formula una programmazione dei viaggi e delle visite d’istruzione in cui siano specificati gli obiettivi educativi e culturali e le possibili mete. Inoltre viene nominata una commissione che si occupi dell'organizzazione e delle attività previste. 6 REGOLAMENTO ISTITUTO – approvato il 16 dicembre 2008 - PAG. 7 In seguito, nell'ambito delle indicazioni fornite dal Collegio docenti, ogni consiglio di classe, sentito anche il parere dei rappresentanti dei genitori, delibera in merito alla destinazione e alla durata del viaggio. Infine ogni singolo progetto viene sottoposto al Consiglio di Istituto per l'approvazione definitiva. Per tutto quanto attiene alla programmazione e all’attuazione dei viaggi di istruzione si veda l’apposito Regolamento dei viaggi d’istruzione. Art. 23 – Pubblicazione degli atti concernenti singole persone Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato. Art. 24 – Spazi murali e bacheche per l’affissione Sono a disposizione delle varie componenti scolastiche (ivi compresi gli studenti) spazi murali e bacheche per l'affissione di circolari, orari, calendari, convocazioni, comunicazioni e fogli informativi. In uno di detti spazi potranno essere affisse anche eventuali richieste di lavoro da parte delle Aziende. In tutti i casi il materiale affisso dovrà essere sottoscritto dalla persona o dal gruppo proponente, e dovrà recare il timbro della scuola apposto dall'ufficio di presidenza e attestante l’autorizzazione ad esporre. Art. 25 – Pubblicazione delle circolari e degli avvisi Le circolari e gli avvisi saranno portati tempestivamente a conoscenza degli studenti o del personale docente e non docente. Contemporaneamente saranno affissi all'albo. Essi inoltre saranno consultabili sul sito della scuola: www.carloportamilano.it. Art. 26 – Patto educativo E’ un patto condiviso tra scuola e famiglia sulle priorità educative. E’ finalizzato a definire in maniera chiara e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglia. I destinatari naturali del patto educativo sono i genitori ai quali la legge attribuisce in primis il dovere di educare i figli (art. 30 Cost. artt. 147, 155, 317 bis c.c.). L’obiettivo del patto educativo è quello di impegnare le famiglie, fin dall’iscrizione, a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa. All’atto dell’iscrizione all’istituto, il testo dovrà essere consegnato alle famiglie, che dovranno riconsegnarlo sottoscritto al momento della regolarizzazione dell’iscrizione. Il patto si intenderà tacitamente rinnovato nel corso degli anni, salvo il caso in cui lo stesso venga modificato. In tale ipotesi la scuola provvederà a darne comunicazione alle famiglie, che a loro volta sottoscriveranno le modifiche apportate. L’iscrizione non sarà accettata se il patto non sarà sottoscritto a garanzia dell’impegno dei genitori ad assolvere l’obbligo educativo nei confronti dei figli. Nell’ambito delle prime due settimane di inizio di attività didattica, i coordinatori porranno in essere tutte le iniziative necessarie per presentare e condividere con gli studenti lo statuto degli studenti e delle studentesse, il piano dell’offerta formativa, il regolamento di istituto e il patto educativo di responsabilità (art. 3 comma 3 del DPR 235 21.11.07) Art. 27 – Patto educativo – organo competente Il patto educativo di corresponsabilità e il Regolamento di Istituto sono di competenza del Consiglio di Istituto, che li approva in ultima istanza e in via definitiva. Il Consiglio d'Istituto affida alla “Commissione Regolamento” il compito di analizzare le problematiche relative ai due documenti e le soluzioni proposte, nonché di elaborarne il testo e di sottoporlo alle modifiche che periodicamente si rendessero necessarie, previa consultazione delle diverse componenti scolastiche. La “Commissione Regolamento” è eletta, come le altre commissioni, dal Collegio dei Docenti. DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI Art. 28 – Diritti degli studenti: assemblee Gli studenti hanno il diritto di riunirsi: • in assemblea generale della durata di almeno 4 ore, una volta al mese, escluso l'ultimo mese di lezione; • in assemblea di classe della durata di 2 ore, una volta al mese. 7 REGOLAMENTO ISTITUTO – approvato il 16 dicembre 2008 - PAG. 8 Le richieste devono essere presentate, di norma, con almeno 5 giorni di anticipo alla Presidenza. Art. 29 – Altri diritti degli studenti Sono riconosciuti ad ogni studente i seguenti diritti. a) Diritto alla libera espressione del proprio pensiero, nel rispetto dei diritti altrui e delle caratteristiche dell' istituzione scolastica. b) Diritto alla libera aggregazione attraverso la messa a disposizione di appositi spazi e di strumenti di comunicazione e di riunione nei locali della scuola, in relazione ad attività degli studenti conformi alle finalità formative dell'istituzione scolastica e fatte salve comunque le esigenze improcrastinabili dell'attività didattica. Per l'attuazione di quanto previsto nel capoverso precedente, all'inizio di ogni anno scolastico, il Consiglio d'Istituto provvederà ad individuare con propria deliberazione gli spazi e gli strumenti disponibili per le sopra indicate attività di libera aggregazione e i tempi di possibile svolgimento delle stesse nei locali scolastici. Per la concessione degli stessi spazi e strumenti dovrà essere inoltrata al Dirigente Scolastico, almeno cinque giorni prima, idonea richiesta con indicazione delle attività programmate, dei tempi e dei modi di svolgimento e delle finalità. La richiesta dovrà essere sottoscritta da almeno due studenti che si impegnano contestualmente al puntuale rispetto delle norme di cui sopra e da un docente che si assume liberamente le responsabilità dell'assistenza, del controllo e dell'utilizzo degli spazi. c) Diritto di partecipazione attiva e responsabile alla vita dell'Istituto con facoltà di formulare e avanzare proposte in ordine all'individuazione degli obiettivi specifici e delle tematiche dell'attività scolastica. d) Diritto ad una valutazione corretta e trasparente, nei criteri, nei tempi e nei modi della sua espressione, conformemente alle norme in materia di procedimento amministrativo e di accesso agli atti, di cui alla Legge 7 agosto 1990, n.241 ed alle altre disposizioni normative in materia. e) Diritto alla trasparenza delle procedure relative all'irrogazione delle sanzioni disciplinari secondo le modalità seguenti: l'infrazione disciplinare dovrà essere contestata allo studente in modo chiaro e specifico in relazione al fatto commesso; prima della decisione sull'eventuale irrogazione della sanzione disciplinare lo studente dovrà essere ascoltato personalmente e dovranno essere adeguatamente valutati elementi a sua discolpa; il provvedimento disciplinare dovrà essere motivato adeguatamente, conformemente alla sopra citata L.241/90. Gli studenti, in caso dì mancato rispetto dei diritti di cui sopra, potranno ricorrere al coordinatore di classe, al Dirigente scolastico o a un suo delegato, all’Organo di disciplina, ai competenti Organi amministrativi e giurisdizionali, con gli strumenti previsti dalla normativa vigente in materia. Art. 30 – Doveri degli studenti - princìpi generali II comportamento degli studenti deve essere improntato alla massima correttezza e serietà, come presa di coscienza della propria responsabilità, sia nei locali della scuola sia in qualunque altro luogo in cui si svolga l'attività didattica organizzata dall'Istituto (visite, stage, viaggi d'istruzione ecc.) Gli obblighi degli studenti sono riportati nella “Tabella dei doveri, delle infrazioni e delle sanzioni” che è allegata al presente Regolamento, di cui fa parte integrante. Essi partono dal presupposto generale che in qualunque comunità ben ordinata, equa e rispettosa dei diritti dei singoli, debbano vigere regole di comportamento comuni e valide per tutti, e che tali regole debbano ispirarsi a criteri di ragionevolezza e buon senso largamente condivisi. In particolare, le regole di seguito riportate hanno l’obiettivo di: - favorire la maturazione di abitudini allo studio e di comportamenti scolastici corretti; - scongiurare l’insorgere di situazioni pericolose ed eventualmente lesive della salute e dell’incolumità fisica o psichica degli studenti; - sollecitare e favorire comportamenti ispirati al rispetto della libertà, dei diritti e della sensibilità altrui; - sostenere la crescita di consapevolezza sul valore dell’espressione “bene pubblico”; - valorizzare i comportamenti e le attitudini coerenti con la specifica vocazione dell’ indirizzo professionale. Art. 31 - Sanzioni disciplinari: principi generali 8 REGOLAMENTO ISTITUTO – approvato il 16 dicembre 2008 - PAG. 9 Le sanzioni disciplinari sono regolate dalla normativa vigente, in particolare dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 249 del 24.06.98 modificato dal DPR n. 235 del 21.11.07. Esse sono stabilite nel rispetto dei seguenti principi e criteri di fondo. • I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale e d in generale a vantaggio della comunità scolastica. • La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. • In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinione correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. • Le sanzioni sono temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità, nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. • Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. Art. 32 - Sanzioni disciplinari : gradualità e criteri di attribuzione Gli studenti che manchino ai doveri scolastici o offendano la disciplina, il decoro, la morale, anche negli spazi prospicienti la scuola, sono passibili, secondo la gravità della mancanza, delle misure disciplinari di seguito elencate. Tali provvedimenti sono concepiti in modo da obbedire sia ad un criterio di gradualità sia ad un principio di proporzione tra la sanzione e l’infrazione, secondo la seguente scansione. 1) Richiamo orale dell’insegnante; 2) Nota sul diario scolastico personale dell’alunno e contestuale annotazione sul registro di classe da parte del docente (tale semplice annotazione ha il solo scopo di serbare memoria dell’ammonizione e di renderne edotti i colleghi, senza che ciò costituisca, di per sé, un provvedimento disciplinare); più eventuale esercitazione aggiuntiva, a titolo di punizione, scelta – ove possibile – tra quelle che meglio si addicano allo specifico caso di dovere-infrazione e che comunque abbiano anche una finalità educativa o formativa o istruttiva; 3) Nota disciplinare sul giornale di classe da parte del docente, formale comunicazione alla famiglia, tramite il diario scolastico dell’alunno, circa la nota disciplinare; più eventuale esercitazione aggiuntiva, come sopra; 4) Nota disciplinare sul giornale di classe da parte del docente, contestuale ammonizione da parte del Dirigente Scolastico o del suo delegato (su segnalazione dell’insegnante che ha dato la nota o del coordinatore di classe) e convocazione immediata dei genitori; più eventuale esercitazione aggiuntiva, come sopra; 5) Sospensione da 1 a 15 giorni, da parte del C.d.C. previa sua convocazione per iniziativa del coordinatore o di almeno metà dei membri del consiglio stesso o del D.S. 6) Sospensione superiore a 15 giorni da parte del Consiglio di Istituto, previa convocazione del C.d.C. e, in seconda battuta, del Consiglio d’Istituto convocato dal Dirigente Scolastico. Va inoltre precisato quanto segue. I. La gradualità degli interventi non impedisce affatto di procedere all’allontanamento dalle lezioni (secondo le modalità appena ricordate) anche in presenza di un solo comportamento grave e/o penalmente rilevante. II. La gradualità dei 6 punti precedenti non si riferisce esclusivamente alla reiterazione di uno stesso tipo d’infrazione, in quanto il cumulo di infrazioni differenti, anche non gravi ma numerose, può dar luogo all’adozione di misure di crescente gravità. III. La frequenza e la gravità delle infrazioni concorrono alla determinazione del voto di condotta. IV. Per azioni riparatrici s'intendono attività, svolte anche al di fuori dell'orario scolastico, quali: pulizia degli spazi esterni o interni della scuola, attività di riordino di archivi e simili, attività di supporto didattico in vantaggio di alunni con difficoltà di apprendimento o alunni diversamente abili e altre attività svolte a beneficio e vantaggio della comunità. V. Il provvedimento di sospensione prevede di norma, ai sensi dei DPR 249 e 235 “Statuto Studenti”, l’allontanamento dalla scuola, ma è possibile la conversione con attività a favore della comunità scolastica, nelle modalità sopra indicate. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un 9 REGOLAMENTO ISTITUTO – approvato il 16 dicembre 2008 - PAG. 10 rapporto con lo studente o con i suoi genitori, tale da preparare il rientro nella comunità scolastica (es. obbligo di venire a scuola periodicamente a ritirare compiti e ad informarsi dello svolgimento del programma, partecipazione ad attività di sportello ecc.). Art. 33 - Ricorsi contro le sanzioni disciplinari Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte degli studenti, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all’Organo di garanzia interno alla scuola. Chiunque intenda avvalersi della facoltà di interpellare l’Organo di garanzia per dirimere eventuali contenziosi, dovrà richiedere per iscritto la sua convocazione attraverso la segreteria dell’Istituto. In sede di esame dei ricorsi, in caso di parità di voto, prevale il voto del presidente. Le astensioni non verranno conteggiate per determinare il quorum di maggioranza. Art. 34 – Organo di garanzia Ai sensi dell’articolo 2 del DPR n. 265 del 21.11.07 viene istituito un Organo di garanzia competente per ciò che attiene ai ricorsi contro le sanzioni disciplinari comminate e ai conflitti in merito all’applicazione del presente Regolamento. L’organo di garanzia è presieduto dal Dirigente Scolastico ed è composto da: un insegnante, un membro del personale A.T.A, uno studente e un genitore. Tali membri vengono eletti dal Consiglio d’Istituto al proprio interno. Gli eletti rimarranno in carica per due anni scolastici. Per il funzionamento dell’Organo di garanzia devono essere presenti almeno tre componenti. DOVERI DEGLI INSEGNANTI Articolo 35 - Doveri degli insegnanti I doveri dei docenti, così come i loro diritti, sono regolati dalla normativa vigente in materia, dalle circolari ministeriali, da quanto disposto dal contratto nazionale di lavoro. In questa sede ci si limita a richiamare solo alcuni obblighi, scelti tra quelli che maggiormente impattano sul rapporto con gli alunni e sul funzionamento della scuola. In particolare, si ricorda che gli insegnanti hanno l'obbligo di, - in relazione al Regolamento d’Istituto, 1. conoscere e rispettare il Regolamento d’istituto; 2. verificare che gli alunni effettivamente conoscano e rispettino il Regolamento d’istituto; 3. diffondere ed eventualmente spiegare il Regolamento di Istituto ai genitori; 4. evitare quanto più possibile di attribuire note disciplinari, sanzioni o punizioni indiscriminatamente a tutta la classe, stante la scarsa efficacia di simili provvedimenti collettivi e il loro relativo profilo di iniquità; - con riferimento alle modalità del loro rapporto con gli alunni, 5. trattare gli studenti con rispetto della loro personalità, con umanità e senza aggressività, anche in occasione di rimproveri severi e interventi disciplinari duri nei confronti di un alunno che ha avuto un comportamento negativo o di comportamenti irrispettosi nei confronti dell’insegnante da parte di un alunno; a tale ultimo proposito è appena il caso di ricordare che, per quanto sia giusto pretendere atteggiamenti rispettosi da parte degli studenti, è altrettanto evidente che non è possibile dare per scontata l’esistenza di tali atteggiamenti, che non a caso sono una delle mete educative verso cui la scuola tende; 6. aver cura di verificare che le comunicazioni alla famiglia dello studente siano state firmate per presa visione da uno dei genitori o da chi ne fa le veci; 7. non assumere mai atteggiamenti offensivi e lesivi della dignità degli alunni, con particolare riferimento a - difetti fisici, - forme di disabilità, - appartenenza etnica o religiosa, - identità di genere; - in ordine alle verifiche e alle valutazioni, 8. non interrogare un alunno al di fuori dell’aula e della propria ora di lezione, e comunque interrogarlo sempre in presenza di altri alunni testimoni; 9. comunicare agli alunni le valutazioni ad essi attribuite, al momento dell’attribuzione stessa, e motivarle adeguatamente, ove necessario, specie nel caso di giudizi di insufficienza; 10 REGOLAMENTO ISTITUTO – approvato il 16 dicembre 2008 - PAG. 11 10. annotare sul registro il giorno per il quale è prevista l’effettuazione di una verifica, in modo che tanto gli studenti quanto gli altri docenti della classe ne siano informati, e ciò principalmente allo scopo di evitare la somministrazione di oltre due verifiche scritte nello stesso giorno; - per ciò che attiene alla compilazione del giornale di classe, 11. aver cura di compilare il registro di classe in ogni sua parte (materia, firma, assenze totali o parziali, giustificazioni, argomento delle lezioni, eventuali “comunicazioni”) con particolare riguardo a seguenti punti: - la chiarezza e la leggibilità della calligrafia, perché i testi devono poter essere letti da tutti gli aventi diritto; - la descrizione comprensibile, per quanto sintetica, dell’argomento della lezione svolta e/o dei compiti assegnati; 12. prendere nota sul giornale di classe di ogni circolare da essi dettata o letta agli studenti, indicando il numero o la sigla identificativa della circolare stessa (e in estrema sintesi l’oggetto della circolare medesima); 13. compilare puntualmente e accuratamente il modulo giornaliero su assenze, ritardi, uscite anticipate e giustificazioni (attenendosi alle istruzioni contenute nell’apposita cartelletta di classe), in quanto si tratta di uno strumento che consente un prezioso aggiornamento automatico sulla situazione di ciascuno studente, ma ciò solo a condizione che i dati immessi siano attendibili; - per quel che riguarda la sorveglianza e l’assistenza 14. trovarsi in aula alla prima ora di lezione con cinque minuti di anticipo, allo scopo di garantire la vigilanza all’ingresso degli allievi ed anche per fornire un esempio costante di puntualità; 15. essere puntuali in classe anche all’inizio delle altre ore di lezione compatibilmente con il proprio orario scolastico; 16. accompagnare la classe durante i trasferimenti a o da i laboratori e le aule speciali, controllando che il comportamento degli alunni sia consono all’ambiente scolastico e soprattutto non arrechi disturbo alle altre attività didattiche; 17. accertarsi, tramite appello, degli alunni effettivamente presenti nelle proprie ore; 18. sorvegliare ed assistere gli alunni durante gli intervalli, secondo i turni e i luoghi dell’Istituto loro assegnati, consapevoli che tale mancanza configura la fattispecie di omessa vigilanza; 19. non abbandonare mai la classe durante la propria ora di lezione, se non per gravi motivi e, in questo caso, solo dopo essersi sincerati di poter venire momentaneamente sostituiti da un collega o da un collaboratore scolastico; 20. non utilizzare il telefono cellulare durante lo svolgimento della lezione ed in presenza degli studenti, come già previsto dalla circolare ministeriale n. 362 del 25/08/1998. 21. segnalare tempestivamente alla presidenza, per il tramite dei commessi, qualunque situazione di pericolo che venga a determinarsi nella scuola durante la loro lezione o comunque in loro presenza e qualunque situazione di rischio della quale vengano in qualunque modo a conoscenza; - a proposito della temporanea assenza di un alunno dall’aula, 22. consentire l’uscita degli alunni dall’aula solo per recarsi ai servizi (fatti salvi i casi di uscita anticipata, con giustificazione, dalla scuola, o di uscita urgente dall’aula dovuta ad emergenze, quali ad esempio un malore dell’alunno); 23. evitare tassativamente l’uscita di più di un maschio e una femmina contemporaneamente, avendo cura di controllare che la permanenza dell’alunno fuori dall’aula si protragga solo per un tempo ragionevolmente congruo alla motivazione della richiesta di uscire da parte dell’alunno; 24. evitare di concedere troppo frequentemente il permesso di uscita dall’aula ad uno stesso alunno, compatibilmente con la delicatezza della materia e col pericolo di negare l’autorizzazione a fronte di un reale bisogno impellente; evitare di concedere tale autorizzazione nell’ora successiva agli intervalli; 25. evitare di estromettere dall’aula un alunno per punizione, in quanto ciò può configurare la fattispecie di omessa vigilanza, specie se l’esclusione dall’aula e dalla lezione si protrae a lungo e se l’insegnante non ha provveduto a segnalare al personale ausiliario del piano l’allontanamento dello studente (che in ogni caso deve trattenersi in prossimità dell’aula); - in ordine alla conclusione dell’attività didattica, 26. terminare di norma la lezione con leggero anticipo sul suono della campanella, e comunque non in ritardo, per il rispetto dovuto al collega dell’ora successiva e anche agli studenti, specie nel caso in cui al termine dell’ora segua l’intervallo (stante la relativa esiguità di tale tempo di ricreazione); 11 REGOLAMENTO ISTITUTO – approvato il 16 dicembre 2008 - PAG. 12 27. terminare l’attività didattica con qualche minuto di anticipo, nell’ultima ora di lezione, in modo da consentire agli studenti il riordino dei banchi, la pulizia del sottobanco, il collocamento delle sedie sui banchi e la preparazione delle cartelle prima del suono della campanella; 28. attivarsi, ove possibile e nei limiti del possibile, affinché, al termine delle lezioni, l’abbandono dell’aula da parte degli studenti, il loro percorso nei corridoi e la discesa delle scale avvenga in modo ordinato e soprattutto non pericoloso. DOVERI DEL PERSONALE NON DOCENTE Art. 36 - Doveri del personale ausiliario I doveri dei collaboratori scolastici, così come i loro diritti, sono regolati dalla normativa vigente in materia, dalle circolari ministeriali, da quanto disposto dal contratto nazionale di lavoro, dal mansionario, dagli ordini di servizio. In questa sede ci si limita a richiamare solo alcuni obblighi, scelti tra quelli che maggiormente impattano sul rapporto con gli alunni e sul funzionamento della scuola. Il personale ausiliario concorre col personale docente alla funzione educativa della scuola, in quanto di fatto intrattiene rapporti con gli studenti e interagisce con essi. Alla luce di tale importante premessa appare evidente che non è possibile esonerare tale personale dall’ottemperanza a comportamenti che hanno un’importante ricaduta formativa sui discenti. E’ pertanto opportuno che il personale ausiliario (come del resto tutto il personale della scuola) rispetti i seguenti punti: - conosca il presente Regolamento d’istituto; - usi modi educati e controllati anche nella sua interazione con gli alunni, oltre che con i docenti, evitando in modo particolare di urlare, di ricorrere ad un linguaggio poco consono all’ambiente scolastico, d’intrattenere rapporti di eccessiva familiarità con gli alunni; - effettui una funzione di vigilanza sugli alunni che si trovano fuori dell’aula, invitando coloro che nel corso delle lezioni si trattengono inutilmente nei corridoi, negli atri, nei disimpegni, sulle scale e in ogni altro luogo interno all’istituto che non sia l’aula di lezione o il laboratorio, a far rientro nell’appropriato ambiente di studio; - controlli che l’alunno temporaneamente estromesso dall’aula per punizione, rimanga in prossimità dell’aula stessa; - bussi alla porta prima di entrare in un’aula e chieda al docente di turno il permesso di eseguire la mansione affidatagli; in alcune circostanze (ma non abitualmente) può accadere che, in relazione a particolari necessità didattiche, tale permesso non venga accordato, e ciò è lecito e serenamente accettabile, a meno che l’incarico (circolare o altro) non sia stato affidato al commesso come urgente e improrogabile dall’ufficio di presidenza; - non impedisca agli alunni in alcun momento dell’orario scolastico quotidiano di lezione l’accesso ai servizi igienici, per attività di pulizia che sono in corso o altre simili ragioni logistiche, tranne che nel caso di situazioni d’emergenza o pericolo; - rispetti le decisioni del Consiglio di classe per ciò che attiene alla disposizione dei banchi nell’aula; Art. 37 – Documenti integrativi del Regolamento di Istituto Regolano l’attività dell’istituto anche i seguenti documenti specifici. • Tabella dei doveri, delle inflazioni e delle sanzioni • Regolamento dei laboratori di cucina • Regolamento dei laboratori di sala e bar • Regolamento dei laboratori di ricevimento • Regolamento delle palestre • Regolamento dei viaggi d’istruzione • Regolamento della biblioteca scolastica Art. 38 – Organo competente e validità del regolamento Il presente regolamento, una delle cui finalità principali è quella di favorire la serena convivenza all’interno dell’ambiente scolastico, è frutto della collaborazione tra le diverse componenti scolastiche. Viene approvato dal Consiglio d’Istituto in data 16 dicembre 2008. Deve essere conosciuto e rispettato da tutte le componenti che operano nell’Istituto Carlo Porta Milano. La sua validità si protrae negli anni, salvo diversa deliberazione da parte del Consiglio di Istituto. 12 REGOLAMENTO ISTITUTO – approvato il 16 dicembre 2008 - PAG. 13 Tabella dei doveri, delle infrazioni e delle sanzioni (Come previsto dell’articolo 4 del DPR n. 235 del 21.11.07) ORGANO COMPETENTE Singolo docente Singolo docente Singolo Singolo docente e/o docente e/o Consiglio di Consiglio coordinato coordinato classe d’Istituto re di classe re di classe e/o D.S. ( gradualità della sanzione ) 1° livello 2° livello 3° livello Richiamo orale dell’insegnante Nota sul diario scolastico personale dell’alunno e contestuale annotazione (per conoscenza dei colleghi e per serbarne memoria) sul registro di classe, più eventuale esercita zio ne aggiuntiva Nota disciplina re sul registro di classe e formale comunica zione alla famiglia circa la nota disciplina re, tramite diario dell’alunno , da parte dell’insegn ante; più eventuale esercitazio ne aggiuntiva X X X X X X 3 Irregolarità della frequenza Frequenza regolare delle (assenze saltuarie, ritardi e/o uscite anticipate numerosi e/o lezioni strategici) X X X 4 Disponibilità del materiale scolastico prescritto per ciascun giorno (ed in Mancanza del materiale didattico particolare del diario e del prescritto libretto delle giustificazioni) X X X SANZIONE DOVERE D O VE R I 1 2 INFRAZIONE 4° livello Nota disciplinar e sul registro di classe , eventuale ammonizio ne da parte del Dirigente Scolastico, o di un suo delegato (su segnalazio ne dell’inse gnante che ha dato la nota o del coordinato re di classe) e convocazio ne della famiglia, più eventuale esercitazio ne aggiuntiva SCOLASTICI GENERALI Puntualità all’inizio delle lezioni e al rientro da intervallo o da laboratori e Mancanza di puntualità alle lezioni palestre Puntualità nelle scadenze scolastiche (compiti per casa, giustificazioni Mancanza di puntualità assenze e ritardi, scadenze scolastiche restituzione tagliandi circolari…) nelle 13 X 5° livello Sospension e da 1 a 15 giorni, da parte del C.d.C., previa sua convocazio ne per iniziativa del coordinato re o di almeno la metà dei membri del consiglio stesso o del D.S., più eventuale esercitazio ne aggiuntiva e/o azione riparatoria a vantaggio della comunità scolastica 6° livello Sospension e superiore a 15 giorni, previa convocazio ne del C.d.C. e, in seconda battuta, del Consiglio d’Istituto ORGANO COMPETENTE ( gradualità della sanzione ) SANZIONE DOVERE REGOLAMENTO ISTITUTO – approvato il 16 dicembre 2008 - PAG. 14 Singolo Singolo docente e/o Singolo Singolo docente e/o Consiglio di Consiglio coordinato docente docente coordinato classe d’Istituto re di classe re di classe e/o D.S. 1° livello 2° livello 3° livello 4° livello Nota disciplinar e sul registro di classe , eventuale ammonizio ne da parte del Dirigente Scolastico, o di un suo delegato (su segnalazio ne dell’inse gnante che ha dato la nota o del coordinato re di classe) e convocazio ne della famiglia, più eventuale esercitazio ne aggiuntiva 5° livello Sospension e da 1 a 15 giorni, da parte del C.d.C., previa sua convocazio ne per iniziativa del coordinato re o di almeno la metà dei membri del consiglio stesso o del D.S., più eventuale esercitazio ne aggiuntiva e/o azione riparatoria a vantaggio della comunità scolastica Richiamo orale dell’insegnante Nota sul diario scolastico personale dell’alunno e contestuale annotazione (per conoscenza dei colleghi e per serbarne memoria) sul registro di classe, più eventuale esercita zio ne aggiuntiva Nota disciplina re sul registro di classe e formale comunica zione alla famiglia circa la nota disciplina re, tramite diario dell’alunno , da parte dell’insegn ante; più eventuale esercitazio ne aggiuntiva X X in presenza di almeno 3 note potrà essere applicata la presente sanzione X INFRAZIONE COMPORTAMENTO SCOLASTICO 5 Attesa del docente in aula Abbandono dell’aula nel cambio all’inizio di ciascuna ora dell’ora di lezione X X X 6 Rispetto del posto in aula Cambiamento di posto in aula secondo la piantina senza previa richiesta approvata dal consiglio di all’insegnante classe X X X 7 Consegna del diario Rifiuto di consegnare il diario al scolastico a richiesta docente dell’insegnante 8 Attenzione partecipe e Scarsa attenzione alle lezioni, ordinata alle lezioni, alle distrazione, interruzione della spiegazioni e alle lezione per futili motivi … esercitazion X X X 9 Divieto di lasciare il Abbandono del proprio posto proprio posto in aula per durante la spiegazione o la lezione futili e pretestuosi motivi X X X 14 6° livello Sospension e superiore a 15 giorni, previa convocazio ne del C.d.C. e, in seconda battuta, del Consiglio d’Istituto ORGANO COMPETENTE ( gradualità della sanzione ) SANZIONE DOVERE REGOLAMENTO ISTITUTO – approvato il 16 dicembre 2008 - PAG. 15 Singolo Singolo docente e/o Singolo Singolo docente e/o Consiglio di Consiglio coordinato docente docente coordinato classe d’Istituto re di classe re di classe e/o D.S. 1° livello 2° livello 3° livello Richiamo orale dell’insegnante Nota sul diario scolastico personale dell’alunno e contestuale annotazione (per conoscenza dei colleghi e per serbarne memoria) sul registro di classe, più eventuale esercita zio ne aggiuntiva Nota disciplina re sul registro di classe e formale comunica zione alla famiglia circa la nota disciplina re, tramite diario dell’alunno , da parte dell’insegn ante; più eventuale esercitazio ne aggiuntiva X INFRAZIONE 4° livello Nota disciplinar e sul registro di classe , eventuale ammonizio ne da parte del Dirigente Scolastico, o di un suo delegato (su segnalazio ne dell’inse gnante che ha dato la nota o del coordinato re di classe) e convocazio ne della famiglia, più eventuale esercitazio ne aggiuntiva 5° livello Sospension e da 1 a 15 giorni, da parte del C.d.C., previa sua convocazio ne per iniziativa del coordinato re o di almeno la metà dei membri del consiglio stesso o del D.S., più eventuale esercitazio ne aggiuntiva e/o azione riparatoria a vantaggio della comunità scolastica 10 Divieto di utilizzare i distributori automatici al di fuori degli intervalli, senza diretto controllo dell’insegnante Utilizzo dei distributori automatici di alimenti e bevande, al di fuori degli intervalli, senza diretto controllo dell’insegnante. X X 11 Intervento per alzata di Intervento con frequente mano interruzione di chi parla X X 12 Comportamento e tono di Disturbo arrecato da voce tali da non disturbare comportamento rumoroso e/o tono le aule vicine di voce elevato X X X 13 Consumazione di cibi e bevande Divieto di consumare cibi, durante l’attività didattica, senza bevande e simili durante previa autorizzazione la lezione dell’insegnante X X X 14 Linguaggio e atteggiamento fisico Linguaggio o atteggiamento fisico corretti, adeguati volgare, scurrile e offensivo all’ambiente scolastico e dell’altrui sensibilità rispettosi dell’altrui sensibilità X X X X X 15 Uscita dall’aula autorizzazione dell’insegnante X X X previa Abbandono dell’aula senza autorizzazione dell’insegnante 15 6° livello Sospension e superiore a 15 giorni, previa convocazio ne del C.d.C. e, in seconda battuta, del Consiglio d’Istituto REGOLAMENTO ISTITUTO – approvato il 16 dicembre 2008 - PAG. 16 Singolo Singolo docente e/o Singolo Singolo docente e/o Consiglio di Consiglio coordinato docente docente coordinato classe d’Istituto re di classe re di classe e/o D.S. ORGANO COMPETENTE ( gradualità della sanzione ) SANZIONE DOVERE 16 1° livello 2° livello 3° livello Richiamo orale dell’insegnante Nota sul diario scolastico personale dell’alunno e contestuale annotazione (per conoscenza dei colleghi e per serbarne memoria) sul registro di classe, più eventuale esercita zio ne aggiuntiva Nota disciplina re sul registro di classe e formale comunica zione alla famiglia circa la nota disciplina re, tramite diario dell’alunno , da parte dell’insegn ante; più eventuale esercitazio ne aggiuntiva X X INFRAZIONE Abbigliamento personale non Abbigliamento personale sobrio e poco decoroso, oltre che sobrio e decoroso, idoneo inidoneo alla specificità alla specificità dell’istituto alberghiera dell’istituto X 4° livello Nota disciplinar e sul registro di classe , eventuale ammonizio ne da parte del Dirigente Scolastico, o di un suo delegato (su segnalazio ne dell’inse gnante che ha dato la nota o del coordinato re di classe) e convocazio ne della famiglia, più eventuale esercitazio ne aggiuntiva 5° livello Sospension e da 1 a 15 giorni, da parte del C.d.C., previa sua convocazio ne per iniziativa del coordinato re o di almeno la metà dei membri del consiglio stesso o del D.S., più eventuale esercitazio ne aggiuntiva e/o azione riparatoria a vantaggio della comunità scolastica 6° livello più eventuale deferimento all’autorità competente più eventuale deferimento all’autorità competente più eventuale deferimento all’autorità competente più eventuale denuncia all’autorità di P. S. più eventuale denuncia all’autorità di P. S. più eventuale denuncia all’autorità di P. S. più eventuale denuncia all’autorità di P. S. più eventuale denuncia all’autorità di P. S. più eventuale denuncia all’autorità di P. S. Sospension e superiore a 15 giorni, previa convocazio ne del C.d.C. e, in seconda battuta, del Consiglio d’Istituto RISPETTO DELLE COSE 17 Maltrattamento e imbrattamento dell’aula (pavimento, pareti, Riguardo per gli arredi, le finestre) e degli arredi o di suppellettili, le qualunque altra parte dell’edificio attrezzature e le strutture scolastico dell’aula e dell’istituto Danni materiali, rotture, manomissioni, agli oggetti e alle strutture anzidette 18 Riguardo e rispetto per gli oggetti personali altrui Danni, manomissioni, (compagni, docenti e oggetti personali personale scolastico tutto) 19 Rispetto dei documenti ufficiali (giornale di Danni, alterazioni, manomissioni classe, registro di qualunque genere di documento dell’insegnante, verifica di tipo scolastico in classe) furti più eventuale deferimento all’autorità competente di 16 ORGANO COMPETENTE ( gradualità della sanzione ) 4° livello Nota disciplinar e sul registro di classe , eventuale ammonizio ne da parte del Dirigente Scolastico, o di un suo delegato (su segnalazio ne dell’inse gnante che ha dato la nota o del coordinato re di classe) e convocazio ne della famiglia, più eventuale esercitazio ne aggiuntiva 5° livello Sospension e da 1 a 15 giorni, da parte del C.d.C., previa sua convocazio ne per iniziativa del coordinato re o di almeno la metà dei membri del consiglio stesso o del D.S., più eventuale esercitazio ne aggiuntiva e/o azione riparatoria a vantaggio della comunità scolastica X X in presenza di almeno 3 note potrà essere applicata la presente sanzione più risarcimento del danno ed eventuale deferimento all’autorità competente più risarcimento del danno ed eventuale deferimento all’autorità competente più risarcimento del danno ed eventuale deferimento all’autorità competente più risarcimento del danno ed eventuale deferimento all’autorità competente Diffamazioni, maldicenze, calunnie, ostracismo e altri simili atti di sopraffazione dell’altrui libertà e personalità più eventuale deferimento all’autorità competente più eventuale deferimento all’autorità competente più eventuale deferimento all’autorità competente più eventuale deferimento all’autorità competente più eventuale deferimento all’autorità competente più eventuale deferimento all’autorità competente SANZIONE DOVERE REGOLAMENTO ISTITUTO – approvato il 16 dicembre 2008 - PAG. 17 Singolo Singolo docente e/o Singolo Singolo docente e/o Consiglio di Consiglio coordinato docente docente coordinato classe d’Istituto re di classe re di classe e/o D.S. 1° livello 2° livello 3° livello Richiamo orale dell’insegnante Nota sul diario scolastico personale dell’alunno e contestuale annotazione (per conoscenza dei colleghi e per serbarne memoria) sul registro di classe, più eventuale esercita zio ne aggiuntiva Nota disciplina re sul registro di classe e formale comunica zione alla famiglia circa la nota disciplina re, tramite diario dell’alunno , da parte dell’insegn ante; più eventuale esercitazio ne aggiuntiva INFRAZIONE 6° livello Sospension e superiore a 15 giorni, previa convocazio ne del C.d.C. e, in seconda battuta, del Consiglio d’Istituto RISPETTO DELLE PERSONE 20 Atteggiamenti irriguardosi nei Rispetto del Dirigente, confronti del Dirigente Scolastico, degli insegnanti e del degli insegnanti o del personale personale non docente non docente 21 Comportamenti non pericolosi per la propria e Scherzi maneschi, spinte, colpi ed l’altrui incolumità altri comportamenti pericolosi per (dondolìo sulla sedia, uso la propria e/o l’altrui incolumità dell’accendino, lancio di oggetti, “cariconi” ecc.) 22 Comportamenti non volti a danneggiare gli altri nell’ambito delle relazioni sociali 23 Atteggiamenti non lesivi dell’altrui dignità (con particolare riferimento a Dileggio, scherno e simili atti difetti e svantaggi fisici, lesivi dell’altrui dignità, in disabilità, appartenenza presenza di elementi di diversità etnica, credo religioso, identità di genere) 17 REGOLAMENTO ISTITUTO – approvato il 16 dicembre 2008 - PAG. 18 Singolo Singolo docente e/o Singolo Singolo docente e/o Consiglio di Consiglio coordinato docente docente coordinato classe d’Istituto re di classe re di classe e/o D.S. ORGANO COMPETENTE ( gradualità della sanzione ) SANZIONE DOVERE 25 26 27 2° livello 3° livello Richiamo orale dell’insegnante Nota sul diario scolastico personale dell’alunno e contestuale annotazione (per conoscenza dei colleghi e per serbarne memoria) sul registro di classe, più eventuale esercita zio ne aggiuntiva Nota disciplina re sul registro di classe e formale comunica zione alla famiglia circa la nota disciplina re, tramite diario dell’alunno , da parte dell’insegn ante; più eventuale esercitazio ne aggiuntiva INFRAZIONE RISPETTO DELLA NORMATIVA INDICAZI ONI MINISTERIALI 24 1° livello VIGENTE E 5° livello Sospension e da 1 a 15 giorni, da parte del C.d.C., previa sua convocazio ne per iniziativa del coordinato re o di almeno la metà dei membri del consiglio stesso o del D.S., più eventuale esercitazio ne aggiuntiva e/o azione riparatoria a vantaggio della comunità scolastica X X DELLE Divieto di accesso alle Utilizzo delle uscite esclusivamente scale antincendio e di riservate alla sicurezza o delle utilizzo delle uscite di scale antincendio sicurezza Divieto di utilizzo di telefoni cellulari o altre apparecchiature elettroniche nel corso dell’attività didattica Obbligo di consegna degli apparecchi suddetti all’insegnante che ne fa richiesta per trattenerli temporaneamente Astensione dal fumo nei locali dell’istituto e dall’uso di alcolici o di sostanze stupefacenti all’interno dell’istituto 4° livello Nota disciplinar e sul registro di classe , eventuale ammonizio ne da parte del Dirigente Scolastico, o di un suo delegato (su segnalazio ne dell’inse gnante che ha dato la nota o del coordinato re di classe) e convocazio ne della famiglia, più eventuale esercitazio ne aggiuntiva Uso del telefonino o del palmare o altra apparecchiatura elettronica durante l’attività didattica eventuale deferimento all’autorità competente Rifiuto di consegnare all’insegnante i dispositivi suddetti, ove colti in flagranza di utilizzo più eventuale deferimento all’autorità competente Fumo o assunzione di alcolici o di altre sostanze che alterano il comportamento e sono comunque vietate dalla legge 18 eventuale deferimento all’autorità competente X X più eventuale deferimento all’autorità competente più eventuale deferimento all’autorità competente 6° livello Sospension e superiore a 15 giorni, previa convocazio ne del C.d.C. e, in seconda battuta, del Consiglio d’Istituto REGOLAMENTO ISTITUTO – approvato il 16 dicembre 2008 - PAG. 19 Regolamento sull’uso delle palestre La palestra è a tutti gli effetti un laboratorio di esercitazioni pratiche e come tale richiede l’ottemperanza di determinate norme e misure relative all’abbigliamento e al comportamento, al fine di tutelare l’igiene e la sicurezza di chi la utilizza. Pertanto, - per ciò che attiene all’uso degli spogliatoi: 1. lo studente deve avvalersene solo per il cambio d’abito prima dell’inizio della lezione e dell’ingresso in palestra, nonché al termine della lezione; 2. non è consentito rimanere negli spogliatoi o allontanarsi dalla palestra (per consumare merende, fumare o altro) durante lo svolgimento della lezione; 3. l’insegnante non è responsabile di distruzione, sottrazione, deterioramento degli oggetti personali degli studenti depositati negli spogliatoi; - per ciò che attiene allo svolgimento delle attività in palestra: 4. lo studente è tenuto ad indossare, immediatamente prima di accedere alla palestra, e cioè negli spogliatoi, un adeguato abbigliamento sportivo, opportunamente richiamato all’inizio dell’anno dagli insegnanti della materia ; 5. prima di entrare in palestra gli studenti devono attendere che vi abbia già fatto il suo ingresso l’insegnante; 6. le consegne degli insegnanti sono, oltre che disposizioni strettamente didattiche, anche misure organizzative e disciplinari atte ad evitare situazioni di pericolo per le persone e le cose; è dunque particolarmente importante che gli studenti vi si attengano; 7. poiché orecchini, orologi, bracciali, collane, piercing, anelli e simili accessori possono essere pericolosi per sé e per gli altri, durante le attività fisiche ogni studente è tenuto a non indossarli; egualmente lesive possono essere le unghie lunghe; 8. gli occhiali da vista sono viceversa ammessi (ove non sia possibile l’impiego di lenti a contatto), a condizione che essi siano opportunamente assicurati al volto, in quanto consentono allo studente di svolgere meglio le attività fisiche; 9. per i danni arrecati agli arredi, alle strutture ed alle attrezzature vale quanto già disposto dall’art. 15 (danni e risarcimenti) - per ciò che attiene all’esonero dalle lezioni: 10. le richieste di esonero parziale o totale, permanente o temporaneo, dalle lezioni di educazione fisica devono essere suffragate da adeguata documentazione medica; 11. l’alunno esonerato deve comunque restare in palestra ed assistere alla lezione; 12. l’alunno che si presenta a lezione in condizioni non idonee a svolgere l’attività didattica (per mancanza dell’attrezzatura, per malessere o altro) deve darne comunicazione all’insegnante prima dell’inizio delle attività; il protrarsi di tali giustificazioni orali per più di due lezioni consecutive o di tre lezioni comunque ravvicinate, comporta una nota disciplinare e la convocazione della famiglia, salvo documentate motivazioni. 19 REGOLAMENTO ISTITUTO – approvato il 16 dicembre 2008 - PAG. 20 Regolamento dei laboratori di cucina Premessa Le norme che regolano l’utilizzo dei laboratori di cucina sono dettate, oltre che dai criteri generali del Regolamento, anche dalla specificità di tali particolari aule didattiche, in considerazione di: - rischi di danneggiare apparecchiature spesso delicate e costose; - maggiori rischi per la salute e l’incolumità di discenti, docenti e loro collaboratori, derivanti dalla presenza delle apparecchiature anzidette e di ogni altro strumento di lavoro; - necessità di garantire la massima igiene (come del resto già prescritto dalle vigenti disposizioni di legge denominate H.A.C.C.P.); - specificità delle lezioni svolte in tali ambiti, finalizzate all’acquisizione di una delle professionalità che caratterizzano l’istituto alberghiero. E’ da tali premesse che discendono le norme di seguito riportate, con le quali si chiarisce, precisa e stabilisce che, - in merito all’applicazione e alla validità del presente articolo, 1. la sua conoscenza è obbligatoria per tutti gli utilizzatori dei laboratori; 2. il presente articolo si applica a tutti coloro che, a qualsiasi titolo, accedono ai laboratori e ne utilizzano le apparecchiature e i macchinari; 3. gli utenti dovranno in ogni caso attenersi alle ulteriori e specifiche disposizioni che dovessero essere impartite durante l’anno scolastico dai responsabili dei laboratori; - in riferimento alla facoltà di accesso ai laboratori, 1. i laboratori di cucina sono a disposizione dei docenti di laboratorio per i servizi di cucina e, in base alle disponibilità oraria, anche per i docenti della terza area ed eventuali esperti autorizzati dalla presidenza; 2. ai laboratori possono accedere solo gli interessati alle esercitazioni pratiche, con preciso e specifico divieto d’ingresso per docenti e alunni non autorizzati; - a proposito del calendario e dell’orario dei laboratori, 1. all’inizio dell’anno scolastico viene redatta dagli assistenti tecnici, con l’ausilio del Responsabile di laboratorio, un piano dei turni per l’utilizzo dei laboratori; 2. tale calendario dovrà essere mantenuto per tutto l’anno scolastico e ogni eventuale variazione dovrà essere preventivamente concordata con il Responsabile dei laboratori o con gli assistenti tecnici; 3. l’orario di utilizzo dei laboratori viene redatto dal Responsabile di laboratorio, con la collaborazione degli assistenti tecnici e con riferimento alla programmazione annuale della commissione orario; 4. l’orario di apertura dei laboratori coincide, di norma, con l’utilizzo degli stessi; 5. i laboratori, quando non utilizzati, devono rimanere chiusi; - per ciò che attiene alle responsabilità sulle attrezzature, 1. all’inizio dell’anno scolastico viene designato dal Dirigente scolastico il Responsabile dei laboratori di cucina, che dovrà cooperare con gli assistenti tecnici, i cui compiti riguardano il funzionamento dei laboratori e la manutenzione dei macchinari; 2. in particolare, la manutenzione viene eseguita dagli aiutanti tecnici con il docente responsabile dei laboratori; 3. la cura e il buon funzionamento dei laboratori sono affidati agli assistenti tecnici e agli utenti (alunni e docenti); 4. ogni docente è responsabile del corretto utilizzo dei macchinari e delle attrezzature durante le proprie ore di lezione; 5. i macchinari debbono essere accesi all’inizio delle attività didattiche giornaliere e dovranno essere spenti alla fine delle stesse, salvo diverso avviso da parte dell’assistente tecnico di laboratorio; 6. lo stesso personale di laboratorio, al momento della chiusura, dovrà assicurarsi che tutto sia in ordine; - a proposito dei danni e dei risarcimenti, 1. nel caso di disfunzioni, malfunzionamenti, rotture o altre anomalie (ad esempio mancanza di pezzi) a macchinari e attrezzature e strumenti presenti nei laboratori, rilevati da alunni e/o docenti: 2. l’alunno deve al più presto segnalare la circostanza al docente; 20 REGOLAMENTO ISTITUTO – approvato il 16 dicembre 2008 - PAG. 21 3. il docente provvede a darne tempestiva segnalazione scritta (prima dell’inizio dell’attività didattica, ove possibile) all’assistente tecnico; 4. l’assistente firma per presa visione la segnalazione del guasto o del danno; 5. prepara quindi la scheda di richiesta per l’intervento tecnico, se l’anomalia è di competenza dell’assistenza tecnica; 6. o verbalizza per iscritto e in forma analitica tutte le informazioni che è in grado di raccogliere, se l’anomalia è dovuta a negligenza, disattenzione o incuria dell’utilizzatore; 7. provvede a fare quanto necessario perché sia effettuato l’intervento per la rimozione dell’anomalia; 8. la spesa della riparazione o di eventuali acquisti è a carico dell’utente che ha causato negligentemente il danno; 9. la spesa è a maggior ragione a carico dei responsabili del danno, in caso di furto o di danno non accidentale, oltre agli eventuali provvedimenti disciplinari disposti avverso i responsabili; 10. nel caso non sia possibile identificare il o i responsabili, la spesa per la riparazione verrà risarcita dalla classe che per ultima ha utilizzato il laboratorio; - circa lo svolgimento dell’attività didattica, 1. prima dell’inizio della propria lezione, il docente deve prelevare gli studenti dalla loro aula ed accompagnarli negli spogliatoi del laboratorio di turno; 2. lo studente può entrare in laboratorio solo dopo essersi cambiato, cioè dopo aver indossato l’apposita divisa e rispettato le elementari norme igieniche per la pulizia personale; 3. se, in via eccezionale, l’alunno è sprovvisto della divisa prescritta o di parte di essa, la scuola gli fornisce un camice, che dovrà essere restituito insieme ad una quota per il noleggio e il lavaggio; 4. l’allievo provvisto di solo camice non potrà partecipare attivamente alle lezioni ma dovrà limitarsi ad assistervi; 5. oltre alla divisa, l’allievo deve essere sempre provvisto di un pelapatate, un coltellino per verdure e un astuccio con il necessario per pulire e spazzolare le mani all’inizio e al termine della lezione; 6. nei laboratori è fatto divieto di indossare anelli e bracciali (di qualsiasi materiale essi siano) nonché orologi da polso, piercing, orecchini; inoltre è richiesto che capelli e barba siano attentamente curati; 7. negli spogliatoi e soprattutto nei laboratori è fatto assoluto divieto di giocare e scherzare con le attrezzature e gli strumenti di lavoro, o di utilizzarli in maniera impropria, stante l’elevata e intuibile pericolosità di tali comportamenti; 8. gli studenti sono ammessi al laboratorio solo dopo l’ingresso nello stesso del docente accompagnatore; 9. in base alla vigente normativa H.A.C.C.P., il docente è tenuto ad indossare l’abbigliamento idoneo e prescritto per le esercitazioni; 10. nei laboratori gli alunni non possono, per nessun motivo, rimanere privi di sorveglianza né da parte dei docenti né da parte degli assistenti tecnici; 11. una volta iniziata la lezione in laboratorio, non è consentito agli alunni l’ingresso negli spogliatoi, se non alla fine dell’esercitazione e solo se il gruppo classe è al completo; 12. in via del tutto eccezionale, e per seri e comprovati motivi, è ammesso l’ingresso negli spogliatoi durante la lezione, previa autorizzazione del docente e a condizione che l’alunno sia accompagnato da un collaboratore scolastico; 13. al termine dell’esercitazione, con la collaborazione dell’assistente tecnico, l’insegnante farà in modo che ogni alunno abbia un compito preciso per il riordino e la pulizia delle attrezzature e del laboratorio stesso. 21