DIRETTAMENTE DALLA CLASSE • Spunti di riflessione • Vicenza 19 novembre 2010 • Prof.ssa Chiara Vezzaro LA POSIZIONE • L’INSEGNANTE E’ NELLA POSIZIONE PIU’ ADATTA PER ACCORGERSI DI AVERE DI FRONTE UN POSSIBILE BAMBINO CON DISTURBI NELL’ APPRENDIMENTO OCCHI E PIEDI OCCHI • VEDONO, INDICANO LA STRADA, PERMETTONO DIVERSI PUNTI DI VISTA MA DEVONO ATTENDERE IL PERCORSO FATTO DAI PIEDI PIEDI • HANNO IL COMPITO DI IMPRIMERE IL MOVIMENTO, IL PESO DELLA FATICA QUOTIDIANA • PSICOLOGO • INSEGNANTE • GLI OCCHI DEVONO ATTENDERE CHE I PIEDI FACCIANO IL LORO PERCORSO • I PIEDI SI DEVONO FIDARE DELLE INDICAZIONI DATE DAGLI OCCHI • I PIEDI CI PORTANO LA REALTA’ INFORMARE • • • • • ES. CIRCOLARE MINISTERIALE APPROVAZIONE LEGGE NOVITA’ EDITORIALI ASSOCIAZIONI SERVIZI DEL TERRITORIO IN CONDIZIONE DI.. • FAVORIRE LA PRESA IN CARICO ATTIVA • METTERE GLI INSEGNANTI IN CONDIZIONE DI AFFRONTARE CON COMPETENZA UN PROBLEMA RELAZIONARSI • POTENZIARE NEGLI INSEGNANTI LA GESTIONE DELLE PROPRIE RISORSE • MIGLIORARE LA QUALITA’ DELLA RELAZIONE CON L’ALUNNO, LA CLASSE, I GENITORI, I COLLEGHI, IL DIRIGENTE… SUGGERIRE • SUGGERIRE STRATEGIE DIDATTICHE CHE FAVORISCANO E FACILITINO L’APPRENDIMENTO E CHE… .… FACCIANO STAR BENE! DIRETTAMENTE DALLA CLASSE! ECCO ALCUNE STRATEGIE SPERIMENTATE CON SUCCESSO IN CLASSE VALORE AGGIUNTO 1. COMMETTERO’ DEGLI ERRORI ED E’ PREVISTO L’INSUCCESSO………. • ESSERNE CONSAPEVOLI PER VIVERLO SERENAMENTE 2. IMPARARE AD ACCETTARE COMPORTAMENTI CHE NOI VALUTIAMO NON ADEGUATI ES. CHE ORE SONO? IL GIOVEDI’ E’ IL PIU’ BEL GIORNO DELLA SETTIMANA! ALCUNE PREMESSE… RIPROPORRE PERIODICAMENTE LA STESSA STRATEGIA RIPASSANDOLA CON GLI ALUNNI • NON PENSARE CHE UNA VOLTA BASTI PER SEMPRE.. . IMMAGINA COME TI SENTI DI FRONTE ALLE ISTRUZIONI DI UN ELETTRODOMESTICO CHE USI DUE VOLTE ALL’ANNO! CENTRALITA’ DEL RUOLO DELL’INSEGNANTE • • CHE FA DA SPECCHIO CHE PENSA AD ALTA VOCE E ILLUSTRA COME E QUANDO UTILIZZARE LE DIVERSE FASI DELLA STRATEGIA CONDURRE UNA LEZIONE E’ COME PREPARARE UN COCKTAIL! SENSIBILITA’ NELL’ INDIVIDUARE IL MOMENTO E IL CONTESTO GIUSTO PER METTERE IN ATTO UNA CERTA STRATEGIA DI INSEGNAMENTO COMPETENZE SPECIFICHE (possedere le conoscenze adeguate) ABILITA’ DIDATTICHE (saper insegnare) MA QUANTE ENERGIE MI SERVONO E DOVE LO TROVO? • CALMA E SANGUE FREDDO! DIAMOCI DELLE PRIORITA’: • INDIVIDUIAMO POCHI OBIETTIVI SPECIFICI-REALISTICI-TEMPORIZZATI E COMINCIAMO A LAVORARE SERENAMENTE …IL RESTO VERRA’ UN PO’ ALLA VOLTA PIANIFICAZIONE della lezione… GARANZIA ASSOLUTA? CERTAMENTE NO MA CONSENTE DI LIMITARE LE INCERTEZZE COSI’ A SECONDA DELLE PROPRIE PECULIARITA’: PIANO DELLA LEZIONE = SCHEMA SINTETICO O DETTAGLIATO AUTOVALUTAZIONE = FATTA “IN CASA” O ATTRAVERSO LA CREAZIONE DI APPOSITE GRIGLIE QUOTIDIANITA’ MIX DI BUONE PRASSI N°1 • CONTROLLA CHE LE COSE SCRITTE ALLA LAVAGNA PER ESSERE COPIATE DAGLI ALUNNI RIMANGANO FINO A CHE TUTTI LE ABBIANO COPIATE • SCRIVI SEMPRE IN STAMPATO MAIUSCOLO CON ORDINE E CHIAREZZA(I DISLESSICI GENERALMENTE NON CAPISCONO IL CORSIVO) N°2 • PRESTA ATTENZIONE ALL’ALUNNO/I (CHIAMANDOLO, AVVICINANDOSI, GUARDANDOLO…) PRIMA E DURANTE OGNI ATTIVITA’, PASSANDO CON FREQUENZA TRA I BANCHI SOPRATTUTTO DURANTE LE VERIFICHE N°3 • IN PRESENZA DI STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO ( DSA) LA RIPETIZIONE DI UN’ATTIVITA’ COME FATTORE DI APPRENDIMENTO E’ INEFFICACE • RICORDA: • LA LETTURA NON E’ L’UNICO CANALE DI APPRENDIMENTO • PER UNO STUDENTE CON DSA ANCHE LA COPIA E’ PIU’ DIFFICILE N°4 • INCORAGGIA L’USO DI AUSILI TECNOLOGICI COME LA TASTIERA, IL CORRETTORE DEL COMPUTER E IL REGISTRATORE SIA PER REGISTRARE LA LEZIONE SIA PER ABITUARE ALLA VERBALIZZAZIONE • RICORDA CHE LA VERBALIZZAZIONE VA DI PARI PASSO CON LO SVILUPPO DEL PENSIERO N. 5 • DURANTE LE VERIFICHE FORMULA ANCHE ORALMENTE LE CONSEGNE N°6 • LIBRETTO DEGLI AIUTI • COSTRUISCI O FAI COSTRUIRE UN LIBRETTO CON GLI AIUTI ( PER ES. PER L’ORTOGRAFIA – IL LESSICO – LE OPERAZIONI – LE TABELLINE…) • MAGARI DA USARE UNO A SCUOLA E UNO A CASA N°7 • NON ESSERE AVARO DI GRATIFICAZIONI ED USA IL RINFORZO COME STRUMENTO USUALE • RICORDATI DI INIZIARE UN COMPLIMENTO CON IL NOME DEL RAGAZZO • “ALESSANDRO BEN FATTO! LO SAI MI PIACE PROPRIO IL TUO TESTO, ATTRAVERSO LE TUE DESCRIZIONI MI VEDEVO LA SCENA DAVANTI!” • E’ PIU’ EFFICACE DI UN GENERICO: “BEN FATTO ALESSANDRO” N°8 • FAVORISCI OCCASIONI DI CONVERSAZIONE NELLE QUALI SIA POSSIBILE PARLARE DELLE PROPRIE DIFFICOLTA’ E DIVERSITA’ • ES. LA POSTA DEL CUORE • UNA VOLTA ALLA SETTIMANA L’INSEGNANTE LEGGE A VOCE ALTA E COMMENTA COINVOLGENDO GLI STUDENTI I BIGLIETTINI RACCOLTI DAL POSTINO DI TURNO • 1 vorrei tanto andare in gita • 2 i maschi si passano sempre la palla tra loro e tra le femmine più brave, dovrebbero smetterla • 3 S. dice sempre le bugie e poi finiamo tutti in castigo…non è giusto ci dovrebbe finire solo lei • 4 Mi piace un casino A. anche dallo scorso anno N. 9 GLI SCIOGLILINGUA • Obiettivi: • ALLENARE GRADUALMENTE LA MEMORIA + • SVILUPPARE SICUREZZA E DISINVOLTURA NELL’ESPOSIZIONE + • PROMUOVERE LA PRECISIONE NELLA SCELTA DELLE PAROLE E NELLA CORRETTEZZA DELLE FRASI • Sereno è seren sarà se non sarà sereno si rasserenerà • Sul tagliere l’aglio taglio, non tagliare la tovaglia, la tovaglia non è aglio se la tagli fai uno sbaglio N.10 IL DIARIO • ASSEGNARE I COMPITI CREANDO UN CLIMA DI ATTENZIONE! • ESPLICITARE LA DATA, ASSICURARE IL TEMPO NECESSARIO ALLA SCRITTURA DEI COMPITI, FAR RILEGGERE A TURNO I COMPITI DETTATI, ASSEGNARE UN TUTOR (IL COMPAGNO DI BANCO) POTENZIA L’AUTONOMIA N.11 SCALETTE • PROPORRE SCALETTE DI SINTESI DA UTILIZZARE DURANTE I COLLOQUI • 5+1 WHO WHAT WHEN WHERE WHY HOW • COMPILARE LE MAPPE IN GRUPPO PER FACILITARE LA COMPRENSIONE DEL TESTO PROPORRE: MAPPE CHE FACILITINO LA COMPRENSIONE DEL TESTO Ambiente Personaggi Qual è il problema I fatti principali Dire come finisce la storia APPLICAZIONE AD UN TESTO NARRATIVO N.12 PRE-VERIFICA • UTILIZZARE UNA ESERCITAZIONE DI PRE-VERIFICA PER FOCALIZZARE L’OBIETTIVO DA RAGGIUNGERE E CONTROLLARE L’EMOTIVITA’ • Mock test N.13 IL LESSICO • PRESTARE ATTENZIONE AL LESSICO DELLE LEZIONI E DEI TESTI, ACCERTANDOSI DELLA COMPRENSIONE 14. UTILIZZARE LE ILLUSTRAZIONI MIGLIORA LA COMPRENSIONE E IL RICORDO RIPETENDO LA STESSA INFORMAZIONE CONTENUTA NEL TESTO EVIDENZIANDO RELAZIONI ESPLICITE ED IMPLICITE VISUALIZZANDO E CONCRETIZZANDO TERMINI E ASPETTI ASTRATTI TRASFORMANDO MATERIALE POCO FAMILIARE IN FORMA FAMILIARE N. 15 LA DIDATTICA METACOGNITIVA • Il termine significa letteralmente”riflessione sui processi mentali” • CIOE’ “L’APPRENDIMENTO DI STRATEGIE UTILI ALLA SOLUZIONE DI VARI COMPITI PUO’ RISULTARE POSSIBILE E UTILE FIN DA UN’ ETA’ PRECOCE” LA METACOGNIZIONE INCLUDE: • LA CONOSCENZA METACOGNITIVA = • Cioè informazioni sul funzionamento mentale • (ES. PRIMA SI STUDIA E POI SI ESEGUONO GLI ESERCIZI) • PROCESSI METACOGNITIVI DI CONTROLLO = • Cioè la capacità di pianificare lo studio individuando opportuni spazi,tempi e metodi • verificare il risultato finale MA IN CHE MODO? • TRAMITE INSEGNAMENTO DIRETTO E PRECISE INDICAZIONI DEL DOCENTE + • ACQUISIZIONE DA PARTE DELLO STUDENTE ATTRAVERSO LA PRATICA DI STRATEGIE ADEGUATE RUOLO ATTIVO • LO STUDENTE CHE ADOTTA ADEGUATE STRATEGIE METACOGNITIVE E’ QUINDI MENO DESTINATO ALL’INSUCCESSO SCOLASTICO Ci tengo a te…per questo non mollo l’osso! • • • 1. 2. 3. Es. le 9 parti del discorso SUGGERIMENTO DI UNA STRATEGIA Organizzale in 3 blocchi: Nome: articolo+aggettivo+pronome Verbo: avverbio Altro: congiunzione+preposizione+ interiezione SUCCESSO OTTENUTO!!!!! n. 16 L’APPRENDIMENTO COOPERATIVO • QUANDO I RAGAZZI DISCUTONO E CONDIVIDONO LE LORO IDEE SU UN TESTO, RAGGIUNGONO UNA MAGGIORE COMRENSIONE E MIGLIORANO LE LORO ABILITA’ : QUESTO SEMBRA ESSERE VERO SIA PER GLI ALUNNI CON DIFFICOLTA’ SIA PER QUELLI CON MEDIO E ALTO RENDIMENTO • UN METODO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO CHE SI BASA SULLA COOPERAZIONE TRA STUDENTI • SI PROPONE DI SVILUPPARE E INCREMENTARE IL PROCESSO DI APPRENDIMENTO E LO SVILUPPO DELLE ABILITA’ SOCIALI N 17 IL MENU: ANTICIPARE LA STRUTTURA DELLA LEZIONE LO STUDENTE POTREBBE ESSERE AIUTATO A • STARE PIU’ ATTENTO, METTENDOLO IN GRADO DI : 1. CONOSCERE CON ANTICIPO QUALE SARA’ LO SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ CHE STA PER INIZIARE 2. ORGANIZZARE LE PROPRIE ENERGIE E LE PROPRIE ASPETTATIVE 3. FORNIRE INFORMAZIONI SUI RISULTATI CHE CI SI ATTENDE DA QUELLA ATTIVITA’ L’INSEGNANTE FACILITATORE DELL’APPRENDIMENTO FIGURA DI SOSTEGNO L’INSEGNANTE COME CAPACE DI FAVORIRE IL RINFORZO MOTIVAZIONALE DIVULGATORE DI STRATEGIE ADEGUATE PUNTO DI CONTATTO • LA RICERCA DI UN PUNTO DI CONTATTO TRA LE COMPETENZE MAGARI SCARSE DELL’ALUNNO E LE RICHIESTE DELLA CLASSE E’ UN PROCESSO CONTINUO, INSTANCABILE E FATICOSO MA E’ LA SFIDA DELLA SCUOLA! LO SFONDO • NON DIMENTICHIAMO CIO’ CHE E’ FONDAMENTALE AVER BEN CHIARO: • LA VALORIZZAZIONE DELLE CAPACITA’ • L’ADATTAMENTO DELLA DIDATTICA (E NON SERVE OGNI VOLTA REIVENTARE TUTTO…IMPARIAMO A UTILIZZARE STRATEGIE DI SUCCESSO GIA’ APPLICATE NATURALMENTE ADATTANDOLE ALLA NOSTRA REALTA’ Presupposto basilare: “Il fattore che da solo influenza maggiormente l’apprendimento è ciò che l’alunno sa già. Accertatevi di questo e insegnate di conseguenza.” (Ausubel) • GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE