ΔG = ΔH - T ΔS prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 1 Ogni reazione chimica è caratterizzata da scambio di calore: •si chiama esotermica una reazione che avvenga con liberazione di calore •si chiama endotermica una reazione che avvenga con assorbimento di calore prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 2 Ogni reazione chimica è caratterizzata da scambio di calore: •si chiama esotermica una reazione che avvenga con liberazione di calore •si chiama endotermica una reazione che avvenga con assorbimento di calore prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 3 Gli effetti termici si spiegano con il calore richiesto per la formazione o la rottura dei legami: una reazione in cui viene assorbito più calore per rompere i legami dei reagenti di quello liberato nella formazione dei legami dei prodotti è endotermica R prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona P 4 Invece una reazione in cui viene assorbito meno calore per rompere i legami dei reagenti di quello liberato nella formazione dei legami dei prodotti è esotermica R prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona P 5 Gli effetti termici delle reazioni possono essere descritti in base ai contenuto di calore (entalpia) di una sostanza prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 6 Reazione esotermica prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 7 Reazione endotermica prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 8 La liberazione di calore da parte del processo potrebbe sembrare un criterio visto che spesso le reazioni esotermiche sono spontanee...ma anche l’acqua, nel divenire ghiaccio libera calore. La solidificazione avviene però spontaneamente solo se si è al di sotto di 0°C! prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 9 Inoltre ci sono reazioni che avvengono spontaneamente con assorbimento di calore come dimostrano le buste di ghiaccio istantaneo, o più semplicemente quando mescoliamo un po’ di zucchero in acqua. prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 10 • Non è il verso del passaggio di calore quello che può determinare la spontaneità di un processo. prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 11 • Il disordine è un criterio da prendere in considerazione per sapere se un processo avviene spontaneamente visto che: un sistema disordinato ha più probabilità di esistere rispetto a uno ordinato. prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 12 Analogamente è molto più probabile che • le molecole di un soluto diffondano omogeneamente nel solvente •Le molecole di due gas si diperdano le une nelle altre prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 13 Questo perchè uno solo è il possibile stato ordinato mentre molti sono quelli disordinati! prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 14 Uff! Basta. Non posso fare tutti i sistemi disordinati. In realtà 6 palle blu e 6 palle gialle possono disporsi in 1324 modi: 1 solo è quello “ordinato” con sei palle sopra e sei palle sotto. Tutte le altre 1323 disposizioni sono “disordinate” rispetto a quella scelta. Gialle sopra 0 1 2 3 4 5 6 Gialle sotto 6 5 4 3 2 1 0 disposi zioni 1 36 225 400 225 36 1 prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 15 Il numero di oggetti considerati in questo esempio è in realtà irrisorio rispetto a un litro di aria a c.n. in cui sono contenute 5,4·1021 molecole di ossigeno e 2,15·1022 molecole di azoto! prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 16 In una reazione chimica il disordine aumenta quando: • si ottengono prodotti gassosi a partire da reagenti liquidi o solidi • il numero delle molecole gassose aumenta PCl5(g) PCl3(g) + Cl2(g) prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 17 Come esiste una funzione di stato che rappresenta il calore scambiato a pressione costante, cioè l’entalpia, altrettanto esiste una funzione di stato che descrive la probabilità di esistere di un sistema: l’entropia prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 18 Per valutare se una reazione avviene spontaneamente dovremo tenere conto di entrambe le funzioni di stato considerate e anche della temperatura, tutte combinate nella relazione: ΔG = ΔH - T ΔS che dà appunto la variazione di energia libera da cui dipende la spontaneità o meno di una reazione prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 19 Primo caso Analizziamo i casi possibili Primo caso Se ΔH <0 (aspetto entalpico favorevole) ΔS> 0 (aspetto entropico favorevole) ΔG non può che essere negativo. Infatti: ΔG = ΔH - Tnegativo, ΔS dato che la T negativo negativo prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona è sempre positiva 20 Primo caso Indipendentemente dal valore della temperatura il termine - T ΔS è sempre negativo kJ -T ΔS -T ΔS -T ΔS ΔH ΔG ΔG ΔG Troppo noioso! ΔG è sempre prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona negativo La reazione è sempre spontanea 21 Primo caso In altre parole, una reazione che avvenga con liberazione di calore e aumento del disordine è sempre spontanea, indipendentemente dalla temperatura. C3H8(g) + 5 O2(g) 3 CO2(g) + 4 H2O(g) prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 22 Secondo caso Secondo caso Se ΔH <0 (aspetto entalpico favorevole) ΔS <0 (aspetto entropico sfavorevole) ΔG ha un segno che dipende dai valori reciproci. Il fattore che decide tutto è la temperatura che moltiplica il fattore entropico. prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 23 ΔH ΔG kJ ΔG kJ -T ΔS -T ΔS Secondo caso ΔH A temperature basse il termine -T ΔS è piccolo in valore assoluto e non supera il ΔH: la reazione è SPONTANEA Uhm, avvincente! prof. F.Tottola IPSIA Bisogna pensarci! E.Fermi Verona A temperature alte il termine -T ΔS è grande in valore assoluto e supera il ΔH: la reazione è NON SPONTANEA 24 Secondo caso Riassumendo il comportamento con la temperatura Se ΔH<0 (aspetto entalpico favorevole) ΔS<0 (aspetto entropico sfavorevole) ΔG < 0 per T<ΔH/ΔS ΔG > 0 per T>ΔH/ΔS prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 25 Secondo caso E’ un caso molto comune che si verifica per tutte le reazioni esotermiche che avvengano con diminuzione del disordine: 2 SO2(g) + O2(g) 2 SO3(g) oppure N2(g) + 3 H2 2 NH3 Bisogna raffreddare!! prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 26 Terzo caso Terzo caso Se ΔH >0 (aspetto entalpico sfavorevole) ΔS <0 (aspetto entropico sfavorevole) ΔG non può che essere positivo. Infatti: ΔG = ΔH - T ΔS positivo prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona positivo positivo, dato che la T è sempre positiva 27 Indipendentemente dal valore della temperatura il termine - T ΔS è sempre positivo -T ΔS -T ΔS -T ΔS ΔH ΔG ΔG ΔG kJ Terzo caso La reazione è sempre non spontanea prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona Troppo noioso! ΔG è sempre positivo 28 Terzo caso In altre parole, una reazione che avvenga con assorbimento di calore e diminuzione del disordine non è mai spontanea, indipendentemente dalla temperatura. 12 CO2(g) + 6 H2O(g) 2 C6H6(l) + 15 O2(g) prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 29 Quarto caso Quarto caso Se ΔH >0 (aspetto entalpico sfavorevole) ΔS >0 (aspetto entropico favorevole) ΔG ha un segno che dipende dai valori reciproci. Il fattore che decide tutto è la temperatura che moltiplica il fattore entropico. prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 30 kJ -T ΔS Uhm, avvincente! Bisogna pensarci! prof. F.Tottola IPSIA ΔG -T ΔS A temperature basse il termine -T ΔS è piccolo in valore assoluto e non supera il ΔH: la reazione è NON SPONTANEA E.Fermi Verona ΔH ΔH kJ ΔG Quarto caso A temperature alte il termine -T ΔS è grande in valore assoluto e supera il ΔH: la reazione è SPONTANEA 31 Quarto caso Riassumendo il comportamento con la temperatura Se ΔH >0 (aspetto entalpico sfavorevole) ΔS >0 (aspetto entropico favorevole) ΔG > 0 per T<ΔH/ΔS ΔG < 0 per T>ΔH/ΔS prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 32 Quarto caso E’ un caso molto comune che si verifica per tutte le reazioni endotermiche che avvengano con aumento del disordine: CaCO3(s) CaO(s) + CO2(g) Bisogna riscaldare!! prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 33 Magari sudando un pò, siamo arrivati a costruire questa tavola riassuntiva Variazione Variazione Variazione energia libera Spontaneità entalpia entropia reazione ΔH <0 ΔS>0 ΔG<0 ΔH >0 ΔS<0 ΔG>0 ΔG>0 per T>ΔH/ΔS ΔH <0 ΔS<0 ΔG<0 per T<ΔH/ΔS ΔG<0 per T>ΔH/ΔS ΔH >0 ΔS>0 ΔG>0 per T<ΔH/ΔS prof. F.Tottola IPSIA E.Fermi Verona 34