_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
A cura di:
Agenda 21 Locale della Provincia di Chieti:
P.zza Monsignor Venturi – Chieti
Tel. 08714084252 – Fax 08714084307
[email protected]
Ing. Manuel De Santis – Tel. 3281317153 – [email protected]
Dot.ssa Donatella Pavone – Tel. 3384840118 – [email protected]
Arch. Mauro Latini – Coordinatore Rete Agenda 21 Locale della Regione Abruzzo
Tel. 0871560280; 3474831381 – Fax 01782222751 – [email protected]
Si ringraziano tutte le persone che hanno collaborato alla realizzazione del Manuale
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________
2
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INDICE
PREMESSA
5
CAPITOLO 1
SVILUPPO SOSTENIBILE ED AMBIENTE
1.1 - Il Green Public Procurement
1.2 - Criteri ed etichette ecologiche
8
10
13
CAPITOLO 2
CONTESTO POLITICO E NORMATIVO
2.1 - Internazionale
2.2 - Europeo
2.3 - Nazionale
2.4 - Regionale
2.5 - Procedure d’acquisto nelle Pubbliche Amministrazioni
2.5.1- Appalti di rilevanza comunitaria
2.5.2-Appalti sotto soglia
2.5.2.1- Spese in economia
2.6 - CONSIP
2.7 - L’inserimento dei criteri ecologici nelle procedure d’appalto
19
21
23
29
35
37
39
41
42
43
47
CAPITOLO 3
IL PROGETTO GPP DELLA PROVINCIA DI CHIETI
3.1 - Analisi dello stato attuale della Provincia di Chieti
3.2 - Sintesi dei risultati
3.3 - Obiettivi e strategie della Provincia
56
59
62
65
CAPITOLO 4
INDICAZIONI OPERATIVE
4.1 - Esempio di bando per il servizio di pulizia
4.2 - Esempio di bando per la fornitura di carta
per fotocopiatrici e stampanti
4.3 - Esempio di bando per la fornitura di arredi per scuole ed uffici
71
73
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
76
ALLEGATO 1
STRUMENTI DI SENSIBILIZZAZIONE DELL’ENTE
78
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________
68
69
3
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ALLEGATO 2
ELENCO PRODOTTI ECOLABEL UTILIZZABILI DALLA PROVINCIA 87
ALLEGATO 3
SCHEMA DI AUTOVALUTAZIONE DELLA POLITICA DI GPP
89
ALLEGATO 4
CHECK-LIST DI VERIFICA DEI BANDI
90
ALLEGATO 5
MANUALE DEI CORRETTI COMPORTAMENTI
94
ALLEGATO 6
CATEGORIE DEI PRODOTTI E SERVIZI
ED ELENCO CRITERI ECOLOGICI
111
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________
4
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PREMESSA
Il cammino promosso dalla Provincia di Chieti in favore di politiche per la
sostenibilità, avviato con la sottoscrizione della Carta di Aalborg1, proseguito con
l’Adesione volontaria al Protocollo di Kyoto2 e confermato con l’Adesione agli
Aalborg Committments3, alla vigilia della VI Conferenza delle Città Sostenibili4, e
successivamente alla riconferma della leadership europea in materia di lotta ai
Cambiamenti Climatici5, necessita di un’accelerazione al fine di tradurre la visione
comune di un futuro sostenibile in obiettivi concreti ed azioni a livello locale.
Tra i vari strumenti a disposizione delle politiche per lo sviluppo sostenibile quello
degli Appalti ed Acquisti Verdi (Green Public Procurement) è il più idoneo a
coniugare le esigenze di raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda di Lisbona6 e
quelli della Strategia per lo Sviluppo Sostenibile delineata a Göteborg7; il più efficace
nell’incidere sugli stili di vita dei singoli e delle organizzazioni e nel ri-orientare la
produzione in direzione della sostenibilità.
A conferma che tra gli obiettivi di Lisbona e quelli di Göteborg non vi possono essere
contraddizioni, la Sentenza della Corte di Giustizia Europea,8 che ha indotto a
1
Deliberazione di Consiglio Provinciale n° CON / 3 del 24.01.2001
Deliberazione di Consiglio Provinciale n° CON / 15 del 09.03.2005
3
Deliberazione di Consiglio Provinciale n° CON / 23 del 30.05.2005
4
Quinta Conferenza Europea delle Città Sostenibili “Portare gli impegni di Aalborg nelle strade” – Siviglia 21-24
marzo 2007
5
Energy for a changing World 10 gennaio 2007 http://ec.europa.eu/energy/energy_policy/index_en.htm
2
6
La Strategia di Lisbona per il rinnovamento economico, sociale e ambientale concordata dal Consiglio europeo nel
marzo 2000 quale piano decennale per fare dell’Europa l’economia basata sulla conoscenza più concorrenziale del
mondo http://ec.europa.eu/lisbon_strategy/index_en.html
7
Consiglio Europeo di Göteborg 15 e 16 giugno 2001 – Conclusioni della Presidenza – Strategia per lo Sviluppo
Sostenibile - http://www.consilium.europa.eu/ueDocs/cms_Data/docs/pressdata/it/ec/00200-r1.i1.pdf
8
Sentenza della Corte di Giustizia Europea – Caso Concordia Bus «Appalti pubblici di servizi nel settore dei trasporti Direttive 92/50/CEE e93/38/CEE - Comune aggiudicatore che organizza i servizi di trasporto in autobus ed un cui ente
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________
5
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rimodulare la normativa europea in termini di appalti pubblici9, costituisce un
importante punto di riferimento.
Non
può
passare
inosservato
che
gli
acquisti
effettuati
dalla
Pubblica
Amministrazione rappresentano in Italia il 17% del Prodotto Interno Lordo (PIL), in
Europa il 18%, negli USA il 14% e che, nell’inserire criteri di qualificazione
ambientale nella domanda che le Pubbliche Amministrazioni esprimono in sede di
acquisto di beni e servizi, le stesse svolgono di fatto il ruolo di “cliente” e di
“consumatore”, e, in quanto tali, assumono da un lato una forte capacità di
“orientamento del mercato” e dall’altro forniscono, in termini di comportamenti, il
buon esempio.
In attesa di un coerente e definitivo impulso governativo, avviato con la Strategia
d'
azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia10, proseguito con il decreto 8
maggio 2003 n. 20311 e recentemente ribadito nell’ambito della Finanziaria 2007
attraverso l’annuncio delle linee guida per un piano di attuazione del “Green pubblic
procurement” e del Piano nazionale per la politica integrata di prodotto, gli Enti locali
sono chiamati a dare forti segnali dal basso di volontà di procedere in tale direzione
mediante un impegno concreto che, in Abruzzo, sarà supportato dal Piano Regionale
economicamente indipendente partecipa all'
appalto in quanto offerente - Presa in considerazione di criteri relativi alla
tutela dell'
ambiente per determinare l'
offerta economicamente più vantaggiosa - Ammissibilità quando l'
ente comunale
offerente soddisfa più facilmente tali criteri» - Procedimento C-513/99 http://curia.europa.eu/jurisp/cgibin/form.pl?lang=it&Submit=Rechercher&alldocs=alldocs&docj=docj&docop=docop&docor=docor&docjo=docjo&nu
maff=C-513/99&datefs=&datefe=&nomusuel=&domaine=&mots=&resmax=100
9
COMUNICAZIONE INTERPRETATIVA DELLA COMMISSIONE - Il diritto comunitario degli appalti pubblici e
le possibilità di integrare considerazioni di carattere ambientale negli appalti pubblici – COM (2001) 274 definitivo
10
Strategia d'
azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia (approvata dal CIPE il 2 agosto 2002 con
Deliberazione n. 57 Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 255 del 30 ottobre 2002, supplemento ordinario n. 205 ) La
Strategia stabilisce che "almeno il 30% dei beni acquistati debba rispondere anche a requisiti ecologici; il 30-40% del
parco dei beni durevoli debba essere a ridotto consumo energetico, tenendo conto della sostituzione e facendo ricorso al
meccanismo della rottamazione".
http://www2.minambiente.it/SVS/svs/docs/strategia_azione_ambientale.pdf
11
Nell’ambito del quale il Ministero dell’Ambiente e per la Tutela del Territorio e del Mare stabilisce che "almeno il
30% dei beni acquistati debba rispondere anche a requisiti ecologici; il 30-40% del parco dei beni durevoli debba essere
a ridotto consumo energetico, tenendo conto della sostituzione e facendo ricorso al meccanismo della rottamazione".
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________
6
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Triennale di Tutela e Risanamento Ambientale12 attraverso apposite linee di
intervento.
Nella logica di Agenda 21 Locale, infine, un processo di definizione della politica
provinciale degli appalti di lavori, forniture e servizi non può escludere nessuno:
cittadini, consumatori, utenti, fornitori, imprese, pubblica amministrazione, saranno,
necessariamente, attori fondamentali affinché la forte spinta che gli Acquisti e gli
Appalti Verdi potranno dare al raggiungimento di risultati concreti in termini di
sostenibilità sia motivo di soddisfazione per tutta la comunità provinciale ed
occasione di sviluppo locale durevole.
MAURO LATINI
Coordinatore Rete Agende 21 Locali
Regione Abruzzo
12
Piano Regionale di Tutela e Risanamento Ambientale 2006 – 2008, approvato dal Consiglio Regionale dell’Abruzzo
nella seduta del 24.10.2006 – Verbale 47/7
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________
7
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CAPITOLO 1
SVILUPPO SOSTENIBILE E AMBIENTE
Nel 1987 è comparso per la prima volta sulla scena politica internazionale il termine
“sviluppo sostenibile” all’interno del Rapporto della Commissione Mondiale
sull’Ambiente e lo Sviluppo. Tale Commissione, denominata Bruntland dal nome
della presidente norvegese, definisce lo sviluppo sostenibile come:
- uno sviluppo in grado di soddisfare i bisogni delle generazioni attuali senza
compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni;
- un processo nel quale lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti,
l’orientamento dello sviluppo tecnologico ed il cambiamento istituzionale sono
tutti in armonia, ed accrescono le potenzialità presenti e future per il
soddisfacimento delle aspirazioni e dei bisogni umani entro i limiti della capacità
di carico degli ecosistemi che ci sostengono.
Strettamente legato è, quindi, il problema ambientale che diventa, da allora, di
importanza sempre maggiore nella gestione politico-sociale e tema di fondamentale
rilievo nell’ottica di uno sviluppo in grado di consentire un utilizzo saggio della
risorsa natura evitandone un cieco ed insensato sfruttamento.
Lo sviluppo sostenibile consentirebbe una crescita economica rispettosa
dell’ambiente, parallelamente ad una politica ambientale che sia efficace sotto il
profilo dei costi.
La Dichiarazione di Rio del 1992, stipulata all’interno della Conferenza delle Nazioni
Unite sull’ambiente e lo sviluppo sostenibile, testimonia il continuo interesse e la
presa di coscienza del problema da parte dell’opinione pubblica ed avvia un nuovo
impegno di gestione da parte dei governi del mondo.
Il documento programmatico sottoscritto al termine di tale Conferenza è l’Agenda 21,
cioè il piano di azione per lo sviluppo sostenibile del mondo nel XXI secolo e che
stabilisce i principi ed i criteri a cui devono orientarsi le politiche dello sviluppo, a
livello globale e locale.
Le Agende 21 locali consentono, quindi, di trasformare gli obiettivi globali in azioni
locali attraverso un processo condiviso e di partecipazione di tutti i gruppi e
categorie sociali che consenta la realizzazione di strategie, obiettivi ed azioni
finalizzati, sempre, alla costruzione del modello sostenibile.
Il profilo tracciato continua ad essere percorso anche attraverso la Strategia
dell’Unione europea per lo sviluppo sostenibile (Goteborg 2001) e rafforzato con il
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________
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Sesto Programma d’Azione Comunitario del 2002 dove vengono definite le aree di
intervento prioritarie per la protezione dell’ambiente, i principi direttivi fondamentali
e le azioni principali da attuare per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità.
In tale anno, a dimostrazione di un’attenzione ed un orientamento sempre maggiore,
è stato ratificato il Protocollo di Kyoto sui cambiamenti climatici e la riduzione delle
emissioni dei gas ad effetto serra ed a Johannesburg si è svolto il vertice mondiale
sullo sviluppo sostenibile dove nel piano di implementazione vengono spinti “gli enti
competenti a tutti i livelli a tenere in considerazione i fattori connessi con lo sviluppo
sostenibile nei processi decisionali” e dove si sottolinea l’importanza di “promuovere
politiche di appalto pubblico che incoraggino lo sviluppo e la diffusione di beni e
servizi compatibili con l’ambiente”. Tale concetto rientra nella definizione di Green
Public Procurement cioè Appalti Pubblici Verdi.
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________
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1.1- Il Green Public Procurement
La Commissione Europea, nel 2001, pubblica il Libro Verde sulla Politica Integrata
dei Prodotti (IPP) che risulta essere di fondamentale importanza per la disposizione di
una strategia comunitaria che possa essere efficace ed utile nell’integrazione del tema
ambientale nelle politiche di settore e nei mercati.
In tale politica si pone particolare attenzione al sistema prodotto e si è scelto un
approccio basato sul suo ciclo di vita (LCA - Analisi del Ciclo di Vita). Qualsiasi
azione che interessa le varie fasi del ciclo deve considerare l’impatto complessivo che
il prodotto stesso ha sull’ambiente, prendendo non solo in considerazione gli aspetti
ambientali associati alla produzione, all’uso ed allo smaltimento ma, anche, i costi
che tale prodotto ha sulla società. Con questo metodo risulta necessaria l’integrazione
fra i vari soggetti economici, sociali ed istituzionali coinvolti al fine di porre
l’attenzione sull’importanza della progettazione e realizzazione ecologica,
sull’informazione dei consumatori e sull’adozione di prodotti eco-compatibili. Lo
scopo di tale politica è consentire l’evoluzione del mercato verso un miglioramento
ambientale, attraverso la sensibilità dei consumatori verso prodotti verdi ed ad
impatto ridotto. Considerando, quindi, l’intero ciclo di vita, si intuisce che svariati
sono i soggetti coinvolti e gli strumenti che possono essere utilizzati per attuare, in
vari modi, una corretta politica integrata. Il Libro Verde definisce, quindi, il Green
Public Procurement come uno degli strumenti operativi di maggior rilievo al fine di
ridurre l’impatto ambientale agendo sia sulla domanda che sull’offerta di prodotti e
servizi.
La Commissione Europea definisce ufficialmente il GPP come:
“l’approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri
ambientali in tutte le fasi del processo di acquisto, incoraggiano la diffusione di
tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale,
attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore
impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita”.
Tale strumento strategico, attraverso la revisione delle procedure d’acquisto
comunemente usate, consente di agire nell’integrazione di caratteristiche ambientali
nei criteri di aggiudicazione degli appalti e dei bandi. Garantendo sempre la tutela
della trasparenza e delle pari opportunità tra le imprese, si valuta l’offerta più
vantaggiosa non solo attraverso un’analisi dei costi del relativo prodotto o servizio
ma, anche, attraverso l’analisi dell’impatto di carattere ambientale che tale prodotto o
servizio esercita. La Pubblica Amministrazione che, come da normativa è spinta
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 10
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nell’utilizzo di questo strumento operativo, attraverso gli acquisti verdi, può produrre
significativi risultati di carattere ambientale e quindi partecipare attivamente allo
sviluppo sostenibile globale. La diffusione del GPP garantisce una riduzione dei
consumi di materie prime e di energia, riduzione della produzione e della pericolosità
dei rifiuti prodotti, riduzione delle emissioni di gas climalteranti e di sostanze
pericolose in genere. Il potenziale del GPP sul mercato europeo è rilevante
considerando che gli acquisti pubblici rappresentano circa il 16% del prodotto interno
lordo dell’Unione Europea. La domanda crescente di beni e servizi ecologici
consentirebbe sicuramente, quindi, il raggiungimento di notevoli miglioramenti
ambientali.
L’importanza di tale strumento è ancora più evidente analizzando alcuni dati del
progetto di ricerca RELIEF co-finanziato dalla Commissione Europea e che ha
valutato le potenzialità di carattere ambientale che avrebbero le PA dell’Unione
Europea:
se tutti gli enti pubblici dell’UE optassero per edifici di alta qualità ambientale e
bassa dispersione termica si eviterebbe di produrre l’equivalente di 60 milioni di
tonnellate di CO2 resa; oppure se richiedessero computer a basso consumo
energetico, si eviterebbe di produrre circa 800.000 tonnellate di CO2; oppure se
scegliessero servizi igienici e rubinetti a ridotto consumo d’acqua, si risparmirebbe il
consumo di circa 200 milioni di tonnellate di questa risorsa così importante.
L’applicazione di una così significativa politica ambientale consente alla Pubblica
Amministrazione di diffondere modelli di consumo e di acquisto sostenibile anche
verso altri soggetti pubblici e privati, dalle aziende ai singoli cittadini.
Alcune organizzazioni internazionali, come l’OECD (Organization for Economic
Cooperation and Development) e l’ICLEI (International Council for Local
Environmental Initiatives), quale organizzazione delle autorità locali europee per la
diffusione degli acquisti sostenibili, hanno attivato specifiche attività per la
divulgazione e l’applicazione di procedure di acquisto verdi.
Diversi sono i casi di Pubbliche Amministrazioni europee (Goteborg, Pori, Kolding,
Dunkerque) che hanno tratto ottimi risultati nell’applicazione del GPP sia sotto il
profilo ambientale che sotto quello più strettamente economico, evidenziando come
sia possibile acquistando prodotti verdi ridurre, anche, i costi di gestione e/o le spese
dirette per gli acquisti. Esempio principale di buona riuscita nel territorio italiano è
quello relativo alla Provincia di Cremona capofila nell’attuazione e lo sviluppo di
questo metodo e alla quale va attribuita la realizzazione di un Manuale
particolarmente ricco ed utile per tutti gli Enti che hanno applicato il GPP in seguito,
realizzato all’interno dell’iniziativa “GPPnet - la rete degli acquisti pubblici verdi”.
Altri importanti esempi riguardano, anche, le Pubbliche Amministrazioni di Ferrara,
Bologna, Bergamo, Ravenna, Torino, Reggio Emilia.
La Commissione dell’ Unione Europea nel 2004 ha elaborato “Buying green!”,
Comprare Verde per l’edizione italiana, un manuale pratico-applicativo per la
Pubblica Amministrazione sugli appalti pubblici e la protezione dell’ambiente, che
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 11
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risulta essere uno strumento contenente le linee guida sul Green Public Procurement e
che contiene esempi e consigli su come inserire criteri ambientali nei bandi di gara
all’interno delle consuete procedure d’appalto e nel rispetto delle regole del mercato
interno. Vengono poi trattati gli argomenti delle specifiche contrattuali e della
selezione dei fornitori che dovranno essere informati e sensibilizzati.
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 12
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1.2- Criteri ed etichette ecologiche
L’attuazione del Green Public Procurement consente, quindi, l’inserimento di criteri
ecologici di scelta nei bandi di gara senza violare i principi di libertà di circolazione
delle merci e dei servizi, di non discriminazione e di proporzionalità.
I marchi o etichette ambientali sono segni distintivi applicati su prodotti o servizi a
basso impatto ambientale che consentono al consumatore di avere informazioni sulla
sua caratteristica ecologica complessiva o semplicemente su alcuni aspetti specifici
che ne contraddistinguono la realizzazione e/o l’utilizzo. La presenza di tali marchi
risulta essere, quindi, un’utile ed immediata verifica che tale prodotto o servizio
possa essere catalogato come “verde”. Le etichette ecologiche, per le aziende, sono
uno strumento di mercato rilevante per evidenziare il proprio orientamento
ambientale rispetto alla concorrenza, fornendo attraverso il marchio, informazioni
utili e chiare e risultando, quindi, un valore aggiunto verso i consumatori finali
orientati ad acquisti sempre più rispettosi dell’ambiente.
In generale, quindi, gli strumenti conoscitivi - che garantiscono informazioni sul ciclo
di vita sulla base dei quali è possibile selezionare ed individuare le caratteristiche
ecologiche dei beni e servizi acquistati - possono essere divisi in volontari ed
obbligatori e ricondotti alle seguenti categorie:
- marchi ambientali o ecolabels (Eco-etichette di Tipo I, Norma ISO 14020)
- autodichiarazioni del fabbricante (Eco- etichette di Tipo II)
- Dichiarazioni Ambientali di Prodotto o EDP (ISO Tipo III, Norma ISO 14025)
- marchi settoriali (es: Energy Star, FSC)
- etichette obbligatorie (es: Etichetta energetica)
I sistemi di etichettatura verde possono essere catalogati in due grandi categorie:
obbligatori e volontari.
Le etichette obbligatorie, possono essere applicate in vari settori e vincolano i
produttori e distributori al rispetto delle relative normative. Le etichettature
obbligatorie possono essere le energy labels che riguardano gli elettrodomestici, i
certificati verdi per la produzione di elettricità da fonti rinnovabili, le packaging
labels per gli imballaggi.
Per le etichette volontarie, l’azienda decide volontariamente di aderire al sistema di
etichettatura e, conseguentemente, viene verificata costantemente la rispondenza dei
prodotti ai criteri relativi a tale marchio. Le etichette volontarie fanno parte della
categoria ISO Tipo I, disciplinate dalle norme internazionali della serie 14020:1999.
Tali marchi, certificati e verificati da terze parti indipendenti, sono basati su criteri
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 13
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ecologici multipli che considerano l’intero ciclo di vita del prodotto appartenente alla
relativa categoria, e ne indicano le migliori prestazioni ambientali.
In questa categoria rientrano molti marchi diffusi sul mercato europeo e mondiale e,
nel 2002 è stata istituita una Banca Dati Europea sul GPP che permette di avere
informazioni sulle caratteristiche ambientali di oltre cento di prodotti.
Oltre ai marchi ecologici, l’Ente può fare riferimento e richiedere alle aziende le
dichiarazioni ambientali di prodotto e/o le certificazioni ambientali che l’ azienda
produttrice detiene, come EMAS e ISO 14001 o il possesso di requisiti equivalenti
quali Redazione di Bilanci verdi o di sostenibilità, pratiche di audit sociali, politica
acquisti sostenibili, codici etici o di autocondotta.
Le dichiarazioni ambientali di prodotto o EDP o DAP, ISO Tipo III, sono “Dati
ambientali quantificati per un prodotto, basati su parametri pre-determinati contenuti
nelle ISO 14040 (LCA), che possono essere integrati da altre informazioni qualitative
o quantitative”. Le EDP sono strumenti operativi estremamente efficaci per il GPP
poiché consentono di dimostrare quelli che possono essere dati rilevanti per una
stazione appaltante che introduca criteri ambientali. La diffusione del mercato delle
EDP consente un agevole confronto di una serie di dati ambientali e fare riferimento
ad esse nelle procedure d’acquisto pubbliche è utile per stimolare l’attenzione sulle
performance ambientali soprattutto in quei settori, come l’alimentare e l’edilizia,
dove non esistono o trovano difficile applicazione i Marchi di Tipo I.
Le certificazioni verdi possono riguardare, anche, il Rapporto Ambientale o il
Sistema di Gestione Ambientale e vengono assegnate attraverso il parere
professionale rilasciato da parte di un verificatore esterno indipendente riguardo la
completezza, comprensibilità e affidabilità del Rapporto Ambientale nel primo caso o
sulla conformità del Sistema di Gestione Ambientale della ditta od in generale
dell’organizzazione, nel secondo. Questo consente di individuare, migliorare e
monitorare gli aspetti ambientali presenti.
Le principali certificazioni di SGA sono l’EMAS (Environmental Management and
Audit Scheme) e la norma ISO (International Organization for Standardization)
14000: Envioronmental Management System.
L’EMAS è uno strumento volontario europeo di politica ambientale introdotto con il
Regolamento CEE 1836/93 attraverso il quale si passa da una impostazione di tipo
“command and control” ad una basata sulla auto-responsabilizzazione ambientale
delle imprese che trovano giovamento economico e di immagine nell’ attuare
processi eco-sostenibili. In Italia il sistema fa capo al Comitato Ecolabel-Ecoaudit il
quale assegna l’etichetta ecologica.
Le ISO 14000, a differenza delle ISO 9000 che riguardano la qualità dei prodotti e
servizi, sono norme internazionali che definiscono i requisiti necessari che
un’organizzazione deve avere per poter ottenere la certificazione concernente la
qualità di Gestione Ambientale.
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 14
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Di seguito sono riportati alcuni schemi con le etichette ecologiche e di settore più
diffuse:
Eco-etichette di Tipo I
Marchio ecologico europeo "Ecolabel"
www.europa.eu.int/comm/environmental/eco-label/index_en.htm
Marchio ecologico autriaco "Umweltzeichen"
www.umweltzeichen.at
Marchio ecologico tedesco "Blaue Engel"
www.blauer-engel.de
Marchio ecologico dei Paesi Scandinavi "Nordic Swan"
www.svanen.nu/Eng/default.asp
Marchio ecologico dei Pesi Bassi "Milieukeur"
www.milieukeur.nl
Marchio ecologico spagnolo "Aenor-Medio Ambiente"
www.aenor.es
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Eco-etichette di Tipo I
Marchio ecologico catalano
"Distintu de Garantia de Qualitat Ambiental"
www.mediambient.gencat.net
Marchio ecologico francese "NF Environmental"
www.marque-nf.com
Marchio ecologico della Repubblica Ceca
www.ekoznacka.cz
Marchio ecologico ungherese
www.kornyezetbarat-termek.hu/angism.htm
Marchio ecologico svedese "Good Environmental Choise"
www.snf.se/bmv/english.cfm
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Eco-etichette di Tipo II
Marchio internazionale "Pannello ecologico"
Consorzio Pannello Ecologico
www.pannelloecologico.com
Marchio internazionale per i materiali riciclabili
Se è utilizzato per un'asserzione di contenuto riciclato, è
accompaganto da un valore percentuale indicato come percentuale
del rapporto tra la massa di materiale riciclato e la massa di prodotto
Eco-etichette di Tipo III
(quantificazione convalidata degli impatti associati al ciclo di vita del prodotto)
Dichiarazione Ambientale di Prodotto
EPD
Etichette obbligatorie
Etichetta energetica
Indica la classe di efficienza energetica degli elettrodomestici
Materiali di imballaggio
Vari simboli
Sostanze pericolose
Vari simboli
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Marchi di settore
Forest Stewardship Council
www.fsc.org
www.fsc-italia.it
Programme for Endorsement of Forest Certification scheme
www.pefc.it
Green Energy Standard Eugene
www.eugenestandard.org
Energy Star
www.energystar.gov
Marchio internazionale "WashRight" A.I.S.E.
International Association or Soaps,
Detergents and Mainternance Products
www.washright.com
Marchio TCO
www.tcodevelopment.com
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CAPITOLO 2
CONTESTO POLITICO E NORMATIVO
L’ordinamento giuridico italiano non contiene disposizioni che obbligano le
Pubbliche Amministrazioni ad integrare considerazioni ambientali13 nelle procedure
di acquisto - tese all’approvvigionamento di beni e servizi o alla realizzazione di
opere- pur prevedendo che queste acquistino determinate quantità di beni prodotte
con materiale riciclato. L’inserimento dei “criteri verdi” negli appalti riveste, dunque,
carattere volontario, benché sia da tempo vivamente caldeggiato, soprattutto a livello
europeo. Ciò implica che, nei limiti del rispetto delle regole di trasparenza e
concorrenza, ciascuna Amministrazione Pubblica possa inserire criteri ambientali
nelle procedure menzionate.
Un impulso decisivo in questa direzione, è dato dall’emanazione delle Direttive
Comunitarie 17 e 18 del 2004, che prevedono, la possibilità di inserire criteri
ecologici negli appalti di rilevanza comunitaria. Questi atti rappresentano in un certo
senso lo sbocco fisiologico di una serie di attività “preparatorie” dell’Unione Europea
che hanno portato a consolidarsi un orientamento che identifica nel public
procurement un elemento fondamentale lungo il percorso per un “futuro sostenibile”.
Lo Stato italiano, che avrebbe dovuto ottemperare agli obblighi imposti dal
legislatore comunitario entro il 1 gennaio del 2006, ha recepito tali fonti, seppur con
ritardo, attraverso l’emanazione del nuovo “Codice dei contratti pubblici di lavori,
servizi, forniture” (D. Lgs 163 del 2006), con il quale si è teso ad uniformare la
disciplina degli appalti sotto soglia a quelli sopra la soglia comunitaria prevedendo
espressamente anche per i primi l’inserimento di criteri verdi nei relativi bandi.
In Italia, il processo tendente all’adozione di politiche di Green Public Procurement,
culminato nel recepimento degli indirizzi dell’Unione europea, è stato piuttosto
graduale. Esso risulta scandito nel tempo dall’emanazione di diverse disposizioni che
impongono alle Pubbliche Amministrazioni l’acquisto di prodotti “ecologici”. Tali
obblighi, soprattutto nella normativa meno recente, risultano fortemente connotati
dall’esigenza di contenere il consumo di risorse e di ridurre la produzione di rifiuti,
attraverso il riciclo dei materiali e il relativo riutilizzo. Difatti, la maggior parte delle
13
Non esiste, cioè, una “legge sugli appalti verdi”
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prescrizioni impone l’acquisto di beni, prodotti attraverso l’utilizzo di materiale
riciclato.
Orientamento analogo hanno avuto le norme emanate dai singoli legislatori regionali.
Va rilevato che, sebbene da un lato lo strumento del Green Public Procurement, per
essere adottato, necessiti di una forte spinta da parte del legislatore, dall’altro è
necessaria la consapevolezza e un concreto impegno di tutti gli Enti Pubblici ed in
particolare degli Enti Locali. Questi dovrebbero introdurre ed implementare, nel loro
agire complessivo, strumenti volontari di sostenibilità. Solo intraprendendo questo
percorso sarà possibile dare un contributo apprezzabile allo sviluppo sostenibile, sia
in termini materiali, sia come lancio di tendenze in grado di influenzare, nel tempo, il
mercato e i comportamenti della comunità locale.
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2.1 – Internazionale
A livello internazionale la necessità di introdurre il Green Public Procurement è stata
richiamata da diverse organizzazioni.
In particolare l’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo
Economico) menziona espressamente il GPP tra i principali strumenti utili per
raggiungere la dissociazione tra crescita economica e pressioni ambientali nel
“OECD Environmental strategy for the first decade of the 21st Century”.
Nella Recommendation of the Council on improving the environmental
performance of public procurement (23 gennaio 2002) mira, inoltre, ad attivare gli
stati membri, affinchè prendano in considerazione gli aspetti ambientali nelle loro
politiche di acquisto di beni e servizi e promuovano il miglioramento della qualità
ambientale adottando misure concrete - suggerite nel documento - al fine di
assicurare che i criteri ambientali vengano incorporati negli appalti pubblici, nel
rispetto dei criteri di trasparenza, non discriminazione e concorrenza. Con la Guida
Verde per gli acquisti delle pubbliche amministrazioni (2000) si rivolge invece ad
un pubblico più vasto, rappresentato dagli Enti pubblici.
Nell’ambito di Agenda 21 Locale, occorre ricordare il Piano d’implementazione del
vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile (Johannesburg 2002) che, nel capitolo 3
“Cambiamento dei modelli di produzione e di consumo attualmente insostenibili”
sostiene che «le autorità pubbliche dovrebbero essere incoraggiate ad integrare gli
obiettivi di sviluppo sostenibile nei processi decisionali, inclusi quelli che riguardano
la pianificazione per lo sviluppo locale, gli investimenti e gli acquisti pubblici. In
particolare, vanno promosse politiche d’acquisto pubbliche che favoriscano lo
sviluppo e la diffusione di prodotti e servizi compatibili con l’ambiente».
Chiare indicazioni sull’utilità dello strumento del Green Public Procurement si hanno
anche nella Carta di Hannover e nella Carta di Impegni di Aalborg.
Nell’ambito delle Agende 21 Locali, nel 2000, la Carta di Hannover punto C. 7
(autorità locali) sosteneva che «Dovremo identificare quali sono le opportunità che le
nuove tecnologie e i concetti innovativi sui servizi ci offrono per far diventare le
nostre città più eco-efficienti. Dovremo utilizzare consapevolmente il nostro potere
d'
acquisto sul mercato indirizzandoci verso valide soluzioni di sviluppo sociale e
ambientale». La Carta degli Impegni di Aalborg, sottoscritta nel 2004, prevede il
tema 4 “Consumo responsabile e stili di vita” in cui si sostiene l’impegno «ad
adottare e a incentivare un uso prudente ed efficiente delle risorse, incoraggiando un
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consumo e una produzione sostenibili». «Lavoreremo quindi, in tutta la nostra
comunità, per…(par. 4) ricorrere a procedure di appalto sostenibili».
Nel “United Nations guidelines for consumer protection (2003)”, per promuovere il
“Sustainable Procurement” si ritiene necessario tener conto del miglior rapporto
qualità-prezzo, sulla cui valutazione incidono gli aspetti ambientali (analisi del ciclo
di vita del prodotto), e gli aspetti sociali. In particolare, nello stesso documento (asse
III “Linee Guida”, Area G “Consumo sostenibile” nei punti 43, 44 e 45) si evidenzia
il ruolo della promozione degli acquisti sostenibili.
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2.2 – Europeo
Negli ultimi anni l’Unione Europea è stata investita dell’arduo compito di conciliare
le istanze di natura economica con quelle connesse allo “sviluppo sostenibile”. Ciò ha
comportato uno sforzo teso ad armonizzare aspetti apparentemente in contrasto tra
loro, ossia quello del mercato unico, libero, concorrenziale e competitivo - che evoca
l’idea di crescita economica -, con quelli della tutela dell’ambiente e politica sociale che comportano una ponderazione tale da rallentare detta crescita -.
La difficile convivenza tra queste esigenze ha richiesto un impegno sinergico
coinvolgente le politiche economiche da una parte e quelle sociali e ambientali
dall’altra. In questo contesto di ripensamento dei modelli di sviluppo, si inserisce il
tema del Public Procurement.
La sua centralità all’interno dell’azione comunitaria è stata per lungo tempo
fortemente penalizzata da una disciplina normativa frammentaria, stratificata ed
obsoleta, che ha sollecitato un processo di ridefinizione normativa teso alla ricerca di
un giusto equilibrio del Public Procurement con gli aspetti ambientali e sociali14. La
Commissione europea è stata protagonista di questo processo. Infatti, dopo aver
effettuato una ricognizione sullo stato dell’arte nel settore dei pubblici appalti, ha
individuato una serie di iniziative da adottare per incoraggiare la competitività nei
settori degli appalti pubblici e delle concessioni, integrando considerazioni di
carattere ambientale e sociale.
Questa complessa attività, unita a quella interpretativa svolta dalla Corte di Giustizia,
ha dato un impulso significativo sfociato nell’emanazione delle Direttive 17 e 18 del
2004.
Di seguito si indicano in ordine cronologico i più importanti documenti che
richiamano l’importanza del GPP.
Libro Verde: Gli appalti pubblici nell’Unione Europea (1996); –
Comunicazione adottata dalla Commissione il 27 novembre 1996 – par. VI
del cap. 5 ad “Appalti pubblici e ambiente”:
A seguito dell’importanza crescente della protezione dell’ambiente in ambito
comunitario e dell’espressa disposizione dell’art 130 R (trattato CE – versione
consolidata di Maastricht) che prevede l’integrazione delle esigenze di protezione
dell’ambiente nelle altre politiche comunitarie, auspica, in ragione della rilevanza
quantitativa del settore degli appalti pubblici (14% del PIL della Comunità Europea),
14
C. Alberti, Tutela ambientale, politica sociale e appalti: verso uno sviluppo sostenibile del mercato unico. Primi
interventi interpretativi della Commissione CE
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che le direttive in materia di appalti pubblici prevedano espressamente la possibilità di
introdurre, entro certi limiti, considerazioni di carattere ambientale nei bandi di gara.
Decisione della Commissione del 24 gennaio 2001, sul Sesto programma di
azione per l’ambiente dell’Unione Europea (2001) (Cap. 2.3. Indurre il
mercato a lavorare per l'
ambiente):
Nel quadro del proposto approccio di politica integrata dei prodotti (IPP), la
Commissione cercherà di migliorare “l'
ecologicità” dei prodotti per tutto il loro ciclo di
vita. Lo scopo è soddisfare il fabbisogno dei consumatori utilizzando meno risorse,
ponendo minori rischi per l'
ambiente e prevenendo alla fonte la generazione di rifiuti.
Saranno previsti incentivi economici per i prodotti ecologici, la promozione di una
domanda "verde" mediante una migliore informazione ai consumatori, lo sviluppo di
una base oggettiva per una politica "verde" di approvvigionamenti pubblici e
l'
incoraggiamento di una progettazione più ecologica dei prodotti. Ciò implica un
dialogo con le parti interessate al fine di migliorare la progettazione dei prodotti in
base ad iniziative volontarie dell'
industria e dei settori merceologici e sarà
accompagnata, se necessario, da strumenti normativi e legislativi.
L'
approvvigionamento pubblico costituisce circa il 14% della domanda sul mercato e i
"purchasers" delle imprese e degli organismi governativi e non governativi possono
contribuire a "rinverdire" il mercato adottando tra i criteri di acquisto anche quello
ambientale. La Commissione, nel garantire l'
omogeneità del mercato interno,
continuerà ad incoraggiare l'
adozione di pratiche di approvvigionamento verdi
inserendo, in una base di dati, linee guida che aiuteranno imprese e autorità locali a
istituire sistemi validi e ad evitare di reinventare la ruota ogni volta. Sarà anche presa
in esame la possibilità di promuovere l'
approvvigionamento verde introducendo
l'
obbligo di effettuare, prima dell'
acquisto, una valutazione dell'
impatto ambientale
delle diverse offerte conformi ai requisiti delle autorità aggiudicanti. In tal modo la
scelta sarà operata con perfetta cognizione delle sue conseguenze ambientali. Per dare
l'
esempio, la Commissione ed altre istituzioni ed organismi comunitari procederanno
ad un riesame approfondito delle proprie pratiche di approvvigionamento ed
intraprenderanno i passi necessari per migliorarle.
Libro Verde sulla politica integrata relativa ai prodotti del 27 febbraio
2001:
nel cap. 4.2 (Strumenti e incentivi per consumi più ecologici) si da risalto al ruolo della
pubblica amministrazione nell’orientare l’offerta verso prodotti ecologici e rendere questi
più competitivi sul mercato.
Se una parte consistente di amministrazioni pubbliche incrementerà la propria domanda di
prodotti ecologici ci sarà un effetto enorme sul mercato dei prodotti compatibili con
l'
ambiente e l'
industria si troverà ad aumentarne sensibilmente la produzione.
La Commissione considererà anche la praticabilità di promuovere l’acquisto di prodotti
ecologici previa l’obbligazione di eseguire, una valutazione dell’impatto ambientale delle
differenti opzioni rispondenti ai bisogni fissati dalle amministrazioni pubbliche acquirenti.
In questo modo, le decisioni verranno prese in piena consapevolezza delle conseguenze per
l’ambiente.
Inoltre la Commissione considera di importanza strategica l’informazione presso le
amministrazioni responsabili degli acquisti poiché gli acquirenti pubblici non dispongono di
sufficienti informazioni specifiche riguardo le caratteristiche ambientali che dovrebbero
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cercare nei prodotti. A questo scopo è intenzione della Commissione di porre le basi per
istituire una rete europea di scambio di “buone prassi” tra le pubbliche amministrazioni.
Sviluppo Sostenibile in Europa per un mondo migliore: strategia
dell’Unione Europea per lo sviluppo sostenibile (15 maggio del 2001) –
Proposta della Commissione per il Consiglio europeo di Göteborg.
Nel capitolo sulla necessità di “Investire nella scienza e nella tecnologia per il futuro” si
sostiene (tra le azioni) che: «Sulla base del documento di orientamento che la Commissione
pubblicherà tra breve, gli Stati membri dovrebbero valutare come fare un uso migliore degli
appalti pubblici per favorire prodotti e servizi compatibili con l'
ambiente».
Libro Verde sulla politica integrata relativa ai prodotti. Comunicazione
della Commissione sulla Politica integrata dei prodotti – sviluppare il
concetto di “ciclo di vita ambientale” (18 Giugno 2003).
Questo documento è frutto delle consultazioni con i portatori di interesse avviate dalla
Commissione dopo la pubblicazione del libro verde e specifica gli obiettivi di quest’ultimo.
Nel cap. 5.1 (Gli strumenti necessari per creare un quadro giuridico ed economico adeguato)
il sistema degli appalti verdi viene espressamente menzionato quale strumento per
promuovere un continuo miglioramento ambientale, necessario per incoraggiare i produttori
a realizzare nuove generazioni di prodotti più ecologici e incoraggiare i consumatori ad
acquistare tali prodotti.
Nel cap. 5.3 (Fornire ai consumatori le informazioni necessarie per decidere) la
Commissione afferma di voler predisporre degli strumenti destinati ai pubblici acquirenti in
grado di favorire la considerazione degli aspetti ambientali nelle loro politiche d’acquisto.
In particolare:
un manuale pratico destinato alle pubbliche autorità;
una banca dati sui gruppi di prodotti;
un sito web dedicato all'
integrazione delle esigenze ambientali negli appalti pubblici.
Verso una strategia tematica per l’uso sostenibile delle risorse COM
(2003) 572 definitivo del 1 ottobre 2003.
Nell’introduzione (pagina 7) ben chiarisce il legame esistente tra politica integrata di
prodotto (e quindi GPP), strategia per la riduzione dei rifiuti e strategia per l’uso sostenibile
delle risorse quando afferma «La strategia sulle risorse intende esplicitare il nesso tra l’uso
delle risorse e i loro impatti ambientali per individuare i settori dove occorre intervenire. La
politica integrata sui prodotti (Integrated Product Policy - IPP) fornisce vari strumenti per
ridurre l’impatto ambientale di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita. Le due iniziative
sono quindi complementari. La strategia di prevenzione e riciclo dei rifiuti parte dalla fase
rifiuti e, col tempo, si concentrerà sulle questioni prioritarie individuate dalla strategia sulle
risorse. La realizzazione in parallelo delle tre iniziative consentirà apporti incrociati e
contribuirà quindi gradualmente a migliorare l’approccio globale attraverso un processo di
apprendimento iterativo. Il fatto di affrontare contemporaneamente i problemi ambientali di
risorse e prodotti nelle diverse fasi dei loro cicli di vita migliorerà anche la comprensione
delle scelte di compromesso: le misure adottate per ridurre l’impatto ambientale in una data
fase possono, ad esempio, aumentare l’impatto in un’altra fase. Secondo un approccio
coerente bisogna valutare la riduzione dell’impatto ambientale lungo l’intero ciclo di vita».
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Comunicazione della Commissione – Verso una strategia tematica di
prevenzione e riciclo dei rifiuti COM (2003) 301 definitivo del 27 maggio
2003.
Nel capitolo 5.2 “Strumenti per promuovere la produzione dei rifiuti” prevede «Un
coordinamento degli approcci nazionali indirizzati ai soggetti del mercato potrebbe offrire
dei vantaggi. In particolare, le scelte dei consumatori e i programmi volontari attuati dagli
acquirenti pubblici possono essere segnali potenti in grado di stimolare lo sviluppo di
prodotti più ecologici, e quindi anche di prodotti che generano meno rifiuti nelle fasi di
produzione, uso e consumo».
Nel Capitolo 5.5.3 “Misure sul lato della domanda” si sostiene che «La domanda di
materiali riciclati è influenzata da molti fattori, tra cui le percezioni dei consumatori, le
specifiche dei prodotti, le norme sugli appalti pubblici e i modelli di acquisto delle imprese.
(….) Dato che l’uso di materiali riciclati è uno dei fattori che influenzano le prestazioni dei
prodotti nel loro ciclo di vita, le proposte finalizzate all’introduzione di misure sul lato della
domanda dovrebbero tenere conto del ciclo di vita dei prodotti».
Piano d’azione per le tecnologie ambientali (COM(2004) 38 definitivo del
28/01/04):
sostiene la necessità del soggetto pubblico di orientare il mercato verso tecnologie più pulite,
in almeno due capitoli.
Cap. 4.2 «Le tecnologie ambientali potranno prosperare solo se questa situazione subirà
notevoli miglioramenti. Per questo serviranno misure politico-strategiche coraggiose; altri
strumenti importanti sono gli incentivi e un quadro normativo adeguato, l'
utilizzo degli
appalti pubblici e gli strumenti volontari».
Cap. 4.2.4 «…Nel corso del 2004 la Commissione valuterà anche l’opportunità di
incentivare le tecnologie ambientali definendo obblighi basati sulle prestazioni nelle
procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici. Questa iniziativa potrebbe dare una
spinta alle tecnologie ambientali e garantirne l'
arrivo sul mercato. Gli acquirenti o i gruppi di
acquirenti potrebbero formulare specifiche tecniche che spingano le imprese ad andare oltre
le migliori tecnologie attualmente disponibili; così facendo, l’industria saprebbe che,
producendo prodotti di questo tipo, avrebbe più possibilità di ottenere gli appalti. Ci sarebbe
pertanto concorrenza per soddisfare i criteri, con un impulso al mercato. Questo tipo di
procedura d’appalto, che a volte è stata denominata "appalto di tecnologia", è già stato
applicato da vari Stati membri nel caso dei prodotti ad alta efficienza energetica (la Svezia
ad esempio lo ha fatto per i frigoriferi e le pompe di calore)…».
Comunicazione della Commissione dell’11 febbraio 2004 – Verso una
strategia tematica sull’ambiente urbano.
Nel cap. 2.3.3 “Altre misure necessarie per assicurare la massima diffusione dell’edilizia
sostenibile”: «Tutti gli Stati membri, le autorità locali e gli altri acquirenti pubblici saranno
incoraggiati a introdurre requisiti di sostenibilità nelle procedure d’appalto e
nell’utilizzazione dei fondi pubblici per l’edilizia residenziale e altri lavori di costruzione, e
a introdurre incentivi fiscali a favore di un’ edilizia più sostenibile».
Il Manuale Acquistare Verde! SEC(2004) 1050 del 18 Agosto 2004 è un
documento fondamentale, destinato alle autorità pubbliche locali e nazionali, esplicativo su
come il GPP possa essere adottato all’interno delle pubbliche amministrazioni.
Primo rapporto sullo stato d’attuazione ETAP COM(2005) 16 definitivo il
27/01/05, che, nel capitolo 3, afferma che «Dovrebbero essere elaborati piani d’azione
nazionale per gli appalti pubblici verdi, con obiettivi ben definiti e parametri comparativi per
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dare massima diffusione a questo tipo di appalti e per fornire orientamenti e strumenti pratici
ai committenti pubblici»
Progetto di dichiarazione sui principi guida dello sviluppo sostenibile
COM(2005) 218 – che prevede, tra gli obiettivi fondamentali, la “tutela dell’ambiente”,
ovvero «Prevenire e ridurre l’inquinamento ambientale e promuovere la produzione e il
consumo sostenibili per spezzare il vincolo tra crescita economica e degrado ambientale».
Comunicazione della Commissione: Riesame della politica ambientale
2005 COM (2006) 70 definitivo – in cui si afferma che l’innovazione compatibile con
l’ambiente e le tecnologie ambientali possono incentivare la crescita economica e
contribuire a realizzare gli obiettivi in termini di occupazione […] Nei rispettivi programmi
nazionali di riforma gli Stati membri hanno riconosciuto queste opportunità e hanno dato
spazio alla ricerca e sviluppo, alla promozione dell’efficienza energetica e al ricorso agli
appalti pubblici eco-compatibili (“verdi”) nonché a strumenti economici come la fiscalità.
Nuova strategia per lo sviluppo sostenibile ( giugno 2006) il Consiglio europeo
ha adottato, il 16 giugno 2006, una nuova strategia europea per lo sviluppo sostenibile
(l'
Agenda di Goteborg), per un'
Unione Europea allargata. Con l'
adozione di tale strategia
l'
unione europea si pone la finalità ambiziosa di integrare gli obiettivi di sostenibilità
ambientale con quelli di sviluppo economico e sociale. In tal senso, il documento afferma di
realizzare sinergie ed elenca delle sfide (cambiamento climatico ed energia; trasporti
sostenibili; produzione e consumi sostenibili; conservazione e gestione delle risorse
naturali; salute pubblica; inclusione sociale, demografia e immigrazione; povertà globale e
sfide dello sviluppo sostenibile globale) prestando particolare attenzione a quello della
produzione e dei consumi sostenibili.
Risoluzione del Parlamento europeo sulla strategia riveduta per lo
sviluppo sostenibile P6_TA(2006)0272 – sottolinea la necessità di misure
complementari, ad esempio misure fiscali e per gli appalti pubblici sostenibili, nonché
l'
eliminazione quanto prima possibile di sovvenzioni pubbliche insostenibili in una serie di
settori politici, in particolare nei settori dell'
energia e dell'
agricoltura;
In ambito normativo, hanno notevole importanza: le direttive 2004/17/CE e
2004/18/CE (pubblicate sulla G.U.C.E. n. L 134 del 30/4/2004), poichè in esse si fa
esplicito riferimento alla possibilità di integrare criteri ecologici negli appalti
pubblici.
In particolare la Direttiva Europea 18 del 2004, relativa al coordinamento delle
procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi,
prevede la possibilità di introdurre criteri ecologici nelle procedure di aggiudicazione
nei seguenti articoli:
art. 23
Specifiche tecniche
art. 26
Condizioni di esecuzione dell’appalto;
art. 27
Obblighi relativi alla fiscalità, alla tutela dell'
ambiente, alle disposizioni
in materia di sicurezza e alle condizioni di lavoro;
art. 48
Capacità tecniche e professionali;
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art. 50
Norme di gestione ambientale; Si può inserire il riferimento al “sistema
di gestione ambientale” per stabilire capacità tecniche e professionali
dell’operatore economico;
art.53
Criteri di aggiudicazione dell’appalto
Nella Direttiva Europea 17 del 2004, relativa alle procedure di appalto degli enti
erogatori di acqua e di energia e fornitori di servizi di trasporto e servizi postali, la
stessa possibilità è prevista negli articoli:
art. 34
art. 38
Specifiche tecniche;
Condizioni di esecuzione dell’appalto;
art. 39
Obblighi relativi alla fiscalità, alla tutela dell'
ambiente, alle disposizioni
in materia di sicurezza e alle condizioni di lavoro;
art. 52
Mutuo riconoscimento delle condizioni amministrative, tecniche o
finanziarie nonché dei certificati, dei collaudi e delle documentazioni;
art. 55
Criteri di aggiudicazione degli appalti;
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2.3- Nazionale
Nel panorama normativo italiano si sono succedute nel tempo diverse disposizioni
tese a favorire l’acquisizione da parte della Pubblica Amministrazione di “prodotti e
servizi verdi”. Esse, come si è detto, sono il frutto del recepimento delle indicazioni
provenienti dalla Comunità Europea.
Nell’ambito della politica ambientale italiana, il documento più importante, che
richiama la necessità di attuare il Green Public Procurement, è rappresentato dalla
Strategia di azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia 2003-2010,
approvata dal CIPE il 2 agosto 2002 con Deliberazione n. 57 (GU n. 255 del 30
ottobre 2002). Essa riveste carattere prioritario rispetto al fine di integrare il fattore
ambientale nei mercati, in quanto invita a “istituzionalizzare l’integrazione degli
aspetti ambientali nelle procedure d’acquisto della pubblica amministrazione”,
ponendo l’obiettivo di “modifica dei capitolati d’acquisto di beni e di servizi
inserendo i requisiti ambientali senza contravvenire alle norme comunitarie”.
All’interno del quadro normativo incentivante il Green Public Procurement si
segnalano in ordine cronologico le seguenti disposizioni:
• D.lgv. 22/97- (Decreto Ronchi)
In particolare l’art.3 stabilisce che le autorità competenti adottino iniziative dirette a
favorire, in via prioritaria, la prevenzione e la riduzione della produzione e della
pericolosità dei rifiuti anche mediante “la determinazione di condizioni di appalto
che valorizzino la capacità e le competenze tecniche in materia di prevenzione della
produzione dei rifiuti” e che “prevedano l’impiego dei materiali recuperati dai rifiuti
al fine di favorire il mercato dei materiali medesimi”(art. 4). Inoltre all’art. 19
dispone che “Le Regioni […] adottano […] le disposizioni occorrenti affinchè gli
uffici e gli enti pubblici e le società a prevalente capitale pubblico, anche di gestione
dei servizi, corano il loro fabbisogno annuale dei manufatti e beni […] con una quota
di prodotti ottenuti da materiale riciclato non inferiore al 30 % del fabbisogno
medesimo”.
• DM 27 marzo 1998 “Mobilità sostenibile nelle aree urbane” prevede all’art. 5
che “nel rinnovo annuale dei loro parco di auto veicoli le Amministrazioni dello
stato, delle Regioni, degli EE.LL. e i gestori di servizi pubblici di pubblica utilità,
pubblici o privati dovranno prevedere che nella sostituzione degli autoveicoli delle
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categorie M1 e N1, una quota sia sostituita con autoveicoli elettrici, ibridi o con
alimentazione a gas naturale, GPL o a carburanti alternativi con medesimi livelli di
emissione, dotati di dispositivo per l’abbattimento delle emissioni inquinanti
secondo precise percentuali correlate a ciascun anno, in particolare entro il
31.12.2002 al 40% ed entro il 31/12/2003 pari al 50%”.
• L. 488/99 – Finanziaria 2000
Dispone all’art. 59, 4° comma, che “le istituzioni pubbliche che gestiscono mense
scolastiche e ospedaliere prevedano nelle diete l’utilizzo di prodotti biologici, tipici,
tradizionali nonché quelli a denominazione protetta e i relativi appalti devono essere
aggiudicati con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, attribuendo
valore preminente all’elemento relativo alla qualità dei prodotti agricoli offerti”;
• L.443/01- Legge Lunardi
All’art. 1 co.16, dispone l’obbligo a carico degli Enti pubblici di acquistare
manufatti in plastica riciclata in misura pari almeno al 40% del fabbisogno;
• L. 448/01, Finanziaria 2002
Modifica l’art. 19 del Decreto Ronchi imponendo l’acquisto di carta riciclata pari
almeno al 40% del fabbisogno annuale, all’art. 52 c.14 introduce l’obbligo da parte
della pubblica amministrazione e gestori di servizi di pubblica utilità di riservare una
quota pari almeno al 20% del totale all’acquisto di pneumatici ricostruiti;
• Circolare 6 giugno 2002 N. 8756 della Presidenza del Consiglio dei Ministri
(G.U. del 31/07/2002, serie generale, n.178) sugli appalti pubblici sottosogliaDipartimento per le politiche comunitarie ad oggetto “Normativa applicabile agli
appalti pubblici sottosoglia”, in cui viene chiarita la possibilità di estendere
l’applicazione delle disposizioni previste per gli appalti di rilevanza comunitaria
anche a quelli esclusi dalla sfera di applicazione delle direttive.
• DM 203/2003 (decreto attuativo del decreto Ronchi)
Emanato ai sensi dell’art. 19 c. 4 del D.Lgs 22/97 stabilisce l’obbligo a carico degli
Enti Pubblici di garantire che manufatti e beni realizzati con materiale riciclato
coprano una quota pari almeno al 30% del fabbisogno annuale.
• Decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio del 24.05.2004
Prevede l’erogazione di contributi per la sostituzione del parco autoveicoli delle P.A.
a propulsione tradizionale con veicoli a minimo impatto ambientale;
• Sono state emanate diverse circolari ministeriali che individuano, per ogni
filiera dei materiali, le caratteristiche peculiari dei prodotti riciclati che possono
essere utili nella predisposizione dei capitolati di acquisto:
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- Circolare 8 giugno 2004, indicazioni per l’operatività nei settori tessile e
abbigliamento ai sensi del DM 203/2003;
- Circolare 4 agosto 2004, indicazioni per l’operatività nel settore plastico ai
sensi del DM 203/2003;
- Circolare 3 dicembre 2004, indicazioni per l’operatività nel settore della carta
ai sensi del DM 203/2003;
- Circolare 3 dicembre 2004, indicazioni per l’operatività nel settore legno e
arredo ai sensi del DM 203/2003;
- Circolare 22 marzo 2005, indicazioni per l’operatività nel settore degli
ammendanti ai sensi del DM 203/2003;
- Circolare 15 luglio 2005, indicazioni per l’operatività nel settore edile
stradale ai sensi del DM 203/2003;
- Circolare 31 gennaio 2006, indicazioni per l’operatività nel settore degli oli
minerali usati ai sensi del DM 203/2003;
Nell’anno in corso sono state introdotte importanti disposizioni: il D.Lgs. n. 152
del 2006 - che va a sostituirsi alla legislazione precedente (decreto Ronchi),
integrando e coordinando le fonti normative in materia ambientale- e il D. Lgs.
163/2006, che riordina la copiosa legislazione in materia di appalti pubblici e
recepisce le direttive 17 e 18 del 2004.
Di seguito si evidenziano per ogni riferimento normativo le principali disposizioni
riguardo il Green Public Procurement.
• Il D. LGS. n. 152/2006 “Norme in materia ambientale” emanato in
attuazione della legge 15 novembre 2004 n. 308 (recante delega al Governo per
il riordino, il coordinamento e l’integrazione della legislazione in materia
ambientale) riformula l’intera disciplina interna sull’ambiente e sancisce sul
piano della disciplina dei rifiuti, l’espressa abrogazione del D. Lgs. 22/97 (cd.
“Decreto Ronchi”)15. In linea di massima16 il provvedimento prevede la
ridefinizione delle priorità nella gestione dei rifiuti (in accordo a quelle stabilite
a livello europeo); l’art.179 impone alle Pubbliche Amministrazioni di
sviluppare iniziative volte a perseguire la prevenzione o la riduzione della
produzione e della nocività dei rifiuti. Inoltre, il D. Lgs. impone alle Pubbliche
Amministrazioni di adottare misure dirette al recupero dei rifiuti, mediante
riciclo, reimpiego, riutilizzo o “…ogni altra azione intesa a ottenere materie
prime secondarie, nonché all’uso di rifiuti come fonte di energia”. Tali azioni
in base agli artt. 180 e 181 dovrebbero riguardare in particolare: la promozione
di strumenti economici, eco-bilanci, sistemi di certificazione ambientale,
analisi del ciclo di vita dei prodotti, azioni di informazione e di
sensibilizzazione dei consumatori, l'
uso di sistemi di qualità, nonché lo
15
del precedente quadro normativo sui rifiuti rimarranno in vigore, in base ad un regime transitorio che andrà fino
all’emanazione delle regole di attuazione del nuovo D. Lgs. 152/2006, le norme tecniche regolamentari predisposte in
base all’uscente D. Lgs. 22/97.
16
www.reteambiente.it
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sviluppo del sistema di marchio ecologico ai fini della corretta valutazione
dell'
impatto di uno specifico prodotto sull'
ambiente durante l'
intero ciclo di vita
del prodotto medesimo, la previsione di clausole di gare d'appalto che
valorizzino le capacità e le competenze tecniche in materia di prevenzione
della produzione di rifiuti), l’adozione di misure economiche e la
determinazione di condizioni di appalto che prevedano l’impiego dei materiali
recuperati dai rifiuti al fine di favorire il mercato dei medesimi17.
17
Art. 179. Criteri di priorità nella gestione dei rifiuti.
1. Le pubbliche amministrazioni perseguono, nell'
esercizio delle rispettive competenze, iniziative dirette a favorire
prioritariamente la prevenzione e la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti, in particolare mediante:
a) lo sviluppo di tecnologie pulite, che permettano un uso più razionale e un maggiore risparmio di risorse naturali;
b) la messa a punto tecnica e l'
immissione sul mercato di prodotti concepiti in modo da non contribuire o da contribuire
il meno possibile, per la loro fabbricazione, il loro uso o il loro smaltimento, ad incrementare la quantità o la nocività
dei rifiuti e i rischi di inquinamento;
c) lo sviluppo di tecniche appropriate per l'
eliminazione di sostanze pericolose contenute nei rifiuti al fine di favorirne il
recupero.
2. In secondo luogo,le misure dirette al recupero dei rifiuti mediante riutilizzo, riciclo o ogni altra azione diretta ad
ottenere da essi materia prima secondaria, sono adottate con priorità rispetto all’uso dei rifiuti come fonte di energia.
180. Prevenzione della produzione di rifiuti.
1. Al fine di promuovere in via prioritaria la prevenzione e la riduzione della produzione e della nocività dei rifiuti, le
iniziative di cui all'
articolo 179 riguardano in particolare:
a) la promozione di strumenti economici, eco-bilanci, sistemi di certificazione ambientale, analisi del ciclo di vita
dei prodotti, azioni di informazione e di sensibilizzazione dei consumatori, l'
uso di sistemi di qualità, nonché lo
sviluppo del sistema di marchio ecologico ai fini della corretta valutazione dell'
impatto di uno specifico prodotto
sull'
ambiente durante l'
intero ciclo di vita del prodotto medesimo;
b) la previsione di clausole di gare d'
appalto che valorizzino le capacità e le competenze tecniche in materia di
prevenzione della produzione di rifiuti;
c) la promozione di accordi e contratti di programma o protocolli d'
intesa anche sperimentali finalizzati, con effetti
migliorativi, alla prevenzione ed alla riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti;
d) l'
attuazione del D. Lgs 18 febbraio 2005, n.59 e degli altri decreti di recepimento della direttiva 96/61/CE in
materia di prevenzione e riduzione integrate dell'
inquinamento.
Art 181. Recupero dei rifiuti.
1. Ai fini di una corretta gestione dei rifiuti le autorità competenti favoriscono la riduzione dello smaltimento finale
degli stessi, attraverso:
a) il riutilizzo, il riciclo o le altre forme di recupero;
b) l’adozione di misure economiche e la determinazione di condizioni di appalto che prevedano l’impiego dei materiali
recuperati dai rifiuti al fine di favorire il mercato dei medesimi;
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 32
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• Con il D. Lgs. 163/2006 è stato introdotto il “Codice dei contratti pubblici di
lavori, servizi e forniture”, cd. Codice De Lise, con cui il legislatore italiano ha
provveduto a recepire le Direttive comunitarie n.17 e 18 del 2004 e a
riordinare la moltitudine di fonti disciplinanti il settore dei pubblici appalti.
Di seguito sono riportati gli articoli del Codice De Lise nei quali viene fatto esplicito
riferimento alla possibilità di inserire criteri di preferibilità ambientale.
- l’art 2 c. 2 stabilisce che il principio di economicità può essere subordinato
[…] ai criteri previsti dal bando ispirati a esigenze sociali, nonché alla tutela
della salute e dell’ambiente e alla promozione dello sviluppo sostenibile;
- l’art. 38 recepisce l’art. 45 della direttiva 18/2004 e prevede rispetto ai motivi
di esclusione da una gara la possibilità di escludere ogni imprenditore nei
confronti del quale sia stata pronunciata una condanna, con sentenza passata
in giudicato, per qualsiasi reato che incida sulla sua moralità professionale;
- l’art. 40 c. 4 lett.d), che recepisce gli artt. 47- 49 della direttiva 18/2004,
prevede la possibilità di inserire tra i requisiti di capacità tecnica e
professionale le misure di gestione ambientale;
- art. 42, che recepisce l’art. 48/2004, riconosce, al c. 1 lett.f), ai concorrenti in
un appalto di servizi, la possibilità di dimostrare la capacità tecnica e
professionale attraverso l’indicazione delle misure di gestione ambientale;
- l’art. 44 recepisce l’art. 50 della Direttiva 18/2004 e fa riferimento alla
possibilità di prevedere tra i criteri di aggiudicazione dell’appalto il possesso di
misure di gestione ambientale, intendendosi come tali l’EMAS e prevedendo
altresì la possibilità di dimostrare diversamente il possesso dei requisiti stessi;
- l’art. 68 recepisce l’art. 23 della dir. 18 e l’art. 34 della dir. 17 del 2004 e
stabilisce la possibilità di includere tra le specifiche tecniche in termini di
prestazioni o requisiti funzionali caratteristiche ambientali facendo anche
riferimento alle eco-etichettature;
c) l'
utilizzazione dei rifiuti come combustibile o come altro mezzo per produrre energia.
2. Al fine di favorire e incrementare le attività di riutilizzo, di riciclo e recupero, le autorità competenti ed i produttori
promuovono analisi dei cicli di vita dei prodotti, ecobilanci, informazioni e tutte le altre iniziative utili.
3. Le autorità competenti con l’eventuale ausilio tecnico dell’APAT, promuovono e stipulano accordi e contratti di
programma con i soggetti economici interessati al fine di favorire il riutilizzo, il riciclo ed il recupero dei rifiuti, con
particolare riferimento al recupero di materie prime e di prodotti ottenuti dalla raccolta differenziata con possibilità di
stabilire agevolazioni in materia di adempimenti amministrativi nel rispetto delle norme comunitarie ed il ricorso a
strumenti economici.
4. I metodi di recupero dei rifiuti utilizzati per ottenere materia prima o prodotti devo garantire l’ottenimento di
materiali con caratteristiche fissate con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, ai
sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n.400, di concerto con il Ministro della Salute e con il
Ministro dello sviluppo economico.
5. La disciplina in materia di gestione dei rifiuti si applica fino al completamento delle operazioni di recupero
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 33
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- art. 69 prevede che le stazioni appaltanti possano esigere condizioni particolari
per l'
esecuzione del contratto, purche' siano compatibili con il diritto
comunitario e, tra l'
altro, con i principi di parita' di trattamento, non
discriminazione, trasparenza, proporzionalita'
, e purche'siano precisate nel
bando di gara, o nell'
invito in caso di procedure senza bando, o nel capitolato
d'
oneri. Dette condizioni possono attenere, in particolare, a esigenze sociali o
ambientali.
- l’art. 81 recepisce gli art. 53 della direttiva 2004/18 e 55 della direttiva 2004/17
e stabilisce la possibilità di selezionare la miglior offerta facendo riferimento al
criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa;
- l’art, 83 recepisce gli art. 53 dir. 2004/18 e 55 della dir. 17/2004 e prevede la
possibilità di far riferimento alle caratteristiche ambientali nel valutare
l’offerta economicamente più vantaggiosa.
- l’art. 93 stabilisce che il progetto preliminare definisce le caratteristiche
qualitative e funzionali dei lavori, il quadro delle esigenze da soddisfare e delle
specifiche prestazioni da fornire e consiste in una relazione illustrativa delle
ragioni della scelta della soluzione prospettata in base alla valutazione delle
eventuali soluzioni possibili, anche con riferimento ai profili ambientali e
all'
utilizzo dei materiali provenienti dalle attività di riuso e riciclaggio
o La L.296/2006 (Finanziaria 2007) contiene importanti previsioni in campo di
sostenibilità ambientale e acquisti verdi nei commi 1126-1128. In particolare è
disposto il finanziamento e l'
attuazione di un Piano d'
azione per la sostenibilità
ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione. Il Piano
prevederà l'
adozione di misure volte all'
integrazione delle esigenze di
sostenibilità ambientale nelle procedure di acquisto di beni e servizi delle
amministrazioni pubbliche, sulla base di criteri quali la riduzione dell'
uso delle
risorse naturali, la sostituzione delle fonti energetiche non rinnovabili con fonti
rinnovabili, la riduzione della produzione di rifiuti e delle emissioni inquinanti,
la riduzione dei rischi ambientali nell'
uso dei materiali . Ciò consentirà di dare
finalmente attuazione alla politica di Green Public Procurement da parte della
P.A. Con il comma 1126 viene assicurato il monitoraggio sull'
attuazione del
Piano, che dovrà essere predisposto dal Ministero dell’ambiente, con il
concerto dei Ministri dell’economia e dello sviluppo economico, d’intesa con
le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, e sottoposto
all’approvazione dalla CONSIP Spa. Nel comma 1127 vengono indicate le
principali categorie merceologiche per le quali dovranno essere perseguiti gli
obiettivi di sostenibilità ambientale. In tal modo si completa e si perfeziona
quanto previsto dal D.Lgs. n. 152/2006 ( cd. Codice ambientale ) e si completa
quanto già previsto dalle linee guida approvate dall'
Unione europea per taluni
settori.
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 34
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2.4 - Regionale
In ambito regionale tra gli atti che promuovono il Green Public Procurement, si
segnalano:
• la Legge della Regione Abruzzo n. 83 del 28 aprile 2000 (Testo Unico in
materia di gestione dei rifiuti). Questa, nell’attuare i contenuti del Decreto
Ronchi, all’art. 37 contiene prescrizioni relative alla riduzione della
produzione dei rifiuti e disposizioni per l’uso della carta riciclata agli enti
pubblici. Detto articolo, al comma 1, stabilisce che la Regione e gli Enti
pubblici sono tenuti a soddisfare il proprio fabbisogno annuale di carta con una
quota di prodotto riciclato pari almeno al 40% del fabbisogno stesso. Al
comma 2 dispone che la Giunta emani direttive per la promozione presso gli
Enti e le Pubbliche Amministrazioni dell’uso esclusivo di carta e cartoni
riciclati. Al comma 3 dispone che gli Enti e le Pubbliche Amministrazioni
utilizzino nelle proprie mense, per la somministrazione di alimenti e di
bevande, esclusivamente contenitori e stoviglie in materiale biodegradabile o
in alternativa materiali equivalenti dal punto di vista delle prestazioni
ambientali.
• la Deliberazione di Giunta N°173 DEL 21.02.2005 con cui la Regione Abruzzo
ha avviato la fase di sperimentazione di azioni a supporto del Green Public
Procurement. Ciò, attraverso la promozione del Bando per la presentazione,
valutazione ed ammissione a finanziamento dei progetti presentati a valere
sulla MISURA 3.1. “Tutela delle risorse ambientali”, del Documento Unico di
Programmazione Obiettivo 2 per il periodo di programmazione 2000/2006.
Tale primo intervento ha sperimentato un’azione diretta alle pubbliche
amministrazioni per sostenerle nell’acquisto di beni a basso impatto ambientale
o provenienti dal riciclo e ambientalmente più efficienti (nello specifico
realizzazione di aree gioco e per il tempo libero con materiali provenienti dalla
filiera del riciclo).
• il Piano Regionale di Tutela e Risanamento Ambientale 2006 – 2008,
approvato dal Consiglio Regionale dell’Abruzzo nella seduta del 24.10.2006 –
Verbale 47/7, la Regione Abruzzo – Direzione Parchi Territorio Ambiente
Energia, ha individuato uno specifico settore d’intervento mediante il quale:
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 35
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attuare un progetto pilota che definisca le modalità, anche mediante linee
guida, per inserire criteri di sostenibilità (ambientali e sociali) nelle
politiche di acquisto degli Enti Locali, coinvolgendo amministrazioni e
dipendenti con attività di formazione ed informazione, con la
partecipazione dei processi di Agenda 21 locale in atto;
sperimentare concretamente le modalità per l'
implementazione di criteri
ambientali e sociali all'
interno degli appalti per la fornitura di beni e
servizi, mediante l’emanazione di apposito bando sulla scorta del
progetto pilota di cui sopra per “acquisti verdi” di materiali di consumo,
strumentali e arredi;
sensibilizzare e stimolare la filiera di fornitori (imprese locali).
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 36
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2.5 – Procedure d’acquisto delle Pubbliche Amministrazioni
Attualmente la normativa di riferimento sugli appalti, sia di rilevanza comunitaria che
sotto la soglia, è rappresentata dal nuovo codice dei contratti pubblici, cd. Codice De
Lise, approvato con D. Lgs. 163 del 2006.
Emanato sotto la spinta del legislatore comunitario, il codice recepisce le direttive 17
e 18 del 2004 che rispondevano ad un’esigenza di semplificazione e armonizzazione
in ambito comunitario della disciplina degli appalti pubblici. In particolare, la
direttiva n.18 introduceva una disciplina unica per i tre settori - appalto di lavori, di
servizi e di forniture -, cd. “settori ordinari”, mentre la direttiva n.17 regolamentava i
cd.”settori speciali”.
Attraverso il codice, come si è già detto, è stato compiuto un lavoro di riordino della
complessa disciplina sugli appalti e sono state introdotte alcune importanti
innovazioni. Innanzitutto, in relazione alle procedure di affidamento, è stata adottata
la terminologia comunitaria che sostituisce l’asta pubblica, la licitazione privata,
l’appalto concorso e la trattativa privata con le procedure aperte, le procedure ristrette
e le procedure negoziate. Tra queste, il legislatore inserisce, recependo la direttiva, la
procedura del dialogo competitivo. Tra le novità vanno inoltre segnalate: l’istituto
dell’avvalimento18, e la previsione di un ricorso più ampio alla procedura negoziata19.
Prima di illustrare sommariamente gli aspetti caratterizzanti la nuova disciplina, è
utile premettere che, in base alla definizione contenuta nell’art. 3 c. 6, del codice, gli
appalti sono contratti a titolo oneroso stipulati per iscritto tra un soggetto
pubblico e uno o più operatori economici, aventi per oggetto l’esecuzione di
lavori, la fornitura di prodotti, la prestazione di servizi.
In relazione all’oggetto si distinguono le seguenti categorie:
• appalto pubblico di lavori: avente ad oggetto la realizzazione di lavori e opere
pubbliche
• appalto pubblico di forniture: avente ad oggetto l'
acquisizione di beni, anche
ripetuta nel tempo
18
il rapporto di avvalimento, indica le modalità con le quali una società utilizza, le capacità tecnico-economiche di
un’altra al fine di rispettare i requisititi richiesto dal Bando di Gara, essendogli altrimenti preclusa la partecipazione.
19
negli appalti di lavori.
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 37
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• appalto pubblico di servizi: avente ad oggetto servizi necessari alle
amministrazioni
Nei due ambiti, comunitario e nazionale, il codice distingue due settori:
• ordinario: che comprende tutti i gli appalti diversi da quelli riguardanti gas,
energia termica, elettricità, acqua, trasporti, servizi postali, sfruttamento di area
geografica;
• speciale: che comprende tutti gli appalti riguardanti gas, energia termica,
elettricità, acqua, trasporti, servizi postali, trasporti, sfruttamento di area
geografica;
Ciò che interessa gli Enti Locali in via generale è la disciplina dedicata al settore
ordinario che comprende la quasi totalità degli approviggionamenti delle
amministrazioni locali.
Un’altra distinzione importante riguarda gli appalti sotto soglia e quelli di rilevanza
comunitaria.
Gli appalti sono considerati di rilevanza comunitaria quando il valore stimato al
netto dell’imposta sul valore aggiunto, è pari o superiore ai seguenti importi:
nei settori ordinari
a. € 137.000 per appalti pubblici di forniture e servizi esperiti dalle autorità
governative centrali;
b. € 211.000 per gli appalti pubblici di forniture e servizi esperiti da tutte le altre
stazioni appaltanti;
c. € 5.278.000 per gli appalti di lavori pubblici e concessioni di lavori pubblici.
nei settori speciali
a. 422.000 € per appalti di forniture e servizi;
b. 5.278.000 € per appalti di lavori;
Quando gli importi sono inferiori a quelli sopra indicati, gli appalti sono considerati
sotto soglia.
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 38
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2.5.1 Appalti di rilevanza comunitaria
Gli appalti sopra soglia sono considerati di rilevanza comunitaria, cioè, il legislatore
comunitario tende ad introdurre per questi una disciplina uniforme in tutti gli stati
membri, riguardo ai seguenti aspetti: procedure di scelta del contraente, informazione
preliminare dei programmi annuali di acquisto di beni e servizi20, elaborazione e
pubblicizzazione dei bandi di gara, procedure di aggiudicazione delle gare,
informazione dell’esito delle gare.
Per quanto concerne le procedure il codice prevede procedure aperte, procedure
ristrette, dialogo competitivo, procedure negoziate.
In ambito comunitario gli appalti pubblici possono essere aggiudicati
fondamentalmente secondo le procedure aperta o ristretta. Mentre si ricorre al dialogo
competitivo e alla procedura negoziata nei casi espressamente previsti dal codice.
Per procedura aperta si intende quella gara in cui ogni operatore economico
interessato può presentare un’offerta (art. 3 c. 37).
Essa è configurata dal diritto comunitario e da quello nazionale di recepimento come
“gara aperta” o libera ed è assimilabile al pubblico incanto. L’aggiudicazione può
avvenire seguendo il criterio del prezzo più basso o quello dell’offerta
economicamente più vantaggiosa.
Per procedura ristretta s’intende quella alla quale ogni operatore economico può
chiedere di partecipare e in cui soltanto gli operatori economici invitati dalle
amministrazioni aggiudicatrici possono presentare un’offerta (art. 3, co. 38).
La procedura ristretta si articola in due fasi:
• nella prima l’Amministrazione Pubblica emette un bando con cui manifesta il
proposito di effettuare una gara per la fornitura di beni o per l’esecuzione di
servizi – di cui invia la descrizione – ed invita le imprese, che abbiano interesse
a partecipare, a presentare richiesta per essere invitate, accompagnata dalla
documentazione indicata nel bando stesso;
• nella seconda fase, l’Amministrazione esamina la documentazione presentata
dalle singole imprese. Una volta esaminate le richieste di partecipazione le
Amministrazioni rivolgeranno alle imprese l’invito a presentare l’offerta.
Esaminate le offerte sarà aggiudicato l’appalto.
20
La normativa comunitaria prevede che le stazioni appaltanti possano provvedere alla pubblicazione dell’avviso di
preinformazione contenente le informazioni circa i contratti che l’ente intende appaltare nell’anno successivo. In ogni caso è
obbligatorio per le stazioni appaltanti pubblicare l’avviso di preinformazione se ci si avvale della facoltà di ridurre i termini di
ricezione delle offerte (art. 70, comma 7).
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Per procedura negoziata s’intende quella in cui le stazioni appaltanti consultano gli
operatori economici da loro scelti e negoziano con uno o più di essi le condizioni
dell’appalto. Il cottimo fiduciario costituisce procedura negoziata.
Questa è una gara ufficiosa anche detta gara informale in cui si individuano gli
operatori cui contrattare da albi specifici, se attivati dalla stazione appaltante, o da
altri albi (quale potrebbe essere ad esempio quello della C.C.I.A.A.), oppure dalla
ricerca sul mercato mediante bando pubblico. L’Amministrazione tratta con una sola
impresa dopo averne interpellate altre. La procedura negoziata può essere preceduta o
meno da avviso pubblico, nei casi stabiliti dal codice.
Il dialogo competitivo: è una nuova procedura, introdotta dal legislatore nel Codice
De Lise, nella quale la stazione appaltante, in casi di appalti particolarmente
complessi, dove non è possibile definirne a monte i contenuti e la sostanza, avvia un
dialogo con i candidati ammessi a tale procedura, per giungere ad una o più soluzioni
che successivamente costituiranno l’architettura dell’appalto a cui gli stessi verranno
invitati a presentare offerta.
Questa costituisce una procedura flessibile che salvaguarda sia la concorrenza tra gli
operatori economici, sia la necessità delle Amministrazioni aggiudicatrici di discutere
con ciascun candidato tutti gli aspetti dell’appalto. Inizia con la pubblicazione di un
bando di gara, nel quale le amministrazioni rendono note le loro necessità e, dopo
aver effettuato la selezione dei candidati, avviano con essi un dialogo. Una volta
individuate le possibili soluzioni, viene dichiarato concluso il dialogo e i partecipanti
al dialogo sono invitati, entro un dato termine a presentare le loro offerte finali in
base alla o alle soluzioni presentate in fase di dialogo. L’appalto viene aggiudicato in
base al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 40
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2.5.2 Appalti sotto soglia
Per gli appalti sotto la soglia il codice prevede procedure analoghe a quelle degli
appalti sopra la soglia anche se meno rigide.
Il legislatore ha teso, infatti, ad uniformare le loro discipline allo scopo di sottoporre
anche gli appalti sotto la soglia al rispetto dei principi del Trattato a tutela della
concorrenza. Le procedure in linea di massima sono le stesse: procedura aperta,
procedura ristretta, con una variante denominata procedura ristretta semplificata
per gli appalti di lavori pubblici, e procedura negoziata..
La procedura ristretta semplificata21, testè citata, è prevista per i soli casi di
appalto di esecuzione senza progettazione fino ad un importo massimo di 750.000€ .
Non vi è la pubblicazione di un bando, ma vengono invitati un numero minimo di
venti operatori iscritti negli appositi elenchi formati presso gli Enti.
Vi è poi la previsione del sistema delle procedure in economia (amministrazione
diretta o cottimo fiduciario).
21
La semplificazione consiste nella facoltà della stazione appaltante di non pubblicare un bando di gara, bensì un avviso
pubblico del tipo avviso di preinformazione entro il 30 novembre di ogni anno in cui si porta a conoscenza gli operatori
economici della possibilità di produrre istanza di inserimento in specifici elenchi suddivisi per categorie di lavori da
appaltare per l’anno successivo. Costituiti gli elenchi, entro il 30 dicembre, la normativa permette alla stazione
appaltante di invitare a presentare offerta, attingendo da tali elenchi, almeno 20 soggetti per tipologia di lavoro
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2.5.2.1 Spese in economia
Per l’esecuzione di lavori o servizi e per l’acquisto di beni, la Pubblica
Amministrazione può ricorrere nell’ambito delle procedure negoziate, a sistemi
caratterizzati da adempimenti e prescrizioni più flessibili, denominate procedure in
economia. Tale previsione si giustifica in relazione alla natura dei beni e servizi, alla
limitata entità della spesa e all’eventuale urgenza dei lavori.
In base alla nuova normativa le acquisizioni in economia sono ammesse fino al limite
delle soglie comunitarie previste per servizi e forniture.
Per ricorrere a questo sistema è necessario che ciascuna stazione appaltante si doti di
un proprio regolamento sulle spese in economia, in cui individui le voci di ciascuna
spesa attivabile secondo le procedure indicate e soprattutto i limiti d’importo.
Si procede alle spese in economia:
• mediante amministrazione diretta (ad esclusione ovviamente delle forniture),
cioè con l’impiego di proprio personale, proprie attrezzature, propri mezzi;
• mediante cottimo fiduciario cioè con l’affidamento dei lavori, servizi e
forniture a terzi.
Per l’esecuzione a cottimo fiduciario è previsto che le Amministrazioni
richiedano almeno cinque preventivi redatti secondo le indicazioni contenute
nella lettera d’invito. In particolare il c. 12 dell’art. 125 del Codice prevede che
l’affidatario dei lavori, servizi, forniture in economia debba essere in possesso
dei requisiti di idoneità morale, capacità tecnico-professionale ed economicofinanziaria.
Gli operatori in possesso di detti requisiti possono chiedere di essere inseriti in
appositi elenchi tenuti dall’Ente che vengono periodicamente aggiornati.
Al comma 11 viene precisato che, per servizi o forniture di importo pari o
superiore a 20.000 € e fino alla soglia massima consentita, pari cioè a 211.000
€ si procede con il cottimo fiduciario nel rispetto dei principi di trasparenza,
rotazione, parità di trattamento e con la richiesta di preventivi come anzidetto;
per servizi o forniture di importo inferiore a 20.000 € è consentito peraltro,
l’affidamento diretto cioè la possibilità di trattare con un unico contraente.
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2.6 - CONSIP
La Consip è una Società per Azioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Essa si inserisce nell’ambito del Programma per la Razionalizzazione degli
Acquisti nella Pubblica Amminisrazione, nato a seguito della Finanziaria 2000,
(Legge 23 dicembre 1999, n. 488) con l'
obiettivo di supportare la Pubblica
Amministrazione nel miglioramento dell'
efficacia e dell'
efficienza dei processi di
approvvigionamento di beni e servizi, attraverso l'
adozione di modelli e strumenti
innovativi di e-Procurement.
In particolare, l'
art. 26 della legge attribuisce al Ministero dell'
Economia e delle
Finanze (MEF) la funzione di stipulare Convenzioni quadro, in base alle quali le
Imprese fornitrici prescelte si impegnano ad accettare ordini di fornitura da parte
delle Amministrazioni con condizioni e prezzi stabiliti, fino a un predeterminato
quantitativo complessivo.
Con il D.M. 24 febbraio 2000, il Ministero dell'
Economia e delle Finanze ha affidato
alla Concessionaria Servizi Informatici Pubblici (Consip S.p.A.) la realizzazione
operativa del Programma. Questo prevede, oltre alla stipula delle Convenzioni,
l'
assistenza alle P.A. nella pianificazione e nel monitoraggio dei fabbisogni, la
realizzazione di strumenti di monitoraggio dei consumi e della spesa, l'
attività di
22
comunicazione alle P.A. e di supporto alle loro esigenze specifiche .
Per quanto concerne i pubblici acquisti, la Consip assume la funzione di
amministrazione aggiudicatrice (qualificandosi, alla stregua del nuovo codice degli
appalti, come centrale di committenza) ed è tenuta a rispettare le norme vigenti in
materia di scelta del contraente. Ad essa è demandata l’attivazione degli adempimenti
necessari per l’acquisto di beni e servizi occorrenti alla Pubblica Amministrazione
(espletamento delle procedure di gara, stipula delle relative convenzioni, verifica
della loro esecuzione) con l’utilizzo dei necessari servizi informatici e telematici23.
Il Ministero promuove, tarmite Consip, anche aggregazioni di Enti con il compito di
elaborare strategie comuni di acquisto attraverso la standardizzazione degli ordini per
specie merceologiche e la eventuale stipula di convenzioni valevoli su parte del
territorio nazionale a cui possono volontariamene aderire tutti gli enti interessati.
22
A tal fine Consip si è dotata di una struttura interna dedicata, la Direzione Acquisti in Rete della Pubblica
Amministrazione (DARPA), che opera secondo un modello di funzionamento definito.
23
A. Nobile, A. Spataro, Le forniture di beni e servizi nella Pubblica Amministrazione, pag. 486, Maggioli editore,
Rimini, 2006.
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 43
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La Consip, in definitiva, funziona “come una struttura di servizio per gli acquisti
delle Amministrazioni, interponendosi tra queste e le imprese fornitrici”24. Tramite le
convenzioni Consip vengono individuati "a monte" potenziali fornitori delle diverse
amministrazioni e definite tutte le condizioni contrattuali ed economiche a cui l'
unità
ordinante, attraverso l'
emissione di proprio ordinativo, farà riferimento per la
conclusione dei singoli contratti di acquisto, decidendo autonomamente di impegnarsi
direttamente a quanto previsto nelle convenzioni stesse.
Mentre le amministrazioni statali sono obbligate ad approvvigionarsi utilizzando le
convenzioni stipulate dalla CONSIP, le altre Pubbliche Amministrazioni, tra le quali
gli Enti Locali, hanno la facoltà di aderire alle convenzioni stesse o di utilizzare i
parametri di qualità e di prezzo per l’acquisto di beni comparabili con quelli oggetto
di convenzionamento. Queste ultime sono tenute a motivare gli acquisti effettuati a
condizioni e a prezzi meno vantaggiosi di quelli stabiliti nelle convenzioni Consip o
dalle aggregazioni di enti, ogni qualvolta non aderiscano alle convenzioni stesse. I
responsabili dei servizi acquisti dell’Ente dovranno, dunque, dimostrare, di volta in
volta, la convenienza economica della scelta, e ciò, con riferimento non solo al
prezzo del bene o del servizio spuntato dalla Consip S.p.A. -o dalle aggregazioni di
Enti- ma anche considerando altri fattori come tempi e modalità di consegna del bene
o di prestazione del servizio, elementi che possono comportare costi indiretti per
l’Ente.
In linea con gli orientamenti comunitari, anche la Consip, nell’ambito del Programma
per la Razionalizzazione degli Acquisti nella P.A., pone una particolare attenzione
alle tematiche dell'
ambiente e al raggiungimento di obiettivi "verdi" quali il risparmio
energetico, l'
utilizzo di fonti rinnovabili, la raccolta differenziata, lo smaltimento dei
materiali di consumo. Essa intende perseguire importanti eco-obiettivi nei seguenti
ambiti:
•
energia:
o contribuire a generare risparmi energetici
o promuovere l'
uso di fonti rinnovabili
o promuovere l'
uso di combustibili verdi
•
prevenzione dell'inquinamento:
o utilizzare veicoli a basso impatto ambientale
o promuovere beni e servizi prodotti nel rispetto dell'
ambiente
•
riciclo:
o promuovere prodotti e materiali riciclati
o adempiere al DM 203/2003 (30% del fabbisogno con beni riciclati)
24
A. Barbiero, D. Osimo, L. Spagnolo, L’e-procurement nella Pubblica Amministrazione: guida pratica nell’acquisto
on-line di beni e servizi, pag. 21, Maggioli editore, Rimini 2001.
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 44
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•
rifiuti:
o promuovere la separazione dei rifiuti e dei materiali riciclabili
o promuovere la valorizzazione dei rifiuti
Questa attenzione alle politiche di green procurement si manifesta concretamente
attraverso l'
inserimento, nelle diverse iniziative, di una serie di attività volte, in vario
modo, a ridurre l'
impatto ambientale dei beni e servizi utilizzati dalla Pubblica
Amministrazione, in linea con quanto previsto dal DM 203/2003.
Di seguito si riportano alcuni esempi di iniziative verdi attivate nell'
ambito del
sistema delle Convenzioni e del Mercato Elettronico della P.A.:
Convenzioni:
•
•
•
•
•
•
Biodiesel, che prevede l'
utilizzo di combustibile di origine vegetale
Efficienza energetica, che consente il monitoraggio del consumo energetico e
la riduzione della domanda
Stampanti, Fotocopiatrici e Fax, che prevedono il servizio di ritiro e
smaltimento dei materiali di consumo e dei beni usati, nonché la possibilità di
utilizzare carta riciclata
Carta in risme, che definisce dei requisiti di eco-compatibilità come, ad
esempio, l'
esclusione di prodotti con presenza di cloro elementare
Bidoni e cassonetti, che propone l'
acquisto di beni strumentali per la gestione
dei rifiuti solidi urbani (RSU), con caratteristiche tecnico-costruttive e
specifiche di normalizzazione/sicurezza in linea con gli standard europei e che
offre prodotti per la raccolta differenziata, in grado di facilitare l'
adeguamento
ai valori di raccolta previsti dal Decreto Ronchi (D.Lgs. 22/97)
Autocompattatori, che rende disponibili mezzi a carico posteriore e laterale,
destinabili alla raccolta differenziata, rispondenti alla normativa vigente in
materia di sicurezza, costruzione e igiene
Mercato Elettronico:
•
•
•
Arredi e complementi, che prevede una vasta gamma di "prodotti riciclati" ai
sensi del D.M. 8 maggio 2003 n. 203 e consente ai Fornitori abilitati di
indicare le certificazioni ambientali
Cancelleria, che offre una vasta gamma di "prodotti riciclati" ai sensi del D.M.
8 maggio 2003 n. 203 e di articoli che rispondono a criteri di compatibilità
ambientale e a basso impatto ambientale e che consente ai Fornitori abilitati di
indicare le certificazioni ambientali
Materiale elettrico, che prevede una vasta gamma di prodotti a basso consumo
energetico
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 45
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Nel Mercato Elettronico della P.A. e nelle Convenzioni, tutte le iniziative
caratterizzate da aspetti di Green Procurement sono facilmente riconoscibili in quanto
contrassegnate da una foglia verde.
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 46
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2.7 - L’inserimento dei criteri ecologici
nelle procedure d’appalto
Per “bandi verdi” si intendono quei documenti di gara nei quali sono inseriti i criteri
ecologici. Il manuale “Comprare Verde!”, predisposto della Commissione europea25,
indica la possibilità d’inserire criteri ambientali in ogni fase dell’appalto, premettendo
che, prima di procedere ad un acquisto si dovrebbe innanzitutto ponderare la
decisione stessa di acquistare. Bisogna acquistare solo ciò che serve. Inoltre, occorre
chiedersi se, anziché procedere ad un acquisto, è possibile utilizzare altri tipi di
contratto26.
Una volta accertato che bisogna effettuare un acquisto, i criteri ecologici possono
essere inseriti nelle diverse fasi dell’appalto:
• Definizione dell’oggetto dell’appalto;
• Definizione delle specifiche tecniche (capitolato);
• Selezione dei candidati (criteri di selezione);
• Aggiudicazione dell’appalto (criteri di assegnazione);
• Esecuzione.
Oggetto dell’appalto, specifiche tecniche, criteri di assegnazione e clausole di
esecuzione sono considerati requisiti oggettivi cioè riferiti al prodotto, al servizio o al
lavoro cui l’appalto si riferisce. I criteri di selezione rappresentano invece requisiti
soggettivi poiché fanno riferimento ai fornitori.
1) OGGETTO DELL’APPALTO
Quando si decide di procedere ad un acquisto “verde”, il modo più chiaro, immediato
e trasparente per farlo è inserire i criteri ambientali già all’inizio del processo, nel
momento, cioè, in cui si determina l’oggetto dell’appalto. La prima cosa da definire
compiutamente è quindi l’oggetto.
La modifica dell’oggetto nelle diverse tipologie d’appalto può avvenire nei seguenti
modi:
25
È un utile strumento che ha lo scopo di agevolare tutte le Amministrazioni che intendano implementare lo strumento
del Green Public Procurement
26
Ad esempio si potrebbe ricorrere ad un noleggio di un bene anziché acquistarlo.
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 47
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• negli appalti di lavori le caratteristiche ambientali possono essere inserite sia
nella descrizione della fase di progettazione che in quella di esecuzione dei
lavori;
ES: Ideazione e costruzione di un edificio efficiente a livello energetico
• negli appalti di servizi prescrivendo determinate modalità di esecuzione;
ES: Servizi di pulizia ambientale
• negli appalti di forniture vi è la possibilità di indicare espressamente il
requisito ecologico del bene oggetto della fornitura;
ES: Carta riciclata per la stampa, copiatura e per funzioni di scrittura
Il requisito fondamentale è che la definizione dell’oggetto, non sia tale da limitare
l’accesso all’appalto risultando, quindi, discriminatoria.
Alcuni esempi di ciò che si può fare e ciò che non si può fare:
Contratto di servizi di catering con fornitura di cibo locale
Contratto di servizi di catering con fornitura di cibo biologico
Acquisto di PC e computer portatili certificati Energy Star
Acquisto di PC e computer portatili a risparmio energetico
2) SPECIFICHE TECNICHE DELL’APPALTO
Le specifiche tecniche sono le caratteristiche di ordine tecnico richieste dalla
commissione aggiudicatrice affinché un prodotto o un servizio risponda all’uso cui è
destinato. Generalmente sono contenute nel capitolato d’oneri (dove sono indicate le
condizioni che si riferiscono all’oggetto proprio del contratto oltre alla natura delle
garanzie, alle clausole penali e ai relativi mezzi d’azione dell’amministrazione).
In base all’art. 68 D. Lgs. 163/06 il capitolato può contenere indicazioni secondo due
modalità:
a) con riferimento a norme tecniche: caratteristiche (ad es. materie prime), livelli di
qualità, processi e metodi di produzione ecc., contenuti in leggi o normative tecniche
e/o di settore.
L’Ente può dunque:
• richiedere l’utilizzo di particolari materiali di base o primari che siano a
ridotto impatto ambientale.
Es: finestre fabbricate mediante l’utilizzo di vetro riciclato
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 48
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• richiedere un particolare processo di produzione che aiuti a precisare le
caratteristiche del prodotto o servizio. Infatti un prodotto potrebbe differire da
altri apparentemente identici perché per produrlo è stato impiegato un
procedimento a basso impatto ambientale.
Es: utilizzo di alimenti biologici per le mense scolastiche
• far riferimento, nello specificare le caratteristiche del prodotto, a marchi
ecologici. In base all’art. 68 c.10 D. Lgs 163/06 “Le amministrazioni
aggiudicatrici possono precisare che i prodotti o servizi muniti di
ecoetichettatura sono presunti conformi alle specifiche tecniche definite nel
capitolato; essi devono accettare qualsiasi altro mezzo di prova appropriato,
quale una documentazione tecnica del fabbricante o una relazione di prova di
un organismo riconosciuto” (art. 68 c.10 D.Lgs. 163/06)
Es: I prodotti che riportano l’etichetta Blue Angel saranno considerati conformi,
ma sono ammessi altre modalità di prova dei requisiti
L'
allegato VI della d. Lgs. 163/2006 riporta un elenco esemplificativo di standard
tecnici, tra cui vi possono essere anche "i livelli di prestazione ambientale”.
Es:
• carta senza spolvero rispondente alla norma ISO …
• strutture in legno riciclato proveniente dal post consumo
• cibo biologico prodotto (senza l’uso di pesticidi chimici e fertilizzanti) in
conformità con la regolamentazione EEC 2092/91 del 24 Giugno 1991 e
1804/99/EC.
IMPORTANTE!
non è consentito porre come requisito il possesso da parte delle società di
un’ecoetichetta oppure la (totale) conformità ad una certa ecoetichetta.
È sempre obbligatorio accettare anche altre prove adeguate.
b) con riferimento prestazioni e requisiti funzionali, che "possono includere anche
caratteristiche ambientali”. In tal caso l'
amministrazione lascia i concorrenti liberi di
proporre soluzioni tecniche innovative per il raggiungimento della prestazione..
Es:
• fotocopiatrice che consumi X watt/h in stand by
• auto con livelli di emissione di CO2 pari a …
• PC essere conforme agli standard di consumo previsti da Energy Star o
equivalente
• (Edifici) Sistema interno di aria condizionata: con temperatura interna tra i 1822° c durante l’inverno e di 26-28oC durante l’estate e con un’umidità relativa
del 50%.
Alcuni esempi di ciò che si può fare e ciò che non si può fare:
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Carta certificata Blue Angel
I prodotti che riportano l’etichetta Blue Angel saranno considerati conformi
ma sono accettati altri mezzi di prova
Carta certificata Blue Angel o Ecolabel
Soddisfa i criteri DIN 19309, AFNOR Q11-013 o equivalenti
Carta contenente almeno l’80% di carta riciclata
Prodotto totalmente senza clorina (TCF)
3) SELEZIONE DEI CANDIDATI
I criteri di selezione fanno riferimento al soggetto dell’appalto. Il Codice De Lise
indica tre modi in base ai quali è possibile giudicare l’idoneità di un candidato ad
eseguire l’appalto: esclusione dalla partecipazione, capacità tecnica e capacità
economico-finanziaria.
Nell’applicazione di alcune di queste norme (la prima e la seconda tipologia) è
possibile richiamare considerazioni di carattere ambientale:
1. Motivi di esclusione dalla partecipazione all’appalto
E’ possibile escludere ogni imprenditore nei confronti del quale sia stata pronunciata
una condanna, con sentenza passata in giudicato, per qualsiasi reato che incida sulla
sua moralità professionale; oppure può essere escluso quell’imprenditore che abbia
commesso, in materia professionale, un errore grave, accertato mediante qualsiasi
mezzo di prova addotto dall'
amministrazione.
A questo riguardo l’introduzione di considerazioni a carattere ambientale è limitata
ai casi in cui la normativa nazionale qualifichi l’inosservanza delle norme in materia
ambientale come reato che incide sulla moralità professionale.
2. Requisiti relativi alla capacità tecnica dei candidati
E’ possibile l’introduzione delle considerazioni di carattere ambientale qualora
requisiti richiesti al candidato abbiano un rapporto diretto con l’oggetto dell’appalto e
riguardino l’abilità dell’appaltatore di gestire il contratto (formazione, abilità,
esperienza, attrezzatura).
Nella selezione dei candidati potrebbe anche essere richiesta un'
esperienza specifica
in materia ambientale o l'
adesione ad un sistema di gestione ambientale. Questo per
dimostrare che l’appaltatore ha la possibilità di adottare misure manageriali
sull’ambiente durante l’esecuzione del contratto (ciò è ammesso soltanto per
determinati servizi o lavori, non per l’approvviggionamento di beni) e può essere
provato da certificazione EMAS o equivalente.
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In ogni caso sono i fornitori a dover dimostrare con analisi o con qualsiasi altro
strumento da utilizzare come prova, che i prodotti e/o servizi da loro forniti rispettino
le caratteristiche tecniche richieste (cioè i criteri ambientali richiesti). La
registrazione ad un Sistema di Gestione Ambientale vale, dunque, solo come mezzo
di prova della capacità tecnica dei candidati e solo se influisce sulla qualità della
fornitura o sulla capacità di un’impresa di realizzare un appalto con criteri ecologici.
Esempi:
Ideazione e costruzione di un edificio bio-climatico
Capacità tecnica = fornire una lista di edifici cha siano stati costruiti seguendo
principi bio-climatici
Costruzione di un ponte in un’area protetta
Capacità tecnica = essere in possesso di un EMAS per i siti in costruzione
4) AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO
L’aggiudicazione è la fase in cui, individuati i soggetti ammessi alla procedura,
l’Ente aggiudicatore, valutando le condizioni che essi offrono, sceglie il contraente
con il quale addivenire alla stipula del contratto.
Tradizionalmente si distinguono due criteri di aggiudicazione, quello del “prezzo più
basso”, in cui l’appalto è aggiudicato al candidato che offra il prezzo più basso, e
quello dell’ “offerta economicamente più vantaggiosa” che attribuisce importanza
non solo al prezzo ma anche alla qualità dell’offerta ed ha lo scopo di determinare
quale soddisfa meglio le necessità dell’Ente aggiudicatore27.
Poiché il criterio dell’offerta “economicamente più vantaggiosa” è sempre costituito
da vari sotto-criteri, questi possono anche essere di natura ambientale, com’è stato
espressamente consentito in seguito al recepimento attraverso il Codice De Lise delle
Direttive 17 e 18 del 2004.
Per stabilire qual è “l’offerta economicamente più vantaggiosa” bisognerebbe
prendere in considerazione tutti i costi sostenuti nel corso dell’intera esistenza di un
prodotto, quindi tutti quei costi che generalmente l’Ente sopporta in fase di utilizzo e
che incidono sul costo complessivo del prodotto, ovvero:
• costi di gestione (acqua, energia, altre risorse utilizzate);
• costi di manutenzione, di riciclaggio e smaltimento del prodotto;
• spese per realizzare risparmi futuri;
27
Va premesso che, se i requisiti ambientali richiesti nella definizione delle specifiche tecniche costituiscono condizioni
indispensabili, si può anche utilizzare il criterio del prezzo più basso. Al contrario, se detti requisiti costituiscono condizioni
aggiuntive rispetto alle caratteristiche di base che il prodotto o servizio deve avere, è opportuno utilizzare il criterio dell’offerta
“economicamente più vantaggiosa”, poiché in questo modo si attribuisce importanza non solo al prezzo ma anche alla qualità
dell’offerta.
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 51
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Dovrebbe essere adottata, dunque, la soluzione per la quale il costo di acquisto
sommato alle spese di gestione, manutenzione e smaltimento nel ciclo di vita sia il
più basso.
IMPORTANTE!
È necessario che i criteri ambientali inseriti nella fase di aggiudicazione, e cioè quelli
che determinano l’offerta economicamente più vantaggiosa, rispettino i seguenti
requisiti:
o devono essere collegati all’oggetto dell’appalto;
o devono essere specifici e quantificabili oggettivamente;
o devono essere esplicitamente menzionati nel bando;
o devono rispettare i principi di parità di trattamento, non
discriminazione e trasparenza;
o devono essere ponderati;
va, inoltre precisato che non è necessario che ciascun criterio di aggiudicazione
comporti un vantaggio economico per l’Ente aggiudicatore, ma che l’insieme dei
criteri di aggiudicazione (cioè economici e ambientali) consenta di determinare
l’offerta con il miglior rapporto qualità/prezzo.
Queste indicazioni, riprese dal legislatore comunitario, sono il frutto della
giurisprudenza della Corte Europea di Giustizia che le ha enucleate, sulla base delle
precisazioni fornite nel decidere le cause C-513/99 (Concordia Bus) e C-448/01
(causa Wienstrom). Per comprendere meglio la portata delle condizioni richieste
dalla Corte, al fine di poter validamente inserire criteri ambientali nella fase di
aggiudicazione, è opportuno osservare il ragionamento seguito nelle cause C-513/99
(Concordia Bus) e C-448/01 (causa Wienstrom).
La causa Concordia Bus
Nel 1997 il comune di Helsinki, in Finlandia, decise di indire una gara d’appalto
per la gestione della rete di autobus urbani. Furono utilizzati criteri di
aggiudicazione, quali il prezzo complessivo della gestione, la qualità del parco
autobus e la gestione qualitativa ed ambientale.
Secondo uno dei criteri di aggiudicazione, le società partecipanti all’appalto
potevano guadagnare punti supplementari se erano in grado di soddisfare a
determinati livelli di emissioni e livelli sonori. Sulla base di tali punti
supplementari, l’appalto fu aggiudicato a HKL, la società di trasporti comunale.
La Concordia Bus, un concorrente che non si aggiudicò l’appalto, si oppose alla
decisione, sostenendo che il livello di emissioni e il livello sonoro non potevano
valere come criteri di aggiudicazione in quanto non comportavano alcun
vantaggio economico per l’ente aggiudicatore.
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La causa Wienstrom
L’amministrazione federale austriaca bandiva una gara per la fornitura di
elettricità. Il bando prevedeva nella sezione criteri di aggiudicazione il prezzo
netto e il criterio dell'
"energia proveniente da fonti rinnovabili". Tra le offerte
presentate veniva giudicata migliore l’offerta di un’azienda, la KELAG, alla
quale veniva attribuito il massimo punteggio per entrambi i criteri. La Wienstrom
GmbH si oppose alla decisione sostenendo l’illeggittimità di alcuni criteri indicati
nel bando. Tra questi i criteri che attribuivano punti supplementari ai candidati
che dimostrassero di poter fornire un quantitativo di elettricità prodotta da fonti
rinnovabili superiore al fabbisogno stimato dell’Ente aggiudicatore. Non era
richiesto ai candidati, inoltre, di produrre documentazione specifica in grado di
attestare il possesso delle informazioni prescritte dal bando. Il Giudice nazionale
adito sollevava la questione d’innanzi la Corte di Giustizia ritenendo che la
controversia richiedesse l’interpretazione di norme comunitarie.
Collegamento con l’oggetto dell’appalto
La Corte, nel decidere sulla causa Concordia Bus, ritenne che i criteri di
aggiudicazione relativi al livello di emissioni di ossido di azoto e al livello sonoro
degli autobus destinati a fornire il servizio di trasporto soddisfacessero
pienamente al requisito di collegamento all’oggetto dell’appalto.
Diversamente, in una sentenza successiva, la “causa Wienstrom”, ritenne non
sussistente il collegamento con l’oggetto dell’appalto e fornì ulteriori
informazioni su come si dovesse interpretare tale condizione. In questa causa la
Corte di giustizia stabilì che, in un’offerta per la fornitura di energia, un criterio
unicamente collegato al quantitativo di elettricità prodotta da fonti rinnovabili
oltre il consumo previsto dall’Ente aggiudicatore (che era l’oggetto dell’appalto)
non poteva essere considerato come collegato all’oggetto dell’appalto.
La chiarezza e l’obiettività dei criteri di aggiudicazione nella causa Wienstrom
Nella causa Wienstrom, la Corte di giustizia è giunta alla conclusione che, al fine
di dare agli offerenti pari opportunità nella formulazione dei termini delle loro
offerte, l’Ente aggiudicatore deve formulare i suoi criteri di aggiudicazione in
maniera tale da consentire “a tutti gli offerenti ragionevolmente informati e
normalmente diligenti”, di interpretarli nello stesso modo. Un altro elemento della
necessaria chiarezza e quantizzabilità dei criteri di aggiudicazione così come
formulati dalla Corte di giustizia era che l’Ente aggiudicatore dovesse unicamente
stabilire i criteri rispetto ai quali le informazioni fornite dagli offerenti possono
effettivamente essere controllate.
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La specificità e oggettiva quantizzabilità dei criteri di aggiudicazione
Nella causa Concordia Bus i criteri di aggiudicazione furono considerati specifici
e quantizzabili, in quanto, prima della valutazione delle offerte, il comune di
Helsinki aveva specificato e pubblicato un sistema di aggiudicazione di punti
supplementari per taluni livelli di emissioni e livelli sonori.
La pubblicità
In base a tutte le direttive sugli appalti, gli avvisi di gara devono menzionare se
l’ente aggiudicherà l’appalto sulla base del “prezzo più basso” o “dell’offerta
economicamente più vantaggiosa”. Nell’ultimo caso, i criteri utilizzati per
identificare l’offerta economicamente più vantaggiosa devono essere citati
nell’avviso o almeno, in ogni caso, nei documenti relativi al bando di gara.
Il rispetto del diritto comunitario
L’ultima condizione che deriva dal trattato CE e dalle citate direttive sugli appalti
è che i criteri di aggiudicazione devono rispettare tutti i principi fondamentali del
diritto comunitario. La Corte di giustizia ha esplicitamente affermato
l’importanza del principio di non discriminazione, che è alla base di altri
principi, quali la libertà di fornire servizi e la libertà di stabilimento (par
condicio).
La distinzione tra specificità e discriminazione nella causa Concordia Bus
La questione della discriminazione fu espressamente sollevata nella causa
ConcordiaBus. Una delle obiezioni di Concordia Bus fu che i criteri disposti dal
comune di Helsinki erano discriminatori, in quanto l’azienda di trasporti del
comune di Helsinki HKL era l’unica azienda dotata di veicoli alimentati a gas in
grado di soddisfare questi livelli di emissioni. La Corte di giustizia stabilì che il
fatto che uno dei criteri di aggiudicazione disposti dall’ente aggiudicatore potesse
essere soddisfatto solo da un ristretto numero di aziende non lo rendeva per
questo discriminatorio. Pertanto, nel determinare l’esistenza di una
discriminazione, devono essere tenuti in considerazione tutti i fatti che attengono
alla causa.
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5) ESECUZIONE DELL’APPALTO
Gli Enti che predispongono il bando, possono definire clausole nelle quali si specifica
la modalità di esecuzione dell’appalto. Tra queste è possibile inserire clausole
contrattuali aventi ad oggetto la protezione dell’ambiente. Esse possono riguardare:
-
modalità di consegna ed imballaggio delle merci;
formazione del personale su tematiche ambientali;
modalità di smaltimento/recupero dei prodotti e/o degli imballaggi;
modalità di trasporto;
riduzione dei consumi energetici ed idrici nell’esecuzione di un servizio;
Le condizioni di esecuzione dell’appalto devono rispondere ad alcuni requisiti:
- essere esplicitate chiaramente nel contratto d’appalto;
- essere collegate alla realizzazione del contratto;
- non possono mascherare specifiche tecniche;
In questa fase l’aggiudicazione è già avvenuta. Chi si aggiudica l’appalto è vincolato
al rispetto di tali condizioni. Al fine di incentivarne l’osservanza, è’ opportuno che
nel capitolato d’oneri vengano indicate le penalità previste per la non conformità alle
richieste di tipo ambientale oltre che a quelle di tipo tecnico e qualitativo.
Esempi:
I prodotti dovranno essere consegnati all’ingrosso e la parte contraente deve
usare containers riutilizzabili per la consegna dei prodotti.
Tutti i prodotti devono indicare il dosaggio che dovrebbe essere usato per
evitare una sovrautilizzazione e non possono essere classificati come tossici
(T).
Se la raccolta differenziata dei rifiuti è inserita nei cassonetti dei parchi, la
parte contraente dovrà svuotare i cassonetti mantenendo i rifiuti raggruppati e
depositandoli negli appositi cassoni per il riciclo del comune di riferimento;
I materiali di imballaggio dovranno essere recuperati e riutilizzati da parte del
fornitore;
Il trasporto e la consegna di prodotti chimici concentrati e loro diluizione sul
luogo di impiego.
Il fornitore dovrà provvedere a: la raccolta, il ritiro, il riciclaggio e il riutilizzo
dei rifiuti prodotti durante o dopo l’uso e il consumo di un prodotto;
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CAPITOLO 3
LE PROCEDURE DI GPP
NELLA PROVINCIA DI CHIETI
La Provincia di Chieti ha da tempo sviluppato una percorso orientato allo sviluppo
sostenibile, alla tutela ambientale, ed al risparmio energetico come testimoniano le
varie attività ed impegni presi negli anni. L’adesione alla carta di Aalborg con
l’intento di seguirne i relativi obiettivi, l’adesione alla Campagna delle Città
Sostenibili ed il ruolo di ente capofila, all’interno della regione Abruzzo, intrapreso
attraverso l’attivazione del percorso di Agenda 21 Locale, testimoniano l’interesse
della Provincia riguardo questi importanti temi.
Proprio attraverso l’attività di Agenda 21 Locale, ed in linea con tutti gli Enti Locali
italiani ed europei che hanno compreso come possano avere un ruolo attivo e
fondamentale nel contesto dello Sviluppo Sostenibile, si è sviluppato e realizzato
questo Manuale sul GPP in virtù sia della volontà di rispettare i riferimenti legislativi
che impongono un contenuto minimo di materiale riciclato nell’acquisto di materiali,
sia nell’ottica di un continuo miglioramento di gestione orientato verso le politiche
eco-sostenibili.
Molto importante per l’effettiva realizzazione di tale iniziativa risulta essere, per la
Provincia, l’informazione e la sensibilizzazione interna all’Ente in tutti i suoi
dipendenti ed esterna (non solo verso i fornitori ma, anche, verso tutti i cittadini) e
che dovrà accompagnare il progetto anche successivamente al suo avvio.
La Commissione Europea ha invitato a far riferimento, oltre che alla Banca Dati
Europea per le informazioni sulle caratteristiche ambientali dei prodotti, anche a
progetti ed iniziative sviluppate a livello europeo relativi al GPP e contenenti criteri
ed esempi di bandi verdi. Nella realizzazione di questo manuale si è fatto riferimento
all’elenco di classi merceologiche contenenti criteri ambientali, già presente nello
studio della Provincia di Cremona.
Anche nell’ottica di avere a disposizione per il futuro un elenco che contenesse già
possibili beni che potranno essere utilizzati, si è ritenuta ottimale la scelta di
utilizzare questa lista di 189 prodotti per poter mettere a disposizione dei fruitori del
manuale, un elenco sufficientemente vasto contenente criteri consolidati al fine di
poter scegliere, dove possibile, l’acquisto verde, anche se la normativa non lo
prevede come obbligatorio. Per adottare lo strumento del Green Public Procurement,
scegliendo sostanzialmente di modificare direttamente le procedure d’acquisto di
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 56
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prodotti e servizi con lo scopo di ridurne l’impatto ambientale, si è mantenuto un
approccio integrato di analisi della Pubblica Amministrazione che consenta
un’applicazione sistematica e completa del GPP.
L’obiettivo è quello di realizzare uno strumento utile che consenta alla Provincia di
Chieti di crescere ulteriormente nel percorso verde già intrapreso e di essere esempio
per altre realtà pubbliche che vogliano intraprendere la stessa strada.
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COMUNICAZIONE DEL GREEN PUBLIC PROCUREMENT
SENSIBILIZZAZIONE
ED INFORMAZIONE
INTERNA ALLA
PROVINCIA DI CHIETI
ESTERNA ALLA
PROVINCIA DI CHIETI
PRESENTAZIONE DEL
PROGETTO
DIPENDENTI
DELL’ENTE
FORNITORI
COMUNI
CITTADINI
METODOLOGIA PARTECIPATA
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3.1- Analisi dello stato attuale della Provincia di Chieti
La Provincia di Chieti ha centralizzato gli acquisti sotto un unico settore,
Provveditorato, il 30 Dicembre 2006 approvando il Regolamento per l’affidamento di
forniture e servizi in economia e di disciplina e funzionamento del servizio
Provveditorato. Antecedentemente ogni singola Macrostruttura procedeva
singolarmente alle procedure di acquisto. Si è fatto riferimento in particolare alle
spese ed ai bandi dell’anno appena trascorso ed in alcuni casi è stata possibile, anche,
l’analisi degli anni precedenti. Si è verificato il rispetto da parte dell’Ente degli
aspetti obbligatori legati al GPP, cioè il rispetto di obblighi di acquisto di materiali
con contenuto minimo di materiale riciclato, e la tendenza della Provincia negli
acquisti verdi.
In questa fase, quindi, si è proceduto a compilare delle check-list di raccolta
informazioni (fornite dalla rete Gppnet degli Acquisti Pubblici Verdi) attraverso delle
interviste al personale della Provincia coinvolto nelle funzioni di acquisto. La checklist di analisi ha compreso le attività dell’Ente divise in cinque categorie:
a- Erogazione di servizi
1- Pulizia locali-biblioteche,uffici,musei,etc. (Provveditorato)
2- Pulizia scuole (Provveditorato)
3- Manutenzione mezzi di trasporto-autovetture (Autoparco)
4- Lavaggio automezzi (Autoparco)
3- Manutenzione arredi ed attrezzature (Provveditorato)
4- Manutenzione strade (uff. Tecnico)
5- Sgombero neve (uff. Tecnico)
6- Affissione pubblicità (Provveditorato)
b- Acquisto di beni di consumo
1- Cancelleria (Provveditorato)
2- Materiali di consumo per prodotti di elettronica (uff. Tecnico)
3- Carburanti (Autoparco)
4- Pneumatici (Autoparco)
c- Acquisto di beni durevoli
1- Scaffalature mobili per archivio (Provveditorato)
2- Prodotti di elettronica (Provveditorato)
3- Arredi (Provveditorato)
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4- Attrezzature ed utensili (uff. Tecnico)
5- Automezzi (Provveditorato)
d- Gestione e manutenzione degli edifici
1- Scuole (uff. Scuole)
2- Uffici (uff. Tecnico)
e- Realizzazione di opere pubbliche
1- Progettazione (uff. Tecnico)
2- Gestione cantieri (uff. Tecnico)
3- Esecuzione lavori (uff. Tecnico)
Le informazioni richieste hanno riguardato:
- le spese sostenute dall’ente per le diverse attività;
- le modalità di esecuzione e gestione dei servizi;
- la quantità e le caratteristiche dei prodotti acquistati per le varie attività;
- le spese e le tecniche di gestione e manutenzione degli edifici pubblici;
- la progettazione ed esecuzione delle opere pubbliche.
Durante le interviste si è provveduto ad inquadrare:
- l’ambito di acquisto di beni/servizi gestiti dall’intervistato
- le procedure d’acquisto utilizzate
- verificare se sono già stati inseriti nelle procedure d’acquisto dei criteri verdi
- verificare con gli intervistati delle criticità legate all’inserimento di criteri verdi
nelle procedure d’acquisto e quali sarebbero, secondo loro, i beni o servizi più
sensibili, analizzando possibili soluzioni
- verificare il grado di applicazione delle leggi esistenti che impongono
l’attuazione del GPP
La fase di intervista e compilazione delle check-list ha avuto lo scopo di acclarare lo
stato di fatto iniziale. E’ stata fatta una sintesi delle interviste che ha permesso di
riepilogare le informazioni ottenute con la verifica dei bandi e delle procedure
d’acquisto presenti. Successivamente, è stato definito un piano di intervento che
consente di decidere su quali tipologie di beni e servizi sia più opportuno avviare le
prime procedure di GPP. Realizzata la bozza del Manuale, si attua un processo di
informazione e viene organizzato un primo contatto informativo interno all’Ente che
permetta la sensibilizzazione sul tema degli Acquisti Verdi, sull’orientamento della
Provincia e che consenta di avere uno scambio di vedute ed informazioni in
particolare con i responsabili degli acquisti. In tale Forum viene definita la delibera di
approvazione. Verranno elaborati e realizzati i relativi bandi con criteri verdi e
verranno, poi, verificati i risultati e adottate le opportune azioni correttive. La fase di
monitoraggio, discussione, con tutti i possibili stakeholders (fornitori, produttori…), e
realizzazione dei bandi sarà continua e ciclica con il tipico approccio dei processi di
Agenda 21 Locale.
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 60
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
GREEN PUBLIC PROCUREMENT NELLA PROVINCIA DI CHIETI
- BILANCIO DI PREVISIONE
PROCESSO AGENDA 21 LOCALE
- RELAZIONE PREVISIONALE E
PROGRAMMATICA
- PROGETTO NEL CAMPO DELLO
SVILUPPO SOSTENIBILE
PROGETTO GPP
INTERVISTE ATTRAVERSO
CHECK LIST
VERIFICA
ANALISIBANDI
ED ELABORAZIONI
E PROCEDURE
D’ACQUISTO
INFORMAZIONI
PRESENTI
SELEZIONE DEGLI INTERVENTI
BOZZA MANUALE GPP
SENSIBILIZZAZIONE
ED INFORMAZIONE
DELIBERA
FORUM
PREDISPOSIZIONE
DOCUMENTI
REALIZZAZIONE BANDI VERDI
VERIFICA RISULTATI
ED AZIONI CORRETTIVE
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 61
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
3.2- Sintesi dei risultati
Autoparco
Ragioneria
Uff. Tecnico
Ambiti
principali di
attività con
rilevanza
per il GPP
- Manutenzione veicoli e
macchinari
- Acquisto carburanti,
lubrificanti e pneumatici
- Acquisto di prodotti
informatici/elettronici
(computer, stampanti,
fotocopiatrici, telefoni,
fax)
- Cancelleria, carta (varie
tipologie di prodotti
cartacei)
- Acquisto veicoli
- Attività di pulizia locali
- Manutenzione e
realizzazione di corpi
stradali (manto
stradale, segnaletica,
etc.)
- Manutenzione e
realizzazione opere
pubbliche
- Acquisto di materiale
informatico di
consumo (toner)
Ricorso a
servizi
esterni
ALTO
- Si fa ricorso a ditte ed
officine esterne
MEDIO
- Il ricorso a servizi
esterni si concentra su
servizi di pulizia locali
BASSO
- I lavori sono
generalmente eseguiti
dalla squadra di
personale interno all’
Ente
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 62
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
Autoparco
Ragioneria
Uff. Tecnico
Tipi di gare
utilizzate
-Trattativa privata
- Affidamento
diretto
- Pubblico incanto
- Trattativa privata
- Affidamento
diretto
- Pubblico incanto
- Trattativa privata
Modalità di
aggiudicazione delle
gare
- Prevale
l’assegnazione
per l’offerta
economicamente
più vantaggiosa
- Assegnazione
per l’offerta
economicamente
più vantaggiosa
- Assegnazione in
base al criterio del
prezzo più basso
- Prevale
l’assegnazione in
base al criterio del
prezzo più basso
Sono stati
fatti acquisti
attraverso
Consip
No
No
No
Casi di
acquisti
ecologici già
applicati
Nessuno
Anche se non
sono stati, fino ad
ora, inseriti criteri
ecologici, i prodotti
acquistati sono a
basso consumo
energetico e
compatibili per
l’utilizzo di carta
riclicata, inchiostri
privi di sostanze
pericolose e
cartucce e toner
rigenerati
I toner esauriti
vengono rigenerati
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 63
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
I seguenti punti sono stati considerati per analizzare le informazioni raccolte dalle
interviste e sintetizzate nelle schede precedenti.
- Considerazioni organizzative interne
Coscienza eco-sostenibile non sviluppata e necessità di partecipazione per la
raggiunta dell’obiettivo
- Obiettivi strategici dell’Ente
Scelta di prodotti su cui intervenire può essere limitata inizialmente, prevedendo
strategicamente costanti incrementi e migliorie
- Valore monetario per gruppo di prodotti
Maggiore il valore, maggiore l’impatto “verde” dell’acquisto
- Varietà dei prodotti entro ogni categoria
Maggiore la varietà, più difficile è fare inserire criteri “verdi” (es. la lista degli
acquisti di cancelleria)
- Dimensione dei fornitori
Maggiore la dimensione, maggiore la probabilità che uno specifico marchio
ambientale sia stato adottato (es. prodotti informatici)
- Efficacia relativa del criterio ambientale di riferimento
Opportunità di privilegiare prodotti per cui esista un criterio sofisticato, che vada
l’oltre la richiesta di contenuto % di materiale riciclato
- Frequenza di aggiudicazione
Implicazioni sui tempi di introduzione di criteri GPP
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 64
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
3.3 Obiettivi e strategie della Provincia
La Provincia, attraverso l’utilizzo di questo Manuale, prevede l’emissione di bandi di
gara per prodotti e servizi che presentino criteri verdi. Ritiene fondamentale
un’azione di informazione e sensibilizzazione sui temi della sostenibilità ambientale
ed in particolare sull’attuazione del GPP. Tale attività dovrà essere svolta all’interno
dell’Ente, verso tutti i dipendenti, al fine di renderli consapevoli della direzione
intrapresa e con lo scopo di modificarne i comportamenti quotidiani che non
rispecchiano condotte eco-sostenibili (es: utilizzare carta riciclata per tutte le attività
possibili, utilizzare i fogli su entrambi i lati, utilizzare il più possibile l’utilizzo di
posta elettronica). La Provincia dovrà svolgere un’attività di coinvolgimento ed
informazione anche verso l’esterno ed in particolare verso i fornitori, al fine di
stimolare il mercato ed avere maggiore scelta, verso i cittadini - attraverso, per
esempio, la pubblicazione dell’attività intrapresa sul sito della Provincia ed A21L con lo scopo di aumentarne la coscienza ambientale e verso i comuni presenti nel
territorio. Si ritiene importante, oltre il Forum interno iniziale, la realizzazione di
ulteriori incontri per presentare il presente Manuale, la politica verde già intrapresa e
l’impegno della Provincia di Chieti nei progetti di sviluppo sostenibile. A tale
presentazione è importante la presenza dei dipendenti, rappresentanti dei comuni,
fornitori e cittadini. Considerando l’analisi svolta nell’ambito dell’attuazione del
progetto di Green Public Procurement, l’Ente ritiene importante un costante
monitoraggio dell’attività intrapresa. Si prevede la pubblicazione del Manuale e la
diffusione anche attraverso mezzi informatici (sito della Provincia e sezione A21
Locale), al fine di consentirne la visione da parte del maggior numero di persone
possibili. Si ritiene opportuno e necessario, inoltre, da parte degli addetti agli acquisti
l’aggiornamento continuo dal punto di vista normativo, che è soggetto a rapide
variazioni. La Provincia provvederà ad inviare lettere informative ai fornitori
riguardo la scelta, dovuta anche al rispetto normativo, degli acquisti verdi e quindi
all’introduzione di criteri ecologici e caratteristiche ambientali nei prossimi bandi.
Verranno inviati, anche questionari che consentano di valutare la presenza di prodotti
ecologici ed il grado di sensibilità che la ditta ha raggiunto riguardo il tema ambiente.
All’invio di questa documentazione seguiranno anche incontri di verifica e dibattito.
Lettere informative verranno inviate anche ai responsabili dei comuni della Provincia,
al fine di promuovere tale iniziativa, essere modello e svolgere un ruolo di
coordinamento tra gli Enti pubblici locali .
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 65
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
Negli allegati del Manuale sono stati realizzati degli esempi che potranno essere
utilizzati come base dei documenti che verranno prodotti in questa campagna di
sensibilizzazione ed informazione.
Vengono, di seguito, indicate le effettive proposte interne di attività di avvio del
Green Public Procurement.
Un adeguato e completo approccio al tema degli Acquisti Pubblici Verdi comporta la
considerazione anche degli aspetti sociali, e non solo ambientali, all’interno dei criteri
con cui procedere all’acquisto di beni e servizi come può essere la volontà di
introdurre all’interno delle sedi della Provincia di distributori di bevande e snack
prodotte attraverso il commercio equo e solidale. L’Ente, inoltre, considera
importante e prevede di tenere conto dell’impatto ambientale in occasione di eventi e
convegni che sarà impegnato ad organizzazione.
Nella tabella seguente, quindi, vengono riportate delle proposte di attività che, in
relazione ai prodotti individuati, includono le azioni di sensibilizzazione interna
verso i dipendenti dell’Ente - che, come descritto, hanno la possibilità di incidere,
modificando i comportamenti e le procedure interne in un’ottica di corretto utilizzo e
gestione “verde” delle risorse - ed esterna verso i fornitori nei casi in cui, prima di
procedere all’emissione di un bando, si vuole favorire e verificare l’effettiva
disponibilità sul mercato di prodotti con alcune caratteristiche di eco-compatibilità.
L’ultima colonna indica le motivazioni e le scelte relative al prodotto. Tali prodotti,
oltre ai servizi relativi di stampa (utilizzando carta “ecologica”) e di pulizia
(utilizzando criteri di risparmio energetico e prodotti detergenti verdi) costituiscono
tutti i campi individuati dove si procederà inizialmente, o in un prossimo futuro,
all’adozione di bandi verdi.
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 66
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
Settore
interessato
Prodotti
Azione
Tutti
Carta
riciclata/ecologica
- Sensibilizzazione interna all’Ente
- Invio lettera ai fornitori
Tutti
Distributori cibi e
bevande commercio
equo
• Delineatori stradali
(marginatori in plastica)
• Coni stradali
Invio lettera ai fornitori
Lavori
Pubblici
Vernici per segnaletica
Invio lettera a fornitori
Lavori
Pubblici
Inerti
Invio lettera a fornitori
Tutti
Computer, Stampanti,
Fotocopiatrici
Invio lettera a fornitori
Tutti
Raccolta differenziata
dei rifiuti negli uffici
della Provincia
Sensibilizzazione interna all’Ente
Tutti
Arredi
Invio lettera a fornitori
Tutti
Prodotti di pulizia
Invio lettera a fornitori
Tutti
Lampade (lampadine e
neon)
Pneumatici
Invio lettera a fornitori
Lavori
Pubblici
Autoparco
Invio lettera a fornitori
Invio lettera a fornitori
Note – Motivi per la
selezione del prodotto ai
fini di attivazione del GPP
Il prodotto è disponibile sul
mercato; i responsabili
dell’Ente hanno già indicato
l’importanza di procedere ad
un’attività di sensibilizzazione
interna all’utilizzo di carta
riciclata/ecologica
Prodotto ad alta visibilità nei
confronti dei dipendenti della
Provincia
Possibilità di sperimentare
quanto richiesto
specificamente da DM
203/2003 (acquisto di prodotti
costruiti con materiale
riciclato)
• Prodotto facilmente
frazionabile per testare bontà
della variante verde
acquistata
• Standard di riferimento di
facile interpretazione
Il prodotto è disponibile sul
mercato e significativo
Si può procedere alla verifica
della disponibilità di prodotti
con uno specifico marchio
ecologico (Blue Angel). Anche
in presenza di etichetta
ecologica come Energy Star,
si può tentare di inserire criteri
relativi al marchio Blue Angel
che è rilasciato sulla base di
principi più stringenti, e può
costituire un traguardo
aggiuntivo.
I responsabili dell’Ente hanno
già indicato l’importanza di
procedere ad un’attività di
sensibilizzazione interna per
la raccolta differenziata dei
rifiuti
• Standard di riferimento di
facile interpretazione
• Prodotti oggetto di acquisto
diretto da parte della
Provincia
• Standard di riferimento di
facile interpretazione
• Standard di riferimento di
facile interpretazione
• Standard di riferimento di
facile interpretazione
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 67
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
CAPITOLO 4
INDICAZIONI OPERATIVE
Sono presenti, in questo capitolo, vari esempi che possono risultare utili linee guida
ed essere ripresi nella realizzazione di bandi di gara per beni e servizi della Provincia
di Chieti o di altri Enti del territorio che ne vogliano usufruire.
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 68
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
4.1 - Esempio di bando per il servizio di pulizia
( OMISSIS )
PREMESSO
( OMISSIS )
L’Amministrazione provinciale appalta il servizio di pulizia degli edifici provinciali
secondo le modalità e patti descritti nel presente capitolato d’appalto.
Art.N: Oggetto dell’appalto
L’appalto in oggetto si riferisce ai seguenti immobili:
( OMISSIS )
Art.N: Durata dell’appalto
L’appalto decorre dal _____ al _______.
Art.N: Caratteristiche dei materiali di pulizia
La composizione chimica di detersivi, detergenti, sanificanti non deve contenere
sostanze che sono considerate pericolose per l’ambiente secondo la DIR 67/548/CEE
(0,020 gram/litre utilità ratio) (R59/53, R51/53, R52/53).
Le sostanze non devono essere classificate come tossiche ed altamente tossiche. Gli
ingredienti non devono essere tossici per la riproduzione e cancerogeni. Il
cloroformio ed altri composti organici clorurati possono essere presenti solo se le
concentrazioni risultano inferiori per 10 volte all’applicazione del livello max di
contaminazione.
La ditta pena esclusione dovrà presentare per ogni prodotto la relativa scheda
tecnica. nonchè relazione riguardante la composizione dei prodotti utilizzati.
Art.N: Caratteristiche delle attrezzature utilizzate
La ditta appaltatrice, dovrà utilizzare attrezzature elettriche aventi esclusivamente le
seguenti caratteristiche:
- aspirapolvere, lavapavimenti ed altro dovranno essere del tipo a basso
consumo energetico ed ecocompatibili rientrabili nella classe A;
- garanzia di disponibilità di tutti i pezzi di ricambio necessari per il corretto
funzionamento del prodotto per almeno 10 anni dalla data di cessazione della
produzione;
- rumorosità:le emissioni sonore dell’apparecchio non devono superare i 76 dB;
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 69
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
Art.N: Raccolta dei rifiuti
La ditta appaltatrice dovrà attivare la raccolta differenziata dei rifiuti quali:
- carta
- plastica
- lattine
- vetro
- rifiuto secco
L’amministrazione provinciale fornirà all’Appaltatore idonei contenitori che il
servizio di nettezza urbana svuoterà ogni giorno.
Art.N: Modalità e criteri di aggiudicazione
L’aggiudicazione sarà effettuata a favore della ditta che avrà presentato l’offerta
economicamente più vantaggiosa valutata in base al punteggio assegnato ai seguenti
criteri:
- utilizzo materiale di pulizia con marchio
Ecolabel, White Swan o equivalente
max punti 20
- utilizzo attrezzature Ecolabel o equivalente
max punti 20
- imballaggi di cartone con percentuale minima di
del 65% di materiale riciclato (rispetto al peso)
max punti 5
- impresa certificata ISO 14001
max punti 10
……
offerta economica
utilizzo materiale di pulizia con marchio
Ecolabel, White Swan o equivalente
utilizzo
attrezzature
Ecolabel
o
equivalente
imballaggi di cartone con percentuale
minima di del 65% di materiale riciclato
(rispetto al peso)
impresa certificata ISO 14001
max punti 45
max punti 20
max punti 20
max punti 5
max punti 10
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 70
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
4.2 - Esempio di bando per la fornitura di carta
per fotocopiatrici e stampanti
( OMISSIS )
PREMESSO
che l’Amministrazione Provinciale nell’affidamento della fornitura di cui all’oggetto
si prefigge l’obiettivo di acquistare risme di carta per fotocopiatrice realizzata ed
imballata con criteri ecologici, con i seguenti obiettivi:
- la riduzione del danno o dei rischi ambientali connessi con l'
uso di sostanze
chimiche pericolose,
- l'
applicazione di principi di gestione sostenibile per salvaguardare le foreste.
- e secondo i sottoindicati parametri:
Specifiche tecniche:
- Contenuto minimo di materiale riciclato nel prodotto finale almeno 70%;
- Vietato l’utilizzo di sbiancanti clorurati;
- Nella produzione non devono essere utilizzati composti tossici;
Quantità:
N ___scatole da N___ risme/cad. di carta formato A/4, gr. 80/mq.
N___ scatole da N___ risme/cad. di carta formato A/3, gr. 80/mq.
Importo dell’appalto:
L’importo dell’appalto ammonta a €____________ oltre IVA ai sensi di legge ed è
soggetto al solo ribasso.
Selezione dei candidati:
I soggetti dovranno presentare:
• offerta economica;
• relazione firmata dal legale rappresentante riguardante la composizione dei
beni oggetto di trattativa e del rispetto dei criteri ecologici. (Tale
documentazione può essere presentata direttamente dalla ditta o dal fornitore
grossista a monte della ditta proponente la fornitura);
• eventuali schede di certificazione dei materiali (Ecolabel o equivalenti);
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 71
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
Condizione supplementare obbligatoria:
Il fornitore dovrà garantire che l’imballaggio della merce sia realizzato in materiale
riciclato e/o riciclabile.
Modalità di presentazione:
L’offerta, completa di tutte le specifiche richieste, dovrà pervenire in plico sigillato e
controfirmato sui lembi di chiusura recante l’indicazione del mittente e la dicitura
“Gara per la fornitura di carta” all’ufficio protocollo entro le ore 12 del giorno
____________ .
Il prezzo dell’offerta deve essere comprensivo di eventuali spese di spedizione e deve
restare invariato per i successivi 180 giorni dalla data di presentazione a protocollo
dell’offerta.
Aggiudicazione:
L’appalto verrà aggiudicato alla ditta che presenterà l’offerta economicamente più
vantaggiosa valutata in base al punteggio assegnato con i seguenti criteri:
Prezzo
Qualità del prodotto
Certificazione
ambientale
Punti 50 a scalare in proporzione alla percentuale del
ribasso
Ribasso fino al 2%
punti ___
Ribasso fino al 4%
punti ___
Ribasso fino al 6%
punti ___
Ribasso fino all’8%
punti ___
Ribasso oltre l‘8%
punti ___
punti 30
punti 20
Si procederà all’aggiudicazione anche in caso di una sola offerta.
Consegna merci:
La carta dovrà essere consegnata, franco magazzino comunale, non celofanata, entro
la data del ____________
( OMISSIS )
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 72
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
4.3 - Esempio di bando per la fornitura di arredi
per scuole ed uffici
( OMISSIS )
PREMESSO
che l’Amministrazione Provinciale nell’affidamento della fornitura di cui all’oggetto
si prefigge l’obiettivo di acquistare risme di carta per fotocopiatrice realizzata ed
imballata con criteri ecologici, con i seguenti obiettivi:
- la riduzione del danno o dei rischi ambientali connessi con l'
uso di sostanze
chimiche pericolose;
- l'
applicazione di principi di gestione sostenibile per salvaguardare le foreste;
e secondo i sottoindicati parametri:
Specifiche tecniche:
Materiali:
I requisiti specifici indicati debbono essere posseduti dal 95% (in peso) dei
materiali. I materiali presenti in misura minore del 5% (escluse le colle ed i
rivestimenti) sono esenti dalle prescrizioni.
Il legno componente gli elementi degli arredi non deve provenire da foreste fredde
boreali o da foreste pluviali.
I pannelli di agglomerato devono essere rispondenti agli standard DIN 68761,
68762, 68763, 68764, 68765 e DIN 63736; i pannelli di compensato in legno
rispondenti allo standard DIN 68754 o agli standard CEN; i pannelli di fibre a
media densità corrispondenti allo standard industriale euro MDF EMB 7/1990; i
pannelli di legno compensato impiallacciati corrispondenti allo standard DIN
68705; i pannelli di legno massello corrispondenti agli standard DIN EN 12775,
DIN EN 13017-1-2-3 e DIN EN 13354.
I prodotti ricoprenti i pannelli in legno, preferibilmente, non dovranno contenere
solventi organici (plastica laminata). In ogni caso i sistemi ricoprenti non devono
contenere sostanze riconosciute come pericolose secondo la direttiva 67/548/
CEE, né dichiarate molto tossiche, tossiche, cancerogene, mutagene e teratogene.
Per coperture liquide si dovrà avere: VOC 250 g/l per prodotti biodimensionali e
VOC 420 g/l per prodotti tridimensionali.
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 73
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
I componenti metallici non dovranno contenere i seguenti elementi e composti
dagli stessi: cadmio, cromo VI, mercurio, piombo, arsenico.
Produzione ed assemblaggio:
Nel processo produttivo non devono essere utilizzati CFC per la produzione delle
schiume costituenti il prodotto finito.
Le vernici e le colle utilizzate sui componenti degli arredi non devono contenere
solventi organici. Per questi componenti è richiesto l’uso di vernici a base di
acqua o ad indurimento ai raggi UV.
I componenti metallici devono essere verniciati utilizzando vernici a base di acqua
od in polvere; ove non sia evitabile l’uso di solventi organici il produttore deve
dimostrare di possedere, ed applicare, un piano di riciclaggio delle vernici e delle
colle.
Uso, manutenzione e varie:
Gli imballaggi devono essere costituiti da materiale facilmente riciclabile e/o
proveniente da risorse rinnovabili.
Le emissioni nell’ambiente del prodotto finito debbono rispettare i seguenti valori:
sostanza
Formaldeide
Composti organici con punto di
ebollizione 5°-25°
Composti organici con punto di
ebollizione 250°C
CTM sostanze
Valore iniziale 24 ± 2h
-
Valore finale 28° giorno
0,05 ppm
600 g/m3
-
100 g/m3
< 1 g/m3
< 1 g/m3
Il produttore deve fornire le istruzioni per la manutenzione e la pulizia consigliando
prodotti e pratiche a basso impatto ambientale.
Deve essere possibile riparare il prodotto e trovare, per almeno cinque anni, i pezzi di
ricambio originali. Deve essere inoltre possibile separare i diversi materiali per
poterli destinare a riciclo od adeguato smaltimento.
Quantità:
____________
Importo dell’appalto:
L’importo dell’appalto ammonta a €____________ . oltre IVA ai sensi di legge ed è
soggetto al solo ribasso.
Selezione dei candidati
I soggetti dovranno presentare:
- offerta economica;
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 74
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
- relazione firmata dal legale rappresentante riguardante la composizione dei
beni oggetto di trattativa e del rispetto dei criteri ecologici. (Tale
documentazione può essere presentata direttamente dalla ditta o dal fornitore
grossista a monte della ditta proponente la fornitura);
- eventuali schede di certificazione dei materiali (Ecolabel o equivalenti),
Condizione supplementare obbligatoria
Il fornitore dovrà garantire che l’imballaggio della merce sia realizzato in materiale
riciclato e/o riciclabile.
( OMISSIS )
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 75
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
-
Manuale GPP della Provincia di Torino ed esempi di bandi di gara
www.provincia.torino.it/ambiente/agenda21/strategie/manuale_ape
Manuale GPP della Provincia di Cremona ed esempi di bandi di gara
www.compraverde.it
Manuale GPP della Provincia di Ferrara
www.provincia.fe.it/ecoidea/eco-vetrine
Manuale GPP della Provincia di Bergamo
www.provincia.bergamo.it/provpordocs/Oss_81.pdf
Manuale GPP della Provincia di Ravenna
Manuale Acquistare verde! Commissione Europea
http://agenda21.lombardia.it/download/app_verdi/ManualeGPPita.pdf
Libro Aperto-Linee Guida prodotte dal Gruppo di Lavoro Acquisti Verdi
www.compraverde.it
Sito dell’Unione Europea sul GPP
http://europa.eu.int/comm/environment/gpp/index.htm
Blauer engel - etichetta ecologica
www.blauer-engel.de
Ecolabel - etichetta ecologica
www.eco-label.com
http://europa.eu.int/comm/environment/ecolabel/
White Swan - etichetta ecologica
www.svanen.nu/Eng/default.asp
Energy Star
www.energystar.gov
Milieukeur - etichetta ecologica
www.milieukeur.nl/english
NF Environnement - etichetta ecologica
www.marque-nf.com
Banca dati su prodotti ecologici
www.matrec.it
Ecosportello - gestione rifiuti
www.ecosportello.org
Osservatorio Nazionale sui Rifiuti
www.osservatorionazionalerifiuti.it
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 76
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
-
www.airp.it
www.reteambiente.it
www.acquistinrete.it
www.consip.it
www.apat.it
www.compraverde.it
www.acquistiverdi.it
europa.eu.int/comm/environment/gpp/index.htm
Il ruolo della Consip nei pubblici acquisti, Legambiente
dal sito www.ecosportello.org
C. Alberti, Tutela ambientale, politica sociale e appalti: verso uno sviluppo
sostenibile del mercato unico. Primi interventi interpretativi della
Commissione CE;
A. Nobile, A. Spataro, Le forniture di beni e servizi nella Pubblica
Amministrazione, Maggioli editore, Rimini, 2006;
A. Barbiero, D. Osimo, L. Spagnolo, L’e-procurement nella Pubblica
Amministrazione: guida pratica nell’acquisto on-line di beni e servizi,
Maggioli editore, Rimini 2001;
R. De Nictolis, Il nuovo codice degli appalti pubblici, EPC Libri, Roma 2006;
E. Burgin
E. Tommasi, Tutela ambientale, polita sociale ed appalti pubblici:verso uno
sviluppo sostenibile del mercato unico
Erdmenger Christoph, Buying into the Environment, Greenleaf Publishing,
Sheffield 2003;
Commissione Europea, Libro verde sulla politica integrata relativa ai prodotti,
Febbraio 2001.
Commissione Europea, VI Programma d’azione per l’ambiente della Comunità
Europea, Gennaio 2001.
Direzione Ambiente della Commissione Europea, Orientamenti relativi agli
aspetti ambientali nel contesto degli appalti pubblici. Applicazione dei criteri
del marchio comunitario di qualità ecologica, Novembre 2001.
Ecosistemi, I confini dell’IPP, Aprile 2003.
ICLEI (International Council for Local Environmental Initiatives), The World
Buys Green: International Survey on National Green
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Strategia d’Azione
Ambientale per lo Sviluppo Sostenibile in Italia, Agosto 2002.
Atti workshop - I love shopping in verde - Imola 5 Dicembre 2006; interventi:
Angelo Viterlitti, Valentina Caroli, Daniele Tartari
Atti workshop - A scuola di GPP - 3 ottobre 2006; intervento: Livia Mazzà
Atti convegno - Gli acquisti verdi degli enti pubblici - Milano 29 giugno 2006;
intervento: Caludio Di Gregorio
Atti workshop - Comprare Verde! - Bologna 29 novembre 2006; intervento;
Aura Adell
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 77
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
ALLEGATO 1
STRUMENTI DI SENSIBILIZZAZIONE DELL’ENTE
Vengono di seguito riportati degli esempi di strumenti che possono essere utili per la
diffusione di una corretta informazione e sensibilizzazione. Successivamente è
presente una lettera ed un questionario che è possibile inviare ai fornitori, un foglio
che può essere affisso negli uffici dell’Ente, in prossimità di stampanti e
fotocopiatrici. Segue una breve lettera che è possibile inviare a tutti i dipendenti,
oppure inserirla direttamente nella busta paga, che informi delle scelte della Provincia
e renda partecipe del cammino intrapreso. Ulteriore traccia, è rappresentato da un
foglio esplicativo diretto ai cittadini di comunicazione dell’attività dell’Ente e che
serva per sollecitarli all’acquisto ed ad un comportamento maggiormente ecoresponsabile.
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 78
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
Chieti ….
Spett.le Ditta …
OGGETTO: Informativa riguardo il progetto Acquisti Verdi della Provincia di Chieti
La Provincia di Chieti, così come molte altre Pubbliche Amministrazioni in Italia ed
in Europa, in rispetto alla normativa vigente, intende indirizzare i propri acquisti di
beni e servizi secondo un approccio di “Acquisti Verdi” (Green Public Procurement).
Per far ciò è necessario introdurre, oltre i tradizionali criteri di convenienza
economica e qualità negli acquisti, anche criteri ecologici che abbiano lo scopo di
ridurre gli impatti ambientali delle attività e dei prodotti.
In questo contesto, si ritiene opportuno verificare l’effettiva disponibilità di prodotti
che siano stati realizzati con tali obiettivi - attraverso, per esempio, la presenza di
etichette ecologiche e l’utilizzo di materiale riciclato – ed, in generale, il grado di
sensibilità che la Vostra Ditta ha raggiunto riguardo il tema ambiente.
Per facilitare il reperimento di queste informazioni sono presenti, in allegato, lo
schema dei criteri ecologici di produzione dei prodotti commercializzati dalla Vostra
Ditta, ed un questionario.
La Provincia di Chieti proporrà degli incontri informativi riguardo l’attivazione di
questo progetto ma per qualsiasi richiesta di delucidazione si invita a fare riferimento
agli indirizzi e numeri telefonici che vengono in basso elencati.
Confidando nella Vostra disponibilità e ringraziando anticipatamente per la
collaborazione, si inviano cordiali saluti.
Firma
Per informazioni:
_________________ Tel. ____________
_________________ Tel. ____________
_________________ Tel. ____________
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 79
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
SCHEMA DEI CRITERI ECOLOGICI
DI PRODOTTI CARTACEI
Descrizione
Criteri
Carta da copia e carta per scrivere, per stampanti, fotocopiatrici e
fogli per la scrittura. Non sono inclusi: la carta tessuto, le buste, e
la carta da imballaggio.
Almeno il 15% delle materie prime deve provenire da foreste che
abbiano ottenuto la certificazione per la sostenibilità della gestione
o almeno il 50% devono provenire da materiale di scarto o riciclato
(scarti della lavorazione del legno), oppure un mix dei due
requisiti;
Requisiti per le sostanze chimiche utilizzate nelle acque di
trattamento della carta: alchilfenoli etossilati e loro derivati
(sostanze che in seguito a degradazione producono alchilfenoli)
non possono essere aggiunti agli agenti pulenti, ai disinchiostranti,
agli inibitori della schiuma, ai disperdenti o ai rivestimenti.
La quantità totale di monomeri residui (esclusa l’acrilammide):
- classificati come dannosi per l’ambiente secondo la Direttiva
67/548/EEC e suoi aggiornamenti e allocati alle fasi di rischio
R50+R53, R51+R53 or R52+R53 o
- classificati come dannosi per la salute secondo la Direttiva
67/548/EEC e suoi aggiornamenti e allocati alle fasi di rischio
R45, R46, R49, R60 or R61
non devono essere presenti nei rivestimenti, nei coadiuvanti della
ritenzione, nei rinforzanti, negli idrorepellenti o nei prodotti
chimici presenti nei trattamenti interni o esterni delle acque in
concentrazioni maggiori di 100 ppm calcolate in base al contenuto
solido.
Il limite per l’acrilammide è 750 ppm calcolato in base al
contenuto solido.
Gli agenti usati per lo sbiancamento delle fibre riciclate devono
essere facilmente biodegradabili.
Per gli inibitori di schiuma nella preparazione della carta almeno il
90% in peso deve essere facilmente biodegradabile e nessuna
sostanza contenuta in essi deve essere dichiarata pericolosa per
l’ambiente.
La carta non può essere sbiancata con gas al cloro.
La quantità utilizzata di EDTA/DTPA deve essere dichiarata dai
produttori.
I componenti dei biocidi non devono essere potenzialmente
bioaccumulabili.
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 80
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
Emissioni:
AOX<=0.40kg/ton del 90% di pasta;
1-Un supplemento di 4 kg/t di COD si applica nel caso di cellulose
sbiancata meccanicamente
2-Fibra riciclata è definita come fibra raccolta nelle fasi di stampa
e consumo. Gli acquisti e i propri scarti dalla produzione di
fibra vergine non sono definiti come fibra riciclata
Emissioni di CO2 durante processo produttivo:
Riferimento
Etichetta
ecologica
Rifiuti: devono essere recapitati nel luogo adeguato di smaltimento
e quelli possibili devono essere riciclati.
White Swan
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 81
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
QUESTIONARIO FORNITORI
DA RESTITURE A:
PROVINCIA DI CHIETI ………
…………………………………..
NOME E INDIRIZZO DITTA:
…………………………………...
…………………………………...
Rispondere con un SI oppure un NO, per ogni categoria di prodotto se la Vostra Ditta
risponde ai criteri ecologici riportati in allegato.
PRODOTTO
Carta per scrittura
Carta per stampanti
Carta per fotocopiatrici
MATERIALI
PRODUZIONE
Inserire, di seguito, qualsiasi altra informazione che possa essere rilevante ai fini
dell’analisi ambientale della Ditta.
ALTRE INFORMAZIONI:
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 82
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
Non meno di 25°
d’estate
Non più di 20°
d’inverno
Controllare
l’apertura
delle finestre
_____________________________________
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 83
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
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_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
LA PROVINCIA DI CHIETI
RISPETTA L’AMBIENTE
ED UTILIZZA CARTA RICICLATA
MA PER FARLO
HA BISOGNO
DEL TUO CONTRIBUTO
RISPETTA
QUESTE SEMPLICI
REGOLE
FAI STAMPE E FOTOCOPIE FRONTE-RETRO
MASSIMIZZA L’UTILIZZO DELLA TRASMISSIONE
INFORMATICA DEI DOCUMENTI E STAMPALI SOLO
SE NECESSARIO
UTILIZZA I TUTTI I FOGLI SU ENTRAMBI I LATI
GETTA LA CARTA NEI RACCOGLITORI
DIFFERENZIATI
La carta per ufficio acquistata dalla Provincia di Chieti rispetta i
requisiti dei marchi di qualità ecologica europei
è prodotta a partire da 100% di fibre riciclate;
è sbiancata senza utilizzare cloro, agenti sbiancanti alogenati o altri agenti
difficilmente biodegradabili;
il processo produttivo rispetta precisi standard di risparmio energetico e
limita le emissioni di azoto, fosforo, zolfo, fabbisogno chimico di ossigeno (COD) e
composti organici alogenati adsorbibili (AOX).
PARTECIPA AD UNO SVILUPPO SOSTENIBILE,
COME?
Utilizzando 1 tonnellata di carta
riciclata, rispetto a quella vergine,
possiamo risparmiare:
il taglio di 14 alberi
5.100 kWh di energia elettrica
438 m3 d’acqua
27 kg di emissioni in aria di CO2
3 m3 di spazio in discarica
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 85
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
PROVINCIA DI CHIETI
OGGETTO: Informazione e sensibilizzazione di tutti i dipendenti sull’attività
dell’Ente.
La Provincia di Chieti è impegnata in un percorso orientato allo sviluppo sostenibile,
alla tutela ambientale, ed al risparmio energetico. Molte attività ed iniziative
intraprese confermano questa tendenza nel corso del tempo. La Provincia ha, infatti,
aderito, come oltre 350 altri Enti Locali, alla carta di Aalborg impegnandosi sui temi
dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile e ricopre il ruolo di ente capofila,
all’interno della regione Abruzzo, intrapreso attraverso l’attivazione del percorso di
Agenda 21 Locale.
La Provincia ha attivato un progetto di Acquisti Pubblici Verdi (Green Public
Procurement).
Tale attività orienterà i prossimi acquisti verso prodotti riciclati, prodotti creati senza
utilizzare inquinanti e con standard “ecologici” certificati. Assumeranno un ruolo di
rilevo le ditte che garantiranno un minor consumo di risorse o che dimostreranno
comportamenti ambientali che vadano oltre lo stretto rispetto dei vincoli di legge.
Gli Acquisti Verdi rappresentano un obbligo di legge ed impongono un contenuto
minimo di materiale riciclato nell’acquisto di materiali, e spingono ad un continuo
miglioramento di gestione ambientale.
La Provincia di Chieti, attraverso la partecipazione di tutti i suoi dipendenti, si pone
come obiettivo, inoltre, di aumentare la responsabilità e la sensibilità ecologica,
migliorare i comportamenti quotidiani permettendo un risparmio sensibile delle
risorse in gioco.
Per questo motivo si invita a:
fare stampe e fotocopie fronte-retro;
massimizzare l’utilizzo della trasmissione informatica dei documenti e stamparli
solo se necessario;
utilizzare tutti i fogli su entrambi i lati;
gettare i prodotti nei raccoglitori differenziati;
riscaldare gli ambienti in modo adeguato e senza eccessi;
accendere l’aria condizionata con moderazione;
non dimenticare rubinetti aperti e luci o computer accesi;
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 86
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
ALLEGATO 2
ELENCO PRODOTTI ECOLABEL UTILIZZABILI
DALLA PROVINCIA
Alla data del 3 Ottobre 2006
Gruppo di prodotto
Carta per copia e Carta
grafica
Carta per copia e Carta
grafica
Carta per copia e Carta
grafica
Carta per copia e Carta
grafica
Carta per copia e Carta
grafica
Carta per copia e Carta
grafica
Carta per copia e Carta
grafica
Detergenti multiuso
Detergenti multiuso
Detergenti multiuso
Detergenti multiuso
Detergenti multiuso
Detergenti multiuso
Detergenti multiuso
Detergenti multiuso
Detergenti multiuso
Detergenti multiuso
Detergenti multiuso
Detergenti multiuso
Detergenti multiuso
Detergenti multiuso
Detergenti multiuso
Detergenti multiuso
Tessuto-carta
Tessuto-carta
Tessuto-carta
Tessuto-carta
Tessuto-carta
Produttore
Cartiera Verde Ligure srl
Nome prodotto
Carta ecologica
Esselunga spa
Carta Esselunga
Cartiere Burgo S.p.A.
Carta grafica
Cartiera Fedrigoni S.p.A.
Carta grafica
Cartiere Cariolaro spa
COOP ITALIA
Carta per fotocopie e carte da
stampa
Carta Ufficio Ecologica
Converting Santa Caterina srl
Ecocopia
Alaska
Amazzonia
Artico
Atollo
Detergente multiuso
Detergente pavimenti e piastrelle
Esselunga Pavimenti
GRIT ECO
Luna
Madel Detergente pavimenti e
piastrelle
Arcochimica S.r.l.
Niagara
Arcochimica S.r.l.
OASI
Biochimica spa
Puro Lecologico per pavimenti
Arcochimica S.r.l.
Sahara
Kemika S.p.A.
SANDET ECO
Deco Industrie SpA
Scala Pavimenti ecologico
Carta Igienica DESPAR
Delicarta S.p.A.
CARTIERA LUCCHESE S.p.A
Carta Igienica LUCART
Carta Igienica Rolly
Sca Hygiene Products SpA
Industrie Cartarie Tronchetti S.p.A. CIAO Ecologico
Delicarta S.p.A.
DESPAR Asciugatutto
Arcochimica S.r.l.
Arcochimica S.r.l.
Arcochimica S.r.l.
arcochimica S.r.l.
Kemika S.p.A.
Pizzolotto spa
Esselunga S.p.A.
Kemika S.p.A.
Arcochimica S.r.l.
Madel spa
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 87
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
Tessuto-carta
Tessuto-carta
Tessuto-carta
Tessuto-carta
Tessuto-carta
Tessuto-carta
Tessuto-carta
Tessuto-carta
Tessuto-carta
Tessuto-carta
Tessuto-carta
Tessuto-carta
Tessuto-carta
Delicarta S.p.A.
Delicarta S.p.A.
Georgia Pacific
Delicarta S.p.A.
Delicarta S.p.A.
Delicarta S.p.A.
Delicarta S.p.A.
CDM Paper Group S.p.A
Trascarta S.p.A.
Delicarta SpA
Lucart France
Cartiera Lucchese spa
Cartiera Carma
DESPAR Fazzoletti
DESPAR Tovaglioli
Georgia Pacific Tessuto Carta
Noi e Voi Asciugatutto
Noi e Voi Carta Igienica
Noi e Voi Fazzoletti
Noi e Voi Tovaglioli
Prodotti in tessuto carta
Prodotti Tessuto Carta
Prodotti Tessuto Carta
Tessuto carta
Tessuto carta
Tessuto-carta Carma
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 88
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
ALLEGATO 3
SCHEMA DI AUTOVALUTAZIONE DELLA
POLITICA DI GPP
Da: Linee guida per il Green Public Procurement nel territorio comunale-Comune di Pisa
L’Amministrazione ha formalmente approvato l’adozione del GPP nelle
Procedure d’acquisto?
L’Amministrazione ha formalmente approvato gli obiettivi annuali?
L’Agenda 21 Locale ha il GPP tra le azioni previste dal Piano di
Azione Locale?
L’Amministrazione ha coinvolto i responsabili degli acquisti nella
politica di attuazione del GPP?
L’Amministrazione ha individuato una lista di prodotti/servizi dove
adottare criteri ecologici?
Qual è l’obiettivo generale di GPP?
(in % sul totale dei bandi e in % sul totale delle spese)
Quale obiettivo generale di GPP è stato raggiunto?
(in % sul totale dei bandi e in % sul totale delle spese)
L’Amministrazione ha definito un obiettivo di spesa per la formazione
del personale sul GPP?
L’Amministrazione ha speso per la formazione del personale sul GPP?
L’Amministrazione ha definito un obiettivo di spesa per la
l’informazione dei fornitori sul GPP?
L’Amministrazione ha speso per l’informazione dei fornitori sul GPP?
SI NO
SI NO
SI NO
SI NO
SI NO
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Euro
%
fisico
Euro
SI NO
SI NO
SI NO
SI NO
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 89
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
ALLEGATO 4
CHECK LIST DI VERIFICA DEI BANDI
Da: Linee guida per il Green Public Procurement nel territorio comunale-Comune di Pisa
1-
Cosa si prefigge di acquistare con il bando?
beni
servizi
2-
E’ stato definito l’oggetto dell’appalto?
Si
No
3Si è proceduto ad effettuare il “greeneeng” dell’oggetto dell’appalto inserendo
aggettivi (ad es: “a basso impatto ambientale”, “a ridotto impatto ambientale”,
“verde”) che evidenzino la responsabilità dell’Ente appaltante?
Si
No
4Sono chiari gli obiettivi ambientali (ad es: “riduzione dei consumi energetici”,
“riduzione dei consumi idrici”) associati all’oggetto dell’appalto?
Si
No
5Quali aspetti ambientali sono associati al prodotto/servizio oggetto
dell’appalto?
Energia (consumi energetici)
Acqua (consumi idrici)
Acqua (qualità delle acque)
Risorse naturali (consumo delle risorse naturali)
Aria e atmosfera (emissioni in atmosfera)
Rifiuti (produzione di rifiuti)
Sostanze chimiche (utilizzo di sostanze chimiche)
Suolo e sottosuolo (impatti su suolo e sottosuolo)
Altro_______________________________
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 90
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
6-
E’ stato previsto di inserire dei criteri ecologici nelle specifiche tecniche?
Si
No
7Tra le specifiche tecniche è stato richiesto l’utilizzo di specifici materiali (es:
carta riciclata, legni di castagno, etc.)?
Si
No
8Tra le specifiche tecniche è stato previsto il ricorso a processi produttivi a
ridotto impatto ambientale (es: utilizzo di Best Available Technology, cibi biologici)?
Si
No
Quali:________________________________________
9-
Tra le specifiche tecniche è stato previsto il ricorso ai criteri ecologici?
Si
No
10-
Questi criteri ecologici sono ricavati da marchi ecologici?
Si
No
Quali:_________________________________________
11-
Le specifiche tecniche costituiranno delle condizioni di accesso?
Si
No, il loro possesso costituirà solo un fattore premiante
12-
Sono state previste modalità di selezione dei candidati?
Si
No
13- Tra le modalità di selezione dei candidati è previsto il divieto di essere incorsi
in reati ambientali?
Si
No
14- Tra le modalità di selezione dei candidati è previsto il possesso di un Sistema
di Gestione Ambientale certificato da parte terza?
Si
No
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 91
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
15- Il possesso di Sistemi di Gestione Ambientale è una condizione di accesso o un
fattore premiante?
Condizione di accesso
Fattore premiante
16-
Sono previste specifiche modalità di esecuzione dell’appalto?
Si
No
17- Sono previste modalità di esecuzione
produzione/gestione/smaltimento rifiuti?
Si
No
Quali:_________________________________
18-
riferite
al
sistema
di
Sono previste modalità di esecuzione riferite ai sistemi di trasporto dei beni?
Si
No
19- Sono previste modalità di esecuzione riferite agli imballaggi utilizzati nelle fasi
di consegna/trasporto/raccolta dei beni?
Si
No
20- Quale modalità di aggiudicazione è stata prevista? ”L’offerta economicamente
più vantaggiosa”?
Si
No
21- Quale peso è stato assegnato al prezzo (supponendo pari a 100 il totale)
nell’offerta economicamente più vantaggiosa?
_____%
22- Sono previsti sistemi di deterrenza sono stati previsti per evitare che i
partecipanti alla gara dichiarino il falso?
Si, quali:_____________________________
No
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 92
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
23- A quali altri elementi diversi dal prezzo fa riferimento “l’offerta
economicamente più vantaggiosa”?
Come specifiche tecniche, all’uso di determinati materiali
Come specifiche tecniche, all’uso di specifici processi di produzione
Come specifiche tecniche, all’uso di determinati criteri ambientali
Come selezione dei candidati, all’inesistenza di reati ambientali
Come selezione dei candidati, al possesso di un S.G.A.
Come modalità di esecuzione, al recupero/riuso/smaltimento di prodotti usati
Come modalità di esecuzione, al sistema di trasporto utilizzato
Come modalità di esecuzione, all’utilizzo di imballaggi ad impatto ridotto
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 93
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
ALLEGATO 5
MANUALE DEI CORRETTI COMPORTAMENTI
Viene allegato un manuale realizzato dalla Provincia di Chieti, attraverso Agenda 21
Locale, che da dei semplici e chiari suggerimenti per il vivere sostenibile dentro e
fuori l’ufficio e che evidenzia cosa possiamo fare noi,in casa ed in ufficio, e cosa può
fare, o ha già fatto, l’Ente.
Manuale degli Acquisti Pubblici Verdi _____________________________________________ 94
_______________________________________________________________________________ Provincia di Chieti
PROVINCIA DI CHIETI
COMPORTAMENTI SOSTENIBILI
DENTRO E FUORI
L’UFFICIO
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ALLEGATO 6
CATEGORIE DEI PRODOTTI E SERVIZI ED
ELENCO CRITERI ECOLOGICI
Nel seguente allegato, che completa operativamente il Manuale degli Acquisti
Pubblici Verdi, vengono riportati i criteri ecologici per i relativi 189 prodotti presenti.
Tali tabelle sono state realizzate dalla Provincia di Cremona, capofila nel campo di
GPP che ha realizzato, attraverso la collaborazione con Ecosistemi s.r.l. e
nell’ambito dell’iniziativa “GPPnet - la rete degli acquisti pubblici verdi”, il Manuale
più ricco e completo presente al momento sul territorio italiano. Proprio per la loro
utilità e con lo scopo di condividere le informazioni ottenute, molti Enti prendono,
già da tempo, come riferimento questo materiale. Tale allegato, in particolare, è parte
integrante del CD-ROM “GPP-Acquisti Verdi della Pubblica Amministrazione”
fornito dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio inserito nel
programma di promozione degli strumenti di politica ambientale, anche in questo
caso realizzato attraverso la collaborazione di Ecosistemi s.r.l.
Si è ritenuta ottimale la scelta di avere a disposizione questo elenco sufficientemente
vasto di beni e relativi criteri verdi consolidati, per un utilizzo immediato ed in ottica
futura.
Tale allegato sarà, quindi, utile e necessario al fine di poter inserire criteri ecologici
nelle procedure d’acquisto.
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Manuale GPP-Provincia di Chieti