Università degli Studi di Genova CORSO LA RADIOPROTEZIONE DEI LAVORATORI E DEI PAZIENTI Alberto Pilot S.C. Fisica Sanitaria A.O.U.S.Martino NASCITA E SVILUPPO DELLA RADIOPROTEZIONE Il 23 gennaio del 1896, W.C.Röntgen comunicò alla comunità scientifica la sua scoperta sulla produzione e sulle proprietà di «un nuovo tipo di raggi» “Il 12 febbraio 1896, appena venti giorni dopo la comunicazione della scoperta di Wilhelm Conrad Röntgen di «un nuovo tipo di raggi», fu ricoverato nel Cook County Hospital di Chicago un paziente che presentava alopecia e lesioni cutanee attribuibili con certezza ai raggi X emessi in forma misconosciuta dai tubi a raggi catodici con i quali da tempo lavorava” P. Brown , American Martyrs to Science Through the Roentgen Rays, 1936 Questo è il primo esempio storicamente riconosciuto di danno prodotto dalle radiazioni ionizzanti “Gabinetti radiologici” Inizio 1900 ….ben presto si manifestarono gli effetti “indesiderati” dei raggi-x (effetti somatici di tipo deterministico) e già agli inizi del 900 si sapeva che le radiazioni potevano indurre la leucemia (effetto somatico di tipo stocastico) Dermatite cronica da sovraesposizione Il medico affetto da questa malattia cominciò a lavorare con i raggi X nel 1899; dopo quattro anni questo era lo stato delle sue mani ISTITUZIONE dell’ICRP Istituita al 2° Congresso Internazionale di Radiologia (Stoccolma 1928), come Commissione dell’ISR, con compiti di Radioprotezione Medica La missione dell’ICRP La Commissione Internazionale di RadioProtezione, ICRP, è una società caritatevole indipendente, istituita per far progredire la scienza della protezione contro i rischi da radiazioni ionizzanti nell’interesse del bene comune Attualmente l’ICRP è un organismo internazionale che si occupa di tutti gli aspetti che riguardano i rischi connessi con l’uso delle radiazioni ionizzanti Popolazione, Lavoratori esposti Esposizioni mediche, (Ambiente) Scopi e Obbiettivi dell’ICRP • Fornire a livello internazionale linee guida sui principi fondamentali della radioprotezione • Fornire consigli agli organismi di governo sul corretto uso delle radiazioni ionizzanti • Fornire un livello adeguato di protezione per l'uomo senza limitare eccessivamente le pratiche giustificate che comportano un aumento dell’esposizione Dal 1928 al 2007 ha prodotto 103 pubblicazioni • ICRP Publication 93: Managing Patient Dose in Digital Radiology, Year: 2004 • ICRP Publication 92: Relative Biological Effectiveness (RBE), Quality Factor (Q), and Radiation Weighting Factor (wR), Year: 2004 • ICRP Publication 91: A Framework for Assessing the Impact of Ionising Radioation on Non-Human Species, Year: 2004 • ICRP Publication 90: Biological Effects after Prenatal Irradiation (Embryo and Fetus), Year: 2004 RACCOMANDAZIONI ICRP • • • • • • Pubblicazione 1 Pubblicazione 6 Pubblicazione 9 Pubblicazione 26 Pubblicazione 60 Pubblicazione 103 (1959) (1964) (1966) (1977) (1990) (2007) Principali dispositivi legislativi della radioprotezione ICRP EURATOM • Legge 1869/62 • D.P.R. 185/64 • D.L.gs 230/95 • D.L.gs 241/00 • D.L.gs 187/00 Normativa nazionale Protezione dei lavoratori e della popolazione Protezione dei pazienti sottoposti ad esposizioni sanitarie Radioprotezione (C.Polvani 80) Disciplina a forte contenuto fisico,biologico e naturalistico che ha l’obbiettivo di preservare lo stato di salute dei lavoratori e della popolazione, riducendo i rischi sanitari indotti dall’uso delle radiazioni ionizzanti nelle attività umane giustificate dai benefici che ne derivano alla società e ai suoi membri. L’uso di sorgenti di radiazioni (macchine radiogene e materiali radioattivi) Prestazioni sanitarie Rischi biologici •Operatori •Pazienti •Popolazione Limitate i rischi RADIOPROTEZIONE Principi fondamentali •Giustificazione •Ottimizzazione •Limitazione delle dosi Principi fondamentali della radioprotezione GIUSTIFICAZIONE : Qualunque attività umana che comporti l’uso di radiazioni ionizzanti deve apportare un beneficio sociale netto e accertato OTTIMIZZAZIONE : Tutte le esposizioni devono essere tenute tanto basse quanto è ragionevolmente ottenibile (ALARA) LIMITAZIONE DELLE DOSI : I limiti di dose devono essere scelti in modo che i rischi stocastici siano minimi e che quelli deterministici siano nulli CHE COSA SONO LE RADIAZIONI IONIZZANTI Le Radiazioni Ionizzanti Trasferimento di energia Corpuscolari particelle sub-atomiche che si spostano ad alta velocità: particelle cariche leggere (elettroni), particelle cariche pesanti (protoni, particelle α), particelle neutre (neutroni) Onde EM (fotoni) si propagano con la velocità della luce, sono classificate in base alla loro energia (raggi X o γ) Radiazioni Ionizzanti “Ionizzare” un atomo significa strappare uno o più elettroni dalla loro orbita intorno al nucleo: l’atomo non è più “neutro” ma diventa carico positivamente e si chiama “ione”. Il comportamento chimico dello ione è diverso da quello di un atomo neutro e questo altera il materiale (ad es. una cellula) di cui lo ione fa parte. RADIAZIONE INCIDENTE LA IONIZZAZIONE x x e- L’energia trasportata dalla radiazione si misura solitamente in elettron-volt (eV) 1 eV = 1.6 10-12 ergs Tipi di radiazione: elettromagnetiche E=hν ionizzanti Tipi di radiazione: corpuscolari • particelle leggere elettricamente cariche: elettroni e positroni m = 9,1 · 10-28 g • particelle pesanti elettricamente cariche: nuclei di atomi di basso numero atomico e aventi carica positiva : protoni, deutoni, particelle α • Particelle neutre: neutrone mn = mp = 1,67 · 10-24 g E= ½ m v 2 Le sorgenti di radiazioni ionizzanti utilizzate in sanità SORGENTI RADIOTTIVE (sigillate e non sigillate) composti solidi, liquidi o gassosi che contengono isotopi radioattivi e che emettono continuamente particelle alfa o elettroni o raggi x o raggi gamma o neutroni. MACCHINE RADIOGENE strumenti che, quando in funzione, producono raggi x, o raggi gamma o elettroni o neutroni (tubi a raggi X, acceleratori lineari, etc) α β x γ Le sorgenti di radiazioni ionizzanti utilizzate in sanità Imaging Diagnostica Macchine radiologiche Interventistica Complementare Terapia Acceleratori lineari Roentgenterapia Le sorgenti di radiazioni ionizzanti utilizzate in sanità Diagnostica Sorgenti radioattive sigillate Dens. ossea telecobaltoterapia Terapia endocavitaria brachiterapia interstiziale di contatto Le sorgenti di radiazioni ionizzanti utilizzate in sanità diagnostica Sorgenti radioattive non sigillate in vitro (RIA) in vivo (Scintigrafie) terapia Radioterapia metabolica L’ attività si misura in Bequerel (Bq) 1 Bq = 1 disintegrazione/secondo Molto usata tutt’oggi la vecchia unita’: il Curie (Ci) 1 Ci = 3.7·1010 disintegrazioni/secondo (1 Ci ⇔ 1 g di Radio 226) 1 Ci = 37 GBq 1 mCi = 37 MBq 1 µCi = 37 kBq ELEMENTI DI DOSIMETRIA Dosimetria • Dosimetria: disciplina fisica che si occupa della misura dell’energia ceduta dalle radiazioni e assorbita dal corpo irradiato IN OUT Le grandezze dosimetriche Dose assorbita (Gray) Fattori di peso della radiazione Dose efficace (Sievert) Dose equivalente (Sievert) Fattori di peso per i tessuti Le grandezze dosimetriche Dose assorbita (gray) Fattori di peso Dosi equivalenti dellaDose radiazione assorbitaagli D organi energia assorbita per unit à di (sievert ) massa l’unità di misura è il gray (Gy) 1Fattori Gy =di(J/kg) peso assorbimento 1 Joule di energia perdii tessuti Dose efficace radiante per kg di materia (sievert) Le grandezze dosimetriche Dose assorbita (gray) Fattori di peso della radiazione Dose equivalente Fattore di ponderazione wR (sievert) Fotoni Elettroni Neutroni Protoni 1 1 5 10 20 10 5 5 Particelle α 20 E < 10 KeV 10 KeV< E < 100 KeV di peso Fattori 100 KeV < E < 2 MeV per i tessuti 2 MeV < E < 20 MeV E > 20 MeV Dose efficace (sievert) Le grandezze dosimetriche Dose assorbita Fattori di peso della radiazione Dose equivalente Dose Equivalente H H T,R = wR D T,R Fattori di peso Dose equivalente nelper tessuto o organo i tessuti Dose efficace T dovuta alla radiazione R (sievert l’unità di) misura è il Sievert (Sv) 1 Sv = (J/kg) Fattore di ponderazione per l’organo wT Le grandezze dosimetriche Gonadi Midollo osseo (rosso) Colon Polmone Stomaco Vescica Mammelle Fegato Esofago Tiroide Pelle Superficie ossea Rimanenti organi o tessuti Dosi assorbite agli organi Fattori di peso della radiazione Dose efficace (sievert) 0.20 0.12 0.12 0.12 0.12 0.05 0.05 0.05 0.05 0.05 0.01 0.01 0.05 Dose equivalente Fattori di peso per i tessuti Le grandezze dosimetriche Dose Efficace E E = Σ w w D T,R Dosi assorbite Fattori di peso T R Dose efficace definita come la della radiazione Dosi equivalenti somma delle dosi equivalenti ponderate nei tessutiagli ed organi organi del corpo l’unità di misura è il Sievert (Sv) 1 Sv = (J/kg) Fattori di peso Dose efficace Fattori di peso per i tessuti ELEMENTI DI RADIOBIOLOGIA EFFETTI BIOLOGICI DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI Interazione delle radiazioni ionizzanti con i tessuti biologici Meccanismi d’azione del danno cellulare: INDIRETTO: Il danno cellulare più probabile è quello riconducibile all’effetto dei radicali liberi prodotti dalla radiolisi dell’acqua, che costituisce circa l’85% della cellula (danno chimico) DIRETTO: Molto più raro è il danno da interazione diretta delle radiazioni con il DNA (danno fisico) Gi effetti biologici delle radiazioni ionizzanti Gli effetti biologici delle radiazioni ionizzanti derivano essenzialmente dai processi legati alla radiochimica dell’acqua (il 85% del corpo umano è composto da acqua) e dalle conseguenti reazioni chimiche che interessano il nucleo cellulare con particolare riferimento al DNA cromosomico inducendo delle alterazioni dette mutazioni genetiche radicale libero molto ossidante Le mutazioni Le ionizzazioni producono mutazioni genetiche (alterazioni) nel DNA della singola cellula Perdita dell’informazione necessaria alla riproduzione della cellula Le mutazioni, che possono anche essere spontanee e non indotte da agenti esterni, sono quasi sempre riparate dai meccanismi biologici interni al corpo umano, ma possono anche generare ripercussioni importanti sull’individuo che ne è portatore (mutazione somatica) o nella sua discendenza (mutazione genetica) elica del DNA Effetti biologici delle radiazioni ionizzanti Stocastici (Probabilistici) Tumori solidi Leucemie Somatici (individuo irradiato) Genetici (progenie) Radiodermite Non stocastici Cataratta (Deterministici) Infertilità ecc. Stocastici Effetti biologici delle radiazioni ionizzanti • Effetti stocastici (probabilistici) Effetti la cui probabilità di accadere viene considerata in via precauzionale una funzione della dose senza soglia • Effetti non stocastici (deterministici) Effetti la cui gravità varia in funzione della dose ricevuta e per i quali esiste una dose soglia Caratteristiche del danno deterministico (Alte Dosi >2 Sv) • Compare solo al superamento di una dose soglia caratteristica di ogni effetto • Il superamento della dose soglia comporta l’insorgere dell’effetto in tutti gli individui irradiati • Il periodo di latenza è breve ( giorni o settimane) • La gravità delle manifestazioni cliniche aumentano all’aumentare della dose Valori soglia accertati per effetti deterministici dose efficace (Sv) per singola esposizione acuta • • • • Testicoli (sterilità permanente) Ovaie (sterilità permanente) Cristallino (cataratta) Midollo osseo (aplasia mortale) 3,5 2,5 5 1,5 Caratteristiche del danno stocastico (Basse dosi > 100 mSv) • Non presentano una dose soglia per la loro comparsa • Sono distribuiti casualmente nella popolazione esposta • La frequenza di comparsa aumenta all’aumentare della dose • Si manifestano anche dopo molti anni dall’irradiazione (decenni) • Sono manifestazioni del “tutto o nulla” quale che sia la dose fotone x, γ particelle β, n Effetti biologici delle radiazioni ionizzanti Probabilità di danno 100% STOCASTICO Epidemiologia BIOLOGICO ? DETERMINISTICO Dose mSv >102 >103 – Alcuni studi a basse dosi indicano che non c’è effetto (e.g., studio di Letourneau del Radon nelle case di Winnipeg) – Altri studi suggeriscono addirittura un effetto benefico a basse dosi (e.g., studio di Cohen sul Radon in US). – Questo effetto benefico è denominato “ormesi da radiazione” – Altri studi ipotizzano un andamento sovralineare Linear extrapolation from high dose Risk # of Aspirin Benefit Risk Radiation Dose Il modello Lineare senza Soglia • LNT – La maggior parte delle informazioni sugli effetti stocastici si riferiscono ad alte dosi > 100 mSv – Il modello accettato dall’ICRP, in via cautelativa,è quello dell’estrapolazione lineare senza soglia Risk >102 Radiation Dose mSv Curva dose/effetto totale Probabilità di danno 100% STOCASTICO DETERMINISTICO Epidemiologia BIOLOGICO LNT (Linear NoNo-Threshold) >102 >103 Dose mSv Epidemiologia Il danno stocastico: (Memorial Park Hiroshima) Gli oltre 100.000 giapponesi sopravvissuti all’esplosione della bomba atomica sono stati studiati per oltre 50 anni e i dati sui rischi stocastici a bassa-dose (35.000 individui esposti) possono considerati acquisiti. Quali sono i risultati? Quantificazione del danno stocastico di tipo somatico In via cautelativa, per estrapolazione secondo la teoria dell’andamento lineare senza soglia, si stima che il coefficiente di probabilità di decesso, nei lavoratori esposti di età compresa tra 18 e 65 anni, a causa di malattie degenerative causate da esposizioni a basse dosi e basse intensità al corpo intero (ICRP 60/1990): 400 x 10 - 4 Sv - 1 ovvero 4% x Sv – 1 40 x 10 - 6 mSv - 1 1 caso su 25.000 Riduzione media della durata della vita dovuta ad incidenti in diverse attività lavorative (Health Physics 1991) Riduzione media della durata della vita dovuta ad incidenti in diverse attività non lavorative (Health Physics 1991) Quantificazione del danno stocastico di tipo genetico • Dati scarsi e poco attendibili (nella progenie dei sopravissuti dalle esplosioni nucleari di Hiroschima e Nagasaki nella prima generazione non sono state osservate significative variazioni rispetto ai valori epidemiologici dei soggetti non esposti) • Si stima in via cautelativa, per estrapolazione partendo da esperimenti su animali, che vi sia un probabilità di rischio di mutazioni genetiche significative nei nasciture di individui esposti di circa: 1,3 % x Sv – 1 (13 x10 - 6 mSv -1) LA NORMATIVA DI RADIOPROTEZIONE Principali dispositivi legislativi della radioprotezione ICRP EURATOM • Legge 1869/62 • D.P.R. 185/64 • D.L.gs 230/95 • D.L.gs 241/00 • D.L.gs 187/00 Normativa nazionale Protezione dei lavoratori e della popolazione Protezione dei pazienti sottoposti ad esposizioni sanitarie PROTEZIONE DEI LAVORATORI E DELLA POPOLAZIONE …PUNTO DI PARTENZA ICRP (International Commission on Radiological Protection) dal 1928 al 2006-93 pubbli. Direttive Euratom (European Atomic Energy Community) in materia di radiazioni ionizzanti 1980-1992 1995 Legislazione Italiana: D.Lgs.n.230/95 2000 Legislazione Italiana: D.Lgs.n.241/00 ICRP Euratom (basato sulle raccomandazioni ICRP60 del 1990) D.Lgs D.Lgs. 230/95 e s.m.i. (s.m.i.=successive modifiche ed integrazioni) RESPONSABILITA’ DATORE DI LAVORO MEDICO AUTORIZZATO DIRIGENTI PREPOSTI LAVORATORI ESPERTO QUALIFICATO D.Lgs. 230/95 e s.m.i. (s.m.i.=successive modifiche ed integrazioni) RESPONSABILITA’ DATORE DI LAVORO MEDICO AUTORIZZATO SORVEGLIANZA MEDICA ESPERTO QUALIFICATO SORVEGLIANZA FISICA Compiti del Medico Autorizzato sorveglianza medica o prevenzione secondaria • • • • Effettuare le visite mediche d’idoneità Effettuare le visite mediche periodiche Effettuare le visite mediche straordinarie Prescrivere eventuali limitazioni ed uso di DPI Documenti relativi alla sorveglianza medica • Per ogni lavoratore esposto il medico autorizzato deve istituire, tenere aggiornato e conservare un documento sanitario personale in cui sono compresi: – I dati delle visite mediche – La destinazione lavorativa con i rischi connessi ed i successivi mutamenti – Le dosi ricevute dal lavoratore Compiti dell’Esperto Qualificato sorveglianza fisica o prevenzione primaria • Provvedere a: – – – – – – Classificare gli ambienti di lavoro Classificare i lavoratori Progettare ambienti di lavoro sicuri Predisporre norme interne di protezione e sicurezza Eseguire periodici controlli Fornire adeguati mezzi di sorveglianza dosimetrica e di protezione (ambientale e individuale), ove necessari – Attuare programmi di formazione in radioprotezione Documenti relativi alla sorveglianza fisica • Registro di radioprotezione • Scheda dosimetrica personale • Libretto personale di radioprotezione CLASSIFICAZIONE DELLE ZONE Classificazione delle zone: Zona di libero accesso: Zona Controllata D< 1 mSv/anno Zona Sorvegliata: 1 mSv/anno<D<6 mSv/anno Zona Controllata: 6 mSv/anno<D<20 mSv/anno Zona Sorvegliata Zona Libera Classificazione del personale Limite di dose efficace annua (mSv) al corpo intero popolazione 1 Cat. B 6 Cat. A 20 Classificazione del personale I lavoratori di Categoria A, devono: Essere dotati di uno o più dosimetri personali Essere sottoposti a visita medica semestrale I lavoratori di Categoria B, possono: Essere dotati di uno o più dosimetri personali Devono essere sottoposti a visita medica annuale SORVEGLIANZA DOSIMETRICA INDIVIDUALE Dosimetri personali (TLD) Corpo intero Anello Bracciale RX, β, Neutroni Livelli di rischio • Da NCRP 133 (2000) : Radiation protection for procedures performed outside the radiology department Dose Efficace annuale non schermata (mSv/anno) Procedure a bassa esposizione Procedure a media esposizione Procedure ad alta esposizione <1 1 < E < 25 > 25 Limitazione dell’esposizione Controllo dell’esposizione dei lavoratori: Macchine radiogene: Rischio: irraggiamento limitato al momento dell’utilizzo Tipo impiego Rischio irraggiamento RX convenzionale, TAC,Mammografia, DXA Uso IB RX interventistica Angiografia Basso Medio Alto Dispositivi di sicurezza • Distanza • Protezioni attive (schermature) – Eventuali protezioni individuali Occhiali anti-X Collare tiroideo Camice piombifero Guanti piombiferi – Barriere (muri e schermature) – Dispositivo interruzione RX • Segnaletica • Protezioni passive (dosimetria) – Dosimetro ambientale (camera a ionizzazione) – Dosimetro personale SEGNALAZIONI ESTERNE luminose e non-luminose Trifoglio nero in campo giallo • Segnala il pericolo di radiazioni • Generalmente accompagnato dalla classificazione dell’area Segnalatore luminoso a bandiera • Luce bianca accesa se l’apparecchio RX è alimentato • Luce rossa lampeggiante durante l’esposizione RX DISPOSITIVI DI SICUREZZA Interruzione RX apertura porta l’apertura accidentale di qualunque porta di accesso alla sala RX causa l’interruzione dell’erogazione del fascio radiogeno ACCERTARSI COMUNQUE DELLA CHIUSURA DELLE PORTE DI ACCESSO Interruttore di emergenza La pressione dell’interruttore di emergenza causa l’interruzione dell’erogazione del fascio radiogeno Misure ambientali • Rilevazione dosimetrica nei vari punti (camera ad ionizzazione) – Posizione in cui si trova l’operatore • Cabina di comando • Posizioni in prossimità del fascio – Locali limitrofi – Punti “deboli” delle schermature • Porte • Visive • Rilevazione – grafia mSv/esp, scopia mSv/h • Conseguente valutazione dosimetrica mensile sulla base del carico di lavoro – grafia, scopia mSv/mese • Trascrizione delle misure su registro Registro Valutazioni Dosimetriche NORME E RACCOMANDAZIONI DI RADIOPROTEZIONE RADIOPROTEZIONE apparecchio convenzionale grafia Operatore in cabina di comando Eventuali protezioni per il paziente Eventuali protezioni per accompagnatori che devono rimanere in sala (pediatria) Impiego di diaframmi minimi apparecchio telecomandato grafia-scopia Operatore anche in sala Deve indossare le protezioni individuali RADIOPROTEZIONE apparecchio mobile per scopia (I.B. sala operatoria) Operatore e altro personale nei pressi dell’apparecchio Tutti coloro che devono restare nei pressi del fascio radiogeno devono indossare le protezioni individuali Obbligo di allontanare tutto il personale non necessario all’esecuzione della procedura Scopia pulsata Tubo in basso, IB in alto RADIOPROTEZIONE Mammografo Fascio radiogeno a bassa energia, facilmente schermabile Operatori dietro vetro piombifero nei pressi dell’apparecchiatura Dosi elevate alle pazienti RADIOPROTEZIONE TAC Operatori in cabina comando Eccezione: monitoraggio della vena in caso di iniezione di mezzo di contrasto mediante iniettore automatico SSCT: Apparecchiature a potenza elevata, ma con fascio estremamente collimato: elevate dosi locali al paziente, basse dosi anche in sala MSCT La collimazione diventa sempre più elevata (40 mm per 64 strati) quindi le dosi deiventano più importanti sia in sala che nei locali limitrofi Tutti coloro che devono eccezionalmente restare nei pressi del gantry devono indossare le protezioni individuali RADIOPROTEZIONE Angiografo Digitale Operatori sia in cabina di comando che in sala Apparecchiature a potenza elevata (correnti fino a 30 mA nella modalità alta qualità), dosi elevate sia per il paziente che per l’operatore Procedura invasiva che richiede la necessità di attivare il passaggio RX in tempi anche molto brevi RADIOPROTEZIONE Angiografo Digitale Tutti coloro che devono restare nei pressi del fascio radiogeno devono indossare le protezioni individuali Anche coloro che possono essere chiamati in sala per qualsiasi evenienza devono indossare le protezioni individuali Obbligo di allontanare tutto il personale non necessario all’esecuzione della procedura Scopia pulsata Controllo automatico luminosità Collimatore automatico Campi piccoli solo quando è strettamente necessario Tubo in basso, IB in alto NORME DI RADIOPROTEZIONE • Norme Interne di Protezione e Sicurezza, adeguate al rischio di radiazioni ionizzanti, predisposte dall’Esperto Qualificato (art. 61 del D.Lgs 230/95). • Serie di documenti contenenti istruzioni operative dedicate alle diverse pratiche. NORME DI RADIOPROTEZIONE • Rivolte a tutti coloro che svolgono pratiche che li sottopongono ai rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti, nell’ambito delle zone controllate o sorvegliate dell’Azienda Ospedaliera Universitaria S.Martino, i quali sono tenuti ad osservarle. • Disponibili in Intranet per consultazione e download: –Modulistica/Documentazione → Fisica Sanitaria Protezione dei pazienti sottoposti ad esposizioni sanitarie Perché una normativa sulla Radioprotezione dei pazienti ? In un paese industrializzato la dose media che ogni individuo riceve per gli esami radiologici tende rapidamente ad essere pari a quella dovuta al fondo naturale (Rapporto OMS 1982) Pratica radiologica in Europa N.ro di esami N.ro di esami Popolazione radiologici annui NAZIONE radiologici annui (milioni) pro capite (milioni) 92,0 60,1 1,5 Francia 102,2 82,5 1,2 Germania 8,4 10,5 0,8 Portogallo 5,3 7,3 0,7 Svizzera 41,2 57,9 0,7 Italia 25,1 42,7 0,6 Spagna 9,5 16,3 0,6 Olanda 5,0 9,0 0,6 Svezia 28,9 59,6 0,5 Gran Bretagna media n.ro esami radiologici annui pro capite 0,92 Numero esami radiologici in Italia 45000 x 1000 40000 35000 30000 25000 20000 15000 10000 5000 19 70 19 80 19 87 19 91 19 94 19 98 20 00 20 03 20 06 0 anno Pratica radiologica in Europa Dose Efficace Dose Efficace Popolazione NAZIONE annua pro capite annua Collettiva (milioni) (mSv) (Sv · persona) 1,0 60,1 60100 Francia 1,9 82,5 156750 Germania 0,7 10,5 7455 Portogallo 0,8 57,9 47478 Italia 0,8 42,7 34160 Spagna 0,6 16,3 9780 Olanda 0,7 9,0 6300 Svezia 0,5 59,6 29800 Gran Bretagna media Dose Efficace annua pro capite (mSv) 1,04 UNSCEAR 2000 Ultimamente nei paesi più industrializzati (comunicazione ICRP 2003) • Il numero degli esami radiologici TC è in costante aumento • 5% 15% • Mentre la dose collettiva • 30% 50% Numero esami radiologici Regione Liguria 2004 Totale prestazioni TC 151.000 15,6% Totale Prestazioni RX conv 815.000 84,4% Totale esami 966.000 (0,6 pro capite) 100% Dose efficace media Regione Liguria 2004 Rx convenzionale Dose efficace media (mSv/persona) 0,24 TC 0.61 70% Totale 0,85 100% TIPO ESAME Percentuale 30% Curva dose/effetto Probabilità di danno 100% STOCASTICO DETERMINISTICO Epidemiologia LNT (Linear NoNo-Threshold) >102 >103 Dose mSv Quantificazione del rischio stocastico a basse dosi (ICRP 60/1990) • Effetti somatici – 5% Sv-1 50x10-6 mSv-1 1 caso su 20.000 • Effetti genetici – 0,5% Sv-1 5x10-6 mSv-1 1 caso su 200.000 ICRP “l’estrapolazione della probabilità del danno stocastico a basse dosi secondo il modello LNT è una ipotesi ampiamente cautelativa e non suffragata da osservazioni epidemiologiche” Stima del rischio collettivo per attività di radiologia diagnostica in Italia • Dose Efficace media annua pro capite – 0.8 mSv • Popolazione italiana – 58 milioni 2300 casi/anno La Pratica Radiologica • La Pratica Radiologica ha apportato indiscussi vantaggi individuali (diagnosi precoci) e il rischio per esame è ampiamente accettabile • Il Rischio collettivo non è trascurabile AUMENTO DELLA PRATICA RADIOLOGICA •Basso rischio individuale •Elevato rischio collettivo Controllo delle esposizioni mediche ICRP 60/90 Direttiva EURATOM 43/97 DLgs 187/00 • GIUSTIFICAZIONE • OTTIMIZZAZIONE GIUSTIFICAZIONE Le esposizioni mediche devono essere giustificate dai vantaggi apportati alla salute del paziente rispetto al danno che l’esposizione potrebbe causare RISCHIO / BENEFICIO OTTIMIZZAZIONE Tutte le dosi dovute ad esposizione mediche devono essere mantenute al livello più basso ragionevolmente ottenibile compatibilmente al raggiungimento dell’informazione diagnostica richiesta DOSE / QUALITA’ giustificazione ottimizzazione PROGRAMMA DI GARANZIA DI QUALITA’ DELLA PRESTAZIONE RADIOLOGICA Programma di garanzia di qualità della prestazione radiologica • Riguarda l’intero processo diagnostico – – – – giustificazione dell’esame accettazione del paziente precedenti informazioni diagnostiche predisposizione dell’esame, la sua effettuazione, l'archiviazione del referto, dell’immagine, della cartella clinica – analisi degli scarti • Addestramento del personale • Definizione dei protocolli clinici per singolo esame • Definizione dei programmi di garanzia della qualità delle attrezzature: – CONTROLLI DI QUALITA’ – VERIFICA DEGLI LDR Pratiche speciali (art.9 Dlgs 187/00) • Radiologia Pediatrica • Programmi di screening • TAC • Radiologia Interventistica • Radioterapia Pratiche speciali (art.9 Dlgs 187/00) L’esercente e il responsabile dell’impianto radiologico debbono porre particolarmente attenzione nell’attuazione dei principi di giustificazione ed ottimizzazione – Stretta sorveglianza radioprotezionistica – Adeguati programmi di garanzia della qualità – Valutazione della dose-paziente Perché porre particolare attenzione? • Radiologia Pediatrica • Programmi screening • TAC • Radiologia Interventistica • Radioterapia ELEVATA RADIOSENSIBILITA’ ELAVATO NUMERO DI SOGGETTI “SANI” (Rischio stocastico) DOSI ELEVATE Conclusioni Il principio d’ottimizzazione è una logica conseguenza dell’evoluzione radiologica Dallo stato di necessità Allo stato di qualità