Editoriale Wait! Aspetta! Un attimo, fai silenzio. Wait! è l'illuminazione che ti coglie quando sta nascendo in te un'idea, un ispirazione. E' un miracolo che nasce in un istante in cui tutto per un attimo si ferma.Wait! Come ha scritto Damien Hirst, il grande artista inglese, è quel momento in cui di fronte ad un'opera d'arte lo spettatore si ferma e dice 'Cazzo! Aspetta un attimo'. Arte come qualcosa che è in grado di rovesciare il processo creativo e di bloccare lo spettatore, folgorandolo e stupendolo. Wait! È infine un invito sulle copertine della nostra rivista a fermarsi un momento, per farsi raccogliere. MARCO BIANCHI Wait ! Bimestrale illustrato a distribuzione gratuita Direttore responsabile: Maurizio Scorbati Direttore editoriale: Marco Bianchi, [email protected] Caporedattore: Beppe Donati, [email protected] Art Director: Iucu, [email protected] Photo Editor: Pierpaolo Bironi, [email protected] Music Editor: Francesco Negroni, [email protected] Redazione: Annalisa Varesi, Claudia Bandelli, Mario Donati, Enrico Mauro, Tommaso Bertè, Ilaria Biamonti Collaboratori: Andrea Valla, Paola Caretti, Davide Passantino, Matteo Garlaschi, Furio Piccinini, Roberto Mauro, Gianluca Trentani La copertina di questo numero è stata realizzata da Marco Morosini Aut. del Tribunale di Pavia n. 593 del 22/04/04 Editore: Korona S.r.l. - Pavia Stampa: PI-ME Editrice Srl - Pavia Nessuna parte di questo periodico può essere riprodotta senza l’autorizzazione scritta dei proprietari. La direzione non assume alcuna responsabilità per: marchi, foto e slogan usati dagli inserzionisti, né per cambiamenti di date, luoghi e orari degli eventi. Wait ! è un marchio registrato. PUBBLICITA’ E INFO: 0382.538814 Poesia d’avanguardia GRUPPO H5N1 La setta dei poeti segreti ha lanciato la sua pandemia Report di Beppe Donati e Marco Bianchi Una nuova razza di poeti si aggira per le nostre strade di notte. Escono solo a tardissima ora. Muniti di colla e fogli su cui sono stampate poesie. Alcune di autori famosi e altre di loro pugno. I muri di Milano e Pavia sono ormai cosparsi. Passi, ti fermi e sei folgorato. Ne abbiamo seguito i percorsi misteriosi, piccoli manifesti che da un muro a un altro ci segnalano il loro passaggio segreto. Dolori e solitudini, amore e sperimentazione. È il gruppo h5n1 e lo trovi su Internet alla pagina http://gruppoh5n1.splider.com. H5n1, come l'influenza aviara, la famosa temuta pandemia. Siamo stati rapiti da questa malattia. E ne siamo felici. 8 Poesia d’avanguardia 9 Schegge d’arte 10 Tech & Design Sony Ericsson Black Diamond. Un nome che sa già di leggenda. Disegnato dal designer industriale di Singapore Jaren Goh, questo cellulare con fotocamra integrata rappresenta principalmente un oggetto straordinario dal punto di vista stilistico. Se siete specializzati a perdere biro da ogni parte, ben più spiacevole sarebbe per voi smarrire la vostra pendrive, con tutti i preziosi dati contenuti. Imation prova a risolvere il problema creando questa memoria portatile da 256 MB di capacità, la Flash Wristband, che si indossa come un braccialetto. Se il risultato estetico non è strabiliante, ai fini pratici l'idea sembra brillante e con possibili sviluppi. www.imation.com Nostromo Speedpad 52 di Belkin rappresenta una nuova futuribile tastiera, già sul mercato al ragionevole prezzo di circa 40 euro. Innanzitutto la comunicazione col computer avviene via radio, quindi nessun cavo. Ma la cosa più interessante è che essendo interamente programmabile, potrete usarla per controllare tutte le vostre azioni anche nei videogame, in una posizione estremamente comoda ed ergonomica. www.belkin.com Un computer o una lampada? L'ardua questione non è tanto importante. Questo è solo l'esempio del design rigoroso, pulito, elegante e ricercato di cui è capace V12 Design, lo studio di design italiano che lavora su commissione per grandi aziende. Cercheremo quanto prima di parlarvi più approfonditamente di loro. www.v12design.com 12 Tech & Design Seiko Spectrum. Un orologio basato su un particolare inchiostro chiamato 'inchiostro elettronico', e destinato ad avere numerose applicazioni nel futuro, frutto della partnership tra due big company come Seiko e Epson. L'uscita è prevista in Giappone, a gennaio del 2007. Se l'oggettino vi gasa, iniziate a mettere da parte una cifretta attorno ai 2.200 euro. Quando due grandi mastri orologiai come Jean-François Ruchonnet and Vianney Halter mettono assieme tutto il loro talento ed energia può nascere Cabestan, l'orologio che è destinato a scuotere l'intero mondo dell'orologeria di lusso. Ispirato ai vecchi calcolatori Curta, l'orologio non presenta né display né lancette, e si ricarica mediante l'applicazione e la rotazione di una manovella sul lato. Il design, come si può facilmente vedere è rivoluzionario e il meccanismo assolutamente spettacolare. 13 Art_The Artist BRANDINA THE ORIGINAL Intervista a Marco Morosini di Marco Bianchi Sono stato folgorato dalle borse di Marco Morosini. Le Brandina. Prima ho scoperto le borse, poi il nome di chi le aveva inventate. E indagando mi sono sorpreso. Di fronte a uno dei giovani (34 anni) personaggi più eclettici e creativi che il panorama italiano ci abbia regalato in questi anni. Per forza dovevamo intervistarlo. La cover a buon diritto è tutta sua. Gli abbiamo dato carta bianca per interpretarla a suo piacimento. Ciao Marco, posso darti del tu? Certo, come no! Sai sono un po' in soggezione… ieri ti ho cercato in studio ma eri fuori per un meeting a Maranello al team Ferrari… questa mattina ti ho ricercato ed eri a fare lezione all'Università di Urbino…! No, davvero, non c'è problema. In fondo ho solo 34 anni. Raccontami allora di queste borse Brandina… come è nata e si è sviluppata l'idea? Tutto è nato da un libro che mi è stato commissionato da ElectaMondadori: DividiRimini. Io sono nato a Pesaro ma sono romagnolo di adozione. L'idea era quella di fare un libro fotografico sulla figura del bagnino. Un personaggio che a volte è stato stereotipato un po' in maniera ironica ma che qui invece volevamo consacrare come una figura fondamentale e storica della Romagna e dell’Italia stessa. Così mi sono girato tutto il litorale romagnolo da Cattolica a Milano Marittima. E da qui alla nascita delle Brandina? 16 Art_The Artist Beh, una volta concluso il libro mi sono messo alla ricerca di un materiale per ricoprire in maniera originale la copertina di cartone. L'idea è caduta subito sul tessuto unico e particolare delle sdraio tipiche della riviera. Una volta entrato nello stabilimento più importante specializzato nella produzione di questo tessuto ne è nata una folgorazione, per questo stupendo e unico materiale. Così ho iniziato a tentare di lavorarlo e sono nate le prime borse autoprodotte. E questo quando avveniva? Esattamente due anni fa. Ho presentato poi il progetto alla Nipi che lo ha subito sposato. Ho organizzato la produzione e la Nipi ha provveduto a curare la distribuzione inserendo il prodotto nei 100 più bei negozi di moda d'Italia. Quindi un prodotto 100% italiano? Assolutamente sì. Dal concept, al design alla lavorazione, che tra l'altro è particolarmente complessa perché stiamo parlando di un tessuto difficile da lavorare, che tende a sfrangiarsi e necessita una speciale elettro-saldatura. Ma in realtà tu non nasci come fashion designer? Assolutamente no. Ho lavorato a livello di comunicazione per importanti brand come Alberta Ferretti e Iceberg, ma a livello di produzione per me è 17 Art_The Artist la prima vera esperienza. Quindi solo un'incursione temporanea? Stiamo lavorando per evolvere la linea Brandina anche a livello di abbigliamento. Come fate con quel tessuto a creare vestiti? Ma in realtà lo utilizzeremo solo per dei dettagli. L'idea sembra molto bella. E questo Dog is a God? È un progetto che mi ha portato a disegnare delle cucce per cani extralusso. Il cane è concepito come una divinità e la cuccia come un tempio per questo essere superiore. È stato presentato al Salone Internazionale del Mobile di Milano e ha avuto un grande successo e tantissime pubblicazioni. Ma ci sono stati acquirenti? No, non ne abbiamo venduta neanche una. In realtà è stato solo un forte progetto-esperimento di comunicazione. Che ha colto nel segno. Ma parlaci ancora di te. Ho letto che hai lavorato in Fabrica, con Oliviero Toscani. Sì, sono stato in Fabrica, il grande laboratorio creativo fondato da Benetton, per 3 anni fino a quando c'era Oliviero Toscani. Poi quando se 18 Art_The Artist n'è andato me ne sono andato anche io. Lavoravo nel dipartimento che si occupava di grafica. Quindi conosci bene Oliviero Toscani? Benissimo. Sono stato direttore artistico presso il suo studio e ho lavorato con lui come direttore artistico a un progetto del giornale Liberation, il libro '30 Ans de Liberation'. Cosa ne pensi di lui? A livello lavorativo è un grandissimo professionista. Solo a livello lavorativo? Si, a livello di relazioni umane il giudizio è decisamente diverso. So che lavori anche in Ferrari. Ma cosa fai? Disegni le vetture? No!! Assolutamente. Quello è un lavoro per tecnici e lasciamolo fare a loro! Mi occupo della comunicazione del gruppo Ferrari. Il responsabile mi ha conosciuto quando ho fatto la mostra fotografica 'Uomini Uomini' e mi ha chiamato. Caspita…! E insegni anche all'Università di Urbino? Sì, “Teoria e Tecniche dell'Elaborazione dell'immagine” Sono sempre più stupito. Mi sorge spontaneo chiederti se la notte hai tempo per dormire. Sì, sì. Faccio davvero sogni d'oro. Tutto sommato ci credo. Quest'estate sulle spiagge mi capiterà di pensarti… un giretto dalle parti di Riccione me lo faccio quasi sempre... 19 Art ARTSINERGY Intervista di Marco Bianchi Artsinergy è un progetto nato di recente ma che sembra avere davvero una marcia in più nel panorama artistico italiano. Ci è piaciuto molto l'idea. Pensata e voluta dai soci fondatori Nazzareno Trevisani, e Pierluigi Polidori Artsinergy costituisce un sistema di gallerie d'arte indipendenti ma connesse, in piena espansione, con il fine di valorizzare giovani artisti emergenti o d'avanguardia. Questi, affiancati ad artisti di nota fama, sono il vero potenziale del progetto. In poche parole, affiancati da un staff professionale che ne promuove e supporta il lancio, che effettua la rotazione delle opere nei vari spazi dando loro grande visibilità territoriale, questi artisti promettono di 'decollare' anche nelle quotazioni. Un meccanismo che è capace di rendere felice la galleria, gli acquirenti e gli artisti stessi. L'idea trae ispirazione da un modello di successo americano che sta anche alla basse di molte grandi gallerie europee. Abbiamo intervistato Nazareno Trevisani, direttore artistico del progetto Artsinergy. Come e quando è nato il progetto Artsinergy? Il progetto Artsinergy prevede l'apertura di una molteplicità di spazi espositivi "Gallerie Artsinergy", dislocate sul territorio nazionale e unite tra loro da un solido e prestigioso staff curatoriale . La parola d'ordine è sinergia: il proposito è quello di stimolare e coinvolgere nel progetto coloro che intendano entrare nel sistema dell'arte contemporanea mettendo a disposizione un organismo solido ed affidabile. Quante gallerie avete aperto fino a d'ora e dove? Attualmente fanno parte del nostro sistema 5 Gallerie: Galleria Gamma Pavia, 20 Art Artsinergy Bologna, Artsinergy San Benedetto del Tronto , Galleria Insieme Ascoli Piceno, Galleria 091 Palermo. Entro l'anno entreranno a far parte del sistema : New York, Roma, Lugano. Quante gallerie puntate ad aprire? L'obiettivo che ci siamo preposto è quello di raggiungere l'apertura di 20 spazi in tutto il mondo. Con quale criterio scegliete i giovani artisti? La scelta degli artisti dipende dalla mia direzione artistica, che non prescinde dalla fondamentale collaborazione di un comitato scientifico, composto da curatori e storici dell'arte. In realtà non esiste un criterio ben specifico di valutazione, ma di certo una discriminante è la qualità e la ricerca artistica. Puntate solo sulla pittura o anche ad altre forme d'arte come scultura e fotografia? La nostra " identità artistica" non è ben delineata, nel senso che non ci precludiamo affatto nessuna forma artistica di espressione, l'importante è la qualità dei progetti. Infatti della nostra scuderia Nella pagina a fianco: Un opera 3D di fanno parte sia coloro che utiliz- Paolo Consorti. zano tecniche definite classiche Sopra, dall’alto: un opera di Mario (olio su tela ecc..,) che artisti Vespasiani e una di Daniel Camaioni che usano la pittura digitale. 21 Art Puntate principalmente su italiani o stranieri? Attualmente fanno parte di AS sia artisti stranieri che italiani, l'apertura di nuovi spazi all'estero è per noi strategica per incontrare nuovi talenti di tutto il mondo, e per far conoscere al mondo i nostri artisti. Chi sono i giovani più promettenti che contate tra le vostre fila? Come riuscite a valorizzarli? La valorizzazione di giovani artisti fa parte del dna di AS, lo facciamo costantemente finanziando progetti agli artisti che riteniamo più validi. Abbiamo sponsorizzato la realizzazione di un corto di 13 min. in tecnologia 3D al maestro Paolo Consorti, che verrà presentato ai più importanti premi del settore e nei più prestigiosi musei di arte contemporanea. Altrettanto stiamo facendo con la giovane e promettente Veronica Montanino a cui abbiamo dato la possibilità di realizzare un progetto site-specific che consiste in un intervento all'interno di un chiostro rinascimentale di 22 Art Palazzo dei Capitani ad Ascoli Piceno. È vero che per la valutazione degli artisti usate un criterio numerico? Il mercato dell'arte per convenzione si è dato dei parametri, per ogni artista viene creato un indice che riassume alcuni fattori importanti del curriculum artistico ( mostre, collezioni private e museali, gallerie con cui collabora ecc..), tale indice viene poi moltiplicato per la somma tra la base e l'altezza, determinando la quotazione finale. Chi sono i vostri compratori-tipo? Collezionisti? Investitori? Il ruolo del collezionista è centrale nel progetto Artsinergy in quanto, grazie alla presenza del comitato scientifico, il cliente ha la possibilità di sviluppare un vero e proprio programma collezionistico. Chi si rivolge ad Artsinergy trova non soltanto il luogo deputato all'acquisto delle opere (la galleria), ma anche un ambiente in cui approfondire le competenze e le conoscenze relative al sistema dell'arte contemporanea. In questa e nella pagina a fianco: due opere di Veronica Montanino 23 Rassegne d’arte FULLCOMICS, PER FARE IL PIENO DI FUMETTI Rassegna nazionale del fumetto emergente e indipendente, dal 4 al 14 maggio Fullcomics: i fumetti arrivano a Pavia. La rassegna nazionale del fumetto emergente ed indipendente, alla sua seconda edizione nella città sulle rive del Ticino, quest'anno promette grande spettacolo. Dal 4 al 14 maggio itinerante per tutta la città si potranno gustare dibattiti, incontri con grandi maestri del genere e divertimenti, il tutto per far conoscere un movimento che in Italia ha fondato un sua scuola, e all'estero è un'arte da decine di anni. Quando si parla di fumetto si pensa subito alla scuola americana. Personaggi storici come Superman, Batman, i Fantastici 4, l'Uomo Ragno, fino ad arrivare agli X-Men, a Spawn, il prodotto di Tod Mc Farlane, uno degli antieroi più affascinanti del panorama a stelle e strisce, non hanno bisogno di presentazioni. Le loro storie sono ormai nell'immaginario degli appassionati, e negli occhi dei ragazzini. Il disegno a colori, pulito dettagliato, le storie ricche di ideali e di giustizia e anche molto più complesse sviluppatesi negli anni rappresentano il modello di fumetto per coloro che si avvicinano a questo tipo di arte. Il fumetto non è solo questo, ai grandi maghi del disegno americani si sono affacciati poi i giapponesi, Masakatzu Katzura autore degli storici Video Girl AI e Dna2, Kentaro Miura autore dello splatter Berserk, Rumiko Takashi grandissima creatrice di Ranma fi, Lamù e quant'altri, Yukito Kishiro grandissimo creatore di Battle Angel Alita della quale tra poco potremo seguirne le avventure sul grande schermo grazie al regista James Cameron (autore di Titanic) rimasto affascinato da questo incantevole Cyborg alla ricerca della memoria perduta. La scuola giapponese si differenzia di molto da quella americana, per gli argomenti trattati e per la qualità e lo stile del disegno. I giapponesi prediligono disegnare in bianco e nero, i loro personaggi sono spesso studenti del liceo, alle prese con problemi d'amore (Shjo manga, ovvero il 24 fumetto orientato verso il pubblico femminile, ma poi letto anche dal Rassegne d’arte genere maschile) oppure su supereroi o robot molto particolari. A queste grandi scuole si affacciano poi altre belle realtà tra cui quella italiana. Nel nostro paese il fumetto per anni è stato rappresentato da Tex di Gianluigi Bonelli e Aurelio Galleppini, Jonathan Steele con l'attuale Federico Memola, Dylan Dog di Tiziano Sclavi e molti altri. Anche gli albi della scuola italiana sono spesso in bianco e nero, lo stile si avvicina a quello americano, con un pizzico di originalità in più. Gli eroi o le storie riguardano uomini alle prese con misteri e grandi avventure, miti che tutti però siamo arrivati a conoscere. Dopo questa premesse ecco che siamo arrivati al significato e all'importanza di Full Comics, promuovere il fumetto emergente, creare nuovi disegnatori, scoprire talenti, così da far crescere un genere, una forma d'arte riconosciuta come questa. Full Comics proporrà incontri con grandi maestri nostrani, come Federico Memola attuale Autore di Jonathan Steele che esporrà in santa Maria in Gualtieri dal 4 al 14 maggio. Oltre a Memola sarà presente anche un vero e proprio mago della matita italiana, Leone Cimpellin, tra le sue opere troviamo Diabolik, il Corriere dei Piccoli, Nembo Kid e molti altri. Cimpellin, nato nel 1926 a Milano, riceverà inolltre un meritatissimo premio alla Carriera, da parte del comune di Pavia e di FullComics. Ma non saranno solo gli autori a essere protagonisti, saranno anche le case editrici a dire la loro. Una delle più importanti sarà presente anche a Pavia: la Star Comics. La Star in Italia pubblica manga(alcuni hanno la peculiarità di essere letti partendo dal fondo leggendo da destra a sinistra, mantenendo rigorosamente lo stile di lettura nipponico), fenomeno che sta letteralmente invadendo il mercato della nostra penisola, ma pubblica anche albi nostrani come Lazarus Ledd, Jonathan Steele e Luna. Pavia per dieci giorni sarà quindi la capitale del fumetto nostrano, sarà luogo d'incontro di autori e giovani disegnatori, l'unico scopo è quello di far conoscere ed avvicinare talenti e appassionati a questo genere che è ormai diventato nell'immaginario di tutti una vera e propria forma d’arte. Pierpaolo Bironi 25 Design_Home MOSLEY MEETS WILCOX MEETS ROCK di Annalisa Varesi 26 Mosley Meets Wilcox Meets Rock, è un progetto innovativo che nasce dalla collaborazione creativa fra il duo di designer Steve Mosley and Dominic Wilcox con il leggendario fotografo Mick Rock, l'uomo che come fotografo ufficiale di Bowie negli anni '70 ha creato le immagini di Ziggy Stardust e ha continuato a definire l'estetica di un'era con storiche cover come "Transformer" di Lou Reed, "Raw Power" di Iggy Pop e con le immagini più famose di Blondie, dei Sex Pistols, dei Rolling Stones e dei Ramones. Da questa collaborazione sono nati una serie di oggetti e installazioni ispirate alla musica come i "Rock Table" realizzati stampando le immagini più famose di Mick su tavoli di plexiglass, o la "Limited edition Jewellery" creata utilizzando dischi in vinile, e ancora piatti e vasi su cui sono impresse le immagini di icone del rock come Mick Jagger e i Rolling Stones e altri famosissimi personaggi,come, per esempio, in una serie limitata in vendita esclusivamente negli store "Paul Smith", David Bowie. La collezione è acquistabile on line sul sito: www.mosleymeetswilcox.com Design_Home 27 Art_Music_Recensioni RECENSIONI - new & cult new CIRCO FANTASMA "I Knew Jeffrey Lee" (LAIN) Un disco insolito, per una band italiana. Al confine tra blues e alt-folk/rock, i Circo Fantasma con l'aiuto del francese Amaury Cambuzat (leader degli Ulan Bator) sfornano un eccellente tributo a Jeffrey Lee Pierce e in generale al blues stesso, come da dichiarazione nelle note nel libretto. Chitarre è quello che troviamo nel menu, chitarre tirate e ruggenti in alcuni casi, chitarre placide e notturne in altri. Apprezzabile la lista di ospiti, una parata di "stelle" del panorama alternative italiano, da Manuel Agnelli a Mauro Ermanno Giovanardi, a Emidio Clementi, l'unico che nel contesto di un album interamente in inglese si permette di recitare in italiano, peraltro con ottimi risultati. Tra i brani, spiccano le movimentate "Looking for a place to fall" e "Bad America". Per chi come il sottoscritto non conosceva gli originali dei brani qui coverizzati, una piacevole sorpresa. Per chi ha confidenza con il blues, un must. Un album di assoluta qualità. BEPPE DONATI cult OVERHEAD "Silent Witness" (Naive/Self) Tra rock e jazz, un lampo di grande classe passato quasi inosservato, firmato dai francesi (ma inglesi di adozione) Overhead. Atmosfere sofisticate, intimistiche e quasi cinematografiche, prodotte da delicati accompagnamenti pianistici e chitarre calde e raffinate, solo talvolta più distorte e intense.A sposarsi perfettamente con il tappeto musicale la voce limpida e bellissima, in qualche modo ispirata allo stile di Jeff Buckley, di Nicolas Leroux. Canzoni di bellezza pura, decisamente diverse dalla maggior parte della produzione pop/rock degli ultimi anni. Dal jazz che erompe in rock in "Air" alle sonorità liquide di "The sky lit up" , passando per la struggente "Waterproof". Sono occhi chiusi e labbra che attendono. Pomeriggi di pioggia e un caffè caldo tra le mani. Passeggiate distratte, senza meta. In sintesi un album da affiancare all'esordio dei Cousteau nella propria collezione, per i momenti in cui serve fermare il tempo attorno a sè. BEPPE DONATI THE MARS VOLTA "De-Loused in the comatorium" (Universal) Mixando Pink Floyd, Led Zeppelin, il Santana più lisergico e i Red Hot Chili Peppers (presenti in carne, ossa, chitarra e tromba - ovvero John Frusciante e Flea) ecco qualcosa di davvero unico. Sembra strano? Niente affatto. Una grossa dose di presunzione, creatività a palate, perizia tecnica, voglia di stupire. Ingredienti infallibili per sfornare un album straordinario come questo, dato alla luce nel 2003 da Cedric Bixler e Omar Rodriguez Lopez, reduci della band cult emo-core At The Drive-In. "Spidocchiato nel comatorio" è un concept che affonda le sue atmosfere nel prog-rock, tra cavalcate chitarristiche a tratti esplosive, batterismo dinamitardo, testi onirici e oscuri, cesellati con sapienza. Inglese, spagnolo, miti classici e altro in un viaggio fantascientifico, ma in realtà clinico e forse spirituale, ispirato alla sofferta vita (e morte) di un amico, Julio Venegas. Musica capace di fare epoca. Si possono solo amare od odiare, i Mars Volta, perché non saranno mai mediocri. Come i film di Jodorowsky, di cui sarebbero la colonna sonora ideale. BEPPE DONATI cult 28 k, gli ere si, aro n e oil raae da as or obe, e, ot n o? a rar n. re ci no é o- Art_Music_Recensioni REV-NEWS IN PILLS PRINCE "3121" Torna dopo il bellissimo "Musicology" il vero re del pop e non fa altro che confermarsi con un nuovo agglomerato di suoni ed emozioni. Voto: 10 F.N. MOTORPSYCHO "BlackHole/Black Canvas" Originali si nasce, mostri sacri si diventa. Ora i Motorpsycho si permettono pure di guardare al passato, maestri!. Voto: 9 F.N. YEAH YEAH YEAHS "Show Your Bones" Un album rock e vitale per una band che farà molto parlare di sé. Piccoli talenti crescono, nostro dovere ascoltarli. Voto: 8 F.N. EMBRACE "This New Day" BE YOUR OWN PET "Be your Own Pet" DAVIDE MAGGIONI "Sottinteso" Se vi sono piaciuti i Keane, gli Embrace potrebbero essere il vostro nuovo amore. Non male, davvero. Voto: 7 F.N. La cantante Jemina Pearl riporta il rock n' roll alle origini. Per amanti dell'immediatezza. Voto: 6 F.N. Bravo Davide, figlio illegittimo di Ron. 12 belle canzoni da canticchiare in un’estate spensierata. Voto: 7,5 F.N. 29 Art_Music_Recensioni GOTAN PROJECT "Lunatico" Se il ballo ha un futuro non lo dovrà solo alla dance ma anche al folklore latino dei Gotan Project. Pronti a muovere il bacino? Voto: 7,5 F.N. THE ORGAN “Grab that gun” Le nipotine canadesi di Morrissey e Robert Smith. Malinconia in rock per un disco eccellente. Voto 8. B.D. 30 ELIA "Elia" INFADELS "We are not the infadels" Per gli amanti della canzone d'autore italiana questo è un album da avere, per molti invece c'è il rischio della noia dietro l'angolo. Non per tutti. Voto: 6 F.N. Solo per il fatto di essere inglesi e di non suonare come band di trent'anni fa hanno già tutta la mia stima. Voto: 7,5 F.N. PLACEBO "Meds" Suonano la stessa canzone, è vero, ma Molko quando canta così spazza via il resto. C’è anche Michael Stipe dei R.E.M., peccato che quasi non si senta. Voto: 7. B.D. FIAMMA FIUMANA "Onda" Tradizione ed elettronica, groove che si intrecciano a strumenti antichi. Il folk in nuove forme. Sorprendenti. Voto 7. B.D. 31 Music_Talenti Emergenti RECENSIONI - TALENTI EMERGENTI I PENNELLI DI VERMEER "Processo immaginario... ad un nevrotico dissociato ma non del tutto" 2005 www.ipennellidivermeer.it Ecco un gruppo dal nome creativo ed evocativo, che richiama significati reconditi e ad alta istruzione: se gli U2 avessero scelto di chiamarsi The Francis Bacon Wooden and Blacks' Frames secondo voi Bono sarebbe diventato il sex symbol che è? Ma come cazzo li scegliete i nomi? Non dico che dovete farvi distribuire dall'Errelunga, ma domineddio! Un minimo di marketing! Eppure, vi dico subito che questo mini disco è un gioiello, una perla che dovrete immediatamente richiedere dal sito di questi sciamannati (www.ipennellidivermeer.it): quattro pezzi, dai testi incredibili, un cantato teatrale che a tratti richiama il più felice Branduardi, musica complessa e ricca di sfumature che attinge ad anni di rock progressive e moderno. Queen, Pink Floyd, PFM e mille altri, italiani e stranieri, omaggi che diventano musica propria, miscelata al territorio di provenienza, rielaborata e sputata a nuova vita. E se vi piace De André qui troverete qualcosa di suo. La mia opinione? Nove! Imperdibile! ENRICO MAURO FLORA "Flora" 2005 www.postflora.too.it Preparate il grembiule a fiori, rifatevi la cotonatura ai capelli e sprimacciate i cuscini (con acari) del vostro bel sofà da borghesi soddisfatti: arriva Flora con il tè e i biscotti!!! Non me ne vogliano i piacentini Flora, apprezzo la loro bella (detto senza ironia!) musica… musica ambientale? Forse, di certo rilassante, ben costruita, di espressione: ampie pennellate disegnano paesaggi lacustri. Ma a me viene in mente la zia inglese che rientra dal Breganoshire, con un vestito a fiori e un cappello a larghe tese. E avete presente quanto sono puntute le secche vecchie zie inglesi? Il genere è quello di un rock virato di jazz e si apprezza, sì, sì! Si apprezza! La sensazione che proverete sarà quella di ascoltare la colonna sonora delle vostre avventure. Ho letto che: "Paolo, è passato dalla chitarra al basso […] restando comunque la voce della band". Paolo, perché lo fai? Perché continui a cantare con quel tono atono e l'accento si marcato? Sette, da ascoltare. Con Cohen alla voce… ENRICO MAURO I MELT "L'intonarumori" 2006 www.meltrock.com Tres, tres, tria, fuerunt ruina mea! I tre, su candide pagelle, sono dolorosi ed efficaci promemoria, ma la sconfitta è il migliore viatico per il successo. I MELT, trio italiano ruvidamente arrangiato da Canali G. (e si sente), sono qui. Che dire? La pressione si alza a intermittenza al due, sette, nove segnati dal lettore. La voce è copia anastatica di quella di Alberto Ferrari (via Giorgio?) e l'interesse aumenta in maniera proporzionale al protagonismo delle linee di basso che intersecano in lungo e in largo il disco: comunicano gioia e voglia di agitarsi. Niente male, ma tutto pare copia di qualcosa già esistente, i Verdena appunto, mentre i MELT dovrebbero cercare una via propria che li conduca in un luogo di sicuro approdo e diversità. Intercedono per loro e il giudizio è revisionato: non si stanga per non castrare, ma una cosa è certa, L'intonarumori deve essere un passaggio o scompariranno nel maelstrom degli ignoti. Non dovrebbero fare fatica, il materiale c'è. Sei politico. ENRICO MAURO 34 Music_Talenti emergenti GUIGNOL "Guignol" 2005 www.geocities.com/guignolband Quattro scarafaggi rinchiusi in una cantina buia e umida, capelli a caschetto su fronti larghe e alte, camice nere di seta e cotone, fumo e sguardi truci... negozi di dischi usati, umidi e polverosi. Quattro musicisti dannatamente seri alle prese con il lascito di Buscaglione, questo blues tagliente elettrico, destrutturato e dissonante, è la (nuova) musica della (nuova) mala? Tango elettrico sul meridiano italiano, i Guignol raccontano un pezzo della nostra diroccata italietta come meglio possono e sanno. Certo, non hanno la stessa dirompente sfrontatezza di Jon Spencer e della sua Blues Explosion, la sua cattiveria, il suo coraggio a demolire, smembrare e fracassare la struttura della classica composizione rock/blues, ma nonostante tutto questo, rappresentano un buon viatico per un futuro più internazionale. Acc… mi rendo conto solo ora che questo è un leit motiv che unisce diverse recensioni… arriverà mai il Messia tanto atteso? Speriamo siano i Guignol! Ben audibili, sette più, più. ENRICO MAURO GRUPPO ELETTROGENO "Varietà di ricette - per una sana alimentazione" 2005 www.gruppoelettrogeno.it Sul barcone davanti alle Scimmie abbiamo assistito a uno spettacolo musical-culi-mangia-to-na- rio. È il disco di una banda pentacolata altopop-rock-locata, il Gruppo Elettrogeno: bello il nome e lo spettacolo. Sorpresa e piacevolezza di un'esperienza fuori dal comune grazie alle capacità dei singoli e del gruppo di affrontare l'imprevisto. Tengono il palco per le redini: l'idea? Cucinare performando, produrre suoni e sensazioni astratte cercando di soddisfare bisogni primari. La musica? Tra gli ospiti ci sono Eugenio Finardi ed Elio, mostrano con chiarezza quale sia la musica italiana avita. E poi Buscaglione e Caputo, Conte, Bersani, Arbore, Dalla e Belli. Arigliano con Carosone. C'è la cover della floydiana di On The Run e qualche brandello di Regina: un azzardo, non c'è che dire. Il risultato? Giudicate con la vostra testa, io ho la mia. Credo sia musica colta per tutti e se a metà strada si ritroveranno, sarà con soddisfazione reciproca. Vivrete e vedrete. Almeno sette, audibili. ENRICO MAURO VINTAGE VIOLENCE "Psicodramma - nove giorni senza dormire" 2004 www.vintageviolence.it Avete presente nel film Monster & Co. il protagonista in poliestere celeste? Le espressioni che gli si dipingono in volto quando cerca la piccola cagatrice? Ecco quello che mi è capitato ascoltando il disco ben suonato dei Vintage Violence. "Cazzo, i Verdena hanno fatto un nuovo disco?". Di bravi sono bravi, nulla da eccepire: hanno grinta, suonano e cantano al punto giusto, anche come capacità di songwriting suscitano una buona opinione... però... però... però... L'ho già detto che sono uguali ai Verdena? Ok, guardiamo ai lati positivi... un paio di pezzi si elevano sul resto, eurothrash riesce a far dimenticare le omonimie, discesa nel mestruo merita la segnalazione per il coraggio del titolo, sogno feriale ha un giro ipnotico che convince. Ascolti ripetuti del disco mi hanno fatto maturare una sensazione: dal vivo devono essere un bello spettacolo. Siamo sulla buona strada perchè c'è una buona base sulla quale lavorare. Ora viene la parte più difficile. Sette, audibili con grazia. ENRICO MAURO 35 Music_Talenti Emergenti DEUXIEME SEXE "Gag me with a spork" 2005 www.myspace.com/deuxiemesexe ETRA "Promo" 2005 www.etra.tk NEWBORN "Promo 2005" www.newborn.it Per la prima volta facciamo una foto di gruppo al posto della consueta recensione singola. Il motivo? Con cinque, quattro, tre pezzi l'uno, questi dischi sono troppo brevi per poter esprimere una valutazione completa. E allora li presentiamo insieme. Apprezzo molto le rrriot girl e tra le mie band preferite ci sono Bikini Kill, L7, Breeders (ed Amps): le italiche Deuxiéme Sexe (è il nome di un saggio della de Beauvoir che tratta l'oppressione della donna) me le immaginavo in mise anni Sessanta, con capigliature foggiate e cotonate e minigonne optical. Invece sono ragazze furlane dai concerti incazzatissimi e pestaccioni (dicono). E sul disco? Macinano e frullano riproponendo una lezione musicale ben nota. Lo fanno bene, hanno dimostrato di esserci e meritano più di una manciata di ascolti, ma poi… poi preferisco gli originali; brave, sette più, però rimaniamo in attesa di qualcosa di più proprio. Avanti i secondi e i terzi: il promo degli Etra e quello dei Newborn appartengono al meglio che mi è stato dato di ascoltare negli ultimi tempi: cantato in italiano e inglese - i primi - con una sezione fiati dalla lancia in resta noleggiata alla Breccia di Porta Pia, suonano musica energetica ska/punk non compromessa. È tiritera istintuale che conquista facendo venir voglia di saltellare e contorcersi, piccole melodie che entrano in testa, dando un piccolo, ma persistente piacere; sette, bravi. I "neonato", invece, fanno musica più scura, come una sapida Ale belga; hanno forti richiami di Tool, pur trovando una via originale grazie al miscuglio con altri generi, mi piacciono e potrebbero avere una via all'esportazione; sette/8, bravi. E per chiudere: Newborn mi dà l'idea di uno spaurito padre pellegrino appena sceso dalla Mayflower ed Etra sembra il nome di un'azienda di sanitari. Ma cambiare nome no? ENRICO MAURO LA-BAS "Addio al pugilato" 2005 www.la-bas.it Piccole note ordinate: i Là-Bas musicheggiano in maniera delicata, melodici alla rincorsa di un pop internazionale di successo. Cantano in italiano senza amori-lasagna e lacrime di coccodrillo albino; atipici, pur se non azzardati, REM e Belle & Sebastian sono la loro Stella Polare, da lì proviene questa musica colorata da un sentire personale e originale. Se vi piace il genere soft, questi quattro tizi, tra l'altro capaci di scegliere un nome bellissimo per l'album, sono il gruppo giusto da importare nella playlist del vostro nuovo iPod. Avranno successo? Lo meritano quanto (e forse più) di altri, ma la risposta a questa domanda ci pone di fronte all'ignoto. Avranno gloria se la Fortuna li aiuterà, se tra spintoni e occasioni, si verificherà la congiunzione astrale che scopre fortunati i bravi. Cottura tenera e al sangue, audibili da sette più. Un'ultima cosa: Bisogna avere carattere, mi pare proprio, proprio un omaggio ai Diaframma di fiumana memoria… l'importanza di essere seminale. ENRICO MAURO 36 Cinema LOSTAND FOUND SI GIRA A MANHATTAN Film smarriti (al cinema) da ritrovare (in DVD) di Tommaso Bertè ([email protected]) Il cinema ha sempre amato parlare di se stesso : da " Cantando sotto la pioggia " a " 8 1/2", da " Effetto notte " al recente " Il Caimano " (la cui visione consiglio caldamente a quanti l'avessero perso), lunga è la lista dei film il cui soggetto è proprio la settima arte. E se "Si Gira a Manhattan" rientra a pieno titolo in questa vasta e ben frequentata categoria, bisogna riconoscergli il merito di sfuggire brillantemente alla pesantezza e alla solennità filosofiche del cinema che, guardandosi allo specchio, non puo' fare a meno di compiacersi. Al contrario, il regista Tom DiCillo riesce a raccontare in modo arguto, autoironico e dissacrante la giornata particolare sul set di un piccolo film newyorchese a basso budget, dove la pazienza del regista indipendente Nick Reve (interpretato da un geniale Steve Buscemi) viene messa a dura prova da una serie interminabile di intoppi e problemi di ogni sorta. La sceneggiatura di DiCillo, una vera perla di narrazione cinematografica, dove sogno e realtà sono abilmente miscelati, offre una galleria di personaggi e situazioni esilaranti (ma, come sempre, in casi come questo, mi trattengo dall'evocarli, sarebbe rovinare una bella sorpresa). Riderete, riderete, riderete. Regia Tom DiCillo Cast Steve Buscemi, Catherine Keener, Dermot Mulroney, James LeGros Titolo originale Living in Oblivion Paese e anno Usa, 1994 Music_Talenti Emergenti FIAMMA FIUMANA Il groove della tradizione Intervista di Beppe Donati Una band che coniuga l'amore per la tradizione di una terra, l'Emilia, per il canto al femminile e per strumenti antichi con l'elettronica moderna. Folk/fusion italiana, un esperimento dai risultati assolutamente interessanti come testimonia il loro album "Onda". Ecco cosa ci ha detto "Lady" Jessica Lombardi. Nella vostra musica, a fianco delle basi elettroniche, utilizzate una strumentazione come la piva (cornamusa emiliana) che recupera la tradizione. Nel coniugare musica nuova e tradizionale, vi sentite i soli in Italia? Abbiamo notato che risultiamo un po' strani in Italia e anche all'estero. Nel folk italiano molti concerti sono riproposizioni museali e noiose, mentre invece noi usiamo elettronica, il basso elettrico… Per i gruppettini rock piccoli è più semplice, sanno già come tirare fuori un buon prodotto utilizzando software come Pro tools, nel folk purtroppo c'è questo puzzare di vecchio per cui non si sa fare un bel disco, un prodotto radiofonico. Comunque non ci sentiamo isolati, c'è interesse. E nel settore in Italia mi piacciono i Nidi d'Arac (elettronica fusa con tarantelle). All'estero ci sono Transglobal, Gotan Project e altri che lo fanno da anni. Ho notato che sul booklet dell'album a fianco dei brani ci sono annotati i BPM. Perché? Lo facciamo dal primo disco, per i dj. Quello era un disco prevalentemente dance, ma anche qui il segnale vuole essere che questa è roba che si può suonare anche in discoteca. A livello compositivo, vista la particolarità della piva e degli altri strumenti come vi Abbiamo scoperto che gli strumenti come la cornamusa sono i migliori per la musica elettronica, perché non "muovono" troppo l'armonia. In effetti è nato come strumento da ballo, con un bit fisso, tonalità fissa, senza dinamica... come la dance. Paradossalmente si sposano perfettamente! Si potrebbe dire che la dance è il folk di oggi, chiunque a casa con Reason può farsi un loopettino. 38 Music_Talenti Emergenti THESTYLES All in the name of rock ‘n roll Intervista di Francesco Negroni Angloamericani dal Lago di Como...non diresti mai che sono italiani ma dici subito che sono fantastici. Dal vivo incredibilmente d'impatto, incredibilmente simpatici giù dal palco. MTV Brand New li ha osannati...inevitabile! Godetevi questa chicca in anteprima.... Negli ultimi mesi avete vissuto una bella ascesa...parlatene a ruota libera. Siamo solo all’inizio, però non nascondo che spesso ho faticato a capire e metabolizzare le possibilità e le occasioni che ci si sono parate davanti. Credo che ci sia ancora tanto spazio libero nella musica, e nella sua industria: la capacità di individuarlo e soddisfarne la relativa richiesta è il modo migliore per far piovere dal cielo concerti in giro per l’Europa, partecipazioni interessanti a colonne sonore e, speriamo, contratti... perquanto riguarda il mio gruppo. 3 cose che faresti per i TheStyles...? bere meno, far bere meno i miei due complici, pagare la gente per fare stunts al posto nostro 3 dischi che porteresti con te sempre? non è che ascolti molta musica in verità... giusto i classici di base...the beatles - abbey road, the hives - veni vidi vicious, foo fighters - the colour and the shape 3 dischi che ti sei pentito di aver comprato spesso mi pento addirittura di aver scaricato dei dischi... comprato poi...sicuramente qualche raccolta dei Green Day. Quando è troppo è troppo. E l’ultimo disco? doppio dei foo fighters. Anche uno split di Useless ID e Ataris. Che puttanata. Chissà che cazzo avevo in mente... La canzone che vorresti aver scritto tu? I am the walrus dei Beatles, scritta da John. L’invidia tra musicisti, se genuina, è il sentimento più profondo di rispetto che si possa esprimere. Esprimi in una frase lo stile Style... melodie e suoni freschi, attitudine punkrock, autodistruzione, degenero da palco, grande attenzione a stupire.. 39 Libri_Recensioni_Novità LIBRI - new & cult "Broken Barbie" - Alessandra Amitrano (Fazi) Duro, durissimo, un pugno nello stomaco che ti lascia senza fiato. Questo è Broken Barbie, il romanzo d'esordio di Alessandra Amitrano. Stella è una ragazza difficile, vive una vita spericolata, fatta di storie finite male, aborti, droga, anoressia, bulimia e viaggi tra Napoli, Spagna e Roma. Stella è la Broken Barbie protagonista di questo romanzo che lascia il segno già dopo le prime righe. Una scrittura semplice e diretta porta il lettore a divorare le pagine a cercare di capire chi è stella e cos'è new questa fame che la lacera dentro senza scampo. Sensibile oltre il normale e fragile come un bicchiere di cristallo, la protagonista intraprenderà un viaggio tra le pagine di questo libro alla ricerca di qualcosa che le manca, ma che non riesce a trovare. Un saggio sulla distruttività dei legami familiari, un messaggio disincantato sul male della famiglia. Alessandra Amitrano si propone alla critica con questo romanzo forte e di rottura che ha già venduto migliaia di copie e continua a far parlare di sé. PIERPAOLO BIRONI "Ballate di male e miele" - Simona Orlando (Arcana Libri) L'interesse per un'opera biografica su una band musicale, o pseudo tale come in questo caso, è spesso limitata alla cerchia dei fan della band stessa (i fan-atici in senso stretto, i feticisti, quelli che vogliono sapere se al tal concerto la ragazza del cantante..). Fortunatamente l’autrice ha voluto fare tutt'altro e in una lunga chiacchierata con Manuel Agnelli e Giorgio Prette ha esplorato gli aspetti musicali della storia degli Afterhours, i come e i perché di certe scelte, i contesti in cui si sono new mossi ai loro esordi gli odierni alfieri dell'alternative rock italiano. Perciò niente spazio al gossip, alle curiosità più frivole. Il risultato è un'opera di assoluto interesse per chiunque segua una certa scena musicale ormai affermata e titolata, come dimostra anche un altro recente libro dedicato ai Marlene Kuntz. Il rock in Italia ha una sua storia e qualcuno finalmente la racconta. BEPPE DONATI " Dies Irae" - Giuseppe Genna (Rizzoli 24sette) Chi ha letto i thriller di Genna potrebbe trovarsi spiazzato. Già con "L'anno luce", recente romanzo non-romanzo di eccellente livello, l'autore dimostrava di volersi staccare dalla letteratura di genere, e con quest'opera imponente mantiene la sua penna nel territorio della letteratura più impegnata. Partendo dalla tragedia di Alfredo Rampi, il bimbo caduto in un pozzo nel 1981 che rappresentò un evento mediatico capace di segnare una generazione, Genna segue le vicende di quattro personaggi, tra cui egli stesso, lungo gli anni '80 e '90. Come in Underworld di De new Lillo, citato nella presentazione, il piano focale è spesso sulla storia in senso ampio, quella del nostro paese, e non mancano personaggi dell'immaginario di riferimento, da Moana Pozzi a Sergio Baracco, passando per escursioni nel fantastico/fantascienza. A fianco di questo il piano personale, intimo e psicologico, che prende il sopravvento nel corso delle pagine e scatena appieno una scrittura di altissimo livello. BEPPE DONATI 40 Libri_Recensioni_Cult "L'uomo dal braccio d'oro" - Nelson Algren (Net) Chicago, anni '40. Frankie Majcinek, detto Frankie Machine, è un immigrato di origine polacca che si muove tra i bassifondi di una città ormai traboccante di disperati e di delinquenti. Il suo sogno è quello di diventare un grande batterista, ma nella realtà Frankie è "l'uomo dal braccio d'oro", l'abilissimo croupier del Tug & Maul Bar. Vittima di una devastante dipendenza dalla morfina, Frankie è sposato con la giovane Sophie, costretta su una sedia a rotelle. Questo è tutto ciò che ha, senza alcuna cult possibilità di riscatto. Pubblicato nel 1949, "L'uomo dal braccio d'oro" è senza dubbio l'opera più celebre di Nelson Algren, tanto da valere all'autore il prestigioso National Book Award. Dal romanzo, inoltre, il grande regista Otto Preminger ha tratto l'omonimo film di culto in cui il ruolo di Frankie è affidato ad un personaggio altrettanto leggendario come Frank Sinatra. MATTEO GARLASCHI "The Dirt" - Motley Crue with Neil Strauss (Nuoviritmi) Come può un libro diventare nel giro di pochi anno un autentico oggetto di culto? Semplice… leggetevi questa strepitosa autobiografia della band più pericolosa e trasgressiva della storia del rock e avrete una risposta. Una serie di racconti di vita vissuta, di sesso, droga e tanto rock n' roll che vi toglierà il fiato: quattrocento pagine che leggerete in due giorni tanto non riuscirete a staccarvi da questo libro. Un "must" per i vecchi fans, un volume vivamente consigliato per tutti. Dai racconti psicopatici di Nikki Sixx, fino alle donne hollywoodiane di Tommy Lee e Vince Neil, cult passando attraverso gli umori di Mick. Oltre a loro, oltre ai quattro veri Motley Crue, i racconti di chi ha condiviso con loro ogni tipo di esperienza lavorativa e non. Non mancano anche le pagine tristi, parchè anche la vita di una rockstar sa essere triste e dolorosa: un libro vero da parte di chi ha vissuto la babilonia del rock. Esaurito nelle librerie, il volume è ancora disponibile in rete. FRANCESCO NEGRONI "Fahrenheit 451" - Ray Bradbury (Mondadori) La "conoscenza": al tempo stesso l'elemento più prezioso dell'uomo, e la sua rovina. Perché è dalla conoscenza che viene la lite, il dibattito, la necessità e la difficoltà di fare delle scelte. La società utopica di Bradbury, ha deciso di eliminare ogni difficoltà eliminando la conoscenza stessa tramite la distruzione di tutti i libri affidata alla "fiamma purificatrice" dei Militi del fuoco ( Fahrenheit 451 è appunto la temperatura a cui brucia la carta). Guy Montag è un pompiere. Vive, come tutti gli altri, in un'apatia generale, che lo porta ad una vita tranquilla ma vuota. Questo cult grigiore, e l'incontro con una ragazza rimasta incontaminata dalle grinfie di questa utopia, porta il protagonista a una disperata lotta contro il sistema. In realtà, il libro racconta solo l'inizio di questa lotta. Racconta il ribellarsi dell'uomo all'ordine "non farti domande" e si erge come un avvertimento, un monito a non dimenticare mai la conoscenza, perché nell'ignoranza non può esserci libertà. ANNALISA VARESI 41 Talenti Emergenti THE ART OF COCKTAIL Il cocktail come forma d'arte? Abbiamo intevistato Davide Passantino, 28 anni, uno dei più giovani e promettenti barman emergenti. Davide, pavese doc, ha inventato alcuni cocktail come l'American Grape un cocktail ora molto conosciuto e richiesto in molti bar del nord Italia. Ha partecipato a numerose trasmissioni televisive (Soda Plus di Allmusic) e collaborato a numerosi servizi di riviste nazionali e internazionali. Davide, come sei arrivato a intraprendere questo lavoro e ad interpretarlo in maniera nuova? Ho fatto molti piccoli mestieri. Da cameriere sono diventato aiuto barman. Poi di questo mestiere ne ho fatto una filosofia di vita, fino ad identificare la figura del barman come architetto della propria vita lavorativa senza mai soffermarsi al drink fine a sè stesso... insomma siamo davanti all'evolu44 Talenti Emergenti zione della specie, davanti a colui che come pochi nel settore, sente di dover creare il proprio locale con le sue stesse mani plasmando tutto di conseguenza... Sappiamo che i tuoi locali sono sempre ambientati in location spettacolari ed originali. La passione per il design ed un senso del gusto che mi riconosco hanno portato i miei locali ed essere individuati da reti nazionali come location per alcuni programmi televisivi come Soda Plus di Allmusic Allora Davide possiamo definire un drink come forma d'arte? Tutto secondo me può elevarsi ad arte, ogni idea ha il proprio punto di fuga e come in ogni quadro che si rispetti sarà fondamentale la scelta dei colori... Si può quindi pensare a un drink innovativo? Il mondo del bere miscelato è in continua evoluzione e così anche i nostri palati e i nostri gusti sono costretti a cambiare di giorno in giorno...piuttosto sono affascinato dalle gestualità di chi beve un drink, da come si atteggia tenendo tra le dita un'elegantissima coppa martini... è qui che ho deciso di intervenire... In altre parole quello che voglio perseguire è dare una nuova identità a ciò che comunemente viene chiamato "bicchiere"... Beh il tuo nuovo cocktail Zero ne è la dimostrazione, no? Zero rappresenta esteticamente un ottimo drink, vuole essere la dimostrazione di come si possa bere dando piacere non solo al palato ma anche agli occhi...Il contenuto e il contenitore che si sposano in maniera inscindibile. Per finire quale vuol essere il tuo messaggio... Vorrei poter dire a tutti coloro che come me hanno scelto di voler vivere la notte in compagnia di un drink di non limitarsi mai, cercare di capire che il mondo del "bere bene" non è fatto solo di corsi ma bensì di emozioni, vorreipoter trasmettere la mia ossessione per la cura del dettaglio e l'attenzione per i particolari perché così nascono i riti ed è così che vivono i miti... 45 Art_Moda FASHION CORNER WOMAN Pharmacy Industry. T-shirt Ciabattine rivestite in denim di Adidas Originals, collezione Missy Elliott Costume bianco Dernier Cri Tarina Tarantino, Love-Hate, i gioielli della nuova collezione Stupenda la felpina di DI-EIGHT. 48 Accessorize. Cappello a tesa larga dalla fantasia multicolore, 27,90 €. Infradito in cuoio con fascietta in tessuto, 27,90 €. Art_Moda FASHION CORNER MAN Cappellino by DSL55 Madson Discount. Le t-shirt che compri nel cartone del latte! T-shirt IUCU 979 Sopra, t-shirt di John Deere, lo storico marchio americano che è sbarcato in Italia anche nell’abbigliamento. Superdry t-shirt used style. A sinistra, polo by Henleys. Il nuovo cult brand made in England. 49 Art_Moda SNEAKER’S CORNER Vans. Slip-on Skull Star Onitsuka Tiger. Mexico Baja 50 Puma Pelè Feit. Le nuove sneakers che arrivano dall’Australia. Alla prima stagione in Italia Art_Moda Sneakers high e low di Paul Smith. Stupende. Puma Rudolf Dassler by Alexander Von Slobbe. Modello sprint logo. Il top di gamma, pelle che le fa sembrare delle Church’s sportive. Da un lato il puma è nero, dall’altro screziato di bianco. Per pochi. Double Identity Cheap Monday rivisita le All Star. A 26 euro. Umbro by Kim Jones 51 Moda_New brand in Italy SWEAR. Sneakers or not? Presentare questo brand come nuovo in Italia è del tutto sbagliato. Negozi d'avanguardia e ricerca come Purple a Milano trattano queste scarpe da diversi anni. Solo che per le Swear è giunto il momento del grande lancio e si sta registrando un fermento che sembra far preludere alla grande moda. Non solo in Italia, ma anche all'estero le Swear stanno pian piano diventando un mito, un'icona. Amatissime dalle rock band inglesi, come i Franz Ferdinand, seguiti da tutto il sottobosco indie, che è poi quello che fa partire la tendenza, queste scarpe profumano già di leggenda. A partire dalla suola, sotto cui è incisa l'immagine di Jeams Dean con la scritta 'Rebel Without a Cause'. Scarpa a punta, traforata, dall'aria elegante, ma con la suola in gomma e con lo spirito alternativo. Il motivo del successo probabilmente è anche un altro. Molta gente è stufa delle solite sneakers ma non amando andare in giro con mocassini da cerimonia, ha trovato nelle Swear un’ alternativa assolutamente perfetta e glamour. E sì che la storia delle Swear è strana. Partita nel 1994 con il brand Swear Alternative l'azienda s'era specializzata nel creare scarpe alternatiave da raver, con grande successo anche in Germania. Congelato il progetto per due anni questo è ripartito, ma con una seconda linea che ha affiancato l'originale e del tutto diversa: le Swear diciamo 'eleganti'. Aperto un negozio in Carnaby Street ora la storia per un grande successo sembra già scritta.MARCO BIANCHI A sinistra le Swear Dean 2, a destra le Dean 49. In basso a destra le Swear Alternative. 52 C O N C E RT I I M P E R D I B I L I FESTIVAL ESTIVI (O QUASI) ROCKISLAND FESTIVAL 31 maggio/4 giugno - Bottanuco BG (C|O|D, Baustelle, Settlefish & more) www.rockislandfestival.com MIAMI FESTIVAL 9/10 giugno - Milano (Baustelle, Giardini di Mirò, Yuppie Flu, Diaframma & more) www.rockit.it/miami HEINEKEN JAMMIN' FESTIVAL 16/17 giugno - Imola BO (Depeche Mode, Morrissey, Kill The Young, Metallica, The Darkness, Lacuna Coil & more) www.heineken.it/hjf TRAFFIC FESTIVAL 12/15 luglio - Torino (Franz Ferdinand, Manu Chao, The Strokes, Richard Hawley & more) www.trafficfestival.com BOLOGNA BABYSHAMBLES 26/05/06 Estragon YO LA TENGO 30/05/06 Estragon TOOL 22/06/06 PalaMalaguti MILANO BRUCE SPRINGSTEEN 12/05/06 DatchForum (Assago MI) ARCTIC MONKEYS 13/05/06 Rolling Stone YEAH YEAH YEAHS 31/05/06 Rolling Stone TOOL 19/05/06 DatchForum (Assago MI) ROLLING STONES 22/05/06 Stadio Meazza PADOVA TYING TIFFANY 26/05/06 Bahia Club PARMA AMARI 13/05/06 Circolo Arci Onirica PAVIA SUPER ELASTIC BUBBLE PLASTIC 12/05/06 OrtoSonico (Giussago PV) SUD SOUND SYSTEM 19/05/06 Thunder Road (Codevilla PV) LIQUIDO 28/05/06 Festa della Birra (Cava Manara PV) PIACENZA GIULIANO PALMA AND THE BLUEBEATERS 25/05/06 Festa della Birra (Travo PC) ROMA JENNIFER GENTLE 20/05/06 Circolo degli Artisti YO LA TENGO 29/05/06 Circolo degli Artisti ROGER WATERS 16/06/06 Stadio Olimpico PLACEBO 28/06/06 Fiesta - Ippodromo delle Capannelle TORINO FIAMMA FIUMANA 13/05/06 Hiroshima Mon Amour MONDO MARCIO 21/05/06 Traffic/Via Fiesole MOSTRE IMPERDIBILI LUGANO CHRISTO E JEANNE-CLAUDE: 1958-2003 12 marzo 2005 - 18 giugno 2006 Museo d'Arte Moderna Riva Caccia 5 6900 FERRARA DE PISIS A FERRARA 12 marzo - 4 giugno 2006 Palazzo dei Diamanti COMO RENÉ MAGRITTE 25 marzo - 16 luglio 2006 Villa Olmo FIRENZE L'UOMO DEL RINASCIMENTO LEON BATTISTA ALBERTI E LE ARTI A FIRENZE TRA RAGIONE E BELLEZZA 11 marzo - 23 luglio 2006 Palazzo Strozzi RAVENNA TURNER - MONET - POLLOCK DAL ROMANTICISMO ALL'INFORMALE, OMAGGIO A FRANCESCO ARCANGELI 19 marzo - 23 luglio 2006 Museo d'Arte della Città di Ravenna Via di Roma, 13 MILANO "LIFE I GRANDI FOTOGRAFI" Dal 20 aprile al 3 settembre piazza Tito Lucrezio Caro 1 GUIDO CREPAX. IL SOGNO DEGLI ANNI 60. Dal 14 aprile al 2 luglio 2006 Spazio Mazzotta, Foro Buonaparte 60 ROMA ANTONELLO DA MESSINA Dal 28 marzo al 25 giugno 2006 Scuderie del Quirinale WAIT! Wait! è l’evoluzione di quello che è stato BellaLì magazine. Nato a Pavia esattamente due anni fa, presto diventa un progetto indipendente. Il successo è notevole. Il concept entusiasma e l'idea grafica è accattivante: il famoso barattolo della Campbell's già utilizzato da Andy Warhol, viene utilizzato come schema fisso e reinterpretato di numero in numero. Il distributore-dispenser è un barattolo vero e proprio che riproduce la stessa grafica della copertina. La distribuzione si allarga e coinvolge anche le province di Piacenza e Lodi. In simbiosi con il giornale nasce e si sviluppa il sito internet correlato, dall'indirizzo assolutamente originale: www.bella.li Wait! diventa oggi un free press a distribuzione nazionale. Wait! vuole diventare la piccola guida italiana, il vademecum essenziale delle realtà creative emergenti nazionali (ma senza evitare di segnalare importanti realtà straniere) nel mondo della moda, del design, della musica, della pittura, della fotografia. Lo trovi nei più prestigiosi negozi di abbigliamento di tendenza e ricerca, negozi di dischi, gallerie d’arte, università e locali più in voga. In centinaia di location, all’interno del suo barattolo-dispenser. Wait! lo trovi anche nel circuito di gallerie d’arte ARTSINERGY. E nei più prestigiosi showroom di moda. Concessionaria GRIGNANI SRL PAVIA - Viale Montegrappa 4/C Tel. 0382 461111 - Fax 0382 461702 VIGEVANO - Viale Commercio 116 - tel 0381/40900