Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro Roma 2012 La situazione del patrimonio edilizio pubblico e privato costituisce uno degli aspetti in cui si misura la distanza che spesso esiste tra le disposizioni di legge e il dato concreto, che possiamo rilevare guardando i fatti. Infatti, se pensiamo alle disposizioni relative alla sicurezza degli impianti e all’efficienza energetica in edilizia e le confrontiamo con i dati relativi al patrimonio esistente, non possiamo che constatare quanto la realtà sia ancora lontana dalle previsioni normative. Secondo i dati dell’Osservatorio regionale Lombardia sulla condizione abitativa, l’edilizia residenziale pubblica si compone di circa 15.500 edifici e il 38% di questi è stato costruito o ristrutturato prima del 1975. Molti impianti di riscaldamento sono alimentati ancora a gasolio o sono sovradimensionati rispetto a quanto sarebbe necessario, causando un aumento considerevole dei consumi. Le diagnosi energetiche fino ad oggi eseguite su questi edifici ma anche su altri più recenti, hanno evidenziato non solo che tutti ricadono in classe G, secondo la classificazione regionale in materia, ma che il loro fabbisogno energetico va ben oltre il limite iniziale della classe G. In pratica, la gran parte degli edifici dell’edilizia residenziale pubblica ha un fabbisogno energetico che arriva ad essere dieci volte superiore al fabbisogno massimo oggi consentito. Una quota considerevole della spesa pubblica è rivolta alla sicurezza dei quartieri, al sostegno delle diverse fragilità sociali, alle cure di malattie o infortuni. Se si ragionasse con lungimiranza, gran parte delle spese potrebbero essere ridotte con politiche della casa capaci di offrire quartieri ed alloggi privi di pericoli, vivibili, con contenuti consumi energetici e impianti sicuri ed efficienti. L’Unione europea riserva grande attenzione alle prestazioni energetiche del patrimonio edilizio pubblico, ritenendo che quest’ultimo debba costituire un esempio per tutto il settore edilizio. La direttiva 2010/31 anticipa di due anni, per gli edifici pubblici, le disposizioni per avere edifici ad emissioni “quasi zero” ed il Piano europeo per l’efficienza energetica chiede che gli Stati membri si impegnino per riqualificare almeno il 3% annuo del proprio patrimonio edilizio. La riqualificazione degli edifici non deve essere vista solo come un costo ma soprattutto come un investimento che genera risparmio e migliaia di posti di lavoro. La detrazione fiscale del 55% ha permesso di realizzare, nel periodo 2008 – 2011 importanti opere di riqualificazione energetica. Opere che hanno migliorato la qualità della vita delle famiglie, ma sopratutto che sono sfuggite al lavoro nero e quindi hanno rappresentato un’entrata fiscale per lo Stato. La crisi economica e una “speriamo” nuova Consapevolezza Ecologica hanno creato nuove esigenza nel consumatore. È sempre più normale installare impianti con collegati più generatori alimentati da fonti energetiche diverse: Pompe di Calore Caldaie a gas Caldaie a Biomassa Sistemi Solari termici o fotovoltaici Tali Sistemi Multipli, per riscaldare gli ambienti o per produrre l’acqua calda sanitaria, utilizzano la fonte energetica più conveniente in quell’istante. Viene garantito all'utente finale il minor costo di gestione nel tempo. Inoltre le nuove interfacce elettroniche permettono una semplice ed intuitiva gestione Ma la semplicità è solo apparente, questi sistemi spesso hanno bisogno di grandi professionalità per essere: Consigliati correttamente Progettati correttamente Installati correttamente Manutenzionati correttamente Il costo di questi sistemi è tale da non permettere a noi operatori errori di valutazione. “La scelta attenta degli impianti di riscaldamento delle abitazioni in particolare della caldaia e il loro mantenimento in efficenza garantiscono nel corso degli anni costi di gestione e bollette energetiche più basse, minori consumi e minore inquinamento.” Fonte MI.S.E. Proprio l'esigenza da parte del Ministero di poter inquadrare anche queste tipologie impiantistiche nel sistema delle verifiche energetiche ha reso necessario quindi un adeguamento degli allegati obbligatori e dei Libretti. Con spirito sicuramente collaborativo, come Associazione ci siamo resi disponibili a partecipare al gruppo di lavoro istituito presso il CTI, ponendo nel contempo alcuni punti fissi fondamentali, che sono stati esplicitati in un documento consegnato al Coordinatore del Gruppo di lavoro. Per Confartigianato Impianti, la corretta manutenzione degli impianti termici deve avere quale priorità principale la sicurezza. La nostra legislazione non ha mai chiarito quali fossero le corrette periodicità per mantenere un impianto in sicurezza. La Legge 10/91 e i suoi successivi Decreti è andata in parte a sopperire a questa grave mancanza, istituendo i controlli obbligatori degli impianti termici ai fini del risparmio energetico. Tali controlli hanno compreso nel tempo, anche importanti verifiche relative alla sicurezza degli impianti. Il Decreto Legislativo 37/08 prevede un libretto di uso e manutenzione dell'impianto, ma purtroppo non è mai stato dato un modello ministeriale . La modifica degli allegati G od F, deve essere affrontata in un lavoro di revisione più ampio, che comprenda anche il coinvolgimento della Direzione Sicurezza del Ministero. È importante capire quali siano le priorità e completare quello che ancora manca: linee guida sulla corretta periodicità di manutenzione degli impianti, criticità dei componenti. Per Confartigianato prioritaria è la sicurezza.* Il risparmio energetico è importante ma resta in secondo piano rispetto alla sicurezza. Ogni figura professionale avrà un ruolo fondamentale da giocare Come potremo restare, con le nostre aziende protagonisti nel mercato energetico? Verso quale direzione si dovrà orientare la figura del manutentore di impianti? Crescita professionale e maggiore competenza. La sfida da vincere? Divenire i primi consulenti dei nostri clienti sulla sicurezza e sull'ambiente! Abbiamo bisogno di formazione precisa e seria, Abbiamo bisogno di certezze per programmare il futuro delle nostre aziende. Nel mercato di oggi non possiamo più permetterci di navigare a vista! La professionalità che noi manutentore esprimiamo lavorando è frutto della nostra serietà e dell'impegno che dedichiamo alla formazione. Grazie Presidente Nazionale Manutentori Bruciatoristi Luca Falco Web Site: www.impianti.confartigianato.it Email: [email protected]