PLUS MAGAZINE 32 IN QUESTO NUMERO Stefano Zamagni Quando mercato e persona incontrano la felicità Joseph Stiglitz e Federico Rampini Un futuro in mano alle macchine… eden o inferno per l’umanità? Nave Scuola Amerigo Vespucci Una nave, il suo comandante e i suoi uomini Simone Rugiati La vita in cucina è dura, DIFFICILE e faticosa ma ti ripaga di tutti i sacrifici Europa Benefits Il miglior intermediario per il collocamento dei fondi sanitari I tesori della Turchia NICCOLÒ FABI La lunga estate calda... Periodico dell’Associazione FABI Plus per la cultura e il tempo libero Pubblicazione trimestrale Numero XXXII- settembre 2015 Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - NO/TORINO N._3/2015 : Ottà N ci I R la O e T r e v vi S O 32 M M ARIO Copertina 2 Niccolò Fabi: la lunga estate calda... Protagonisti 6 Stefano Zamagni: quando mercato e persona incontrano la felicità Tecnofuturo 10 Un futuro in mano alle macchine... eden o inferno per l’umanità? Interviste a Joseph Stiglitz e a Federico Rampini Protagonisti 14 Nave scuola Amerigo Vespucci Una nave, il suo comandante e i suoi uomini 18 Simone Rugiati: la vita in cucina è dura, difficile e faticosa ma ti ripaga di tutti i sacrifici 22 Europa Benefits: il miglior intermediario per il collocamento dei fondi sanitari OSPIti 26 A colazione con... Fabrizio Bosso NEWS 28 La Grande Muraglia (virtuale?) cinese EVENTI 30 We Women for Expo: le donne e il nutrimento del pianeta MODA 34 Stylish! RECENSIONI 40 Film, libri, mostre, musica, teatro MAPPAMONDO 46 I tesori della Turchia 52 Viaggiare tutto l’anno? Con Chiesa Viaggi il sogno diventa realtà! 54 Convenzioni nazionali Torino: vivere la città Medicina e salute 62 bIOs: la salute e il benessere della persona 64 IRM investe nella tecnologia per la salute dei pazienti 65 Problemi di udito? Fischio nell’o- recchio? C’è una novità per lei! 66 Presbiopia: arriva la lente intrao- culare trifocale 68 Dieta fai da te? No grazie PROTAGONISTI 72 Pallina e cespuglio... per un’estate tutta da ridere Comunicazione e immagine 76 Sublime armonia tra mente e corpo Idee e servizi 77 Sport, divertimento, libertà: le key words del Master Club Tennis 78 Jaipur: profumi e atmosfere dell’India 79 Pasticceria Comba: una dolce tentazione 80 Il Grifone: la semplicità non passa mai di moda 81 SPA HQUATTORDICI: un gioiello nel cuore di Torino 82 Moda, eventi, workshop. Tanti settori, un unico brand: Nonsolofashion 83 La scienza e la fede: i due poli attorno ai quali ruota l’Istituto Faà di Bruno 84 CONFERENZE E CORSI 85 Convenzioni territoriali 88 VISITE GUIDATE E SPETTACOLi 90 GITE E SPETTACOLi 92 Gli esperti rispondono 96 La parola ai lettori E D Paola Gomiero Direttore FABI Plus I T O R I A L E Va’ dove ti porta il libro Leggere è un piacere che molti si concedono soprattutto d’estate. Leggere dà emozioni, apre finestre sconosciute sul mondo, nutre i sentimenti. Ci sono libri che se incontrati al momento giusto sono in grado di guidarci e ispirarci. Ci sono libri che ci trascinano in altri mondi e ci fanno immedesimare nel protagonista, nelle sue angosce e vivere la sua storia. Qui sta la capacità dello scrittore nel saper raccontare e descrivere protagonisti e situazioni che suscitino emozioni che ci coinvolgano pienamente. È questo il caso di Chiara Campia, scrittrice esordiente, ancora studentessa liceale, che con il suo primo libro “L’ultima guardiana” (v. pag. 41) ha saputo trasporre nella vita dei protagonisti particolari, esperienze, emozioni che prova nella vita quotidiana. Chiara è una ragazza “diversamente abile” e questa sua situazione ha inevitabilmente segnato la sua infanzia e adolescenza impedendole di fatto di potersi esprimere, almeno a livello fisico, al pari dei suoi coetanei. Ma al tempo stesso l’ha spinta a sviluppare precocemente capacità e attitudini che in altre condizioni forse sarebbero rimaste sopite. Un’innata curiosità, la possibilità di osservare il mondo e le persone da un punto di vista alternativo e soprattutto una prolifica fantasia le hanno permesso, opportunamente supportata dalla famiglia, di incanalare le proprie energie verso quella che è diventata per lei una vera e propria passione: la scrittura. Giocare con le parole e la fantasia per inventare una fiaba: questo l’inizio di tutto, il gioco che fin da bambina le ha permesso di creare racconti fantastici, dapprima raccolti in un sito internet (www.giocofiabe.it) e successivamente pubblicati in alcuni volumi. “Le mie fiabe” hanno caratterizzato la sua infanzia e l’hanno aiutata a crescere, a conoscere e a conoscersi, accompagnandola serenamente fino all’adolescenza. Da qualche tempo però accarezzava l’idea di lasciare le fiabe per lanciarsi in una nuova avventura... la scrittura di un romanzo. L’inizio non è stato facile, ci racconta Chiara, non riusciva a trovare l’ispirazione o il momento giusto per cominciare. Un giorno però ha scritto poche righe e da quel momento si sono susseguite pagine e pagine. “L’ultima guardiana” partecipa al concorso per scrittori esordienti indetto dall’editore in collaborazione con la scuola Holden di Torino e la Newton Compton Editori. Mi auguro che questa esperienza possa essere uno stimolo per altre persone, soprattutto adolescenti, che hanno fatto e fanno ancora fatica a ritagliarsi un ruolo e a far sentire la loro voce. Complimenti Chiara e un grande “in bocca al lupo” da tutta la redazione del Magazine. [email protected] settembre 2015 | Plus Magazine | EDITORIALE 01 COPERTINA NICCOLÒ FABI La lunga estate calda... I B A R N B T A E R R V A I S T A O D D foto Riccardo Pinna 02 E i T T O COPERTINA Da Genova ad Ancona, passando naturalmente per la sua Roma, il cantautore ha trascorso questi mesi on stage. Stanco? No. Soddisfatto? Molto. CI SONO INTERVISTE che piacciono particolarmente e il merito è dell’interlocutore, che sa essere intellettualmente stimolante. Con Niccolò Fabi è così ogni volta. Passano gli anni, ma chiacchierare con lui non è mai una delusione. Sarà perché è un artista completo e soddisfatto del proprio percorso oppure perché è un uomo che sta vivendo fino in fondo la vita, quella vera. Qualunque sia il motivo, dopo quasi trent’anni di carriera questo cantautore ha ancora molto da dare e altrettanto da raccontare. E a proposito di carriera, ricordarla è un dovere. Era il 1986 quando ha fatto la sua incursione nel mondo delle sette note come assistente al palco per Alberto Fortis. Nel 1996, con il singolo Dica, arriva il successo e l’anno successivo, con il brano Capelli, vince il Premio della Critica nella Categoria Nuove Proposte al Festival di Sanremo. Nel ‘98, sempre sul palco del Teatro Ariston, presenta Lasciarsi un giorno a Roma che fa parte del secondo album, Niccolò Fabi, che include sia Vento d’estate in cui canta con Max Gazzè e che vince il Disco per l’estate, sia Immobile in cui è affiancato da Frankie HI-NRG. Anche gli anni seguenti sono costellati da successi. Nel 2000 pubblica Sereno ad ovest, sostenuto dal singolo Se fossi Marco; questo terzo lavoro precede una raccolta dei suoi pezzi più celebri, cantati in lingua spagnola per il mercato estero. Nel 2003 esce La cura del tempo che contiene Offeso in cui duetta con Fiorella Mannoia e Il negozio d’antiquariato con la partecipazione di Stefano Di Battista, nel 2006 vengono invece distribuiti Novo Mesto, registrato nella omonima cittadina Slovena, e la prima raccolta, Dischi volanti 1996-2006. Il 2007 lo vede ideatore e produttore del progetto Violenza 124 insieme con Mokadelic, Olivia Salvadori & Sandro Mussida, Boosta dei Subsonica, Roberto Angelini, il GnuQuartet e la Artale Afro Percussion Band. La collaborazione con il gruppo post-rock psichedelico Mokadelic sfocia anche nella scrittura e nella realizzazione della colonna sonora del film di Gabriele Salvatores Come dio comanda tratto dall’omonimo libro di Niccolò Ammaniti. Il 2009 firmato Niccolò Fabi include un nuovo disco, Solo un uomo, e il documentario Parole che fanno bene che testimonia l’attività sanitaria in Uganda dell’Ong Medici con l’Africa CUAMM. Nel 2010 il cantautore organizza Parole di Lulù, la festa di compleanno per la figlia Olivia scomparsa all’età di due anni a seguito di una forma acuta di meningite: un concerto che ha visto la presenza di oltre cinquanta musicisti e circa ventimila persone e dove sono stati raccolti i fondi a favore dell’Ong Medici con l’Africa CUAMM per la costruzione del reparto pediatrico dell’ospedale di Chiulo in Angola. Nello stesso anno viene pubblicato il singolo Parole parole in cui Niccolò affianca Mina e i cui proventi sono devoluti, ancora una volta, all’ospedale di Chiulo. Nel 2011 collabora con Daniele Silvestri al brano Sornione contenuto nell’album S.C.OT.C.H. firmato dall’amico romano e nel 2012 esce il settimo disco della sua carriera: Ecco. Nel 2013 con Daniele Silvestri e Max Gazzè, Niccolò parte per un viaggio nel sud del Sudan in collaborazione con Medici con l’Africa CUAMM per consegnare i proventi di Parole di Lulù. Al ritorno da questa esperienza i tre decidono di iniziare insieme un nuovo percorso artistico: il 2014 è l’anno di Life is sweet, brano scritto a sei mani che racconta l’esperienza condivisa nel continente africano. Nello stesso anno esce Il padrone della festa a cui segue un lungo e importante tour italiano ed europeo. Questi mesi del 2015 raccontano invece di un cofanetto edito da Universal/Sony del trio Fabi, Silvestri e Gazzè, dell’importante esibizione dello settembre 2015 | Plus Magazine | COPERTINA 03 COPERTINA scorso ventidue maggio all’Arena di Verona nella quale gli artisti si sono esibiti insieme con il GnuQuartet, e di una serie di live che vedono il cantautore ora in veste di solista ora con il quartetto. I concerti hanno riscosso un grande successo di pubblico e critica. Avevamo dubbi? Partiamo dalla fine: l’estate appena trascorsa. È stata frenetica e dinamica. I concerti sono un bel modo per viaggiare, incontrare persone, vivere esperienze sempre nuove: oltre al gusto del suonare c’è anche la curiosità verso il presente e nei confronti del contatto umano. I live con Max Gazzè e Daniele Silvestri avevano un format molto centrato su noi tre, mentre con il GnuQuartet abbiamo stravolto le mie canzoni perché le abbiamo dovute adattare al quartetto e in questo senso sono diventate molto più originali e interessanti. Fabi, Silvestri, Gazzè: un’amicizia lunga una vita o un bel connubio professionale? Entrambi. Nei concerti ci siamo resi conto dell’insolita atmosfera di informale amicizia che c’è tra di noi. La nostra è una partecipazione rilassata e non una sgomitata adiacenza, questo perché c’è l’intimità del legame sincero. I nostri caratteri, poi, non sono inclini al narcisismo e questo rende tutto più fluido sul palco. Per una fortunosa alchimia ognuno dei tre ha un linguaggio che non entra nell’altro e che nel live si traduce in naturalezza, anche quando si è di fronte al pubblico dell’Arena di Verona, un momento davvero significativo e carico di emozione. GnuQuartet: qualcosa da dichiarare? Sono una conoscenza antica e negli anni abbiamo avuto diverse occasioni di compresenza durante alcuni festival che hanno fatto nascere in noi la voglia di collaborare in modo estemporaneo. Nel 2007 li avevo coinvolti nel mio progetto Violenza 124, ma questa è la prima volta che curiamo insieme un lavoro più architettato, che in questo caso si compone di circa venti brani. Per natura e per sonorità loro si adattano perfettamente al mio lato sentimentale, ma per ritmica entrano con semplicità nel mio mondo funk. Parliamo dei live: quanto dai e quanto ti danno? Il concerto è puro battito cardiaco: sul palco c’è l’esposizione personale e tutto in un attimo può diventare gioia o crocifissione. Non si può mai dare nulla per scontato e l’adrenalina è una costante. Rispetto al musicista, il cantautore ha un coinvolgimento personale molto più forte perché le sue canzoni sono racconti di vita e di emozioni. Personalmente metto un pezzo di cuore nelle mani di chi mi ascolta. Glielo affido con tutti i rischi che ne possono conseguire. Esibirti in un’arena o in un teatro. Percepisci la differenza in termini di risposta del pubblico? Nei palazzetti e negli ampi spazi la massa ha una potenza d’urto impattante e un applauso diventa subito un suono forte, ma indistinto. 04 Nei teatri e nei club il rapporto con le persone è più intimo, ma anche più imbarazzante perché si ha meno protezione. Mentre canto vedo lo sbadiglio o la commozione ed è difficile non farsi condizionare. A che punto sei della tua carriera? Dopo il concerto con Daniele Silvestri e Max Gazzè dello scorso ventidue maggio all’Arena di Verona ho capito che sono arrivato. La reazione del pubblico dopo Costruire, eseguita con l’arrangiamento del GnuQuartet, mi ha fatto percepire che tutti questi anni, fatti di gioia ma anche di sacrifici, sono serviti per far arrivare alle persone il mio messaggio. Se fossi Wikipedia cosa scriveresti di te? (Ride). Davvero difficile descriversi! Il concetto di musicista e autore di canzoni ingloba il significato di cantautore, ma nel mio caso il canto è sempre arrivato dopo rispetto alla coralità. Scriverei che sono una persona che ha stravolto il rapporto con se stesso perché ha marchiato la sua vita con le sue parole. Un album o una canzone che hai nel cuore? Tengo particolarmente a due brani per l’affetto che ho ricevuto in cambio. Uno è Solo un uomo: è davvero mio nel profondo e non mi stancherò mai di farne il mio colore di fondo in ogni fase della vita. L’altra è Costruire: la definisco la canzone del pubblico e so che la sua esecuzione significa tanto. Tu di sogni ne hai realizzati molti, ma ce n’è uno che è ancora in sospeso? Non voglio ripetermi, ma dopo essermi esibito all’Arena di Verona so di aver raggiunto un traguardo importante. L’obiettivo è non abbassare mai la guardia e avere sempre voglia di creatività, di sensibilità e di emotività. Se mi immagino tra dieci o quindici anni non mi vedo ancora su un palco a ripetere un copione all’infinito. Il mio sogno è passare alla regia perché anche dietro le quinte c’è molto di stimolante. Nella tua storia artistica e personale non hai mai dimenticato chi soffre. Sei attento al sociale, ma lo fai senza retorica. Un equilibrismo non sempre facile… Mi viene naturale e devo dire che mi arricchisce molto. Certe campagne si devono fare per dare luce, ma darne troppa diventa ombra. Si rischia di avere l’effetto opposto e di suonare retorici. Un bell’equilibrismo, come dici tu Barbara. PROTAGONISTI Quando mercato e persona incontrano la felicità Intervista all’economista Stefano Zamagni al termine di una sua Lectio magistralis I N T E R M A R I A N G E L A V I S T A D i S A L V A L A G G I O P rofessore ordinario di Economia politica all’Università di Bologna, Stefano Zamagni è anche adjunct professor of International Political Economy alla Johns Hopkins University. Dal 1999 è membro della New York Academy of Sciences. Alcuni suoi manuali di Economia sono in uso in università prestigiose come Oxford e i suoi testi sono stati tradotti in sei lingue straniere. Per 12 anni l’economista è stato professore di Storia dell’analisi economica alla Bocconi di Milano. Zamagni ha poi insegnato alla Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione. Il 9 novembre 2013 è stato nominato da Papa Francesco membro ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze. Il professore è intervenuto in qualità di ospite d’onore all’annuale assemblea dei soci di Federmanager Torino sul tema: la ricerca della felicità è possibile in economia? La risposta è sì. In poco meno di un’ora ci ha spiegato come. È l’attenzione verso il capitale umano che rende le risorse materiali profittevoli. Questo è stato il filo conduttore del mio intervento. Sono partito dal cosiddetto “Paradosso della felicità”, teorema del 1974 dello statunitense Richard Easterlin: la felicità cresce proporzionalmente al reddito sino a un certo punto, ma poi inizia a decrescere. 06 PROTAGONISTI Più lavori, più produci, meno tempo hai per le relazioni umane e interpersonali e per essere felici è necessario essere riconosciuti per il proprio valore umano, altrimenti si è soli. Lo diceva anche Aristotele che per essere felici dobbiamo rispecchiarci nel volto degli altri. L’economia si è basata negli ultimi decenni sul concetto di Individualismo libertario: ognuno fa da sé, con un’autocostruzione dell’Io che genera solitudine. Allora, professore, come si può tendere alla felicità in uno scenario come questo? Oggi siamo nell’epoca del post taylorismo. Nel taylorismo l’impresa corrispondeva al manager. Oggi c’è sempre più una netta distinzione fra proprietà e gestione. Il manager deve soddisfare l’imprenditore, ma deve vedersela anche con i collaboratori e rischia così di essere preso in mezzo a un “conflitto di interessi”. Se ne esce ritrovando il rapporto fra economia e etica. La logica business in business and gift is gift è una logica dissociativa e schizofrenica. Il credo che l’economia ha una sua logica è errato. Innanzitutto, occorre tornare a parlare di sviluppo e non di crescita. Dal latino “sviluppo”: togliere le catene. In secondo luogo, dobbiamo riscoprire il leader d’impresa come un educatore, dal latino “e ducere”, portare fuori, cioè fare avanzare i destini dell’azienda. Mi piace citare Thomas Merton, manager statunitense convertitosi in monaco trappista, autore del best seller Nessun uomo è un’isola: “Il tempo sfugge fra le nostre mani ma può sfuggire come sabbia o come sementi, con la differenza che queste ultime danno frutti”. Guardando all’attualità, abbiamo letto della sua avversità al decreto definito Investement Compact, che all’articolo 1 prevede che le maggiori banche popolari diventino società per azioni. Il tema è caldo perché stiamo parlando di dieci istituti sopra gli otto miliardi di attivi. Il “Decreto Banche Popolari” è inaccettabile nel metodo e inadeguato nel merito. È inaccettabile, perché in una economia di libero mercato non può essere l’organo politico ad imporre – con la forza della legge – ad un soggetto economico di mutare la propria identità. Questa appartiene alla libera scelta dei cittadini. Il governo può intervenire sullo schema di incentivo oppure usare la “moral suasion”, ma non può usare la costrizione a meno di uscire dall’orizzonte della democrazia liberale. Il decreto poi è inadeguato, perché cancella un pezzo importante della storia bancaria del nostro Paese. In particolare, mina alla base la biodiversità economico-finanziaria: e questo è un grande pericolo. È vero che le grandi banche popolari hanno bisogno di essere regolate per le ragioni che tutti ormai conoscono. Ma si doveva agire con il me- settembre 2015 | Plus Magazine | PROTAGONISTI 07 PROTAGONISTI è ancora pronunciata in merito. Eppure, quella separazione è indispensabile. todo dell’autoriforma, come poi il governo ha fatto con le Banche di Credito Cooperativo (BCC), estrapolate in extremis dal decreto del gennaio 2015. Non capire che la cooperazione è massimamente necessaria in un settore come quello bancario vuol dire non capire il significato profondo dell’attività bancaria. Anche lei ritiene dunque che questo testo sia in conflitto con la Costituzione, che prescrive alla Repubblica di riconoscere “la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità”? Sei ex-presidenti e giudici della Corte Costituzionale hanno precisato i termini della questione di incostituzionalità del decreto in questione. Ma a prescindere dagli aspetti giuridici, una cosa è certa: quel decreto è contrario allo spirito della Carta Costituzionale. Basterebbe che si andassero a leggere le relazioni dei membri della Costituente agli articoli che riguardano la parte economica della Carta per comprenderne le ragioni. C’è chi sostiene che sarebbe stato più efficace imporre la separazione tra attività di banca commerciale e d’investimento, che ne pensa? La separazione tra attività di banca commerciale e attività di banca d’investimento era il cuore della legge americana Glass-Steagall approvata nel 1933, a ridosso della crisi bancaria seguita alla crisi del ‘29. Questa legge venne poi maldestramente abrogata dal presidente Clinton nel dicembre 1999 per compiacere le “sette sorelle” bancarie. Sette anni dopo, nel 2007 scoppiò la bolla speculativa. Il pragmatismo americano ha portato all’approvazione nel 2010 della legge Dodd-Frank, che riprende, in modo peculiare la vecchia legge. Qualcosa di simile è stato fatto in UK, ma l’Unione Europea non si 08 Suscita perplessità anche il decreto legge contenente nuove norme per contrastare il mancato pagamento dei debiti nei confronti delle banche. La nascita di un “mercato secondario di crediti di sofferenza” e la deducibilità delle svalutazioni sui crediti che passano da cinque anni ad uno sono alcune misure. Sono anche segnali che più di un aspetto va considerato sul fronte del risparmio. Da gennaio prossimo le banche in crisi potranno attingere da conti sopra i 100 mila euro, da azioni e obbligazioni dei propri clienti, probabilmente anche in caso di operazioni speculative azzardate. Gli italiani devono aver timore per i propri risparmi? E l’Italia rischia di finire come la Grecia? No, è impossibile che l’Italia possa finire come la Grecia, per tante ragioni. Primo, perché l’Italia ha una classe imprenditoriale di tutto rispetto e una struttura produttiva capace di realizzare innovazioni di rottura (disruptive innovations). Secondo, perché il nostro Paese ha capacità di recupero (cioè di risorgere), che nessun’altra nazione ha mai avuto: basta studiare la storia dall’epoca romana in avanti (Rinascimento, Risorgimento, Miracolo economico). Terzo, perché l’Italia ha una società civile, capace di controllare la società politica, che la Grecia non ha mai avuto. Si pensi solo alle organizzazioni a movente ideale (OMI), come volontariato, ONG, imprese sociali, fondazioni civili, associazioni di promozione sociale, enti pressoché inesistenti in Grecia. Ci salutiamo allora con un altro motto di speranza: investire nelle risorse umane e nelle relazioni è possibile anche in tempo di crisi. Sì, ma occorre un maggior coinvolgimento tra impresa e società civile e territorio. Incrementare i rapporti con le scuole, con le amministrazioni, perché l’impresa è viva se è viva per il territorio che la ospita. Anche l’Istat non considera solo più il PIL nel valutare lo sviluppo economico di un paese ma ha recentemente introdotto un nuovo indicatore, il Benessere equo e sostenibile (Bes) perché, tornando a quello che diceva Aristotele, bisogna divertirsi, dal latino “divertere”, ovvero uscire da se stessi per incontrare il volto di un altro. Ecco che allora economia, mercato e persona possono incontrare la felicità. PREVIDENZA • Fondi Pensione • TFR • TFM • Long Term Care PREVENZIONE • Check up mirati • Tutela della Salute • Second opinion • Assistenza in emergenza PRESTAZIONE • Rimborso Spese Mediche • Sanident: cure dentarie • Copertura Infortuni • Dread Disease • Copertura Premorienza • Key Man Europa Benefits PER IL WELFARE AZIENDALE COMPLEMENTARE: FONDO PENSIONE, ASSISTENZA SANITARIA, LTC, DREAD DISEASE, E TUTTI GLI ALTRI BENEFITS AL LORO MEGLIO, CON FORMULE ORIGINALI E INNOVATIVE Europa Benefits è la più importante società italiana specializzata negli employee benefits. Nel 2015 vince il primo posto agli Italy Protection Awards come “Miglior intermediario per il collocamento dei fondi sanitari”. Con ! 138 milioni di premi intermediati nel 2014, 300 clienti tra financial institutions, aziende commerciali e industriali e studi professionali associati, Europa Benefits realizza e ottimizza da oltre 25 anni programmi aziendali per la previdenza e assistenza dei Dipendenti e Collaboratori, personalizzandoli in base alle diverse esigenze. Ogni anno, centinaia di migliaia di persone contribuiscono a programmi di welfare complementare tramite fondi pensione e casse di assistenza sanitaria creati appositamente per loro da Europa Benefits; la Società ha infatti collaborato alla creazione di fondi pensione come Previbank, Fonchim, Previndai, Previambiente e, in ambito assistenziale, alla crescita di casse di assistenza quali Casdic e Previtalia. Dal 1988 ad oggi la Società ha dato tranquillità e protezione a milioni di lavoratori. Ai Clienti vengono fornite idee innovative per la progettazione ex novo e “chiavi in mano” di iniziative assistenziali e previdenziali, armonizzandole con quelle eventualmente già in essere nelle rispettive aziende, ottimizzandone le risorse ed allineandone tempestivamente la gestione ad ogni cambio di normativa. Le idee di Europa Benefits si traducono in sensibili risparmi, favorevoli rapporti costi-benefici e miglioramenti nell’applicazione di tutte le agevolazioni fiscali e contributive consentite, producendo un elevato grado di soddisfazione nelle relazioni con gli Enti aderenti ed i loro dipendenti e collaboratori. MIGLIOR INTERMEDIARIO PER IL COLLOCAMENTO DEI FONDI SANITARI EUROPA BENEFITS S.r.l. - Corso Monforte, 7 - 20122 Milano Tel. +39 02.76.000.949 • Fax +39 02.76.39.68.53 • E-mail: [email protected] • Sito web: www.europabenefits.it TECNOFUTURO UN FUTURO IN MANO ALLE MACCHINE 10 TECNOFUTURO Interviste a Joseph Stiglitz, Premio Nobel per l’Economia e a Federico Rampini, inviato a New York e Silicon Valley per “ La Repubblica” EDEN O INFERNO PER L’UMANITÀ? Q I N T E R V I S T E P I E T R O D i G E N T I L E uando tra il 1994 e il 1999 nacquero le prime grandi Corporation Internet, i fondatori avevano già una visione ben chiara di come sarebbe stato il mondo vent’anni dopo. Questo perlomeno per i Guru delle dot.com che oggi sono sopravvissute alla prima generazione avendo individuato il modello di business più adeguato. Parliamo dei fondatori di Yahoo, Google, Amazon, eBay ed altri grandi. Nella versione più sofisticata, per questi visionari, il “mercato” era già globale e con miliardi di potenziali utenti: è chiaro che realtà simili avrebbero potuto nascere solo negli Stati Uniti ed in particolare in quel favoloso concentratore di menti geniali che è la Silicon Valley californiana. Tra il 1999 e il 2003 anche le grandi banche, prima americane e poi europee si sono gettate in questa avventura, concependo inizialmente Internet quale semplice canale di vendita che si andava ad aggiungere, sovrapponendosi, alla esistente rete di vendita fisica. A distanza di vent’anni ed alla quarta generazione di Corporation Internet, dopo i Social Networks sono arrivati i siti della Sharing Economy (quali Uber e Airbnb tanto per fare due nomi), che nonostante le stratosferiche quotazioni potenziali devono ancora oggi dimostrare valore e redditività, avendo un modello di business che non si basa semplicemente sulla “disintermediazione”, come per le precedenti ma sulla “disruption”, cioè sullo stravolgimento totale dei canoni economici del passato, operando sostanzialmente con “beni altrui” ottimizzandone l’utilizzo. Uber, è la più grande società di taxi al mondo, ma non possiede taxi, Airbnb è potenzialmente la più grande “catena alberghiera” senza possedere un solo hotel. Per il settore bancario da alcuni anni si parla di fenomeno “FinTech”, compagnie a metà strada tra la tecnologia e la finanza, che stanno erodendo componenti dell’economia bancaria: esempio per tutti lo spin-off di PayPal che dal 20 luglio 2015 è quotato sul NASDAQ di New York, con l’intenzione dichiarata di stravolgere il sistema mondiale dei pagamenti. settembre 2015 | Plus Magazine | TECNOFUTURO 11 TECNOFUTURO Joseph Stiglitz In vent’anni la società è cambiata moltissimo adeguandosi ai nuovi stili di vita low cost basati sulla Rete, ma la politica deve ancora recepire pienamente tali cambiamenti. Solo la classe politica statunitense sembra aver compreso appieno la grande rivoluzione a cui siamo di fronte. La campagna elettorale per il prossimo Presidente USA è già incentrata sui temi della Wikinomics o Sharing Economy. Il risultato di questa inadeguatezza della classe politica a livello mondiale ma in particolare europeo ed italiano è sotto gli occhi di tutti: la differenza tra ricchissimi e resto della società sta crescendo a ritmi sempre più rapidi, il digital divide tra coloro che possiedono e controllano le “tecnologie” e coloro che ne sono semplici attuatori o ancora peggio utilizzatori finali è sempre più ampio: top manager del settore Internet e bancario sono sempre più pagati e nello stesso tempo fanno “cartello” (come avvenuto in California qualche mese fa) per evitare che i propri impiegati anche di grande capacità possano passare da una compagnia all’altra chiedendo uno stipendio maggiore. In aggiunta a tale situazione, da alcuni anni si sta verificando un fenomeno da molti previsto e sempre più reale: la progressiva sostituzione delle macchine e dei software in moltissimi lavori compiuti dagli esseri umani, con unico vantaggio da parte delle Corporation che hanno ingentissimi capitali per investire in tecnologie sempre più sofisticate, in grado di cancellare milioni di posti di lavoro, senza peraltro crearne di nuovi nel breve periodo. L’avidità di alcune Corporation dalla fulgida immaginazione ma dal meno apprezzabile operato sociale, ha portato molte di queste a stabilire la propria sede fiscale in “paradisi” e “free zones” che garantiscono un’elusione fiscale di notevole importo. Quello che sta avvenendo è un reale drenaggio di ricchezza e benessere dalla classe media europea e statunitense a favore di queste Corporation che nonostante gli stratosferici utili e bonus elargiti ai top manager non restituiscono attraverso la leva fiscale quasi nulla al tessuto sociale in cui sono nate e tanto meno al tessuto sociale globale in cui operano. Ne è riprova la stessa Silicon Valley, che in un mondo ideale dovrebbe configurarsi quale piccolo paradiso terrestre e dove invece i barboni vivono a pochi metri dalle sedi faraoniche delle Internet Companies. Di questi temi abbiamo parlato in più riprese nelle ultime settimane con due personaggi dalla visibilità a livello planetario, che hanno ben com- 12 preso la deriva potenziale a cui è destinata l’umanità se non si effettua un cambio di rotta deciso all’operato attuale. Entrambi gli intervistati sono fermamente convinti che le tecnologie possano portare ad un benessere per tutta la società, ma solamente se questi benefici verranno redistribuiti in modo equo. Abbiamo incontrato il Premio Nobel Joseph Stiglitz, nel corso del Festival dell’Economia di Trento 2015. Il giorno della conferenza stampa Stiglitz ha lanciato un’iniziativa appoggiata da un’ampia coalizione internazionale di forze. L’obiettivo è mettere fine alla gigantesca elusione fiscale delle multinazionali, con casi eclatanti come Apple e Google, regine di Wall Street, macchine dai profitti multimiliardari, che riescono a pagare aliquote fiscali vicine allo zero. Tutto ciò a causa dei governi che consentono scappatoie legali. “Le nazioni sviluppate devono imporre la minimum corporate tax - ha affermato il Premio Nobel dell’Economia durante la conferenza - è questo l’unico modo per fermare la gara al ribasso, la corsa a chi paga meno tasse. Il vantaggio sarebbe enorme: consentirebbe di reperire nuove risorse per lo sviluppo, e di abbassare la pressione fiscale sul ceto medio”. L’iniziativa è sostenuta dalla Indipendent Commission for the Reform of International Corporate Taxation (ICRICT). Tra i promotori anche The Council for Global Unions l’organizzazione ombrello che riassume le sigle sindacali di tutti i settori lavorativi al mondo, tra cui UNI Global Union. ● Intervista a Joseph Stiglitz Professor Stiglitz, parlando del settore finanziario, la differenza di stipendio tra top manager ed i normali impiegati sta raggiungendo rapporti molto alti, fino a cento volte lo stipendio base. Questo divario sta ancora crescendo, inoltre in futuro le nuove tecnologie potrebbero cancellare milioni di posti di lavoro in tutta Europa e in Italia: ritiene corretta questa situazione e cosa possiamo fare per riportare il tutto a condizioni accettabili? Prima di tutto io penso che in molte nazioni del mondo, in particolare negli Stati Uniti ed in UK, il settore finanziario sia troppo grande rispetto all’economia nazionale, il peso della finanza è passato dal 2,5% del PIL all’8% del PIL in pochi anni senza che l’economia delle nazioni interessate crescesse allo stesso ritmo. Ciò ha portato a maggiori disuguaglianze, mag- TECNOFUTURO giore instabilità e discriminazioni a causa dell’atteggiamento predatorio di alcune grandi realtà soprattutto negli USA. Il fatto che in queste nazioni il settore finanziario possa ridursi ed in particolare certi colossi bancari possano ridurre il loro peso non mi preoccupa affatto. In secondo luogo la maggior parte delle discussioni in Europa e USA si focalizzano sulla prevenzione di atteggiamenti scorretti come la manipolazione del mercato, piuttosto che controllare che tali istituzioni finanziarie facciano il vero lavoro per cui sono nate, cioè le banche: prestare denaro alle piccole e medie imprese, far nascere nuove imprese, creare nuovi posti di lavoro. Penso che uno dei problemi maggiori nel settore finanziario, ma anche nelle grandi Corporation ad alta produttività, è che i relativi CEO si preoccupano più dei risultati a breve termine ed alla crescita dei propri bonus, piuttosto che alla redditività a lungo termine e al benessere degli stakeholder, quali dipendenti e tessuto sociale in cui queste Corporation si sviluppano. Questo è il motivo per cui qualche settimana fa a Washington abbiamo suggerito la riscrittura delle regole ed i meccanismi che portano a determinare i comportamenti dei CEO della finanza, ponendo un limite agli eccessivi stipendi che gli stessi CEO si attribuiscono, mettendo maggiore enfasi sui risultati a lungo termine e sulla creazione di benessere per tutta la società. ◆ ◆ ◆ ◆ ◆ Nei giorni successivi all’intervento di Stiglitz a Trento, la notizia dell’iniziativa ha fatto il giro del mondo ed è stata ripresa anche dai giornali italiani. Nel frattempo, con la crisi della Grecia, le interviste e le dichiarazioni di Stiglitz hanno riempito le pagine dei principali quotidiani mondiali. Tra i personaggi che hanno dato risalto mediatico alla notizia vi è stato Federico Rampini corrispondente per “La Repubblica” da New York e Silicon Valley. Abbiamo avuto l’opportunità di incontrare a Polignano a Mare nel corso del Festival del Libro Possibile, lo scrittore e giornalista, famoso per i suoi testi legati alla tecnologia e mondo del lavoro: ne è scaturita un’intervista anche ricollegata alle parole di Stiglitz che andiamo a riportare per la parte di diretto riferimento all’iniziativa. Federico Rampini ● Intervista a FEDERICO RAMPINI Stiglitz a Trento ha presentato un’iniziativa molto interessante: le sue parole sono prese in seria considerazione da parte di molti Capi di Stato e di Governo, crede che avrà successo e cosa si può fare nel caso in cui nei prossimi anni vengano cancellati milioni di posti di lavoro per l’inarrestabile avanzamento delle nuove tecnologie? La Sharing Economy sta letteralmente stravolgendo gli assetti mondiali. Facciamo l’esempio della musica ma potremmo farlo per decine di settori nel mondo: negli anni ‘60 i Beatles sono riusciti a guadagnare l’equivalente oggi di centinaia di milioni di euro in pochi anni, vendendo le loro canzoni. Oggi con Internet questo non sarebbe più possibile. Oggi un gruppo come i Beatles farebbe la fame perché il modello della musica gratuita, come quello del giornalismo online, come decine di altri settori economici, arricchisce unicamente un manipolo di grandi Corporation Internet che controllano i canali di distribuzione, i Padroni della Rete. Faccio un altro esempio, quello dei traduttori: è una categoria che sta scomparendo con l’avanzare degli algoritmi di traduzione, per esempio i sofisticatissimi software creati da Google. Intere categorie lavorative stanno scomparendo, spesso si lavora gratis e chi guadagna sono le grandi Corporation Internet che incassano davvero tanto, basta guardare la costante crescita del valore delle loro azioni a Wall Street. Non solo appoggio e ammiro la proposta di Stiglitz ma voglio fare un’ulteriore provocazione: cominciamo a tassare i robot ed i software di intelligenza artificiale che stanno sostituendo il lavoro umano. Non è una semplice boutade: ogni volta che un’azienda assume un operaio deve pagare contribuiti sociali, sanitari e tasse. Per quale motivo un robot che sostituisce l’uomo non dovrebbe contribuire a pagare la pensione o le cure mediche agli esseri umani? Per quale motivo la ricchezza creata dalle macchine non dovrebbe contribuire a sostenere chi perde il lavoro a causa loro? Cominciamo a far pagare le tasse ai Robot! Tutto quello che oggi sembra impossibile, diventa possibile, quando si inizia a pensare fuori dagli schemi. settembre 2015 | Plus Magazine | TECNOFUTURO 13 PROTAGONISTI NAVE SCUOLA AMERIGO VESPUCCI UNA NAVE, IL SUO COMANDANTE I N T E R V I S T A V I N C E N Z O d i S C A R I N G E L L A C orreva l’anno 1970 io marinaio in servizio di leva, una città, un porto, un mare con i suoi profumi. È davanti ai miei occhi, stupenda, meravigliosa, il sole illumina tutta la sua figura facendo risaltare i colori del suo abito, in un gioco di luci, con il mare che sembra uno specchio in cui questa creatura riflette se stessa in tutta la sua maestosità. Sono passati quarantacinque anni, la rivedo, sempre uguale, incantevole… è l’Amerigo Vespucci, Nave Scuola adibita all’addestramento nell’arte marinaresca degli allievi cadetti dell’Accademia Navale di Livorno. Definita la nave più bella del mondo, è un gioiello incastonato nel grande mosaico della nostra Marina Militare. È l’alba del 22 febbraio 1931, lo scafo del Vespucci scende in mare verso la storia, la nave è figlia dei cantieri navali di Castellammare di Stabia. Una particolarità: il giorno del suo battesimo corrisponde alla ricorrenza della scomparsa, avvenuta a Siviglia il 22 febbraio del 1512, del grande navigatore fiorentino, come a rappresentare uno scambio di testimone. Abbiamo davanti il suo 119° Comandante, il Capitano di Vascello Curzio Pacifici, classe 1964, che ci accompagnerà a bordo della “sua nave”. Comandante, ci racconti il suo percorso prima di approdare al Comando del Vespucci? Sono cresciuto a Livorno, città sede dell’Accademia Navale, e mio padre è stato Comandante di sommergibili. Se sommiamo il tutto, con l’aggiunta Capitano di Vascello Curzio Pacifici, Comandante dell’Amerigo Vespucci. 14 PROTAGONISTI di un profondo sentimento di amore per il mare e per l’avventura, entrare in Marina per me era la scelta più naturale e spontanea possibile. Al termine dei quattro anni di Accademia la decisione della specializzazione professionale è stata molto combattuta, le opportunità erano molte e tutte di elevatissimo pregio: da Incursore a Idrografo, da Specialista delle Telecomunicazioni a Pilota di aereo o elicottero. La mia scelta è ricaduta su quest’ultima opzione. Dopo diverse esperienze importanti come il periodo entusiasmante presso le Scuole di volo della U.S. Navy, il periodo trascorso al Comando Strategico NATO di Norfolk in USA e una tappa allo Stato Maggiore della Marina come Vice Capo Reparto Aeromobili, eccomi approdare al Comando della prestigiosa Nave Scuola Amerigo Vespucci. zione e innovazione, ovvero un connubio che va di pari passo con l’evoluzione tecnologica e con i valori cristiani e dell’arte marinaresca propri delle nostre origini. Il motto della nave è “Non chi comincia ma quel che persevera”: si riconosce in queste parole? Ogni nave della Marina Militare ha un motto che la accompagna per la sua intera esistenza e diventa parte integrante dello spirito della nave; quello Comandante, ci parli dell’equipaggio, delle varie professionalità che affiancano gli allievi nella loro formazione. L’equipaggio è composto da 270 militari, uomini e donne tutti professionisti, che permettono di garantire le funzioni primarie dell’Unità. Nel periodo estivo, la nave imbarca gli allievi dell’Accademia Navale per la consueta E I SUOI UOMINI del Vespucci è una frase, attribuita al grande Leonardo da Vinci, che ben si sposa con un ambiente di elevato ingegno umano, di formazione e addestramento all’arte marinaresca. Ogni Comandante trasmette, grazie all’esperienza acquisita sul campo, un messaggio ai suoi uomini, qual è il suo? L’essere al Comando di questa meravigliosa nave rappresenta un immenso onore e un privilegio, ma anche una grande responsabilità; non si tratta, infatti, di saper solo scegliere la rotta migliore o impartire l’ordine più appropriato, ma bisogna essere costantemente un modello di riferimento per tutto il personale di bordo, saper fornire quei valori e quegli ideali fondamentali per creare una cultura del mare in ogni membro dell’equipaggio. Il messaggio che ho trasmesso è quello di agire sempre con coerenza, in un equilibrio bilanciato tra sostanza, forma ed etica. Consapevoli che non basta una domanda e una risposta per descrivere il Vespucci e le sue caratteristiche tecniche e operative, come possiamo definire questa nave con poche parole? Ritengo possa definirsi senza tempo. Se possiamo sintetizzare con due parole Nave Vespucci è tradi- settembre 2015 | Plus Magazine | PROTAGONISTI 15 PROTAGONISTI le gabbie volanti, i velacci e i contro, ed una volta in rotta, aprono tutta la velatura... è una soddisfazione unica, di avere lavorato tutti in squadra con l’emozione di navigare solo grazie alla forza del vento. Campagna di Istruzione, con circa 100 allievi ed un team di supporto di una trentina di militari, arrivando così a pieno regime con oltre 400 persone a bordo. Si potrebbe definire come un paese, che non solo galleggia, ma si sposta con ritmi ben cadenzati, con la missione principale di addestramento degli allievi e rappresentanza e promozione d’immagine dell’Italia nel mondo. Ricordo che come nave militare, siamo territorio italiano ovunque ci troviamo e pertanto rappresentiamo in toto la nostra Nazione. Comandante, la presenza delle donne nelle forze armate si è consolidata negli anni; il Tenente di Vascello Catia Pellegrino è stata posta al Comando del Pattugliatore “Libra”, prima donna a fregiarsi del titolo di Comandante su una nave della Marina Militare. Quando vedremo un’ufficiale donna sul cassero della Nave Vespucci? Logicamente dovremo attendere il normale corso degli eventi e delle promozioni, fino a quando le prime signore raggiungeranno il grado di Capitano di Vascello e quindi, a seguito di attenti criteri di selezione, qualcuna di loro sarà scelta per questo prestigioso incarico. Ci descriva il momento magico in cui la nave vive la sua essenza di veliero? Una volta effettuato il briefing meteo ed accertate le condizioni di navigazione, la chiamata del “posto generale alle vele” è scandita dal “Fischio del Nostromo” che si raduna con i suoi sottoposti al centro della nave e chiama “a posto” tutto il personale suddiviso per albero di assegnazione. Così abbiamo ai piedi degli alberi di trinchetto, maestra e mezzana circa 180 persone pronte a salire “a riva”: prima i capi barra, capi coffa, gabbieri e poi tutti gli altri suddivisi per pennone a partire dai più alti. Una volta disposti sui marciapiedi, tolte le volte alle cime che serrano le vele, sono pronti, al mio ordine, a sbrogliare le vele e “rientrare abbasso da riva”. Tutti gli operatori si dispongono lungo le cime per “bordare ed alzare” 16 Ora ci onoriamo di avere con noi il Nostromo della Nave Vespucci, il Primo Maresciallo Giulio D’Elia, classe 1970, in carica dal 2012 ed in Marina dall’età di 18 anni. Maresciallo, quali sono le sue mansioni durante la navigazione e chi sono e quali compiti hanno gli uomini sotto il suo comando? In qualità di Nostromo, durante la navigazione, oltre al mio ruolo primario che riguarda la condotta della velatura, mi occupo della gestione delle 11 imbarcazioni presenti a bordo e della manutenzione di tutte le attrezzature che quotidianamente vengono utilizzate per l’assolvimento degli obiettivi che il Comando di bordo propone. Ho, inoltre, l’onore ed il privilegio di gestire circa 100 Nocchieri, veri professionisti, senza i quali non avrei la possibilità di veder navigare questo splendido veliero. Maresciallo, ci parli del famoso “Fischio del Nostromo”. Avendo alle dipendenze un gruppo corposo di Nocchieri e tenendo conto che la maggior parte delle manovre veliche si svolgono all’esterno, l’unico modo per comunicare con semplicità ed efficacia è il “Fischio del Nostromo”: un pratico strumento che mi permette di diramare ordini chiari e semplici ai miei ragazzi. Tornando a lei Comandante, navigando in tutto il mondo, immaginiamo Nave Vespucci nella veste di Ambasciatrice del “fare italiano”. Concorda con questo pensiero? Sì, e sottolineo anche che nel luglio del 2007 Nave Vespucci è stata nominata Ambasciatrice dell’UNICEF con una solenne cerimonia nel porto di Genova. Da allora la nave espone la bandiera dell’UNICEF e trasmette in ogni porto in cui attracca un messaggio di pace e solidarietà. Ringraziamo il Comandante Pacifici e il Nostromo Primo Maresciallo D’Elia per averci regalato un po’ del loro tempo. Un grazie anche a tutti coloro che attraverso il loro lavoro fanno in modo che Nave Vespucci possa navigare rappresentando la nostra Marina Militare e la Nazione in tutti i mari del mondo per regalarci sempre nuove emozioni. PROTAGONISTI SIMONE RUGIATI La vita in cucina è dura, difficile e faticosa ma ti ripaga di tutti i sacrifici. I N T E R D A R I O L’ V I S T A d i M I G L I A R D I incontro con Simone Rugiati avviene nel suo FoodLoft, una location a Milano tra via Paolo Sarpi, bellissima strada alla quale la riqualificazione di qualche anno fa ha ridato eleganza con laboratori di arte moderna, locali e ristoranti, e la zona di Porta Nuova con i suoi nuovi grattacieli di cristallo e pieni di verde. FoodLoft è elegante e raffinato, quando si entra si percorre un corridoio che termina in un openspace. Sulla sinistra c’è la cucina professionale, pulita e ordinata. Dietro ci sono le bottiglie di vino di marche blasonate, ci soni i grandi rossi, i bianchi e gli spumanti. A destra troviamo i libri e un enorme tavolo di quelli fotografati solo nelle riviste di architettura. 18 PROTAGONISTI La prima domanda è proprio dedicata a scoprire che cos’è Foodloft? È la mia factory, è il luogo dove c’è la mia cucina professionale, dove registro le puntate delle trasmissioni che produco, è anche un luogo dove preparare gli show cooking live, ma è soprattutto una location per eventi. Le aziende hanno la possibilità di presentare i propri prodotti. Qui raccolgo tutte le attività che faccio in giro. Cerchiamo di conoscerti meglio. Quando eri bambino, avevi già la predisposizione per la cucina, giocavi e ti divertivi a preparare piatti da sogno? Provavo a fare delle torte, ma erano dei casini quelli che uscivano dal forno. Era anche un modo per farmi stare tranquillo, perché da piccolo ero molto agitato, la cucina mi aiutava e mi rilassava. Dopo il diploma all’alberghiero hai fatto un’esperienza all’estero. Quanto è stata importante per la tua formazione? Negli anni della scuola ho vinto un premio a Parigi, che mi ha dato la possibilità di conoscere gusti, culture differenti, ma l’esperienza più importante è stata a Parma con Food Editore. Ogni lunedì c’era l’incontro con un grande chef stellato, io ero un assistente e ricordo di aver imparato molto, è stata una grande scuola. Cosa consiglieresti a un giovanissimo che vuole diventare chef ? La prima cosa è quella di non mollare mai, perché la vita in cucina è dura, difficile e faticosa. Soprattutto quando si è giovani, gli amici vanno in vacanza a Natale e a Capodanno e al sabato e alla domenica vanno a ballare, invece il cuoco lavora fino a tardi. E per un giovanissimo è un sacrificio difficile da accettare. Ma se uno ha la passione, e questo vale anche per altre attività, sono sicuro che i risultati arrivano. Ma la passione non basta? È vero, non ci si deve accontentare mai di un posto di lavoro fisso. È importante poter fare esperienze diverse, confrontarsi e aprirsi a nuove relazioni. Esistono chef che sono bravi a cucinare i primi, altri sono specializzati a preparare la carne, altri ancora i dolci. Non esiste lo chef più bravo del mondo a cui “rubare il mestiere”. È importante cambiare spesso per poter conoscere nuovi campi di lavorazione e capire qual è la propria vocazione. Saper cucinare non è tutto, quando ti guardo in Tv, hai la capacità di spiegare anche i contenuti biologici degli alimenti. Ci vuole molto studio per arrivare a fare una buona e sana cucina? La scienza dell’alimentazione è fondamentale, perché se non si conoscono le proprietà chimiche degli alimenti, i valori delle temperature, gli abbinamenti, le conoscenze delle basi acide e salate, il rischio è quello di imparare delle ricette e replicarle, ma non si è in grado di inventare nuovi piatti. In questo periodo è ancora più importante per quanto riguarda la gestione delle materie prime. In cucina è più importante la fantasia o l’esperienza? Tutte due insieme, prima viene l’esperienza e se c’è la fantasia il cuoco si diverte. Quale sarà la cucina del futuro? Meno glutine? Più carboidrati...? Ho sempre sostenuto, fin da tempi non sospetti, quando emergevano le gelatine e le trasparenze, che la cucina deve essere semplice e sono felice che negli ultimi tempi il trend vada verso la semplicità. Credo che la cucina si orienterà sempre più verso il vegetale perché se continuiamo ad autocontaminarci ci avveleneremo sempre più. Per combattere ciò deve essere fatta la divisione dei gruppi alimentari, non settembre 2015 | Plus Magazine | PROTAGONISTI 19 PROTAGONISTI Uno chef bravo e simpatico come te, riesce ad essere invitato a cena dagli amici, o sono in soggezione per la tua professionalità? E infatti non mi invita mai nessuno, – ride divertito – scherzo, gli amici sanno che a me piace mangiare in maniera semplice. E qual è un piatto semplice per te? Una grigliata, o uno “scottato”. Mi piace di più il prodotto, per esempio una buona mozzarella di bufala, o un ottimo prosciutto crudo. L’altro giorno sono stato da un contadino che mi ha raccolto un’insalata e me la sono proprio goduta. Parliamo di Tv, a “Cuochi e fiamme” una giuria di tre esperti deve decidere il vincitore tra due cuochi. Sei sempre d’accordo con le loro decisioni? Sì, quasi sempre sono d’accordo con loro, perché sono persone preparate e capaci, e quando non sono in sintonia con loro lo dico subito. Mentre i concorrenti preparano i piatti, in poco meno di due minuti, riesci a raccontare una ricetta. Tutti pensano che siano scritte e invece le invento sul momento. Come fai? Seguo la discussione del momento. avremo piatti in cui coesistono carboidrati, grassi, con proteine, avremo piatti con proprietà separate. Ho letto che hai rivisitato dei classici della cucina italiana, come ad esempio le Cozze alla Vastese e altri, che esperienza è stata rifare i piatti tipici locali? È quello che faccio da sempre, ed è quello in cui credo. Abbiamo un patrimonio italiano, regionale, provinciale e cittadino di ricette straordinarie e credo che questo valore esista solo in Italia e non deve essere perduto. Per me la cucina significa rinnovare le ricette della tradizione, perché mi piace che ci sia una storia dietro a ogni piatto. C’è stato un momento “storico” in cui si metteva la rucola dappertutto. Oggi qual è l’alimento del quale si abusa e che detesti per il troppo uso che se ne fa? Il tonno, basta tonno da tutte le parte, lo dico da pescatore, anche nelle pizzerie si trova la scottata di tonno. Non c’è più tonno italiano e quello che troviamo nelle nostre tavole è di dubbia provenienza ed è senza sapore. Bisogna mangiare pesce sostenibile, che è anche più buono. Se le alici fossero rare, costerebbero più del caviale e tutti andrebbero a mangiare le alici e si scoprirebbe anche che sono afrodisiache. Ieri sera ero a cena in un ristorante e ho mangiato un lacerto, che è della famiglia degli sgombri, un pesce azzurro ricco di omega-3, sostenibile, fresco, poco costoso e italiano. 20 Sì, ma hai una precisione temporale che spacca il secondo. Dopo anni di trasmissioni il meccanismo è collaudato, pensa che anche gli autori rimangono sorpresi. Sei giovane, simpatico, bello, magro e prepari cenette deliziose, come può fare una donna a conquistarti? Mi ha già conquistato, non considerandomi più di tanto. Hai una vita intensa, Tv, pubblicazioni Web e formazione. Quali saranno i progetti per la prossima stagione? Ho varie proposte per la televisione che proprio in questi giorni si definiranno e vedrò quali saranno le più appaganti e soprattutto le più creative. Produrrò delle videoricette per il Gambero Rosso, curerò molto di più il Web, con varie trasmissioni che saranno viste solo in rete. Poi ci saranno molti show cooking in giro per l’Italia. Hai un calendario fitto... Sì, per fortuna fino a Natale saprò cosa fare, sabato e domeniche comprese. PROTAGONISTI Europa Benefits Il miglior intermediario per il collocamento dei fondi sanitari I N T E R V I S T A B A R B A R A d i O D E T T O F ondata nel 1988 da Roberto Alazraki e diretta con successo dal 2008 dal figlio Flavio Manuel Alazraki, la Società ha riorganizzato fondi pensione già esistenti e creato programmi sanitari e di welfare complementare in forma collettiva per milioni di assistiti, costituendo in autonomia o tramite preziose collaborazioni appositi fondi pensione e casse di assistenza sanitaria in cui attualmente sono destinati circa 140 milioni di euro di contributi all’anno. EUROPA BENEFITS Corso Monforte 7 - Milano Tel. 02 76000949 www.europabenefits.it [email protected] 22 Quelle appena lette sono senza dubbio cifre che, da sole, forniscono un quadro preciso della professionalità e della serietà di questo Broker, risultato anche dell’impegno profuso dal Vertice nella formazione e motivazione del proprio team. Stiamo parlando di specialisti a 360 gradi, le cui competenze nell’ambito dell’employee benefits e welfare complementare vanno dalla ricerca tecnica di soluzioni personalizzate alla consulenza sulle ultime agevolazioni fiscali e contributive per riuscire a garantire ai propri Clienti un presente protetto e un futuro sereno. La frase può sembrare uno slogan, ma non lo è e a dimostrarlo vi sono l’incremento della clientela in termini di numerosità e di settore di appartenenza (financial istitutions, sindacati, associazioni, fondazioni, aziende commerciali e industriali, etc.) e la sua fidelizzazione nel corso degli anni. PROTAGONISTI La filosofia di Europa Benefits da sempre si basa su tre P: Prevenzione, Prestazione e Previdenza. La prima punta a proteggere la persona anticipando un qualsiasi fatto che possa in qualche modo danneggiarla; la seconda può essere definita come il creare un intervento di sostegno economico al verificarsi di un evento spiacevole o negativo (rimborso delle spese mediche e dentarie, coperture in caso di infortuni e premorienza, dread disease, etc…) e la terza, Previdenza, consiste nel preparare per tempo le risorse per le esigenze future dei propri interlocutori ricorrendo, per esempio, a fondi pensione, polizze TFR/TFM e a coperture contro il rischio di perdita dell’autosufficienza (long term care). Tutte soluzioni assicurative innovative, esclusive, efficaci e dal costo contenuto, personalizzate a seconda delle specifiche esigenze dell’interlocutore, tenendo ovviamente in considerazione eventuali iniziative assistenziali e previdenziali già presenti in azienda. Il risultato? Un risparmio notevole, degli ottimi rapporti costibenefici e un evidente miglioramento nell’applicazione di tutte le agevolazioni fiscali e contributive consentite con la conseguente soddisfazione nelle relazioni tra azienda e i propri dipendenti/collaboratori. A dimostrazione che gli sforzi profusi in quasi tre decadi sono stati vincenti, lo scorso 31 marzo – nell’elegante contesto offerto dall’Hotel Principe di Savoia di Milano – Europa Benefits ha vinto il primo premio nella categoria “Miglior intermediario per il collocamento dei fondi sanitari” nell’edizione del concorso Italy Protection Awards 2015: un eccellente risultato per questo Broker che da sempre è riconosciuto ed apprezzato dal mercato come altamente specializzato. La scelta dei finalisti è avvenuta, per alcune categorie, attraverso un sistema di votazione on line che ha registrato oltre 24.000 preferenze, mentre, per altre, tramite una giuria di qualità composta dal presidente di Konsumer Italia Fabrizio Premuti, dal giornalista Riccardo Sabbatini, dal presidente di ACB Broker Luigi Viganotti, dal direttore generale di Bancassurance Popolari Emanuele Marsiglia e dal presidente di UNAPASS Massimo Congiu. Dopo il successo ottenuto, abbiamo raggiunto il Presidente di Europa Benefits, Flavio Manuel Alazraki, per porgli alcune domande utili a capire meglio qual è il segreto del successo della sua Società. settembre 2015 | Plus Magazine | PROTAGONISTI 23 PROTAGONISTI Tra i plus della Vostra Società vi sono sicuramente l’attenzione posta verso i cambiamenti che avvengono in ogni epoca e la capacità di rispondere in maniera puntuale alle esigenze dei diversi interlocutori. Concorda con me? In effetti è proprio così. Ad esempio, nella fase economica che il nostro Paese sta attraversando, il lavoro di Europa Benefits è – se possibile – ancora più prezioso. A differenza di quanto avveniva nel passato, quando il denaro costituiva l’unica calamita per attirare e tenere a sé le risorse umane, adesso le imprese, su richiesta degli stessi dipendenti, sono decisamente più orientate al welfare. Questo perché, così facendo, le imprese stesse possono offrire ai propri lavoratori sia una forma di protezione estendibile anche all’intero nucleo familiare che godere di importanti benefici contributivi. Questo, oggi più di un tempo, è un aspetto davvero fondamentale. Flavio Manuel Alazraki, Presidente di Europa Benefits Presidente, una vittoria importante per la Vostra Società quella ottenuta la scorsa primavera a Milano. Un Suo commento? Abbiamo deciso di dedicarci al settore del welfare complementare da oltre 25 anni e questa scelta è da considerarsi evidentemente premiante: infatti abbiamo raggiunto il primo posto non per decisione di una giuria, seppure molto qualificata, ma per la quantità di voti espressi tramite web. Per me si tratta di un valore aggiunto molto significativo proprio perché determinato da chi direttamente si relaziona con Europa Benefits, apprezzandone la serietà, la competenza e la capacità di adattarsi alle novità del contesto economico e sociale italiano e internazionale. Come definirebbe Europa Benefits? L’unica società italiana di intermediazione e consulenza assicurativa che fin dalla sua fondazione, nel lontano 1988, dedica la propria attenzione e il proprio impegno alla ricerca e all’offerta di soluzioni assicurative ad hoc nell’ambito degli employee benefits. 24 Ma sono davvero così centrali gli employee benefits? Certo! Pensi che, a sostegno del nostro orientamento, alcuni studi hanno dimostrato addirittura che gli employee benefits più che creare costi, in realtà li riducono. Essi determinano infatti un aumento della produttività che deriva dal benessere dei lavoratori che si sentono valorizzati e che sono tutelati in caso di bisogno, sia esso personale che legato al proprio nucleo familiare. Non solo: questo tipo di beneficio contribuisce in maniera elevata a creare un forte legame di fidelizzazione tra le aziende e i propri dipendenti, un aspetto oggi quanto mai fondamentale per entrambe le parti. E per quel che riguarda il concetto di prevenzione, quanto è importante oggi? Nel terzo millennio la prevenzione è ormai un alleato indispensabile per migliorare la qualità della propria vita! Mi permetta di sottolineare che Europa Benefits ha posto da sempre attenzione a questo aspetto, svolgendo ancora una volta quel ruolo di pioniere che il mercato ci attribuisce (e che a noi piace!). Parliamo infine di previdenza complementare, un altro campo d’azione che Vi vede protagonisti. Sì, a titolo esemplificativo dell’innovazione e del grande contributo apportato in questo settore dalla nostra Società, desidero ricordare che Europa Benefits è stata ideatrice e promotrice di Previbank, fondo pensione di riferimento del settore del Credito. Da allora ad oggi, l’alto grado di conoscenza e la continua specializzazione nell’ambito della previdenza complementare hanno permesso di risultare tra i finalisti in due delle categorie che verranno premiate a settembre al concorso Pensioni & Welfare Italia Awards 2015: “Broker assicurativo dell’anno” e “Consulente pensionistico dell’anno”. Dopo il successo dello scorso marzo come “Miglior intermediario per il collocamento dei fondi sanitari”, a me e al nostro team non resta che incrociare le dita e attendere gli esiti di questa ulteriore sfida. DOMENICA m a n gia+baby IN FAMIGLIA Tutte le domeniche al ristorante TORPEDO i grandi si deliziano, i bambini si divertono Simpatici e mattacchiosi animatori vi faranno giocare e vi aiuteranno a creare divertenti personaggi con laboratori esilaranti... il tutto mentre mamma e papà si rilassano a pranzo! h 12:30 Brunch della DOMENICA Menù a 28 e Buffet bevande incluse 5e PER I BAMBINI sotto i 10 anni Torpedo Restaurant NH LINGOTTO Via Nizza 262, Torino Tel. 011 664 27 14 [email protected] Facebook: Torpedo IL GIARD INO DELLE M ERAVIGL IE ... L’unico gi ardi con il risto no a Torino rante into rno! OSPITI B a r b a r a O d e t t o A colazione con... FABRIZIO BOSSO Coccola golosa, dolce pausa tra la calma della notte e la frenesia del giorno: la colazione, secondo me. Il momento migliore per due chiacchiere rilassate ni. Il mio è un tributo: da piccolo in famiglia ascoltavamo i grandi del jazz, così come mi esercitavo sui brani di Ornella Vanoni e Fabio Concato e oggi mi ritrovo a suonare con Fabio, con il quale c’è un grande feeling. Il 18 ottobre sarò al Teatro Pavillon di Milano proprio con Duke. Vanti importanti collaborazioni: ce ne ricordi qualcuna? Sergio Cammariere. Grazie a lui sono entrato nel mondo del pop d’élite. Abbiamo molte affinità musicali, ad esempio entrambi amiamo la musica brasiliana. Con Nina Zilli e Raphael Gualazzi, invece, mi sono addentrato in un universo giovane molto divertente. con Fabrizio Bosso. T 26 orinese, classe 1973, da sempre incanta il pubblico italiano (ma non solo) con la sua tromba. A ventun anni è premiato come Miglior Nuovo Talento del jazz italiano e nel 2005 partecipa alla creazione di Uomini in Frac, progetto dedicato a Domenico Modugno. Più volte al Festival di Sanremo, con Sergio Cammariere nel 2005, Simona Molinari nel 2009 e Raphael Gualazzi 2010, è spesso in TV. Alle tournée internazionali affianca i festival di jazz italiani e le collaborazioni celebri: Nina Zilli e Mario Biondi, tra gli altri. Il suo ultimo lavoro, Duke, è uscito lo scorso 26 maggio ed è un capolavoro tutto da ascoltare. Ho avuto la fortuna di avere accanto dei genitori che hanno creduto in me. Tu e la tromba: inseparabili? Con un papà trombettista e un nonno batterista, la musica era nel mio DNA. A cinque anni mi hanno regalato una tromba vera, dopo che ne avevo distrutte tante, e ho capito che cosa volevo fare da grande. Duke, com’è nato? Il Roma Jazz Festival, al quale partecipo da tre anni, ogni edizione propone un tema e quello del 2014 era lo swing. Immediatamente ho pensato a Duke Ellington perché spesso suono i suoi bra- Quanto è importante la formazione per un musicista? La disciplina e lo studio sono fondamentali e ancora di più lo è saper suonare in un’orchestra. Eccellere in un “solo” non basta quando ci si esibisce a certi livelli. Nel 2011 ho registrato il disco Fabrizio Bosso plays Enchantment (L’Incantesimo di Nino Rota) agli Air Studios di Londra con la London Symphony Orchestra e mi sono stupito nell’ammirare come tutti loro fossero preparati per suonare insieme in maniera armonica. Quando sei on stage, cosa provi? Se tutto funziona e c’è sinergia, sono rilassato. Forse è uno dei pochi momenti in cui sono un libro aperto. Hai all’attivo diversi album: quello a cui sei più legato? In realtà sono due: Fast Flight perché è il mio disco d’esordio e ci sono molte emozioni legate a quel momento e You’ve Changed dove sono accompagnato da un’orchestra di archi, il desiderio di tutti noi fiati. La colazione per te è…? L’inizio della giornata, spesso consumata velocemente in compagnia della mia valigia perché in partenza per un viaggio. Plus Magazine è la testata della FABI, per cui la domanda è d’obbligo: il tuo rapporto con le banche? Mio padre ed io abbiamo un consulente che gestisce da anni i nostri investimenti e che ci segue con professionalità, per cui il mio rapporto è ottimo. NEWS LA GRANDE MURAGLIA (VIRTUALE?) CINESE d i M A U R O B O S S O L A A Bejing (Pechino, come siamo abituati a chiamarla noi), il cinese che si sveglia di buon mattino dà un’occhiata al suo smartphone, uno Xiaomi, per controllare i messaggi vocali e di testo che gli sono arrivati su WeChat. Mentre fa colazione, con le bacchette raccoglie il riso e le verdure in salamoia, ma intanto controlla il tempo che farà e poi decide di ordinare un nuovo condizionatore e purificatore d’aria su Taobao. Solo l’ennesimo acquisto in un mercato e-commerce da 2 miliardi di transazioni commerciali al giorno. Al lavoro, userà il motore di ricerca Baidu e il servizio mail di 163.com, per comprare poi un biglietto aereo sul sito di viaggi Ctrip. Non vedrà l’ora di tornare a casa per guardarsi in santa pace l’ultimo trailer dell’attore Yao Chen, che con 78 milioni di follower, supera di ben otto milioni la stra-famosa (da noi) Katy Perry. Se invece deciderà di andare al ristorante e magari di provarne uno nuovo, non mancherà di consultare quelli raccomandati dal sito specializzato Dianping. 28 NEWS Sono ben 650 milioni i cinesi che hanno una propria vita on-line, più del doppio del numero dei cittadini a stelle e strisce. Ma mentre i nostri cugini americani (e occidentali in genere) frequentano più o meno il nostro stesso mondo virtuale, i cybernauti cinesi vivono in un universo parallelo, completamente e rigidamente separato dal resto della popolazione mondiale. E non si tratta di una scelta, perché i totem tecnologici occidentali del web quali Google, Twitter, Facebook, Wikipedia, YouTube, sono proibiti in Cina a causa delle leggi emanate dal Partito Comunista contro la libertà di espressione e a tutela del regime. Un vasto sistema di censura on-line, comunemente e ironicamente chiamato La Grande Muraglia, impedisce ai cittadini di accedere a materiali che vengono ritenuti potenzialmente pericolosi per lo stato cinese. L’avvento delle cosiddette Primavere Arabe, che hanno fatto scoprire il potenziale politico esplosivo di Internet e la sua capacità di aggregazione, ha ancor più stretto le maglie del firewall informatico attorno alla Cina. Così, con una popolazione di circa 1 miliardo e trecento milioni di persone e pur essendo la seconda economia mondiale, Pechino è sostanzialmente “staccata” dal resto del globo e costituisce – di fatto – una specie di gigantesco Intranet, dove vivono e proliferano veri e propri cloni delle aziende occidentali, dando così vita ad un gigantesco mercato chiuso. La domanda è: “Quanto può durare questo stato di cose? Sarà questa la normalità oppure la Cina dovrà alla fine – per amore o per forza – integrarsi con il resto del mondo?”. Le premesse non sembrano incoraggianti e, se un mercato del genere non può non fare gola alle multinazionali americane, le autorità cinesi non sembrano intenzionate a mollare la presa sul cyberspazio. Anzi, intendono semmai reagire e contrattaccare. L’anno scorso Gmail è stata, per la prima volta nella sua storia, completamente bloccata da un attacco informatico e, subito dopo, stessa sorte è toccata a Microsoft Outlook, cioè le due principali aziende occidentali che forniscono servizi di posta elettronica in tutto il mondo. Da allora, le comunicazioni web da e per la Cina, non sempre affidabili, sono diventate sostanzialmente molto più difficoltose, anche per coloro che sono “autorizzati” ad accedere ai siti stranieri per le loro ricerche, come è il caso degli insegnanti universitari. Il Partito Comunista Cinese sembra anzi decisamente più interessato al controllo che non all’innovazione, anche se è indubbio che le start-up cinesi stiano mietendo successi in tutto il mondo, portando concorrenza all’esterno della Cina in campi estremamente sofisticati e tecnologicamente avanzati, come era già avvenuto con l’Unione Sovietica durante la corsa per la conquista dello spazio. Tuttavia, per molti cinesi, come abbiamo visto in apertura, probabilmente le cose vanno benissimo così. In fin dei conti, il loro Intranet funziona piuttosto bene e assicura tutto quanto un moderno utente di Internet può desiderare: dal cibo ai servizi, fino agli acquisti più diversi e anche piuttosto impegnativi, visto che solo a Shangai sono state vendute più di 30 mila auto on-line negli ultimi quattro anni! Certo, quello che agli inizi in molti avevano immaginato e teorizzato, e cioè che Internet avrebbe provveduto alla circolazione di un’informazione sempre più libera abbattendo le vecchie barriere nazionali e catalizzando le forze per una maggiore democratizzazione della società, non si sta certo realizzando per il gigante asiatico. L’interrogativo sulla capacità delle logiche di mercato di forzare la nuova Grande Muraglia, di integrare la Cina rompendo il circolo chiuso dell’Intranet sub-continentale rimane quindi, per ora, senza risposta. Mentre, vista la creazione lo scorso anno del “Dicastero per l’Amministrazione del Cyberspazio”, direttamente dipendente dal massimo vertice del potere cinese, sembra proprio che per la libera circolazione delle idee occorrerà attendere ancora per un bel pezzo. Il miliardario Lei Jun, fondatore, Presidente e Amministratore Delegato di Xiaomi Corp., a sinistra, scatta una fotografia con uno smartphone durante una conferenza a New Delhi, nello scorso aprile. In secondo piano Bin Lin, Presidente e co-fondatore della Società. settembre 2015 | Plus Magazine | NEWS 29 EVENTI WE WOMEN FOR EXPO LE DONNE E IL NUTRIMENTO DEL PIANETA d i B E N E D E T T A B R E V E G L I E R I EXPO 2015 È ORAMAI SULLA BOCCA DI TUTTI. Chi ci è stato, chi deve ancora andarci. Tuttavia, l’Expo è stato ed è una sfida complessa. Sfida alla quale le donne del mondo non hanno potuto sottrarsi. Per chi di voi ancora non lo sapesse, uno dei progetti traino di questa edizione fantasmagorica (per quanto criticata) dell’Esposizione Universale 2015 è proprio We Women for Expo. Un progetto internazionale al quale hanno partecipato moltissime donne da tutto il mondo per testimoniare e tradurre in azione, la ricerca di ricette “sostenibili” per il nutrimento del nostro Pianeta, e quindi di noi stessi e delle nostre famiglie. Il diritto al nutrimento e al cibo è un diritto universalmente riconosciuto, ma non diffuso come dovrebbe, purtroppo. E questo le donne lo sanno. E non solo quando sono madri, ma anche perché il nutrimento nell’accezione più profonda è un gene comune a ogni donna. L’Esposizione Universale 2015, grazie alla collaborazione di moltissimi partner e del Ministero degli Affari Esteri e della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, ha quindi voluto mettere al centro la Donna perché ancora oggi sono le donne a lavorare la terra nei Paesi in via di Sviluppo e sono sempre loro, che nei Paesi cosiddetti sviluppati, hanno una percentuale più alta di partecipazione in ruoli di responsabilità nei settori della salute e dell’educazione alimentare. I nostri Paesi, anche i più sviluppati, hanno sete di trovare un equilibrio maggiore nel rapporto fra cibo e cultura. Le donne che si sono fatte ambasciatrici di 30 questo progetto, non solo hanno l’obiettivo di trasmettere un’educazione corretta all’alimentazione, ma anche di trasmettere il concetto che la sostenibilità del Pianeta passa doverosamente attraverso un rapporto nuovo fra cibo e cultura sociale. Un rapporto “educato” fra noi e il cibo, corrisponde ad una relazione sana con il corpo e con la nostra identità e quindi nei rapporti sociali ed ambientali. Non dimentichiamoci che, diversamente da com’era qualche anno fa, oggi la condizione di obesità riguarda ormai anche i Paesi emergenti. Secondo uno studio recentemente pubblicato sulla rivista medica britannica The Lancet, l’obesità tocca ben 2,1 miliardi di persone, e cioè il 30% della popolazione mondiale, di cui il 62% nei Paesi in via di sviluppo. Una malattia, quella dell’obesità, che produce molto più facilmente diabete e tumori al pancreas. Le donne che oggi partecipano attivamente a questo progetto con pubblicazioni, forum, dibattiti e con una solida presenza al Padiglione Italia in Expo 2015, sono coscienti di quanto la cultura dell’alimentazione incida ed influisca sulla nostra salute individuale e sull’ambiente, e per questo sono chiamate ad unirsi fra loro e a trascinare altre donne, madri, giovani, uomini, bambini ed anziani in questo percorso: We International, in seno a We Women for Expo, si occupa proprio di questo, della definizione di nuovi standard di sostenibilità ambientale e dunque del nostro stile di vita, e della lotta allo spreco. Molti Paesi si sono già resi partecipi di questa iniziativa – Iran, Gran Bretagna, Birmania, Marocco, Usa – tutti con lo scopo di trovare soluzioni che definiscano le azioni da diffondere per una riduzione massiccia dello spreco di cibo e EVENTI una trasmissione maggiore, invece, sulla sua sicurezza, sia nella coltura che nella produzione e negli approvvigionamenti. A questo scopo è stata anche creata una piattaforma (per chi di voi fosse interessato, trovate tutto sul sito www.we.expo2015.org) che accoglie la voce di tutte le donne che possono dare un contributo al miglioramento della cultura alimentare attraverso soluzioni imprenditoriali e personali partendo dai settori specifici dell’agricoltura e della produzione, fino ad arrivare al mondo della letteratura, del cinema e dell’arte. Non solo. Oltre alla piattaforma che sarà aperta per tutta la durata dell’Expo e quindi sino ad ottobre 2015, ogni donna (anche voi che ci state leggendo, se vorrete) potrà inviare la “propria ricetta per la vita”, attraverso la trasmissione di un piatto che appartiene alla propria Regione o Paese, alla memoria della vita personale e familiare. Una ricetta, insomma, che dia un consiglio su come mettere in pratica la riduzione allo spreco e la costruzione di una cultura alimentare ed ambientale corretta. Oltre a questo, We Women for Expo ha anche sviluppato un bando di concorso in collaborazione con Padiglione Italia, al quale hanno partecipato oltre 150 donne aspiranti imprenditrici, vinto infine da tre giovani che hanno creato progetti diversi per il miglioramento del livello di vita. Alle tre donne sono stati destinati dei premi: € 40.000 per la prima, € 30.000 per la seconda classificata ed € 10.000 per la terza, donati dalla Fondazione Expo 2015, Accenture e la Fondazione Giuseppina MAI. È stata un architetto di Torino, Elena Carmagnani di 46 anni, a vincere il 1° premio: Orti Alti, questo il nome del progetto, è stato creato nel 2010 sui tetti dello Studio999 di Torino. Un orto “condominiale” che ha lo scopo di produrre non solo un avvicinamento alla coltura agricola in città, ma anche di fare avvicinare le persone (in questo caso gli abitanti del palazzo) grazie a un progetto comune per il miglioramento dell’ambiente circostante. Piemontese anche la seconda vincitrice, una 29enne appassionata di vino, Maria Olwen F., che ha avviato la produzione di un vino Dop dalla sua terra secondo una coltura ecosostenibile, mentre la terza creativa è stata Elena Bellacicca, ligure, che ha progettato un’App (scaricabile su cellulare come qualunque altra applicazione) in grado di mettere in contatto chi perde un oggetto con colui che lo ritrova. Con questo strumento Elena riduce i costi di gestione degli uffici dedicati agli oggetti smarriti. settembre 2015 | Plus Magazine | EVENTI 31 EVENTI Dall’alto: Antonella Boralevi, Cristina Parodi, Ummi Abdulla, Lella Costa e Takalani Moyo. Ovviamente tutto gratuito. Le donne di questa imponente iniziativa si sono raccolte insieme anche grazie alla voce di altre donne che hanno avuto successo nel mondo dell’arte, dell’imprenditoria e della cultura in genere, e che questa meravigliosa Fondazione ha voluto definire Ambasciatrici. 32 Durante le numerose interviste rilasciate ai media, in questi mesi, ci hanno raccontato quale pensano possa essere il contributo di tutte le donne, nel mondo: “Alle donne - ha detto Antonella Boralevi, scrittrice - compete ed è riconosciuta la salvaguardia della vita generata, sotto forma di attenzioni, cure, pratiche di sollecitudine verso figli, mariti, genitori, l’umanità in genere. È dunque la missione della cura che rappresenta la grande forza anche economica delle donne. Nella missione di nutrire il Pianeta, le donne fanno la differenza in due sensi: sanno e vogliono prendersi cura dell’umanità, sono quindi autorizzate a esercitare il controllo sulla produzione di cibo, e contemporaneamente sono autorizzate a inventare ricette capaci di trasformare il prodotto grezzo in forza vitale per l’umanità”. La chef indiana Ummi Abdulla sente forte la responsabilità in un supporto evolutivo: “Quando si parla di nutrire il pianeta, le donne sono in prima linea. Al di là del sessismo, è la donna che dà vita al bambino e lo nutre prima e dopo la nascita. È fondamentale che ogni donna faccia il possibile per mettere in moto il cambiamento necessario per un futuro sostenibile”. Lella Costa, attrice: “Una cosa che le donne sicuramente hanno è la volontà di mediazione e di programmazione. Nella mia attività di vicinanza ad associazioni come Emergency, mi colpisce il racconto delle donne che vivono nelle zone di guerra e sono quelle che si fanno carico di tutto, perché gli uomini sono a combattere e le donne sono il sostegno della comunità. Oltre a far fronte alle esigenze primarie, in queste situazioni le donne pensano sempre anche al dopo. La frase che sentiamo ripetere da tanto, che è anche uno slogan dell’UNICEF, è: «Mandare a scuola un bambino vuol dire educare una persona, mandare a scuola una bambina vuol dire educare una comunità». Non è una frase politicamente corretta… è proprio la verità”. Takalani Moyo, agricoltrice dello Zimbawe: “Le donne possono essere salde nei loro principi e fare la differenza creando progetti e cooperative agricole. Il cibo prodotto attraverso l’agricoltura può essere d’aiuto al Pianeta in svariati modi, per esempio nella lotta alla malnutrizione, nell’accumulo di fondi per finanziare la scolarizzazione dei bambini e per migliorare la vita delle persone”. Cristina Parodi, giornalista: “Se potessimo arrivare ad essere governati dalle donne, problemi come la sostenibilità e la nutrizione potrebbero essere affrontati in maniera diversa. La donna, riguardo a problematiche come il cibo e il nutrimento ha più sensibilità, perché la vita ce l’ha dentro e la crea”. We Women for Expo, quindi, non è uno slogan momentaneo e non vuole essere nemmeno una propaganda politica, Dio ce ne scampi, ne abbiamo a sufficienza e sono, per lo più, prive di sostanza. We Women for Expo è una voce formata da milioni di voci, anche chi fra noi non ne ha mai parlato in pubblico ma che, senza troppi indugi, può cominciare da adesso, suggerendo alla comunità nella quale vive il “mestiere” della nutrizione dell’altro e la lotta allo spreco. Tanti Auguri Lettrici. Artline Bibigì Birikini Breil Cammilli Chimento Citizen Gianni Carità GioielArt Hip Hop IVV Morellato Orologi Ferrari Ottaviani Pianegonda Rebecca ReCarlo Thun UomoOro MODA Un rientro alla grande quello della moda targata fall-winter 2015. Un adieu alle vacanze che non porta con sé strascichi di malinconia. Perché quando le temperature scendono, la voglia di glam sale. Stylish! di BARBARA ODETTO (foto Archivio Stilisti) 34 MODA Daks UK STYLE www.daks.com Direttamente da Londra, Daks conquista le girls del pianeta con il suo stile grintoso e metropolitano, perfetto per vivere la città con quel twist che fa la differenza. L’autunno secondo il brand inglese è deciso e colorato e il rosso fa capolino in quasi tutti gli outfit. Le linee? Lunghe, avvolgenti e iper femminili. Il punto vita viene enfatizzato da maxi cinture e i velluti più soft corteggiano la pelle per un risultato unico e inconfondibile. Tutto da indossare. Il cappello, accessorio cult di questo trimestre, si impone con stile e un pizzico di ironia. Perché il rientro alla normalità non significa… normalità. Almeno nella moda. Alviero Martini SÌ VIAGGIARE! www.alvieromartini.it È una lei di carattere quella che sceglie gli accessori griffati Alviero Martini 1ª classe. Una lei attenta ai dettagli che non vuole certo passare inosservata e che anche in autunno gioca con i colori e con i particolari. A questa donna versatile e sofisticata il brand propone modelli diversi che spaziano nelle forme e nelle nuances. Si va dal classico bauletto alla pochette più raffinata, dall’handle bag perfetta per il giorno alla tracolla very easy fino al nuovissimo zainetto, must have di stagione. Ricercate le colorazioni che abbracciano il ventaglio dei verdi, dei blu, dei rossi e dei marroni, insinuandosi perfettamente con l’inimitabile stampa Geo, l’iconico tessuto che distingue la fattura artigiana di questo marchio italiano da sempre sinonimo di viaggio, avventura, eleganza e femminilità. settembre 2015 | Plus Magazine | MODA 35 MODA Crieri TENNIS PASSION www.crieri.com Nasce come oggetto di culto nel 1987 e diventa leggenda dopo che la tennista Chris Evert lo perde in campo durante un match degli US Open. Il set viene sospeso per cercare il prezioso bracciale con diamanti che da allora viene battezzato “Tennis bracelet”. La maison Crieri firma questo oggetto del desiderio trasformandolo in un simbolo discreto del lusso e in un sinonimo di esclusività e di appartenenza. Con i suoi brevetti coniuga tecniche di assemblaggio e incastonatura dei diamanti che permettono di realizzare i più sottili e leggeri tennis del mondo: una flessibilità studiata per dare forma ad un gioiello di grande classe perfetto in ogni momento della giornata e per ogni tipologia di donna. Provare per credere. 36 MODA Luisa Spagnoli PRETTY LADY www.luisaspagnoli.it Sono molti gli spunti che si rifanno agli anni ’50, ’60 e ’70, rivisitati in chiave contemporanea, nella collezione fall-winter Luisa Spagnoli. La sua è una lady chic che sceglie una daily couture dalle linee pulite e ricercate nella quale i volumi ridefiniscono con garbo la silhouette in un costante equilibrio tra citazione e modernità. Inimitabili le gonne a campana very Fifties, superlative le gonne pantalone e unici i panta-palazzo di ispirazione Seventies: per giocare con i rimandi del passato e con donne del calibro di Grace Kelly, Twiggy e Farrah Fawcett. I capispalla puntano su volumi comodi, avvolgenti, accentuati da texture morbide e ricercate. Last but not least, le sfumature sono tenui e delicate, dal rosa polvere al verde acqua, ma non mancano il grigio, il beige e soprattutto il bordeaux, nuance regina della stagione, accostato con disinvoltura ai blu, ai verdi, al giallo senape e all’indaco. Per una tavolozza tutta da indossare. settembre 2015 | Plus Magazine | MODA 37 MODA Enn-W CRAZY GENTLEMAN www.enn-w.com 38 Ci ha stupito la scorsa primavera-estate con un’interessante collezione di giacche e capispalla da uomo. Ci ha convinto questo autunno con un mood che fonde skater ed essenza classica. Il risultato? Uno stile sartoriale che non perde la sua origine di abbigliamento streetwear e che si rivolge ad un gentleman un po’ crazy. L’abito da lavoro esce dai tradizionali schemi per contaminarsi con le forme over dell’hip-hop anni ’90 in un look anticonvenzionale e iper moderno. Il classico completo in tweed o in velluto viene rivisitato e i pezzi più semplici si bilanciano con i modelli più strutturati per reinterpretare archetipi di strada in maniera nuova, pur mantenendo come ispirazione guida un urban style davvero elegante. MODA Fay L’UOMO? ICONICO www.fay.com Da sempre Fay, brand italiano sinonimo di classe e raffinatezza che fa del moschettone il proprio simbolo, veste il lui più ricercato, l’uomo che pone attenzione ai dettagli e che non subisce la moda, ma la detta. I capispalla, così come gli abiti e i diversi elementi che compongono il guardaroba maschile, si declinano perfettamente in versione urban e in quella sporty e sanno coniugare comfort ed eleganza, praticità e stile. La ricerca dei tessuti fa del double coat il proprio punto di forza che convince tanto i padri quanto i figli, in una sorta di democrazia del bello. I toni dell’autunno sono rubati al bosco per ricadere su giacche e cappotti e il grigio si conferma ancora una volta la nuance passe-partout. Chi lo dice che il sesso forte non può cedere il passo alla bellezza? settembre 2015 | Plus Magazine | MODA 39 plus magazine cinema a u t u n n o IL CASO FREDDY HEINEKEN 40 BLACK MASS SOPRAVVISSUTO - THE MARTIAN SPECTRE - 007 Regia: Daniel Alfredsson Regia: Scott Cooper Regia: Ridley Scott Regia: Sam Mendes Data uscita: 01/10/2015 Data uscita: 01/10/2015 Data uscita: 01/10/2015 Data uscita: 05/11/2015 Cast: Jim Sturgess, Sam Worthington, Ryan Kwanten, Anthony Hopkins, Mark van Eeuwen, etc. Cast: Johnny Depp, Joel Edgerton, Dakota Johnson, Juno Temple, Rory Cochrane, etc. Cast: Matt Damon, Jessica Chastain, Kristen Wiig, Mackenzie Davis, Kate Mara, etc. Cast: Daniel Craig, Léa Seydoux, Ralph Fiennes, Ben Whishaw, Naomie Harris, etc. Trama: Basato sull’omonimo best seller del giornalista olandese Peter R. de Vries, il film narra il famoso rapimento dell’erede della famiglia Heineken, proprietaria della birra olandese. Il sequestro di Freddy Heineken (interpretato dal premio Oscar Anthony Hopkins) e del suo autista, Ab Doderer, avvenne nel 1983. Il crimine diventò famoso all’epoca, per il pagamento della cifra più alta mai pagata per un riscatto di un individuo: 35 milioni di fiorini olandesi, ovvero circa 50 milioni dollari, al giorno d’oggi. Le riprese si sono svolte tra il Belgio, Amsterdam e New Orleans. Trama: Tratto dal libro “Black Mass: The True Story of an Unholy Alliance Between the FBI and the Irish Mob” dei giornalisti Dick Lehr e Gerald O’Neill, il film racconta la storia di James "Whitey" Bulger (Johnny Depp), uno dei più violenti criminali nella storia della città di Boston e fratello di un noto politico dello stato del Massachusetts. A metà degli anni settanta, dopo una serie di efferati omicidi per diventare leader della Winter Hill Gang, diventa anche informatore dell’FBI con l’obiettivo di fermare l’ascesa di una famiglia mafiosa rivale alla quale riesce, infine, a sottrarre tutte le attività. Tuttavia, quando i federali raggiunsero i loro obiettivi, Bulger iniziò a fare un doppio-gioco che lo portò ad essere perseguitato dalla stessa FBI. Trama: Durante una missione su Marte, l’astronauta Mark Watney (Matt Damon) viene considerato morto dopo una forte tempesta e per questo abbandonato dal suo equipaggio. Ma Watney è sopravvissuto e ora si ritrova solo sul pianeta ostile. Con scarse provviste, Watney deve attingere al suo ingegno, alla sua arguzia e al suo spirito di sopravvivenza per trovare un modo per segnalare alla Terra che è vivo. A milioni di chilometri di distanza, la NASA e un team di scienziati internazionali lavorano instancabilmente per cercare di portare “il marziano” a casa, mentre i suoi compagni cercano di tracciare un’audace, se non impossibile, missione di salvataggio. Trama: Un criptico messaggio proveniente dal passato, mette Bond sul sentiero per scoprire una sinistra organizzazione. Mentre M combatte le forze politiche per mantenere in vita i servizi segreti, Bond comincia a rimuovere gli stati degli inganni che rivelano una terribile verità dietro alla Spectre. Per questo 24° film di James Bond è stata creata una nuova Aston Martin, la DB10. Le riprese sono state fatte ai Pinewood Studios mentre gli esterni sono stati girati a Londra, Città del Messico, Roma, Tangeri, Erfoud in Marocco, e in Austria a Sölden, Obertilliach e sul lago Altaussee. plus magazine letture recensioni CHI PERDE PAGA di Stephen King ANNA di Niccolò Ammanniti L’ULTIMA GUARDIANA di Chiara Campia QUELLO CHE NON UCCIDE MILLENNIUM 4 di David Lagercrantz “Svegliati genio!”. Il genio è John Rothstein, scrittore osannato dalla critica e amato dal pubblico - reso immortale dal suo personaggio feticcio Jimmy Gold - che però non pubblica più La vita non ci appartiene, ci attraversa. A dirlo è la protagonista dell’ultimo libro di Niccolò Ammaniti, Anna. La ragazzina di tredici anni e suo fratello Astor di otto vivono in una Sicilia dal- “L’alba della rivolta avrà sfumature ramate”, così recita il libro delle profezie. Così come ramati sono i lunghi capelli di Amber, una ragazza di Sydney, una vita da adolescente, finché un Esce in contemporanea mondiale il seguito della trilogia thriller Millennium di Stieg Larsson, il più importante fenomeno editoriale dell’ultimo decennio, che ha venduto nel mondo ottanta da vent’anni. L’uomo che lo apostrofa è Morris Bellamy, il suo fan più accanito, piombato a casa sua nel cuore della notte, furibondo non solo perché ha smesso di scrivere, ma perché ha fatto finire malissimo il suo adorato Jimmy. Bellamy è venuto per rapinarlo, ma soprattutto per vendicarsi. Dovrà fare i conti però con Bill Hodges, il detective in pensione eroe melanconico di Mr. Mercedes, e i suoi inseparabili aiutanti Holly Gibney e Jerome Robinson. King mette in scena l’ossessione di un lettore per il suo scrittore, un’ossessione spinta fino al limite della follia e raccontata con ritmo serratissimo. Chi perde paga è un altro colpo da maestro di Stephen King, il secondo romanzo della trilogia iniziata con Mr. Mercedes. le mille ombre e dai mille misteri, dove un virus ha sterminato solo gli adulti, lasciando la vita solo ai bambini. Per le strade di una regione antica, costellata da tante anime diverse, non c’è più elettricità e i cani selvatici ti inseguono. Attorno i bambini hanno solo cadaveri e oggetti inutili, lasciati nel mondo da chi una vita non ce l’ha più. Anna e Astor giocano, combattono e hanno in dote solo un piccolo quaderno lasciatogli in eredità dalla mamma con tutte le cose essenziali della vita e soprattutto le istruzioni per riuscire a sopravvivere. Niccolò Ammaniti scrive un romanzo struggente, un omaggio all’esistenza, un miracolo quando tutto sembra perduto. cristallo irrompe nella sua esistenza e nulla sarà più come prima. Si troverà immersa in un mondo a lei sconosciuto, di cui scoprirà esserne protagonista e protettrice. Si innamorerà e questo complicherà ancora di più la sua situazione. Un intreccio di scelte e antiche rivalità che sfoceranno in una guerra. Chiara Campia, scrittrice esordiente ancora adolescente, racchiude nel suo primo libro ogni particolare, esperienza ed emozione che prova nella vita quotidiana, e ogni personaggio contiene una parte di lei e di questo ne va orgogliosa. milioni di copie, delle quali quattro milioni solo in Italia. Evento attesissimo, Quello che non uccide è scritto dallo svedese David Lagercrantz con il benestare degli eredi di Larsson, morto nel 2004 quando già aveva sviluppato il quarto e il quinto volume della saga che doveva contare dieci libri. Tutto ciò che riguarda il nuovo thriller che prosegue la Millennium Trilogy è avvolto nella massima segretezza. L’autore ha anticipato solo questo: “Ci sono Mikael Blomkvist e Lisbeth Salander. E poi Erica Berger, l’ispettore Jan Bublanski e Sonja Modig. Troverete il poliziotto Hans Faste, lo zelante pubblico ministero Richard Ekström, il sempre leale Holger Palmgren, Plague della Repubblica degli hacker, e molti altri”. Sarà l’evento editoriale dell’anno e l’attesa, da parte dei media come dei lettori, è alle stelle. settembre 2015 | Plus Magazine | RECENSIONI 41 plus magazine mostre arte, scienza e costume autunno terpretazione del concetto di “avanguardia”, attraverso la sperimentazione linguistica e il dialogo con la memoria. Questa idea viene declinata attraverso diversi media quali pittura, scultura, disegno, fotografia, video, performance, cinema. CANOVA E I MAESTRI DEL MARMO Fino al 4 ottobre 2015 La mostra, organizzata dalla Fondazione Giorgio Conti con la collaborazione del Museo Ermitage di San Pietroburgo, è allestita a Palazzo Cucchiari, sede della Fondazione stessa, che riapre al pubblico le sue splendide sale, dopo l’accurato restauro curato dall’architetto Tiziano Lera. Articolata intorno a 16 sculture in marmo, tra cui l’Orfeo di Canova e la Fiducia in Dio di Bartolini, cui si aggiungono set- Venezia - Giardini della Biennale Sestiere Castello 041 5218711 www.codiceitalia2015.com zione, in un costante confronto tra il versante delle arti e quello degli scavi; un dialogo fra archeologi, storici dell’arte, dell’architettura e della letteratura, tutti chiamati a raccontare la vicenda unica della riscoperta di Pompei. Napoli - Museo Archeologico Nazionale e Scavi di Pompei Piazza Museo 19 081 4422149 www.mostrapompeieuropa.it te gessi di proprietà dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, oltre ad una seconda copia in marmo della Fiducia in Dio, proveniente dall’Istituto d’Arte di Massa, la mostra racconta lo specifico contributo della “scuola carrarese” ai mutamenti di stile e di gusto che accompagnarono in Italia il passaggio dalla scultura neoclassica a quella verista. TESORI DELLA CINA IMPERIALE. L’ETÀ DELLA RINASCITA FRA GLI HAN E I TANG Carrara - Palazzo Cucchiari Via Cucchiari 1 0585 72355 www.canovacarrara.it CODICE ITALIA POMPEI E L’EUROPA. 1748-1943 Fino al 2 novembre 2015 Un grande progetto espositivo per raccontare la suggestione evocata dal sito archeologico di Pompei sugli artisti e nell’immaginario europeo, dall’inizio degli scavi nel 1748 al drammatico bombardamento del 1943. La mostra si snoda in un duplice itinerario, al Museo Archeologico Nazionale di Napoli e in contemporanea all’Anfiteatro di Pompei, e si affianca per importanza e prestigio al programma di eventi previsto per Expo Milano 2015. L’esposizione evoca la storia della città vesuviana, inesauribile fonte d’ispira- Fino al 22 novembre 2015 Sono quindici gli artisti coinvolti nel progetto espositivo del Padiglione Italia alla biennale di Venezia. Codice Italia è il racconto con cui Vincenzo Trioni, curatore del padiglione del Mibact, indaga sull’identità dell’arte contemporanea prodotta nel nostro Paese. Alis/Filliol, Nino Longobardi, Marzia Migliora, Luca Monterastelli, Mimmo Paladino, Claudio Parmiggiani, Nicola Samorì e Aldo Tambellini, Andrea Aquilanti, Francesco Barocco, Vanessa Beecroft, Antonio Biasiucci, Giuseppe Caccavale, Paolo Gioli, Jannis Kounellis. Quindici artisti di diverse generazioni che con il loro lavoro propongono un’in- Fino al 28 febbraio 2016 Nelle sale del Refettorio Quattrocentesco di Palazzo Venezia, sono in mostra i capolavori provenienti dal Museo Provinciale dello Henan, uno dei maggiori musei nella Repubblica Popolare, per raccontare il passaggio dalla dinastia Han all’Età dell’Oro della dinastia Tang (581 d.C. – 907 d.C.). In mostra saranno esposti oltre 100 pezzi, tra i quali una veste funeraria di 2.000 listelli di giada intessuti con fili d’oro, lacche, terrecotte invetriate, vasi, oggetti d’oro, e d’argento, ad illustrare lo straordinario clima di prosperità e di apertura culturale di questo periodo, quando la capitale dell’Impero, l’odierna Xi’An, era crocevia di tutti i commerci, riceveva gli ambasciatori del mondo ed era popolata da oltre un milione di persone. Roma - Palazzo Venezia Via del Plebiscito 118 06 69994388 www.tesoridellacinaimperiale.it settembre 2015 | Plus Magazine | RECENSIONI 43 plus magazine musica a u t u n n o stata anticipata dal singolo Sei tu la mia città. In autunno i Negramaro saranno in tour nei palasport delle principali città italiane con La rivoluzione sta arrivando Tour. Duran Duran PAPER GODS Tornano i Duran Duran con il nuovo album, Paper Gods, in uscita in America il 18 settembre e una settimana prima, l’11, nel resto del mondo. Registrato a Londra viene descritto così dal tastierista Nick Rhodes: “È davvero un ritorno a quello strano mix dei Duran dei primi tempi: il pop dai bordi duri e netti, che convive con il lato scuro, strano e sperimentale. È qualcosa di essenziale per tutti noi. È bello poter sollevare l’umore della gen- Laura Pausini SIMILI Laura Pausini, tramite Facebook, ha rivelato l’uscita di un disco di inediti previsto per questo autunno. Simili sarà un nuovo lavoro che anticiperà e Stones. “Non c’è niente di meglio che entrare in studio senza avere la minima idea di cosa ne verrà fuori alla fine”. L’album è stato anticipato dal singolo Trouble. Negramaro LA RIVOLUZIONE STA ARRIVANDO Sarà settembre il mese del nuovo album dei Negramaro, La rivoluzione sta arrivando. te con una bella dose di puro pop, ma il mondo in cui viviamo non è fatto solo di quella roba, per cui mi sembra assolutamente naturale aver mantenuto un piede nel lato più scuro e gotico della vita”. Keith Richards CROSSEYED HEART Il 18 settembre uscirà il nuovo disco solista di Keith Richards chitarrista dei Rolling Stones dal titolo Crosseyed Heart. Seguito ideale di Main Offender, risalente al 1992, Crosseyed Heart rappresenta un viaggio musicale tra reggae, rock, country e blues. Al suo interno ci saranno 15 canzoni. “Mi sono divertito da matti a fare questo nuovo disco e a lavorare di nuovo con Steve Jordan e Waddy Wachtel”, ha dichiarato Richards, che si è dedicato a questo progetto per oltre due anni, evitando di affrettare i tempi per portare a termine i precedenti impegni con gli 44 A sorpresa, durante un’affollatissima chat sul loro profilo Twitter, la band ha voluto svelare in anteprima ai fan il titolo del disco, che arriva a cinque anni di distanza dall’ultimo multiplatino Casa 69. La rivoluzione sta arrivando, che dal titolo evocativo preannuncia grandi cambiamenti, è stato registrato tra New York, Nashville, Londra, Madrid e naturalmente la Puglia, terra d’origine delle band e fonte inesauribile d’ispirazione. La pubblicazione dell’album è accompagnerà l’inizio di una serie di tappe negli stadi. Queste le parole di Laura su Facebook: “Non riesco più a tenerlo solo per me, voglio condividerlo con voi, perché noi da sempre siamo così: SIMILI...SIMILI, perché è quello che siamo, perché esprime esattamente quello che sento quando penso a noi. Uguali e differenti, uniti dagli stessi sogni, le stesse paure, le stesse emozioni. SIMILI come le impronte digitali: uguali e diverse. In cerca di altri noi per diventare una storia. SIMILI arriverà in autunno, sentirete nuove note, nuove storie, una nuova fase della mia vita e non vedo l’ora di raccontarvela in musica”. plus magazine teatro recensioni TEATRO ALLA SCALA - Milano passaggio dall’infanzia all’adolescenza, ma soprattutto per le musiche, tra le più felici composte da Čajkovskij. Lo Schiaccianoci approda al Carlo Felice nell’interpretazione del Balletto dell’Opera Nazionale di Riga (Lettonia), che danzerà la versione coreografica del suo celebre direttore artistico, Aivars Leimanis: una rivisitazione del libretto originale di Marius Petipa (tratto da un onirico racconto di Hoffmann) che affonda le radici nella grande tradizione del balletto russo. FALSTAFF Date: dal 14 ottobre al 4 novembre 2015 Il ritorno alla Scala di Daniele Gatti con un titolo verdiano ha il tono di una festa e sebbene sia nato prima della scelta del tema sull’alimentazione dell’Expo, questo verrà ricordato come il Falstaff in cui sempre si fa festa e sempre si mangia. Il regista Robert Carsen ha reso garbato l’obeso protagonista shakespeariano, in contrapposizione a un mondo di borghesi dozzinali e senza stile. nuovo cartellone. Otto produzioni d’opera, cinque concerti d’opera, un balletto della grande tradizione ottocentesca: il Verdi di Trieste offrirà un cartellone particolarmente ricco, firmando l’allestimento di ben tre nuove produzioni, a partire dall’inaugurazione prevista per il 30 ottobre. Si comincia con Don Giovanni, in un allestimento completamente originale a cura dei laboratori del Teatro Triestino, per la Direzione di Gelmetti e la regia di Allex Aguileira. TEATRO SAN CARLO - Napoli Il suo Falstaff è un aristocratico impoverito, ma ancora fascinoso nelle maniere, un uomo forse stravagante, ma non ridicolo. E noi tutti partecipiamo alla gioia di vivere espressa dal vecchio Verdi, tornato giovane nella buffa e malinconica commedia sociale scritta a quasi ottant’anni per la Scala, che è pure un divertentissimo vertice dell’arte di ogni tempo. CARMEN Date: dal 13 al 20 dicembre 2015 TEATRO VERDI - Trieste DON GIOVANNI Date: 30 e 31 ottobre, 4, 5, 7 e 8 novembre 2015 Non è stata una conferenza stampa tradizionale, quella che si è svolta a Trieste, per la presentazione della nuova stagione Lirico Sinfonica 2015/2016: in un teatro gremito, il Sovrintendente Stefano Pace, il Presidente della Fondazione e Sindaco Roberto Cosolini e il Direttore Onorario Gianluigi Gelmetti, hanno preso la parola per condividere le scelte artistiche e la strategia del TEATRO CARLO FELICE - Genova LO SCHIACCIANOCI Date: dal 3 al 6 dicembre 2015 Caposaldo del balletto ottocentesco, Lo schiaccianoci debuttò il 5 dicembre 1892 al Teatro Marijinskij di San Pietroburgo, imponendosi, da allora, come uno dei balletti più amati di tutti i tempi. Per via della storia, che approfitta dell’atmosfera natalizia per raccontare le paure e i sogni che accompagnano il Un programma lungo 14 mesi con 22 titoli di opera e balletto, 23 concerti, un cartellone che va da settembre 2015 a novembre 2016 con una programmazione ancora più ricca rispetto agli anni passati che punta a valorizzare le eccellenze dei complessi artistici di casa: questa sarà la stagione 2015/2016 al Teatro San Carlo. Carmen di Georges Bizet, capolavoro tra i più noti e amati, inaugura domenica 13 dicembre la stagione lirica e di balletto 2015/2016 del Massimo napoletano. La direzione è affidata a Zubin Mehta, mentre a firmare la regia è Daniele Finzi Pasca, svizzero di Lugano, già applaudito sia a Napoli che in tournée a San Pietroburgo per la sua onirica versione di Pagliacci con effetti speciali, giochi di luce e acqua. settembre 2015 | Plus Magazine | RECENSIONI 45 MAPPAMONDO I Dervisci Rotanti, appartenenti all’Ordine dei Mevlevi, praticano la celebre danza turbinante come metodo per raggiungere l’estasi mistica. Le danze sacre sono considerate la più antica forma di trasmissione dei “misteri” pervenuti all’uomo dall’antichità. Chi è ammesso a questo esercizio passa attraverso un insegnamento che prevede una lunga preparazione. Un’antica pittura sacra all’interno di una chiesa rupestre della Cappadocia. 48 46 MAPPAMONDO La penisola anatolica è come un libro di storia che attraversa i millenni e testimonia col suo patrimonio il susseguirsi di civiltà. La sua posizione geografica crea un ponte tra il nostro Occidente e l’Oriente che, passo dopo passo, diventa sempre più sconosciuto. Per conoscere la Turchia percorriamo le strade principali e periferiche, maciniamo asfalto e sterrato alla scoperta delle sue tante identità, in un viaggio via terra che inizia dal confine greco e raggiunge le terre centrali. Centinaia di CHilometri separano un’attrazione turistica dall’altra e così, a tener compagnia tra una tappa e l’altra, è la grande varietà di panorami che passano dal blu e dal verde della macchia mediterranea a tutte le varietà di giallo delle coltivazioni di grano nell’Anatolia centrale, dai rilievi montuosi alle grandi pianure di uno stato ancora in bilico tra modernità e tradizione. I Dardanelli e la battaglia di Gallipoli Quando si arriva in Turchia via terra, per raggiungere la parte asiatica del paese si imbocca la strada verso Istanbul oppure si sceglie di attraversare lo Stretto dei Dardanelli sulla penisola di Gallipoli, lasciando per un’altra occasione la visita alla capitale intellettuale dello stato. Questo lembo di terra non è una località turistica internazionale ma, con il verde paesaggio collinoso affacciato su una striscia trafficata di mare, I TESORI DELLA TURCHIA di BARBARA OGGERO settembre 2015 | Plus Magazine | MAPPAMONDO 47 MAPPAMONDO Il ritratto di Atatürk, fondatore e amato presidente della Turchia dal 1923 al 1938 disegnato con le foto di quanti perirono nella battaglia sullo Stretto dei Dardanelli. A destra: Efeso, la Via dei Cureti lastricata di marmo bianco. Qui sotto: Efeso, il pregiato sito archeologico di epoca ellenistica. Il suo monumento simbolo è la porta della Biblioteca di Celso. EFESO, LA SPLENDENTE Secondo la leggenda Efeso venne fondata nel X secolo a.C. e fu lambita dal Mediterraneo fino al III secolo d.C. quando una serie di eventi naturali avviarono un processo di interramento del mare che nessuno sforzo umano riuscì a evitare. viene invece visitata dai turchi perché nel corso della Prima Guerra Mondiale vi si posero le fondamenta del loro stato moderno. La storia racconta infatti della resistenza operata dall’esercito ottomano contro l’invasore straniero grazie anche al giovane Generale Mustafa Kemal che guidò coraggiosamente il proprio reggimento, salvando l’onore del popolo e diventando negli anni successivi Atatürk, il padre dei turchi. Perciò è interessante conoscere questo pezzetto periferico di territorio dove memoriali, cimiteri e trincee sono testimonianza di sbarchi e battaglie. Visitare i luoghi della storia è semplice: una mappa indica i punti cruciali degli scontri e i camposanti dove riposano i soldati di diverse nazionalità, oltre ai memoriali invocanti la pace e la fratellanza. Seguendo la strada ben asfaltata e a senso unico ci si trova incolonnati tra auto e bus che effettuano delle soste obbligate (Lone Pine, Baby 700 Cemetery, i monumenti a Düztepe e Talat Göktepe per citarne alcuni), ma al termine della giornata di visita si ha la sensazione d’aver visto un aspetto più intimo della Turchia, riservato solo a quel visitatore che ha voglia di andare oltre i must del turismo e desidera conoscere meglio le origini dell’orgoglio di un popolo. 48 Porto marittimo importante nell’antichità, Efeso era un centro abitato da 250.000 persone (stima degli archeologi) nel momento di massimo fulgore. L’acqua sgorgava copiosa dalle numerose fontane e il marmo di un bianco abbagliante era usato per costruire templi e statue, ma anche per pavimentare le strade. Che la città fosse opulenta si intuisce tutt’oggi camminando tra i numerosi resti ellenistici riportati alla luce da 150 anni di scavi, che raccontano quasi alla perfezione l’organizzazione quotidiana del centro abitato. Eppure pare che l’80% del suo patrimonio sia ancora sotterrato da quella stessa terra che allontanò progressivamente la riva del mare di una decina di chilometri e condannò la città alla decadenza e all’oblio. Efeso è ancora di grande effetto e per apprezzarla bisogna prendersi il tempo per salire in cima al Teatro da 25.000 posti e immaginare il blu del mare MAPPAMONDO A sinistra: Efeso, la maestosa Fontana di Traiano di cui rimane solo un accenno di piede sul globo. Qui sotto da sinistra: Pergamo, l’anfiteatro ricavato sul dorso della collina con 10.000 posti e un’acustica straordinaria. Pergamo, l’Asclepion: il centro di medicina dell’antichità. Pergamo, il tempio di Zeus (la parte mancante è custodita nel Pergamon Museum di Berlino). PERGAMO E BERLINO all’orizzonte, là dove la mappa indica la presenza dell’antico porto e delle saune destinate alla pulizia dei marinai appena sbarcati. Bisogna poi concedersi una sosta sugli scalini della magnifica Biblioteca di Celso, con la porta meglio conservata del sito nonché sua immagine simbolo; camminare sulle lucenti lastre bianche della via Marmorea e lungo la via dei Cureti; entrare nel Postribolo, segnalato da un piede e una testa femminile, e nei bagni pubblici con i wc tutti allineati; immaginare la Fontana di Traiano, di cui resta solo un accenno di piede sul globo terrestre, e il Tempio di Artemide, così grande e maestoso all’epoca da essere considerato una delle sette meraviglie del mondo antico. Bisogna chiudere gli occhi e immaginare la magnificenza: non è necessario un grande sforzo ed è un bel viaggio nel tempo. Coloro che sono stati al Pergamon Museum di Berlino si saranno già fatti idea della grandiosità del sito archeologico turco perché nelle sue sale è custodito l’imponente e meraviglioso fregio del Tempio di Zeus. Salire perciò sull’Acropoli di Pergamo (o Bergama), arroccata su un’altura che domina la città sottostante, è come chiudere un cerchio perché è possibile vedere la parte di tempio rimasta in terra ottomana. Anche Pergamo fu una città molto florida: la sua biblioteca era seconda solo a quella d’Alessandria d’Egitto e lo straordinario Anfiteatro ricavato sul dorso della collina, in una posizione davvero panoramica, accoglieva fino a 10.000 spettatori. Sempre in tema ellenistico e distante dall’Acropoli, si trova l’Asclepion, ovvero il centro di medicina dell’antichità dove le malattie venivano diagnosticate attraverso l’interpretazione dei sogni. Per scoprire il volto medievale della cittadina, lontano dal lungo rettilineo moderno, bisogna invece addentrarsi nelle strette vie del bazar e fermarsi a bere un çay (tè caldo) in un bar dove gli uomini giocano a ramino e la quotidianità regna sovrana. settembre 2015 | Plus Magazine | MAPPAMONDO 49 MAPPAMONDO A fianco: Pamukkale, le suggestive vasche in travertino bianco dove immergersi. Qui sotto a sinistra: Konya e il museo Mevlana dove sono custodite le spoglie del fondatore dell’ordine dei Dervisci Rotanti. A destra: Pamukkale, l’antica città di Hierapolis sulla cima della collina. Nella foto l’anfiteatro. PAMUKKALE, IL CASTELLO DI COTONE Pamukkale significa “Castello di cotone” e per quante foto si siano viste di questo suggestivo sito turistico della Turchia, trovarselo davanti suscita comunque dell’incredulità. Il panorama verdeggiante attorno è infatti la vera sorpresa per il contrasto che crea con il candore della parete su cui si sono depositati nei secoli i sedimenti di calcare sgorgati da una sorgente d’acqua. Il Parco di Pamukkale non è solo bello da vedere (la sua conformazione lo rende visibile da 20 chilometri di distanza), ma garantisce anche del divertimento perché immergersi nell’acqua bassa e calda delle vasche, cospargersi la pelle con l’argilla per un peeling, farsi la doccia sotto cascate a filo di roccia è un gioco anche per gli adulti. Però solo una minima parte delle vasche è aperta e si tratta di piscine sintetiche, ovvero costruite di recente per garantire lo svago dei visitatori; quelle naturali sono vuote, irrigate verso sera con un sistema manuale di dighe progettato per la manutenzione. Superate le vasche, sulla sommità della collina e non visibile, si trova Hierapolis, antica città ellenistica. Di tutto il complesso archeologico, il teatro è la parte più interessante, con tanto di quinta e una bella vista sulla pianura sottostante. Anche se ogni cosa passa in secondo piano rispetto alla straordinaria particolarità di Pamukkale. 50 KONYA E I DERVISCI ROTANTI Konya è tra le più importanti città della Turchia ed è considerata una delle più tradizionaliste. In effetti, arrivando da località con maggiore vocazione turistica, il carattere conservatore spicca soprattutto per l’abbigliamento rigoroso delle donne e per l’affluenza alle moschee negli orari di preghiera scanditi dai muezzin attraverso i tanti minareti. Questo centro è particolarmente importante per i turchi perché vi morì Mevlâna Rumi (letteralmente: la nostra guida Rumi), fondatore dell’ordine religioso sufista dei Dervisci Rotanti, famosi per raggiungere l’ascesi durante una danza in cui ruotano senza sosta su loro stessi. Conosciuto e amato in tutto il mondo islamico per le poesie e le opere religiose, il Museo di Konya dedicato a Mevlâna è uno dei posti più visitati dai mussulmani (i numeri parlano di 1,5 milioni l’anno, soprattutto turchi) e finché non si cammina nel cortile interno, tra gli edifici del complesso, risulta difficile per un forestiero stimarne l’importanza, paragonabile forse solo alla Basilica di Assisi per il mondo cristiano. Il fulcro della visita è il Mausoleo dove sono raccolti i sarcofagi di eminenti dervisci e quello imponente del Fondatore, collocato proprio sotto la grande cupola rivestita all’esterno di maioliche turchesi. Nonostante la loro fama, i dervisci non hanno un ruolo di primo piano nell’esposizione del museo; per vederli impegnati nella loro famosa danza mistica bisogna recarsi al Centro Culturale Mevlâna: vi si esibiscono solo il sabato ed è consigliato prenotare in anticipo. A meno che non si capiti a Konya nella settimana del 17 dicembre MAPPAMONDO I camini delle fate, le tipiche formazioni rocciose della Cappadocia. Nemrut Daği, il celebre mausoleo di Antioco I posto sulla cima di una montagna, famoso per le grandiose teste. si adattano alla superficie della roccia dando vita in alcuni casi a movimenti che possono sembrare in 3D. Certamente bisogna districarsi tra la folla di turisti, ma fermandosi all’ombra di qualche roccia, col venticello che lenisce il caldo, sembrerà di essere in una puntata dei Flinstones o magari di tornare indietro nel tempo, fino al IX-X secolo, quando questo luogo era abitato. Perché dentro le alte formazioni rocciose, soprannominate “Camini delle Fate” per la loro forma a comignolo, fino a pochi decenni or sono le persone erano solite vivere. Dopo un breve periodo di abbandono molte case sono state restaurate, diventando dei boutique hotel in cui vivere l’esperienza di soggiornare dentro una casa troglodita. NEMRUT DAĞI E LE TESTE ALL’ALBA quando una serie di eventi celebra l’anniversario della dipartita del loro capo spirituale. CAPPADOCIA, LA TERRA DA SCOPRIRE Il panorama della Cappadocia è considerato unico nel suo genere per le rocce e le montagne di tufo vulcanico erose dal tempo e modellate fino ad assumere forme straordinarie. Diversi itinerari di visita partono dai principali centri abitati e permettono di scoprirne le particolarità in bicicletta, a cavallo, in quad o più semplicemente a piedi, con trekking talvolta impegnativi ma sempre entusiasmanti. L’area più interessante si trova tra le città di Nevşehir, Avanos e Ürgüp, con Göreme come centro ideale. È proprio qui che si trova il noto museo all’aperto di chiese rupestri adornate da bellissimi affreschi d’influenza bizantina. Solo in questo parco sono presenti oltre trenta chiese, tutte visitabili; sono intitolate alla mela, ai sandali, al serpente per dirne solo alcuni e richiamano ciascun dettaglio delle pitture all’interno. La penombra delle caverne aggiunge poi atmosfera alle figure colorate che In cima ai 2.150 metri del Monte Nemrut Daği si sale soprattutto prima dell’alba per assistere allo spettacolo del sole che illumina le famose teste volute da re Antioco I Epifane intorno al 40 a.C.; nella luce dorata delle prime ore del giorno la pietra brilla d’oro, regalando grande fascino al luogo e facendo dimenticare, anche se per poco, la stanchezza per la sveglia in piena notte e il viaggio sino alla sommità. Le statue vennero scoperte nel 1881 e seppure oggi siano decapitate a causa di alcuni eventi naturali, le teste alte due metri e adagiate poco distanti dai busti sono di grande impatto visivo. Suddivisi in due terrazze (una rivolta verso est e l’altra verso ovest), i volti scolpiti raffigurano il sovrano di epoca preromanica e le divinità classiche da cui egli riteneva di discendere, rivolgendo loro un omaggio tutto narcisistico. Gli studiosi ritengono che questo fosse un insediamento funerario perché proprio tra le due terrazze è posizionato un tumulo di piccole rocce alto circa 50 metri: sotto di esso si ritiene siano sepolti Antioco I e alcuni membri della famiglia reale. Inoltre nel tempio, i cui resti sono stati rinvenuti, si ritiene avvenissero dei sacrifici per ingraziarsi la benevolenza delle divinità. In ogni caso lo spettacolo che si gode qui è davvero emozionante. Sarebbe però errato pensare che la Turchia sia tutta qui: con un’estensione di 783.000 chilometri quadrati e una popolazione di quasi 80 milioni di persone. Questo stato è un mondo da scoprire poco alla volta, viaggio dopo viaggio. settembre 2015 | Plus Magazine | MAPPAMONDO 51 MAPPAMONDO di Barbara Odetto (foto A. Lercara) Viaggiare tutto l’anno? Europa. Qualche esempio? Nel Bel Paese Chiesa Viaggi organizza visite ai mercatini natalizi di Aosta, Bressanone, Brunico, Merano e Bolzano e altre affascinanti località, gite a Verona e a Napoli per ammirare i celebri presepi, mentre per festeggiare il 31 dicembre nelle piazze più affascinanti d’Italia, propone destinazioni quali Milano,Torino, Genova, Bologna, Firenze e Padova. Sul fronte estero il tour operator seleziona mete di grande appeal da visitare durante il ponte dell’Immacolata o nei mesi che Con Chiesa Viaggi il sogno diventa realtà! A lzi la mano chi, di ritorno dalle vacanze estive, non pensa ad un week-end fuori porta o non decide la destinazione del Natale… non proprio imminente. Per un relax davvero totale, privo di intoppi e organizzato nei minimi dettagli, l’ideale è affidarsi a Chiesa Viaggi, il tour operator che appartiene al gruppo Chiesa Srl, da oltre 50 anni specializzato nell’organizzazione di tour in pullman Gran Turismo in Italia e in Europa. La flotta, di recente immatricolazione e costantemente monitorata dal personale che opera all’interno della società, è composta da pullman a uno o due piani con tettuccio panoramico caratterizzati da un ampio spazio tra un sedile e l’altro. Gli automezzi hanno un poggiatesta in morbida nappa e sono dotati di aria condizionata a controllo elettronico, toilette ad acqua corrente, frigobar, macchina per bevande calde, luce di lettura, pulsante di chiamata hostess e una presa di corrente per ogni coppia di sedili. Tutti dispongono inoltre di capienti rimorchi per il trasporto di attrezzature di ogni genere e di sistemi elettronici di controllo della velocità e della stabilità. Perché viaggiare in sicurezza e assicurare il massimo confort ai propri ospiti è un must per questa società fondata a Carmagnola da Celestino Chiesa nel 1963,e oggi gestita da Silvana Chiesa e dai figli Marco e Mattia Tropini, la terza generazione che con orgoglio cura personalmente ogni aspetto dell’attività. Nel 1983 i titolari hanno fondato Chiesa Viaggi il tour operator 52 che organizza soggiorni in Italia e all’estero e che si occupa di biglietteria aerea, marittima e ferroviaria. Nelle due agenzie in Provincia di Cuneo e in quelle torinesi il personale, cordiale e preparato, sa consigliare la meta ideale per quest’ultima tranche del 2015, sia per viaggi di un giorno che di più giorni. La filosofia dei quattro punti vendita è anticipare i desideri della clientela organizzando vacanze di qualità dalla partenza all’arrivo. Per questa ragione vengono selezionate con attenzione sia le mete sia gli alberghi e i locali dove pranzare durante il viaggio e nel periodo della permanenza. Tra le numerose proposte ci sono i tour culturali, i pellegrinaggi e tante destinazioni suggestive per chi vuole immergersi nell’atmosfera incantata che precede il Natale o desidera festeggiare il Capodanno in maniera diversa sia in Italia che in precedono il Natale, soprattutto se si tratta dei celebri mercatini, o per Capodanno. Da Parigi, un classico senza tempo, alla sofisticata Vienna, dalla creativa Praga alla Strada romantica passando per città affascinanti e sospese nel tempo come Salisburgo, Lubiana, Norimberga, Berna, Lugano, Lione, Montreux per citarne alcune. Chiesa Viaggi trasforma quindi il sogno di una vacanza confortevole e interessante in realtà e si prende cura dei propri clienti in ogni momento, grazie anche ai pullman Gran Turismo che ha a disposizione e che ogni anno effettuano oltre un milione di chilometri su tutte le strade d’Europa. Chiesa Via Valfrè 35 - Carmagnola (To) Tel. 011 9720379 Chiesa Viaggi • Via Bobba 20/A - Carmagnola (To) Tel. 011 9712033 • Via Audisio 53/A - Bra (Cn) Tel. 0172 430401 • Via Saluzzo 42 - Savigliano (Cn) Tel. 0172 713901 • Via XX Settembre 8/C - Torino Tel. 011 4407689 www.chiesaviaggi.it [email protected] Convenzione associati FABI: sconto del 10%. CONVENZIONI Convenzioni Nazionali ALPITOURWORLD Gruppo leader in Italia per i viaggi organizzati. 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Per gli associati FABI: • sconto dell’8% su tutti i viaggi in bicicletta, a piedi, trekking, con gli sci, in canoa/kayak, con i pattini a rotelle, presenti nel catalogo cartaceo e nel sito web www.dueruotenelvento.com • sconto del 5% sui viaggi in: Irlanda, bici+veliero in Olanda, Basilicata, Sardegna 8 giorni, bici+houseboat (Francia, Olanda, Italia), Corsica, Andalusia, Cuba e Tunisia. Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 4372057 – fax 011 4304621 [email protected] EC MALTA SCUOLA LINGUA INGLESE Corsi per tutti anche per tutta la famiglia: i genitori possono accompagnare i figli e frequentare i corsi programmati per gli adulti, ma con gli stessi orari dei ragazzi, per poter trascorrere insieme la vacanza studio e dare l’opportunità anche ai genitori di migliorare la lingua inglese, un po’ “appannata” nelle reminiscenze scolastiche. Informazioni sui corsi sul sito www.ecenglish.com Per gli associati FABI: • scaricare la newsletter con tutti i costi convenzionati dal sito www.associatiallafabi.it FAXIFLORA Spedizione fiori on-line. Azienda leader nella trasmissione floreale in Italia e nel mondo. Faxiflora opera da oltre vent’anni sul mercato, avvalendosi di una propria organizzazione di fioristi associati con regolare contratto, distribuita su tutto il territorio nazionale e costituita da migliaia di fioristi in grado di soddisfare con professionalità e competenza le richieste di consegne di omaggi floreali. Per gli associati FABI: • sconto del 10% per acquisti on-line su www.faxiflora.it nella sezione dedicata alla convenzione oppure con- CONVENZIONI tattando il numero verde 800 618667 - tel. 0171 694004 - [email protected] Inoltre al raggiungimento di € 100,00 di spesa, anche con più ordini (max 3), l’associato riceverà in regalo il libro “Le parole dei fiori”. La password identificativa della convenzione è visibile sulla newsletter presente sul sito www.associatiallafabi.it GOMMEUR SRL La Gommeur Srl è titolare del sito internet www.gommeur.com presso cui è possibile acquistare pneumatici ed accessori on-line mediante un codice utente e una password. Tali codici permettono di consultare i relativi prodotti, servizi, prezzi e solo nel caso di acquisto verrà richiesta una registrazione personale al sito. Per gli associati FABI: • sconti dal 30% al 70% con la comodità della vendita diretta, senza intermediari, direttamente dal sito www.gommeur.com L’associato può scegliere il pneumatico d’interesse e decidere se farselo spedire al proprio domicilio oppure in un centro convenzionato Gommeur (circa 800 in Italia). Il costo della spedizione è di solo € 1,00 e si può scegliere se pagare mediante paypal, con carta di credito, con bonifico bancario oppure con contrassegno. Il codice identificativo della convenzione è visibile sulla newsletter presente su www.associatiallafabit.it IL TUCANO VIAGGI Tour Operator che da oltre trent’anni organizza viaggi d’autore culturali, naturalistici ed etnografici, su misura per piccoli gruppi o individuali. Per gli associati FABI: • sconto del 10% su pacchetto da nostra programmazione “tutto compreso”; • sconto del 10% su preventivi per viaggi individuali su misura; • sconto del 12% su base familiare o amici (gruppo minimo 4 persone); • sulle pratiche non vengono applicati i diritti d’iscrizione. I cataloghi oggetto della convenzione sono quelli pubblicati in forma cartacea e on-line, integrati e aggiornati sul sito www.tucanoviaggi.com Per informazioni e prenotazioni: tel. 011 5617061 – fax 011 515805 [email protected] IMPERATORE TRAVEL Tour Operator, con esperienza ventennale, in grado di proporre ogni formula di viaggio. Oltre 1.500 soluzioni per soggiorni classici, in alberghi 5 stelle lusso, Bed&Breakfast, Villaggi, Residence, Ville, Tour culturali e Vacanze tematiche, sportive, benessere, religiose nelle località più belle d’Italia: Campania, Ischia e Capri, Sicilia e Isole Eolie, Lampedusa, Pantelleria e altre isole minori, Sardegna, Puglia, Calabria, Basilicata, Lazio e ora anche Nord Italia. Per gli associati FABI: • sconto del 12% sui cataloghi 2015 di: Campania, Sicilia e Isole minori, Puglia, Calabria, Basilicata, Sardegna e Isole Eolie; • sconto del 10% su offerte pubblicate sul sito internet www.imperatore.it e spedite via e-mail; • catalogo confidenziale prezzi netti (sconti dal 15% al 50%); • quota individuale di gestione pratica: adulti € 15,00 anziché € 30,00 - bambini 2/12 anni € 10,00 anziché € 15,00; • assicurazione annullamento viaggio gratuita. Per informazioni e prenotazioni: direttamente dall’associato telefonando al numero 081 3339550, oppure via fax al numero 081 908486, o via mail [email protected] (Sig.ra Ida Restituto). ISTITUTO WATSON DOTTOR ENRICO ROLLA Centro di Psicologia Cognitiva Comportamentale e Scuola di Specializzazione Post-Universitaria. Oltre ai programmi di terapia individuale e di gruppo è specializzato nella terapia online e telefonica per il trattamento di svariati disturbi. Per gli associati FABI: • sconto del 10%. Per informazioni e prenotazione appuntamenti online: tel. e fax 011 5611102 www.iwatson.com [email protected] LAVAZZA A MODO MIO Lavazza è una delle aziende di torrefazione più importanti al mondo. Nel 2007 Lavazza ha creato A Modo Mio: qualità superiore e gusto autentico che rendono ogni tazzina un’esperienza unica e indimenticabile. Nelle capsule A Modo Mio sono racchiusi oltre cento anni di passione ed esperienza, per portare a casa propria il piacere di un espresso sempre perfetto. Per gli associati FABI: • offerte dedicate per macchine espres- settembre 2015 | Plus Magazine | CONVENZIONI 57 CONVENZIONI so Lavazza A Modo Mio visibili sul sito www.associatiallafabi.it MASSIMO REBECCHI BOUTIQUE La convenzione con Virginia Srl, industria di confezioni della linea abbigliamento e accessori del gruppo Massimo Rebecchi, prevede lo sconto nei punti vendita Massimo Rebecchi. Per gli associati FABI: • sconto del 10% presso tutti i punti vendita (negozi e outlet). L’elenco dei punti vendita è visibile su www.massimorebecchi.it MONDADORI ABBONAMENTI RIVISTE Una delle principali società europee nel settore editoriale, la sua mission è di favorire la diffusione della cultura e delle idee con una produzione che tocca ogni genere e raggiunge tutti i lettori. Per gli associati FABI: • sconti fino al 78% su abbonamenti settimanali, mensili e periodici. Per informazioni: telefonare al Servizio Clienti 199 111999, oppure inviare una mail a [email protected] Per sottoscrivere gli abbonamenti scaricare l’apposito coupon di adesione dal sito www.associatiallafabi.it MSC CROCIERE MSC Crociere propone viaggi per molteplici affascinanti destinazioni tra cui: Mediterraneo, Nord Europa, Oceano Atlantico e Caraibi. Vivere una crociera MSC significa salire a bordo di navi moderne e tecnologicamente avanzate, gioielli del ventunesimo secolo con un’età media di appena 5 anni. 58 Per gli associati FABI: • sconto del 10% sulla tariffa vigente (P&P, Prima Premia, Best Price, listino, tariffe pubblicate sul catalogo in vigore); • sconto del 5% su promozioni proposte da MSC (es. Offerta Provaci o Offerta Happy Winter, pubblicata sul sito istituzionale www.msccrociere.it). Le prenotazioni devono essere effettuate unicamente tramite le agenzie Bluvacanze ed Open Travel Network il cui elenco è visibile sui siti: www.bluvacanze.it e www.opentravelnetwork.com I termini e le condizioni e il codice sconto identificativo della convenzione sono visibili sulla newsletter presente su www.associatiallafabi.it NCC ITALY NCC Italy è un’azienda leader nei servizi di noleggio con conducente a Roma. NCC Italy nel corso degli anni ha imparato a differenziarsi dai tanti competitors grazie all’indiscutibile qualità dei servizi offerti ed alla totale propensione alla soddisfazione del cliente. L’azienda offre un’ampia gamma di servizi, che spaziano dai servizi di trasferimento verso aeroporti, porti e stazioni ferroviarie, servizi turistici, servizi Business, ed eventi speciali, quali matrimoni, meetings e fiere. La NCC Italy propone solo auto di recente immatricolazione, autisti professionali, cordiali e multilingua. Per gli associati FABI: • tariffe agevolate visibili sulla newsletter presente sul sito www.associatiallafabi.it NH HOTELS È una delle 25 maggiori catene alberghiere al mondo e una delle principali in Europa. Gestisce circa 400 alberghi (di cui 53 in Italia). La convezione per gli associati FABI riguarda gli alberghi in Italia e prevede: • tariffe scontate visibili sulla newsletter presente sul sito www.associatiallafabi.it Il codice identificativo della convenzione è visibile sulla medesima newsletter. Per prenotazioni individuali: centro prenotazioni: 848 390 398 [email protected] Per prenotazioni gruppi: Ufficio Gruppi: 800 160 199 [email protected] & POLIZZA AUTO Per il tramite della Biverbroker condizioni agevolate sulle tariffe relative alle coperture assicurative riguardanti autovetture, camper e moto. Per gli associati FABI: • RC Autovettura: sconto fino al 62%; • ARD (incendio, furto, kasko, ecc.): sconto fino al 40%; • eventi naturali e atti vandalici: sconto fino al 40%. Per richiedere il preventivo accedere al sito www.fabi.polizze.it “area preventivi auto e camper” e seguire le indicazioni. Per informazioni scrivere a: [email protected] & POLIZZA CASA Per il tramite della Biverbroker condizioni agevolate sulle tariffe relative alle coperture assicurative riguardanti la casa/abitazione (dimora abituale o saltuaria) e precisamente: • RC capo famiglia - incendio - furto. Per richiedere un preventivo compilare la modulistica allegata alla newsletter sul sito www.associatiallafabi.it CONVENZIONI SALMOIRAGHI & VIGANÒ Con più di 150 anni di storia e i propri punti vendita su tutto il territorio, Salmoiraghi & Viganò è la più grande catena di ottica in Italia. Nei punti vendita è possibile effettuare test visivi gratuiti da ottici professionisti, avere consulenza estetica e supporto tecnico da parte del personale. Per gli associati FABI: • sconto del 30% su occhiali da vista completi di lenti; • sconto del 20% su occhiali da sole; • sconto del 10% su lenti a contatto. Gli sconti sono validi per gli associati FABI e per i loro familiari. Non sono cumulabili con altre eventuali promozioni in corso nel punto vendita e non sono validi su: confezioni da 90 pz di lenti a contatto, strumentazione elettronica, lavorazioni, riparazioni e garanzie. Sul sito www.salmoiraghievigano.it potrete visualizzare le ultime promozioni e l’elenco dei punti vendita. SHENKER Shenker è un centro di eccellenza per l’insegnamento dell’inglese in Italia. Propone un’ampia varietà di corsi per coprire ogni esigenza di apprendimento tra cui corsi individuali, corsi di gruppo, corsi di Business English, corsi per bambini e ragazzi, e preparazione agli esami internazionali. Lo Shenker propone inoltre corsi speciali di Financial English e Legal English, 60 appositamente studiati per il settore bancario. Per entrambi i corsi Shenker propone agli associati FABI la seguente promozione: prima lezione di prova gratuita e senza impegno e gratis l’app “BAM!” per scaricare ogni giorno una lezione con frasi idiomatiche e l’inglese per internet. Inoltre per gli associati FABI: • sconto del 20% su tutti i corsi individuali e tanti benefici e vantaggi per gli iscritti FABI e le loro famiglie. (N.B. gli sconti non sono cumulabili con altre promozioni stagionali). Elenco sedi sul sito www.shenker.com SLOW FOOD La Campagna per i soci FABI Diventare socio Slow Food vuol dire entrare a far parte di un’associazione che difende il cibo “vero” con i denti per scegliere quello che mangiamo in base ai nostri gusti, alla nostra cultura e alla nostra identità. Donando la tessera Slow Food regalerete un intero mondo fatto di produttori che lavorano in armonia con l’ambiente per ottenere quell’eccellenza gastronomica vanto del nostro Paese, prodotti tutelati da progetti come i Presìdi Slow Food e l’Arca del Gusto, cene, degustazioni, eventi, orti scolastici e mercati contadini, campagne in difesa della sovranità alimentare in tutto il mondo. E i vantaggi sono tantissimi: sconti sui corsi di degustazione Master of Food, su tutto il catalogo Slow Food Editore, gadget, durante gli eventi i nei locali amici. Per gli associati FABI: con la tessera Slow Food a € 25,00 riceverete: • Slow, la rivista di Slow Food in formato elettronico (4 numeri anno); • una guida della collana MANGIAMOLI GIUSTI; • la e-newsletter settimanale con consigli, appuntamenti, notizie dal mondo Slow; • sconti su libri e gadget e sugli eventi nazionali come Slow Fish e Cheese e presso i locali amici. In esclusiva... • un libro omaggio della Collana Ricettari regionali di Slow Food Editore e un buono sconto del 40% da utilizzare per l’acquisto di libri presso gli stand Slow Food durante gli eventi nazionali del 2015. La campagna è valida da marzo al 31 dicembre 2015. Per le adesioni www.associatiallafabi.it UNITELMA SAPIENZA UNIVERSITÀ TELEMATICA “Braccio” telematico della prestigiosa Università romana La Sapienza, con sede a Roma, Viale Regina Elena 295, è un’Università pubblica non statale istituita con decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in data 7 maggio 2004, con peculiarità di formazione universitaria tramite internet. Unitelma Sapienza è autorizzata a rilasciare i seguenti titoli di studio: Laurea, Laurea Magistrale, Diploma di specializzazione, Dottorato di Ricerca e Master Universitari di I e II livello, validi a tutti gli effetti di legge. Per gli associati FABI riduzione sulla retta annuale di iscrizione. Esempio: • corso di laurea € 1.500,00; • corso di laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico € 1.700,00. Troverete le informazioni su iscrizioni, immatricolazioni, valutazioni preimmatricolazioni ed elenco corsi su www.unitelma.it Torino vivere la città PROTAGONISTI: Pallina e Cespuglio: Maurizio Battista e Paolo Migone LE RUBRICHE: MEDICINA E SALUTE, COMUNICAZIONE E IMMAGINE, IDEE E SERVIZI, GLI ESPERTI RISPONDONO, LA PAROLA AI LETTORI LE PROPOSTE: CONFERENZE E CORSI, VISITE GUIDATE, GITE, SPETTACOLI, CONVENZIONI MEDICINA E SALUTE di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara) Dott. William Manuzzi e dott.ssa Lina Russo. laterale, le mnemotecniche, tanto utili dai 10 anni in su. Tutto ciò organizzato su più livelli: dal dire al fare, cioè sia nella relazione terapeutica individuale, sia attraverso Corsi e Seminari su argomenti orientati al miglioramento della qualità della vita. Dott. Bongiorno, lei si occupa della mente, con quale approccio? Scienza e Filosofia della Salute è il terreno in cui mi muovo in un approccio Biopsicosociale, nessun aspetto della nostra vita può essere trattato isolatamente dal resto delle esperienze. Viviamo costante- bIOs: la salute e il benessere della persona L o studio odontoiatrico-ortodontico Manuzzi, in Via Filadelfia a Torino, è un ambiente moderno, colorato ed accogliente. Nato negli anni ‘80, si è evoluto estendendo il suo campo di interesse al Benessere della Persona, interazione di mente e corpo. Ecco il motivo della nascita di “bIOs”. Ci illustrano il significato la dott.ssa Lina Russo Naturopata, il dott. Andrea Bongiorno Sociologo specializzato in Psicobiologia della Salute e il dott. William Manuzzi Medico Odontoiatra specialista in Ortognatodonzia. Dott.ssa Russo, ci spieghi il significato del termine bIOs. La scelta di bIOs è legata al suo significato, forma della vita, intesa come stile di vita. Nel nostro studio ci occupiamo, con passione e professionalità, di migliorare la qualità della vita delle persone. Come riuscite a farlo? Lo Studio è organizzato intorno a diverse specializzazioni, il dott. William Manuzzi Medico Ortognatodonzista lo ha fondato nel 1982 e oggi il figlio, dott. Edoardo, collabora occupandosi della cura e dell’estetica dei denti. Negli anni si è evoluto, crescendo ed aprendosi a nuove collaborazioni seguendo il fil rouge della cen- 62 tralità della Persona, unione inscindibile di corpo e mente. La medicina estetica, la pelle, la nostra immagine nel mondo; l’odontoiatria, salute e piacere del sorriso; le relazioni alimentari, noi mangiamo ciò che siamo… imparare a cambiare; counselling e coaching, relazioni d’aiuto; sistemi d’apprendimento al benessere, far crescere l’autostima, l’intelligenza emotiva, strategie motivazionali, problem solving, migliorare le abilità metacognitive ed intellettive, sviluppo del pensiero mente immersi in relazioni: persone, ambienti, oggetti, eventi. La consapevolezza di esse è base per migliorare forma e stile di vita. Nello specifico, oltre all’uso di strumenti conversazionali tipici della Psicologia Positiva, mi rivolgo alla Programmazione Neuro Linguistica e Ipnosi. Tutto ciò condito e amalgamato dall’ingrediente più importante: il buon senso. Ingrediente molto usato nello Studio dai diversi Specialisti, unione di professionalità, passione, ascolto ed empatia. MEDICINA E SALUTE Quindi il paziente che entra allo studio bIOs trova una molteplicità di approcci terapeutici per il suo benessere psicofisico. Allora parliamo dell’importanza che riveste una corretta alimentazione con la dott.ssa Lina Russo. Quali sono le sue linee guida? Punto sempre sull’importanza dell’attività fisica perché una persona che si mette in moto in qualche modo, anche solo camminando, cambia completamente il suo approccio con il mondo. Per quanto riguarda le diete noi non promuoviamo quelle drastiche, cerchiamo di interagire facendo piccoli step e brevi percorsi. Ormai gli alimenti che fanno bene o male sono conosciuti. Siamo dell’opinione che piccole modifiche nelle abitudini alimentari e nella relazione con il cibo insieme a piccoli approcci nella sfera dell’attività fisica, se sostenuti nel tempo, possano condurre a grandi risultati e ad una trasformazione nella percezione della realtà interna ed esterna a sé. Dott.ssa Russo, lo studio bIOs si occupa anche di medicina estetica? Insieme al dott. Nicola Canavesio, collaboro nella medicina estetica non invasiva per la cura dell’immagine della persona (botulino, fillers, fili, etc.). Abbiamo apparecchiature moderne e utili dedicate all’estetica per chi desidera migliorare in modo non invasivo la propria immagine curando anche la parte interiore dell’essere. Sicuramente è utile, dott. Bongiorno, il suo supporto in qualità di Sociologo specializzato in Psicobiologia della salute per l’accettazione del sé prima e dopo un intervento di medicina estetica. Sì, perché ci sono relazioni psicosomatiche e altre somatopsichiche. A volte un paziente si rivolge alla nostra équipe per ciò che percepisce come un difetto fisico, e poi nel colloquio, scopriamo disagi che necessitano di altri strumenti, brevi colloqui che possano re-illuminare un periodo buio. Tra noi c’è una collaborazione e uno scambio continuo. Come cure naturopatiche cosa consiglia più spesso ai suoi pazienti, dott.ssa Russo? Noi ci occupiamo di Naturopatia Scientifica, ci orientiamo verso integratori naturali che possano coadiuvare percorsi molto ampi. Parliamo adesso dello studio odontoiatrico. Dott. William Manuzzi, come Ortodonzista di che cosa si occupa? Siamo partiti lavorando principalmente sui bambini, per i quali rimane fondamentale un intervento ortodontico preventivo ed intercettivo. Oggi, l’evoluzione dei materiali e la nascita di tecniche “invisibili”, permettono di raggiungere ottimi risultati andando incontro alle esigenze sociali degli adulti che sempre più numerosi si rivolgono allo specialista per la correzione delle malocclusioni. Una delle caratteristiche importanti di queste tecniche è anche l’igiene, queste mascherine trasparenti si tolgono per mangiare e lavarsi i denti e questo è un vantaggio apprezzato ad ogni età. Si occupa anche di estetica, dott. Manuzzi? Una bocca che funziona correttamente di solito è anche bella. Diciamo che molti pazienti sono interessati soltanto a un’ortodonzia dei sei denti anteriori e non si curano dei difetti della masticazione. Io mi occupo esclusivamente di ortodonzia e in studio c’è mio figlio Edoardo, Odontoiatra, che segue tutta la parte conservativa e quindi le cure, le protesi e in special modo tutto l’approccio estetico facendo uso delle tecnologie più avanzate. Oltre lei e suo figlio, come è composto il team dedicato alla cura della bocca? Possiamo contare sulla collaborazione del dott. Eugenio Gamerro Pedodonzista, il dott. Andrea Nasi per la chirurgia maxillofacciale, Laura Del Bianco Igienista e la dott.ssa Federica Fioro Logopedista. È un team esperto di alto livello che ci consente di affrontare qualsiasi intervento allo stato dell’arte e anche tutta la nostra attrezzatura è modernissima, dal radiografico per la panoramica all’apparecchio combine per la ricostruzione 3D delle immagini. Il paziente può trovare nella nostra realtà la risposta a diverse esigenze confrontandosi sempre con dei professionisti di grande esperienza. STUDIO MEDICO MANUZZI e CENTRO bIOs Via Filadelfia 149/B - Torino Tel. 011 3298557 www.studiomanuzzi.it [email protected] www.bios.life [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 20%. settembre 2015 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE 63 MEDICINA E SALUTE di Barbara Odetto (foto A. Lercara) IRM investe nella tecnologia T utto ebbe inizio nel 1976 quando i coniugi Emilio Bandiera e Silvana Bersano inaugurarono a Pianezza, nei locali dell’Oratorio della Chiesa SS. Pietro e Paolo, il centro di Indagini Ricerche Mediche IRM. Nel 1992 si trasferirono nella sede attuale che è strutturata su due piani, è dotata di un ampio parcheggio interno ed è circondata da 20.000 mq di parco alberato. La struttura si compone di undici sale d’attesa, un ampio atrio che ospita tredici sportelli per le prenotazioni e l’accettazione, quaranta ambulatori dotati di spogliatoio e numerosi locali per le analisi cliniche. Nel corso degli anni la famiglia si è allargata e ai coniugi Bandiera si sono uniti il figlio Davide e il nipote Giulio che, proprio come i fondatori, credono che la salute delle persone sia l’obiettivo primario oltre che la mission del poliambulatorio. Per questa ragione da sempre IRM investe sia risorse economiche sia energie e competenze nella selezione dei migliori professionisti al fine di creare un polo di eccellenza capace di rispondere alle esigenze dei pazienti in maniera puntuale. Per questo motivo la proprietà pone grande attenzione nella tecnologia più innovativa attraverso l’utilizzo di macchinari di ultima generazione. Nel primo semestre del 2015 sono stati fatti ingenti investimenti per acquisire nuovi ecografi destinati al reparto cardiologico il cui scopo è fornire risultati ancora più dettagliati nello studio del cuore, una TAC Cone Bean per la tomografia delle arcate dentarie che emette un dosaggio molto basso di radiazioni e ancora un nuovo mammografo in grado di effettuare l’innovativa tecnica della tomosintesi, nuovo standard per la prevenzione senologica. Apparecchi altamente innovativi che si avvalgono di tecniche di immagine sempre più definite e dettagliate così da ridurre ulteriormente il margine di errore e garantire al paziente un servizio di qualità superiore. A questi strumenti di diagnostica per immagini si aggiungono una risonanza magnetica ad alto campo ed una risonanza magnetica aperta, per un rinnovamento tecnologico che pone IRM 64 per la salute dei pazienti al medesimo livello dei grandi ospedali. Tutto ciò spiega ancora una volta perché il centro ambulatoriale polispecialistico e laboratorio di analisi sia da sempre il punto di riferimento sanitario non solo per Pianezza, ma per tutta la zona nord ovest di Torino e le valli circostanti. In un momento di contrazione economica che investe molti settori italiani, incluso quello della salute, questa azienda sanitaria privata convenzionata con il Servizio Sanitario Nazionale accreditata in fascia A si dimostra in contro tendenza e, soprattutto, dimostra ai pazienti quanto il benessere delle persone sia il valore primario. Naturalmente l’investimento effettuato per acquisire queste apparecchiature di ultima generazione è accompagnato da un altro investimento, legato alla formazione dei professionisti. Medici e personale hanno infatti seguito dei corsi di aggiornamento per avere il know how necessario per utilizzare i macchinari e per saper interpretare con precisione i risultati. Perché, come sottolinea la famiglia Bandiera, i pazienti che effettuano gli esami devono potersi rivolgere a specialisti competenti e preparati e avere la garanzia che gli strumenti diagnostici siano all’avanguardia e precisi. In campo medico, infatti, non ci dovrebbe mai essere margine di errore. Dallo studio degli ambienti alla selezione dei dottori, passando per la vasta gamma di prestazioni proposte e per l’utilizzo di tecniche e apparecchiature di avanguardia, IRM è quindi il poliambulatorio di famiglia per tutta la famiglia. A tale proposito, Davide Bandiera sottolinea che: “Per la salute è fondamentale scegliere un centro che investa in tecnologie all’avanguardia ed è diritto dei pazienti informarsi prima di sottoporsi agli esami. La sicurezza del singolo è un bene imprescindibile”. Centro IRM - Indagini Ricerche Mediche Via Torino 19 - Pianezza (To) Tel. 011 9662585 www.ricerchemediche.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: • priorità di accesso ai programmi di prevenzione; • sconto del 20% su visite specialistiche private; • sconto del 10% su esami diagnostici privati. settembre 2015 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE 65 MEDICINA E SALUTE Con questi impianti di ultima generazione sarà possibile vedere nitidamente da qualsiasi distanza. Clinica Baviera è uno dei primi utilizzatori in Italia. PRESBIOPIA: arriva la lente intraoculare trifocale V edere perfettamente, senza occhiali da vista, da tutte le distanze. Un sogno per molti, soprattutto per chi inizia ad avere a che fare con la presbiopia ed è costretto a indossare anche tre paia di occhiali diversi a seconda della distanza, o gli occhiali progressivi spesso poco tollerati. Un sogno che adesso può diventare realtà, grazie a una vera rivoluzione nel campo dell’oftalmologia avanzata: la lente intraoculare trifocale di ultima generazione. 66 Si tratta di una lente intraoculare (che sostituisce il cristallino, la lente naturale dell’occhio) uguale alla multifocale: a differenza di quest’ultima, però, che consente un’ottima visione da vicino e da lontano, quella trifocale permette un’ottima vista a tutte le distanze, anche a quella intermedia. Clinica Baviera, leader europeo in oftalmologia avanzata, è uno dei primi istituti a impiantare questa lente in Italia. “Delle diverse tecniche chirurgiche la più moderna, con i migliori risultati – spiega il dottor Massimo Notaro, direttore medico di Clinica Baviera Torino – è la sostituzione del cristallino naturale con una lente artificiale in grado di mettere a fuoco le immagini da tutte le distanze”. All’interno dell’occhio esiste una lente naturale (il cristallino) che fino a circa 45 anni d’età ha la capacità di mettere a fuoco oggetti posti a qualsiasi distanza da noi. Dopo tale età questa capacità di “messa a fuoco” si perde gradualmente, a causa del progressivo indurimento del cristallino, ma anche per l’indebolimento del muscolo ciliare che determina i movimenti necessari alla messa a fuoco. A questa età il cristallino, inoltre, perde progressivamente la naturale trasparenza che lo caratterizza, dando poi origine alla cataratta. Queste modifiche legate all’inevitabile passare degli anni determinano, quindi, la comparsa della presbiopia. Diventa quindi sempre più difficile leg- MEDICINA E SALUTE gere un quotidiano, utilizzare un tablet o il proprio cellulare, leggere un bugiardino di un farmaco. Nei primi tempi si cerca di “arginare” il fenomeno stirando quanto più possibile le braccia, allontanando gli oggetti per vederli più nitidamente; i pazienti miopi, invece, tolgono gli occhiali ed avvicinano gli oggetti, a seconda del grado di miopia, per rimetterli subito dopo per vedere bene da lontano. Ma alla fine tutti sono costretti a ricorrere ad uno o più paia di occhiali. La lente trifocale sostituisce il cristallino invecchiato e privo della sua capacità di mettere a fuoco oggetti a diverse distanze. Questa chirurgia è applicabile a pazienti che hanno associato alla presbiopia anche difetti visivi come miopia, ipermetropia e astigmatismo. Grazie all’impegno delle industrie produttrici di queste particolari e sofisticate lenti intraoculari, in questi ultimi anni sono stati approntati prodotti altamente performanti, perfettamente tollerati dall’organismo e che, una volta impiantati, non necessitano di manutenzione permettendo la soluzione del problema visivo definitivamente. Per capire se si è idonei a questo tipo di intervento è fondamentale sottoporsi a una visita refrattiva, grazie alla quale i medici possono selezionare i pazienti più idonei. Le nuove lenti intraoculari trifocali sono lenti acriliche di materiale immunocompatibile, quindi accettato dall’occhio, senza possibilità di rigetto e sfruttano il principio della diffrazione, cioè della possibilità di deviare le immagini su diversi punti della retina. In questo modo riescono a far arrivare alla retina l’immagine a fuoco che arriva da lontano, da una distanza intermedia e da vicino. Il paziente non deve adattare la direzione dello sguardo all’oggetto che sta osservando come con gli occhiali progressivi: è il cervello che elabora l’immagine e sceglie quella che gli serve annullando le altre. Quindi, molto semplicemente, il paziente guarda ciò che lo interessa e vede perfettamente a fuoco. Questo è possibile grazie alla capa- cità di soppressione del cervello, cioè la capacità di eliminare le immagini che non servono o danno fastidio, non permettendo una visione corretta. Mentre con le bifocali c’erano solo due punti di fuoco, lontano e vicino, perdendo la visione della mezza distanza (quella che si ha, per esempio, guardando il pc), con le trifocali è possibile una perfetta messa a fuoco a tutte le distanze. La lente è di piccolissime dimensioni, normalmente circa 6-7 mm, e non richiede manutenzione nel tempo: una volta impiantata resta nell’occhio tutta la vita. Questo tipo di lente intraoculare può essere utilizzata anche nei pazienti affetti da cataratta, consentendo loro di vedere nitidamente a tutte le distanze di lavoro. La modalità di impianto prevede un intervento mini invasivo e la creazione di un piccolo tunnel corneale attraverso il quale il “facoemulsificatore” scioglie, grazie agli ultrasuoni, ed aspira il cristallino naturale e successi- Tiziana Putigniano: “L’intervento di correzione miopia e presbiopia ha cambiato la mia vita”. vamente viene inserito quello artificiale. Senza punti di sutura. L’intervento dura 15 minuti ed è eseguito in anestesia topica, solo con gocce di collirio anestetico instillate prima dell’intervento; non è necessario il ricovero e il paziente viene dimesso dopo l’intervento senza bende a coprire l’occhio, ma con la sola protezione degli occhiali da sole. Normalmente nel giro di qualche giorno la visione riprende e il paziente può ricominciare ad avere una vita lavorativa e sociale pressoché normale. Viene eseguito un occhio per volta a distanza di 7-15 giorni. CLINICA BAVIERA Il dott. Massimo Notaro, direttore medico di Clinica Baviera Torino. Piazza Solferino 7/I - Torino Tel. 011 0920155 Numero verde 800 228 833 www.clinicabaviera.it Convenzione associati FABI Plus: • sconto del 20%; • valutazione di idoneità al trattamento laser € 35,00; • trattamento laser per correzione difetti visivi € 975,00 ad occhio; • visita oculistica completa € 60,00. settembre 2015 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE 67 MEDICINA E SALUTE di Barbara Odetto (foto A. Lercara) La dott.ssa Zecchin, esperta nutrizionista, spiega perché non mangiare e perdere peso non bastano. Dieta fai da te? No grazie. Dott.ssa Elisabetta Zecchin D urante le vacanze estive avete raggiunto una forma fisica da fare invidia a Charlize Theron e a Chris Hemsworth e volete mantenerla anche nei mesi più freddi? Oppure, al contrario, vi siete concessi qualche finger food di troppo che non siete riusciti a smaltire? Prima di ricorrere alle diete fai da te, ai consigli dell’amica perennemente attenta all’etto di troppo o ai suggerimenti dei magazine maschili e femminili (perché, ammettiamolo, anche l’uomo ci tiene al proprio corpo e le statistiche lo dimostrano), soffermatevi a pensare: non sarebbe meglio affidarsi ad un nutrizionista esperto? 68 Ammesso che esistano davvero delle soluzioni dimagranti dall’effetto immediato, queste sono in grado di garantire un risultato continuativo nel tempo oppure, terminata la dieta, i chili persi fanno nuovamente capolino? E ancora: quali sono gli aspetti collaterali di una perdita di peso repentina? Diete drastiche possono cambiare il metabolismo? Oltre ai chili riportati dalla bilancia, quanto sono importanti il tono muscolare e la massa grassa? Per rispondere a queste e ad altre domande ci siamo rivolti alla dott.ssa Elisabetta Zecchin. Laureata in Scienze Biologiche con indirizzo biomolecolare, la biologa nutrizionista si occupa di intolleranze e allergie. Il suo curriculum è ricco di esperienze e riconoscimenti prestigiosi tra i quali una borsa post-dottorato presso il laboratorio del professor Rosa, direttore dell’U784 dell’INSERM Ecole Normale Superieure de Paris e un master in nutrizione e dietetica presso l’Università Politecnica delle Marche. Autrice di numerose pubblicazioni, dal 2004 ad oggi ha partecipato a diversi corsi di formazione per la professione di biologa nutrizionista al fine di avere una visione quanto più ampia e dettagliata su un tema così vasto e complesso; tra gli argomenti oggetto di studio segnaliamo l’alimentazione e le intolleranze nello sport, la celiachia, la stima della composizione corporea e la nutrizione della donna. Dal MEDICINA E SALUTE 2008 è iscritta all’Associazione Centro Studio delle Intolleranze Alimentari e della Nutrizione (A.C.S.I.A.N.), della quale è anche la responsabile per la Provincia di Torino, che si pone come obiettivo principale l’approfondimento delle tematiche relative alle intolleranze alimentari. Nata in provincia di Venezia e laureata presso l’Università degli Studi di Padova, esercita a Torino presso il centro polispecialistico CEMUR87 e presso lo studio medico Crocetta e ad Avigliana nel Centro Medico Valsangone. Dott.ssa Zecchin, cos’è l’Indice di Massa Corporea del quale si legge spesso sui giornali? L’IMC, detto anche BMI ovvero Body Mass Index, è un dato biometrico che deriva da una formula matematica; viene espresso come il rapporto tra il peso e il quadrato dell’altezza di un individuo ed è utilizzato come indicatore dello stato del peso forma. Questo valore non considera però la corporatura e l’ossatura. Quali sono i parametri per determinare il peso ideale? Le statistiche ufficiali hanno dei range precisi: il valore che definisce il normopeso varia tra 18,5 e 25; si è sottopeso se il dato è inferiore a 18,5 e sovrappeso se va da 25 a 30. Da 30 a 40 si parla di obesità e sopra i 40 di obesità grave. Tengo a precisare che un altro numero importante nella dieta è la percentuale di massa grassa. Come si misura la massa grassa? Con il plicometro e l’impedenziometro. Il primo è una pinza con una molla calibrata per applicare una pressione costante sulla plica di 10 g/mm². Lo strumento permette di fornire una precisa valutazione dei pannicoli adiposi e quindi dello stato nutrizionale del soggetto in esame e di come viene a distribuirsi settorialmente il suo tessuto adiposo nelle diverse zone. Occorre infatti distinguere tra grasso viscerale, posizionato negli organi e pericoloso in quanto può creare problemi gravi come l’occlusione delle vene o disturbi cardiaci, e sotto cutaneo, il più facile da smaltire. La bioimpedenziometria è invece una metodica utilizzata per la determinazione della composizione corporea che fornisce un modello preciso del soggetto in quanto indica la massa grassa, la massa cellulare, l’acqua intra ed extracellulare, lo scambio Na/K e il metabolismo basale. Essa misura l’impedenza del corpo al passaggio di una corrente elettrica a bassa potenza e alta frequenza. L’impedenziometro è costituito da quattro elettrodi che si applicano sul dorso delle mani e dei piedi in maniera controllata e che sono collegati a dei fili conduttori attraverso i quali viene fatta circolare la corrente che, attraversando le strutture corporee, subisce un calo di intensità dovuto all’impedenza associata alle stesse. Il segnale risultante, ovvero la risposta in termini di intensità elettrica, è trasmesso ad un apparecchio trasduttore che raccoglie i dati traducendoli in misure corporee. Quali parametri definiscono la massa grassa? La sua valutazione dipende dall’età, dal sesso e dalla struttura fisica. L’esame per misurare la massa grassa considera l’eccesso di tessuto adiposo che si discosta dai valori ideali che per l’uomo sono il 12% e per la donna il 25%. Tengo a precisare che quando si parla di sovrappeso si pensa ai chili di troppo, ma è il sovrappeso di massa grassa quello pericoloso. Oltre ad essere anti estetico, questo fardello richiede infatti molta energia per essere trasportato, non contribuisce al buon tono muscolare e affatica tutte le funzioni del corpo, creando numerosi scompensi. Come si elimina la massa grassa? Con una dieta equilibrata, graduale, che porta a smaltire l’accumulo dannoso e non intacca la massa magra, limitando il consumo di alcool ed evitando l’ozio. Infatti, è necessario iniziare un allenamento regolare. L’esercizio fisico e un’alimentazione sana sono indispensabili per perdere peso e massa grassa. Anche l’idratazione, che si misura con l’impedenziometro, è un parametro importante; l’uomo è composto per il 5565% di acqua, la donna per il 50-60% (un po’ meno a causa del suo maggiore contenuto di grasso). Un’adeguata idratazione dell’organismo è un requisito assoluto per la salute ed è essenziale per l’esistenza stessa. L’acqua aiuta le principali reazioni chimiche vitali dell’organismo e mantiene le corrette funzioni corporee. Se il peso aumenta, come ci si deve comportare? Sconsiglio le diete fai da te, che non considerano la massa corporea nella sua totalità ovvero la divisione tra massa magra – che si divide in muscoli, organi interni, ossa e acqua – e massa grassa che si differenzia tra grasso di struttura e grasso di settembre 2015 | Plus Magazine | MEDICINA E SALUTE 69 MEDICINA E SALUTE deposito. Per quanto riguarda la massa magra, trovo interessante fornirvi le percentuali: i muscoli compongono il 45% di peso nell’uomo e il 36% nella donna, gli organi interni il 25% e le ossa il 15% nel maschio e il 14% nella femmina. I valori di grasso di struttura sono invece il 3% per lui e il 12% per lei, mentre il grasso di deposito il 12% per l’uomo e il 13% per la donna. Se invece si dimagrisce, cosa succede? Dipende. Se la perdita di massa riguarda i muscoli e gli organi interni si ha il deperimento, se si perde troppa acqua c’è il rischio di disidratazione, se si riduce la percentuale di osso si ha una demineralizzazione così come l’eccessiva diminuzione di grasso di struttura porta all’emaciazione. Solo la perdita di grasso di deposito permette il giusto dimagrimento. Ecco perché è importante seguire una dieta bilanciata e prescritta da un nutrizionista che conosce il settore e sa che la bilancia, da sola, non basta in quanto non discrimina tra massa grassa e massa magra e non è in grado di valutare i mutamenti corporei in seguito a cambiamenti alimentari, come la scelta di abbracciare l’ideologia vegetariana o vegana per esempio, o quali cambi avvengono nel fisico tra prima e dopo l’allenamento intensivo in determinate attività sportive. 70 Dott.ssa Zecchin, cos’è il Piatto sano? È il modello alimentare ideale da seguire. Si tratta di regole generali nate negli Stati Uniti dove purtroppo il junk food, ovvero il cibo preconfezionato, di scarso valore nutritivo e di alto contenuto calorico, domina incontrastato. Il Dipartimento dell’Agricoltura americano nel 1992 aveva già creato la Piramide alimentare che era un esempio grafico salutare di riferimento, facile da consultare, e che forniva molte informazioni sul cibo da assumere. Nel 2012 il Dipartimento dell’Agricoltura si è affidato all’Università di Harvard per sviluppare un modello più innovativo che tenesse in considerazione i cambi avvenuti nella società e nel modo di vivere delle persone. È nato così il Piatto sano, una rappresentazione circolare, proprio come un piatto, suddivisa in spicchi di dimensioni diverse. Il 50% del piatto è composto da frutta e verdura di stagione e di tutti i colori, che devono essere assunte regolarmente nella giornata; il 25% da proteine salutari quali pesce non di allevamento, carni bianche ruspanti, legumi e frutta con il guscio. Meglio moderare molto invece il consumo di carni rosse, per la correlazione con le patologie cancerogene, le carni trasformate e gli affettati. Il restante 25% del piatto sano include i cereali integrali come pasta, riso e pane in quanto il loro indice glicemico è più basso rispetto ai cereali raffinati e favoriscono il regolare funzionamento dell’intestino perché sono ricchi di fibre. Per i condimenti è bene scegliere gli oli vegetali, in particolare l’olio extra vergine di oliva, e limitare l’uso di burro e grassi. È inoltre importante bere molta acqua ed evitare bevande gasate o zuccherate e moderare le bevande nervine come caffè e tè. Il latte va consumato in una o due porzioni giornaliere e occorre limitare i formaggi perché, sebbene fonti di calcio, il loro consumo eccessivo sarebbe associato a diverse problematiche, tra cui ad esempio l’insorgenza dell’acne. Ultimo elemento, ma non meno importante, è l’attività fisica che va sempre associata al consumo di cibo sano con porzioni adeguate al nostro fabbisogno energetico. Desidero infine ricordare che il modello del Piatto sano non prescinde da una valutazione più approfondita delle necessità nutrizionali di ciascuno, che devono essere personalizzate. Per cui è importante farsi prescrivere una dieta personalizzata che valuti fattori quali l’età, il sesso e lo stato fisio-patologico in cui ci si trova. Dott.ssa ELISABETTA ZECCHIN Biologa Nutrizionista Riceve su appuntamento presso: • Centro Medico Polispecialistico CEMUR87 C.so Francia 2 Bis – Torino • Studio Medico Crocetta C.so Galileo Ferraris 107 – Torino • Centro Medico Valsangone C.so Torino 64 – Avigliana (To) Cell. 338 7015016 www.nutrizionista-torino.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10%. Scavolini oggi non è più solo sinonimo di cucina. La gamma cucine si è arricchita di moltissimi modelli che nascono con soluzioni integrate per il living. I soggiorni infatti ora si compongono sia di elementi scomposti che di vere e proprie librerie. Ma non finisce qui, infatti continua ad ampliarsi la modellistica dei bagni Scavolini, belli, curati nel dettaglio e completi di linee esclusive di accessori, box e piatti doccia, rubinetterie e sanitari. Vieni in negozio e scopri i vantaggi della CONVENZIONE FABI sull’intera gamma SCAVOLINI! La Passione per la Casa. 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Due comicità molto diverse ma compatibili. Li contattiamo al telefono qualche giorno prima della loro esibizione torinese. Paolo è sempre lontano dai facili tormentoni dalla risata immediata e dalla ripetitività presto irritante, Maurizio è una persona verace, così semplice da stirarsi le camicie prima di salire sul palco. PROTAGONISTI Gag irriverenti capaci di scatenare le risate sono garantite, specialmente quando i protagonisti sono un marito e una normalissima moglie, colti nelle istantanee di una vita quotidiana che trasforma ogni piccolo gesto in un’occasione per ridere sulle differenze fra i generi. Questo racconta Maurizio Battista negli estratti del suo show “Ero felice e non lo sapevo”. Parli di mariti e mogli ma non solo… Sì, racconto anche di tutti gli altri componenti della famiglia. In particolare, parlo di quando ero bambino, allora sì che ero felice e non lo sapevo. Sono “pallina” ma non vi dico perché. Possiamo immaginarlo, visto il cespuglio che ha in testa Paolo. Brava, ma come hai fatto? Da dove nasce la tua satira? Quasi sempre racconto quello che mi capita quotidianamente. In questo spettacolo, però, il mio è uno sguardo un po’ più nostalgico perché non avendo più vent’anni racconto come si stava prima. Parlo anche di qualche malessere e addirittura senza scherzare. Come si stava prima? Si stava meglio, si viveva con meno fronzoli e anche se si aveva meno si stava bene. C’erano meno esigenze. Adesso invece non siamo mai contenti. Sono così anche i miei figli, anche se sono ormai grandi. In generale, trovo che ci sia poco amore. Un difetto delle donne e degli uomini? Le donne non hanno difetti, sono precise. Solo gli uomini ce li hanno e sono tanti. Preferisci la moglie cicala o formica? Cicala è meglio, è più comoda. Non ti controlla, no? Torniamo a quando eri bambino. Quando hai capito che volevi fare il comico? Questa cosa qui è nel mio carattere: già da ragazzino mi mettevo in mezzo alla famiglia e facevo lo scemo – mo’ diciamola tutta! – (ride): mi piaceva vedere la gente ridere. Far ridere ti regala sempre una grande emozione. Cosa ti fa ridere? Mi fa ridere chi parla da solo per strada ma anche quello che casca mi fa sorridere. Cose semplici. Programmi per la prossima stagione? Stiamo facendo un bel film di Natale ma non voglio dire altro. Poi c’è lo spettacolo al Teatro Olimpico “Un mese di Natale” e presenze in programmi nuovi. Tutto bene insomma, ringraziando Dio. Paolo Migone ha portato sui palcoscenici estivi le battute e le gag più riuscite del suo recital “Italia di m...are” che ha debuttato a Milano nel gennaio scorso. Cespuglio per i suoi capelli arruffati, l’occhio nero e la comicità pungente, volto notissimo di Zelig Circus e attore dall’ironia fine e tagliente. Paolo, abbiamo appena sentito Maurizio che era in ufficio, tu che fai? Sono su un’amaca in Sardegna. Ma quale ufficio se non sa nemmeno scrivere (ride). Scherzo, lui lo sa che lo stimo tantissimo. Te l’avranno già chiesto tutti, come è nato l’occhio nero? L’occhio nero è nato da uno spettacolo in cui facevo il conferenziere “malincologo”, studioso di malinconia, che prima di arrivare ad un incontro subiva un incidente stradale con la sua assistente e arrivava all’appuntamento tutto trafelato e con l’occhio nero, il camice sporco di macchie d’olio. Quando ho visto le foto dello spettacolo mi è piaciuta questa immagine che sembra un po’ un fumetto e ho deciso di tenerla. settembre 2015 | Plus Magazine | PROTAGONISTI 73 PROTAGONISTI ma sarei stato veramente un agronomo modesto. Solo dai trent’anni ho iniziato a guadagnare con questo mestiere. Prossima stagione, impegni? Riprendo da ottobre in tournée nei più bei teatri d’Italia con il mio “Italia di m…” , che vuol dire di mare o di merda a seconda del mio stato d’animo. Parlo del nostro Paese, a modo mio, in maniera molto surreale. Per par condicio ti chiedo le stesse cose che ho domandato a Maurizio. Il difetto peggiore della donna? E dell’uomo? Madonna! Il difetto peggiore dell’uomo è che rimane un bambino, è molto bugiardo ed è inaffidabile. La donna non perdona e questo non l’ho mai sopportato. Dopo un torto possono passare anche cento anni ma niente, non perdona. Meglio la moglie formica o cicale? Direi formica ma con delle belle “puppe”, sai se penso alla formica che è un po’ piatta… Dove trai spunto per la tua satira? Io uso un sistema molto arcaico, nel senso che non scrivo niente di quello che racconto. Io vivo, giro, sono molto curioso e cerco di cogliere particolari della vita quotidiana degli italiani. È una tecnica che ho messo a punto negli anni anche perché non potrei mai imparare un testo a memoria, figurati che non ricordo neanche una canzone tutta intera. Improvvisi… Sì, ma sono per lo più attraversato da delle immagini in testa e le racconto in tempo reale. Le parole non le ricordo mai. Che cosa ti fa davvero ridere? Ho la fortuna di girare tutta l’Italia d’estate e ogni regione ha le sue peculiarità. Ora sono in Sardegna e qui le persone sono molto riservate e misteriose; in Sicilia sono fanfaroni e sanno fare tutto loro; da quello che mi diverte cerco di prendere spunto. Se fossi in Germania avrei finito il mio lavoro da un pezzo. Ecco no, di Germania non parliamo, politica mai, giusto? Esatto, sai che non fa per me. Quando hai capito la tua vocazione di attore comico? Tardi, ero venticinquenne. Ho fatto addirittura 21 esami di Agraria. Ho dato anche quattro chimiche, buttando davvero tanto sangue sui libri 74 In questo spettacolo l’Italia ce la farà? Sì, c’è quasi un finale garibaldino ma solo perché ho un figlio di 15 anni, altrimenti sarei un po’ più cinico. I nostri figli non hanno colpe. Per loro siamo costretti ad essere ottimisti e dobbiamo lottare per allontanare i cinesi il più possibile (ride). Ecco così ci anticipi un tema dello spettacolo. Ah ma non so se parlerò di cinesi, dipende sempre da cosa mi passa per la testa. 730 730 - ISEE - RED 0115611153 7 linee r.a. NOVA LABOR SERVIZI srl 10123 Torino – via Guarini, 4 Gli uffici sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 14,00 alle 17,00 È gradito appuntamento COMUNICAZIONE E IMMAGINE di Emanuela Truzzi Sublime armonia tra mente e corpo N ella mia lunga esperienza come coach ho avuto modo di valutare quanto le emozioni influenzino il nostro corpo causando delle forti tensioni muscolari. Il dualismo tra mente e corpo è stato per molto tempo un fertile tema di discussione filosofica; tuttavia gli indirizzi più recenti, in accordo con le millenarie filosofie provenienti dall’Oriente, hanno sposato una visione olistica dell’individuo, non valutandole più come due entità separate ma come facce della stessa medaglia, strettamente interconnesse e in continua influenza reciproca. Per rispondere alle esigenze sempre più pressanti delle persone che, pur volendo “staccare la spina”, non riescono a rilassarsi, insieme alla collega Patrizia Mottola abbiamo progettato il workshop esperienziale Mente e Corpo in Armonia: scegliendo la SPA HQuattordici del Best Western Plus Hotel Genova, un vero gioiello nel cuore di Torino, abbiamo unito la teoria alla pratica per effettuare esercizi nell’acqua, respirazioni foniche nel bagno turco e tecniche di ri- 76 lassamento nella grotta del sale himalayano e ringraziamo la famiglia Borio che ci riserva in esclusiva la SPA. Il workshop è suddiviso in tre parti; nella prima spiego il processo emozionale e le motivazioni che portano ad abitare anziché vivere nel proprio corpo e coinvolgo le partecipanti con un test sull’immagine per un’analisi causa-effetto. Molte persone non sanno apprezzarsi per quello che sono, anzi, hanno un’immagine distorta di sé e manifestano problemi di enterocezione. L’immagine corporea di una persona è migliore quando ha consapevolezza di sé e vive in armonia con se stessa, apprezzandosi, stimandosi e, di conseguenza, venendo apprezzata anche dagli altri. Ed eccoci alla seconda parte: dopo un’energica pausa caffè con deliziose torte, ci cambiamo per entrare nella SPA dove ci viene fornito un kit con accappatoio, asciugamano, guanto kessa, sali scrub e sapone nero. La calda voce di Patrizia Mottola induce a un rilassamento mentale prima ancora di accedere nella grot- ta del sale, dove abbiamo sistemato dei tappetini per svolgere alcuni esercizi che potranno essere ripetuti anche a casa. Gli attori di teatro devono sempre predisporsi a una fase di rilassamento prima di entrare in scena e Patrizia ci svela i segreti di queste tecniche, semplici e veramente utili. Le tecniche di rilassamento sono un rimedio per dare una risposta immediata al disagio psicofisico nei casi di distonia lieve. Esistono diverse tecniche di rilassamento per renderci consapevoli dello stato tensionale in cui viviamo. La loro funzione è fare da mediatrici tra mente e corpo ripristinando l’equilibrio tra le parti, favorendo il recupero dell’energia psicofisica ed eliminando le tensioni muscolari. Infine dalle 13.00 alle 14.30 si prosegue con il percorso libero nella SPA e all’interno ci viene servito un pranzo light con frutta secca ricca di proteine, verdura e frutta fresca accompagnata da tisane. Si crea un clima sereno e piacevole, tanto che la parte di percorso libero continua nel pomeriggio per prolungare questo stato di benessere condividendo gli spazi con gli eventuali ospiti dell’hotel. Le nostre clienti hanno definito il workshop un viaggio emozionale e un’esperienza sublime per stabilire un’armonia tra il corpo e la mente. Quest’autunno è in programma sabato 24 ottobre e sabato 28 novembre: la prima data è riservata a 8 donne mentre nella seconda gli 8 partecipanti possono essere anche coppie. Per i Soci FABI Plus abbiamo riservato un prezzo promozionale e sicuramente sarà un’esperienza indimenticabile! Dott.ssa Emanuela Truzzi Docente in comunicazione e coach motivazionale, Presidente Associazione Italiana Formatori Piemonte MODERNACOMUNICAZIONE Via Baltimora 21 - Torino www.modernacomunicazione.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10%. IDEE E SERVIZI di Barbara Odetto (foto A. Lercara) SPORT, DIVERTIMENTO, LIBERTÀ le key words del Master Club Tennis S ulla sponda destra del Po, nella Torino residenziale, al 494 di corso Moncalieri sorge il Master Club Tennis, circolo sportivo con una nuova gestione giovane e dinamica che ha saputo creare un ambiente informale tipico dei centri che puntano sullo sport come essenza e non come moda. Matteo Ruffin, tennista arrivato fino al livello 2.6 che vanta sette anni consecutivi in serie B come individuo e tre anni di serie B a squadre, spiega che la filosofia della struttura è la libertà intesa come libertà di gioco, con otto campi in terra rossa e uno in sintetico, libertà nella prenotazione con tre diverse formule e libertà di età perché dai bambini (che nella stagione più calda hanno partecipato all’estate ragazzi cimentandosi in diversi sport) ai loro nonni, tutti possono iscriversi. Oltre ai campi da tennis scoperti e coperti, alla palestra appena rinnovata insieme alla piscina esterna, oltre ai due campi da calcio e a quello di padel (una sorta di tennis giocato in un’area più piccola e circondata da vetrisponda), la struttura vanta sia un raffinato ristorante con proposte culinarie di ottima qualità e una cantina ricca di etichette, sia uno spazio interno ed esterno ideale per feste ed eventi aziendali. L’impianto sportivo propone anche il beach volley e si affida al vicinissimo New Country Torino. Fiore all’occhiello del Master Club Tennis è ovviamente questo sport che, grazie a Matteo Ruffin, acquisisce un valore aggiunto. Forte della sua esperienza da professionista e delle tante ore trascorse sulla terra rossa, ha infatti ideato l’Accademia della Quarta Categoria: marchio registrato e proprietà del Ruffingroup. In cosa consiste? In una serie di allenamenti professionali studiati specificamente per i giocatori classificati o che iniziano a cimentarsi con racchetta e pallina. Il percorso si articola in un’ora alla settimana di lezione di gruppo, un’ora alla settimana di match singolo, un’ora al mese di lezione individuale, due ore al mese di doppio, trenta minuti di preparazione atletica ai quali vengono integrate le eventuali richieste del giocatore che non ha vincoli di presenza e decide in autonomia quando frequentare. L’Accademia della Quarta Categoria si rivolge a tutti gli sportivi che vogliono effettuare un percorso tennistico al meglio delle proprie possibilità: dai non classificati fino ai 3.5. La lezione è concepita secondo le metodologie di allenamento dei giocatori del circuito internazionale, che vengono ovviamente adattate alle capacità dei partecipanti; i maestri studiano il percorso di ogni singolo atleta e decidono con anticipo i contenuti delle lezioni, puntando anche sulla preparazione atletica, alleata fondamentale per un colpo vincente. Il Master Club Tennis propone inoltre l’Accademia Under: un pacchetto di trenta lezioni che si basano su un programma strutturato e che si svolgono dal 28 settembre 2015 al 31 maggio e nuovamente nel settembre 2016. Appassionato e profondo conoscitore di questo sport, Matteo Ruffin ha infine ideato un metodo di video analisi grazie al quale il giocatore viene filmato mentre è in campo e si rivede già durante l’allenamento, focalizzandosi sugli errori così da migliorare più velocemente. Nessuna spiegazione, infatti, è più efficace di un’immagine. Last but not least, tutti gli istruttori sono professionisti seri e competenti che hanno seguito un percorso agonistico e personale che ha permesso loro di raggiungere la serie C e/o B italiana. Una garanzia ulteriore della serietà del Master Club Tennis. MASTER CLUB TENNIS C.so Moncalieri 494 - Torino Cell. 393 8049928 www.masterclubtennis.it [email protected] NEW COUNTRY C.so Moncalieri 390/A - Torino Cell. 393 8049928 www.newcountrytorino.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: • sconto del 20% su Accademia Under; • pacchetto promozionale Accademia della Quarta Categoria; • promozioni Piscina e Beach Volley. settembre 2015 | Plus Magazine | IDEE E SERVIZI 77 IDEE E SERVIZI di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara) JAIPUR profumi e atmosfere dell’India A ppena varcata la soglia del ristorante Jaipur ci lasciamo dolcemente avvolgere da una sinestesia di profumi, colori, musica, odori, oggetti che accompagnano la nostra mente nella magica atmosfera dell’India. Il titolare Shahidul ci chiede dove preferiamo sederci e ci fa scegliere tra tre aree: sotto c’è la cucina a vista e si può assistere alla preparazione dei piatti, nell’ingresso c’è il bancone dove vengono preparate le bevande esotiche, svariati tipi di tè e gli aperitivi mentre nella sala al piano superiore ci sono diversi tavoli apparecchiati, perfetti per una cena romantica o per un convivio tra amici. Raccontaci la storia del tuo locale, Shahidul. Nel 2004 ho creato questo ristorante rispettando la tradizione della cucina indiana con i sapori, il forno tandoori e le spezie originarie del mio Paese; ho voluto un luogo confortevole e suggestivo anche nell’arredamento, molto curato e fatto arrivare dall’India per coloro che, pur non avendo mai avuto occasione di visitare il Paese, vogliono vivere una piacevole esperienza e, trovandosi bene, tornare a trovarci con gli amici. Perché lo hai chiamato Jaipur? Il nome Jaipur è quello di una meravigliosa città ricca di storia, monumenti e opere d’arte. È la capitale del Rajasthan, famosa anche con il nome di “città rosa” per il colore predominante delle sue abitazioni. 78 Le proposte dei tanti menù degustazione che offrite sono in grado di soddisfare tanti palati differenti. Da noi i vegetariani trovano due menù dedicati a partire da Orissa a € 19,00, mentre per chi ama il pesce abbiamo ben tre proposte con pesce spada, gamberi e gamberoni oltre al Kerala, un menù misto a € 26,00. Invece per la carne proponiamo il Punjab di pollo o il Kashmir di agnello e naturalmente, per chi desidera scegliere liberamente, suggeriamo il ricco menù alla carta. Shahidul, sfatiamo la falsa credenza che il cibo indiano sia solo piccante. Il cibo indiano è speziato; ci sono piatti piccanti e in quel caso chiediamo sempre se sia gradito poco o molto intenso, proprio per rispettare le preferenze di ognuno. Altre ricette sono preparate con yogurt ed erbe aromatiche delicate, adatte anche ai bambini, come le nostre salse di accompagnamento. Ce n’è per tutti i gusti! La cottura al forno originale tandoori, tipica indiana, è assolutamente priva di grassi. Sì e come hai potuto vedere è un forno di terracotta e pietra che si sviluppa in verticale dove a lato cuciniamo i pani indiani preparati con farina senza lievito e quindi ad alta digeribilità, mentre il pesce e la carne vengono preparati a spiedini e cotti al centro sui carboni ardenti. È una cottura veramente ottima per conservare tutta la fragranza e gli aromi degli ingredienti naturali. Poniamo un’attenzione particolare anche ai celiaci ai quali proponiamo il pane preparato con farina di ceci e altri piatti dedicati senza glutine che potranno sicuramente apprezzare. JAIPUR C.so Orbassano 230 - Torino Tel. 011 3298932 www.jaipur.to.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: • sconto del 10% sui menù degustazione e sul menù alla carta; • sconto del 15% per il take away. IDEE E SERVIZI di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara) Pasticceria Comba: una dolce tentazione I n via Mombarcaro, quasi angolo c.so Siracusa, dal 1971 c’è la Pasticceria Comba, che offre a tutti golosità con un ottimo rapporto qualità prezzo. Sono titolari Luciano Cerrina, erede dell’arte pasticcera del padre fondatore e Pietro Grande, che ha iniziato a lavorare con Luciano ben 26 anni fa e poi è diventato socio. Insieme a loro le mogli Rosanna e Lucia per servire la clientela: un’impresa decisamente famigliare. Sig. Luciano, il laboratorio a vista permette di ammirare la lavorazione dei vostri dolci. Sì, c’è uno spazio continuo che va dalla piccola vetrina, al bancone, fino al grande laboratorio per rendere l’idea di freschezza totale. Dal produttore al consumatore, come deve essere nelle vere pasticcerie e da noi la produzione giornaliera garantisce realmente la bontà dei dolci. Nel lungo bancone abbiamo una vasta scelta di pasticceria fresca e secca, salatini, torte e cioccolatini. Cosa contraddistingue la vostra proposta? Vogliamo portare avanti la tradizione tipica torinese della piccola pasticceria fresca nata nel secolo scorso, a cui abbiamo affiancato le specialità napoletane come le sfogliatelle e il babà insieme ai cannoli siciliani. Il nostro vero cavallo di battaglia sono le torte, ne facciamo di tutti i generi. Avete una misura particolare di torte ad un prezzo veramente invitante! Considerato che spesso si porta la torta alla nonna, oppure una coppia golosa vuole terminare dolcemente una cenetta o ancora un papà festeggiare con il figlio, abbiamo creato le torte “small” per due persone e con soli € 6,00 si gusta un’autentica torta di pasticceria: la Sacher, la tartufata al mandarino o al cioccolato, la torta Nissena, la torta alla crema di arancio, di nocciole e tante altre. I nostri clienti preferiscono comprare quattro torte small di gusti diversi invece della classica torta grande. Naturalmente abbiamo anche misure da 6/8 persone e su ordinazione ne possiamo preparare di ogni dimensione. Preparate anche rinfreschi? Certamente, con una grande varietà di panini, salatini, paste per tutte le esigenze, sempre con un ottimo rapporto qualità prezzo. Prepariamo croissant salati ripieni al formaggio e bignole riempite di paté al tonno, alle olive, al prosciutto. Vedo che i vostri cioccolatini sono proposti senza carta in prestigiose confezioni regalo. I nostri cioccolatini sono ripieni con un assortimento di frutta candita e presto ci saranno altre novità. Poi il classico gianduiotto in tante splendide confezioni. Nel periodo natalizio prepariamo diversi tipi di panettone: con fichi secchi, con pezzetti di cioccolato e filetti di arancio al Cointreau e poi il Panettone Reale, creato con tre impasti diversi al marrons glacés, ai frutti di bosco e alle gocce di cioccolato e ricoperto di cioccolato bianco. Infine il Pandoro “Bolla Bianca” con una crosta di nocciole che lo rende unico. Chi viene da voi trova anche una selezione di vini e distillati! Sono pochi e di qualità, per dare l’opportunità di portare il dolce insieme al vino in occasione di un invito a cena oppure per fare regali come a Natale. Per i nostri Soci riservate qualcosa di speciale? La nostra pasticceria costa solo € 18,00 al kg e può soddisfare ogni capriccio ma per i Soci FABI Plus c’è uno sconto del 10% su qualsiasi acquisto superiore a € 25,00. PASTICCERIA COMBA Via Mombarcaro 116 - Torino Tel. 011 359937 www.pasticceriacombatorino.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10% su qualsiasi acquisto superiore a € 25,00. settembre 2015 | Plus Magazine | IDEE E SERVIZI 79 IDEE E SERVIZI di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara) IL GRIFONE si sviluppa su tre livelli e siamo aperti con orario continuato dal martedì al sabato, oltre a qualche domenica per aperture straordinarie. Qui si trovano le griffe per donna e uomo a prezzi scontati. Abbiamo scelto in tutti i nostri negozi di esporre un cartellino di facile lettura indicando sia il prezzo originale sia quello scontato evidenziato in verde, in modo da far risaltare la vera convenienza. La semplicità non passa mai di moda R iccardo Gavello ha creato nel 1979 lo storico negozio Il Grifone in corso Turati, che propone ai torinesi abiti firmati e capi di campionario come antesignano dei tanti outlet oggi ridondanti. La ricerca della qualità al giusto prezzo e la passione condivisa con la moglie Piera Maggi hanno portato alla realizzazione di alcuni negozi temporary a Bardonecchia, Milano, Roma, San Remo ai quali presto se ne aggiungeranno altri. Ci presenta il brand la sig.ra Maggi che incontriamo nel nuovo negozio di Torino, in via Carlo Alberto. Cosa contraddistingue Il Grifone dagli altri outlet? Tutto l’anno sulle grandi griffe e sul prodot- to di etichette particolari proponiamo dei prezzi scontati rispetto ai normali prezzi retail. La ricerca di capi di qualità e la cura ai dettagli per i tessuti, le cuciture e gli accessori rendono la scelta un impegno continuo verso la nostra clientela. Il negozio di via Carlo Alberto è nato per testare la piazza del centro e nell’inverno contiamo di approdare con tutto il negozio e mantenere in corso Turati la moda bambino e le calzature. Come si trasforma il concetto moda nei temporary shop? I temporary sono spazi temporanei in cui proporre una vendita mirata; quest’estate a Bardonecchia è stato dedicato al bambino, l’inverno scorso era dedicato alla moda uomo. Questo ci consente di offrire un prodotto in rotazione sempre aggiornato e mantenere un display fresco e accattivante in ogni stagione. Il nuovo negozio di via Carlo Alberto è veramente invitante! Sì, abbiamo deciso di proporci nel centro di una città in continua evoluzione come Torino, orientata sempre più a meta turistica internazionale, per proporci sia alla nostra clientela affezionata sia a quella di passaggio. Lo show-room è molto grande Come scegliete le vostre griffe e come componete le vostre collezioni? Abbiamo griffe italiane e internazionali e proponiamo sempre quelle di riferimento nel mercato in ogni momento. Scrivere outlet è molto facile ma noi ci sforziamo nel proporre costantemente cose interessanti e di moda, evitando capi di quattro o cinque anni prima per dire che costano poco. Noi offriamo prodotti in rotazione dell’anno precedente, stock aziendali e campionature di collezioni recentissime a prezzi realmente vantaggiosi. Come si compone la vostra clientela, sig.ra Maggi? Il Grifone è un brand che ha confermato il suo successo da molti anni diventando un punto di riferimento tra gli appassionati della moda. Abbiamo una clientela storica affezionata che apprezza la nostra correttezza e riconosce il nostro impegno volto ad offrire sempre il miglior rapporto qualità-prezzo. I clienti fidelizzati vengono a trovarci anche solo per vedere le novità e scambiare due chiacchiere ed il clima di amicizia che si è venuto a creare per noi è motivo di sincera soddisfazione. IL GRIFONE •C.so Filippo Turati 15bis - Torino Tel. 011 596127 •Via Carlo Alberto 38 - Torino Tel. 011 5611241 www.ilgrifone.net [email protected] Convenzione associati FABI Plus: ulteriore sconto del 10% sui prezzi outlet già scontati, esclusi i periodi di saldi. 80 IDEE E SERVIZI di Emanuela Truzzi (foto A. Lercara) C i troviamo al Best Western Plus Hotel Genova con l’architetto Fabio Borio che ci parla dell’importante ristrutturazione di questo storico hotel di Torino e della recente inaugurazione della SPA HQUATTORDICI. L’edificio nasce nel 1880 e l’hotel prende il nome dalla vicina stazione di posta per Genova. Si tratta di un palazzo storico che appartiene da sempre alla mia famiglia; nato come una locanda con un ristorante e qualche camera, nel tempo si è evoluto affrontando molte ristrutturazioni, la più recente delle quali è stata portata a termine nel 2013. L’hotel continua la sua tradizione con la gestione familiare: abbiamo voluto fortemente conservare questi locali ricchi di storia con le loro peculiarità e particolarità uniche, ampliandoli e dotandoli di una moderna SPA con 350 m² di palestra e cabine dedicate all’estetica, oltre ai deliziosi ambienti nei quali immergersi nel rituale del Percorso Hammam. Le camere hanno la particolarità di essere arredate in modo diverso una dall’altra e il piccolo gioiello è costituito dalla nuova SPA HQUATTORDICI, diventata rapidamente un punto di riferimento per tutti gli appassionati di wellness. Abbiamo voluto aprire la SPA al pubblico torinese anche per richiamare l’attenzione sull’hotel e farlo conoscere meglio al di fuori del circuito turistico. La SPA HQUATTORDICI, una bomboniera metropolitana per coloro che ricercano relax e benessere senza essere circondati da un numero eccessivo di persone, offre un ambiente accogliente e raffinato e si sviluppa su due piani, uno dedicato alla palestra ed Spa Hquattordici: un gioiello nel cuore di Torino all’estetica e l’altro alla zona wellness, dove sono presenti una vasca d’acqua con idromassaggio, il bagno turco, la sauna, la doccia emozionale e, a completamento, la grotta di sale. Nell’area relax è possibile sorseggiare una tisana ascoltando musica in cuffia e concedersi appaganti spuntini a base di frutta fresca e secca. Sono state pensate tutta una serie di coccole per rendere più piacevole la permanenza all’interno della SPA, il tutto corredato da una coreografia appagante per un benessere a 360 gradi. A proposito di estetica, quali trattamenti proponete, arch. Borio? Riteniamo che i trattamenti manuali dedicati a viso e corpo siano insostituibili e generino risultati ben superiori a quelli di qualunque macchinario destinato a passare di moda. Possiamo contare su bravissime estetiste e massaggiatrici professioniste, con un particolare plauso alla pratica del Massaggio Sportivo e alla Riflessologia Plantare, per un servizio davvero esteso: dalle ore 9.30 alle 21.30 dal lunedì al sabato e la domenica siamo aperti fino alle 16.00. È possibile riservare il percorso d’acqua per festeggiamenti ed eventi? Si può riservare la grotta di sale rosa himalayano per i massaggi di coppia; inoltre stringiamo partnership aziendali come con MODERNACOMUNICAZIONE per la realizzazione del workshop esperienziale “Mente e corpo in armonia” e in queste occasioni l’intera SPA viene riservata ai partecipanti. BEST WESTERN PLUS Hotel Genova Via Sacchi 14/B - Torino Tel. 011 5629400 www.albergogenova.it [email protected] SPA HQUATTORDICI Via Paolo Sacchi 14/H - Torino Tel. 011 5629548 www.spah14.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus (valida fino al 15 dicembre 2015): • Riflessologia a € 25,00; • Percorso Hammam Salonicco individuale con massaggio di 30 minuti a € 30,00; • Massaggio Aromatico con cromoterapia di 45 minuti a € 35,00. settembre 2015 | Plus Magazine | IDEE E SERVIZI 81 IDEE E SERVIZI di Barbara Odetto Moda, eventi, workshop. Tanti settori, un unico brand: Nonsolofashion D a sempre la moda racchiude in sé immagini e suggestioni che rievocano un mondo affascinante al quale ambiscono tante ragazze e altrettanti ragazzi. Individuare un’agenzia competente, e soprattutto seria, è però un requisito basilare per chi aspira a lavorare nel mondo del fashion. Lo sanno perfettamente Annamaria Panero e Claudia Aguiari, titolari della società di model management Nonsolofashion fondata nel 2002 e da anni importante punto di riferimento a Torino, in Piemonte e nel Nord Italia. Entrambe modelle, hanno abbandonato le passerelle e i set fotografici per mettere il proprio know how al servizio di aziende e privati così da offrire un servizio diversificato e completo legato al mondo della moda, degli eventi e dell’immagine. Dal casting alla ricerca della location, passando per l’allestimento delle scenografie e per il noleggio di service audio e luci senza trascurare “trucco e parrucco”, la struttura si occupa in toto della realizzazione di importanti sfilate; inoltre seleziona miss e ricerca sponsor per i concorsi di bellezza, firma la regia di shooting fotografici, spot e video individuando non solo i volti più adatti ad ogni tipo di evento o prodotto da promuovere, ma anche le professionalità più in linea con le esigenze dei clienti. Nonsolofashion affianca inoltre le aziende o gli enti che vogliono promuovere la propria immagine oppure i prodotti e i servizi offerti realizzando happening e manifestazioni di carattere locale o nazionale. Seleziona hostess e steward competenti e di Annamaria Panero Claudia Aguiari fiducia, fornisce allestimenti, arredamenti e impianti tecnici, noleggia o fa realizzare ad hoc le divise, individua il servizio di catering più adatto e la security, si avvale di uffici stampa e di pubbliche relazioni, sceglie il presentatore, il deejay, il testimonial o l’artista più consono a trasformare una serata speciale in un appuntamento indimenticabile e di successo. Accanto alla moda e agli eventi, l’agenzia torinese si distingue in un altro settore altrettanto interessante: l’image consulting. Forti dell’esperienza acquisita negli anni nel campo del fashion, e forti dei prestigiosi workshop che hanno successivamente frequentato, Annamaria Panero e Claudia Aguiari hanno sviluppato anche questo settore proponendo alla clientela un’attività di consulenza volta al miglioramento dell’immagine personale. Con questo obiettivo le due titolari propongono diversi corsi, alcuni dei quali si terranno in autunno presso la sede di FABI Plus in via Guarini 4. Molti i temi affrontati: dallo studio del guardaroba personale al make-up più adatto ad ogni donna, dalla cura della pelle al raggiungimento del benessere attraverso una sana alimentazione, dall’analisi della figura con relativa verifica del portamento e correzione della postura alla colorimetria, dal restyling dei capelli alla scoperta dei profumi senza dimenticare i workshop dedicati agli accessori, al bon ton, al personal shopping e al kids style dedicato ai bambini a partire dagli 8 anni e agli adolescenti fino a 17 anni. Last but not least, l’agenzia organizza anche prestigiosi corsi per modelle. Perché oltre alla bellezza, al carattere e al savoir faire occorre una preparazione seria con formatori esperti e professionali. Conosciuta e stimata nel settore per etica e competenza, Nonsolofashion è il punto di riferimento per i genitori che cercano una struttura di model management dedicata ai più piccoli. Da sempre Annamaria Panero e Claudia Aguiari selezionano baby modelli e teenagers dai 6 mesi fino ai 13 anni per le sfilate e per la pubblicità, garantendo la massima serietà e tutelando i propri clienti. Perché la moda è affascinante, divertente, glam, ma soprattutto una “cosa seria”. Parola di due professioniste. Via Agostino da Montefeltro 2 - Torino Cell. 338 3915513 - 334 6607629 www.nonsolofashion.com [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10%. 82 IDEE E SERVIZI di Chiara Attolico (foto A. Lercara) La scIenza e la FeDe: i due poli attorno L’ Istituto Scolastico Paritario “Francesco Faà di Bruno”, vanta 150 anni di storia ed è stato fondato dal Beato Francesco Faà di Bruno matematico, astronomo, specializzato in topografia, compositore di musica, architetto e uomo di fede. Francesco Faà di Bruno era convinto che la formazione integrale della persona assumesse un ruolo significativo nella costruzione di una società più giusta e più umana. Queste sono ancora oggi le linee guida su cui si fonda l’educazione nella scuola di via San Donato a Torino. L’Istituto, gestito dalla Congregazione delle Suore Minime di Nostra Signora del Suffragio, comprende la Scuola dell’Infanzia, la Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado (scuola media). L’Istituto accoglie e rispetta qualità e fragilità di ognuno, è attento ai bisogni del singolo, è disponibile al dialogo e al confronto. Promuove modalità educative adeguate ad ogni fascia di età, per individuare e sviluppare le capacità di ogni persona. Seguendo l’insegnamento di Francesco Faà di Bruno, la comunità educante è impegnata a formare “la mente e il cuore degli alunni”, accompagnandoli gradualmente verso decisioni personali libere ed azioni umanamente significative che permettano loro di realizzare un proprio progetto di vita. Il bambino viene accolto in tenera età presso la Scuola dell’Infanzia dove impara a stare con altre persone e a socializzare. Vengono trasmessi contenuti adeguati allo sviluppo evolutivo del bambino, le prime regole di vita sociale, le modalità di comunicazione con l’altro così da giungere allo sviluppo globale della sua personalità. Con il passaggio alla Scuola Primaria si pongono le basi cognitive e socio-emotive necessarie alla partecipazione consapevole alla cultura e alla società e vengono valorizzate le esperienze di ciascun bambino. L’ingresso nella Scuola Secondaria di Primo Grado permette di potenziare le conoscenze e le abilità già acquisite, al fine di raggiungere delle competenze affettivo-cognitivo-sociali in un progetto di continuità. Nel triennio il ragazzo è guida- ai quali ruota l’Istituto Faà di Bruno to all’acquisizione di un metodo di studio autonomo e valido, la base fondamentale per affrontare le Scuole Superiori. Il cammino all’interno dell’Istituto “Francesco Faà di Bruno” è caratterizzato da una continuità educativa che garantisce una piena collaborazione tra i docenti dei diversi plessi. Molteplici sono i momenti di confronto tra il personale docente: si concordano valori, si elaborano metodi e si costruiscono strumenti di indagine per la successiva azione formativa e didattica. Non vengono trascurate, inoltre, le iniziative che coinvolgono le famiglie, gli Enti e le altre istituzioni presenti nel territorio, al fine di realizzare una dinamica di rete. Da sottolineare anche le diverse attività integrative al normale orario scolastico: ore dedicate al potenziamento della lingua inglese, l’insegnamento della lingua spagnola e i laboratori musicali. Inoltre, solo per i più grandi, sono previsti laboratori informatici e di cucina, cineforum, giochi matematici per tenere in allenamento la mente, oppure ore dedicate allo studio del latino. È previsto anche il servizio del doposcuola, nei mesi estivi l’Estate Ragazzi e a settembre la Scuola Aperta prima dell’inizio dell’anno scolastico. L’Istituto organizza periodicamente gli Open Day, giornate per conoscere la Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado. Durante questi appuntamenti si possono incontrare gli insegnanti ed ottenere tutte le informazioni sulla scuola che, per l’occasione, organizza laboratori interattivi per i bambini. I prossimi Open Day sono previsti a partire dal mese di ottobre. Per maggiori informazioni potete contattare la segreteria dell’Istituto al seguente numero di telefono 011 489147 o scrivere a [email protected] ISTITUTO FRANCESCO FAÀ DI BRUNO •Via S. Donato 31 - Torino •Via Le Chiuse 40 - Torino Tel. e fax 011 489147 www.scuolafaadibruno.it [email protected] Convenzione associati FABI Plus: sconto del 10% sul contributo al funzionamento (retta scolastica) per la Primaria e la Secondaria di Primo Grado. settembre 2015 | Plus Magazine | IDEE E SERVIZI 83 CONFERENZE E CORSI 2015 autunno Gli appuntamenti si svolgono presso la sede di Via Guarini 4 a Torino nelle date sotto indicate dalle ore 18,00 alle ore 19,30. Al termine di ogni incontro verrà offerto un aperitivo ai partecipanti. Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus tel. 011 5611153 – [email protected] CONFERENZE Martedì 6 ottobre 2015 “Diverse figure professionali per la cura della visione”. Relatore: Dott. Fanottoli Centro Ottico Optovision Martedì 13 ottobre 2015 “Informazioni e curiosità sull’orecchio: le funzioni e le più comuni alterazioni patologiche”. Relatori: Dott. Livio Bonino Direttore Centri Phonica Italia Dott. Aurelio de Vicariis Specialista in Otorinolaringoiatria e in Foniatria Giovedì 22 ottobre 2015 “Alluce valgo e dita ‘a martello’ nuovi orizzonti con la chirurgia mininvasiva”. Relatore: Dott. Vincenzo Langerame Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia Martedì 17 novembre 2015 “Essere felici”. Relatore: Dott. Andrea Bongiorno Sociologo specializzato in Psicobiologia della Salute del centro bIOs Martedì 24 novembre 2015 “Il piatto è servito: l’importanza dell’alimentazione equilibrata per mantenersi sani”. Relatrice: Dott.ssa Elisabetta Zecchin Biologa Nutrizionista CORSI Mercoledì 14 ottobre 2015 “La moda come mezzo espressivo”. Mercoledì 11 novembre 2015 “Restyling capelli”. Mercoledì 21 ottobre 2015 “Accessori Must Have”. Mercoledì 18 novembre 2015 “Il Profumo”. Mercoledì 28 ottobre 2015 “Stile ed immagine”. Mercoledì 4 novembre 2015 “Make-up”. 84 Corsi organizzati da: Nonsolofashion CONVENZIONI TERRITORIALI Convenzioni territoriali al 15 dicembre 2015): • Riflessologia a € 25,00; • Percorso Hammam Salonicco individuale con massaggio di 30 minuti a € 30,00; • Massaggio Aromatico con cromoterapia di 45 minuti a € 35,00. • BEST WESTERN PLUS Hotel Genova Via Sacchi 14/B - Torino Tel. 011 5629400 www.albergogenova.it [email protected] CHIESA SRL E CHIESA VIAGGI Tour Operator leader nel settore del turismo su strada e della vacanza organizzata. Chiesa Via Valfrè 35 - Carmagnola (To) Tel. 011 9720379 Chiesa Viaggi • Via Bobba 20/A - Carmagnola (To) Tel. 011 9712033 • Via Audisio 53/A - Bra (Cn) Tel. 0172 430401 • Via Saluzzo 42 - Savigliano (Cn) Tel. 0172 713901 • Via XX Settembre 8/C - Torino Tel. 011 4407689 www.chiesaviaggi.it [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 10%. • SPA HQUATTORDICI Via Paolo Sacchi 14/H - Torino Tel. 011 5629548 www.spah14.it [email protected] Per gli associati FABI Plus (validità fino CIRCOLO ALDOBARALDO Il Circolo Aldobaraldo è un locale con diverse sale per ballare e per i corsi. Un ambiente piacevole per trascorrere le vostre serate in un’amichevole atmo- BEST WESTERN PLUS Hotel Genova e SPA HQUATTORDICI L’Hotel, situato nel cuore di Torino, continua ancora oggi la sua tradizione con la gestione familiare. Le camere sono arredate in modo diverso una dall’altra e il piccolo gioiello è costituito dalla nuova SPA: 350 m² di palestra e cabine per l’estetica e deliziosi ambienti nei quali immergersi nel rituale del Percorso Hammam. sfera. Vengono organizzati i seguenti corsi: tango, danza classica e moderna. Via Parma 29/B - Torino Cell. 335 7224576 www.aldobaraldo.net [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 10% sulla cena e sconto del 15% sui corsi. CLINICA BAVIERA Istituto Oftalmico Europeo. Centro medico leader in Europa nel campo dell’oftalmologia e della chirurgia refrattiva. Vengono utilizzate tecniche moderne ed efficaci di intervento tramite la tecnologia laser. Piazza Solferino 7/I - Torino Tel. 011 0920155 Numero verde 800 228 833 www.clinicabaviera.it Per gli associati FABI Plus: • sconto del 20%; • valutazione di idoneità al trattamento laser € 35,00; • trattamento laser per correzione difetti visivi € 975,00 ad occhio; • visita oculistica completa € 60,00. EUROM ARREDAMENTI Servizi alla clientela: preventivi e progettazione gratuita, rilievo misure effettuato da un tecnico, preparazione disegni tecnici per allacciamenti ed eventuali altri lavori di ristrutturazione, trasporto e montaggio con personale e mezzi propri, assistenza garantita post-vendita. Via Torino 137 - Trofarello (To) Tel. 011 6498982 Fax 011 6051168 www.euromarredamenti.it [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 10% extra (non cumulabile con altre promozioni in corso). FARINA GIOIELLI Tre punti vendita in cui sono presenti marchi selezionati e oggetti preziosi di propria produzione, una gamma di pro- settembre 2015 | Plus Magazine | CONVENZIONI TERRITORIALI 85 CONVENZIONI TERRITORIALI dotti vasta e articolata per poter soddisfare qualsiasi esigenza. • Via Frejus 97 - Torino Tel. 011 3835515 • C.so Traiano 3 - Torino Tel. 011 3143035 • Via Frejus 95 - Torino Tel. 011 2761946 Per gli associati FABI Plus: sconto del 15%. FURBATTO IMMOBILI Lo Studio Furbatto è specializzato in tutta Torino nella: vendita e affitto di immobili residenziali, gestione patrimoniale (riscossione affitti), progettazione architettonica e ristrutturazioni, attestati di certificazione energetica e registrazioni contratti. Tel. 011 544566 www.furbatto.it Per gli associati FABI Plus: sconto del 30% sulle normali provvigioni applicate ai clienti venditori. IL GRIFONE Il Grifone, punto di riferimento tra gli appassionati della moda, propone ai torinesi abiti firmati e capi di campionario. All’interno potrete trovare griffe italiane e internazionali. Tutto l’anno sulle grandi griffe e sul prodotto di etichette particolari propongono prezzi scontati rispetto ai normali prezzi retail. • C.so Filippo Turati 15 bis - Torino Tel. 011 596127 • Via Carlo Alberto 38 - Torino Tel. 011 5611241 www.ilgrifone.net [email protected] Per gli associati FABI Plus: ulteriore sconto del 10% sui prezzi outlet già scontati, esclusi i periodi di saldi. IRM - INDAGINI RICERCHE MEDICHE Servizi offerti: Rieducazione/Recupero Funzionale, Check-up, Diagnostica per Immagini, Laboratorio di Analisi Cliniche, Medicina del Lavoro, Medicina Sportiva, Poliambulatorio Specialistico, visite specialistiche di ogni tipo e pro- 86 grammi personalizzati di indagine e prevenzione. Via Torino 19 - Pianezza (To) Tel. 011 9662585 www.ricerchemediche.it [email protected] Per gli associati FABI Plus: • priorità di accesso ai programmi di prevenzione; • sconto del 20% su visite specialistiche private; • sconto del 10% su esami diagnostici privati. ES - ESSERSANI Azienda del Gruppo IRM – Indagini Ricerche Mediche, è una struttura specializzata in medicina del lavoro. Via Torino 19 - Pianezza (To) Tel. 011 7499617 www.essersani.it [email protected] Per gli associati FABI Plus: • sconto del 20% su visite specialistiche private; • sconto del 10% su esami diagnostici privati. ISTITUTO FRANCESCO FAÀ DI BRUNO L’Istituto, dove si trovano la Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado (scuola media), è gestito dalla Congregazione delle Suore Minime di Nostra Signora del Suffragio. È una scuola che accoglie, che rispetta qualità e fragilità di ognuno, attenta ai bisogni del singolo e disponibile al dialogo e al confronto. • Via S. Donato 31 - Torino • Via Le Chiuse 40 - Torino Tel. e fax 011 489147 www.scuolafaadibruno.it [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 10% sul contributo al funzionamento (retta scolastica) per la Primaria e la Secondaria di Primo Grado. JAIPUR Il titolare Shahidul ha creato questo ristorante nel 2004 rispettando la tradizione della cucina indiana con i sapori, il forno tandoori e le spezie originarie dell’India. Vengono proposti diversi menù degustazione che sono in grado di soddisfare tanti palati differenti. Luogo confortevole e suggestivo anche nell’arredamento. C.so Orbassano 230 - Torino Tel. 011 3298932 www.jaipur.to.it [email protected] Per gli associati FABI Plus: • sconto del 10% sui menù degustazione e sul menù alla carta; • sconto del 15% per il take away. MASTER CLUB TENNIS E NEW COUNTRY All’interno della struttura troverete campi da tennis scoperti e coperti, una palestra appena rinnovata insieme alla CONVENZIONI TERRITORIALI come studio odontoiatrico e ortodontico, si è via via evoluto estendendo il suo campo di interesse al Benessere della Persona, interazione di mente e corpo. È un ambiente moderno, colorato ed accogliente. Via Filadelfia 149/B - Torino Tel. 011 3298557 www.studiomanuzzi.it [email protected] www.bios.life [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 20%. piscina esterna, due campi da calcio e uno di padel, un raffinato ristorante con proposte culinarie di ottima qualità e uno spazio interno ed esterno ideale per feste ed eventi aziendali. • MASTER CLUB TENNIS C.so Moncalieri 494 - Torino Cell. 393 8049928 www.masterclubtennis.it [email protected] • NEW COUNTRY C.so Moncalieri 390/A – Torino Cell. 393 8049928 www.newcountrytorino.it [email protected] Per gli associati FABI Plus: • sconto del 20% su Accademia Under; • pacchetto promozionale Accademia della Quarta Categoria; • promozioni Piscina e Beach Volley. NONSOLOFASHION MODEL MANAGEMENT Nata nel 2002 dall’esperienza decennale nel campo della moda e degli eventi di Annamaria Panero e Claudia Aguiari, Nonsolofashion è ormai diventato un importante punto di riferimento sul territorio piemontese offrendo soluzioni a 360° per la realizzazione di eventi e manifestazioni. Via Agostino da Montefeltro 2 - Torino Cell. 338 3915513 - 334 6607629 www.nonsolofashion.com [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 10%. PASTICCERIA COMBA Dal 1971 la Pasticceria Comba offre a tutti golosità con un ottimo rapporto qualità prezzo. I titolari portano avanti la tradizione tipica torinese della piccola pasticceria fresca, a cui hanno affiancato le specialità napoletane, i cannoli siciliani e torte di ogni tipo. Propongono anche panini, salatini e paste per ogni esigenza. Via Mombarcaro 116 - Torino Tel. 011 359937 www.pasticceriacombatorino.it [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 10% su qualsiasi acquisto superiore a € 25,00. PHONICA Phonica è un Centro Acustico per l’applicazione di protesi acustiche di tutte le marche, ed è la prima struttura in Piemonte per lo studio, lo sviluppo e l’applicazione della Terapia Riabilitativa dell’Acufene con sistema ZEN. Vengono inoltre trattati occhiali da sole con lenti polarizzate e occhiali da lettura. C.so Dante 44-46/A - Torino Tel. 011 6308075 www.phonicaitalia.it [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconti diversificati visibili sulla newsletter presente sul sito www.fabiplus.org STUDIO MEDICO MANUZZI e CENTRO bIOs Lo Studio Manuzzi, nato negli anni ‘80 DOTT.SSA ELISABETTA ZECCHIN Biologa Nutrizionista. Attraverso una dieta equilibrata, la Dott.ssa Elisabetta Zecchin, promuove la consapevolezza alimentare. Esegue test di intolleranze alimentari che spesso sono la causa di varie sintomatologie e sono correlate a disordini del peso corporeo. Riceve su appuntamento presso: • Centro Medico Polispecialistico CEMUR87 C.so Francia 2 Bis - Torino • Studio Medico Crocetta C.so Galileo Ferraris 107 - Torino • Centro Medico Val Sangone C.so Torino 64 - Avigliana (To) Cell. 338 7015016 www.nutrizionista-torino.it [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 10%. RISTORANTE TORPEDO Hotel NH Lingotto Il Ristorante Torpedo è il posto perfetto per un pranzo in famiglia, in compagnia di amici o per una cenetta romantica, ma soprattutto la meta ideale per i buongustai che amano i piatti della tradizione italiana e regionale. Via Nizza 262 - Torino Tel. 011 6642714 [email protected] Per gli associati FABI Plus: sconto del 10%. settembre 2015 | Plus Magazine | CONVENZIONI TERRITORIALI 87 VISITE E SPETTACOLI SCOPRIRE E TORINO NON SOLO VISITA SERALE AL PARCO ASTRONOMICO Visita al Borgo Vecchio Campidoglio, quartiere operaio di fine ‘800 collocato tra i quartieri Parella e San Donato. La zona ospita dal 2000 il MAU, Museo di Arte Urbana, un insieme di opere murarie e altre installazioni artistiche distribuite fra le sue vie; un progetto unico in Italia, che ha visto la collaborazione di numerosi artisti e writers. Ne è presidente Edoardo Di Mauro, docente dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino ed ha come scopo la promozione di attività culturali e artistiche in collaborazione con gli abitanti e gli operatori artigianali e commerciali del quartiere. Dal 1995 ad oggi sono state prodotte 108 opere murarie all’interno del Borgo Vecchio, alle quali si sono affiancate, dal maggio 2001, altre 35 nuove istallazioni - la cosiddetta “Galleria Campidoglio” - collocate sulle pareti tra le vetrine di via Fabrizi e Cibrario, opere che complessivamente hanno impegnato 93 artisti: alcuni ancora studenti dell’Accademia, altri ormai affermati su tutto il territorio nazionale. Una serata speciale alla scoperta del cielo stellato. Il percorso comincia da “Infini.to-Museo dell’Astronomia e dello Spazio”, un moderno museo della scienza che sarà possibile visitare liberamente. Ospita numerose installazioni interattive che permettono al visitatore di sperimentare e approfondire temi astronomici: viaggi spaziali verso Marte, simulazioni della forza di gravità su Giove, manipolazione del campo magnetico, visioni 3D dell’Universo e passeggiate tra migliaia di stelle ripercorrendo le più recenti scoperte cosmologiche. Luce e suoni provenienti dallo Spazio ci accompagneranno già dai primi piani del Museo fino ad addentrarsi in luoghi misteriosi alla scoperta dei veri segreti cosmici. La visita prosegue all’interno del Planetario digitale, uno tra i più avanzati al mondo, per un viaggio virtuale tra stelle e galassie. Lo spettacolo è in real time: due esperti dello staff scientifico di Infini.to risponderanno alle domande e alle curiosità delle persone in sala. Il viaggio si concluderà all’Osservatorio Astrofisico dove, accompagnati da un astronomo, si potranno osservare stelle e pianeti dal telescopio rifrattore più grande d’Italia. Data: sabato 3 ottobre 2015 Data: venerdì 16 ottobre 2015 PASSEGGIATA AL BORGO VECCHIO CAMPIDOGLIO, MUSEO DI ARTE URBANA A TORINO SPETTACOLI STEREOPHONICS CESARE CREMONINI MALIKA AYANE MILANO - Alcatraz TORINO - PalaAlpitour TORINO - Teatro Colosseo 20 ottobre 2015 ore 21.00 23 ottobre 2015 ore 21.00 26 ottobre 2015 ore 21.00 Posto unico € 32,20 88 VENDITA BIGLIETTI TRAMITE IL CIRCUITO TICKET.IT Parterre € 39,10 1° anello numerato € 43,70 2° anello numerato frontale € 41,40 2° anello numerato laterale € 41,40 Galleria 1º settore € 28,75 Galleria 2º settore € 25,30 Platea 2º settore € 34,50 Platea 3º settore € 31,00 VISITE E SPETTACOLI In collaborazione con Giuliana Rebaudo e Maurizio Pattoglio Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus - Tel. 011 5611153 - [email protected] MOSTRA TEMPORANEA: CLAUDE MONET ALLA GAM DI TORINO MOSTRA TEMPORANEA: “RAFFAELLO, IL SOLE DELLE ARTI” ALLA REGGIA DI VENARIA REALE Dopo i successi delle mostre di Degas e Renoir, Torino, in collaborazione con il Museo d’Orsay di Parigi, presenta nelle sale della Gam un altro dei protagonisti dell’Impressionismo: Claude Monet. Annunciata come “la più grande mostra sull’artista in Italia”, l’esposizione si propone di documentare il percorso di ricerca di questo pittore riconosciuto come uno dei padri dell’Impressionismo, movimento che si è affermato a Parigi tra il 1874, data della prima mostra autogestita presso lo studio del fotografo Nadar, e il 1886, quando è stata allestita l’ultima esposizione prima dello scioglimento del gruppo. Nell’ambito della poetica del movimento, Monet ha condotto una ricerca così sistematica sulla percezione della luce, intesa come realtà fisica nelle sue componenti cromatiche, da anticipare aspetti della fisiologia della visione allora del tutto sconosciuti. Una ricerca che Monet ha proseguito ben oltre i limiti cronologici dell’Impressionismo, giungendo a esiti formali del tutto inediti e di estrema modernità. Data: domenica 1º novembre 2015 Visita guidata alla mostra temporanea dedicata a uno dei più importanti protagonisti del Rinascimento italiano. Il fulcro della mostra è costituito da un nucleo di celebri capolavori di Raffaello che evocano il racconto della sua prodigiosa carriera artistica, le persone che ha conosciuto, le diverse città dove ha vissuto. A documentare gli anni della sua formazione è una scelta di opere dei maestri che hanno avuto un ruolo fondamentale: il padre Giovanni Santi, il Perugino, il Pinturicchio e Luca Signorelli. La mostra intende accostarsi alla geniale personalità di Raffaello anche da un punto di vista inconsueto e imprevedibile, illustrando il suo impegno creativo verso le cosiddette “arti applicate”, che tradussero nelle rispettive tecniche suoi cartoni e disegni nonché incisioni tratte dalla sua opera e che nel corso del Cinque e Seicento costituirono il veicolo privilegiato per la diffusione e la conoscenza in Italia e nel resto d’Europa delle invenzioni figurative dell’Urbinate: arazzi, maioliche, monete, cristalli di rocca, placchette, smalti, vetri, armature, intagli. Data: domenica 15 novembre 2015 Per prenotazioni e ritiro biglietti rivolgersi a FABI Plus – Tel. 011 5611153 – [email protected] RAF NEK TORINO - Teatro Colosseo 31 ottobre 2015 ore 21.00 Galleria A € 34,50 Galleria B € 26,50 Platea A € 42,50 Platea B € 34,50 EROS RAMAZZOTTI TORINO - Teatro Colosseo 4 novembre 2015 ore 21.00 Galleria A € 34,50 Galleria B € 28,75 Poltronissima € 57,50 Poltrona A € 46,00 Poltrona B € 34,50 TORINO - PalaAlpitour 7 novembre 2015 ore 21.00 Parterre € 46,00 1° anello numerato € 69,00 2° anello numerato frontale € 39,10 2° anello numerato laterale € 46,00 settembre 2015 | Plus Magazine | VISITE E SPETTACOLI 89 GITE E SPETTACOLI GITE VIAGGIO A GUALTIERI, PARMA E FERRARA Gita nell’Alto Monferrato per scoprire Acqui Terme, famosa già in epoca romana come centro termale. I partecipanti avranno modo di visitare i monumenti principali della città: la Cattedrale di Santa Maria Assunta dove si potrà ammirare il Trittico di Bermejo, famoso pittore spagnolo del ‘400, il Cristo di Righetti, la fonte battesimale di Robilant e gli affreschi di Muto e Monevi; la Chiesa di San Francesco e successivamente la Chiesa dell’Addolorata, conosciuta anche come Chiesa di San Pietro, luogo di culto di origini paleocristiane, nonché il monumento più antico presente ad Acqui; il Museo Archeologico sito all’interno del Castello dei Paleologi risalente all’XI secolo e l’attiguo Giardino Botanico nel parco del Castello. Tappa obbligatoria sarà la famosa Fontana della Bollente, le cui acque sgorgano a ben 74°C. Durante la strada del ritorno è prevista una tappa alle Cantine Marenco di Strevi, tra i più apprezzati produttori di vini locali. Viaggio della durata di due giorni, accompagnati dalla Prof.ssa Rebaudo, storica dell’arte. La prima tappa del viaggio prevede la visita guidata alla Mostra di Antonio Ligabue che Gualtieri (RE) dedica al pittore in occasione del cinquantenario della sua scomparsa: una grande antologica con circa 80 dipinti, 15 disegni, 10 incisioni e altrettante sculture in bronzo e terracotta. Antonio Ligabue, dalla vita difficile e tormentata, segnata da ostilità, incomprensioni e da frequenti ricoveri in ospedale psichiatrico, è stato uno dei pittori più originali del Novecento italiano. I dipinti esposti documentano tutti i periodi di attività dell’artista, dal 1928 al 1952, e tutti i motivi della sua pittura: animali domestici e feroci, paesaggi svizzeri e padani, interni, ritratti, autoritratti. Nel pomeriggio si visiterà Parma seguendo un itinerario che mostrerà le opere di Antonio Allegri, detto il Correggio; mentre la domenica sarà dedicata alla visita dei luoghi più suggestivi del centro storico di Ferrara: il Duomo romanico con il suo Museo e la residenza extraurbana degli Este, Palazzo Schifanoia. Data: domenica 20 settembre 2015 Date: sabato 17 e domenica 18 ottobre 2015 GITA AD ACQUI TERME SPETTACOLI SIMPLE MINDS ANTONELLO VENDITTI MILANO - Mediolanum Forum TORINO - PalaAlpitour 21 novembre 2015 ore 21.00 28 novembre 2015 ore 21.00 Parterre € 39,10 Tribuna non numerata € 39,10 Tribuna numerata anello A € 49,45 90 VENDITA BIGLIETTI TRAMITE IL CIRCUITO TICKET.IT Platea A € 69,00 Platea B € 57,50 1° anello numerato € 46,00 2° anello numerato frontale € 34,50 JOVANOTTI TORINO - PalaAlpitour 2 e 3 dicembre 2015 ore 21.00 Parterre € 51,75 1° anello numerato settore 1 € 69,00 1° anello numerato settore 2 € 59,80 2° anello numerato frontale € 48,30 2° anello numerato laterale € 52,90 GITE E SPETTACOLI UNA GIORNATA A MILANO: GIOTTO A PALAZZO REALE E PASSEGGIATA IN CENTRO MERCATINI DI NATALE 2015: TRE GIORNI TRA MERANO, INNSBRUCK E BOLZANO Tre giorni immersi nel clima natalizio, nella festa e nella tradizione. Un’esperienza unica per tutti i sensi dove potrete gustare i prodotti tipici della zona e vivere pienamente la meravigliosa atmosfera dei Mercatini. La prima tappa del viaggio prevede la visita a Merano, città caratteristica dell’Alto Adige; il giorno successivo si visiterà Innsbruck, piccola città incastonata tra le Alpi. In questa località ogni anno i tradizionali Mercatini di Natale animano il centro cittadino; il più famoso, il Mercatino di Altstadt, si trova nel centro cittadino: gli stand sono allestiti nella spettacolare cornice delle facciate dei palazzi medievali della città vecchia, proprio sotto il famoso Tettuccio d’Oro. Immancabile una ricca selezione di cibi tradizionali come le Kiachln, frittelle dolci, e i tipici gnocchetti tirolesi, gli Spatzln. Il terzo giorno sarà la volta di Bolzano, che vanta il Mercatino di Natale più grande d’Italia. È prevista inoltre la visita alla famosa fabbrica di ceramiche Thun. La mostra “Giotto, l’Italia. Da Assisi a Milano”, allestita presso Palazzo Reale di Milano, intende rendere omaggio a uno dei più grandi protagonisti della storia dell’arte italiana, colui il quale, come riconosceva già Cennino Cennini alla fine del Trecento, “rimutò l’arte del dipingere di greco in latino e ridusse al moderno”. Spetta proprio al pittore fiorentino il superamento della bidimensionalità e della ieraticità bizantine grazie all’approdo alla resa dello spazio e della massa corporea e alla caratterizzazione fisionomica dei suoi personaggi, aspetti che preludono alle soluzioni della pittura del Rinascimento. La mostra analizza le tappe di quello che a tutti gli effetti si può considerare il padre della pittura moderna, seguendo l’evoluzione del suo linguaggio e della sua pittura che maturarono durante i soggiorni compiuti a Roma, Assisi, Bologna, Firenze, Rimini, Padova e, da ultima, Milano. Al pomeriggio sarà possibile ammirare l’affresco della Crocifissione, nella Chiesa di San Gottardo in Corte. La giornata potrà concludersi con una passeggiata nelle vie del centro cittadino caratterizzate dalle eleganti vetrine predisposte per lo shopping natalizio. Date: domenica 6, lunedì 7 e martedì 8 dicembre 2015 Data: domenica 13 dicembre 2015 Per prenotazioni e ritiro biglietti rivolgersi a FABI Plus – Tel. 011 5611153 – [email protected] MARCO MASINI NEGRAMARO IL VOLO TORINO - Teatro Colosseo TORINO - PalaAlpitour TORINO - PalaAlpitour 12 dicembre 2015 ore 21.00 18 dicembre 2015 ore 21.00 27 gennaio 2016 ore 21.00 Galleria A € 34,50 Galleria B € 26,50 Platea A € 42,50 Platea B € 34,50 Parterre € 41,40 1° anello numerato € 46,00 2° anello numerato frontale € 36,80 2° anello numerato laterale € 36,80 1° anello numerato € 50,00 2° anello numerato frontale € 40,50 settembre 2015 | Plus Magazine | GITE E SPETTACOLI 91 il notaio risponde Il Notaio Remo Bassetti, titolare dell’omonimo studio torinese, collabora con la nostra rivista, per fornire ai lettori chiarimenti su problematiche e pratiche inerenti per esempio a successioni, donazioni, compravendita di immobili, costituzione di associazioni e fondazioni, convenzioni matrimoniali e costituzione di fondi patrimoniali, mutui e altri tipi di finanziamento. Per le vostre domande scrivete a [email protected] Gent.mo Notaio Bassetti, Le scrivo per avere informazioni sulla “separazione dei beni”: è una scelta che i coniugi devono fare per forza al momento del matrimonio oppure può essere effettuata successivamente? Inoltre, in caso di “separazione dei beni” se io in futuro contraessi un debito, i creditori si potranno rifare anche sui beni posseduti solo da mio marito? Rachele - Unicredit Gentile signora Rachele, in qualsiasi momento i coniugi possono decidere di optare per la separazione dei beni andando dal notaio a stipulare un mini-atto che si chiama convenzione matrimoniale di separazione dei beni che dovrà essere poi annotato, a cura del notaio, a margine dell’atto di matrimonio. La separazione vale solo da quel momento in poi (e quindi ciò che era comune resta comune) e non è irreversibile, nel senso che ben potrebbero i coniugi ripensarci e tornare dal notaio per stipulare una nuova convenzione matrimoniale, questa volta di comunione dei beni (a dire il vero credo 92 che non sia mai capitato nella storia). I creditori non potrebbero rifarsi sui beni posseduti da suo marito in caso di separazione dei beni. ◆◆◆ ◆◆◆ Buongiorno, circa 30 anni fa ho acquistato una casa a Torino, ora vorrei venderla e acquistarne un’altra in campagna. Dopo tutti questi anni ho difficoltà a trovare l’atto notarile di acquisto e il notaio che l’aveva redatto è andato in pensione. Nel caso non riuscissi a trovarlo esistono degli archivi nazionali dove vengono conservati questi documenti? Grazie in anticipo per la risposta. Pasquale - Pensionato Gent.mo Notaio, che differenza c’è tra un testamento per atto di notaio e un testamento olografo? Il testamento olografo può essere redatto al computer e poi firmato in originale dallo scrivente? Grazie per l’attenzione. Vittorio - BNL Certo, esistono degli archivi distrettuali. Il notaio che cessa l’attività oppure viene trasferito consegna tutti i suoi volumi all’archivio notarile del distretto dove esercitava e lì è possibile ottenerne copie. Nello specifico, trattandosi di Torino, può risolvere il suo problema a Piazza Cesare Augusto, di fronte al Duomo, dove ha appunto sede l’archivio. Gentile signor Vittorio, il testamento per atto di notaio si chiama testamento pubblico: si rendono le dichiarazioni di ultima volontà davanti al notaio il quale provvede a scriverle, per lo più al computer, e conserva il testamento nella sua raccolta di atti, potendo rilasciarne copie solo all’interessato. Il testamento olografo invece viene redatto di proprio pugno. Niente computer! I requisiti essenziali sono l’autografia, la data e la firma. I due tipi di testamenti hanno lo stesso, identico valore. Quando vale la pena di ricorrere al testamento pubblico, dunque? Sicuramente quando non si può o non si sa scrivere, poichè in quel caso è impossibile redigerlo e sottoscriverlo (dal notaio si può invece prescindere anche dalla firma). Gli altri casi in cui riterrei opportuno optare per il testamento pubblico sono quando si ha timore di sottrazione o smarrimento, quando ci si preoccupa che qualche erede deluso possa sostenere che il disponente era incapace di intendere e di volere all’epoca del testamento (o addirittura eccepire che il testamento sia falso) o quando il contenuto sia articolato e e complesso. l’esperto fiscale risponde Paolo Quaglia, Responsabile della sezione fiscale della Nova Labor Servizi/Caaf FABI srl, collabora con la nostra rivista per rispondere ai quesiti posti dai lettori relativi a redditi, detrazioni e deduzioni inerenti alla compilazione del Modello 730. Potete inviare le vostre domande a [email protected] Ho ereditato la casa dei miei genitori che nel 2013 era stata oggetto di importanti interventi di recupero edilizio. Oltre alle rate residue delle ristrutturazioni, posso fruire anche di quelle rimanenti del “bonus mobili”? Denis - Unipol Banca Per quel che riguarda le rate residue del “bonus ristrutturazioni” le devo rispondere con un “dipende”. Qualora lei stia detenendo materialmente e direttamente l’immobile potendone disporre liberamente e a proprio piacimento quando lo desidera, a prescindere eventualmente anche dal fatto che possa averlo adibito ad abitazione principale, sì, può inserire nel suo 730 le rate residue del recupero edilizio. Devo però sottolineare che la situazione descritta deve sussistere non solo nell’anno in cui l’eredità è stata accettata, ma anche in ogni anno per il quale si protrae il rimborso delle residue rate di detrazione. Mi spiego meglio: se lei concede l’immobile in comodato o in locazione, non potrà fruire delle rate di detrazione relative agli anni in cui l’immobile è in comodato o locato; potrà comunque ritornare a beneficiare delle eventuali rate residue, cioè quelle di competenza degli anni successivi al termine del contratto di locazione o di comodato, in quanto si riprende la detenzione materiale e diretta dell’immobile ereditato. Purtroppo per il “bonus mobili” le devo rispondere di no, la detrazione si perde. Questo “bonus”, pur presupponendo l’esistenza della detrazione per spese sostenute a seguito di interventi di recupero del patrimonio edilizio, è considerata dal Fisco come una detrazione autonoma e personale, con proprie norme che non prevedono il trasferimento della detrazione agli eredi. ◆◆◆ Nel 2014 ho acquistato una stufa a pellet, pagando “on line” ma con bonifico ordinario. L’operatore del vostro Caaf non mi ha inserito la detrazione: posso, come mi è stato consigliato per poter comunque usufruire della detrazione al 50%, ripetere oggi, nel 2015, il pagamento con il bonifico corretto? Ferdinando - Cariparma Sì, il consiglio che le è stato dato è giusto: per non perdere il diritto alla detrazione è possibile ripetere il pagamento alla ditta (facendosi ovviamente restituire il precedente pagamento) tramite un nuovo bonifico corretto e se, come nel suo caso, la ripetizione del pagamento avviene in un anno successivo a quello di sostenimento delle spese originarie, può tranquillamente accedere alla detrazione, cominciando dall’anno d’imposta in cui è stato effettuato il pagamento corretto, cioè a partire dal 730/2016. Ricordo agli amici lettori che per fruire del “bonus ristrutturazioni” è necessario effettuare sempre il pagamento con bonifico bancario o postale dal quale risulti la causale del versamento con riferimento alla norma agevolativa (articolo 16-bis del Dpr 916/1987), il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita Iva o il codice fiscale del beneficiario del pagamento: mancando questi dati, come nel caso del bonifico ordinario, è stato pregiudicato il rispetto da parte della Banca dell’ob- bligo di operare la prescritta ritenuta d’acconto all’atto dell’accredito delle somme al beneficiario. ◆◆◆ Ho un dubbio che non sono riuscito a risolvere: nel 2014 ho riscosso circa € 45.000 in quanto mi è stato liquidato, per scadenza ventennale, il capitale relativo ad una polizza vita: tale importo dev’essere dichiarato nel modello 730? Se sì, come devo considerare le ritenute che mi sono state effettuate? Leonardo - Gruppo Carige Può dormire sonni tranquilli: la cifra riscossa non deve essere ulteriormente tassata per cui lei non ha alcun obbligo dichiarativo. Più in generale i contratti di assicurazione sulla vita contro il rischio di morte possono prevedere l’erogazione della prestazione in caso di morte dell’assicurato ovvero sia in caso di morte che in caso di permanenza in vita dell’assicurato alla scadenza del contratto stesso o di riscatto prima della scadenza (sono i cosiddetti contratti di tipo misto). Se l’evento a fronte del quale viene erogata la prestazione è la morte, la prestazione non costituisce base imponibile. Nel suo caso, invece, trattandosi di erogazione della prestazione a seguito della permanenza in vita (vale anche per il riscatto), le somme percepite si configurano quali redditi di capitale per la parte corrispondente alla differenza tra l’ammontare percepito e quello dei premi pagati e la tassazione avviene a mezzo dell’imposta sostitutiva (dal 1° luglio 2014 è pari al 26%), che viene applicata direttamente dall’assicurazione. settembre 2015 | Plus Magazine | GLI ESPERTI RISPONDONO 93 l’esperto immobiliare risponde Il Dottor Cesare Furbatto, titolare dell’omonimo studio immobiliare torinese, collabora con la nostra rivista per dare la possibilità ai lettori di avere risposte esaustive alle domande inerenti il settore casa. Potete inviare le vostre richieste a [email protected] Quanto costa la risoluzione anticipata di un contratto di locazione? Giulia - Intesa Sanpaolo Se il contratto è in “cedolare secca” non costa nulla viceversa il costo è di € 67,00. ◆◆◆ Ho affittato un alloggio tramite un’agenzia immobiliare. Con loro ho sottoscritto una proposta di locazione senza che fosse specificato nessun pagamento provvigionale. Una volta firmato il contratto mi è stato chiesto di pagare due mensilità del canone di locazione. È normale questo comportamento? Come dovrei comportarmi? Giuseppe - Deutsche Bank Il comportamento dell’agente immobiliare sicuramente non è “normale”. In fase di trattativa e in particolare sulla modulistica dev’essere chiaramente esplicitato il compenso provvigionale. Tuttavia non è pensabile ricevere una prestazione professionale senza il pagamento di un corrispettivo. Stante la situazione consiglierei di mediare e concordare con l’agenzia una provvigione più bassa (una mensilità/una mensilità e mezza). ◆◆◆ Per affittare un appartamento quali verifiche si possono fare per verificare la solvibilità di un potenziale inquilino? Martino - Credito Valtellinese La prima verifica è quella di fare molta attenzione alla prima impressione (consiste nel fare molte domande e cercare di farsi un’idea un po’ più chiara sulla persona, sulle sue abitudini, passioni, hobby, attività lavorativa, composizione famigliare etc.). La seconda è un’analisi oggettiva ossia una verifica della sua capacità di produrre reddito continuativo nel tempo (si tratta di richiedere le “buste paga”, dichiarazioni 94 dei redditi, eventuali bilanci societari, visure camerali, etc.). La terza eventuale verifica consiste nell’affidarsi a società di informazioni/investigazioni che possono accedere più facilmente ad informazioni più approfondite. Se i dubbi persistono è possibile inserire un garante o in alternativa richiedere una fideiussione bancaria. ◆◆◆ Nel 1998 ho acquistato un appartamento, nel 2000 mi sono sposato senza fare la divisione dei beni. L’appartamento devo considerarlo mio al 100% o solo al 50%? Marco - BIM L’appartamento non rientra nella comunione dei beni quindi è suo al 100%. ◆◆◆ Chi può partecipare ad un’asta giudiziaria e qual è la procedura per partecipare? Ezio - Banco Popolare Può partecipare chiunque, ad eccezione solo del debitore. Bisogna presentare istanza di partecipazione, come previsto dall’ordinanza del giudice delegato, presso il tribunale di competenza. ◆◆◆ Ho ereditato una bella casa situata in una zona periferica di Torino, io ho sempre abitato in centro, quindi dubito di sfruttarla anche perché non riesco a immaginare la mia vita fuori dal contesto del centro cittadino. Sono indeciso, però, se venderla o affittarla. In linea di massima preferirei venderla, anche se forse non è il momento adatto, che ne pensa? In caso decidessi di venderla vorrei farmi fare una stima affidabile del suo valore per poi prendere la decisione insieme alla mia famiglia. A chi mi posso rivolgere? Filippo - Pensionato Rispondere alla sua prima domanda non è mai semplice perchè decidere di vendere dipende sempre dalla propria situazione personale. Solitamente si vende se si ha una buona motivazione come acquistare, nel breve/medio periodo, un altro immobile, per necessità economiche, per divisione tra comproprietari, etc. Inoltre se pensa di non affittare la casa e tenerla sfitta in attesa che le quotazioni si alzino le consiglio di vendere. Per quanto concerne la possibilità di fare una prima valutazione di massima le consiglio di utilizzare il “Borsino Immobiliare 2015” che può consultare sul sito www.furbatto.it. Si tratta di una pubblicazione che rileva in maniera attendibile i prezzi di Torino. La città è stata suddivisa in 24 zone e per ciascuna troverà la rilevazione dei prezzi, i tempi di vendita e gli indici di commerciabilità. È sicuramente una guida utile per avere una prima stima, diversamente sono a sua disposizione per un appuntamento sul posto senza impegno da parte sua. l’avvocato risponde Pubblichiamo alcuni dei quesiti posti dai nostri lettori all’Avvocato Giuseppina Verduci alla quale abbiamo chiesto, per ciascuno di essi, di esprimere il suo parere. Come al solito tra le richieste pervenute in redazione si è cercato di scegliere quelle con una valenza di interesse generale. Potete inviare le vostre domande per l’Avvocato Verduci direttamente a [email protected] Scrive Mauro: Sono proprietario di un appartamento al mare cui è abbinato un posto auto all’interno del cortile. In particolare il regolamento di condominio prevede che ad ogni appartamento corrisponda il diritto di parcheggiare un’auto, senza che però vi siano posti specificatamente numerati o assegnati. Da un po’ di tempo a questa parte il figlio convivente di un mio vicino di casa ha comprato un’auto nuova che viene regolarmente parcheggiata all’interno del cortile, occupando così un posto in più. Mi sono rivolto più volte all’amministratore ma non è mai successo nulla. Gentilmente come posso evitare che tale comportamento cessi? Egregio sig. Mauro, Lei ha tutto il diritto a lamentarsi e a insistere affinché l’amministratore prenda provvedimenti, quale inibire l’accesso a più di un veicolo per unità abitativa. Ai sensi dell’art. 1102 del codice civile, infatti, “Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto”. Nella fattispecie il suo vicino, da un lato, vìola la disciplina condominiale che determina l’uso della cosa e, dall’altro lato, impedisce agli altri condomini di fare uso della cosa secondo il loro diritto. Lo strumento giuridico a disposizione dei condomini è l’azione possessoria, da promuoversi a cura dell’amministratore o, in caso di inerzia di questi, anche da parte del singolo condomino, al fine di far cessare il comportamento molesto del vicino. ◆◆◆ Mi pone un quesito la sig.ra Raffaella: Nel 2013 ho acquistato un immobile “sulla carta” direttamente dal costruttore, firmando un compromesso che prevede- va la consegna entro dicembre 2014. Tuttavia ad oggi, passati sei mesi dalla data di prevista consegna, gli appartamenti non sono ancora completati in quanto mancanti degli infissi e di alcune finiture. Ho diritto ad una sorta di risarcimento del danno per ritardata consegna dell’immobile? Faccio presente che sul contratto non sono previste penali. Gentile Raffaella, senza dubbio il ritardo con cui il costruttore le consegnerà l’immobile costituisce un inadempimento del venditore, da cui origina il diritto, per il compratore adempiente, al risarcimento del danno. Il fatto che nel contratto non siano espressamente previste penali non compromette di certo il suo diritto risarcitorio. La clausola penale, ai sensi dell’articolo 1382 del codice civile, è infatti solamente una convenzione con cui le parti concordano preventivamente la prestazione che una parte dovrà eseguire in caso di suo inadempimento o ritardo nell’esecuzione dell’accordo principale. Nel suo caso semplicemente le parti non hanno quantificato in via preventiva, il risarcimento dovuto in caso di ritardo nella consegna. Ma l’acquirente può sempre ricorrere al tribunale civile, per chiedere al giudice di determinare, discrezionalmente, il risarcimento dovuto per il ritardo, quindi per l’inadempimento. Ragion di più se il bene di cui viene ritardata la consegna è un bene primario quale l’abitazione del nucleo famigliare. ◆◆◆ Scrive Sabrina: Gentile Avvocato, a causa di reiterati problemi di salute sono rimasta assente dal lavoro per circa sei mesi nell’ultimo anno. Nonostante non mi sentissi ancora di riprendere il lavoro, sono rientrata al fine di evitare che maturasse il periodo di comporto e che, quindi, il mio datore di lavoro potesse licenziarmi. Dopo circa un mese, mentre rientravo a casa dal lavoro, subivo un incidente d’auto da cui derivavano lesioni. Il fatto veniva denunciato come “infortunio in itinere” e, pertanto, sono rimasta a casa per un ulteriore periodo. Ora il mio datore di lavoro mi ha riferito che ho superato il periodo di comporto e, pertanto, che non ho più diritto alla conservazione del posto di lavoro. È corretto tale ragionamento? Io sono rientrata prima della scadenza dei sei mesi di mutua e quindi il comporto a mio avviso non è maturato. Attendo una sua gentile risposta. Gentile signora, i vari Contratti Collettivi prevedono diversi periodi di comporto, ovvero un lasso di tempo nel corso del quale il dipendente ha diritto ad assentarsi dal lavoro per malattia, conservando il proprio posto. Da quanto Lei scrive si deduce che il CCNL applicato al suo rapporto di lavoro prevede un comporto di 6 mesi nell’ultimo anno solare. Si ricava altresì che Lei, tra mutua ed infortunio, ha superato tale termine. I periodi di mutua e di infortunio, infatti, sono cumulabili fra loro ai fini del comporto, sempre che l’infortunio non sia addebitabile a colpa del datore di lavoro. Nel suo caso il datore di lavoro non ha di certo colpa, trattandosi di infortunio “in itinere” e cioè di fatto verificatosi in occasione del lavoro (tragitto lavoro-casa), ma non nello svolgimento di esso. Se dunque Lei, fra infortunio e malattia, ha superato il periodo di comporto c.d. secco (6 mesi nell’ultimo anno) non ha più diritto alla conservazione del posto di lavoro, salvo che, e questa è l’unica sua possibilità, la malattia che l’ha costretta ad assentarsi per così tanto tempo non rientri fra quelle per cui è previsto un diverso decorso del comporto, quali ad esempio patologie oncologiche o similari. La invito pertanto, per ragioni di privacy, a contattarmi in privato al fine di chiarire tale circostanza. settembre 2015 | Plus Magazine | GLI ESPERTI RISPONDONO 95 LA PAROLA AI LETTORI Per scrivere alla Redazione Plus Magazine: [email protected] Spett.le Redazione Plus Magazine, sempre onore e merito alla Redazione e al direttore Paola Gomiero per le scelte editoriali, e per i servizi di alto profilo sempre apprezzati dai lettori. Ogni pagina è sempre un’emozione e una sorpresa, abbiamo visto FABI Plus nello spazio con la nostra Astro Samantha, poi volare in tutti i cieli del mondo con Le Nostre Frecce Tricolori, ora la vediamo “veleggiare” nei mari del globo con la Nave Scuola della Marina Militare Amerigo Vespucci. Bene ragazzi a quando la prossima sorpresa? Fateci sempre sognare e non stancatevi mai di sorprenderci! Scaringella Vincenzo Gentile Sig. Vincenzo, grazie mille per i complimenti alle nostre scelte editoriali. Il plauso va anche ai nostri giornalisti che riescono sempre a fornire informazioni su avvenimenti e su personaggi attuali che destano l’interesse dei nostri lettori. Come da suo consiglio cercheremo di continuare a sorprendere e incuriosire con i nostri articoli, lavorando sempre con entusiasmo e professionalità. ◆◆◆ Spettabile FABI Plus, volevo sapere se avete già qualche informazione sul programma delle conferenze che si svolgeranno in autunno. Sono previsti anche dei corsi? Se sì quali? Mio marito ha frequentato in primavera il corso di fotografia ed è rimasto molto soddisfatto. Francesca - BNL Gent.ma Francesca, gli appuntamenti previsti in autunno sono numerosi e riguardano svariati argomenti: l’apparato acustico, la nutrizione, la cura della visione, la chirurgia mininvasiva per problemi ai piedi e le nuove frontiere per la ricerca del benessere psicofisico del paziente. Ci saranno anche corsi che avranno l’obiettivo di aiutare a migliorare la propria immagine 96 personale. Molti i temi affrontati: dallo studio della moda come mezzo espressivo al make-up per la sera o per un evento speciale, dal restyling dei capelli alla scoperta dei profumi. Potrà visionare il programma e le date dettagliate su questo numero di Plus Magazine o sul nostro sito www.fabiplus.org. Speriamo di vederla ad alcuni dei nostri incontri! ◆◆◆ Buongiorno, dopo tanti anni di lavoro finalmente fra qualche anno dovrei andare in pensione. Volevo sapere se posso appoggiarmi a voi per le pratiche pensionistiche. Vi conosco come CAAF perché ogni anno faccio il 730 da voi ma non so se vi occupate anche di questi servizi. Visti i continui cambiamenti nel mondo delle pensioni non vorrei trovarmi impreparata quando sarà il momento quindi mi piacerebbe ricevere qualche informazione in merito. Aurora - Unicredit Gent.ma Aurora, la risposta è sì, può appoggiarsi a noi per queste pratiche. Presso la nostra sede in via Guarini è stato istituito, già da qualche anno, uno sportello che offre gratuitamente agli iscritti tutti i servizi di Patronato. Ad esempio si possono richiedere Ecocert Inps, domande di pensione, domande di invalidità (legge 104), calcoli per il diritto alla pensione, etc. Per ulteriori informazioni le consiglio di chiamare presso i nostri uffici dove un nostro esperto in materia le fornirà sicuramente una consulenza puntuale ed esaustiva. PLUS MAGAZINE Periodico trimestrale dell’Associazione Fabi Plus per la cultura e il tempo libero Numero 32 - settembre 2015 Reg. presso il tribunale di Torino n. 5919 dell’8/11/2005 Redazione e Amministrazione Via Guarini, 4 – 10123 Torino Tel. 011 5611153 Fax 011 540096 www.fabiplus.org/magazine.html [email protected] Direttore responsabile Paola Gomiero Caporedattore Pietro Gentile Segreteria di redazione Chiara Attolico Photo editor Alessandro Lercara Hanno collaborato a questo numero: Benedetta Breveglieri, Mauro Bossola, Dario Migliardi, Barbara Odetto, Barbara Oggero, Giuliana Rebaudo, Mariangela Salvalaggio, Vincenzo Scaringella, Emanuela Truzzi. Fotografie Riccardo Pinna, Archivio Amerigo Vespucci, Archivio Stilisti, Barbara Oggero. Pubblicità Nova Labor Servizi srl Via Guarini, 4 – 10123 Torino Tel. 011 5611153 Fax 011 540096 LUS IP FAB SU Progetto grafico Carlo Fantinel – Torino Stampa Garabello Artegrafica – San Mauro Torinese La redazione non si assume alcuna responsabilità per notizie, foto, marchi, slogan utilizzati dagli inserzionisti. Il materiale inviato non viene restituito. È vietata e perseguibile civilmente e penalmente ai sensi della legge sul diritto d’autore ogni forma di riproduzione dei contenuti di questa rivista, compresi gli spazi pubblicitari, senza autorizzazione scritta dell’editore. S O 32 M M ARIO Copertina 2 Niccolò Fabi: la lunga estate calda... Protagonisti 6 Stefano Zamagni: quando mercato e persona incontrano la felicità Tecnofuturo 10 Un futuro in mano alle macchine... eden o inferno per l’umanità? Interviste a Joseph Stiglitz e a Federico Rampini Protagonisti 14 Nave scuola Amerigo Vespucci Una nave, il suo comandante e i suoi uomini 18 Simone Rugiati: la vita in cucina è dura, difficile e faticosa ma ti ripaga di tutti i sacrifici 22 Europa Benefits: il miglior intermediario per il collocamento dei fondi sanitari OSPIti 26 A colazione con... Fabrizio Bosso NEWS 28 La Grande Muraglia (virtuale?) cinese EVENTI 30 We Women for Expo: le donne e il nutrimento del pianeta MODA 34 Stylish! RECENSIONI 40 Film, libri, mostre, musica, teatro MAPPAMONDO 46 I tesori della Turchia 52 Viaggiare tutto l’anno? Con Chiesa Viaggi il sogno diventa realtà! 54 Convenzioni nazionali Torino: vivere la città Medicina e salute 62 bIOs: la salute e il benessere della persona 64 IRM investe nella tecnologia per la salute dei pazienti 65 Problemi di udito? Fischio nell’o- recchio? C’è una novità per lei! 66 Presbiopia: arriva la lente intrao- culare trifocale 68 Dieta fai da te? No grazie PROTAGONISTI 72 Pallina e cespuglio... per un’estate tutta da ridere Comunicazione e immagine 76 Sublime armonia tra mente e corpo Idee e servizi 77 Sport, divertimento, libertà: le key words del Master Club Tennis 78 Jaipur: profumi e atmosfere dell’India 79 Pasticceria Comba: una dolce tentazione 80 Il Grifone: la semplicità non passa mai di moda 81 SPA HQUATTORDICI: un gioiello nel cuore di Torino 82 Moda, eventi, workshop. Tanti settori, un unico brand: Nonsolofashion 83 La scienza e la fede: i due poli attorno ai quali ruota l’Istituto Faà di Bruno 84 CONFERENZE E CORSI 85 Convenzioni territoriali 88 VISITE GUIDATE E SPETTACOLi 90 GITE E SPETTACOLi 92 Gli esperti rispondono 96 La parola ai lettori PLUS MAGAZINE 32 IN QUESTO NUMERO Stefano Zamagni Quando mercato e persona incontrano la felicità Joseph Stiglitz e Federico Rampini Un futuro in mano alle macchine… eden o inferno per l’umanità? Nave Scuola Amerigo Vespucci Una nave, il suo comandante e i suoi uomini Simone Rugiati La vita in cucina è dura, DIFFICILE e faticosa ma ti ripaga di tutti i sacrifici Europa Benefits Il miglior intermediario per il collocamento dei fondi sanitari I tesori della Turchia NICCOLÒ FABI La lunga estate calda... Periodico dell’Associazione FABI Plus per la cultura e il tempo libero Pubblicazione trimestrale Numero XXXII- settembre 2015 Poste Italiane Spa – Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - NO/TORINO N._3/2015 : Ottà N ci I R la O e T r e v vi