Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Istituto di Istruzione Superiore Statale CAMILLO GOLGI - Brescia ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (Legge 425/97 – DPR 323/98 art. 5.2) ANNO SCOLASTICO 2011/2012 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO CLASSE V^ SEZIONE C INDIRIZZO CHIMICO_BIOLOGICO MATERIA DOCENTE ITALIANO CERRITELLI ROBERTO STORIA CERRITELLI ROBERTO MATEMATICA CHIMICA (FISICA-ANALITICA) LABORATORIO DI CHIMICA-FISICA PROCESSI E TECNOLOGIE INDUSTRIALI CHIMICHE VUCOVICH DANIELA PELLEGRINI DOMENICA SPUGNETTI CORRADO PELLEGRINI DOMENICA BIOTECNOLOGIE MICROBIOLOGIA SPECIALE LABORATORIO DI MICROBIOLOGIA IMPIANTI DI BIOTECNOLOGIE CIMINO SEBASTIANA INGLESE BARONI ROSSELLA RELIGIONE ARICO’ GRAZIA EDUCAZIONE FISICA FARI LUIGINA TUTOR STUCCHI ROBERTO CIMINO SEBASTIANA ROLLO STEFANIA SQUITIERI MARIA REDATTO ED ESPOSTO ALL’ALBO DELL’ISTITUTO IL GIORNO 15 – 05 - 2012 FIRMA Il documento contiene: 1) 2) 3) 4) 5) Presentazione della classe Percorso didattico Tematiche pluridisciplinari Attività extracurricolari e progetti educativi particolari Scheda simulazioni prove d’esame Al presente documento vengono allegati: A) Relazioni finali dei docenti B) Programmi effettivamente svolti C) Testi delle simulazioni della terza prova D) Criteri di valutazione delle simulazioni di terza prova E) Relazione, progetto e valutazione AREA PROFESSIONALIZZANTE (Alternanza scuola-lavoro) Pagina 2 di 80 1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE LA CLASSE: CANDIDATI INTERNI Cognome e Nome Classe di provenienza IV C IV C 1) 2) BUFFOLI CAMPAGNONI FRANCESCA VALENTINA 3) CARERA CHIARA IV C 4) CELLATI GIULIANO IV C 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) COTTALI DE PERI D’INTRONA GHAUS GRAVINA IACOVELLO MANFREDI MARGIO MEMMOLA MERLINI NIGRETTI PACIONE CAMILLA LUCA JHONNY SHERASH SIMONE GIOVANNI SILVIA IMMACOLATA THOMAS SAMUELE MARA ARIANNA IV IV IV IV IV IV IV IV IV IV IV IV 17) PIVOTTO FRANCESCO IV C 18) SALVALAI 19) TOROSANI LINDA SABRINA IV C IV C C C C C C C C C C C C C CANDIDATI ESTERNI 1) CONSOLI MARTA Pagina 3 di 80 DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Docente Disciplina CERRITELLI ROBERTO CERRITELLI ROBERTO VUCOVICH DANIELA PELLEGRINI DOMENICA SPUGNETTI CORRADO PELLEGRINI DOMENICA ITALIANO STORIA MATEMATICA CHIMICA (FISICA-ANALITICA) PROCESSI E TECNOLOGIE INDUSTRIALI E CHIMICHE BIOTECNOLOGIE MICROBIOLOGIA SPECIALE IMPIANTI DI BIOTECNOLOGIE INGLESE RELIGIONE EDUCAZIONE FISICA CIMINO SEBASTIANA CIMINO SEBASTIANA ROLLO STEFANIA SQUITIERI MARIA BARONI ROSSELLA ARICO’ GRAZIA FARI LUIGINA Ore settimanali 4 2 3 3 3 2 4 4 2 2 Continuità didattica Supplenti nell’ a. s. X X X X 3 1 2 X TUTOR Docente STUCCHI ROBERTO COMMISSARI INTERNI DOCENTI DISCIPLINE CIMINO SEBASTIANA BARONI ROSSELLA SQUITIERI MARIA BIOTECNOLOGIE INGLESE IMPIANTI DI BIOTECNOLOGIE PIANO DI STUDI DELLA CLASSE: Disciplina I II III IV V Italiano Storia X X X X X X X X X X Matematica Chimica (fisica-analitica) Processi e tecnologie industriali e chimiche Biotecnologie X X X X X X X X X X X X X X Microbiologia speciale X X X Impianti di biotecnologie Inglese Religione Ed. Fisica X X X X X X X X X X X X X X X X X Pagina 4 di 80 LA STORIA DELLA CLASSE RELATIVA AL BIENNIO POST-QUALIFICA Ripetenti Provenienza altro Istituto Respinti Sospensione giudizio 5° anno O O O O 4° anno O O 1 Ritirato 2 Respinti 8 alunni SOSPENSIONE GIUDIZIO ANNO SCOLASTICO 2010 /2011 Disciplina N° Studenti Lingua straniera 3 Processi e tecnologie industriali 1 Microbiologia speciale 5 Matematica 5 Chimica-Fisica (Analitica) 1 Italiano 1 Pagina 5 di 80 PROFILO COMPLESSIVO DELLA CLASSE PARTECIPAZIONE E FREQUENZA INTERESSE ED IMPEGNO La classe è costituita da 19 allievi, tutti provenienti dalla classe 4^C. La maggior parte degli allievi ha partecipato alle attività scolastiche in maniera attenta e diligente anche se non sempre attiva; in alcuni casi però è riuscita a vivacizzare la lezione, offrendo alla stessa spunti interessanti di approfondimento. Gli studenti hanno seguito con attenzione le indicazioni dei docenti relative all’organizzazione dello studio ed alle eventuali integrazioni da apportare ai contenuti proposti; infatti non tutti gli allievi hanno mostrato completa autonomia nella gestione critica e interdisciplinare delle conoscenze acquisite e talvolta è stato necessario un supporto del docente nell’organizzazione delle attività didattiche. La partecipazione alle attività pratiche di laboratorio è stata attiva e proficua perché vissuta con particolare interesse. Abbastanza regolare la frequenza. In generale accettabile l’interesse manifestato dalla maggior parte degli allievi, anche se risulta diversificato in relazione alle singole unità didattiche, alle varie discipline ed all’interesse personale per i contenuti trattati. Anche l’impegno profuso nel corso dell’anno scolastico risulta abbastanza eterogeneo all’interno della classe: alcuni allievi hanno manifestato costanza e regolarità, mentre altri sono risultati alterni e talvolta superficiali nello studio di alcune discipline. In alcuni casi lo studio è risultato finalizzato allo svolgimento delle verifiche scritte o alle interrogazioni orali ed ha portato ad una acquisizione mnemonica e talvolta sommaria dei contenuti; in tal modo è venuta meno, per alcuni studenti, la necessaria gradualità nell’apprendimento che è l’unica strategia che consente un’acquisizione più duratura delle nuove conoscenze. E’ da sottolineare comunque che, interesse ed impegno, sono notevolmente migliorati nel corso dell’anno scolastico e ciò ha consentito un miglioramento del quadro generale della classe. DISPONIBILITÀ ALL’APPROFONDIMENTO PERSONALE All’interno della classe si individuano gruppi con disponibilità diverse all’approfondimento personale dei contenuti proposti: un gruppo di allievi non è andata oltre le nozioni impartite durante le lezioni; altri invece hanno manifestato curiosità ed interessi personali, hanno posto utili quesiti ed hanno approfondito autonomamente argomenti di loro particolare interesse. COMPORTAMENTO Il comportamento è stato in genere sempre corretto e rispettoso delle regole, con qualche momento di vivacità da parte di pochi allievi. Pagina 6 di 80 GRADO DI PREPARAZIONE E PROFITTO PARTECIPAZIONE ALLE ATTIVITÀ DELLA SCUOLA Il grado di preparazione conseguito risulta alquanto diversificato all’interno della classe: è accettabile per la maggior parte degli alunni, avendo essi acquisito i contenuti essenziali delle discipline solo pochi allievi sono anche in grado di effettuare una rielaborazione critica e personale, cogliendo spunti utili per effettuare dei collegamenti nell’ambito delle varie discipline un piccolo gruppo, infine, presenta ancora delle difficoltà in alcune discipline e sta tentando di risolvere le valutazioni insufficienti con una maggiore regolarità nell’impegno; infatti è da sottolineare che non è mai mancata la volontà di recuperare gli insuccessi. Il profitto degli alunni è quindi molto eterogeneo ed in generale mediamente sufficiente, con qualche punta di discreto e buono e, solo in un caso, ottimo. La classe ha partecipato con discreto interesse ed accettabile impegno ad alcune attività extracurricolari: 1. Corso teorico-pratico di Biotecnologie di 12 ore presso l’Università di Brescia (Facoltà di Biotecnologie): “Tecniche biotecnologiche su matrici genomiche” 2. Convegni presso l’Università di Ingegneria di Brescia: - “Giovani costruttori di un mondo sostenibile tra tecnologie appropriate e volontariato internazionale” - “L’ingegneria ambientale nell’Università di Brescia; ” 3. “Scuola aperta” presso la nostra scuola 4. Seminario di aggiornamento sulle “cellule staminali” presso l’IFOM di Milano 5. Orientamento al mondo del lavoro: “curriculum vitae”: modalità di stesura - Sogesa 6. Orientamento universitario: Visita presso l’università di Parma (Facoltà di Chimica, Farmacia e Biologia) Visita presso l’università di Milano: “Campus Orienta” 7. Campionati studenteschi Pagina 7 di 80 2. PERCORSO DIDATTICO OBIETTIVI PROGRAMMATI OBIETTIVI TRASVERSALI CONOSCENZE (Contenuti) COMPETENZE (Comprensione Esposizione Argomentazione Rielaborazione) CAPACITA' (Analisi Sintesi Valutazione) RISULTATI RAGGIUNTI La conoscenza degli argomenti trattati, al di la della diversità dei livelli di rendimento ed impegno riscontrabili nei singoli allievi, può essere considerata pressoché accettabile, nonostante la presenza di alcuni elementi con carenze di preparazione. In alcune discipline i programmi preventivati sono stati leggermente ridimensionati a causa dei rallentamenti imposti dalle soste didattiche, finalizzate al recupero “in itinere”, e dalle attività di alternanza scuola-lavoro. Si fa presente, a tal riguardo, che le lezioni sono iniziate in ottobre, poiché gli allievi, nelle tre settimane di settembre, erano impegnati in attività di stage presso varie aziende del settore. Anche nel corso dell’anno scolastico alcune giornate sono state dedicate a queste attività, affinché gli allievi potessero accumulare il monte ore annuale previsto dalla normativa vigente. Nel complesso la classe: comprende gli elementi essenziali dei temi affrontati e la terminologia specifica delle diverse discipline, anche se non tutti gli allievi la usano in maniera appropriata espone con linguaggio semplice le nozioni acquisite ed è in grado di affrontare le verifiche scritte e orali, che evidenziano però, in alcuni casi, un’acquisizione mnemonica dei contenuti e talvolta difficoltà nella rielaborazione degli stessi non appare sicura nei collegamenti tra le varie discipline e necessita di essere guidata dal docente; infatti solo alcuni rielaborano autonomamente i contenuti e colgono spunti di carattere pluridisciplinare. Per tutte le discipline è stato svolto il recupero in itinere, con assegnazione di lavoro individuale da parte dei docenti. Nel corso dell’anno scolastico alcuni studenti hanno messo in evidenza miglioramenti nelle abilità cognitive di base (analisi e sintesi), riuscendo ad assimilare in modo accettabile gli argomenti trattati e a rielaborare, talora, autonomamente i contenuti disciplinari. Solo un numero esiguo, tuttavia, ha dimostrato una discreta propensione alla valutazione critica. Nelle attività pratiche di Laboratorio la maggior parte degli alunni ha raggiunto adeguata autonomia e discrete capacità operative. In merito agli obiettivi specifici e ai contenuti delle singole discipline si rinvia alle relazioni finali dei docenti. Pagina 8 di 80 METODOLOGIE ADOTTATE Disciplina Lezione frontale Lezione multimediale Lezione pratica Lavoro di gruppo Attività Laboratorio Discussi o-ni guidate Simulazioni o esercizi guidati X Italiano X X Storia X X Inglese X Matematica X X Processi e tecnol. industriali X X Chimica-Fisica (Analitica) e Lab. X Impianti di Biotecnologie X Biotecnologie X X Microbiologia speciale e Lab. X X Ed. Fisica X Religione X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X MEZZI E SPAZI DIDATTICI Utilizzo in ambito Disciplinare Palestra p Laboratori l Biblioteca ITALIANO X STORIA X X INGLESE MATEMATICA ANALISI CHIMICA E LABORATORIO X BIOTECNOLOGIE X MICROBIOLOGIA SPECIALE E LAB X RELIGIONE Strumenti multimediali X X X X PROCESSI E TECNOL. INDUSTRIALI CHIM. IMPIANTI DI BIOTECNOLOGIE ED. FISICA B Sussidi audiovisivi X X X X X X X X X X X X X X Pagina 9 di 80 ATTIVITÀ DI RECUPERO, INTEGRAZIONE, APPROFONDIMENTO Recupero curricolare Disciplina Italiano X Storia X Microbiologia e Lab X Biotecnologia X Inglese X Matematica X Processi e tecnologie industriali X Chimica-Fisica (Analitica) e Lab. X Impianti di Biotecnologie X Per le indicazioni particolari si rinvia alla relazione del singolo docente. STRUMENTI DI VERIFICA * Ambito disciplinare Tipologie prevalentemente adottate per Prove scritte Linguistico Letterario e Umanistico Scientifico Professionale Educazione Fisica Analisi Testi Prove semistrutturate Test grammaticali Temi-Saggi brevi Questionari a risposta libera o multipla Prove semi-strutturate Temi Esercizi Prove semi-strutturate Esercizi Prove orali Prove pratiche Discussione dialogata Verifiche orali Registrazioni Verifiche orali Verifiche orali Verifiche orali Attività di laboratorio Allenamento Gare- tornei * Per l'individuazione degli strumenti di verifica nelle singole discipline si rinvia alla relazione dei docenti Pagina 10 di 80 CRITERI DI VALUTAZIONE DELIBERATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di classe si è attenuto ai seguenti criteri adottati dal Collegio Docenti: a) b) c) d) la valutazione ha avuto valore sia sommativo che formativo, ed è stata tesa ad accertare la preparazione dello studente nelle singole fasi del percorso cognitivo: i voti assegnati alle singole prove vanno intesi esclusivamente come la quantificazione di una prestazione e non come giudizio sulla persona; la valutazione quadrimestrale e finale non è risultata dalla media aritmetica dei voti delle verifiche, ma ha tenuto conto, oltre che dei dati sul livello complessivo di acquisizione di contenuti e competenze, della generale situazione scolastica di ogni alunno; sono stati quindi considerati come fattori influenti positivamente: la progressione rispetto ai livelli di partenza; il grado di impegno, di interesse e partecipazione all’attività scolastica; la regolarità della frequenza; la lealtà e la correttezza nei rapporti con gli insegnanti e i compagni la gamma dei voti utilizzata nelle varie prove è stata da 1 a 10 secondo la seguente griglia: 1/2 3 4 5 6 7 8 9 10 Rifiuto dell’attività scolastica: l’alunno si sottrae ripetutamente alle verifiche; consegna compiti in bianco. L’alunno dimostra gravissime lacune nelle conoscenze e nelle competenze, incapacità ad orientarsi, attenzione ed impegno del tutto insufficienti. Situazione di grave carenza nelle conoscenze: inadeguata assimilazione di nozioni, che non vengono organizzate in modo sistematico né si traducono in abilità applicative; impegno discontinuo e superficiale. Conoscenze e competenze carenti; applicazione imprecisa e difficoltosa, anche in presenza di un impegno complessivamente sufficiente. Livello minimo accettabile di conoscenze e competenze, affiancato da impegno serio. Sicuro possesso delle conoscenze e competenze; capacità di operare analisi e sintesi organiche; atteggiamento motivato e costruttivo. Sicuro possesso delle conoscenze e competenze; buone capacità logiche e di rielaborazione; partecipazione critica e costruttiva; interesse costante e profondo. Sicura e completa padronanza delle conoscenze e delle abilità; ottime capacità logiche; autonomia critica e di rielaborazione personale; originalità espressiva; costante disponibilità all’approfondimento dei contenuti. Si identifica un rendimento eccellente: agli elementi del grado precedente si aggiungono l’eccezionale regolarità del rendimento, la capacità di portare a termine con successo compiti complessi e divergenti rispetto alla norma, l’impegno in ricerche bibliografiche o in approfondimenti personali di ottimo livello. Pagina 11 di 80 3. TEMATICHE PLURIDISCIPLINARI Nucleo Tematico PERCORSO Materie interessate MICROBIOLOGIA E LABORATORIO ACQUA BIOTECNOLOGIE IMPIANTI DI BIOTECNOLOGIE PROCESSI E TECNOLOGIE INDUSTRIALI ARIA INGLESE Water Sewage treatment MICROBIOLOGIA E LABORATORIO Analisi microbiologiche del latte Produzione dello yogurt INGLESE Microbiological aspects of milk Microbiologia dell’aria Controllo microbiologico dell’aria in ambienti confinati:campionamento passivo e attivo Ricerca mesofili e muffe Air pollution What is biotechnology? Genetic engineering Biological fuel generation Biotechnology and medicine Environmental biotechnology Tecnica del DNA ricombinante Scelta del vettore e costruzione del DNA ricombinante Clonazione e riproduzione del DNA ricombinante MICROBIOLOGIA E LABORATORIO BIOTENOLOGIE LABORATORIO DI BIOTECNOLOGIE Microrganismi selezionati per la produzione dello yogurt * IMPIANTI DI BIOTECNOLOGIE INGLESE PRODUZIONI BIOTECNOLOGICHE E INDUSTRIALI Trattamenti chimici e fisici delle acque reflue, civili ed industriali Controllo qualità acque potabili INGLESE DNA RICOMBINANTE Inquinamento biologico Microrganismi e depurazione delle acque reflue * Determinazione della qualità igienica dell’acqua La produzione di biogas * Gli impianti di depurazione ANALISI CHIMICA E LABORATORIO BIOTECNOLOGIE LATTE Argomenti specifici BIOTENOLOGIE E IMPIANTI DI BIOTENOLOGIE INGLESE Attività pratica presso l’università di Biotecnologie di Brescia: Elettroforesi del DNA, PCR Le fasi del processo fermentativo La scelta e l’utilizzo delle materie prime I processi continui e discontinui La produzione di etanolo, lisina, biogas, penicillina e yogurt (*Biotecnologie) Alcoholic drinks PROCESSI E Produzione di Ammoniaca TECNOLOGIE IND Gli argomenti contrassegnati con * verranno svolti nel periodo successivo al 15 maggio Pagina 12 di 80 4. ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI E PROGETTI EDUCATIVI PARTICOLARI DISCIPLINA LUOGHI ARGOMENTI Università di Biotecnologie di Brescia Biotecnologie Attività teorico-pratica di Biotecnologie su PCR, Elettroforesi del DNA e Polimorfismo 5. SIMULAZIONI PROVE D’ESAME Tipologia N.ro Discipline 1. Analisi e commento di testo letterario 2. Tema a carattere storico I Prova Italiano 1 3. Tema a carattere generale 4. Saggio breve II Prova III Prova Temi a carattere professionale Quesiti a risposta singola e multipla (Allegato "C") Impianti di Biotecnologie 1 Prima simulazione: Matematica, Inglese, Microbiologia e Chimica analitica Seconda simulazione: Matematica, Inglese, Microbiologia e Biotecnologie Il presente documento, ratificato dal Consiglio della Classe Va sezione C chimico-biologico il GIORNO 08-05-2012, viene sottoscritto e pubblicato all’Albo d’Istituto in data odierna. Il Dirigente scolastico Ercole Melgari Brescia, 15 maggio 2012 Pagina 13 di 80 2 Allegato A RELAZIONE FINALE 15 MAGGIO Anno sc. 2011 - 2012 Materia: ITALIANO Docente: prof. Roberto Cerritelli Libri di testo adottati: “Storia e testi della letteratura” (Volume 1B 2B) Autori: G. Baldi; S. Giusso; G. Zaccaria. Casa Editrice: Paravia. Ore di lezione effettuate nell'anno scolastico 2009-2010 fino al 15 maggio: N. ore 114; si prevede di effettuare, entro la fine dell'anno scolastico, altre 16 ore di lezione. Relazione La classe è composta da 19 alunni di cui 11 femmine e 8 maschi. In entrambe le discipline gli alunni hanno risposto positivamente all’attività didattica e hanno manifestato un discreto livello di attenzione e di interesse anche se ad essi non è sempre corrisposto un costante impegno domestico, inoltre si è rivelata fragile la capacità di affrontare autonomamente le attività proposte e di saper effettuare analisi, confronti e valutazioni dei fenomeni; a volte, la concentrazione è stata disturbata dall’ansia di prestazione e dalla preoccupazione per il voto. E’ stato necessario, quindi, supportarli e guidarli durante l’iter scolastico, in particolare nella stesura della prima prova d’esame, dove tali capacità si rivelano indispensabili. In particolare alcuni alunni sono emersi per interesse, impegno e senso di responsabilità; altri, meno capaci, hanno comunque completato la loro preparazione dedicandosi con costanza al lavoro scolastico. Fanno eccezione alcuni alunni che, a causa di alcune difficoltà a livello di prerequisiti di base, non sempre supportate da un adeguato impegno, hanno raggiunto una preparazione non ancora del tutto sufficiente. Il programma ha subito qualche rallentamento sia per consentire a tutti di raggiungere un’adeguata conoscenza degli argomenti proposti sia a causa di diversi impegni della classe in attività extra-scolastiche con conseguenti perdite di diverse ore curricolari. I rapporti con le famiglie sono stati molto sporadici e limitati al momento dei colloqui generali. Obiettivi cognitivi disciplinari raggiunti La classe, a diversi livelli, ha dimostrato di: Conoscere i temi principali del dibattito culturale di fine Ottocento e del Novecento in Europa e in Italia inseriti nel relativo contesto storico-politico; conoscere le principali caratteristiche delle più significative correnti (Naturalismo-Verismo, Simbolismo, Decadentismo, Futurismo) e generi letterari (romanzo, lirica) di fine Ottocento e della prima metà del Novecento attraverso lo studio delle personalità artistiche più rappresentative (Verga, Zola, Baudelaire, Verlaine, Rimbaud, Wilde, Pascoli, D’Annunzio, Pirandello, Svevo, Ungaretti, Proust, Kafka, Marinetti); conoscere in modo accettabile le peculiarità delle tipologie testuali: il saggio breve, il tema argomentativo, l’articolo di giornale, l’analisi di un testo narrativo-letterario, l’analisi di un testo poetico. Competenze raggiunte La classe, a livelli diversi, ha dimostrato di: saper studiare in modo adeguato prendendo appunti e organizzandoli; saper esporre gli argomenti in modo appropriato; prestando attenzione, per quanto al linguaggio specifico della disciplina; possibile, Pagina 14 di 80 saper analizzare discretamente, sia dal punto di vista contenutistico che da quello stilistico, i brani scelti di prosa e di poesia. In particolare, nel corso dell’analisi delle varie opere letterarie, soprattutto poetiche, si è cercato di sviluppare negli allievi la capacità di riconoscere le principali figure retoriche e di individuare, con la guida del docente, i contributi peculiari di ogni autore studiato nel contesto dell’evoluzione letteraria, sia sul piano formale che su quello contenutistico; saper produrre saggi brevi e articoli di giornale utilizzando le fonti a disposizione. Capacità raggiunte La classe, a livelli diversi, ha dimostrato di: Saper cogliere in modo sufficientemente accettabile il senso di un testo poetico o narrativo; saper effettuare gli opportuni collegamenti tra autori o movimenti diversi o affini; saper operare confronti tra opere diverse ma tematicamente accostabili. Tipologia delle prove di verifica Le prove scritte sono state effettuate secondo le tipologie previste per gli Esami di stato: tip. A,B,C,D. Verifiche orali lunghe e brevi. Verifiche scritte di storia della letteratura con risposta aperta, valide come valutazione orale d’Italiano. A disposizione della Commissione è depositata in segreteria la simulazione della Prima prova dell’Esame di Stato. Mezzi e strumenti Libri di testo integrati da appunti, fotocopie. Metodologia -Lettura ed interpretazione di testi letterari (in poesia e in prosa). -Lezione frontale. -Studio del manuale in dotazione. -Letture di romanzi di scrittori italiani ed europei. Criteri di valutazione I criteri di valutazione sono stati quelli adottati dal Consiglio di classe inoltre si è tenuto conto: -della padronanza e della conoscenza dei contenuti; -della capacità di controllo della forma linguistica nella produzione orale e scritta; -della capacità di argomentazione; -della capacità di istituire relazioni, di cogliere la pluricasualità dei fenomeni letterari e sociali; -di studiare in modo ragionato e non puramente mnemonico; -dei progressi rispetto agli obiettivi di partenza; -dell’impegno mostrato durante l’anno. Pagina 15 di 80 Allegato A RELAZIONE FINALE 15 MAGGIO Anno sc. 2011 - 2012 Materia: STORIA Docente: prof. Roberto Cerritelli Libri di testo adottati: “Storia, fatti e interpretazioni- seconda edizione” Autore: F. Bertini. Casa Editrice: Mursia scuola. Ore di lezione effettuate nell'anno scolastico 2011-2012 fino al 15 maggio: n. 55 ore ; si prevede di effettuare, entro la fine dell'anno scolastico, altre 8 ore di lezione. Relazione Lo svolgimento del programma di Storia non ha incontrato, nel complesso, particolari difficoltà, anche se la classe ha evidenziato alcuni problemi nella organizzazione di questioni sociali, istituzionali e politiche, mentre risulta adeguato l’apprendimento di fatti e cronologie. In tale inquadramento generale, si è avvertita la necessità di favorire un apprendimento che non si limitasse all’interiorizzazione di semplici date o eventi storici isolati, ma si configurasse come una capacità di correlare gli avvenimenti e di indagarne le cause profonde e le conseguenze politiche, sociali e culturali. Obiettivi cognitivi disciplinari raggiunti La classe, a diversi livelli, ha dimostrato di: -Conoscere i principali eventi che hanno caratterizzato la storia italiana europea e mondiale dalla seconda metà dell’Ottocento alla metà del Novecento; -conoscere le più significative teorie economiche, produttive e commerciali, lette in chiave storiografica, del periodo considerato (concetti di liberismo, protezionismo, fordismo, taylorismo). Competenze raggiunte La classe, a diversi livelli, ha dimostrato di: -Saper esporre gli argomenti in modo ordinato ed esauriente; -Saper utilizzare in modo sufficientemente accettabile il linguaggio specifico della disciplina e comprendere i principali termini che le sono propri; Saper analizzare negli elementi salienti i principali fenomeni storici oggetto di studio. Capacità raggiunte La classe, a diversi livelli, ha dimostrato di: -Saper comprendere le relazioni tra passato e presente; -Essere in grado di comprendere l’enorme portata di alcuni degli eventi e dei cambiamenti storici del Novecento, valutandone l’impatto sulla società e la cultura. Tipologia delle prove di verifica Verifiche orali lunghe e brevi. Mezzi e strumenti Libro di testo integrato da appunti Pagina 16 di 80 Metodologia -Lettura ed interpretazione delle fonti. -Lezione frontale. -Studio del manuale in dotazione. -Lettura ed interpretazione di documenti storiografici. -Visione di film motivanti allo studio e di particolare interesse per la realizzazione di percorsi multidisciplinari. -Lettura di romanzi ambientati nei periodi oggetti di studio. Criteri di valutazione -Padronanza dei contenuti. -Capacità di istituire relazioni, di cogliere la pluricasualità dei fenomeni storici, di studiare in modo ragionato e non puramente mnemonico. -Progressi rispetto agli obiettivi di partenza. -Impegno mostrato durante l’anno. Pagina 17 di 80 Allegato A RELAZIONE FINALE 15 MAGGIO Materia: Matematica Docente prof.ssa Daniela Vucovich Libro di testo adottato“ Gli argomenti di matematica” vol 3° N. Dodero P. Baroncini N. Manfredi Ghisetti e Corvi Editori Ore di lezione effettuate fino al 15 maggio nell’anno scolastico 2011/2012: n. ore 86 su n. ore 99 previste dal piano di studi; si prevede di effettuare ancora 10 ore entro il giorno 9 giugno 2012. Relazione La classe ha partecipato con discreto interesse alle lezioni. L’impegno è stato nel complesso sufficiente o più che sufficiente, tuttavia va sottolineato che alcuni allievi hanno studiato soprattutto in prossimità di verifiche e non in modo continuativo. Una metà ha raggiunto una discreta preparazione, qualche allievo anche buona. Un gruppo di alunni presenta una preparazione sufficiente o appena sufficiente. Un piccolo gruppo, infine, presenta una preparazione insufficiente e lacunosa o per studio alterno e superficiale o per difficoltà di rielaborazione e di collegamento. Obiettivi cognitivi disciplinari raggiunti -conoscere gli enunciati dei teoremi sulle funzioni continue -saper classificare e riconoscere i vari tipi di discontinuità di una funzione -saper definire la derivata di una funzione in un punto -saper interpretare geometricamente la derivata di una funzione in un punto -comprendere il legame tra derivabilità e continuità di una funzione -conoscere e saper utilizzare le regole di derivazione per il calcolo della derivata di una funzione -conoscere l'enunciato del teorema di Lagrange e la sua interpretazione geometrica -conoscere l’enunciato del teorema di Rolle e la sua interpretazione geometrica -saper applicare i teoremi di Rolle e di Lagrange -saper applicare la regola di De L’Hopital -saper definire il differenziale di una funzione ed interpretarlo geometricamente -saper calcolare massimi, minimi e flessi di una funzione -saper interpretare graficamente i risultati ottenuti nella fase di calcolo algebrico per lo studio di una funzione -conoscere la definizione di integrale indefinito di una funzione -saper calcolare alcuni integrali immediati -saper utilizzare il metodo di integrazione per decomposizione, per sostituzione e per parti -conoscere la definizione di integrale definito di una funzione -saper calcolare l'area di una superficie piana in semplici casi Obiettivi minimi per il conseguimento di una valutazione sufficiente - conoscere gli enunciati dei teoremi sulle funzioni continue saper classificare e riconoscere i vari tipi di discontinuità di una funzione saper definire la derivata di una funzione in un punto saper interpretare geometricamente la derivata di una funzione in un punto conoscere e saper utilizzare le regole di derivazione per il calcolo della derivata di una funzione conoscere e comprendere i teoremi fondamentali del calcolo differenziale saper applicare la regola di De L’Hopital Pagina 18 di 80 - saper calcolare massimi, minimi e flessi di una funzione conoscere la definizione di integrale indefinito di una funzione conoscere gli integrali immediati saper integrare per decomposizione conoscere la definizione di integrale definito di una funzione saper calcolare l'area di una superficie piana in semplici casi Contenuti Tempi Ripasso: grafico probabile di funzioni algebriche e trascendenti Ripasso definizione di limite e calcolo di limiti Funzioni continue e teoremi relativi Punti di discontinuità di una funzione Risoluzione approssimata di equazioni con metodo grafico Derivata di una funzione e significato geometrico Continuità e derivabilità Derivate fondamentali Teoremi sul calcolo delle derivate Derivate successive Equazione della tangente ad una curva Differenziale di una funzione e significato geometrico Teoremi fondamentali del calcolo differenziale Regola di De L’Hopital Massimi e minimi di una funzione Concavità di una curva e flessi di una funzione Studio completo di una funzione reale di variabile reale Integrali indefiniti Calcolo integrali indefiniti con i vari metodi Integrale definito e significato geometrico Formula fondamentale del calcolo integrale con esercizi Metodi didattici 4h 4h 5h 4h 3h 7h 4h 4h 4h 2h 5h 1h 6h 2h 8h 5h 6h 2h 4h 1h 5h Finalità Lezione frontale Trasmissione di conoscenza, concetti, modelli teorie, tecniche, terminologia specifica Lezione dialogata Acquisizione diretta e ampliamento delle conoscenze; sviluppo della creatività, della capacità di riflessione e di analisi; attivazione di comportamenti partecipativi . Mezzi e strumenti e spazi di lavoro Libro di testo, integrato da appunti, schematizzazione degli argomenti. Strumenti di verifica prove scritte a risposta aperta e a risposta chiusa ; prove orali Criteri di valutazione Sono stati utilizzati quelli adottati dal Consiglio di classe Pagina 19 di 80 Allegato A RELAZIONE FINALE 15 MAGGIO Anno sc. 2011 - 2012 Materia: CHIMICA (FISICA E ANALITICA) Docente: prof. Domenica Pellegrini Corrado Spugnetti (ITP) Libri di testo adottati: “Analisi Chimica Moderni Metodi Strumentali” (teoria e strumentazione) Autori: R. Cozzi; P. Protti Ruaro. Casa Editrice: Zanichelli. Ore di lezione effettuate nell'anno scolastico 2011-2012 fino al 15 maggio: n. ore 84 su n. ore 99 previste dal piano di studi; si prevede di effettuare, entro la fine dell'anno scolastico, altre 9 ore di lezione. Relazione La classe 5 sez. C è composta da 19 alunni tutti provenienti dalla classe 4 sez. C dello scorso anno scolastico. Il comportamento assunto dalla classe si è dimostrato adeguatamente interessato nei confronti dell’attività didattica, aperto al dialogo educativo e personale; classe non particolarmente vivace, corretta negli atteggiamenti e nei modi sia per quanto riguarda i rapporti tra compagni sia per quanto riguarda la relazione con il docente. L’impegno nello studio si è rivelato costante ed approfondito solo per un gruppo ristretto di allievi, mentre per buona parte della classe è stato discontinuo e finalizzato alle verifiche scritte e/o orali, con risultati altalenanti ma, nel complesso, accettabili. L’attività di laboratorio si è svolta senza difficoltà e con discreto interesse da parte degli alunni. L’interesse per l’attività pratica ha portato alcuni allievi a cimentarsi nella realizzazione di tesine sperimentali da presentare all’esame di stato. Dall’analisi delle verifiche orali, scritte effettuate nel corso dell’anno scolastico, si deduce un impegno non sempre costante per tutti e di conseguenza risultati non sempre soddisfacenti; ciò nonostante, non è mai mancata la volontà di recuperare gli insuccessi. Si confermano positivi i risultati per un ristretto numero di studenti. La classe mostra di aver acquisito un grado di preparazione nel complesso sufficiente e discreto per un gruppo di alunni. Nel complesso si rileva un metodo di studio non sempre ordinato e riflessivo e a volte mnemonico e scarsamente rielaborato. Solo un gruppo ristretto di alunni ha acquisito un adeguato metodo di studio e capacità di rielaborazione personale dei contenuti proposti. I contenuti previsti nel piano di lavoro annuale sono stati svolti senza particolari approfondimenti a causa del limitato numero di ore di lezione a disposizione. Gli obiettivi generali prefissati sono stati generalmente conseguiti fornendo così un bagaglio di competenze specifiche e di base fondamentali per l’eventuale proseguimento degli studi nell’area scientifico-tecnologica. I criteri di valutazione adottati sono quelli contenuti nel piano di lavoro e fissati dal consiglio di classe. Pagina 20 di 80 Obiettivi cognitivi disciplinari raggiunti - conoscere i principi teorici che regolano le tecniche analitiche strumentali più utilizzate conoscere la struttura e relativo funzionamento della strumentazione specifica per ciascuna tecnica analitica conoscere i campi applicativi più significativi di indagine qualitativa e/o quantitativa delle singole tecniche analitiche condurre una analisi strumentale esprimendo i risultati con sufficiente chiarezza e coerenza. Conoscere, comprendere ed applicare il linguaggio specifico Obiettivi minimi per il conseguimento di una valutazione sufficiente Lo studente deve dimostrare di: 1) conoscere in modo essenziale, anche se poco approfondito: - le tecniche analitiche strumentali proposte - la strumentazione utilizzata, i componenti e la relativa funzione - le principali tecniche di separazione e purificazione - il campo di applicazione delle tecniche strumentali studiate 2) aver acquisito una preparazione generale in chimica essenziale ma sufficiente per la comprensione degli aspetti applicativi nell’ambito professionale 3) saper affrontare, anche se in parte guidato, i calcoli associati alle principali metodiche di analisi 4) saper condurre, anche se con parziale autonomia, una analisi strumentale esprimendo i risultati con sufficiente chiarezza e coerenza. 5) aver acquisito consapevolezza dei temi della sicurezza negli ambienti di lavoro e dei rischi associati alle attività di laboratorio. 6) aver acquisito una sufficiente conoscenza e comprensione del linguaggio specifico Contenuti Modulo di introduzione ai metodi ottici : elettromagnetico, classificazione delle regioni spettrali. onde elettromagnetiche, spettro Modulo n°1: Spettrofotometria di assorbimento molecolare UV- VIS (generalità, orbitali molecolari e transizioni elettroniche; legge di Lambert – Beer; schema a blocchi di uno spettrofotometro UV-VIS; strumentazione: sorgenti, monocromatori (prismi e reticoli), rivelatore (fotomoltiplicatore); strumenti monoraggio e a doppio raggio; analisi qualitativa e quantitativa. Esercitazioni di laboratorio inerenti ai contenuti del modulo. Modulo n°2: Spettrofotometria di assorbimento atomico ( assorbimento atomico dell’energia radiante, relazione tra AA e concentrazione; schema a blocchi di uno spettrofotometro di assorbimento atomico; strumentazione: sorgenti (lampada a catodo cavo e scarica in radiofrequenza), atomizzatori e metodi di atomizzazione, tipi di fiamma, monocromatori e rivelatori. Spettrofotometria di emissione atomica (teoria, strumentazione). Esercitazioni di laboratorio inerenti ai contenuti del modulo. Modulo n°3: Spettrofotometria IR (generalità, interpretazione quantistica e vibrazioni molecolari. Spettri IR e parametri caratteristici delle bande IR. Strumentazione: spettrofotometri a dispersione, schema a blocchi, sorgenti, monocromatori, rivelatori. Metodi di analisi: analisi qualitativa, dispositivi per la preparazione dei campioni). Esercitazioni di laboratorio inerenti ai contenuti del modulo. Pagina 21 di 80 Modulo n°4: elettrochimica (Potenziometria: elettrodi e potenziali di elettrodo. Classificazione degli elettrodi: prima, seconda, terza e quarta specie. Calcolo dei potenziali di elettrodo: legge di Nernst. Celle galvaniche o pile. Potenziali standard di ossidoriduzione. Calcolo della tensione teorica (f.e.m.) di una pila. Elettrodi di riferimento: a calomelano, a Ag/AgCl; elettrodo per la misura del pH: elettrodo a vetro (principio di funzionamento, potenziale di membrana e potenziale dell’intera catena elettrodica). Elettrodi iono-selettivi e gas-selettivi, biosensori. Esercitazioni di laboratorio inerenti ai contenuti del modulo. Modulo Modulo Modulo Modulo n°1 n°2 n°3 n°4 durata durata durata durata n° n° n° n° ore: ore: ore: ore: 25 (compreso modulo introduttivo) 25 20 23 Mezzi, strumenti e spazi di lavoro • Libri di testo integrati da appunti, dispense, schematizzazione degli argomenti, percorsi costruiti in classe. Strumenti di verifica Libri di testo, integrati da appunti, schematizzazione degli argomenti, percorsi costruiti in classe. Fotoriproduzione di specifici argomenti tratti da testi di consultazione. Laboratori di chimica. Criteri di valutazione Sono stati utilizzati quelli adottati dal Consiglio di classe. Pagina 22 di 80 Allegato A RELAZIONE FINALE 15 MAGGIO a.s. 2011 / 2012 Materia: Processi e Tecnologie Chimiche industriali Docente: prof. ssa Domenica Pellegrini Libri di testo adottati: “Tecnologie Chimiche Industriali” Di Pietro S. ed. HOEPLI Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2011/12 fino al 15 maggio: n. ore 55 su n. ore 66 previste dal piano di studi; si prevede di effettuare, entro la fine dell'anno scolastico, altre 7 ore di lezione. Andamento didattico disciplinare della classe La classe 5 sez. C è composta da 19 alunni tutti provenienti dalla classe 4 sez. C dello scorso anno scolastico. Il comportamento assunto dalla classe si è dimostrato adeguatamente interessato nei confronti dell’attività didattica, aperto al dialogo educativo e personale; classe non particolarmente vivace, corretta negli atteggiamenti e nei modi sia per quanto riguarda i rapporti tra compagni sia per quanto riguarda il rapporto con il docente. L’impegno nello studio si è rivelato costante ed approfondito solo per un gruppo ristretto di allievi, mentre per buona parte della classe è stato discontinuo e finalizzato alle verifiche scritte e/o orali, con risultati tuttavia nel complesso accettabili. Dall’analisi delle verifiche orali, scritte effettuate nel corso dell’anno scolastico, si deduce un impegno non sempre costante per tutti e di conseguenza risultati non sempre soddisfacenti; ciò nonostante, non è mai mancata la volontà di recuperare gli insuccessi. Si confermano positivi i risultati per un ristretto numero di studenti. La classe mostra di aver acquisito un grado di preparazione nel complesso sufficiente e discreto per un gruppo di alunni. Nel complesso si rileva un metodo di studio non sempre ordinato e riflessivo e talvolta mnemonico e scarsamente rielaborato. Solo un gruppo ristretto di alunni ha acquisito un adeguato metodo di studio. I contenuti previsti nel piano di lavoro annuale sono stati svolti senza particolari approfondimenti a causa del limitato numero di ore di lezione a disposizione. Gli obiettivi generali prefissati sono stati generalmente conseguiti fornendo così un bagaglio di competenze specifiche e di base fondamentali per l’eventuale proseguimento degli studi nell’area scientifico-tecnologica. I criteri di valutazione adottati sono quelli contenuti nel piano di lavoro e fissati dal consiglio di classe. Obiettivi cognitivi disciplinari inserirsi con adeguate competenze nell'industria chimica ed operare con diversi gradi di responsabilità nell'ambito della produzione, fornendo corretti elementi di valutazione sugli aspetti chimici, chimico-fisici, economici ed impiantistici di un processo chimico; interpretare e realizzare lo schema di un processo chimico, valutando l'efficacia di un sistema di regolazioni automatiche; partecipare a lavori di equipe nella progettazione di apparecchiature industriali; Pagina 23 di 80 comunicare, con proprietà di linguaggio tecnico, con gli specialisti di informatica ed automazione. Obiettivi minimi per il conseguimento di una valutazione sufficiente Lo studente deve dimostrare di: saper utilizzare un linguaggio tecnico adeguato; acquisire un solido metodo di studio del processo chimico che permetta di accostarsi in modo autonomo a qualunque tipo di processo industriale adeguare la propria preparazione allo sviluppo delle nuove tecnologie; saper tracciare semplici schemi di processo relativi ai processi studiati. Contenuti Modulo 1: Estrazione: solido – liquido e liquido – liquido Contenuti: Estrazione solido – liquido: generalità, lisciviazione ad uno stadio discontinua e continua, lisciviazione a stadi multipli in equicorrente e in controcorrente, apparecchiature per la lisciviazione. Estrazione liquido – liquido: generalità, diagramma triangolare, estrazione ad uno stadio discontinua e continua, apparecchiature per l’estrazione liquido – liquido. Obiettivi: descrivere i principi dell’estrazione e le principali applicazioni industriali. Descrivere i parametri operativi e la loro influenza sull’operazione. Descrivere le principali apparecchiature industriali utilizzate nell’estrazione Modulo 2: Distillazione Contenuti: generalità, tensione di vapore, legge di Raoult, temperatura di ebollizione, diagramma di equilibrio, miscele azeotropiche, curva di equilibrio. Metodi di distillazione: distillazione semplice, frazionata (rettifica), azeotropica ed estrattiva. Obiettivi: applicare le leggi di Clausius – Clapeyron e di Raoult per il calcolo delle temperature di ebollizione di liquidi puri e di miscele. Determinare analiticamente le composizioni di equilibrio liquido vapore per miscele ideali. Interpretare i vari tipi di diagrammi di equilibrio/vapore per la valutazione delle composizioni di equilibrio.Descrivere gli aspetti principali della distillazione in singolo stadio. Descrivere le caratteristiche costruttive delle colonne a piatti. Descrivere le tecniche di distillazione discontinua, azeotropica ed in corrente di vapore Modulo 3:Trattamenti fisici e chimici per la depurazione delle acque per uso civile e industriale Contenuti: generalità sulle acque, definizioni, caratteristiche. Trattamenti fisici: sedimentazione, filtrazione, degasaggio, distillazione, congelamento, osmosi inversa. Trattamenti chimici: neutralizzazione, ossidazione, riduzione, addolcimento per precipitazione, coagulazione (meccanismo, agenti coagulanti, potabilizzazione, allontanamento dei fosfati).Trattamento con scambiatori di ioni: aspetti teorici, caratteristiche delle resine, processi di trattamento con resine. Obiettivi: descrivere le caratteristiche delle acque civili ed industriali. Conoscere i principali metodi per determinare la domanda di ossigeno. Descrivere i trattamenti fisici e chimici delle acque civili ed industriali. Secondo Quadrimestre Modulo 4: Petrolio Contenuti: generalità, lavorazione del petrolio greggio, frazionamento del petrolio, cracking di frazioni del petrolio, cracking catalitico, reforming di frazioni del petrolio, benzine, cheroseni, Pagina 24 di 80 gasoli, oli combustibili, lubrificanti minerali. Materie prime derivate dal petrolio: etilene, acetilene, propilene, gas di sintesi. Obiettivi: descrivere le principali caratteristiche del petrolio e delle sue frazioni. Descrivere i processi di formazione dei giacimenti petroliferi. Descrivere i cicli di lavorazione del grezzo per ottenere determinati prodotti finiti. Descrivere i processi di trattamento delle acque di scarico di raffineria Modulo 5: Produzione di alcune sostanze chimiche di base (Ammoniaca – acido nitrico) Contenuti: Ammoniaca, generalità, cinetica della reazione, termodinamica della reazione, processi industriali (Haber – Bosch – Mittasch, Fauser Montecatini). Acido nitrico: generalità, cinetica e termodinamica della reazione, processi industriali. Obiettivi: descrivere le caratteristiche generali, economiche e commerciali di ogni produzione. Descrivere le caratteristiche di materie prime e prodotti e i relativi parametri analitici. Descrivere gli aspetti termodinamici e cinetici delle principali reazioni implicate. Descrivere le variabili operative e la loro influenza sulle varie fasi del processo. Descrivere le parti che compongono il ciclo produttivo del processo e leggere ed interpretare i relativi schemi di processo. Descrivere le problematiche ambientali del ciclo produttivo e le tecniche per minimizzare le emissioni. Descrivere la pericolosità e la nocività delle sostanze implicate nei processi Tempi Modulo Modulo Modulo Modulo n°1 n°2 n°3 n°4 durata durata durata durata n° n° n° n° ore: ore: ore: ore: 15 20 18 10 Mezzi, strumenti e spazi di lavoro Libri di testo, integrati da appunti, dispense, schematizzazione degli argomenti Strumenti di verifica Prove scritte strutturate a risposta aperta prove orali Criteri di valutazione Sono stati utilizzati quelli adottati dal Consiglio di Classe. Pagina 25 di 80 RELAZIONE FINALE 15 MAGGIO Classe 5^C settore chimico- biologico ANNO SC. 2011 – 2012 MATERIA: BIOTECNOLOGIE DOCENTE: prof. SEBASTIANA CIMINO LIBRI DI TESTO ADOTTATI: - Biotecnologie e chimica delle fermentazioni A. Tagliaferro – C. Grande Ed. Zanichelli - Microbiologia: principi e tecniche Maria Grazia Fiorin Edi-Ermes Scuola - Dispensa con approfondimenti di Biotecnologie ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL'ANNO SCOLASTICO 2011 - 2012 FINO AL 15 MAGGIO N. ore 106 su n. ore 120 previste dal piano di studi; si prevede di effettuare, entro la fine dell'anno scolastico, altre 14 ore di lezione. OBIETTIVI COGNITIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI - Conoscere il significato e i campi di applicazione della disciplina - Comprendere le potenzialità di sviluppo e l'importanza a livello economico delle biotecnologie - Comprendere le problematiche relative alle produzioni industriali che utilizzano microrganismi - Conoscere le caratteristiche del genoma batterico - Conoscere e comprendere i meccanismi attraverso i quali i batteri modificano il loro corredo genetico - Conoscere alcune delle principali tecniche utilizzate per ottenere microrganismi e cellule modificati - Conoscere e comprendere i meccanismi di alcuni processi di produzione in vari campi applicativi OBIETTIVI - Conoscere - Conoscere - Conoscere - Conoscere MINIMI PER IL CONSEGUIMENTO DI UNA VALUTAZIONE SUFFICIENTE gli aspetti fondamentali di un processo biotecnologico e comprendere i fenomeni principali della genetica batterica le principali tecniche di miglioramento genetico alcuni esempi di applicazioni delle biotecnologie alle produzioni industriali RELAZIONE (PARTECIPAZIONE, PREPARAZIONE RAGGIUNTA) COMPORTAMENTO, INTERESSE, IMPEGNO, La classe 5^C è costituita da 19 allievi, 8 maschi e 11 femmine, tutti provenienti dalla classe 4^C. La classe ha partecipato alle lezioni in maniera attenta, alcuni alunni attivamente, mostrando spiccato interesse nei confronti della disciplina; hanno mostrato curiosità ed hanno posto talvolta quesiti interessanti, favorendo l’approfondimento di dettagli di loro interesse. Il comportamento è stato sempre molto corretto; accettabili i momenti di vivacità; positivo il rapporto degli allievi con gli insegnanti. Adeguato l’impegno, anche se finalizzato soprattutto ai momenti di verifiche orali e scritte. Gli obiettivi prefissati all’inizio dell’anno scolastico sono stati conseguiti in maniera molto diversificata, naturalmente in base alle capacità dei singoli alunni ed all’impegno profuso nel corso dell’anno scolastico: accettabile la preparazione della maggior parte degli allievi; discreta o buona per un piccolo gruppo. Le lezioni sono state effettuate con l’ausilio dei libri di testo, della dispensa, ricca di approfondimenti e di percorsi proposti in power-point; è stato dato spazio agli interventi degli allievi, puntando così particolarmente l’attenzione su quegli argomenti di loro interesse. Pagina 26 di 80 E’ stato effettuato uno stage teorico pratico, della durata di 12 ore, presso la Facoltà di Biotecnologie di Brescia; è stata in tal modo offerta agli allievi l’opportunità di eseguire delle interessanti e innovative esperienze in ambito Biotecnologico (PCR, Elettroforesi del DNA, analisi di polimorfismi), che richiedono apparecchiature non disponibili nei nostri laboratori. Altrettanto interessante ed attuale è stata la partecipazione ad un convegno sulle cellule Staminali presso l’IFOM di Milano. Per la valutazione si è tenuto conto dei risultati delle verifiche scritte ed orali, nonché dell’impegno ed interesse profusi da parte di ciascun allievo e dei progressi registrati nel corso dell’anno scolastico. Alla data del 15 Maggio il programma è stato parzialmente completato, manca la parte relativa alle produzioni industriali, essenziale a garantire i collegamenti di carattere pluridisciplinari; questa parte verrà svolta entro la fine dell’anno scolastico. CONTENUTI MODULO N°1: ACIDI NUCLEICI Nucleotidi. Struttura e funzione del DNA. Struttura e funzione dell’RNA: messaggero, transfer e ribosomiale. Codice genetico. Replicazione del DNA e discontinuità dei geni eucarioti. Replicazione del DNA batterico. Sintesi dell’RNA. Biosintesi proteica e relative fasi: attivazione, iniziazione, allungamento e interruzione della catena. Meccanismi di regolazione dell’espressione genica nei procarioti: enzimi inducibili e costitutivi, curva diauxica, operon lattosio e triptofano. Meccanismi di regolazione dell’espressione genica negli eucarioti: a livello dei geni presenti nel DNA, mediante splicing, a livello della trascrizione, a livello della traduzione e dell’attività degli enzimi. Differenze procarioti-eucarioti nell’espressione dei geni. MODULO N°2: GENETICA MICROBICA Le Mutazioni geniche: inserzione, delezione e sostituzione. Mutanti auxotrofi, resistenti e costitutivi. Tecniche di selezione dei mutanti e di miglioramento dei ceppi. Meccanismi di Ricombinazione nei batteri: trasformazione, coniugazione e trasduzione (specializzata e generalizzata). Geni mobili: sequenze d’inserzione e trasposoni. MODULO N°3: EVOLUZIONE E PROBLEMATICHE DELLE BIOTECNOLOGIE Storia, principi e finalità delle biotecnologie. I settori interessati alle biotecnologie: farmacologia, medicina, agricoltura, zootecnia, veterinaria, bioindustria (chimica e alimentare) e ambiente. Vantaggi e rischi delle biotecnologie. MODULO N°4: INGEGNERIA GENETICA Tecniche del DNA ricombinante: Ricerca del gene: enzimi di restrizione, trascrittasi inversa e macchina del gene. Isolamento del gene; PCR ed Elettroforesi del DNA Scelta del vettore: plasmidi, fagi, cosmidi e YAC. Tecnologie di trasferimento genico: elettroporazione, metodo balistico, fusione dei protoplasti, Agrobacterium tumefaciens, microiniezione, PEG, transfezione e trasformazione. *Esempi di applicazione delle biotecnologie in campo vegetale (OGM) ed in campo animale (Clonazione ed animali transgenici). * Modulo N°5: LE PRODUZIONI INDUSTRIALI (Biochimismo e microrganismi utilizzati) Produzione di: biogas, etanolo, aminoacidi (lisina), yogurt e antibiotici (penicillina) * Moduli da svolgere entro la fine dell’anno scolastico Pagina 27 di 80 TEMPI Modulo Modulo Modulo Modulo Modulo 1: 2: 3: 4: 5: 35 ore 30 ore 6 ore 35 ore 14 ore MEZZI E STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO • Libri di testo integrati da appunti, dispense, schematizzazione degli argomenti, percorsi multimediali • Fotoriproduzione di specifici argomenti tratti da riviste del settore STRUMENTI DI VERIFICA prove scritte strutturate e semistrutturate: a risposta aperta e a risposta chiusa (a risposta fissa, a scelta multipla, a collegamento e a completamento) prove orali CRITERI DI VALUTAZIONE Sono stati utilizzati quelli adottati dal Consiglio di classe. Pagina 28 di 80 Allegato A RELAZIONE FINALE 15 MAGGIO Classe 5^A settore chimico- biologico ANNO SC. 2011 – 2012 MATERIA: MICROBIOLOGIA SPECIALE E LABORATORIO DOCENTE: prof. SEBASTIANA CIMINO – STEFANIA ROLLO LIBRI DI TESTO ADOTTATI: - Microbiologia: Principi e tecniche – M.G. Fiorin - Edi-Ermes scuola - Conoscenze e applicazioni di Microbiologia speciale – A. Pavone e R. Paolucci – Zanichelli - Dispensa di Microbiologia alimentare ed ambientale - Dispensa di Laboratorio ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL'ANNO SCOLASTICO 2011-2012 FINO AL 15 MAGGIO n. ore 116 su n. ore 130 previste dal piano di studi; si prevede di effettuare, entro la fine dell'anno scolastico, altre 14 ore di lezione. OBIETTIVI COGNITIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI - Conoscere la struttura ed il ciclo riproduttivo dei virus - Apprendere le problematiche e le tecniche relative alla determinazione della qualità igienica dell’acqua potabile e di superficie - Conoscere e comprendere le modalità attraverso le quali avviene la depurazione biologica dei reflui - Apprendere le problematiche di natura microbiologica dell’aria - Conoscere i metodi di campionamento, di analisi e di controllo della carica microbica dell’aria - Comprendere il ruolo dei microrganismi nelle trasformazioni biogeochimiche - Conoscere i metodi di campionamento e di analisi delle popolazioni microbiche del suolo - Saper illustrare l’azione dei microrganismi sugli alimenti - Conoscere gli aspetti della microbiologia applicata ai cicli di produzione, trasformazione e conservazione di alcuni prodotti alimentari per il controllo della qualità - Saper eseguire metodiche ufficiali di analisi degli alimenti. OBIETTIVI MINIMI PER IL CONSEGUIMENTO DI UNA VALUTAZIONE SUFFICIENTE - Conoscere la struttura ed il ciclo riproduttivo dei virus - Conoscere le principali trasformazioni biogeochimiche - Conoscere i microrganismi coinvolti nei processi di depurazione - Conoscere il ruolo dei microrganismi sulle trasformazioni alimentari - Saper comunicare, sia in forma scritta sia in forma orale, i risultati di un’analisi microbiologica RELAZIONE (PARTECIPAZIONE, PREPARAZIONE RAGGIUNTA) COMPORTAMENTO, INTERESSE, IMPEGNO, La classe 5^C è costituita da 19 allievi, 8 maschi e 11 femmine, tutti provenienti dalla classe 4^C. Lo svolgimento dell’attività didattica è stato gestito secondo le direttive indicate nel piano di lavoro annuale; la classe ha partecipato alle lezioni in maniera attenta, alcuni alunni attivamente, offrendo spunti utili e interessanti per eventuali approfondimenti; ha mostrato un discreto interesse sia per la componente teorica che pratica della disciplina. In laboratorio un gruppo di alunni ha operato seguendo scrupolosamente le norme di sicurezza e con accettabile precisione, mentre un altro gruppo non sempre è stato autonomo nella gestione delle attività pratiche. Il comportamento è stato sempre molto corretto e irreprensibile, con accettabili momenti di vivacità; positivo il rapporto degli allievi con gli insegnanti. Pagina 29 di 80 Accettabile l’impegno profuso dalla maggior parte degli alunni, anche se finalizzato ai momenti di verifiche orali e scritte. L’acquisizione dei contenuti, per alcuni allievi, è stata spesso di tipo mnemonico, manifestando difficoltà ad operare opportuni collegamenti con gli armenti trattati negli anni scolastici precedenti. Nel corso dell’anno scolastico, in alcuni momenti, è stato effettuato un rallentamento nello svolgimento del programma, per consentire agli allievi in difficoltà di recuperare. Gli obiettivi prefissati all’inizio dell’anno scolastico sono stati conseguiti in maniera molto diversificata, naturalmente in base alle capacità dei singoli alunni ed all’impegno profuso nel corso dell’anno scolastico: alcuni allievi hanno acquisito una buona preparazione, altri hanno riportato valutazioni accettabili, mentre la preparazione di alcuni risulta frammentaria a causa di un impegno alterno. Le lezioni sono state effettuate con l’ausilio dei libri di testo, delle dispense di laboratorio e teoria e di percorsi proposti in power-point; è stato dato spazio agli interventi degli allievi, puntando così particolarmente l’attenzione su quegli argomenti di loro interesse. Per la valutazione si è tenuto conto dei risultati delle verifiche scritte ed orali, nonché dell’impegno ed interesse profusi da parte di ciascun allievo e dei progressi registrati nel corso dell’anno scolastico. Alla data del 15 Maggio il programma è stato quasi completato, manca solo una componente teorica relativa ai processi di depurazione delle acque reflue ed una di laboratorio sull’analisi microbiologica del latte, argomenti che verranno svolti entro la fine dell’anno scolastico. CONTENUTI MODULO 1: I VIRUS Scoperta dei virus. Architettura dei virus: struttura del nucleocapside e del pericapside; genoma virale. Ciclo riproduttivo dei virus: adsorbimento, penetrazione, replicazione, maturazione e rilascio delle particelle virali. Persistenza dei virus nelle cellule ospiti: lisogenia, latenza e trasformazione. Risposta delle cellule alle infezioni virali. Cenni sui criteri di classificazione. Prioni. Cenni sui virus dell'Epatite e dell'AIDS. LABORATORIO Metodiche per la coltivazione dei virus: allestimento di colture cellulari. MODULO 2: MICROBIOLOGIA DEL SUOLO Pedogenesi. Costituenti del terreno. Caratteristiche del suolo: proprietà fisiche, chimiche e biologiche del terreno (umificazione, mineralizzazione e fissazione dell'azoto atmosferico). Microrganismi del suolo: batteri, cianobatteri, attinomiceti, funghi, microalghe e protozoi. Ciclo del carbonio, dell'azoto e dell’ossigeno. LABORATORIO Analisi microbiologica del suolo: tecniche di campionamento, ricerca degli eterotrofi aerobi, ricerca dei cellulosolitici aerobi, ricerca dei microrganismi ammonificanti, ricerca dei coliformi totali e fecali, ricerca di lieviti e muffe, ricerca degli streptococchi fecali. MODULO 3: MICROBIOLOGIA DELL’ARIA Caratteristiche generali e composizione dell'aria. Microrganismi dell'aria. Biomonitoraggio LABORATORIO Controllo microbiologico dell’aria in ambienti confinati: campionamento passivo (I.M.A.), campionamento attivo (SAS), ricerca mesofili e muffe. MODULO 4: MICROBIOLOGIA DEGLI ALIMENTI Classificazione e composizione degli alimenti, igiene degli alimenti, contaminazioni microbiche. Alterazione degli alimenti: cause di alterazione, fisico-chimiche e biologiche. Modificazioni operate dai microrganismi sugli alimenti: modificazioni sui composti azotati e sui composti inazotati (carboidrati e lipidi). Fattori che influenzano la microbiologia degli alimenti: temperatura, umidità e pressione osmotica, presenza o assenza di ossigeno e presenza di sostanze chimiche. Pagina 30 di 80 La conservazione degli alimenti; metodi di conservazione: active packaging, trattamenti termici (alte e basse temperature), mediante essiccamento, per mezzo di composti chimici (cenni), affumicamento. LABORATORIO Microbiologia degli alimenti: determinazione analitica dei principali gruppi di microrganismi contaminanti gli alimenti (carica mesofila e psicrofila, Coliformi, Salmonell, Stafilococchi patogeni, microrganismi sporigeni, Muffe e Lieviti) IL LATTE Definizione chimico-organolettica e fattori che influenzano la composizione del latte. Composizione: proteine, zuccheri, lipidi, sali minerali, enzimi e vitamine. Alterazioni della composizione del latte. Microrganismi del latte: batteri lattici, propionici, enterici, butirrici; lieviti e muffe. Conservazione del latte: pastorizzazione, sterilizzazione, omogenizzazione e microfiltrazione. *LABORATORIO Analisi microbiologica del latte crudo: determinazione della carica batterica mesofila, psicrofila, termofila e termodurica; colimetria; ricerca dello S.aureus; ricerca di antibiotici; prova della reduttasi; ricerca di antibiotici nel latte. Analisi microbiologica del latte pastorizzato: fosfatasi, carica microbica totale a 32°C e a 55°C, colimetria e numerazione della flora psicrofila. * MODULO 5: MICROBIOLOGIA DELL’ACQUA Importanza dell’acqua negli organismi viventi e come veicolo di malattie infettive. Inquinamento delle acque superficiali: inquinamento da sostanze non tossiche; inquinamento chimico, fisico e biologico. Eutrofizzazione: meccanismo e conseguenze. La misura dell’inquinamento ed i parametri microbiologici. Microrganismi e depurazione biologica delle acque reflue: processo aerobico a fanghi attivi; processo anaerobico; rimozione dei composti azotati e fosforati. * Moduli da svolgere entro la fine dell’anno scolastico LABORATORIO Analisi microbiologica delle acque destinate al consumo umano: ricerca e significato dei parametri C1, C2,C3, C4 con metodo MPN e MF. TEMPI Modulo Modulo Modulo Modulo Modulo 1: 2: 3: 4: 5: 32 ore 20 ore 6 ore 32 ore 30 ore MEZZI E STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO • Libri di testo integrati da appunti, dispense, schematizzazione degli argomenti • Fotoriproduzione di specifici argomenti tratti da riviste del settore STRUMENTI DI VERIFICA prove scritte strutturate e semistrutturate: a risposta aperta e a risposta chiusa (a risposta fissa, a scelta multipla, a collegamento e a completamento) Prove scritte a risposta aperta prove orali CRITERI DI VALUTAZIONE Sono stati utilizzati quelli adottati dal Consiglio di classe. Pagina 31 di 80 Allegato A RELAZIONE FINALE 15 MAGGIO a.s. Materia: 2011 / 2012 IMPIANTI DI BIOTECNOLOGIE Docente: prof. ssa Squitieri Maria; Libri di testo adottati: “ Biotecnologie e chimica delle fermentazioni ” aa. Tagliaferri - Grande ; ed. Zanichelli . Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2011/12 fino al 15 maggio: n. ore 52 su n. ore 66 previste dal piano di studi; inoltre si prevede di effettuare altre 7 ore fino al 9 giugno. Andamento didattico disciplinare della classe La classe è composta da 19 alunni, tutti provenienti dalla classe 4 sez. C. Cinque di questi allievi hanno iniziato il loro percorso di studio professionale chimico-biologico in III, in quanto provenienti da altri Istituti. Nonostante le carenze e le lacune di base nelle materie professionalizzanti, sono riusciti a recuperare (qualcuno in modo considerevole) le lacune evidenziate e ad inserirsi bene nel gruppo classe. Il comportamento assunto dagli allievi si è dimostrato in molti casi disinteressato nei confronti dell’attività didattica, poco interattivo e non molto aperto al dialogo educativo e personale, eccetto che per un piccolo gruppo di studenti. La classe presenta un sufficiente livello di conoscenze sia generali che specifiche acquisite durante il precedente ciclo di studi. Risultano adeguati il livello di attenzione e la capacità di concentrazione della maggior parte degli alunni. L’impegno nello studio si è rivelato generalmente costante e solo per un gruppo molto ristretto di allievi è stato discontinuo ed insufficiente. La rilevazione dei livelli di partenza della classe ha evidenziato, attraverso la discussione su argomenti riguardanti concetti fondamentali della chimica, una sufficiente preparazione di base per la maggioranza, anche se esiste un terzo degli allievi, per il quale è risultato carente il grado di attenzione nel corso delle attività didattiche e nella rielaborazione autonoma dei contenuti proposti. A partire dal II quadrimestre, il livello di qualche alunno è migliorato, tanto da essere in grado di utilizzare un linguaggio più tecnico e scientifico; di essere capace di schematizzare in modo semplice i principali impianti impiegati per le sintesi biotecnologiche. In definitiva, tutta la classe presenta un sufficiente andamento didattico-disciplinare. Obiettivi cognitivi disciplinari raggiunti conoscere e comprendere la tipologia e le caratteristiche specifiche dei fermentatori; conoscere e comprendere la tipologia del controllo di processo e della strumentazione adottata; conoscere e comprendere le principali tecniche usate per la separazione e la purificazione dei prodotti biotecnologici; comprendere e descrivere, con linguaggio appropriato e con l’utilizzazione di schemi a blocchi, un impianto biotecnologico; essere consapevoli dei problemi della sicurezza nell’ambiente di produzione. Obiettivi minimi per il conseguimento di una valutazione sufficiente Lo studente deve dimostrare di: affrontare lo studio quantitativo dei reattori biologici; Pagina 32 di 80 affrontare semplici problemi di modellazione; acquisire informazioni sulla configurazione e sulle caratteristiche costruttive di alcuni tipici impianti biotecnologici impiegati nell’industria; acquisire un solido metodo di studio del processo biotecnologico che permetta di accostarsi in modo autonomo a qualsivoglia processo; adeguare la propria preparazione allo sviluppo delle nuove tecnologie. Contenuti MOD. 1 : GENERALITÀ SUI FERMENTATORI Le materie prime I costi delle materie prime Le fonti delle materie prime Composizione delle materie prime Trattamenti delle materie prime Stechiometria della biomassa Materie prime e produzioni industriali Le fasi di produzione Preparazione dell’inoculo Sterilizzazione del mezzo di coltura La fermentazione Estrazione e purificazione dei prodotti I processi biotecnologici Il fermentatore L’impianto biotecnologico Il fermentatore Classificazione dei fermentatori MOD. 2 : ESEMPI DI FERMENTATORI: STRUMENTI E CONTROLLI DI PROCESSO Tipi di fermentatori Sterilizzazione Sistemi antischiuma L’ossigeno nelle trasformazioni aerobie Raffreddamento della biomassa Configurazione di un impianto Configurazioni di bioreattori e sistemi di agitazione Tipologie di fermentatori Misure e controlli nei processi biotecnologici Il monitoraggio di un processo biotecnologico Teorie sui metodi di monitoraggio Il processo biotecnologico come insieme di misure e controlli MOD. 3 : SEPARAZIONE DEI PRODOTTI Tecniche di estrazione, purificazione e controllo analitico dei prodotti Filtrazione Centrifugazione Lisi delle cellule Estrazione liquido-liquido Recupero dei solventi Cristallizzazione Essiccamento. Pagina 33 di 80 MOD. 4 : PRODUZIONI BIOTECNOLOGICHE Nel settore ecologico: Trattamenti aerobici ed anaerobici per la depurazione di acque reflue civili ed industriali. Produzione di biogas*. Nell'industria alimentare*: Produzione di vino, yogurt, birra. Nell'industria chimica: Produzione di etanolo, acido lattico, acido citrico, amminoacidi (lisina e glutammato) e antibiotici (penicillina G). Tempi Modulo Modulo Modulo Modulo n°1 n°2 n°3 n°4 durata durata durata durata n° n° n° n° ore: ore: ore: ore: 15 15 12 24 Metodi di insegnamento Metodi didattici Lezione frontale Lezione dialogata Ricerca guidata individuale Finalità Trasmissione di conoscenze, concetti, modelli, teorie, tecniche e terminologia specificaì Acquisizione diretta e ampliamento delle conoscenze; sviluppo della capacità di riflessione e di analisi; attivazione di comportamenti partecipativi. Scoprire analogie, individuare legami funzionali, ricostruire strutture sistemiche e processi dinamici. Mezzi, strumenti e spazi di lavoro Libri di testo, integrati da appunti, dispense, schematizzazione degli argomenti, percorsi costruiti in classe; Testi di consultazione e di lettura reperibili nella biblioteca d’Istituto; Internet; Strumenti di verifica Prove scritte strutturate e semistrutturate a risposta aperta e a risposta chiusa (con scelta multipla ); prove orali; Criteri di valutazione Sono stati utilizzati quelli adottati dal Consiglio di Classe. Pagina 34 di 80 Allegato A RELAZIONE FINALE 15 MAGGIO Anno sc. 2011 - 2012 Materia: Lingua Inglese Docente: prof. Rossella Baroni Libri di testo adottati: : M. Cumino, Right Now, vol 2, O.U.P., corredato di eserciziari, CD audio e CD-ROM Grammatica in adozione: Activating Grammar, Longman. Testo di microlingua in adozione: P. Briano, A matter of Life Chemistry and Microbiology, Edisco Dizionario bilingue e, occasionalmente, dizionario monolingue. Ore di lezione effettuate nell'anno scolastico 2011-2012 fino al 15 maggio: n. ore 71su n. ore 85 previste dal piano di studi; si prevede di effettuare, entro la fine dell'anno scolastico, altre14 ore di lezione. Relazione La classe è composta di 19 alunni; dagli elementi di giudizio raccolti si delinea un quadro complessivo che evidenzia un livello cognitivo globale abbastanza adeguato, un sufficiente possesso delle abilità minime trasversali e una preparazione linguistica sufficiente per una classe quinta. Dal punto di vista comportamentale, i ragazzi sono sempre stati corretti, generalmente attenti e abbastanza motivati allo studio. Ci sono naturalmente diversificazioni, anche notevoli, all’interno della classe, ma globalmente quasi tutti gli studenti sono stati partecipi e hanno rispettato le consegne. Lo studio a casa tuttavia è risultato, a volte, poco approfondito e, soprattutto, non continuativo per un buon gruppo di alunni. Si è sempre mantenuto un contatto con le famiglie che hanno avuto la possibilità di consultare il portfolio delle competenze individuali dei loro figli ed essere così informati regolarmente sulle competenze e sui progressi acquisiti. Sono state impiegate le seguenti strategie per lo sviluppo delle varie abilità: Impiego di diversi approcci multisensoriali per soddisfare gli stili cognitivi diversi degli studenti (per esempio, apprendimento visivo, uditivo, cinestetico, intelligenze multiple, ecc.); Sviluppo dell’atteggiamento di cooperazione tra pari, attraverso lavori a piccoli gruppi, a coppie, a squadre; Schede di potenziamento e recupero Drammatizzazioni, anche minime, per lo sviluppo di tutte le abilità, per l’espressività e per la capacità di relazione; Attenzione alle caratteristiche cognitive, affettive e relazionali di ciascun studente; Autovalutazione da parte degli studenti e osservazione da parte dell’insegnante, di ogni singolo studente o di un gruppetto alla volta come base di riflessione sistematica e ripianificazione del lavoro didattico in base ai progressi degli studenti. Sono state avviate attività di recupero e di sostegno attraverso studio individuale per colmare le lacune di alcuni studenti Obiettivi cognitivi disciplinari raggiunti Per quanto riguarda gli obiettivi educativi dell’area comportamentale dell’area socio-affettiva si fa riferimento a quanto stabilito nel POF e a quelli rilevati nei C.d.C. in rapporto alla classe. Obiettivi cognitivi trasversali: l’organizzazione del lavoro, l’area delle abilità, l’area logicodeduttiva e l’area professionale (si fa riferimento a quanto stabilito nel POF Pagina 35 di 80 Obiettivi minimi per il conseguimento di una valutazione sufficiente Comprensione della lingua orale Saper comprendere informazioni specifiche in messaggi orali di vario genere relativi a situazioni quotidiane e professionali più complesse, prodotto dall’insegnante o da materiale registrato autentico o semi-autentico. Saper inferire elementi impliciti in base al contesto o alle informazioni già conosciute. Comprensione della lingua scritta Saper riconoscere lessico, strutture e funzioni note. Saper mettere in atto procedimenti efficaci alla individuazione di significati non noti. Saper usare il dizionario bilingue. Saper ricercare in testi di vario genere e professionali, in particolare, specifiche informazioni da riutilizzare per i propri scopi comunicativi. Saper analizzare un testo riconoscendone la struttura, la situazione di comunicazione, le idee principali e quelle secondarie, la progressione tematica. Saper schematizzare. Produzione della lingua orale 11 Saper rispondere a domande su argomenti trattati in classe od oggetto di ricerca personale. 12 Saper esporre le proprie conoscenze in modo sintetico, abbastanza autonomo, logico e sufficientemente corretto nel lessico, nelle strutture e nella pronuncia. 13 Saper riportare dei discorsi ed esprimere semplici opinioni. Produzione della lingua scritta 4) Saper rispondere a questionari, completare e rendere espliciti grafici e tabelle. 5) Saper redigere brevi paragrafi o relazioni sufficientemente corretti a livello morfo-sintattico, con lessico appropriato e con semplici contributi personali. 6) Saper riassumere. CONTENUTI IRRINUNCIABILI Funzioni comunicative Parlare di situazioni ed abitudini passate Parlare di abilità Focalizzare le informazioni Parlare di situazioni immaginarie Esprimere desideri e rammarichi Elementi di grammatica Used to Verbi : Can- Could – Be able to If clauses Defining and non-defining clauses Cultura e civiltà Saper leggere e comprendere globalmente brani inerenti argomenti di vario genere. Microlingua (indirizzo Chimico) Conoscere la terminologia tecnica e le forme espressive di testi relativi al settore chimico. Contenuti Parte del primo quadrimestre è stato dedicato alla revisione degli argomenti presentati negli anni precedenti. In un secondo momento si è previsto di ripartire le tre ore di lezione settimanale nel seguente modo: 1 ora dedicata alla Macrolingua, 1 ora dedicata alla conversazione con la presenza di un insegnante madrelingua, 1 ora dedicata alla Microlingua fino a gennaio. 1 ora dedicata alla Macrolingua e 2 ore dedicate alla Microlingua da gennaio in poi. Si è usato in modo discontinuo il testo M. Cumino, Right Now, vol 2, O.U.P., e si sono estratti solo alcuni brani e argomenti. Si è fatto invece uso continuativo e approfondito della grammatica in adozione: Activating Grammar, Longman. Pagina 36 di 80 Il programma risulta quindi così articolato: Modulo Strutture Modulo 1 Simple past. Present perfect, Present perfect continuous Modulo 2 Past perfect e Past perfect continuous Modulo 3 Defining and non-defining clauses Modulo 4 If clauses Modulo 5 modals Sono stati introdotti i seguenti argomenti tratti dal testo di microlingua: P. Briano, Chemistry, Microbiology & Biotechnology, Edisco Modulo Tempi Argomenti Modulo 7: Dairy products and alcoholic fermentation Novembre Dicembre Microbiological aspects of milk Alcoholic drinks Gennaio The lexicon of environmental damage Febbraio Air pollution Modulo 8 Environmental technology science and Marzo Modulo 9: Biotechnology Aprile Maggio Water Sewage treatment Soil Energy resources What is biotechnology? Genetic engineering Biological fuel generation Biotechnology and medicine Environmental biotechnology Mezzi, strumenti e spazi di lavoro L’approccio all’insegnamento è stato di tipo funzionale comunicativo. Si sono rispettati i seguenti principi: presentazione ed esercitazione della lingua in contesti comunicativi e culturali significativi revisione costante e ciclica della lingua appresa sviluppo integrato di tutte le abilità linguistiche presentazione e sviluppo di strategie di apprendimento differenziazione delle attività didattiche apprendimento della grammatica con metodo induttivo e contrastivo A seconda delle attività proposte la lezione è stata condotta utilizzando le seguenti tecniche: lezione frontale lavoro a coppie lavoro a piccoli gruppi lavoro individuale silenzioso recitazioni ripetizioni corali e/o individuali esercitazioni pratiche Pagina 37 di 80 Mezzi e strumenti: uso costante del registratore in classe e a casa vari materiali autentici (canzoni, registrazioni, articoli di giornale, video, siti, dépliants, manuali…) libro in adozione Grammatica in adozione Testo di microlingua in adozione Dizionario bilingue e, occasionalmente, dizionario monolingue. Possibilità di usufruire di un insegnante madrelingua • Libri di testo integrati da appunti, dispense, schematizzazione degli argomenti, percorsi costruiti in classe • Fotoriproduzione di specifici argomenti tratti da riviste del settore Strumenti di verifica La verifica è stata un momento importante dell’attività didattica, in quanto ha consentito di accertare il livello di competenza raggiunto dallo studente e l’efficacia dell’insegnamento; di conseguenza ha aiutato a predisporre le eventuali attività di recupero e di potenziamento, necessarie a migliorare il processo di apprendimento. Le verifiche hanno scandito il ritmo di ciascuna unità didattica e gli esercizi proposti sono stati della stessa tipologia di quelli presentati in classe e di quelli assegnati a casa; in particolare sono stati proposti: tests grammaticali e lessicali creazione e completamento di dialoghi produzione di brevi testi comprensione di testi scritti questionari ascolto con appunti, risposta a domande … • prove scritte strutturate e semistrutturate a risposta aperta e a risposta chiusa (a risposta fissa, a scelta multipla, a collegamento e a completamento) • prove orali Criteri di valutazione Sono stati utilizzati quelli adottati dal Consiglio di classe. Pagina 38 di 80 Allegato A RELAZIONE FINALE 15 MAGGIO RELIGIONE Docente: ARICO' GRAZIA Classe: 5^C chimico Testo: Il seme della parola. PIEMME SCUOLA Ore di lezione effettuate nell'anno scolastico 2011/2012 al 15 maggio: 25 Ore da effettuare 3 alla fine della scuola. Relazione finale La classe 5^C chimico, composta da 15 allievi si è dimostrata di buon livello. Gli allievi hanno partecipato all'attività didattica con impegno e molto interesse. La programmazione è stata adattata alle esigenze della classe e quindi si è raggiunto mediamente un profitto buono. Obiettivi cognitivi Acquisizione diretta e ampliamento delle conoscenze; sviluppo della creatività, della capacità di riflessione e di analisi; attivazione di comportamenti partecipativi. Sviluppo delle abilità di interpretazione e di analisi Metodologie Lezione frontale Lezione dialogata Discussione guidata Lettura critica di testi Ricerca guidata, individuale o di gruppo Uso di internet Strumenti di verifica Prove orali MODULO 1 I dieci comandamenti MODULO 2 II sacramenti della chiesa cattolica Pagina 39 di 80 Allegato A RELAZIONE FINALE 15 MAGGIO CLASSE 5^C CHIMICO-BIOLOGICO Materia EDUCAZIONE FISICA Docente Prof.ssa Luigina FARI Numero di allievi componenti la classe: n°19 di cui n°11 femmine e n°8 maschi Libro di testo adottato “Praticamente sport” Pier Luigi Nista “casa editrice G. D’Anna” Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2011/2012 fino al 15 Maggio: n°62 ore su n°74ore previste dal piano di studi inoltre si prevede di effettuare altre n°12 ore Obiettivi cognitivi disciplinari raggiunti: una minima conoscenza anatomo-funzionale dell’organismo umano. Una minima consapevolezza dell’utilità del movimento razionale per il mantenimento di una buona salute e di una buona forma fisica. Una minima conoscenza delle tecniche e delle metodiche che stanno alla base del miglioramento delle capacità fisiche (condizionali e coordinative). Obiettivi minimi per il conseguimento di una valutazione sufficiente: obiettivo minimo è la partecipazione costante e consapevole alle lezioni, abbinata alla capacità di lavorare con spirito collaborativo. Negli esiti finali alcuni allievi hanno conseguito risultati ottimi raggiungendo la totalità degli obiettivi; il resto degli alunni ha raggiunto la totalità degli obiettivi ad un buon livello. Contenuti: si veda programma allegato Metodi di insegnamento Metodi didattici Finalità Lezione frontale Trasmissione di conoscenza, concetti,modelli, teorie, tecniche, terminologia specifica. Acquisizione diretta e ampliamento delle Lezione dialogata conoscenze; sviluppo della creatività, della Discussione guidata capacità di riflessione e di analisi; attivazione di comportamenti partecipativi Pagina 40 di 80 Lavoro di gruppo Acquisizione della capacità relazionale, dello sviluppo associativo, rispetto delle regole Esercitazioni guidate (collettive e/o in gruppi) implicanti la predeterminazione dei Sviluppo di abilità psicomotorie, di coordinazione percorsi di soluzione Esercitazioni collettive Capacità di relazionare in situazione di confronto con soggetti esterni Mezzi, strumenti e spazi di lavoro: attrezzatura tecnica specifica. Palestra scolastica, piscina comunale di Lamarmora BS, laboratorio di potenziamento. Strumenti di verifica: ogni lezione è praticamente una verifica, intesa come confronto tra livello attuale e livello di partenza, tenuto conto dell’impegno dimostrato. Criteri di valutazione: sono stati utilizzati quelli adottati dal consiglio di classe, sia per quanto riguarda gli obiettivi presi in considerazione, sia per quanto riguarda il livello di profitto. Pagina 41 di 80 Allegato B PROGRAMMA SVOLTO DI ITALIANO A.s. 2011/2012 Prof. Roberto Cerritelli Il romanzo storico A. Manzoni. La vita. La concezione della storia e della letteratura. Le novità della tragedia. Il romanzo come scelta innovatrice. I promessi sposi. La trama. Il quadro polemico del Seicento e l’ideale manzoniano di società. Il rifiuto dell’idillio e la dimensione della Provvidenza. Le tre redazioni del romanzo. Il problema della lingua. Lettura dei brani”La redenzione di Renzo e la funzione salvifica di Lucia”; “”Libertinaggio e sacrilegio: la seduzione di Geltrude”; “La sventurata rispose”; “La prosperità della virtù: paradiso domestico e promozione sociale”. La Scapigliatura Il conflitto artista-società. L’ambivalenza verso la modernità: il dualismo. Lettura della poesia di A. Boito “Dualismo” fino al v. 49. Il Positivismo. Il romanzo naturalista francese. Il romanzo sperimentale di E. Zola. Lettura del brano “Lo scritttore come ‘operaio’ del progresso sociale” di E. Zola. Il Verismo italiano. Giovanni Verga. La vita. Il ciclo dei Vinti. La tecnica narrativa. L’ideologia verghiana, la distanza dal Naturalismo. “Vita dei campi”. Lettura delle novelle “Cavalleria rusticana”, “Rosso Malpelo”. “I Malavoglia”. La trama. La lotta per la vita. Lettura dei brani “Il mondo arcaico e l’irruzione della storia”, “I Malavoglia e la comunità del villaggio: valori ideali e interesse economico”, “Il vecchio e il giovane: tradizione e rivolta”, “La conclusione del romanzo: l’addio al mondo premoderno”. “Mastro don Gesualdo”. La trama. La focalizzazione del racconto. Il pessimismo diviene assoluto. Il Decadentismo. Il rifiuto del Positivismo. Il panismo. L’estetismo. Il Simbolismo. La musicalità. Temi e miti della letteratura decadente. Lettura dei brani: “Arte poetica” di P. Verlaine; “Vocali” di A. Rimbaud; “Corrispondenze”, “L’albatros”, “Perdita d’aureola” di C Baudelaire. “La realtà sostitutiva” di K. Huysmans; “Il Verso è tutto” di G. D’Annunzio. Lettura integrale del romanzo “Il ritratto di Dorian Gray” di O. Wilde. Gabriele D’Annunzio. La vita. “Il piacere” e la crisi dell’estetismo. Lettura dei brani “Un ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti”, “Una fantasia ‘in bianco maggiore’”. L’ideologia superomistica. Le Laudi. Alcyone. L’antropomorfismo e il panismo. Analisi delle poesie “La pioggia nel pineto”, “La sera fiesolana”. Giovanni Pascoli. La vita. La visione del mondo. La poetica de “Il fanciullino”. I temi della poesia pascoliana: il “nido” e i “morti”. Le soluzioni formali della poetica. Analisi delle poesie “Novembre”, “X Agosto” da “Myricae” e “La mia sera”, “Il gelsomino notturno” da “Canti di Castelvecchio”. Il Futurismo. Il concetto di avanguardia. Letture: "Il Manifesto del Futurismo", “Il Manifesto tecnico del Futurismo”. Analisi delle poesie "Bombardamento" di F.T.Marinetti, "Il palombaro" di C. Govoni. Pagina 42 di 80 La narrativa straniera: Marcel Proust. Lettura tratta da "Alla ricerca del tempo perduto": “Le intermittenze del cuore”. La memoria volontaria e involontaria. Franz Kafka. La vita. Il rapporto con il padre. Le tematiche dei suoi romanzi. Lettura integrale del romanzo "La metamorfosi". L'evoluzione del romanzo italiano del Novecento: Italo Svevo. La vita. "La coscienza di Zeno". La trama. Novità contenutistiche e formali. La psicoanalisi. L’inetto. L’inattendibilità del narratore. Letture di alcuni brani : “Il fumo”, “La morte del padre”, “La scelta della moglie e l’antagonista”, “La salute malata di Augusta”, “La morte dell’antagonista”, “Psicoanalisi”, “La profezia di un’apocalisse cosmica”. Luigi Pirandello. La vita. Il vitalismo. Il relativismo conoscitivo. La poetica de “L’umorismo”. “Novelle per un anno”. Lettura integrale del romanzo "Il fu Mattia Pascal" e delle novelle "Il treno ha fischiato", "La signora Frola e il signor Ponza suo genero", "La patente", "Ciaula scopre la luna". "Uno, nessuno e centomila": la trama e la distruzione delle “forme”. Il superamento del dramma teatrale borghese. Il “metateatro”. "Sei personaggi in cerca d'autore": la trama, l’impossibilità di scrivere e rappresentare il dramma dei personaggi. La poesia italiana del Novecento: G. Ungaretti. La vita. La distruzione del verso tradizionale. La guerra e la poetica dell’attimo. Temi e motivi dell’esordio poetico. Lettura delle poesie tratte da "L'allegria": "Il porto sepolto", "I fiumi", "San Martino del Carso", "Commiato", "Mattina", "Soldati", “Veglia”. "Non gridate più" da "Il dolore". “Di luglio” da “Il sentimento del tempo”. La classe ha letto integralmente i seguenti romanzi: “Casa di bambola” di H. Ibsen; “La metamorfosi” di F. Kafka; “Il fu Mattia Pascal” di L. Pirandello; “La variante di Lüneburg” di P. Maurensig. Pagina 43 di 80 Allegato B PROGRAMMA SVOLTO DI STORIA A.s. 2011/2012 Prof. Roberto Cerritelli -Il processo di unificazione italiana: cenni sulle tre guerre di indipendenza. Il 1870/71: la conquista di Roma, la guerra franco-prussiana, la nascita del secondo impero tedesco. -La Destra storica e la Sinistra Storica. La politica di Crispi e Giolitti. -Le trasformazioni sociali e culturali all’inizio del nuovo secolo. La Belle Epoque. -La prima guerra mondiale: cause, fasi della guerra e posizione dell’Italia (neutralistiinterventisti). -Il dopoguerra e la crisi. Il trattato di Versailles e i punti di Wilson. -La Rivoluzione sovietica (Febbraio e Ottobre 1917). La politica di Lenin, la Nep e lo stalinismo (i piani quinquennali, la repressione del dissenso). -Il biennio rosso in Italia. La “vittoria mutilata” e la questione di Fiume. I partiti di massa. La caduta dello stato liberale. La marcia su Roma. Le leggi fascistissime. I patti lateranensi, l’autarchia, lo statalismo. La conquista dell’Etiopia. La propaganda e il dissenso. -La crisi del 1929 negli USA. La sovrapproduzione. Il crollo di Wall Street. Roosevelt e il New Deal. -La repubblica di Weimar. L’ascesa del nazismo. Lo “spazio vitale” e la crisi economica della Germania. Hitler cancelliere e le leggi eccezionali. La nascita del Terzo Reich. Lo stato totalitario. Le leggi razziali e la “soluzione finale”. -La guerra civile in Spagna e la nascita dei Fronti popolari. -Le alleanze di Hitler. L’espansionismo tedesco e l’inizio della seconda guerra mondiale. L’Italia entra in guerra. L’invasione della Russia. L’attacco a Pearl Harbor. La battaglia di Stalingrado. Lo sbarco in Normandia e la bomba atomica sul Giappone. -La guerra parallela dell’Italia. Lo sbarco in Sicilia e la caduta del fascismo. La Repubblica di Salò e la Resistenza. Le bande partigiane e il Cln. “La svolta di Salerno”. La liberazione. I massacri delle fòibe. -I trattati di pace. L’Europa in crisi. La guerra fredda. Il Piano Marshall. Il blocco di Berlino e la divisione della Germania (RDT, RFT). Il Patto Atlantico, il Patto di Varsavia, il Comecon. -L’Italia repubblicana. Il 2 giugno 1946: l’Assemblea Costituente e la nascita della Repubblica. La Costituzione italiana. Lettura del romanzo “L’inferno di Treblinka” di V. Grossman Pagina 44 di 80 Allegato B PROGRAMMA DI MATEMATICA SVOLTO ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO “C. GOLGI” DI BRESCIA ANNO SCOLASTICO 2011-2012 CLASSE 5^ C SETTORE CHIMICO-BIOLOGICO Nozioni di analisi matematica Operazioni sui limiti. Definizione di funzione continua in un punto. Funzioni continue in un intervallo chiuso e limitato (enunciati del teorema di Bolzano-Weierstrass e del teorema dell’esistenza degli zeri.) Alcune forme indeterminate e relativa risoluzione. Alcuni limiti notevoli. Asintoto obliquo e sua determinazione. Punti di discontinuità di prima, seconda e terza specie, relativi esempi. Risoluzione approssimata di equazioni con metodo grafico. Definizione e significato geometrico di derivata in un punto; funzione derivata. Alcune osservazioni sulle funzioni continue, ma non derivabili in un punto(determinazione di punti di flesso a tangente verticale e di cuspidi). Calcolo di derivate fondamentali di funzioni algebriche e di funzioni trascendenti (logaritmiche ed esponenziali ). Teoremi sul calcolo delle derivate: derivata della somma di due o più funzioni e del prodotto di due funzioni(con dimostrazione); derivata del quoziente di due funzioni e derivata di funzione composta (solo enunciato). Derivate di ordine superiore al primo. Equazione della tangente ad una curva. Regola di De L’Hôpital. Differenziale di una funzione e suo significato geometrico. Teoremi di Rolle e Lagrange ( solo enunciati ) con interpretazione geometrica. Definizione di massimo e minimo, assoluto e relativo, e di flesso con tangente orizzontale e obliqua. Determinazione tramite lo studio del segno della derivata prima e seconda degli eventuali punti di massimo e minimo relativo o di flesso con tangente orizzontale e obliqua. Studio completo di una funzione algebrica razionale intera, razionale fratta, irrazionale e di qualche funzione trascendente logaritmica ed esponenziale (funzioni semplici). Definizione di integrale indefinito e sue proprietà. Integrali indefiniti immediati. Integrazione per decomposizione, per sostituzione e per parti (semplici esercizi relativi). Integrale definito e sue proprietà. La funzione integrale. Teorema di Torricelli-Barrow (solo enunciato). Formula fondamentale del calcolo integrale. Determinazione di semplici aree di figure piane delimitate dal grafico di funzioni e dall’asse x , e semplici aree di figure piane delimitate dal grafico di due funzioni. Testo in uso: Dodero-Baroncini-Manfredi “Gli argomenti di matematica” vol. 3° Ghisetti e Corvi Pagina 45 di 80 Allegato B Programma Svolto di CHIMICA (FISICA-ANALITICA) E Laboratorio Classe 5^ C Anno Scolastico 2011-2012 Modulo di introduzione ai metodi ottici : onde elettromagnetiche, spettro elettromagnetico, classificazione delle regioni spettrali. Modulo n°1: Spettrofotometria di assorbimento molecolare UV- VIS (generalità, orbitali molecolari e transizioni elettroniche; legge di Lambert – Beer; schema a blocchi di uno spettrofotometro UV-VIS; strumentazione: sorgenti, monocromatori (prismi e reticoli), rivelatore (fotomoltiplicatore); strumenti monoraggio e a doppio raggio; analisi qualitativa e quantitativa. Esercitazioni di laboratorio inerenti ai contenuti del modulo. Modulo n°2: Spettrofotometria di assorbimento atomico ( assorbimento atomico dell’energia radiante, relazione tra AA e concentrazione; schema a blocchi di uno spettrofotometro di assorbimento atomico; strumentazione: sorgenti (lampada a catodo cavo e scarica in radiofrequenza), atomizzatori e metodi di atomizzazione, tipi di fiamma, monocromatori e rivelatori. Spettrofotometria di emissione atomica (teoria, strumentazione). Esercitazioni di laboratorio inerenti ai contenuti del modulo. Modulo n°3: Spettrofotometria IR (generalità, interpretazione quantistica e vibrazioni molecolari. Spettri IR e parametri caratteristici delle bande IR. Strumentazione: spettrofotometri a dispersione, schema a blocchi, sorgenti, monocromatori, rivelatori. Metodi di analisi: analisi qualitativa, dispositivi per la preparazione dei campioni). Esercitazioni di laboratorio inerenti ai contenuti del modulo. Modulo n°4: elettrochimica (Potenziometria: elettrodi e potenziali di elettrodo. Classificazione degli elettrodi: prima, seconda, terza e quarta specie. Calcolo dei potenziali di elettrodo: legge di Nernst. Potenziali standard di ossidoriduzione. Calcolo della tensione teorica (f.e.m.) di una pila. Elettrodi di riferimento: a calomelano, a Ag/AgCl; elettrodo per la misura del pH: elettrodo a vetro (principio di funzionamento, potenziale di membrana e potenziale dell’intera catena elettrodica). Elettrodi iono-selettivi e gas-selettivi, biosensori. Esercitazioni di laboratorio inerenti ai contenuti del modulo. Pagina 46 di 80 Allegato B Programma Svolto di Processi e Tecnologie Chimiche Industriali Classe 5^ C Anno Scolastico 2011-2012 Modulo 1: Estrazione: solido – liquido e liquido – liquido Contenuti: Estrazione solido – liquido: generalità, lisciviazione ad uno stadio discontinua e continua, lisciviazione a stadi multipli in equicorrente e in controcorrente, apparecchiature per la lisciviazione. Estrazione liquido – liquido: generalità, diagramma triangolare, estrazione ad uno stadio discontinua e continua, apparecchiature per l’estrazione liquido – liquido. Obiettivi: descrivere i principi dell’estrazione e le principali applicazioni industriali. Descrivere i parametri operativi e la loro influenza sull’operazione. Descrivere le principali apparecchiature industriali utilizzate nell’estrazione Modulo 2: Distillazione Contenuti: generalità, tensione di vapore, legge di Raoult, temperatura di ebollizione, diagramma di equilibrio, miscele azeotropiche, curva di equilibrio. Metodi di distillazione: distillazione semplice, frazionata (rettifica), azeotropica ed estrattiva. Obiettivi: applicare le leggi di Clausius – Clapeyron e di Raoult per il calcolo delle temperature di ebollizione di liquidi puri e di miscele. Determinare analiticamente le composizioni di equilibrio liquido vapore per miscele ideali. Interpretare i vari tipi di diagrammi di equilibrio/vapore per la valutazione delle composizioni di equilibrio.Descrivere gli aspetti principali della distillazione in singolo stadio. Descrivere le caratteristiche costruttive delle colonne a piatti. Descrivere le tecniche di distillazione discontinua, azeotropica ed in corrente di vapore Modulo 3:Trattamenti fisici e chimici per la depurazione delle acque per uso civile e industriale Contenuti: generalità sulle acque, definizioni, caratteristiche. Trattamenti fisici: sedimentazione, filtrazione, degasaggio, distillazione, congelamento, osmosi inversa. Trattamenti chimici: neutralizzazione, ossidazione, riduzione, addolcimento per precipitazione, coagulazione (meccanismo, agenti coagulanti, potabilizzazione, allontanamento dei fosfati).Trattamento con scambiatori di ioni: aspetti teorici, caratteristiche delle resine, processi di trattamento con resine. Obiettivi: descrivere le caratteristiche delle acque civili ed industriali. Conoscere i principali metodi per determinare la domanda di ossigeno. Descrivere i trattamenti fisici e chimici delle acque civili ed industriali. Secondo Quadrimestre Modulo 4: Petrolio Contenuti: generalità, lavorazione del petrolio greggio, frazionamento del petrolio, cracking di frazioni del petrolio, cracking catalitico, reforming di frazioni del petrolio, benzine, cheroseni, gasoli, oli combustibili, lubrificanti minerali. Materie prime derivate dal petrolio: etilene, acetilene, propilene, gas di sintesi. Obiettivi: descrivere le principali caratteristiche del petrolio e delle sue frazioni. Descrivere i processi di formazione dei giacimenti petroliferi. Descrivere i cicli di lavorazione del grezzo per ottenere determinati prodotti finiti. Descrivere i processi di trattamento delle acque di scarico di raffineria Modulo 5: Produzione di alcune sostanze chimiche di base (Ammoniaca – acido nitrico) Contenuti: Ammoniaca, generalità, cinetica della reazione, termodinamica della reazione, processi industriali (Haber – Bosch – Mittasch, Fauser Montecatini). Acido nitrico: generalità, cinetica e termodinamica della reazione, processi industriali. Obiettivi: descrivere le caratteristiche generali, economiche e commerciali di ogni produzione. Descrivere le caratteristiche di materie prime e prodotti e i relativi parametri analitici. Descrivere gli aspetti termodinamici e cinetici delle principali reazioni implicate. Descrivere le variabili operative e la loro influenza sulle varie fasi del processo. Descrivere le parti che compongono il ciclo produttivo del processo e leggere ed interpretare i relativi schemi di processo. Descrivere le problematiche ambientali del ciclo produttivo e le tecniche per minimizzare le emissioni. Descrivere la pericolosità e la nocività delle sostanze implicate nei processi Pagina 47 di 80 Allegato B PROGRAMMA SVOLTO DI BIOTECNOLOGIE CLASSE 5^ sezC ANNO SCOLASTICO 2011/2012 MODULO N°1: ACIDI NUCLEICI Nucleotidi. Struttura e funzione del DNA. Struttura e funzione dell’RNA: messaggero, transfer e ribosomiale. Codice genetico. Replicazione del DNA e discontinuità dei geni eucarioti. Replicazione del DNA batterico. Sintesi dell’RNA. Biosintesi proteica e relative fasi: attivazione, iniziazione, allungamento e interruzione della catena. Meccanismi di regolazione dell’espressione genica nei procarioti: enzimi inducibili e costitutivi, curva diauxica, operon lattosio e triptofano. Meccanismi di regolazione dell’espressione genica negli eucarioti: a livello dei geni presenti nel DNA, mediante splicing, a livello della trascrizione, a livello della traduzione e dell’attività degli enzimi. Differenze procarioti-eucarioti nell’espressione dei geni. Modulo N°2: GENETICA MICROBICA Le Mutazioni geniche: inserzione, delezione e sostituzione. Mutanti auxotrofi, resistenti e costitutivi. Tecniche di selezione dei mutanti e di miglioramento dei ceppi. Meccanismi di Ricombinazione nei batteri: trasformazione, coniugazione e trasduzione (specializzata e generalizzata). Geni mobili: sequenze d’inserzione e trasposoni. Modulo N°3: EVOLUZIONE E PROBLEMATICHE DELLE BIOTECNOLOGIE Storia, principi e finalità delle biotecnologie. I settori interessati alle biotecnologie: farmacologia, medicina, agricoltura, zootecnia, veterinaria, bioindustria (chimica e alimentare) e ambiente. Vantaggi e rischi delle biotecnologie. Modulo N°4: INGEGNERIA GENETICA Tecniche del DNA ricombinante: Ricerca del gene: enzimi di restrizione, trascrittasi inversa e macchina del gene. Isolamento del gene; PCR ed Elettroforesi del DNA Scelta del vettore: plasmidi, fagi, cosmidi e YAC. Tecnologie di trasferimento genico: elettroporazione, metodo balistico, fusione dei protoplasti, Agrobacterium tumefaciens, microiniezione, PEG, transfezione e trasformazione. *Esempi di applicazione delle biotecnologie in campo vegetale (OGM) ed in campo animale (Clonazione ed animali transgenici). * Modulo N°5: LE PRODUZIONI INDUSTRIALI (Biochimismo e microrganismi utilizzati) Produzione di: biogas, etanolo, aminoacidi (lisina), yogurt e antibiotici (penicillina) * Moduli da svolgere entro la fine dell’anno scolastico Pagina 48 di 80 Allegato B PROGRAMMA SVOLTO DIMICROBIOLOGIA SPECIALE E LABORATORIO CLASSE 5^ sez.C ANNO SCOLASTICO 2011/2012 MODULO 1: I VIRUS Scoperta dei virus. Architettura dei virus: struttura del nucleocapside e del pericapside; genoma virale. Ciclo riproduttivo dei virus: adsorbimento, penetrazione, replicazione, maturazione e rilascio delle particelle virali. Persistenza dei virus nelle cellule ospiti: lisogenia, latenza e trasformazione. Risposta delle cellule alle infezioni virali. Cenni sui criteri di classificazione. Prioni. Cenni sui virus dell'Epatite e dell'AIDS. LABORATORIO Metodiche per la coltivazione dei virus: allestimento di colture cellulari MODULO 2: MICROBIOLOGIA DEL SUOLO Pedogenesi. Costituenti del terreno. Caratteristiche del suolo: proprietà fisiche, chimiche e biologiche del terreno (umificazione, mineralizzazione e fissazione dell'azoto atmosferico). Microrganismi del suolo: batteri, cianobatteri, attinomiceti, funghi, microalghe e protozoi. Ciclo del carbonio, dell'azoto e dell’ossigeno. LABORATORIO Analisi microbiologica del suolo: tecniche di campionamento, ricerca degli eterotrofi aerobi, ricerca dei cellulosolitici aerobi, ricerca dei microrganismi ammonificanti, ricerca dei coliformi totali e fecali, ricerca di lieviti e muffe, ricerca degli streptococchi fecali. MODULO 3: MICROBIOLOGIA DELL’ARIA Caratteristiche generali e composizione dell'aria. Microrganismi dell'aria. Biomonitoraggio LABORATORIO Controllo microbiologico dell’aria in ambienti confinati: campionamento passivo (I.M.A.), campionamento attivo (SAS), ricerca mesofili e muffe. MODULO 4: MICROBIOLOGIA DEGLI ALIMENTI Classificazione e composizione degli alimenti, igiene degli alimenti, contaminazioni microbiche. Alterazione degli alimenti: cause di alterazione, fisico-chimiche e biologiche. Modificazioni operate dai microrganismi sugli alimenti: modificazioni sui composti azotati e sui composti inazotati (carboidrati e lipidi) Fattori che influenzano la microbiologia degli alimenti: temperatura, umidità e pressione osmotica, presenza o assenza di ossigeno e presenza di sostanze chimiche. La conservazione degli alimenti; metodi di conservazione: active packaging, trattamenti termici (alte e basse temperature), mediante essiccamento, per mezzo di composti chimici (cenni), affumicamento. LABORATORIO Microbiologia degli alimenti: determinazione analitica dei principali gruppi di microrganismi contaminanti gli alimenti (carica mesofila e psicrofila, Coliformi, Salmonella, Stafilococchi patogeni, microrganismi sporigeni, Muffe e Lieviti) IL LATTE Definizione chimico-organolettica e fattori che influenzano la composizione del latte. Composizione: proteine, zuccheri, lipidi, sali minerali, enzimi e vitamine. Alterazioni della composizione del latte. Microrganismi del latte: batteri lattici, propionici, enterici, butirrici; lieviti e muffe. Conservazione del latte: pastorizzazione, sterilizzazione, omogenizzazione e microfiltrazione. Pagina 49 di 80 *LABORATORIO Analisi microbiologica del latte crudo: determinazione della carica batterica mesofila, psicrofila, termofila e termodurica; colimetria; ricerca dello S.aureus; ricerca di antibiotici; prova della reduttasi; ricerca di antibiotici nel latte. Analisi microbiologica del latte pastorizzato: fosfatasi, carica microbica totale a 32°C e a 55°C, colimetria e numerazione della flora psicrofila. * MODULO 5: MICROBIOLOGIA DELL’ACQUA Importanza dell’acqua negli organismi viventi e come veicolo di malattie infettive. Inquinamento delle acque superficiali: inquinamento da sostanze non tossiche; inquinamento chimico, fisico e biologico. Eutrofizzazione: meccanismo e conseguenze. La misura dell’inquinamento ed i parametri microbiologici. Microrganismi e depurazione biologica delle acque reflue: processo aerobico a fanghi attivi; processo anaerobico; rimozione dei composti azotati e fosforati. * Moduli da svolgere entro la fine dell’anno scolastico LABORATORIO Analisi microbiologica delle acque destinate al consumo umano: ricerca e significato dei parametri C1, C2,C3, C4 con metodo MPN e MF. Pagina 50 di 80 Allegato B PROGRAMMA SVOLTO DI LINGUA INGLESE CLASSE 5^ C Insegnante: Prof. Rossella Baroni Per quanto riguarda l’aspetto grammaticale della L2, oltre a quanto previsto dal programma, sono stati approfonditi alcuni argomenti che necessitavano di una revisione: libro in adozione: M. Cumino, Right Now, vol 2, O.U.P., corredato di eserciziari, CD audio e CD-ROM Grammatica in adozione: Activating Grammar, Longman. Irregular verbs Past Simple Past continuous Present perfect Present perfect continuous Past perfect Present conditional Past conditional If clauses Defining clauses Non-defining clauses Modals Per quanto riguarda la parte di specializzazione in L2 sono state prese in esame le seguenti tematiche, tratte dal libro di testo di microlingua in adozione: P. Briano, A matter of Life Chemistry and Microbiology, Edisco Dairy products and alcoholic fermentation Environmental and technology Biotechnology science Microbiological aspects of milk Fermented milk products: Cheese Butter yoghurt Alcoholic drinks: Wine Beer The lexicon of environmental damage Air pollution Water Water supplies Sewage treatment Soil Energy resources What is biotechnology? Genetic engineering Biological fuel generation Biotechnology and medicine Environmental biotechnology Pagina 51 di 80 Allegato B PROGRAMMA SVOLTO DI IMPIANTI DI BIOTECNOLOGIE Anno scolastico 2011/2012 Classe 5^C Chimico-Biologico Insegnante prof. Maria Squitieri Contenuti MOD. 1 : GENERALITÀ SUI FERMENTATORI Le materie prime I costi delle materie prime Le fonti delle materie prime Composizione delle materie prime Trattamenti delle materie prime Stechiometria della biomassa Materie prime e produzioni industriali Le fasi di produzione Preparazione dell’inoculo Sterilizzazione del mezzo di coltura La fermentazione Estrazione e purificazione dei prodotti I processi biotecnologici Il fermentatore L’impianto biotecnologico Il fermentatore Classificazione dei fermentatori MOD. 2 : ESEMPI DI FERMENTATORI: STRUMENTI E CONTROLLI DI PROCESSO Tipi di fermentatori Sterilizzazione Sistemi antischiuma L’ossigeno nelle trasformazioni aerobie Raffreddamento della biomassa Configurazione di un impianto Configurazioni di bioreattori e sistemi di agitazione Tipologie di fermentatori Misure e controlli nei processi biotecnologici Il monitoraggio di un processo biotecnologico Teorie sui metodi di monitoraggio Il processo biotecnologico come insieme di misure e controlli MOD. 3 : SEPARAZIONE DEI PRODOTTI Tecniche di estrazione, purificazione e controllo analitico dei prodotti Filtrazione Centrifugazione Lisi delle cellule Estrazione liquido-liquido Recupero dei solventi Cristallizzazione Essiccamento. Pagina 52 di 80 MOD. 4 : PRODUZIONI BIOTECNOLOGICHE Nel settore ecologico: Trattamenti aerobici ed anaerobici per la depurazione di acque reflue civili ed industriali. Produzione di biogas*. Nell'industria alimentare*: Produzione di vino, yogurt, birra. Nell'industria chimica: Produzione di etanolo, acido lattico, acido citrico, amminoacidi (lisina e glutammato) e antibiotici (penicillina G). Pagina 53 di 80 Allegato B PROGRAMMA SVOLTO DI EDUCAZIONE FISICA Anno scolastico 2011/2012 Classe 5^C Chimico-Biologico Insegnante prof. Luigina Fari OBIETTIVI E CONTENUTI - Corsa di resistenza (endurance): Test di Cooper. - Corsa in varie forme e modalità: ripetute, intervallate, allunghi, sprints, andature, scatti: avviamento alla pratica sportiva. - Esercizi a corpo libero con obiettivi generali o specifici: rielaborazione schemi motori di base. - Esercizi con piccoli attrezzi generali e specifici: perfezionamento schemi motori di base. - Esercizi in circuito, percorsi, staffette, ecc: miglioramento delle capacità fisiche coordinative, condizionali. - Esercizi specifici di riscaldamento e modalità esecutive: stretching, avviamento attività di aerobica. - Tests di verifica e valutazione psico-motoria effettuate per il primo e secondo quadrimestre - Esercizi sui fondamentali e di preparazione alle specialità di atletica leggera: corsa veloce, corsa di resistenza, corsa agli ostacoli, salto in lungo, salto in alto, getto del peso, lancio del disco, staffetta di velocità. - Esercizi di preparazione e fondamentali dei principali giochi sportivi: Pallacanestro: palleggio, passaggio, tiro e conseguente partita Pallavolo: palleggio, battuta, ricezione, schiacciata, alzata a muro e conseguente partita. Calcio: partita con regole varie del gioco eseguita con squadre miste Giochi propedeutici, preparatori, tornei tra squadre della classe e classi diverse della stessa scuola: esercizi propedeutici alle Baseball. - - Utilizzo del laboratorio di potenziamento per l’irrobustimento muscolare generale. - Badminton: fondamentali e regole tecniche di gioco. - Frisbee: fondamentali e regole tecniche di gioco. Pagina 54 di 80 Allegato B PROGRAMMA SVOLTO DI RELIGIONE Anno scolastico 2011/2012 Classe 5^C Chimico-Biologico Insegnante prof. Grazia Aricò MODULO 1 I dieci comandamenti MODULO 2 II sacramenti della chiesa cattolica Pagina 55 di 80 Allegato C ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE CAMILLO GOLGI BRESCIA Anno Scolastico 2011/12 I^ SIMULAZIONE TERZA PROVA COGNOME ……………………………. NOME …………………………………. CLASSE ……………………………….. DATA ………………………………… Pagina 56 di 80 COGNOME E NOME …………………………………. GRIGLIA DI CORREZIONE MATEMATICA …/15 LINGUA INGLESE …/15 CHIMICA …/15 (FISICA E ANALITICA) MICROBIOLOGIA …/15 SPECIALE VALUTAZIONE …………………………. Pagina 57 di 80 Allegato C SIMULAZIONE 3° PROVA ESAME MATEMATICA Nome………………………… Data …………………………. Classe………. Indirizzo Chimico-Biologico La funzione y 3 x 2 x ha un punto stazionario in: 1 2 a) x b) x c) d) non ha punti stazionari 2 3 x0 Il lim 5( x 3) è: log e (3 x ) x3 a) 0 b) 5 log e 3 c) d) L’equazione della tangente alla curva y 6x 3 3x 2 x nel suo punto di ascissa x = 0 è: a) yx y 17 y x3 y x b) c) d) La derivata prima della funzione y log 3 x 2 1 è: a) y’ = b) y’ = c) y’ = d) y’ = 1 log 3 e 2 x x log 3 e x2 1 2 x log 3 e x2 1 2 x log e 3 x2 1 Il dominio della funzione y= a) b) c) d) x2 log( x 1) è: (-1;0) u (0; + ) (-1;+ ) (0;2) u (2; + ) (0; + ) Pagina 58 di 80 Trova l’equazione degli asintoti della funzione y = x3 4x2 -1 Determina per la funzione y 2 x 3 in 0; l’ascissa del punto che verifica il 2 3 3 teorema di Lagrange, dopo aver controllato se sussistono tutte le condizioni richieste dal teorema stesso. Pagina 59 di 80 Allegato C Simulazione Terza Prova Lingua inglese Classe 5^C – settore chimico Sussidi: è consentito l’uso del dizionario bilingue e/o monolingue Name…………………………………….. Surname………………………………………………… Winemaking Winemaking, or vinification, is the production of wine, starting with selection of the grapes or other produce and ending with bottling the finished wine. Winemaking can be divided into two general categories: still wine production (without carbonation) and sparkling wine production (with carbonation). After the harvest, the grapes are taken into a winery and prepared for primary ferment. At this stage red wine making diverges from white wine making. Red wine is made from the must (pulp) of red or black grapes that undergo fermentation together with the grape skins. White wine is made by fermenting juice which is made by pressing crushed grapes to extract a juice; the skins are removed and play no further role. Occasionally white wine is made from red grapes; this is done by extracting their juice with minimal contact with the grapes' skins. Rosé wines are either made from red grapes where the juice is allowed to stay in contact with the dark skins long enough to pick up a pinkish color or by blending red wine and white wine. White and rosé wines extract little of the tannins contained in the skins. To start primary fermentation yeast may be added to the must for red wine or may occur naturally as ambient yeast on the grapes or in the air. Yeast may be added to the juice for white wine. During this fermentation, which often takes between one and two weeks, the yeast converts most of the sugars in the grape juice into ethanol (alcohol) and carbon dioxide. The carbon dioxide is lost to the atmosphere. After the primary fermentation of red grapes the free run wine is pumped off into tanks and the skins are pressed to extract the remaining juice and wine. The press wine is blended with the free run wine at the winemaker's discretion. The wine is kept warm and the remaining sugars are converted into alcohol and carbon dioxide. The next process in the making of red wine is secondary fermentation. This is a bacterial fermentation which converts malic acid to lactic acid. This process decreases the acid in the wine and softens the taste of the wine. Red wine is sometimes transferred to oak barrels to mature for a period of weeks or months; this practice imparts oak aromas to the wine. The wine must be settled or clarified and adjustments made prior to filtration and bottling. Pagina 60 di 80 Answer the following questions: 1) In what sense red wine making diverges from white wine making? ……………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………… 2) What happens to the wine during the fermentation? ……………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………… Choose the correct alternative according to the text. 1) White wine is made from: a) Only white grapes b) Only must fermented in contact with the red skins c) Only red grapes d) Both white and red grapes 2) Sparkling wines contain: a) Sulphur dioxide b) An addition of wine spirit to the primary fermentation c) Soft inside part of fruit d) CO 2 under pressure 3) The must is: a) The skins of grapes b) The aromatic compounds c) A long stringy thread d) The juice of grapes 4) The primary job of the yeast is: a) To form aromatic compounds and affect the flavour b) The conversion of sugar to alcohol c) To reduce suspended particulate matter d) To allow time for the flavour to age 5) Wine is allowed to age in oak casks prior to bottling… a) To remove the skins and all pigment extracted b) To produce vinegar from the oxidation of ethanol to acetic acid c) To influence the flavour of wine and improve it in taste d) To prevent the oxidation of pigment molecules Pagina 61 di 80 Allegato C SIMULAZIONE 3^PROVA ANALISI CHIMICA STRUMENTALE Cognome ……………………………………… Nome ………………………………………… Classe ………… 1) In riferimento alla radiazioni IR stabilire quale delle seguenti affermazioni è corretta: a) Le radiazioni IR provocano vibrazioni molecolari b) Le radiazioni IR amplificano le naturali vibrazioni molecolari c) Le radiazioni IR sono portatrici di energia luminosa d) Le radiazioni IR nello spettro elettromagnetico si collocano dopo l’ultravioletto 2) In a) b) c) d) uno spettro IR l’altezza del picco è correlabile: Alla forma della banda di assorbimento Alla posizione della banda di assorbimento All’intensità della banda di assorbimento Allo stato fisico di aggregazione del campione 3) Nella legge di Beer il coefficiente ε: a) Rimane invariato al variare della lunghezza d’onda b) Rappresenta l’assorbanza di un campione a spessore e concentrazione unitari ad un ben preciso valore di lunghezza d’onda c) Non dipende dalla probabilità che la transizione elettronica si verifichi d) Non è un dato sperimentale 4) Nella spettrofotometria molecolare UV-VIS il monocromatore serve a: a) Trasformare la luce policromatica in luce monocromatica b) Trasformare il segnale luminoso in segnale elettrico c) Separare la luce policromatica nelle sue componenti monocromatiche d) Selezionare direttamente la λ di esercizio 5) Nello spettro IR registrato per una molecola organica gli assorbimenti relativi ai gruppi funzionali cadono: a) Oltre i 4000 cm -1 b) Al di sotto dei 1500 cm -1 c) Nell’intervallo 1500 – 700 cm -1 d) Nell’intervallo 4000 – 1500 cm -1 Pagina 62 di 80 6) Illustra brevemente la teoria dell’assorbimento (modello classico) nella spettrofotometria IR : …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 7) Illustra brevemente lo schema a blocchi di uno spettrofotometro IR: …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Pagina 63 di 80 Allegato C SIMULAZIONE TERZA PROVA MICROBIOLOGIA SPECIALE NOME ……………………… CLASSE ……….. DATA ……………… I “PRIONI” SONO PARTICELLE: a) virali ad RNA b) costituite esclusivamente da proteine c) costituite esclusivamente da acidi nucleici d) virali a DNA NEI VIRUS AD RNA A FILAMENTO - : a) l’RNA si comporta da mRNA b) deve essere sintetizzato l’enzima replicasi (RNA polimerasi RNA dipendente) c) l’enzima replicasi è già presente d) l’RNA- è in grado di legarsi direttamente ai ribosomi per tradurre il messaggio genetico I VIRUS RIVESTITI PENETRANO ALL’INTERNO DELLA CELLULA OSPITE ATTRAVERSO LA SEGUENTE MODALITA’: a) iniettano il loro materiale genetico, lasciando all’esterno il capside ed il pericapside b) entrano attraverso rotture della parete provocate da insettti c) sfruttano il meccanismo di gemmazione d) utilizzano il meccanismo di fusione PER DETERMINARE LA CARICA DEI COLIFORMI TOTALI E FECALI MEDIANTE LA TECNICA MPN (PROVA PRESUNTIVA + DI CONFERMA) SI SEGUE LA SEGUENTE PROCEDURA: a) brodo Lattosato a 37°C + brodo Giolitti e Cantoni a 37°C e EC broth a 44°C b) brodo Lattosato a 37°C + brodo Lattosato Verde Brillante Bile a 37°C e EC broth a 44°C c) brodo Azide Dextrose a 44°C + brodo Etil Violetto Azide a 37°C e brodo Giolitti e Cantoni a 44°C d) brodo Azide Dextrose a 37°C + brodo Etil Violetto Azide a 37°C e brodo Lattosato Verde Brillante Bile a 37°C LA DETERMINAZIONE QUANTITATIVA O “CARICA BATTERICA TOTALE” È QUELLA TECNICA MICROBIOLOGICA CHE SI PREFIGGE DI: a) accertare il numero dei microrganismi presenti in un campione per unità di volume b) accertare il numero di microrganismi presenti in 100 ml di acqua c) contare le cellule microbiche e stabilire il numero più probabile di cellule per unità di volume d) verificare la quantità di una specie batterica in 1 ml di acqua Pagina 64 di 80 PER QUALE MOTIVO È NECESSARIO EFFETTUARE LE DILUIZIONI DECIMALI DI UN ALIMENTO? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… DESCRIVI IL CICLO VITALE DI UN RETROVIRUS. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Pagina 65 di 80 Allegato C ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE CAMILLO GOLGI BRESCIA Anno Scolastico 2011/12 II^ SIMULAZIONE TERZA PROVA COGNOME ……………………………. NOME …………………………………. CLASSE ……………………………….. DATA ………………………………… Pagina 66 di 80 COGNOME E NOME …………………………………. GRIGLIA DI CORREZIONE MICROBIOLOGIA …/15 SPECIALE LINGUA INGLESE …/15 BIOTECNOLOGIE …/15 MATEMATICA …/15 VALUTAZIONE …………………………. Pagina 67 di 80 Allegato C SIMULAZIONE TERZA PROVA MICROBIOLOGIA SPECIALE NOME ……………………… CLASSE ……….. DATA ……………… LE PIANTE ASSORBONO, ATTAVERSO LE RADICI, I SALI MINERALI AZOTATI SOTTO FORMA DI: a) ioni NO2b) ioni NO3c) ioni NH4+ d) molecole N2 CON IL TERMINE MINERALIZZAZIONE S'INTENDE: a) la ricerca dei minerali del suolo b) la trasformazione di sostanze inorganiche in sostanze organiche, ad opera di microrganismi c) la quantità di minerali presenti in un m3 di terreno d) la trasformazione di sostanze organiche in sostanze inorganiche, ad opera di microrganismi GLI ATTINOMICETI DEL SUOLO (seleziona l’unica risposta errata): a) producono antibiotici b) conferiscono al terreno un odore di muffa c) appartengono al regno dei Funghi d) sono unicellulari LA FASE DI ARRICCHIMENTO SELETTIVO PER LA RICERCA DELLE SALMONELLE SI ESEGUE SEMINANDO IN: a) Rappaport Vasiliadis e Brodo Tetrationato b) Brodo Lauril solfato e Brodo Rosso fenolo c) Rappaport Vasiliadis e Brodo azide destrosio d) Brodo Lauril solfato e Brodo Tetrationato PER DETERMINARE LA CARICA DEGLI STREPTOCOCCHI FECALI MEDIANTE LA TECNICA AGAR-GERMI VIENE UTILIZZATO IL SEGUENTE TERRENO: a) KF Agar + TTC b) Azide dextrose broth + TTC c) KF+ estratto di terra d) Baird Parker agar Pagina 68 di 80 DESCRIVI IL CICLO DELL’AZOTO, ANALIZZANDO LE VARIE CATEGORIE DI MICRORGANISMI CHE LO RAPPRESENTANO ED I PERCORSI METABOLICI CHE EFFETTUANO. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… QUAL È IL RUOLO SVOLTO DAI MICRORGANISMI NELL’ECOLOGIA DI UN SUOLO? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Pagina 69 di 80 Allegato C SIMULAZIONE TERZA PROVA LINGUA INGLESE Classe 5^C Settore chimico E’ consentito l’uso dei vocabolari bilingue e monolingue Surname……………………….. Name…………………………… Top tips for saving energy in the home To save energy in your house, start from the kitchen: set the temperature of the fridge between 3° C and 4° C; defrost ice built up, open doors only when necessary and close quickly. To reduce cooking time, use microwaves, fan forced ovens, pressure cookers, electric fry pans, dividers or streamers to cook vegetables in the same pot. Use your dishwasher more efficiently, wait until it has a full load, rinse dirty plates in cold water, use a good quality detergent and rinse aid, use energy saving cycles. Insulate your ceilings, walls, windows and floors; install double glazed windows; close off the area being heated and use time switches to provide heating when required. Keep room temperatures comfortable but not too high. Close off rooms and sections of the house that are not being cooled. Install a water restrictor, have a short shower instead of a bath, check regularly for leaks. Adjust the water level to match the load in washing machine and consider using warm or cold water setting rather than hot. And last, but not least, remember to install energy-efficient saving accessories and appliances to help reduce your consumption. Answer the following questions: 1) What can you do to save energy in your home? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… 2) What can you do to save energy keeping room temperature comfortable ? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Pagina 70 di 80 Choose the correct alternative according to the text: 1) To a) b) c) d) save energy in the kitchen: increase cooking time economize cooking time set to zero the cooking time make pleasant the cooking time 2) Use the dishwasher: a) only when you have cleaned plates in very hot water b) only if you use a very good quality detergent c) when it is loaded to the maximum d) only if you use it in the morning 3) It a) b) c) d) is better: to have a bath instead of a shower to have a shower instead of a bath to have a long bath and a short shower to have a long shower and a short bath 4) Use the washing machine: a) with a very hot water and full load b) with cold water and half load c) with warm or cold water and possibly full load d) with hot water and half load 5) To reduce consumption: a) install accessories to increase it b) install accessories to economize on it c) install accessories to change it d) install accessories to hide the consumption Pagina 71 di 80 Allegato C SIMULAZIONE TERZA PROVA BIOTECNOLOGIE NOME ……………………… CLASSE ……….. DATA ……………… IL DNA EUCARIOTICO, DURANTE LA TRASCRIZIONE, SUBISCE UN MECCANISMO DI “SPLICING”, CIOE’ VENGONO: a) eliminati gli introni b) eliminati gli esoni c) aggiunti gli introni d) aggiunti gli esoni L’APPAIAMENTO CODONE-ANTICODONE, NEL MECCANISMO DI SINTESI PROTEICA, AVVIENE TRA: a) mRNA e rRNA b) mRNA e tRNA c) rRNA e tRNA d) mRNA e DNA I GENI MARCATORI DEI VETTORI SONO: a) sequenze di riconoscimento degli enzimi di restrizione b) regioni che consentono al vettore di replicarsi autonomamente c) le regioni del vettore che vengono espresse d) geni che conferiscono la resistenza agli antibiotici I MUTANTI AUXOTROFI: a) sono ceppi selvaggi b) per crescere hanno bisogno di un terreno povero c) hanno perso la capacità di sintetizzare una determinata sostanza d) non hanno subito alcuna modificazione genetica SELEZIONA L’UNICA AFFERMAZIONE ERRATA RELATIVA ALLA CURVA DIAUXICA, OTTENUTA DALLA CRESCITA DI E. COLI IN PRESENZA DI GLUCOSIO E LATTOSIO a) E. coli utilizza prima il glucosio perché gli enzimi necessari all’utilizzo di questo zucchero sono di tipo costitutivo b) E. coli utilizza il lattosio solo dopo che il glucosio si è esaurito nel terreno di coltura c) gli enzimi necessari all’utilizzazione del lattosio sono di tipo inducibile d) E. coli utilizza subito il lattosio perché ha già gli enzimi di tipo costitutivo presenti nella cellula Pagina 72 di 80 DESCRIVI IL MECCANISMO DI RICOMBINAZIONE BATTERICA CHE AVVIENE PER CONIUGAZIONE, CITANDO ALCUNI ESEMPI. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… DEFINISCI LE MUTAZIONI PUNTIFORMI O GENICHE (SOSTITUZIONE, INSERZIONE E DELEZIONE), E ANALIZZA LE CONSEGUENZE CHE LE STESSE CAUSANO. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Pagina 73 di 80 Allegato C SIMULAZIONE 3° PROVA ESAME MATEMATICA Nome………………………… Data …………………………. 1. Per la funzione y a) b) c) d) Classe………. Indirizzo Chimico-Biologico x 2 x 1 il punto x = 1 è un punto di discontinuità di prima specie é un punto di discontinuità di seconda specie è un punto di discontinuità di terza specie non è un punto di discontinuità 2. Nel punto x = c si ha una cuspide per la funzione y = f(x) se: lim f ' ( x) l e lim f ' ( x) m con l m a) xc xc b) lim xc c) lim xc d) lim xc f ' ( x) lim f ' ( x) f ' ( x) e lim f ( x) e lim 3. La funzione y a) b) c) d) xc 3 xc+ xc+ f ' ( x) f ( x) x 2 per x = 0 è: continua e derivabile discontinua ma derivabile. continua ma non derivabile continua e derivabile con x = 0 punto di minimo relativo 4. La funzione y x 3 e x ha un massimo relativo in : a) b) c) d) x 1 la funzione non ha massimi relativi x3 x0 5. Il lim x a) b) c) d) x2 x 1 è: log e (1 x) 0 1 Pagina 74 di 80 6. Determinare i punti di flesso della funzione y x 3 6 x 2 x 1 7. Determinare l’equazione della tangente alla curva y e x 2 nel suo punto di ascissa x = 1 Pagina 75 di 80 Allegato D TIPOLOGIE E VALUTAZIONI PREVISTE PER LA TERZA PROVA SCRITTA I^ SIMULAZIONE MATERIA TIPOL OGIA DOMANDE MATEMATICA CHIMICA (FISICA-ANALITICA) MICROBIOLOGIA SPECIALE MISTA 5M+2S 1 x 5 + 5 x 2 = 15 ……/15 MISTA 5M+2S 1 x 5 + 5 x 2 = 15 ……/15 MISTA 5M+2S 1 x 5 + 5 x 2 = 15 ……/15 INGLESE MISTA 5M + 2 S 1 x 5 + 5 x 2 = 15 ……/15 TOTALE VALUTAZIONE 20 M + 8 S = 28 VALUTAZIONE ………../15 MEDIA ……/15 Legenda: S = a risposta singola M = a risposta multipla II^ SIMULAZIONE MATERIA TIPOL OGIA DOMANDE MATEMATICA MISTA 5M+2S 1 x 5 + 5 x 2 = 15 ……/15 BIOTECNOLOGIE MICROBIOLOGIA SPECIALE MISTA 5M+2S 1 x 5 + 5 x 2 = 15 ……/15 MISTA 5M+2S 1 x 5 + 5 x 2 = 15 ……/15 INGLESE MISTA 5M + 2 S 1 x 5 + 5 x 2 = 15 ……/15 TOTALE 20 M + 8 S = 28 VALUTAZIONE VALUTAZIONE ………../15 MEDIA ……/15 Legenda: S = a risposta singola M = a risposta multipla Pagina 76 di 80 Allegato E PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Premessa L'alternanza è una metodologia formativa che permette ai ragazzi che frequentano gli Istituti professionali, gli istituti tecnici ma anche i Licei, di svolgere il proprio percorso di istruzione realizzando una parte dell'azione formativa presso un'Impresa o un Ente pubblico. Tale esperienza lavorativa orienta lo studente nel comprendere l'attività professionale, applicata all'ambito specifico. L’Alternanza è una metodologia ad alto contenuto formativo in contesti diversi da quello scolastico, e in genere prevede Protocolli d'Intesa, sottoscritto con l'Ufficio Scolastico regionale, le Parti Sociali e le Camere di Commercio. Destinatari L'alternanza scuola-lavoro si rivolge ai giovani della scuola secondaria superiore di età compresa tra i 15 e i 18 anni e propone una nuova modalità di insegnamento e di apprendimento che potenzia la loro maturazione personale attraverso l’incontroscambio con il mondo del lavoro. E’ governata dal sistema educativo e di istruzione liceale e di istruzione e formazione professionale, ed obbedisce alle sue logiche e alle sue finalità culturali ed educative, e non a quelle della produzione e del profitto aziendale. Finalità L’Alternanza Scuola Lavoro è stata prevista dalla Legge 28 marzo 2003, n. 53 al fine di consentire la sperimentazione di percorsi didattici-formativi nuovi, collocati in una dimensione pedagogica forte che è quella dell’equivalenza formativa fra l’esperienza educativa in aula e l’esperienza educativa in ambienti di lavoro. Aspetti innovativi Ai percorsi realizzati in azienda è riconosciuto un valore formativo equivalente ai percorsi curricolari svolti in aula. L’ALTERANZA SCUOLA LAVORO permette l’acquisizione, lo sviluppo e l’applicazione in ambienti di lavoro di alcune competenze previste dai profili educativi culturali e professionali dei diversi corsi di studio; in questo senso può diventare anche una possibile risposta alla domanda di apprendimento personalizzato degli studenti. Normativa di riferimento Legge 28 marzo 2003, n.53, Art. 4. (Alternanza scuola-lavoro) Decreto Legislativo 15/4/2005 n. 77"Definizione delle norme generali relative all'alternanza scuola-lavoro, a norma dell'articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53" pubblicato nella G. U. n. 103 del 5 maggio 2005. Pagina 77 di 80 Modalità di formazione Elementi caratterizzanti: Integrare l’impresa nel processo di formazione: il periodo in Azienda diventa elemento centrale e caratterizzante il corso Nel progetto è determinante la funzione e il ruolo dei tutor scolastico e aziendale, nonchè la loro collaborazione. Sulla base degli elementi forniti dal Tutor scolastico, il consiglio di classe valuterà l’acquisizione delle competenze individuate previste dal progetto e riportate nel Piano Formativo Individuale. Obiettivi: Costruire un sistema stabile di rapporti fra la scuola e il mondo del lavoro Proporre la cultura del lavoro e dell’imprenditorialità Creare una nuova modalità didattica attraverso esperienze in specifiche realtà di lavoro facilitare le scelte di orientamento dei giovani. Documentazione Convenzione scuola azienda Piano Formativo dell’allievo Libretto dello studente Idoneità medica (se richiesta dall’azienda) Foglio frequenza dello studente in azienda. Attività svolte Attività in aula: sicurezza, organizzazione del lavoro, normativa ambientale 1. Salute e Sicurezza sul lavoro (D. Lgs. 81/2008) 2. Sicurezza nei laboratori di analisi chimiche e microbiologiche 3. Sistemi di gestione aziendale (qualità, ambiente e sicurezza) 4. Totale ore 8 (3+3+2) Attività di orientamento DATA 17 dicembre 2010 18 aprile 2011 (4C) 13 aprile 2011 14 aprile 2011 6 Giugno 2011 EVENTO Convegno Internazionale“Valorizzazione delle risorse locali nei progetti di cooperazione con i paesi in via di sviluppo” Visita: “Centrale termoelettrica Lamarmora e teleriscaldamento” L’ingresso nel mondo del lavoro: procedure, norme, diritti e doveri Modulo 4: Salute e sicurezza sul lavoro (ASL-PSAL o INAIL) L’ingresso nel mondo del lavoro: procedure, norme, diritti e doveri Modulo 1: Cosa fare quando si cerca lavoro (Provincia – Settore Lavoro) Visita: “Laboratori di analisi dell’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna” ORE CLASSE Anno 6 2010-2011 4 2010-2011 2 2010-2011 2 2010-2011 4 2010-2011 Pagina 78 di 80 16 dicembre 2011 19-20-22 Marzo 2012 13 Aprile 2012 16 Aprile 2012 17 Aprile 2012 Convegno Internazionale “Giovani costruttori di un mondo sostenibile tra tecnologie appropriate e volontariato internazionale “Tecniche biotecnologiche su matrici genomiche” Università degli studi di Brescia Seminario di aggiornamento sulle cellule staminali” IFOM - Milano “Curriculum vitae” Modalità di stesura Sogesa Convegno “L’ingegneria ambientale nell’Università di Brescia. Attività del DICATA tra ricerca didattica e territorio TOTALE ORE 4 2011-2012 12 2011-2012 4 2011-2012 2 2011-2012 4 2011-2012 44 2010 - 2012 Stage in azienda COGNOME NOME (allievo) Buffoli Francesca Campagnoni Valentina Carera Chiara DENOMINAZIONE AZIENDA SEDE LEGALE DATA INIZIO DATA FINE Ist Zooprofilattico Spe Lombardia Az. Ospedaliera Desenzano – Presidio di Manerbio CRC Via Bianchi 7/9, Brescia Via Lazio 13, Manerbio 12/09/2011 23/09/2011 19/09/2011 30/09/2011 Via Sigalina e Mattina 22, loc Ro Montichiari Via Redipuglia 33 Castelmella Via Matteotti 160 Castenedolo Via Perotti 10, Brescia Viale Bornata 65 Brescia Via Orzinuovi 111, Brescia Via Perotti 10, Brescia Via Sigalina e Mattina 22, loc Ro Montichiari Via Cantore, Brescia Via dei Santi, 58 Brescia Via Leonardo da Vinci 12 Mazzano 12/09/2011 23/09/2011 12/09/2011 23/09/2011 12/09/2011 23/09/2011 12/09/2011 23/09/2011 12/09/2011 23/09/2011 12/09/2011 23/09/2011 12/09/2011 23/09/2011 12/09/2011 23/09/2011 12/09/2011 23/09/2011 12/09/2011 23/09/2011 12/09/2011 23/09/2011 Cellati Giuliano Indam Chimici laboratori Cottali Camilla Franchi e Kim Deperi Luca Copan Italia D’Introna Johnny Ghaus Sherash Gravina Simone Iacovello Giovanni Centro Vitivinicolo Manfredi Silvia Margio Immacolata Memmola Thomas ARPA Fleming Copan Italia CRC Sistemambiente Chemiricerche Pagina 79 di 80 Merlini Samuele Nigretti Mara Eurocosmetic Pacione Arianna Electrometal (Ares) Pivotto Francesco Salvalai Linda Torosani Sabrina Ist Zooprofilattico Spe Lombardia Sistemambiente Sistema Ambiente Comazoo Via dei Dossi 16, Trenzano Via dei Santi, 58 Brescia Via Palestro 40, Castegnato Via Bianchi 7/9, Brescia Via dei Santi, 58 Brescia Via Santellone 37 Montichiari 12/09/2011 23/09/2011 25/07/2011 22/08/2011 04/07/2011 05/08/2011 31/08/2011 15/07/2011 12/09/2011 23/09/2011 12/09/2011 23/09/2011 12/09/2011 23/09/2011 Modalità di accertamento Griglie di osservazione Test di apprendimento Problem solving Modalità di certificazione La certificazione delle competenze è effettuata dal Consiglio di classe sulla base degli elementi forniti dal tutor scolastico, dal tutor aziendale e subordinata alla frequenza dell’allievo nelle attività previste dal progetto. 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