Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia
Istituto di Istruzione Superiore Statale CAMILLO GOLGI - Brescia
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI
(Legge 425/97 – DPR 323/98 art. 5.2)
ANNO SCOLASTICO 2011/2012
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO
CLASSE V^ SEZIONE C
INDIRIZZO CHIMICO_BIOLOGICO
MATERIA
DOCENTE
ITALIANO
CERRITELLI ROBERTO
STORIA
CERRITELLI ROBERTO
MATEMATICA
CHIMICA
(FISICA-ANALITICA)
LABORATORIO DI
CHIMICA-FISICA
PROCESSI E TECNOLOGIE
INDUSTRIALI CHIMICHE
VUCOVICH DANIELA
PELLEGRINI DOMENICA
SPUGNETTI CORRADO
PELLEGRINI DOMENICA
BIOTECNOLOGIE
MICROBIOLOGIA
SPECIALE
LABORATORIO DI
MICROBIOLOGIA
IMPIANTI DI
BIOTECNOLOGIE
CIMINO SEBASTIANA
INGLESE
BARONI ROSSELLA
RELIGIONE
ARICO’ GRAZIA
EDUCAZIONE FISICA
FARI LUIGINA
TUTOR
STUCCHI ROBERTO
CIMINO SEBASTIANA
ROLLO STEFANIA
SQUITIERI MARIA
REDATTO ED ESPOSTO ALL’ALBO DELL’ISTITUTO IL GIORNO 15 – 05 - 2012
FIRMA
Il documento contiene:
1)
2)
3)
4)
5)
Presentazione della classe
Percorso didattico
Tematiche pluridisciplinari
Attività extracurricolari e progetti educativi particolari
Scheda simulazioni prove d’esame
Al presente documento vengono allegati:
A) Relazioni finali dei docenti
B) Programmi effettivamente svolti
C) Testi delle simulazioni della terza prova
D) Criteri di valutazione delle simulazioni di terza prova
E) Relazione, progetto e valutazione AREA PROFESSIONALIZZANTE (Alternanza
scuola-lavoro)
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1. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
LA CLASSE: CANDIDATI INTERNI
Cognome e Nome
Classe di
provenienza
IV C
IV C
1)
2)
BUFFOLI
CAMPAGNONI
FRANCESCA
VALENTINA
3)
CARERA
CHIARA
IV C
4)
CELLATI
GIULIANO
IV C
5)
6)
7)
8)
9)
10)
11)
12)
13)
14)
15)
16)
COTTALI
DE PERI
D’INTRONA
GHAUS
GRAVINA
IACOVELLO
MANFREDI
MARGIO
MEMMOLA
MERLINI
NIGRETTI
PACIONE
CAMILLA
LUCA
JHONNY
SHERASH
SIMONE
GIOVANNI
SILVIA
IMMACOLATA
THOMAS
SAMUELE
MARA
ARIANNA
IV
IV
IV
IV
IV
IV
IV
IV
IV
IV
IV
IV
17) PIVOTTO
FRANCESCO
IV C
18) SALVALAI
19) TOROSANI
LINDA
SABRINA
IV C
IV C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
C
CANDIDATI ESTERNI
1)
CONSOLI
MARTA
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DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Docente
Disciplina
CERRITELLI ROBERTO
CERRITELLI ROBERTO
VUCOVICH DANIELA
PELLEGRINI DOMENICA
SPUGNETTI CORRADO
PELLEGRINI DOMENICA
ITALIANO
STORIA
MATEMATICA
CHIMICA
(FISICA-ANALITICA)
PROCESSI E TECNOLOGIE
INDUSTRIALI E CHIMICHE
BIOTECNOLOGIE
MICROBIOLOGIA
SPECIALE
IMPIANTI DI
BIOTECNOLOGIE
INGLESE
RELIGIONE
EDUCAZIONE FISICA
CIMINO SEBASTIANA
CIMINO SEBASTIANA
ROLLO STEFANIA
SQUITIERI MARIA
BARONI ROSSELLA
ARICO’ GRAZIA
FARI LUIGINA
Ore
settimanali
4
2
3
3
3
2
4
4
2
2
Continuità
didattica
Supplenti
nell’ a. s.
X
X
X
X
3
1
2
X
TUTOR
Docente
STUCCHI ROBERTO
COMMISSARI INTERNI
DOCENTI
DISCIPLINE
CIMINO SEBASTIANA
BARONI ROSSELLA
SQUITIERI MARIA
BIOTECNOLOGIE
INGLESE
IMPIANTI DI BIOTECNOLOGIE
PIANO DI STUDI DELLA CLASSE:
Disciplina
I
II
III
IV
V
Italiano
Storia
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Matematica
Chimica (fisica-analitica)
Processi e tecnologie
industriali e chimiche
Biotecnologie
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Microbiologia speciale
X
X
X
Impianti di biotecnologie
Inglese
Religione
Ed. Fisica
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
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LA STORIA DELLA CLASSE RELATIVA AL BIENNIO POST-QUALIFICA
Ripetenti
Provenienza
altro Istituto
Respinti
Sospensione
giudizio
5° anno
O
O
O
O
4° anno
O
O
1 Ritirato
2 Respinti
8 alunni
SOSPENSIONE GIUDIZIO ANNO SCOLASTICO 2010 /2011
Disciplina
N° Studenti
Lingua straniera
3
Processi e tecnologie
industriali
1
Microbiologia speciale
5
Matematica
5
Chimica-Fisica (Analitica)
1
Italiano
1
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PROFILO COMPLESSIVO DELLA CLASSE
PARTECIPAZIONE E
FREQUENZA
INTERESSE ED
IMPEGNO
La classe è costituita da 19 allievi, tutti provenienti dalla classe
4^C. La maggior parte degli allievi ha partecipato alle attività
scolastiche in maniera attenta e diligente anche se non sempre
attiva; in alcuni casi però è riuscita a vivacizzare la lezione,
offrendo alla stessa spunti interessanti di approfondimento. Gli
studenti hanno seguito con attenzione le indicazioni dei docenti
relative all’organizzazione dello studio ed alle eventuali
integrazioni da apportare ai contenuti proposti; infatti non tutti
gli allievi hanno mostrato completa autonomia nella gestione
critica e interdisciplinare delle conoscenze acquisite e talvolta è
stato necessario un supporto del docente nell’organizzazione
delle attività didattiche.
La partecipazione alle attività pratiche di laboratorio è stata
attiva e proficua perché vissuta con particolare interesse.
Abbastanza regolare la frequenza.
In generale accettabile l’interesse manifestato dalla maggior
parte degli allievi, anche se risulta diversificato in relazione alle
singole unità didattiche, alle varie discipline ed all’interesse
personale per i contenuti trattati.
Anche l’impegno profuso nel corso dell’anno scolastico risulta
abbastanza eterogeneo all’interno della classe: alcuni allievi
hanno manifestato costanza e regolarità, mentre altri sono
risultati alterni e talvolta superficiali nello studio di alcune
discipline. In alcuni casi lo studio è risultato finalizzato allo
svolgimento delle verifiche scritte o alle interrogazioni orali ed
ha portato ad una acquisizione mnemonica e talvolta sommaria
dei contenuti; in tal modo è venuta meno, per alcuni studenti, la
necessaria gradualità nell’apprendimento che è l’unica strategia
che consente un’acquisizione più duratura delle nuove
conoscenze. E’ da sottolineare comunque che, interesse ed
impegno, sono notevolmente migliorati nel corso dell’anno
scolastico e ciò ha consentito un miglioramento del quadro
generale della classe.
DISPONIBILITÀ
ALL’APPROFONDIMENTO
PERSONALE
All’interno della classe si individuano gruppi con disponibilità
diverse all’approfondimento personale dei contenuti proposti: un
gruppo di allievi non è andata oltre le nozioni impartite durante
le lezioni; altri invece hanno manifestato curiosità ed interessi
personali, hanno posto utili quesiti ed hanno approfondito
autonomamente argomenti di loro particolare interesse.
COMPORTAMENTO
Il comportamento è stato in genere sempre corretto e rispettoso
delle regole, con qualche momento di vivacità da parte di pochi
allievi.
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GRADO DI
PREPARAZIONE E
PROFITTO
PARTECIPAZIONE ALLE
ATTIVITÀ DELLA SCUOLA
Il grado di preparazione conseguito risulta alquanto diversificato
all’interno della classe:
 è accettabile per la maggior parte degli alunni, avendo
essi acquisito i contenuti essenziali delle discipline
 solo pochi allievi sono anche in grado di effettuare una
rielaborazione critica e personale, cogliendo spunti utili
per effettuare dei collegamenti nell’ambito delle varie
discipline
 un piccolo gruppo, infine, presenta ancora delle difficoltà
in alcune discipline e sta tentando di risolvere le
valutazioni insufficienti con una maggiore regolarità
nell’impegno; infatti è da sottolineare che non è mai
mancata la volontà di recuperare gli insuccessi.
Il profitto degli alunni è quindi molto eterogeneo ed in generale
mediamente sufficiente, con qualche punta di discreto e buono
e, solo in un caso, ottimo.
La classe ha partecipato con discreto interesse ed accettabile
impegno ad alcune attività extracurricolari:
1. Corso teorico-pratico di Biotecnologie di 12 ore presso
l’Università di Brescia (Facoltà di Biotecnologie):
“Tecniche biotecnologiche su matrici genomiche”
2. Convegni presso l’Università di Ingegneria di Brescia:
- “Giovani costruttori di un mondo sostenibile tra
tecnologie appropriate e volontariato internazionale”
- “L’ingegneria ambientale nell’Università di Brescia; ”
3. “Scuola aperta” presso la nostra scuola
4. Seminario di aggiornamento sulle “cellule staminali”
presso l’IFOM di Milano
5. Orientamento al mondo del lavoro: “curriculum vitae”:
modalità di stesura - Sogesa
6. Orientamento universitario:
 Visita presso l’università di Parma (Facoltà di Chimica,
Farmacia e Biologia)
 Visita presso l’università di Milano: “Campus Orienta”
7. Campionati studenteschi
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2. PERCORSO DIDATTICO
OBIETTIVI PROGRAMMATI
OBIETTIVI
TRASVERSALI
CONOSCENZE
(Contenuti)
COMPETENZE
(Comprensione
Esposizione
Argomentazione
Rielaborazione)
CAPACITA'
(Analisi
Sintesi
Valutazione)
RISULTATI RAGGIUNTI
La conoscenza degli argomenti trattati, al di la della diversità dei
livelli di rendimento ed impegno riscontrabili nei singoli allievi, può
essere considerata pressoché accettabile, nonostante la presenza
di alcuni elementi con carenze di preparazione.
In alcune discipline i programmi preventivati sono stati
leggermente ridimensionati a causa dei rallentamenti imposti dalle
soste didattiche, finalizzate al recupero “in itinere”, e dalle attività
di alternanza scuola-lavoro. Si fa presente, a tal riguardo, che le
lezioni sono iniziate in ottobre, poiché gli allievi, nelle tre
settimane di settembre, erano impegnati in attività di stage presso
varie aziende del settore. Anche nel corso dell’anno scolastico
alcune giornate sono state dedicate a queste attività, affinché gli
allievi potessero accumulare il monte ore annuale previsto dalla
normativa vigente.
Nel complesso la classe:
 comprende gli elementi essenziali dei temi affrontati e la
terminologia specifica delle diverse discipline, anche se non
tutti gli allievi la usano in maniera appropriata
 espone con linguaggio semplice le nozioni acquisite ed è in
grado di affrontare le verifiche scritte e orali, che evidenziano
però, in alcuni casi, un’acquisizione mnemonica dei contenuti
e talvolta difficoltà nella rielaborazione degli stessi
 non appare sicura nei collegamenti tra le varie discipline e
necessita di essere guidata dal docente; infatti solo alcuni
rielaborano autonomamente i contenuti e colgono spunti di
carattere pluridisciplinare.
Per tutte le discipline è stato svolto il recupero in itinere, con
assegnazione di lavoro individuale da parte dei docenti.
Nel corso dell’anno scolastico alcuni studenti hanno messo in
evidenza miglioramenti nelle abilità cognitive di base (analisi e
sintesi), riuscendo ad assimilare in modo accettabile gli argomenti
trattati e a rielaborare, talora, autonomamente i contenuti
disciplinari. Solo un numero esiguo, tuttavia, ha dimostrato una
discreta propensione alla valutazione critica.
Nelle attività pratiche di Laboratorio la maggior parte degli alunni
ha raggiunto adeguata autonomia e discrete capacità operative.
In merito agli obiettivi specifici e ai contenuti delle singole discipline si rinvia alle relazioni
finali dei docenti.
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METODOLOGIE ADOTTATE
Disciplina
Lezione
frontale
Lezione
multimediale
Lezione
pratica
Lavoro di
gruppo
Attività
Laboratorio
Discussi
o-ni
guidate
Simulazioni
o esercizi
guidati
X
Italiano
X
X
Storia
X
X
Inglese
X
Matematica
X
X
Processi e tecnol.
industriali
X
X
Chimica-Fisica
(Analitica) e Lab.
X
Impianti di
Biotecnologie
X
Biotecnologie
X
X
Microbiologia
speciale e Lab.
X
X
Ed. Fisica
X
Religione
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
MEZZI E SPAZI DIDATTICI
Utilizzo in ambito
Disciplinare
Palestra
p
Laboratori
l
Biblioteca
ITALIANO
X
STORIA
X
X
INGLESE
MATEMATICA
ANALISI CHIMICA E
LABORATORIO
X
BIOTECNOLOGIE
X
MICROBIOLOGIA
SPECIALE E LAB
X
RELIGIONE
Strumenti
multimediali
X
X
X
X
PROCESSI E TECNOL.
INDUSTRIALI CHIM.
IMPIANTI DI
BIOTECNOLOGIE
ED. FISICA
B Sussidi
audiovisivi
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
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ATTIVITÀ DI RECUPERO, INTEGRAZIONE,
APPROFONDIMENTO
Recupero
curricolare
Disciplina
Italiano
X
Storia
X
Microbiologia e Lab
X
Biotecnologia
X
Inglese
X
Matematica
X
Processi e tecnologie industriali
X
Chimica-Fisica (Analitica) e Lab.
X
Impianti di Biotecnologie
X
Per le indicazioni particolari si rinvia alla relazione del singolo docente.
STRUMENTI DI VERIFICA *
Ambito disciplinare
Tipologie prevalentemente adottate per
Prove scritte
Linguistico
Letterario e
Umanistico
Scientifico
Professionale
Educazione Fisica
Analisi Testi
Prove semistrutturate
Test grammaticali
Temi-Saggi brevi
Questionari a
risposta libera o
multipla
Prove
semi-strutturate
Temi
Esercizi
Prove
semi-strutturate
Esercizi
Prove orali
Prove pratiche
Discussione
dialogata
Verifiche orali
Registrazioni
Verifiche orali
Verifiche orali
Verifiche orali
Attività di
laboratorio
Allenamento
Gare- tornei
* Per l'individuazione degli strumenti di verifica nelle singole discipline si rinvia alla relazione
dei docenti
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CRITERI DI VALUTAZIONE DELIBERATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
Il Consiglio di classe si è attenuto ai seguenti criteri adottati dal Collegio Docenti:
a)
b)
c)
d)
la valutazione ha avuto valore sia sommativo che formativo, ed è stata tesa ad accertare
la preparazione dello studente nelle singole fasi del percorso cognitivo: i voti assegnati
alle singole prove vanno intesi esclusivamente come la quantificazione di una
prestazione e non come giudizio sulla persona;
la valutazione quadrimestrale e finale non è risultata dalla media aritmetica dei voti delle
verifiche, ma ha tenuto conto, oltre che dei dati sul livello complessivo di acquisizione di
contenuti e competenze, della generale situazione scolastica di ogni alunno;
sono stati quindi considerati come fattori influenti positivamente: la progressione
rispetto ai livelli di partenza; il grado di impegno, di interesse e partecipazione all’attività
scolastica; la regolarità della frequenza; la lealtà e la correttezza nei rapporti con gli
insegnanti e i compagni
la gamma dei voti utilizzata nelle varie prove è stata da 1 a 10 secondo la seguente
griglia:
1/2
3
4
5
6
7
8
9
10
Rifiuto dell’attività scolastica: l’alunno si sottrae ripetutamente alle verifiche;
consegna compiti in bianco.
L’alunno dimostra gravissime lacune nelle conoscenze e nelle competenze,
incapacità ad orientarsi, attenzione ed impegno del tutto insufficienti.
Situazione di grave carenza nelle conoscenze: inadeguata assimilazione di
nozioni, che non vengono organizzate in modo sistematico né si traducono in
abilità applicative; impegno discontinuo e superficiale.
Conoscenze e competenze carenti; applicazione imprecisa e difficoltosa, anche in
presenza di un impegno complessivamente sufficiente.
Livello minimo accettabile di conoscenze e competenze, affiancato da impegno
serio.
Sicuro possesso delle conoscenze e competenze; capacità di operare analisi e
sintesi organiche; atteggiamento motivato e costruttivo.
Sicuro possesso delle conoscenze e competenze; buone capacità logiche e di
rielaborazione; partecipazione critica e costruttiva; interesse costante e profondo.
Sicura e completa padronanza delle conoscenze e delle abilità; ottime capacità
logiche; autonomia critica e di rielaborazione personale; originalità espressiva;
costante disponibilità all’approfondimento dei contenuti.
Si identifica un rendimento eccellente: agli elementi del grado precedente si
aggiungono l’eccezionale regolarità del rendimento, la capacità di portare a termine
con successo compiti complessi e divergenti rispetto alla norma, l’impegno in
ricerche bibliografiche o in approfondimenti personali di ottimo livello.
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3. TEMATICHE PLURIDISCIPLINARI
Nucleo Tematico
PERCORSO
Materie
interessate
MICROBIOLOGIA E
LABORATORIO
ACQUA
BIOTECNOLOGIE
IMPIANTI DI
BIOTECNOLOGIE
PROCESSI E
TECNOLOGIE
INDUSTRIALI
ARIA
INGLESE
Water
Sewage treatment
MICROBIOLOGIA E
LABORATORIO
Analisi microbiologiche del latte
Produzione dello yogurt
INGLESE
Microbiological aspects of milk
Microbiologia dell’aria
Controllo microbiologico dell’aria in ambienti
confinati:campionamento passivo e attivo
Ricerca mesofili e muffe
Air pollution
What is biotechnology?
Genetic engineering
Biological fuel generation
Biotechnology and medicine
Environmental biotechnology
Tecnica del DNA ricombinante
Scelta del vettore e costruzione del DNA
ricombinante
Clonazione e riproduzione del DNA ricombinante
MICROBIOLOGIA E
LABORATORIO
BIOTENOLOGIE
LABORATORIO DI
BIOTECNOLOGIE

Microrganismi selezionati per la produzione dello
yogurt *
IMPIANTI DI
BIOTECNOLOGIE
INGLESE
PRODUZIONI
BIOTECNOLOGICHE
E INDUSTRIALI
Trattamenti chimici e fisici delle acque reflue,
civili ed industriali
Controllo qualità acque potabili
INGLESE
DNA
RICOMBINANTE
Inquinamento biologico
Microrganismi e depurazione delle acque reflue *
Determinazione della qualità igienica dell’acqua
La produzione di biogas *
Gli impianti di depurazione
ANALISI CHIMICA
E LABORATORIO
BIOTECNOLOGIE
LATTE
Argomenti specifici
BIOTENOLOGIE E
IMPIANTI DI
BIOTENOLOGIE
INGLESE
Attività pratica presso l’università di
Biotecnologie di Brescia: Elettroforesi del DNA,
PCR
Le fasi del processo fermentativo
La scelta e l’utilizzo delle materie prime
I processi continui e discontinui
La produzione di etanolo, lisina, biogas,
penicillina e yogurt (*Biotecnologie)
Alcoholic drinks
PROCESSI E
Produzione di Ammoniaca
TECNOLOGIE IND
Gli argomenti contrassegnati con * verranno svolti nel periodo successivo al 15 maggio
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4. ATTIVITA’ EXTRACURRICULARI E PROGETTI EDUCATIVI
PARTICOLARI
DISCIPLINA
LUOGHI
ARGOMENTI
Università di Biotecnologie di
Brescia
Biotecnologie
Attività teorico-pratica di
Biotecnologie su PCR,
Elettroforesi del DNA e
Polimorfismo
5. SIMULAZIONI PROVE D’ESAME
Tipologia
N.ro
Discipline
1. Analisi e commento di
testo letterario
2. Tema a carattere
storico
I Prova
Italiano
1
3. Tema a carattere
generale
4. Saggio breve
II Prova
III Prova
Temi a carattere
professionale
Quesiti a risposta singola e
multipla (Allegato "C")
Impianti di Biotecnologie
1
Prima simulazione: Matematica,
Inglese, Microbiologia e
Chimica analitica
Seconda simulazione: Matematica,
Inglese, Microbiologia e
Biotecnologie
Il presente documento, ratificato dal Consiglio della Classe Va sezione C chimico-biologico il
GIORNO 08-05-2012, viene sottoscritto e pubblicato all’Albo d’Istituto in data odierna.
Il Dirigente scolastico
Ercole Melgari
Brescia, 15 maggio 2012
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2
Allegato A
RELAZIONE FINALE 15 MAGGIO
Anno sc. 2011 - 2012
Materia: ITALIANO
Docente: prof. Roberto Cerritelli
Libri di testo adottati: “Storia e testi della letteratura” (Volume 1B 2B)
Autori: G. Baldi; S. Giusso; G. Zaccaria. Casa Editrice: Paravia.
Ore di lezione effettuate nell'anno scolastico 2009-2010 fino al 15 maggio:
N. ore 114; si prevede di effettuare, entro la fine dell'anno scolastico, altre 16 ore di lezione.
Relazione
La classe è composta da 19 alunni di cui 11 femmine e 8 maschi. In entrambe le discipline gli
alunni hanno risposto positivamente all’attività didattica e hanno manifestato un discreto livello
di attenzione e di interesse anche se ad essi non è sempre corrisposto un costante impegno
domestico, inoltre si è rivelata fragile la capacità di affrontare autonomamente le attività
proposte e di saper effettuare analisi, confronti e valutazioni dei fenomeni; a volte, la
concentrazione è stata disturbata dall’ansia di prestazione e dalla preoccupazione per il voto. E’
stato necessario, quindi, supportarli e guidarli durante l’iter scolastico, in particolare nella
stesura della prima prova d’esame, dove tali capacità si rivelano indispensabili.
In particolare alcuni alunni sono emersi per interesse, impegno e senso di responsabilità; altri,
meno capaci, hanno comunque completato la loro preparazione dedicandosi con costanza al
lavoro scolastico. Fanno eccezione alcuni alunni che, a causa di alcune difficoltà a livello di
prerequisiti di base, non sempre supportate da un adeguato impegno, hanno raggiunto una
preparazione non ancora del tutto sufficiente.
Il programma ha subito qualche rallentamento sia per consentire a tutti di raggiungere
un’adeguata conoscenza degli argomenti proposti sia a causa di diversi impegni della classe in
attività extra-scolastiche con conseguenti perdite di diverse ore curricolari.
I rapporti con le famiglie sono stati molto sporadici e limitati al momento dei colloqui generali.
Obiettivi cognitivi disciplinari raggiunti
La classe, a diversi livelli, ha dimostrato di:
 Conoscere i temi principali del dibattito culturale di fine Ottocento e del Novecento in Europa e
in Italia inseriti nel relativo contesto storico-politico;
 conoscere le principali caratteristiche delle più significative correnti (Naturalismo-Verismo,
Simbolismo, Decadentismo, Futurismo) e generi letterari (romanzo, lirica) di fine Ottocento e
della prima metà del Novecento attraverso lo studio delle personalità artistiche più
rappresentative (Verga, Zola, Baudelaire, Verlaine, Rimbaud, Wilde, Pascoli, D’Annunzio,
Pirandello, Svevo, Ungaretti, Proust, Kafka, Marinetti);
 conoscere in modo accettabile le peculiarità delle tipologie testuali: il saggio breve, il tema
argomentativo, l’articolo di giornale, l’analisi di un testo narrativo-letterario, l’analisi di un
testo poetico.
Competenze raggiunte
La classe, a livelli diversi, ha dimostrato di:
 saper studiare in modo adeguato prendendo appunti e organizzandoli;
 saper esporre gli argomenti in modo appropriato; prestando attenzione, per quanto
al linguaggio specifico della disciplina;
possibile,
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 saper analizzare discretamente, sia dal punto di vista contenutistico che da quello stilistico, i
brani scelti di prosa e di poesia. In particolare, nel corso dell’analisi delle varie opere letterarie,
soprattutto poetiche, si è cercato di sviluppare negli allievi la capacità di riconoscere le
principali figure retoriche e di individuare, con la guida del docente, i contributi peculiari di ogni
autore studiato nel contesto dell’evoluzione letteraria, sia sul piano formale che su quello
contenutistico;
 saper produrre saggi brevi e articoli di giornale utilizzando le fonti a disposizione.
Capacità raggiunte
La classe, a livelli diversi, ha dimostrato di:
 Saper cogliere in modo sufficientemente accettabile il senso di un testo poetico o narrativo;
 saper effettuare gli opportuni collegamenti tra autori o movimenti diversi o affini;
 saper operare confronti tra opere diverse ma tematicamente accostabili.
Tipologia delle prove di verifica
Le prove scritte sono state effettuate secondo le tipologie previste per gli Esami di stato: tip.
A,B,C,D.
Verifiche orali lunghe e brevi.
Verifiche scritte di storia della letteratura con risposta aperta, valide come valutazione orale
d’Italiano. A disposizione della Commissione è depositata in segreteria la simulazione della Prima
prova dell’Esame di Stato.
Mezzi e strumenti
Libri di testo integrati da appunti, fotocopie.
Metodologia
-Lettura ed interpretazione di testi letterari (in poesia e in prosa).
-Lezione frontale.
-Studio del manuale in dotazione.
-Letture di romanzi di scrittori italiani ed europei.
Criteri di valutazione
I criteri di valutazione sono stati quelli adottati dal Consiglio di classe inoltre si è tenuto conto:
-della padronanza e della conoscenza dei contenuti;
-della capacità di controllo della forma linguistica nella produzione orale e scritta;
-della capacità di argomentazione;
-della capacità di istituire relazioni, di cogliere la pluricasualità dei fenomeni letterari e sociali;
-di studiare in modo ragionato e non puramente mnemonico;
-dei progressi rispetto agli obiettivi di partenza;
-dell’impegno mostrato durante l’anno.
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Allegato A
RELAZIONE FINALE 15 MAGGIO
Anno sc. 2011 - 2012
Materia: STORIA
Docente: prof. Roberto Cerritelli
Libri di testo adottati: “Storia, fatti e interpretazioni- seconda edizione” Autore: F. Bertini.
Casa Editrice: Mursia scuola.
Ore di lezione effettuate nell'anno scolastico 2011-2012 fino al 15 maggio:
n. 55 ore ; si prevede di effettuare, entro la fine dell'anno scolastico, altre 8 ore di lezione.
Relazione
Lo svolgimento del programma di Storia non ha incontrato, nel complesso, particolari difficoltà,
anche se la classe ha evidenziato alcuni problemi nella organizzazione di questioni sociali,
istituzionali e politiche, mentre risulta adeguato l’apprendimento di fatti e cronologie. In tale
inquadramento generale, si è avvertita la necessità di favorire un apprendimento che non si
limitasse all’interiorizzazione di semplici date o eventi storici isolati, ma si configurasse come una
capacità di correlare gli avvenimenti e di indagarne le cause profonde e le conseguenze politiche,
sociali e culturali.
Obiettivi cognitivi disciplinari raggiunti
La classe, a diversi livelli, ha dimostrato di:
-Conoscere i principali eventi che hanno caratterizzato la storia italiana europea e mondiale
dalla seconda metà dell’Ottocento alla metà del Novecento;
-conoscere le più significative teorie economiche, produttive e commerciali, lette in chiave
storiografica, del periodo considerato (concetti di liberismo, protezionismo, fordismo,
taylorismo).
Competenze raggiunte
La classe, a diversi livelli, ha dimostrato di:
-Saper esporre gli argomenti in modo ordinato ed esauriente;
-Saper utilizzare in modo sufficientemente accettabile il linguaggio specifico della disciplina e
comprendere i principali termini che le sono propri;
Saper analizzare negli elementi salienti i principali fenomeni storici oggetto di studio.
Capacità raggiunte
La classe, a diversi livelli, ha dimostrato di:
-Saper comprendere le relazioni tra passato e presente;
-Essere in grado di comprendere l’enorme portata di alcuni degli eventi e dei cambiamenti
storici del Novecento, valutandone l’impatto sulla società e la cultura.
Tipologia delle prove di verifica
Verifiche orali lunghe e brevi.
Mezzi e strumenti
Libro di testo integrato da appunti
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Metodologia
-Lettura ed interpretazione delle fonti.
-Lezione frontale.
-Studio del manuale in dotazione.
-Lettura ed interpretazione di documenti storiografici.
-Visione di film motivanti allo studio e di particolare interesse per la realizzazione di percorsi
multidisciplinari.
-Lettura di romanzi ambientati nei periodi oggetti di studio.
Criteri di valutazione
-Padronanza dei contenuti.
-Capacità di istituire relazioni, di cogliere la pluricasualità dei fenomeni storici, di studiare in
modo ragionato e non puramente mnemonico.
-Progressi rispetto agli obiettivi di partenza.
-Impegno mostrato durante l’anno.
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Allegato A
RELAZIONE FINALE 15 MAGGIO
Materia:
Matematica
Docente prof.ssa Daniela Vucovich
Libro di testo adottato“ Gli argomenti di matematica” vol 3° N. Dodero P. Baroncini N.
Manfredi Ghisetti e Corvi Editori
Ore di lezione effettuate fino al 15 maggio nell’anno scolastico 2011/2012:
n. ore 86 su n. ore 99 previste dal piano di studi;
si prevede di effettuare ancora 10 ore entro il giorno 9 giugno 2012.
Relazione
La classe ha partecipato con discreto interesse alle lezioni. L’impegno è stato nel complesso
sufficiente o più che sufficiente, tuttavia va sottolineato che alcuni allievi hanno studiato
soprattutto in prossimità di verifiche e non in modo continuativo. Una metà ha raggiunto una
discreta preparazione, qualche allievo anche buona. Un gruppo di alunni presenta una
preparazione sufficiente o appena sufficiente. Un piccolo gruppo, infine, presenta una
preparazione insufficiente e lacunosa o per studio alterno e superficiale o per difficoltà di
rielaborazione e di collegamento.
Obiettivi cognitivi disciplinari raggiunti
-conoscere gli enunciati dei teoremi sulle funzioni continue
-saper classificare e riconoscere i vari tipi di discontinuità di una funzione
-saper definire la derivata di una funzione in un punto
-saper interpretare geometricamente la derivata di una funzione in un punto
-comprendere il legame tra derivabilità e continuità di una funzione
-conoscere e saper utilizzare le regole di derivazione per il calcolo della derivata di una
funzione
-conoscere l'enunciato del teorema di Lagrange e la sua interpretazione geometrica
-conoscere l’enunciato del teorema di Rolle e la sua interpretazione geometrica
-saper applicare i teoremi di Rolle e di Lagrange
-saper applicare la regola di De L’Hopital
-saper definire il differenziale di una funzione ed interpretarlo geometricamente
-saper calcolare massimi, minimi e flessi di una funzione
-saper interpretare graficamente i risultati ottenuti nella fase di calcolo algebrico per lo studio
di una funzione
-conoscere la definizione di integrale indefinito di una funzione
-saper calcolare alcuni integrali immediati
-saper utilizzare il metodo di integrazione per decomposizione, per sostituzione e per parti
-conoscere la definizione di integrale definito di una funzione
-saper calcolare l'area di una superficie piana in semplici casi
Obiettivi minimi per il conseguimento di una valutazione sufficiente
-
conoscere gli enunciati dei teoremi sulle funzioni continue
saper classificare e riconoscere i vari tipi di discontinuità di una funzione
saper definire la derivata di una funzione in un punto
saper interpretare geometricamente la derivata di una funzione in un punto
conoscere e saper utilizzare le regole di derivazione per il calcolo della derivata di una
funzione
conoscere e comprendere i teoremi fondamentali del calcolo differenziale
saper applicare la regola di De L’Hopital
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-
saper calcolare massimi, minimi e flessi di una funzione
conoscere la definizione di integrale indefinito di una funzione
conoscere gli integrali immediati
saper integrare per decomposizione
conoscere la definizione di integrale definito di una funzione
saper calcolare l'area di una superficie piana in semplici casi
Contenuti
Tempi
Ripasso: grafico probabile di funzioni algebriche e trascendenti
Ripasso definizione di limite e calcolo di limiti
Funzioni continue e teoremi relativi
Punti di discontinuità di una funzione
Risoluzione approssimata di equazioni con metodo grafico
Derivata di una funzione e significato geometrico
Continuità e derivabilità
Derivate fondamentali
Teoremi sul calcolo delle derivate
Derivate successive
Equazione della tangente ad una curva
Differenziale di una funzione e significato geometrico
Teoremi fondamentali del calcolo differenziale
Regola di De L’Hopital
Massimi e minimi di una funzione
Concavità di una curva e flessi di una funzione
Studio completo di una funzione reale di variabile reale
Integrali indefiniti
Calcolo integrali indefiniti con i vari metodi
Integrale definito e significato geometrico
Formula fondamentale del calcolo integrale con esercizi
Metodi didattici
4h
4h
5h
4h
3h
7h
4h
4h
4h
2h
5h
1h
6h
2h
8h
5h
6h
2h
4h
1h
5h
Finalità
 Lezione frontale
 Trasmissione di conoscenza, concetti, modelli
teorie, tecniche, terminologia specifica
 Lezione dialogata
Acquisizione diretta e ampliamento delle
conoscenze; sviluppo della creatività, della capacità
di riflessione e di analisi; attivazione di
comportamenti partecipativi .
Mezzi e strumenti e spazi di lavoro
 Libro di testo, integrato da appunti, schematizzazione degli argomenti.
Strumenti di verifica
 prove scritte a risposta aperta e a risposta chiusa ; prove orali
Criteri di valutazione
Sono stati utilizzati quelli adottati dal Consiglio di classe
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Allegato A
RELAZIONE FINALE 15 MAGGIO
Anno sc. 2011 - 2012
Materia: CHIMICA (FISICA E ANALITICA)
Docente: prof. Domenica Pellegrini Corrado Spugnetti (ITP)
Libri di testo adottati: “Analisi Chimica Moderni Metodi Strumentali” (teoria e
strumentazione)
Autori: R. Cozzi; P. Protti Ruaro. Casa Editrice: Zanichelli.
Ore di lezione effettuate nell'anno scolastico 2011-2012 fino al 15 maggio:
n. ore 84 su n. ore 99 previste dal piano di studi; si prevede di effettuare, entro la
fine dell'anno scolastico, altre 9 ore di lezione.
Relazione
La classe 5 sez. C è composta da 19 alunni tutti provenienti dalla classe 4 sez. C dello
scorso anno scolastico.
Il comportamento assunto dalla classe si è dimostrato adeguatamente interessato nei
confronti dell’attività didattica, aperto al dialogo educativo e personale; classe non
particolarmente vivace, corretta negli atteggiamenti e nei modi sia per quanto riguarda i
rapporti tra compagni sia per quanto riguarda la relazione con il docente.
L’impegno nello studio si è rivelato costante ed approfondito solo per un gruppo ristretto
di allievi, mentre per buona parte della classe è stato discontinuo e finalizzato alle
verifiche scritte e/o orali, con risultati altalenanti ma, nel complesso, accettabili.
L’attività di laboratorio si è svolta senza difficoltà e con discreto interesse da parte degli
alunni. L’interesse per l’attività pratica ha portato alcuni allievi a cimentarsi nella
realizzazione di tesine sperimentali da presentare all’esame di stato.
Dall’analisi delle verifiche orali, scritte effettuate nel corso dell’anno scolastico, si deduce
un impegno non sempre costante per tutti e di conseguenza risultati non sempre
soddisfacenti; ciò nonostante, non è mai mancata la volontà di recuperare gli insuccessi.
Si confermano positivi i risultati per un ristretto numero di studenti. La classe mostra di
aver acquisito un grado di preparazione nel complesso sufficiente e discreto per un
gruppo di alunni.
Nel complesso si rileva un metodo di studio non sempre ordinato e riflessivo e a volte
mnemonico e scarsamente rielaborato. Solo un gruppo ristretto di alunni ha acquisito un
adeguato metodo di studio e capacità di rielaborazione personale dei contenuti proposti.
I contenuti previsti nel piano di lavoro annuale sono stati svolti senza particolari
approfondimenti a causa del limitato numero di ore di lezione a disposizione.
Gli obiettivi generali prefissati sono stati generalmente conseguiti fornendo così un
bagaglio di competenze specifiche e di base fondamentali per l’eventuale proseguimento
degli studi nell’area scientifico-tecnologica.
I criteri di valutazione adottati sono quelli contenuti nel piano di lavoro e fissati dal
consiglio di classe.
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Obiettivi cognitivi disciplinari raggiunti
-
conoscere i principi teorici che regolano le tecniche analitiche strumentali più utilizzate
conoscere la struttura e relativo funzionamento della strumentazione specifica per ciascuna
tecnica analitica
conoscere i campi applicativi più significativi di indagine qualitativa e/o quantitativa delle
singole tecniche analitiche
condurre una analisi strumentale esprimendo i risultati con sufficiente chiarezza e
coerenza.
Conoscere, comprendere ed applicare il linguaggio specifico
Obiettivi minimi per il conseguimento di una valutazione sufficiente
Lo studente deve dimostrare di:
1) conoscere in modo essenziale, anche se poco approfondito:
- le tecniche analitiche strumentali proposte
- la strumentazione utilizzata, i componenti e la relativa funzione
- le principali tecniche di separazione e purificazione
- il campo di applicazione delle tecniche strumentali studiate
2) aver acquisito una preparazione generale in chimica essenziale ma sufficiente per la
comprensione degli aspetti applicativi nell’ambito professionale
3) saper affrontare, anche se in parte guidato, i calcoli associati alle principali metodiche di
analisi
4) saper condurre, anche se con parziale autonomia, una analisi strumentale esprimendo i
risultati con sufficiente chiarezza e coerenza.
5) aver acquisito consapevolezza dei temi della sicurezza negli ambienti di lavoro e dei rischi
associati alle attività di laboratorio.
6) aver acquisito una sufficiente conoscenza e comprensione del linguaggio specifico
Contenuti
Modulo di introduzione ai metodi ottici :
elettromagnetico, classificazione delle regioni spettrali.
onde
elettromagnetiche,
spettro
Modulo n°1: Spettrofotometria di assorbimento molecolare UV- VIS (generalità, orbitali
molecolari e transizioni elettroniche; legge di Lambert – Beer; schema a blocchi di uno
spettrofotometro UV-VIS; strumentazione: sorgenti, monocromatori (prismi e reticoli),
rivelatore (fotomoltiplicatore); strumenti monoraggio e a doppio raggio; analisi qualitativa e
quantitativa. Esercitazioni di laboratorio inerenti ai contenuti del modulo.
Modulo n°2: Spettrofotometria di assorbimento atomico ( assorbimento atomico dell’energia
radiante, relazione tra AA e concentrazione; schema a blocchi di uno spettrofotometro di
assorbimento atomico; strumentazione: sorgenti (lampada a catodo cavo e scarica in
radiofrequenza), atomizzatori e metodi di atomizzazione, tipi di fiamma, monocromatori e
rivelatori. Spettrofotometria di emissione atomica (teoria, strumentazione). Esercitazioni di
laboratorio inerenti ai contenuti del modulo.
Modulo n°3: Spettrofotometria IR (generalità, interpretazione quantistica e vibrazioni
molecolari. Spettri IR e parametri caratteristici delle bande IR. Strumentazione:
spettrofotometri a dispersione, schema a blocchi, sorgenti, monocromatori, rivelatori. Metodi di
analisi: analisi qualitativa, dispositivi per la preparazione dei campioni). Esercitazioni di
laboratorio inerenti ai contenuti del modulo.
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Modulo n°4: elettrochimica (Potenziometria: elettrodi e potenziali di elettrodo. Classificazione
degli elettrodi: prima, seconda, terza e quarta specie. Calcolo dei potenziali di elettrodo: legge
di Nernst. Celle galvaniche o pile. Potenziali standard di ossidoriduzione. Calcolo della tensione
teorica (f.e.m.) di una pila.
Elettrodi di riferimento: a calomelano, a Ag/AgCl; elettrodo per la misura del pH: elettrodo a
vetro (principio di funzionamento, potenziale di membrana e potenziale dell’intera catena
elettrodica). Elettrodi iono-selettivi e gas-selettivi, biosensori.
Esercitazioni di laboratorio inerenti ai contenuti del modulo.
Modulo
Modulo
Modulo
Modulo
n°1
n°2
n°3
n°4
durata
durata
durata
durata
n°
n°
n°
n°
ore:
ore:
ore:
ore:
25 (compreso modulo introduttivo)
25
20
23
Mezzi, strumenti e spazi di lavoro
• Libri di testo integrati da appunti, dispense, schematizzazione degli argomenti, percorsi
costruiti in classe.
Strumenti di verifica
 Libri di testo, integrati da appunti, schematizzazione degli argomenti, percorsi costruiti in
classe.
 Fotoriproduzione di specifici argomenti tratti da testi di consultazione.
 Laboratori di chimica.
Criteri di valutazione
Sono stati utilizzati quelli adottati dal Consiglio di classe.
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Allegato A
RELAZIONE FINALE 15 MAGGIO
a.s. 2011 / 2012
Materia: Processi e Tecnologie Chimiche industriali
Docente: prof. ssa Domenica Pellegrini
Libri di testo adottati: “Tecnologie Chimiche Industriali” Di Pietro S. ed. HOEPLI
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2011/12 fino al 15 maggio:
n. ore 55 su n. ore 66 previste dal piano di studi; si prevede di effettuare, entro la
fine dell'anno scolastico, altre 7 ore di lezione.
Andamento didattico disciplinare della classe
La classe 5 sez. C è composta da 19 alunni tutti provenienti dalla classe 4 sez. C dello
scorso anno scolastico.
Il comportamento assunto dalla classe si è dimostrato adeguatamente interessato nei
confronti dell’attività didattica, aperto al dialogo educativo e personale; classe non
particolarmente vivace, corretta negli atteggiamenti e nei modi sia per quanto riguarda i
rapporti tra compagni sia per quanto riguarda il rapporto con il docente.
L’impegno nello studio si è rivelato costante ed approfondito solo per un gruppo ristretto
di allievi, mentre per buona parte della classe è stato discontinuo e finalizzato alle
verifiche scritte e/o orali, con risultati tuttavia nel complesso accettabili.
Dall’analisi delle verifiche orali, scritte effettuate nel corso dell’anno scolastico, si deduce
un impegno non sempre costante per tutti e di conseguenza risultati non sempre
soddisfacenti; ciò nonostante, non è mai mancata la volontà di recuperare gli insuccessi.
Si confermano positivi i risultati per un ristretto numero di studenti. La classe mostra di
aver acquisito un grado di preparazione nel complesso sufficiente e discreto per un
gruppo di alunni.
Nel complesso si rileva un metodo di studio non sempre ordinato e riflessivo e talvolta
mnemonico e scarsamente rielaborato. Solo un gruppo ristretto di alunni ha acquisito un
adeguato metodo di studio.
I contenuti previsti nel piano di lavoro annuale sono stati svolti senza particolari
approfondimenti a causa del limitato numero di ore di lezione a disposizione.
Gli obiettivi generali prefissati sono stati generalmente conseguiti fornendo così un
bagaglio di competenze specifiche e di base fondamentali per l’eventuale proseguimento
degli studi nell’area scientifico-tecnologica.
I criteri di valutazione adottati sono quelli contenuti nel piano di lavoro e fissati dal
consiglio di classe.
Obiettivi cognitivi disciplinari
 inserirsi con adeguate competenze nell'industria chimica ed operare con diversi gradi di
responsabilità nell'ambito della produzione, fornendo corretti elementi di valutazione
sugli aspetti chimici, chimico-fisici, economici ed impiantistici di un processo chimico;
 interpretare e realizzare lo schema di un processo chimico, valutando l'efficacia di un
sistema di regolazioni automatiche;

partecipare a lavori di equipe nella progettazione di apparecchiature industriali;
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
comunicare, con proprietà di linguaggio tecnico, con gli specialisti di informatica ed
automazione.
Obiettivi minimi per il conseguimento di una valutazione sufficiente
Lo studente deve dimostrare di:

saper utilizzare un linguaggio tecnico adeguato;

acquisire un solido metodo di studio del processo chimico che permetta di accostarsi in
modo autonomo a qualunque tipo di processo industriale

adeguare la propria preparazione allo sviluppo delle nuove tecnologie;

saper tracciare semplici schemi di processo relativi ai processi studiati.
Contenuti
Modulo 1: Estrazione: solido – liquido e liquido – liquido
Contenuti: Estrazione solido – liquido: generalità, lisciviazione ad uno stadio discontinua e
continua, lisciviazione a stadi multipli in equicorrente e in controcorrente, apparecchiature per
la lisciviazione. Estrazione liquido – liquido: generalità, diagramma triangolare, estrazione ad
uno stadio discontinua e continua, apparecchiature per l’estrazione liquido – liquido.
Obiettivi: descrivere i principi dell’estrazione e le principali applicazioni industriali. Descrivere i
parametri operativi e la loro influenza sull’operazione. Descrivere le principali apparecchiature
industriali utilizzate nell’estrazione
Modulo 2: Distillazione
Contenuti: generalità, tensione di vapore, legge di Raoult, temperatura di ebollizione,
diagramma di equilibrio, miscele azeotropiche, curva di equilibrio. Metodi di distillazione:
distillazione semplice, frazionata (rettifica), azeotropica ed estrattiva.
Obiettivi: applicare le leggi di Clausius – Clapeyron e di Raoult per il calcolo delle temperature
di ebollizione di liquidi puri e di miscele. Determinare analiticamente le composizioni di
equilibrio liquido vapore per miscele ideali. Interpretare i vari tipi di diagrammi di
equilibrio/vapore per la valutazione delle composizioni di equilibrio.Descrivere gli aspetti
principali della distillazione in singolo stadio. Descrivere le caratteristiche costruttive delle
colonne a piatti. Descrivere le tecniche di distillazione discontinua, azeotropica ed in corrente di
vapore
Modulo 3:Trattamenti fisici e chimici per la depurazione delle acque per uso civile e
industriale
Contenuti: generalità sulle acque, definizioni, caratteristiche. Trattamenti fisici:
sedimentazione, filtrazione, degasaggio, distillazione, congelamento, osmosi inversa.
Trattamenti chimici: neutralizzazione, ossidazione, riduzione, addolcimento per precipitazione,
coagulazione (meccanismo, agenti coagulanti, potabilizzazione, allontanamento dei
fosfati).Trattamento con scambiatori di ioni: aspetti teorici, caratteristiche delle resine,
processi di trattamento con resine.
Obiettivi: descrivere le caratteristiche delle acque civili ed industriali. Conoscere i principali
metodi per determinare la domanda di ossigeno. Descrivere i trattamenti fisici e chimici delle
acque civili ed industriali.
Secondo Quadrimestre
Modulo 4: Petrolio
Contenuti: generalità, lavorazione del petrolio greggio, frazionamento del petrolio, cracking di
frazioni del petrolio, cracking catalitico, reforming di frazioni del petrolio, benzine, cheroseni,
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gasoli, oli combustibili, lubrificanti minerali. Materie prime derivate dal petrolio: etilene,
acetilene, propilene, gas di sintesi.
Obiettivi: descrivere le principali caratteristiche del petrolio e delle sue frazioni. Descrivere i
processi di formazione dei giacimenti petroliferi. Descrivere i cicli di lavorazione del grezzo per
ottenere determinati prodotti finiti. Descrivere i processi di trattamento delle acque di scarico
di raffineria
Modulo 5: Produzione di alcune sostanze chimiche di base (Ammoniaca – acido
nitrico)
Contenuti: Ammoniaca, generalità, cinetica della reazione, termodinamica della reazione,
processi industriali (Haber – Bosch – Mittasch, Fauser Montecatini). Acido nitrico: generalità,
cinetica e termodinamica della reazione, processi industriali.
Obiettivi: descrivere le caratteristiche generali, economiche e commerciali di ogni produzione.
Descrivere le caratteristiche di materie prime e prodotti e i relativi parametri analitici.
Descrivere gli aspetti termodinamici e cinetici delle principali reazioni implicate. Descrivere le
variabili operative e la loro influenza sulle varie fasi del processo. Descrivere le parti che
compongono il ciclo produttivo del processo e leggere ed interpretare i relativi schemi di
processo. Descrivere le problematiche ambientali del ciclo produttivo e le tecniche per
minimizzare le emissioni. Descrivere la pericolosità e la nocività delle sostanze implicate nei
processi
Tempi
Modulo
Modulo
Modulo
Modulo
n°1
n°2
n°3
n°4
durata
durata
durata
durata
n°
n°
n°
n°
ore:
ore:
ore:
ore:
15
20
18
10
Mezzi, strumenti e spazi di lavoro
 Libri di testo, integrati da appunti, dispense, schematizzazione degli argomenti
Strumenti di verifica
 Prove scritte strutturate a risposta aperta
 prove orali
Criteri di valutazione
Sono stati utilizzati quelli adottati dal Consiglio di Classe.
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RELAZIONE FINALE 15 MAGGIO
Classe 5^C settore chimico- biologico
ANNO SC. 2011 – 2012
MATERIA: BIOTECNOLOGIE
DOCENTE: prof. SEBASTIANA CIMINO
LIBRI DI TESTO ADOTTATI: -
Biotecnologie e chimica delle fermentazioni
A. Tagliaferro – C. Grande
Ed. Zanichelli
- Microbiologia: principi e tecniche
Maria Grazia Fiorin
Edi-Ermes Scuola
- Dispensa con approfondimenti di Biotecnologie
ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL'ANNO SCOLASTICO 2011 - 2012 FINO AL 15
MAGGIO
N. ore 106 su n. ore 120 previste dal piano di studi; si prevede di effettuare, entro la fine
dell'anno scolastico, altre 14 ore di lezione.
OBIETTIVI COGNITIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
- Conoscere il significato e i campi di applicazione della disciplina
- Comprendere le potenzialità di sviluppo e l'importanza a livello economico delle biotecnologie
- Comprendere le problematiche relative alle produzioni industriali che utilizzano microrganismi
- Conoscere le caratteristiche del genoma batterico
- Conoscere e comprendere i meccanismi attraverso i quali i batteri modificano il loro corredo
genetico
- Conoscere alcune delle principali tecniche utilizzate per ottenere microrganismi e cellule
modificati
- Conoscere e comprendere i meccanismi di alcuni processi di produzione in vari campi
applicativi
OBIETTIVI
- Conoscere
- Conoscere
- Conoscere
- Conoscere
MINIMI PER IL CONSEGUIMENTO DI UNA VALUTAZIONE SUFFICIENTE
gli aspetti fondamentali di un processo biotecnologico
e comprendere i fenomeni principali della genetica batterica
le principali tecniche di miglioramento genetico
alcuni esempi di applicazioni delle biotecnologie alle produzioni industriali
RELAZIONE
(PARTECIPAZIONE,
PREPARAZIONE RAGGIUNTA)
COMPORTAMENTO,
INTERESSE,
IMPEGNO,
La classe 5^C è costituita da 19 allievi, 8 maschi e 11 femmine, tutti provenienti dalla classe
4^C. La classe ha partecipato alle lezioni in maniera attenta, alcuni alunni attivamente,
mostrando spiccato interesse nei confronti della disciplina; hanno mostrato curiosità ed hanno
posto talvolta quesiti interessanti, favorendo l’approfondimento di dettagli di loro interesse.
Il comportamento è stato sempre molto corretto; accettabili i momenti di vivacità; positivo il
rapporto degli allievi con gli insegnanti. Adeguato l’impegno, anche se finalizzato soprattutto
ai momenti di verifiche orali e scritte.
Gli obiettivi prefissati all’inizio dell’anno scolastico sono stati conseguiti in maniera molto
diversificata, naturalmente in base alle capacità dei singoli alunni ed all’impegno profuso nel
corso dell’anno scolastico: accettabile la preparazione della maggior parte degli allievi; discreta
o buona per un piccolo gruppo.
Le lezioni sono state effettuate con l’ausilio dei libri di testo, della dispensa, ricca di
approfondimenti e di percorsi proposti in power-point; è stato dato spazio agli interventi degli
allievi, puntando così particolarmente l’attenzione su quegli argomenti di loro interesse.
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E’ stato effettuato uno stage teorico pratico, della durata di 12 ore, presso la Facoltà di
Biotecnologie di Brescia; è stata in tal modo offerta agli allievi l’opportunità di eseguire delle
interessanti e innovative esperienze in ambito Biotecnologico (PCR, Elettroforesi del DNA,
analisi di polimorfismi), che richiedono apparecchiature non disponibili nei nostri laboratori.
Altrettanto interessante ed attuale è stata la partecipazione ad un convegno sulle cellule
Staminali presso l’IFOM di Milano.
Per la valutazione si è tenuto conto dei risultati delle verifiche scritte ed orali, nonché
dell’impegno ed interesse profusi da parte di ciascun allievo e dei progressi registrati nel corso
dell’anno scolastico.
Alla data del 15 Maggio il programma è stato parzialmente completato, manca la parte relativa
alle produzioni industriali, essenziale a garantire i collegamenti di carattere pluridisciplinari;
questa parte verrà svolta entro la fine dell’anno scolastico.
CONTENUTI
MODULO N°1: ACIDI NUCLEICI
Nucleotidi. Struttura e funzione del DNA. Struttura e funzione dell’RNA: messaggero, transfer
e ribosomiale. Codice genetico.
Replicazione del DNA e discontinuità dei geni eucarioti. Replicazione del DNA batterico. Sintesi
dell’RNA.
Biosintesi proteica e relative fasi: attivazione, iniziazione, allungamento e interruzione della
catena.
Meccanismi di regolazione dell’espressione genica nei procarioti: enzimi inducibili e costitutivi,
curva diauxica, operon lattosio e triptofano.
Meccanismi di regolazione dell’espressione genica negli eucarioti: a livello dei geni presenti nel
DNA, mediante splicing, a livello della trascrizione, a livello della traduzione e dell’attività degli
enzimi. Differenze procarioti-eucarioti nell’espressione dei geni.
MODULO N°2: GENETICA MICROBICA
Le Mutazioni geniche: inserzione, delezione e sostituzione. Mutanti auxotrofi, resistenti e
costitutivi. Tecniche di selezione dei mutanti e di miglioramento dei ceppi.
Meccanismi di Ricombinazione nei batteri: trasformazione, coniugazione e
trasduzione
(specializzata e generalizzata). Geni mobili: sequenze d’inserzione e trasposoni.
MODULO N°3: EVOLUZIONE E PROBLEMATICHE DELLE BIOTECNOLOGIE
Storia, principi e finalità delle biotecnologie. I settori interessati alle biotecnologie:
farmacologia, medicina, agricoltura, zootecnia, veterinaria, bioindustria (chimica e alimentare)
e ambiente. Vantaggi e rischi delle biotecnologie.
MODULO N°4: INGEGNERIA GENETICA
Tecniche del DNA ricombinante:
Ricerca del gene: enzimi di restrizione, trascrittasi inversa e macchina del gene.
Isolamento del gene; PCR ed Elettroforesi del DNA
Scelta del vettore: plasmidi, fagi, cosmidi e YAC.
Tecnologie di trasferimento genico: elettroporazione, metodo balistico, fusione dei protoplasti,
Agrobacterium tumefaciens, microiniezione, PEG, transfezione e trasformazione.
*Esempi di applicazione delle biotecnologie in campo vegetale (OGM) ed in campo animale
(Clonazione ed animali transgenici).
* Modulo N°5: LE PRODUZIONI INDUSTRIALI
(Biochimismo e microrganismi utilizzati)
Produzione di: biogas, etanolo, aminoacidi (lisina), yogurt e antibiotici (penicillina)
* Moduli da svolgere entro la fine dell’anno scolastico
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TEMPI
Modulo
Modulo
Modulo
Modulo
Modulo
1:
2:
3:
4:
5:
35 ore
30 ore
6 ore
35 ore
14 ore
MEZZI E STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO
•
Libri di testo integrati da appunti, dispense, schematizzazione degli argomenti, percorsi
multimediali
•
Fotoriproduzione di specifici argomenti tratti da riviste del settore
STRUMENTI DI VERIFICA

prove scritte strutturate e semistrutturate: a risposta aperta e a risposta chiusa
(a risposta fissa, a scelta multipla, a collegamento e a completamento)

prove orali
CRITERI DI VALUTAZIONE
Sono stati utilizzati quelli adottati dal Consiglio di classe.
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Allegato A
RELAZIONE FINALE 15 MAGGIO
Classe 5^A settore chimico- biologico
ANNO SC. 2011 – 2012
MATERIA: MICROBIOLOGIA SPECIALE E LABORATORIO
DOCENTE: prof. SEBASTIANA CIMINO – STEFANIA ROLLO
LIBRI DI TESTO ADOTTATI:
- Microbiologia: Principi e tecniche – M.G. Fiorin - Edi-Ermes scuola
- Conoscenze e applicazioni di Microbiologia speciale – A. Pavone e R. Paolucci –
Zanichelli
- Dispensa di Microbiologia alimentare ed ambientale
- Dispensa di Laboratorio
ORE DI LEZIONE EFFETTUATE NELL'ANNO SCOLASTICO 2011-2012 FINO AL 15 MAGGIO
n. ore 116 su n. ore 130 previste dal piano di studi; si prevede di effettuare, entro la fine
dell'anno scolastico, altre 14 ore di lezione.
OBIETTIVI COGNITIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
- Conoscere la struttura ed il ciclo riproduttivo dei virus
- Apprendere le problematiche e le tecniche relative alla determinazione della qualità igienica
dell’acqua potabile e di superficie
- Conoscere e comprendere le modalità attraverso le quali avviene la depurazione biologica
dei reflui
- Apprendere le problematiche di natura microbiologica dell’aria
- Conoscere i metodi di campionamento, di analisi e di controllo della carica microbica dell’aria
- Comprendere il ruolo dei microrganismi nelle trasformazioni biogeochimiche
- Conoscere i metodi di campionamento e di analisi delle popolazioni microbiche del suolo
- Saper illustrare l’azione dei microrganismi sugli alimenti
- Conoscere gli aspetti della microbiologia applicata ai cicli di produzione, trasformazione e
conservazione di alcuni prodotti alimentari per il controllo della qualità
- Saper eseguire metodiche ufficiali di analisi degli alimenti.
OBIETTIVI MINIMI PER IL CONSEGUIMENTO DI UNA VALUTAZIONE SUFFICIENTE
- Conoscere la struttura ed il ciclo riproduttivo dei virus
- Conoscere le principali trasformazioni biogeochimiche
- Conoscere i microrganismi coinvolti nei processi di depurazione
- Conoscere il ruolo dei microrganismi sulle trasformazioni alimentari
- Saper comunicare, sia in forma scritta sia in forma orale, i risultati di un’analisi
microbiologica
RELAZIONE
(PARTECIPAZIONE,
PREPARAZIONE RAGGIUNTA)
COMPORTAMENTO,
INTERESSE,
IMPEGNO,
La classe 5^C è costituita da 19 allievi, 8 maschi e 11 femmine, tutti provenienti dalla classe
4^C. Lo svolgimento dell’attività didattica è stato gestito secondo le direttive indicate nel
piano di lavoro annuale; la classe ha partecipato alle lezioni in maniera attenta, alcuni alunni
attivamente, offrendo spunti utili e interessanti per eventuali approfondimenti; ha mostrato un
discreto interesse sia per la componente teorica che pratica della disciplina.
In laboratorio un gruppo di alunni ha operato seguendo scrupolosamente le norme di
sicurezza e con accettabile precisione, mentre un altro gruppo non sempre è stato autonomo
nella gestione delle attività pratiche.
Il comportamento è stato sempre molto corretto e irreprensibile, con accettabili momenti di
vivacità; positivo il rapporto degli allievi con gli insegnanti.
Pagina 29 di 80
Accettabile l’impegno profuso dalla maggior parte degli alunni, anche se finalizzato ai momenti
di verifiche orali e scritte. L’acquisizione dei contenuti, per alcuni allievi, è stata spesso di tipo
mnemonico, manifestando difficoltà ad operare opportuni collegamenti con gli armenti trattati
negli anni scolastici precedenti.
Nel corso dell’anno scolastico, in alcuni momenti, è stato effettuato un rallentamento nello
svolgimento del programma, per consentire agli allievi in difficoltà di recuperare.
Gli obiettivi prefissati all’inizio dell’anno scolastico sono stati conseguiti in maniera molto
diversificata, naturalmente in base alle capacità dei singoli alunni ed all’impegno profuso nel
corso dell’anno scolastico: alcuni allievi hanno acquisito una buona preparazione, altri hanno
riportato valutazioni accettabili, mentre la preparazione di alcuni risulta frammentaria a causa
di un impegno alterno.
Le lezioni sono state effettuate con l’ausilio dei libri di testo, delle dispense di laboratorio e
teoria e di percorsi proposti in power-point; è stato dato spazio agli interventi degli allievi,
puntando così particolarmente l’attenzione su quegli argomenti di loro interesse.
Per la valutazione si è tenuto conto dei risultati delle verifiche scritte ed orali, nonché
dell’impegno ed interesse profusi da parte di ciascun allievo e dei progressi registrati nel corso
dell’anno scolastico.
Alla data del 15 Maggio il programma è stato quasi completato, manca solo una componente
teorica relativa ai processi di depurazione delle acque reflue ed una di laboratorio sull’analisi
microbiologica del latte, argomenti che verranno svolti entro la fine dell’anno scolastico.
CONTENUTI
MODULO 1: I VIRUS
Scoperta dei virus. Architettura dei virus: struttura del nucleocapside e del pericapside;
genoma virale. Ciclo riproduttivo dei virus: adsorbimento, penetrazione, replicazione,
maturazione e rilascio delle particelle virali. Persistenza dei virus nelle cellule ospiti: lisogenia,
latenza e trasformazione. Risposta delle cellule alle infezioni virali. Cenni sui criteri di
classificazione. Prioni. Cenni sui virus dell'Epatite e dell'AIDS.
LABORATORIO
Metodiche per la coltivazione dei virus: allestimento di colture cellulari.
MODULO 2: MICROBIOLOGIA DEL SUOLO
Pedogenesi. Costituenti del terreno. Caratteristiche del suolo: proprietà fisiche, chimiche e
biologiche del terreno (umificazione, mineralizzazione e fissazione dell'azoto atmosferico).
Microrganismi del suolo: batteri, cianobatteri, attinomiceti, funghi, microalghe e protozoi.
Ciclo del carbonio, dell'azoto e dell’ossigeno.
LABORATORIO
Analisi microbiologica del suolo: tecniche di campionamento, ricerca degli eterotrofi aerobi,
ricerca dei cellulosolitici aerobi, ricerca dei microrganismi ammonificanti, ricerca dei coliformi
totali e fecali, ricerca di lieviti e muffe, ricerca degli streptococchi fecali.
MODULO 3: MICROBIOLOGIA DELL’ARIA
Caratteristiche generali e composizione dell'aria. Microrganismi dell'aria. Biomonitoraggio
LABORATORIO
Controllo microbiologico dell’aria in ambienti confinati: campionamento passivo (I.M.A.),
campionamento attivo (SAS), ricerca mesofili e muffe.
MODULO 4: MICROBIOLOGIA DEGLI ALIMENTI
Classificazione e composizione degli alimenti, igiene degli alimenti, contaminazioni microbiche.
Alterazione degli alimenti: cause di alterazione, fisico-chimiche e biologiche.
Modificazioni operate dai microrganismi sugli alimenti: modificazioni sui composti azotati e sui
composti inazotati (carboidrati e lipidi).
Fattori che influenzano la microbiologia degli alimenti: temperatura, umidità e pressione
osmotica, presenza o assenza di ossigeno e presenza di sostanze chimiche.
Pagina 30 di 80
La conservazione degli alimenti; metodi di conservazione: active packaging, trattamenti termici
(alte e basse temperature), mediante essiccamento, per mezzo di composti chimici (cenni),
affumicamento.
LABORATORIO
Microbiologia degli alimenti: determinazione analitica dei principali gruppi di microrganismi
contaminanti gli alimenti (carica mesofila e psicrofila, Coliformi, Salmonell, Stafilococchi
patogeni, microrganismi sporigeni, Muffe e Lieviti)
IL LATTE
Definizione chimico-organolettica e fattori che influenzano la composizione del latte.
Composizione: proteine, zuccheri, lipidi, sali minerali, enzimi e vitamine.
Alterazioni della composizione del latte.
Microrganismi del latte: batteri lattici, propionici, enterici, butirrici; lieviti e muffe.
Conservazione del latte: pastorizzazione, sterilizzazione, omogenizzazione e microfiltrazione.
*LABORATORIO
Analisi microbiologica del latte crudo: determinazione della carica batterica mesofila, psicrofila,
termofila e termodurica; colimetria; ricerca dello S.aureus; ricerca di antibiotici; prova della
reduttasi; ricerca di antibiotici nel latte.
Analisi microbiologica del latte pastorizzato: fosfatasi, carica microbica totale a 32°C e a 55°C,
colimetria e numerazione della flora psicrofila.
* MODULO 5: MICROBIOLOGIA DELL’ACQUA
Importanza dell’acqua negli organismi viventi e come veicolo di malattie infettive.
Inquinamento delle acque superficiali: inquinamento da sostanze non tossiche; inquinamento
chimico, fisico e biologico. Eutrofizzazione: meccanismo e conseguenze. La misura
dell’inquinamento ed i parametri microbiologici.
Microrganismi e depurazione biologica delle acque reflue: processo aerobico a fanghi attivi;
processo anaerobico; rimozione dei composti azotati e fosforati.
* Moduli da svolgere entro la fine dell’anno scolastico
LABORATORIO
Analisi microbiologica delle acque destinate al consumo umano: ricerca e significato dei
parametri C1, C2,C3, C4 con metodo MPN e MF.
TEMPI
Modulo
Modulo
Modulo
Modulo
Modulo
1:
2:
3:
4:
5:
32 ore
20 ore
6 ore
32 ore
30 ore
MEZZI E STRUMENTI E SPAZI DI LAVORO
•
Libri di testo integrati da appunti, dispense, schematizzazione degli argomenti
•
Fotoriproduzione di specifici argomenti tratti da riviste del settore
STRUMENTI DI VERIFICA

prove scritte strutturate e semistrutturate: a risposta aperta e a risposta chiusa
(a risposta fissa, a scelta multipla, a collegamento e a completamento)

Prove scritte a risposta aperta

prove orali
CRITERI DI VALUTAZIONE
Sono stati utilizzati quelli adottati dal Consiglio di classe.
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Allegato A
RELAZIONE FINALE 15 MAGGIO
a.s.
Materia:
2011 / 2012
IMPIANTI DI BIOTECNOLOGIE
Docente:
prof. ssa
Squitieri Maria;
Libri di testo adottati:
“ Biotecnologie e chimica delle fermentazioni ”
aa. Tagliaferri - Grande ; ed. Zanichelli .
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2011/12 fino al 15 maggio:
n. ore 52 su n. ore 66 previste dal piano di studi;
inoltre si prevede di effettuare altre 7 ore fino al 9 giugno.
Andamento didattico disciplinare della classe
La classe è composta da 19 alunni, tutti provenienti dalla classe 4 sez. C. Cinque di questi
allievi hanno iniziato il loro percorso di studio professionale chimico-biologico in III, in quanto
provenienti da altri Istituti. Nonostante le carenze e le lacune di base nelle materie
professionalizzanti, sono riusciti a recuperare (qualcuno in modo considerevole) le lacune
evidenziate e ad inserirsi bene nel gruppo classe.
Il comportamento assunto dagli allievi si è dimostrato in molti casi disinteressato nei confronti
dell’attività didattica, poco interattivo e non molto aperto al dialogo educativo e personale,
eccetto che per un piccolo gruppo di studenti.
La classe presenta un sufficiente livello di conoscenze sia generali che specifiche acquisite
durante il precedente ciclo di studi. Risultano adeguati il livello di attenzione e la capacità di
concentrazione della maggior parte degli alunni. L’impegno nello studio si è rivelato
generalmente costante e solo per un gruppo molto ristretto di allievi è stato discontinuo ed
insufficiente.
La rilevazione dei livelli di partenza della classe ha evidenziato, attraverso la discussione su
argomenti riguardanti concetti fondamentali della chimica, una sufficiente preparazione di base
per la maggioranza, anche se esiste un terzo degli allievi, per il quale è risultato carente il
grado di attenzione nel corso delle attività didattiche e nella rielaborazione autonoma dei
contenuti proposti. A partire dal II quadrimestre, il livello di qualche alunno è migliorato, tanto
da essere in grado di utilizzare un linguaggio più tecnico e scientifico; di essere capace di
schematizzare in modo semplice i principali impianti impiegati per le sintesi biotecnologiche.
In definitiva, tutta la classe presenta un sufficiente andamento didattico-disciplinare.
Obiettivi cognitivi disciplinari raggiunti





conoscere e comprendere la tipologia e le caratteristiche specifiche dei fermentatori;
conoscere e comprendere la tipologia del controllo di processo e della strumentazione
adottata;
conoscere e comprendere le principali tecniche usate per la separazione e la
purificazione dei prodotti biotecnologici;
comprendere e descrivere, con linguaggio appropriato e con l’utilizzazione di schemi a
blocchi, un impianto biotecnologico;
essere consapevoli dei problemi della sicurezza nell’ambiente di produzione.
Obiettivi minimi per il conseguimento di una valutazione sufficiente
Lo studente deve dimostrare di:

affrontare lo studio quantitativo dei reattori biologici;
Pagina 32 di 80

affrontare semplici problemi di modellazione;

acquisire informazioni sulla configurazione e sulle caratteristiche costruttive di alcuni tipici
impianti biotecnologici impiegati nell’industria;

acquisire un solido metodo di studio del processo biotecnologico che permetta di accostarsi
in modo autonomo a qualsivoglia processo;

adeguare la propria preparazione allo sviluppo delle nuove tecnologie.
Contenuti
MOD. 1 : GENERALITÀ SUI FERMENTATORI
 Le materie prime
I costi delle materie prime
Le fonti delle materie prime
Composizione delle materie prime
Trattamenti delle materie prime
Stechiometria della biomassa
Materie prime e produzioni industriali
 Le fasi di produzione
Preparazione dell’inoculo
Sterilizzazione del mezzo di coltura
La fermentazione
Estrazione e purificazione dei prodotti
I processi biotecnologici
 Il fermentatore
L’impianto biotecnologico
Il fermentatore
Classificazione dei fermentatori
MOD. 2 : ESEMPI DI FERMENTATORI: STRUMENTI E CONTROLLI DI PROCESSO
 Tipi di fermentatori
Sterilizzazione
Sistemi antischiuma
L’ossigeno nelle trasformazioni aerobie
Raffreddamento della biomassa
Configurazione di un impianto
Configurazioni di bioreattori e sistemi di agitazione
Tipologie di fermentatori
 Misure e controlli nei processi biotecnologici
Il monitoraggio di un processo biotecnologico
Teorie sui metodi di monitoraggio
Il processo biotecnologico come insieme di misure e controlli
MOD. 3 : SEPARAZIONE DEI PRODOTTI
 Tecniche di estrazione, purificazione e controllo analitico dei prodotti
Filtrazione
Centrifugazione
Lisi delle cellule
Estrazione liquido-liquido
Recupero dei solventi
Cristallizzazione
Essiccamento.
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MOD. 4 : PRODUZIONI BIOTECNOLOGICHE

Nel settore ecologico:
Trattamenti aerobici ed anaerobici per la depurazione di acque reflue civili ed industriali.
Produzione di biogas*.

Nell'industria alimentare*:
Produzione di vino, yogurt, birra.

Nell'industria chimica:
Produzione di etanolo, acido lattico, acido citrico, amminoacidi (lisina e glutammato) e
antibiotici (penicillina G).
Tempi
Modulo
Modulo
Modulo
Modulo
n°1
n°2
n°3
n°4
durata
durata
durata
durata
n°
n°
n°
n°
ore:
ore:
ore:
ore:
15
15
12
24
Metodi di insegnamento
Metodi didattici
Lezione frontale
Lezione dialogata
Ricerca guidata individuale
Finalità
Trasmissione di conoscenze, concetti,
modelli, teorie, tecniche e terminologia
specificaì
Acquisizione diretta e ampliamento delle
conoscenze; sviluppo della capacità di
riflessione e di analisi; attivazione di
comportamenti partecipativi.
Scoprire analogie, individuare legami
funzionali, ricostruire strutture sistemiche e
processi dinamici.
Mezzi, strumenti e spazi di lavoro
 Libri di testo, integrati da appunti, dispense, schematizzazione degli argomenti, percorsi
costruiti in classe;
 Testi di consultazione e di lettura reperibili nella biblioteca d’Istituto;
 Internet;
Strumenti di verifica
 Prove scritte strutturate e semistrutturate a risposta aperta e a risposta chiusa (con scelta
multipla );
 prove orali;
Criteri di valutazione
Sono stati utilizzati quelli adottati dal Consiglio di Classe.
Pagina 34 di 80
Allegato A
RELAZIONE FINALE 15 MAGGIO
Anno sc. 2011 - 2012
Materia: Lingua Inglese
Docente: prof. Rossella Baroni
Libri di testo adottati: : M. Cumino, Right Now, vol 2, O.U.P., corredato di eserciziari, CD
audio e CD-ROM
Grammatica in adozione: Activating Grammar, Longman.
Testo di microlingua in adozione: P. Briano, A matter of Life Chemistry and Microbiology,
Edisco
Dizionario bilingue e, occasionalmente, dizionario monolingue.
Ore di lezione effettuate nell'anno scolastico 2011-2012 fino al 15 maggio:
n. ore 71su n. ore 85 previste dal piano di studi; si prevede di effettuare, entro la
fine dell'anno scolastico, altre14 ore di lezione.
Relazione
La classe è composta di 19 alunni; dagli elementi di giudizio raccolti si delinea un quadro
complessivo che evidenzia un livello cognitivo globale abbastanza adeguato, un sufficiente
possesso delle abilità minime trasversali e una preparazione linguistica sufficiente per una
classe quinta.
Dal punto di vista comportamentale, i ragazzi sono sempre stati corretti, generalmente attenti
e abbastanza motivati allo studio. Ci sono naturalmente diversificazioni, anche notevoli,
all’interno della classe, ma globalmente quasi tutti gli studenti sono stati partecipi e hanno
rispettato le consegne. Lo studio a casa tuttavia è risultato, a volte, poco approfondito e,
soprattutto, non continuativo per un buon gruppo di alunni.
Si è sempre mantenuto un contatto con le famiglie che hanno avuto la possibilità di consultare
il portfolio delle competenze individuali dei loro figli ed essere così informati regolarmente sulle
competenze e sui progressi acquisiti.
Sono state impiegate le seguenti strategie per lo sviluppo delle varie abilità:
 Impiego di diversi approcci multisensoriali per soddisfare gli stili cognitivi diversi degli
studenti (per esempio, apprendimento visivo, uditivo, cinestetico, intelligenze multiple,
ecc.);
 Sviluppo dell’atteggiamento di cooperazione tra pari, attraverso lavori a piccoli gruppi, a
coppie, a squadre;
 Schede di potenziamento e recupero
 Drammatizzazioni, anche minime, per lo sviluppo di tutte le abilità, per l’espressività e
per la capacità di relazione;
 Attenzione alle caratteristiche cognitive, affettive e relazionali di ciascun studente;
 Autovalutazione da parte degli studenti e osservazione da parte dell’insegnante, di ogni
singolo studente o di un gruppetto alla volta come base di riflessione sistematica e
ripianificazione del lavoro didattico in base ai progressi degli studenti.
Sono state avviate attività di recupero e di sostegno attraverso studio individuale per colmare
le lacune di alcuni studenti
Obiettivi cognitivi disciplinari raggiunti
Per quanto riguarda gli obiettivi educativi dell’area comportamentale dell’area socio-affettiva
si fa riferimento a quanto stabilito nel POF e a quelli rilevati nei C.d.C. in rapporto alla classe.
Obiettivi cognitivi trasversali: l’organizzazione del lavoro, l’area delle abilità, l’area logicodeduttiva
e l’area professionale (si fa riferimento a quanto stabilito nel POF
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Obiettivi minimi per il conseguimento di una valutazione sufficiente
Comprensione della lingua orale
 Saper comprendere informazioni specifiche in messaggi orali di vario genere relativi a
situazioni quotidiane e professionali più complesse, prodotto dall’insegnante o da materiale
registrato autentico o semi-autentico.
 Saper inferire elementi impliciti in base al contesto o alle informazioni già conosciute.
Comprensione della lingua scritta
 Saper riconoscere lessico, strutture e funzioni note.
 Saper mettere in atto procedimenti efficaci alla individuazione di significati non noti.
 Saper usare il dizionario bilingue.
 Saper ricercare in testi di vario genere e professionali, in particolare, specifiche
informazioni da riutilizzare per i propri scopi comunicativi.
 Saper analizzare un testo riconoscendone la struttura, la situazione di comunicazione, le
idee principali e quelle secondarie, la progressione tematica.
 Saper schematizzare.
Produzione della lingua orale
11 Saper rispondere a domande su argomenti trattati in classe od oggetto di ricerca personale.
12 Saper esporre le proprie conoscenze in modo sintetico, abbastanza autonomo, logico e
sufficientemente corretto nel lessico, nelle strutture e nella pronuncia.
13 Saper riportare dei discorsi ed esprimere semplici opinioni.
Produzione della lingua scritta
4) Saper rispondere a questionari, completare e rendere espliciti grafici e tabelle.
5) Saper redigere brevi paragrafi o relazioni sufficientemente corretti a livello morfo-sintattico,
con lessico appropriato e con semplici contributi personali.
6) Saper riassumere.
CONTENUTI IRRINUNCIABILI
Funzioni comunicative
 Parlare di situazioni ed abitudini passate
 Parlare di abilità
 Focalizzare le informazioni
 Parlare di situazioni immaginarie
 Esprimere desideri e rammarichi
Elementi di grammatica
 Used to
 Verbi : Can- Could – Be able to
 If clauses
 Defining and non-defining clauses
Cultura e civiltà
 Saper leggere e comprendere globalmente brani inerenti argomenti di vario genere.
Microlingua (indirizzo Chimico)
 Conoscere la terminologia tecnica e le forme espressive di testi relativi al settore chimico.
Contenuti
Parte del primo quadrimestre è stato dedicato alla revisione degli argomenti presentati negli
anni precedenti.
In un secondo momento si è previsto di ripartire le tre ore di lezione settimanale nel seguente
modo:
1 ora dedicata alla Macrolingua,
1 ora dedicata alla conversazione con la presenza di un insegnante madrelingua,
1 ora dedicata alla Microlingua fino a gennaio.
1 ora dedicata alla Macrolingua e 2 ore dedicate alla Microlingua da gennaio in poi.
Si è usato in modo discontinuo il testo M. Cumino, Right Now, vol 2, O.U.P., e si sono
estratti solo alcuni brani e argomenti.
Si è fatto invece uso continuativo e approfondito della grammatica in adozione:
Activating Grammar, Longman.
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Il programma risulta quindi così articolato:
Modulo
Strutture
Modulo 1
Simple past. Present perfect, Present perfect continuous
Modulo 2
Past perfect e Past perfect continuous
Modulo 3
Defining and non-defining clauses
Modulo 4
If clauses
Modulo 5
modals
Sono stati introdotti i seguenti argomenti tratti dal testo di microlingua:
P. Briano, Chemistry, Microbiology & Biotechnology, Edisco
Modulo
Tempi
Argomenti
Modulo 7:
Dairy products and alcoholic
fermentation
Novembre
Dicembre
Microbiological aspects of milk
Alcoholic drinks
Gennaio
The lexicon of environmental damage
Febbraio
Air pollution
Modulo 8
Environmental
technology
science and
Marzo
Modulo 9: Biotechnology
Aprile
Maggio
Water
Sewage treatment
Soil
Energy resources
What is biotechnology?
Genetic engineering
Biological fuel generation
Biotechnology and medicine
Environmental biotechnology
Mezzi, strumenti e spazi di lavoro
L’approccio all’insegnamento è stato di tipo funzionale comunicativo. Si sono rispettati i
seguenti principi:
 presentazione ed esercitazione della lingua in contesti comunicativi e culturali
significativi
 revisione costante e ciclica della lingua appresa
 sviluppo integrato di tutte le abilità linguistiche
 presentazione e sviluppo di strategie di apprendimento
 differenziazione delle attività didattiche
 apprendimento della grammatica con metodo induttivo e contrastivo
A seconda delle attività proposte la lezione è stata condotta utilizzando le seguenti tecniche:
 lezione frontale
 lavoro a coppie
 lavoro a piccoli gruppi
 lavoro individuale silenzioso
 recitazioni
 ripetizioni corali e/o individuali
 esercitazioni pratiche
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Mezzi e strumenti:
 uso costante del registratore in classe e a casa
 vari materiali autentici (canzoni, registrazioni, articoli di giornale, video, siti, dépliants,
manuali…)
 libro in adozione
 Grammatica in adozione
 Testo di microlingua in adozione
 Dizionario bilingue e, occasionalmente, dizionario monolingue.
 Possibilità di usufruire di un insegnante madrelingua
• Libri di testo integrati da appunti, dispense, schematizzazione degli argomenti, percorsi
costruiti in classe
• Fotoriproduzione di specifici argomenti tratti da riviste del settore
Strumenti di verifica
La verifica è stata un momento importante dell’attività didattica, in quanto ha consentito di
accertare il livello di competenza raggiunto dallo studente e l’efficacia dell’insegnamento; di
conseguenza ha aiutato a predisporre le eventuali attività di recupero e di potenziamento,
necessarie a migliorare il processo di apprendimento.
Le verifiche hanno scandito il ritmo di ciascuna unità didattica e gli esercizi proposti sono stati
della stessa tipologia di quelli presentati in classe e di quelli assegnati a casa; in particolare
sono stati proposti:
tests grammaticali e lessicali
 creazione e completamento di dialoghi
 produzione di brevi testi
 comprensione di testi scritti
 questionari
 ascolto con appunti, risposta a domande …
• prove scritte strutturate e semistrutturate a risposta aperta e a risposta chiusa (a risposta
fissa, a scelta multipla, a collegamento e a completamento)
• prove orali
Criteri di valutazione
Sono stati utilizzati quelli adottati dal Consiglio di classe.
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Allegato A
RELAZIONE FINALE 15 MAGGIO
RELIGIONE
Docente: ARICO' GRAZIA
Classe: 5^C chimico
Testo: Il seme della parola. PIEMME SCUOLA
Ore di lezione effettuate nell'anno scolastico 2011/2012 al 15 maggio: 25
Ore da effettuare 3 alla fine della scuola.
Relazione finale
La classe 5^C chimico, composta da 15 allievi si è dimostrata di buon livello. Gli allievi hanno partecipato
all'attività didattica con impegno e molto interesse.
La programmazione è stata adattata alle esigenze della classe e quindi si è raggiunto mediamente un
profitto buono.
Obiettivi cognitivi
Acquisizione diretta e ampliamento delle conoscenze; sviluppo della creatività, della capacità di
riflessione e di analisi; attivazione di comportamenti partecipativi. Sviluppo delle abilità di interpretazione
e di analisi
Metodologie
Lezione frontale
Lezione dialogata
Discussione guidata
Lettura critica di testi
Ricerca guidata, individuale o di gruppo
Uso di internet
Strumenti di verifica
Prove orali
MODULO 1
I dieci comandamenti
MODULO 2
II sacramenti della chiesa cattolica
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Allegato A
RELAZIONE FINALE 15 MAGGIO
CLASSE 5^C CHIMICO-BIOLOGICO
Materia EDUCAZIONE FISICA
Docente Prof.ssa Luigina FARI
Numero di allievi componenti la classe: n°19 di cui n°11 femmine e n°8 maschi
Libro di testo adottato “Praticamente sport” Pier Luigi Nista “casa editrice G. D’Anna”
Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico 2011/2012 fino al 15 Maggio: n°62 ore su
n°74ore previste dal piano di studi inoltre si prevede di effettuare altre n°12 ore
Obiettivi cognitivi disciplinari
raggiunti:
una
minima
conoscenza
anatomo-funzionale
dell’organismo umano. Una minima consapevolezza dell’utilità del movimento razionale per il
mantenimento di una buona salute e di una buona forma fisica.
Una minima conoscenza delle tecniche e delle metodiche che stanno alla base del
miglioramento delle capacità fisiche (condizionali e coordinative).
Obiettivi minimi per il conseguimento di una valutazione sufficiente: obiettivo minimo è la
partecipazione costante e consapevole alle lezioni, abbinata alla capacità di lavorare con spirito
collaborativo.
Negli esiti finali alcuni allievi hanno conseguito risultati ottimi raggiungendo la totalità degli
obiettivi; il resto degli alunni ha raggiunto la totalità degli obiettivi ad un buon livello.
Contenuti: si veda programma allegato
Metodi di insegnamento
Metodi didattici
Finalità


Lezione frontale
Trasmissione di conoscenza,
concetti,modelli, teorie, tecniche,
terminologia specifica.

Acquisizione diretta e ampliamento delle

Lezione dialogata
conoscenze; sviluppo della creatività, della

Discussione guidata
capacità di riflessione e di analisi;
attivazione di comportamenti partecipativi
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

Lavoro di gruppo
Acquisizione della capacità relazionale,
dello sviluppo associativo, rispetto delle
regole

Esercitazioni guidate (collettive e/o in

gruppi) implicanti la predeterminazione dei
Sviluppo di abilità psicomotorie, di
coordinazione
percorsi di soluzione

Esercitazioni collettive

Capacità di relazionare in situazione di
confronto con soggetti esterni
Mezzi, strumenti e spazi di lavoro: attrezzatura tecnica specifica. Palestra scolastica,
piscina comunale di Lamarmora BS, laboratorio di potenziamento.
Strumenti di verifica: ogni lezione è praticamente una verifica, intesa come confronto tra
livello attuale e livello di partenza, tenuto conto dell’impegno dimostrato.
Criteri di valutazione: sono stati utilizzati quelli adottati dal consiglio di classe, sia per
quanto riguarda gli obiettivi presi in considerazione, sia per quanto riguarda il livello di profitto.
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Allegato B
PROGRAMMA SVOLTO DI ITALIANO
A.s. 2011/2012
Prof. Roberto Cerritelli
Il romanzo storico
A. Manzoni. La vita. La concezione della storia e della letteratura. Le novità della tragedia. Il
romanzo come scelta innovatrice. I promessi sposi. La trama. Il quadro polemico del Seicento
e l’ideale manzoniano di società. Il rifiuto dell’idillio e la dimensione della Provvidenza. Le tre
redazioni del romanzo. Il problema della lingua. Lettura dei brani”La redenzione di Renzo e la
funzione salvifica di Lucia”; “”Libertinaggio e sacrilegio: la seduzione di Geltrude”; “La
sventurata rispose”; “La prosperità della virtù: paradiso domestico e promozione sociale”.
La Scapigliatura
Il conflitto artista-società. L’ambivalenza verso la modernità: il dualismo. Lettura della poesia
di A. Boito “Dualismo” fino al v. 49.
Il Positivismo.
Il romanzo naturalista francese. Il romanzo sperimentale di E. Zola. Lettura del brano “Lo
scritttore come ‘operaio’ del progresso sociale” di E. Zola.
Il Verismo italiano.
Giovanni Verga. La vita. Il ciclo dei Vinti. La tecnica narrativa. L’ideologia verghiana, la
distanza dal Naturalismo.
“Vita dei campi”. Lettura delle novelle “Cavalleria rusticana”, “Rosso Malpelo”.
“I Malavoglia”. La trama. La lotta per la vita. Lettura dei brani “Il mondo arcaico e l’irruzione
della storia”, “I Malavoglia e la comunità del villaggio: valori ideali e interesse economico”, “Il
vecchio e il giovane: tradizione e rivolta”, “La conclusione del romanzo: l’addio al mondo premoderno”.
“Mastro don Gesualdo”. La trama. La focalizzazione del racconto. Il pessimismo diviene
assoluto.
Il Decadentismo.
Il rifiuto del Positivismo. Il panismo. L’estetismo. Il Simbolismo. La musicalità. Temi e miti
della letteratura decadente. Lettura dei brani: “Arte poetica” di P. Verlaine; “Vocali” di A.
Rimbaud; “Corrispondenze”, “L’albatros”, “Perdita d’aureola” di C Baudelaire. “La realtà
sostitutiva” di K. Huysmans; “Il Verso è tutto” di G. D’Annunzio. Lettura integrale del
romanzo “Il ritratto di Dorian Gray” di O. Wilde.
Gabriele D’Annunzio. La vita. “Il piacere” e la crisi dell’estetismo. Lettura dei brani “Un
ritratto allo specchio: Andrea Sperelli ed Elena Muti”, “Una fantasia ‘in bianco maggiore’”.
L’ideologia superomistica. Le Laudi. Alcyone. L’antropomorfismo e il panismo. Analisi delle
poesie “La pioggia nel pineto”, “La sera fiesolana”.
Giovanni Pascoli. La vita. La visione del mondo. La poetica de “Il fanciullino”. I temi della
poesia pascoliana: il “nido” e i “morti”. Le soluzioni formali della poetica. Analisi delle poesie
“Novembre”, “X Agosto” da “Myricae” e “La mia sera”, “Il gelsomino notturno” da “Canti di
Castelvecchio”.
Il Futurismo.
Il concetto di avanguardia. Letture: "Il Manifesto del Futurismo", “Il Manifesto tecnico del
Futurismo”. Analisi delle poesie "Bombardamento" di F.T.Marinetti, "Il palombaro" di C.
Govoni.
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La narrativa straniera:
Marcel Proust. Lettura tratta da "Alla ricerca del tempo perduto": “Le intermittenze del
cuore”. La memoria volontaria e involontaria.
Franz Kafka. La vita. Il rapporto con il padre. Le tematiche dei suoi romanzi. Lettura integrale
del romanzo "La metamorfosi".
L'evoluzione del romanzo italiano del Novecento:
Italo Svevo. La vita. "La coscienza di Zeno". La trama. Novità contenutistiche e formali. La
psicoanalisi. L’inetto. L’inattendibilità del narratore. Letture di alcuni brani : “Il fumo”, “La
morte del padre”, “La scelta della moglie e l’antagonista”, “La salute malata di Augusta”, “La
morte dell’antagonista”, “Psicoanalisi”, “La profezia di un’apocalisse cosmica”.
Luigi Pirandello. La vita. Il vitalismo. Il relativismo conoscitivo. La poetica de “L’umorismo”.
“Novelle per un anno”. Lettura integrale del romanzo "Il fu Mattia Pascal" e delle novelle "Il
treno ha fischiato", "La signora Frola e il signor Ponza suo genero", "La patente", "Ciaula
scopre la luna".
"Uno, nessuno e centomila": la trama e la distruzione delle “forme”.
Il superamento del dramma teatrale borghese. Il “metateatro”. "Sei personaggi in cerca
d'autore": la trama, l’impossibilità di scrivere e rappresentare il dramma dei personaggi.
La poesia italiana del Novecento:
G. Ungaretti. La vita. La distruzione del verso tradizionale. La guerra e la poetica dell’attimo.
Temi e motivi dell’esordio poetico. Lettura delle poesie tratte da "L'allegria": "Il porto sepolto",
"I fiumi", "San Martino del Carso", "Commiato", "Mattina", "Soldati", “Veglia”. "Non gridate
più" da "Il dolore". “Di luglio” da “Il sentimento del tempo”.
La classe ha letto integralmente i seguenti romanzi:
“Casa di bambola” di H. Ibsen;
“La metamorfosi” di F. Kafka;
“Il fu Mattia Pascal” di L. Pirandello;
“La variante di Lüneburg” di P. Maurensig.
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Allegato B
PROGRAMMA SVOLTO DI STORIA
A.s. 2011/2012
Prof. Roberto Cerritelli
-Il processo di unificazione italiana: cenni sulle tre guerre di indipendenza. Il 1870/71: la
conquista di Roma, la guerra franco-prussiana, la nascita del secondo impero tedesco.
-La Destra storica e la Sinistra Storica. La politica di Crispi e Giolitti.
-Le trasformazioni sociali e culturali all’inizio del nuovo secolo. La Belle Epoque.
-La prima guerra mondiale: cause, fasi della guerra e posizione dell’Italia (neutralistiinterventisti).
-Il dopoguerra e la crisi. Il trattato di Versailles e i punti di Wilson.
-La Rivoluzione sovietica (Febbraio e Ottobre 1917). La politica di Lenin, la Nep e lo stalinismo
(i piani quinquennali, la repressione del dissenso).
-Il biennio rosso in Italia. La “vittoria mutilata” e la questione di Fiume. I partiti di massa. La
caduta dello stato liberale. La marcia su Roma. Le leggi fascistissime. I patti lateranensi,
l’autarchia, lo statalismo. La conquista dell’Etiopia. La propaganda e il dissenso.
-La crisi del 1929 negli USA. La sovrapproduzione. Il crollo di Wall Street. Roosevelt e il New
Deal.
-La repubblica di Weimar. L’ascesa del nazismo. Lo “spazio vitale” e la crisi economica della
Germania. Hitler cancelliere e le leggi eccezionali. La nascita del Terzo Reich. Lo stato
totalitario. Le leggi razziali e la “soluzione finale”.
-La guerra civile in Spagna e la nascita dei Fronti popolari.
-Le alleanze di Hitler. L’espansionismo tedesco e l’inizio della seconda guerra mondiale. L’Italia
entra in guerra. L’invasione della Russia. L’attacco a Pearl Harbor. La battaglia di Stalingrado.
Lo sbarco in Normandia e la bomba atomica sul Giappone.
-La guerra parallela dell’Italia. Lo sbarco in Sicilia e la caduta del fascismo. La Repubblica di
Salò e la Resistenza. Le bande partigiane e il Cln. “La svolta di Salerno”. La liberazione. I
massacri delle fòibe.
-I trattati di pace. L’Europa in crisi. La guerra fredda. Il Piano Marshall. Il blocco di Berlino e la
divisione della Germania (RDT, RFT). Il Patto Atlantico, il Patto di Varsavia, il Comecon.
-L’Italia repubblicana. Il 2 giugno 1946: l’Assemblea Costituente e la nascita della Repubblica.
La Costituzione italiana.
Lettura del romanzo “L’inferno di Treblinka” di V. Grossman
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Allegato B
PROGRAMMA DI MATEMATICA SVOLTO
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO “C. GOLGI” DI BRESCIA
ANNO SCOLASTICO 2011-2012
CLASSE 5^ C SETTORE CHIMICO-BIOLOGICO
Nozioni di analisi matematica
Operazioni sui limiti. Definizione di funzione continua in un punto. Funzioni continue in un
intervallo chiuso e limitato (enunciati del teorema di Bolzano-Weierstrass e del teorema
dell’esistenza degli zeri.) Alcune forme indeterminate e relativa risoluzione. Alcuni limiti
notevoli. Asintoto obliquo e sua determinazione. Punti di discontinuità di prima, seconda e
terza specie, relativi esempi.
Risoluzione approssimata di equazioni con metodo grafico.
Definizione e significato geometrico di derivata in un punto; funzione derivata. Alcune
osservazioni sulle funzioni continue, ma non derivabili in un punto(determinazione di punti di
flesso a tangente verticale e di cuspidi). Calcolo di derivate fondamentali di funzioni algebriche
e di funzioni trascendenti (logaritmiche ed esponenziali ). Teoremi sul calcolo delle derivate:
derivata della somma di due o più funzioni e del prodotto di due funzioni(con dimostrazione);
derivata del quoziente di due funzioni e derivata di funzione composta (solo enunciato).
Derivate di ordine superiore al primo. Equazione della tangente ad una curva. Regola di De
L’Hôpital. Differenziale di una funzione e suo significato geometrico.
Teoremi di Rolle e Lagrange ( solo enunciati ) con interpretazione geometrica.
Definizione di massimo e minimo, assoluto e relativo, e di flesso con tangente orizzontale e
obliqua. Determinazione tramite lo studio del segno della derivata prima e seconda degli
eventuali punti di massimo e minimo relativo o di flesso con tangente orizzontale e obliqua.
Studio completo di una funzione algebrica razionale intera, razionale fratta, irrazionale e di
qualche funzione trascendente logaritmica ed esponenziale (funzioni semplici).
Definizione di integrale indefinito e sue proprietà. Integrali indefiniti immediati.
Integrazione per decomposizione, per sostituzione e per parti (semplici esercizi relativi).
Integrale definito e sue proprietà. La funzione integrale. Teorema di Torricelli-Barrow (solo
enunciato).
Formula fondamentale del calcolo integrale.
Determinazione di semplici aree di figure piane delimitate dal grafico di funzioni e dall’asse x ,
e semplici aree di figure piane delimitate dal grafico di due funzioni.
Testo in uso: Dodero-Baroncini-Manfredi “Gli argomenti di matematica” vol. 3°
Ghisetti e Corvi
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Allegato B
Programma Svolto di CHIMICA (FISICA-ANALITICA) E Laboratorio
Classe 5^ C
Anno Scolastico 2011-2012
Modulo di introduzione ai metodi ottici : onde elettromagnetiche, spettro
elettromagnetico, classificazione delle regioni spettrali.
Modulo n°1: Spettrofotometria di assorbimento molecolare UV- VIS (generalità, orbitali
molecolari e transizioni elettroniche; legge di Lambert – Beer; schema a blocchi di uno
spettrofotometro UV-VIS; strumentazione: sorgenti, monocromatori (prismi e reticoli),
rivelatore (fotomoltiplicatore); strumenti monoraggio e a doppio raggio; analisi qualitativa e
quantitativa. Esercitazioni di laboratorio inerenti ai contenuti del modulo.
Modulo n°2: Spettrofotometria di assorbimento atomico ( assorbimento atomico dell’energia
radiante, relazione tra AA e concentrazione; schema a blocchi di uno spettrofotometro di
assorbimento atomico; strumentazione: sorgenti (lampada a catodo cavo e scarica in
radiofrequenza), atomizzatori e metodi di atomizzazione, tipi di fiamma, monocromatori e
rivelatori. Spettrofotometria di emissione atomica (teoria, strumentazione). Esercitazioni di
laboratorio inerenti ai contenuti del modulo.
Modulo n°3: Spettrofotometria IR (generalità, interpretazione quantistica e vibrazioni
molecolari. Spettri IR e parametri caratteristici delle bande IR. Strumentazione:
spettrofotometri a dispersione, schema a blocchi, sorgenti, monocromatori, rivelatori. Metodi di
analisi: analisi qualitativa, dispositivi per la preparazione dei campioni). Esercitazioni di
laboratorio inerenti ai contenuti del modulo.
Modulo n°4: elettrochimica (Potenziometria: elettrodi e potenziali di elettrodo. Classificazione
degli elettrodi: prima, seconda, terza e quarta specie. Calcolo dei potenziali di elettrodo: legge
di Nernst. Potenziali standard di ossidoriduzione. Calcolo della tensione teorica (f.e.m.) di una
pila. Elettrodi di riferimento: a calomelano, a Ag/AgCl; elettrodo per la misura del pH:
elettrodo a vetro (principio di funzionamento, potenziale di membrana e potenziale dell’intera
catena elettrodica). Elettrodi iono-selettivi e gas-selettivi, biosensori.
Esercitazioni di laboratorio inerenti ai contenuti del modulo.
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Allegato B
Programma Svolto di Processi e Tecnologie Chimiche Industriali
Classe 5^ C
Anno Scolastico 2011-2012
Modulo 1: Estrazione: solido – liquido e liquido – liquido
Contenuti: Estrazione solido – liquido: generalità, lisciviazione ad uno stadio discontinua e
continua, lisciviazione a stadi multipli in equicorrente e in controcorrente, apparecchiature per
la lisciviazione. Estrazione liquido – liquido: generalità, diagramma triangolare, estrazione ad
uno stadio discontinua e continua, apparecchiature per l’estrazione liquido – liquido.
Obiettivi: descrivere i principi dell’estrazione e le principali applicazioni industriali. Descrivere i
parametri operativi e la loro influenza sull’operazione. Descrivere le principali apparecchiature
industriali utilizzate nell’estrazione
Modulo 2: Distillazione
Contenuti: generalità, tensione di vapore, legge di Raoult, temperatura di ebollizione,
diagramma di equilibrio, miscele azeotropiche, curva di equilibrio. Metodi di distillazione:
distillazione semplice, frazionata (rettifica), azeotropica ed estrattiva.
Obiettivi: applicare le leggi di Clausius – Clapeyron e di Raoult per il calcolo delle temperature
di ebollizione di liquidi puri e di miscele. Determinare analiticamente le composizioni di
equilibrio liquido vapore per miscele ideali. Interpretare i vari tipi di diagrammi di
equilibrio/vapore per la valutazione delle composizioni di equilibrio.Descrivere gli aspetti
principali della distillazione in singolo stadio. Descrivere le caratteristiche costruttive delle
colonne a piatti. Descrivere le tecniche di distillazione discontinua, azeotropica ed in corrente di
vapore
Modulo 3:Trattamenti fisici e chimici per la depurazione delle acque per uso civile e
industriale
Contenuti: generalità sulle acque, definizioni, caratteristiche. Trattamenti fisici:
sedimentazione, filtrazione, degasaggio, distillazione, congelamento, osmosi inversa.
Trattamenti chimici: neutralizzazione, ossidazione, riduzione, addolcimento per precipitazione,
coagulazione (meccanismo, agenti coagulanti, potabilizzazione, allontanamento dei
fosfati).Trattamento con scambiatori di ioni: aspetti teorici, caratteristiche delle resine,
processi di trattamento con resine.
Obiettivi: descrivere le caratteristiche delle acque civili ed industriali. Conoscere i principali
metodi per determinare la domanda di ossigeno. Descrivere i trattamenti fisici e chimici delle
acque civili ed industriali.
Secondo Quadrimestre
Modulo 4: Petrolio
Contenuti: generalità, lavorazione del petrolio greggio, frazionamento del petrolio, cracking di
frazioni del petrolio, cracking catalitico, reforming di frazioni del petrolio, benzine, cheroseni,
gasoli, oli combustibili, lubrificanti minerali. Materie prime derivate dal petrolio: etilene,
acetilene, propilene, gas di sintesi.
Obiettivi: descrivere le principali caratteristiche del petrolio e delle sue frazioni. Descrivere i
processi di formazione dei giacimenti petroliferi. Descrivere i cicli di lavorazione del grezzo per
ottenere determinati prodotti finiti. Descrivere i processi di trattamento delle acque di scarico
di raffineria
Modulo 5: Produzione di alcune sostanze chimiche di base (Ammoniaca – acido
nitrico)
Contenuti: Ammoniaca, generalità, cinetica della reazione, termodinamica della reazione,
processi industriali (Haber – Bosch – Mittasch, Fauser Montecatini). Acido nitrico: generalità,
cinetica e termodinamica della reazione, processi industriali.
Obiettivi: descrivere le caratteristiche generali, economiche e commerciali di ogni produzione.
Descrivere le caratteristiche di materie prime e prodotti e i relativi parametri analitici.
Descrivere gli aspetti termodinamici e cinetici delle principali reazioni implicate. Descrivere le
variabili operative e la loro influenza sulle varie fasi del processo. Descrivere le parti che
compongono il ciclo produttivo del processo e leggere ed interpretare i relativi schemi di
processo. Descrivere le problematiche ambientali del ciclo produttivo e le tecniche per
minimizzare le emissioni. Descrivere la pericolosità e la nocività delle sostanze implicate nei
processi
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Allegato B
PROGRAMMA SVOLTO DI BIOTECNOLOGIE
CLASSE 5^ sezC
ANNO SCOLASTICO 2011/2012
MODULO N°1: ACIDI NUCLEICI
Nucleotidi. Struttura e funzione del DNA. Struttura e funzione dell’RNA: messaggero, transfer
e ribosomiale. Codice genetico.
Replicazione del DNA e discontinuità dei geni eucarioti. Replicazione del DNA batterico. Sintesi
dell’RNA.
Biosintesi proteica e relative fasi: attivazione, iniziazione, allungamento e interruzione della
catena.
Meccanismi di regolazione dell’espressione genica nei procarioti: enzimi inducibili e costitutivi,
curva diauxica, operon lattosio e triptofano.
Meccanismi di regolazione dell’espressione genica negli eucarioti: a livello dei geni presenti nel
DNA, mediante splicing, a livello della trascrizione, a livello della traduzione e dell’attività degli
enzimi. Differenze procarioti-eucarioti nell’espressione dei geni.
Modulo N°2: GENETICA MICROBICA
Le Mutazioni geniche: inserzione, delezione e sostituzione. Mutanti auxotrofi, resistenti e
costitutivi. Tecniche di selezione dei mutanti e di miglioramento dei ceppi.
Meccanismi di Ricombinazione nei batteri: trasformazione, coniugazione e
trasduzione
(specializzata e generalizzata). Geni mobili: sequenze d’inserzione e trasposoni.
Modulo N°3: EVOLUZIONE E PROBLEMATICHE DELLE BIOTECNOLOGIE
Storia, principi e finalità delle biotecnologie. I settori interessati alle biotecnologie:
farmacologia, medicina, agricoltura, zootecnia, veterinaria, bioindustria (chimica e alimentare)
e ambiente. Vantaggi e rischi delle biotecnologie.
Modulo N°4: INGEGNERIA GENETICA
Tecniche del DNA ricombinante:
Ricerca del gene: enzimi di restrizione, trascrittasi inversa e macchina del gene.
Isolamento del gene; PCR ed Elettroforesi del DNA
Scelta del vettore: plasmidi, fagi, cosmidi e YAC.
Tecnologie di trasferimento genico: elettroporazione, metodo balistico, fusione dei protoplasti,
Agrobacterium tumefaciens, microiniezione, PEG, transfezione e trasformazione.
*Esempi di applicazione delle biotecnologie in campo vegetale (OGM) ed in campo animale
(Clonazione ed animali transgenici).
* Modulo N°5: LE PRODUZIONI INDUSTRIALI
(Biochimismo e microrganismi utilizzati)
Produzione di: biogas, etanolo, aminoacidi (lisina), yogurt e antibiotici (penicillina)
* Moduli da svolgere entro la fine dell’anno scolastico
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Allegato B
PROGRAMMA SVOLTO DIMICROBIOLOGIA SPECIALE E LABORATORIO
CLASSE 5^ sez.C
ANNO SCOLASTICO 2011/2012
MODULO 1: I VIRUS
Scoperta dei virus. Architettura dei virus: struttura del nucleocapside e del pericapside;
genoma virale. Ciclo riproduttivo dei virus: adsorbimento, penetrazione, replicazione,
maturazione e rilascio delle particelle virali. Persistenza dei virus nelle cellule ospiti: lisogenia,
latenza e trasformazione. Risposta delle cellule alle infezioni virali. Cenni sui criteri di
classificazione. Prioni. Cenni sui virus dell'Epatite e dell'AIDS.
LABORATORIO
Metodiche per la coltivazione dei virus: allestimento di colture cellulari
MODULO 2: MICROBIOLOGIA DEL SUOLO
Pedogenesi. Costituenti del terreno. Caratteristiche del suolo: proprietà fisiche, chimiche e
biologiche del terreno (umificazione, mineralizzazione e fissazione dell'azoto atmosferico).
Microrganismi del suolo: batteri, cianobatteri, attinomiceti, funghi, microalghe e protozoi.
Ciclo del carbonio, dell'azoto e dell’ossigeno.
LABORATORIO
Analisi microbiologica del suolo: tecniche di campionamento, ricerca degli eterotrofi aerobi,
ricerca dei cellulosolitici aerobi, ricerca dei microrganismi ammonificanti, ricerca dei coliformi
totali e fecali, ricerca di lieviti e muffe, ricerca degli streptococchi fecali.
MODULO 3: MICROBIOLOGIA DELL’ARIA
Caratteristiche generali e composizione dell'aria. Microrganismi dell'aria. Biomonitoraggio
LABORATORIO
Controllo microbiologico dell’aria in ambienti confinati: campionamento passivo (I.M.A.),
campionamento attivo (SAS), ricerca mesofili e muffe.
MODULO 4: MICROBIOLOGIA DEGLI ALIMENTI
Classificazione e composizione degli alimenti, igiene degli alimenti, contaminazioni microbiche.
Alterazione degli alimenti: cause di alterazione, fisico-chimiche e biologiche.
Modificazioni operate dai microrganismi sugli alimenti: modificazioni sui composti azotati e sui
composti inazotati (carboidrati e lipidi)
Fattori che influenzano la microbiologia degli alimenti: temperatura, umidità e pressione
osmotica, presenza o assenza di ossigeno e presenza di sostanze chimiche.
La conservazione degli alimenti; metodi di conservazione: active packaging, trattamenti termici
(alte e basse temperature), mediante essiccamento, per mezzo di composti chimici (cenni),
affumicamento.
LABORATORIO
Microbiologia degli alimenti: determinazione analitica dei principali gruppi di microrganismi
contaminanti gli alimenti (carica mesofila e psicrofila, Coliformi, Salmonella, Stafilococchi
patogeni, microrganismi sporigeni, Muffe e Lieviti)
IL LATTE
Definizione chimico-organolettica e fattori che influenzano la composizione del latte.
Composizione: proteine, zuccheri, lipidi, sali minerali, enzimi e vitamine.
Alterazioni della composizione del latte.
Microrganismi del latte: batteri lattici, propionici, enterici, butirrici; lieviti e muffe.
Conservazione del latte: pastorizzazione, sterilizzazione, omogenizzazione e microfiltrazione.
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*LABORATORIO
Analisi microbiologica del latte crudo: determinazione della carica batterica mesofila, psicrofila,
termofila e termodurica; colimetria; ricerca dello S.aureus; ricerca di antibiotici; prova della
reduttasi; ricerca di antibiotici nel latte.
Analisi microbiologica del latte pastorizzato: fosfatasi, carica microbica totale a 32°C e a 55°C,
colimetria e numerazione della flora psicrofila.
* MODULO 5: MICROBIOLOGIA DELL’ACQUA
Importanza dell’acqua negli organismi viventi e come veicolo di malattie infettive.
Inquinamento delle acque superficiali: inquinamento da sostanze non tossiche; inquinamento
chimico, fisico e biologico. Eutrofizzazione: meccanismo e conseguenze. La misura
dell’inquinamento ed i parametri microbiologici.
Microrganismi e depurazione biologica delle acque reflue: processo aerobico a fanghi attivi;
processo anaerobico; rimozione dei composti azotati e fosforati.
* Moduli da svolgere entro la fine dell’anno scolastico
LABORATORIO
Analisi microbiologica delle acque destinate al consumo umano: ricerca e significato dei
parametri C1, C2,C3, C4 con metodo MPN e MF.
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Allegato B
PROGRAMMA SVOLTO DI LINGUA INGLESE
CLASSE 5^ C
Insegnante: Prof. Rossella Baroni
Per quanto riguarda l’aspetto grammaticale della L2, oltre a quanto previsto dal programma,
sono stati approfonditi alcuni argomenti che necessitavano di una revisione:
libro in adozione: M. Cumino, Right Now, vol 2, O.U.P., corredato di eserciziari, CD audio e
CD-ROM
Grammatica in adozione: Activating Grammar, Longman.












Irregular verbs
Past Simple
Past continuous
Present perfect
Present perfect continuous
Past perfect
Present conditional
Past conditional
If clauses
Defining clauses
Non-defining clauses
Modals
Per quanto riguarda la parte di specializzazione in L2 sono state prese in esame le seguenti
tematiche, tratte dal libro di testo di microlingua in adozione: P. Briano, A matter of Life
Chemistry and Microbiology, Edisco
Dairy
products
and
alcoholic fermentation
Environmental
and technology
Biotechnology
science
Microbiological aspects of milk
Fermented milk products:
Cheese
Butter
yoghurt
Alcoholic drinks:
Wine
Beer
The lexicon of environmental damage
Air pollution
Water
Water supplies
Sewage treatment
Soil
Energy resources
What is biotechnology?
Genetic engineering
Biological fuel generation
Biotechnology and medicine
Environmental biotechnology
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Allegato B
PROGRAMMA SVOLTO DI IMPIANTI DI BIOTECNOLOGIE
Anno scolastico 2011/2012
Classe 5^C Chimico-Biologico
Insegnante prof. Maria Squitieri
Contenuti
MOD. 1 : GENERALITÀ SUI FERMENTATORI
 Le materie prime
I costi delle materie prime
Le fonti delle materie prime
Composizione delle materie prime
Trattamenti delle materie prime
Stechiometria della biomassa
Materie prime e produzioni industriali
 Le fasi di produzione
Preparazione dell’inoculo
Sterilizzazione del mezzo di coltura
La fermentazione
Estrazione e purificazione dei prodotti
I processi biotecnologici
 Il fermentatore
L’impianto biotecnologico
Il fermentatore
Classificazione dei fermentatori
MOD. 2 : ESEMPI DI FERMENTATORI: STRUMENTI E CONTROLLI DI PROCESSO
 Tipi di fermentatori
Sterilizzazione
Sistemi antischiuma
L’ossigeno nelle trasformazioni aerobie
Raffreddamento della biomassa
Configurazione di un impianto
Configurazioni di bioreattori e sistemi di agitazione
Tipologie di fermentatori
 Misure e controlli nei processi biotecnologici
Il monitoraggio di un processo biotecnologico
Teorie sui metodi di monitoraggio
Il processo biotecnologico come insieme di misure e controlli
MOD. 3 : SEPARAZIONE DEI PRODOTTI
 Tecniche di estrazione, purificazione e controllo analitico dei prodotti
Filtrazione
Centrifugazione
Lisi delle cellule
Estrazione liquido-liquido
Recupero dei solventi
Cristallizzazione
Essiccamento.
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MOD. 4 : PRODUZIONI BIOTECNOLOGICHE

Nel settore ecologico:
Trattamenti aerobici ed anaerobici per la depurazione di acque reflue civili ed industriali.
Produzione di biogas*.

Nell'industria alimentare*:
Produzione di vino, yogurt, birra.

Nell'industria chimica:
Produzione di etanolo, acido lattico, acido citrico, amminoacidi (lisina e glutammato) e
antibiotici (penicillina G).
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Allegato B
PROGRAMMA SVOLTO DI EDUCAZIONE FISICA
Anno scolastico 2011/2012
Classe 5^C Chimico-Biologico
Insegnante prof. Luigina Fari
OBIETTIVI E CONTENUTI
-
Corsa di resistenza (endurance): Test di Cooper.
-
Corsa in varie forme e modalità: ripetute, intervallate, allunghi, sprints, andature,
scatti: avviamento alla pratica sportiva.
-
Esercizi a corpo libero con obiettivi generali o specifici: rielaborazione schemi motori di
base.
-
Esercizi con piccoli attrezzi generali e specifici: perfezionamento schemi motori di base.
-
Esercizi in circuito, percorsi, staffette, ecc: miglioramento delle capacità fisiche
coordinative, condizionali.
-
Esercizi specifici di riscaldamento e modalità esecutive: stretching, avviamento attività
di aerobica.
-
Tests di verifica e valutazione psico-motoria effettuate per il primo e secondo
quadrimestre
-
Esercizi sui fondamentali e di preparazione alle specialità di atletica leggera: corsa
veloce, corsa di resistenza, corsa agli ostacoli, salto in lungo, salto in alto, getto del
peso, lancio del disco, staffetta di velocità.
-
Esercizi di preparazione e fondamentali dei principali giochi sportivi: Pallacanestro:
palleggio, passaggio, tiro e conseguente partita
Pallavolo: palleggio, battuta, ricezione, schiacciata, alzata a muro e
conseguente
partita.
Calcio: partita con regole varie del gioco eseguita con squadre miste
Giochi propedeutici, preparatori, tornei tra squadre della classe e classi diverse della
stessa scuola: esercizi propedeutici alle Baseball.
-
- Utilizzo del laboratorio di potenziamento per l’irrobustimento muscolare generale.
-
Badminton: fondamentali e regole tecniche di gioco.
-
Frisbee: fondamentali e regole tecniche di gioco.
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Allegato B
PROGRAMMA SVOLTO DI RELIGIONE
Anno scolastico 2011/2012
Classe 5^C Chimico-Biologico
Insegnante prof. Grazia Aricò
MODULO 1
I dieci comandamenti
MODULO 2
II sacramenti della chiesa cattolica
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Allegato C
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE CAMILLO GOLGI BRESCIA
Anno Scolastico 2011/12
I^ SIMULAZIONE
TERZA PROVA
COGNOME ……………………………. NOME ………………………………….
CLASSE ……………………………….. DATA …………………………………
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COGNOME E NOME ………………………………….
GRIGLIA DI CORREZIONE
MATEMATICA
…/15
LINGUA INGLESE
…/15
CHIMICA
…/15
(FISICA E ANALITICA)
MICROBIOLOGIA
…/15
SPECIALE
VALUTAZIONE ………………………….
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Allegato C
SIMULAZIONE 3° PROVA ESAME
MATEMATICA
Nome…………………………
Data ………………………….
Classe………. Indirizzo Chimico-Biologico
 La funzione y  3 x 2  x ha un punto stazionario in:
1
2
a) 
x
b) 
x
c) 
d) 
non ha punti stazionari
2
3
x0
 Il lim
5( x  3)
è:
log e (3  x )
x3
a) 
0
b) 
5
log e 3


c) 
d) 
 L’equazione della tangente alla curva y  6x 3  3x 2  x nel suo punto di ascissa x
= 0 è:
a) 
yx
y  17
y x3
y  x
b) 
c) 
d) 


 La derivata prima della funzione y  log 3 x 2  1 è:
a) 
y’ =
b) 
y’ =
c) 
y’ =
d) 
y’ =
1
log 3 e  2 x
x
log 3 e
x2  1
2 x log 3 e
x2  1
2 x log e 3
x2  1
 Il dominio della funzione y=
a)
b)
c)
d)




x2
log( x  1)
è:
(-1;0) u (0; + )
(-1;+ )
(0;2) u (2; + )
(0; + )
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 Trova l’equazione degli asintoti della funzione y =
x3
4x2 -1
 Determina per la funzione y  2 x  3 in 0;  l’ascissa del punto che verifica il
 2
3
3
teorema di Lagrange, dopo aver controllato se sussistono tutte le condizioni
richieste dal teorema stesso.
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Allegato C
Simulazione Terza Prova
Lingua inglese
Classe 5^C – settore chimico
Sussidi: è consentito l’uso del dizionario bilingue e/o monolingue
Name…………………………………….. Surname…………………………………………………
Winemaking
Winemaking, or vinification, is the production of wine, starting with selection of the grapes or
other produce and ending with bottling the finished wine. Winemaking can be divided into two
general categories: still wine production (without carbonation) and sparkling wine production
(with carbonation).
After the harvest, the grapes are taken into a winery and prepared for primary ferment. At this
stage red wine making diverges from white wine making. Red wine is made from the must
(pulp) of red or black grapes that undergo fermentation together with the grape skins. White
wine is made by fermenting juice which is made by pressing crushed grapes to extract a juice;
the skins are removed and play no further role. Occasionally white wine is made from red
grapes; this is done by extracting their juice with minimal contact with the grapes' skins. Rosé
wines are either made from red grapes where the juice is allowed to stay in contact with the
dark skins long enough to pick up a pinkish color or by blending red wine and white wine.
White and rosé wines extract little of the tannins contained in the skins.
To start primary fermentation yeast may be added to the must for red wine or may occur
naturally as ambient yeast on the grapes or in the air. Yeast may be added to the juice for
white wine. During this fermentation, which often takes between one and two weeks, the yeast
converts most of the sugars in the grape juice into ethanol (alcohol) and carbon dioxide. The
carbon dioxide is lost to the atmosphere.
After the primary fermentation of red grapes the free run wine is pumped off into tanks and
the skins are pressed to extract the remaining juice and wine. The press wine is blended with
the free run wine at the winemaker's discretion. The wine is kept warm and the remaining
sugars are converted into alcohol and carbon dioxide.
The next process in the making of red wine is secondary fermentation. This is a bacterial
fermentation which converts malic acid to lactic acid. This process decreases the acid in the
wine and softens the taste of the wine. Red wine is sometimes transferred to oak barrels to
mature for a period of weeks or months; this practice imparts oak aromas to the wine. The
wine must be settled or clarified and adjustments made prior to filtration and bottling.
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Answer the following questions:
1) In what sense red wine making diverges from white wine making?
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2) What happens to the wine during the fermentation?
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………………………………………………………………………………………………………………………………………………
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Choose the correct alternative according to the text.
1) White wine is made from:
a) Only white grapes
b) Only must fermented in contact with the red skins
c) Only red grapes
d) Both white and red grapes
2) Sparkling wines contain:
a) Sulphur dioxide
b) An addition of wine spirit to the primary fermentation
c) Soft inside part of fruit
d) CO 2 under pressure
3) The must is:
a) The skins of grapes
b) The aromatic compounds
c) A long stringy thread
d) The juice of grapes
4) The primary job of the yeast is:
a) To form aromatic compounds and affect the flavour
b) The conversion of sugar to alcohol
c) To reduce suspended particulate matter
d) To allow time for the flavour to age
5) Wine is allowed to age in oak casks prior to bottling…
a) To remove the skins and all pigment extracted
b) To produce vinegar from the oxidation of ethanol to acetic acid
c) To influence the flavour of wine and improve it in taste
d) To prevent the oxidation of pigment molecules
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Allegato C
SIMULAZIONE 3^PROVA
ANALISI CHIMICA STRUMENTALE
Cognome ………………………………………
Nome
………………………………………… Classe …………
1) In riferimento alla radiazioni IR stabilire quale delle seguenti affermazioni è
corretta:
a) Le radiazioni IR provocano vibrazioni molecolari
b) Le radiazioni IR amplificano le naturali vibrazioni molecolari
c) Le radiazioni IR sono portatrici di energia luminosa
d) Le radiazioni IR nello spettro elettromagnetico si collocano dopo l’ultravioletto
2) In
a)
b)
c)
d)
uno spettro IR l’altezza del picco è correlabile:
Alla forma della banda di assorbimento
Alla posizione della banda di assorbimento
All’intensità della banda di assorbimento
Allo stato fisico di aggregazione del campione
3) Nella legge di Beer il coefficiente ε:
a) Rimane invariato al variare della lunghezza d’onda
b) Rappresenta l’assorbanza di un campione a spessore e concentrazione unitari ad un
ben preciso valore di lunghezza d’onda
c) Non dipende dalla probabilità che la transizione elettronica si verifichi
d) Non è un dato sperimentale
4) Nella spettrofotometria molecolare UV-VIS il monocromatore serve a:
a) Trasformare la luce policromatica in luce monocromatica
b) Trasformare il segnale luminoso in segnale elettrico
c) Separare la luce policromatica nelle sue componenti monocromatiche
d) Selezionare direttamente la λ di esercizio
5) Nello spettro IR registrato per una molecola organica gli assorbimenti relativi
ai gruppi funzionali cadono:
a) Oltre i 4000 cm -1
b) Al di sotto dei 1500 cm -1
c) Nell’intervallo 1500 – 700 cm -1
d) Nell’intervallo 4000 – 1500 cm -1
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6) Illustra brevemente la teoria dell’assorbimento (modello classico) nella
spettrofotometria IR :
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7) Illustra brevemente lo schema a blocchi di uno spettrofotometro IR:
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Allegato C
SIMULAZIONE TERZA PROVA
MICROBIOLOGIA SPECIALE
NOME ………………………
CLASSE ………..
DATA ………………
I “PRIONI” SONO PARTICELLE:
a) virali ad RNA
b) costituite esclusivamente da proteine
c) costituite esclusivamente da acidi nucleici
d) virali a DNA
NEI VIRUS AD RNA A FILAMENTO - :
a) l’RNA si comporta da mRNA
b) deve essere sintetizzato l’enzima replicasi (RNA polimerasi RNA dipendente)
c) l’enzima replicasi è già presente
d) l’RNA- è in grado di legarsi direttamente ai ribosomi per tradurre il messaggio
genetico
I VIRUS RIVESTITI PENETRANO ALL’INTERNO DELLA CELLULA OSPITE ATTRAVERSO LA
SEGUENTE MODALITA’:
a) iniettano il loro materiale genetico, lasciando all’esterno il capside ed il pericapside
b) entrano attraverso rotture della parete provocate da insettti
c) sfruttano il meccanismo di gemmazione
d) utilizzano il meccanismo di fusione
PER DETERMINARE LA CARICA DEI COLIFORMI TOTALI E FECALI MEDIANTE LA
TECNICA MPN (PROVA PRESUNTIVA + DI CONFERMA) SI SEGUE LA SEGUENTE
PROCEDURA:
a) brodo Lattosato a 37°C + brodo Giolitti e Cantoni a 37°C e EC broth a 44°C
b) brodo Lattosato a 37°C + brodo Lattosato Verde Brillante Bile a 37°C e EC broth a
44°C
c) brodo Azide Dextrose a 44°C + brodo Etil Violetto Azide a 37°C e brodo Giolitti e
Cantoni a 44°C
d) brodo Azide Dextrose a 37°C + brodo Etil Violetto Azide a 37°C e brodo Lattosato
Verde Brillante Bile a 37°C
LA DETERMINAZIONE QUANTITATIVA O “CARICA BATTERICA TOTALE” È QUELLA
TECNICA MICROBIOLOGICA CHE SI PREFIGGE DI:
a) accertare il numero dei microrganismi presenti in un campione per unità di volume
b) accertare il numero di microrganismi presenti in 100 ml di acqua
c) contare le cellule microbiche e stabilire il numero più probabile di cellule per unità di
volume
d) verificare la quantità di una specie batterica in 1 ml di acqua
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PER QUALE MOTIVO È NECESSARIO EFFETTUARE LE DILUIZIONI DECIMALI DI UN
ALIMENTO?
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DESCRIVI IL CICLO VITALE DI UN RETROVIRUS.
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Allegato C
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE CAMILLO GOLGI BRESCIA
Anno Scolastico 2011/12
II^ SIMULAZIONE
TERZA PROVA
COGNOME ……………………………. NOME ………………………………….
CLASSE ……………………………….. DATA …………………………………
Pagina 66 di 80
COGNOME E NOME ………………………………….
GRIGLIA DI CORREZIONE
MICROBIOLOGIA
…/15
SPECIALE
LINGUA INGLESE
…/15
BIOTECNOLOGIE
…/15
MATEMATICA
…/15
VALUTAZIONE ………………………….
Pagina 67 di 80
Allegato C
SIMULAZIONE TERZA PROVA
MICROBIOLOGIA SPECIALE
NOME ………………………
CLASSE ………..
DATA ………………
LE PIANTE ASSORBONO, ATTAVERSO LE RADICI, I SALI MINERALI AZOTATI SOTTO
FORMA DI:
a) ioni NO2b) ioni NO3c) ioni NH4+
d) molecole N2
CON IL TERMINE MINERALIZZAZIONE S'INTENDE:
a) la ricerca dei minerali del suolo
b) la trasformazione di sostanze inorganiche in sostanze organiche, ad opera di
microrganismi
c) la quantità di minerali presenti in un m3 di terreno
d) la trasformazione di sostanze organiche in sostanze inorganiche, ad opera di
microrganismi
GLI ATTINOMICETI DEL SUOLO (seleziona l’unica risposta errata):
a) producono antibiotici
b) conferiscono al terreno un odore di muffa
c) appartengono al regno dei Funghi
d) sono unicellulari
LA FASE DI ARRICCHIMENTO SELETTIVO PER LA RICERCA DELLE SALMONELLE SI
ESEGUE SEMINANDO IN:
a) Rappaport Vasiliadis e Brodo Tetrationato
b) Brodo Lauril solfato e Brodo Rosso fenolo
c) Rappaport Vasiliadis e Brodo azide destrosio
d) Brodo Lauril solfato e Brodo Tetrationato
PER DETERMINARE LA CARICA DEGLI STREPTOCOCCHI FECALI MEDIANTE LA
TECNICA AGAR-GERMI VIENE UTILIZZATO IL SEGUENTE TERRENO:
a) KF Agar + TTC
b) Azide dextrose broth + TTC
c) KF+ estratto di terra
d) Baird Parker agar
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DESCRIVI IL CICLO DELL’AZOTO, ANALIZZANDO LE VARIE CATEGORIE DI
MICRORGANISMI CHE LO RAPPRESENTANO ED I PERCORSI METABOLICI CHE
EFFETTUANO.
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QUAL È IL RUOLO SVOLTO DAI MICRORGANISMI NELL’ECOLOGIA DI
UN SUOLO?
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Allegato C
SIMULAZIONE TERZA PROVA
LINGUA INGLESE
Classe 5^C Settore chimico
E’ consentito l’uso dei vocabolari bilingue e monolingue
Surname………………………..
Name……………………………
Top tips for saving energy in the home
To save energy in your house, start from the kitchen: set the temperature of the fridge
between 3° C and 4° C; defrost ice built up, open doors only when necessary and close
quickly. To reduce cooking time, use microwaves, fan forced ovens, pressure cookers, electric
fry pans, dividers or streamers to cook vegetables in the same pot.
Use your dishwasher more efficiently, wait until it has a full load, rinse dirty plates in cold
water, use a good quality detergent and rinse aid, use energy saving cycles.
Insulate your ceilings, walls, windows and floors; install double glazed windows; close off the
area being heated and use time switches to provide heating when required. Keep room
temperatures comfortable but not too high. Close off rooms and sections of the house that are
not being cooled.
Install a water restrictor, have a short shower instead of a bath, check regularly for leaks.
Adjust the water level to match the load in washing machine and consider using warm or cold
water setting rather than hot.
And last, but not least, remember to install energy-efficient saving accessories and appliances
to help reduce your consumption.
Answer the following questions:
1) What can you do to save energy in your home?
……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
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……………………………………………………………………………………………………………………………………………………
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2) What can you do to save energy keeping room temperature comfortable ?
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Choose the correct alternative according to the text:
1) To
a)
b)
c)
d)
save energy in the kitchen:
increase cooking time
economize cooking time
set to zero the cooking time
make pleasant the cooking time
2) Use the dishwasher:
a) only when you have cleaned plates in very hot water
b) only if you use a very good quality detergent
c) when it is loaded to the maximum
d) only if you use it in the morning
3) It
a)
b)
c)
d)
is better:
to have a bath instead of a shower
to have a shower instead of a bath
to have a long bath and a short shower
to have a long shower and a short bath
4) Use the washing machine:
a) with a very hot water and full load
b) with cold water and half load
c) with warm or cold water and possibly full load
d) with hot water and half load
5) To reduce consumption:
a) install accessories to increase it
b) install accessories to economize on it
c) install accessories to change it
d) install accessories to hide the consumption
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Allegato C
SIMULAZIONE TERZA PROVA
BIOTECNOLOGIE
NOME ………………………
CLASSE ………..
DATA ………………
IL DNA EUCARIOTICO, DURANTE LA TRASCRIZIONE, SUBISCE UN MECCANISMO
DI “SPLICING”, CIOE’ VENGONO:
a) eliminati gli introni
b) eliminati gli esoni
c) aggiunti gli introni
d) aggiunti gli esoni
L’APPAIAMENTO CODONE-ANTICODONE, NEL MECCANISMO DI SINTESI
PROTEICA, AVVIENE TRA:
a) mRNA e rRNA
b) mRNA e tRNA
c) rRNA e tRNA
d) mRNA e DNA
I GENI MARCATORI DEI VETTORI SONO:
a) sequenze di riconoscimento degli enzimi di restrizione
b) regioni che consentono al vettore di replicarsi autonomamente
c) le regioni del vettore che vengono espresse
d) geni che conferiscono la resistenza agli antibiotici
I MUTANTI AUXOTROFI:
a) sono ceppi selvaggi
b) per crescere hanno bisogno di un terreno povero
c) hanno perso la capacità di sintetizzare una determinata sostanza
d) non hanno subito alcuna modificazione genetica
SELEZIONA L’UNICA AFFERMAZIONE ERRATA RELATIVA ALLA CURVA DIAUXICA,
OTTENUTA DALLA CRESCITA DI
E. COLI
IN PRESENZA DI GLUCOSIO E
LATTOSIO
a) E. coli utilizza prima il glucosio perché gli enzimi necessari all’utilizzo di questo
zucchero sono di tipo costitutivo
b) E. coli utilizza il lattosio solo dopo che il glucosio si è esaurito nel terreno di
coltura
c) gli enzimi necessari all’utilizzazione del lattosio sono di tipo inducibile
d) E. coli utilizza subito il lattosio perché ha già gli enzimi di tipo costitutivo presenti
nella cellula
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DESCRIVI IL MECCANISMO DI RICOMBINAZIONE BATTERICA CHE AVVIENE PER
CONIUGAZIONE, CITANDO ALCUNI ESEMPI.
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DEFINISCI LE MUTAZIONI
PUNTIFORMI
O
GENICHE (SOSTITUZIONE,
INSERZIONE E DELEZIONE), E ANALIZZA LE CONSEGUENZE CHE LE STESSE
CAUSANO.
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Allegato C
SIMULAZIONE 3° PROVA ESAME
MATEMATICA
Nome…………………………
Data ………………………….
1. Per la funzione y
a)
b)
c)
d)




Classe……….
Indirizzo Chimico-Biologico
x
 2 x 1 il punto x = 1
è un punto di discontinuità di prima specie
é un punto di discontinuità di seconda specie
è un punto di discontinuità di terza specie
non è un punto di discontinuità
2. Nel punto x = c si ha una cuspide per la funzione y = f(x) se:
lim
f ' ( x)  l e lim
f ' ( x)  m con l  m
a) 
xc
xc
b) 
lim
xc
c) 
lim
xc
d) 
lim
xc
f ' ( x)  lim




f ' ( x)  
f ' ( x)   e lim
f ( x)   e lim
3. La funzione y 
a)
b)
c)
d)
xc
3
xc+
xc+
f ' ( x)  
f ( x)  
x 2 per x = 0 è:
continua e derivabile
discontinua ma derivabile.
continua ma non derivabile
continua e derivabile con x = 0 punto di minimo relativo
4. La funzione y  x 3  e  x ha un massimo relativo in :
a)
b)
c)
d)




x  1
la funzione non ha massimi relativi
x3
x0
5. Il lim x
a)
b)
c)
d)




x2  x  1
è:
log e (1  x)
0

1

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6. Determinare i punti di flesso della funzione y  x 3  6 x 2  x  1
7. Determinare l’equazione della tangente alla curva y  e  x
2
nel suo punto di
ascissa x = 1
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Allegato D
TIPOLOGIE E VALUTAZIONI PREVISTE PER LA TERZA PROVA SCRITTA
I^ SIMULAZIONE
MATERIA
TIPOL
OGIA
DOMANDE
MATEMATICA
CHIMICA
(FISICA-ANALITICA)
MICROBIOLOGIA
SPECIALE
MISTA
5M+2S
1 x 5 + 5 x 2 = 15
……/15
MISTA
5M+2S
1 x 5 + 5 x 2 = 15
……/15
MISTA
5M+2S
1 x 5 + 5 x 2 = 15
……/15
INGLESE
MISTA
5M + 2 S
1 x 5 + 5 x 2 = 15
……/15
TOTALE
VALUTAZIONE
20 M + 8 S = 28
VALUTAZIONE
………../15
MEDIA ……/15
Legenda: S = a risposta singola
M = a risposta multipla
II^ SIMULAZIONE
MATERIA
TIPOL
OGIA
DOMANDE
MATEMATICA
MISTA
5M+2S
1 x 5 + 5 x 2 = 15
……/15
BIOTECNOLOGIE
MICROBIOLOGIA
SPECIALE
MISTA
5M+2S
1 x 5 + 5 x 2 = 15
……/15
MISTA
5M+2S
1 x 5 + 5 x 2 = 15
……/15
INGLESE
MISTA
5M + 2 S
1 x 5 + 5 x 2 = 15
……/15
TOTALE
20 M + 8 S = 28
VALUTAZIONE
VALUTAZIONE
………../15
MEDIA ……/15
Legenda: S = a risposta singola
M = a risposta multipla
Pagina 76 di 80
Allegato E
PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Premessa


L'alternanza è una metodologia formativa che permette ai ragazzi che frequentano gli
Istituti professionali, gli istituti tecnici ma anche i Licei, di svolgere il proprio percorso di
istruzione realizzando una parte dell'azione formativa presso un'Impresa o un Ente
pubblico.
Tale esperienza lavorativa orienta lo studente nel comprendere l'attività professionale,
applicata all'ambito specifico.
L’Alternanza è una metodologia ad alto contenuto
formativo in contesti diversi da quello scolastico, e in genere prevede Protocolli
d'Intesa, sottoscritto con l'Ufficio Scolastico regionale, le Parti Sociali e le Camere di
Commercio.
Destinatari


L'alternanza scuola-lavoro si rivolge ai giovani della scuola secondaria superiore di età
compresa tra i 15 e i 18 anni e propone una nuova modalità di insegnamento e di
apprendimento che potenzia la loro maturazione personale attraverso l’incontroscambio con il mondo del lavoro.
E’ governata dal sistema educativo e di istruzione liceale e di istruzione e formazione
professionale, ed obbedisce alle sue logiche e alle sue finalità culturali ed educative, e
non a quelle della produzione e del profitto aziendale.
Finalità

L’Alternanza Scuola Lavoro è stata prevista dalla Legge 28 marzo 2003, n. 53 al fine di
consentire la sperimentazione di percorsi didattici-formativi nuovi, collocati in una
dimensione pedagogica forte che è quella dell’equivalenza formativa fra
l’esperienza educativa in aula e l’esperienza educativa in ambienti di lavoro.
Aspetti innovativi



Ai percorsi realizzati in azienda è riconosciuto un valore formativo equivalente ai
percorsi curricolari svolti in aula.
L’ALTERANZA SCUOLA LAVORO permette l’acquisizione, lo sviluppo e l’applicazione
in ambienti di lavoro di alcune competenze previste dai profili educativi
culturali e professionali dei diversi corsi di studio;
in questo senso può diventare anche una possibile risposta alla domanda di
apprendimento personalizzato degli studenti.
Normativa di riferimento

Legge 28 marzo 2003, n.53, Art. 4. (Alternanza scuola-lavoro)

Decreto Legislativo 15/4/2005 n. 77"Definizione delle norme generali relative
all'alternanza scuola-lavoro, a norma dell'articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53"
pubblicato nella G. U. n. 103 del 5 maggio 2005.
Pagina 77 di 80
Modalità di formazione
Elementi caratterizzanti:
 Integrare l’impresa nel processo di formazione: il periodo in Azienda diventa elemento
centrale e caratterizzante il corso
 Nel progetto è determinante la funzione e il ruolo dei tutor scolastico e aziendale,
nonchè la loro collaborazione.
 Sulla base degli elementi forniti dal Tutor scolastico, il consiglio di classe valuterà
l’acquisizione delle competenze individuate previste dal progetto e riportate nel Piano
Formativo Individuale.
Obiettivi:
 Costruire un sistema stabile di rapporti fra la scuola e il mondo del lavoro
 Proporre la cultura del lavoro e dell’imprenditorialità
 Creare una nuova modalità didattica attraverso esperienze in specifiche realtà di lavoro
 facilitare le scelte di orientamento dei giovani.
Documentazione





Convenzione scuola azienda
Piano Formativo dell’allievo
Libretto dello studente
Idoneità medica (se richiesta dall’azienda)
Foglio frequenza dello studente in azienda.
Attività svolte

Attività in aula: sicurezza, organizzazione del lavoro, normativa ambientale
1. Salute e Sicurezza sul lavoro (D. Lgs. 81/2008)
2. Sicurezza nei laboratori di analisi chimiche e microbiologiche
3. Sistemi di gestione aziendale (qualità, ambiente e sicurezza)
4. Totale ore 8 (3+3+2)

Attività di orientamento
DATA
17 dicembre 2010
18 aprile 2011
(4C)
13 aprile 2011
14 aprile 2011
6 Giugno 2011
EVENTO
Convegno Internazionale“Valorizzazione
delle risorse locali nei progetti di
cooperazione con i paesi in via di
sviluppo”
Visita: “Centrale termoelettrica
Lamarmora e teleriscaldamento”
L’ingresso nel mondo del lavoro:
procedure, norme, diritti e doveri Modulo 4: Salute e sicurezza sul lavoro
(ASL-PSAL o INAIL)
L’ingresso nel mondo del lavoro:
procedure, norme, diritti e doveri Modulo 1: Cosa fare quando si cerca
lavoro (Provincia – Settore Lavoro)
Visita: “Laboratori di analisi dell’Istituto
Zooprofilattico della Lombardia e
dell’Emilia Romagna”
ORE
CLASSE
Anno
6
2010-2011
4
2010-2011
2
2010-2011
2
2010-2011
4
2010-2011
Pagina 78 di 80
16 dicembre 2011
19-20-22 Marzo
2012
13 Aprile 2012
16 Aprile 2012
17 Aprile 2012
Convegno Internazionale
“Giovani costruttori di un mondo
sostenibile tra tecnologie appropriate e
volontariato internazionale
“Tecniche biotecnologiche su matrici
genomiche” Università degli studi di
Brescia
Seminario di aggiornamento sulle cellule
staminali” IFOM - Milano
“Curriculum vitae” Modalità di stesura Sogesa
Convegno “L’ingegneria ambientale
nell’Università di Brescia. Attività del
DICATA tra ricerca didattica e territorio
TOTALE

ORE
4
2011-2012
12
2011-2012
4
2011-2012
2
2011-2012
4
2011-2012
44
2010 - 2012
Stage in azienda
COGNOME
NOME
(allievo)
Buffoli
Francesca
Campagnoni
Valentina
Carera
Chiara
DENOMINAZIONE
AZIENDA
SEDE
LEGALE
DATA
INIZIO
DATA
FINE
Ist
Zooprofilattico
Spe Lombardia
Az.
Ospedaliera
Desenzano
–
Presidio di Manerbio
CRC
Via
Bianchi
7/9, Brescia
Via Lazio 13,
Manerbio
12/09/2011
23/09/2011
19/09/2011
30/09/2011
Via Sigalina e
Mattina
22,
loc
Ro
Montichiari
Via Redipuglia
33
Castelmella
Via Matteotti
160
Castenedolo
Via Perotti 10,
Brescia
Viale Bornata
65 Brescia
Via Orzinuovi
111, Brescia
Via Perotti 10,
Brescia
Via Sigalina e
Mattina
22,
loc
Ro
Montichiari
Via Cantore,
Brescia
Via dei Santi,
58 Brescia
Via Leonardo
da Vinci 12 Mazzano
12/09/2011
23/09/2011
12/09/2011
23/09/2011
12/09/2011
23/09/2011
12/09/2011
23/09/2011
12/09/2011
23/09/2011
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12/09/2011
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23/09/2011
12/09/2011
23/09/2011
12/09/2011
23/09/2011
12/09/2011
23/09/2011
Cellati
Giuliano
Indam
Chimici
laboratori
Cottali
Camilla
Franchi e Kim
Deperi Luca
Copan Italia
D’Introna
Johnny
Ghaus
Sherash
Gravina
Simone
Iacovello
Giovanni
Centro Vitivinicolo
Manfredi
Silvia
Margio
Immacolata
Memmola
Thomas
ARPA
Fleming
Copan Italia
CRC
Sistemambiente
Chemiricerche
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Merlini
Samuele
Nigretti Mara
Eurocosmetic
Pacione
Arianna
Electrometal (Ares)
Pivotto
Francesco
Salvalai
Linda
Torosani
Sabrina
Ist
Zooprofilattico
Spe Lombardia
Sistemambiente
Sistema Ambiente
Comazoo
Via dei Dossi
16, Trenzano
Via dei Santi,
58 Brescia
Via
Palestro
40,
Castegnato
Via
Bianchi
7/9, Brescia
Via dei Santi,
58 Brescia
Via Santellone
37 Montichiari
12/09/2011
23/09/2011
25/07/2011
22/08/2011
04/07/2011
05/08/2011
31/08/2011
15/07/2011
12/09/2011
23/09/2011
12/09/2011
23/09/2011
12/09/2011
23/09/2011
Modalità di accertamento



Griglie di osservazione
Test di apprendimento
Problem solving
Modalità di certificazione
La certificazione delle competenze è effettuata dal Consiglio di classe sulla base degli elementi
forniti dal tutor scolastico, dal tutor aziendale e subordinata alla frequenza dell’allievo nelle
attività previste dal progetto.
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esami di stato conclusivi del corso di studi