STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI CODICE DISCIPLINARE PER GLI ALUNNI DELLA SCUOLA MEDIA USO DEL CELLULARE E SANZIONI ORGANO DI GARANZIA PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ REGOLAMENTO ASSENZE REGOLAMENTO ATTRIBUZIONE VOTO DI COMPORTAMENTO A.S. 2013-2014 Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 - Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria. Codice disciplinare dell’Istituto secondario di primo grado “ C. Nivola”. D.P.R. 235 del 21 novembre 2007 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. 24 GIUGNO 249 (in GU N. 29318 –12- 2007) IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto l'articolo 87, comma 5, della Costituzione; Visto l'articolo 328 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n.297; Visto l'articolo 21, commi 1, 2, e 13 della legge 15 marzo 1997, n.59; Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 Vista la legge 27 maggio 1991, n.176, di ratifica della Convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989; Visti gli articoli 104, 105 e 106 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n.309; Visti gli articoli 12, 13, 14, 15 e 16 della legge 5 febbraio 1992, n.104; Visto l'articolo 36 della legge 6 marzo 1998, n.40; Visto il D.P.R. 10 ottobre 1996, n.567; Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n.400; Visto il parere espresso dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione nella Adunanza del 25 luglio 2007; Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti normativi nella Adunanza del 17 settembre 2007; Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri adottata nella riunione del 12 ottobre 2008; Sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione "Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria" Art. 1 (Vita della comunità scolastica) 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano. 3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva. 4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Art. 2 (Diritti) 1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome. 2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. 3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori. 6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali. 8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità; b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap; e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. 9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto. 10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni. Art. 3 (Doveri) 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. 3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1. 4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. 5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Art. 4 (Disciplina) 1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati. 2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. 3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. 5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esse derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. 6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati da un organo collegiale. Le sanzioni che comportano l’allontanamento superiore a15 giorni e quelle che implicano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal Consiglio d’Istituto. 7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. 8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori a15 giorni, in coordinamento con la famiglia e ove necessario anche con i servizi sociali e l’Autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. 9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tal caso, in deroga al limite generale previsto dal comma sette, la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma 8. 9 bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico, la sanzione è costituita dall’allontanamento dalla comunità scolastica con l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell’anno scolastico. 9 ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l’infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato. 10. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola. 11. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. Art. 5 (Impugnazioni) 1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal dirigente scolastico. 2. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento. 3. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. 4. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione. 5. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241. 6. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso. 7. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici.". Art. 5 bis. Patto educativo di corresponsabilità e giornata della scuola 1.Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. 2. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1. 3. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità.". Art. 5 ter. Giornata della partecipazione a scuola E’ istituita la giornata della partecipazione a scuola. Ciascuna Istituzione scolastica autonoma nell’ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, individua la data in cuoi svolgere la “giornata della partecipazione” rivolta agli studenti e alle loro famiglie, con la collaborazione attiva di tutte le componenti della comunità scolastica. Nell’ambito della giornata di cui al comma precedente, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e condivisione dello Statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell’offerta formativa, dei regolamenti d’istituto, nonché per la pubblicizzazione o la sottoscrizione del patto sociale di corresponsabilità. Art. 6 Disposizioni finali 1.I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle disposizioni vigenti in materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori della scuola media. 2.Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione è fornita copia Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 agli studenti all’atto dell’iscrizione. 3.E’ abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653 Il presente decreto munito del sigillo ufficiale dello Stato, sarà inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica. Dato a Roma addì 21 novembre 2007 Prodi, presidente del Consiglio dei Ministri Fioroni, ministero della pubblica istruzione Napolitano MANCANZA COMPORTAMENTO DA SANZIONARE Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 Riferimento al n. della SANZIONE con relativa indicazione di: - organo competente - procedura - tempi a seconda delle circostanze attenuanti o aggravanti A. Condotta non conforme ai principi di correttezza e buona educazione. Abbigliamento poco consono da n. 1 a n. 6 B. Impegno poco assiduo e mancanza ai doveri scolastici. da n. 1 a n. 6 C. Frequenza poco regolare e mancata giustificazione. Frequenti uscite anticipate immotivate e poco veritiere. D. Scarsa cura o danneggiamento involontario e non grave dei beni comuni della Scuola e dei singoli E. Violazione delle norme di sicurezza, a seconda della gravità della violazione (fumo, etc) F. Mancanza di rispetto grave o atti di aggressività verso i compagni tra i quali gli atti di bullismo (vedi le tipologie in allegato) da n. 2, 3, 4, 5, 6, da n. l a n. 5 da n. 1 a n. 9 da n.6 a n9. a seconda della gravità G. Mancanza di rispetto verso il Capo d'Istituto, il Personale Docente, il Personale non Docente n. 4 da n. 6, 7, 9 H. Comportamenti che turbano il regolare andamento della Scuola (accoglienza), a seconda della gravità n. 4 da n. 6, 7, 9 I. Offesa ad altre culture e religioni, al decoro personale e alle istituzioni n. 6 n. 7 n. 9 J. Danneggiamento volontario dei beni della scuola (locali e strutture,furti ,atti di vandalismo) n. 6, 7,8, 9 K. Comportamenti che mettono in pericolo l'incolumità delle persone (detenzione di oggetti pericolosi) n. 6, 7 n. 9 L . Oltraggio all'Istituto, al Dirigente scolastico, al personale docente e non docente n. 6, 7 n. 9 M . Reati che violano la dignità e il rispetto della persona. Reati che determinano pericolo per l’incolumità delle persone n. 10 N. Violazione del Regolamento sull’uso dei cellulari all’interno della sede scolastica e nelle sue pertinenze. n.7, 8, 9,10 In nessun caso è previsto l’allontanamento incustodito dell’alunno dall’aula SANZIONE ORGANO COMPETENTE 1. Richiamo da parte dei Docenti Docente 2. Comunicazione scritta o telefonica alla famiglia da Docente PROCEDURA TEMPI Contestazione degli addebiti e possibilità di giustificarsi con i Docenti Nella giornata Contestazione degli addebiti e possibilità di Nella giornata o, non appena possibile e non oltre i 3 giorni Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 parte dei Docenti, sul diario personale dell’alunno e/o sul registro di classe. Eventuale assegnazione di elaborati di riflessione giustificarsi con i Docenti 3. Comunicazione sul diario personale e/o sul registro di classe, contestualmente Docente e/o Dirigente alla famiglia. Eventuale assegnazione di elaborati di riflessione - Contestazione degli addebiti e possibilità di giustificarsi con i Docenti e/o con il Dirigente. Non appena possibile e non oltre 3 gg -Avviso telefonico e/o convocazione del genitore Non appena possibile e non oltre 3 gg 4. Comunicazione sul diario personale e/o sul registro di classe, contestualmente alla famiglia. Richiamo da parte del Dirigente. Eventuale assegnazione di elaborati di riflessione.volti alla riflessione sulla mancanza, attività utili alla comunità. - Contestazione degli addebiti e possibilità di giustificarsi con i Docenti Non appena possibile e non oltre i 3 gg -Avviso telefonico e/o convocazione del genitore Non appena possibile e non oltre i 3 gg - Presentazione del caso al Dirigente da parte dei Docenti Non appena possibile e non oltre i 3 gg 5 Comunicazione sul diario personale e/o sul registro di classe, contestualmente alla famiglia Comunicazione del Dirigente alla famiglia. Eventuale assegnazione di elaborati di riflessione. Risarcimento dei danni. 6. Sospensione con allontanamento dalle lezioni da gg 1 a 5, con obbligo di esecuzione dei compiti assegnati. 7. Sospensione con allontanamento dalle lezioni superiore a giorni 5 e fino a Docente e/o Dirigente Docente e/o Dirigente Consiglio di classe Consiglio di classe - fase a) Contestazione degli addebiti e possibilità di giustificarsi con i Docenti Non appena possibile e non oltre i 3 gg - fase b) Presentazione dei fatti al Dirigente da parte dei Docenti Non appena possibile e non oltre i 3 gg - fase c) Convocazione della famiglia per telefono ( anche per l’eventuale prelievo immediato dell’alunno) Entro 3 gg dalla fase b) - fase a)Contestazione degli addebiti e possibilità di giustificarsi anche eventualmente alla presenza del genitore. Convocazione della famiglia per telefono (anche per l’eventuale prelievo immediato dell’alunno) . - fase b) Presentazione dei fatti al Dirigente Non appena possibile e non oltre i 3 gg - fase c) Convocazione del Consiglio di Classe Non appena possibile e non oltre i 7 gg rispetto alla fase b) -fase d)Comunicazione diretta e/o per posta alla famiglia del procedimento di sospensione Non appena possibile e non oltre 5 gg dalla fase c) - fase a)Contestazione degli addebiti e possibilità di giustificarsi Non appena possibile e non oltre i 3 gg Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 Non appena possibile e non oltre i 5 gg un massimo di 15 giorni, con obbligo di esecuzione dei compiti assegnati dai Docenti 8. Sanzioni di cui ai punti 6- 7 con risarcimento dei danni ( a seconda della gravità) 9. Possibilità di procedura d’urgenza (Atti di bullismo secondo le diverse fattispecie: diretto, indiretto, elettronico) 10. Sospensione con allontanamento dalle lezioni superiore a giorni 15 giorni, ivi compresi l’allontanamento fino al termine delle lezioni o con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione - fase b)Presentazione dei fatti al Dirigente da parte dei Docenti Non appena possibile e non oltre i 5 gg - fase c)Convocazione della famiglia per telefono per il prelievo dell’alunno qualora si rendesse necessario per la gravità dei fatto Nella giornata - fase d)Convocazione del Consiglio di Classe con presenza sia dei genitori dell’alunno, sia di quest’ultimo Non appena possibile e non oltre 10 gg dopo la fase b) - fase f) Comunicazione diretta o per posta alla famiglia del procedimento di sospensione per un eventuale intervento della famiglia nel procedimento Non appena possibile e non oltre 5 gg dopo la fase d) Consiglio di classe Procedura 6- 7 Tempi 6- 7 Consiglio di classe - fase a)Contestazione degli addebiti e possibilità di giustificarsi Non appena possibile e non oltre i 3 gg - fase b)Presentazione dei fatti al Dirigente da parte dei Docenti Non appena possibile e non oltre i 3 gg - fase c)Convocazione della famiglia per telefono per il prelievo dell’alunno qualora si rendesse necessario per la gravità dei fatto Nella giornata - fase d)Convocazione del Consiglio di Classe con presenza sia dei genitori dell’alunno, sia di quest’ultimo Non appena possibile e non oltre 10 gg dopo la fase b) - fase f) Comunicazione diretta o per posta alla famiglia del procedimento di sospensione per un eventuale intervento della famiglia nel procedimento Non appena possibile e non oltre 5 gg dopo la fase d) Consiglio d’Istituto fase G) Richiesta eventuale dell’intervento della polizia postale e/o delle forze dell’ordine Disposizione del Dirigente, da ratificare poi secondo la procedura prevista per la sanzione. Convocazione immediata della famiglia per il prelievo dell’alunno Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 Tempestivamente a seconda della gravità della situazione Non appena possibile e non oltre 10 gg . all’esame di Stato conclusivo del corso di studi. in caso si ravvisi la pericolosità della situazione. Richiesta di intervento delle forze dell’ordine. Art. 4 comma 10 dello statuto D.P.R 29/5/1998 Nei casi in cui , dopo l’allontanamento dalle lezioni, sia sconsigliato il rientro nella Comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi , anche in corso d’anno, ad altra scuola. SPECIFICAZIONI E CHIARIMENTI Sono ritenute circostanze attenuanti: - il fatto che la mancanza si verifichi per la prima volta - che, precedentemente la condotta sia stata positiva Circostanze attenuanti Circostanze aggravanti Sono ritenute circostanze aggravanti : - il fatto che la mancanza non si verifichi per la prima volta - che i precedenti richiami e provvedimenti non abbiano avuto esiti positivi - che la precedente condotta sia stata negativa - che le circostanze e/o le conseguenze del comportamento soggetto a sanzione siano particolarmente gravi Consiglio di classe Si intende convocato con la presenza dei soli Docenti per la sanzione della sospensione di cui ai punto 6, salvo diversa valutazione da parte dei docenti e del Dirigente scolastico, mentre per le sanzioni dal punto 7 al punto 10 verranno convocati sia i genitori, sia l’alunno. E’ presieduto dal Dirigente o da un Docente da lui delegato. Organo di Garanzia Si intende convocato con la presenza di tutti componenti su richiesta del genitore o di chiunque vi abbia un interesse. Impugnazioni Art 5 comma 2 Decreto 249/98 Impugnazioni per tutti i provvedimenti disciplinari. Organo Competente Organo di Garanzia interno alla Scuola: presieduto da DS, da un docente designato dal Collegio dei docenti, tra i docenti membri del Collegio docenti ed appartenente all’ordine della scuola media, e Procedura Tempi La procedura deve essere attivata per iscritto da parte del genitore o da chiunque vi abbia interesse L’impugnazione deve avvenire entro 15 gg dalla comunicazione della irrogazione della sanzione disciplinare. La procedura può essere attivata per iscritto da parte del genitore o da chiunque vi abbia interesse Il Direttore dell’ufficio scolastico regionale, decide in via definitiva previo parere vincolante dell’Organo di Garanzia regionale entro 30 gg dal ricevimento della comunicazione. In mancanza di parere si applica il disposto di cui all’art. 16, c.4 della L.241/90 Entro 10 gg l’Organo di Garanzia decide sulla impugnazione. da 2 rappresentanti eletti dai genitori. Impugnazioni per tutti i provvedimenti disciplinari. Organo di Garanzia Regionale : presieduto da Direttore dell’Ufficio scolastico regionale o da un suo delegato, da tre docenti e da un genitore designati nell’ambito della comunità scolastica regionale e per la scuola media due genitori. Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 Allegato al codice di disciplina IL BULLISMO Il bullismo è un fenomeno complesso perché determinato da un insieme di fattori afferenti a diversi ambiti: famiglia di appartenenza e stili educativi, caratteristiche della personalità dei soggetti coinvolti, modalità di espressione delle emozioni nelle diverse situazioni sociali, modalità di gestione dei conflitti, ambiente socio educativo e contesto socio ambientale, tipo e grado di presenza delle figure adulte educativamente importanti, gestione dei conflitti grippali nel contesto didattico. Intenzione di fare del male e mancanza di compassione: il “ persecutore” trova piacere nell’insultare, nel picchiare o nel cercare di dominare la “vittima”. Intensità e durata: il bullismo continua per un lungo periodo di tempo e la qualità di prepotenze fa diminuire la stima di se da parte della vittima. Potere del “bullo”: il bullo ha maggior potere della vittima a causa dell’età, della forza , della grandezza, del genere ( ad es. maschio più forte della femmina) o per una sua popolarità nel gruppo dei coetanei. Vulnerabilità della vittima: la vittima è più sensibile degli altri coetanei alle prese in giro, non sa e non può difendersi adeguatamente ed ha delle caratteristiche fisiche o psicologiche che la rendono più incline a una vittimizzazione. Mancanza di sostegno: la vittima si sente isolata, spesso ha molta paura di riferire gli episodi di bullismo perché teme rappresaglie e vendette. Conseguenze: il danno per l’autostima della vittima si mantiene nel tempo ed induce la persona a un considerevole disinvestimento dalla scuola: oppure alcune vittime diventano a loro volta aggressive. In una situazione di normale conflitto tra coetanei, nessuno di questi elementi è presente. Le persone coinvolte in un normale conflitto tra pari: Non insistono oltre un certo limite per imporre la propria volontà. Spiegano il perché sono in disaccordo, manifestando le proprie ragioni. Si scusano e cercano soluzioni di “pareggio” Si accordano e negoziano per soddisfare i propri bisogni. Sono in grado di cambiare argomento e allontanarsi. Il bullismo si manifesta in tre forme principali: Bullismo diretto: (attacchi relativamente aperti nei confronti della vittima). Fisico : colpire con pugni o calci, sottrarre o rovinare oggetti di proprietà degli altri; Verbale: deridere, insultare, prendere ripetutamente in giro, sottolineare aspetti razziali ecc. Bullismo indiretto: ( isolamento sociale e intenzionale dal gruppo): diffondere pettegolezzi fastidiosi e storie offensive, escludere dai gruppi e aggregazioni. Bullismo elettronico o cyberbulling: particolare tipo di aggressività attraverso forme elettroniche con registrazione e diffusione di immagini in siti web e cellulari Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 USO DEL CELLULARE E SANZIONI DISCIPLINARI Vista la Direttiva del ministro della Pubblica Istruzione sull’utilizzo dei telefoni cellulari , Direttiva 15 marzo 2007, prot. n. 30 “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di “telefoni cellulari” e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”, si stabilisce quanto segue: 1. all’interno della sede, dei plessi scolastici e delle pertinenze è vietato agli alunni l’utilizzo dei telefoni cellulari, potendo essi utilizzare, previo consenso del docente, per urgenti necessità, i telefoni fissi della scuola; 2. gli alunni devono tenere, all’interno della scuola (compresi gli spazi esterni) i telefoni cellulari spenti e nello zaino; 3. qualora un alunno dovesse tenere acceso il telefono cellulare, ricevere chiamate o messaggi accenderlo, questo (privato della SIM che potrà essere consegnata all’alunno) verrà immediatamente preso in consegna dal docente che ha constatato il fatto, il quale provvederà a convocare i genitori, ai quali il telefono sarà riconsegnato; qualora il genitore non fosse raggiungibile il cellulare verrà custodito nell’ufficio di Dirigenza della sede della Scuola Media; 4. nel caso in cui il fatto sia constatato da un collaboratore scolastico, o da altro personale interno all’istituto, costui provvederà ad informare il docente, il Dirigente Scolastico o suo Collaboratore, al quale l’alunno dovrà poi consegnare il telefono, privato della SIM. Il docente è tenuto ad informare i genitori dell’accaduto, per consentire allo stesso di attuare le procedure di cui al punto 3; 5. nei confronti degli alunni che non si attengono alle presenti disposizioni saranno applicate le sanzioni disciplinari previste dal Regolamento di Istituto, secondo un principio di gradualità che tenga conto della gravità dell’infrazione e della reiterazione della stessa. Qualora, considerate le condizioni di cui sopra, il docente ritenga opportuna la comminazione di una sanzione di competenza del Consiglio di classe (sospensione dalle lezioni) ne informerà per iscritto, tempestivamente, il Dirigente Scolastico, il quale provvederà a convocare l’Organo; 6. qualora il docente abbia il fondato sospetto che un alunno, con il telefono cellulare, abbia ripreso immagini che violano la privacy (ovvero immagini di minori o anche di adulti) dopo la presa in consegna del cellulare dovrà rimetterlo immediatamente al Dirigente Scolastico, il quale provvederà agli adempimenti del caso, compresa la segnalazione alle Autorità competenti; 7. le disposizioni di cui alla presente circolare si applicano anche all’uso non autorizzato di altri dispositivi elettronici. 8. Sanzioni disciplinari Mancanza Sanzione 1)Tenere acceso il cellulare. Nota sul diario e sul registro, ritiro del cellulare e 2)Squillo del cellulare, ricezione consegna al genitore. messaggio Alla seconda segnalazione di violazione e relativa nota con ritiro del cellulare si provvederà all’applicazione di 1 giorno di sospensione. La reiterazione del comportamento comporta Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 l’applicazione della sanzione di cui al punto 6 del regolamento disciplinare con incremento del numero di giorni di sospensione. Qualora l’alunno dovesse persistere nel non rispetto del regolamento potrà essere applicata la sanzione di cui punto 7. Nota sul diario e sul registro, ritiro del cellulare e 3 ) Uso attivo del cellulare all’interno consegna al genitore . della scuola e nelle sue pertinenze Applicazione della sanzione di cui al punto 6 del regolamento disciplinare, nella fattispecie si commineranno 3 gg di sospensione. Qualora l’alunno dovesse persistere nel non rispetto del regolamento potrà essere applicata la sanzione di cui punto 7. Nota sul diario e sul registro, ritiro del cellulare e 4) Usare il cellulare ai fini di scattare consegna al genitore . foto, realizzare filmati all’interno della scuola e delle sue pertinenze con Informazione immediata al Dirigente scolastico violazione delle norme sulla privacy Applicazione della sanzione di cui al punto 6 e 7 del regolamento disciplinare. Si dovrà, nell’applicazione della sanzione, procedere con gradualità nella comminazione delle giornate di sospensione . Segnalazione alle autorità competenti Nota sul diario e sul registro, ritiro del cellulare e 5) Uso del cellulare finalizzato consegna al genitore . compimento di atti di bullismo elettronico Informazione immediata al Dirigente scolastico Applicazione della sanzione di cui al punto 6, 7, 9 del regolamento disciplinare. Segnalazione alle autorità competenti . Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 REGOLAMENTO DELL’ORGANO DI GARANZIA ART. 1 - FINALITA’ E COMPITI 1. E’ costituito presso l’Istituto Comprensivo Iglesias sud –est Serra Perdosa”, ai sensi dell’articolo 5, comma 1, del Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998 n. 249 e successive modifiche come da D.P.R. 235 del 21 novembre 2007, l’Organo di Garanzia (O.G.). 2. L'Organo di Garanzia si basa sul principio per cui la scuola è una comunità, all'interno della quale ognuno ha il diritto/dovere di operare al fine di trovare una strada adeguata per una serena convivenza attraverso una corretta applicazione delle norme. Le sue funzioni, inserite nel quadro dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse, sono: a) prevenire ed affrontare tutti i problemi e i conflitti che possano emergere nel rapporto tra studenti ed insegnanti ed in merito all'applicazione dello Statuto ed avviarli a soluzione; b) esaminare i ricorsi presentati dai Genitori degli Studenti o di chi esercita la Patria Potestà in seguito all'irrogazione di una sanzione disciplinare a norma del regolamento di disciplina. 3. Il funzionamento dell'O.G. è ispirato a principi di collaborazione tra scuola e famiglia, anche al fine di rimuovere possibili situazioni di disagio vissute dagli studenti nei confronti degli insegnanti o viceversa. ART. 2 – COMPOSIZIONE 1. L’Organo di Garanzia è composto da: - Dirigente Scolastico - un docente designato dal Collegio dei docenti, tra i docenti membri del Collegio docenti ed appartenente all’ordine della scuola media - due genitori designati dal Consiglio d’Istituto, tra i genitori membri del Consiglio d’Istituto che hanno figli alla Scuola media. Qualora non vi fosse nel Consiglio d’Istituto nessun genitore appartenente alla scuola media si provvederà alla designazione dei genitori tra i rappresentanti dei genitori dei Consigli di classe con modalità elettive. 2. I componenti deIl’O.G. restano in carica per un periodo di tempo corrispondente alla durata del Consiglio d’Istituto. 3. La presidenza spetta al Dirigente scolastico. 4. Ciascuno dei membri verrà sostituito, in caso di temporanea impossibilità o di astensione obbligatoria, da un supplente appartenente alla medesima componente. 5. I genitori componenti dell’O.G. non possono assumere alcuna iniziativa relativa a situazioni in cui sono coinvolti studenti appartenenti alla stessa classe del proprio figlio, ovvero se trattasi di insegnanti della stessa classe del proprio figlio. A tal fine verranno designati, oltre al docente previsto, ulteriori due docenti supplenti appartenenti a corsi differenti rispetto al docente designato. Oltre alla scelta dei genitori, membri ufficiali, si provvederà alla nomina di 2 membri supplenti. 6. Gli insegnanti componenti dell’O.G. non possono assumere alcuna iniziativa relativa a situazioni in cui sono coinvolti colleghi che insegnano nelle stesse classi ovvero propri studenti. 7. Nel caso si verifichi una di tali situazioni di cui ai punti 5 e 6 dell’art. 2 del presente Regolamento, i componenti incompatibili non possono partecipare alla seduta e devono essere sostituiti dai supplenti. 8. La funzione di segretario verbalizzante viene svolta da uno dei componenti designato dal Dirigente. ART. 3 - MODALITA’ E CRITERI DI FUNZIONAMENTO GENERALI 1.L’Organo di Garanzia viene convocato dal Dirigente. 2.La convocazione ordinaria deve prevedere almeno tre giorni di anticipo, sulla data di convocazione. In caso di urgenza motivata, il presidente potrà convocare l’O.G. anche con un solo giorno di anticipo. Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 3.Ciascuno dei componenti dell’O.G. è tenuto alla massima riservatezza in ordine alle segnalazioni ricevute o di cui è venuto a conoscenza in quanto membro dell’organo di garanzia e non può assumere individualmente alcuna iniziativa né servirsi del materiale raccolto senza il consenso dell’organo stesso e per scopi esclusivamente attinenti alle finalità dell’O.G. 4.Le deliberazioni dell’O.G. devono essere sancite da una votazione, il cui esito sarà citato nel verbale, nella quale non è ammessa l’astensione. Si decide a maggioranza semplice e, in caso di parità, prevale il voto del Dirigente. 5.Le deliberazioni sono valide quando sono presenti tutti i membri dell’O.G., effettivi o supplenti. ART. 4 – RICORSI PER LE SANZIONI DISCIPLINARI 1. Il ricorso avverso a una delle sanzioni disciplinari comminate conformemente al regolamento di disciplina, può essere presentato da uno dei genitori mediante istanza scritta indirizzata al Presidente dell'O.G., in cui si ricordano i fatti e si esprimono le proprie considerazioni inerenti l'accaduto. 2. Il ricorso deve essere presentato in segreteria didattica entro il termine prescritto di 15 giorni dalla comunicazione della sanzione. I ricorsi presentati fuori termini, non saranno, in nessun caso accolti. 3. Ricevuto il ricorso, il Presidente provvede a reperire, se necessario, gli atti, le testimonianze, le memorie della famiglia, del Consiglio di classe o di chi sia stato coinvolto o citato. 4. Il materiale reperito viene raccolto in un dossier e costituisce la base della discussione e della delibera dell'O.G. . 5. L'organo si riunisce entro i dieci giorni successivi. 6. Qualora la sanzione sia stata irrogata per comportamento scorretto nei confronti di un docente o di un non docente, anch'egli è chiamato a partecipare alla seduta. 7. Le loro testimonianze sono messe a verbale. 8. L'organo può confermare, modificare o revocare la sanzione irrogata, offrendo allo studente, qualora lo ritenesse opportuno, la possibilità di convertirla in attività utile alla scuola. 9. Il Dirigente Scolastico provvederà ad informare della decisione il Consiglio di classe e la famiglia mediante un atto formale. Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (ai sensi del D.P.R. n. 235/2007 ) La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni studente, la sua interazione sociale, la sua crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia; pertanto la scuola persegue l’obiettivo di costruire una alleanza educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel rispetto dei reciproci ruoli. LA SCUOLA SI IMPEGNA A Creare un clima educativo di serenità e cooperazione che favorisca la crescita responsabile dei propri alunni che educhi al rispetto delle differenze ed inclinazioni individuali, prevenendo situazioni di disagio, di pregiudizio e di emarginazione. Prevenire, vigilare e intervenire tempestivamente nel caso di bullismo, vandalismo e inosservanza del divieto di fumo. Offrire agli alunni, tramite i suoi operatori, modelli di comportamento corretto, rispettoso delle regole, tollerante, disponibile al dialogo ed al confronto Promuovere e sostenere ogni iniziativa di formazione ed aggiornamento del personale. Garantire una valutazione trasparente Controllare e informare con regolarità le famiglie riguardo alla situazione scolastica degli alunni, in merito alla frequenza, ai risultati conseguiti, alle difficoltà emerse, ai progressi registrati nelle varie discipline, agli aspetti inerenti il comportamento e la condotta. Mantenere la riservatezza sui dati e le notizie riguardanti gli alunni. LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A Rispettare le scelte e le attività didattiche del docente. Trasmettere ai propri figli il principio che la scuola è di fondamentale importanza per la loro crescita responsabile, nel rispetto dei valori condivisi. Segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo, di vandalismo e di inosservanza delle comuni regole di convivenza civile e della dignità e dell’integrità delle persone, nel riconoscere delle differenze di genere, cultura e religione che orienti i giovani verso comportamenti socialmente accettabili e condivisi. Tenersi costantemente aggiornata sull’andamento didattico e disciplinare del proprio figlio. Sostenere i propri figli nel lavoro a scuola e a casa, assicurare la frequenza e la puntualità alle lezioni; rispettare il regolamento sulle assenze. Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 Suggerire proposte che possano contribuire al miglioramento dell’offerta formativa tramite i rappresentanti dei genitori dei Consigli di Classe e del Consiglio d’Istituto. LO STUDENTE SI IMPEGNA A Rispettare le regole di civile convivenza, i regolamenti della scuola, nonché la dignità e l’integrità di tutti i soggetti operanti all’interno della comunità scolastica. Prevenire e segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo,, di vandalismo, di cui dovessero venire a conoscenza. Considerato che l’apprendimento è occasione di crescita personale; il venire meno della costanza e dell’impegno determina il rallentamento della propria maturazione e l’accumulo di ritardi e lacune da recuperare. Usare sempre un linguaggio adeguato al contesto scolastico nei confronti del dirigente, docenti, studenti, personale ausiliario e tecnico amministrativo, personale esterno autorizzato ad entrare nell’edificio scolastico e nelle pertinenze. Prestare attenzione in classe, evitando comportamenti che possano pregiudicare il regolare svolgimento delle lezioni, eseguendo e consegnando con puntualità i lavori assegnati a casa, portando sempre i libri e il materiale necessario. Tenere un comportamento consono all’ambiente scolastico, utilizzando in modo corretto attrezzature, laboratori e sussidi didattici della scuola, osservando i dispositivi organizzativi e di sicurezza impartiti. Collaborare con la scuola per mantenere l’ambiente scolastico pulito e ordinato. Il genitore Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 Il Dirigente Scolastico REGOLAMENTO SULLE ASSENZE DEGLI ALUNNI ART. 1 OBBLIGO DI FREQUENZA 1. Gli alunni sono tenuti al rispetto dell’orario scolastico emanato dal Dirigente scolastico, entrando a scuola con la massima puntualità. Sono tenuti altresì frequentare regolarmente le lezioni e tutte le altre attività extrascolastiche, curricolari ed extracurricolari, che sono presenti nel Piano dell’Offerta Formativa e che vengono svolte nel contesto dell’attività didattica: progetti didattici, lavori di gruppo, visite guidate, corsi di recupero, attività di approfondimento. La mancata partecipazione deve essere motivata e giustificata. 2. Gli alunni hanno inoltre l’obbligo di partecipare alle attività non obbligatorie in orario extracurricolare alle quali hanno dato la propria adesione con l’avallo dei genitori. ART. 2 LE ASSENZE 1. Tutte le richieste di giustificazioni devono essere riportate sul libretto personale dell’alunno distribuito dalla Scuola. Le giustificazioni devono essere sottoscritte dai genitori. Sul libretto e sul registro di classe, all’inizio dell’anno, i genitori, o chi da loro autorizzati e delegati a provvedere alle giustificazioni, devono depositare le proprie firme. Le motivazioni esposte nella giustificazione sono accolte se ritenute rilevanti ed attendibili dal Dirigente Scolastico o dai suoi collaboratori, in caso di sua assenza. Giornalmente le richieste saranno accolte dal docente in servizio nell’ora di entrata dell’alunno. 2. Il docente in servizio alla prima ora di lezione verificherà le eventuali assenze degli alunni nel o nei giorni precedenti e richiederà agli alunni, risultati assenti il o i giorni precedenti, la giustificazione, ad accoglierla, a sottoscriverla e registrarla nell’apposito spazio del registro di classe. Nel caso in cui i collaboratori del Dirigente scolastico o il docente della prima ora ritenessero non motivate le giustificazioni addotte, lo comunicheranno al Dirigente Scolastico che deciderà sull’accoglienza dell’alunno in classe. Successivamente il Dirigente Scolastico, previa comunicazione alla famiglia, potrà dichiarare ingiustificata l’assenza effettuata. 3. Le assenze per malattia, superiori ai 5 giorni consecutivi, saranno giustificate con certificato medico che attesti l’idoneità alla riammissione e annotate nel registro di classe. 4. Le assenze superiori ai 5 giorni consecutivi, dovute a cause diverse dalla malattia, devono essere preventivamente comunicate per essere autorizzate dal Dirigente Scolastico o dai docenti da lui delegati e, trattandosi di alunni minorenni, devono essere giustificati, al rientro a scuola, con l’accompagnamento da parte di uno dei genitori. In caso di impedimento dei genitori potrebbe essere accettata anche una motivata comunicazione al Dirigente Scolastico da essi stessi effettuata. 5. La mancanza della giustificazione comporta l’ammissione con riserva alle lezioni dell’alunno ed il docente è tenuto ad annotare detta mancanza sul registro di classe. L’alunno dovrà inderogabilmente presentare la giustificazione entro i 2 giorni successivi al docente della prima ora. Se la giustificazione non verrà presentata entro il suddetto termine l’alunno potrà essere riammesso alle lezioni solo se accompagnato da uno dei genitori. In caso contrario l’assenza potrà essere dichiarata ingiustificata dal Dirigente Scolastico. 6. La giustificazione dell’assenza e l’eventuale certificato medico devono essere conservati agli atti della scuola. Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 ART. 3 RITARDI, ENTRATE POSTICIPATE E USCITE ANTICIPATE 1. Gli alunni al suono della campana, previsto per le ore 8.25, devono entrare in aula in ordine e senza attardarsi negli anditi. Per i ritardi non abituali e minimi è sufficiente che l’alunno ne illustri i motivi al docente della prima ora; quest’ultimo, se riterrà validi i motivi addotti lo ammetterà in classe segnando una “R”(Ritardo), indicandone anche i relativi minuti, sul nominativo dell’alunno già registrato come assente. 2. I ritardi oltre i 5 minuti dall’inizio delle lezioni dovranno essere motivati nell’apposito libretto dai genitori e giustificati secondo le stesse modalità previste per le assenze. 3. In caso di mancata motivazione scritta, l’allievo sarà ammesso con riserva e la giustificazione dovrà essere portata entro il giorno successivo, verbalizzata dall’insegnante della prima ora e conservata agli atti della scuola. 4. Le entrate posticipate e le uscite anticipate devono avvenire solo ed esclusivamente alla presenza del genitore o di persona da lui delegata, fornendo in quest’ultimo caso apposita delega e fotocopia del documento d’identità. Il docente presente in classe al momento della entrata posticipata e dell’uscita anticipata provvederà ad indicare ciò nel registro di classe specificando anche l’orario di ingresso o uscita. ART. 4 ASTENSIONE DALLE LEZIONI 1. Qualsiasi forma di astensione dalle lezioni sarà considerata assenza e pertanto dovrà essere giustificata. 2. Nel caso di assenze dovute a scioperi del settore scolastico, di cui è stata data apposita informazione con circolare, e che non hanno determinato la chiusura della sede scolastica, i genitori dovranno giustificare l’assenza del proprio figlio. 3. Nel caso di ingressi anticipati o uscite posticipate, dovute ad assemblee sindacali del personale scolastico, verrà data apposita comunicazione agli alunni . I genitori avranno cura di apporre la propria firma per presa visione ed il docente presente in classe all’ultima ora di lezione, prevista per quella giornata, dovrà verificare l’apposizione della firma del genitore; se questa dovesse mancare all’alunno non verrà consentita l’uscita anticipata se non alla presenza del genitore o di persona da lui delegata. ART. 5 LE ASSENZE E LA VALUTAZIONE 1. Le assenze giornaliere, i ritardi, gli ingressi posticipati e le uscite anticipate saranno oggetto di calcolo per la determinazione della validità dell’anno scolastico secondo quanto previsto dall’articolo 11, c.1 del D. Lgs. 19 febbraio 2004, n. 59, successivamente richiamato e integrato dall’art. 2, comma 10, del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 “Regolamento recante coordinamento delle norme per la valutazione degli alunni”. Tali disposizione prevedono che “Ai fini della validità dell’anno, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato”, inoltre” Per casi eccezionali le Istituzioni scolastiche possono autonomamente stabilire motivate deroghe al suddetto limite”, “ Tali deroghe sono deliberate dal Collegio docenti 1 a condizione che le assenze 1 Viene deliberato dal Collegio Docenti nell’anno scolastico 2012- 2013, verbale n. 6 del 17/ 01/ 2013 che verranno considerati in deroga al limite delle assenze, così come previsto dalla normativa vigente: gravi motivi di salute certificati dal medico specialista, terapie e/o cure programmate, visite specialistiche; verbale n,. 3 del consiglio d’Istituto del 18/01/ 2013 delibera n. 11 onsiglio d’Istituto Il semplice certificato medico attestante l’idoneità alla riammissione in classe non permette l’utilizzo dello stesso ai fini delle deroghe ai limiti delle assenze. .Si ribadisce che, pur in presenza di deroghe stabilite dal Collegio docenti, verranno vagliati i singoli casi in seno al Consiglio di Classe il quale non potrà prescindere dalla valutazione degli apprendimenti. Pertanto laddove si sia in presenza di deroghe, ma non si siano raggiunti i livelli minimi degli apprendimenti previsti dalla legge, il Consiglio di classe potrà comunque non ammettere l’alunno alla classe successiva o all’esame finale del I° ciclo Viene deliberato dal Collegio docenti nell’anno scolastico 2013-2014, verbale n. 3 del 16 ottobre 2013 che ulteriore deroga al numero massimo di assenze previste possa essere costituito da situazioni di grave svantaggio sociale dell’alunno con l’intervento di strutture pubbliche pubbliche e/o private.. Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione. L’impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo. Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte del Consiglio di classe e debitamente verbalizzate. 2. L’assiduità della frequenza costituirà da parte dei Consigli di classe criterio di assegnazione per il voto di comportamento sulla base di quanto previsto con apposito regolamento disciplinare. ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO La valutazione del comportamento degli studenti di cui all’art. 2 del Decreto Legge 1 Settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazione dalla Legge 30 ottobre 2008, n. 169, risponde alle seguenti priorità: - accertare i livelli di apprendimento e consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile; - verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica; - diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri; - dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10. 2. La valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento per condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità, da parte degli studenti. 3. La valutazione, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale , si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica. La valutazione in questione viene espressa collegialmente dal Consiglio di Classe ai sensi della normativa vigente e concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente e pertanto concorre alla determinazione della media dei voti ai fini dell’ammissione all’Esame Conclusivo del Primo Ciclo di Istruzione. La valutazione espressa in sede di scrutinio intermedio e finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve corrispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di Classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno in relazione alle finalità di cui al punto 1. La valutazione del comportamento è espressa in decimi. 6. Il voto di condotta insufficiente (inferiore a sei decimi) determina la non ammissione alla classe successiva o all’esame conclusivo del ciclo di studi. Per attribuire il voto di condotta al singolo studente ogni Consiglio di Classe dovrà prendere in considerazione i seguenti elementi: - comportamento regolato dalla consapevolezza di appartenere ad una comunità, conformato al rispetto delle norme che ne regolano la vita e l’attività; - frequenza costante e regolare e puntualità alle lezioni; - partecipazione attenta e costruttiva al lavoro didattico quotidiano e alle attività ed iniziative proposte dalla scuola ed attuate anche fuori dai locali dell’Istituto (viaggi di istruzione, progetti, interventi di esperti e specialisti, ecc.); - diligenza nello svolgimento dei compiti, rispetto degli impegni di studio. . Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 Il Collegio Docenti, assumendo come obiettivo interdisicplinare e come fondamento e fine ultimo di ogni attività didattica la formazione di un’etica della responsabilità, della solidarietà, del rispetto degli altri e di un corretto esercizio della libertà, ai fini di uniformare le modalità della valutazione, che verranno utilizzate da tutti i Consigli di Classe per l’assegnazione del voto di condotta, delibera: 1. L’assegnazione della valutazione insufficiente avviene nel rispetto del D.M. 5 del 16 gennaio 2009, secondo il quale “ la valutazione insufficiente del comportamento, soprattutto in sede di scrutinio finale, deve scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di Classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità, riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti – D.P.R. 249/1998, come modificato dal D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/PO del 31 Luglio 2008 – nonché i regolamenti d’istituto prevedano l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a 15 giorni ( art 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto ) “. Il Consiglio di Classe, in tal caso, accerterà che lo studente, essendo stato destinatario nel corso dell’anno di almeno una delle sanzioni disciplinari di cui sopra, successivamente alla irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione in ordine alle finalità educative di cui al punto 1. 2. Gli indicatori riportati nella seguente tabella, quale espressione dei criteri per la valutazione del comportamento. 3. Il calcolo del voto di condotta quale arrotondamento della media delle valutazioni degli indicatori. Rapporto con persone e con Interesse, impegno, Frequenza scolastica Voto l’istituzione scolastica partecipazione al dialogo Rispetto del Regolamento educativo, rispetto delle d’Istituto consegne Comportamento molto Interesse costante e Assidua e puntuale all’inizio di 10 rispettoso delle persone , partecipazione attiva alle tutte le ore di lezione collaborativo e costruttivo attività didattiche, anche durante le attività didattiche. alle proposte di Ottima socializzazione. approfondimento. Costante consapevolezza e Impegno assiduo interiorizzazione delle Ruolo propositivo regole all’interno della classe Nessun provvedimento Puntuale e serio disciplinare svolgimento delle consegne scolastiche nel rispetto dei tempi stabiliti( = compiti domestici, verifiche in classe scritte e orali, consegna materiali didattici) Positivo e collaborativo Buon livello di interesse Frequenza regolare , puntuale 9 Puntuale rispetto degli altri e e adeguata all’inizio di tutte le ore di lezione delle regole partecipazione alle attività didattiche ( = Nessun provvedimento interventi costruttivi). disciplinare Impegno costante. Diligente adempimento delle consegne scolastiche Generalmente corretto nei Interesse e Frequenza nel complesso Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 8 7 6 5 confronti degli altri ma non sempre collaborativo . Complessivo rispetto delle regole ( = qualche richiamo verbale - nessun richiamo scritto sul Registro di classe ad opera del docente o del Dirigente Scolastico) partecipazione selettivi( a seconda della disciplina) e discontinui . Qualche episodio di distrazione e richiami verbali all’attenzione. Impegno nel complesso costante. Generale adempimento delle consegne scolastiche Comportamento non sempre Attenzione e corretto verso compagni e partecipazione insegnanti discontinue e selettive . Poco collaborativo. Disturbo delle attività di Rispetto parziale delle lezione segnalato sul regole segnalato con registro di classe richiami scritti sul Registro con richiamo scritto o di classe e/o con allontanamento dalla ammonizione scritta con lezione o con comunicazione alla famiglia . ammonizione scritta con comunicazione alla famiglia . Impegno discontinuo. Non sempre rispettoso degli impegni e dei tempi stabiliti per le consegne scolastiche regolare Scarsa consapevolezza e rispetto delle regole (ripetuti episodi di scarso rispetto nei confronti degli altri o delle attrezzature e dei beni, rapporti in parte problematici o conflittuali con i compagni che hanno comportato anche la sospensione dalle lezioni per un periodo da 1 a 15 giorni). Frequenza irregolare Partecipazione passiva Disturbo dell’attività Interesse discontinuo e molto selettivo per le attività didattiche Impegno discontinuo e superficiale. Saltuario e occasionale rispetto delle scadenze e degli impegni scolastici Occasionalmente non puntuale Frequenza non sempre regolare Ritardi abituali, entrate posticipate e uscite anticipate Ritardi e assenze giustificati oltre il II^ giorno segnalati con richiamo scritto sul Registro di classe, uscite frequenti nel corso delle lezioni Ritardi abituali. Assenze e ritardi non giustificati o giustificati oltre il II^ giorno, uscite anticipate o entrate posticipate frequenti Comportamento scorretto e/o violento nei rapporti con insegnanti e/o compagni e/o personale ATA, segnalato con precisi provvedimenti disciplinari che hanno comportato la sospensione dalle lezioni per più di 15 giorni, con conseguente esclusione dallo scrutinio finale. Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014 Istituto Comprensivo “C. Nivola” a.s. 2013-2014