====== NOTIZIARIO DROGHE ================== Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti. Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori. Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze URL: http://droghe.aduc.it NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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Possibilista il vice-capogruppo alla Camera della Leganord http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+possibilista+vice_128760.php -USA/Cannabis terapeutica. Proposta di legge bipartisan e referendum in Florida http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+proposta+legge+bipartisan_128759.php -ITALIA/Maltratta anziana madre che non gli da' soldi per droga. Arrestato http://droghe.aduc.it/notizia/maltratta+anziana+madre+che+non+soldi+droga_128758.php -ITALIA/Cannabis terapeutica. Segretaria Radicali distribuira' a malati quella coltivata sul suo balcone di casa http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+segretaria+radicali_128757.php -MESSICO/Narcoguerra. Scontri a fuoco tra gruppo autodifesa e polizia in Michoacan http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+scontri+fuoco+gruppo+autodifesa+polizia_128755.php -SPAGNA/Club cannabis. 400 nella sola Catalogna. Verso la normativa http://droghe.aduc.it/notizia/club+cannabis+400+nella+sola+catalogna+verso_128754.php -USA/Cannabis legalizzata. Banche non danno credito al nuovo mercato http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+legalizzata+banche+non+danno+credito+al_128753.php -USA/Narcoguerra e immigrazione. Texas investe 7,4 mln Usd per aereo spia sulla frontiera col Messico http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+immigrazione+texas+investe+mln+usd_128752.php -MESSICO/Narcoguerra. Narcos danno fuoco ad un municipio in Michoacan http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+narcos+danno+fuoco+municipio+michoacan_128751.php -USA/Si allarga scandalo droga in basi Aeronautica http://droghe.aduc.it/notizia/si+allarga+scandalo+droga+basi+aeronautica_128747.php -ITALIA/Prescrizione piu' breve per il microspaccio. Cassazione http://droghe.aduc.it/notizia/prescrizione+piu+breve+microspaccio+cassazione_128746.php -ITALIA/Legalizzazione cannabis. Fict contraria http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+fict+contraria_128743.php -ITALIA/Detenuti italiani in aumento da quando c'e' la crisi http://droghe.aduc.it/notizia/detenuti+italiani+aumento+quando+crisi_128742.php -ITALIA/Morti per overdose eroina. In Umbria il tasso piu' alto d'Italia http://droghe.aduc.it/notizia/morti+overdose+eroina+umbria+tasso+piu+alto+italia_128741.php -MESSICO/Narcoguerra. Trovate tre teste mozzate di presunti Narcos Zetas a Veracruz http://droghe.aduc.it/notizia/narcoguerra+trovate+tre+teste+mozzate+presunti_128739.php -USA/Legalizzazione cannabis. Depositate firme per referendum in Alaska http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+depositate+firme+referendum_128736.php -/Foglia di coca. Presidente boliviano per legalizzazione internazionale http://droghe.aduc.it/notizia/foglia+coca+presidente+boliviano+legalizzazione_128735.php -USA/Emergenza eroina in Vermont http://droghe.aduc.it/notizia/emergenza+eroina+vermont_128734.php -ITALIA/Legalizzazione cannabis. On.Galan (Fi): basta col proibizionismo http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+on+galan+fi+basta+col_128733.php -USA/Indagati per droghe due ufficiali Aviazione http://droghe.aduc.it/notizia/indagati+droghe+due+ufficiali+aviazione_128732.php -ITALIA/Condannato per traffico e spaccio droga responsabile carabinieri antidroga Procura di Cagliari e suoi collaboratori http://droghe.aduc.it/notizia/condannato+traffico+spaccio+droga+responsabile_128730.php -ITALIA/Legalizzazione cannabis. Ex-ministro Antonio Martino: legalizzare tutte le droghe http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+ex+ministro+antonio+martino_128729.php -ITALIA/Legalizzazione cannabis. Proposta legge di Sel alla Regione Liguria http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+proposta+legge+sel+alla_128728.php -ITALIA/Legalizzazione cannabis. Tossicologi forensi: tutte le droghe sono uguali e pesanti http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+tossicologi+forensi+tutte_128727.php -ITALIA/Legalizzazione cannabis. Agenzia vescovi raccoglie dissenso contro la cannabis libera... http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+agenzia+vescovi+raccoglie_128725.php -ITALIA/Legalizzazione cannabis. F.Gelli (Pd) inciampa sulla liberalizzazione http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+gelli+pd+inciampa+sulla_128724.php -ITALIA/Legalizzazione cannabis. Gozi-Manconi (Pd): Italia prigioniera di visione antiquata http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+gozi+manconi+pd+italia_128722.php -FRANCIA/Approvato farmaco a base di cannabis http://droghe.aduc.it/notizia/approvato+farmaco+base+cannabis_128721.php -ITALIA/Legalizzazione cannabis. Performance del sen. Gentile (Ncd) http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+performance+sen+gentile+ncd_128720.php -USA/Cannabis Terapeutica. Governatore Stato New York annuncia decreto legalizzatore http://droghe.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+governatore+stato+new+york_128719.php -ITALIA/Legalizzazione cannabis. Ministra Salute confonde con liberalizzazione.... http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+ministra+salute+confonde_128718.php -ITALIA/Nocivita' marijuana. Radicali versus DPA http://droghe.aduc.it/notizia/nocivita+marijuana+radicali+versus+dpa_128717.php -ITALIA/Legalizzazione cannabis. Segretario Pd: intanto cambiamo la Fini-Giovanardi http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+segretario+pd+intanto_128712.php -ITALIA/Legalizzazione cannabis. Il SI' del Prc http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+si+prc_128711.php -GERMANIA/Legalizzazione cannabis. Stern: contrari il 65% dei tedeschi http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+stern+contrari+65+dei_128710.php -ITALIA/Legalizzazione cannabis. Segretario Leganord conferma il NO del suo partito http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+segretario+leganord_128709.php -/Fumatori tabacco. Percentuale in calo ma numero assoluto in crescita: quasi un miliardo. Studio http://droghe.aduc.it/notizia/fumatori+tabacco+percentuale+calo+ma+numero_128708.php -ITALIA/Legalizzazione cannabis. Sel plaude ad apertura discussione da Leganord http://droghe.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+sel+plaude+apertura_128706.php -ITALIA/Depenalizzazione coltivazione e piccole cessioni cannabis. Progetto legge di Luigi Manconi http://droghe.aduc.it/notizia/depenalizzazione+coltivazione+piccole+cessioni_128705.php IL PREZZO DEL PROIBIZIONISMO dalle cronache locali gli effetti della legge vigente dati dal 31/12/2013 al 13/01/2014 sequestri droghe leggere (kg) 405 droghe pesanti (kg) 400 dosi droghe sintetiche 50.000 piante di cannabis 2.400 vittime morti arresti giorni di reclusione riepilogo settimanale dal 07/01/2014 al 13/01/2014 sequestri droghe leggere (kg) droghe pesanti (kg) dosi droghe sintetiche piante di cannabis 3 240 65 215 190 15.000 900 vittime morti arresti giorni di reclusione dati 2013: 25/12/12 - 30/12/13 * sequestri - droghe leggere: Kg 9.750 - pesanti: Kg 11.750 - sintetiche: dosi 11.075.000 - cannabis: piante 20.840.000 * vittime - morti: 19 - arresti: 9.240 - giorni di reclusione: 6.550 ------------------------------------------- 1 110 65 ARTICOLI 12-01-2014 17:34 Narcoguerra messicana. I narcos si espandono nelle miniere I cartelli controllano il 50% delle industrie nello Stato di Michoacan, dove ci sono le maggiori riserve di ferro del Paese. L'esercito messicano tiene sotto controllo, da novembre scorso, Làzaro Càrdenas, il maggior porto merci del Messico. Ha preso in mano la situazione dopo aver destituito 250 poliziotti locali sospettati di essere al soldo dei narcos. Da allora l'esercito pattuglia le strade della citta', 80.000 abitanti, e controlla il transito delle merci. La sua grande baia e la presenza di miniere di ferro, le piu' grandi del Messico, hanno trasformato il porto in un punto strategico per il crimine organizzato che opera nella regione. Circa il 50% del ferro che proviene dal Michoacan, nel sud-est del Paese, e' estratto illegalmente. La maggior parte e' gestita dai Cavalieri Templari, il cartello che domina la zona e che si disputa il territorio con le bande rivali, le forze dell'ordine e i gruppi di autodifesa, trasformando lo Stato regionale in una spirale di violenza. I Cavalieri Templari sono un cartello con una ideologia pseudo-religiosa e regionalista. Sono i successori della “Famiglia di Michoacan”, una banda che nel 2005 apparve per “difendere il Michoacan” dai gruppi “esterni allo Stato”, che, secondo il governo di Felipe Calderon, si e' dissolto nel 2010. Il Michoacan e' uno dei maggiori produttori di marijuana e metamfetamine del Paese, nonche' punto strategico per il transito della droga verso gli Usa. I narcotrafficanti controllano il ferro fin dalla sua estrazione e si sono infiltrati in tutto il processo produttivo e commerciale. Obbligano i minatori a trasportare piccole quantita' del metallo che estraggono. E a chi ha un'azienda di trasporti, a trasportare lo stesso. Inoltre obbligano i proprietari delle aziende a non denunciarli. Infine, i funzionari delle dogane a permettere il transito delle merci illegali. Ci sono due opzioni: assecondarli o affrontare la loro reazione violenta. “Non lo fanno con una pistola in mano, ma e' molto chiaro che non ci sono altre opzioni: o lavorare per loro o subirne le conseguenze”, dice un impresario locale. Le bande criminali non hanno dubbi su chi abbia il coltello dalla parte del manico. Virgilio Camacho, direttore di ArcelorMittal, la principale industria siderurgica della regione, ha denunciato per anni il furto di ferro in piccole quantita' dai terreni della sua azienda. I ladri consegnavano la refurtiva al crimine organizzato. Camacho ha smesso di denunciare i reati alla Procura messicana. Lo hanno sequestrato nel 2011. Non basto'. E' stato trovato morto ad aprile del 2013. Lo avevano giustiziato con un colpo alla nuca. Le miniere non sono il primo business, in Michoacan, in cui i Cavalieri Templari si sono infiltrati, corrompendolo. Si sono anche infiltrati (se non addirittura controllandolo) nella produzione di carne, nelle coltivazioni, nel taglio degli alberi -lo Stato, in piena Sierra Madre, e' una delle regioni piu' boscose della zona-, nell'industria immobiliare, nel trasporto pubblico e nella ristorazione. “Tutti pagano (estorsioni)”, dice un fabbricante di mobili. Anche chi deve solo organizzare una festa. Una donna di Apatzinàn dice che sua sorella e' stata costretta a pagare una certa cifra ai criminali della sua citta' perche' gli permettessero di festeggiare i suoi 15 anni, una sorta di imposta molto diffusa in Messico. L'estrazione del ferro non e' quindi l'unica attivita' alternativa, della mafia locale, al traffico di droga, pero' e' una delle piu' lucrative. Il governatore del Michoacan, Fausto Valljo Figueroa, ha fatto sapere lo scorso novembre, che le catene del crimine organizzato a Làzaro Càrdenas fruttano almeno due milioni di dollari (1,4 milioni di euro) all'anno. E i clienti non sempre pagano con denaro contante. Le mafie cinesi liquidano i propri debiti con prodotti chimici per fabbricare metamfetamine, una droga abbondantemente prodotta nello Stato. “Il porto di Làzaro Càrdenas e' il cuore dell'economia illegale del Michoacan”, dice l'analista Alejandro Hope, specialista in temi di sicurezza. “I cinesi fanno affari con chiunque si prensenta loro”, dice un funzionario locale. Uno dei leader dei Cavalieri Templari, Servando Gòmez, “La Tuta”, ha fatto sapere della presenza degli asiatici nella regione attraverso un video che l'anno scorso ha messo su YouTube. “Siamo inondati di cinesi e questi sono altrettanto mafiosi”. La Cina e' il principale esportatore di acero al mondo: nel 2012 sono stati prodotti 700 milioni di tonnellate di questo prodotto. E in Michoacan, vender ferro al maggior produttore di acero al mondo, e' un business lucroso. Un'indagine dell'agenzia Reuteurs calcola che l'azienda cinese “Desarrollo Minero Unificado de México”, a Lázaro Cárdenas, negli ultimi venti anni, dagli iniziali tre impiegati, nel 2009 e' arrivata a 600. La montante violenza del Michoacan, che e' infiammato da una guerra tra gruppi armati che ha ucciso 990 persone nel 2013, non ha lasciato indenne il porto di Làzaro Càrdenas ne' la sua attivita' economica. La Marina messicana ha fatto sapere, all'inizio di quest'anno, che rimmarra in zona per un “periodo indefinito”. (articolo di Verónica Calderón, pubblicato sul quotidiano El Pais del 12/01/2014) Redazione 07-01-2014 11:34 Il marchio Pablo Escobar. Polemiche e business Sebastian Marroquin potrebbe passare come un architetto colombiano di 36 anni che vive a Buenos Aires, dove e' diventato imprenditore e fondatore di un marchio per una linea di abbigliamento. Ma il suo nome ha un passato segnato dalla violenza. Non e' un segreto che il suo vero nome sia Juan Pablo Escobar Henao, il figlio del capo della droga Pablo Escobar, che si e' visto obbligato a cambiarselo dopo che suo padre -che e' stato uno dei narcotrafficanti piu' grossi del mondo- fu ucciso a Medellin 20 anni fa. Poco a poco Marroquin ha lasciato alle spalle il proprio anonimato. La prima volta e' stata nel 2009 quando comparve in un documentario “I peccati di mio padre”, dove chiedeva perdono ai figli dell'ex-candidato presidenziale Luis Carlo Galan e dell'ex-ministro della Giustizia Rodrigo Lara Bolilla, assassinati dietro ordine di suo padre. Il documentario fu premiato ed ebbe un grande impatto in Colombia poiche' faceva vedere un Paese che aveva lottato per 30 anni contro il narcotraffico. Nel 2012 Marroquin e' apparso di nuovo, ma le sue intenzioni non sono state ben recepite in Colombia. Ha lanciato un marchio per una linea di abbigliamento che utilizza le immagini del capo stampate su delle magliette, con documenti che appartenevano a suo padre e con messaggi di pace che invitano i giovani a non emulare Pablo Escobar. Marroquin si definisce un pacifista. Dice di esserlo fin da bambino. “Non sono mai stato a favore della violenza e soprattutto quando io ero una vittima di questa violenza, che era da una parte e dall'altra, ed ero l'unico che manifestava a mio padre la propria opposizione al suo modo di procedere”, disse in una intervista rilasciata al quotidiano El Pais. Il marchio della linea di abbigliamento si chiama Escobar Henao -con riferimento al nome paterno e materno- e si presta alla confusione poiche' si incentra sulle immagini del criminale. Le magliette, che costano tra 60 e 95 dollari (tra 44 e 70 euro) son confezionate in Colombia, e portano impresso, per esempio, un certificato giudiziale del 1970 in cui il narcotrafficante appare senza precedenti ma con la domanda “Cosa stai combinando? Pensaci bene!”. “Noi crediamo che una maglietta induca i giovani a essere molto meno violenti, e che faccia aprire un dibattito sulla pace con messaggi inequivoci”, dice Marroquin, ricordando che, per rispetto delle vittime, non vende le sue magliette in Colombia. Altre magliette riportano stampato un libretto di risparmio di Escobar, la sua carta d'identita', il permesso parlamentare che ostentava agli inizi degli anni Ottanta o la sua carta di credito. “Preferisci essere ricordato per il tuo nome o per un soprannome. Come preferisci essere chiamato?”, dice un'altra stampata. Tutte hanno domande come: “Ci sono investimenti che fruttano zero, quale sara' il tuo?” oppure “i tuoi privilegi, sono per caso frutto dei tuoi inganni?”. Il marchio della linea d'abbigliamento, che Marroquin definisce come “la mia piccola linea tessile di opinione da cui impari cosa sia la guerra in Colombia contro le droghe”, riguarda anche jeans. Nell'ultima collezione, la faccia del trafficante e' stampata all'interno delle borse. “Ma se in una borsa c'e' la faccia, nell'altra parte della stessa borsa c'e' un messaggio che dice il contrario di quello che potrebbe essere il significato dato a mio padre”. Marroquin difende i suoi prodotti e insiste sul fatto che non ci sia apologia di un crimine. “La strada di Pablo Escobar non deve essere seguita, questo e' il messaggio che si trasmette a chi acquista questi capi d'abbigliamento”. In Colombia non c'e' stato seguito per questo marchio. Ha cercato di fare donazioni ad alcune fondazioni ma sono state rifiutate, mettendo in dubbio la provenienza dei soldi. “La Colombia ci deve riconoscere come individui, non puo' continuare a perseguitare noi che siamo i discendenti, per rifarsi sui crimini che non ha potuto perseguire quando mio padre era vivo”. E in sua difesa assicura: “Non posso modificarmi se non in cio' che posso essere, cioe' Escobar 2.0, e con questo dimostrare che la mia attitudine per la pace e' genuina”. Se c'e' qualcosa che Marroquin non baratta, e' l'affetto per suo padre. “Mi dicono che migliaia di persone sono state maltrattate dalla sua violenza, che la mise in atto in diversi modi, ma questo non mi obbliga a rinunciare all'amore che come figlio ho verso di lui. Ho conosciuto altri sentimenti diversi da quelli che hanno conosciuto i colombiani. La linea di abbigliamento non la faccio come se fosse un omaggio al segno lasciato da lui ma come un messaggio di pace. Io sono il primo a dare l'esempio che la strada di mio padre non va percorsa”. Secondo Marroquin, fuori della Colombia, la linea di abbigliamento ha avuto successo, soprattutto in Messico. La roba si distribuisce attraverso i negozi e via Internet a Los Angeles, New York, Guatemala, Cile e Bruxelles. “Il marchio e' registrato in molti Paesi e non abbiamo avuto i riscontri desiderati da parte della Colombia”. Questo architetto e' consapevole che sta seguendo un percorso molto delicato e che i suoi messaggi possono essere male interpretati. Critica il fatto che alcune aziende colombiane traggano beneficio dall'immagine e dal nome di suo padre in un modo che lui considera irresponsabile. Si riferisce alla serie televisiva “Escobar, El patron del mal”, che e' stata diffusa nel 2012 in Colombia e che ha avuto un seguito in vari Paesi latinoamericani. A Marroquin, lo scorso settembre, in Colombia e' stata negata la registrazione del polemico marchio con il nome completo di suo padre, Pablo Emilio Escobar Gaviria. Secondo la Sovrintendenza dell'Industia e Commercio, e' associato alla violenza che causo' migliaia di vittime negli anni Ottanta e Novanta, e per questo “e' un attentato contro la morale della societa' colombiana e l'ordine pubblico”. Il figlio nel narcotrafficante ha fatto sapere che si appellera' alle decisioni delle autorita'. Per Marroquin, questo nuovo marchio, che e' stato registrato in altri Paesi, ha a che fare con la sua famiglia ed e' stato utilizzato senza il suo consenso e la sua partecipazione. Da qui reclama il suo diritto ad impedire che dia indiscriminatamente dei benefici. “Io non ho mai detto che mio padre fosse stato un santo. Pablo ha fatto molto male a molta gente, e su questo non ho nulla da eccepire, ma sembra che ci sia un codice penale e una Costituzione scritta esclusivamente per questa famiglia e un'altra per il resto dei colombiani, e questo noi non siamo disposti ad accettarlo”. (articolo di Elizabeth Reyes L. pubblicato sul quotidiano El Pais del 07/01/2014) Redazione ------------------------------------------NOTIZIE 13-01-2014 18:17 ITALIA/Legalizzazione cannabis. Possibilista il vice-capogruppo alla Camera della Leganord "Io ho scritto a scanso di equivoci che la legge Fini-Giovanardi ha fallito, ma valutiamo il modo di riconsiderarla. Da qui ad arrivare alla liberalizzazione della cannabis io sono un po' scettico, anche se non chiudo totalmente alla cosa. Se uno mi dimostra che e' meglio liberalizzare piuttosto che non farlo, allora mi faro' da parte". Lo ha dichiarato il vice-capogruppo della Lega Nord alla Camera dei Deputati, Gianluca Pini, ospite dell'ultima puntata del programma televisivo KlausCondicio. "Non e' un tema- puntualizza Pini- che ho mai seguito in prima persona, dal momento che nel movimento mi occupo di altre questioni come quelle internazionali ed europee, non di medicina o droga. Se, pero', qualcuno mi porta in qualche modo delle posizioni che mi fanno capire che e' meglio liberalizzare piuttosto che mantenere questo tipo di proibizionismo, magari posso sposare quella tesi li'. Diciamo che non sono chiuso come invece lo sono, magari per motivi elettorali, altre persone in altri movimenti". 13-01-2014 17:50 USA/Cannabis terapeutica. Proposta di legge bipartisan e referendum in Florida Cosi' come in altri Stati, anche la Florida potrebbe approvare l'uso terapeutico della marijuana grazie ad un progetto di legge che, appoggiato anche da un'associazione civica, vorrebbe emendare la Costituzione. Matt Gaetz, senatore statale repubblicano e presidente dello stesso Senato dal 2012, ha appoggiato un progetto di legge in merito, presentato dalla democratica Katie Edwards, che lo scorso anno aveva presentato analogo progetto che, pero', non era stato approvato. La notizia ha fatto subito il giro del mondo politico, la cui opposizione a questo tipo di legalizzazione e' ben diffusa. Al di fuori del Parlamento, durante lo scorso anno la “United For Care” di Orlando ha raccolto circa un milione di firme per porre un simile quesito referendario alle elezioni di novembre. Le firme sono ora al vaglio delle autorita' per verificare la loro validita': le firme valide dovranno essere almeno 683.149 e si sapra' il tutto entro il 1 febbraio. Per essere approvata, la proposta, quando andra' in votazione, dovra' ottenere almeno il 60% dei consensi. Se fosse approvata, la proposta consentira' la ricerca e lo sviluppo, in una universita' delle Florida, di vari tipi di marijuana che abbiano un alto contenuto di cannabinoidi. Allo stato attuale l'uso di questa droga e' illegale, con alcune eccezioni decise caso per caso. La battaglia per la legalizzazione non sara' facile. La proposta vede gia' l'opposizione del governatore Rick Scott e del procuratore generale. 13-01-2014 17:19 ITALIA/Maltratta anziana madre che non gli da' soldi per droga. Arrestato I carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli hanno arrestato a Pianura un 46enne del luogo, già noto alle Forze dell'Ordine, resosi responsabile di maltrattamenti in famiglia continuati e di lesioni personali volontarie. I militari dell'arma sono intervenuti all'alba dopo aver ricevuto una richiesta di aiuto sul 112. Sul posto, nell'abitazione del 46enne, hanno bloccato quest'ultimo e ricostruito che immediatamente prima, al risveglio dopo una nottata senza droga, in preda ad astinenza aveva aggredito la madre 81enne che si rifiutava di dargli soldi per l'acquisto di droga, arrivando a minacciarla di morte con un coltello. La donna è stata medicata da sanitari del 118, fatti intervenire sul posto, che le hanno riscontrato contusioni multiple guaribili in otto giorni. Il coltello usato per le minacce è stato sequestrato. Nel corso di successive indagini, partite con la collaborazione dell'anziana signora che si è decisa a raccontare i suoi dolorosi trascorsi con il figlio tossico, i carabinieri hanno inoltre accertato che i maltrattamenti andavano avanti da circa cinque anni, con le medesime modalità e sempre per lo stesso motivo. L'uomo è stato condotto nel carcere di Poggioreale. 13-01-2014 17:12 ITALIA/Cannabis terapeutica. Segretaria Radicali distribuira' a malati quella coltivata sul suo balcone di casa Il segretario di Radicali Italiani Rita Bernardini il 29 gennaio distribuirà la marijuana, da lei coltivata sul balcone di casa, a dei malati "che potrebbero trarne molto giovamento". Lo ha annunciato la stessa Bernardini ieri, nel giorno di chiusura del settimo Congresso dell'associazione radicale Certi Diritti, di cui è stata presidente. La coltivazione e la cessione di cannabis in Italia è un reato. 13-01-2014 11:24 MESSICO/Narcoguerra. Scontri a fuoco tra gruppo autodifesa e polizia in Michoacan Una sparatoria è scoppiata ieri a Nueva Italia, nello Stato messicano di Michoacan, dopo che centinaia di vigilantes dei cosiddetti gruppi per l'autodifesa sono entrati nella città per liberarla dal controllo del cartello della droga Caballeros Templarios. I vigilantes, accolti inizialmente con favore da residenti, hanno circondato ieri mattina la sede del municipio e hanno disarmato i poliziotti locali. Quasi subito dopo è scoppiato uno scontro a fuoco e almeno una persona è rimasta ferita. Il governatore dello Stato, Fausto Vallejo, ha fatto sapere che le violenze vanno avanti da quattro giorni e che i vigilantes stanno avanzando verso Apatzingan, dove avrebbe sede il comando generale dei Caballeros Templarios. Vallejo ha chiesto formalmente al ministro dell'Interno, Miguel Angel Osorio Chong, aiuto per mettere fine alle violenze. I gruppi per l'autodifesa sostengono che la polizia locale e statale lavori per i Caballeros Templarios, mentre i critici affermano che alcuni dei vigilantes siano sostenuti da un altro cartello della droga, Nueva Generacion. Scontri tra vigilantes e presunti membri di cartelli stanno devastando Michoacan da quasi un anno. Il governo del presidente Enrique Pena Nieto ha già inviato nella regione migliaia di poliziotti federali e soldati, ma la situazione ha continuato a peggiorare. I gruppi di vigilantes sono considerati illegali dalle autorità federali, ma le forze governative non sono per il momento intervenute contro di loro. Ieri nella zona di Nueva Italia erano presenti sia poliziotti federali che soldati, ma non sono intervenuti nei combattimenti. Intanto vicino alla città sono stati trovati un camion bruciato e i corpi senza vita di due uomini appesi a un ponte. 13-01-2014 09:52 SPAGNA/Club cannabis. 400 nella sola Catalogna. Verso la normativa La situazione dei club di cannabis in Catalogna, specialmente a Barcelona, sta crescendo ad un ritmo vertiginoso. Si calcola che siano circa 400, la meta' nella capitale, con piu' di 165.000 associati, secondo la Federación de Asociaciones Cannábicas Autoreguladas de Cataluña (Fedcac). 60.000 dei quali -i piu' attivi- spendono tra 50 e 100 euro al mese per acquistare cannabis. Secondo questi dai, queste associazioni senza scopo di lucro avrebbero ogni mese introiti di 4,5 milioni di euro, a cui ci sono da aggiungere gli introiti dei soci meno attivi. L'avvocato penalista Marti Cànaves ricorda che “le associazioni senza scopo di lucro non possono avere utili e, nel caso, li devono reinvestire per gli scopi sociali dell'associazione”. I guadagni che hanno questi club sono dovuti a feste, libri paga e alcune attivita' culturali, mentre la coltivazione non e' normata (si coltiva in magazzini nascosti), e c'e' poco controllo sui soldi che gestiscono. Senza regolamentazione, i club si sono organizzati in due federazioni e si sono dati un auto-regolamento, come quello di contattare un medico per assistere e consigliare i consumatori, sia per uso terapeutico che ludico, o di avere tutti i lavoratori come dipendenti. Nonostante questo, sono consapevoli che e' insufficiente e che l'attuale mancanza di controllo rappresenta un rischio per i propri interessi: il denaro che producono e' attrattivo per i trafficanti, che nulla hanno a che fare coi loro ideali di depenalizzazione della cannabis. “Se non lo si tiene sotto controllo”, riconoscono fonti della Fedcac, “il settore cresce in modo esponenziale e potrebbe finire fuori controllo”, La Fedcac ha avuto 27 incontri col Parlamento catalano, coi responsabili Sanita' dei diversi partiti politici, per chiedere una regolamentazione. A differenza del Paese Basco, in Catalogna e' il Governo e non la Camera che deve deciderne la legalita'. Tuttavia non e' stata presa nessuna decisione, ma il Dipartimento della Salute ha ben chiaro che la non-regolamentazione rappresenta un rischio ed e' impegnato per licenziare un testo di “buone pratiche”. Il punto di partenza sembra che sia quello di regolamentare sia le associazioni che i locali. La proposta prevede di vietare le “attivita' di promozione” dei club, fissare una eta' minima per associarsi, limitare il numero di soci e la quantita' di marijuana che si potra' coltivare. Nonche' che siano definiti gli orari di apertura e che si rispettino le norme sanitarie. Il Dipartimento sta anche valutando la quantita' di cannabis che ogni socio potra' acquistare. 12-01-2014 12:09 USA/Cannabis legalizzata. Banche non danno credito al nuovo mercato I commercianti di marijuana in America brindano all'ondata di legalizzazione sul fronte delle droghe leggere che sta interessando gran parte del Paese. Ma il loro vero 'nemico' restano le banche, sempre più restie a prestare denaro o fornire i tradizionali servizi a questo tipo di attività. E poco importa se l''erba' non è più illegale. Il problema - scrive il New York Times - nasce dalle discrepanze tra legislazione federale e statale. Se infatti oramai sono venti gli Stati (più il District of Columbia dove si trova la capitale Washington) in cui la vendita della cannabis è stata legalizzata per uso medico e, in alcuni casi, anche per uso ricreativo, le droghe leggere restano illegali per la legge federale. E il 'Controlled Substances Act', entrato in vigore nel 1970, classifica la marijuana nè più nè meno come eroina, Lsd ed ecstasy, considerandola tra le droghe più pericolose. Ecco perchè le banche il più delle volte non vogliono avere a che fare con chi commercia la cannabis, per paura di essere sanzionate dalle autorità federali con pesanti multe. Cosi', per esempio, a chi ha aperto un 'coffee shop' in Colorado sarà molto difficile ottenere prestiti o anche solo il servizio per i pagamenti con le carte di credito. Per il New York Times la maggior parte del business legale di marijuana si svolge oggi in contanti, con non pochi rischi per la sicurezza. "Quello delle banche è il problema più grosso che l'industria legale della marijuana incontra oggi negli Stati Uniti", denuncia l'associazione di categoria, sottolineando come questo sia assurdo, visto che nel 2014 le vendite di cannabis potrebbero raggiungere i tre miliardi di dollari. "Tutto questo denaro che circola fuori dalle banche non è un sistema sicuro, e non è nell'interesse di nessuno". Di qui l'appello a Washington: armonizzare le norme federali con quelle che oramai stanno prendendo piede in tanti Stati Usa. 11-01-2014 14:46 USA/Narcoguerra e immigrazione. Texas investe 7,4 mln Usd per aereo spia sulla frontiera col Messico Il Texas ha cominciato ad utilizzare un sofisticato aereo spia, costato 7,4 milioni di dollari, per controllare la frontiera col Messico, grazie ad un ulteriore sforzo economico che si aggiunge a numerosi altri incentivi statali per il controllo della zona. Il quotidiano San Antonio Express ha fatto sapere, attraverso il suo sito Internet, che l'aeromobile ha effettuato il suo primo volo ieri mattina tra San Antonio e Fort Stockton, in Texas. Il Dipartimento di Sicurezza Pubblica (DPS) non ha diffuso i risultati di questo primo volo, ma in un comunicato del maggio scorso aveva fatto sapere che all'aereo era stato dato il nome dell'agente Bobby Paul Doherty, dei ranger del Texas, morto nel 1978 mentre assolveva al proprio dovere. Un “Pilatus pc-12 ng Spectre” e' stato acquistato a luglio del 2012 da funzionari del DPS presso l'azienda svizzera Pilatus Aircraft Ltd. L'aereo e' stato poi equipaggiato con videocamere ad alta risoluzione e ad immagini termiche e con un sistema di comunicazione che invia segnali video e audio in tempo reale. Inoltre sono state aggiunte quattro paia di lenti per la visione notturna, costate 60 mila dollari ognuna. Il velivolo e' dotato di una cabina pressurizzata in cui il personale puo' guidarlo fino ad un'altezza di 10 mila metri. Dal 2007 il Texas ha devoluto 600 milioni di dollari di fondi pubblici per dar vita e sviluppare varie iniziative di vigilanza delle frontiere, incluse quattro lance veloci molto ben armate per individuare i traffici di droghe attraverso il Rio Bravo. 11-01-2014 14:28 MESSICO/Narcoguerra. Narcos danno fuoco ad un municipio in Michoacan Alcuni membri del cartello messicano dei Cavalieri Templari hanno dato fuoco ieri, dopo un duro conflitto coi militari, alla sede del municipio di Apatzingàn, nello Stato di Michoacan, usato dalle forze militari stesse come presidio logistico. E' stata distrutta anche la biblioteca pubblica Benito Juarez. Prima di dar fuoco i narcos si sono scontrati coi militari nel centro della citta', e al momento non si registrano morti ne' feriti. Sono stati incendiati otto veicoli -tra cui autobus pubblici e alcuni camion- che l'esercito aveva parcheggiato nella zona. I Cavalieri Templari, oltre che controllando la coltivazione locale di marijuana e i laboratori clandestini di droghe sintetiche, si finanziano con sequestri, estorsioni a contadini e industriali, oltre che con l'esportazione clandestina del ferro. Il governo federale ha dispiegato in Michoacan un migliaio di soldati proprio per combattere i cartelli dei narcos. 11-01-2014 11:09 USA/Si allarga scandalo droga in basi Aeronautica Si allarga lo scandalo della droga nelle basi dell'Aeronautica statunitense, con 10 ufficiali ora sotto inchiesta in sei diverse installazioni. Sono nove tenenti ed un capitano ad essere indagati per possesso illegale di sostanze stupefacenti. Tra questi i due ufficiali responsabili dei missili armati con testate nucleari dislocati nella base aerea di Malmstrom, in Montana, che, come riportano i media americani, sono stati sospesi dai loro incarichi. L'inchiesta ha all'inizio coinvolto due ufficiali della Edwards Air Force Base in California, la seconda base aerea piu' grande del Paese, e poi si e' estesa, sulla base dei contatti di questi ufficiali. Ed ora ha superato anche in confini nazionali, coinvolgendo anche militari americani dispiegati nella Royal Air Force Lakenheath in Inghilterra, si legge sul sito della Bbc. 11-01-2014 09:49 ITALIA/Prescrizione piu' breve per il microspaccio. Cassazione Per effetto della considerazione della lieve entita' dello spaccio come attenuante e dell'orientamento della giurisprudenza sul peso della recidiva, in carcere e' presente un numero elevato di condannati a questo titolo anche per durate considerevoli. Con il decreto legge n.146 del 2013 sull'emergenza carceri e' stato introdotto un abbassamento della pena massima da 6 a 5 anni per le fattispecie previste dal testo unico come di lieve entita', tra cui lo spaccio. La Cassazione con una sentenza per ora solo anticipata con una notizia di decisione (n.1 dell'8 gennaio) ha valutato come l'intervento del decreto legge ha configurato un nuovo reato con nuovi e pi' brevi termini di prescrizione che potranno essere applicati anche retroattivamente. 10-01-2014 18:25 ITALIA/Legalizzazione cannabis. Fict contraria "Perché parlare, ora che la scienza ha ampiamente dimostrato i danni della cannabis sul sistema nervoso specie in giovane età, di legalizzazione della cannabis?": se lo chiede don Mimmo Battaglia, presidente della Federazione Italiana Comunità Terapeutiche (Fict), intervenendo nel dibattito di questi giorni. "E' forse un modo in più per fare cassa per un paese in affanno? O una strategia per ricercare consenso facile da parte di una classe politica dall'immagine a dir poco appannata?" si chiede il sacerdote. "Non è la canna libera, o meglio controllata, che può salvarci oggi, ma la ricostruzione lenta e faticosa di un sistema autentico di valori che abbiamo smarrito. O forse preferiamo mantenere calme le acque di questa palude, anestetizzare le menti, tranquillizzare per tranquillizzarci, magari fumandoci su? - dice ancora il presidente della Fict - non voglio arrendermi al pensiero che l'unico modo per risolvere un problema sia smettere di chiamarlo problema normalizzandolo, all'idea che solo il fatto che una pratica sia diffusa la renda dapprima normale e poi legale. Se questo vale per il fumo di cannabis perché non dovrebbe valere anche per l'evasione fiscale e la corruzione?". Secondo don Battaglia "se la produzione e la distribuzione della marijuana diventasse legale non si correrebbe nemmeno il solo rischio di cambiare padrone (dalla mafia allo Stato), ma si creerebbero due mercati paralleli come già succede per parecchi prodotti". "Il ravvivarsi del dibattito sembra partire dal numero di carcerati legati a reati connessi con la droga. Anche se ancora non mi è chiaro quanto l'uso di cannabis incida su queste carcerazioni, ho sempre pensato che il carcere sia la struttura non idonea per questi reati e per tanti altri" aggiunge per poi concludere: "I nostri sforzi, le nostre competenze hanno bisogno di trovare un alleato importante nello Stato e nelle istituzioni, così da permettere il diritto alla cura anche per chi, utilizzando marijuana, ne rimanga in qualche modo compromesso. Ma la sfida più importante resta quella educativa". 10-01-2014 18:20 ITALIA/Detenuti italiani in aumento da quando c'e' la crisi Dall'inizio della crisi se, in assoluto, i detenuti nelle carceri italiane sono aumentati del 28%, in termini relativi si nota che l'incremento dei nuovi reclusi italiani (+34%) e' stato di molto superiore a quello degli stranieri (+20%). Lo ha rilevato la Fondazione Moressa analizzando i recentissimi dati diffusi dal ministero della Giustizia sui detenuti nelle carceri italiane, relativi al e'periodo 2007-2013. ''Dall'inizio della crisi - affermano i ricercatori della Fondazione Leone Moressa - i detenuti italiani sono aumentati con un ritmo molto piu' sostenuto rispetto a quello degli stranieri. Si puo' ipotizzare - proseguono - che la crisi economica e la conseguente crescita della disoccupazione, nel caso degli stranieri spinga maggiormente a cercare fortuna in altri Paesi, mentre per i nostri connazionali sfoci purtroppo spesso nell'illegalita'. Resta il fatto - sottolineano gli esperti - che generalmente i detenuti stranieri finiscono in carcere per reati legati a condizioni di marginalita' ed esclusione sociale, come furti e spaccio di stupefacenti''. Il 35% dei detenuti in Italia sono infatti stranieri, 21.854 in tutto (al 31/12/2013), concentrati principalmente in Liguria (59%), Veneto (58%) e Toscana (54%). Nelle Regioni del Sud, invece, l'incidenza si attesta ovunque sotto la media nazionale. Nelle carceri italiane sono presenti ben 140 nazionalita' diverse, quasi con il 46% dei detenuti stranieri proveniente da Paesi africani, il 42% dall'Europa, mentre il restante 12% si divide equamente fra Asia e America. Le tipologie di reato piu' diffuse sono quelle contro il patrimonio e quelle relative alla legge sulla droga (25%), seguiti dai reati contro la persona (19%). Per quanto riguarda l'eta' dei detenuti, gli stranieri incidono molto di piu' sul totale nelle classi d'eta' giovanili, rispecchiando anche l'eta' media meno elevata degli stranieri residenti in Italia rispetto ai nostri connazionali: nella fascia 18-20 anni i detenuti stranieri sono il 60%, e rappresentano oltre la meta' dei detenuti complessivi se si amplia il target fino ai 30 anni. 10-01-2014 15:57 ITALIA/Morti per overdose eroina. In Umbria il tasso piu' alto d'Italia In Umbria i casi di morte per intossicazione acuta da droghe sono superiori alla media nazionale ed è in aumento il trend dei consumi di eroina, con il numero più alto dei decessi per overdose: sono questi i dati epidemiologici più significativi riferiti al 2012 sui consumi delle sostanze stupefacenti nella regione, resi noti stamani a Perugia, alla facoltà di medicina e chirurgia, durante la presentazione del Piano di azione nazionale antidroga. Per i casi mortali (21 nel 2012) di intossicazione acuta da stupefacenti (decessi per 100.000 residenti), l'Umbria registra un tasso di mortalità del 3,8 e quindi il più alto rispetto alle altre regioni italiane, con una media nazionale pari ad uno e un totale nazionale di 390 decessi nel 2012. Inoltre, confrontando il numero dei decessi tra maschi e femmine, il tasso più alto è quello dei primi (pari a 7,3 ogni 100.000 residenti), mentre erano 3.083 nel 2012 i tossicodipendenti in trattamento. In particolare, i consumi di eroina su Perugia rimangono stabili, mentre per la città di Terni lo studio evidenzia un forte incremento dei consumi rispetto al 2011. Per Terni, su base di 1.000 abitanti, nel 2011 sono state rilevate 3,3 dosi al giorno, mentre nel 2012 sono 6,2 le dosi giornaliere. Per i consumi di cocaina, rilevati mediante lo studio Acqua Drugs, nella città di Perugia viene registrato un decremento (5,2 dosi al giorno nel 2011 contro 3,2 dosi nel 2012), mentre a Terni si osserva un leggero incremento (2,6 dosi contro 3,2). Infine, relativamente alla cannabis nelle 17 città italiane analizzate si osservano consumi inferiori alla media e un generale decremento nel 2012 rispetto al 2011, con Perugia che registra un più marcato consumo della sostanza (24 dosi al giorno contro le 16,7 del 2011). Secondo i dati presentati, per quanto riguarda invece le malattie infettive con fonte il ministero della Salute, in Umbria la prevalenza riscontrata di persone tossicodipendenti sieropositive per HIV è dell' 1,8 per cento, considerando però che l'86,4 per cento di tossicodipendenti afferenti ai servizi sanitari regionali non vengono esaminati per tale infezione. Inoltre, la prevalenza di quelli positivi all'epatite B è del 20,9 per cento (il 61,2 per cento degli utenti non testato per questa infezione), mentre per il virus dell'epatite C emerge una prevalenza del 48,6 per cento (un no testing anche qui si è riscontrato per circa il 66,4 per cento dei casi). In merito alle nuove sostanze psicoattive ("le droghe tradizionali - ha detto Giovanni Serpelloni, capo del Dipartimento Politiche Antidroga - sono ormai soppiantate da una serie di droghe sintetiche potenti e molto tossiche"), nel 2013 il Laboratorio di analisi sostanze stupefacenti dei Carabinieri di Perugia ha segnalato, tra l'altro, la presenza di metossietamina in materiale sequestrato ad un consumatore che l'aveva assunto per via endovenosa; il sequestro di circa 60 foglietti di carta assorbente, sui quali è stata riscontrata la presenza della molecola Doc (4-cloro-2,5-dimetossiamfetamina); la presenza delle molecole orfenadrina e quetiapina in reperti posti sotto sequestro. Per i casi clinici, infine, il Laboratorio di tossicologia forense, sezione di Medicina Legale dell'Università di Perugia, ha segnalato un caso di intossicazione acuta in seguito all'assunzione di metossietamina associata ad alcool etilico. 10-01-2014 12:44 MESSICO/Narcoguerra. Trovate tre teste mozzate di presunti Narcos Zetas a Veracruz Le teste mozzate di tre presunti membri del cartello degli Zetas sono state rinvenute nel bagagliaio di un'autovettura nello stato messicano di Veracruz. Le autorità hanno trovato insieme alle teste il messaggio di rivendicazione di un altro cartello del narcotraffico, Jalisco Nueva Generacion: "Questo è quanto accade a ogni sporco membro degli Zetas che va in giro a sequestrare e a derubare persone innocenti". Le teste, con evidenti segni di tortura, sono state trovate mercoledì notte nella città di Veracruz, dopo una segnalazione arrivata dal gente del posto alla polizia. Già lo scorso dicembre, le autorità avevano trovato cinque persone decapitate nello stato di Michoacan, nell'ovest del paese, insieme a un messaggio del cartello Jalisco Nueva Generacion, che sta cercando di conquistare il controllo dello stato contro cartelli rivali. Veracruz, nell'est del paese, è uno degli Stati messicani più colpiti dalle violenze innescate dal controllo del traffico di droga da parte di cartelli. 10-01-2014 10:48 USA/Legalizzazione cannabis. Depositate firme per referendum in Alaska Dopo Colorado e stato di Washington, l'Alaska potrebbe diventare il terzo stato americano a legalizzare la marijuana. Sono state infatti presentate alla commissione elettorale dello stato nordoccidentale oltre 45mila firme raccolte dalla Campaign to Regulate Marijuana per la convocazione di un referendum il prossimo agosto. Una consultazione che con ogni probabilita' si svolgera' dal momento che bastano 30mila firme verificate per la convocazione del referendum. "La nostra iniziativa vuole togliere la marijuana dal mercato illegale e trasformarla in un business legittimo che produce entrate fiscali - ha spiegato alla Cnn Tim Hinterberger, uno dei leader della campagna - sostituire il sistema proibizionista con uno basato sulla tassazione e la regolamentazione fara' crescere l'economia dell'Alaska, creando posti di lavoro e producendo introiti per lo stato". La proposta e' insomma simile alla legge entrata in vigore con l'inizio dell'anno in Colorado che ha legalizzato la produzione, la vendita ed il consumo della cannabis per adulti di 21 anni. In Alaska al momento e' permesso coltivare fino a sei piante di cannabis o possedere fino a 28 grammi di marijuana per scopi medici certificati. Anche altri stati, sostengono i leader del movimento antiproibizionista americano, si stanno portando avanti iniziative per arrivare a referendum per la legalizzazione della marijuana nel 2016, in particolare in Arizona, California, Maine, Massachusetts, Montana e Nevada. Mentre ieri il governatore di New York, Andrew Cuomo, ha annunciato un piano per la legalizzazione dell'uso della marijuana per scopi medici anche negli ospedali. 10-01-2014 10:41 /Foglia di coca. Presidente boliviano per legalizzazione internazionale Evo Morales chiede la liberalizzazione internazionale della foglia di coca. Il presidente della Bolivia ha assunto la presidenza del cosiddetto Gruppo dei 77, formato da Paesi in via di sviluppo, e nel corso di una conferenza al Palazzo di Vetro ha detto che utilizzera' questo palcoscenico internazionale per portare avanti la sua battaglia, con la foglia di coca che a suo parere deve essere rimossa dalla lista delle droghe proibite. Morales, alle Nazioni Unite per ricevere dalle Isole Fiji il testimone alla guida del Gruppo, fondato nel 1964, ha detto che promuovera' un ordine mondiale pacifico, giusto e basato sull'armonia con la natura, ponendo fine al predominio delle elite. Il leader boliviano ha poi detto che il mondo deve riconoscere che la foglia di coca non e' veleno, e il suo prossimo compito sara' quello di battersi per la sua rimozione dalla lista delle sostanze proibite. 10-01-2014 10:38 USA/Emergenza eroina in Vermont Il Vermont sta affrontando una "emergenza dell'eroina": lo ha detto il governatore dello Stato americano Peter Shumlin. Dal 2000, riporta il New York Times, il numero dei casi di dipendenza da oppiacei e' aumentato del 770%, raggiungendo quota 4.300 persone nel 2012. E nel 2013 sono morte il doppio delle persone di overdose di eroina rispetto all'anno precedente. "In ogni angolo del nostro Stato ci troviamo di fronte alla minaccia rappresentata dall'eroina e dagli oppiacei - ha detto Shumlin - dobbiamo smettere di far finta che il problema della tossicodipendenza sia qualcosa che non ci riguarda". Parole che vanno ad alimentare il movimentato dibattito delle ultime settimane sulla legalizzazione delle droghe leggere in America. 10-01-2014 10:32 ITALIA/Legalizzazione cannabis. On.Galan (Fi): basta col proibizionismo ''Non si tratta di arrivare al sistema dell'Olanda, però smettiamola con l'ipocrisia e il proibizionismo''. A dirlo è il parlamentare di Forza Italia, Giancarlo Galan, in un'intervista alla Stampa sulle droghe leggere. Alla domanda se ha mai fumato 'canne', risponde: ''Sì. Se non ricordo male a 25 anni e 40 anni e sono stato malissimo, ho vomitato. Quindi in base alla mia esperienza dovrei essere contrarissimo, ma - ribadisce - dico basta con le ipocrisie. C'è una legge, la Fini-Giovanardi che proibisce ma non ha funzionato''. E, sottolinea ''allora cambiamola''. Per Galan si dovrebbe cominciare dal ''ripristinare la distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti. Non mi si dica che non si può fare''. Quanto alle opinioni presenti in Fi, evidenzia: ''Nel mio partito sono tanti che la pensano come me''. 10-01-2014 10:26 USA/Indagati per droghe due ufficiali Aviazione Due ufficiali dell'Aviazione americana, responsabili del lancio di missili nucleari intercontinentali (ICBM) in caso di conflitto, sono sotto inchiesta per "possesso di droghe illegali". I due ufficiali - si apprende da fonti della US Air Force sono di stanza presso la base missilistica di Malmstrom, nel Montana, dove si trovano 150 missili intercontinentali, vale a dire un terzo dell'arsenale missilistico ICBM degli Stati Uniti. L'inchiesta svolta dall'Ufficio per le inchieste speciali dell'Air Force è ancora in corso, ha aggiunto il portavoce dell'Aviazione, che non ha precisato né la quantità, né il tipo di droga in possesso dei suoi uomini. Quest'ultimo caso si va ad aggiungere a una lunga lista di 'incidenti' che hanno coinvolto le forze strategiche americane negli ultimi mesi: ad ottobre, quattro ufficiali dell'Aviazione, di cui due sempre a Malmstrom, erano stati puniti per aver lasciato aperta per due volte la porta che conduce alla postazione di lancio della bomba atomica, porta che deve rimanere tassativamente chiusa. Ad agosto, nel corso di un ispezione, era stata giudicata "insufficiente" la preparazione dell'unità incaricata del controllo dei missili intercontinentali a Malmstrom. Tre mesi prima, 17 ufficiali della base di Minot (nel Dakota) si erano visti ritirare il loro certificato a causa di insufficiente preparazione a condurre operazioni di lancio. Il numero due del Comando delle forze strategiche (Stratcom), il vice-ammiraglio Tim Giardan, è stato allontanato per aver contraffatto delle fiche al casino. Lo stesso generale responsabile dei 450 ICBM è stato sospettato di aver problemi legati all'alcol. Nel corso di una visita presso la base missilistica ICBM di Warren, nel Wyoming, il ministro della Difesa americano Chuck Hagel ha ribadito che i militari appartenenti alle forze strategiche "hanno scelto una professione nella quale non si ha diritto all'errore". 09-01-2014 18:42 ITALIA/Condannato per traffico e spaccio droga responsabile carabinieri antidroga Procura di Cagliari e suoi collaboratori Tutti condannati. U. S. a 13 anni e quattro mesi di reclusione, L C. a 15 anni e sette mesi, G. C. a 8 anni e sei mesi, S. U. a 14 anni e quattro mesi, A. P. otto anni, O. D. 9 anni e tre mesi, V. C. 2 anni e otto mesi, S. L. un anno. Sono le condanne pronunciate dai giudici della prima sezione penale del Tribunale nei confronti del luogotenente dei carabinieri ed ex responsabile dell'antidroga della Procura di Cagliari, U. S. - assolto oggi dall'accusa di associazione a delinquere e per il suo diretto collaboratore, l'appuntato L. C., e dei componenti di un'organizzazione criminale specializzata nel traffico e nello spaccio di droga. I due carabinieri, che sono stati condannati anche a pagare un risarcimento danni di 100 mila euro al Ministero della Difesa, secondo l'accusa, sarebbero stati coinvolti in un traffico di droga che vedeva coinvolta un'organizzazione criminale nella zona di Is Mirrionis. Il pubblico ministero Danilo Tronci a luglio aveva sollecitato pesanti condanne per i due carabinieri: 24 anni per S. e 23 per C.. Erano stati chiesti, invece, cinque anni per O. D. che secondo gli inquirenti sarebbe stati il vertice di una delle organizzazioni criminali coinvolte nello spaccio, e cosi' via con alte pene per tutti. L'accusa aveva sollecitato la condanna a sette anni anche per il corriere nigeriano I. E., che oggi è stato assolto. 09-01-2014 18:36 ITALIA/Legalizzazione cannabis. Ex-ministro Antonio Martino: legalizzare tutte le droghe Dipendesse dall'ex ministro Antonio Martino, deputato di Forza Italia, dovrebbe essere acquistabile non solo la cannabis ma anche le cosiddette droghe pesanti. "Finalmente vedo realizzata un proposta che e' stata di Milton Friedman prima che mia, cioe' quella di legalizzare l'uso della marijuana - afferma all'agenzia stampa IL VELINO il parlamentare in merito alla proposta di legge depositata dal senatore Pd Luigi Manconi - ma io sarei per legalizzare tutti gli stupefacenti. Se la mia salute appartiene a me e non allo Stato, perche' non dovrei assumere sostanze a me nocive? Lo Stato ha diritto e forse anche il dovere di dissuadermi ma non ha diritto di impedirmi con la forza di farlo e tanto meno di mettermi in galera, perche' io non ho fatto male a nessuno". Uni''argomentazione liberale, quella di Martino, che poggia fra l'altro su un precedente storico: "Fino alla Prima guerra mondiale la vendita degli stupefacenti era lecita. C'erano quelli che prendevano il Laudon, che e' un oppiaceo, e diventavano dipendenti: affari loro...". Per questo, secondo Martino, e' "assurdo" che lo Stato affermi: "Io pago per le tue cure, quindi non ti puoi ammalare, la tua salute appartiene a me. Questa e' una stupidaggine". E sulle unioni civili: "Potrebbero gia' essere realizzate con una piccola modifica del codice civile" Ma Martino approva anche la proposta di Matteo Renzi di regolare le unioni civili, che rientrano "all'interno della liberta' di contratto, essenziale per un liberale": "Il diritto civile consente di stipulare contratti ad adulti consenzienti, se siano dello stesso sesso o diversi non e' specificato da nessuna parte quindi le unioni civili potrebbero gia' adesso essere realizzate con una piccola modifica del codice civile. Sono contrario alla pretesa di avere la pensione di reversibilita' ma se i versamenti ci sono, c'e' anche diritto a prendere la pensione". Insomma, per l'ex ministro anche se "in questo momento ci sono cose piu' pressanti, Renzi ha fatto benissimo a metterle al centro della agenda: ha detto una cosa di sinistra e liberale ed e' una cosa giusta". 09-01-2014 18:32 ITALIA/Legalizzazione cannabis. Proposta legge di Sel alla Regione Liguria Polemica anche in Liguria sulle droghe leggere. L'assessore allo Sport Matteo Rossi (Sel) ha proposto una legge regionale per la liberalizzazione da portare poi come modello al Parlamento, auspicando una "Liguria come l' Uruguay", polo sperimentale grazie "al clima e alle tradizioni vivaistiche". Immediata la chiusura di Forza Italia: "la Liguria ha problemi ben più seri a causa della crisi e la Giunta dovrebbe occuparsene", ha osservato Marco Scajola, vice presidente del gruppo regionale di Forza Italia. Rossi immagina attività di ricerca, "già portate avanti da studiosi dell'Istituto Italiano di Tecnologia" sul piano medico, e "un modello possibile per il paese con il recupero del territorio e il rilancio dell'economia a partire dalla coltivazione della cannabis a uso medico, tessile e personale" sul piano economico. "La Giunta si occupi di disoccupazione giovanile, dei problemi della sanità e dei danni del maltempo - ha ribattuto Scajola -. Fa sorridere che sia l'assessore allo Sport, che dovrebbe trasmettere valori come la salute fisica e mentale a concentrarsi sulla legalizzazione della droga". 09-01-2014 18:30 ITALIA/Legalizzazione cannabis. Tossicologi forensi: tutte le droghe sono uguali e pesanti ''La droga è droga e non è né pesante, né leggera''. Lo afferma Elisabetta Bertol, presidente dei Tossicologi Forensi intervenendo nel dibattito sulla legalizzazione e sottolineando che la cannabis è ''pericolosa e tutt'altro che leggera''. Ricordando che il consumo è già depenalizzato, l'esperta ricorda che le sanzioni amministrative hanno l'obiettivo di ''limitare di arrecare danno a se stessi, ma soprattutto alla collettività incidendo sul rilascio o il rinnovo della patente di guida, del porto d'armi, o nell'esercizio di mansioni che possono porre a rischio l'incolumità e la sicurezza di terzi. E' stato pensato alla ricaduta di questo sulla sicurezza stradale già così a rischio?'', chiede il presidente del Gtfi. 09-01-2014 18:26 ITALIA/Legalizzazione cannabis. Agenzia vescovi raccoglie dissenso contro la cannabis libera... ''Sulla cannabis libera cresce il dissenso nel mondo cattolico'': lo scrive il Sir, l'agenzia dei vescovi, che dedica al tema un ampio servizio nella sezione 'prima pagina'. L'agenzia cattolica ha interpellato sulla questione alcune delle principali associazioni impegnate nell'aiuto ai tossicodipendenti. Don Antonio Mazzi, fondatore di Exodus, rileva che ''legalizzare la marijuana vuol dire, al di là del pericolo della sostanza, offrire un capriccio in più ai nostri figli. Il problema è che i capricci, comunque, fanno male e la droga in particolare''. Roberto Mineo del Ceis Don Picchi parla di un possibile ''effetto devastante perché oltre ai danni psichici, fisici e comportamentali, crescerà una generazione di persone dipendenti''. Don Armando Zappolini (Cnca - comunità di accoglienza) rileva che ''l'uso delle droghe leggere parla piuttosto di una vera emergenza educativa. Non sono sicuro che legalizzare sia del tutto positivo, sono invece sicuro che proibire e basta - sottolinea - è invece negativo''. Infine il Sir registra anche il parere del cardinal Elio Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita: ''Ritengo che la liberalizzazione delle droghe leggere è un fattore negativo'', dice il cardinale rilevando che non bisogna fare distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti perché la cannabis è ''la porta di introduzione'' alle sostanze più dannose. 09-01-2014 18:12 ITALIA/Legalizzazione cannabis. F.Gelli (Pd) inciampa sulla liberalizzazione "Liberalizzare la cannabis non e' una soluzione, invece bisogna affrontare in modo serio e responsabile questo problema superando l'approccio ideologico, perche' quello che conta e' l'evidenza scientifica, e cambiare una legge sbagliata come la Fini Giovanardi". Lo ha dichiarato Federico Gelli deputato Pd e membro della Commissione Affari Sociali, in merito al dibattito sulla liberalizzazione delle droghe leggere. "La legge varata a suo tempo dal centro destra - aggiunge Gelli - e' un provvedimento inefficace che mette sullo stesso piano droghe leggere e pesanti e che ha diffuso una cultura repressiva con l'unico risultato di aver riempito le carceri di tossicodipendenti. E' necessario ripristinare la distinzione tra sostanze leggere e pesanti, senza criminalizzare chi consuma le prime, e investire nella rieducazione sostenendo le strutture pubbliche e i soggetti privati che lavorano su questi temi come il Cnca (Coordinamento Nazionale Comunita' d'Accoglienza) di don Armando Zappolini e sono d'accordo con lui quando sostiene che la legge attuale "e' stato il fallimento del proibizionismo perche' ha addirittura favorito le droghe pesanti e quindi le varie mafie". Ora dobbiamo affrontare una vera e emergenza educativa e culturale - continua il deputato democratico - non lasciando soli questi ragazzi davanti a modelli sbagliati come il consumo degli stupefacenti e il gioco d'azzardo. Poi - conclude - dobbiamo dire basta alla demagogia portata avanti da quelle stesse forze politiche come la Lega che quando erano al Governo votavano leggi proibizioniste e ora che sono all'opposizione fanno l'esatto contrario predicando la liberalizzazione. Bella coerenza non c'e' che dire". 09-01-2014 12:40 ITALIA/Legalizzazione cannabis. Gozi-Manconi (Pd): Italia prigioniera di visione antiquata ''Il nostro Paese è prigioniero di una visione antiquata e antiscientifica che tende a uniformare ogni tipo di droga. Non è così''. Lo affermano Sandro Gozi e Luigi Manconi, il primo deputato e l'altro senatore del Pd, in un intervento congiunto sull'Unità. ''E' un preciso dovere di ogni Stato combattere il traffico criminale di droghe pesanti e trovare soluzioni pragmatiche e razionali per ridurne le conseguenze sulla vita e sulla salute di chi ne fa uso'', sottolineano. Ma quanto alla Cannabis ''coltivare una o più piantine in casa, esclusivamente per il consumo privato, non ha - sostengono entrambi - alcun impatto negativo sulla salute di chi lo fa e non crea danni a terzi''. In un'intervista sul Manifesto Manconi sottolinea come sia per un sistema ''di legalizzazione, che significa regolamentazione della produzione, del commercio e del consumo delle sostanze stupefacenti a partire dai derivati della canapa indiana. Questo significa sottoporre hashish e marijuana a un sistema di tassazione e controllo, regole e limiti''. 09-01-2014 12:37 FRANCIA/Approvato farmaco a base di cannabis Per la prima volta il ministero della Salute francese ha approvato la messa in commercio di un farmaco derivato dalla cannabis, il Sativex. Lo rende noto lo stesso ministero, in un comunicato in cui afferma che il medicinale prodotto dalla britannica GW Pharmaceuticals potrà essere usato per il trattamento degli spasmi muscolari dovuti alla sclerosi multipla. Il Sativex contiene i due componenti più noti della marijuana, il delta 9-Thc e il cannabidiolo e sul sito web della GW Pharmaceuticals si legge che il farmaco è stato già lanciato in 11 Paesi e approvato in oltre una decina di altri. 09-01-2014 12:25 ITALIA/Legalizzazione cannabis. Performance del sen. Gentile (Ncd) ''Abbiamo letto dalle agenzie che alcuni antiproibizionisti insieme a deputati di Sel e M5S starebbero organizzando una manifestazione con cessione di canapa alla gente: la canapa è una droga che provoca migliaia di incidenti stradali e di ricoveri per break psicotici ogni anno''. Lo afferma il senatore Antonio Gentile del nuovo centrodestra rivolgendosi al ministro Alfano. ''Mi rivolgo al ministro degli Interni impegnato da sempre nella lotta alla mafia e alla droga - dice Gentile in una nota - affinché chi pensa di confondere le iniziative politiche con i reati venga punito. Si chieda agli ospedali italiani quante persone ogni venerdì sera o sabato arrivano in pronto soccorso per incidenti o malori causati da cannabis ed alcol''. ''Non è vero che il proibizionismo alimenta la curiosità ma la disinformazione che fanno veicolare esponenti della sinistra estrema mette a rischio i nostri giovani. Per queste persone e per la stampa che proviene dalla cultura postsessantottina -conclude Gentile - la cannabis è addirittura benefica''. 09-01-2014 12:18 USA/Cannabis Terapeutica. Governatore Stato New York annuncia decreto legalizzatore New York sara' il ventunesimo Stato americano a legalizzare l'uso della marijuana per scopi terapeutici. La svolta era nell'aria, e ora ad annunciarla ufficialmente e' stato il governatore Mario Cuomo, nel corso del tradizionale discorso programmatico di inizio anno. Cuomo non ha deluso le attese. Ha sottolineato come ''la marijuana puo' aiutare ad alleviare i dolori e a rendere piu' efficace il trattamento di alcuni tumori'', come ormai ampiamente dimostrato dalla scienza medica. ''Sulla scia di molti altri Stati - si e' impegnato vareremo quindi un programma che permettera' a 20 ospedali dello Stato di New York di prescriverla''. Cuomo ha quindi cercato di rassicurare tutti coloro che si dicono scettici e contrari di fronte alla svolta: non lasceremo nulla al caso e controlleremo costantemente il programma per valutare la sua efficacia, ha detto. Ma oramai tutto e' deciso. Il decreto e' atteso per le prossime settimane, ma il governatore vuole fare in fretta. Ed e' un'accelerazione che arriva nel momento in cui in tutti gli Stati Uniti impazza il dibattito e infuriano le polemiche sulla legalizzazione delle droghe leggere, dopo che il Colorado e lo Stato di Washington hanno autorizzato l'uso della cannabis anche per fini ricreativi, rilasciando licenze per l'apertura di veri e propri 'coffee shop' in stile Paesi Bassi. La legge di Cuomo non arriva cosi' lontano. Anche se in passato il governatore si e' gia' pronunciato a favore della depenalizzazione del reato di possesso di stupefacenti per chi detiene per uso personale fino a 15 grammi di marijuana. Gli ultimi sondaggi, del resto, dicono come oramai la maggioranza degli americani (circa i due terzi) sia a favore della legalizzazione della marijuana, come testimonia anche l'esito degli ultimi referendum popolari tenutisi in alcuni Stati. E anche New York segue la tendenza nazionale, con l'82% dei cittadini favorevoli alla marijuana curativa. Un dato che ha spinto Cuomo ad andare fino in fondo su un terreno difficile nonostante si sia entrati in un anno elettorale. Il piano Cuomo in particolare e' quello di consentire a 20 ospedali dello Stato la possibilità di prescrivere marijuana ai pazienti con cancro, glaucoma o altre malattie che rientrano in alcuni standard definiti dal Dipartimento della Sanità. La norma è quindi molto più restrittiva rispetto a quelle di Colorado o California, dove la marijuana curativa è disponibile anche per chi ha problemi non gravi, come dei semplici mal di schiena. Dietro la svolta di Cuomo - spiegano alcuni osservatori - c'è forse anche la crescente popolarità del nuovo sindaco di New York, il liberal Bill de Blasio. 09-01-2014 11:47 ITALIA/Legalizzazione cannabis. Ministra Salute confonde con liberalizzazione.... ''Sono assolutamente contraria alla legalizzazione delle droghe leggere. Uno dei temi che viene evidenziato e' quello di trarre benefici economici dalla commercializzazione delle droghe leggere, come ad esempio hanno fatto in Olanda, con la commercializzazione della marijuana e creando di fatto un turismo internazionale della marijuana. Tutto questo ottenendo due risultati: primo, i danni estremi per la salute dei cittadini e secondo, l'affermazione di una cultura della normalizzazione dell'uso di sostanza psicotrope, che continua a produrre in Italia, in Europa e nel mondo, danni enormi, molto piu gravi di quelli legati all'uso di una singola sostanza''. Questa la posizione del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin espressa nel corso della trasmissione ''Prima di tutto'', su Radio 1. Secondo il ministro esistono due ordine di problemi: ''quello strettamente sanitario e quello culturale, che accompagna l'uso delle sostanze. Io credo che il tema delle dipendenze sia un tema di scottante attualita' di cui si parla troppo poco. Ma come facciamo a parlare di liberalizzazione - ha detto ancora Lorenzin - se i numeri che noi continuiamo a registrare ci parlano di una diffusione sempre maggiore fra i giovanissimi di uso di sostanze, non solo marijuana, hashish, ecstasy, cocaina, e purtroppo anche il ritorno dell'eroina, oppiacei, cocktail, sostanze legata all'alcol, sempre piu' in aumento l'alcolismo fra i giovani''. ''Dunque, questi sono messaggi negativi anche sul piano culturale, destabilizzanti. Rischiamo - conclude la Lorenzin - di far passare, riprodotta come un mantra, un' idea di sottovalutazione del problema, come accaduto negli ultimi 30 anni: cioe' dire, ma in fondo utilizzare queste sostanze psicotrope e' una cosa piu' o meno normale, che poi non fa tanto male, che lo faccio per divertirmi, che se lo faccio una volta sola che vuoi che mi succeda. Ed e' un messaggio che di fatto aiuta il consumo, deresponsabilizzando sull'uso di queste sostanze. E questo e' un danno per i giovanissimi e anche per gli adulti''. 09-01-2014 11:22 ITALIA/Nocivita' marijuana. Radicali versus DPA Per l'ennesima volta il capo del Dipartimento Antidroga, prof. Giovanni Serpelloni, ha vestito i panni da Azzeccagarbugli del proibizionismo e ci ha spiegato che “In natura la marijuana contiene tra il 5 e il 7% di principio attivo, l’erba in commercio, tra modifiche genetiche e tecniche di coltivazione, arriva al 55 per cento, con danni enormi al cervello” (La Repubblica di ieri, 8 gennaio). Cosi' un comunicato di Rita Bernardini (Segretaria di Radicali Italiani) e Giulio Manfredi (Direzione RI), che continua: E' vero ma si tratta di una mezza verità; per completarla Serpelloni dovrebbe dire che l'aumento a dismisura del principio attivo è stato attuato dal mercato criminale, prodotto dal proibizionismo; un mercato in cui i milioni di consumatori italiani non hanno alcuna voce in capitolo, non possono esercitare alcun controllo né sulla qualità delle sostanze vendute né tantomeno sui prezzi di tali sostanze. Solo la legalizzazione delle sostanze oggi proibite consentirebbe ai consumatori di conoscere esattamente quello che fumano, ingeriscono, si iniettano. Le ultime dichiarazioni di Serpelloni ci fanno ancora maggiormente apprezzare il lavoro di revisione della spesa che sta compiendo il commissario straordinario alla spending rewiew, Carlo Cottarelli, rispetto ai Dipartimenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Forse sarà la volta buona per verificare se le ingenti somme a disposizione del Dipartimento Antidroga vanno a vantaggio dei cittadini italiani o solamente della tecnoburocrazia proibizionista. Le risorse assegnate al Dipartimento Antidroga ''sono gestite da sempre in totale trasparenza''. Così il Dpa replica ai Radicali. Il Dipartimento Politiche Antidroga fa presente che ''tutti i progetti attivati sono sopratutto nell'ambito della prevenzione, della ricerca, del Sistema di Allerta sulle nuove droghe e della valutazione epidemiologica e i relativi costi sono gestiti da sempre in totale trasparenza''. Gli investimenti fatti - spiega ancora il Dpa - sono ''totalmente giustificati dai risultati tecnico-scientifici ottenuti e soprattutto verificabili quantitativamente e qualitativamente oltre che riconosciuti anche a livello internazionale''. ''Ovviamente il Dpa è a disposizione per fornire qualsiasi informazione o dato in merito alla congruità e correttezza dell'utilizzo dei fondi pubblici assegnati e dell'efficacia delle proprie azioni'', conclude una nota del Dipartimento. 08-01-2014 11:33 ITALIA/Legalizzazione cannabis. Segretario Pd: intanto cambiamo la Fini-Giovanardi "Questa partita - dice Matteo Renzi, segretario del Pd - è iniziata perché un assessore della Lega ha proposto di smetterla con il proibizionismo e credo sia abbastanza schizofrenico perché" la Lega era al governo quando è stata votata la "Fini-Giovanardi che equipara l'erba all'eroina: iniziamo a rimettere la distinzione tra droghe leggere e pesanti e chi ha una denuncia per cannabis possa essere messo in prova" e non in carcere. Ma "mi sembra schizofrenico passare dal proibizionismo totale alla stessa forza politica che improvvisamente chiede la legalizzazione. Un po' di buon senso mai?" 08-01-2014 11:26 ITALIA/Legalizzazione cannabis. Il SI' del Prc "Che nella Lega si sia aperto un dibattito sulla legalizzazione della cannabis è un segno positivo: meglio tardi che mai, visto che la Lega ha votato tutte le porcherie fatte in questi anni, a partire dalla legge Fini-Giovanardi. E' evidente che il proibizionismo è completamente fallito, favorisce solo le narcomafie e per questo noi diciamo che la Fini-Giovanardi deve essere abrogata: se lo capisce un leghista, dovrebbero capirlo quelli del PD!". Lo afferma in una nota il segretario del Prc Paolo Ferrero in una nota. "La strada per uscire dalla follia delle politiche proibizioniste l'ha indicata con chiarezza il governo dell'Uruguay, che recentemente ha legalizzato la produzione e il commercio di cannabis. Per sconfiggere le narcomafie è necessario permettere alle persone l'autocoltivazione della cannabis", conclude. 08-01-2014 11:19 GERMANIA/Legalizzazione cannabis. Stern: contrari il 65% dei tedeschi La legalizzazione della marijuana nello Stato americano del Colorado non piace ad una larga maggioranza dei tedeschi. Un sondaggio del settimanale "Stern" rivela che quasi due tedeschi su tre (65%) chiedono il mantenimento del divieto di vendita di droghe leggere come marijuana e hashish, mentre solo il 29% auspica una liberalizzazione analoga a quella adottata dal Colorado, con un 6% che non esprime un'opinione in merito. Contrari alla legalizzazione di stupefacenti come marijuana e hashish sono strati molto larghi di aderenti ai tre maggiori partiti rappresentati al Bundestag, come il 79% dei sostenitori della Cdu/Csu, il 62% dei simpatizzanti della Spd ed il 51% di quelli della Linke. Favorevole alla vendita libera delle droghe leggere e' invece il 51% dei Verdi, con il 42% che si dichiara invece contrario. 08-01-2014 11:08 ITALIA/Legalizzazione cannabis. Segretario Leganord conferma il NO del suo partito "E' l'ultima delle battaglie che la Lega fara', anzi non fara' mai una battaglia simile, lo posso assicurare". Cosi' Matteo Salvini, intervenuto a "24 Mattino" su Radio 24 chiarisce ancora la posizione del Carroccio sul tema della legalizzazione delel droghe leggere, dopo l'apertura dell'assessore lombardo Gianni Fava, anche lui leghista. "L'ultima delle priorita' dei cittadini e' la battaglia per legalizzare le droghe leggere - ha aggiunto Salvini. - La gente chiede lavoro, vuole cancellare la riforma Fornero, la gente e' incazzata per gli aumenti dei pedaggi autostradali, non ce n'e' uno che mi ferma per chiedere di legalizzare le canne. Le droghe sono droghe. Non mi interessa se nel Colorado le vendono ai ragazzini, io ho un figlio di 10 anni e mi rifiuto di pensare che nel nome di un malinteso progresso tra qualche anno possa andare da un tabaccaio a comprarsi lo spinello. Fava ha una posizione personale, rispettabile, ma questa non sara' mai una battaglia della Lega. Le battaglie del 2014 saranno per il lavoro, non so se coltivare la canna possa far aumentare i posti di lavoro ma non e' esattamente l'aumento dei posti di lavoro su cui impegneremo la Lega nord". Salvini invece ha ribadito che la regolamentazione della prostituzione e' una priorita' per il Carroccio: "Il sesso non fa male, anzi. La droga fa male. Togliere la prostituzione dalle strade, regolamentarla, riconoscere un lavoro, controllarlo e tassarlo questo si' e promuoveremo un referendum in tal senso". La legge Fini-Giovanardi ''ha ottenuto effetti devastanti da tutti i punti di vista''. Così Gianni Fava, l'assessore lombardo all'Agricoltura della Lega Nord, in un'intervista alla Repubblica, dopo avere aperto il dibattito sulla legalizzazione della Cannabis. E incalza: ''C'è gente che finisce in carcere perché ha fumato uno spinello''. Dal segretario federale del Carroccio, Matteo Salvini, l'assessore si aspetta che ''faccia una sintesi. E' un uomo intelligente. Io mi adeguerò, ma sottolinea - non pretenda che io cambi idea. Oltretutto ci sono diversi amici leghisti anche non vicini alle mie idee che mi hanno scritto che sulla liberalizzazione della cannabis sono d'accordo con me''. Quanto ai rischi per la salute, Fava ribatte: ''Ma fa male anche fumare tabacco, bere alcol, andare in auto ad elevata velocità. Che facciamo? Ci sono tante cose che potenzialmente possono fare male. Questo non vuol dire che sia giusto mettere sullo stesso piano le droghe pensanti e quelle leggere''. 08-01-2014 11:02 /Fumatori tabacco. Percentuale in calo ma numero assoluto in crescita: quasi un miliardo. Studio Dal 1980 la prevalenza globale di persone che fumano tutti i giorni e' scesa, anche se a causa della crescita della popolazione il numero dei fumatori e' aumentato, arrivando a sfiorare il miliardo di persone. Con un +26% di sigarette accese, secondo uno studio pubblicato su 'Jama' (Journal of the American Medical Association). In pratica, in numeri assoluti il popolo degli amanti delle 'bionde' e' cresciuto di pari passo con la popolazione mondiale. Il team di Marie Ng dell'Universita' di Washington a Seattle ha condotto uno studio per stimare livelli e tendenze nella popolazione e quantificare il consumo di sigarette in 187 Paesi nel periodo 1980-2012. I ricercatori hanno scoperto che tra il 1980 e il 2012 la prevalenza di chi accende sigarette tutti i giorni fra gli uomini e' scesa dal 41% al 31%, mentre per le donne c'e' stato un calo dal 10,6% al 6,2% (con un recente rallentamento nel trend globale in parte dovuto agli aumenti del numero dei fumatori a partire dal 2006 in diversi Paesi di grandi dimensioni, tra cui Bangladesh, Cina, Indonesia e Russia). A causa pero' della crescita della popolazione con piu' di 15 anni, in realta' il numero di uomini e donne che fumano tutti i giorni e' passato dai 721 milioni del 1980 ai 967.000.000 nel 2012, con un +41% tra i maschi e un +7% tra le donne. Stando al rapporto tra il 1980 e il 2012, infine, il numero di sigarette consumate in tutto il mondo e' aumentato del 26%. Secondo un'altra ricerca, pubblicata sempre su 'Jama' ma questa volta dal team di Theodore R. Holford della Yale University School of Public Health, le misure di controllo del tabacco adottate negli Usa hanno salvato 8 milioni di vite negli ultimi 50 anni. 07-01-2014 15:05 ITALIA/Legalizzazione cannabis. Sel plaude ad apertura discussione da Leganord ''Se anche nel partito più reazionario, forcaiolo e meno attento alle libertà individuali del panorama politico nazionale si inizia ad interrogarsi sull'utilità del proibizionismo, significa che il nostro paese è pronto ad una nuova legislazione che metta fine agli effetti nefasti della Fini-Giovanardi e dintorni''. Così il consigliere comunale milanese di Sel, Luca Gibillini, interviene sul dibattito all'interno della Lega sulla legalizzazione della cannabis. Il tema è stato sollevato nel Carroccio da un tweet dell'assessore regionale lombardo all'Agricoltura, Gianni Fava, aprendo una discussione stoppata poi dal neo segretario del Carroccio, Matteo Salvini. Ma da Sel rilanciano. ''E' ora di fare leggi che colpiscano le mafie, che evitino carcerazioni inutili e socialmente deleterie, che privino della libertà di scelta milioni di cittadini'', afferma Gibillini che ricorda come in Parlamento ci sia una proposta di legge di Sel, relatore Daniele Farina, ''che va, seppur gradualmente, in questa direzione. Ci auguriamo che si possa trovare una maggioranza anche trasversale che dia un segnale di libertà, lotta al crimine organizzato e di tutela - prosegue l'esponente milanese di Sel -. Sopratutto ci auguriamo una discussione all'altezza dell'epoca in cui viviamo, come ci dimostrano molti paesi nel mondo, e non più intrisa di spirito moralista, forcaiolo, punitivo e oscurantista''. "Questa settimana termineranno le audizioni presso la Commissione Giustizia della Camera sulle proposte di riforma della legislazione italiana sugli stupefacenti. Nel mondo, dopo l'Uruguay e molti Stati americani, tra cui quello di New York, si è aperto un dibattito sulla legalizzazione della cannabis e delle droghe leggere. E' l'inizio della fine del proibizionismo globale". Lo afferma in una nota il capogruppo Sel in Commissione, Daniele Farina, relatore delle proposte di legge di modifica del testo unico delle leggi in materia e primo firmatario della proposta di legge di Sel sulla regolamentazione della coltivazione domestica della cannabis. "Come relatore dei testi in esame - continua Farina - non posso che accogliere positivamente il dibattito apertosi nella Lega Nord su questa materia. Pur non trattandosi di una Cannabis Cup Lombarda, ma di un'importante riforma nazionale, spero di ritrovare in Commissione la stessa apertura espressa dall' assessore lombardo all'Agricoltura Gianni Fava, anche se il governo regionale della Lombardia non fa ben sperare: la Lombardia è una delle regioni dove è massima la difficoltà di cura con i cannabinoidi". "Nel mondo conclude Farina - la tendenza è legalizzare il consumo e la vendita, sia per fini terapeutici che ricreativi. L'Italia non perda anche questo treno e modifichi al più la legge Fini-Giovanardi che in questi anni ha solo prodotto danni". 07-01-2014 14:39 ITALIA/Depenalizzazione coltivazione e piccole cessioni cannabis. Progetto legge di Luigi Manconi "Ho presentato oggi un disegno di legge in materia di coltivazione e cessione della cannabis indica e dei suoi derivati. Dopo trent'anni di fallimenti della politica proibizionista in tutto il mondo, che ha portato solo ampliamento del mercato e del numero di consumatori, carcerizzazione di massa e sofferenze sociali, si e' avviata finalmente una riflessione da parte di molti enti pubblici e di alcuni stati nazionali". Lo afferma il senatore del Partito democratico Luigi Manconi. "Persino in Italia cominciano a manifestarsi i primi timidi segnali di un ravvedimento -sottolinea l'esponente Pd- A questa riflessione intendo contribuire con un disegno di legge che prevede innanzitutto la non punibilita' della coltivazione per uso personale di marijuana e della cessione di piccoli quantitativi dei derivati della cannabis finalizzata all'immediato consumo personale". "Si prevede, poi -prosegue- il ripristino della distinzione del trattamento sanzionatorio tra droghe leggere e droghe pesanti, con una riduzione delle pene per le prime, fino alla completa cancellazione delle sanzioni amministrative per i consumatori dei derivati della cannabis. In questo modo -conclude il senatore- si potra' ristabilire un solco chiaro tra comportamenti inoffensivi legati al consumo personale di sostanze che non nuocciono gravemente alla salute, non piu' di quanto faccia l'abuso di tabacco e di alcool e il traffico di sostanze stupefacenti". ------------------------------------------NON DARE PER SCONTATA LA NOSTRA ESISTENZA! Senza il sostegno economico di persone come te non saremmo in grado di informarti. 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