ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE "LA FARINA - BASILE" Liceo Classico Statale "G. La Farina" Via Oratorio della Pace, 5 98122 Messina - Tel./Fax 090/44910 Liceo Artistico Statale "E. Basile" Via U. Fiore - C/da Conca d'Oro 98168 Messina - Tel. 090/360135 Sede legale: Via Oratorio della Pace, 5 - 98122 Messina Cod. Fisc. 97110560832 - Cod. Mecc. MEIS03100X e-mail: mei s03 1 [email protected] PEC: meis03 1 [email protected] REGOLAMENTO D'ISTITUTO A. S. 2014/2015 Approvato dal Consiglio di Istituto con verb. n. _in data ________ previo parere del Collegio dei Docenti espresso nella seduta del_________ IL DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Giuseppa Prestipino 1 PREMESSA Il presente regolamento di Istituto si propone di sollecitare la partecipazione di tutte le componenti scolastiche per un corretto e proficuo funzionamento dell'Istituto, nel rispetto dei principi di libertà e democrazia sanciti dalla Costituzione della Repubblica. Esso: 1. Recepisce i contenuti dello "Statuto delle Studentesse e degli Studenti", emanato con D.P.R.249/98 integrato con D.P.R. n.235/07. 2. E' conforme ai principi e alle norme del Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni Scolastiche (D.P.R. 275/99), nonché del D.P.R.567/96. 3. E' in piena armonia con il POF e contribuisce alla sua piena attuazione. 4. Si ispira ai seguenti principi fondanti: o Uguaglianza. Il servizio scolastico è improntato al pieno rispetto dei diritti e degli interessi dell'alunno. All'interno della scuola nessuna discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti le condizioni socioeconomiche, psicofisiche, di lingua, di sesso, di etnia, di religione o di opinioni politiche. o Imparzialità. I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività e di equità. La scuola si impegna a garantire la vigilanza, la continuità del servizio e delle attività educative nel rispetto dei principi e delle norme sancite dalla legge. o Accoglienza ed integrazione. La scuola favorisce l'accoglienza dei genitori e degli alunni, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Attraverso il coordinamento con i servizi sociali, con gli enti locali e con le associazioni senza fine di lucro, la scuola pone in essere le azioni adatte ad avviare a soluzione le problematiche relative agli studenti stranieri e agli alunni diversamente abili. Il presente Regolamento d'Istituto è strumento di garanzia di diritti e doveri. Ciascuno, nel rispetto del ruolo che gli compete, deve impegnarsi ad osservarlo e a farlo osservare, riconoscendone il carattere vincolante. Esso consta di tre parti: 1. Regolamento degli Studenti, con cinque allegati (A, B, C, D, E) 2. Regolamento degli Organi Collegiali 3. Regolamento dei Servizi di Ristoro 2 1. REGOLAMENTO DEGLI STUDENTI Norme basilari Art. 1 - Diritto di organizzazione e di agibilità La scuola è sede della Comunità scolastica, i cui componenti hanno diritto di organizzazione e di agibilità all'interno dell'edificio scolastico. Art. 2 - Diritto allo studio La scuola assicura il diritto allo studio secondo i dettami della Costituzione e promuove la crescita globale dell'alunno. A questo scopo deve essere garantita la piena funzionalità educativa e formativa della scuola. Art. 3 - Libertà d'insegnamento La scuola deve assicurare la libertà d'insegnamento considerata come libertà di espressione e rispetto dell'autonomia didattica del docente. La scuola deve parimenti garantire l'attuazione del diritto costituzionale delle famiglie all'educazione. E' dovere dei docenti, delle famiglie e degli alunni instaurare un fattivo rapporto di collaborazione per contribuire alla promozione di un efficace processo formativo. Art. 4 - Parità di diritti Coloro che operano nella scuola, senza distinzione di opinione politica e di fede religiosa, hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero. Il confronto delle opinioni deve avvenire nel rispetto della democrazia. Art. 5 - Vigilanza degli alunni I docenti sono tenuti ad essere presenti nella sede scolastica 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni al fine di vigilare sull'ordinato ingresso degli alunni. In caso di legittimo impedimento o di ritardo straordinario, i docenti devono tempestivamente informare gli Uffici di Segreteria che provvederanno a fronteggiare la situazione di emergenza secondo le disposizioni della normativa vigente. Gli alunni, che accedono all'edificio scolastico in anticipo rispetto all'orario d'inizio delle lezioni, sono assistiti dal personale ausiliario, secondo le disposizioni della normativa vigente. 3 Il dovere di vigilanza non si interrompe durante la pausa ricreativa degli alunni e al cambio dell'ora che dovrà essere rapido. La vigilanza degli alunni che partecipano a visite guidate e a viaggi di istruzione compete agli insegnanti che li accompagnano. Art. 6 - Ritardi, entrate posticipate, uscite anticipate L'orario dell'entrata e dell'uscita degli alunni si deve considerare rigido. Gli alunni sono tenuti alla più scrupolosa puntualità. Gli alunni entrano in classe 5 minuti prima dell'orario di inizio delle lezioni. Il Docente in servizio alla prima ora deve trovarsi in aula, per ricevere gli alunni, 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni. Gli alunni che arrivino entro i 15 minuti successivi all'orario di inizio delle lezioni possono essere ammessi in classe, dal docente in servizio alla prima ora, sempre che il ritardo sia dovuto a serie e motivate cause e non costituisca evento ricorrente. Oltre il suddetto termine, gli alunni possono essere ammessi in classe, a discrezione del docente della prima ora, su autorizzazione dell’Ufficio di Dirigenza e dello Staff. Sono tenuti ad essere puntualmente giustificati, se minorenni, dagli esercenti la patria potestà, tutti gli studenti, tranne coloro che notoriamente usufruiscono di mezzi di trasporto da zone sub comunali. In nessun caso risultano possibili ingressi oltre la seconda ora di lezione se non per documentati motivi o se accompagnati da un genitore o di chi ne esercita la potestà. Agli studenti viaggiatori provenienti dalle periferie della città più distanti dalla scuola e dai comuni limitrofi o per validi motivi documentati possono essere concessi dal Dirigente Scolastico o dai suoi collaboratori, su richiesta dei genitori per i minorenni e su loro espressa richiesta per i maggiorenni con firma del genitore per conoscenza, permessi permanenti di entrata posticipata o di uscita anticipata normalmente per non più di quindici minuti. Gli ingressi posticipati e le uscite anticipate occasionali sono autorizzati dal Dirigente Scolastico o dai suoi collaboratori e sono concessi solo eccezionalmente, per gravi e comprovati motivi, su richiesta del genitore o di chi ne esercita la potestà. L'alunno minorenne deve essere prelevato da uno dei genitori o da chi ne esercita la potestà. I Docenti in servizio provvederanno ad annotare sia le entrate posticipate sia le uscite anticipate. Solo per comprovati motivi è possibile riammettere l'alunno dopo l'uscita anticipata. Nel caso di esami o cure mediche particolari e ripetute verrà fatta preventivamente una richiesta dettagliata al Dirigente Scolastico fatta seguire poi dalla presentazione di un certificato medico per eventuali uscite temporanee dalla sede scolastica. Art. 7 - Assenze degli alunni Le assenze degli alunni minorenni sono giustificate tramite l'apposito libretto, che dovrà essere ritirato dai genitori, all'inizio dell'anno scolastico, presso l'Ufficio di Segreteria e firmato dagli stessi in presenza del personale addetto. Gli alunni maggiorenni, invece, giustificheranno apponendo la propria firma accanto a quella del genitore, quest'ultima per presa visione. 4 Gli alunni sprovvisti di giustificazione sono ammessi in classe con riserva e con annotazione sul registro di classe elettronico; qualora nei cinque giorni successivi non abbiano ottemperato a giustificare l'assenza, il docente della prima ora provvederà ad informare le famiglie. Gli alunni che rimangono assenti per cinque o più giorni per motivi di salute dovranno giustificare allegando certificazione medica entro il giorno successivo al rientro, consegnandola al docente tutorcoordinatore. Gli alunni assenti per la partecipazione a concorsi e attività formative e culturali vengono giustificati previa presentazione della documentazione attestante l'attività svolta. Secondo quanto disposto dal D.P.R.122/2009, ai fini della validità dell'anno s colastico e dell'ammissione allo scrutinio finale o all'esame finale del ciclo, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato salvo deroghe, concesse a domanda e per gravi e comprovati motivi, nelle forme e modalità stabilite dal Collegio dei Docenti. I nominativi degli alunni che frequentemente si assentano sono comunicati dai coordinatori- tutor delle classi all'Ufficio di Segreteria, che provvederà a informare le famiglie. I docenti in servizio alla prima ora di lezione sono tenuti a informare tempestivamente il Dirigente Scolastico delle assenze collettive degli alunni. Tali assenze potranno determinare l'adozione di provvedimenti disciplinari . Le assenze collettive non possono essere regolarmente giustificate dalla scuola; tuttavia deve essere presentata la richiesta di giustificazione e l'ufficio di presidenza , tramite i docenti coordinatori-tutor, può convocare i genitori. In caso di reiterate assenze individuali, il consiglio di classe può deliberare sanzioni disciplinari adeguate. In caso di reiterate assenze collettive, il consiglio di classe può deliberare sanzioni disciplinari con sospensione dalle lezioni. Art.8 - Interruzione arbitraria delle lezioni L'autogestione e l'occupazione sono vietate. Ove si dovessero verificare l'autogestione e/o l'occupazione, il Collegio dei Docenti potrebbe pronunciarsi in merito e, quindi, convocare i Consigli di Classe per deliberare eventuali provvedimenti disciplinari. In caso di occupazione dei locali scolastici, non è esclusa la denuncia dei responsabili per interruzione di pubblico servizio e per violazione del diritto allo studio costituzionalmente garantito. 5 Art. 9 - Pubblicizzazione dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti Lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti è affisso in bacheca studenti e in ogni aula dell'Istituto. Art. 10 - Situazioni particolari di disagio Qualora in una classe si creino situazioni di disagio che compromettono il lavoro comune, i Consigli di Classe promuovono l'incontro fra tutte le componenti interessate, affinché, attraverso un confronto costruttivo, si individuino i motivi di disagio e si provveda a rimuoverli. Art. 11 - Norme comuni A carico degli alunni che commettono gravi infrazioni alle norme del vivere civile vengono assunti, da parte del Consiglio di Classe, provvedimenti adeguati alla gravità dei singoli casi, secondo quanto prescritto dalle norme contenute nell'allegato C: "Regolamento Disciplinare". Insegnanti, alunni, personale A.T.A., nonché fruitori esterni degli spazi e delle strutture della scuola sono responsabili della conservazione del materiale ricevuto e sono tenuti ad impiegarlo e custodirlo in modo da non provocare danni a persone o cose, né ingiustificati aggravi di spesa a carico del bilancio della scuola. In caso di negligenza nell'uso delle dotazioni, i responsabili sono tenuti al rimborso delle spese che si dovranno sostenere per riparare gli eventuali danni; nel caso che il fatto riguardi gli alunni, si fa carico ai genitori di rifondere alla scuola l'entità del danno. Gli alunni, che ricevono in prestito temporaneo o in comodato d'uso i libri, dovranno custodirli con la massima cura e restituirli, in ogni caso, prima del termine dell'anno scolastico di riferimento. Gli studenti devono mantenere un comportamento corretto ed un atteggiamento composto; inoltre devono indossare un abbigliamento consono al rispetto dell'istituzione scolastica. Al cambio dell'ora, gli alunni sono tenuti ad attendere il docente in classe. Durante l'ora di lezione, di norma, possono essere concessi permessi di uscita breve ad un solo alunno per volta, massimo, su motivazione, a due per volta. Durante la prima ora di lezione tali permessi saranno concessi solo in casi eccezionali. Durante le ore di lezione gli studenti non potranno trattenersi nei corridoi, nelle scale e nei luoghi di ristoro. Agli studenti è vietato passare nelle classi per avere o fornire informazioni, chiedere firme, etc.., durante le ore di lezione senza il permesso del Dirigente Scolastico o di un suo collaboratore. 6 Art. 12 - Norme riguardanti lo svolgimento delle attività di Scienze motorie Gli alunni, che per documentati motivi di salute non possono partecipare alle lezioni pratiche di in Scienze Motorie, devono presentare tempestivamente domanda di esonero (temporaneo e/o parziale) in carta semplice al Dirigente Scolastico ed allegare alla domanda il certificato del medico curante. L'alunno esonerato del tutto o in parte dalle attività pratiche è tenuto, comunque, a partecipare alle lezioni di Scienze Motorie limitatamente a quegli aspetti non incompatibili con le sue condizioni fisiche. Ciascun alunno è tenuto a venire a Scuola fornito del materiale richiesto dai docenti di Scienze motorie. Gli indumenti necessari per le esercitazioni di Scienze motorie devono essere indossati prima di entrare in palestra. Non è consentito accedere in palestra agli alunni sforniti della tuta e delle scarpe di ginnastica. Per motivi d'igiene il materiale usato non può essere lasciato in aula, ma deve essere riportato a casa. Art. 13 - Intervallo tra le lezioni e uso degli spazi L'intervallo antimeridiano fra le lezioni dura 10 minuti. Durante l'intervallo gli alunni sono tenuti a mantenere un comportamento composto e disciplinato. Possono uscire dalle aule e accedere al cortile, ma è assolutamente vietato uscire dall'Istituto. Alla fine dell'intervallo gli allievi sono tenuti al rientro immediato nelle classi e a lasciare il cortile e tutto l'ambiente scolastico in ordine. SE IL RIENTRO DOVESSE AVVENIRE IN RITARDO,TALE RITARDO VERRÀ ANNOTATO SUL REGISTRO DI CLASSE E, SE ABITUALE, PRESO IN CONSIDERAZIONE PER L'ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO. Art. 14 - Uso dei locali scolastici I locali scolastici, previa delibera del Consiglio di Istituto, possono essere utilizzati al di fuori dell'orario scolastico nei limiti della disponibilità del personale ATA, da Enti, Associazioni purché l'uso non sia finalizzato a scopi di lucro, sia compatibile con le finalità formative e culturali della scuola e sia prioritariamente destinato ad attività rivolte agli stessi alunni. I rappresentanti dei genitori eletti negli Organi Collegiali possono richiedere l'uso dei locali per assemblee scolastiche, con istanza scritta al Dirigente scolastico, recante la data e l’indicazione degli argomenti posti all'ordine del giorno. Sono autorizzate dal Dirigente scolastico le richieste d'uso dei locali provenienti direttamente dall'Amministrazione Scolastica e dagli Enti Locali. La pulizia dei locali per le attività fuori dall'orario di servizio del personale ausiliario è a carico del 7 richiedente. Analogamente, è a carico dei richiedenti la responsabilità per il corretto uso dei locali, degli arredi e delle attrezzature. Art.15 - Accesso e orari di apertura e di chiusura degli edifici scolastici Le modalità di accesso per il pubblico, l’apertura e la chiusura degli edifici scolastici sono regolamentati da appositi orari resi noti attraverso l’esposizione di cartelli e la pubblicazione sul sito della scuola. Le porte di accesso degli edifici sono affidate alla responsabilità del personale ausiliario. L'apertura e la chiusura degli edifici sono a carico del personale ausiliario e fuori dall'orario di servizio di tale personale esse sono a carico del responsabile autorizzato dei locali scolastici. I genitori non possono accedere alle aule se non per esigenze straordinarie, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico o di un suo delegato. Art. 16 - Distribuzione dei materiali di propaganda Il materiale informativo fornito da Ente Locale, ASL, Istituti, Associazioni, Gruppi sportivi ecc. può essere distribuito solo previa autorizzazione del Dirigente scolastico o di un suo delegato. L'Ufficio di Segreteria provvede a trasmettere i materiali ai docenti e questi agli alunni. La distribuzione agli alunni di inviti e avvisi di valore educativo e di materiali informativi deve essere estremamente limitata. A tale scopo deve essere preferito l'uso della bacheca o quello di un manifesto da affiggere nell'atrio della scuola. E' fatto divieto di distribuzione, entro i confini dell'edificio scolastico, di materiale pubblicitario di qualsiasi natura o, comunque, sprovvisto del preventivo assenso dell'Ufficio di Presidenza. Art. 17 - Intervento di esperti/consulenti nella scuola E' possibile la presenza,di esperti/consulenti nella scuola se espressamente indicati all'interno di un progetto didattico o di aggiornamento/formazione approvato dal Collegio dei docenti e previa autorizzazione del Consiglio di Istituto. L’autorizzazione formale spetta al Dirigente scolastico, sulla base di richiesta scritta da parte dei docenti e dell'esperto consultato. L'intervento dell'esperto non può assumere carattere di sistematicità. L'insegnante è tenuto alla vigilanza della propria classe nel corso delle attività promosse. 8 Art. 18 - Raccolta di denaro nella scuola I docenti possono raccogliere somme di denaro nella scuola solo se espressamente previste da apposite Circolari trasmesse dagli organi gerarchici competenti e per partecipazione a manifestazioni e spettacoli che comportino l’acquisto di biglietti. Art. 19 - Gestione dei materiali didattici e delle biblioteche L'uso dei materiali didattici e delle biblioteche è consentito ai docenti ed agli alunni secondo gli orari stabiliti dal docente responsabile. Gli alunni hanno accesso alla biblioteca nelle ore stabilite annualmente con circolare (cfr. regolamento biblioteca). Il prelievo dei libri e dei materiali didattici va annotato su un apposito registro e l’annotazione va firmata dal richiedente. Il consegnatario è responsabile dell'oggetto fino alla restituzione. Docenti ed alunni devono aver cura dei materiali didattici, devono usarli in modo corretto e restituirli nelle stesse condizioni in cui li hanno ricevuti. E' possibile usufruire del prestito dei volumi, escluse le opere per le quali è consentita solo la consultazione, per un periodo non superiore a 20 giorni e per non più di 3 volumi o riviste contemporaneamente. In considerazione della particolarità della biblioteca dell'istituto, con l'autorizzazione della Presidenza, potrà essere consentita la consultazione di opere e il loro prestito nominativo per la fotoriproduzione di parte, previa consegna di un documento di identità, da parte di esterni alla scuola. Chi deteriora o smarrisce libri è tenuto a fornire all'istituto l'opera danneggiata o smarrita anche in edizione più recente o, in caso di impossibilità, a risarcire il danno. Art. 19 bis - Laboratori (LICEO ARTISTICO) L'accesso ai Laboratori è consentito agli alunni solo nel loro orario di lezione. Altri studenti possono accedervi, accompagnati dai loro insegnanti, dopo specifica richiesta fatta per tempo al Dirigente Scolastico. Gli studenti accedono al Laboratorio durante le ore di lezione previste dall'orario scolastico. In via eccezionale, per carenza di aule disponibili, comunque sempre alla presenza di un insegnante responsabile, è possibile l'accesso secondo l'orario delle lezioni. Gli studenti sono equiparati ai lavoratori quando frequentano i laboratori didattici ed i reparti di lavorazione (D. Legs. 81/08). Accedendo ai laboratori secondo le condizioni sopra indicate, gli alunni devono: 9 1. Osservare il divieto di fumare; 2. Rispettare tutti i segnali di divieto e di obbligo presenti nella struttura scolastica; 3. Osservare le norme operative di sicurezza vigenti in ciascun laboratorio o luogo in cui si svolgono attività ed attenersi alle disposizioni impartite dai docenti responsabili dell'attività didattica e dagli assistenti tecnici; 4. Collaborare attivamente con i docenti responsabili dell'attività didattica e con il Personale non docente, al fine di mantenere efficienti i sistemi di sicurezza predisposti; 5. Astenersi dall'effettuare manovre che possano compromettere la propria sicurezza o quella degli altri lavoratori e per le quali non è stata data autorizzazione e/o non ha ricevuto adeguato addestramento; 6. Utilizzare in modo corretto ed appropriato le macchine, gli apparecchi e le attrezzature di lavoro, gli utensili o altri mezzi tecnici, ovvero le sostanze ed i preparati pericolosi nonché i dispositivi di sicurezza; 7. Astenersi dal rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo delle macchine, degli apparecchi e delle attrezzature di lavoro, degli utensili o altri mezzi tecnici; 8. Durante le lavorazioni utilizzare in modo appropriato e conservare accuratamente i dispostivi di protezione individuale (DPI) in dotazione evitando di manometterli. L’inadempienza deve essere sanzionata ai sensi del regolamento d’Istituto; 9. Segnalare immediatamente ai docenti responsabili dell’attività didattica o all’A.T. qualsiasi situazione di pericolo di cui venga a conoscenza. 10. Dopo l’utilizzo di una stazione di lavoro e/o di una macchina, la stessa deve essere lasciata in ordine. Per evitare alle classi delle ore successive, il locale (pavimento, sedie, banchi…), deve essere lasciato pulito e in ordine. Art. 19 ter - Laboratorio di Informatica - Si fa riferimento allo specifico regolamento Art.20 - Elaborati alunni (LICEO ARTISTICO) Gli elaborati degli alunni saranno conservati, dopo il termine dell'anno scolastico, per un intero anno scolastico. Una commissione sceglierà gli elaborati da conservare per documentazione, eventuali mostre e vendite; i rimanenti lavori potranno essere richiesti successivamente dagli alunni autori dei lavori. Art. 21 - Modalità di comunicazione con i genitori I rapporti Scuola - Famiglia vengono disciplinati annualmente con delibera del C.I. previo parere del Collegio dei Docenti. 10 Le comunicazioni dei genitori possono avvenire tramite ordini del giorno letti in classe o comunicazioni scritte, avvisi scritti sul diario degli alunni e, in caso di urgenza, attraverso comunicazioni telefoniche o via Web. Le comunicazioni vanno inviate, di norma, almeno tre giorni prima della data prevista per l’incontro. Ai genitori sarà quanto prima fornita una password di accesso al registro elettronico on line per prendere visione dei dati relativi all’andamento didatticodisciplinare dei loro figli. Art.22 - Assemblee sindacali e scioperi. I docenti hanno diritto, sulla base della normativa vigente, ad utilizzare fino a 10 ore annuali per la partecipazione ad assemblee sindacali autorizzate, per un massimo di due ore per volta. I Docenti che intendono partecipare alle assemblee sono tenuti a comunicarlo in tempo utile al Dirigente scolastico, il quale provvederà ad adattare l'orario delle lezioni e darne comunicazione alle famiglie. In caso di sciopero del personale scolastico, il Dirigente scolastico informa, con ordine del giorno, le famiglie degli alunni e, ove possibile, provvede a garantire i servizi minimi essenziali previsti per legge. Art. 23 - Assemblee dei genitori Sono garantite le Assemblee dei genitori, previa richiesta al Dirigente scolastico, con la specificazione dei temi e dei tempi. Art. 24 - Assicurazione Gli alunni della scuola, nel corrispondere all'Istituto la quota annuale di contributo prevista dagli OO.CC., risultano assicurati contro infortuni e per la responsabilità civile nei confronti di terzi. Gli alunni che non versino la quota annuale di contributo volontario, invece, sono, di norma, tenuti a corrispondere la quota annuale di assicurazione obbligatoria contro infortuni e per la responsabilità civile nei confronti di terzi. Il versamento verrà effettuato su conto corrente bancario intestato all’Istituto e prevederà, contestualmente la quota prevista per il libretto di giustificazione assenze. Art. 25 - Pubblicizzazione degli atti Convocazioni e delibere con rilevanza esterna sono opportunamente pubblicizzate attraverso l'esposizione all' Albo dell'Istituzione scolastica sul sito Web dell'Istituto. I verbali degli Organi Collegiali, contenuti in appositi registri numerati, depositati presso l'Ufficio del Dirigente scolastico, sono a disposizione di coloro che ne facciano richiesta (Cfr. L. 241/90 sulla trasparenza degli atti amministrativi). Le convocazioni formali degli organi collegiali avverranno con congruo preavviso non inferiore a cinque giorni, tranne nei casi di straordinaria ed assoluta urgenza. 11 I genitori possono richiedere copia del "Piano dell'Offerta Formativa", della "Pianificazione Educativo-Didattica" e del presente "Regolamento di Istituto", avanzando formale richiesta alla Segreteria e versando la prevista quota per le spese di duplicazione degli atti (cfr. apposito regolamento). Art. 26 - Procedure dei reclami I reclami, relativi ad aspetti del servizio scolastico, sono indirizzati al Dirigente scolastico. Essi possono essere espressi in forma orale o scritta. In quest’ultimo caso devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. Il Dirigente scolastico, nel caso di comportamenti e fatti riguardanti persone che operano nella scuola, ne dà conoscenza agli interessati e risponde in forma scritta entro e non oltre 30 giorni. Non sono presi in considerazione i reclami anonimi. Art. 27 - Divieto assoluto di fumo 1. Principi L'Istituto con il presente Regolamento si impegna a far rispettare il divieto di fumo stabilito dalle norme vigenti (Legge 11 Novembre 1975 n. 584 e successive modifiche, Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 Dicembre 1995). II presente Regolamento è emanato in considerazione dell'interesse primario alla tutela della salute degli studenti, del personale e di tutti gli utenti dell'Istituto, sancito in generale dall'art. 137 del Trattato di Nizza, dall'art. 32 della Costituzione, e dal Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 e successive modifiche. L'Istituto, inoltre, si avvale della facoltà concessa dall'art. 3 lettera d), D.P.C.M. 14/12/1995, in base al quale "resta salva l'autonomia regolamentare e disciplinare delle amministrazioni e degli enti in ordine all'eventuale estensione del divieto a luoghi diversi da quelli contemplati dalla legge 11 Novembre 1975, n. 584, con gli strumenti e gli effetti propri dei rispettivi ordinamenti" . 2. Locali soggetti al divieto di fumo E' stabilito il divieto assoluto di fumo in tutti i locali dell'Istituto, senza eccezione alcuna, ivi compreso quindi anche il cortile. Nei locali della scuola saranno apposti cartelli con l'indicazione del divieto di fumo,della relativa norma, delle sanzioni applicabili, nonché l'indicazione dei preposti cui spetta vigilare nella struttura. 3. Soggetti preposti al controllo dell'applicazione del divieto Il D.S. ad inizio anno scolastico provvede alla nomina dei responsabili preposti all'applicazione del divieto, in attuazione dell'art. 4, comma 1, lettera b) del D.P.C.M. 14/12/1995. È compito dei responsabili: vigilare sull'osservanza del divieto; 12 procedere alla contestazione delle infrazioni e verbalizzarle, utilizzando gli appositi moduli. Presupposto dell'accertata violazione a una corretta apposizione dei cartelli informativi da collocarsi in posizione ben visibile e nei luoghi a maggiore concentrazione di soggetti. Le disposizioni di legge e del presente Regolamento devono essere altresì attuate dai concessionari di servizi a favore della Scuola e dai soggetti che utilizzano, a qualsiasi titolo, gli immobili di proprietà della scuola. 4. Sanzioni Così come stabilito dall'art. 7 della legge 584/1975, come modificato dall'art. 52, comma 20, della legge 28/12/2001 n. 448, e dall'art.10 della legge 689/1991, come modificato dall'art. 96 del Decreto Lgs. 507/1999, i trasgressori sono soggetti alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da Euro 25 a Euro 250. La misura della sanzione è raddoppiata qualora la violazione sia commessa in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di lattanti o bambini fino a dodici anni. Coloro che, pur essendo preposti al controllo dell'applicazione del presente regolamento, non fanno rispettare le singole disposizioni, sono soggetti alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 200 a 2000 Euro. I dipendenti della scuola che non osservino il divieto nei locali dove è vietato fumare, in aggiunta alle sanzioni pecuniarie previste, possono essere sottoposti a procedimento disciplinare. Per gli studenti che non rispettino il divieto, oltre a comminare la sanzione pecuniaria, il D.S. provvederà ad informare la famiglia. 5. Procedura di accertamento Nei casi di violazione del divieto, i soggetti di cui al comma 3 procedono all'accertamento della violazione ed alla redazione in duplice copia del relativo verbale. La compilazione del verbale va previamente preceduta dalla numerazione progressiva e dalla personalizzazione con il timbro della struttura. I moduli di contestazione saranno tenuti, a disposizione del personale preposto all'applicazione del divieto, presso la segreteria didattica della scuola. I responsabili preposti all'applicazione del divieto, ove non ricevano riscontro d ell'avvenuto pagamento in misura ridotta da parte del trasgressore entro 60 giorni dalla contestazione immediata o dalla notificazione, hanno l'obbligo di fare rapporto, con le prove delle eseguite contestazioni o notificazioni, alla Prefettura di Torino, così come previsto dall'art. 17 della legge 689/1991. Una copia del rapporto va spedita alla Direzione Amministrativa della scuola. I soggetti di cui all'art. 3, ultimo comma, procedono in maniera autonoma all'accertamento della violazione ed alla redazione del relativo verbale. 13 Art.28 - Patto educativo di corresponsabilità Lo studente e i genitori hanno, contestualmente alla iscrizione all'I.I.S. "La Farina-Basile", obbligo di sottoscrivere un Patto educativo di corresponsabilità nel quale sono puntualmente definiti i diritti e i doveri che l'istituzione scolastica autonoma e gli studenti e le famiglie intendono condividere nel loro rapporto. Art. 29 - Modifica del Regolamento d'Istituto Eventuali rettifiche al Regolamento potranno essere proposte da un qualsiasi membro del Consiglio d'Istituto (genitori, docenti, personale A.T.A.) che ne faccia motivata richiesta. Ogni modifica del presente Regolamento deve essere approvata dal Consiglio di Istituto. Art. 30 - Integrazioni Il presente Regolamento degli Studenti è integrato dai seguenti allegati: o o o o o Allegato A: Diritti e doveri degli Studenti Allegato B: Quadro riassuntivo Regolamento disciplinare Allegato C: Patto di corresponsabilità Allegato D : I criteri di Valutazione Allegato E: Viaggi di istruzione e Visite guidate 14 ALLEGATO A: DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI Art. 1 - Crescita degli alunni La comunità scolastica, Liceo Classico Statale " G. La Farina" e Liceo Artistico Statale "E. Basile", si propone la crescita culturale e morale degli alunni e lo sviluppo della loro personalità in tutte le sue dimensioni. Art. 2 - Democrazia - Libertà di pensiero 1. L'istituzione scolastica, Liceo Classico Statale "G. La Farina" e Liceo Artistico Statale "E. Basile", si pone come comunità democratica. 2. Alunni ed operatori scolastici (docenti e non docenti) cooperano con pari dignità, nel rispetto della diversità dei ruoli, per la realizzazione del diritto allo studio, allo sviluppo delle potenzialità di ognuno ed al recupero delle situazioni di svantaggio. 3. L'istituzione interagisce con la comunità civile e sociale in modo da recepire tutte le occasioni e gli stimoli che possano potenziare l'attività formativa. 4. La vita scolastica è improntata alla libertà di pensiero, di apprendimento, di coscienza, di espressione e di religione per cui si ispira al rispetto di tutti in una visione pluralistica e multietnica, che ripudia ogni forma di discriminazione ideologica, sociale e culturale. 5. La libera espressione di opinioni, manifestate correttamente, non può in alcun caso essere sanzionata direttamente né indirettamente. Art. 3 - Vita della comunità scolastica 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la for mazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia stipulata a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano. 3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, 15 contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva. Art. 4 - Diritti 1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome. 2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. 3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola. 4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. 5. La scuola garantisce la libertà d'apprendimento di tutti e di ciascuno nel rispetto della professionalità del corpo docente e della libertà d'insegnamento. Il diritto all'apprendimento è garantito a ciascuno studente anche attraverso percorsi individualizzati (didattica per livelli, recupero, approfondimento, tutoring) tesi a promuoverne il successo formativo. Sin dall'inizio del curriculum, lo studente è inserito in un percorso di orientamento, teso a consolidare attitudini e sicurezze personali, senso di responsabilità, capacità di scelta. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento: a tale riguardo, i docenti si impegnano a comunicare contestualmente gli esiti delle prove orali, mentre per le verifiche scritte gli elaborati dovranno essere riconsegnati non oltre i dieci giorni che precedono la successiva prova. I singoli docenti, i consigli di classe e gli organi scolastici individuano le forme opportune di comunicazione della valutazione per garantire la riservatezza di ciascuno studente e la correttezza dell'informazione data. 16 6. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. 7. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 8. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali. 9. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di qualità; b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap; e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. 10. La scuola autorizza e disciplina l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea dei genitori degli alunni, a livello di classi, di corso e d'istituto. Art. 5 - Doveri 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio (ovvero essere puntuali ed assidui alle lezioni, assentarsi solo per gravi e giustificati motivi, svolgere i compiti assegnati, impegnarsi costantemente nello studio, portare il materiale didattico occorrente alla loro attività di studio). Nel caso portino con sé un telefono cellulare o altri dispositivi elettronici, questi ultimi devono essere spenti durante tutto l'orario scolastico e consegnati alla disponibilità dei docenti durante lo svolgimento delle lezioni. 2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per 17 se stessi. In caso di discordie si appellano ad un arbitro neutrale ed autorevole (Docente, Dirigente Scolastico). Si devono presentare con abbigliamento rispettoso dei compagni e degli insegnanti, nonché consoni alle istituzioni scolastiche e usare un linguaggio corretto ed evitare ogni aggressività ed offesa, anche verbale. Gli studenti sono tenuti a informare i genitori dei risultati scolastici e delle proprie mancanze. 3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri, gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui al comma 1. 4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. Lo studente utilizza le strutture, le attrezzature e i servizi della scuola, anche fuori dell'orario delle lezioni, secondo le regole e le procedure prescritte e in osservanza dei regolamenti interni dei vari laboratori. Inoltre si attiene alle norme di sicurezza acquisite in seguito a specifica formazione/informazione all'interno della scuola. 5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. Gli stessi sono tenuti a risarcire i danni, anche involontari, causati alle persone, agli arredi e alle attrezzature. 6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Art. 6 - Disciplina 1. Il presente regolamento individua i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 5, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati. 2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica. Tutto il personale della scuola deve vigilare sul comportamento degli alunni; esso interverrà in qualunque momento lo ritenga necessario. 3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. 4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. 18 Art. 7 - Comportamenti suscettibili di sanzione Tra i comportamenti che configurano mancanza disciplinare suscettibile di sanzione nell'ambito dell'attività scolastica, si individuano le situazioni di seguito elencate: - ritardo abituale nell'accesso alle lezioni; - assenze ripetute individuali e/o collettive (non imputabili a cause di forza maggiore); - comportamenti che dimostrino mancanza di rispetto nei confronti del Capo d'Istituto, dei docenti, del personale e dei compagni di scuola e che non rispettino i principi della democrazia; - atteggiamenti non compatibili con la libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione su cui si basa la vita della comunità scolastica; - comportamenti atti a turbare il regolare svolgimento delle lezioni; - inosservanza delle disposizioni organizzative, di sicurezza e disciplinari in vigore nella scuola; - furto o danneggiamento, volontario o per utilizzo scorretto, di strutture, macchinari, sussidi didattici e del patrimonio scolastico in generale; - appropriazione di oggetti o denaro altrui; - comportamenti o atti non compatibili con l'attività e il buon nome della scuola; comportamenti o atti the si configurino come reato ai sensi della legislazione vigente; utilizzo dell'ascensore, salvo specifiche autorizzazioni; - utilizzo di materiale non attinente all’attività didattica durante le ore di lezione; - divulgazione, attraverso videofonini o altra strumentazione, di immagini o registrazioni effettuate all'interno dei locali scolastici senza il consenso delle persone interessate; - accesso durante le ore di lezione a distributori di bevande o al bar; - accesso alle scale di sicurezza; - violazione del divieto di fumo nei locali scolastici (compreso il cortile); - falsificazione della firma dei genitori o alterazione dei risultati delle prove di verifica; - uso improprio del cellulare durante le ore di lezione per inviare o ricevere chiamate, SMS, e-mail ecc. , copiare, in parte o del tutto, una prova di verifica; - pubblicizzazione di immagini o scritte lesive della dignità della persona. Art. 8 - Attribuzione voto di condotta in relazione alle sanzioni Le sanzioni disciplinari saranno prese in considerazione dal Consiglio di Classe ai fini dell'attribuzione del voto di condotta. Durante i periodi di allontanamento, lo studente è invitato a 19 presentarsi a scuola per parlare con i docenti e prendere nota del lavoro svolto nell'arco della giornata. Art. 9 - Organi competenti ad infliggere le sanzioni disciplinari Gli organi scolastici competenti ad assegnare le sanzioni disciplinari sono: 1. 2. 3. 4. I singoli Docenti; Il Consiglio di classe; Il Dirigente colastico Il Consiglio d'Istituto Art. 10 - Procedure per l'applicazione delle sanzioni disciplinari Nei casi previsti dall'art. 1 DPR 235/2007 e dal presente Regolamento di disciplina, il Dirigente Scolastico, informato dei fatti, convoca 1'Organo collegiale competente, che decide la sanzione. Tale sanzione viene comunicata per iscritto alla famiglia. Lo studente per il quale viene proposta la sanzione è invitato ad esporre le proprie ragioni alla presenza di almeno un genitore. Altresì viene invitato ad esporre i fatti chiunque sia stato testimone del caso in questione. L'allontanamento può essere disposto, dal Consiglio di Classe, per periodi fino a 15 giorni. II Consiglio di Classe, che delibera l'allontanamento dello studente dalla scuola, deve offrire la possibilità di conversione della sanzione in attività in favore della comunità scolastica. Fino a tre giorni l'allontanamento dalla scuola può essere disposto da Dirigente Scolastico. Oltre i 15 giorni l'allontanamento è deliberato dal Consiglio di Istituto. Analogamente interviene il Consiglio di Istituto per l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione all'Esame di Stato conclusivo del corso di studi. L'intera procedura viene dettagliatamente verbalizzata; copia del verbale deve essere consegnata ai genitori appositamente convocati. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito iscriversi, anche in corso d'anno ad un'altra scuola. (art. 1 comma 10 DPR 235/2007). 20 Art. 11 - Criteri regolativi - Le sanzioni Devono essere adeguatamente motivate e ispirarsi al principio di gradualità della sanzione, in stretta correlazione con la gravità della mancanza disciplinare commessa. Sono sempre temporanee. Tengono conto della situazione personale dello studente e del contesto in cui si è verificato episodio. Devono essere ispirate al principio della responsabilizzazione personale e della riparazione del danno. Vanno comminate dopo aver invitato l'alunno ad esporre le proprie ragioni. Ove il fatto costituente violazione disciplinare sia anche qualificabile come reato in base all'ordinamento penale, si ricorda che il Dirigente Scolastico sarà tenuto alla presentazione di denuncia all'autorità giudiziaria penale in applicazione all'art. 361 c.p. Art. 12 - Vari tipi di Sanzioni Prima di procedere all'irrogazione di una sanzione, i docenti metteranno in atto ammonizioni e richiami verbali. In caso di mancanze ripetute verrà applicata la sanzione di grado superiore. a) Ammonizione (da parte dei docenti) scritta sul registro di classe. b) Ammonizione (da parte del Dirigente Scolastico o da un suo delegato) verbale o scritta sul registro di classe. L'ammonizione scritta, sia da parte dei docenti che da parte del Dirigente Scolastico, può comportare anche una eventuale convocazione dei genitori. c) Allontanamento dalla comunità scolastica I criteri di sospensione dalle lezioni sono definiti dal Regolamento Disciplinare (Allegato B). Art. 13 - Impugnazioni Contro le sanzioni disciplinari anzidette è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse (genitori, studenti) entro quindici giorni dalla loro comunicazione all'Organo di Garanzia interno alla scuola di cui al successivo art.14. L'Organo di Garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci giorni. Qualora esso non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata. Art. 14 - Organo di Garanzia Ai sensi dell'art. 2 DPR 235/2007 viene costituito l'Organo di Garanzia, con il compito di recuperare e analizzare con attenzione le informazioni prodotte dall'organismo che ha inflitto la sanzione, al fine di verificarne la gravità, la correttezza e l'omogeneità di trattamento con quanto stabilito nella programmazione d'Istituto, di classe e con i casi analoghi che eventualmente si fossero verificati nel corso degli anni. 21 Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte degli studenti o "chiunque vi abbia interesse" entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all'Organo di Garanzia. Tale organo dura in carica tre anni ed è costituito da: 1) Il Dirigente Scolastico, che lo presiede; 2) Due docenti (di cui uno del Liceo Classico e uno del Liceo Artistico) nominati dal Collegio dei docenti; 3) Due genitori (di cui uno del Liceo Classico e uno del Liceo Artistico) nominati dal Consiglio d’istituto; 4) Due alunni (di cui uno del Liceo Classico e uno del Liceo Artistico) eletti dagli studenti. . L'Organo di Garanzia ha durata triennale. I componenti dell'Organo di Garanzia devono essere sostituiti nel caso siano coinvolti personalmente o abbiano già deliberato relativamente al caso in oggetto. A tale fine per ogni membro effettivo dell'Organo di Garanzia vengono eletti due membri supplenti, che intervengono in caso di malattia e di incompatibilità dei membri effettivi. L'Organo di garanzia decide sui ricorsi entro 10 giorni dalla loro presentazione e deve invitare tutte le parti ad esporre le proprie ragioni. Le decisioni dell'organo di garanzia sono prese a maggioranza dei presenti: in caso di parità prevale il voto del Presidente. In presenza di vizi formali o sostanziali, di carenze di motivazioni, di non proporzionalità della sanzione alla mancanza commessa, di non omogeneità di trattamento rispetto ai casi analoghi, l'organo di garanzia, con delibera motivata, riduce o annulla la sanzione. All'Organo di Garanzia, gli studenti, o chiunque abbia interesse, possono rivolgersi per conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione dello statuto delle studentesse e degli studenti. 22 ALLEGATO B — REGOLAMENTO DISCIPLINARE (Quadro riassuntivo) Comportamenti che Sanzioni Organo competente per configurano mancanze l'irrogazione della disciplinari sanzione a) frequenza irregolare e ritardi Ammonizione ingiustificati Docente o Dirigente Scolastico b) Uso d e l cellulare o di altri Ammonizione dispositivi elettronici durante Allontanamento 1 giorno Docente o Dirigente Scolastico Consiglio di classe le attività didattiche Utilizzo improprio dei telefoni Ammonizione Docente o Dirigente Scolastico cellulari o di altri dispositivi Allontanamento da 1 a 3 giorni Consiglio di classe elettronici volto a turbare il corretto e sereno svolgimento delle attività didattiche Acquisizione e/o divulgazione Ammonizione di immagini, filmati o Allontanamento da 1 a 5 giorni registrazioni l'utilizzo vocali nella Docente o Dirigente Scolastico Consiglio di classe mediante scuola di telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici Uso improprio di immagini o Ammonizione Docente o Dirigente Scolastico 23 di registrazione persone docenti, di Allontanamento da 1 a 5 giorni vocale, (allievi, Consiglio di classe genitori, personale scolastico, dirigente scolastico c) a t t i e comportamenti (schiamazzi, grida, altro) che Ammonizione Docente o Dirigente Scolastico Allontanamento da 1 a 5 giorni Consiglio di classe disturbano il regolare svolgimento delle attività. d ) comportamenti indecorosi o Ammonizione Allontanamento da 1 a10 giorni inadeguati e ) comportamenti irriguardosi Ammonizione (insulti, offese personali, ecc.) Allontanamento da 1 a 5 giorni Docente o Dirigente Scolastico Consiglio di classe Docente o Dirigente Scolastico Consiglio di classe nei confronti di altri allievi, del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale docente. non f ) espressioni irriguardose e intenzionalmente Ammonizione offensive Allontanamento da 1 a 5 giorni Docente o Dirigente Scolastico Consiglio di classe (turpiloquio, bestemmie, ecc.) verso le istituzioni o lesive della altrui sensibilità morale o religiosa. Mancato rispetto delle regole di convivenza civile. g ) allontanamento arbitrario Allontanamento da 1 a 5 giorni Consiglio di classe dell'istituto durante le ore di lezione. h) u s o di sigarette ambienti scolastici. negli Ammonizione Allontanamento da 1 a 5 giorni Docente o Dirigente Scolastico Consiglio di classe 24 i) minacce, tentata aggressione nei confronti di altri allievi, del Dirigente Scolastico, dei docenti, del personale non docente. Allontanamento per più di 15 Consiglio di Istituto giorni Esclusione dallo scrutinio finale l) violenza fisica, aggressione Allontanamento per più di 15 nei confronti di altri allievi, del giorni Dirigente Scolastico, dei Esclusione dallo scrutinio Docenti e del personale non docente. finale m) danni alle strutture o alle Risarcimento danno Consiglio di Istituto Consiglio di Istituto attrezzature a n c h e mediante Allontanamento per più di 15 imbrattamento. giorni Esclusione dallo scrutinio finale n) atti vandalici alle strutture o alle attrezzature. Risarcimento danno Allontanamento per pin di 15 giorni Esclusione dallo scrutinio finale o) falsificazione o Allontanamento per più di 15 Consiglio d'Istituto manomissione o distruzione di giorni atti scolastici (registri, Esclusione documenti, etc.) finale dallo scrutinio 25 ALLEGATO C: PATTO DI CORRESPONSABILITA' Art. 1— Patto di corresponsabilità Ai sensi dell'art. 3 del DPR 235/2007, i Genitori sono tenuti a sottoscrivere, contestualmente all'iscrizione dello studente a scuola, il "Patto di Corresponsabilità", che richiama sia la responsabilità della famiglia, sancita dall'art. 30 della Costituzione, sia il dovere dello studente ad impegnarsi nella costruzione del proprio percorso di istruzione e formazione. (Si allega il Patto di corresponsabilità da sottoscrivere tra scuola e famiglia all'atto dell'iscrizione) PATTO DI CORRESPONSABILITA' (Articolo 3, D.P.R. 21 Novembre 2007, n 235) Visto l'articolo 3 del DPR 235/2007; preso atto che : a) la scuola è luogo di formazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza civile; b) la scuola è una comunità di dialogo, di ricerca e di esperienza sociale, informata ai valori democratici, nella quale ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia e con i principi generali dell'ordinamento italiano; c) la qualità delle relazioni insegnante-studente è fondamentale per la formazione dei giovani e per il successo educativo; Dirigente Scolastico e Genitori sottoscrivono il seguente "Patto di corresponsabilità". I genitori si impegnano a: conoscere l'offerta formativa della scuola e partecipare al dialogo educativo collaborando con i docenti; sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici; informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercus sioni sull'andamento scolastico dello studente; vigilare sulla costante frequenza; giustificare tempestivamente le assenze il giorno del rientro; 26 invitare il proprio figlio a non fare uso di cellulari in classe o di altri dispositivi elettronici o audiovisivi; intervenire tempestivamente e collaborare con l'ufficio di presidenza e con il Consiglio di classe nei casi di scarso profitto e/o indisciplina; tenersi costantemente informati sull'andamento didattico e disciplinare dei propri figli nei giorni e nelle ore di ricevimento dei docenti; riconoscere il ruolo e l'autorevolezza degli insegnanti nell'ambito educativo e disciplinare; accettare eventuali insuccessi dei propri figli senza spirito polemico ma con atteggiamento di collaborazione. Lo studente si impegna a: conoscere e rispettare lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti recepito ed attuato nel Regolamento di Istituto; prendere coscienza dei personali diritti e doveri per come indicato nell'allegato A del suddetto Regolamento: presentarsi con puntualità alle lezioni; spegnere i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione (C.M. 15/3/07); seguire con attenzione quanto viene insegnato e intervenire in modo pertinente, contribuendo ad arricchire le lezioni con le proprie conoscenze ed esperienze; comunicare alla famiglia valutazioni relative alla prove scritte e orali; tenere un comportamento corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e dei propri compagni; usare un linguaggio consono all'ambiente educativo in cui si vive e si opera; rispettare i regolamenti relativi all'utilizzo dei laboratori, della palestra, della biblioteca; evitare di provocare danni a cose, persone, suppellettili e al patrimonio della scuola. I docenti si impegnano a: rispettare, nell'ambito della programmazione didattica e degli obiettivi propri previsti dalle singole discipline, nella dinamica insegnamento/apprendimento, le modalità, i tempi, i ritmi propri di mantenere vivo un rapporto di relazione aperto al dialogo e alla collaborazione; mantenere vivo un rapporto di relazione aperto al dialogo e alla collaborazione; promuovere la formazione di una maturità orientativa in grado di porre lo studente nelle condizioni di operare scelte autonome e responsabili; esplicitare finalità e obiettivi da raggiungere nella propria disciplina e le relative valutazioni; 27 favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso un atteggiamento di dialogo e di collaborazione educativa, anche in relazione a provvedimenti disciplinari, finalizzato a favorire il pieno sviluppo del soggetto educando. PROCEDURA OBBLIGATORIA DI COMPOSIZIONE. AVVISI E RECLAMI In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti o implicati nel seguente patto, si attua la procedura di composizione obbligatoria. Tale procedura comprende: a) Segnalazione di inadempienza, tramite "avviso" se prodotto dalla scuola, "reclamo" se prodotto dallo studente o dal genitore-affidatario; tanto gli avvisi che i reclami possono essere prodotti in forma sia orale che scritta; b) accertamento; una volta prodotto l'avviso, ovvero il reclamo, ove la fattispecie segnalata non risulti di immediata evidenza, il ricevente è obbligato a esperire ogni necessario accertamento o verifica circa le circostanze segnalate; c) ripristino; sulla base degli accertamenti di cui alla precedente lettera "b", il ricevente in caso di riscontro positivo, è obbligato ad intraprendere ogni opportuna iniziativa volta ad eliminare o ridurre la situazione di inadempienza e le eventuali conseguenze; d) informazione; il ricevente è obbligato ad informare l'emittente tanto sugli esiti degli accertamenti che sulle eventuali misure di ripristino adottate. Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto Educativo di Corresponsabilità con il Dirigente Scolastico, copia del quale è parte integrante del Regolamento d'Istituto e del verbale del Consiglio d'Istituto. Art. 2 - Direttiva n. 104 del 30 novembre 2007 sulla privacy In base alle indicazioni contenute nella direttiva n. 104 del 30 novembre 2007 sulla tutela della privacy, gli studenti che non rispettano gli obblighi della suddetta Direttiva commettono una violazione punibile con una sanzione amministrativa della cui applicazione è competente il garante (Art. 161 e 166 del Codice). 28 ALLEGATO D: I CRITERI DI VALUTAZIONE 1) MODALITA' DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE 2) ATTIVITA' DI RECUPERO E MODALITA' CONDUZIONE SCRUTINI 1) MODALITA', DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE La Verifica La verifica è un momento importante nel processo educativo dell'allievo perchè gli consente di rendersi consapevole delle proprie attitudini e di prendere atto delle proprie carenze. Essa, quindi, non solo non deve essere intesa come momento di controllo fiscale da parte dell'insegnante, ma dovrà svolgersi in un clima sereno che consenta al discente di poter esprimere tutta la sua potenziale creatività e costituisca, pertanto, un momento di crescita culturale e umano. o Le verifiche, di tipo individuale e collettivo, dovranno svolgersi sistematicamente e con modalità diverse. o Le verifiche, scritte e orali, devono essere frequenti e non devono essere effettuate solo a fine del trimestre/quadrimestre o La correzione degli elaborati (almeno 2 nel trimestre e tre nel quadrimestre) deve essere tempestiva. La Valutazione Nella valutazione si terrà conto della conoscenza dei contenuti della disciplina, della comprensione dei testi, delle capacità di argomentazione e rielaborazione personale, della capacità di orientarsi nella discussione o nella esposizione delle problematiche trattate, della correttezza della produzione orale, scritta, grafica e pratica. Le discipline grafico-progettuali e pratiche terranno conto inoltre della partecipazione alle attività, della creatività, delle capacità artisticoprofessionali, dei coefficienti di produttività, dello sviluppo dell'estro e della fantasia, dell'acquisizione della metodologia operativa, dell'abilità a produrre con gusto e personalità, della capacità di analizzare, di rilevare, elaborare dati e acquisire le qualità operative di studio e di ricerca. La valutazione sommativa, oltre a tenere conto delle varie verifiche parziali effettuate in itinere, dovrà anche contemplare aspetti riferiti all'area socio-affettiva e, nel complesso, considerare il processo di apprendimento in tutta la sua interezza: non importa solo quello che l'alunno sa e sa fare, quanto i progressi che ha fatto rispetto alle sue condizioni di partenza. 29 I docenti, per quanto riguarda le verifiche e la valutazione, si avvarranno di criteri il più possibile omogenei e oggettivi, e utilizzeranno le schede concordate nei dipartimenti e allegate al POF. Le prove scritte, sin dal primo anno, devono tendere gradualmente alle tipologie previste dall'Esame di Stato. Le prove simulate, effettuate nell'ultimo triennio in vista degli esami, devono essere valutate con punteggi desunti dalle apposite schede di valutazione allegate al POF. La valutazione dà la possibilità al Consiglio di Classe di verificare l'efficacia del lavoro svolto per, eventualmente, rivedere criteri e metodi di insegnamento e, se l'alunno presentasse carenze o incertezze, per attivare corsi integrativi. Gli alunni devono conoscere i risultati delle verifiche, i criteri ed i risultati della valutazione. La valutazione deve tener conto dei seguenti elementi - della partecipazione, intesa come attenzione, disponibilità al dialogo educativo, interesse, capacità di iniziativa personale. L’eventuale mancanza di partecipazione dovrà essere percepita dall'insegnante come un segnale negativo, da cui la necessità della ricerca di opportuni interventi didattici; - dell'impegno, che è applicazione costante e rigorosa, frequenza assidua, approfondimento personale, rispetto delle scadenze; - del livello di apprendimento, che tiene conto non solo delle conoscenze acquisite nelle singole discipline ma anche della capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale; - del metodo di studio, desunto dal livello di capacità dello studente di organizzare autonomamente il proprio lavoro, di comprendere e interiorizzare i testi. Considerato quanto sopra, va da sè che la valutazione non riguarda solo i risultati conseguiti nell'apprendimento, ma anche la maturazione complessiva dell'alunno/a, e, pertanto, non può essere espressa unicamente calcolando la media aritmetica dei voti. Oltre alle valutazioni sommative periodiche relative, net caso di quadrimestre, sono previste valutazioni intermedie, sui livelli di apprendimento conseguiti dagli allievi (secondo la griglia allegata al POF). Criteri di valutazione degli scrutini 1. È prevista l’ammissione alla classe successiva nel caso in cui l'allievo abbia riportato una valutazione sufficiente in tutte le discipline, compresa la condotta. Il consiglio di classe, pertanto, dichiarerà ammesso alla classe successiva lo studente che, alla fine dell'anno scolastico, dimostri: - di conoscere sufficientemente i contenuti specifici delle singole discipline, secondo i livelli concordati dal Consiglio di Classe e dai Dipartimenti; - di possedere competenze adeguate che gli consentano di orientarsi verso livelli superiori nel successivo anno scolastico; 30 - di saper organizzare ed utilizzare sufficientemente le conoscenze, secondo i criteri di gradualità logicooperativi ipotizzati dalle singole aree disciplinari. - Per la valutazione sommativa di fine anno, il Consiglio di Classe terrà conto dei livelli di partenza dello studente e dei suoi progressi. Ai fini della valutazione complessiva, sono importanti la costanza nell'impegno, la partecipazione al lavoro didattico ed, eventualmente, a quello integrativo, secondo i parametri delle griglie relative ad ogni disciplina elaborate nei dipartimenti che costituiscono parti integranti del POF. I giudizi desunti da queste griglie motivano analiticamente la valutazione sommativa, intermedia e finale. - Al termine del I biennio, su richiesta delle famiglie, agli alunni verrà rilasciato il certificato delle competenze nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione (D.M. n.9 del MIUR del 27 gennaio 2010). Gli alunni del terzo Liceo Classico "G. La Farina", e del quinto Liceo Artistico "E. Basile" sono ammessi a sostenere l'Esame di Stato nel caso in cui abbiano ottenuto una valutazione sufficiente in tutte le discipline, condotta compresa, come da normativa vigente. 2. È prevista la sospensione del giudizio nel caso in cui lo studente non abbia raggiunto la sufficienza in una o più discipline (di norma non più di DUE e al massimo solo TRE, in casi eccezionali), ma che l'abbia raggiunta nel voto di comportamento. Nel caso di sospensione del giudizio, il Consiglio di Classe avvierà lo studente alla frequenza dei corsi di recupero estivi; contestualmente comunicherà alla famiglia le decisioni prese, indicherà le carenze rilevate, i voti proposti e gli interventi di recupero attivati dalla scuola. Indicherà, altresì, le prove di verifica obbligatorie cui l'alunno con sospensione del giudizio deve sottoporsi. Tali prove si effettueranno entro la fine dell'a.s. e in casi eccezionali, nella prima settimana di settembre, prima dell' inizio delle lezioni del nuovo a.s. Doveri per gli studenti con sospensione di giudizio - Ritirare in Segreteria Alunni copia del programma svolto nella disciplina in cui si è riportata l 'insufficienza. - Prepararsi durante la pausa estiva in modo da affrontare adeguatamente le verifiche scritte o orali. - Prendere visione del calendario delle prove di verifica cui dovrà sottoporsi affisso all'albo e pubblicato sul sito web dell'Istituto. La scuola, per gli alunni con sospensione di giudizio, tra il mese di giugno e quello di luglio, organizzerà i corsi di recupero. 3. È prevista la non ammissione alla classe successiva, di norma, qualora l'allievo abbia riportato nello scrutinio finale più di 3 insufficienze gravi (dal 4 in giù) o abbia riportato un voto di comportamento inferiore al 6. In tali casi ne viene data comunicazione alla famiglia e all'albo si riporta l'indicazione "Non ammesso". II Consiglio di classe delibera la non ammissione alla classe successiva, per la gravità e/o l'eventuale progressivo aumento delle carenze, e per l'impossibilità di 31 raggiungere nei mesi estivi, entro il termine dell'anno scolastico, gli obiettivi minimi, formativi e di contenuto, delle discipline interessate. II Consiglio, nel deliberare la non ammissione, terrà conto anche dei seguenti elementi negativi di valutazione: - mancanza di progressi rispetto alla situazione di partenza; - insufficienze varie nella valutazione, scarso impegno nello studio e scarso interesse, frequenza discontinua, scarsa partecipazione al lavoro didattico (comprese le attività di recupero), metodo di studio inadeguato. Nel deliberare la non ammissione il Consiglio di classe predispone sinteticamente e per iscritto un giudizio in cui verranno riportate le motivazioni della decisione presa. Tale giudizio verrà trasmesso alla famiglia. La valutazione del comportamento Nell'ordinamento scolastico italiano, il voto di comportamento esprime la valutazione del comportamento dell'alunno nel contesto scolastico, operata in base "ad un giudizio complessivo sul comportamento, sulla frequenza e sulla diligenza". La valutazione del comportamento (voto di condotta) è espressa in decimi ed è attribuita collegialmente dal consiglio di classe; concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo (art. 2, comma 3, del D. L. 1 settembre 2008 n. 137- L. n. 169 del 30 ottobre 2008). L'espressione del giudizio complessivo sul comportamento dell'alunno deve tener conto dei seguenti obiettivi, già presenti nel P.O.F. dell' Istituto : EDUCATIVI COMPORTAMENTALI DIDATTICI - Conoscenza ed accettazione di sé, intesa come coscienza delle proprie capacità e dei propri limiti, messi in relazione con gli altri, con le cose, con il lavoro. - Impegno nel lavoro scolastico - Curiosità ed interesse per la conoscenza; - Consapevolezza degli impegni scolastici. - Capacità di lavoro autonomo e responsabile. - Educare al rispetto degli altri e delle loro idee. - Partecipazione, rispetto delle regole e dei compagni. - Capacità di contribuire, ognuno in base alle proprie possibilità, allo sviluppo del lavoro comune. 32 II Collegio dei docenti ha ritenuto opportuno stabilire dei criteri oggettivi per valutare la condotta degli alunni con un voto. Questa modalità ha il vantaggio di precisare i significati sottesi ai giudizi, di ridurre le interpretazioni personali e di tracciare contemporaneamente la strada per migliorare i comportamenti. Ci si augura che venga colta la volontà di equità e di fiducia nelle potenzialità di recupero di ciascun allievo. I genitori possono, cosi, disporre di uno strumento propositivo e non rivendicativo per fame oggetto di serena discussione con i propri figli. Criteri attribuzione condotta Il voto di condotta viene attribuito dall'intero Consiglio di Classe riunito per gli scrutini in base ai seguenti indicatori: COMPORTAMENTO PARTECIPAZIONE ALL'ATTIVITA' DIDATTICA FREQUENZA ALLE LEZIONI Sono valutazioni positive della condotta i voti dal sei al dieci. L'attribuzione dei voti inferiori a 6 possono essere deliberati dal Consiglio di Classe "in presenza di comportamenti di particolare e oggettiva gravità" (DM n.5 del 16 gennaio 2009 art 4 §1) dell'allievo che abbiano determinato l'irrogazione di sanzioni disciplinari con l'allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica per periodi superiori a quindici giorni o nel caso in cui lo studente, successivamente all'irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione. 33 ALLEGATO E: VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE Art. 1 - Norme generali per la partecipazione degli studenti 1. Se l'allievo è minorenne sarà tassativamente necessario acquisire per iscritto il consenso della persona che esercita la potestà familiare. Per i maggiorenni si acquisirà l'assenso scritto da parte delle famiglie; 1'Ufficio, comunque, provvederà ad informarle, conservandone adeguata documentazione. 2. Il consenso scritto dell'esercente la patria potestà costituisce il presupposto per la partecipazione dell'alunno al viaggio, ma non esonera, com'è ovvio, gli organizzatori e gli accompagnatori dalle responsabilità di ogni ordine previste dal sistema legislativo dell'Istituto; i docenti accompagnatori dovranno assicurare la costante e assidua vigilanza degli alunni. 3. Tutti gli studenti dovranno inoltre essere muniti di un documento di identificazione e dovranno essere inseriti nell'elenco della classe di appartenenza convalidato dal Dirigente Scolastico. 3bis. Gli studenti che non hanno compiuto i 14 anni di età dovranno essere muniti di autorizzazione di affido, firmata da entrambi i genitori e vidimata dall’ufficio della polizia c/o la prefettura. 4. Per i viaggi all'estero, i partecipanti dovranno essere provvisti di documento valido per l'espatrio e del documento valido per l'assistenza sanitaria. 5. Tutti i partecipanti dovranno essere coperti da polizza assicurativa contro gli infortuni. Per i viaggi di istruzione finalizzati all'acquisizione di esperienze tecnico-scientifiche, ad esercitazioni pratiche o a esercitazioni di lavoro resta valida l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. 6. Il Consiglio di classe valuta la partecipazione o meno ai viaggi di istruzione degli studenti che hanno avuto provvedimenti disciplinari. Art.2 - Norme di comportamento degli studenti 1. Lo studente partecipante all'iniziativa dovrà: a. mantenere un atteggiamento corretto, che non ostacoli o crei difficoltà alla realizzazione delle attività programmate, un comportamento idoneo a non causare danni a persone o a cose e coerente con le finalità educativo-formative dell'istituzione scolastica, evitando in particolare comportamenti chiassosi od esibizionistici, attenendosi a quanto prescritto dal regolamento disciplinare; b. osservare scrupolosamente le regole del vivere civile, in particolare i1 rispetto degli orari e del programma previsto; c. evitare, sui mezzi di trasporto, spostamenti non necessari e rumori eccessivi; 34 d. muoversi in albergo in modo ordinato, evitando ogni rumore che possa turbare in qualunque modo il diritto alla quiete degli altri ospiti e qualunque tipo di comportamento che arrechi disturbo o danno nella struttura ospitante; e. non detenere bevande alcoliche, anche se maggiorenne, o sostanze psicotiche e fame uso; f. non introdurre persone estranee all'Istituto nelle stanze d'albergo; g. evitare, per ragioni di sicurezza, di fumare in camera; h. mantenersi unito al gruppo durante la visita, attenersi alle indicazioni degli accompagnatori e non allontanarsi senza esplicita autorizzazione, anche se maggiorenne, essere puntuale agli appuntamenti di inizio giornata ed a quelli eventuali nel corso della giornata; i. non allontanarsi dall'albergo su iniziativa personale sia di giorno che di notte; j. rispettare la decisione dell'insegnante accompagnatore di fare rientrare, all'ora stabilita, gli alunni nelle proprie rispettive camere; k. rispettare gli orari del proprio e dell'altrui riposo, per evitare stanchezza il giorno dopo e quindi perdere la possibilità di fruire al massimo delle opportunità culturali ed umane offerte dal viaggio . 2. Il comportamento tenuto dall'alunno durante l'iniziativa verrà successivamente riportato in sede di C. di c. per essere esaminato e comunque considerato nell'ambito della complessiva valutazione dell'alunno. Lo stesso C. di c. può valutare, in caso di comportamenti scorretti e non rispondenti al presente regolamento, l'opportunità di non consentire la partecipazione dell'alunno a successive e/o ulteriori uscite didattiche e viaggi d'istruzione. Non potranno partecipare gli alunni e le classi che abbiano riportato gravi note disciplinari. Altresì il Consiglio di classe valuterà e prenderà in considerazione il comportamento corretto e responsabile dei partecipanti. 3. Nel caso di scambio culturale con soggiorno in famiglia, l'alunno dovrà tenere nei confronti della famiglia ospite un comportamento ugualmente ispirato alla massima correttezza e rispettare le indicazioni ricevute dalla famiglia ospitante. 4. Eventuali comportamenti scorretti tenuti dallo studente durante l'iniziativa verranno successivamente riportati in sede di Consiglio di Classe per essere esaminati. Lo stesso Consiglio di Classe potrà stabilire sanzioni disciplinari e/o valutare l'opportunità di non consentire la partecipazione dell'alunno a successive e/o ulteriori uscite didattiche e viaggi di istruzione. 5. Eventuali danni materiali procurati durante il viaggio saranno addebitati al responsabile se individuato o all'intero gruppo coinvolto. 6. Gli insegnanti accompagnatori, in caso di inosservanza del presente regolamento da parte dei singoli studenti, possono contattare i genitori o l'esercente la patria potestà, per richiedere un intervento diretto sullo studente. 35 7. In caso di gravi inosservanze delle regole, gli accompagnatori valuteranno il diritto dello studente alla prosecuzione del viaggio di istruzione o, dopo tempestiva comunicazione alla famiglia, l'immediato rientro a spese della stessa. 8. Ove si creassero situazioni di particolare gravità, d'intesa fra i docenti accompagnatori e il Dirigente Scolastico, può essere prevista l'immediata interruzione del viaggio con onere finanziario a carico degli allievi responsabili. Art. 8 - Competenze dei genitori I genitori: 1. si impegnano a sostenere le spese di partecipazione poste a loro carico e si impegnano a risarcire eventuali danni causati dal proprio figlio. Nel caso di mancata partecipazione al viaggio o alla visita, l'eventuale rimborso delle quote versate verrà effettuato previa deduzione delle spese già sostenute e/o impegnate dall'Istituto e/o delle penalità disposte dalle agenzie di viaggio; 2. sono tenuti a sottoscrivere eventuali forme di copertura assicurativa aggiuntiva, ritenute necessarie dalla Scuola; 3. Sono tenuti a segnalare al Dirigente Scolastico o al Coordinatore del Consiglio di classe, al momento della richiesta di partecipazione, situazioni di salute (ad esempio diabete, allergie, assunzione di farmaci, intolleranze alimentari ecc..) che prevedano particol ari premure o accorgimenti da parte dei docenti accompagnatori; 4. devono intervenire in caso di richiesta degli insegnanti accompagnatori anche per far rientrare a casa lo studente, se allontanato per motivi disciplinari, facendosi carico personalmente delle spese da sostenersi. Art. 9 - Quote di partecipazione Si richiede che gli allievi partecipanti versino un acconto, quantificato dall'Istituto, al momento della firma di accettazione (per ovviare ai molti problemi conseguenti ad un eventuale non motivato ritiro dal viaggio di istruzione). La firma di accettazione da parte di uno dei genitori rappresenta a tutti gli effetti un impegno ufficiale alla partecipazione al viaggio. Il saldo delle quote individuali dovrà essere versato entro la data indicata da apposita comunicazione da parte del Dirigente Scolastico o dai suoi collaboratori. Non sarà restituito a meno che la mancata partecipazione non sia dovuta a gravi motivi imprevisti e imprevedibili. 36 2. REGOLAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI ART. 1 FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI La convocazione degli organi collegiali è disposta con un congruo preavviso, di massima non inferiore ai cinque giorni, rispetto alla data delle riunioni. La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell'organo collegiale e mediante affissione all'albo di apposito avviso; in ogni caso, l'affissione all'albo dell'avviso o per il personale docente la diramazione di apposita circolare, è adempimento sufficiente per la regolare convocazione dell'organo collegiale. La lettera e l'avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell'organo collegiale. Di ogni seduta dell'organo collegiale viene redatto processo verbale firmato dal Dirigente Scolastico e dal segretario, dal predetto nominato, steso su apposito registro a pagine numerate. In casi straordinari di necessità ed urgenza, la convocazione, preceduta se possibile da avviso telefonico, potrà essere disposta con un preavviso di quarantotto ore. Art. 2 PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA' DEGLI ORGANI COLLEGIALI Ciascuno degli organi collegiali programma le attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in via di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte, pareri. ART. 3 SVOLGIMENTO COORDINATO DELL'ATTIVITA' DEGLI ORGANI COLLEGIALI Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli organi collegiali che esercitano competenze parallele, ma con rilevanza diversa, in determinate materie. Ai fini di cui al precedente comma si considerano le competenze di un determinato organo quando il loro esercizio costituisca presupposto necessario o opportuno per l'esercizio delle competenze di altro organo collegiale. Per il raggiungimento dei fini di cui al precedente ed al presente articolo, gli ordini del giorno del consiglio di Istituto e del Collegio dei docenti e gli estratti delle delibere che attengono a materie comuni sono comunicati agli organi che esercitano competenze parallele. Il collegio dei docenti potrà delegare un proprio membro affinché intervenga, per relazionare su tema comune, alle sedute del consiglio d'istituto. Il consiglio d'istituto potrà delegare un proprio membro affinché intervenga a seduta del collegio dei docenti per relazionare su tema comune. L'intervento alla seduta degli organi collegiali per i fini di cui ai comma precedenti è limitato alla sola esposizione orale, secondo il mandato ricevuto. 37 La delega per l'intervento non pregiudica il diritto al voto del delegato nel caso in cui questi sia anche componente dell'organo presso il quale si spiega l'intervento. ART. 4 ELEZIONI CONTEMPORANEE DI ORGANI DI DURATA ANNUALE Le elezioni per gli organi collegiali di durata annuale hanno luogo possibilmente nello stesso giorno ed entro il secondo mese dell'anno scolastico. Sono fatte salve diverse disposizioni ministeriali e della Regione Siciliana. ART. 5 CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di classe è convocato: - dal Dirigente Scolastico su propria iniziativa - su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri - su richiesta scritta della maggioranza degli alunni e/o dei genitori della classe. ART. 6 CONVOCAZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI Il Collegio dei docenti si riunisce ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità oppure quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta; comunque, almeno una volta per ogni trimestre o quadrimestre. Le riunioni del collegio hanno luogo in ore non coincidenti con l’orario di lezione e si svolgono nella sede principale (Liceo La Farina – Via Oratorio della Pace) per le riunioni unitarie e nelle rispettive sedi di servizio per quelle convocate secondo l’indirizzo scolastico. ART. 7 PROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO DELL'ATTIVITA' DEI CONSIGLI DI CLASSE E DEL COLLEGIO DEI DOCENTI Per la programmazione e il coordinamento dell'attività dei consigli di classe e del collegio dei docenti si applicano le disposizioni dei precedenti articoli 2 e 3 . ART. 8 PRIMA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO La prima convocazione del consiglio d'istituto è disposta dal Dirigente Scolastico entro 20 giorni dalla proclamazione degli eletti. ART. 9 ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DEL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO D'ISTITUTO Nella prima seduta, il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti genitori membri del consiglio stesso, il proprio Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. 38 E' eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti il consiglio. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti. A parità di voti è eletto il più anziano d'età. Il Consiglio può eleggere anche un Vicepresidente, con le stesse modalità previste per l'elezione del Presidente. ART. 10 CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO D'ISTITUTO Il Consiglio d’Istituto è convocato - dal Presidente del Consiglio di Istituto su propria iniziativa - su richiesta del Dirigente Scolastico - su richiesta della maggioranza dei suoi membri - su richiesta motivata e firmata dalla maggioranza di un'intera componente. ART. 11 FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO D'ISTITUTO Il consiglio d'istituto è presieduto dal Presidente o, in caso di assenza o di impedimento, dal vicepresidente. Le funzioni di segretario sono affidate dal Presidente ad un membro del consiglio stesso. Alle riunioni possono essere chiamati a partecipare a titolo consultivo gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti medico, psicopedagogici o di orientamento. Il Consiglio può altresì deliberare di consentire la partecipazione, con il solo diritto di parola e relativamente a argomenti determinati, di esperti anche non appartenenti al personale dell'istituto o di soggetti istituzionali. Il Consiglio d'istituto può decidere di costituire, nel proprio seno, commissioni di studio con poteri consultivi. Le commissioni possono essere integrate da esperti individuati tra i genitori, i docenti, gli alunni, il personale ATA dell'istituto. I componenti delle commissioni di lavoro non hanno diritto a compensi e la partecipazione richiede il consenso degli interessati. Le riunioni del Consiglio hanno luogo in orario non coincidente con le lezioni e compatibile con gli impegni di lavoro dei componenti. ART. 12 GIUNTA ESECUTIVA Il Consiglio d'istituto elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva, composta di un docente. un genitore, un alunno, un non docente. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede ed ha la rappresentanza dell'istituto, e il DSGA che svolge anche funzioni di segretario della Giunta stessa. 39 ART. 13 ASSEMBLEE STUDENTESCHE Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica per l'approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti, che pertanto hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola. Le assemblee studentesche possono essere di classe o d'istituto. Considerati il numero degli alunni e la disponibilità dei locali, l'assemblea d'istituto può articolarsi in assemblea di classi parallele o di sezione. I rappresentanti degli studenti nei consigli di classe possono costituire un comitato studentesco d'istituto col compito di esprimere pareri o formulare proposte direttamente al Dirigente Scolastico o al consiglio d'istituto. In ciascun mese, con esclusione del mese conclusivo delle lezioni, è consentito lo svolgimento di un'assemblea d'istituto ed una di classe nel limite, rispettivamente, delle ore di lezione di una giornata e di due ore. Altra assemblea mensile può svolgersi, subordinatamente alla disponibilità dei locali, fuori dell'orario delle lezioni. L'assemblea di classe non può essere tenuta nel corso dell'anno scolastico sempre nello stesso giorno della settimana. Alle assemblee d'istituto svolte durante l'orario delle lezioni, ed in numero non superiore a quattro, possono partecipare, previa autorizzazione del Consiglio d'istituto, esperti di problemi sociali, culturali, artistici, scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire nell'ordine del giorno. Alle assemblee studentesche possono assistere, oltre al Dirigente Scolastico e/o un suo delegato, i docenti che lo desiderano. L'assemblea d'istituto, che è convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco o del 10% degli studenti, deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento, che viene inviato in visione al consiglio d'istituto. La data di convocazione e l'ordine del giorno delle assemblee devono essere preventivamente presentati al Dirigente Scolastico al fine della necessaria autorizzazione entro il 5° giorno antecedente il giorno del loro svolgimento. Le assemblee di classe sono presiedute dal presidente eletto dall'assemblea stessa; nelle assemblee d'istituto l'esercizio democratico e i diritti dei partecipanti sono garantiti dal comitato studentesco, se costituito, ovvero dal presidente eletto dell'assemblea. 40 Il Dirigente Scolastico, o il suo delegato, ha potere di intervento nel caso di violazione del regolamento o in conseguenza di constatata impossibilità di ordinato svolgimento delle assemblee. A richiesta degli studenti le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di ricerca, di seminari e per lavori di gruppo. Gli studenti, al fine di sensibilizzare gli alunni alla partecipazione, possono informare qualche giorno prima, tramite circolare, le classi sull' ordine del giorno dell'assemblea. ART. 14 RELAZIONE ANNUALE Il consiglio d'istituto, sulle materie devolute alla propria competenza, invia annualmente una relazione al Provveditore agli studi ed al Consiglio Provinciale scolastico. Detta relazione, approvata entro il mese di Ottobre, è predisposta dalla Giunta Esecutiva. ART. 15 CONVOCAZIONE DEL COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI Il comitato per la valutazione del servizio, di cui all'art.11 del decreto legislativo 16.04.94 n.297, è convocato dal Dirigente Scolastico ogni qualvolta se ne presenti la necessità; di norma l’organo è convocato dopo il 30 Giugno dell’anno scolastico di riferimento per la valutazione del docente in anno di formazione. 41 3. REGOLAMENTO DEI SERVIZI DI RISTORO 1. NORME GENERALI 1.1 Utilizzo degli spazi del bar ristoro Il ristoro-bar è un servizio interno all’istituto e pertanto la sua attività, subordinata a quella didattica, non deve interferire con essa. L’Istituto Scolastico potrà utilizzare lo spazio bar, senza alcun indennizzo a favore del concessionario, per finalità anche ludico/ricreative, ricevimento genitori, connesse esclusivamente allo svolgimento di attività scolastica; sarà cura della scuola vigilare, utilizzare esclusivamente gli arredi e ripristinare la pulizia degli spazi. Il locale bar potrà essere utilizzato anche, integrando la consumazione, per il consumo di cibi di produzione esclusivamente domestica (con tassativa esclusione di pizze o di altri prodotti confezionati da terzi). 1.2 Obblighi del gestore e del personale coadiuvante Il gestore e il personale coadiuvante, muniti del prescritto libretto sanitario, dovranno tenere un comportamento decoroso, adeguato all'ambiente educativo in cui operano; pertanto sono tenuti a: - indossare apposita divisa di taglio sobrio con cartellino di riconoscimento; - curare l'igiene personale; - essere irreprensibili nell'espletamento del servizio con tutti gli utenti; - curare in particolar modo l'espressione del linguaggio con cui ci si rivolge all'utenza; - evitare di accedere, se non per ragioni di servizio, negli spazi scolastici non strettamente necessari per lo svolgimento del servizio di ristoro; - mantenere rigorosamente puliti e igienici tutti gli spazi della sale bar e distributori automatici. II gestore e il personale coadiuvante potranno accedere al locale Bar esclusivamente durante l'orario di funzionamento della sede centrale salvo diversa determinazione del Dirigente Scolastico previa richiesta scritta e motivata. 42 1.3 Periodo di funzionamento I servizi di ristoro funzioneranno dal 15 Luglio di ogni anno e rimarranno aperti secondo il seguente calendario: a. Il Bar resterà aperto i giorni feriali dal 25 Agosto al 15 Luglio. Durante i periodi di sospensione delle attività didattiche, il Bar avrà la facoltà di rimanere chiuso. Eventuali integrazioni e variazioni a detto periodo, in accordo con il gestore, potranno essere disposte dall'Istituto in funzione delle proprie esigenze di funzionamento. 1.4 La distribuzione dei panini durante l'intervallo La distribuzione avverrà, su prenotazione, durante il primo intervallo dalle ore 10.55 alle ore 11.05, tutti i giorni di lezione compresi da settembre e giugno, secondo il Calendario Scolastico approvato ogni anno sia in sede che in succursale nell’atrio a piano terra. Il trasporto dal Bar alla succursale deve avvenire nel rispetto delle norme igienico sanitarie stabilite dall’ASL. 1.5 Funzionamento dei distributori automatici I distributori automatici dovranno rimanere in funzione: in sede centrale tutto l’anno; nella sede di via Fiore dal 1 settembre al 15 luglio 1.6 Orari di apertura Il Bar resterà aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 7.30 del mattino fino alle ore 14.30 e potrà prolungare l’apertura in occasione di iniziative/attività previste dal Piano delle Attività e dal POF in orario tardo pomeridiano o serale. Il calendario verrà concordato con l’Ufficio di Segreteria. L’apertura di sabato avverrà nei giorni 6 Dicembre 2014 – 31 Gennaio 2015 – 27 Febbraio 2015 – 21 Marzo 2015 e in altre date da stabilire, a seconda degli eventi culturali che si vogliono sponsorizzare. 43 2.1 Accesso al locale bar e ai distributori STUDENTI a) Gli studenti potranno accedere ai distributori e al bar esclusivamente nel momenti in cui è sospesa l'attività didattica, mantenendo sempre un comportamento decoroso e un linguaggio educato e rispettoso del personale. Alle ore 8.15 viene sospeso il servizio agli studenti che devono recarsi in classe con sollecitudine. Gli studenti delle classi con orario diversificato possono accedere al bar e utilizzare i distributori del piano terra fino a 5' prima dell'inizio delle loro lezioni. b) E' tassativamente vietato l'accesso al Bar agli studenti che non si avvalgon o dell’IRC durante le suddette ore di lezione. c) E' tassativamente vietato l’accesso degli studenti al Bar e l’utilizzo dei distributori durante le assemblee di classe e/o d'istituto. d) Per evitare eccessivo affollamento durante l'intervallo (differenziato per biennio e triennio), i rappresentanti di classe (o loro sostituti), prima dell’inizio delle lezioni o comunque senza disturbare l’attività didattica, raccoglieranno le prenotazioni per la classe e le faranno avere al gestore del bar entro le ore 9.30. Per le classi situate nella sede di via Oratorio della Pace, la prenotazione sarà effettuata per il tramite di un collaboratore scolastico in servizio. Il gestore e il personale coadiuvante si organizzeranno per una sollecita distribuzione delle prenotazioni all’inizio dell’intervallo. 2.2 PERSONALE DOCENTE E ATA L’utilizzo del Bar è consentito al personale in servizio durante le pause dell’attività connessa al proprio orario di lavoro. 2.3 OSPITI E VISITATORI I familiari degli studenti, gli esperti, i fornitori e i rappresentanti delle case editrici possono accedere liberamente al bar della scuola. Altri esterni possono accedere al bar solo se espressamente autorizzati dal Dirigente Scolastico e nei giorni dedicati a manifestazione. 44 2.4 Collocazione distributori I distributori, di dimensioni più ridotte possibile e con motori silenziati, dovranno essere collocati nella sede del Liceo Classico La Farina su tutti i piani, come di seguito specificato: LA FARINA piano terra: n.1 distributore automatico di bevande calde, bevande fredde e snack; primo piano: n.1 distributore automatico di bevande calde, bevande fredde e snack; secondo piano: n.1 distributore automatico di bevande calde, bevande fredde e snack. 2. CONTROLLO DEL SERVIZIO Il servizio sarà vigilato da un’apposita Commissione, nominata dal Consiglio d'Istituto, composta da uno studente, un docente, un genitore e un non docente. La Commissione sarà coordinata dal Presidente del Consiglio di Istituto o da un altro membro nominato in seno al Consiglio stesso. Compiti della ,commissione sono: verificare il rispetto del presente regolamento; ricevere e verificare le segnalazioni e reclami dell'utenza; aiutare il gestore nella scelta dei prodotti da proporre; effettuare verifiche periodiche (almeno tre ogni anno) a campione sulla qualità dei generi venduti, sulle grammature, sui prezzi praticati, sulla qualità del servizio e sulla pulizia degli ambienti e dei distributori; rivolgere istanza al Dirigente Scolastico per intervenire in caso di disservizio/mancato rispetto degli obblighi contrattuali e/o chiedere al Servizio ASL di effettuare controlli in relazione al rispetto delle norme igieniche. 45