ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
"LA FARINA - BASILE"
Liceo Classico Statale "G. La Farina"
Via Oratorio della Pace, 5
98122 Messina - Tel./Fax 090/44910
Liceo Artistico Statale "E. Basile"
Via U. Fiore - C/da Conca d'Oro
98168 Messina - Tel. 090/360135
Sede legale: Via Oratorio della Pace, 5 - 98122 Messina
Cod. Fisc. 97110560832 - Cod. Mecc. MEIS03100X
e-mail: mei s03 1 [email protected]
PEC: meis03 1 [email protected]
REGOLAMENTO D'ISTITUTO
A. S. 2014/2015
Approvato dal Consiglio di Istituto con verb. n. _in data ________ previo parere del Collegio
dei Docenti espresso nella seduta del_________
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Giuseppa Prestipino
1
PREMESSA
Il presente regolamento di Istituto si propone di sollecitare la partecipazione di tutte le componenti
scolastiche per un corretto e proficuo funzionamento dell'Istituto, nel rispetto dei principi di libertà
e democrazia sanciti dalla Costituzione della Repubblica. Esso:
1. Recepisce i contenuti dello "Statuto delle Studentesse e degli Studenti", emanato con
D.P.R.249/98 integrato con D.P.R. n.235/07.
2. E' conforme ai principi e alle norme del Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni
Scolastiche (D.P.R. 275/99), nonché del D.P.R.567/96.
3. E' in piena armonia con il POF e contribuisce alla sua piena attuazione.
4. Si ispira ai seguenti principi fondanti:
o
Uguaglianza. Il servizio scolastico è improntato al pieno rispetto dei diritti e degli interessi
dell'alunno. All'interno della scuola nessuna discriminazione può essere compiuta per motivi
riguardanti le condizioni socioeconomiche, psicofisiche, di lingua, di sesso, di etnia, di religione
o di opinioni politiche.
o
Imparzialità. I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di
obiettività e di equità. La scuola si impegna a garantire la vigilanza, la continuità del
servizio e delle attività educative nel rispetto dei principi e delle norme sancite dalla legge.
o
Accoglienza ed integrazione. La scuola favorisce l'accoglienza dei genitori e degli
alunni, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di
rilevante necessità. Attraverso il coordinamento con i servizi sociali, con gli enti locali e con le
associazioni senza fine di lucro, la scuola pone in essere le azioni adatte ad avviare a soluzione
le problematiche relative agli studenti stranieri e agli alunni diversamente abili.
Il presente Regolamento d'Istituto è strumento di garanzia di diritti e doveri. Ciascuno, nel rispetto
del ruolo che gli compete, deve impegnarsi ad osservarlo e a farlo osservare, riconoscendone il
carattere vincolante. Esso consta di tre parti:
1. Regolamento degli Studenti, con cinque allegati (A, B, C, D, E)
2. Regolamento degli Organi Collegiali
3. Regolamento dei Servizi di Ristoro
2
1. REGOLAMENTO DEGLI STUDENTI
Norme basilari
Art. 1 - Diritto di organizzazione e di agibilità
La scuola è sede della Comunità scolastica, i cui componenti hanno diritto di organizzazione e di
agibilità all'interno dell'edificio scolastico.
Art. 2 - Diritto allo studio
La scuola assicura il diritto allo studio secondo i dettami della Costituzione e promuove la crescita
globale dell'alunno.
A questo scopo deve essere garantita la piena funzionalità educativa e formativa della scuola.
Art. 3 - Libertà d'insegnamento
La scuola deve assicurare la libertà d'insegnamento considerata come libertà di espressione e
rispetto dell'autonomia didattica del docente.
La scuola deve parimenti garantire l'attuazione del diritto costituzionale delle famiglie
all'educazione.
E' dovere dei docenti, delle famiglie e degli alunni instaurare un fattivo rapporto di
collaborazione per contribuire alla promozione di un efficace processo formativo.
Art. 4 - Parità di diritti
Coloro che operano nella scuola, senza distinzione di opinione politica e di fede religiosa, hanno il
diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero.
Il confronto delle opinioni deve avvenire nel rispetto della democrazia.
Art. 5 - Vigilanza degli alunni
I docenti sono tenuti ad essere presenti nella sede scolastica 5 minuti prima dell'inizio delle lezioni
al fine di vigilare sull'ordinato ingresso degli alunni. In caso di legittimo impedimento o di ritardo
straordinario, i docenti devono tempestivamente informare gli Uffici di Segreteria che
provvederanno a fronteggiare la situazione di emergenza secondo le disposizioni della normativa
vigente.
Gli alunni, che accedono all'edificio scolastico in anticipo rispetto all'orario d'inizio delle lezioni,
sono assistiti dal personale ausiliario, secondo le disposizioni della normativa vigente.
3
Il dovere di vigilanza non si interrompe durante la pausa ricreativa degli alunni e al cambio dell'ora
che dovrà essere rapido. La vigilanza degli alunni che partecipano a visite guidate e a viaggi di
istruzione compete agli insegnanti che li accompagnano.
Art. 6 - Ritardi, entrate posticipate, uscite anticipate
L'orario dell'entrata e dell'uscita degli alunni si deve considerare rigido. Gli alunni sono tenuti alla
più scrupolosa puntualità. Gli alunni entrano in classe 5 minuti prima dell'orario di inizio delle
lezioni. Il Docente in servizio alla prima ora deve trovarsi in aula, per ricevere gli alunni, 5 minuti
prima dell'inizio delle lezioni.
Gli alunni che arrivino entro i 15 minuti successivi all'orario di inizio delle lezioni possono essere
ammessi in classe, dal docente in servizio alla prima ora, sempre che il ritardo sia dovuto a serie e
motivate cause e non costituisca evento ricorrente. Oltre il suddetto termine, gli alunni possono
essere ammessi in classe, a discrezione del docente della prima ora, su autorizzazione
dell’Ufficio di Dirigenza e dello Staff. Sono tenuti ad essere puntualmente giustificati, se
minorenni, dagli esercenti la patria potestà, tutti gli studenti, tranne coloro che notoriamente
usufruiscono di mezzi di trasporto da zone sub comunali. In nessun caso risultano possibili ingressi
oltre la seconda ora di lezione se non per documentati motivi o se accompagnati da un genitore o di chi
ne esercita la potestà.
Agli studenti viaggiatori provenienti dalle periferie della città più distanti dalla scuola e dai comuni
limitrofi o per validi motivi documentati possono essere concessi dal Dirigente Scolastico o dai
suoi collaboratori, su richiesta dei genitori per i minorenni e su loro espressa richiesta per i
maggiorenni con firma del genitore per conoscenza, permessi permanenti di entrata posticipata o di
uscita anticipata normalmente per non più di quindici minuti.
Gli ingressi posticipati e le uscite anticipate occasionali sono autorizzati dal Dirigente Scolastico o
dai suoi collaboratori e sono concessi solo eccezionalmente, per gravi e comprovati motivi, su
richiesta del genitore o di chi ne esercita la potestà. L'alunno minorenne deve essere prelevato da
uno dei genitori o da chi ne esercita la potestà. I Docenti in servizio provvederanno ad annotare sia
le entrate posticipate sia le uscite anticipate. Solo per comprovati motivi è possibile riammettere
l'alunno dopo l'uscita anticipata. Nel caso di esami o cure mediche particolari e ripetute verrà
fatta preventivamente una richiesta dettagliata al Dirigente Scolastico fatta seguire poi dalla
presentazione di un certificato medico per eventuali uscite temporanee dalla sede scolastica.
Art. 7 - Assenze degli alunni
Le assenze degli alunni minorenni sono giustificate tramite l'apposito libretto, che dovrà essere
ritirato dai genitori, all'inizio dell'anno scolastico, presso l'Ufficio di Segreteria e firmato dagli
stessi in presenza del personale addetto. Gli alunni maggiorenni, invece, giustificheranno
apponendo la propria firma accanto a quella del genitore, quest'ultima per presa visione.
4
Gli alunni sprovvisti di giustificazione sono ammessi in classe con riserva e con annotazione sul
registro di classe elettronico; qualora nei cinque giorni successivi non abbiano ottemperato a
giustificare l'assenza, il docente della prima ora provvederà ad informare le famiglie. Gli alunni che
rimangono assenti per cinque o più giorni per motivi di salute dovranno giustificare allegando
certificazione medica entro il giorno successivo al rientro, consegnandola al docente tutorcoordinatore.
Gli alunni assenti per la partecipazione a concorsi e attività formative e culturali vengono giustificati
previa presentazione della documentazione attestante l'attività svolta.
Secondo quanto disposto dal D.P.R.122/2009, ai fini della validità dell'anno s colastico e
dell'ammissione allo scrutinio finale o all'esame finale del ciclo, è richiesta la frequenza di almeno
tre quarti dell'orario annuale personalizzato salvo deroghe, concesse a domanda e per gravi e
comprovati motivi, nelle forme e modalità stabilite dal Collegio dei Docenti.
I nominativi degli alunni che frequentemente si assentano sono comunicati dai coordinatori- tutor
delle classi all'Ufficio di Segreteria, che provvederà a informare le famiglie.
I docenti in servizio alla prima ora di lezione sono tenuti a informare tempestivamente il Dirigente
Scolastico delle assenze collettive degli alunni. Tali assenze potranno determinare l'adozione
di provvedimenti disciplinari .
Le assenze collettive non possono essere regolarmente giustificate dalla scuola; tuttavia deve
essere presentata la richiesta di giustificazione e l'ufficio di presidenza , tramite i docenti
coordinatori-tutor, può convocare i genitori. In caso di reiterate assenze individuali, il consiglio di
classe può deliberare sanzioni disciplinari adeguate.
In caso di reiterate assenze collettive, il consiglio di classe può deliberare sanzioni disciplinari con
sospensione dalle lezioni.
Art.8 - Interruzione arbitraria delle lezioni
L'autogestione e l'occupazione sono vietate.
Ove si dovessero verificare l'autogestione e/o l'occupazione, il Collegio dei Docenti potrebbe
pronunciarsi in merito e, quindi, convocare i Consigli di Classe per deliberare eventuali
provvedimenti disciplinari. In caso di occupazione dei locali scolastici, non è esclusa la denuncia
dei responsabili per interruzione di pubblico servizio e per violazione del diritto allo studio
costituzionalmente garantito.
5
Art. 9 - Pubblicizzazione dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti
Lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti è affisso in bacheca studenti e in ogni aula dell'Istituto.
Art. 10 - Situazioni particolari di disagio
Qualora in una classe si creino situazioni di disagio che compromettono il lavoro comune, i
Consigli di Classe promuovono l'incontro fra tutte le componenti interessate, affinché,
attraverso un confronto costruttivo, si individuino i motivi di disagio e si provveda a rimuoverli.
Art. 11 - Norme comuni
A carico degli alunni che commettono gravi infrazioni alle norme del vivere civile vengono assunti,
da parte del Consiglio di Classe, provvedimenti adeguati alla gravità dei singoli casi, secondo
quanto prescritto dalle norme contenute nell'allegato C: "Regolamento Disciplinare".
Insegnanti, alunni, personale A.T.A., nonché fruitori esterni degli spazi e delle strutture della scuola
sono responsabili della conservazione del materiale ricevuto e sono tenuti ad impiegarlo e
custodirlo in modo da non provocare danni a persone o cose, né ingiustificati aggravi di spesa a
carico del bilancio della scuola.
In caso di negligenza nell'uso delle dotazioni, i responsabili sono tenuti al rimborso delle spese che
si dovranno sostenere per riparare gli eventuali danni; nel caso che il fatto riguardi gli alunni, si fa
carico ai genitori di rifondere alla scuola l'entità del danno.
Gli alunni, che ricevono in prestito temporaneo o in comodato d'uso i libri, dovranno custodirli
con la massima cura e restituirli, in ogni caso, prima del termine dell'anno scolastico di
riferimento.
Gli studenti devono mantenere un comportamento corretto ed un atteggiamento composto; inoltre
devono indossare un abbigliamento consono al rispetto dell'istituzione scolastica.
Al cambio dell'ora, gli alunni sono tenuti ad attendere il docente in classe.
Durante l'ora di lezione, di norma, possono essere concessi permessi di uscita breve ad un solo
alunno per volta, massimo, su motivazione, a due per volta. Durante la prima ora di lezione tali
permessi saranno concessi solo in casi eccezionali.
Durante le ore di lezione gli studenti non potranno trattenersi nei corridoi, nelle scale e nei luoghi di
ristoro.
Agli studenti è vietato passare nelle classi per avere o fornire informazioni, chiedere firme, etc..,
durante le ore di lezione senza il permesso del Dirigente Scolastico o di un suo collaboratore.
6
Art. 12 - Norme riguardanti lo svolgimento delle attività di Scienze motorie
Gli alunni, che per documentati motivi di salute non possono partecipare alle lezioni pratiche di in
Scienze Motorie, devono presentare tempestivamente domanda di esonero (temporaneo e/o parziale)
in carta semplice al Dirigente Scolastico ed allegare alla domanda il certificato del medico curante.
L'alunno esonerato del tutto o in parte dalle attività pratiche è tenuto, comunque, a partecipare alle
lezioni di Scienze Motorie limitatamente a quegli aspetti non incompatibili con le sue condizioni
fisiche.
Ciascun alunno è tenuto a venire a Scuola fornito del materiale richiesto dai docenti di Scienze
motorie.
Gli indumenti necessari per le esercitazioni di Scienze motorie devono essere indossati prima di
entrare in palestra. Non è consentito accedere in palestra agli alunni sforniti della tuta e delle
scarpe di ginnastica. Per motivi d'igiene il materiale usato non può essere lasciato in aula, ma deve
essere riportato a casa.
Art. 13 - Intervallo tra le lezioni e uso degli spazi
L'intervallo antimeridiano fra le lezioni dura 10 minuti. Durante l'intervallo gli alunni sono tenuti
a mantenere un comportamento composto e disciplinato.
Possono uscire dalle aule e accedere al cortile, ma è assolutamente vietato uscire dall'Istituto. Alla
fine dell'intervallo gli allievi sono tenuti al rientro immediato nelle classi e a lasciare il cortile e
tutto l'ambiente scolastico in ordine.
SE IL RIENTRO DOVESSE AVVENIRE IN RITARDO,TALE RITARDO VERRÀ
ANNOTATO SUL REGISTRO DI CLASSE E, SE ABITUALE, PRESO IN CONSIDERAZIONE
PER L'ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI COMPORTAMENTO.
Art. 14 - Uso dei locali scolastici
I locali scolastici, previa delibera del Consiglio di Istituto, possono essere utilizzati al di fuori
dell'orario scolastico nei limiti della disponibilità del personale ATA, da Enti, Associazioni purché
l'uso non sia finalizzato a scopi di lucro, sia compatibile con le finalità formative e culturali della
scuola e sia prioritariamente destinato ad attività rivolte agli stessi alunni.
I rappresentanti dei genitori eletti negli Organi Collegiali possono richiedere l'uso dei locali
per assemblee scolastiche, con istanza scritta al Dirigente scolastico, recante la data e
l’indicazione degli argomenti posti all'ordine del giorno.
Sono autorizzate dal Dirigente scolastico le richieste d'uso dei locali provenienti
direttamente dall'Amministrazione Scolastica e dagli Enti Locali.
La pulizia dei locali per le attività fuori dall'orario di servizio del personale ausiliario è a carico del
7
richiedente. Analogamente, è a carico dei richiedenti la responsabilità per il corretto uso dei locali,
degli arredi e delle attrezzature.
Art.15 - Accesso e orari di apertura e di chiusura degli edifici scolastici
Le modalità di accesso per il pubblico, l’apertura e la chiusura degli edifici scolastici sono
regolamentati da appositi orari resi noti attraverso l’esposizione di cartelli e la pubblicazione sul sito
della scuola.
Le porte di accesso degli edifici sono affidate alla responsabilità del personale ausiliario.
L'apertura e la chiusura degli edifici sono a carico del personale ausiliario e fuori dall'orario di
servizio di tale personale esse sono a carico del responsabile autorizzato dei locali scolastici.
I genitori non possono accedere alle aule se non per esigenze straordinarie, previa autorizzazione
del Dirigente Scolastico o di un suo delegato.
Art. 16 - Distribuzione dei materiali di propaganda
Il materiale informativo fornito da Ente Locale, ASL, Istituti, Associazioni, Gruppi sportivi ecc. può
essere distribuito solo previa autorizzazione del Dirigente scolastico o di un suo delegato. L'Ufficio
di Segreteria provvede a trasmettere i materiali ai docenti e questi agli alunni.
La distribuzione agli alunni di inviti e avvisi di valore educativo e di materiali informativi deve
essere estremamente limitata. A tale scopo deve essere preferito l'uso della bacheca o quello di un
manifesto da affiggere nell'atrio della scuola.
E' fatto divieto di distribuzione, entro i confini dell'edificio scolastico, di materiale pubblicitario di
qualsiasi natura o, comunque, sprovvisto del preventivo assenso dell'Ufficio di Presidenza.
Art. 17 - Intervento di esperti/consulenti nella scuola
E' possibile la presenza,di esperti/consulenti nella scuola se espressamente indicati all'interno di un
progetto didattico o di aggiornamento/formazione approvato dal Collegio dei docenti e previa
autorizzazione del Consiglio di Istituto.
L’autorizzazione formale spetta al Dirigente scolastico, sulla base di richiesta scritta da parte dei
docenti e dell'esperto consultato.
L'intervento dell'esperto non può assumere carattere di sistematicità. L'insegnante è tenuto alla
vigilanza della propria classe nel corso delle attività promosse.
8
Art. 18 - Raccolta di denaro nella scuola
I docenti possono raccogliere somme di denaro nella scuola solo se espressamente previste da
apposite Circolari trasmesse dagli organi gerarchici competenti e per partecipazione a
manifestazioni e spettacoli che comportino l’acquisto di biglietti.
Art. 19 - Gestione dei materiali didattici e delle biblioteche
L'uso dei materiali didattici e delle biblioteche è consentito ai docenti ed agli alunni secondo gli
orari stabiliti dal docente responsabile. Gli alunni hanno accesso alla biblioteca nelle ore stabilite
annualmente con circolare (cfr. regolamento biblioteca).
Il prelievo dei libri e dei materiali didattici va annotato su un apposito registro e l’annotazione va
firmata dal richiedente. Il consegnatario è responsabile dell'oggetto fino alla restituzione.
Docenti ed alunni devono aver cura dei materiali didattici, devono usarli in modo corretto e
restituirli nelle stesse condizioni in cui li hanno ricevuti.
E' possibile usufruire del prestito dei volumi, escluse le opere per le quali è consentita solo la
consultazione, per un periodo non superiore a 20 giorni e per non più di 3 volumi o riviste
contemporaneamente.
In considerazione della particolarità della biblioteca dell'istituto, con l'autorizzazione della
Presidenza, potrà essere consentita la consultazione di opere e il loro prestito nominativo per la
fotoriproduzione di parte, previa consegna di un documento di identità, da parte di esterni alla
scuola.
Chi deteriora o smarrisce libri è tenuto a fornire all'istituto l'opera danneggiata o smarrita anche in
edizione più recente o, in caso di impossibilità, a risarcire il danno.
Art. 19 bis - Laboratori (LICEO ARTISTICO)
L'accesso ai Laboratori è consentito agli alunni solo nel loro orario di lezione. Altri studenti
possono accedervi, accompagnati dai loro insegnanti, dopo specifica richiesta fatta per tempo al
Dirigente Scolastico. Gli studenti accedono al Laboratorio durante le ore di lezione previste
dall'orario scolastico. In via eccezionale, per carenza di aule disponibili, comunque sempre alla
presenza di un insegnante responsabile, è possibile l'accesso secondo l'orario delle lezioni.
Gli studenti sono equiparati ai lavoratori quando frequentano i laboratori didattici ed i reparti di
lavorazione (D. Legs. 81/08). Accedendo ai laboratori secondo le condizioni sopra indicate, gli
alunni devono:
9
1. Osservare il divieto di fumare;
2. Rispettare tutti i segnali di divieto e di obbligo presenti nella struttura scolastica;
3. Osservare le norme operative di sicurezza vigenti in ciascun laboratorio o luogo in cui si
svolgono attività ed attenersi alle disposizioni impartite dai docenti responsabili dell'attività
didattica e dagli assistenti tecnici;
4. Collaborare attivamente con i docenti responsabili dell'attività didattica e con il Personale non
docente, al fine di mantenere efficienti i sistemi di sicurezza predisposti;
5. Astenersi dall'effettuare manovre che possano compromettere la propria sicurezza o quella degli
altri lavoratori e per le quali non è stata data autorizzazione e/o non ha ricevuto adeguato
addestramento;
6. Utilizzare in modo corretto ed appropriato le macchine, gli apparecchi e le attrezzature di
lavoro, gli utensili o altri mezzi tecnici, ovvero le sostanze ed i preparati pericolosi nonché i
dispositivi di sicurezza;
7. Astenersi dal rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di
segnalazione o di controllo delle macchine, degli apparecchi e delle attrezzature di lavoro, degli
utensili o altri mezzi tecnici;
8. Durante le lavorazioni utilizzare in modo appropriato e conservare accuratamente i dispostivi di
protezione individuale (DPI) in dotazione evitando di manometterli. L’inadempienza deve essere
sanzionata ai sensi del regolamento d’Istituto;
9. Segnalare immediatamente ai docenti responsabili dell’attività didattica o all’A.T. qualsiasi
situazione di pericolo di cui venga a conoscenza.
10. Dopo l’utilizzo di una stazione di lavoro e/o di una macchina, la stessa deve essere lasciata in
ordine. Per evitare alle classi delle ore successive, il locale (pavimento, sedie, banchi…), deve
essere lasciato pulito e in ordine.
Art. 19 ter - Laboratorio di Informatica - Si fa riferimento allo specifico regolamento
Art.20 - Elaborati alunni (LICEO ARTISTICO)
Gli elaborati degli alunni saranno conservati, dopo il termine dell'anno scolastico, per un intero
anno scolastico. Una commissione sceglierà gli elaborati da conservare per documentazione,
eventuali mostre e vendite; i rimanenti lavori potranno essere richiesti successivamente dagli alunni
autori dei lavori.
Art. 21 - Modalità di comunicazione con i genitori
I rapporti Scuola - Famiglia vengono disciplinati annualmente con delibera del C.I. previo parere del
Collegio dei Docenti.
10
Le comunicazioni dei genitori possono avvenire tramite ordini del giorno letti in classe o
comunicazioni scritte, avvisi scritti sul diario degli alunni e, in caso di urgenza, attraverso
comunicazioni telefoniche o via Web. Le comunicazioni vanno inviate, di norma, almeno tre giorni
prima della data prevista per l’incontro. Ai genitori sarà quanto prima fornita una password di
accesso al registro elettronico on line per prendere visione dei dati relativi all’andamento didatticodisciplinare dei loro figli.
Art.22 - Assemblee sindacali e scioperi.
I docenti hanno diritto, sulla base della normativa vigente, ad utilizzare fino a 10 ore annuali per la
partecipazione ad assemblee sindacali autorizzate, per un massimo di due ore per volta.
I Docenti che intendono partecipare alle assemblee sono tenuti a comunicarlo in tempo utile al
Dirigente scolastico, il quale provvederà ad adattare l'orario delle lezioni e darne comunicazione
alle famiglie. In caso di sciopero del personale scolastico, il Dirigente scolastico informa, con
ordine del giorno, le famiglie degli alunni e, ove possibile, provvede a garantire i servizi minimi
essenziali previsti per legge.
Art. 23 - Assemblee dei genitori
Sono garantite le Assemblee dei genitori, previa richiesta al Dirigente scolastico, con la
specificazione dei temi e dei tempi.
Art. 24 - Assicurazione
Gli alunni della scuola, nel corrispondere all'Istituto la quota annuale di contributo prevista
dagli OO.CC., risultano assicurati contro infortuni e per la responsabilità civile nei confronti
di terzi. Gli alunni che non versino la quota annuale di contributo volontario, invece, sono, di
norma, tenuti a corrispondere la quota annuale di assicurazione obbligatoria contro infortuni e
per la responsabilità civile nei confronti di terzi. Il versamento verrà effettuato su conto
corrente bancario intestato all’Istituto e prevederà, contestualmente la quota prevista per il
libretto di giustificazione assenze.
Art. 25 - Pubblicizzazione degli atti
Convocazioni e delibere con rilevanza esterna sono opportunamente pubblicizzate attraverso
l'esposizione all' Albo dell'Istituzione scolastica sul sito Web dell'Istituto.
I verbali degli Organi Collegiali, contenuti in appositi registri numerati, depositati presso l'Ufficio
del Dirigente scolastico, sono a disposizione di coloro che ne facciano richiesta (Cfr. L. 241/90
sulla trasparenza degli atti amministrativi).
Le convocazioni formali degli organi collegiali avverranno con congruo preavviso non inferiore a
cinque giorni, tranne nei casi di straordinaria ed assoluta urgenza.
11
I genitori possono richiedere copia del "Piano dell'Offerta Formativa", della "Pianificazione
Educativo-Didattica" e del presente "Regolamento di Istituto", avanzando formale richiesta alla
Segreteria e versando la prevista quota per le spese di duplicazione degli atti (cfr. apposito
regolamento).
Art. 26 - Procedure dei reclami
I reclami, relativi ad aspetti del servizio scolastico, sono indirizzati al Dirigente scolastico. Essi
possono essere espressi in forma orale o scritta. In quest’ultimo caso devono contenere
generalità, indirizzo e reperibilità del proponente.
Il Dirigente scolastico, nel caso di comportamenti e fatti riguardanti persone che operano nella
scuola, ne dà conoscenza agli interessati e risponde in forma scritta entro e non oltre 30 giorni. Non
sono presi in considerazione i reclami anonimi.
Art. 27 - Divieto assoluto di fumo
1. Principi
L'Istituto con il presente Regolamento si impegna a far rispettare il divieto di fumo stabilito dalle
norme vigenti (Legge 11 Novembre 1975 n. 584 e successive modifiche, Direttiva del Presidente del
Consiglio dei Ministri 14 Dicembre 1995).
II presente Regolamento è emanato in considerazione dell'interesse primario alla tutela della salute
degli studenti, del personale e di tutti gli utenti dell'Istituto, sancito in generale dall'art. 137 del
Trattato di Nizza, dall'art. 32 della Costituzione, e dal Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n.
626 e successive modifiche.
L'Istituto, inoltre, si avvale della facoltà concessa dall'art. 3 lettera d), D.P.C.M. 14/12/1995, in
base al quale "resta salva l'autonomia regolamentare e disciplinare delle amministrazioni e degli enti
in ordine all'eventuale estensione del divieto a luoghi diversi da quelli contemplati dalla legge 11
Novembre 1975, n. 584, con gli strumenti e gli effetti propri dei rispettivi ordinamenti" .
2. Locali soggetti al divieto di fumo
E' stabilito il divieto assoluto di fumo in tutti i locali dell'Istituto, senza eccezione alcuna, ivi
compreso quindi anche il cortile.
Nei locali della scuola saranno apposti cartelli con l'indicazione del divieto di fumo,della relativa
norma, delle sanzioni applicabili, nonché l'indicazione dei preposti cui spetta vigilare nella
struttura.
3. Soggetti preposti al controllo dell'applicazione del divieto
Il D.S. ad inizio anno scolastico provvede alla nomina dei responsabili preposti all'applicazione del
divieto, in attuazione dell'art. 4, comma 1, lettera b) del D.P.C.M. 14/12/1995.
È compito dei responsabili:
 vigilare sull'osservanza del divieto;
12
 procedere alla contestazione delle infrazioni e verbalizzarle, utilizzando gli appositi moduli.
Presupposto dell'accertata violazione a una corretta apposizione dei cartelli informativi da
collocarsi in posizione ben visibile e nei luoghi a maggiore concentrazione di soggetti.
Le disposizioni di legge e del presente Regolamento devono essere altresì attuate dai
concessionari di servizi a favore della Scuola e dai soggetti che utilizzano, a qualsiasi titolo, gli
immobili di proprietà della scuola.
4. Sanzioni
Così come stabilito dall'art. 7 della legge 584/1975, come modificato dall'art. 52, comma 20, della
legge 28/12/2001 n. 448, e dall'art.10 della legge 689/1991, come modificato dall'art. 96 del
Decreto Lgs. 507/1999, i trasgressori sono soggetti alla sanzione amministrativa del pagamento di
una somma da Euro 25 a Euro 250.
La misura della sanzione è raddoppiata qualora la violazione sia commessa in presenza di una
donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di lattanti o bambini fino a dodici anni.
Coloro che, pur essendo preposti al controllo dell'applicazione del presente regolamento, non fanno
rispettare le singole disposizioni, sono soggetti alla sanzione amministrativa del pagamento di una
somma da 200 a 2000 Euro. I dipendenti della scuola che non osservino il divieto nei locali dove è
vietato fumare, in aggiunta alle sanzioni pecuniarie previste, possono essere sottoposti a
procedimento disciplinare. Per gli studenti che non rispettino il divieto, oltre a comminare la
sanzione pecuniaria, il D.S. provvederà ad informare la famiglia.
5. Procedura di accertamento
Nei casi di violazione del divieto, i soggetti di cui al comma 3 procedono all'accertamento
della violazione ed alla redazione in duplice copia del relativo verbale. La compilazione del
verbale va previamente preceduta dalla numerazione progressiva e dalla personalizzazione con
il timbro della struttura. I moduli di contestazione saranno tenuti, a disposizione del personale
preposto all'applicazione del divieto, presso la segreteria didattica della scuola.
I responsabili preposti all'applicazione del divieto, ove non ricevano riscontro d ell'avvenuto
pagamento in misura ridotta da parte del trasgressore entro 60 giorni dalla contestazione
immediata o dalla notificazione, hanno l'obbligo di fare rapporto, con le prove delle eseguite
contestazioni o notificazioni, alla Prefettura di Torino, così come previsto dall'art. 17 della legge
689/1991.
Una copia del rapporto va spedita alla Direzione Amministrativa della scuola.
I soggetti di cui all'art. 3, ultimo comma, procedono in maniera autonoma all'accertamento della
violazione ed alla redazione del relativo verbale.
13
Art.28 - Patto educativo di corresponsabilità
Lo studente e i genitori hanno, contestualmente alla iscrizione all'I.I.S. "La Farina-Basile",
obbligo di sottoscrivere un Patto educativo di corresponsabilità nel quale sono puntualmente
definiti i diritti e i doveri che l'istituzione scolastica autonoma e gli studenti e le famiglie
intendono condividere nel loro rapporto.
Art. 29 - Modifica del Regolamento d'Istituto
Eventuali rettifiche al Regolamento potranno essere proposte da un qualsiasi membro del Consiglio
d'Istituto (genitori, docenti, personale A.T.A.) che ne faccia motivata richiesta. Ogni
modifica del presente Regolamento deve essere approvata dal Consiglio di Istituto.
Art. 30 - Integrazioni
Il presente Regolamento degli Studenti è integrato dai seguenti allegati:
o
o
o
o
o
Allegato A: Diritti e doveri degli Studenti
Allegato B: Quadro riassuntivo Regolamento disciplinare
Allegato C: Patto di corresponsabilità
Allegato D : I criteri di Valutazione
Allegato E: Viaggi di istruzione e Visite guidate
14
ALLEGATO A: DIRITTI E DOVERI DEGLI STUDENTI
Art. 1 - Crescita degli alunni
La comunità scolastica, Liceo Classico Statale " G. La Farina" e Liceo Artistico Statale "E.
Basile", si propone la crescita culturale e morale degli alunni e lo sviluppo della loro personalità in
tutte le sue dimensioni.
Art. 2 - Democrazia - Libertà di pensiero
1. L'istituzione scolastica, Liceo Classico Statale "G. La Farina" e Liceo Artistico Statale
"E. Basile", si pone come comunità democratica.
2. Alunni ed operatori scolastici (docenti e non docenti) cooperano con pari dignità, nel rispetto
della diversità dei ruoli, per la realizzazione del diritto allo studio, allo sviluppo delle potenzialità di
ognuno ed al recupero delle situazioni di svantaggio.
3. L'istituzione interagisce con la comunità civile e sociale in modo da recepire tutte le occasioni e
gli stimoli che possano potenziare l'attività formativa.
4. La vita scolastica è improntata alla libertà di pensiero, di apprendimento, di coscienza, di
espressione e di religione per cui si ispira al rispetto di tutti in una visione pluralistica e multietnica,
che ripudia ogni forma di discriminazione ideologica, sociale e culturale.
5. La libera espressione di opinioni, manifestate correttamente, non può in alcun caso essere
sanzionata direttamente né indirettamente.
Art. 3 - Vita della comunità scolastica
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle
conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori
democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari
dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la for mazione alla cittadinanza, la
realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle
situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione
internazionale sui diritti dell'infanzia stipulata a New York il 20 novembre 1989 e con i principi
generali dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte,
fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente,
15
contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla
consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della
loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali
adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.
Art. 4 - Diritti
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e
valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle
idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali
degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste,
di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello
studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della
scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.
5. La scuola garantisce la libertà d'apprendimento di tutti e di ciascuno nel rispetto della
professionalità del corpo docente e della libertà d'insegnamento.
Il diritto all'apprendimento è garantito a ciascuno studente anche attraverso percorsi
individualizzati (didattica per livelli, recupero, approfondimento, tutoring) tesi a promuoverne il
successo formativo. Sin dall'inizio del curriculum, lo studente è inserito in un percorso di
orientamento, teso a consolidare attitudini e sicurezze personali, senso di responsabilità,
capacità di scelta.
Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un
processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a
migliorare il proprio rendimento: a tale riguardo, i docenti si impegnano a comunicare
contestualmente gli esiti delle prove orali, mentre per le verifiche scritte gli elaborati dovranno
essere riconsegnati non oltre i dieci giorni che precedono la successiva prova.
I singoli docenti, i consigli di classe e gli organi scolastici individuano le forme opportune di
comunicazione della valutazione per garantire la riservatezza di ciascuno studente e la correttezza
dell'informazione data.
16
6. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli
studenti, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante
una consultazione.
7.
Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto
di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla
scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo
tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli
studenti.
8. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla
quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla
tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.
9. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo-didattico di
qualità;
b) offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente
assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la
prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche
con handicap;
e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
10. La scuola autorizza e disciplina l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea dei genitori
degli alunni, a livello di classi, di corso e d'istituto.
Art. 5 - Doveri
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli
impegni di studio (ovvero essere puntuali ed assidui alle lezioni, assentarsi solo per gravi e
giustificati motivi, svolgere i compiti assegnati, impegnarsi costantemente nello studio, portare il
materiale didattico occorrente alla loro attività di studio). Nel caso portino con sé un telefono
cellulare o altri dispositivi elettronici, questi ultimi devono essere spenti durante tutto l'orario
scolastico e consegnati alla disponibilità dei docenti durante lo svolgimento delle lezioni.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, dei docenti, del
personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per
17
se stessi. In caso di discordie si appellano ad un arbitro neutrale ed autorevole (Docente, Dirigente
Scolastico).
Si devono presentare con abbigliamento rispettoso dei compagni e degli insegnanti, nonché
consoni alle istituzioni scolastiche e usare un linguaggio corretto ed evitare ogni aggressività
ed offesa, anche verbale. Gli studenti sono tenuti a informare i genitori dei risultati scolastici e
delle proprie mancanze.
3.
Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri, gli studenti sono tenuti a
mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui al comma 1.
4.
Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate
dai regolamenti dei singoli istituti.
Lo studente utilizza le strutture, le attrezzature e i servizi della scuola, anche fuori dell'orario
delle lezioni, secondo le regole e le procedure prescritte e in osservanza dei regolamenti interni
dei vari laboratori. Inoltre si attiene alle norme di sicurezza acquisite in seguito a
specifica formazione/informazione all'interno della scuola.
5.
Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a
comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. Gli
stessi sono tenuti a risarcire i danni, anche involontari, causati alle persone, agli arredi e alle
attrezzature.
6.
Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e
averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 6 - Disciplina
1. Il presente regolamento individua i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con
riferimento ai doveri elencati nell'articolo 5, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno
della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli
organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica. Tutto
il personale della scuola deve vigilare sul comportamento degli alunni; esso interverrà in
qualunque momento lo ritenga necessario.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari
senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di
opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
18
Art. 7 - Comportamenti suscettibili di sanzione
Tra i comportamenti che configurano mancanza disciplinare suscettibile di sanzione
nell'ambito dell'attività scolastica, si individuano le situazioni di seguito elencate:
-
ritardo abituale nell'accesso alle lezioni;
-
assenze ripetute individuali e/o collettive (non imputabili a cause di forza maggiore);
-
comportamenti che dimostrino mancanza di rispetto nei confronti del Capo d'Istituto, dei
docenti, del personale e dei compagni di scuola e che non rispettino i principi della
democrazia;
-
atteggiamenti non compatibili con la libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di
religione su cui si basa la vita della comunità scolastica;
-
comportamenti atti a turbare il regolare svolgimento delle lezioni;
-
inosservanza delle disposizioni organizzative, di sicurezza e disciplinari in vigore nella
scuola;
-
furto o danneggiamento, volontario o per utilizzo scorretto, di strutture, macchinari,
sussidi didattici e del patrimonio scolastico in generale;
-
appropriazione di oggetti o denaro altrui;
-
comportamenti o atti non compatibili con l'attività e il buon nome della scuola;
comportamenti o atti the si configurino come reato ai sensi della legislazione vigente; utilizzo
dell'ascensore, salvo specifiche autorizzazioni;
-
utilizzo di materiale non attinente all’attività didattica durante le ore di lezione;
-
divulgazione, attraverso videofonini o altra strumentazione, di immagini o registrazioni
effettuate all'interno dei locali scolastici senza il consenso delle persone interessate;
-
accesso durante le ore di lezione a distributori di bevande o al bar;
-
accesso alle scale di sicurezza;
-
violazione del divieto di fumo nei locali scolastici (compreso il cortile);
-
falsificazione della firma dei genitori o alterazione dei risultati delle prove di verifica;
-
uso improprio del cellulare durante le ore di lezione per inviare o ricevere chiamate, SMS,
e-mail ecc. , copiare, in parte o del tutto, una prova di verifica;
-
pubblicizzazione di immagini o scritte lesive della dignità della persona.
Art. 8 - Attribuzione voto di condotta in relazione alle sanzioni
Le sanzioni disciplinari saranno prese in considerazione dal Consiglio di Classe ai fini
dell'attribuzione del voto di condotta. Durante i periodi di allontanamento, lo studente è invitato a
19
presentarsi a scuola per parlare con i docenti e prendere nota del lavoro svolto nell'arco della
giornata.
Art. 9 - Organi competenti ad infliggere le sanzioni disciplinari
Gli organi scolastici competenti ad assegnare le sanzioni disciplinari sono:
1.
2.
3.
4.
I singoli Docenti;
Il Consiglio di classe;
Il Dirigente colastico
Il Consiglio d'Istituto
Art. 10 - Procedure per l'applicazione delle sanzioni disciplinari
Nei casi previsti dall'art. 1 DPR 235/2007 e dal presente Regolamento di disciplina, il
Dirigente Scolastico, informato dei fatti, convoca 1'Organo collegiale competente, che decide la
sanzione. Tale sanzione viene comunicata per iscritto alla famiglia.
Lo studente per il quale viene proposta la sanzione è invitato ad esporre le proprie ragioni alla
presenza di almeno un genitore. Altresì viene invitato ad esporre i fatti chiunque sia stato testimone
del caso in questione.
L'allontanamento può essere disposto, dal Consiglio di Classe, per periodi fino a 15 giorni. II
Consiglio di Classe, che delibera l'allontanamento dello studente dalla scuola, deve offrire la
possibilità di conversione della sanzione in attività in favore della comunità scolastica. Fino a tre
giorni l'allontanamento dalla scuola può essere disposto da Dirigente Scolastico. Oltre i 15 giorni
l'allontanamento è deliberato dal Consiglio di Istituto. Analogamente interviene il Consiglio di
Istituto per l'esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione all'Esame di Stato conclusivo del
corso di studi.
L'intera procedura viene dettagliatamente verbalizzata; copia del verbale deve essere consegnata ai
genitori appositamente convocati.
Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla
famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo
studente è consentito iscriversi, anche in corso d'anno ad un'altra scuola. (art. 1 comma 10 DPR
235/2007).
20
Art. 11 - Criteri regolativi - Le sanzioni
 Devono essere adeguatamente motivate e ispirarsi al principio di gradualità della sanzione, in
stretta correlazione con la gravità della mancanza disciplinare commessa.
 Sono sempre temporanee.
 Tengono conto della situazione personale dello studente e del contesto in cui si è verificato
episodio.
 Devono essere ispirate al principio della responsabilizzazione personale e della riparazione del
danno.
 Vanno comminate dopo aver invitato l'alunno ad esporre le proprie ragioni.
Ove il fatto costituente violazione disciplinare sia anche qualificabile come reato in base
all'ordinamento penale, si ricorda che il Dirigente Scolastico sarà tenuto alla presentazione
di denuncia all'autorità giudiziaria penale in applicazione all'art. 361 c.p.
Art. 12 - Vari tipi di Sanzioni
Prima di procedere all'irrogazione di una sanzione, i docenti metteranno in atto ammonizioni e
richiami verbali. In caso di mancanze ripetute verrà applicata la sanzione di grado superiore.
a) Ammonizione (da parte dei docenti) scritta sul registro di classe.
b) Ammonizione (da parte del Dirigente Scolastico o da un suo delegato) verbale o scritta sul
registro di classe. L'ammonizione scritta, sia da parte dei docenti che da parte del Dirigente
Scolastico, può comportare anche una eventuale convocazione dei genitori.
c) Allontanamento dalla comunità scolastica
I criteri di sospensione dalle lezioni sono definiti dal Regolamento Disciplinare (Allegato B).
Art. 13 - Impugnazioni
Contro le sanzioni disciplinari anzidette è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse
(genitori, studenti) entro quindici giorni dalla loro comunicazione all'Organo di Garanzia interno
alla scuola di cui al successivo art.14. L'Organo di Garanzia dovrà esprimersi nei successivi dieci
giorni. Qualora esso non decida entro tale termine, la sanzione non potrà che ritenersi confermata.
Art. 14 - Organo di Garanzia
Ai sensi dell'art. 2 DPR 235/2007 viene costituito l'Organo di Garanzia, con il compito di
recuperare e analizzare con attenzione le informazioni prodotte dall'organismo che ha inflitto la
sanzione, al fine di verificarne la gravità, la correttezza e l'omogeneità di trattamento con quanto
stabilito nella programmazione d'Istituto, di classe e con i casi analoghi che eventualmente si
fossero verificati nel corso degli anni.
21
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte degli studenti o "chiunque vi abbia
interesse" entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, all'Organo di Garanzia.
Tale organo dura in carica tre anni ed è costituito da:
1) Il Dirigente Scolastico, che lo presiede;
2) Due docenti (di cui uno del Liceo Classico e uno del Liceo Artistico) nominati dal Collegio
dei docenti;
3) Due genitori (di cui uno del Liceo Classico e uno del Liceo Artistico) nominati dal Consiglio
d’istituto;
4) Due alunni (di cui uno del Liceo Classico e uno del Liceo Artistico) eletti dagli studenti.
.
L'Organo di Garanzia ha durata triennale. I componenti dell'Organo di Garanzia devono essere
sostituiti nel caso siano coinvolti personalmente o abbiano già deliberato relativamente al caso in
oggetto. A tale fine per ogni membro effettivo dell'Organo di Garanzia vengono eletti due
membri supplenti, che intervengono in caso di malattia e di incompatibilità dei membri effettivi.
L'Organo di garanzia decide sui ricorsi entro 10 giorni dalla loro presentazione e deve invitare tutte
le parti ad esporre le proprie ragioni. Le decisioni dell'organo di garanzia sono prese a maggioranza
dei presenti: in caso di parità prevale il voto del Presidente.
In presenza di vizi formali o sostanziali, di carenze di motivazioni, di non proporzionalità della
sanzione alla mancanza commessa, di non omogeneità di trattamento rispetto ai casi analoghi,
l'organo di garanzia, con delibera motivata, riduce o annulla la sanzione.
All'Organo di Garanzia, gli studenti, o chiunque abbia interesse, possono rivolgersi per conflitti che
sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione dello statuto delle studentesse e degli
studenti.
22
ALLEGATO B — REGOLAMENTO DISCIPLINARE
(Quadro riassuntivo)
Comportamenti che
Sanzioni
Organo competente per
configurano mancanze
l'irrogazione della
disciplinari
sanzione
a) frequenza irregolare e ritardi Ammonizione
ingiustificati
Docente o Dirigente
Scolastico
b)
Uso d e l cellulare o di altri Ammonizione
dispositivi elettronici durante Allontanamento 1 giorno
Docente o Dirigente Scolastico
Consiglio di classe
le attività didattiche
Utilizzo improprio dei telefoni
Ammonizione
Docente o Dirigente Scolastico
cellulari o di altri dispositivi
Allontanamento da 1 a 3 giorni
Consiglio di classe
elettronici volto a turbare il
corretto e sereno svolgimento
delle attività didattiche
Acquisizione e/o divulgazione Ammonizione
di
immagini,
filmati
o Allontanamento da 1 a 5 giorni
registrazioni
l'utilizzo
vocali
nella
Docente o Dirigente Scolastico
Consiglio di classe
mediante
scuola
di
telefoni cellulari o di altri
dispositivi elettronici
Uso improprio di immagini o
Ammonizione
Docente o Dirigente Scolastico
23
di
registrazione
persone
docenti,
di Allontanamento da 1 a 5 giorni
vocale,
(allievi,
Consiglio di classe
genitori,
personale scolastico,
dirigente scolastico
c)
a t t i e comportamenti
(schiamazzi, grida, altro) che
Ammonizione
Docente o Dirigente Scolastico
Allontanamento da 1 a 5 giorni
Consiglio di classe
disturbano il regolare
svolgimento delle attività.
d ) comportamenti indecorosi o Ammonizione
Allontanamento da 1 a10 giorni
inadeguati
e ) comportamenti irriguardosi Ammonizione
(insulti, offese personali, ecc.) Allontanamento da 1 a 5 giorni
Docente o Dirigente Scolastico
Consiglio di classe
Docente o Dirigente Scolastico
Consiglio di classe
nei confronti di altri allievi, del
Dirigente
Scolastico,
dei
docenti, del personale
docente.
non
f ) espressioni irriguardose e
intenzionalmente
Ammonizione
offensive Allontanamento da 1 a 5 giorni
Docente o Dirigente Scolastico
Consiglio di classe
(turpiloquio, bestemmie, ecc.)
verso le istituzioni o lesive
della altrui sensibilità morale o
religiosa.
Mancato rispetto delle regole
di convivenza civile.
g ) allontanamento
arbitrario
Allontanamento da 1 a 5 giorni
Consiglio di classe
dell'istituto durante le ore di
lezione.
h)
u s o di
sigarette
ambienti scolastici.
negli Ammonizione
Allontanamento da 1 a 5 giorni
Docente o Dirigente Scolastico
Consiglio di classe
24
i) minacce, tentata aggressione
nei confronti di altri allievi, del
Dirigente Scolastico, dei
docenti, del personale non
docente.
Allontanamento per più di 15
Consiglio di Istituto
giorni
Esclusione dallo scrutinio
finale
l) violenza fisica, aggressione
Allontanamento per più di 15
nei confronti di altri allievi, del
giorni
Dirigente Scolastico, dei
Esclusione dallo scrutinio
Docenti e del personale non
docente.
finale
m) danni alle strutture o alle
Risarcimento danno
Consiglio di Istituto
Consiglio di Istituto
attrezzature a n c h e mediante
Allontanamento per più di 15
imbrattamento.
giorni
Esclusione dallo scrutinio
finale
n) atti vandalici alle strutture o
alle attrezzature.
Risarcimento
danno
Allontanamento
per
pin di 15 giorni
Esclusione dallo scrutinio
finale
o) falsificazione o
Allontanamento per più di 15 Consiglio d'Istituto
manomissione o distruzione di giorni
atti scolastici (registri,
Esclusione
documenti, etc.)
finale
dallo
scrutinio
25
ALLEGATO C: PATTO DI CORRESPONSABILITA'
Art. 1— Patto di corresponsabilità
Ai sensi dell'art. 3 del DPR 235/2007, i Genitori sono tenuti a sottoscrivere, contestualmente
all'iscrizione dello studente a scuola, il "Patto di Corresponsabilità", che richiama sia la
responsabilità della famiglia, sancita dall'art. 30 della Costituzione, sia il dovere dello studente ad
impegnarsi nella costruzione del proprio percorso di istruzione e formazione.
(Si allega il Patto di corresponsabilità da sottoscrivere tra scuola e famiglia all'atto dell'iscrizione)
PATTO DI CORRESPONSABILITA' (Articolo 3, D.P.R. 21 Novembre 2007, n 235)

Visto l'articolo 3 del DPR 235/2007;

preso atto che :
a)
la scuola è luogo di formazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo
della coscienza civile;
b) la scuola è una comunità di dialogo, di ricerca e di esperienza sociale, informata ai
valori democratici, nella quale ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per
garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle
potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi
sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia e con i
principi generali dell'ordinamento italiano;
c) la qualità delle relazioni insegnante-studente è fondamentale per la formazione dei giovani e
per il successo educativo;
Dirigente Scolastico e Genitori sottoscrivono il seguente "Patto di corresponsabilità".
I genitori si impegnano a:
 conoscere l'offerta formativa della scuola e partecipare al dialogo educativo collaborando con i
docenti;
 sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici;
 informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercus sioni
sull'andamento scolastico dello studente;
 vigilare sulla costante frequenza;
 giustificare tempestivamente le assenze il giorno del rientro;
26
 invitare il proprio figlio a non fare uso di cellulari in classe o di altri dispositivi elettronici o
audiovisivi;
 intervenire tempestivamente e collaborare con l'ufficio di presidenza e con il Consiglio di classe
nei casi di scarso profitto e/o indisciplina;
 tenersi costantemente informati sull'andamento didattico e disciplinare dei propri figli nei giorni e
nelle ore di ricevimento dei docenti;
 riconoscere il ruolo e l'autorevolezza degli insegnanti nell'ambito educativo e disciplinare;
 accettare eventuali insuccessi dei propri figli senza spirito polemico ma con atteggiamento di
collaborazione.
Lo studente si impegna a:
 conoscere e rispettare lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti recepito ed attuato nel
Regolamento di Istituto;
 prendere coscienza dei personali diritti e doveri per come indicato nell'allegato A del
suddetto Regolamento:
 presentarsi con puntualità alle lezioni;
 spegnere i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici durante le ore di lezione (C.M.
15/3/07);
 seguire con attenzione quanto viene insegnato e intervenire in modo pertinente, contribuendo ad
arricchire le lezioni con le proprie conoscenze ed esperienze;
 comunicare alla famiglia valutazioni relative alla prove scritte e orali;

tenere un comportamento corretto e rispettoso nei confronti di tutto il personale della scuola e
dei propri compagni;

usare un linguaggio consono all'ambiente educativo in cui si vive e si opera;

rispettare i regolamenti relativi all'utilizzo dei laboratori, della palestra, della biblioteca;

evitare di provocare danni a cose, persone, suppellettili e al patrimonio della scuola.
I docenti si impegnano a:

rispettare, nell'ambito della programmazione didattica e degli obiettivi propri previsti dalle
singole discipline, nella dinamica insegnamento/apprendimento, le modalità, i tempi, i ritmi
propri di mantenere vivo un rapporto di relazione aperto al dialogo e alla collaborazione;

mantenere vivo un rapporto di relazione aperto al dialogo e alla collaborazione;

promuovere la formazione di una maturità orientativa in grado di porre lo studente nelle
condizioni di operare scelte autonome e responsabili;

esplicitare finalità e obiettivi da raggiungere nella propria disciplina e le relative valutazioni;
27

favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso un atteggiamento di dialogo e
di collaborazione educativa, anche in relazione a provvedimenti disciplinari, finalizzato a
favorire il pieno sviluppo del soggetto educando.
PROCEDURA OBBLIGATORIA DI COMPOSIZIONE. AVVISI E RECLAMI
In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti o implicati nel seguente patto, si
attua la procedura di composizione obbligatoria. Tale procedura comprende:
a) Segnalazione di inadempienza, tramite "avviso" se prodotto dalla scuola, "reclamo" se prodotto
dallo studente o dal genitore-affidatario; tanto gli avvisi che i reclami possono essere prodotti
in forma sia orale che scritta;
b) accertamento; una volta prodotto l'avviso, ovvero il reclamo, ove la fattispecie segnalata
non risulti di immediata evidenza, il ricevente è obbligato a esperire ogni necessario
accertamento o verifica circa le circostanze segnalate;
c) ripristino; sulla base degli accertamenti di cui alla precedente lettera "b", il ricevente in caso di
riscontro positivo, è obbligato ad intraprendere ogni opportuna iniziativa volta ad eliminare
o ridurre la situazione di inadempienza e le eventuali conseguenze;
d) informazione; il ricevente è obbligato ad informare l'emittente tanto sugli esiti degli accertamenti
che sulle eventuali misure di ripristino adottate.
Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza
civile, sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto Educativo di
Corresponsabilità con il Dirigente Scolastico, copia del quale è parte integrante del
Regolamento d'Istituto e del verbale del Consiglio d'Istituto.
Art. 2 - Direttiva n. 104 del 30 novembre 2007 sulla privacy
In base alle indicazioni contenute nella direttiva n. 104 del 30 novembre 2007 sulla tutela della
privacy, gli studenti che non rispettano gli obblighi della suddetta Direttiva commettono una
violazione punibile con una sanzione amministrativa della cui applicazione è competente il garante
(Art. 161 e 166 del Codice).
28
ALLEGATO D: I CRITERI DI VALUTAZIONE
1) MODALITA' DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE
2) ATTIVITA' DI RECUPERO E MODALITA' CONDUZIONE SCRUTINI
1) MODALITA', DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE
La Verifica
La verifica è un momento importante nel processo educativo dell'allievo perchè gli consente di
rendersi consapevole delle proprie attitudini e di prendere atto delle proprie carenze. Essa, quindi,
non solo non deve essere intesa come momento di controllo fiscale da parte dell'insegnante, ma
dovrà svolgersi in un clima sereno che consenta al discente di poter esprimere tutta la sua potenziale
creatività e costituisca, pertanto, un momento di crescita culturale e umano.
o
Le verifiche, di tipo individuale e collettivo, dovranno svolgersi sistematicamente e con
modalità diverse.
o
Le verifiche, scritte e orali, devono essere frequenti e non devono essere effettuate solo a fine
del trimestre/quadrimestre
o
La correzione degli elaborati (almeno 2 nel trimestre e tre nel quadrimestre) deve essere
tempestiva.
La Valutazione
Nella valutazione si terrà conto della conoscenza dei contenuti della disciplina, della comprensione
dei testi, delle capacità di argomentazione e rielaborazione personale, della capacità di
orientarsi nella discussione o nella esposizione delle problematiche trattate, della correttezza della
produzione orale, scritta, grafica e pratica. Le discipline grafico-progettuali e pratiche terranno
conto inoltre della partecipazione alle attività, della creatività, delle capacità artisticoprofessionali, dei coefficienti di produttività, dello sviluppo dell'estro e della fantasia,
dell'acquisizione della metodologia operativa, dell'abilità a produrre con gusto e personalità, della
capacità di analizzare, di rilevare, elaborare dati e acquisire le qualità operative di studio e di ricerca.
La valutazione sommativa, oltre a tenere conto delle varie verifiche parziali effettuate in itinere,
dovrà anche contemplare aspetti riferiti all'area socio-affettiva e, nel complesso, considerare il
processo di apprendimento in tutta la sua interezza: non importa solo quello che l'alunno sa e sa
fare, quanto i progressi che ha fatto rispetto alle sue condizioni di partenza.
29
 I docenti, per quanto riguarda le verifiche e la valutazione, si avvarranno di criteri il più possibile
omogenei e oggettivi, e utilizzeranno le schede concordate nei dipartimenti e allegate al POF.
 Le prove scritte, sin dal primo anno, devono tendere gradualmente alle tipologie previste
dall'Esame di Stato. Le prove simulate, effettuate nell'ultimo triennio in vista degli esami,
devono essere valutate con punteggi desunti dalle apposite schede di valutazione allegate al
POF.
 La valutazione dà la possibilità al Consiglio di Classe di verificare l'efficacia del lavoro svolto
per, eventualmente, rivedere criteri e metodi di insegnamento e, se l'alunno presentasse
carenze o incertezze, per attivare corsi integrativi.
Gli alunni devono conoscere i risultati delle verifiche, i criteri ed i risultati della valutazione.
La valutazione deve tener conto dei seguenti elementi
- della partecipazione, intesa come attenzione, disponibilità al dialogo educativo, interesse, capacità
di iniziativa personale. L’eventuale mancanza di partecipazione dovrà essere percepita
dall'insegnante come un segnale negativo, da cui la necessità della ricerca di opportuni interventi
didattici;
- dell'impegno, che è applicazione costante e rigorosa, frequenza assidua, approfondimento
personale, rispetto delle scadenze;
- del livello di apprendimento, che tiene conto non solo delle conoscenze acquisite nelle singole
discipline ma anche della capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione personale;
- del metodo di studio, desunto dal livello di capacità dello studente di organizzare autonomamente
il proprio lavoro, di comprendere e interiorizzare i testi.
Considerato quanto sopra, va da sè che la valutazione non riguarda solo i risultati conseguiti
nell'apprendimento, ma anche la maturazione complessiva dell'alunno/a, e, pertanto, non può
essere espressa unicamente calcolando la media aritmetica dei voti.
 Oltre alle valutazioni sommative periodiche relative, net caso di quadrimestre, sono previste
valutazioni intermedie, sui livelli di apprendimento conseguiti dagli allievi (secondo la griglia
allegata al POF).
Criteri di valutazione degli scrutini
1. È prevista l’ammissione alla classe successiva nel caso in cui l'allievo abbia riportato una
valutazione sufficiente in tutte le discipline, compresa la condotta. Il consiglio di classe, pertanto,
dichiarerà ammesso alla classe successiva lo studente che, alla fine dell'anno scolastico, dimostri:
- di conoscere sufficientemente i contenuti specifici delle singole discipline, secondo i livelli
concordati dal Consiglio di Classe e dai Dipartimenti;
- di possedere competenze adeguate che gli consentano di orientarsi verso livelli superiori nel
successivo anno scolastico;
30
- di saper organizzare ed utilizzare sufficientemente le conoscenze, secondo i criteri di gradualità logicooperativi ipotizzati dalle singole aree disciplinari.
- Per la valutazione sommativa di fine anno, il Consiglio di Classe terrà conto dei livelli di partenza dello
studente e dei suoi progressi. Ai fini della valutazione complessiva, sono importanti la costanza
nell'impegno, la partecipazione al lavoro didattico ed, eventualmente, a quello integrativo, secondo i
parametri delle griglie relative ad ogni disciplina elaborate nei dipartimenti che costituiscono parti
integranti del POF. I giudizi desunti da queste griglie motivano analiticamente la valutazione sommativa,
intermedia e finale.
- Al termine del I biennio, su richiesta delle famiglie, agli alunni verrà rilasciato il certificato delle
competenze nell'assolvimento dell'obbligo di istruzione (D.M. n.9 del MIUR del 27 gennaio 2010).
Gli alunni del terzo Liceo Classico "G. La Farina", e del quinto Liceo Artistico "E. Basile" sono
ammessi a sostenere l'Esame di Stato nel caso in cui abbiano ottenuto una valutazione sufficiente in
tutte le discipline, condotta compresa, come da normativa vigente.
2. È prevista la sospensione del giudizio nel caso in cui lo studente non abbia raggiunto la
sufficienza in una o più discipline (di norma non più di DUE e al massimo solo TRE, in casi
eccezionali), ma che l'abbia raggiunta nel voto di comportamento. Nel caso di sospensione del
giudizio, il Consiglio di Classe avvierà lo studente alla frequenza dei corsi di recupero estivi;
contestualmente comunicherà alla famiglia le decisioni prese, indicherà le carenze rilevate, i voti
proposti e gli interventi di recupero attivati dalla scuola. Indicherà, altresì, le prove di verifica
obbligatorie cui l'alunno con sospensione del giudizio deve sottoporsi. Tali prove si
effettueranno entro la fine dell'a.s. e in casi eccezionali, nella prima settimana di settembre, prima
dell' inizio delle lezioni del nuovo a.s.
Doveri per gli studenti con sospensione di giudizio
- Ritirare in Segreteria Alunni copia del programma svolto nella disciplina in cui si è riportata
l 'insufficienza.
- Prepararsi durante la pausa estiva in modo da affrontare adeguatamente le verifiche scritte o orali.
- Prendere visione del calendario delle prove di verifica cui dovrà sottoporsi affisso all'albo e pubblicato
sul sito web dell'Istituto.
La scuola, per gli alunni con sospensione di giudizio, tra il mese di giugno e quello di luglio,
organizzerà i corsi di recupero.
3. È prevista la non ammissione alla classe successiva, di norma, qualora l'allievo abbia riportato nello
scrutinio finale più di 3 insufficienze gravi (dal 4 in giù) o abbia riportato un voto di
comportamento inferiore al 6. In tali casi ne viene data comunicazione alla famiglia e all'albo si
riporta l'indicazione "Non ammesso". II Consiglio di classe delibera la non ammissione alla classe
successiva, per la gravità e/o l'eventuale progressivo aumento delle carenze, e per l'impossibilità di
31
raggiungere nei mesi estivi, entro il termine dell'anno scolastico, gli obiettivi minimi,
formativi e di contenuto, delle discipline interessate. II Consiglio, nel deliberare la non
ammissione, terrà conto anche dei seguenti elementi negativi di valutazione:
- mancanza di progressi rispetto alla situazione di partenza;
- insufficienze varie nella valutazione, scarso impegno nello studio e scarso interesse, frequenza
discontinua, scarsa partecipazione al lavoro didattico (comprese le attività di recupero), metodo
di studio inadeguato. Nel deliberare la non ammissione il Consiglio di classe
predispone sinteticamente e per iscritto un giudizio in cui verranno riportate le motivazioni
della decisione presa. Tale giudizio verrà trasmesso alla famiglia.
La valutazione del comportamento
Nell'ordinamento scolastico italiano, il voto di comportamento esprime la valutazione del
comportamento dell'alunno nel contesto scolastico, operata in base "ad un giudizio complessivo
sul comportamento, sulla frequenza e sulla diligenza". La valutazione del comportamento (voto di
condotta) è espressa in decimi ed è attribuita collegialmente dal consiglio di classe; concorre alla
valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al
successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo (art. 2, comma 3, del D. L. 1 settembre
2008 n. 137- L. n. 169 del 30 ottobre 2008). L'espressione del giudizio complessivo sul
comportamento dell'alunno deve tener conto dei seguenti obiettivi, già presenti nel P.O.F.
dell' Istituto :
EDUCATIVI
COMPORTAMENTALI
DIDATTICI
- Conoscenza ed accettazione di sé,
intesa come coscienza delle proprie
capacità e dei propri limiti, messi in
relazione con gli altri, con le cose,
con il lavoro.
- Impegno nel lavoro scolastico
- Curiosità ed interesse
per la conoscenza;
- Consapevolezza degli impegni
scolastici.
- Capacità di lavoro autonomo
e responsabile.
- Educare al rispetto degli altri e
delle loro idee.
- Partecipazione, rispetto delle
regole e dei compagni.
- Capacità di contribuire,
ognuno in base alle proprie
possibilità, allo sviluppo del
lavoro comune.
32
II Collegio dei docenti ha ritenuto opportuno stabilire dei criteri oggettivi per valutare la condotta
degli alunni con un voto. Questa modalità ha il vantaggio di precisare i significati sottesi ai giudizi,
di ridurre le interpretazioni personali e di tracciare contemporaneamente la strada per migliorare i
comportamenti. Ci si augura che venga colta la volontà di equità e di fiducia nelle potenzialità di
recupero di ciascun allievo. I genitori possono, cosi, disporre di uno strumento propositivo e non
rivendicativo per fame oggetto di serena discussione con i propri figli.
Criteri attribuzione condotta
Il voto di condotta viene attribuito dall'intero Consiglio di Classe riunito per gli scrutini in base ai
seguenti indicatori:



COMPORTAMENTO
PARTECIPAZIONE ALL'ATTIVITA' DIDATTICA
FREQUENZA ALLE LEZIONI
Sono valutazioni positive della condotta i voti dal sei al dieci. L'attribuzione dei voti inferiori a 6
possono essere deliberati dal Consiglio di Classe "in presenza di comportamenti di
particolare e oggettiva gravità" (DM n.5 del 16 gennaio 2009 art 4 §1) dell'allievo che abbiano
determinato l'irrogazione di sanzioni disciplinari con l'allontanamento temporaneo dalla comunità
scolastica per periodi superiori a quindici giorni o nel caso in cui lo studente, successivamente
all'irrogazione delle sanzioni di natura educativa e riparatoria previste dal sistema
disciplinare, non abbia dimostrato apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali
da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di
maturazione.
33
ALLEGATO E: VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE
Art. 1 - Norme generali per la partecipazione degli studenti
1. Se l'allievo è minorenne sarà tassativamente necessario acquisire per iscritto il consenso della
persona che esercita la potestà familiare. Per i maggiorenni si acquisirà l'assenso scritto da
parte delle famiglie; 1'Ufficio, comunque, provvederà ad informarle, conservandone
adeguata documentazione.
2. Il consenso scritto dell'esercente la patria potestà costituisce il presupposto per la partecipazione
dell'alunno al viaggio, ma non esonera, com'è ovvio, gli organizzatori e gli accompagnatori dalle
responsabilità di ogni ordine previste dal sistema legislativo dell'Istituto; i docenti
accompagnatori dovranno assicurare la costante e assidua vigilanza degli alunni.
3. Tutti gli studenti dovranno inoltre essere muniti di un documento di identificazione e dovranno
essere inseriti nell'elenco della classe di appartenenza convalidato dal Dirigente Scolastico.
3bis. Gli studenti che non hanno compiuto i 14 anni di età dovranno essere muniti di
autorizzazione di affido, firmata da entrambi i genitori e vidimata dall’ufficio della polizia c/o
la prefettura.
4. Per i viaggi all'estero, i partecipanti dovranno essere provvisti di documento valido per
l'espatrio e del documento valido per l'assistenza sanitaria.
5. Tutti i partecipanti dovranno essere coperti da polizza assicurativa contro gli infortuni. Per i
viaggi di istruzione finalizzati all'acquisizione di esperienze tecnico-scientifiche, ad esercitazioni
pratiche o a esercitazioni di lavoro resta valida l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.
6. Il Consiglio di classe valuta la partecipazione o meno ai viaggi di istruzione degli studenti che
hanno avuto provvedimenti disciplinari.
Art.2 - Norme di comportamento degli studenti
1. Lo studente partecipante all'iniziativa dovrà:
a. mantenere un atteggiamento corretto, che non ostacoli o crei difficoltà alla realizzazione delle
attività programmate, un comportamento idoneo a non causare danni a persone o a cose e
coerente con le finalità educativo-formative dell'istituzione scolastica, evitando in particolare
comportamenti chiassosi od esibizionistici, attenendosi a quanto prescritto dal regolamento
disciplinare;
b. osservare scrupolosamente le regole del vivere civile, in particolare i1 rispetto degli orari e del
programma previsto;
c. evitare, sui mezzi di trasporto, spostamenti non necessari e rumori eccessivi;
34
d. muoversi in albergo in modo ordinato, evitando ogni rumore che possa turbare in qualunque
modo il diritto alla quiete degli altri ospiti e qualunque tipo di comportamento che arrechi
disturbo o danno nella struttura ospitante;
e. non detenere bevande alcoliche, anche se maggiorenne, o sostanze psicotiche e fame uso;
f. non introdurre persone estranee all'Istituto nelle stanze d'albergo;
g. evitare, per ragioni di sicurezza, di fumare in camera;
h. mantenersi unito al gruppo durante la visita, attenersi alle indicazioni degli accompagnatori e
non allontanarsi senza esplicita autorizzazione, anche se maggiorenne, essere puntuale agli
appuntamenti di inizio giornata ed a quelli eventuali nel corso della giornata;
i. non allontanarsi dall'albergo su iniziativa personale sia di giorno che di notte;
j. rispettare la decisione dell'insegnante accompagnatore di fare rientrare, all'ora stabilita, gli alunni
nelle proprie rispettive camere;
k. rispettare gli orari del proprio e dell'altrui riposo, per evitare stanchezza il giorno dopo e quindi
perdere la possibilità di fruire al massimo delle opportunità culturali ed umane offerte dal
viaggio .
2. Il comportamento tenuto dall'alunno durante l'iniziativa verrà successivamente riportato in sede
di C. di c. per essere esaminato e comunque considerato nell'ambito della complessiva valutazione
dell'alunno. Lo stesso C. di c. può valutare, in caso di comportamenti scorretti e non rispondenti
al presente regolamento, l'opportunità di non consentire la partecipazione dell'alunno a successive
e/o ulteriori uscite didattiche e viaggi d'istruzione.
Non potranno partecipare gli alunni e le classi che abbiano riportato gravi note disciplinari.
Altresì il Consiglio di classe valuterà e prenderà in considerazione il comportamento
corretto e responsabile dei partecipanti.
3. Nel caso di scambio culturale con soggiorno in famiglia, l'alunno dovrà tenere nei confronti della
famiglia ospite un comportamento ugualmente ispirato alla massima correttezza e
rispettare le indicazioni ricevute dalla famiglia ospitante.
4. Eventuali comportamenti scorretti tenuti dallo studente durante l'iniziativa verranno
successivamente riportati in sede di Consiglio di Classe per essere esaminati. Lo stesso Consiglio
di Classe potrà stabilire sanzioni disciplinari e/o valutare l'opportunità di non consentire
la partecipazione dell'alunno a successive e/o ulteriori uscite didattiche e viaggi di istruzione.
5. Eventuali danni materiali procurati durante il viaggio saranno addebitati al responsabile se
individuato o all'intero gruppo coinvolto.
6. Gli insegnanti accompagnatori, in caso di inosservanza del presente regolamento da parte dei
singoli studenti, possono contattare i genitori o l'esercente la patria potestà, per richiedere un
intervento diretto sullo studente.
35
7. In caso di gravi inosservanze delle regole, gli accompagnatori valuteranno il diritto dello studente
alla prosecuzione del viaggio di istruzione o, dopo tempestiva comunicazione alla famiglia,
l'immediato rientro a spese della stessa.
8. Ove si creassero situazioni di particolare gravità, d'intesa fra i docenti accompagnatori e il
Dirigente Scolastico, può essere prevista l'immediata interruzione del viaggio con onere
finanziario a carico degli allievi responsabili.
Art. 8 - Competenze dei genitori
I genitori:
1. si impegnano a sostenere le spese di partecipazione poste a loro carico e si impegnano a risarcire
eventuali danni causati dal proprio figlio. Nel caso di mancata partecipazione al viaggio o alla visita,
l'eventuale rimborso delle quote versate verrà effettuato previa deduzione delle spese già
sostenute e/o impegnate dall'Istituto e/o delle penalità disposte dalle agenzie di viaggio;
2. sono tenuti a sottoscrivere eventuali forme di copertura assicurativa aggiuntiva, ritenute
necessarie dalla Scuola;
3. Sono tenuti a segnalare al Dirigente Scolastico o al Coordinatore del Consiglio di classe, al
momento della richiesta di partecipazione, situazioni di salute (ad esempio diabete, allergie,
assunzione di farmaci, intolleranze alimentari ecc..) che prevedano particol ari premure o
accorgimenti da parte dei docenti accompagnatori;
4. devono intervenire in caso di richiesta degli insegnanti accompagnatori anche per far rientrare a
casa lo studente, se allontanato per motivi disciplinari, facendosi carico personalmente delle
spese da sostenersi.
Art. 9 - Quote di partecipazione
Si richiede che gli allievi partecipanti versino un acconto, quantificato dall'Istituto, al momento della
firma di accettazione (per ovviare ai molti problemi conseguenti ad un eventuale non motivato
ritiro dal viaggio di istruzione).
La firma di accettazione da parte di uno dei genitori rappresenta a tutti gli effetti un impegno
ufficiale alla partecipazione al viaggio.
Il saldo delle quote individuali dovrà essere versato entro la data indicata da apposita
comunicazione da parte del Dirigente Scolastico o dai suoi collaboratori.
Non sarà restituito a meno che la mancata partecipazione non sia dovuta a gravi motivi imprevisti
e imprevedibili.
36
2. REGOLAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI
ART. 1 FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI
La convocazione degli organi collegiali è disposta con un congruo preavviso, di massima non
inferiore ai cinque giorni, rispetto alla data delle riunioni.
La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell'organo collegiale e
mediante affissione all'albo di apposito avviso; in ogni caso, l'affissione all'albo dell'avviso o per
il personale docente la diramazione di apposita circolare, è adempimento sufficiente per la regolare
convocazione dell'organo collegiale.
La lettera e l'avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta
dell'organo collegiale.
Di ogni seduta dell'organo collegiale viene redatto processo verbale firmato dal Dirigente
Scolastico e dal segretario, dal predetto nominato, steso su apposito registro a pagine numerate.
In casi straordinari di necessità ed urgenza, la convocazione, preceduta se possibile da avviso
telefonico, potrà essere disposta con un preavviso di quarantotto ore.
Art. 2 PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA' DEGLI ORGANI COLLEGIALI
Ciascuno degli organi collegiali programma le attività nel tempo, in rapporto alle proprie
competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività
stesse, raggruppando a date, prestabilite in via di massima, la discussione di argomenti su cui sia
possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte, pareri.
ART. 3 SVOLGIMENTO COORDINATO DELL'ATTIVITA' DEGLI ORGANI COLLEGIALI
Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli organi collegiali che esercitano
competenze parallele, ma con rilevanza diversa, in determinate materie.
Ai fini di cui al precedente comma si considerano le competenze di un determinato organo quando
il loro esercizio costituisca presupposto necessario o opportuno per l'esercizio delle competenze di
altro organo collegiale. Per il raggiungimento dei fini di cui al precedente ed al presente articolo, gli
ordini del giorno del consiglio di Istituto e del Collegio dei docenti e gli estratti delle delibere che
attengono a materie comuni sono comunicati agli organi che esercitano competenze parallele.
Il collegio dei docenti potrà delegare un proprio membro affinché intervenga, per relazionare su
tema comune, alle sedute del consiglio d'istituto.
Il consiglio d'istituto potrà delegare un proprio membro affinché intervenga a seduta del collegio
dei docenti per relazionare su tema comune.
L'intervento alla seduta degli organi collegiali per i fini di cui ai comma precedenti è limitato alla
sola esposizione orale, secondo il mandato ricevuto.
37
La delega per l'intervento non pregiudica il diritto al voto del delegato nel caso in cui questi sia
anche componente dell'organo presso il quale si spiega l'intervento.
ART. 4 ELEZIONI CONTEMPORANEE DI ORGANI DI DURATA ANNUALE
Le elezioni per gli organi collegiali di durata annuale hanno luogo possibilmente nello stesso
giorno ed entro il secondo mese dell'anno scolastico.
Sono fatte salve diverse disposizioni ministeriali e della Regione Siciliana.
ART. 5 CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Il Consiglio di classe è convocato:
- dal Dirigente Scolastico su propria iniziativa
- su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri
- su richiesta scritta della maggioranza degli alunni e/o dei genitori della classe.
ART. 6 CONVOCAZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
Il Collegio dei docenti si riunisce ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità
oppure quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta; comunque, almeno una
volta per ogni trimestre o quadrimestre.
Le riunioni del collegio hanno luogo in ore non coincidenti con l’orario di lezione e si svolgono
nella sede principale (Liceo La Farina – Via Oratorio della Pace) per le riunioni unitarie e nelle
rispettive sedi di servizio per quelle convocate secondo l’indirizzo scolastico.
ART. 7 PROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO DELL'ATTIVITA' DEI CONSIGLI DI
CLASSE E DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
Per la programmazione e il coordinamento dell'attività dei consigli di classe e del collegio dei
docenti si applicano le disposizioni dei precedenti articoli 2 e 3 .
ART. 8 PRIMA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO
La prima convocazione del consiglio d'istituto è disposta dal Dirigente Scolastico entro
20 giorni dalla proclamazione degli eletti.
ART. 9 ELEZIONE DEL PRESIDENTE E DEL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO
D'ISTITUTO
Nella prima seduta, il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge, tra i rappresentanti
genitori membri del consiglio stesso, il proprio Presidente. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto.
38
E' eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei
componenti il consiglio.
Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a
maggioranza relativa dei votanti.
A parità di voti è eletto il più anziano d'età.
Il Consiglio può eleggere anche un Vicepresidente, con le stesse modalità previste per l'elezione
del Presidente.
ART. 10 CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO D'ISTITUTO
Il Consiglio d’Istituto è convocato
- dal Presidente del Consiglio di Istituto su propria iniziativa
- su richiesta del Dirigente Scolastico
- su richiesta della maggioranza dei suoi membri
- su richiesta motivata e firmata dalla maggioranza di un'intera componente.
ART. 11 FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO D'ISTITUTO
Il consiglio d'istituto è presieduto dal Presidente o, in caso di assenza o di impedimento, dal
vicepresidente.
Le funzioni di segretario sono affidate dal Presidente ad un membro del consiglio stesso.
Alle riunioni possono essere chiamati a partecipare a titolo consultivo gli specialisti che operano in
modo continuativo nella scuola con compiti medico, psicopedagogici o di orientamento. Il
Consiglio può altresì deliberare di consentire la partecipazione, con il solo diritto di parola e
relativamente a argomenti determinati, di esperti anche non appartenenti al personale dell'istituto o
di soggetti istituzionali. Il Consiglio d'istituto può decidere di costituire, nel proprio seno,
commissioni di studio con poteri consultivi.
Le commissioni possono essere integrate da esperti individuati tra i genitori, i docenti, gli alunni, il
personale ATA dell'istituto. I componenti delle commissioni di lavoro non hanno diritto a
compensi e la partecipazione richiede il consenso degli interessati.
Le riunioni del Consiglio hanno luogo in orario non coincidente con le lezioni e compatibile con gli
impegni di lavoro dei componenti.
ART. 12 GIUNTA ESECUTIVA
Il Consiglio d'istituto elegge nel suo seno una Giunta Esecutiva, composta di un docente. un
genitore, un alunno, un non docente. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che
la presiede ed ha la rappresentanza dell'istituto, e il DSGA che svolge anche funzioni di segretario
della Giunta stessa.
39
ART. 13 ASSEMBLEE STUDENTESCHE
Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica per
l'approfondimento dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e
civile degli studenti, che pertanto hanno diritto di riunirsi in assemblea nei locali della scuola.
Le assemblee studentesche possono essere di classe o d'istituto. Considerati il numero degli
alunni e la disponibilità dei locali, l'assemblea d'istituto può articolarsi in assemblea di classi parallele
o di sezione.
I rappresentanti degli studenti nei consigli di classe possono costituire un comitato studentesco
d'istituto col compito di esprimere pareri o formulare proposte direttamente al Dirigente
Scolastico o al consiglio d'istituto.
In ciascun mese, con esclusione del mese conclusivo delle lezioni, è consentito lo svolgimento di
un'assemblea d'istituto ed una di classe nel limite, rispettivamente, delle ore di lezione di una
giornata e di due ore.
Altra assemblea mensile può svolgersi, subordinatamente alla disponibilità dei locali, fuori
dell'orario delle lezioni.
L'assemblea di classe non può essere tenuta nel corso dell'anno scolastico sempre nello stesso
giorno della settimana.
Alle assemblee d'istituto svolte durante l'orario delle lezioni, ed in numero non superiore a quattro,
possono partecipare, previa autorizzazione del Consiglio d'istituto, esperti di problemi sociali,
culturali, artistici, scientifici, indicati dagli studenti unitamente agli argomenti da inserire
nell'ordine del giorno.
Alle assemblee studentesche possono assistere, oltre al Dirigente Scolastico e/o un suo delegato, i
docenti che lo desiderano.
L'assemblea d'istituto, che è convocata su richiesta della maggioranza del comitato studentesco o
del 10% degli studenti, deve darsi un regolamento per il proprio funzionamento, che viene inviato
in visione al consiglio d'istituto.
La data di convocazione e l'ordine del giorno delle assemblee devono essere preventivamente
presentati al Dirigente Scolastico al fine della necessaria autorizzazione entro il 5° giorno
antecedente il giorno del loro svolgimento.
Le assemblee di classe sono presiedute dal presidente eletto dall'assemblea stessa; nelle assemblee
d'istituto l'esercizio democratico e i diritti dei partecipanti sono garantiti dal comitato studentesco,
se costituito, ovvero dal presidente eletto dell'assemblea.
40
Il Dirigente Scolastico, o il suo delegato, ha potere di intervento nel caso di violazione del
regolamento o in conseguenza di constatata impossibilità di ordinato svolgimento delle assemblee.
A richiesta degli studenti le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per lo
svolgimento di attività di ricerca, di seminari e per lavori di gruppo.
Gli studenti, al fine di sensibilizzare gli alunni alla partecipazione, possono informare qualche
giorno prima, tramite circolare, le classi sull' ordine del giorno dell'assemblea.
ART. 14 RELAZIONE ANNUALE
Il consiglio d'istituto, sulle materie devolute alla propria competenza, invia annualmente una
relazione al Provveditore agli studi ed al Consiglio Provinciale scolastico.
Detta relazione, approvata entro il mese di Ottobre, è predisposta dalla Giunta Esecutiva.
ART. 15 CONVOCAZIONE DEL COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
DEGLI INSEGNANTI
Il comitato per la valutazione del servizio, di cui all'art.11 del decreto legislativo 16.04.94 n.297, è
convocato dal Dirigente Scolastico ogni qualvolta se ne presenti la necessità; di norma l’organo è
convocato dopo il 30 Giugno dell’anno scolastico di riferimento per la valutazione del docente in
anno di formazione.
41
3. REGOLAMENTO DEI SERVIZI DI RISTORO
1. NORME GENERALI
1.1 Utilizzo degli spazi del bar ristoro
 Il ristoro-bar è un servizio interno all’istituto e pertanto la sua attività, subordinata a quella
didattica, non deve interferire con essa.
 L’Istituto Scolastico potrà utilizzare lo spazio bar, senza alcun indennizzo a favore del
concessionario, per finalità anche ludico/ricreative, ricevimento genitori, connesse
esclusivamente
allo svolgimento di attività scolastica; sarà cura della scuola vigilare,
utilizzare esclusivamente gli arredi e ripristinare la pulizia degli spazi.
 Il locale bar potrà essere utilizzato anche, integrando la consumazione, per il consumo di cibi
di produzione esclusivamente domestica (con tassativa esclusione di pizze o di altri prodotti
confezionati da terzi).
1.2 Obblighi del gestore e del personale coadiuvante
Il gestore e il personale coadiuvante, muniti del prescritto libretto sanitario, dovranno
tenere un comportamento decoroso, adeguato all'ambiente educativo in cui operano;
pertanto sono tenuti a:
- indossare apposita divisa di taglio sobrio con cartellino di riconoscimento;
- curare l'igiene personale;
- essere irreprensibili nell'espletamento del servizio con tutti gli utenti;
- curare in particolar modo l'espressione del linguaggio con cui ci si rivolge all'utenza;
- evitare di accedere, se non per ragioni di servizio, negli spazi scolastici non strettamente
necessari per lo svolgimento del servizio di ristoro;
- mantenere rigorosamente puliti e igienici tutti gli spazi della sale bar e distributori
automatici.
II gestore e il personale coadiuvante potranno accedere al locale Bar esclusivamente
durante l'orario di funzionamento della sede centrale salvo diversa determinazione del
Dirigente Scolastico previa richiesta scritta e motivata.
42
1.3 Periodo di funzionamento
I servizi di ristoro funzioneranno dal 15 Luglio di ogni anno e rimarranno aperti secondo il
seguente calendario:
a. Il Bar resterà aperto i giorni feriali dal 25 Agosto al 15 Luglio.
 Durante i periodi di sospensione delle attività didattiche, il Bar avrà la facoltà di
rimanere chiuso.
 Eventuali integrazioni e variazioni a detto periodo, in accordo con il gestore,
potranno essere disposte dall'Istituto in funzione delle proprie esigenze di
funzionamento.
1.4 La distribuzione dei panini durante l'intervallo
La distribuzione avverrà, su prenotazione, durante il primo intervallo dalle ore
10.55 alle ore 11.05, tutti i giorni di lezione compresi da settembre e giugno,
secondo il Calendario Scolastico approvato ogni anno sia in sede che in succursale
nell’atrio a piano terra.
Il trasporto dal Bar alla succursale deve avvenire nel rispetto delle norme igienico sanitarie stabilite dall’ASL.
1.5 Funzionamento dei distributori automatici
I distributori automatici dovranno rimanere in funzione:
 in sede centrale tutto l’anno;
 nella sede di via Fiore dal 1 settembre al 15 luglio
1.6 Orari di apertura
Il Bar resterà aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 7.30 del mattino fino alle ore
14.30 e potrà prolungare l’apertura in occasione di iniziative/attività previste dal
Piano delle Attività e dal POF in orario tardo pomeridiano o serale. Il calendario
verrà concordato con l’Ufficio di Segreteria. L’apertura di sabato avverrà nei giorni
6 Dicembre 2014 – 31 Gennaio 2015 – 27 Febbraio 2015 – 21 Marzo 2015 e in
altre date da stabilire, a seconda degli eventi culturali che si vogliono
sponsorizzare.
43
2.1 Accesso al locale bar e ai distributori
STUDENTI
a)
Gli studenti potranno accedere ai distributori e al bar esclusivamente nel
momenti in cui è sospesa l'attività didattica, mantenendo sempre un
comportamento decoroso e un linguaggio educato e rispettoso del personale.
Alle ore 8.15 viene sospeso il servizio agli studenti che devono recarsi in
classe con sollecitudine.
Gli studenti delle classi con orario diversificato possono accedere al bar e utilizzare i
distributori del piano terra fino a 5' prima dell'inizio delle loro lezioni.
b) E' tassativamente vietato l'accesso al Bar agli studenti che non si avvalgon o
dell’IRC durante le suddette ore di lezione.
c)
E' tassativamente vietato l’accesso degli studenti al Bar e l’utilizzo dei
distributori durante le assemblee di classe e/o d'istituto.
d) Per evitare eccessivo affollamento durante l'intervallo (differenziato per biennio
e triennio), i rappresentanti di classe (o loro sostituti), prima dell’inizio delle
lezioni o comunque senza disturbare l’attività didattica, raccoglieranno le
prenotazioni per la classe e le faranno avere al gestore del bar entro le ore 9.30.
Per le classi situate nella sede di via Oratorio della Pace, la prenotazione sarà
effettuata per il tramite di un collaboratore scolastico in servizio.
Il gestore e il personale coadiuvante si organizzeranno per una sollecita
distribuzione delle prenotazioni all’inizio dell’intervallo.
2.2 PERSONALE DOCENTE E ATA
L’utilizzo del Bar è consentito al personale in servizio durante le pause dell’attività
connessa al proprio orario di lavoro.
2.3 OSPITI E VISITATORI
I familiari degli studenti, gli esperti, i fornitori e i rappresentanti delle case editrici
possono accedere liberamente al bar della scuola.
Altri esterni possono accedere al bar solo se espressamente autorizzati dal Dirigente
Scolastico e nei giorni dedicati a manifestazione.
44
2.4 Collocazione distributori
I distributori, di dimensioni più ridotte possibile e con motori silenziati, dovranno
essere collocati nella sede del Liceo Classico La Farina su tutti i piani, come di
seguito specificato:
 LA FARINA
piano terra: n.1 distributore automatico di bevande calde, bevande fredde e snack;
primo piano: n.1 distributore automatico di bevande calde, bevande fredde e snack;
secondo piano: n.1 distributore automatico di bevande calde, bevande fredde e snack.
2. CONTROLLO DEL SERVIZIO
Il
servizio sarà vigilato da un’apposita Commissione, nominata dal Consiglio
d'Istituto, composta da uno studente, un docente, un genitore e un non docente. La
Commissione sarà coordinata dal Presidente del Consiglio di Istituto o da un altro
membro nominato in seno al Consiglio stesso.
Compiti della ,commissione sono:
 verificare il rispetto del presente regolamento;
 ricevere e verificare le segnalazioni e reclami dell'utenza;
 aiutare il gestore nella scelta dei prodotti da proporre;
 effettuare verifiche periodiche (almeno tre ogni anno) a campione sulla qualità dei
generi venduti, sulle grammature, sui prezzi praticati, sulla qualità del servizio e sulla
pulizia degli ambienti e dei distributori;
 rivolgere istanza al Dirigente Scolastico per intervenire in caso di disservizio/mancato
rispetto degli obblighi contrattuali e/o chiedere al Servizio ASL di effettuare controlli in
relazione al rispetto delle norme igieniche.
45
Scarica

regolamento - IIS La Farina