Pagina 1 Il POF può dare una risposta alle esigenze d'innovazione della Scuola prospettando: una gestione attenta managerialmente all'utilizzazione e al coinvolgimento delle risorse umane e alla loro responsabilizzazione; la razionalizzazione dell'intervento didattico-educativo secondo schemi di lavoro basati sulla programmazione e orientati decisamente sull'innovazione; una riqualificazione del servizio-scuola in un rapporto diverso con la società civile e quindi con l'utenza. 1 ANALISI DEL CONTESTO SOCIO ECONOMICO IN CUI E’ INSERITO L’ISTITUTO L’istituto "C.Ubertini" è costituito dalla sede centrale in Caluso adindirizzo agrario e dalla sede di Chivasso, accorpata dall'anno scolastico 1998-1999, ad indirizzo alberghiero. Ciascuna di queste sedi copre un bacino di utenza notevolmente ampio, tale da interessare tutta la Provincia di Torino. Nella sede centrale sono riunite la Presidenza (Dirigente Scolatico e Collaboratore Vicario) e la Segreteria didattica ed amministrativa, mentre nella sede di Chivasso queste funzioni sono svolte da un insegnante incaricato (Direttore). La sede di Caluso Il bacino di utenza è notevolmente ampio, essendo costituito da un vasto territorio compreso tra la Valle d'Aosta e Torino. Esistono tuttavia anche numerosi studenti provenienti da altre province della Regione che si iscrivono a questa scuola vista la disponibilità di un convitto annesso. L'area che rappresenta il bacino d'utenza dell'Istituto è caratterizzata da un'economia mista, agricolaindustriale. L'industria è presente essenzialmente in termini di industria metalmeccanica e informatica; l'agricoltura, a sua volta, è presente con una lunga storia ed un retroterra culturale profondamente legato al territorio e a ciò che esso coinvolge. Tra i nuovi settori, infine, l'agriturismo rappresenta ormai un'importante realtà economica. La sede di Chivasso L’utenza dell’Istituto alberghiero proviene da un’area territoriale molto ampia, che comprende in particolare le zone del Basso Canavese, Artigiano, Casalese, Vercellese, caratterizzate da un’economia mista, agricola, industriale e del terziario. Pagina 2 2 IL CORSO DI STUDI E’ articolato in un biennio comune, un successivo anno di qualificazioni ed un biennio di post-qualifica. Il biennio prevede l'insegnamento di materie comuni a tutti gli indirizzi delle scuole professionali ( area comune) e di materie specifiche del corso di studi (area di indirizzo). Al termine del biennio gli studenti, sulla base delle proprie attitudini, scelgono a quale corso di qualifica iscriversi (terzo anno). autonomia. Ha una buona conoscenza degli impianti delle strutture ricettive e dei diversi reparti, con i quali è in grado di stabilire rapporti di collaborazione e integrazione. Sa espletare le mansioni relative ai servizi di ricevimento, portineria, cassa e maincourante. I CORSI DI QUALIFICA L'AGROTECNICO (sede di Caluso) L'agrotecnico è in grado di attivare gestioni aziendali, di fornire assistenza tecnico-economica e tributaria alle aziende ed agli organismi cooperativi ed associativi del settore, è altresì capace di collegare la produzione con il mercato, indirizzando le attività produttive verso la completa integrazione con l'organizzazione della distribuzione e dei consumi. OPERATORE AGRO-INDUSTRIALE (sede di Caluso) L'operatore agro-industriale qualificato ha adeguate conoscenze dei prodotti agricoli utilizzabili a fini industriali; ha esperienza dei cicli di produzione, trasformazione e conservazione degli alimenti e delle tecniche che favoriscono il mantenimento delle loro peculiari caratteristiche. OPERATORE AGRO-AMBIENTALE (sede di Caluso) L'operatore agro-ambientale è in grado di intervenire sia in processi produttivi tesi a realizzare una agricoltura sostenibile, sia nella identificazione di situazioni ambientali precarie, operando in maniera aggiornata e contribuendo al rilevamento delle necessità per la salvaguardia degli ambienti rurali. OPERATORE DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE: SETTORE SALA BAR (sede di Chivasso) L’operatore dei servizi di sala bar, al conseguimento del diploma di qualifica, è capace di accogliere i clienti e di assisterli durante il consumo dei pasti, eseguire il servizio in ristorante o in altre strutture ristorative, nonché attività inerenti il servizio di bar. Conosce impianti, reparti, attrezzature, alimenti, attrazioni turistiche, si esprime correttamente anche in lingue straniere. OPERATORE DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE: SETTORE CUCINA (sede di Chivasso) L’operatore dei servizi di ristorazione – settore cucina -, al conseguimento del diploma di qualifica, è capace di seguire con discreta autonomia la preparazione dei piatti caldi e freddi; è in grado di valutare le merci all’entrata e soprattutto i prodotti in uscita, è capace inoltre di predeterminare i tempi di esecuzione del lavoro. E’ in grado di partecipare al calcolo dei costi sia dei singoli piatti che dei menù. E’ in grado di partecipare all’elaborazione di menù giornalieri e rotativi. OPERATORE DEI SERVIZI DI RICEVIMENTO (sede di Chivasso) L’operatore ai servizi di ricevimento, al conseguimento del diploma di qualifica, è capace di accogliere i clienti e di assisterli durante il soggiorno, in modo responsabile e con discreta IL CORSO POST-QUALIFICA TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE (sede di Chivasso) Vi possono accedere gli allievi provenienti dal corso sala bar e cucina. Vi possono accedere gli allievi provenienti dal corso ricevimento. LE SPECIALIZZAZIONI Durante il quarto ed il quinto anno di corso, una parte delle attività scolastiche è finalizzata all’approfondimento teorico e pratico di una tematica di interesse professionale e all’acquisizione del relativo diploma riconosciuto dalla Regione Piemonte. Attualmente a Caluso le qualifiche proposte vertono sui temi della gestione ecologica del territorio, della valorizzazione delle produzioni agricole locali e dell’articolazione delle filiere agro-alimentari. A Chivasso i corsi di specializzazione formano esperti in Food & Beverage e assistenti alle attività turistiche e alberghiere. Circa 200 ore di lezione per ognuno dei due anni, uno stage estivo di 200 ore, la stesura di una breve tesi relativa all’esperienza di stage ed agli argomenti trattati e gli esami finali: questa è la cosiddetta “terza area”. Il coordinamento delle attività viene effettuato da un ente di formazione professionale oppure direttamente dalla scuola. Gli stage si svolgono presso aziende, enti e professionisti principalmente nelle aree limitrofe alle località di residenza degli allievi, ma possono essere effettuati altrove, sul territorio nazionale o all’estero. Sono normalmente articolati in due periodi durante l’estate tra il quarto ed il quinto anno di corso. Pagina 3 3 IL QUADRO ORARIO AGROTECNICO (sede di Caluso) Qualifica Agrotecnico III Classe I II AI AA IV V 5 2 3 4 2 1 5 2 3 4 2 1 3 2 2 3 2 1 3 2 2 3 2 1 4 2 2 3 2 1 4 2 2 3 2 1 5 5 2 2 2 3 3 3 3 2 3 2 3 5 4 3 5 4 2 - 4 5 3 3 3 5 - 4 3 3 5 - 4 3 3 5 - 4 40 4 40 4 40 4 40 30 30 300 300 Materie comuni Italiano Storia Inglese Matematica e Informatica Educazione fisica Religione (facoltativa) Materie di indirizzo Agronomia e tecniche di produzione Biochimica, microbiologia Biotecnologie Chimica Contabilità agraria Diritto e legislazione Disegno Ecologia Esercitazioni di ecologia Economia e gestione Fisica Genio rurale Tecnologie Chimico Agrarie Tecnologie Chimico Agrarie Ambientali Laboratorio Tecnologie Alimentari Scienze della terra Area di approfondimento Recupero, attività sperimentali, approfondimento culturale e scientifico Totale ore settimanali Corso di specializzazione Lezioni, stage, tirocini (ore/anno) Pagina 4 IL QUADRO ORARIO CORSI DELLA SEDE DI CHIVASSO Servizi Ristorazione 3 2 3 3 3 Servizi Turistici 3 2 3 3 3 Servizi Ristorazione 3 2 1 Servizi Turistici 2 1 Ricevimento 5 2 3 2 4 CLASSE QUINTA Cucina 5 2 3 2 4 3 CLASSE QUARTA Sala bar Area comune Italiano Storia Lingua straniera Diritto ed Economia Matematica ed informatica Scienze della terra Biologia Educazione fisica Religione Area di indirizzo Lingua straniera (seconda) Principi di alimentazione Lab. Serv. Ristor. – Cucina Lab. Serv. Ristor. – Sala bar Lab. Servizi di ricevimento Chimica degli alimenti Alimenti e alimentazione Elementi di gestione aziendale Amministrazione alberghiera Lab. tratt. testi e appl. Gestion Geografia risorse cult. e tur. Economia e tecn. Aziende turistiche Storia dell’arte e dei beni culturali Tecnica comunicazione e relazioni Economia e gest. Aziende ristorative Legislazione Area di approfondimento Totale ore Corso di specializzazione Lezioni, stage (ore/anno) CLASSE SECONDA Materie CLASSE PRIMA CLASSE TERZA 3 2 3 3 2 3 3 2 3 4 2 3 4 2 3 4 2 3 4 2 3 2 2 2 3 3 3 3 2 1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 1 2 2 3 3 3 3 3 16 16 12 3 2 3 2 3 3 2 3 2 6 2 2 3 2 6 2 2 4 2 4 40 4 40 4 40 4 40 4 40 4 2 30 30 30 30 300 300 300 300 Pagina 5 4 ATTIVITA’ CURRICOLARI FINALITA’ E OBIETTIVI • Produrre istruzione (conoscenze, il sapere), educazione (competenze, il saper fare), formazione (comportamenti e capacità di inserirsi criticamente nella società, il saper essere), orientamento (capacità di attuare scelte responsabili per il mondo del lavoro e per gli studi universitari). • Far maturare gli studenti sul saper del loro tempo e sulla cultura del lavoro. • Far acquisire metodologie e abilità di tipo induttivo e di tipo deduttivo. • Porre come obiettivo di base l'educazione linguistica (linguaggi verbali e non, processi di comprensione e produzione) nonché un'abitudine stabile alla lettura e alla produzione scritta. • Far maturare atteggiamenti/comportamenti razionali, responsabili, solidaristici. OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI CLASSI PRIME OBIETTIVI COGNITIVI comuni a tutte le materie • avere abilità e capacità cognitive strettamente legate ad ambiti disciplinari • saper spiegare i concetti espressi • saper analizzare e sintetizzare un testo OBIETTIVI FORMATIVI • conoscere gli spazi, le strutture, gli organismi della struttura scolastica • saper organizzare il tempo scolastico ed extrascolastico • saper ascoltare gli altri e rispettarli • essere motivati allo studio • avere consapevolezza delle proprie capacità (autostima relativa all'ambito scolastico) OBIETTIVI CLASSI SECONDE OBIETTIVI COGNITIVI comuni a tutte le materie • avere conoscenze disciplinari e interdisciplinari OBIETTIVI FORMATIVI • avere capacità di concentrazione, di mantenere l'attenzione e persistere in un compito • avere capacità di iniziativa • avere consapevolezza delle proprie capacità ed attitudini • saper identificare e controllare le proprie strategie di apprendimento (metodo di studio) • saper partecipare costruttivamente ed attivamente al dialogo educativo • saper recepire e reagire agli insuccessi • saper mantenere gli impegni assunti e portarli al compimento nel tempo previsto OBIETTIVI CLASSI TERZE OBIETTIVI COGNITIVI comuni a tutte le materie • avere competenze logiche e matematiche • avere capacità di sintesi • conoscere le caratteristiche economiche del territorio e le potenzialità offerte dai vari settori OBIETTIVI FORMATIVI • avere capacità di organizzazione per quanto riguarda tempi e modi scolastici • avere capacità di avviare iniziative e di realizzarle • avere capacità di prendere decisioni responsabili circa il proprio futuro scolastico • avere approccio al mondo lavorativo e formativo esterno • saper autoregolarsi rispetto al comportamento altrui e alle circostanze OBIETTIVI CLASSI QUARTE OBIETTIVI COGNITIVI comuni a tutte le materie: • unificazione tra il sapere e il saper fare OBIETTIVI FORMATIVI • saper usare il metodo scientifico • saper distinguere tra opinioni e fatti • avere sviluppato capacità e comportamenti di apprendimento, flessibilità, autonomia • aver attivato una metodologia per la ricerca e la lettura delle informazioni • avere capacità di progettazione OBIETTIVI CLASSI QUINTE OBIETTIVI COGNITIVI comuni a tutte le materie • saper analizzare gli ambienti produttivi nelle diverse situazioni • avere acquisito una professionalità di base polivalente OBIETTIVI FORMATIVI • saper richiamare e decodificare le informazioni • saper organizzarsi in modo finalizzato • saper modificare le proprie strategie d'azione • saper compiere, modificare e correggere le scelte • saper affrontare con fiducia e competenza i compiti affidati • avere raggiunto una autonomia culturale e gestionale Pagina 6 LIBRETTO FORMATIVO DELLO STUDENTE Accompagna l’allievo lungo tutto il suo percorso didattico, in particolare evidenziando, al termine di ogni anno scolastico, in particolare: • i debiti formativi e se sono stati colmati oppure no • le competenze acquisite ed il livello di raggiungimento delle stesse • le eventuali esperienze lavorative • i crediti scolastici e formativi • l’indirizzo ed i risultati conseguiti nella terza area CONTENUTI Lo svolgimento dei programmi è impostato su un impianto modulare, dove il modulo rappresenta una unità di apprendimento compiuta, definita, autonoma, caratterizzata da propri obiettivi e propri prerequisiti. La strutturazione del percorso didattico in forma modulare permette: • maggior flessibilità rispetto al programma • consequenzialità non rigida • la scelta dei moduli più adatti alla tipologia degli alunni • di fare il punto periodicamente sulla situazione della classe • di sostituire o modificare moduli a seconda della necessità e del grado di efficacia ottenuto • di graduare i moduli in modo da passare da compiti semplici a compiti più complessi di tipo progettuale-autonomo La progettazione delle attività è compito in primo luogo del Collegio Docenti che fissa gli aspetti generali, successivamente del Consiglio di classe per gli aspetti inerenti contenuti, obiettivi e metodi relativi alla classe ed infine del Docente per la singola disciplina. Il coordinamento interdisciplinare ed il Dipartimento definiscono le linee generali del modulo. Questa attività viene svolta dalle varie componenti all’inizio dell’anno scolastico. LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE La verifica e la valutazione didattica La verifica riguarda le modalità e gli strumenti di osservazione e di registrazione dei risultati di apprendimento. Si realizza attraverso prove costanti, diverse e ripetute nel tempo ( interrogazioni orali, prove strutturate. prove semistrutturate, saggi brevi, relazioni sulle attività di laboratorio, etc). I docenti valutano poi gli studenti, in itinere o in sede terminale, tenendo conto dei seguenti elementi: • i livelli di partenza e quindi il percorso compiuto dalla classe e dai singoli studenti • gli obiettivi didattici e formativi deliberati dal Collegio • le griglie di misurazione adottate dal collegio dei docenti, almeno per le prove scritte, che sono illustrate agli allievi in modo da favorire l’autovalutazione • il non appiattimento dei voti su uno spettro valutativo troppo ristretto utilizzando la scala dei valori dallo zero al dieci • la conoscenza degli argomenti, la loro comprensione, la capacità di analisi e approfondimento, la capacità di sintesi e decisione, la capacità di collegamento e rielaborazione personale e altre abilità specifiche, anche pratiche. Quindi la valutazione non tiene conto solo del risultato nello studio in ogni singola disciplina, ma anche del progressivo sviluppo della personalità e delle competenze via via conquistate sui vari piani: cognitivo, valutativo, decisionale, operativo, relazionale, etc. La valutazione del raggiungimento degli obiettivi trasversali e comportamentali viene programmata dai Consigli di Classe che approntano apposite griglie di osservazione o prove. Classi diverse dello stesso anno di corso, anche appartenenti a sedi diverse, sostengono un certo numero di prove identiche per ogni disciplina, in modo da stimolare l’uniformità di lavoro dei docenti e da rendere confrontabili le acquisizioni. La verifica e la valutazione della qualità dell'insegnamento Al fine di migliorare progressivamente la qualità del servizio offerto, i singoli docenti valutano l’attività di insegnamento realizzata analizzando: • il raggiungimento degli obiettivi prefissati per ogni singola attività, progetto, unità didattica, disciplina, anno di corso e Istituto durante da realizzazione e a fine anno scolastico; • i vincoli e i punti di forza incontrati per quanto riguarda il possesso dei prerequisiti da parte degli allievi, la possibilità di acquisizione dell’aggiornamento didattico e disciplinare da parte dei docenti, le strutture utilizzabili, l’organizzazione scolastica; • le opinioni di allievi ed altri attori della realtà scolastica, opportunamente raccolte a fine anno; • le strategie adottate per la risoluzione di singoli problemi ed i risultati ottenuti. Una successiva valutazione collegiale, realizzata principalmente a livello di Consiglio di Classe e di Dipartimento, permette di mettere in comune il patrimonio esperienziale dei singoli docenti e di effettuare una valutazione collettiva del raggiungimento degli obiettivi trasversali prefissati. Pagina 7 IL NUOVO OBBLIGO SCOLASTICO E FORMATIVO L’innalzamento dell’obbligo scolastico a 15 anni comporta una riorganizzazione dei curricoli della classe prima. A tal fine per venire incontro alle diverse esigenze che emergono da una utenza così eterogenea si organizzano percorsi differenziati attraverso la formazione di gruppi di livello, sulla risultanza di test cognitivi e motivazionali. Tali attività potranno essere organizzate nell’ambito dell’area di approfondimento o durante le ore curricolari. I percorsi organizzati in sequenze modulari avranno le seguenti finalità: • recupero e consolidamento dei prerequisiti: • competenze linguistiche e competenze logico-matematiche • saper seguire un discorso, saper prendere appunti, capire un testo scritto, esprimersi in modo appropriato... • rimotivazione alla scelta scolastica • rinforzo iniziale autostima • rinforzo in itinere in caso di insuccesso • motivazione allo studio: identificazione e controllo delle proprie strategie di apprendimento • recupero/sostegno • abilità/conoscenze disciplinariinterdisciplinari • ritmi di apprendimento e stili cognitivi soggettivi. • precise convenzioni stipulate con gli Enti di Formazione Professionale per lo svolgimento di moduli di attività concordate, per consentire agli studenti di conoscere queste realtà e poter quindi scegliere consapevolmente in quale ambito vorranno proseguire gli studi • moduli passerella I METODI DI INSEGNAMENTO L’insegnante dispone di un'ampia gamma di tecniche di insegnamento. In particolare nel corso della lezione cura: • il raccordo fra lezione e libro di testo • l'esplicitazione delle mete da raggiungere durante la lezione • l'individuazione dell'idea principale su cui verte la lezione • la ripetizione, in momenti diversi, dei concetti principali per sollecitare l'ascolto e l'attenzione • la compilazione di schemi, scalette, grafici • la sintesi delle informazioni comunicate • le proposte di problemi da risolvere ai fini della lezione interattiva. • l’esecuzione di attività pratiche in azienda e di esercitazioni e/o esperimenti nei laboratori . L'AREA DI APPROFONDIMENTO Spazio di 4 ore settimanali inserito nel curriculum per: l' integrazione culturale scolastica l' approfondimento di specifiche tematiche. Aree di intervento: CLASSE PRIMA • Alfabetizzazione informatica • Apprendimento di un metodo di studio efficace • Attività finalizzate alla crescita culturale e sociale • Approfondimenti tematiche area professionale • Realizzazione di interventi legati all'orientamento CLASSE SECONDA • Applicazioni di informatica • Approfondimenti tematiche area professionale • Approfondimenti culturali e sociali CLASSE TERZA • Approfondimenti sulla lingua straniera • Approfondimenti tematiche area professionale • Approfondimenti culturali e sociali LE ATTIVITA' DI RECUPERO Al termine dell'anno scolastico il Collegio delibera sulle modalità di svolgimento dei corsi di recupero, potendo scegliere tra diversi modelli organizzativi. Per il corrente anno scolastico il Collegio ha scelto le seguenti modalità: Recupero dei debiti formativi relativi all’a.s.1999/2000 Il recupero dei debiti formativi si effettua a partire dall'inizio delle lezioni in orario curricolare ed extracurricolare. Al termine dell’anno scolastico in corso le famiglie degli allievi promossi con debito formativo verranno tempestivamente informate sulle carenze evidenziate e sulla necessità di adottare essi stessi preventive misure per il recupero durante i mesi estivi. Contemporaneamente gli insegnanti provvederanno a fornire agli allievi materiale idoneo per il recupero. L'insieme delle attività svolte in quest’ambito viene attentamente verificata, in considerazione dell'influenza del permanere o meno di un debito formativo sul credito scolastico annuale. Recupero in itinere Il recupero viene realizzato dopo che l'accertamento diagnostico ha rivelato lacune nell'apprendimento: durante lo svolgimento delle diverse unità didattiche, prima d'affrontare un nuovo argomento che implichi la comprensione dei precedenti Pagina 8 al termine delle unità didattiche in presenza di lacune non gravi in orario extrascolastico, attivando un’attività di sportello annuale per le diverse discipline. LA COMPRESENZA Si tratta di un modo diverso di fare scuola, che comporta come condizione insostituibile una programmazione specifica e puntuale del lavoro da svolgere, una organizzazione meticolosa della "lezione", una collaborazione paritetica che richiede, necessariamente, confronto e discussione. Lo scopo congiunto si realizza proficuamente operando in azienda, in laboratorio oppure in aula con sussidi appositamente previsti e preparati, anche suddividendo la classe in gruppi. LUOGHI DELL'INSEGNAMENTO Come in altri tipi di scuola, l’apprendimento nasce in un luogo definito chiamato aula e si espande in modo concentrico. Questi altri luoghi, in una scuola ad indirizzo professionale come la nostra, sono al centro delle strategie didattiche e rappresentano il perno su cui ruotano i contenuti e gli obiettivi delle diverse discipline. Vi si svolgono infatti le attività pratiche complementari a quanto appreso in via teorica in classe e consentono lo sviluppo di attività sperimentali ed innovative. Gli spazi così caratterizzati sono: • Azienda agraria • Cantina • Laboratorio di informatica • Laboratorio di microbiologia • Sala Audiovisivi • Biblioteca d'Istituto • Laboratorio di cucina • Laboratorio di sala - bar AGGIORNAMENTO L'aggiornamento rientra nella funzione docente e segue le indicazioni che provengono sia dal Ministero, che individua temi obbligatori (esempio l'aggiornamento rispetto alle funzioni-obiettivo) e priorità, sia dalle agenzie formative riconosciute a tal fine. La scuola inoltre, nell'ambito delle proposte di sperimentazione dell'autonomia e compatibilmente con le risorse finanziarie, organizza dei corsi di aggiornamento ai fini dell'attuazione del Piano dell'Offerta Formativa o di specifiche problematiche nei confronti delle quali il Collegio è particolarmente sensibile. I temi, individuati in questo modo, sono i seguenti: • la gestione dei conflitti interni alla classe • le problematiche del disagio giovanile • le dinamiche di gruppo • le nuove metodologie didattiche • l'informatica • le innovazioni legate all'autonomia • la nuova normativa sulla sicurezza L'INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI PORTATORI DI HANDICAP L'inserimento degli allievi portatori di handicap viene affrontato in modi differenti a seconda della gravità dell'handicap stesso. I soggetti che presentano disturbi lievi ed hanno delle possibilità di strutturazione logico-schematica, vengono inseriti normalmente con programmi e obiettivi similari e paralleli a quelli degli altri allievi, tendendo perciò a portarli anche ad una certa professionalità nell'ambito dell'indirizzo del corso di studi. L'Istituto offre soddisfacenti opportunità di fare percorsi didattici con esperienze pratiche che facilitano l'inserimento dell'allievo portatore di handicap. L'inserimento degli allievi è facilitato dalle attività pratiche anche per i soggetti che presentano disturbi gravi. Alcune attività possono essere svolte attraverso interventi individualizzati o con tutta la classe. Il gruppo tecnico può inoltre predisporre in collaborazione con le A.S.L., con le cooperative e con le associazioni presenti sul territorio progetti di inserimento prelavorativo rivolti agli allievi portatori di handicap che si avvalgono della valutazione differenziata. ATTIVITA’ ALTERNATIVE ALL’ORA DI RELIGIONE Per gli allievi che non si avvalgono dell’insegnamento dell’ora di religione e che hanno optato per svolgere un’attività alternativa, il collegio dei docenti ha deliberato le seguenti iniziative : fruizione della biblioteca, per accrescere l'abitudine alla lettura l'enigmistica a scuola, cruciverba ed altro per imparare interpretazione critica di un quotidiano, lettura e confronto attività di collaborazione alla stesura del giornalino di Istituto lettura di riviste ed articoli tecnici EDUCAZIONE STRADALE Insieme di attività svolte in parte dai docenti (proiezione di video cassette, corso di pronto soccorso) in parte ricorrendo a personale esterno( Polizia, Vigili urbani, Vigili del fuoco, Carabinieri ) per un totale di 10 ore. Tale attività è rivolta agli studenti delle classi I e II ed è coordinata dal docente di Educazione Fisica EDUCAZIONE SPORTIVA Partecipazione ai campionati studenteschi nelle varie discipline, tornei d’istituto, gruppi sportivi pomeridiani. Pagina 9 5 L' ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ L' ORIENTAMENTO Attività di orientamento nelle Scuole Medie Inferiori mediante: • incontri con i responsabili dell'orientamento • incontri con le famiglie degli alunni delle scuole medie per presentare l’organizzazione complessiva e le opportunità didattiche e professionali dell’Istituto • incontri con gli allievi presentando le caratteristiche didattiche ed educative dell'Istituto • laboratori ponte • progetto continuità • visite all'Istituto da parte delle scolaresche Attività di orientamento nel monoennio obbligatorio, mediante test, incontri con gli enti di Formazione Professionale, incontri con il mondo del lavoro Attività di orientamento nel II anno: tendono ad evidenziare le attitudini degli studenti in vista della scelta legata al tipo di qualifica. A questo fine vengono organizzati degli incontri in cui i docenti presentano i contenuti e gli obiettivi dei diversi corsi di qualifica Attività di orientamento classi IV: attività mirate a far riflettere gli studenti sulla scelta da effettuare alla fine degli studi secondari (prosecuzione degli studi, formazione professionale, inserimento nel mondo del lavoro) attraverso: • diffusione di informazioni sulla tipologia degli studi universitari, la formazione professionale post diploma e il mercato del lavoro • le opportunità per il diritto allo studio • i programmi di mobilità degli studenti all'estero Il piano di accoglienza prevede diverse fasi: 1. INSERIMENTO NELLA NUOVA STRUTTURA SCOLASTICA: lo studente "conosce" la scuola, attraverso un'introduzione all'ordinamento scolastico ed ai suoi ambienti fisici e alle attività in corso. Tale fase di accoglienza viene poi estesa ai genitori, prevedendo un incontro informale già nella prima settimana di ottobre 2. INCONTRI CON I PROPRI INSEGNANTI basati su una trasparente comunicazione e messa in discussione dei programmi di studio, della scansione dei moduli e delle unità didattiche e dei relativi tempi previsti, dei metodi didattici, dei criteri di valutazione, dei reciproci impegni ed aspettative (contratto formativo). Scelta di contenuti disciplinari finalizzati a: dimensione orientativa della didattica disciplinare segnare il passaggio (emotivo e cognitivo) tra i due livelli di scuola far si che ogni studente acquisisca un adeguato e realistico significato del tipo di percorso scolastico che ha intrapreso 3. VERIFICA DIAGNOSTICO-INIZIALE: consiste nel sottoporre agli studenti i test di ingresso, sia disciplinari che relativi alle motivazioni 4. STUDIO DELLE STRATEGIE PER IL RECUPERO PRECOCE relativamente alle difficoltà di apprendimento Attività di orientamento classi V: tendono a rendere il soggetto capace di elaborare una risposta per se stesso. A questo fine vengono organizzati: • incontri con docenti universitari e con rappresentanti del mondo delle professioni • visite presso atenei, imprese, enti locali, organizzazioni pubbliche e private • incontri con studenti universitari • illustrazione delle offerte di qualificazione professionale attraverso corsi post-qualifica e post-diploma Questa fase di avvio si conclude con una riunione del Consiglio di Classe per evidenziare da un lato il riconoscimento dell’assenza di difficoltà di inserimento e dal lato opposto il riconoscimento del bisogno di avviare un percorso personalizzato di riorientamento. Parte integrante di questo percorso è la partecipazione ad attività di animazione teatrale allo scopo di favorire la socializzazione e incrementare le capacità collaborative tra gli studenti. La fase dell’accoglienza si rivela inoltre un momento fondamentale per favorire l’inserimento e l’integrazione degli allievi in situazione di handicap all’interno del gruppo classe. Il programma accoglienza, in tal caso, prevede un incontro iniziale del docente di sostegno e la classe interessata al progetto di integrazione per evidenziare e discutere le problematiche relative all’inserimento. IL PROGETTO ACCOGLIENZA IL MODELLO ORARIO L'avvio del primo anno di scuole medie superiori rischia di essere, per alcuni studenti, traumatico e demotivante; è importante invece che fin dai primi giorni lo studente sappia e possa trovare nell'ambiente nuovo che lo circonda motivazioni, un senso di appartenenza ed in definitiva il piacere di stare a scuola. Il modello orario prevede, nei primi tre anni di corso, 36 ore settimanali di lezione e 4 ore di approfondimento, 36 ore in totale per il biennio post-qualifica, di cui 6 dedicate alla specializzazione. Esso è articolato su sei mattine, dal lunedì al sabato, con orari differenti di ingresso e uscite a seconda della sede. Pagina 10 Il Collegio docenti ritiene che esistano motivi strutturali, legati alle difficoltà nei trasporti e all'elevato numero di ore settimanali di lezione, che giustificano la riduzione della durata dell'ora di lezione a 50 minuti conformemente a quanto previsto dalle norme vigenti. IL CALENDARIO SCOLASTICO Viene definito in base alla normativa vigente e viene reso noto mediante affissione all'albo L’anno è suddiviso in quadrimestri. FLESSIBILITA' DELL'ORARIO Le esercitazioni pratiche richiedono, in determinati periodi dell’anno, una maggiore disponibilità di ore; per questa ragione, l’orario viene modificato in funzione di queste necessità periodiche. Le ore disciplinari non svolte sono recuperate successivamente, ricorrendo all'articolazione dell'orario plurisettimanale. LE FUNZIONI OBIETTIVO Al suo interno il Collegio dei docenti individua le figure di sistema che svolgono funzioni particolari ai fini dell'autonomia e del coordinamento didattico. 6 Tali incarichi rispondono a precise funzioniobiettivo, che vengono individuate nelle seguenti: • sostegno al lavoro dei docenti: analisi dei bisogni formativi, accoglienza e tutoraggio dei nuovi docenti, cura della documentazione educativa • gestione piano offerta formativa: coordinamento delle attività del piano dell'offerta formativa, coordinamento e gestione della progettazione curricolare, gestione del piano di formazione e aggiornamento degli insegnanti, produzione di materiali didattici, valutazione delle attività del • piano dell'offerta formativa, elaborazione dei criteri di valutazione degli alunni e del riconoscimento di crediti e debiti scolastici • interventi e servizi per gli studenti: coordinamento delle attività extracurricolari, coordinamento delle attività di continuità, orientamento, tutoraggio degli studenti con difficoltà di studio, sportello studenti, coordinamento delle attività di compensazione e recupero, coordinamento delle attività di educazione alla salute, delle attività sportive, coordinamento dei servizi convittuali e raccordo tra scuola e convitto • realizzazione di progetti formativi con enti esterni: coordinamento del rapporto con aziende per la realizzazione di stage formativi, coordinamento di attività con la formazione professionale, raccordo con le scuole medie, rapporto con il territorio, rapporto con IRRSSAE, informazione postdiploma, scuola-lavoro. IL CONTRATTO FORMATIVO I RAPPORTI DOCENTI-ALUNNI L'intervento educativo si basa sulla trasparenza e sulla comunicazione continua di quali siano i percorsi e gli obiettivi dello insegnamento. In questo senso viene attuato un "contratto" tra l'insegnante e lo studente. I docenti sono pertanto impegnati a esprimere con chiarezza, all'inizio dell'anno scolastico e durante lo svolgimento dello stesso, la propria offerta formativa, motivando e finalizzando il proprio intervento didattico presentando • bisogni e obiettivi • strategie • strumenti di verifica • criteri di valutazione • chiarendo • impegni propri • impegni degli alunni • discutendo con gli allievi per eventualmente modificare la propria proposta • verificando periodicamente ed in modo trasparente • rispetto degli impegni reciproci • • risultati conseguiti rispetto agli obiettivi programmati (efficacia del proprio intervento) risultati conseguiti rispetto alle risorse impiegate (efficienza del proprio intervento I RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA E' compito della scuola e delle famiglie degli studenti mantenere un rapporto molto stretto di collaborazione. Gli strumenti di informazione reciproca sono: − consegna alle famiglie di schede di valutazione; − colloqui con tutti i docenti durante la consegna di suddette schede in orario che faciliti la presenza dei genitori lavoratori; − ricevimento personale: incontri stabiliti previo appuntamento col singolo docente. REGOLAMENTO D’ISTITUTO La vita della scuola è regolata dalle norme vigenti e dal regolamento d'istituto che recepisce i contenuti dello "Statuto degli studenti e delle studentesse". Pagina 11 7 I RUOLI E LE FUNZIONI COLLABORATORE VICARIO E’ il rappresentante del Preside quando questi è assente COLLABORATORI Responsabili della promozione e del coordinamento delle proposte e delle iniziative didattiche e della programmazione RESPONSABILI LABORATORI ED AULE SPECIALI Responsabili di azienda, cantina, serra, biblioteca, aula informatica, laboratorio chimica, cucina, sala… REFERENTE SALUTE Realizzazione di attività al fine di promuovere il benessere scolastico, promozione dell’informazione e della riflessione su tematiche proprie della salute RESPONSABILE DIPARTIMENTO Traduce le linee generali deliberate dal Collegio in percorsi formativi di disciplina RESPONSABILE HANDICAP Coordina le attività dei docenti di sostegno, promuovere eventuali progetti per migliorare le strategie didattiche nei confronti degli allievi portatori di handicap COORDINATORE DI CLASSE Promuove, coordina, organizza in via costante i rapporti con i colleghi della classe nel campo della didattica e degli interventi culturali e interdisciplinari, verifica il raggiungimento delle finalità educative REFERENTE TESI Segue gli allievi nelle attività relative alla produzione della tesi REFERENTE III AREA Collabora con gli enti preposti nella stesura dei Progetti, individua i settori di intervento REFERENTE ATTIVITÀ SPORTIVA Promuove ed organizza attività sportive, coordina le attività legate all'educazione stradale COORDINATORE PROGRAMMI ESTERO Stabilisce contatti con interlocutori diversi, raccoglie e diffonde le notizie relative a nuove opportunità COMMISSIONI TEMATICHE DEL COLLEGIO DOCENTI Sono gruppi più o meno numerosi di Docenti cui vengono affidate specifiche responsabilità in ordine a diversi aspetti del funzionamento della Scuola o all’organizzazione di servizi ed attività. Si indicano a titolo di esempio: - commissione orientamento - commissione orario - commissione viaggi di istruzione PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ Nel Collegio Docenti del settembre di ogni anno vengono individuate: • le attività incentivabili, le ore, i docenti che svolgeranno i diversi incarichi • il piano delle attività funzionali all’insegnamento, Pagina 12 8 LE ATTIVITA' EXTRACURRICOLARI Al fine di potenziare l'insegnamento curriculare e stimolare nuovi interessi negli alunni, vengono organizzate le seguenti attività : I VIAGGI DI ISTRUZIONE Le attività parascolastiche ed extrascolastiche rappresentano un aspetto qualificante del processo innovativo, in quanto contribuiscono ad ampliare e migliorare l’offerta formativa, favoriscono un raccordo con le realtà territoriali e sono a tutti gli effetti parte integrante del processo educativo. Le attività si configurano in un piano annuale predisposto, nelle sue linee generali, nel corso del primo mese di scuola nell’ambito della programmazione didattico-educativa e successivamente deliberato in sede di Consiglio d’Istituto. Tale piano, ovviamente, può essere ampliato accogliendo ulteriori apporti che si presentino nel corso dell’anno scolastico, sia per esigenze interne sia per proposte esterne all’Istituto. I viaggi di istruzione, ivi compresi quelli connessi ad attività sportive, d’integrazione culturale e d’integrazione della preparazione d’indirizzo, vengono considerati momenti fissi del processo di crescita professionale, sociale e culturale, per cui hanno cadenze annuali e mete e finalità coordinate nell'ambito del corso degli studi. Il periodo effettivo da dedicare a tali attività è pertanto rimandato all’attenta valutazione del Consiglio di Classe, ad un’oculata programmazione in tal senso, in relazione a particolari esigenze, che possono variare da classe a classe e di anno in anno, debitamente motivate, o in presenza di specifici progetti organicamente inseriti nella programmazione didattica, aventi obiettivi di rilevante interesse ed importanza formativa, in coerenza con la tipologia dei vari indirizzi di studio, o in relazione ad aspetti sperimentali, o aventi carattere di esercitazioni didattiche (CM 14/10/92 art. 7.1). Per le visite occasionali di un solo giorno ad aziende, musei, unità produttive e simili, siti anche al di fuori del comune in cui si trova la scuola, non è necessariamente prevista una specifica, preliminare programmazione. Se l’iniziativa prevede oneri a carico dell’Istituzione scolastica è, comunque, necessaria l’approvazione del Consiglio d’Istituto. Oltre alle suddette attività, potranno essere programmati, per classi o gruppi di allievi, scambi con l’estero, regolati da normative specifiche circa modalità e durata, ma sempre inseriti nell’ambito di un’oculata programmazione didattica. I PROGETTI AUTONOMIA La parola progetti indica il nuovo modo di funzionare della scuola: invece di offrire dei curricola chiusi già pronti e collaudati, ma nello stesso tempo spesso obsoleti e lontani dalle esigenze di formazione attuali, ogni Istituto sulla base dei curricola nazionali dispone di aree nelle quali insegnamento e metodologie possono essere modificate costruendo nuovi progetti. Le disponibilità economiche per sviluppare i progetti sono fissate da parametri individuati a livello del Ministero. L’organo a cui compete l'approvazione dei Progetti è il Collegio dei Docenti che stabilisce anche un ordine di priorità: di volta in volta il Collegio Docenti, in relazione soprattutto a quanto previsto dal POF e a quanto discende da specifiche esigenze, stabilisce quali progetti dovranno avere la precedenza. Successivamente sarà il consiglio d'Istituto ad approvare i Progetti, in relazione alle quote di stanziamento previste. Progetti finalizzati alla sperimentazione del Piano dell’Offerta Formativa In questo ambito rientrano i progetti che si propongono di contribuire al miglioramento qualitativo del sistema scolastico. Progetti per la formazione finalizzata alla sperimentazione Progetti relativi ad iniziative di formazione riguardanti tutto il personale scolastico e direttamente legati al processo di sperimentazione. Esse sviluppano prioritariamente le competenze connesse alla elaborazione e attuazione del piano dell’offerta formativa, nonché rispondono agli specifici bisogni del personale connessi alla nuova organizzazione della didattica. Iniziative DI CUI AL D.P.R 567/96 e AL D.P.R. 292/99 Iniziative volte ad offrire ai giovani occasioni extracurricolari per la crescita umana e civile e opportunità per un proficuo utilizzo del tempo libero. PROGETTI DI EDUCAZIONE ALLA PACE E DI EDUCAZIONE INTERCULTURALE L'Istituto si impegna a promuovere nei ragazzi l'educazione interculturale, l'educazione alla pace e alla solidarietà, ritenendola indispensabile. Tale promozione viene effettuata anche avvalendosi della consulenza, dell’apporto e dei servizi alle scuole offerti con tali finalità da Enti Locali, Organizzazioni Non Governative, Associazioni Non Profit, Associazioni di Volontariato. In particolare si faciliterà la partecipazione delle classi e dei docenti a progetti, gemellaggi, scambi internazionali con Paesi in via di sviluppo e Paesi europei, corsi di formazione e realizzazione di pubblicazioni. Questa promozione viene effettuata anche avvalendosi dell'accordo inter-istituzionale tra Regione Piemonte, Provincia di Torino e Comune di Torino per l'offerta di servizi alle scuole superiori del Piemonte in materia di pace, educazione interculturale, solidarietà internazionale. Pagina 13 In particolare si faciliterà la partecipazione delle classi e/o di singoli docenti ai concorsi banditi dalla Regione Piemonte- Settore Affari Internazionali e Comunitari per la presentazione di progetti di educazione alla pace, di educazione interculturale, di scambio internazionale con i Paesi in via di Sviluppo e dell'Europa Centrale ed Orientale, di gemellaggio con scuole degli stessi paesi, di corsi di formazione per insegnanti e di realizzazione di pubblicazioni. 9 LA SCUOLA PROGETTA Iniziative che la scuola realizza in piena autonomia e in rete con altre scuole senza oneri a carico della scuola. - Laboratorio musicale - Naturalmente ricicliamo - Progetto SeT. L’Istituto ha beneficiato del finanziamento del Progetto speciale per l’educazione scientifica-tecnologica a.s. 1999/2000. La quota di finanziamento (£. 4.000.000) verrà dedicata alla formazione degli insegnanti dell’area scientifica. - Scuola di genitori “….. passato prossimo VALUTAZIONE SULLA QUALITA’ DEL SERVIZIO SCOLASTICO La scuola si propone l’obiettivo del miglioramento continuo e progressivo del servizio scolastico attraverso il monitoraggio effettuato con questionari somministrati alle varie componenti della scuola: Genitori, alunni, docenti, sul grado di soddisfacimento delle aspettative dell’utenza sul piano amministrativo e didattico. Gli elementi per la valutazione del servizioErrore. Il segnalibro non è definito. riguarderanno i contesti, le strutture, i processi, gli organismi, le competenze disciplinari, le competenze pedagogiche e metodologico-didattiche dei docenti, le competenze relazionali e gestionali, il prodotto. La valutazione del contesto verrà effettuata attraverso l’elaborazione di indicatori in grado di ricostruire il bacino di utenza della scuola e determinare i livelli di evasione scolastica, i tempi di percorrenza, l’efficacia ed efficienza dei servizi di collegamento urbano ed extraurbano La valutazione delle strutture riguarderà in particolare: lo stato di manutenzione dell’edificio e degli arredi, l’esistenza di adeguate soluzioni architettoniche per disabili, lo stato di manutenzione degli spazi esterni, lo stato di efficienza di piani di evacuazione, la consistenza ed efficienza dei laboratori, della palestra e delle relative attrezzature sportive, della biblioteca e delle riviste, della esistenza di eventuali progetti di informatizzazione, la congruità dei servizi igienici e il loro stato d’uso in termini d’igiene, efficienza, rapporto con numero utenti, servizi specifici per disabili La valutazione del prodotto riguarderà l’analisi del rapporto fra studenti in entrata e studenti in uscita a fine ciclo, i risultati medi di profitto in uscita, il proseguimento degli studi superiori, la collocazione sul mercato del lavoro in rapporto agli studi effettuati ” Pagina 14 10 IL CONVITTO ANNESSO (sede di Caluso) PRINCIPI FONDAMENTALI Il Convitto è un’istituzione educativa che ispira la propria attività a quei principi fondamentali raccolti nei Documenti Programmatici dell’Istituto a cui è annesso ed in particolare agli specifici capitoli in essi contenuti. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO Il Convitto è annesso alla sede centrale di Caluso che grazie ad esso vede ampliarsi notevolmente il proprio bacino d’utenza con allievi provenienti dalla Valle d’Aosta, dalle province di Biella e Vercelli e dai comuni di quella di Torino mal collegati alla rete territoriale dei trasporti. Gli allievi convittori, di solo sesso maschile, soggiornano in Convitto dalla domenica sera al sabato pomeriggio e negli ultimi anni si sono attestati intorno al 15-20% dell’intera popolazione scolastica, mentre quelli semiconvittori, di ambo i sessi, che vi vengono ospitati giornalmente dalle ore 8.00 alle 17.00, raggiungono il 50%. La capienza della struttura, specialmente se riferita ai convittori è certamente maggiore. Il servizio convittuale risulta quindi utile alternativa alla pendolarità per molti allievi, ma non solo. Non di rado , infatti, la scelta del Convitto è prioritaria a quella dell’indirizzo scolastico. In questi casi, sempre più numerosi, il servizio convittuale può essere una risposta ai nuovi bisogni sociali che emergono dai disagi e dalle problematiche che investono l’istituto familiare. OBIETTIVI EDUCATIVO-FORMATIVI OBIETTIVI GENERALI Promuovere lo sviluppo della personalità dei singoli convittori e semiconvittori in seno ad una collettività aperta; OBIETTIVI PARTICOLAREGGIATI Favorire un ambiente di serena ed educativa convivenza e di benessere; INDICAZIONI OPERATIVE Diffusione contenuti del Regolamento di Convitto e informazioni sulle funzioni e responsabilità del Personale Educativo. Mirare alla complementarità educativa con le famiglie attraverso momenti istituzionalizzati. Favorire una rassicurante ed adeguata attenzione alla fase dell’accoglienza. Favorire la comunicazione attraverso l’esatta comprensione di linguaggi verbali e non (gestualità, musica, teatro, cinema, TV, espressione artistica). Valorizzare l’esperienza di socializzazione attraverso le dinamiche di gruppo. Esaltare ed accrescere le capacità cognitive dei singoli convittori e semiconvittori. Valorizzare il momento della formazione culturale riservando idonei spazi alle attività di studio e alla verifica delle metodologie di apprendimento. Appositi momenti di confronto saranno destinati durante gli incontri Educatori-Insegnanti per il buon rendimento scolastico. Saranno assicurati momenti di partecipazione attiva delle famiglie durante il cammino didattico formativo dei propri figli. E’ prevista la partecipazione degli Educatori alle Commissioni Tematiche d’Istituto. Il Convitto, nel limite delle sue capacità, potrà fornire soluzioni logistiche durante gli scambi culturali studenteschi con altri Istituti (Gemellaggi…). L’ATTIVITA’ EDUCATIVA CONVITTUALE L’attività educativa è volta: alla promozione del processo di crescita umana, civile e culturale, nonché di socializzazione degli allievi convittori e semiconvittori. I SOGGETTI DELL’ATTIVITA’ EDUCATIVA L’Attività Educativa è affidata al Personale Educativo. Nell’ambito dell’area della “funzione docente” il Personale Educativo partecipa al processo di formazione e di educazione degli allievi convittori e semiconvittori, in un quadro coordinato di rapporti e di intese con i docenti delle classi da essi frequentate godendo di autonomia culturale e professionale propria della funzione educativa. LE MODALITA’ DELL’ATTIVITA’ EDUCATIVA I convittori e semiconvittori suddivisi in squadre vengono affidati, seguendo il criterio della continuità educativa, ad uno o più educatori che li assistono e guidano in particolar modo nell’attività di studio, diventando un riferimento preciso anche per le loro famiglie. Nei momenti in cui l’attività educativa si svolge a tutto campo, gli spazi convittuali vengono suddivisi in zone(4 o 5) e su ciascuna di esse è responsabile un educatore. L’attività educativa e la vita convittuale si basano su un Regolamento interno approvato dagli OO.CC. I MOMENTI DELL’ATTIVITA’ EDUCATIVA L’attività educativa investe ogni momento della vita convittuale. La vita convittuale è scandita da un preciso orario giornaliero e settimanale. La cura di sé, lo studio, la formazione artistico culturale, il tempo libero, il gioco, lo sport ed il riposo caratterizzano i vari momenti del vivere convittuale. Al personale educativo il compito di organizzarli al meglio anche attraverso specifici progetti . (vedi. 8.8). I LUOGHI DELL’ATTIVITA’ EDUCATIVA Il Convitto è composto da : capiente mensa con self-service e cucina; ampie camere con posti letto e armadietti personali; batterie di servizi igienici e docce; Pagina 15 aule per lo studio con banchi e armadietti personali, un’infermeria con personale specializzato; una lavanderia con personale specializzato; laboratori (pittura, fotografia, musica ed informatica); sale per le attività ricreative (ping-pong, biliardo, calcetto, video ed audio); cortili con campetti (calcetto, pallavolo e pallacanestro). I RAPPORTI CONVITTO – SCUOLA E’ prevista la partecipazione degli Istitutori agli Organi Collegiali. I RAPPORTI CONVITTO - FAMIGLIA Il Personale Educativo partecipa ai momenti collettivi d’incontro scuola-famiglia. LA FUNZIONE OBIETTIVO Al Personale Educativo è riservata una “funzione obiettivo” che si affianca a quelle previste al punto 5.7 per il Personale Docente. Il Collegio degli Educatori affida a questa funzione i seguenti incarichi: • gestione e coordinamento del piano offerta formativa – sezione convittuale • interventi per gli studenti convittori e semiconvittori • coordinamento attività di cui al D.P.R. 567/96 sezione – convittuale • raccordo convitto scuola per ciascuno dei punti sopra elencati. Nella Struttura Organizzativa questa figura viene inserita nell’Area alunni, ma in realtà nel contesto convittuale i suoi incarichi sono trasversali a tutte le aree previste per i Docenti. • Il Collegio degli Educatori individua nei seguenti i requisiti che il Personale Educativo deve possedere per poter assumere gli incarichi di cui sopra: personale educativo di ruolo • partecipazione a corsi di formazione e aggiornamento inerenti alla funzione obiettivo • precedenti esperienze in attività nell’ambito della funzione obiettivo • precedente esperienze nell’ambito del coordinamento di attività educative • anzianità di ruolo nel Convitto • presentazione domanda contenente la dichiarazione di disponibilità a permanere in Convitto per l’intera durata dell’incarico I PROGETTI AUTONOMIA I Progetti autonomia di Convitto approvati dal Collegio Educatori sono riportati al punto 6.2.1. LINEE GUIDA DELL’ATTIVITA’ EDUCATIVA AGGIUNTIVA Nel primo Collegio Educatori di ogni anno scolastico vengono individuati: i Referenti o coordinatori di settore; le ore previste per ciascun incarico; le rispettive mansioni; le scadenze per: - la nomina la presentazione delle relazioni finali. Sulla base di dette indicazioni il Dirigente Scolastico, predispone il Piano attuativo e, dopo l’approvazione del C.I., formalizza le nomine al personale interessato. L’AGGIORNAMENTO Il Personale Educativo intende partecipare alle occasioni di aggiornamento offerte dalla Scuola. L’ACCOGLIENZA IN CONVITTO Vedere punto 8.3. REGOLAMENTO DI CONVITTO (vedi allegato) Pagina 16 11 I RAPPORTI CON LE REALTA' TERRITORIALI La scuola si rivolge al territorio con modalità varie, richiedendo formazione ed informazioni, stipulando convenzioni ed offrendo servizi, quali corsi rivolti a persone od organizzazioni , o la possibilità di fruire di servizi presenti nella scuola. CONVENZIONI L’Istituto stipula una convenzione con la S.I.S. (Scuola Interateneo di Specializzazione per la formazione degli insegnanti della scuola secondaria) al fine di ospitare dei tirocinanti secondo un programma biennale di attività (primo anno: tutoraggio; secondo anno: attività pratiche di insegnamento). PROGETTO COMPOST Riguarda la sede di Caluso. E' promosso dalla Lega Ambiente Piemonte e finanziato dalla Provincia di Torino. Il progetto si pone l'obiettivo di coinvolgere le scuole, gli insegnanti, gli studenti, le loro famiglie ed i cittadini in una attività di ricerca intesa a modificare i comportamenti individuali e collettivi. Gli studenti sono coinvolti in: iniziative di divulgazione ed educazione ambientale, in collaborazione con gli insegnanti attività pratiche di raccolta differenziata dei rifiuti organici presso le mense scolastiche, di compostaggio e di uso del compost prodotto. Sede di Caluso L'Istituto si presenta al territorio mediante una serie di iniziative rivolte ai cittadini, sia attraverso la formazione che attraverso la possibilità di utilizzare strutture della scuola stessa. In particolare: corso di educazione alimentare e al consumo corso di informatica corso di giardinaggio apertura e possibilità di utilizzo dell'aula informatica Sede di Chivasso L’Istituto stipula con il Ministero della Pubblica Istruzione una convenzione relativa allo stage delle classi terze, consistente in una attività di tre settimane presso aziende ricettive della Val d’Aosta, Liguria, Piemonte. Il giudizio finale rilasciato dagli albergatori rientra nei crediti formativi.