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Il POF può dare una risposta
alle esigenze d'innovazione
della Scuola prospettando:
una gestione attenta managerialmente
all'utilizzazione e al coinvolgimento
delle risorse umane e alla loro responsabilizzazione;
la razionalizzazione
dell'intervento didattico-educativo
secondo schemi di lavoro basati sulla
programmazione e orientati
decisamente sull'innovazione;
una riqualificazione
del servizio-scuola in un rapporto
diverso con la società civile e
quindi con l'utenza.
1 ANALISI DEL CONTESTO
SOCIO ECONOMICO IN CUI E’ INSERITO L’ISTITUTO
L’istituto "C.Ubertini" è costituito dalla sede centrale
in Caluso adindirizzo agrario e dalla sede di
Chivasso, accorpata dall'anno scolastico 1998-1999,
ad indirizzo alberghiero.
Ciascuna di queste sedi copre un bacino di utenza
notevolmente ampio, tale da interessare tutta la
Provincia di Torino.
Nella sede centrale sono riunite la Presidenza
(Dirigente Scolatico e Collaboratore Vicario) e la
Segreteria didattica ed amministrativa, mentre nella
sede di Chivasso queste funzioni sono svolte da un
insegnante incaricato (Direttore).
La sede di Caluso
Il bacino di utenza è notevolmente ampio, essendo
costituito da un vasto territorio compreso tra la Valle
d'Aosta e Torino.
Esistono
tuttavia
anche
numerosi
studenti
provenienti da altre province della Regione che si
iscrivono a questa scuola vista la disponibilità di un
convitto annesso.
L'area che rappresenta il bacino d'utenza dell'Istituto
è caratterizzata da un'economia mista, agricolaindustriale. L'industria è presente essenzialmente in
termini di industria metalmeccanica e informatica;
l'agricoltura, a sua volta, è presente con una lunga
storia ed un retroterra culturale profondamente
legato al territorio e a ciò che esso coinvolge.
Tra i nuovi settori, infine, l'agriturismo rappresenta
ormai un'importante realtà economica.
La sede di Chivasso
L’utenza dell’Istituto alberghiero proviene da un’area
territoriale molto ampia, che comprende in
particolare le zone del Basso Canavese, Artigiano,
Casalese, Vercellese, caratterizzate da un’economia
mista, agricola, industriale e del terziario.
Pagina 2
2 IL CORSO DI STUDI
E’ articolato in un biennio comune, un successivo
anno di qualificazioni ed un biennio di post-qualifica.
Il biennio prevede l'insegnamento di materie
comuni a tutti gli indirizzi delle scuole professionali (
area comune) e di materie specifiche del corso di
studi (area di indirizzo). Al termine del biennio gli
studenti, sulla base delle proprie attitudini, scelgono
a quale corso di qualifica iscriversi (terzo anno).
autonomia. Ha una buona conoscenza degli
impianti delle strutture ricettive e dei diversi reparti,
con i quali è in grado di stabilire rapporti di
collaborazione e integrazione. Sa espletare le
mansioni relative ai servizi di ricevimento,
portineria, cassa e maincourante.
I CORSI DI QUALIFICA
L'AGROTECNICO (sede di Caluso)
L'agrotecnico è in grado di attivare gestioni
aziendali, di fornire assistenza tecnico-economica e
tributaria alle aziende ed agli organismi cooperativi
ed associativi del settore, è altresì capace di
collegare la produzione con il mercato, indirizzando
le attività produttive verso la completa integrazione
con l'organizzazione della distribuzione e dei
consumi.
OPERATORE AGRO-INDUSTRIALE
(sede di Caluso)
L'operatore agro-industriale qualificato ha adeguate
conoscenze dei prodotti agricoli utilizzabili a fini
industriali; ha esperienza dei cicli di produzione,
trasformazione e conservazione degli alimenti e
delle tecniche che favoriscono il mantenimento
delle loro peculiari caratteristiche.
OPERATORE AGRO-AMBIENTALE
(sede di Caluso)
L'operatore agro-ambientale è in grado di
intervenire sia in processi produttivi tesi a realizzare
una agricoltura sostenibile, sia nella identificazione
di situazioni ambientali precarie, operando in
maniera aggiornata e contribuendo al rilevamento
delle necessità per la salvaguardia degli ambienti
rurali.
OPERATORE DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE:
SETTORE SALA BAR (sede di Chivasso)
L’operatore dei servizi di sala bar, al conseguimento
del diploma di qualifica, è capace di accogliere i
clienti e di assisterli durante il consumo dei pasti,
eseguire il servizio in ristorante o in altre strutture
ristorative, nonché attività inerenti il servizio di bar.
Conosce impianti, reparti, attrezzature, alimenti,
attrazioni turistiche, si esprime correttamente anche
in lingue straniere.
OPERATORE DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE:
SETTORE CUCINA (sede di Chivasso)
L’operatore dei servizi di ristorazione – settore
cucina -, al conseguimento del diploma di qualifica,
è capace di seguire con discreta autonomia la
preparazione dei piatti caldi e freddi; è in grado di
valutare le merci all’entrata e soprattutto i prodotti in
uscita, è capace inoltre di predeterminare i tempi di
esecuzione del lavoro. E’ in grado di partecipare al
calcolo dei costi sia dei singoli piatti che dei menù.
E’ in grado di partecipare all’elaborazione di menù
giornalieri e rotativi.
OPERATORE DEI SERVIZI DI RICEVIMENTO
(sede di Chivasso)
L’operatore ai servizi di ricevimento, al
conseguimento del diploma di qualifica, è capace di
accogliere i clienti e di assisterli durante il
soggiorno, in modo responsabile e con discreta
IL CORSO POST-QUALIFICA
TECNICO DEI SERVIZI DELLA RISTORAZIONE
(sede di Chivasso)
Vi possono accedere gli allievi provenienti dal corso
sala bar e cucina.
Vi possono accedere gli allievi provenienti dal corso
ricevimento.
LE SPECIALIZZAZIONI
Durante il quarto ed il quinto anno di corso, una
parte delle attività scolastiche è finalizzata
all’approfondimento teorico e pratico di una
tematica
di
interesse
professionale
e
all’acquisizione del relativo diploma riconosciuto
dalla Regione Piemonte. Attualmente a Caluso le
qualifiche proposte vertono sui temi della gestione
ecologica del territorio, della valorizzazione delle
produzioni agricole locali e dell’articolazione delle
filiere agro-alimentari. A Chivasso i corsi di
specializzazione formano esperti in Food &
Beverage e assistenti alle attività turistiche e
alberghiere.
Circa 200 ore di lezione per ognuno dei due anni,
uno stage estivo di 200 ore, la stesura di una breve
tesi relativa all’esperienza di stage ed agli
argomenti trattati e gli esami finali: questa è la
cosiddetta “terza area”.
Il coordinamento delle attività viene effettuato da un
ente
di
formazione
professionale
oppure
direttamente dalla scuola.
Gli stage si svolgono presso aziende, enti e
professionisti principalmente nelle aree limitrofe alle
località di residenza degli allievi, ma possono
essere effettuati altrove, sul territorio nazionale o
all’estero. Sono normalmente articolati in due
periodi durante l’estate tra il quarto ed il quinto anno
di corso.
Pagina 3
3 IL QUADRO ORARIO
AGROTECNICO (sede di Caluso)
Qualifica
Agrotecnico
III
Classe
I
II
AI
AA
IV
V
5
2
3
4
2
1
5
2
3
4
2
1
3
2
2
3
2
1
3
2
2
3
2
1
4
2
2
3
2
1
4
2
2
3
2
1
5
5
2
2
2
3
3
3
3
2
3
2
3
5
4
3
5
4
2
-
4
5
3
3
3
5
-
4
3
3
5
-
4
3
3
5
-
4
40
4
40
4
40
4
40
30
30
300
300
Materie comuni
Italiano
Storia
Inglese
Matematica e Informatica
Educazione fisica
Religione (facoltativa)
Materie di indirizzo
Agronomia e tecniche di produzione
Biochimica, microbiologia
Biotecnologie
Chimica
Contabilità agraria
Diritto e legislazione
Disegno
Ecologia
Esercitazioni di ecologia
Economia e gestione
Fisica
Genio rurale
Tecnologie Chimico Agrarie
Tecnologie Chimico Agrarie Ambientali
Laboratorio Tecnologie Alimentari
Scienze della terra
Area di approfondimento
Recupero, attività sperimentali,
approfondimento culturale e scientifico
Totale ore settimanali
Corso di specializzazione
Lezioni, stage, tirocini (ore/anno)
Pagina 4
IL QUADRO ORARIO
CORSI DELLA SEDE DI CHIVASSO
Servizi
Ristorazione
3
2
3
3
3
Servizi
Turistici
3
2
3
3
3
Servizi
Ristorazione
3
2
1
Servizi
Turistici
2
1
Ricevimento
5
2
3
2
4
CLASSE
QUINTA
Cucina
5
2
3
2
4
3
CLASSE
QUARTA
Sala bar
Area comune
Italiano
Storia
Lingua straniera
Diritto ed Economia
Matematica ed informatica
Scienze della terra
Biologia
Educazione fisica
Religione
Area di indirizzo
Lingua straniera (seconda)
Principi di alimentazione
Lab. Serv. Ristor. – Cucina
Lab. Serv. Ristor. – Sala bar
Lab. Servizi di ricevimento
Chimica degli alimenti
Alimenti e alimentazione
Elementi di gestione aziendale
Amministrazione alberghiera
Lab. tratt. testi e appl. Gestion
Geografia risorse cult. e tur.
Economia e tecn. Aziende turistiche
Storia dell’arte e dei beni culturali
Tecnica comunicazione e relazioni
Economia e gest. Aziende ristorative
Legislazione
Area di approfondimento
Totale ore
Corso di specializzazione
Lezioni, stage (ore/anno)
CLASSE
SECONDA
Materie
CLASSE
PRIMA
CLASSE TERZA
3
2
3
3
2
3
3
2
3
4
2
3
4
2
3
4
2
3
4
2
3
2
2
2
3
3
3
3
2
1
2
1
2
1
2
1
2
1
2
1
2
1
2
2
3
3
3
3
3
16
16
12
3
2
3
2
3
3
2
3
2
6
2
2
3
2
6
2
2
4
2
4
40
4
40
4
40
4
40
4
40
4
2
30
30
30
30
300
300
300
300
Pagina 5
4
ATTIVITA’ CURRICOLARI
FINALITA’ E OBIETTIVI
• Produrre istruzione (conoscenze, il sapere), educazione (competenze, il saper fare),
formazione (comportamenti e capacità di inserirsi criticamente nella società, il saper
essere), orientamento (capacità di attuare scelte responsabili per il mondo del lavoro e
per gli studi universitari).
• Far maturare gli studenti sul saper del loro tempo e sulla cultura del lavoro.
• Far acquisire metodologie e abilità di tipo induttivo e di tipo deduttivo.
• Porre come obiettivo di base l'educazione linguistica (linguaggi verbali e non, processi di
comprensione e produzione) nonché un'abitudine stabile alla lettura e alla produzione
scritta.
• Far maturare atteggiamenti/comportamenti razionali, responsabili, solidaristici.
OBIETTIVI GENERALI
OBIETTIVI CLASSI PRIME
OBIETTIVI COGNITIVI comuni a tutte le materie
• avere abilità e capacità cognitive
strettamente legate ad ambiti disciplinari
• saper spiegare i concetti espressi
• saper analizzare e sintetizzare un testo
OBIETTIVI FORMATIVI
• conoscere gli spazi, le strutture, gli organismi
della struttura scolastica
• saper organizzare il tempo scolastico ed
extrascolastico
• saper ascoltare gli altri e rispettarli
• essere motivati allo studio
• avere consapevolezza delle proprie capacità
(autostima relativa all'ambito scolastico)
OBIETTIVI CLASSI SECONDE
OBIETTIVI COGNITIVI comuni a tutte le materie
• avere conoscenze disciplinari e
interdisciplinari
OBIETTIVI FORMATIVI
• avere capacità di concentrazione, di
mantenere l'attenzione e persistere in un
compito
• avere capacità di iniziativa
• avere consapevolezza delle proprie capacità
ed attitudini
• saper identificare e controllare le proprie
strategie di apprendimento (metodo di studio)
• saper partecipare costruttivamente ed
attivamente al dialogo educativo
• saper recepire e reagire agli insuccessi
• saper mantenere gli impegni assunti e portarli
al compimento nel tempo previsto
OBIETTIVI CLASSI TERZE
OBIETTIVI COGNITIVI comuni a tutte le materie
• avere competenze logiche e matematiche
• avere capacità di sintesi
• conoscere le caratteristiche economiche del
territorio e le potenzialità offerte dai vari
settori
OBIETTIVI FORMATIVI
• avere capacità di organizzazione per quanto
riguarda tempi e modi scolastici
• avere capacità di avviare iniziative e di
realizzarle
• avere capacità di prendere decisioni
responsabili circa il proprio futuro scolastico
• avere approccio al mondo lavorativo e
formativo esterno
• saper autoregolarsi rispetto al
comportamento altrui e alle circostanze
OBIETTIVI CLASSI QUARTE
OBIETTIVI COGNITIVI comuni a tutte le materie:
• unificazione tra il sapere e il saper fare
OBIETTIVI FORMATIVI
• saper usare il metodo scientifico
• saper distinguere tra opinioni e fatti
• avere sviluppato capacità e comportamenti di
apprendimento, flessibilità, autonomia
• aver attivato una metodologia per la ricerca e
la lettura delle informazioni
• avere capacità di progettazione
OBIETTIVI CLASSI QUINTE
OBIETTIVI COGNITIVI comuni a tutte le materie
• saper analizzare gli ambienti produttivi nelle
diverse situazioni
• avere acquisito una professionalità di base
polivalente
OBIETTIVI FORMATIVI
• saper richiamare e decodificare le
informazioni
• saper organizzarsi in modo finalizzato
• saper modificare le proprie strategie d'azione
• saper compiere, modificare e correggere le
scelte
• saper affrontare con fiducia e competenza i
compiti affidati
• avere raggiunto una autonomia culturale e
gestionale
Pagina 6
LIBRETTO FORMATIVO
DELLO STUDENTE
Accompagna l’allievo lungo tutto il suo percorso
didattico, in particolare evidenziando, al termine di
ogni anno scolastico, in particolare:
• i debiti formativi e se sono stati colmati
oppure no
• le competenze acquisite ed il livello di
raggiungimento delle stesse
• le eventuali esperienze lavorative
• i crediti scolastici e formativi
• l’indirizzo ed i risultati conseguiti nella terza
area
CONTENUTI
Lo svolgimento dei programmi è impostato su un
impianto modulare, dove il modulo rappresenta una
unità di apprendimento compiuta, definita,
autonoma, caratterizzata da propri obiettivi e propri
prerequisiti.
La strutturazione del percorso didattico in forma
modulare permette:
• maggior flessibilità rispetto al programma
• consequenzialità non rigida
• la scelta dei moduli più adatti alla tipologia
degli alunni
• di fare il punto periodicamente sulla
situazione della classe
• di sostituire o modificare moduli a seconda
della necessità e del grado di efficacia
ottenuto
• di graduare i moduli in modo da passare da
compiti semplici a compiti più complessi di
tipo progettuale-autonomo
La progettazione delle attività è compito in primo
luogo del Collegio Docenti che fissa gli aspetti
generali, successivamente del Consiglio di classe
per gli aspetti inerenti contenuti, obiettivi e metodi
relativi alla classe ed infine del Docente per la
singola disciplina. Il coordinamento interdisciplinare
ed il Dipartimento definiscono le linee generali del
modulo. Questa attività viene svolta dalle varie
componenti all’inizio dell’anno scolastico.
LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE
La verifica e la valutazione didattica
La verifica riguarda le modalità e gli strumenti di
osservazione e di registrazione dei risultati di
apprendimento. Si realizza attraverso prove
costanti, diverse e ripetute nel tempo (
interrogazioni orali, prove strutturate. prove
semistrutturate, saggi brevi, relazioni sulle attività di
laboratorio, etc).
I docenti valutano poi gli studenti, in itinere o in
sede terminale, tenendo conto dei seguenti
elementi:
• i livelli di partenza e quindi il percorso
compiuto dalla classe e dai singoli studenti
• gli obiettivi didattici e formativi deliberati dal
Collegio
• le griglie di misurazione adottate dal collegio
dei docenti, almeno per le prove scritte, che
sono illustrate agli allievi in modo da favorire
l’autovalutazione
• il non appiattimento dei voti su uno spettro
valutativo troppo ristretto utilizzando la scala
dei valori dallo zero al dieci
• la conoscenza degli argomenti, la loro
comprensione, la capacità di analisi e
approfondimento, la capacità di sintesi e
decisione, la capacità di collegamento e
rielaborazione personale e altre abilità
specifiche, anche pratiche.
Quindi la valutazione non tiene conto solo del
risultato nello studio in ogni singola disciplina, ma
anche del progressivo sviluppo della personalità e
delle competenze via via conquistate sui vari piani:
cognitivo, valutativo, decisionale, operativo,
relazionale, etc.
La valutazione del raggiungimento degli obiettivi
trasversali e comportamentali viene programmata
dai Consigli di Classe che approntano apposite
griglie di osservazione o prove.
Classi diverse dello stesso anno di corso, anche
appartenenti a sedi diverse, sostengono un certo
numero di prove identiche per ogni disciplina, in
modo da stimolare l’uniformità di lavoro dei docenti
e da rendere confrontabili le acquisizioni.
La verifica e la valutazione della qualità
dell'insegnamento
Al fine di migliorare progressivamente la qualità del
servizio offerto, i singoli docenti valutano l’attività di
insegnamento realizzata analizzando:
• il raggiungimento degli obiettivi prefissati
per ogni singola attività, progetto, unità
didattica, disciplina, anno di corso e Istituto
durante da realizzazione e a fine anno
scolastico;
• i vincoli e i punti di forza incontrati per
quanto riguarda il possesso dei prerequisiti
da parte degli allievi, la possibilità di
acquisizione dell’aggiornamento didattico e
disciplinare da parte dei docenti, le strutture
utilizzabili, l’organizzazione scolastica;
• le opinioni di allievi ed altri attori della realtà
scolastica, opportunamente raccolte a fine
anno;
• le strategie adottate per la risoluzione di
singoli problemi ed i risultati ottenuti.
Una successiva valutazione collegiale, realizzata
principalmente a livello di Consiglio di Classe e di
Dipartimento, permette di mettere in comune il
patrimonio esperienziale dei singoli docenti e di
effettuare una valutazione collettiva del
raggiungimento degli obiettivi trasversali prefissati.
Pagina 7
IL NUOVO OBBLIGO
SCOLASTICO E FORMATIVO
L’innalzamento dell’obbligo scolastico a 15 anni
comporta una riorganizzazione dei curricoli della
classe prima. A tal fine per venire incontro alle
diverse esigenze che emergono da una utenza così
eterogenea si organizzano percorsi differenziati
attraverso la formazione di gruppi di livello, sulla
risultanza di test cognitivi e motivazionali. Tali
attività potranno essere organizzate nell’ambito
dell’area di approfondimento o durante le ore
curricolari. I percorsi organizzati in sequenze
modulari avranno le seguenti finalità:
• recupero e consolidamento dei prerequisiti:
• competenze linguistiche e competenze
logico-matematiche
• saper seguire un discorso, saper prendere
appunti, capire un testo scritto, esprimersi
in modo appropriato...
• rimotivazione alla scelta scolastica
• rinforzo iniziale autostima
• rinforzo in itinere in caso di insuccesso
• motivazione allo studio: identificazione e
controllo delle proprie strategie di apprendimento
• recupero/sostegno
• abilità/conoscenze disciplinariinterdisciplinari
• ritmi di apprendimento e stili cognitivi
soggettivi.
• precise convenzioni stipulate con gli Enti di
Formazione Professionale per lo
svolgimento di moduli di attività concordate,
per consentire agli studenti di conoscere
queste realtà e poter quindi scegliere
consapevolmente in quale ambito vorranno
proseguire gli studi
• moduli passerella
I METODI DI INSEGNAMENTO
L’insegnante dispone di un'ampia gamma di
tecniche di insegnamento.
In particolare nel corso della lezione cura:
• il raccordo fra lezione e libro di testo
• l'esplicitazione delle mete da raggiungere
durante la lezione
• l'individuazione dell'idea principale su cui
verte la lezione
•
la ripetizione, in momenti diversi, dei
concetti principali per sollecitare l'ascolto e
l'attenzione
• la compilazione di schemi, scalette, grafici
• la sintesi delle informazioni comunicate
• le proposte di problemi da risolvere ai fini
della lezione interattiva.
• l’esecuzione di attività pratiche in azienda e
di esercitazioni e/o esperimenti nei
laboratori .
L'AREA DI APPROFONDIMENTO
Spazio di 4 ore settimanali inserito nel curriculum
per:
l' integrazione culturale scolastica
l' approfondimento di specifiche tematiche.
Aree di intervento:
CLASSE PRIMA
• Alfabetizzazione informatica
• Apprendimento di un metodo di studio
efficace
• Attività finalizzate alla crescita culturale e
sociale
• Approfondimenti tematiche area
professionale
• Realizzazione di interventi legati
all'orientamento
CLASSE SECONDA
• Applicazioni di informatica
• Approfondimenti tematiche area
professionale
• Approfondimenti culturali e sociali
CLASSE TERZA
• Approfondimenti sulla lingua straniera
• Approfondimenti tematiche area
professionale
• Approfondimenti culturali e sociali
LE ATTIVITA' DI RECUPERO
Al termine dell'anno scolastico il Collegio delibera
sulle modalità di svolgimento dei corsi di recupero,
potendo scegliere tra diversi modelli organizzativi.
Per il corrente anno scolastico il Collegio ha scelto
le seguenti modalità:
Recupero dei debiti formativi relativi
all’a.s.1999/2000
Il recupero dei debiti formativi si effettua a partire
dall'inizio delle lezioni in orario curricolare ed
extracurricolare.
Al termine dell’anno scolastico in corso le famiglie
degli allievi promossi con debito formativo verranno
tempestivamente informate sulle carenze
evidenziate e sulla necessità di adottare essi stessi
preventive misure per il recupero durante i mesi
estivi.
Contemporaneamente gli insegnanti provvederanno
a fornire agli allievi materiale idoneo per il recupero.
L'insieme delle attività svolte in quest’ambito viene
attentamente verificata, in considerazione
dell'influenza del permanere o meno di un debito
formativo sul credito scolastico annuale.
Recupero in itinere
Il recupero viene realizzato dopo che l'accertamento
diagnostico ha rivelato lacune nell'apprendimento:
durante lo svolgimento delle diverse unità
didattiche, prima d'affrontare un nuovo argomento
che implichi la comprensione dei precedenti
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al termine delle unità didattiche in presenza di
lacune non gravi
in orario extrascolastico, attivando un’attività di
sportello annuale per le diverse discipline.
LA COMPRESENZA
Si tratta di un modo diverso di fare scuola, che
comporta come condizione insostituibile una
programmazione specifica e puntuale del lavoro da
svolgere, una organizzazione meticolosa della
"lezione", una collaborazione paritetica che
richiede, necessariamente, confronto e discussione.
Lo scopo congiunto si realizza proficuamente
operando in azienda, in laboratorio oppure in aula
con sussidi appositamente previsti e preparati,
anche suddividendo la classe in gruppi.
LUOGHI DELL'INSEGNAMENTO
Come in altri tipi di scuola, l’apprendimento nasce in
un luogo definito chiamato aula e si espande in
modo concentrico. Questi altri luoghi, in una scuola
ad indirizzo professionale come la nostra, sono al
centro delle strategie didattiche e rappresentano il
perno su cui ruotano i contenuti e gli obiettivi delle
diverse discipline. Vi si svolgono infatti le attività
pratiche complementari a quanto appreso in via
teorica in classe e consentono lo sviluppo di attività
sperimentali ed innovative.
Gli spazi così caratterizzati sono:
• Azienda agraria
• Cantina
• Laboratorio di informatica
• Laboratorio di microbiologia
• Sala Audiovisivi
• Biblioteca d'Istituto
• Laboratorio di cucina
• Laboratorio di sala - bar
AGGIORNAMENTO
L'aggiornamento rientra nella funzione docente e
segue le indicazioni che provengono sia dal
Ministero, che individua temi obbligatori (esempio
l'aggiornamento rispetto alle funzioni-obiettivo) e
priorità, sia dalle agenzie formative riconosciute a
tal fine.
La scuola inoltre, nell'ambito delle proposte di
sperimentazione dell'autonomia e compatibilmente
con le risorse finanziarie, organizza dei corsi di
aggiornamento ai fini dell'attuazione del Piano
dell'Offerta Formativa o di specifiche problematiche
nei confronti delle quali il Collegio è particolarmente
sensibile.
I temi, individuati in questo modo, sono i seguenti:
• la gestione dei conflitti interni alla classe
• le problematiche del disagio giovanile
• le dinamiche di gruppo
• le nuove metodologie didattiche
• l'informatica
• le innovazioni legate all'autonomia
•
la nuova normativa sulla sicurezza
L'INTEGRAZIONE DEGLI
ALUNNI PORTATORI DI HANDICAP
L'inserimento degli allievi portatori di handicap viene
affrontato in modi differenti a seconda della gravità
dell'handicap stesso.
I soggetti che presentano disturbi lievi ed hanno
delle possibilità di strutturazione logico-schematica,
vengono inseriti normalmente con programmi e
obiettivi similari e paralleli a quelli degli altri allievi,
tendendo perciò a portarli anche ad una certa
professionalità nell'ambito dell'indirizzo del corso di
studi. L'Istituto offre soddisfacenti opportunità di fare
percorsi didattici con esperienze pratiche che
facilitano l'inserimento dell'allievo portatore di
handicap.
L'inserimento degli allievi è facilitato dalle attività
pratiche anche per i soggetti che presentano
disturbi gravi. Alcune attività possono essere svolte
attraverso interventi individualizzati o con tutta la
classe. Il gruppo tecnico può inoltre predisporre in
collaborazione con le A.S.L., con le cooperative e
con le associazioni presenti sul territorio progetti di
inserimento prelavorativo rivolti agli allievi portatori
di handicap che si avvalgono della valutazione
differenziata.
ATTIVITA’ ALTERNATIVE
ALL’ORA DI RELIGIONE
Per gli allievi che non si avvalgono
dell’insegnamento dell’ora di religione e che hanno
optato per svolgere un’attività alternativa, il collegio
dei docenti ha deliberato le seguenti iniziative :
fruizione della biblioteca, per accrescere l'abitudine
alla lettura
l'enigmistica a scuola, cruciverba ed altro per
imparare
interpretazione critica di un quotidiano, lettura e
confronto
attività di collaborazione alla stesura del giornalino
di Istituto
lettura di riviste ed articoli tecnici
EDUCAZIONE STRADALE
Insieme di attività svolte in parte dai docenti
(proiezione di video cassette, corso di pronto
soccorso) in parte ricorrendo a personale esterno(
Polizia, Vigili urbani, Vigili del fuoco, Carabinieri )
per un totale di 10 ore. Tale attività è rivolta agli
studenti delle classi I e II ed è coordinata dal
docente di Educazione Fisica
EDUCAZIONE SPORTIVA
Partecipazione ai campionati studenteschi nelle
varie discipline, tornei d’istituto, gruppi sportivi
pomeridiani.
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5 L' ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’
L' ORIENTAMENTO
Attività di orientamento nelle Scuole Medie Inferiori
mediante:
• incontri con i responsabili dell'orientamento
• incontri con le famiglie degli alunni delle
scuole medie per presentare
l’organizzazione complessiva e le
opportunità didattiche e professionali
dell’Istituto
• incontri con gli allievi presentando le
caratteristiche didattiche ed educative
dell'Istituto
• laboratori ponte
• progetto continuità
• visite all'Istituto da parte delle scolaresche
Attività di orientamento nel monoennio obbligatorio,
mediante test, incontri con gli enti di Formazione
Professionale, incontri con il mondo del lavoro
Attività di orientamento nel II anno: tendono ad
evidenziare le attitudini degli studenti in vista della
scelta legata al tipo di qualifica. A questo fine
vengono organizzati degli incontri in cui i docenti
presentano i contenuti e gli obiettivi dei diversi corsi
di qualifica
Attività di orientamento classi IV: attività mirate a far
riflettere gli studenti sulla scelta da effettuare alla
fine degli studi secondari (prosecuzione degli studi,
formazione professionale, inserimento nel mondo
del lavoro) attraverso:
• diffusione di informazioni sulla tipologia
degli studi universitari, la formazione
professionale post diploma e il mercato del
lavoro
• le opportunità per il diritto allo studio
• i programmi di mobilità degli studenti
all'estero
Il piano di accoglienza prevede diverse fasi:
1. INSERIMENTO NELLA NUOVA
STRUTTURA SCOLASTICA:
lo studente "conosce" la scuola, attraverso
un'introduzione all'ordinamento scolastico
ed ai suoi ambienti fisici e alle attività in
corso. Tale fase di accoglienza viene poi
estesa ai genitori, prevedendo un incontro
informale già nella prima settimana di
ottobre
2. INCONTRI CON I PROPRI INSEGNANTI
basati su una trasparente comunicazione e
messa in discussione dei programmi di
studio, della scansione dei moduli e delle
unità didattiche e dei relativi tempi previsti,
dei metodi didattici, dei criteri di
valutazione, dei reciproci impegni ed
aspettative (contratto formativo).
Scelta di contenuti disciplinari finalizzati a:
dimensione orientativa della didattica
disciplinare
segnare il passaggio (emotivo e cognitivo)
tra i due livelli di scuola
far si che ogni studente acquisisca un
adeguato e realistico significato del tipo di
percorso scolastico che ha intrapreso
3. VERIFICA DIAGNOSTICO-INIZIALE:
consiste nel sottoporre agli studenti i test di
ingresso, sia disciplinari che relativi alle
motivazioni
4. STUDIO DELLE STRATEGIE PER IL
RECUPERO PRECOCE relativamente alle
difficoltà di apprendimento
Attività di orientamento classi V: tendono a rendere
il soggetto capace di elaborare una risposta per se
stesso. A questo fine vengono organizzati:
• incontri con docenti universitari e con
rappresentanti del mondo delle professioni
• visite presso atenei, imprese, enti locali,
organizzazioni pubbliche e private
• incontri con studenti universitari
• illustrazione delle offerte di qualificazione
professionale attraverso corsi post-qualifica
e post-diploma
Questa fase di avvio si conclude con una riunione
del Consiglio di Classe per evidenziare da un lato il
riconoscimento dell’assenza di difficoltà di
inserimento e dal lato opposto il riconoscimento del
bisogno di avviare un percorso personalizzato di
riorientamento.
Parte integrante di questo percorso è la
partecipazione ad attività di animazione teatrale allo
scopo di favorire la socializzazione e incrementare
le capacità collaborative tra gli studenti.
La fase dell’accoglienza si rivela inoltre un
momento fondamentale per favorire l’inserimento e
l’integrazione degli allievi in situazione di handicap
all’interno del gruppo classe.
Il programma accoglienza, in tal caso, prevede un
incontro iniziale del docente di sostegno e la classe
interessata al progetto di integrazione per
evidenziare e discutere le problematiche relative
all’inserimento.
IL PROGETTO ACCOGLIENZA
IL MODELLO ORARIO
L'avvio del primo anno di scuole medie superiori
rischia di essere, per alcuni studenti, traumatico e
demotivante; è importante invece che fin dai primi
giorni lo studente sappia e possa trovare
nell'ambiente nuovo che lo circonda motivazioni, un
senso di appartenenza ed in definitiva il piacere di
stare a scuola.
Il modello orario prevede, nei primi tre anni di corso,
36 ore settimanali di lezione e 4 ore di
approfondimento, 36 ore in totale per il biennio
post-qualifica, di cui 6 dedicate alla
specializzazione. Esso è articolato su sei mattine,
dal lunedì al sabato, con orari differenti di ingresso
e uscite a seconda della sede.
Pagina 10
Il Collegio docenti ritiene che esistano motivi
strutturali, legati alle difficoltà nei trasporti e
all'elevato numero di ore settimanali di lezione, che
giustificano la riduzione della durata dell'ora di
lezione a 50 minuti conformemente a quanto
previsto dalle norme vigenti.
IL CALENDARIO SCOLASTICO
Viene definito in base alla normativa vigente e viene
reso noto mediante affissione all'albo
L’anno è suddiviso in quadrimestri.
FLESSIBILITA' DELL'ORARIO
Le esercitazioni pratiche richiedono, in determinati
periodi dell’anno, una maggiore disponibilità di ore;
per questa ragione, l’orario viene modificato in
funzione di queste necessità periodiche. Le ore
disciplinari non svolte sono recuperate
successivamente, ricorrendo all'articolazione
dell'orario plurisettimanale.
LE FUNZIONI OBIETTIVO
Al suo interno il Collegio dei docenti individua le
figure di sistema che svolgono funzioni particolari
ai fini dell'autonomia e del coordinamento didattico.
6
Tali incarichi rispondono a precise funzioniobiettivo, che vengono individuate nelle seguenti:
• sostegno al lavoro dei docenti: analisi dei
bisogni formativi, accoglienza e tutoraggio
dei nuovi docenti, cura della
documentazione educativa
• gestione piano offerta formativa:
coordinamento delle attività del piano
dell'offerta formativa, coordinamento e
gestione della progettazione curricolare,
gestione del piano di formazione e
aggiornamento degli insegnanti, produzione
di materiali didattici, valutazione delle
attività del
• piano dell'offerta formativa, elaborazione
dei criteri di valutazione degli alunni e del
riconoscimento di crediti e debiti scolastici
• interventi e servizi per gli studenti:
coordinamento delle attività extracurricolari,
coordinamento delle attività di continuità,
orientamento, tutoraggio degli studenti con
difficoltà di studio, sportello studenti,
coordinamento delle attività di
compensazione e recupero, coordinamento
delle attività di educazione alla salute, delle
attività sportive, coordinamento dei servizi
convittuali e raccordo tra scuola e convitto
• realizzazione di progetti formativi con enti
esterni: coordinamento del rapporto con
aziende per la realizzazione di stage
formativi, coordinamento di attività con la
formazione professionale, raccordo con le
scuole medie, rapporto con il territorio,
rapporto con IRRSSAE, informazione postdiploma, scuola-lavoro.
IL CONTRATTO FORMATIVO
I RAPPORTI DOCENTI-ALUNNI
L'intervento educativo si basa sulla trasparenza e
sulla comunicazione continua di quali siano i
percorsi e gli obiettivi dello insegnamento.
In questo senso viene attuato un "contratto" tra
l'insegnante e lo studente.
I docenti sono pertanto impegnati a esprimere con
chiarezza, all'inizio dell'anno scolastico e durante lo
svolgimento dello stesso, la propria offerta
formativa, motivando e finalizzando il proprio
intervento didattico presentando
• bisogni e obiettivi
• strategie
• strumenti di verifica
• criteri di valutazione
• chiarendo
• impegni propri
• impegni degli alunni
• discutendo con gli allievi per eventualmente
modificare la propria proposta
• verificando periodicamente ed in modo
trasparente
• rispetto degli impegni reciproci
•
•
risultati conseguiti rispetto agli obiettivi
programmati (efficacia del proprio
intervento)
risultati conseguiti rispetto alle risorse
impiegate (efficienza del proprio intervento
I RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA
E' compito della scuola e delle famiglie degli
studenti mantenere un rapporto molto stretto di
collaborazione.
Gli strumenti di informazione reciproca sono:
− consegna alle famiglie di schede di
valutazione;
− colloqui con tutti i docenti durante la consegna
di suddette schede in orario che faciliti la
presenza dei genitori lavoratori;
− ricevimento personale: incontri stabiliti previo
appuntamento col singolo docente.
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
La vita della scuola è regolata dalle norme vigenti e
dal regolamento d'istituto che recepisce i contenuti
dello "Statuto degli studenti e delle studentesse".
Pagina 11
7 I RUOLI E LE FUNZIONI
COLLABORATORE VICARIO
E’ il rappresentante del Preside quando questi è
assente
COLLABORATORI
Responsabili della promozione e del coordinamento
delle proposte e delle iniziative didattiche e della
programmazione
RESPONSABILI LABORATORI ED
AULE SPECIALI
Responsabili di azienda, cantina, serra, biblioteca,
aula informatica, laboratorio chimica, cucina, sala…
REFERENTE SALUTE
Realizzazione di attività al fine di promuovere il
benessere scolastico, promozione dell’informazione
e della riflessione su tematiche proprie della salute
RESPONSABILE DIPARTIMENTO
Traduce le linee generali deliberate dal Collegio in
percorsi formativi di disciplina
RESPONSABILE HANDICAP
Coordina le attività dei docenti di sostegno,
promuovere eventuali progetti per migliorare le
strategie didattiche nei confronti degli allievi
portatori di handicap
COORDINATORE DI CLASSE
Promuove, coordina, organizza in via costante i
rapporti con i colleghi della classe nel campo della
didattica e degli interventi culturali e interdisciplinari,
verifica il raggiungimento delle finalità educative
REFERENTE TESI
Segue gli allievi nelle attività relative alla produzione
della tesi
REFERENTE III AREA
Collabora con gli enti preposti nella stesura dei
Progetti, individua i settori di intervento
REFERENTE ATTIVITÀ SPORTIVA
Promuove ed organizza attività sportive, coordina le
attività legate all'educazione stradale
COORDINATORE PROGRAMMI ESTERO
Stabilisce contatti con interlocutori diversi, raccoglie
e diffonde le notizie relative a nuove opportunità
COMMISSIONI TEMATICHE DEL COLLEGIO
DOCENTI
Sono gruppi più o meno numerosi di Docenti cui
vengono affidate specifiche responsabilità in ordine
a diversi aspetti del funzionamento della Scuola o
all’organizzazione di servizi ed attività.
Si indicano a titolo di esempio:
- commissione orientamento
- commissione orario
- commissione viaggi di istruzione
PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’
Nel Collegio Docenti del settembre di ogni anno
vengono individuate:
• le attività incentivabili, le ore, i docenti che
svolgeranno i diversi incarichi
• il piano delle attività funzionali
all’insegnamento,
Pagina 12
8
LE ATTIVITA' EXTRACURRICOLARI
Al fine di potenziare l'insegnamento curriculare e
stimolare nuovi interessi negli alunni, vengono
organizzate le seguenti attività :
I VIAGGI DI ISTRUZIONE
Le attività parascolastiche ed extrascolastiche
rappresentano un aspetto qualificante del processo
innovativo, in quanto contribuiscono ad ampliare e
migliorare l’offerta formativa, favoriscono un
raccordo con le realtà territoriali e sono a tutti gli
effetti parte integrante del processo educativo.
Le attività si configurano in un piano annuale
predisposto, nelle sue linee generali, nel corso del
primo
mese
di
scuola
nell’ambito
della
programmazione
didattico-educativa
e
successivamente deliberato in sede di Consiglio
d’Istituto. Tale piano, ovviamente, può essere
ampliato accogliendo ulteriori apporti che si
presentino nel corso dell’anno scolastico, sia per
esigenze interne sia per proposte esterne
all’Istituto.
I viaggi di istruzione, ivi compresi quelli connessi ad
attività sportive, d’integrazione culturale e
d’integrazione della preparazione d’indirizzo,
vengono considerati momenti fissi del processo di
crescita professionale, sociale e culturale, per cui
hanno cadenze annuali e mete e finalità coordinate
nell'ambito del corso degli studi.
Il periodo effettivo da dedicare a tali attività è
pertanto rimandato all’attenta valutazione del
Consiglio di Classe, ad un’oculata programmazione
in tal senso, in relazione a particolari esigenze, che
possono variare da classe a classe e di anno in
anno, debitamente motivate, o in presenza di
specifici progetti organicamente inseriti nella
programmazione didattica, aventi obiettivi di
rilevante interesse ed importanza formativa, in
coerenza con la tipologia dei vari indirizzi di studio,
o in relazione ad aspetti sperimentali, o aventi
carattere di esercitazioni didattiche (CM 14/10/92
art. 7.1).
Per le visite occasionali di un solo giorno ad
aziende, musei, unità produttive e simili, siti anche
al di fuori del comune in cui si trova la scuola, non è
necessariamente prevista una specifica, preliminare
programmazione. Se l’iniziativa prevede oneri a
carico dell’Istituzione scolastica è, comunque,
necessaria l’approvazione del Consiglio d’Istituto.
Oltre alle suddette attività, potranno essere
programmati, per classi o gruppi di allievi, scambi
con l’estero, regolati da normative specifiche circa
modalità e durata, ma sempre inseriti nell’ambito di
un’oculata programmazione didattica.
I PROGETTI AUTONOMIA
La parola progetti indica il nuovo modo di
funzionare della scuola: invece di offrire dei
curricola chiusi già pronti e collaudati, ma nello
stesso tempo spesso obsoleti e lontani dalle
esigenze di formazione attuali, ogni Istituto sulla
base dei curricola nazionali dispone di aree nelle
quali insegnamento e metodologie possono essere
modificate costruendo nuovi progetti.
Le disponibilità economiche per sviluppare i progetti
sono fissate da parametri individuati a livello del
Ministero.
L’organo a cui compete l'approvazione dei Progetti
è il Collegio dei Docenti che stabilisce anche un
ordine di priorità: di volta in volta il Collegio Docenti,
in relazione soprattutto a quanto previsto dal POF e
a quanto discende da specifiche esigenze,
stabilisce quali progetti dovranno avere la
precedenza.
Successivamente sarà il consiglio d'Istituto ad
approvare i Progetti, in relazione alle quote di
stanziamento previste.
Progetti finalizzati alla sperimentazione
del Piano dell’Offerta Formativa
In questo ambito rientrano i progetti che si
propongono di contribuire al miglioramento
qualitativo del sistema scolastico.
Progetti per la formazione finalizzata
alla sperimentazione
Progetti relativi ad iniziative di formazione
riguardanti tutto il personale scolastico e
direttamente legati al processo di sperimentazione.
Esse sviluppano prioritariamente le competenze
connesse alla elaborazione e attuazione del piano
dell’offerta formativa, nonché rispondono agli
specifici bisogni del personale connessi alla nuova
organizzazione della didattica.
Iniziative DI CUI AL D.P.R 567/96 e AL
D.P.R. 292/99
Iniziative volte ad offrire ai giovani occasioni
extracurricolari per la crescita umana e civile e
opportunità per un proficuo utilizzo del tempo libero.
PROGETTI DI EDUCAZIONE
ALLA PACE E DI EDUCAZIONE
INTERCULTURALE
L'Istituto si impegna a promuovere nei ragazzi
l'educazione interculturale, l'educazione alla pace e
alla solidarietà, ritenendola indispensabile. Tale
promozione viene effettuata anche avvalendosi
della consulenza, dell’apporto e dei servizi alle
scuole offerti con tali finalità da Enti Locali,
Organizzazioni Non Governative, Associazioni Non
Profit, Associazioni di Volontariato. In particolare si
faciliterà la partecipazione delle classi e dei docenti
a progetti, gemellaggi, scambi internazionali con
Paesi in via di sviluppo e Paesi europei, corsi di
formazione e realizzazione di pubblicazioni.
Questa promozione viene effettuata anche
avvalendosi dell'accordo inter-istituzionale tra
Regione Piemonte, Provincia di Torino e Comune di
Torino per l'offerta di servizi alle scuole superiori del
Piemonte in materia di pace, educazione
interculturale, solidarietà internazionale.
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In particolare si faciliterà la partecipazione delle
classi e/o di singoli docenti ai concorsi banditi dalla
Regione Piemonte- Settore Affari Internazionali e
Comunitari per la presentazione di progetti di
educazione alla pace, di educazione interculturale,
di scambio internazionale con i Paesi in via di
Sviluppo e dell'Europa Centrale ed Orientale, di
gemellaggio con scuole degli stessi paesi, di corsi
di formazione per insegnanti e di realizzazione di
pubblicazioni.
9
LA SCUOLA PROGETTA
Iniziative che la scuola realizza in piena autonomia
e in rete con altre scuole senza oneri a carico della
scuola.
- Laboratorio musicale
- Naturalmente ricicliamo
- Progetto SeT. L’Istituto ha beneficiato del
finanziamento del Progetto speciale per
l’educazione scientifica-tecnologica a.s.
1999/2000. La quota di finanziamento (£.
4.000.000) verrà dedicata alla formazione degli
insegnanti dell’area scientifica.
- Scuola di genitori “….. passato prossimo
VALUTAZIONE SULLA QUALITA’ DEL SERVIZIO SCOLASTICO
La scuola si propone l’obiettivo del miglioramento
continuo e progressivo del servizio scolastico
attraverso il monitoraggio effettuato con questionari
somministrati alle varie componenti della scuola:
Genitori, alunni, docenti, sul grado di
soddisfacimento delle aspettative dell’utenza sul
piano amministrativo e didattico.
Gli elementi per la valutazione del servizioErrore. Il
segnalibro non è definito. riguarderanno i
contesti, le strutture, i processi, gli organismi, le
competenze disciplinari, le competenze
pedagogiche e metodologico-didattiche dei docenti,
le competenze relazionali e gestionali, il prodotto.
La valutazione del contesto verrà effettuata
attraverso l’elaborazione di indicatori in grado di
ricostruire il bacino di utenza della scuola e
determinare i livelli di evasione scolastica, i tempi di
percorrenza, l’efficacia ed efficienza dei servizi di
collegamento urbano ed extraurbano
La valutazione delle strutture riguarderà in
particolare: lo stato di manutenzione dell’edificio e
degli arredi, l’esistenza di adeguate soluzioni
architettoniche per disabili, lo stato di manutenzione
degli spazi esterni, lo stato di efficienza di piani di
evacuazione, la consistenza ed efficienza dei
laboratori, della palestra e delle relative attrezzature
sportive, della biblioteca e delle riviste, della
esistenza di eventuali progetti di informatizzazione,
la congruità dei servizi igienici e il loro stato d’uso in
termini d’igiene, efficienza, rapporto con numero
utenti, servizi specifici per disabili
La valutazione del prodotto riguarderà l’analisi del
rapporto fra studenti in entrata e studenti in uscita a
fine ciclo, i risultati medi di profitto in uscita, il
proseguimento degli studi superiori, la collocazione
sul mercato del lavoro in rapporto agli studi
effettuati
”
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10
IL CONVITTO ANNESSO (sede di Caluso)
PRINCIPI FONDAMENTALI
Il Convitto è un’istituzione educativa che ispira la
propria attività a quei principi fondamentali raccolti
nei Documenti Programmatici dell’Istituto a cui è
annesso ed in particolare agli specifici capitoli in
essi contenuti.
CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Il Convitto è annesso alla sede centrale di Caluso
che grazie ad esso vede ampliarsi notevolmente il
proprio bacino d’utenza con allievi provenienti dalla
Valle d’Aosta, dalle province di Biella e Vercelli e
dai comuni di quella di Torino mal collegati alla rete
territoriale dei trasporti.
Gli allievi convittori, di solo sesso maschile,
soggiornano in Convitto dalla domenica sera al
sabato pomeriggio e negli ultimi anni si sono
attestati intorno al 15-20% dell’intera popolazione
scolastica, mentre quelli semiconvittori, di ambo i
sessi, che vi vengono ospitati giornalmente dalle
ore 8.00 alle 17.00, raggiungono il 50%. La
capienza della struttura, specialmente se riferita ai
convittori è certamente maggiore.
Il servizio convittuale risulta quindi utile alternativa
alla pendolarità per molti allievi, ma non solo. Non
di rado , infatti, la scelta del Convitto è prioritaria a
quella dell’indirizzo scolastico. In questi casi,
sempre più numerosi, il servizio convittuale può
essere una risposta ai nuovi bisogni sociali che
emergono dai disagi e dalle problematiche che
investono l’istituto familiare.
OBIETTIVI EDUCATIVO-FORMATIVI
OBIETTIVI GENERALI
Promuovere lo sviluppo della personalità dei singoli
convittori e semiconvittori in seno ad una collettività
aperta;
OBIETTIVI PARTICOLAREGGIATI
Favorire un ambiente di serena ed educativa
convivenza e di benessere;
INDICAZIONI OPERATIVE
Diffusione contenuti del Regolamento di Convitto e
informazioni sulle funzioni e responsabilità del
Personale Educativo.
Mirare alla complementarità educativa con le
famiglie attraverso momenti istituzionalizzati.
Favorire una rassicurante ed adeguata attenzione
alla fase dell’accoglienza.
Favorire la comunicazione attraverso l’esatta
comprensione di linguaggi verbali e non (gestualità,
musica, teatro, cinema, TV, espressione artistica).
Valorizzare l’esperienza di socializzazione
attraverso le dinamiche di gruppo.
Esaltare ed accrescere le capacità cognitive dei
singoli convittori e semiconvittori.
Valorizzare il momento della formazione culturale
riservando idonei spazi alle attività di studio e alla
verifica delle metodologie di apprendimento.
Appositi momenti di confronto saranno destinati
durante gli incontri Educatori-Insegnanti per il buon
rendimento scolastico.
Saranno assicurati momenti di partecipazione attiva
delle famiglie durante il cammino didattico formativo
dei propri figli.
E’ prevista la partecipazione degli Educatori
alle Commissioni Tematiche d’Istituto.
Il Convitto, nel limite delle sue capacità, potrà
fornire soluzioni logistiche durante gli scambi
culturali studenteschi con altri Istituti
(Gemellaggi…).
L’ATTIVITA’ EDUCATIVA CONVITTUALE
L’attività educativa è volta: alla promozione del
processo di crescita umana, civile e culturale,
nonché di socializzazione degli allievi convittori e
semiconvittori.
I SOGGETTI DELL’ATTIVITA’ EDUCATIVA
L’Attività Educativa è affidata al Personale
Educativo.
Nell’ambito dell’area della “funzione docente” il
Personale Educativo partecipa al processo di
formazione e di educazione degli allievi convittori e
semiconvittori, in un quadro coordinato di rapporti e
di intese con i docenti delle classi da essi
frequentate godendo di autonomia culturale e
professionale propria della funzione educativa.
LE MODALITA’ DELL’ATTIVITA’ EDUCATIVA
I convittori e semiconvittori suddivisi in squadre
vengono affidati, seguendo il criterio della continuità
educativa, ad uno o più educatori che li assistono e
guidano in particolar modo nell’attività di studio,
diventando un riferimento preciso anche per le loro
famiglie.
Nei momenti in cui l’attività educativa si svolge a
tutto campo, gli spazi convittuali vengono suddivisi
in zone(4 o 5) e su ciascuna di esse è responsabile
un educatore.
L’attività educativa e la vita convittuale si basano su
un Regolamento interno approvato dagli OO.CC.
I MOMENTI DELL’ATTIVITA’ EDUCATIVA
L’attività educativa investe ogni momento della vita
convittuale.
La vita convittuale è scandita da un preciso orario
giornaliero e settimanale. La cura di sé, lo studio, la
formazione artistico culturale, il tempo libero, il
gioco, lo sport ed il riposo caratterizzano i vari
momenti del vivere convittuale. Al personale
educativo il compito di organizzarli al meglio anche
attraverso specifici progetti . (vedi. 8.8).
I LUOGHI DELL’ATTIVITA’ EDUCATIVA
Il Convitto è composto da :
capiente mensa con self-service e cucina;
ampie camere con posti letto e armadietti personali;
batterie di servizi igienici e docce;
Pagina 15
aule per lo studio con banchi e armadietti personali,
un’infermeria con personale specializzato;
una lavanderia con personale specializzato;
laboratori (pittura, fotografia, musica ed
informatica);
sale per le attività ricreative (ping-pong, biliardo,
calcetto, video ed audio);
cortili con campetti (calcetto, pallavolo e
pallacanestro).
I RAPPORTI CONVITTO – SCUOLA
E’ prevista la partecipazione degli Istitutori agli
Organi Collegiali.
I RAPPORTI CONVITTO - FAMIGLIA
Il Personale Educativo partecipa ai momenti
collettivi d’incontro scuola-famiglia.
LA FUNZIONE OBIETTIVO
Al Personale Educativo è riservata una “funzione
obiettivo” che si affianca a quelle previste al punto
5.7 per il Personale Docente.
Il Collegio degli Educatori affida a questa funzione i
seguenti incarichi:
• gestione e coordinamento del piano offerta
formativa – sezione convittuale
• interventi per gli studenti convittori e
semiconvittori
• coordinamento attività di cui al D.P.R.
567/96 sezione – convittuale
• raccordo convitto scuola per ciascuno dei
punti sopra elencati.
Nella Struttura Organizzativa questa figura viene
inserita nell’Area alunni, ma in realtà nel contesto
convittuale i suoi incarichi sono trasversali a tutte le
aree previste per i Docenti.
• Il Collegio degli Educatori individua nei
seguenti i requisiti che il Personale
Educativo deve possedere per poter
assumere gli incarichi di cui sopra:
personale educativo di ruolo
• partecipazione a corsi di formazione e
aggiornamento inerenti alla funzione
obiettivo
• precedenti esperienze in attività nell’ambito
della funzione obiettivo
• precedente esperienze nell’ambito del
coordinamento di attività educative
• anzianità di ruolo nel Convitto
• presentazione domanda contenente la
dichiarazione di disponibilità a permanere in
Convitto per l’intera durata dell’incarico
I PROGETTI AUTONOMIA
I Progetti autonomia di Convitto approvati dal
Collegio Educatori sono riportati al punto 6.2.1.
LINEE GUIDA DELL’ATTIVITA’ EDUCATIVA
AGGIUNTIVA
Nel primo Collegio Educatori di ogni anno
scolastico vengono individuati:
i Referenti o coordinatori di settore;
le ore previste per ciascun incarico;
le rispettive mansioni;
le scadenze per: - la nomina
la presentazione delle relazioni finali.
Sulla base di dette indicazioni il Dirigente
Scolastico, predispone il Piano attuativo e, dopo
l’approvazione del C.I., formalizza le nomine al
personale interessato.
L’AGGIORNAMENTO
Il Personale Educativo intende partecipare alle
occasioni di aggiornamento offerte dalla Scuola.
L’ACCOGLIENZA IN CONVITTO
Vedere punto 8.3.
REGOLAMENTO DI CONVITTO
(vedi allegato)
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11
I RAPPORTI CON LE REALTA' TERRITORIALI
La scuola si rivolge al territorio con modalità varie,
richiedendo formazione ed informazioni,
stipulando convenzioni ed offrendo servizi, quali
corsi rivolti a persone od organizzazioni , o la
possibilità di fruire di servizi presenti nella scuola.
CONVENZIONI
L’Istituto stipula una convenzione con la S.I.S.
(Scuola Interateneo di Specializzazione per la
formazione degli insegnanti della scuola
secondaria) al fine di ospitare dei tirocinanti
secondo un programma biennale di attività (primo
anno: tutoraggio; secondo anno: attività pratiche di
insegnamento).
PROGETTO COMPOST
Riguarda la sede di Caluso. E' promosso dalla Lega
Ambiente Piemonte e finanziato dalla Provincia di
Torino. Il progetto si pone l'obiettivo di coinvolgere
le scuole, gli insegnanti, gli studenti, le loro famiglie
ed i cittadini in una attività di ricerca intesa a
modificare i comportamenti individuali e collettivi.
Gli studenti sono coinvolti in:
iniziative di divulgazione ed educazione ambientale,
in collaborazione con gli insegnanti
attività pratiche di raccolta differenziata dei rifiuti
organici presso le mense scolastiche, di
compostaggio e di uso del compost prodotto.
Sede di Caluso
L'Istituto si presenta al territorio mediante una serie
di iniziative rivolte ai cittadini, sia attraverso la
formazione che attraverso la possibilità di utilizzare
strutture della scuola stessa. In particolare:
corso di educazione alimentare e al consumo
corso di informatica
corso di giardinaggio
apertura e possibilità di utilizzo dell'aula informatica
Sede di Chivasso
L’Istituto stipula con il Ministero della Pubblica
Istruzione una convenzione relativa allo stage delle
classi terze, consistente in una attività di tre
settimane presso aziende ricettive della Val
d’Aosta, Liguria, Piemonte. Il giudizio finale
rilasciato dagli albergatori rientra nei crediti
formativi.
Scarica

2 il corso di studi