“Modelli di pricing per il Ramo Cauzioni:
una proposta di lavoro"
Napoli, 30 Maggio 2013
Agenda
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Il rischio di credito
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Obiettivi
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Componenti del rischio di credito
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Rating e PD
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Analisi di portafoglio
Il pricing nell’esperienza degli istituti di credito
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L’esperienza bancaria
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Studio Unioncamere
Dal rating di controparte al pricing della garanzia

Una proposta
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Esempi

Prime evidenze e possibili sviluppi
Obiettivo - La determinazione dei tassi attivi
Obiettivi > sulla scorta di quanto avvenuto con B2 per il mercato bancario, proveremo a proporre una prima
proposta di modello di pricing valido per il mercato Cauzioni basato sull’analisi del rischio di credito
L’esperienza bancaria:
Alcune ricerche hanno messo in evidenza situazioni di mispricing per le banche italiane, spesso
sottostimando il rischio di credito e praticando tassi non congrui per la copertura delle componenti di costo:
• prestiti sottoprezzati rispetto al rischio > quest’area di business sarebbe quindi sostenuta dalle altre
• tassi indifferenziati tra prenditori > alcuni segmenti di clientela sarebbero penalizzati
Risultati: l’applicazione dei Modelli di analisi del rischio di credito permette di calibrare in maniera più precisa
il pricing delle operazioni soggette al rischio di credito
Pertanto i modelli di tassazione introdotti negli anni recenti hanno avuto le seguenti finalità:
DA
A
Numero elevato relazioni bancarie (pluriaffidamento)
Minor numero di relazioni “qualificate”
Valutazione poco trasparente imprese clienti
Sistema obiettivo di valutazione (rating)
Pricing soggettivo e poco correlato al rischio
Pricing più oggettivamente legato al rischio effettivo
Richiesta di garanzie sostitutive della valutazione
Corretta valorizzazione delle dell’impresa garanzie
Redazione del bilancio a fini fiscali/civilistici
Arricchimento del contenuto dell’informativa di bilancio
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Le componenti del rischio di credito
Al fine di calcolare la perdita attesa (expected loss > EL), per ogni posizione vengono quantificate tre
grandezze:
- la probabilità di insolvenza (default probability > PD)
- il tasso di perdita in caso di insolvenza (loss given default > LGD)
- l'esposizione attesa in caso di insolvenza (exposure at default > EAD)
EL = PD x EAD x LGD
Concentreremo l’attenzione sul primo dei tre elementi, la Probabilità di Fallimento
La calibrazione delle probabilità di default sulla base dei rating creditizi:
le probabilità di default sono associate ai rating assegnati da alcune note agenzie, quali Moody's, S&P,
Fitch o dalla banca stessa secondo diverse metodologie (si parla in tal caso di rating interni).
Le agenzie di rating hanno elaborato una scala di valori:
•le agenzie di rating forniscono le frequenze relative delle insolvenze inerenti alle obbligazioni; tali dati
storici sono organizzati in tabelle, suddivisi per classi di rating e per anno
•si assegna una probabilità di insolvenza positiva alla classe di rating migliore
•per esempio, alla classe AAA viene spesso assegnata una probabilità di default di due punti base
(dove 1 basis point = 0,01%)
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Calibrazione delle probabilità di default e matrici di transizione
Moody's: S&P / Fitch: Scala 1-10:
Descrizione:
PD % a 1 anno:
PD % a 5 anni:
0,1
Aaa
AAA
10
Eccellente
0,000 - 0,025
Aa1
AA+
9
Altissima
0,025 - 0,035
Aa2
AA
8
Ottima
0,035 - 0,045
Aa3
AA-
8-
Ottima
0,045 - 0,055
A1
A+
7+
Superiore
0,055 - 0,070
A2
A
7
Superiore
0,070 - 0,100
A3
A-
7-
Superiore
0,100 - 0,130
Baa1
BBB+
6+
Media
0,130 - 0,160
Baa2
BBB
6
Media
0,160 - 0,200
Baa3
BBB-
6-
Media
0,200 - 0,250
Ba1
BB+
5+
Medio-bassa
0,250 - 0,300
Ba2
BB
5
Medio-bassa
0,300 - 0,400
Ba3
BB-
5-
Medio-bassa
0,400 - 0,600
B1
B+
4+
Bassa
0,600 - 0,800
B2
B
4
Bassa
0,800 - 1,300
B3
B-
4-
Bassa
1,300 - 2,500
Caa1
CCC+
3+
Scarsa
2,500 - 4,500
Caa2
CCC+
3
Scarsa
4,500 - 7,000
Caa3
CCC-
3-
Scarsa
7,000 - 11,000
Ca
CC
2
Scarsissima
11,000 - 19,000
C
C
1
Pessima
19,000 - 35,000
-
D
0
(Pre)Default
oltre 35%
0,16 - 0,56
From/To
AAA
AA
A
BBB
BB
B
CCC/C
AAA
S&P rating migrations 1981 - 2006, global, NR corrected
AA
A
BBB
BB
B
91%
8%
0%
0%
0%
1%
91%
8%
1%
0%
0%
2%
91%
6%
0%
0%
0%
4%
90%
4%
0%
0%
0%
6%
84%
0%
0%
0%
0%
7%
0%
0%
0%
0%
1%
CCC/C
0%
0%
0%
1%
8%
83%
13%
D
0%
0%
0%
0%
1%
5%
55%
0,63 - 0,89
2,81 - 5,54
7,62 - 16,27
21,96 - 39,23
La bontà del modello di rating dipende da
quante società mantengono nel tempo il
giudizio attribuito originariamente, soprattutto
se il rating attribuito ai clienti è utilizzato per il
rilascio di crediti pluriennali
Scegliere una società che abbia ottenuto il
requisito ECAI (external credit assessment
institution) – soggetto ad approvazione delle
Banche Centrali - permette di dare credibilità
al modello utilizzato
5
0%
0%
0%
0%
1%
5%
30%
Analisi di portafoglio
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Analisi di portafoglio
L’utilizzo di modelli per la valutazione del rischio di credito permette di:
• attribuire un rating al portafoglio crediti
• stimare ex ante in via approssimata le possibili perdite attese in relazione all’esposizione in essere e alla
qualità (media ponderata) del rischio di controparte
Qualità del portafoglio: viene calcolata moltiplicando l’esposizione lorda di portafoglio per il rating di ogni
debitore/contraente
Perdita attesa: stimata moltiplicando la PD di ogni singolo contraente per l’esposizione in essere
Dunque – al lordo dei fattori di mitigazione quali controgaranzie/collaterali e valutazione della forma tecnica di
garanzia rilasciata – si può preliminarmente verificare l’ammontare dei premi di competenza necessari a
garantire nel MLT un conto tecnico positivo:
Esempio
•Esposizione lorda: €5mld
•Rating di portafoglio: A +
•PD: 0,50%
•Perdite attese lorde: €25m
•Perdite attese nette:
€25m*Esposizione rettificata (€4mld)*Esposizione al netto di controgaranzie (80%)= €16m
•Premi necessari a coprire le perdite attese:
€16m + provvigioni/imposte + costi amministrativi + remunerazione capitale + altri costi (p.e.: perdita inattesa,
ovvero la variabilità della perdita attesa, misurata mediante la deviazione standard)
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Agenda
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Il rischio di credito
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Obiettivi
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Componenti del rischio di credito
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Rating e PD
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Analisi di portafoglio
Il pricing nell’esperienza degli istituti di credito
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L’esperienza bancaria
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Studio Unioncamere
Dal rating di controparte al pricing della garanzia
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Una proposta
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Esempi
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Prime evidenze e possibili sviluppi
L’esperienza bancaria
Le Banche che operano all’interno di un approccio cd Advanced determinano le condizioni da applicare alla
clientela per gli affidamenti (pricing) sulla base delle seguenti determinanti:
• Costo del funding: prezzo applicato dal mercato all’istituto
• Costo del Rischio della controparte e del deal: tale misura è determinata dai parametri di rischio (PD,
LGD, EAD e maturity) e mira a coprire la perdita attesa (LLP) e la perdita inattesa (RWA)
• Altre componenti di costo (transfer risk, etc)
• Remunerazione del capitale
Esempio: qual è il tasso che remunera adeguatamente il prestito?
• Prestito ad un’impresa; EAD = 1€
• tasso di insolvenza atteso pari al 3%
• valore di LGD pari al 45%
• la percentuale di perdita attesa (PD x LGD) per ogni euro prestato è pertanto pari a 1,35%
• la perdita inattesa comporta un assorbimento di capitale per il 7% di ogni euro prestato
• Il costo del capitale di debito sia pari al 5%
• il costo del capitale azionario sia pari al 12%
• ad ogni euro di prestito è imputabile una quota di costi operativi pari allo 0,25%
Il tasso attivo è quantificabile nel seguente modo:
(0,05 x 0,93) + (0,12 x 0,07) + 0,0135 + 0,0025
ip = ------------------------------------------------------------------- = 7,19%
0,9865
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L’esperienza bancaria
Prestito concesso dalla banca di €100.000 con perdita potenziale di €80.000 perché il cliente ha
consegnato un libretto al portatore a garanzia pari a €20.000.L’impresa affidata ha un rating BLa probabilità di default è 4.06%
La perdita attesa è pari a:
ELR  PD  LGD  0,0406  0,80  3,248%
mentre il tasso di perdita attesa è pari a:
LR  PD  LGD  EAD  0,0406  0,80 100.000  3.248
Il prestito è in classe B. Secondo il metodo standard previsto dall’accordo di Basilea II questo implica un
coefficiente di ponderazione dell’affidamento del 100%.
Ciò significa che secondo il limite imposto:
X ( patrimonializzazione )
 8%
esposizion e  coeff di ponderazio ne
X  8%  100.000  100%  8.000
Il prestito deve essere pertanto configurato come segue: €8.000 Capitale Proprio della banca - €92.000
Capitale attinto dalla raccolta
Supponiamo:
3% (tasso di remunerazione del capitale di credito)
5% (tasso di remunerazione del capitale azionario)
Il rendimento dell’operazione per la banca (calcolo logico fondato sul montante) deve essere pari a
100.000(1  R p )  92.000(1  0,03)  8.000(1  0,05)  3248
R p  6,408%
Pricing di un’operazione di credito – Studio Unioncamere
Uno studio di Unioncamere (“Gli effetti di Basilea II - risultati della simulazione su un campione di imprese”) ci
aiuta a comprendere come possa essere differenziato in maniera più efficace il tasso applicato alla clientela
in relazione al merito di credito della stessa
Determinazione del pricing:
Si tratta di individuare lo spread da aggiungere al costo di raccolta (fissato, nella simulazione, al 3%) tale da
consentire una remunerazione del capitale a rischio da accantonare a vigilanza del 10% (RAROC obiettivo).
Calcolo dei costi dell’operazione:
• individuazione dei costi di capitale > con Basilea II: definiti sulla base della rischiosità della controparte in
funzione di Rating, LGD, esposizione, piano di rimborso e durata
• considerazione di altri eventuali costi operativi connessi all’ operazione ipotizzati allo 0,03% su base
mensile (1,55% su base quinquennale)
Parametri considerati nelle simulazioni:
• LGD = 45% (presenza di garanzie)
• prestito da rimborsare a scadenza (bullet) > EAD 100%
• durata: 5 anni
• importo dell’operazione: €1m
• redditività obiettivo per l’Istituto emittente: 10%
Sono state effettuate 4 tipologie di simulazione, sulla base dei seguenti fatturati:
•fatturato < 5 milioni di euro - fatturato = 10 milioni di euro - fatturato = 25 milioni di euro - fatturato = 50 milioni di euro
Pricing di un’operazione di credito – Studio Unioncamere
Sintesi dei risultati
Rating
Basilea I
Basilea II
Fatt < € 5 mln
Basilea II
Fatt = €10 mln
Basilea II
Fatt = €25 mln
Basilea II
Fatt = €50 mln
A- e sup
123 bp
41 bp
45 bp
50 bp
57 bp
BBB+
131 bp
53 bp
57 bp
64 bp
72 bp
BBB
142 bp
69 bp
73 bp
81 bp
91 bp
BBB-
161 bp
104 bp
107 bp
119 bp
134 bp
BB+
189 bp
148 bp
155 bp
172 bp
194 bp
BB
237 bp
228 bp
238 bp
264 bp
297 bp
BB-
298 bp
325 bp
349 bp
388 bp
438 bp
B+
384 bp
488 bp
516 bp
576 bp
651 bp
Pricing di un’operazione di credito – Studio Unioncamere
Distribuzione delle imprese
dell’universo Italia
Rating
Basilea
I
Basilea II
Fatt.< 5 mln €
Basilea II
Fatt. =10 mln €
A- e sup
123 bp
41 bp
45 bp
BBB+
131 bp
53 bp
57 bp
142 bp
69 bp
73 bp
BBB-
161 bp
104 bp
107 bp
BB+
189 bp
148 bp
155 bp
BB
237 bp
228 bp
238 bp
BB-
298 bp
325 bp
349 bp
1,20%
B+
384 bp
488 bp
516 bp
0,70%
BBB
B
BCCC
(in giallo è rappresentata la
distribuzione per classi di rating)
4,00%
13,60%
17,50%
25,80%
20,50%
2,10%
4,50%
10,20%
Fatt. < 5 mln €
Fatt. 10 mln €
Fatt. 25 mln €
Fatt. 50 mln €
Agenda
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Il rischio di credito

Obiettivi

Componenti del rischio di credito

Rating e PD

Analisi di portafoglio
Il pricing nell’esperienza degli istituti di credito

L’esperienza bancaria

Studio Unioncamere
Dal rating di controparte al pricing della garanzia

Una proposta

Esempi
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Prime evidenze e possibili sviluppi
Il mercato Cauzioni – dal rating al pricing
Elementi per un modello di pricing – una prima proposta – gli elementi basici:
•importo garanzia
•merito di credito del cliente: al rating di controparte è associata una probabilità di fallimento dell’impresa PD
•durata garanzia (maturity): la durata dell’impegno fidejussorio è determinante per valutare il rischio di default
della controparte, che cresce esponenzialmente all’aumentare del periodo di garanzia
•tipologia rischio: l’esposizione attesa al momento del possibile evento fallimentare (es. SAL o linea di credito
revolving) e la redditività per tipologia di prodotto influenzano l’EAD, come la forma tecnica per gli istituti di credito
•forme di controgaranzia e mitigazione del rischio: eventuali collaterali e controgaranzie diminuiscono
l’ammontare della perdita attesa in caso di default LGD
•costo del denaro: è la base di partenza per la definizione del tasso tecnico; quali basi si prendano Euribor a 6m
o alternativamente rendimento dei BOT a 6m/1a
•altre componenti di costo: costi interni/amministrativi, costi provvigionali di acquisizione
•remunerazione capitale: la remunerazione del capitale di rischio ed eventualmente di debito viene determinata
internamente dai modelli di ogni singola Compagnia
•ulteriori elementi: wording di garanzia più o meno tutelante – pagamento del premio anticipato per il periodo
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Il mercato Cauzioni – dal rating al pricing
Nei 2 esempi abbiamo:
•concentrato l’attenzione sull’elemento del merito di credito del cliente, cui è associata una probabilità di
fallimento dell’impresa PD
•mantenuto in tutti i casi invariato l’ammontare della garanzia (pari ad €100.000)
•ipotizzato la durata garanzia annuale nel primo caso e quinquiennale nel secondo esempio
•supposto che la tipologia rischio sia PP.DD. doganale nel primo caso e definitiva AAPP nel secondo (con
rispettive EAD)
•immaginato stabili le forme di mitigazione del rischio (controgaranzia rispettivamente del 60% e del 50% nei
due esempi)
•previsto in tutti i casi il costo del denaro pari a valori in linea con il mercato attuale, intorno allo 0,50%
•per semplicità, assunto fisse le altre componenti di costo, pari allo 0,20%
•ignorato il peso di altre variabili quali la remunerazione capitale, il valore della perdita inattesa, la possibile
differenza data da wording di garanzia più o meno tutelanti e la previsione del pagamento del premio in unica
soluzione o rateizzato con quietanze annuali
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Esempio 1 – Rischio annuale
•Durata garanzia: annuale
•Tipo Rischio: doganale Pagamento Periodico Differito
•Controgaranzie Reali + Personali per il 60% dell'ammontare della garanzia
•Tasso di Riferimento: Euribor/ Bot 6m
Tasso imp
Premio netto imp
Tasso imp
Premio netto imp
Contraente Importo Garanzia
Rating
PD
EAD
LGD
Irf
Costi operativi
Ditta Alfa
0,71%
712,83
8/AA
0,04%
80%
40%
0,5%
0,20%
Contraente Importo Garanzia
Rating
PD
EAD
LGD
Irf
Costi operativi
Ditta Beta
0,76%
760,95
6/BBB
0,19%
80%
40%
0,5%
0,20%
Rating
PD
EAD
LGD
Irf
Costi operativi
4/B
0,82%
80%
40%
0,5%
0,20%
100.000
100.000
Contraente Importo Garanzia
Tasso imp
Premio netto imp
Ditta Gamma
0,96%
963,06
100.000
Altre voci (esempi):
RORAC
Wording di garanzia
Aliquota provv.
Piano Pagamenti
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Esempio 2 – Rischio pluriennale
•Durata garanzia: quinquiennale
•Tipo Rischio: definitiva AAPP
•Controgaranzie Reali + Personali per il 50% dell'ammontare della garanzia
•Tasso di Riferimento: Euribor/ Bot 6m
Tasso imp
Premio netto imp
Tasso imp
Premio netto imp
Contraente Importo Garanzia
Rating
PD
EAD
LGD
Irf
Costi operativi
Ditta Alfa
0,78%
783,05
8/AA
0,55%
30%
50%
0,5%
0,20%
Contraente Importo Garanzia
Rating
PD
EAD
LGD
Irf
Costi operativi
Ditta Beta
1,17%
1.171,17
6/BBB
3,12%
30%
50%
0,5%
0,20%
Rating
PD
EAD
LGD
Irf
Costi operativi
4/B
22,00%
30%
50%
0,5%
0,20%
100.000
100.000
Contraente Importo Garanzia
Tasso imp
Premio netto imp
Ditta Gamma
4,02%
4.024,72
100.000
Altre voci (esempi):
RORAC
Wording di garanzia
Aliquota provv.
Piano Pagamenti
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Prime evidenze empiriche e possibili sviluppi
Seguito analisi dei risultati derivanti dall’utilizzo di un modello di pricing, una Compagnia potrà sin da subito:
•migliorare la capacità allocativa del credito, stabilizzando i risultati e permettendo di far prontamente fronte
a situazioni di difficoltà
•aumentare la propria competitività in alcuni segmento di mercato, intesi come clienti di un certo standing
creditizio e/o come tipologie di garanzia (in ragione per esempio della durata e della redditività storica)
•decidere di NON rilasciare determinate fidejussioni (es.: di lunga durata) per clienti dal basso merito di
credito
•proporre tassazioni derogatorie per clienti cd “globali”, sapendo che il margine negativo dovrà essere
compensato da tassazioni meno competitive su un’altra parte del portafoglio
•ragionare sulla definizione puntuale degli altri elementi che compongono il pricing, ed in primo luogo sul
calcolo di EAD, LGD e perdita inattesa al fine di ottenere un più accurato tool di quotazione
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Analisi di bilancio - Concordato Cauzione Credito