UNIVERSITAS STUDIORUM INSUBRIAE
FACOLTA’ DI SCIENZE MATEMATICHE
FISICHE E NATURALI DI COMO
ANNO ACCADEMICO 2006-2007
1
INDICE GENERALE
Presentazione
Pag.
7
1. Organizzazione della Facoltà
8
2. Calendario delle attività didattiche
8
2.1 Calendario delle lezioni
8
2.2 Calendario degli esami
8
3. Servizi della Facoltà
8
3.1 Segreteria studenti
8
3.2 Ufficio di Presidenza
9
3.3 Biblioteca
9
4. Settore Orientamento – C.A.O.S.P.
9
4.1 Colloqui individuali di orientamento
10
4.2 Servizio di Counselling psicologico
11
4.3 Collaborazioni studentesche
12
4.4 Sportello Stage
14
5. Programma Socrates/Erasmus
14
6. Tirocinio-Stage
16
7. C.U.S. Varese-Como – Centro Universitario Sportivo
16
8. I.S.U. Istituto per il diritto allo studio
17
9. Il Servizio disabili di Ateneo
17
10. La carta servizi dell’Ateneo:Uscard.it
18
2
Notizie generali
Pag.
20
Corso di Laurea in Chimica e Chimica industriale
1. Manifesto degli studi
23
2. Programma dei corsi
34
3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico
53
4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico
55
Corso di Laurea in Fisica
1. Manifesto degli studi
56
2. Programma dei corsi
62
3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico
82
4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico
83
Corso di Laurea in Matematica
1. Manifesto degli studi
84
2. Programma dei corsi
91
3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico
111
4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico
112
Corso di Laurea in Scienze Ambientali
1. Manifesto degli studi
113
2. Programma dei corsi
121
3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico
133
4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico
134
3
Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione
1. Manifesto degli studi
Peg. 135
2. Programma dei corsi
143
3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico
166
4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico
167
Corso di Laurea in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali
1. Manifesto degli studi
169
2. Programma dei corsi
176
3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico
215
4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico
216
Corso di Laurea in Scienze Chimiche (3o anno)
2. Programma dei corsi
218
3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico
226
4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico
227
Corso di Laurea in Chimica Industriale Gestionale e Tessile (3o anno)
2. Programma dei corsi
228
3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico
232
4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico
232
Corso di Laurea in Scienze Ambientali (3o anno)
2. Programma dei corsi
233
3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico
239
4
4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico
239
Corso di Laurea in Valutazione e Controllo Ambientale (3o anno)
2. Programma dei corsi
240
3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico
244
4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico
244
Laurea Specialistica in Scienze Chimiche
1. Manifesto degli studi
245
2. Programma dei corsi
249
3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico
260
4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico
261
Laurea Specialistica in Fisica
1. Manifesto degli studi
262
2. Programma dei corsi
269
3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico
302
4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico
303
Laurea Specialistica in Matematica
1. Manifesto degli studi
306
2. Programma dei corsi
315
3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico
323
4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico
324
5
Laurea Specialistica in Scienze Ambientali
1. Manifesto degli studi
Pag. 325
2. Programma dei corsi
332
3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico
346
4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico
347
Laurea Specialistica in Chimica Industriale
1. Manifesto degli studi
348
2. Programma dei corsi
352
3. Elenco dei programmi in ordine alfabetico
356
4. Elenco dei docenti in ordine alfabetico
356
Master Universitario di I livello in Conservazione e Valorizzazione
del Patrimonio Culturale Locale
6
358
PRESENTAZIONE
La Facoltà di Scienze MM.FF.NN attivata, contestualmente all’Università dell’Insubria,
nell’anno accademico 1998/1999, comprende attualmente, nell’ambito della riforma
universitaria, sei Corsi di Laurea Triennale:
1) Chimica e Chimica Industriale (1o e 2o anno)
2) Fisica;
3) Matematica;
4) Scienze Ambientali (1o e 2o anno)
5) Scienze e Tecnologie dell’informazione;
6) Scienze dei Beni e delle Attività Culturali.
Quattro Corsi di Laurea ad esaurimento ( 3oanno):
1) Scienze Chimiche;
2) Chimica Industriale Gestionale e Tessile;
3) Scienze Ambientali;
4) Valutazione e Controllo Ambientale.
Cinque Corsi di Laurea Specialistica:
1) Scienze Chimiche;
2) Fisica;
3) Matematica;
4) Scienze Ambientali;
5) Chimica Industriale.
Nell’anno accademico 2005/2006 è stato inoltre attivato il Master Universitario di
1olivello in “Conservazione e Valorizzazione del Patrimonio Culturale locale” di cui si
prevede lo svolgimento anche nell’anno accademico 2006/2007.
Le dimensioni contenute, la pluralità culturale, l’attenzione alla didattica ed alla ricerca,
sia sperimentale sia teorica, il coinvolgimento degli studenti, le facili relazioni con i
docenti, la libera interazione tra le diverse aree disciplinari e l’apertura internazionale,
facilitata dalla localizzazione territoriale in un’area di frontiera, sono i tangibili vantaggi
offerti dalla nostra Facoltà e dell’Università dell’Insubria tutta.
In questo ambiente lo studente può predisporre il suo profilo specialistico a confronto con
i colleghi e con l’aiuto dei docenti, e gli sono aperte carriere professionali nell’industria
primaria, negli ambiti pubblici e nelle istituzioni accademiche e di ricerca in un contesto
territoriale lombardo, ricco di offerte di lavoro interessanti.
L’obiettivo è quello di crescere in qualità, sia nella didattica che nella ricerca,
controllando le dimensioni per non deteriorare un buon rapporto tra studenti e docenti.
Il Preside
Aldo Gamba
7
1. ORGANIZZAZIONE DELLA FACOLTÀ
L’organo di governo della Facoltà è il Consiglio di Facoltà, del quale fanno parte i
professori di prima fascia, i professori di seconda fascia, i ricercatori ed i rappresentanti
degli studenti.
Il Consiglio di Facoltà è competente per le questioni didattiche, secondo il parere dei
Consigli di Coordinamento Didattico.
I rappresentanti degli studenti in Consiglio di Facoltà
Restano in carica per un biennio, sono al massimo cinque (il numero è proporzionale ai
partecipanti al voto) e vengono eletti dagli studenti della Facoltà; partecipano al
Consiglio di Facoltà per le questioni di interesse degli studenti.
2. CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE
2.1 Calendario delle lezioni
Le lezioni si svolgono, per tutti gli anni di corso, in due semestri:
Primo Semestre: dal 02/10/2006 al 26/01/2007
Secondo Semestre: dal 05/03/2007 al 15/06/2007
2.2 Calendario degli esami
Appelli di esame
Appelli ordinari
Vengono effettuati nei periodi in cui è sospeso lo svolgimento delle lezioni, ovvero
nell’intervallo fra i due semestri, e al termine del secondo semestre sino all’inizio del
successivo anno accademico.
Vengono fissati dal docente con adeguato anticipo.
Appelli straordinari
Nei periodi in cui si svolgono le lezioni possono essere effettuati appelli straordinari, a
discrezione del docente, su richiesta degli studenti.
3. SERVIZI DELLA FACOLTÀ
3.1 Segreteria studenti
Viale Masia n.27 – tel. 031. 3383201/2/3 fax 031. 3383209
E-mail: [email protected]
La segreteria è aperta agli studenti:
Lunedì, martedì, giovedì e venerdì, dalle h. 9.30 alle h. 12.00
8
Mercoledì dalle h. 14.00 alle h. 16.00
Ufficio Tasse
tel.031/3383227
fax 031.3383228
3.2 Ufficio di Presidenza
Orario di apertura:
Dal lunedì al venerdì dalle h. 11.00 alle h. 12.00 e dalle h. 14.00 alle h. 16.00
Tel. 031. 2386001/2/3/4 - fax: 031. 2386009
E-mail: [email protected]
3.3 Biblioteca
Via Valleggio, 11- tel. 031. 2389560
e-mail: [email protected]
fax: 031. 2389569
La biblioteca è aperta agli studenti:
Sala 1:
Lunedì-Venerdì dalle h.9.00 alle h.18.30
Sala 2:
Lunedì-Venerdì dalle h.9.00 alle h.19.00
Sala 3:
Lunedì-Venerdì dalle h.9.00 alle h.12.00 e dalle h.14.00 alle h.16.00
4.SETTORE ORIENTAMENTO - C.A.O.S.P.
Sezione di Como
Viale Masia, n. 27 – 22100 Como
tel. 031.3383216
tel. 031.3383215 (Sportello Stage)
fax 031.3383229
e-mail: [email protected]
Orari di apertura
lunedì
martedì
mercoledì
giovedì
venerdì
sportello
10.00 – 12.00
10.00 – 12.00
14.00 – 16.00
10.00 – 12.00
10.00 – 12.00
solo su appuntamento
9.00 – 10.00 14.00 – 16.00
9.00 – 10.00 14.00 – 16.00
9.00 – 12.00
9.00 – 10.00 14.00 – 16.00
9.00 – 10.00 12.00 – 14.00
Il Settore Orientamento dell’Università degli Studi dell'Insubria coordina i servizi offerti
dall’Ateneo agli studenti, nelle varie fasi del percorso formativo.
L’orientamento pre-universitario offre un sostegno nella fase di passaggio dalla scuola
superiore all’Università: presso lo Sportello Orientamento e sul sito web alla sezione
‘Orientamento’ è possibile reperire informazioni sull’offerta formativa, sui servizi e le
9
opportunità per gli studenti, sulle iniziative in programma (tra le altre ricordiamo: la
manifestazione di Università aperta Insubriae Open Day, programmata a cadenza annuale
in primavera, la partecipazione ai Saloni dello studente organizzati a livello locale dagli
Istituti superiori e dai Centri Informagiovani/Informalavoro).
L’orientamento intra-universitario comprende una serie di attività di supporto, durante il
corso degli studi universitari, per:
aumentare l’efficacia del percorso formativo
ridurre gli abbandoni e l’eccessivo prolungamento degli studi
offrire agli studenti l’opportunità di svolgere attività retribuite di collaborazione ai
servizi universitari (per un massimo di 150 ore per anno accademico, con un
compenso orario di €. 8,00)
Sono servizi di orientamento intra-universitario il tutorato e il counselling psicologico.
L’orientamento post-universitario facilita il passaggio dall’Università al mondo del
lavoro. Si segnalano in particolare:
la possibilità per studenti e neolaureati di effettuare tirocini formativi e di
orientamento presso aziende, enti pubblici, studi professionali;
il supporto e l’assistenza ai neolaureati per un inserimento mirato nel mondo del
lavoro attraverso l’adesione ad una banca dati personalizzata consultabile
gratuitamente da tutte le aziende e gli enti interessati, collegata con il sistema
nazionale di inserimento professionale.
4.1 Colloqui individuali di orientamento
Lo scopo principale dell’Orientamento è quello di supportare la persona nelle fasi di
transizione della propria carriera scolastica e professionale, facilitandone i processi di scelta.
In linea con questo assunto il Settore Orientamento dell’Università degli Studi dell’Insubria
ha attivato e promosso un servizio trasversale all’attività didattica, costituito da colloqui
individuali di orientamento.
Tale servizio persegue un triplice scopo: aiutare le persone ad analizzare le proprie
motivazioni, attitudini ed interessi per individuare il percorso formativo/lavorativo più
coerente alle proprie aspettative; verificare il proprio progetto personal-professionale;
prepararsi all’ingresso nel mondo del lavoro attraverso la realizzazione degli strumenti
necessari e l’apprendimento di metodologie di ricerca attiva del lavoro.
Il servizio permette quindi di ridurre il “disorientamento” e lo smarrimento legato al non
sapere “cosa fare”, “come fare”, “come essere” in vista di un obiettivo presente e di progetto
futuro, potenziando le capacità decisionali relative alla scelta e contribuendo a sviluppare un
atteggiamento di protagonismo attivo nei confronti del proprio percorso formativo e
professionale.
•
•
10
Colloqui di orientamento pre-universitario: rivolto a persone neodiplomate o
interessate ad iscriversi all’Università che richiedono supporto nell’individuazione
del proprio percorso di studi;
Colloqui di orientamento intra-universitario: rivolto agli studenti iscritti ad un
corso di laurea che chiedono di essere accompagnati nell’individuazione di un
percorso formativo alternativo a quello iniziato;
•
Colloqui di orientamento post-universitario: rivolto a laureandi e laureati che
necessitano di un aiuto nella valutazione della possibilità di continuare il proprio
percorso di studi (in particolare al termine della laurea di I livello) o inserirsi nel
mondo del lavoro individuando il ruolo professionale e i settori lavorativi di
interesse. Spesso l’intervento si realizza attraverso una consulenza sulle modalità
di realizzazione degli strumenti necessari all’ingresso nel mondo lavorativo (es.
Curriculum vitae) e sulle metodologie di ricerca attiva del lavoro.
Durata
Il numero di colloqui che la persona affronterà non è definito a priori ma viene concordato
durante il primo colloquio sulla base dei contenuti della richiesta.
Generalmente per ogni persona vengono realizzati due colloqui di 2 ore ciascuno.
Metodologia
I colloqui sono realizzati seguendo una modalità non direttiva che favorisca l’assunzione di
responsabilità in merito al proprio progetto professionale e che permetta l’attivazione di
risorse personali per lo sviluppo di capacità decisionali autonome.
Per ogni tipologia di percorso è previsto l’utilizzo di strumenti specifici che facilitino
l’emergere dei contenuti orientativi e che accompagnino l’utente nel proprio percorso di
auto-consapevolezza.
4.2 Servizio di Counselling psicologico
Psicologia clinica – Dipartimento di Medicina e Sanità Pubblica
Responsabile del servizio: prof. Giorgio Bellotti
Cos’è
È uno strumento che facilita lo sviluppo delle risorse personali, migliorando la conoscenza
di sé.
È un servizio di ascolto, di supporto e di consulenza per gli studenti che si trovano in
difficoltà durante il percorso di studi.
A chi si rivolge
Il Servizio si rivolge agli studenti dell’Università degli Studi dell’Insubria che presentano
difficoltà quali:
incertezze nelle scelte da effettuare
difficoltà di apprendimento nello studio e rispetto all’esame (ansia da esame)
blocchi di carattere emotivo ed empasses che influenzano il corso degli studi
disagi personali
Obiettivi
Creare uno spazio psicologico di ascolto e di chiarificazione per effettuare scelte
consapevoli.
Individuare strategie idonee a fronteggiare e gestire disagi personali e difficoltà nel corso
dell’esperienza universitaria.
Promuovere e rinforzare le capacità autonome dello studente per evitare il rallentamento o
l’abbandono del corso di studi.
11
Modalità di intervento
La consultazione si effettua attraverso un ciclo di colloqui individuali con un modello
d’intervento che privilegia tempi di breve o medio termine, centrato sull’individuazione,
elaborazione e superamento del problema focale.
Il servizio dispone di psicologi esperti in counselling con particolari competenze nella
gestione della relazione d’aiuto.
Possono essere utilizzati test per rinforzare autonomia e consapevolezza.
A tutti gli studenti è garantita la massima riservatezza.
Riferimenti utili
Tutti gli studenti dell’Università degli Studi dell’Insubria possono accedere prenotando il
colloquio tramite:
contatto telefonico chiamando dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, il
numero 0332/217340
per posta elettronica inviando un messaggio con il proprio nome e la richiesta di
consultazione a [email protected]
Il primo colloquio è gratuito; per i successivi è necessario il pagamento di un ticket di 10
euro a colloquio.
Sedi del servizio:
Varese, via O. Rossi 9
Como, viale Masia 27
4.3 Collaborazioni Studentesche
DISPOSIZIONE
GENERALE
REQUISITI
NECESSARI
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Le collaborazioni studentesche sono disciplinate da apposito
regolamento nel rispetto dei principi e criteri enunciati negli
artt.4 e 13 della Legge 390/91 e nelle altre norme vigenti.
Non possono avere come oggetto attività connesse alla
docenza, allo svolgimento degli esami, nonché comportare
l’assunzione di responsabilità amministrative.
I requisiti necessari per la partecipazione alle procedure di
selezione sono i seguenti:
a)
essere iscritti a corso di Laurea, di Diploma
universitario, di Laurea di primo livello o di Laurea
Specialistica dell’Università degli Studi dell’Insubria non
oltre il primo anno fuori corso;
b)
avere superato almeno i 2/5 degli esami di profitto,
valutati in annualità o in crediti, previsti dal piano di studio
prescelto con riferimento all’anno di iscrizione.
REQUISITI
EVENTUALI
PROCEDURA PER
L’ISCRIZIONE
LUOGO E DURATA
I responsabili delle strutture presso cui lo studente è tenuto a
prestare il servizio di collaborazione hanno la facoltà di
richiedere ulteriori requisiti in aggiunta a quelli generali
elencati al paragrafo precedente.
La verifica in merito al possesso di requisiti aggiuntivi sarà
effettuata d’ufficio, sulla base dei dati presenti nella Banca Dati
delle Segreterie Studenti (es.Facoltà/corso di laurea di
appartenenza, anno di corso, esami sostenuti).
La verifica in merito al possesso di requisiti non accertabili
d’ufficio, quali ad esempio la conoscenza di una lingua
straniera o dei sistemi operativi informatici, consiste in un
colloquio preliminare da parte di una Commissione presieduta
dal Responsabile della struttura cui partecipa, ove possibile, un
rappresentante degli studenti nel Consiglio di Facoltà o nel
Consiglio di Amministrazione, a seconda della struttura
interessata.
Qualora la valutazione del candidato dovesse risultare negativa,
alla struttura richiedente potrà essere assegnato altro studente
selezionato dall’albo generale dei part-time nel rispetto
dell’ordine di graduatoria, previa segnalazione motivata al
competente Ufficio.Lo studente escluso rimarrà in graduatoria
per i successivi incarichi.
Per partecipare alle collaborazioni studentesche gli studenti
devono iscriversi all’Albo Generale degli studenti part-time
tramite i terminali Self-Service o collegandosi al sito
www.uninsubria.it (Servizi WEB Segreteria Studenti), dopo
aver dichiarato la condizione reddituale.
Le iscrizioni sono aperte dal 1o ottobre sino al sessantunesimo
giorno precedente l’inizio dell’anno accademico successivo.
L’iscrizione resta valida sino al termine dell’anno accademico.
A garanzia dell’imparzialità e della trasparenza del
procedimento,l’Ufficio Orientamento pubblica mensilmente
all’Albo Rettorale nella sede di Varese e nella sede di Como la
graduatoria generale dei collaboratori part-time aggiornata alle
ultime iscrizioni.
Gli studenti svolgeranno di norma la collaborazione presso la
sede di afferenza, fatte salve motivate esigenze delle strutture
che saranno espressamente indicate all’atto della richiesta.
L’impegno dello studente nell’espletamento degli incarichi
assegnati non può essere superiore a 150 ore, né di durata
inferiore alle 50 ore per ogni anno accademico.
La collaborazione deve obbligatoriamente concludersi entro 6
mesi dalla data di sottoscrizione dell’atto di impegno (ferme
restando le cause di cessazione del rapporto indicate al
paragrafo successivo).
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CORRISPETTIVO
CESSAZIONE DEL
RAPPORTO
INFORMAZIONI
Il corrispettivo orario è determinato in € 8,00.
Le eventuali variazioni nel predetto importo debbono essere
deliberate anteriormente alla data di apertura delle iscrizioni
all’albo generale degli studenti part-time dal Consiglio di
Amministrazione. Il corrispettivo è esente dalle imposte sul
reddito ai sensi dell’art.13 comma 2odella Legge 390/1991.
Il rapporto di collaborazione si risolve ipso iure con
l’espletamento dell’attività da parte dello studente.
Il rapporto si risolve con la cessazione dell’iscrizione dello
studente all’Università degli Studi dell’Insubria; nel caso di
conseguimento del titolo finale degli studi o al 31/12
successivo purchè lo studente risulti regolarmente iscritto.
Per impedimento sopravvenuto o per giustificato motivo lo
studente può chiedere di essere esonerato definitivamente dalla
collaborazione, con conseguente cessazione del rapporto ad
ogni effetto.
Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio – sez.Como
Viale Masia,27 – 22100 Como
Tel.031-3383216 – fax 031 – 3383219
e-mail:[email protected]
4.4 Sportello Stage
Lo Stage è
o
una opportunità, perché consente allo studente e al neolaureato (entro
diciotto mesi dal conseguimento del titolo) di sperimentare le modalità
concrete di svolgimento di una attività professionale, con la possibilità, per
gli studenti, di riconoscimento crediti formativi;
o una formazione alla professione, perché favorisce esperienze vantaggiose ai
fini dell’inserimento nel mondo del lavoro, arricchendo i requisiti curriculari;
o un orientamento al mercato del lavoro, perché consente a studenti e
neolaureati di conoscere in concreto una determinata professione e i requisiti
ulteriori, rispetto alla preparazione teorica, necessari per intraprenderla.
Lo Sportello Stage è a disposizione degli studenti, come pure di aziende ed enti che
desiderano attivare un tirocinio, per fornire le informazioni utili ed adempiere alle formalità
necessarie.
Per una più dettagliata descrizione delle attività di orientamento consultare il sito web di
Ateneo www.uninsubria.it, alla sezione Orientamento.
5. PROGRAMMA SOCRATES/ERASMUS
Cos’è il Programma Socrates/Erasmus?
Si tratta di un programma integrato della Comunità Europea, destinato a fornire un supporto
alle Università, agli studenti e al personale accademico al fine di intensificare la mobilità e
la cooperazione nell’istruzione in tutta la Comunità. Agli studenti iscritti presso
un’Università di uno Stato membro della Comunità Europea, il programma ERASMUS
offre la possibilità di trascorrere un periodo di studio significativo (da 3 mesi a un anno
14
accademico) in un altro Stato Membro e di ricevere il pieno riconoscimento di tale periodo
come parete integrante del corso di studio globale: infatti condizione essenziale per
l’assegnazione delle borse di studio ERASMUS è che il periodo di studi e gli esami
sostenuti all’estero siano pienamente riconosciuti nel paese di origine.
I vantaggi degli studi all’estero sono numerosi: una profonda conoscenza delle lingue
straniere, un contatto diretto con la cultura del paese ospitante, una maggiore fiducia in se
stessi e molti nuovi amici. Ma i vantaggi non si calcolano solo in termini linguistici e
culturali. ERASMUS offre infatti ai diplomati che hanno trascorso all’estero un periodo di
studio riconosciuto, numerose possibilità professionali.
I datori di lavoro di lavoro sono sempre più sensibili alle capacità e alle competenze
derivanti da esperienze di questo tipo. Essi desiderano, infatti, trarre il massimo beneficio
dal mercato unico del 1992, in quanto il campo naturale di attività non si limita al singolo
Stato membro, ma si estende all’intera Comunità. Con il programma ERASMUS la
Comunità Europea si è proposta, nella sua prima fase triennale di attuazione, di far sì che il
10% degli studenti universitari europei potesse inserire nel proprio curriculum un periodo di
studi all’estero. Nel quadro del programma ERASMUS vengono erogate, direttamente a
favore degli studenti, borse di studio destinati a coprire i costi della mobilità (viaggio,
preparazione linguistica, alloggio) cioè le spese aggiuntive che il singolo studente deve
affrontare per soggiornare in una sede diversa da quella in cui è iscritto.
Come si partecipa al programma ERASMUS
Delegato di Facoltà per l’Orientamento: Prof.Vincenzo Benza
Ogni anno l’Università dell’Insubria espone a cura dell’Ufficio Affari Internazionali il
bando che segnala, di volta in volta, agli studenti interessati le modalità per la partecipazione
alla selezione.
Lo studente dovrà presentare nei termini indicati dal bando la domanda corredata
dall’indicazione della carriera scolastica percorsa. In linea di massima è opportuno che
partecipino al programma Erasmus studenti iscritti almeno al terzo anno. Lo studente dovrà
scegliere a quale area di studio è interessato e all’interno della stessa, in quale Università
(con un massimo di tre scelte) vorrebbe essere ospitato.
La domanda dovrà essere presentata all’Ufficio Affari Internazionali.
Alla domanda dovrà essere allegato il certificato degli esami (con i voti) superati, un
curriculum vitae ed il prospetto relativo al piano di studi che si intende seguire all’estero:
dovranno perciò essere indicati i corsi che si intendo frequentare, ricordando che potranno
essere frequentati corsi non equivalenti agli insegnamenti obbligatori comuni a tutti gli
indirizzi previsti.
La Commissione ERASMUS di Facoltà, a seguito di un colloquio, predispone la graduatoria
degli idonei ad usufruire della borsa di studio e invita gli studenti prescelti ad accettare per
iscritto la borsa in questione.
La verifica della regolarità della scelta degli insegnamenti da seguire all’estero, nonché della
successiva convalida, è a carico della Commissione Erasmus di Facoltà, con la quale lo
studente è invitato a prendere contatto.
15
Condizioni per l’assegnazione delle borse ERASMUS agli studenti
L’ammissibilità alle borse ERASMUS è subordinata alle seguenti condizioni:
1)
Il periodo di studio all’estero deve essere compreso tra tre e dodici mesi e deve
svolgersi presso un’Università di uno Stato membro della Comunità Europea;
2)
Gli studenti devono ricevere un riconoscimento formale scritto, generalmente da parte
dell’Università di origine, per il periodo di studi svolto all’estero;
3)
Gli studenti dovranno essere esonerati dal pagamento delle tasse scolastiche presso
l’Università ospitante.
Ufficio Relazioni Internazionali dell’Ateneo
Via Ravasi, 2 Varese
E-mail: [email protected]
Responsabile dell’ufficio: Federico Raos
Lucia Cortese tel. +39.0332.219340
Luca Gallo tel. +39. 0332. 219341
6.TIROCINIO-STAGE
La Facoltà organizza tirocini formativi e di orientamento, nell’ambito dei corsi di studio,
con aziende, enti ed associazioni per laureandi e laureati. Il tirocinio fornisce una esperienza
formativa di lavoro e può essere finalizzato alla preparazione della tesi di laurea. Il rapporto
di stage è regolato da apposita convenzione.
7. C.U.S. VARESE-COMO - Centro Universitario Sportivo
Delegato del Rettore per l’attività sportiva degli studenti di Como – Prof.Andrea Pozzi
Le possibilità che riserva il CUS Varese-Como agli studenti tesserati sono le seguenti:
- Convenzioni
I tesserati CUS possono usufruire di una serie sempre più ampia e numerosa di convenzioni
riservate presso esercizi commerciali delle città e delle rispettive province. Particolarmente
convenienti sono le convenzioni stipulate con enti per la pratica dello sport a tutti i livelli.
- Sport amatoriale
Corsi di avviamento allo sport (ad es. basket, tennis, aerobica, pallavolo, kendo, canottaggio,
vela ecc…), tenuti da istruttori qualificati e con un livello tecnico pensato per la
partecipazione di tutti coloro che lo desiderino, quindi adatti sia a persone già praticanti sia
ad atleti alle prime armi.
Partecipazioni di squadre a campionati federali e non (es. pallavolo femminile con squadra
in terza divisione, pallacanestro nel campionato Ctl, ecc…), squadre che sono il frutto
dell’attività di alcuni dei corsi d'avviamento.
- Tornei a livello amatoriale
Possibilità di partecipare ai Campus estivi ed invernali organizzati dal CUSI in alcune delle
più belle località (Fai della Paganella, Sardegna ecc…).
16
- Agonismo
Partecipazioni a sfide agonistiche tra Università (ad es. per il canottaggio la partecipazione
alla famosa gara internazionale organizzata dal CUS Milano che vede anche la presenza di
Oxford e Cambridge).
Partecipazione ai Campionati Nazionali Universitari (CNU)
Per informazioni relative alle iniziative del CUS Varese-Como si può telefonare allo
0332/250.250 (fax 0332/219.069) o rivolgersi direttamente all’Ufficio CUS in Via Ravasi, 2
a Varese.
E' possibile anche scrivere via e-mail a: [email protected] e a HTTP: // cusvaco.interfree.it
8. I.S.U. Istituto per il diritto allo studio
ISU – Istituto per il diritto allo studio
L’ISU è un ente strumentale della Regione Lombardia che gestisce direttamente interventi
collettivi ed individuali connessi al diritto allo studio universitario.
In attesa dell’attivazione dell’I.S.U. dell’Università degli studi dell’Insubria, le competenze
relative al diritto agli studi degli studenti dell’Ateneo sono state assegnate all’I.S.U.
dell’Università degli Studi di Milano.
L’ISU eroga, per concorso, i seguenti servizi:
Borse di studio,
Premi di Laurea;
Contributi per mobilità internazionale;
Servizio abitativo;
Contributi di studio per l’estero;
Sovvenzioni straordinarie.
Il concorso per ottenere tali benefici viene indetto annualmente, sulla base di criteri di
assegnazione che vertono sostanzialmente sul merito e sul reddito.
Per informazioni, consegna domande e accesso servizi, l’ISU presso la sede di Como è
attivo in Via Garibaldi,61 (tel. 031.3305820) secondo il seguente orario:
lunedì e giovedì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.00 alle ore 16.30.
9. SERVIZIO DISABILI DI ATENEO
Presso L’Università degli Studi dell’Insubria è attivo il Servizio Disabili di Ateneo.Il
servizio costituisce un punto di riferimento costante dove gli studenti disabili iscritti al
nostro Ateneo possono presentare le loro richieste, le eventuali segnalazioni e ricevere
informazioni sulle agevolazioni e i servizi disponibili. In particolare, il Servizio:
- Garantisce, anche attraverso contatti e colloqui diretti con gli studenti interessati e con le
loro famiglie, un costante ed aggiornato monitoraggio delle necessità;
- coordina i servizi, le attività e gli interventi a favore degli studenti con disabilità;
- cura la diffusione dell’informazione presso gli studenti, nonché all’esterno dell’Università,
presso tutti i potenziali interessati (ad es., scuole, enti locali);
- promuove, anche attraverso iniziative personalizzate, in collaborazione con le strutture
interessate, ogni intervento utile a risolvere eventuali specifici problemi.
17
Gli studenti iscritti all’Ateneo hanno molteplici possibilità di contribuire alle attività del
Servizio Disabili. A questo proposito, oltre a quanto previsto dalle norme sulle
collaborazioni studentesche (vedi), si segnala che dall’anno accademico 2005/2006 è stato
istituito un Albo di Ateneo di studenti idonei per il conferimento di assegni per
l’incentivazione delle attività di tutorato didattico-integrative, propedeutiche e di recupero
rivolte all’assistenza ed affiancamento in favore di studenti disabili, aggiornato
annualmente. Per ulteriori informazioni si invitano gli interessati a prendere direttamente
contatto con il Servizio.
Il servizio Disabili ha sede in Varese, in Via Ravasi 2 ed è raggiungibile telefonicamente al
numero 0332/219035 (fax 0332/219039) oppure via e-mail all’indirizzo
[email protected].
Il Delegato del Rettore per l’integrazione degli studenti disabili è il Prof.Marco Casentino,
che può essere contattato presso il Servizio Disabili o presso il Dipartimento di Medicina
Clinica, Sezione di Farmacologia Sperimentale e Clinica (Padiglione Rossi, Via Ottorino
Rossi,9 – Varese, tel.0332/217410,fax 0332/217409,
e-mail:[email protected]).
In ogni Facoltà dell’Ateneo inoltre un Docente svolge le funzioni di Referente di Facoltà per
l’integrazione degli studenti disabili, in stretta collaborazione con il Servizio Disabili. Per la
Facoltà di Scienze MM.FF.NN., sede di Como, il Referente è la Prof.ssa Zanardini
Elisabetta (Dipartimento di Scienze Chimiche ed Ambientali), contattabile ai seguenti
recapiti telefonici: tel:031/326221-326213, fax 0332/326320, Via Lucini3, e
mail:[email protected].
10 LA CARTA SERVIZI DELL’ATENEO: USCARD.IT
La University Students’ Card, è un progetto nato all’Università dell’Insubria e gestito
dall’Associazione University Student esterna all’Ateneo.
Lo scopo della US Card è mettere in relazione il mondo degli Atenei e degli studenti con la
società che vive fuori dalle mura universitarie.
Il progetto è presente su un’area geografica di 9 province (Torino, Siena,Varese, Como,
Lecco, Bergamo, Vercelli, Novara, Alessandria) dislocate in 3 regioni del territorio
Nazionale (Lombardia, Toscana e Piemonte) ed offre gratuitamente servizi ai 100.000
studenti iscritti nelle 7 Università coinvolte (Università degli Studi dell’Insubria, Politecnico
di Milano “sede Como”, Liuc di Castellana, Università degli Studi del Piemonte Orientale,
Università degli Studi di Bergamo, Accademia Albertina Torino, Università per stranieri di
Siena).
I servizi offerti dal progetto:
Card
I servizi vengono offerti agli studenti mediante la consegna gratuita della card e del
materiale illustrativo. Gli studenti possono presentarsi con la UScard in 1200 punti
convenzionati e ricevere sconti sugli acquisti di beni o servizi dal 10% al 50% (vi sono
anche ulteriori convenzioni con Musei, Teatri, Cinema, Parchi e comprensori sciistici).
UScard nelle province coinvolte è l’unico progetto a far valere come documento di
riconoscimento le diverse tessere di Ateneo in tutto il territorio coinvolto nel progetto.
18
Servizi on-line
Tramite il sito (www.uscard.it) gli studenti possono usufruire di ulteriori servizi (US in
esclusiva nazionale con Adecco ha realizzato motore di ricerca di lavoro, apposito per gli
studenti universitari e per i neolaureati, possibilità di dialogo con una psicologa e con un
prete, ricerca casa, bacheca, Controguida “informativa su materie/facoltà/prof.”, premio
mensile ad estrazione per gli studenti della mail list del sito, supporto comunicativo delle
iniziative locali degli studenti tramite la mail-list)
Per informazioni rivolgersi al
Associazione University Student
via Ravasi 2 Varese 21100
Tel. 3472224814 Dott. Flavio Ibba
www.uscard.it
[email protected]
19
NOTIZIE GENERALI
RETTORATO
Rettore: Prof. Renzo Dionigi Via Ravasi, 2 – 21100 VARESE
Tel. +39.0332.2190010 +39.0332.219009
e-mail: [email protected]
PRORETTORATO
Rettore Vicario: Prof. Giorgio Conetti
Via Valleggio, 11 – 22100 COMO
Tel. +39.031.2389201 Fax +39.031.2389209
e-mail: [email protected]
FACOLTÀ DI SCIENZE MM.FF.NN. - COMO
Preside: Prof. Aldo Gamba
Via Valleggio, 11 22100 COMO
Tel. +39.031.2386001/02/03 Fax +39.031.2386009
e-mail: [email protected]
DIPARTIMENTO DI SCIENZE CHIMICHE E AMBIENTALI
Direttore: Prof. Girolamo La Monica
Via Valleggio, 11 22100 COMO
Tel. +39.031.2386111 Fax +39.031. 2386119
e-mail: [email protected]
DIPARTIMENTO DI FISICA E MATEMATICA
Direttore: Prof. Massimo Caccia
Via Valleggio, 11 22100 COMO
Tel. +39.031.2386110 Fax +39.031. 2386119
e-mail: [email protected]
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA CULTURA, POLITICHE E
DELL’INFORMAZIONE
Direttore: Prof. Giulio Maria Chiodi
Via Valleggio, 11 22100 COMO
Tel. +39.031.2386111 Fax +39.031. 2386119
e-mail: [email protected]
20
CORSI DI LAUREA DI I LIVELLO
CORSO DI LAUREA IN CHIMICA E CHIMICA INDUSTRIALE (1o e 2oanno)
Presidente del CCD in Chimica e Chimica Industriale: Prof.Gaetano Zecchi
e-mail: [email protected]
CORSO DI LAUREA IN FISICA
Presidente del CCD in Fisica:
Prof. Alberto Parola
e-mail: [email protected]
CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA
Presidente del CCD in Matematica:
Prof. Alberto Setti
e-mail: [email protected]
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE AMBIENTALI (1o e 2oanno)
Presidente del CCD in Scienze Ambientali:
Prof. Carlo Dossi
e-mail: [email protected]
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE
Presidente del CCD in Tecnologie dell’Informazione:
Prof.ssa Nicoletta Sabadini
e-mail: [email protected]
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI
Presidente del CCD in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali:
Prof. Giulio Maria Chiodi
e-mail: [email protected]
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE CHIMICHE (3oanno)
Presidente del CCD in Chimica e Chimica Industriale:
Prof.Gaetano Zecchi
e-mail: [email protected]
CORSO DI LAUREA IN CHIMICA INDUSTRIALE GESTIONALE E TESSILE ( 3oanno)
Presidente del CCD in Chimica e Chimica Industriale:
Prof.Gaetano Zecchi
e-mail: [email protected]
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE AMBIENTALI (3o anno)
Presidente del CCD in Scienze Ambientali:
21
Prof. Carlo Dossi
e-mail: [email protected]
CORSO DI LAUREA IN VALUTAZIONE E CONTROLLO AMBIENTALE
(3o anno)
Presidente del CCD in Scienze Ambientali:
Prof. Carlo Dossi
e-mail: [email protected]
CORSI DI LAUREA DI II LIVELLO
LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE CHIMICHE
Responsabile il Presidente del CCD in Chimica e Chimica Industriale Prof. Gaetano Zecchi
e-mail: [email protected]
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
Responsabile il Presidente del CCD in Fisica: Prof. Alberto Parola
e-mail: [email protected]
LAUREA SPECIALISTICA IN MATEMATICA
Responsabile il Presidente del CCD in Matematica: Prof. Alberto Setti
e-mail: [email protected]
LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE AMBIENTALI
Responsabile il Presidente del CCD in Scienze Ambientali: Prof. Carlo Dossi
e-mail: [email protected]
LAUREA SPECIALISTICA IN CHIMICA INDUSTRIALE
Responsabile il Presidente del CCD in Chimica e Chimica Industriale: Prof. Gaetano Zecchi
e-mail: [email protected]
22
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali - Como
Corso di Laurea in Chimica e Chimica industriale
Sede del corso: Como
MANIFESTO DEGLI STUDI
ANNO ACCADEMICO 2006/2007
Presentazione del Corso
Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN della sede di Como dell’Università degli Studi
dell’Insubria è attivo il Corso di Laurea triennale in Chimica e Chimica industriale,
afferente alla classe di laurea XXI (Scienze e Tecnologie Chimiche) ed articolato in due
curricula denominati “Scienze chimiche” e “Chimica Industriale”.
Accesso al Corso di Laurea
Fatti salvi i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di accesso agli studi
universitari, il Corso di Laurea in Chimica e Chimica industriale non prevede alcuna
limitazione numerica delle immatricolazioni né alcuna prova di accesso.
Obiettivi formativi e sbocchi professionali
Il corso è finalizzato alla formazione di laureati che troveranno il loro sbocco professionale
nei laboratori di ricerca, sviluppo, formulazione, analisi e controllo di industrie chimiche ed
affini ed anche di enti pubblici o privati interessati alla salvaguardia dell’ambiente, al
restauro dei beni culturali ed all’analisi sanitaria ed alimentare. Inoltre, i laureati il cui piano
di studi ha privilegiato le discipline industriali saranno in grado di operare
professionalmente nei reparti produttivi e nei comparti di marketing e product management
delle industrie chimiche.
Il titolo di studio conseguito consente l’accesso, previo superamento dell’apposito esame di
stato, alla Sezione Juniores dell’Albo Professionale dei Chimici.
Contenuti formativi
Il Corso di Laurea in Chimica e Chimica industriale prevede:
l’acquisizione degli elementi di base della matematica e della fisica, nonchè dei
principi fondamentali della chimica generale, della chimica inorganica, della
chimica fisica e della chimica organica;
attività di laboratorio finalizzate alla conoscenza di metodiche sperimentali e
all’elaborazione dei dati con metodiche computazionali;
conoscenze interdisciplinari concernenti gli aspetti economici, brevettuali e
normativi, in termini di qualità e sicurezza, propri della realtà industriale chimica;
per gli studenti del curriculum “Scienze chimiche” l’approfondimento degli aspetti
della scienza chimica concernenti gli studi previsionali a livello di relazioni
struttura-proprietà nonchè la padronanza degli strumenti matematici e fisici
necessari per tali studi;
per gli studenti del curriculum “Chimica industriale” l’approfondimento degli
aspetti applicativi della chimica e delle tematiche e problematiche proprie della
chimica industriale, quale la connessione prodotto-processo e la gestione del ciclo
23
produttivo, nonché lo svolgimento di un tirocinio presso siti produttivi o laboratori
esterni all’Università.
Ordinamento didattico
ATTIVITA’ FORMATIVE (curriculum SCIENZE CHIMICHE)
Attività
formative:
Ambiti disciplinari
Di base
Caratterizzanti
Affini o
integrative
Settori scientificodisciplinari
CFU
Tot.CFU
Discipline
chimiche
CHIM/03- Chimica generale
e inorganica
16
32
Discipline
matematiche e
informatiche
MAT/05 – Analisi
matematica
8
Discipline fisiche
FIS/01 – Fisica sperimentale
8
Discipline
analitiche e
ambientali
CHIM/01 – Chimica
analitica
21
Discipline
inorganiche
chimico fisiche
CHIM/02 – Chimica Fisica
21
CHIM/03 – Chimica
generale e inorganica
7
Discipline
industriali
CHIM/05 – Scienza e
tecnologia dei materiali
polimerici
4
Discipline
organiche
CHIM/06 – Chimica
organica
21
Discipline di
contesto
IUS/04 – Diritto
commerciale
MED/44 – Medicina del
lavoro
SECS-P/07 – Economia
Aziendale
SECS-P/13 – Scienze
merceologiche
BIO/10 - Biochimica
2
INF/01 – Informatica
MAT/08 – Analisi numerica
5
7
Discipline
biochimiche e
farmaceutiche
Formazione
interdisciplinare
24
3
5
2
4
74
28
A scelta dello
studente
Attività opzionali senza alcun vincolo
9
9
Per la prova
finale e per la
conoscenza
della lingua
straniera
Prova finale
3
9
Lingua straniera
6
- Insegnamenti curriculari
- Tirocinio
- Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità
informatiche e relazionali
12
12
4
Altre
(art.10,comma
1, lettera f)
TOTALE
28
180
ATTIVITA’ FORMATIVE (curriculum CHIMICA INDUSTRIALE)
Attività
formative:
Ambiti disciplinari
Di base
Caratterizzanti
Settori scientificodisciplinari
CFU
Tot.CFU
Discipline
chimiche
CHIM/03- Chimica generale
e inorganica
16
32
Discipline
matematiche e
informatiche
MAT/05 – Analisi
matematica
8
Discipline fisiche
FIS/01 – Fisica sperimentale
8
Discipline
analitiche e
ambientali
CHIM/01 – Chimica
analitica
21
Discipline
inorganiche
chimico fisiche
CHIM/02 – Chimica Fisica
14
Discipline
industriali
CHIM/04 – Chimica
industriale
CHIM/05 – Scienza e
tecnologia dei materiali
polimerici
CHIM/06 – Chimica
organica
17
Discipline
organiche
76
10
14
25
Affini o
integrative
Discipline di
contesto
Discipline
biochimiche e
farmaceutiche
Formazione
interdisciplinare
IUS/04 – Diritto
commerciale
MED/44 – Medicina del
lavoro
SECS-P/07 – Economia
Aziendale
SECS-P/13 – Scienze
merceologiche
BIO/10 - Biochimica
10
INF/01 – Informatica
5
2
26
3
2
4
A scelta dello
studente
Attività opzionali senza alcun vincolo
9
9
Per la prova
finale e per la
conoscenza
della lingua
straniera
Prova finale
3
9
Lingua straniera
6
- Tirocinio
- Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità
informatiche e relazionali
24
4
Altre
(art.10,comma
1, lettera f)
TOTALE
28
180
Frequenza
Il Corso di Laurea in Chimica e Chimica industriale prevede la frequenza obbligatoria ai
laboratori didattici.
Riconoscimento dei crediti ai fini della laurea specialistica
I 180 crediti formativi acquisiti con la laurea triennale saranno integralmente riconociuti ai
fini di un’eventuale prosecuzione degli studi, a seconda del curriculum seguito dallo
studente, nell’ambito della Laurea Specialistica in Scienze chimiche (classe 62/S) oppure in
Chimica industriale (classe 81/S), entrambe attivate presso questo Ateneo.
Articolazione del corso di studi
I due curricula comportano un primo anno comune e si differenziano nei due anni
successivi.
26
Primo anno comune
Insegnamenti
Settore
scientifico
disciplinare
Ambito disciplinare
Tipo di
attività
formativa
Crediti
I Anno – I Semestre
Matematica
MAT/05
Discipline matematiche e
informatiche
A
8
Chimica generale
(Fondamenti)
CHIM/03
Discipline Chimiche
A
7
Chimica generale
(Complementi)
CHIM/03
Discipline chimiche
A
5
INF/01
Formazione
interdisciplinare
C
5
E
6
Informatica
Lingua inglese
L-LIN/12
I Anno – II semestre
Fisica
FIS/01
Discipline fisiche
A
8
Termodinamica
chimica
CHIM/02
Discipline inorganiche e
chimicofisiche
B
7
Laboratorio di Chimica
generale ed inorganica
CHIM/03
Discipline Chimiche
A
4
Istituzioni di economia
SECS-P/07
Discipline di contesto
C
5
Certificazione di
qualità
SECS-P/13
Discipline di contesto
C
2
27
Curriculum “Scienze chimiche”
Insegnamenti
Settore
scientifico
disciplinare
Ambito disciplinare
Tipo di
attività
formativa
Crediti
II Anno – I Semestre
Chimica analitica
CHIM/01
Discipline analitiche e
ambientali
B
8
Laboratorio di Chimica
analitica
CHIM/01
Discipline analitiche e
ambientali
B
6
Chimica organica
CHIM/06
Discipline organiche
B
8
Chimica fisica
CHIM/02
Discipline inorganiche
chimico fisiche
B
7
Laboratorio di Chimica
organica
CHIM/06
Discipline organiche
B
6
Elementi di Chimica
delle macromolecole
CHIM/05
Discipline industriali
B
4
Legislazione brevettuale
IUS/04
Discipline di contesto
C
2
Complementi di
Matematica
MAT/08
Formazione
interdisciplinare
C
7
Chimica inorganica
CHIM/03
Discipline inorganiche
chimico fisiche
B
7
Complementi di Chimica
organica
CHIM/06
Discipline organiche
B
7
Complementi di Chimica
fisica
CHIM/02
Discipline inorganiche
chimico fisiche
B
7
Chimica analitica
strumentale
CHIM/01
Discipline analitiche e
ambientali
B
7
D
9
II Anno – II semestre
III Anno – I Semestre
Attività opzionali
28
III Anno – II Semestre
Biochimica
BIO/10
Discipline biochimiche
e farmaceutiche
C
4
Igiene industriale
MED/44
Discipline di contesto
C
3
Insegnamenti curriculari
F
12
Ulteriori conoscenze
linguistiche, abilità
informatiche e
relazionali
F
4
TIROCINIO
F
12
PROVA FINALE
E
3
TOTALE
180
Curriculum “Chimica industriale”
Insegnamenti
Settore
scientifico
disciplinar
e
Ambito disciplinare
Tipo di
attività
formativa
Crediti
II Anno – I Semestre
Chimica analitica
CHIM/01
Discipline analitiche e
ambientali
B
8
Laboratorio di Chimica
analitica
CHIM/01
Discipline analitiche e
ambientali
B
6
Chimica organica
CHIM/06
Discipline organiche
B
8
Chimica fisica
CHIM/02
Discipline inorganiche e
chimico fisiche
B
7
Laboratorio di Chimica
organica
CHIM/06
Discipline organiche
B
6
Elementi di Chimica
delle macromolecole
CHIM/05
Discipline industriali
B
4
IUS/04
Discipline di contesto
C
2
II Anno – II semestre
Legislazione
brevettuale
29
Chimica e tecnologia
delle sostanze coloranti
CHIM/04
Discipline industriali
B
5
Chimica fisica
industriale
CHIM/04
Discipline industriali
B
6
SECS-P/07
Discipline di contesto
C
5
Chimica e tecnologia
dei polimeri
CHIM/05
Discipline industriali
B
6
Chimica organica
industriale
CHIM/04
Discipline industriali
B
6
Chimica analitica
strumentale
CHIM/01
Discipline analitiche e
ambientali
B
7
D
9
Tecnica industriale e
commerciale
III Anno – I Semestre
Attività opzionali
III Anno – II Semestre
Biochimica
BIO/10
Discipline biochimiche
e farmaceutiche
C
4
Igiene industriale
MED/44
Discipline di contesto
C
3
Ulteriori conoscenze
linguistiche, abilità
informatiche e
relazionali
F
4
TIROCINIO
F
24
PROVA FINALE
E
3
TOTALE
180
Crediti formativi
Nel rispetto di quanto stabilito dai decreti ministeriali già citati, il criterio per la
corrispondenza tra crediti formativi e attività didattica assistita è il seguente: 1 credito
corrisponde indicativamente a 8 ore di lezione ex cathedra oppure a 12 ore di esercitazioni
in aula o in laboratorio.
Insegnamenti curriculari e Attività opzionali
Per il conseguimento dei 12 crediti indicati alla voce “Insegnamenti curriculari”, lo studente
deve superare gli esami di tre o più insegnamenti di area chimica scelti tra quelli qui
elencati:
30
- Chimica dei Composti di Coordinazione (1° modulo) (CHIM/03)
3 crediti
- Chimica dei Composti di Coordinazione (2° modulo) (CHIM/03)
3 crediti
- Strutturistica chimica (1° modulo) (CHIM/03)
3 crediti
- Strutturistica chimica (2° modulo) (CHIM/03)
3 crediti
- Metodi fisici in Chimica organica (1° modulo) (CHIM/06)
3 crediti
- Metodi fisici in Chimica organica (2° modulo) (CHIM/06)
3 crediti
- Chimica dei Composti eterociclici (1° modulo) (CHIM/06)
3 crediti
- Chimica dei Composti eterociclici (2° modulo) (CHIM/06)
3 crediti
- Meccanica molecolare (CHIM/02)
3 crediti
- Programmazione e simulazione (CHIM/02)
3 crediti
- Principi molecolari dell’elettronica (CHIM/02)
3 crediti
- Chimica analitica dei Materiali (modulo A) (CHIM/01)
3 crediti
- Chimica analitica dei Materiali (modulo B) (CHIM/01)
3 crediti
- Chimica analitica degli Inquinanti (CHIM/01)
3 crediti
- Tecniche strumentali in Chimica analitica (CHIM/01)
3 crediti
- Chimica fisica del colore (CHIM/02)
4 crediti
- Chimica e tecnologia delle fibre tessili (CHIM/05)
6 crediti
- Tecnologia della nobilitazione tessile (CHIM/04)
6 crediti
- Laboratorio di Chimica e tecnologia delle sostanze coloranti (CHIM/04)
4 crediti
Per il conseguimento dei 9 crediti indicati alla voce “Attività opzionali” lo studente deve
superare gli esami di uno o più insegnamenti, afferenti a qualsiasi area disciplinare, da lui
scelti nell’ambito dello stesso Corso di Laurea oppure di altri Corsi di Laurea della stessa
Facoltà oppure di Corsi di Laurea di altra Facoltà. L’acquisizioni di tali crediti può anche
derivare da attività professionalizzanti svolte al di fuori della didattica universitaria.
Piani di studio individuali
Ogni studente deve presentare il piano di studio individuale (con l’indicazione del
curriculum prescelto, degli insegnamenti curriculari e delle attività opzionali) all’atto
dell’iscrizione al secondo anno di corso, con possibilità di modificarlo l’anno successivo.
Agli studenti interessati ad un piano di studi ad indirizzo tessile è consentito sostituire gli
insegnamenti caratterizzanti “Chimica fisica industriale” e “Chimica e tecnologia dei
polimeri” rispettivamente con “Tecnologia della nobilitazione tessile” e “Chimica e
tecnologia delle fibre tessili”; nel contempo, tali studenti devono inserire tra le attività
opzionali l’insegnamento “Laboratorio di chimica e tecnologia delle sostanze coloranti”.
Non possono essere sostenuti esami di insegnamenti non ancora inseriti nel piano di studio.
Esami
L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento
dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi. Il
superamento dell’esame comporta la semplice dicitura “Approvato” per i seguenti
insegnamenti: Lingua inglese, Informatica, Certificazione di qualità, Legislazione
brevettuale. Gli insegnamenti di Chimica generale (Fondamenti) e di Chimica generale
(Complementi) comportano un esame congiunto con la formulazione di un solo voto.
Propedeuticità
L’esame congiunto di Chimica generale (Fondamenti)/Chimica generale (Complementi) è
propedeutico rispetto a tutti gli esami di area chimica del secondo e del terzo anno. L’esame
di Termodinamica chimica è propedeutico rispetto a tutti gli altri esami del settore
31
disciplinare CHIM/02 ed all’esame di Chimica fisica industriale. L’esame di Chimica
organica è propedeutico rispetto a quelli di Elementi di Chimica delle macromolecole,
Complementi di Chimica organica, Chimica organica industriale, Chimica e tecnologia delle
sostanze coloranti. L’esame di Chimica analitica è propedeutico rispetto a quello di Chimica
analitica strumentale. Gli esami di Medodi fisici in Chimica organica (1° modulo), Chimica
dei Composti eterociclici (1° modulo), Chimica dei Composti di Coordinazione (1° modulo)
e Strutturistica chimica (1° modulo) sono propedeutici a quelli dell’omonimo insegnamento
(2° modulo).
Riconoscimento di crediti
Il possesso della patente ECDL (European Computer Driving Licence) comporta
automaticamente il superamento dell’esame di Informatica. Qualora venga conseguito dopo
il superamento dell’esame, esso consente l’acquisizione di quattro crediti della tipologia
“Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali”.
Il possesso della certificazione TOEFL di livello 198 (o di altra certificazione di standard
internazionale equivalente) circa la conoscenza dell’inglese comporta automaticamente il
superamento dell’esame di Lingua inglese. Analoga certificazione di standard internazionale
riguardante la conoscenza di un’altra lingua straniera comporta l’acquisizione automatica di
quattro crediti della tipologia “Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità informatiche e
relazionali”.
L’effettuazione di periodi di studio presso Università estere nell’ambito del programma
Socrates/Erasmus, il conseguimento di premi o di borse di studio di ambito chimico
(Federchimica, Olimpiadi della Chimica, Acimit, ecc.), la partecipazione a seminari o corsi
specialistici di interesse chimico,la partecipazione alle attività del Progetto Lauree
Scientifiche, lo svolgimento di stage aziendali potranno comportare l’acquisizione di crediti.
Ogni decisione in merito spetta al Consiglio di Coordinamento Didattico di Chimica su
esplicita richiesta da parte dello studente. Analogamente, lo studente potrà chiedere al CCD
la convalida di crediti a seguito di competenze professionali acquisite in ambito
extrauniversitario e debitamente documentate.
Tirocinio
1) Curriculum “Scienze chimiche”
Il tirocinio consiste in un periodo, di durata equivalente a otto settimane a tempo pieno, di
attività pratica in un laboratorio di ricerca dell’Università, sotto la guida e la responsabilità in qualità di tutor - di un docente membro del CCD di Chimica. Il tirocinio può essere
intrapreso, a partire dal terzo anno di corso, in qualunque momento dell’anno accademico.
Lo studente deve presentare esplicita domanda di tirocinio alla Segreteria Studenti indicando
il tutor, il titolo dell’attività di tirocinio e la data di decorrenza di tale attività.
2) Curriculum “Chimica industriale”
Il tirocinio consiste in un periodo, di durata equivalente a quattro mesi a tempo pieno, di
attività pratica presso laboratori di Aziende private o Enti pubblici operanti in un settore di
interesse chimico e convenzionati a tal uopo con l’Università dell’Insubria. L’attività di
tirocinio verrà svolta sotto la guida di un docente membro del CCD di Chimica nel ruolo di
tutor interno e di un responsabile dell’Azienda/Ente nel ruolo di tutor esterno. Il tirocinio
può essere intrapreso, a partire dal terzo anno di corso, in qualunque momento dell’anno
accademico. Lo studente deve presentare esplicita domanda di tirocinio presso lo Sportello
Stage indicando l’Azienda/Ente, il tutor interno ed esterno, il periodo di svolgimento
dell’attività di tirocinio ed allegando un breve programma di tale attività.
32
In ogni caso, la domanda di tirocinio deve essere presentata con congruo anticipo in quanto
la relativa attività può essere intrapresa solamente dopo l’approvazione della domanda da
parte del CCD.
Prova finale
La prova finale consiste nella discussione di un elaborato scritto sull’argomento sviluppato
durante il tirocinio.
Calendario dei Corsi e degli Esami
Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli
esami di laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica.
Varese, 14 giugno 2006
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
IL PRESIDE DI FACOLTA’
(Dott.Marino Balzani)
(Prof. Aldo Gamba)
IL RETTORE
(Prof. Renzo Dionigi)
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PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI
01 MATEMATICA (F78001)
Crediti: 8
Docente: Prof.Franco Cazzaniga
E-mail: [email protected]
Disequazioni di primo e secondo grado. Disequazioni frazionarie.
Disequazioni irrazionali. Esponenziali e logaritmi. Disequazioni esponenziali e
logaritmiche. Trigonometria: seno, coseno, tangente.
I numeri naturali e il principio di induzione. I numeri razionali. I numeri reali. I numeri
complessi. Forma trigonometrica dei numeri complessi. Le radici di un numero complesso.
Matrici. Moltiplicazione di matrici. Determinante e inversa di una matrice. Il metodo di
Cramer.
Successioni. Limite di una successione. Successioni monotone. Infiniti e infinitesimi.
Funzioni e loro grafici. Funzioni simmetriche, periodiche e monotone. Funzioni continue.
Grafici di funzioni notevoli: funzione esponenziale, funzione logaritmo, funzioni
trigonometriche. Limiti di funzioni. Funzioni composte. Funzione inversa. Funzioni
continue su un intervallo chiuso e limitato. Limiti notevoli. Derivata di una funzione.
Calcolo delle derivate delle funzioni elementari. Regole di derivazione. Il teorema di de l'
Hospital.
Massimi e minimi di funzioni e studio del segno della derivata prima. Il teorema del valor
medio. Approssimazione lineare e quadratica. Convessità e concavità del grafico di una
funzione. Studio del grafico di una funzione. Integrale definito di una funzione continua.
Proprietà dell'integrale. Il teorema della media integrale. Il teorema fondamentale del
calcolo integrale. Primitiva di una funzione e integrali indefiniti. Integrazione per parti e per
sostituzione. Integrazione di funzioni non limitate. Integrazione su intervalli illimitati.
Bibliografia: G.Yakovlev High-School Mathematics, part 1 and part 2 Mir Publishers,
Moscow
02 CHIMICA GENERALE FONDAMENTI/COMPLEMENTI (F78002)
Gli insegnamenti di Chimica Generale (Fondamenti) e di Chimica Generale (Complementi)
comportano un esame congiunto con la formulazione di un solo voto.
Chimica Generale (Fondamenti)
Crediti: 7
Docente: Prof.Gian Attilio Ardizzoia
E-mail: [email protected]
Argomenti
La struttura dell’atomo
Struttura elementare dell’atomo
Numero atomico e numero di massa
Isotopi. Miscele isotopiche. Massa atomica
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Molecole e composti molecolari
Composti ionici. Ioni atomici e ioni molecolari
Massa molecolare.
La radiazione elettromagnetica. Spettro atomico dell’idrogeno
La quantizzazione dell’energia. L’effetto fotoelettrico
Modello di Bohr per l’atomo di idrogeno
Livelli energetici nell’atomo di idrogeno e nei sistemi idrogenoidi
Le proprietà ondulatorie dell’elettrone. Equazione di de Broglie
Principio di indeterminazione di Heisenberg
L’equazione d’onda di Schrödinger: numeri quantici
Gli orbitali atomici. Orbitali dell’idrogeno
Lo spin elettronico. Gli atomi polielettronici
Il principio di esclusione di Pauli e la regola di Hund
La configurazione elettronica degli atomi
La Tavola Periodica: blocchi, periodi, gruppi
Proprietà periodiche:
Dimensioni degli atomi e degli ioni atomici
Energia di ionizzazione e Affinità elettronica
Il legame chimico
Gli elettroni di valenza. I simboli di Lewis degli atomi e degli ioni
Il legame ionico: ciclo di Born-Haber
Il legame covalente: la regola dell’ottetto e le strutture di Lewis per molecole poliatomiche e
ioni molecolari
La forma delle molecole: teoria VSEPR
Elettronegatività e polarità dei legami. Momento dipolare.
Percentuale di ionicità.
Mesomeria e risonanza.
La polarità di molecole poliatomiche
Teoria del legame di valenza. Ibridazione degli orbitali
Legami σ e π. I legami multipli carbonio-carbonio
Legame π delocalizzato: il benzene e la grafite
Teoria degli orbitali molecolari
Gli OM nei composti formati da elementi del blocco-p
Termochimica
L’energia e le sua forme. Unità di misura
Capacità termica e calore specifico
Funzioni di Stato
Energia interna. Entalpia
La legge di Hess
Entalpia di reazione. Entalpia di formazione
Energie di legame
La spontaneità delle reazioni chimiche
Spontaneità, disordine ed entropia
L’entropia e la seconda legge della Termodinamica
Energia libera
Terzo principio della Termodinamica
Energia libera e lavoro utile
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Equilibrio omogeneo gassoso
Costante di equilibrio e quoziente di reazione
Legge di azione di massa
Costante di equilibrio in funzione delle pressioni e delle concentrazioni
Relazioni tra le costanti di equilibrio.
Principio di Le Chatelier
Equilibrio eterogeneo gas-solido
Cinetica chimica
Velocità di reazione ed equazione cinetica
Ordine di reazione
Temperatura e velocità di reazione
Reazioni elementari e meccanismi di reazione
Cenni di teoria delle collisioni e dello stato di transizione
Elettrochimica
Le celle e i potenziali elettrochimici
Potenziali standard di riduzione
Potenziale standard di cella
La legge di Nernst
Celle a concentrazione
Gli accumulatori al piombo e le pile commerciali.
Elettrolisi di sali fusi e di soluzioni acquose contenenti sali
Aspetti quantitativi dell’elettrolisi: le Leggi di Faraday
Sovratensione
Chimica Generale (Complementi)
Crediti: 5
Docente: Prof.Stefano Brenna
E-mail: [email protected]
Argomenti
Unità di misura e calcolo dimensionale; Sensibilità, accuratezza e precisione degli strumenti
di misura; Cifre significative e arrotondamenti.
La mole
Proprietà fisiche e chimiche della materia
Proprietà intensive ed estensive
Composizione della materia: sostanze pure e miscele
Sostanze pure: elementi, composti
Miscele omogenee ed eterogenee. Soluzioni
Il concetto di mole
Massa Molare. Formula minima e molecolare. Composizione percentuale
Le reazioni chimiche
Rapporti ponderali nelle reazioni chimiche
Reagente limitante
Resa di una reazione
I gas ideali
Legge di Boyle, Charles, Gay-Lussac
Il principio di Avogadro
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Equazione di stato di un gas ideale
Densità di un gas
Miscele gassose: leggi di Dalton e Amagat
I gas nelle reazioni chimiche
Le soluzioni
Espressione della concentrazione di una soluzione:
% in peso, % in volume, ppm, frazione molare, molalità, molarità.
Diluizione delle soluzioni
Le soluzioni nelle reazioni chimiche
Forze intermolecolari
Forze tra atomi, ioni e molecole
Tipi di forze intermolecolari (ione-dipolo, dipolo-dipolo, forze di London)
Il legame ad idrogeno
Proprietà colligative delle soluzioni
Tensione di vapore e legge di Raoult
Abbassamento crioscopico ed innalzamento ebulloscopico
Pressione osmotica
Reazioni di Ossido-Riduzione
Numero di ossidazione e bilanciamento delle reazioni redox con il metodo delle semireazioni
Casi particolari di reazioni redox: reazioni di disproporzionamento, doppia
ossidazione/riduzione
Equivalente chimico e normalità per soluzioni di ossidanti e riducenti
Equilibri ionici in soluzione acquosa
Prodotto ionico dell’acqua
Acidi e basi: teoria di Arrhenius e di Brønsted
Costante di dissociazione per acidi e basi deboli
Calcolo del pH per soluzioni di acidi e basi
Grado di dissociazione
Equivalente chimico e normalità per soluzioni di acidi e basi
Soluzioni contenenti sali: idrolisi, pH e grado di idrolisi. Soluzioni tampone
Titolazioni acido-base. Curve di titolazione. Indicatori di pH
La teoria acido-base di Lewis
Equilibri di solubilità
Solubilità e prodotto di solubilità
Precipitazione di sali poco solubili. Solubilità e pH
Precipitazione selettiva
Formazione di ioni complessi e solubilità
Testi: I libri di testo adottati saranno indicati durante il Corso.
03 INFORMATICA (F78004)
Crediti: 5
Docente: Prof.Maurizio Monticelli
Vedi insegnamento “Fondamenti di Informatica” attivato presso il Corso di Laurea
triennale in Scienze Ambientali.
04 LINGUA INGLESE (F78005)
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Crediti: 6
Docente: Prof.Huw Williams
Vedi insegnamento “Inglese” attivato presso il Corso di Laurea in Scienze e tecnologie
dell’informazione.
05 FISICA (F78006)
Crediti: 8
Docenti: Sergio Cacciatori/Giovanna Tissoni
E-mail: [email protected]; [email protected]
Argomenti
Cinematica del punto materiale
Studio del moto in una dimensione; introduzione dei concetti di velocità ed accelerazione.
Moto riforme, uniformemente accelerato ed armonico. Studio del moto in due dimensioni;
moto del proiettile e moto circolare uniforme.
Le leggi della dinamica
Prima legge e sistemi di riferimento inerziali. Seconda legge ed introduzione dei concetti di
massa, quantità di moto e della sua conservazione. Terza legge e principio di azione e
reazione. Esempi di forze costanti, dipendenti dalla posizione e dalla velocità. Attrito statico
e dinamico. Ri-analisi del moto dei gravi e del moto armonico. Il piano inclinato.
Lavoro, energia e cenni di gravitazione
Lavoro ed energia cinetica
Forze conservative ed energia potenziale. Conservazione dell’energia meccanica in un
sistema isolato. La forza gravitazionale come esempio di forza conservativa.
Elettrostatica
Campi magnetici nella materia. Campo elettrico da una sorgente puntiforme, una
distribuzione lineare di carica, una sfera omogeneamente carica. Cenni relativi agli operatori
sui campi scalari e vettoriali. Flusso di un campo elettrico e legge di Gauss.
Potenziale elettrostatico.
Discretizzazione della carica elettrica. Dipolo elettrico. Dinamica del dipolo elettrico in un
campo elettrico uniforme. Molecole polari e momento di dipolo indotto. Dielettrici e
conduttori. Vettore polarizzazione e spostamento; suscettività e permittività elettrica.
Equazioni di Poisson e Laplace; cenni ai metodi matematici per la loro risoluzione.
Correnti Elettriche
Definizione di corrente e di densità di corrente. Resistenze e conduttanze; legge di Ohm;
potenza dissipata; resistenze in serie e parallelo. Condensatori; configurazione in serie e
parallelo; andamento temporale della carica e scarica in un circuito RC. Energia del campo
elettrico. Circuiti in corrente continua: leggi di Kirchoff.
Magnetostatica
Campi magnetici e cariche in movimento; trattazione (estremamente) qualitativa del legame
tra effetti magnetici e dinamica dei corpi carichi. Definizione operativa del campo
magnetico. Espressione analitica del campo magnetico generato da una carica in moto
(legge di Ampére). Ciclotrone. Ipotesi sull’origine del magnetismo nella materia: momento
di dipolo magnetico.
Dinamica di un momento di dipolo magnetico (spira quadrata percorsa da corrente) in
un campo magnetico costante o variabile nella direzione dell’asse della spira
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Forza agente su un filo percorso da corrente. Campo magnetico da un filo indefinito
percorso da corrente. Forza tra fili percorsi da corrente. Legge della circuitazione di
Ampère. Campi magnetici nella materia. Magnetizzazione; suscettività e permeabilità
magnetiche. Diamagnetismo, paramagnetismo, ferromagnetismo. Energia del campo
magnetico e sua possibile interpretazione. Equazioni di Maxwell per campi non dipendenti
dal tempo.
Ottica geometrica
Riflessione e rifrazione
Riflessione su una superficie sferica. Rifrazione attraverso una superficie sferica. Lenti.
Lente di ingrandimento & microscopio. Prisma.
06 TERMODINAMICA CHIMICA (F78007)
Crediti: 7
Docente: Prof.Dario Bressanini
E-mail: [email protected]
Argomenti
Introduzione alla Chimica Fisica e alle sue varie branche. Principi e definizioni. Sistema e
Ambiente. Sistemi aperti, chiusi, isolati e adiabatici. Modelli e astrazioni. Punti di vista
Macroscopico e Microscopico. Grandezze macroscopiche, definizione astratta di
temperatura e equilibrio termico. Principio zero della termodinamica. Equazione di stato
sperimentale. Variabili di stato. I Gas: le leggi dei gas ideali (Boyle, Charles, Gay-Lussac,
Avogadro); diagrammi pVT; Equazione di stato dei gas ideali. Teoria cinetica dei gas.
Distribuzione di Boltzmann. I gas reali: interazioni molecolari, fattore di compressione; i
cambiamenti di fase e le costanti critiche; equazione di Van der Waals e altre equazioni di
stato; principio degli stati corrispondenti. Prima legge della termodinamica. Calore, lavoro,
energia interna; conservazione dell'energia; lavoro di compressione e di espansione;
espansioni isoterme; capacità termica a volume costante e pressione costante; relazione tra
Cp e CV; entalpia; variazioni di entalpia con la temperatura; entalpia standard di
trasformazione, legge di Hess, entalpia di formazione, ciclo di Born-Haber; legge di
Kirchhoff; funzioni di stato; variazioni di energia interna; coefficiente di espansione;
compressibilità isoterma; coefficiente di Joule-Thomson; espansioni adiabatiche. Seconda
legge della termodinamica. Processi spontanei, definizione statistica e termodinamica
dell'entropia: variazione di entropia nei processi irreversibili; disuguaglianza di Clausius;
variazioni di entropia in processi specifici; misure di entropia; Entropia di un gas ideale.
Teorema di Nernst e terza legge della termodinamica; efficienza di processi termici: lavoro
massimo, ciclo di Carnot, scala termodinamica delle temperature; refrigerazione; energia di
Gibbs; funzioni di Gibbs molari standard; equazione fondamentale della termodinamica;
proprietà della funzione di Gibbs: equazione di Gibbs-Helmholtz; potenziale chimico di un
gas perfetto; gas reali e fugacità; stati standard; sistemi aperti e potenziale chimico:
equazione fondamentale. Trasformazioni fisiche di sostanze pure. Diagrammi di fase;
equilibrio di fase; equazione di Clapeyron; equilibrio solido-liquido, liquido-vapore e
solido-vapore; equazione di Clausius-Clapeyron; transizioni di fase. Proprietà di miscele
semplici. Grandezze parziali molari; equazione di Gibbs-Duhem; funzione di Gibbs,
entalpia, entropia di mescolamento; potenziale chimico dei liquidi; soluzioni ideali: legge di
Raoult, legge di Henry; miscele di liquidi; proprietà colligative: innalzamento
ebullioscopico e abbassamento crioscopico, solubilità, osmosi; miscele di liquidi volatili:
diagrammi tensione di vapore-composizione e temperatura-composizione; distillazione,
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azeotropi; soluzioni reali: coefficiente di attività, stati standard del solvente e del soluto.
Equilibrio chimico. Funzione di Gibbs di reazione; equilibrio di reazione; composizione
all'equilibrio; costante di equilibrio e funzione di Gibbs standard di reazione; influenza della
pressione e della temperatura sull'equilibrio: principio di Le Chatelier; equazione di Van't
Hoff; esempi di equilibri di reazione. Introduzione alla Cinetica Chimica. Importanza teorica
e pratica della cinetica chimica. Definizione di Meccanismo di reazione e di atto elementare.
Definizione della velocità di reazione, effetto della concentrazione sulla velocità di reazione
e espressioni empiriche di velocità; Meccanismo di reazione e leggi cinetiche. Ordine di
reazione e molecolarità; forme integrate di semplici espressioni di velocità; reazioni del
primo e del secondo ordine. Effetto della temperatura sulla velocità di reazione.
Bibliografia: P. W. Atkins, "The Elements of Physical Chemistry", Oxford University
Press, Oxford, 2a ed.; Materiale supplementare disponibile su
http://www.unico.it/~dario/thermo/
07 LABORATORIO DI CHIMICA GENERALE E INORGANICA (F78008)
Crediti: 4
Docente: Prof.Stefano Brenna
E-mail: [email protected]
Argomenti
La Tavola Periodica degli Elementi
Proprietà periodiche degli elementi. Formazione di ossidi e di idruri. Elementi del main
group: blocchi s e p. Elementi di transizione.
Idrogeno
Isolamento e abbondanza naturale. Preparazione su piccola scala. Sintesi industriale. Isotopi:
sintesi, usi e proprietà. Idruri binari: ionici, covalenti, interstiziali. Chimica in soluzione
acquosa: acidità. Superacidi. Idrolisi dei metalli. Legami a ponte H. Legame ad idrogeno.
Struttura del ghiaccio e dell’acqua. Idrati e clatrati.
Gruppo 1: metalli alcalini
Scoperta e abbondanza naturale. Proprietà fisiche e riconoscimento alla fiamma.
Preparazione e usi dei metalli. Preparazione e usi dei loro sali. Processo Leblanc e Soda
Solvay. Composti binari con l’ossigeno: ossidi, perossidi, superossidi. Idruri. Alogenuri.
Composti ternari: idrossidi, alcossidi, sali di ossiacidi. Analogie litio-magnesio. Metalli in
ammoniaca liquida. Eteri corona e criptandi. Complessazione. Composti organometallici di
litio e sodio.
Gruppo 2: metalli alcalino-terrosi
Scoperta e abbondanza naturale. Proprietà fisiche. Preparazione e usi dei metalli.
Berillio: proprietà e reattività. Composti del berillio: idruro e alogenuri.
Magnesio, Calcio, Stronzio, Bario, Radio: proprietà e reattività.
Composti binari: composti con l’ossigeno, idruri, alogenuri.
Composti ternari: sali di ossiacidi. Decomposizione termica dei carbonati.
Importanza biologica di calcio e magnesio. Complessi con EDTA.
Composti organometallici del magnesio: reattivi di Grignard.
Gruppo 13
Boro: scoperta e abbondanza. Preparazione e usi. Struttura cristallina. Proprietà e reattività.
Composti del boro: alogenuri, borani, boruri e carborani.
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Composti con l’ossigeno: acido borico e borati. Composti boro-azoto.
Alluminio, Gallio, Indio e Tallio: scoperta e abbondanza.
Preparazione e usi degli elementi. Processo Bayer.
Composti: alogenuri, idruri, ossidi. Acquaioni e chimica acquosa. Idrossidi ed alcossidi.
Composti di coordinazione e composti organometallici.
Lo stato di valenza I: equilibri tallio(III)-tallio(I).
Gruppo 14
Scoperta e abbondanza degli elementi. Allotropi del carbonio. Composti della grafite.
Composti del carbonio con l’ossigeno: monossido e biossido di carbonio.
Carburi. Composti con l’azoto. Composti con lo zolfo.
Silicio, Germanio, Stagno e Piombo: preparazione e proprietà.
Composti silicio-ossigeno: silice e silicati.
Composti silicio-carbonio: siliconi e silossani. Processo Rochow.
Composti di Germanio, Stagno, Piombo: alogenuri, ossosali.
Stagno e Piombo: stato bivalente.
Gruppo 15
L’azoto: scoperta e abbondanza. Produzione e usi.
Proprietà e reattività della molecola di azoto. Orbitali molecolari.
Ammoniaca e idrazina: sintesi e proprietà. Processo Haber-Bosch. Processo Raschig.
Acido azotidrico e azidi. Ione azoturo e ione nitruro.
Composti con l’ossigeno: ossidi e ossiacidi dell’azoto. Processo Ostwald.
Fosforo: scoperta e abbondanza. Preparazione dell’elemento. Allotropi.
Ossidi e ossiacidi del fosforo. Fosfuri, alogenuri, solfuri. Fosfazeni. Fosfine.
Arsenico, Antimonio e Bismuto: isolamento e usi degli elementi.
Composti: idruri, ossidi, alogenuri.
Gruppo 16
Ossigeno: abbondanza naturale. Preparazione e usi.
Isotopi e loro proprietà. Orbitali molecolari e paramagnetismo della molecola di ossigeno.
Ossidi: ionici, covalenti, non-stechiometrici.
Acqua ossigenata: sintesi e proprietà. Potenziali di riduzione.
Zolfo: abbondanza e usi. Allotropia dello zolfo. Preparazione industriale. Processo Frasch.
Ossidi e ossiacidi dello zolfo. Sintesi industriale dell’acido solforico.
Altri composti dello zolfo: idruri, alogenuri, composti S-N.
Selenio, Tellurio, Polonio: abbondanza, preparazione e usi. Proprietà e composti principali.
Gruppo 17: alogeni
Scoperta e abbondanza. Preparazione e usi.
Proprietà e reattività: andamenti periodici e relative anomalie.
Alogenuri di idrogeno: sintesi, proprietà e reattività. Comportamento acquoso.
Alogenuri anidri e alogenuri molecolari.
Ossidi e ossiacidi. Comportamento degli alogeni in acqua.
Composti tra alogeni.
Gruppo 18: gas nobili
Scoperta, abbondanza e usi.
Chimica dei gas nobili: fluoruri di Xenon. Xenati e perxenati.
Esercitazioni pratiche in laboratorio
Titolazioni acido-base. Determinazione sperimentale della costante di acidità dell’acido
acetico.
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Sintesi e caratterizzazione di un composto incognito. Determinazione della percentuale dei
singoli elementi e calcolo della formula minima del composto.
Determinazione del titolo di una soluzione di solfato di rame.
Preparazione e studio del comportamento ossidoriduttivo degli alogeni.
Testi: I libri di testo adottati saranno indicati durante il Corso.
08 ISTITUZIONI DI ECONOMIA (F78009)
Crediti: 5
Docente: Prof.Massimo Di Domenico
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Economia dell’ambiente” attivato presso il Corso di Laurea triennale
in Scienze Ambientali.
09 CERTIFICAZIONE DI QUALITA’ (F78010)
Crediti: 2
Docente: Prof.Franco Fattorini
La gestione della qualità è una delle leve fondamentali per la conduzione di una
organizzazione, sia essa operante nel campo manifatturiero o nei settori dei servizi. I
requisiti di una adeguata gestione delle qualità sono stati definiti nell’ambito di normative
emesse da organismi internazionali quali l’ISO. L’esistenza di tali requisiti in una specifica
organizzazione deve essere oggetto di verifiche di parte terza qualora se ne ritenga
opportuna la sua validazione attraverso una certificazione formale. In questo contesto, il
corso si propone di fornire un quadro generale di approccio alle tematiche della qualità e
della Certificazione della Qualità. L’insegnamento è strutturato in 8 moduli per un
complessivo di 16 ore di lezione d’aula, secondo la seguente articolazione:
Introduzione
La storia della qualità: le origini, i concetti, le pietre miliari, i guru.
I modelli della qualità: il controllo qualità, il controllo di processo, l’assicurazione di qualità,
la qualità totale.
La mappa della certificazione
Lo sviluppo della certificazione: le verifiche contrattuali di parte seconda, le valutazioni di
parte terza, certificazione di sistema, certificazione di prodotto.
Il quadro normativo: normative internazionali, normative europee, normative di sistema,
normative di settore.
I Sistemi Qualità
Introduzione: scopo e campo di applicazione, fondamenti, termini e definizioni,
metodologie. Requisiti: requisiti generali, requisiti specifici.
ISO 9001:2000 ( Modulo 1 )
Responsabilità della direzione: politica qualità, pianificazione qualità, responsabilità,
riesame.
Gestione delle risorse: personale, infrastrutture, ambiente di lavoro, informazioni, fornitori,
risorse.
ISO 9001:2000 ( Modulo 2 )
Realizzazione del prodotto: (1) pianificazione, processi relativi al cliente, progettazione e
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sviluppo, approvvigionamento.
Realizzazione del prodotto: (2) attività di produzione, attività di erogazione di servizi,
identificazione, rintracciabilità, proprietà del cliente e conservazione dei prodotti, dispositivi
di misurazione.
ISO 9001:2000 ( Modulo 3 )
Monitoraggio del sistema: Soddisfazione del cliente, verifiche ispettive interne,
monitoraggio processi, monitoraggio prodotti.
Non conformità, riesame, trattamento.
ISO 9001:2000 ( Modulo 4 )
Analisi dei dati: efficienza dei processi, aspetti economici, benchmarking, competitività.
Miglioramento, miglioramento continuo, azioni correttive, azioni preventive, piani di
miglioramento.
I Sistema Qualità oggi
Lo stato attuale della certificazione: la certificazione della qualità in Italia, le verifiche
ispettive.
Il Sistema Qualità e la Gestione Aziendale pianificazione strategica e pianificazione della
qualità, il Sistema Qualità e il Sistema EHS.
Sono previste testimonianze del mondo delle imprese e della certificazione, e visite a sistemi
qualità di organizzazioni certificate del settore manifatturiero e dei servizi.
Bibliografia
J.M.Juran, Juran’s, Quality Control Handbook, McGraw-Hill (1988)
W. E. Deming, L’impresa di qualità, Isedi, (1991)
P.B. Crosby, La qualità non costa, McGraw-Hill, (1986)
K. Ishikawa, Guida al controllo di qualità, Franco Angeli, (1988)
Masaaki Imai, Kaizen, La strategia giapponese del miglioramento, Il Sole 24ore, (1992)
Richard Norman, La gestione strategica dei servizi, Estalibri (1991)
A. Galgano, La qualità totale, Il Sole 24ore, (1992) UNI, Conoscere le ISO 9000:2000, UNI
(2001)
10 CHIMICA ANALITICA (F78011)
Crediti: 8
Docente: Prof.Sandro Recchia
E-mail: [email protected]
Scopo del corso è quello di fornire allo studente le basi teoriche dell'analisi chimica
quantitativa. Vengono illustrati i metodi di analisi classici (gravimetrici e volumetrici) ed
inoltre vengono forniti i fondamenti dei principali metodi di analisi strumentale.
Fondamenti teorici: elettroliti e composizione chimica delle soluzioni acquose; equilibrio
chimico; effetto della presenza di elettroliti sugli equilibri ionici; forza ionica ed attività
trattamento sistematico degli equilibri complessi; cenni teorici di elettrochimica; metodi
gravimetrici. Analisi volumetriche e gravimetriche: pH delle soluzioni di acidi e basi; teoria
delle titolazioni di neutralizzazione acido-base; soluzioni tampone; teoria delle titolazioni di
precipitazione; teoria delle titolazioni complessometriche; teoria delle titolazioni redox;
indicatori acido-base, di adsorbimento, redox e per complessometria; teoria dei metodi
43
gravimetrici. Analisi strumentale: teoria ed applicazioni della potenziometria; polarografia,
voltammetria, e metodi di stripping; introduzione ai metodi spettroscopici; spettroscopia di
assorbimento UV-VIS; spettroscopia di assorbimento IR; spettroscopia di assorbimento
atomico; introduzione ai metodi cromatografici; gascromatografia; cromatografia liquida ad
elevate prestazioni; tecniche di pretrattamento e attacco di campioni reali.
Bibliografia:
Fondamenti di chimica analitica - Skoog, West, Holler -Edises
Chimica analitica quantitativa - Harris - Zanichelli
11 LABORATORIO DI CHIMICA ANALITICA (F78012)
Crediti: 6
Docente: Prof.Barbara Giussani
E-mail: [email protected]
Questo insegnamento costituisce il complemento applicativo del corso di Chimica Analitica.
Il programma prevede sia lezioni teoriche sia esperienze di laboratorio.
Le lezioni teoriche saranno utilizzate per discutere le problematiche relative alle esperienze
di laboratorio, nonché per affrontare in maniera approfondita tematiche quali:
•
•
•
•
•
•
valutazione statistica dei dati analitici;
definizione dell’incertezza del risultato analitico;
strumenti di misura e loro utilizzo;
metodi di campionamento;
standard di interesse analitico;
metodi di calibrazione strumentale.
Le esercitazioni di laboratorio consisteranno nello svolgimento di metodi analitici per la
determinazionequantitativa di analiti in ambiente acquoso e in solventi organici. Saranno
proposti metodi volumetrici basati su equilibri acido-base, complessometrici, redox e per
precipitazione, connessi all’utilizzo diindicatori e di tecniche conduttimetriche e
potenziometriche.
Verranno inoltre applicati metodi strumentali basati sull’utilizzo di spettrofotometri UVvisibile, potenziometri con elettrodi ionoselettivi, gas-cromatografi, cromatografi ionici,
polarografi.
Alla fine del corso lo studente dovrà presentare relazioni dettagliate del lavoro svolto in
laboratorio.
Bibliografia:
Fondamenti di Chimica Analitica, D.A. Skoog, D.M. West, F.J. Holler, EdiSES, Napoli
12 CHIMICA ORGANICA (F78013)
Crediti: 8
Docente: Prof.Massimo Sisti
E-mail: [email protected]
1. Introduzione alla struttura ed ai legami dei composti organici
44
Composti ionici e covalenti. Legame ionico e covalente. Legami multipli. Risonanza.
Isomeria. Polarità delle molecole covalenti. Interazione di non-legame. Orbitali atomici.
Formazione di orbitali molecolari. Orbitali ibridi. Lunghezze ed energia dei legami
covalenti.
2. Reazioni acido-base
Teoria di BrØnsted e Lewis. Acidi del C,N,O,S ed alogeni. Equilibri nelle reazioni acidobase. Effetti della struttura sull’acidità e basicità.
3. Cammini di reazione
Elettrofili e nucleofili. Cinetica. Stato di transizione. Energia libera di attivazione. Effetto
della T sulla velocità di reazione. Reazioni di sostituzione nucleofila. Addizione elettrofila al
doppio legame C=C.
4. Alcani e cicloalcani
Isomeria. Conformazione. Nomenclatura. Cicloalcani. Sintesi.
5. Stereochimica
Chiralità e simmetria. Enantiomeri e diastereoisomeri. Elementi stereogenici. Attività ottica.
Miscele racemiche. Configurazione. Notazioni stereochimiche. Nomenclatura degli
stereoisomeri.
Stereoisomeria nei composti ciclici. Stereoisomeria negli alcheni.
Risoluzione di una miscela racemica. Reazioni stereospecifiche e stereoselettive.
6. Reazioni di sostituzione nucleofila e di eliminazione
7. Alcheni
Nomenclatura. Stabilità relativa. Addizione elettrofila. Trasposizione di carbocationi.
Idrogenazione catalitica. Ozonolisi. Epossidazione. Osmilazione. Sintesi.
8. Alchini
Nomenclatura. Acidità. Addizione elettrofila. Riduzione. Sintesi.
9. Alcooli, dioli ed eteri
Nomenclatura di alcooli, dioli ed eteri. Proprietà degli alcooli: acidità e basicità, formazione
di eteri, esterificazione, trasformazione in alogenuri alchilici. Ossidazione di alcooli. Sintesi.
Scissione di eteri.
10. Ossirani
Merccanismo e stereochimica dell’apertura dell’anello epossidico. Sintesi.
11. Aldeidi e chetoni
Nomenclatura. Addizione nucleofila al gruppo carbonilico di: idruri, cianuri, composti
organometallici. Formazione di acetali e chetali. Reazioni di addizione di composti azotati.
Enammine. Riduzione. Sintesi. Trasposizione di Baeyer-Villiger.
12. Acidi carbossilici e derivati
Nomenclatura degli acidi carbossilici e derivati. Acidità degli acidi carbossilici. Sintesi.
Reazioni di addizione-eliminazione. Reazioni di esteri, acil alogenuri ed ammidi con
composti organo-metallici. Riduzione ad alcooli, aldeidi, ammine. Alogenazione in
posizione alfa di acidi carbossilici. Sintesi di esteri, alogenuri acilici, ammidi, anidridi.
Reazioni di idrolisi.
13. Enoli ed enolati
Formazione di enoli ed enolati. Reazioni di enoli ed enolati. Regioselettività della reazione
di enolizzazione, controllo termodinamico e cinetico degli enolati. Alchilazione di composti
carbonilici. Alchilazione di composti metilenici attivati. Condensazione aldolica. Reazione
retroaldolica. Formazione di beta-chetoesteri-condensazione di Claisen e Dieckmann.
Addizione coniugata-Reazione di Michael.
14. Polieni
Addizione di elettrofili. Idrogenazione. Reazione di Diels- Alder.
45
15. Reazioni radicaliche
Alogenazione degli alcani. Alogenazione allilica e benzilica. Addizione radicalica ad
alcheni.
16. Ammine
Nomenclatura. Basicità. Sintesi. Reazioni di alchilazione e acilazione di ammine. Reazioni
con acido nitroso. Ossidazione a N-ossidi. Sali di ammonio quaternari. Eliminazione di
Hofmann. Trasposizioni all’atomo di azoto (Beckmann, Hofmann, Curtius).
Bibliografia:
S. Ege, “Chimica Organica”, Ed. Sorbona
R. Macomber, “Chimica Organica”, Ed. Zanichelli
K.P.Vollhardt, N.E.Schore, “Chimica Organica”, Ed. Zanichelli
13 CHIMICA FISICA (F78014)
Crediti: 7
Docente: Prof.Gabriele Morosi
E-mail: [email protected]
Teoria quantistica. Le origini della meccanica quantistica. La dinamica dei sistemi
microscopici. I principi della meccanica quantistica.
Teoria quantistica: tecniche ed applicazioni. Il moto traslazionale, vibrazionale e rotazionale.
La teoria della perturbazione.
Struttura atomica e spettri atomici. Atomi idrogenoidi. Atomo polielettronici. Spettri di atomi
complessi.
Introduzione al legame chimico. L'approssimazione di Born-Oppenheimer. La molecola-ione
idrogeno. Molecole polielettroniche.
Termodinamica statistica: i concetti. La distribuzione degli stati molecolari. Energia interna
ed entropia. Funzione di partizione canonica.
Termodinamica statistica: le applicazioni. Relazioni fondamentali. Utilizzi della
termodinamica statistica.
Testo consigliato : P. Atkins, J. de PaulaAtkins' Physical Chemistry.
14 LABORATORIO DI CHIMICA ORGANICA
curriculum Scienze chimiche (F78016)
Crediti: 6
Docente: Prof.Andrea Penoni
E-mail: [email protected]
Ciclo di lezioni teoriche
Problemi di sicurezza nel laboratorio di chimica organica. Analisi elementare quantitativa,
determinazione della formula minima, determinazione del numero d’insaturazione, peso e
formula molecolare.
Cenni di spettroscopia (UV, IR, NMR, MS) per la caratterizzazione dei gruppi funzionali
organici.
Introduzione alle seguenti tecniche sperimentali: cristallizzazione, estrazione con solvente,
distillazione semplice e frazionata (nel pieno e sotto vuoto), cromatografia su strato sottile e
su colonna. Cenni di stereochimica.
46
Richiami sulla reattività dei gruppi funzionali più comuni quali: ammine primarie,
secondarie e terziarie, aldeidi, chetoni, acidi carbossilici, alcoli, fenoli, esteri, ammidi, nitrili,
eteri, alogenoderivati, nitroderivati, idrocarburi.
Esercitazioni di laboratorio
Esecuzione individuale da parte dello studente delle operazioni fondamentali del laboratorio
di chimica organica quali: la determinazione del punto di fusione, la cristallizzazione,
l’estrazione con solvente, la distillazione semplice e frazionata (nel pieno e sotto vuoto), la
cromatografia su strato sottile, la cromatografia su colonna.
Studio da parte dello studente di alcuni composti organici, che dovranno essere esaminati
per via chimica e spettroscopica al fine di riconoscere il gruppo funzionale. Questi composti
saranno quindi utilizzati come reagenti di partenza per la sintesi di altri prodotti sfruttando
alcune reazioni tipiche della funzionalità individuata. Caratterizzazione dei prodotti
sintetizzati mediante la determinazione di alcune proprietà fisiche e l’ausilio di tecniche
spettroscopiche
Libro di testo: M.D'Ischia La Chimica Organica in LaboratorioPiccin, 2003
Testi consigliati per la consultazione:
R. M. Roberts, J. C. Gilbert, S. F. MartinChimica Organica SperimentaleZanichelli,
Bologna 1999;
D. J. Pasto, C. R. JohnsonLaboratory Text for Organic ChemistryPrentice Hall Inc.,
Englewood Cliffs, New Jersey;
G. P. Pedulli Metodi Fisici in Chimica OrganicaPiccin; A. Gaudiano, G. GaudianoIl
Laboratorio di ChimicaMasson;
D. L. Pavia, G. M. Lampman, G. S. KrizIl Laboratorio di Chimica OrganicaSorbona.
15 LABORATORIO DI CHIMICA ORGANICA
curriculum Chimica industriale (F78051)
Crediti: 6
Docente: Gianluigi Broggini
E-mail: [email protected]
Ciclo di lezioni teoriche
Problemi di sicurezza nel laboratorio di chimica organica. Determinazione della formula
minima, determinazione del numero di insaturazione. Cenni di spettroscopia (IR, UV) per la
caratterizzazione dei gruppi funzionali organici.
Introduzione alle seguenti tecniche sperimentali: cristallizzazione, estrazione con solvente,
distillazione semplice e frazionata, nel pieno e sotto vuoto, cromatografia su strato sottile e
su colonna.
Richiami sulla reattività dei gruppi funzionali più comuni: ammine, aldeidi, chetoni, acidi
carbossilici, alcoli, fenoli, esteri, ammidi, nitrili, eteri, alogenoderivati.
Esercitazioni di laboratorio
1) Esecuzione da parte dello studente delle operazioni fondamentali del laboratorio di
chimica organica, quali: la determinazione del punto di fusione, la cristallizzazione,
l’estrazione con solvente, la distillazione semplice e frazionata, nel pieno e sotto vuoto, la
cromatografia su strato sottile e su colonna.
2) Esecuzione da parte dello studente di alcune reazioni organiche con caratterizzazione
dei prodotti ottenuti mediante determinazione di proprietà fisiche e impiego di tecniche
spettroscopiche.
47
Bibliografia:
D.L. Pavia – G.M. Lampman – G.S. Kriz, “Il laboratorio di Chimica Organica”, ed.
Sorbona.
Libro di consultazione: Vogel, “Chimica Organica Pratica”, Ed. Ambrosiana.
16 ELEMENTI DI CHIMICA DELLE MACROMOLECOLE
curriculum Scienze chimiche (F78017)
Crediti: 4
Docente: Prof.Giovanni Palmisano
E-mail: [email protected]
Ammino acidi. Peptidi e proteine. Sintesi peptidica.
Carboidrati: struttura e stereochimica. Emiacetali ciclici. Anomeri. Glicosidi. Esteri. Eteri.
Di- e polisaccaridi.
Polimerizzazione mediante reazioni di addizione al carbonile: poliammidi, poliesteri,
policarbonati.
Polimerizzazione mediante sostituzione elettrofila aromatica. Polimerizzazione mediante
reazioni di SN2. Polimerizzazione mediante addizione nucleofila a isocianati.
Polimerizzazione degli alcheni: radicalica, anionica, cationica. Copolimerizzazione. Gomme
sintetiche. Polimeri cross-linked. Melamine. Cross-linking di polimeri preformati. Reazioni
chimiche della cellulosa. Reagenti chimici ancorati a matrici polimeriche. Sintesi di peptidi
su matrice polimerica.
17 ELEMENTI DI CHIMICA DELLE MACROMOLECOLE
curriculum Chimica industriale (F78053)
Crediti: 4
Docente: Prof.Massimo Sisti
E-mail: [email protected]
Ammino acidi. Peptidi e proteine. Sintesi peptidica.
Carboidrati: struttura e stereochimica. Emiacetali ciclici. Anomeri. Glicosidi. Esteri.
Eteri.
Di- e polisaccaridi.
Polimerizzazione mediante reazioni di addizione al carbonile: poliammidi, poliesteri,
policarbonati.
Polimerizzazione
mediante
sostituzione
elettrofila
aromatica.
Polimerizzazione mediante reazioni di SN2. Polimerizzazione mediante addizione nucleofila
a isocianati. Polimerizzazione degli alcheni: radicalica, anionica, cationica.
Copolimerizzazione. Gomme sintetiche. Polimeri cross-linked. Melamine. Cross-linking di
polimeri preformati. Reazioni chimiche della cellulosa. Reagenti chimici ancorati a matrici
polimeriche. Sintesi di peptidi su matrice polimerica.
18 LEGISLAZIONE BREVETTUALE (F78019)
Crediti: 2
Docente: Prof.Roberto Margutti
La tutela della proprietà industriale e intellettuale
Invenzioni e modelli
48
Introduzione.
I diritti di esclusiva del titolare del brevetto.
Nozione di brevetto.
Brevetti per invenzioni industriali.
Riferimenti al Codice Civile.
Le invenzioni biotecnologiche.
Novità vegetali.
Brevetti per modelli di utilità.
Brevetti per modelli e disegni ornamentali.
Procedura di brevettazione.
Le convenzioni internazionali.
Obiettivi di una strategia brevettale.
Il trasferimento di tecnologie.
Breve introduzione a:
I segni distintivi: Marchio, Ditta, Insegna, Emblema.
Diritto d'autore e programmi di elaboratore.
Topografie dei prodotti a semiconduttori.
Saranno fornite dal docente dispense sugli argomenti più
rilevanti.
Bibliografia
A. Vanzetti; V. Di Cataldo, “Manuale di diritto industriale”, Giuffrè Ed. (III ediz.)
V. Di Cataldo, “I segni distintivi”, Giuffrè Ed.
19 COMPLEMENTI DI MATEMATICA (F78015)
Crediti: 7
Docente: Prof.Giorgio Mantica
E-mail: [email protected]
Scopo del Corso è completare il bagaglio minimo matematico necessario ad uno studente di
chimica, indipendentemente dalla sua successiva specializzazione.
Il programma completa quindi gli argomenti dell’Analisi Matematica presentati nel corso
precedente, con particolare enfasi sul calcolo differenziale in molte variabili e sul calcolo
matriciale. Vengono altresì presentati alcuni cenni di analisi numerica.
Il dettaglio degli argomenti trattati è il seguente:
Spazio R^n. Geometria Euclidea e sua distanza.
Algebra lineare
Spazi vettoriali e loro sottospazi. Nozione di indipendenza lineare. Operazioni lineari in
R^n, loro rappresentazione matriciale. Operazioni sulle matrici.
Determinante e sue proprietà. Sistemi lineari, matrice inversa, rango e nucleo.
Teorema di Rouché Capelli, teorema di Cramer, metodo di eliminazione di Gauss.
Prodotto scalare, ortogonalità. Matrici ortogonali e cambiamento di base.
Autovalori ed autovettori. Matrici diagonalizzabili.
Valori singolari e loro relazione ai sistemi lineari.
Cenni ai metodi numerici per i problemi precedentemente descritti.
Calcolo differenziale in R^n
Funzioni da Rn in Rm: definizione di limite e continuità. Proprietà delle funzioni continue.
49
Derivate parziali e differenziabilità, gradiente e matrice Jacobiana. Proprietà implicate dalla
differenziabilità. Piano tangente e significato geometrico del gradiente.
Teorema del differenziale totale. Derivate e differenziali successivi, matrice hessiana e
formula di Taylor. Massimi e minimi liberi, condizioni necessarie e condizioni sufficienti
perchè un punto sia un estremante. Massimi e minimi su insiemi chiusi. Il teorema della
funzione implicita, forma locale e globale. Il caso multidimensionale. Estremi vincolati, e
metodo dei moltiplicatori di Lagrange.
Calcolo integrale in Rn=2
Integrali multipli: integrale di Riemann nel piano e nello spazio. Integrabilità delle funzioni
continue, teorema di riduzione (calcolo di un integrale multiplo mediante integrazioni
successive). Teorema di cambiamento di variabili per integrali multipli, sistemi utili di
coordinate.
Equazioni differenziali
Definizione di equazione differenziale e di soluzione. Il problema di Cauchy per equazioni
di ordine n e per sistemi di equazioni del primo ordine. Equivalenza di un’equazione di
ordine n con un sistema di n equazioni del primo ordine. Funzioni lipschitziane e condizioni
sufficienti per la lipschitzianità. Teorema di esistenza e unicità globale e locale.
Prolungamento delle soluzioni e soluzioni massimali. Integrazione di alcuni tipi di equazioni
differenziali del primo ordine (lineari, di Bernoulli, a variabili separabili, omogenee).
Equazioni differenziali lineari di ordine n: struttura e dimensione dello spazio delle soluzioni
di un'equazione omogenea. Struttura delle soluzioni di un'equazione non omogenea.
Formula risolutiva delle equazioni omogenee, e di particolari non omogenee.
20 CHIMICA INORGANICA (F78024)
Crediti: 7
Docente: Prof.Norberto Masciocchi
E-mail: [email protected]
Chimica Inorganica. Lo scopo del corso è di approfondire alcuni dei concetti brevemente
presentati nei corsi precedenti, con particolare attenzione alle relazioni fra aspetti
termodinamici, strutturali e di reattività. In particolare, verranno descritti diversi aspetti del
legame chimico nelle molecole inorganiche, in composti di coordinazione classici, nei solidi
ionici, metallici e covalenti, nel tentativo di giustificare osservazioni sperimentali ed estese
classificazioni con semplici modelli interpretativi. Inoltre, si analizzeranno aspetti di
reattività e trend periodici alla luce di equazioni e diagrammi semiquantitativi, con
particolare riferimento al comportamento acido-base e di ossidoriduzione in ambiente
acquoso e non.
Parte I: Fondamenti
Origine e distribuzione degli elementi, nucleosintesi; richiami di struttura atomica, proprietà
periodiche, raggi metallici e ionici, scale di elettronegatività, hardness e softness. Strutture
molecolari (Lewis, risonanza, VSEPR, forma delle molecole e scala dei tempi). Simmetria
molecolare, molecole polari e chirali. Proprietà e modelli di legame, raggi covalenti, forze
ed entalpie medie di legame, correlazioni struttura-energia. Modelli di legame in molecole a
catena lineare o ad anello, ipervalenza, composti elettron-deficienti; diagrammi di Walsh,
localizzazione, analogia isolobale. Cenni su solidi conduttori, semiconduttori ed isolanti.
Struttura dei solidi, reticoli, impaccamenti di sfere, interstizi, polimorfismo, metalli e leghe,
composti intermetallici; solidi ionici e strutture archetipiche, previsione strutturale di specie
MX; entalpie reticolari, equazioni di Born-Mayer e Kapustinskii; stabilità termica; stabilità
50
di diversi stati di ossidazione, solubilità.
Parte II: Fenomenologia
Acidità di Bronsted, equilibri acidi in acqua, fattori che governano l’acidità, acidità in fase
gassosa, acidità di acidi binari, entalpia di solvatazione, equazione di Born, livellamento del
solvente, solventi non acquosi; proprietà acide e tabella periodica; ossoacidi, regole di
Pauling, ossidi anidri, amfoterismo, poliossocomposti, isopolianioni, eteropolianioni.
Acidità di Lewis, forza degli acidi e basi di Lewis, hardness, effetti sterici, effetti del
solvente, correlazioni termochimiche. Alogenuri di boro ed alluminio, complessi di silicio e
stagno, acidi dell’azoto ed ossigeno, alogeni come acidi. Metalli di transizione, geometrie ed
isomerie, composti polinucleari, classi di leganti e nomenclatura, chelanti, stereochimica
degli anelli, isomeria ottica, cenni sul legame nei complessi, serie spettrochimica dei leganti
e dei metalli. Reattività redox, diagrammi di Ellingham, riduzione chimica ed elettrolitica,
potenziali di riduzione e serie elettrochimica, fattori cinetici; stabilità in acqua,
disproporzionamento, ossidazione atmosferica, diagrammi di Latimer e Frost; diagrammi di
Pourbaix, effetto della formazione di complessi. Stabilità dei diversi stati di ossidazione
nella transizione d, nei gruppi 11 e 12, nel blocco p e nelle terre rare.
Parte III: Sistematica Chimica Inorganica
Idrogeno; Gruppi del Boro, Carbonio, Ossigeno ed Azoto; Alogeni, Gas Nobili; Metalli s-p.]
Bibliografia
D.F.Shriver e P.W.Atkins, Inorganic Chemistry, 3rd Edition, Oxford University Press, 1999
(completo di CD ROM).
21 CHIMICA E TECNOLOGIA DELLE SOSTANZE COLORANTI (F78030)
Crediti: 5
Docente: Prof.Bruno Marcandalli
1. Sostanze coloranti
Coloranti e pigmenti. Classificazione chimica delle sostanze coloranti. Classificazione
tintoriale dei coloranti tessili. Aspetti applicativi della chimica dei pigmenti: vernici e
inchiostri da stampa.
2. Fisiologia della visione a colori
Il sistema ottico dell’occhio. Retina e fotorecettori. Trivarianza della visione cromatica.
Difetti della visione cromatica. Aspetti psicofisici della percezione del colore.
3. Colorimetria
Sorgenti luminose ed illuminanti standard. Spazio del colore: sistemi CIE, sistemi uniformi,
atlanti colorimetrici. Strumentazione per colorimetria.
Bibliografia
C. Oleari, Misurare il colore. Hoepli (Milano), 1998.
R. M. Christie, Colour Chemistry. RSC (Cambridge), 2001.
22 CHIMICA FISICA INDUSTRIALE (F78033)
Crediti: 6
Docente: Prof.Aldo Gamba
E-mail: [email protected]
51
Introduzione al corso. Il programma nel dettaglio. Dalla Pila di Volta alla produzione di
energia. Scienza e applicazioni.
La corrosione dei metalli. Aspetti cinetici e termodinamici. Le tecniche anticorrosive. Le
spettroscopie applicate nella catalisi.
I processi sulle superfici solide. Crescita, struttura e composizione delle superfici.
L’adsorbimento chimico e fisico.
Le isoterme di adsorbimento. Langmuir, BET ed altre. Le cinetiche di adsorbimento.
Tecniche sperimentali.
La catalisi industriale. La mobilità sulle superfici. Analisi dei materiali.
Attività catalitica: idrogenazione, ossidazione. I processi petrolchimici di cracking e
reforming.
La teoria di Eyring dello stato attivato. Dimostrazione dell’equazione e analisi dei risultati.
Esempio dell’applicazione di zeoliti come catalizzatori.
Gli impianti industriali
La produzione di soda e cloro: celle elettrolitiche a diaframma e ad amalgama di mercurio. I
processi agli elettrodi. Le rese di corrente.
La sovratensione agli elettrodi. Aspetti termodinamici e cinetici.
Le rese energetiche: bilanci agli elettrodi e bilanci totali. Le celle usate nella pratica
industriale.
Celle ad amalgama di mercurio. Le reazioni agli elettrodi. Le rese di corrente e le rese
energetiche. Bilanci generali con esempi pratici. Le celle orizzontali e le celle verticali a
massa fluente o a catodo rotante.
La sintesi di composti organici. L’ammoniaca prodotta da gas naturale dalla combustione
del legno. La termodinamica associata alla sintesi dell’ammoniaca.
I processi di liquefazione dell’aria, Linde e Joule Thompson. L’aria liquida: la separazione
in azoto e ossigeno. Descrizione degli impianti Linde e Claude. Gli impianti di
purificazione. I rigeneratori Frenckl. Le moderne modifiche degli impianti.
I metodi di produzione dell’idrogeno: elettrolisi dell’acqua, dal gas di cokeria e dal gas
d’acqua.
La sintesi dell’ammoniaca. Aspetti termodinamici, cinetici e di trasporto. Meccanismi
catalitici sulle superfici. I processi industriali: Haber-Bosh, Mont Cenis, Fauser-Montecatini,
Linde. I convertitori, i materiali di uso industriale, gli scambiatori di calore.
La sintesi industriale dell’acido nitrico. I processi industriali più importanti. Impianti sotto
pressione e a pressione atmosferica.
La sintesi del nitrato d’ammonio e dell’acido cianidrico.
L’economia di impianto ed i bilanci economici.
Dei processi industriali descritti, lo studente può, studiarne uno
a scelta.
Testi di riferimento
P.W.Atkins, J de Palma – Atkins’ Physical Chemistry –
Oxford University Press, 2006, Oxford; ottava edizione.
G.Bianchi - Appunti di Chimica Industriale Inorganica –
A cura di R.Sottocornola, G. Quattri Libraio; fuori edizione
(chiedere il testo al docente: tel.031-326219 e-mail [email protected])
52
23 TECNICA INDUSTRIALE E COMMERCIALE (F78031)
Crediti: 5
Docente: Prof.Massimo Di Domenico
E-mail: [email protected]
Elementi di analisi strategica
La “necessità” dell’approccio strategico.
Il processo di elaborazione della strategia aziendale.
Analisi ambientale, analisi settoriale, business analysis: aspetti metodologici.
L’analisi interna: competenze distintive, risorse critiche, fattori di successo.
Le scelte di posizionamento a livello di business: le strategie di base.
Strategie di crescita: integrazione, diversificazione, internazionalizzazione.
Il ciclo di vita del prodotto e la gestione del portafoglio prodotti.
Dalla strategia alla pianificazione.
La pianificazione strategica
Gli obiettivi della pianificazione.
Il modello della Balanced Scorecard.
La prospettiva di mercato.
La prospettiva interna dei processi produttivi.
La prospettiva delle risorse infrastrutturali.
La prospettiva economico-finanziaria.
Bibliografia:
Per la parte A:
R.M. Grant, L’analisi strategica nella gestione aziendale, Il Mulino, II edizione, 1999:
capitoli I, II, III, VII, VIII, IX, XIII, XIV, XV.
Per la parte B:
R.S. Kaplan, D.P. Norton, The balanced scorecard: translating strategy into action,
Harvard Business School Press, Boston MA, 1996.
R.M. Grant, Vedi sopra: capitoli IV, V, VI.
CORSO DI LAUREA IN CHIMICA E CHIMICA INDUSTRIALE
INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO
Insegnamento
Numero
Certificazione di qualità
programma
09
Chimica analitica
10
Chimica e tecnologia delle sostanze coloranti
21
Chimica fisica
13
Chimica fisica industriale
22
53
Chimica generale fondamenti/complementi
02
Chimica inorganica
20
Chimica organica
12
Complementi di matematica
Elementi di chimica delle macromolecole (curriculum Scienze
chimiche)
Elementi di chimica delle macromolecole (curriculum chimica
industriale)
Fisica
19
05
Informatica
03
Istituzioni di economia
08
Laboratorio di chimica analitica
11
Laboratorio di chimica generale ed inorganica
Laboratorio di chimica organica (curriculum Scienze
chimiche)
Laboratorio di chimica organica (curriculum chimica
industriale)
Legislazione brevettale
07
16
17
14
15
18
Lingua inglese
04
Matematica
01
Tecnica industriale e commerciale
23
Termodinamica chimica
06
54
ELENCO DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO
Docente
Numero.
programma
Ardizzoia Gian Attilio
02
Brenna Stefano
02,07
Bressanini Dario
06
Broggini Gianluigi
15
Cacciatori Sergio
05
Cazzaniga Franco
01
Di Domenico Massimo
08,23
Fattorini Franco
09
Gamba Aldo
22
Giussani Barbara
11
Huw Williams
04
Mantica Giorgio
19
Marcandalli Bruno
21
Margutti Roberto
18
Monticelli Maurizio
03
Masciocchi Norberto
20
Morosi Gabriele
13
Palmisano Giovanni
16
Penoni Andrea
14
Ponticelli Maurizio
03
Recchia Sandro
10
Sisti Massimo
Tissoni Giovanna
12,17
05
55
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DELL'INSUBRIA
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali - Como
Corso di Laurea in Fisica
Sede del corso: Como
MANIFESTO DEGLI STUDI
ANNO ACCADEMICO 2006/2007
Presentazione del Corso.
Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN della sede di Como dell'Università degli Studi
dell'Insubria è attivato il Corso di Laurea in Fisica di durata triennale appartenente alla Classe delle
Lauree universitarie in Scienze e Tecnologie Fisiche n° 25.
Obiettivi formativi e sbocchi professionali
Il corso forma laureati:
Con una buona conoscenza di base dei diversi settori della fisica classica e
moderna;
Con una familiarità con il metodo scientifico di indagine ed, in particolare,
con la costruzione di modelli e la loro verifica;
Con competenze operative e di laboratorio;
Capaci di comprendere ed utilizzare strumenti matematici ed informatici
adeguati;
Capaci di operare professionalmente in ambiti definiti di applicazione, quali il
supporto scientifico alle attività industriali, mediche, sanitarie e concernenti
l'ambiente, il risparmio energetico ed i beni culturali, nonché le varie attività
rivolte alla diffusione della cultura scientifica;
In grado di utilizzare la lingua inglese, oltre l'italiano, nell'ambito specifico di
competenza e per lo scambio di informazioni generali; in possesso di
adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione
dell'informazione;
Capaci di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di autonomia e di
inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.
Accesso al corso di laurea
Fatti salvi i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di accesso agli studi
universitari, il corso di laurea in Fisica non prevede alcuna limitazione numerica delle
immatricolazioni né alcuna prova di accesso.
Frequenza
Il corso di laurea in Fisica prevede la frequenza obbligatoria dei laboratori ed è
espressamente consigliata la frequenza dei corsi frontali.
Articolazione del corso degli studi
Il corso di laurea ha durata triennale e comporta l'acquisizione da parte dello studente di 180
crediti formativi, la cui ripartizione è illustrata nell'ordinamento didattico sotto riportato.
56
Ordinamento didattico
Settore
scientifico
disciplinare
Crediti
Tipologia
di attività
formativa
Ambiti
disciplinari
FIS/02
6
B
MAT/05
6
A
FIS/01
6
B
MAT/03
6
A
INF/01
6
A
Teorico e dei
fondamenti della
Fisica
Discipline
matematiche
Sperimentale –
Applicativo
Discipline
matematiche
Discipline
informatiche
MAT/05
6
A
Fisica del corpo rigido e
dei fluidi
FIS/02
6
B
Termodinamica e Teorie
cinetiche
Oscillazioni e onde
FIS/07
6
B
FIS/01
6
B
Laboratorio di Fisica I
FIS/01
6
B
3
63
E
I ANNO Insegnamenti
I Semestre
Meccanica
Matematica I
Probabilità e Statistica
Geometria
Laboratorio informatico
II Semestre
Matematica II
Lingua Inglese
TOTALE CREDITI
Discipline
matematiche
Teorico e dei
fondamenti della
Fisica
Sperimentaleapplicativo
Sperimentaleapplicativo
Sperimentaleapplicativo
Settore
scientifico
disciplinare
Tipologia
di attività
formativa
Ambiti disciplinari
Crediti
FIS/03
6
B
Matematica III
MAT/05
6
C
Meccanica analitica
MAT/07
6
C
Fisica quantistica I
FIS/02
6
B
Microfisico e della
struttura della
materia
Interdisciplinarietà
ed applicazioni
Interdisciplinarietà
ed applicazioni
Teorico e dei
fondamenti della
Fisica
II ANNO Insegnamenti
I Semestre
Elettromagnetismo I
57
Laboratorio di Fisica II
FIS/01
6
B
Esercitazioni di Fisica I
FIS/03
3
B
II Semestre
Metodi matematici della
Fisica I
FIS/02
6
B
Elettromagnetismo II e
relatività
FIS/03
6
B
Fisica quantistica II
FIS/03
7
B
Laboratorio di Fisica III
FIS/01
6
B
Chimica
Esercitazioni di Fisica II
CHIM/03
FIS/03
6
2
C
B
TOTALE CREDITI
Sperimentaleapplicativo
Microfisico e della
struttura della
materia
Teorico e dei
fondamenti della
Fisica
Microfisico e della
struttura della
materia
Microfisico e della
struttura della
materia
Sperimentaleapplicativo
Discipline chimiche
Microfisico e della
struttura della
materia
66
Settore
scientifico
disciplinare
Crediti
Tipologia
di attività
formativa
Ambiti
disciplinari
FIS/03
7
B
Fisica nucleare e
subnucleare
FIS/04
7
B
Laboratorio di Fisica IV
oV
Esercitazioni di Fisica
III
FIS/01
6
B
FIS/04
2
B
Microfisico e della
struttura della
materia
Microfisico e della
struttura della
materia
Sperimentaleapplicativo
Microfisico e della
struttura della
materia
6
D
10
F
5
8
51
D
E
III ANNO
Insegnamenti
I Semestre
Fisica della materia
Insegnamento
complementare a scelta
II Semestre
Altre attività (tirocinio)
Insegnamento
complementare a scelta
PROVA FINALE
TOTALE CREDITI
58
TOTALE
180
COMPLESSIVO
Legenda delle tipologie di attività: (A) formazione di base; (B) formazione caratterizzante;
(C) formazione affine ed integrativa; (D) scelte autonome (curriculari, seminari didattici,
ecc.); (E) prova finale e lingua straniera; (F) altre attività secondo art.10 comma 1 lett. F.
Crediti formativi
Nei nuovi ordinamenti, il superamento di ogni prova (esami ed altre attività istituzionali) è
associato all'acquisizione di crediti formativi (CFU), che risultano legati all'impegno
richiesto allo studente. Ogni credito formativo corrisponde ad un impegno orario
complessivo di 25 ore. La ripartizione delle ore tra attività didattica assistita ed attività
didattica personale è diversa a seconda che si tratti di lezioni, ovvero di esercitazioni e di
laboratorio:
attività assistita
lezioni
esercitazioni, laboratorio
8
11
attività
personale
17
14
Totale ore
25
25
I crediti di tipo F (altre attivita') possono essere acquisiti frequentando una attivita' di
tirocinio ovvero attraverso il superamento di esami relativi a corsi gia' approvati nel piano
degli studi presentato dallo studente.
Esami
L'acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento
dell'esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi, tranne per i
corsi di Esercitazioni di fisica, per i quali il superamento dell'esame comporta la semplice
dicitura “approvato”.
Propedeuticità
I corsi identificati con I sono propedeutici agli analoghi corsi identificati con II con
l'eccezione dei Laboratori di Fisica e dei corsi di Esercitazione. Il corso di Matematica II e'
propedeutico al corso di Matematica III. Il corso di Matematica III è propedeutico al corso
di Metodi Matematici della Fisica I. I corsi di Meccanica Analitica ed Elettromagnetismo I
sono propedeutici al corso di Fisica Quantistica II.
Piani di studio individuali
Al momento dell'iscrizione al III anno gli studenti dovranno presentare un piano di studi,
indicando le scelte dei corsi opzionali, in conformità con l'ordinamento sopra
riportato.Come corso di Laboratorio si potrà scegliere laboratorio di Fisica IV o Laboratorio
di Fisica V. I corsi opzionali potranno essere scelti dallo studente tra i corsi attivati presso la
Laurea specialistica in Fisica o presso altri corsi di Laurea, previa approvazione del piano
degli studi da parte del Consiglio di Coordinamento Didattico.
Tirocinio
Il tirocinio potra' essere svolto presso le strutture di questa Università o presso Enti pubblici
o privati convenzionati con l'Ateneo, secondo le modalità fissate dal CCD e sotto la
59
supervisione di un docente della Facoltà. Lo studente dovrà presentare domanda di ingresso
in tirocinio al CCD specificando l'Ente presso il quale svolgerà il tirocinio, il nome del
responsabile e del docente della Facoltà che fungerà da supervisore. Per iniziare il tirocinio
lo studente dovrà aver conseguito tutti i crediti previsti al primo e al secondo anno di corso. I
10 crediti di tipologia F acquisibili con il tirocinio potranno anche essere ottenuti con il
superamento degli esami relativi a corsi attivati presso la Laurea specialistica in Fisica o
presso altri corsi di Laurea, previa approvazione del piano degli studi da parte del Consiglio
di coordinamento Didattico.
Prova finale
L'elaborato finale preparato dallo studente consente l'acquisizione di 8 crediti formativi.
L'elaborato consiste in un lavoro individuale dello studente, che non necessita del requisito
di originalita', svolto sotto la guida di un relatore. Il lavoro puo' essere svolto anche come
conclusione di un'attivita' di laboratorio o stage presso enti esterni. L'elaborato, puo' essere
redatto in lingua italiana o inglese. Lo studente dovra' presentare domanda di assegnazione
tesi al CCD in Fisica almeno due mesi prima della sessione di laurea. Il CCD, assegnera' un
relatore interno tra i professori ufficiali della facolta'. Nel caso si tratti di tesi svolta presso
strutture esterne alla facolta', il CCD affianchera' il relatore interno con un relatore esterno
che operi nella struttura nella quale la tesi verra' effettivamente svolta. Lo studente produrra'
un elaborato scritto che sara' depositato presso la segreteria didattica almeno una settimana
prima della seduta di laurea, congiuntamente con un riassunto della medesima. Sia la copia
dell'elaborato sia il riassunto dovranno essere firmati dal candidato e dal relatore interno.
L'esame di tesi si riterra' superato se il candidato avra' sostenuto con successo la discussione
sul lavoro eseguito, durante la seduta di laurea. Di norma, la stesura dell'eleborato dovra'
richiedere un impegno da parte dello studente stimabile in circa 200 ore lavorative.
L'argomento specifico su cui verte il lavoro di tesi deve essere concordato con il relatore e
prevedera', di norma, un preliminare inquadramento della problematica fisica e della
fenomenologia inerente l'argomento della tesi. Il lavoro mira all'acquisizione, da parte dello
studente, di metodologie e tecniche comunemente utilizzate in Fisica. La tesi puo' consistere
nella rassegna e confronto critico di risultati presenti in letteratura, nella riproduzione di
misure sperimentali pubblicate o nella determinazione di risultati originali da parte dello
studente nell'ambito di un gruppo di lavoro che operi all'interno di un laboratorio o gruppo
di ricerca, anche al di fuori dell'Ateneo. Di norma, l'elaborato presentato alla commissione
di laurea durante l'esame finale e' valutato, a discrezione della commissione, con un
massimo di 5 punti. Il voto finale si ottiene sommando tale punteggio alla media ponderata
dei voti riportati nei singoli esami sostenuti dallo studente, moltiplicata per 110/30. La
menzione della lode e' concessa allo studente che abbia raggiunto il massimo dei voti, su
proposta unanime della commissione.
Prosecuzione degli studi nella laurea specialistica
L'Università degli Studi dell'Insubria ha attivato il Corso di Laurea Specialistica in Fisica
(appartenente alla classe 20/S) quale prosecuzione del corso di laurea di primo livello
attivato a partire dall'anno accademico 2001/2002. Alla luce delle disposizioni riportate nel
DM 509/99 ("Regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica degli Atenei")
per accedere alla laurea specialistica è necessario aver conseguito la laurea di primo livello.
A questo scopo si sottolinea che tutti i crediti acquisiti dal laureato presso questo Corso di
Studi di primo livello saranno riconosciuti al fine del proseguimento degli studi nella
Laurea Specialistica in Fisica.
60
Calendario dei Corsi e degli Esami
Per l'inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli
esami di laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica.
Varese,14 giugno 2006
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
IL PRESIDE DI FACOLTA’
(Dott.Marino Balzani)
(Prof. Aldo Gamba)
IL RETTORE
(Prof. Renzo Dionigi)
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PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI
01 MECCANICA (F48001)
Crediti: 6
Docente: Prof.Aldo Treves
E-mail: [email protected]
Introduzione alla Meccanica Newtoniana
Cinematica in una dimensione. Moto unidimensionale. Posizione ed unità di lunghezza.
Tempo ed unità di tempo. Velocità. Accelerazione. Limite delle funzioni di una variabile,
derivate delle stesse. Velocità e posizione per moto rettilineo con accelerazione costante.
Caduta libera. Moto armonico con traiettoria rettilinea.
Cinematica in due e tre dimensioni. Moto di un proiettile. Grandezze vettoriali e loro
proprietà. Posizione, velocità ed accelerazione vettoriali. Accelerazione centripeta ed
accelerazione tangenziale: effetti al primo e secondo ordine sul modulo della velocità.
Traiettoria parabolica. Moto circolare uniforme ed accelerazione centripeta. Leggi di
Keplero. Orbita satellitare minima. Il pendolo conico e la giacitura delle curve stradali.
Trasformazioni galileiane.
Le Leggi di Moto newtoniane e loro applicazioni
Prima legge di Newton e sistemi di riferimento inerziali.
Seconda e terza legge. Conservazione di massa e momento. Definizione cinematica di urto
elastico. Forza e seconda legge in forma generale (corpo a massa variabile) .Conservazione
del momento e terza legge.
Forze nei sistemi meccanici (peso, forza elastica, forze dei vincoli, attrito statico e cinetico,
forza di Stokes, definizione di coefficiente di viscosità).
Macchina di Atwood e sistemi simili. Moti in presenza di attrito: attrito statico e cinetico.
Soluzione generale per il moto lungo un piano inclinato.
Forze apparenti. Il riferimento terrestre. Direzione del filo a piombo. Forze di Coriolis. Moti
di corpi a massa variabile risolti in riferimenti non inerziali. Moto di un razzo. Moto
oscillatorio. Equilibrio stabile e moto oscillatorio. Molla. Pendolo semplice. Soluzione
analitica dell’equazione dell’oscillatore armonico.
Energie, Relazioni ed Applicazioni
Lavoro di una e tre dimensioni. Integrazione. Energia potenziale.
Lavoro ed energia cinetica. Teorema dell’energia cinetica. Conservazione dell’energia
meccanica totale in un sistema isolato. Calcolo della forza dall’energia potenziale. Potenza.
Impulso e collisioni.Conservazione del momento. Urti elastici e non-elastici: bilancio
energetico, proprietà delle traiettorie.
Bibliografia
S. Rosati “Fisica generale” Casa editrice Ambrosiana 1994 Milano
F. Lobkowicz e A. C. Melissinos “Fisica per scienze ed ingegneria” Piccin 1978, Padova
62
02 MATEMATICA I (F48002)
Crediti: 6
Docente: Prof.Alberto Setti
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Calcolo I” attivato presso il Corso di Laurea Triennale in Matematica.
03 PROBABILITÀ E STATISTICA (F48003)
Crediti: 6
Docente: Prof.Massimo Caccia
E-mail: [email protected]
Descrizione statistica dei dati. Variabili statistiche discrete e continue. Parametri di una
distribuzione statistica. Covarianza e correlazione di variabili statistiche.
Introduzione al calcolo delle probabilità. Definizione assiomatica di probabilità. Eventi
indipendenti. Probabilità condizionata.
Distribuzioni di probabilità. Distribuzioni di probabilità per variabili discrete. Valore di
aspettazione e varianza teorica. Conteggio di stati equiprobabili. La distribuzione binomiale.
La distribuzione di Poisson. Distribuzioni di probabilità per variabili continue. La
distribuzione di normale o di Gauss. Il teorema del limite centrale. Distribuzioni di
probabilità per una funzione di una variabile casuale.
Teoria degli errori. Errori sistematici e casuali. Errori misurati ed errori inferiti. Stime del
valore di aspettazione e della varianza. Propagazione degli errori. Medie pesate.
Fit dell'andamento di dati sperimentali. Il metodo dei minimi quadrati. Miglior retta
interpolante. Fit non lineari. Stime dell'incertezza sui parametri di fit. Il test del chi-quadro.
04 GEOMETRIA (F48004)
Crediti: 6
Docente: Prof.Giuliano Benenti
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Algebra lineare” attivato presso il Corso di Laurea Triennale in
Matematica.
05 LABORATORIO INFORMATICO (F48009)
Crediti: 6
06. MATEMATICA II (F48005)
Crediti: 6
Docente: Prof.Andrea Posilicano
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Calcolo II (Modulo A) + Calcolo II (Modulo B)” attivato presso il
Corso di Laurea Triennale in Matematica.
07.FISICA DEL CORPO RIGIDO E DEI FLUIDI (F48006)
Crediti: 6
Docente: Prof.Roberto Artuso
63
E-mail: [email protected]
Richiami sul moto circolare. Velocità angolare, accelerazione angolare. Osservazioni sul
prodotto vettore. Momento angolare di una particella. Relazione tra momento angolare e
velocità angolare, espressione per l'energia cinetica. Torsione e derivata del momento
angolare.
Conservazione del momento angolare e seconda legge di Keplero. Momento angolare di un
sistema di particelle e momento d'inerzia rispetto all'asse di rotazione. Energia cinetica in
termini di momento di inerzia e velocità angolare, teorema del lavoro. Momento di inerzia di
corpi rigidi: generalità, disco piatto, sfera, lastra piana sottile. Teorema degli assi paralleli.
Conservazione del momento angolare.
Definizioni di centro di massa e loro equivalenza. Legge di Newton per l'evoluzione
temporale della posizione del centro di massa. Centro di massa e proprietà di simmetria.
Centro di massa di una semisfera.
Centro di massa di un disco con foro eccentrico. Forze peso: torsione rispetto al centro di
massa. Determinazione sperimentale del centro di massa. Coppia di forze. Torsione di un
assieme di forze a risultante nulla. Forze vincolari. Moto piano di corpi rigidi: terna di
equazioni del moto. Velocità di un punto del corpo rigido in diversi sistemi di riferimento.
Espressione generale dell'energia cinetica. Leggi di conservazione e urti che coinvolgono
corpi rigidi. Posizioni di equilibrio e loro stabilità. Moto di puro rotolamento: velocità
istantanea del punto di contatto. Velocità angolare per un corpo rigido con un punto fisso.
Cenni alle leggi di trasformazione tra due sistemi di riferimento con origine comune,
velocità di un punto generico in funzione della posizione attraverso una trasformazione
antisimmetrica e velocità angolare. Relazione generale tra momento angolare e velocità
angolare. Corpi rigidi simmetrici e momenti principali d'inerzia (cilindro e disco sottile).
Espressione generale dell'energia cinetica in funzione di momento angolare e velocità
angolare.
Deformazione di solidi (in regime elastico): sforzi normali, allungamento relativo.
Coefficiente di Poisson e modulo di Young.
Allungamento di cavi in tensione. Cenni sugli sforzi tangenziali.
Fluidi in equilibrio, pressione. Fluidi pesanti, dipendenza dalla profondità, principio di
Archimede.
Centro di galleggiamento, stabilità delle imbarcazioni. Fenomeni superficiali.
Flusso stazionario di un fluido perfetto, tubo di flusso.
Equazione di Bernouilli, tubo di Pitot.
Fluidi viscosi in regime laminare: coefficiente di viscosità.
Profili di velocità lineare e parabolico. Portata di un tubo, legge di Poiseuille. Esempi
elementari.
08. TERMODINAMICA E TEORIE CINETICHE (F48007)
Crediti: 6
Docente: Prof.Vincenzo Benza
E-mail: [email protected]
Sistemi macroscopici
Descrizione quantitativa dei sistemi costituiti da un numero elevato di particelle: nozione di
stato, variabili di stato.
Transizioni solido-liquido e liquido-aeriforme, variazioni di volume all'interno di un
64
determinato stato di aggregazione.
Temperatura e calore
Corpi in contatto: evoluzione verso l'equilibrio.
Nozione di calore come quantità conservata nel processo di termalizzazione.
Termometri e calorimetri; unità di misura per la temperatura ed il calore.
Pressione
Pressione in un liquido e in un gas; manometro.
Gas perfetto
Coefficiente di dilatazione di un gas nel limite di grande rarefazione (dalla legge di GayLussac).
Comportamento indipendente dalla natura del gas.
Zero assoluto e scala di Kelvin.
Equazione di stato dei gas perfetti.
Costante dei gas e costante di Boltzmann.
Interpretazione microscopica della equazione di stato dei gas perfetti.
Particelle libere in una scatola e relativa energia meccanica. Pressione sulle pareti.
Energia cinetica media e temperatura. Equipartizione.
Corpo solido come insieme di oscillatori armonici.
Alte temperature: valore universale del calore specifico dei solidi.
Calore specifico dei solidi in prossimità dello zero assoluto. Temperatura di Debye.
Termodinamica
Stato macroscopico di equilibrio. Trasformazione di un sistema. Nozione di irreversibilità.
Trasformazioni reversibili ed irreversibili possono connettere gli stessi stati: riscaldamento
di un corpo ed espansione isotermica di un gas perfetto.
Lavoro fatto da un gas, calore assorbito da un sistema.
Primo principio
Esperienza di Joule. Conversione di lavoro in calore in una trasformazione ciclica.
Nozione termodinamica di energia interna.
Trasformazioni isotermiche reversibili di un gas perfetto.
Trasformazioni isobare. Relazione tra i calori latenti in prossimità del punto triplo
dell'acqua.
Trasformazioni adiabatiche: espansione libera di un gas perfetto, oscillazioni di pressione di
un gas perfetto all'equilibrio.
Equazione di Van der Waals. Isoterma critica.
Costruzione di Maxwell. Fase di coesistenza tra liquido e vapore.
Incomprimibilità del liquido.
Macchine termiche e loro rendimento. Ciclo di Carnot.
Teorema di Carnot.
Secondo principio
Irreversibilità negli enunciati di Clausius e di Kelvin. Nozione di entropia. Disuguaglianza
di Clausius.
Diagrammi S,T.
Esempi di calcolo della variazione si entropia: termalizzazione tra due solidi, espansione
adiabatica libera di un gas perfetto.
Energia libera.
Evoluzione di un sistema isolato verso lo stato di equilibrio: espansione libera di un gas
perfetto. Partizione di N molecole tra due volumi comunicanti.
Stati macroscopici e loro molteplicità.
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Definizione statistica dell'entropia dalla molteplicità dello stato macroscopico. Evoluzione
verso lo stato macroscopico più probabile.
Approccio all'equilibrio tra due sistemi in contatto termico, che scambino energia interna:
definizione statistica di temperatura e sua equivalenza con la definizione termodinamica.
Cenni di meccanica statistica
Insieme canonico; determinazione della relativa distribuzione di probabilità. Funzione di
partizione; valor medio dell'energia e relativo scarto quadratico.
Spin classico in presenza di campo magnetico. Paramagnetismo: energie degli stati
macroscopici e relative molteplicità.
Grafico dell'entropia in funzione dell'energia specifica.
Oscillatore armonico unidimensionale: calcolo della energia cinetica media e della energia
potenziale media e verifica della equipartizione.
Particella libera in 3 dimensioni: distribuzione di Maxwell-Boltzmann.
Corda vibrante fissa agli estremi, calcolo della densità degli stati.
Bibliografia
S. Rosati:Fisica Generale, Casa Editrice Ambrosiana, MI 1994
09. OSCILLAZIONI E ONDE (F48008)
Crediti: 6
Docente: Prof.Alessandra Andreoni
E-mail: [email protected]
Oscillazioni di sistemi a un grado di libertà
Oscillazioni armoniche libere, oscillazioni smorzate, oscillazioni forzate. Bilancio
energetico.
Il fenomeno della risonanza.
Principio di sovrapposizione. Cenno qualitativo/allusivo alla decomposizione spettrale di
oscillazioni periodiche e non.
Estensioni del concetto di onda monodimensionale. Polarizzazione.
Oscillazioni di sistemi a più gradi di libertà
Oscillatori liberi con più gradi di libertà. Oscillatori accoppiati. Oscillatori forzati con più
gradi di libertà.
Oscillazioni trasversali di una corda tesa infinitamente lunga.
Onde
Onde progressive e regressive. Produzione di un'onda progressiva. Riflessione di un'onda.
Linearità dell'equazione delle onde e principio di sovrapposizione. Battimenti.
Onde stazionarie e modi risonanti. La generazione delle note musicali negli strumenti a
corda ed a fiato. I modi di un laser.
Onde sonore. Intensità delle onde sonore. Basi fisiche dei limiti di legge al rumore
ambientale. Cenni al funzionamento dell'orecchio ed alle sue non linearità. La generazione
delle armoniche aurali. Basi fisiche dell'armonia musicale. Cenni al funzionamento degli
impianti Hi-Fi.
Onde elettromagnetiche.
Intensità delle onde elettromagnetiche.
Effetto Doppler. Cenno alla esistenza di fenomeni nonlineari che portano alla mescola di
onde, generando nuove frequenze; esempi.
Dispersione della luce, riflessione e rifrazione
66
Propagazione in un mezzo dispersivo. Velocità di fase e velocità di gruppo.
Riflessione, rifrazione e dispersione della luce. Riflessione totale.
Interpretazione ondulatoria della riflessione e della rifrazione. Ampiezza riflessa e trasmessa
nel caso di incidenza normale.
Immagini ottiche, ottica geometrica
Immagini reali e virtuali. Specchi piani e prismi. Dispersione angolare del prisma.
Lenti sottili. Fuochi della lente. La formula dell'ottico. Lenti convergenti e divergenti. Lenti
sottili addossate. Cenno alle aberrazioni
Immagini di oggetti estesi. Corrispondenza tra fasci di raggi paralleli e punti del piano
focale, e viceversa. Cenni allo spettro ed al filtraggio spaziale.
Interferenza e diffrazione
Principio di Huygens-Fresnel.
Interferenza. Cenno alla coerenza spaziale e temporale della radiazione.
Diffrazione da una fenditura. Diffrazione da un foro circolare. Potere risolutivo di una lente
e limite dell’ottica geometrica.
Bibliografia
S. Rosati “Fisica Generale. Meccanica, acustica, termologia e termodinamica, teoria
cinetica dei gas” Casa Editrice Ambrosiana, Milano integrato da: appunti manoscritti del
docente;
F. Lobkowicz e A. C. Melissinos “Fisica per Scienze e Ingegneria” vol. II, Piccin Editore,
Padova;
L. S. Lerner “Physics for Scientists and Engineers”, Jones and Bartlett Publishers,
Sudsbury, Massachusetts.
10. LABORATORIO DI FISICA I (F48010)
Crediti: 6
Il corso prevede che gli studenti, suddivisi in piccoli gruppi, eseguano degli esperimenti
inerenti aspetti di Fisica Classica già oggetto di studio nei corsi seguiti.Parte essenziale
dell’attività è l’analisi dei dati raccolti durante gli esperimenti, per la quale gli studenti si
potranno avvalere delle competenze acquisite nel corso base di Informatica e delle
conoscenze derivanti dal corso di Probabilità e Statistica.Al momento, gli esperimenti
disponibili sono i seguenti:
Determinazione sperimentale del libero cammino medio di una molecola di gas perfetto,
simulato tramite un analogo meccanico.Osservazione di un fenomeno caratterizzato da una
distribuzione di probabilità poissoniana.
Caratterizzazione di un calorimetro e determinazione del calore specifico di alcuni solidi.
Studi di meccanica in una dimensione tramite carrelli vincolati ad una rotaia a cuscino
d’aria.Determinazione della costante di accelerazione gravitazionale.
Oscillatore meccanico, tramite il quale caratterizzare un moto armonico libero, smorzato e
forzato e determinare le condizioni di risonanza.
Oscillatore acustico, tramite il quale misurare la velocità del suono nell’aria.
11. LINGUA INGLESE
(F48029)
Crediti: 3
Docente: Prof.Williams Huw
67
Vedi insegnamento “Inglese” attivato presso il corso di Laurea in Scienze e tecnologie
dell’informazione.
12. ELETTROMAGNETISMO I (F48011)
Crediti: 6
Docente: Prof.Luigi Lugiato
E-mail: [email protected]
Elettrostatica nel vuoto
Calcolo vettoriale, gradiente, divergenza, rotore e laplaciano. Teorema della divergenza e
teorema di Stokes, coordinate cilindriche e sferiche. Cariche elettriche. Conduttori ed
isolanti. Induzione elettrostatica. Legge di Coulomb. Sistemi di misura SI e cgs. Il campo
elettrico. Campi elettrici generati da distribuzioni di carica discrete e continue.
Conservatività del campo elettrico ed energia potenziale elettrostatica. Il potenziale
elettrostatico. Potenziali generati da distribuzioni di carica discrete e continue. Energia
potenziale di un sistema di cariche. Il teorema di Gauss. L’equazione di Poisson e
l’equazione di Laplace. Applicazioni del teorema di Gauss. Comportamento statico dei
conduttori. Teorema di Coulomb. Induzione completa. Cenno al problema generale
dell’elettrostatica. Metodo della carica immagine. Capacità e condensatori. Condensatori in
serie ed in parallelo. Energia elettrostatica in un condensatore. Densità di energia
elettrostatica. Il dipolo elettrico. Potenziale del dipolo e campo elettrico generato dal dipolo.
Dipolo elettrico in un campo esterno.
Elettrostatica nella materia
Campo elettrico in un condensatore riempito da materiale dielettrico. Origine microscopica
della polarizzazione elettrica. Teoria macroscopica dei dielettrici. Densità di polarizzazione
macroscopica. Densità di carica di polarizzazione nel dielettrico e sua relazione con la
densità di polarizzazione. Il vettore induzione elettrica. Teorema di Gauss per l’induzione
elettrica. Suscettività dielettrica e costante dielettrica relativa. Proporzionalità tra induzione
elettrica e campo elettrico nei mezzi isotropi. Energia del campo elettrostatico nei dielettrici.
Passaggio da un dielettrico ad un altro: condizioni al contorno.
Correnti elettriche stazionarie
Intensità di corrente, densità di corrente e loro relazione. Equazione di continuità e
conservazione della carica totale. Prima e seconda legge di Ohm, resistenza elettrica,
resistività, conducibilità. Resistenze in serie e in parallelo. Generatori di corrente elettrica.
Resistenza interna e legge di Ohm generalizzata. Forza elettromotrice. Reti elettriche e leggi
di Kirchhoff. Circuiti RC, carica di un condensatore. Cenno al modello di Drude per la
conduzione elettrica nei metalli. Legge di Joule. Soluzioni elettrolitiche. Pila elettrica di
Volta e pila di Daniell.
Magnetostatica nel vuoto
Magneti permanenti ed analogia parziale con i dipoli elettrici. Forze tra magneti, forze tra
magneti e correnti e forze tra correnti. Forza magnetica su un circuito percorso da corrente.
Il campo induzione magnetica e la seconda formula di Laplace. La forza di Lorentz. Moto di
una carica in un campo magnetico uniforme. Legge di Biot e Savart. La prima formula di
Laplace. Forze elettrodinamiche tra circuiti percorsi da corrente. Flusso del campo
induzione magnetica e solenoidalità del campo magnetico. Teorema della circuitazione di
Ampere. Campo magnetico generato da un solenoide. Potenziale vettore del campo
magnetico. Spira in un campo esterno. Momento magnetico della spira.
68
Magnetostatica nella materia
Permeabilità magnetica relativa e permeabilità magnetica del mezzo. Suscettività magnetica.
Origine microscopica della polarizzazione magnetica. Proporzionalità tra momento
magnetico e momento angolare. Momento angolare orbitale e momento angolare di spin.
Rapporto giromagnetico. Cenno all’origine del diamagnetismo, precessione di Larmor.
Origine del paramagnetismo. Teoria macroscopica del magnetismo nei materiali. Campo
magnetico microscopico e macroscopico. Densità di polarizzazione magnetica. Densità di
corrente all’interno del materiale e sua relazione con la densità di polarizzazione magnetica.
Vettore campo magnetico e teorema di Ampere nel mezzo materiale. Proporzionalità tra
induzione magnetica e campo magnetico nei mezzi isotropi. Passaggio da un mezzo ad un
altro, condizioni al contorno. Cenno alle sostanze ferromagnetiche. Ciclo di isteresi.
Bibliografia:
E. Amaldi, R. Bizzarri, G. Pezzella, Fisica Generale (Elettromagnetismo, Relatività, Ottica)
Zanichelli, Bologna, 1986
13. MATEMATICA III (F48012)
Crediti: 6
Docente: Prof.Italo Guarneri
E-mail: [email protected]
Generalità sugli spazi metrici.
Funzioni di una variabile complessa. Funzioni olomorfe, condizioni di Cauchy-Riemann.
Funzioni armoniche, e Rappresentazioni conformi. Funzioni Trascendenti elementari.
Integrale di cammino nel campo complesso. Teorema di Cauchy per le funzioni regolari.
Formula Integrale di Cauchy, e integrali del tipo di Cauchy.
Teorema del Massimo Modulo. Funzioni Intere e Teorema di Liouville.
Funzioni olomorfe e convergenza uniforme: Teorema di Weierstrass.
Serie di potenze. Analiticità delle funzioni olomorfe.
Singolarità isolate: eliminabili, polari, essenziali. Serie di Laurent.
Il punto all'infinito e la sfera complessa.
Teorema dei Residui e sue applicazioni. Teoremi sul numero degli zeri.
Zeri di una funzione analitica, e Teorema Fondamentale del Prolungamento Analitico.
Nozioni sul prolungamento analitico.
Funzioni polidrome. Nozioni sulle superficie di Riemann.
L'integrale euleriano di 2a specie e la funzione Gamma.
Equazioni lineari del 2ndo ordine nel campo complesso. Esistenza e unicità della soluzione
analitica nell'intorno di un punto regolare in cui si siano fissati il valore della soluzione e
della sua derivata.
Prolungamento analitico delle soluzioni locali.
Comportamento qualitativo nell'intorno di un punto singolare.
Il metodo della serie di potenze formale. Singolarità Fuchsiane.
Equazione e funzione Ipergeometrica.
L'equazione di Bessel. Generalità sulle funzioni di Bessel.
Funzioni di prima specie e indice intero, e loro rappresentazione integrale.
Funzioni di Weber e di Hankel. Il metodo della fase stazionaria.
14. MECCANICA ANALITICA (F48013)
69
Crediti: 6
Docente: Prof.Vittorio Gorini
E-mail: [email protected]
Vincoli olonomi, coordinate libere, principio di D’Alembert.
Equazioni di Lagrange.
Trattazione analitica del moto di una particella in un campo centrale. Leggi di Keplero.
Equazioni di Hamilton.
Generalizzazione del formalismo lagrangiano e hamiltoniano al caso di forze dipendenti
dalla velocità. Particella carica in un campo elettromagnetico.
Spazio delle fasi, evoluzione di una generica variabile dinamica.
Parentesi di Poisson.
Costanti del moto. Costanti del moto locali e globali.
Densità nello spazio delle fasi e Teoremi di Liouville. Cenni al problema ergodico e
dell’approccio all’equilibrio.
Il problema dei due corpi.
Trasformazioni canoniche.
Simmetria, invarianza e leggi di conservazione.
Equazione di Hamilton-Jacobi.
Sistemi integrabili, variabili azione-angolo, moti quasi periodici.
L’integrale d’azione e il principio variazionale di Hamilton.
Il teorema di Noether per sistemi a un numero finito di gradi di libertà.
Il principio di Maupertuis.
15. FISICA QUANTISTICA I (F48014)
Crediti: 6
Docente: Prof. Vittorio Gorini
E-mail: [email protected]
Serie di Fourier e integrale di Fourier.
Richiami sull’equazione delle onde. Propagazione ondosa in un mezzo dispersivo non
omogeneo. Esempi.
Radiazione emessa da un corpo all’equilibrio termico. Corpo nero. Formula di Planck.
Effetto fotoelettrico. Effetto Compton.
Sezione d’urto differenziale e totale. Sezione d’urto differenziale per lo scattering
colombiano classico.
Modello atomico di Rutherford.
Modello di Bohr.
Proprietà ondulatorie delle particelle materiali.
Ipotesi di De Broglie ed equazione di Schroedinger.
Interpretazione statistica della funzione d’onda.
Il principio di indeterminazione di Heisenberg.
Operatori lineari. Diagonalizzazione di un operatore autoaggiunto. Delta di Dirac e
ortonormalizzazione degli autovettori.
Equazione per gli stati stazionari e diagonalizzazione dell’operatore hamiltoniano. Stati
legati e stati del continuo.
Soluzione generale dell’equazione di Schroedinger.
Problemi unidimensionali. Buca rettangolare. Doppia buca.
70
Barriera rettangolare. Coefficienti di riflessione e di trasmissione. Effetto tunnel.
Oscillatore armonico.
16. LABORATORIO DI FISICA II (F48015)
Crediti: 6
Docente: Prof.Daniele Faccio
E-mail: [email protected]
Lo scopo del corso è quello di portare lo studente a realizzare una serie di misure
concernenti l'ottica geometrica e ondulatoria e alcune costanti fondamentali della fisica quali
la velocità della luce e il rapporto carica/massa dell'elettrone. Inoltre è previsto anche un
primo approccio alla fisica quantistica attraverso l’osservazione dell’effetto Zeeman. Il
corso si articola nelle seguenti parti:
1. L'ottica geometrica:
• Ripasso generale dei concetti principali di ottica geometrica
• I sistemi diottrici
• Le lenti
• Gli strumenti ottici (il microscopio, il cannocchiale, la macchina fotografica)
• Misure fotometriche: cenni
2. L'ottica ondulatoria:
• La misura dell'indice di rifrazione
• Metodi di produzione e analisi della luce polarizzata
•
Misura della lunghezza d'onda della luce tramite l'interferometro di Michelson e il
reticolo di diffrazione
3. Le costanti della fisica:
• Il rapporto e/m per l'elettrone: la scoperta dell'elettrone e principi di funzionamento del
ciclotrone
•
La velocità della luce: storia delle misure effettuate e descrizione dettagliata del
metodo di Fizeau.
4. Cenni di Meccanica Quantistica e descrizione dell’effetto Zeeman normale e anomalo.
5. Misure in laboratorio con relazione:
•
Spettrometro a prisma e reticolo: misura dell'indice di rifrazione in funzione della
lunghezza d'onda con una lampada al mercurio e verifica della legge di Cauchy
(prisma); calibrazione del reticolo con lampada al mercurio e misura della
separazione del doppietto del sodio (reticolo); esame dello spettro di una lampada
fluorescente per uso domestico e confronto con quella al mercurio tramite
acquisizione dello spettro con una macchina fotografica digitale accoppiata al
reticolo.
•
Interferometro di Michelson: misura della lunghezza d'onda di un laser, misura
dell'indice di rifrazione dell'aria, misura della lunghezza di coerenza dei pacchetti
d'onda della luce, misura della separazione del doppietto della lampada al sodio.
• Misura della velocità della luce con specchio rotante
• Misura del rapporto e/m per l'elettrone
• Osservazione dell’effetto Zeeman e spettroscopia delle componenti Zeeman del
Cadmio.
Bibliografia
71
• Emilio Acerbi, Metodi e strumenti di misura, Città Studi Edizioni, 1999 (ISBN 88-2517104-8).
• Emilio Acerbi, Esperimentazioni di Fisica, Città Studi Edizioni, 1997 (ISBN 88-2517181-1).
• D. Halliday, R. Resnick, J. Walker – Fondamenti di Fisica: Meccanica, Termologia,
Elettrologia, Magnetismo, Ottica, Casa Editrice Ambrosiana (ISBN 88-408-1243-1).
• John R. Taylor, Introduzione all'analisi degli errori, Zanichelli, 1986 (ISBN 880817656-8).
17 ESERCITAZIONI DI FISICA I (F48071)
Crediti: 3
Docente: Prof.Vittorio Gorini
E-mail: [email protected]
18. METODI MATEMATICI DELLA FISICA I (F48016)
Crediti: 6
Docente: Prof.Italo Guarneri
E-mail: [email protected]
Spazi pre-Hilbertiani, e sistemi ortonormali.
Il Problema della Migliore Approssimazione; diseguaglianza di Bessel.
Serie di Fourier. Spazi di Hilbert. Il problema del completamento. Cenni alla teoria della
misura. e dell'integrazione. Passaggio al limite sotto il segno di integrale. Basi Hilbertiane.
Spazi separabili e Teorema di Fischer-Riesz.
Generalità sugli operatori lineari in uno spazio di Hilbert. Operatori di Proiezione, e
operatori unitari. Operatore aggiunto.
Introduzione elementare alla Teoria delle distribuzioni.
Trasformate di Fourier, con applicazioni ad equazioni classiche della Fisica Matematica.
Evoluzione unitaria in uno spazio di Hilbert e concetto di spettro di potenza, o misura
spettrale.
Classificazione degli spettri.
Il programma potrà subire variazioni durante lo svolgimento del corso.
19. ELETTROMAGNETISMO II E RELATIVITÀ (F48017)
Crediti: 6
Docente: Prof.Francesco Haardt
E-mail: [email protected]
PARTE I- ELETTROMAGNETISMO II
1.1 L’induzione elettromagnetica
Comportamento dei circuiti in presenza di campi magnetici il cui flusso varia nel tempo.
Legge di Faraday-Neumann-Lenz. Relazione con la forza di Lorentz.
Generatori di corrente continua e alternata. Attrito magnetico.
Autoinduzione. Circuito RL in serie, extracorrente di chiusura e di apertura.
Energia magnetica. Coefficiente di mutua induzione e trasformatore.
1.2 Circuiti a corrente alternata
72
Equazione che descrive la dinamica di un circuito RLC.
Analisi del regime transitorio, frequenza propria del circuito, oscillazioni smorzate.
Analisi del regime stazionario, impedenza, ritardo ed anticipo di fase.
Risonanza. Potenza dissipata nel circuito. Filtri.
1.3 Equazioni di Maxwell ed elettromagnetismo
Corrente di spostamento e legge di Ampère-Maxwell. Equazioni di Maxwell.
Equazione delle onde in un mezzo privo di cariche libere. Onde piane.
Polarizzazione delle onde elettromagnetiche. Spettro delle onde elettromagnetiche.
Vettore di Poynting e conservazione dell’energia. Pressione di radiazione.
Onde sferiche.
Equazioni di Maxwell in termini di potenziale vettore e scalare. Potenziali ritardati.
Dipolo oscillante. Formula di Larmor. Caso periodico. Antenna.
Diffusione di Rayleigh e di Thomson. Dispersione cromatica e legge di Cauchy.
Risonanza e assorbimento. Propagazione delle onde elettromagnetiche nei metalli.
PARTE II- RELATIVITA' SPECIALE
2.1 Principi della Relativita' Speciale (RS)
Sistemi di riferimento inerziali. Invarianza della velocita' della luce. Lo Spazio-Tempo.
Linee di Universo nello Spazio-Tempo. Invarianza dell'intervallo fra due eventi. Tempo
proprio. Trasformate di Lorentz.
2.2 Applicazioni delle Trasformate di Lorentz
Dilatazione del tempo. Contrazione delle lunghezze. Composizione delle velocita'. Effetto
Doppler. Aberrazione della luce. Falsi paradossi in RS.
2.3 Meccanica Relativistica
Legge fondamentale della Meccanica. Momento. Momento angolare. Energia cinetica.
Energia totale. Equivalenza massa-energia. Relazione fra momento ed energia. Particelle di
massa nulla. Trasformazioni di Lorentz del momento e dell'energia. Trasformazione di
Lorentz della forza. Moto di una particella in un campo elettromagnetico.
2.4 Analisi Vettoriale in RS e Formulazione Covariante della Meccanica
Quadrivettori nello spazio di Minkowski. Algebra dei quadrivettori. Quadrivelocita'.
Quadrimomento. Conservazione del quadrimomento. Prodotto scalare. Quadrivelocita' e
quadriaccelerazione come differenziali. Fotoni. Moto di particelle uniformemente
accelerate. Scattering Compton.
2.5 Analisi Tensoriale in RS
Il tensore metrico. Definizione di tensore. Le 1-fome. Il gradiente. Prodotto esterno di 1forme. Metrica come mappa di quadrivettori in 1-forme. Tensori di tipo (M N). Alzare ed
abbassare gli indici. Differenziazione di tensori.
2.6 Formulazione Covariante dell'Elettrodinamica
Quadrcorrente. Conservazione della carica. Quadripotenziale. Equazione delle onde in
forma tensoriale. Gauge di Lorentz in forma tensoriale. Il tensore Elettromagnetico.
Trasformate di Lorentz del tensore Elettromagnetico. Campi da cariche in moto.
Quadriforza. Radiazione da cariche relativistiche.
Testi consigliati
P. Mazzoldi, M. Nigro, C. Voci, “Elementi di Fisica – Elettromagnetismo” EdiSES
V. Barone, “Relativita'” Bollati Boringhieri
B.F. Schtuz, “A First Course in General Relativity”, cap. 1-2-3 Cambridge Univ. Pr
73
20. FISICA QUANTISTICA II (F48018)
Crediti: 7
Docente: Prof.Giancarlo Jug
E-mail: [email protected]
Meccanica Quantistica di Particella Singola
Moto in tre dimensioni: particella libera, oscillatore armonico, potenziali a simmetria
sferica. Buca di potenziale, Potenziale coulombiano e atomo di idrogeno. Particella carica in
campo magnetico uniforme (livelli di Landau).
Meccanica Quantistica Generale
Formulazione generale della meccanica quantistica ed equazione di Schroedinger per più
particelle. Formulazione matriciale della M.Q., Teoria delle rappresentazioni. Equazione del
moto nelle varie rappresentazioni, connessione con le equazioni classiche del moto.
Simmetrie e leggi di conservazione, momento angolare orbitale e di spin (non-relativistico).
Teoria generale del momento angolare, coefficienti di Clebsch-Gordan. Lo spettro dei
metalli alcalini e lo spin, accoppiamento spin-orbita e struttura fine. Teoria delle
perturbazioni indipendenti dal tempo e applicazioni (effetto Zeeman, effetto Stark). Metodo
variazionale e metodo WKB. Perturbazioni dipendenti dal tempo e applicazioni
(ionizzazione dell'atomo di H). La regola d'oro di Fermi. Teoria semiclassica dell'interazione
radiazione-atomo.
Bibliografia
L.I.Schiff, Quantum Mechanics (McGraw-Hill 1968)
W.Heisenberg, The Physical Principles of Quantum Theory (Dover Books)
P.Caldirola, R.Cirelli e G.M.Prosperi, Introduzione alla Fisica Teorica (UTET 1982)
A.S.Davydov, Quantum Mechanics (Pergamon Press, 1965)
C.Cohen-Tannoudji et al, Quantum Mechanics (Wiley 1977)
A.Messiah, Quantum Mechanics (North-Holland 1961)
21. LABORATORIO DI FISICA III (F48019)
Crediti: 6
Lo scopo del corso è quello di introdurre lo studente ai principi di base dell’elettronica e di
presentare alcune esperienze di base della fisica moderna.L’attività richiede lo studio delle
tecniche di interfacciamento e acquisizione dati con computer e l’apprendimento di una
conoscenza di base sulla programmazione in FORTRAN 77 e dell’uso del programma di
analisi dati PAW.
1 Introduzione alla programmazione.
o Presentazione ed uso elementare di un PC con sistema operativo Linux;
o Operazione di creazione file e di modifica con editor emacs;
o Sintassi elementare del FORTRAN 77, creazione e lettura di file, uso delle
CERNLIB;
o Introduzione all’uso del programma PAW e suoutilizzo per l’analisi dei dati;
o Simulazione di semplici processi fisici tramite simulazione Montecarlo e analisi
dei risultati.
2 Descrizione della strumentazione elettronica.
74
Principi di funzionamento e uso dell’oscilloscopio e del multimetro analogico e
digitale;
o Esempi di interfacciamento di strumenti con PC tramite porta seriale e GPIB.
3 Esperienze di elettrologia e elettronica.
o Descrizione dei circuiti in corrente alternata tramite fasori complessi e analisi
della risposta in frequenza e in fase dei circuiti RC e RLC. Teoremi di Thevenin e
Norton;
o Circuiti RC e RLC, loro uso come filtri e come circuiti derivatori e integratori,
misura di induttanze ignote tramite curva di risonanza e di capacità ignote tramite
curva di risposta in frequenza e risposta all’onda quadra;
o Principi elementari di funzionamento dei semiconduttori, caratteristiche dei diodi
e circuiti con diodi: raddrizzatore a semionda e onda completa, circuiti camping;
o Fotodiodi e esempio di comunicazione fotodiodo-LED (il telecomando);
o Misura della costante di Plance tramite la curva caratteristica di LED a luce
visibile e all’infrarosso;
o Principi di funzionamento dei transistor bipolari, circuiti amplificatori a collettore
comune, circuiti a emettitore comune, stadi di uscita push-pull;
o Cenni sulle caratteristiche degli amplificatori operazionali, amplificatori invertenti
e non invertenti, derivatori, integratori esempio di applicazione come
amplificatore audio;
o Linee di trasmissione:teoria e misure.
4 Esperienze di fisica moderna
o Misura dell’effetto Hall con sonde di tipo p e n in funzione della temperatura;
o Esperimento di Franck-Hertz con tubo al neon;
o Misura della costante di Planck tramite effetto fotoelettrico.
o
Bibliografia:
o Emilio Acerbi, Metodi e strumenti di misura , Città studi Edizioni, 1999 (ISBN
88-251-7104-8)
o Emilio Acerbi, Esperimentazioni di Fisica, Città studi Edizioni, 1997 (ISBN 88251-7181-1)
o Horowitz e Hill, The art of electronics, 2nd edition, Cambridge University Press,
1989 (ISBN 0-521-37095-7)
o Adrian C. Melissinos, Experiments in Modern Physics, Academic press, Inc.,
1966 (ISBN 0-12-489850-5)
o Jacob Millman, Microelectronics, McGraw Hill, 1979 (ISBN 0-07-042327-X)
o John R.Taylor, Introduzione all’analisi degli errori, Zanichelli,1986 (ISBN 880817656-8)
22. CHIMICA (F48020)
Crediti: 6
Docente: Prof.Simona Galli
E-mail: [email protected]
Introduzione.
Definizione di materia e dei suoi stati principali di aggregazione. Definizione di elemento,
atomo, composto, miscela. Teoria atomica di Dalton. La struttura atomica: i modelli atomici
75
di di Thompson e di Rutherford; l’esperimento do Millikan. L’atomo nucleare: definizione
di protone, neutrone, elettrone. Definizione di isotopo.
Meccanica Quantistica: Cenni.
Il modello atomico di Bohr. L’equazione d’onda di Schrödinger. Soluzioni dell’equazione
d’onda per l’atomo di idrogeno: i numeri quantici principale, secondario, magnetico
orbitalico e il concetto di orbitale atomico. Soluzioni dell’equazione d’onda per atomi
polielettronici. Lo spin elettronico e il numero quantico di spin. Il principio dell’Aufbau: le
configurazioni elettroniche degli elementi.
La tavola periodica (di Mendeleev e attuale).
Le proprietà periodiche ed i loro andamenti nella tavola periodica: raggi atomico, ionico,
metallico; energie di ionizzazione; affinità elettroniche; elettronegatività. Scale di
elettronegatività (Mulliken, Pauling, Allred-Rochow).
Il legame chimico.
La teoria di Lewis. Il legame ionico. Energia potenziale tra ioni di una coppia ionica. Il
legame ionico nei solidi. Stabilità dei solidi ionici: il concetto di energia reticolare; il ciclo di
Born-Haber. Il legame covalente. Le formule di Lewis. Eccezioni alle formule di Lewis:
risonanza; espansione dell’ottetto; radicali; molecole elettrondeficienti. Legame covalente
parzialmente polare. Legame covalente dativo. Legame covalente coordinativo. Parametri
energetici e geometrici dei legami covalenti. Teoria Valence-Shell Electron Pair Repulsion:
applicazione per numeri sterici 2-6 e per molecole più complesse. Polarità delle molecole.
Modello dell’orbitale ibrido di legame: ibridazioni sp3, sp2, e sp. Relazione tra ibridazione e
forma molecolare. Legami σ e π.
Forze intermolecolari tra atomi, ioni e molecole.
Interazioni ione – ione: il legame ionico. Interazioni ione - dipolo permanente. Esempio di
interazione ione - dipolo permanente: solvatazione. Interazioni dipolo permanente - dipolo
permanente. Interazioni dipolo temporaneo - dipolo temporaneo. Legame ad idrogeno.
Gli stati liquido e solido.
Transizioni di fase. Definizione di stato standard e di entalpia molare standard di transizione
di fase. Curve di riscaldamento. Lo stato liquido: proprietà. Transizione liquido-vapore:
evaporazione. Tensione di vapore. Transizione liquido-solido: solidificazione. Diagrammi di
fase. Lo stato solido: proprietà. Tipologie di impaccamento: impaccamenti compatti e
cubico a corpo centrato.
Termodinamica chimica.
Definizione di energia. Sistema termodinamico: definizioni di sistema (aperto, chiuso,
isolato), ambiente, universo. Definizione di funzione di stato, equazione di stato, stato
standard. Stato standard. Primo principio della termodinamica. Entalpia e variazione di
entalpia. Entalpia e transizioni di stato. Entalpia e trasformazioni chimiche: entalpie di
formazione, di reazione, di combustione. Legge di Hess. Entalpia ed energia di legame.
Trasformazioni spontanee. Secondo principio della termodinamica. Entropia. Terzo
principio della termodinamica. Variazioni di entropia nell’ambiente. Trasformazioni
spontanee nei sistemi non isolati. Energia libera di Gibbs. Energia libera standard di
reazione.
Reazioni all’equilibrio. Legge di azione di massa. Costanti di reazione. Algebra delle
reazioni chimiche. Equilibri eterogenei. Risposta dell’equilibrio alla variazione delle
condizioni esterne: il principio di Le Chatelier.
Cinetica chimica.
76
Velocità di reazione. Equazione di velocità: di secondo ordine, di primo ordine, di ordine
zero. Meccanismi di reazione: esempi. Equazione di Arrhenius. Teoria delle collisioni. Il
complesso attivato. Il catalizzatori.
Radiochimica e Chimica Nucleare: Cenni.
Principali decadimenti nucleari. Reazioni nucleari.
Acidi e Basi.
Acidi e basi: teorie di Arrhenius, Broensted e Lowry, Lewis. Equilibri acido-base. Equilibri
di auto-ionizzazione. Esempi di reazioni acido-base non in soluzione acquosa. Prodotto
ionico dell’acqua. Costanti di ionizzazione acida. Costanti di ionizzazione basica. Acidi e
basi forti in soluzione acquosa. Acidi e basi deboli in soluzione acquosa. Scala di pH. pH di
soluzioni acquose di acidi o basi forti. pH di soluzioni acquose di acidi o basi deboli
monoprotici. Acidi poliprotici. Sali. Soluzioni tampone. Titolazione di acido forte con base
forte (o di base forte con acido forte). Titolazione di acido debole con base forte (o di base
debole con acido forte). Indicatori di titolazione acido-base.
Equilibri di solubilità in acqua.
Definizioni di solubilità, costante di solubilità e prodotto di solubilità. Effetto dello ione
comune sulla solubilità. Precipitazione di sali poco solubili.
Elettrochimica: Cenni.
La pila Daniell. Potenziali di cella e semicella. Potenziali standard. Potenziale in condizioni
non standard: equazione di Nernst. Reazioni di acidi con metalli. Corrosione. Elettrolisi.
Stechiometria.
Massa molare. Formula minima e molecolare. Composizione percentuale. Rapporti
ponderali nelle reazioni chimiche. Reagente limitante. Resa di una reazione. Espressione
della concentrazione di una soluzione: % in peso, % in volume, frazione molare, molalità,
molarità. Diluizione delle soluzioni. Numero di ossidazione e bilanciamento delle reazioni
redox con il metodo delle semi-reazioni. Casi particolari di reazioni redox: reazioni di
disproporzionamento. Equivalente chimico e normalità per soluzioni di ossidanti e riducenti.
Laboratorio didattico.
Esercitazioni di chimica sperimentale su banco singolo: determinazione della densità di
solodi e liquidi; titolazioni volumetrica, pHmetrica e gravimetrica; sintesi inorganica;
determinazione di proprietà chimico-fisiche di composti organici e inorganici.
Testi consigliati
P.W.Atkins, General Chemistry, Edizioni Scientific American Books (trad. Zanichelli)
23 ESERCITAZIONI DI FISICA II (F48072)
Crediti: 2
Docente: Prof.Francesco Haardt
E-mail: [email protected]
24. FISICA DELLA MATERIA (F48050)
Crediti: 7
Docente: Prof.Alberto Parola
E-mail: [email protected]
Richiami di teorie cinetiche ed elementi di statistica
Descrizione statistica di un sistema di molte particelle.
77
Ipotesi di ergodicità. Teoria degli insiemi rappresentativi.
Equazione di stato dei gas perfetti. Teorema di equipartizione.
Distribuzione di Maxwell--Boltzmann. Collisioni, sezioni d'urto e libero cammino medio.
Coefficienti del trasporto nei gas: viscosità, conducibilità termica. Moto Browniano.
Struttura atomica
Atomi a più elettroni: atomo di Elio. Campo autoconsistente.
Tavola periodica degli elementi e principio di esclusione di Pauli.
Modello a shell e assorbimento di raggi X. Origine del principio di Pauli: antisimmetria
della funzione d'onda. Particelle identiche: stati di tripletto e di singoletto. Metalli alcalini.
Accoppiamento LS.
Regole di Hund. Struttura fine. Effetto Zeeman in atomi a più elettroni.
Cenni di struttura molecolare
Approssimazione di Born--Oppenheimer. Ione molecolare idrogeno. Parità.
Orbitali molecolari. Molecola di idrogeno. Legame covalente, legame ionico,
approssimazione di Heitler--London. Affinità elettronica, esempi di legami di tipo ionico.
Forze di Van der Waals. Moti rotazionali e vibrazionali. Spettri. regola di Franck--Condon.
Ibridizzazione.
Molecole poliatomiche. Esempi.
Statistiche quantistiche e applicazioni
Statistiche quantistiche e indistinguibilità. Maxwell--Boltzmann, Bose-Einstein. Fermi-Dirac. Limite classico. Radiazione in equilibrio con la materia: fotoni.
Calore specifico dei solidi (Debye): fononi. Gas elettronico degenere: energia di Fermi,
pressione di degenerazione, calore specifico.
Cenni di stato solido
Struttura di solidi cristallini: reticoli di Bravais. Solidi molecolari, covalenti e ionici: origine
dell'energiadi legame. Scattering di raggi X da solidi. Proprietà di trasporto in metalli:
modello di Drude--Sommerfeld.
Conducibilità elettrica e termica in metalli: legge di Wiedemann--Franz.
Effetti indotti dalla natura fermionica degli elettroni: libero cammino medio. Struttura a
bande: teorema di Bloch. Metalli, isolanti e semiconduttori.
Semiconduttori intrinseci ed estrinseci. Drogaggio n e p. Giunzione np. Magnetismo nella
materia. Diamagnetismo di Larmor. Paramagnetismo: legge di Curie.
Paramagnetismo di Pauli in metalli. Effetti dell'interazione elettrone--elettrone:
ferromagnetismo eantiferromagnetismo.
Bibliografia:
J.J. Brehem W.J. Mullin Introduction to the Structure of Matter: A Course in Modern
Physics John Wiley & Sons; ISBN: 047160531X
B.H. Bransden, C.J. Joachain Physics of Atoms and Molecules Longman; ISBN: 058244
25 FISICA NUCLEARE E SUBNUCLEARE (F48074)
Crediti: 7
Docente: Prof.Andrea Giuliani
E-mail: [email protected]
Lo scopo del corso è quello di far conoscere agli studenti le basi della descrizione della
struttura nucleare e delle interazioni nucleari. Sono presentate anche le tecniche sperimentali
per lo studio della fisica nucleare e subnucleare.
78
Indice:
Introduzione -Richiami di meccanica relativistica e quantistica formulazione covariante
quadridimensionale; regola d'oro di Fermi.
Interazione della radiazione e delle particelle con la materia forme di radiazione, fotoni,
neutroni, raggi cosmici.
Rivelatori di radiazione e di particelle caratteristiche generali - spettri, risoluzione, statistica;
rivelatori a gas, a stato solido; scintillatori.
Acceleratori di particelle acceleratori lineari, betatrone, ciclotrone, sincrotrone.
Struttura del nucleo caratteristiche dei nuclei; modelli del nucleo - a goccia, a shell, a gas di
Fermi.
Processi nucleari decadimento gamma, alfa, beta; le catene radioattive naturali; il deutone e
la diffusione nucleone-nucleone a bassa energia; fissione e fusione e i principi del reattore.
Bibliografia: Povh et al., Particles and Nuclei (Springer Verlag, 1995).
Testi supplementari: H. Enge, Introduction to Nuclear Physics (Addison-Wesley, 1966).
26. LABORATORIO DI FISICA IV
(F48023)
Crediti: 6
Docente: Prof.Michela Prest
E-mail: [email protected]
Programma:
Gli obiettivi del corso di Laboratorio di Fisica IV sono:
1 Fornire un'introduzione allo studio delle interazioni fra la radiazione e la materia e di
alcune proprieta' di fisica dello stato solido.
2 Descrivere gli strumenti con cui queste interazioni vengono studiate
3 Realizzare una prima serie di esperimenti "introduttivi" in cui vengono eseguite misure di
spettri, proprieta' di assorbimento e caratteristiche dei semiconduttori
4 Eseguire un esperimento "avanzato" in cui lo studente abbia modo di confrontarsi
criticamente con la sua costruzione, la presa dati e l'analisi dati.
In dettaglio per i vari punti:
1.Introduzione alla fisica dei rivelatori e dello stato solido.
- Interazione radiazione-materia per particelle cariche, fotoni X e gamma e neutroni;
- Misure di fisica nucleare: momento, energia, identificazione di particelle
- Cenni di teoria dei solidi: modello a bande, calore specifico dei solidi
- La risonanza magnetica nucleare e la risonanza elettronica di spin
2.Gli elementi dei sistemi per la fisica nucleare e subnucleare.
- Rivelatori a ionizzazione;
- Rivelatori a scintillazione e fotomoltiplicatori;
- Rivelatori a semiconduttore;
- Elettronica di lettura e trattamento del segnale;
- Sistemi di acquisizione dati con interfacciamento al calcolatore;
- Operazione di un sistema criogenico
79
- Strumentazione per NMR/ESR
3.Esperimenti introduttivi
- Caratterizzazione di un contatore Geiger e misura dell'attenuazione di raggi beta in
alluminio
- Caratterizzazione di un rivelatore a NaI e misura dello spettro di sorgenti gamma. Misura
del coefficiente di attenuazione di Al, Pb e Plexiglas.
- Caratterizzazione di un rivelatore a semiconduttore, misura di uno spettro alfa. Misura
della perdita di energia in aria di particelle alfa e curva di Bragg
- Misura della curva V-T a corrente costante per diversi semiconduttori da 300 a 77 K con
determinazione del band gap.
4.Esperimenti avanzati
L'elenco che segue e' soltanto informativo in quanto altri esperimenti possono essere messi
in cantiere a partire dalla strumentazione disponibile.
- Fisica dei raggi X: utilizzando un tubo didattico a raggi X, si puo' studiare lo spettro sia
con tecniche dispersive in angolo (diffrazione di Bragg) che in energia (rivelatori a
semiconduttore), fare studi di XRF (fluorescenza dei raggi X) per la determinazione della
composizione dei materiali, misurare la costante di Planck con la relazione di Duane-Hunt e
altri esperimenti che potranno essere proposti di volta in volta.
- Spettroscopia gamma avanzata: utilizzando due contatori si possono eseguire studi di
effetto Compton, correlazione angolare gamma-gamma nel decadimento del Co-60, lifetime
di stati nucleari nel decadimento del Co-57. Inoltre, in collaborazione con l'Ospedale
Sant'Anna, e' possibile effettuare misure spettroscopiche ad alta risoluzione con un
rivelatore al Germanio.
27 LABORATORIO DI FISICA V (F48028)
Crediti: 6
Docente: Prof.Fabio Ferri
E-mail: [email protected]
Motivazione:
La luce e’ uno strumento fondamentale per studiare il comportamento di molti sistemi fisici,
sia classici che quantistici e puo’ essere proficuamente utilizzata per indagare i fondamenti
della meccanica quantistica. In questo laboratorio, proponiamo un percoso didattico volto ad
illustrare concetti basilari legati alle proprieta’ della luce, quali la sua coerenza spaziotemporale, la distribuzione statistica della sua intensita’, il suo comportamento
simultaneamente ondulatorio e corpuscolare. Le esperienze proposte prendono le mosse dai
lavori sperimentali di Tito Arecchi eseguiti negli anni ’60, che sono stati alla base del
successivo sviluppo teorico dell'ottica quantistica, con particolare riferimento ai classici
lavori di Roy Glauber (Nobel 2005).
Il corso prevede una prima fase nella quale verra' tenuta una serie di lezioni tese ad
introdurre gli studenti alle tematiche relative agli esperimenti da eseguire e alla
strumentazione da usare. Nella seconda fase, gli studenti verranno divisi in gruppi di 2-3
unita' e, a turno, eseguiranno i tre esperimenti sotto riportati.
Dualita’ onda-corpuscolo: interferenza a singolo fotone
80
Quando l’intensita’ della radiazione elettromagnetica e’ estremamente bassa si entra nel
cosidetto regime di singolo fotone, nel quale la luce viene descritta come un insieme di
corpuscoli (fotoni) di energia quantizzata. Tuttavia, la sola descrizione corpuscolare non e’
in grado di spiegare semplici fenomeni di interferenza e/o conteggi, ed e’ necessario
ipotizzare un comportamento ondulatorio della luce anche in regime di singolo fotone. In
laboratorio verra’ realizzato un esperimento nel quale la luce di un fascio laser, polarizzato a
45o e attenuato al punto da trasmettere un fotone alla volta, viene inviato su due possibili
diversi percorsi, selezionati e successivamente ricombinati da due divisori di fascio
polarizzatori a 0° e 90°. L’esperimento mostra che il fotone non si comporta come una
particella che segue un particolare cammino, ma come un’onda che segue
contemporaneamente I due cammini possibili.
Coerenza spaziale e temporale
Le proprieta' di coerenza spaziale e temporale di una radiazione determinano la sua capacita'
di dare luogo a frange di interferenza quando vengono sovrapposte porzioni spazialmente
traslate o temporalmente ritardate del suo fronte d'onda. Tale proprieta' e' basilare in tutte le
tecniche di interferometria ottica. In laboratorio verra' utilizzata una radiazione laser e un
vetro smerigliato in movimento per simulare una radiazione con diverse caratteristiche di
coerenza spaziale e temporale, e verranno studiate le sue proprieta' statistiche al primo e
secondo ordine.
Statistica dei fotoni
Il numero di fotoni e la statistica che caratterizza l’intensita’ di una radiazione
elettromagnetica dipende dalle sue proprieta di coerenza. La misura della distribuzione
statistica dei fotoni e’ percio’ un valido strumento di analisi della radiazione. In laboratorio
verranno utilizzati rivelatori a singolo fotone per tale studio e verra’ mostrato come,
attraverso un processo doppiamente stocastico (la fotorivelazione), sia possibile risalire dalle
proprieta’ statistiche del numero di conteggi del rivelatore, alle proprieta’ statistiche del
numero di fotoni che caratterizza la radiazione incidente. In particolare si mostrera’come la
statistica dei fotoni di un campo completamente coerente (luce laser), venga modificata e/o
distorta quando si introducono fattori di caotizzazione della fase e/o dell’ampiezza del
campo.
28 ESERCITAZIONI DI FISICA III (F48073)
Crediti: 2
Docente: Prof.Alberto Parola
E-mail: [email protected]
81
CORSO DI LAUREA IN FISICA
INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO
Insegnamento
Numero
programma
Chimica
22
Elettromagnetismo I
12
Elettromagnetismo II e Relatività
19
Esercitazioni di Fisica I
17
Esercitazioni di Fisica II
23
Esercitazioni di Fisica III
28
Fisica del corpo rigido e dei fluidi
07
Fisica della materia
24
Fisica nucleare e subnucleare
25
Fisica quantistica I
15
Fisica quantistica II
20
Geometria
04
Laboratorio di fisica I
10
Laboratorio di fisica II
16
Laboratorio di fisica III
21
Laboratorio di fisica IV
26
Laboratorio di fisica V
27
Laboratorio informatico
05
Lingua inglese
11
Matematica I
02
Matematica II
06
Matematica III
Meccanica
13
01
Meccanica Analitica
14
Metodi matematici della fisica I
18
Oscillazioni e onde
09
Probabilità e statistica
03
Termodinamica e teorie cinetiche
08
82
ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO
Docente
Andreoni Alessandra
Numero
programma
09
Artuso Roberto
07
Benenti Giuliano
04
Benza Vincenzo
08
Caccia Massimo
03
Donatelli Marco
05
Faccio Daniele
16
Ferri Fabio
27
Galli Simona
22
Giuliani Andrea
25
Gorini Vittorio
14,15,17
Guarneri Italo
13,18
Haardt Francesco
19,23
Huw Williams
11
Jug Giancarlo
20
Lugiato Luigi
12
Parola Alberto
24,28
Posilicano Andrea
06
Prest Michela
26
Setti Alberto
02
Treves Aldo
01
83
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali - Como
Corso di Laurea in Matematica
Sede del corso: Como
MANIFESTO DEGLI STUDI
ANNO ACCADEMICO 2006/2007
Presentazione del Corso.
Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN della sede di Como dell’Università degli Studi
dell’Insubria è attivato il Corso di Laurea in Matematica di durata triennale appartenente alla
Classe delle Lauree in Scienze Matematiche (n° 32).
Obiettivi formativi e sbocchi professionali
Il Corso di Laurea si articola in due curricula:
a) Generale
b) Applicativo.
L’offerta formativa del curriculum Generale intende potenziare principalmente le
conoscenze nell’ambito della matematica classica (analisi, algebra, geometria) e moderna
(probabilità, modellistica-numerica ecc.) ed è rivolta principalmente agli studenti che
intendono proseguire i loro studi con una laurea specialistica. L’offerta formativa del
curriculum Applicativo risponde all’esigenza di una più immediata applicazione degli
strumenti matematici e si rivolge prevalentemente a studenti che intendono avere un più
immediato inserimento lavorativo. A tale scopo vengono approfondite le conoscenze nei
settori della probabilità, dell’informatica, dell’analisi numerica, con particolare riguardo alle
applicazioni in campo informatico ed economico-finanziario.
Accesso al corso di laurea
Fatti salvi i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di accesso agli studi
universitari, il corso di laurea in Matematica non prevede alcuna limitazione numerica delle
immatricolazioni né alcuna prova di accesso.
Frequenza
Il corso di laurea in Matematica non prevede la frequenza obbligatoria ai corsi.
Articolazione del corso degli studi
Il curriculum del corso di laurea in Matematica prevede:
•
un primo anno comune ai due indirizzi
•
i due anni seguenti si differenziano a seconda dell’indirizzo prescelto
Il corso di laurea ha durata triennale e comporta l’acquisizione da parte dello studente di 180
crediti formativi, la cui ripartizione è illustrata nell’ordinamento didattico sotto riportato.
84
Ordinamento didattico
NOTA: Il semestre di svolgimento del corso e’ indicativo, e potra’ essere modificato in
seguito a esigenze didattiche o mutuazioni di corsi che potrebbero rendersi necessarie.
I ANNO Insegnamenti
Calcolo I
Settore
scientifico
Crediti
disciplinare
I Semestre
MAT/05
6
Matematica discreta
MAT/02
6
INF/01
6
Algebra lineare
MAT/03
6
Lingua inglese
Calcolo II
6
II Semestre
MAT/05
6
Algebra I
MAT/02
6
Geometria I
MAT/03
6
Probabilità I
MAT/06
6
INF/01
6
Programmazione I
Programmazione II
TOTALE CREDITI
Ambito
disciplinare
Tipo di
attività
formativa
Formazione
matematica
Formazione
matematica
Formazione
informatica
Formazione
matematica
A
A
A
A
E
Formazione
analitica
Formazione
algebricogeometrica
Formazione
algebricogeometrica
Formazione
analitica
Formazione
informatica
60
B
B
B
B
A
A) INDIRIZZO GENERALE
II ANNO Insegnamenti
Analisi Matematica I
Settore
scientifico
Crediti
disciplinare
I Semestre
MAT/05
6
Geometria II
MAT/03
6
Algebra II
MAT/02
6
Analisi Numerica I
MAT/08
6
Ambito
disciplinare
Tipo di
attività
formativa
Formazione
analitica
Formazione
algebricogeometrica
Formazione
algebricogeometrica
Formazione
B
B
B
A
85
matematica
Informatica I
II Semestre
INF/01
6
Analisi Matematica II
MAT/05
6
Geometria III
MAT/03
6
FIS/01+FIS/02
8(6+2)
FIS/02
4
MAT/06
6
Fisica I
Complementi di Fisica I
Probabilità II
TOTALE CREDITI
III ANNO
Insegnamenti
Sistemi dinamici
Metodi matematici della
Fisica
Analisi numerica II
Settore
scientifico
Crediti
disciplinare
I Semestre
FIS/02
6
FIS/02
6
MAT/08
6
Formazione
informatica
Formazione
analitica
Formazione
algebricogeometrica
Formazione
fisica+Formazione
interdisciplinare e
applicativa
Formazione
interdisciplinare e
applicativa
Formazione
analitica
60
A
B
B
A+C
C
B
Ambito
disciplinare
Tipo di
attività
formativa
Formazione
interdisciplinare
e applicativa
Formazione
interdisciplinare
e applicativa
Formazione
modellisticoapplicativa
C
C
B
II Semestre
Un corso a scelta tra:
Analisi numerica III
Fisica Matematica
Equazioni Differenziali
della Fisica Matematica
Attività a scelta
autonoma dello studente
86
MAT/08
MAT/07
MAT/07
6
6
12
Formazione
modellisticoapplicativa
Formazione
modellisticoapplicativa
B
B
D
Ulteriori conoscenze
linguistiche, abilità
informatiche e
relazionali
PROVA FINALE
TOTALE CREDITI
TOTALE
COMPLESSIVO
9
F
9
60
E
180
A) INDIRIZZO APPLICATIVO
Settore
II ANNO
scientifico
Insegnamenti
disciplinare
Crediti
Analisi Matematica I
MAT/05
I Semestre
6
Geometria II
MAT/03
6
Algebra II
MAT/02
6
Analisi Numerica I
MAT/08
6
Analisi Matematica II
MAT/05
Informatica I
INF/01
6
FIS/01+FIS/02
8 (6+2)
FIS/02
4
MAT/06
6
Fisica I
Complementi di
Fisica I
Probabilità II
TOTALE CREDITI
II Semestre
6
Ambito
disciplinare
Tipo di
attività
formativa
Formazione
matematica
Formazione
algebricogeometrica
Formazione
algebricogeometrica
Formazione
modellisticoapplicativa
A
Formazione
matematica
Formazione
informatica
Formazione
fisica
+formazione
interdisciplinare
e applicativa
Formazione
interdisciplinare
e applicativa
Formazione
analitica
54
A
B
B
B
A
A+C
C
B
87
III ANNO
Insegnamenti
Informatica II
Statistica I
Economia Matematica I
Analisi Numerica II
Statistica II
Un corso a scelta tra:
Analisi Numerica III
Equazioni Differenziali
della Fisica Matematica
Attività a scelta
autonoma dello studente
Ulteriori conoscenze
linguistiche, abilità
informatiche e
relazionali
PROVA FINALE
TOTALE CREDITI
TOTALE
COMPLESSIVO
Settore
scientifico
Crediti
disciplinare
I Semestre
INF/01
6
MAT/06
6
SECS-S/06
6
MAT/08
6
II Semestre
SECS-S/01
6
MAT/08
MAT/07
6
Ambito
disciplinare
Tipo di
attività
formativa
Formazione
informatica
A
Formazione
analitica
Formazione
interdisciplinare
e applicativa
Formazione
modellisticoapplicativa
B
Formazione
interdisciplinare
e applicativa
C
Formazione
modellisticoapplicativa
B
C
B
12
D
9
F
9
E
66
180
Corsi opzionali
Oltre a tutti gli insegnamenti attivati presso i corsi di Laurea Triennale e Specialistica in
Matematica, Fisica e Informatica (fatte salve le eventuali propedeuticita’), gli studenti
potranno scegliere come corsi opzionali i corsi di
Teoria dei codici
Complementi di Analisi
Preparazione di Esperienze Didattiche 1
Preparazione di Esperienze Didattiche 2
88
MAT/02
MAT/05
FIS/01
FIS/01
6 crediti
6 crediti
6 crediti
6 crediti
Altri corsi opzionali possono essere scelti nei corsi attivati presso l’Università di Milano, di
Milano - Bicocca in conformità con le indicazioni del Consiglio di Corso Didattico.
Crediti formativi
Nei nuovi ordinamenti, il superamento di ogni prova (esami ed altre attività istituzionali) è
associato all’acquisizione di crediti formativi (CFU), che risultano legati all’impegno
richiesto allo studente. Ogni credito formativo corrisponde ad un impegno orario
complessivo di 25 ore. La ripartizione tra attività didattica assistita ed attività didattica
personale è diversa a seconda che si tratti di lezioni ed esercitazioni, ovvero di laboratorio,
ed è specificata nella seguente tabella.
Lezioni,
Esercitazioni, laboratorio
attività assistita
9
10
attività personale
16
15
Esami
L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento
dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi.
Propedeuticità e sbarramenti
Gli insegnamenti contrassegnati con I sono propedeutici a quelli contrassegnati con II. (ad
es. Analisi matematica I).
L’insegnamento di Calcolo II è propedeutico all’insegnamento di Analisi matematica I.
Per iscriversi al secondo anno lo studente (che si sia iscritto nell’A.A 2005-2006 o nei
precedenti anni accademici) deve aver acquisito almeno 24 crediti e per iscriversi al terzo
anno deve aver acquisito almeno 48 crediti.
Piani di studio individuali
Ogni studente deve presentare il piano di studio individuale, con l’indicazione del
curriculum seguito e delle attività opzionali prescelte, all’atto dell’iscrizione al secondo
anno di corso (con possibilità di modificarlo l’anno successivo).
Norme transitorie
Gli studenti che nell’anno accademico 2006/2007 si iscrivono al 3oanno di corso dovranno
seguire il Manifesto degli studi 2006/2007, previa obbligatoria presentazione del piano degli
studi.
Riconoscimento di crediti
All’inizio di ogni anno accademico il Consiglio di corso di laurea fornirà un elenco dei corsi
e delle attività formative (seminari, stage, ecc..), con i rispettivi crediti, tra cui lo studente
potrà scegliere la parte di curriculum a lui spettante.
Lingua inglese
L’esame di lingua inglese, che lo studente dovrà superare prima di essere ammesso alla
prova finale, potrà essere sostituito dalla presentazione di un certificato ufficiale di
conoscenza della lingua inglese, previo riconoscimento da parte del Consiglio di Corso
Didattico.
89
Prova finale
La prova finale consiste nella discussione di una relazione scritta o di una tesina orale di
fronte ad un’apposita commissione.
Calendario dei Corsi e degli Esami
Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli
esami di laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica.
Varese, 14 giugno 2006
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
IL PRESIDE DI FACOLTA’
(Dott.Marino Balzani)
(Prof. Aldo Gamba)
90
IL RETTORE
(Prof. Renzo Dionigi)
PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI
01.CALCOLO I (F49001)
Crediti: 6
Docente: Prof.Alberto Setti
E-mail: [email protected]
Elementi di teoria degli insiemi. I numeri naturali, gli assiomi di Peano e il principio di
induzione. I numeri razionali, proprieta' algebriche. Ordinamento, maggioranti, minoranti,
estremo superiore e inferiore, minimo e massimo. Non esistenza in Q della radice quadrata
di 2. La proprieta' dell’ estremo superiore, e la definizione assiomatica di R. Funzioni tra
insiemi, funzioni iniettive, suriettive, bigettive, funzioni inverse. Funzioni elementari e loro
grafico qualitativo.
I numeri complessi, definizione e operazioni. Forma algebrica, parte reale, immaginaria,
coniugato, e modulo. Disuguaglianza triangolare. Forma trigonometrica e esponenziale,
radici n-esime.
Successioni e limiti. Proprieta' dei limiti, algebra dei limiti e forme di indecisione. Limiti di
successioni monotone, il numero e. Limiti notevoli. Successioni infinitesime e infinite.
Gerarchia di infinitesimi e infiniti, o piccolo, O grande, e asintotico.
Serie numeriche. Somma di una serie. Serie geometrica, di Mengoli e armonica. Condizione
necessaria di convergenza. Operazioni sulle serie. Serie a termini positivi, criterio del
confronto e del confronto asintotico. Criterio della radice e del rapporto. Convergenza
assoluta e convergenza semplice. Criterio di Liebnitz.
Limiti di funzioni, calcolo dei limiti mediante la definizione, limiti e successioni. Proprieta'
dei limiti. Teorema del confronto, e limite di una somma. Cambiamento di variabili e limiti
notevoli. o piccolo, O grande e asintotico.
Funzioni continue. Definizione, proprieta' algebriche, permanenza del segno e continuita'
della funzione composta. Tipi di discontinuita'. Proprieta' delle funzioni continue: teorema
degli zeri, e teorema di Bolzano Weierstrass. Funzioni continue invertibili.
Derivate, definizione e calcolo di derivate con la definizione. Retta tangente. Punti angolosi
e di cuspide. Derivabilita' della funzione composta e della funzione inversa. Derivate delle
funzioni trigonometriche inverse. Definizione di minimo e massimo locali. Teorema di
Fermat. Teorema di Rolle, di Lagrange e di Cauchy e conseguenze. Teorema di de
l'Hospital. Derivate successive, convessita' e punti di flesso. Formula di Taylor con resto di
Peano e di Lagrange. Principio di unicita'dello sviluppo di Taylor. Sviluppi notevoli.
Primitive, e metodi di calcolo (integrazione per decomposizione, per parti e per
sostituzione). Integrazione di funzioni razionali elementari.
Integrale di Riemann. Condizione necessaria e sufficiente per l'integrabilita'. Classi di
funzioni integrabili. Proprieta' dell'integrale Funzioni integrali e primitive. Il teorema
fondamentale del calcolo integrale.
Integrali impropri. Integrale di funzioni positive, criterio del confronto e del confronto
asintotico. Criterio integrale di convergenza di serie e convergenza della serie armonica
generalizzata. Convergenza semplice e assoluta. Esempi.
Testi segnalati:
L. De Michele, G. Kuhn, S. Massa, Appunti di Analisi Matematica 1
91
E. Giusti, Analisi Matematica 1 , Bollati Boringhieri.
W. Rudin, Principi di Analisi Matematica, Mc. Graw Hill
Abridged English Version Calculus 1
Terminology from set theory, natural, rational and real numbers. Complex numbers. Sequences
and series. Real valued functrions. Limits and continuity. Derivatives. Fundamental thoerems
of differential calculus. Taylor formula. Indefinite integral and integration rules. Riemann
integral. The fundamental theorem of calculus.
02. MATEMATICA DISCRETA (F49002)
Crediti: 6
Docente: Prof.Maurizio Citterio
E-mail:[email protected]
Vedi insegnamento “Istituzioni di Matematica I”attivato presso il Corso di Laurea in
Scienze e tecnologie dell’informazione.
03. PROGRAMMAZIONE I (F49005)
Crediti: 6
Docente: Prof.Simone Tini
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Programmazione I (con laboratorio)”attivato presso il Corso di
Laurea in Scienze e tecnologie dell’informazione.
04. ALGEBRA LINEARE (F49004)
Crediti: 6
Docente: Prof.Giuliano Benenti
E-mail: giuliano.benenti@uninsubria
Programma del corso:
1) Spazi vettoriali.
Definizione di spazio vettoriale. Dipendenza e indipendenza lineare.
Basi e dimensione di uno spazio vettoriale. Sottospazi. Somme e somme dirette.
2) Matrici.
Lo spazio vettoriale delle matrici. Rango di una matrice. Risoluzione di equazioni lineari.
Moltiplicazione di matrici.
3) Applicazioni lineari e matrici.
Definizione di applicazione lineare. Nucleo e immagine di un'applicazione lineare.
Dimensione del nucleo e dell'immagine.
Composizione di applicazioni lineari. Applicazione lineare associata ad una matrice. Matrice
rappresentativa di un'applicazione lineare.
4) Determinanti.
Definizione e proprieta` dei determinanti. Regola di Cramer. Permutazioni.
Determinante della trasposta di una matrice. Determinante di un prodotto.
Inversa di una matrice. Determinante di un'applicazione lineare.
5) Prodotti scalari.
Prodotto scalare e norma di vettori. Prodotti definiti positivi.
92
Disuguaglianza triangolare, disuguaglianza di Schwarz. Basi ortogonali.
Procedura di ortonormalizzazione di Gram-Schmidt. Spazio duale.
6) Matrici e applicazioni bilineari.
Forme bilineari. Forme quadratiche. Operatori simmetrici. Operatori
hermitiani. Operatori unitari. Teorema di Sylvester.
7) Autovalori ed autovettori.
Polinomi. Polinomio caratteristico di una matrice. Autovalori ed autovettori.
Diagonalizzabilita`. Teorema di Hamilton-Cayley.
Diagonalizzazione di applicazioni unitarie. Autovettori di applicazioni lineari simmetriche.
Il teorema spettrale.
Testo consigliato:Serge Lang, Algebra Lineare, Boringhieri.
05. LINGUA INGLESE (F49010)
Crediti: 6
Docente: Prof.Huw Williams
Vedi insegnamento “Inglese”attivato presso il Corso di Laurea in Scienze e tecnologie
dell’informazione.
06.CALCOLO II (F49006)
Crediti: 6
Docente: Prof.Andrea Posilicano
E-mail: [email protected]
Lo spazio euclideo n dimensionale. Rette e piani. Distanza, prodotto scalare e norma.
Intorni di un punto. Punti interni, punti di accumulazione e punti di frontiera. Insiemi
aperti, chiusi, e compatti. Calcolo differenziale in Rn: continuità, derivate parziali e
differenziabilità, proprietà implicate dalla differenziabilità, gradiente e matrice hessiana,
significato geometrico del gradiente, piano tangente al grafico di una funzione, teorema del
differenziale totale e differenziabilità delle funzioni composte. Derivate e differenziali
successivi, lemma di Schwarz, formula di Taylor arrestata al secondo ordine, matrice
hessiana, massimi e minimi liberi, punti stazionari e teorema di Fermat, condizioni
necessarie e condizioni sufficienti al secondo ordine perchè un punto stazionario sia
estremante. Funzioni implicite, teorema di esistenza in, teorema di esistenza in grande.
Estremi vincolati, e metodo dei moltiplicatori di Lagrange.
Calcolo integrale in Rn: definizione di integrale di Riemann nel piano e nello spazio.
Calcolo di un integrale multiplo mediante integrazioni successive. Cambiamenti di
variabili per integrali multipli, coordinate polari, cilindriche e sferiche.
Equazioni differenziali: Prime nozioni. Problema di Cauchy per equazioni del primo
ordine. Funzioni lipschitziane, e condizioni che implicano la lipscitzianità. Teorema di
esistenza e unicità locale e globale. Integrazione di alcuni tipi di equazioni differenziali del
primo ordine (a variabili separabili, lineari, di Bernoulli). Equazioni differenziali lineari di
ordine n, il problema di Cauchy corrispondente, e equivalenza con il problema di Cauchy
per un'equazione vettoriale del primo ordine. Struttura dello spazio delle soluzioni di
un'equazione lineare di ordine n. Soluzione delle equazioni differenziali di ordine n a
coefficienti costanti. Il metodo di variazione delle costanti arbitrarie.
93
Successioni e serie di funzioni. Convergenza semplice e convergenza uniforme.
Condizione necessaria perchè una serie converga uniformemente, convergenza totale e
convergenza uniforme e assoluta. Convergenza uniforme e continuità, integrabilità, e
differenziabilità. Serie di potenze, raggio di convergenza, differenziabilità e integrabilità
termine a termine delle serie di potenze. Serie di Taylor.
Bibliografia
M. Bramanti, C.D. Pagani, S. Salsa, Matematica - Calcolo Infinitesimale e Algebra Lineare,
Zanichelli
E. Giusti, Analisi Matematica 2, Bollati Boringhieri.
07. ALGEBRA I (F49007)
Crediti: 6
Docente: Prof.Andrea Previtali
E-mail: [email protected]
Scopo: Il filo conduttore del corso e' la fattorizzazione di polinomi a coefficienti interi. La
scelta dell'argomento e' motivata del crescente interesse che risposte veloci a questo
problema hanno in ambito applicativo sia a livello di sicurezza di trasmissione dei dati che
per la compressione degli stessi. Dal punto di vista teorico la risoluzione del problema
richiede l'introduzione di concetti molto importanti per l'Algebra Moderna.
Modalita': Per sottolineare gli aspetti applicativi della Teoria il corso sara' corredato da
esercizi risolti mediante l'ausilio di programmi di manipolazione simbolica quali Maple,
Gap o Magma.
L'intento e' di sottolineare l'interessante interazione tra Matematica e Computers a supporto
della mia convinzione che la Matematica e' una Scienza "Sperimentale" e che anche lo
studente possa arrivare ad enunciare delle proprie congetture in forza dei risultati ottenuti
interrogando opportunamente il computer.
Propedeuticita': E' consigliabile una buona conoscenza dei contenuti dei corsi d Matematica
Discreta e di Algebra lineare
Programma:
1) Richiami di Matematica Discreta: nozione di gruppo e monoide.
Sottogruppi e sottogruppi normali;
Esempi: gruppi simmetrici, alterni, diedrali e lineari generali;
Concetto di prodotto di sottogruppi e loro permutabilita';
Azioni di gruppi su insiemi;
Azione di coniugio, regolare destra, di permutazione;
Esistenza di elementi di ordine primo o Lemma di Cauchy;
I tre Teoremi di Sylow;
L'inverso del Teorema di Lagrange.
2) Richiami sull'algoritmo euclideo;
Analisi della sua complessita';
Teorema Cinese del resto e struttura dell'anello delle classi di resto modulo n;
94
Metodo di Lagrange;
Metodo di Newton;
Interpolazione Polinomiale;
Differenze Divise.
3) Sviluppi in base p;
Sviluppi p-adici dei razionali;
Interi e Numeri p-adici;
Norma p-adica e completamenti;
Numeri algebrici e loro sviluppi p-adici.
4) Teoria del Risultante;
Discriminanti;
Relazioni col calcolo del Massimo comun divisore di polinomi.
5) Polinomi primitivi e Lemma di Gauss;
Metodo di Kronecker;
Criteri di irriducibilita': Eisenstein;
Polinomi ciclotomici;
Esistenza di campi finiti e loro costruzione come anelli quoziente;
Funzione di Moebius e teorema di Inversione;
Conteggio dei polinomi irridicibili di dato grado;
Riduzione in forma priva di quadrati;
Metodo di Berlekamp;
Lemma di Hensel-Newton;
Teoremi di Zassenhaus, Cantor, Mignotte, Gerschgorin;
Fattorizzazione sugli interi.
6) Radici dell'unita';
Convoluzione;
Matrici circolanti;
Trasformata rapida di Fourier;
Costo della moltiplicazione di interi;
Metodi di Karatsuba e Schoenhage-Strassen.
Testi: Dispense distribuite nel corso reperibili sotto
http://scienze-como.uninsubria.it/previtali/Teaching.html
L. Childs, "Algebra, un'introduzione concreta", ETS.
J. Cohen, "Computer algebra and symbolic computation. Vol 1 Elementary algorithms" AK
Peters.
J. Cohen, "Computer algebra and symbolic computation. Vol 2 Mathematical methods" AK
Peters.
H. Kurzweil, B.Stellmacher, "Theorie der endlichen Gruppen", Springer-Verlag.
J. von Zur Gathen, J. Gerhard, "Modern Computer Algebra", Cambridge University Press.
08.GEOMETRIA I (F49008)
Crediti: 6
Metriche su un insieme, e loro proprietà. Esempi. Punti interni, esterni, di frontiera e di
accumulazione. Insiemi aperti e chiusi, e loro proprietà. Chiusura e parte interna di un
insieme. Continuità di funzioni, e descrizioni equivalenti. Continuità e successioni.
95
Continuità uniforme. Metriche topologicamente equivalenti, e metriche equivalenti.
Successioni a valori in uno spazio metrico, convergenza e successioni di Cauchy. Proprietà
delle successioni di Cauchy. Spazi completi. Esempi. Teorema del completamento. Teorema
delle contrazioni di Banach.
Topologia su un insieme. Esempi. Insiemi aperti e chiusi. Intorni di un punto. Punti interni,
esterni di frontiera e di accumulazione. Chiusura di un insieme, e proprietà. Basi e sottobasi
di una topologia. Funzioni continue, e caratterizzazioni equivalenti. Omeomorfismi.
Assiomi di numerabilità, spazi primo e secondo numerabili, spazi separabili. Teorema di
Lindeloff.
Topologia debole generata da una famiglia di applicazioni. Sottospazi e topologia ereditata.
Prodotti. Basi di un prodotto cartesiano. Funzioni definite o a valori in un prodotto
cartesiano. Relazioni di equivalenza su un insieme e quozienti. Proprietà universale della
topologia quoziente.
Assiomi di separazione: spazi T0, T1, T2 (o di Hausdorff), T3 (o regolari), T4 (o normali).
Proprietà degli spazi T1 e T2. Assiomi di separazioni e sottospazi, prodotti e quozienti.
Compattezza, e proprietà. Teorema di Heine Borel sulla caratterizzazione dei compatti di R.
Compattezza e funzioni continue, teorema di Weiestrass. Teorema di Tychonoff sulla
compattezza dei prodotti cartesiani. Compattezza numerabile, proprieta’ di Bolzano
Weiestrass, compattezza per successioni e relative implicazioni. Compattezza negli spazi
metrici. Compattezza e continuità uniforme: teorema di Heine-Cantor. Spazi localmente
compatti. Compattificazione ad un punto di Alexandroff.
Connessione. Proprietà equivalenti. Connessione degli intervalli in R. Connessione di
prodotti e quozienti. Connessione e funzioni continue. Componenti connesse, e loro
proprietà.
Testi segnalati:
C. Kosniowski , Introduzione alla Topologia Algebrica, Zanichelli.
V. Checcucci, A. Tonioli, E. Vesentini, Lezioni di Topologia Generale, Feltrinelli.
Simmons, Introduction to Topology and Modern Analysis, McGraw Hill.
S.A. Morris, Topoloogy without tears, appunti disponibili alla URL
http://uob-community.ballarat.edu.au/~smorris/topology.htm
H.L. Royden, Real Analysis, Mac Millan.
09 PROBABILITÀ I (F49003)
Crediti: 6
Docente: Prof.Emanuele Casini
E-mail: [email protected]
Teoria elementare della probabilità. Spazi equiprobabili e metodi combinatrici. Eventi
indipendenti e probabilità condizionate. Teorema di Bayes. Variabili aleatorie discrete.
Distribuzione e densità di una variabile aleatoria. Valore atteso, varianza e covarianza.
Legge dei grandi numeri. Teorema di De Moivre Laplace.
96
10. PROGRAMMAZIONE II (F49009)
Crediti: 6
Docente: Prof.Simone Tini
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Programmazione II (con laboratorio)”attivato presso il Corso di
Laurea in Scienze e tecnologie dell’informazione.
11.ANALISI MATEMATICA I (F49011)
Crediti: 6
Docente: Prof.Alberto Setti
E-mail: [email protected]
Limiti superiori e inferiori. Successioni di funzioni. Convergenza puntuale e convergenza
uniforme. La condizione di Cauchy per la convergenza uniforme. Teorema del doppio limite
e corollari Integrazione termine a termine. Derivazione termine a termine. Serie in C. Il
criterio della radice rivisitato. Convergenza semplice, uniforme e totale delle serie di
funzioni.
Serie di potenze. insieme di convergenza e raggio di convergenza, continuita'delle serie di
potenze. Funzioni complesse di variabili complesse. Derivate e primitive in C.Derivata di
una serie di potenze. Infinita derivabilita’ delle serie di potenze. Primitive di una serie di
potenze. Somma, prodotto per uno scalare e prodotto secondo Cauchy di serie di potenze.
Formula di sommazione per parti. Criterio di Dirichlet. Teorema di Abel. Teorema di
scambio dell'ordine di sommazione in una serie doppia assolutamente convergente.
Espandibilta’ di una serie di potenze si puo' espandere in serie di potenze con centro in un
qualunque punto interno dell'insieme di convergenza. Serie di Taylor. Condizione necessaria
e sufficiente per la convergenza. Criterio di Weierstrass. Sviluppi notevoli. La serie
binomiale. Le funzioni esponenziali e trigonometriche in campo complesso. La formula di
Eulero, e le proprieta' dell'esponenziale come conseguenza dell'espansione in serie.
Spazi vettoriali e spazi normati. Spazi di Banach. Le disuguaglianze di Holder e di
Minkowski in Rn e in Cn. Lo spazio C([0,1]). Completezza di Rn e di C([0,1]). Condizione
necessaria e sufficiente perche' uno spazio normato sia di Banach e' che ogni serie
assolutamente convergente converga. Operatori lineari e funzionali lineari continui.
Definizione di norma in B(X,Y) e in X*. Condizione necessaria e sufficiente per la
completezza di B(X,Y). Gli spazi lp, c, e co, e loro completezza. Gli spazi Ck([a,b]).
Definizione di norma e completezza. Norme equivalenti. Spazi normati finito dimensionali e
localmente compatti. Il teorema di Ascoli Arzela'.
Spazi di Hilbert. Prodotto scalare, disuguaglianza di Cauchy-Schwarz e norma indotta.
Disuguaglianza del parallelogramma e caratterizzazione delle norme indotte da un prodotto
scalare.
Ortogonalita', e sistemi ortonormali. Disuguaglianza di Bessel. Sistemi ortonormali completi
e condizioni equivalenti. Esistenza di una base ortonormale. Teorema di Riesz Fisher.
Richiami su equazioni differenziali ordinarie e relativo problema di Cauchy. Equivalenza
del problema di Cauchy con un'equazione integrale. Esempi che illustrano che la soluzione
97
e' solo locale e non necessariamente unica. Definizione di soluzioni epsilon-approssimate.
Esistenza di soluzioni epsilon-approssimate. Teorema di Peano di esistenza di almeno una
soluzione del problema di Cauchy. Funzioni lipschitziane e lipschitziane in una variabile
(localmente) uniformemente rispetto ad un'altra. Il lemma di Gronwall. Dimostrazione del
teorema di esistenza e unicita' locale. Definizione di prolungamento di soluzioni. Esistenza
di soluzioni massimali. Comportamento delle soluzioni massimali agli estremi dell'intervallo
di definizione. Funzioni a crescita sublineare su una striscia e teorema di esistenza in grande.
Esempi di studio qualitativo.
Algebre e sigma-algebre di insiemi. Esempi. sigma-algebra generata da una famiglia di
insiemi e sigma-algebra di Borel. Misure finitamente additive su un'algebra e misure su una
sigma-algebra. Prime proprieta': monotonia, subadditivita', continuita' interna ed esterna.
Esempi. Misura esterna su R e Rn. Misure esterne. Insiemi misurabili rispetto a una misura
esterna, e la relativa sigma-algebra. Misurabilita' di intervalli e insiemi aperti rispetto alla
misura di Lebesgue. Invarianza per traslazioni della misura di Lebesgue. Caratterizzazione
di insiemi Lebesque misurabili. Il primo principio di Littlewood. L'insieme ternario di
Cantor. Un esempio di insieme non misurabile secondo Lebesgue.
Funzioni misurabili. Proprieta' delle funzioni misurabili. Funzioni a valori reali estesi.
Proprieta' aritmetiche delle funzioni misurabili. Misurabilita' di sup e inf liminf limsup$ e
lim di una successione di funzioni misurabili a valori reali estesi. Funzioni semplici e
approssimazione di funzioni misurabili mediante funzioni semplici . Definizione di integrale
di una funzione semplice nulla fuori da un insieme di misura finita o non negativa. Prime
proprieta' dell'integrale di una funzione semplice non negativa. La misura indotta da una
funzione semplice non negativa. Additivita' dell'integrale di funzioni semplici non negative.
Integrale di funzioni misurabili non negative. Prime proprieta' dell'integrale (omogeneita',
positivita'..). Teorema di convergenza monotona. Additivita' dell'integrale. Integrazione per
serie di funzioni misurabili non negative. La misura indotta da una funzione misurabile non
negativa. Il lemma di Fatou. Integrale di funzioni a valori complessi e proprieta'
dell'integrale. Il teorema di convergenza dominata. Insiemi di misura nulla e propieta' che
valgono quasi ovunque. Completamento di una misura. Riformulazione dei teoremi di
convergenza supponendo che le ipotesi siano verificate solo quasi ovunque. Teorema di
integrazione per serie. Teoremi di annullamento, e assoluta continuita' dell'integrale.
Confronto tra l'integrale di Riemann e l'integrale di Lebesgue. Lo spazio L1. Completezza.
Convergenza in L1 e convergenza quasi ovunque.
Testi segnalati
W. Rudin, Principi di Analisi Matematica, Mc. Graw Hill
W. Rudin, Analisi Reale e Complessa, Boringhieri
12.GEOMETRIA II (F49012)
Crediti: 6
Docente: Prof.Stefano Pigola
E-mail: [email protected]
1. Archi e connessione per archi. Definizione di arco e connessione per archi (p.a.).
Connessione p.a. e mappe continue. Connessione p.a. di spazi unione e prodotto.
Componenti connesse p.a.. Locale connessione p.a. e caratterizzazione degli spazi
98
localmente connessi p.a.. Confronto tra connessione e connessone p.a.. Invarianza
topologica del numero di componenti connesse p.a..
2. Omotopia d'archi e prodotto di classi d'omotopia d'archi . Definizione di omotopia e
omotopia relativa di due archi; proprieta' e differenze. Prodotto di classi di omotopia
(relativa) d'archi. Proprieta' associativa, unita' destra e sinistra, inversa destra e sinistra.
3. Il gruppo fondamentale. Definizione di gruppo fondamentale di uno spazio puntato.
Dipendenza e indipendenza dal punto base: il caso dei gruppi Abeliani. Omomorfismo
indotto da una mappa continua e sue proprieta' funtoriali. Invarianza topologica del gruppo
fondamentale. Gruppo fondamentale di uno spazio prodotto. Spazi semplicemente connessi;
semplice connessione di uno spazio unione di aperti semplicemente connessi con
intersezione connessa per archi. L'esempio di Sⁿ. Retrazioni e surjettivita' dell'omomorfismo
indotto.
4. Rivestimenti I: sollevamenti e gruppo fondamentale di S¹ e RPⁿ. Definizione di
rivestimento e rivestimento universale di uno spazio topologico. Rivestimenti (universali) di
S¹ e RPⁿ, rivestimento di spazi prodotto X×Y. Proprieta' di sollevamento degli archi e delle
omotopie relative. Il teorema di monodromia. La "corrispondenza di sollevamento" e calcolo
dei gruppi fondamentali di S¹ e RPⁿ. Conseguenze: i gruppi fondamentali del toro ndimensionale Tm e del cilindro generalizzato Cm,n. Ulteriori proprieta' della mappa di
rivestimento: mappa aperta e injettivita' dell'omomorfismo indotto.
5. Rivestimenti II: azioni di gruppi e gruppo fondamentale di uno spazio di orbite. Azione
di un gruppo discreto sopra uno spazio topologico e spazio di orbite. Azioni libere e proprie,
e costruzione di rivestimenti. Legame tra gruppo fondamentale dello spazio di orbitre e
gruppo agente. Rivisitazione di S¹, Tⁿ, C1,n e RPⁿ, e calcolo dei rispettivi gruppi
fondamentali.
6. Alcune applicazioni del gruppo fondamentale di S¹. Teorema del punto fisso di
Brouwer e teorema di Borsuk-Ulam.
7. Tipo di omotopia di uno spazio topologico. Retrazione di deformazione e isomorfismo
indotto. Equivalenza di omotopia di due spazi. Spazi contraibili e loro caratterizzazione.
Invarianza del gruppo fondamentale per equivalenze omotopiche. Esempi di calcolo del
gruppo fondamentale attraverso deformazioni omotopiche dello spazio.
8. Un rapido sguardo alla teoria dei gruppi e alle loro presentazioni. Generatori di un
gruppo, parole e parole ridotte. Gruppi liberi e loro caratterizzazione universale. Teorema di
rappresentazione di un gruppo generico come quoziente di un gruppo libero. Generatori e
relazioni: presentazione di un gruppo.
9. Il teorema di Seifert-Van Kampen: ulteriori esempi di calcolo del gruppo fondamentale.
Bibliografia: C. Kosniowski, Introduzione alla topologia algebrica. Ed. Zanichelli.
13.ALGEBRA II (F49013)
Crediti: 6
Docente: Prof.Andrea Previtali
E-mail: [email protected]
Scopo: nel corso si intendono approfondire concetti algebrici e probabilistici con particolare
enfasi alle moderne applicazioni dell'algebra nella sicurezza delle trasmissioni (come pagare
sul web), nella correzione degli errori nelle comunicazioni (masterizzare un CD) e nella
compressione dei dati (inviare messaggi col cellulare).
99
Modalita': Per sottolineare gli aspetti applicativi della Teoria il corso sara' corredato da
esercizi risolti mediante l'ausilio di programmi di manipolazione simbolica quali Maple,
Gap o Magma.
L'intento e' di sottolineare l'interessante interazione tra Matematica e Computers.
Programma:
1) Problema fondamentale della Teoria dell'Informazione;
Sistemi di comunicazione;
Esempi di codici: codice di ripetizione, codice di Hamming.
2) Nozioni di Probabilita' elementare;
Entropia;
Canale simmetrico m-ario;
Sphere Packing;
Teorema di Shannon e realizzazione di codici ottimali.
3) Richiami di Matematica Discreta e Algebra Lineare;
Nucleo ed Immagine di applicazioni lineari;
Sottospazi e Codici lineari;
Lunghezza, dimensione e distanza minima;
Matrici generatrici e matrici di controllo;
Caratterizzazione della distanza minima.
4) Rudimenti di Geometria proiettiva;
Richiami sui campi finiti: esistenza, costruzione e proprieta' basilari;
Codici di Hamming e codici di Hamming estesi;
Codici ciclici;
Teorema di Prangue e ideali in anelli quoziente di polinomi;
Fattorizzazione di polinomi e insiemi ciclotomici.
5) Polinomio enumeratore omogeneo e non-omogeneo;
Teorema di MacWilliams e di Delsarte;
Testi: Dispense distribuite nel corso reperibili sotto
http://scienze-como.uninsubria.it/Previtali/Teaching.html
L. Childs, "Algebra, un'introduzione concreta", ETS.
J.H. Hall "Notes in Coding theory", University of East Lansing.
W. C. Huffman, V. Pless "Fundamentals of Error-Correcting codes", Cambridge University
Press.
F. J. MacWilliams, N.J. Sloane, "The theory of Error-Correcting codes", North-Holland.
J. van Lint "An Introduction to coding theory", GTM Springer Verlag.
W. Willems, "Codierungstheorie".
14.ANALISI NUMERICA I (F49015)
Crediti: 6
Docente: Prof.Marco Donatelli
E-mail: [email protected]
Rappresentazione dati numerici: numeri in virgola fissa, numeri in virgola mobile.
Precisione di macchina. Errore di rappresentazione. Errore inerente e coefficiente di
amplificazione: il caso delle operazioni elementari. Errore di approssimazione. Nozione di
algoritmo. Errore algoritmico. Uso dei grafi nell'analisi dell'errore (esempi elementari).
100
Nozione di complessità algoritmica. Esempio: schema di Horner per la valutazione di un
polinomio e della sua derivata.
Metodi iterativi per il calcolo delle radici di una funzione reale di variabile reale. Metodo di
bisezione. Metodi generali di punto fisso: teorema delle contrazioni e ordine di convergenza
(convergenza alternata e monotona). Metodo delle corde e delle secanti. Metodo di Newton:
ordine di convergenza e teorema di convergenza globale. Criteri di arresto. [Il calcolo di 1/x,
(x non nullo) tramite il metodo di Newton con soli prodotti]. Localizzazione degli zeri di un
polinomio tramite successioni di Sturm: algoritmo Euclideo.
Richiami di algebra lineare, teoria delle matrici e norme vettoriali e matriciali. Metodi diretti
per il calcolo della soluzione di un sistema lineare Ax=b. La fattorizzazione LU e sue
varianti. Il metodo di Gauss e le strategie di Pivot (parziale e totale). Condizionamento del
problema. Errore algoritmico del metodo di Gauss e varianti. Metodo di Gauss e di
Cholesky per matrici definite positive. Verifica algoritmica di definita positività.
Fattorizzazione QR: le matrici di Householder e di Givens.
Metodi iterativi per il calcolo della soluzione di un sistema lineare Ax=b. Schema generale e
teorema di convergenza (dimostrazione di Householder): legame tra raggio spettrale e tasso
di convergenza. Il metodo di Jacobi e di Gauss-Seidel. Teoremi di localizzazione degli
autovalori (Gerschgorin I, II e III). Applicazioni alla localizzazione di radici di polinomi
(matrici di Frobenius o compagne). Teoremi di convergenza per i metodi di Jacobi e di
Gauss-Seidel. Il metodo di Gauss-Seidel con rilassamento. Teoremi di convergenza nel caso
tridiagonale (Jacobi, Gauss-Seidel, rilassamento).
Altre applicazioni:
Il caso non lineare; metodi di punto fisso e metodo di Newton. Sistemi sovradeterminati.
Minimi quadrati. Applicazioni alla ricostruzione con dati discreti.
Calcolo autovalori ed autovettori. Riduzione in forma di Hessenberg superiore. Il metodo di
Hyman. Riduzione di matrici Hermitiane in forma tridiagonale Hermitiana. Calcolo
autovalori tramite successioni di Sturm. Proprietà degli autovalori di matrici tridiagonali
irriducibili Hermitiane (interallacciamento di Cauchy forte). Metodo delle potenze e
varianti. Sensibilità degli autovalori: teorema di Bauer-Fike; il caso non normale (correzione
di blocchi di Jordan). Il calcolo di radice dominante di un polinomio: metodo di Bernoulli e
relazioni con il metodo delle potenze su matrici di Frobenius. Cenni al metodo QR.
Implementazione in MATLAB (o in FORTRAN 90) dei principali algoritmi trattati nel
corso e verificadelle "previsioni della teoria".
15. INFORMATICA I (F49016)
Crediti: 6
Docente: Prof.Nicoletta Sabadini
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Algoritmi e strutture dati I (con laboratorio)”attivato presso il Corso
di Laurea in Scienze e tecnologie dell’informazione.
16. ANALISI MATEMATICA II F49017)
Crediti: 6
Docente: Prof.Franco Cazzaniga
E-mail: [email protected]
101
Argomenti trattati nel corso:
Complementi alla teoria delle funzioni di più variabili reali. Integrali di funzioni di più
variabili reali.
Integrazione su curve e superfici. Teoremi di Green, Sokes e Gauss. Serie e integrali di
Fourier.
Bibliografia: Ricci – Bacciotti Lezioni di Analisi Matematica 2 Editrice Levrotto & Bella /
Torino
17.GEOMETRIA III (F49018)
Crediti: 6
Docente: Prof.Stefano Pigola
E-mail: [email protected]
1. Preliminari topologici. Locale compattezza. Primo e secondo assioma di numerabilità.
Paracompattezza. Costruzione di una esaustione relativamente compatta in spazi
paracompatti. Definizione di varietà topologica e indipendenza degli assiomi.
2. Varietà differenziali. Struttura differenziale su di una varietà topologica e definizione di
varietà differenziale astratta. Costruzione dei primi esempi.
3. Applicazioni differenziabili e partizioni dell'unità. Definizione e proprietà di mappe
differenziabili tra varietà. Definizione di gruppi di Lie. Diffeomorfismi e cenno al problema
delle strutture differenziali non diffeomorfe. Partizioni dell'unità subordinate ad un
ricoprimento aperto: definizione e teorema di esistenza. Prime applicazioni delle partizioni
dell'unità.
4. Alcuni risultati di calcolo in più variabili. I teoremi della funzione inversa, della
funzione implicita e del rango per applicazioni tra spazi Euclidei. Rango di una applicazione
tra varietà differenziali. Rilettura e alcune conseguenze dei teoremi della funzione inversa e
del rango su varietà differenziali.
5. Teoria delle sottovarietà. Immersioni, sottovarietà immerse, imbedding e loro relazioni.
Proprietà di n-sottovarietà; sottovarietà regolari. Legame con le sottovarietà imbedded.
Sottogruppi di Lie. Costruzione di varietà differenziali come pre-immagine di un punto
mediante una applicazione differenziabile. Il teorema di imbedding di Whitney nel caso di
dimensione grossolana. Cenno alla tecnica delle proiezioni iperpiane per la riduzione della
dimensione dello spazio ambiente.
6. Spazio tangente e spazio cotangente. Classi di curve su varietà differenziali e
definizione di spazio tangente. Differenziale di una mappa C1 tra varietà lisce e sue
proprietà. Spazio cotangente e co-differenziale di una mappa C1.
7. Breve cenno alla teoria locale delle superfici di R³. Prima forma fondamentale,
lunghezze e distanza intrinseca. Superfici orientabili e mappa di Gauss. Seconda forma
fondamentale, curvature Gaussiana e media. Interpretazione del segno della curvatura
Gaussiana.
18 FISICA I (F49014)
Crediti: 8 (6+2)
Docente: Sergio Cacciatori/Giovanna Tissoni
E-mail: [email protected];[email protected]
102
Vedi insegnamento “Fisica” attivato presso il corso di Laurea triennale in Chimica e
chimica industriale.
19. COMPLEMENTI DI FISICA I (F49019)
Crediti: 4
Docente: Prof.Vincenzo Benza
E-mail: [email protected]
.
Vedi insegnamento “Termodinamica e teorie cinetiche” attivato presso il corso di Laurea
triennale in Fisica.
20.PROBABILITA’ II (F49020)
Crediti: 6
Docente: Prof.Emanuele Casini
E-mail: [email protected]
Teoria della misura e di integrazione astratta.
Convergenza in probabilità, in media, media quadratica, quasi certa e in distribuzione.
Lemmi di Borel-Cantelli e convergenza di serie aleatorie.
Leggi (debole/ forte) dei grandi numeri. Funzioni caratteristiche. Teorema centrale del
limite.
Cammini aleatori. Martingale e catene di Markov.
Bibliografia
Dispense distribuite dal docente
Alan Karr, Probability, Springer Verlag, 1993.
Rick Durrett, Probability. Theory and Examples, Wadsworth and Brooks, 1991.
W.Rudin, Analisi Reale e Complessa
21 SISTEMI DINAMICI (F49021)
Crediti: 6
Docente: Prof.Vittorio Gorini
E-mail: [email protected]
.
Vedi insegnamento “Meccanica analitica” attivato presso il corso di Laurea triennale in
Fisica.
22.METODI MATEMATICI DELLA FISICA (F49022)
Crediti: 6
Docente: Prof.Italo Guarneri
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Matematica III” attivato presso il corso di Laurea triennale in Fisica.
23.ANALISI NUMERICA II (F49023)
Crediti: 6
Docente:Prof.Stefano Serra Capizzano
E-mail: [email protected]
103
Approssimazione di funzioni ed interpolazione. Interpolazione polinomiale: esistenza,
unicità e rappresentazione dell'errore di approssimazione. Forma di Lagrange. Formule
ricorsive e algoritmo di Aitken. Rappresentazione e algoritmo di Newton. Costi
computazionali. Errore inerente: ruolo delle costanti di Lebesgue. Approssimazione
polinomiale in norma infinito. Teorema di Weierstrass. Risultati "negativi" in assenza di
regolarità. Stime di Jackson. Relazioni tra la migliore approssimazione, l'interpolazione, la
distribuzione dei nodi e le costanti di Lebesgue: caso equispaziato (esempio di Runge) e
nodi di Chebyshev.
Spazi "spline" e interpolazione. Esistenza, unicità e calcolo della spline interpolante cubica
(naturale, completa e periodica). Errore di approssimazione (approssimazione simultanea
delle derivate). Aspetti geometrici dell'approssimazione: località numerica e minima
curvatura globale (confronti col caso polinomiale e lineare a tratti).
Interpolazione trigonometrica. Trasformata discreta di Fourier diretta ed inversa. Proprietà
algebriche della matrice di Fourier: algoritmi veloci di calcolo FFT (Fast Fourier
Transform). Tecnica ricorsiva e tecnica iterativa basata su decomposizioni tensoriali.
Applicazioni a convoluzioni polinomiali veloci ed prodotto matrice-vettore veloce con
strutture Circolante, Toeplitz e Hankel.
Minimi quadrati discreti. Tecnica basata sulle equazioni normali ed algoritmo QR: analisi e
confronti in termini di accuratezza e costo computazionale.
Polinomi ortogonali: esistenza, unicità e relazione ricorrente a tre termini. Zeri dei polinomi
ortogonali: localizzazione, interallacciamento forte e calcolo. I casi classici: Legendre,
Chebyshev di prima e seconda specie, Laguerre ed Hermite.
Minimi quadrati continui (importanza del peso): esistenza, unicità e calcolo della funzione
di migliore approssimazione ai minimi quadrati. Errore di approssimazione per la funzione
di migliore approssimazione ai minimi quadrati.
Implementazione in MATLAB (o FORTRAN 90) dei principali algoritmi trattati nel corso e
verifica delle "previsioni della teoria".
24.ANALISI NUMERICA III (F49024)
Crediti: 6
Docente: Prof.Marco Donatelli
E-mail: [email protected]
Integrazione numerica. Generalità sui procedimenti di integrazione approssimati: teorema
"convergenza = consistenza e stabilità" per formule di integrazione (Teorema di PolyaSzego). Il caso delle formule di Newton-Cotes semplici e composte: instabilità per gradi
maggiori di 7. Le formule Newtoniane composite: analisi dettagliata delle formule e
dell'errore per il caso delle formule dei trapezi e di Cavalieri-Simpson. Formule Gaussiane
con pesi classici: massimalità dell'ordine di consistenza e stabilità delle formule.
Rappresentazione dell'errore ed esempi. Sviluppi asintotici ed estrapolazione nel metodo dei
trapezi compositi. Confronti con le formule Gaussiane. Risoluzione numerica di problemi di
Cauchy. Metodi ad un passo espliciti: Eulero esplicito, metodo del punto medio, RungeKutta. Metodi impliciti: Eulero implicito, metodo dei trapezi. Teorema generale di
convergenza. Questioni implementative nei metodi impliciti. Metodi multistep espliciti ed
impliciti: formule di Adams-Bashforth, Adams-Moulton, Nystrom, BDF (problemi stiff). La
A-stabilità. Confronti tra le classi di metodi.
Equazioni Differenziali alle Derivate Parziali: equazioni ellittiche, iperboliche e paraboliche.
104
Differenze Finite e Metodi variazionali (Elementi Finiti) per problemi differenziali al
contorno: caso monodimensionale e bidimensionale. Teoremi di convergenza. Osservazioni
sui problemi di algebra lineare connessi.
Implementazione in MATLAB (o FORTRAN 90) dei principali algoritmi trattati nel corso e
verifica delle "previsioni della teoria".
25.FISICA MATEMATICA (F49025)
Crediti: 6
Docente: Prof.Giorgio Mantica
E-mail: [email protected]
Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Ateneo alla pagina
http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3470
26. EQUAZIONI DIFFERENZIALI DELLA FISICA MATEMATICA (F49042)
Crediti: 6
Docente: Prof.Andrea Posilicano
E-mail: [email protected]
1) Definizione di equazione alle derivate parziali e di soluzione (classica). Esempi di
equazioni alle derivate parziali della fisica matematica. equazioni alle derivate parziali
lineari del primo ordine e loro soluzione tramite equazioni differenziali ordinarie.
Condizioni iniziali e al bordo. Problemi ``ben posti''.
2) L'equazione delle onde sulla retta. Formula di D'Alembert. Il principio di causalita’:
dominio di influenza e di dipendenza. Conservazione dell'energia. L'equazione delle onde
come sistema Hamiltoniano infinito dimensionale. Onde sferiche.
3) L'equazione del calore sulla retta. Il principio del massimo. Il metodo dell'energia.
Unicita’ e stabilita’ delle soluzioni. Calcolo della soluzione fondamentale. Connessione con
la camminata aleatoria. Teorema di esistenza con condizioni iniziali continue a tratti e
limitate.
4) L'equazione del calore nello spazio: esistenza e unicita’ nel problema di Cauchy. Il
principio del massimo.
5)Medie sferiche e equazione di Darboux. La formula di Kirchhoff per la soluzione
dell'equazione delle onde nello spazio. La conservazione dell'energia. Il principio di
Huygens. Il metodo della discesa di Hadamard e la formula di Poisson. Decadimento
temporale delle soluzioni.
L'equazione delle onde con una sorgente esterna e il principio di Duhamel. Il problema di
Cauchy con dati iniziali assegnati su una superficie di tipo tempo.
Superfici caratteristiche e propagazione delle singolarita’.
6) Definizione di distribuzione. La delta di Dirac. La distribuzione ‘’valore principale''.
Convergenza di distribuzioni. Le distribuzioni 1/(x+i0) e 1/(x-i0). Derivata di una
distribuzione e sue proprieta’. Trasformata e anti--trasformata di Fourier per funzioni a
decrescenza rapida. Convoluzione. Lo spazio delle distribuzioni temperate. Trasformata di
Fourier e convoluzione per distribuzioni temperate. Soluzioni fondamentali per gli
operatori differenziali lineari a
coefficienti costanti e loro utilizzo per la risoluzione delle equazioni alle derivate parziali.
Esempi: l'equazione di Laplace, l'equazione del calore, l'equazione delle onde.
105
7) Le equazioni delle onde e del calore sull'intervallo. Condizioni di Dirichlet, Neumann e
Robin. Serie di Fourier. Condizioni al bordo Simmetriche. Diseguaglianza di Bessel ed
eguaglianza di Parseval.
Convergenza delle serie di Fourier: convergenza puntuale, convergenza uniforme,
convergenza in media quadratica. Applicazione ai problemi di Dirichlet inomogenei.
8) Prima identita’ di Green. Funzioni armoniche. Il teorema del valor medio. Principio del
massimo e unicita’ del problema di Dirichlet per l'equazione di Laplace. Il principio di
Dirichlet. Approssimazione di Rayleigh--Ritz. Unicita’ e principio di Dirichlet per il
problema di Neumann per l'equazione di Laplace. Seconda identita’ di Green. La formula di
rappresentazione delle funzioni armoniche. Funzioni di Green per un dominio regolare:
esistenza e unicita’.
Formula di rappresentazione della soluzione del problema di Dirichlet per l'equazione di
Laplace: caso omogeneo ed inomogeneo. Simmetria della funzione di Green.
Funzioni di Neumann per un dominio regolare.
Formula di rappresentazione della soluzione del problema di Neumann per l'equazione di
Laplace: caso omogeneo ed inomogeneo.
9) Le equazioni delle onde e del calore su un dominio limitato. Il problema agli autovalori
per il Laplaciano su un dominio limitato. Serie di Fourier generalizzate. L'equazione delle
onde in un disco piano. Equazioni differenziali di Bessel e funzioni di Bessel.
Il problema agli autovalori per la palla. Equazioni differenziali di Legendre, Polinoni di
Legendre e funzioni associate.
10) Autovalori, autofunzioni e minimi del funzionale dell'energia.
Il principio Maximin. Comportamento asintotico degli autovalori di Dirichlet.
Bibliografia
W. Strauss, Partial Differential Equations, Wiley
F. John, Partial Differential Equations, Springer
R. Strichartz, A guide to distribution theory and Fourier transform, CRC press
27. INFORMATICA II (F49026)
Crediti: 6
Docente: Prof.Robert Walters
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Computazione simbolica” attivato presso il corso di Laurea in Scienze
e tecnologie dell’informazione.
28.STATISTICA I (F49030)
Crediti: 6
Docente: Prof.Andrea Martinelli
E-mail: [email protected]
1 Il modello e il campionamento
1.1 Inferenza per popolazioni con frequenze incognite
1.2 Il Modello statistico
1.3 Modelli Statistici Dominati
1.3.1 Modelli fondamentali
1.3.2 Modello esponenziale
106
1. Il processo e il principio di verosimiglianza
2 La stima puntuale
2.1 Definizioni
2.2 Metodi di ricerca degli stimatori
2.2.1 Il metodo dei momenti
2.2.2 Il metodo della massima verosimiglianza
2.2.3 I metodi di minimizzazione della distanza
2.3 Proprietà degli stimatori su campioni finiti
2.3.1 Concentrazione ed accuratezza
2.3.2 L’errore quadratico medio
2.4 Stimatori non distorti (Il caso unidimensionale)
2.4.1 Stimatori UMVUE
2.4.2 L’informazione di Fisher e il teorema di Cramér-Rao
2.4.3 Le statistiche sufficienti, minimali e complete
2.4.4 Come migliorare uno stimatore
2.5 Gli stimatori non distorti (il caso multidimensionale)
2.5.1 Gli stimatori UMVUE
2.5.2 L’informazione di Fisher
2.6 Gli stimatori empirici
2.7 La consistenza
3 La verifica di ipotesi
3.1 La teoria di Neyman e Pearson
3.1.1 Test di ipotesi semplici contro semplici
3.1.2 Test di ipotesi unilaterali
3.1.3 Test di ipotesi composte
3.1.4 I test alpha-similari
3.2 I test di significatività
3.2.1 Il rapporto delle verosimiglianze
4 Insiemi di confidenza
4.1 Nozioni preliminari
4.2 Metodi per la determinazione degli intervalli di confidenza
4.2.1 Metodo della quantità pivotale
4.2.2 Intervalli per grandi campioni
4.2.3 Intervalli di lunghezza minima
Relazione tra intervalli di confidenza e test di ipotesi statistiche
Riferimenti bibliografici
Mood A.M., Graybill F.A., Boes D.C.,”Introduzione alla statistica”, McGraw Hill,
1988
Piccolo, D., ”Statistica”, Il Mulino, 2000
M. J. Schervish, “Theory of statistics”, Springer, New York, 1995
D. Dacunha-Castelle, M. Duflo, “Probabilités et statistiques. Tome 1”, Masson, Paris,
1982
29 ECONOMIA MATEMATICA I (F49028)
Crediti: 6
Docente: Prof.Emanuele Casini
E-mail: [email protected]
107
Questo modulo ha lo scopo di presentare alcuni strumenti matematici di rilevante
importanza nella matematica applicata alle scienze economiche e sociali.
Elementi di Analisi Convessa: insiemi convessi e loro proprietà, teoremi di separazione,
funzioni convesse e loro proprietà, sottodifferenziale per funzioni convesse.
Programmazione Matematica: programmazione non lineare in ipotesi di differenziabilità
(con vincoli di uguaglianza e disuguaglianza, Teorema di Kuhn – Tucker), programmazione
convessa, introduzione all’ottimizzazione vettoriale.
Bibliografia: Introduzione alla teoria dei giochi G. Costa, P.A. Mori Il Mulino, 1994
30 STATISTICA II (F49038)
Crediti: 6
Docente: Prof.Andrea Martinelli
E-mail: [email protected]
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Introduzione alle serie storiche
1.
Esempi di serie storiche
2.
Analisi classica delle serie storiche
3.
Processi stocastici stazionari
Processi del secondo ordine
1.
Definizioni ed esempi
2.
Processi ad incrementi ortogonali e integrale stocastico
3.
La funzione di covarianza
Processi stocastici stazionari del secondo ordine
1.
La funzione di covarianza
2.
I teoremi di Herglotz e di Bochner
3. La rappresentazione, il processo spettrale e la decomposizione spettrale
Flitraggio e previsione di processi stazionari
1.
Filtraggio di processi stazionari
2.
La previsione su orizzonte finito
I processi autoregressivi a media mobile (ARMA)
Statistica per processi del secondo ordine
1.
La stima delle funzioni di media e covarianza (proprietà asintotiche)
2.
Il problema dell'identificazione (stima preliminare)
3.
La stima dei parametri nei modelli ARMA
4.
I modelli ARMA integrati e stagionali
5.
La stima dello spettro
La previsione con i processi ARMA
Riferimenti bibliografici
D. Piccolo, ”Introduzione all'analisi delle serie storiche”, Carocci ed., 1990
T. Di Fonzo, “Serie storiche economiche ”, Carocci ed., 2005
P. J. Brockwell, R. A. Davis, “Introduction to time series and forecasting”, Second
edition, Springer, New York, 2002
P. J. Brockwell and R. A. Davis, “Time series: theory and methods”, Second edition,
Springer, New York, 1991
108
31 TEORIA DEI CODICI (F49045)
Crediti: 6
Docente: Prof.Andrea Previtali
E-mail: [email protected]
Scopo: nel corso si intendono approfondire concetti algebrici e probabilistici introdotti nel
corso di Algebra II. Verra' data piu' enfasi alla costruzione di codici che trovano applicazioni
in vari ambiti della vita quotidiana e al problema della decodifica.
Si mostreranno interrelazioni tra settori quali la Combinatoria, la Teoria dei Gruppi, la
Geometria Finita, la Geometria Algebrica, la Teoria dei Numeri e la Teoria dei Codici.
Modalita': Per sottolineare gli aspetti applicativi della Teoria il corso sara' corredato da
esercizi risolti mediante l'ausilio di programmi di manipolazione simbolica quali Maple,
Gap o Magma.
L'intento e' di sottolineare l'interessante interazione tra Matematica e Computers.
Propedeuticita': Il corso presuppone contenuti solitamente impartiti nei corsi di Matematica
Discreta, Algebra I e II.
Programma
1) Costruzioni di nuovi codici a partire da vecchi: puncturing,
extending, shortening, direct sums;
Codici di Hamming;
Codici di Golay, Gruppi di Mathieu e disegni di Steiner;
Cenni alla teoria dei gruppi molteplicitamente transitivi.
2) Richiami sui codici ciclici;
Costruzione di codici estendendo o restringendo gli scalari;
Codici BCH: loro applicazione nella ricostruzione di immagini astronomiche e nella
masterizzazione dei CD e DVD;
Gli algoritmi di decodifica di Peterson-Gorenstein-Zierler, Berlekamp-Massey, Sugiyama
e Sudan-Guruswami.
3) Rudimenti di Teoria Algebrica dei Numeri;
Codici a residuo quadratico.
4) Codici Autoduali;
Teorema di Gleason-Pierce-Ward;
Polinomi di Gleason;
Alcuni esempi di codici autoduali.
5) Codici definiti su classi di resto;
Classi di resto modulo 4;
Anelli di Galois;
Codici non-lineari di Kerdock e Preparata.
6) Codici ottenuti con metodi di Geometria Algebrica;
Codici di Reed-Solomon generalizzati;
Codici di Goppa;
Limite di Gilbert-Varshamov.
7) Determinazione del covering radius;
Vari limiti sulla cardinalita' massima di codici lineari e non con prefissata lunghezza e
distanza minima;
Limite del singoletto;
Limite di Plotkin;
109
Limiti di Johnson;
Codice di Robinson-Nordstrom;
Tecniche di programmazione lineare discreta e cenni alla Teoria delle Basi di Groebner.
Testi: Dispense distribuite nel corso reperibili sotto
http://scienze-como.uninsubria.it/Previtali/Teaching.html
P. J. Cameron, "Polynomial aspects of codes, matroids and permutation groups", reperibile
dal sito
del Dipartimento di Matematica del Queen Mary College of London.
L. Childs, "Algebra, un'introduzione concreta", ETS.
J.H. Hall "Notes in Coding theory", University of East Lansing.
W. C. Huffman, V. Pless "Fundamentals of Error-Correcting codes", Cambridge University
Press.
F. J. MacWilliams, N.J. Sloane, "The theory of Error-Correcting codes", North-Holland.
H. Stichtenoth, "Algebraic function fields and codes".
J. van Lint "An Introduction to coding theory", GTM Springer Verlag.
W. Willems, "Codierungstheorie".
32 COMPLEMENTI DI ANALISI (F49046)
Crediti: 6
Docente: Prof.Emanuele Casini
E-mail: [email protected]
Il programma sarà in seguito disponibile sul sitoWEB dell’Ateneo alla pagina
http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3470
33 PREPARAZIONE DI ESPERIENZE DIDATTICHE I (F49047)
Crediti: 6
Vedi insegnamento “Laboratorio di Fisica I” attivato presso il corso di Laurea triennale in
Fisica.
34 PREPARAZIONE DI ESPERIENZE DIDATTICHE II (F49048)
Crediti: 6
Docente: Prof.Daniele Faccio
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Laboratorio di Fisica II” attivato presso il corso di Laurea triennale in
Fisica.
110
CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA
INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO
Insegnamento
Numero
programma
Algebra I
07
Algebra II
13
Algebra lineare
04
Analisi matematica I
11
Analisi matematica II
16
Analisi numerica I
14
Analisi numerica II
23
Analisi numerica III
24
Calcolo I
01
Calcolo II
06
Complementi di analisi
32
Complementi di Fisica I
19
Economia matematica I
29
Equazioni differenziali della fisica matematica
26
Fisica I
18
Fisica matematica
25
Geometria I
08
Geometria II
12
Geometria III
17
Informatica I
15
Informatica II
27
Lingua inglese
05
Matematica discreta
02
Metodi matematici della Fisica
22
Preparazione di esperienze didattiche I
33
Preparazione di esperienze didattiche II
34
Probabilità I
09
111
Probabilità II
20
Programmazione I
03
Programmazione II
10
Sistemi dinamici
21
Statistica I
28
Statistica II
30
Teoria dei codici
31
ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO
Docente
Numero
programma
Benenti Giuliano
04
Benza Vincenzo
19
Cacciatori Sergio
18
Casini Emanuele
09,20,29,32
Cazzaniga Franco
16
Citterio Maurizio
02
Donatelli Marco
14,24
Faccio Daniele
34
Gorini Vittorio
21
Guarneri Italo
22
Huw Williams
05
Mantica Giorgio
25
Martinelli Andrea
28,30
Pigola Stefano
12,17
Posilicano Andrea
Previtali Andrea
06,26
07,13,31
Sabadini Nicoletta
15
Serra Capizzano Stefano
23
Setti Alberto
Tini Simone
01,11
03,10
Tissoni Giovanna
18
Walters Robert
27
112
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali - Como
Corso di Laurea in Scienze Ambientali
Sede del corso: Como
MANIFESTO DEGLI STUDI
ANNO ACCADEMICO 2006/2007
Presentazione del Corso
Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. della sede di Como dell’Università degli Studi
dell’Insubria è attivato a partire dall’anno accademico 2005/2006 il Corso di Laurea in
Scienze Ambientali di durata triennale appartenente alla Classe delle Lauree in Scienze e
Tecnologie per l’Ambiente e la Natura (classe n.27) come accorpamento dei preesistenti
Corsi di Laurea Triennali in Valutazione e Controllo Ambientale e di Scienze Ambientali.
Obiettivi formativi e sbocchi professionali
Il corso intende fornire le conoscenze di base, le capacità metodologiche e le competenze
specifiche necessarie ad espletare un’attività lavorativa presso enti pubblici e privati,
riguardante:
•
Il rilevamento, analisi e monitoraggio di parametri ambientali naturali e antropici per la
previsione e mitigazione dei rischi naturali;
•
la progettazione, manutenzione e gestione operativa di sistemi ambientali per la
conoscenza del funzionamento dell’ambiente naturale e per la programmazione
territoriale;
•
la classificazione, l’analisi, il ripristino e la conservazione di ecosistemi acquatici e
terrestri in base ai criteri della sostenibilità;
•
la valorizzazione di parchi e riserve naturali;
•
l’analisi e il monitoraggio di sistemi e processi ambientali ai fini della promozione
della qualità dell’ambiente;
•
la valutazione delle pericolosità geologico-ambientali per la difesa del suolo;
•
la comprensione e la comunicazione di informazioni scientifiche legate alla protezione,
alla tutela ed alla divulgazione ambientali.
•
la localizzazione, la diagnostica, la tutela ed il recupero dei beni ambientali.
Albo Professionale
Con il conseguimento della Laurea Triennale in Scienze Ambientali si potrà concorrere
all’esame di ammissione agli albi professionali di “Biologo Junior” e di “Pianificatore
Junior”. (DPR del 5 giugno 2001 n. 328)
Accesso al Corso di Laurea
Fatti salvi i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di accesso agli studi
universitari, il Corso di Laurea in Scienze Ambientali non prevede alcuna limitazione
numerica delle immatricolazioni né alcuna prova di accesso.
113
Frequenza
Il Corso di Laurea in Scienze Ambientali prevede la frequenza obbligatoria dei laboratori
didattici.
Articolazione del corso degli studi
Il curriculum del Corso di Laurea in Scienze Ambientali prevede:
•
una formazione di base, svolta nel primo anno di corso
•
una formazione professionalizzante che viene svolta al secondo e terzo anno di
corso nell’ambito di due curricula differenziati:
CURRICULUM A) Dinamiche del territorio e rischi naturali
CURRICULUM B) Qualità ambientale e rischio chimico
Tali curricula prevedono:
• l’interazione fra un ampio spettro di discipline di base, di discipline metodologiche e
di processo, nonché di scienze economiche e giuridiche;
• l’utilizzazione, in forma scritta e orale, della lingua inglese nell’ambito lavorativo;
• esercitazioni di laboratorio ed attività pratiche sul campo per non meno di 20 crediti
complessivi, dedicate in particolare alle metodiche sperimentali ed alla raccolta ed
elaborazione dei dati;
• l’obbligo di un tirocinio formativo.
Il Corso di Laurea ha durata triennale e comporta l’acquisizione da parte dello studente di
180 crediti formativi, la cui ripartizione è illustrata nell’ordinamento didattico sotto
riportato.
Tali crediti formativi saranno integralmente riconosciuti ai fini di un eventuale
proseguimento degli studi nell’ambito della Laurea Specialistica in Scienze Ambientali
(classe 82/S) istituita presso l’Università degli Studi dell’Insubria.
Ordinamento didattico
I ANNO
Insegnamenti
Settore scientifico
disciplinare
Crediti
Tipologia
di
attività
formativa
I Semestre
Istituzioni di Matematiche
MAT/05
6
A
Chimica generale ed inorganica
CHIM/03
6
A
Biologia animale
BIO/05
3
A+B
Biologia vegetale
BIO/01
6
B
Fondamenti di Informatica
INF/01
4
A
114
II Semestre
Fisica generale
FIS/04
6
A
Geografia con laboratorio
GEO/04
8
B
CHIM/01
8
B
AGR/01
5
C
Chimica
laboratorio
analitica
con
Economia dell’ambiente
CURRICULUM A - Dinamiche del territorio e rischi naturali
II ANNO
Insegnamenti
Settore scientifico
disciplinare
Crediti
Tipologia
di
attività
formativa
I Semestre
Chimica fisica dell’ambiente
CHIM/02
6
A
Elementi di Chimica organica
CHIM/06
3
B
BIO/05
6
B
GEO/07
6
B
IUS/10
5
C
Zoologia
Geologia
Litologia
e
Laboratorio
Diritto dell’ambiente
di
II Semestre
Morfogenesi e Stratigrafia
dell’Olocene con laboratorio
GEO/04
8
B
Ecologia generale ed applicata
BIO/07
8
B
Igiene industriale
MED/44
6
C
Cartografia ambientale
informatizzata con laboratorio
INF/01
6
A
Botanica Sistematica
BIO/02
6
B
115
III ANNO
Laboratorio di Ecologia
BIO/07
3
Tipologia
di
attività
formativa
B
Fitogeografia
BIO/03
5
B
Analisi del rischio geologico ambientale con laboratorio
GEO/07
7
B
Laboratorio di Geologia
GEO/03
8
B
Geopedologia
GEO/04
3
B
Comunicazione ambientale
GEO/04
3
B
Chimica dell’ambiente
CHIM/12
4
B
Pianificazione del territorio
ICAR/15
3
C
Attività opzionali a scelta
9
D
Preparazione della prova finale
3
E
Lingua Inglese
6
E
Tirocinio
12
F
Certificazione ambientale e
legge 626 su ambiente e natura
2
F
Insegnamenti
Settore scientifico
disciplinare
TOTALE
Crediti
180
CURRICULUM B – Qualità ambientale e rischio chimico
II ANNO
Insegnamenti
Settore scientifico
disciplinare
Crediti
Tipologia
di
attività
formativa
I Semestre
Chimica fisica dell’ambiente
CHIM/02
6
A
Chimica organica ambientale
CHIM/06
6
B
BIO/05
6
B
GEO/07
6
B
IUS/10
5
C
Zoologia
Geologia
Litologia
e
laboratorio
Diritto dell’ambiente
116
di
II Semestre
Laboratorio di Metodologie
Biologiche
BIO/01
4
B
Ecologia Generale ed Applicata
BIO/07
8
B
Igiene industriale
MED/44
6
C
Cartografia ambientale
informatizzata con laboratorio
INF/01
6
A
Botanica sistematica
BIO/02
6
B
III ANNO
Laboratorio di Ecologia
BIO/07
3
Tipologia
di
attività
formativa
B
Microbiologia con laboratorio
BIO/19
4
B
Ecotossicologia con laboratorio
BIO/07
6
B
Analisi del rischio geologico
ambientale con laboratorio
GEO/07
5
B
Chimica analitica ambientale
CHIM/01
6
B
Chimica dell’ambiente
CHIM/12
4
B
Tossicologia ambientale
MED/44
6
C
Tossicologia industriale
MED/44
3
C
Attività opzionali a scelta
9
D
Lingua Inglese
6
E
Preparazione della prova finale
3
E
Tirocinio
12
F
Certificazione ambientale e
legge 626 su ambiente e natura
2
F
Insegnamenti
TOTALE
Settore scientifico
disciplinare
Crediti
180
Legenda delle tipologie di attività: (A) formazione di base; (B) formazione caratterizzante;
(C) formazione affine ed integrativa; (D) scelte autonome (curriculari, seminari didattici,
stage, ecc.); (E) prova finale e lingua straniera; (F) altre attività secondo art.10 comma 1
lett. F.
117
Crediti formativi
Nei nuovi ordinamenti, il superamento di ogni prova (esami ed altre attività istituzionali) è
associato all’acquisizione di crediti formativi (CFU), che risultano legati all’impegno
richiesto allo studente. Ogni credito formativo corrisponde ad un impegno orario
complessivo di 25 ore. La ripartizione tra attività didattica assistita e attività didattica
personale è diversa a seconda che si tratti di lezioni, ovvero di esercitazioni e di laboratori:
lezioni
esercitazioni, laboratori
attività
assistita
8
11
attività
personale
17
14
Corsi ed esami
L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento
dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi.
Il superamento del corso di “Certificazione ambientale e legge 626 su ambiente e natura”
comporterà la semplice dicitura “APPROVATO”.
L’esame di Fondamenti di Informatica potrà essere sostituito dalla presentazione del
certificato ufficiale della Patente Europea del Computer (ECDL).
Lingua inglese
L’esame di lingua inglese potrà essere sostituito dalla presentazione di un certificato
ufficiale di conoscenza della lingua inglese di livello equivalente al PET (Preliminary
English Test). Per l’insegnamento di lingua inglese, il superamento dell’esame comporta la
semplice dicitura “approvato” .
Propedeuticità
Il corso di Chimica Generale ed Inorganica è propedeutico a tutti i corsi di area CHIM/01,
CHIM/12 e MED/44.
Piani di studio individuali
Lo studente dovrà obbligatoriamente presentare il Piano di Studio Individuale con la scelta
del curriculum all’atto dell’iscrizione al secondo anno di corso.
Attività opzionali istituzionali con riconoscimento di crediti
A livello istituzionale, il Consiglio di Coordinamento Didattico organizzerà, anche in
collaborazione con gli enti locali e con il concorso di sponsor, una serie di seminari didattici
aperti a tutta la cittadinanza e di attività pratiche sul territorio giornaliere o della durata di
più giorni. Tali attività verranno riconosciute come crediti formativi, secondo la seguente
tabella:
Seminari didattici
Attività pratiche sul territorio
118
0,2 CFU per seminario
0,5 CFU per giorno
Elenco delle Attività Pratiche sul Territorio a Partecipazione Obbligatoria
Anno di
corso
Durata
Località
1 giorno
Prealpi
1 giorno
Lago del Segrino
Durata
Località
1 giorno
Chiavenna
I anno
Anno di
corso
II anno
1 giorno Lago del Segrino
Insegnamenti
Crediti
Geografia con
Laboratorio
Chimica Analitica con
Laboratorio
Biologia Vegetale
La presentazione di
idonea relazione per le
due uscite dà diritto a
1 CFU
Insegnamenti
Crediti
Geologia e Laboratorio
di Litologia
Morfogenesi e Str.
Dell’Olocene con
Laboratorio
Igiene Industriale
Ecologia Generale ed
Applicata
La presentazione di
idonea relazione per le
due uscite dà diritto a
1 CFU
Elenco Attività Pratiche sul Territorio a Partecipazione Facoltativa, la cui effettuazione è
legata al co-finanziamento d’Ateneo.
Anno di
Durata
corso
Località
I anno
4
giorni
Val Malenco
II anno
3
giorni
Gravedona
I, II e III
anno; S
5
giorni
Uscita Italia
CentroMeridionale
Insegnamenti
Geografia con Laboratorio
Chimica Analitica con
Laboratorio
Biologia Vegetale
Geologia e Laboratorio di
Litologia
Morfogenesi e Str.
Dell’Olocene con
Laboratorio
Igiene Industriale
Ecologia Generale ed
Applicata
Tutti i corsi caratterizzanti
Crediti
La presentazione di
idonea relazione dà
diritto a 2 CFU
La presentazione di
idonea relazione dà
diritto a 1,5 CFU
La presentazione di
idonea relazione dà
diritto a 2,5 CFU
119
I, II e III
anno; S
5
giorni
III anno
3
giorni
Uscita Italia
Settentrionale
Tutti i corsi caratterizzanti
La presentazione di
idonea relazione dà
diritto a 2,5 CFU
Sito minerario
alpino
Tutti i corsi caratterizzanti
La presentazione di
idonea relazione dà
diritto a 1,5 CFU
Tutti i corsi attivati presso le Facoltà di Scienze MM.FF.NN. delle sedi di Como e Varese
dell’Università degli Studi dell’Insubria potranno inoltre essere considerati attività
opzionali.
Tirocinio
L’attività di tirocinio avrà una durata compresa fra 2 e 3 mesi e si svolgerà a partire dal
secondo semestre del terzo anno accademico. Il tirocinio consisterà in un periodo di attività
pratica da svolgersi presso Università od altri Enti pubblici e privati che operano nel settore
del controllo, della protezione e del recupero dell’ambiente.
Per iniziare il tirocinio, lo studente dovrà aver conseguito tutti i crediti previsti al primo ed
al secondo anno di corso.
Prova finale
La prova finale consiste nella discussione di una relazione scritta sull’attività svolta durante
il tirocinio.
Calendario dei Corsi e degli Esami
Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli
esami di Laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica.
Varese, 14 giugno 2006
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
IL PRESIDE DI FACOLTA’
(Dott.Marino Balzani)
(Prof. Aldo Gamba)
120
IL RETTORE
(Prof. Renzo Dionigi)
PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI
01 ISTITUZIONI DI MATEMATICHE (F80001)
Crediti: 6
Docente: Prof.Franco Cazzaniga
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Matematica”attivato presso il Corso di Laurea triennale in Chimica e
Chimica industriale.
02 CHIMICA GENERALE ED INORGANICA (F80002)
Crediti: 6
Docente: Prof.Angelo Maspero
E-mail: [email protected]
Teoria atomica della materia. Struttura elettronica degli atomi.
Legame chimico. Teoria a coppia di elettroni (teoria di Lewis) e teoria dell’orbitale
molecolare (teoria MO).
Nomenclatura dei composti e reazioni chimiche.
Stato gassoso.
Stato liquido.
Soluzioni.
Cenni di termodinamica chimica.
Equilibrio chimico.
Equilibri in soluzione.
Cenni di elettrochimica.
Cenni di cinetica chimica.
Bibliografia: A.M. Lanfredi e A.Tiripicchio -“Fondamenti di
[email protected]”- Casa Editrice Ambrosiana
03 BIOLOGIA ANIMALE (F80003)
Crediti: 3
Docente: Prof.Gianluca Tettamanti
E-mail: [email protected]
Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi
dell’Insubria , alla pagina:
http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3477
04 BIOLOGIA VEGETALE (F80004)
Crediti: 6
Docente: Prof.Donato Chiatante
E-mail: [email protected]
121
Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi
dell’Insubria , alla pagina:
http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3477
05 FONDAMENTI DI INFORMATICA (F80005)
Crediti: 4
Docente: Prof.Maurizio Monticelli
Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi
dell’Insubria , alla pagina:
http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3477
06 FISICA GENERALE (F80006)
Crediti: 6
Docente: Prof.Maurizio Martellini
E-mail: [email protected]
Meccanica
Le misure. Moto rettilineo. Vettori. Moto in due dimensioni. Le leggi di Newton. L’attrito.
Energia cinetica e lavoro. Energia potenziale e conservazione dell’energia. Moti oscillatori.
Onde e ottica
Proprietà generali delle onde. Onde elettromagnetiche. Polarizzazione. Principio di
Huygens. Leggi della riflessione e della rifrazione. Interferenza e diffrazione. Potere
risolvente e criterio di Rayleigh.
Fluidodinamica
Legge di Stevino. Principi di Pascal e di Archimede. Equazione di Bernoulli.
Elettromagnetismo
Carica elettrica e campi elettrici. Legge di Gauss. Potenziale elettrico. Condensatori. Legge
di Ohm e circuiti a corrente continua. Campi magnetici. Induzione, induttanza ed equazioni
di Maxwell. Correnti alternate.
a
Bibliografia: D. Halliday, R. Resnick, J. Walker, “Fondamenti di FISICA”, 4 edizione,
Casa Editrice Ambrosiana
07 GEOGRAFIA CON LABORATORIO (F80007)
Crediti: 8
Docente: Prof.Federico Aligi Pasquarè
E-mail: [email protected]
Sole e Sistema Solare
Il Sole. Struttura: nucleo, zona convettiva, radiativa, fotosfera, cromosfera, corona. Strutture
superficiali: granulazioni, facole, macchie solari; ciclo delle macchie solari; brillamenti,
protuberanze. Tempeste magnetiche. Aurore polari. Processi di produzione e trasporto
dell’energia solare. Ciclo H-He. Movimenti del Sole. Il Sistema Solare: caratteristiche e
teorie sulla formazione.
I corpi minori del Sistema Solare. Asteroidi, comete. Tipi di meteoriti. Impatti meteoritici
nella storia terrestre ed estinzioni di massa. La Luna: struttura, teorie sulla formazione.
122
Forma e moti della Terra
Storia delle conoscenze. Il metodo di Eratostene. Ellissoide, Sferoide, Geoide. La misura
dell’arco di meridiano.
Moto di rivoluzione: cenni storici. Copernico, Galileo, Brahe, Keplero. Proprietà
geometriche dell’ellisse, leggi di Keplero. Periodo di rivoluzione.
Moto di rotazione: il pendolo di Foucault. Direzione e inclinazione dell’asse di rotazione.
Giorno solare, giorno sidereo. Chandler Wobble. Effetto Coriolis. Legge di Ferrel.
Elementi di gravimetria
Forza di gravità. La legge di Newton della gravitazione universale. L’accelerazione di
gravità. Misure di gravità. Correzione delle misure di gravità. Anomalie gravimetriche.
Significato delle anomalie di Bouguer. Isostasia.
Modelli di Airy e Pratt. Significato delle anomalie isostatiche.
Paleoclimatologia
Variazioni climatiche: evidenze geologiche dell’evoluzione climatica e dei cambiamenti
climatici globali. Cause atmosferiche, astronomiche e geodinamiche dei cambiamenti
climatici. Ricostruzione del record climatico dell’Olocene con metodi geologici,
paleontologici, geochimici. Fluttuazioni eustatiche.
Magnetismo terrestre
Breve storia delle conoscenze. Campo magnetico terrestre. Teoria della dinamo. Elementi
magnetici: intensità, inclinazione, declinazione. Variazioni del campo magnetico terrestre.
Magnetosfera. Magnetizzazione delle rocce: diamagnetismo, paramagnetismo,
ferromagnetismo. Prospezioni magnetiche. Paleomagnetismo: magnetizzazione residua,
inversioni del campo magnetico terrestre, scala cronologica delle inversioni.
Flusso di calore
Sorgenti esterne ed interne di energia. Conduzione e convezione. Gradiente geotermico.
Misurazioni del gradiente geotermico sulle terre emerse e in mare. Distribuzione globale del
flusso di calore: aree oceaniche e aree continentali. Energia geotermica.
Composizione chimica della Terra
Abbondanza cosmica degli elementi. Evoluzione chimica del sistema solare. Composizione
chimica della Terra. Il ciclo geochimico del carbonio.
Sismologia e struttura interna della Terra
Onde sismiche: tipi e parametri. Distribuzione delle velocità sismiche all’interno della Terra.
Proprietà fisiche e struttura sismica dell’interno della Terra. Terremoti: distribuzione,
meccanismi, energia e magnitudo, intensità. Scala Richter, Scala Mercalli. Generalità sugli
Tsunami.
Programma del Laboratorio di CARTOGRAFIA
Sistemi di riferimento geografici
Divisioni della superficie della Terra. Reticolato geografico. Coordinate geografiche.
Coordinate celesti nel sistema equatoriale e nel sistema orizzontale.
Sistemi di rappresentazione della superficie terrestre
Definizione di carta geografica. Tipi e proprietà delle carte geografiche. Proiezioni
cartografiche. La scala. Contenuto di una carta topografica: elementi sistematici ed
editoriali, elementi geodetico-topografici, elementi del paesaggio naturale, elementi
antropici. Sistema Cartografico Internazionale e Cartografia Italiana.
Applicazioni topografiche
123
Misura di distanze e di aree. Determinazione della quota di un punto. Determinazione di
coordinate geografiche e chilometriche. Costruzione di un profilo topografico. Orientamento
della carta. Lettura delle carte topografiche.
Applicazioni di interesse ambientale
Morfometria dei reticolati idrografici: parametri idrografici, definizione di bacini idrografici.
Determinazione di pendenza ed inclinazione. Cartografia tematica e cartografia ambientale.
Accenno ai Sistemi Informativi Geografici (GIS).
Bibliografia:
Testi che svolgono il programma minimo del corso
Casati P. - Scienze della Terra. vol. 1: Elementi di Geologia generale - Città Studi Edizioni,
Milano, 1996.
Aruta L., Marescalchi P. - Cartografia. Lettura delle carte - Dario Flaccovio Ed., Palermo,
1985.
Testi di consultazione ed approfondimento
Gasparini P., Mantovani M. - Fisica della Terra solida - Liguori, Napoli, 1984
Strahler A.N. - Geografia fisica - Piccin, Padova
Press F., Siever R. – Introduzione alle Scienze della Terra - Zanichelli, Bologna
08 CHIMICA ANALITICA CON LABORATORIO (F80008)
Crediti: 8
Docente: Prof.Damiano Monticelli
E-mail: [email protected]
Il corso fornirà allo studente gli strumenti teorici e pratici necessari per pianificare, eseguire
e valutare la qualità di analisi chimiche in campo ambientale. Il corso si articola in lezioni in
aula, esperienze di laboratorio e due uscite sul campo.
Le lezioni in aula forniranno gli strumenti per comprendere i principi teorici coinvolti nelle
diverse fasi di un protocollo di analisi:
1. Scelta del metodo analitico
2. Metodiche di raccolta, conservazione e attacco chimico del campione
3. Metodi classici di analisi: metodi gravimetrici e per titolazione (acido base,
complessazione, ossido riduzione, precipitazione)
4. Metodi strumentali: generalità, tecniche elettroanalitiche, spettroscopia molecolare
nel visibile e nell’ultravioletto, tecniche cromatografiche
5. Metodi statistici per la valutazione dei risultati
Le esperienze di laboratorio forniranno gli strumenti pratici necessari per eseguire
correttamente analisi chimiche in campo ambientale.
Le due uscite sul campo, integrate nel corso, permetteranno allo studente di comprendere le
problematiche legate all’attività sul territorio, mettendo in pratica tutte le conoscenze
acquisite durante il corso.
09 ECONOMIA DELL’AMBIENTE (F80009)
Crediti: 5
Docente: Prof.Massimo Di Domenico
E-mail: [email protected]
124
Il corso si propone di comprendere le principali tematiche ambientali considerando le
criticità e i possibili approcci per risolverli secondo il punto di vista economico. Il corso, di
durata annuale, è suddiviso in due parti: nella prima verranno impartite le principali nozioni
economiche necessarie per comprendere il sistema di mercato; nella seconda si tratteranno le
problematiche ambientali applicando le nozioni economiche di base apprese.
Prima parte
Microeconomia: ambito e strumenti di analisi
Comportamento del consumatore: gusti e preferenze; utilità, curve d’indifferenza e vincolo
di bilancio; domanda individuale e di mercato; surplus del consumatore e del produttore;
elasticità della domanda.
Teoria dell’impresa: produzione e impresa; fattori di produzione; ricavo marginale; costi
fissi e costi variabili; funzione e stadi della produzione; tecnologia e combinazione ottimale
dei fattori di produzione; economia e diseconomie di scala; livello ottimale di produzione;
combinazione ottimale tra prodotti.
Forme di mercato: concorrenza perfetta e benessere sociale; altre forme di mercato
(monopolio, oligopolio).
Equilibrio di mercato: determinazione dell’equilibrio di mercato; scatola di Edgworth;
equilibrio paretiano; benessere sociale.
Seconda parte
Introduzione all’economia dell’ambiente
Pensiero economico e ambiente; economia e politiche ambientali; ambiente, mercato e
intervento pubblico; caratteristiche e valore economico dei beni ambientali; misurazione del
valore economico dei beni ambientali; sviluppo sostenibile; strumenti economici per le
problematiche ambientali (standard, tassazione, sussidi, depositi rifondibili, permessi
trasferibili); cenni di problematiche ambientali globali (Protocollo di Kyoto).
Bibliografia: I testi saranno indicati dal docente all’inizio del corso.
10 CHIMICA FISICA DELL’AMBIENTE (F80010)
Crediti: 6
Docente: Prof.Aldo Gamba
E-mail: [email protected]
Introduzione al corso. La termodinamica all’equilibrio.
L’energia, la sua conservazione.
L’entalpia. Le transizioni di fase. La regola delle fasi. Punti tripli e punti critici.
Miscelamento e smiscelamento delle fasi.Fusione, vaporizzazione, sublimazione. Gli stati
standard.
La ionizzazione ed il guadagno chimico. Le entalpie di reazione.
Le entalpie di legame. L’entalpia di combustione.
L’entalpia termodinamica. Il disordine della materia. La seconda legge della termodinamica.
Lavoro ordinato e disordinato.
125
La terza legge della termodinamica. Calcolo dell’entropia. L’energia libera, lavoro utile.
Introduzione alla termodinamica statistica.
La legge di distribuzione di Boltzmann. La funzione di partizione Q.
La dipendenza di Q dalla temperatura.
I contributi traslazionale rotazionale, vibrazionale ed elettronico della funzione Q.
Derivazione dell’ energia interna di un sistema in termini di della funzione di partizione.
Capacità termiche, entalpia, energia espresse in termini di Q.
L’energia libera G espressa in funzione di Q. Derivazione della costante di equilibrio.
Discussione e significato dell’energia libera di reazione.
Il calcolo dell’entropia residua dell’acqua. Il calcolo di alcune grandezze termodinamiche
mediante la funzione di partizione.
I principi fondamentali della spettroscopia. Le spettroscopie di risonanza magnetica nucleare
(NMR) e le tecniche Laser.
La termodinamica non all’equilibrio. L’equazione di Fick.
Il trasporto di materia, energia, momento.
L’equazione della diffusione: la seconda equazione di Fick. Esempi di moti diffusionali.
Applicazione della termodinamica allo studio di problemi ambientali. Entalpie energia
libere, potenziale chimico ed entropia.
L’entropia di fase. Calcolo di un equilibrio di reazione.
L’equazione Clausius-Clapeyron. Esempi di fasi minerali.
Le attivita’ e le fugacita’. I loro stati standard G.
I diversi tipi di stati standard. Reazioni includenti fasi fluide.
I gas non perfetti. Studio dell’equilibrio A+B = C+D.
I sistemi a molti componenti. L’entropia di mescolamento.
Soluzioni solide: comportamento non ideale.
Le soluzioni regolari. Le fasi fluide ideali e reali.
I silicati fusi. Fusione di sistemi ad un componente.
Fusione di sistemi a molti componenti.
Relazioni tra attivita’e composizione. Le proprieta’ di mescolamento.
Il comportamento dei componenti in tracce. La legge di Henry.
I coefficienti di distribuzione. Modelli di cristallizzazione.
La cristallizzazione con processo di equilibrio fuso/cristallo.
I modelli di fusione parziale.
I coefficienti di distribuzione apparenti.
Esercitazioni sul calcolo della linea di equilibrio in reazioni con componenti puri
coinvolgenti fasi fluide.
Geotermometri e geobarometri. Strumenti per valutare l’evoluzione ignea.
Esempi di geobarometri e geotermometri di utilita’ pratica.
L’acqua. Le proprieta’ chimico fisiche.
Breve storia dell’acqua. Le tecniche di simulazione al calcolatore.
Il metodo Monte Carlo Metropolis.
126
Il metodo della dinamica molecolare. Esempi di simulazione di sistemi semplici e
complessi.
Testo di riferimento: P.Atkins, J. De Paola - “Atkins’ Physical Chemistry”, Oxford
University Press, Oxford, settima edizione.
B. J. Wood, D.G. Fraser “Elementary Thermodynamics for Geologists” Oxford University
Press, Oxford 1978
11 ELEMENTI DI CHIMICA ORGANICA (F80015)
Crediti: 3
Docente: Prof.Tiziana Benincori
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Chimica organica ambientale”del curriculum B del medesimo corso di
laurea.
12 ZOOLOGIA (F80011)
Crediti: 6
Docente: Prof.Roberto Valvassori
E-mail: [email protected]
Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi
dell’Insubria , alla pagina:
http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3477
13 GEOLOGIA E LABORATORIO DI LITOLOGIA (F80014)
Crediti: 6
Docente: Prof.Chiara Sampietro
Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi
dell’Insubria , alla pagina:
http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3477
14 DIRITTO DELL’AMBIENTE (F80017)
Crediti: 5
Docente: Prof.Ada Lucia De Cesaris
Le fonti del diritto dell’ambiente
L’Unione Europea dell’ambiente. I principi di tutela.
Diritto comunitario e diritto interno.
Le nozioni di “ambiente” e di “inquinamento”.
Ordinamento nazionale e tutela dell’ambiente
L’organizzazione pubblica in materia ambientale.
Il Ministero dell’ambiente.
Le Regioni.
I comuni, le province e gli altri enti locali. Le camere di commercio.
L’ANPA e le ARPA.
Il riparto delle competenze.
127
I poteri sostitutivi
La disciplina di tutela dell’ambiente quale ecosistema.
La programmazione ambientale.
La tutela degli inquinamento multifattoriali
La valutazione di impatto ambientale
La dichiarazione di area a rischio di crisi ambientali.
La disciplina del rischio.
L’ecolabel e l’ecoaudit.
La tutela dagli inquinamenti monofattoriali
La gestione dei rifiuti. L’inquinamento idrico.
L’inquinamento
atmosferico.
L’inquinamento
acustico.
L’inquinamento
elettromagnetico.
La tutela risarcitoria e sanzionatoria dell’ambiente
Il danno ambientale.
Le sanzioni penali.
L’ambiente e i cittadini
Il diritto all’informazione ambientale.
La partecipazione ai procedimenti di rilevanza ambientale.
La tutela giurisdizionale amministrativa.
15 MORFOGENESI E STRATIGRAFIA DELL’OLOCENE CON LABORATORIO
(F80013)
Crediti: 8
Docente: Prof.Alessandro Maria Michetti
E-mail: [email protected]
L’analisi del clima e delle sue variazioni recenti
Fondamenti fisici della meteorologia. Composizione e struttura verticale dell’Atmosfera: gli
strati atmosferici, composizione geochimica dell’atmosfera e sua evoluzione, densità e
pressione. Radiazione solare e temperatura dell’aria: radiazione, insolazione, assorbimento,
irraggiamento, bilancio termico della superficie terrestre. Sistemi globali e di pressione:
distribuzione temporale e geografica della pressione atmosferica, venti, circolazione
atmosferica globale e regionale, masse d’aria e fronti, strutture cicloniche e loro evoluzione.
Umidità dell’aria e precipitazioni: evaporazione, umidità, condensazione, tipi di nubi.
Bilancio idrico. Raccolta di dati meteorologici: strumentazione delle stazioni
meteorologiche, definizione misura ed elaborazione dei parametri meteorologici.
Climatologia. I parametri climatici: metodi di elaborazione climatica. I climi: classificazioni
climatiche e tipi di clima, zone climatiche della Terra, clima dell’Italia. Clima, vegetazione e
suolo; bilancio idrico del suolo e fasce climatiche.
Oceanografia elementare. Chimica, fisica e dinamica delle acque oceaniche: processi che
controllano la loro composizione, interconnessioni tra atmosfera e oceani. Circolazione
oceanica; circolazione termoalina. Fisiografia dei fondi oceanici.
Variazioni climatiche nel tempo; intensità, durata, e cause. Le glaciazioni e la ricostruzione
della storia climatica del Pleistocene finale e dell’Olocene. Le fasi tardiglaciali, lo “Younger
128
Drias”, la grande risalita post-glaciale del livello del mare, l’esplosione vegetazionale e il
cosiddetto “optimum climaticum”, le fluttuazioni climatiche storiche, la Piccola Età
Glaciale, il riscaldamento globale dell’età moderna. Le variazioni del contenuto in polveri e
anidride carbonica dell’atmosfera in funzione delle oscillazioni climatiche recenti. “Effetto
serra” e “Buco dell’Ozono”: mito e realtà. Le basi di dati necessarie per l’analisi e la
previsione delle variazioni climatiche globali.
Morfogenesi e stratigrafia: principi metodologici e applicazioni per lo studio
dell’Olocene
Origine e natura delle forme del paesaggio. Effetti sulla superficie terrestre di acqua, vento,
ghiaccio, alterazione, vulcanismo, tettonica e attività umana. Geografia fisica,
geomorfologia e analisi del paesaggio; la componente antropica della morfogenesi
olocenica. Geomorfologia e Archeologia. Fondamenti di stratigrafia e metodi di datazione
per lo studio dell’Olocene.
Il ciclo esogeno: alterazione, erosione, trasporto e deposito. Cenni di pedologia. Ruolo del
vulcanismo tardo-pleistocenico e olocenico nella formazione dei suoli della Penisola
Italiana. L’azione della gravità: i movimenti gravitativi superficiali e profondi dei versanti,
le frane, forme e depositi connessi ai processi gravitativi. L’azione delle acque continentali:
fenomeni di erosione prodotti dalle acque superficiali dilavanti e dalle acque incanalate,
caratteristiche fisiche dei corsi d’acqua, forme e depositi alluvionali. Cenni di Idrologia e
Idrogeologia. Biostasia e Resistasia. Copertura vegetale dei versanti, trasporto solido nei
fondovalle, erosione areale e lineare dei corsi d’acqua in funzione delle oscillazioni
climatiche al passaggio fra l’ultimo massimo glaciale e l’Olocene. Sovralluvionamento e
formazione dei terrazzi alluvionali.
Cenni sui bacini lacustri. Oscillazioni climatiche recenti e fluttuazioni del livello dei laghi in
Italia. Carsismo: processi chimici, forme e depositi carsici. Il travertino e il controllo
climatico sui suoi tassi di deposizione; forme e sedimenti legati alla deposizione di
travertino.
L’azione dei ghiacciai: l’ambiente glaciale e periglaciale, classificazione dei ghiacciai,
forme e depositi glaciali e periglaciali. Crisi delle foreste, erosione areale e regolarizzazione
dei versanti montuosi nella Penisola Italiana durante l’ultimo massimo glaciale. L’azione del
vento. Paleogeografia della Penisola Italiana e variazione della linea di costa negli ultimi
20.000 anni. L’azione delle acque marine nel modellamento delle coste. Morfologia delle
coste italiane, fluttuazioni recenti del livello del mare e impatto dell’uomo.
Tettonica attiva e geomorfologia. Il controllo della tettonica sull’evoluzione del drenaggio.
Forme sismiche: influenza dei terremoti sulla franosità e sul carsismo, fenomeni di
liquefazione sismicamente indotta, maremoti, subsidenza e sollevamento cosismici.
Fagliazione superficiale cosismica e asismica; effetti sulla morfologia in funzione dello stile
tettonico. I bacini intermontani dell’Appennino come forme sismiche. Rapporti fra clima e
tettonica nell’evoluzione recente del paesaggio in Italia.
Geologia dell’Olocene, Geologia Applicata e Geologia Ambientale. Valutazione di impatto
ambientale “globale”: evoluzione recente del paesaggio e vocazione del territorio dal punto
di vista dell’ambiente fisico.
Laboratorio di Geomorfologia
Questa parte del corso comporta la lettura e interpretazione delle carte topografiche a varie
scale, finalizzata all’analisi e alla quantificazione del ruolo giocato dai diversi processi
morfogenetici nell’evoluzione recente del paesaggio come elemento di base per la
valutazione della vulnerabilità dell’ambiente fisico. Il laboratorio di geomorfologia prevede
inoltre l’esecuzione e l’interpretazione di profili topografici speditivi; i risultati dei relativi
129
elaborati costituiranno parte integrante della valutazione finale del corso.
Bibliografia: Franco Ricci Lucchi, La Scienza di Gaia: Ambiente e Sistemi Naturali visti da
un Geologo, Bologna, Zanichelli, 1996.
Testi di consultazione
Strahler A.N. & Strahler, A.L., An Introduction to Physical Geography-Upgraded and
Updated, John Wiley and Sons, 2000.
Accordi B., Lupia Palmieri E., Parotto M., Il Globo Terrestre e la sua evoluzione,
Zanichelli. Strahler A.N., Geografia Fisica, Piccin.
G.B. Castiglioni, Geomorfologia, Utet.
Luigi Aruta & Pietro Mareschi, Cartografia: Lettura delle Carte, Flaccovio, 1981.
Birkeland, Soils and Geomorphology, Oxford University Press.
Casati P. & Pace F., Scienze della Terra, Vol. II: L’atmosfera, l’acqua, i climi, i suoli, Città
Studio Edizioni.
F. Press & R. Siever, Capire la Terra, Zanichelli.
19 Giugno 1996: Alluvione in Versilia e Garfagnana: un caso di studio, A cura di Renzo
Rosso e Leonello Serva, ANPA - ARPAT, 1998. Comerci V., ed., Seismically Induced
Ground Ruptures and Large Scale Mass Movements APAT -INQUA Sub-Commission on
“Paleoseismology”, Working Group on “Mountain Building”, Field Excursion and Meeting,
21-27 September, 2001, Field Trip Guide Book., Atti APAT, 4/2002, 35-56, Roma, ISBN
88-448-0063-2; scaricabile online dal sito APAT www.apat.it, ove sono anche disponibili
altre monografie di interesse per il corso
16 ECOLOGIA GENERALE ED APPLICATA (F80012)
Crediti: 8
Docente: Prof.Antonio Di Guardo
E-mail: [email protected]
Ecologia generale:definizioni di ecologia e cenni introduttivi. Ecologia e problemi globali.
lnterazione tra esseri viventi e ambiente: ipotesi Gaia e suoi sviluppi.
Le leggi della termodinamica in ecologia. La radiazione solare e i flussi di energia negli
ecosistemi.
Ciclo dell’acqua e cicli biogeochimici degli elementi (C, N, P, S)..
Produzione primaria e ruolo degli autotrofi. Reti trofiche e piramidi ecologiche. Piramidi
delle biomasse.
Organismi e ambiente: habitat, nicchia, strategie di adattamento degli organismi animali e
vegetali alle condizioni ambientali. Fattori limitanti. Caratteristiche strutturali e dinamiche
delle popolazioni. Metodi di campionamento. Interazioni tra specie. Comunità biologiche.
Biodiversità. Organismi bioindicatori nel controllo ambientale. Il concetto di ecosistema
come unità funzionale di studio in ecologia. Ecosistemi naturali e artificiali. Le successioni.
I biomi.
Ecologia applicata: costi ambientali dello sviluppo tecnologico. Crescita demografica e
fabbisogni energetici. Il cambiamento climatico globale e la riduzione dello strato di ozono.
Attività antropiche e conseguenze ecologiche: inquinamento dell’aria, dell’acqua e del
suolo. Il problema del particolato urbano. L’eutrofizzazione delle acque. Le piogge acide. I
siti contaminati. Cenni di dinamica degli inquinanti. Bioaccumulo degli inquinanti
Agricoltura: la rivoluzione verde e sue conseguenze, problematiche relative all’uso di
fertilizzanti e di pesticidi, alternative ecocompatibili, agricoltura biologica, lotta biologica.
130
Energia: fonti energetiche rinnovabili e non rinnovabili, il risparmio energetico.
Insediamenti civili e industriali (BOD, COD, molecole di sintesi). Depurazione delle acque
di scarico.
GIS (sistemi informativi geografici) e loro importanza nell’ecologia applicata.
Bibliografia
Bullini, Pignatti, Virzo (1998) Ecologia generale, , UTET, Torino.
Cunningham W.P., Cunningham M.A., Woodworth Saigo B. (2004) Fondamenti di
ecologia, McGraw-Hill, Milano
Cunningham W.P., Cunningham M.A., Woodworth Saigo B. (2004) Ecologia applicata,
McGraw-Hill, Milano
Odum E.P. (1988)n Basi di ecologia, , Piccin, Padova.
Provini A., Galassi S., Marchetti R. (Eds) Ecologia applicata,. CittàStudi Edizioni, UTET,
Torino, 1998
17 IGIENE INDUSTRIALE (F80016)
Crediti: 6
Docente: Prof.Domenico Cavallo
E-mail: [email protected]
Introduzione
Medicina del lavoro, cenni storici. Esempi di intossicazioni e malattie professionali. Ruolo
dell’igiene industriale.
Principi generali
Tossicologia professionale. Limiti di esposizione. Strategie d’intervento.
Agenti di rischio negli ambienti di lavoro.
Agenti chimici: definizione, stato fisico, sorgenti, occorrenza, ecc. Agenti fisici: definizione.
Livelli ambientali, sorgenti, occorrenza, ecc.
Agenti biologici: definizione, livelli ambientali, sorgenti, occorrenza, ecc.
Misura degli agenti di rischio negli ambienti di lavoro.
Metodologia di campionamento ed analisi e criteri di valutazione dell’esposizione agli
agenti chimici.
Metodologia di rilevazione e misura e criteri di valutazione dell’esposizione agli agenti
fisici.
Metodologia di campionamento ed analisi e criteri di valutazione dell’esposizione agli
agenti biologici.
Prevenzione e protezione.
Dispositivi di protezione collettiva. Dispositivi di protezione individuale. Sistemi di
protezione ambientale.
Ventilazione industriale.
Sistemi di ventilazione generali. Sistemi di ventilazione puntuali e diffusi. Sistemi di
aspirazione localizzata.
Legislazione degli ambienti di lavoro regionale, nazionale e comunitaria.
18 CARTOGRAFIA AMBIENTALE INFORMATIZZATA CON LABORATORIO
(F80039)
Crediti: 6
Docente: Prof.Stefano Manini
131
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea Specialistica in Scienze
Ambientali.
19 BOTANICA SISTEMATICA (F80019)
Crediti: 6
Docente: Prof.Antonino Di Iorio
E-mail: [email protected]
Il corso intende fornire allo studente gli elementi cognitivi per essere in grado di riconoscere
i principali taxa di vegetali, comprendendone la diversità di forme, di riproduzione e di
sviluppo sulla base di criteri evolutivi e filogenetici.
Saranno trattati i caratteri generali, la biologia, l’ecologia, la sistematica e l’evoluzione dei
seguenti taxa: Procarioti: Archaebacteria ed Eubacteria.
Fungi: Myxomycota, Oomycota e Eumycota. Licheni.
Alghe: Rosse (Rhodophyta), Giallo-Brune (Chlorophyta), Verdi (Chlorophyta) ed altri taxa
incertae sedis.
Le piante e la colonizzazione della terraferma: Introduzione alle piante terrestri. L'emersione
dall'acqua: Transizione evolutiva tra ambiente acquatico e terrestre.
Briofite (Anthocerotae, Hepaticae, Musci).
Generalità sulle tracheofite;
Pteridofite: Psilophyta, Lycophyta, Sphenophyta, Pterophyta.
Spermatofite: Caratteri generali, biologia, ecologia, importanza, sistematica, speciazione ed
evoluzione delle piante a seme. Gymnospermae: Ginkgophyta, Pinophyta, Cycadophyta,
Gnetophyta. Angiospermae: principali ordini e famiglie di Dicotiledoni e Monocotiledoni.
Formule e diagrammi fiorali, tipi di frutti. Piante utili e di interesse economico.
Identificazione delle specie: chiavi analitiche e loro uso. Preparazione di essiccati per
erbario.
Bibliografia
Gerola F.M. 1997. Biologia vegetale - sistematica filogenetica. UTET
Pupillo P. 2003. Biologia Vegetale. Zanichelli, Bologna
Strasburger E. 1982. Trattato di Botanica. Delfino Editore, Roma
Pignatti S. 1982. Flora d’Italia. 3 volumi. Edagricole. Bologna
20 CHIMICA ORGANICA AMBIENTALE (F80029)
Crediti: 6
Docente: Prof Tiziana Benincori
E-mail: [email protected]
Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi
dell’Insubria , alla pagina:
http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3477
21 LABORATORIO DI METODOLOGIE BIOLOGICHE (F80028)
Crediti: 4
Docente: Prof.Elisabetta Zanardini
132
E-mail: [email protected]
Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi
dell’Insubria , alla pagina:
http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3477
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE AMBIENTALI
INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO
Insegnamento
Biologia animale
Numero
programma
03
Biologia vegetale
04
Botanica sistematica
19
Cartografia ambientale informatizzata con laboratorio
18
Chimica analitica con laboratorio
08
Chimica fisica dell’ambiente
10
Chimica generale ed inorganica
02
Chimica organica ambientale
20
Diritto dell’ambiente
14
Ecologia generale ed applicata
16
Economia dell’ambiente
09
Elementi di chimica organica
11
Fisica generale
06
Fondamenti di informatica
05
Geografia con laboratorio
07
Geologia e laboratorio di litologia
13
Igiene industriale
17
Istituzioni di Matematiche
01
Laboratorio di metodologie biologiche
21
Morfogenesi e stratigrafia dell’olocene con laboratorio
15
Zoologia
12
133
ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO
Docente
Numero
programma
Benincori Tiziana
11,20
Cavallo Domenico
17
Cazzaniga Franco
01
Chiatante Donato
04
De Cesaris Ada
14
Di Domenico Massimo
09
Di Guardo Antonio
16
Di Iorio Antonino
19
Gamba Aldo
10
Manini Stefano
18
Martellini Maurizio
06
Maspero Angelo
02
Michetti Alessandro
15
Monticelli Damiano
Monticelli Maurizio
08
05
Pasquarè Federico Aligi
07
Sampietro Chiara
13
Tettamanti Gianluca
03
Valvassori Roberto
12
Zanardini Elisabetta
21
134
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione
Sede del corso: Como
MANIFESTO DEGLI STUDI
ANNO ACCADEMICO 2006/2007
Presentazione del Corso.
Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN della sede di Como dell’Università degli Studi
dell’Insubria è attivato il Corso di Laurea triennale in Scienze e Tecnologie
dell’Informazione, appartenente alla Classe n. 26: Scienze e Tecnologie Informatiche.
Obiettivi formativi e sbocchi professionali
Il Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione ha come finalità la
preparazione di laureati che possiedano ampie competenze informatiche con particolare
riguardo alla progettazione, sviluppo e gestione di sistemi informatici e reti di calcolatori, in
una vasta gamma di domini di applicazione. I laureati avranno inoltre acquisito competenze
in ambito fisico e matematico, possiederanno specifiche conoscenze riguardanti i linguaggi
di programmazione ed i sistemi per il trattamento delle informazioni. Più specificatamente,
il corso di Laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione ha l'obiettivo di preparare
laureati che possiedano:
•
una preparazione di base completa sugli aspetti tecnologici e teorici dell'informatica
•
una preparazione completa sugli aspetti più moderni dell'informatica (quali ad esempio
quelli relativi a Internet)
•
familiarità con il metodo scientifico di indagine, buona capacità di modellizzazione e
che sappiano comprendere ed utilizzare gli strumenti matematici di supporto alle
competenze informatiche;
•
gli strumenti e la flessibilità necessaria per restare al passo con le continue evoluzioni
della tecnologia informatica
•
conoscenze in discipline economiche e linguistiche che permettano un rapido
inserimento nel mondo del lavoro, in fase di rapida globalizzazione.
Accesso al corso di laurea
Fatti salvi i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di accesso agli studi
universitari, il corso di laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione non prevede alcuna
limitazione numerica delle immatricolazioni né alcuna prova di accesso.
Frequenza
Il corso di laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione non prevede la frequenza
obbligatoria ai corsi o ai laboratori.
Articolazione del corso degli studi
Il corso di laurea è articolato in un primo anno inteso a fornire una preparazione di base e un
biennio di carattere professionalizzante. Il corso prevede una didattica teorico-pratica
(lezioni in aula supportate da strumenti audio-visivi multimediali, esercitazioni di
135
laboratorio in piccoli gruppi, progetti individuali supportati da tutor) e la possibilità di
svolgere periodi di tirocinio presso aziende. Ad integrazione di tali forme didattiche possono
essere previste attività di didattica a distanza e laboratori per l'auto-apprendimento.
Ogni anno di corso è articolato in due semestri. Gli insegnamenti sono organizzati in corsi.
Le attività formative sono suddivise in:
•
Attività formative di base finalizzate all’acquisizione di competenze di base
nell’ambito di discipline fisiche, matematiche ed informatiche.
•
Attività formative caratterizzanti finalizzate all’acquisizione di competenze di
carattere informatico quali le tecniche di progettazione e di sviluppo di sistemi
informatici, gli aspetti algoritmici, logici e semantici, le reti di calcolatori, lo sviluppo
di applicazioni, con particolare riferimento alle applicazioni web.
•
Attività formative integrative ed affini finalizzate ad acquisire competenze non
strettamente informatiche, che completino il percorso formativo, quali ad esempio
strumenti matematici di interesse per le applicazioni e competenze di carattere
economico ed organizzativo.
•
Attività formative a scelta dello studente suddivise in:
o Attività formative complementari rispetto a quelle caratterizzanti obbligatorie,
scelte dallo studente tra una serie di corsi predisposto dalla sede
o Attività formative liberamente scelte dallo studente anche al di fuori di quelle
predisposte dalla sede
•
Attività formative di tirocinio e relative alla preparazione della prova finale volte
all’acquisizione di ulteriori conoscenze di carattere prevalentemente applicativo, utili al
fine dell’inserimento nel mondo del lavoro.
•
Attività formative per l’apprendimento di una lingua straniera volte
all’apprendimento di una lingua dell’Unione Europea.
Per conseguire la laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione lo studente deve aver
acquisito 180 crediti. Nel seguito, si fornisce una descrizione dettagliata del piano didattico
e della sua articolazione nei tre anni di corso.
Ordinamento didattico
NOTA: Il semestre indicato per un corso è indicativo e potrà essere modificato in
seguito a necessità didattiche o mutuazioni di corsi che potrebbero rendersi necessarie
I ANNO – Insegnamenti
I semestre
Crediti
Ore
Settore
scientifico
disciplinare
Programmazione I (con laboratorio)
6
48
INF-01
Programmazione II (con laboratorio)
6
48
INF-01
Corso
136
Tipologia di
Attività
formativa/Ambito
disciplinare
Di base/
Formazione
informatica
Di base/
Formazione
informatica
Istituzioni di Matematica I
6
48
MAT-02
Istituzioni di Matematica II
6
48
MAT-02
Inglese
6
48
L-LIN/12
L’esame relativo al corso di Lingua inglese non dà luogo a voto.
Di base/
Formazione
matematicostatistica
Di base/
Formazione
matematicostatistica
Lingua straniera
II semestre
Crediti
Ore
Algoritmi e strutture dati I
(con laboratorio)
Algoritmi e strutture dati II
(con laboratorio)
Architettura degli
elaboratori e delle reti I
Architettura degli
elaboratori e delle reti II
Complementi di architettura
degli elaboratori e delle reti
6
48
Settore
scientifico
disciplinare
INF-01
6
48
INF-01
6
48
INF-01
3
24
INF-01
3
24
INF-01
Fisica
TOTALE
6
60
48
480
FIS-03
Di base/Formazione fisica
Crediti
Ore
Basi di dati I (con
laboratorio)
Basi di dati II (con
laboratorio)
Sistemi operativi I (con
laboratorio)
Modelli matematici per la
probabilità e la statistica
6
48
Settore
scientifico
disciplinare
INF-01
6
48
INF-01
6
48
INF-01
6
48
MAT-06
Tipologia di Attività
formativa/Ambito
disciplinare
Caratterizzante/Formazione
informatica
Caratterizzante/Formazione
informatica
Caratterizzante/Formazione
informatica
Affine/Formazione affine
Complementi di Matematica
6
48
MAT-02
Affine/Formazione affine
Corso
Tipologia di Attività
formativa/Ambito
disciplinare
Caratterizzante/Formazione
informatica
Caratterizzante/Formazione
informatica
Caratterizzante/Formazione
informatica
Caratterizzante/Formazione
informatica
Caratterizzante/Formazione
informatica
II ANNO – Insegnamenti
I semestre
Corso
137
II semestre
Crediti
Ore
Progettazione del software I
(con laboratorio)
Progettazione del software
II (con laboratorio)
Sistemi operativi II (con
laboratorio)
Reti e applicazioni I
6
48
Settore
scientifico
disciplinare
ING-INF/05
6
48
ING-INF/05
6
48
INF-01
6
48
INF-01
Reti e applicazioni II
3
24
INF-01
Complementi di reti e
applicazioni
TOTALE
3
24
INF-01
60
480
Corso
Tipologia di Attività
formativa/Ambito
disciplinare
Caratterizzante/Formazione
informatica
Caratterizzante/Formazione
informatica
Caratterizzante/Formazione
informatica
Caratterizzante/Formazione
informatica
Caratterizzante/Formazione
informatica
Caratterizzante/Formazione
informatica
TERZO ANNO
Il terzo anno prevede insegnamenti per un totale di 45 crediti, suddivisi in:
- obbligatori per 6 crediti
- a scelta guidata tra gli insegnamenti complementari previsti dalla sede per 21 crediti
- a scelta autonoma anche al di fuori degli insegnamenti complementari previsti per 9 crediti
- altre attività per acquisire ulteriori abilità relazionali, linguistiche, informatiche (tirocini,
stages, corsi complementari) per 9 crediti
I rimanenti 15 crediti sono relativi allo stage o al progetto di tesi (12 crediti) e alla prova
finale (3 crediti).
Per acquisire i crediti a scelta autonoma, lo studente potrà, per esempio, seguire corsi anche
presso altre sedi con cui sia stata stipulata una opportuna convenzione didattica, oltre a corsi
attivati nella sede di Varese presso il corso di laurea in Informatica, seguire seminari o corsi
brevi organizzati dalla sede, effettuare attività di stage o tirocinio presso aziende del settore.
Il riconoscimento delle attività a scelta autonoma o delle ulteriori abilità verrà effettuato
previa presentazione al competente organo decisionale (CCD) di un piano delle attività
formative.
Le tabelle seguenti illustrano in dettaglio il piano didattico del terzo anno.
I semestre
Crediti
Ore
Settore
scientifico
disciplinare
Economia
6
48
SECS-P/07
Complementare
6
48
INF/01,ING-
Corso
138
Tipologia di
Attività
formativa/Ambito
disciplinare
Affine/Formazione
interdisciplinare
Crediti aggregati di
Complementare
6
48
Complementare
6
48
Complementare
3
24
INF/05
INF/01,INGINF/05
INF/01,INGINF/05
INF/01,INGINF/05
sede
Crediti aggregati di
sede
Crediti aggregati di
sede
Crediti aggregati di
sede
II semestre
Corso
Crediti
Scelta autonoma
Altre attività formative
9
9
Stage e prova finale
15
TOTALE
TOTALE COMPLESSIVO
60
180
Ore
Settore
scientifico
disciplinare
Tipologia di Attività
formativa/Ambito
disciplinare
Scelta autonoma
Ulteriori abilità
informatiche,
relazionali,linguistiche,
tirocini, altro
Tirocinio e prova
finale
I corsi complementari e liberi che si prevede di attivare per l’A.A. 2006-2007 nell’ambito
della Laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione sono riassunti nella seguente
TABELLA A . I corsi contrassegnati con asterisco verranno effettivamente attivati solo in
presenza di un congruo numero di studenti interessati e, in alcuni casi, solo se saranno
possibili mutuazioni. Verrà data comunicazione di quali corsi saranno attivati, in modo che
gli studenti possano predisporre il loro piano degli studi in tempo utile.
NOTA:
Per il conseguimento dei 21 crediti sopra indicati, lo studente potrà scegliere
liberamente i corsi complementari dei settori INF-01,ING-INF/ 05 e MAT/08 (Analisi
numerica I e II) tra quelli della TABELLA A seguente.
Il corso di ING-INF/01 (Elettronica I) nella TABELLA A potrà essere scelto dallo
studente esclusivamente per il conseguimento dei crediti a scelta autonoma e dei crediti
derivanti da altre attività (per complessivi 18 crediti).
Per il conseguimento di tali crediti lo studente potrà anche seguire corso presso il
Corso di Laurea in Informatica, attivato presso la Facoltà di Scienze di Varese e presso
l’Università degli studi di Milano I e l’Università degli studi di Milano Bicocca nel caso
venissero stipulate convenzioni didattiche. I corsi eventualmente convenzionati
verranno resi noti in seguito.
Si rammenta che corsi complementari e liberi possono anche essere seguiti presso altri corsi
di laurea pur nel rispetto dei vincoli di classificazione della materia.
139
TABELLA A
Crediti
Ore
Computazione simbolica
Informatica teorica I
Informatica teorica II
Automi e Linguaggi I
Automi e linguaggi II
Ingegneria del software I
Linguaggi per programmazione concorrente e
ambienti distribuiti
Sistemi informativi e modelli organizzativi I
Sistemi informativi e modelli organizzativi II
Analisi numerica I
Analisi numerica II
Elettronica I*
Metodi formali dell’Informatica I*
Metodi formali dell’Informatica II*
Linguaggi per il WEB I*
Linguaggi per il WEB II*
Sistemi Informativi Geografici*
Basi di Dati: Applicazioni Innovative I*
Basi di Dati: Applicazioni Innovative II*
Ingegneria del software II*
Qualità del Softare*
Sicurezza e sistemi informativi I*
Sicurezza e sistemi informativi II*
Modelli formali e computazionali del
linguaggio naturale I*
Modelli formali e computazionali del
linguaggio naturale II*
Computer Aided Design I*
Computer Aided Design II*
Teoria dei codici*
Logica computazionale I*
Logica computazionale II*
6
3
3
3
3
3
3
48
24
24
24
24
24
24
Settore
scientifico
disciplinare
INF-01
INF-01
INF-01
INF-01
INF-01
ING-INF/05
INF-01
3
3
6
6
6
3
3
3
3
6
3
3
3
3
3
3
3
24
24
48
48
48
24
24
24
24
48
24
24
24
24
24
24
24
INF-01
INF-01
MAT-08
MAT-08
ING-INF/01
INF-01
INF-01
INF-01
INF-01
INF-01
INF-01
INF-01
ING-INF/05
ING-INF/05
INF-01
INF-01
INF-01
3
24
INF-01
6
6
6
3
3
48
48
48
24
24
INF-01
INF-01
INF-01
INF-01
INF-01
Sistemi intelligenti e mobili per servizi
innovativi*
Applicazioni avanzate dell’informatica*
6
48
INF-01
3
24
INF-01
Tipologia
Corso
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Di sede
Crediti Formativi
L'apprendimento delle competenze e della professionalità degli studenti è valutato in crediti
formativi, denominati CFU. I crediti rappresentano il lavoro di apprendimento, compreso lo
studio individuale e le attività di esercitazione e progetto, richiesto ad uno studente del corso
140
di Laurea in Scienze e Tecnologie dell’Informazione. Un credito corrisponde ad un carico
standard di 25 ore di attività per lo studente, e può essere articolato in base ad una delle
seguenti modalità:
8 ore di lezione in aula o in laboratorio e 17 ore di studio individuale
25 ore di esercitazioni di progetto
25 ore di studio individuale.
Esami
L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento
dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi.
Propedeuticità e sbarramenti
I corsi indicati con il simbolo I sono propedeutici ai corsi con lo stesso nome indicati con il
simbolo II, per esempio: Algoritmi e Strutture Dati I è propedeutico ad Algoritmi e Strutture
Dati II. Tale propedeuticità non costituisce però un vincolo rispetto all’ordine temporale
degli esami. Per i corsi del terzo anno non sono previste propedeuticità.
Piani di studio individuali
Ogni studente deve presentare il piano di studio individuale, con l’indicazione del
curriculum seguito e delle attività opzionali prescelte, al secondo anno di corso (con
possibilità di modificarlo l’anno successivo). La scelta sulle attività a scelta autonoma e
sulle ulteriori abilità potrà essere fatta anche all’inizio del secondo anno, previa
presentazione del piano di studi, per consentire la frequenza a corsi complementari di
interesse attivati al terzo anno nell’AA in corso.
Riconoscimento di crediti
All’inizio di ogni anno accademico il Consiglio della competente struttura didattica fornirà
un elenco dei corsi e delle attività formative (seminari, stage, ecc..), con i rispettivi crediti,
tra cui lo studente potrà scegliere la parte di curriculum a lui spettante.
La scelta autonoma può essere configurata a volontà dello studente, così come prescritto
dalla riforma universitaria.
Tuttavia, si suggeriscono tre percorsi:
1. Complementari aggiuntivi per un valore di 6 crediti, ed un corso aggiuntivo del
valore di 3 crediti;
2. Complementari aggiuntivi per 6 crediti ed una attività di supporto per un valore
di 3 crediti;
3. Un complementare per 3 crediti e attività di supporto per un totale di 6 crediti.
Le attività di supporto possono comportare una elaborazione di un progetto o di una sua
parte nell’ambito di un lavoro supervisionato da tutor, nell’ambito delle attività d’ateneo, di
facoltà o di istituto. Attività di supporto sono da considerarsi anche i progetti svolti
autonomamente dagli studenti come approfondimento di un argomento, e quindi la
conseguente attività seminariale.
Lingua inglese
L’esame di lingua inglese, che lo studente dovrà superare prima di essere ammesso alla
prova finale, potrà essere sostituito dalla presentazione di un certificato ufficiale di
141
conoscenza della lingua inglese, previo riconoscimento da parte del Consiglio della
competente struttura didattica.
Prova finale
La prova finale consiste nella discussione dell'elaborato finale preparato dallo studente di
fronte ad un’apposita commissione. Tale elaborato deve essere relativo ad un progetto di
ricerca o sviluppo software svolto in autonomia dallo studente presso imprese o laboratori di
ricerca; l'elaborato dovrà documentare gli eventuali risultati innovativi di ricerca ottenuti e/o
gli aspetti progettuali e realizzativi del progetto nonché i collegamenti del lavoro svolto con
lo stato attuale delle conoscenze nel settore dell'informatica.
Indicazioni per accedere alla Laurea Specialistica
Alla luce delle disposizioni riportate nel DM 509/99 (“Regolamento recante norme
concernenti l’autonomia didattica degli Atenei”) per accedere alla laurea specialistica è
necessario aver conseguito la laurea di primo livello.
Calendario dei Corsi e degli Esami
Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli
esami di laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica.
Varese, 14 giugno 2006
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
IL PRESIDE DI FACOLTA’
(Dott.Marino Balzani)
(Prof. Aldo Gamba)
142
IL RETTORE
(Prof. Renzo Dionigi)
PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI
01 PROGRAMMAZIONE I CON LABORATORIO ((F61001)
Crediti: 6
Docente: Prof.Simone Tini
E-mail:[email protected]
L’obiettivo del corso è di introdurre gli studenti alla programmazione.
In particolare, vengono introdotte le strutture dati elementari, il concetto di espressione e le
strutture di controllo tipiche dei linguaggi imperativi. Tali nozioni sono indispensabili per
poter usare correttamente i linguaggi di programmazione imperativi e per sfruttare
completamente le possibilità che sono offerte da tali linguaggi. In Laboratorio, le nozioni
teoriche apprese a lezione sono sfruttate, per realizzare sempliciprogrammi. Il linguaggio di
programmazione usato nelle esercitazioni pratiche è il linguaggio Java.
Le strutture dati elementari trattate nel corso sono le seguenti:
Tipi di dato elementari (numeri interi, numeri reali, caratteri e booleani)
Stringhe Array e vettori
Le espressioni trattate nel corso sono le espressioni intere e le espressioni boolane.
Le strutture di controllo trattate nel corso sono le seguenti:
Assegnamento
Sequenzializzazione
Strutture di selezione (if then else, if then e switch)
Strutture di iterazione (while do, do while, for e repeat)
Le esercitazioni in Laboratorio si svolgono in ambiente Linux usando il software “Java
Development Kit” (JDK). Tale software è disponibile gratuitamente in rete.
Bibliografia: H.M. Deitel e P.J. Deitel: “Java: fondamenti di programmazione”. Apogeo.
ISBN:88-7303-691-0.
02 PROGRAMMAZIONE II CON LABORATORIO (F61005)
Crediti: 6
Docente: Prof.Simone Tini
E-mail: [email protected]
L’obiettivo del corso è di introdurre gli studenti allo sviluppo “incrementale”, o “bottomup”, dei programmi e di presentare la tecnica di programmazione “ad oggetti”. Per
apprendere tali concetti è necessario conoscere i concetti che vengono presentati nel corso di
Programmazione I.
Per tecnica di sviluppo incrementale dei programmi, si intende il concetto di “metodo”, che
riassume le classiche nozioni di “funzione” e di “procedura”. In particolare, vengono
introdotte le seguenti nozioni:
Corpo di un metodo.
Parametri formali, parametri attuali, tipo dei parametri e passaggio di parametri.
Risultato dell’invocazione di un metodo e tipo del risultato.
L’introduzione della programmazione ad oggetti prevede l’introduzione delle seguenti
nozioni:
143
Oggetto.
Classe: variabili di istanza, variabili della classe, metodi della classe.
Gerarchia tra classi: superclasse, sottoclasse, ereditarietà, sovrascrittura di metodi e variabili
d’istanza.
Specifica di comportamenti: interfacce e classi che realizzano interfacce.
Le esercitazioni in Laboratorio si svolgono in ambiente Linux usando il software “Java
Development Kit” (JDK), già usato nel corso di Programmazione I.
Bibliografia: H.M. Deitel e P.J. Deitel: “Java: Fondamenti di programmazione”.Apogeo.
ISBN:88-7303-691-0.
03 ISTITUZIONI DI MATEMATICA I (F61040)
Crediti: 6
Docente: Prof.Maurizio Citterio
E-mail: [email protected]
Insiemi e funzioni: L’algebra delle funzioni. Insiemi finiti; cardinalità. Il reticolo dei
sottoinsiemi di un insieme. Le funzioni combinatorie come cardinalità di particolari insiemi.
Somme e prodotti di insiemi. Strutture algebriche fondamentali e loro omomorfismi:
monoidi, gruppi e anelli. Strutture prodotto e sottostrutture.
Numeri: Gli assiomi di Peano e di Peano-Lawvere. Ricorsività. Ordine e divisione.
Idempotenti e involuzioni; metodo delle funzioni generatrici per i problemi di conteggio;
esempi dei numeri di Fibonacci e di Catalano. I numeri interi. Divisione di interi. I gruppi
delle classi di resti. Massimo comun divisore. L’algoritmo euclideo delle divisioni
successive. Equazioni diofantee, teorema cinese del resto. Numeri primi. I numeri razionali.
Omomorfismi: Immagini dirette e inverse. Funzioni suriettive. Partizioni. Il teorema di
Lagrange. Il piccolo teorema di Fermat. L'algebra delle relazioni. Relazioni di equivalenza e
insiemi quozienti. Congruenze e strutture quoziente. Sottogruppi normali. Ideali. Domini di
integrità e campi. Campo dei quozienti. L'algoritmo della divisione per i polinomi. Azioni e
rappresentazioni. Orbite. Il gruppo simmetrico: cicli e teorema di decomposizione;
generatori e relazioni per il gruppo simmetrico come introduzione ai sistemi di riscrittura;
parità; il gruppo alterno.
Algebra Lineare e Geometria Elementare: Vettori e vettori applicati, coordinate
cartesiane. Prodotto e prodotto scalare. Spazi vettoriali, basi, dimensione. Matrici ed
equazioni lineari Applicazioni lineari e matrici. Determinanti. Regola di Cramer.
Un’applicazione discreta: i numeri di Stirling.
Note:
Al termine del corso verrà distribuito un programma dettagliato con i riferimenti puntuali
per gli argomenti effettivamente svolti.
L’esame consiste in una prova scritta ed una orale.
Bibliografia:
Dispense distribuite durante il corso.
F.W. Lawvere & S.H. Schanuel, “Teoria delle Categorie – una introduzione alla
matematica”, Muzzioeditore, Padova 1994.
144
S. Lang, Algebra Lineare, Boringhieri, 1970.
Per gli esercizi, oltre a quelli contenuti nei testi precedenti, è disponibile anche una raccolta
di temi di esame.
04 ISTITUZIONI DI MATEMATICA II (F61041)
Crediti: 6
Docente: Prof.Maurizio Citterio
E-mail: [email protected]
Esponenziali, logaritmi e potenze: I numeri reali. Numeri irrazionali. Rappresentazione
decimale. Omomorfismi. Esponenziali e logaritmi. Potenze. Radici e valore assoluto.
Calcolo differenziale: Funzioni reali di una variabile reale e loro grafici. Limiti, continuità,
derivate eregole di derivazione. Derivate delle funzioni esponenziali, trigonometriche e loro
inverse. Il teorema del valore medio. Derivata di una composizione. Massimi e minimi.
Flessi. Curve parametrizzate. La formula di Taylor.
Calcolo integrale: Aree e volumi. Il teorema fondamentale del calcolo. Metodi di
integrazione.
Lunghezze di archi di curve.
Serie e successioni: Limiti di successioni e convergenza di serie. Criteri. Esempi. La serie
di Taylor. Approssimazione mediante serie.
Note.
Al termine del corso verrà distribuito un programma dettagliato con i riferimenti puntuali
per gli argomenti effettivamente svolti.
L’esame consiste di una prova scritta e di una orale.
Bibliografia: Dispense distribuite durante il corso.
R.F.C. Walters, K. Wehrhahn, Calculus 1, Carslaw Publications, 1987.
05 INGLESE (F61004)
Crediti: 6
Docente: Prof.Huw Williams
Finalità del corso
.
•Consolidamento delle conoscenze linguistiche proprie del percorso scolastico
obbligatorio medio superiore
•
Sviluppo delle abilità necessarie per
a. estrarre dati importanti di informazione da testi scritti
b. comprendere e socializzare con persone anglofone
c. produrre e utilizzare semplici strumenti in forma scritta
Conoscenza linguistica di partenza ed orientamento allo studio
All’inizio del corso si accede a un TEST di ORIENTAMENTO A COMPUTER senza
necessità di studio preventivo in quanto ha lo scopo di formare il gruppo-classe.
Principianti assoluti
Studenti senza alcuna conoscenza della lingua inglese sono pregati di fornire il proprio
nominativo, il numero di matricola e i necessari recapiti telefonici e/o di posta elettronica
durante l’incontro preliminare al corso oppure di inviare una e-mail o un SMS con i dati
indicati per poterci mantenere in contatto.
145
Livello di conoscenza della lingua inglese previsto durante l’ iter universitario
Lower Intermediate
In riferimento alle classificazioni europee il livello indicato corrisponde nelle linee generali
a
ALTE
Level 2
COUNCIL OF EUROPE
B1
ovvero alle seguenti certificazioni internazionali :
Cambridge Examination
PET grade A,B,C or BEC preliminary or CELS preliminary
ETS
TOEFL [minimo 170 punti]
Trinity College
Level 5 and 6
** Gli studenti in possesso delle certificazioni internazionali riconducibili a istituzioni
britanniche o americane citate qui sopra possono produrne copia ai docenti perché ne
considerino la validità per il riconoscimento dei CFU. Le certificazioni prodotte non devono
risalire ad una data superiore ai 5 (cinque) anni precedenti l’anno di iscrizione al Corso di
Laurea. Non sono valide le attestazioni di Scuole britanniche e/o nordamericane che
semplicemente attestino la frequenza a corsi di lingua svolti presso tali istituzioni a
qualsiasi livello**
Corso di preparazione
Lo studente può decidere il momento più opportuno per seguire il corso di preparazione e
sostenere l’esame previsto purché questo avvenga entro la presentazione della prova finale
richiesta dal proprio Corso di Laurea. Il corso è comunque segnalato nell’orario del primo
anno, compatibilmente con l’organizzazione complessiva delle lezioni.
** Non sono prevedibili corsi specifici di preparazione per principianti assoluti ai quali
saranno comunque dedicati degli incontri di orientamento e di consulenza su
appuntamento**
La frequenza al corso di preparazione è obbligatoria.
Per ciascuno/a studente/ssa verrà indicato un calendario delle lezioni previste in base al
proprio livello di conoscenza determinato dal test d’orientamento.
Articolazione del corso di preparazione
Si prevede di suddividere le ore di studio in classe indicativamente secondo le seguenti
modalità:
.
• revisione teorica delle strutture e delle funzioni comunicative della lingua;
.
• attività di comprensione di testi scritti, di ascolto e di scrittura;
.
• attività di oralità.
Ovviamente di fondamentale importanza risulta essere un adeguato e personalizzato numero
di ore di studio autonomo .
Materiali didattici
Le lezioni frontali si avvalgono dell’uso di un manuale - di cui al punto Bibliografia
Prove d’esame
La prova d’esame consiste in un elaborato scritto e in un colloquio.
146
•
L’elaborato scritto è sostenibile nelle date dei tre appelli
disponibili ogni anno. E’ composto da due sezioni:
READING SECTION relativa alla comprensione di testi scritti attraverso diverse
tipologie di esercizi quali, ad esempio, scelta multipla, vero/falso, domande aperte.
WRITING SECTION relativa alle conoscenze morfo-sintattiche, funzionali, lessicali
della lingua attraverso, per esempio, esercizi a scelta multipla, di trasformazione, di
inserimento di uno o più elementi.
L’elaborato risulterà superato se le risposte corrette saranno pari al 70% delle richieste.
Ogni sezione sarà valutata autonomamente, in modo tale che
-nella stessa sessione si possano superare entrambe;
-nelle sessioni seguenti si debba sostenere un’ ulteriore elaborato relativamente soltanto
alla sezione negativa (Reading o Writing), fino al suo superamento;
-nelle sessioni seguenti si debba sostenere un’ ulteriore elaborato intero se
entrambe le sezioni (Reading e Writing) siano risultate negative, fino al loro
superamento.
•
Il colloquio è sostenibile durante lo svolgimento del corso annuale, indicativamente da
ottobre a maggio. Inserito nel presente anno accademico, è richiesto soltanto agli studenti
immatricolati a partire dal 2004-2005. Per gli iscritti in anni precedenti è richiesta solo la
prova scritta.
A piccoli gruppi i/le candidati/e verranno chiamati/e a partecipare a delle lezioni preliminari
preparatorie impartite dal docente madre-lingua.
L’accesso ai crediti sarà possibile quando sia la prova orale sia la prova scritta intera
risultino superate.
Prove e Sessioni di appello
Si prevedono le seguenti prove :
1. Test di orientamento a inizio anno accademico
2. Colloquio in un periodo esteso tra ottobre e maggio
3. Prova scritta in un periodo a scelta del/la candidato/a
-appello di fine corso (maggio/giugno)
-appello autunnale (settembre/ottobre)
-appello invernale (gennaio/febbraio)
Bibliografia relativa al Corso di preparazione
Il manuale adottato è Ready for PET a cura di Nick Kenny e Anne Kelly
Editrice Macmillan ISBN 1-405-01406-7
06 ALGORITMI E STRUTTURE DATI I CON LABORATORIO (F61002)
Crediti: 6
Docente: Prof.Nicoletta Sabadini
E-mail: [email protected]
Obiettivi del corso:
Introdurre le strutture dati fondamentali e gli algoritmi di base a diversi livelli di astrazione.
Il corso non richiede prerequisiti. Nel Laboratorio verranno presentati e sviluppati esempi di
147
algoritmi in un linguaggio di programmazione ad alto livello.
Programma del corso:
Il seguente programma è indicativo e potrà subire modifiche:
Nozione intuitiva di problema e algoritmo. Problemi di decisione, conteggio, ricerca,
ottimizzazione. Esempi elementari di algoritmi. Analisi di un algoritmo e risorse utilizzate
(spazio, tempo). Modelli di calcolo (RAM, macchina di Turing), risorse e relativi criteri di
costo uniforme e logaritmico. Esistenza di problemi non decidibili e funzioni non calcolabili
(cenni). Nozioni matematiche: relazioni d’ordine e di equivalenza, strutture combinatorie
elementari, notazione asintotica, valutazione di somme, principali equazioni di ricorrenza.
Strutture dati elementari: vettori, liste, pile, code e relative operazioni. Grafi, alberi e loro
rappresentazione. Algoritmi di attraversamento di alberi e grafi; visite in profondità e in
ampiezza. Automi a stati finiti, deterministici e non deterministici, algoritmi su automi
(minimizzazione, raggiungibilità,…). Generalità sul problema dell'ordinamento.
Ordinamento interno per confronti: numero minimo di confronti necessari per ordinare n
elementi. Algoritmi di ordinamento: inserimento, heapsort, quicksort.
07. ALGORITMI E STRUTTURE DATI II CON LABORATORIO(F61006)
Crediti: 6
Docente: Prof.Nicoletta Sabadini
E-mail: [email protected]
Obiettivi del corso
Approfondire le strutture dati fondamentali e gli algoritmi di base a diversi livelli di
astrazione; consentire l'acquisizione delle principali metodologie di progettazione e analisi
degli algoritmi. Nel Laboratorio verranno presentati e sviluppati algoritmi in un linguaggio
di programmazione ad alto livello.
Programma del corso
Il seguente programma è indicativo e potrà subire modifiche. Le parti contrassegnate con
asterisco sono approfondimenti e non costituiscono materia d’esame. Strutture di dati
astratte e implementazione efficiente. Tabelle hash. Alberi di ricerca binaria. Alberi
bilanciati: alberi 2-3, B-alberi. Operazioni "union-find" su partizioni: algoritmi basati su
alberi con bilanciamento e compressione. Tecnica "divide et impera": mergesort, algoritmo
per il prodotto di interi. Algoritmi di programmazione dinamica: chiusura transitiva di un
grafo; calcolo delle lunghezze minime di cammino. Tecnica greedy: sistemi di
indipendenza, matroidi e teorema di Rado; l'algoritmo di Kruskal. Classificazione di
problemi. Le classi P e NP. Riduzione polinomiale. I problemi NP-completi. Il problema
della soddisfacibilità e il teorema di Cook (*). Architetture parallele (*). Cenni alle
architetture distribuite e alle reti (*). Esempi elementari di algoritmi paralleli e distribuiti
(*).
Bibliografia: Saranno disponibili dispense in rete.
08 ARCHITETTURA DEGLI ELABORATORI E DELLE RETI I ((F61007)
Crediti: 6
Docente: Prof.Ruggero Lanotte
E-mail: [email protected]
Introduzione e presentazione del corso.
Reti logiche: Algebra booleana. – Porte logiche. – Sintesi di funzioni booleane. –
Mappe di Karnaugh. – Cenni al flip-plop e clock.
148
L’aritmetica del calcolatore – Numeri con segno e senza segno. Somma e
sottrazione. Operazioni logiche. I numeri in virgola mobile. Esercizi.
Il processore: cammino dei dati e controllo – Convenzioni logiche e
temporizzazione. Progetto dell’unità di elaborazione dati. Un’implementazione
elementare. Implementazione multiciclo.
Le istruzioni: il linguaggio del calcolatore – Le operazioni svolte dall’hardware
del calcolatore. Gli operandi dell’hardware del calcolatore. Alcune istruzioni
all’interno del calcolatore.
Assemblatori, linker e simulatore SPIM: - Assemblatori. – Linker. – Loader. – Il
simulatore SPIM.
Materiale utilizzato
Dispense del docente. Materiale disponibile sui siti:
http://elearning.uninsubria.it
Testo: “Struttura, organizzazione e progetto dei calcolatori” – D. Patterson, J Hennessy
– Jackson Libri Editore.
Ricevimento su appuntamento.
e-mail: [email protected], [email protected]
09 ARCHITETTURA DEGLI ELABORATORI E DELLE RETI II (F61009)
Crediti: 3
Docente: Prof.Enrico Spoletini
STRUTTURA DI BASE DELL’HW E DEL SW
Unita’ funzionali e struttura del bus.
Processi sequenziali, simultaneta’ operativa, multiprogrammazione, multielaborazione,
elaborazione distribuita.
Software di base ed applicativo.
Caratteristiche di un elaboratore in una prospettiva storica: 45/55, 55/65, 65/75 , 75/oggi.
MODALITA’ DI INDIRIZZAMENTO E DI ORGANIZZAZIONE DELLE
ISTRUZIONI
Locazioni di memoria, indirizzi e codifica delle informazioni.
Istruzioni, sequenze lineari, salti, codici di condizione.
Forme di indirizzamento.
Linguaggio assemblatore: istruzioni, registri, flag, controllo di flusso di un programma,
procedure e pile.
UNITA’ DI ELABORAZIONE
Prelievo e memorizzazione di parole, esecuzione di un’istruzione.
Controllo cablato, bus multipli.
Controllo microprogrammato, microistruzioni, indirizzo successivo, prelievo anticipato.
Emulazione.
MEMORIA
RAM statiche e dinamiche, PROM, EPROM,costi e prestazioni.
Memoria cache, mapping e algoritmi di sostituzione.
Prestazioni, interallacciamento, tecniche per migliorare le prestazioni.
Memoria virtuale.
PIPELINING
149
Parallelismo: multiprogrammazione, DMA, I/O sovrapposti.
Pipeline a due e quattro stadi, stallo.
Ruolo della cache, fallimento dell’accesso.
Coda di istruzioni, vincoli di dipendenza.
Gestione dei salti, salto ritardato, predizione di salto.
INPUT/OUTPUT
Organizzazione della comunicazione: interrupt, gestione di piu’ dispositivi e controllo delle
richieste.
Accesso diretto alla memoria
Bus sincroni ed asincroni, interfacce standard.
Periferiche: caratteristiche fisiche ed implicazioni nelle tecniche di programmazione.
SISTEMI DI CALCOLO DI GRANDI DIMENSIONI
Elaborazione parallela.
Reti di interconnessione
10 COMPLEMENTI DI ARCHITETTURA DEGLI ELABORATORI E DELLE
RETI (F61062)
Crediti: 3
Docente: Prof.Ruggero Lanotte
E-mail: [email protected]
Introduzione e presentazione del corso.
Miglioramento delle prestazioni mediante l’uso di pipeline – Vista d’insieme del
progetto mediante pipeline. L’unità di elaborazione con pipeline. L’unità di controllo con
pipeline. Cenni ai problemi di criticità.
Cenni ai sistemi multiprocessore.
Procedure e funzioni in SPIM
Materiale utilizzato:
Dispense del docente. Materiale disponibile sui siti:http://elearning.uninsubria.it
Testo: “Struttura, organizzazione e progetto dei calcolatori” – D. Patterson, J Hennessy
– Jackson Libri Editore.
[email protected],
Ricevimento
su
appuntamento.
e-mail:
[email protected]
11 FISICA (F61063)
Crediti: 6
Docente: Prof.Franco Prati
E-mail: [email protected]
Meccanica
Le misure. Moto rettilineo. Vettori. Moto in due dimensioni. Le leggi di Newton. L’attrito.
Energia cinetica e lavoro. Energia potenziale e conservazione dell’energia. Moti oscillatori.
Elettromagnetismo
Carica elettrica e campi elettrici. Legge di Gauss. Potenziale elettrico. Condensatori. Legge
di Ohm e circuiti a corrente continua. Campi magnetici. Induzione, induttanza ed equazioni
di Maxwell. Correnti alternate.
150
Testi consigliati: D. Halliday, R. Resnick, J. Walker, “Fondamenti di FISICA”, 4a edizione,
Casa Editrice Ambrosiana; Serway & Jewett, “Principi di Fisica”, 3a edizione, EdiSES
12 BASI DI DATI I (F61010) e II (F61011) Con laboratorio
Crediti: 6 per modulo
Docente:Prof.Elena Ferrari
E-mail: [email protected]
Introduzione alle basi di dati e ai sistemi di gestione di basi di dati:
Modelli dei dati
Concetti di schema e istanza
Livelli di astrazione nei DBMS
Linguaggi e utenti delle basi di dati
Il modello relazionale:
Il concetto di relazione
Chiavi
Vincoli di integrità
Algebra relazionale:
Operatori di base
Operatore di join
Il linguaggio SQL:
Tipi in SQL
Definizione di schemi e tabelle
Rappresentazione di vincoli
Operazioni di modifica su schemi relazionali
Interrogazioni in SQL:
interrogazioni semplici
operatori aggregati
interrogazioni con raggruppamento
interrogazioni di tipo insiemistico
interrogazioni nidificate
interrogazioni correlate
Manipolazione dei dati in SQL: operazioni di insert, delete, e update
Viste: definizione, uso, aggiornamento
Uso di SQL da linguaggio di programmazione
Progettazione di basi di dati:
Metodologie di progettazione
Progettazione concettuale: il modello ER
Progettazione logica:
ristrutturazione dello schema
regole di traduzione da schemi ER a schemi relazionali
teoria della normalizzazione
Transazioni:
Concetti di base
Controllo della concorrenza
Tecniche di recovery
Protezione dei dati:
151
Concetti base
Politiche di sicurezza
Il modello di controllo dell'accesso del System R
Laboratorio:
Introduzione al Web
Architettura Web
Breve introduzione al linguaggio HTML
Linguaggi per creazione dinamica di pagine web: PHP
Aspetti introduttivi
Sintassi e semantica PHP
Introduzione a PostgreSQL
Tabelle
Relazioni
Query
Interazione pagine Web con Basi di dati
PHP e Basi dati
Libro di testo: E. Bertino, B. Catania, E. Ferrari, e G. Guerrini. Sistemi di Basi di Dati:
Concetti e Architetture, De Agostini editore, 2006.
13 SISTEMI OPERATIVI I (F61012) e II (F61013) con laboratorio
Crediti: 6 per modulo
Docente: Prof.Robert Walters
E-mail: [email protected]
Il corso presenta i principi fondamentali dei sistemi operativi, illustrandoli per
mezzo di due sistemi operativi correnti: Windows 2000 e Linux.
Sono previsti esercizi sulla programmazione concorrente in Unix e Windows 2000.
Introduzione:
Scopo e funzioni di un sistema operativo
Concetti generali
Struttura di un sistema operativo
Processi, thread e programmazione concorrente
La gestione della memoria
File system
Input/output, periferiche e driver
Sicurezza
Networking
Sistemi distribuiti
Architettura di Windows 2000, e dettagli di Win32 API.
Bibliografia: Andrew S. Tanenbaum, Modern Operating Systems, Prentice-Hall, 2000.
Testi di approfondimento:
Andrew S. Tanenbaum, Albert S Woodhull, Operating Systems Design and Implementation,
PrenticeHall, 1999.
152
Andrew S. Tannenbaum, Edizione italiana of 1992 edition, Moderni sistemi operativi,
Jackson Libri.
Abraham Silberschatz, Peter Galvin, Greg Gagne, Operating System Concepts, John Wiley
and Sons, 2001.
Willam Stallings, Operating Systems, 4th edition, Prentice Hall, 2002
14 MODELLI MATEMATICI PER LA PROBABILITA’ E LA STATISTICA (F61042)
Crediti: 6
Docente: Prof.Emanuele Casini
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Probabilità I”attivato presso il corso di Laurea triennale in
Matematica.
15 COMPLEMENTI DI MATEMATICA (F61014)
Crediti: 6
Docente: Prof.Maurizio Citterio
E-mail: [email protected]
Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi
dell’Insubria, alla pagina
http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3495
16 PROGETTAZIONE DEL SOFTWARE I con laboratorio (F61015)
Crediti: 6
Docente: Prof.Sandro Morasca
E-mail: [email protected]
Il corso ha l'obiettivo di affrontare il problema dello sviluppo di software da un punto di
vista sia concettuale sia operativo. A tal fine il corso affronterà i principi generali di
progettazione ed in modo particolare le tecniche di progettazione object-oriented. Per
permettere la messa in pratica dei concetti esposti verrà introdotta la notazione UML come
mezzo per descrivere le attività di progetto del software. Inoltre verranno introdotti elementi
del linguaggio di programmazione Java che permetteranno allo studente di completare la
propria preparazione sia dal punto di vista della conoscenza dei linguaggi di
programmazione, sia dal punto di vista del passaggio dalla progettazione
all'implementazione del software secondo il paradigma object-oriented.
Le lezioni saranno di carattere sia teorico sia applicativo al fine di mettere in pratica i concetti
esposti.
Progettazione del Software
Introduzione e Principi Generali
Il concetto di Modulo e Relazioni tra Moduli
Tecniche di scomposizione (top-down, bottom-up)
Notazioni testuali di progettazione (TDN)
La modularizzazione come attività di contrattazione
Caratteristiche della progettazione orientata agli oggetti e loro realizzazione nel linguaggio
Java
Information Hiding e modulo come astrazione dei dati
153
Ereditarietà
Polimorfismo e binding dinamico
Genericità
Gestione delle eccezioni
Modalità d'esame
L'esame consiste in una prova scritta che verterà sulla parte teorica del corso ed un progetto
da svolgere individualmente che avrà lo scopo di verificare le capacità sia progettuali sia
realizzative degli studenti. Il presente corso e il corso di "Progettazione di software II"
daranno luogo a un unico esame.
17. PROGETTAZIONE DEL SOFTWARE II con laboratorio (F61016)
Crediti: 6
Docente: Prof.Sandro Morasca
E-mail: [email protected]
Il corso ha l'obiettivo di affrontare il problema dello sviluppo di software da un punto di
vista sia concettuale sia operativo. A tal fine il corso affronterà i principi generali di
progettazione ed in modo particolare le tecniche di progettazione object-oriented. Per
permettere la messa in pratica dei concetti esposti verrà introdotta la notazione UML come
mezzo per descrivere le attività di progetto del software. Inoltre verranno introdotti elementi
del linguaggio di programmazione Java che permetteranno allo studente di completare la
propria preparazione sia dal punto di vista della conoscenza dei linguaggi di
programmazione, sia dal punto di vista del passaggio dalla progettazione
all'implementazione del software secondo il paradigma object-oriented.
Le lezioni saranno di carattere sia teorico sia applicativo al fine di mettere in pratica i
concetti esposti.
Programma d'esame
Notazioni e caratteristiche avanzate di progetto
Notazioni object oriented di
progetto: UML
Design Patterns
Aspetti avanzati della programmazione in Java
Interfacce
Librerie di I/O
Librerie grafiche e programmazione ad eventi
Cenni alla programmazione concorrente Cenni alla programmazione su WEB
Elementi di convalida di programmi Java
18 RETI E APPLICAZIONI I (F61018 )
Crediti: 6
Docente: Prof.Mauro Campanella
E-mail:
Obiettivo del corso
I tre corsi di reti ed applicazioni si propongono di fornire allo studente una introduzione alle
reti di trasmissione dati nei loro principi di progettazione e funzionamento. Le lezioni sono
154
costantemente accompagnate da esercizi pratici in laboratorio.
Al termine dei tre corsi uno studente deve essere in grado di comprendere il funzionamento
di una rete di trasmissione dati e di progettare reti locali basate sul protocollo Ethernet
configurare e collegare calcolatori con i principali sistemi operativi per la connessione in
rete locale o geografica di realizzare applicazioni distribuite attraverso il protocollo TCP/IP
avere appreso i principi fondamentali di funzionamento delle reti e la terminologia di base.
Programma
La prima parte del corso presenta i concetti e le tecniche base delle reti
Introduzione alle reti e loro motivazioni
Il modello a strati ISO/OSI
Dal Livello Fisico a quello di Instradamento
Il protocollo TCP/IP
Applicazioni distribuite
19 RETI E APPLICAZIONI II (F61019)
Crediti: 3
Docente: Prof.Andrea Pini
E-mail: [email protected]
Obiettivo del corso
I tre corsi di reti ed applicazioni si propongono di fornire allo studente una introduzione alle
reti di trasmissione dati nei loro principi di progettazione e funzionamento. Le lezioni sono
costantemente accompagnate da esercizi pratici in laboratorio.
Al termine dei tre corsi uno studente deve essere in grado di comprendere il funzionamento
di una rete di trasmissione dati e di progettare reti locali basate sul protocollo Ethernet
configurare e collegare calcolatori con i principali sistemi operativi per la connessione in
rete locale o geografica di realizzare applicazioni distribuite attraverso il protocollo TCP/IP
avere appreso i principi fondamentali di funzionamento delle reti e la terminologia di base.
Programma
In questa parte del corso vengono approfonditi attraverso esercitazioni pratiche i concetti
esposti nella Prima parte, in particolare i mezzi trasmissivi, il protocollo TCP/IP e le
applicazioni fondamentali, quali posta elettronica, HTTP e strumenti di debugging.
20 COMPLEMENTI DI RETI ED APPLICAZIONI (F61020)
Crediti: 3
Docente: Prof.Andrea Pini
E-mail: [email protected]
In questa parte del corso vengono introdotti i principi base di progettazione di una rete
locale, di routing gestione e di sicurezza.
Vengono forniti cenni di architettura di reti geografiche.
21 ECONOMIA (F61021)
Crediti: 6
Docente: Prof.Massimo Di Domenico
155
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Economia dell’ambiente”attivato presso il corso di Laurea triennale in
Scienze Ambientali.
22 COMPUTAZIONE SIMBOLICA (F61059)
Crediti: 6
Docente: Prof.Robert Walters
E-mail: [email protected]
Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi
dell’Insubria, alla pagina
http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3495
23 INFORMATICA TEORICA I (F61070) e II (F61071)
Crediti: 3 per modulo
Docenti: Proff.NicolettaSabadini, Robert Walters
E-mail: [email protected]; [email protected]
Obiettivi del corso
Introdurre nozioni basilari su Teoria della Ricorsività, Complessità, Semantica Operazionale
e Denotazionale. Il corso non richiede prerequisiti.
Programma: Il seguente programma e’ indicativo e potrà subire modifiche:
Teoria della Ricorsività (elementi)
Nozione intuitiva di problema e algoritmo.
Cosa significa “calcolabile o risolubile” ? Discussione sul concetto di problema “risolubile”,
“parzialmente risolubile”, “non risolubile”.
Modelli di calcolo e loro equivalenza semantica:
Macchina di Turing deterministica, non deterministica, Alternante, Macchine a Registri,
Linguaggio WHILE, Funzioni Ricorsive Parziali
Tesi di Church –Turing.
Teorema Sm,n per il linguaggio RAM
Teorema di Ricorsione
Teorema di Rice
Esempi di problemi decidibili e non decidibili: il Problema dell’Arresto, il Problema di Post.
Discussione su Automi a stati finiti e Macchine di Turing: controllo verso computazione.
Teoria della Complessità (elementi)
Nozione di risorsa di calcolo: tempo, spazio, numero di processori. Le classi P, NP, pspace.
Riduzione polinomiale. I problemi NP-completi. Il problema della soddisfacibilità e il
teorema di Cook .
Semantica (elementi)
Semantica a punto fisso e operazionale: confronti.
Testo di riferimento: Saranno disponibili dispense in rete
24 AUTOMI E LINGUAGGI I (F61072)
156
Crediti: 3
Docente: Prof.Simone Tini
E-mail: [email protected]
Introduzione e presentazione del corso.
Automi a stati finiti deterministici e non deterministici.
Grammatiche regolari e automi a stati finiti.
Espressioni regolari. Teorema di Kleene.
Lemma di iterazione per linguaggi regolari.
Congruenze sintattiche e costruzione degli automi minimi.
Strumenti di manipolazione dei testi basati su automi a stati finiti ed espressioni regolari.
Testo: J.E. Hopcroft, R. Motwani, J.D. Ullman, Introduction to automata theory, languages
and computation, Addison-Wesley, 2001.
25 AUTOMI E LINGUAGGI II (F61073)
Crediti: 3
Docente: Prof.Nicoletta Sabadini
E-mail: [email protected]
Grammatiche libere da contesto.
Alberi di derivazione.
Semplificazioni delle grammatiche libere da contesto.
Forma normale di Chomsky. Algoritmo di riconoscimento.
Il lemma di iterazione per i linguaggi liberi da contesto.
La forma normale di Greibach. Automi a pila deterministici e non deterministici.
Caratterizzazione dei linguaggi liberi da contesto mediante automi a pila.
Proprietà di chiusura dei linguaggi liberi da contesto.
Cenni alle grammatiche non ambigue e ai linguaggi liberi da contesto inerentemente
ambigui.
Cenni alla compilazione.
Testo: J.E. Hopcroft, R. Motwani, J.D. Ullman, Introduction to automata theory, languages
and computation, Addison-Wesley, 2001.
26 INGEGNERIA DEL SOFTWARE I (F61033)
Crediti: 3
Docente: Prof.Sandro Morasca
E-mail: [email protected]
Il corso ha l’obiettivo di affrontare il problema dello sviluppo di software come attività
industriale. A tal fine il corso fornirà un inquadramento generale relativo al ciclo di vita del
software e alle qualità dei prodotti e del loro processo di produzione. Inoltre, il corso
presenterà in dettaglio alcune tecniche di analisi e specifica dei requisiti, concetti relativi alla
progettazione e tecniche di verifica e convalida dei sistemi software e dei documenti
prodotti durante il ciclo di vita.
Programma d’esame
157
Lo sviluppo del software come attività industriale
Introduzione e principi generali
Modelli del ciclo di vita del software: a cascata; evolutivo; trasformativi; a spirale.
La qualità del software
La qualità del processo produttivo
La specifica del software
Introduzione
Alcune notazioni di specifica:
Data Flow Diagram;
automi a stati;
reti di Petri.
La progettazione del software
Scomposizione funzionale e scomposizione a oggetti
Tecniche di scomposizione (top-down, bottom-up)
La modularizzazione come attività di contrattazione
Design patterns
La verifica del software
Tecniche di analisi statica:
l’analisi del flusso dei dati; le ispezioni.
Tecniche di analisi dinamica: Il testing.
Modalità d’esame : L’esame consiste in una prova scritta.
27 LINGUAGGI PER PROGRAMMAZIONE CONCORRENTE E AMBIENTI
DISTRIBUITI (F61043)
Crediti: 3
Docente: Prof.Simone Tini
E-mail: [email protected]
Il corso intende fornire una panoramica su alcuni linguaggi per la comunicazione in
ambiente distribuito e concorrente, in particolare in ambiente WEB. Verranno introdotti
linguaggi di coordinamento, come LINDA e Manifold, e linguaggi e modelli per sistemi
mobili (come l’Ambient calculus).
28 SISTEMI INFORMATIVI E MODELLI ORGANIZZATIVI I
(F61047) e II (F61048)
Crediti: 3 per modulo
Docente: Prof. Walter Castelnovo
E-mail: [email protected]
La diffusione pervasiva delle ICT nella società contemporanea porta profonde
trasformazioni nella struttura e nelle modalità operative delle organizzazioni, sia quelle
orientate al business, che quelle non-profit e quelle della Pubblica Amministrazione.
L’obiettivo del corso è quello di fornire strumenti per valutare l’impatto delle ICT
sull’architettura e i processi operativi delle organizzazioni.
Particolare attenzione verrà dedicata allo studio delle relazione tra Sistemi Informativi e
modelli organizzativi, a partire dai tradizionali modelli organizzativi di tipo gerarchico fino
158
ad arrivare alle organizzazioni flessibili e alle organizzazioni virtuali intese come modelli
organizzativi tipici negli scenari di globalizzazione e di e-business.
Gli argomenti che verranno affrontati durante il corso sono:
Introduzione alla teoria dell’organizzazione
Introduzione ai sistemi informativi
Il ciclo dell’innovazione nei sistemi informativi
La pianificazione dei sistemi informativi
La valutazione dei sistemi informativi
Le organizzazioni flessibili
Introduzione al Project Management
Il corso si baserà soprattutto su documenti forniti durante le lezioni e pubblicati sulla
piattaforma di E-Learning. Tuttavia è opportuno fare riferimento ai testi seguenti:
- De Marco, I Sistemi Informativi aziendali, Franco Angeli, 2000
- Bracchi, Francalanci, Motta, Sistemi Informativi e aziende in rete, McGraw-Hill, 2001
- Camussone, Informatica organizzazione e strategie, McGraw-Hill, 2001
Questi testi sono obbligatori per gli studenti che non frequentano il corso.
29 ANALISI NUMERICA I (F61030)
Crediti: 6
Docente: Prof.Marco Donatelli
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica.
30 ANALISI NUMERICA II (F61031)
Crediti: 6
Docente: Prof.Stefano Serra Capizzano
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica.
31 ELETTRONICA I (F61057)
Crediti: 6
Docente: Prof.Michela Prest
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Fisica.
32 METODI FORMALI DELL’INFORMATICA I (F61064)
Crediti: 3
Docente: Prof.Stefano Serra Capizzano
E-mail: [email protected]
Vedi prima parte di “Metodi formali dell’ informatica” attivato presso il corso di Laurea
specialistica in Matematica.
159
33 METODI FORMALI DELL’INFORMATICA II (F61065)
Crediti: 3
Docente: Prof.Stefano Serra Capizzano
E-mail: [email protected]
Vedi seconda parte di “Metodi formali dell’ informatica” attivato presso il corso di Laurea
specialistica in Matematica.
34 LINGUAGGI PER IL WEB I (F61044) e II (F61045)
Crediti: 3 per modulo
Docente: Prof.Davide Giustina
Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi
dell’Insubria, alla pagina
http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3495
35 SISTEMI INFORMATIVI GEOGRAFICI (F61026)
Crediti:6
Docente: Prof.Stefano Manini
Vedi insegnamento “Cartografia ambientale informatizzata con Laboratorio” attivato
presso il corso di Laurea specialistica in Scienze Ambientali.
36 BASI DI DATI:APPLICAZIONI INNOVATIVE I (F61066) e II (F61067)
Crediti: 3 per modulo
Docente: Prof.Elena Ferrari
E-mail: [email protected]
* Basi di dati relazionali ad oggetti. Concetti di base. Modelli relazionali ad oggetti.
Aspetti ad oggetti dello standard SQL:1999. Il Modello relazionale ad oggetti di Oracle.
* Basi di dati multimediali. Introduzione alla gestione di dati multimediali. Caratteristiche
generali di rappresentazione ed interrogazione. Gestione di documenti testuali. Definizioni
di base.
Rappresentazione dei documenti testuali. Ritrovamento dei documenti testuali. Gestione di
immagini Definizioni di base. Rappresentazione delle immagini. Ritrovamento delle
immagini.
* Basi di dati attive Concetto di trigger. Il paradigma E-C-A. Modelli di esecuzione.
Trigger in Starbust, Oracle, DB2. Trigger nello standard SQL:1999. Utilizzo di trigger per
il mantenimento dell’integrita’. Progettazione di trigger.
* Basi di dati per la gestione di documenti XML: DBMS nativi e extended, linguaggi per la
gestione di documenti XML.
* Cenni a sistemi di data warehousing e data mining
Bibliografia:I libri di testo verranno indicati all’inizio del corso.
37 INGEGNERIA DEL SOFTWARE II (F61068)
Crediti: 3
Docente: Prof.Sandro Morasca
E-mail: [email protected]
160
Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi
dell’Insubria, alla pagina
http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3495
38 QUALITA’ DEL SOFTWARE (F61077)
Crediti: 3
39 MODELLI FORMALI E COMPUTAZIONALI DEL LINGUAGGIO NATURALE
I (F61053) e II (F61054)
Crediti: 3 per modulo
Docente: Prof.Walter Castelnovo
E-mail: [email protected]
Il corso intende fornire un’introduzione agli strumenti logico/formali per applicazioni di
Elaborazione del Linguaggio Naturale.
Gli argomenti che verranno affrontati durante il corso sono:
Introduzione alla logica del primo ordine
Introduzione alla semantica modellistica
Semantiche formali per il Linguaggio Naturale
Le grammatiche generative e il problema del Parsing
Grammatiche formali per il Linguaggio Naturale
Introduzione alla Elaborazione del Linguaggio Naturale
Le applicazioni di Elaborazione del Linguaggio Naturale
Il corso si baserà soprattutto su documenti forniti durante le lezioni e pubblicati sulla
piattaforma di E-Learning. Tuttavia è opportuno fare riferimento ai testi seguenti:
- James Allen, Natural Language Understanding, The Benjamin/Cummings Publishing
Company, 1995. (in particolare i cap. 1,2,3,4,5,6)
- Gerarald Gazdar, Chris Mellish, Natural Language Processing in Prolog, Addison-Wesley,
1989. (in particolare i cap. 1,2,4,5,6,7)
Questi testi sono obbligatori per gli studenti che non frequentano il corso.
40 COMPUTER AIDED DESIGN I (F61055)
Crediti: 6
Docente: Prof.Gabriele De Agostini
Questo corso fornisce ai partecipanti le conoscenze per la programmazione di un ambiente
CAD utilizzando Visual Basic for Application.
Il programma utilizzato è ProgeSOFT IntelliCAD 4 GOLD.
Il corso sarà suddiviso in due parti: una parte (punti 1,2) sviluppa le conoscenze di base
del CAD necessarie per affrontare la programmazione, la seconda parte (punti 3,4,5,6)
specifica per la programmazione. Le due parti vengono sviluppate parallelamente in modo
da permettere agli studenti di confrontare una operazione eseguita dall’utente utilizzando
l’editor grafico e la stessa operazione eseguita utilizzando Visual Basic.
161
Il corso sarà impostato sui seguenti argomenti:
1.Conoscenza dell’editor grafico
1. conoscenza dei componenti di un sistema CAD
2. utilizzo delle funzioni principali di gestione dei files
3. interfaccia utente: dispositivi di puntamento, menu e barre degli strumenti,
finestre di comando
4. impostazione delle unità di misura;
2. Conoscenza dei principali comandi e delle loro opzioni
1. comandi di disegno: linea, rettangolo, poligono, arco, cerchio, ellisse
2. comandi di modifica: copia, sposta, offset, cancella, specchio, ruota, serie,
raccorda, cima, estendi, taglia, stira, scala, allunga, esplodi
3. testo riga singola e testo multilinea
4. tratteggi e tipi di tratteggio
5. gestione e utilizzo dei layer
6. creazione, inserimento e gestione di blocchi e di blocchi con attributi
7. creazione di stili di testo e di quota personalizzati
8. controllo visualizzazione polilinee, tratteggi, spessori di linea e testi;
3. Introduzione al Visual Basic for Application
1. accesso e utilizzo dell’IDE
2. Dichiarazione e utilizzo delle variabili
3. funzioni standard
1. cicli
2. condizioni
3. operatori matematici
4. operazioni tra stringhe
4. Dichiarazioni di nuove funzioni
5. Utilizzo delle maschere per la creazione di una interfaccia grafica
4. Creazione entità
1. l’oggetto “ActiveDocument” e modelspace
2. Creazione delle entità semplici (linee, Archi, Cerchi,Testi)
3. Creazione di polilinee
4. Creazione di blocchi e inserimento
1. La tabella delle definizione dei blocchi
5. Creazione di attributi
6. Creazione di layer
5. Selezione e modifica delle entità
1. SelectionSet (Gruppi di selezione)
1. creazione tramite filtri sulle proprietà
2. scorrimento
3. aggiunta e rimozione di entità dai selectionset
2. modifica delle proprietà di un oggetto e aggiornamento del database del
disegno
6. Modifica dell’ambiente di lavoro
1. le variabili di sistema
1. Utilizzo e memorizzazione
2. Variabili di ambiente più importanti
162
41 COMPUTER AIDED DESIGN II (F61056)
Crediti: 6
Il corso si propone l’obiettivo di mettere l’allievo in condizione di programmare
semplici routine in linguaggio LISP per manipolare entità dell’ambiente grafico CAD di
ProgeSOFT IntelliCAD.
Il corso si suddivide in una prima parte generica per l’apprendimento della sintassi
fondamentale del linguaggio LISP (corrispondente ai punti 1,2 e 3) e una seconda parte
specifica della manipolazione dell’ambiente e delle entità CAD (punti 4,5 e 6).
Questi sono i punti principali in cui si articola il corso:
Nozioni fondamentali sul linguaggio LISP
o Accesso e utilizzo del linguaggio LISP in ProgeSOFT IntelliCAD
o Costruzione del verbo
o Dichiarazione e utilizzo delle variabili
o Assegnamento
funzioni setq e set: assegnamento di valori a variabili o atomi
o condizioni (funzioni if, cond)
o cicli (while,repeat)
o Creazione di funzioni : funzione defun
Funzioni generali
o Funzioni aritmetiche
o Manipolazione stringhe
o Messaggi all’utente
o Input dall’utente
funzione initget : inizializzazione dell’input
funzione getstring: input di una stringa
getreal,getint: input di numeri
getkword : input di caratteri chiave
getpoint,getangle,getdist : input di punti,angoli,distanze
o funzioni di manipolazione file
Le liste
o Creazione di una lista: funzione list
o Creazione di una coppia puntata: funzione cons
o aggiunta di un elemento in coda: funzione append
o modifica di un elemento della lista
funzione assoc : ricerca di un elemento in una lista di coppie puntate
funzione subst : sostituzione di un elemento di una lista
o funzioni di accesso al singolo atomo della lista : funzioni car,cdr,nth.
Gruppi di selezione
o Selezione dell’utente: funzione entsel, nentsel
o Creazione e popolamento:
funzione ssget : creazione di gruppi di selezione in base alle caratteristiche delle
entità
funzione ssadd : aggiunta di entità a gruppi di selezione in modo iterativo
o scorrimento e accesso ai singoli oggetti: funzioni sslength , ssname
o eliminazione degli elementi dal gruppo di selezione: funzione ssdel
Creazione,accesso e modifica delle informazioni di una entità
o estrazione delle informazioni: funzione entget
163
o ricerca di entità nelle tabelle generiche : funzioni tblsearch, tblobjname
o aggiornamento del database: funzioni entmod,entupd
o creazione di nuove entità : funzione entmake
Utilizzo dei comandi inviati all’ide del CAD
o utilizzo della funzione command
42 TEORIA DEI CODICI (F61069)
Crediti: 6
Docente: Prof.Andrea Previtali
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica.
43 LOGICA COMPUTAZIONALE I (F61074) e II (F61075)
Crediti: 3 per modulo
Docente: Prof.Alessandra Cherubini
E-mail: [email protected]
Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi
dell’Insubria, alla pagina
http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3495
44 SISTEMI INTELLIGENTI E MOBILI PER SERVIZI INNOVATIVI (F61076)
Crediti: 6
Docente: Prof.Alberto Sanna
Obiettivi del corso:
Il corso si propone di illustrare i requisiti, le problematiche e le possibili soluzioni per lo
sviluppo di servizi innovativi orientati al cittadino, principalmente nei domini sanitario,
nutrizionale e dello stile di vita, attraverso la discussione di casi di studio reali, applicazioni
esistenti e prototipi in fase di sviluppo.
Programma del corso:
Il corso si articola in un percorso che, partendo dalla presentazione del concetto di servizio
orientato al cittadino, accompagnerà lo studente in una panoramica delle più recenti
tecnologie informatiche dettagliandone il ruolo in contesti applicativi innovativi. Dopo la
descrizione delle proprietà qualificanti i servizi al cittadino (needs, choiches e free will), il
corso presenterà diversi casi di studio in cui lo studente potrà apprendere come tali servizi
siano erogati in contesti reali e come le tecnologie informatiche apprese negli altri corsi di
studio costituiscano fattori abilitanti. Le diverse tecniche e tecnologie discusse durante il
corso (si veda il programma dettagliato) saranno solo brevemente introdotte mentre ampio
spazio sarà dedicato alla discussione dei loro ambiti d’applicazione.
Programma Dettagliato:
•
Servizi al cittadino e sistemi intelligenti: presentazione d’alcuni casi di studio;
•
Servizi al cittadino: proprietà qualificanti;
•
Sistemi intelligenti: descrizione di un’architettura tipo;
164
•
Supporto alle decisioni: tecniche e tecnologie (Multi-Agents Systems, Machine
Learning, Case Based Reasoning, Fuzzy Systems);
•
Gestione della conoscenza: tecniche e tecnologie (Motori Semantici, Ontologie,
Natural Language Processing);
•
Sicurezza, Privacy e Trust: tecniche e tecnologie (P3P Framework, Trust Case
Development);
•
Personalizzazione e profilazione: tecniche e tecnologie (RFID, Smart Card);
•
Mobilità e multimedialità: contesti nomadici multimodali (Mobile e Embedded
Devices, Digital TV);
•
Sistemi distribuiti: connettività, raggiungibilità e interoperabilità (Wireless, AdHoc, Pico e Personal Networks, Web Services)
•
Intelligenza ambientale: domotica ed altre applicazioni;
•
Gestione del rischio;
•
Servizi al cittadino: un possibile modello di business;
Materiale di riferimento:
•
G. Marakas, “Decision Support Technology for the 21st Century”, Prentice-Hall ,
1999;
•
M. C. Daconta, L. J. Obrst, K. T. Smith, “The Semantic Web – A Guide To The
Future Of XML, Web Services and Knowledge Management”, Wiley, 2003;
•
A. S. Tanenbaum, “Computer Networks”, Prentince Hall, 2002;
•
H. Lindskog, S. Lindskog, “Web Site Privacy with P3P”, Wiley, 2001;
•
L. Battezzati, J.L. Hygounet, “RFID- Identificazione automatica a radiofrequenza”
Milano, HOEPLI, 2003;
Modalità d’esame: L’esame prevede la produzione e la discussione di un elaborato in cui si
ipotizzi un possibile insieme di servizi al cittadino e l’infrastruttura necessaria alla loro
erogazione.
45 APPLICAZIONI AVANZATE DELL’INFORMATICA(F61078)
Crediti: 3
Docente: Prof.Francesco Sicurello
Il programma sarà in seguito disponibile sul sito WEB dell’Università degli studi
dell’Insubria, alla pagina
http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3495
165
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE E TECNOLOGIE
DELL’INFORMAZIONE
INDICE DEGLI INSEGNAMENTI IN ORDINE ALFABETICO
Insegnamento
Numero
programma
Algoritmi e strutture dati I con laboratorio
06
Algoritmi e strutture dati II con laboratorio
07
Analisi numerica I
29
Analisi numerica II
30
Applicazioni avanzate dell’informatica
45
Architettura degli elaboratori e delle reti I
08
Architettura degli elaboratori e delle reti II
09
Automi e linguaggi I
24
Automi e linguaggi II
25
Basi di dati:applicazioni innovative I e II
36
Basi di dati I e II con laboratorio I
12
Complementi di architettura degli elaboratorio e delle reti
10
Complementi di matematica
15
Complementi di reti ed applicazioni
20
Computazione simbolica
22
Computer aided design I
40
Computer aided design II
41
Economia
21
Elettronica I
31
Fisica
11
Informatica teorica I e II
23
Ingegneria del software I
26
Ingegneria del software II
37
Inglese
05
Istituzioni di matematica I
03
Istituzioni di matematica II
04
166
Linguaggi per programmazione concorrente ed ambienti distribuiti
27
Linguaggi per il web I e II
34
Logica computazionale I e II
43
Metodi formali dell’informatica I
32
Metodi formali dell’informatica II
33
Modelli formali e computazionali del linguaggio naturale I e II
39
Modelli matematici per la probabilità e la statistica
14
Progettazione del software I con laboratorio
16
Progettazione del software II con laboratorio
17
Programmazione I con laboratorio
01
Programmazione II con laboratorio
02
Qualità del software
38
Reti e applicazioni I
18
Reti e applicazioni II
19
Sistemi informativi e modelli organizzativi I e II
28
Sistemi informativi geografici
35
Sistemi intelligenti e mobili per servizi innovativi
44
Sistemi operativi I e II con laboratorio
13
Teoria dei codici
42
ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO
Docente
Numero
programma
Campanella Mauro
18
Casini Emanuele
14
Castelnovo Walter
Cherubini Alessandra
Citterio Maurizio
De Agostani Gabriele
28,39
43
03,04,15
40
Di Domenico Massimo
21
Donatelli Marco
29
Ferrari Elena
12,36
167
Giustina Davide
Huw Williams
34
05
Lanotte Ruggero
08,10
Manini Stefano
35
Morasca Sandro
16,17,26,37
Pini Andrea
19,20
Prati Franco
11
Prest Michela
31
Previtali Andrea
42
Sabadini Nicoletta
Sanna Alberto
Serra Capizzano Stefano
Sicurello Francesco
Spoletini Enrico
Tini Simone
Walters Robert
168
06,07,23,25
44
30,32,33
45
09
01,02,24,27
13,22,23
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali - Como
Corso di Laurea in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali
Sede del corso: Como
MANIFESTO DEGLI STUDI
ANNO ACCADEMICO 2006/2007
Presentazione del Corso
Presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali della sede di Como
dell’Università degli Studi dell’Insubria è attivato il Corso di Laurea di primo livello in
Scienze dei Beni e delle Attività Culturali (codice 7735), di durata triennale, appartenente
alla Classe 13 - Lauree in Scienze dei Beni Culturali.
Una visione integrata e multifocale
La conservazione, la tutela e la valorizzazione dei beni culturali comportano l’interazione
d'una molteplicità di competenze e di professioni, ciascuna con le proprie metodologie
scientifiche e le proprie conoscenze, ciascuna con i propri strumenti e con i propri materiali
di lavoro, ciascuna in grado d’intervenire specialisticamente in una o più sezioni d'una
moderna e articolata filiera produttiva.
La formazione di un esperto nel campo dei beni culturali deve, di conseguenza, fornire gli
strumenti, teorici e pratici, per comprendere la varietà dei significati e dei valori che sono
propri di un determinato manufatto: da una parte, le qualità concrete, fisiche e chimiche, dei
materiali che lo compongono, il suo rapporto con l’ambiente circostante e le tecniche
costruttive e compositive; dall'altra, il rilievo che lo stesso manufatto riveste nelle numerose
prospettive con le quali è stato, nel corso del tempo, considerato: da quella giuridica a quella
simbolica, da quella antropologica a quella storico-artistica. Ciò, naturalmente, tenendo
conto che, invertendo l'ottica interpretativa, ciascun bene culturale costituisce una fonte
primaria, preziosa e insostituibile, per la conoscenza dei fatti della storia, della cultura e
della società.
Il Corso di Laurea Triennale in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali intende,
conseguentemente, fornire allo studente una preparazione di base integrata e multifocale,
articolata sulla compresenza d'insegnamenti appartenenti alle seguenti aree disciplinari:
- Discipline artistiche, architettoniche e museografiche;
- Discipline linguistiche e letterarie;
- Discipline storiche e archivistiche;
- Scienze ambientali e naturali;
- Scienze giuridiche;
- Scienze matematiche, chimiche e fisiche;
- Scienze umane.
Obiettivi formativi e sbocchi professionali
Il corso è finalizzato alla formazione di laureati capaci di operare professionalmente sia
presso enti locali e istituzioni specifiche, quali soprintendenze, musei, biblioteche, archivi,
cineteche, parchi naturali, orti botanici, ecc., sia presso aziende e organizzazioni
169
professionali operanti nei settori dell’analisi, della classificazione, della tutela, della
conservazione, della valorizzazione e della fruizione dei beni culturali e ambientali.
I laureati nei corsi di laurea della classe dovranno:
- possedere una buona formazione di base e un adeguato spettro di conoscenze e di
competenze nei diversi settori dei Beni Culturali (patrimonio archeologico; archivistico
e
librario;
teatrale,
musicale
e
cinematografico;
storico-artistico;
demoetnoantropologico; del paesaggio e dell’ambiente);
- possedere adeguate competenze relativamente alla legislazione e all’amministrazione
nel settore dei Beni Culturali;
- possedere la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre
all’italiano;
- essere in grado di utilizzare i principali strumenti informatici di gestione dei dati e della
comunicazione telematica negli ambiti specifici di competenza.
Il curriculum formativo pone particolare attenzione a che lo sviluppo di competenze
specialistiche in un particolare settore di attività, sia congiunto alla conoscenza non
superficiale dei principi e delle metodiche di tutte le discipline che, per ciascun intervento,
hanno a che fare con l'universo dei significati e dei valori in gioco. Ciò, anche, al fine di
sviluppare la capacità di elaborare progetti integrati capaci di valorizzare, nel tempo, tutte le
potenzialità del bene culturale, non ultime quelle di risorsa economica a disposizione della
collettività.
Accesso al Corso di Laurea
Per l'accesso al Corso di Laurea in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali è richiesto un
diploma di scuola secondaria superiore o altro titolo di studio conseguito all'estero,
riconosciuto idoneo.
È prevista la valutazione della preparazione iniziale dello studente. In caso di valutazione
negativa, l'iscrizione è consentita, ma non consigliata.
Frequenza e didattica
Le lezioni ex cathedra si svolgono di norma nella sede didattica del corso. La metodologia
adottata dai docenti prevede lezioni frontali di carattere induttivo e multimediale,
confermate sia dallo scambio d'opinioni ed esperienze dei partecipanti, sia dal confronto
riassuntivo con il docente sui temi trattati.
Le attività curricolari prevedono attività esterne, come sperimentazioni guidate sul campo,
esercitazioni museali, tirocini formativi presso aziende, strutture della pubblica
amministrazione e laboratori, oltre a soggiorni di studio presso altre università italiane e
straniere, anche nel quadro di accordi internazionali.
Il tempo riservato allo studio personale o ad altre attività formative di tipo individuale è pari
almeno al 55% dell’impegno dell’orario, con possibilità di percentuali minori riservate a
singole attività formative a elevato contenuto sperimentale e pratico. Programmi aggiornati,
materiali di lavoro, calendari d'esame e altre informazioni utili agli studenti sono a
disposizione nell'area riservata al Corso di Laurea sul sito WEB dell’Università degli Studi
dell’Insubria, alla pagina:
http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=1371.
Formazione tecnico-pratica, esercitazioni guidate e laboratori didattici
Accanto alla preparazione teorica, il Corso di Laurea in Scienze dei Beni e delle Attività
Culturali prevede propone una formazione tecnico-pratica che potrà essere raggiunta
170
attraverso esercitazioni guidate e altre attività di laboratorio. Tali attività prevedono la
frequenza obbligatoria e si svolgono nelle sedi all’uopo attrezzate che possono essere anche
diverse dalla sede didattica del corso. Le attività di laboratorio di carattere settoriale sono
svolte:
- in laboratori convenzionati, come il Laboratorio di Archeobiologia dei Musei Civici di
Como che costituisce in Italia uno dei principali punti di riferimento per attività di ricerca e
di servizio nell’ambito dei Beni culturali;
- presso i laboratori scientifici delle facoltà già esistenti, in particolare quelli di sviluppo
della scienze di base e della caratterizzazione chimico-analitica dell’ambiente e dei Beni
Culturali;
- presso enti e imprese attive del territorio di Como e di Varese e nelle aree geografiche
adiacenti.
Si individuano come principali settori dell’attività di laboratorio: le arti audiovisive, le arti
etniche e popolari, i sistemi di allestimento e la scenografia applicata agli eventi e ai prodotti
culturali, il turismo, il territorio e gli eventi, il tessuto e la moda, l’editoria, il
campionamento e lo studio chimico-analitico di materiali, l’archivistica e l’epigrafia, la
musicologia e l’attività di registrar, la paleobiologia e l’archeometria, la museografia,
l’analisi del territorio, gli ecomusei, la comunicazione e la multimedialità.
Seminari didattici pomeridiani
Le attività didattiche del Corso di Laurea in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali
prevedono cicli di seminari dedicati all’approfondimento di argomenti relativi ai Beni
Culturali. Tali seminari sono organizzati dall'Università, in collaborazione con gli
assessorati alla cultura degli enti locali e il concorso di sponsor. Gli incontri, aperti al
pubblico, si tengono al pomeriggio, con cadenza periodica. Oltre ai docenti dell’Università,
potranno intervenire esperti di livello nazionale e internazionale. Una particolare attenzione
è posta nel presentare tematiche che pongano gli studenti a contatto diretto con il mondo del
lavoro.
Stage e tirocini
In accordo con enti pubblici e privati,l’Ateneo organizza gli stage e i tirocini più opportuni
per concorrere al conseguimento dei crediti richiesti per le «altre attività formative» e potrà
definire ulteriormente, nell’ambito del corso di studio, obiettivi formativi specifici, anche in
riferimento ai profili professionali che saranno definiti dai piani di studio delle successive
Lauree magistrali.
Tutorato e altri servizi agli studenti
Il Corso di Laurea in Scienze dei Beni e delle Attività Culturali prevede un servizio di
tutorato degli studenti in misura di quanto previsto dalle note del MIUR. Sono presenti
inoltre attività di recupero degli eventuali debiti formativi, servizi per favorire l'inserimento
occupazionale di laureati (job placement) e strutture e servizi dedicate agli studenti
diversamente abili.
Articolazione del corso degli studi
Il corso di laurea ha durata triennale e comporta l’acquisizione da parte dello studente di 180
crediti formativi, la cui ripartizione è illustrata nell’ordinamento didattico sotto riportato
nella tabella seguente.
171
Tali crediti formativi saranno integralmente riconosciuti ai fini di un eventuale
proseguimento degli studi nell’ambito delle lauree specialistiche in Scienze dei Beni
Culturali che saranno istituite presso l’Università degli Studi dell’Insubria.
Insegnamento
Chimica dei beni culturali
Modulo 1 – Parte generale
Filosofia e simbolica politica
Modulo 1
SSD
Tipo di attività
Primo anno – Primo semestre
CHIM/01
SPS/01
Caratterizzante
Aggregata
Fisica applicata ai beni culturali
FIS/03
Caratterizzante
Lingua e traduzione (inglese)
Altra attività
Modulo 1 – Parte generale
[L-LIN/12]
formativa
Storia medievale e moderna
Modulo 1 – Storia medievale
M-STO/01
Di base
Modulo 2 – Laboratorio di
esegesi delle fonti storiche
Primo anno – Secondo semestre
Antropologia culturale
Modulo 1 - Parte generale
Modulo 2 – Antropologia
M-DEA/01
Caratterizzante
dell’arte
Modulo 3 – Antropologia museale
Storia medievale e moderna
Modulo 3 – Storia del
Cristianesimo
Legislazione dei beni culturali
Modulo 1 – Prima parte
Letteratura italiana
Di base
M-STO/01
IUS/10
L-FILLET/10
[L-LIN/12]
Caratterizzante
Di base
Lingua e traduzione (inglese)
Altra attività
Modulo 2 – Inglese per i beni
formativa
culturali
Metodologie della ricerca
GEO/01
Affine
archeologica
Modulo 1 – Parte generale
Storia dell’arte medievale e
L-ART/02
Caratterizzante
moderna
Modulo 1 – Storia dell’arte
medievale
Secondo anno – Primo semestre
Archivistica e biblioteconomia
Modulo 1 –Archivistica
M-STO/08
Caratterizzante
Modulo 2 - Biblioteconomia
172
CFU
Ore
(12)
6
(12)
4
*
48
*
32
6
(6)
4
(16)
6
2
48
*
32
*
48
24
(12)
4
4
*
32
32
4
32
(16)
4
*
32
(8)
4
4
*
32
32
(6)
2
*
16
(6)
*
4
(8)
32
*
4
32
(8)
4
4
*
32
32
Botanica per i beni culturali
BIO/02
Caratterizzante
Chimica dei beni culturali
Modulo 2 – Chimica analitica dei
CHIM/01
Caratterizzante
beni culturali
Economia delle arti
SECS-P/06
Aggregata
Filosofia e simbolica politica
SPS/01
Aggregata
Modulo 2
Lingua latina e civiltà romana
L-FILAffine
Modulo1 – Archeologia, storia e
LET/04
civiltà romana
Scienza e tecnologia dei materiali
CHIM/05
Affine
Secondo anno – Secondo semestre
Architettura del paesaggio
ICAR/15
Di base
Legislazione dei beni culturali
IUS/10
Caratterizzante
Modulo 2 – Seconda parte
Lingua latina e civiltà romana
L-FILAffine
Modulo 2 – Introduzione alla
LET/04
lingua e alla letteratura latina
Metodologie della ricerca
GEO/01
Affine
archeologica
Modulo 2 – Laboratorio di
archeobiologia
Storia dell’arte medievale e
L-ART/02
Caratterizzante
moderna
Modulo 2 – Storia dell’arte
moderna
Storia medievale e moderna
M-STO/01
Di base
Modulo 4 – Storia moderna
Terzo anno – Primo semestre
Filosofia e simbolica politica
SPS/01
Aggregata
Modulo 3
Museologia
L-ART/04
Caratterizzante
Modulo 1 – Museologia e
museografia
Modulo 2 – Critica del restauro
Restauro
Modulo 1 – Teoria del restauro
Modulo 2 – Topografia e
cartografia
ICAR/19
Caratterizzante
Modulo 3 – Laboratorio di teoria
e storia delle tecniche artistiche
Modulo 4 – Laboratorio di
restauro
Modulo 5 – Laboratorio di
architettura degli interni ed
allestimento
4
(12)
6
32
*
48
4
(12)
4
(8)
4
32
*
32
*
32
6
48
4
4
32
32
(8)
4
*
32
(6)
*
2
24
(8)
*
4
32
(16)
4
*
32
(12)
4
(8)
6
*
32
*
48
2
(20)
4
4
16
*
32
32
4
48
4
48
4
48
173
Chimica fisica
Tirocinio
Prova finale
Terzo anno – Secondo semestre
CHIM/02
Affine
*
Altra attività formativa
*
Altra attività formativa
Altre attività da svolgere nel triennio
Attività a scelta dello studente
*
Altra attività formativa
Ulteriori conoscenze linguistiche
*
Altra attività formativa
Abilità informatiche e relazionali
*
Altra attività formativa
TOTALE COMPLESSIVO
6
6
48
225
3
9
2
2
180
*
*
*
*
Crediti formativi
Il superamento di ogni prova (esami e altre attività previste dal presente Manifesto degli
Studi) è associato all'acquisizione di crediti formativi (CFU) che risultano legati all’impegno
richiesto allo studente.
Un CFU equivale a un credito ECTS.
Un CFU corrisponde a 25 ore di lavoro per studente; di queste ore, una parte è costituita da
attività didattica assistita e un'altra da studio o da altre attività formative di tipo individuale,
su testi o con modalità indicate dal docente, secondo le seguenti misure:
- 8 (otto) ore di lezione ex cathedra e 17 (diciassette) ore di studio o altre attività
formative di tipo individuale, oppure
- 12 (dodici) ore di esercitazioni guidate in aula o in laboratorio e 13 (tredici) ore di studio
o altre attività formative di tipo individuale.
Attività a scelta, conoscenze linguistiche e altri crediti
Per il conseguimento dei 9 (nove) crediti indicati alla voce «Attività a scelta», lo studente
deve superare gli esami di uno o più insegnamenti, afferenti a qualsiasi area disciplinare, da
lui scelti nell’ambito dello stesso corso di laurea oppure di altri corsi di laurea della stessa
Facoltà oppure di corsi di laurea di altra Facoltà.
Sono, inoltre, riconosciute come «Attività a scelta» valide per il conseguimento di crediti
formativi, la partecipazione ai cicli di seminari didattici organizzati dall'Università degli
studi dell’Insubria e gli stage e le altre attività formative che prevedono uscite di uno o più
giorni. Tali attività verranno riconosciute come crediti formativi, secondo il seguente
prospetto:
Seminari didattici
0,25 CFU per ogni incontro
Uscite di un giorno
0,50 CFU per uscita
Uscite di più giorni
0,50 CFU per giorno
Il Consiglio di Coordinamento Didattico del corso di Laurea, su istanza dello studente
interessato, può riconoscere come “Attività a scelta”valide per il conseguimento di crediti
formativi, la partecipazione documentata a seminari, conferenze, attività di studio e di
ricerca che riterrà di rilevante valore scientifico e formativo.
Il possesso della patente ECDL (European Computer Driving Licence) comporta
l’acquisizione automatica dei 2 crediti delle «Abilità informatiche e relazionali».
Il possesso della certificazione TOEFL di livello 198 (o di altra certificazione di standard
internazionale equivalente) circa la conoscenza della lingua inglese comporta l’acquisizione
automatica dei 6 crediti relativi all’insegnamento di Lingua e traduzione inglese.
174
La conoscenza di un’ulteriore lingua della Comunità Europea, la partecipazione a seminari
e/o corsi specialistici, lo svolgimento di stage aziendali potranno comportare l’acquisizione
di crediti nell’ambito della tipologia delle «Ulteriori conoscenze linguistiche, abilità
informatiche e relazionali».
Su esplicita richiesta dello studente, il Consiglio di Coordinamento Didattico del Corso di
Laurea potrà deliberare il riconoscimento di crediti derivanti:
- dalla frequenza certificata di corsi, seminari o altre attività di acclarato valore
scientifico e/o formativo;
- dal possesso di competenze professionali già acquisite e adeguatamente documentate.
Esami
L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento
dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi.
Piani di studio individuali
Ogni studente deve presentare il piano di studio individuale, con l’indicazione delle attività
opzionali prescelte, all’atto dell’iscrizione al secondo anno di corso (con possibilità di modificarlo
l’anno successivo) oppure direttamente all’atto dell’iscrizione al terzo anno di corso.
Tirocinio
Il tirocinio consiste in un periodo della durata di quattro mesi, per un minimo di 225 ore
documentate di presenza effettiva, di attività pratica integrata da svolgersi presso
l’Università o presso enti esterni, pubblici e privati, convenzionati con l'Università. Per
iniziare il tirocinio, lo studente dovrà aver conseguito tutti i crediti previsti al primo e al
secondo anno di corso.
Prova finale
Dopo avere superato tutte le verifiche delle attività formative previste dal Corso di Laurea e
aver interamente svolto il tirocinio, lo studente è ammesso a sostenere la prova finale che
consiste nella relazione scritta e nella discussione orale, con la Commissione di Laurea, sul
lavoro di ricerca svolto durante il tirocinio conclusivo.
L’argomento del tirocinio e della relazione finale dovrà essere concordato con un docente
tutore e dovrà essere coerente con il percorso di studio seguito dallo studente, e quindi, in
linea di massima, ricadere negli ambiti disciplinari delle attività formative di base e
caratterizzanti del triennio.
La prova finale è valutata in centodecimi.
Calendario dei Corsi e degli Esami
Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli
esami di laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica.
Varese, 14 giugno 2006
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
IL PRESIDE DI FACOLTA’
(Dott.Marino Balzani)
(Prof. Aldo Gamba)
IL RETTORE
(Prof. Renzo Dionigi)
175
PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI
01 CHIMICA DEI BENI CULTURALI
Docente:Prof.ssa Laura Rampazzi
Indirizzo e-mail:[email protected]
Ufficio:via Castelnuovo 7, Como, telefono 031-2386475
Pagine web:pagina del Docente nel sito http://w3.ateneo.uninsubria.it/elearning/;
http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/uninsubria_docenti.h_preview?id_doc=P000436
Sede delle lezioni: Como, viale Masia 27
Orario di ricevimento: su appuntamento (tramite e-mail) presso l’ufficio del Docente
Modulo 1: Parte Generale (F62043)
Semestre:Primo
Crediti formativi: 6 CFU – Attività caratterizzante
Durata: 48 ore
Aula e orario:Martedì-Mercoledì ore 9.00-11.00, Aula M2
Argomenti
La struttura della materia
Il legame chimico
I composti chimici
Le reazioni chimiche
I calcoli stechiometrici
Cenni di cinetica e termodinamica
Le principali classi di composti organici: proprietà e reattività
Le macromolecole: proprietà e reattività
I solventi organici
Le principali classi di materiali di interesse nel campo dei Beni Culturali: proprietà e
comportamento
Breve storia e descrizione delle principali tecniche artistiche
Testi: M. Matteini, A. Moles, La chimica nel restauro, Nardini Editore, Firenze; C. Bucari,
P. Casali, A. Lanari, Chimica per l’arte, Editrice Calderini, Milano
Dispense: Le dispense delle lezioni tenute dal docente sono disponibili nella pagina web del
Docente nel sito E-learning.
Obiettivi: Il corso ha lo scopo di fornire agli studenti gli strumenti per comprendere la
natura e il comportamento dei materiali utilizzati nel campo dei Beni Culturali, attraverso
lo studio della struttura e della reattività della materia. Verranno inoltre analizzati i
principali materiali utilizzati nel campo dell’arte (pigmenti, leganti, vetro, mosaici,
materiali lapidei naturali e artificiali, legno, tessuti, materiali scrittori, metalli), sia da un
punto di vista della composizione che della reattività, e le tecniche artistiche delle
principali tipologie di Bene Culturale.
Metodologia didattica:Il corso si articola in lezioni frontali, condotte commentando
diapositive che sintetizzano gli argomenti del corso. Sono previste esercitazioni di
Stechiometria in aula con il diretto coinvolgimento degli studenti.
176
Prove d’esame: L’esame consisterà in una prova scritta. Lo studente sarà invitato a
risolvere esercizi di stechiometria e nomenclatura chimica e a rispondere a domande aperte e
a test sugli argomenti trattati durante il corso.
Date degli appelli d’esame: Le date verranno comunicate all’inizio del corso e confermate
nella pagina web del Docente nel sito E-learning. Per iscriversi all’esame rivolgersi alla
Segreteria della sede di viale Masia 27, piano terra, e compilare l’apposito modulo.
Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicati
attraverso la pagina web del Corso di Laurea e attraverso al pagina web del Docente nel sito
E-learning.
Modulo 2: Chimica Analitica dei Beni Culturali (F62046)
Semestre: Primo
Crediti formativi: 6 CFU – Attività caratterizzante
Durata: 48 ore
Aula e orario:Mercoledì ore 14.00-16.00 Aula M5; Giovedì ore 11.00-13.00 Aula M5
Argomenti
Introduzione Introduzione alla chimica analitica: Storia della chimica analitica applicata ai
Beni Culturali- Indagini qualitative e quantitative - Analisi distruttive e non - Elaborazione
dei risultati analitici -Scopi delle indagini analitiche (diagnostica, tecniche artistiche,
autenticazione, provenienza, datazione).
Il campione in situ Sopralluogo – Campionamento - Conservazione dei campioni.
Il campione in laboratorio Schedatura del campione: descrizione e documentazione
fotografica - Allestimento di sezioni lucide trasversali e di sezioni sottili –
Solubilizzazione – Macinazione.
Le indagini analitiche La morfologia - La composizione e l’analisi elementare - La
separazione e l’analisi di miscele complesse - L’analisi della superficie (tecniche
superficiali) - La struttura del campione - Le analisi in situ - Tecniche di datazione.
I risultati Elaborazione dei dati finali - Cenni di chemiometria.
La campagna diagnostica Progettazione di una campagna diagnostica: dal campionamento
alla scelta delle tecniche analitiche.
Il degrado Cause di degrado chimico-fisico - Studio analitico dei fenomeni di degrado - Il
controllo degli ambienti museali.
Testi: M. Matteini, A. Moles, La chimica nel restauro, Nardini Editore, Firenze; M.
Matteini, A. Moles, Scienza e restauro, Nardini Editore, Firenze;L. Appolonia, S. Volpin,
Le analisi di laboratorio applicate ai beni artistici policromi, Casa Editrice il Prato, Padova
Dispense: Le dispense delle lezioni tenute dal docente sono disponibili nella pagina web del
Docente nel sito E-learning.
Obiettivi: Il corso si propone di fornire agli studenti una preparazione di base sulle
principali metodologie analitiche utilizzate nel campo dei Beni Culturali per indagini sulle
tecniche artistiche, per studi di datazione e provenienza dei materiali, per campagne
diagnostiche in occasione di interventi di conservazione. Verranno affrontate ed
approfondite, anche attraverso la presentazione di casi studio, tutte le fasi di un’indagine
analitica, dal campionamento al trattamento dei campioni, dall’analisi strumentale
all’elaborazione dei risultati finali. Il corso ha lo scopo inoltre di introdurre gli studenti ai
principali fenomeni di degrado chimico-fisico che possono interessare i manufatti artistici,
sia esposti all’aperto che conservati in ambienti confinati.
177
Metodologia didattica: Il corso si articola in lezioni frontali, condotte commentando
diapositive che sintetizzano gli argomenti del corso. Verranno inoltre ampiamente
commentati casi studio di applicazione delle metodologie analitiche, stimolando interventi
personali da parte degli studenti.
Prove d’esame: L’esame consisterà in una prova orale durante la quale lo studente sarà
invitato a ‘simulare’ e a commentare una campagna di analisi su un manufatto a scelta, dalla
fase di campionamento e pretrattamento dei campioni alla scelta della sequenza analitica,
alla valutazione dello stato di degrado.
Date degli appelli d’esame: Le date verranno comunicate all’inizio del corso e confermate
nella pagina web del Docente nel sito E-learning. Per iscriversi all’esame rivolgersi alla
Segreteria della sede di viale Masia 27, piano terra, e compilare l’apposito modulo.
Aggiornamenti:Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicati
attraverso la pagina web del Corso di Laurea e attraverso al pagina web del Docente nel sito
E-learning.
02 FILOSOFIA E SIMBOLICA POLITICA
Docente:Prof.Giulio Maria Chiodi
e-mail:[email protected]
Modulo I (F62037)
Semestre:Primo
Crediti:4
Sede e orario delle lezioni:Como,Viale Masia 27;Giovedì ore 14.00-17.00 Aula M2
Argomenti: Problemi di filosofia politica. Durante il corso saranno illustrati alcuni concetti
fondamentali della politicità con particolare riguardo a quelli che maggiormente incidono
sulle strategie culturali nella vita collettiva. La tematica sarà argomentata con specifica
attenzione alle dinamiche che più da vicino interessano gli sviluppi dell’area europea.
Alcune idee-guida saranno oggetto di più approfondita analisi. Tra queste figurano: il potere,
l’utopia, la rappresentazione pubblica, l’ideologia. Si prevedono incontri seminariali,
integrativi delle lezioni.
Testi: Giulio M. Chiodi, Europa. Universalità e pluralismo delle culture, Torino,
Giappichelli, 2000.
Giulio M. Chiodi, Tacito dissenso, Torino, Giappichelli, 1990 o ristampe. (Solo i testi:
Utopia come ectopia, più altri quattro a scelta dello studente
Modulo II (F62038)
Semestre:Primo
Crediti:4
Sede e orario delle lezioni:Como,Viale Masia 27;Venerdì ore 9.00-12.00 Aula M5
Argomenti: Problemi di simbolica politica: Verranno spiegati dapprima i rudimenti
metodologici della simbolica, con particolare riguardo alle premesse psico teoretiche. Si
affronterà in seguito lo studio delle principali dimensioni del simbolico collettivo (il
numinoso, il sacro, il mito, il rito) e di alcuni paradigmi simbolici (la contesa fraterna,
178
l’immagine sovrana, la difisìa maschile-femminile). Una specifica attenzione sarà dedicata
alle simboliche interpretative dell’organizzazione del potere.
Testi: Giulio M. Chiodi, Propedeutica alla simbolica politica (I), Milano, Franco Angeli
2006.
Giulio M. Chiodi, cur., La contesa tra fratelli, Torino, Giappichelli, (Solo i testi di:
G.M.Chiodi, C. Bonvecchio, L. Alfieri, R. Escobar, D. Mazzù) Ristampa
Modulo III (F62039)
Semestre:Primo
Crediti:4
Sede e orario delle lezioni:Como,Viale Masia 27;Venerdì ore 14.00-17.00 Aula M5
Argomenti: Il corso avrà cura di mettere in risalto gli aspetti fondamentali di una forma di
civiltà di origine nomadico-guerriera, evidenziando gli effetti contrastivi con civiltà di
origine stanziale.
Testi: Tacito, La Germania (qualsiasi edizione), 2) Siegrfrid Fischer-Fabian, I Germani,
Milano, Garzanti, 1997oppure Malcom Todd, I Germani, ECIG, Genova, 1997
Dispense:Le dispense delle lezioni saranno fornite dal docente.
03 FISICA APPLICATA AI BENI CULTURALI (F62005)
Semestre: Primo
Docente: Dr. Fabio Ferri
Email: [email protected]
Ufficio:via Valleggio, 11 – Como
Pagina web:http://scienze-como.uninsubria.it/ferri/home_page.html
Crediti formativi:Numero crediti 6 (FIS/03 - caratterizzante)
Durata: 48 ore
Sede delle lezioni: Como, viale Masia 27
Aula e orario:Lunedì ore 10.00-12.00 Aula M2;Giovedì ore 9.00-11.00 Aula M2
Orario di ricevimento: da concordare via e-mail con il docente
Argomenti
• i concetti di velocità e accelerazione
• le tre leggi della dinamica
• lavoro ed energia
• conservazione dell'energia meccanica
• proprietà e leggi dei fluidi
• i gas perfetti
• i concetti di temperatura e calore
• i passaggi di stato e il calore latente
• la teoria cinetica dei gas
• le onde elettromagnetiche e lo spettro visibile
• i fenomeni ondulatori: riflessione, rifrazione e diffrazione
• il colore, la luce e le loro leggi additive e sottrattive
• accenni alla caratterizzazione ottica di opere pittoriche
179
Testi: Il testo di riferimento e' il libro di "Fisica dell'Amaldi" adottato in molte Scuole
Medie Superiori. Esistono di questo libro svariate versioni, molto simili fra loro e, ai fini del
corso, del tutto equivalenti. Una versione recente e' la
Ugo Amaldi “Fisica per temi” – Zanichelli (2002).
Dispense: Si possono scaricare in formato pdf dalla pagina web del docente.
Obiettivi e metodologia didattica: Il corso di fisica ha lo scopo di fornire agli studenti una
preparazione di base su alcuni concetti fondamentali di fisica generale ed, in particolare,
affrontare alcuni argomenti relativi alle metodologie fisiche comunemente utilizzate
nell'ambito delle scienze dei beni e delle attività culturali.Il principale obiettivo del corso
e’quello di fornire agli studenti alcuni strumenti di natura tecnica (matematici, informatici,
multimediali, etc.), ma soprattutto di natura metodologica, attraverso i quali essi imparino ad
applicare il metodo scientifico di indagine (osservazione, modello, verifica), con lo scopo
ultimo di sviluppare capacità di analisi critica, indipendenza, flessibilità e autonomia di
lavoro. Alla luce di quanto sopra, gli argomenti del corso verranno scelti in modo
"strumentale", anche sulla base delle richieste e degli interessi degli studenti, in modo da
stimolare quanto più possibile la loro partecipazione ed il loro coinvolgimento nelle attività
svolte a lezione. A tal riguardo, la lista di argomenti sopra riportata e' dunque indicativa e
suscettibile di cambiamento
Prove d’esame: L'esame consisterà in una prova scritta e una orale. La prova scritta sarà
divisa in due parti: la prima di carattere qualitativo, nella quale gli studenti saranno tenuti a
svolgere un "tema" su uno degli argomenti sviluppati a lezione; la seconda sarà invece di
natura quantitativa e prevederà la risoluzione di un esercizio secondo le modalità' acquisite a
lezione. Qualora lo studente si ritenga soddisfatto della votazione ottenuta allo scritto, può
confermarla, altrimenti può decidere di sostenere la prova orale.
Date degli appelli d’esame: Le prove scritte saranno tenute (indicativamente) nei mesi di
Marzo, Maggio, Luglio, Settembre, Dicembre. Le prove orali verranno concordate di volta
in volta con il docente.
Aggiornamenti: Tutti gli aggiornamenti relativi al corso saranno segnalati sulla pagina web
del docente.
04 LINGUA E TRADUZIONE INGLESE (F62006)
Docente:Prof.ssa Gigliola Canepa
Indirizzo e-mail:[email protected];[email protected]
Orario di ricevimento:su appuntamento
Modulo I: Parte generale
Semestre: Primo
Crediti formativi:4
Durata:24 ore
Sede delle lezioni: Como, Viale Masia 27
Aula e orario:Venerdì ore 9.00-12.00 Aula M2
Modulo II :Inglese per i beni culturali
Semestre:Secondo
Crediti formativi. 2
180
Durata: 24 ore
Sede delle lezioni: Como, Via Valleggio,11
Aula e orario:Mercoledì ore 15.00-17.00 Aula Magna
Argomenti: Strutture linguistiche di base dell’inglese britannico e americano. Proprietà e
terminologia del linguaggio scientifico
Dispensa: English for U a cura della docente presso Libreria dell’Università,Via
Castelnuovo
Testi e siti web consigliati: Altro materiale utile alla conoscenza o al mantenimento della
lingua inglese
•
Manuale specifico per l’apprendimento della morfo-sintassi dellalingua inglese
soprattutto a coloro che ne inizino lo studio.
Molteplici sono i prodotti editoriali disponibili; qui di seguito indichiamo
unmanuale che è stato utilizzato in anni accademici precedenti per i nostri corsi
English Grammar Practice for Italian students – with Key a cura di M. Vince e L.
Pallini Edito da Macmillan ISBN 0 333 755824 2;
•
Una rivista mensile o riviste di settore e/o interesse generale come: SPEAK UP,
facilmente reperibile nelle edicole e corredata da CD-Rom per l’ascolto di alcuni
articoli; SCIENTIFIC AMERICAN, NATURE, THE ECONOMIST, NATIONAL GEOGRAPHIC e
numerose altre che soddisfino gli interessi personali e di settore;
•
di siti web che consentono pratica a diversi livelli della lingua. Sono altrettanto
numerosi! Per iniziare consultate www.bbc.co.uk/ www.britishcouncil.org /
www.learnenglish.org.uk
•
di un dizionario generale o specifico per il vostro settore. Consultate un sito come
www.amazon.com per orientarvi nella scelta.
Obiettivi: Consolidamento delle conoscenze linguistiche proprie del percorso scolastico
obbligatorio medio superiore. Sviluppo delle abilità necessarie per
- estrarre dati importanti di informazione da testi scritti di tipo generale e settoriale;
- comprendere e socializzare con persone anglofone;
- produrre e utilizzare semplici strumenti in forma scritta.
Metodologia didattica: Revisione teorica/pratica delle strutture e delle funzioni
comunicative della lingua generale; Approccio alle proprietà e alla terminologia della lingua
scientifica; Attività di : comprensione di testi scritti , di oralità, di scrittura, di ascolto.
Fondamentale importanza assume un adeguato e personalizzato numero di ore di studio
autonomo. Studenti senza alcuna conoscenza della lingua inglese sono pregati di fornire
il proprio nominativo, il numero di matricola e i necessari recapiti telefonici e/o di posta
elettronica durante l’incontro preliminare al corso (prima lezione) oppure di inviare una email o un SMS con i dati indicati per poterci mantenere in contatto.
Prove d’esame
Le prove d’esame consistono in
•
un test cartaceo / in Aula Informatica (SET) :
verifica della acquisizione della terminologia e delle specificità del linguaggio
scientifico;
•
un test in Aula Informatica (GET) :
verifica delle conoscenze linguistiche generali (livello intermedio) e della
comprensione di testi scritti e orali.
181
Specifiche del get
•
E’ possibile somministrare il test a gruppi di 10-12 studenti alla volta.
Il tempo a disposizione per ciascun gruppo è di 50 minuti totali: 30 minuti per
l’esecuzione della prova e i rimanenti per la visione dei risultati individuali e la
eventuale registrazione crediti;
•
il test comporta esercizi a scelta multipla e di riempimento;
•
valuta la comprensione di brevi testi orali e di testi scritti sotto forma di brevi
brani o di messaggi (cartelli, ad esempio);
•
non è richiesta elaborazione autonoma di alcun genere (lettera, saggio, tema o
altro).
Non si richiede conoscenza di vocabolario scientifico specifico poiché la lingua
scelta nel test è generale;
•
il livello di difficoltà sale durante il test adattandosi alle vostre prime risposte;
•
per superare la prova e ottenere i crediti previsti si deve dimostrare di conoscere la
lingua almeno a livello lower intermediate, che corrisponde ad un punteggio pari a
48 nel primo appello sostenuto; a 45 nel secondo tentativo e a 44 dal terzo al
quinto. Il test può essere ripetuto almeno per 5 (cinque) volte. Dopo 5 tentativi si
può prevedere un esame cartaceo da concordare con la docente.
Appelli d’esame
GET
(General English Test)Fine modulo 1 (febbraio 2007); Fine modulo 2 (Giugno /
Luglio 2007; Settembre / Ottobre 2007)
SET (Scientific English Test) Fine modulo 2 (Giugno /Luglio 2007); Settembre/Ottobre
2007; Febbraio 2007.
•
I crediti verranno assegnati al superamento di entrambe le prove.
•
Lo studente sceglie autonomamente la sequenza delle due prove previste (nello
stesso appello o in appelli differenziati).
•
Per ciascuna prova viene rilasciata un’attestazione personale di superamento o
non-superamento della stessa, da conservare e consegnare all’atto della messa a
verbale dei crediti.
•
Le prove d’esame hanno validità pari a 2 (due) anni di Corso [esempio:
immatricolazione anno 2006-2007 > le prove vanno sostenute entro febbraio 2009
incluso]; al loro scadere vanno ripetute.
Certificazioni di Lingua accreditate
Le seguenti Certificazioni Internazionali possono sostituire la prova GET.
LIVELLI
B1
B2
C1
C2
University
of PET
Cambridge Local Preliminary
Examinations
English Test
Syndicate
(UCLES)
FCE
CAE
First Certificate Certificate in
in English
Advanced
English
CPE
Certificate of
Proficiency in
English
Trinity College ESOL
London
Grades : 6
ESOL
Grades : 7,8
ESOL
Grades : 11, 12
182
ESOL
Grades : 9, 10
IELTS
4.5 – 5.0
5.5 - 6.0
6.5 – 7
7.5 - 9
Edexcel
International
Level 2
Elementary
Level 3
Intermediate
Level 4
Advanced
Level 5
Proficiency
City & Guilds
Pitman
Qualifications
ESOL
Intermediate
(pass)
ESOL
Intermediate
(first class)
ESOL
Higher
Intermediate
ESOL
Advanced
TOEFL
(ETS)
170 > CBT
> iBT
Le certificazioni prodotte non devono risalire ad una data superiore ai 5 (cinque) anni
precedenti l’anno di iscrizione al corso di Laurea.
Non sono valide le attestazioni di Scuole britanniche, nordamericane, o internazionali che
semplicemente attestino la frequenza a corsi di lingua svolti presso tali istituzioni a
qualsiasi livello.
05 STORIA MEDIEVALE E MODERNA
Docente: Prof.Mario Conetti
Ufficio.Viale Masia,27
e-mail:[email protected]
Modulo I Storia medievale (F62047)
Semestre: Primo
Crediti:6
Sede delle lezioni: Viale Masia,27 Como
Aula e orario:Mercoledì,Giovedì ore 11.00-13.00 Aula M2
Contenuti: Il corso fondamentale di Storia medievale mira a fornire agli studenti una
visione complessiva ma non banalmente manualistica né sintetica di un millennio di storia
dell’Europa occidentale e mediterranea. Gli studenti acquisiranno così in primo luogo il
senso stesso della storia, la consapevolezza cioè di come idee, istituzioni, oggetti, che sono
vivi nel nostro presente, hanno avuto origine in un tempo lontano e diverso, che però non ci
è estraneo. In secondo luogo, acquisiranno delle conoscenze più approfondite, rispetto agli
studi superiori, delle vicende storiche medievali. Da ultimo, saranno in grado di collocare
nei contesti appropriati quanto rientra nella vasta categoria di “bene culturale” e ha avuto
origine nel medio evo.
Si articola in alcuni gruppi di lezioni cattedratiche, dal taglio monografico, dedicate a temi
che la migliore storiografia ha colto come cruciali per la comprensione del mondo
medievale, indicativamente:
- l’idea di medio evo;
- la catastrofe del mondo antico;
- diffusione e affermazione del cristianesimo;
183
- l’incontro tra romanità e germanesimo;
- l’Europa carolingia;
- il mondo bizantino;
- la rinascita dell’XI secolo;
- la riforma ecclesiastica;
- l’impero: idea e istituzioni;
- il papato (secc. XII-XIV);
- i comuni;
- movimenti religiosi nel basso medio evo;
- il mondo mediterraneo;
- signorie e principati;
- le unità monarchiche europee;
- scienza e tecnica nel medio evo;
- le dinamiche economiche e finanziarie del basso medio evo;
- il pensiero politico medievale;
- la fine dell’universalismo medievale;
- la transizione umanistica.
Gli studenti frequentanti sosterranno l’esame sui temi svolti a lezione; sarà comunque
opportuno che facciano riferimento a un testo manualistico. Si suggerisce C. Azzara, Le
civiltà del Medioevo, Bologna, il Mulino, 2004; lo studente potrà utilizzare altri manuali,
previo assenso del docente.
Gli studenti che sentissero particolare interesse potranno approfondire, con letture
appropriate indicate dal docente, un tema particolare tra quelli trattati.
Gli studenti non frequentanti prepareranno l’esame sul testo di autori vari, Storia medievale.
Roma, Donzelli, 1998 e successive ristampe.
Modulo 2: Laboratorio di esegesi delle fonti storiche (F62047)
Semestre: Primo
Crediti:2
Sede delle lezioni: Viale Masia,27 Como
Aula e orario:Mercoledì, ore 14.00-16.00 Aula M2 (Le lezioni inizieranno l’8 novembre
2006)
Contenuti: Il laboratorio ha lo scopo di fornire agli studenti gli strumenti tecnici e le
coordinate concettuali necessarie per affrontare direttamente le fonti scritte relative alla
storia del basso medio evo e della prima età moderna.
Si articola in quattro sezioni:
nozioni fondamentali di paleografia;
cenni di diplomatica;
sistematica delle fonti scritte per la storia medievale e moderna;
elementi di bibliologia.
Potranno essere previste esercitazioni sul campo, presso archivi e biblioteche.
L’esame consiste in una prova pratica, scritta, in cui lo studente darà prova di avere
acquisito le nozioni essenziali.
184
Il laboratorio, come è ovvio, richiede la frequenza. Gli studenti che ritenessero di non potere
mai frequentare il laboratorio nel corso dei loro studi (eventualmente, anche in anni di corso
diversi da quello previsto dal manifesto degli studi) sono invitati a rivolgersi al docente.
Gli studenti dovranno dotarsi di due strumenti indispensabili:
A. Cappelli, Dizionario di abbreviature latine ed italiane, Milano, Hoepli, varie edd.;
A. Cappelli, Cronologia e calendario perpetuo, Milano, Hoepli, varie edd.
Come testi di riferimento, da tenere presenti quale sostegno agli appunti delle lezioni nella
preparazione dell’esame, e come strumenti utili nel prosieguo degli studi e delle attività
professionali, potranno volendo procurarsi:
G. Concetti, Lineamenti di storia della scrittura latina, Bologna, Patron, 1997 e rist.;
C. Paoli, Diplomatica, nuova ed. aggiornata da G. C. Bascapè, Firenze, le lettere, 1987;
A. Petrucci, Medioevo da leggere, Torino Einaudi, varie edd.;
V. Romani, Bibliologia. Avviamento allo studio del libro tipografico, Milano, Sylvestre
Bonnard
Modulo 3: Storia del Cristianesimo (F62048)
Semestre: Secondo
Crediti:4
Sede delle lezioni: Viale Masia,27 Como
Aula e orario: Giovedì ore 14.00-17.00 Aula M2
Contenuti: Tenuto conto dell’attuale analfabetismo religioso diffuso, il corso si apre con un
modulo di introduzione al Nuovo Testamento e alle origini del cristianesimo. Gli studenti
acquisiranno così nozioni sul testo biblico e sui contenuti fondamentali della fede cristiana
che oggi sono generalmente ignorate, anche da persone colte, e che costituiscono invece un
linguaggio essenziale per la comprensione della storia e della cultura europee.
La seconda, più cospicua, parte del corso avrà come tema La concezione universale del
papato da Alessandro III a Bonifacio VIII. Verrà approfondito un tema centrale per la storia
delle idee, della cultura, della spiritualità e delle istituzioni dell’Europa medievale.
Il corso ha carattere monografico. Gli studenti frequentanti prepareranno l’esame sui temi
svolti a lezione, con i materiali messi a disposizione dal docente. Gli studenti non
frequentanti sono invitati a rivolgersi al docente per concordare il programma d’esame.
06 ANTROPOLOGIA CULTURALE (F62009)
Semestre: Secondo
Docente: Francesco Paolo Campione
E-mail: [email protected]
Homepage:
www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/uninsubria_docenti.h_preview?id_doc=P006044
E-learning:
http://elearning.uninsubria.it/bin/common/category.pl?type=COURSE&category_id=_94_
Durata: 96 ore
Crediti formativi: 12 - Attività di formazione caratterizzante
Sede e orario delle lezioni: Como, viale Massenzio Masìa 27, aula M5 - Lunedì e Martedì,
dalle ore 9.00 alle ore 12.00
185
Orario di ricevimento: Il Lunedì, dalle ore 13.30 alle ore 15.30, in via Lucini 3, IV piano,
aula 20
Argomenti
A. Parte generale - Primo modulo
A1. Introduzione alla storia del pensiero antropologico
a.
Definizione dei concetti di «antropologia» «etnologia», «etnografia» e «folklore» Ambiti e obiettivi dell'Antropologia culturale;
b.
introduzione ai concetti di «ambiente», «cultura», «individuo» e «società» e analisi di
carattere generale dei loro rapporti e delle loro interazioni;
c.
il concetto di «cultura»;
d.
etnocentrismo e relativismo culturale;
e.
il concetto di «etnia» - Gli etnicismi;
f.
il sistema locale di classificazione - Le etnoscienze - Èmico vs. ètico.
A2. L'analisi dei fenomeni culturali
g.
L'approccio olistico;
h.
la classificazione linguistica dei popoli;
i.
tratto, complesso e area culturale;
j.
la stratificazione sociale;
k.
i sistemi di parentela;
l.
i fenomeni di acculturazione - La globalizzazione.
B. Antropologia dell'arte - Secondo modulo
B1. L'arte come fenomeno della cultura
m. Arte e acculturazione, arte folklorica, «tourist art» - Produzione, fruizione e consumo
dell'opera d'arte - Valori prossimi e valori remoti dell'opera d'arte etnica - Il
collezionismo - La risemantizzazione e il mutamento dei valori interni dell'arte etnica Arte e artigianato - Il valore religioso delle opere d'arte - Valori e attributi funzionali
delle opere d'arte - Il consumo delle opere d'arte - L'opera d'arte come valore di
scambio - Il pregiudizio dell'anonimato dell'artista etnico - Il pregiudizio
dell'«atemporalità» dell'arte etnica - Il ruolo sociale dell'artista - La formazione, i
caratteri personali dello stile, la creatività - Le fonti d'ispirazione. La committenza. Le
occasioni per la creazione artistica - Il rapporto fra i princìpi estetici e la tradizione L'innovazione nei contesti etnici tradizionali - Il sistema espressivo - Arte e
conoscenza - La miniaturizzazione - Stili e schemi mentali - Originali e multipli. L'arte
come sistema tecnico - La cinesica. La produzione artistica e i processi sociali Tecnologia e magia - La progressiva integrazione delle «arti etniche» nel contesto
universale delle arti.
B2. Antropologia dell'architettura
n.
I requisiti, il contesto culturale e le dinamiche della progettazione - L'ergonomia fisica
e ideologica - Il rapporto con le caratteristiche dell'ambiente e del paesaggio - I
rapporti di derivazione microcosmo-macrocosmo - Il rapporto con la storia sociale - I
«contenenti» psichici dell'abitare.
186
C. Antropologia museale - Terzo modulo
C1. La museografia etnografica e la schedatura dei beni antropologici
o.
Introduzione ai caratteri distintivi del collezionismo etnografico - Il museo antico e
medievale - La Wunderkammer - Il museo positivista - Le tendenze della museografia
antropologica nel '900.
p.
Classificare: un problema antropologico - La scheda BDM: struttura, modalità di
compilazione, utilità, limiti - Esempi di classificazione.
q.
La scheda di classificazione del Museo delle Culture Extraeuropee di Lugano
r.
La stima del valore assicurativo delle opere in esposizione; il mercato dell'arte etnica.
C2. Esercitazione guidata di schedatura di opere d'arte etnica presso il Museo delle Culture
Extraeuropee di Lugano
Testi: Gli studenti che hanno frequentato le lezioni riprenderanno e approfondiranno gli
argomenti attraverso le dispense che saranno messe a disposizione sulla piattaforma di elearning e con la lettura dei volumi:
1.
Campione Francesco Paolo, Etnia ed etnicismi, Apogeo, Milano 2006;
2.
Campione Francesco Paolo (a cura di), Wagan. Arte e musica del Sepik, Edizioni
MCEL, Lugano 2006.
3.
Ministero per i Beni e le Attività Culturali/ICCD, Scheda BDM. Beni
demoetnoantropologici materiali, Roma 2000 - Il volume è disponibile gratuitamente,
in formato .pdf, all'indirizzo WEB:
4.
http://www.iccd.beniculturali.it/standard/index.html.
Gli studenti che non hanno frequentato le lezioni, oltre alle dispense e ai volumi sopra citati
leggeranno, per la parte generale, uno dei seguenti due volumi:
4.a. Ember Carol R. & Ember Melvin, Antropologia culturale, trad. it., Il Mulino, Bologna
2004;
4.b. Salzman Philip Carl, Understanding Culture. An Introduction to Anthropological
Theory, Waweland Press, Prospect Heights (Ill.) 2001;
e, per i moduli secondo e terzo, uno dei volumi segnalati nella Lista ragionata dei testi
consigliati, costantemente aggiornata sulla piattaforma di e-learning.
Testi consigliati: La Lista ragionata dei testi consigliati e la Lista dei collegamenti per
l'accesso ai siti WEB dei principali musei antropologici del mondo sono inoltre a
disposizione di chi volesse approfondire autonomamente uno o più argomenti trattati
durante le lezioni.
Materiali didattici: Le dispense e gli altri materiali didattici, periodicamente aggiornati,
sono forniti agli studenti attraverso la piattaforma di e-learning dell'Università degli Studi
dell'Insubria, all'indirizzo WEB sopra citato.
Riviste: Presso la Biblioteca di Scienze MM. FF. e NN. di Como, via Valleggio 11, primo
piano, sono consultabili on-line tutte le riviste elencate alle pagine WEB:
• http://www.jstor.org/browse#Anthropology;
• http://www.sagepub.com/journals.nav?level1=200&level2=210&currTree=Subjects.
L'accesso alle riviste è possibile anche dalla piattaforma di e-learning. In biblioteca sono
inoltre consultabili le seguenti riviste (cartacee): Art tribal, Museum Anthropology, RES,
Shaman, Tribal Art, oltre ai cataloghi d'asta di arte tribale di Christie's e Sotheby's.
Obiettivi: Conoscenza esauriente dei contenuti proposti e del lessico disciplinare;
pertinenza nell'uso degli elementi metodologici propri della disciplina nell'ambito di analisi
187
e studi di carattere multidisciplinare; capacità d'integrare gli strumenti critici
dell'Antropologia culturale nell'ambito dell'argomentazione scientifica.
Metodologia didattica: Lezione frontale di carattere induttivo (step by step), confermata sia
dallo scambio d'opinioni ed esperienze dei partecipanti, sia nel confronto riassuntivo con il
docente sui temi trattati. La metodologia didattica è orientata affinché ciascuno studente
frequentante sia in grado di produrre un documento finale di lavoro (paper) e si avvale
dell'ausilio di sussidi di carattere multimediale e di esercitazioni guidate sul campo.
Articolazione: Di carattere intensivo, con alternanza di lezioni introduttive e verifiche dei
contenuti.
Esercitazione guidata: L'esercitazione guidata di schedatura di opere d'arte etnica verrà
svolta presso il Museo delle Culture Extraeuropee di Lugano, via Cortivo 24, Settore
didattico, dalle ore 9.00 alle ore 17.00, dei giorni 8, 15, 22 e 29 Maggio 2007.
Prove d'esame: L'insegnamento prevede un test d'ingresso, per valutare le conoscenze dello
studente sulle scienze antropologiche e il loro lessico. L'esame conclusivo sarà orale e
verterà sugli argomenti sopra sinteticamente descritti. Gli studenti frequentanti potranno
sostenere uno o più test scritti per la verifica delle conoscenze relative al primo modulo (A)
e al terzo modulo (C) del programma. I risultati dei test saranno comunicati in bacheca e
sulla piattaforma di e-leaning, prima dell'esame orale.
Date degli appelli d'esame - Anno 2007
Lunedì 2 Luglio, ore 9.00, viale Masìa, aula M5
Lunedì 17 Settembre, ore 9.00, viale Masìa, aula M5
Per iscriversi all'esame ci si rivolga alla Segreteria della sede di Viale Masìa 27, piano terra,
e si compili l'opportuno modulo.
Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicati alla
pagina
http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=4816 o
sulle apposite pagine della piattaforma di e-learning accessibile dall'indirizzo WEB
http://elearning.uninsubria.it/bin/common/category.pl?type=COURSE&category_id=_94_1
.
07 LEGISLAZIONE DEI BENI CULTURALI
Modulo 1:Prima parte (F62013)
Semestre:Secondo
Durata del corso: 32 ore
Crediti:4
Sede delle lezioni:Como, Viale Masia 27
Aula e orario:Mercoledì ore 9.00-12.00 Aula M2
Contenuti: Premessa l’illustrazione delle nozioni di diritto, ordinamento giuridico, fonti del
diritto nazionale, comunitario e internazionale, il programma della prima parte del corso
prevede la trattazione dei seguenti argomenti:
Carta costituzionale e legislazione dei beni culturali.
L’evoluzione dei concetti di bene e attività culturale nella legislazione e il ruolo della
cultura nell’Unione europea.
La riforma del titolo V della Costituzione e le sentenze della Corte Costituzionale
L’organizzazione della cultura: il Ministero per i beni e le attività culturali e
l’organizzazione periferica.Gli enti del parastato e il ruolo dei privati.
188
-
I principi fondamentali del Codice dei beni culturali.La nozione di patrimonio e la
distinzione tutela-valorizzazione.
L’individuazione dei beni oggetto della tutela e le diverse tipologie dell’interesse
culturale.
Protezione e conservazione dei beni culturali.
Fruizione e valorizzazione.
Individuazione e tutela dei beni paesaggistici.
Aspetti sanzionatori della tutela dei beni culturali e paesaggistici.
Testi: Può essere adottato qualsiasi testo di commento al Codice dei beni culturali,
limitatamente agli argomenti trattati nel corso. È indispensabile la conoscenza della
normativa codicistica.
Obiettivi didattici: Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza delle fonti
normative che disciplinano le vicende relative all’individuazione, alla tutela e alla
valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici e le nozioni giuridiche indispensabili per la
comprensione e l’apprendimento della legislazione nazionale e sopranazionale.
Metodologia didattica: L’insegnamento si articola principalmente in lezioni frontali,
settimanali, della durata di tre o quattro ore. È previsto l’esame delle più significative
sentenze giurisprudenziali e qualche esercitazione in forma di test per verificare il
progressivo apprendimento della materia da parte degli studenti.Si raccomanda vivamente la
regolare frequenza delle lezioni.
Prove d’esame: L’esame può consistere, a scelta dello studente, in una prova scritta con
domande aperte e a risposta plurima, o in un colloquio orale, da sostenere nelle date dei
singoli appelli. L’iscrizione all’esame è obbligatoria e va fatta presso la Segreteria di Viale
Masia 27, piano terra, o servendosi dell’apposito modulo. Le valutazioni delle prove scritte
saranno comunicate mediante affissione dei risultati nella bacheca di Viale Masia, 27, piano
terra. L’esame di Legislazione 1 è propedeutico: chi non lo supera non può sostenere
l’esame di Legislazione 2.
Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicati nella
pagina web del Corso di laurea.
Modulo II:Seconda parte (F62024)
Semestre: Secondo
Crediti formativi: 4
Durata del corso: 32 ore
Sede delle lezioni: Como, Viale Masia 27
Aula e Orario: Mercoledì ore 14.00-17.00 Aula M5
Contenuti: Nella seconda parte del corso di Legislazione dei beni culturali verranno
esaminati i seguenti argomenti
I beni culturali di interesse religioso
Il coordinamento tra le norme codicistiche sul demanio artistico.
Proprietà privata, possesso, detenzione e interesse culturale..
La costituzione del vincolo sul singolo bene di proprietà privata.
Misure di conservazione: comodato e deposito di beni culturali.
Il valore del contesto e le prescrizioni di tutela indiretta.
La circolazione dei beni culturali in ambito nazionale.
Il commercio di beni culturali.
189
-
Le convenzioni internazionali sui beni culturali e la circolazione in ambito
internazionale.
L’espropriazione.
L’uso individuale dei beni culturali.
- Le sponsorizzazioni.
Testi: Lo studente può adoperare qualsiasi testo di commento al Codice dei beni culturali,
limitatamente agli argomenti trattati nel corso. È indispensabile la conoscenza della
normativa codicistica.
Obiettivi didattici: Il corso si propone di fornire agli studenti la conoscenza delle fonti
normative che disciplinano le vicende relative all’individuazione, alla tutela e alla
valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici e le nozioni giuridiche indispensabili per la
comprensione e l’apprendimento della legislazione nazionale e sopranazionale.
Metodologia didattica: L’insegnamento si articola principalmente in lezioni frontali,
settimanali, della durata di tre o quattro ore. È previsto l’esame delle più significative
sentenze giurisprudenziali e qualche esercitazione in forma di test per verificare il
progressivo apprendimento della materia da parte degli studenti. Si raccomanda vivamente
la regolare frequenza delle lezioni.
Prove d’esame: L’esame può consistere, a scelta dello studente, in una prova scritta con
domande aperte e a risposta plurima, o in un colloquio orale, da sostenere nelle date dei
singoli appelli. L’iscrizione all’esame è obbligatoria e va fatta presso la Segreteria di Viale
Masia 27, piano terra, o servendosi dell’apposito modulo. Le valutazioni delle prove scritte
saranno comunicate mediante affissione dei risultati nella bacheca di Viale Masia, 27, piano
terra.
Propedeuticità: Chi non abbia sostenuto con esito positivo l'esame dell'insegnamento di
Legislazione dei Beni culturali 1, non è ammesso a sostenere l'esame di Legislazione dei
Beni culturali 2
Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicati nella
pagina web del Corso di laurea.
Contenuto e obiettivi del corso di Legislazione dei beni culturali: Il corso si propone di
fornire allo Studente una visione completa della legislazione sui beni culturali e un’adeguata
conoscenza della normativa concernente l’individuazione, la tutela, la salvaguardia, la
circolazione, la valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici., con l’obiettivo di dotarlo di
una preparazione giuridica indispensabile nel singolo contesto professionale di inserimento.
Esso mira in particolare a far acquisire allo Studente consapevolezza dei peculiari problemi
giuridici relativi ai beni culturali e dei termini per il loro inquadramento e la loro soluzione.
Il corso si svilupperà secondo una duplice prospettiva di analisi: da un lato verranno
esaminate le nozioni giuridiche fondamentali relative alla comprensione dell’impianto
legislativo sulle tematiche culturali, la complessa organizzazione predisposta per il governo
dei beni culturali e il ruolo dei privati, la disciplina di tutela e valorizzazione ; dall’altro
verranno analizzati i concetti e gli istituti privatistici che consentono la comprensione del
regime giuridico dei beni culturali e saranno illustrate le principali convenzioni
internazionali, la cui conoscenza è presupposta e/o richiamata dal Codice dei beni culturali
con riguardo alla loro circolazione in ambito comunitario e internazionale. Il corso si
articolerà in due moduli complementari che riflettono la distinzione di fondo tra interventi
normativi di matrice pubblicistica e privatistica che informa la legislazione. Nel primo
modulo si indicheranno le fonti del diritto dei beni culturali, verrà ripercorsa la vicenda
evolutiva, culturale e giuridica, dei concetti di bene, attività culturale e paesaggio, che si è
svolta nell’intero arco del novecento, in rapporto con la formazione di una sensibilità
190
collettiva volta ad identificare e tutelare il patrimonio culturale, ed è culminata nei più
recenti interventi legislativi, dal Codice dei beni culturali alla Carta di Nizza e alla
Costituzione Europea. Si procederà poi alla trattazione dell’organizzazione centrale e
periferica del Ministero dei beni culturali, dei nuovi modelli organizzativi, del ruolo delle
Regioni, degli enti locali e dei privati. Si affronterà infine l’analisi dei principi codicistici
fondamentali e la disciplina sulla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale. Il
secondo modulo avrà per oggetto lo studio degli aspetti privatistici della normativa
concernente l’individuazione, la tutela e la salvaguardia dei beni culturali, i beni culturali
religiosi, il commercio, la circolazione in ambito nazionale e internazionale, il regime
giuridico dei beni paesaggistici.
08 LETTERATURA ITALIANA (F62011)
Semestre:Primo
Crediti formativi: 4- attività di base
Durata: 32 ore
Sede delle lezioni: Como, v.le Masia 27
Aula e orario:Lunedì ore 14.00-17.00 Aula M2
Argomenti: Autobiografia e romanzo biografico dell’artista e dell’intellettuale tra
Settecento e Ottocento
Testi: Linee generali di storia della letteratura italiana: Ottocento. Si richiede
l’inquadramento storico critico dei principali movimenti letterari, la conoscenza del profilo
culturale e biografico dei maggiori autori e la lettura di alcuni tra i loro testi più
rappresentativi. Per la preparazione potrà essere utile una buona storia della letteratura
italiana del triennio. Si richiede inoltre la lettura di uno dei seguenti romanzi:
Bianciardi, La vita agra; Buzzati, Il deserto dei tartari; Calvino, Se una notte d’inverno un
viaggiatore; Capuana, Il Marchese di Roccaverdina; De Marchi, Demetrio Pianelli; De
Roberto, I vicerè; Fenoglio, Una questione privata Gadda, La cognizione del dolore; Levi,
Se questo è un uomo; Mari, La stiva e l’abisso Meneghello, I piccoli maestri; Pasolini,
Ragazzi di vita; Pavese, La luna e i falò; Pirandello Il fu Mattia Pascal; Quarantotti
Gambini, L’onda dell’incrociatore Svevo Senilità; Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo;
Tozzi, Con gli occhi chiusi; Vassalli, La chimera; Vittorini, Uomini e no; Nella sezione
monografica si analizzeranno passi delle vite di Cellini, Casanova, Goldoni, Alfieri, sonetti
autobiografici di Foscolo e Alfieri, le Ultime lettere di Jacopo Ortis di Foscolo, passi dei
Promessi Sposi, della Vita di Alberto Pisani di Dossi, di romanzi di D’Annunzio e della
Coscienza di Zeno di Svevo. Notizie più dettagliate saranno date a lezione.
Obiettivi: Lo studente approfondirà l’immagine dell’artista e dell’intellettuale nella
letteratura italiana, sia come autobiografia sia come descrizione narrativa; lo studente avrà
modo, nell’analisi dei cruciali cento anni tra fine Settecento e fine Ottocento, di riconoscere
il mutare dello status dell’artista, così come della sua relazione col pubblico e dei suoi fini,
nonché la trasformazione dello stesso concetto di arte. La studente, inoltre, riconoscerà in
tali ritratti e autoritratti l’opzione per diversi generi letterari (romanzo, autobiografia, diario,
frammento, poesia) e ne individuerà gli effetti sull’immagine che l’artista intende proiettare.
Metodologia didattica: I testi letti saranno confrontati tra loro per riconoscerne gli elementi
di continuità (topoi, costanti di genere) e i tratti che costituiscono invece un elemento
caratteristico dell’immagine di artista che l’autore vuole fornire. Alla luce dei diversi ritratti
di artista si ricostruiranno i sottostanti mutamenti sociali, culturali, intellettuali.
191
Prove d’esame: L’esame sarà esclusivamente in forma orale; verterà su tre sezioni
(istituzionale, lettura del romanzo, monografica).
Date degli appelli d’esame: Indicare almeno due date degli appelli d'esame nei due mesi
successivi alla fine del semestre. [Per iscriversi all'esame ci si rivolga alla Segreteria della
sede di Viale Masìa 27, piano terra, e i compili l'opportuno modulo.]
Aggiornamenti: [Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate
attraverso la paginaWEB del Corso di Laurea]
09 METODOLOGIE DELLA RICERCA ARCHEOLOGICA
Docente :Prof.Lanfredo Castelletti
Modulo I:Parte generale (F62044)
Semestre:Secondo
Docente: Lanfredo Castelletti
E-mail: [email protected]
Ufficio: Musei Civici, Piazza Medaglie d’Oro 1, Como
Crediti formativi: 4
Durata: 32 h.
Sede delle lezioni: Como,Viale Masia,27
Aula e orario: Lunedì ore 14.00-17.00 Aula M2
Orario di ricevimento: Venerdì, ore 16.00 presso i Musei Civici, Piazza Medaglie d’oro ,1
Como
Argomenti: Il corso si propone di fare apprendere concetti e metodi di base della ricerca
archeologica sul campo e in laboratorio e di analizzare le caratteristiche delle fonti
archeologiche.
I temi principali:
- origine ed evoluzione dell’archeologia ;
- metodi e delle tecniche dell’ archeologia prima dello scavo:ricognizione e valutazione del
potenziale
archeologico ;
- cantiere e scavo, dalla stratigrafia al matrix;
- registrazione, valutazione e interpretazione dell’evidenza archeologica;
- applicazioni della ricerca archeologica.
Testi: Renfrew Colin & Bahn P., Archeologia. Teoria, Metodi, Pratica, Zanichelli,
Bologna, 2006 (oppure 2001) (capitoli 1-2-3-4-5-9-14 e glossario, per le parti che verranno
indicate a lezione).
Guidi Alessandro, I metodi della ricerca archeologica, Laterza, Roma-Bari 1994. (capitoli 3
e 4, per le parti che verranno indicate a lezione).
Dispensa: Articoli, testi di lezioni e slides verranno messi a disposizione durante il corso e
sull’aula virtuale
Testi consigliati : Aa. Vv., Il Mondo dell’Archeologia, Treccani, Roma 2002 (alcune voci
che verranno segnalate a lezione)
Giannichedda E., Archeologia teorica, Carocci, Roma 2002.
Harris E., Principi di stratigrafia archeologica, Roma, 1989
Manacorda D., Prima lezione di Archeologia, Laterza, Bari 2004.
192
Obiettivi: Approfondimento dei diversi aspetti della ricerca archeologica pratica e teorica.
Acquisizione del linguaggio tecnico Conoscenze delle principali metodologie di
prospezione, scavo, analisi dei reperti e interpretazione dei dati archeologici. Comprensione
dei principi della stratigrafia archeologica. Conseguimento della capacità di riconoscere e
valutare i reperti attraverso le tecniche di esecuzione. e le tipologie
Metodologia didattica: Lezioni frontali, diapositive, commenti a testi e immagini. Sono
inoltre previste:
- esperienze sul terreno con lettura di paesaggi archeologici
- esercitazioni sui manufatti e altri reperti archeologici
- visite a musei e biblioteche di archeologia.
Il livello di comprensione e conoscenza degli studenti sarà valutato durante il corso
mediante prove scritte.
Prove d’esame: Prova d’ingresso e prove intermedie scritte (1-2) di verifica .
Prova finale orale che verterà sugli argomenti svolti a lezione e sulle letture facoltative
Date degli appelli d’esame: 15 Giugno e 14 Luglio 2007
Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate
attraverso la pagina WEB del Corso di Laurea.
Modulo 2: Laboratorio di archeobiologia (F62045)
Semestre:Secondo
Docente:Lanfredo Castelletti
E-mail: [email protected]
Ufficio: Musei Civici, Piazza Medaglie d’Oro 1, Como
Crediti formativi :2
Durata:24 h.
Sede delle lezioni :Como, Laboratorio di Archeobiologia presso i Musei Civici, Piazza
Medaglie d’Oro ( Le lezioni inizieranno il 13 aprile 2007 )
Orario delle lezioni:Giovedì ore 14.00-16.00
Orario di ricevimento: Venerdì, ore 16
Argomenti: Il corso ha una carattere teorico-sperimentale e mira a fare conoscere le
possibilità della ricerca archeobiologica, ossia delle scienze della vita applicate
all’archeologia.
I temi trattati saranno:
- processi di conservazione dei resti organici nel terreno
- archeobotanica
- archeozoologia
- antropologia fisica
- casi di studio applicati all’archeologia, all’etnografia, alla storia dell’arte.
Testi: Renfrew Colin & Bahn P., Archeologia. Teoria, Metodi, Pratica, Zanichelli,
Bologna, 2006 (oppure 2001) (capitoli 6, 7, 11).
Dispensa e Testi consigliati: Articoli, testi di lezioni e commenti visivi saranno messi a
disposizione durante il corso e sull’aula virtuale.
Obiettivi: Fornire gli strumenti per conoscere le procedure dell’archeobiologia: premessa
per una ricerca archeologica completa ma anche approfondimento delle analisi biologiche
applicabili a manufatti di carattere etnografico e storico-artistico.
193
Metodologia didattica: Lezioni frontali con proiezione di diapositive, esperienze pratiche
su materiali archeobiologici, utilizzo di diversi tipi di microscopio e altre strumentazioni,
prove di estrazione di materiali biologici dai campioni.
Prove d’esame: Sarà richiesto agli studenti, sia individualmente che a gruppi, di effettuare
brevi tirocini approfondendo un argomento del corso e realizzando una breve relazione.
L’esame, solo orale, verterà sugli argomenti del corso, sulla discussione della relazione e su
prove di riconoscimento dei materiali.
Date degli appelli d’esame: 22 Giugno e 22 luglio 2007
Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate
attraverso la pagina WEB del Corso di Laurea.
10 STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE E MODERNA
Modulo 1: Storia dell’arte medievale (F62053)
Semestre:Secondo
Docente:Alberto Rovi
e-mail:[email protected]
Crediti formativi:4 (quattro)
Durata:n.° ore 32
Sede e orario lezioni: Giovedì 9-12, Como Viale Masia 27 Aula M2
Orario di ricevimento: Giovedì 12-13, Como Viale Masia, per appuntamento.
Argomenti delle lezioni: Architettura e arti figurative medievali. Gli argomenti delle lezioni
comprendono l'arco temporale V-XV secolo (dal paleocristiano al gotico), con particolare
riferimento alle opere lombarde e del territorio comasco.
Testi: Per chi abbia frequentato il corso si richiede:
1 - Parte generale. Manuale di riferimento:
- A. DE VECCHI, E. CERCHIARI, Arte nel tempo, Bompiani (vol I, età paleocristiana,
vol. II tutto), oppure: BERTELLI, G. BRIGANTI, A. GIULIANO, Arte nella Storia (del
vol. Arte romana, solo dall'arte ravennate; vol. Romanico e gotico), Electa-Bruno
Mondadori, oppure: G. BORA, G. FIACCADORI. A. NEGRI, A. NOVA, I luoghi dell'arte,
vol I (solo l'età paleocristiana), volume II (dall'età longobarda al gotico).
2 - La sezione medievale dei Musei Civici di Como, a cura di Letizia Casati, con glossario
dei termini architettonici e l'allegato Motivi decorativi della scultura altomedievale, Musei
Civici di Como, Como 2005.
3 – Conoscenza diretta di un monumento medievale del territorio comasco, con relativa
bibliografia da concordare.
4- Un saggio a scelta dai volumi:
Arti e storia nel Medioevo, vol. II, Del costruire: tecniche, artisti, artigiani, committenti,
Einaudi, Torino 2003, a cura di Enrico Castelnuovo e Giuseppe Sergi, i saggi di
A. PRACHE, Caratteri edilizi di chiese e monasteri, pp. 125-153.
C. PICCININI, Osservazioni sulla scultura architettonica monumentale: i portali scolpiti
fra romanico e gotico, pp. 213-233.
N. GRAMACCI, T. RAFF, Iconologia delle materie, pp. 395-416. Le tecniche, pp. 431-698.
Arti e storia nel Medioevo, vol. III, Del vedere: pubblici, forme, funzioni, Einaudi, Torino
2004:
- J. YARZA LUACES, I grandi programmi iconografici, pp. 85-143.
194
- CAROZZI, Dalla Gerusalemme celeste alla Chiesa: testo, immagini, simboli, pp. 145-166.
- BACCI, L'effige sacra e il suo spettatore, pp. 199-252 + A. PETRUCCI, Spazi e forme
nella memoria funeraria medievale, pp. 551-566.
Per chi non abbia frequentato il corso si richiede, inoltre, la lettura di due tra i seguenti testi:
- SCHLOSSER J. , L'arte del Medioevo, Einaudi Torino 1961
- BELLOSI L., Buffalmacco e il Trionfo della Morte, Einaudi, Torino 1974
- SETTIS S., Iconografia dell'arte italiana, 1100-1500: una linea, in Storia dell'arte
italiana, parte prima, vol. III, Einaudi, Torino 1979, pp. 175- 270.
- DUBY G. , San Bernardo e l'arte cistercense, Einaudi, Torino 1982
- VOLPE C., Il lungo percorso del dipingere dolcissimo e tanto unito, in Storia dell'arte
italiana, parte seconda, vol. I, Einaudi, Torino 1983, pp. 231-304.
- FRUGONI C. (a cura di), Benedetto Antelami e il Battistero di Parma, Einaudi, Torino
1995.
- BERTELLI C., Lombardia medievale. Arte e architettura, Skira, Milano 2002 .
- BLUMENKRANZ B., Il cappello a punta. L'ebreo medievale nello specchio dell'arte
cristiana, Laterza, Bari 2003, prefaz. Di Chiara Frugoni.
- dal volume Magistri d'Europa. Eventi, relazioni, strutture della migrazione di artisti e
costruttori dei laghi lombardi. Atti del convegno (Como 23-26 ottobre 1996), Nodo libri,
Como 1996 il seguente gruppo di saggi:
S. LOMARTIRE, Tra mito e realtà: riflessioni sull'attività dei magistri “comacini”
nell'Italia del nord tra XII e XIV secolo, in pp. 139-154.
G. BIANCHI, Maestri costruttori lombardi nei cantieri della Toscana centro-meridionale
(secoli XII-XV). Indizi documentari ed evidenze materiali, pp. 155-166.
A. ROVETTA, Emergenze figurative nella regione dei laghi e aspetti dell'emigrazione
artistica (secoli XIV-XV), pp. 167-176.
A. DECRI, La presenza degli Antelami nei documenti genovesi, pp. 407-419.
Obiettivi: Conoscenza delle linee di sviluppo storico dell’arte medievale. Riconoscimento
dei principali temi iconografici. Capacità di orientamento rispetto alle fasi stilistiche e alle
tipologie architettoniche.
Metodologia didattica: Lezione frontale aperta all’interazione con gli studenti per
chiarimenti; visite guidate a monumenti; eventuale partecipazione a seminari e convegni.
Prove d’esame: Il colloquio esordirà con la presentazione di un monumento medievale
preferibilmente del territorio comasco, di cui il candidato abbia conoscenza diretta e di cui
abbia affrontato la relativa bibliografia.
11 ARCHIVISTICA E BIBLIOTECONOMIA (F62023)
Modulo 1: Archivistica
Semestre:Secondo
Docente: Prof.Lucia Ronchetti
Crediti:4
Sede e orario delle lezioni:Como,Viale Masia 27;Martedì ore 9.00-12.00 Aula M5
Argomenti: Definizione dei concetti di "archivistica" e "archivio", l'archivio corrente, di
deposito e storico. Storia degli archivi e ordinamento per materia e secondo il metodo
storico. L'archivistica italiana, attuale organizzazione dell'amministrazione archivistica,
195
competenze sui beni culturali (Stato, Regioni, Enti locali). La consultabilità dei documenti
d'archivio. L'esperienza italiana in materia di catalogazione dei beni culturali, l'Istituto
Centrale del Catalogo e della Documentazione. ISAD (International Standard Archival
Description), ISAAR (International Standard Archival Authority Record) e la comunità
archivistica italiana.
Testi: Il candidato deve approfondire gli argomenti presentati nel corso su almeno uno dei
testi consigliati oppure su altri testi concordati col docente. Per gli studenti che hanno
frequentato le lezioni è obbligatorio la lettura del seguente volume: Laura Corti, I beni
culturali e la loro catalogazione, Torino, Paravia, 1999
Testi di consultazione generale: Paola Carucci, Le fonti archivistiche: ordinamento e
conservazione, Roma, Nuova Italia Scientifica, 1983; Paola Carucci, Il documento
contemporaneo. Diplomatica e criteri di edizione, Roma, Nuova Italia Scientifica, 1987
Dispensa: Quale sussidio alla preparazione dell’esame saranno disponibili in rete i lucidi
proiettati a lezione
Obiettivi: Precisare l’ambito disciplinare dell'archivistica. Tracciare un profilo di sintesi di
storia dell'archivistica, defininendo i differenti metodi di ordinamento archivistico.
Descrivere l'attuale organizzazione dell'amministrazione archivistica italiana. Accennare alla
legislazione in merito a consultabilità dei documenti d'archivio. Presentare l'organizzazione
delle informazioni in formati, i principi alla base degli standard di catalogazione dei beni
culturali. Delineare strumenti e standard della descrizione archivistica.
Metodologia didattica: Il corso si articola in lezioni a carattere frontale collegate ad una
serie di esercitazioni da svolgere presso l’Archivio di Stato e altri istituti culturali di Como
Prova d’esame: La prova finale non prevede test d’ingresso e consiste in un colloquio con
la commissione esaminatrice.
Modulo 2: Biblioteconomia
Semestre: Primo
Docente:Prof.ssa Chiara Milani
Crediti formativi: 4 cfu - Attività di formazione caratterizzante
Durata: 32 ore
Sede delle lezioni: Como, viale Masìa 27
Aula e orario: Lunedì ore 10.00-13.00 Aula M5
Orario di ricevimento: Su appuntamento, il Lunedì dopo le lezioni
Argomenti
- Dal libro alle collezioni: i supporti della scrittura, manoscritti e libri a stampa, il libro
veicolo di informazione; la conservazione della memoria del sapere, modi e luoghi della
conservazione;
- nascita della biblioteconomia moderna, modelli di riferimento e criteri guida; biblioteche
e collezioni speciali, biblioteca reale, ibrida e virtual library
- libro antico, libro moderno, documento digitale
- organizzazione di libri e documenti, organizzazione delle collezioni: organizzare i dati
in funzione della ricerca, il catalogo come linguaggio della biblioteca (costruzione e
standardizzazione) la struttura dei sistemi catalografici
- descrizione e analisi semantica dei documenti: cenni di logica e metodologia;
catalogazione e classificazione
196
-
dati e metadati: differenze e somiglianze, caratteristiche del documento digitale
conservare e valorizzare nell’era digitale, problemi aperti e prospettive
comunicare nell’era digitale, il servizio bibliotecario nella società globale
le biblioteche in Italia: legislazione, gestione consapevole; la biblioteca nella rete dei
servizi culturali
- fruizione: i servizi delle biblioteche e la loro promozione, la mission della biblioteca,
comunicazione e marketing
- reference library avanzato come progetto di servizio; siti delle biblioteche: modelli a
confronto
- automazione e multimedialità in biblioteca: dall’organizzazione alla produzione di
informazione
- cenni di bibliografia
Testi: Montecchi Giorgio, Manuale di biblioteconomia, Editrice Bibliografica, Milano
2005.
Dispensa e altri materiali didattici: Le dispense e gli altri materiali didattici,
periodicamente aggiornati, sono forniti agli studenti sulla piattaforma di e-learning
dell’Università degli studi dell’Insubria
Testi consigliati: La lista dei collegamenti per l’accesso ai siti WEB delle principali
organizzazioni bibliotecarie sono a disposizione per approfondire gli argomenti trattati
durante le lezioni
Obiettivi: Fare acquisire agli studenti:
- conoscenze teoriche riguardanti la storia e l’evoluzione del libro e delle biblioteche
- elementi di bibliografia e biblioteconomia
- lessico disciplinare
- utilizzo dei principali strumenti di ricerca bibliografica
Metodologia didattica: Lezioni frontali alternate all’ l’utilizzo di relazioni a tema, integrate
con presentazioni di casi. La metodologia didattica è di tipo attivo, mirata a favorire il
confronto e la partecipazione in aula attraverso il coinvolgimento degli studenti e il continuo
richiamo a concrete esperienze di lavoro. Lavagna luminosa, lavagna a fogli mobili,
videoproiettore, videoregistratore, sono supporti audiovisivi che verranno utilizzati durante
le lezioni.
Esercitazione guidata: È prevista una visita alla biblioteca comunale di Como al termine
della quale gli studenti lavoreranno su schede di analisi e di osservazione dei servizi che
verranno discusse nella lezione successiva.
Prove d’esame: L’esame conclusivo sarà orale e riprenderà gli argomenti sopra
sinteticamente descritti. A conclusione della prima metà de precorso didattico è prevista la
discussione delle schede di analisi e di osservazione compilate dagli studenti durante la vista
guidata in biblioteca.
Date degli appelli d’esame : 5 Febbraio, ore 9.00; 26 Febbraio, ore 9.00
Per iscriversi all'esame ci si rivolga alla Segreteria della sede di Viale Masìa 27, piano terra,
e si compili l'opportuno modulo.
Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate
attraverso la pagina WEB del Corso di Laurea
12 BOTANICA PER I BENI CULTURALI (F62055)
Semestre:Primo
Crediti:4
197
Docente. Prof.Donato Chiatante
e-mail:[email protected]
Sede delle lezioni: Como,Viale Masia 27
Aula e Orario:Giovedì ore 14.00-17.00 Aula M5
Articolazione degli argomenti
Sistematica dei procarioti, dei funghi, delle alghe, dei muschi, delle felci, delle cicadine,
delle
gimnosperme, delle angiosperme.
Organografia: radici, fusto e foglie viste solo esternamente.
Organizzazione dei tessuti vegetali.
Modalità di crescita della pianta.
Interazione dell’ambiente con gli organismi vegetali.
Legno omoxilo e legno eteroxilo.
Proprietà chimico fisiche del legno.
La Botanica nei beni culturali.
Laboratorio di metodologie botaniche nell’ambito dei beni culturali.
13 ECONOMIA DELLE ARTI (F62058)
Semestre:Primo
Docente: Prof.Chiara Bernardi
Durata: 32 ore
Crediti: 4- Attività di formazione aggregata
Sede delle lezioni: Como, Via Anzani 37
Aula e Orario:Mercoledì ore 10.00-13.00 Aula A02
Argomenti
A. Concetti economici propedeutici:Concetti di base: mercato, domanda/offerta, valore,
costo, ricavo e investimento;Beni pubblici, esternalità e fallimento del mercato;
Informazione;Rapporto tra Economia e Management.
B. Economia delle arti e della cultura: Analisi economica e istituzioni culturali; La domanda
di arte e di cultura: il consumo, le abitudini e le esternalità;L’offerta d’arte e di cultura:
produzione, conservazione, valorizzazione e fruizione; L’offerta d’arte e di cultura: gli attori
in gioco e le relazioni tra essi; La struttura e il funzionamento del settore culturale;
Giustificazioni dell’intervento pubblico: perché finanziare la cultura, Benefici sociali ed
economici della produzione culturale Il finanziamento del settore culturale, sussidi pubblici
e istituzioni culturali; Imperfezioni informative e risposte organizzative; Fiducia e
reputazione nello scambio culturale..
C. I mercati delle arti: I beni culturali; Musei e biblioteche; Arte dal vivo;Arte riproducibile;
Mercato dell’arte visiva.
D. Introduzione ai processi di cambiamento e di rinnovamento del settore delle arti e della
cultura: Le aspettative sull’impatto del settore delle arti e della cultura sull’economia; La
sostenibilità della crescita; Le forme organizzative a rete; Un rapporto proficuo tra arte ed
economia.
Testi: Gli studenti che hanno frequentato le lezioni riprenderanno e approfondiranno gli
argomenti attraverso le dispense (slide) che saranno messe a disposizione sulla piattaforma
198
di e-learning e con la lettura dei volumi (il dettaglio dei capitoli sarà comunicato all’inizio
delle lezioni e disponibile sul Sito Web del corso):
1.Bernardi C., La sostenibilità dello sviluppo strategico dei musei: approccio basato
sull’analisi dinamica dei sistemi. Milano: Guerini Scientifica.
2.Candela G. & Scorcu A.E. Economia delle arti, Bologna: Zanichelli, 2004
3.Mankiw G. N., Principi di economia, Bologna: Zanichelli, 1999.
4.Trimarchi M., Economia e cultura. Organizzazione e finanziamento delle istituzioni
culturali, Milano, Angeli, 1993.
Gli studenti che non hanno frequentato le lezioni, oltre alle dispense e ai volumi sopra citati
leggeranno ed elaboreranno una book review di almeno 5 pagine di uno dei seguenti volumi:
1.Benhamou, F. L'economia della cultura, trad. it., Bologna, Il Mulino, 2001
2.Besana A., L'arte in chiave economica, LED Edizioni, Milano, 2003
3.Greffe X. La gestione del patrimonio culturale, Milano: F. Angeli, 2003
4.Heilbrun J. & Gray M.J., The Economics of Art and Culture. Cambridge University Press,
2001
5.Mossetto G. & Vecco M. (a cura di), Economia del patrimonio monumentale Milano:
Angeli, 2001
6.Spranzi A, Economia dell'arte, Unicopli, Milano, 2003.
7.Trosby D., Economics and Culture, Cambridge University Press, 2001
Risorse di supporto: Sul Sito Web del corso sarà possibile scaricare: l’elenco dei testi
consigliati per l’approfondimento; la lista delle principali riviste nel campo dell’economia
dell’arte; i collegamenti ai siti web di interesse.
Esercitazione guidata: Si svolgerà presso il Museo delle Culture Extraeuropee
un’esercitazione guidata in merito al Progetto Tevau. La data e le modalità organizzative
saranno comunicate sul Sito Web del corso.
Obiettivi: Il corso si pone l’obiettivo di introdurre gli studenti nel campo dell’economia
applicata al mondo dell’arte e della cultura attraverso lo sviluppo di un’adeguata
terminologia, una conoscenza approfondita dei meccanismi economici tipici del settore
culturale e una capacità critica di lettura e interpretazione dei fenomeni oggetto di studio.
Metodologia didattica: Il corso si articola in lezioni frontali di carattere induttivo con una
forte interazione tra il docente e gli studenti al fine di stimolare un processo di riflessione e
di apprendimento.
Modalità d’esame: L'esame orale si svolgerà al termine del corso e verterà sugli argomenti
del programma. Gli studenti frequentanti dovranno aver partecipato attivamente
all’esercitazione guidata mentre gli studenti non frequentanti dovranno consegnare all’inizio
della sessione di esame la book review di uno dei testi segnalati in bibliografia.
Date degli appelli di esame: Saranno comunicate sul Sito Web del corso
Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicati sul
Sito Web del corso o sulle apposite pagine della piattaforma di e-learning.
14 LINGUA LATINA E CIVILTA’ ROMANA
Modulo 1: Archeologia,storia e civiltà romana (F62056)
Semestre: Primo
Docente: Prof. Giorgio Luraschi
[email protected]
199
Ufficio: Via Cavallotti 5, terzo piano, stanza 19
Ricevimento: Giovedi, ore 10-11
Crediti: 4
Tipo di attività: affine
Durata: ore 32
Sede e orario delle lezioni: Via Valleggio, Aula Casati, Lunedi ore 15-18
Argomenti: Il programma comprenderà un’analisi sintetica ma esauriente della storia
romana, arricchita dal contributo delle scienze ausiliarie ed articolata nelle sue tre fasi
fondamentali: origini ed espansione della città-stato (753 a.C.-146 a.C.), crisi e
trasformazione della Res Publica (133 a.C.–31 a.C.), affermazione e caduta dell’Impero
nelle forme del Principato e del Dominato (27 a.C.- 476 d.C.). Adeguato rilievo sarà
riservato alla storia locale la quale, grazie all’obiettiva importanza ed alla talvolta indubbia
eccezionalità delle vicende e delle fonti relative al territorio lariano, costituirà lo spunto per
considerazioni specifiche e più ampie digressioni di storia generale.
Testi: Premesso che per le parti trattate a lezione varranno in ogni caso gli appunti, si
consiglia uno dei seguenti manuali a scelta:
- Guido Clemente, Guida alla Storia Romana. Eventi, strutture sociali, metodi di ricerca,
Mondadori, Milano, 1977 (e successive ristampe).
- Luigi Bessone/Rita Scuderi, Manuale di Storia Romanaq, Monduzzi, Bologna, 2002
Obbligatorio per tutti: Giorgio Luraschi, Storia di Como antica. Saggi di archeologia, diritto
e storia, New Press, Como, 1999 (i saggi da esaminare saranno indicati a lezione).
Obiettivi e metodologia didattica: Il corso ha, innanzitutto, una valenza culturale in quanto
è finalizzato all’acquisizione degli elementi fondamentali che hanno connotato la civiltà
romana, alla quale siamo legati sotto molteplici profili, e i cui lineamenti essenziali non
possono rimanere estranei alla formazione di coloro che opereranno nel settore dei beni e
delle attività culturali. Tale ricostruzione fungerà da sfondo e da connettivo ad una serie di
approfondimenti tematici che, di volta in volta, tenderanno a mettere in luce gli strumenti
metodologici ed interpretativi preordinati ad individuare le “carte vincenti” della civiltà
romana nel suo complesso.
Prove d’esame e date degli appelli: Si adotta la formula tradizionale che prevede
esclusivamente la prova orale; appelli sono previsti, sin da ora, in data 29 Gennaio e 15
Febbraio 2007. Il calendario completo, recante eventuali modifiche, verrà comunque reso
noto durante l’anno accademico mediante affissione in bacheca ed inserimento nella pagina
Web.
Modulo 2: Introduzione alla lingua e alla letteratura latina (F62057)
Semestre: Secondo
Crediti:4
Docente:Prof.Laura Gamba
Sede delle lezioni:Como,Viale Masia 27
Aula e Orario:Giovedì ore 9.00-12.00 Aula M5
Argomenti
Parte prima: Introduzione al teatro latino. Caratteri generali del teatro latino arcaico. Il
modello teatrale greco. Lo spettacolo teatrale. Gli autori. Plauto. Il profilo dell’autore.
200
Commedie. I grandi temi. La creazione linguistica. La fortuna. Lettura e analisi delle
commedie Mostellaria e Miles gloriosus.
Parte seconda: Cicerone. Il profilo dell’autore. Lettura e analisi di lettere tratte
dall’Epistolario. Orazioni. Teoria dell’oratoria. La nascita del ciceronianismo.
15 SCIENZA E TECNOLOGIA DEI MATERIALI (F62033)
Semestre:Primo
Docente: Prof. Antonio Sansonetti [email protected]
Ufficio presso ICVBC – CNRPolitecnico di Milano P.zza L.da Vinci 32 – Milano
Crediti: 6
Durata : 48 ore
Sede e Orario delle lezioni: Como V.le Masia,27 Venerdì ore 14.00-18.00 Aula M2
Ricevimento: nello stesso giorno di lezione
Argomenti
L’insegnamento verterà sui seguenti temi:
♦ Richiamo ai fondamenti di chimica organica; classificazione dei gruppi funzionali
♦ Cenni alla scienza dei materiali polimerici
♦ I Materiali di natura organica e polimerica nei Beni Culturali
♦ Alcune classi di materiali utilizzate nella produzione di manufatti artistici e nella loro
conservazione: adesivi, vernici, protettivi, consolidanti
♦ Leganti pittorici e tecniche pittoriche; analisi della sequenza stratigrafica di un’opera
pittorica
♦ Resine naturali, cere, olii siccativi
♦ Polimeri naturali utilizzati nei Beni Culturali: polisaccaridi e proteine
♦ Cellulosa e legno; materiali tessili naturali. Cenni alla loro tecnologia e agli usi nei
Beni Culturali
♦ Le materie plastiche nell’arte e nel design
♦ Polimeri sintetici e loro utilizzo nella conservazione dei Beni Culturali: resine acriliche,
viniliche, siliconiche, epossidiche, fluorurate
♦ Materiali lapidei naturali
♦ Materiali lapidei artificiali: malte, stucchi, ceramiche
♦ Cenni ai materiali vitrei ed ai metalli
Testi obbligatori:
♦ Matteini M., Moles A. - La chimica nel restauro. Ed. Nardini Firenze
♦ Calliste W. Jr. Scienza e ingegneria dei materiali EDISES Cap. 15 e 16
♦ Amoroso G., Camaiti M. - Scienza dei materiali e restauro Alinea Ed.
Testi consigliati
♦ Horie C.V. - Materials for Conservation Ed. Butterworths
♦ Mills J.S., White R. - The Organic Chemistry of Museum Objects Ed. Butterworths
Obiettivi: Conoscenza dei prodotti organici utilizzati nella produzione di manufatti artistici;
riconoscimento di materiali polimerici negli oggetti appartenenti a collezioni museali;
conoscenza dei prodotti utilizzati nelle operazioni di conservazione di differenti tipologie di
Beni Culturali. Conoscenza delle prestazioni necessarie ad un prodotto per risultare idoneo
ad un trattamento conservativo.
Metodologia didattica: Lezioni frontali. Agli studenti verranno presentate e commentate
diapositive che illustrano la struttura e le proprietà di materiali polimerici. Si proporrà
201
un’esemplificazione di immagini che ritraggono tipologie di Beni Culturali trattati durante il
corso: si effettueranno osservazioni sulle caratteristiche superficiali e sulla morfologia del
degrado dei manufatti presentati e si valuteranno le possibilità offerte dai prodotti polimerici
per i trattamenti conservativi.
Prove d’esame e valutazione: L'esame conclusivo sarà orale e verterà sugli argomenti
sopra sinteticamente descritti, con eventuale discussione di una relazione scritta svolta su di
un tema scelto concordemente tra il docente e lo studente, che sarà consegnata dal candidato
entro il ventesimo giorno precedente la prova orale.
16 ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO (F62016)
Semestre: Secondo
Docente: Lara Giamporcaro
E-mail: [email protected]
Durata:32 ore
Crediti:4
Sede e orario delle lezioni:Como, Viale Masia 27; Lunedì dalle ore 9.00 alle ore 12.00
Aula M5
Orario di ricevimento:Lunedì, dalle ore 12.00 alle ore 12.30
Contenuti: L’insegnamento verterà sui seguenti temi:
- il “paesaggio” come bene culturale;
- le diverse tipologie di paesaggio: naturale, antropizzato, agricolo, storico, culturale,
letterario;
- linee di lettura ed interpretazione del paesaggio: complessità, caratterizzazioni, genius loci;
- il paesaggio come risorsa: conoscenza, conservazione e valorizzazione;
- strumenti metodologici di tutela e promozione del paesaggio;
- qualità ambientale e paesaggio: aspetti di integrazione del paesaggio nel sistema territoriale
dei beni culturali.
Obiettivi: Conoscenza esauriente dei contenuti proposti e del lessico disciplinare;
pertinenza nell'uso degli elementi metodologici propri dell’Architettura del paesaggio;
capacità di individuare e coordinare le differenti competenze dell’ambito dello studio, della
tutela e valorizzazione del paesaggio.
Metodologia didattica: Lezione frontale e interattiva. Gli studenti verranno introdotti allo
studio del paesaggio attraverso: la lettura e il commento di testi (saggi, poesie, brani di
letteratura); l’analisi di immagini (foto documentarie, dipinti tratti dalla storia dell’arte,
estratti di carte storiche…);l’analisi degli strumenti normativi (confrontando esperienze
italiane ed europee); l’esperienza diretta sul campo (sopralluogo, visite guidate).
L’acquisizione delle conoscenze e competenze degli studenti sarà valutata periodicamente
anche attraverso prove. Come attività di ricerca agli studenti fin dalle prime lezioni verrà
chiesto di analizzare un ecomuseo esistente (in Italia o all’estero). Ciascuno studente inoltre
potrà produrre uno studio finale sui temi trattati; tale scritto verterà sull’analisi paesaggistica
di un luogo a scelta dello studente, il quale eventualmente potrà valutarne l’attitudine ad
accogliere un ecomuseo.
Articolazione: Il Corso si articola in lezioni, seminari, visite guidate; gli studenti saranno
parte attiva nel preparare e presentare ai seminari temi di approfondimento svolti con studi e
ricerche personali.
202
Prove d’esame e valutazione: L'esame conclusivo sarà orale e verterà sugli argomenti
sopra sinteticamente descritti, con eventuale discussione sullo studio finale, che sarà
consegnato dal candidato entro il ventesimo giorno precedente la prova. Durante la
discussione orale, il candidato dovrà dimostrare di padroneggiare gli argomenti presentati
durante il corso e di aver approfondito alcuni argomenti concordati col docente su uno o più
volumi a scelta nell’allegata bibliografia
Bibliografia
Testi di base:
Norberg-Schulz C., 1976. Genius Loci. Paesaggio Ambiente Architettura. Electa, Milano.
Sereni E,1986. Storia del paesaggio agrario italiano. Edizione BVL, Roma.
Turri E.,1998. Il paesaggio come teatro. Marsilio, Venezia.
Pandakovic D., 2000. L’architettura del paesaggio vegetale. Edizioni Unicopli, Milano.
Architettura del paesaggio e del giardino: teoria e storia:
Assunto R.,1994. Il paesaggio e l’estetica. Edizioni Novecento, Palermo.
Assunto R.,1988. Teleologia e ontologia del giardino. Guerini Associati, Milano.
Jellicoe G. and S., 1980. The Landscape of Man. Thames and Hudson, Londra.
Turri E,1974. Antropologia del paesaggio.Edizioni Comunità, Milano.
Turri E.,1979. Semiologia del paesaggio italiano. Longanesi, Milano.
Venturi Ferraiolo M.,2002. Etiche del paesaggio. Editori Riuniti, Roma.
Riferimenti letterari e poetici:
Brosse J.,1994. Mitologia degli alberi. Biblioteca Universale Rizzoli, Milano.
Cernetti G., 1983. Un viaggio in Italia. Einaudi, Torino.
Giono J,1997. Risveglio. Passigli Editori, Firenze.
Holderlin F.,1993. Poesie dalla torre. Feltrinelli Editore, Milano.
Schama S..,1997. Paesaggio e memoria. Mondadori, Milano.
Date degli appelli d’esame: Le date saranno concordate con gli studenti secondo le varie
necessità. Per iscriversi all'esame ci si rivolga ai Servizi generali di Via Valleggio 11,
secondo piano, e si compili l'opportuno modulo.
Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate
attraverso le pagine WEB
CALENDARIO INDICATIVO DELLE LEZIONI
1
2
3
4
Lectio: Il paesaggio come Bene Culturale
Laboratorio: sopralluogo – tema la passeggiata
Lectio: Caratteri prevalenti del paesaggio: analisi e comprensione di un
paesaggio (aspetti naturali, storici, letterari, architettonici…)
Laboratorio: dalla passeggiata all’analisi paesaggistica
Lectio: La complessità del paesaggio agrario italiano
Laboratorio: analisi paesaggistica- come si imposta una tesina
Il paesaggio della cultura promiscua (paesaggio tosco- umbro-marchigiano)
Laboratorio: Lettura di elementi tipici del paesaggi agrario italiano in dipinti
(l’arte come documento) e in scritti letterari
Lectio: Paesaggio e insediamento (architettura rurale in Italia)
Laboratorio: lavoro di gruppo sulla casa contadina
203
5
6
7
8
9
10
Sopralluogo (5 H)
Lectio: Elementi per la lettura del paesaggio storico: documenti e reperti
Laboratorio: uso della cartografia
Lectio: Paesaggio e Museo diffuso (via Lucini)
Laboratorio: navigazione internet nei siti di ecomusei
Lectio: Ecomusei: gestione e promozione del paesaggio
Laboratorio Seminario Ecomusei: casi di studio: (esposizione di ricerche
personali su ecomusei in power point)
Lectio: L’articolato paesaggio dell’Insubria e Il paesaggio della villeggiatura
sui laghi lombardi
Laboratorio: sopralluogo con navigazione sul lago
Lectio: Paesaggi catalogati “patrimonio dell’umanità”
Chiusura corso
17 STORIA DELL’ARTE MEDIEVALE E MODERNA
Modulo 2: Storia dell’arte moderna (F62054)
Semestre: Secondo
Durata: 32 ore
Crediti: 4
Sede e Orario delle lezioni: Como, Viale Massenzio Masia 27; Lunedì ore 14.00-17.00
Aula M5
Argomenti: l corso si articola in una parte istituzionale e in una monografica che è
strettamente collegata al tema dell’esercitazione guidata. Saranno affrontate e analizzate le
esperienze figurative, scultoriche e architettoniche del periodo oggetto di studio e i relativi
protagonisti. L’arco cronologico preso in esame è compreso dall’età comunale
all’Illuminismo. Saranno sviluppati i seguenti argomenti tenendo presente il tema conduttore
del corso relativo al mutare del rapporto fra committente e artista e ai concetti a questo
sottesi:
• L’arte nelle città-stato e il fervente periodo dell’età comunale. La realizzazione delle
cattedrali e dei palazzi pubblici. Le immagini del potere politico, decorazione e
propaganda.
• Mercanti e mecenati, un nuovo tipo di committente e un diverso tipo di approccio verso
l’arte sacra. La percezione della realtà e la ritrattistica.
• Il primo Rinascimento e la diversa concezione dell’arte, da «arte meccanica» ad «arte
liberale». L’umanesimo e la riscoperta dell’antico, immagini pagane e mondo cristiano.
La ricerca della bellezza e il nuovo ruolo intellettuale dell’artista. Il cenacolo umanistico
e le passioni erudite fra arte e scienza.
• Corti italiane e classicità. Le immagini del potere in ville e palazzi, nuove esperienze e
nuovi protagonisti.
• Il ritorno della committenza papale a Roma e i grandi progetti. Un nuovo atteggiamento
verso la città eterna. Il programma di Giulio II e gli artisti chiamati a tradurre la sua idea
«grandiosa».
204
• Venezia e l’arte quale propaganda della Repubblica marinara. I palazzi e le ville fra
tradizione ed innovazione. Un nuovo linguaggio pittorico.
• La Firenze dei Granduchi e le nuove committenze medicee.
• Riforma e Controriforma, arte e religione nel Cinquecento. La crisi e la «maniera». La
nuova iconografia promossa dalla Controriforma.
• Roma e l’arte barocca, il trionfo della divina provvidenza e l’enfasi dell’iconografia
profana. I grandi protagonisti.
• Frivolezza ed ostentazione nel Rococò, l’espressione di una nuova aristocrazia.
• Il fascino dell’antico, il collezionismo e il fenomeno del Grand Tour. Il “gentiluomo” e il
“buon gusto”, la nascita del Neoclassicismo e il modello francese. I rinnovati luoghi
dell’abitare.
• L’illuminismo e gli «intenditori d’arte», la nascita dei nuovi musei.
Testi: La bibliografia obbligatoria del corso e quella opzionale, relativa all’approfondimento
degli argomenti specifici, saranno comunicate all’inizio delle lezioni e saranno consultabili
sul Sito Web del corso.
Risorse di supporto: Sul Sito Web del corso sarà anche possibile scaricare: l’elenco dei
testi consigliati per l’approfondimento; la lista delle principali riviste internazionali d’arte
moderna; i collegamenti ai siti web di interesse.
Esercitazione guidata: Si svolgerà presso un Museo del territorio una visita guidata con
esercitazione riguardante il tema monografico trattato all’interno del corso. La data e le
modalità organizzative saranno comunicate sul Sito Web.
Obiettivi: Il corso intende presentare le linee di sviluppo delle relazioni fra la committenza
e l’artista in una prospettiva integrata e problematica. All’interno di un inquadramento
generale, saranno presi in esame artisti e momenti paradigmatici della storia dell’arte in
relazione alle volontà della committenza, alle forme e ai modelli di rappresentazione, allo
scenario teorico istituzionale e sociale. L’obiettivo del corso è quello di fornire allo studente
una conoscenza approfondita dei concetti che motivano le volontà della committenza e le
relative scelte dell’artista in un ambito culturale specifico; permettendo inoltre allo studente
di sviluppare una capacità critica di lettura e interpretazione dei fenomeni oggetto di studio
con utilizzo di un appropriato lessico disciplinare.
Metodologia didattica: Il corso si articola in lezioni ex-cathedra coadiuvate da sistemi di
lettura d’immagini e di slide che favoriscono interazione tra la docenza e gli studenti
sviluppando nel contempo un processo di riflessione e di apprendimento.
Modalità d’esame: L'esame sarà orale, si svolgerà al termine del corso e verterà sugli
argomenti del programma. Gli studenti frequentanti dovranno aver partecipato attivamente
all’esercitazione guidata e aver consegnato un paper sull’argomento, mentre gli studenti non
frequentanti dovranno aver concordato con la docenza, all’inizio del corso, un loro specifico
percorso di approfondimento con aggiuntive letture bibliografiche e relativo paper.
Date degli appelli di esame: Saranno comunicate sul Sito Web del corso
Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicati sul
Sito Web del corso o sulle apposite pagine della piattaforma di e-learning.
18 STORIA MEDIEVALE E MODERNA
Modulo 4: Storia Moderna (F62049)
Semestre:Secondo
Crediti:4
205
Docente. Prof.Luca Daris
[email protected]
Sede e Orario delle lezioni:Como,Viale Masia 27 Mercoledì ore 9.00-12.00 Aula M5
Titolo del corso monografico: Lo stato francese tra Richelieu e Mazzarino
Argomenti: L’itinerario didattico suggerito prevede un’analisi accurata ed approfondita
delle dinamiche politiche e sociali nella Francia del diciassettesimo secolo, caratterizzata
dall’attività di governo di Richelieu e Mazzarino.
Testi: Le Roy Ladurie, Lo stato dei re. La Francia dal 1460 al 1610, Bologna 1996.
Le Roy Ladurie, L’Ancien Régime. Il trionfo dell’assolutismo : da Luigi XIII a Luigi XIV
(1610-1715), Bologna 1998.
Eventuali ulteriori approfondimenti bibliografici, anche in lingua straniera, verranno indicati
successivamente nello svolgimento del corso.
Obiettivi: Ricostruire le dinamiche attraverso le quali la Francia si propose, grazie alla
politica dei suoi Primi ministri, come una potenza oramai affermata a livello europeo. Per
comprendere i motivi che permisero un simile passaggio, si rivela anche imprescindibile
conoscere lo sviluppo dello Stato francese nel secolo precedente.
19 MUSEOLOGIA (F62041)
Modulo 1:Museologia e Museografia
Semestre: Primo
Docente: Rosanna Pavoni
E-mail: [email protected]
Crediti formativi: 6
Durata: 48 ore
Sede e orario delle lezioni: Como, Via Anzani 37Mercoledì ore 14.00-18.00 Aula A02
Orario di ricevimento: lunedì, 17-18 Como,viale Masia 27
Argomenti: Museo come strumento di comunicazione;definizione di museo nei differenti
periodi storici e in culture differenti; nuove accezioni di patrimoni museali: memoria;
patrimonio materiale e immateriale; istituzioni cui fanno capo i musei: Regioni, Province,
Comuni, Fondazioni: le nuove strategie del lavorare in sistema; analisi di alcune attività
strutturali del museo (catalogazione, restauro, ricerche, esposizioni, didattica; presentazione
di alcuni casi e tipologie esemplari dal “museo moderno” settecentesco al contemporaneo;
marketing e comunicazione dei musei; visita ad alcuni musei lombardi
Testi: N.Kotler P.Kotler Marketing dei Musei Edizioni di Comunità Torino 1999 (parte
prima, parte seconda, conclusioni, definizione p. 431); A, Casalino, Musei per bambini
Pendragon Bologna 2002; P.Marani, R.Pavoni, Musei. Trasformazione di un’istituzione dal
museo moderno al contemporaneo, Marsilio, Venezia 2006; Materiali di approfondimento e
di sintesi distribuiti durante il corso.
Per gli studenti che non frequentano deve essere aggiunto: M.C.Ruggieri Tricoli, I fantasmi
e le cose. La messa in scena della storia nella comunicazione museale Edizioni Lybra
Immagine, Milano 2000
Obiettivi: Il museo, nelle differenti epoche storiche, ha rappresentato la cultura (in senso
lato), i comportamenti, le aspirazioni e le tensioni della società che lo ha istituito. La forte
accelerazione del cambiamento della società negli ultimi decenni ha modificato
206
sostanzialmente il modo di intendere il museo: da luogo prevalentemente di conservazione,
a privilegiato strumento di comunicazione.Il corso intende fornire agli studenti nuovi
strumenti per comprendere e analizzare la struttura museo come possibile mezzo di
comunicazione e formazione, analizzando i termini del dibattito contemporaneo alla luce
della lunga storia di questa istituzione.
Metodologia didattica: 28 ore in aula con la partecipazione di docenti esperti nei differenti
campi delle attività museali e rappresentanti di Istituzioni pubbliche; 4 ore di esercitazioni
su Internet per visitare i siti web dei musei; 16 ore visite a musei e/o laboratori. Si
prevedono 2 uscite a Milano, 1 a Como, 1 sul territorio provinciale
Prove d’esame: Prova orale
Date degli appelli d’esame: Indicare almeno due date degli appelli d’esame nei due mesi
successivi alla fine del semestre.
[Per iscriversi all’esame ci si rivolga alla Segreteria della sede di Viale Masìa 27, piano
terra, e si compili l’opportuno modulo.]
Aggiornamenti: [Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate
attraverso la paginaWEB del Corso di Laurea]
Modulo 2: Critica del restauro
Semestre:Primo
Docente: Gabriella Guarisco [email protected] Politecnico di Milano,
Dipartimento di Progettazione dell’architettura, via Durando n. 10, 20158 Milano
Crediti formativi 2
Durata : 16 ore
Sede e orario delle lezioni: Como, via Anzani 37 venerdì dalle 11.00 alle 13.00 Aula A02
(inizio delle lezioni l’8 novembre 2006)
Orario di ricevimento: venerdì dopo la didattica
Argomenti delle lezioni: Le lezioni sono finalizzate ad affrontare i temi classici della critica
del restauro a partire da una rivisitazione e ridefinizione del termine “restauro”. Il corso è
finalizzato a ripercorrere le tappe principali del pensiero sul restauro dall’antichità ai giorni
nostri nell’arte e nell’architettura, con particolare riferimento ai casi d’intervento
maggiormente noti, come, ad esempio, il restauro/de-restauro del gruppo scultoreo
Laocoonte. In un primo ciclo di comunicazioni sarà rivisitata la storia del significato del
termine restauro e verranno fornite e commentate le definizioni più significative (da
Vitruvio a Quatremére a Viollet le Duc). Sarà quindi (e con maggiore attenzione) ripercorso
il parallelo filone critico degli studiosi contrapposti al restauro (da Ruskin a Boito a Riegl e
Dvorak). In un secondo momento, e su casi concreti (sia apparati artistici – cappella
Brancacci, cappella Sistina, ecc. – che architetture), saranno poste a confronto le definizioni
di «restauro» «ripristino», «recupero» e «conservazione» e con queste i relativi versanti
critici. Il corso si prefigge di fornire i primi rudimenti conoscitivi riguardo al restauro
nonché la formazione di base sulla critica della storiografia artistica ed architettonica fin
troppo spesso tratte in inganno dai restauri mimetici realizzati.
Testi obbligatori: Boito, Camillo, Questioni pratiche di belle arti, Hoepli, Milano, 1893;
Riegl, Alois, Il culto moderno dei monumenti: il suo carattere e i suoi inizi / Alois Riegl; a
cura di Sandro Scarrocchia. – 3° ed, Bologna, Nuova Alfa, 1990.
Obiettivi didattici: Stimolare gli allievi all’assunzione di un carattere critico nei confronti
dei restauri di rifacimento ed accrescere la capacità di riflessione sul tema.
207
Metodologia didattica: Il corso è effettuato mediante lezioni ex cadetra e momenti comuni
di discussione su alcuni dei temi più significativi.
Prove d’esame: La prova sarà orale e verterà sugli argomenti delle comunicazioni ex
catedra, sulla bibliografia obbligatoria e su quella che sarà fornita durante il corso; verrà
effettuata come da calendario concordato con il Docente del Corso di Museologia, ma, su
richiesta, alla fine delle lezioni, sarà possibile affrontare – in data da concordare – un
colloquio individuale sui temi delle lezioni e sull’approfondimento svolto dal singolo allievo
che sarà considerato nella valutazione finale.
20 RESTAURO (F62042)
Modulo 1:Teoria del restauro
Semestre:Primo
Crediti:4
Docente. Prof.Nicoletta Ossanna Cavadini
Sede e orario delle lezioni: Como,Viale Masia 27 Mercoledì ore 10.00-13.00 Aula M5
Contenuti e argomenti: L’attività didattica del corso traccia un quadro generale della
disciplina percorrendo la storia e le teorie del restauro in Italia e in Europa dal XVIII secolo
ai giorni nostri, svolgendo approfondimenti specifici sui fondatori del pensiero. Il modulo
nel suo insieme, affronta i temi della storia del restauro intimamente legati alla storia del
gusto, dell’evoluzione delle tecniche, dello sviluppo delle teorie e della formazione dei
restauratori nonché alle scelte del mercato e della tutela. In particolare verranno trattati:
-Il Settecento e la nascita del restauro “moderno”
-Il concetto di “ristauro” e la scoperta del passato: l’architetto archeologo
-La definizione di “restauro” elaborata da A.-Ch. Quatremère de Quincy e l’attività della
Commissione francese dei Monumenti storici
-La codificazione del restauro stilistico e l’opera di Eugène Emmanuel Viollet-le-Duc
-Gli orientamenti estetici della poetica del sublime in Inghilterra e le estreme posizioni di
John Ruskin
-La visione purista di A.W.N. Pugin e la diatriba inglese fra “goticisti e classicisti”
-Restauro e Revival nell’Ottocento: George Gilbert Scott e William Morris
-Il restauro tra stile, filologia e storia, le formulazioni teoriche di Camillo Boito
-La variante storica del restauro in Luca Beltrami
-La reinvenzione del passato in Alfredo D’andrade e Alfonso Rubbiani
-Le elaborazioni concettuali applicate al restauro e la posizione della scuola di Vienna con
Alois Riegl
-La teoria di Cesare Brandi e le proiezioni operative: l’Istituto Centrale del Restauro
-Le teorie sul restauro applicate alla città, dal metodo filologico a quello scientifico:
l’operatività di Gustavo Giovannoni
-La conferenza di Atene e la Carta del restauro del 1931, le esperienze internazionali e
l’apporto italiano. Le successive Carte del Restauro fino ai principi applicativi
dell’UNESCO.
-Il dibattito contemporaneo tra le posizioni del “restauro conservativo” e l’attenzione verso
la “cultura materiale” del progetto.
Obiettivi: L’insegnamento si propone di esaminare i fondamenti teorici e culturali del
restauro cogliendo la complessità interdisciplinare della materia con l’obiettivo di riuscire a
far sviluppare –da parte dello studente- una capacità critica e di giudizio.
208
Testi: Nel corso delle lezioni verrà fornita una bibliografia specifica e pertinente
all’argomento esposto. Per affrontare l’esame si richiede la lettura obbligatoria di uno dei
seguenti testi:
-S.CASIELLO (a cura di), La cultura del restauro, Teorie e fondatori, Saggi Marsilio,
Venezia ultima edizione.
- M.CORDARO (a cura di), Cesare Brandi.Teoria e pratica, Editori Riuniti, Roma 1996.
Per coloro che non frequentano il corso verrà chiesta la conoscenza di una bibliografia
integrativa scegliendo uno dei seguenti testi:
G.CARBONARA, Avvicinamento al restauro. Teoria, Storia, Monumenti, Ed. Liguori,
Napoli 1997.
A.MELUCCO VACCARO, Archeologia e restauro, Ed. Il Saggiatore, 1989, pp.200-233
G.AMOROSO, V.FASSINA, Stone Decay and Conservation – Atmospheric pollution,
cleaning, consolidation and protection, Elsevier, Amsterdam 1983.
L. e P. MORA, P.PHILIPPOT, La conservazione delle pitture murali, Ed. Compositori,
Bologna, 1999.
C.MARQUAT (a cura di), Denkmalpflege im Vereinigten Deutschland, Atti del simposio,
DVA, Stuttgart 1997.
P.MARCONI, Materia e significato. La questione del restauro architettonico, Laterza, BariRoma 1999.
F.BOCCHIERI, Il giardino storico: conoscenza, tutela, restauro, valorizzazione, in Giardini
regali. Fascino e immagini del verde nelle grandi dinastie: dai Medici agli Asburgo,
Milano, Electa, 1998, pp.13 e segg.
P.MONTORSI, Una teoria del restauro del contemporaneo, in Conservare l’arte
contemporanea, Ed.Nardini, 1991, pp.9-57.
Metodologia didattica: Il corso si articola in lezioni frontali, verifiche e discussioni
riguardanti argomenti oggetto di restauro e visite guidate.
Articolazione: L’articolazione dettagliata del programma con i relativi argomenti trattati
verrà esposta durante la prima lezione.
Prova d’esame: L’esame sarà orale e verterà su tutto il programma del corso, si richiede a
livello propedeutico l’approfondimento scritto di una scheda che riguarda lo specifico
lessico disciplinare. Tale scheda sarà assegnata ai singoli studenti dalla docente durante il
semestre e discussa assieme negli incontri.
Modulo 2: Topografia e cartografia
Semestre: Primo
Docente: Maurizio Pampaloni [email protected]
Crediti formativi: n. 4 – Tipo di attività: caratterizzante
Durata: n. 32 ore
Sede e orario delle lezioni: Como, Viale Masia 27 Martedì ore 9.00-13.00 Aula M5
Orario di ricevimento: Nei giorni di lezione dalle ore 13.00 alle ore 14.00 nell’aula di
svolgimento delle lezioni.
Argomenti: Forma e dimensione della terra: dal geoide al piano. Sistemi geodetici di
riferimento, sistemi di coordinate e di posizionamento globale (GPS). Reti geodetiche
nazionali. Topografia e Fotogrammetria: rilievi, misure e strumenti. Processi
fotogrammetrici: da satellite, da aereo e da terra con riferimenti a quelli fotogrammetrici dei
monumenti e dei vicini. Geometria dei fotogrammi e fotointerpretazione. Cartografia e
209
Sistemi informativi geografici: proiezioni, segni convenzionali, toponomastica, struttura di
una banca dati per i beni e le attività culturali. Telerilevamento: caratteristiche dei sensori e
delle immagini digitali. Piattaforme e campi di applicazione. Organizzazione
geotopocartografica italiana.
Testi: Gli argomenti trattati durante il corso dovranno essere approfonditi con la lettura dei
seguenti testi:
Cavicchi C. – Elementi di cartografia – Cenni storici – Testo e Tavole (2 Volumi) – 1925 –
ristampa anastatica – I.G.M.
Traversi C. – Tecnica cartografica – 1968 – I.G.M.
Cecioni E. – L’uso della carta topografica – Testo e Illustrazioni (2 Volumi) – 1987 – I.G.M.
Guidi F. – Introduzione alla fotogrammetria:
Capitolo primo – I metodi di rilievo – 1972 – I.G.M.
Capitolo secondo – La presa fotogrammetrica – 1972 – I.G.M.
Capitolo terzo – I materiali sensibili –1975 – I.G.M.
Capitolo decimo – La restituzione analogica – 1975 – I.G.M.
Segni convenzionali per le Sezioni della Carta d’Italia alla scala 1: 25.000 e norme sul loro
uso – 1995 – I.G.M.
Per le esercitazioni di lettura della carta topografica è opportuno acquisire la seguente
cartografia:
Carta d’Italia alla scala 1 : 25.000 - Serie 25/V : Como (Foglio 32 – Tavoletta III NE) e
Varese (Foglio 31 – Tavoletta II NO);
Carta d’Italia alla scala 1 : 25.000 - Serie 25 : Como (Foglio 075 – Sezione III) e Varese
(Foglio 074 – Sezione III) .
I testi e la cartografia, editi dall’Istituto Geografico Militare (I.G.M.), sono reperibili presso
il Punto Vendita dell’Istituto – Viale Strozzi n. 10 – 50129 Firenze – Tel. 055 2732772 –
764.
Per l’acquisto dei prodotti fotogrammetrici, cartografici e digitali dell’Istituto Geografico
Militare, per le modalità di cessione e per ulteriori informazioni visitare il sito www.igmi.org
.
Dispense: Le lezioni sono supportate da materiale didattico consistente in schede di sintesi,
schemi e grafici per ogni argomento di base trattato da distribuire in precedenza agli
studenti.
Testi consigliati: Per ampliare il quadro degli argomenti trattati si consiglia di leggere
anche i seguenti testi:
Arrighi A. – L’attività fotogrammetrica dell’Istituto Geografico Militare – I.G.M.
Donatelli D. – Maseroli R. – Pierozzi M. – Trasformazione tra sistemi di riferimento
utilizzati in Italia – 2002 – I.G.M.
Surace L. – La georeferenziazione delle informazioni territoriali – Articolo su Bollettino di
Geodesia e scienze affini – n. 2 – 1998 – I.G.M.
Segni convenzionali e norme sul loro uso: Cartografia alla scala 1 : 25.000 in nero e a tre
colori – 1963 – I.G.M.
Norme e segni convenzionali per la realizzazione dei Fogli della Carta d‘Italia alla scala 1:
50.000 – edizione anche su CDRom – 2004 – I.G.M.
Per avere una visione complessivamente più esaustiva di tutta la materia trattata durante il
corso, si consiglia di leggere uno degli ultimi testi pubblicati in Italia nel dicembre 2004
dall’Associazione Italiana di Telerilevamento:
210
Gomarasca M. – Elementi di Geomatica – 2004 – Associazione Italiana di Telerilevamento
(A.I.T.) Per informazioni sull’acquisto, rivolgersi alla Segreteria A.I.T. – TeleGis,
Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Cagliari – Via Trentino 51 – 09127
Cagliari - Tel 070 6757701 oppure visitare il sito www.asita.it/ait oppure il sito
www.mondogis.it .
Oltre i testi sopra citati si ritiene opportuno visitare i seguenti siti:
www.cartografia.regione.lombardia.it/cartanet/
www.rete.toscana.it/sett/territorio/carto/
http://archiviocartografico.regione.emilia-romagna.it/
www.regione.piemonte.it/sit/argomenti/pianifica/cartografia/home.htm
http://geomap.como.polimi.it/agew/ (trattasi di un WebGIS per il contesto
archeologico di Comum Oppidum e per l’inquadramento del Parco Regionale
della Spina Verde di Como)
www.atlanteitaliano.it (portale cartografico nazionale del Ministero
dell’Ambiente)
www.Terraitaly.it
www.googlemaps.it
www.googleheart.com
Obiettivi: Acquisire elementi metodologici per l’analisi e lo studio di carattere
multidisciplinare applicati al territorio ed ai beni culturali, impiegando strumenti pratici per
la lettura della documentazione topocartografica e per l’interpretazione di immagini da terra,
da aereo e da satellite; Valutare le trasformazioni e le modificazioni subite dall’ambiente,
dal territorio e dai beni culturali in un arco di tempo significativo;Integrare le discipline
geotopocartografiche, creando collegamenti tra quelle tecnico-scientifiche ed umanisticoletterarie e linguistiche dello specifico corso di laurea.
Metodologia didattica: La metodologia ha un indirizzo tale da consentire allo studente di
assistere a lezioni frontali, integrate dalla presentazione di diapositive digitali e dall’impiego
pratico di materiale cartografico e documentazione fotogrammetrica, e di elaborare la
stesura facoltativa di un documento finale di lavoro, che si può avvalere di ausili di carattere
multimediale e di sperimentazioni documentate e corredate di bibliografia. L’elaborato va
presentato al termine del corso e comunque prima dell’esame, su argomenti scelti dallo
studente, pertinenti al presente programma e concordati a circa metà corso con il docente.
Prove d’esame: L’esame conclusivo sarà orale e verterà su un minimo di tre domande, una
per ogni tema fondamentale del programma (geodesia, topografia, fotogrammetria,
cartografia, telerilevamento e sistemi informati geografici) oppure sulla discussione
dell’elaborato facoltativo presentato.
Date degli appelli d’esame: Gli appelli avranno luogo in date da concordare con gli
studenti. In linea di massima il primo alla fine di febbraio 2007 ed il secondo alla fine di
marzo 2007, se il corso si svolgerà nel primo semestre.
Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti al programma saranno comunicati attraverso la
pagina Web del Corso di Laurea. Per comunicare con il docente, si può utilizzare l’indirizzo
di posta elettronica [email protected] , specificando in chiaro nell’oggetto del
messaggio: nome e cognome dello studente, corso SBAC 2006-07.
Modulo 3: Laboratorio di teoria e storia delle tecniche artistiche
Semestre:Primo
211
Docente: Giuliano Collina
E-mail: [email protected]
Crediti formativi: 4
Durata: 48
Sede e orario delle lezioni: Via Anzani 37 Como, Giovedì ore 11.00-13.00 Aula
A02;Venerdì ore 9.00-11.00 Aula A02
Orario di ricevimento: da stabilire
Argomenti: Si tenterà una lettura dell’opera d’arte attraverso l’analisi delle tecniche che
hanno informato la sua evoluzione. Naturalmente per tecnica non si intende né soltanto
l’elenco dei materiali e degli strumenti, né semplicemente solo il loro utilizzo, ma anche, e
soprattutto, il processo che da questi arriva al linguaggio.
Testi: Poiché la materia non si può evincere da un unico testo, il docente lascia assoluta
libertà agli studenti di attingere le indispensabili informazioni sia dai manuali di Storia
dell’arte, quanto dai volumi che trattano le tecniche e i relativi restauri
Testi consigliati: Di conseguenza, si raccomanda la consultazione e la conoscenza degli
appunti relativi alle lezioni svolte. Si ricorda che gli appunti saranno molto più efficaci se
appuntati personalmente da chi dovrà servirsene.
Obiettivi: Se è vero che sarebbe possibile scrivere una credibile storia della pittura anche
solo analizzando la storia dei collanti, delle mestiche e di tutte quelle materie “appiccicose”
che gli artisti hanno via via utilizzato per fare aderire i colori ai supporti, è sicuramente
credibile che attraversi quest’ottica è possibile un approccio alla storia dell’arte inusuale e
anche rivelatore di nuovi contenuti.
Metodologia didattica: :Le lezioni analizzeranno i predicati estetici di civiltà e culture in
stretta cronologia secondo quanto previsto nei contenuti e negli obiettivi. Sempre in ogni
lezione si utilizzeranno proiezioni di immagini; le opere proposte durante le lezioni saranno
poi materiale di studio e di preparazione all’esame. Si favoriranno visite a mostre
temporanee, musei e gallerie d’arte al fine di abituare gli studenti alla frequentazione degli
spazi espositivi.
Prove d’esame: L’esame conclusivo verterà strettamente su quanto analizzato e discusso
nelle lezioni. Naturalmente sarà ben accetto, nel contesto, qualsiasi contributo non
contemplato durante il corso. L’esame sarà solo orale e con l’ausilio delle riproduzioni delle
opere che il docente ha proposto durante il corso o che gli studenti vorranno proporre. Sarà
impegno dell’insegnante provvedere alla distribuzione della sintesi degli argomenti trattati
durante le lezioni, dell’elenco delle opere discusse e anche di un cd con le riproduzioni
delle opere commentate.
Date degli appelli d’esame: Si prevedono almeno due appelli: il primo nella terza settimana
dopo la fine del semestre; il secondo nella terza settimana del mese successivo. Il docente è
disponibile a ulteriori appelli su richiesta di un congruo numero di studenti.
(Per iscriversi all’esame ci si rivolga alla Segreteria delle sede di Viale Masia 27, piano
terra, e si compili l’opportuno modulo).
Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate
attraverso la pagina WEB del Corso di Laurea.
Modulo 4: Laboratorio di restauro
Semestre:Primo
Docente: Prof. Vittorio Giola
212
E-mail: [email protected]
Pagina web: www.giola.it
Crediti formativi: 4
Tipo di attitivà: Caratterizzante
Durata: ore 48
Sede e orario delle lezioni: Via Anzani 37 Como, Giovedì ore 14.00-18.00 Aula A02.
Orario di ricevimento: ogni settimana a termine lezione c/o aula di lezione. Per esigenze
particolari richiedere appuntamento a mezzo e-mail.
Argomenti: Il corso espone i fondamenti operativi della conservazione dei beni storici,
artistici, architettonici, culturali. Vengono trattati i seguenti argomenti:
Terminologia e caratterizzazione dell’ambito scientifico-disciplinare;
Dibattito attuale sulla conservazione (cenni);
Campagne di rilievo geometrico, stratigrafico, mensiocronologico;
Materiali tradizionali e loro caratterizzazione;
Campagne di rilievo materico;
Patologie dei materiali;
Tecniche diagnostiche;
Campagne di rilievo del degrado;
Tecniche di conservazione;
Legislazione e procedimenti amministrativi per la conservazione;
Metodologie per l’istruttoria e l’analisi del progetto di conservazione;
Conservazione programmata;
Cantiere e atelier di conservazione.
Testi: BELLINI A. (a cura di), Tecniche della conservazione, F. Angeli, Milano 1986.
Dispensa: GIOLA V., Laboratorio di restauro: materiale didattico, Università degli Studi
dell’Insubria. Copia della dispensa viene fornita agli Studenti durante il Corso. I trasparenti
proiettati a lezione sono disponibili on line sul sito di Facoltà.
Testi consigliati: CARBONARA G. (a cura di), Trattato di restauro architettonico, UTET,
Torino 1996.
Obiettivi: Formazione di una sensibilità operativa colta, indirizzata alla permanenza e
valorizzazione del patrimonio storico-culturale, sviluppando attenzione per i beni culturali
“minori”.
Metodologia didattica: Lezioni ex cathedra con proiezione di trasparenti e diapositive.
Redazione di un Progetto di conservazione con attività sul campo presso un edificio storico
comasco. Sopralluoghi in cantieri di conservazione.
Prove d’esame: Prova orale finale sui temi del Corso e sulla bibliografia. L’ammissione
all’esame orale è subordinata alla valutazione positiva del Progetto di conservazione, redatto
e discusso durante l’avanzamento del Corso. La valutazione finale tiene conto degli esiti di
un Seminario di presentazione dell’elaborato progettuale e si correla all’esame di Teoria del
restauro.
Date degli appelli d’esame: 16/02/2007 ore 15:30 – 16/03/2007 ore 15:30. Consultare sito
web di Facoltà per aule, modifiche e ulteriori date degli appelli di esame
Modulo 5: Laboratorio di architettura degli interni e allestimento
Semestre:Primo
Docente: Giulio Zaccarelli
213
E-mail: [email protected]
Ufficio: Via Fantoni 10, Alzano Lombardo, BG
Crediti formativi: 4
Durata: 48 ore
Sede e Orario delle lezioni: Como, Via Anzani,37 Martedì ore 9.00-13.00 Aula A03
Orario di ricevimento: Al termine delle lezioni
Argomenti: Il corso si propone di affrontare lo spazio allestito attraverso una duplice chiave
di lettura. Da un lato la valorizzazione estetica delle collezioni museali e dall’altro la loro
conservazione preventiva. Partendo dalle specifiche esigenze di conservazione preventiva in
ambito espositivo e quindi trattando temi quali l’illuminotecnica, la climatologia, i materiali
idonei alla realizzazione del progetto ostensivo si vuole giungere a rendere compatibili
queste ultime con l’esigenza di valorizzare esteticamente le collezioni attraverso lo studio
dei meccanismi percettivi, siano essi fisiologici che culturali.
Testi: Non esistono testi obbligatori per questo corso
Dispensa: La dispensa dal titolo “Esporre e conservare” sarà messa in rete e disponibile in
versione cartacea o cd-rom richiedendola direttamente al docente anche via mail
Testi consigliati: Bibliografie specifiche di approfondimento dei temi trattati durante il
corso potranno essere richieste direttamente al docente. Una bibliografia di base verrà
pubblicata sulla piattaforma dell’Università.
Obiettivi: Obiettivo del corso è quello di fornire allo studente gli strumenti operativi
adeguati perché si possa inserire in modo consapevole e qualificato nel processo progettuale
e realizzativo che caratterizza il percorso allestitivo
Metodologia didattica: La metodologia didattica di basa essenzialmente su lezioni frontali,
nel corso delle quali verranno anche svolte delle esercitazioni su progetti allestitivi specifici.
Nel corso dell’anno sarà possibile svolgere delle visite presso musei o altre istituzioni.
Prove d’esame: L’esame finale consiste in un colloquio orale nel quale verranno valutate le
conoscenze acquisite dallo studente e la sua capacità di applicare tali conoscenze a
problematiche concrete.
Date degli appelli d’esame: Appello 1: 6/3/2007;Appello 2 27/3/2007.
Aggiornamenti: Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate
attraverso la paginaWEB del Corso di Laurea.
21 CHIMICA FISICA (F62031)
Semestre:Secondo
Crediti: 6
Docente: Prof.Aldo Gamba
Ufficio: Via Valleggio,11
E-mail: [email protected]
Sede delle lezioni: Via Valleggio,11
Aula e orario: Lunedì, Mercoledì ore 9.00-11.00 Aula 4.14 (Le lezioni inizieranno il 13
aprile 2007)
Argomenti
La chimica e i colori degli artisti. Introduzione al corso.
Parte prima. La luce e il colore. I principi della spettroscopia. L’assorbimento e l’emissione.
Le bande e la loro forma. Modificazione della luce per produrre colore. Le origini del
214
colore. L’assorbimento. L’interferenza. La dispersione di Rayleigh. La percezione del
colore. Opacità e trasparenza. Le superfici ricoperte con materiale trasparente. Il ruolo
dell’ordine e del disordine delle strutture di un materiale per produrre colore più o meno
intenso e sfumature.
Parte seconda. Gli aspetti strutturali dei composti colorati. I composti organici colorati. I
complessi dei metalli di transizione. I composti colorati per trasferimento di carica. I sistemi
semiconduttori.
Parte terza. I pigmenti. Definizioni e proprietà. I pigmenti e la dispersione della luce. La
classificazione dei pigmenti.
Parte quarta. La chimica dei vasai L’argilla. Proprietà, composizione e combustione. La
composizione delle vernici. Problemi di tossicità.
I bronzi. Corrosione e conservazione. Le leghe. La corrosione del rame. La protezione del
rame.
Parte quinta. I rischi chimici nell’arte. Le categorie professionali ad alto rischio. Le tecniche
di radio datazione. Gli isotopi radioattivi. Le cinetiche del processo. Esempi di radio
datazione: La Sacra Sindone. I falsi nell’arte.
La radiochimica nel campo di battaglia.
Testi di riferimento: Dispense del docente (tel. 031-326219
e-mail
[email protected]);
H. Zollinger “Color. A multidisciplinary approach” Weinheim, Wiley 1999.
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI
INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO
Insegnamento
Numero
Antropologia culturale
programma
06
Architettura del paesaggio
16
Archivistica e Biblioteconomia
11
Botanica per i beni culturali
12
Chimica dei beni culturali
01
Chimica fisica
21
Economia delle arti
13
Filosofia e simbolica politica
02
Fisica applicata ai beni culturali
03
Legislazione dei beni culturali
07
Letteratura italiana
08
Lingua latina e civiltà romana
14
215
Lingua e traduzione inglese
04
Metodologie della ricerca archeologica
09
Museologia
19
Restauro
20
Scienza e tecnologia dei materiali
15
Storia dell’arte medievale e moderna mod 1
10
Storia dell’arte medievale e moderna mod 2
17
Storia medievale e moderna Moduli 1,2,3
05
Storia medievale e moderna Modulo 4
18
ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO
Docente
Numero
programma
Bernardi Chiara
13
Campione Paolo Francesco
06
Canepa Gigliola
04
Castelletti Lanfredo
09
Chiatante Donato
12
Chiodi Giulio Maria
02
Collina Giuliano
20
Conetti Mario
05
Daris Luca
18
Ferri Fabio
03
Gamba Aldo
21
Gamba Laura
14
Giamporcaro Lara
16
Giola Vittorio
20
Guarisco Gabriella
19
Luraschi Giorgio
14
Milani Chiara
11
Ossanna Cavadini Nicoletta
20
Pampaloni Maurizio
20
Pavoni Rosanna
19
216
Rampazzi Laura
01
Ronchetti Lucia
11
Rovi Alberto
10
Sansonetti Antonio
15
Zaccarelli Giulio
20
217
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE CHIMICHE
PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI
III ANNO
01 COMPLEMENTI DI CHIMICA ORGANICA (F46019)
Crediti: 7
Docente: Prof.Giovanni Palmisano
E-mail: [email protected]
Chimica dei composti aromatici: cenni storici - Energia di risonanza e reattività Rappresentazione VB - Rappresentazione MO - Diagrammi di Frost- Carattere aromatico Regola di Hückel - Esempi di aromatici.
Sostituzioni Elettrofile Aromatiche: Profilo generale di reazione - Orientazione e reattività Attacco ipso - Orientazione in benzeni disostituiti. Reazioni di formazione del legame C – X
(alogenazione), C-N (nitrazione, nitrosazione, diazocopulazione), C-S (solfonazione,
solfonilazione, clorosolfonazione), C-C (alchilazione di Friedel-Crafts, acilazione,
Gattermann, Gattermann-Koch, Hoesch, Mannich, Vilsmeier, Reimer, Tiemann, Manasse,
Kolbe), C-M (mercuriazione). Strategie sintetiche per la preparazione di benzeni
polisostituiti.
Reazioni di semiriduzione (Birch) e idrogenazione.
Sostituzioni nucleofile aromatiche: meccanismi di reazione (add/elim, elim/add, VNS).
Intermedi di reazione. Potenzialità sintetiche.
Sostituzioni radicaliche: meccanismo e potenzialità sintetiche.
Alchil- e alchenilbenzeni: nomenclatura, reattività e sintesi.
Alcoli, aldeidi, acidi e derivati: nomenclatura, reattività e sintesi.
Fenoli: nomenclatura, acidità, reattività e sintesi.
Chinoni: reattività e sintesi.
Ammine aromatiche: nomenclatura, basicità, reattività e sintesi. Sali di diazonio: reattività,
uso strategico nella sintesi.
Naftalene, antracene e fenantrene: reattività e sintesi. Idrocarburi policiclici (generalità).
Composti eteroaromatici: pirrolo, furano, tiofene, piridina, imidazolo, pirazolo, tiofene,
pirimidina, indolo, chinolina, isochinolina: reattività e principali metodi di sintesi.
02 COMPLEMENTI DI CHIMICA FISICA (F46020)
Crediti: 7
Docente: Prof.Ettore Fois
E-mail: [email protected]
Teoria quantistica. Le origini della meccanica quantistica. La dinamica dei sistemi
microscopici. I principi della meccanica quantistica.
Teoria quantistica: tecniche ed applicazioni. Il moto traslazionale, vibrazionale e rotazionale.
La teoria della perturbazione.
Struttura atomica e spettri atomici. Atomi idrogenoidi. Atomo polielettronici. Spettri di atomi
complessi.
218
Introduzione al legame chimico. L'approssimazione di Born-Oppenheimer. La molecola-ione
idrogeno. Molecole polielettroniche.
Simmetria molecolare e teoria dei gruppi. Elementi di simmetria. Tabelle dei caratteri.
Spettroscopia: aspetti generali.
Spettroscopia rotazionale, vibrazionale ed elettronica. Spettroscopie Raman. I laser.
Spettroscopia fotoelettronica.
Testo consigliato : P. Atkins, J. de PaulaAtkins' Physical Chemistry.
03 CHIMICA ANALITICA STRUMENTALE (F46021)
Crediti: 7
Docente: Prof.Carlo Dossi
E-mail: [email protected]
Partendo dalle basi acquisite con l’insegnamento di Chimica Analitica nell’ambito
dell’analisi strumentale, verrà ampliato e completato il panorama dei moderni metodi
strumentali. Scopo del corso è di fornire allo studente le basi teoriche relative ai principi di
funzionamento delle differenti strumentazioni e delle diverse strategie strumentali
attualmente a disposizione del chimico analitico.
Parte introduttiva
La calibrazione degli strumenti: metodi di regressione lineare e non lineare
Statistica relativa alle curve di calibrazione: prestazioni strumentali dedotte dalle curve di
calibrazione
metodi di campionamento, stabilizzazione e pretrattamento del campione
cenni di analisi multivariata
Tecniche elettrochimiche
amperometria
metodi polarografici e voltammetrici
metodi di stripping classici, di adsorbimento, catalitici e potenziometrici
Spettrocopia e spettrometria
spettroscopia IR, FTIR (e sue varianti),DOAS
spettroscopia di assorbimento ed emissione atomica
spettrometria di massa (QMS, HRMS, TOF)
Tecniche strumentali ifenate
Principi di base delle tecniche ifenate
ICP-MS
GC-MS, LC-MS
LC-FTIR
Testi consigliati: Chimica Analitica Strumentale - Skoog, Leary –Edises
04 CHIMICA INORGANICA (F46022)
Crediti: 7
Docente: Prof.Norberto Masciocchi
E-mail: [email protected]
219
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea in Chimica e chimica
industriale.
05 BIOCHIMICA (F46023)
Crediti: 4
Docente: Prof.Ivana Arosio
Campi di indagine e scopi della biochimica. Sistemi biologici e ruolo dell' acqua nei sistemi
biologici. Macromolecole biologiche: proteine, lipidi, carboidrati, acidi nucleici. Struttura
tridimensionale delle proteine. L' emoglobina come esempio di proteina ad attività biologica
soggetta a regolazione allosterica. Le membrane biologiche e trasportatori di membrana.
Enzimi: proprietà, meccanismi catalitici, regolazione. Metabolismo energetico cellulare:
glicolisi, glicogenolisi, β ossidazione degli acidi grassi, Ciclo di Krebs, Fosforilazione
ossidativa. Fotosintesi. Metabolismo dei composti azotati. Vie biosintetiche principali:
sintesi del glicogeno, gluconeogenesi, sintesi degli acidi grassi. Trasmissione, regolazione e
espressione dell' informazione genica: duplicazione e trascrizione del DNA. Sintesi proteica.
Bibliografia
Fondamenti di Biochimica, Voet, Voet e Pratt (2001) Zanichelli
Lehninger Principles of Biochemistry, D.L. Nelson & M.M. Cox (2000)
Worth Publishers Biochemistry, 2nd Ed. Donald Voet and Judith G. Voet (1995) Wiley
Structure and Mechanism in Protein Science, Alan Fersht, 1999
nd
W.H. Freeman Introduction to protein structure 2
Garland Publishing.
Edition. Branden & Tooze (2000)
06 CHIMICA DEI COMPOSTI DI COORDINAZIONE I (F46024) E II (F46025)
Crediti: 3 per modulo
Docente: Prof.Gian Attilio Ardizzoia
E-mail: [email protected]
I Modulo
Strutture e simmetrie dei composti di coordinazione: Geometrie e numeri di coordinazione.
Tipologia dei leganti: Leganti monodentati e polidentati. Leganti classici e composti di
Werner.
Macrocicli, sepulcranti e sarcofagine. Effetto templato e macrociclo.
Isomeria nei composti di coordinazione: Isomeria geometrica, conformazionale, di legame.
Isomeriaottica.
Stabilità dei composti di coordinazione: Costanti di stabilità, correlazioni di stabilità, effetto
statistico e chelante.
Il legame nei composti di coordinazione.
Teoria del campo cristallino. Scissioni degli orbitali d in un campo ottaedrico. Complessi ad
alto e basso spin, spin crossover. La serie spettrochimica. Spettri elettronici e proprietà
magnetiche dei composti dicoordinazione. Scissioni in altre geometrie.
Teoria dell’orbitale molecolare. Interazione σ ed interazione π. Leganti σ donatori, πaccettori e π-donatori.
donatori.
Modello della sovrapposizione angolare.
220
Rapporto tra geometria di coordinazione e configurazione elettronica del metallo.
Distorsioni Jahn-Teller.
II Modulo
Composti di coordinazione e organometallici: sintesi e proprietà.
La regola dei 18 elettroni. Stati di ossidazione formale.
Complessi contenenti monossido di carbonio, azoto molecolare e ossigeno molecolare.
Osso, perosso e superosso complessi.
Complessi carbenici e isonitrilici.
Complessi dell’idrogeno molecolare e idruro-complessi.
Complessi nitrosilici. Complessi fosfinici.
Complessi olefinici, allilici ed acetilenici. Complessi contenenti polieni ciclici.
Reattività dei composti di coordinazione e organometallici.
Reazioni di sostituzione di leganti in complessi planari quadrati ed ottaedrici.
Reazioni di somma ossidativa ed eliminazione riduttiva.
Reazioni di inserzione.
Reazioni di trasferimento elettronico.
Bibliografia
D.F. Shriver, P.W. Atkins, Inorganic Chemistry, Oxford University Press, 1999
J. E. Huheey, E.A. Keitner, R. L. Keiter, Inorganic Chemistry, Harper Collins, 1993
F.A.Cotton, G. Wilkinson, C.A. Murillo, M. Bochmann, Advanced Inorganic Chemistry,
John Wiley & Sons, 1999
07 STRUTTURISTICA CHIMICA I (F46026) E II (F46027)
Crediti: 3 per modulo
Docente: Prof.Norberto Masciocchi
E-mail: [email protected]
I Parte
Cristallografia geometrica, simmetrie, celle elementari e reticoli di Bravais, gruppi puntuali
e spaziali; Tabelle internazionali; spazio diretto e spazio reciproco. Richiami di algebra
matriciale ed applicazioni cristallografiche.
II Parte
Teoria della diffrazione; equazioni di Bragg e Laue, fattore di scattering e fattore di
struttura; problema della fase; metodi sperimentali a cristallo singolo e polveri, tecniche di
analisi dati, interpretazione di un lavoro cristallografico, uso di banche dati.
Bibliografia
“The Basics of Crystallography and Diffraction”, C.Hammond, Ed. International Union of
Crystallography and Oxford University Press, 240 pg. (Ed. italiana: Zanichelli)
“Crystal Structure Analysis: A Primer”, J.P.Glusker & K.N.Trueblood, Oxford University
Press, 220 pg. (non tradotto).
08 METODI FISICI IN CHIMICA ORGANICA I (F46029) E II (F46030)
Crediti: 3 per modulo
221
Docente: Prof.Umberto Piarulli
E-mail: [email protected]
Il corso è composto di due moduli. All’interno di entrambi i moduli sono previste
esercitazioni pratiche volte all’interpretazione di spettri e alla soluzione di problemi
strutturali.
I Modulo
La spettroscopia di risonanza magnetica nucleare
Principi base della spettroscopia di RMN
Quantizzazione del momento angolare e sua correlazione col momento magnetico. Energia
del nucleo in un campo magnetico e popolazione dei livelli energetici. La magnetizzazione
macroscopica e le condizioni di risonanza.
Tecniche sperimentali e strumentazione
Descrizione classica dell’esperimento ad impulsi. Tempi di rilassamento. Esperimento di
RMN in trasformata di Fourier. Gli spettometri FT RMN.
Parametri spettrali
1
Lo spostamento chimico (nel caso dei nuclidi H e
1
13
13
C). L’accoppiamento spin-spin (nel
caso dei nuclidi H e C). Analisi spettrale e calcolo dei sistemi di spin superiori al primo
ordine.
La RMN e la tavola periodica
Applicazione della RMN a nuclei diversi dall’idrogeno e carbonio. Parametri spettrali.
Esperimenti di doppia risonanza. Correlazione tra costante d’accoppiamento X-H,
spostamento chimico e struttura chimica. Reagenti di spostamento.
II Modulo
La spettroscopia di risonanza magnetica nucleare (nozioni avanzate)
Esperimenti monodimensionali (1D) con sequenze d’impulsi complesse
SPIN ECHO, SPT, SPI, INEPT, DEPT, INADEQUATE (1D). Effetto Overhauser (NOE).
Spettroscopia dinamica (DNMR).
La spettroscopia bidimensionale (2D)
L’esperimento NMR in due dimensioni. Spettroscopia di correlazione, J-Resolved e di
scambio.
La spettrometria di massa
Principi del metodo e strumentazione. Sistemi d’introduzione del campione. Le sorgenti. Gli
analizzatori. I rivelatori. Il sistema di vuoto. Il registratore. Risoluzione e sensibilità.
L’impiego del calcolatore in spettometri di massa: l’acquisizione dei dati e l’elaborazione
degli spettri. Identificazione di spettri per mezzo di biblioteche di spettri di riferimento.
Lo spettro di massa
Lo ione molecolare e principali tipi di ioni. Informazione deducibili da uno spettro di massa:
picchi isotopici, massa molecolare.
La frammentazione
Fattori che influenzano la frammentazione degli ioni. Stabilità di uno ione. Tipi di
frammenti. Frammentazioni a più centri.
La frammentazione nelle principali classi di sostanze organiche
222
Sistematica: idrocarburi, alcooli, fenoli, eteri, amine, aldeidi e chetoni, acidi e derivati.
Bibliografia
H. Friebolin, Basic one and two-dimensional NMR spectroscopy, VCH Publishers, New
York; A.E. Derome, Modern NMR Techniques for Chemistry Research, Pergamon Press.
B. Gioia, R. Stradi, E. Rossi, Guida al corso di metodi fisici in chimica organica, Vol. II,
Massa; Cusl, P.zza L. Da Vinci 32, Milano; J. R. Chapman, Practical Organic Mass
Spectrometry, Wiley, London; F.W. McLafferty, Interpretation of Mass Spectra, 2ª ed.,
Benjamin Eds., London.
09 CHIMICA DEI COMPOSTI ETEROCICLICI I (F46031) E II (F46032)
Crediti: 3 per modulo
Docente: Prof.Gianluigi Broggini
E-mail: [email protected]
I Modulo
1) Eterocicli: saturi, insaturi, aromatici. Nomenclatura degli eterocicli monociclici da tre a
sette termini. Nomenclatura dei principali eterocicli policiclici. Distribuzione elettronica dei
seguenti sistemi eteroaromatici: furano, pirrolo, tiofene e benzocondensati; piridina e
benzocondensati; sali di pirilio; imidazolo, ossazolo, tiazolo, pirazolo, isossazolo; diazine e
benzocondensati; poliazoli e poliazine. Basicità dei sistemi eterociclici azotati.
2) Reattività dei sistemi eteroaromatici: comportamento di fronte agli elettrofili, reazioni di
sostituzionenucleofila, comportamento di fronte ai riducenti e agli ossidanti, comportamento
alchenico, reazioni alla posizione pseudobenzilica.
3) Idrossiderivati di sistemi eteroaromatici: tautomeria cheto-enolica, reattività nucleofila.
Amminoderivati di sistemi eteroaromatici: basicità, reazione di diazotazione. N-Ossidi di
eterocicli aromatici azotati: sintesi, distribuzione elettronica, reattività. Sali quaternari di
eterocicli aromatici azotati.
II Modulo
1) Strategie della sintesi eterociclica (principi generali ed esempi): sostituzioni nucleofile
intramolecolari, sostituzioni elettrofile aromatiche intramolecolari, condensazioni
intramolecolari, ciclocondensazioni, eterocicloaddizioni di Diels-Alder, cicloaddizioni 1,3dipolari.
2) Reazioni di apertura di eterocicli pentatomici monoetero, 1,2-dietero e 1,3-dietero.
Reazioni di trasformazione in altri eterocicli. Composti mesoionici.
3) Classi particolari di derivati eterociclici: nucleosidi, nucleotidi, acidi nucleici, antibiotici
β-lattamici, porfirine, ftalocianine, coloranti indigoidi.
Bibliografia
G. Broggini, G. Zecchi, Chimica degli eterocicli, Vol. I, laScientifica.it, 2004.
J.A. Joule, K. Mills, Heterocylic Chemistry, Blackwell Science, 2000.
T. Eicher, S. Hauptmann, The Chemistry of Heterocycles, Thieme Verlag, 1995.
10 MECCANICA MOLECOLARE (F46034)
Crediti: 3
Docente: Prof.Giorgina Corongiu
E-mail: [email protected]
223
La Meccanica Molecolare e le sue applicazioni allo studio di proprietà di macromolecole. Le
componenti dell'energia. I modelli del campo di forza.
Superfici di energia potenziale. Minimizzazione dell'energia.
Ricerca delle conformazioni. Introduzione ai metodi semi-empirici e ab-initio.
Laboratorio
Uso del programma SPARTAN per lo studio di molecole organiche, inorganiche e
biochimiche. Costruzione di geometrie molecolari usando "frammenti atomici", gruppi
funzionali ed anelli predefiniti. Costruzione di strutture di polipeptidi e polinucleotidi.
Ottimizzazione di geometria per molecole scelte e analisi dei risultati.
11 CHIMICA QUANTISTICA(F46033)
Crediti: 3
Docente: Prof.Giorgina Corongiu
E-mail: [email protected]
Operatori in meccanica quantistica. Autofunzioni ed autovalori. La costruzione di operatori.
Operatori hermitiani e loro proprietà. La notazione di Dirac.
Moto rotazionale e l'atomo di idrogeno. L'operatore hamiltoniano e l'equazione di
Schroendiger. Il momento angolare. Particella nella sfera. L'equazione di Schroedinger e la
sua soluzione. Il momento angolare della particella. L'equazione di Schroedinger per i
sistemi idrogenoidi. Probabilità e funzioni di distribuzione radiale. Orbitali atomici. Gli
operatori e le osservabili del momento angolare. Gli operatori di salita e discesa. La
definizione di stati. Autovalori e autofunzioni del momento angolare. Momento angolare di
sistemi compositi. Momento angolare totale e valori permessi. Il modello vettoriale di
momenti angolari accoppiati.
Bibliografia
P.W. Atkins and R.S. Friedman, Molecular Quantum Mechanics, Oxford University Press,
Oxford (1997).
I. N. Levine, Quantum Chemistry,Prentice-Hall, Inc., Englewood Cliffs, New Jersey (1991).
12 PROGRAMMAZIONE E SIMULAZIONE (F46052)
Crediti: 3
Docente: Prof.Dario Bressanini
E-mail: [email protected]
Questo corso ha lo scopo di fornire i rudimenti della programmazione in Linguaggio C per
un uso tecnico e scientifico. Esempi ed esercizi si focalizzeranno sulla simulazione di
fenomeni chimici, fisici e matematici. L’esame consisterà nello scrivere un programma
concordato con il docente.
Esempi di programmi d’esame:
Simulazione di uno spettro NMR a 3 protoni.
Sintesi organiche aromatiche al calcolatore.
Strutturistica e gruppi di simmetria planare.
Correlazione elettronica, buca di Fermi e di Coulomb.
Calcoli con il metodo variazionale.
224
Simulazioni di Cinetiche di reazione.
Distribuzione di numeri primi e congettura di Goldbach.
Caos e Frattali.
Ottimizzazione globale.
Bibliografia: B.W. Kernighan, D. Ritchie "Programmazione in C".
13 PRINCIPI MOLECOLARI DELL’ELETTRONICA(F46057)
Crediti: 3
Docente: Prof.Gloria Tabacchi
E-mail: [email protected]
Il corso si propone di evidenziare che le proprieta' elettriche macroscopiche dei materiali
sono determinate dalle proprieta' microscopiche degli atomi e delle molecole e in particolare
dalla loro struttura elettronica. Tale concetto e' di fondamentale rilevanza sia per l'elettronica
tradizionale, basata su dispositivi a semiconduttore, che per le nuove tecnologie designate
generalmente con il termine di "elettronica molecolare". Questa tecnologia si propone di
progettare e costruire dispositivi basati su singole molecole, o su arrays ordinati di molecole,
che riproducano su scala molecolare le caratteristiche funzionali dei piu' comuni dispositivi
elettronici.
Nel corso delle lezioni, si prenderanno in considerazione alcuni semplici dispositivi base per
l'elettronica tradizionale, quali la giunzione p-n ed il transistor a giunzione e se ne
metteranno in luce i principi di funzionamento. Si esamineranno inoltre alcuni esempi di
dispositivi elettronici su scala molecolare, le loro caratteristiche funzionali, e le tecnologie
che ne permettono la loro realizzazione.
Bibliografia: Adeguato materiale verra' fornito o indicato nel corso delle lezioni.
14 CHIMICA ANALITICA DEI MATERIALI I (F46037) E II (F46038)
Il corso affronterà gli aspetti teorici e pratici dell’applicazione delle tecniche analitiche allo
studio ed alla caratterizzazione dei materiali avanzati nel campo della catalisi eterogenea,
dell’elettronica e dei beni culturali. Saranno presentate e discusse diverse tematiche,
raggruppate in due moduli indipendenti.
I Modulo
Crediti: 3
Docente: Prof. Andrea Pozzi
E-mail: [email protected]
Analisi elementare e di speciazione: tecniche distruttive e non distruttive, problematiche di
attacco chimico e dissoluzione del solido. Analisi di “bulk”: tecniche spettroscopiche (FTIR, UV-vis, NMR, EXAFS), tecniche termoanalitiche (TG, DTG, DTA, TPR, TPD).
Tecniche ifenate.
II Modulo
Crediti: 3
225
Docente: Prof. Laura Rampazzi
E-mail:[email protected]
Analisi morfologica: microscopia elettronica a scansione (SEM) e in trasmissione (TEM),
tecniche di assorbimento e adsorbimento di gas (BET, porosimetria, chemisorbimento).
Analisi di superficie: tecniche di analisi superficiale (SEM/EDS, AES, XPS/ESCA, EELS,
SIMS), utilizzo di sonde molecolari.
15 CHIMICA ANALITICA DEGLI INQUINANTI (F46039)
Crediti: 3
Docente: Prof.Sandro Recchia
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato attivato presso il Corso di Laurea specialistica in
Scienze Ambientali.
16 TECNICHE STRUMENTALI IN CHIMICA ANALITICA (F46040)
Crediti: 3
Docente: Prof.Carlo Dossi
E-mail: [email protected]
In questo corso si affronteranno gli aspetti strumentali delle tecniche elettroanalitiche e
spettrometriche, fornendo allo studente gli aspetti fondamentali di base dell'elettronica
analogica e digitale, e di informatica legata all'interfacciamento computer-strumento
analitico.
Gli argomenti trattati a lezione verranno poi approfonditi in laboratorio, mediante
progettazione e costruzione di semplici circuiti elettronici.
Allo studente sarà fornito, durante il corso, tutto il materiale bibliografico relativo agli
argomenti trattati.
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE CHIMICHE
INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO
Insegnamento
Numero
Biochimica
programma
05
Chimica analitica dei materiali I e II
14
Chimica analitica degli inquinanti
15
Chimica analitica strumentale
03
Chimica dei composti di coordinazione I e II
06
226
Chimica dei composti eterociclici I e II
09
Chimica inorganica
04
Chimica quantistica
11
Complementi di Chimica fisica
02
Complementi di chimica organica
01
Meccanica molecolare
10
Metodi fisici in chimica organica I e II
08
Principi molecolari dell’elettronica
13
Programmazione e simulazione
12
Strutturistica chimica I e II
07
Tecniche strumentali in chimica analitica
16
ELENCO DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO
Docente
Numero.
Programma
Ardizzoia Gian Attilio
06
Arosio Ivana
05
Bressanini Dario
12
Broggini Gianluigi
09
Corongiu Giorgina
10,11
Dossi Carlo
03,16
Fois Ettore
02
Masciocchi Norberto
04,07
Palmisano Giovanni
01
Piarulli Umberto
08
Pozzi Andrea
14
Rampazzi Laura
14
Recchia Sandro
15
Tabacchi Gloria
13
227
CORSO DI LAUREA IN CHIMICA INDUSTRIALE,GESTIONALE E TESSILE
PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI
III ANNO
01 ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (F47023)
Crediti: 6
Docente: Prof.Giuseppe Fasana
I contenuti del Corso sono sinteticamente i seguenti:
1.
L’economia aziendale: posizioni dottrinali e rapporti con altre discipline.
2.
L’azienda: caratteristiche, tipologie.
3.
Soggetto economico e soggetto giuridico; i rapporti con terze economie e le
strategie di comunicazione.
4.
L’analisi degli investimenti.
5.
La struttura finanziaria.
6.
L’analisi della redditività.
7.
L’analisi del rischio aziendale.
8.
Le strutture organizzative.
9.
I sistemi informativi (strumenti contabili e bilancio).
10.
La dimensione e la crescita dell’impresa.
11.
Gli aggregati di imprese.
Bibliografia
Il Corso viene svolto, per questo anno accademico, con riferimento ai seguenti testi:
G. AIROLDI – G. BRUNETTI – V. CODA, Corso di Economia aziendale, Il Mulino,
Bologna.
M. CONFALONIERI, Lo sviluppo e la dimensione dell’impresa, Giappichelli,
Torino, 1998.
Eventuali modifiche ed integrazioni ai libri di testo-base verranno comunicate all’inizio del
Corso.
Per coloro che volessero approfondire lo studio dell’economia aziendale si fornisce di
seguito un elenco indicativo di alcuni testi di consultazione:
- P. ONIDA, Economia d’azienda, UTET, Torino, 1965.
- G. MAZZA, Problemi di assiologia aziendale, Giuffrè, Milano, 1981, 2° ed.
- M. CATTANEO, Economia delle aziende di produzione, Etas Libri, Milano, 1983.
- G. FERRERO, Impresa e Management, Giuffrè, Milano, 1980.
- Masini, Lavoro e risparmio, UTET, Torino, 1978.
- H.I. ANSOFF, Implanting, Strategic Management, Prentice Hall, 1984 (trad. it.
Organizzazione innovativa, IPSOA, 1987).
- A.C. HAX-N.S. MAJLUF, Strategic e Management, Prentice Hall, 1984 (trad. it.
Direzione strategica, IPSOA, 1987).
- R. NORMANN, Management for Growth, John Wiley and Sons, 1977 (trad. it. Le
condizioni di sviluppo dell’impresa, Etas Libri, Milano, 1979).
228
02 CHIMICA ORGANICA INDUSTRIALE (F47019)
Crediti: 5
Docente: Prof.Gaetano Zecchi
E-mail: [email protected]
1. Fondamenti di chimica industriale
Chimica primaria e chimica fine. Prodotti, materiali, compositi. Sviluppo e scale-up.
Chimica delle formulazioni. Produzione in discontinuo ed in continuo. Reazioni
competitive: influenza della temperatura. I solventi della chimica organica industriale.
2. Le materie prime della chimica organica industriale
Carbone fossile. Petrolio: distillazione, cracking, reforming. Gas naturale ed usi del metano.
Metanolo. Acetilene. Alcheni ed areni semplici (etilene, propilene, buteni, benzene, toluene,
xileni, naftalene) come intermedi della sintesi organica industriale. Sintesi e impieghi del
fenolo. Grassi e loro trasformazioni industriali. Polisaccaridi e loro trasformazioni
industriali. Principali sintesi fermentative su scala industriale.
3. I settori merceologici della chimica organica industriale
Combustibili e carburanti. Tensioattivi. Fertilizzanti. Pesticidi. Coloranti e pigmenti.
Prodotti farmaceutici; sintesi industriale di composti otticamente attivi. Cenni su materie
plastiche e fibre tessili.
03 CHIMICA E TECNOLOGIA DEI POLIMERI (F47021)
Crediti: 6
Docente: Prof.Maurizio Galimberti
1. Nozioni fondamentali
Struttura e conformazione dei polimeri. Proprietà chimico-fisiche dei polimeri: stato vetroso
e stato cristallino, polimeri termoplastici e termoindurenti, elastomeri, fibre tessili. Dai
polimeri naturali ai polimeri sintetici. Reazioni di polimerizzazione: poliaddizioni,
policondensazioni, copolimerizzazioni. Polimeri stereoregolari. Le principali classi di
polimeri di condensazione.
2. Tecnologia dei polimeri
Processi di sintesi, proprietà ed applicazioni dei principali polimeri industriali: polietilene,
polipropilene, polistirene, PMMA, gomme sintetiche, poliesteri, poliuretani, policarbonati,
poliammidi, resine fenoliche ed epossidiche.
04 CHIMICA E TECNOLOGIA DELLE FIBRE TESSILI (F47025)
Crediti: 6
Docente: Prof.Ugo Crespi
Questo insegnamento riguarda i materiali polimerici che si configurano come fibre tessili e
le lorotrasformazioni tecnologiche.
Il programma è così articolato.
Fibre tessili
Struttura fine, morfologia, proprietà chimiche e fisiche. Fibre continue e in fiocco, mono e
pluricomposte; microfibre. Grandezze per valutare e classificare. Processi di trasformazione.
Caratteristiche delle fibre più diffuse.
Fili
229
Fili continui e filati. Filature chimiche e filature meccaniche. Proprietà e tipologie
d’impiego. Grandezze per valutare e classificare.
Principali strutture tessili coprenti
Tessuti ad intreccio ortogonale; tessuti ad intreccio curvilineo; non tessuti. Strutture e
tecnologie di realizzazione. Proprietà e tipologie d’impiego. Grandezze per valutare e
classificare.
Logiche e strumenti di controllo
Logiche e strumenti di controllo per fibre, fili, strutture tessili coprenti.
Sono previste esperienze di laboratorio relative alle principali metodiche di controllo
tecnologico e tecnico.
Durante il corso verranno effettuati sopralluoghi ad impianti e realtà industriali di particolare
significato.
Bibliografia: Manuale di tecnologia tessile - Ed. Tecniche Nuove
05 LABORATORIO DI CHIMICA E TECNOLOGIA DELLE SOSTANZE
COLORANTI (F47027)
Crediti: 4
Docente: Prof.Gian Maria Colonna
Il corso comprende cenni di teoria ed esercitazioni pratiche sui seguenti argomenti.
Strumentazione per la misura del colore
-Analisi in luce trasmessa
-Analisi in luce riflessa
-Misure di fluorescenza
Prove di solidità del colore
-Agenti di degradazione
-Valutazione dei risultati
Analisi chimica di coloranti
-Purificazione di formulati commerciali
-Estrazione di coloranti da substrati diversi
-Tecniche strumentali
-Caratterizzazione delle classi tintorie
Ecolabel e coloranti
-Impurezze di metalli
-Ammine aromatiche
06 TECNOLOGIA DEI CICLI PRODUTTIVI (F47026)
Crediti: 6
Docente: Prof.Mario Frigerio
Questo insegnamento si configura come un corso di “Tecnologia della Nobilitazione
Tessile”.
Il programma è così articolato:
La nobilitazione della filiera tessile-abbigliamento;
Organizzazione delle aziende di nobilitazione e sistema qualità;
Tecnologie per la nobilitazione: ciclo produttivo e controllo di processo;
Acqua per la nobilitazione tessile;
230
Apparecchi di tintura;
Prettatrattamento delle fibre tessili nei diversi stadi di trasformazione;
Tintura delle fibre cellulosiche;
Tintura delle fibre proteiche;
Tintura delle fibre chimiche;
Tintura delle fibre miste;
Stampa tessile: metodi di stampa, tecnologia di stampa, asciugamento, vaporizzazione,
lavaggio, automazione in stamperia, tecnologie speciali e non convenzionali;
Finissaggio tessile: prodotti di finissaggio, tecnologie di finissaggio, finissaggi speciali;
Prove e controlli: al ricevimento, in produzione, finali;
Solidità delle tinte;
Standard quantitativi ed ecotossicologici.
07 CHIMICA FISICA DEL COLORE (F47028)
Crediti: 6
Docente: Prof.Ettore Fois
E-mail: [email protected]
Luce, proprietà ondulatorie e corpuscolari.
Richiami alla struttura di atomi, molecole, cristalli.
Interazione luce-materia: Assorbanza. Trasmittanza. Rifettanza. Luminescenza.
Cause del Colore:
Incandescenza. Eccitazioni nei Gas. Oscillazioni molecolari.
Colore nelle molecole organiche. Colore nei sistemi inorganici.
Trasferimento di carica.
Colore e teoria delle bande. Centri F.
Effetti non lineari.
Olografia.
Cenni su colore indotto da fenomeni di ottica fisica e geometrica.
Bibliografia
K. Nassau: The physics and Chemistry of Color (The Fifteen Causes of Color) J. Wiley &
Sons (New York) 1983.
C. Oleari: Misurare il Colore Hoepli (Milano) 1998.
08 ELEMENTI DI BIOCHIMICA (F47022)
Crediti:2
Docente: Prof.Tiziana Benincori
E-mail: [email protected]
Macromolecole biologiche: proteine, carboidrati, lipidi, acidi nucleici. Enzimi: proprietà e
meccanismi catalitici. Principali cofattori nelle trasformazioni biologiche. Conservazione
dell’energia nelle molecole organiche. Glicolisi, glicogenolisi, β-ossidazione degli acidi
grassi, ciclo di Krebs, fosforilazione ossidativa. Fotosintesi. Principali vie biosintetiche.
231
CORSO DI LAUREA IN CHIMICA INDUSTRIALE, GESTIONALE E TESSILE
INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO
Insegnamento
Chimica e tecnologia dei polimeri
Numero
programma
03
Chimica e tecnologia delle fibre tessili
04
Chimica fisica del colore
07
Chimica organica industriale
02
Economia e gestione delle imprese
01
Elementi di biochimica
08
Laboratorio di chimica e tecnologia delle sostanze coloranti
05
Tecnologia dei cicli produttivi
06
ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO
Docente
Numero
programma
Benincori Tiziana
08
Colonna Gian Maria
05
Crespi Ugo
04
Fasana Giuseppe
01
Fois Ettore
07
Frigerio Mario
06
Galimberti Maurizio
03
Zecchi Gaetano
02
232
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE AMBIENTALI
PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI
III ANNO
01 IGIENE INDUSTRIALE APPLICATA CON LABORATORIO (F50017)
Crediti: 9
Docente: Proff.Domenico Cavallo;Andrea Cattaneo
E-mail: [email protected];[email protected]
Impatto ambientale
Riferimenti normativi, impatto sul suolo, impatto sulle acque, impatto sull’aria.
Monitoraggio biologico
Indicatori di esposizione, indicatori di effetto, fattori genetici, fattori confondenti.
Modellistica
Modelli di dispersione, modelli gaussiani, modelli di stratificazione, modelli complessi.
Ergonomia
Nozioni di fisiologia, posture, organizzazione del lavoro, valutazione del rischio.
Epidemiologia
Epidemiologia occupazionale, ambientale e molecolare, statistica e biometria.
Meccanismi di reazione in atmosfera
Reazioni ossidanti, reazioni riducenti, reazioni fotoindotte, reazioni di condensazione.
Telerilevamento e reti urbane
Sistemi di misura diretti e indiretti, parametri misurabili, sistemi di acquisizione ed
elaborazione, procedure di preallarme ed allarme, sistemi informativi territoriali.
Sistemi di gestione ambientale
Certificazione ambientale, norme ISO 14.000, metodologia EMAS, comunicazione
ambientale.
Management ambientale
Risk management, azione correttive, politiche ambientali, gestione delle informazioni.
Esperienze di laboratorio:
Strumentazione di campionamento per agenti chimici e biologici:
Prelievo di polveri e fibre;
Analisi di polveri e fibre;
Captazione di gas e vapori;
Analisi colorimetrica di gas e vapori;
Analisi gascromatografica di gas e vapori;
Strumenti a lettura diretta;
Misura del rumore;
Misura del microclima.
Bibliografia: L. Ambrosi - V. Foà "Trattato di Medicina del Lavoro" UTET Editore (1996).
233
02 FITOGEOGRAFIA (F50057)
Crediti: 4
Docente: Prof.Antonino Di Iorio
E-mail: [email protected]
Il corso mira a fornire la conoscenza dei fattori ambientali e biotici determinanti per la
presenza delle piante, e delle diverse strategie adattative sviluppate rispetto a tali fattori.
La Fitogeografia si occupa di indagare le relazioni attuali e passate che si stabiliscono tra la
vegetazione e l’ambiente.
Concetto di flora e di vegetazione. Corologia: Areale – tipi di areale, loro caratteristiche e
fattori che ne determinano la forma e l’estensione. Variazione degli areali.
Gruppi corologici – Origine, distribuzione in Italia e in regione. Endemismo.
Diversità floristica – nel globo, in Europa e in Italia. Forme biologiche – distribuzione nel
globo, in Italia e nella regione; Forme di crescita.
Corologia e tassonomia – Centro di differenziazione e centro d’origine.
Storia delle flore –Il terziario. Le glaciazioni nel globo, in Europa e in Italia. Effetti delle
glaciazioni sulla flora europea e italiana. Il postglaciale – effetti sulla flora e vegetazione.
Conclusioni sulla storia delle flore. Relitti tassonomici e geografici (terziari, glaciali e
postglaciali).
La vegetazione dei grandi biomi terrestri - foreste, savane, steppe, praterie, deserti, tundre,
spiagge, mangrovie, torbiere.
Regni floristici, regioni e sottoregioni floristiche europee, italiane e regionali.
Fitocenologia. Caratteri della vegetazione: fisionomia e composizione floristica. Struttura,
analisi e rilevamento della vegetazione. Dinamismo della vegetazione. Relazioni tra clima e
vegetazione. La vegetazione italiana: piani ed orizzonti di vegetazione.
Bibliografia
Zunino M. e Zullini A. 2004. Biogeografia: la dimensione spaziale dell’evoluzione. Casa
Editrice Ambrosiana
Pignatti S. 1995. Ecologia Vegetale. UTET, Torino
Strasburger E. 1982. Trattato di Botanica. Delfino Editore, Roma
03 ECOTOSSICOLOGIA (F50019)
Crediti: 3
Docente: Prof.Antonio Di Guardo
E-mail:[email protected]
Il corso si propone di fornire allo studente strumenti per comprendere: (1)i processi che
regolano la distribuzione e le concentrazioni che gli inquinanti raggiungono nell’ambiente
(2) gli effetti sugli esseri viventi che possono derivare da tali concentrazioni. Queste parti
(studio dell’esposizione e degli effetti) verranno integrate nella valutazione del rischio
chimico.
Ecotossicologia: definizioni e inquadramento nel contesto delle altre discipline. Differenze
fra tossicologia ed ecotossicologia. La valutazione del rischio ecologico (ERA).
Studio degli effetti: basi di tossicologia (assorbimento, distribuzione, escrezione e
metabolismo). Principi e metodi per saggi di tossicità. Saggi ecotossicologici di laboratorio:
illustrazione dei principali test per l’ambiente acquatico e terrestre. Bioindicatori e
biomarkers. Valutazioni tossicologiche e criteri di qualità. Miscele di tossici.
234
Studio dell’esposizione: monitoraggio ambientale: vantaggi e svantaggi. Strategia a cinque
stadi per la valutazione delle molecole. Classificazione delle molecole. Studio delle
emissioni: modalità e stima delle emissioni, Toxic Release Inventory (TRI) e EPER.
Processi di ripartizione, diffusione e trasporti di massa. Bioconcentrazione,
biomagnificazione e bioaccumulo. Degradazione biotica e abiotica. Modelli di esposizione.
Esempi di modelli: EQC, ChemCAN, SoilFug, AquaWeb, Dyna Model. EUSES. Modelli di
dispersione per l’aria. Esempi di modellizzazione su casi reali. GIS e modellistica.
Valutazione del rischio chimico: valutazione degli effetti e dell’esposizione. Valutazione
del pericolo. Caratterizzazione e classificazione del rischio. Gestione del rischio chimico.
Bibliografia
Vighi M., Bacci E. (Eds) (1998): Ecotossicologia, UTET, Torino, p.237.
Schüürmann G, Markert B. (1998) Ecotoxicology, Wiley, p. 900
Mackay D. (2002) Multimedia Environmental Models: the fugacity approach, Lewis
Publishers, 2nd ed.
04 MICROBIOLOGIA CON LABORATORIO (F50058)
Crediti: 4
Docente: Prof.Elisabetta Zanardini
E-mail: [email protected]
Introduzione e storia della microbiologia.
La diversità microbica: microrganismi procariotici ed eucariotici.
Evoluzione microbica.
Tassonomia classica e molecolare.
Morfologia e citologia dei procarioti: Batteri ed Archaea.
Metodi in microbiologia:
Sterilizzazione e lavoro in sterilità.
Terreni di crescita e coltura di microrganismi.
Nutrizione dei microrganismi: esigenze e tipi nutrizionali.
Cenni di microscopia.
Crescita microbica: definizione, misura ed espressione.
Influenza dei fattori ambientali sulla crescita microbica.
Diversità metabolica.
Metabolismo energetico.
Respirazione aerobica di composti organici ed inorganici.
Respirazione anaerobica.
Fermentazioni e relativi gruppi fisiologici.
Fotosintesi ossigenica ed anossigenica e batteri fotosintetici.
Elementi di virologia.
Cenni di genetica dei microrganismi
Mutazioni e processi di ricombinazione: trasformazione, coniugazione e
trasduzione.
I principali gruppi di plasmidi.
Laboratorio
Apprendimento pratico delle principali tecniche microbiologiche tradizionali quali:
•
sterilizzazione e lavoro in sterilità
235
•
•
•
•
•
•
piastramento per diluizioni successive e determinazione della carica microbica
(batterica e fungina) in campioni ambientali mediante conta in piastra
descrizione ed analisi delle colonie
determinazione della carica microbica in liquido mediante Most Probable Number
isolamento e trapianto di colture pure
osservazione microscopica di preparati a fresco e colorati (colorazione di Gram)
identificazione di ceppi microbici isolati mediante test biochimico-enzimatici (test della
catalasi ed ossidasi) e uso di gallerie API System.
•
Testi consigliati
Perry, Staley, Lory Microbiologia. Vol. 1, 2. Zanichelli. 2004.
Madigan, Martinko, Parker, Brock Biologia dei microrganismi. Vol. 1, 2. Ed. Casa Editrice
Ambrosiana. 2003.
05 LABORATORIO DI ECOLOGIA (F50021)
Crediti: 3
Docente: Prof.Roberta Bettinetti
E-mail: [email protected]
Il corso intende applicare le conoscenze dell’ecologia di base e applicata allo studio di un
ecosistema terreste.
L’ecosistema suolo verrà analizzato sia relativamente alle variabili che costituiscono
l’habitat sia per le sue componenti biologiche e per il loro contributo nella pedogenesi.
Il corso prevede lezioni teoriche riguardanti:
Le principali caratteristiche dei suoli.
I processi che stanno alla base della ritenzione idrica e dell’ossigenazione.
Il ruolo ecologico e funzionale del suolo anche in relazione alle modificazioni dovute ad
attività antropiche (agricoltura, discariche).
Le esercitazioni “in campo” e le osservazioni in laboratorio saranno rivolte soprattutto al
riconoscimento degli organismi vegetali e animali e all’utilizzo di bioindicatori per la
caratterizzazione dello stato di naturalità dell’ecosistema e dell’influenza delle attività
antropiche.
06 CHIMICA DELL’AMBIENTE CON LABORATORIO (F50023)
Crediti:9
Docente:Proff.Andrea Pozzi, Carlo Dossi
E-mail: [email protected];[email protected]
Modulo A (6 crediti)
Il corso è articolato in due sezioni, la prima con l’obiettivo di fornire allo studente una
visione generale sui temi fondamentali e le basi teoriche della chimica ambientale; la
seconda in cui vengono presentate le principali tecniche analitiche utilizzate in campo
ambientale, con particolare attenzione all’analisi di campioni atmosferici, delle acque, dei
suoli, di elementi in traccia e ultra-traccia.
L’esame è orale ed è integrato da elaborati originali a scelta dello studente.
Atmosfera:
236
regioni dell’atmosfera, componenti, reazioni fotochimiche, radicali, emissioni naturali ed
antropiche, inquinanti primari e secondari, gli aerosols, il particolato.
Stratosfera:
ozono, formazione, decomposizione catalitica, ruolo delle fonti antropiche, i CFC, il “buco”
dell’ozono.
Troposfera:
smog fotochimico, ozono, piogge acide, VOC, l’effetto serra.
Idrosfera:
proprietà chimico-fisiche dell’acqua, distribuzione delle specie chimiche, le acque naturali,
ruolo dei carbonati, interazione con la litosfera, composti organici, complessazione, ioni
metallici, metalli pesanti.
Litosfera:
proprietà chimico-fisiche dei suoli, componenti principali, metalli in tracce, contaminanti.
Applicazioni analitiche:
Speciazione;
Analisi delle acque;
Analisi di campioni atmosferici;
Analisi dei suoli.
Modulo B (3 crediti)
Il secondo modulo d’esame tratta gli aspetti sperimentali dell’analisi strumentale in campo
ambientale. Verranno affrontate le problematiche legate all’intera procedura analitica, dal
campionamento alla determinazione finale.
Il corso prevede esperienze di laboratorio di chimica analitica strumentale applicata a
campioni acquosi di tipo ambientale. In particolare, saranno determinati analiti di specifico
interesse ambientale, come nutrienti, ioni inorganici facenti parte del ciclo dell’azoto e
metalli tossici. Le tecniche analitiche impiegate, descritte dal punto di vista teorico nel
modulo A, sono quelle maggiormente utilizzate nel settore dell’analisi ambientale.
Verranno inoltre affrontate alcune tematiche monografiche di particolare interesse
ambientale, sia per quanto riguarda l’atmosfera che l’idrosfera:
-overview sull’inquinamento globale negli ultimi dieci anni
-analisi del particolato con SEM-EDX
-emissioni in atmosfera delle marmitte catalitiche
-tecniche di speciazione di metalli in traccia in ambiente
Il corso prevede la preparazione di relazioni sulle esperienze effettuate in laboratorio.
Bibliografia
C. Baird, Chimica Ambientale, Zanichelli
F.W. Fifield & P.J.Haines, Environmental Analytical Chemistry, Blackwell Science.
Testi di consultazione
R.N. Reeve, Environmental Analysis, ACOL, John Wiley & Sons.
G.W. vanLoon & S.J.Duffy, Environmental Chemistry A Global Perspective, Oxford
University Press.
07 ECOLOGIA DELLE ACQUE INTERNE (F50024)
Crediti: 3
237
Docente: Prof.Roberta Bettinetti
E-mail: [email protected]
Importanza dell'acqua e suo ciclo. Distribuzione dei laghi in rapporto alla profondità e
superficie. Ambienti lotici e lentici. Bacino idrografico e isobate (con esempi).
Caratteristiche morfometriche dei principali laghi italiani.
I fiumi.
Ordinamento dei fiumi. Gradienti ecologici. Zona di erosione, trasferimento e
sedimentazione. Corrente (velocità, barre di meandro). Classificazione dei flussi. Portata e
sue rappresentazioni. Onda di piena. Habitat fluviali e organismi. Delta ed estuari. Interventi
di regolazione dei corsi d'acqua. River Continuum Concept. Indice di Funzionalità Fluviale.
E.B.I. B.O.D. e C.O.D. Curva a sacco.
I laghi.
Origine dei laghi: laghi accidentali e regionali. Morfologia e morfometria lacustre. Proprietà
ottiche dei laghi. Proprietà termiche. Piena circolazione. Laghi meromittici. Movimenti delle
acque: onde, sesse e correnti. Diffusione dell'ossigeno e proprietà. Curve di distribuzione
dell'ossigeno. Rete trofica lacustre e piramide delle biomasse. Struttura di un lago e
definizioni di neuston, periphyton, psammon, necton, benthos, seston (plancton e tripton).
Classificazione dimensionale, trofica e tassonomica del plancton. Alghe e fitoplancton.
Produzione primaria algale. Macrofite acquatiche. Composizione dello zooplancton.
Macroinvertebrati bentonici: classificazione dimensionale e in base all'habitat.
Caratteristiche ed ecologia dell'ittiofauna.
Bibliografia
Bertoni R. Introduzione alla limnologia.Aracne Editrice
Wetzel. Limnology.
Materiale distribuito dalla docente
08 LINGUA INGLESE (F50025)
Crediti: 6
Docente: Prof.Gigliola Canepa
E-mail:[email protected];[email protected]
Vedi insegnamento “Lingua e traduzione inglese”attivato presso il corso di Laurea
triennale in Scienze dei beni e delle attività culturali.
09 LABORATORIO DI GEOLOGIA (F50022)
Crediti: 3
Docente: Prof.Alessandro Michetti
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Valutazione e
controllo ambientale.
238
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE AMBIENTALI
INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO
Insegnamento
Numero
Chimica dell’ambiente con laboratorio
programma
06
Ecologia delle acque interne
07
Ecotossicologia
03
Fitogeografia
02
Igiene industriale applicata con laboratorio
01
Laboratorio di ecologia
05
Laboratorio di geologia
09
Lingua inglese
08
Microbiologia con laboratorio
04
ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO
Docente
Numero
programma
Bettinetti Roberta
05,07
Canepa Gigliola
08
Cattaneo Andrea
01
Cavallo Domenico
01
Di Guardo Antonio
03
Di Iorio Antonino
02
Dossi Carlo
06
Michetti Alessandro
09
Pozzi Andrea
06
Zanardini Elisabetta
04
239
CORSO DI LAUREA IN VALUTAZIONE E CONTROLLO AMBIENTALE
PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI
III ANNO
01 MICROBIOLOGIA CON LABORATORIO(F51059)
Crediti: 4
Docente: Prof.Elisabetta Zanardini
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze
Ambientali (v.o.)
02 FITOGEOGRAFIA (F51060)
Crediti: 4
Docente: Prof.Antonino Di Iorio
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze
Ambientali (v.o.)
03 LABORATORIO DI ECOLOGIA (F51020)
Crediti: 3
Docente: Prof.Roberta Bettinetti
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze
Ambientali (v.o.)
04 ANALISI DEL RISCHIO GEOLOGICO AMBIENTALE CON LABORATORIO
(F51061)
Crediti: 9
Docente: Prof.Silvana Martin
E-mail: [email protected]
Il corso si propone di analizzare situazioni geologico - ambientali rischiose per l’uomo in
ambiente montano. Tratterà i rischi derivati principalmente dalle rapide variazioni di assetto
della superficie terrestre in rapporto agli eventi metereologici eccezionali e i rischi indotti
dall’operato umano, ivi incluso l'inquinamento.
Rischi legati a fattori climatici:
Analisi degli eventi metereologici eccezionali e dei conseguenti fenomeni di esondazione ed
erosione in ambienti alpino e eri-alpino; stima della velocità e intensità delle precipitazioni
meteoriche in rapporto agli effetti sulla topografia alpina e sulle aree subsidenti lacustri.
Rischi legati a processi di denudamento ed erosione della superficie terrestre:
Analisi dei processi che presiedono alle frane e all'instaurarsi di fenomeni erosivi violenti;
240
influenza dell'attività tettonica sui processi di erosione e sedimentazione; rapporto tettonicaerosione nelle catene montuose.
Rischi legati a iperflussi di materiali sciolti:
Flussi di masse e flussi iperconcentrati, movimenti franosi dovuti a rotture di pendio
(valanghe, debris flow e frane); cenni sulla meccanica del debris flow; modellizzazione dei
fenomeni; tipologia degli interventi protettivi.
Rischi generati da grandi movimenti di versante in regioni montane:
Analisi dell'assetto dei versanti rocciosi su basi geomorfologica, strutturale e geomeccanica; esempi di modellizzazione di frane rocciose, valutazione della vulnerabilità dei
versanti.
Esempi di dissesto geologico nelle Alpi:
Esempi di Carte di stabilità dei versanti nei piani territoriali regionali.
Elementi di geomeccanica:
Classificazione di giunti, fratture e faglie; ambiente di formazione; morfologica delle faglie;
effetto dei fluidi sulle fratture e faglie; frizione nelle faglie; gli indicatori cinematici;
andamenti e caratteristiche di faglie e fratture nella crosta terrestre; la teoria di Anderson;
analisi e misura dello stress, tensori; misure della deformazione; teoria e applicazione del
cerchio di Mohr.
Rischi derivati dall'alterazione idrologici e idro-geologici naturali:
Controllo delle acque supeficiali e sotterranee; cenni di idrogeologia e sull'assetto
idrodinamico delle falde profonde.
Cenni di altri tipi di rischio ambientale:
Valutazione del rischio indotto dagli effetti collaterali di eventi sismici e vulcanici (frane,
inondazioni, colate di lava e fango, etc).
Quantificazione del rischio:
Definizione di aree a rischio; cenni sui piani di prevenzione e protezione.
Analisi di un problema geologico - ambientale e stesura di un rapporto tecnico.
Bibliografia
P.A. Allen, Earth surface Processes, Blackwell Science, 1997.
J. Twiss and E.M. Moores, Structural Geology, Freeman and Company, 1999.
A. Brondi e L. Andriola, Physical Environmental characters of the territory as a control
factor of the development and vunerability of the Environment. ENEA-Dipartimento
ambiente, CNR-IRP, Roma 1996.
Geologia tecnica & ambientale, Rivista trimestrale dell’ordine nazionale dei geologi,
www.geologi.it/cng.
05 LABORATORIO DI GEOLOGIA (F51062)
Crediti: 8
Docente: Prof.Alessandro Michetti
E-mail: [email protected]
Materiali, metodi e strumenti della geologia per l’ambiente.
Principi, metodi ed esperienze di acquisizione ed elaborazione di parametri naturali e
antropici di interesse ambientale su sedimenti, rocce e suoli. Interpretazione delle strutture
geologiche osservate e comprensione dei processi che avvengono sulla superficie terrestre.
Interpretazione delle coperture aerofotografiche stereoscopiche.
241
Metodi di rappresentazione lettura ed interpretazione grafica dei dati: diagrammi di
variazione, mappe e rappresentazione in pianta di dati territoriali, standardizzazione dei dati,
simbologia e legenda.
Geologia del sistema idrologico continentale.
Elementi del sistema idrologico continentale: precipitazioni meteoriche, acque superficiali,
corsi d’acqua, sorgenti, ghiacciai, bacini lacustri, acque sotterranee. Processi del sistema
idrologico continentale: alimentazione, infiltrazione, deflusso. Bacini lacustri: caratteristiche
e processi fisici, idrologici, idrodinamici e chimici del bacino sommerso e delle coste.
Depositi lacustri. I grandi laghi alpini. Risposte alle perturbazioni naturali ed indotte
dall’uomo.
Variabilità e fattori di scala nei processi naturali. Il ruolo della Geologia nella protezione
dell’ambiente. Pericolosità, Vulnerabilità, Rischio. La caratterizzazione della componente
ambientale dei rischi naturali. Elementi di sitologia: criteri geologici per la realizzazione di
un impianto a rischio rilevante e implicazioni metodologiche. Indicatori stratigrafici e
geomorfologici per la ricostruzione dell’evoluzione paleoambientale di un’area, definizione
delle tendenze evolutive dei processi fisici in atto, pianificazione del territorio.
Valutazione del significato e del condizionamento delle caratteristiche e dei processi
geologici di un territorio (quali litologia, tettonica, sismicità, erosione, alterazione, idrologia,
acque sotterranee) sull’ambiente umano e sulle sue attività.
Il corso prevede esercitazioni per la lettura delle carte geologiche e l’esecuzione di profili
geologici; l’apprendimento in laboratorio e sul terreno delle nozioni elementari per il
riconoscimento dei minerali, delle rocce, e per la cartografia delle formazioni geologiche,
con particolare riferimento ai depositi recenti e ai suoli; l’interpretazione geomorfologia
delle fotografie aeree tramite stereoscopio; l’apprendimento delle nozioni elementari per la
misura della giacitura dei piani di stratificazione, e per il rilevamento delle strutture
sedimentarie e tettoniche presenti in una roccia.
Testo di riferimento: Trevisan L. e Giglia G. Introduzione alla Geologia, Pacini Editore.
Testi di consultazione reperibili in biblioteca
Brian J. Skinner & S. Porter, The dynamic earth: An introduction to physical geology,
Fourth Edition, John Wiley & Sons, Inc., New York.
Accordi B., Lupia Palmieri E., Parotto M., Il Globo Terrestre e la sua evoluzione,
Zanichelli.
B. D’Argenio, F. Innocenti, F.P. Sassi, Introduzione allo studio delle rocce, UTET.
A. Bosellini, E. Mutti, F. Ricci Lucchi, Rocce e successioni sedimentarie, UTET.
19 Giugno 1996: Alluvione in Versilia e Garfagnana: un caso di studio, A cura di Renzo
Rosso e Leonello Serva, ANPA ; ARPAT, 1998.
Franco Ricci Lucchi, La Scienza di Gaia: Ambiente e Sistemi Naturali visti da un Geologo,
Bologna, Zanichelli, 1996.
Alessandro M. Michetti, Paleosismologia e pericolosità sismica: stato delle conoscenze ed
ipotesi di sviluppo, Rendiconti GNDT, Roma.
Gilbert Castany, Idrogeologia: principi e metodi - Palermo : Flaccovio, 1985.
Mottana, A., Crespi, Liborio, Minerali e rocce, Mondadori.
Comerci V., ed., Seismically Induced Ground Ruptures and Large Scale Mass Movements
APAT - INQUA Sub-Commission on “Paleoseismology”, Working Group on “Mountain
Building”, Field Excursion and Meeting, 21-27 September, 2001, Field Trip Guide Book.,
242
Atti APAT, 4/2002, 35-56, Roma, ISBN 88-448-0063-2; scaricabile online dal sito APAT
www.apat.it, ove sono anche disponibili altre monografie di interesse per il corso
06 COMUNICAZIONE AMBIENTALE CON LABORATORIO (F51026)
Crediti: 6
Docente: Prof.Federico Aligi Pasquarè
E-mail: [email protected]
Contenuti del corso:
Storia delle maggiori catastrofi naturali: A) Eruzioni vulcaniche; B) Terremoti, maremoti;
C) Alluvioni, frane, valanghe.
Storia dei maggiori incidenti tecnologici: A) Chimici; B) Nucleari.
La percezione del rischio naturale e tecnologico: teorie psicologiche e sociologiche.
La Comunicazione del rischio: origini e settori di intervento.
Analisi della comunicazione del rischio naturale da parte dei mass media.
Analisi della comunicazione del rischio tecnologico da parte dei mass media.
Tecniche di comunicazione del rischio di origine naturale e tecnologica.
Laboratorio
Titolo: Il World Wide Web come strumento di comunicazione ambientale.
Contenuti:
Storia del World Wide Web.
I concetti di multimedia e ipertesto.
L’architettura del World Wide Web.
L’interfaccia utente del World Wide Web: i browsers.
Motori di ricerca italiani, motori di ricerca stranieri.
Ricerca in Rete di materiale inerente il rischio naturale e tecnologico.
Bibliografia
Cortini M., Scandone R., Un’introduzione alla vulcanologia, Liguori Editore, Napoli.
Decker R. e Decker B., Volcanoes, W.H.Freeman and Company, San Francisco.
De Marchi B., Effective communication between the scientific community and the media,
Quaderni ISIG, n. 90, Gorizia, 1990.
Lapierre, D., Mezzanotte e cinque a Bophal, Arnoldo Mondadori Editore.
Merlin, T., Sulla pelle viva, Cierre Edizioni.
Valentini G., Analisi e comunicazione del rischio tecnologico, Liguori Editore, Napoli
07 EDUCAZIONE AMBIENTALE (F51025)
Crediti: 6
Docente: Prof.Francesco Paolo Campione
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Antropologia culturale (modulo I) + Antropologia culturale (modulo
II)” attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze dei beni e delle attività culturali.
243
08 LINGUA INGLESE (F51024)
Crediti: 6
Docente: Prof.Gigliola Canepa
E mail: [email protected];[email protected]
Vedi insegnamento “Lingua e traduzione inglese”attivato presso il corso di Laurea
triennale in Scienze dei beni e delle attività culturali.
CORSO DI LAUREA IN VALUTAZIONE E CONTROLLO AMBIENTALE
INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO
Insegnamento
Analisi del rischio geologico ambientale con laboratorio
Comunicazione ambientale con laboratorio
Numero
programma
04
06
Educazione ambientale
07
Fitogeografia
02
Laboratorio di ecologia
03
Laboratorio di geologia
05
Lingua inglese
08
Microbiologia con laboratorio
01
ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO
Docente
Numero
programma
Bettinetti Roberta
03
Campione Francesco Paolo
07
Canepa Gigliola
08
Di Iorio Antonino
02
Martin Silvana
04
Michetti Alessandro
05
Pasquarè Federico
06
Zanardini Elisabetta
01
244
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali – Como
Corso di Laurea Specialistica in Scienze Chimiche
Sede del corso: Como
MANIFESTO DEGLI STUDI
ANNO ACCADEMICO 2006/2007
Presentazione del corso
Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. della sede di Como dell’Università dell’Insubria è
attivato il Corso di Laurea Specialistica in Scienze Chimiche, di durata biennale, afferente
alla classe delle lauree specialistiche n° 62/S (Scienze Chimiche).
Obiettivi formativi ed ambiti occupazionali
Il corso di studio è finalizzato alla formazione di professionisti capaci di operare nei
laboratori (di ricerca, sviluppo, analisi, controllo) e nei reparti produttivi di industrie
chimiche ed affini con un grado di autonomia e di responsabilità consono ad una laurea di
secondo livello. Costituiscono altresì sbocco occupazionale per tali professionisti i laboratori
chimici di enti pubblici o privati operanti nei settori della difesa ambientale, del controllo
alimentare e sanitario, della produzione energetica.
Ai possessori della Laurea Specialistica in Scienze chimiche è aperto l’accesso, previo
superamento dell’apposito esame di stato, alla Sezione A dell’Albo professionale dei
Chimici.
Accesso al corso
L’accesso al corso presuppone il possesso di un diploma di laurea di primo livello
nell’ambito della classe n° 21 (Scienze e Tecnologie Chimiche) o di un titolo di studio
universitario equipollente. Il riconoscimento dei pregressi 180 crediti formativi è integrale se
conseguiti nell’ambito della laurea di primo livello in Scienze chimiche attivata presso
questa Università. L’accesso al corso da parte di coloro che hanno conseguito una diversa
laurea di primo livello della classe n° 21 (presso questa od altre Università) può comportare
eventuali debiti formativi alla luce dell’ordinamento didattico sotto riportato.
Ordinamento didattico
Il conseguimento del diploma di Laurea Specialistica comporta l’acquisizione di 300 crediti
formativi così suddivisi per tipologia e per settori scientifico-disciplinari (in parentesi viene
indicato il numero di CFU già acquisiti con la Laurea di primo livello in Scienze Chimiche
di questa Università).
A- Di base
A1- Settori FIS/01, INF/01, MAT/05
A2- Settori CHIM/01, CHIM/02, CHIM/03, CHIM/06
B- Caratterizzanti
B1- Settori BIO/10
B2- Settori CHIM/01, CHIM/12
21 CFU (21)
33 CFU (21)
4 CFU (4)
32 CFU (21)
245
B3- Settori CHIM/02, CHIM/03
B4- Settori CHIM/05
B5- Settori CHIM/06
C- Affini/integrative
C1- Settori FIS/01, FIS/03, INF/01, MAT/04, MAT/05, MAT/06, MAT/08
C2- Settori SECS-P/01, SECS-P/06, SECS-P/13, MED/44, IUS/04, INF/01,
CHIM/08, CHIM/09, ING-INF/07
D- A scelta dello studente
D1- Senza alcun vincolo
D2- Insegnamenti curriculari
E- Tesi sperimentale e prova finale
F- Conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali, tirocini
47 CFU (33)
10 CFU (4)
28 CFU (21)
13 CFU (7)
17 CFU (13)
15 CFU (9)
12 CFU (0)
42 CFU (0)
26 CFU (26)
Le attività didattiche del biennio specialistico corrispondono all’acquisizione di 120 crediti
e, per quanto concerne la tipologia ed i settori scientifico-disciplinari, risultano così
suddivise.
A - Di base
A2- Settori CHIM/01, CHIM/02, CHIM/03, CHIM/06
B - Caratterizzanti
B2- Settore CHIM/01
B2- Settore CHIM/12
B3- Settore CHIM/02
B3- Settore CHIM/03
B4- Settore CHIM/05
B5- Settore CHIM/06
C - Affini/integrative
C1- Settore FIS/01
C2- Settore CHIM/08
D2 - Insegnamenti curriculari
Settori CHIM/01, CHIM/02, CHIM/03, CHIM/06
D1 - Attività a scelta dello studente senza alcun vincolo
E - Tesi sperimentale e prova finale
12 CFU
7 CFU
4 CFU
7 CFU
7 CFU
6 CFU
7 CFU
6 CFU
4 CFU
12 CFU
6 CFU
42 CFU
Articolazione del corso
Le attività didattiche del biennio specialistico, ripartite tra i due anni di corso, sono le
seguenti.
Insegnamento
Primo anno – primo semestre
Chemiometria
Nanomateriali
Chimica fisica computazionale
Chimica delle macromolecole
Primo anno – secondo semestre
Chimica analitica superiore
Chimica inorganica superiore
246
Settore
CFU
Tipologia
CHIM/01
CHIM/02
CHIM/02
CHIM/05
3
3
7
6
A2
A2
B3
B4
CHIM/01
CHIM/03
7
7
B2
B3
Complementi di Fisica
Chimica organica superiore
Chimica dei composti di coordinazione (1o
modulo)
Metodi fisici in chimica organica (1o
modulo)
Attività opzionali
FIS/01
CHIM/06
CHIM/03
6
7
3
C1
B5
A2
CHIM/06
3
A2
6
D1/D2
Insegnamento
Secondo anno
Chimica delle sostanze biologicamente
attive
Trattamento dei rifiuti e riciclo dei materiali
Attività opzionali
TESI
Settore
CFU
Tipologia
CHIM/08
4
C2
CHIM/12
4
12
42
B2
D1/D2
E
Crediti formativi
Nel rispetto di quanto stabilito dai decreti ministeriali istitutivi delle classi di laurea
specialistica, il criterio per la corrispondenza tra CFU e attività didattica assistita è il
seguente: 1 CFU corrisponde indicativamente a 8 ore di lezione ex cathedra oppure a 12 ore
di esercitazioni in aula o in laboratorio.
Frequenza
La frequenza è obbligatoria per le esercitazioni pratiche.
Esami
L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento
dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi.
Attività opzionali
Per il conseguimento dei 12 crediti della tipologia D2 (insegnamenti curriculari), lo studente
deve superare gli esami di un insieme di insegnamenti opzionali di area chimica (settori
scientifico-disciplinari CHIM) omogeneo e congruente con uno delle seguenti aree della
Chimica: chimica analitica, chimica fisica, chimica inorganica, chimica organica, chimica
macromolecolare. Tali insegnamenti possono essere scelti sia tra quelli appositamente
attivati per la Laurea Specialistica (sotto elencati) sia tra quelli attivati per la Laurea
Triennale in Scienze chimiche se non ancora frequentati.
Per il conseguimento dei 6 crediti della tipologia D1, lo studente deve superare gli esami di
uno o più insegnamenti, afferenti a qualsiasi area disciplinare, scelti senza alcun vincolo
nell’ambito della stesso corso di Laurea Specialistica oppure di altri corsi di laurea
dell’Ateneo. L’acquisizioni di tali crediti può anche derivare da attività professionalizzanti
svolte al di fuori della didattica universitaria.
Insegnamenti opzionali attivati nell’a.a. 2005/2006
Insegnamento
Settore
Chimica teorica
CHIM/02
CFU
6
Tipologia
D2
247
Spettroscopia molecolare
Chimica organica applicata
Sintesi e tecniche speciali organiche
Radiochimica
Laboratorio di chimica strutturale
Chimica dello stato solido
Laboratorio di sintesi organica
Laboratorio di Chimica organometallica
Chimica analitica ambientale
Laboratorio di Chimica analitica ambientale
Metodi fisici in chimica inorganica
Catalisi
CHIM/02
CHIM/06
CHIM/06
CHIM/03
CHIM/03
CHIM/03
CHIM/06
CHIM/03
CHIM/01
CHIM/01
CHIM/03
CHIM/03
6
6
6
3
3
3
4
4
6
3
6
3
D2
D2
D2
D2
D2
D2
D2
D2
D2
D2
D2
D2
Propedeuticità
L’esame di Chimica organica applicata è propedeutico rispetto a quello di Sintesi e tecniche
speciali organiche. L’esame di Laboratorio di chimica strutturale presuppone il superamento
dell’esame di Strutturistica chimica (2° modulo).
Piani di studio individuali
Lo studente deve presentare, entro i termini stabiliti dalla Segreteria Studenti, il piano di
studi personale con l’indicazione delle attività opzionali prescelte. Gli studenti che durante il
Corso di Laurea Triennale hanno sostenuto, come opzionali, uno o più esami ora
fondamentali per la Laurea Specialistica devono sostituire tali esami con altri a loro scelta
che siano di area chimica e complessivamente equivalenti come numero di crediti. Non
possono essere sostenuti esami di insegnamenti non ancora inseriti nel piano di studio.
Tesi di Laurea
Per la preparazione della tesi di Laurea lo studente deve svolgere attività di ricerca, per un
periodo di almeno otto mesi a tempo pieno, presso un laboratorio chimico dell’Università
dell’Insubria. Lo studente può iniziare il lavoro di tesi, previa autorizzazione del CCD al cui
Presidente va presentata la domanda di tesi, in ogni momento dell’anno accademico ma non
prima dell’inizio del secondo anno. Può essere Relatore di tesi qualunque docente che
afferisca al Consiglio di Coordinamento Didattico di Chimica.
Prova finale
L’esame finale per il conseguimento del titolo consiste nella presentazione e discussione di
un elaborato scritto relativo al lavoro di tesi.
Calendario degli insegnamenti e degli esami
Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e per le sedute degli
esami di Laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica.
Varese, 14 giugno 2006
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
IL PRESIDE DI FACOLTA’
(Dott.Marino Balzani)
(Prof. Aldo Gamba)
248
IL RETTORE
(Prof. Renzo Dionigi)
PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI
01 CHEMIOMETRIA (F64001)
Crediti: 3
Docente: Prof.Barbara Giussani
E-mail: [email protected]
Il corso si struttura in una serie di lezioni ed esercitazioni in aula informatica. Gli studenti
elaboreranno, con l’ausilio di programmi chemiometrici, dati reali sia in campo chimico sia
in campo ambientale, tratti dalle esperienze dei laboratori e stage chimici e/o ambientali.
Introduzione alla chemiometria: definizione, aspetti generali, struttura multivariata dei dati
Calibrazioneunivariata.
Analisi esplorativa del sistema: Analisi delle componenti principali (PCA).
Analisi esplorativa del sistema: Analisi dei cluster.
Metodi gerarchici: agglomerativi e divisivi.
Metodi non gerarchici.
Il concetto di modello: calibrazione e validazione.
Tecniche di classificazione.
Non modellanti: K-NN e Analisi discriminante.
Modellanti: cenni di SIMCA.
Metodi di calibrazione multivariata: PCR e PLS.
02 NANOMATERIALI (F64002)
Crediti: 3
Docente: Prof.Gloria Tabacchi
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea Specialistica in Chimica
industriale.
03 CHIMICA FISICA COMPUTAZIONALE (F64004)
Crediti: 7
Docente: Prof.Giorgina Corongiu
E-mail: [email protected]
Panoramica sui metodi di simulazione in chimica computazionale.
L'equazione di Schroedinger indipendente dal tempo. Effetti relativistici in chimica e limiti
dell'applicabilità dell'equazione di Schroedinger. L'atomo di idrogeno ed i sistemi
idrogenoidi. Funzioni radiali e angolari per lo stato fondamentale e stati eccitati.
Atomi a molti elettroni. Metodo di Hartree. Determinanti di Slater.
Metodo di Hartree-Fock. Operatori di Coulomb e di scambio. Momento angolare orbitale e
di spin. Accoppiamento L-S. Stati atomici. Regole di Hund. Correlazione elettronica.
Struttura elettronica di molecole. Approssimazione di Born-Oppenheimer.
Superfici di energia potenziale. Energia di dissociazione. Metodo LCAO-MO.
Metodo di Hartree-Fock. Equazioni di Roothaan-Hartree-Fock.
Basis set: GTO e CGTO.
Problema del limite di dissociazione. Correlazione elettronica.
249
Metodi post-Hartree-Fock. Metodo DFT.
Molecole poliatomiche e gruppi puntuali di simmetria.
Proprietà di simmetria di funzioni. Strutture di molecole poliatomiche: SALC.
Metodi ab-initio e metodi semi-empirici.
Proprietà delle funzioni d'onda Hartree-Fock. Pontenziali di ionizzazione ed affinità
elettronica, teorema di Koopman. Densità elettronica.
Momento di dipolo. Polarizzazione. Analisi di Mulliken.
Analisi di Bader. Espansione multipolare. Potenziale elettrostatico.
Determinazione dei punti stazionari della superficie potenziale. Metodi del gradiente. Stato
di transizione. Cammini di energia minima.
L'equazione di Schroedinger per il moto nucleare. Spettri rotazionali e vibrazionali di
molecole
diatomiche e poliatomiche. Spettroscopie IR e Raman.
Applicazioni in Laboratorio:
Molecole: Calcoli Roothaan-Hartree-Fock per molecole a guscio chiuso.
Dipendenza dell'energia dalla basis set con e senza polarizzazione.
Ottimizzazione di geometria: dipendenza di energia, lunghezze ed angoli di legami dalla
basis set. Visualizzazione degli orbitali molecolari e densità elettronica. Potenziale
elettrostatico. Potenziale di ionizzazione, energia di protonazione. Energia di dissociazione.
Energia di correlazione. Calcoli con MP2 e funzionali densità.
Individuazione di possibili isomeri e valutazione della loro stabilità relativa. Valutazione
della barriera di energia potenziale per una rotazione libera. Calcolo delle frequenze
vibrazionali, energia del punto zero, egrandezze termodinamiche. Analisi dei modi normali
di vibrazione.
Calcolo dell'entalpia di formazione.
Studio di una reazione: ottimizzazione delle geometrie di minimo dei reagenti e dei prodotti,
determinazione dello stato di transizione.
Calcolo dell'entalpia di reazione.
Bibliografia
P.W. Atkins and R.S. Friedman, Molecular Quantum Mechanics, Oxford University Press,
Oxford (1997).
I. N. Levine, Quantum Chemistry, Prentice-Hall, Inc., Englewood Cliffs, New Jersey (1991).
04 CHIMICA DELLE MACROMOLECOLE (F64006)
Crediti: 6
Docente: Prof. Giuseppe Di Silvestro
Il programma sarà in seguito disponibile nell’area riservata al Corso di Laurea sul sito
WEB dell’Università degli studi dell’Insubria, alla pagina
http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3532
05 CHIMICA ANALITICA SUPERIORE (F64003)
Scopo del corso è completare le conoscenze in campo teorico e pratico acquisite negli
insegnamenti di chimica analitica della laurea triennale. Pertanto il corso è suddiviso in
due moduli il primo dei quali sarà completamente teorico, mentre il secondo sarà dedicato
ad esperienze pratiche di laboratorio.
250
I modulo 3 crediti
Prof.Damiano Monticelli
E-mail:[email protected]
La parte teorica del corso affronterà la descrizione dei principi fisici, della
strumentazione e delle applicazioni dei seguenti metodi spettroscopici:
• Spettroscopia di risonanza di spin elettronico (ESR)
• Spettroscopia Raman
• Spettrosocpia Mössbauer
• Fluorescenza di raggi X
• Spettroscopia XPS
II modulo 4 crediti
Prof.Sandro Recchia
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Laboratorio di analisi strumentale”attivato presso il Corso di Laurea
specialistica in Chimica industriale.
06 CHIMICA INORGANICA SUPERIORE (F64005)
Crediti: 7
Docente: Prof.Stefano Tollari
E-mail: [email protected]
Sintesi, struttura e reattività degli organo composti del main group. Sintesi, struttura e
reattività dei composti dell' " organo transition" ;metallo alchili, metallo alcheni, metallo
alchini, metallo carbonili, metallo carbeni e metallo areni.
07 COMPLEMENTI DI FISICA (F64009)
Crediti: 6
Docente: Prof.Vincenzo Benza
E-mail: [email protected]
Argomenti trattati nel corso: Solidi,cristalli liquidi,liquidi. Richiami di termodinamica e di
elettromagnetismo.Transizioni di fase: teoria di campo medio. Transizione liquido-gas e
liquido-solido.Cristalli liquidi nematici e smettici: transizioni strutturali.Difetti topologici;
vortici e dislocazioni.
Libro di testo: Principles of condensed matter physics.M.Chaikin,T.C.LubenskyCambridge
University Press 1995.
08 CHIMICA ORGANICA SUPERIORE (F64007)
Crediti: 7
Docente: Proff.Gaetano Zecchi,Massimo Sisti
1° modulo (24 ore) 3 CFU Prof.Gaetano Zecchi
E-mail: [email protected]
251
1. Aspetti cinetici delle reazioni organiche. Richiami sulla teoria dello stato di transizione:
energia libera di attivazione, equazione di Eyring, reversibilità delle reazioni, postulato di
Hammond. Entalpia ed entropia di attivazione: valutazione sperimentale e significato.
Reazioni complesse: intermedi di reazione, rate limiting step. Reazioni competitive:
controllo cinetico e controllo termodinamico, principio di Curtin-Hammett. Reazioni
pericicliche: definizione, classificazione, meccanismo. Reazioni intramolecolari di
formazione d’anello: aspetti entalpici ed entropici; effetto di prossimità. Assistenza
anchimerica. Reazioni eterogenee e controllo diffusionale.
2. Effetto del solvente in chimica organica. Interazioni soluto-solvente. Parametri di polarità
del solvente: costante dielettrica, donicity number, acceptivity number, parametro di
Dimroth. Effetto cinetico del solvente. Equilibrio tra ioni liberi e coppie ioniche in funzione
del solvente. Confronto di reattività tra ioni liberi e coppie ioniche. Catalisi per
trasferimento di fase. Equilibri acido-base in solventi non acquosi: solventi protofili,
protogeni, anfiprotici.
3. Teoria perturbativa nello studio della reattività chimica. Principi e limiti di applicazione.
Energia di interazione: equazione di Klopman-Salem. Controllo orbitalico e controllo
elettrostatico. Approssimazione di frontiera. Reattivi hard e reattivi soft. Basicità e
nucleofilia; reattività di nucleofili ed elettrofili bidentati. Applicazione alle reazioni di
cicloaddizione: reattività e regioselettività. Applicazione alle reazioni radicaliche. Regole di
Woodward-Hoffmann.
2° modulo (32 ore) 4 CFU Prof.Massimo Sisti
E-mail: [email protected]
1. Sostituzione nucleofila alifatica. Meccanismi SN1 e SN2. Discussione sui meccanismi via
coppia ionica. Sostituzione nucleofila all’atomo di carbonio allilico. Carbocationi e loro
stabilità. Generazione di carbocationi in mezzi superacidi. Riassestamenti di carbocationi.
Conversione di alcooli in agenti alchilanti. Introduzione di gruppi funzionali mediante
sostituzione nucleofila all’atomo di carbonio saturo. Rottura di legami C-O in eteri ed esteri
mediante sostituzione nucleofila.
2. Sostituzione nucleofila acilica. Idrolisi di esteri. Reazioni di transesterificazione.
Ammonolisi di esteri. Idrolisi di ammidi. Reazioni di acilazione. Catalisi intramolecolare.
3. Carbanioni. Acidità al carbonio: acidità cinetica e termodinamica. Struttura di carbanioni.
Preparazione e struttura di composti organometallici. Carbanioni stabilizzati da gruppi
funzionali. Enolati. Preparazione di enolati in condizioni cinetiche e termodinamiche.
Enolati da enolsilileteri, enolacetati, riduzione di chetoni α,β-insaturi. Enoli ed enammine.
4. Carbeni e nitreni. Struttura di carbeni. Formazione di carbeni. Reazioni di addizione.
Reazione di Simmons-Smith. Cenni sulle reazioni di inserzione. Riarrangiamento di Wolff.
Formazione di nitreni. Riarrangiamento di Hoffmann, Curtius, Schimdt.
5. Radicali. Rasicali liberi stabili e persistenti. Generazione di radicali. Struttura e
stereochimica di intermedi radicalici. Specie radicaliche cariche. Caratteristiche di reazioni
radicaliche. Relazioni struttura-reattività. Reazione di alogenazione e di ossidazione.
Reazioni di addizione di HX, CX3Y, RSH. Reazioni radicaliche intramolecolari. Reazioni di
riarrangiamento e frammentazione. Reazioni di sostituzione nucleofila radicalica.
252
6. Fotochimica. Principi generali. Fotochimica di composti carbonilici, di alcheni e dieni, di
composti aromatici.
Testi di riferimento
- F.A.Carey, R.J. Sundberg: Advanced Organic Chemistry, Part A and B, Plenum Press.
- J. March: Advanced Organic Chemistry, John Wiley and Sons.
- Isaacs, Physical Organic Chemistry, Longman.
- Reichardt, Solvent Effects in Organic Chemistry, Verlag.
- Fleming, Frontier Orbitals and Organic Chemical Reactions, Wiley.
09 CHIMICA DEI COMPOSTI DI COORDINAZIONE 1o modulo (F64022)
Crediti: 3
Docente: Prof.Gian Attilio Ardizzoia
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze
Chimiche
10 METODI FISICI IN CHIMICA ORGANICA 1o modulo (F64021)
Crediti: 3
Docente: Prof.Umbero Piarulli
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze
Chimiche
11 CHIMICA DELLE SOSTANZE BIOLOGICAMENTE ATTIVE (F64023)
Crediti: 4
Docente: Prof.Giovanni Palmisano
E-mail: [email protected]
Acidi grassi. Trigliceridi. Perossidazione lipidica. Aniossidanti( tocoferoli, ascorbato).
Biosintesi dell’acido arachidonico.Eicosanoidi(prostaglandine, trombossani, leucotrieni).
Alcaloidi (da ornitina, tropanici, dalla tirosina, tetraidroisochinolinici, benzilisochinolinici,
morfinani, bisbenzilisochinolici, fenetilisochinolinici). Alcaloidi indolici semplici. βCarboline. Alcalaloidi bisindolici( VBL, VCR). Alcaloidi della China. Alcaloidi
pirrolochinolinici. Alcaloidi ergolinici. Alcaloidi purinici.
Terpeni. Biogenesi dei terpeni. Squalene. Lanosterolo. Meccanismo di ciclizzazione dello
squalene-ossido.
Carotenoidi. Colesterolo. Acidi biliari. Steroidi ( mineralcorticoidi, glicocorticoidi. ,
androgeni e progestinici).
β-Lattami( penicilline, cefalosporine). Inibitori della β-lattamasi.
12 TRATTAMENTO DEI RIFIUTI E RICICLO DEI MATERIALI (F64008)
Crediti: 4
Docente: Prof.Giulia Bollini
253
Vedi insegnamento “Tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti” attivato presso il corso di
Laurea specialistica in Scienze Ambientali.
13 CHIMICA TEORICA (F64010)
Crediti: 6
Docente: Prof.Gabriele Morosi
E-mail: [email protected]
Obiettivi della chimica teorica.
L'Hamiltoniano: Hamiltoniano classico, Hamiltoniano nel sistema di laboratorio e
Hamiltoniano interno.
L'approssimazione di Born-Oppenheimer. Le superfici di energia potenziale. Effetti JahnTeller e Renner-Teller. Correzioni diabatiche.
La correlazione elettronica. Il metodo interazione di configurazioni. I metodi Coupled
Cluster. I metodi MC-SCF e UHF.
La matrice densita'. La teoria del Funzionale della densita'.
Teoria della perturbazione Moller-Plesset
Il metodo del legame di valenza. Il metodo dell'accoppiamento di spin. Le strutture
covalenti. L'approssimazione dell'accoppiamento perfetto. Gli orbitali ibridi. Le strutture
ioniche e gli orbitali polarizzati.
I metodi Monte Carlo quantistici.
Testi consigliati
Simons – NicholsQuantum mechanics in chemistry
A. Szabo, N.S. Ostlund Modern quantum chemistry : Introduction to advanced electronic
structure theory.
14 SPETTROSCOPIA MOLECOLARE (F64024)
Crediti: 6
Docente: Prof.Gabriele Morosi
E-mail: [email protected]
La radiazione elettromagnetica e la sua interazione con la materia. Assorbimento ed
emissione di radiazione. Ampiezza della linea, effetti che portano al suo allargamento e loro
rimozione.
Spettroscopia rotazionale. Molecole lineari, rotore simmetrico, rotore sferico e rotore
asimmetrico. Spettroscopia Raman rotazionale. Determinazione della struttura molecolare a
partire dalle constanti rotazionali. Spettroscopia vibrazionale. Spettri vibrazionali di
molecole biatomiche. Molecole poliatomiche: potenzialearmonico e coordinate normali.
Anarmonicità. Spettri infrarossi e Raman. Spettroscopia elettronica. Spettri atomici e
classificazione degli stati atomici. Spettri delle molecole biatomiche e stati elettronici.
Struttura vibrazionale e rotazionale. Molecole poliatomiche e stati elettronici. Cromofori.
Struttura vibrazionale e rotazionale. Spettroscopia fotoelettronica. Processi di ionizzazione e
teorema di Koopmans. Spettroscopie UPS, XPS ed Auger. EXAFS. Lasers e spettroscopia
laser. Trattazione generale dei lasers ed esempi di lasers.
Uso dei lasers in spettroscopia: spettroscopie Raman, spettroscopie a molti fotoni, transitori
ottici coerenti. Femtochimica.
254
Bibliografia:
Modern Spectroscopy - 3rd edition - J. Michael Hollas John Wiley & Sons.
15 CHIMICA ORGANICA APPLICATA (F64026)
Crediti: 6
Docente: Prof.Tiziana Benincori
E-mail: [email protected]
Reazioni di protezione di gruppi funzionali.
Protezione di doppi legami olefinici, di tripli legami acetilenici, di gruppi tiolici, ossidrilici e
amminici, di gruppi carbossilici e carbonilici.
Reazioni di riduzione.
Idrogenazione catalitica; riduzione con idruri metallici; riduzione con metalli alcalini;
riduzione di composti carbonilici e dei derivati degli acidi carbossilici. Rottura riduttiva di
legami carbonioeteroatomo.
Reazioni di ossidazione.
Ossidazione di alcoli ed aldeidi con metalli di transizione e altri ossidanti; conversioni di
alcheni in epossidi e dioli vicinali; ossidazione allilica. Ossidazione di eteroatomi.
Interconversioni di gruppi funzionali per sostituzione nucleofila.
Trasformazione di alcoli in agenti alchilanti (esteri solfonici, alogenuri). Introduzione di
gruppi funzionali per sostituzione nucleofila al carbonio saturo (nitrili, azidi, alchilazione di
ammine e ammidi, nucleofili ossigenati, solforati e del fosforo). Scissione nucleofila dei
legami carbonio-ossigeno in eteri ed esteri. Reagenti per l’acilazione: preparazione di esteri
e di ammidi.
Per ogni capitolo verranno svolti esercizi esemplificativi delle metodologie sintetiche
descritte.
Bibliografia
F. A. Carey e R. J. Sundberg, Advanced Organic Synthesis, Part B: Reactions and Synthesis.
16 SINTESI E TECNICHE SPECIALI ORGANICHE (F64017)
Crediti: 6
Docente: Prof.Umberto Piarulli
E-mail: [email protected]
Carbanioni e loro equivalenti sintetici. Enoli, enolati, enoleteri. Alchilazione di composti
carbonilici, esteri, ammidi, nitrili, enammine. Acilazione di carbanioni. Reazione di
Michael. Inversione di reattività al carbonile. Condensazione aldolica, di Knoevenagel, di
Claisen, di Stobbe, di Perkin, benzoinica. Reazione di Mannich. Ilidi di zolfo. Ilidi di
fosforo. Reazione di Darzens. Formazione ed alchilazione di dianioni.
Sintesi stereoselettive. Classificazione ed esempi. Ausiliari chirali. Addizione nucleofila al
carbonile: regola di Cram e sua evoluzione. Diastereoselezione semplice e facciale.
Stereochimica della condensazione aldolica sotto controllo cinetico e termodinamico. Sintesi
enantioselettive. Cenni sulla doppia stereodifferenziazione.
Preparazione, proprietà e reattività di composti organometallici. Composti
organometallici di zinco, rame, cadmio e mercurio. Composti organometallici degli elementi
di transizione.
Formazione di legami C-C mediata da composti di boro, silicio e stagno.
255
Analisi retrosintetica e strategia di sintesi.
Per ogni capitolo verranno svolti esercizi esemplificativi delle metodologie sintetiche
descritte.
Bibliografia
F.A. Carey e R.J. Sundberg, Advanced Organic Synthesis, Part B: Reactions and Synthesis.
17 RADIOCHIMICA (F64013)
Crediti: 3
Docente: Prof.Gian Attilio Ardizzoia
E-mail: [email protected]
Lo scopo del corso è quello di introdurre lo studente ai principi base della radiochimica e
della chimica nucleare, quali i modi di decadimento radioattivo, stabilità e struttura nucleare,
sintesi e usi dei radioisotopi. In particolare:
Struttura nucleare, stabilità, decadimento e reazioni nucleari.
Meccanismi e modelli delle reazioni nucleari.
Misura della radioattività.
Interazione radiazione-materia.
Effetti chimici e biologici delle radiazioni.
Radionuclidi: metodi di produzione, purificazione ed impieghi.
Chimica degli isotopi: metodi chimici di arricchimento isotopico.
Marcatura isotopica. Applicazioni.
18 LABORATORIO DI CHIMICA STRUTTURALE (F64014)
Crediti: 3
Docente: Prof.Norberto Masciocchi
E-mail: [email protected]
Richiami di Teoria della Diffrazione; Sintesi di Patterson; Risoluzione
ed Affinamento Strutturale da Dati da Cristallo Singolo; Analisi Strutturale Comparata ed
Utilizzo di Banche Dati Cristallografiche; Diffrazione da Polveri: Teoria e Strumentazione;
Analisi Qualitativa delle Fasi; Analisi Quantitativa; Indicizzazione da Spettri di Polvere;
Metodo di Rietveld.
Il corso prevederà diverse lezioni teoriche e circa 25-30 ore di
esercitazioni sperimentali e computazionali.
Testi consigliati:
"Fundamentals of Crystallography”, C.Giacovazzo et al., Ed. International Union of
Crystallography and Oxford University Press, 768 pg. (completo di CD-ROM) - non
tradotto.
"Crystal Structure Analysis: A Primer", J.P.Glusker & K.N.Trueblood, Oxford University
Press, 220 pg. - non tradotto.
19 CHIMICA DELLO STATO SOLIDO (F64025)
Crediti: 3
Il corso avrà carattere monografico e si baserà su materiale didattico preparato del docente.
256
La scelta del tema delle lezioni verrà concordato con gli studenti, possibilmente con il
dovuto anticipo sull'inizio del corso, anche al fine di personalizzare le scelte, tenendo conto,
ove possibile, gli interessi degli stessi.
Il corso può essere seguito indistintamente al IV o V anno (I o II anno della Laurea
Specialistica), e non prevede particolari propedeuticità (diverse dai crediti già acquisiti del
triennio).
Ci si avvarrà comunque di libri pubblicati unicamente in lingua inglese, che gli studenti
dovranno saper maneggiare con fluidità e competenza.
Dato che gli argomenti trattati potranno spaziare dalla chimica inorganica a quella organica
e supramolecolare, il corso è adatto a studenti di diversa estrazione, che però abbiano
interesse nell'ambito della comprensione delle relazioni struttura-proprietà (fisiche,
magnetiche, termiche, spettroscopiche, etc.).
Il corso prevederà unicamente lezioni in aula per circa 24 ore.
Insegnamenti complementari consigliati:
* Strutturistica Chimica (I e II modulo)
* Chimica dei Composti di Coordinazione (I e II modulo)
* Laboratorio di Chimica Strutturale
20 LABORATORIO DI SINTESI ORGANICA (F64016)
Crediti: 4
Docente: Prof.Andrea Penoni
E-mail: [email protected]
Ciclo di lezioni teoriche
Problemi di sicurezza nel laboratorio di chimica organica Richiami sull’utilizzo di alcune
tecniche spettroscopiche (UV, IR, NMR, MS) applicate alla chimica organica.
Selettività in sintesi organica: chemoselettività, regioselettività, stereoselettività
(diastereoselezione ed enantioselezione). Concetto di economia dell’atomo.
Impiego di gruppi protettivi in sintesi organica. Protezione e deprotezione dei differenti
gruppi funzionali. Sintesi e retrosintesi: l’approccio all’impiego di disconnessioni,
interconversione di gruppi funzionali, sintoni e molecole obiettivo.
Ricerca bibliografica e metodologie di ricerca bibliografica on-line (Beilstein Commander,
Sci-Finder Scholar, Ovid, Reaccs e ISI Chemistry Server).
Esercitazioni di laboratorio
Esecuzione individuale da parte dello studente di reazioni di sintesi che prevedono percorsi
multi-stepche portano alla formazione di prodotti ad alto valore aggiunto a partire d reagenti
di uso comune e di facile reperibilità. Studio da parte dello studente dei prodotti ottenuti, che
dovranno essere esaminati per via spettroscopica.
Sequenze di sintesi basate su reazioni multi-step.
Libro di testo: J. Clayden, N. Greeves, S. Warren, P. WothersOrganic ChemistryOxford
University Press
Testi consigliati per la consultazione:
R. O. C. Norman, J. M. Coxon
Principles of Organic Synthesis, 3rd Edition
Kluwer Academic Publishers, Dordrecht
257
B. S. Furniss, A. J. Hannaford, P. W. G. Smith, A. R. Tatchell
VOGEL'S - Textbook of Practical Organic Chemistry - Fifth Edition
Longman Scientific & Technical
M. B. Smith
Organic Synthesis - Second Edition
Mc Graw Hill
S. Warren
Organic Synthesis: The Disconnection Approach
John Wiley & Sons
S. Warren
Workbook for Organic Synthesis: The Disconnection Approach
John Wiley & Sons
S. Warren
Solution Manual to Organic Chemistry
Oxford University Press
L. F. Tietze, Th. Eicher
Reactions and Syntheses in the Organic Chemistry Laboratory
University Science Books
21 LABORATORIO DI CHIMICA ORGANOMETALLICA (F64030)
Crediti: 4
Docente: Prof.Stefano Tollari
E-mail: [email protected]
Sintesi e reattività di composti di organo cobalto ( Cosalen e suo assorbimento di
ossigeno).Composti di organo palladio con diversi leganti fosfinici, alchenici a
nitrilici.Somma ossidativa a composti di organo ferro. Sintesi e caratteristiche di complessi
di diazoto. Reazioni di carbonilazione catalizzate da dicobalto ottacarbonile.
22 CHIMICA ANALITICA AMBIENTALE (F64018)
Crediti: 6
Docente: Prof.Andrea Pozzi
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Chimica dell’ambiente con laboratorio (Modulo A)”attivato presso il
Corso di Laurea triennale in Scienze ambientali (v.o.)
23 LABORATORIO DI CHIMICA ANALITICA AMBIENTALE (F64019)
Crediti: 3
Docente: Prof.Carlo Dossi
E-mail: [email protected]
258
Vedi insegnamento “Chimica dell’ambiente con laboratorio (Modulo B)”attivato presso il
Corso di Laurea triennale in Scienze ambientali (v.o.)
24 METODI FISICI IN CHIMICA INORGANICA (F64011)
Crediti: 6
Docente: Prof.Angelo Maspero
E-mail: [email protected]
Il corso ha come obiettivo quello di illustrare i più comuni metodi fisici impiegati nella
chimica inorganica per la caratterizzazione spettroscopica dei composti molecolari
contenenti metalli di transizione. Teoria, metodi di misura, interpretazione di dati
sperimentali ed alcune considerazioni pratiche sono adeguatamente illustrate.
Contenuti
Teoria dei gruppi:
Gruppi di simmetria, simmetria molecolare, rappresentazioni riducibili e irriducibili, tabelle
dei caratteri, applicazione della teoria dei gruppi alla spettroscopia IR e Raman, orbitali
molecolari, strutturaelettronica e spettri degli ioni dei metalli di transizione.
Magnetismo
Diamagnetismo, paramagnetismo, ferromagnetismo, equazioni fondamentali del
magnetismo molecolare, equazione di Van Vleck, legge di Curie, superparamagnetismo,
stati di spin, metodi di misura e applicazioni.
Risonanza magnetica nucleare
Risonanza magnetica multinucleare, NMR dinamico, principi di base della risonanza
magnetica nucleare allo stato solido e NMR di molecole paramagnetiche contenenti metalli
di transizione.
Bibliografia
rd
Chemical Applications of Group Theory, F. A. Cotton, 3 ed., Wiley-Interscience,
nd
1990. Physical Methods for Chemists, R. S. Drago, 2 ed., Saunders, 1992.
25 CATALISI (F64028)
Crediti: 3
Docente: Prof.Stefano Tollari
E-mail: [email protected]
Introduzione alla catalisi metallorganica. . Formazione di legami C-N, C-O e C-S. Reazioni
di idroformilazione .Processo Monsanto.Reazione di water-gas shift. Reazione di
idrocianazione. Reazioni di metatesi
259
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE CHIMICHE
INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO
Insegnamento
Catalisi
Numero
programma
25
Chemiometria
01
Chimica analitica ambientale
22
Chimica analitica superiore
05
Chimica dei composti di coordinazione I modulo
09
Chimica delle macromolecole
04
Chimica delle sostanze biologicamente attive
11
Chimica dello stato solido
19
Chimica inorganica superiore
06
Chimica fisica computazionale
03
Chimica organica applicata
15
Chimica organica superiore
08
Chimica teorica
13
Complementi di fisica
07
Laboratorio di chimica analitica ambientale
23
Laboratorio di chimica organometallica
21
Laboratorio di chimica strutturale
18
Laboratorio di sintesi organica
20
Metodi fisici in chimica inorganica
24
Metodi fisici in chimica organica I modulo
10
Nanomateriali
02
Radiochimica
17
Sintesi e tecniche speciali organiche
16
Spettroscopia molecolare
14
Trattamento dei rifiuti e riciclo dei materiali
12
260
ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO
Docente
Numero.
Programma
Ardizzoia Gian Attilio
09,17
Benincori Tiziana
15
Benza Vincenzo
07
Bollini Giulia
12
Corongiu Giorgina
03
Di Silvestro Giuseppe
04
Dossi Carlo
23
Giussani Barbara
01
Masciocchi Norberto
18
Maspero Angelo
24
Monticelli Damiano
05
Morosi Gabriele
13,14
Palmisano Giovanni
11
Penoni Andrea
20
Piarulli Umberto
10,16
Pozzi Andrea
22
Recchia Sandro
05
Sisti Massimo
08
Tabacchi Gloria
02
Tollari Stefano
06,21,25
Zecchi Gaetano
08
261
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali - Como
Corso di Laurea Specialistica in Fisica
Sede del corso: Como
MANIFESTO DEGLI STUDI
ANNO ACCADEMICO 2006/2007
Presentazione del Corso.
Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. della sede di Como dell’Università degli Studi
dell’Insubria è attivato il Corso di Laurea Specialistica in Fisica di durata biennale
appartenente alla Classe delle Lauree Specialistiche in Fisica n° 20/S.
Obiettivi formativi e sbocchi professionali
Il Corso di Laurea Specialistica in Fisica è strutturato con il principale fine di assicurare allo
studente una elevata padronanza di metodi e contenuti scientifici avanzati e di adeguate
conoscenze professionali, e la capacità di svolgere ruoli di piena responsabilità nella ricerca,
nello sviluppo di tecnologie innovative, nella progettazione e gestione di strumentazione
complessa. Sono individuati percorsi volti al
- completamento della formazione dello studente nel campo della Fisica della materia , sia a
livello teorico che sperimentale nell’ambito dell'ottica moderna della fisica della materia
condensata, della dinamica dei sistemi non lineari e dell'informazione quantistica.
Attenzione sarà anche rivolta agli aspetti applicativi nel campo dell'ottica classica e
quantistica e dell’elettronica;
- al completamento della formazione dello studente nel campo della Fisica nucleare, delle
particelle elementari e delle interazioni fondamentali, sia a livello teorico che sperimentale.
Si approfondiranno anche gli aspetti applicativi legati allo sviluppo di tecniche innovative
per la rivelazione di particelle e studi di deboli contaminazioni radioattive;
- all’approfondimento delle conoscenze di Astrofisica e cosmologia, considerando gli aspetti
sia osservativi che teorici di tali discipline. Verranno delineati percorsi formativi che
riguardano l’astrofisica stellare e degli oggetti compatti, l’astrofisica della galassia e delle
sorgenti extragalattiche e la cosmologia.
- all’approfondimento della formazione dello studente nel campo della Trattazione teorica
dei fenomeni fisici con l'ausilio di adeguati strumenti matematici e computazionali.
Verranno individuati diversi percorsi che includono la fisica dei sistemi dinamici, la
meccanica quantistica, la meccanica statistica di equilibrio, la teoria quantistica dei campi e
la fisica della gravitazione.
262
Accesso al Corso di Laurea
L’accesso al corso presuppone il possesso di un diploma di Laurea di primo livello
nell’ambito della classe n. 25 (Scienze e tecnologie fisiche) o di un titolo di studio
universitario equipollente. Il riconoscimento dei pregressi 180 crediti formativi è integrale se
conseguiti nell’ambito della Laurea di primo livello in Fisica attivata presso questa
Università. L’accesso al corso da parte di coloro che hanno conseguito una diversa Laurea di
primo livello della classe n. 25 (presso altre Università) può comportare eventuali debiti
formativi. Agli immatricolati che abbiano conseguito la laurea di primo livello in Fisica
presso questa Università vengono riconosciuti i 180 crediti come riportati in tabella:
Ordinamento didattico per l’accesso senza debiti formativi
Settore scientificoCrediti
disciplinare
MAT/03-MAT/05
18
INF/01
6
FIS/01-FIS/07
42
FIS/02
24
FIS/03-FIS/04
40
CHIM/03
6
MAT/05-MAT/07
12
Attività opzionali a scelta
11
Altre attività
10
Lingua inglese
3
Prova finale
8
Totale
180
Tipologia di attività
formativa
A
A
B
B
B
C
C
D
F
E
E
Legenda delle tipologie di attività: (A) formazione di base; (B) formazione caratterizzante;
(C) formazione affine ed integrativa; (D) scelte autonome (curriculari, seminari didattici,
ecc.); (E) prova finale e lingua straniera; (F) altre attività secondo art.10 comma 1 lett. F.
Articolazione del corso di studio
Il conseguimento del diploma di Laurea Specialistica comporta l’acquisizione di ulteriori
120 crediti formativi ripartiti tra il primo e il secondo anno come illustrato nell’ordinamento
didattico sotto riportato. Il corso di laurea è strutturato in quattro distinti curricula: Fisica
Generale, Fisica Medica,Fisica delle particelle elementari, Ottica.
Ordinamento didattico
I ANNO Insegnamenti
Integrativi a scelta
Caratterizzanti a scelta
Totale crediti
Crediti
12
42
54
Tipologia di attività formativa
Interdisciplinarità ed applicazioni (C3)
Caratterizzanti di sede
II ANNO Insegnamenti
Opzionale a scelta
Prova finale
Totale crediti
Crediti
6
60
66
Tipologia di attività formativa
A scelta dello studente (D)
263
Per tutti i quattro curricula attivati, i crediti C3 (interdisciplinarità ed applicazioni) possono
essere acquisiti con il superamento delle prove di esame relative a corsi scelti tra quelli
indicati in Tabella A. Lo studente potrà ottenere i 6 crediti D (opzionale a scelta) superando
l’esame di corsi attivati in questo Corso di Laurea o in altri Corsi di Laurea, previa
approvazione del piano degli studi da parte del CCD.
I crediti relativi ai corsi caratterizzanti di sede possono essere ottenuti secondo le seguenti
modalità, distinte per ogni curriculum:
Per il curriculum di Fisica Generale, lo studente dovrà scegliere due coppie di corsi tra
quelli indicati in Tabella B (per un totale di 24 crediti) ed un ulteriore corso di laboratorio a
scelta tra Laboratorio di Fisica IV e Laboratorio di Fisica V, attivati nella Laurea di primo
livello. I rimanenti crediti potranno essere acquisiti scegliendo 2 corsi tra quelli indicati nelle
tabelle B,C e D.
Per il curriculum di Fisica Medica lo studente dovrà seguire i corsi indicati in Tabella D e il
corso di Laboratorio di Fisica per un totale di 24 crediti. Altri 12 crediti potranno essere
acquisiti scegliendo 2 corsi tra: Radioattività, Fisica ambientale, Fisica dei laser, Fisica dei
rivelatori. I rimanenti 6 crediti potranno essere acquisiti scegliendo un corso tra quelli
indicati nelle Tabelle B e C.
Per il curriculum di Fisica delle particelle elementari, lo studente dovrà seguire i corsi di
Fisica quantistica III, Fisica delle alte energie, Fenomenologia delle particelle elementari e
Fisica astroparticellare per un totale di 24 crediti. Altri 12 crediti potranno essere acquistiti
scegliendo 2 corsi tra: Fisica teorica, Fisica dei rivelatori, Radioattivita' e Laboratorio di
fisica. I rimanenti 6 crediti potranno essere acquisiti scegliendo un corso tra quelli indicati
nelle Tabelle B,C e D.
Per il curriculum di Ottica, lo studente dovrà seguire i corsi di Ottica, Ottica non lineare,
Fisica dei laser, Laboratorio di fisica, per un totale di 24 crediti. Altri 12 crediti potranno
essere acquisiti scegliendo 2 corsi tra: Elettronica quantistica, Ottica quantistica, Fisica dei
rivelatori, Teoria dell'informazione quantistica I, Teoria dell'informazione quantistica II. I
rimanenti 6 crediti potranno essere acquisiti scegliendo un corso tra quelli indicati nelle
Tabelle B,C e D.
Qualora lo studente iscritto alla Laurea Specialistica in Fisica avesse già ottemperato nel
corso della Laurea di primo livello, anche parzialmente, ai requisiti richiesti dal curriculum
prescelto, potra' ottenere i crediti formativi necessari per il conseguimento della Laurea
Specialistica scegliendo i corsi necessari tra quelli indicati nelle Tabelle A, B, C o D previa
approvazione del piano degli studi da parte del Consiglio di Coordinamento Didattico.
264
TABELLA A
Insegnamenti
Elettronica I
Optoelettronica
Metodi geometrici per la
Fisica I
Metodi geometrici per la
Fisica II
Analisi numerica I
Analisi numerica II
Analisi numerica III
Metodi di approssimazione I
Metodi di approssimazione II
Metodi matematici e metodi
numerici nelle Scienze
applicate I
Metodi matematici e metodi
numerici nelle Scienze
applicate II
Equazioni differenziali della
Fisica matematica
Equazioni differenziali della
Fisica matematica II
Fisica matematica
Probabilità I
Probabilità II
Statistica I
Statistica II
Analisi di Fourier
Analisi funzionale
Economia matematica
Chimica fisica
computazionale
Spettroscopia molecolare
Chimica teorica
Nanomateriali
Principi molecolari
dell’elettronica
Radiochimica
Strutturistica chimica I
Strutturistica chimica II
Settori
scientificodisciplinari
ING-INF/01
ING-INF/01
MAT/07
Crediti
Tipologia di attività
formativa
6
6
6
C3
C3
C3
MAT/07
6
C3
MAT/08
MAT/08
MAT/08
MAT/08
MAT/08
MAT/07
6
6
6
6
6
6
C3
C3
C3
C3
C3
C3
MAT/08
6
C3
MAT/07
6
C3
MAT/07
6
C3
MAT/07
MAT/06
MAT/06
MAT/06
MAT/06
MAT/05
MAT/05
SECS-S/06
CHIM/02
6
6
6
6
6
6
6
6
7
C3
C3
C3
C3
C3
C3
C3
C3
C3
CHIM/02
CHIM/02
CHIM/02
CHIM/02
6
6
3
3
C3
C3
C3
C3
CHIM/03
CHIM/03
CHIM/03
3
3
3
C3
C3
C3
265
TABELLA B
Insegnamenti
Fisica quantistica III
Fisica teorica
Relatività I
Relatività II
Meccanica statistica I
Meccanica statistica II
Fisica dello stato solido I
Fisica dello stato solido II
Ottica
Ottica non lineare
Fenomenologia delle
particelle elementari
Fisica delle alte energie
Astrofisica I
Astrofisica II
Settori
scientificodisciplinari
FIS/02
FIS/02
FIS/02
FIS/02
FIS/02
FIS/02
FIS/03
FIS/03
FIS/03
FIS/03
FIS/04
Crediti
Tipologia di attività
formativa
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
6
Caratterizzante di sede
Caratterizzante di sede
Caratterizzante di sede
Caratterizzante di sede
Caratterizzante di sede
Caratterizzante di sede
Caratterizzante di sede
Caratterizzante di sede
Caratterizzante di sede
Caratterizzante di sede
Caratterizzante di sede
6
6
6
Caratterizzante di sede
Caratterizzante di sede
Caratterizzante di sede
Crediti
Tipologia di attività
formativa
6
6
6
6
6
6
6
Caratterizzante di sede
Caratterizzante di sede
Caratterizzante di sede
Caratterizzante di sede
Caratterizzante di sede
Caratterizzante di sede
Caratterizzante di sede
FIS/02
6
Caratterizzante di sede
FIS/03
FIS/03
FIS/03
FIS/03
6
6
6
6
Caratterizzante di sede
Caratterizzante di sede
Caratterizzante di sede
Caratterizzante di sede
FIS/05
6
Caratterizzante di sede
FIS/04
FIS/05
FIS/05
TABELLA C
Insegnamenti
Laboratorio di Fisica
Fisica dei rivelatori
Radioattività
Fisica delle astroparticelle
Fisica ambientale
Fisica dei sistemi dinamici
Teoria dell’informazione
quantistica I
Teoria dell’informazione
quantistica II
Fisica dei laser
Elettronica quantistica
Ottica quantistica
Teoria dei sistemi a molti
corpi
Cosmologia
266
Settori
scientificodisciplinari
FIS/01
FIS/01
FIS/07
FIS/04
FIS/07
FIS/02
FIS/02
TABELLA D
Insegnamenti
Elementi di dosimetria e
radioprotezione
Basi fisiche dell’imaging
diagnostico
Basi fisiche della
radioterapia
Settori
scientificodisciplinari
FIS/07
Crediti
Tipologia di attività
formativa
6
Caratterizzante di sede
FIS/07
6
Caratterizzante di sede
FIS/07
6
Caratterizzante di sede
Propedeuticita'
I corsi denominati I sono propedeutici ai corsi denominati II.
Crediti formativi
Nei nuovi ordinamenti, il superamento di ogni prova (esami ed altre attività istituzionali) è
associato all'acquisizione di crediti formativi (CFU), che risultano legati all'impegno
richiesto allo studente. Ogni credito formativo corrisponde ad un impegno orario
complessivo di 25 ore. La ripartizione delle ore tra attività didattica assistita ed attività
didattica personale è diversa a seconda che si tratti di lezioni, ovvero di esercitazioni e di
laboratorio:
attività assistita
lezioni
esercitazioni, laboratorio
8
11
attività
personale
17
14
Totale ore
25
25
Esami
L'acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento
dell’ esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi.
Piani di studio individuali
All'atto dell’iscrizione al primo anno, ogni studente dovrà presentare il proprio piano di
studi con l’indicazione del curriculum e delle attività opzionali prescelte. Lo studente potra'
modificare tale scelta presentando un nuovo piano degli studi negli anni successivi.
Tesi di Laurea
Per la preparazione della tesi di Laurea lo studente deve svolgere attività di ricerca, con il
requisito dell’originalità, presso le strutture dell’Università dell'Insubria oppure presso un
Ente pubblico o privato esterno all’Università dell’Insubria. La tesi di Laurea avrà durata
non inferiore ai 10 mesi. Lo studente può iniziare il lavoro di tesi, previa autorizzazione del
CCD, in ogni momento dell’anno accademico ma non prima di aver acquisito 210 crediti.
Prova finale
L'esame finale per il conseguimento del titolo consiste nella presentazione e discussione di
un elaborato scritto sul tema sviluppato durante il lavoro di tesi.
267
Calendario dei Corsi e degli Esami
Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli
esami di Laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica.
Varese, 14 giugno 2006
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
IL PRESIDE DI FACOLTA’
(Dott.Marino Balzani)
(Prof. Aldo Gamba)
268
IL RETTORE
(Prof. Renzo Dionigi)
PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI
1 ELETTRONICA I (F72007)
Crediti: 6
Docente: Prof.Michela Prest
E-mail: [email protected]
Il corso intende fornire le basi di elettronica analogica necessarie per partecipare alle attività
di ricerca sperimentale; a tale scopo oltre alle lezioni frontali viene portato avanti un ciclo di
esercitazioni in laboratorio con utilizzo di strumentazione controllata da computer.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Le basi dell'elettronica: Tensione, corrente, resistenza. Analisi delle reti lineari con i
teoremi di Thevenin e Norton. Condensatori, induttori e analisi dei circuiti AC. Analisi
della risposta col metodo dell'impedenza complessa e dei fasori. Integratori e derivatori
approssimati. Diagrammi di Bode.
Dispositivi a semiconduttore: Basi di Fisica dei semiconduttori. Diodo a giunzione,
curva I-V e applicazioni dei diodi, circuiti rettificatori, clamping. Cenni ai LED e ai
fotodiodi.
Transistor: Semplice modello del transistor bipolare a giunzione come amplificatore di
corrente. Circuiti fondamentali: emitter follower, common emitter. Modello di EbersMoll; amplificatore differenziale, circuiti push-pull; effetto Miller e circuiti atti a
eliminarlo.
Transistor a effetto di campo: Caratteristiche di JFET e MOSFET. Circuiti fodamentali:
source follower, common drain. Confronto con analoghi circuiti realizzati con BJT.
Realizzazione di sorgenti di corrente e interruttori analogici con i FET.
Feedback e amplificatori operazionali: Introduzione al feedback. L'amplificatore
operazionale e le ''regole d'oro''. Amplificatori invertenti e non invertenti. Sommatori.
Follower e stabilità dell'amplificatore. Sorgenti di corrente. Analisi del comportamento
reale degli amplificatori operazionali. Amplificatori logaritmici, peak detector e
sample-and-hold. Integratori e derivatori.
Circuiti a feedback positivo: Comparatori e trigger di Schmitt.
Filtri attivi e oscillatori : Introduzione al design dei filtri attivi. Filtri passa-alto e passabasso con topologia Sallen-Key. Convertitori a impedenza negativa e giratori.
Oscillatori a rilassamento.
Analisi della risposta dei circuiti con la Trasformata di Laplace: Trasformata e
antitrasformata delle funzioni più comuni. Analisi con poli e zeri di filtri del primo e
secondo ordine. Criterio di stabilità. Analisi della risposta delle reti in regime
transitorio e sinusoidale. Analisi di una catena di trattamento del segnale di rivelatori:
preamplificatore di carica, shaper e sistemi di conteggio e analisi di ampiezza
dell'impulso.
Testi Consigliati
P. Horowitz e W. Hill, The art of electronics, 2nd edition, Cambridge University Press, 1989
(ISBN 0-521-37095-7).
Jacob Millman, Microelectronics, McGraw Hill, 1979 (ISBN 0-07-042327-X).
269
2 OPTOELETTRONICA (F72037)
Crediti: 6
Docente: Prof.Daniele Faccio
E-mail: [email protected]
Il corso ha la finalità di introdurre lo studente ai concetti e ai principi di funzionamento dei
dispositivi ottici utilizzati nelle telecomunicazioni ottiche. Verrà inoltre dedicata particolare
attenzione ai dispostivi di nuova generazione e soprattutto alla nano-fotonica e ai cristalli
fotonici.
Ogni argomento verrà affrontato con esercizi al computer (programmazione in Matlab).
Programma sintetico del corso:
•
Sisitemi di trasmissione ottica: storia, descrizione e definizioni
•
Equazioni di Maxwell
•
Guide d’onda nel modello dell’ottica geometrica
•
Equazione delle onde nelle guide dielettriche e modi di propagazione
•
Fibre ottiche, guide integrate a basso ed ad alto contrasto d’indice
•
Dispersione dei modi di guida
•
Teoria dei modi accoppiati
•
Propagazione matriciale per simulazioni ottiche
•
Filtri ottici: cavità Fabry-Perot, accoppiatori, interferometro di Mach-Zehnder
integrato, micro-cavità
•
Modulatori elttro-ottici
•
Cenni ai Laser a semiconduttore
•
Cristalli fotonici: proprietà generali delle eq. di Maxwell, analogie con la
meccanica quantistica, il teorema di Bloch, cristalli fotonici 1D (o reticoli di
Bragg), 2D e 3D
•
Ottica nonlineare in fibra, in strutture ad alto contrasto d’indice e nei cristalli
fotonici.
3 METODI GEOMETRICI PER LA FISICA I (F72053)
Crediti: 6
Docente: Prof.Sergio Cacciatori
E-mail: [email protected]
Nel presente corso verranno considerati alcuni strumenti della geometria contemporanea che
trovano applicazione nella fisica matematica e nella fisica teorica. Le applicazioni alla fisica
potranno essere variate o ampliate a seconda delle esigenze degli studenti.
Varietà differenziali e fibrati vettoriali.
Breve introduzione alle varietà riemanniane reali, varietà con bordo. Spazio tangente in un
punto e fibrato tangente. Fibrati vettoriali. Campi vettoriali e flussi. Fibrati tensoriali, fibrato
cotangente, campi tensoriali. Derivata esterna e derivata di Lie. Algebra di Lie dei campi
vettoriali. Cenni di calcolo integrale sulle varietà.
Applicazioni alla meccanica classica. Spazio delle fasi come fibrato cotangente. Struttura
simplettica ed equazioni di Hamilton. Trasformazioni canoniche. Costanti del moto.
Introduzione alla teoria dei gruppi di Lie.
Gruppi di Lie: proprietà principali. Campi vettoriali invarianti. Algebra di Lie associata al
270
gruppo. La mappa esponenziale. Algebre di Lie semisemplici e classificazione di Cartan. I
diagrammi di Dynkin. Rappresentazioni (cenni).
Bibliografia
-W. Thirring, Classical Mathematical Physics: Dynamical Systems and Field Theories,
Springer
-Appunti distribuiti a lezione.
4 METODI GEOMETRICI PER LA FISICA II (F72054)
Crediti: 6
Docente: Prof.Sergio Cacciatori
E-mail: [email protected]
Connessioni su fibrati principali e teorie di Gauge.
Campi classici e rappresentazioni. Fibrati principali e fibrati vettoriali associati; connessioni
sui fibrati principali e curvatura. Trasformazioni di gauge, le equazioni di Yang-Mills e di
Maxwell.
Esempi di fibrati non banali in teorie di Yang-Mills.
Geometria di Spin ed elettroni.
Algebra di Clifford, rappresentazioni di spin e le ”matrici ”. L’operatore di Dirac, e i
fermioni.
Particelle di spin 12 e l’equazione di Dirac. Breve introduzione alla geometria del modello
standard.
A seconda della disponibilità di tempo il corso potrà essere integrato con un breve
argomento monografico di approfondimento.
Bibliografia
-W. Thirring, Classical Mathematical Physics: Dynamical Systems and Field Theories,
Springer
-B. Dubrovin, S. Novikov, A. Fomenko, Geometria contemporanea, Volume II, MIR.
-Appunti distribuiti a lezione.
5 ANALISI NUMERICA I (F72073)
Crediti: 6
Docente: Prof.Marco Donatelli
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica.
6 ANALISI NUMERICA II (F72074)
Crediti: 6
Docente: Prof.Stefano Serra Capizzano
E-mail:[email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica.
271
7 ANALISI NUMERICA III (F72075)
Crediti: 6
Docente: Prof.Marco Donatelli
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica.
8 METODI DI APPROSSIMAZIONE I (F72063)
Crediti: 6
Docente: Prof.Stefano Serra Capizzano
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Matematica.
9 METODI DI APPROSSIMAZIONE II (F72064)
Crediti:
Docente: Prof.Stefano Serra Capizzano
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Matematica.
10 METODI MATEMATICI
APPLICATE I (F72065)
Crediti: 6
Docente: Prof. Andrea Pennati
E
METODI
NUMERICI
NELLE
SCIENZE
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Matematica.
11 METODI MATEMATICI
APPLICATE II (F72066)
Crediti: 6
E
METODI
NUMERICI
NELLE
SCIENZE
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Matematica.
12 EQUAZIONI DIFFERENZIALI DELLA FISICA MATEMATICA (F72067)
Crediti: 6
Docente: Prof.Andrea Posilicano
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica.
13 FISICA MATEMATICA (F72055)
Crediti: 6
Docente: Prof.Giorgio Mantica
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Fisica matematica (modulo A)+ Fisica matematica (modulo B) attivati
presso il corso di Laurea triennale in Matematica.
272
14 PROBABILITA’ I (F72069)
Crediti: 6
Docente: Prof.Emanuele Casini
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Probabilità I (modulo A)+ Probabilità I (modulo B) attivati presso il
corso di Laurea triennale in Matematica.
15 PROBABILITA’ II (F72070)
Crediti: 6
Docente: Prof.Emanuele Casini
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica.
16 STATISTICA I (F72056)
Crediti: 6
Docente: Prof.Andrea Martinelli
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica.
17 STATISTICA II (F72057)
Crediti: 6
Docente: Prof.Andrea Martinelli
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica.
18 ANALISI DI FOURIER (F72072)
Crediti: 6
Docente: Prof.Franco Cazzaniga
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Matematica.
19 ANALISI FUNZIONALE (F72071)
Crediti: 6
Docente: Prof.Alberto Setti
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Matematica.
20 ECONOMIA MATEMATICA (F72040)
Crediti: 6
Docente: Prof.Emanuele Casini
E-mail: [email protected]
273
Vedi insegnamento “Economia matematica I” attivato presso il corso di Laurea triennale in
Matematica.
21 CHIMICA FISICA COMPUTAZIONALE (F72076)
Crediti: 7
Docente: Prof.Giorgina Corongiu
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Scienze
chimiche.
22 SPETTROSCOPIA MOLECOLARE (F72058)
Crediti: 6
Docente: Prof.Gabriele Morosi
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Scienze
chimiche.
23 CHIMICA TEORICA (F72059)
Crediti: 6
Docente: Prof.Gabriele Morosi
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Scienze
chimiche.
24 NANOMATERIALI (F72060)
Crediti: 3
Docente: Prof.Gloria Tabacchi
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Chimica
industriale.
25 PRINCIPI MOLECOLARI DELL’ELETTRONICA (F72061)
Crediti: 3
Docente: Prof.Gloria Tabacchi
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze
chimiche.
26 RADIOCHIMICA (F72062)
Crediti: 3
Docente: Prof.Gian Attilio Ardizzoia
E-mail: [email protected]
274
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Scienze
chimiche.
27 STRUTTURISTICA CHIMICA I (F72077) E II (F72078)
Crediti: 3 per ciascun modulo
Docente: Prof.Norberto Masciocchi
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze
chimiche.
28 FISICA QUANTISTICA III (F72005)
Crediti: 6
Docente: Prof.Philip Ratcliffe
E-mail: [email protected]
Lo scopo del corso è quello di completare gli studi della meccanica quantistica non
relativistica portati avanti nei moduli I e II. Si arriva, inoltre, ad un primo ma abbastanza
approfondito contatto con la meccanica quantistica relativistica e le sue applicazioni più
semplici.
Indice:
Evoluzione temporale quantistica;
Richiami delle “pictures Schrödinger”, Heisenberg, Interazione;
Propagatore e integrale di Feynman;
Potenziali e trasformazioni di gauge;
Composizione di momenti angolari coefficienti Clebsch-Gordan teorema Wigner-Eckart;
Simmetrie discrete in meccanica quantistica P, T (con cenni a C);
Perturbazioni dipendenti dal tempo;
Teoria della diffusione;
Meccanica quantistica relativistica equazioni di Klein-Gordon, Dirac; sezione d'urto di Mott.
Bibliografia
J.J. Sakurai, "Meccanica Quantistica Moderna"
(Zanichelli, 1990) Bjorken & Drell, "Relativistic Quantum
Mechanics" (McGraw-Hill, 1965)
Testi supplementari
Bailin & Love, "Introduction to Gauge Field Theory"
(IoP, 1993) Itzykson & Zuber "Quantum Field Theory"
(McGraw-Hill, 1985)
L.I. Schiff, "Quantum Mechanics" (McGraw-Hill, 1968)
29 FISICA TEORICA (F72006)
Crediti: 6
Docente: Prof. PhilipRatcliffe
E-mail: [email protected]
275
Lo scopo del corso è quello di fornire agli studenti gli strumenti necessari per affrontare i
temi ove prevale l'utilizzo della teoria dei campi quantistici (quali la fisica delle particelle e
la struttura della materia). Le tecniche presentate sono le più moderne (ad esempio, l'utilizzo
dell'integrale di Feynman) e l'approccio è prevalentemente applicativo.
Indice:
Teoria dei campi classici;
Teoria quantistica dei campi funzionale generatore W[J], per campo libero; funzioni di
Green per campo libero; azione efficace;
Ampiezze di Scattering in Meccanica Quantistica; in Teoria Quantistica dei Campi;
4
Regole di Feynman per φ ;
4
Rinormalizzazione di φ ;
Teoria quantistica di gauge
Regole di Feynman per QED (& QCD);
Rinormalizzazione di QED(& QCD);
Rottura spontanea delle simmetria.
Bibliografia
Bailin & Love, "Introduction to Gauge Field Theory" (IoP, 1993)
Testi supplementari:
Abers & Lee, "Gauge Theories", Phys. Rep. 9C (1973) 1
Bjorken & Drell, "Relativistic Quantum Fields" (McGraw-Hill, 1965)
Itzykson & Zuber "Quantum Field Theory" (McGraw-Hill, 1985)
30 RELATIVITA’I (F72035)E II (F72015)
Crediti: 6 per ciascun modulo
Docente: Prof.Ugo Moschella
E-mail: [email protected]
Primo modulo (6 crediti)
Elementi di geometria differenziale
Varietà differenziabili. Spazio tangente e spazio cotangente. Tensori e campi tensoriali.
Forme differenziali. Densità tensoriali. Derivata sterna. Derivata di Lie. Trasporto parallelo
e derivata covariante. Tensore metrico. Varietà di Lorentz. Derivata covariante associata alla
metrica. Simboli di Christoffel. Tensore di curvatura di Riemann. Equazione della
deviazione geodetica. Isometrie e vettori di Killing. Il formalismo delle tetradi.
Complementi di relatività ristretta 1
Il tensore metrico di Minkowski. Trasformazioni di Lorentz e gruppo di Poincarè. Algebra e
analisi tensoriale nello spazio-tempo di Minkowski. Dinamica relativistica delle particelle.
Campi classici e formalismo Lagrangiano. Teorema di Noether. Correnti e leggi di
conservazione. Tensore energia-momento. Momento angolare totale e momento angolare
interno (spin). Teorie di gauge. Elettrodinamica. Fluidodinamica relativistica. Fluidi
relativistici perfetti. Fluidi relativistici imperfetti.
Teoria della gravitazione (relatività generale)
Equivalenza tra gravità e inerzia. Sistemi di riferimento localmente inerziali. Il principio di
equivalenza in forma debole e forte. Forze gravitazionali. Particelle e fotoni in caduta libera:
geodetiche di tipo tempo e geodetiche nulle. Il limite Newtoniano. Lo spostamento spettrale
276
gravitazionale.
Il principio di covarianza generale come espressione del principio di equivalenza.
Meccanica, elettrodinamica e fluidodinamica in presenza di un campo gravitazionale. Le
equazioni di campo di Einstein. Problema di Cauchy e condizioni al contorno. Simmetrie di
gauge locali. Energia, momento lineare e momento angolare di un sistema gravitante isolato.
Secondo modulo (6 crediti)
Applicazioni della relatività generale
La soluzione di Schwarzschild ed il teorema di Birkhoff. Equazioni del moto in un campo di
Schwarzschild. Costanti del moto. Deflessione e ritardo delle onde elettromagnetiche in un
campo gravitazionale. Precessione del perielio dei pianeti. Lenti gravitazionali. Natura della
superficie al raggio gravitazionale: orizzonte e il concetto di buco nero. Spaziotempo di
Rindler e coordinate di Kruskal. Le equazioni relativistiche di Tolman-OppenheimerVolkov della struttura stellare. La soluzione di Schwarschild interna per configurazioni a
densità costante. Il collasso gravitazionale di una sfera di polvere. L'approssimazione postNewtoniana. Il campo gravitomagnetico. Il fenomeno del trascinamento inerziale.
Precessione geodetica (effetto de Sitter) e precessione iperfina (effetto Lense-Thirring) di un
giroscopio orbitante. Campi gravitazionali assisimmetrici. Buchi neri ruotanti e la soluzione
di Kerr. Le equazioni di campo in approssimazione lineare. Il gauge armonico. Onde
gravitazionali. Tensore di polarizzazione. Elicità. Approssimazione di quadrupolo.
Rivelazione della radiazione gravitazionale. Antenne quadrupolari risonanti. Rivelatori a
interferometria laser. Le pulsar binarie. Il principio cosmologico e la metrica di RobertsonWalker. Il red shift e l'espansione dell'universo. La legge di Hubble e il parametro di
decelerazione. Le equazioni cosmologiche di Friedmann e il modello standard del big bang.
Cenni sulla storia evolutiva dell'universo. La radiazione cosmica di fondo. Il problema della
materia oscura.
Complementi di relatività ristretta 2
Elementi di teoria dei gruppi di Lie. Teoria delle rappresentazioni unitarie ed irriducibili del
gruppo di Lorentz e del gruppo di Poincarè. Interpretazione fisica: massa e spin.
Bibliografia
S. Weinberg: Gravitation and Cosmology, John Wiley, 1972.
L.D. Landau, E.M. Lifshitz: The Classical Theory of Fields.
R. Adler, M. Bazin, M. Schiffer, Introduction to General Relativity, Mc-Graw Hill, 1975.
B.F. Schutz: A First Course in General Relativity, Cambridge University Press, 1985.
G. Borner: The Early Universe, III edizione riveduta e corretta, Springer Verlag, 1993.
M. Wald: General Relativity, The University of Chicago Press., 1984.
A.P. Lightman, W.H. Press, P.H. Price, S.A. Teukolski: Problem Book in Relativity and
Gravitation, Princeton University Press, 1975.
S.W. Hawking, G.F.R. Ellis: The Large Scale Structure of Space-Time,
Cambridge University Press, 1973.
C.W. Misner, K.S. Thorne, J.A. Wheeler: Gravitation, Freeman, 1973.
H. Stephani: General Relativity, The University of Chicago Press, 1984.
H.C. Ohanian: Gravitation and Spacetime, W.W. Norton, 1976.
F. Lucchin: Introduzione alla Cosmologia, Zanichelli, 1990.
L.P. Hughston, K.P. Tod: An Introduction to General Relativity, Cambridge University
277
Press, 1990.
F. De Felice, C.J.S. Clark: Relativity on Curved Manifolds. Cambridge University Press,
1990.
I. Ciufolini, J.A. Wheeler: Gravitation and Inertia. Princeton University Press, 1995.
W. Thirring, A Course in Mathematical Physics, Vol I, - Classical Dynamical Systems Vol.
II Classical Fields, Springer Verlag. 1980.
31 MECCANICA STATISTICA I (F72013) E II (F72014)
Docente: Prof.Roberto Artuso
E-mail: [email protected]
Primo modulo (6 crediti)
Richiami di termodinamica: La descrizione termodinamica e i principi fondamentali.
Termodinamica delle transizioni di fase, l'equazione di Van der Waals e la teoria di Landau,
esponenti critici.
Il problema dell'approccio all'equilibrio: Insiemi di Gibbs, equazione di Liouville.
Sistemi ergodici e mixing. Sistemi dinamici astratti e gerarchie di proprietà ergodiche
(mappa logistica, shift di Bernoulli, la mappa del fornaio, automorfismi lineari sul toro
bidimensionale). Il teorema di Kolmogorov Arnold e Moser. Il problema della transizione al
caos.
Meccanica statistica classica: Insiemi classici, legame con la termodinamica. Il gas perfetto
e il paradosso di Gibbs. Equivalenza tra insiemi, limite termodinamico, fluttuazioni e
transizioni di fase.
Meccanica statistica quantistica: Matrici densità. Sistemi di particelle identiche. Il gas di
Fermi ideale. Il gas di Bose ideale.
Metodi approssimati: Limite classico della funzione di partizione. Espansione del viriale
classica. Il secondo coefficiente del viriale: confronto tra modelli teorici di potenziali e dati
sperimentali.
Secondo modulo (6 crediti)
Superfluidità: Caratteristiche della transizione di fase superfluida per l'elio 4. Modello a
due fluidi, calcolo della densità della componente superfluida. Equazione di Schroedinger
per bosoni nel formalismo della seconda quantizzazione. Gas di bosoni debolmente
interagente, parte fononica delle relazioni di dispersione.
Il modello di Ising: Definizione del modello, equivalenza con altri modelli.
Approssimazioni di Bragg-Williams e Bethe-Peierls. Soluzione esatta nel caso
unidimensionale: matrici di trasferimento. Esistenza della transizione di fase nel caso
bidimensionale: argomento di Peierls.
Fenomeni critici: Ipotesi di scala. Gruppo di rinormalizzazione nello spazio reale. Punti
fissi, direzioni rilevanti, scaling e esponenti critici. Esempio di calcolo approssimato di
esponenti critici: il modello di Ising su reticolo triangolare.
32 FISICA DELLO STATO SOLIDO I (F72041)
Crediti: 6
Docente: Prof.Alberto Parola
278
E-mail: [email protected]
1) Teoria di Drude-Sommerfeld per il trasporto in solidi.
Tempo di rilassamento, conducibilita' elettrica, costante dielettrica
e frequenza di plasma. Elettroni non interagenti in un campo magnetico:
livelli di Landau.
2) Reticoli cristallini. Vettori primitivi, cella unitaria.
Reticoli di Bravais e strutture cristalline.
Reticolo reciproco e zone di Brillouin.
Indici di Miller. Scattering di raggi X, descrizione di Bragg e di von Laue.
3) Livelli elettronici in potenziali periodici: proprieta' generali.
Teorema di Bloch, bande elettroniche, momento cristallino e velocita' di gruppo.
Singolarita' di van Hove. Potenziali deboli: teoria perturbativa.
Metodo tight binding.
4) Teoria semiclassica della dinamica elettronica. Elettroni e
buche. Pacchetti d'onda di elettroni di Bloch in un campo esterno elettrostatico
e magnetostatico. Massa efficace. Effetto de Haas-van Alphen.
Alcuni esempi di struttura a bande.
5) Classificazione dei solidi ed energie di coesione in cristalli
molecolari (potenziale Lennard-Jones), ionici (costanti di Madelung),
covalenti e in metalli.
6) Teoria del cristallo armonico classico e quantistico.
Esempi monodimensionali (con o senza base) e tridimensionali, branche
ottiche e acustiche. Fononi e calore specifico in cristalli.
Diffusione di neutroni da cristalli: conservazione del momento cristallino
e processi di scattering a zero e un fonone.
7) Proprieta' ottiche dei solidi. Teoria macroscopica:
indice di rifrazione complesso, coefficiente di riflessione e di assorbimento.
Relazioni di Kramers-Kroenig, significato della parte reale e immaginaria
dell'indice di rifrazione. Isolanti: polarizzabilita' atomica, relazione di
Clausius-Mossotti. Modello semiclassico di emissione e assorbimento
di radiazione da un atomo. Transizioni interbanda. Assorbimento di fotoni
da parte del reticolo.
8) Cenni su: Interazione elettrone-elettrone. Screening. Teoria
di Thomas-Fermi. Teorema di Hohenberg e Kohn, funzionale densita'.
Effetti dinamici nella interazione elettrone--fonone in metalli.
Testi consigliati
N.W. Ashcroft, N.D. Mermin Solid state physics (testo base)
J.M. Ziman Principles of the theory of solids (utile in particolare per il punto 7)
33 FISICA DELLO STATO SOLIDO II (F72042)
Crediti: 6
Docente: Prof.Giancarlo Jug
E-mail: [email protected]
1) Teoria della Superconduttivita'.
Interazione elettrone-fonone, aspetti fenomenologici della superconduttivita', il modello dei
279
due fluidi. Teoria di Landau-Ginzburg, quantizzazione del flusso magnetico, reticolo di
Abrikosov, effetti Josephson.
Il problema di Cooper, formazione di coppie e verifiche sperimentali. Elementi di teoria
della seconda quantizzazione, teoria semi-microscopica BCS della superconduttivita'.
I superconduttori ad alta temperatura di transizione, cenni fenomenologici. Rassegna delle
teorie correnti per il meccanismo microscopico. La fisica dei flussoni nei superconduttori ad
alta Tc.
2) Teoria del Magnetismo nei Solidi.
Origine microscopica del magnetismo, Hamiltoniana di Heisenberg,
Hamiltoniana di Hubbard, modello di Anderson, doppio scambio.
Diamagnetismo, paramagnetismo, ferromagnetismo e antiferromagnetismo nei solidi,
isolanti e metallici. Elementi della teoria delle transizioni di fase, fenomeni critici.
3) Teoria della Localizzazione, delle Eterostrutture e Nanostrutture.
Localizzazione di Anderson nei metalli disordinati, teoria di scala della localizzazione di
Anderson, localizzazione debole.
Teoria dell'effetto Hall quantizzato, intero e (cenni) frazionario.
I punti quantici, effetto Kondo, blocco coulombiano, applicazioni al 'quantum computing'.
4) Spintronica, Materiali innovativi.
Tunneling della magnetizzazione nelle nanostrutture magnetiche, l'effetto spin-Hall
quantistico.
La magnetoresistenza colossale delle manganiti, teoria dei sistemi magnetici disordinati,
teoria dei polaroni, rassegna delle teoria correnti per il meccanismo della magnetoresistenza
colossale.
Aspetti fenomenologici dei vetri, vicino alla transizione vetrosa e a basse temperature.
Teoria dei vetri di spin, applicazione ai vetri strutturali.
Teoria dei vetri dielettrici a bassa temperatura, effetto del campo magnetico, dispositivi per
la rilevazione di basse temperature e bassi campi magnetici. Fisica dei bolometri criogenici
per la rilevazione di particelle elementari.
Testi consigliati
N.W. Ashcroft, N.D. Mermin; Solid State Physics
P.-G. de Gennes: Theory of Superconductivity in Metals and Alloys
M. Jannsen, O. Viehweger, U. Fastenrath, J. Hajdu: Introduction to the Theory of the Integer
Quantum Hall Effect
R. Turton: The Quantum Dot: A Journey into the Future of Microelectronics
Dispense e fotocopie distribuite dal docente.
34 OTTICA (F72009)
Crediti: 6
Docente: Prof.Paolo Di Trapani
E-mail: [email protected]
Il corso presenta i principali fenomeni fisici connessi alla propagazione incoerente e
coerente della luce ed alla sua interazione con la materia in regime di debole intesità. Esso
illustra inoltre i principi fisici e tecnologici di diversi strumenti e componenti ottici oggi
utilizzati per manipolare la luce, sia in laboratorio che nella vita di tutti i giorni. Il corso è di
taglio fenomenologico ed è centrato sulla osservazione diretta dei fenomeni e degli
strumenti in laboratorio. Gli argomenti trattati sono:
280
1) LA PROPAGAZIONE DELLA LUCE
-Scattering di Rayleigh
- Riflessione
-Rifrazione
- Il Principio di Fermat
- L’approccio elettromagnetico
- Riflessione totale
- Proprietà ottiche dei metalli
- Aspetti famigliari dell’interazione luce-materia
2) OTTICA GEOMETRICA
- Elementi ottici (lenti, stop, specchi, prismi, fibre ottiche)
- Sistemi ottici (zoom, telescopi, microscopi)
- Lenti spesse e sistemi di lenti
- Ray tracing
- Aberrazioni (cromatiche e monocromatiche)
3) POLARIZZAZIONE
-Luce polarizzata
- Polarizzatori
- Dicroismo
-Birifrangenza
-Scattering e polarizzazione
-Angolo di Brewster
- Lamine a mezz’onda e quarto d’onda
- Polarizzatori circolari
- Polarizzazione luce policromatica
-Modulatori ottici e cristalli liquidi
4) INTERFERENZA
-Condizioni per l’interferenza
- Interferometria (a separazione del fronte d’onda e dell’ampiezza)
- Localizzazione e tipologia delle frange d’interferenza
- Interferenza di fasci multipli
- Applicazioni tecniche dell’interferenza
5) DIFFRAZIONE
- Diffrazione alla Fraunhofer
- Diffrazione alla Fresnel
- Teoria scalare della diffrazione (Kirchoff)
6) OTTICA DI FOURIER
- Trasformata di Fourier
-Applicazioni ottiche
7) COERENZA
-Visibilità
- Funzione di mutua coerenza e grado di coerenza
- Coerenza e interferometria
Bibliografia: OPTICS (fourth edition). Autore: Eugene Hecht. Edito da: Addison Wesley,
International Edition. ISBN 0-321-18878-0
281
35 OTTICA NON LINEARE (F72010)
Crediti: 6
Docente: Prof.Alessandra Andreoni
E-mail: [email protected]
Ottica non-lineare: concetti introduttivi. Espansione in serie di P(E). Non-linearità del
secondo e terzo ordine.
Non-linearità del secondo ordine: generazione di seconda armonica (“SH, second
harmonic”), rettificazione, effetto elettro-ottico.
“Three-wave mixing” in mezzi non dispersivi ed isotropi.
“Manley-Rowe relations”.
Soluzioni analitiche dell’equazione di Helmotz: generazione di SH, amplificazione
parametrica, “difference-frequency generation”.
Evoluzione di un pacchetto d’onde. Dispersione e “chirp” della frequenza.
Complementi di ottica lineare: fibre ottiche, olografia.
Effetti non-lineari in fibra.
Proprietà olografiche delle interazioni a tre onde.
Soluzioni analitiche per il guadagno/amplificazione in generazione ed amplificazione
parametrica. Non-linearità del terzo ordine: effetto Kerr ottico, generazione di terza
armonica, solitoni spaziali. “Four-wave mixing”, chirp e sua compensazione, solitoni
temporali.
In relazione agli interessi di ricerca in Ottica Non-lineare del gruppo della Prof.ssa Andreoni
ed alla richiesta di svolgere tesi sperimentali nel gruppo da parte degli studenti della Laurea
Specialistica e del Dottorato di Ricerca in Fisica, il corso comprenderà argomenti
specialistici che, per l’anno accademico 2006/2007, verteranno su nuove applicazioni di
Ottica non-lineare e su tematiche di Ottica Quantistica di grande attualità.
Saranno pertanto inclusi nel programma del modulo:
Richiami di quantizzazione del campo elettromagnetico.
Statistica dei fotoni.
“Beam-splitter” quantistico.
Stati “squeezed”.
Hamiltoniana di interazioni parametriche.
Esperimenti critici su stati quantistici.
Metodi di misura della non-classicità degli stati.
Stati “tri-gemellari”.
Bibliografia:
Guang S. He, Song H. Liu “Physics of Nonlinear Optics” World Scientific ISBN
9810233191.
B.E.A. Saleh, M.C. Teich “Fundamentals of Photonics” John Wiley & Sons ISBN 0-47183965-5.
C. Rulliere (Ed.) “Femtosecond Laser Pulses” Springer ISBN 3-540-63663-3.
O. Svelto “Principle of Lasers” Plenum Press ISBN 0-306-45748-2. integrati da dispense
redatte dal docente e dai suoi collaboratori.
36 FENOMENOLOGIA DELLE PARTICELLE ELEMENTARI (F72043)
Crediti: 6
282
Docente: Prof.Philip Ratcliffe
E-mail: [email protected]
•
•
•
•
•
Simmetrie Discrete
o
violazione di parità nell'interazione debole
o
formulazione V–A delle correnti deboli
o
teoria di Cabibbo
o
meccanismo GIM e la matrice CKM.
o
violazione di CP nel Modello Standard
Fisica Adronica
o teoria di Gell-Mann - SU(3)
o
interazione forte e QCD
o
macchine ep e DIS
o il modello a quark-partoni di Feynman
o
libertà asintotica
Le “Nuove” Particelle
o raggi cosmici e le prime scoperte
–
o
macchine e+e
o scoperta dei quark c e b ed il leptone τ
o
macchine pp̄
o
scoperta dei bosoni W± e Z0 ed il quark t
Il Modello Standard
o
forze e particelle fondamentali
o
rottura spontanea delle simmetrie (Higgs)
o fisica dei mesoni B
o
misure di violazione di CP
o
decadimento del protone
Oltre il Modelle Standard
o
problematiche generiche
o
oscillazione e mixing dei neutrini
o GUT
o SuSy
o oltre le 4 dimensioni
Testi consigliati
D. Perkins, “Introduction to High Energy Physics” (CUP, 2000).
F. Halzen & A. Martin, “Quarks and Leptons” (Wiley, 1984).
Povh et al., “Particles and Nuclei” (Springer, 1995)
37 FISICA DELLE ALTE ENERGIE (F72044)
Crediti: 6
Docente:Prof.Massimo Caccia
E-mail: [email protected]
Il corso si propone di illustrare, per esempi, metodologie e risultati conseguiti dalla Fisica
Sperimentale delle Particelle Elementari utilizzando acceleratori di particelle. Il corso
complementa gli altri insegnamenti del curriculum in Fisica Nucleare e Subnucleare e
presuppone da parte degli studenti la conoscenza delle nozioni di base delle tecniche di
283
rivelazione di particelle e dei modelli/teorie alla base della nostra conoscenza del mondo
subnucleare.
Nel corso dell'a.a. 2006-2007, le lezioni si focalizzeranno sugli esperimenti che hanno
condotto allo sviluppo ed alla verifica sperimentale dle modello elettrodebole, a partire dal
modello di Fermi allo Standard Model.
Per ogni generazione di esperimenti, verranno considerati il contesto storico e la conoscenza
pre-esistente, la definizione delle condizioni sperimentali, l'apparato sperimentale stesso, i
principali risultati conseguiti e lo sviluppo teorico/fenomenologico che ne e' conseguito.
Possibili libri di testo
- I.S. Hughes, Elementary Particles, CAmbridge UNIversity Press
- Peter Renton, Electroweak INteractions, CAmbrdge University Press
- articoli di letteratura originali
38 ASTROFISICA I (F72026) E II (F72027)
Crediti: 6
Docente: Prof.Aldo Treves
E-mail: [email protected]
I Modulo (6 crediti)
Sole: distanza, luminosità, temperatura, massa. Distanza dalle stelle. Sistemi binari e
determinazione della massa. Colore. Diagramma H. R. Classificazione spettrale (cenni).
Teoria del corpo nero: Equazione del trasporto radioattivo. Formule di Larmor e Lienard.
Bremsstrahlung. Sincrotrone. Effetto Compton. Effetto fotoelettrico. Equazioni di Saha.
Equilibrio idrostatico: Trasporto radioattivo e convettivo. Ciclo p,p. Ciclo del carbonio.
Modelli stellari. Modello solare. ZAMS. Evoluzione stellare (cenni). Collasso gravitazionale
ed esplosione di Supernovae (cenni).
Gas degenere non relativistico e relativistico: Massa di Chandrasekhar. Nane bianche.
Stelle dineutroni.
II Modulo (6 crediti)
Pulsar:
Scoperta. Misura di dispersione e distanza. P, dP/dt, braking index. Spettro. Associazione
con i resti di supernova. Formule di Deutsch. Modelli di Goldreich e Julian, Pacini e Rees.
Statistica delle pulsar. Pulsar in sistemi binari. PSR 1913+ 16, effetti di relatività generale.
Astronomia X:
Nascita e metodi dell’astronomia X. Binarie X. Pulsatori X. Teoria dell’accrescimento: caso
sferico (Bondi 1952), caso discoidale (Shakura e Sunyaev, 1972), campo magnetico (raggio
di Alfven). Candidati buchi neri. Formazione ed evoluzione delle sorgenti X binarie.
39 LABORATORIO DI FISICA (F72011)
Crediti: 6
Docente: Prof.Paolo Di Trapani
E-mail: [email protected]
284
Il corso prevede lo svolgimento di attività sperimentali presso alcuni dei laboratori di ricerca
attivi presso il dipartimento di fisica e matematica dell’Università dell’Insubria a Como, e
presso l’Ospedale Sant’Anna. Gli studenti che parteciperanno al corso potranno scegliere di
essere inseriti in uno dei cinque laboratori sotto descritti. I programmi prevedono attività
formative in stretta connessione alla ricerca in corso presso i suddetti laboratori.
1) Laboratorio: ULTRAFAST NONLINEAR OPTICS
Prof. Daniele Faccio, Dr. Ottavia Jedrkiewics, prof. Paolo Di Trapani
www.vino-stella.eu (in preparazione)
[email protected], [email protected],
[email protected]
Il laboratorio “Ultrafast Nonlinear Optics (UNO)” è dedicato allo studia di interazioni
radiazione-materia ultraveloci. Esso è equipaggiato con due sorgenti laser a femtosecondo,
accordabili in lunghezza d’onda, e della diagnostica per la caratterizzazione spaziotemporale e spettrale dei fasci. Nel laboratorio si studia in particolare la propagazione di
impulsi laser di alta potenza in mezzi nonlineari, al fine di comprenderne la naturale
tendenza a trasformarsi spontaneamente in stati stazionari localizzati tipo “particella”(cioè
non-diffrattivi e non-dispersivi). La ricerca comprende inoltre lo studio di possibili
applicazioni della focalizzazione spontanea della luce in diversi ed importanti ambiti della
fisica moderna, quali la scrittura di guide d'onda, la generazione di armoniche fino ai raggi
X, la creazione di stati spazio-temporali correlati a livello quantistico di rilievo per la
crittografia quantistica, etc.
2) Laboratori: “OPTO-ELETTRONICA AI PICOSECONDI” e “LASER”
Prof. Alessandra Androni, dr. Maria Mondani
[email protected], [email protected]
La prof. Andreoni ed i suoi collaboratori mettono a disposizione esperimenti di ottica che si
svolgono nel laboratorio “Opto-elettronica a picosecondi” e nel laboratorio “Laser”,
entrambi al III piano dello stabile di Via Valleggio. Gli esperimenti sono i seguenti:
- TOF (Time Of Flight) con laser e rivelatori a picosecondi: caratterizzazione di mezzi
otticamente diffondenti tramite misure di distribuzione dei tempi di volo dei fotoni.
Rivelazione della frazione di fotoni balistici emergenti dai campioni diffondenti: il
contenuto di fotoni balistici nel fascio emergente dal campione diffondente dipende
in modo critico dalle discontinuità presenti nel materiale e può quindi essere
utilizzato come metodo di imaging a scopo diagnostico.
- SPETTROSCOPIA OTTICA con misure di assorbimento e di fluorescenza risolta in
tempo con eccitazione laser: applicazione allo studio del legame di fluorofori aventi
potenziali effetti terapeutici con sequenze di DNA e proteine. Studi di dinamiche
molecolari di interesse biomedico.
- MISURA DELLA STATISTICA DEL NUMERO DI FOTONI di campi classici e
quantistici in regime di alta intensita'. Caratterizzazione della coerenza temporale
delle sorgenti (laser e sorgenti parametriche) tramite misura diretta dell'intensita'.
- CORRELAZIONI in intensita' di campi ottici classici e quantistici bi- e/o multipartiti. Applicazioni alla crittografia di immagini per una trasmissione “sicura” di
dati ottici.
285
3) Laboratorio: LIGHT SCATTERING
Prof. Fabio Ferri
http://scienze-como.uninsubria.it/ferri/lab/light_scattering_laboratory.html
[email protected]
Il corso prevede l'esecuzione di un esperimento tra i seguenti:
caratterizzazione delle proprieta’ di coerenza spazio-temporale di una radiazione
in campo vicino e lontano, con applicazioni nel campo della velocimetria, della
correlazione di fotoni, e del ghost imaging.
utilizzo di tecniche di diffusione a basso angolo e turbidimetria per lo studio di
fenomeni di aggregazione colloidale e/o formazione di gel polimerici.
sviluppo di un sistema di analisi 3D per la caratterizzazione della struttura e della
morfologia di gel di fibrina.
4) Laboratorio: FISICA NUCLEARE E SUBNUCLEARE
Prof. Michela Prest
[email protected]
Programma
Richiamo delle nozioni fondamentali di interazione radiazione-materia
Elettronica di acquisizione dati: standard NIM, CAMAC e VME
Implementazione delle diverse misure: conteggi, energia, tempo e misure in
coincidenza. Sistemi di trigger e misure di efficienza.
Rivelatori a gas: caratteristiche, contatori Geiger e proporzionali; misure con i
rivelatori a gas:
2.
Plateau di un contatore Geiger
3.
Spettro di sorgenti X con contatore proporzionale
4.
Misure di XRF con contatore proporzionale
5.
Lifetime degli stati nucleari del Fe-57
Rivelatori a scintillazione organici e inorganici; rivelatori Cherenkov;
fotomoltiplicatori, fibre ottiche scintillanti e a spostamento d'onda; misure con
fotomoltiplicatori e scintillatori:
1.
Caratterizzazione di un rivelatore Cherenkov ad acqua
2.
Spettri di sorgenti gamma con rivelatori a NaI
3.
Correlazioni gamma-gamma
4.
Misure di raggi cosmici con contatori organici e inorganici
Rivelatori a stato solido: caratteristiche e applicazioni; misure con i rivelatori a
stato solido:
1.
Spettri X di bassa energia
2.
Misure di XRF con rivelatori al silicio
3.
Spettroscopia alfa con rivelatori al silicio
4.
Misure di sorgenti e raggi cosmici con rivelatori a microstrip
Come progetto finale, diversi tipi di rivelatori potranno essere combinati.
5) Laboratorio: FISICA MEDICA
Prof. Angelo Monti
[email protected]
286
PROGRAMMA
Richiamo delle nozioni fondamentali di interazione radiazione-materia
Concetti base di dosimetria e presentazione dei diversi rivelatori per misure
dosimetriche (camere a ionizzazione, rivelatori a stato solido, dosimetri a
termoluminescenza)
Caratteristiche dei rivelatori tradizionali e digitali per la radiografia.
Principi di funzionamento dei tubi a raggi X. Misure con i tubi a raggi X clinici:
1.
Misure di attenuazione con camera a ionizzazione
2.
Misure di dose in profondità con TLD
- Principi di base della medicina nucleare; tecniche di rivelazione dei raggi gamma;
cenni sui principali radioisotopi per medicina nucleare. Misure con raggi gamma:
1.
Spettri di radionuclidi con contatore NaI
2.
Spettri di radionuclidi con contatore al Germanio
La CT: principi fisici e applicazioni. Tecniche combinate MRI/PET e CT/PET.
Tecniche di imaging con metodi non ionizzanti: la MRI e gli ultrasuoni.
La radioterapia con adroni, elettroni e fotoni: brachiterapia e terapia con fasci
esterni; gli acceleratori lineari per radioterapia. Tecniche di portal imaging. Misure
presso l'acceleratore dell'Ospedale Sant'Anna:
Misure di dose in profondità con TLD e camera a ionizzazione
Dosimetria neutronica con TLD a Litio-6 e Litio-7
Misure di attivazione neutronica
40 FISICA DEI RIVELATORI (F72012)
Crediti: 6
Docente: Prof.Michela Prest
E-mail: [email protected]
Lo scopo del corso è quello di presentare allo studente le problematiche relative alle misure
di quantità tipiche della fisica nucleare e subnucleare come momento, energia, tempi di volo,
identificazione di particelle e loro interazione con la materia. A tale proposito verranno
introdotte le diverse tipologie di rivelatori, dai principi di funzionamento fino alle modalità
di acquisizione e trattamento dei dati. Il corso si articola pertanto nelle seguenti fasi:
1. Introduzione alla fisica dei rivelatori:
•
Interazione radiazione-materia per particelle cariche, fotoni X e gamma e neutroni;
•
Misure di fisica nucleare: momento, energia, identificazione di particelle.
2. Gli elementi dei sistemi per la fisica nucleare e subnucleare:
•
Rivelatori a ionizzazione;
•
Rivelatori a scintillazione e fotomoltiplicatori;
•
Rivelatori a semiconduttore;
•
Elettronica di lettura e trattamento del segnale;
•
Sistemi di acquisizione dati con interfacciamento al calcolatore.
3. Esperienze sui singoli rivelatori e costruzione di un sistema per misure di raggi cosmici:
•
Introduzione all'elettronica NIM per il condizionamento del segnale;
•
Presentazione di un sistema CAMAC per l'acquisizione dei dati;
•
Caratterizzazione di uno scintillatore plastico e a cristallo di CsI, misure
spettroscopiche e di interazione dei raggi gamma con la materia;
•
Caratterizzazione di un rivelatore a microstrip di silicio e analisi dei dati di raggi
287
•
cosmici di un telescopio di rivelatori al silicio;
Costruzione di un sistema integrato di rivelatori al silicio, a scintillatore plastico e
a cristallo di NaI per la misura simultanea di direzione, energia e tempo di volo dei
raggi cosmici.
Bibliografia
•
W. R. Leo, Tecniques for Nuclear and particle Physics Experiments, SpringerVerlag, Berlin, 1994 (ISBN 0-387-57280-5).
•
G. F. Knoll, Radiation detection and measurements, 3rd ed, New York, Wiley,
New York, 2000 (ISBN 0-471-07338-5).
•
K. Kleinknecht, Detectors for particle radiation, 2nd ed, Cambridge Univ. Press,
Cambridge, 1998 (ISBN 0521648548).
41 RADIOATTIVITA’(F72045)
Crediti: 6
1) LA RADIOATTIVITA’
Introduzione
La scoperta della radioattività, la tavola periodica e la tavola dei nuclidi, concetti di
isotopo, isotono, isobaro, radio-isotopo
Il decadimento radioattivo
Decadimento alpha, decadimento beta, doppio decadimento beta, cattura elettronica,
raggi gamma, definizione di vita media, legge del decadimento radioattivo, unità di
misura, equilibrio secolare
Tipi di radioattività
Radioattività naturale:
- radionuclidi primordiali, le catene naturali dell’238U, 235U, 232Th, rottura equilibrio
secolare
-radionuclidi cosmogenici, raggi cosmici primari e secondari, 3H, 7Be, 14C
Serie artificiale del 237Np
La radioattività nella vita di tutti i giorni
Tipici contenuti di radionuclidi nei cibi, nelle rocce, in atmosfera
Agenzie internazionali che si occupano di radioattività
Esercizi sul decadimento radioattivo
2) CENNI DI INTERAZIONE RADIAZIONE-MATERIA
Interazione delle particelle cariche pesanti
Come avviene l’interazione, stopping power, range delle particelle cariche pesanti,
straggling
Interazione degli elettroni veloci
Perdita di energia nella materia, assorbimento degli elettroni mono-energetici,
assorbimento delle particelle beta
Interazione dei raggi gamma
Effetto fotoelettrico, effetto Compton, produzione di coppie, libero cammino medio
Interazione dei neutroni
Generalità dell’interazione, neutroni lenti e veloci, sezione d’urto per neutroni e libero
cammino medio
3) PRINCIPI DI RADIOPROTEZIONE
288
Introduzione
Le radiazioni ionizzanti, LET, perché le radiazioni ionizzanti sono pericolose
Definizioni ed unità di misura
Dose assorbita, dose equivalente, dose equivalente efficace, dose equivalente
impegnata, unità di misura
Effetti biologici delle radiazioni ionizzanti
Curva di sopravvivenza cellulare, lesioni da radiazioni (contaminazione esterna ed
interna), danni da radiazione e radicali liberi, effetti delle radiazioni: danni somatici
(effetti deterministici ed effetti stocastici), danni genetici, esposizione della
popolazione alle radiazioni ionizzanti
La radioprotezione
I principi della radioprotezione (giustificazione della pratica, ottimizzazione della
protezione, limitazione delle dosi individuali), la normativa italiana (DL.vo 230/95,
187/00, 241/00)
Cenni di radioprotezione dell’ambiente
Filosofia ambientale (antropocentrismo forte, antropocentrismo debole, biocentrismo),
principi per la radioprotezione ambientale
Sorgenti orfane
Concetto, pericoli, normativa italiana ed europea
4) I RIVELATORI DI RADIAZIONE
Caratteristiche di un rivelatore
Sensibilità, responso del rivelatore, risoluzione energetica, risposta temporale, tempo
morto e metodi di calcolo, efficienza
Rivelatori a ionizzazione
Caratteristiche, principi di funzionamento
Gli scintillatori
Principi di funzionamento, scintillatori organici ed inorganici, il fotomoltiplicatore
Rivelatori a semiconduttore
Struttura a bande dei solidi cristallini, caratteristiche semiconduttori, drogaggio,
giunzione p-n, giunzione p-i-n, rivelatori al Ge e Si
Criteri per la scelta di un rivelatore
5) APPLICAZIONI DELLE RADIAZIONI
Applicazioni industriali
Traccianti radioattivi, radiografie e tecniche di gauging, NAA, radiografie a neutroni,
batterie nucleari, sterilizzazione
Applicazioni mediche
Tecniche di imaging, tecniche terapeutiche
Applicazioni scientifiche
Esempi di applicazioni dei vari radionuclidi in moltissimi campi, cenni di struttura
dell’atmosfera, applicazioni del 7Be, la datazione radiometrica, metodo del carbonio
radioattivo
6) IL RADON
Introduzione
Scoperta del Rn, caratteristiche chimiche del Rn, isotopi del Rn
Meccanismi di emanazione e potere emanante
Scoperta della pericolosità del Rn
Motivi della pericolosità del Rn
289
Inalazione di particolato e figli del Rn, fattore moltiplicativo di rischio per i fumatori,
definizione di EEC e WL, fattore di equilibrio
Radon outdoor
Sorgenti, tipici andamenti delle concentrazioni, profilo in atmosfera
Radon indoor
Sorgenti (suolo, materiali da costruzione, acqua), meccanismi di accumulo del Rn nei
luoghi chiusi, effetto camino, interventi di prevenzione e risanamento delle abitazioni
Rivelazione del Rn
Generalità sulle particella alpha, metodologie di misura del Rn, metodi attivi e passivi,
metodi accumulativi, il problema del Thoron, rivelatori a traccia, alpha-card, dosimetri
a termoluminescenza, elettreti, ROAC, camere a ionizzazione ed elettrometri, rivelatori
a stato solido, celle di scintillazione,
Il Rn e la legge
Il Rn negli ambienti di lavoro (D.L.vo 241/00)
Il Rn nelle abitazioni – normativa europea
Il Rn emanato da materiale edilizio, indice di attività
Il Rn nelle acque
Campagne di misura del Rn
Come si conduce una campagna di misura sul Rn, requisiti dei laboratori di misura,
campagna nazionale dell’ENEA, campagna regionale ARPA Lombardia, misure nel
comasco
Modello BEIR VI
7) RIVELATORI HPGe E SPETTROMETRIA GAMMA
Importanza della spettrometria gamma
I rivelatori HPGe
Principi di funzionamento, interazione della radiazione con il cristallo, catena
elettronica
Spettro gamma
Struttura tipica, fotopicco, distribuzione Compton, picco retrodiffusione, picchi di fuga,
picchi somma
Analisi spettro gamma
Calibrazione canale-energia, calcolo efficienza energetica, calcolo attività, calcolo
MDA e DL, analisi completa di uno spettro
Tecniche di misure di bassa radioattività
Problema della radioattività ambientale, caratteristiche di un buon materiale
schermante, panoramica sui materiali schermanti (piombo, ferro, rame
OFHC, mercurio), considerazione per la scelta di una buona schermatura
Il Rn
Radioattività intrinseca del rivelatore
Radiazione cosmica
Segnali di disturbo legati alla lettura del segnale
Il Laboratorio Sotterraneo del Baradello
Caratteristiche sito, caratteristiche rivelatore e confronto con altri siti di misura,
importanza del laboratorio, rete CELLAR
Esercizi sull’attenuazione della radiazione nei diversi materiali
8) L’ENERGIA NUCLEARE
La fissione nucleare
290
Breve storia della scoperta della fissione nucleare, modello a goccia, formula di
Weizsaecker per la massa, barriera di fissione, fissione spontanea, fissione indotta,
potere calorico della fissione, reazione a catena, arricchimento dell’uranio
I reattori nucleari
Elementi fondamentali costituenti tutti i reattori nucleari, principio generale di
funzionamento di un reattore nucleare, reattori PWR, reattori BWR, reattori HWR,
reattori auto-fertilizzanti, reattori a grafite, ciclo del combustibile nucleare,
avvelenamento da Xenon
Energia nucleare e sicurezza
Fonti di pericolo nell’impiego dell’energia nucleare, pericoli radiologici, sistemi di
sicurezza dei reattori
La situazione del nucleare in Italia
Referendum del 1987, centrali in disuso
9) L’EVENTO CHERNOBYL
Il disastro
Difetti della centrale nucleare di Chernobyl, errori umani che hanno portato al disastro,
contaminazione, danni sanitari ed effetti biologici
Impatto dell’evento Chernobyl in Lombardia
motivi della contaminazione, principali radionuclidi rilasciati in seguito al passaggio
della nube nelle varie matrici, durata della contaminazione, esposizione imputabile al
passaggio della nube
Libri di testo consigliati
- “Practical application of radioactivity and nuclear radiations” – G.C. Lowental et
P.L. Airey – Cambridge University Press - ISBN 0521 553059
- “Radioactivity, radionuclides,radiations” – J. Magill et J.Galy – Springer – ISBN 3540-21116-0
- “Environmental radioactivity” – M.Eisenbud et T.Gesell – Academic Press
- “Tecniques for nuclear and particle physics experiments” – W.R.Leo – Springer
Verlag – ISBN 3-540-57280-5
- “Radiation and radioactivity on earth and beyond” – I.G. Draganic – CRC Press –
ISBN 0-8493-8675-6
42 FISICA DELLE ASTROPARTICELLE (F72046)
Crediti: 6
Docente: Prof.Andrea Giuliani
E-mail:[email protected]
Definizione di fisica astroparticellare e breve carrellata sugli argomenti corrispondenti:
- radiazione cosmica di fondo a microonde e relazione con la fisica delle particelle
- nucleosintesi del big bang
-"messaggeri" di alta energia: fotoni, neutrini, onde gravitazionali
- radiazione cosmica di particelle cariche
- energia e materia oscura
- oscillazioni e massa del neutrino
Approfondimento di alcuni argomenti selezionati:
-1) radiazione cosmica di particelle cariche
- composizione e spettro energetico della radiazione cosmica interstellare
- fondo gamma diffuso
291
- fondo di antiparticelle
- la radiazione cosmica al livello della superficie terrestre
- sull'origine della radiazione cosmica: meccanismi di accelerazione
2) onde gravitazionali
- cenni alle onde gravitazionali in Relativita` Generale
- natura quadrupolare delle onde gravitazionali
- sorgenti di onde gravitazionali
- rivelazione di onde gravitazionali: masse risonanti e interferometri
3) massa e natura del neutrino
- implicazioni di una massa finita del neutrino: neutrino di Weyl, di Dirac, di Majorana
- autostati di massa e di sapore, mixing
- formalismo delle oscillazioni di sapore del neutrino
- esperimenti sulle oscillazioni di neutrino e implicazioni sulla matrice di mixing e sulle
masse
- misure dirette di massa
- il doppio decadimento beta
4) la questione della materia oscura
- evidenze astrofisiche e cosmologiche
- definizione di materia oscura calda e fredda
- cenni alla supersimmetria e al neutralino come candidato alla composizione della materia
oscura fredda (WIMP)
- ricerca delle WIMPs: generalita`
- esperimenti per la ricerca delle WIMPs
All'inizio del corso verranno forniti articoli di rassegna sui vari argomenti che
rappresenteranno la base bibliografica delle lezioni svolte.
43 FISICA AMBIENTALE (F72047)
Crediti: 6
Docente: Prof.Mosè Visconti
Il corso ha lo scopo di introdurre lo studente alla acustica ambientale ed alla rilevazione di
onde elettromagnetiche NON ionizzanti. I principi di Fisica delle radiazioni Ionizzanti e
Radioprotezione sono invece trattati nel corso di Fisica Medica. Gli argomenti principali del
corso possono così essere riassunti:
Acustica ambientale:
Definizione delle Grandezze Fisiche utilizzate in acustica Strumenti di misura utilizzati
Metodologie di misura e normativa vigente Misure in ambiente abitativo Misure in ambiente
esterno Valutazione dell'inquinamento acustico Valutazioni di impatto ambientale Cenni di
modellistica e di acustica architettonica
Radiazioni non ionizzanti:
Modellizzazione di sorgenti di campo elettromagnetico ad alta e bassa frequenza Tecniche
di analisi su sorgenti di onde in radiofrequenza Tecniche di analisi su sorgenti di radiazione
ultravioletta Misure di potenza radiante su sorgenti laser Effetti biologici delle radiazioni
non ionizzanti e normativa vigente.
44 FISICA DEI SISTEMI DINAMICI (F72016)
292
Crediti: 6
Docente: Prof.Giulio Casati
E-mail: [email protected]
La scoperta del cosiddetto caos deterministico è stata da molti considerata come la terza
rivoluzione del secolo scorso dopo la relatività e la meccanica quantistica. In effetti una
grande conquista della dinamica moderna è stato l'aver compreso che, a causa della non
linearità, leggi o regole apparentemente semplici possono dar luogo ad un comportamento
così complesso da apparire del tutto casuale e pertanto estremamente difficile da prevedere.
La universalità di questo comportamento ha interessato diverse discipline che vanno dalla
fisica alla matematica, dalla chimica alla biologia, dalla economia alla medicina ed alle
scienze sociali.
Scopo del corso è di introdurre le nozioni fondamentali per la comprensione di questo
importante campo di ricerca che ha un alto valore interdisciplinare e di unificazione
culturale.
Dinamica delle equazioni differenziali
Integrazione equazioni del secondo ordine. Dinamica nello spazio delle fasi. Analisi lineare
di stabilità. Sistemi non autonomi.
Dinamica Hamiltoniana
Formulazione Lagrangiana ed Hamiltoniana. Trasformazioni canoniche. Variabili azione
angolo. Sistemi integrabili.
Teoria classica delle perturbazioni
Teoria elementare delle perturbazioni. Teoria canonica delle perturbazioni. Teorema di
Kolmogorov-Arnold -Moser.
Transizione al caos nei sistemi Hamiltoniani
Le superfici di sezione. Mappe area preserving. Teorema di Poincarè-Birkhoff. Punti
omoclinici ed eteroclinici. Mappe caotiche. Caos determinismo e irreversibilità.
I sistemi dissipativi
Biforcazioni. Raddoppio del periodo. Gli attrattori strani. Frattali e dimensioni frattali.
Caos e meccanica quantistica
Quantizzazione semiclassica. Teoria statistica degli spettri. Teoria delle matrici aleatorie.
Mappe quantistiche. Applicazione all'atomo di idrogeno in campi elettrici e magnetici e
verifiche sperimentali.
Equazioni di evoluzione non lineari
L'equazione di Korteweg - De Vries. I solitoni.
Bibliografia
“Chaos and integrability in nonlinear dynamics” Michael Tabor, John Wiley, ISBN
0-471-82728-2.
“Chaos in Dynamical Systems” E. Ott, Cambridge University press, ISBN 0-52101084-5.
45 TEORIA DELL’INFORMAZIONE QUANTISTICA I (F72048)
Crediti: 6
Docente: Prof.Giulio Casati
E-mail: [email protected]
293
In questi ultimi anni è emerso un nuovo ed estremamente fertile campo di ricerca che si
colloca alla convergenza di due grandi linee di sviluppo scientifico del secolo scorso, la
meccanica quantistica e la teoria della informazione: la teoria della informazione quantistica.
L'informazione è immagazzinata, trasmessa ed elaborata attraverso mezzi fisici.
L'impressionante sviluppo delle tecnologie quantistiche in alcuni laboratori del mondo negli
ultimi dieci anni ha permesso di controllare e manipolare singole particelle quantistiche ed è
ora possibile immagazzinare informazione in sistemi quantistici individuali. Lo scopo del
corso è di introdurre i concetti fondamentali che stanno alla base di questo nuovo ed
affascinante campo di ricerca.
Il calcolatore classico
La macchina di Turing classica. La macchina di Turing universale. Tesi di Church-Turing.
Modello circuitale di calcolatore classico. Porte logiche universali. Cenni di teoria della
complessità computazionale. Calcolo e dissipazione energetica. Il demone di Maxwell e il
principio di Landauer. sico reversibile. Porte di Toffoli e Fredkin. Modello di calcolatore a
palle di biliardo.
Introduzione alla meccanica quantistica
Introduzione alle idee fondamentali della meccanica quantistica. La crisi della sica classica.
Il dualismo onda-particella e l'esperimento delle due fenditure di Young. Il principio di
sovrapposizione. L'esperimento di Stern e Gerlach. Spazi vettoriali lineari di dimensione
nita. I postulati della meccanica quantistica. Il principio di indeterminazione di Heisenberg.
Sistemi composti e nonlocalit_a della meccanica quantistica. Le diÆcolt_a interpretative
della meccanica quantistica e il paradosso di Einstein, Podolsky e Rosen. Le disuguaglianze
di Bell.
Il calcolatore quantistico
Dal bit classico al qubit. Modello circuitale di calcolatore quantistico. Il qubit. La sfera di
Bloch. Porte logiche ad un qubit. Porte logiche a due qubit e creazione di stati entangled.
Porte logiche quantistiche universali. Errori unitari e stabilità del calcolo quantistico.
Calcolo di funzioni logiche. Operazioni aritmetiche fondamentali. Oracoli quantistici e
algoritmo di Deutsch. Algoritmo di Grover per la ricerca in una base di dati. Trasformata di
Fourier. Ricerca di autovalori e autovettori. Trovare il periodo di una funzione.
Fattorizzazione di interi e algoritmo di Shor.
Comunicazione quantistica
Crittografia classica. Il codice one-time-pad di Vernam. Codici a chiave pubblica: protocollo
RSA. Proprietà della meccanica quantistica e trasmissione dell'informazione. Il teorema di
no-cloning. Crittografia quantistica: metodi quantistici per la trasmissione sicura
dell'informazione. Protocollo BB84. Uso di stati EPR: protocollo E91. Dense coding.
Teletrasporto quantistico.
Informazione quantistica
L'entropia di Shannon come misura dell'informazione classica. Teorema di compressione del
segnale di Shannon. La matrice densità. Entropia di Von Neumann ed informazione
quantistica. Compressione del segnale quantistico. Informazione accessibile.
Problemi attuali e prospettive future
Prime realizzazioni sperimentali: ottica non lineare, elettrodinamica quantistica in cavità a
singolo atomo, atomi freddi, risonanza magnetica nucleare. Il problema della decoerenza.
Codici quantistici di correzione degli errori.
Bibliografia
294
“Principles of quantum computation and Information”. Benenti, Casati, Strini, - World
publishing-Singapore-2004-ISBN: 981-238-830-3 (Hard Cover) / 981-238-858-3 (Soft
Cover).
46 TEORIA DELL’INFORMAZIONE QUANTISTICA II (F72049)
Crediti: 6
Docente: Prof.Giuliano Benenti
E-mail: [email protected]
Programma del corso:
1) Informazione classica e quantistica.
La matrice densita`. Matrice densita` per un singolo qubit:
la sfera di Bloch. Sistemi composti. La decomposizione di Schmidt. Purificazione.
Meccanica quantistica dei sistemi aperti: superoperatori e rappresentazione di Kraus. Misura
della matrice densita` per un qubit. Misure generalizzate. Misure POVM. Entropia di
Shannon. Compressione dell'informazione classica: teorema di Shannon. Entropia di Von
Neumann. Compressione dell'informazione quantistica: teorema di Schumacher.
Informazione accessibile: il limite di Holevo. Canali quantistici con memoria.
Caratterizzazione dell' entanglement in stati puri: relazione tra entanglement ed entropia di
Von Neumann.
2) Calcolo quantistico e decoerenza
Modelli di decoerenza per un singolo qubit: bit flip, phase flip, bit-phase flip, canale di
depolarizzazione, amplitude damping, phase damping, deentanglement. Misura dei
parametri di decoerenza sulla sfera di Bloch. Master equation: derivazione e relazione con le
operazioni quantistiche. Master equation per un sistema a due livelli. Il gatto di Schrodinger
e il passaggio dalla meccanica quantistica alla meccanica classica. Teoria dei pointer states.
Decoerenza e caos. Decoerenza e calcolo quantistico: stabilita` del calcolo quantistico in
presenza di errori unitari e non unitari.
3) Codici di correzione degli errori quantistici
Codici di correzione degli errori classici: codici lineari, il codice di Hamming,
implementazione del codice classico a tre bit. Codici di correzione degli errori quantistici:
metodo generale di correzione degli errori quantistici, il codice a tre qubit, il codice a nove
qubit di Shor, il codice a cinque qubit. Sottospazi liberi da decoerenza e correzione passiva
degli errori. Calcolo quantistico resiliente agli errori. Correzione degli errori e purificazione
di copie EPR. L'effetto Zeno.
4) Prime implementazioni sperimentali
Teletrasporto. Distribuzione di chiavi segrete quantistiche: implementazione dei protocolli
B92 e E91. Elettrodinamica quantistica in cavita`: manipolazione di atomi e fotoni in una
cavita`, osservazione delle oscillazioni di Rabi, generazione di stati entangled, realizzazione
di porte logiche a due qubit. Il calcolatore quantistico a ioni freddi: realizzazione di porte
logiche, generazione di stati entangled e realizzazione dell'algoritmo di Deutsch. Processori
quantistici basati sulla risonanza magnetica nucleare: matrici densita` e calcolo quantistico a
temperatura ambiente, realizzazione di algoritmi quantistici (Grover, trasformata di Fourier,
Shor, baker's map). Calcolo quantistico con sistemi a stato solido: implementazione di porte
logiche quantistiche in giunzioni Josephson.
47 FISICA DEI LASER (F72019)
Crediti: 6
295
Docente: Prof.Franco Prati
E-mail: [email protected]
La teoria quantistica della radiazione. Coefficienti A e B di Einstein. Le rate equations.
Laser a singolo modo. Eliminazione adiabatica delle variabili veloci. Il pompaggio ottico.
Analisi di stabilità delle soluzioni stazionarie. Laser di classe A. Laser di classe B.
Oscillazioni di rilassamento. Modulazione della pompa. Q-switching attivo. Laser con
assorbitore saturabile. Q-switching passivo.
Laser a molti modi. La cavità ottica. Allargamento di riga inomogeneo. Mode-locking.
Testo consigliato: A.E. Siegman, “Lasers”, University Science Books, 1986
48 ELETTRONICA QUANTISTICA (F72020)
Crediti: 6
Docente: Prof.Giovanna Tissoni
E-mail: [email protected]
Il corso intende fornire una preparazione di base nel campo della fisica dei laser e dei
sistemi ottici nonlineari.
Le equazioni di Maxwell. Deduzione della equazione delle onde in un materiale dielettrico.
Il concetto di atomo a due livelli. Le equazioni di Bloch ottiche. Approssimazione di dipolo
elettrico, di inviluppo lentamente variabile e di onda rotante. La nutazione di Rabi.
Emissione spontanea ed allargamento di riga collisionale, allargamento Doppler. Il
pompaggio. I termini irreversibili delle equazioni di Maxwell-Bloch. La forma completa
delle equazioni di Maxwell-Bloch, la teoria semiclassica. Approssimazione di onda piana.
Approssimazione lineare delle equazioni di Maxwell-Bloch. Coefficiente di
assorbimento/guadagno. Parte reale e parte immaginaria della suscettibilità dielettrica.
Indice di rifrazione.
Allargamento di riga di potenza. Il fenomeno della saturazione. Teoria nonlineare
dell’assorbimento e della amplificazione della radiazione. Le cavità ottiche ed i loro modi.
Condizioni al contorno per una cavità ad anello. Trasmissione di una cavità vuota.
Trasmissione di una cavità ad anello. Trasmissione di una cavità riempita da un mezzo a due
livelli lineari. Mode pulling e mode pushing, mode splitting e connessione con il vacuum
field Rabi splitting.
Trasmissione di una cavità riempita di un mezzo nonlineare. La bistabilità ottica. Analogia
con le transizioni di fase del primo ordine.
I principi fisici del laser. Schemi di pompaggio ottico. Il mode pulling nel laser. Analogia
con le transizioni di fase del secondo ordine. Un semplice modello fenomenologico per il
laser. Il laser a semiconduttore. Stati coerenti del campo elettromagnetico e loro proprietà.
Statistica dei fotoni per lo stato di equilibrio termico, per gli stati coerenti e per il laser sotto
e sopra soglia. Coerenza del primo e del secondo tipo nei laser.
49 OTTICA QUANTISTICA (F72021)
Crediti: 6
Docente: Prof.Luigi Lugiato
E-mail: [email protected]
296
I Modulo
Il corso intende fornire una preparazione di base nel campo dell’ottica quantistica, orientata
ad acquisire i concetti chiave emersi nell’ultimo ventennio, quali gli stati non classici del
campo elettromagnetico e l’entanglement quantistico, che sta alla base dei recenti sviluppi
del campo. Richiami di meccanica quantistica. I sistemi macroscopici e le loro fluttuazioni.
Rumore quantistico. La.meccanica statistica quantistica, operatore densità ed equazione di
von Neumann. Quantizzazione del campo elettromagnetico, stati di Fock.
Sistemi in interazione con un bagno termico. La master equation. Equazioni di Langevin
quantistiche. Stati coerenti del campo elettromagnetico e loro proprietà. La rappresentazione
P di Glauber, la rappresentazione W di Wigner e la rappresentazione Q di Husimi. Stati
nonclassici del campo elettromagnetico, statistica dei fotoni, stati termici, stati coerenti e
stati subpoissoniani. Stati “squeezed” di vuoto, stati “squeezed” brillanti e controllo del
rumore quantistico. Stati quantistici “entangled”. Connessione tra stati “entangled” e stati
“squeezed”. Il paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen. Generazione di stati nonclassici
mediante oscillatori parametrici ed amplificatori parametrici.
I “gatti di Schroedinger”.
Bibliografia
M.O.Scully and M.S.Zubairy, “Quantum Optics”, Cambridge 1997.
50 TEORIA DEI SISTEMI A MOLTI CORPI (F72023)
Crediti: 6
Docente: Prof.Vincenzo Benza
E-mail: [email protected]
Seconda quantizzazione. Gas di elettroni. Fononi.
Teoria di campo medio. Teoria della risposta lineare.
Trasporto in sistemi mesoscopici. Funzioni di Green.
Equazioni del moto. Funzioni di Green a temperatura finita. Diagrammi di Feynman in
presenza di campi esterni.
Sistemi interagenti. Gas di elettroni in interazione.
Liquido di Fermi. Scattering da impurezze e conduttività.
Sistemi non in equilibrio. Equazioni cinetiche quantistiche.
Approccio di Kadanoff-Baym. Formalismo di Keldysh.
Trasporto in strutture mesoscopiche.
Bibliografia
Bruus, Flensberg: Many-body quantum theory in condensed matter physics.
(appunti dalle lezioni)
Doniach, Sondheimer: Green's functions for solid state physicists, Addison Wesley. Haug,
Jauho: Quantum kinetics in transport and optics of semiconductors, Springer.
51 COSMOLOGIA (F72028)
Crediti: 6
Docente: Prof.Francesco Haardt
E-mail: [email protected]
297
Espansione di Hubble.
Radiazione cosmica fossile.
Mezzo intergalattico; effetto Gunn Peterson.
Quasars come sorgenti cosmologiche.
Madau plot: evoluzione stellare su scala cosmica.
Materia oscura nelle galassie e negli ammassi di galassie.
Struttura su larga scala.
Fluttuazioni di temperatura nella radiazione fossile a microonde.
Il modello di Friedmann: proprietà cinematiche e dinamiche (redshift cosmologico; distanza
di luminosità)
Storia termica dell'universo:
Sintesi degli elementi;
Disaccoppiamento radiazione materia;
Radiazione fossile;
Neutrini fossile.
Evoluzione delle sottostrutture e nascita delle galassie:
Crescita e soppressione delle perturbazioni;
Teoria lineare della crescita delle perturbazioni e materia oscura fredda;
Proprietà statistiche: campi gaussiani;
Formalismo Press-Shecter;
Evoluzione non lineare delle strutture.
Oggetti ad alto redshift:
PopIII;
QSOs e formazione delle galassie;
Lyman-alpha clouds;
Galassie ad alto redshift.
52 ELEMENTI DI DOSIMETRIA E RADIOPROTEZIONE (F72050)
Crediti: 6
Docente: Prof.Angelo Ostinelli
Obiettivi didattici
Il corso si propone di fornire agli studenti una base di conoscenze teorico-pratiche sulle
problematiche di natura dosimetrica e radioprotezionistica che più frequentemente si
incontrano come conseguenza della detenzione e dell’impiego di fonti di radiazioni
ionizzanti a scopo medico.
Per questa ragione, il corso può essere considerato propedeutico a successivi studi
specialistici o al conseguimento di attestazioni professionali post-laurea in questo specifico
settore (iscrizione all’elenco nominativo degli esperti qualificati in radioprotezione).
Programma
Dopo aver affrontato alcuni aspetti propedeutici, quali l’interazione delle radiazioni con la
materia e gli effetti biologici delle radiazioni ionizzanti, vengono trattati argomenti basilari
quali:
le procedure di misura delle radiazioni ionizzanti,
il monitoraggio ambientale e individuale,
in chiave sia teorica che sperimentale e pratica.
298
Queste nozioni sono sviluppate attraverso riferimenti allo specifico contesto medico,
evidenziandone gli aspetti finalizzati alla tutela della salute sia dei lavoratori e della
popolazione che del paziente, ai quali si riallacciano le tematiche della limitazione
dell’esposizione individuale e della assicurazione della qualità.
Accanto a tali aspetti, sono altresì esaminate alcune procedure operative (interventi di
decontaminazione, gestione di rifiuti radioattivi, norme di sicurezza, …) di maggiore
interesse pratico.
Vengono infine presentati alcuni cenni sulle linee guida internazionali e sulla normativa
italiana in materia di radioprotezione.
Aspetti organizzativi
Il corso si articola in lezioni teoriche, condotte in aula con l’ausilio di strumenti didattici
(presentazioni in MS Power Point), e in esercitazioni pratiche, effettuate presso i laboratori
ospedalieri.
All’inizio di ogni lezione è prevista la consegna agli studenti di copia delle slide che saranno
successivamente utilizzate durante la lezione stessa.
Programma
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Cenni storici
Introduzione al Corso
2.1. Prevenzione e Radioprotezione
2.2. Tipologia delle fonti radiogene utilizzate in campo medico
Interazione delle radiazioni con la materia
3.1. Radiazioni ionizzanti
3.2. Interazione delle particelle elettricamente cariche
3.3. Interazione delle radiazioni fotoniche e delle particelle elettricamente neutre
3.4. Analisi di tracce delle principali radiazioni ionizzanti
Effetti biologici delle radiazioni ionizzanti
4.1. Trasferimento di energia alla materia
4.2. Danno chimico e biologico
4.3. Danno sanitario
Misura delle radiazioni ionizzanti
5.1. La dosimetria
5.2. Grandezze radiometriche
5.3. Grandezze dosimetriche
5.4. Grandezze radioprotezionistiche
5.5. Grandezze operative
5.6. Considerazioni teorico-pratiche sul criterio di misura
Monitoraggio delle radiazioni
6.1. Il monitoraggio
6.2. Monitoraggio ambientale
6.3. Monitoraggio individuale
6.4. Gestione dei rifiuti radioattivi
6.5. Esercitazione: smaltimenti di rifiuti radioattivi
Le misure sperimentali in radioprotezione
7.1. Sorveglianza fisica e medica
7.2. Principio di giustificazione
7.3. Principio di ottimizzazione
299
7.4. Limitazione della dose individuale e vincoli di dose
7.5. Le barriere protettive
7.6. Esercitazione: calcolo di barriere protettive
7.7. Esercitazione: analisi di campioni radioattivi
8. Criteri operativi di radioprotezione
8.1. Criteri generali di misura
8.2. Criteri generali di radioprotezione
8.3. Modelli di calcolo della contaminazione interna
9. L’esposizione individuale
9.1. Esposizione occupazionale
9.2. Esposizione medica
9.3. Livelli diagnostici di riferimento
9.4. Esposizione di donne gravide
10. Le emergenze radiologiche
10.1. Esposizione normale e potenziale
10.2. Gestione delle emergenze radiologiche
11. L’Assicurazione della qualità
11.1. La qualità
11.2. La qualità in medicina: la diagnostica radiologica
11.3. La qualità delle immagini diagnostiche
11.4. La riduzione della dose al paziente
12. La normativa italiana in materia di radioprotezione
12.1. Raccomandazioni ICRP, Direttive CE e legislazione italiana
12.2. Il D.Lgs. 230/95
12.3. Il D.Lgs. 241/00
12.4. Il D.Lgs. 187/00
12.5. 2005 Recommendations of ICRP
53 BASI FISICHE DELL’IMAGING DIAGNOSTICO (F72051)
Crediti: 6
Docente: Prof.Marco Cacciatori
Il sistema visivo. La formazione di immagini mediche.
Sensitometria e curva caratteristica del film radiografico. La refertazione su monitor.
Parametri fisici descrittivi dell’immagine medica: risoluzione spaziale, contrasto, rumore.
Valutazione quantitativa della qualità dell’immagine.
Sistemi di diagnostica per immagini. I controlli di qualità sulle apparecchiature.
Dai sistemi analogici a quelli digitali. Conversione indiretta e diretta in radiologia digitale.
Acquisizione, visualizzazione ed elaborazione delle immagini digitali.
Radiologia diagnostica con raggi X: generazione dei raggi X, interazioni dei fotoni con la
materia, caratteristiche fisiche dell’immagine mammografica, la tomografia computerizzata.
La fisica dell’imaging radioisotopico: rivelatori di radiazioni, radiofarmaci, immagini
scintigrafiche planari e tomografiche (sistemi SPET e PET).
Diagnostica ecografica: tecnologia di base delle apparecchiature a ultrasuoni, flussimetria
Doppler. Imaging a risonanza magnetica: principi fisici, processo di formazione delle
immagini, componenti principali del sistema RM, aspetti di sicurezza.
Sistema di archiviazione e gestione delle immagini: standard DICOM, i sistemi RIS e
PACS.
300
Il programma comprende visite guidate a reparti ospedalieri dotati di strumentazione per
diagnostica per immagini e la collaborazione nell’elaborazione dei test di controllo di qualità
sulle apparecchiature.
Bibliografia
Steve Webb: The physics of medical imaging. Institute of Physics Publishing, Bristol and
Philadelphia, 1992.
Dispense preparate dal docente per l’approfondimento di temi specifici.
54 BASI FISICHE DELLA RADIOTERAPIA (F72052)
Crediti: 6
Docente: Prof.Angelo Monti
Il Corso cerca di fornire allo Studente una panoramica generale, ma sufficientemente
esaustiva, delle applicazioni della Fisica alla Radioterapia Oncologica.
Il Corso inizia con alcuni cenni storici relativi alle prime procedure di cura dei tumori
mediante l’impiego di radiazioni ionizzanti, e con alcuni richiami ai processi di interazione
radiazione-materia. Vengono poi descritte le procedure di produzione di fasci di fotoni ed
elettroni (tubi radiogeni e acceleratori ad uso medicale).
Si affrontano successivamente:
•
i metodi di misura e calcolo della dose in mezzi omogenei
•
la caratterizzazione dei fasci di fotoni ad uso medicale
•
l’analisi della distribuzione della dose con la definizione di grandezze e parametri
correlati
•
lo studio di piani di trattamento con fasci di fotoni sia in fantocci omogenei che
antropomorfi con cenni alle metodiche 3DCRT, IMRT e IGRT
•
le caratteristiche e le procedure radioterapiche con fasci di elettroni
•
i metodi per la valutazione e confronto dei trattamenti con particolare riferimento
ai protocolli internazionali ICRU 50 e 62
•
la radiobiologia applicata alla radioterapia con valutazione della crescita e
proliferazione delle cellule tumorali, la relazione dose-risposta e dose-tempo, il
modello lineare quadratico e la risposta e tolleranza alle radiazioni dei tessuti sani
•
la Brachiterapia o terapia mediante introduzione di sorgenti radioattive nei tessuti,
con cenni ai metodi di calcolo della dose e alle principali applicazioni
Testi consigliati: il testo principale del corso è:
“The Physics of Radiation Therapy” di Faiz M. Khan, Williams & Wilkins
Altri testi e dispense saranno consigliate durante il corso.
301
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO
Insegnamento
Analisi di Fourier
Numero
programma
18
Analisi funzionale
19
Analisi numerica I
05
Analisi numerica II
06
Analisi numerica III
07
Astrofisica I e II
38
Basi fisiche della radioterapia
54
Basi fisiche dell’imaging diagnostico
53
Chimica fisica computazionale
21
Chimica teorica
23
Cosmologia
51
Economia matematica
20
Elementi di dosimetria e radioprotezione
52
Elettronica I
01
Elettronica quantistica
48
Equazioni differenziali della fisica matematica
12
Fenomenologia delle particelle elementari
36
Fisica ambientale
43
Fisica dei laser
47
Fisica dei rivelatori
40
Fisica dei sistemi dinamici
44
Fisica delle alte energie
37
Fisica delle astroparticelle
42
Fisica dello stato solido I
32
Fisica dello stato solido II
33
Fisica matematica
13
Fisica quantistica III
28
Fisica teorica
29
302
Laboratorio di fisica
39
Meccanica statistica I e II
31
Metodi di approssimazione I
08
Metodi di approssimazione II
09
Metodi geometrici per la fisica I
03
Metodi geometrici per la fisica II
04
Metodi matematici e metodi numerici nelle scienze applicate I
10
Metodi matematici e metodi numerici nelle scienze applicate II
11
Nanomateriali
24
Optoelettronica
02
Ottica
34
Ottica non lineare
35
Ottica quantistica
49
Principi molecolari dell’elettronica
25
Probabilità I
14
Probabilità II
15
Radioattività
41
Radiochimica
26
Relatività I e II
30
Spettroscopia molecolare
22
Statistica I
16
Statistica II
17
Strutturistica chimica I e II
27
Teoria dei sistemi a molti corpi
50
Teoria dell’informazione quantistica I
45
Teoria dell’informazione quantistica II
46
ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO
Docente
Andreoni Alessandra
Numero
programma
35
Ardizzoia Gian Attilio
26
Artuso Roberto
31
303
Benenti Giuliano
46
Benza Vincenzo
50
Caccia Massimo
37
Cacciatori Marco
53
Cacciatori Sergio
03,04
Casati Giulio
44,45
Casini Emanuele
14,15,20
Cazzaniga Franco
18
Corongiu Giorgina
21
Di Trapani Paolo
34,39
Donatelli Marco
05,07
Faccio Daniele
02
Giuliani Andrea
42
Haardt Francesco
51
Jug Giancarlo
33
Lugiato Luigi
49
Mantica Giorgio
13
Martinelli Andrea
16,17
Masciocchi Norberto
Monti Angelo
27
54
Morosi Gabriele
22,23
Moschella Ugo
30
Ostinelli Angelo
52
Parola Alberto
32
Pennati Andrea
10
Posilicano Andrea
12
Prati Franco
47
Prest Michela
01,40
Ratcliffe Philip
28,29,36
Serra Capizzano Stefano
06,08,09
Setti Alberto
Tabacchi Gloria
Tissoni Giovanna
304
19
24,25
48
Treves Aldo
38
Visconti Mosè
43
305
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali – Como
Corso di Laurea Specialistica in Matematica
Sede del corso: Como
MANIFESTO DEGLI STUDI
ANNO ACCADEMICO 2006/2007
Presentazione del corso
Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. della sede di Como dell’Università degli Studi
dell’Insubria è istituito il Corso di Laurea Specialistica in Matematica, di durata biennale,
appartenente alla Classe delle Lauree specialistiche in Matematica (n° 45/S).
A partire dall'anno accademico 2004/2005 sono attivati entrambi gli anni di corso del corso
di laurea specialistica in Matematica.
Obiettivi formativi specifici
Il Corso di Laurea Specialistica in Matematica è strutturato con il principale fine di conferire
allo studente una elevata conoscenza e padronanza di metodi e contenuti scientifici avanzati,
nonché la capacità di svolgere ruoli di piena responsabilità nello sviluppo di applicazioni,
nella soluzione di problemi complessi e nella ricerca scientifica.
In particolare i laureati nel corso di laurea specialistica dovranno:
- avere una solida preparazione culturale nella matematica classica e moderna e nei metodi
propri della disciplina ed una completa padronanza del metodo scientifico di indagine,
con speciale enfasi sugli aspetti numerici e di modellistica che prendono spunto dalle
scienze applicate, dalla fisica e da applicazioni industriali o del mondo reale in genere (a
questo scopo si sottolinea l’elevato grado di integrazione con competenze specifiche
presenti in Facoltà ed in Ateneo);
- possedere approfondite competenze computazionali ed informatiche (sia teoriche che
applicate);
- essere in grado di specificare, analizzare e risolvere problemi complessi, sia numerici che
simbolici, anche in contesti applicativi;
- essere in grado di utilizzare le conoscenze specifiche acquisite per la modellizzazione di
sistemi complessi nei campi delle scienze applicate;
- avere specifiche capacità per la comunicazione dei problemi e metodi della matematica;
- essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, oltre all’italiano la
lingua inglese, con riferimento anche ai lessici disciplinari;
- essere in grado di lavorare con ampia autonomia, anche assumendo responsabilità
scientifiche ed organizzative.
Ai fini indicati, il curriculum specialistico proposto comprende:
°
attività didattiche indirizzate a far acquisire un’adeguata padronanza dell’algebra, della
geometria, dell'analisi ed un’approfondita conoscenza dei metodi del calcolo numerico
e simbolico, dell'informatica e della modellistica;
306
°
°
attività di laboratorio computazionale ed informatico, dedicate in particolare alla
conoscenza di applicazioni informatiche, ai linguaggi di programmazione, al calcolo
numerico ed alla manipolazione simbolica;
attività esterne come tirocini formativi presso aziende, strutture della pubblica
amministrazione e laboratori, oltre a soggiorni di studio presso altre università italiane
ed europee, anche nel quadro di accordi internazionali.
Ambiti occupazionali previsti per i laureati
Tra le attività che svolgeranno i laureati specialisti della classe si indicano in particolare:
- la stesura e la validazione di modelli matematici di varia natura, in diversi ambiti
applicativi scientifici, ambientali, industriali, finanziari, dei beni culturali e della pubblica
amministrazione;
- l’adozione e/o lo sviluppo di appropriate tecniche numeriche o simboliche per la
soluzione su calcolatore di problemi applicativi ed il conseguente sviluppo di software
matematico;
- la divulgazione ad alto livello della cultura scientifica, con particolare riferimento agli
aspetti applicativi e teorici della matematica classica e moderna.
- l’attività di ricerca in matematica pura ed applicata, presso istituti di ricerca pubblici e
privati.
Articolazione del corso di studi
Il Corso di Laurea Specialistica è strutturato in un curriculum di natura applicativa, mediante
attività formative di base ed attività dedicate all’approfondimento di tematiche specifiche
del curriculum. La struttura didattica potrà provvedere all’adeguamento delle attività
formative in conformità agli obiettivi del Corso di Laurea.
La quantità media di lavoro di apprendimento svolto in un anno da uno studente impiegato a
tempo pieno negli studi universitari ed in possesso di adeguata preparazione iniziale, è di
norma, fissata in 60 crediti.
Il curriculum del Corso di Laurea Specialistica proposto prevede lezioni ed esercitazioni di
laboratorio oltre ad attività progettuali autonome (eventualmente anche di laboratorio). In
particolare, a seconda delle specifiche necessità didattiche, sono previste una o più tra le
seguenti attività:
- lezioni frontali in aula, eventualmente coadiuvate da strumenti audio-visivi multimediali;
- attività di e-learning (teledidattica) tramite tecnologie basate su WEB (WCT);
- esercitazioni in aula;
- attività di laboratorio;
- attività individuali assistite.
Si prevedono inoltre, con l’obiettivo di facilitare un accesso qualificato al mondo del lavoro,
attività esterne, come tirocini formativi presso aziende, strutture della pubblica
amministrazione e laboratori, oltre a soggiorni di studio presso aziende, strutture della
pubblica amministrazione e laboratori, centri di ricerca ed università italiane ed estere, anche
nel quadro di accordi internazionali.
Accesso al Corso di Laurea
Fatti salvi i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di accesso agli studi
universitari, il Corso di Laurea Specialistica in Matematica non prevede alcuna limitazione
numerica delle immatricolazioni né alcuna prova di accesso.
307
Ai laureati triennali in Matematica presso questa Università, o comunque ai laureati che
abbiano seguito, nel loro corso di studi, uno dei due ordinamenti didattici sotto riportati
(curriculum generale e curriculum applicativo della Laurea Triennale), saranno riconosciuti
integralmente tutti i 180 crediti formativi conseguiti durante la Laurea Triennale.
Ordinamento didattico per l'accesso alla Laurea Specialistica dal curriculum
dell’indirizzo “generale” della laurea triennale in Matematica presso questa Università
dell’Insubria senza debiti formativi.
Settore scientifico disciplinare
Crediti
MAT/02
MAT/03
MAT/05
MAT/06
MAT/07
MAT/08
FIS/01
FIS/02
INF/01
Scelta autonoma
Lingua inglese
Prova finale
Ulteriori conoscenze
18
24
24
12
6
18
6
18
18
12
6
9
9
Tipologia di attività
formativa
A+B
A+B
A+B
B
B
A+B
A
C
A
D
E
E
F
Ordinamento didattico per l’accesso alla Laurea specialistica dal curriculum
dell’indirizzo “applicativo”della Laurea triennale in Matematica presso questa
Università dell’Insubria senza debiti formativi.
Settore scientifico disciplinare
Crediti
MAT/02
MAT/03
MAT/05
MAT/06
SECS-S/06
MAT/08
FIS/01
FIS/02
INF/01
Scelta autonoma
Lingua inglese
Prova finale
Ulteriori conoscenze
18
18
24
18
12
18
6
6
24
12
6
9
9
Tipologia di attività
formativa
A+B
A+B
A+B
B
C
B
A
C
A
D
E
E
F
Frequenza
Il Corso di Laurea in Matematica non prevede la frequenza obbligatoria per i corsi
308
Ordinamento didattico
Piano degli Studi del Corso di Laurea in Matematica di II livello (per chi proviene
dall’indirizzo generale)
NOTA: Il semestre di svolgimento del corso è indicativo e potrà essere modificato in
seguito ad esigenze o mutazione di corsi che potrebbero rendersi necessarie.
Settore
scientifico
disciplinare
Crediti
Tipologia
di attività
formativa
MAT/05
6
A
MAT/07
6
B
FIS/02
6
C
INF/01
6
A
INF/01
6
A
Metodi di Approssimazione I
MAT/08
6
B
Un corso a scelta tra:
Analisi numerica III
Fisica Matematica
Analisi funzionale
MAT/08
MAT/07
MAT/05
6
B
6
B
MAT/08
6
B
FIS/02
6
C
I ANNO Insegnamenti
I Semestre
Analisi di Fourier
Metodi matematici e Metodi
numerici nelle
ScienzeApplicate I
Metodi matematici della
Meccanica Quantistica
Informatica II
Un corso a scelta tra:
Informatica Teorica
Metodi Formali
dell’Informatica
II Semestre
Metodi matematici e Metodi
numerici nelle Scienze
Applicate II
Un corso a scelta tra gli
insegnamenti della Tabella A
Ambito
disciplinare
Formazione
matematica
Formazione
modellisticaapplicativa
Formazione
interdisciplinare e
applicata
Formazione fisica
e informatica
Formazione fisica
e informatica
Formazione
modellisticaapplicativa
Formazione
modellisticaapplicativa
Formazione
analitica
Formazione
modellisticaapplicativa
Formazione
interdisciplinare e
applicata
309
II ANNO Insegnamenti
Un corso a scelta tra:
Metodi di Approssimazione II
Equazioni Differenziali II
Un corso a scelta tra gli
insegnamenti della Tabella A
Settore
scientifico
disciplinare
Crediti
Tipologia
di attività
formativa
MAT/08
MAT/07
6
B
FIS/02
6
C
12
36
D
E
Scelta autonoma
Attività per la prova finale
Ambito
disciplinare
Formazione
modellisticaapplicativa
Formazione
interdisciplinare e
applicata
Tabella A
Fisica quantistica I
FIS/02
6
B
Metodi matematici della Fisica
II
FIS/02
6
C
Metodi Geometrici in Fisica
FIS/02
6
C
Relatività I
FIS/02
6
C
Relatività II
FIS/02
6
C
Teoria dell’informazione
quantistica I
FIS/02
6
C
Teoria dell’informazione
quantistica II
FIS/02
6
C
Fisica dei sistemi dinamici I
FIS/02
6
C
[Si possono scegliere solo gli insegnamenti per i quali non si siano
laurea di I livello od in quella quadriennale].
310
Formazione
interdisciplinare e
applicata
Formazione
interdisciplinare e
applicata
Formazione
interdisciplinare e
applicata
Formazione
interdisciplinare e
applicata
Formazione
interdisciplinare e
applicata
Formazione
interdisciplinare e
applicata
Formazione
interdisciplinare e
applicata
Formazione
interdisciplinare e
applicata
già ottenuti crediti nella
Piano degli Studi del Corso di Laurea in Matematica di II livello (per chi proviene
dall’indirizzo applicativo)
I ANNO Insegnamenti
I Semestre
Analisi di Fourier
Metodi matematici e Metodi
numerici nelle Scienze
Applicate I
Settore
scientifico
disciplinare
Crediti
Tipologia
di attività
formativa
MAT/05
6
B
MAT/07
6
B
FIS/02
6
C
INF/01
6
A
Metodi matematici della Fisica
I
Un corso a scelta tra:
Informatica Teorica
Metodi Formali in Informatica
II Semestre
Un corso a scelta tra:
Equazioni Differenziali I
Analisi Numerica III
Geometria III
MAT/07
MAT/08
MAT/03
6
B
6
B
Metodi di Approssimazione I
MAT/08
6
B
Analisi Funzionale
MAT/05
6
B
MAT/08
6
B
FIS/02
6
C
Settore
scientifico
disciplinare
Crediti
Tipologia
di attività
formativa
MAT/08
6
Metodi Matematici e Metodi
Numerici nelle Scienze
Applicate II
Un corso a scelta tra gli
insegnamenti della Tabella B
II ANNO Insegnamenti
Un corso a scelta tra:
Metodi di Approssimazione II
Ambito
disciplinare
Formazione
analitica
Formazione
modellisticaapplicativa
Formazione
interdisciplinare e
applicata
Formazione fisica
e informatica
Formazione
modellisticaapplicativa
Formazione
algebricogeometrica
Formazione
modellisticaapplicativa
Formazione
analitica
Formazione
modellisticaapplicativa
Formazione
interdisciplinare e
applicata
B
Ambito
disciplinare
Formazione
modellistica-
311
Equazioni Differenziali II
Un corso a scelta tra gli
insegnamenti della Tabella B
MAT/07
C
FIS/02
Scelta autonoma
Attività per la prova finale
6
12
36
D
E
applicativa
Formazione
interdisciplinare e
applicata
Tabella B
Metodi
Matematici
Meccanica Quantistica
della
FIS/02
6
C
Metodi Matematici della Fisica
II
FIS/02
6
C
Metodi Geometrici in Fisica
FIS/02
6
C
Fisica Quantistica I
FIS/02
6
C
Sistemi Dinamici
FIS/02
6
C
Relatività I
FIS/02
6
C
Relatività II
FIS/02
6
C
Teoria dell’informazione
quantistica I
FIS/02
6
C
Teoria dell’informazione
quantistica II
FIS/02
6
C
Fisica dei Sistemi Dinamici I
FIS/02
6
C
[Si possono scegliere solo gli insegnamenti per i quali non si siano
laurea di I livello od in quella quadriennale].
Formazione
interdisciplinare e
applicata
Formazione
interdisciplinare e
applicata
Formazione
interdisciplinare e
applicata
Formazione
interdisciplinare e
applicata
Formazione
interdisciplinare e
applicata
Formazione
interdisciplinare e
applicata
Formazione
interdisciplinare e
applicata
Formazione
interdisciplinare e
applicata
Formazione
interdisciplinare e
applicata
Formazione
interdisciplinare e
applicata
già ottenuti crediti nella
Corsi opzionali.
Oltre a tutti i corsi attivati presso le Facoltà di Scienze MM.FF.NN. delle sedi di Como e
Varese dell’Università degli Studi dell’Insubria, con particolare preferenza verso i corsi
312
della Laurea Triennale in Matematica e delle Lauree Triennale e Specialistica in Fisica, gli
studenti potranno scegliere come corsi opzionali i corsi
Algebra Superiore
Geometria Superiore
Analisi Superiore
Statistica II
MAT/02
MAT/03
MAT/05
MAT/06
6 crediti
6 crediti
6 crediti
6 crediti
Altri corsi opzionali possono essere scelti nei corsi attivati presso l’Università di Milano, di
Milano - Bicocca in conformità con le indicazioni del Consiglio di Corso Didattico.
Propedeuticità
I corsi denominati I sono propedeutici ai corsi denominati II.
Crediti formativi
Nei nuovi ordinamenti, il superamento di ogni prova (esami ed altre attività istituzionali) è
associato all’acquisizione di crediti formativi (CFU), che risultano legati all’impegno
richiesto allo studente. Ogni credito formativo corrisponde ad un impegno orario
complessivo di 25 ore.
La ripartizione tra attività didattica assistita e attività didattica personale è diversa a seconda
che si tratti di lezioni, ovvero di esercitazioni e di laboratori:
lezioni
esercitazioni, laboratori
attività
assistita
9
10
attività
personale
16
15
Corsi ed esami
L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento
dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi.
Piani di studio individuali
All’atto dell’iscrizione al primo anno, ogni studente dovrà obbligatoriamente presentare il
Piano di Studio Individuale con l'indicazione delle attività opzionali prescelte.
Norme transitorie
Gli studenti che nell’anno accademico 2006/2007 si iscrivono al 2oanno di corso dovranno
seguire il Manifesto degli Studi 2006/2007, previa obbligatoria presentazione del piano degli
studi.
Tesi di Laurea e prova finale
La prova finale consiste nella presentazione, con discussione, della relazione scritta
individuale sull’attività di ricerca a carattere originale (tesi), svolta dallo studente e
pertinente al curriculum, con le modalità illustrate dal manifesto degli studi, in seduta
pubblica davanti ad una commissione di docenti che esprimerà in centodecimi la valutazione
complessiva, con eventuale lode. La trasformazione in centodecimi dei voti conseguiti nelle
varie attività didattiche darà origine a votazione in trentesimi e comporterà una media pesata
313
rispetto ai relativi crediti acquisiti. Le attività relative alla preparazione della tesi per il
conseguimento della Laurea Specialistica saranno svolte dallo studente, sotto la supervisione
di un docente, con le modalità stabilite dal regolamento didattico del corso di Laurea
Specialistica e comporteranno l’acquisizione di 36 crediti.
Calendario dei Corsi e degli Esami
Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli
esami di Laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica.
Varese, 14 giugno 2006
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
IL PRESIDE DI FACOLTA’
(Dott.Marino Balzani)
(Prof. Aldo Gamba)
314
IL RETTORE
(Prof. Renzo Dionigi)
PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI
01 ANALISI DI FOURIER (F73001)
Crediti: 6
Docente: Prof.Franco Cazzaniga
E-mail: [email protected]
Introduzione alle serie di Fourier (equazione di Laplace e sua soluzione).
Convergenza delle serie di Fourier (sommabilità di Abel e di Cesaro, convergenza puntuale,
integrazionetermine a termine, i nuclei di Dirichlet e Fejer).
Convergenza in L_1 e d L_2.
Applicazioni (stringa vibrante ecc.).
02 METODI MATEMATICI E METODI NUMERICI NELLE SCIENZE
APPLICATE I (F73003)
Crediti: 6
Docente: Prof.Vincenzo Pennati
Alcune definizioni ed esempi, vari tipi di condizioni al contorno, buona positura del
problema. Un esempio di problema mal posto. Il problema di Cauchy per le equazioni del
primo ordine; classificazione delle equazioni del secondo ordine; il teorema di CauchyKowalesky.
Le equazioni ellittiche: la soluzione dei problemi di Laplace-Dirichlet e Laplace-Neumann,
problemi interni ed esterni. Le equazioni paraboliche: il problema della propagazione del
calore, il teorema del minimo-massimo, l’integrale di Fourier. Le equazioni iperboliche:
l’equazione delle onde e l’integrale di D’Alembert, i problemi della corda vibrante, di
convezione-diffusione e l’equazione di Burgers.
Metodi agli elementi finiti per problemi ellittici
Un problema di Poisson-Dirichlet 1D e la sua formulazione debole; richiami di analisi
funzionale e cenni sulle distribuzioni secondo Schwartz e sugli spazi di Sobolev;
equivalenza tra la soluzione del problema debole e la minimizzazione di un funzionale
variazionale; il principio dei lavori virtuali.
I problemi 1D di Poisson-Neumann omogeneo, Poisson-Dirichlet non omogeneo e Poissonmisto omogeneo; il problema 2D di Poisson-Dirichlet omogeneo.
Equivalenza tra la forma debole e la forma forte del problema di Dirichlet; il problema 2D di
Poisson con condizioni al contorno miste non omogenee; il lemma di Lax-Milgram; il
metodo di Galerkin.
Analisi del metodo di Galerkin: il lemma di Cea ed il teorema di convergenza.
Il metodo degli elementi finiti: vari spazi polinomiali, l’operatore di interpolazione e la
stima di interpolazione, la stima dell’errore in norma energia, esempi di elementi nel 2D e
nel 3D.
L’adattività nel metodo agli elementi finiti: un approccio a posteriori nel caso 1D e nel caso
2D.
Metodi agli elementi finiti per problemi parabolici
Approssimazione alle differenze finite delle derivate di una funzione.
315
Il problema della corretta positura per le equazioni paraboliche, l’approssimazione di
Galerkin e la convergenza della soluzione del problema semi discretizzato.
Il teta-metodo per l’approssimazione del termine temporale e sua analisi di stabilità; i
metodi di Crank-Nicolson, esplicito ed implicito; la tecnica del mass-lumping.
La stima dell’errore per il problema completamente discretizzato.
Metodi agli elementi finiti per problemi di trasporto
Le condizioni richieste dalla corretta positura e la formulazione debole del problema.
Analisi di un problema campione 1D e relazione tra le soluzioni alle differenze finite e
quelle agli elementi finiti.
Schemi decentrati alle differenze finite, il metodo di Galerkin generalizzato, gli schemi
debolmente e fortemente consistenti, il metodo di Petrov-Galerkin.
Il problema di convezione-diffusione 2D, i metodi di Galerkin generalizzato e Streamline; i
metodi GALS, SUPG e DW.
Metodi alle differenze finite e agli elementi finiti per problemi iperbolici
La corretta positura del problema di trasporto-reazione 1D. Alcuni schemi alle differenze
finite e le loro proprietà numeriche: errore di troncamento, consistenza e convergenza. Il
teorema di equivalenza di Lax-Richtmeyer. La stabilità di un metodo e la condizione di
Courant-Friedrichs-Lewy.
Lo studio della stabilità secondo Von Neumann ed il teorema di stabilità. Stabilità dello
schema Upwind.
Proprietà di dissipazione e di dispersione di un metodo, equazioni differenziali equivalenti.
Schemi agli elementi finiti e loro stabilità; schemi di Taylor-Galerkin.
Durante il corso verranno svolte lezioni teoriche ed esercitazioni.
Testi di riferimento
Quarteroni A. – Modellistica numerica per problemi differenziali - Springer.
Formaggia L., Saleri F., Veneziani A. – Applicazioni ed esercizi di modellistica numerica
per problemi differenziali – Springer.
Strikwerda J. C. – Finite difference schemes and partial differential equations –Wodsworth
and Brooks.
03 METODI MATEMATICI DELLA MECCANICA QUANTISTICA (F73025)
Crediti: 6
Docente: Prof.Andrea Posilicano
E-mail: [email protected]
Spazi di Hilbert, il teorema della proiezione, il lemma di Riesz, basi ortonormali.
Operatori lineari limitati, operatori simmetrici, spettro e risolvente.
Operatori lineari illimitati, operatori autoaggiunti, il teorema spettrale, il teorema di Stone.
Estensioni di operatori simmetrici, il teorema di von Neumann.
Perturbazioni di operatori autoaggiunti, criteri di autoaggiuntezza.
L’equazione di Schroedinger . Il principio di indeterminazione, stabilita’ della materia e
disuguaglianze di Sobolev.
Teoria spettrale per l’equazione di Schroedinger.
Relazione tra spettro e dinamica. Introduzione alla teoria dei campi: spazi di Fock e
matematica della seconda quantizzazione.
316
Bibliografia
G.Teschl: Mathematical methods in Quantum Mechanics
M.Reed, B.Simon: Methods of Modern Mathematical Physics, Vol. I, Wiley
M.Reed, B.Simon: Methods of Modern Mathematical Physics, Vol. II, Wiley
E. Nelson. Topics in Dynamics, Princeton Univ. Press
S. Gustafson, I.M.Sigal: Mathematical concepts in Quantum Mechanics, Springer
P.D.Hislop, I.M.Sigal: Introduction to spectral theory. Springer
04 INFORMATICA II (F73011)
Crediti: 6
Docente: Prof.Robert Walters
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Computazione simbolica”attivato presso il corso di Laurea triennale in
Scienze e tecnologie dell’informazione.
05 INFORMATICA TEORICA (F73012)
Crediti: 6
Docente: Proff.Nicoletta Sabadini; Robert Walters
E-mail: [email protected]; [email protected]
Vedi insegnamento “Informatica teorica I + Informatica teorica II” attivato presso il corso
di Laurea in Scienze e tecnologie dell’informazione.
06 METODI FORMALI IN INFORMATICA (F73026)
Crediti: 6
Docente: Prof.Stefano Serra Capizzano
E-mail: [email protected]
Il corso e' centrato su problemi specifici in ambito Informatico che hanno una naturale
formalizzazione e soluzione tramite il linguaggio e le metodologie della Matematica.Alcuni
esempi sono.
1.Un Algoritmo di Google: quando si cerca un’informazione tramite parole chiave su
Google, il risultato e’ una lista ordinata di pagine web dove l’ordine e’ stabilito in base ad
una certa nozione di “importanza”. Si descrive tale nozione di “importanza” e si fa vedere
come il problema puo’ essere scritto in linguaggio matematico. Si descrive come l’algoritmo
effettivamente lavora.
2.Ricostruzione di immagini: data una immagine sfuocata ed affetta da rumore si affrontano
i seguenti problemi. (A) come descrivere matematicamente il concetto di sfocature, (B)
come render piu’ nitida l’immagine data.
Altre opzioni riguardano il Problema del Parsing (riconoscimento di stringhe ovvero
compilazione in linguaggi context free) e le sue connessioni con il prodotto veloce di matrici
e con la chiusura transitiva di un grafo.
Si enfatizza l’importanza dell’Algebra Lineare e della Matematica Costruttiva in un
Problema Informatico quale quello della ricerca di informazioni su Internet. ed in un
Problema Tecnologico quale quello della ricostruzione di immagini (applicazioni mediche,
astronomiche, criminologiche etc.)
317
07 METODI DI APPROSSIMAZIONE I (F73004)
Crediti: 6
Docente: Prof.Stefano Serra Capizzano
E-mail: [email protected]
Introduzione e Preliminari Matematici.
Alcuni algoritmi di base (operazioni puntuali, degradazione e rumore, filtri, enhancement,
edge detection).
Analisi dei Segnali (sistemi ortonormali, serie ed integrale di Fourier, teorema
campionamento, FFT).
Introduzione alle wavelet.
Segmentazione (e alcuni problemi di Calcolo delle Variazioni).
Compressione di immagini.
Diffusione non lineare ed analisi delle immagini.
Introduzione alla Tomografia computazionale (e problemi inversi).
Pattern Recognition con Reti neurali.
08 ANALISI NUMERICA III (F73027)
Crediti: 6
Docente: Prof.Marco Donatelli
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica.
09 FISICA MATEMATICA (F73028)
Crediti: 6
Docente: Prof.Giorgio Mantica
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamenti “Fisica matematica (Modulo A) +Fisica matematica (Modulo B)”
attivati presso il corso di Laurea triennale in Matematica.
10 ANALISI FUNZIONALE (F73005)
Crediti: 6
Docente: Prof.Alberto Setti
E-mail: [email protected]
Il corso coprirà argomenti scelti, tenendo conto degli interessi della classe, dalla seguente
lista:
Richiami di teoria degli spazi di Banach: Teoremi di Hahn-Banach, dell’ applicazione
aperta, del grafico chiuso e principi di uniforme limitatezza.
Spazi vettoriali topologici e dualità negli spazi di Banach.
Spazi di Banach classici, e loro duali.
Operatori negli spazi di Banach. Elementi di teoria spettrale e teoria spettrale degli
operatori compatti.
Teoria spettrale degli operatori negli spazi di Hilbert.
318
-
Spazi di Sobolev e applicazioni alle equazioni differenziali a derivate parziali
Teoria delle distribuzioni.
Complementi di Analisi Reale. Differenziazione di Lebesque, funzioni massimali e
teoremi di interpolazione.
Testi segnalati
W. Rudin, Functional Analysis, Mc. Graw Hill
H.L Royden, Real Analysis, Mac Millan
H. Brezis, Analisi Funzionale, Liguori
11 METODI MATEMATICI E METODI NUMERICI NELLE SCIENZE
APPLICATE II (F73006)
Crediti: 6
Tecniche di discretizzazione del dominio
Generazione di griglie strutturate per schemi DF con e senza trasformazione del dominio;
Generazione di partizioni non strutturate per schemi EF;
Metodi adattivi per schemi DF e EF;
Risoluzione di sistemi lineari
Metodi diretti e tecniche per la soluzione di sistemi con matrici ad alto indice di sparsità;
Metodi iterativi lineari e metodi iterativi stazionari e non stazionari;
Precondionatori;
Metodi basati sugli sottospazi di Krylov;
Metodi multigriglia e di decomposizione del dominio;
Equazioni di convezione-diffusione
Analisi di un problema test;
Schemi DF e VF;
L’analisi NVD e l’Universal Limiter;
Schemi EF (Galerkin, Galerkin generalizzato, Petrov-Galerkin);
Il problema di convezione-diffusione nel 2D e 3D con schemi VF e EF);
Le equazioni di Navier-Stokes
Formulazione in variabili primitive e non;
Condizioni al contorno;
Adimensionalizzazione;
Turbolenza: l’ipotesi di Kolmogorov, di Reynolds, din Boussinesq;
Modelli di turbolenza a zero, una, due equazioni;
Equazioni di Stokes, delle Shallow-water, di Boussinesq, di Darcy;
Metodi di risoluzione delle equazioni di Stokes: condizione LBB e schemi vari
(globale,della matrice di pressione, di Uzawa, della divergenza della quantità di moto);
Metodi di risoluzione delle equazioni di Navier-Stokes: schemi esplicito, implicito,
semimplicito, ADI, di Belotserkovsky;
Alcuni esempi di modelli numerici per problemi reali
Campo di moto di un tratto di un fiume, studio dello scarico di un impianto industriale,
campo di moto di un ghiacciaio, ecc.
Testi di riferimento
Quarteroni A., Sacco R., Saleri F. – Matematica numerica - Springer
Quarteroni A. – Modellistica numerica per problemi differenziali – Springer
319
12 METODI DI APPROSSIMAZIONE II (F73010)
Crediti: 6
Docente: prof.Stefano Serra Capizzano
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Metodi di approssimazione I” del medesimo corso di Laurea.
13 EQUAZIONI DIFFERENZIALI I (F73002)
Crediti: 6
Docente: Prof.Andrea Posilicano
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Equazioni differenziali della fisica matematica” attivato presso il corso
di Laurea triennale in Matematica.
14 FISICA QUANTISTICA I (F73029)
Crediti: 6
Docente: Prof.Vittorio Gorini
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Fisica.
15 METODI MATEMATICI DELLA FISICA I (F73007)
Crediti: 6
Docente:Prof.Italo Guarneri
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento ”Matematica III” attivato presso il corso di Laurea triennale in Fisica.
16 METODI GEOMETRICI IN FISICA (F73030)
Crediti: 6
Docente: Prof.Sergio Cacciatori
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento ”Metodi geometrici per la fisica I” attivato presso il corso di Laurea
specialistica in Fisica.
17 RELATIVITA’I (F73008)
Crediti: 6
Docente: Prof.Ugo Moschella
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Fisica.
18.RELATIVITA’ II (F73019)
Crediti: 6
Docente: Prof.Ugo Moschella
320
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Fisica.
19 TEORIA DELL’INFORMAZIONE QUANTISTICA I (F73031)
Crediti: 6
Docente: Prof.Giulio Casati
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Fisica.
20 TEORIA DELL’INFORMAZIONE QUANTISTICA II (F73032)
Crediti: 6
Docente: Prof.Giuliano Benenti
Ufficio: Via Valleggio,11
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea specialistica in Fisica.
21 FISICA DEI SISTEMI DINAMICI I (F73009)
Crediti: 6
Docente: Prof.Giulio Casati
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Fisica dei sistemi dinamici” attivato presso il corso di Laurea
specialistica in Fisica.
22 METODI MATEMATICI DELLA FISICA II (F73014)
Crediti: 6
Docente: Prof.Sergio Cacciatori
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Metodi geometrici per la Fisica II” attivato presso il corso di Laurea
specialistica in Fisica.
23 EQUAZIONI DIFFERENZIALI II (F73017)
Crediti: 6
Docente: Prof.Giorgio Mantica
E-mail: [email protected]
321
24 GEOMETRIA III (F73034)
Crediti: 6
Docente: Prof.Stefano Pigola
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica
.
25 SISTEMI DINAMICI (F73013)
Crediti: 6
Docente:Prof.Vittorio Gorini
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Meccanica analitica” attivato presso il corso di Laurea triennale in
Fisica.
26 ALGEBRA SUPERIORE (F73023)
Crediti: 6
Docente: Prof.Andrea Previtali
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Teoria dei codici” attivato presso il corso di Laurea triennale in
Matematica.
27 GEOMETRIA SUPERIORE (F73022)
Crediti: 6
Il programma sarà in seguito disonibile nell’area riservata al Corso di Laurea sul sito WEB
dell’Università degli studi dell’Insubria, alla pagina
http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3525
28 ANALISI SUPERIORE (F73024)
Crediti: 6
Docente: Prof.Emanuele Casini
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Complementi di analisi” attivato presso il corso di Laurea triennale in
Matematica.
29 STATISTICA II (F73035)
Crediti: 6
Docente: Prof.Andrea Martinelli
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Matematica
322
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN MATEMATICA
INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO
Insegnamento
Numero
programma
Algebra superiore
26
Analisi di Fourier
01
Analisi superiore
28
Analisi funzionale
10
Analisi numerica III
08
Equazioni differenziali I
13
Equazioni differenziali II
23
Fisica dei sistemi dinamici I
21
Fisica matematica
09
Fisica quantistica I
14
Geometria III
24
Geometria superiore
27
Informatica II
04
Informatica teorica
05
Metodi di approssimazione I
07
Metodi di approssimazione II
12
Metodi formali in informatica
06
Metodi geometrici in Fisica
16
Metodi matematici della fisica I
15
Metodi matematici della fisica II
22
Metodi matematici della meccanica quantistica
03
Metodi matematici e metodi numerici nelle scienze applicate I
02
Metodi matematici e metodi numerici nelle scienze applicate II
11
Relatività I
17
Relatività II
18
Sistemi dinamici
25
Statistica II
29
Teoria dell’informazione quantistica I
19
Teoria dell’informazione quantistica II
20
323
ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO
Docente
Numero
programma
Benenti Giuliano
20
Cacciatori Sergio
16,22
Casati Giulio
19,21
Casini Emanuele
28
Cazzaniga Franco
01
Donatelli Marco
08
Gorini Vittorio
14,25
Guarneri Italo
15
Mantica Giorgio
09,23
Martinelli Andrea
29
Moschella Ugo
17,18
Pennati Vincenzo
02
Pigola Stefano
24
Posilicano Andrea
03,13
Previtali Andrea
26
Sabadini Nicoletta
05
Serra Capizzano Stefano
Setti Alberto
Walters Robert
324
06,07, 12
10
04,05
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali - Como
Corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali
Sede del corso: Como
MANIFESTO DEGLI STUDI
ANNO ACCADEMICO 2006/2007
Presentazione del Corso
Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. della sede di Como dell’Università degli Studi
dell’Insubria è attivo, a partire dall’anno accademico 2002/2003, il Corso di Laurea
Specialistica in Scienze Ambientali, di durata biennale, appartenente alla Classe delle
Lauree Specialistiche in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio (n° 82/S).
Obiettivi formativi e sbocchi professionali
Gli obiettivi formativi qualificanti del Corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali
dovranno garantire un’opportuna preparazione teorica e pratica nei settori più avanzati delle
Scienze Ambientali. In particolare, i laureati specialisti dovranno essere in grado di :
1) analizzare, controllare e gestire realtà ambientali complesse e nello stesso tempo saper
agire per il loro ripristino e la loro conservazione;
2) conoscere le tecniche d’indagine del territorio, di raccolta, analisi ed elaborazione dei
dati chimici, geologici e biologici;
3) abbinare una solida preparazione culturale a indirizzo sistemico rivolta all’ambiente
con la capacità di individuare e coordinare i diversi fattori che possono influenzare i
processi ed i sistemi ambientali complessi;
4) saper affrontare i problemi legati al controllo e alla gestione del territorio in base ai
criteri della sostenibilità, della prevenzione e dell’etica ambientale;
5) acquisire competenze per la valutazione delle risorse e degli impatti ambientali,
attraverso la formulazione di modelli sfruttando anche strumenti concettuali e
metodologici forniti dall'economia e dal diritto;
6) lavorare in autonomia, acquisire capacità di gestione di progetti di ricerca e territoriali
in strutture pubbliche e private.
Sbocchi lavorativi
I laureati specialisti della classe n° 82/S potranno svolgere attività in settori che riguardano
le problematiche ambientali, tra cui in particolare: l’analisi e la gestione di risorse legate ai
sistemi terrestri e di acque interne, dell’atmosfera, del clima e di problemi del territorio; la
qualità dell'ambiente naturale e industriale; la valutazione dell’impatto ambientale in
relazione all’ inquinamento urbano ed industriale; la progettazione e il monitoraggio dei
progetti di biorisanamento e di controllo ambientale; la pianificazione di attività orientate
allo sviluppo sostenibile; la promozione e il coordinamento di iniziative di politica
ambientale.
325
Albo Professionale
Con il conseguimento della Laurea Specialistica in Scienze Ambientali, si potrà concorrere
all’esame di ammissione agli albi professionali di “biologo”, di “dottore agronomo e dottore
forestale”, di “geologo” e di “pianificatore”. (DPR del 5 giugno 2001 n. 328)
Articolazione del corso degli studi
Il corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali prevede i due curricula sotto indicati:
Curriculum A: Qualità ambientale e rischio chimico.
Curriculum B: Dinamiche del territorio e rischi naturali.
Tali curricula prevedono:
•
l’interazione fra un ampio spettro di discipline di base, di discipline metodologiche e di
processo;
•
l’utilizzazione, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell'Unione Europea oltre
l'italiano nell’ambito lavorativo;
•
esercitazioni di laboratorio ed attività pratiche sul campo, dedicate in particolare alle
metodiche sperimentali ed alla raccolta ed elaborazione dei dati;
•
l’obbligo di una tesi sperimentale di laurea su ricerche originali in ambito ambientale.
Il Corso di Laurea ha durata biennale e comporta l’acquisizione da parte dello studente di
120 crediti formativi, la cui ripartizione è illustrata nell’ordinamento didattico riportato più
sotto.
Accesso al Corso di Laurea
Fatti salvi i requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di accesso agli studi
universitari, il corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali non prevede alcuna
limitazione numerica delle immatricolazioni né alcuna prova di accesso.
Accesso al curriculum A
Ai laureati triennali in Scienze Ambientali presso questa Università, o comunque ai laureati
che hanno seguito, nel loro corso di studi, l’ordinamento didattico sotto riportato, saranno
riconosciuti integralmente tutti i 180 crediti formativi conseguiti durante la laurea triennale.
Ordinamento didattico per l’accesso al curriculum A senza debiti formativi
Settore scientifico
disciplinare
MAT/05
FIS/01
CHIM/03
CHIM/02
INF/01
BIO/05
CHIM/01
CHIM/06
GEO/04
326
Crediti
8
8
8
6
5
4
14
6
8
Tipologia di attività
formativa
A
A
A
A
A
A
B
B
B
GEO/03
11
B
BIO/02
4
B
BIO/05
4
B
BIO/07
14
B
BIO/10
8
B
BIO/19
4
B
AGR/01
7
C
IUS/10
8
C
MED/44
8
C
Attività opzionali a scelta
18
D
Preparazione della prova
3
E
finale
Tirocinio
18
F
Lingua Inglese
6
E
TOTALE
180
Legenda delle tipologie di attività: (A) formazione di base; (B) formazione caratterizzante;
(C) formazione affine ed integrativa; (D) scelte autonome (curriculari, seminari didattici,
stage, ecc.); (E) prova finale e lingua straniera; (F) altre attività secondo art.10 comma 1
lett. F.
Accesso al curriculum B
Ai laureati triennali in Valutazione e Controllo Ambientale presso questa Università,
all’interno del curriculum “Difesa del suolo e rischi naturali”, o comunque ai laureati che
hanno seguito, nel loro corso di studi, l’ordinamento didattico sotto riportato, saranno
riconosciuti integralmente tutti i 180 crediti formativi conseguiti durante la Laurea triennale.
Ordinamento didattico per l’accesso al curriculum B senza debiti formativi
Settore scientifico disciplinare
MAT/05
FIS/01
CHIM/03
CHIM/02
CHIM/06
INF/01
GEO/04
CHIM/01
GEO/03
BIO/02
BIO/05
BIO/07
BIO/10
BIO/19
AGR/01
IUS/10
MED/44
Crediti
8
8
6
6
2
5
16
14
20
4
8
11
4
4
7
8
8
Tipologia di attività formativa
A
A
A
A
A
A
A+B
B
B
B
B
B
B
B
C
C
C
327
Attività opzionali a scelta
14
D
Preparazione della prova finale
3
E
Tirocinio
18
F
Lingua Inglese
6
E
TOTALE
180
Legenda delle tipologie di attività: (A) formazione di base; (B) formazione caratterizzante;
(C) formazione affine ed integrativa; (D) scelte autonome (curriculari, seminari didattici,
stage, ecc.); (E) prova finale e lingua straniera; (F) altre attività secondo art.10 comma 1
lett. F.
Frequenza
Il Corso di Laurea Specialistica in Scienze Ambientali prevede la frequenza obbligatoria dei
laboratori didattici.
Ordinamento didattico
Curriculum A : Qualità dell’ambiente e rischio chimico
I ANNO Insegnamenti
I Semestre
Analisi del rischio geologicoambientale
Zoogeografia
Chimica
dell’ambiente
con
laboratorio
Geochimica
II Semestre
Cartografia
ambientale
informatizzata con Laboratorio
Tecnologia per la depurazione delle
acque
Tecnologie per lo smaltimento dei
rifiuti
Chimica analitica degli inquinanti
Chemiometria con laboratorio
Biolimnologia
Analisi del carico inquinante dei
bacini lacustri
II ANNO Insegnamenti
I Semestre
Igiene industriale applicata con
laboratorio
Botanica ambientale ed applicata
328
Settori
scientifico
discipinari
Crediti
Tipologia di
attività formativa
GEO/05
8
B2
BIO/05
CHIM/12
6
9
B3
B5
GEO/08
4
B2
INF/01
6
A
CHIM/12
2
B1
CHIM/12
4
B1
CHIM/01
CHIM/01
BIO/13
BIO/13
3
3
3
3
C1
C1
C1
C1
Settori
scientifico
discipinari
Crediti
Tipologia di
attività formativa
MED/44
9
C3
BIO/03
6
B4
Laboratorio di ecotossicologia
Microbiologia
ambientale
Laboratorio
Limnogeologia
con
BIO/07
AGR/16
3
6
B4
B5
GEO/03
6
C1
Totale parziale
81
Attività a scelta dello studente
Prova finale
39
Altre attività (lingua,tirocinio)
Totale
120
Legenda delle tipologie di attività: (A) formazione di base; (B) formazione caratterizzante;
(C) formazione affine ed integrativa; (D) scelte autonome (curriculari, seminari didattici,
stage, ecc.); (E) prova finale e lingua straniera; (F) altre attività secondo art.10 comma 1
lett. F.
Corsi Opzionali
Gli studenti che hanno già sostenuto l’esame di uno dei seguenti insegnamenti:- Igiene
industriale applicata con laboratorio, Chimica dell’ambiente con laboratorio – potranno
utilizzare i relativi crediti per corsi opzionali a scelta dello studente.
Possono essere considerati corsi opzionali tutti i corsi attivati presso le Facoltà di Scienze
MM.FF.NN. delle sedi di Como e Varese dell’Università degli Studi dell’Insubria, con
particolare preferenza verso i corsi del curriculum B della Laurea specialistica in Scienze
Ambientali e i corsi di Ecotossicologia e Ecologia delle acque interne della Laurea triennale
in Scienze Ambientali.
Curriculum B : Dinamiche del territorio e rischi naturali
Settori
I ANNO Insegnamenti
scientifico
discipinari
I Semestre
Chimica
dell’ambiente
con
CHIM/12
laboratorio
Ecotossicologia
BIO/07
Ecologia delle acque interne
BIO/07
Zoogeografia
BIO/05
Analisi del rischio geologicoGEO/05
ambientale con Laboratorio
II Semestre
Cartografia
ambientale
INF/01
informatizzata con Laboratorio
Geologia strutturale applicata
GEO/03
Laboratorio
di
Metodologie
CHIM/12
trattamento dati ambientali
Telerilevamento
e
GEO/05
fotointerpretazione
Geositologia per la realizzazione di
GEO/03
opere ad alto rischio
Crediti
Tipologia di
attività formativa
9
B1
3
3
5
5
B4
B4
B3
B5
6
A
4
3
C1
B1
5
B5
5
C1
329
II ANNO Insegnamenti
I Semestre
Igiene industriale applicata con
Laboratorio
Botanica ambientale e applicata
Vulcanologia ambientale
Idrogeologia
Microbiologia
applicata
con
laboratorio
Settori
scientifico
discipinari
Crediti
Tipologia di
attività formativa
MED/44
9
C3
BIO/03
GEO/08
GEO/05
BIO/19
6
4
5
5
B4
B2
B5
B3
Totale parziale
77
Attività a scelta dello studente
4
Prova finale
39
Altre attività (lingua,tirocinio)
Totale
120
Legenda delle tipologie di attività: (A) formazione di base; (B) formazione caratterizzante; (C)
formazione affine ed integrativa; (D) scelte autonome (curriculari, seminari didattici, stage,
ecc.); (E) prova finale e lingua straniera; (F) altre attività secondo art.10 comma 1 lett. F.
Corsi opzionali
Gli studenti che hanno già sostenuto l’esame dell’insegnamento di Analisi del rischio
geologico-ambientale con Laboratorio dovranno recuperare i relativi 5 crediti con uno o più
esami della tipologia C1 da scegliersi tra quelli presenti nel curriculum A.
Possono essere considerati corsi opzionali tutti i corsi attivati presso le Facoltà di Scienze
MM.FF.NN. delle sedi di Como e Varese dell’Università degli Studi dell’Insubria, con
particolare preferenza verso i corsi del curriculum A della Laurea Specialistica in Scienze
Ambientali.
Propedeuticità
Il corso di Ecotossicologia è propedeutico al corso di Laboratorio di ecotossicologia.
Crediti formativi
Nei nuovi ordinamenti, il superamento di ogni prova (esami ed altre attività istituzionali) è
associato all’acquisizione di crediti formativi (CFU), che risultano legati all’impegno
richiesto allo studente. Ogni credito formativo corrisponde ad un impegno orario
complessivo di 25 ore. La ripartizione tra attività didattica assistita e attività didattica
personale è diversa a seconda che si tratti di lezioni, ovvero di esercitazioni e di laboratori:
lezioni
esercitazioni, laboratori
Corsi ed Esami
330
attività
assistita
8
11
attività
personale
17
14
L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento
dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi.
Il corso di Chimica dell’Ambiente con Laboratorio sarà un corso integrato, composto dal
modulo di Chimica dell’Ambiente (6 crediti) e dal modulo di Laboratorio di Chimica
dell’Ambiente (3crediti).
Il corso di Igiene Industriale Applicata con Laboratorio sarà un corso integrato, composto
dal modulo di Igiene Industriale Applicata (5 crediti) e dal modulo di Laboratorio di Igiene
Industriale Applicata ( 4 crediti).
Per l’insegnamento di Tecnologia per la depurazione delle acque, il superamento dell’esame
comporta la semplice dicitura “approvato”.
Piani di studio individuali
Lo studente dovrà obbligatoriamente presentare il Piano di Studio Individuale con la scelta
del curriculum all’atto dell’iscrizione al primo anno di corso.
Tesi di Laurea
La tesi di Laurea sperimentale avrà una durata di almeno 8 mesi e consisterà in un periodo
di attività pratica su ricerche originali, da svolgersi presso Università o Enti di ricerca
pubblici e privati che operano nel settore del controllo, della protezione e del recupero
dell’ambiente e del territorio.
La tesi di Laurea si svolgerà dopo che lo studente abbia conseguito tutti i crediti previsti al
primo semestre del primo anno di corso.
Prova finale
La prova finale consiste nella discussione di un elaborato scritto sull’attività di ricerca svolta
durante la tesi di Laurea.
Calendario dei Corsi e degli Esami
Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e le sedute degli
esami di Laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica.
Varese, 14 giugno 2006
IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
IL PRESIDE DI FACOLTA’
(Dott.Marino Balzani)
(Prof. Aldo Gamba)
IL RETTORE
(Prof. Renzo Dionigi)
331
PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI
01 ANALISI DEL RISCHIO GEOLOGICO AMBIENTALE (F63004)
Crediti: 8
Docente: Prof.Silvana Martin
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Analisi del rischio geologico-ambientale con laboratorio” attivato
presso il Corso di Laurea in Valutazione e Controllo Ambientale.
02 ZOOGEOGRAFIA
Crediti: 6 Curriculum A:Qualità dell’ambiente e rischio chimico (F63005)
Crediti: 5 Curriculum B:Dinamiche del territorio e rischi naurali (F63027)
Docente:Prof.Adriano Martinoli
E-mail: [email protected]
Il corso ha lo scopo di fornire agli studenti una conoscenza di base della Zoogeografia, con
particolare riguardo agli aspetti metodologici impiegati in tale disciplina, trattando quindi le
origini storiche, le definizioni ed i campi di indagine e le relative finalità. Verrà effettuata
anche un’analisi della storia e del ruolo della Zoogeografia nella moderna biologia
evoluzionistica. La prima parte del corso introduce i concetti fondamentali sui quali si basa
la Zoogeografia: l'evoluzione biologica nel contesto spazio-temporale, il concetto di specie e
sua definizione, l’isolamento riproduttivo, modelli di speciazione, principi di analisi
filogenetica, fondamenti di ecologia geografica; comunità biotiche ed ecosistemi, cenni di
cladistica (monophylum, adelphotaxa, cladogrammi, apomorfie, plesiomorfie), ere
geologiche ed evoluzione, la teoria della deriva dei continenti ed il suo effetto sulla
Zoogeografia moderna. Verranno inoltre analizzati il concetto, l’analisi e la definizione di
areale e trattate le moderne tecniche di analisi e di sintesi dei dati biogeografici. La seconda
parte del corso prenderà in considerazione gli aspetti legati alla zoogeografia sistematica e
all’ecobiogeografia. Verranno trattati poi nello specifico la zoogeografia del Mar
Mediterraneo, i modelli di distribuzione dei principali gruppi di Vertebrati e la loro
interpretazione, l’origine della fauna italiana. Verrà, infine, trattato l’argomento della
biogeografia umana, analizzando i principali eventi dai progenitori dei primi ominidi al
genere Homo.
Bibliografia
Zunino M. e A. Zullini, 1995. Biogeografia. La dimensione spaziale dell’evoluzione. Casa
Editrice Ambrosiana, Milano.
Bedulli D., 1993. Appunti di Biogeografia. Editrice Studium Parmense, Parma.
Dispense distribuite nel corso delle lezioni e on-line.
Testi consigliati per approfondimenti
Colbert E. H., 1979. Animali e continenti alla deriva. Arnoldo Mondadori Ed.
Cox C. B. e P .D. Moore, 1993. Biogeography. An ecological and evolutionary approach.
Blackwell Scientific Publications. Crosby A. W., 1986. Imperialismo ecologico.
L’espansione biologica dell’Europa 900-1900. Ed. Laterza.
Johanson D., Edey M., 1981. Lucy. Le origini dell’umanità. Arnoldo Mondadori Ed.
332
Mac Arthur R.H. e Wilson E.O., 1967. The theory of Island Biogeography. Princeton
University Press, Princeton.
03.CHIMICA DELL’AMBIENTE CON LABORATORIO (F63006)
Crediti: 9
Docente: Proff.Andrea Pozzi;Carlo Dossi
E-mail: [email protected]; [email protected]
Vedi insegnamenti “Chimica dell’ambiente con laboratorio (Modulo A) + Chimica
dell’ambiente (Modulo B) attivati presso il corso di Laurea triennale in Scienze Ambientali
(v.o.).
04 GEOCHIMICA (F63029)
Crediti: 4
Docente: Prof.Luigina Vezzoli
E-mail: [email protected]
Introduzione
Definizione e scopi della geochimica
Abbondanza degli elementi
Concetti di base
Struttura e composizione interna della Terra
Elementi di cristallochimica
Cicli geochimici
Composizione geochimica del mantello terrestre
Composizione geochimica della crosta terrestre
Ciclo geochimica magmatico
Il magma e i prodotti magmatici, classificazione e nomenclatura
Genesi ed evoluzione dei magmi
Elementi in traccia
Ambienti geodinamici e serie magmatiche
Magmi di dorsali oceaniche
Magmi intraplacca oceanica e continentale
Magmi orogenetici
Magmi a composizione geochimica particolare
Geochimica isotopica
Geochimica degli isotopi stabili
Geochimica degli isotopi radioattivi
Distribuzione generale degli elementi
Metodi geochimici
Campionamento di matrici geochimiche
Metodi di analisi geochimica
Interpretazioni geochimiche
333
05 CARTOGRAFIA AMBIENTALE INFORMATIZZATA CON LABORATORIO
(F63032)
Crediti: 6
Docente: Prof.Stefano Manini
L’informazione geografica e il GIS.
Concetti preliminari.
La posizione.
L’entità spaziale.
Le relazioni fra entità spaziali.
Modelli dei dati e architetture.
Accesso ai dati geografici.
L’integrazione dei dati aster.
Acquisizione dei dati.
Il progetto e lo sviluppo di una base di dati geografica.
Esempi applicativi.
Bibliografia: I libri di testo verranno consigliati all’inizio del corso
06 TECNOLOGIA PER LA DEPURAZIONE DELLE ACQUE (F63002)
Crediti: 2
Docente: Prof.Giulia Bollini
La tutela della risorsa acqua è fondamentale per la preservazione di ogni forma di vita
animale o vegetale sulla terra. L’inquinamento delle acque prodotto sia da scarichi diretti
che da trasporto di inquinanti permezzo di precipitazioni atmosferiche e di erosione dei
suoli, può determinare alterazioni molto importanti, a volte irreversibili, negli ecosistemi
acquatici.
Il consumo civile e industriale con il conseguente prelievo di risorsa naturale,
contribuiscono ulteriormente a tali alterazioni. Nello svolgimento del corso verranno
affrontati i problemi di inquinamento dell’acqua dovuti all’attivitàumana e le strategie e
tecnologie adottate per salvaguardare l’ecosistema acquatico.
Il programma del corso è articolato secondo i capitoli seguenti:
Acque naturali – Le normative europee e nazionali per la tutela e il controllo delle acque
naturali. Processi di autodepurazione. Limiti di accettabilità di inquinanti negli scarichi.
Acque reflue urbane – Analisi dei parametri che caratterizzano l’inquinamento delle acque
reflue urbane. Impianti di depurazione, principali tecnologie.
Rifiuti speciali liquidi (acque industriali) – Caratteristiche degli inquinanti delle acque
industriali. Principali trattamenti chimico-fisici e biologici per la depurazione delle acque
industriali.
Fanghi da depurazione acque – Tecnologie di trattamento dei fanghi da depurazione
biologica. Tecnologie di trattamento dei fanghi da depurazione chimico-fisica. Smaltimento
e/o recupero.
Acque potabili – Caratteristiche chimico-fisiche di potabilità delle acque. Trattamenti di
potabilizzazione.
334
07 TECNOLOGIE PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI (F63003)
Crediti: 4
Docente: Prof.Giulia Bollini
Durante lo svolgimento del corso verranno affrontate le principali problematiche relative
alla gestione dei rifiuti, in particolare allo smaltimento e al recupero.
Saranno analizzate sia le scelte progettuali relative alla localizzazione (interazioni socioambientali, impatto ambientale, ecc.), sia le scelte impiantistiche con analisi delle diverse
tecnologie di smaltimento e recupero.
Il programma del corso è articolato secondo i capitoli seguenti.
La gestione dei rifiuti -Il Decreto Legislativo n. 22/97. Il recupero e i Consorzi Obbligatori.
Il sistema integrato per la gestione dei rifiuti urbani.
Tecnologie di smaltimento.
La discarica controllata – Scelta del sito, realizzazione e gestione, recupero finale.
Pretrattamento dei rifiuti prima del conferimento a discarica (inertizzazione).
Il trattamento termico dei rifiuti – L’incenerimento, la gassificazione. Recupero di energia.
Controllo delle emissioni in atmosfera.
Tecnologie di recupero.
Impianti di selezione e recupero – Tecnologie per il recupero dei materiali (carta, vetro,
plastica, ecc.). Impianti di compostaggio.
Gestione di particolari categorie di rifiuti.
Rifiuti sanitari. Accumulatori. Oli esausti.
Bonifica dei siti contaminati. Discariche incontrollate. Metodologie di bonifica.
08 CHIMICA ANALITICA DEGLI INQUINANTI (F63007)
Crediti: 3
Docente: Prof.Sandro Recchia
E-mail: [email protected]
Scopo del corso è di affrontare le problematiche connesse con l’analisi degli
inquinanti in campo ambientale. Particolare attenzione viene quindi dedicata alle
tematiche inerenti il campionamento, la stabilizzazione, il pretrattamento e la
determinazione delle più comuni sostanze inquinanti. Più in dettaglio il corso si
sviluppa in tre parti:
Parte introduttiva; considerazioni sulla definizione di inquinante;
classificazione degli inquinanti;
fenomeni di trasporto degli inquinanti;
concetti di bioaccumulo e biomagnificazione;
tecniche di campionamento e stabilizzazione.
Richiami di chimica analitica:
tecniche spettroscopiche UV-VIS molecolari e atomiche;
tecniche cromatografiche (GC e HPLC);
spettrometria di massa: accoppiamenti con tecniche cromatografiche e con tecniche al plasma;
tecniche voltammetriche.
Analisi degli inquinanti:
Metodologie di purificazione e preconcentrazione dei campioni;
Metodologie per la determinazione di inquinanti organici;
335
Metodologie per la determinazione di inquinanti inorganici.
Bibliografia:
R.N. Reeve- “Environmental Analysis” -Wiley
09 CHEMIOMETRIA CON LABORATORIO (F63033)
Crediti: 3
Docente: Prof.Andrea Pozzi
E-mail: [email protected]
Il programma sarà in seguito disponibile nell’area riservata al Corso di Laurea sul sito
WEB dell’Università degli studi dell’Insubria alla pagina
http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3510
10 BIOLIMNOLOGIA (F63009)
Crediti: 3
Docente: Prof.ssa Roberta Bettinetti
E-mail: [email protected]
Il corso è principalmente indirizzato allo studio dettagliato degli ambienti lacustri per poter
interpretare i complessi fenomeni che vi avvengono in un’ottica di gestione dei sistemi e
delle risorse acquatiche. Gli argomenti di carattere generale verranno trattati avendo come
riferimento casi di studio della realtà italiana quali i grandi laghi subalpini, i laghi alpini e i
bacini artificiali.
Alcuni degli argomenti trattati saranno:
•
qualità delle acque lacustri italiane
•
la biomanipolazione
•
i laghi alpini e il problema dell’acidificazione
•
il liming
•
i bacini artificiali
•
le alghe tossiche
•
introduzione di specie alloctone negli ambienti d’acqua dolce italiani
•
ambienti pseudo-naturali: i fontanili, i navigli
•
le lagune
•
la paleolimnologia
Bibliografia
Bertoni, R. 2006. Introduzione alla limnologia. Aracne Editrice - per il ripasso dei concetti
di limnologia di base
Materiale (articoli, rapporti) distribuito a lezione dalla docente
11 ANALISI DEL CARICO INQUINANTE DEI BACINI LACUSTRI (F63010)
Crediti: 3
Docente: Prof.Anselmo Pizzala
La scelta didattica sottesa al corso, è quella di partire dallo Studio di un Caso, esaminando
quanto è stato fatto e ciò che si dovrebbe ancora fare, il quale sia così paradigmatico da
336
consentire la deduzione di regole generali. A tal fine si rivelano utili alcune ricerche
ambientali effettuate sul Lago di Como, connesse agli apporti di inquinanti provenienti dal
suo bacino e all’eutrofizzazione delle sue acque.
Programma dell’insegnamento:
Principali studi sulla limnologia e sull’eutrofizzazione del Lago di Como. Aspetti geografici,
geologici e climatologici dell’area lariana. Valutazione di carichi inquinanti generati nel
bacino imbrifero del lago: sorgenti puntiformi e diffuse. Metodi di studio e di analisi degli
apporti (precipitazioni, tributari) e delle caratteristiche chimico-fisiche e biologiche del
corpo acquoso lacustre, anche con riferimento ai sedimenti. Analisi dei risultati ottenuti
dalle campagne di misura. Applicazione di modelli matematici. Scenari di miglioramento
della qualità delle acque. Ipotesi di sviluppo sostenibile del territorio. Considerazioni di
carattere generale sullo studio di un ecosistema lacustre complesso.
Bibliografia
- G. Chiaudani e G. Premazzi, Il Lago di Como - Condizioni ambientali attuali e modello di
previsione dell’evoluzione delle qualità delle acque, Centro Comune di Ricerca –
Commissione delle Comunità Europee, 1993.
- PROGETTO PLINIUS – CRITICITA’ E AZIONI PER IL RECUPERO DELLA
QUALITA’ DELLE ACQUE DEL LARIO ( per informazioni sulla sua disponibilità
rivolgersi al Centro di Cultura scientifica “A.Volta” – Villa Olmo – Via Cantoni,1-COMO)
12 IGIENE INDUSTRIALE APPLICATA CON LABORATORIO (F63011)
Crediti: 9
Docente: Proff.Domenico Cavallo;Andrea Cattaneo
Vedi insegnamenti “Igiene industriale applicata con laboratorio (Modulo A) + “Igiene
industriale applicata con laboratorio (Modulo B)attivati presso il corso di Laurea triennale
in Scienze Ambientali (v.o.).
13 BOTANICA AMBIENTALE E APPLICATA (F63015)
Crediti: 6
Docente: Prof.Donato Chiatante
E-mail: [email protected]
Questo corso intende fornire agli studenti del Corso di Laurea Specialistica approfondimenti
su alcune tematiche del regno vegetale ed intende anche trattare aspetti applicativi che
caratterizzano il rapporto tra gli organismi vegetali e l’ambiente in senso lato. Dopo un
breve riesame delle modalità di sviluppo degli organismi vegetali, verranno esaminati in
dettaglio le risposte che gli organismi vegetali danno ai principali fattori ambientali.
Acqua : ricerca, assorbimento, trasporto e traspirazione, idrotropismo.
Luce : assorbimento, indice area fogliare, spettro luminoso, fototropismi.
Anidride carbonica : cattura, organicazione, biomassa, riduzione nell’atmosfera.
Temperatura : adattamenti a condizioni estreme.
Vento : effetti fisiologici e modificazioni anatomiche.
Composizione e struttura del suolo : architettura della radice in funzione della stabilità e
della nutrizione, gravitropismo.
Stress meccanici : nastie.
337
Tra le applicazioni verranno esaminate le problematiche correlate con l’uso delle
biotecnologie vegetali partendo dalla loro definizione e considerando i principali usi odierni.
Verranno inoltre esaminate le applicazioni di fitodepurazione per la soluzione dei problemi
di depurazione delle acque. Durante il corso saranno fatte delle esercitazioni pratiche di
cartografia tematica.
Bibliografia: I testi e altro materiale di riferimento verranno indicati dal docente durante il
corso.
14 LABORATORIO DI ECOTOSSICOLOGIA (F63012)
Crediti: 3
Docente: Prof.Antonio Di Guardo
E-mail: [email protected]
Il corso si propone di illustrare e sperimentare alcuni dei principali metodi, modalità e
protocolli per la valutazione dell’esposizione, degli effetti e del rischio chimico nell’ambito
dell’ecotossicologia.
Esposizione: stima e misura dei parametri per i modelli: metodi di calcolo manuali e con
software. Il programma EPIWIN e i metodi QSARs. Costruzione ed applicazione di
modelli. I modelli dell’Unione Europea: EUSES e il progetto FOCUS. Esercitazioni al
computer con applicazione di diversi modelli ad alcuni scenari.
Effetti: i test in ecotossicologia: introduzione ed illustrazione dei principali test.
Messa a punto di test acuti su organismi terrestri ed acquatici. Controllo di qualità:
concentrazioni di esposizioni nominali e verifica sperimentale in laboratorio. Valutazione
statistica dei risultati. Applicazione di modelli per la previsione della tossicità: vantaggi
esvantaggi.
Valutazione del rischio chimico: evoluzione della valutazione del rischio chimico
nell’Unione Europea: White Paper, (TGD) e REACH. Esercitazione pratica di valutazione
del rischio.
La valutazione del rischio ecologico (ERA): applicazioni numeriche.
Bibliografia
Vighi M., Bacci E. (Eds) (1998): Ecotossicologia, UTET, Torino, p.237.
Schüürmann G, Markert B. (1998) Ecotoxicology, Wiley, p. 900
Commission of European Communities (2001) WHITE paper,
http://europa.eu.int/comm/environment/chemicals/pdf/0188_en.pdf
ECB (2003) Technical Guidance Document,
http://ecb.jrc.it/home.php?CONTENU=/Technical-Guidance-Document/sommaire.php
15 MICROBIOLOGIA AMBIENTALE CON LABORATORIO (F63030)
Crediti: 6
Docente: Prof.Elisabetta Zanardini
E-mail: [email protected]
Significato, origine, sviluppo della microbiologia ambientale
Cenni di ecologia microbica
Microrganismi ed ecosistemi
338
Macro e microambienti.
Gerarchia ecologica: popolazioni, gilde e comunità microbiche.
Interazioni microrganismi-ambiente.
Dispersione, colonizzazioni e successione ecologiche
Analisi di comunità microbiche con metodi colturali e molecolari.
Il DNA ribosomale e la filogenesi microbica.
Interazioni tra microrganismi
Interazioni microrganismo-microrganismo.
Interazioni benefiche microrganismo-pianta.
Habitat microbici
Ambienti acquatici e terrestri.
Gli ambienti estremi. Adattamenti molecolari alle condizioni estreme.
Cenni di aerobiologia: metodologie di campionamento passivo ed attivo.
Microrganismi e biotrasformazioni
Ruolo dei microrganismi nei principali cicli biogeochimici.
Microrganismi e biorisanamento ambientale
Degradazione inquinanti: mineralizzazione e cometabolismo. I principali enzimi degradativi.
Biodegradazione di composti xenobiotici.
Biodegradazione del petrolio.
Bioremediation: biostimulation e bioagmentation
La biolisciviazione di metalli.
Trattamento delle acque reflue e dei liquami.
La depurazione delle acque potabili.
Discariche e compostaggio.
Cenni di microbiologia industriale
Microrganismi e prodotti industriali.
Biocatalisi: crescita e formazione del prodotto.
Fermentazione su larga scala: scale up del processo fermentativo.
Microrganismi e beni culturali
Biodeterioramento dei beni culturali.
Interazioni tra microrganismi ed inquinanti atmosferici nell’alterazione di manufatti artistici
lapidei.
Biotecnologie applicate alla conservazione delle opere d’arte.
Utilizzo di microrganismi per la rimozione di particolari alterazioni dei manufatti lapidei.
Testi consigliati
Perry, Staley, Lory Microbiologia. Vol. 1, 2. Ed. Zanichelli. 2004.
Madigan, Martinko, Parker, Brock Biologia dei microrganismi. Vol. 1, 2. Ed. Casa
Editrice Ambrosiana. 2003.
Atlas & Bartha Microbial Ecology: Fundamentals and Applications, Ed. Cummings.
1998.
Smith Biotecnologie, Ed. Zanichelli 1998.
339
16 LIMNOGEOLOGIA (F63016)
Crediti: 6
Docente: Prof.Luigina Vezzoli
E-mail: [email protected]
PROGRAMMA DEL CORSO
Introduzione
Definizioni
Problematiche di studio
Applicazioni
Sedimentazione lacustre
Sedimenti lacustri: metodi di studio litostratigrafici, descrizione e classificazione
Caratteristiche tessiturali e composizionali
Processi deposizionali
Ambienti deposizionali
Sistemi deposizionali lacustri
Sistema di delta: definizioni, processi deposizionali, geometrie dei sedimenti,
geomorfologia
Sistema litorale: ambienti, tipi di sedimenti, geomorfologia, livelli del bacino
lacustre
Analisi di bacino
Laghi tettonici: tipi e caratteristiche, analisi di facies, esempi
Laghi vulcanici: tipi e caratteristiche, analisi di facies, esempi
Laghi glaciali: tipi e caratteristiche, analisi di facies, esempi
Laghi salini: : tipi e caratteristiche, analisi di facies, esempi
Tecniche di analisi di bacino
Metodologie di Carotaggio
Metodologie Geofisiche
Indagini geomorfologiche e batimetriche
Metodi di analisi in laboratorio
Sedimentologia e Litostratigrafia
Petrofisica
Geocronologia
Mineralogia
Chimica e Chimica isotopica
Paleontologia
Ambiente Fisico dei laghi
Idrologia
Penetrazione della luce
Ciclo termico
Movimenti della massa d’acqua
Ambiente Chimico dei laghi
Ciclo dell’ossigeno
Soluti e particolato
Salinità
340
17 ECOTOSSICOLOGIA (F63019)
Crediti: 3
Docente: Prof.Antonio Di Guardo
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Scienze
Ambientali (v.o.).
18 ECOLOGIA DELLE ACQUE INTERNE (F63018)
Crediti: 3
Docente: Prof.Roberta Bettinetti
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Scienze
Ambientali (v.o.).
19 ANALISI DEL RISCHIO GEOLOGICO-AMBIENTALE CON LABORATORIO
(F63028)
Crediti: 5
Docente: Prof.Silvana Martin
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il Corso di Laurea triennale in Valutazione e
Controllo Ambientale (v.o.).
20 GEOLOGIA STRUTTURALE APPLICATA (F63020)
Crediti: 4
Docente: Prof.Silvana Martin
E-mail: [email protected]
Nel corso verranno introdotti i concetti di base della geologia strutturale ambientale utili per
raggiungere una conoscenza del territorio e dei processi che modificano la superficie
terrestre e l’interno della Terra.
Generalità: Cenni sulla struttura della terra e sulla tettonica della placche;
Assetto geotermico terrestre: i modi di trasferimento del calore, stress termici; effetti
termici dell' erosione e della sedimentazione;
Cenni sulla deformazione duttile: reologia dei materiali terrestri; deformazione
dell'aggregato cristallino; relazioni tra proprietà cristalline e comportamento reologico; le
strutture duttili (pieghe, miloniti); aspetti microscopici della deformazione duttile; cenni alla
struttura duttile del mantello e relazione con l'assetto termico;
Cenni sulla meccanica dei fluidi: idromeccanica delle sostanze naturali; cenni alla
meccanica dei fluidiin condizioni di stress tangenziale; cenni sulla turbolenza; modelli di
flusso (non newtoniano, etc.); flusso e temperatura; modelli plastici ideali; comportamento
del ghiaccio; il flusso in un acquifero artesiano; il"rebound" post -glaciale; gli acquiferi
termali .
341
Bibliografia
D.L. Turcotte and G. Schubert. Geodynamics, Wiley &Sons, 1982.
G. Ranalli, Reology of the Earth, Allen and Unwin, 1996.
A.E. Mussett and M.A. Khan, Looking into the Earth, Cambridge University Press, 2000.
21 LABORATORIO DI METODOLOGIE TRATTAMENTO DATI AMBIENTALI
(F63034)
Crediti: 3
Docente: Prof.Andrea Pozzi
E-mail: [email protected]
Il programma sarà in seguito disponibile nell’area riservata al Corso di Laurea sul sito
WEB dell’Università degli studi dell’Insubria alla pagina
http://www3.uninsubria.it/pls/uninsubria/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=3510
22 TELERILEVAMENTO E FOTOINTERPRETAZIONE (F63022)
Crediti: 5
Docente: Prof.Alessandro Michetti
E-mail: [email protected]
Il corso fornisce le nozioni essenziali sulle principali metodologie di telerilevamento, e sulle
loro applicazioni nel campo dell’analisi dell’ambiente fisico, concentrando l’interesse sugli
aspetti geologici. Particolare attenzione verrà dedicata alle tecniche di interpretazione
aerofotografica per la caratterizzazione dei processi morfogenetici e la ricostruzione
dell’evoluzione recente del paesaggio. Il corso prevede esercitazioni di
aerofotointerpretazione con l’uso dello stereoscopio e la costruzione di carte
geomorfologiche.
Bibliografia:
G.B. Castiglioni, Geomorfologia, Utet.
Marino C.M. e Tibaldi A., 1995. Elementi di Fotointerpretazione e Telerilevamento per le
Scienze Geologiche ed Ambientali. Progetti Editrice, Milano, 170 pp.
Testi di consultazione
Accordi B., Lupia Palmieri E., Parotto M., Il Globo Terrestre e la sua evoluzione,
Zanichelli. Strahler A.N., Geografia Fisica, Piccin.
23 GEOSITOLOGIA PER LA REALIZZAZIONE DI OPERE AD ALTO RISCHIO
(F63024)
Crediti: 5
Docente: Prof.Leonello Serva
Il corso si propone di fornire gli elementi essenziali per un’ottimale localizzazione e
progettazione nel territorio delle cosiddette “opere ingegneristiche ad alto rischio” e/o “di
rilevante impatto ambientale”. Verranno, in particolare, descritti gli aspetti geologici,
sismologici, idrologici ed idraulici di tale processo. Il nucleo del corso si basa su quanto è
richiesto, in ambito internazionale, per i siti destinati ad impianti elettronucleari di potenza.
Nonostante ben poche opere determinino un impatto ambientale e un rischio paragonabili a
quelli relativi a un impianto elettronucleare di potenza, il percorso seguito per la
342
localizzazione e progettazione di tali strutture è infatti paradigmatico e metodologicamente
corretto anche per tutte le opere di cui in titolo. Un simile approccio permetterà di avere una
visione completa delle attività da svolgere. Sarà poi cura del corso fornire tutti gli elementi
necessari per selezionare il tipo di analisi sitologica più consono all'opera che si deve
analizzare, ivi includendo il contesto fisico in cui essa ricade ed il suo costo. E' infatti
evidente come il dettaglio (quantità, qualità e tipologia) delle informazioni da raccogliere
debba essere strettamente collegato al livello di rischio e/o impatto ambientale dell'opera cui
tale analisi viene applicata. Un grande complesso industriale che tratta sostanze altamente
tossiche oppure, per alcuni aspetti, una diga, dovrebbe avere alle spalle un'analisi sitologica
simile a quella richiesta in campo nucleare. Più in generale, si può dire che l'approccio deve
essere simile per tutti quegli impianti (o agglomerato di impianti, tipico delle aree
industriali) in cui una rottura (incidente) può provocare rischi molto rilevanti sia sull'uomo
che sull'ambiente naturale. D’altronde, per impianti industriali assimilabili a un deposito di
GPL, che pure richiedono uno specifico piano di emergenza, si lavora con dettaglio
sicuramente minore. Ancora minore sarà il dettaglio richiesto per un ospedale, una scuola,
un centro di comunicazione strategico, una autostrada/ferrovia (es. ponti e viadotti), un
gasdotto o un oleodotto, e così via.
E' importante sottolineare che l’analisi sitologica può essere espletata anche a posteriori, con
l'opera già realizzata, poiché permette di definire le eventuali azioni da intraprendere per
porre la stessa in condizioni di massima sicurezza. Il corso si svilupperà, quindi, fornendo
dapprima alcuni concetti di base sul rischio derivante da fenomeni naturali, descrivendo poi
come si applicano in sitologia gli elementi fondamentali di geologia, sismologia, idrologia
ed idraulica, inseriti nell'appropriato contesto epistemologico, discutendo infine le
metodologie disponibili per la soluzione dei problemi trattati.
Bibliografia: Dispense del Corso
24 VULCANOLOGIA AMBIENTALE (F63013)
Crediti: 4
Docente: Prof.Luigina Vezzoli
E-mail: [email protected]
Introduzione
Attività vulcanica e Prodotti vulcanici
Attività vulcanica effusiva ed esplosiva
Caratteristiche e nomenclatura dei prodotti magmatici
Caratteristiche e classificazioni dei prodotti vulcanoclastici
Gli edifici vulcanici
Tipi di eventi vulcanici e Pericolosità vulcanica
Colate di lava e duomi lavici
Ricaduta piroclastica e proiezioni balistiche
Flussi piroclastici
Collassi calderici e strutturali
Lahar e flussi gravitativi
Gas vulcanici
Onde d’urto in atmosfera
Terremoti vulcanici
Tsunami
343
Zonazione di pericolosità vulcanica e Predizione a lungo termine
Identificazione dei vulcani ad alto rischio
Valutazione della pericolosità vulcanica basata sulla ricostruzione della storia
eruttiva
Record storico delle eruzioni
Record geologico delle eruzioni
Mappe di zonazione di pericolosità vulcanica
Zonazione di pericolosità vulcanica relativa a vari tipi di eventi
Mappe di zonazione di pericolosità regionali
Mappe di pericolosità di siti specifici
Monitoraggio vulcanico e Predizione a corto termine
Monitoraggio per osservazione visiva
Monitoraggio sismico
Monitoraggio delle deformazioni del suolo
Monitoraggio geochimico dei fluidi
Monitoraggio geochimico-petrografico dei prodotti
Esempi di casi di studio su eruzioni recenti
Il vulcanismo italiano
M. Etna
Stromboli
Interazione dell’attività vulcanica con l’ambiente ed l’attività umana
Attività vulcanica e clima
Archeologia e vulcanologia
Gestione delle emergenze di pericolosità vulcanica
Vulcanologia e geologica medica
25 IDROGEOLOGIA (F63025)
Crediti: 5
Docente: Prof.Fabio Brunamonte
L’obiettivo del corso è quello di fornire gli elementi teorici di base per la valutazione delle
caratteristiche idrogeologiche di una determinata area al fine di comprendere la dinamica
delle acque di circolazione superficiali e profonde e la loro interazione e, in ultima analisi, di
acquisire la capacità di gestire le principali problematiche idrogeologiche che vengono
affrontate nell’ambito dell’attività professionale, tra cui i criteri per la ricerca e lo
sfruttamento delle risorse idriche sotterranee nell’ottica di una loro corretta e razionale
gestione, la valutazione delle condizioni di rischio-geologico idraulico di una certa area e
l’adozione di adeguate misure preventive e/o di mitigazione del rischio, la valutazione della
vulnerabilità di un acquifero rispetto a sostanza inquinanti. Allo scopo il corso è suddiviso in
due parti distinte. La prima è prettamente teorica e fornisce gli strumenti operativi necessari
per l’impostazione della seconda parte del corso, nell’ambito della quale verranno tratte
alcune problematiche idrogeologiche pratiche affrontate comunemente nell’ambito delle
attività di gestione ambientale, con illustrazione di casi reali e applicazioni pratiche relative
ad alcune realtà nel contesto territoriale nazionale.
PROGRAMMA DEL CORSO
344
Parte teorica di base Il ciclo dell’acqua. Richiami sul processo di scorrimento superficiale:
misura delle portate di un corso d’acqua e della velocità della corrente, valutazione della
portata di piena, idrogramma unitario e idrogramma di piena di un corso d’acqua. Bacino
idrografico e bacino idrogeologico. Il bilancio idrologico e idrogeologico: criteri per la
valutazione e strumenti di misura degli apporti idrici di origine meteorica (P),
dell’evapotraspirazione (ET), della temperatura (t), e del flusso idrico globale D
(superficiale R + sotterraneo I). Proprietà idrogeologiche delle rocce: porosità, igroscopicità,
capacità di ritenzione idrica, capacità di assorbimento, tipi e gradi di permeabilità.
Valutazione delle caratteristiche della circolazione idrica sotterranea: determinazione delle
caratteristiche geometriche e fisiche e dell’acquifero, tipi di acquiferi e falde, tipi di
complessi idrogeologici, ripartizione delle acque nel sottosuolo, movimento dell’acqua nel
sottosuolo, fenomeni di capillarità, percolazione. Determinazione delle isopieze, del
gradiente piezometrico e dei campi piezometrici. Legge di Darcy. Determinazione della
trasmissività T. Velocità apparente e reale. Sorgenti idriche: tipi, vulnerabilità, tempo di
esaurimento (legge di Maillot). Criteri per la valutazione delle riserve e delle risorse di un
acquifero: studio degli idrogrammi in regime non influenzato. Opere di captazione delle
risorse idriche sotterranee mediante pozzi: tipologie, criteri di perforazione ed elementi
costituitivi. Principali prove in foro per la caratterizzazione degli acquiferi: valutazione della
portata di esercizio di un pozzo e modalità di funzionamento (formule di Dupuit e curva
caratteristica del pozzo). Relazione tra pompaggio da un acquifero e abbassamento del
livello piezometrico connesso (legge di Theis). Cenni sulla vulnerabilità degli acquiferi:
sostanze inquinanti e fonti di inquinamento, principali indici di inquinamento, vulnerabilità
delle falde idriche. Cartografia tematica idrogeologica: interpretazione ed esempi.
Studio di alcune problematiche applicative Cenno sui fenomeni di subsidenza del terreno,
e discussione degli effetti sull’area urbana di Como. Cenni sull’analisi della stabilità dei
versanti, e discussione di casi di studio. Principali cause dei fenomeni alluvionali: eventi
meteorologici e portate di piena, propagazione della piena nel bacino, analisi
dell’idrogramma di piena, influenza dell’urbanizzazione, opere idrauliche per la difesa dai
fenomeni di piena. Fenomeni di dissesto geologico-idraulici e debris flow: problematiche,
tipologia e cinematismi dei fenomeni. Nuove approcci metodologici per lo studio dei
fenomeni di debris flow: caratterizzazione fisica del bacino (geologico-geomorfologica,
strutturale, idrogeologica, pedologico-forestale), caratterizzazione idrometeorologica (analisi
statistica delle piogge e costruzione delle Linee Segnalatrici di Probabilità Pluviometrica
LSPP e valutazione rischio meteorologico su basi statistiche), proprietà di assorbimento del
terreno (cenni sul metodo CN-SCS), simulazione dell’idrogramma di piena e stima della
portata di piena del corso d’acqua a frequenza assegnata, modellazione matematica
distribuita dell’innesco dei dissesti gravitativi. Casi di studio. La “prevedibilità” degli eventi
di dissesto geologico-idraulici nella gestione del rischio ad essi connesso. Interventi per la
mitigazione del rischio geologico-idraulico: criteri, interventi strutturali, interventi non
strutturali, metodologie di ingegneria naturalistica.
Bibliografia
(testi reperibili in bibioteca o attraverso il docente)
Irene Rischia, Dispense del Corso di Idrogeologia 2003-04, Università dell’Insubria.
Pietro Celico – Prospezioni idrogeologiche (vol. 1 e 2), Liguori Ed., Napoli.
Gilbert Castany – Idrogeologia, principi e metodi, Libreria Dario Flaccovio Ed., Palermo.
19 Giugno 1996: Alluvione in Versilia e Garfagnana: un caso di studio, A cura di Renzo
Rosso e Leonello Serva, ANPA - ARPAT, 1998.
345
26 MICROBIOLOGIA APPLICATA CON LABORATORIO (F63031)
Crediti: 5
Docente: Prof.Elisabetta Zanardini
E-mail: [email protected]
Vedi insegnamento “Microbiologia ambientale con laboratorio “del Curriculum A del
medesimo corso di Laurea.
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE AMBIENTALI
INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO
Insegnamento
Analisi del carico inquinante dei bacini lacustri
Analisi del rischio geologico ambientale
Numero
programma
11
01
Analisi del rischio geologico ambientale con laboratorio
19
Biolimnologia
10
Botanica ambientale e applicata
13
Cartografia ambientale informatizzata con laboratorio
05
Chemiometria con laboratorio
09
Chimica analitica degli inquinanti
08
Chimica dell’ambiente con laboratorio
03
Ecologia delle acque interne
18
Ecotossicologia
17
Geochimica
04
Geologia strutturale applicata
20
Geositologia per la realizzazione di opere ad alto rischio
23
Idrogeologia
25
Igiene industriale applicata con laboratorio
12
Laboratorio di ecotossicologia
14
Laboratorio di metodologie trattamento dati ambientali
21
346
Limnogeologia
16
Microbiologia ambientale con laboratorio
15
Microbiologia applicata con laboratorio
26
Tecnologie per la depurazione delle acque
06
Tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti
07
Telerilevamento e fotointerpretazione
22
Vulcanologia ambientale
24
Zoogeografia
02
ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO
Docente
Numero
programma
Bettinetti Roberta
10,18
Bollini Giulia
06,07
Brunamonte Fabio
25
Cattaneo Andrea
12
Cavallo Domenico
12
Chiatante Donato
Di Guardo Antonio
13
14,17
Dossi Carlo
03
Manini Stefano
05
Martin Silvana
01,19,20
Martinoli Adriano
02
Michetti Alessandro
22
Pizzala Anselmo
11
Pozzi Andrea
Recchia Sandro
03,09,21
08
Serva Leonello
23
Vezzoli Luigina
04,16,24
Zanardini Elisabetta
15,26
347
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA
Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali – Como
Corso di Laurea Specialistica in Chimica industriale
Sede del corso: Como
MANIFESTO DEGLI STUDI
ANNO ACCADEMICO 2006/2007
Presentazione del corso
Presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. della sede di Como dell’Università dell’Insubria è
attivato il Corso di Laurea Specialistica in Chimica Industriale, di durata biennale,
afferente alla classe delle lauree specialistiche n° 81/S (Scienze e Tecnologie della Chimica
industriale).
Obiettivi formativi ed ambiti occupazionali
Il corso di studio è finalizzato alla formazione di chimici capaci di svolgere attività di
sviluppo dell’innovazione scientifico-tecnologica in ambito chimico nonché di gestione
delle tecnologie industriali chimiche. Tali professionisti potranno operare nei comparti della
ricerca, dello sviluppo, della produzione e della gestione dell’industria chimica, con un
grado di autonomia e di responsabilità consono ad una laurea di secondo livello.
Ai possessori della Laurea Specialistica in Chimica industriale è aperto l’accesso, previo
superamento dell’apposito esame di stato, alla Sezione A dell’Albo professionale dei
Chimici.
Accesso al corso
L’accesso al corso presuppone il possesso di un diploma di laurea di primo livello
nell’ambito della classe n° 21 (Scienze e Tecnologie Chimiche) o di un titolo di studio
universitario equipollente. Il riconoscimento dei pregressi 180 crediti formativi è integrale se
conseguiti nell’ambito della laurea di primo livello in Chimica industriale gestionale e
tessile di questa Università. L’accesso al corso da parte di coloro che hanno conseguito una
diversa laurea di primo livello della classe n° 21 (presso questo od altri Atenei) può
comportare eventuali debiti formativi alla luce dell’ordinamento didattico sotto riportato.
Ordinamento didattico
Il conseguimento del diploma di Laurea Specialistica comporta l’acquisizione di 300 crediti
formativi così suddivisi per tipologia e per settori scientifico-disciplinari (in parentesi viene
indicato il numero di CFU già acquisiti con la Laurea di primo livello in Chimica industriale
gestionale e tessile di questa Università).
A - Di base
A1 - Discipline chimiche (Settori CHIM/01, CHIM/02, CHIM/03, CHIM/06): 16 CFU (9
CHIM/03)
A2 - Discipline matematiche, fisiche, informatiche (Settori FIS/01, FIS/03, INF/01, INGINF/05, MAT/01, MAT/02, MAT/03, MAT/04, MAT/05, MAT/06, MAT/07, MAT/08,
MAT/09): 21 CFU (8 MAT/05, 8 FIS/01, 5 INF/01)
348
B – Caratterizzanti
Discipline chimiche industriali (Settori CHIM/01, CHIM/02, CHIM/03, CHIM/04,
CHIM/05, CHIM/06, CHIM/11, ING-IND/21, ING-IND/23, ING-IND/25, ING-IND/26):
109 CFU (14 CHIM/01, 14 CHIM/02, 5 CHIM/03, 10 CHIM/05, 14 CHIM/06)
C - Affini/integrative
C1 - Culture di contesto (Settori SECS-P/01, SECS-P/06, SECS-P/07, SECS-P/08, SECSP/13): 19 CFU (7 SECS-P/01, 2 SECS-P/13)
C2 - Formazione interdisciplinare (Settori BIO/10, CHIM/12, MED/44, IUS/04): 16 CFU (8
MED/44, 2 BIO/10, 2 IUS/04)
D - A scelta dello studente
31 CFU (31)
42 CFU (0)
E - Tesi sperimentale e prova finale
F - Conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali,
46 CFU (41)
tirocini, altro
Le attività didattiche del biennio specialistico corrispondono all’acquisizione di 120 crediti
e, per quanto concerne la tipologia ed i settori scientifico-disciplinari, risultano così
suddivise.
A - Di Base
Settore CHIM/01
B - Caratterizzanti
Settore CHIM/01
Settore CHIM/02
Settore CHIM/03
Settore CHIM/04
Settore CHIM/06
Settore ING-IND/23
C - Affini/integrative
C1- Settore SECS-P/08
Settore SECS-P/13
C2- Settore CHIM/12
E - Tesi sperimentale e prova finale
F - Conoscenze linguistiche, abilità informatiche e relazionali,
tirocini, altro
7 CFU
7 CFU
3 CFU
10 CFU
19 CFU
3 CFU
10 CFU
6 CFU
4 CFU
4 CFU
42 CFU
5 CFU
Articolazione del corso
Le attività didattiche del biennio specialistico, ripartite tra i due anni di corso, sono le
seguenti.
Insegnamento
Primo anno – primo semestre
Chemiometria
Chimica organica industriale
Chimica analitica strumentale
Chimica fisica dei sistemi dispersi
Primo anno – secondo semestre
Laboratorio di analisi strumentale
Economia e gestione delle imprese
Settore
CFU
Tipologia
CHIM/01
CHIM/04
CHIM/01
ING-IND/23
3
5
7
6
B
B
A
B
CHIM/01
SECS-P/08
4
6
B
C1
349
Laboratorio di chimica organica industriale
Chimica fisica degli stati condensati
Chimica inorganica
Metodi fisici in chimica organica ( I modulo)
Chimica dei composti di coordinazione ( I
modulo)
Secondo anno
Chimica dei processi biotecnologici
Trattamento dei rifiuti e riciclo dei materiali
Nanomateriali
Programmazione e simulazione
Sistemi di gestione della qualità
Conoscenze linguistiche, abilità informatiche e
relazionali, tirocini , altro
TESI
CHIM/04
ING-IND/23
CHIM/03
CHIM/06
CHIM/03
5
4
7
3
3
B
B
B
B
B
CHIM/04
CHIM/12
CHIM/04
CHIM/02
SECS-P/13
6
4
3
3
4
5
B
C2
B
B
C1
F
42
E
Crediti formativi
Nel rispetto di quanto stabilito dai decreti ministeriali istitutivi delle classi di laurea
specialistica, il criterio per la corrispondenza tra CFU e attività didattica assistita è il
seguente: 1 CFU corrisponde indicativamente a 8 ore di lezione ex cathedra oppure a 12 ore
di esercitazioni in aula o in laboratorio.
Frequenza
La frequenza è obbligatoria per le esercitazioni pratiche.
Esami
L’acquisizione dei crediti relativi a ciascun insegnamento diviene operante col superamento
dell’esame, il quale si traduce di norma in una votazione espressa in trentesimi.
Piani di studio individuali
Lo studente deve presentare, entro i termini stabiliti dalla Segreteria Studenti, il piano di
studi personale con l’indicazione delle attività opzionali prescelte. Gli studenti che durante il
corso di laurea triennale hanno sostenuto, come opzionali, uno o più esami ora fondamentali
per la laurea specialistica devono sostituire tali esami con altri a loro scelta che siano di area
chimica e complessivamente equivalenti come numero di crediti. Non possono essere
sostenuti esami di insegnamenti non ancora inseriti nel piano di studio.
Tesi di laurea
Per la preparazione della tesi di laurea lo studente deve svolgere attività di ricerca, per un
periodo di almeno otto mesi a tempo pieno, presso un laboratorio chimico dell’Università
dell’Insubria oppure di un Ente pubblico o privato convenzionato con l’Università
dell’Insubria. Lo studente può iniziare il lavoro di tesi, previa autorizzazione del CCD al cui
Presidente va presentata la domanda di tesi, in ogni momento dell’anno accademico ma non
prima dell’inizio del secondo anno.
350
Prova finale
L’esame finale per il conseguimento del titolo consiste nella presentazione e discussione di
un elaborato scritto relativo al lavoro di tesi.
Calendario degli insegnamenti e degli esami
Per l’inizio ed il termine dei corsi, per gli appelli degli esami di profitto e per le sedute degli
esami di laurea rivolgersi alla Segreteria Didattica.
Varese, 14 giugno 2006
I IL DIRETTORE AMMINISTRATIVO
(Dott.Marino Balzani)
IL PRESIDE DI FACOLTA’
(Prof. Aldo Gamba)
IL RETTORE
(Prof. Renzo Dionigi)
351
PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI
01.CHEMIOMETRIA (F65001)
Crediti:3
Docente: Prof.Barbara Giussani
e-mail:[email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea Specialistica in Scienze
Chimiche.
02.CHIMICA ORGANICA INDUSTRIALE (F65019)
Crediti:5
Docente:Prof.Gaetano Zecchi
e-mail:[email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Chimica
industriale,gestionale e tessile.
03 CHIMICA ANALITICA STRUMENTALE (F65003)
Crediti:7
Docente:Prof.Carlo Dossi
e-mail:[email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze
chimiche.
04. CHIMICA FISICA DEI SISTEMI DISPERSI (F65010)
Crediti:6
Colloidi: generalità, esempi, metodi di produzione.
- Interfacce liquido solido. Teorie delle energie superficiali e interfacciali. Tecniche per la
misura delle tensioni superficiali
- Tensioattivi: proprietà delle soluzioni acquose, concentrazione micellare critica. Struttura
delle micelle. Attività superficiale in mezzi non polari.
- Cariche elettriche in acqua. Teoria di Gouy-Chapman del doppio strato elettrico.
Potenziale elettrostatico. Teoria di Stern. Effetti elettrocinetici. Misura del potenziale zeta.
- Forze attrattive tra particelle. Forze Repulsive. Teorie della stabilità. Velocità di
coagulazione. Fattore di stabilità. Concentrazione critica di coagulazione. Depletion e
bridging flocculation.
- Emulsioni dirette e inverse. Scala HLB degli emulsionanti. Misure sperimentali di stabilità.
Micro e miniemulsioni. Ostwald ripening e stabilizzazione osmotica.
- Schiume. Leggi di plateau. Equazione di stato. Stabilità.
- Proprietà ottiche delle dispersioni. Teorie di Rayleigh e di Mie.
- Distribuzioni granulometriche. Tecniche di misura delle granulometrie.
- Reologia delle dispersioni: viscosità, sforzo, deformazione. Comportamento elastico e
viscoso. Zona lineare. Fluidi newtoniani e non-newtoniani. Diagrammi caratteristici:
352
pseudoplasticità e tissotropia. Equazioni di Einstein, Quemada, Krieger-Dougherty. Effetto
della distribuzione granulometrica e dei meccanismi di stabilizzazione.
- Polimerizzazione in emulsione: generalità. Modello di Harkins. Nucleazione micellare ed
omogenea.
05.LABORATORIO DI ANALISI STRUMENTALE (F65005)
Crediti:4
Docente:Prof.Sandro Recchia
e-mail:[email protected]
Scopo del corso è di fornire allo studente la possibilità di confrontarsi con i moderni metodi
strumentali su determinazioni di una certa rilevanza in campo analitico. Nelle esperienze di
laboratorio gli studenti avranno modo di utilizzare la seguente strumentazione: GC-ECD,
GC-TCD, ETAAS, ICP-MS, FTIR, strumentazione portatile. Il laboratorio verrà affrontato
proponendo le seguenti esperienze:
•
Analisi in campo di acque lacustri (strumentazione portatile);
•
Determinazione dei pesticidi organoclorurati (SPE/GC-ECD);
•
Determinazione della composizione acidica di oli edibili (GC-TCD);
•
Determinazione degli oli minerali in acque naturali (FTIR);
•
Determinazione del ferro nei sedimenti (ETAAS);
•
Determinazione di metalli nei sedimenti (ICP-MS);
•
Determinazione del radon in ambienti domestici.
Agli studenti interessati viene richiesto di aver frequentato il corso di Chimica Analitica
Strumentale prima di accedere al laboratorio.
06.ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE (F65004)
Crediti:6
Docente: Prof.Giuseppe Fasana
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Chimica
industriale, gestionale e tessile.
07. LABORATORIO DI CHIMICA ORGANICA INDUSTRIALE (F65007)
Crediti:5
Docente:Prof.Gaetano Zecchi
e-mail:[email protected]
Prima parte. Comprende una serie di esercitazioni pratiche di laboratorio riguardanti a)
sintesi e caratterizzazione di composti organici, b) sintesi e caratterizzazione di polimeri.
Seconda parte. Consiste in una serie di visite a laboratori di ricerca, sviluppo, formulazione
e analisi di industrie chimiche del territorio.
08.CHIMICA FISICA DEGLI STATI CONDENSATI (F65020)
Crediti:4
Docente:Prof.Ettore Fois
e-mail:[email protected]
Scopo del corso è quello di introdurre lo studente alle proprietà chimico-fisiche dei solidi
353
a partire dalla loro descrizione microscopica.
Introduzione allo stato solido della materia.
Cristalli e vetri.
Solidi Molecolari. Solidi Ionici e covalenti.
Cenni alla reattività in fase solida.
Relazione fra legame chimico, struttura e proprietà dei solidi.
Isolanti, metalli, semiconduttori: introduzione alle loro applicazioni tecnologiche.
Materiali superconduttori.
Superfici dei solidi cristallini ed amorfi.
Cenni a fasi solide a bassa dimensionalità.
09 CHIMICA INORGANICA (F65006)
Crediti:7
Docente:Prof.Norberto Masciocchi
e-mail:[email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Chimica e
Chimica industriale.
10 METODI FISICI IN CHIMICA ORGANICA (I modulo) (F65013)
Crediti:3
Docente:Prof.Umberto Piarulli
e-mail:[email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze
chimiche.
11 CHIMICA DEI COMPOSTI DI COORDINAZIONE (I modulo)(F65012)
Crediti:3
Docente:Prof.Gian Attilio Ardizzoia
e-mail:[email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze
chimiche.
12. CHIMICA DEI PROCESSI BIOTECNOLOGICI (F65014)
Crediti:6
Docente:Prof.Romeo Ciabatti
Prima parte. Reazioni enzimatiche e/o processi fermentativi nella sintesi chimica industriale
(ad esempio amminoacidi, proteine, derivati di zuccheri, additivi alimentari, vitamine,
steroidi, antibiotici, ecc.). Separazione di prodotti ottenuti con le biotecnologie; trattamento
dei residui delle separazioni biotecnologiche. Processi biodegradativi.
Seconda parte. Impianti industriali delle biotecnologie. Nozioni di carattere economico su
prodotti e impianti biotecnologici. Sviluppi futuri delle biotecnologie industriali.
354
13 TRATTAMENTO DEI RIFIUTI E RICICLO DEI MATERIALI (F65009)
Crediti:4
Docente:Prof.Giulia Bollini
Vedi insegnamento “Tecnologie per lo smaltimento dei rifiuti”attivato presso il corso di
Laurea Specialistica in Scienze Ambientali.
14.NANOMATERIALI (F65002)
Crediti:3
Docente:Prof.Gloria Tabacchi
e-mail:[email protected]
Questo corso si propone di fornire allo studente una breve panoramica sui materiali
nanostrutturati.
Lo sviluppo di nuove avanzate tecniche di assemblaggio e/o sintesi, che potremmo chiamare
"ingegneria molecolare", rende infatti possibile l'ottenimento di strutture a bassa
dimensionalita' (e.g. film sottili, nanowires, nanoclusters) o di "macchine supramolecolari"
le cui proprieta' chimico-fisiche sono diverse da quelle dei corrispondenti materiali massivi
e rendono questi sistemi estremamente promettenti per applicazioni nel campo delle nuove
tecnologie.
Verranno quindi esaminate le proprieta' chimico-fisiche di alcune classi di questi nuovi
materiali, evidenziando in particolare la loro variazione in funzione delle dimensioni del
materiale. Sara' inoltre discusso come sia possibile progettare e costruire materiali aventi
determinate proprieta' di interesse tecnologico. Il corso prevede inoltre esercitazioni di
laboratorio, la cui frequenza e' obbligatoria.
Bibliografia: dato il carattere multidisciplinare degli argomenti trattati, il docente attingera'
a fonti diverse (riviste specialistiche, reviews, testi monografici) per la preparazione delle
lezioni. Adeguato materiale sara' fornito o indicato dal docente nel corso delle lezioni.
15.PROGRAMMAZIONE E SIMULAZIONE (F65008)
Crediti:3
Docente: Prof.Dario Bressanini
e-mail: [email protected]
Vedi insegnamento omonimo attivato presso il corso di Laurea triennale in Scienze
chimiche.
16 SISTEMI DI GESTIONE DELLA QUALITA’(F65017)
Crediti:4
Docente:Prof.Franco Fattorini
Introduzione. Miglioramento Continuo. Quality Function Deployment. Qualita' ed
Innovazione. Qualita' e Customer Satisfaction. Qualita' ed Etica. Modello EFQM. Modello
SIX SIGMA. Modello FIT SIGMA. ISO 9000. Casi applicativi.
355
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN CHIMICA INDUSTRIALE
INDICE DEI PROGRAMMI IN ORDINE ALFABETICO
Insegnamento
Numero
programma
Chemiometria
01
Chimica analitica strumentale
03
Chimica dei composti di coordinazione I modulo
11
Chimica dei processi biotecnologici
12
Chimica fisica degli stati condensati
08
Chimica fisica dei sistemi dispersi
04
Chimica inorganica
09
Chimica organica industriale
02
Economia e gestione delle imprese
06
Laboratorio di analisi strumentale
05
Laboratorio di Chimica organica industriale
07
Metodi fisici in chimica organica I modulo
10
Nanomateriali
14
Programmazione e simulazione
15
Sistemi di gestione della qualità
16
Trattamento dei rifiuti e riciclo dei materiali
13
ELENCO DEI DOCENTI IN ORDINE ALFABETICO
Docente
Numero
programma
Ardizzoia Gian Attilio
11
Bollini Giulia
13
Bressanini Dario
15
Ciabatti Romeo
12
Dossi Carlo
03
Fasana Giuseppe
06
Fattorini Franco
16
356
Fois Ettore
08
Giussani Barbara
01
Masciocchi Norberto
09
Piarulli Umberto
10
Recchia Sandro
05
Tabacchi Gloria
14
Zecchi Gaetano
02,07
357
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DELL’INSUBRIA
Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali – Como
Master Universitario di primo livello in
Conservazione e Valorizzazione del Patrimonio Culturale Locale(CVPCL)
Sede del corso: Como
L'Università degli Studi dell'Insubria, in collaborazione con la Provincia di Como propone il
Master Universitario di I Livello in Conservazione e Valorizzazione del Patrimonio
Culturale Locale (CVPCL).
Per la partecipazione alla procedura selettiva i candidati devono essere in possesso di Laurea
di primo livello o di laurea specialistica o di laurea a vecchio ordinamento o di diploma
universitario in discipline meglio indicate in seguito o di altri titoli ritenuti idonei dal
Comitato Scientifico Didattico.
Il riconoscimento dell'idoneità dei titoli di studio conseguiti all'estero ai soli fini
dell'ammissione al Corso di Master è deliberata dal Comitato Scientifico Didattico secondo i
criteri indicati nel Regolamento di corso.
Obiettivi formativi di base
Il Master intende formare operatori che acquisiscano le conoscenze, le competenze di base e
gli strumenti metodologici necessari a operare correttamente per la conservazione e la
valorizzazione del patrimonio culturale locale nel suo complesso, con una peculiare
attenzione alle specificità distintive della storia della cultura in Lombardia e nel Canton
Ticino. In tal senso, il corso di Master si propone fornire gli strumenti, teorici e pratici, per
comprendere la varietà dei significati e dei valori che sono propri di un bene culturale: da
una parte, le qualità concrete dei materiali che lo compongono, il suo rapporto con
l'ambiente circostante e le tecniche costruttive e compositive; dall'altra, il rilievo che lo
stesso bene riveste nelle numerose prospettive con le quali è stato, nel corso del tempo,
considerato: da quella storica a quella simbolica, da quella antropologica a quella storicoartistica. Ciò, naturalmente, tenendo conto che, invertendo l'ottica interpretativa, ciascun
bene culturale costituisce una fonte primaria, preziosa e insostituibile, per la conoscenza dei
fatti della storia, della cultura e della società.
Obiettivo del Master è inoltre quello di fornire strumenti metodologici e informazioni di
carattere operativo che possano servire all'elaborazione autonoma da parte dello studente di
strategie di conoscenza, d'inventariazione, di conservazione e di valorizzazione del
patrimonio culturale locale, in particolare attraverso il ricorso all'elaborazione di progetti di
carattere integrato. La realizzazione di tali progetti, oltre che conoscenze approfondite di
carattere demoetnoantropologico, storico, storico-artistico, museografico e tecnicoproduttivo, richiede anche un complesso di competenze fra le quali hanno particolare
rilevanza l'analisi dei processi operativi, la creazione e la gestione delle basi di dati, l'analisi
delle opportunità economiche e di fattibilità finanziaria dei progetti, la conoscenza delle
tecniche di comunicazione e di marketing culturale e la gestione delle risorse umane. Ne
consegue che le attività formative tenderanno a privilegiare esperienze didattiche attraverso
le quali sia possibile mettere in relazione organica competenze derivanti da discipline
diverse attorno a temi e a casi studio particolarmente significativi. Tale approccio
358
interdisciplinare avrà il conforto di specifiche attività seminariali, con temi, problemi e
luoghi che coinvolgono le diverse scale di intervento, dal singolo manufatto al territorio.
Obiettivi di formazione continua
Oltre che agli studenti già in possesso di una laurea triennale o magistrale che intendano
proseguire e perfezionare i propri studi, il contenuto e la struttura didattica del Master si
rivolgono anche alla riqualificazione professionale del personale degli enti locali, in
particolare degli impiegati di concetto e dei funzionari operanti all'interno degli assessorati
alla cultura e degli operatori e dei responsabili di enti e altre strutture, pubbliche e private,
operanti nella conservazione e nella valorizzazione del patrimonio culturale e della memoria
storica locale.
Sbocchi occupazionali
Il Master si propone di preparare personale dotato di un livello di qualificazione elevato, in
grado di ricoprire diverse posizioni professionali per le quali si richiedono competenze di
tipo multidisciplinare. In particolare, il Master intende formare le seguenti figure
professionali:
- esperti e documentaristi di beni demoetnoantropologici e storico-artistici di carattere
locale;
- esperti di tecniche di inventariazione e catalogazione del patrimonio culturale;
- archivisti d'impresa;
- esperti in restauro e conservazione di opere di cultura materiale e di opere d'arte;
- esperti in museologia, museografia e didattica del patrimonio culturale locale;
- esperti in comunicazione e marketing museale;
- esperti in programmi e progetti di riqualificazione del patrimonio culturale locale
operanti negli uffici tecnici delle amministrazioni pubbliche o in enti gestori del
patrimonio culturale (funzionari e/o responsabili di procedimento in Comuni, Province,
Regioni, Comunità montane, Enti Parco, etc.).
Struttura del Master
Il Corso di Master sarà articolato in modo tale da garantire l'acquisizione di almeno 60
crediti formativi (CFU/ECTS). Il Corso ha una durata annuale per un totale di 1500 ore.
Le lezioni frontali sono effettuate in numero massimo di 16 ore per settimana e concentrate
di preferenza nei giorni di Giovedì, Venerdì e Sabato. Per le attività di workshop e di
laboratorio, o per particolari esigenze logistiche, le lezioni possono essere concentrate in più
giorni della settimana. Il controllo verrà effettuato tramite appositi registri della frequenza.
Il corso utilizza di norma le strutture didattiche e amministrative della Facoltà di Scienze
Matematiche Fisiche e Naturali della sede di Como. Corsi integrati, moduli, esercitazioni
pratiche, tirocini e stage possono essere svolti anche presso altre sedi all'uopo
convenzionate.
Le lezioni del Master inizieranno il 6 Novembre 2006 per concludersi entro il 26 Ottobre
2007.
Sono previste prove di verifica in itinere (orali e scritte) e una prova finale per l'acquisizione
del titolo.
Le votazioni delle prove intermedie sono espresse in trentesimi e quelle per la prova finale
in centesimi.
359
La frequenza da parte degli iscritti è obbligatoria. È ammessa l'assenza alla didattica,
formale o pratica, per giustificati motivi e comunque per non più del 25% del monte ore
programmato.
Organizzazione didattica del corso
Il curriculum del Master prevede quattro peculiari aree disciplinari, corrispondenti ad
altrettanti corsi integrati:
1. Progettazione e uso delle Basi di Dati per i Beni Culturali, intesa a porre lo studente in
grado di progettare e gestire una Base di Dati per la classificazione dei Beni Culturali,
secondo gli standard proposti dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione;
2. Conservazione e Valorizzazione dei Beni storico-artistici, intesa a permettere allo
studente la piena comprensione delle caratteristiche, dei significati e dei valori del Bene
di carattere storico-artistico, con particolare riguardo alla storia della cultura lombarda e
ticinese, e la sua classificazione scientifica secondo gli standard proposti dall'Istituto
Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD);
3. Conservazione e Valorizzazione dei Beni demoetnoantropologici materiali e immateriali,
intesa a permettere allo studente la piena comprensione delle caratteristiche, dei significati
e dei valori del Bene di carattere demoetnoantropologico, con particolare riguardo alla
realtà culturale lombarda e ticinese, e la sua classificazione scientifica secondo gli standard
proposti dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD);
4. Storia e Cultura della Lombardia, intesa a favorire l'appropriazione profonda dei
caratteri distintivi e peculiari della storia culturale, sociale e politica della Lombardia e
del Canton Ticino.
Piano didattico
Corsi integrati
SSD
PROGETTAZIONE E USO DELLE
BASI DI DATI PER I BENI
CULTURALI
INF/01
Coordinatore: Elena Ferrari
CONSERVAZIONE E
LART/02
VALORIZZAZIONE
DEI BENI STORICO-ARTISTICI
Coordinatori: Giorgio
Luraschi e
Nicoletta Ossanna Cavadini
Insegnamenti Moduli CFU Ore
A
2
16
Barbara
Carminati
B
2
16
Elena
Ferrari
Laboratorio
4
48
Barbara
Carminati
Estetica
4
32
Michele
Amadò
A
2
16
Marco
Fagioli
B
2
16
Isabella
Lenzo
2
32
Paola
Venturelli
Parte
introduttiva
Iconologia e
iconografia
Storia dell'Arte lombarda
1
360
Docente
CONSERVAZIONE E
VALORIZZAZIONE
DEI BENI
DEMOETNOANTROPOLOGICI
MATERIALI E IMMATERIALI
Coordinatore:
Francesco Paolo Campione
STORIA E CULTURA DELLA
LOMBARDIA
Coordinatore: Mario
Conetti
MDEA/01
Storia dell'Arte lombarda
2
4
32
Nicoletta
Osanna
Cavadini
Arte popolare
4
32
Francesco
Paolo
Campione
Etnomusicologia
4
32
Renato
Morelli
Storia del costume e
della moda
4
32
Elisa
Gagliardi
Mangilli
Storia delle tradizioni
popolari
4
32
Silvio
Previtera
Storia della Lombardia 1
4
32
Mario
Conetti
4
32
Luca Daris
4
32
Barbara
Minghetti
MSTO/01 Storia della Lombardia 2
Storia del teatro e della
letteratura teatrale
Prove finali e certificazioni
Per conseguire il Diploma di Master universitario di I Livello in «Conservazione e
Valorizzazione del Patrimonio Culturale Locale» è necessario superare gli esami relativi ai
singoli moduli nonché una prova finale.
Il titolo rilasciato ha valore accademico e prevede l'acquisizione di 60 crediti nell'arco
dell'intero percorso formativo.
Numero posti disponibili e quota d'iscrizione
Il numero massimo degli ammessi è stabilito in numero di 25 persone. Il Corso non sarà
attivato se gli iscritti non saranno almeno 20 e comunque solo qualora si raggiunga il
pareggio di bilancio.
La quota di iscrizione per ciascun partecipante è fissata in 2.500 € da versare in unica
soluzione all'atto di immatricolazione.
Titolo di studio richiesto per l'ammissione
Per la partecipazione alla procedura selettiva i candidati devono essere in possesso di Laurea
di primo livello o di laurea specialistica o di laurea a vecchio ordinamento o di diploma
universitario e precisamente:
a. Laurea triennale in una delle seguenti classi:
4 - Architettura e ingegneria edile;
5 - Lettere;
11 - Lingue e culture moderne;
13 - Scienze dei beni culturali;
14 - Scienze della comunicazione;
361
17 - Scienze dell'economia e della gestione aziendale;
18 - Scienze dell'educazione e della formazione;
23 - Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda;
39 - Scienze storiche;
38 - Scienze del turismo;
41 - Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali.
b. Laurea magistrale (specialistica) in una delle seguenti classi:
1/S - Antropologia culturale ed etnologia;
2/S - Archeologia;
3/S - Classe delle lauree specialistiche in architettura del paesaggio;
4/S - Classe delle lauree specialistiche in architettura e ingegneria edile;
5/S - Archivistica e biblioteconomia;
10/S - Conservazione dei beni architettonici e ambientali;
11/S - Conservazione dei beni scientifici e della civiltà industriale;
12/S - Conservazione e restauro del patrimonio storico-artistico;
13/S - Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo;
24/S - Informatica per le discipline umanistiche;
44/S - Linguistica;
51/S - Musicologia e beni musicali;
55/S - Progettazione e gestione dei sistemi turistici;
56/S - Programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi;
59/S - Pubblicità e comunicazione d'impresa;
65/S - Scienze dell'educazione degli adulti e della formazione continua;
67/S - Scienze della comunicazione sociale e istituzionale;
71/S - Scienze delle pubbliche amministrazioni;
73/S - Scienze dello spettacolo e della produzione multimediale;
84/S - Scienze economico-aziendali;
94/S - Storia contemporanea;
95/S - Storia dell'arte;
97/S - Storia medievale;
98/S - Storia moderna;
100/S - Tecniche e metodi per la società dell'informazione;
101/S - Teoria della comunicazione.
Su delibera della Commissione esaminatrice incaricata della selezione, il Comitato
Scientifico Didattico, potrà inoltre consentire l'accesso al Master di candidati in possesso di:
- un diploma di laurea secondo il vecchio ordinamento i cui piani di studio ricalcano la
sostanza delle classi cui sopra,
- di titoli di studio conseguiti all'estero o diplomi universitari diversi da quelli
sopraindicati, purché in discipline affini e attinenti all'oggetto del Master;
- di altri titoli accademici o professionali ritenuti idonei.
L'iscrizione al Master non è compatibile con la contemporanea iscrizione a corsi di laurea e
ad altri corsi universitari post-lauream.
Potranno iscriversi «sotto condizione» i laureandi che conseguiranno il titolo entro l'effettivo
inizio delle lezioni, pena decadenza dall'iscrizione al corso di studio.
È inoltre possibile l'iscrizione per tutti coloro i quali sono in difetto dei titoli accademici
necessari per l'iscrizione al master ma in possesso di titoli qualificanti considerati idonei da
362
parte del Comitato Scientifico Didattico per la frequenza del corso. Al termine verrà
rilasciato un certificato di frequenza (senza attribuzione di alcun credito formativo).
Qualora il numero dei partecipanti al Corso di Master risultasse essere superiore al numero
dei posti disponibili, si procederà a una selezione per titoli dei candidati secondo i seguenti
criteri per la predisposizione della graduatoria di merito:
- tipologia e voto di laurea/diploma universitario;
- esperienze didattiche e/o professionali;
- pubblicazioni (compresa la tesi di laurea) e altri titoli culturali.
Saranno inoltre valutati quali titoli preferenziali d'ammissione:
- la buona conoscenza parlata e scritta di almeno una delle seguenti lingue; francese,
inglese, portoghese, spagnolo (castigliano), tedesco;
- un curriculum di almeno 32 cfu (pari a 4 esami annuali del vecchio ordinamento) in
almeno due delle aree disciplinari (corsi integrati) che caratterizzano il Master;
- la disponibilità dichiarata a effettuare eventuali tirocini e stage formativi in Lombardia o
nel Canton Ticino.
Per i laureati all'estero è richiesta una buona conoscenza della lingua italiana, parlata e
scritta.
I criteri ed i parametri utilizzati per la predisposizione della graduatoria di merito verranno
definiti dalla Commissione esaminatrice che sarà nominata con Decreto Rettorale, su
proposta del Comitato Scientifico Didattico.
Incompatibilità
È fatto divieto di iscriversi a più corsi del medesimo Ateneo o di altre Università. Lo
studente che viola la predetta disposizione è tenuto a formalizzare la rinuncia agli studi per
uno dei due corsi, entro il termine di 15 giorni dalla ricezione della comunicazione da parte
dell' ufficio di segreteria studenti, (art. 25, comma I del Regolamento didattico di Ateneo).
Modalità di partecipazione
La domanda di ammissione al Corso e le modalità modalità d'iscrizione saranno rese note
enro il mese di Febbraio attraverso il sito WEB www.uninsubria.it:
Il Comitato scientifico-didattico del Master, nominato dal Preside della Facoltà di Scienze
Prof. Aldo Gamba, in data 27 Ottobre 2005, è così composto:
Comitato Scientifico Didattico
Prof. Aldo Gamba (Direttore)
Prof. Francesco Paolo Campione (Coordinatore e tutor)
Prof. Mario Conetti
Prof. Marco Dezzi Bardeschi
Avv. Alessando Fermi (delegato della Provincia di Como)
Prof. Elena Ferrari
Prof. Giorgio Luraschi
363
PROGRAMMA DEGLI INSEGNAMENTI
01. ARTE POPOLARE
Crediti (cfu/ects): 4
Prof. Francesco Paolo Campione
E-mail [email protected]
Titolo del corso monografico
La sperada. Un ornamento tradizionale in corso di risemantizzazione
Argomenti
Parte generale
1.
Definizione di «arte popolare». Artigianato e arte popolare. Dall'arte popolare a una
storia dell'arte popolare. Sopravvivenze di forme d'arte popolare
2.
Le diverse forme di acculturazione nell'arte popolare. Le arti meticcie. Il gusto
popolare. Il souvenir. L'anti-popolare: il kitsch.
3.
I caratteri dell'arte popolare italiana: l'arte dei pastori, l'arte «rustica», l'arte delle genti
di mare
4.
Le forme dell'arte popolare: mobili, cesterie, ceramiche, tessuti, ricami, costumi,
ornamenti, metalli lavorati, strumenti musicali
5.
Arte e devozione popolare: amuleti, talismani, lavori in paglia, ex-voto e stampe
d'argomento religioso
6.
Carri, carretti e strutture processionali
7.
Banchi, grida e insegne
8.
Le forme miniaturizzate: santini, saliere, soldatini, presepi e bambole
9.
La maschera e il mascheramento popolare in Italia
10. Le stampe popolari
11. Le forme d'arte effimera: pani cerimoniali e altre forme d'arte edibile
12. Il rapporto fra le arti e la poesia popolare. Il rapporto fra le arti e il teatro popolare: le
marionette e i «pupi»
13. La schedatura delle opere d'arte popolare con la scheda BDM dell'ICCD
14. La collezione demologica dei Musei Civici di Como
Cenni di architettura popolare italiana
15. I caratteri e le forme dell'insediamento rurale italiano: il mondo alpino e quello
mediterraneo
16. La casa lombarda e ticinese
Parte monografica
17. La santa aureola e lo «splendore». L'iconografia ottocentesca lombarda e ticinese. «A
guisa de' raggi d'un aureola»: la fortunata citazione manzoniana
18. Etnografia della sperada. Il procedimento di acconciatura. Gli argenti da testa
19. L'attuale risemantizzazione
Dispensa
Durante il corso, il docente fornirà agli studenti una dispensa sull'argomento monografico
trattato.
364
Testi
Nel corso delle lezioni sarà fornita una bibliografia ragionata degli argomenti esposti. Per
l'esame si richiede la lettura obbligatoria di un'opera che potrà essere concordata col
docente, a seconda degli interessi specifici, o scelta fra i seguenti volumi:
1. Aa. Vv., Pittura votiva e stampe popolari, Electa, Milano 1987.
2. Guidoni Enrico, Architettura popolare italiana, Laterza, Bari 1980.
3. Papa Cristina (a cura di), Il pane, Electa Editori Umbri, Perugia, 1992.
4. Piangerelli Paola (a cura di), La terra il fuoco l'acqua il soffio. La collezione dei
fischietti di terracotta del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, De Luca
1995.
5. Toschi Paolo, Arte popolare italiana, Carlo Bestetti, Roma 1960.
Obiettivi
Conoscenza esauriente dei contenuti proposti e del lessico disciplinare; pertinenza nell'uso
degli elementi metodologici propri della disciplina nell'ambito di analisi e studi di carattere
multidisciplinare; capacità d'integrare gli strumenti critici dell'Arte popolare nell'ambito
dell'argomentazione scientifica.
Metodologia didattica
Lezione frontale di carattere induttivo (step by step), confermata sia dallo scambio
d'opinioni ed esperienze dei partecipanti, sia nel confronto riassuntivo con il docente sui
temi trattati. La metodologia didattica è orientata affinché ciascun allievo frequentante sia in
grado di produrre un documento finale di lavoro (paper) e si avvale dell'ausilio di sussidi di
carattere multimediale e di esercitazioni guidate sul campo.
Articolazione
Di carattere intensivo, con alternanza di lezioni introduttive e verifiche dei contenuti.
Esercitazioni
Sono previste due esercitazioni: una guidata dal Dott. Natale Perego che presenterà la
collezione di ex-voto della Chiesa del Crocifisso di Como e un workshop sulla collezione
demologica dei Musei Civici di Como.
Prove d'esame
L'esame conclusivo sarà orale e verterà sugli argomenti sopra sinteticamente descritti.
Orario di ricevimento
Dopo le lezioni
Aggiornamenti
Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la pagina
WEB del Master.
02. ESTETICA
Crediti (cfu/ects): 4
Prof. Michele Amadò
E-mail [email protected]
Titolo del corso monografico
Identità, linguaggi e ruoli della materia in distinte estetiche e culture del restauro.
Argomenti
A. Introduzione mirata all’estetica
a. Estetica come teorie della forma
b. Estetica come teorie della formatività
365
B. Identità, linguaggi e ruoli della materia in distinte estetiche
a. Estetica di I. Kant
b. Estetica di G.W.F. Hegel
c. Estetica di B. Croce
d. Estetica di L. Pareyson
C. Influenza dell’estetica nelle culture del restauro nel contesto Italiano
a. Breve excursus attraverso significative “teorie” del restauro
b. Questioni aperte e possibili itinerari teoretici e linguistici
Testi
Gli studenti approfondiranno gli argomenti trattati e descritti nella Dispensa e nei seguenti
testi, con le modalità che saranno indicate dal docente:
1.
Aa. Vv., Cosa è il restauro? Nove studiosi a confronto. Da un'idea di B. P. Torsello,
Marsilio, Venezia 2005.
2.
Carboni Massimo, Cesare Brandi. Teoria ed esperienza dell'arte, Jaca Book, Milano
2004.
3.
Givone Sergio, Prima lezione di estetica, Laterza (UL 826) Bari 2003.
4.
Lumia Chiara (a cura di), A proposito del restauro e della conservazione. Colloquio
con Amedeo Bellini, Salvatore Boscarino, Giovanni Carbonara e B. Paolo Torsello,
Gangemi Roma 2003.
5.
Pareyson Luigi, Estetica. Teoria della formatività, Bompiani Milano 1996 (ultima
ed.).
6.
Rigobello Armando, «La crisi del trascendentale estetico», in: Atti del II congresso
internazionale di estetica, Edizioni della Rivista di estetica, Venezia 1957.
Dispensa
La Dispensa comprende il testo di M. Amadò Estetica e restauro. Colloquio fra Brandi,
Pareyson e Aristotele
Obiettivi
Conoscenza esauriente dei contenuti proposti e del lessico disciplinare. Sviluppo della
capacità critica nell’interpretare l’influenza delle concezioni estetiche nelle teorie e pratiche
di conservazione e restauro e nella valorizzazione del patrimonio culturale.
Metodologia didattica
Lezione frontale e discussioni comuni e a gruppi sugli argomenti
Prove d'esame
L'esame conclusivo sarà orale e verterà sugli argomenti sopra sinteticamente descritti.
Aggiornamenti
Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la pagina
WEB del Master
03. ETNOMUSICOLOGIA
Crediti (cfu/ects): 4
Prof. Renato Morelli
E-mail [email protected]
Titolo del corso
Etnomusicologia: un quadro storico-metodologico
366
Argomenti
Le lezioni affronteranno, per nuclei tematici, le problematiche metodologiche
dell'etnomusicologia, con particolare attenzione all'approccio antropologico-musicale, dalle
prime campagne di ricerca ottocentesche (Sonnleitnersammlung, Nigra, Bartók, etc.), fino
alle tecniche contemporanee di documentazione multimediale e di archiviazione
informatica. Contestualmente verranno presentati alcuni esiti particolarmente significativi
della ricerca etnomusicologica in Italia, con un occhio di riguardo all'etnomusicologia
visiva.
Le lezioni tratteranno i seguenti argomenti:
1. Breve quadro teorico-metodologico dell'etnomusicologia, dalle origini a oggi, con
particolare attenzione per l'approccio antropologico-musicale
2. Le prime grandi campagne di ricerca ottocentesche, dall'ambito austro-ungarico della
Sonnleitnersammlung e di Béla Bartók, a quello italiano di Costantino Nigra.
3. La documentazione audiovisiva nella ricerca etnomusicologica, dal caso sud-tirolese alla
ricerca Lomax-Carpitella, fino alla recente etnomusicologia visiva e all'archiviazione
informatica
4. Il canto paraliturgico popolare, dalla Controriforma alla tradizione orale contemporanea.
Esemplificazioni: la Settimana santa in Sardegna; i canti della Stella nell'arco alpino
5. Il ballo e gli strumenti della musica popolare in Italia
6. La musica di tradizione orale nei processi che concorrono alla definizione e alla
rappresentazione di identità culturali e di gruppo
Durante le lezioni saranno inoltre presentati e discussi in aula i seguenti documentari:
1. Coscritti. Riti di passaggio in alta Val dei Mòcheni, 1986, regia Renato Morelli,
produzione RAI, Premio Arge Alp, 34° Filmfestival «Città di Trento», 1986
2. La danza degli ori. Il carnevale tradizionale di Ponte Caffaro. 1988, regia Renato
Morelli, produzione RAI, Premio Miglior film in pellicola, VI Rassegna Internazionale
di Documentari Etnografici e Antropologici, ISRE, Nuoro 1992
3. Su Concordu. Settimana santa a Santulussurgiu (OR), 1988, regia Renato Morelli,
produzione RAI, premio E. Fulchignoni, 8° Bilan du Film Ethnographique, Parigi 1989
Testi
Gli studenti preciseranno gli argomenti trattati attraverso lo studio dei seguenti testi, con le
modalità che saranno indicate dal docente:
1. Enciclopedia della Musica, vol III, Musica e culture, Einaudi, Torino 2003.
2. Leydi Roberto, L'altra musica, Giunti-Ricordi, Firenze 1991.
3. Leydi Roberto (a cura di), Le tradizioni popolari in Italia. Canti e musiche popolari,
Electa, Milano 1990.
4. Morelli Renato, «Su Concordu. Antropologia visiva e canto liturgico popolare a
Santulussurgiu», in: Magrini Tullia (a cura di) Antropologia della musica e culture
mediterranee, Il Mulino, Bologna, 1993.
5. Morelli Renato, Identità musicale della Val dei Mòcheni. Canti e cultura tradizionali di
una comunità alpina mistilingue, Museo degli Usi e Costumi della Gente
Trentina/Istituto Culturale Mocheno-Cimbro, Trento 1996.
6. Morelli Renato (a cura di), «Dolce felice notte...». I Sacri canti di Giovanni Battista
Michi (Tesero 1651-1699) e i canti di questua natalizio-epifanici nell'arco alpino, dal
Concilio di Trento alla tradizione orale contemporanea, Provincia Autonoma di Trento
(Quaderni Trentino Cultura/2), Trento 2001.
367
Obiettivi
Conoscenza esauriente dei contenuti proposti e del lessico disciplinare; pertinenza nell'uso
degli elementi metodologici propri della disciplina nell'ambito di analisi e studi di carattere
multidisciplinare; capacità d'integrare gli strumenti critici dell'Etnomusicologia nell'ambito
dell'argomentazione scientifica.
Metodologia Didattica
Lezione frontale di carattere induttivo (step by step), confermata sia dallo scambio
d'opinioni ed esperienze dei partecipanti, sia nel confronto riassuntivo con il docente sui
temi trattati. La metodologia didattica è orientata affinché ciascun allievo frequentante sia in
grado di produrre un documento finale di lavoro (paper) e si avvale dell'ausilio di sussidi di
carattere multimediale e di esercitazioni guidate sul campo.
Articolazione
Di carattere intensivo, con alternanza di lezioni introduttive e verifiche dei contenuti.
Esercitazione
Il 26 e il 27 Ottobre si svolgerà una visita, con esercitazioni mirate, a due archivi
multimediali particolarmente avanzati:
1. l'Archivio Provinciale della Tradizione Orale (APTO) presso il Museo Etnografico di
San Michele all'Adige (Trento);
2. lo «SCRIN-SCREEN. Scrigno della memoria» delll'Istitut Cultural Ladin di Majon di
Fascegn di Vigo di Fassa (Trento). Vedi www.scrin.net/intro.swf
Prove d'esame
L'esame conclusivo sarà di carattere orale, e verterà sugli argomenti sopra descritti.
Orario di ricevimento
Dopo le lezioni
Aggiornamenti
Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la pagina
WEB del Master.
04. ICONOLOGIA E ICONOGRAFIA
Crediti (cfu/ects): 4
Prof. Marco Fagioli (coordinatore)
E-mail [email protected]
Dott.ssa Isabella Lenzo
E-mail [email protected]
Titolo del corso monografico
Gli oscuri fondamenti dell'iconologia
Argomenti
Parte genereale
a. Mitologia e Mitografia. Riflessioni su Karl Kerenyi e Theodor W. Adorno
b. Da Cesare Ripa a Erwin Panofsky
c. Das Passagenwerk. Charles Baudelaire e Walter Benjamin
Monografia
a. Oriente e Occidente a confronto: le ragioni di un impossibile dialogo.
b. Un precursore: Ivan V. Pouzyna, La China et l'Italie et les débuts de la Renaissance
(XIII-XIV Siècles), 1935.
368
Seminari
I seminari tenuti dalla Dott.ssa Isabella Lenzo riguarderanno l'opera di Jurgis Baltrušaitis e,
in particolare, il suo contributo:
- per la precisazione delle origini orientali dell'iconografia medievale;
- sul significato e il valore della rappresentazione del grottesco, del demoniaco e del
fantastico nell'arte romanica e gotica.
Testi
Gli studenti riprenderanno gli argomenti trattati nella parte generale e monografica nella
Dispensa che sarà fornita dal docente.
Gli argomenti trattati nei seminari potranno essere approfonditi con la lettura dei seguenti
testi:
1.
Baltrušaitis Jurgis, Il medioevo fantastico. Antichità ed esotismi nell'arte gotica,
Adelphi (Gli Adelphi/45), 1993.
2.
Baltrušaitis Jurgis, Formazioni, deformazioni, La stilistica ornamentale nella scultura
romanica, Adelphi (Il ramo d'oro/46), Milano 2005.
3.
Baltrušaitis Jurgis, Risvegli e prodigi. La metamorfosi del gotico, Adelphi (Il ramo
d'oro/33), Milano 1999.
Obiettivi
Conoscenza esauriente dei contenuti proposti e del lessico disciplinare.
Metodologia didattica
Lezione frontale di carattere progressivo, con scambio di opinioni ed esperienze dei
partecipanti con il docente sui temi trattati.
Prove d'esame
L'esame conclusivo sarà orale e verterà sugli argomenti sopra sinteticamente descritti. La
valutazione della parte seminariale sarà svolta attraverso un questionario scritto che sarà
somministrato agli studenti dalla Dott.ssa Lenzo alla fine del corso.
Orario di ricevimento
Dopo le lezioni.
Aggiornamenti
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05.
PROGETTAZIONE E USO DELLE BASI DI DATI PER I BENI CULTURALI
Crediti (cfu/ects): 8
Prof. Barbara Carminati
E-mail [email protected]
Prof. Elena Ferrari (coordinatore)
E-mail [email protected]
Argomenti
Parte introduttiva - 1
1.
Modelli dei dati
2.
Concetti di schema e istanza
3.
Livelli di astrazione nei DBMS
4.
Indipendenza dei dati
5.
Linguaggi e utenti delle basi di dati
369
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
Il modello relazionale
Il concetto di relazione
Chiavi
Vincoli di integrità
Linguaggio SQL
Definizione dei dati in SQL
Definizione di schemi e tabelle
Rappresentazione di vincoli
Operazioni di modifica e cancellazione su schemi relazionali
Interrogazioni in SQL: interrogazioni semplici, operatori aggregati, interrogazioni con
raggruppamento
16. Interrogazioni di tipo insiemistico, interrogazioni nidificate
17. Manipolazione dei dati in SQL: operazioni di insert, delete, e update
Parte introduttiva - 2
18. Introduzione alla multimedialità e alla gestione di dati multimediali
19. Caratteristiche generali di rappresentazione ed interrogazione di dati multimediali
20. Gestione di documenti testuali (definizioni di base, rappresentazione dei documenti
testuali, ritrovamento dei documenti testuali)
21. Gestione di immagini (definizioni di base, rappresentazione delle immagini,
ritrovamento delle immagini)
22. Supporto ai dati multimediali nei DBMS commerciali
Laboratorio
23. Metodologie di progettazione.
24. Progettazione concettuale.
25. Il modello Entità-Relazione: costrutti di base, gerarchie di generalizzazione,
identificatori, vincoli di integrità.
26. Progettazione logica: ristrutturazione dello schema, regole di traduzione da schemi
Entità
27. Relazione a schemi relazionali.
28. Introduzione all'applicativo Ms Access
29. Definizione tabelle, vincoli sui campi e sui record
30. Creazione relazioni con vincoli di integrità referenziale
31. Definizione Query di selezione, di raggruppamento e parametriche
32. Creazione di maschere per l'interfaccia
33. Dominio dei beni culturali
34. Introduzione agli standard ICCD del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
35. Esercitazione consistente nella progettazione ed implementazione di una Basi di dati
per i beni culturali
Testi
Gli studenti riprenderanno gli argomenti trattati sui seguenti testi:
1.
Bertino E., Catania B., Ferrari E. & Guerrini G, Sistemi di basi di dati. Concetti e
Architetture, Città Studi Edizioni, Milano 1997.
2.
Subramanian V. S. (a cura di), Multimedia Database Systems, Morgan Kaufmann, San
Francisco (Cal.) 1998.
Obiettivi
Conoscenza esauriente dei contenuti proposti e del lessico disciplinare.
Metodologia didattica
Lezione frontale e discussioni comuni e a gruppi sugli argomenti trattati.
370
Prove d'esame
L'esame conclusivo, per le diverse parti, consisterà in un'unica prova scritta che verterà sugli
argomenti sopra sinteticamente descritti.
Orario di ricevimento
Dopo le lezioni.
Aggiornamenti
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06. STORIA DEL COSTUME E DELLA MODA
Crediti (cfu/ects): 4
Prof. Elisa Gagliardi Mangilli
E-mail [email protected]
Argomenti
I tessuti non costituiscono solo una mera combinazione più o meno elaborata dell'intreccio
tra trama e ordito, ma il mezzo con il quale una cultura si svela, l'eco di un'epoca, la
testimonianza di un popolo. L'insegnamento di Storia del Costume e della Moda si pone
come metodologia critica nell'analisi delle espressioni più significative in ambito
vestimentario, del susseguirsi delle sue variazioni nel corso dei secoli e della mutazione
delle fogge, considerando gli avvenimenti storici nel cui contesto si sono verificati.
Il corso è incentrato sulla storia del costume e della moda in Italia, in particolare in
Lombardia, nel periodo compreso tra i secoli XIV e XX secolo. Saranno quindi considerate
le differenti epoche storiche, Medioevo, Rinascimento, Barocco, '700, Romanticismo ed
Epoca Contemporanea e vi sarà un raffronto con l'iconografia pittorica, scultorea, grafica, la
stampa e la documentazione archivistica. Saranno analizzate in particolare le fonti più
significative presenti sul territorio lombardo-veneto (ad esempio per le fogge
dell'abbigliamento di corte nel Medioevo si prenderà in esame il ciclo di affreschi del
Castello della Manta). Argomenti di studio saranno i costumi di Cangrande della Scala, gli
abiti di Eleonora di Toledo, Don Garsia e Cosimo de' Medici, Sigismondo e Pandolfo
Malatesta. In particolare sarà analizzato il periodo Napoleonico, confrontando la produzione
di tessuti francesi con quella coeva di matrice lombarda.
Una sezione prevede l'approfondimento degli influssi delle culture del Medio ed Estremo
Oriente sulla storia dell'abbigliamento occidentale, considerando l'importazione in Europa di
sete pregiate, cotoni stampati e mussole di cotone e il confronto con la produzione locale. Vi
sarà una descrizione della simbologia e dell'evoluzione dei decori, con un'accurata
descrizione delle fasi di produzione prima indiana e poi europea degli scialli del Kashmir.
Infine vi sarà una ricostruzione storica dell'abbigliamento popolare con confronti tra la
tradizione lombarda e quella delle altre regioni del Nord-Italia.
Dispensa
La docente metterà a disposizione degli studenti una dispensa degli argomenti trattati.
Testi
Gli studenti approfondiranno gli argomenti trattati e descritti nella Dispensa e nei seguenti
testi, con le modalità che saranno suggerite dalla docente:
Parte generale
1.
Giorgetti Cristina, Manuale di storia del costume e della moda, De Agostini, Novara
2003.
371
2.
3.
Seeling Charlotte, Moda. Il secolo degli stilisti. 1900-1999, Koneman, Köln 2000.
Molà Luca, Müller Reinhold C. & Zanier Claudio, La seta in Italia dal Medioevo al
Seicento. Dal baco al drappo, Marsilio, Venezia 2000.
4.
Morini Enrica, Storia della Moda, XVIII-XX secolo, Skira, Milano 2000.
Per affrontare la metodologia delle fonti d'archivio:
5.
Davanzo Poli Doretta, I mestieri della moda a Venezia, voll. I-II, Il Gazzettino,
Venezia 1984-86.
6.
Per i raffronti con i motivi decorativi orientali:
7.
Gagliardi Mangilli, Elisa, Antichi tessuti di corte del Siam e della Cina. La collezione
Negri Cambiagio, La Laguna, Udine 2005.
8.
Lucidi Maria Teresa, (a cura di), La seta e la sua via, De Luca, Roma 1994.
Per lo studio del merletto:
9.
Dell'Oca Salvatore, Cantù nella storia del pizzo, Meroni, Como 1988.
10. Peri Paolo, Per raffinare i sensi. La collezione Caponi. Ricami, merletti, abiti e
accessori dal XVII al XX secolo, M. C. de Montemayor, Firenze 1995.
Obiettivi
Conoscenza esauriente dei contenuti proposti e del lessico disciplinare.
Metodologia didattica
Lezione frontale e discussioni comuni e a gruppi sugli argomenti. Nel corso delle lezioni
saranno presentate agli studenti circa 800 diapositive indispensabili per comprendere il
lessico e l'evoluzione storica del costume e della moda.
Esercitazioni e visite guidate
- Esempi di catalogazione secondo il metodo di schedatura del Centre International
d'Etude des Textiles Anciens di Lione (CIETA) e confronto con la metodologia
utilizzata in Italia.
- Visita a un'importante collezione privata di merletti e incontro con il Presidente
dell'Associazione Merletti d'Arte di Cantù.
- Visita all'archivio storico di una famosa Casa di Moda italiana, dove sono raccolti
documenti, disegni e abiti degli ultimi quarant'anni di produzione, e incontro con
l'Amministratore Delegato della maison.
Prove d'esame
L'esame conclusivo sarà orale e verterà sugli argomenti sopra sinteticamente descritti.
Orario di ricevimento
Dopo le lezioni.
Aggiornamenti
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07. STORIA DEL TEATRO E DELLA LETTERATURA TEATRALE
Crediti (cfu/ects): 4
Prof. Barbara Minghetti
E-mail [email protected]
Titolo del corso monografico
Gestione e racconto di un mito: Don Giovanni
372
Argomenti
1.
Introduzione generale alla Storia del Teatro e alla passione teatrale. Cosa è un Teatro.
2.
I testi teatrali e i libretti d'opera. Confronto tra generi
3.
Il Teatro Contemporaneo: gli autori, i registi e le influenze sulla società
4.
Il Teatro musicale: il linguaggio parlato e il linguaggio cantato. Il Don Giovanni
5.
La regia teatrale: quale significato per il Don Giovanni oggi? Confronto tra due regie
6.
Modalità di gestione di un Teatro e fattibilità dei progetti culturali. Don Giovanni per
ragazzi
7.
Economia e spettacolo: modalità di gestione finanziaria e legislazione attività culturali
e spettacolo
8.
Marketing dello spettacolo: strategie, tecniche e funzionalità delle teorie di
comunicazione
Dispensa
La dispensa, contenenti saggi e testi delle relazioni presentate, sarà consegnata agli studenti
nel corso delle lezioni.
Testi
Gli studenti approfondiranno gli argomenti trattati e descritti nella Dispensa e nei seguenti
testi:
1.
Alonge Roberto & Tessari Roberto, Manuale di storia del teatro. Fantasmi della
scena d'Occidente, UTET, Torino 2001.
2.
Brook Peter, La porta aperta, Einaudi (PBE), Torino 2005.
3.
Libretto e Cd del Don Giovanni di W. A. Mozart.
Obiettivi
Conoscenza di base della Storia del Teatro e soprattutto conoscenza esauriente dei contenuti
presentati durante le varie relazioni, al fine di possedere le capacità di poter progettare e
realizzare autonomamente un percorso culturale.
Metodologia didattica
Lezione frontale di carattere induttivo, confermata sia dallo scambio d'opinione dei
partecipanti, sia nel confronto con il coordinatore e i vari docenti ospiti che si alterneranno.
Lezioni di carattere sia teorico che di divulgazione professionale, al fine di permettere a
ciascun allievo frequentante di essere in grado di possedere autonome capacità critiche e
organizzative sulla fattibilità di progetti.
Articolazione
Di carattere intensivo, con alternanza di momenti teorici a momenti di pratica professionale.
Visione di spezzoni video e ascolto di parti musicali. Possibilità di partecipare a varie fasi
della gestione di un progetto culturale presso il Teatro Sociale di Como.
Prove d'esame
Durante il corso, potrà essere richiesto agli studenti di elaborare dei progetti. L'esame
conclusivo verterà sulla Storia del Teatro (in base agli argomenti del corso) e sulle tematiche
svolte durante le lezioni.
Orario di ricevimento
Dopo le lezioni.
Aggiornamenti
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373
08. STORIA DELLA LOMBARDIA 1
Crediti (cfu/ects): 4
Prof. Mario Conetti
E-mail [email protected]
Titolo del corso monografico
La pataria milanese
Argomenti
Un percorso attraverso le fonti storiografiche sul movimento patarino e riformatore a Milano
alla metà dell'XI secolo. Le fonti, nell'originale latino e in traduzione italiana, saranno
oggetto delle analisi svolte durante le lezioni. I seguenti testi di riferimento potranno essere
utilmente consultati e ad essi si rifarà ampiamente il contenuto delle lezioni:
1.
Andrea da Strumi, Passione del santo martire milanese Arialdo, introduzione,
traduzione e note di M. Navoni, Milano, Jaca Book, 1994.
2.
Arnolfo, Liber gestorum recentium; a cura di C. Zey, in: «Monumenta Germaniae
Historica Scriptores rerum germanicarum»/67, Stuttgart 1994.
3.
Landolfo Seniore, Historiae; ed. Landulphi senioris mediolanensis historiae libri
quatuor; a cura di A. Cutolo, Istituto storico italiano per il medio evo (Rerum
Italicarum Scriptores, seconda serie/IV-2)., Roma 1942.
Testi
Gli studenti approfondiranno gli argomenti trattati e descritti nei seguenti testi che saranno
messi a disposizione in fotocopia dal docente:
1.
Capitani Ovidio, Esiste un'età gregoriana?, in: «Rivista di storia e letteratura
religiosa”» 1, 1965, 454-81, adesso in: Id., Tradizione ed interpretazione. Dialettiche
ecclesiologiche del sec. XI, Roma, Jouvence, 1990, pp. 11-48.
2.
Capitani Ovidio, «Storiografia e riforma della chiesa in Italia (Arnolfo e Landolfo
seniore)», in: La storiografia altomedievale, Settimane di studio del Centro italiano di
studi sull'alto medioevo di Spoleto, 17, Spoleto 1970, vol. II, pp. 557-629.
3.
Miccoli G., Per la storia della pataria milanese, in: «Bullettino dell'Istituto storico
italiano per il medio evo e Archivio muratoriano», 70, 1958, 43-123, adesso in: Id.,
Chiesa gregoriana, nuova edizione a cura di A. Tilatti, Herder, Roma 1999.
Obiettivi
L'insegnamento si propone di fornire una conoscenza non superficiale di un momento della
storia europea, in cui hanno preso forma aspetti fondamentali della cultura milanese e
lombarda e le cui ripercussioni in campo religioso, sociale, artistico, furono di grande
rilievo, sotto molteplici punti di vista. Il contatto diretto con le fonti permetterà di acquisire
la metodica della ricerca storica e la coscienza della distanza storica che ci separa da un
passato peraltro ancora vivo e presente.
Prove d'esame
La prova d'esame consisterà in un colloquio sulle fonti e i temi esaminati a lezione.
Orario di ricevimento
Dopo le lezioni.
Aggiornamenti
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374
09. STORIA DELLA LOMBARDIA 2
Crediti (cfu/ects): 4
Prof. Luca Daris
E-mail [email protected]
Titolo del corso monografico:
Cultura e politica in Lombardia e a Milano nell’età rivoluzionaria e napoleonica.
Argomenti
Si effettuerà una ricognizione storica delle sensibilità politiche e culturali presenti in
Lombardia e a Milano durante il periodo della Repubblica Cisalpina e della Repubblica
d’Italia; in seguito si procederà all’analisi circa le modalità di diffusione delle idee scaturite
dai rinnovamenti rivoluzionari.
I seguenti testi di riferimento rappresentano un’utile introduzione generale al tema
proposto:
1. Milano napoleonica in Storia di Milano, vol XIII, L’età napoleonica (17961814), Istituto Enciclopedia Italiana 1977, pp.1-112.
2. La vita culturale nel periodo napoleonico, in Storia di Milano, vol XIII, L’età
napoleonica (1796-1814), Istituto Enciclopedia Italiana, 1977, pp. 399-441.
3. C. Capra, L’età rivoluzionaria e napoleonica in Italia (796-1815), Torino 1978.
Testi
Gli studenti approfondiranno gli argomenti trattati con i seguenti testi che saranno messi a
disposizione dal docente:
1. A. Galante Garrone, La Rivoluzione francese e il Risorgimento italiano, in
F.Furet, L’eredità della Rivoluzione francese, Bari 1989, pp. 159-196.
2. S. Nutini, La società di pubblica istruzione di Milano, in Studi storici, 30, 1989, 4,
pp. 891-916.
3. S. Nutini, L’esperienza giacobina nella Repubblica Cisalpina, in M. Salvadori e
N. Tranfaglia, Il modello politico giacobino e le rivoluzioni, Firenze 1984, pp.100131.
4. P. Villani, L’età rivoluzionaria e napoleonica in Italia, in Società rurale e ceti
dirigenti, Napoli 1989, pp. 52-108.
5. C. Zaghi, L’Italia di Napoleone dalla Cisalpina al Regno, Storia d’Italia diretta da
G.Galasso, vol.XVIII, tomo I, Torino 1986, pp. 46-95.
6. C. Zaghi, La Rivoluzione francese e l’Italia. Studi e ricerche, Napoli 1966, pp. 5399.
7. Napoleone e la Lombardia nel triennio giacobino (1796-1799), Convegno storico
internazionale nel secondo centenario della battaglia al ponte di Lodi (10 maggio
1796 ), Lodi 2-4 maggio 1796, Lodi 1997.
Eventuali ulteriori integrazioni bibliografiche, anche in lingue straniere, verranno suggerite
dal docente durante lo svolgimento del corso.
Obiettivi
Scopo del corso è quello di evidenziare il profondo e proficuo legame tra le nuove idee
rivoluzionarie e la cultura lombarda alla fine del diciottesimo e all’inizio del diciannovesimo
secolo. In tale quadro di riferimento, decisive, per la nascita e per il consolidamento di tale
fervore culturale, risultarono, come è noto, le iniziative napoleoniche; in particolare,
375
andranno sottolineate la rilevanza e la ricaduta sul tessuto civile di nuove istituzioni
culturali, ascrivibili all’impulso del generale Bonaparte.
10. STORIA DELL'ARTE LOMBARDA 1
Crediti (cfu/ects): 4
Prof.ssa Paola Venturelli
E-mail [email protected]
Titolo del corso monografico
Oreficeria e arti suntuarie lombarde. Tra arti maggiori e arti minori
Argomenti
Le lezioni affrontano, per nuclei tematici, il settore dell'oreficeria e delle arti suntuarie, tra
Medioevo e primo Novecento, in Lombardia: settore guida per molti secoli, per nulla
secondario rispetto alle cosiddette «arti maggiori», con le quali seppe confrontarsi e
dialogare in modo proficuo e del tutto originale. Filo conduttore sono le tecniche in cui i
lombardi eccelsero (smalti, la lavorazione della glittica, pittura su vetro, etc.)
Le lezioni tratteranno i seguenti argomenti:
1.
L'epoca dei Visconti: tra il Duomo di Milano e Pavia. Architettura, scultura, miniatura
e arti preziose: un dialogo con le grandi corti d'Europa
2.
Gli Sforza in Lombardia. Tra Filarete e la committenza di Ludovico il Moro.
L'aggiornamento dell'oreficeria lombarda (il caso del «Tabernacolo Pallavicino» e
degli smalti di fine Quattrocento). Leonardo da Vinci e le arti preziose
3.
Oreficerie nel comasco. Centro e periferia
4.
Tra Rinascimento e Manierismo: la grande stagione della glittica. Cammei, cristalli,
pietre dure delle botteghe milanesi per le corti d'Europa. Il recupero dei materiali
(Bellinzona, Lugano, Como ecc.), la lavorazione e le tecniche
5.
Episodi di collezionismo dei materiali preziosi. I Gonzaga di Mantova tra Cinque e
Seicento (Isabella d'Este, dal duca Guglielmo alla dispersione con il Sacco di Mantova
del 1630)
6.
Carlo e Federico Borromeo: il ruolo delle arti preziose nella Controriforma. Le
«Istruzioni» del 1577 e la conservazione degli oggetti per il culto
7.
Il gioiello e la moda. Dettagli preziosi per indagare i dipinti e ricostruirne i significati
Testi
Nel corso delle lezioni sarà fornita la bibliografia specifica.
Obiettivi
Il corso si propone di esaminare specificamente alcune forme d'arte lombarde dette «minori»
(oreficeria e arti suntuarie), in rapporto interdisciplinare con altre espressioni artistiche, per
consentire allo studente di leggere tali manufatti in modo critico e di impiegare le
conoscenze acquisite (lessico, tecniche, evoluzione stilistica) in diversi ambiti lavorativi
(catalogazione, conservazione museale, etc.).
Metodologia didattica
Lezioni frontali con proiezioni. Visite a Musei
Prove d'esame
È prevista l'elaborazione di un breve scritto da consegnarsi prima della data di esame,
relativo un oggetto a scelta dello studente, schedato e studiato secondo una griglia che sarà
fornita dal docente. L'esame orale verterà sulla discussione di tale elaborato e sui contenuti
del corso.
376
Orario di ricevimento
Dopo le lezioni.
Aggiornamenti
Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la pagina
WEB del Master.
11. STORIA DELL'ARTE LOMBARDA 2
Crediti (cfu/ects): 4
Prof.ssa Nicoletta Ossanna Cavadini
E-mail [email protected]
Titolo del corso monografico
Il paradigma della villa lombarda dal XVI al XIX secolo
Argomenti
L'insegnamento intende affrontare il fenomeno culturale riguardante lo sviluppo dei
complessi artistici di residenza «in villa» dal Rinascimento all'Ottocento. Il corso offrirà lo
studio e l'analisi della villa intesa quale bene culturale ed espressione artistica di articolati
saperi (disegno del territorio, ars aedificandi, pittura e scultura).
In particolare verranno trattati -in ambito cronologico- i complessi di residenza in villa sul
territorio lombardo dalle prime manifestazioni di spirito rinascimentale come la Bicocca
degli Arcimboldi e la villa-museo voluta da Paolo Giovio, per passare poi attraverso le
forme barocche ai grandi complessi di ville seicentesche fino ad arrivare alle sontuose
dimore neoclassiche sulle rive del lago di Como. Lo studio dello sviluppo della «civiltà della
villa» sarà sempre contestualizzato in ambito europeo.
Testi
Nel corso delle lezioni sarà fornita una bibliografia specifica e pertinente agli argomenti
esposti. Per affrontare l'esame si richiederà, in ogni caso, la lettura obbligatoria di due libri
sull'argomento a carattere generale che saranno indicati nel corso della prima lezione,
assieme al calendario degli argomenti in programma. La bibliografia a carattere generale è
molto vasta, a livello indicativo si segnalano qui di seguito:
1.
Aa. Vv., Saporiti, Gallia, Amalia. Ville storiche della provincia di Como, Cesare
Nani, Como 2000.
2.
Azzi Visentini Margherita, La villa in Italia. Quattrocento e Cinquecento, Electa,
Milano 1995.
3.
Biscottini Paolo, (a cura di), Il giardino dipinto nella pittura lombarda dal Seicento
all'Ottocento, Skira, Milano 1995.
4.
Cordani Roberta (a cura di), Dimore sull'acqua. Ville e giardini in Lombardia, Celip,
Milano 2005.
5.
Guaita Ovidio, Dimore d'Europa. Le più belle residenze del vecchio continente dal XV
al XIX secolo, Leonardo Arte, Milano 2000.
6.
Orlandi Piero & Perogalli Carlo, Ville in Lombardia, Celip, Milano 2000.
7.
Ossanna CavadinI Nicoletta, Villa Olmo. Universo filosofico sulle rive del lago di
Como, Electa, Milano 2002.
8.
Porzio Francesco (a cura di), La Bicocca degli Arcimboldi, Skira, Milano 1999.
9.
Sgarbi Vittorio, Andrea Palladio. La luce della ragione. Esempi di vita in villa dal 14°
al 18° Secolo, Rizzoli, Milano 2004.
377
Obiettivi
Il corso si propone di esaminare la complessità del fenomeno di una categoria di bene
culturale: l'edificio di villa, letto attraverso lo sviluppo topografico, paesaggistico,
architettonico e dell'intero apparato decorativo. L'obiettivo è quello di suscitare nello
studente un metodo di ricerca, e un'autonoma capacità di analisi e di giudizio disciplinare.
Metodologia didattica
Il corso si articola in lezioni frontali, verifiche e discussioni riguardanti argomenti oggetto di
studio e visite guidate a ville con l'incontro di esperti in situ.
Prova d'esame
L'esame sarà orale e verterà su tutto il programma del corso, si richiede la consegna di un
paper riguardante un complesso di villa lombarda non conosciuto al grande pubblico. Tale
elaborato sarà discusso con la docente durante il corso e presentato seminarialmente dal
candidato a termine del corso.
Orario di ricevimento
Dopo le lezioni
Aggiornamenti
Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la pagina
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12. STORIA DELLE TRADIZIONI POPOLARI
Crediti (cfu/ects): 4
Prof. Silvio Previtera
E-mail [email protected]
Argomenti
Introduzione alla Storia delle Tradizioni Popolari
1.
Definizioni, sia attuali sia storiche, delle nozioni principali della disciplina. Il concetto
di «folklore». Le diverse tipologie di «tradizioni popolari»
2.
Folklore e folkorismi: conservazione, invenzione e re-invenzione delle tradizioni
3.
Le tradizioni popolari, la scrittura e le diverse pratiche della loro espressione: orale,
musicale, coreutica, prossemica, strumentale, etc.
4.
Le tradizioni popolari e le forme rituali
5.
Costumi, usi, saperi: le tradizioni popolari come patrimonio
6.
Le tradizioni popolari e le attuali pratiche sociali
Pratiche di tradizioni popolari
7.
Metodi, tecniche e fasi della ricerca (cenni)
8.
Il Carnevale di Schignano: una «tradizione» della Val d'Intelvi: festa «tradizionale» o
«invenzione»?
Dispensa
Il docente metterà a disposizione degli studenti una dispensa degli argomenti trattati.
Testi
Gli studenti approfondiranno gli argomenti trattati e descritti nella Dispensa e nei seguenti
testi, secondo le modalità indicate dal docente:
Introduzione alla Storia delle Tradizioni Popolari
1.
Cuisenier Jean, Manuale di tradizioni popolari, Meltemi, Roma 1999.
378
2.
Hobsbawn Eric J. & Ranger Terence (a cura di), L'invenzione della tradizione,
Einaudi, Torino 1987 e 1994 (in particolare i capp. I-II-III-IV-VII, gli altri facoltativi)
3.
Bianco Carla, Dall'evento al documento, CISU, Roma 1988.
Pratiche di tradizioni popolari
4.
Perego Natale, Il carnevale di Schignano in Val d'Intelvi, Bellavite, Missaglia (LC)
2002
5.
Sordi Italo, «Il Carnevale di Schignano e le sue maschere», in: Leydi Roberto & Sanga
Glauco (a cura di), Como e il suo territorio, Milano, Silvana Editoriale (Il Mondo
popolare in Lombardia/IV), pp. 201-237.
Obiettivi
Conoscenza esauriente dei contenuti proposti e del lessico specialistico disciplinare; capacità
di utilizzare gli elementi metodologici propri della disciplina nell'ambito dell'analisi e degli
studi di carattere antropologico.
Metodologia didattica
Lezioni frontali di carattere progressivo, con scambio di opinioni ed esperienze dei
partecipanti con il docente sui temi trattati. Lo scopo didattico è quello di fare in modo che
gli studenti siano in gradi di produrre un documento finale di lavoro, anche utilizzando, ove
possibile, sussidi di carattere multimediale ed esercitazioni guidate sul campo.
Articolazione
Di carattere intensivo, con alternanza di lezioni e verifiche dei contenuti. Saranno tenuti due
seminari con esperti della materia.
Esercitazione guidata sul campo
Verrà realizzata un'osservazione partecipante al Carnevale di Schignano.
Prove d'esame
L'esame conclusivo sarà orale e verterà sugli argomenti in programma. Gli studenti potranno
sostenere uno o più test scritti per la verifica delle conoscenze acquisite. I risultati dei test
saranno comunicati prima dell'esame orale.
Orario di ricevimento
Dopo le lezioni
Aggiornamenti
Eventuali aggiornamenti del presente documento saranno comunicate attraverso la pagina
WEB del Master.
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