Hod Benessere n° 69 - Settembre 2012 - Anno XV - Periodico - Diffusione gratuita Bimbi,Gemelli Mamme... e tanti chicchi di riso L O X ELIAC T EST P RO , IL T EST DA FARMACIA Un kit per l’autodiagnosi H ai il dubbio di avere la celiachia o il sospetto che ce l’abbia tuo figlio? Spesso non è facile accorgersi di essere celiaci perché questa intolleranza alimentare può manifestarsi con segni e sintomi anche molto diversi tra loro. Ma se hai dei sospetti, puoi avere una risposta immediata con un semplice test da fare in casa. Il test per l’autodiagnosi della celiachia La celiachia può manifestarsi con segni e sintomi anche molto diversi tra loro, non sempre tutti riconducibili al tratto stomaco-intestino e spesso sovrapponibili a sintomi di altre patologie, come il colon irritabile. Ma se soffri di episodi ripetuti di diarrea, gonfiore addominale, perdita di peso, crampi, formicolii, emorragie, gonfiore alle caviglie, alterazioni cutanee, o se ti sei accorta che tuo figlio ha difficoltà di crescita potrebbe trattarsi di celiachia. Molto spesso però, prima di arrivare alla diagnosi esatta possono passare mesi o anni, e si rischia di avere una diagnosi dopo un lungo iter di accertamenti. Per questo un semplice e rapido test da fare in casa può togliere subito ogni dubbio. Lo Xeliac Test Pro misura in una goccia del tuo sangue la presenza di anticorpi specifici per la celiachia, denominati di classe A (IgA) e di classe G (IgG) anti-transglutaminasi. In questo modo fornisce una garanzia di copertura anche alle persone con deficit di IgA (circa il 2% della popolazione), con un’affidabilità del test molto elevata. Secondo uno studio condotto in diversi centri di eccellenza italiani specializzati nella diagnosi della celiachia, lo Xeliac Test Pro ha una sensibilità del 92% e una specificità del 98%. Lo Xeliac Test Pro è dotato di componenti che facilitano il prelievo di sangue. Dopo soli 5/10 minuti e in maniera del tutto indolore, se il test è negativo sulla cassetta contenente lo stick reattivo comparirà un’unica linea blu. Al contrario, se il test è positivo, insieme alla linea blu comparirà una linea rossa: in questo caso è importante rivolgersi al medico e non iniziare una dieta priva di glutine senza averlo prima consultato. Questo test rappresenta un valido aiuto per individuare i numerosi casi di celiachia ancora nascosti. Xeliac Test Pro è un prodotto Eurospital. È in vendita in Farmacia al prezzo di euro 19,50. Risultati in 5-10 minuti. Per maggiori informazioni sul test e la celiachia: www.ladiagnosi.it Non è mai troppo presto per sapere se si è celiaci. Saperlo prima può ridurre il danno in corso alla mucosa intestinale ed evitarti complicazioni più serie. Parlane con il tuo medico o con il pediatra del tuo bambino. Qualche buon sano consiglio per combattere l’influenza a cura della Dr.ssa Cagnola 6 I primi passi verso la nuova vita di Dr. Giuseppe Giordano 7 Ripartiamo dalla cellula, la più piccola struttura “vivente” di Dr. Edoardo Boncinelli 9 Fratelli gemelli intervista alla Dr.ssa Alessandra Piontelli 12 a cura di Marina Robbiani L’omeopatia intelligente al servizio della pediatria di Dr.ssa Mary Ventura 16 Riso: piccoli chicchi di grande cibo di Enza Bettelli 18 Cereali gustosi e legumi che bontà! di Dr.ssa Silvia Strozzi 21 I giovani e le scienze di Cinzia Boschiero 28 Scoprire Linz e il Danubio di Anna Pugliese 31 La riflessologia 32 di Gabriella Contu Perchè si soffre di ipertensione? di Dr.ssa Selena Martello 34 Artrite reumatoide giovanile: diagnosi precoce per una cura migliore di Cinzia Boschiero 37 69 Direttore Responsabile: Marina Robbiani Consulenti Scientifici: Dott.ssa Cagnola, Dr. Edoardo Felisi Consulente Editoriale: Dott.ssa Raffaella Ferrari Grafica: Marco Nava Pubblicità: [email protected]•333.1932913 Edizioni Alice Viale Col di Lana, 4 - 20136 Milano Tel 02.89.12.74.66 [email protected] - www.hod.it Stampa: LOGOS s.r.l., via Liguria 2/4, Peschiera Distribuzione: Viprof srl Viale della Tecnica 5 - 36100 Vicenza Tel. 0444.347311 Reg.Trib. Milano n° 305 del 22.4.1998 A questo numero hanno collaborato: Enza Bettelli, Edoardo Boncinelli, Cinzia Boschiero, Clementina Cagnola, Gabriella Contu, Giuseppe Giordano, Selena Martello, Alessandra Piontelli, Anna Pugliese, Silvia Strozzi, Mary Ventura. Vuoi ricevere Venite a trovarci su www.hod.it e su Facebook www.facebook.com/ hodbenessere HO D a casa? Abbonati! Abbonarsi costa 30 euro per 5 numeri da versare su un semplice Vaglia nazionale intestato a: Marina Robbiani Via Col di Lana, 4 20136 Milano www.hod.it [email protected] HOD 69 6 Dott.ssa Cagnola Qualche buon sano consiglio per combattere l’influenza O gni anno l’influenza mette a letto milioni di persone di ogni età. Il periodo di incubazione varia da 1 a 3 giorni e i primi sintomi sono febbre alta, brividi, mal di testa, dolori muscolari. Dopo un paio di giorni arrivano tosse secca, mal di gola e raffreddore. Dopo 3 o 4 giorni scompare la febbre e restano la tosse e il catarro. Maggiormente a rischio sono gli anziani non vaccinati e i bambini, più esposti al rischio di complicazioni come bronchiti e broncopolmoniti. Infuso da prendere come prevenzione dall'inizio dell’autunno una tazza al mattino per lunghi periodi. •Echinacea radice t.t. g 30 •Eleuterococco radice t.t. g 30 •Santoreggia sommità t.t. g 20 •Fieno greco semi g 20 Gocce balsamiche per il vaporizzatore: •Olio essenziale di Lavanda ml 30 • Olio essenziale di Pino silvestre ml 25 • Olio essenziale di Timo volgare ml 20 • Olio essenziale di Menta piperita ml 15 • Olio essenziale di Melaleuca viridifolia (Niaouli) ml 10 Anche sul fazzoletto o sul cuscino. Alimentazione (ricche di potassio), lenticchie e pesce ricì: Finché la febbre è alta, dieta liquida a base Sdi brodo di verdura e frutti ricchi di vitamina banane chi di zinco per rafforzare le difese immunitarie. C: agrumi, kiwi, frutti di bosco. Poi dieta leggera No: Evitate i cibi grassi. che comprenda anche frutti ricchi di vitamina C, I primi passi verso la nuova vita DR. GIUSEPPE GIORDANO Consigli utili per la Gravidanza Il periodo della gravidanza dovrebbe essere inteso come momento di preparazione alla gestione di un nuovo rapporto che ci impone un adeguamento di abitudini e stile di vita positivo o negativo, a seconda di come avremo gestito la preparazione necessaria. I cambiamenti possono essere vissuti bene se ci motiveremo all’accoglienza e accettazione di una fase diversa della vita, in cui il nostro ruolo sarà di formatore ed educatore; accoglienza di un interlocutore che non ci ha chiesto di invadere il nostro territorio e spazio, come non ci ha voluto imporre la sua presenza. La procreazione è un atto consapevole e volontario, chi dovrebbe avere da ridire non siamo noi ma il nuovo interlocutore. Come in tutte le cose, l’impegno e l’attenzione che useremo nel prepararci all’arrivo dell’infante sarà premiato dai momenti positivi che a mano a mano andremo a scoprire, imparando a conoscere il nostro interlocutore. Durante la gestazione ! Si possono manifestare momenti di “nausea”: fare uso di un fazzolettino imbevuto di essenza di lavanda o verbena, può risolvere il disagio. Una volta si usava solo aceto, ma i tempi cambiano e se possiamo rendiamo più gradevole la scelta. ! La pelle del ventre, necessariamente sarà tirata dalla crescita della pancia: renderla più elastica e idratarla opportunamente con olio di mandorle dolci (ha il difetto che mettendone troppo si diventa “anguille” e intridendo la biancheria intima le darebbe un odore rancido) è il consiglio che viene dato a tutte. Noi suggeriamo un’emulsione di olio di mandorle (Idra E) che evita spreco di prodotto non assorbito e lascia la pelle carezzevole e gradevolmente normalizzata. ! Non diamo fede a considerazioni superstiziose o di comodo. Non è vera la storia delle voglie e non è vero che bisogna mangiare per due. Non è vero che bisogna stare ferme e non si possa passeggiare: anzi, camminare fa bene e attiva la circolazione. ! Curate l’alimentazione in salubrità e qualità: la salute del nascituro e il suo sviluppo dipendono anche da queste attenzioni. ! Si raccomanda di seguire il corso preparatorio al parto, perché sarà utile aver acquisito informazioni e aver fatto esercizi mirati all’evento. Ginnastica mirata e “training autogeno” saranno il segreto di un’esperienza meno dolorosa. HOD 69 A SCUOLA DALL’ ERBORISTA 7 Consigli utili durante l’allattamento Tisana della balia: vi possono proporre diverse versioni. Quella tedesca con anice e carvi induce il lattante più sensibile a scariche diarroiche più frequenti; quella francese, a maggiore presenza di anice verde, induce a dipendenza e negli adulti può creare problemi di alcolismo (anisetta, liquori all’anice); la ricetta italiana (erba galattofora e finocchio) più semplice e mirata, ha reso celebri e richiestissime le nostre balie italiane nel Settecento e sino all’ultima guerra. L’effetto è di fluidificare la produzione di latte rendendolo anche più digeribile evitando le coliche gassose e migliorando la qualità della vita dei genitori e del piccolo. Consigli utili per gestire un lattante Coliche gastro-intestinali: non dovrebbero esserci se la mamma consuma la tisana della balia, ma può capitare che un’alimentazione scorretta della mamma induca a fermentazione o infiammazioni al lattante. Arrossamenti da pannolino, eritemi, eczemi e graffi: buona norma è evitare cibi piccanti e troppo saporiti; un eccesso di verdure potrebbe indurre a coliche; caffè, fragole, alcolici e fritti possono dare manifestazioni eritematiche e infiammazioni epiteliali. Le mani sono strumenti da conoscere e usare bene: curiamo le unghie del lattante per evitare graffi involontari su se stessi e sugli altri. I problemi della pelle in zona pannolino sono presto risolti con una buona crema protettiva e idratante: Crema Base, emulsionata da puro olio di mandorle dolci. La nostra preparazione, collaudata da decenni, offre la possibilità di risparmiare molto nella confezione da 500 ml. Crosta lattea: impacchi e lavaggi con camomilla, bardana, viola e calendula; bagno con amido di riso. Ma attenzione al detergente usato, il tensioattivo dei prodotti liquidi deve essere preferibilmente di magnesio lauril solfato; il detergente solido, un sapone ricotto (crema di sapone essiccata) di olio di palma e cocco, con aloe, malva e calendula. Dentizione: per dare sollievo alle gengive dolenti, il miele rosato è un rimedio sempre efficace; per lenire il dolore e disinfiammare la parte che il dente deve tagliare, una buona radice di ireos (altea o giaggiolo) data da mordicchiare, dà sempre buoni risultati. E per facilitare il taglio della gengiva, una crosta di parmigiano ben pulita sarà la preferita. Insonnia e irritabilità: gli infanti sentono molto l’umore delle persone che li circondano, così è importante mantenersi tranquilli, calmi e sicuri di noi stessi. Questo li rassicura, se cresceranno in un ambiente tranquillo e sereno sapranno a loro volta ricambiare in serenità e tranquillità. Se si verificano casi di irrequietezza e nervosismo tiglio, melissa e camomilla possono essere un aiuto significativo per migliorare il clima complessivo. Dr. Giuseppe Giordano: erborista diplomato; specializzato anche in massaggio, con Qualifica e Specializzazione della Regione Lombardia (legge 1 del 4 gen 1990); ha completato la formazione in materia di naturopatia e utilizzo dei rimedi naturali nei massaggi per il benessere con esperienze interdisciplinari di patrimonio internazionale più diffuso. Negli anni ha organizzato corsi, incontri e conferenze collaborando anche con il Comune di Milano. Ha pubblicato articoli su riviste specializzate e curato i contenuti per manuali e dispense sull’uso delle piante officinali e dei rimedi naturali, su erbe e derivati, cosmetica e massaggio. È stato Consigliere, Presidente e Vicepresidente ARLE (Associazione Regionale Lombarda Erboristi), Consigliere e Vice presidente FEI (Federazione Erboristi Italiani). [email protected] • www.lacamomilla.it Erboristeria LA CAMOMILLA • viale Monte Nero, 13 • Milano • tel. 02.5454063 LA RIPARTIAMO DALLA CELLULA, PIÙ PICCOLA STRUTTURA “VIVENTE” DR. EDOARDO BONCINELLI G li esseri viventi sono una presenza strana nell’universo, una specie di scandalo. Non a caso, considerando l’universo conosciuto, di esseri viventi se ne trovano solo da queste parti. È certamente possibile che ci siano altri organismi viventi - forse anche intelligenti - su altri pianeti, ma ancora non ne abbiamo avuta notizia. Il fatto è che la vita non è un fenomeno così semplice e scontato come potrebbe sembrare. Q uali sono i trucchi degli esseri viventi per mantenersi in vita? La prima caratteristica essenziale di ogni essere vivente è quella di avere un patrimonio genetico, cioè un insieme di “istruzioni per l’uso” necessarie e sufficienti per nascere, crescere, svilupparsi, vivere e al momento opportuno riprodursi. Qualcosa di molto simile a quello che nei computer chiamiamo programma, con la differenza che nessun computer o robot ha più di una copia del programma, mentre gli esseri viventi ne hanno una in ogni cellula. È opportuno chiarire che non esistono esseri viventi che non siano fatti di cellule: una sola, come un batterio o un fungo elementare, o decine di migliaia di miliardi come nel nostro caso. Non sappiamo perché essere vivo voglia dire essere fatto di cellule, ma è così, almeno sulla nostra Terra. Ogni organismo vivente, semplice o complesso, è un aggregato di unità vitali elementari e relativamente autonome che si ripartiscono, per così dire, il peso di mantenersi in vita, suddividendoselo e cooperando, ciascuna nel Da “The little Green Road to Fairyland”, 1922. HOD 69 8 Circa 45 giorni prima del parto, ricordiamoci di preparare il capezzolo all’attacco di una suzione non proprio delicata e leggera. Come potete immaginare, la fame non consente riguardi. Sarà necessario preparare i capezzoli con decisione, manipolandoli in pressione e trazione con i polpastrelli di indice, pollice e medio, senza usare riguardi, aiutandosi con oli ed essenze dedicate. Si può personalizzare la scelta degli olii a seconda del tipo di pelle. suo ambito, a tenere in piedi la struttura. Negli organismi più semplici, costituiti da una sola cellula e detti perciò unicellulari, la cellula rappresenta tutto: è l’unità di sopravvivenza, di crescita e di riproduzione. Ma anche negli organismi più complessi, costituiti da miriadi di cellule, la singola cellula mantiene un certo grado di autonomia e deve essenzialmente badare a se stessa, almeno per quanto riguarda la sua sopravvivenza, ovvero la nutrizione, la respirazione, il procedere regolato dei suoi circuiti metabolici, il mantenersi diversa dal liquido circostante, ed entro certi limiti la sua capacità di replicarsi. HOD 69 Volendo allattare al seno 9 Da “Under the Window”, 1879. HOD 69 10 Molte altre funzioni, invece, devono essere compiute dalle cellule specifiche in accordo e in stretto contatto con le altre e con i segnali intercellulari che percorrono in ogni istante il corpo nel suo complesso. In un caso o nell’altro, la singola cellula mette a frutto le istruzioni che scaturiscono dal suo patrimonio genetico. Non potrebbe fare tutto quello che fa senza di esse, sia che le esegua alla lettera, sia che le interpreti secondo l’evolvere delle condizioni esterne, a lei stessa o a tutto il corpo, sia che cerchi di contrastarle a causa di “ordini superiori” ricevuti eventualmente dal resto del corpo. Inoltre, la condivisione con tutte le altre cellule delle stesse istruzioni per l’uso facilita la sua “socialità”, cioè la sua capacità di comprendere e, nel caso, assecondare l’azione delle altre cellule, vicine o lontane. Tra le diverse cellule dello stesso corpo si osserva così una sorta di “armonia prestabilita”: a volte si parlano, a volte no; ma ognuna conosce sempre il proprio compito e si comporta nella maniera appropriata anche quando non c’è dialogo diretto con le altre. È di fondamentale importanza, quindi, per la loro e la nostra sopravvivenza che tutte le cellule di un organismo possiedano una copia delle istruzioni per l’uso presenti nel patrimonio genetico dell’individuo al quale appartengono, e che le diverse copie presenti nelle diverse cellule siano identiche tra di loro. Con un vantaggio aggiuntivo: anche separate dal corpo che le ospita, le diverse cellule non “si disorientano” e non perdono la bussola. Se una cellula separata dal suo corpo di origine fosse “smarrita” e non sapesse come comportarsi, non sarebbero possibile le trasfusioni di sangue, né tantomeno i trapianti d’organo. Quando vengono impiantate in un altro corpo, trovano le risorse per sopravvivervi e prosperare. Oggi lo sanno tutti, il patrimonio genetico, che viene chiamato spesso sbrigativamente genoma, è costituito da una lunghissima molecola di DNA, presente appunto in tutte le nostre cellule. Da Edoardo Boncinelli, “Lettera a un bambino che vivrà 100 anni”, Rizzoli ed. INTERVISTA A CURA DI ALLA DR.SSA ALESSANDRA PIONTELLI MARINA ROBBIANI “Gemelli nel mondo - Leggende e realtà“ di Alessandra Piontelli (Cortina Ed.) è un percorso personale, umano, scientifico e antropologico alla ricerca del senso stesso dell’esistenza, narrato attraverso lo studio del comportamento spontaneo, le vite e le storie di tanti gemelli (e di tante madri) incontrati nei Paesi più poveri, lontani e abbandonati dal mondo, come nel “più civile occidente“. È un viaggio affascinante tra popoli, culture, credenze e tradizioni ancestrali dove l’evento di una nascita gemellare, sia quando divinizzata sia quando maledetta, rappresenta comunque una sfida alla normalità. Q uesto libro dà grandi emozioni. E insieme la consapevolezza che sappiamo pochissimo o quasi niente di quello che succede fuori da casa nostra, lontano dal nostro punto di vista. Ne parliamo con l’autrice, psichiatra, neurologa e psicoanalista che collabora con il dipartimento di Medicina materno-fetale dell’Università degli Studi di Milano: Dr.ssa Piontelli, lei scrive che “La nascita di gemelli è sempre stata concepita come un evento straordinario al di fuori dei confini della natura“. Iniziamo dal nostro mondo, dall’occidente. Sebbene la notizia di aspettare dei gemelli entusiasmi all’inizio molte coppie, fino a che punto è davvero cambiato l‘impatto fisico e psicologico che la realtà di due (o più) gemelli crea? Le nascite gemellari sono in forte crescita nel mondo occidentale. Tale aumento vertiginoso è dovuto a due fattori principali. Il primo è l'innalzamento dell'età materna: le donne fanno figli più tardi e la probabilità di avere dei gemelli aumenta con l'età fino a circa 37-38 anni per poi decrescere rapidamente. Ma l'incremento è dovuto soprattutto ai vari trattamenti per l'infertilità cui le donne fanno sempre più ricorso. Il fattore predominante, anche se non il solo, è che con il crescere dell'età materna la fertilità cala. La notizia di aspettare dei gemelli è generalmente accolta con enorme gioia ed euforia da tutte le donne che hanno posticipato la maternità fino all'ultimo, e/o si sono sottoposte a cure per la sterilità. Un discorso ben diverso vale per le madri che hanno già altri figli. I gemelli hanno un forte impatto sia fisico che psicologico su chi li deve allevare, e in particolare sulla madre. L'aspettativa di vita di tutti noi occidentali è cresciuta. Le donne si prendono molto più cura del loro fisico e aspetto esteriore, tanto è vero che si dice che i 40 di oggi sono i 30 di ieri. Tuttavia il fisico di una donna che un tempo sarebbe Quali i pericoli per la madre? Nonostante tutti i progressi medici, nei paesi sviluppati le gravidanze gemellari continuano a costituire un rischio sia per le madri sia per i gemelli. La mortalità materna è elevata. Anche nelle migliori condizioni e all’interno delle strutture più moderne e attrezzate, nel caso di un gravidanza gemellare il rischio di decesso della madre è tre volte superiore rispetto a una gravidanza singola. Il rischio di complicazioni materne è pure elevato: si moltiplicano i casi di ipertensione arteriosa come quelli di diabete, infezioni, anemie, emorragie importanti sia prima del parto che nel periodo postparto. Inoltre anche i parti gemellari comportano rischi, maggiori le probabilità di taglio cesareo così come molte madri entrano in travaglio prematuramente e spesso uno o entrambi i feti si presentano poladici... E i pericoli crescono ancora di più quando le gravidanze gemellari non vengono diagnosticate precocemente tramite un’ecografia, consentendo varie forme di intervento. E quali i pericoli per i gemelli? I rischi per i gemelli sono ancora più elevati sia prima sia dopo la nascita. La loro mortalità prenatale è 10 volte superiore rispetto ai bambini singoli. Le complicazioni variano a seconda che i gemelli siano monizigoti o dizigoti: questi ultimi sono meno soggetti a complicazioni, inclusa la morte, nel periodo Gemelli Monozigoti e Gemelli Dizigoti I gemelli dizigoti ricorrono in alcune famiglie, ma non ci sono evidenze statistiche che rivelino un andamento puramente ereditario, bensì soltanto una predisposizione. I gemelli monozigoti sembrano invece il risultato di un evento del tutto imprevedibile e casuale. In realtà sappiamo ancora molto poco sull’origine dei gemelli identici. I gemelli monozigoti o identici, derivano dalla divisione di un unico uovo fecondato da un unico spermatozoo e hanno quindi un identico patrimonio genetico. Di solito, i gemelli monozigoti crescono insieme e di conseguenza condividono non solo la stessa eredità genetica, ma anche lo stesso ambiente. Le loro somiglianze possono quindi essere spiegate non solo dai loro geni comuni, ma anche dall’ambiente culturale in cui entrambi vivono. I gemelli dizigoti, al contrario, provengono da ovuli distinti fecondati più o meno nello stesso momento e sono, dal punto di vista genetico, esattamente come i fratelli comuni, che condividono in media il 50% dei loro geni. HOD 69 Fratelli Gemelli Da “ Brave”, Disney • PIXAR. HOD 69 12 stata definita una primipara “attempata“ non è più quello dei vent'anni. Una gravidanza estremamente faticosa, le notti insonni, le poppate, i ritmi incessanti che i gemelli impongono nei primi anni, hanno un peso molto maggiore di quanto ci si possa immaginare su di un fisico che comunque da ventenne non è. Queste madri poi hanno in genere goduto di una vita piuttosto libera, nel senso di potersi dedicare al lavoro, hobbies, amicizie ecc. Ritrovarsi di colpo ad accudire a due neonati le fa spesso sentire incatenate, private della loro libertà, depresse e molto altro ancora. L'impatto di due o più gemelli non è quindi cambiato, anzi semmai si è aggravato. Con il che non sono certo da condannare le donne che desiderano posticipare la maternità, anzi semmai queste donne sono da aiutare oltrechè comprendere. Semplicemente può essere utile sapere che con i gemelli le gioie in genere cominciano più tardi e essere per quanto possibile preparate ad un grosso sconvolgimento di stile di vita. 13 “Alice in Wonderland” di Tim Burton,Walt Disney Pictures. Ci sono poi le difficoltà del dopo-parto... Se prima della nascita i gemelli possono mettere alla prova il corpo della madre fino al limite, una volta nati sono spesso estremamente stressanti e impegnativi. Non solo esiste un’elevata percentuale di depressione post-partum, ma l’impatto psicologico e fisico dei gemelli su chi se ne prende cura durante i primi anni di vita è enorme. Le gioie vengono in genere dopo. Anche l’allattamento può rappresentare un problema, crare ansia e sensi di colpa, non sempre la mamma è in grado di produrre latte a sufficienza per tutti e due. Fin dal primo momento i gemelli rappresentano un pesante fardello economico. I costi non sono solo finanziari. La depressione ha un’alta incidenza tra le madri dei gemelli (si stima che 4 mesi dopo il parto il 37% - contro il 10% delle altre madri - soffra di forme depressive così gravi da richiedere un inter- vento terapeutico. Anche l’indice della qualità di vita subisce una caduta verticale (circa l‘80% contro il 20% per le altre madri). Quando poi imparano a camminare, i gemelli diventano particolarmente impegnativi. I gemelli esauriscono anche le energie dei padri che sono costretti fin dall’inizio a partecipare all’ardua impresa. E spesso esiste il rischio di una rottura della coppia. Un altro problema nasce dal fatto che, essendo particolarmente gravosi da accudire, I nonni più anziani non se la sentono di prendersi cura di due bambini piccoli. Questi sono solo alcuni dei rischi che lei descrive. Insieme ci racconta una cosa molto interessante: anche se tutto questo viene spiegato fin dal principio ai futuri genitori, essi tendono a rifiutarlo. A cosa è dovuto questo rifiuto, in particolare da parte delle madri? Per tutte le donne e i futuri padri, è difficile immaginare quanto cambi realmente la vita dopo la nascita di un bambino, figurarsi di due. Attualmente poi si tende a idealizzare la maternità. Dalla manualistica ai vari media, alle celebrities che compaiono con il pancione su riviste patinate, è tutto un bombardamento su quanto “mamma è bello“. Mamma è bello, ma non è sempre e solo bello. Tra le varie affermazioni sostenute dalla psicologia, si dice che i gemelli sono predisposti a vari disturbi dello sviluppo in misura molto maggiore rispetto ai nati singoli: l’apprendimento del linguaggio sarebbe soggetto a ritardo, lo sviluppo intellettuale lento ecc.È vero, e a cosa in realtà occorre fare attenzione senza ansiolizzare i genitori più del dovuto? Parlo solo per me. I genitori sono oggi bombardati da ansie di ogni genere, che si riconducono sempre ad un “è tutta colpa della mamma o del papà“. Salvo evidenti patologie, non desidero prospettare scenari futuri catastrofici quanto incerti e a volte poco dimostrati ai genitori. Se si pongono dei problemi, cerco di aiutare i genitori ad affrontare tali problemi solo quando e se questi si pongono. Non si può fare “un caso“ dei gemelli prima ancora che nascano. La stragrande maggioranza dei gemelli nati senza particolari problemi fisici, nonostante le fatiche iniziali, cresce e si sviluppa bene. Un‘altra questione importante riguarda l’attaccamento affettivo e sensitivo dei gemelli, che condividono un legame unico, speciale. Spesso per loro è molto difficile separarsi, adattarsi ad un’altra vita di coppia, ad un matrimonio. C’è qualcosa che i genitori possono fare per aiutarli a essere autonomi, ad esempio sarebbe bene che ne discutessero insieme affrontando anche il tema della sessualità? In genere si tende a pensare che le norme che si applicano ai nati singoli siano “norme ideali“. Per esempio dobbiamo sposarci tutti, essere il più possibile autonomi ecc. I gemelli condividono dalla nascita un legame veramente unico. Non è detto che quello che desiderano sia un aparthaid forzato. Alcuni di loro magari preferiscono separarsi, ma altri no. Non vedo nulla di male in entrambe le scelte. I gemelli non devono per forza conformarsi alle norme dei singoli, dato che singoli non lo sono mai stati. Quanto alla sessualità dei figli, salvo che per questioni gravi e vitali - tipo protezione dall'Aids, da gravidanze indesiderate o interventi su tipi di scelte fortemente distruttive - è meglio lasciare che i figli decidano da sè. Gemelli inclusi. Nel suo libro, che la porta come medico e ricercatrice in giro per il mondo tra alcune delle popolazioni più povere e arretrate dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina, descrive scenari inquietanti di superstizioni e diritti negati, affetti dimenticati. Ci parla di gemelli ripudiati, emarginati, abbandonati tra i cespugli, sacrificati, venduti al migliore offerente o al mercato della pedofilia (Europa in primis!), condannati a morti atroci, al traffico di organi.. Talvolta sono anche considerati sacri o visti come dei portafortuna o degli status symbol, venerati come idoli… “pietrificati“. Non esiste pietà né per i gemelli né per le loro madri. Anche quando sembrano loro stesse carnefici, in realtà sono vittime. È negata loro perfino la possibilità di opporsi, a meno di subire la stessa sorte dei propri figli, leggi e regole del clan dominano la loro vita. Il suo turbamento nel descrivere e analizzare questi avvenimenti che scavano con prepotenza nel lato oscuro della natura umana è sempre presente, anche quando ci mostra l‘estrema vulnerabilità di queste donne/madri in cui la paura sovrasta qualsiasi altro sentimento. Neppure l‘Europa, l’Italia, vengono escluse dalla sua analisi. E a un certo punto lei scrive che tutto quello che ha visto accadere sotto i suoi occhi le ha fatto capire di aver dato troppe cose per scontate, la hanno indotta a intraprendere un lungo cammino che continua tuttora. Ci può dire dove sta andando oggi insieme al duro insegnamento che questa esperienza ha tracciato dentro di lei? Il mio percorso continua ad essere duplice. Da un lato lavoro quando posso come medico in paesi in via di sviluppo. Cerco di trasmettere la mia esperienza soprattutto ai locali. Spiegare perchè sarebbe un discorso troppo lungo, ma purtroppo anche il mondo delle ONG e di varie altre organizzazioni sta rapidamente cambiando. A parte l'età, non so se riuscirò ancora per molto a portare avanti alcuni progetti in cui sono impegnata. Quando invece sono qui mi occupo di comportamento fetale, su cui si è spesso creata della fantascienza, di madri, e di popolazioni di immigrati. Il mio cambiamento è stato quindi più che altro interiore. HOD 69 Foto (anche a pag. 13) di Anne Geddes. HOD 69 14 prenatale. Tanto maggiore è la condivisione tanto maggiori sono i rischi potenziali sia per i gemelli sia per la madre. Il tasso più elevato di mortlità riguarda infatti i rarissimi gemelli monozigoti che condividono la stessa placenta e lo stesso sacco amniotico: ben il 50% di questi non arriva vivo alla nascita. I gemelli poi nascono più spesso pematuri, e anche la mortalità postnatale è più elevata. Sempre rispetto ai singoli, i gemelli che manifestano un ritardo della crescita sono 4 volte più numerosi. E quelli che nascono con malformazioni che possono interessare tutti gli apparati, in particolare il sistema cardiovascolare, quello gastrointestinale e il sistema nervoso centrale, sono il doppio rispetto ai singoli. 15 HOD 69 al servizio della Pediatria A CURA DELLA D.SSA MARY VENTURA Frutto di una preziosa combinazione fra tradizione, ricerca ed innovazione, i prodotti Vanda rispettano profondamente l’ideale della Farmacopea omeopatica tedesca che mira alla salute complessiva del paziente, nel rispetto del suo equilibrio naturale. Da oltre 30 anni il marchio Vanda persegue questo obiettivo attraverso i suoi rinomati rimedi omeopatici complessi. Come funzionano gli omeopatici? ’omeopatia, come è noto, utilizza a dosi infinitesimali sostanze capaci di indurre nel soggetto sano manifestazioni simili ai sintomi presentati dal paziente, secondo il principio di similitudine (già individuato da Ippocrate nel 400 a.c. ma definito in maniera organica da Hanemann, padre dell'omeopatia nel 1746). L'omeopatia è una medicina naturale, si serve cioè di elementi presenti in natura, sostanze provenienti dal regno vegetale, minerale e animale. Esse vengono opportunamente diluite ed inoltre vengono dinamizzate attraverso energiche succussioni ad ogni passaggio del processo di diluizione. Ciò imprime al solvente, impregnato del soluto, proprietà tali che l'efficacia del preparato, invece di diminuire con la diminuzione della dose del soluto, aumenta progressivamente, al punto che le alte diluizioni hanno profondità e durata d'azione maggiori rispetto alle basse diluizioni, che contengono più soluto. Questa dinamica, in passato oggetto di scetticismo e critiche da parte di alcuni, si è rivelata coerente con le più recenti scoperte di elettrodinamica quantistica*. L L'omeopatia trova nei bambini i pazienti ideali. L'organismo del bambino ha infatti una reattività integra ed un sistema di difesa immunitario molto sensibile agli stimoli, in quanto non ancora sottoposto in dosi elevate ad interferenze nella capacità immunitaria originaria. Gli organi di eliminazione sono intatti e hanno un'ottima capacità reattiva, quindi rispondono molto bene agli stimoli indotti dai rimedi omeopatici, il cui scopo è proprio stimolare e rinforzare le reazioni di difesa attivando le funzioni di autoguarigione dell'organismo. Perché i rimedi Vanda sono intelligenti? nostri prodotti sono per la maggior parte rimedi omeopatici complessi, preparati per consentire al medico di disporre di uno strumento terapeutico ripetibile, affidabile ed efficace, di facile utilizzo e di larga applicabilità. Ciascun complesso omeopatico Vanda proposto per la Pediatria è costituito da una combinazione di più rimedi unitari, a medie I * Si veda: Davenas E., et al. Nature, 338. 816 - 818 (1988) Thomas Y., et al. Medical Hypotheses, 54. 33 - 39 (2000) Come si usano i prodotti Vanda? uasi tutti i rimedi si presentano sottoforma di granuli di saccarosio impregnati di soluzione omeopatica. I granuli sono SENZA LATTOSIO, fatta eccezione per il Pollen Histamine 200 plus, che ne contiene una minima quantità. Il modo d'uso abituale è di 3 granuli x 3 volte al giorno, almeno 15 minuti prima o mezz'ora dopo i pasti, ma nei disturbi acuti la somministrazione è più frequente (anche ogni ora) diradandosi via via in presenza di miglioramento. Indicativamente i rimedi omeopatici possono essere somministrati secondo il seguente schema: Q Caratteristiche Frequenza Durata Patologie molto acute 1 dose ogni 15-30 minuti Fino alla remissione completa dei sintomi Stati acuti - con l’attenuarsi degli stati molto acuti 1 dose ogni ora Patologie subcroniche - stati subcronici 1 dose ogni 2-3 ore Terapia di mantenimento - patologie croniche terapia preventiva 1 dose 2-3 volte al giorno 1-2 mesi La dose per lattante/bambino è di: 3 granuli; 5-10 gocce; 1-2 cucchiaini sciroppo I globuli vanno fatti sciogliere lentamente in bocca, sotto la lingua, in modo che si esplichi al meglio la loro attività terapeutica. La mucosa orale infatti, avendo un'alta irrorazione sanguigna, garantisce un assorbimento efficace del rimedio omeopatico. Qualora i bambini non siano in grado di sciogliere i granuli in bocca, si possono diluire in acqua. In particolare nei casi acuti è utile diluire la quantità totale dei granuli della giornata in poca acqua e somministrare la soluzione a piccoli sorsi e ad intervalli ravvicinati. A neonati o lattanti si possono somministrare i rimedi disciolti in poca acqua con l'ausilio di mezzi meccanici quali contagocce o siringhe private dell'ago. HOD 69 L’Omeopatia intelligente, Bibliografia ¢ “Omeopatia pediatrica” - P. Nannei, G. Viganò - Casa Editrice Ambrosiana -2006 ¢ “Omeopatia e Pediatria” - Gaetano Maria Miccichè. Seconda edizione - Tecniche Nuove - 2002 ¢ “Manuale di terapia biologica in pediatria” - Ivo Bianchi - Nuova Ipsa Editore - 2008 ¢ “Manuale di pediatria omeopatica” - Norbert Enders - Tecniche Nuove - 2006 ¢ “Dizionario di farmacologia omeopatica clinica" - J.H.Clarke - Nuova Ipsa Editore -1994 VANDA OMEOPATICI S.r.l. - Via di Morena, 61/B • 00043 Ciampino (RM) Telefono 06.79312185 • Fax 06.79810214 • [email protected] • www.vanda.it ¤ ¤ 16 e basse diluizioni, studiata in modo da agire in maniera sinergica e altamente efficace sui disturbi da trattare prevalentemente nelle patologie acute e subacute. La peculiare preparazione omeopatica e la bassa concentrazione finale delle componenti attive nelle singole formulazioni, fanno sì che l’organismo del bambino non sia sovraccaricato da quantità rilevanti di sostanze attive o dai relativi cataboliti da eliminare. I rimedi omeopatici contenuti in queste formulazioni attivano le funzioni di autoguarigione dell’organismo e nel contempo alleviano rapidamente i disturbi, senza mascherare i sintomi di gravi quadri clinici (cosa importante soprattutto per la diagnosi differenziale). ¤ VANDA O MEOPATICI ¤ 17 Riso: piccoli chicchi di grande cibo 18 HOD 69 Per una scelta ancora più mirata: DI ENZA BETTELLI D i riso vive circa la metà della popolazione mondiale e in molti Paesi asiatici ci si nutre praticamente solo con questo antichissimo cereale, nato proprio in Asia. Infatti il nome cinese del riso è fan, che significa anche cibo, e sono ancora numerosi in Oriente a salutare chiedendo “hai mangiato il tuo riso oggi?”. Ma anche tra i popoli occidentali il riso compare sempre più spesso nel menu, perché nutriente, leggero, versatile e privo di glutine. Un alimento perfetto anche per la vita moderna. Non solo bianco ono infinite le tipologie di riso, con nuove varietà che hanno soppiantato alcune di quelle più vecchie. Tra quelle di maggior successo oggi c’è il riso nero o Venere, un riso integrale con il chicco di colore nero violaceo, assolutamente naturale, con gusto e profumo particolari. Fino a un paio di secoli fa questo riso era coltivato solo per la corte dell’Imperatore cinese, mentre oggi è prodotto anche nella Pianura Padana. Si cuoce come quello bianco, accostato preferibilmente a ingredienti delicati che non sovrastino il suo caratteristico sapore. Il riso rosso Thai è invece selvatico e i chicchi richiedono una cottura di circa 45 minuti, pur mantenendosi ugualmente consistenti. Molto profumato e di sapore dolce, si cucina come altri cereali in chicchi (orzo, farro) e ha il vantaggio che dopo la cottura si può conservare in frigorifero per 2-3 giorni. S Tondo o lungo? a forma e la dimensione del chicco sono importanti per la buona riuscita di una ricetta. Infatti, il riso a chicco tondo è ricco di amido e tende a incollarsi dopo la cottura, mentre quello a chicco lungo è più povero di amido. L Comune o originario (per es. Balilla) con granello piccolo e di solito opaco, poco resistente alla cottura e adatto per minestre e dolci. Semifino (per es. Vialone Nano), simile al comune ma più resistente alla cottura. Fino (per es. Roma), con granello vitreo che resiste bene alla cottura e adatto per risotti. Superfino (per es. Arborio, Carnaroli), ancora più resistente alla cottura e adatto anche per contorni e insalate. C’è poi il riso integrale, i cui chicchi sono stati liberati dall'involucro esterno ma non hanno subito trattamenti di sbiancatura. È più ricco di proprietà nutritive ma più deperibile e richiede a volte anche il doppio del tempo di cottura di quello brillato. È adatto per preparazioni più rustiche. Il parboiled è un normale risone sottoposto a un trattamento (ammollo, precottura a vapore, essiccazione) che ne preserva i valori nutritivi, lasciandolo più ricco di quello brillato, e fa sì che si mantenga al dente a lungo dopo la cottura. Ideale per le insalate. Il Basmati, di origine indiana, è tra le tipologie di riso a chicco lungo e sottile più conosciuti anche in Occidente grazie alla diffusione della cucina mediorientale. I suoi chicchi sono aromatici e si mantengono ben sgranati. Per cuocerlo nel modo migliore bisogna lasciarlo a bagno in acqua fredda per circa 15 minuti, poi scolarlo e coprirlo con una volta e mezza (scarsa) il suo volume di acqua o brodo bollenti, mescolare e lasciarlo sul fuoco basso - senza mescolare e a recipiente coperto finché il liquido è stato assorbito (10 minuti circa dall’ebollizione). La scelta razie alla moderna tecnologia il sacchetto trasparente consente di controllarne il contenuto mentre il sottovuoto conserva i chicchi in modo perfetto fino alla scadenza. Assicuratevi quindi che i chicchi siano integri o con una percentuale minima di elementi spezzati o macchiati e, facendo scorrere del riso tra le dita, non deve restare traccia di polvere bianca, tipica del prodotto vecchio. Controllate inoltre la data di scadenza e conservate il riso in un luogo fresco e buio ma molto asciutto, richiudendo il sacchetto dopo l'utilizzo o trasferendo il riso in un contenitore chiuso. G L’insalata di riso i mangia volentieri durante la bella stagione ed è inoltre una ricetta jolly per il buffet. Preparatela preferibilmente con il riso parboiled, che non scuoce, e con qualche accorgimento perché non diventi unta e pesante. S Per 4 persone sono sufficienti 250 g circa di riso. Lessatelo, scolatelo, passatelo sotto l'acqua corrente e poi scolatelo di nuovo, facendolo sgocciolare con molta cura. A questo punto potete anche conservarlo in frigorifero, non condito e avvolto in un canovaccio umido. Trasferite il riso in una capace ciotola e spruzzatelo con il succo di mezzo limone, mescolate HOD 69 P ICCOLI P IACERI A TAVOLA 19 Con il riso si ottengono alcuni interessanti prodotti, come per esempio l’olio che ha un gusto delicato ma un altissimo punto di fumo, superiore a quello dell’olio di oliva, quindi perfetto per la frittura. La farina di riso è utilizzata nei paesi orientali per ricavare pasta e gnocchi, ma è anche molto utile per infarinare la pasta fresca e altri prodotti perché impedisce che si attacchino meglio di quella di frumento. L’aceto di riso è più delicato di quello di vino e si utilizza allo stesso modo. A volte viene addolcito con dello zucchero e può essere bianco, nero o rosso; quest’ultimo ricorda il nostro aceto balsamico. Il saké è il famoso liquore giapponese che si beve tiepido e in minuscole ciotoline. E poi ci sono i cosmetici che sfruttano la proprietà dell’amido del riso di stimolare la produzione di acido ialuronico. In tempi antichi si usavano gli impacchi di riso come rudimentali maschere di bellezza e la polvere di riso come cipria. Una ricetta ancora attuale per una maschera emolliente si ottiene stemperando un paio di cucchiai di farina di riso con poca acqua, e cuocendo a fuoco basso finché diventa una crema densa. Lasciate raffreddare, applicate sul riso per una mezz’ora poi sciacquate con acqua tiepida. Cereali gustosi e Legumi che bontà! DOTT.SSA SILVIA STROZZI I cereali La filosofia steineriana ritiene non sia un caso che i cereali siano sette. Infatti sono sette i colori che compongono l'arcobaleno, sette i cicli che l'uomo percorre nel cammino della sua vita, sette i giorni della settimana e sette i pianeti che gravitano nel cielo. Gli steineriani ritengono sia possibile associare ogni giorno ad un cereale corrispondente in modo da ricavare un loro rapporto con i pianeti: lunedì M luna M riso martedì M marte M orzo mercoledì M mercurio M miglio giovedì M giove M segale venerdì M venere M avena sabato M saturno M mais domenica M sole M frumento. Il mangiafagioli di Annibale Carracci (1583-84), Roma Galleria Colonna. Non solo in pentola P ER LA S ALUTE , LA C RESCITA DEI B AMBINI Il riso Esiste una stretta connessione tra la luna e il movimento acqueo, elemento in cui nasce e cresce il riso. Per gli orientali il riso ha origini divine mentre da noi è piuttosto sottovalutato. Basti pensare che il riso che arriva sulle nostre tavole è quello “brillato”, che ha quindi subito innumerevoli trattamenti impoverendolo di proteine, sali minerali, grassi e fibra grezza. Al contrario il riso andrebbe consumato integrale, privato solo della lolla, la parte più esterna del chicco, che è non commestibile. Il riso è un alimento molto energetico e digeribile, abbassa la pressione sanguigna, cura la colite e la fermentazione intestinale, l'insufficienza renale e l'obesità. Durante lo svezzamento può essere il primo cereale somministrato perché privo di glutine e ad alta digeribilità. L’orzo Martedì è il giorno della piena attività, della forza dosata dalla ragione. Se ci chiediamo ora quale sia il cereale che corrobora in pari tempo la mente e il corpo, dobbiamo guardare agli antichi Greci. Il loro cereale era l'orzo. Essi sentivano come l'orzo fosse il midollo degli uomini, quindi una sostanza capace di stimolare le forze dell'agire ma anche cibo dei filosofi, attivante le forze della mente. Le virtù dell'orzo si trovano naturalmente in quello integrale e non raffinato: è un cereale rinfrescante, energetico e di facile digeribilità. È utile per decongestionare le prime vie respiratorie, quando si hanno problemi intestinali e nelle disfunzioni delle vie urinarie (l’acqua di orzo è un rimedio che utilizzavano le nostre nonne per rinfrescare l’intestino e regolarizzarne la funzionalità). HOD 69 HOD 69 20 molto bene e poi stendetelo su un largo piatto perché si raffreddi in fretta; mescolate di tanto in tanto. Non conditelo quando è ancora caldo o anche solo tiepido o assorbirà molto condimento. Il succo di limone contribuisce invece a mantenere i chicchi sgranati e consistenti. Preparate gli ingredienti da aggiungere, tagliandoli a cubetti o a bastoncino ma comunque in modo che sia possibile amalgamarli al riso formando un insieme abbastanza omogeneo. Non esagerate con la quantità: sono sufficienti circa 1/3 del volume del riso. Infine sgranate il riso mescolandolo con la forchetta, unite gli ingredienti che avete scelto di aggiungere, e condite con poco olio e altro succo di limone. Mescolate a fondo e servite. 21 stituente, riscaldante, diuretico e lassativo. Stimola la tiroide, esercita funzione ipertensiva ma essendo un cereale un po' “focoso” è controindicato a chi soffre troppo il caldo, alle persone nervose e molto magre. L’avena è inoltre ricca in proteine, quindi le persone che soffrono di uricemia e gotta ne devono fare un uso moderato. Il mais Saturno, dal carattere serio, si adatta bene al giorno del sabato nel quale bisognerebbe fermarsi un attimo a riflettere e riposare dopo un'intensa settimana. Il mais viene soprattutto consumato sotto forma di farine per confezionare polente e dolci particolari. È indicato alle persone eccitabili, nervose, che soffrono di ipertiroidismo, in quanto rallenta la funzionalità tiroidea e quindi il metabolismo e il ricambio. La farina integrale di mais si ossida rapidamente e questo ne altera il gusto. Per ottenere quindi delle buone polente è necessario utilizzare farina integrale di mais macinata di fresco. La segale Se osserviamo la conformazione della spiga, la segale trasmette all'uomo una forte energia formativa. E stimola le attività del fegato, l'organo da sempre riconosciuto come soggetto all'influenza del pianeta Giove. Nel Medioevo la sua coltivazione era ben più importante di quella del frumento, e ancora oggi la segale è largamente diffusa nelle regioni nordiche. È indicata nei casi di magrezza, arteriosclerosi, ipertensione e stitichezza. Di notevole importanza sono le proprietà nutri- Campo di grano con corvi, di Vincent van Gogh,Amsterdam Museo Van Gogh. tive della segale. Questo cereale è ricco di proteine e di sali minerali con la presenza di selenio, Il frumento (grano) zinco e magnesio oltre a fosforo, potassio, calcio e Cibo per eccellenza di tutta l'area mediterranea. Il diverse vitamine tra cui quelle del gruppo B. Per cibo della domenica. l’alto contenuto di fibre è un cereale dalle proprieIn ebraico il termine “frumento” contiene la stessa tà lassative ed esercita anche un certo controllo radice di concetti come alleanza, benedizione, sull’assorbimento degli zuccheri. scelta o elezione che richiamano il rapporto dell'uomo con Dio. Siamo così abituati a consumare quotidianamente il frumento, che non teniamo L’avena più conto di quanto sia benefico per il nostro Venere, madre di ciò che corpo. Infatti il frumento è rimineralizzante, germoglia, di ciò che antianemico, utile nelle magrezze, nelle cresce in natura, è la custitichezze, nelle coliti e indispensabile per la stode del bello. E proprio crescita dei bambini. l'avena è il cereale che Tutte queste proprietà si riferiscono ai chicchi di rimane verde più a lungo e che ha il più stretto frumento, al bulgur e al cous cous. Al contrario, il legame con le forze vitali e vivificatrici. frumento trasformato in pasta bianca raffinata non Ritenuto un cibo adatto all’alimentazione equina per contiene più ciò che si trovava nel chicco integrale. le sue proprietà energetiche, è un ottimo rico- I legumi: L’invenzione più importante del secondo millennio Umberto Eco, in un articolo sul Corriere della Sera, ha eletto senza indugio i fagioli, proprio per il loro alto valore nutritivo e l'elevato contenuto di proteine, a invenzione più importante del 2° millennio: cinese e le spezie dell'India. Oltretutto mi pare che “Volevo parlare dei fagioli, e con i fagioli anche questa storia dei fagioli sia di qualche rilievo anche delle fave e dei piselli e delle lenticchie. Tutti questi per noi oggi. E dunque una politica dei fagioli (o frutti della terra sono ricchi di proteine vegetali, dei piselli) potrebbe cambiare il volto del pianeta. come sa chiunque intende sottomettersi a una Ma chi ci pensa a queste cose?”. dieta povera di carne e il dietista gli dice che un bel Secondo un'indagine INRAN (Istituto Nazionale piatto di fave o di lenticchie vale una bistecca alta di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) l'indue dita. Ora, i poveri, in quel remoto Medio Evo, troito medio giornaliero di proteine è il 161% non mangiavano carne, se proprio non riuscivano rispetto a quello raccomandato. Il 61% delle proad allevare qualche pollo o facevano i bracconieri. teine consumate in eccesso è deterSiccome erano malnutriti erano magri, minato in gran parte dalle proteine malaticci, piccoli di statura, e lasciavano animali, carne in particolare. L'altra andare i campi in malora. fonte principale è rappresentata da aliNel X secolo iniziano a diffondersi le menti vegetali (legumi in primo luogo, colture dei legumi, i legumi sono in cereali, ortaggi e semi), ma per quel grado di soddisfare il fabbisogno enerche riguarda i legumi il consumo è di getico di una persona che lavora. 20,9 g in media al giorno. Il basso Aumenta il contributo di proteine, si consumo di legumi secchi è negativo diventa più robusti, si muore meno giodal punto di vista nutrizionale e della vani, si fanno più bambini, l'Europa si salute, perchè grazie al buon contenuripopola. Noi pensiamo che le invento di steroli vegetali questi alimenti zioni e scoperte che hanno cambiato la sono in grado di abbassare la colenostra vita siano dovute a macchine sterolemia. Ad eccezione della soia complesse, allo studio organizzato di (ricca di preziosi grassi polinsaturi), i sapienti austeri all'interno di centri di legumi sono poveri di grassi e particoricerca pagati da ricche foundations, o larmente indicati nelle diete ipolidal governo. Ma se noi siamo ancora pidiche. Mentre l'elevato contenuto in fibre aiuta qui, voglio dire noi Europei, figli di quei nostri antea prevenire stitichezza, sovrappeso e altre malatnati, ma anche quegli Americani delle tre tie dismetaboliche, la calcolosi alla cistifellea. Americhe, figli dei Padri pellegrini o dei conquistaI legumi freschi, ricchi di vitamina C, sono tra gli alidores spagnoli, questo è dovuto ai fagioli. Senza i menti vegetali più ricchi di calcio. Il contenuto in fagioli la popolazione europea non sarebbe radvitamina B1, ferro e potassio è sicuramente doppiata in pochi secoli, oggi non saremmo apprezzabile; tuttavia una certa quantità di minecinque o sei miliardi e alcuni di noi, tra cui anche rali viene neutralizzata dall'abbondante presenza i lettori di questo articolo, non esisterebbero. E i di fitati. L'acido fitico è tradizionalmente considenon Europei? Io non conosco la storia dei fagioli in rato un fattore antinutrizionale, cioè una sostanza altri continenti ma certamente, senza i fagioli, in grado di limitare l'assorbimento o l'utilizzo degli anche la storia di quei continenti sarebbe stata elementi nutritivi presenti quali il calcio, il ferro, il diversa, così come la storia commerciale magnesio e lo zinco. dell'Europa sarebbe stata diversa senza la seta Dott.ssa Silvia Strozzi Laureata in economia e commercio, ha concluso la Scuola triennale di Naturopatia olistica del Centro Studi “Einstein” di Grosseto ad indirizzo psicosomatico e bioenergetico. Collabora e cura per Macro Ed. la collana “Cucinare natural. Mente per la salute”. È stata docente di Estetica e creazione gastonomica presso la Facoltà di Scienze Gastronomiche all’Università degli studi di Parma. Giornalista pubblicista, collabora col Dr. Davide Angelucci realizzando corsi di cucina naturale rivolti, oltre che agli adulti, a soddisfare esigenze specifiche legate allo svezzamento e all’alimentazione nella prima infanzia, nella gravidanza e nell’allattamento e alla preparazione di alimenti adatti in casi di allergie o intolleranze alimentari. Per ulteriori informazioni: [email protected] dal Convegno “Zuccheri, glutine e lieviti nella nostra alimentazione” di ERREDIEFFE - Sapere. Il Sapore del Sapere www.saporedelsapere.it • www.erredieffe.com HOD 69 La segale,Tacuinum Sanitatis, XIV sec. HOD 69 22 Il miglio Mercurio, dio alato che in veste di messaggero congiunge il cielo alla terra, si identifica bene con il miglio. Se un tempo era ritenuto un cereale buono solo per l'alimentazione degli uccelli, i popoli africani e orientali lo eleggono cibo base della propria alimentazione. E una volta decorticato, il miglio è particolarmente indicato alle persone che svolgono lavori intellettualmente faticosi e impegnativi, così come alle donne in gravidanza. Altamente digeribile, è ottimo per l'alimentazione dei bambini, degli anziani e dei convalescenti. Contenendo silicio, è molto importante per le ossa, i denti, le unghie e i capelli. 23 HOD 69 DI CINZIA BOSCHIERO Un’innovativa antenna parabolica per chiavetta USB, un progetto per migliorare la sicurezza al volante, una particolare fresatrice CNC, uno studio sugli estratti di bucce d'uva, una ricerca sul latte d’asina, una soluzione interessante per migliorare la biodegradabilità aerobica nei detergenti, un sistema integrato che aiuta l’autonomia delle persone tetraplegiche o affette da patologie gravi degli arti: ecco solo alcune delle invenzioni e delle ricerche realizzate da ragazzi e ragazze di età compresa tra i 14 e i 20 anni, che sono state premiate di recente a Milano dalla Commissione europea, dal Parlamento europeo e dal Consiglio d’Europa. ”Rappresentano la vera Italia che cresce, sono i profili autentici e di qualità dell’Italia che fa ricerca in erba”, ” dice Alberto Pieri, segretario generale della FAST (Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche), che organizza ogni anno la selezione italiana dei partecipanti del concorso europeo “I giovani e le scienze”. Giunto quest’anno alla sua 24° edizione, ha messo in mostra 27 progetti italiani e 3 invitati da Belgio, Brasile e Olanda. Qualche esempio? Tra le invenzioni, HuFriend, un robot realizzato per il paesaggio urbano che può fornire a persone differenti per età, cultura e competenze tecnologiche, informazioni di vario tipo: dalle vie stradali agli itinerari turistici o enogastronomici personalizzati, oltre alla visualizzazione in tempo reale di dati ambientali e meteorologici. Tra gli studi, un progetto sullo sviluppo di un modello scientifico sperimentale che differenzia i cereali biologici da quelli che non lo sono e che può risultare utile alle aziende di produzioni biologiche, agli enti controllori ed ai consumatori. Floruri nelle acque potabili? Due studentesse di Verbania propongono nuovi metodi a basso costo per la loro rimozione, utilizzando materiali facilmente reperibili in quelle zone, diversi da quelli attualmente impiegati. Vi piace il verde urbano? Tre allievi di Voghera hanno studiato come utilizzare dei residui della manutenzione di tali aree verdi, a tutt’oggi smaltiti alla stregua di rifiuti, per valorizzarli come fonte di energia rinnovabile da impiegare in impianti di digestione anaerobica per la produzione di calore ed elettricità. “Negli anni”, ricorda il presidente della FAST Roberto Negrini, ”abbiamo mantenuto i contatti con i partecipanti al concorso e molti di loro hanno brevettato le invenzioni; alcuni hanno avviato delle attività imprenditoriali; tutti comunque hanno proseguito a studiare, a fare ricerca e carriera. L’Italia ha profili di giovani molto validi e forse si è dato troppo spazio sui media a descrizioni che non rispecchiano la realtà di chi si impegna nello studio e fa Sicurezza al volante Tra i progetti, Francesca Burlo (1994), Marco Pacchialat (1994) e Riccardo Tzantzoglou (1994), tre studenti del Liceo scientifico statale “G. Galilei” di Trieste hanno svolto un’importante ricerca sul tema della “sicurezza al volante”. Il per- corso sperimentale da loro proposto ha lo scopo di mettere in luce la relazione tra le leggi della fisica e alcuni aspetti della sicurezza nella guida, tramite la progettazione e la realizzazione di una serie di esperimenti che riproducono in laboratorio alcune situazioni e studiano gli esiti di una frenata su fondi “stradali” diversi, l’effetto delle frenate su un passeggero senza cinture di sicurezza e le conseguenze di un urto su chi viaggia con cinture di sicurezza allacciate su veicoli che, a parità di urto, risultino più o meno soggetti a deformazioni permanenti. Come ridurre le frodi relative al latte d’asina ed evitare i rischi per i consumatori con allergie a quello bovino Andrea Vella (1997), studente del Liceo scientifico statale “G. Galilei” di Catania, ha approfondito il tema della riscoperta di un antico sapere: il latte d’asina. “Proteggiamolo da possibili frodi alimentari che costituiscono un problema sociale piuttosto diffuso”, ci dice. ”Molto spesso il consumatore, oltre al danno economico, può subire conseguenze per la salute. In tal senso, i soggetti allergici ad un determinato cibo rappresentano la categoria più esposta alla contraffazione. Tra le allergie alimentari quella dovuta al latte vaccino è, specialmente a livello pediatrico, tra le più diffuse con rischio per quanti necessitano di una dieta priva di tale prodotto”. Diversi studi clinici dimostrano come il latte d’asina, grazie all’assenza di allergenicità in quasi tutti i soggetti con problemi con il latte vaccino, costituisce la migliore alternativa anche rispetto ai prodotti comunemente utilizzati. Tale alimento si colloca quindi sul mercato come un prodotto pregiato (costo 10÷15 euro/litro), e di conseguenza anche molto esposto alle frodi (ad es. l’aggiunta di latte meno pregiato come quello caprino, ovino o vaccino). In questo progetto sviluppato da Andrea e basato su una tecnica denominata spettrometria di massa, è illustrato un metodo per individuare la presenza di latte di capra in quello d’asina attraverso la misura della massa molecolare delle due proteine presenti più abbondanti: l’alfa-lattalbumina e la beta-lattoglobulina. Sfruttando la differenza tra le masse molecolari di tali proteine, che dipende dalla specie di provenienza, tale approccio permette di smascherare in modo rapido ed efficace l’aggiunta fraudolenta di latte di capra al latte d’asina, anche se presente a basse concentrazioni. HOD 69 I Giovani e le Scienze 28 grande l’Italia. Bisognerebbe iniziare a dare il giusto rilievo agli esempi positivi e reali della nostra gioventù, per render loro merito e per fornire anche dati concreti ed un messaggio importante: non è necessario scappare dall’Italia per avere un futuro, basta cogliere qui le opportunità europee!”. 29 DI A NNA P UGLIESE Una nuova terapia per la distonia muscolare Entro il 15 febbraio 2013 si potrà partecipare al nuovo bando annuale del concorso “I giovani e le scienze” della Commissione europea, Direzione Generale Ricerca. Sono molti i riconoscimenti in palio ogni anno, sia per gli studenti che per i docenti: tra cui tre premi di settemila euro ai migliori partecipanti del concorso europeo, la partecipazione a Isef/Intel negli Stati Uniti, viaggi e borse di studio a livello internazionale. Per ulteriori informazioni: www.fast.mi.it Scoprire Linz e il Danubio Benessere significa anche godersi una vacanza dai ritmi umani, che permetta di rilassarsi, di conoscere sul serio persone e territorio, che regali un’immersione totale nella natura. Come a Linz, lungo il Danubio. Il grande fiume non solo attraversa il cuore della città, ma è anche palcoscenico di grandi spettacoli, spiaggia e, soprattutto, splendida area per il tempo libero. Lungo il Danubio si pedala, godendosi uno straordinario paesaggio, sino a raggiungere la capitale austriaca e a fianco del Danubio si cammina, sfruttando sentieri che si perdono nella natura. Sempre senza fretta. Godendosi il lento scorrere del fiume. L inz è il cuore della pista ciclabile del Danubio, punto centrale del tratto più scenografico della ciclovia, quello tra Passau, in Germania, e Vienna. Sono circa 330 chilometri da percorrere in cinque, sette, dieci, quattordici giorni. Organizzando visite, fermandosi in monasteri e chiesette, approfittando della cucina locale e dell’ospitalità di fattorie, alberghi a misura di ciclisti o splendidi wellness hotel. Le offerte sono tantissime, a misura di tutte le tasche. Il Danubio, poi, si può scoprire anche a piedi. Dal 2010 Linz è il punto centrale della Donausteig, 450 chilometri da camminare lungo il fiume, da Passau a Grein. Non è la solita pista ciclabile. Sono veri sentieri immersi nel verde. Approfittando di 40 diversi itinerari e di 52 piccoli hotel dove trovare buoni consigli sugli itinerari, un pronto soccorso per scarpe e piedi, noleggio e vendita di scarponcini, bastoncini e abbigliamento tecnico, camere tranquille, immerse nella natura, e soprattutto il prezioso servizio di trasporto bagagli da un alloggio all’altro. Oltre al megasentiero di 450 chilometri ci sono 41 deviazioni, itinerari che si allontanano dal Danubio, spingendosi nel cuore dell’Alta Austria, anche a Linz, per concedere visite più approfondite e tante sorprese. Ma non basta. Ci sono 165 zone panoramiche e dieci aree naturalistiche di grande prestigio, come le gole Stillensteinklamm, popolate dai castori, la riserva naturale di Pesenbachtal, dove concedersi un salutare percorso Kneipp in acque ricche di radon, o gli scenografici pascoli del Machland, protetti dalla foresta ripariale. Ci sono anche dei pacchetti turistici organizzati per chi vuole godersi il Danubio immergendosi nella natura. Il primo itinerario nell’Alta Austria unisce la bicicletta alla navigazione, con pernottamenti a bordo di una splendida nave da crociera fluviale. Offre pensione completa e alloggio per 7 giorni, spettacoli ogni sera, uscite guidate in bicicletta, mappe e noleggio bici a 915 euro a persona, in una cabina per due, sino al 31 agosto. I prezzi poi calano a 865 euro sino al 29 settembre e a 815 euro sino al 13 ottobre. Tante altre occasioni si trovano anche sul sito www.donaureisen.at. Info: Linz Tourismus, Hauptplatz, 4020 Linz Tel. 0043 732 7070 2009 http://www.linz.at/italiano/ Tante anche le occasioni per chi preferisce camminare. Ad esempio 6 giorni da Passau a Linz, con pernottamento e colazione, il trasporto bagagli, 5 escursioni tra cui una visita guidata di Linz, il viaggio di ritorno a Passau in nave, il libro dei sentieri e il servizio assistenza costano 495 euro a persona, sino al 22 settembre. Esistono decine di pacchetti, tutti elencati sul sito www.donausteig.com. HOD 69 HOD 69 30 Come una patologia può essere vissuta con serenità ce lo spiega Gabriele Bellicini (1995) del Liceo linguistico “A. Lunardi” di Brescia, che partecipando al concorso I giovani e le scienze ha trattato l’argomento della distonia muscolare, una malattia neurologica molto invalidante, e di una terapia innovativa che riguarda la stimolazione cerebrale profonda. Gabriele in persona conosce i benefici della nuova tecnica visto che ne è portatore. I primi sintomi della malattia si presentano all’età di 6 anni e in poco tempo colpiscono tutto il corpo, impedendo di compiere le azioni quotidiane più banali come camminare, mangiare e lavarsi. La diagnosi e le prime cure sono state fatte all’Istituto neurologico Carlo Besta di Milano, dove i medici della Neuropsichiatria infantile sono intervenuti con questa terapia di stimolazione cerebrale profonda. All’età di 9 anni Gabriele viene ricoverato e sottoposto ad intervento chirurgico con l’inserimento nei due emisferi del cervello, e precisamente nel globus pallidus, di 2 elettrocateteri collegati tramite un filo sottocutaneo ad un pacemaker posizionato nel pettorale. Tramite apparecchio wireless il pacemaker viene impostato dai medici sulla base di alcuni parametri (ampiezza, intensità, frequenza), e una serie di impulsi elettrici viene inviata dal pacemaker agli elettrodi; queste “scosse” agiscono sul sistema neurologico controllando le contrazioni muscolari. La batteria del pacemaker è ricaricabile tramite un magnete. Grazie a questa terapia Gabriele conduce una vita serena e si sente come i coetanei. La sua ricerca è la presa di consapevolezza di quanto crescere significhi anche comprendere le difficoltà della vita e apprezzare le sfide che essa ci porta ad affrontare. 31 HOD 69 32 La Riflessologia A CURA DI GABRIELLA CONTU, REFLESSOLOGA PRESSO RELUNA a riflessologia è una tecnica manuale nella quale si trattano, con una serie di pressioni, le nostre estremità; è basata sul presupposto che nei piedi, e anche nelle mani, vi siano riflessi che corrispondono ad altrettante zone corporee, organi e apparati. La pressione esercitata su questi punti agisce sulle zone del corpo corrispondenti, ed è utile per riequilibrare eventuali disarmonie. Attraverso un trattamento riflessologico si può appurare il grado di funzionamento di organi e apparati corporei, ma non dimentichiamo che questa è una disciplina olistica che agisce sull’intera persona considerandola nel suo insieme. Questa tecnica permette di inquadrare gli squilibri di un soggetto a livello fisico, psicoemozionale ed energetico, e applicata correttamente favorisce le capacità autoguaritrici del corpo, perché non dimentichiamo che il nostro corpo possiede la capacità di guarire, se solo noi glielo permettiamo… L Un po’ di storia Le origini della riflessologia si perdono nella notte dei tempi! Il massaggio del piede era diffuso in tutte le medicine tradizionali e in tutti i continenti. Anche se è molto difficile ricostruire la storia di questa tecnica, se ne trovano tracce nell’ambito della medicina cinese e indiana, in quella dell’antico Egitto, presso gli Incas, i Maya, i nativi americani… È famoso, ad esempio, un dipinto murale risalente al 2300 a. C. trovato a Saqqara nella tomba di un medico dell’antico Egitto, che rappresenta chiaramente un massaggio dei piedi e delle mani. Tornando ai nostri giorni, all’inizio del XX secolo il dottor William Fitzgerald, statunitense, sviluppò un metodo di “terapia zonale”, secondo la quale il corpo umano è attraversato longitudinalmente da 10 zone, ognuna contenente organi e parti del corpo i cui riflessi si trovano nella zona corrispondente dei piedi. Le sue tecniche furono sviluppate successivamente da un’altra americana, Eunice Ingham, che identificò e descrisse su una mappa le zone riflesse, contribuendo a sviluppare il metodo che denominò “riflessologia”. In ambito europeo, la riflessologia si diffuse negli anni ’60 grazie alle allieve della Ingham: da Hanne Marquardt, tedesca, e Doris Bayly, inglese, che iniziarono anche a proporre dei corsi per insegnare la tecnica. In Italia invece fu introdotta da Elipio Zamboni ed Erasmo Bozzacchi (allievi di Hanne Marquardt) e da Marco Lo Russo (allievo di Doris Bayly); attualmente esistono diverse scuole di formazione che preparano validi riflessologi. L’utilità del trattamento riflessologico Nel corso di una seduta, il piede viene trattato con un massaggio generale dai molteplici effetti: rilassa la muscolatura, migliora la circolazione linfatica e sanguigna, promuove una marcata azione drenante, induce un senso di benessere. Esercitando una pressione sulle zone riflesse dei piedi e delle mani, il riflessologo può inoltre identificare gli eventuali problemi dell’organismo. A questo punto occorre fare una precisazione: generalmente il riflessologo non è un medico, quindi non diagnostica né cura malattie, e non prescrive rimedi di nessun genere. Può comunque succedere che, trattando determinate zone del piede, si evidenzino delle aree organiche disfunzionali; in questo caso il riflessologo esperto, se lo ritiene opportuno, può consigliare al suo cliente una visita medica approfondita. A chi è indirizzata questa tecnica? La riflessologia è adatta a tutti, a tutte le età, anche ai bambini! Con questo metodo si possono infatti alleviare delicatamente le piccole disarmonie e lo stress della crescita che impegnano il bimbo nei suoi primi anni di vita. Sintetizzando, si può affermare che la riflessologia ha l’obiettivo di ridurre i disturbi causati da tensioni e da stress, permettendo all’intelligenza che governa il corpo di attivare i meccanismi di recupero e riequilibrio. Attualmente questa forma di trattamento incontra consensi sempre più ampi, e i suoi innegabili benefici sono riconosciuti anche da molti professionisti della medicina ufficiale. HOD 69 U NA T ECNICA U TILE ANCHE PER I B AMBINI Reluna Via Rezia, 1 - 20135 Milano Tel.: 0255013321 • 37011636 • Fax: 0237011636 [email protected] • www.reteimprese.it/reluna www.facebook.com/pages/Reluna-estetica-bellezza-e-benessere 33 Come intervenire Perché si soffre di Ipertensione? DR.SSA SELENA MARTELLO gni volta che il cuore batte, spinge il sangue lungo le arterie. Il valore massimo della pressione esercitata da questa contrazione è la pressione sistolica (la massima). Tra un battito e l'altro il cuore si rilassa e la pressione scende. Il valore più basso è chiamato pressione diastolica (la minima). Normalmente, si tende attribuire la causa dell’ipertensione ad una vita troppo movimentata e carica di stress, in realtà non è proprio cosi, infatti sono notevoli le correlazioni con un regime alimentare tipicamente scorretto. O L’ipertensione è caratterizzata da un aumento considerevole della pressione sanguigna, con valori che vanno oltre la norma. Si definisce un individuo iperteso quando la sua pressione arteriosa sistolica, o massima, è superiore a 140 mmHg e quella diastolica, o minima, è superiore a 95 mmHg. Tuttavia questi valori variano in continuazione, per cui prima di confermare una diagnosi d’ipertensione conviene monitorare la pressione in più momenti della giornata. Lo stile di vita, alcol, fumo e ciò che mettiamo nel nostro piatto sono responsabili di fattori patologici diversi che vedono coinvolti anche i valori pressori. Oggi l’ipertensione è una delle patologie più diffuse fra la popolazione occidentale, caratterizzata da un’elevata industrializzazione e da un eccessivo benessere alimentare. Spesso però molte persone ne sottovalutano l’importanza e vengono a conoscenza del loro stato patologico solo dopo un fatto eclatante. L’ipertensione è infatti uno dei fattori responsabili di patologie aterosclerotiche come l’ictus, l’infarto del miocardio, lo scompenso cardiaco e altre patologie coronariche. Nella maggior parte delle volte lo stretto legame con l’alimentazione permette di individuare un soggetto iperteso come una persona in abbondante sovrappeso, con un’ampia circonferenza addominale legata sia ad una maggiore concentrazione di grasso viscerale, sia alla sedentarietà, lo stress, l’insulino-resistenza (che può sfociare nel diabete) e le cattive abitudini alimentari, che ne sono spesso una delle maggiori cause. I unque, il primo passo per curare l’ipertensione è dimagrire diminuendo innanzitutto l’adiposità addominale. È importante seguire una dieta bilanciata che comprenda tutti i gruppi alimentari: frutta e verdura in quantità, cereali meglio se integrali -, pesce, carni e legumi. Questo non vuol dire mettersi a dieta serrata in maniera sacrificante e avvilente, bensì intraprendere un percorso di educazione alimentare che permetta non solo di prevenire - o quanto meno intervenire in casi di ipertensione -, ma di goderne i benefici per la salute in modo più ampio. A tal proposito vorrei citare il caso del sig. Angelo B., 54 anni, che si è presentato da me qualche mese fa con un peso di 134 kg e un’obesità morbigena di 4° grado, una circonferenza addominale di 124 cm, un valore pres- D sorio al limite di 135 mmHg di massima e 85 mmHg di minima (considerando un supporto te-rapeutico di tre tipologie di farmaci). Dopo aver iniziato il percorso di educazione alimentare con la mia analisi alimentare di “Trilogia Nutrizionale”, in breve tempo il sig. Angelo è riuscito, senza quasi accorgersene, ad affrontare molto serenamente non solo il problema peso (arrivando a pesare 117 kg e diminuendo la circonferenza addominale di ben 20 cm), ma a registrare nuovi valori pressori pari a 120 per la massima e 75 per la minima.Contemporaneamente, sotto il controllo del medico curante ha diminuito anche la terapia farmacologica. Visto e considerato che siamo solo all’inizio del percorso, ci sono degli ottimi presupposti per la risoluzione dei problemi in questione. HOD 69 HOD 69 34 l primo tempestivo intervento per favorire la riduzione dei valori è la terapia farmacologica, ma è sempre consigliabile prevenire dal punto di vista alimentare favorendo questi punti: e il calo ponderale e la restrizione di sodio e la restrizione di alcol. Per quanto riguarda il calo ponderale, si è constatato che una diminuzione del peso corporeo medio tra i 5 e i 7 Kg può influire sulla riduzione della pressione arteriosa mediamente di circa 10 - 20 mmHg (sia per la diastolica che per la sistolica), in soggetti con un sovrappeso superiore al 10% del peso ideale. Si è poi visto che la restrizione di sodio ha notevole influenza nei soggetti ipertesi e in quelli predisposti: per avvertire i primi risultati basterebbe usare circa un quarto delle dosi di sale che si adopera di solito, soprattutto quello iodato. Inoltre, mangiare eccessivamente condito porta le nostre papille gustative ad annullare la capacità di assaporare le reali caratteristiche organolettiche dei cibi e a percepirne l’aroma. Via libera dunque alle spezie e ad aromi freschi e di stagione come timo, basilico, mentuccia, maggiorana, erba cipollina, rosmarino ecc. che oltre ad esaltare il gusto, rendono più salutari piatti e pietanze. Spesso nel nostro stile di vita è presente anche l’alcol, una sostanza tossica che in quantità eccessive avvelena. A livello organico la sua assunzione comporta disturbi a carico di tutti gli organi principali, e in particolare determina l’innalzamento della pressione arteriosa, l’accelerazione del battito e le aritmie cardiache. 35 Ed ora ecco alcuni consigli su come affrontare il problema dell’ipertensione: U NA PATOLOGIA DA R ICONOSCERE Il Decalogo della Salute & del Benessere Nutrizionale Dr.ssa Selena Martello Laureata in Scienze della Nutrizione nel 2006, già in possesso di laurea in Tecniche e Scienze Erboristiche presso l’Università di Urbino (2004). Attualmente iscritta alla facoltà Magistrale di Biologia della Nutrizione presso l’Università Statale di Milano. Da circa un anno conduttrice di una rubrica radiofonica di Nutrizione, Alimentazione e Benessere ogni lunedì a Radio Reporter. Docente di corsi teorico-pratico di educazione alimentare e cucina naturale. Consulenze Nutrizionali a Analisi Antropometriche presso il Poliambulatorio Cà Granda di Milano. [email protected] • www.trilogianutrizionale.blogspot.com Per ulteriori informazioni: Erboristeria Basile - Via degli Imbriani, 55 - Milano Tel./fax 02 3760825 • cell. 349 3621709 • www. erboristeriabasile.it A.R.L.E. ASSOCIAZIONE REGIONALE LOMBARDA ERBORISTI Uffici - Casello Est Corso Venezia, 58 • 20121 Milano Tel. 02 7750.228 • Fax 02 7750.465 [email protected] • www.unionemilano.it Artrite Reumatoide Giovanile: Diagnosi Precoce per una Cura Migliore DI CINZIA BOSCHIERO “È importante una diagnosi precoce e corretta per quanto riguarda l’artrite (reumatoide) idiopatica giovanile.”, dice la dottoressa Valeria Gerloni, responsabile dell’Unità Operativa di Reumatologia dell’età evolutiva del Dipartimento di Reumatologia dell’Istituto Ortopedico Gaetano Pini di Milano, ”Le malattie reumatiche rappresentano una delle maggiori cause di disabilità nel bambino. Hanno un andamento cronico o recidivante e possono causare gravi conseguenze come limitazioni delle possibilità di movimento, riduzione della crescita e danni oculari. Tra le malattie reumatiche, quella più invalidante è l’artrite reumatoide: colpisce un bambino su mille, e può colpire bambini già dal primo anno di vita. Un dato che può sembrare “piccolo” ma che non è sicuramente trascurabile”. roprio per dare una maggiore informazione e formazione su questa patologia, presso l’Istituto Ortopedico Gaetano Pini si tengono periodicamente dei corsi teorico-pratici e interattivi con lezioni frontali ed esercitazioni al letto del malato, sul tema dell’artrite (reumatoide) idiopatica giovanile, in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in Reumatologia dell’Università di Milano di cui l’ospedale Gaetano Pini è sede. Negli ultimi anni, verosimilmente, è aumentata l’incidenza di questa malattia ed è necessario far crescere la sensibilità dei pediatri nel riconoscere la patologia nelle forme iniziali e nell’inviare i piccoli pazienti nei centri specialistici presenti su tutto il territorio nazionale. Siccome si tratta di una patologia rara, i Centri di riferimento Nazionale di Reumatologia Pediatrica, quali quello dell’ospedale G.Pini, lavorano in rete allo scopo di fornire alle famiglie prestazioni più efficaci. È stata avviata un’importante riorganizzazione interna dell'attività di Reumatologia Pediatrica riassumibile nei seguenti punti: ° attivazione di un Day Hospital diagnostico e terapeutico; ° creazione di ambulatori di differente livello; elaborazione e applicazione di procedure diagnostiche e terapeutiche standardizzate (linee guida); ° monitoraggio telematico dei piccoli pazienti in cura. Tale riorganizzazione ha l’obiettivo di fornire prestazioni di un più elevato livello qualitativo e quantitativo, di ridurre e abolire le liste d'attesa, e quindi di fornire alla domanda dell'utenza, crescente per quantità e qualità, una risposta in tempo reale, di ridurne i disagi e di migliorare la qualità dell'efficacia assistenziale. La riorganizzazione dell'attività di reumatologia pediatrica si è basata sui principi dell'Evidence Based Medicine, sull'imprescindibile necessità etica di fornire una corretta e tempestiva risposta, diagnostica e quindi terapeutica, sulla necessità di evitare inutili sprechi di risorse e contenere i costi, avvalendosi delle metodologie e tecniche diagnostiche più corrette e meno invasive possibili e delle terapie più appropriate. P www.gpini.it • http://argitalia.wordpress.com/ HOD 69 HOD 69 36 Scegliere prevalentemente alimenti di origine vegetale, con un’ampia varietà di frutta e verdura, legumi, e alimenti amidacei non raffinati (cereali integrali). 2 Mantenere un peso forma e non aumentare troppo di peso nel corso dell’età adulta. Non aumentare più di 5 kg. 3 Camminare almeno 30 minuti al giorno (in alternativa 40 minuti di cyclette al dì), fare sport: per le donne l’ideale è il ballo, diverte e fa perdere molte calorie; insomma, mantenersi fisicamente attivi per tutta la vita. 4 Mangiare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno pari a 600-800 g nel corso di tutto l’anno, privilegiando le varietà stagionali. 5 Basare l’alimentazione quotidiana su cereali e legumi ed evitare alimenti che abbiano subìto importanti trattamenti industriali, evitare farine e zuccheri raffinati. 6 Evitare bevande gassate e alcoliche, salvo due bicchieri di vino rosso al giorno per l’uomo e un bicchiere per la donna. 7 È sconsigliato l’uso abituale di carne rossa, mentre è preferibile consumare con maggiore regolarità il pesce ricco di acidi grassi polinsaturi e una o due (max) volte la settimana carne bianca (pollo, tacchino). 8 Limitare il consumo dei grassi, specie quelli animali e saturi; sono invece da utilizzare oli vegetali come noci, mandorle e frutta secca, e in modo particolare l’olio extra vergine d’oliva. 9 Evitare il consumo di cibi sotto sale e limitare l’uso del sale per cucinare o condire, privilegiando le erbe fresche aromatiche. 10 Affidarsi alla fitoterapia e ai preziosi rimedi che la natura è ancora in grado di offrirci rivolgendosi al proprio Erborista di fiducia!!!! 1 37 Ricordati, c’è uno Spazio Libero per Te! 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Le energie positive spesso si sostituiscono a quelle negative creando rotture e trascinando ogni essere umano in un vortice dal quale uscirne diventa sempre più difficile e, ogni minima difficoltà un problema lacerante. Partendo da questo “male della società” Maurice Cereghini, profondo conoscitore della medicina non convenzionale, delle terapie energetiche e della naturopatia, ha saputo sviluppare una propria filosofia creando un percorso di sentimenti, di emozioni per aiutare le persone in difficoltà che hanno deciso di chiedere aiuto rivolgendosi ad uno specialista. “La pranoterapia spiega Maurice Cereghini - ha lo scopo di prevenire le varie patologie, è un percorso di MAURICE CEREGHINI INSTITUTE CENTRI DI PRANOTERAPIA E NATUROPATIA DAL 1988 www.mauricecereghini.com affiancamento che interviene sul 90% dei disagi. La gran parte delle persone che si rivolgono allo studio hanno un vissuto complesso, travagliato che è andato a toccare la psiche personale. I disturbi sono tra i più disparati, l’azione messa a segno è quella di alleviare le sofferenze fisiche, i dolori, i disturbi di salute, ma anche risolvere piccoli disagi di tutti i giorni, la stanchezza, le carenze nutrizionali e il calo delle difese immunitarie.” Maurice Cereghini Institute è un Centro che si occupa, oltre che di pranoterapia, di naturopatia, e propone seminari pluritematici di gruppo per andare a migliorare lo stile di vita. “L’equilibrio psico-fisico continua Cereghini - passa da un percorso affrontato con grande serietà che passa dall’armonia di vita dell’essere umano che necessita una fase di nutrizione del proprio corpo, dall’educazione della propria mente, dall’espressione delle proprie emozioni. Bisogna coltivare una propria filosofia di vita.” L’equilibrio psico fisico diventa fondamentale per ritrovare l’armonia e la serenità che ogni essere umano cerca. Maurice Cereghini riceve per appuntamento nei tre Centri di Milano, Cantù e Lugano. 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Marcel Baumuller, dott.ssa Barbara Gabrielli, dott. Attilio Speciani Focus: “Le ricette per stare bene” - dott. Luca Speciani e dott.ssa Lyda Bottino Focus: “Il manuale dell’argilla” - Giuseppe Ferraro I convegni si svolgeranno dalle ore 14.00 alle ore 18.30 presso Sala Conferenze - Centro Servizi Banca Popolare di Milano - Via Massaua, 6 • Milano Ingresso libero, prenotazione obbligatoria. Per Informazioni e Prenotazioni: Erredieffe - Comunicazione & Eventi Tel 02.66114397 - 02.66115408 E-mail: [email protected] Siti Web: www.saporedelsapere.it • www.erredieffe.com Facebook: http://www.facebook.com/saporedelsapere Con il Patrocinio di: Con il Contributo di: ÈFFLORA “il confetto buono” PRIVO DI LATTOSIO DAL BUON SAPORE DI CIOCCOLATO MASTICABILE • PER ADULTI E BAMBINI Usalo in caso di alterazioni della flora intestinale conseguenti a: - stipsi - gonfiori - diarrea - alimentazione scorretta - antibiotici - intolleranze alimentari ÈFFLORA contiene • VITAMINA D3 : è indispensabile per l’assorbimento del calcio nell’intestino. 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