Stagione d’Opera 2015-2016
LA PICCOLA VOLPE ASTUTA
Al Regio il capolavoro di Leóš Janáček, una commovente fiaba del ‘900
In prima italiana il poetico allestimento con la regia di Robert Carsen
Jan Latham-Koenig sul podio dell’Orchestra e Coro del Regio
Teatro Regio, martedì 19 gennaio 2016, ore 20
Martedì 19 gennaio 2016, alle ore 20, il Regio mette in scena La piccola volpe astuta di Leóš
Janáček, in prima esecuzione a Torino, con la regia di Robert Carsen. Un’occasione unica per
apprezzare un titolo di rara esecuzione, presentato in un allestimento di grande bellezza e poesia.
La piccola volpe astuta dà inizio al Progetto Janáček – Carsen che prevede la messa in scena, a partire
da questa Stagione, dei grandi capolavori del compositore moravo, uno dei padri del linguaggio
musicale del Novecento, letti e interpretati da Robert Carsen, il grande regista canadese, che vanta
con il Regio uno stretto rapporto iniziato nel 1996 con Cendrillon e proseguito con Mefistofele (2002),
Rusalka (2007) e Salome (2008). Il direttore inglese, Jan Latham-Koenig, uno dei massimi esperti
dell’opera di Janáček, sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio, dirige la ricca partitura
del compositore. Il delicato e poetico allestimento di Carsen, in prima italiana, è una coproduzione
tra l’Opéra national du Rhin e l’Opéra de Lille. Nel cast: Lucie Silkenová, Michaela Kapustová,
Svatopluk Sem, Eliška Weissová, Jaroslav Březina.
Acclamato dalla critica, celebrato dal pubblico e richiesto nei più importanti palcoscenici
lirici, Robert Carsen è il regista che più di ogni altro ha saputo infondere nuova linfa nella regia
del teatro d’opera. Ha affrontato titoli che spaziano dal barocco al contemporaneo, raggiungendo
vertici di assoluta perfezione, stilistica e formale, con le opere di Janáček che, anche grazie a lui,
sono entrate oggi in repertorio. La storia di Bystrouška, la piccola volpe astuta, è una metafora
dell’esistenza, espressa però con toni leggeri e idilliaci; Carsen ha saputo più di tutti valorizzare
l’opera, sottolineando il realismo, l’inquietudine e la poesia che pervadono la partitura di Janáček.
In un’ambientazione onirica, dominata da grandi colline dai colori invernali, i numerosi
personaggi dell’opera, per lo più animali in forme umane, animano un bosco fantastico e
interagiscono con gli uomini, in un dialogo a volte drammatico, a volte affettuoso.
L’Orchestra e il Coro del Teatro Regio sono diretti dall’inglese Jan Latham-Koenig, uno dei
massimi interpreti dell’opera di Janáček, del quale ha saputo cogliere in profondità il peculiare
linguaggio musicale, lavorando anche a stretto contatto con musicisti che avevano conosciuto
personalmente il compositore. «Lo stile di Janáček – dice Latham-Koenig – è davvero
rivoluzionario, senza legami con quanto lo ha preceduto. Janáček affida all’orchestra un ruolo
preminente, quasi straussiano, con notevoli difficoltà sul piano ritmico. La sua musica ha poi un
vincolo strettissimo con la lingua ceca. C’è in Janáček un’aderenza totale alle particolarità fonetiche
e sintattiche, alla musicalità interna della frase, agli accenti, alle inflessioni, ai toni della prosodia
ceca, tanto che non è pensabile far interpretare le sue opere da cantanti che non siano di
madrelingua ceca o slovacca. In questo senso, il compositore con cui Janáček ha più stretta
somiglianza è Monteverdi».
Il cast impegnato nelle cinque recite dell’opera, dal 19 al 26 gennaio, annovera riconosciuti
artisti formati nel solco della tradizione mitteleuropea, con grande esperienza nell’interpretazione
dei capolavori di Janáček. Lucie Silkenová, soprano, interpreta la volpe Bystrouška, protagonista
dell’opera. Vincitrice di numerosi concorsi, Silkenová, dotata di timbro morbido e chiaro, ha
lavorato al fianco di prestigiose orchestre quali la BBC Symphony Orchestra, la Prague Symphony
Orchestra, l’Orchestra Sinfonica di Stato di San Paolo. Michaela Kapustová, mezzosoprano,
interpreta Zlatohřbítek, il volpacchiotto che sposerà Bystrouška. Kapustová, giovane artista con
una promettente carriera, ha vinto numerosi concorsi tra i quali l’Antonin Dvořák’s International
Vocal Competition e il Leóš Janáček International Competition, perfezionandosi successivamente
alla prestigiosa Janáček Academy of Music and Performing Arts di Brno. Il baritono Svatopluk Sem
interpreta un doppio ruolo: Il guardiacaccia e La zanzara. Con il suo timbro potente e duttile, Sem
ha interpretato i principali ruoli delle opere di Janáček in importanti teatri europei, svolgendo del
pari un’intensa attività concertistica. Il mezzosoprano Eliška Weissová, veste i panni de La moglie
del guardiacaccia e del gufo. Artista dalla solida tecnica arricchita da una presenza scenica di
prim’ordine, Weissová si è esibita, tra gli altri, all’Opéra Bastille, all’Opéra de Rennes e al Teatro
Bellini di Catania. Il numeroso cast annovera, tra l’altro, il tenore Jaroslav Březina (Il maestro di
scuola); il basso Ladislav Mlejnek (Il parroco, Il tasso); il baritono Jakub Kettner (Harašta) e il
mezzosoprano Lenka Šmídová (La signora Pásková). La regia di Robert Carsen è ripresa da
Stefano Simone Pintor, scene e costumi sono di Gideon Davey, le coreografie di Philippe
Giraudeau e le luci di Robert Carsen e Peter Van Praet. Il Coro del Teatro Regio, solisti e Coro di
voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi” sono istruiti da Claudio Fenoglio.
La piccola volpe astuta (Příhody lišky Bystroušky), settima opera di Janáček, venne
completata nel 1924. Il libretto, scritto dal compositore stesso, si basa su un fumetto a puntate
pubblicato nella rivista “Lidové noviny”. L’opera, eseguita in lingua originale ceca con sopratitoli
in italiano, narra le avventure di Bystrouška, una volpe che, grazie alla sua astuzia, riuscirà a
cavarsela in diverse situazioni. All’inizio del primo atto Bystrouška viene catturata da un
guardiacaccia che la porta nella sua fattoria. Bystrouška viene legata e subisce le angherie del cane
e le molestie dei bambini ma, nonostante le difficoltà, il suo carattere e la sua natura non vengono
addomesticati. In un impeto di rabbia, uccide tutte le galline e riesce a fuggire tornando libera nel
bosco. Nel secondo atto, in una locanda, il maestro, il parroco e il guardiacaccia, trascorrono
un’allegra serata, ricordando gli amori di gioventù. L’atto si conclude, in parallelo, con il trionfo
dell’amore di Bystrouška che, nel bosco, incontra e si innamora di Zlatohřbítek, un bel
volpacchiotto pieno di fascino. Osservati da uccelli pettegoli, Bystrouška e Zlatohřbítek si sposano
tra i festeggiamenti generali, circondati da tutti gli animali del bosco. Nel terzo atto si compie il
tragico destino di Bystrouška, uccisa da un colpo di fucile sparato da Harašta, un venditore di
polli. L’opera si conclude con il guardiacaccia che, come all’inizio, vede una piccola volpe rossa,
crede sia Bystrouška e la vuole riportare con sé a casa. È invece uno dei suoi cuccioli che scappa e
scompare nella foresta, continuando il ciclo della vita: ineluttabile e infinito.
Nell’ottica di una programmazione artistica coerente e organica, il filone Janáček avrà
anche un approfondimento nella Stagione de I Concerti del Regio. Venerdì 22 gennaio alle 20.30,
Latham-Koenig, sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio, dirigerà l’imponente Messa
glagolitica di Janáček, il suo capolavoro sacro completato nel 1926.
L’opera sarà presentata al pubblico martedì 12 gennaio alle ore 17.30 al Piccolo Regio
Puccini con una conferenza dal titolo La piccola volpe astuta e Messa glagolitica. Janáček e l’influenza
dell’amore a cura del direttore d’orchestra Jan Latham-Koenig. L’ingresso è libero. La Prima
dell’opera sarà trasmessa in diretta da Rai-Radio3 martedì 19 gennaio alle ore 20, trasmissione
inserita anche all’interno del circuito Euroradio. Come di consueto si potrà seguire il backstage,
nonché scoprire divertenti curiosità sugli interpreti e sull’allestimento, guardando le Pillole di
Passione di Paola Giunti, visibili sul sito del Regio www.teatroregio.torino.it e sul nostro canale
YouTube.com/TeatroRegioTorino.
Biglietti in vendita presso la Biglietteria del Teatro Regio, piazza Castello 215 - Tel.
011.8815.241/242, presso Infopiemonte-Torinocultura, alla Biglietteria del Teatro Stabile, on line su
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Quattro favole per sognare a occhi aperti
La piccola volpe astuta rientra nel nuovo abbonamento: “Quattro favole per sognare a occhi aperti”.
Questa nuova formula dà la possibilità di scegliere due spettacoli della Stagione d’Opera del Regio
tra La piccola volpe astuta , La Cenerentola di Rossini,La donna serpente di Casella e Pollicino di
Henze, a prezzi particolarmente vantaggiosi. L’abbonamento è gratuito per gli under 16 (fino a un
massimo di 2 per ogni adulto pagante) e gli adulti chi li accompagnano a Teatro pagano la metà
rispetto al costo dei singoli biglietti; a seconda del settore, gli abbonamenti a due spettacoli
costano € 80 – 70 – 65 – 60 – 55 e sono in vendita esclusivamente alla Biglietteria del Teatro.
Torino, 4 dicembre 2015
UFFICIO STAMPA
Teatro Regio, Direzione Comunicazione e Pubbliche Relazioni
Paola Giunti (Direttore), Sara Zago e Paolo Cascio (Relazioni con la Stampa)
Tel: +39 011.8815233/239 - [email protected] - [email protected]
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