ADICONSUM - ADOC - CONFCONSUMATORI LEGA CONSUMATORI - ADP PROGETTO PRODOTTI DI LARGO CONSUMO QUALITA’ E SICUREZZA 1 CAMPAGNA INFORMATIVA L A SCELTA E LASICUREZZA DEGLI ELETTRODOMESTICI PREMESSA Questa guida intende fornire al consumatore alcune informazioni essenziali per acquistare elettrodomestici sicuri e soprattutto conformi alle leggi ed ecologicamente compatibili. In particolare va ricordato che insieme all’illuminazione e al riscaldamento dell’acqua, gli elettrodomestici rappresentano il totale del consumo elettrico domestico. Va da se che dalla efficienza degli elettrodomestici e quindi dal loro consumo elettrico, dipende la possibilità di risparmiare buona parte dell’energia elettrica consumata in Italia ogni anno. Le Associazioni dei Consumatori che insieme hanno scelto di realizzare tale Progetto, con il contributo del Ministero delle Attività Produttive e della Regione Lazio, intendono portare un loro contributo alla diffusione di informazioni corrette che consentano di acquistare elettrodomestici sicuri e rispettosi delle norme sul risparmio energetico. COME SCEGLIERE UN ELETTRODOMESTICO Nella scelta di un elettrodomestico è buona norma valutare attentamente le caratteristiche che assicurano un’alta qualità dell’attrezzatura sia dal punto di vista funzionale sia da quello del risparmio energetico. 2 RICORDIAMOCI CHE: 1. Tutti gli elettrodomestici devono avere una marcatura che indichi chiaramente i seguenti elementi: nome, nome commerciale, tipo, modello, marchio di fabbrica, numero di serie; 2. Le apparecchiature in vendita devono inoltre essere accompagnate da una scheda informativa con: Descrizione generale del prodotto; I risultati dei calcoli di progettazione, se necessario; Le relazioni di collaudo. 3. È necessario ed importante prestare attenzione alla etichetta energetica in cui, come prevede la direttiva 92/75/CEE del Consiglio Europeo, devono essere indicati i dati relativi al consumo energetico annuo espressi in chilowattore (kwh). In particolare va ricordato che moltiplicando tale valore per il costo unitario di un chilowattore sapremo quanto ci costa all’anno quell’elettrodomestico. 4. Al momento dell’acquisto è bene prendere in considerazione anche la classe di efficienza. Gli elettrodomestici sono infatti divisi in classi di consumo a seconda della loro efficienza. Le classi sono identificate dalle lettere da A (consumi bassi) fino a lettera G (consumi alti). ETICHETTATURA E MARCHI DI QUALITA’ Un importante aiuto nella scelta dell'elettrodomestico può inoltre venire dalla conoscenza delle certificazioni proprie di questo settore commerciale che devono essere riportate in etichetta. Questa sezione nasce per spiegare ai consumatori il significato delle numerose etichette che possiamo trovare su elettrodomestici, lampade, condizionatori e sulle apparecchiature per ufficio. Il moltiplicarsi delle “etichette” e dei “loghi” se da un lato rende il consumatore sempre più consapevole e lo orienta nell’acquisto del modello che consuma di meno – a parità di prestazioni e di caratteristiche tecniche – dall’altro può creare qualche perplessità e confusione. 3 Le più diffuse etichette sono: 1. Le etichette energetiche L’Unione Europea ha affrontato concretamente la questione a partire dal 1992, quando la direttiva 92/75/CEE ha stabilito la necessità di applicare un’etichetta energetica ai principali elettrodomestici. Nel 1994 è stata emanata la prima direttiva specifica. La legislazione europea è stata poi recepita – cioè è entrata a far parte delle leggi nazionali – in ciascuno dei paesi dell’Unione Europea. Così in Italia nel 1998 è stato introdotto l’obbligo dell’etichettatura energetica per frigoriferi e congelatori, da maggio 1999 è stata introdotta l’etichetta per le lavatrici, da giugno 2000 quella per le lavastoviglie, da luglio 2002 è obbligatoria l’etichetta per le lampade ad uso domestico e da luglio 2003, infine, sono state introdotte le etichette per forni elettrici e i condizionatori. La finalità dell’etichettatura energetica degli elettrodomestici è quella di informare i consumatori circa il consumo di energia degli apparecchi, allo scopo di consentire un impiego più razionale dell’energia e di favorire il risparmio energetico e la riduzione dell’inquinamento atmosferico. In più l’etichetta energetica, orientando i consumatori nella scelta al momento dell’acquisto, favorisce lo sviluppo tecnologico dei prodotti con consumi contenuti. L’etichetta deve essere posta dal negoziante, ben visibile, davanti o sopra l’apparecchio. Quando non è possibile per il consumatore prendere diretta visione dell’apparecchio – ad esempio, nelle vendite per corrispondenza – è obbligo del venditore renderne note le prestazioni energetiche attraverso i cataloghi di offerta al pubblico. Le varie etichette presentano per una buona parte la stessa veste grafica: c’è una serie di frecce di lunghezza crescente, ognuna di colore diverso. Ad ogni freccia è associata una lettera dell’alfabeto (dalla A alla G). La lunghezza delle frecce è legata ai consumi: a parità di prestazioni, gli apparecchi con consumi più bassi hanno la freccia più corta, quelli con consumi più alti hanno la freccia più lunga. Dunque più alta è l’efficienza energetica dell’apparecchio, più corta è la freccia. Il significato dei colori e delle lettere è lo stesso della lunghezza: Freccia corta – lettera A – colore verde – consumi bassi 4 Freccia lunga – lettera G – colore rosso – consumi alti A parità di prestazioni gli apparecchi che consumano meno sono più efficienti dal punto di vista energetico. Con una similitudine “semaforica”, si potrebbe dire che la freccia rossa indica uno stop all’acquisto a causa degli alti consumi, la freccia verde via libera, la freccia gialla cautela. Sull’etichetta è inoltre riportato l’avvertimento che una scheda particolareggiata relativa al prodotto che illustra le caratteristiche tecniche e le prestazioni è allegata al materiale informativo fornito insieme all’elettrodomestico o al catalogo in visione nei negozi. Sull'etichetta sono contenute anche altre informazioni supplementari; Ad esempio per i frigoriferi ed i congelatori il consumo medio in kWh/anno, la rumorosità, il volume disponibile per gli alimenti freschi e per quelli congelati; per le lavatrici e le lavastoviglie, il consumo di kWh per ogni ciclo di lavaggio, l'efficacia del lavaggio e della centrifugazione, il consumo di acqua, la capacità di carico. Grazie a questa etichetta, scegliere un elettrodomestico è più facile: si può valutare fin dal momento dell'acquisto i costi di esercizio di ciascun modello. Anche se costano un po' di più degli altri, conviene sempre acquistare elettrodomestici che consumano di meno: è un risparmio sicuro. L’etichetta energetica, come abbiamo visto in precedenza, indica le principali caratteristiche e il consumo di energia degli elettrodomestici del freddo (frigoriferi, congelatori e frigo-congelatori) per uso casalingo. In questo modo il consumatore può compiere la scelta di acquisto, valutando i possibili costi di esercizio di ciascun modello. E’ importante ricordare che devono avere l’etichetta solo gli apparecchi alimentati dalla rete elettrica: un frigo portatile a batteria, ad esempio, non ha l’etichetta energetica. 5 2. Il marchio CE E’ l’unica certificazione obbligatoria e riguarda la conformità del prodotto alle norme europee. Si tratta di una autocertificazione che il produttore appone sul prodotto e con la quale dichiara di rispettare le disposizioni comunitarie vigenti. La normativa CE riguarda la conformità alla sicurezza elettrica e alla compatibilità elettromagnetica (direttiva bassa tensione o DBT 73/23 CEE del 19/02/1973 e modifica 93/68 CEE). Tutti gli elettrodomestici prodotti e commerciati nell'Unione Europea debbono riportare obbligatoriamente la marcatura CE: si tratta di una autodichiarazione del fabbricante che attesta che l'apparecchio è stato costruito nel rispetto dei requisiti di sicurezza delle direttive comunitarie. 3. Il marchio IMQ (Istituto Italiano Marchio di Qualità) Nei paesi membri dell’Unione Europea esistono vari enti di certificazione che su richiesta delle aziende rilasciano attestati, dopo l’esame del prodotto per cui è stato richiesto. L’Istituto Italiano Marchio di Qualità rilascia il marchio IMQ il quale attesta che sono state effettuate le prove necessarie a verificare la corrispondenza del prodotto in esame con tutte le norme emanate dal Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI). Questo marchio rappresenta una buona garanzia per il consumatore, ma è bene verificare sempre che essa si riferisca all’intero apparecchio e non solamente a una sua parte o componente. 6 4. Il marchio Ecolabel Questo marchio certifica che il prodotto è ecologicamente compatibile lungo tutto il suo ciclo di vita. La certificazione Ecolabel attualmente è applicabile solo ad alcuni elettrodomestici (es. frigoriferi). Le lavastoviglie e lavatrici con il Marchio Ecolabel possono ridurre in modo significativo la bolletta dell’acqua. Le lavatrici con il Marchio Ecolabel devono essere tra le migliori per quanto riguarda l’efficienza della centrifuga. Le lavastoviglie devono offrire prestazioni di lavaggio molto alte, come verificato da tre test di lavaggio indipendenti. Ciò vale anche per le prestazioni di asciugatura. Tutte le apparecchiature con il Marchio Ecolabel includono le istruzioni d’uso per ottimizzare prestazioni ed efficienza energetica. Impostazioni separate per carichi piccoli e grandi permettono di ottimizzare l’utilizzo di acqua e detersivo. Le lavastoviglie con il marchio Ecolabel hanno impostazioni a basso contenuto di sale, consentono risparmi sulla qualità di Sali ammorbidenti e detersivi. Gli elettrodomestici con il Marchio Ecolabel sono più silenziosi di quelli con altri marchi, inclusa la fase di centrifuga. Le parti di plastica più grnadi non devono contenere preparati o sostanze ritardanti di fiamma che potrebbero danneggiare il feto, presentare il rischio di cancro o altre malattie. ISTRUZIONI PER L’USO Dopo l’acquisto, l’uso. Quando non sono utilizzati nel modo giusto, gli elettrodomestici possono essere causa di molti incidenti domestici, anche gravi. 7 Ecco un rapido vademecum della sicurezza. Aspirapolvere: cambiare il sacchetto senza attendere che sia stracolmo. Quando è troppo pieno fa surriscaldare il motore. Non fare andare il cavo elettrico sotto l’apparecchio durante l’uso: fissatelo al suo gancio e passatelo sopra una spalla. Non raccogliere con l’aspirapolvere mozziconi accesi, tizzoni ardenti, chiodi, spilli e altri oggetti appuntiti. E non avvicinare alla bocca di aspirazione occhi, naso, orecchie e vestiti. Forno a microonde: Si accende solo dopo aver introdotto i cibi. Vietato inserirvi contenitori di metallo. La guarnizione dello sportello va tenuta pulita e deve essere cambiata quando è consumata. Fornetto elettrico: Giù le mani dal vetro: la superficie può superare i 100 gradi ed è a rischio scottature. Tostapane: Prima di pulirlo staccare sempre la spina. Mai usare una lama di coltello per raschiare lo sporco all’interno, si potrebbe danneggiare la resistenza. Macchina per l’espresso: controllare sempre il livello dell’acqua nel serbatoio, per evitare il surriscaldamento. Pulire periodicamente le incrostazioni di calcare con prodotti non tossici. 8 Spremiagrumi elettrico: la parte col motore non deve mai finire sotto l’acqua, neppure se la spina è staccata. Ferro da stiro: Non lasciare mai il ferro da stiro acceso e incustodito. Avvolgere il cordone elettrico solo dopo che il ferro si è raffreddato: l’alta temperatura della piastra potrebbe danneggiare l’isolamento del cavo. Frullatori, centrifughe, robot di cucina: Mai premere il cibo con le mani dentro l’apparecchio. Non usare mai il frullatore senza coperchio. Occhio alle lame di macinacaffè e frullatori: continuano a girare per qualche secondo anche dopo che l’apparecchio è spento. Staccare sempre la spina quando abbiamo finito. Mai mettere l’apparecchio sotto l’acqua: si danneggiano le parti elettriche e il motore. Per la pulizia di questi apparecchi, da effettuare sempre a spina staccata, basta uno straccio appena umido.Le lame delle affettatrici e dei coltelli elettrici sono molto affilate e rimangono accessibili anche quando non sono in funzione. Le precauzioni raddoppiano se in casa ci sono bambini. In bagno e in cucina l’acqua può incontrarsi con l’elettricità, ed è un’alleanza molto pericolosa. Ecco alcune precauzioni elementari da adottare. Asciugacapelli: Non usarlo in vicinanza di vasche o lavelli pieni d’acqua. Dopo aver asciugato i capelli, staccare la spina. Prima di dare il phon in mano ai bambini, spiegare loro come utilizzarlo: mai con le mani bagnate e a piedi nudi, perché l’acqua facilita il passaggio dell’elettricità attraverso il corpo e aumenta il pericolo di scosse mortali. Radio: Tenere l’apparecchio collegato alla rete elettrica lontano dalla vasca da bagno. Se cade dentro mentre ci si lava, può causare una scossa mortale. 9 Stufetta elettrica: Deve essere tenuta a distanza di sicurezza. Non usarla come stenditoio per i panni, coprirebbero le bocche di aerazione e faciliterebbero la possibilità di incendio. GARANZIA Il produttore deve garantire che l’elettrodomestico funzioni per almeno due anni e rendere disponibili le parti di ricambio per almeno 12 anni dal momento in cui cesserà la produzione. Oggi chi compra un elettrodomestico, in base al Decreto Legislativo n. 206 del 2005 art. 130 (cd. Codice del Consumo), ha diritto ad una garanzia di due anni. Tale garanzia scatta al momento della consegna del prodotto e dà diritto di chiedere, a seconda dei casi, riparazione, sostituzione del bene, riduzione del prezzo o restituzione della somma pagata. QUANDO SI APPLICA LA GARANZIA Quando ti accorgi che il prodotto acquistato: Non funziona; Funziona male; E’ diverso da quello ordinato COME FUNZIONA LA TUTELA Se ti accorgi che il prodotto acquistato presenta qualche anomalia rivolgiti direttamente al venditore, entro due mesi dal momento in cui scopri il difetto. IN PARTICOLARE Se il difetto si manifesta entro i primi sei mesi dall’acquisto, si presuppone che il prodotto fosse già difettoso alla consegna; Qualora il venditore non fosse d’accordo, dovrà essere lui a dimostrare l’originaria integrità del prodotto; Se il difetto si manifesta dopo sei mesi, sarai tu a doverne dimostrare l’esistenza, indicando la data in cui lo hai riscontrato. I POSSIBILI RIMEDI Puoi scegliere, senza spese a tuo carico: Riparazione; Sostituzione; Riduzione del prezzo o restituzione del denaro versato ESEMPIO: la tua lavastoviglie ha dei problemi? Puoi chiedere alternativamente la riparazione o la sostituzione. Se queste si rivelassero entrambe impossibili, il consumatore ha ancora la possibilità di scegliere tra le altre due opzioni: riduzione del prezzo o risoluzione del contratto. Quest’ultima soluzione non vale se il prodotto presenta danni di lieve entità. 10 E’ importantissimo, affinché il consumatore possa ottenere tali garanzie, richiedere l’emissione dello scontrino al momento dell’acquisto, per poterlo poi esibire in caso di reclamo. Lo scontrino va, quindi, sempre conservato per due anni. RICORDATI: che se il prodotto acquistato manifesta il difetto poco prima della scadenza del biennio, ricordati che hai altri due mesi supplementari per denunciarlo. Inoltre il produttore o il venditore possono riconoscerti, gratuitamente, una garanzia aggiuntiva che può riguardare sia le clausole di copertura che la durata della garanzia stessa. Roma 23 settembre 2007 Testo di Franco Conte - Confconsumatori 11