Programma
JOHANN HEINRICH SCHMELZER
(Scheibbs, 1620 - Praga, 1680)
I – II- III AUFZUGEN
Introitus Strumentale
HEINRICH IGNAZ FRANZ BIBER
( Wartenberg, 12 agosto 1644 – Salisburgo, 3 maggio 1704 )
MISSA SALISBURGENSIS a 54 voci
per soli coro e orchestra
KYRIE
GLORIA
Sonatae tam arisquam aulis servientes: Sonata XII
CREDO
Sonatae tam arisquam aulis servientes: Sonata V
SANCTUS - BENEDICTUS
AGNUS DEI
PLAUDITE TYMPANA
Mottetto a 54 voci per soli coro e orchestra
--------------- HEINRICH
IGNAZ FRANZ BIBER ------------------
HEINRICH IGNAZ FRANZ BIBER
(1644 -1704)
Concerti
MISSA SALISBURGENSIS
a 54 voci
per soli coro e orchestra
PLAUDITE TYMPANA
Mottetto a 54 voci per soli coro e orchestra
GIOVEDI 22 DICEMBRE 2011 - ore 21
REVERE - Chiesa dell’Annunciazione
(Anteprima-prova generale aperta al pubblico)
Esecutori
Solisti Coro I ANNA SIMBOLI, soprano I - SYLVA POZZER soprano II
JACOPO FACCHINI alto I - ANDREA ARRIVABENE alto II
GIAN LUCA FERRARINI tenore I - PAOLO BORGONOVO tenore II
MAURO BORGIONI basso I - MATTEO BELLOTTO basso II
VENERDI 23 dicembre 2011 –ore 21
DESENZANO DEL GARDA -Duomo
Solisti Coro V PAMELA LUCCIARINI soprano I - ROBERTA POZZER soprano II
FRANCESCO GHELARDINI alto I -MARCO PETROLLI alto II
ALESSIO TOSI tenore I – GIOVANNI CACCAMO tenore II
MARCO RADAELLI basso I – DAVIDE BENETTI basso II
CORO DA CAMERA
“RICERCARE ENSEMBLE”
LUNEDI 26 DICEMBRE 2011 - ore 21
MANTOVA – Basilica di Santa Barbara
ORCHESTRA BAROCCA
“ACCADEMIA DEGLI INVAGHITI”
ENSEMBLE TROMBE BAROCCHE
diretto da Jonathan Pia
ROMANO ADAMI direttore
MISSA SALISBURGENSIS A 54 VOCI
di FRANZ BIBER
“La grandiosità del barocco sacro”
La Missa Salisburgensis à 54 voci è la più grande composizione di
musica sacra barocca archetipo del cosiddetto barocco colossale. La
"Missa" a 54 parti, è una fra le partiture in assoluto più sontuose del
periodo barocco, coinvolge un organico distribuito su 54 voci: 16
parti vocali, 35 strumentali, due organi e basso continuo. L'effetto per
il pubblico che ascolta è straordinario, con i gruppi strumentali e
vocali collocati in luoghi diversi della chiesa in una dimensione
modernamente stereofonica. Attribuita inizialmente a Orazio
Benevoli questa grandiosa partitura venne scritta con il Mottetto
“Plaudite Tympana “ (sempre a 54 parti ) per il giubileo
dell'arcivescovado di Salisburgo nel 1682 dal compositore Heinrich
Ignaz Franz Biber (1644-1704), compositore e violinista austriaco di
nazionalità boema che fu uno dei più importanti compositori nella
storia della musica violinistica e Maestro di Cappella al servizio
degli arcivescovi salisburghesi. Durante la sua vita, la sua musica fu
conosciuta e fonte d'ispirazione per molti compositori e violinisti in
tutt'Europa, e nel corso del XX secolo riscoperta e largamente
eseguita e registrata. La cattedrale di Salisburgo, con le sue quattro
gallerie per le voci, era unica: Biber sfruttò questa scenografia con
grande maestria al servizio dell'immagine della Chiesa Trionfante
richiesta dai committenti dell'epoca avvalendosi dei diversi organi e
delle molteplici sedi disponibili per i gruppi di cantanti e di musicisti
all'interno della cattedrale di Salisburgo. La messa è composta per:
Choro I: soprani raddoppiati, contralti raddoppiati, tenori
raddoppiati, bassi raddoppiati, tutti in concerto ed a cappella, organo.
Choro II: violino I e II, viola I, II, III e IV. Choro III: flauto I, II III e IV,
oboe I, e II, clarino I e II. Choro
IV: cornetto I e II, trombone I, II e III. Choro V: soprani raddoppiati,
contralti raddoppiati, tenori raddoppiati, bassi raddoppiati, tutti in
concerto ed a cappella. Choro VI: violino I e II, viola I, II, III e IV. Loco I:
tromba I, II, III e IV e timpani. Loco II: tromba I, II, III e IV e timpani.
Organo e basso continuo. Le parti vocali sono divise fra in concerto (i
MISSA SALISBURGENSIS
F.Biber
solisti) ed a cappella (l'intero coro) attraverso sedici voci. Tuttavia, più
volte il compositore unisce tutte le voci in quattro semplici linee. La
composizione è tutta in do maggiore, tonalità resasi necessaria per
l'utilizzo dei clarini in do. L'opera è stilisticamente simile ai Vesperæ à
32 voci di Biber ed al Te Deum Laudamus à 23 voci di Hofer. . Come
d’uso e prassi del tempo la Messa sarà qui introdotta da una fanfara
del contemporaneo Johann Heinrich Schmelzer, e impreziosita dalla
presenza di due sonate dalla raccolta Tam aris quam aulis servientes
(1676), una delle più importanti composte da Biber: la Sonata V a sei
per archi e la Sonata XII a otto per due trombe e archi. Insieme ai
giganteschi fogli (82 x 57 cm!) della Missa Salisburgensis, venne
trovata un’altra composizione, anch’essa per 54 voci indipendenti,
anch’essa di Biber ma non facente parte della Missa: il mottetto
Plaudite tympana, il cui testo fu peraltro molto utile a stabilire la
destinazione della Missa stessa, composta per la celebrazione della
ricorrenza della fondazione religiosa di Salisburgo ed eseguita
nell'ambito degli otto giorni del festival di musica barocca - sotto il
patronato di Santo Ruperto nell'ottobre del 1682. La composizione è
introdotta dai solisti, che invitano tamburi e trombe a celebrare la
gloria di Santo Ruperto e all’invito dei solisti risponde l’ingresso del
coro, doppiato da trombe e timpani in un’autentica esplosione
sonora . La scelta di riproporre questi capolavori tiene conto della
dimensione spaziale che ispirò queste grandi composizioni e qui
riproposta in presbiteri, absidi, navate, cappelle e cantorie
sopraelevate della bella chiesa settecentesca di Revere, del grande
duomo di Desenzano del Garda e della splendida basilica palatina
di S.Barbara di Mantova dove la musica calata da più parti e dall’alto
avvolgerà in un trionfo di suoni tutti gli ascoltatori .
Scarica

programma - USCI Mantova