Il Dirigente
Prof. Rocco Colombo
1
La nostra Mission:
“UN PERCORSO PER OGNUNO,
UN TRAGUARDO PER TUTTI”
“ L'analfabeta di domani non sarà l'uomo
che non sa leggere; sarà l'uomo che non
ha imparato ad imparare”.
(“Libro Bianco” Consiglio d'Europa)
1ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO STATALE POLLA
VIA A . ISOLDI, 1; TEL/FAX 0975 391145
www.icpolla.gov.it
e-mail: [email protected]
ANNO SCOLASTICO 2012/2013
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Rocco Colombo
3
INDICE
PREMESSA
5
1. ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI
9
2. ASPETTI ORGANIZZATIVI E DIDATTICI PER L'ATTUAZIONE DELL'AUTONOMIA
10
a) adattamento del calendario scolastico
11
b) flessibilità dell’orario e diversa articolazione durata delle lezione
11
c) articolazione flessibile del gruppo classe o sezione (dipartimenti)
12
d) organizzazione di attività di recupero,consolidamento e potenziamento
13
e) iniziative di accoglienza,continuità e orientamento
14
f) iniziative di integrazione degli alunni diversamente abili e di alunni stranieri
15
g) progetti extracurricolari per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa
16
h) analisi dell'Istituto Omnicomprensivo
22
i) organigramma
23
( Staff di Direzione)
l) viaggi di istruzione
27
m) calendario scolastico regionale
29
23
Premessa
Faremo nostro il motto della scuola di Barbiana: I CARE! (mi sta a cuore)
Perché , come diceva Don Milani: “Quando avrete buttato nel mondo di oggi un ragazzo senza istruzione, avrete buttato in cielo un
passerotto senza ali!”
La scuola , flessibile e attenta agli “esplosivi” cambiamenti provenienti dalla società informatica, deve saper interagire con essa e non solo,
con il proprio territorio, ma anche con il resto del mondo (cittadini glo-cali). Nella sua struttura organizzativa deve includere, quindi, il
computer, la LIM, e quant'altro è necessario per adeguarsi alle nuove esigenze e ai nuovi “input” sociali che sono fondamentali per capire la
società di oggi.
La scuola non deve solo trasmettere alle nuove generazioni la cultura del passato, ma deve attrezzare i giovani perché essi siano in grado di
svolgere la loro parte nella società in cui vivranno da adulti, perché il cambiamento va sempre più veloce e tutto diventa in fretta obsoleto e
facciamo fatica a tenergli dietro e ad adattarci ad esso.
“Dopo aver indagato a fondo il passato nelle sue tendenze e nei suoi problemi, dobbiamo sfidare l'imprevedibilità del futuro” (E. Hobsbawm)
“La scuola deve restare l'anima della società e anche in tempi di crisi, dovrà fare da collante in una società “scollata”. Lo stesso Napolitano ha
definito l'insegnante il “muro-maestro”. La scuola è l'ultimo presidio contro la criminalità organizzata e gli insegnanti, oltre che essere tali,
devono essere anche psicologi e sostituti della famiglia, quando occorre. Essi sono gli eroi muti del nostro tempo:” (Ivano Zuchegna)
L'insegnante ideale è quello che fa emergere i propri ragazzi, che favorisce lo sviluppo delle attitudini artistiche, senza cercare di creare una
massa di uomini “chupa-chups” (tutti testa ma con un corpo pressoché assente, semplicemente utilizzato da sostegno).
L'insegnante non deve educarli ad essere bravi lavoratori, ma anche bravi pensatori, creativi. I ragazzi non devono avere paura di sbagliare,
perché gli errori non sono la cosa peggiore che possa capitare loro. Per Sir Ken Robinson, è vitale usare l'immaginazione, il pensiero
divergente, anzi , come lo chiama lo psicologo De Bono, “pensiero laterale” (risolvere i problemi da diverse prospettive).
Le comunità umane si reggono sulle diversità dei talenti, non su una singola concezione di abilità. L'intelligenza è varia, dinamica, interattiva
e distinta ed emerge in ognuno di noi in modi differenti.
Il sistema educativo attuale, quindi, deve essere adeguato e, come diceva anche la Montessori, deve “Valorizzare il talento, dimenticare le
formule ripetitive, insegnare ai ragazzi ad essere pronti all'errore, al fallimento, unico modo per affrontare il nuovo, in un mondo che
cambia sempre più rapidamente.”
Si tratta di apprendere a vivere, di apprendere a trasformare le informazioni in conoscenza e la conoscenza in sapienza. E apprendere a vivere
significa affrontare l’incertezza (attrezzarsi - direbbe Salvatore Natoli - per dominare il caso, per portarsi all’altezza dell’improbabile
rinunciando ad ogni pretesa di totalità disponendoci al viaggio, al transitare).
Per formare, quindi, cittadini capaci di affrontare i problemi del loro tempo, la scuola, in quest'ottica che sta in bilico tra la logica del
soddisfacimento della domanda socio-economica e la logica formativa, passa da un programma rigido e predefinito ad elaborare il Piano
dell'Offerta Formativa.
Il P.O.F. è la carta d'identità della scuola e concorre alla formazione dell'uomo e del cittadino, tenendo conto dei bisogni e delle potenzialità
legate al territorio in cui la scuola stessa è chiamata ad esercitare la responsabilità formativa.
Non può essere pensato come una vetrina da esposizione per attirare possibili clienti, ma è una sorta di documento costruito attraverso
l'ascolto, prima di tutto delle esigenze degli studenti e delle famiglie. Definisce le opportunità educative che consentono agli allievi di:
 conoscersi per conoscere;
 sviluppare il senso della responsabilità personale;
 comprendere meglio le relazioni interpersonali.
Il POF è un punto di riferimento per l'interno (operatori scolastici) e un mezzo informativo per l'esterno (famiglie, istituzioni locali, ecc.)ed è ,
quindi, strumento operativo, in quanto bussola per il nostro agire professionale.
“Il cuore del Piano dell'Offerta Formativa è il curricolo, che viene predisposto dalla comunità professionale nel rispetto degli Orientamenti e
dei vincoli posti dalle Indicazioni: la sua elaborazione è il terreno su cui si misura concretamente la capacità progettuale di ogni scuola.
Indicazioni nazionali e scelte della scuola si fondono in un unico progetto. Così inteso, il curricolo costituisce un mosaico dal disegno unitario
eppure articolato...” M.P.I. 2007
Le attuali Indicazioni non hanno definito standard di contenuto, ma traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola del
1° Ciclo.
Costruire un curricolo è, in definitiva trasformare l'aula da auditorium a laboratorium, tenendo conto di vari elementi:
-gli alunni (i loro problemi, le motivazioni, le abilità, le conoscenze già acquisite);
-gli obiettivi esplicitati nelle Indicazioni in vista dei traguardi previsti per un determinato ciclo; (questi traguardi riguardano i campi di
esperienza nella scuola dell'infanzia e le discipline comprese nelle tre aree: linguistico-artistico-espressiva, storico-geografica,matematicoscientifico-tecnologica, per il 1°ciclo);
-le modalità con cui i docenti realizzano i percorsi di istruzione ,in relazione alla situazione di partenza;
-i contenuti di insegnamento;
-gli strumenti di verifica e di valutazione, sia nelle fasi intermedie che negli esiti conclusivi.
L'organizzazione del curricolo d'Istituto è un impegno rilevante, perché è attraverso di esso che si concretizzano i modi, i tempi, gli spazi, i
servizi riguardanti la trasmissione e l'elaborazione delle conoscenze.
“Una concezione non nozionistica del sapere è interessata non tanto a ciò che un alunno sa, ma a quello che sa fare e sa diventare con
quello che sa” (MPI, 2007); è attraverso di esso che si declina realisticamente il contratto formativo tra scuola,famiglia e territorio: la
partecipazione dei genitori e degli altri soggetti dell'extrascuola fa di questo strumento una delle leve più significative della valorizzazione e
della crescita della persona in tutte le sue dimensioni.
E' dunque importante che sia progettato e realizzato un piano di intervento formativo tale da consentire a tutti di accedere alle risorse
indispensabili a fronteggiare il cambiamento, non solo per attuarlo, ma anche per sceglierlo e sostenerlo. Ad ogni individuo si deve
riconoscere il diritto all'unicità; la scuola deve diventare il terreno privilegiato dell'incontro tra”soggetti umani con progetti diversi”.
La scuola diventa allora un laboratorio dove la funzione docente cambia da “possessore-detentore” del sapere , secondo percorsi prefissati e
predefiniti, ad “artigiano ed esperto navigatore”che conosce e condivide i modi con cui il sapere e la cultura si costruiscono e si ricercano,
mettendosi costantemente in gioco, che aiuta a vivere in un mondo reso stupido dal denaro e dall’individualismo.
( La povertà non si misura soltanto in euro ma anche nella mancanza della voglia di sapere. )
1. Analisi dei bisogni formativi
1.1 Gli impegni della Mission
In coerenza con la normativa che determina gli obiettivi generali ed educativi, sono individuati ulteriori obiettivi, in considerazione dello
specifico contesto culturale, sociale ed economico del territorio in cui opera l’istituto comprensivo di Polla:
Attivare strategie tese mirate alla Valorizzazione delle differenze
Favorire la continuità e l'orientamento dei processi educativi
Attivare percorsi mirati a favorire l’attività sportiva
Rivolgere attenzione ad Ambiente e sviluppo sostenibile
realizzare percorsi tesi all’Integrazione degli alunni diversamente abili
promuovere Gemellaggi e scambi culturali intereuropei
Favorire lo sviluppo di nuove tecnologie
Favorire la comunicazione attraverso le TIC
Attivare Indagini di customer satisfaction
2. ASPETTI ORGANIZZATIVI E DIDATTICI PER L'ATTUAZIONE DELL'AUTONOMIA
L’Istituto Omnicomprensivo Statale Autonomia SA4F1 di Polla, adotta le seguenti modalità organizzative per l’attuazione dell’Autonomia
(D.P.R. n°275 8/3/1999) , L. 53 /03 (Riforma Moratti) e Nuove Indicazioni (agosto 2007):
a) adattamento del calendario scolastico;
b) flessibilità dell’orario e diversa articolazione durata delle lezione
c) articolazione flessibile del gruppo classe o sezione ;
d) organizzazione di attività di recupero,consolidamento e potenziamento
e) iniziative di accoglienza, continuità e orientamento;
f) iniziative di integrazione degli alunni diversamente abili e di alunni stranieri;
g) attività di raccordo tra la scuola e il territorio;
h) progetti per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa;
i) attività di coordinamento e cooperazione con altre scuole;
l) criteri per la formazione delle sezioni e delle classi;
m) adesione al Progetto “Scuola Aperta” dettata dal Ministero;
n) gestione ore eccedenti.
Flessibilità dell’Orario e diversa articolazione della durata della lezione
La Scuola dell’infanzia articola l’orario in sei giorni settimanali, dal lunedì al sabato. Le ore a disposizione (dal 15 al 30 giugno) saranno
svolte e suddivise dai docenti nella preparazione delle varie manifestazioni scolastiche.
La scuola primaria adotta un orario articolato in sei giorni settimanali; nel Plesso di Polla CAP e nel Plesso di Polla “San Pietro”dalle ore
8,30 alle ore 13,30 , per le classi IV e V, mentre per le classi I, II, III, nei giorni di giovedì, venerdì e sabato, l'orario sarà dalle 8,30
alle 12,30.
Per il Plesso di Pertosa l'orario è articolato dalle ore 8,30 alle ore 13,00 per le classi I, II, III, IV, mentre la V, nel giorno di mercoledì si
effettuerà un rientro settimanale con orario dalle 8,30 alle 16,00.
La scuola secondaria di I°grado utilizza un orario distribuito in sei giorni settimanali,con tempo prolungato nei giorni di martedì e venerdì,
fino alle ore 17,30. La scuola secondaria di 2° grado ha adottato un orario così distribuito:
dalle 8,30 alle 13,30 dal lunedì al sabato per gli studenti della classe IV e della classe V, mentre , invece, per le classi II e III nei giorni
di Martedi e Venerdi le lezioni terminano alle ore 14,30
Per l’istituto Professionale per il Commercio, in considerazione della divisione delle discipline in area comune e area di indirizzo, si
prevedono due dipartimenti:
dipartimento Area comune: Religione – Materie Letterarie – Lingue straniere – Sostegno area umanistica
dipartimento Area di indirizzo: Diritto – Geografia – Tecniche di comunicazione e relazione – Informatica - Tecniche dei servizi e pratica
operativa – Matematica – Chimica – Scienze – Storia dell’arte – Tecniche professionali dei servizi commerciali - Informatica e laboratorio –
Tecnica turistica – Tecnica amministrativa – Educazione fisica – Sostegno area tecnica – Sostegno area scientifica
Articolazione flessibile del Gruppo Classe, Sezione o Intersezione
La Scuola dell’Infanzia, la Scuola primaria e la Scuola Secondaria di I°, prevedono momenti di apertura delle Classi, Sezioni, Intersezioni,
con organizzazione in gruppi eterogenei, sulla base di interessi comuni,anche in relazione con la programmazione scolastica.
Progetti curricolari

Progetti : Accoglienza-Continuità-Orientamento;(scuola dell'infanzia/primaria e primaria /secondaria di 1° grado e 2°
grado)

Progetto : Integrazione alunni disabili;

Progetto : Integrazione alunni stranieri;

Progetto:Recupero-Consolidamento-Potenziamento;

Progetti proposti dagli enti locali ,in un rapporto sinergico con il territorio, improntato anche su una consolidata
collaborazione con i comuni di Polla e Pertosa, allo scopo di offrire alle scuole la possibilità di utilizzare lo strumento del
POF,per ampliare il patrimonio di conoscenza degli alunni, in relazione alle caratteristiche del territorio , saranno previste le
seguenti attività : -Educazione stradale;- Educazione ambientale ;-La scuola e l'Europa;-Iniziative legate alla legalità;-
Progetto Bimed;-Gemellaggi con scuole partner europee;- Progetto “Bambini e nonni”.
Iniziative di Continuità e Orientamento
Si garantirà ad ogni alunno il rispetto della progressione fluida nell’attraversamento dei vari ordini di scuola, senza discordanze e repentini
cambiamenti di strategie didattiche, ma tenendo conto che la continuità è nella persona, nel
suo sviluppo e nel suo apprendimento. Ci saranno incontri programmati tra gli alunni dei quattro gradi di scuola,con attività di comune
interesse.
Anche l'Orientamento riveste un'importanza fondamentale nel processo formativo. Nel significato comune la parola orientare vuol dire
consigliare la direzione da percorrere (magari sconsigliandone un’altra).
Nel campo dell’educazione l’orientamento è un processo continuo che riguarda la persona durante tutta la sua vita, e non può essere limitato
alla sola scelta del tipo di studi che si intendono frequentare dopo la scuola secondaria di I° grado, ma deve interessare tutto il triennio, a
partire dall’ingresso alla scuola media, attraverso attività per far conoscere meglio se stessi, le proprie potenzialità, le conoscenze del mondo
circostante al fine di gestire meglio le scelte personali e lavorative.
L’orientamento per le classi prime sarà improntato alla conoscenza di se’ per far capire con chiarezza:
 Le attitudini (capacità di fare un qualcosa meglio di altre);
 Gli interessi (la preferenza che si ha verso una determinata attività, per la quale si vive un sentimento particolare);
 Le aspirazioni (che in un certo senso rappresentano i sogni della nostra vita e che,necessariamente devono essere accompagnate da
grande volontà e capacità)
 I valori (le motivazioni che danno un senso alla nostra vita, come l’onestà e il rispetto degli altri).
Per le classi seconde, sarà improntato ad approfondire la conoscenza di se' e le trasformazioni fisiche e psicologiche; alla conoscenza della
realtà del proprio territorio, dal punto di vista economico e produttivo con la classificazione delle principali attività lavorative ed esaminare le
possibilità di lavoro esistenti sul territorio in cui si abita, per concludere, alla fine del triennio, con la conoscenza degli Istituti scolastici
presenti sul territorio e tutte le istituzioni educative che possono interessare quando, si deve scegliere, si deve cercare…
“Si deve cercare la strada per cui arrivare alla meta”
Attivita’ consigliate:
 Chi sono (descrizione del proprio aspetto fisico)
 Il carattere(descriversi e poi confrontare con “come mi vedono gli altri”( genitori – amici)
 Gli interessi (proposta di varie attività con grado di preferenza)
 Lo studio (elenco delle motivazioni che originano il piacere verso l’una o l’altra disciplina)
 Il mondo del lavoro (professioni –perché si lavora); i diversi tipi di lavoro.
 La scelta del tipo di scuola.
Iniziative di Integrazione degli alunni con D.S.A. (difficoltà specifiche degli apprendimenti)
Per rendere possibili i diritti degli alunni disabili saranno attuate iniziative tendenti al pieno sviluppo della persona umana,facendo riferimento
alle varie leggi che si sono succedute (D.P.R. 416/74; L.517/87; L.104/92).
Le iniziative di integrazione sia scolastica che all’interno della società, dovranno trovare un comune punto di incontro, per far convergere le
varie professionalità verso obiettivi comuni. Naturalmente si presume che ci sarà l’interazione di tutte le diverse componenti presenti sul
territorio. (Comune, A.S.L., Enti Locali , Agenzie formative)
Gruppo H
La scuola ha istituito il Gruppo H, costituito da una commissione mista, composta dal Dirigente Scolastico, dai docenti referenti Maria
Carmela Collazzo e Rosalia Lucia Cancro, dagli insegnanti di sostegno e da quelli curricolari, dall’Equipe Psico-Medica-pedagogica e dai
genitori. Tale gruppo elaborerà ai sensi del D.P.R.24/02/940, art.6, per ogni alunno diversamente abile il P.E.P. (Piano Educativo
Personalizzato), correlato alle disabilità dell’alunno stesso, alle sue difficoltà e alle sue effettive potenzialità. Il P.E.P sarà così strutturato:
*diagnosi/profilo dinamico funzionale;
*conoscenza del bambino attraverso osservazioni sistematiche e valutazione funzionale (attenzione, aggressività, concetto di spazio-tempo,
lettura e scrittura, linguaggio verbale e non, coordinazione motoria, autonomia, socializzazione);
*conoscenza dell’ambiente socio-scolastico, laboratori, articolazione e disponibilità degli spazi, individuazione dei sussidi e materiali;
*conoscenza dell’extrascuola, con la partecipazione dei familiari, la possibilità di consulenze, terapie e riabilitazioni.
Nell’Istituto Omnicomprensivo di Polla sono presenti sette alunni D.S.A., di cui due nella Scuola Primaria di Polla “San Pietro”, uno nel
Plesso di Pertosa e quattro nella Secondaria di 2° grado. Per l'anno scolastico 2012/2013, i docenti di sostegno hanno elaborato il seguente
PROGETTO, finalizzato all'integrazione dei suddetti alunni. L'integrazione è quel processo che vede coinvolte più persone che ,operando
insieme, si aiutano reciprocamente ad aumentare le proprie competenze relazionali e comunicative. Per un allievo D.S.A.,essere integrato
significa, non solo poter stabilire legami affettivi autentici con tutte le persone presenti in quel contesto, senza che ci sia nessuna forma di
esclusione, etichettamento ed emarginazione dovuta alla sua condizione di disabilità, ma anche poter acquisire nuove conoscenze e
competenze e poterle esprimere così come è richiesto dall'ambiente in cui si è presenti. La scuola,come istituzione sociale ,riveste un ruolo
fondamentale per l'integrazione del D.S.A. in quanto, come ambiente di educazione e di apprendimento, prepara nell' alunno le basi cognitive
e socio-emotive necessarie per la partecipazione sempre più consapevole alla cultura e alla vita sociale. Per l'integrazione scolastica si vuole
intendere quel processo socio-educativo attivo, nel quale le diversità particolari di ciascun allievo diventano motivo di apprendimento per
l'intero gruppo scolastico e quando i risultati dell' attività scolastica manifestano effettivamente la presenza di tutti e di ciascuno. L'
integrazione scolastica, come suggerisce l'art.12 comma 3 della legge 104 /92, ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona
con handicap, nell' apprendimento,nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. Tale obiettivo si realizza quando l'allievo sente
di essere “accettato” dall'ambiente scolastico, ma soprattutto quando partecipa alle proposte di apprendimento in un processo articolato ma
unitario. Una reale integrazione degli alunni in difficoltà, nella comunità scolastica, presuppone che in essa vi siano modalità organizzative tali
da facilitare al massimo le comunicazioni e gli scambi di esperienze tra soggetti diversi.
Iniziative di integrazione alunni stranieri
La scuola,attraverso la personalizzazione dei piani di studio per la costruzione di percorsi educativi e didattici appropriati a ciascuno
studente,tende allo sviluppo delle potenzialità di tutti gli allievi. I minori stranieri ,come quelli italiani,sono innanzitutto “persone” e in quanto
tali,titolari di diritti e doveri che prescindono dalla loro origine nazionale. Si favorirà, pertanto, la piena integrazione di tutti e la
valorizzazione delle tante identità locali e nel contempo si cercherà di far dialogare la molteplicità delle culture entro una cornice di valori
condivisi, costruendo relazioni fondate sul rispetto,l'ascolto e la fiducia reciproca tra scuola e famiglia.
Progetti Extracurricolari
Per quanto concerne i Progetti di arricchimento dell’offerta formativa,si è individuata una macroarea che comprenderà tutte le tematiche
affrontate dai docenti,insieme ai propri allievi ed esattamente:” “E' meglio una testa ben fatta che una testa ben piena”.
OBIETTIVI:
 Potenziamento ed integrazione di tutti i tipi di linguaggio (orale, scritto, mimico, gestuale , grafico, pittorico, musicale,
multimediale).
 Acquisizione della macrocompetenza comunicativa e dell’acquisizione della propria autonomia.
 Saper comunicare ed essere autonomi.
La macroarea comprende diversi sotto-progetti :
Progetti finanziati con il Fondo di Istituto (FIS)
Progetto rivolto alla scuola dell'infanzia di : Polla “Cappuccini”,”San Pietro”e “Pertosa”
Progetto : “Usi e costumi del mio paese”
Docenti coinvolte:
Tutte
.
Progetti rivolti agli alunni della scuola primaria di POLLA CAP.
Progetto di informatica : “PC a scuola ”
Docenti coinvolte:
Cancro Maria Carmela , Medici Maria.
Progetti rivolti agli alunni della scuola primaria di Polla “San Pietro”
Progetto di informatica:”PC a scuola”
Docenti coinvolte:
D’Amato M.Carmela, Castelli Maria.
Progetto :”A scuola con Pinocchio”
Docente referente:
Castelli Maria
Docente tutor:
Boccia Anna
Progetto”Didattica in scena”
Docente coinvolta:
Lopardi Vincenzina
Progetto”Teatro a scuola”
Docente coinvolta:
Padovano Angela Maria
Progetto “Teatro-Danza”
Docente referente:
Stoppiello Teresa
Progetto rivolto agli alunni della scuola primaria di Pertosa:
Docente tutor:
Capozzoli Maria
Progetto “PC a scuola”
Docente referente:
Di Muccio Vincenza
Docente tutor:
Cancro Rosalia Lucia
Progetti rivolti agli alunni della scuola secondaria di 1°grado
Progetto: “Laboratorio Musica Popolare”
Docente referente:
Tramontano Bernardo
Docenti tutor:
Di Muccio Vincenza, Boninfante Elvira
Progetto “Bimed”
Docente coinvolta:
Pucciarelli Filomena
Scuola Secondaria di 2°grado “IPSC”
Progetto”Cineteatrando”
Docente coinvolta:
Valva Agnese
Progetti non sovvenzionati dal Fondo di Istituto:
Laboratorio Trinity ,
Docente Tutor:
Longo Patrizia
Esperto esterno:
Venosa Concetta
Progetto di Formazione Sportiva “Giochi Sportivi Studenteschi”
Docenti responsabili:
De Angelis Elio
Viscido Giuseppe
Quest’ultimo progetto vuole offrire a tutti la possibilità di praticare una o più attività sportive nella scuola,come completamento ed
approfondimento delle proposte curricolari,migliorare le capacità comunicative attraverso attività di gruppo,creare continuità tra l'offerta
scolastica e le richieste dell'utenza del territorio, coinvolgere i diversabili, incoraggiare la cooperazione e la facoltà di agire in sintonia con i
compagni,nel “fare insieme”,nell'accettazione dell'altro,per il raggiungimento di un fine comune,educare alla legalità,all'osservazione di regole
stabilite e condivise,al rispetto dell'avversario e del direttore di gara.
Attivita'
 atletica leggera;
 pallavolo;
 pallamano;
 calcio a 5;
 atletica leggera su pista;
 corsa campestre;
Progetto”Alternanza scuola lavoro”
Docente referente:
Zammiello Rosa
Formazione e aggiornamento personale docente:
- Corso per la conoscenza delle LIM
- Corso per il registro online
Gestione ore eccedenti: Per ottimizzare la gestione delle supplenze, si terrà conto della effettiva necessità per l'attribuzione di ore eccedenti
che saranno assegnate soltanto:
 dopo aver utilizzato gli spazi di flessibilità dell'organizzazione dell'orario didattico;
 dopo aver verificato l'impossibilità di utilizzare docenti in compresenza, presenti nella intera struttura scolastica;
 dopo aver verificato l'impossibilità di accorpamento di classi o sezioni per il numero degli alunni presenti.
Per quanto riguarda quest'ultimo punto, il limite massimo consentito per eventuali accorpamenti nella scuola dell'infanzia è di 28 unità.
I fiduciari di plesso saranno responsabili del controllo riguardante l'effettiva necessità per l'attribuzione di ore eccedenti. In ogni caso, ogni
ora di insegnamento prestata oltre l'orario di servizio dovrà essere sempre autorizzata per iscritto dal Dirigente scolastico.
ANALISI DELL'ISTITUTO
Progetto Qualità
CHE COS’E’ L’ISTITUTO OMNICOMPRENSIVO
Dall’anno scolastico 2008/09 l’Istituto Comprensivo di Polla, da quest'anno Omnicomprensivo, ha intrapreso, in collaborazione con il Polo
Qualità di Napoli, un percorso di ricerca e sperimentazione finalizzato al miglioramento della qualità e dell’efficacia dei sistemi di istruzione
secondo gli standard fissati dall’Unione Europea, promuovendo la visibilità e il controllo dei servizi erogati, attivando processi di
modernizzazione e innovazione . Tutti i processi e i percorsi attivati sono stati descritti nel Manuale per la Qualità, redatto secondo la
NORMA UNI EN ISO 9004:2009, che ha permesso alla nostra istituzione scolastica di ricevere il 9 giugno 2010 la certificazione di qualità.
Dal 1°settembre 2012, l'Istituto Professionale per il Commercio è stato aggregato all'Istituto Comprensivo, diventando così Omnicomprensivo.
L'IPSC offre competenze professionali che permettono al ragazzo di supportare operativamente le aziende del settore, sia nella gestione dei
processi amministrativi e commerciali, sia nell'attività di promozione delle vendite. Si orienta nell'ambito socio-economico del proprio
territorio e anche in contesti nazionali ed internazionali, utilizzando strumenti informatici e programmi applicativi di settore. L'offerta
formativa è rivolta ai giovani tra i 14 e i 19 anni, in possesso della Licenza di Scuola Secondaria di 1°grado.
Con la riforma Gelmini, la durata legale del corso di studi è variata da 3+2 anni a 5 anni. Terminato l'iter di istruzione professionale si
consegue un Diploma di Istruzione Superiore che dà accesso a tutte le facoltà universitarie.
L’istituto Omnicomprensivo rappresenta il contesto per articolare il percorso formativo unitario dei quattro segmenti della scuola di base.
(Legge 662/96 art.1 Comma 70) Il bambino che entra nell’Istituto verso i tre anni, ne uscirà a quattordici o a diciannove:
Il percorso è lungo e la responsabilità sugli esiti non è imputabile ad uno dei quattro segmenti perché, per una corresponsabilità educativa,
legata alla continuità l’eventuale insuccesso interroga tutta la scuola.
Per questo l’Istituto Omnicomprensivo di Polla, per la realizzazione della continuità, promuove esperienze di lavoro comunitario tra i
bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia con quelli delle classi prime della scuola elementare e tra quelli delle classi quinte con
quelli delle prime classi della scuola media e con le prime classi dell'IPSC.
I docenti, non senza difficoltà e divergenze, si impegnano affinché il compito stesso di fare continuità non rimanga mero rituale .
L’Istituto Omnicomprensivo di Polla è espressione di autonomia funzionale e provvede alla definizione e alla realizzazione dell’offerta
formativa.
Interagisce con gli Enti locali, promuove il raccordo e la sintesi tra le esigenze e le potenzialità individuali e gli obiettivi nazionali del
sistema di istruzione ed inoltre garantisce libertà di insegnamento e di pluralismo culturale attraverso la progettazione e la realizzazione di
interventi di educazione ,formazione ed istruzione, miranti allo sviluppo della persona,adeguandoli ai diversi contesti; alla domanda delle
famiglie ed alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire a tutti gli alunni il successo formativo, coerentemente con
gli obiettivi generali del sistema di istruzione.
RISORSE PROFESSIONALI
ORGANIGRAMMA
STAFF DI DIREZIONE
Dirigente Scolastico
VICARIO DS
Responsabile Scuola Sec.I°Grado
Responsabile Scuola Sec:2°Grado
Responsabili Scuola dell’Infanzia
Responsabili Scuola Primaria
Referenti Gruppo H
Membri Gruppo H
Referenti Sicurezza
Team Direzione Gruppo di
miglioramento:
Prof.Rocco Colombo
Caggiano Angelo Raffaello
Galani Daniele
Landolfi Rosa
Caporrino Carmela (San Pietro)
Calvino Luigia (Capp.)
Villani Marianna (Pertosa)
Caggiano Angelo Raffaello (Polla Cap.)
Castelli Maria (San Pietro)
Stoppiello Teresa (Pertosa)
Cancro Rosalia Lucia e Collazzo Maria Carmela:
Boccia, De Paola, Busillo, Della Vista
Scuola infanzia Pertosa: Crusco Cinzia
Scuola primaria Pertosa:Capozzoli Maria
Scuola infanzia Polla Capp:Pucciarelli Pasqualina.Polla
Cap.scuola primaria :Caggiano Rosetta.
Polla “San Pietro”: D'Amato M:Carmela
Scuola secondaria1°grado:Celebrano Raffaele. Scuola
second.2° grado:Zammiello Rosa
Morello Giuseppina
Leopardi Giuseppina
Pucciarelli Filomena
Gestione SITO WEB
Referente realizzazione POF
Figure Funzioni Strumentali al Pof:
Referente DSA
Medici Maria
Padovano Angela M.
Galani Daniele
Cappuccia Patrizia
Pigro Maria F.
Turco Lucia
Rufrano M.
Leopardi Giuseppina
Di Muccio Vincenza
Manzione Carmelina
De Angelis Elio
De Paola Cono
Iannicelli Mariangela
Leopardi Francesca
Morello Giuseppina
Responsabili Orientamento in entrata:
Coordinatore “Strumento Musicale”
Referente Progetto “Alternanza Scuola
Lavoro”IPSC
Coordinatori di classe Scuola
Second. 1° grado
Rufrano, Collazzo, Bruno, Viscido
Tramontano Bernardo
Zammiello Rosa
Direttore Servizi Gen. e Amm.
Antonietta Del Bagno
Cappuccia , Morello, Del Bagno, Di Santi, Pucciarelli,
Saporito, Celebrano, Pigro, Del
Gaudio
Coordinatori di classe Scuola Secon.2° Rufrano,Carleo,Arena,Valva
grado
Referente Biblioteca
Pucciarelli Filomena
Organico di diritto
Scuola Infanzia
Totale n°136
Scuola Primaria
Totale n°236
ALUNNI
ALUNNI
Scuola Secondaria di 1°grado
Totale n°192
Scuola Secondaria di 2° grado
Totale n°55
Docenti
Scuola
Scuola
Infanzia
Primaria
Totale n°13 Totale
n°21
Scuola Sec.1°grado
(Compresi inseg. R.C., Inglese e Sostegno)
Scuola Sec2°grado
Totale n°22
+n°4 di strumento
musicale
Totale n°24
PERSONALE A.T.A.
Direttore dei Assistenti
Servizi
Amministrativi
Generali ed
Amministrati
vi
1
7
Totale n°25
Collaboratori Scolastici
16
Assistenti tecn.
1
ARTICOLAZIONI DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
Il Collegio Docenti,per ottimizzare lo svolgimento delle attività e di tutte quelle pratiche necessarie alla gestione del P.O.F.,si articola in
Commissioni e Gruppi di lavoro ed individua,al suo interno,docenti che delega in relazione ad incarichi e compiti specifici.ES.: Commissione
POF, Commissione Orario, Commissione Sicurezza, Commissione Gruppo H, etc.
ORARIO UFFICI DI SEGRETERIA
Gli Uffici di segreteria restano aperti da lunedì a sabato dalle ore 8,00 alle ore 14,00(orario di servizio).
Martedì e Venerdì restano aperti anche in orario pomeridiano dalle ore 14,30 alle ore 17,30.
ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO:
Da lunedì a sabato dalle ore 10,00 alle ore 12,00.
Le iscrizioni si effettuano presso gli uffici di segreteria nei tempi stabiliti dalle norme vigenti in materia.
L’informazione agli utenti è garantita per mezzo di avvisi ,circolari,avvisi esposti in bacheca,comunicazioni ai genitori attraverso gli alunni.
E’ POSSIBILE ESSERE RICEVUTI DAL DIRIGENTE SCOLASTICO TUTTI I GIORNI, DALLE ORE 10,00 alle ore 12,00.
Essendo l'Istituto Omnicomprensivo stato oggetto di ridimensionamento, in sostituzione del precedente consiglio di Istituto, è stato nominato
un Commissario straordinario nella persona di Elio Cantelmi.
RAPPRESENTANTI R.S.U
Per la gestione democratica della Scuola dell’Autonomia, saranno presenti tutte le componenti sindacali delle RSU.
 Torsiello Assunta
 Petrizzo Carmela
 Leopardi Giuseppina
RAPPRESENTANTI DEI GENITORI
Gli elenchi dei rappresentanti dei genitori nei Consigli d’Intersezione,
d’Interclasse e di Classe sono esposti presso gli uffici dell’Istituto Comprensivo.
15. SUDDIVISIONE ANNO SCOLASTICO
L’anno scolastico è diviso in due quadrimestri:
1° quadrimestre: dal 13/09/2012 al 31/01/2013
2° quadrimestre: dal 01/02/2013 al 08/06/2013
Informazioni alle famiglie sui risultati
Valutazione intermedia: Dicembre e Aprile - Consegna schede
Scrutini quadrimestrali e finali
-RISULTATI PRIMO QUADRIMESTRE: FEBBRAIO
-RISULTATI FINALI: GIUGNO (consegna schede di valutazione)
VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
L’Istituto Omnicomprensivo, in coerenza con le finalità Formative della scuola, organizzerà sia visite guidate che viaggi d’istruzione a tutti i
livelli di scuola:
A)
B)
C)
D)
E)
F)
G)
H)
I bambini diversamente abili partecipano accompagnati dai docenti del team e da personale idoneo.
Tutti i partecipanti alle visite guidate e ai viaggi d’istruzione devono essere garantiti da assicurazioni contro gli infortuni.
E’ preferibile non viaggiare nei giorni prefestivi, eccettuate le visite guidate con scuolabus nei paesi limitrofi.
Gli organizzatori delle gite dovranno farsi rilasciare autorizzazione scritta dai genitori.
Nell’organizzazione delle varie uscite dovranno essere rispettati criteri di economicità per non gravare le famiglie di spese
notevoli.
In base alle leggi vigenti non è possibile effettuare gite nell’ultimo mese di lezione.
Agli alunni che accumuleranno diverse note disciplinari sarà negata la partecipazione ;
I viaggi d’istruzione devono essere preventivamente approvati dal Dirigente scolastico su delega del Consiglio di Istituto.
 Scuola dell’infanzia: VISITE GUIDATE
Le visite guidate devono essere effettuate nel territorio del Vallo di Diano per la fascia di età 4/5 anni, accompagnati dai docenti di sezione e
da un collaboratore scolastico.
Nei giorni coincidenti con le visite guidate i bambini di anni 3 non fruiranno della giornata scolastica, in quanto la normativa vigente prevede
un docente accompagnatore ogni 15 alunni .
Per gli alunni della primaria sono previste visite guidate sul territorio provinciale e, eccezionalmente, anche sul territorio regionale;
per gli alunni della scuola secondaria di I grado sono previste:
a) Viste guidate sul territorio regionale
b) Un viaggio di istruzione sul territorio nazionale.
Per gli studenti della scuola sec. II grado sono previsti:
a) visite guidate sull’intero territorio nazionale
b)1 viaggio di istruzione su territorio europeo
I docenti accompagnatori sono indicati nei verbali dei consigli di intersezione, di interclasse e di classe
Calendario Scolastico Regione Campania
Per tutti gli ordini e i gradi d’istruzione e per i percorsi formativi le lezioni hanno inizio il giorno 13 settembre 2012 e si concludono l’
8 giugno 2013, per un totale previsto di n. 208 giorni di lezione. Nelle scuole dell’infanzia le attività educative terminano il 30 giugno
2013.
Le singole istituzioni scolastiche, ivi comprese le scuole dell’infanzia, per motivate esigenze (vocazione turistica del territorio ...) e previo
accordo con gli enti territoriali competenti ad assicurare i servizi per il diritto allo studio, possono deliberare di anticipare o posticipare (per
un massimo di giorni 3) la data di inizio delle lezioni, dandone comunicazione, ad accordo avvenuto,all’Assessorato regionale all’Istruzione,
alla Direzione scolastica regionale e all’Ufficio Scolastico Provinciale territorialmente competente.
Vengono inoltre stabilite le seguenti sospensioni per le festività nazionali fissate dalla normativa statale:
• tutte le domeniche;
• il 1° novembre, festa di tutti i Santi;
• l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
• il 25 dicembre, Natale;
• il 26 dicembre, Santo Stefano;
• il 1° gennaio, Capodanno
• il 6 gennaio, Epifania;
• il lunedì dopo Pasqua;
• il 25 aprile, anniversario della Liberazione;
• il 1° maggio, festa del Lavoro;
• il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica;
• la festa del Santo Patrono;
• Qualora la ricorrenza del Santo Patrono ricada in un giorno in cui non si effettuano lezioni o attività educative, i Consigli di Circolo o di
Istituto non possono consentirne il recupero in altro giorno del calendario scolastico;
e, inoltre, le seguenti sospensioni:
• 2 novembre 2012, commemorazione dei defunti;
• vacanze natalizie: dal 23 al 31 dicembre 2012, dal 2 al 5 gennaio 2013;
• 12 febbraio 2013, ultimo giorno di carnevale;
• vacanze pasquali: dal 28 marzo al 1° aprile 2013;
le istituzioni scolastiche, nel rispetto del monte ore annuale previsto per le singole discipline e attività obbligatorie, possono disporre gli
opportuni adattamenti del calendario scolastico d’istituto.
PUBBLICAZIONE DEL P.O.F.
IL P.O.F. È ESPOSTO ALL’ALBO DI OGNI PLESSO ED E’ DISPONIBILE SIA SUL SITO WEB DELLA SCUOLA CHE IN VERSIONE CARTACEA PER TUTTI I
GENITORI DEGLI ALUNNI FREQUENTANTI L’ISTITUTO. PER L’EVENTUALE STAMPA E’ RICHIESTO UN CONTRIBUTO PER L’ACQUISTO DELLA CARTA.
ALLEGATI
-IL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA',
-REGOLAMENTO AULA INFORMATICA;
-REGOLAMENTO D'ISTITUTO;
-CARTA DEI SERVIZI;
-REGOLAMENTO VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE.
Appendice al POF
Qualora se ne ravvisi l’esigenza, sarà erogato il servizio di istruzione domiciliare, nei confronti di alunni iscritti a scuole di ogni ordine e
grado, i quali, già ospedalizzati a causa di gravi patologie, siano sottoposti a terapie domiciliari che impediscono la frequenza della scuola per
un periodo di tempo non inferiore a 30 giorni.
PIANO DELLA COMUNICAZIONE
L’alta direzione promuove le azioni tese a “catturare” e rendere disponibili le conoscenze necessarie per sostenere il processo di
miglioramento, dall’archiviazione dei documenti alla gestione delle informazioni. A tale scopo, favorisce l’uso della tecnologia
dell’informazione e della comunicazione, prestando attenzione agli aspetti relativi alla sicurezza e alla privacy, Il ciclo di vita delle
informazioni all’interno dell’organizzazione inizia con l’acquisizione dei dati, di solito attraverso un atto formale (come quello della
protocollazione di un documento in ingresso) e termina con l’emissione all’esterno, con modalità diverse a seconda della natura delle
informazioni (circolari, verbali, pubblicazione sul sito web della Scuola).
 Comunicazione interna: la comunicazione interna comprende tutte le comunicazioni rivolte a/provenienti da personale, studenti,
genitori, sia quelle di origine interna che quelle che, provenienti dall’esterno, devono essere diffuse a tutte le componenti dell’Istituto;
 Comunicazione esterna: la comunicazione esterna comprende le comunicazioni rivolte a soggetti istituzionali, al territorio e ai
partner di progetto e all’utenza.
All’interno di queste due aree vengono inoltre distinte:
-le comunicazioni di carattere prettamente informativo necessarie per l’erogazione del servizio (p.e. calendario scolastico, impegni del
personale, comunicazioni scuola-famiglia)
-le comunicazioni specificamente funzionali all’aspetto di progettazione, erogazione e controllo del servizio formativo, comprendenti quelle
con i partner di progetto e le informazioni di ritorno provenienti da tutte le parti interessate (indagini sulla soddisfazione, reclami, proposte,
relazioni e verifiche).
Per ogni tipologia di comunicazione e per ogni destinatario, devono essere indicati:
1. il n° di protocollo
2. la data di emissione
3. l’oggetto della comunicazione
4. la firma del DS
5. la firma del DS e dei responsabili di processo (quando le comunicazioni provengono dalle FSOF, dal responsabile del SGQ , dai
responsabili di plesso o dai referenti dei progetti)
Strumenti e modalità di comunicazione
Il DS è il responsabile della comunicazione sia interna che esterna.
La comunicazione avviene in forma digitale (attraverso il sito web dell’istituto) e cartacea.
La comunicazione sul sito web della scuola sia interna che esterna è curata dal responsabile della gestione dello stesso.
La comunicazione cartacea interna è affidata alla distribuzione da parte del personale ATA ai docenti di ogni ordine e grado presenti nella
scuola, i quali avranno cura di assicurarsi che tutti gli insegnanti ne abbiamo preso visione e firmato. I responsabili di plesso dovranno
accertarsi che tutti abbiamo ricevuto le comunicazioni. L’assistente amministrativo preposto farà pervenire tempestivamente le comunicazioni
nei plessi periferici attraverso il fax e si accerterà dell’avvenuta ricezione. Qualora ciò non accadesse si preoccuperà di informare
telefonicamente il responsabile di plesso che provvederà personalmente al ritiro delle circolari e alla loro divulgazione.
La comunicazione cartacea esterna è curata dai docenti, i quali avranno la responsabilità di informare le parti interessate in forma scritta e di
acquisire ricevuta dell’avvenuta presa visione.
I documenti costitutivi dell’identità della Scuola sono archiviati su supporti non riscrivibili (DVD o CD) e in forma cartacea presso l’ufficio
della Dirigenza e sono resi disponibili a tutte le parti interessate mediante distribuzione di copie cartacee conformi e pubblicazione in
un’apposita sezione del sito web della Scuola.
I documenti relativi al Sistema di Gestione della Qualità sono registrati, archiviati e resi disponibili secondo le procedure di riferimento (P08 –
Gestione della documentazione; P01 - Tenuta sotto controllo della documentazione), allegate al Manuale.
La Direzione promuove il progressivo incremento della gestione documentale informatizzata all’interno dell’organizzazione, la sostituzione
dei supporti tradizionali della documentazione amministrativa, dei servizi tecnologici avanzati per la didattica e per le relazioni con tutte le
parti interessate, incluse le famiglie, i fornitori ed i partner, nell’ottica del successo sostenibile dell’organizzazione.
CARTA DEI SERVIZI
La Carta dei Servizi si ispira al dettato degli artt. 3,33 e 34 della Costituzione e alla massima trasparenza. Essa rappresenta lo strumento per la
partecipazione consapevole e democratica dell'utenza alla gestione della Scuola.
-
Cap. 1 PRINCIPI FONDAMENTALI
La Scuola risponde al principio democratico di elevare il livello di educazione e di istruzione
personale di ciascun cittadino; potenzia la capacità di partecipare ai valori della cultura, della
civiltà e della convivenza sociale e contribuisce al loro sviluppo.
La Scuola aderisce ai principi fondamentali della Costituzione Italiana sopra enunciati:
UGUAGLIANZA
1.1 Il servizio è ispirato al principio di eguaglianza dei diritti degli utenti ;
1.2 Le regole che disciplinano i rapporti tra gli utenti e la Scuola sono uguali per tutti;
1.3 Nessuna discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza, lingua,
religione, opinioni politiche, condizioni fisiche e socio-economiche.
IMPARZIALITA'
I soggetti erogatori del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività e imparzialità.
CONTINUITA'
La Scuola utilizza le risorse disponibili per garantire, nell'ambito delle proprie competenze,
continuità e regolarità del servizio.
DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA
4.1 L'utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. in caso
di eccedenza di domande va comunque considerato il criterio della territorialità.
4.2 L'obbligo scolastico è assicurato con interventi di prevenzione e di controllo dell'evasione e
della dispersione scolastica.
PARTECIPAZIONE
5.1 Istituzioni, personale, genitori e alunni sono protagonisti e responsabili dell'attuazione
della "Carta".
5.2 I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali
del servizio.
EFFICIENZA E TRASPARENZA
6.1 La legge 241/1990 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di
accesso ai documenti amministrativi) è assunta quale riferimento fondamentale nella
regolamentazione del servizio.
6.2 L'istituzione scolastica promuove ogni forma di partecipazione e garantisce la massima
semplificazione delle procedure.
L'attività si informa a criteri di efficienza, efficacia, flessibilità e trasparenza ed economicità.
-
Cap. 2 AREA DIDATTICA
La Scuola garantisce l'elaborazione, l'adozione e la pubblicazione dei seguenti documenti
relativi all'attività formativa e organizzativa da essa svolta:
A. PIANO OFFERTA FORMATIVA
Contiene le scelte organizzative e didattiche effettuate per il raggiungimento delle finalità
istituzionali:
- Obiettivi formativi
- Criteri di valutazione
- Attività di orientamento
- Corsi di recupero
- Orientamento
- Attività integrative extracurricolari
B. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA
Ai programmi di tutte le discipline devono riferirsi il Consiglio di classe e i singoli docenti per
impostare concretamente, e in relazione alla situazione della classe e dei singoli alunni, i piani
didattici, secondo il criterio della programmazione curricolare dettati dalle Indicazioni Nazionali
Il Consiglio di classe, che costituisce l'organo competente a realizzare il coordinamento degli interventi delle singole discipline, concorda
ed elabora la programmazione educativa e didattica.
La programmazione educativa, elaborata dal Collegio dei Docenti, progetta i percorsi formativi
correlati agli obiettivi e alle finalità delineati nei programmi.
La fase della programmazione comprende i seguenti momenti:
1. Individuazione delle esigenze del contesto socio-culturale e delle situazioni di partenza
degli alunni;
2. Definizione degli obiettivi finali, intermedi, immediati che riguardano l'area non cognitiva
e le loro interazioni;
3. Organizzazione delle attività e dei contenuti in relazione agli obiettivi stabiliti;
4. Individuazione dei metodi, materiali e sussidi adeguati;
5. Sistematica osservazione dei processi di apprendimento,
6. Processo valutativo essenzialmente finalizzato sia agli adeguati interventi culturali ed
educativi sia alla costante verifica dell'azione didattica programmata;
7. Continue verifiche del processo formativo-didattico, che informino sui risultati raggiunti e servano da guida per gli interventi
successivi.
La programmazione didattica è il complesso delle decisioni assunte dal Consiglio di Classe
sulla base delle proposte e delle delibere del Collegio dei docenti.
Essa:
1. Delinea il percorso formativo della classe e del singolo alunno, adeguando ad essi gli
interventi operativi, attraverso specifiche Unità di apprendimento.
2. Utilizza il contributo delle varie discipline per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative indicati dal Consiglio
di Classe e dal Collegio dei Docenti;
3. E' sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati, al fine di adeguare l'azione didattica alle
esigenze formative che emergono " in itinere".
C. LA PROGETTUALITA'
Contratto formativo
Il Contratto formativo è la dichiarazione, esplicita e partecipata, dell'operato della Scuola.
Esso si stabilisce, in particolare, tra il docente e l'allievo ma coinvolge l'intero Consiglio di classe e la classe, gli organi dell'Istituto, i genitori,
gli enti esterni preposti o interessati al servizio scolastico. Sulla base del Contratto formativo, elaborato nell'ambito ed in
coerenza degli obiettivi formativi definiti ai diversi livelli istituzionali:

 L'ALLIEVO DEVE CONOSCERE:
1. Gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo;
2. Il percorso per raggiungerli;
3. Le fasi del suo curricolo;


IL DOCENTE DEVE:
1. Esprimere la propria offerta formativa;
2. Motivare il proprio intervento didattico;
3. Esplicitare le strategie, gli strumenti, i criteri di valutazione;


IL GENITORE DEVE:
1. Conoscere l'offerta formativa;
2. Esprimere pareri e proposte;
3. Collaborare nelle attività.
La Scuola, con l'apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso delle famiglie, delle
istituzioni e della società civile è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantire l'adeguatezza alle esigenze
culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali.
La Scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell'istruzione, ,al fine di
promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni.
Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la Scuola assume come criteri
di riferimento la validità culturale e la
funzionalità educativa, con particolare riguardo agli
obiettivi formativi e la rispondenza alle esigenze dell'utenza.
Nella programmazione dell'azione educativa e didattica, i docenti, con il coinvolgimento delle famiglie, adotteranno soluzioni idonee
a rendere possibile un'equa distribuzione dei testi
scolastici nell'arco della settimana, per evitare, nella stessa giornata, un sovraccarico di
materiali didattici da trasportare.
Nell'assegnazione dei compiti da svolgere a casa, il docente opererà in coerenza con la programmazione didattica del Consiglio di
Classe tenendo presente la necessità di rispettare i tempi di studio degli alunni. In occasione dei rientri pomeridiani, agli alunni non saranno
assegnati compiti a casa. Limitare, inoltre, al minimo, l’assegnazione di compiti a casa durante le festività.
Nel rapporto con gli allievi i docenti colloquiano in modo pacato e teso al convincimento.
Non devono ricorrere ad alcuna forma di intimidazione o minaccia di punizione mortificante.
-
Cap. 3 I SERVIZI AMMINISTRATIVI
I servizi amministrativi sono affidati all'Ufficio di Segreteria, organizzato quale struttura
tecnica di supporto per la concreta
realizzazione delle "finalità" della Scuola.
L'Ufficio di Segreteria assolve alle funzioni amministrative contabili, gestionali, strumentali ed operative connesse alle attività della
Scuola, con riferimento al POF e al piano annuale delle attività.
Le funzioni di competenza vengono svolte in rapporto di collaborazione con il Dirigente Scolastico, il personale Docente e gli Organi
Collegiali, attraverso relazioni con gli uffici centrali e periferici dell'Amministrazione Scolastica e con gli Enti territoriali. Per lo
svolgimento dei servizi di competenza l'Ufficio di Segreteria intrattiene rapporti diretti con gli alunni, i genitori e tutti i soggetti terzi
legittimati a stabilire relazioni con la Scuola.
L'organizzazione dei servizi amministrativi ed il funzionamento degli stessi appartiene alla diretta competenza del D.S.G.A., che vi
provvede, nell'osservanza dei criteri stabiliti dal Consiglio d'Istituto, e delle direttive di massima del Dirigente Scolastico e avvalendosi
della collaborazione degli Assistenti Amministrativi.
L'organizzazione puntuale dei servizi deve essere definita con l'apposito specifico documento contenente: l'orario di servizio dell'Ufficio,
l'orario di lavoro dei singoli dipendenti; l'orario d'apertura al Pubblico; le competenze gestite in proprio dal D.S.G.A. e quelle assegnate
agli Assistenti Amministrativi;
L'Ufficio di Segreteria impronta la sua attività a criteri di celerità, trasparenza e semplificazione delle procedure ed osservando i principi
del buon andamento e dell'imparzialità. In concreto vengono stabili i seguenti standard specifici in materia di rilascio documenti e orario
di apertura al pubblico, nonché i criteri per l'informazione:
A) RILASCIO E PRESENTAZIONE DOCUMENTI:
1. Di norma viene richiesta la forma scritta per il rilascio di documenti, copie conformi, certificazioni, dichiarazioni; a tal fine si
considera sufficiente la forma verbale, anche per via telefonica. Il richiedente ha comunque l'obbligo di specificare con chiarezza il tipo di
documento da rilasciare, la finalità per la quale viene richiesto e il numero di copie. La richiesta viene annotata su apposito registro in
ordine cronologico a cura del personale amministrativo competente al rilascio, ovvero del personale che ha ricevuto la richiesta. Il
richiedente può anche avvalersi della forma scritta;
2. I certificati di servizio vengono rilasciati entro 5 gg;
3. I certificati d'iscrizione e/o frequenza e quelli di studio vengono rilasciati in giornata, possibilmente a vista. In casi di particolare
difficoltà entro 3gg;
4. Le copie conformi dei documenti agli atti d'ufficio sono rilasciate in giornata, possibilmente a vista. In casi di particolare
difficoltà il giorno successivo.
5. I titolari di interessi giuridicamente rilevanti hanno diritto di accesso ai documenti amministrativi della Scuola, ai sensi e per gli
effetti della legge 7 agosto 1990 n°241 e norme collegate;
6. Di norma il D.S.G.A., nella sua qualità di "capo dei servizi di segreteria" provvede d'ufficio all'acquisizione di stati e situazioni
presenti in documenti già in possesso della
Scuola o di altro ufficio pubblico;
7. La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata a vista nei giorni previsti e la procedura d'iscrizione, curata da un Assistente
Amministrativo appositamente incaricato dal D.S.G.A. viene garantita in un massimo di 15 minuti dalla consegna della domanda.
L'Assistente Amministrativo incaricato, in qualità di responsabile del procedimento, accetterà ed autenticherà dichiarazioni
sostitutive e acquisirà d'ufficio i
documenti indicati al punto 6;
8. I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati direttamente dai Docenti
entro 5 gg. dal termine delle operazioni di scrutini.
B) ORARIO D'APERTURA AL PUBBLICO:
1.
Durante il periodo di svolgimento delle attività didattiche, ovvero da settembre a
giugno, l'orario d'apertura al pubblico è fissato come segue: dalle ore 7,45 alle ore
13,45 e nei giorni di martedì e
giovedì dalle ore 7,45 alle ore 17,30;
2. Nei mesi di luglio e agosto l'orario d'apertura è solo quello della fascia mattutina
(dalle 7,45 alle 13,45);
3. Nei sabati dei mesi di Luglio e Agosto, l'Ufficio di Segreteria resterà chiuso, fermo
restando l'orario d'obbligo settimanale per
il personale amministrativo ed ausiliario.
C) INFORMAZIONE ALL''UTENZA:
La piena informazione all'utenza viene garantita mediante la celere e puntuale applicazione
delle norme in materia di accesso ai documenti amministrativi e attraverso l'affissione
all'albo della Scuola dei seguenti atti:
1. Organizzazione dei servizi amministravi;
2. Orario di lavoro dei docenti e del personale amministrativo e ausiliario;
3. Organigramma dell'Ufficio;
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Organigramma del Consiglio d'Istituto e della Giunta;
Elenco dei genitori eletti nei vari consigli;
Organici del personale docente, amministrativo ed ausiliario;
Delibere del Consiglio d'Istituto;
Bilancio di previsione e conto consuntivo;
Regolamento d'Istituto.
Oltre all'albo ufficiale dell'Istituto vengono previsti appositi spazi per la bacheca sindacale, per i genitori e gli alunni. All'ingresso di
ogni sede scolastica e presso l'Ufficio di Segreteria viene garantita, nei limiti della disponibilità d'organico, la presenza di operatori scolastici
in grado di fornire le informazioni essenziali per la fruizione dei servizi scolastici. I rapporti con l'utenza sono improntati al massimo rispetto
e cortesia. Gli operatori che rispondono al telefono dichiarano il nome della scuola, le proprie generalità personali e professionali (cognome,
nome e qualifica rivestita).
D) SERVIZI GENERALI:
I servizi generali sono affidati al personale ausiliario statale.
Nelle sezioni staccate le disposizioni, occasionalmente, sono impartite dai Responsabili dei plessi.
Le disposizioni impartite attengono all'orario di lavoro e allo svolgimento concreto delle attività di sorveglianza e pulizia dei locali,
nonché di sorveglianza degli alunni nelle aule, nei laboratori e negli spazi comuni in occasione di momentanea assenza degli insegnanti.
Particolare attenzione dovrà essere prestata durante l'intervallo per la ricreazione e per l'accesso ai servizi igienici. Il personale
ausiliario concorrerà, altresì, all'accompagnamento degli alunni in occasione di trasferimenti dai locali della Scuola ad altre sedi anche in
occasioni non scolastiche, con esclusione ovviamente, delle visite guidate e viaggi d'istruzione.
-
Cap. 4 LA VALUTAZIONE DEL SERVIZO
La Scuola si propone l'obiettivo del miglioramento continuo e progressivo del servizio scolastico, attraverso il monitoraggio dei seguenti
fattori di qualità:
a) Grado di soddisfacimento delle aspettative dell'utenza sul piano amministrativo e didattico;
b) Efficacia delle attività di recupero e sostegno e loro incidenza sul terreno della lotta all'abbandono scolastico;
c) Efficacia delle iniziative sull'orientamento scolastico;
d) Livelli di rispondenza della programmazione generale e di classe e capacità degli
organismi di adattamento in itinere alle eventuali nuove esigenze;
e) Tassi di utilizzazione dei laboratori, sussidi didattici e patrimonio librario;
f) Capacità di utilizzazione piena delle risorse finanziarie;
g) Capacità di progettare attività attingendo ai fondi disponibili;
h) Efficienza della rete informativa.
Si prevede l'uso di specifici questionari, rivolti ai genitori e al personale docente e non docente della scuola, atti a raccogliere elementi
utili alla valutazione di quanto sopra.
Nella formulazione dei questionari, possono essere utilizzati indicatori forniti dagli organi dell'Amministrazione Scolastica e dagli Enti
locali.
I questionari saranno rivolti, prettamente agli alunni delle classi terze, sull'esperienza scolastica passata per raccogliere indicazioni per il
miglioramento; saranno pubblicizzati i risultati finali degli alunni di tutte le classi. Saranno effettuate delle ricerche, per la verifica della
qualità degli apprendimenti di base e l'adeguamento a standard ritenuti adeguati per la Scuola e/o indicati a livello centrale.
Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, sarà effettuata una
rilevazione mediante questionari
opportunamente tarati rivolti ai genitori e al personale. I questionari, che vertono sugli aspetti organizzativi, didattici e amministrativi del
servizio, devono prevedere una graduazione delle valutazioni e la possibilità di formulare proposte.
-
Cap. 5 PROCEDURE DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
1. I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica via fax e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del
proponente.
2. I reclami orali e telefonici devono, successivamente, essere sottoscritti.
3. I reclami anonimi non sono presi in considerazione, se non circostanziati.
4. Il Dirigente scolastico, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, sempre in forma scritta, con celerità e,
comunque, non oltre quindici giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo.
5. Qualora il reclamo non sia di competenza del Capo d'Istituto, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario.
SERVIZI DI SEGRETERIA

 L’ orario di apertura al pubblico è il seguente:
Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì eVenerdì, dalle ore 9,00 alle ore 12,00;

 Le iscrizioni si effettuano presso gli Uffici di Segreteria nei tempi e nei modi stabiliti dalle norme vigenti in materia.

 I certificati di iscrizione e di frequenza vengono rilasciati al momento, compatibilmente con le esigenze degli Uffici di Segreteria.

 L’ufficio del Dirigente Scolastico è a disposizione del pubblico previo appuntamento.

 L’informazione è garantita nel seguente modo : avvisi circolari, avvisi esposti in bacheca, comunicazioni ai genitori attraverso gli alunni,
sito web della scuola.

 All’ingresso dell’Istituto Comprensivo sono sempre presenti operatori scolastici per fornire all’utenza le prime informazioni.


Il personale di segreteria assicurerà compatibilmente con le esigenze di servizio la presenza di almeno una unità durante le riunioni
collegiali.

 Nominativi, ruoli e mansioni del personale amministrativo e dei collaboratori scolastici, nell’ottica dell’ottimizzazione del rapporto con
l’utenza, sono indicati su appositi cartellini identificativi ben visibili.
DISCIPLINARE INERENTE I VIAGGI DI ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE
I consigli di classe nel formulare le loro proposte individueranno:

 la scelta delle mete e le loro motivazioni;
 la scelta degli accompagnatori;
 le finalità didattiche ed educative dei viaggi.
I criteri generali a cui si atterranno saranno i seguenti:
1. Il periodo utilizzabile va da Ottobre a Maggio;
2. Le visite guidate di un giorno e i viaggi di istruzione sono finalizzati all’arricchimento culturale ed esperienzale, vi parteciperanno tutte le
classi dell'Istituto Comprensivo;
3. le classi possono effettuare un viaggio di istruzione della durata massima di 4 giorni.
4. il numero degli accompagnatori dev’essere adeguato al numero degli alunni partecipanti, sia per i viaggi di un giorno che per quelli di più
giorni;
5. Gli accompagnatori vengono individuati tra i docenti della classe con maggiori competenze specifiche in ordine all’oggetto della visita
programmata;
6. per ogni visita dev’essere presentata, in sede di Consiglio di Classe, una relazione didattica ed il programma dettagliato, nonché
indicazione degli accompagnatori (scelti tra i docenti delle discipline attinenti alla visita) e della data (presumibile) del viaggio;
7. tutta l’organizzazione delle visite di più giorni, compreso il versamento di parte delle quote, dev’essere definita entro 30 giorni prima
dell’effettiva realizzazione;
8. agli accompagnatori viene corrisposta la diaria di competenza prevista dalla normativa vigente;
Premesso che i viaggi d’istruzione non hanno finalità ricreative e di evasione dagli impegni scolastici, ma costituiscono iniziative
complementari delle attività istituzionali della scuola, i consigli di classe dovranno scegliere tra le diverse tipologie:
 viaggi di integrazione culturale;
visite guidate che si effettuano nell’arco di una sola giornata presso complessi aziendali, mostre, monumenti, musei, gallerie, parchi
naturali, località d’interesse artistico etc;
 viaggi connessi ad attività sportive.

A l termine della visita, il delegato del Preside, presenterà agli organi collegiali una relazione sull’andamento del viaggio tenendo conto anche
di eventuali inconvenienti verificatisi.
L’interesse ed il comportamento degli alunni andrà a costruire elemento di valutazione finale.
RISORSE DELLA SCUOLA
Risorse interne: Scuola Materna

 mensa scolastica
 spazi strutturati e non
 impianti audiovisivi
Risorse interne: Scuola Elementare

 biblioteca di classe
 campo esterno di pallavolo, pallamano, calcetto
 impianti audiovisivi
 aula P.C.
 lavagna luminosa
 fotocopiatrice
Risorse interne: Scuola Media

 biblioteca di classe
 biblioteca docenti
 laboratorio musicale
 laboratorio scientifico
 laboratorio multimediale
 palestra coperta
 campo esterno di calcetto
Istituto professionale per il Commercio:
N° 1 laboratorio linguistico
N° 1 laboratorio multimediale
Biblioteca di plesso
TV
Risorse esterne:

 Biblioteca Comunale
 campo sportivo
 centro sportivo.
REGOLAMENTO INTERNO
A.S. 2012/2013
1.1
INTRODUZIONE
Il presente regolamento rappresenta un aspetto qualificante della generale “carta dei servizi” di cui al D.P.C.M. del 07.06.1995 strumento
giuridico basilare per il funzionamento di ogni istituzione scolastica.
PARTE I
PRINCIPI GENERALI
La scuola è un pubblico servizio gestito nel rispetto delle leggi e della COSTITUZIONE e volto ad assicurare la piena formazione culturale e
civica dei discenti.
Gli alunni soggetti primi ed essenziali del fatto educativo, debbono essere continuamente stimolati e guidati verso l’acquisizione degli
strumenti fondamentali per il corretto esercizio della democrazia e dell’autogoverno, attraverso la vigile e quotidiana assistenza dei docenti e
l’attiva partecipazione alla vita della scuola di tutte le componenti sociali.
Il rapporto docente-discente, pur se con diverse connotazioni, deve essere ispirato a forme di colloquio aperto, costruttivo, stimolante, e, in
ogni caso rispettoso della personalità degli alunni.
1.1
1.2
PARTE II
FORMAZIONE DELLE CLASSI
La formazione delle classi, improntata a criteri di rigorosa obiettività, deve essere assicurata in maniera tale che in ognuna di esse vi sia una
equilibrata presenza di tutte le componenti sociali.
I criteri generali indicati dal Consiglio d’Istituto e le proposte formulate dal Collegio dei Docenti per la formazione di esse sono:
a) Sorteggio per fasce di livello di preparazione, divise per sesso e per vivacità;
b) Per le classi prime della Scuola Media, il sorteggio deve essere effettuato tra tutti gli alunni iscritti, senza possibilità di variazione;
c) Il sorteggio per l’assegnazione dei gruppi alle sezioni sarà effettuato dai genitori degli alunni alla presenza del Dirigente Scolastico e
di una rappresentanza dei docenti.
1.3
ASSEGNAZIONE CLASSI
L’assegnazione dei docenti alle classi resta di esclusiva competenza del Dirigente Scolastico. Essa è effettuata sulla base dei criteri generali
indicati dal Consiglio d’Istituto e sentite le proposte del Collegio dei Docenti.
Il Dirigente Scolastico può discostarsi da criteri e proposte motivando il suo orientamento.
Dovrà, comunque, essere salvaguardata, tranne casi eccezionali (trasferimenti, pensionamenti,razionalizzazione delle risorse), la continuità
didattica prima e poi l’anzianità di servizio, a parità di continuità.
Si cercherà, se possibile, di garantire tre anni di continuità alla classe.
I criteri per la compilazione dell’orario didattico vengono proposti dal Collegio dei Docenti.
Gli alunni che durante l’anno scolastico provengono, col dovuto nulla-osta, da altre scuole, sono assegnati alle classi dal Dirigente Scolastico
secondo criteri di opportunità e buon senso.
1.4
LIBRI DI TESTO E SUSSIDI DIDATTICI
L’adozione dei libri di testo viene effettuata nel rispetto delle competenze e delle procedure fissate dalle norme Ministeriali. Alla materia si
applicano le disposizioni di cui alla Legge 241/90 sulla trasparenza amministrativa.
L’acquisto dei sussidi didattici con i fondi iscritti in bilancio avviene su proposta tecnica del Collegio dei Docenti o suo comitato, in base ai
fondi disponibili, mediante formale delibera del Consiglio d’Istituto. Il Consiglio indica la somma che il Dirigente Scolastico può spendere
direttamente per l’acquisto del materiale di consumo e per spese correnti.
1.5
FUNZIONAMENTO E ATTRIBUZIONE DEGLI ORGANI COLLEGIALI
La convocazione degli organi collegiali (Collegio Docenti, Consiglio d’Istituto, Consigli di Classe/ Interclasse/Intersezione, Comitato di
Valutazione) deve essere disposta dall’organo competente, con un congruo preavviso, non inferiore a 5 giorni, salvo urgenza. La
comunicazione va diramata con lettera diretta ai singoli membri dell’organo o con circolare diretta alle scuole e affissa all’albo della Scuola.
L’affissione all’albo ha solo valore informativo. La lettera e l’avviso di convocazione devono indicare:
1. Dove avrà luogo la riunione;
2. La data e l’ora della riunione;
3. Gli argomenti da trattare nella seduta.
Di ogni seduta viene redatto, nei tempi e nei modi previsti dalle norme vigenti, esclusivamente dal segretario dell’organo stesso, apposito
processo verbale, firmato dal Presidente e dal segretario, su apposito registro e pagine numerate, da esibirsi, su motivate richieste e secondo le
modalità indicate dalla Legge 7/8/90 n.° 241, agli aventi diritto a prenderne visione. Il Collegio dei Docenti deve essere convocato dal
Dirigente Scolastico anche su richiesta scritta di 1/3 degli insegnanti in servizio.
Le funzioni di segretario del Collegio sono attribuite dal Dirigente Scolastico ad uno dei Docenti collaboratori.
1.6
ELEZIONI CONTEMPORANEA DI ORGANI DI DURATA ANNUALE
Le elezioni dei docenti facenti parte del Comitato di Valutazione del servizio degli insegnanti e l’assegnazione degli altri compiti collegiali si
svolgeranno entro la prima settimana di ottobre, o comunque appena il Collegio sarà al completo.
ELEZIONE DEI CONSIGLI DI CLASSE
Per l’elezione degli organi collegiali a livello d’Istituto si applicano integralmente le disposizioni dell’O.M. 15/7/1991 e successive
integrazioni.
Fino alla proclamazione degli eletti nei nuovi organi collegiali annuali e triennali, gli organi uscenti esplicano regolarmente la loro funzione,
tranne casi di sopravvenuta incompatibilità. Le elezioni suppletive degli organi collegiali pluriennali sono effettuate nell’ipotesi prevista
dall’art. 22 del D.P.R. 416/74 oppure nell’ipotesi in cui la mancanza di una o più componenti comporti alterazioni strutturali dell’organo
collegiale.
ASSEMBLEA DEI GENITORI
I genitori partecipano alla gestione della Scuola secondo le modalità previste dalle vigenti disposizioni. Ferma restando la prerogativa di
esprimere un comitato e di partecipare ad assemblee di plesso e di classe mediante preventiva richiesta e relativa autorizzazione da parte della
Presidenza, essi possono conferire con gli insegnanti in occasione dell’ assemblea in orario pomeridiano. E’ vietato loro l’ingresso
nell’edificio durante lo svolgimento delle lezioni, salvo gravi e motivate esigenze. Essi possono accompagnare gli alunni fino alla soglia
dell’atrio dell’edificio e di là prelevarli all’uscita senza intralciare il movimento delle scolaresche.
L’assemblea dei genitori può essere convocata anche su iniziativa del Consiglio d’Istituto. Le istanze e le proposte dell’assemblea dei genitori
vanno rimesse, per iscritto, al Consiglio d’Istituto o al Dirigente Scolastico, a seconda delle competenze, e possono essere illustrate, nel primo
caso, da non più di cinque delegati d’assemblea.
PROGRAMMAZIONE DELL’ATTIVITA’ DEL COLLEGIO DEI DOCENTI E DI ALTRI ORGANI COLLEGIALI
Nel periodo I° settembre – inizio lezioni (art. 11, ultimo comma, legge 517 e D.P.R. 399/88 ) il Collegio dei Docenti si riunisce per
l’elaborazione del P.O.F. e per la programmazione delle iniziative di aggiornamento e formazione da effettuarsi durante l’anno scolastico.
Nelle prime riunioni di settembre, il Collegio dei Docenti avanzerà le proposte relative alla formazione e assegnazione delle classi e alla
formulazione dell’orario scolastico.
FUNZIONAMENTO COORDINATO DEGLI ORGANI COLLEGIALI
Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri che esercitano competenze parallele seppure di diversa rilevanza. In
particolare, nel programmare il calendario dell’attività di classe, bisogna assicurarsi che le proposte dei singoli consigli, specie per le
competenze relative alla programmazione, alla verifica, all’adozione dei libri di testo, ecc. vengano espresse in tempo utile per essere recepite
dal Collegio dei Docenti.
FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DEI DOCENTI
Il Collegio dei Docenti esercita tutte le funzioni attribuitegli dall’art.4 de D.P.R. n. 416/74 e successive disposizioni ed in particolare provvede
nei tempi stabiliti dal presente regolamento e con le modalità previste dalle norme vigenti, a deliberare annualmente il P.O.F., il calendario
per l’aggiornamento del personale docente ed ogni altra iniziativa didattico – educativa rientrante nelle sue competenze. Nella riunione del
mese di maggio il Collegio provvede all’adozione dei libri di testo. L’espressione di comitati di studio e commissioni rientra nelle normali
modalità di funzionamento del Collegio stesso.
ADEMPIMENTI DEGLI INSEGNANTI
Il personale di ruolo e non di ruolo partecipa all’attività didattica e formativa della scuola nei tempi e nei modi previsti dalle vigenti
disposizioni in materia.
Assenze, permessi ed altri benefici dovranno essere richiesti e documentati con le modalità previste dal C.C.N.L. per il personale della scuola.
Le richieste telefoniche da protocollare regolarmente vanno effettuate regolarmente entro la mezz’ora precedente l’inizio delle lezioni,
comunque in tempo utile per assicurare la continuità del servizio da parte del personale supplente. Le richieste telefoniche di cui innanzi, fatte
dagli interessati o, in casi eccezionali, da persona di famiglia dichiarante la propria identità, devono essere regolarizzate entro 48 ore con
istanza scritta e appropriata documentazione. Si ribadisce in ogni caso che il dipendente non può lasciare il servizio senza essere prima
autorizzato.
In ogni caso di partecipazione dei docenti a riunioni sindacali ed altre riunioni autorizzate, ecc., è opportuno preavvertire i genitori mediante
avviso scritto sui diari degli alunni assicurandosi comunque che gli stessi genitori ne abbiano preso visione.
Ogni docente avrà cura di strutturare il proprio orario interno in modo tale da assicurare una razionale distribuzione del carico di compiti,
nonché dei sussidi di cui l’alunno necessita.
L’insegnante avrà cura di mantenere un comportamento rispettoso della dignità di ogni alunno, evitando epiteti, parole offensive o altra forma
di prevaricazione che possa urtare la sensibilità degli alunni.
L’insegnante ha l’obbligo di vigilare sui sussidi didattici affidatigli, dei quali risponde personalmente. Qualora, nonostante ogni prudenza e
vigilanza, si verificassero incidenti o eventi comunque dannosi per l’alunno, è necessario avvertire tempestivamente la Dirigenza
dell’accaduto, per iscritto, dopo aver soccorso l’alunno nei limiti resi necessari dalla gravità dell’incidente. In caso di incidente di presumibile
grave entità, l’insegnante provvederà a far ricoverare l’alunno in Ospedale possibilmente a mezzo ambulanza.
E’ opportuno ricordare che l’obbligo della vigilanza, anche in base a decisione della Corte dei Conti ( sez. II° - decisione n. 22 del 10/02/1976
) dura per l’insegnante fino all’uscita della scuola intendendosi per scuola l’edificio scolastico con esclusione del cortile.
Gli insegnanti devono trovarsi a scuola almeno 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni per l’accoglienza degli alunni e al termine dell’ultima
ora li devono accompagnare fino all’uscita dell’edificio.
Le uscite per le attività didattiche devono essere sempre autorizzate dai genitori degli alunni e dal Capo d’Istituto.
E’ vietato l’uso del telefonino all’interno delle aule.
1.7
ADEMPIMENTI DEGLI ALUNNI
Soggetti privilegiati del rapporto educativo, gli alunni fruiscono del servizio scolastico secondo le disposizioni previste dalle norme vigenti.
Ogni decisione e comportamento degli organi monocratici o collegiali sarà finalizzata al preminente interesse degli alunni. La puntualità ed il
rispetto dell’orario delle lezioni rientra fra i doveri principali degli alunni. Gli alunni in ritardo sono ammessi in classe previa autorizzazione
del Dirigente Scolastico o del suo Collaboratore. L’inizio delle lezioni è previsto in tutte le classi per le ore 8,30. Per la scuola materna
l’accoglienza dei bambini si protrae fino alle ore 9,30. Qualora gli alunni, in casi eccezionali, debbano lasciare la scuola prima della fine delle
lezioni è necessario preavvisare i genitori e, in caso di emergenza fare accompagnare i ragazzi a casa dal personale ausiliario. L’uso dei servizi
igienici è così regolato:
a) Non è consentito ( salvo casi eccezionali ) servirsi dei bagni durante la 1° e l’ultima ora di lezione;
b) Può uscire dalla classe, per recarsi ai servizi, non più di un alunno per volta;
c) I collaboratori scolastici controlleranno che gli alunni, soddisfatte le proprie necessità, tornino rapidamente in aula e non si fermino a
giocare o chiacchierare nei corridoi.
Il personale ausiliario ha l’obbligo di vigilare e di cooperare con gli insegnanti sia nella fase di accesso alle aule ( dalle ore 8,25 alle ore 8,30
), sia durante l’uso del bagno, sia al termine delle lezioni durante l’uscita.
Nel caso in cui un insegnante sia costretto per motivi di forza maggiore ad allontanarsi dall’aula temporaneamente, la vigilanza deve essere
richiesta al personale ausiliario.
L’alunno è tenuto a partecipare a tutte le attività didattico – educative programmate nei tempi e nei modi dagli Organi Collegiali. Nel caso di
assenza per malattia per 5 o più giorni continuativi, egli è ammesso alle lezioni mediante presentazione di certificato medico.
Anche le assenze di altra natura devono essere giustificate con idonea documentazione. Gli insegnanti segnaleranno al Dirigente Scolastico le
assenze ingiustificate, annotandole sul registro.
Alla fine delle lezioni, gli alunni devono uscire dalle aule soltanto dopo il suono della campanella. E’assolutamente vietato consegnare alunni
a persone di dubbia identità o permettere che si allontanino senza autorizzazione dalla scuola durante l’orario delle lezioni.
E’ vietato rovinare, manomettere o appropriarsi di attrezzature, strutture, dotazioni od oggetti appartenenti alla Scuola.
I danni procurati al patrimonio della Scuola devono essere risarciti.
Qualora l’alunno venga colto in flagranza, gli insegnanti e i collaboratori scolastici informano il Dirigente Scolastico che a sua volta, informa
tempestivamente la famiglia.
Eventuali danni arrecati a persone o cose saranno addebitate al responsabile, se individuato o all'intero gruppo in caso diverso.
Responsabili di comportamenti diversi da quelli elencati sono, in ogni caso, da ritenersi coloro i quali esercitano la patria potestà.
Le trasgressioni vengono prese in esame dal Consiglio di Classe ed eventualmente dalla Giunta Esecutiva per gli opportuni provvedimenti
disciplinari.
La scuola non risponde degli indumenti, libri ed altri oggetti personali, e comunque si impegna nel vigilare e nel far maturare negli alunni il
rispetto non solo dei beni della Scuola, ma anche degli oggetti appartenenti alle persone.
Si raccomanda comunque, di non portare a scuola oggetti di valore o somme di denaro o oggetti non necessari al corredo scolastico.
In palestra è obbligatorio l’uso delle scarpe da ginnastica ed è raccomandata la tuta.
Al termine delle esercitazioni, gli attrezzi dovranno essere riportati al loro posto: tutti devono collaborare a mantenere la palestra pulita. Gli
alunni non possono usare il telefonino all’interno delle aule e sono tenuti a consumare la colazione all’interno delle stesse sia durante
l’interscuola,sia durante l’intervallo antimeridiano che ha la durata di 10 minuti: dalle ore 10,25 alle ore 10,35.
Tutti i comportamenti lesivi della dignità personale dei discenti o dei docenti devono essere rilevati e comunicati tempestivamente al Dirigente
Scolastico.
Le contravvenzioni a qualsiasi norma ed eventuali comportamenti scorretti saranno severamente puniti secondo le vigenti disposizioni in
materia disciplinare.
Gli studenti dell’Istituto professionale per il Commercio sono autorizzati a svolgere, in un unico giorno, un’assemblea di classe ed una
d’istituto al mese
ORARIO DI SERVIZIO E ORARIO DELLE LEZIONI
L’orario di servizio settimanale per il personale docente e non docente è quello stabilito dalle vigenti disposizioni in materia. Per il personale
A.T.A. è possibile l’adozione di un orario flessibile ed articolato in base alle esigenze di funzionamento della scuola.
L’orario delle lezioni è stabilito dal Dirigente Scolastico sulla base dei criteri generali espressi dal Consiglio d’Istituto e delle proposte del
Collegio Docenti, tenute presenti le esigenze socio-educative ed ambientali della comunità scolastica. Non è ammesso, per motivi di sicurezza,
l’ingresso degli alunni negli edifici scolastici prima dell’orario stabilito.
BIBLIOTECHE SCOLASTICHE
Il funzionamento della biblioteca è disciplinato dai criteri generali stabiliti dal Consiglio d’Istituto sentito il Collegio dei Docenti. L’accesso
alla biblioteca da parte dei docenti e degli alunni intende offrire a tutti la possibilità di ampliare e approfondire le proprie conoscenze. E’
opportuno che la restituzione dei volumi avvenga non oltre due mesi dalla data del ritiro. I libri non riconsegnati o smarriti saranno pagati o
sostituiti con testi dello stesso titolo e di pari valore. Responsabile della Biblioteca d’istituto è la docente prof.ssa Pucciarelli Filomena che ha
il compito di vigilanza sul materiale ed è responsabile dei libri della biblioteca consegnati agli scolari. I genitori degli alunni che smarriscono i
volumi ricevuti per la consultazione e la lettura sono tenuti a risarcire la scuola nelle modalità previste per la biblioteca magistrale. Nel caso di
furto gli insegnanti avvertono tempestivamente la Direzione per la regolare denuncia ai carabinieri. Al termine delle lezioni di ogni anno
scolastico avverrà, nei modi stabiliti dal Dirigente Scolastico una ricognizione di tutti i sussidi in dotazione e in modo particolare del
patrimonio librario.
Gli edifici e le attrezzature scolastiche possono essere utilizzati fuori dall’orario di servizio scolastico per attività che realizzino la funzione
della scuola come centro di propulsione culturale sociale e civile.
Il Comune ha la facoltà di disporre quale ente proprietario dell’edificio la temporanea concessione dopo aver acquisito l’assenso vincolante
del Consiglio d’Istituto e nel rispetto dei criteri stabiliti dal consiglio scolastico provinciale. Le autorizzazioni, trasmesse di volta in volta agli
interessati, dovranno stabilire, ai sensi dell’art. 12 della legge 517/77, le modalità d’uso e le conseguenti responsabilità in ordine alla
sicurezza, all’igiene e alla salvaguardia del patrimonio.
Secondo l’art. 38 del D.P.R. 24/7/1977 n. 818, è consentito alla regione e agli enti locali territoriali, per attività rientranti nelle loro
attribuzioni, l’uso dei locali e delle attrezzature delle scuole secondo i criteri generali deliberati dai consigli scolastici provinciali. Poiché il
Dirigente Scolastico rappresenta l’ Istituto, spetta a lui la stipula di apposite convenzioni fra la Regione, il Comune, e la provincia e il
componente organo scolastico dello STATO. La funzione di rappresentanza del Dirigente Scolastico è per altro basata su apposita
deliberazione del Consiglio d’Istituto grazie alle attribuzioni concessegli dall’art. 6 del D.P.R. 416. La deliberazione è adottata su proposta
della Giunta Esecutiva, fermo restando il potere d’iniziativa del Consiglio d’Istituto. Quanto sopra è subordinato alla programmazione
didattica curricolare ed extracurricolare della scuola.
I responsabili dei laboratori (scientifico, artistico, musicale) nominati dal Dirigente Scolastico avranno cura delle attrezzature
regolamentandone l’uso. Per quanto riguarda l’uso del televisore, si precisa che può essere utilizzato esclusivamente per le attività
programmate.
USO DEL PARCHEGGIO
E’ fatto divieto usare la pertinenza della scuola come parcheggio.
L’accesso con le auto è consentito solo in casi eccezionali.
PARTE III
PERSONALE NON DOCENTE E SUA UTILIZZAZIONE
Per il personale A.T.A. l’articolazione dell’orario settimanale può essere anche flessibile, tenuto conto delle esigenze della scuola.
L’utilizzazione e dislocazione del personale all’interno della scuola è disposta dal Dirigente Scolastico su proposta del Direttore dei Servizi
Generali Amministrativi, in base ai criteri generali stabiliti dal Consiglio d’Istituto; in caso di urgenza o di incompatibilità accertate, il
Dirigente Scolastico con provvedimento motivato dispone il trasferimento da un compito all’altro del personale ausiliario, il quale può essere
utilizzato per mansioni esterne connesse al funzionamento della scuola (rapporti con l’Ufficio Postale, con il Comune e con Enti operanti sul
territorio).
La loro utilizzazione è disposta, di volta in volta, dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi.
Per quanto concerne gli aspetti giuridici ed economici del servizio, si rimanda alle disposizioni contenute nel Contratto Collettivo di categoria.
E’ fatto divieto al personale A.T.A. fare acquisti di qualsiasi genere agli alunni. Devono vigilare continuamente gli spazi interni ed esterni alla
Scuola e in particolar modo i bagni, i corridoi e le uscite, controllando il funzionamento delle porte di emergenza. Ogni dipendente è tenuto al
rispetto puntale dell’orario assegnatogli, timbrando il marcatempo non prima e né dopo l’orario previsto. Eventuali ore eccedenti non previste
nella Contrattazione d’istituto, prestate senza autorizzazione da parte del Dirigente Scolastico non saranno retribuite.
ASSEMBLEE SINDACALI
Le assemblee del personale docente, non docente e direttivo si svolgono secondo le norme previste dalle vigenti disposizioni.
La convocazione dell’assemblea, su proposta dei soggetti sindacali promotori e comunicate almeno 6 giorni prima della data fissata, è di
competenza del Dirigente Scolastico. La prevista dichiarazione individuale di partecipazione che è irrevocabile deve pervenire alla Dirigenza
in tempo utile per avvisare le famiglie degli alunni e disporre gli adattamenti di orario nelle ore destinate all’assemblea. L’assemblea del
personale docente si svolge nelle ore terminali dell’attività didattica giornaliera.
D’intesa con le organizzazioni sindacali le assemblee del personale docente non vanno tenute possibilmente nei giorni settimanali nei quali si
attua il rientro pomeridiano degli alunni. Qualora non si dia luogo all’interruzione delle lezioni e l’assemblea riguardi anche il personale ATA,
va in ogni caso la sorveglianza dell’ingresso, nonché l’assistenza agli alunni portatori di handicap eventualmente presenti in istituto per cui,
anche in caso di adesione di tutto il personale ATA, non potranno partecipare all’assemblea n°3 collaboratori scolastici e n° 1 assistente
amministrativo presenti nella sede centrale, individuati secondo i criteri della disponibilità e dell’anzianità di servizio. In tutti gli altri plessi
deve essere assicurata almeno una unità appartenente al personale ausiliario.
PARTE IV
RAPPORTI CON I GENITORI
Nell’ottica di una scuola che interagisce con la comunità e con il territorio, il rapporto con le famiglie assume particolare rilievo educativo e
formativo.
I rapporti con le famiglie avverranno istituzionalmente mediante le apposite assemblee alle quale parteciperanno tutti gli insegnanti.
Ai sensi dell’art. 42 – 4° comma del C.C.N.L. spetta al Consiglio d’Istituto definire criteri e modalità circa i rapporti SCUOLA FAMIGLIA,
sentito il Collegio dei Docenti. Al fine di tutelare l’attività didattica, i contatti degli insegnanti con i genitori, al di fuori delle ipotesi sopra
previste, avvengono solo in casi eccezionali su autorizzazione del Dirigente Scolastico o dei suoi collaboratori. All’inizio delle lezioni è
opportuno che i genitori affidino i propri figli agli operatori scolastici e non sostino nei corridori o nei locali della scuola.
DIVIETI
E’ severamente vietato l’ingresso nella scuola a rappresentanti, fotografi, propagandisti o persone, comunque estranee all’attività scolastica
che non siano autorizzate per iscritto. E’ altresì vietato a tutti di fumare in ogni locale scolastico, secondo la legge 11 novembre 1975 n. 584 e
secondo la direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri emessa ai sensi dell’art. 5 della legge 25/08/1988 n. 400. Il fumo è vietato
anche durante le attività che non comportino la presenza degli alunni. I trasgressori saranno denunziati all’Autorità competente a cura del
Dirigente Scolastico.
Il personale ausiliario è tenuto a vigilare sulle persone che entrano nei locali scolastici.
E’ vietato, inoltre, la presenza telefono cellulare a scuola da parte degli alunni. Nel caso in cui un alunno venisse autorizzato dal proprio
genitore a portare con sé il telefono cellulare per giustificati motivi, lo stesso genitore sarà responsabile dell’uso eventuale a scuola dello
strumento di comunicazione il quale, così come deliberato dal Consiglio d’istituto , sarà sottoposto a sequestro da parte del personale della
scuola.
RINVIO
Il presente regolamento interno, è stato approvato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 22 ottobre 2007 e dal Consiglio d’Istituto nella
seduta del 24 ottobre 2007 allorquando ha adottato il P.O.F.. Per quanto non espressamente previsto trova applicazione il Testo Unico
16/4/1994 n. 297 e altre disposizioni ministeriali in materia scolastica. Esso modifica e sostituisce ogni altro regolamento preesistente
nell’Istituto, può essere aggiornato con delibera dello stesso Consiglio d’Istituto e fa parte integrante della carta dei servizi.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
(Art. 3 DPR 235/2007)
Anno scolastico 2011/2012
Il Piano dell’Offerta Formativa si può realizzare solo attraverso la partecipazione responsabile di tutte le componenti della
comunità scolastica. La sua realizzazione dipenderà quindi dall’assunzione di specifici impegni da parte di tutti.
I docenti si impegnano a:














Essere puntuali alle lezioni, precisi nelle consegne di programmazioni, verbali e negli adempimenti previsti dalla scuola;
Non usare mai in classe il cellulare;
Rispettare gli alunni, le famiglie e il personale della scuola;
Essere attenti alla sorveglianza degli studenti in classe e nell’intervallo e a non abbandonare mai la classe senza averne
dato avviso al Dirigente Scolastico o a un suo Collaboratore;
Informare studenti e genitori del proprio intervento educativo e del livello di apprendimento degli studenti;
Informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di attuazione;
Esplicitare i criteri per la valutazione delle verifiche orali, scritte e di laboratorio.
Comunicare a studenti e genitori con chiarezza i risultati delle verifiche scritte, orali e di laboratorio;
Effettuare almeno il numero minimo di verifiche (due per le discipline con due ore di lezione e due scritte e due orali per le
altre discipline) come previsto dai Dipartimenti disciplinari;
Correggere e consegnare i compiti entro 15 giorni e, comunque, prima della prova successiva;
Realizzare un clima scolastico positivo fondato sul dialogo e sul rispetto;
Favorire la capacità di iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità;
Incoraggiare gli studenti ad apprezzare e valorizzare le differenze;
Lavorare in modo collegiale con i colleghi della stessa disciplina, con i colleghi dei consigli di classe e con l’intero corpo

docente della scuola nelle riunioni del Collegio dei docenti;
Pianificare il proprio lavoro, in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno il più possibile personalizzate;
Gli alunni si impegnano a:
I)
J)
K)
L)
M)
N)
O)
P)
Q)
R)
S)
T)
U)
V)
Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità;
Non usare mai in classe il cellulare;
Lasciare l’aula solo se autorizzati dal docente;
Chiedere di uscire dall’aula solo in caso di necessità ed uno per volta;
Intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente;
Conoscere l’Offerta Formativa presentata dagli insegnanti;
Rispettare i compagni, il personale della scuola;
Rispettare le diversità personali e culturali, la sensibilità altrui;
Conoscere e rispettare il Regolamento di Istituto;
Rispettare gli spazi, gli arredi ed i laboratori della scuola;
Partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo;
Svolgere regolarmente il lavoro assegnato a scuola e a casa;
Favorire la comunicazione scuola/famiglia;
Sottoporsi regolarmente alle verifiche previste dai docenti.
I genitori si impegnano a:
 Conoscere l’Offerta formativa della scuola;
 Collaborare al progetto formativo partecipando, con proposte e osservazioni migliorative, a riunioni, assemblee, consigli e
colloqui;
 Controllare sul libretto le giustificazioni di assenze e ritardi del proprio figlio, contattando anche la scuola per accertamenti;
 Rivolgersi ai docenti e al Dirigente Scolastico in presenza di problemi didattici o personali;
 Dare informazioni utili a migliorare la conoscenza degli studenti da parte della scuola.
Il personale non docente si impegna a:
6) Essere puntuale e a svolgere con precisione il lavoro assegnato;
7)Conoscere l’Offerta Formativa della scuola e a collaborare a realizzarla, per quanto di competenza;
8)Garantire il necessario supporto alle attività didattiche, con puntualità e diligenza;
9)Segnalare ai docenti e al Dirigente Scolastico eventuali problemi rilevati;
10)Favorire un clima di collaborazione e rispetto tra tutte le componenti presenti e operanti nella scuola (studenti, genitori,
docenti);
Il Dirigente Scolastico si impegna a:

Garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa, ponendo studenti, genitori, docenti e personale non docente nella
condizione di esprimere al meglio il loro ruolo;

Garantire a ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare le proprie potenzialità;

Garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità scolastica;

Cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità in cui la scuola opera, per ricercare risposte adeguate.
Firma del genitore per accettazione, per quanto riguarda il proprio ruolo:
………………………………………………………………………………….
Firma dell'alunno, per quanto riguarda il proprio ruolo:
………………………………………………………………………………….
Il Dirigente scolastico
Prof. Rocco Colombo
Scarica

POF 2012/2013