DEGLI
USI
NATALIZI.
1
ArJDE
GUBERNATIS
STORIA
COMPARATA
USI NATALIZI
GLI ALTRI
POPOLI
IN
INDO-EUROPEI
MILANO
FRATELLI
TREVES,
ITALIA
EDITORI.
letteraria.
Proprietà
"tip.
Tr«vcs
ProfessorGIOVANNI
Al
Mio
Tu
bene
che
t eterna
del
luna
consacra
E
tua.
però
darti
ti sia
non
al
tìitti i
i
matrimonii,
è
il giorno
22
dicembre,
delt
i giorni
ossia
dura
Natale
il
antichi
il 6
inverno,
tre
e
pagani
nascimento
suo
dal
fra
21
il
ossia
d:l
272770
V
fra
primo
e
vi*
col
bimbi,
rina^
allungatasi: il
al 24 ; il giorno
si
compie,
dicembre
il 21
del
giorno
apparizione
sole
i
celeste
parto
che
scopo
dell'anno
ad
festeggiavano
ossia
t epifania
cel':Ste,il
cioè
regota
che
felice. La
sole
incominciano
giorni,
è secondo
eccellenza,
per
anche
nuovo
laborioso
non
gennaio,
il
bene
rivolgerla
popolare
sanno
ricorse
dicembre
famiglia
lo
festeggiar
di
il
alla
somigli
mente
propizio
una
quelli
mestica
felicità do-
sapevi,
raggiunga
del
solstizio
e
scienza
foniare
sce,
gU
della
di
solstizio
di
il ventidue
tosto
voglia
dubbio,
in
cisamente
pre-
voglio pure
io
che
quello
gilia
Ma
caduto
il matrimonio
che
s' io
stupire
sono
sperata
famiglia
senza
mai
forse
principii
affinchè
ogni
che,
tuo, cioè
caso
in
non
più
ma
della
dicembre.
cosa
una
miele
ti
sacri
lunario,
di
non
il ventidue
(eco
giorni
i miei
quelli
che
Milano
Giovanni,
caro
sai
in
RIZZI
della
dell* anno;
stizio
solluce
i
Cri-
VI
—————————————,
?
celebrarono
è
giorno
di
uno
fosse
opera
tali
del
che
ce
per
veder
bendati,
maglio
delle
colmare
dedicato
altri
ad
aveva
una
che
il mio
V occasione
Treves
eh' io
non
ci fosse
quello di
dirmi
ora
tnettere
volendo
qicalche
professore
tal
offrirti un
Io
leggere.
in
ciulli
che
ma
sotto
almeno
ogni
mistero
sulla
solo
non
i
babbi
volte
tre
porta
la
stero
io
non
vorrei
e
vita, qualche
che
alcuno,
eh' io
ancora
tutto
fra
d' inventar
l'universo
tuoi
i
difetti
più
gentile,
e
alla
meno
al-
doverti
che
dire,
di
parla
dai
a
tenerlo
abbiano
che
più
fan*
fanciulli,
bene
sia
messo
che
vero
Il
giudizioso.
morte
della
di
ma
figli potessero
non
nebbia
prima
cittadino,
dovuto
letto
d'uscita
che,
degno;
di
mio
dovuto
avrei
quello della
dirada
esser
magari
tuoi
rinasce
e
si
poteva
avrei
posto
giudizio,
ingresso
natìiraimente
i
figliuoli
nascimento
d'
non
faranno
rnamme
i
mio
mortificato
V uomo
anni
del
le
finche
chiave,
sette
e
dunque,
V eccellente
dev'essere
non
benda,
la
vedi
affettuosQ
il libretto
che
orecchio,
un
senza
vuol
a
famiglia,
invece,
sono,
occhi
e
di
che
ha
non
eccessiva, tupotre»
solo
libro
anche
ch'esso
Se
cosa
poeta
di
padre
caso
nozze
volta,
farti onore,
non
il
mxigno,
V ottimo
anche
te
il
intendi
modestia
una
in
Tu
bene.
ch'io, volendo
onorare
se
sapere
ti voglio
insieme
il primo,
cogliere
far
per
del
tue
assortiti
ma
di
voglia
gran
alle
libretto
te;
a
ogni
giù dagli
mortali
che
quindicina^
che
benedizioni.
sue
sto
Cri-
che, alcuna
e
mette
que'
Giovanni,
caro
anzi
—
del
scelto
proverebbe
avvediamo,
ne
quella
Vaver
giorni^
caso,
gli occhi
In
e
il Natale
giorni
dell'anno.
natalizio;
beate
sempre
tali
in
il Natale
e
il
RIZZI
—
stiani
sti
GIOVANNI
PROFESSOR
AL
quel
nostra
d' aver
siedono
vita;
versando
attra-
duplice
mi-
mente.
creato,
Ma
o
PROFESSOR
AL
che
di
vere
rebbe
flore
tali
fiori né
tu
perchè
nuora,
tu
perchè
né
liceo,
pei;
potea
non
nuziali
ed
libretto
avrebbe
qtcal è,
i
contenta,
alcun
ad
inanda
che
privilegio
tanto
lettura
più
Mantegazza
la
per
rativi
varii
d'avere
ne
le
non
e
razze
riceverà
gradi
caverà,
r^icca
sua
sopra
etnologo
i
ne
invece,
dotta
serie
umane,
se
qualche
dell' umano
inutilmente
un
lume
mamme;
tore
Vedi-
che
tutti,
abbracciarli
e
le
per
che
egli
antropologo
qualche
di
il
scuole,
dia
ne
come
indizio
stuiii
di
compa
storico
alcuno
•
ed
argomentare
per
incivilimento,
aggruppati
do-
non
scolastico
s'adotti
se
usi
il libro,
e
provinciale
pulpito;
trai-
gli
Ma
grande
predicatore
alcun
dal
di
che
fisica, questo
maggiore;
libretto
nuovo
ad
meno
pubblica
il
consiglio
il
cosi
è pur
pubblico
un
indo-euro^
babbi
da
dubbio,
senza
ambisce
non
e
questi
di
il numero
compiere
priìno.
che
di
o
descritto
avea
è
non
ginnasio
dovea
te,
a
libro
popolari
venir
letto
dunque
ragion
per
dovuto
esser
io
Dico
farci.
il libretto
che
anzi,
forse
può
non
si
e
funebri;
Io
nvancare
dopo
colore.
di
usi
sugli
dunque
de* nascimenti
tasse
ed
storica
senza
questo
signorine.
signore
alle
potrebbe
senza
dico
studenti
fa*
fanciullo
che
che
intendere
mi
non
e
intenda;
signori
trilogia
mia
la
ai
un
sapremmo
suxfcera
cada^
morta,
profumo
io
ne
faccia
né
destinato
ed
in
segano,
del
fanciullo
senza
fanciullo
per
gli è
che
poesia,
un
Un
e
meno
e,
notomia
la
dottissimo
alcuna
è
poesia,
filo
farmi
e
cara
Quel
sentire
Di
nato
dVcen-
creare^
creazione,
per
persona
una
paura.
più
è
egU
modo
che
VII
distruzione.
dichiararmi
isapesse
a
della
della
quello
su
ancora,
a
sull'argomento
dotto
tasse
RIZZI
atUtitdine
d'avere
prima
almeno^
GIOVANNI
ed
io
crederò
ordinati
ì
AL
vili
fatti
%yrinùipali
dopo
PROFESSOR
che
GIOVANNI
riferiscono
si
illustrati^
avere
RIZZI
agli
potei,
come
natalizi,
usi
ed
nuziali
i
i
fu^
7iebn.
In
modo,
ogni
parlerà
7nale,
libretto
il
sé
da
qui
:
che
o
segue,
invece
volevo^
bène
o
io,
parlar
,
per
mandarti,
in
benedizione,
per
la
con
tua
cara
commettere
Ed
ora
Firenze,
il
un
giorno
un
milione
d'
famigliuolà,
peccato
mandami
la
felice,
di
tu
vigilia
che
a
del
indulgenze
22
dicembre
di
eh'
cosi
avetvi
è
tempo.
18T7.
II.
Angelo
per
fate
mi
desiderio
benedire,
apostolica
mia
la
De
tuo
Gubernatis.
te
spesso
vietiti.
e
I.
In
prima
La
di
quanti
vada
modo
egli
fanciulli
più
d'
gli
con
occhi
di
nel
come
dopo
la
umana,
è
e
fa
si
umana
s' è
uomo
al
paradiso
Usi
Natalizi
e
solo
da
un
generalmente
ritornano
vita
essi
appena
•
La
Da
storia
terrestre,
virtuosa
sono
cipio
prin-
umana
vita.
venire
fanno
sato
pen-
fantasticato
siasi
celeste.
paradiso
suo
paradiso
un
alla
si
nel
della
prima
mortalità
im-
siasi
dell'anima
vita
la
incominciare
supremo
che
però
si
nella
che
eterna
bastino
come
fede
naturale
essere
ancora
promesso
paradisiaco
e
ma
premio
come
uomo
non
morte,
nascono,
ha
lare
popo-
che
quali
si
mai
sufficienti
parvero
dire
Poiché
fine,
suo
i
potrà
scienza
oserei
aperti.
ogni
immaginare
per
non
;
la
quella
dov'egli
e
non
ma
che
è
mondo,
curiosità
fanciulli,
dell'anima
l'anima
al
risposte
volta
una
odierni
agli
dice,
alcune
trovato
nasee.
dell'uomo
soddisfatta;
intieramente
ha
si
venga
Questa
esce.
ne
modi
curiosità
ultima
che
quando
venire
ai
T
e
in
sapere
quali
e
d'ogni
mondo
un
i
fanciulli,
morti.
Essi
2
IN
luogo
è
non
E
assumere
possono
quel
QUANTI
un
di
dal
sciolta
nome
si
cristiane
crede
alla
veramente
nel
soffio
le
in
anime
le
hanuo
delle
anime.
errano
a
alla
vita
di
(1)
I Cristiani
bini, onde
(Lugduni
la
esistenza
; la
scrive
credono
poi
tornano
Batavorum,
del
Limbo
il
che
sopra
1659),
da
è
la
ha
nasce
de* bambini.
Perchta
gnarsi
accompa-
e
di
servirgli
angelo
stode.
cu-
{Germani^
al
de* barn-
Limbo
Lavatek,
un
e
battesimo
per
Mannhardt
tutto
dero
vi-
via, il ponte
della
benigno,
si
stella
una
senza
che
ed
stelle
ancora,
la terra.
rio
Purgato-
il
nelle
scendono
che
il vento
malefico
genio
Nell'anima,
;
muoiono
errano
ghi
le-
e
agitate fiammelle
lattea
via
essa
credenze
nel
anala,
ogni fanciullo
di
cosa
le fiammelle
arriva
corteggio
anime
guardiana,
Risiedono,
di
ed
che
il
(1).Altre
forma
anima
I bambini
formare
germanica
di
stella
che
consacri
anime;
etimologia;
ogni
fanciullo,
Nelle
fuoco;
sono
anila
stessa
una
delle
come
la
anime;
ad
ritorna
parole
del
il fanciullo.
un
riceveva
non
battesimo
umana
in
appaiono
sanscrito
fuoco,
vita
sepolcri
ai
veduto.
il solo
vitale, si ravvisa
intorno
errano
che
fin che
e
denze
cre-
un'anima
domandavasi
bevuto
mangiato,
le antiche
All'anima
vita
in
mortale,
cosa
sempre
entrava
umano.
alla
ingresso
suo
avesse
cui
nutriménto
e
nel
in
corpo
era
od
questo
è
non
Secondo'
mondo.
il fanciullo
germaniche,
NASCE
in
l'anima
ma
questo
SI
mortale
corpo
terrestre;
cosa
MODI
QUALI
De
capitolo
per
Spectris
negare
QUANTI
IN
Mythen),
scile
si
o
di
quelle
croste
il
cora
una
per
timore
e
Nella
volta
la
che
il
si
sputa
si
Ma
Ma
innanzi
il riso
popolare
che
bene
coperta
fede
La
che
solo
apre
ma
ospite
sia
rimasto
al
è
angelo
un
del
russi
proverbi
a
appare
riso
convulso
partito,
indietro
'protetto.
suo
sensualità
ha
alla
sinistra, ossia
e
invece
quando
sorride,
cono
di-
Toscana
fanciullo
che
gli
mano
chia-
il benedetto.
desto, in
un
giuoco
significato; indica
piglia per
piglia
alla
il
solo; in
altro
che
contro
angelo
il diavolo
ride; l'angelo
perciò
dormire,
è
gelo;
an-
siede
all'
quando
ben
Dahl,
sinistra;
lui
un
cielo. L'angelo
alla
del
fanciullo
nel
compagna
ac-
au-
fanciullo
ogni
per
eh' egli sorride
ed
del
che
dice
nel
quando
non
V
danno
fanciullo, nel
tedesco,
e
far
e
è
quando
che
una
per
guardano
porta,
seguace
sputare
il
se
quel
si
visitata
alla
genio che
ancora
persona
il diavolo
gli Andalusi
sta
Forse
lattime.
dopo
nasce
i
bisogna
diavolo.
buon
suo
Norvegia,
genio
terra,
destra,
nostra
il
capo.
cristiana, il genio, è diventato
secondo
custode,
condo
se-
in
porta
Belgio
sulla
nasce
viva
dispetto,
credenza
nel
pelle, il fanciullo,
in Italia
ospite fino
suo
averne
possa
si
chiamano
cosi
al
tano
porSe
fanciullo,
visita, la
in
va
che
è
seguace
alcuno
del
testa
fanciulli
intorno
la vita.
balie
le
simile
NASCE
parecchi
questa
tutta
seguire per
la
genio
SI
islandese, perde
toccare
dal
via
taglia
superstizione
MODI
attorcigliata
la credenza
lo dovea
QUALI
pelle che
nella
cuffia
come
brucia
E
per
gerezza
leg-
sé il fanciullo
sé
i fan-
IN
ciulli
QUANTI
più serii,
dopo
bevuto
e
fra
fa
e
fanciulli
di
cielo.
Questo
l'angelo pel
possesso
in
modo
un
Il
piemontesi.
combattono
entrambi
vita, perchè
il fanciullo
sette
anni
corpo
un'
come
alla
umano,
prima
in
quello
eh'
ella
alata, l'anima
vola
da
portato
ad
dimostra
(1)
In
vanno
a
la
d^oro,
e
lo
due
novellina
una
di
Dio;
;
il fanciullo
per
angioli che
al
cielo.
fanciulla
fanciulla
cassetta
una
serpentelli neri
tirano
la
la
che
sempre
pigliano
la
in
mezzo
la
e
il
—
ci
suo
sorellina
dore
splen-
il fanciullo
dono
una
si
nera
nella
fanciulla
si
cassetta
trovano
il fanciullo,
avvolgono
foresta;
da
il purusìia
tutto
nella
nera:
s'allungano,
nella
in
europea,
indo-
comunica
venera,
riceve
ciulli
fan-
lino.
uccel-
come
fratellino
in
al
l'anima
ma
dell'uomo,
incontrano
ed
di
trare
rien-
(1).I
all'uomo,
pianta
una
popolare tirolese,
coglier fragole
Madre
da
lo
alla
l'agitava
la tradizione
falco, che
e
a
che
umano
secondo
—
genio
legata
facile
figurata
i
all'età
ben
anime;
talora
si
tra
il mal
e
errore
come
anime
fino
corpo
universale
indifferente
mostra
due
l'anima
un
un
pianta
una
in
vien
fuoco,
del
vago
cielo
dal
che
di
lotta
diverso,
però
e
della
delle
ancora
umana,
entrasse
L'origine
prima
considerato
vita
cielo,
il fanciullo
è
non
di
acqua
genio
sottrarre
anima
abbiano
cosa
alquanto
buon
ridono,
non
giuoco
per
stato
arrivano
che
domanda:
bevettero
sebbene
pure,
aria,
essi
pane
il diavolo
in
eh'
mangiato,
mangiarono
e
alla
NASCE
SI
quali sputando
i
risposto
avere
MODI
QUALI
E
cassetta
e
d'oro
la trasportano
QUANTI
IN
che
va
mondo
si
luna
è
che
dal
nello
la
tedesco
la
cicogna
fanciullo
un
dalle
portate
terra,
Storch,
(1)
Perciò
tidem
rat, foetum
foemina
remque
est
modo
educat.
mutuo
eos
.eia
lo
per
in
vati
tro-
che
stilla
lepre (1).
più
sopra
popolare
canto
un
cosi, perchè
porti
«
id
Aristotele»
marem
implori
rei
utpote
coitu
marium
progene-
hoc
tamen
in-
facit
excludit,
parique
pernegat,
agnoscit;
[superveniat
dedi-
partoriendi
mare
et
separatim
Venerese
peperit lactet, iden-
quse
quod
foecunditatis
vero
unquam
concipit
foeminam
heim.
Nimiram
interim
ullum
(gambalunga),
Kind
animai
dum
ipse quoque
in iis et
della
stesso
Langbeia
praeter
vero,
ssepenumero
ignari
lepus
foemina
Mas
sorgente
invocata
scrive:
superfoetat, neque
tervallum.
credenza
vengono
arrivano
Mutter
Valeriane
Nam
tissimum.
Storch
der
hieroglyphicum
gono
ven-
madre:
alla
Bring
gine
l'imma-
la
nascono
cicogne;
anime;
fanciulli
i
secondo
e
covo
trovasi
le
muovono
lepri, nella
fanciulli
dei
anime
luna,
lepre, nel
ambrosiaco,
lepre, secondo
quando
delle
della
via
le
della
stagno
vitale, rapita
mondo
si
quello
Garuda,
gli Indiani;
i fanciulli
gerrfianica
sulla
d'una
facevano
mondo
onde
e
cosi
uccello;
un
l'uccello
è pure
lunare
5
NASCE
dell'ambrosia
rifugiano,
ne
se
è
la coppa
portatrice
la
SI
volatile, di
un
Il mondo
ove
MODI
QUALI
bràhmanica
pigliare
a
mostri.
dai
Ma
di
leggenda
nella
la
forma
in
umano
E
factum
,
crediderint.
quia
ut
vero
cum
ma-
mina
foererum
6
IN
QUANTI
Legs
E
die
auf
MODI
QUALI
SI
NASCE
Bank,
?
hùbsch
Wirds
Legs
auf
Wirds
I
più
ein
ci
San
quel
Cuniberto
; la
tradizione
Svizzera
ha
morsicato
bambini
si
dice
la
curiosi
in
madre
invece
il motivo
una
per
essi
di
fa
cui
la
il
nella
fonte, si
porta
gamba,
di
lose,
miraco-
una
che
in
fonte
rammentate
la. cicogna
che
chiesa
Giovanni
egualmente
sono
Talora,
tano
raccon-
con
altra
In
a
My^
della
giuoca
San
fonti
Brunswick,
germanica.
Nella
ai
altre
di
Dio
con
Vedremo
le balie
mangiare.
congiunta
le due
come
gano
da
presso
si riferisce
fonte
dalla
di
o
Germànische
di Colonia
Madre
Parecchie
che
ne'
levati
loro
Maria
medesimo.
•'
dà
e
albero.
natalizio
ai bambini
più
lo
per
d'un
pie
a
Il Mannhardt
furono
Ingenheim,
(1)
foresta
che
luogo
(1}.
deposti
dell'albero
che
dice
di essi
di
tuttavia
nella
o
HòIIe,
die
Junggeselle
sono
credenza.
questa
Soldate;
Wirds
l'uso
oltre
then
ein
hinter
fonte,
una
Lade,
die
Legs
fanciulli
lang;
e
tellino,
fra-
un
cosi
mamma
spietiener
il letto:
Una
coscia
nome
Er
hat
gebracht
ein
Brùderlein,
Er
hat
gebissen
die
Muter
leggenda
di
di
sua
indiana
madre
Aurva),
fa
nascere
ch'egli fende
il
in's
figlio
(ùrum
Bein.
di
Cyavana
bhittvd, onde
dalist
il
suo
IN
di
parla
una
E
con
Di
in
illuminata
sedeva
mezzo
uncinilo
il
rapito.
nella
caverna,
del
la
cielo
di
cui
in
notturno
bambini
dei
che
teneva
tali
che
in
la
è
ogni
intorno.
stanno
demente
grannel
grembo
mitologia
stelle
Le
essa
bambini;
scompare,
scompare
Madonna.
le
di
parso
scom-
trovò
credenze;
quale il fanciullo
è la bella
luna
di
studioso
mitica
l'origine
era
che
la
e
ripiena
Donna
Ogni
cui
Bruneck
caverna,
tutta
bella
una
NASCE
a
presso
una
e
SI
donna
una
narrasi
lume
un
MODI
QUALI
caverna.
bambino
il
entrò
QUANTI
prende
com-
fonte,
la
figura
una
il sole
sera
le
sono
Talvolta
;
anime
invece
,
è nominata
della
Madonna,
loro
castigatrice
0
Frau
loro
e
Holle, alla
premiatrice,
quale,
la nostra
Befana,
il merito
de' fanciulli
in alcuna
quali
ai
di
della
la
parola Epifania
l'Epifania viene
luminosa
che
aspettano
i
della
quale
scacciata,
nel
della
loro
regali
Natale,
secondo
porta
da
una
ruzione
cor-
personifica
col
nuovo
gali
re-
ora
anno
invece, la stagione
ora,
1 bambini
Mecklemburg
Gode
Frau
Holda,
o
Fru
Gauden,
cantano:
Fru
Gauden
Darmìt
Nel
col
ritorna;
o
paura
essa
; ma
Frau
cattiva
noto, deriva
è
tenebrosa, che
stagione
con
com*
essa,
o
fa
la
parte, corrisponde
fata, buona
una
,
; il nome
rapitrice di fanciulli»
come
sali
Belgio, invece
un* Anne
Marie
het
ik
della
min
freuden
Frau
làmmken
gewen,
leven.
Gode,
Jacqueline.
i fanciulli
lutano
sa-
8
IN
Nel
QUANTI
QUALI
E
Vorarlberg
MODI
s'invoca
NASCE
SI
Nicklas
San
perchè
porti
fanciulli.
conclusione
In
abbiamo
noi
modi
tre
essenziali
,
coi
quali,
,
secondo
nascere:
possono
e
portatori
del
fuoco
scaldate
dal
fuoco;
il fuoco
quale
l'animale
cosmico,
di
e
augurii
le
Livia
donne
crobio
stimava
scusava
Liberi
litur,
ut
undique
forma
ex
tereti
dell'anno,
simbolo,
esordiva
(1) Presso
portati dal
del
:
di
Nesterland^
paese
initiatos
intra
co-
Leda,
dicesi
se
atque
vitam,
di
Pasqua
del
dei
nimio
sphaerali,
primaverile,
che
Nidi,
e
ne
se
plus
Cristo, si celebra
romani,
Ma-
veneratione
Nella
di
fatto
e
consule
hac
».
abbia
Tiberio.
videar
ne
includente
in Germania,
ossia
che
di
poene
l'uovo
i banchetti
Emdem,
Et
«
ac
et
sole
come
i loro
elemento,
un
vocetur
quello
pigliavano
vuoisi
quibus
clausa,
versum
uova,
in
svolta.
vocabulo,
elementi
simulacrum
mento
che
parole
Patris,
con
le
come
(ovum)
sacris
mundi
l'uovo
queste
con
extulisse
era
vati
le-
si è
incinta
quando
getazione
ve-
tatrice
vita, susci-
vita
la
come
la
vengono
pure
colomba
di
pianta, nella
della
onde
romane,
Augusta
o
;
creatrice
dell'uovo
gallina
di
(1),anime
producono
congiunti
dall'acqua primigenia
Dall'uovo
viventi
alati
uccelli
volano,
germogli
son
o
l'acqua
e
che
generativo,
finalmente
e
fiamme
son
i fanciulli
popolare,
credenza
la
surrezion
ri-
il rinascisi
mangiano
come
l'uovo
principio
i fanciulli
della
sono
10
QUANTI
IN
Tezistecatl
nel
E
seguente
vedico, si trovino
la
Sarasvati,
nel
mezzo
dèi.
11
delle
si
generazione;
di
e
alla
Ganton,
che
del
fanciullo
ne'
emette:
vedono
lo
non
in
mente
nati
in
bel
un
dalle
fatto
la
sopra
Gyavana
Nelle
nati
cosi
acque,
la
da
nave.
facendolo
novelline
piselli,
in
che
al
popolari
da
la
fanciulli;
il
d'esser
ed
produce
il
ai
gli
gi-
gli Dei
prin-
suo
del
madri,
il
Ma
impune
rose
cerca
alle
Talora
fulmine
secondo
fanciullo
riva
ar-
Agvini ringiovaniscono
per
abbiam
fagiuoli,
fallico
velenoso.
portatrice
fanciulli
vedici
passare
che
paludi
tedesca.
I
nonno
camente
poeti-
il fiore
alle
mitico
dalle
di
e
nesi
i Ci-
immaginare
mezzo
cicogna,
popolare
una
dei
serpente
Gina
il fiore
poi generatore,
credenza
il
nella
Gome
della
crede
si
quali
apre
degli
come
fanciulli, i quali potranno
come
si
simbolo
rivolgano
anime
che
anime
che
volta
spiriti vitali
giardino,
cipal nutrimento
delle
loto
la
per
significato fallico; l'anima
s'asconde
i
Italia,
innocenti*
è nato
negli
l'acquosa
si ritiene
spiegare
i
le
e
inno
generazione
sua
cosi
originario
fiori
di
la
fiori, presso
un
è
fiore
figli, si
soggiornino
poetico ha
mito
la luna
soggiorno
muove
aver
per
de'
nonna
di
quindi
vedremo
stesso
Giappone,
perciò alla
può
Noi
».
dell'eloquenza
e
Nel
luogo
acque
diviene
NASCE
uno
mariti
India, dal
Neil'
fiore
il
SI
presso
dai
mogli.
sia
fanciulli.
dei
come,
dell'acqua
delle
Fakone
lago
MODI
generazione
invocate
dea
fecondazione
il
alla
vegliava
capitolo
QUALI
da
un
lago.
fanciulli
ceci, da
miracolosi
cavoli,
dal
IN
essi
nacquero
les
feuilles
; in
tiglio
dal
altre
quel che
ne
se
pratiche
de'
vecchi;
(1)
conto
della
e
la
fecondò,
ma
è
educavano
serpenti
un
e
evidente
nel
di
scirebbe
riu-
le credenze
vi
e
quelle
sono
dichiarare
pudico.
il discorso,
degli Ofiti adoratori
nell'uomo,
libretto
tutte
tradizione
ladalboth,
un
traccie
,
possono
vere
ro-
seguitar
ora
sole
de' fanciulli
sous
quercia,
una
presso
sarebbe
Plutarco
una
le
innocente
quale parlano
sotto
dovessi
sopra
si
non
orecchio
ad
Meno
S'io
(1) ;
superstiziose
queste
«
fanciulli, il mio
innocente
e
facilmente
ai
in Francia
frassino,
un
ancora.
dice
»,
che
fanciulli
ai
Piemonte
de' nascimenti
tutto
le
in
»,
sotto
piante
tradizione
la
chou
d'un
Red
11
NASCE
SI
dice
si
Parsley
«
Germania
ed
MODI
Inghilterra
in
prezzemolo;
QUALI
E
QUANTI
II serpente
Proclo.
per
virtù
simbolo
tempio
del
si tenesse
del serpente,
cbe
sedusse
quale Tanìma
fallico.
della
ove
Bona
Perciò
Dea
qui
della
Eva
discende
i
Romani
generatrice»
II.
Fecondazione.
Descrivendo
un
gli usi
di
numero
gran
quali
offre
breve
un
di
prima
(1):
unirsi
Vishnu
«
divino)
fabbro
dovea
alla
Il
foggi
lo
con
la
ci
dal
rito,
ma-
condarla
fe-
di
scopo
Tvashtar
matrice,
forme
le
Rigveda
recitato
esser
moglie
appresti
dappresso
Tatto
muliebre.
che
inno
dità
fecon-
accompagnassero
fecondazione
della
sperato
riti
e
come
la
più
vedremo
ora
sposa;
scongiuri
voti,
osservato
simboleggino
cerimonie
alla
augurata
abbiamo
nuziali,
(il
(il
Pragiàpati
,
delle
signore
feto.
il
che
Il
Quest'inno
da
preceduto
stendit,
un'ostrica
il
affixo
cielo
ter
cielo
eam
e
pareti
le
cui
la
terra)
supina
fricat,
:
ac
si
pene
così
(la
dea
il
feto
nuova),
il
Brihad
marito
combaciano
in
il Weber.
Aranyaka,
ejus
fla
staccatevi
terra
e
il
parole;
altre
solidi
con-
Sinivàli
o
luna
secondo
essere,
Dhàtar
seme,
tu,
della
vigilia
alcune
il
consolida
dovea
dicendo
ad
feto
alla
presiede
(1)
versi
creature)
ea
di-
f emora
è
vulva
come
collocato^
nata
paragosi
ore
baciano
com-
ori
13
FECONDAZIONE
consolida
tu,
eloquenza),
feto che
quel
perchè
(la dea
Sarasvati
il feto
la fiorita
con
o
consolidate
ghirlanda. Quel
nel
nascere
degli dèi Acvini
il
ora
squarcia il
di
pioggia.
il
demonio
che
nasca.
stri,insieme
che
infame
(ilDio
l'utero
occupa
formola
della
infame
malattia, consumatrice
che
malattia
che
si
ti
uccide, che
svolge, che
si
della
attacca
alla
di qua,
la malattia
siede
qua,
nella
lì
Noi
matrice.
succubus)
un
che
come
Noi
amante.
la malattia
il male
Agni,
che
carne
ucciderti
che
tenebra, che
vuole
ti
i due
potrebbe farlo
distruggiamo,
ti assedia
e
il germe
uscire.
Noi
che
ti
sposi, che
si
si mette
un
sotto
fratello,uno
espellendola
ti turba
distrugge la tua
te, la
espellendola
distruggiamo,
stringe (che
la
assedia
la malattia
fra
con
distrutto
aver
possa
prima
de'mo-
di qua
la matrice.
vuole
conda
fe-
moglie,
e
il feto
cacci
sacra
che
rende
marito
consolida, che
squarcia le coscie, che
sposo,
la
nel
del i^eV/t'^^ascongiura
distruggiamo, espellendola di qua,
come
è
distruggiamo, espellendola da
Noi
d'oro
fulmine
e
fra
tuo
landa
ghir-
fallo
fuoco),uccisore
del
sacra,
^
Questa
»
,
l'aiuto
la matrice.
d'oro
far morire
e
la formola
con
inno
si mette
impedire la generazione
Agni
la verga
l'aureo
celeste
altro
per
«
Acvini
generazione
ora
nuvola
che
dèi
mese.
la
per
Un
—
della
e
esagitato, invochiamo
solare,
della
seno
due
o
d'oro, questo
invocato
raggio
acque
feto che
decimo
d'oro, questa verga
cielo
voi,
gli ÀQvini hanno
possa
delle
nel
prole, »
di
sonno
Si
e
teme-
.-3
14
FECONDAZIONE
vano
si tratta
Non
è
Si
pizii
giorni
e
antichi
i
il
nefiasti
concepimento
primi
primi
quattro
vi
si
che
del
chiama
riesca
generativo.
matrimonio,
affascinati
sono
il
sacerdote
annodamento,
per
in
li
nel
congiunge.
legamento
mal
del
Si
che
qualgenio
o
Frohmann,
impedisce
accade
malefico
chiesa
il
1675), troviamo
Spesso
un
fatta
penetri'
seme
; cosi
tempo,
si fosse
malie.
queste
il
questi
T undecime
qualunque
trattato
al
seguono
vietati
(Norimberga
magica
di
che
notti
qualche
se
Nel
opponesse.
s'accoppii, che
il maschio
cui
gli sposi,
parecchie
descritte
più propizio
impuri
in
la
seguiva.
mestruazione;
infruttifero, se
contro
fascinatione
sposi
giorno. Ma,
gli uni,
la
assolutamente
sono
posito
pro-
precedeva
che
sedici
della
questo
che
tempo
particolarmente
riusciva
demonio
in
giorni
il tredicesimo
malia
De
giorni
come
connubio
il
Manu,
pro-
medici
I
; secondo
quello
quello delle
era
quattro
ritenevansi
e
di
il codice
Secondo
altri
tale.
vi-
giorni
a
quello
era
secondo
mestruazione,
i
contradditorii
più favorevole
tempo
tuttavia
che
riuscir
fecondazione.
la
la
per
genio
di
fossero
vi
davano
più
precetti
che
per
medioevali
e
il mal
contro
feto.
del
augurio
feto, e impedirgli
creduto
sempre
notturne.
presenza
semplice
scongiuri
il
sciupare
già la
più d'un
di
ma
soffocazioni
le
indica
ci
quindi
fecondazione,
potrebbe
incinta
inno
questo
Ma
donna
la
per
nella
trice,
ma-
l'atto
nel-
che
legamento,
momento
Un
della
tal
che
gli
stesso
fascino
linguetta.
si
La
FECONDAZIONE
fescino,
questo
felice
a
€
de' Latini
Pertunda
Dea
adest
Si
adest
si
Virginensis
subacta
ut
ibi
Pertunda
dea
la Pertunda
ci è fatta
Perfìca
est
una
illas et
luteas
inoffensa
culis
maritis?
che
Cosi
»
i Romani
doveano
Nel
fecondazione.
riconobbe
la
la
Gaio
moglie,
e
dal
o
di
nel
l'amico
suo
si
e
del
ma
porta.
da
una
è
Marte,
parto
Come
uso
dotto
dalla
che
troia,
Tizio-
simbolico
di
lupa,
si
e
quale
porco
della
casa,
terpella
in-
m'
erano
abbondanza
secondo
genera
di
madre
Caio-Sempronio
agevolare
spera
e,
Il marito
cortesemente
del
si
diana
in-
soglie
uso
Barrili,
parola
Il grasso
le
quale
Rossbach
dalla
raffigurati
sono
e
la
toro.
e
ungevano
amabile
Anton-Giulio
Cerere
la
cui
con
vacca
il
ha
eccellenza.
per
all'origine del
intorno
solo,
Gaia,
e
fecondatore
lupo,
vale
della
estremo
Gaia,
che
dai
matrona,
all'atto
etimologia
che
le cerimonie
in
nella
cubi-
effondientibus
Vergine
e
in
quae
scrobem
fino
Gaius
stessa
(gau),
^0
la
fecondità
di
augurii
primi
Pertunda
accompagnavano
convertire
obscenas
perfìcit dulcedine
exitum
virginalem
est
prsesto
con
Etiamne
: «
quae
,
Etiamne
precidere?
dea
Perfìca
Arnobio
nurainum
ad
voluptates
solvatur,
si adest
dea
da
pula
co-
comprimatur,
La
»
conoscere
populo
a
Zona
subigatur,
facit?
quod
la
si domanda:
commoveat,
se
rompere
condurre
virginea
ut
viro
ut
ne
di
di
Sant'Agostino
dea,
Subigus,
ufficio
per
Perfica
Dea
compimento.
deus
Prema
la
e
avea
tutta
non
ungendo
un'altra
la
spici
au-
stirpe
genda,
legro-
16
FECONDAZIONE
in
cosi
raana,
ogni
soglie
della
dovea
partorire!
tur.
Olaus
venire
Ma
romano.
cade.
Il
notturno;
della
lunare,
cielo
quel
con
il porco,
notturno,
I due
divini
i due
gemelli,
il
Romolo
da
una
Ivan
Karolievic,
in
eroe
di
la
in
ch'ei
il marito
perciò
vi
deve
sarebbe
un
scivoli, affinchè
porta
porte
fuori.
vien
Dioscori,
che
il
e
entrar
nutre
porta
pedimento
visi; l'im-
impedimento
grasso,
triti
nu-
leggiato
simbo-
nella
fermar
o
giovine
ha
porta
il fanciullo
brosia
am-
il mostro
lupa
di
grasso
le
generati,
La
il
agevola
i due
russa,
senza
la
che
sole
una
violento,
s'unge
dell'
sono
com'è
il marito
trovasse
l'umidità
Acvini,
esthonica.
modo
il
giovine
novellina
una
uccide,
fecondo;
sacrificando
Remo,
lupa,
matrice;
sposa
maternità;,
e
novellina
una
la
con
i due
crepuscoli,
almeno,
il
lupo,
si
se
e
il mostro
sole; ungendo
ossia
grasso,
demoniaco,
mattutina,
del
zione
contraddi-
la
ma
mito,
rugiada
quotidiano
il nascimento
del
è, nel
mato.
ar-
all'uso
nuvoloso,
e
vono
de-
uomo
contraddire
sé;
per
luminoso
lupo
un
natura
sua
dore,
dall'o-
quali perciò
da
'il mostro
fuori
del
o
per
lupo
inferre-
miticamente,
malefico
vien
porco
è
cielo
è
esso
grasso
dichiari
di
attirati
lupi,
parrebbe
lupo
nel
rappresenta
i
accompagnate
si
se
il grasso
incinte, le
credenza
madre
nuova
medicamenti
che
donne
le
Questa
del
scrive
la
che
mali
le
ungevansi
ove
crede
quod
ne
Magnus
sempre
casa,
Plinio
assalgono
suo
'della
porta
adoperato
fosse
matrimonio
nuovo
alla
affinchè
nascituro
esca
FECONDAZIONE
18
nella
l'acqua
che
si
questo
ancora
del
le
agli sposi che
serraglio,
i
unirsi,
che
si
poteva
il
nuziali, coi
feconde.
doni;
che, in
si
egli
augurio,
un
legata
0
che,
chiusa.
Il Bodin
dava
poteva
per
via
volte, nelle
a
congiungersi,
ad
(1)
velati
nisi
«
Duna
verpucas
nodatio
per
un
reo
vincta
di voler
spectari indicia
Il
fare
raglio
ser-
se
nubio.
con-
cioè
rimane
lui
da
figliuoli,ma
(1). Parecchie
che
trovarono
mesi
Cosi
zioni
obla-
anno,
donna
ligula,
"
un
una
giorni, per
nozze
cattivo
un
di
fascino.
le
prossimo
suo
dell'annodamento
manet
occupasset.
come
matrice
storie, la difficoltà
lefìcio
ma-
regalo ;
la
indizio
nel
le
maleficio,
parla
POS7
mente
general-
un
giorno,
un
non
agli dèi.
fatto
s'avrebbe
durare
per
che
ha
pel
il
dagli impedimenti
fare
maligno
può
perchè
rappresentano
sposo
levare,
conosciuta,
non
lo
fascino
tanto
a
doni
ma
Nuziali,
allontana
sposo
si doveano
quando
fascino
Il
fino
questi
lo facesse
non
Lo
è
;
impedimenti
credenza
simboleggiato
antico,
leva
Gli
agli sposi, perchè
recare
maleficio,
dominio,
negli Usi
della
negli
di
talamo,
indizii
tutti
son
riuscissero
non
fatti sul
dispregi
Vedemmo
romana
agevolare.
avvertiti
ginirla
irrug-
per
sposa
solo
non
si vuole
abbiamo
come
alla
data
simbolo
un
che
parto
sano
chiave
della
porta
più aprire.
si possa
non
Nuziali
Usi
della
serratura
ed
vièn
tumores
libèrorum
gli sposi
fu
anni,
citato
ei
il
tribuita
atcaso
adaascentes
qui fuissent
editi,
19
FECONDAZIONE
di
Amasi
Laodice
e
nella
Ermanberga
un
che
caso
Enrico
l'anello
libertà, levasi
notte, volendo
levarlo.
La
propria
moglie,
poiché
meco,
la
Venere
te
lo
della
alla
renderò
scherzi
sottraendo
moglie,
alla
maleficii
del
Sanchez
del
Demonologia
i modi
coi
Torreblanca,
a
sei
di
si
nel
venas
passare
virga
trahantur,
2.**
s'
se
fiat; 4.^
àbscondantur
vel
,
la
io
salire
Magia
invece
tivi,
generaall'uomo
tali
maso
Tom-
allo
generativi
viri
adimaniur;
Nella
cinquanta
il connubio.
li
riduce
impediaiur
decisio
si
brutti
altri
a
son
dito, né
in
dissertato.
di
Giaci
«
spagnuolo
impedisca
organi
con
ammesso
impedire
seminis
si
negli
flaccida
può
trattato
suo
;
gesuita
si fanno
Maligno
1.^
principali:
ohturando
3.°
il
più
sesso
ha
di
potè
gli organi
largamente
Remigio
quali
Il
ha
ne
dito
sposa;
cambiar
il
non
talora
cattolica
ed
diavolo;
nel
mette
succubus,
all'uomo
Chiesa
La
maggior
con
l'anello
come
improvvisamente
donna.
dell'imperatore
tua
fa
demonio
di
narra
gli grida:
messo
agli sposi, ponendosi
Spren-
congiungersi
fatta
hai
Il
»
dallo
egli
voce
hai
tu
lo
quale
una
mi
quale
più.
facendo
od
tu
oggi
tempi
e
egli
può;
non
il Guicciardini;
presso
giuocare
dito
dalla
bronzo,
di
Venere
ai
ed
di Giovanni
Bellovacense
per
dal
Teodorico
ricordati
Roma,
a
giuocatore,
III. Un
Isabella
ed
Vincenzo
successe
di
secondo,
si trovano
Frohmann.
dal
e
una
Sforza
esempii
altri
ger
di Clotario
vita
Ludovico
Galeazzo
Erodoto,
presso
tale
spirito videll'
uomo
gènitalia
5.°
;
re-
se
un
20
FECONDAZIONE
demonio
al
si metta
provi
sposo
essa
per
sposi
che
vuoisi
fetenti,
sia
abbandonate
però
e
deforme
L'erba
l'erba
malefico
influsso
stesso
simile
donne
sposi
dubbio,
gli
Medea
faccia
o
più
l'erba
parir
apbella.
dell'odio,
ha
italiana
un'erba
;
il
se
divenute
moglie
popolare
sugli
di
mariti)
la
lo
obblighi
Lenno,
dell'alterco,
senza
conosceva,
di
anco
credenza
della
invidia
6.**
malefìcio
dai
marito
al
discordia,
l'erba
alle
avvenuto
che
un
per
che
cosi
repulsione;
malattia
(come
separarsi
a
moglie,
viva
una
qualche
mandi
demonio
della
posto
lo
'
magica
Properzio,
quando
cantava:
fuimus?
Invidìae
Lecta
I
volta,
conosce
Il
quercia
un
il
fico,
in
etiam
la
la
il
gran
palma
che
ecc.
teologi
la
si
un
de'
sabina,
e
la
dice
alla
piante
di
del
(1),
perimunt
raccomandano
la
ecc.,
la
zione
genera-
:
valeriana,
sua
radici,
alla
nocivi
quali
parentis). Altri
La
erbe
invece
(crede
popolo,
numero
gran
che
l'opera
o
Il
di
molto
sono
scabroso
natura
numero
pino, il cedro,
utero
rosa,
i
quae
jugis.
generazione.
raccomanda
Porta
r abete,
tum,
alla
mettono
diavolo
herba
aut
dell'argomento
occupati
degl'impedimenti
tratta
obruit?
Deus
giureconsulti,
i
minutamente
me
dividit
Prometbsei
medici,
(I)
quis
foedragora,
man-
favori-
21
FECONDAZIONE
erbe
tali
Di
riconosce
quali
alle
wald,
però
e
v' insisterò
non
funebri
cerimonie
di
robusto
alla
che
fosse
parte
una
valoroso.
principe
avvisi
quelli che
ancora
saggio (1),che
gli aborti.
scono
più
citiamo
la
comune,
non
contraria
alle
della
indiano
Lucina,
(1)
deve
come
La
nozze.
è
luna
de'
Daldiani,
1546.
xodiaque
mystérieux
sentimento
quella
—
che
In
un
parti, è
Be
altro
(Amsterdam
si prova
che
nel
et
sua
dre,
ma-
ad
e
vi
sono
se
è
popolare
credenza
i
parti. La
ossia
la
luta
pre
le-
mostrarsi
;
un
porta la lepre. La
nome
luna
nota.
interpretationej
curioso,
intitolato:
1830), nel
Paris
presente
greti
se-
quis existimet
ed
ben
un
per
Somniorum
libro
giare
man-
Basterà,
nella
mito
riso,
volta
la vita
nuziale,
lepre nel
cagin^
di
sua
donna,
fecondità
carro
per
a
di
sogni.
Si
«
la
il
protettrice
Arteiiidori
della
ne'
figlio
un
augurii
questi
uno:
attraversare
Lugduni
dal
tutti
lepre favorisce
alla
data
gli animali,
Tra
di
il pasticcio
pasticcino
avrebbe
si ricevono
ne
miglia
di fa-
all'ombra
fecondazione
la
per
madre
Puràna,
volle
quale
a
Nelle
madre
un
consacrata
Oltre
sopra.
latte, e lo diede
e
ch'essa
augurio
come
la
la
Vzsnhu
preparò
moglie,
sua
il
di burro
conditi
legumi
e
Secondo
figlio, Ricika
un
avere
orzo
famoso.
e
Rhein-
{pzndàs), e mangia
divenir
poter
per
Mytho-
dal
Parigi
a
qui più oltre
pasticcini
mezzo,
mia
{graddhàs)
indiane
tre
prepara
nella
pubblica
si
che
infallibile.
generativa
distesamente
discorro
vegetale
logie
virtù
una
si
presagisce
Le
quale
Tav
22
FECONDAZIONE
pudendum
fllii
Si
ipsi nascentur.
videbit, eosque
eversos
si
liberis
quidem
apud
autem
Multi
somnium
habuerunt.
venire
joui'd'bui,
aveuir,
en
y
et
prius
non
»
sì
e
autem
qui
,
careat,
habuerit,
exteros
osculabitur.
hoc
ob
duxerunt
uxores
désir
osculari,
suum
il
comminata
tu
ayaut
amour
es
curieux
bien
fut
passato,
è
questo
relatìvement
songé,
tu
seras
efifectué, mais
à
une
satisfait,en
amour
:
passo
dure
Si
«
grossesse,
au-
ea
passe, grand
peu.
"
III.
liO
solo
Il
stato,
ha
d'
nome
incinta
donna
da
il
è
incinta
che
le
speciale
vuole
la
guardiana
il
la
tade
in
usare,
è
il
della
stato
assicurare
tramandare
e
la
si
allo
Yinteresse
;
deve
quale
famiglia
della
dato
già
prova
nascere,
donna
interessante
riguardo
un
imteres«amte«
0tato
che
figlio
zione
continua-
paterno.
nome
custode
di
La
questo
,
interesse
supremo
domestico
;
però,
e
ha
tale
come
,
carattere
un
incinta,
famiglia
i
più
popoli
(1) É
nel
una
di
la
queste
quale
(1)
e
donna
di
questo
le
leggi
Indie
Occidentali
che,
il
quando
disperdono
Ramusio
si
fatta
il
Hanno
perchè
draco-
leggiamo
di
Spagnuola)
costume
per
un*
prendono
dicono
l'uomo.
del-
presso
più
che
(America
«
un'offesa
diritto
stesse
ingravidano,
;
è
donna
rispetto
quella
:
alla
rechi,
si
nella
mostruosa
presso
subito
;
le
eccezione
deUe
d'Oviedo,
molte
con
vera
viola
segni
bs^rbari
Sommario
Gonzalo
e
troviamo
Noi
che
danno
qualunque
all'intiera
offesa
Qualunque
sacro.
che
le
erba
vecchie
24
LO
si fanno
niane
miti
alcuna
che
meritata
maggior
delle
numero
dichiararsi
osano
aver
si
che
Pierio
col
di
mezzo
che
l'asina, dicesi, evita
debbono
partorire,
lasciare
le
il
di
restano
di
partorito
donna
per
,
satisfatto
sono
al
sempre
suo
causa
che
appetito
quasi
come
condo
Se-
come
poiché
fugge
star
e
il
occupate,
e
perchè partorendo
apprezzano
e
al
vanno
gli
subito
donne,
strette
tanto
sono
lora
ta-
incinta
degli uomini,
molto
secondo
che
stizione
super-
muto.
del
dicono
che,
parto
con
quelle 'che
vergini.
fiume
cessa,
"
si
e
pochi
e
si
anzi
,
con
fatica,
non
,
gono
ten-
ne
quelli che
,
usano,
uomini
modo
non
il caso,
la
partoriscono,
servizii
far
stato;
gravidanza,
ingravidarsi
purgazione
e
sangue
il
possa
vogliono
noa
esse
però, quando
;
; ed
stringono
esse
propria
s'infiappiscono,le quali
conto
giorni
che
e
grado
Mal-
Geroglifici, si rappresenta
cospetto
piaceri, uè
li suoi
tette
lavano
il
mente
vera-
la
nasca
partoriente
danna
con-
pudiche
dissimulazione
un'
la
la
secondo
ne'
nascondere
voglia
fetto
proprio
donne
Valeriane,
asina
o
incìnta,
il
figlio di tal donna
il
aveano
madre.
funeste, essendovi
conseguenze
crede,
nostre
tale
una
rono
fu-
dire
donna
la
incinte, sebbene,
germanica,
donne
cui
della
confessare
di
spesso
in
casi, si può
ha
che
privilegio
vieta
le
tali
in
dicare
giu-
delitti, pel solo
giorno
nel
tratti
chjB
condanna
figlio è il liberatore
il
questo
il
incinte
si
Parecchie
i loro
per
pronunciata;
che
quando
incinta.
si riconobbero
pudore
tolleranti
e
dagli effetti della
aver
fu
INTERESSANTE
donna
salvate
parevano
STATO
gli
hanno
26
LO
è
vidanza
d'orina
Altri
sicura.
di
e
di
r orina
quindi
si
passare
la
festa
arrivi
che
figlio, è,
sia
possa
tutti
lo
i
della
scopo
essi, nei
vuole
stesso
(1)
ad
gotra
Secondo
manifestissimo
ceppo,
Pierio
scissura
Stella
imposita
mulieris
utero
purità
im-
presso
siano
si
o
impuro.
alla
ad
almeno
«
id
un
»
siasi
qualPerciò
chi
per
che
donna
un
gnato
co-
dello
uomo
burro
di
s'av,
ad
Quod
Aegyptii
esset, humanum
o
ad
pure
che, ungendosi
significabat.
incinta;
donna
come
bipartitus solis
quod
che
la
sua
raggiunto,
facoltà
danno
hieroglyphico
apud
la
Yag'n'avalkya,
e
Valeriaao:
verunt,
d'un
che
con
civili
essendo
Manu
parente,
o
malgrado
Perciò,
figliuoli di accostarsi
un
perchè
credenza
alla
si,considera
codici,
ottener
0
o
è
donna
,
generazione
loro
la
la promessa
per
però
dall' accostarsi
legislatori indiani
quel panno
su
premure
maleficio.
selvaggi
,
connubio
nuovo
i
popoli
l'uomo
sconsiglia
alcun
recare
che
e
sare
po-
fanno
; la
che
la
universale
impura
giorni
maternità,
famiglie
nelle
troppo,
pur
incinta
donna
ùl
che
: se
queste
della
assicurano
vetro
affermano
tutte
stata
tre
di
eguale
essere
per
chiaro
agli onori
si
fave
vaso
panno
(1). Malgrado
»
donna
un
animaletti,
incinta.
la
in
un
per
osservano
quasi
donna
di
lasciano
Altri
quantità
una
l'orina, dopo
; se
brodo
a
è ^incinta.
donna
prendono
bianco
vino
agitata, rassomiglia
la
INTERESSANTE
STATO
partuH
figurare
in
orbis
,
foetum
media
attinet
consue-
cujus
inprsegnantis
LO
ad
vicinerà
STATO
essa
con
(putràkàmyayà).
Ma
donna
la
lo
tal
un
in
chiamavasi
che
uno
sé
in
tiene
un'azione
senza
la
è
puerpera
trova
(1)
nel
'scrive:
magis
monstrificum.
masta;
sterilescunt
tur
ferri
»8
veneao
inesse
facile
Acescunt
speculorum
ac
In
ferrum
rabiem
infligunt;
morsus
postea repeti.
»
si trovasse
nel
fermo
per
incinta
la
la
e
che
donna
si
il Ramusio:
presso
mulierum
moriuntur
arborum,
menstruo
insita;
etiam
exurun-
quibus insedere,
acies
ipso hebebatur;
alvi
nitor;
gustato
ejus ferunt,
sensam
loro
donna
come
fiori
che
canes
formicse
abiicique
moriuntur;
apum
rubigo protinus corrumpit,
eo
ai
rosso
si ritiene
fulgor aspectu
aguntur
sogliasi
(s'inacidiscono) superventu
fructus
et
mondo,
im-
ritiene
Toscana
reperitur
fruges;
tactu
si
che
(1). La
prsestrjngitur, eborisque
etiam
aera.
Nil
germina,
hortorum
decidunt;
"l
perchè
impura,
il maleficio
perciò leggiamo
mese:
Plinio
in
impura
La
popolare attribuisce
accorgimento,
considerata
ossia
materno.
che
donna
intristirebbe
pianta
illecito,
kshetragia,
pannolino
un
;
di compenso
nozze
kshetra
come
una
tale
un
solo
non
uno
distruggere
per
toccandoli
recherebbe
mese;
noto
.legare
vasi
nei
tali
mestruale
È
malefica.
tenuti
fecondata
dubbio, ritenuta
sangue
donnicciuole
dalle
d' averla
quale la superstizione
al
e
che
il
abbandonar
nello
campo,
è, senza
incinta
donna
nel
nato
era
da
sanscrita
lingua
deve
sarebbe
accoppiamento
figliuoli
procrear
parente
colpevole. Il figlio nato
ma
di
scopo
egli s'accorga
appena
ulteriore
ogni
27
INTERESSANTE
odorque
insanabili
atque
animali
gustatas
dirus
minimo
fruges,
nec
28
Scoprimento
dell'isola
partoriscono
stanno
altre
le
nelle
hanno
quando
si fa
tocca
le
immondo
una
purificazione
femmine,
perocché
attribuì
Tedeschi,
poiché
giuramento,
condizione
bimbo
alcun
',
al
tal
di
secondo
tombe
profanasse
facesse
andare
che
donna,
gli dà
In
augurio
donna
color
se
Boemia,
a
nell'India
per
compenso,
che
manca
tenere
battezzato
morrebbe;
l'India,
nel-
donna
alla
vi
in
la
tomba
la
le
cinta
in-
dubbio,
senza
alberi, credendosi
loro
pallido
prestar
può
stimandosi,
profana
nella
impuro.
il bimbo
Tuttavia,
tra
giovani sposi
incinta.
are,
scevano
na-
popolare
deve
; non
ne
é
di
donna
si
desiderano
che
usi
sono
e
contradizione;
tomba,
al
crede
che
figli
,
denze
cre-
la
se
neonato
in
come
incinta,
li
dia,
nell'In-
come
funesto
morte
si
quando
non
s'impediva
toccar
male.
a
ch'é
un
(1) ;
(i)
; di
impura,
come
gli Ebrei
giuramento
impura
ed
si trovano
il morto
e
donna
Sucruta,
di toccar
le
presso
carattere
perchè
le
Vedremo,
superstizione
un
chi
e
»
incinta»
battesimo,
fanno
tioni,
più lunga
prestare
a
partoriscono,
si lavi.
essenziale, la purità
a
contatto
che
la donna
intrano
non
Il medesimo
come
la
toccano
non
che
che
donna
alla
sempre
i
che
purga
bisogna
e
purificazione,
richiedesse
una
accostumate
della
toccando
Presso
dall'altre.
le donne
Quando
«
schiave
le
quando
discoste
casa
:
giorni
quaranta
chiese;
in
stanno
Giapan
del
quindici giorni
e
persone,
loro
INTERESSANTE
STATO
LO
a
sia
mania
Ger-
motivo
di
il visitare
buon
una
LO
della
forse
e
fecondità
di
È
fanciullo.
che
cosi
di alberi
spiega
erbe
de'fanciulli
nascita
ed
un
che
che
dalla
rilevo
in
medico
un
innanzi
aveva
fìsso
ben
al
e
si
all'albero
soffio
col
al
muta
incinta
donna
per
il
forze
prima
dap-
le donne
verso
ch'egli
vitali
Nella
e
municarle
co-
Gruinea
muliebre
ornamento
quale
tando
borbot-
invero,
—
servato
os-
guardò
si ritrasse
attingerne
Kind
dunque
le
poi tornò
nascituro.
temente
recen-
Das
fu
corpi. Parrebbe,
i-loro
Australia,
generis,
quindi
albero,
d'un
sopra
recasse
occhi;
per
di Natale
in
:
cialmente
spe-
alberi
intitolata:
incinte
mero
nu-
virtù
Ploss,
Vi
al
gran
una
dottor
sui
donne
tre
negli
tronco
soffiò
indigeno
sé
a
del
Vólker.
der
un
Vittoria
Stoccarda,
Sitte
und
BraucU
ad
dell'albero
colonia
opera
a
vegetativa
piantano
l'uso
(1), e
ricca
pubblicata
si
,
della
natalizio
uso
forza
come
simbolo
come
attribuita
sia
antropogonica
la
dar
per
si
di
e
l'albero
stessa
accostato
l'albero,
danneggiar
possa
nell'India
è
2?
INTERESSANTE
credesi
impurità,
sua
altrove
STATO
si
la
lascia
,
(1)
Il
riuscito
sarebbe
sua
(I. 183),
Evo
Medio
che
eo
dieta
foetarum
il
le
,
atque
parole
etiam
religione
nascita
sua
di
e
Donato
consecrata
et
",
:
est,
suscipientiiim
il
"
:
quando
ramoscello
Virgilio
sopra
pronostici che
i
tra
vagito
aver
la
lavoro
meraviglioso
uomo
non
per
bel
suo
rammenta
raggiunse
Fuso,
quest'albero
un
il
madre,
altezza
nel
Comparetti,
Virgilio
ch'ebbe
sogno
e
nacque
la
grande
dì pioppo^
piantato,
rammenta,
a
Quee
«
ibi
et
condo
se-
proposito
arbor
Tergili
gravidarum
summa
nel
solvontium
vota.
dì
ex
ac
"
:^0
LO
"
?
i
crescere
dei
che
gli ossi
si
ad
Noi
apprendiamo
Guinea,
piangente,
i
ch'ella
fin
lascierebbe
saltare
parto
facciano
elemento
fuoco
si
vuol
per
le
essa.
di
le
è
non
risparmia
bene
feste,
solamente
Si
per
gli augurii
vulva
lava;
sono
se
una
si
incinte, in
Giovanni,
sogliano
rarsi
assicu-
per
possibile che
nell'antichità
proprio
le
nel
impuro
promesse
pel
il
della
che
bambino
lo
perato
ado-
lustrale
festeggiare
vuol
della
immondizie,
dell'acqua
l'amor
madre.
donne
ancora
meno
alla
Scandinavia,
San
felice; ma
purificatore.
si
di
e
mondo
la
si
purificarsi, essendosi
per
il
non
i fuochi
sopra
un
sé;
d'Irlanda
nel
cadavere
suo
si
se
parti
addosso
che
Dicesi
Ma
incinta, tutta
per
dove
mare,
incinta, il
insepolto.
luoghi
alcuni
ma
al
arriva
poi morisse
doi\na
buttano
le
giovani
care
signififanciullo
del
alcune
nuda
stizioni
super-
qui
donna
la
parto,
trascinata
viene
che
tempo
del
nelle
rispetto
in
cina.
s'avvi-
il potere
ingresso
che
cialetti
brac-
e
parto
materno.
verun
ancora
prima
poco
ha
il
membra
delle
una
nodi, il'numero
voler
il felice
si
non
parto,
streghe
nell'utero
assicurare
fanciullo,
più
ancora
giunture
compiendo
va
provvede
del
le
e
il
capo
generalmente
delle
sembrano
europee,
in
parecchi
quanto
i maleficii
—
riceve
dopo
pendono
onde
nodi, i quali hanno
scongiurare
che
solo
depone
s'accresce
quali
Tali
di
il corpo,
capelli, ungere
gambali
e
^
1
cuffia
di
specie
INTERESSANTE
STATO
come
t)ambino,
madre
; le
in
porta
e
non
LO
antichi
Gli
STATO
di
cura
troppo
celebrano
nel
Acvalàyana
la
il
e
di
cerimonie
celebra
il
(garbhàdhàna).
costellazio'ùe
la
sotto
dazione),
la
digiunato,
e
dopo
al
Dio
burro
di
marito
un
vitello
che
fagiuoli
po'
ed
che
le
che
volte
dal
acre
di
latte
dell'
generativi
uomo
dopo
della
che
cosa
il
marito
bevi
generazione
spreme
nella
erba
dùrvà
alcuni
versetti
marito
mette
tu?
d'un
La
»
uomo.
narice
eh'
deve
vedici.
mano
che
«
risponde
della
di
un
due
degli
gani
or-
mangiare
Terminate
volte
tre
ciò,
il
della
tu?
: «
la
il marito
succo
recitando
queste
cuore
bevi
cosa
moglie
dacéylon),
sul
abbia
,
Dopo
»
destra
{panicum
la
moglie
del
immergono
simboli
domanda:
le
zione,
generamano
quale
,
mentre
aver
sacrificio
un
evidenti
essa
trova
(fecon-»
della
si
si dichiara
si
Pushya
la
vidanza.
gra-
avviene
luna
signore
vacca
è
questa
mese,
incinta,
qual latte
d'orzo,
grano
la
concavo
di
punsavana
offerse
il
monie
ceri-
della
terzo
o
si
vedico
tempo
Nel
crede
si
somigli, nel
un
nel
il marito
tre
di
domestico
Tisfiya
Pragtàpati,
bere
deve
detta
donna
parecchie
quando
allora
gravidanza;
al Dio
maschio), quando
di
la
goglirsene
inor-
nell'India,
l'augurato
forte
danza,
gravi-
non
Gobhila,
(la generazione
un
di
e
gravidanza
indiane,
si
Dapprima
concepimento
Giava
commentatore
suo
prima
il merito
tutto
il rituare
Secondo
delle
serie
della
tempo
festive.
renderne
luoghi
la
la donna
avvertire
di
e
parecchi
In
creatore.
festeggiando
Messicani,
aveano
31
INTERESSANTE
l'
deltalora
cerimonie,
moglie
e
il
le
32
LO
dice:
Pragiàpati,
dolore
che
Quello
«
a
al
consacrata
capelli
tale
della
una
collo
alla
maternità,
de'
pelle di
toro,
detto, tirati
maschio
al
Negiamesha,
0
».
a
singolare
(Negiamesha
i
sopra
ha
fonda
quel
germe
che
Aventi
la
bellezza
di
di
invocano
vediche,
tal
nome
donna
pure
cioè
mandare
dovrà
Vishnù,
nella
qualsiasi
e
i
(la
stessa
luna
fanciulla
una
nosa
lumipra
so-
capelli,
i
braccia,
l'ab-
quali
ritorna
il
guente:
se-
noi
a
assai
con
un
fa
a
decimo
decimo
cerimonia
in
altre
all'età
tu
mese.
questa
mese
piena; chiamasi
arrivata
Come
«
cosi
concepire
nel
lento,
ta-
suo
germe,
nel
nascere
potere
un
male).
a
un
misterioso,
Indiani
concepito
figli nascituri
Ràkà
tra
i
acceso
ed
parti, i quali egli poteva,
terra
vasta
su
il marito
genio
dagli antichi
o
tirar
figli fa concepire
un
era
propizio
secondare
vulva
desidera
si attribuiva
quale
questa
che
lei
modo,
collocarsi
d'oriente,
vattene,
tal
il fuoco
versetti,
alcuni
recitando
prima
metà
a
allora
su;
quarto
perchè
cura
presso
parte
in
pure
va
sopra
al
per
nella
moglie
distesa
dalla
ripiegato
figli belli,
soglionsi
la
rava
si dichia-
d'una
tratta
sempre
alcun
cerimonie
rimane,
ne
adempia
Quindi
«
si
penitenti, ponendo
si
ricevere
gravidanza
le
in
cuore,
trasportate
che
luna.
s*è
come
la
quando
mese,
donna
mo'
a
devo
non
mese,
alla
cerimonia
col
quarto
nel
buona,
o
naturalmente
quarto
gravidanza,
io
figli. " Quando
venivano
Nel
mese.
che
dice
solamente
descritte
chiuso,
sta
me
da' miei
INTERESSANTE
STATO
».
Si
divinità
pure
con
di
poter
34
LO
servisse
scongiuro
lo
molto
essendo
balia,
che
mezzo
mère)
(la
servire
la
rióco
mezzo
madre
non
di
uno
giuri
scon-
giuro
scon-
sperata.
mamelle
la
incinta,
popolo
un
per
dont
donna
sola
facesse
caldeo,
la
nourrice
la
per
probabile
il
come
per
INTERESSANTE
STATO
La
«
(la matrice)
se
,
la
flétrit,
dont
nourrice
Tulcèration
de
qui
fruit
prospère
ci
Lenormant
amuleto
in
incinte:
«
0
germe,
»
.
suis
dieux,
Bit-nour,
fa
de
pure
lingua
Je
femme
la
assira,
la
terre,
cbe
doveano
bien
la
téte
de
enceinte
dont
fruit
le
portare
Bel.
l'homme.
la
ne
souviens-t-en!
de
les
qui
dont
enceinte
d'
loin
qui
enceinte
serviteur
prédilection
femme
Adar,
»
d'un
l'iscrizione
conoscere
Bit-nour,
repousse
dèveloppe
enceinte
la
amère,
nourrice
femme
femme
la
la
la
meurt,
fruit, la
son
est
ulcere,
fruit, le
Esprit
pas.
s'
mamelle
son
pas
pourrit,
se
des
la
mamelle
la
mamelle
de
échapper
laisse
pion
la
garde
ne
dont
nourrice
le donne
le
cham-
(Incantation).
peines;
»
fortifie
le
IV.
Voirll®
la
donna
come
ma
straniera
all'atto
lishetra,
uno
è
il
tanto
impuro
in
potere
magico
che
Il
compiere.
-vera
che
donna,
e
profezia,
propria
dell'immagine,
esprime,
l'immagine
Sappiamo
deiranimale
fu
donna
dalla
è
e,
cosi
che
avrà
che
un
in
vivente
destinato
al
l'
al-
si
che
si
riferisca
la
invece
al
figura
magica
parola
stessi
della
una
mento
presenti-
potenza
della
deve
sempre
questo
gli Dei
talora,
nera,
ge-
attribuisce
è
donna
La
equivalente
antico,
come
necessariamente
estensione,
per
si tratti
immagina
quando
immaginata.
grande,
come
e
come
all'immaginazione
d'un'immagine
il nascituro
nascituro,
della
ritenga
il maschio
si
ch'ella
presentimento
piglia forma
che
ciò
tutto
la
cui
specialmente
e
,
si
e
campo
immaginazione
della
generazione
inferiore
solo
ella
siderata
con-
sempre
non
quanto
per
della
un
essere
un
impuro,
all'uomo,
abbia
popolare
credenza
la
quanto
Per
0treirliM'i««
^
che
la
ritengono
cosa
stessa.
della
vittima,
sacrificio, si foggiava
36
VOGLIE
pasta
con
vittima
o
od
la
divinità
gli atti della
magìa
quello
cui
di
per
persona
che
scrittore
arabo
si
Slane,
«
foggiar
alcuna
che
la
dev'essere
e
che
ch'egli vuole
della
vibrare
bocca
al
le
fune
con
e
vi
fa
associò
provare
l'incanto.
a
eh*
A
di
uno
ch'ei
di
saliva
Il mago
questa
questa
per
un
nel
maleficio,
egli è
veramente
questi
atti
la
di
ei
quindi
innanzi,
la persona
e
lancia
ad
malefica
simbolica
una
ch'egli
col
diavolo,
che
sputava,
e
quand'egli
risoluto
e
alle
di
parole
far
lora
al-
:
significare
patto
fa
e
servono
formola
immagine
che
raccolta
che
di
colui
soffia
è
si
e
virtù
si pone
gli organi
di
aventi
cose
simbolicamente
vi
goni
stre-
voleva
pronuncia
ch'ei
che
magie.
dell'operatore
qualità
quindi
dallo
questi
con
stregare;
nodo,
tutti
le
e
di
specie
persona
o
sopra
tradotti
si compongono
stringendo
lui
dice,
d'una
stesso
un
fermezza
si
realmente
lettere
egli tende
questa
a
l'immagine
la
tempo
enunciare
Prolegomeni
Ibn-Khaldun,
vittima.
sopra
rappresenta
fuor
dello
i nomi
propria
parole
alcune
Nei
simbolicamente,
dividere,
di
o
più formidabile
gl'intendimenti
con
rappresentano
unire
forse
Tra
stregare.
immagini
relazione
stesso.
nume
della
rimmagine
Tali
del
foggia Timmagine
stessi, vi
noi
Così,
stregone
accenno
un
della
gli idoli, immagini
era
medioevale
trova
stregare.
lo
figura
una
contentarsene.
invece
nessuno
vuole
Vedemmo
dovea
divinità,
della
materia
adorarono
gli uomini
all'inverso,
materiali
altra
legno
che
e
STREGHERIE
E
opera
si
per
riuscire
malefiche
VOGLIE
prende
parte
la
sopra
modo,
tal
in
escono
dell'
bocca
dalla
esce
pieni i libri di magia
sono
d'Ibn-Khaldun
qui Tesempio
immagine,
la
gravidanze.
Guai
ha
r
nelle
donna
una
invocazione
sono
piene
pure
a
di
ci
duni
1679).
leggenda
a
risale
suona
prof.
Kuhn
cosi
che
ne
ride, la madre
ha
pietà
pesarsi
col
loro.
"
:
fanciullo;
ciò, per
dalla parte
del
merito
il trattato
ha
lei prova
un
e
loro
il
moglie
uno
Il diavolo
cuore
fanciullo, e
libro
ed
ogni
dolore
un
peserà
di
la
in
mano
bilancia
si allontana
si
può
dello
(Luguna
figli,
patto ch^ei
invita
tiene
il diavolo
Magìa
che
angelo,
dell'angelo,
quali
al solito
più
greca,
ambiscono
fanciullo,
nel
alla
Buttstadt
a
;
di Su-
e
il secondo
il fanciullo
se
coi
De
raccolto
Marito
concede
Manda
allontanarsi.
dovrà
malgrado
di
di
i modi
sopra
vite
ser-
nato
novellina
una
specialmente
e
figlio appena
superstizione
(1). In
fa
figli,
tosto
Rohita
quindi ripigliarselo.Nasce
possa
Dio
che
il diavolo
invocano
ch*ei
Il
—
il
o
popolari
di
diavolo, legga
Torreblaaca
spagnuolo
incauto,
furono
e
Varuna,
addottrinarsi
col
patteggiare
la
ariana
volesse
Chi
(1)
diavolo,
Dio
che
specialmente
e
quali invocarono
riprese loro
del
prova
antichità
remota
al
che
vedica
le
fascino
novelline
Le
donne,
darli
di
diavolo
leggenda
nassepa
di
casi
costo
dal
la
imprudente.
cordai
ri-
parte che
la
desiderio
un
s' io
potente
donna,
una
se
incinta, esprime
una
cosi
Di
»
;
è per
è
quale
cadere
attaccarle.
vuole
liva,
sa-
genii
fa
essi, il mago
che
la
con
Parecchi
operatore.
e, per
il male
vittima
questi sortilegi
vi
genio, il quale,
cattivo
un
37
STREGHERIE
E
volta
acuto.
il diavolo
più,
una
il diavolo
mola
;
s* abbassa
rabbioso.
»
38
VOGLIE
donna
una
bimbo
un
In
K
un'epoca,
femmina
licenzioso
tione.
"
volte
alla
figli che
o
La
della
r
sua
il
che
era
paternità,
la
madre
nel
immagine
del
momento
gravidanza.
scritto
al
comunicava
che
uomo
È
degli
noto
africani
a
il
il
un
Arte
segnava
inalla
padre
vi
.
ma
ripensa
presso
indizio
nell'atto
§li antichi
Garamanti,
famoso
bastardo
accoglie
e
che
«
Adelon
principale
connubio
quello
o
degli amplessi,
fanciullo,
l' ama
come
»
procreare
scienza
come
perchè
solo
loro
prole destinata
in bocca
poneva
me-
le
per
Huarte.
colla
suggellare
non
dell'
ottenere
delle
erano
Robert,
come
come
»
ritenevasi
somiglianza
sposi
suo
ra--
più
vi
E
riposto nell'ardore
Shakespeare
il
specie umana,
agli
»
il
intitolare
a
la
celebri
segreto per
di
cosi
generativo
la
Consigli
gli ingegni
agli onori
riputando
motto
esitavano
dio
Clau-
ìiabendce
prolis
a
sire
arros-
l'abate
attingevansi
perfezionare
«
cardinali,
Mazarino
astrologia.
ecc-
della
farebbero
cardinale
pulchrce
all'
diventeranno
che
e
De
non
di
moltiplicare
gloria
'al
o
che
{Sulla legge
ora
cioè
naso,
a
:
mezzo
bimbo,
mezzo
papi,
a
che
suggeriti
Arte
"
«
cabala
Vandermund,
di
:
I mezzi
si arditi
opere:
dedica
poema
cui
un
conio, incontriamo
da
che
Quillet
pure
capo,
Lioy
libri
si dedicavano
una
dici
Paolo
giaculatoria
mezzo
un
mezzo
sessi), in
dei
produzione
badesse
scrive
questa
fosse
fatto
di
ha
che
vivente
essere
di far
bimbo,
un
partorisce
e
»
;
STREGHERIE
Timprudenza
Dio, dammi
caro
€
ha
E
perchè
in
sé
nella
rono
lascia-
quali
YOOLIE
non
stabiliti
erano
donne
sì
volta
per
il
al
ci
donna
partorì
marito,
paragrafo
un
delle
donne,
del
i fanciulli
quinto
Plinio
la
quali
al
liberamente
loro
della
anno
loro
che
casi
leviamo
di
Piombino
ì
avevano
adotta-*
loro
trovavano
di
superfetazione,
de'
quali l'uno
migliava
so-
Il Johnston
all'amante.
l'efflcacia
sola
rimanevano
età,
gemelli,
l'altro
onde
Duca
dei
non
le
e
una
gli uomini
anno
reca
sopra
gli uomini
ma
figli que' fanciulli
loro
somiglianti.
ha
quinto
madre;
per
nei
fra
prole. Finché
aver
la
vano
matrimonii,
congìungevano
raggiunto
presso
i
89
STREGHERIE
E
(1)
dell'immaginazione
esempì
seguenti
avendo
avuto
fanciullo
che
La
:
glie
mo-
relazione
,
ad
partorì
Etiope,
un
con
Et^pe.
un
Sotto
contemplato
Giovanni
che
demonio,
eo
nosioribus
meditari
la
con
generò
si mise
usque
naria
unì
Carlo
a
un
partorì
figlio irsuto.
mascherato
idem
virgunculis,
semine
salacitate, commixtis,
».
il
extendit,
quale,
naturalis,
di
d'un
il Johnston,
ut,
libidi-
in
imagi-
animalis
il sangue
Amsterdam,
tale
appena
sanguine,
cum
che
Un
guisa
a
rudimentum
Vuoisi
avendo
l'immagine
Quin, soggiunge
"
fanciulla
una
donna
una
figlio diabolico,
ìmaginationem
(1) Thaumatographia
un
moglie,
correre.
existimet
IV,
nazione
l'immagi-
con
incinta
quand'era
spesso
,
partorì poi
bianco,
avendo
,
marito, veduto
suo
somigliava
invece
Etiopia
d'
l'imperatore
Battista,
si
nato,
con
fanciullo
un
bianca.
donna
Una
nell'accoppiarsì
un
166(X
del
eam
gla-
40
VOGLIE
bevuto
diatore
della
dalla
di
sangue
di Breslavia,
del
(1), le
noni
gatto.
donne
nella
fissato
alla
regala
ael
della
mezzo
aascosto
del
che
augurio,
canto
m*à
El
m^à
El
m*
donne
il
(1)
di
confetti,
andarlo
incinta,
altrettanto.
nascituri
trimoniale
ma-
bambinello
per
poi spesso
di
poi di
per
torire
paril
Sopra
angelo,
un
avessero
a
ricorda
veneziano
popolare
un
Credenze
Tarte
benedeta
Ch^el
camera
bel
crede
bello
alla
come
gliargli;
somi-
st'
gue-
:
Sia
Le
sia
bambini
i
un
uso
che
Ber-
maggiormente
scatola
un
si
appena
signor
dell'anello
una
trova
dipingevasi
letto
hanno
nasconde,
sposa
bambino
un
cielo
la
visitare
a
si
tutti
figlio simile
un
compare
sposa
quale
che
zuccaro,
Il
gravidanza.
il
di
bevuto
avea
secondo
che
statua
che
gione
ca-
narra
avere
per
fanciullo
un
stato
si
e
quale
partoriscono
immagine,
persona,
la
Venezia,
A
sia
Gommodo;
di
gatto, partorì
gli istinti
Faustina
romana
generazione
fanciulla
una
STREGHERIE
E
à
che
depento
depento
la
depento
un
non
bambino
quadro
popolari
hanno
di
del
là
pitore,
mia;
camara
camara
e
leto,
perfeto.
anzolo
ricevuto
dal
compare
tengono
zuccaro,
rappresentante
veneziane.
el
la
Venezia,
almeno
Madonna
1874.
l'anello
delin
col
42
fiato;
alla
stretta
respirerà
fanciullo
avrà
il fanciullo
STREGHERIE
male;
se
delle
macchie;
il
Gli
le
mutolo
sarà
almeno
o
guarda
se
taciturno
alcun
sottomano
serratura
e
riuscirà
avrà
parti di
se
la
lama
altre
tribunale,
si
se
se
d'
le
labbra
tutto
ciò
se
avrà
;
chiuderà
a
o
mo'
la
la
avrà
il
luna,
d'un
siepe,
va
la
con
stizia;
giu-
calvo;
partorirà
fanciullo
imprecato,
cibo,
e
non
per
un
avrà
al
si
scituro,
na-
dovrà
la
potrà
quel cibo
lunatico;
sarà
il fanciullo
crocicchio,
altre
hanno
impreca
se
d'un
In
sarà
il
fanciullo
il timone
il
cherà
lec-
incinta
molto
ripugnanza
morto,
un
o
donna
rotta,
d'un
d'una
Ploss
all'acqua,
gli ha
dro;
la-
incinta
fuoco.
di
far
sottrae
coltello, il figlio
la
lepre;
voglia
attraverserà
una
di
eh' ella
gli occhi
se
tazza
una
il fanciullo
guarderà
aratro,
in
donna
capelli, il bimbo
i
il bimbo
bottiglia ,
il dottor
Se
da
avrà
incinta,
buco
una
d'un
e
cagnolini
o
spaccate
soddisfare,
cieco;
figlio
taglia
beve
se
avverare
se
il Wuttke
il
la
impronte
superstizioni.
gattini
gitta
morto;
volto
suo
Germania,
raccolte
in
il
sopra
del
nascerà
nel
o
vetro
guercio;
imprudentemente
i difetti
essa-
,
bambino
in.
donna
se
;
ramo,
il
traverso
a
o
ramo
donna
,
il bambino
oggetto,
tra
spruzzi,
imbronciata,
mostri
si
la
il
,
carote,
della
qualità
Se
nascere.
Kònigsberg,
presso
di
da
che
raschia
se
istinti
carattere
ha
che
bottiglia
alcunché
cuoce
,
bambino
della
gola
pustole.
avrà
rivelano
cinta
E
beve
se
fanciullo
il
VOGLIE
il
vomere
carro,
;
se
diventerà
d'un
avrà
il
VOGLIE
ed
spaventò
od
il
corpo,
cacciar
via
donna
ebbe
la
imprudenza
de Ve
col
Se
riceverebbe
darlo
e
alla
cacci
modo
del
malie
la
diavolo
impedire
la
il fanciullo
del
tempo,
oltre
di
il
la
e
giatore
"
e
magia
credenza
della
dir
donne
Valle
donna
gravida
la
il
facesse
sotto
che
stimano
gravide,
Gameliero
e
adunque,
carità, fece
levare
dalla
sinistra
parte
che
in
di
faccia
loro
per
far
piedi
una
rire
mo-
prima
superstizioni
che
e
risguaragli
giuri
scon-
viag-
nostro
quest'uso;
stavamo
qui
genti
avere
giati,
allog-
il nostro
pregare
sotto
queste
,
far
relazioni
Le
Gamelo,
un
femmina
Gamelo
un
rebbe
vor-
in Persia
a
passare
che
trattenendolo
Il
una
tutte
esca
rimuoverle.
notava
tal
uscire
malie
Mentre
meglio,
partorito
per
in
farlo
queste
Zireuan.
che
Gameliero
genio
delle
trattano
a
ed
sono
materno.
in
Posammo
per
intorno
Pietro
che
piene di notizie
sono
pratiche
alle
venne
Il
di
nasca,
ch'egli
che
opere
de' cai-
dell'uomo,
nell'utero
giusto
le
e
popolari
dano
impedire
o
tempo
viaggi
che
che
marito
bruci,
lo
i
il fanciullo
lembo
un
mal
generazione
prima
il viso
scongiurato
proprio
capisce
qualche
di
o
il
si
il segno
parola:
perchè
Si
paura.
toccarsi
subito
tagliarsi
moglie
Turingia
quel luogo,
è
Se
egli deve
di
la
che, in
di
della
far
braccio
macchia.
una
incinta
dicendo
senza
spaventò,
zoni
male
il
(weggesagt);
la
la
laborioso.
parto
43
STREGHERIE
E
che
e
avesse
buono
i
per
quella entrando,
e
le
le
parti facili.
quella
cortesemente
Gamela;
o
la
passò
donna
sotto
44
VOGLIE
la
pancia,
qual
due
altre
cosa
più
del
la.
con
loro
parti. Presso
anime
dei
che
pannolino
un
spada
una
e
fanciulli
una
nel
donna,
stesso
caso,
ciullo
ad
vende,
(1).
tianak
sia
porte
invece,
cura
è
ma
Nelle
in
tal
finestre, affinchè
il
Utle
della
de
Grecia
dello
il
proprio
fan-
Il fanciullo
vendita,
di
modo,
lo
è
Cuba,
di
far
poter
Paris. Plon.
Moderna^
Firenze,
si
In
(2),«
aprire
uno
vere
vi-
spirito Pa-
entri.
Zecchini
signor
si
pericolo
di
non
dove
il
che
credesi
dei
già partorito
reale.
simulacro
cotto
Cuba,
di
aver
nasca,
casa
ritorno
partorienti; perciò
alle
levatrice
(1) F. PiRON,
"2) Quadri
Filippine
scrive
come
della
assicurato,
che
riso
nel
un'usanza
solo
un
questo
avverso
e
credenza
che
per
di
pedire
im-
per
impedire
qualità
allontanare
prima
terra
1
che
p.orta della
alla
pure
per
un'amica
per
sulla
incinta, dopo
morti,
diventa,
schiavo,
spiega
il
sopra
agevolare
per
varie
La
ritornando
fanciulli
non
innanzi
mezzo.
ci
morti,
distesa
nascano;
involge
Caterina,
Gelebì, si crede
errino
bambini
la
secondo
speravano
delle
La
gravide
Santa
marino,
morti
entri, si tiene
donne
a
da
Maria
gli Alfuri
altri
banda.
meridionale,
partorienti
le
il medesimo
stessa
fare
corvo
bambini
che
il morto
del
pelle
che
veduto
Vincenzo
padre
ventre,
le
ho
fece
dietro
dalla
Nell'India
».
loro
di
per
volte, sempre
volte
fine
relazione
era
poi girandole
e
all'istesso
STREGHERIE
E
le
dono
chiu-
Grecia,
la
prima
serrature
1876.
1876.
VOGLIE
delle
delle
porte,
in
che
potesse
casa
di
precauzione
acciocché
qual
di
nubili
al
nella
restare
sia
parto
dal
nessuno,
paziente,
consorzio
un
di
impurità
riano
di
felice
w^tvoXuwv
e
volante
il
con
la
parto)
di
,
gli
donna
si
dava
del
casa
liberarsi
tenendo
mana,
ro-
fosse
un
chiamavano
il
parto,
salato
age»
e
cato
sec-
,
legato
portavano
antichi
Vale-
sposa
marito,
che
dalla
Pierio
I Greci
remora
del
per
mondarli
alla
(ossia sciogliente
il pesce
che
mandano
».
parto facile.
un
incinte
speranza
d'una
nella
versamente
Di-
priverebbe
caso
e
il
travaglio
entrarvi.
li
benedirli
che
che
nientemeno
tal
in
dera
desi-
appartamento
alcuno
macchiati
chiave
w5tvo"uTwc
all'incontro
parto
la
per
donne
le
a
entrava
augurio
né
è
adattarsi
il
che
e
li credono
che
quando
fosse,
chi
sino
incominciò
incorrerebbero
venga
cui
vuole
nell'
;
Gli
riserva.
anche
sono
vedove
o
partoriente
uscirne,
si
si soffre
non
senza
di contaminazione
chi
diflflcoltà; e,
maritate
debba
parto,
che
rilievo
infranga, che
quanti
primi
acciò
prete
di
e
V
della
può
specie
una
al
momento
i
ia
chi
camera
finito ;
donne
Questa
sommo
alcuna
escluse
v'é
presente
essere
della
né
regola,
una
che
però
di
pregiudizio,
questo
parto,
vengono
è
ciò
tutto
aperto, fondata
ripostiglio
incontri
di
e
chiave.
a
bizzarra,
non
conseguenza
pur
a
molto
parto
testimoni
per
le
il
ogni
tenere
valigie,
chiuso
essere
un'analogia
sopra
delle
casse,
45
STREGHERIE
E
più prèsto.
che
si
le
potesse
dita
della
sopra
di
sé
Credevano,
impedire
mano
con«
il
46
VOGLIE
fra
giunte
loro
che
in
al
sia
incinta
ed
i
Nella
Sassonia,
parto
lascia
mal
Dicemmo
la
donna
traccia
Daiacche
di
de'
un
chioccioline.
vegeto,
Le
dubbio,
e
ad
avena
è
un
sul
le
simile
un
affrettare
far
talismano
(Eiun
viene
con-
nell'Estonia,
diavolo
Le
contro
l'indi
Upak),
od
la
donne
temono
perciò
escono
diavolo,
le traccie.
al
incinte
prio
pro-
fare;
settimana.
sono
non
Cuba;
il
si aggiunge
ma
Il
mal
per
perdere
ogni
dal
uso,
bianco.
di
carta
partorienti.
fargli perdere
quando
e
di
cavallo
un
presente
genii,
volare
age-
per
dev'essere
scarpe
incinte, per
protegge
incinta
sperando
muta
seco
la donna
casa
cioè
ripieno di foglie,radici, pezzettini di legno,
paniere
senza
donna
Borneo,
portar
senza
che
sempre
mali
salendovi
Nereide,
pezzetto
un
pratica dell'isola
lei
via
donne
incinta
di
la Nereide
le
allpntanarlo,
della
cinta,
in-
Giappone,
cavallo
pertanto
mediare
ri-
per
fonti, i fiumi, i platani
la
è
genio,
della
una
donna
che
portar
timore
; nell' Harz
il
che
sulla
suppone
cora
an-
sopra
Nereide;
noscere
co-
le
mangiar
grembiale
sale
alla
si possa
il Dio
figurato
temono
salire
si
inghiottono
parto,
è
chi
fa
ci
evitare
pure
quale
il
la
volta; per
pioppi. Nel
il
perchè
Ploss
incinte
via
una
che
e
deve
donne
fatto, si deve
dubbio
seconda
Il dottor
Nereidi;
prepara
già salita,
una
delle
mal
senza
le
Grecia
incinta,
STREGHERIE
annodate.
malefìcio
il
donna
ed
E
le
foglie,
le
significare
chiocciole
che
radici,
che
lo
si
il
legno
vuole
si desidera
vogliono,
un
bene
fanciullo
ossuto,
VOGLIE
ben
che
tosto
la
di
donna
Tali
un
in
Massaua,
timore
Africa,
stesso
eh'
il
animale,
ferire
di
gli
ei
il
-ferisce
Dei
marito
quando
proprio
l'animale.
Gelebi,
nelle
cava
dalla
teccia
cor-
stillante,
rugiada
certa
quindi
invoca
qualsiasi
per
Gola
rarahum;
gallo,
incinta,
sente
detto
Alfuri,
gli
Presso
si
albero
un
chiamata
A
forte.
consolidato,
47
STREGHERIE
E
sacerdote,
un
ottenere
per
si
la
figlio
ficando
sacri-
dall'
astiene
donna
nascituro,
figlio.
un
è
mazzare
am-
incinta,
l'atto
nel-
V.
Maselilo
Si
si
fatti
son
è
molti
Madonna,
è
essa
è
si
ma
il
nata;
altari
cantata
forme;
le
tutte
complimenti
sugli
venerata
e
che
si
fanno
quando
quando
nasce
dia
siderio
Secondo
nella
un
delle
notti
di
numero
L'
di
si
maschio;
di
si
e
notti
nelle
questo
de-
quasi
(il
tutti
femmina.
al
mento
concepipari
numero
,
,
com'è
noto,
servono
stimasi
il
generalmente
specialmente
a
migliore,
procrear
i
sempre
una
non
propizie
pari
vedici,
ancora
prega
mono
soppri-
Nell'In-
e
preghiera
gioia
popolare
uso
tempi
in
sempre
donna.
la
maschio
sedici
temuto
maschio,
dai
Africa,
in
nascere
Manu,
le
fin
come
quando
dimostrazioni
verso
d'un
Massaua,
più
femmina.
invocato,
espresso
far
di
fa
una
ora
festa
alcuna
un
donna
toni, si è adorata
i
delle
; la
Venere,
fatta
nasce
nascimento
fu
popoli. A
Dio
s'è
il
nozze
molte
cavalleresco
punto
antica
tutti
s*è
donne
come
nascimento
suo
desiderato;
è
alle
ora
sa
non
che
non
femmliia.
e
il
maschi,
tunato)
forle
50
MASCHIO
donna
propizii
alla
ne'
tiravano
quali
femmine
venti
australi.
Secondo
facile
il
ed
gambe
L*osservazioiie
(1)
miglior
prii esperimenti:
qui
droit
dans
que
nous
poids,
propre
de
accoutumé
plus
que
que
formés.
ordinairément
filles.
»
dans
mei,
leurs
elles
des
sont
matrice
la
de
le
une
lorsqu*il dit
du
coté
droit,
la
degna
di
dice,
quelques
fem-
coucher
maris,
et
e* est
peut
de
située
tomber,
les
font
ausai
qu* elles
semence
femme,
le coté
sur
et
con-
Thomme
dans
par
la
son
sont
gar^ons
qu*a
les femmes
ne
vimenti
mo-
i pro-
remarque
que
tumore
allegava
droite, où
come
C'est
ne
sente
che
se
La
gar^ons.
parto
de'
serietà
caressées
marquée,
avons
souvent
bien
la
de
avec
toujours
dans
re^ue
Venette
vere
muo-
giorno
una
egli
che
il
lieve
un
novantesimo
connais,
qu*
posture
presque
posture
chent
toujours
ont
cette
étant
aussi
Je
ha
s'accorge
con
dito
con-
ancora
ed
i
toriranno
par-
maschio;
ha
non
al
dottor
lorsqu*elles dorment
^oivent
le
€
arrosto,
un
e
confermata
famoso
vitello
giorno
invece,
non
è
dal
causa
;
se
incinte
colore, sente
nascere
all'inguinaia,
feto
del
mes
peso
quali soffiavano
donne
miglior
deve
secchi
generazione
c'insegna
quarantesimo
quando
maggiormente
alle
; Plinio
conserva
nel
feto
il
più
mangieranno
se
incinta
le
erano
giorni
alla
e
ne'
Plinio,
r aristolochia
donna
la
umidi
giorni
i
maschi
con
boreali,
i venti
i
la
secco,
Aristotile,
de' maschi
generazione
delle
come
secondo
perciò,
umida;
come
l'uomo
(1). Ritenevasi
maschi
sempre
FEMMINA
E
fait Rhasis
qui
presque
se
cou-
jamais
MASCHIO
che
incinta
donna
partorirà
il Dio
Ercole,
che
figli, generò
72
71
11 dottor
la
generazione
sopra
proprio
tempo
volendo
mammella
estrae
la
nel
destra,
nel
partorirà
^femmina,
una
molto
sieroso.
modo
scientifico
le
tutte
dalla
Magno
per
(1) Sulla
ves,
1872.
conoscere
legge della
destro
se
tal
(1)
ha
ripreso
se
produzione
alle
la
madre
se
parsarà
a' di nostri
in
dei
come
conveniva
quali
esso
fino
a
segreti
donna
dei
si
generazione
antichità
una
gore
vi-
il latte
caso,
deriso
egli scrive, dei
sua
ghia,
sull'un-
invece
in
remota
nella
cadere
poiché,
e
pre
sem-
mammelle
sue
della
stro,
de-
maggior
rotonda
e
superstiziose
più
destro,
disperderà
femmine,
menzione,
già
intatta
Lioy
lato
sinistra!
della
si fa
lo
e
si
quale,
dal
che
dalle
se
l'argomento
credenze
occasione
farò
Il
»
delle
e
latte
maschio,
un
torirà
maschi
di
la
sempre
polso
suo
e
egli dice,
madre,
sua
occhio
sinistra;
quelle del
maschio,
tosto
suo
degli antichi
oggetto, si servirà
più
inoltre
conserverà
si
di
femmina;
soggiunge
Un
sopra
biblico, generò
fiabe
incomincierà
goccia
una
destre
destra
alla
che
«
pigliare alcun
mano
noterà
adotta.
parti
e, volendo
Si
alle
vato
osser-
forza,
sola
Ercole
un
Fu
della
una
maschi,
de'
camminare,
della
ed
Venette,
le
e
le
fortificherà
maschi
Gedeone,
maschi.
femmina.
una
greco-latino
71
il fortissimo
cosi
51
FEMMINA
E
sia
sessi.
diede
noi.
di
«
Non
Alberto
gravida
Milano,
di
Tre-
52
MASCHIO
maschio
un
fosse
il latte
destra
la
di
simile
in
era
pollo
un
potea
non
cosa
e
di
poi fare
spiega
Augusto,
volle
degli
femmine,
Agrigentino
del
calore
con
(1)
Vedi
la
più
Russia,
sotto
nelle
tra
Fuso
essere
l'opinione
bambine
e
veneziano.
figlio
denza
corrispon-
mestruazione
stimò
ma
la
e
riputò
solo
non
dei
Al
filosofo
teologi,
giorni
si
rompe
nella
1
quali
penetri nel
dopo
trentanove
moglie,
turità
ma-
maschi,
l'anima
in
delle
nell'incipiente
furono
trambe
en-
che
produzione
maschi.
che
di
vinare
indo-
un
chi
il
moglie
la
di
come
le nascerebbe
della
Vi
forcella
Livia,
generarsi
—
vietato,
(1),
suo
erano
che
Qual-
per
pareva
»
marito
della
Ritenuta
quella
ottantanove
bambino
e
se
dovessero
femmine.
più avanzata
feto
fine
costante
seno
favorita
esse
(Empedocle)
dell'ovulo
difesero
in
dovè
fecondazione,
alla
sulla
in
nel
fu
in
maschio.
femmina
l' epoca
vi
non
divenuta
un
Dizionario.
incinta.
tra
fosse
l'osso
o
pulcino
amori,
sia
che
ovo
sangue
segni, i gonzi
che
minasse
esa-
destra,
fosse
grossa
codesti
un
del
sesso
principio
pie diritto
suo
covare
propizie
sul
il
maschio
nel
fisiologica
l'epoca
più
pigliare
figlia, essendo
una
0
sé
si
a
di
goccia
giuoco
che
volea
arrotondito
una
nascere
al
voga
Fanfeini
dal
se
ei
più
se
verificati
e
che
tanto
denso,
mammella,
agitazione,
sicuri
fosse
sull'acqua,
galleggiasse
FEMMINA
femmina;
una
il ventre
se
se
di
o
B
il
giorni
la
cepimento,
con-
più
forcella.
MASCHIO
filosofi
altri
di
6
né
più
tardi, né
assurda,
eri^i
giorno
diceva
Berthon
di
luna
piena
parto,
non
variarono
fiao
cinque
stesso
quarto
sei
quinto
essendo
più
Il
floscia.
trovansi
nel
Vénus
La
nouvelle
de
volente
des
la
far
un
et
et
dei
volte
produrre
medesimo
nello
sola
fasi
Lioy
alla
variano
e
mine
le fem-
costanti
francese
lato:
intito-
théorie
,
femelle,
selon
calliplastie, orthopédie.
soggiunge
nella
il
Lioy,
prevalenza
in
annunziava
callipédique
male
simo
pros-
sempre
sue
libro
nuovo
fécondation
consistere
madri
i maschi
Il
un
moltissime
proporzioni
"
feconde
teoria,
le
può
si
durata
presiede
cosi
in
procréateurs,
nuova
la
il
luna
cosmica.
1872,
in
accadeva
siccome
terra
bambino
luna,
tutta
alcune
parto
vazioni:
osser-
un
muterà
per
signe
in-
curiose
nova
non
egualmente,
legge
una
e
diparti-
nostro
luce
ripetute
Si, la
sulla
alla
in
visto
il
sessi,
e
stesso
successivamente
volte
lunare.
continuamente
finalmente,
dà
sesso
Io ho
nel
seguenti
inteso
perché
dei
di
le
il
va
mai.
appunto
allo
osservazioni
o
produzione
che
ciò
e
sesso,
di
che
,
Robiac
bambina
una
o
quarti. Godeste
Codesta
quarantesimo
,
donna
una
certi
quasi
di
parroco
vicentino
Quando
€
«
invece
natura
comunicava
Gard,
scienziato
virtù
di dilemmi
,
limento
essere
ad
parve
cinquantesimo
di
Lemnius
,
"
il
,
reverendo
in
il
,
questo
corredo
sostenevano
maschile
femminile
nel
e
feto
nel
opinione
grande
con
e
combattendola,
sillogismi
l'anima
codesta
Ma
meno.
53
FEMMINA
E
é
la
»
il trovato
genitale
il
54
MASCHIO
dei
sesso
l'altro
figli,di
maschile,
prole
si
e
desidera
liste
nelle
pranzi.
piemontese,
si
orecchini.
annunzia
nasce
La
di
che
sette
quando
di
se
indole
di
e
popolare
di
sette
spada
una
cavalleresca;
in
questo
valieri,
ca-
maschio
un
nasce
una
ma
femmina
una
novellina
frati
è
maschio
un
di
mezzo
per
desiderata;
appare
femme,
'Misculiniser
di
una
mezzo
per
ha
novellina
si desidera
vita, negli alimenti,
quello
Da
parla
femmina
una
o
»
una
si
uno
se
la
per
di
regime
spada,
ove
femme,
mezzo
da
apprendiamo
lo
Il
il nascimento
ed
coralli
ottenere
féminisant
Gelebi,
simboleggiato
da
nel
può
si
la
en
e
sta
dei
isole
Nelle
che
femminea.
prole
féminiser
per
asserire
mascuUnisant
en
sesso,
FEMMINA
E
,
quando
conocchia.
la
essa
è
non
caso
mina
femco-
mane.
il Sommario
presso
delle
che
apprendiamo
quale
sole
vivevano
ima
se
femmine,
volte, nascendo
Molte
maschi,
nascevan
nutrimento
femmine
e
le
quando
pugna
e
poi li consegnavano
ai
besUa,
di
presso
ebbe
la
sempre
definiva:
continua
inconiinentis
tire,
Mar-
Matitina,
nella
si
vano
congiunge-
poi si ritiravano
davan
Adriano
viri,
esse
;
di Pietro
; i cannibali
donne
tenevano
saturabiUs
un'isola
con
le
popolare
e
v'era
all'anno
volta
Diventali
Indie
femmine
sacrificate
vennero
loro
mariti.
sé. Della
hominis
soUicitudo,
primo
Se
eran
la
donna
il concetto
naufragium,
il
;
perstizione
su-
più vile,
confusio,
indesinens
humxmum
in-
(1), partecipava
mancipium
Quando
comune.
l'Antico
la
contaminata,
la
Per
marito
di
se
trenta
non
Terminerò
Bernoni
relative
figlinascono
la
più
padre,
il
portato
la
è
madre,
figlie padreggiano
il
(1) E
Chrysostomo
iiubere.
Quid
gabilis
pcena,
rabilis
aliud
necessarium
calami
{Malleus maleficarum)
ger
incredibile
delle
quella
ha
nus,*
(2)
che
quia
In
fé.
meno
Lombardia,
L*è
un
Quand
perchè
la
marito
si
pensa
e
non
€
che
ad
si
alla
habet
enim
et
iaimica,
delectabile
là
t
iaeffu-
detri-'
Lo
—
parola
foemina
servat
le
expedi
parola foemina
che
più
gravide,
Non
€
depicta. »
dicendo
Dicitur
è
teatatio, deside*
naturalis
inventa
minorem
semper
amicitise
colore
etimologie,
padre
.più portata
sono
19:
periculum,
bono
è
le donne
malum,
natursa,
il
Se
I
«
figli madreggiano,
nisi
tas, domesticam
malum
mentum,
mulier
est
che
se
Mattheum,
super
femmine.
matrimonio.
(2). Quando
il
superstiziose
secondo
i
maschi;
nascono
e
che
notizie
alle
femmine,
nascono
moglie
maschio
un
le
ed
al
portata
al
femmina.
una
femmine,
o
propria
credenze
le
rificazion
pu-
prescriveva
di
con
maschi
ai
maschi
madre
di
parto
sopra
la
parto
capitolo
raccolto
veneziane
0
il
questo
ha
il
giorni dopo
giorni dopo
sessanta
si
con
mente
maggior-
più lunga
una
ragione
ricongiungersi
non
rimaneva
fare
stessa
secondo
nasceva,
puerpera
dovea
e
zio
pregiudi-
egli del
ancor
femmina
una
Testamento,
55
FEMMINA
E
MASCHIO
a
fidem.
Sprenla
più
significa
Fé
et
mi-
p
dice:
gran
i fioi
bel
per
someja
se
quando
altro
vant
concepì
uomo.
la mader
al
pader;
il
figlio,la
madre
'
pens^
56
MASCHIO
gettasi Tosso
o
della
terra;
per
si
naso,
la
che
dice
quando
è
nasce
tonda,
casa
Nasse
altro
un
dei
le
i
si
legge:
Lombardia,
Se
una
nel
bambina,
primo
parto
Che
contraddice:
veneziano
galantomeni
i omeni.
enfant
un
la
panza
Tè
(V. 87),
est
gazza,
e.gucia;
larga^ al fianchett,
Tè
un
maschiett.
bel
Lombardia;
Beata
(2).
i omeni
si dice:
Cussin
Nass
pò
QttenouUles
Quant
Quand
in
prima
des
Quand
Cosi
veri
nasse
"
e
pure
xe
no
Évangiles
Negli
(2)
maschio:
mascio.
(1).
femine
proverbio
Co
In
gue
san-
galantomeni
prima
E
(1)
viene
una
figlia, si dice:
una
In
Ma
tavola
nascerà
su,
promette
maschio
un
un
fio
naso
sulla
figlio. Se
un
punta,
a
in
nascerà
da
è
pancia
giù,
in
Sangue
Quando
gambe
colle
gambe
forcella
detto
gallina
va
colle
figlia, se
al
se
FÉMMINA
E
^uela
prima
sposa
fa na
tosa.
nouveau
mente
final-
né,
VI.
Il
folmine
ad
degli
quale
dall'utero
cose.
Negli
altri
indiana,
riconoscere
fanciullo
che
cando
la
rebbe
sedurre,
prima
del
suo
che
rapitore
quello
della
nella
di
materno
sua
nascita
il
delle
secondo
materno
nuvola;
cosi
di
Bhrigu
Bacco,
vor-
che
esce
ardere
Puloman
nato
il
vendi-
Puloman
per
madre
la
vuoisi
intelligenza,
figlio
di
che,
il mostro
dall'utero
eshàm
prescienza
ventre
precoce
Gyavana
tempo
il
a
incinta
sti
que-
Vàmadeva
una
tonante
dimostra
madre
fuoco
analogo
fulmine
il
vanta
tutti
anv
un
vicvà). '^elì'Aitareya
nel
parlarono
si
sann
nu
mitici
personaggi
In
conobbi
io
possiede
materno
dall'utero
fin
abbiamo
Indra,
nato
parago-
avverranno.
(Garbhe
"
fu
fulminatore
Indra
gànimàni
d'
invece
Aranyaka,
leggenda
Bei
devànàm
aham
avedam
che
casi
maseere.
nuvola
vagisce
o
nell'utero,
ancora
nascimenti
la
parla
il Dio
Rigveda,
Stando
€
che
di
prima
dentro
pronosticando
,
cosi:
dlee
tuona
figlio
un
del
libilo
che
materno
inno
11
ebe
Quello
col
(mito
col
fui-
CHE
QUELLO
la
uccide
che
mine
che
il
uccidente
e
PRIMA
Semele),
il
mostro,
può
non
erompente
dalla
lupo aggressore
della
fulmine
il
59
NASCERE
DI
madre
assediante
incinta, ossia
donna
DICE
propria
altro
rappresentare
nuvola,
FIGLIO
IL
la
di
gravida
nuvola
pioggia.
Un
Johnston
di
nella
citato
poeta
Dicitur
foetus
iasuetos
Causa
subest;
cupiit
Et
Aut
anzi
dal
che
al
posto
manifestano,
loro
di
danno
ad
Iknciullo
un
cambiato,
questi fanciulli
numerose
lo
più
fanciullo
tale
nell'atto
od
cambiati
anche
stesso
del
di
diavolo
ma
corrono
il cambio
parto.
poi
dato
nome
medio
evo
i Tedeschi
wechselkind
Kiel-hroppf.
dal
leggende;
nome
diavolo;
come
quando
il
nel
pure
dal
il
feti
onde
sempre,
deposto
connubio,
Tali
moglie.
cambiati
perchè
tenne
sinistro; si ri-
del
si chiamarono
vagiones;
ccimbioìies,
nell'atto
si
materno,
feto, cioè
quel
vagiscono
parentum
presagio
un
della
fessa
nell'utero
inteso
si collocò
^
manus.
esse
come
opus.
vis
demoniaco
come
diavolo
sicccv^uSf
si
fanciullo
più,
lo
per
studio
teneri,
sede
angusta
molis
innuit
aptas
sonos.
se
cernere
magnse
del
vagito
ebbe,
doluit
quia quserendi
Ancupiis
Il
dedisse
alvo
in
clausus
materna
ore
esclama:
1660)
(Amsterdam,
Mirandum
naturalis
Tkaumatographia
Tuttavia
o
Intorno
in
avviene
di
a
mania
Gerper
alcuni
eO
illustri
vaticinio
com'
era
di
del
primaverile
ch'era
di
che
cuculo,
tornato
potare.
ai
augurio
Quando
marzo.
loro
il
che
fin
coi
o
futuro
di
stato
contadini
cuculo
ad
loro
buon
augurio,
il
nel
contadini
avvertirli
moti
glorioso;
romani
i
marzo,
dall'utero
destino
riconoscevano
in
tonava
NASCERE
DI
evidente
sarebbe
uterino
buon
PRIMA
vuoisi
segno
del
grido
il
tempo
dato
alcun
con
DICE
storici
abbiamo
onde
di
FIGLIO
personaggi
materno
0
IL
CHE
QUELLO
canto
tuono
vano
dice-
ch'era
VII.
Gemelli.
fanno
Si
tanti
voti
per
la
Madonna
de'
nascita
la
figli,
si
sup•
gli
plicano
nessuno
è
Dei
prega
anzi
il
temuto;
tazione,
stimasi
al
dato
non
spesso
di
marito
dato
era
o
perchè
temevasi
L'uno
morte.
Le
matrone
quidem,
Sane
et
gnorum
trici,
cum
Oves
duobus
è
un
scrive
opulentiae
ambiguae,
Agnis
già
che
Pierio
altrinsecus
vida
gra-
impura
giungimento
con-
condannato
ma
partuumque
Bebius
alla
partorito
Valeriane,
est, ut
siglio
con-
concepito,
speciale
praesidi,
hoc
moglie
nuovo
avevan
sacrificio
Il
zione.
triplice feconda-
una
generalmente
romane
fare
doveano
«
feti
superfe-
stimavasi
fanciullo
o
gemelli
demonio.
un
pure
mente
generaluna
la
che
seconda
una
de'
perchè
timore
al
nuocesse
del
accostar
non
per
come
e
dei
parto
considera
ma
opera
soltanto
incinta,
Il
si
non
insieme,
generato
che
donna
gemello
ottenerne,
per
gemelli.
aver
per
come
la
e
a
melli,
ge-
Giunone:
Junoni
re-
sospita
Macer
alligatis, sacrificabantur
-
ait,
62
GEMELLI
matronis
a
considerato
il
di
parla
quale
alterum
parta
una
vedere
che
donna
una
marito
simile
starsi
acco-
dei
uno
siLCCUbiLS
abbiamo
da
quale
la
mino
ge-
«
tero
adul-
alterum
,
genuit.
in
il
secondo
struosità.
mo-
vera
dall'
succubus;
adultero,
un
apparve
Plinio,
qualche
veniva
gemelli
astenevasi
incinta, dovea
di
l'opera
gemelli
de'
parto
che
il marito
moglie
alla
il
che
Leggiamo
»
disgrazia, come
una
come
Certo
talora
Perù,
del
gli Inca
presso
peperissent.
gemellos
quse
,
Altri
"
sospetti ricorda
esempii
lo
stesso
Plinio.
Voigtland,
Nel
alle
specialmente
di
gemelli,
si
incinta
dal
«
des
marques
bambino
sulla
gemelli
è
fra
vien
molto
l'altro
gemelli
qui
di
se
sia
che
Thamar
lo
di
primo
di
il
le
par
des
donne
codino
quando
capelli
primo
dei
quel codino.
di
Giuda.
Si
primogenitura
nato
spinge. È
e
et
che
portare
cioè
:
considórer
si crede
il diritto
circa-
poi
sentenzia
nous
eerto
esse
Venezia,
a
ventre,
piccolo
un
fuori, deve
vien
o
du
coppiati,
ac-
donna
una
peut
ne
on
Venezia
A
quel cibo,
Venette
de' fratellini ;
gemelli,
fuori
»
con
disputato
i due
due
jumeaux.
chiama
che
Il dottor
donne,
frutti
indovina,
si
d'enfoncure,
nasce
nuca,
lo
extraordinaire
un'espèce
pei;
gemelli. Se
enfants,
des
grosseur
milieu
un
alllngiù.
nombre
le
la
que
dei
volto
ventre
Pour
che,
si ritiene
di due
a
alle
incinte, di mangiar
fecondarsi
abbiano
d'impedire
cura
donne
poiché
trovi
ha
si
noto
il
primo
che
l'aneddoto
L'uno
prima
($3
GEMELLI
di
legò
levatrice
ch'era
e
il
secondo
tosto
e
si
chiamò
mano
egli
Zara
che
ritirò
portava
(Liber
si
Qenesis,
la
tosto
onde
il
la
quale
perchè
primo,
apparve
quello
la
sopra
rosso,
ma
fanciullo
Pharés;
di
sua
nastro
un
primogenito;
l'altro
allora
nome
la
presentò
nascere
vedesse
mano,
il
nastro
XXXVIII).
suo
usci
vili.
Aborto.
celebre
Nel
già
il
apparire
deflorata
sposa
è
marito
Ho
membra
interpretato,
Grassmann
il
interpretazione,
col
ahbàngende
Hexe
bunden.
Geschenk
^ia
dieser
Gib
wird
diese
Dunkelroth
das
Hexe
Gatte
der
wird
sich
lo
Farbe,
festen
davon
gemacht
Un
Weber
la
qui
gedeihen
mit
(1).
dal
che
volge
in-
sposo
loro
volessero
die
sich
die
ver-
Bande
ge-
tbeile
denPriestem
wolleneHemde,
hat
die
es
dello
corpo
diverso
ist
assuma
sposa
studiosi
fortgetrieben;
(Braut),
hinweg
aus;
"
il
(che
preti
soggiungo
degli
siglia
con-
Kriiyà
della
ma
commodo
testo:
la
alquanto
vedico,
ai
quando
veste
modo
passo
per
riscontrarla
wandtem
nella
il
rallegrano,
sposo;
orribile,
della
poeta-sacerdote
che
nello
penetri
si
camicia
prima
diviene
sue
Il
la
KHtyà
(nllalohitam)
sposa
vincoli.'
consegnar
e
lucente
le
dal
que'
cammini
sposo
e
in
della
purificarla),
possono
persona,
(1)
parenti
di
sposo
chiamato
nero
sangue
i
;
legato
lo
soli
il
vediamo
noi
Rigveda
femminino,
mostro
un
disperde
quale
del
Suryaskùta
und
ist
66
a
ABORTO
manifestarsi
nel
forse
Antichità
il modo
di
Giudaiche
quando
dalla
gestato
dum
lierem
ad
dei
jusjurandum
dextro
set, luxato
crure
riatur
autem
; sin
ad
maritus
mense
nomine
iufantem
masculum
exprimit
et
sumpto
poculum
inujste est
si
enititur;
felici ter
jusiurandi
Deum
luxato,
in
modo
ogni
del
abortiva
durato
la
quod
aqua
ritenevasi
parto. Secondo
dovea
si
intercute
come
Manu,
per
del feto. Secondo
mo-
cimo
de-
peracto
in
ju-
phialam
humi
coUecto,
porrigit ; mulier
facta
mature
».
impura,
donna
mesi
et
fldem
moritur
invadente
tanti
ei
zelotypia
conjugalem
la
in-
laesis-
misere
nomen
cosa
et
commotus,
pulvere
et
mu-
defert
prae
fefellit,
turpiter
purificarsi
gestazione
sit
delata, praegnans
testem
et ventrem
et
ebibendum
asperso,
fanum,
pariat;
fano
vescen-
statuit
disrupto
deletum
e
pugilo
ea
pudicitiam
nimio
suspitionem
membrana
vero
et ventre
iniquam
de
in
ex
membrana,
si
quis,
habuerit,
uxore
ad
ut
amore
prse
ramento,
atque
in
imprecatione
cum
Si
est, sacerdotibus
obversa
est
quoe
i
il feto
«
aliquis sacerdotum
portam
primum
scripto
de
le
tenevano
gi^vanza,
et immisso
reliquum
secondo
adulterino
suspitionem
Deinde
datur.
che,
Flavia,
sua
assaronèm,
altare, quod
super
Giuseppe
ma
qual proposito,
crudele
nella
moglie
farinse
Al
sospettavano
egli scrive, adulterii
hordeacese
negli aborti,
o
gravidanza.
ricordare
ebrei
mariti
solleciti
parti
della
stesso
tempo
giova
nei
et
crure
L'aborto
e
più
indiana
quanti
gli antichi
pura
imche
avea
Greci
67
ABORTO
la
Romani,
e
incinte
liberava
le
invece,
che
lupo
cavalla
assedia
le
abortisca
che
la
le
pure
Ne'
Geroglifici
Egiziani
Madre
di
Pierio
della
figlio uccisore
per
propria
veramente
che
dai
figli; ciò spiega
propri
in
gittate
antichi
passasse
(1)
Le
lino, per
vansi
nodi
a
nei
la
vipera
mare
una
donne
esser
far
romane
liberate
tale
capelli
vipera,
non
offrivano
dal
lupo.
Il
negli abiti.
pente
ser-
calpesta,
opera
si sconci.
che
leggiamo
della
poiché
gli
il
vipera
si credeva
nel
parto, mangiata
nel
sacco
pure
una
de'
cidi
parri-
vipera.
Gli
incinta, la quale
a
Giunone
gravida
non
di
mancare
nelFEsqui-
pericolo dell'aborto; quando
donna
pente
ser-
il
genere,
potesse
fiori
abortisce
incinta
donna
una
offerta, la
e
come
chiudesse
che
credevano
sopra
si
morisse
una
cata,
toc-
donna,
mezzo
del
geroglifici
che
uman
madre,
ad
e
venga
ne'
un
la donna
tribuisce
s'at-
che
Salvatore
Valeriane,
rappresentavano
ne
della
dell'
affinchè
o
ad
del
nemico
malie,
sue
calci
tire,
abor-
qualità
vogliono
seduttore
Vergine
impuro
serpente,
dia
come
appare
che
il
che
mevano
te-
già detto
donna
la
gli
mo-
valeriana
perciò
figurata
cavalla
una
come
alla
lupo
immediatamente;
trovavasi
egiziani
il
senta
faceva
funesta
incinte;
quale
la
pregna,
donne
che
Abbiamo
erbe.
alle
dell'aborto;
magica
sabina,
d'altre
numero
pericolo
(1). Simile
all'erba
Italia
in
gran
dal
cretese
legata
aquilinum
un'erba
come
il dittamo
un
detta
pietra
doveva
reca-
aver
68
ABORTO
abortire.
donna
Presso
modi
tre
donna
bere
si
incinta,
che
donna
le
Castro
la
quale
semplice
abortito
poiché
di
possumus
(1) Saga
OS
vomitando
gallina,
il feto
veliementissimos
a
fosse
impurum
un
partus dolores
credesi
abortiva.
per
in
ex
Negare
lib. 2, cap.
non
os
cujusdam
prsegnans
7,
;
un
per
mulieris
quo
mesi
di
incidit, vixquo domum
pervenire potuit; Remigius,
aveva
feto di due
abortum
Il
opera
che
«
,
donna,
sembianza
astutia,
efflavit
una
gravida
sangue
danese
recasse
Daemone
(1),
Rodrigo
d'altra
avvenuto
donna
bocca
la
giamo
leg-
piedi di
donna
una
dichiarava:
Diaboli
qusedam jussa
suum
la
il Marold
interdum.
halitum
jsatis
quella
per
che
vuoisi
se
o
(come VaquUinum),
l' emorragia
produrre
di
caso
i
sotto
del
contatto
si domandava
il
Magica),
mestruale
sangue
a
puro
im-
feto
del
potere. Secondo
Mulierum),
il
a
abortire
alito
un
Fascinatione
lo stesso
il
Frohmann
diabolica
ha
tocchi
bastare
essa
d'aquila poste
Mord.
{De
abortisce;
possa
{De
o
impaurisca
l'uscita
precipitare
per
mangiare
che
di
sopra
una
feto, imprecando
il
serpente
soffiando
che
malefìcio, perchè
a
la
gatti. Il
e
dichiara
Magia,
dando
guasti
la facciano
canfora
la
De
uovo
o
penne
incinta
che
cioè
qualche
il Frohmann
Presso
e
il
che
toccandola,
0
esercitare
abortisca
cani
piede
De
cosa
fuori
col
trattato
suo
abortisca,
qualche
donna
tocchi
può
incinta
scovando
e
nel
che
si crede
Boemi,
che
incinta
Torreblanca,
in
i
p.
mature
243.
ìq
69
ABORTO
evenire
posse
d'avere
confessò
che,
strega
faceva
chiamò
a
Una
sé
a
uscir
non
quella
di
la
ad
e
il
abortire.
il
donna
Lo
di'
caso
data
ingravi-
la
quale
consigliò
l'incontro
evitare
alcune
dopo
la
gravida,
essendosi
la
levatrice,
casa,
ucciso
ricorda
signora
Dimenticatasi
strega.
farla
per
qualsiasi
gran
stregone
uno
seguito
Maleficarum)
toccando
abortire.
di
volte
donna
una
{Malleus
Sprenger
una
di
che
dice
sette
per
nell'utero
feto
Frohmann
Il
».
con
settimane,
,
del
buon
consiglio,
aflTacciò
e
la
strega,
salutarla,
che
nel
in
la
con
signora
narrò
casa,
perocché
mani,
de'
ora
dai
soglia
resti
incinta;
per
tosto
uno
d'una
di
si
esso
Di
stregone
un
rimane
ricercano
quell'operazione
farle
toccò
il
un
un
od
fanciullo
magica,
il
parto
quale
avvenne
;
ma
a
delle
ora
mette
serpente
d'aborto
que' frammenti,
la
il
c'informa
strega,
minacciata
di
predetto
capo,
caso
; il
ossequio
intiero,
del
altro
serpente
; ed
stato
era
si
riducendosi
perduto
eh'
una
le
ventre;
l'accaduto,
è già
dove
dolorosamente
spaventata
pezzettino
piedi.
luogo
per
agitarlesi
quello
un
casa
le
levatrice
già
in
dipartendosi,
come
mani
Onde
parto
ora
poco,
Frohmann:
la
senti
partorì
non
a
le
il fanciullo
nel
precisamente
poco
ambe
alla
ahimè,
:
onde
quale,
il fanciullo.
ventre
sclamò
la
recò
si
signora
banchettavano,
donne
alcune
la
si
sotto
muore
la
donna
bruciano,
riesce
;
felice.
e,
IX.
Il
si
Come
il
parto
crede
per
divinità
di
numero
dalle
sania
Tebe
delle
parla
già
il
dalla
il
partorito:
si
d'una
all'
r
fu
Alcmena
di
marito
suo
eh'
imprecazione
passò
ella
l'anno
le
di
sgravarsi.
per
fu
da
potesse
e
la
questa
a
detto
Alcmena
volmente
age-
maniera
che
favoleggia
improperii'
maledetta
incinta
non
rono
fu-
dlsto-
Farmacide
rimanere
donna
Pau-
quali
che
Apuleio
aver
gran
Giunone
industria
di
allontanarono,
il
le
gridare
avendo
che
incinta
donna
amica
possibile
la
per
a
che
da
Alcmena,
di
tempo
felice.
mandate
parto
il
sìan
specialmente
fosse
parto
partoriente
creduto,
ad
loro
duto
cre-
parti
i
Quindi
invocate,
improvvisamente
messasi
avea
il
s'è
oltre
magia.
sono
Farmacide
impedirvi
rimosse
si
che
ritardati
di
affrettano
cosi
popolo
o
o
che
affinchè
donne,
per
ride
dal
diabolica
opera
ctie
genii
aborti,
degli
impossibili
od
mali
e
universalmente
difficili
solito,
mostri
cagione
sono
e
quasi
resi
in
parto.
partorì;
con
namente;
eter-
la
ebb^
imprecazione
donna
la
quali
sé
con
Talora
che
in
di
opera
alcuno
se
morire;
camera
del
terra,
a
d'acqua
turandosi
di
cinque
quinto
se
rabbioso,
fa
onde
tosto
quattro
divorò
il
in
Persia,
speciali invocate
Soma
in Persia,
o
a
Roma,
ne'parti. La
fra i
(Gfr. l'Appendice)
veniva
pregata
dalle
come
in
tosto
ucciderla,
ThU)et,
Nel
vi
erano
vinità
di-
luna, specialmente
nell'India,
Semiti,
divenuto
per
Roma,
a
nel
uccisi; il
morte.
a
pieni
rano
Nar-
uscirono
furono
puerpera
Grecia,
Sì nivali
come
Alitah
come
Eileithia
come
la
vano
sole-
portarli,
e
corrente.
quale
essi
immediatamente
messo
di sé vasi
acqua
privano
co-
mali
gli ani-
terra;
gatto, il quale,
gittossi sopra
nell'India, in
come
di
si
e
cadendo
dalla
pera
puer-
distendevansi,
gli animaletti,
donna,
una
la
terra,
presso
prossima
rospetti,
o
toccassero
non
riteneva,
pavimento
sul
tenere
nella
topi;
lo
la
motivo
stuoie
levatrici
il naso,
pure
quale
saltando,
gittarvi
per
ranocchi
pareti, affinchè
le
o
le
perciò
pel
si
fanciullo, per
del
toccata
parto,
tende
di
fuori
avesse
rileviamo
Napoletano
parti, prima
venissero
dovea
nella
parto
ne'
che
malia,
quali
del
luoghi
ilFroh-
presso
Frohmann
Dal
feto, nel
il
trova
ne
se
pre
sem-
nascituro.
intieramente
illustre.
alcuni
portar
a
fanciullo
del
parto;
anni, ne'
otto
per
costretta
peso
del
tempo,
suo
fu
distrugge
esempio
un
pure
de'
l'incomodo
stesso
mann
efficacia
sua
imprecata
il diavolo
momento
nel
la
71
PARTO
IL
Anahità
come
Iside
Grecia,
in
come
Egitto,
cina
Lu-
partorienti ; i gerogli-
72
IL
egiziani rappresentavano,
fici
del
i dolori
la Dea
di
Garna,
Garda,
o
alla
partoriente,
alla
fanciullo
perchè
Fluonia,
perchè
Parentia
vegliava
la
formassero
d'
maine
nel
Auguste
natalizi!, si
e
ha
che
{yaUcanus\
parola
(1)
E
fa
e
il
genio
popolare toscana,
tre
uomini
il
che
:
La
primo
quando
Vuomo
credevasi
vegliavano
il
creati
vagito
con
bastoni
e
Dei
posta
a
perciò
del
è
ia
prima
slattato,
infesto
scope
vi
fanciullo
della
specialmente
ro-
degli
occasioni;
selvatico
il
religion
parlando
bambino
fanciullo
scrive
Roma,
gli fa pronunciare
quello che
Silvanus,
A
speciali
tali
per
uscire
{FabuUnus);
«
Dea
si spaventasse;
non
del
Dea
bene;
La
sangue.
ossa
intitolato
numi
fuori
portato
le
chè
per-
la
supplicava
o
lanno.
ma-
Prosa^
il fanciullo
Antonzns,
aux
nivano
ve-
con
ogni
e
troppo
perchè
libro
soltanto
che
il Dio
fosse
poi perchè
preferirono
servono
si
bene;
uscisse
bel
suo
che
partoriente
rimuoveva
si fortificassero.
e
della
Postversa
Dee
Ossipaga,
(1)
il nascituro
contro
cui
il fajiciuUo
non
trovavasi
ove
streghe
letto
da
uscisse
Eugeria,
Boissier,
al
alle
amica
dicevasi, accostavasi
Dea,
bambino,
del
cuna
nare,
lu-
latina,
d'Apollo,
casa
malie
loro
corbezzolo
Si sacrificava
si
le
La
di
il
cacciarne
il neonato.
ramo
un
della
le
credenza
sorella
porta
operare
per
contro
per
l'antica
Gardea,
o
dell'arco
mezzo
per
parto. Secondo
Giano, vegliava
una
e
PARTO
credenza
ai fanciulli;
per
ciarlo.
cac-
74
PARTO
IL
Santa
Nicola,
Criatura
Yittuvagghia,
Santa
Na
fora;
Matri
'Na
dogghia
Vettovaglia,
raccolta
di
e
*na
Canti
(gagliarda)
ch'aju
Criatura
veni
Mitissi
la
de' canti
Un'altra
toria
giacula-
cosi:
suona
ssanti,
i
•
Maria.
(Gioachino)
Jachinu
(il parto)
tagghia
nella
Vigo,
in
caminu.
Raccolta
sua
siciliani, ci fa
popolari
tre
al-
nella
Sicilia
:
1. A
Di
A
Vui
mintiri
vui
Datici
A
Di
preju,
vui
dari
rocchiu
preju,
Virgini Maria.
Matri
a
santu
la
via,
Ramunnu
'mparturu
rittu
preju,
Vincenzo
san
la testa
o
dari
(Raimondo),
tunnu,
e
li
Firreri,
piedi.
sima
amplis-
conoscere
partorienti
delle
invocazioni
quattro
gravide.
Virgini
San
Leonardo
cav.
gevole
pre-
Siciliani, è pel popolo
mia,
cu
Accumpagnàtila,
Sant'Anna,
sua
ananti
tuti
Accumpagnati
Pitrè, nella
il
Milazzo
a
fighianna.
bona
popolari
delle
si recita
Criatura
orientale
guagghiarda
annota
soccorritrice
che
Il
e
Sant^Anna,
bona
Santa
la
lesta
dogghia,
Santa
2.
Maria
Ghista
Matri
sta
3.
sta
santa,
*Ntra
sta
la
ca
Non
passa
mamenta
Doppu
ca
Sfagghia
£
(1)
alla
Margherita
quale,
eretto
prima
volta
è
cintura,
talora
(2)
invocata
nella
Svevia.
Vigo
un
San
che
la
pronto
quando
sgravo.
»
sbrogghia,
dogghia,
il posto
della Diana
Solvizonta,
di
Apollonio,
Atene,
dove
le
donne
la
loro
deporre
dalle
In
^
"
In
una
e
San
Catania,
donna
i
stato
era
incinte
per
Santa
cintura.
partorienti,che
Germania,
perchè
campana,
trummenta,
avrai
non
Cristoforo
annota:
(metto)
Argonautiche
a
pure
il costume
suonare
venivano
invocati
Il
in
tempio
un
parta
prese
le
secondo
nra
o
menta
hai
non
la
(2),
campana
criatura.
iu
ca
tia
dogghia:
autra
quarta
sgravi
quannu
Santa
la
sgravi
a
sbrogghia,
e
capitana,
chista
chiavi
sta
*n
sona
libbra
pacenza.
(1), libbra
li celi
f aciti
4. Oca
duna
cca
Non
sarà
furtizza,
assistenza,
mi
Chist'animuzza
E
duna
vostra
tempa
di
ducizza,
vostra
Margherita
Virgini
nicissitati,
mi
parta
Matri
Santa
la
miu,
lassati,
di
tempu
Diu,
partaru
mi
non
Pirchi, Matri,
'Ntra
lu
di
santa,
'Ntra
di
matri
Tura
è
75
PARTO
IL
gherita
Marla
depongono
pomparti
sono
la
pure
Rocco.
in
stenta
fedeli
Aci,
a
sull'Etna
partorire,
preghino
per
è
vi
si
fa
darle
76
PARTO
IL
Gei
li mentu
'un
'Ppi
lu
lu
A
Il
:
si suole
pallino
la
la
letto
una
testa
d*
e
della
partoriente.
In
il becco
e
quanti
di
doglia.
dei
»
sette
piedi in
farlo
il
è
«
Oh
I
aiuto
alla
proverbii veneziani
tenerezza
è Varma
mia!
verso
(l'anima).
la madre.
invocar
con
solamente
e
della
mama
tra
son
In
pernice
una
ridotto
e
,
la
quale
per
mai
più
Madonna
e
madre.
madre
(1)
mia!
è
che
Sicilia dicono
quando
In
»
dato
dal
mostrano
che
ve^
non
partorisce,
quelli
napa
ca-
popolari
sua
partoriente
o
o
della
sua
(Credenze
discordia
mama
il supremo
deve
lino
sofi'rirà
non
invece
Bernoni
in
bene,
partorir
esclama:
Venezia,
forbice
una
grembo
donna,
a
recitando
e
d' acqua
alla
futuro
chiave
,
,
bollire
litro
nei
sgravata
di
sul
usa
un
bere
in
porvi
posato
si
partoriente
che
neziane),
(1)
e
scrive
sposa,
può
in
A
essersi
lenzuolo
un
guenti
se-
più doglia
segnandosi
,
notizie
una
suole
Castiglione
—
la
Santi,
La
o
i
di
dopo
Altri
si abbia
parti
soffra
le
nascostamente
puerpera
chicchera
una
non
aglio
orazione.
ripiegato
ad
con
sussecutivi,
nel
Spiritu Santu.
e
strofa
donna
porre
ditale
con
questa
Perchè
superiore
un
Patri, Figghiu
lu
di
primo
8cantu
senza
illustra
«
al
parti
fazzu
matruni;
lu
pigghiari
nnomu
Vigo
rammucciunì,
a
la
cia,
Grema-
gior
magmamma
IL
che
(1),secondo
rito
Grecia
della
che
ch'è
V
per
del
solo
ed
è
di
maga
l'oscurità
in
cui
è
negli anni,
inoltrata
più
e
la
non
treppiede
nel
mezzo
di
che
(1)
marito
di
rozzamente
Cosi
fa
in
uà
loro
questa, che
e
alla
fuori,
si
il
,
per
quale
dà
la
libertà
a
il parto
ad
ud
legno
che
,
,
ad
golo
an-
dir
un
vero
,
vecchia
agevolare
specie
o
sostengono
adagiafrvisi.Cotale
in
alcune
uniscono
congiunzione
inviluppato
o
treppiede,
e
un
porre
borbotta
di
toriente,
par-
lento
passo
a
cilindri
mande,
do-
nostre
mistero
e
non
composta,
alle
a
Questo
piatta
per
Turchia,
regalo
di
al
forma
acconcio
sembra
tutto
nella
e
parole,
oracoli.
ambedue
camera,
due
in
connessi
leggermente
pezzo
di
intende.
sé
tra
sue
flsonomia
una
aria
della
treppiede, consiste
altro
le
e
,
nessuno
acuto,
che
suo
,
camminando
senz'
va,
ignorante,
parla
non
Accostatesi
più vecchia
vatrice,
le-
pregiudizi!-. Il
accessibile
più
schiètta.
misurato,
parole
è
ed
austera,
meno
ha
la
il sapere
per
una
allato,
sempre
rire:
parto-
per
involte, direbbonsi
le
sta
in
e
;
sono
Un'assistente
sì
invece
brevemente,
risponde
interrogata
per
eh' è
il
simarsi
l'appros-
tosto
stimata
superstizioni
in
esteriore
aspetto
molto
nel
sente
manda
dri
Qua-
descritto
greche
donna
parto,
ma
ne'suoi
averci
le donne
vecchia
una
esperienza,
maestra
dopo
tengono
il momento
e
lo Zecchini
(egli scrive) una
Appena
"
c'informa
Moderna,
incomodo
modo
77
PARTO
,
è
strumento
lingeria,
della
uccello.
ed
moglie,
il
78
è
IL
da
sostenuto
due
cUndri.
collocati
sono
il
Durante
che
madre
sulla
lui, la madre
indebolisca
a
oziosa,
troppo
la
la
e
di
riposo,
le
sotto
le
braccia
come
dell'utero
(1) ;
e
se
a
il male
farle
si da
due
su
sforzata
viene
scoraggi
dei
già del feto
non
stanza
gli
e
libera
bensi
ma
istante
sostengono
sopporta
estremità
alcuna,
giù lungo
di
un
la
resta
e
su
la
dell'azione,
n'ha
non
Tuno
di cui
vorati
la-
all'angolo suddetto,
sotto
tempo
non
"camminare
mobile,
del
sedile, ch*è
di
quella specie
altri
piccoli piedi grossolanamente
tre
il resto
come
PARTO
vecchie
siderare
de-
allora
torturato
un
e
,
la
costringono
le
sia
possibile. Progredendo
all'innanzi
e
fianchi
Dio,
ambe
con
ad
sino
passeggiata
interromperla,
situazione
una
che
e
sia
che
a
sponda
d'una
a
;
un
del
il
né
soffrire
a
ad
porsi in
pressioni
Malgrado
—
a
la
venga
donna
nuove
mammana.
le leva
che, grazie
dolore
la
i
ricomincia
appresso
nuovo
letto,
fortemente
pugno,
cessato,
costringa
dover
da
parto, la si fa piegare
serrate
accadere
cosidetta
della
mani
mani
quanto
per
dietro, le preme
il dolore
tarda
non
passeggio
il
su
persona
le
quando
non
se
la
con
levatrice, situatale
la
il
continuare
a
dalle
ciò
la
,
costituzione
felice
(1)
Il PIoss
incinte,
per
si
recano
voltolarsi
parto.
delle
ci fa
Greche
che
sapere
di
ancora
giù da
essa,
trionfa
alcune
di
quanti
Ateniesi,
soppiatto alla collina
nella speranza
di
quando
delle
agevolare
sono
sono
ninfe,
il loro
IL
altri
od
questi
ostacoli,
alle
superstiziose,
della
rari;
più scabrose
in
che
espediente
da
riente
al
facoltà
egli possiede
togliere tutti
del
parto,
tre volte
questo
e
io
che
allora
si
ad
e
un
dietro
poco
al
germanico
fruttifichino
Cesare,
per
di
si
e
fecondarsi.
eminente
la
nel
della
parole:
che
io
ti
decisivo, egli
fatale
sul
mento
anda-
le
treppiede.
si mette
vanti,
da-
Y assistente
le
si asside
,
la
batter
si fecondino.
facesse
di
sono
levatrice
basso
batter
di
donne
,
molto
scanno
uno
sopra
(1) Quest'uso
più
gersi
rivol-
consiste
il momento
la
nel
queste
ora
la donna
parto-
il dorso
voce
un
la
felice
al
scarpe
alta
finalmente
colloca
delle
magico
delle
ha
essa
trarre
modo
impregnata,
posizione
questa
Presa
di
ito
(1).Giunto
sgravo
è
ti
che
potere
la suola
con
in
pere
sa-
circostanze
consiste
e
delle
una
amasse
eh*
gli inciampi
paziente, pronunciando
sono
Chi
perchè, nell'opinione
marito,
di
battere
imbarazzo,
qualunque
è
nelle
per
il tesoro
mente
fortunata-
casi
sappia
,
infallibile
crede
contrade,
quelle
proposito
tale
mille
sue
tutto
laborioso
levatrice
la
appigli
s'
che
a
questi
quei paesi.
in
più straordinarie
cose
qualche
delle
una
quali riducesi
parto
un
e
insorgesse
ad
Senonchè
scienza.
sono
che
dato
e
ricorrerebbe
difficoltà,la levatrice
pratiche
79
PARTO
battere
moglie
gli
con
del
perchè partorisca,
alberi
Vuoisi
più alto
che
ed
il bestiame
tri-
è
logo
ana-
perchè
Calpurnia, moglie
coreggie
di
pelle
di
di
capro
80
IL
pode,
la
e
la
Y assistente
madre,
d'
su
dal
di
il marito
aiuta
non
sin
spedirsi
sogliono
che
figli dei
i
madre,
quelli
de' Nairi
fiume
dove
si
lavano.
falliche
Bhavanì,
Latini, oltre
Afrodite
e
e
la
Frau
HoUe,
che
bianche
j
e
i
Venere;
Germania,
In
nell'
Diana,
sole
presso
le
la
i talami
,
al
poi, oltre
le
nità
divi-
femminine
i Greci
e
ed
i
Gibele,
te; i Babilonesi, Myluna,
Venere
partorienti
fecondano
altri
gli
e
la
tempio
Rhea
ancora
e
la
al
specialmente
Qiva,
; per
Risanata
indiane,
Fenicii, Astar
il
si lavi
e
,
; come
nendo
rima-
dell'inferma,
atrio
donne
Le
non
quando
"
casa,
giorni.
Pragàpati,
Artemis
di
lazione
re-
settimo,
decimo-
ma
portati
Qri, Sarasvatt
litta; gli Egiziani,
fato.
pochi
la
Caterina,
si levi
ancora
mascoline
Parvatl,
Santa
sono
"
secondo
custodia
(i guerrieri)
Presso
»
secolo
fuggono
Brahmani
lunari, invocano
Dee
del
che
in
vedesi
,
da
alla
tanto
ripetere
dell'utero.
partoriente,
tutti
levatrice
sola
ritornano
più
la
di
quando
invece,
Maria
Vincenzo
toriente
par-
lasciatala
; e
cessa
non
se
viaggiatore
partoriscono,
donne
la
le
non
con
la
,
meridionale,
nostro
un
padre
il
treppiè
ogni dipendenza
ventre
dell'India
i Pulias
né
piombo
rire,
compa-
ogni legame
,
uscita
le
da
a
il vigore
perpendicolo
a
trattamento
barbaro
questo
solo
di
esso
tarda
separato
solleva
tutto
con
non
quello sciagurato
sopra
cadere
s'ha
lo
che
il corpo
Il feto
braccia.
sue
tosto
e
tramezzo
stringe
delle
PARTO
ed
genitrice
venerano
ed
l'amore
tre
agevolano
il
Freya
vergini
i
parti;
82
sicani
e
la
ne' nascimenti
veneravano
ChalcMuhcurie
Dea
nymphis
tidem
Eidem
liberalitatis condonavit.
videntiorisque stadii
pueri
si
dal
copiose
Mannhardt
notizie
veto:
questo
"
attulit,taliter
in
wereolf
hoc
lupum
in
domo
Parcas
quas
ut
hic
suam
crederes
aut
in
ibi
et
et
Cre-
"
Parcss
quod creduntur,
illum
homo
figuram
anni
poneres,
pone
aut
vulgo
a
ut
vo-
stultitia
fecisti
facere
cibos
signare
de-
ille
vulgaris
tuos
altre
nascen-
cosi:
valent
temporibus
mensam
entrambi
et
ut
solent
potum
si venissent
antiqua posteritas e tantiqua stultitia
reficerentur,
nomen
illas, quas
futuro
facere
tunc
sermone
quale
esprime
aliquam
pr^parares
il
fortanam
dicat
possit, quod
quibusdam
cultellis supra
vel
quandocumque
aliam
in
mensam
nominavit,
potestatem
dico
tua
illse sorores»
tres
ut
tale
una
trovare
ut ìllse quse
nasci tur, et
autem
in-
futaris
Sant^Eligio
di
si
solent,
transformari
vocat,
tribus
cum
si possono
dicitur
ut
atiam
cupiens,
Wórmazia,
fatum
proponat
velint,
quod
qusedam mulieres
in
credere
excelle
secolo
sermone
Burcardo
"
aliquis homo
ad
ut
di
quale
Il
to«
favoris
Contro
»
settimo
ipsse vel sint, vel possint hoc
dum
luerit
sibi
erit.
quod quidam
vocantur,
idest,
nel
il
suirargomento.
Nullus
officei^e
Barcardo
presso
hamani
loco,
adiizit.
crimen
quod vulgo nascentia
genesim,
didisti
donis
tardi
sedes
indulgentiam, aspernata
sororum
earum
ternas
della
proterviopisingenii
vero
pronunciavano
Sant'Eligio,e più
citati
tia
fosmina
parsìmonii
moribas
superstizione
di
Tertia
ideoque
abitatori
Prima
beneficii
secunda,
Itzcuinam
Dea
introspecto sacello
occuparì cogaoscìt.
copiam erogabat.
consensum,
la
gli antichi
;
precabundus accedit, ubi
aut
PARTO
IL
et
suum
tu
prodesse.
et
dicis
»
tulisti
diabolo
esse
divinae
piotati
tradidisti, ita
sorores,
tibi
posse
Nuova
gli
la
e
per
la
nato
da
un
potere
legato
continuo
era
natura
ad
essa
e
Cu-
cqua
l'A-
cosi,
al
come
misterioso.
adorata
pure
fecondatrice
E
la
di
nome
settentrionale,
ultima
americane.
partecipe
questo
e
quale
America
generativa,
regioni
far
volle
la
Luna,
il
sotto
dell'
indigeni
facoltà
sua
altre
si
l'arcobaleno
Granata,
chavira;
83
PARTO
IL
in
in
ogni
nascimento
schiavo
chie
parec-
luogo,
l'uomo,
del-
domi-
X.
natallml*
Giorni
schiavitù
Questa
che
V
regge
che
tanta
in
è
non
lui
per
credenza
che
destino
in
un
altro.
secondo
è
popolare,
indifferente
cosa
nefasti
giorni
e
punto
al
natura,
la
piuttosto
giorno
un
alla
secondo
universo,
fasti
giorni
dell'uomo
il
scere
na-
L'anno
ha
gli avvenimenti
,
che
storici
i
religiosi
riti
giorni
che
che
(1).
(1) Cosi
volle
si
nel
ossìa
con
sposarsi
la
giorno
moglie.
per
si
medio
di
Sì
l'appunto
che
crede
che
che
di
Dio
il
però
re
martedì,
che
chi
chi
della
Finppo
per
tutto
Cristo,
e
si
di
levare
ve-
di
sposava
avrebbe
guerra,
II
sidera
con-
nasca
nasce
si
nerdì,
ve-
nato,
fortu-
era
fanciullo
il
evo
Marte,
sa
di
varia
di
giorno
male,
va
la
e
ed
passione
anche
nel
credette
il
Venere
venerdì
Venezia
A
luna
che
Dopo
la
disgraziato
venerdì
della
onorava
di
s'imprende
come
litigato
stelle.
ricordare
a
fasi
varie
volta
una
venne
martedì,
le
giorni
singoli
nei
i
secondo
ricordano,
distribuiscono
delle
congiunzione
di
si
che
secondo
dell'anno,
ciò
anniversarii
di
Spagna
la
ere-
GIORNI
nerdi
muoia
presto
pigliar moglie
della
il di
della
è bene
Non
Chi
luna.
di
medioevali
deDza
dato
aver
per
astrologue,
Lyon
le$
nativitésy par
dovettero,
il 17
inédit
Journal
legge
dants
cu
cui
:
«
Le
le 24
première
Ferrier,
de
prince
degré
est
de
grandeur.
Alkabor) précédait
néanmoins
encore
si
non
Leo
:
la
l' ultimo
io
sarei
trattati
i giorni
(1)
relativi.
quando
persuase
punir Filippo
Lìvre
Lyon
la
della
à
ne
et
Il faut
di
non
le
au
astronomiques
1625.
dall'astrologoche
la nascita
soleil et
la
eu
pour
etoile
en
9
ses
si
ascen-
royale
canicule
d'environ
plongée
Nel
Mazarina,
il à
basylisque,
del Duca
d'Orléans.
Biblioteca
que
sur
libri
Questi
—
duchessa
ajouter
docteur
d'Arcadam^
cinq heurs,
V horizon
sur
jointe
Ed
giorni felici e
l'oroscopoper
Fronde
la
c'è
numerosi
consultati
essere
sgravata
era
dei
Jugement
^
prendeva
si
morte.
superstizioso.
1625.
Aug.
1650
di
ultimo.
pareva
esempio
un
dubbio,
senza
agosto
di Valois,
la
all'avviso
retta
la
Silvestro, ch'è
i
popolo
nascere
non
gli oroscopi
Carlo, che
Don
(1) Veggansi,
et
San
guida
e
il
ma
il
rappresenta
quando
astrologia indicare
di
caso
la
venerdì
Giuda, il tredicesimo
sempre
sopra
superstiziosa;
il
che
di
giorno
i nascimenti
per
13
numero
gana
pa-
di
nasce
augurio
nascere
arriverà
volessi
chi
reminiscenza
Cristo, gli preparò
il
il
nasce
se
infelici
il
neppure
dell'anno,
infinito
il
morte, dopo
tradire
col
conviva,
udì
perchè
mese
la
buon
di
figli. A
avrà
non
potrà
non
,
per
che
è
Non
,
il numero
presto,
muore
d'amore,
fiele.
del
13
non
piglia moglie
se
Dea
senza
nasce
; se
dice, invece, forse
si
Rovigo
;
85
NATALIZI
de
(Sirius
degrès
rayon^^^
et
S6
NATALIZI
GIORNI
Ma
del
che
stessi
quegli
del
di
considerano
si
combinano
sole, che
Natale,
eccellenza,
natalizi, per
giorni
i
le feste
natalizi
fanciullesche
deirEpifania,
della
Giuseppe,
San
Tuomo
per
quali giorni
con
dell'anno,
primo
sono
Domenica
del
del
vale,
Carne-
delle
Palme
,
della
di
Pasqua
della
il sole
Pentecoste
sale, finché
nascere,
parve
e
che
fino
sette
ai
fanno
si
Gli
d*
in
inverno,
e
dell'invitto
lo
sole
chiamavano
21, il 24
di
la
giugno,
di
tre
vera
festa
del
nella
quale
il bambino
di
in
casa
sera
mark,
del
il
24
casa,
coi
tre
giorni
é
assiste
detti
celeste
a
ad
di
sue
medesima
festa
che
il
la
dicembre,
intorno,
va
grazie. Ed
'finta
del
perché
25
e
biamo,
ab-
Giovanni.
San
Boitzenburg,
una
noi
invece
quattro,
rinasce,
le
natalizio
la
vigilia del
la
che
la
celebriamo,
dispensando
dicembre
popolo
di
di
solstizio
del
invicfi);
giorni
non
natalizie
giorno
tre
fuochi
feste
agricola.
feste
di
giorni,
Natale
il
solis
quale
fanciullo
sono
giorno
perciò
{dies naialis
d'estate,
diciamo
primo
il nascimento,
annata
le
ap-
negli augurii
e
buona
noi, nel
posposta
paesi
nuziali
celebravano
di
solstizio
esso
del
i
ché
Fin-
cerimonie
le
crescere
una
posponemmo
come
Tutte
tutti
quasi
Romani
invece,
E
il
ottenere
per
antichi
festa,
stessi.
cerimonie
nelle
giorni prima
tre
sé
,
Giovanni.
s'allungano,
giorni
pure
anni
di San
e
accompagnano
natalizie; cosi
che
i
l'Ascensio
del-
Calendimaggio
fanciulli, nel festeggiarne
i
festeggiano
festive
del
risurrezione,
è nella
nell'Uker-
battaglia
sim-
fra
bolica
feste
altre
dell'
natalizie
ed
anno
all'
onde
leggiamo
come
questo
le
passare
di
di
613
anno
di verbena
vita
di
ad
«
ca-
volle
nel
ooncilio
diabolico
come
soleva
non
anzi
;
Caligola,
strenne,
cristiana
condannò
e
calende
strenne^
vestibolo,
nel
primo
i Romani
dette
delle
Chiesa
la
giorno,
così
nella
al
le
augurale
vago
gennaio
Ma
».
dell'
Auxerre
le
Svetonio,
imperatore,
quel
consacrare
Alcune
come
solennemente
ramoscello
un
calende
sappiamo
intorno
presso
stipes
ptandas
Epifania. Noi
da
accompagnate
stagione
furono, invece, trasferite
recando
gennaio,
la
l'estate.
raffigura
festeggiare
usassero
di
rappresenta
che
un'altra
ed
invernale
che
donna
una
87
NATAXIZI
GIORNI
l' uso
di
,
Da
quelle strenne.
povieria,
kuìmia
rileviamo
che
felice. Altri
grano
sopra
spandono
russi
del
nuovo
fanciulli
il
i
tanto
fanciulli,
quando,
muoveranno
dell'anno,
Onde
traverso
a
scrive
il
Ralston,
i
{The
Piccola
nel
Russia,
mezzo
di là di esso,
vedono.
crescerà
grano
invisibili
si
lo
essi
[essi rispondono.
»
che
se
al
anno
si ammonticchia
si pone
si siede
pasticcio. Il padre
ai
e
un
il Ralston
Nella
anno,
tavola
una
augurando
conoscere
people).
1860)
fanciulli,il primo
i
grano,
fa
ci
Russian
festa
la
per
(he
of
songs
usi
Russia
(OUciai^
Kiew,
malorossian,
Piccola
nella
dell'anno,
giorno
papitki
i
del Markewic'
libretto
un
«
Non
il
ne'
campi
campi.
essendo
largo
un
e
domanda
possiamo
padre
nella
del
derti,
ve-
argomenta
da
rendere
stagione
calda,
Il
giorno
primo
consacrato
alla
88
GIORNI
memoria
di
è
nuovo
vien
russo
Basilio:
vigilia
di
là, intanto
che
deiranno
il
alla
stessa
di
nostri
fanciulli
de' tre
adorare
si
al
fanciullo
sole
di
da
di
vestita
francesi
che
Natale,
fino
in
i
La
slava
domandano
e
in
a
cui
regali,
averne
per
di
si ricevono
si
dà
il
0
chiedendo
enorme
un
canti
natalizi
regali. Ecco
della
perchè
ciulla
fan-
una
toscani,
rito
fio-
dell'anno
vanno
di
si
mente
final-
come
usa,
cantori
uno
del
maggio
per
Kolyada,
di
per
pel Natale,
gli slavi
il tenore
di
strenne,
o
ca-
rivo
l'ar-
invece
primo
natalizio, mettere
ceppo,
la
i
rappresentava
col
giro
regalo
(li ceppo,
nome
dell' albero
focolare
il
usasi
Toscana
cosi
con
maggiaiuoli
al
regali
festa
Betlemme
foggia
i
come
o
(i
cialmente
spe-
la
Kolyada,
in
in
vanno
quelle
che
ma
bambino
Come
con
rappresentano
capanna
bianco.
primo
cantano
presepio
alla
luminosa,
del
Kolyadiki
si
'
e
qua
all'Epifania;
cui
Cristo
tedeschi,
e
del
slavo, di cui
,
stagione
nuova
(simbolo
tutto
per
,
la
di
feste
Le
col
giorno
del
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tonante
francesi)
protrae
Salvatore.
piccolo-
il
ferro
cresce.
Noèls
Magi
Re
il
e
giuocano
fino
pannuccia
solare
osserva
vigilia
Natale
di
quasi
ai
rispondono
canto
un
arriva
frusta
grano
'Il Ralston
Natale.
vigilia dell'anno
posto); egli s'indugia
il
prese
In
(Elia)
una
la
Grande,
Basilio.
combinano
si
quali
di
il Dio
Perun,
Elia
il
Ilia
porta
il cristiano
del
che
detto
egli
fulmine
Basilio
San
detta
NATALIZI
regalo
in
Natale
di
niscenza
remisul
diki
Kolyaintorno
questi canti
90
NATALIZI
GIORNI
Fuori
Russia, i canti
della
diffusa
che
nanna
raccolti
il
Presepio.
Gesù,
versione
La
il Bolza
pubblicò
ne
specie
una
bambino
al
canta
presso
che
masca
si
forse
è
:
Dormì,
dormi,
dormi,
Dormi,
Fa
la
Re
del
figlio.
caro
bel, grazioso giglio.
Dolce
lumi,
i
mio
o
tesor.
amor.
Di
quest'alma,
Fa
la
Sopra
o
nanna,
almo
Signor;
regio infante,
il fien.
celeste
ben,
Caro
Perchè
il
Forse
o
bambinell
giel
dà
noia,
Fa
la
nanna,
mio
amante.
piangi,
Ti
Tasinell?
o
o
paradiso
cor,
Redentor,
Piemonte,
(1).
Ciel,
Chifidi
Del
fantolin
o
o
nanna,
Tanto
In
bambin,
divin.
Re
(1)
bel
o
ti bacio
il canto
il viso.
incomincia:
Dormi,
dormi, o
Re
divin.
Re
divin, celeste
bel
mente
special-
del.bambino Gesù.
è
Italia
nell'alta
hanno
Natale
il nascimento
rappresentato
Assai
di
bambin,
amante.
dai
di
ninna-^
fanciulli
italo-bergala
più
pleta
com-
Cosi
penar,
A
venir
provar
sospirar.
a
che
Dormi,
Di
vuoi
presto
A
91
NATALIZI
GIORNI
verrà
quel giorno
patir
morir
E
di
Or
nel
Ma
tuo
con
il crin.
fin
in
la
o
Si
scorno.
raggi cingi
Cambieransi
Fa
gran
nanna,
lunghi
spin.
pargoletto
gentil
Che
fenil
un
Nella
Gesù
Hai
stanza
la
Di
penar
E
stentar
Non
anche
se
fra
due
dormi,
senti
giumenti.
o
bambinelli
vel
un
ricopre,
la
prigion.
una
nanna,
Dormì,
Bel
stagion,
buon.
Fa
Fa
letto.
per
fredda
più
per
Ti
godi
Re
o
o
nanna,
del
dolce
Ciel.
sposo,
bambin,
Coresin,
Ecco
Che
di
tutto
amoroso.
i
vengono
pastor
cuor
.
Riconoscenti
Fa
la
Che
Israel
nanna,
Signor.
o
mio
conforto.
il crudel
ti vuol
per
morto.
92
NATALIZI
GIORNI
Strascinato,
Tu
sarai
Fa
la
Mio
beltà,
gran
o
crudeltà!
con
Flagellato,
nanna!
Signor,
empio
Erode,
Anche
Il
ribel,
Ti
farà,
Re
o
Pilato.
vuol
(Quale orrori) ti
Ciel,
del
(Fa 1^ nanna!)
crùdel,
e
stolto
come
Svergognar
E
nel
sputar
Porterai
volto.
bel
tuo
disonor
con
dolor
E
La
tua
croce,
(Fa
la
Hai
da
nanna!)
e
fiele
amaro
ber
Volontier,
La
Redentor,
o
sentirò;
morte
tua
il miele.
darci
per
Piangerò
in
'Quando
Fa
la
ti vedrò.
morte
Longino
che
nanna!
Ferirà,
T'aprirà
So
0
Or
quel
io,
ben
perchè,
ben
so
Re,
mio
qui
far
per
A
soffrir
E
patir, se
ti
miro
nudo
E
Io
divino.
sen
che
Te.
impari
soffre
piglio nel
un
mio
anch*
Dio.
sen.
io
del
93
NATALIZI
GIORNI
seren,
baciarti, ùnieo
Per
la
Fa
nanna!
ben.
morte
dopo
e
Bacierò,
Stringerò
il latte
Saggi
D*amor
mio
dal
sen
pien;
rocchio
Chiudi
la
Fa
smorte.
membra
tue
tao
Dormi
tu.
Buon
Gesù,
Dormi,
io
mentre
e
nanna,
seren;
al
sotto
dormi,
mio
canto
manto.
Salvator,
o
Signor
Mio
del
E
delizia
In
sì povera
mio
cuor,
capanna,
Coresin,
Vezzosin,
Usa
far
a
nato
a
un
fa
il
il
pel Natale
Gesù
In
tanta
nel
quarto:
nel
povertà,
il
Il
primo
il
andém,
proferir tali
canta:
bambino
Natale,
altro
(dove?);
rappresenta.
si
un
l'asino.
indóvaì
imitando,
che
gallo,
quarto
Betlem!;
dell'animale
Venezia
l'uno
nanna!
bergamaschi,
il secóndo:
ciascuno
voce
A
:
pecora,
Gesù;
Betlem!
andém!
la
la
terzo
un
è
giuoco
questo
la
fa
i fanciulli
tra
pure
oh!
nasse
bove,
dice
:
terzo:
andém,
parole,
94
NATALIZI
GIORNI
Né
panesei,
Né
fogo
scaldar.
bò
co
r asenelo
stava
a
stava
veciarelo
la
Satana
E
'1
Salvator,
belezza,
pien d*amor.
tuto
la
a
;
Ana
Sanf
La
figlia de
Ga
partorio Gesù.
Xé
note,
*1 bon
nato
la
Questue
Che
in
variante,
note,
meza
a
^
capana
Gesù
ritrovar
Sta
incomincia
legrezza:
d* ogni
fior
Vegnite
(1) Una
rimirar.
fava
nato
A
dolente
cuor
a
Ognun
E
visitar,
'1
co
V Oriente
da
a
andarlo
El
mondo,
poi salvar.
L'andava
Xè
al
nato
Magi
Tutti
mira,
sospira;
se
Tre
D
lo
Té
Perchè
Tati
rimirar.
a
Maria
(1)
riscaldar;
Sant'Isepo
Lo
fasse,
dà
El
Lo
né
vera
ciel farà
Signor;
luce
splendor.
monferrina,
forse
:
Gesù
In
tanta
A
Fa
Né
bambin
ne
paja
V è
nà,
puvertà,
fò, né fasse.
da
scalda.
che
intesi in Piemonte,
GIORNI
Cantasi
quale
Venezia
a
pure
si
rappresentano
in
gualche
A
via, sabito
Tò
su
Fine
al
in
Ch*el
che
vegnèm,
la
verzenela,
La
xè
piena
Vitol
ivi
de
svertù.
quel
slusor
E
ne
la
Né
Figlici;
sguarda
con
Xè
là
sente
I anzoleti
vegnui
(l)fVuoi tu. Beppe,
amor,
possiam
bogi
de
e
slodar
che
de
bei
Senti, Bepo, che
se
egia (ella)
anca
smaravegia
na
sbramar
Che
Signor,
suo
xè
xè
sol?
del
ghe
canto
Che
*1
e
(luccicore)
Nostro
el
ghèn
Padre
bela
che
risplende pi
Al
farem.
poi
quel angolo,
Idio
vaga,
gavè sentù
za
ve
el
intanto
mungendo
Da
Li
)
eh' el staga
famulo
che
Gatarem
Che
(1)
cheist' agnel.
formagio
Come
andagàm
coriam.
bota
fine
done,
imitan-
il dialetto:
Sa
Dighe
friulani,
pastori
bambinel?
el
in
pastorella, nella
seguente
due
Bepo,
catar
Che
la
modo,
Vuto,
95
NATALIZI
su!
santi
Gesù.
andiamo.
pi.
canti
96
aiORNI
Cavito
Sto
E
uno
adesso
baston
bel
belo
un
canto
i
del
mese
santi,
Quel
in
Monferrato
Nel
a
va
neta;
mi
(1).
ad
nomina
dicembre,
dai
el Nostro
la
la
singoli
loro
Salvator.
il sole
si invoca
pietra d'argento
gente
povera
fiori onde
farne
un
e
mentre
mazzetto
dal
la
a
bambino.
Su
banadet
su
Sorta
fora
Cun
ina
Pir
scaudé
Su,
su
Ra
A
Da
d* ant
ra
bel
fa
su,
ra
in
purtèe
pir fiù,
va
masurin.
au
so
Bambin.
^popolari veneziani^
(2)
popolari
del
gent,
povra
(1) Canti
Canti
sachet.
a
preja d'argent,
Madona
na
ad
uno
amor
Natale
per
con
scaldare
nostro
per
Betaleme
esca
per
de
popolare
(2)
perchè
nedetto
adrio
che
nato
pò* me
:
mese
Xe
chi,
un
di
lo definisce
e
bareta,
meti
Io
Venezia
giorni
la
sgialmara
sta
Vien
A
NATALIZI
editi
Monferrato^
dal
Bernoni.
editi
dal
Ferrare.
bechiello,
suc-
donna
Ma-
Gesù
98
NATALIZI
GIORNI
de
Anghelu
Custodiu
meu,
Guarda
Ca
In
difende
e
Sardegna
disgrazie sette
In
il
Sotto
del
del
està
la
las
dece
Y
a
Y
dygo
la
Se
encontrò
Lo
primero
un
Sus
El
sol
La
mar
da
parto,
parir,
toquem
el
en
se
pario,
portai sola;
acudiò
que.
pastora.
una
y
fuè
blancas
se
de
Virgen
pastor
manos
buena,
Dios«
Virgen.
La
gli altri, mi
el mundo
nacido
Cuando
parecchi
instrumentos
esos
ha
buena
dormir,
Virgen
alégrese
Fuè
de
Melchor;
Toquem
Que
riuniti
ha
a
al
lavar
rio,
quedò parade,
perdio
su
guarda
Natale
buena
Noche
noche
noche
es
no
Y
di
es
su
t
ì)U
dalle
vicinato).
noche
titolo
noche
Està
Que
case
di
nascite
de
domits
sepie
notte
Notevoli, fra
Natale.
Y
la
Gaballero
del
raccolta
nasce
Qui
proverbio:
hardiat
chiamano
Ispagna
tie.
a
questo
corre
(Chi
gìiinadiL
mie,
a
Nadale
de
!
incomritando
mi
80
nocie
sa
illuminarne
notf
Gusta
Deu
ruido.
•
la
di Natale.
notte
trovansi
canti
paiono
nella
andalusi
questi:
La
Virgen
sol
de
Rayos
San
Jose
Y
la
Virgin
Y
el nifio
de
La
Virgen
Y
La
Al
A
al
A
al
ver
Que
tra
Con
una
en
U
niSo
de
tira
de
su
el
el
por
madre,
nacer
estrella
sol
hombre
cruz.
una
portai
leone
(sorrideva).
de
ha
en
un
Maria,
senreia
morir
Enclavado
Hay
(che
Ana,
(il piccolo Emanuele)
Manolito
En
de
celos
tenia
noche
olivo,
un
lana.
de
vientre
se
Està
Para
atado
cuerta
el
E
de
pastpres
(nipote)
leon
un
(cercò sedersi)
sentarse
(recente) nacido.
nieto
preuando
Del
buey
volvieron
se
Belen,
Jose
San
el
divino.
recien
Belen,
A
camino,
(sotto il riparo)
hojas
ver
y
el
qui quiso
Virgen
las
Belen,
en
mula
crnz,
ella.
en
a
corderò
abrigo
Y
morir
parto
el
Naciò
la
(lavora)
iba
la
entro
carpintero,
labra
el
era;
costrurera,
ha
dio
(avorio)
cabellos,
sus
era
Porque
Le
(pettinando),
primavera.
la
cinta
La
marfil
de
(pettine)
peine
Su
peinaado
està
se
99
NATALIZI
GIORNI
Belen
de
y
luna,
do
Jesus,
legato)
100
La
Virgen
el
Y
Que
Naciò
Sin
dà
gli
Nicola
che
il
altra
perchè
di
Biagio
ne
se
ricopra;
perchè
con
possa
Gesù
quando
suonare.
essa
il
dare
cosa
danno
pastore
zampogna,
nascita
la
Y
In
di
andaluse
nifios
los
alla
Vergine
alla
al
sua
Natale, gli Angeli
è nato;
montone,
ogni
Mas
grazie.
del
maso
Tom-
cuore.
come
un
augurio
abbondanza:
grande
La
sol.
grandicello,
considera
di
el
Gesù
la
fatto
meglio
Ma
alba,
di
pelle
sia
Maria,
che
pastori
pastore
viò,
andaluso
canto
una
Gesù
el
cuna.
noche
se
no
Ave
un
romper
ai
avviso
feliz
la
en
la
de
doce
en
altro
In
està
que
mas
José
San
y
ni"o
las
A
il
NATALIZI
GIORNI
ese
va
la
fuga
le
Gesù.
El
Ne
niSo
No
tiene
Su
padre
le
in
farà
reco
de
una.
e
il bambino
alcune
Maria
cuna,
es
zingara
una
Egitto
carpintoro
le
pastori
graziosissime
spesso
paragonano
Y
andaluso,
Cosi
Cristo.
que' buoni
a
canto
Vergine
Bambino
pan.
dispensa
altro
(mangiano)
comen
per
la
futura
sue
dice
presione
pas-
ninne-nanne
che
si
saggio:
culla
GIORNI
Se^ora
Aaa,
Santa
San
Seaor
101
NATALIZI
Joaquin,
al nifio
Arruliad
%
quiere
Quo
I
dormir.
De
mi
Te
accompafia
Y
corazoa,
si
stato
battezzato,
brun
che, per
empivasi
(1)
ma
Le
le
seguenti
sole
del
cielo,
di
due
di
giorno
del
di
volta
una
maggior
una
qualche
conservano
Natale, sia
di Em-
Battistero
Natale, giorno
anche
sono
il
vasca
giorno
ultime
(1).
che
della
volere
Virgen
Dios
narra
e
sé il
da
la
el nifio de
Glodoveo
Di
mio
niso
Daermete,
all' anno,
di
reden-
leggiadria **
carattere
ligioso
re-
:
No, llores, Isabellita,
Quo
las
flores
Isabellita,no
Que
llores,
si marchitan
Duèrmete,
Mira
que
nino
Oliando
En
la
nifiO que
puerta
in
porta
)
llora.
chiquita,
era
estaba,
cuna
los
Venian
en
di porta
el
es
chiquito (piccino),
la Mora,
puerta
(Domandando
Cual
las flores.
viene
Perguntando
Y
marchUan,
se
angelitos
besaban.
me
Duèrmete, nino chiquito
Duèrmete, y no llores mas,
Que
Para
se
no
iran
verte
los
angelitos,
/
llorar.
*
*
102
GIORNI
zione.
Il Ghèruel
de
moeurs
cesimo
ed
nieules,
Noèls,
dette
dei
nelle
suo* Noèls,
e
pastori
di
La
credito.
Tréfoir
dava
occasione
ad
cavasi
la
vo
benedizione
distribuzione
stesso
del
universale
mondo
del
nuovo), che
anno
(come
festa
di
in
la
che
piccolo
Russia
per
poi
(1)
many
pure
W.
H.
per
i
pezzo,
sopra
Natale
Cremop
lands, London.
dell'
di
in
(e
che
Se
chiesa),
e
lanesi),
Migliava
ta-
ne
si
usa
mente
special-
sale, che
con
the
Natale
dei
(come
quale
and
l'
del-
sinonimo
vigilia di
si facevano
Christmas
legrezza
l'al-
Pasqua^
ospitalità col
(1),
junior.
il
lo
razione
rigene-
Cristo
Calandre,
de
pain
della
(ilpanettone
pane
casa.
bene
divenne
Alla
Natale
aveva
cosi
nome
festa).
pani benedetti
il pane
nel
il
gognone,
bor-
la
sopra
del
i
famiglia;
di
Calandre
Noèl
parola
grosso
chiamavasi
un
offre
un
pure
di
cielo
un
aveva
ceppo
festa
nascita
in
dialetto
indicava
Toscana
significò semplicemente
cuocevasi
la
V adorazione
in
l'anniversario
per
per
Cristo,
provincia
11
de
festa
canzoni
celebrate
una
pain
Questa
scopo.
del
erano
del
feste di Natale
pasticci chiamati
Monnoie,
molto
tredi-
cantavano
Ogni
hanno
La
in
Si
nascita
ingenuo.
quelli
de'
Nel
le
per
et
ragguaglio
Natale.
amici
la
dei
e
molto
qualche
del
arrosto.
quali
Magi
linguaggio
in
pollo
un
offre
agli
InstUutions
des
Sainte-Palaye,
regalavano
,
ci
francesi
usi
secolo, dice
si
Dtctionnaire
France],
la
gli antichi
sopra
0
nel
NATALIZI
New
un
.si
col-
year
in
GIORNI
tello
tre
che
esso
il resto
del
in
qui
di
ancora
da
molti
fra tutta
festa
una
che
festa
La
pastori.
dell'
si dice
editore
dei
in
Canti
bambini
i loro
che
burro,
seco
da
:
si
si siedono
fanciullesco
un
canto
de*
pastori
giro
banchetto,
fino
al
mangiano.
e
vecchio
un
a
innanzi
ai
il
invero,
d'una
sopra
In
cima
d'
pel Natale
virtù
di
la
,
nelle
cacciare
(1) Forse,
per
SuiTolk, si dà
protettore
grido
dal
essersi
dopo
l'appello
o
lanciano
si
zano
dan-
-éTo^-
volte
tre
arrampicati
albero.
un
vigilia di
agrifoglio, al quale,
mette
di
montagna,
Inghilterra
di
case
pastorelli brettoni
all'altra
la
deriva,
cantare
loi;*oparenti, coi
de'
nome
il
i fanciulli
Quindi
V Hollaika
i
porta
a
Sant'Hervè,
brettoni.
tramonto
si leva
ritorno, cantando
laika, che
anni,
Terminato
quali fanno
pastori;
dodici
tovaglia bianca, i
una
attribuito
cantanti
e
conducono
pascoli. Ciascuno
stende
in
morale,
dei
«
Villemarqué,
ai
nove
tunno
au-
latte, frutta, pasticcini, ghiottonerie
di
vasi
ai
il
Bretagna,
sessi, dai
serve
bambini;
fanciulli
della
Popolari
de* due
landa
una
parenti, secondo
I
»
mali;
celebra-
,
piccoli
testo
pre-
famiglia.
la
il fine
verso
il Natale.
verso
col
conservava
guarire
fanciulli
dai
Brettagna
si
distribuivasi
panettone
ossia
lo
e
la virtù
aveva
Rammentiamo
vasi
croci,
quattro
o
103
NATALIZI
le
stalle
streghe
la
stessa
la
caccia
al
come
le
ornano
ginepro
che
italiane, si attribuisce
(1);
ragione,
alle
Natale, si
civette
i servitori
al
e
Natale, nella
ed
le
si
la
fan-
contea
agli scoiattoli.
104
GIORNI
tesche
mettono
si
marito
aver
che
i fornai
Si
uomo.
certi
alle
regalano
pel
focaccie
loro
tiche,
pra-
Natale
il
la focaccia
FEpifania
per
giano
man-
pasticci
certe
e
simboliche
femmina,
e
desiderano
regalano
piemontesi
fave, maschio
le due
con
i fornai
stanza
baciare, per
Natale
lombardi
i fornai
e
qualsiasi
per
nella
che
lasciarsi
Chrisùnas-pyes,
{Cristmas-batcK)
'panettone
da
Inghilterra
detti
sostanziosi,
come
devono
augurio,
in
pure
fanciulle
le
quale
Tanno,
entro
buon
di
segno
il
quel giorno'
in
pure
vischio, sotto
del
NATALIZI
della
generazione.
famiglie
Le
volta
; una
si
credenza
la
e
la
che
il
sue
tosto
Il
che
proprie
mani,
piantò
radice,
popolo
si
vi
e
ha
inglese
è
infallibile
Natale,
ghamshire,
del
tanto
fioritura, più tosto
al
5
gennaio,
si
fede
che
a
che
fosse
ossia
e
di
alla
è
nel
di dieci
la
zione
tradisia
vigilia
vi
un
con
prese
bianchi.
Buckin-
giorni
ritardare
dell'
del
il nunzio
la
possibilità
sbagliato, preferì
fino
fiori
esso
Quainton,
ammettere
di
infallibilità
neir
che
persuaso
già ritardato
avendo
biancospino
di fronde
tanta
La
che
e
condo
se-
giorno
d'Ariraatea,
terra,
a
regina
Glastonbury
di
Giuseppe
ornò
il
Pasqua.
a
I,
che,
Glastonbury,
biancospino
bastone
Carlo
alla
germoglia
tale
Na-
pel
Sotto
ed
re
fioritura
sua
biancospino,
il
di
del
germoglio
il Re.
al
popolare,
compie
vuole
le
anche
biancospino
di
ramo
Natale
riceveva
ne
regali
numerosi
processionalmente
recava
un
scambiano
si
sua
che
fino
Epifania,
la
106
che
rileva
il
desiderato
che,
ne*
si
gennaio,
al
o
ch'ei
ai servi
scrive
il
di
che
cosa
le
s'ha
piccole
anitre
gridava
ad
sola
figliatinel
e
«
Per
vacca
porcelli di Pasqua
Anche
i
fanno
generalmente
a
primi
mezzanotte,
dodici
si hanno
si
dice:
«
I
vitelli
crede
dopo
che
nella
spavento,
nella
stalla
Natale,
il
Io
vitelli,
levarli;
al-
per
Natale
ricco
nella
sera
ora.
I
».
del
vello,
tri-
simile
migliori
il contadino
l'animale
giorni
i
come
cuna
al-
fortuna
filare
non
voglio perderla
non
proverbio
da
filare
Dio,
land,
Jut-
un
una
presa
voleva
di
amore
nel
più
Per
gli
Cosi,
d'anno
avere
contadina,
fania.
Epie
filatoio,
un
oche.
le
che
e
Natale,
un
una
dell'
pronostici.
"al capo
non
ed
Piemonte
specialmente
di
dice-
i Tedeschi
di
Natale
con
in
di
grossa
giorno
(come
esempio
serva
una
dell'Epifania:
una
e
volta
una
nel
cura,
paura
una
pratica
maniera
giri, per
perchè
credenza,
fanciulli
Francia
dal
toccare
non
Ai
di Natale
e
13
Natale.
si
si ha
Reinsberg,
al
quale
come
ogni
fino
del
poi i Danesi
Natale
avranno
Canuto,
giorno
parti della
quel
canti, balli
dicembre
al
nel
(Sigte-Kage),
alcune
San
in
fortuna
Suoni,
25
calcio
un
Svedesi) prendono
ho
di
giorno
dava
Dal
con
dal
si distribuisce
focaccia
in
succedono
fanciulle^
pigliano
guai
nozze.
fanciulli, è
dalle
e
giuochi,
sapere
loro
dai
garzoni
di
per
nelle
amori,
che
ancora
dai
maniera
l'oroscopo
banchetti
vasi
Danimarca
ogni
loro
più
Natale,
in
con
giorno
ed
NATALIZI
GIORNI
e
notte
savio
del
si alzi ;
giorno
e
i
e
».
tale,
Na-
che
venti*
GIORNI
cinque
si
non
si
Come
alba,
dall'
deiranno
Bambino
del
E
le
come
da
volte
feste
il
ramente
i fanciulli
egoismo,
0
che,
nel
i
spegnere
nefandi
raccoglievano
col
ed
fanciullo,
che
del
di
in
fanatismo, agli
figlie
o
accoppiarsi
ed
i
con
distruggesse
nuovo
il
tal
tutte
sole, di Gesù
le
ciulle,
fan-
sacri
riti,
de' bambini
miscuglio
neonato,
con
figli nati
i
sangue
narrasi
i
compiuti
e
le
ceneri
per
streghe
due
produrre
biade;
bambino,
come
tali
da
svenati
lavano
mesco-
allontanare
credevano
di
com-
scriveva
ritrovarsi
esse;
con
mi
Plotino,
corpi bruciavano,
Godelman,
bambino
di
per
cati,
sacrifi-
o
e
Io
quali
uccisi
o
(1);
Dei
solevano
sorelle,
ne'
civile,
vita
Passione,
fiale;
un
padri
ragione
una
vera-
famiglie.
mostruosi,
loro
si
tar
con-
eh' è
delle
casi
dai
vita
senza
nascita
solenne
e
svenavano,
Presso
immenso
sacro
festa,
loro
loro
Porfirio, nella
pure
sangue;
cuocere
della
della
lumi
far
per
per
incesti
i demonii.
matrimonio,
esposti
fossero
dei
loro
talora
giorno
più
fino
furono
(1) De' Gnostici,
rinnovano
nascita
religioso
per
vita.
nella
occuparmi
qui
nella
cosi
al
scimento
na-
indizii
levare
Giovanni,
giorno
voglio
non
cava
del
giorno
si
talizio
na-
si
San
l'anniversario
poi
giorno
riserbata
dell'anno
occasione
ogni
dal
sempre
sia
fortuna
a
loro
primo
cristiano
Cosi
vollero
natalizie
Natale
figli, dalla
coglie
si
quale
sapere
per
Tanno.
tutto
per
guente.
se-
si scorge
giornata
dall'anno
e
dell'anno
tempo
dal
ossia
Natale,
solare,
il
la buona
che
dice
dal
cosi
l'oroscopo
indichino
conta,
107
NATALIZI
un
che
ghiaccio
la nascita
annunzia
cevano
fa-
un
del
anno
108
NATALIZI
GIORNI
selvaggie,
che
e
perciò le streghe si
Una
strega,
Noi
:«
battezzati,
ancora
di
sopra
sé
alcun
stessi
loro
a
broda.
atto
di
staccandosi
Con
la
ossia
di
sangue
dalla
per
parla
molabant
aris
prò
dei
che
setas
scrive
ancora:
che
coloni
le
dii
soffocati
diviene
per
XVIII:
etiam
«
hostium
deorum
rogari
la
Cartaginesi
"l
Airepoca
donne
di
ci
la
beve,
ne
i
re
quale
la
la
terribile
prole
dei
vaggi,
sel-
victimas
im-
provocat),
exposcentes
sacrificio
Del
Black-war,
per
sono
popoli
Siculo.
fuggendo
lebbra,
sacrificii
eorum
»
dioevali,
me-
vi
non
ut
parla Diodoro
loro
prende
ap-
credenza
dalla
altri
Homines
solent.
Queensland,
europei, divorassero
di
e
sanguine
della
più
parte
misericordiam
maxime
una
unguento
un
con
guarissero
e
caldaia
in
diffusa
era
i
presso
ringiovanirsi. Degli antichi
pacem
vita
fanciulli
si
malattia
Giustino
pure
admovebant,
quorum
evo
non
portano
non
carne
;
lazioni
rive-
Rappresentazioni
parlare de' Messicani
non
(quse
il
la
Sacre
medio
fanciullo
un
vecchiaia,
rimedi!, altro
fanciulli,
nel
che
; chi
vaso
un
Dalle
segreti. »
che
desiderii
i loro
bambini
ai
fabbrichiamo
ci
od
fiasco
un
la
trario;
con-
seguenti
averli
di
tutta
ossa,
i nostri
conseguire
rileviamo
col
le
per
li mettiamo
tombe,
aureola
uccidiamo
li
talora
credono
dalle
fa le
quelli
a
croce,
più solida
parte
i nostri
che
della
nascosto
liquida riempiamo
battezzati,
segno
che
farci
a
i
tra
parenti che
li leviamo
fino
e,
bambini
specialmente
insidie
tendiamo
un'
più
produrre Teffetto
Sprenger,
lo
presso
popolazioni
de' morti
servono
quasi
sono
creando
deve
del bambino
cosi la morte
unguenti.
dalle
anche
Cristianesimo,
il
barbari
usi
tali
scomparsi
intieramente
fecondo,
che
pensiero
nel
piaccio
coi
11
si
Lioy
conta
rac-
neonati
riprendere,
dai
di-
GIORNI
dalla
materna,
le
cavano,
darla
in
forze
tempi
nefasti;
morte
di
o
relazione
di
leggiamo
che
vi
selvaggi
si
Caraibi
ed
della
che
raccontavasi
figliuoli,i quali mangiavano,
i
di
relazione
Nella
Jaguazes:
Questo
"
i medesimi
anco
per
Nunez,
le
lasciano
que' luoghi,
e
que'
del
che
tutti
grandissima
la
onde
esso
loro
loro
figliuole moltiplicherebbero
Noi
soggiogheriano.
con
loro
maritarle
co' loro
che
per
darle
guerra;
altri
stessi
parenti
mogli
a
che
e
che
parenti
era
e
di
ai
lor
se
di
caso
i
loro
molto
nemici
cani,
per
nerne
otte-
figliuole
e
le
tano
get-
è
fanno
e
hanno
che
con
maritassero
nemici
cosa
era
meglio
loro.
care.
selvaggi,
le
perchè
che
più
ammazzare
e
nemici
a
Perù,
fanciulli
altri
lo
Nella
ingrassarli.
per
perchè
tanto
risposero
donne
fanno,
li domandammo
e
di
non
del
cose
costoro
sono
a
madre
pigliavano
se
mangiare
paese
alla
le
leggiamo
ragione
giorni
destinati
Conquista
rapivano
e
sogni
per
in
il battesimo.
mese
hanno
costume
figliuoli
nascendo,
femmine,
dicono
Alvaro
Mada-
il fanciullo
li castravano
mangiarli,
di
forestieri, prima
vano
uccidedi
sono
finche
ogni
sacrificavano
ripro-
luoghi, pei cristiani,
nutrimento
spagnuolo
capitano
un
molti
In
senza
per
nascono
cagione
Tinfanticidio,
alcun
ricevuto
ancora
aveva
siano
»
scusabile
poi
credette
nascendo,
malattia?
grave
e
non
non
tità
san-
è
abitanti
che
cinesi,
provincie
che,
neonati
perire i
Gli
i bambini
morte
a
schiava
I Lacedemoni
deformi?
gli storpii, i
in
quasi,
fanciullo
del
procrearla
calamitosi.
alcune
in
e
vita
la
nel
perdute
danno
non
gascarre
accresciuta
pure
l'autorità, e, direi
quale
meno
i mostri,
Dei
Gesù, abbia
famiglia cristiana
ogni
si
di
madre
alla
intorno
109
NATALIZI
»
non
le
li
che
le
ritavano
ma-
brutta
ucciderle
il
110
dubbio
assai
che
più che
il
altro
remoto
finché
non
preferiscono
sono
mai
i
fasciati ; possono
anni
sette
delle
soglia
giocattoli. Nell'anno
de'
onore
della
si
un
quinto
delle
bambine
sospende
a
gli
albero
nuotando
si dà
un
ancora,
nella
della
nome
quando
al
e
capelli lunghi, quando
di
delle
mine,
femla festa
Per
de'
in
simbolo
bambini,
di
pesce
carta,
boleggia
correnti, sim-
ai
maschi
vita.
per
Sono
perare
su-
mente
final-
quelle cerimonie
che
nell'India) si
celebrano
bambino;
la
ogni
feste
bambole,
un
e
mostra
grandi
quella
Verso
quasi
onore
si desidera
Gina
Non
giuoco;
una
contro
natalizie
cere
pia-
libertà.
mo'di
di
per
multiformi
feste
stessi, finché
de' maschi.
bambù
di
sé
in
in
fiera
una
trovano
due
onore
neralment
ge-
vi
appare
maternità;
ostacoli
(come
festeggia
è
vigoria che
ancora
i
un
vi
il quale,
carpione,
la
in
vengono,
giuoco;
un
mesQ
perciò
nutrimento.
a
celebrano
si
mese
futura
loro
quando
é
fanciulli, al terzo
al
Giappone
altro
giapponesi
case
da
l'alfabeto
fanciullesca
cristiano
non
non
sbattersi
imparano
vita
la
tutta
stessi
essi
sono,
chiamava
finché
disgustano
si
non
fanciulli
e
Questi
».
slattati; poppano
,
i
Alcock
de' fanciulli
paradiso
e
più padrone
padre,
paese,
Rutherford
che
Giappone,
rigida
figli.
festeggiati nel
sempre,
pur
del
propri
ogni
in
dalla
che
,
autorità
de'
guardiano
Ma,
custodita
meglio
indifferente
spesso
€
NATALIZI
GIORNI
nel
Giappone
figlia incomincia
a
sette
anni
a
si
nel
si
tare
por-
cinge là
GIORNI
quando
cintura,
sui
denti,
anni,
brache
quando
e
prima
la
per
portate
nel
aprile), in
tale
onore
«bette,
il
entra
giorno
Le
nel
della
all'età di
kakama,
lacca
cinque
larghe
(1).
samurai
si fanno
si mette
anni
figlio, arrivato
volta
della
Bousquet.
I. 90.
tredici
Ragiaputri
settimo
occasione,
(1). Ch.
dai
dei
Nell'India
celebra
a
Ili
NATALIZI
la
del
festa
mese
dei
ciaiira
indiana,
Venere
fanciulli
alla
si
(marzoquale,
in
speciali ofiferte.
Japon
de
nos
jours,
Paris,
Ha-
XI.
Alberi
seconda
Nella
leggere
la
breve
essenziale.
parte
Piemontesi);
festa
l,a festa
di
Chiana,
la
è
Ceppo
Natale.
dell'Uso
noi
nel
di
in
colo
pic-
suo
che
scrive
vigilia
dei
chiamata
quindi
Toscano,
biamo
ab-
non
('1 sue
ceppo
Fanfani,
Il
della
sera
il
di
aggiunte,
nuove
natalizio,
che
può
V Albero
sopra
alcune
con
altro
di
del
Vocabolario
Val
qui,
si
Europea,
scritterello
più
e
Rivista
Dell'albero
conservato
Toscana
della
riproduco
Ne
Natale.
annata
mio
un
natalizi.
nella
Natale
tutte
,
le
si
famiglie
che
d'allegria
riuniscono
tra
loro,
fare
sogliono
e,
l'altre
tra
nel
mettono
cose
fuoco
torno
in-
,
al
cena,
un
quale
si
grosso
ceppo
della
casa,
i bambini
colle
molle
una
quale
sul
canzoncina
ogni
di
ceppo,
canzoncina
maniera
la
riunisce
e,
cosi
nel
e
la
di
famiglia
legno
detta
ha
,
bruciare
a
si
fanno
battere
si
fa
virtù
dolci,
; si bendano
bendati,
l'Ave
Maria
di
o
far"^
altro,
della
prima
loro
del
piovere
secondo
battere
tare
reci-
Ceppo;
sul
la
la
gazzo
ra-
fa-
114
dichiarazione
del
darsi
a
(1)
(l);
l'ultima
case
di
dell'anno
e
il
abbruciarsi
e
; nondimeno
pochi
immaginato
quest'uso
Marcantonio
Ginepro,
Mattioli
sopra
di
di
al
profumato,
mi
il
giorni
lib.
16,
le
de'
mio
virtù
che
il
legga
gli autori
presso
del
di
Ginepro
succo
delle
si
quali
esso
i
scacciano
foglie
il secreto
e
87,
e
e
dicono
;
cap.
in
chi
che
8, il
sto
que-
bacche
dera
desi-
Trovasi
facendosi
serpi
e
condo
se-
le medesime
Ginepro
delle
venevole.
con-
Roma,
di
Serb,
suo
le
nel
Plinio
lib. 24,
che
in
Augusto
predetti Autori.
suddetti
chiarando
di-
Cleopatra
imperatore
nel
domi
aven-
notarlo
sotto
lib., cap.
40, 41,
la
gli Autori
Ottaviano
Ginepro,
bacche
minutamente
legno
del
gna
Bolo-
in
giudizio) assai
quale fiori
il Durante
nelle
soddisfazione,
scrivono
decimo
26,
cap.
e
e
come
sapranno
compiaciuto
son
non
Vigilia
ancora,
verosimile)
che
primo
Vespasiano,
Dioscoride
scritto
del
al
Roma,
legno, foglie
saperle
dunque
molto
ciò
adunque,
loco, scrivendo
del
nella
facilmente
applicazione (a
con
del
introdotta
anno
qualche
pare
stesso
tempi
nat.
cose
me
di
carbone
particolare qui
nell'Egitto, imperando
nell'fits.
il
al desiderio
usanza,
osservato
imperatore
ai
in
e
apportar
a
Dioscoride
visse
che
altri
avventura
avendo
foglio
presente
in
S. ed
di
titolo
a
,
dello
materia
fatta
dover
e
vigilia dell'Epifania, distribuirsi
per
quanto
(per
N.
logna
Bo-
a
permette
nota
ogni
costume
Ginepro,
significazione di cosi
di
sia
mi
anticamente
consuetudine
Natale
sera
di
solamente
avverto
per
Santissimo
del
brevità
mo'
lita
so-
stampato
,
sua
Mancia
della
e
Natale
del
; la
qualche mistero,
senza
'
Ceppo
intiero, a
per
Benché
«
metter
1621
qui
curiosità
NATALIZI
tempo
nel
neiranno
riferirlo
ALBERI
dal
di
fumo
pro-
loco
esso
bruciato
ginepro
del
volta
provenzale
una
medesima
virtù,
che
l'agrifoglio
Ginepro
d'altri animali
che
è
le
significano
non
che
loro
i morsi
dicendo
abbiamo
Genesi
ch'ella
Dio
della
anche
pur
viene
Passione,
lo
per
morso
nella
qualunque
siamo
tardiamo
della
profumi
per
mezzo
di
che
al
in
cor"
Eva,
ed
vietato,
avvertiti
da
questi
al
correre
a
spose:
ri-
ingannato.
mortem
pomo
mortificati
non
ha
Adamo
padri
questo
de' peccati,
velenosi
nella
e
quella
m'
morsu
da
troviamo
visa,
n'av-
sacra
;
e
quelle parole dell'inno
in
nel
ci
tempo
altro
velenosi
comandamento,
primi
che
riprendendola
e
il serpente
e
quello
peccata
Eva
diedero
Però
vipere
dire
Scrittu}'a
ch'eglino
morte.
delle
fuge
noxialis
pomi
de' nostri
rute, intendendosi
quali
il
accennato
quando
la
peccato
cioè
me,
una
animali
gli
e
colubri
avendo
seduxit
ancora
il medesimo
noi
potiamo
trasgredito
avesse
buita
attri-
applicar moralmente
perciò
e
;
viene
ha
a' morsi
serpi
facie
a
che,
serpens
Il che
peccati
i
gica
ma-
carbone
al
quale
inglese
ben
le
vipere,
quasi
:
natalizio
scritto,
virtù
sua
rammento
e
Volendosi
velenosi.
naturalmente
al
mirabilmente
giova
bevuto,
la
perfettamente
risponde
natalizio
ceppo
serba
Natale, che
a
anno,
un
per
11
NATALIZI
ALRERI
confessione,
i
corsero
in-
che
in
serpenti
Ginepro,
cendo
fa-
le
prendendo
I
foglie
esso,
la compunzione
il
le
colpe
del
e
commesse,
La
alli
core
e
le
a
questo
decozione
gottosi,
dicendo
modo
del
e
suol
del
mortificazioni
cosi
Giobbe
resteremo
farsene
al
amare
con
legno
significandoci
pungenti,
sono
delle' bacche
succo
ritudine, che
toccare
del
:
gusto, piangendo
loquar
liberi
e
dove
in
urna'
risanati
Ginepro giova
bagno,
stando
gu-
corpo,
fatto.
af-
mente
mirabil-
ponendo
la
116
ALBERI
del
significato
e
francese
dolore
di
hanno
la
gotta,
al
sonnacchiosi
vi
rado
trando
noi
un
son
di
colore,
dei
che
fuoco
d'amore
colore
violaceo
come
abbiamo
paramenti,
la
ciascuno
tempi
può
di
deserto
:
e
Yox
semitas
d'anni,
non
il Mantuano
in
quella
clamantis
eius.
che
nel
Le
Il
del
siamo
di
o
del
addam
il
dei
Messale
colori
il
et
grida
le
son
di
nel
rectas
centinaia
tarli, onde
juniperos
che
frutti
Domini,
dura
da
far
che
viam
Ginepro
quali
i
a
qual
diverse
in
esortati
in
Ginepro
vogliamo),
Giovanni
nere
ce-
cospetto
del
usare
corrompendosi
quest'arbore:
la
dell'Advento,
e
rità
ca-
accenderà
questi giorni,
voce
legno
guastandosi
dir
servasi
con-
con
bacche
deserto, parate
in
cenere
della
nel
si
costume
per
Quaresima
di
osservato
udir
di
sia
genti
dili-
e
fuoco
modo
Rubriche
nella
e
documento
umiliandoci
(che
en-
dell'ac-
gotta
ricoprendoci
questo
a
morello
o
tempi
ad
del
che
ed
solleciti
caviamo
qui
Tumiltà
che
Chiesa
aver
di
inestinguibile.
penitenza;
penitenza
facite
nei
;
e
cosi
trovano
della propria
e
prossimo
dinota
pigrizia,
decozione
dalla
accenderci
il
verso
e
quanti
agli alchimisti) dura
intiero
degli uomini,
e
si
più
acceso
vogliamo
Ginepro,
occasioni
la
liberandosi
dobbiamo
noi
che
dal
pertinenti all'anima,
cose
saranno
Ginepro
anno
Dio
verso
Dio
del
un
che
e
alcuni
nata-
liberi
la
significarsi
,
credere
vivo
Dio
nelle
albero
considerare
a
troppo
pur
italiano
restano
gotta
dà
può
Ginepro,
di
cose
coperto (se
dì
quale
(che
del
11 carbone
del
la
negligenti
bagno
nelle
morale,
la
ci si
questo
natalizio
deirintiero
pensano), questi prendendo
nel
cidia.
In
fare
e
il ceppo
patiscono
per
ben
Che
poi il posto
tenga
quella.
l'accidia
di
ginepro.
offesa, quei che
parte
NATALIZI
carie
cantò
im-
ALBERI
lizio
nordici, lo si può argomentare
degli
usi
Fuso
della
il
damente
possono
;
edificò
egli
che
acciò
del
estis
Dei
hai
:
la
il
Cenere
le
s* induce
piangendoli
e
si
qui
mondi
della
a
di core,
amarezza
con
dalla
lebbra
lasciano, le quali,
descritte.
virtù
Potevasi
che
dei
senza
dire
il Cedro,
per
in
alla
looo
ci viene
che
del
carci
signifi-
quale
la
nostri
ci
quale
peccati,
fa
vità
bre-
per
che
Ginepro
che,
restiamo
cose
serviva
nella
T acqua
propria,
più
a
Memento
conseguenza
il
e
ridotta
aggiunte:
son
rogna
Chiesa
santa
dei
schiata
mi-
può
quelle lagrime
dubbio,
cosi
e
cenere
giova
peccati. Molte
ancora
Tuso
per
è
Croce
reverteris;
e
Templum
ipsum,
bruttezza
confessarli,
facendone
me
cognizione
e
legno
ad
da
parole
pulverem
la gravezza
conoscere
facilmente
in
effetto
lagrime,
facendoci
et
es
le
con
capo
Noi
disse
quale
Quaresima
di
il
perchè
questo
stessi, la
noi
Ginepro,
come
ridotta
in
di
il cielo,
unguento,
cenere
giorno
sul
quia pulvis
dinota
di
primo
postaci
homo
; la
di
che
etadi.
traham
omnia
che
fabbri-
tempio
Redentore,
tocca
esso
fuero^
guisa
untandosi
cognizione
memoria
di
delle
un
della
di
commo-
prendere
l'arbore
e
ceppo
esso
molte
e
nostra,
abbrugiata,
a
acqua,
lebbra
alla
delFAnima
sommità
Ginepro
Cristo
in
vare
tro-
specie
i travi
porre
dobbiamo
di
croce
exaltatus
del
scorza
che
di
servigio
molte
per
TApostolo,
dice
cwn
ego,
la
tempio
la
con
netti
nel
vosy
durare
sul
una
che
Cartaginese
questo
cioè
che
grande
Cristo
da
imparar
e
uso
Efesia, fece
a
trovarsi
altezza
per
Annibale
Diana
a
grandi
travi
dal
picchiare
"scrive
tanta
a
farsi
che
Ginepro,
travi
cresce
avessero
potiamo
Plinio
e
quale
racconta
e
di
Valdichiana
penetrabile robur;
Ginepro,
117
NATALIZI
ha
le
sin
le
desime
me-
nelle
coso
118
NATALIZI
ALBERI
alberi
fecondità, applicarsi in Germania
di
augurio
per
viventi, i quali nella
colpiti, affinchè
di
e
sacre,
Idoli
nel
loro
Apollo
un
del
cerimonia
di
tutta
ad
pronti
sul
qual
fuoco
ed
lasciare
lo
Sua
da
trino
che
odore,
Divina
che
Maestà
il
di
deono
di mente
deve
si
Ave
gionte
alto,
in
non
ivi
nel
e
orazioni
(che
strarci
mo-
fero,
odori-
sale
et
purità
una
Ginepro
Pater
che
perstiziosa,
su-
tutti
fumo
Dio
un
questa
arbore
nostre
a
è punto
dobbiamo
suo
le
acciò
fuoco)
condotto
non
essendo
il
e
degli
che
e
però
divotamente
sul
poniamo
Gentile
all'orecchio
almeno
dire
di
mentre
arrivare
fu
abbrugiare
consideraremo
rende
Seleucia
e
e
consideraremo
atto
ascendere
misterio
col
i simulacri
conchiuderemo
del
accendere
vengono
incomincia
fare
di
che
ha
non
con
neirabbrugiarsi
nel
Si
cedro.
Ginepro
ma
gettarlo
.soleano
che
Natale
che
anno
leggiamo
OQde
,
Roma
nuovo
Antichi
gli
esso
di
notte
agli
Maria,
ci
di
e
impe*
core
e
,
d'emendarci
grazia
s'abbia
cristiano
migliore.
ridursi
là
al
in
di
450,
d'Istrael
Bersabea
ristorò
esso,
al
Croce
di
di
Monte
l'ira di
scritto
sotto
e
nel
camminò
un
buono
Horeb,
Cristo, considerando
terzo
nel
cosi noi,
quanto
di
al cap.
Achab
giorno
un
tiero,
in-
all'ombra
poi
riposandoci
vi
al
19), venne
addormentò
egli
Baal
di
moglie
forze, camminando
il
Elia, il quale
profeti
deserto
si
molt'utile
di Dio
de'Re
tale
Na-
lodevole
più
di
Jezabele
rato
timo-
e
Santissimo
vita
a
i
Ginepro
l' indebolite
di Dio
questo
ammazzato
aveva
Giuda,
in
il profeta
come
fuggendo
(com'è
sedendosi
e
di
Cison
Torrente
si
ogni
considerazione
ancora
che
che
Salvatore
nascente
sarebbe
memoria,
a
numero
Re
E
confessare
a
col
rinascere
per
e
presupponendo
pati
a
mente
franca-
pie
sopra
della
per
ALBERI
119
NATALIZI
.
Natale
che
crede
in
tano
la
flore,
le
E
del
secondo
in
forze
si, che
salire
il monte
il
perchè
Ceppo
mettersi
a
che
è
Sua
Divina
il
dopo
met-
viaggio
fu
come
darci
gliosa
trava-
questa
sione
nell'occa-
farsi
principio
da
tocco
terna
all'e-
Maestà
di
suol
nor
mi-
,
avertisce
che
Cristo
che
Ceppo
diciamo,
come
zecco,
il metter
volle
più
in
nascere
terra
la
con
citato
crezio
verità
Veridicis
Hominura
Et
statuit
ExposLiitque
Quid
Suol
in
darsi
la
sé
Mancia
gran
fu
caparra
il
sul
duro
ed
in
quale
legno
liberalità
il
Pace,
che
terra
dovea
della
giorno
poi
Croce.
versare
»
a
nella
tutti
della
Sua
Natale
il
di
quale
quella
Natività
gli uomini
ch'egli
sangue
di
memoria
dagli Angeli
in
prono.
Sig. Dio,
in
e
omnes
Feste
N.
del
mondo,
preziosissimo
nel
limite
Santissime
queste
gran
spargere
Lu*
:
tendimus
quo
mostravit
annunciata
del
ancora
a
viam
tutto
della
data
summum
Mancia
a
petti degli
onde
Natale,
e
pectora dictis
lorpedinis atque timoris,
atque
stesso
disse
Firm.,
o
purgavit
bonum
della
memoria
diede
esso
foret
Santissimo
suo
Lattanzio
da
finem
del
i
purgando
e
legno
gli Idoli
distruggere
per
si
,
del solito, significa
grande
e
superstizioni de' Gentili, illuminando
uomini
quel
abbrugiarsi
e
grosso
di
zione,
medita-
cioè
Cristo,
corso
cerimonia
questa
si
divota
questa
si
poscia risvegliati, con
quale piaccia
misericordia,
sua
vita.
Svezia
Svizzera
gli alberi
tutti
addormenteremo
ci
potremo
per
Nella
,
Gloria, nella
loco,
Natale
nella
e
ristorando
fatica
di
notte
nostro,
amor
fruttiferi.
riuscire
possano
era
Santissima
affatt"y nella
sua
di
e
per
per
minciare
co-
cisione,
CirconPassione
120
ALBERI
che
Arndt,
chi
ed
in
silenzio
la
neve
le
future
di
Natale,
di
deir
verdi
biade
ed
novellina
russa
cui
Erlenwein
che
la
si
spicciare
percuote
quale
vanno
fa
ne
in
a
il
delle
alcune
Kalpadruma
Indiani, l'albero
il
sotto
suo
In
Talbero
Paradiso
Germania,
libro
ha
di
onde
intitolato
nuvola
presagisce
o
Adambaum.
umani
e
ambrosia
vespertino,
od
ritorna
il
si
tempo
del
Adamo
e
Quella
mitologia
der
quale nel
Mythologie
a
nel
spertino,
ve-
si
piovoso,
o
di
dà
ora
entrambi
albero
un
del
cieb
di melo
dele
albero
in forma
cielo
Abraham-
sono
pluvio è
nuvola,
quali
Wolkenhaum^
Abramo
greca
il
forma
tempo,
patriarchi; T albero
nella
Orientali.
che
albero
vitale.
il
serie
dei
Schwartz,
illustrato
radisiaco
pa-
dinavi,
degli Scan-
numerosa
Ursprung
luminosa,
Wetterbaum
di
Ber
specialmente
si
lo
c'insegna
come
terrestre
antropogonici
ed
cosmogonici
la
tutta
e
degli
(1),Talbero
generatore
si
lizio,
nata-
Vagvatta
Sassoni
versa
Esperidi
del
sotto
popolari
come
e
della
Natale
ceppala
dei
progenitori
che
la
in
figlio del
di
rirminsul
e
ora
divien
parte
il
Persiani, l'Yggdrasill
quella specie
baum
fa
dei
(Berlin, 1860)
di
che
Haoma
classico
nome
ritroviamo
Kalpavriksha
antropogonico
quale Adamo
degli alberi
(1)
o
albero
neir
novelline
tesori, ricordano,
piena
che
ricchezze,
nostre
sotto
loro
Il ceppo
danaro.
averne
per
cercar
nella
spaccando
,
mugnaio
alte
d'abbondanza,
una
ignudo
discoprirà
qui, evidentemente,
albero
quell'albero
raccolta
selva, al mattino
Abbiamo
un
di Natale
la mezzanotte
dopo
va
nella
vegetazione.
NATALIZI
il
122
volte
famiglie
delle
virtuoso
virtù.
sue
può
non
in
Svizzera,
in
del
pel nascimento
che
pioppo
fanciullo,
un
nel
giardino
della
della
mio
superò
del
vita
giardinetto
in
della
vita
l'albero
che
il
si
giovine
i Maori
ricevuto,
della
per
cui
appassisce
(1) L'Hooker,
fra
in
eroe
vuol
citato
Nuova
tradizione.
dal
si
crebbe
E
o
morire.
dottor
sidero
con-
quando
lo hanno
gno
casta-
un
piantati
o
eroi
sanguina,
L'albero
bolico
sim-
numerose
nati
PIoss, rilevò
Zelanda, che
dall'India.
In
esso.
giovani
secca
io
quale
un
pidamente
ra-
natalizio,
d'alberi
nacquero
o
il
in
piantai io stesso
con
anno
seminai
che
o
lico
simbo-
settimo
indianista.
mezzo
si fa menzione
popolari
stesso
albero
mio
casa,
come
dlndia,
felicemente
cresce
ora
giorno
il
alla
Nel
ippocastano,
di
vano,
manto-
piantarono
innanzi
Chieri,
a
figlio,Alessandro,
mio
novelline
mia
della
Italia
Virgilio
parenti
fanciullo.
mirabile
un
come
che
il
luoghi
considera
si
castagna
volentieri
nacque
che
neonato
una
frutto
il
gli altri in altezza), quando
vita, trovandomi
mia
i
piantare
albero
un
di
tempo
quale
tutti
usa
chi
parti dell'alta
alcune
(1) (fin dal
Francia
della
nasce
parecchi
in
nel
; ma
cogliere
,
Germania,
un
paterne
o
poi neppure
Russia
la
,
avite
nelle
quando
traligna
virtù
le
rade
genealogico; poiché
degenerando
chi
allignano
non
è
non
è
vi
discende
probità
umana
dell'albero
li rami
yer
figlio
L'
illustre,
lignaggio
e
NATALIZI
ALBERI
;
quando
è
segno
personifica
un
uso
simile
possibilmente
il
Tuomo;
fallo
l'acqua
e
II fuoco
Kuhn,
di
falco
(come
ruda
agli Dei
l'ambrosia
il soma,
o
è
dapprima
di
il cielo
fuoco,
quali gli
uomini
il
legno
legno,
Il
terrestre.
col
bastone
Ganimede
legni
quale
producevasi
il mito
secondo
Remo,
della
celebre
di
a
e
il
quasi
tutta
il burro
ed
che
la
genera
latina,
l'Italia
la
vita
e
genitore
pro-
l'uccello
Romolo
e
si
e
nificò
persoNiente
ruminalis.
superiore
si
l'ambrosia
del-
portatore
nutrì
credenza
era
duce
pro-
fuoco
del
il
,
stirpe romana,
che
della
pareti
pico marzio,
ficus
contro
ossia
rapitore
fatidico
più naturale
legno
dai
pramantha,
che
tradizione
progenitori
i
nel
dunque
la
terra,
pramantha
vitale, corrisponde
entro
il fuoco
fulmine-uccello,
Al
uomini.
di
vedico
Prometeo,
un
quale
generano
il fuoco
pramantha
dal
di
era
Ga-
riempiendo
della
due
femmina
maschio
Dal
le
contro
cello,
uc-
:
penetra
e
vedica, fregando
maschio
un
il
nuvola,
una
mine
ful-
ellenico) porta
vedici
legno
fuoco,
il
svolse
dell'età
ad
fessor
pro-
d* avoltoio
gli alberi
poi sopra
generatore.
il fallo
comune
di
dell'Olimpo
celeste,
i due
contro
vulva,
che,
forma
in
,
albero,
secondo
paragonato
porta
degli Dei
l'animale.
dal
specie
una
che
l'aquila
l'ambrosia
versa
un
(cyena),
il
illustrata
cielo
Il fulmine
sé
in
generativi,
stupendamente
dal
il
fecondar
elementi
discesi
sono
simboleggia
contiene
insieme
come
pioggia.
un
; l'albero
devono
indiana
tradizione
e
che
l'acqua
e
all'albero
avviluppato
dell'uomo
generatore
fuoco
la
serpente
123
NATALIZI
ALBERI
fanciullesca,
e
al
Tirolo,
124
d'esser
nati
il ceppo
sotto
(1), i fanciulli
nessuno
raccolti
suppongono
può
macchia
che
senso
dà
cavolo
un
i
;
figli
quelli che
come
il
;
lo
stesso
kshetra
voce
si
vocabolo
Toscana
alla
sanscrito
in
vere;
ro-
macchiaioli
in
avere
una
pnrepetits
di sotto
macchia
una
tuttavia*
si
levati
illegittimi,
in
di
o
si chiamano
chmmdiXio
si
fiorentino
contado
nel
frassino
uà
furono
che
si fa credere
ckoux,
di
francesi, che
ai fanciulli
di
NATALIZI
ALBERI
nel
,
kshetragia
composto
Trovandosi
la
di
caso
diffusa
il -suolo
Zeus
primo
Foroneo
uomo
Cfp.
i
uomini
virùm
di
e
et
più
sotto
quello
quali
nullos
habuere
che
dura
de
dizione
tra-
ci
parla
di
tenebant
robore
nata
;
Giovenale
scrisse
sino
fras-
un
rovere.
nymphssqae
duro
greci
questa
da
creato
dalla
;
ApoUodoro,
Eneide, Virgilio
tronchi
tranci
Germania
; presso
pure
il
Esiodo, il padre
Presso
iadigeaae Fauni,
nemora
Gensque
(1)
dai
nati
aborigeni
vien
forse
di autori
l'antichità
frassini
AeW
l'ottavo
; presso
Hsec
dai
gli uomini
crea
sarebbe
testimonianze
italiano.
dagli alberi
dalla
provenga
latini, i quali ci mostrano
sopra
il
essa
il bastardo.
nati
Italia
nell'alta
parecchie
rimangono
ma
e
che
supporre
uomini
degli
credenza
particolarmente
si denomina
cui
con
(2)
dei
primi
parentes.
r
(2) Servio,
tale
credenza:
minum
boribus,
nel
«
suo
Hoc
habitatione,
aut
in
commento
air
figmentura
ortum
qui
ante
factas
speluncis manobant,
Eneide,
est
domos,
qui
cum
spiega
ex
aut
cosi
antiqua
in
exinde
cavis
una
nu-
ar-
egrede-
ALBERI
Queis
neqao
mos,
opes
norant,
aiit
Sed
rami
asper
victu
veaatus
atqae
infine
nella
che
pure
i
da
b
albero
avuto
egli mai
albero, il quale
da
cosmogonico,
creati
il cielo
fu
Haoma,
ad
uomini
al
è
umane.
le
in
del
prima
alberi
si
e
il
brettone
aut
Per
"
Servio
la
bero
l'al-
furono
o
i
ne
quali,
pure
per
fiorito
il
inde
sunt
stessa
che
credenza
analogia,
fa
derivare
secondo
creati.
pro-
l'argomento
gli uomini
i
maio,
,
la
in
due
bastone
dicti
sobolem
zione
tradi-
fecero
d' olivo
ramo
di
nome
,
educerent
suam
con
generazione
,
rentur
tico
an-
piantano
il ramoscello
Germania,
primo
nella
figli di Boerr
che
alberi
Gli
dazvalan
la
due
rebbe
sa-
il
sotto
albero
ed
ai
attribuita
un
non
il Rigveda,
che,
e
uomo
trovarono
creature
da
no
agevolmente
nell'Edda
come
mare,
nozze
terra,
avendo
non
(se
umano
cui, secondo
tempo
un
zendica,
degli
la
e
parenies),
uomo,
confonde
si
ro^
antropogonico
primo), nacque
stato
{rupto
fango
T albero
padre
parenti,
hàbuere
primo
Il
umani
dal
o
luto, nullos
primigenio.
necessariamente
riva
albero
Giovenale,
di
sentenza
un
afferma
satire
ebbero
non
un
nati, composiiove
Nella
;
,
uomini
primi
tauros,
alebat.
delle
sesta
parto
parcere
,
nacquero
dorè
necjungere
erat;
componere
,
è
cultus
neque
Aat
Giovenale
ma
125
NATALIZI
dalle
di
fonti,
,
dalle
acque,
abitazioni
umane
dovrebbe
furono
fondarsi
sul
lacustri.
fatto
reale
che
le
prime
126
ALBERI
alle
che
betulla
di
rami
per
case
NATALIZI
la
si
Pentecoste
il
di
ramo
innanzi
Russia
in
piantano
salice
ornato
,
di
dolci
il
sotto
si
quale
i
raccolgono
fanciulli
V
8
,
febbraio,
per
insieme
festoso
avere
cui
con
s*
fortuna
della
principio.
apre
e
vita
e
il
del
Natale
giapponese,
tutti
sono
prosperare,
però
anno
nuovo
che
alla
simboli
vita
dà
XII.
11
Appena
cerimonie,
Le
fatto
già
che
nascono
(1).
eh'
è
o
pelle
una
fortunati.
»
scufia,
cuffia
un
capellin,
fortuna
della
zarino
ricava
rione
diventerà
in
manoscritto
Trevi
e
si
-
Secondo
chiama
licina
è
il dottor
pure
chiamata
parla
«
è
Koschilitza.
camicietta
nass
chi
del
la
con
nasce
con
lascerà
e
Il
sono
la
Bernoni
da
cardinal
il
Nacque
pubblico
Ma-
Mazarino
e
notorio
,
Ploss, in alcuni
Westerhemd.
che
signorile.
si
come
Chi
signora
,
,
(1)
cui
notizia:
questa
di
dire
carni-
Venezia,
a
:
fanciulli
chiamano
la
con
dice
per
dei
i
nascite
i Veneziani
dicono
si
pel cappello
popolana
suo
nel
in
mor
cuffia
la
Lombardia
le
Tedeschi
nascono
sottilissima,
In
i
secondo
per
pure
felicità, e
che
varie
pigliano
che
della
cuffia
nato.
e
come
cenno,
bambini
I
«
si
quella
con
Glitckshaube
.seta
che
breve
un
è
molteplici
sono
oroscopi
paesi. Degli
ho
fanclnllo
—
Cosi
luoghi
della
presso
i
Germania
Serbi
la
pel-
128
APPENA
vestito
nacque
d'una
fortuna
ed
egli medesimo
buono.
è
camicetta
al mondo
venne
Secondo
levavano
le
levatrici
danesi
Solent
di
deinde
oì)Stetrices
solevasi
Nel
fortuna
la
levatrici
al
Palatinato
si crede
la
si
si
getta
del
seppellisce
nel
fuoco
la
se
nel
portano
via
quod
vendimi^
mania
Ger-
In
»
diligenza
ogni
fanciullo
nella
ne
eloquenti:
credulis
Reno
se
naturali,
; l' uso
servasi
con-
ed
bavarese
trove.
al-
porti buona
disgrazia
campo;
o
passato
che
riuscire
con
coiffé.
romane
secolo
la cuffietta
che
né
egli
Le
spazzatura.
regalarla
per
vece
in-
ai
proprii figliuoli.
neonato.
quando
0
levar
appenderla
e
dell'Assia
Parecchie
del
volta
dubbio,
pzleum),
dtcuntur.
juvari
tunato
for-
quale
chiama
insignivi
neva
te-
ne
levatrici
advocatis
hoc
Belgio
se
se
loro
et
nel
ancora
per
pileo
una
pellicina
la
ch'egli è
nel
cosi
uomo
inglesi, agli avvocati,
pueri
causidici
d'un
con
(ch'egli
talismano
rapiunt
siquidem
quella
ed
se
,
antiche,
le
e
chi
s'allude, senza
si dice
praticavano
come
come
e
augurio
cuffietta
quella
servivano
«
buon
di
vita
dire
notare
de-
dicesi
volgo,
raccontava
si suol
di
foglia
come
della
vestito,
Lampridio,
venderla,
per
Italia
; in Francia
Elio
del
corso
lo
nato
di
ciance
nel
In
»
ch'egli
alla
le
buona
di
NATO
pellicina sottile
cipolla, che, secondo
nacque,
È
FANCIULLO
IL
è
portare
si
pratiche
riferiscono
si crede
Kònigsberg
Presso
gravida,
non
debba
collane,
per
evitare
pure
passare
il
che
per
pericolo che
al
la
una
bellico
donna,
siepe
il bellico
130
lo
dà
si
medesimo
fanciullo
gli si
nasconde
si
ch'ei
volta
prima
vincessero
Peruviani
il bellico
si
conserva
parecchie
in
quando
da
bellico.
nel
al
Di
bellico
citato
del
mio
A
buono
e
Roma,
óbsteirice^
notizia
illustrato
e
valente
tedeschi
loro
bravura
la
che
da
staiuebatur
in
di
vedere,
o
parte
volte
prima
italiana
dal
Pi tré.
vatrice,
ritto, la le-
Marcellino,
vitalis
terra
tive
rela-
più
crescesse
Nonio
erat
si
tedesche
libro
Giuseppe
il fanciullo
abbiamo
la
si è fatto
nel
spero
per
amico
{Natus
I fanciulli
pratiche
aver
efficace
oc
ut
lo rizzava
sublatus
ab
auspicaretur
esse) (1).
rectus
(1)
curiose
presso
tedesche
rimedio
come
luoghi
Ploss, ch'io
perchè
terra
alcuni
che
sapere
sciogliere il nodo
può
si
dottor
come
sulla
soli
altre
poi, tradotto
o
in
amuleto,
popolazioni
de' fanciulli.
pure
sanno
darlo
per
malattie
pronosticano
parecchie
e
perchè
nell'Asia,
come
fa
ci
Come
europei
serve
Ploss
petto la
bene.
liti, cosi
loro
bellico
il
Calmucchi,
gli antichi
le
tale
orien-
nel
perchè impari
agli avvocati
litigi.Il dottor
ne' loro
Prussia
fanciullo
al
scuola
a
eloquenza
con
i
presso
va
vendeva
si
cuffletta
la
bellico
il
mangiare
a
specie di frittata; perchè
una
l'intelletto, nella
aprire
possa
ragione)
della
in
il fanciullo
(quando
anno
l' uso
acquistare
dovrebbe
al
il settimo
verso
NATO
E
FANCIULLO
IL
APPENA
Si
può
di
qui
sollevare
quando
il
ricordar
il
Fuso
figlio
padre
lo
da
scandinavo,
terra,
ch'era
pure
mano,
ro-
baciarlo, porselo sui ginocchi,
riconosceva,
od
adottava.
APPENA
contado
Nel
fiorentino, quando
assicurargli lunga
per
il
convulsioni,
le
si
ciorum)^
pesta
dopo
aver
Dei
V
;
scuri
che
la
Savitar
Dea
r oro,
vivere
Il
latte
Acvalàyana,
(1) Il
nostro
ci
Barthema,
i loro
allattano
a
il
5
.
bere
latte
giorno
nel
ma,
si dà
al
pure
che
suir arena,
o
nella,
quale
ligenza.
inteldi
scure,
il
come
che
lo arricchisca.
da
quasi
corruttibi
in-
Veda, che
Indra
tutto
per
(1), secondo
latte
Orientali
de'PoIiari
e
la
come
mese
soli tre
di capra,
(i Dio-
spalle gli augura
Indie
nelle
orecchi
Acvin
fanciullo
le donne
figliuoliper
di vacca
è
decimo
viaggiatore
dice
e
nutrimento
primo
miele;
e
anni
la dà
e
protezione degli
gli diano
sapiente
cento
po' di
vocandogli
fanciullo, in-
i due
le
che
un
ai due
pietra, terribile
come
come
egli possa
la
Sarasvatl
Soffregandogli quindi
saldo
quando
miele,
e
al
e
e
succo.
il paumbilicale),
dre,
mangiare
di vita
fe-
avverte
sommessamente
gli Dei
indiani) e
diventar
Manu
burro
con
a
quindi gli susurra
augurio
Vedica
pietra grattato
una
anni
cento
il
,
di
lui
mento,
nasci-
suo
sorbirne
a
(ilcodice
aureo
da
{semperviviim
nell* India
sopra
cucchiaio
un
il
,
polvere d' oro, la mescola
in
dopo
il cordone
tagliargli
conviene
prima
fanciullo,
un
allontanare
per
sopravvivolo
un
maschio
un
e
venerdì
primo
Acvalàyana
Secondo
nasceva
vita,
131
nasce
obbliga il fanciuHo
si
e
È NITO
FANCIULLO
IL
mesi,
e
e
si voltolano.
capra,
Ludovico
degli
poi
li abbandonano
di
danno
Hitavi
loro
per tutto
È
-
NATO
^-
—
FANCIULLO
IL
—
APPENA
?
132
I
di
augurio
per
di
augurio
nella
dalla
lontano
quel
la
madre
liquefatto, se
nel
nutrire
l'atto
d'una
desse
la
femmina,
padre
in
baciava
il fanciullo
egli
proprio
era
dal
nato
del
(1) Questa
dall'antichità
latte
stessa
dichiarazione
vedica,
i
padri
novit.
Il
proverbio
spagnuolo
quel figliuolo che
nel
ancora
ed
Indra,
troviamo
mito
esempio,
per
quello
uccidono
padre
putativo.
latina
per
legittimi
la
0
che
che
—
quale
voleva
si
sue
ci
crede
padre
ai
il
diceva:
tornato,
Cri-
che
fin
nemo
è
che
piente
sa-
Perciò
parricidio. Giove
parricidi, perchè
come
padre,
primi
padre.
suo
di
casi
sollevava
membra,
suum
dicono
che
ma
positio infantum
legittimare.
il
legittimità dei
Patrem
stato
appaiono
loro
senza
sospetto
la
il tedesco
sia
trattavasi
appena
sopra
parecchi
L* humi
il
avevano
chi
sa
signore
(1).
prova
ed
-
pagnava
accom-
-
quando
dalle
stesso
latino
padre,
compieva
miele, amministrato
e
figliuoli.Il proverbio
loro
lui
il
fronte, dicendogli che
in
lui, nato
altro
un
cuore,
L'uso
da
se
col
e
al
nasceva
padre,
il
volte
tre
nato
si
ftno
miele
col
fortificanti;
il fanciullo
fa-
stato
essere
fanciullo,
il
lenne,
so-
di
padre
invocazione
viaggio,
festa
maschio,
cerimonia
Sé
si trovava
mani
cibi
stessa
invocazione.
alcuna
d'un
per
considerati
il riso
breve
una
con
cibi, affinchè
dei
fanciullo,
proprie
il
volta, dopo
vasi
tratta
le
con
luoghi,
Dandosi
pernice
burro,
con
alcuni
dal
e
di
carne
riso
a
prima
impuri.
tempo
burro
in
quale,
interveniva
miglia
divino,
vitalità, oltre
j
a
splendor
dal
era
suolo
è forse
solo
cerimonia
i soli
figli
APPENA
IL
stiani, è ricordato
leriano:
lactis
sceptos
hoc
nel
mant,
Tertulliano
mellis
concordiam
prae
se
ferunt.
ad
bueretur
Il miele
dell'ambròsia
secondo
labbra
le
maleficio
il
e
streghe
miele,
latte.
dalla
mentre
alcun
narra,
bruciata
il
latte
nei
zioni
tradi-
alcune
il miele
che
di
sovrastava.
di
che
avea
strega; appena
una
il
che
donna
abbondante.
venne
sopra
sopra
una
li
non
che
Pare
grandissimo
si
dal
malefico
di
tri-
simbolo
ij Mannhardt
esempio,
per
la malia
per
parva
lac
et
noto
un
potere
uno
figliuoli e
sette
in
est
vinum
quali
loro
hanno
ne
Il Bodin
allattare
fu
che
abbiano
lavacro
sacro
fanciulli, li salvarono
alcuni
morte
non
avuto
aveva
ad
mellis,
Occidentis
apud
conoscere
le
faciunt
loco
ut
praecipua
fa
et
significationem
tinctis
immortalità;
ci
autu-
tametsi
mos,
l' ape,
come
Mythen
germaniche,
le
è,
della
e
Qermaniscìie
unsero
Id
quamdam,
nulli
non-
lactis
suscepti
Nam
quae
su-
factum
infantiae
est, ut
innocentiae
".
Inde
propinaretur.
Va-
imbuere,
primum
aliquibus
vero
setatula, similitudinem
ea
lavacro
dicente:
observatum
ejusmodi
a
tamen
Fuit
lacte
diu
populos
infantes
prsegustamus.
adulti, quamdam
cum
Pierio
significationem
ita
jam
vinum
da
gustu
concordiae
133
NATO
seguente
erat
meUis
et
ad
modo
moris
Quia
«
È
FANCIULLO
mai
tuti
po-
questa
Raccontasi
,
di
pure
a
il
certe
loro
mercante
della
loro
Ebrei
certi
Venezia
carne);
quali
i debiti
debitrici
di
i
una
cambio
in
domanda
donna
(Ji rimettere
promettono
del
a'
promette
latte
proprii
(come
debitori
all'Ebreo,
ma
134
APPENA
invece
del
scrofa;
l'ebreo
di
crede
fa
le
all'ebreo
malie
latte
quel
sopra
invece
far
di
maleficio,
suo
NATO
del
di
che
latte
male
ai
soltanto
reca
una
stiani,
cri-
danno
porci.
quali
le
le
si riferiscono
al
(1) Neirindia,
nel
i diversi
secondo
terzo
usi
ciullOy
presso
sterco
di
ed
toro,
vedica
Li
Tutti
al
le
Rubieri
nel
pratiche
al
glio
ta-
de
anche
di
il
il
sedeva
Tuna
fuoco
samo;
se-
e
fan-
piena
di
(qui probabilmente
gami
scongiurati
erano
come
si
si
più tardi,
fagiuoli
orzo,
coppe,
vermi
capelli
a
Roma,
nelcome
canta:
cannaruti
pedi.
e
senza
(le budella) nun
mani
budedda
In
due
Sicilia,'ove
in
taglio
madre,
V Atharvaveda^
presso
Senza
Quanto
i
la
cosi
unghie,
talora
della
foglie
con
una.
Luti
il
riso,
di
altre
stavano
odiernamente
delle
e
coppe
grembo
tosto
dente.
anno
anthelmintica);
,
ancora
lui
di
serratula
rindia
sul
occidente,
a
curiose
e
famiglie. Si apprestava
delle
sacrificale; si riempivano
la
numerose
taglio
più
nascimento;
A^valàyana,
secondo
solamente
riguarda
il loro
capelli (1), al primo
de'
faceva
che
riferiscono
si
essa
che
argomento
de' fanciulli
educazione
ad
è
questo
Ma
»
dà
sue
cristiano; ma,
quel
È
FANCIULLO
latte
proprio
per
ai
IL
vind
abbasciu
nomu
di
la
ed
ingegnose
recente
suo
andati.
Santissima
significato delle
bel
tuccati.
Trinitati.
parole Luti
erudite
libro
cannaruti,
osservazioni
sopra
la
di
poesia
si
frontino
con-
Ermolao
popolare
APPENA
italiana
edito
presso
adopera
forse
la ^ami
nella
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talora, nel
le
e
che
il
rindia,
Essi
mi
paiono
e
calda,
«
Con
capo
del
air
ingiro,
potute:
la
luce
con
KuQa
le
Soma,
a
del
0
«
si
Re,
»,
cui
Varuna,
costui, perch' egli viva
tagliata
oriente,
tosto
coltello
si
sullo
con
nelle
le
rivolte
verso
lo
si
con
premeva
i
capelli
il savio
Savitar
questo,
con
o
lungamente.
madre
foglie di
sterco
di
toro.
cui
il
creatore
gami,
Quindi
si
tagliò
parole
coltello
parole:
O
«
tallico.
me-
«
Con
tagliateli
ciocca
de' capelli
rivolta
punta
la madre
diceva:
i
fanciullo,
brahmani,
la
e
tre
tagliò i capelli di
Ogni
con
del
un
le
con
rechino
e
le
il
ri»
volte
tre
si mettevano
Con
».
:
volte
tre
inondino
il corpo
proteggilo
vento
quindi
agro,
parole
capelli
fredda
del
dio
latte
e
con
fortissimi,
Ungevasi
».
madre»
acqua
Yàyu
fresco
de'
alla
consegnava
involta
insieme
destra
tagliavano
con
di
della
venti
o
capelli, le acque
erba,
colpirlo
coltello
stesso
i
parte
:
Marut
vieni
sinistra,
a
le punte
parole
Quindi
lo
destra
con
non
burro
possano
cynosuroides).
{Poa
tosto
Vàyu,
o
con
Nella
».
coltello,
s! invocava
A^iti, tagli
"
steli di
e
fanciullo
da
Kuga
i 21
docchio
pi-
ciare
schiac-
a
sud
,
calda,
l'acqua
al
mescolandosi
fatto
versandola,
e
di
celeste»
bambini
i
sentino
rappre-
taglio dei capelli nel-
primo
steli
sebbene
primo
s" abbia
stavano
rappresentare
fortificanti; di
e
al
il
veneziana,
si
qui,
esser
Fata
o
affinchè
rame,
21
mano
quali
pidocchi
i
bambini
il brahmano
ed
in
di
tornare
per
padre
tenevano
e
secchio
Ma
bene.
ai
capo
tuttavia
Madonna
popolare
in
i
contro
popolari
della
credenza
un
vermi
capelli» i pidocchi,
novelline
gemme
si trova
sotto
cantar
nelle
nella
de*
taglio
135
NATO
neirindia, potrebbero
perle, le
sebbene,
i
il Barbera;
del
mito,
È
FANCIULLO
IL
«
capelli
la
Con
per
ad
deponeva
lo stesso
la
vita
di
136
APPENA
di
Brihaspati,
per
vita,
la
si
bel
non
coltello
devi
la
coltello
Indra,
la
fama,
al
arrivava
del
d^
Agni,
felicità
le
purificante»
levargli
la
parole
:
ripulisci
"
NATO
io
stesso
rito,
"
Quando
il
capo
taglio
tali
Ripetendo
".
del
tu
vita.
lo
con
compimento
con
È
FANCIULLO
IL
e
si
tu
al
e
i
simili
forbiva
tagli
fanciullo,
tuoi
molo
for-
la
con
ditura
fen-
un
ma
138
LA
Ma
più
molto
che
sola
qufest'uso
provincia,
dall'anno
nel
Dei
Tibareni
nelle
e
libro
che
abitavano
due
prseter Tibarenida
Ipsi quidem
plangunt,
Capita ligati; illse
atque
degli Amici
Usi
pliandola
am-
FanciulleschL
il Mar
Nero,
Apollonio
tarono,
can-
Rodio
terram
viris
lectìs
liberos
uzores,
afiSzì,
diligenter
vero
balneas
a
speciale
una
dice:
primo
peperini
teressante
in-
riprodusse
presso
che
Ploss, il quale
di
Argonauticfie,
Il
e
argomento
ora
gli
sopra
vano
l'ave-
Corsi,
Società
che
una
lazioni
popo-
che
e
il dott.
della
Lipsia,
suo
postquam
Yiros
Questo
oggetto
Annali
in
loro
Ferebatur
fece
ne
Fiacco.
Valerio
Ubi,
Baschi.
ad
molte
a
americane,
specialmente
negli
Geografia
della
diffuso
Iberi, Geltiberi, Cantabri,
1871
dissertazione
peculiare
punto
specialmente
occupò
fin
è
non
gli odierni
nell* intendere
meravigliarsi
largamente
ma
gli antichi
serbano
MARITO
DEL
dovrebbero
essi
barbare,
lo
PARTE
tractantes
conducentes
puerperio
cibo
illis parant.
il secondo:
Ed
"
Indi
Genetsei
Dans
viridis
Foete
ligat, partuque
En
dont
sa
post
Biscaye,
nel
1857
Jovis, bine
rupem
terga
virum
scriveva
Le
population
lacus;
pays
Tibarenum
ubi
fovet
deside
mitra
ipsa solato.
Francisque-Miguel,
Basqite
appelle, par
ses
dans
vendo
descri-
les
vallóes
,
usages,
l'enfance
LA
de
société,
la
après
créature
L'uso
»
è,
rammenta
Grand
d'Aussy,
et
d'un
au
lit
nel
quand
si
puerpera
per
Il
Antonio
maritale
si. deve
«
stesso
colà
la
corica
dal
il
partorire.
numerosi
la
vuoisi
pure
innanzi
dal
parecchie
al
coito.
tribù,
Gli
l'uso
far
parto.
ed
in
e
i mariti
li
libro
si
secolo
vece,
servire
quanto
disagi che
dell'uso
del
del
menzione
digiuno
Nell'America
del
covata
del
sua
facendosi
esempi
Il
della
principio
letto,
nel
la sorte.
Relazioni
partoriente,
»
della
partorito, egli scrive,
marito,
medesima
assai
marito
ha
donna
occorrono
covata^
nel
met
se
Sardegna,
modo
sue
au
«
letto
nel
qualche
che
patito li dolori
avesse
nel
in
c'informò
levare
dalla
istante
un
Le
sito
propo-
Il
In
»
di
a
«
couches.
nelle
pure
francese
effeminato:
Zucchelli,
Quando
si
di Torelore
en
per
Il dottor
un
re
fait
Pirenei,
francese
ironico
ed
est
come
fabliau
occorre
pure
Congo,
subito
più giorni
iberica.
condividerne
viveva
passato:
provenienza
l'adagio
e
mette
nel
ne' Bassi
un
femme
sa
il marito
Viaggio
Béarn,
delicato
uomo
padre
nel
quale
»
dicono,
marito,
ancora
conche,
en
di
des
compliments
les
"
la tendre
Ut, prend
au
alnsi
ménage
du
il
pure
dubbio,
senza
Ploss
lit
cui
per
soins
aux
met
se
regoit
et
esiste
couvade,
ma
mari
lui
avec
voisins.
la
leur
que
immédiatement
lèvent
se
vaquent
et
139
MARITO
DEL
femmes
les
couches,
leurs
pendant
PARTE
e
vernare
go-
eh' egli
si
scono
pati-
americano
Ploss.
Presso
digiuno
corrisponde
meridionale,
astengono
per
dalia
del
l'astinen
al-
presso
carne
e
140
LA
cibano
si
soltanto
incinte.
sono
sentir
per
perchè
quest' ozio
è
incinta,
di
Dall'isola
donne
loro
finché
già
mangiare
da
1
».
anni
sapersi
Caribi
astengono
da
fanciullo
farebbe
(il che,
credere
il
muto,
un
se
coito);
che
pesce
se
grugno.
Nella
stessi
la
magro,
cieco,
selvatico,
Groenlandia,
i
se
un
é
le
esse,
figliuoli,
anni,
procacciar
4a
incinta,
danno
si
al
magnetico,
si
se
certo
guisse
prose-
piccolo
certo
un
certo
uccello,
riceverebbe
il fanciullo
credesi
quel
che
di dodeci
gravidanza,
stato
in
con
il fascino
un
moglie
giorno
cagionare
mangiavano
stato
che
moglie
non
nella
anco
se
sé
da
e
leggiamo:
creati
d'età
del
Relazione
dormon
non
vi fosse
sarebbe
sarebbe
il porco
per
non
che,
il bimbo
animale,
piccolo
cibi
certi
dal
sono
quando
,
la
Nella
dall'aver
finché
allattano
fin che
gli Indi
ligiosa,
irre-
digiuno
Occidentali,
usanza
forte,
sforzo
Questo
poppa.
si
ma
cosa
qualsiasi
solo
gravide,
passati duoi
sono
sia
tutti
per
si sentono
elle
quali
che
hanno
sieno
il lavoro
non
Malhado,
vedemmo
paese
i
di
troppo
Indie
sulle
Nunez
manuale
il bimbo
che
fin
ma
Alvaro
"
talora
osservano
non
volta, nel
digiunano,
fanciullo.
al
il
provare
seconda
una
che
timore
pel
non
incinta, per
solo
che
temano
nuocere
possa
Né
lavoro
qualsiasi
quanto
padre
donna
superfetazione,
per
da
tanto
non
la
con
mogli
indebolirsi,
per
de'sensi, per
lo stimolo
le
quando
lo facessero
accoppiassero.
si
frutti
e
che
accoppiarsi
astengono
MARITO
pesci
credo
Io
ingravidarla,
che
DEL
di
meno
di
bisogno
caso
PARTE
che
il lavoro
LA
del
marito,
almeno,
gli farebbe
del
alcun
con
del
danno
il motivo
americani,
ed
i
quando
parenti
magnetici,
credenza
natura;
basta
il
estemi
di
deposto
che
glie^
i
letto
diavolo,
diano
non
invece
fin
ancora
della
che
talora
a
certe
formole,
si
padre
vede
fra
fanciullo,
al
atti
del
perchè
il
È
certe
per
semplici
potuto
si
certa
ed
ma
fin
nuità
conti-
il germe
poppa.
marito
probabile
le
anco
che
Ma
si
marsi
sti-
crede
'voglie della
padre,
il fanciullo
puerpera.
sole
potere
a
Come
il marito
le
tiche
antipa-
come
una
.
croce,
abbiano
si
una
scongiuri,
della
capisce
influssi
un
certi
a
fanciullo.
sono
carattere
ed
diede
del
magnetico
pensieri, gli
e
popoli
sopra
si
cosi
cosi
Gli
simpatiche
Dio, il segno
vita
nell'utero;
ispiega
virtù
il
pure
il
fondati
dell'uomo
vita
sangue,
fluido
gravidanza
non
di
alla
del
voce
altri
rigorosa.
sono
a
perchè
spiega
presso
maledizioni,
certe
della
nocivi
alla
malie
come
e
nome
il
scappare
atti
le
straordinario
a
padre,
ciò
male,
ani-
sarebbe
si ammala
dieta
una
nelle
cosi
alcun
,
fascini,
imprecazioni,
far
fanciullo
un
comune
magico
è
Paraguai,
osservano
i
della
come
nel
cui
per
il
che,
lavorare
ciò
tutto
bene;
digerir
possa
debba
uccidere
digiuna
Cosi
che
credono
non
fucile, poiché
fanciullo.
il fanciullo,
Kamciaka,
Bomeo
tagliente,
alcun
neonato
figlio
di
il marito
strumento
sparare
in
credono
1 Daiacchi
parto,
ucciderebbe
parto,
come
danno.
prima
del
141
MARITO
DEL
prima
poco
od
I)oco
PARTE
dura
tutto
dre
ma-
vo-
la
ciò
metta
nel
tuttavia
che
142
LA
ciò
avvenga
la
potrebbe
si
Germania
poiché
le
fonte.
cosi,
di
.muta
0
uno
posto
per
stretto
nozze,
al
natura
secondo
l'albero
scelta
del
battesimo,
per
parente.
che
che
egli
al
porta
fu
quell'atto
si
piantato
si
arreca
munichi
co-
sacro
o
{Deutscher
quando
in
padrino,
simpatia
per
Rochholz
che
arrestarsi
del
nella
1867),
danno
ricorda
Ploss
tiene
il
cosi
e
neonato
si
il
Berlin
Brauchy
und
ad
qualità
in
cura
nell'atto
che
sue
Tutto
antipatia;
molta
mette
crede
si
figliuolo
Il
sforzo,
fanciullo,
al
famiglia.
l'opinione
per
qualche
facesse
egli
sul
della
prosperità
riposo,
nuocere
trasportarsi
padre
del
s*
lavorasse,
sforzo
questo
al
condannarsi
per
s'egli
che
MARITO
DEL
PARTE
per
Glaube
sradica
o
una
per
la
si
scita
na-
morte
XIV.
Ea
puerpera.
de'
parte
Una
si
che
riguardi
alla
usano
Piirlfleaxlone.
-»
si
usano
La
sua
puerpera.
donna
alla
di
qualità
cinta
in-
balia
^
madre
alla
mantiene
Perciò
sacro.
la
perchè
viva,
puerpera
qualsiasi
essa
alcuna
prende
si
del
parte
una
maleficio
che
odierne
del
speciale
cura
solo
non
lontano
stia
perchè
ma
carattere
suo
danneggiarla
possa
da
come
nutrice.
pratiche
Le
nel
descritte
«
il
Terminato
di
avvilita,
ed
con
alle
sino
lavande
rene.
sul
abbiano
(1) Quadri
è
benda
una
Nel
di
tela
giorno,
della
foglie
Grecia
di
dal
puerpera
di
rose
moderna.
da
sé
debole,
troppo
di
sono
Zecchini
collocasi
levatrice
primo
ventre
della
né
essere
della
cura
bollito
donna
la
ci
greco
dottor
dal
seguente
parto,
mostrare
senza
cui
modo
puerperio
(1).
letto,
a
né
troppo
fasciarla
del
sotto
secche;
seno
fa varie
la levatrice
con
tamente
stret-
del
vino
indi,
in
sino
144
PUERPERA.
LA
al
vi sparge
domani,
di
si limita
la
imbevuto
di
vino
di
0
di
custodita
al
da
che
adoprasi
per
ordinario
moscata,
puramente
lo
del
più
che
di notare
ed
amorose,
comechè
in
orrore
l'alvo
3U0
letto
una
delle
le
la
per
pigliasi
s'
un
involge
parte
fra
di
mani
uovo
in
suddetta
ma
quello
queste
cure
voli,
ragione-
bellezza,
di
le
collo
quelle
dà
qualcuno
tre
stesso
lo
spoglia
de' suddetti
sul
stende
sofferto,
forti
sera
quelle
paziente, applica
e
ebbe
dell'ultimo
del
dendo
pren-
dola
premen-
scosse
piede, cui
La
si
della
caro
monta
capezzale,
hanno
più
la scarpa.
sodo,
levatrice
al
si prolunghi
o
tutto
della
opposta
parti che
di levare
la
puerpera,
sulle
lei
a
del
vantaggio
a
Qualunque
sera;
riguardo
mentazion
fo-
la
pratica
e
non
vino,
u^asi
rende
Dio, si è che, cosparso
gambe
rudemente
cura
di
della
sue
piede
e
dono
singoiar
polveri
la
mattina
giorni
curioso
fette
il
otto
per
di
vece
ritardi
la
consueto,
tempo
una
tela
delicate,
che
rofano,
ga-
è
eh'
molesta.
e
di
o
una
quale
tanto
trovasi
tenere
e
calorosa
puerperio,
del
continuasi
la
dell'acquavite;
stato
fomentazioni
A
donne
le
tone
co-
giorni
soprapponendovi
per
più
ultimi
còmino
di
o
del
cannella,
fasciatura.
leggiera
molto
sia
di
foghe
seguenti,
con
quelle
polvere
flaocchio,
una
giorni
negli
e
si alternano
noce
simile
pianta
caldo;
,
straterello
uno
con
nel
nei
e
fomentazioni
alcune
pratiche
queste
giorno,
ad
solo
delle
semplicemente
sopra
secondo
Nel
rosa.
PURIFICAZIONE.
—
suo
aromi,
appena
giorno,
guscio,
Io
lo
si col-
146
PUERPEkA.
LA
cosi
e
vista
da
freschi
col
dell'aria
gli Ebrei
delle
di
nome
(1)
cima
1639
16
Membr.
spectrum
quse
perterrita domesticos
iafanto
occisum
inde
del
cura
(1).
Lilith,
sola
simile
bora
meridiei
in
suse
boram
post
cellari
terrore
affixa
albo
Hi
M.
atque
uade-
vel
primo
narravit
cre-
propterea
quse
monent,
ab
Icctum
puerperio
Prsetorio
meridiei
se
fuisse
ei
contubernio
accurrentes
un-
conspi-
perculsam,
Altenburgi,
induti
il
meridie
maaeant,
est, in
»
mica
ne-
aver-
Dsemones
latet
indusio
inclamat.
inveniunt.
ad
«
Una
seu
foramine
tanto
dise-
parto
onde
manserit
infantis
infante
e
mezzogiorno,
Mairi
ex
lecto
segra
specie
cum
;
scrinium
exhibuisse, atque
septimanas
cuidam,
Ista
ad
femminino,
Y apparizione
Lipsiensis
qusedam
le
intraque parietes,
injungunt.
Platon.
panis
ciendura
prsesertim
che
specialmente
obstetrices
hypocausto
»
tutte
a
lontana,
Frohmann,
caveant,
serio
obstetrix
decimam
il
prsecocem,
Anthropodem
ut
la
duodecimam
evenisse
ab
solse
contineant,
a
ai
Magica)
,
,
ad
temeva
nec
,
egressum
tenerla
cauta
temibili.
strega
meridiano
esse
ne
della
demonio
Demonio
infestos
puerperas
se
stanza
illud, scrive
Dai'i
«
magìs
ut
nella
;
tempo
per
che
sogliono
Si
essere
rendere
leggiamo
demonio
»
di
sempre
un
tale
d'un
di
comparire
per
ferro
Fascinatione
{De
puerpere,
rigido
timore
troppo
perchè
Psello,
fascinum.
tendum
suo
esporsi
pareti la figura
sulle
un
pensato
avrà
non
di
suole
puerpere
gnare
del
notturna,
l'autorità
che
pregiudizio
il Frohraann
Presso
cita
di
stella, si
una
puerpera
una
al
rispetto
,
il contatto
soffrire
impunemente
PURIFICAZIONE
—
anno
puerperse
apparet.
infantem
LA
PUERPERA.
147
PURIFICAZIONE
—
I
conferma
si
denza
Bernoni:
si
tiene
compagnia
recar
Pagana.
Questa
la
soffoca
di
effetti
ha
madre
sepoltura
Questi
e
persona,
ne'
templi,
dionale
suo
che
bambino.
ma
biade
visita
ne
che
della
faccia
dubbio,
aperta
toscane
le
dev'
prima
piante
crede
di
essere
alcun'altra
dall'entrare
sola
in
solo
mericasa
col
per
ranta
qua-
entrare
nel
campo,
in
chè
per-
specialmente
e
modo
le
poi, la prima-
fatta
che
corre
oc-
non
dell'India
uscire
essere
si
da
possono
ogni
In
puerpera
non
non
che
tempo
la
affatto
parto
Venezia
visite
puerpera
sta
astenersi
neppure
puerpera
a
se
e
casa,
biamo
purificarsi. Ab-
tribù
lasciata
tutte
il
toccata
esser
alcune
intristirebbero.
purificarvisi ;
quale
il
devono
non
crede
si
è
dopo
giorni
in
puerpera
Giappone
contadine
Le
intende
senza
per
giorni
presso
puerpera
la
debolezza.
pure
donna
nel
quaranta
per
e
la
chiesa,
che
quindici giorni
per
alla
sono
alla
generalmente
detto
incorporea,
giorni.
giorni
quaranta
da
le
la
della
Sono,
che
dice
che
appena
camera
prodotti
sardo
e
faccia
le
giunga
penetra
il bambino.
quaranta
già
le
nella
allucinazione
proverbio
deve
partorienti,
chie
parec-
sonno
non
strega
una
partorito,
od
dal
perchè
e
è
Pagana
che
donna
desta
tenga
d' introdursi
riesce
la
la
le
partorito, per
una
pregiudizio,
donna
una
ha
donna
dal
descrittoci
veneziano
camera
piglia di mira
quale
Il
in
perchè
,
potrebbe
la
una'
quando
ore
che
nell'uso
alla
una
andata
chiesa
puerpera
in
per
la
chiesa
148
PUERPERA.
LA
de'
è
Purificazione
nelle
Antichità
scrive
:
interesse
fanum
in tran
terminum
(fissata
della
Candelora,
romane
de'
al
fare
il
apriva
la
di
mese
leggenda
della
yoWe
concepia^
—
giorni
(1)
più ampie
libro
nel
Kind
Mutter
della
ist
madre.
dopo
notizie
unreine^
ma
Ploss
che
la
culto
questo
capitolo
dovea
poich'egli
di
della
di
si
(che
ben
noto,
sine
labe
nazione,
sua
recarsi
argomento,
ch'egli
occapa
sebbene
Giano
Gesù,
intitolarsi
feste
cisione
Circon-
—
quale, sebbene
nascita
il
le
della
com'è
donne
sopra
Candele,
cristiana,
festa
la
del
l'altre
delle
scomparire,
la
Deo,
Vergine
modificare
ricorda,
Vergine,
del
unrein^
ist
si fissò
traccie
quidem
cerimonia
una
gennaio)
come
quaranta
Per
le
tem-
della
giorno
e
possibilmente
invano,
stato
il
con
gennaio
primo
per
sia
Lupercali
ejus
partim
quae
Purificazione
consacrare
per
foetus
(i).
»
febbraio,
primo
al
si
prostitutum
victimis,
della
sacris
aut
diem
post
cedunt
Mosè
,
sìt, duplum
ne
absque
cattolica
festa
come
Ac
della
di
vetuit
uso
Flavio,
(ITI), parlando
foemina
si
sacerdotibus
partim
Le
t
cerimonia
quadragesimum
quod
L*
Giuseppe
introgredi
in
visita.
lo
ebraica.
origine
praescribitur.
poris
precedono
Giudaiche
usque
masculus;
sit
di
Puerperas
«
che
giorni
quaranta
ch'essa
famiglia
nella
disgrazie
porta
PURIFICAZIONE
—
si
intitolò:
più
tosto
al
fronti
con-
Bas
Die
particolarmente
LA
tempio
per
ci
fa
PUERPERA.
purificarsi.
Guando
El
Era
un
popolare
canto
che
sapere
Al
Ma
149
PURIFICAZIONE
—
la
tempio
de
vestilo
de
Salomon,
llevaba
quo
rayos
fuè
Virgen
de
sol.
a
misa.
luso
anda-
XV.
Battesimo.
11
Come
il sole
il
di
cielo,
Augia,
viene
liberare
lavarlo
nell'
che
nasce
solo
come
Secondo
putra
che
dal
una
che
significa
bhdrata
sostiene,
vale
colui
JPut
{Punnàmno
che
di
Ubera
È
già
putra,
{tràyaté)
narahàd
monio
matri-
un
il
presso
denti
ascen-
il
yasmàt
Mahàbhàal
data
etimologia
che
ma
parenti.
parecchi
il
ma
scritto
padre
nome
probabile
poco
purificatore;
più,
non
famiglia.
sua
figlio,
il
da
a
fanciullo
proprii
i
peccato
curiosa
significhi
male,
discendenza,
nasce
Qakuntalà,
di
dal
liberatore,
la
che
stalle
le
ogni
un
peccato
dal
della
troviamo
putra
cosi
rifica
pu-
Redentore,
peccato,
continua
salva
discendenti
Nell'episodio
rata^
che
il fanciullo
legittimo
Gesù
redentore,
un
purga
Manu,
e
dal
notte
spazza
,
quello
che
Ercole
battesimale
acqua
della
cristiano,
il mondo
appare
colui
di
Sole
il
tenebre
le
forma
in
e
come
a
come
cacciando
dalV
pitaram
Mahà-
putirà,
inferno
tràyaie
IL
SUtah,
tasmdtputra
iliprokiaJi svayam
che
etimologia
l}7iuvd\
e
moglie
il
la
madre
peccato
la
madre
di
cerimonia
del
mezzo
di
codice
pel
Yulva
fuoco
del
mezzo
fanciulli
di
Nel
festa, nella
braci
Dekhan
quale
d'
i
simboli
celebra
devoti, per
Il
e
Ifigenia in
ogni
Grecia,
e
ed
di
figlia
aveano
di
di
lizie
nata-
fa
La
ancora
;
i
crifici
sa-
i
sopra
questa
una
ficazione
purigran
sano
attraver-
Sunassepa
lefte
la
altre.
si
anno
il
con
cerimonie
purificarsi,
sacrificio
della
.'
Giovanni
San
per
peccato,
dell' acqua
di
sono
donne
secondo
sacro,
mezzo
i fuochi
si
ardenti.
d'Isacco
,
e
prima
esse
virile
e
concidersi
cir-
a
delle
contrae
faceva
si
per
e
i fanciulli
saltano
Ebrei
fanciullo
del
obbliga
una
uomo,
le
cordone
dogma
ancor
seme
con
purga
del
tonsura,
purificazione
quali
ne
se
neratore,
rige-
stesso
è
subivano
col
originale
che
lui
nascimento,
suo
che
Cristo
leggiamo
w/xy^fc. Ogni
immondo
materna;
della
per
nel
Manu,
contatto
suo
ttJc
la
e
come
il recente
e
la
nasce
peccato
circoncisione
purificazione,
taglio
si
impuro
tempio,
La
abissine, che
ed
egiziane
modo
chiama
imparo,
dell'uomo;
in
nel
battezzarsi.
a
Il
dallo
fan'shyatah).
Non
malgrado
esso,
purificarsi
a
mondo.
generazione
concepta^
labe
sine
{mùlam
peccato.
ancor
nasce
della
dal
e
insegnata
egli stesso
al
mette
alla
principio
dà
lo
che
svayam^
episodio
liberatore
è
èva
fu
medesimo
fanciullo
neonato
il
per
Il
del
radice
la
Ma
questa
Brahmau.
Dio
stesso
151
BATTESIMO
presso
certamente
l'India,
nel-
gli
uno
152
transiens
consecravit
sacrificio
fatti
i Romani
presso
sopra
fuochi
scrive
:
di
Moxque
apud
stipulis, ignem
magnum
Persio,
sed
et
credentes.
le
reca
accensos,
commento
Varrone:
pure
sunt
expiari
se
Cosi
pubblica
quam
quos
Il
saltu
transilirent
non
autem
mali,
et
cominciammo
(1)
dal
Gfr.
espiare
da
Europea,
Abbiamo
la
incinta
donna
le
i fuochi
sopra
e
per
me
stesso
già
passa
ordine
colpe
di
nella
notato
sopra
i fuochi
»
Arcadia^
sua
questi
destrissimamente
a
»
seconda
in
causa.
fuochi, sopra
Giovarmi
che
flammam
per
della
commesse
San
solum
pueri
expiatiouis
prosa
grandissimi
tutti
per
Pitrè
terza
palilibus
plateis ignes
In
«
matribus
a
cum
commentando
Gasaubon,
:
accesi
privata
tam
congestis
et
di Teodoreto
nella
«Indi,
saltare
purgai
transiliunt, his
,
l\ Sannazzaro,
Palilia
«
parole
avertendi
circumlatos
/
Fasti^
acervos
Omnia
:
rusticos
»
viri; infantes
scrive:
dei
quarto
,
ignis.
foenu
di
mo'
saltavano
ragazzi
pede;
menjibra
strenua
Achaz,
(da paleo)
stipulse crepitantis
ardentes
a
i
il
veramente
Palilia
nel
stoppia. Ovidio,
per
soggiunge
detti
paglia,
con
Trajicias celeri
edaoo
fuochi
Ne'
figlio ^
del
poich'esso
simbolico,
padre.
al
interpretare
pure
ignem
per
puramente
succedette
devesi
Cosi
purificatore.
scopo
e^
BATTESIMO
IL
(1). Un
quanto
della
annata
Irlanda
di
San
fu
e
antico
scritto'
Rimsta
Scanijinavia
Giovanni.
154
parecchie
tuttavia
l'editore
del
relative
battesimo
in
appendice.
che
idenza
antiche
piamo
pure
un
tur,
atque
compievano
Presso
i
di
fosse
in
lustrici
eis
a
Nelle
questo
Canarie,
uflScio
quali talvolta, dopo
passare
una
il
fondano
Noi
saa-
nell'atto
d'imporre
lustran-
infantes
imponuntur:
nomina
nome.
evi-
battezzavano
i Romani
quibus
ad
si
pagane.
al
dotte
ripro-
prova
cristiani
l'acqua
circa
qui
troverà
usanze
che
con
Dies
nome:
un
Macrobio
fanciulli
i loro
ed
ove
interessanti
Grecia
Bezoles
battesimali
credenze
da
del
erudito
un
ed
della
il lettore
presso
il Battesimo
curiose
studio
Lo
gli usi
sopra
loro
che
1874
apparve
popolari
Greci,
Nel
sopra
notizie
credenze
de'
Parigi
Bezoles
parecchie
alle
davagli
di
R.
signor
trovano
pure
giuste osservazioni.
Maisonneuve
lavoro
si
BATTESIMO
IL
fanciullo
non
dai
osservato
pure
il rito
coUacqua,
attraverso
purificato dall'acqua
sacerdoti,
e
dal
alle
ma
Messicani.
facevasi
fiamme,
fuoco.
»
donne
stra
mo-
perchè
XVI.
del
ImpofllaElonie
In
si
che
dice
dell'iadiano
leggenda
una
peccato
Non
avviene
Secondo
il
s'imponesse
ha
di
un
nome.
cristiano?
condo
Se-
può
non
ricevuto
Acvalàyana,
al fanciullo
nome
(ossia
male
il neonato
non
G^Hhyasiitra
il
battesimo
Bràìimana,
cibo, finché
alcun
toccare
dal
gli si dà
non
col
il medesimo
Cànkhàyana
il
finché
originale)
dal
Bràhmana,
Catapatìia
il fanciullo
libera
si
non
nioine.
un
nome.
che
parrebbe
indiano,
nato
appena
^
secondo
Manu,
làyana
dice:
lettera
sonora,
Gli
danno
che
implica
Bevali,
sillabe,
un
abbia
di
augurio
si
se
(p. e.
vadatta).
:
Il
nel
il
Bfiavanàtha,
frequenti,
una
nome
é
fanciullo
un
ispecie
tra
i nomi
una
semivocale
bisillabo,
ed
e.
(ma
di
sono
donna
i
vina
di-
adatta,
vi
:
quattro
condizione
Bfiadr
che
il
(p.
di
nome
una
essere
Agva-
con
elevata
Nàgadeva,
dovrebbe
in
mezzo
gli danno
al
giorno.
incominci
condizione
Bhavah);
nome
che
nome
una
desidera
il dodicesimo
o
infiae, quando
il visarga
nomi
il decimo
Be-
zioni
ecce-
spesso
156
IMPOSIZIONE
parisillabi) parisillabo
donne
le
per
padre
e
la
egli è nato;
giorni, le stregonerie
malefìcii
I loro
flcio
pel
ad
quel
nome
Yien
nominato
che
nel
decimo
dia
sotto
r
i
alcuno,
fino
del
potenza,
devozione.
Il secondo
significare
felicità
liberalità
facile
che
ricava
il loro
individuale,
gli si
fanciullo
dà
si
augurale;
che
notizie
queste
per
a
cioè
al
augurio
un
egli
e
duto
cre-
soltanto
il
il
si
nome
del
nome
del
quello
del
servo
deve
imporre
pel guerriero,
protezione
dipendenza
pel
dev'essere
servo.
soave,
pronunciarsi.
nomi
vuol
proprii
essere
fanciullo
di
è detto
che
può
si
Manu,
i
sopra
carattere
desidera;
assuma
che
soggiunge
donna,
si
ricchezzs,
il mercante,
per
conoscere
cortesia,
e
mercante
il male,
il fanciullo
che
propizia,
nome
che
si facesse
nome
pel brahmano,
chiaro, piacevole,
Da
perciò
saviezza
dieci
giorno, in cui
raccomanda
Manu
costellazione
una
di
del
imposizione
significhi
nome
;
appena
fanno
non
al decimo
il
principalmente
si chiama
parenti
Sa^
primi
si crede
e
quando
nome,
giorno.
guerriero
fanciullo,
non
ne'
che,
operare
pubblicamente
brahmano
II
il
sopra
proprio
suo
crede
si
:
Gobhila,
e
fanciullo
al
nome
possano
s'appiglia, se
non
il
poiché
ma
Sàvitri,
Gànkhayana
danno
esempio
imparisillabo
Svibfiadrà,
Secondo
madre
(per
Cicagarman),
(per esempio:
Vasudà).
tyadà,
gli uomini
per
Devasvàmin,
Cìvadatta,
NOME
DEL
un
quella
talora
soprannome
avviene
indiani
si
essenzialmente
pro[)rio,
nome
qualità
principale
tuttavia
nell'infanzia
che
secondo
il
IMPOSIZIONE
la
MaMbMrata,
shyanta
il
il
assuma
Talora
domante.
il
madre;
cosi
madre
Kuntt,
ossìa
secondo
la
la
Sdvttri,
dea
Udàsa
dalla
Kali.
Dea
il sistema
qualificativi
Atride,
come
il
di
nome
Pelide,
piglia sotto
Sàvitrt^
Vishnu,
dalla
Kd-
e
mente
generalo
sono
Alessandro,
o
esempio,
per
tronimici
pa-
ricordano
opure
ecc.,
ciullo,
fan-
al
proprii greci
divinità, come,
alcuna
od
osservarono
Achille,
Ettore,
fermo.
sta
lo
dio
i nomi
indiano;
come
che
il
Panda
padre
i nomi
Greci
I
dalla
o
figlio della
fanciulla
dal
tutto
mico
patroni-
padre
pugna
speciale
Vishnugarman
e
nella
abbiamo
cosi
è
come
alla
nome
divinità
protezione:
sua
che
colui
il
si dà
invece
dal
figlio del
Du-
o
indiano
chiama
o
di
e
Sarvadamana
tolto
si
Pàndava
e
Tudhfsthtra,
Talora
ossia
che
avviene
Qakuntalà
proprio
Kaunteya
; cosi
spiega
di
nome
157
NOME
figlio di
nome
matronimico,
o
re
che
caratteristica
qualità
nel
DEL
Apol-
lodoro.
Cosi
i Romani
personale,
il
quanto
indicare
è
la
qui luogo
(1)
Si
sui
tates
tionnaire
la gens;
qualità
personale
una
e
medii
origine
resto
cognomi
cevi,
antiquités
e
nel
sui
di
le
due
terzo
nomi
chrétiennes.
il
individuo.
sopra
cristiani
Ma
ad
non
i nomi
(1) ;
del
ratori
Mu-
dissertazioni
volume
co-
nomen
servito
avevano
un
il
gens,
tanto
ma
speciale
digressione
del
la
qualificava
in
di
qualificativo
prcenomen
coghomen
nomi
des
che
rappresentava
coafrontìao
italicce
un
nomen
un
che
gnomen
avevano
delle
Antiqui'
Martigny
DiC'
,
158
IMPOSIZIONE
DEL
NOME
-
noi
abbiamo
la
nome
credenza
a
i
Presso
riceveva
il
del. titolo
è
scrive
lo
come
sedicesimo
davano
e
cerimonia
accompagnata
d'allegrezza
(1).
Non
che
si
quello
tempo
Talora
il
il
tardi;
il
di
dotano.
introdusse
nella
della
(l) Le
che
in
i
proprio
nome
feste
il ritorno
il neonato
modo
amava
di
nome
solenne
a
derivato
madre
che
dal
ha
insieme
la
Piemonte
sacro
al
sono
ai
civile.
del
Il
fatte
fanciullo.
pranome;
so-
dini,
conta-
quando
si
Talora
il
padre
di
nome
si chiamano
un
Davide;
Quanto
riuniti.
solo
Garlomagno
chiamato
nome
più che
battesimo,
ricevuto,
e
dal
gli
dar-
un
prendere
stato
mesi
per
determinarsi,
dello
registri
era
Albino.
più
quattro
riunirono
di
esser
incominciarono
instituirono
dopo
il
portava
essi
nome
stesso
solamente
Glotario.
l'uso
corte
quel
/battesimo.
portavano
Gariberto,
sua
egli
Franchi
I
si
Questa
in
di
nome
già
si
dopo
parenti
ancora
aveva
nato
neo-
dimostrazioni
fanciullo
al
il
paragrafo
I
grandi
poi
varlo.
sal-
un
al fanciullo.
Neustria
Glodoveo,
come
Alenino
dato
della
grandi
nome
nome,
di
un
quinto
conosceva
chiamò
il dare
notte
Salica.
da
si
condo
se-
ed
nona
il
nome
figlio di Ghilperico
i
quando
un
era
nome
la
Legge
come
Ghéruel,
il
prova
della
raccoglievano
era
riconoscerlo
solamente
nome
un
diffusa
più
un
Franchi,
nascimento,
suo
solamente
popolare
fanciullo
un
«
indicare
voluto
qui
e
dal
Mar-
battezzaglie^
per
Tacqua
pel
nome
ed
che
il sale
fu dato
IMPOSIZIONE
d*
alcuna
vesti,
di
nomi
da
o
di
la
altri
fiore,
che
Il
il
cioè
fiammeggiante,
cioè
niquem,
alli
paesani
dir
signore
nepote,
dicono
il
»
tutti
«
»
Huiho,
fiume
alcuna
che
gli suoi
un
»
cioè
ricco,
cosa
molti
aveva
per
nomi,
^
«
e
suo
da
sole,
altro
quando
ordine,
capo
di
il
splenden
ri-
re
«
Starei,
»
più
«
oltre
dir
altezza,
di
over
nomi
vuol
un
over
»
fiore,
di
di
piena
odorata
del
occhi
dirà:
uno
più lucido
«
più
«
nome
«
Toro;
o
mera
ca-
figliuola,
o
inimici,
»
a
nella
facella
«
un
vanno
altro;
un
TurcMguafióbin^
che
di
nasce
paese
figliuolo
degli
Beuchio
Gacique
il
vincitor
ft*utto,
tal
del
altro
dicono
e
relazione
entrano
con
femmine
»
più
«
Levieux,
Gacique
come
e
un
»
«
Alle
»
qualche
primo,
sono
Lefèvre,
la
alcun
li vicini
chi
fortissimo
dell'oro.
»
Tali
Lemauvais,
giace, salutano
nome,
"
ad
parto,
rilucente,
un
stelle.
di
un
facella
dolce
di
luogo
professione,
dalla
secondo
tutti
nuovo,
ella
con
di
dal
da
o
,
quando
«
donna
fiamme,
«
madri,
accidentale.
Lebon,
Spagnuola
Martire,
dove
«
loro
»
figliuolo
chi
delle
e
Levilain, Lejeune,
Lenoir,
America
trovar
generalmente
erano
motivo
Lebreton,
Lebarbier.
Pietro
padri
alcun
Leroux,
Lenormand,
Neir
loro
servire
può
Bruna
d'abitazione, dal carattere,
e
dalle
da
e
contadini
159
NOME
particolare, dall'età,
fìsica
nota
nascita
i
dei
nomi
dai
Marco
dei
I nomi
esempio.
tolti
da
derivato
cabrus,
DEL
cioè
Duihey^
e
si ordinava
era
sario
neces-
all'altro.
160
IMPOSIZIONE
l'avena
altramente
che
punito.
stato
di
la
paglia,
ostante
freddo
e
s'aggiunge
Petruc,
buon
questa
è
perchè
è
nome
ed
io
forse
e
la
mi
di
morte
(1)
si
del
greca
che
augurai
A
trovano
Ploss:
el
creatura
entri
riferiti
nel
Kind
in
Stuttgart, 1876.
si possono
sesto
Brauch
la
in
parto
foresteria,
come
Pietro,
a
fortuna.
buona
siamo
ne
e
proprii
ridente
di
Cordelia
primo
capitolo
del
Bitte
il mio
battista,
Giam-
che,
significato,
la
precisi dopo
del
ereditasse
aggiungere
e
nome,
nobile
sei mesi
und
nomai,
Alessandro,
un
Se
liberi
Lear,
re
col
pure
Manzoni,
questi esempii
lo
alla
non
serena
figlio,nato
Alessandro
Das
di
noi
etimologia,ha
mio
de
(1).
Daniele;,
e
quelle
a
d'ogni altro, io che
mia
nomi
non
nome
dopo
uc^
della
lavano
peculiare
figlia del vecchio
coi
Valentino'
sua
la
qui
su
letto
primo
molto
augurio
meno
tenera
fanciullo
vivace
»
un
m'amasse,
buona
el
nome
superstizione,
una
mondi,
Pauluc
Paulo,
Un
quel
a
detti
partoriscono
fiume,
ditta
alla
sempre
a
saria
de' Zichi
greco"o"latino,
o chiamato
è
se
e
nella
al
persoììà-vjaliena,
quale
casa,
dalla
sia
alcuno,
regioni. Impongono
e
donne
vogliono
portata
gelo
prima
quella
e
negligenzia,
per
parlando
loro
Le
«
quale
Poi
creatura.
uno
genovese,
Circassi, scriveva:
la
dire
male,
per
»
Interiano
Giorgio
forte
avuto
lasciato
avesse
NOME
DEL
i
copiosi
primo
der
grande
che
volume
Yolker,
—
162
fetti
IMPOSIZIONE
e
guardare
ne'
augurii,
io
come
aprirlo.
nel
con
chiudo
nome
DEL
essa
quali
il
mio
di
un
Y
NOME
in
sempre
animo
mio
librettuccio
carissimo
alto.
con
volentieri
sti
que-
si
festosamente
cosi
amico
E
mi
è
piaciuto
posa,
ri-
APPENDICE
Dopo
natalizi,
usi
principali
gli usi
natalizi
lavoro
del
da
che,
d' indirizzarmi
popolare
con
la
palermitani,
gli
raro
usi
ferraresi
il
accrescere
me
basta
poter
superstizioni
e
di
il
farle
qui,
quanto
in
e
il nostro
perchè,
rimanga
cui
non
non
al
per
a
una
fare
de'
per
società
è
più
buona
cosa
sana
mal-
l'attenzione
argomenti
vegga
quanta
della
del
proibiti,
strada
società
umana
poetica.
L'
mota,
re-
zione
dell'istru-
alcuna
sopra
fare
mostrare
di-
suolo
nostro
agli amici
Intanto
A
amici,
all'età
preoccupare
si
coi
potrebbe
miei
sul
ancora
alimentare
discorso
Fer-
illustrazione.
rimontano
per
contrario,
ancora
viviamo
siano
sopra
italiana
simile
dissiparle.
a
natalizi!
riscontrati
una
che
usi
monferrini
incomba
dovere
adoprarsi
curiosità,
ma
popolari
Palermo,
Giuseppe
provincia
tesia
cor-
letteratura
da
gli
la
professore
la cortesia
per
tenaci
conoscere,
pubblico
di
materiale
quanto
le
il
Ogni
tanti
impor-
Goronedi-Berti
popolari
usi
tre
ebbero
Pitrè
e
recente
un
della
sopra
Carolina
calabresi.
e
cultori
diffusione,
alcuni
sopra
più,
Giuseppe
bolognesi,
natalizi
di
per
gere
soggiun-
i battesimi
sopra
da
egregi
signora
poter
interpellati,
il dottor
preziosa
di
dei
generali
si traducono
e,
me
tre
italiana,
una
curiose
BézoUes,
signor
più
lieto
sono
che
greci,
lettere
caratteri
notizie
alcune
qui
i
indicati
avere
Autore*
ci
USI
POPOLARI
NATALIZI
IN
carissimo
Mio
Pochi
apiico.
fatti della
vita
così
sono
il
pregiudizi presso
e
della
SICILIA.
del
gravidanza,
convenientemente
parto
ricchi
popolo
del
e
illustrare
di
usi, pratiche,
siciliano, quanto
battesimo;
ben
cosa
e
difiOicile in
la
risultati
cioè,
la
per
tener
posso
che
di
farne
alcuni
vergine
scandalosa
di
è
Palermo
di
la cui
Borgo,
non
quelli
di
permesso
Kalsa
di
ancora
usi,
Io
cogliere
rac-
gente
(Palermo),
coltura,
se
di
segue
profrase
la
qualcuno.
a
siciliano
proverbio
del
della
popolari.
questi
stato
detto
sestiere
usi
terra
fecondo
lavoro
un
degli
sestiere
nel
mantenersi
sapiente
di
non
dairantico
sembra
Un
se
studiare
da
comparata
nativo
me
forse
a
non
sarebbe
storia
conto
a
e
venuta
ci
nostra,
tutti
una
,
come
quelli,
volerli
a
denze
cre-
tutti
che
suno
nes-
ma
sanno
,
del
li
fannu
; e
padre,
star
ci
è
la
volgo
piivuridduzzi (si
lo
soli,
si pensa
è
ed
buono
lo
e
,
si
deve
a
i
s' ha
fan
avere
più. Quello
già gravida
panza.
il nonno,
fece
una
cui
poveri
preparare
pensare
lu
ecco
lo
cannistru
fece
si
non
fatto,
è che
e
i poverelli)
fanno
e
perchè
e
compagna,
a
puvireddi,
fare, perchè
a
tutti,
s*ha
li
maritanu
maritano
il matrimonio
poiché
Si
dice:
considera,
la
e
il
può
non
moglie
di li cosi di
168
USI
NATALIZI
cosi di la panza
Li
nato,
il
dalla
canestra
ad
bocca,
di
di
miseddi
si
(le
il
iscansare
i
qualche
si
spira dal
nel
cosa
e
a
che
destra
accadde
dà
per
una
;
una
un
ebbe
in
,
per
Questi
una
nei
neo
impri-
ha
al punto
ella
senti
;
luce
bambino,
un
la
materno
stagione
il
una
era
e
bellezza.
po' di cioccolatai
a
cent'altre
celsa
mora,
materni
d'
voglia di fragole;
fragola che
per
voglia
che
corrispondente
fuori
venne
Il
corpo.
po' di ricotta,
susina
la terra.
punto
È
Quest'ultimo
donna
la
del
per
esporrebbero.
pericolo
corre
quando
Vanna
comare
a
conto
è
{addiserta)perchè
,
perchè
destra
guancia
incinta
gravida ha
abortisce
o
pezzi che
tenerne
una
Peppa
Comare
guancia
per
frutti
sul
,
la
o
parte
n' erano
Rosa
comare
da
(piccola
donna
dell'oggetto desiderato.
allora
madre.
ve
quando
{spinna)
alcuna
in
d*una
bisogna
e
Tottiene
particolarmente
non
stesso
zoncini)
(cal-
vezzeggiativi.
e
insoddisfatte, la
che
Timmagine
feto
portò sulla
Lo
quali,
desiderio
dalla
prudersi
dalla
; li cam^
altri
ed
diminutivi
essere
non
{lu disiu) si forma
fragole
di
qualche linzuleddu
(guancialini),
popolare
si tocca
toccatosi
rendono
*ncuttunat£dda
preoccupazioni
ai
guai
avviene
voglia
che
inoltre
una
voglioline {disti):
fede
di
di
fatto
sciddareddi, pannicelli
ed
culla),
cuscineddi
prime
delle
Biere
da
privilegio di
delle
domma
avvenga.
,
il
quella
il parto
uole), li scufieddi (cuffiette),
quasuddi
camici
cottonata), due
Una
cannistru
di
dall'acqua battesimale
il capo
loro
(lenzuolino
banno
che
gli umori
notte), pittulareddi (bavaglini) :
naca
collettivo
futuro
al
quasitteddi (calzettine) spinsareddi (camiciuole
,
a
necessario
nome
neonati
ai
SICILIA
corredo
cosiddette
le
pulire
asciugar
IN
raccoglie prima
cannistru
uso
e
prende
ove
nel
il
sono
corredo
qual
Entrano
lino
POPOLARI
di
e
per
bicocca,
un'al-
per
tutti i
fragole
albir
,
170
POPOLARI
USI
bisogno;
la
dimanda
qtiel cibo),
hannu
risposta è che
feto, secondo
Il
e
sopra
donne
le
r addimanna
(il feto
(la creatura)
contentarla
non
a
SICILIA
criatura
la
Tavrebber
scrupulu,
IN
NATALIZI
cci
,
coscienza.
a
si muove
maschio
se
al
terzo
,
quello
esperienza
la
lo
quasi
essa
innanzi
la
abbia
la
mano
destra
che
argomento
sua
averne
della
siarà maschio,
da
la
creati
una
pre-
farle
non
*nta
Se
mette
essa
se
sinistra
pire
ca-
manu?
la
destra,
se
maschio
A
malata.
o
palmo
in
se
casa;
mette
pregnante,
si sta
attenzione
vedere
trae
ne
il dorso
o
verrà
sale
davanti
chi
primo
il
bambino;
sarà
maschio
femmina
E
pò* di
un
per
uomo,
un
femmina.
donna
una
la
stessa,
l'uscio ; indi
nella
può
uno
femmina.
destra,
Essa
il feto
il
o
sarà
cosi
di
ecco
nato
cci aviti
Chi
imbrattata
mano
Ed
donnicciuole.
delle
dimanda:
della
scopo
il futuro
disinvolta
forma
i movimenti
e
questo.
molti, quanti
sono
in
di
se
pregiudizio
si dimanda
gnante
della
il
e
movimenti
dei
che
femmina,
se
conoscere
per
segni
femmina;
quattro
a
forti
più
sono
primi segni
dei
0
gravidanza,
di
mese
in luce
entri
la
se
se
madre
,
ha
ventre
se
prominente
prominente
proverbio
lievi
colpi
sono
improvvisi
donna:
di
e
de'
Ftabe,
e
fianchi
Novelle
e
;
in
vaghi
che
anche
Racconti
sinistro
tutto
la
non
sole
a
onde
il
come
a
,
il fianco
pronostico
e
vento
Maschio,
questo
è
domina
se
arrotondato,
se
suli masculuni.
questo
tutto
(1) Questo
e
martello
segno
Quando
bellico, o
il
Ventu
:
(a piru){i); maschio,
il ventre
creatura
basta
tratto
accennato
a
dalla
pulsa
se
femmina,
da
se
i
colpi
la
far trasalire
svolazza.
chi
voglia assicurarsi
conformazione
nella
CLXVII
popol, sicih, intitolata
del
ventre
delle
Lu
del
mie
Zannu.
POPOLARI
USI
futuro
del
sesso
Se
la
della
conto
tenga
altri
nato,
capo.
a
NATALIZI
spedienti
donna
si tratta
chiodo,
femmina.
e
la
attacchi
la
se
per
a
poche
evitare
di
cerca
le
sono
tener
di
quelli giovi
alle
e
Né
fu
mia
ne
E
L'aria
La
me
*
viddica
Sdea
Pani
cotta
£
né
fa
manco
la
si
prendono
lieve
difetto.
la
tinuata
con-
teoria
essendo
somiglia
tenuto
vista
magini
im-
molto
agli
sott* occhio.
sempre
di
agli occhi
donna
può evitarla, affastella
le
me
del
forme
feto
il
:
figghia,
figghi
chiara
Sdea
Sett'anni
—
è
che
maravigghia,
pi
li
pi
mancu
la
maschio
tipi,delle belle
feto:
brutta
non
salverà
che
del
e.),
p.
femmina.
affinchè
ha
d'una
questa
anni
pi
bei
il neonato
madre
la
Quando
Seti'
figlia.
che
bel
un
il benché
dei
fattezze
peggio poi
scongiuro
seguente
alle
che
donne
pregnante.
abbia
presente
esperienza
v*è
Non
precauzioni
meglio di donne,
uomini
uomini,
prole
sempre
di
sulla
(1)
futura
la
le
e
a
smunga
(2 cent.
rame
; altrimenti
attaccata
cure
mammelle,
avrà
che
dell* ultimo
chiovu, cioè
a
,
tagliatida forbici,
di
è certo
parete;
una
nirne
ve-
(primalora)
capelli
nelle
sceso
monetina
una
sopra
che
fondata
una
il latte è
ci resterà
moneta
Non
Si
colostro
i
pari, come
se
per
primipara
i capelli crescono
maschio;
Poi, quando
po*di
un
d'un
mancano
prendono
figliuolo; guardi Toccipite:se
171
SICILIA
non
è
non
che
forma
IN
di
nutrica
e
me
figghia.
di
netta
,
senza
difetta.
(1)
!
ca
la
man.
meraviglia.
pei figli
—
di
Né
mìa
per
me,
né
per
mia
figlia (possa questa
172
USI
POPOLARI
si segna
E
In
Nolo
la
han
incinte, quando
qualche prodotto
oppure
IN
dire
debbono
del
solo
esclamazione
incredulità
0
lo
non
ha
animale
Debbono
si mette
detto
o
getale
ve-
fare
pure
parlare. Chi
sentirne
a
deformità,
qualche
regno
fici!
lu
ca
,
questa
visto
mostruoso
Diu
:
SICILIA
bellico.
sul
croce
le
«
NATALIZI
zione
distra-
per
risico
nel
di
,
nel
riprodurre
han
che
feto
colpito
Onde
Infici!
è
donne
cosi
le classi
sociali
assai
Sarebbe
nei
donna
»
Il protettore
di
buona
una
A
*
Il
—
Nutricari
ma
però
(l) AvoLio.
il ridicolo.
Esse
in
sempre
penda
di-
sbadataggini
coli* idrocefalo,
leporino,
si estende
volessi
se
tulle
a
; io
gravidanza
sua
la
accompagnare
e
me
gherò
sbri-
ne
più
è
L'aere
—
propriamente
non
Canti
colpa
dovere
sulla
aver
popolari
e
è
A
S.
lui
da
cesco
Fran-
sperano
renderselo
chiaro,
io
ed
bruttezza
pro-
nutro
difetto.
senza
in
comunemente,
aver
comuni
miglior parto.
un
bellico
nettu,
molti
in
si raccomandano
esse
nocevole).
mio
di
non
e
della
gravidanza
*
mestruali;
storia
pregnanti è
lui
riuscire
bene.
Noto
parole.
delle
Paola.
della
(1).
grossi
poche
con
loro
ca
in
Ma
Tabbian
pregiudizio
Questo
ecc.
dalle
labbro
col
lunga
mesi
che
mariti
scorrere
di-
Diu
:
prodotto
ammessa.
toccano
i loro
che
nascono
coiralopecia,
e
spericolate che
esclamazione.;
i bimbi
se
riconosciuta
nientemeno
questa
si dice
sul
visto, e
ha
sentirne
a
brutta
persona
dell'immaginazione
molti
da
sono
pretendono
bocca
qualunque
a
che
anche
immaginazione
sua
L'influenza
—
concezione
le
la
mostruosità
medesime
le
:
allattare
senso
coscienza,
figurato,
non
ricorrenze
senza
si
usa
per
infingersi, non
gnificare:
simulare,
si-
rimorsi.
di
Noto^
pag.
316.
Noto,
1875.
USI
POPOLARI
pizio gli fanno
Santo,
ostie
poche
di
nobis,
prò
metterà
L'uso
Le
fave
del
salasso
è
dall'aperta vena
bene
fatto
ha
nel
come
(1)
In
0
Sicilia,
Le
che
donna
comu
Le
salasso.
parole
gomento
del
dei
grossi, ma
1853.
quello
pici,
la
comari
aprono
barbiere,
fanno
del
Illustrazione
in
(i),
trice
leva-
la
di
alcuni
mesi
debba
pari
sangue
giro
di
bocca,
del
comuni
:
al
^
40, al
Tignoranza
in
di
altra
mia
si salassa
mai
che
notare
mostrare
tanto
il
sprizza
uscisse):
salassa. Noa
di
che
del barbiere
osservato
non
affine
abbandonando.
secondo
aver
che
il barbiere
discorsi
(2) Piaggia,
Morvillo,
è
fiducia
ritardarla.
non
di
parmi
come
cessario.
ne-
in Sicilia ;
cavatina
prescrittinei
sono
il barbiere
è niuru
del
mesi
a
(2).I salassi variano
mese
scrittura,
uomo
nei
che
si
sarà
godono
detta
a
:
accenderà
vivo
il sangue
questa
la donna
Milazzese,
60, airso
la pece
dice
divozione.
per
volta
levatrice,e
in
Il cordone
celeste
medici
po' per
un
è
che
si
sempre
i
dove
cola
pic-
una
quale
candela
mangiano
ordinare
a
si fanno
la
e
(era necessario
(svintata),benissimo
I salassi
si
e
alla
l'intervento
come
nero
nèsciri
vuleva
benedette
santo, è
del
de Paula.
gravide è
dalla
ordinato
è
Il salasso
però
le
per
levatrici si vada
delle
fave
del
,
Francisce
le ostie
grandi città
nelle
benché
cordone
strisciolina stampata
gravidanza,
e
il
benedetta,
essa
Pater
la
primo dei quali
due
immagine
doglie del parto quando
nelle
e
la
pur
Sancte
durante
nel
,
con
cera
173
SICILIA
addosso
elemosina
spirale attoreigliatauna
forma
più
benedire
una
benedette
candela
Ora
chiesa
sua
dare, previa
e
IN
viaggio ogni venerdì,
un
nella
si fanno
NATALIZI
la
il
gue
san-
opportunità
e
ci credono.
vicinato,
e
son
Tar»
giorno.
di
Milazzo
^
pag.
251.
Palermo,
174
conosciuto
ho
s'era
e
malattia
una
crede, p. e., che
lo
quale
si
e
213
volte!
nelle
debba
sgravo
la
anemica
Era
nudrice!
per
nella
coincidere
lermo
Pa-
gravidanze
tradizioni
grande influsso
un
fare.
sei
in
profferiva
importanza
tanta
esercita
popolari,
la
li lascia
se
vero!
ma
di cuore;
ha
luna, che
La
chi
donna,
una
SICILIA
IN
di
e
incredibile
salassata,
con
Si
li fa
consiglia, di chi
li
chi
NATALIZI
POPOLARI
USI
e
denze
cre-
gravidanza.
con
delle
una
fasi lunari.
mesi
I nove
che
riguardi
dire
Basti
la
non
nessuna
a
che
che
chi
eviti
a
qualsiasi che
oggetto
cosa
mai.
usano
altri
che
terra
per
lei, giacché è credenza
per
chinarsi
di
sia caduto,
le
si
mondo
incinta
una
gravida s*è visti usati
la
al
mai
cadde
le
non
e
persona
raccogliesse prontamente
popolare
un
già compiuti,
sono
liberi
prender
a
un'anima
dal
purgatorio.
Accade
che, secondo
si oltrepassino
nesci
donna
il
che
prima
gli ordinari
computo,
il feto
di
cuntu
(esce
pronto
per
ricevere
di
alla
venga
290
luce;
conto) aspettando
giorni
la
allora
la
grazia
di Diu.
Tutto
è
è
rimbiancata
stata
Vi
di
mesi-
sono
marzo,
abbia
nata:
bambino
paolo.
la
verrà
ne' suoi
mala
su
che
Costui,
stesso
esso
nasce
in
venga
vinirinu
come
con
luce
la
e
la casa
stessa
festa.
infausti allo
Il
sgravo.
giorno. Guai
in
nascere
donna.
di
o
nella
{venerino, nato
di
impunemente
lingua i morsi
alla
mese
alla
bambina
cattiva
una
Fortunato
venerdì
maneggerà
sua
a
grazia :
{Marzu,pazzu), predispone
di
brutta
una
e
trentun
ventura
scaltro, forte, audace;
Jenosi, curerà
parata
come
giorni fausti
e
pazzo
pa2;zia chi
che
e
questa
invece
notte
giorquel
di San
venerdì),sarà
serpenti
ve-
d'essi animali, terrà
ai lunatici, indovinerà
fronte
raulu
(1).
La
donna
comincia
li
quando
le
ad
le
aver
un
cta-
doglie
; e
Ella
levatrice.
la
per
corre
,
comparire, perchè
a
sarà
occulte,
cose
si
175
SICILIA
dugghiari, cioè
a
dogghi 'nforzanu
istà molto
non
IN
NATALIZI
POPOLARI
USI
proverbio ammonisce
un
.
di lasciar
il fuoco
perfino
acceso,
di
pur
la
soccorrere
toriente
par-
:
Lassù
abbia
la
e
pratica
partoriente
La
se
rimane
adopera
sul
bancu,
quale
facilmente
il
scritto
mio
polari ital. Firenze
(2)
nella
Si^
che
meno
insegne
presso
le
colta,
dov*élla
n,
senza
835,
lo
di
che
esso.
la madre
partorì.
del
prendere
a
so-
Tradizioni
nelle
il
pfiù
(2).Nel
passo
dipingere
fan
al
popolo
di
delle
In
friddi, ella si
su*
po^
11-12.
popolane
provincia, moltissime
partorire
doloroso
si espone
ed
(cioè sforza
partoriente, perchè
Venerdì^
pag.
insegna
la
dogghi
manda
la
dal
sul
1876,
tabella
Gesti
usa
della
è
Il banco
scritto
li
occorre
esca
ciancu
sussiego la sofferente,
tutto
sedere
a
più presto
e
Vedi
pone
di lu
mana
mam-
presto).
spettatrice.Quando
se
perchè
levatrice, perchè La
criatura
con
e
età, appunto
certa
la
sgravar
riscaldarle;
a
d*una
la
osservata
mammana,
ne
(1)
farla
per
parturenti.
prudenza,
fa nèsciri
nuvedda
la
e
ardenti
la
vuole
tradizione
molta
focu
succurri
E
L'uso
lu
un
benedice
al
mane
mam-
pubblico.
(Vedi
siciliano,
Romj^,
Palermo
quali
canto
le nostre
non
che
in
della
morto
mio
1877).
quelle
saprebbero
popolare
figliuol
il
mia
farsi
rac«
il banco
176
USI
prapparto
delle
POPOLARI
ogni
ad
acque,
Datila
già
s' è
quando
,
NATALIZI
IN
V
rotta
la
(cioè,aiutate
la
»
cioè
acqualora
doglia
nuova
SICILIA
levatrice
doglia);
:
Forza
perchè dia forti le doglie, coraggio, perchè
lo
perchè
quelli:
in
d'
pera
il parto
e
parto, collocando
di
presenza
(1)
ed
Si,
'
Da
€
il
pappagallo
dalo
delle
(2)
in
La
illeciti
Toil
stare
dolori
ghiaia
del
presa
del feto.
ultimo
non
chiederà
è
la
Santa
maravigliati.
nella
stessa
d'uso, gridò
di
lo
e
che
donna
pronto
In
una
—
la solita
con
Forza
madre
canzone
dalla
il
la
pagallo
pap-
donna.
t
curaggiu
e
Da
dre,
pa-
La
giórno
ritenne.
entrasse
dal
queste
ov'era
:
miglie
fa-
di
pappagalli.
gridò
apprese
loro
portato
camera,
e
molte
soqo
partorire. Quel
a
pappagallo
era
mare,
viaggio.
codSsti
di
uno
come
poi, ogni figura
in
questi
che
senza
Tuscita
quali
di
gente
dal
venne
e
mai^imana,
che
si
mi
"
soa
dimenticato
fu
tanto
in
disgrazia di Dio (2),s'invoca
tornando
appunto
era
gravida,
La
i
tra
m'è
^
più
una
affrettano
qualche pappagallo
hanno
fratello
dal
più
i
ove
che
era
morali,
in
turbi
dis-
i sopranna^
gì* intensi
sofferente
!
perchè.
Borgo,
famiglie
si
non
intervenga. Lasciamo
disacerbare
pappagallo?
uà
ecco
Al
luogo
aver
quelli che
a
dònna
una
può
il letto della
sotto
gli ostacoli
Remossi
si fida
santa
di
Fermiamoci
mare.
disgiungersi
affretti;anzi
non
una
efiOicacissimo
rimedio
a
d*
santo,
un
si
sgravo
curaggiu
e
pappagallo (1).
un
possono
non
Forza
alla
consiglio è tradizionale, e
da
perfino
naturali
mezzi
turali
che
udirlo
di
accaduto
Dai
Il
difiGicilemomento.
sacco
grida
donna
nel
il
,
quel giorno
il
puerpera,
con
tanto
scan»
visìtatrici.
presenza
amori
di
con
una
un
di
donna
uomo
è
,
pessima yita,
ostacolo
potente
o
che
viva
al
parto»
178
'USI
SanfAnna,
Le
levatrici del
Jachinu,
san
*n
tagghia
la
SICILIA
Maria.
virgini
Accampagnatila,
Mittiti
IN
NATALIZI
POPOLARI
camiau.
popolo palermitano preferìscono di ripetere
Lìbertu,
Santa
Griatara
Santa
letta!
a
Nicola,
Griatura
Santa
fora!
Yittuvagghia,
*Na
lesta
donna
Matri
!
gagghiarda
e
Sant*Anna,
*Na
bona
dogghia
*na
e
figghianna!
bona
'
E
le donne
più lungamente
Santa
di
Borgetto
:
Liberta,
Griatura
letta!
a
Sant*Antanina,
Mittiti
San
*n
la
Santa
grittu!
Maddalena,
Grittu
Santa
e
pena!
senza
Liucarda,
ajuta
Santa
Maria
nni
e
guarda
Liucarda
Ajutàtimi
Leva
!
Binidittu,
Mittitila
Nn*
camina
sta
matri
di
!
piatusa,
donna
di
Dia
guai st* amara
cunfusa
granni
!
Signura,
criatura!
USI
Aspettando
V assecondamento
In
dàstivu
sonar
stenta
a
le
liberarsi ; questo
Grazie, perchèxla
per
è in
che
Santa
Ghist^animuzza
di
Yirgini
e
sona
passa
momentu,
libbra
a' suoi
quel
faccia.
una
pezzolina
le macchie
La
quale
delle
Una
se
quanto
un
che
che
donne
la
più
le
per
molte
l' assistono
il sudore
donna
essa
sogliono
le
delle
ansa
che
macchie
gravide
grand' opera
si affidano
s'è
pregnante
è
il bambino
dire
la povera
avere
asciuga
ultime
con
doglie
e
;
via.
grand' opera,
la
ura
ponzamenti
di lana
rossa
vanno
le donne
e
o
criatura.
prezioso
ha,
probabilmente
alla
e
è
sudore
etnea:
campana.
quartu
chista
sforzi
un'orazione
dogghia;
autra
la
Non
sarà
un'ava
capitana,
ca
suda;
capo
celi
faciti
mezzo
stessa
è
li
delle
sbrogghia,
e
V
ccu
Non
E
In
libbra
V Avemaria
di che
si
soprapparto
intesolo, recita
travaglio;
Margarita,
in
detto
tutta, appena
gente
la poveretta
è
suono
paesi dell'Etna
donna
una
lettu!
la
altri
in
e
quando
campane
datimi
criatura,
la
Partinico, Catania
Borgetto,
fanno
:
Liberta,
Santu
Mi
179
SICILIA
IN
NATALIZI
POPOLARI
di
in
a
una
sgravata.
con
natura
,
levatrice
Primo
pensiero
le
parole
essa
Io
fa
per
è
qualunque,
pericolo, è di ngravattari
battezzarlo, il che
po' d'acqua
della
della
il
piuta:
com-
trice,
leva-
feto, che
versandogli
ti battizzu
la
anomu
sul
di
150
Patri, di
lu
in
momento
e
poi la
il bambino
che
Figghiu
lu
(tenere)
dirsi
finito.
tutto
di
recide
al
ciò
Fatto
il
quale
coir
e
il
nasce
bisogno
incrociare
lo
volte
due
collo
(1)
stesso
*ngravattu
fuori, quando
faticosa
si
(2)
L* assecondamento
(3)
L* intendimento
la
donna.
viene
ha
avuti
il
le
dn-
di
nome
il puerperio.
tutto
per
le
alla
ossa
levatrice
dalla
compiuto
prestati
ap-
ripulendo,
aggiustare
due
si
Palermo
La
esso
testa
si
di
prima
possa
però
dice
che
anche
questa pratica
gliandol
pisuol
quale operazione
Indi
di
pezzolina
una
il feto
morire
dev^esser
la
si
preghiera.
una
in
paziente
braccia
(3),durante
anche
che
le
per
mormorando
fa
della
gambe
locale, consistente
teme
traversata.
le
di
al Borgo
la medicatura
Lu
d'
piede. Anche
del
la levatrice
Viene
tolto
candeletta
,
al
fare
viene
ufiìcio
questo
la. sofferente
sarà
non
di
popolo
La
viene
belicale,
om-
candeletta
basso
prende
la
il cordone
seguire.
che
per
(2).Allora
una
nel
un
segue
mori
con
e
prescrive,si
fazzoletto
parto
subito
che
Intanto
,
puerpera,
legatura,
pratica
Tuso
un
Al
lega
lei
si chiama
assecunna
sacrilegio non
che
(che cinge),
cedda
la
comare.
ventre
*un
comare
brucia:
alla
di diritto
lega
La
sarebbe
parola
Cui
tèniri
a
per
comare
e
supporre
stata
avere
medichessa.
; e
sopra
lo
cera
gli aiuti
si
debba
figlioccio;
brava
questa
lo
va
sia
questo
puerpera,
il
agevole
mammana
volta
un
comare,
(la secondina)
secunna
è
della
comare
,
antonomasia
cui
la
(1). Da
Sawtu
figlioccia.È
sola
una
una
nuova
diventa
mammana
SICILIA
Spiritu
lu
famiglia dove
almeno
compare,
può
di
e
figlioccio,o
qualunque
IN
NATALIZI
POPOLARI
US;
nella
fuori
sia
tutto
breve
in
ma
parte.
rimunnu.
e
quello
di
fare
chire
sgran-
USI
bruciata
tela
saluti
È
d*uovo.
rimasto
creatura,
non
di
fuori
questo
a
di
o
casa
Ed
intanto
che
segnali
È
soffocazione
donna.
?
ciò
,
schiena
al
e
la
se
non
ne
si getta
e
gettarla, si
galla,
ne
innanzi
briciolo
nessun
cura
che
soffrirebbe
mare
cani,
ne
vada
ai
è
sui
i
se
tello.
mar-
pancia
segni
rano
c'e-
accessi
di
la povera
si suol
dire, la
benedetta
questa
di piegarsi in avanti;
e
sta
nasu
beddu
alla
peli, soprattutto
molti
so
la
a
il detto
lasciarono
:
viaturusu.
bonu
a
i
mangino
sciorinata
così
perchè gli antichi
sacro,
secondina
come
Ogni
ha
creatura
Pilusu,
La
ha,
acchinarsi
perchè
la
tormentavano
esser
non
di
fa niente
facci.Meglio
quando
nando
esami-
rotondo,
negli
,
condina.
se-
giorni di
era
capelli?
stomaco
la
osservazioni
svolazzava,
molli
di
la
quei colpi di
sentiva
fallire:
a
poteva
Tabitudine
non
il ventre
pò* schiacciato?
un
non
avea
perchè
quando
a
naso
nascaredda
ecco
frequenti dolori
che
Ha
negli
poteva
emessa
ultimi
madre
perchè
nata
lavando,
delle
far
il
o
anche
dopo
si viene
di
maschio,
un
madre,
non
spettacolo. Ha
uno
slati nei
se
è
se
alla
sporgeva,
non
veramente
donna
dava
femmina:
lei
si lascia
maschio:
il bellico
La
il neonato
non
il feto
gravidanza. È
perchè
che
vestendo,
e
di
sesso
!
cendogli
fa-
il neonato
canestro
un
femmina.
se
del
sa
in
mostra
figghiu màsculu
e
saluti 1
Cu
semplice
che
chiaro
e
il marito
gli si
e
il Cu
ma
olio
,
quella stanza,
era
in
181
SICILIA
IN
NATALIZI
inzuppata
e
si chiama
che
punto
POPOLARI
o
non
in
luogo immondo
averla
senza
parenti per
rimasto
al
il neonato,
fondo,
a
cui
prima
perchè
V utero.
se
la
che
mostrare
entro
curando
è
Ma
rimanesse
apparirebbe
entro
vatrice
letera,
innel
a
1
182
40
USI
POPOLARI
giorni qualche
onde
L'acqua
bollite
getta fuori
se
viso,
lavato
è
aromatiche
maschio
nel
è destinato
di
cesso
di
uscir
a
tacito
casa:
e
;
è
se
miglia.
fa-
in
rimanere
a
si
l'uomo
che
intendimento
sono
più,
màsculu
la femmina
casa
lo
per
gridando
,
rirli.
gua-
a
quale
nella
bambino,
il
scondimento
na-
bilissimo
mira-
è
che
catarrosi
dei bambini
di lu bagnu,
esso
difetto del
come
(placenta);rimunnu
s' è
Vervi
SICILIA
IN
sul
applicato sul petto
,
femmina,
eruzione
rimunnu
del
state
NATALIZI
,
Più
«
in
di
prigioniero
delle
una
le tenaci
fra
impressa
da
dall'altro
un
stampino
lato
un
San
il neonato;
»
da
fasciata
di Paola,
Francesco
poi
e
orazioni
(1). V abbizzè
ha
lo ha
addosso
da
prossimo male.
qualunque
si
a
mettergli
mani
a
quale
sofifrirenelle future
la
prossima
le
di sale
viemeglio
dietro
notte
e
o
o
no,
la
vita del
nuovo
si
non
all'altra. In
contro
(1)
detto
ne' miei
o
taglio.
nato
e
rebbe
torne-
chiuse
un
lume
e.,
p.
meticamente
er-
pizzico
affinchè
il
,
*nserra
\2l jeitatura: di che
Vedi
presto
Marsala,
si metta
il
sciatura
fa-
risparmia qualche
allo sgravo,
acceso
chi
riducendo
sofferto, e più
molto
,
genio malefico
della
e
precauzione
il
la creatura,
lasciando
l'uscio
la
seguente
ov'è
preserva
durante
gravidanze,
all'uno
finestre
ha
neonato,
L'uso
usando
ugne
il
alfabeto
e
fascisi
è
quale
smettendo
poco
monetina
una
la
pratica salutare
che
le
intanto
quella della madre,
a
(altrove
nel
un
virtù
molla
città. Ma
bambino
nelle
assicurare
Per
usa
poco
a
pochi giorni nelle
soli
tardi, si taglia al
di
va
ficcare
,
come
varie
generale
di
e
paginette
otto
bambola
una
metter
*nfasciagghia,V abbizzè
piegature della
Crtici),uno
Santa
fasce
di
l'uso
Sicilia serbano
terzi della
due
Canti
entri
non
il motto
pop.
e
neccia.
Il sale
è
proverbiale:
sicil,,voi. II,pag.
362,
nota
3.
POPeLARI
USI
Acqua
E
Alla
un
Le
ditale
della
letto
nel
o
medicina
seconda:
aglio, quando
un
zioni
afferma-
alle
della puerpera
sbisoriando
puerpera
fin di bene
a
stando
etnee,
pallino
un
di
pezzettino
un
dolori.
chiave,
una
e
palermitane
acitano, nascondono
d'un
quando
magari
donniccìuole
le
futuri
preventiva di
li
giuvari.
pozza
mangiare
da
porgono
bici
diciau
puerpera,
133
SICILIA
sali;
e
zoccu
Nun
IN
NATALIZI
stessa
delle
la orazione
for-»
guente
se-
:
sia chiavi
Cu
Doppu
sgravi
ca
St'agghiu
E
li
A
mentu
noa
hai
lu
sgravi
trummentu;
sbrogghia
partu
avrai
noa
dogghia
arammucciuai
mentu
Pr**uQ
•
pigghiai'itilu matruni;
lu
Ju
tia
a
quaaau
Gei
iu
ca
fazzu
di
nnomu
scaatu,
seaza
lu
Patri,
Figghiu
e
Spiritu Santu.
Usano
sette,
In
a
pure
e
posarlo
ripiegare
sul
lenzuolo
un
della
ventre
in
Castiglione boliiscono
una
intera
chicchera
e
dandola
il becco
compreso
La
lieta novella
(1)
Raccolta
dello
amplissima
litro
un
alla
riducendola
d'acqua,
donna
pernice
una
piedi (i).
sgravo
di
in
canapa
,
i
e
o
partoriente.
bere
a
di lino
canti
è
stata
preceduta
da
quella
popolari siciliani^ pag.
348.
184
USI
delle
doglie;
puerpera
POPOLARI
parenti
e
si
quanto
lodi
della
bacìo, essendo
E
nel
dove
più
e
battesimo,
per
ed
però, per
imprime
riceva
il
un
battesimo.
si trovi
che
donna
nessuna
filo e-per
segno
d'allora
essi
minaiu,
vale
che
il
ebbero
lo
stesso
coloro
a
lu
delle
Si
hatissa;
e
festa
di
la
avere
e
S.
le
mie
sugli
Antichi
Giovanni
a'
me
nel
ha
famiglia
Battista.
Avolio,
di
Festa
tradizioni
Palermo,
in
monaca
Vedi
*na
S,
un
prime
dello
questo
figghia
e
essere
mona«
pag.
318.
Criovanni
sicil,
pop.
1873
Le
poteva
non
cellenza,
ec-
per
in
fattu
:
Giuvanni
novella
lieta
signura
sulla
e
(2).
s'annunzia
Salvatore.
dà
esso
santo
crederci
figliuola
usi
che
bambina
d'una
tutti
a
pili sacra,
Pi lu San
o
la
nnu-
compari si giura
tra*
e
noto
cosa
giuramento
comare
lettere
due
vincoli
fronte
non
la
È
nome.
di
il
una
particolarmente
in
E
Giuvanni
San
la
il
d'una
ca
lu
rappresenta
fatto
infamia
nascita
di
futuri
già tempo,
cominciamento.
*nnuminatu,
é
il
ragionamento
invitati
e
«suo
Quando
Tambizione
perchè
Vedi
Battista
fonti, si
cunzulassi^
quella
non
cede
doglie della
(1) In Noto,
modo:
Sicilia
sangue
sarebbe
e
(2)
in
il
comparatico
Giuva)fini clCavemu
ch'avemu
notizie
ebbe
il contraggono.
che
Pi lu San
il
è
descriversi.
stati scelti
sono
vita
della
atto
lungo
a
volesse
co'compari
dire
a
quest'
basterebbe
gravidanza
comparatico
talché
st6ro
neonato
la
di
scena
solo
cioè
quando
solenne
esso
padrini del
I
se
(1). Nessuna
non
delia
stanza
periodo mestruale.
L'ultima
a
finché
la bacia
non
la
carezzi, le
la
e
pagana
SICILIA
invadono
saluti
cu
creatura
essa
battezzata,
dopo
amiche
e
gì* inevitabili
con
IN
NATALIZI
1875.
per
la
186
il
USI
materna
del
fore
padre
una
il
per
dell'altra, ma
sono
di
in
padre
lo
e
nato
alla
prenderà
canto
un
bambino
la
costei
a
della
la
venire
glia.
fami-
predetto, i
egli
vita
smettendo
il
in
rallegra
tutto
e
moglie
il
e
sergli
d'estutto
per
quindlnnanzi
e cosi quando
(Salvatorello),
l si vedrà
vuol
quando
si
che
o
nato
marito
un
per
dell'uno
nome
padre
primo
tutta
o
giore
mag-
Talora
delFacitano
somiglia
dice
e
Turiddu
nome
del
nome
che
Lucia;
Turiddu
questo
il
acirealese
un
bella
sua
del
nome
ritengono per
,
In
figlioil
avo
consuetudine
la
e
fratello
,
seguito.
di
all'affermazione
essi
genitori prendono
proprio.
cosi
e
eccezioni;
rare
All'Etna, stando
sia maschio
quinto
del
il quarto
e
dell'
il secondo,
per
a'padrini, si preferisce il
carezza
tramandare
paterna
il terzo
per
SICILIA
IN
NATALIZI
figlio, dell'ava
primo
dell'ava
POPOLARI
essa
merà
egli chia-
figlio(1).Ecco
canto:
Nasciu
E
la
{é)
di
La
la
Ta
d'ora
tò
Curri
dalla
d'allegrezza da
essi fanno
(1) Studi
ritratta, aaiiQa
tò
la
'nnanti
figghiu
parte
non
de'
e
la
mia.
nasiddu
Farrubbaa
e
ti chiami
la
chiama
chiesa
di ceci
di
rocchi
stampa
quanna
miatidda
nostra
divintaa
Taridda
L'uscita
la
jaaca facci,
Sa'
E
figghiu
a
Turiddu,
Lucia;
mia
Turiddu
Turiddu
e
la
si
fa, in molti
mugghieri
padrini;
tia:
e
i
mia.
luoghi,
pag.
segni
segni so];io il getto
abbrustoliti,di fave, di confetti
poesia popolare^
senza
21-22.
e
che
perfino di
POPOLARI
USI
netine.
A
sul
viso
in
gran
è
poi
casa
della
gli
copia
alla
o
Notizie
più curiose
del
veste
di merletti
trine
bianche,
I contadini
solo.
"
tare,
un
Prima
il bambino
che
veniva
bucellato
sul
il neonato
letto
offerto
della
piccole
di
tratto
e
solila
adorno
scarpe
invece
casa
levatrice
su
di
di
un
Tal-
per
; la
quale
ponendolo
de-
sulle
braccia
quel pane
mava
escla-
sospendeva
cullandolo
e
della
serico
da
il
appresta
più elevata
berrettini
alla
puerpera,
orizzontalmente,
ci
verdi.
o
fosse
figlioccio un
coperto
piedi
due
(un
di forare
uso
al
berrettino
i
e
usano
era
classe
andava
da
I padrini
casa.
orecchini
Milazzo
la
presso
vino
e
madre.
in
azzurre
o
e
alla
battesimo
variopinte,
usavano
paio di
piovono
dolci
o
della
anellino;
un
la testa
rosse,
o
vivande,
un
cosa
Quivi,
custodita
o
o
il bambino
popolo,
bianca,
stoffa
del
citato.
carezze
aTigliocci,perchè
qualche
esso
per
Piaggia dianzi
media
figlioccia
anche
e
all'altro
luogo
un
187
SICILIA
Baci
o
scacctu,
abbambini)
pure
anellino,
e
IN
festa.
vera
da
corre
si regalavano
orecchi
una
creaturina,
poi regalano
tempo
NATALIZI
:
lu-
sti
Fri
Cu
(1)
canta
In
di
Taacilu
pani
benedizione,
una
farebbesi
lu
della
una
persona,
ninna-nanna
voler
dare
Voli
Lu
ti crisciu
quattru.caatuneri;
ce' è
Chi
Ecco
figghiu,
al
e
Grabieli,
li
cu
mediante
ben
da
pibci.
la
nudrilo
me
quale
di
iari pam
e
pisci:
picciridda s'addurmisci.
mane
pani
pubblicata
bambino:
il bambino
lo
e
di
grande
pesci (i) :
stesso
cibo
si
188
POPOLARI
USI
benedizione
la
potesse
che' quella di
cuffiette
del
per
il
di festa
la
di
Comare
molti
cura
le
l'uscire
«'Alsciare
scro-
salve
d|
".
questo
Coppola
e
puerpera
parecchie
in
due
confetti,
della
casa
allegrezza
termine
hanno
della
di
e
altra
facevano
astanti
parenti, udivansi
segno
giato
vagheg-
la funzione.
padrino
per
mente
lesta-
battesimale
compiuta
ed
il
suo
avea
fonte
al
facevasi
e
specialità non
del
e
biamo
dob-
punto:
di
Compare
Giovanni.
Una
donna
del
chiamala
alla
neonato
da
il
dava
pie profano,
fazzoletto
un
dito
in
versava
Il fasto, le
a
queir
dell' olio
contatto
santo
a
—
non
far
potessero
congiunte
altro
un
—
tocca
esser
di
somigliante
quei
V acqua
e
,
cosa
andàvan
uomo
un
o
lavato,
insieme
uno
era
—
prendeva
siepe. Ricambio
una
che
pompe
costei
averlo
dopo
velo
a
rettini
ber-
due
o
di mussolina
Posciachè
volte,
a
uno
puerpera
più
lo
per
delle
ne
Comare,
dalla
di Coppola.
più
dal
sacra
alla
—
Comare
puerpera
già
ricevea
che
berrettino,
di
presente
lieve
resse.
integnare
desi-
veramente
al
comparato
di
Giovanni.
Il
di S.
compare
pì'ole ove
al
andava
del
e
non
padre
amici
a
parlare
S.
il
,
che
corteo
moschetteria,
S.
levatrice
subito
rimetterle
tempio
ingrossava
Le
e
precipizio sulle spalle degli
il
mentre
la
affinchè
far
ghermire
togliere innanzi
di
e
chiesa
SICILIA
di volo
ripetuta,ma
pregnante
In
pane....
a
volte
quattro
IN
NATALIZI
degli
questa
tempio,
padre
altri
6ftot?awm',invitato
era
come
del
esistenza,
e
condotta
usava
bambino,
invitati. Ivi
si faceva
dai
ricevere
ogni
altro
della
matrina,
accoglieva
pago
a
genitori della
di
a
sé
vederla
il
battesimo,
patrino,
della
sulle
in
pagnia
com-
levatrice
braccia
sulla
vella
no-
la tenera
prima
via
POPOLARI
USI
di salvazione.
banchetto
Reduce
poi
unitamente
altri invitali
la
si
189
SICILIA
della
casa
a
con
ove
IN
NATALIZI
sedeva
puerpera
famiglia festeggiarne
serviti
vedevan
e
maccheroni
sulla
salsiccia
tavola
cinque
di
moglie
andava
tutto
si
solo
in
due
quale
da
noi
si
men
d'un
d'altro
fu
tempo
del
altre
(1) Vedi
voi.
fine
Nuove
II,
pag.
tra'
si trasmodò
talmente
per
infrenarne
rovine
di
delle
raccoglie
ne
del
secolo
sopra
XVL
Effemeridi
282-83.
XVI
sec.
n.
o
in sé
fetti
con-
crudi,
largizioni
alla
trice,
levail
neonato
tari. Molti
quale,
del
né
la
per
bambino
e
che
serie
fu
sario
neces-
leggi
con
son-
di codeste
precedentemente
del
le pompe
pubblicata
siciliane^
popolani nelle
de'primordi
i vestiti
32,
e
famiglie. Una
,
Prammatica
del
il
anche
gara
governo
en-
avvenimento;
genitori
,
fatte,è dello scorcio
nelle
e
gli abusi, cagioni
che
i
primo
(1).
colorato
molta
del
quattro
o
tanto
presentava
non
pei battesimi,
leggi
di
sue
tari
genitori
sei
e
parla vasi
nastro
l'intervento
alla
poc'anzi,
le
sei
o
lungo di quel compare
a
semplice
ogni
da*
se
comare,
Fra
quattro
al
o
avesse
maccheroni
e
finanze.
non
e
alla
colorati,
di
dono
anni
od
parlava
che
tuarie
indolcito
donna
sua
già ricevuto
aveva
mesi
povertà,
pompe
comino
un
ricordato
sua
In
la
quattro
la puerpera;
visita
d'una
sue
Volti
il compare
se
secolui
(sic)delle
pure
la
0
complire
a
più galline,e nastri
0
airavvenante
giorni,
battesimo,
presente
annoverava
pane
abbondanza.
grande
conduceva
dava
e
in
quelli del
da
ammogliato
trare
vino
del
o
di
o
,
,
montone,
maiale
di
coste
gli
con
incaciati,
,
ammonticchiati
a
,
dal
III,
XVil,
in
Di
e
ci
Sicilia
Giovanni
fase.
Ili
àeì
190
a
vedere
nelle
che
de'mortaretii
Mi
ecc.
sembra
levatrici
alle
puei
,
articolo
il seguente
notevole
spar
chiesa, nell'abbi
alla
alle
regali
ne'
,
nello
si eccedeva
maestranze
de' neonati
gliamento
SICILIA
IN
nell'accompagnamento
,
pere,
NATALIZI
POPOLARI
USI
di
quel]
leggi :
Vietasi
€
di
batteggi più
baldacchini
et
in
lecito
sìa
collaretti, sopra
giorno
usare
a
et
argento,
o
et
usare
gli fornimenti
0
fringetta,
e
i coltrìcioni
sia
che
0
nache
tinaggi, nò
rato
e
né
solamente
di
non
filo
né
seta
tela,
né
si possa
per
di confetture
interverrà
per
milmente
per
tener
più
dare
batteggio
cappello né
interverrà
cappello
altro
o
della
al
che
o
non
per
valuta
cerchi
di
portare
possa
altra
cosa.
batteggio
palmi
sei
sia
non
di
e
ri
e
la
fi
lecito
bambine,
far
E
tela
ti
o
né
in rob
scudi
far
possa
et
possa
onu
d'argento, né ali
si
la
né
coi
di martello
dieci
batteggi ;
e
coltriceli
d'argento,
argento
travaglio, né
figliando
esse
oro
con
lacceti
con
le
fai
letti, tabacche,
alle
sorta
essi bambini
sopra
beveraggio
in
al
né
né
oro,
spuntate
tampoco
inargentate,
o
perle,
con
filato,né
danari
sente
dorate
e
pur
d'oro, né
cottone
o
e
faldili
con
semplici
d'argento,
di
bambin
e
si possono
solo
e
guamitioni
con
padiglioni d'alcuna
bambini
mamme
0
acces
serti,
con
lavorate
colore:
sia d'oro
sieno
figliando,
sieno
quali
,
essi
torchio
con
.mocatari,
qualsivoglia
non
di
solo
le
cose,
di
seta
di filo
camate
culle
mettei
quella occasioni
per
di
lenze,
teste,
altre
né
fare,
tovaglie
scia
mascoli
sparare
bambini
i
chiese,
paramentare
e
Chiesa.
Né
"
e
esse,
al
mandare
donna,
o
,
torchio
due
accompagnar
alla
huomo
ogni persona
ad
piat
il compare
dare
alcun
portare
p«
che
commare
d' Olanda
eh
né
al
si
dar
più.
USI
altro
non
e
NATALIZI
alcuno;
presente
il bambino
Intanto
che
sorride
agli angeli (2)*ed
quali
alle
solamente
rimane
Essa
di
cure
e
v'è
meno,
se
la
che
avvisi
non
volta
son
donne
di
la
madre.
la-
alle
liere
giorna-
40
giorni;
malanno,
la
diversamente
fuori,
che
durare
qualche
temere
a
»
,
di poterlo
una
dee
due
donne
tornando
lochiazione
La
argomento
comare
il parto
dopo
famiglia.
ancora
in
"
per
permesso
potrà. Vi
quanto
(i).
giorno
dalle
il
dimandato
ventiquattr'ore
scianlo
custodito
è
cadano
sudetto
ogni
«
(3), vediamo
letto
a
modo
cresce
va
culla
dalla
prender
contraventori
i
et
191
SICILIA
IN
tripartitinel
ducento
d*onze
pena
POPOLARI
salvo
che
comare
per
,
più giorni
la
madre
seguito ritorna
dee
offerire
prima,
uscir
non
di
al
qualunque
loro
parroco'
li benedica
che
Qui
che
(3)
fora
ora
,
no
A
studj
cap.
il
egli
ridi
dalla
presentano
giorni di età, per-
i 40
a"
cu
dormiente
sotto
vari
i suoi
periodi. Le
ecc.,
254
pag.
di
città
della
in altro
vedere
a
no-
e
guenti,
se-
Milazzo,
culla
e
stanno
cosi
il bambino.
dice:
:
le
capricciosissime
bambino
voce
sorride
è
nione
opi-
comune
Vancileddi.
protegfgere
il
tornarli
I
fantastiche
culla
subito
Nel
essere.
possa
di Acireale
Milazzo^
memorie
sulle
della
tolgono
per
e
di
bambino
custodia
signore
bambino,
e
Illustrazione
Nuovi
(2) Quando
infra
Taiiattamento
sopra
II, lib. I,
parte
i contadini
di
loro.
(1) Piaggia,
e
ci
Quando
si fa precetto
bambino,
causa
i bambini
lascio puerpera
scritto
mio
tutti
della puerpera.
casa
il
tempio
giorno della Presentazione
al
alla
Cu
Nnomu
dette
le
La
"Dònni
quali
che
madre
di
Diu
licenzi, signuri miu.
ora
!
e
di
sì
leva
ri-
giunge
sog-
192
USI
POPOLARI
IN
NATALIZI
SICILIA
".
^'
'
'
tizie
*
'
ho
che
di
fronto
usi
'
in
?
'
?
darò
che
in
dimostrano
funebri
tanti
son
?
pagine
queste
altre
?
^"^l"^—
pregiudizi,
ubbie
??
,
I,
raf*
a
nuziali
usi
della
atto
nessun
tante
??
poste
gli
sopra
in
?!?
insieme
messe
luce
che
^W
—????—???
gli
e
vita
liana
sici-
superstizioni
tante
,
quante
nel
parto
di
te
di
Fa
deirantichità
altri
quegli
dei
uno
possa
nostri
studi
più
lettera
questa
avervi
più
amorosi
De
in
essi,
remota
e
valorosi
quel
nella
nostre
carissimo
Tu,
storico
di
agli
pratiche
battesimo.
nel
e
quanto
ragione
le
presentano
ne
de*
e
gravidanza,
Gubernatis,
han
ti
stringa
Palermo,
la
mano
11
novembre
ghino
le-
fatto
mitologi.
che
ti
meglio
piaccia
e
,
che
li
europei
volghi
che
profondi
fili
quali
e
drai
ve-
il
1877.
sempre
tuo
Giuseppe
affezionatissimo
Pitre.
lascia
:
di
194
POPOLARI
USI
nirla
mai. Ecco
al mondo.
NATALIZI
è
di
Cosi
diciamo
al
alla pelle ;
labbro
donna
caso,
In
la
può
0
a
donna
deformità
del
tendimento
Se
poi
qualche
che
non
sfugge di
le
acciò
gravida
ognuno
mano
si
abbia
piegarsi;
a
cosi
che,
nare
dal nominell'in-
nascituro.
presti a
e
si
persona.
essere
si è
sia
una
sente,
guarda
,
non
essa
che
cosa
della
soffrire V
a
fino
E
schifose; sefnpre
cose
abbia
ne
fosco.
voglia che
la bellezza
o
vòglia
si presen-
che
color
offenda
corpo,
quella
nero
stia nascosta,
che
parte
n'è
non
lepre. Allorché
alla
soddisfare
se
corpo
alla faccia;
vivace
rosso
del
parte
vino
di
voglia di
dice
voglia non
presenza
color
si
non
consiglia toccarsi
nel
voglia
mange'
superstiziosa
madre,
voglia di lenti,quelli di
leporino
incinta
dalla
cosa
la
evitare
volta si vede
alcuna
fragola, que* tumoretti
lano
gravida di
desiderata
violacea, che
uomo!
nascer
per
veniamo
donne
porti in qualche
cosa
soddisfatta.
macchia
appagarla
il bambino
l'impronta della
cosa
alla donna
venga
solleciti ad
si è
credenza, che
slata
la bella
pur
Ogni voglia che
roccia
BOLOGNESE
quali ausplciinoi povere
con
Oh!
NEL
glierla,
racco-
questo
con
il
raccoglitore acquista un'indulgenza.
I
sogni delle
i numeri
La
a
avete
rivoltandola
trariOysarà
in
con
è
e
se
gono
trag-
ne
parole:
queste
lato
maschio.
della
Se
la
o
no:
Cuss
donna
palma, sarà
si
ventre
prende
vivente.
il futuro
sarà maschio.
che
questa
maschio
quella mano?)
dal
appartenere
ancora
sarà
del
forma
scofia,e vale
porta
il nascituro
dalla
e
dovrà
sesso
fèmna. Vi
gravida
buoni,
si dicono
giocare al lotto.
qual
en
una
se
(cosa
a
agozza
tònda^ Ve
donna
da
gravidanza procede
giudicare
Panza
gravide
donne
pratica
si
stigare
inve-
per
la
sorprende
aviv in
già
la
osserva
femmina;
Panza
se
al
man?
mano
con-
USI
Siamo
doglie si accende
prime
Giunone.
si
Intanto
va
avanzati, si fa
dolori
sollecitano
le
e
stanno
ogni doglia,
ad
la
invocano
che
alle
esce
con
bella
divozione
di
vecchie; poiché le giovani
v*è
le
che
cose
tiene
ed è
"
i rami
la
distesi
chiude
a
secca,
se
parto,
si mette
il parlo
si
in
guisa di palisi e
in
s'immerge
s'avanza
in
come
di
si apre;
Questa
partoriente
si
dal
e
delle
umidi,
e
in
prende
più
suo
o
Ma^
si sa,
come
quantunque
del
occasione
grado
lento
men
li
ne'sereni
grado
e
al parto,
dia
rosa
che,
rosa
radice,
nella
propizie
li distende,
nuovo
anzi
e
diciamo
noi
acqua,
bagno
alla
parlo sempre
sacre
ne'tempi
terra
levatrici
alquanto riformate.
Gerico.
di
rosa
dolori; il
queste
inghiottire
sono
che
rosa,
dispera,
e
forti
di
(1), ma
si tengono
quella specie di
dona,
far
Madonna
della
paternoster,
lagna
più
strampaleria. Gertune
piccole immagini
Fra
si
chie
vec-
pazienza alla partoriente, che
la
scappare
qualche
la
usano
partoriente
protettrice a mandare
fa
partoriente,
simile. Le
altro
o
del letto infilzando
la
mentre
santa
volte
caldo
brodo
; la
letto,e giacere supina. Si
in
fianco
a
giosa
la reli-
secondo
dovrebbe,
(in boi. Omar)
entrare
doglie, con
levatrici
lo
partorire.
la levatrice
per
da^
benedetta,
protettrice de* parti, come
candela
La
candela
una
Anna
finire al
credenza,
a
di S.
un'immagine
Tantica
era
195
BOLOGNESE
NEL
al parto.
Alle
vanti
NATALIZI
POPOLARI
che
aprirsi
giudica del finire del parto.
Qualche
(1)
y.
raffrontare
libretto.
anno
i miei
Fuso
fa
Usi
era
uso
nuziali
giapponese
comune,
del
massime
contado
ch*Blla
ha
nelle
bolognese,
rammentato
donne
-i-
Si
nel
del
può
suo
196
USI
POPOLARI
NATALIZI
cosi
volgo, di partorire alla
quasi scomparso
Questa
tolti due
si pone
fatta
sedile,
seduta
contadini
anzi
stando
che
fra
sedute
partorisca
Finalmente
La
si
ginocchia
delle
borsellino, si fa
La
unge
levatrice
il ventre
attaccata
che
dove
la
fa
fa alle braccia
delle
lascialo
tutto
da
(1) Hanno
lei
ricordati.
un
che
si
perfino
e
bene
dire
a
questo
si passa
lato, involto
riscontro
con
in
le
che
questi
alle
si
in
un
le
puerpera;
delle
dita
se
panno.
cerimonie
che
Si
sono
intanto
i
e
sciolte.
sono
prende
bolognesi
cosi
e
,
mani
delle
ne
cose
gambe,
le
bene
fregagioni
queste
giovani
usi
la
e
messa
andamento
al bambino,
un
tandola
por-
marito, alla quale è pure
pratica molle
vi
nasce,
alla
la si fa allungare
stirandole
affretto
del
il buon
fede, per
veccl^ie levatrici, mentre
Dopo
partorire
Madona,
poi,
uovo
un
camicia
una
,
de'piedi. Mi
cune
Al-
al bambino.
indosso
bere
levatrice
stessa
di
credono
e
cino,
vi-
il parto.
uso
dia
si secca;
e
sempre
subito
certa
camisa
la
seguire. Poscia
devono
il marito
il bambino
allorché
acque,
tener
con
una
la levatrice.
(1).
specie di culto;
una
sé
accelera
;
vi
i nostri
che
avere
marito
del
senta
pre-
partoriente
con
l'antico
anche
quale
coperchio,
arnese,
senza
la
cassa,
La
porta
tuttora.
partorisce.
membrana
in
lo
streja, se
indosso, la diciamo
tiene
foro.
Questo
dolorosamente
meno
vive
il
alzato
un
sgrava.
tengono
sulle
ed
di lui presenza
la
esse
piccola
si sgravano
non
dicono
e
d'una
mezzo
si
la
campagnuole
campagna
è
quest'uso
ora
,
qui
chiamano
Scranaj
nella
davanti
nel
con
e
guisa
a
sportelli nel
un
Le
è
scrana
detta
città, ma
in
BOLOGNESE
NEL
si è
dalla
le-
greci
da
circa
dita,
otto
mette
tiepida,
in
giova
far
in
libere
fuori
del
anche
come
Cosi
il
progresso;
fasciato
Cunzedrèla),
mettiamo
rotondo
potervi chiudere
mesi
primi
il bambino
dal
si vedono
sua
bambinetti,
essi. In
vita
in
spesso
in
gambe
quella
fine
tenera
Il
primo
un
pomo
costrette,
che
fanno
che
; altri
un
passa
I contadini
volte
tante
e
anno
ha
non
circa
mesi, alcuni
tre
i
alcuni
a
quali
di
scere
cre-
lasciano
si trovano
non
vogliono i bambini
forza
,
riposate
tener
ritte le ossa,
ben
delle
tenergliele legate, e
acquistar
per
consigliano
la virtù
avuto
consìglio de'medicì,
e
piedi,e metà
i
vedere
a
tenere
Qui
gambe.
letticciuolo.
un
seguitano
e
di
ad
largo da
tanto
,
essi fa bene
ad
contrario
a
fino
fra loro,
accordo
che
dicendo
è delle
trone,
specie di col-
e
delle
in
come
città,dopo
del
seconda
a
questo
una
testa
dal lato
coltrone,
fasciarglile gambe
ciò
è
del
fuori
con
di
invece
guanciale (in bolognese
di
della
lato
il bambino
della
entro
forma
a
glielo lasciano! anche
gambe
stume
co-
i contadini.
ripieno di stoppa,
i
Era
adesso
anche
volgo gliele tiene
fascia
una
giù.
Ma
pelle.
gli cuopre
con
le braccia,
fasciatura.
della
e
,
persone
la
che
spalle in
dalle
tenergli imprigionate anche
si lasciano
morbida
pannolino,
un
tuto
dibat-
stato
,
avvolge
s'
a
è
cui
camiciuola
una
si pone
il ventre,
appena
alta
quale si dice
pettina, gli si
si
Poi
il
ovo,
197
BOLOGNESE
NEL
in acqua
lava
lo
vatrice, che
un
NATALIZI
POPOLARI
USI
facili
e
sciolti
altri pensano
strette
le
piegarsi in
a
età.
cibo
che
cotto;
si dà
si dice
supplisce il miele
massime
se
pancotto
condito
la
madre
con
al
che
bambino, poche
serve
dell'uso
difetta
di
olio ; anche
a
dopo
ore
purgarlo;
comune
; in
cibo
mente
evidente-
seguito, poi,
latte, gli si fa
questo
nato,
mangiare
si dice
che,
198
POPOLARI
USI
oltre
il
sono
usanze
nutrirlo, purga
antiche
ed
la moderna
più il giorno dopo
(as fa
battezzare
già pronti. Si pone
dal
di
parte
coltrone.
bambino
porta
si
in
va
il
seguono
l'antico
costume,
famiglia.
Intanto
santoli,
un
e
è
e
alle
va
al
quale,
dal
e
al
banchetto
nozze,
i
doni in tale [circostanza.Anche
l'uso.
e
«
Chi
va
fatti i dovuti
a
noz
va
convenevoli
al
,
Olire
stati
riceve
mangia
a
e
da
la
la
ed
della
Dopo
a*
altri dolci.
quelli
nostro
a
Il trattamento
comitiva.
obbligo
proverbio
co-
tenendo
crepapelle
un
tra
al-
offrire
invitali.
per
alla puerpera,
da
cerimonia,
tutti
»
casa
antenato
hanno
bamboz.
il
che
persona
trattamento
siano
ciò
a
si fa tenere
sacra
convengono
quali
il vestito
primogenito,
questa
letto
Si
rimuoverlo
(bologn. manUeina)
d'un
nome
un
è aperta
Il compare
è
camata,
ri-
veste
levatrice, se dalla
accanto.
se
sono
veste
testa.
contrario,
le
che
diverso.
ben
desinare,
amici
bianca
spalla della
compie
si
e
comare
senza
la
è la stessa
il
la
Questa
veliera
in
il bambino
e
caffè, cioccolatte, confetture
si orna,
puerpera
conladini
insegna
accompagna
una
s'impone
in
consiste
La
ad
quale
bambino,
parenti
e
un'ampia
preparativi per
i
si fanno
casa
che
gli cuopre
,
carrozza;
che
colore.
cuffietta
levatrice
la
e
persona,
mare
in
pappe
come
porta
il bambino
copre
da
la
bambino,
chiesa
alla
e
si affida
e
si
lunga
una
vivace
e
pizzo
e
nascita
la
neonato
coperto
va
il
alla campagna.
e
orzo,
al
bella
Una
si distende
che
di
batèz). Il compare
dietro
di nastro
ornalo
Queste
sostituito
al
trasparente
con
nella
vermi.
volgo
hanno
decozione
i
scienza.
lo
Per
al
al pancotto
a
BOLOGNESE
lontani
comuni
ora
latte mescolato
latte, 0
NEL
tiene
gli
e
più illuminati
I
a
NATALIZI
di
Fra'
come
che
a
sistettero
as-
portar
conferma
il trattamento,
ognuno
se
ne
va.
La
NATALIZI
POPOLARI
USI
donna
di città dopo
dai
santoli, i quali
e
otto
primi giorni. La
una
buona
alla
le
agiate;
0
tre
giorni dopo
La
contadina
ad
davanti
il prete
coperto
con
donna
una
la par
Gradisca
due
nella
entra
La
è
Tanto
pari.
cazione.
Purifi-
(sifa prendere
il curato
a
lerla
vo-
ginocchioni
accompagnata
chiesa.
tiene
costantemente
cittadina
invece
il capo
che
copre
al
dere
ve-
dire
sogliam
coperto,
capo
lo
se
quest'uso
comune
col
qualunque
ed
cisa
della
quest'atto religioso; allora
in
conladina
la
donna
una
mestieri
^cerimonia
benedizione
la
usano
essa
un'elegante cuffia.
con
«
si
fazzoletto.
un
per
le persone
per
poi si pone
chiesa;
riceve
ne
e
il parto
Durante
almeno
loro
i
ìas fa tor in
in
condurla
e
precede ed
la
è
presbiterio e prega
al
quelle parole che
da
gli
entro
poi gradatamente
questo
Tantica
parto
si porta
esso
farlo
persona;
Ma
ancora
del
fine
benedire
di
rito
ma-
il parto.
segue
chiesa). E
in
regalo dal
il letto
riprendono
popolane
un
aspetta
guarda
abituale.
199
BOLOGNESE
mancano
non
riceve
né
vita
povere
Alla
il parto
puerpera
settimana,
si rimette
NEL
»
egregio professore questo
poco
e
mi
onori
de'suoi
comandi.
Di
S.
V.
111.
Devotissima
PS,
usi
ler
come
sera
una
superstiziosi,che
il bambino
se
è
—
tante
femmina,
si dice
spettano
colla
nasce
volte
nostra
avviene,
che
Carolina
Coronedi
popolana
mi
ai
nascimenti,
membrana
si dice
avrà
a
serva
delle
che
farsi
ricordava
e
acque
L'altro
altri
questi :
sono
saràTfortunato
monaca.
Berti,
indosso,
;
se
è che
poi
si
200
USr
coniano
i nodi
i
che
si
indicano
quali
bambini
dalla
di
cagione
di
che
di
forma
il
di
specie
nella
lo
di
rivolta
Ai
e
bambini
ad
ognuno,
dessa^
che
veniente
pro-
la
parte
ciume
sudi-
quel
da
se
non
a
accade
poi
prodotta
è
non
indietro
all'
massimamente
capo,
vente
vi-
ancora
bambino
un
lingua
forfora
testa
è
emorragia,
maternità
città
di
scilinguagnolo
Tuso
casi
di
ombellicale,
levatrici
campagna
pratica.
copre
cordone
tagliare
colla
si
una
si
Alcune
stupida
che
superiore,
prole.
all'ospizio
quella
comunemente
nel
Nella
campagna,
BOLOGNESE
intorno
accadono
portò
si
NEL
uso
nati.
volte
molte
che
molto
barbaro
il
appena
e
trovano
altrettanta
anche
tengono
ai
NATALIZI
POPOLARI
si
tiene
.
pulito
:
e
che
insegna
igienico.
si
ebbene,
la
non
a
che
dice
si
levarla,
deve
è
toccare,
essendo
a
la
fa
il
crescere
dispetto
pulitezza
della
buon
vello,
cer-
scienza
mezzo
202
ALCUNI
DI
USI
MONFERRINI
andrà
bene.
Il flio
con
cui
essere
filo
vergine, non
mai
A
proposilo dell'ago che
Plinio
altro
0
scrittore
si
il cordone
lega
adoprato
ha
che
CALABRESI
E
servilo
sia,
filato da
e
per
una
deve
ragazza.
parmi che
morto,
un
certo
ma
ombelicale
dica
romano
che
,
partorirà bene
la donna
con
cui
si sia
di
Cipro
legno di
nati
appena
noce
di
o
Guai
il latte.
,
sulla
del
culla
gli altri. A
la
Monleleone
fasciarlo
Nel
la
brodo
di
perchè
Le
carne
le
di
di
farebbe
ragazze
no,
buon
naso
cuore.
o
manzo,
di
una
si possono
lasciar
E
erniosi, piangendo
adorna
di
bianco
od
porta
una
rossa,
nappa
azzurro.
un
in
rato
Monferstanza
il
sono
bambino,
quindi tutti
e
è
non
stato
tezzato,
bat-
Turchetto.
un
poi gli si fa addosso
piccole puntine gialle,
deve
puerpera
gallina bianca
bere
il
; nera
no,
male.
imbruttiscono.
diventino
è
baciare
con
La
se
piangere impunemente,
perchè quelle piangeildo vengono
i maschi
alla
sarà
che
dicono
il
bambini
meglio
o
padre
baciano
si prega,
ha
i
nella
,
che
il
poi
è peccato
Monferrato
in
il neonato
Se
croce.
lo
che
perchè dicono
chio
vec-
si accovacciano
grigi,
stregano
madre,
non
neonato,
,
entra
se
Fasciato
bambino.
bacia
tutti lo
di
prima
del
nemiche
streghe
lo
essi
!
neonato
vere
pol-
menstrui, la partoriente perde
specialmente
gatti
se
generoso
nero
coi
lavato
Monleleone
A
Monferrato,
donna
una
puerpera
della
polvere di tarlo del
la
vino
nel
si layano
lancia
o
Invece
asciuga il
quercia.
nell'acqua tiepida. In
della
si
cui
con
un'asta
casa
uomo.
un
meglio convenire
mollo
credono
di riso
in
ucciso
colpito ed
0
avrà
se
mazzetto
In
Roma
di
più
che
molto.
più belle,
imbruttire
La
cufiìna
quella della
antica
prezzemolo
io
femmina
parmi
;
del
in
che
Olanda
i maschi
mentre
credo
che
maschio
è di
color
mettessero
mettono
è
ALLE
RELATIVI
trine
di
rosetta
una
colori
diversi
di
203
NASCITE
il
secondo
diverso
,
alia
sesso,
della
porta
si
quando
Ferrara,
maschi
hanno
i difficili
della
anche
del
Mi
da
manco
le
di
casa,
Monferrini,
nella
fanno
in
tuttavia
ferrato,
Mon-
che
le
stanza
le
coprire
per
mine,
fem-
sono
litanie
grida
chiamata
ad
alte
chi
dove
le
le
potrei
cosi
sa
vecchie
raccogliere
io
ed
comari
buona
son
Da
queste
che
certo
mi
che
noi
se
cose
andassi
diedero
anche
messe
8
novembre
i canti
di
1877.
Suo
devotissimo
Prof.
G.
che
anni
quattro
tornerò.
quando
donne;
Son
poco.
creda,
Ferrara,
della
grida
usi.
Mi
rante
du-
Dantesco:
dire
poterle
interrogando
casa
cantare
voce,
se
si
cose
sono
se
bisavolo.
soltanto
sanno
altre
A
puerpera.
bambini,
azzurro,
Ricordo
alta
die
mi
suo
spiace
ad
i
ricordo.
usa
ricordali
che
; il
Maria
parlando
si
parti
Madonna
partoriente
le
me
non
che
della
casa
nastro
con
So
della
battezzare
a
cuffia
rosso.
ora
ma
o
portano
una
nastro
con
camera
servo
Ferbabo.
sti
que-
a
USI
Nella
si
dove
casa
inusato.
Nella
la
hithra
dalia
famiglia
Vepitrachilion
diavolo
i
gli invitati,
i ceri;
il
che
è
in
preti
il
phenolion
e
preparativi
ceri, il
;
le
vesti
addetti
dagli
o
i
alla
di
nome
divine,
anatemizzato,
è
la
Dio
in
che
ha
tutto
sulle
nome
in
creato,
il
fanciullo
umana,
sul
la
(1)
Tolti
Maisonneuve,
s
uUa
loro
delle
potenze
libro
1874).
di
e
R.
la
primi
morte
Bezoles;
a
gendo.
giunindossa
Si
tre
della
caduta,
Baptéme
in
quali
istruisce
espiatoria
Le
e
persone
delle
padri
loro
acqua
cacciato
il potere
tenebre.
perfetto, sulla
nascita, la vita
dal
dei
creazione
stato
delle
Poco
dall'
delle
nome
,
equilibra quello
sono
comincia.
maledetto,
celesti
potenze
Kolym-
chiesa.
fanciullo
scongiurato,
rimonia.
ce-
dell'olio,
vaso
ufficiarne
catechesi
sunto
as-
della
,
dall'olio
ba
lentamente
vanno
del
possesso
vimento
mo-
sacerdotali
catechista
la
un
tutto
:
salviette, i confetti,
mirra,
di
vaso
accendono
Si
dei
v'è
i volti
tutti
su
battesimale,
le
'-'^
BATTESIMO
il battesimo
occupano
il sapone,
s'affollano
Il
Si
camera
(battistero), il
preparati
poco
gioia brilla
festa.
bianca,
veste
celebrare
deve
La
dì
un'aria
AL
RELATIVI
GRECI
poi
razza
nazione,
l'incardel
figlio
(Paris,
USI
Ciò
Dio.
di
altamente
ripete
tre
la
volte
il
rinunciare
a
Cristo; ciò che
è
terminata.
simbolo
poi il fanciullo
per
raccolti
volte. La
principale. Ora, prossimo il battesimo, essi
Kolymbithra
alla
intorno
piccola
che
creatura
quei ceri
si
lui
su
dapertutto;
ad
della
quella
lo
della
nella
il diacono
preghiere,
suiracqua
questo
i
segni
di
sull'olio. Si
e
nella
getta
numerosi
nel
padrino
ha
sacro
Tungono
si vanno
croce
porta
un
Kolymbithra.
dei
bagno
con
pronunciato
il
1* olio
dei membri
Il prete
nuovo
santo.
sottovoce
le
abbi
insufflazioni,
sul fanciullo,
d' acqua
versa
croce.
questo
all' orecchio
calda,
dell* olio
in
prima
di
Poi,
catecumeno,
In
sponde
ri-
coro
Signore
"
vaso
segni di
la
convitati.
facendo
gran
un
maggiore
sia
dei nonni,
mormorio:
sordo
battistero, facendo
immergere
padrino
col
d*
frettaro
af-
che
direbbe
litanie, alle quali il
le
si
di quel neonato;
cristiano
Kìjpieèls'/i(7oy.
Tosto, gli esorcismi,
j,
si
recita
tratto
che
sociale
vita
ortodosso
un
dei
e
sono
vacità
quella vi-
moto,
Si
gli occhi
sotto
casa,
lui
per
convitati
umana.
si fa
Chiesa;
vatrice)
(le-
mammt
,
famiglia, degli amici
pietà
il
vita
della
tratto
che
nella
battesimo
Frattanto
le
infine, quei
airingresso nella
venuto
quella
quei canti, quegli incensi,
famiglia, nel
si fa
quel
monia
ceri-
la
si schierano
delia
gli sguardi;
lui
per
lui
; per
accorrere
già
fanciullo
ma
braccia
le
tra
tutti
volgono
quelle invocazioni
che
vagisce
bravano
sem-
non
vedere
Vogliono
accesi, quegli adornamenti,
sparsa
parte
al fanciullo.
e
catechesi
tutti attendevano
:
Gesìi
a
sempre
luogo, gli invitati
aveva
e
il padrino
suo
noVe
promette
essa
attenti
nome
aderire
e
i) padrino
troppo
in
e
proda-
tutto
degli Apostoli;
Satana
Mentre
innanzi
deve
fede,
sua
205
BATTESIMO
AL
fatto, il fanciullo
maro
deve
RELATIVI
GRECI
il prete ed
momento,
il
del
il
prete
206
GRECI
USI
del
nome
futuro
profondo
né
quale
battezzato
lo
prete
1' uso,
bentosto
prende
ad
lo
genitori,che,
lontani
ogni invocazione
restituisce
delle
mammi.
alla
Poi
,
forma
di
lo
Kolyn/ibithra,
la mirra,
dopo,
al fanciullo
di
composta
battezzato
nuovo
Il diacono
la
a
dirsi
viva
ed
in
diventi
giorni t
Infine
confetti
le
ed
preziosa,
la
di
in
nella
egli getta
si
mentre
nano
intuoil prete
e
dolce
crema
aromi
pienezza
perfetto
ministrata
som-
ficante,
forti-
e
simbolici
suoi
de'
che
tiene
ot-
doni
fa
e
del
cristiano.
compiuto
e
l'epistola,l'ufficiante dice
il
Vangelo
e
,
terminata.
piìi espansiva.
quella
grande
Si
fanno
al padre, alla madre
Augurii, voti,
stanza.
pensarsi, sgorgano
a
eh*
confirmazione, ò
della
e
padrino, al bimbo,
! che
felici
Santo
gioia diventa
condotti
furono
profumi
Trinità,
della
fonte.
sacra
mirra
bagno
,
bianco,
simbolo
religiosa è
la
al
un
recita
cerimonia
Allora
:
Il
,
Spirito
dallo
della
giro
rituffa nel
e
fanciullo, la mammi
col
gono,
ten-
avergli tagliato
capelli
di
i fanciulli
e
persone
dopo
dell'abito
padrino
il
volte
tre
Tosto
riveste
il
cantici,e
fanno
ciuffi
tre
croce,
tre
nel
battesimale.
cerimonia
dalla
semblea,
as-
voce
fortunati,si
meno
fanciullo, lo tuffa
il
nell*
alta
ad
proclama
,
immaginarvi
dice, lo si ripete,
si
ai
secondo
salutare
lo
annunziarlo
ad
corrono
famiglia
la
né
la madre,
quali grida scoppiino
,
l' ufficiante
Lo
serbo, nel più
in
teneva
potete lìunque
Non
dell'unzione.
momento
BATTESIMO
lo
né
padre,
gioia
esplosione di
AL
; esso
conoscono.
quando
e
il
; né
segreto
gli amici
RELATIVI
I che
da
i
tutte
le labbra:
genitori veggano
lazioni
congratuche
presto
ottime
"
Che
cose
egli
lunghi
e
"
agapi,
altre
cioè
delle
ciambelle,
ghiottonerie, del vino,
dei
dei
dolciumi,
dei
liquori circolano
guantiere
larghe
SU
RELATIVI
GRECI
USI
terminano
e
20
BATTESIMO
AL
intima
gioconda
questa
,
cerimonia.
Poco
che
la
famiglia
bambino
del
con
ortodossa,
viene
si
alla
che
battesimo
il
disuso,
sia
lavato
nel
XVIII
il fanciullo
non
affinchè
chiesa,
settimana
a
l'Eucologia
deve, secondo
sussisteva
in
caduta
chiesa,
casa
omerico.
cerimonia,
alla
in
restano
non
;
festeggiare
per
battesimo,
il
interamente
portato
amici
il bambino
Questa
è
secolo,
ritirano
festino
un^
portare
prete.
si
alcuni
e
giorni dopo
Otto
dal
i convitati
poco
a
ancora
e
spirata, che
farlo
per
comunicare.
Sta
Si
«
Là
recita
parecchie
viso
del
e
preghiere,
prende
la
nuova
una
cerimonia
e
la
suo
battesimale.
fanciullo,
al
il bimbo
spugna
il
giorni dopo
toglie la camicia
spruzza
cristiano, poi
nuovo
sei
Tu
stato
santificato,nel
Santo,
Si
cintura
otto
chiesa
compiere
e
,
si iaceva.
altravolta
alla
Eucologia
con
cqua
po' d'a-
un
umetta
con
testa, il petto
e
il
essa
il resto
del
dicendo:
corpo,
e
la
apre
pura,
"
lavarlo
per
il prete
che
V
qui, secondo
presentare
il fanciullo
porta
battesimo
ciò
di
compendio
un
di
tuttavia
bene
ecc.
ora,
del
nome
Amen.
fanciullo, perchè
all'ultima
le
quest'uso
è
in
speua
era
ora
del
Padre,
il
e
il
cerimonie
scomparso
illuminato,
di
unto
Figlio
e
mirra,
lavato
dello
Spirito
»
i lumi
spegnevano
chiesa
battezzato,
che
padrino
del
e
alla
padrino
battesimo.
che
madre
la
cura
o
alla
riconduceva
dovea
Si
di
a
compiere
vedrà
portare
nutrice.
che
il
il
casa
sino
anche
fanciullo
POPOLARI
CREDENZE
INTORNO
Tre
padrino,
li
che
le
sono
che
devono
U)
interessarci:
racconterò
Io
GRECI
BATTESIMO.
AL
persone
il fanciullo.
DEI
in
la
articoli
tre
madre,
il
ciò
slaccati
concerne.
I.
Madre.
La
SanfEleutherio.-^^eì
degli
scavi
nel
bassorilievo
Ceramico
£ì"eidvia,
quali aiutava
delle
tibus
aiuta
opituletur,
quelle
In
greco
da
AsuQw,
(1)
Dal
è
Le
la
senza
stessa
di
basso
R.
veniat.
incinte,
dubbio,
ad
alla
alla
delle
le
perchè
luce.
"
venuta,
donne
nel-
Baptéme,
Le
fine
che
pere,
puer-
parturien-
Lucina,
venga
un
donna,
delle
dea
quod
»
il feto
incontestabile
posto
facendo
della
sessuali
idea, EìXeéduea, dea
:
Alene,
città, si è scoperto
Lucina,
«
lucem
Bézoles
rilievo
in
Lucinia,
latino
il parto.
È infatti
venire.
donne
in
parti
figliano affinchè
forse
libro
della
le
fcetus in
ut
che
(2) Questo
sacro.
airentrata
(2) rappresentante
riscrizione
con
d'aprile 1870,
mese
in
quel
della
implorarvi
la
sito
loro
dea
era
certamente
gravidanza,
«
Eileithyia.
nivano,
ve-
»
210
all'antichità
ciò. Ritorniamo
antica
un'arte
delle
Atene
la
predire
buona
sorle
anche
che
abbiano
cattivo
si
evo), che
troveremo
(le si
indovine
d'
servivano
le
adesso
chi,
spec-
ghe
stre-
dunque
vedano
e
quello d'una
in
specchio
per
a
specialmente
donne,
sarebbe
presagio, come
gli
dicevano
uno
v'è
Non
degli specchi,
spavento
spiegazione
una
sortilegio con
o
cattiva.
o
BATTESIMO
gli specchi slessi. V'erano
quanto
catoplromanciane,
medio
nel
vi
e
catoptromancia,
più probabile. La
è
AL
INTORNO
POPOLARI
CREDENZE
prendersi
sor-
del
in
polo,
po-
essi
prossima
e
un
nuova
gravidanza.
Maleficiosulla
il
le
gettate
lei
di
sul
male,
Cosi
sarete
art.
bene
accolto
deve
nemesi
da
cente
soddisfa-
sarebbe
persuasa
mia
0
«
Certo,
lei; l'avrete
9
come
sofferto?
»
tranquillizzala.
spiegarsi
^lla divisione
può
volte
tre
cara,
avete
probabilmente
cioè
si
non
sputando
,
3). Dite piuttosto:
tevi
guarda-
trovare
malefìcio
questo
siete cambiata!
come
alla
E
Ella
quello del fanciullo
come
Questa superstizione
credenza
slato, dal
suo
colorito.
suo
malefìcio.
un
(Ved.
siete da
voi
il
sguardo,
suo
scongiurarlo,
su
Se fate visita alla puerpera,
—
complimentarla
dal
che
madre.
dei
con
beni
e
la
dei
y
I
quaranta
donna
giorni
sollecitudine
dei
su
questo
con
per
questa
la
diventala
salute
nel
fanciulli
avvenire.
precetto
è
Il
e
costume
generalmente
legge
restare
matrimonio.
prescrizione, si è
madre
greco.
della
deve
madre,
diritti del
della
popolo
il testo
Secondo
—
dei
usare
senza
ortodossa,
Chiesa
è
che
vive
ancora
giorni di ritiro.
quaranta
religiosa, la
di
che
nella, vita, credenza
mali
mostrata
là
buona
che
osservato.
La
piena
formazione
con-
si è fondato
Non
si ri-
POPOLARI
CREDENZE
si
puerpera
il
popolo)
Sono
a
si considerava
n* hanno
ve
purifica il
Il
corpo.
si
ella
alla chiesa
la
tempo
questo
,
altri per
giorno dopo,
purifica 1*anima.
purificazionidelle donne
si presenta
dopo
cattoliche.
sequestra*
una
ciò vuol dire che
giorni per purificarsi,
chiesa; in questa
tende
che
santo
e
vece,
non
il prete
posizione umiliante,
la rialzi
è dichiarato
né
fedeli.
dei
presentarsi all'assemblea
nel
luogo
in*,
L'uomo,
colpevole, né
né
impuro,
at*-
raTrsiv"xric»
di entrare
le permetta
e
essa
ginocchio sulla por
in
si mette
£lla
impura.
della
di
(ma
turco
si
e
le
dipresso
madre
gala. Scorso
parrocchia; là
della
di quaranta
zione
bagno
si lava
dove
un
la
Se
al
reca
chiesa
alla
va
visite di
si fanno
né
cevono
2U
BATTESIMO
AL
INTONINO
mac-
(*"hiato.
L'uso
riente
purificazioni ci
delle
indiano
ella stessa,
d'andare
l'ha
madre
per
tempio quaranta
ditatem
della
«
tribuit
beata
della
filiumbeatce
adora
proHs,
Vergine
prole.
»
considerata, fatto
giose,
come
opera
impura.
La
Entra
—
l'opera
del
Le
conseguenze
della
affine
il prete
tibi
accordato
d'un
essere
e
in
il figlio
la
prematura
legge
e
uscila
dità
la fecon-
idee
madre
non
esce
di
se
alla
foscun"
pari tempo
giorni,
di
é
umano
delle
Se la nuova
—
di quaranta
sua
dice
»
la storia
per
viola
obbligata
tempio di Dio, adora
figliodi Dio,
quell'epoca, essa
fu
Virginis,qui
concezione
stovigliarotta, il vino agro.
di
Dei,
Marice
importante
il ritiro assoluto
prima
la
Vergine,
il parto,
giorni dopo
nel
Santa
,
Maria, il quale t' ha
Cosi
La
divina
opera
purificarsi.« Ingredere in templum
puerpera,
l' Oja
e
,
seguito egualmente.
diventata
al
mosaismo
dal
viene
reli*
come
serva
os-
casa
cade
nel peccato.
sono
ugualtneata
212
POPOLARI
CREDENZE
amiche, capiterà
che
sta
in
agli altri. Se
funeste
INTORNO
lei
mancherà
non
BATTESIMO
s* incontra
qualcuna
accidente
qualche
certo
AL
che
di dire
delle
spiacevole
ha
essa
e
a
sue
que*
visto
una
,
in
via,
nella
puerpera
fare
per
casa
una
^tón
«
delle
le
stalmente
là dov'è
giorni
si
che
che
ebbe
questo
vino, ahi
è
^
ad
faccia
molto
»
luogo
giorni dopo
otto
è
La
non
",
tetri
en-
É
acre.
quaranta
Quanto
lo
non
a
diamo;
cre-
grave.
battezzare
del fanciullo
venuta
nel
il
dargli il
conseguenza,
sua
gile
fra-
di Maria,
mondo
,
Gesù.
chiamato
precetto
la
i suoi
Si deve
—
per
della circoncisione
che
Torec...
ciò è
in memoria
che
diventerebbe
rompe
libitum.
s' impadronisc
(traduco
impura;
si
giorni dopo la nascita,e,
quale fu
nel
al
è
entra
in aceto.
netta
xaè
tt^oììtov
stoviglia
la
che
«
del battesimo
otto
nome
suo
è
non
là. Che
GPa^avTw»
quanto
Uepoca
fanciullo
va
ciò
tutto
Se
"
danza
cambia
fallo il vino
ella entri
che
dice,
ma
si
e
giorni
Senza
il vino.
allora:
e
stoviglie;
guasta
quaranta
specie di
espressioni popolari),essa
fatto
malissimo
ciò
dei
prima
donna
si
vino
Il
^eXoUva.
/xtav
visita, una
una
pazzamente
si spezza.
eiSa. e|w
si battezza
e
i Greci
Ma
il fanciullo
più
osservano
non
quando
press'a poco
si vuole.
Si
che
suppone
misteri
d*£leusi
e
dopo la nascita.
che
fa allusione
in):
loro
0
neofiti
d'Apollo.
Miihra),
I
e
a
"
presso
d'Apollo
Ella
so
Vedete
iniziano
prima
nel
suo
una
con
questo
il
iniziazione
decimo
l'acqua. È
mediante
quali misteri
su
la
luogo
avesse
si faceva
Tertulliano
pagani
non
gli antichi
libro
de
ai
giorno
a
questo
lume
Baptismo (vo-
specie di battesimo
d'Iside
argomento
o
i
di Mitra, d'Eleusi
Lajard
(Culto di
POPOLARI
CREDENZE
Facevo
bimbo.
da
che
neonato
è
assistono
in
faccia
sindaco,
mezzo
uso
che
in
dieno
nel
Perchè
né
non
vi sieno
d'essere
in
Questa
presso
a
pari tempo
legge
è
chi
in
essi
Essi
Non
s
il prete
e
essa
non
loro
altre
persone.
e
convitati
extremis
loro
madre
presso
lari,
popoa
e
gliere
co-
e
i Greci
e
cipitarsi
pre-
i
nitori.
ge-
loro
il padre
ne
battezzare
None
È
nome
del
che
sa
dere
ve-
pronuncia,
aspettano
in
sia
compadre,
osservata
classi
teso,
lo
facile. Si
che
il
al battesimo
il diritto di
ten-»
compaiono
loro
vedere, nelle
assistere
si
terminato.
è
tutto
annunzia
cui
sembra
padre
eh* ella
possibile di
impazienza
con
si bene
il
la madre
e
Grecia.
passaggio sedie
mi
alla
ancora
sia
all'erta, Torecchio
hanno
meno
padre
loro
quando
dunque
ove
non
oggi
circondano.
lo
a
sul loro
risposta
a
sia
che
possono
la madre
progenitura,
non
stanno
camera
? La
della
momento
rovesciare
onore
provincie, sia all' ufiBiciodel
che
Bisogna
in
sopratutto
che
Il
—
città
moneta
una
i fanciulli
nella
fanciullo
grandi
dell* assemblea
cerimonia
battesimale,
nelle
quelli
e
al fanciullo.
correre,
madre.
disparte che
il nome
dre.
d'un
giorno
paterna.
della
e
la
adunque
casa
come
nelle
come
come
non
stofane
Ari-
nouSapiov xkviQeti,
appartiene
alla cerimonia
chiesa,
il fanciullo
nel
nella
mai
tanto
gono
sorprendente
del padre
L'assenza
che
vita
nella
entra
si faccia
battesimo
dato
norè
di
verso
città il decimo
in
citazione,
questa
famiglia. Non
non
un
"
Si vede,
del
desinare
d'un
parte
da
Elg ^sxaTnv
"
213
BATTESIMO
AL
è indicato
giorno,
Uccelli:
suoi
nei
—
decimo
al
Quanto
INTORNO
la loro
e
che
possibile
comma-
che
non
2i4
CREDENZE
ai
Si permette
lui
a
di
genitori
al battesimo
presenza,
INCORNO
POPOLAHI
toccarlo
contribuire,
,
ciascuno
nella
il prete
morto,
Quando
—
dei
portato
nato
troppo
Chiesa
lungo. La
a
ella
xó"aere?,
una
punizione,
una
vergogna
La
penitenza
è
durano
in
del
compagnia
in
un
chiesa
una
viene
in
Pasqua. Terribile
scoperto
allontanata
dai
grandemente
assieme
alla
le
aveva
il
per
vesti
dalla
afflitta di
mia, un* altra volta
:
nel
poter
prete
attenta.
,
a"W
è
gran
peccato;
per
la
una
è
famiglia.
del fallo
disturbo
si
: sono-
sino
riceve
può);
alla
o
ancora
prossima
prossima
yo/jà,«ai^i
ho
di settembre, fu
risurrezione
comunicarsi
imponendole
e
nuove;
religiosa.Ne
mese
meno
al-
si fa celebrare
non
se
donna
una
alla
non
Upw^s
sta
suo
della
ripetono ogni giorno
comunione
sino
sacramenti
detto
si
e
pulite
abortito
Il
lanza,
vigi-
sua
L' aborto
un
(se questo
privazione per
famiglia.
cammi*
penitenza
una
liturgia(messa) che
alla Trinità
che, avendo
una
nella
proporzione
quarantina
una
allontanata
lavato
,
afflizione
una
prete, che
dedicata
avrà
Essa
le braccia
avvenire.
a/xa/9Tia,
orfano, al quale si danno
infine
fu
una
la
talari,oppure
un
madre.
ortodossa
in
fatta pertanto
preghiere che
disgrazia
una
piedi, fatto il ranno,
imprudente
la madre,
per
della
sima
gravis-
,
ricordarsi
debba
i
nudi
tenendo
infligge alla madre
quale
a
bimbo
una
a.
più di spesso
pesanti, alzato
fardelli troppo
gli appartamenti
il
partorisce un
assoggetta
colpa
capiti per
genere
la
che
crede
donna
una
confessore
suo
penitenza. Si
di questo
appartengono
cerimonia.
punito,
L'aborto
la
potrebbero appressarsi
parti che
le
mutar
mediante
nemmeno
fanciullo ;
del loro
e
-BATTESIMO
AL
a
questa
ftow.
—
e
Natale
tenza,
peni-
Figlia
215
BATTESIMO
AL
INTORNO
POPOLARI
CREDENZE
IL
Il
Figliocci e compari,
padrino.
Nei
—
lungo, è passato
in
padrino; la parte di madrina
in
-è
xow/x7ra|0oc,
ha
obblighi : compera
molti
la
le
che
aderna
della
esso
dei
la cufflelta
al
nome
suoi
dvd^oXoc;
cxo^ocv,
mi
»
(i)
Si
ha
lingua volgare
dal
detto
ogni
un
TÒ
auTw
XoLpltTOL^
battesimale
la
»
tello,
(ilman-
esso
giorno
nei
tou
xo^a^tov
ovofia
neonata
tale
Ateniese,
le
al
caso
binello;
bam-
ancora
simo,
il batte-
lo
ha
tale
si è
ha
6
tó
nunzi
an-
xolvfiMpotQ
IIjt/joc A.
x.
tenuto
imposto
«
abolito,
degli
d'Atene
'AvJ/)souT,
e
solo
uso,
qyiesl'ultimo
a
Il
«
kUoireplvin.
del
dà
,
anche
muore
giornali
x.
croce
i servi
preti e
giorni dopo
otto
Quanto
i
genitori
si incarica
isventura,
vecchio
paga
questi: ava^sSaro npoXQsi dito rUg
dpriysvvmov
latino. Esso
confetti,la
i suoi
e
figlioccio
(1) ;
comunicare.
trovano
come
Caterina.
suo
i
fanciullo; esso
portarlo alla chiesa,
farlo
per
in
uu
padrino,
Il
bambino
del
il corredo
il fanciullo
funerali, se, per
deve
soltanto
quasi scomparsa.
commemorative,
del
chiesa, protegge
il
scelga
parola derivala
compare,
medaglie
o
si
bastanza
ab-
tempo
la cufiOietta,
Tabito), i ceri, Tolio, il sapone,
camicina,
monete
greci, da
che
uso
lingua ecclesiastica,si chiama
vovvo'c 0
TÒ
battesimi
il
al fonte
nome
dì
216
POPOLARI
CREDENZE
vale
che
dire
a
formalità
è
il
ricambio
famiglia
devoti
la
diventano
votano
più attiva propaganda
di
in
contare
su
Ho
parlato di
in
portano
molto
vere
che
il
volte
lato
San
da
due
le
e
o
di
nelle
In
sono
fanno
Grecia
conseguenza
lotte
,
politiche e
d'argento
delle
la nascita
è
Non
piccole
turche
monete
Battista.
Le
delle
; dall'
testificare
che
di
sante,
tano
rappresen-
altro, Gesù
si portano
d'oro,
il xou/xira^o;
Ora
nome.
agli assistenti.' Esse
Gesù
ancora
Tefììgiedeirex-re»Ottone,
con
piccolissime medaglie
di
—
Esse
padrino distribuiva
il
questo
con
dorato.
rame
commemorativ^e.
/xa^Tu/jcartìta.
greci
giorni, per
tre
elezioni,
per
,
medaglie di
distribuisce
Giovanni
loro
vowóc, il xav^tnipog
e
,
medaglie
gioiellieredelle
dorato,
un
di
fiorini,cioè
dal
il
la
essigli
candidatura.
sua
rilevante
da
battesimi
o
nelle
e
vita.
nome
popolo chiamava
da
zato
e
il
d'oro
dei
compera
rame
monete
nei
monete
anche
della
surrogati
greco
tempo,
il fanciullo
porta
servitori:
personaggio è
personale
un
fiorinid*oro
la
[fanciullie più
altre circostanze
I
che
gli sposi
,
lui
per
per
solo
un
di duecento
cento,
può
che
spesso
sottoporvisi.Questa
stessa,
fedeli
i suoi
come
anima;
e
madre
sagrifìcidel padrino
dei
corpo
avviene
0
dalla
di
cessato
BATTESIMO
dell'Eucaristia.
al sacramento
In
ha
padrino
adempiuta
AL
INTORNO
battez-
sul petto alcune
il fanciullo
ha
cevuto
ri-
il battesimo.
Registri battesimali
registro parrocchiale
checchessia,
portano
alcun
del
parrocchie.
delle
concernente
resto), e
casa
Non
i battesimi
veramente
registro alla
—
non
del
ve
ho
(né
visto alcun
concernente
n'è. I
preti
non
battezzato; d'altra part«
218
CREDENZE
figliehanno
esse
sono
il
visita del prete,
ciullo
facendo
delle
altro
lui
è
Il fanciullo
se
Queste
nascita
sua
della
il fan^
lo benedice
Esso
visita
Questa
croce.
già quasi timbrato, segnato
colpo inflitto alla potenza
anticipata del
prete
ha
non
scopo.
comunione
La
fanciullo,
del
riceve
fanciullo
Nella
-—
sacramenti
due
quello del battesimo
prende
zione.
Il
parte
nella
tale
uopo
suo
bambino
è
Non
venire
alla quarta
ricevere
si servono
Questi
ciò
bevanda;
nella
prende
ch'esso
sotto
delia
la
vede
è
che
specie di
vino
alcune
che
rigetta
cibo.
vino.
la
col
ciullo
fan-
e
o
gocce
comunione
comunione
di
rame
o
divina
della
raccolto
non
di
al fanciullo.
fa bere
ne
e
cucchiaino
d'un
pietosamente
la
chiesa
a
mescolarvisi
Per
d'argento
del
sceglie
(]^llafolla dei fedeli.
grandezza
o
soltanto
assorbe
non
il santo
otto
seguenti il
ch'egli può
d'oro
essere
piscina. Si
che
lontano
conferito
nella
sola
steri,
mi-
confirma-
madre
domeniche
due
volta
sua
è
il
due
a
o
myra
Xa
essa
comunione-
cucchiaio
può
esso
legno. Il prete
neonati
a
d'un
caffè;
Le
quale
comunicarsi,
ancora
che
a
nel
il prete.
e
deve
parrocchiale.
chiesa
il momento
della
1' Eucaristia,^gliè
sacramento,
terzo
giorni dopo
quello
e
cerimonia
stessa
,
da
e
,
parrocchia.
È il primo
vìsita
La
tenebre.
la
della
il segno
figli
date.
dopo
prete
figlio di Dio.
il
essere
furono
Tosto
del
di
su
augurio.
di buon
per
visita
la
riceve
mi
BATTESIMO
egli stabilirle?
potrà
padre
—
AL
più ingente dei
dote
una
spiegazioni che
le
La
è
solito
'di
numerose,
furono
INTORNO
POPOLARI
e
si
tato
getdà
ai
CftEbÈI^Zfe
//
fanciullo
classi
basse
uomo.
P0I"0LARÌ
crepato
«
è
V
agli occhi
della
Chiesa
della
è, certamente,
incinta
donna
fanciullo
tale
la
inaileevo:
nou^t
fitapir^97i(7e,il
un
vìa. Ma
la
ch'ella
fosse
il fanciullo
questo
si
modo,
applica
Finché
Le
Al
si
ciò
Si
"
ad
invece
vi
di
:
il fanciullo
Il bimbo
balìa
del
è
non
è
al
Il fanciullo
è
neonata.
di
nome
lui
un
Si
è
non
vero
diavolo.
stato
era
^/oaxouXa,che
anche
a
chiamarla
con
questo
È
ritardato
la
a
crepato
dopo
nome.
dà
nome
bambina
un
uomo
avvenuto
di
abituati
talmente
erano
e
si
nemmeno
,
si continuava
vi si è
vengono
gli
non
^^axoc, serpente^
il battesimo
bimba
una
nel
crepa
l'espressione di
battezzato
chiamato
diavolo;
che
per
Perchè
tutti i casi.
a
^^axouXoe,serpentina.
in
di
lungo
Perchè
non
,
alcuno.
to
vorremmo
muore.
tutti
che
obietta
"
fosso
morire,
rispondono
",
altrettanto
nel
cane
bassa
a
creatura:
bestia,
una
un
crepato
e
dice
vita
il
muore,
ostante,
non
partorisce
piccola
senza
bene
donne
che
ma,
della
mesi,
ammettono
fanciullo
un
si trova
otto
s' ammala
non
malata
crepato.
L'albero
o
?
madre
€
voluto
»
sette
marcito.
come
che
moria.
«
di
della
seno
è
abbiamo
se
fatto
si dice
e
bambino
sconosciuto
cane
ha
Una
demone.
quartiere, si dice
il
tutto
che
zato
battez-
non
tratto
(i Greci
Chiesa.
convinti
un
un
,
lei). La
di
in
^oftó,
d*
parto
accorre
tali
dei
che
uomo
al
presso
tosto,
morto;
che
umano
levatrice
La
gli ostetrici
ancora
cristiana, Tessere
delle
nemmeno
della
sarete
prossima
è
non
e
un
Greci
i
dogmatico
catachesi,
meno
e
gravemente.
voce
insegnamento
gli esorcismi
Scorrete
Per
—
cristiano
è
non
2l9
BATTÉSIMO
AL
il serpente.
o
»
chiunque
"
Codesto
9
INTORNO
tre
centemente
re-
mesi
nella
il battesi
miglia
famo
,
220
occhio.
Il cattivo
si
accarezza
a
begli occhi 1
di lui tre
su
volte
ch'esso
tema
Recentemente
dama
una
Il medesimo
degli antichi.
in
Teocrito
xo^^ó fiov,
(i),
Il cattivo
nella
e
occhio
fa 1 suoi
addii
Figlio mio, sii buono,
e
te,
e
il tuo
fivi
xoc
o'f
/xou,
xaè
jSaorxafta
(1) Teocr.,
di
lo
sputo
quella
volte
tre
la
aveva
jettatura, si
la
terribile
sfioii
OToy
sul
mio
peri Greci.
CCCXXIII,
carm.
figlio parte
Un
per
Si
12)
l' estero
gli risponde queste
Idyl. VI.
tutti i
che
della
filatene, perchè
il
Traaeve
tua
fascino
\ rò
ri eMv
TJic /xavouXa; orov
TTiavi}
senza.
pre-
»
madre
preghiera
colpiscano* UoliSÌ
ffov,
anche
sua
role
pa-
:
la
che
era
sputato
cosa
terrore.
la
come
ti
ai
in
occhio:
{Po]^ulana
suoi;
commoventi
a
qualche
di questo
triplice
questo
lodato
per
stregata
f^Ouerarpeli focace
Ho
di Passow
raccolta
esempio
"
è
faceva
oggi,
affascinato.
essere
occhio, cioè
moderni
moderno:
greco
fate
Non
[li /Sao-xavovOwW, rplg etc
ns
bel
in Russia.
il cattivo
«
labbra.
stato
era
antichità, come
[ni [hkxioXw,
va
non
per
un
che
allontanare
ÌTrruora xÓ^ttov; in
trova
corte
esiste
uso
Neil'
proprietà di
seno
della
superstizione dei Greci
Questa
legge
cattivo
Che
e
[iii/xartaXO^f,
"
va
dal
:
leggerniente
sputare
delle
dia
€
detto
aver
bisogna
"
sia preso
proprio bambino
sul
sputo
Dopo
precauzione,
non
precauzione quando
una
Testremità
con
e
di questa
meno
avere
fanciulletto.
un
1 Che
fanciullo
Bisogna
—
BATTESIMO
AL
INTORNO
POPOLARI
CREDENZE
to
xaxò
sieno
e
sia
il cattivo occhio
xaXo,
xe
oXoe
a^toe
non
xovra
^là fxt'kaXròorou,
ficére.
Bouxo^taq-Tae,
presso
mamma
povera
vavai
rò
Santi
"
/
due
boari.
va'
CREDENZE
POPOLARI
filateriobattesimale,
Il
massimo
colla
e
nulla
ha
presso
la
yuXaXrà
f*ov.
e
levo
I filaterii
e
una
Nel
male.
fanciullezza
«
spesso
già
della
tata
ci-
tvtv
Una
—
hai
Tu
delle
mezzo
segni
due
du»
rà
del
sul
segno
tue
/xou
mio
petto
e
mammelle,
»
»
586, 10.
IIo^oiraTeiara
izàpta»
giovinetta bionda
voglio sposarla. Calpesto
il mio
nèc
àva/xeora*c
i
un
"
*£Xetc siti *c
—
Dimmi
—
34.
442,
9rterTCv"".
orou
il Monaco,
va
"
à/xaarXa^n xat
—
nel
marito.
tuo
Oi^u
e
róre
xaè
ti crederò.
xae
il cervello
gli
Neppure
canzoni
nelle
il riconoscimento,
fv'kxXrdpt.
GPow
Kcàiyepoiy
eVXaveo'e
t
mere
te-
a
lui
a
gli farebbe
durante
suo
^v^aXra^c,
«
collera.
non
al
la vita.
tutta
all'ascella,
il filaterio di
e
di
o
abile,
x* è'ktoL'e Tuiv
erov,
allora
segno
cilicio
d'invidia
xo^/xtou,
j3u?tàT àv^^ow
*0
chiamano
al
di Passow.
Tou
arriBn
un
sospende
passando
degli esempi
àva7vu^eertc,"
corpo
che
il filaterio
abbiamo
ne
couffov/xa
rà
si
protezione, il fanciullo
mano
là, talvolta
raccolta
'H
quindici mesi
o
,
in
Noi
da
serba
si
i Greci
che
occhiala
palla, lanciata
popolo
anno
221
BATTESIMO
fanciullo
del
cattiva
gente
un'
gettasse
più
ciò
questa
dalla
AL
,
amuleto,
un
Un
—
nascita
la
dopo
filaterio. Con
rd
INTORNO
filaterio.
specialmente gli scapolari
xópm /x*
SavOw
'pùcrot
/xov, Pyavca
m'ha
sotto
fatto
i
pèrdere
piedi il
mio
»
di
gli amuleti
greci ricordano
«
e
le
medaglie
tutti
i
popoli,
miracolose
dei
cattolici.
La
cena
delle Parche
Fauriel, Ampère
Mire
e
(UolpoLi). Leggendo
—
altri autori
(Mor/)ai,Parche),
cioè
ciò
che
che, presso
in
hanno
i
Greci,
Pouqueville,
scritto
tre
o
sulle
cinque
2^
POPOLARI
C^ED^NZE
la nascita
giorni dopo
in
usanza,
vigore
in
Atene,
loro
credenze.
Mi
SODO
rivolto
ai suoi
mancato
in
in Grecia.
mogli
e
loro
mi
loro
dei
I mariti
partecipassero
dicevo
io,
d*
ragione
neonati.
Dunque,
massima
le
per
ed
cura
poi
Tanello
vaso
un
della
tre
tavolo
un
mandorle
ragazzetti
che
si è
Non
facendo
e
damigelky
tre
loro
del
Queste
sguardi, hanno
ricevono
o
bicchiere
un
alcune
e
la
il
sera;
dimenticato
piccolo
vaso
monde.
Il
distribuisce
così, al
suo
del
nella
; sulla
eleganza
madre
si fanno
notte*
tutte
delle
Esse
avvenimenti
la nascita
giorni dopo
tre
tavola
una
vano
racconta-
Nel
fanno
felici ai
garbatamente
dubbio,
fanno
meglio.
il
per
aveva
ciò che
madri.
favorevoli.
usi
gli uomini
ai nostri
osse
gannati.
in-
aberrazioni.
delle
se
mi
e
che
meno
al-
i loro
credulità
stesse
cuore
parsa,
scom-
eravamo
esse
della
credere
che
loro
saranno
ed
desiderano
loro
Si è detto
Mire, queste
del
nel
essere
questa
Nessuna
fatto
ridicole
e
vane
ateniesi.
Mire,
queste
a
Ci
facilmente
avevano
non
visita
province remote,
civiltà.
ridevano
di
fosse
madri
esse
voti, degli augurii, esse
loro
le
che
quarant*anni,
cosi
le
verso
pregavano
paese
credenze,
la
doveri
che
vera
parecchie
a
dettaglio ciò
fanno
una
alla
pensavamo
nelle
e
abbandonano
non
6! le
o
isole
di
centro
I Greci
trenta
sono
BATTESIlfO
si presenta
lo
fate, noi
tre
nelle
forse
non
se
or
AL
bambino,
del
delle
benevolenza
alia
e
INTORNO
fanciullo,si prepara
tavola,
del
desco
imbandito
in
le
la
tutta
degli angoli
uno
dopo la madre
mandorle.
prossimo parto
parativi
pre-
quale si collocarono
di miele, nel
loro
dida,
can-
cucchiai,
padre. Questi
resta
di mettere
dei
la
con
tovaglia
una
di conserve,
monete
giorno
adorna
camera
avrà
Essa
un
chiama
è
tre
persuasa
maschio.
Il
fanciullo
giorno
le
nella
dorme
^a tavola
delle
fu
«
I, pag.
e
semplicissimo
d'
dei
uno-
qualche
presso
volta,
mandorle:
le
il
tocche
trovate
avevano
Mai
«
i
(Canti popolari della Grecia,
simbolo
un
collocata
stata
se
si
223
BATTESIMO
ridere.
a
Fauriel
83-84), essendo
t.
è
rosicchiate
o
dice
che
Mire,
si misero
Parche,
tre
delle
il miele,
o
AL
dimandato
Ho
visita
risposto, e
Le
culla
sua
Mire.
la
dopo
confetture
mi
INTORNO
POPOLARI
CREDENZE
ad
pittoresco
tempo
un
più generali della
fenomeni
na-
m
forse
tui'a,
è
non
stupirsi che
a
ginàzione
dei
emana,
Aggiungeremo:
i
antichi
Gli
autori
divinità.
Clotho,
Olimpo,
sul
Platone,
Orazio,
presso
di
i
Giove.
la
signora
nelle
Mire
di
Roma
Grimm,
particolari che
credenza
a
loro
Vibia
e
formano
(Molpyt)
nella
FINE.
un
Grecia
trarre
oggi,
Esiodo,
Apol-
Tibullo,
le Parche
tichità.
dell'an-
nella
dinanzi
Maury,
tutto
monte
ancora
d'Alceste
d'Istria,presso
Dora
U
Ovidio,
rappresenta
A.
ste
que-
attributi.
parti per
fanno
conoscere
le
loro
ai
che
su
dimora
a
i Greci:
Schmidt,
riuniti
i
giorni dopo.
tre
presso
affresco
i popoli
si chiamavano
e
conoscono
Latini, ci fanno
Calisto
San
tre
quello
ma
Euripide,
famoso
Pouqueville,
dei
stesso,
di tutti
particolari
assistevano
è
ed
neonato,
quale
le Parche.
erano
Si
nell'jma-
mitologia dal
imaginazione
tre; si davano
pure
lodoro,
di
esse
Atropo.
e
già il giorno
comba
di
numerosi
ci danno
grotte, le caverne;
le
Il
nell*
"
inferno
erano
gli auspicii
non
Neir
Lachési
terra
il sistema
tutto
a
sopravvissuto
dapertutto ritroviamo
perchè
",
Sulla
Greci
sia
J.-L
al
bunale
tri-
Ampère,
i moderai,
completo
attuale.
cata-.
danno
sulla
INDICE
I. la
quaati
quali
e
modi
si
Pag.
nasce
....
IL
Fecondazione
IIL
Lo
IV.
Voglie
interessante
stregherie
e
Maschio
VI.
Quello
VII.
Vili.
IX.
23
»
.
.
V,
]2
»
stato
..,.!....
femmina
»
48
»
58
Gemelli
»
61
Aborto
»
66
Il
»
70
84
e
il
che
figlio
dico
di
prima
nascere.
parto
X.
Giorni
natalizi
»
IX.
Alberi
natalizi
"
Xn.
35
»
^
1
il
Appena
è
fanciullo
del
XIU.
La
parte
XIV.
La
puerpera.
XV.
Il
XVI
Imposizione
nato
marito
Purificazione
—
Battesimo
del
nome
'll2"
»
127
».
137
"
143
»
150
"
155
»
167
»
193
APPENDICE.
Usi
natalizi
popolari
Sicilia,
in
del
prof.
Giuseppe
PlTRÉ
usi
alcuni
nascite,
greci
Usi
Credenze
di
B.
della
Bolognese,
signora
Coronbdi-Bbrti
Carolina
Di
nel
natalizi
popolari
Usi
del
Monferrini
Calabresi
Giuseppe
prof.
relativi
e
relativi
alle
Ferraro
....
al
battesimo,
di
B.
Bézollbs
»
201
"
204
»
208
.
popolari
BÉzoLLES
dei
Greci
intorno
al
battesimo,
A.
DE
GUBERNATIS
STORIA
DEGLI
POPOLARE
USI
FUNEBRI
INDO-BUROFÌI
TBATELLI
TRBTBS,
1873,
BDITORI
I:
I
;
I
«
'
I
I
Proprietà
$tab.
dei
Letteraria
Fratelli
Treres.
i
JOHN
MUIR
DI
BDITORE
ED
DEGLI
TESTI
ESQ.
SANSCBITI
ILLUSTRATORE
DOTTISSIMO
SULL'INDIA
STUDII
ANTICA
.
PROMOTORE
E
LIBERALE
POCHI
QUESTI
DI
ELEMENTARI
CREDENZE
E
A.
CON
E
RICORDEVOLE
ANIMO
RAFFRONTI
COSTUMANZE
D*
SAPIENTE
ARIANE
G.
OSSEQUIOSO
AFFETTO*
PaPOLÀRE
STORIA
DEGLI
INDO^EHRflPBF
USI FUNEBRI
1P(TR0DUZI0N£
il
RicUamo
forse
culla^
La
la
vita.
tutto
rale
La
la natura
delle
gigante,
fenomeni,
della
storia
si^ sposa
legge
è
cose
si
cui
poi
muove
costituenti
naturale
si
infinite
lo
legge)nataf
deHa»
anooradellaidis»
coma
svolge, masoito
una
natnta^
misterioso
sola, eterna
una
in
misterioso
so*
moltìpUtturaft^
sola
xmir
sedi
ndla
pev
prinetiio
dal
principio più
soludone.
ricade»
quaggiù;
gli esseri
al
e
tue
le
sono
agita
tutto
si succede
governa
generazione
unità
,
nasce,
e
tomba
la
si
sorge
Tutto
muore
abbastaaaa.
talamo,
il
qnali
le
pra
meditate
non
saooiaflttpate^iii»
lettore
pensiero' cM
e
qosmto
questo
varietàpertovtosadi*
unità
studiare,
speciali. Ai ufflbJot
il
rattrontara,
it
8
INTRODUZIONE
distribuire
della
storia
diosa
è
naturale
di
ordine
solo
un
tutti
in classi
,
poi l'unità
lissimo
tra
Ei
con
solo
Quindi
di
un
per
V
,
è chiaro
Ma
desimo
lire
volta
loro
in
filologi
e
il
stessa, i
e
nella
varie
il
nelle
come
a
sua
fonte
studio
leggènda,
r epos
iparola la
intera
^
incontra
la
nelle
il
«
del
me#
risa^
nella
sua
la
distinte^.
la
favola
»
proverbio,
logos. Ma
so*^
nelle
lo segue
^
ge^
di lucea
quantunque
il mito
novellina
tradizione
espresso
suprema
manifestazione»
,
é nelle
d'un
il logos
e
varie
debbano
storico
trasformazioni, concordi
questo
logos
sempre
scrutato
avejre
prima
loro
i
grupp
sile
logos espresso
lo
e
al
archeologi
e
il
che^ trattandosi
filologia
filologo dopò
é« in
storico
fini.
con-
famiglie
parecchi
tipo
archeologo
logos, rarcheológo
alla
istanza
sue
lo
monumento^
sta^
Il
sé
sieme
in-
de'psicologi, dal più
tacere
abbraccia
tradizioni
varie
nel
critica
mente,
sua
caratteristiche, il filòlogo il logos in so
forme
suo
la
osservazioni»
di
ristretto
etnologi,
L'etnologo
storici;
né
limitare
deve
teologizzanti, laboriose
poco
ed
sor*
e
lente
sola
allargherà, per
ne
fisiologiripartiti alla
particolari,
abbaglia
; si
notomizzarlo
sorgono,
tutti
meno,
bel-
questo
»
penetri
creatrice^
lo
una
con
circolo
un
vi
appena
e
fissarlo
coltello
a
di
ricchezza
viventi
facela
staf-
naturalista
al
quando
la
uomo»
può
non
ogni studioso
perchè
e,
bastino
intelligenza stu*
sola
una
gli organismi
prende.
un
ed
il campa
Ma
perchè
vasto
troppo
studi
comprenderlo
a
questi fenomeni.
in
questa
una
tra*»
10
INTRODUZIONE
degli
stiva
dei
della
daglia, comparando
di
della
rilevare,
stessa
la
indo-europea
neiruso
passo
fra
dalla
la
donna
nazioni
di
pensiero
che
vero
superstiziose, ò
damento
tutto
che
quale
fece
dannazione
rinfemo
a
indo-europeo
anzi
eterno
che
il
pure
quella
egli stesso
in
vita,
le
la
e
al
zioni
supersti-
si
propaghina
suo
i
ghiacci
completo
più bello
Olimpo.
alla
sua
fiamme
del*
annientamento
in-
e
le
Iddi!»
della
suo
preferisce rassegnarsi
fra
|prova
una
più belli
del
gli Dei
la
con
immortalità
superba
beati
fonda-
un
è il
i
fon«*
un
sue
sono
come
creato
credenze
possibilità che
e
società,
quale,
ali* i-
tenacità
la
ma
conserva
nostra
ha
umana,
sempre
L*ùomo
alla
indo-europeo
specie
aspira
naturale,
ansioso
da
volta,
sua
spiritiche sorgano
alle
mezzo
Tuomo
nella
e
leggiare
idea-
si rende
hanno
credenze
alla
seconda
alla
simili
in
il mito,
monO"
tributo
pensiero sorge
indo-europeo
relative
ancora
e
La
neir
nuovo
un
tali
che
fisico
quale Tuomp
dottrine
tal
un
vero
mitico,
mento
ò
razza
civiltà,per
morti
,
È
deale.
ai
indo-europee
vita
la
pone
specialissimo che
; il culto
un*altra
importai
regola, ò il primo
come
antichissima
nostra
fti^
continuiti
fomiglia.
umana
indo-europeo,
fatto
le
dell*
capo
a
che
met
pómpe
le
di riti ; e» ciò che
tendenza,
ideale
della
abbiamo
ancora
somiglianza
e
fescaimino
il rovescio
brevemente
Qui
razza.
fli*
la pompa
tripudio
mostrare
ora
fra loro
nostra
tradizione
gamia,
nel
popoli indo-europei
vita, mi piacque
nebri
rappresentare
di
nuziali^ tentato
usi
11
INTRODUZIONB
dividuale.
cacciato
mentre
dairindia,
vdna
specie
di
misterioso
ultimo
perviene,
dopo
ove
la
santit"
etemo
esser
voluttà
al
e
varii
per
è
il
premio
tato
annien-
specie
una
al
cicli
Db-Oubbrnati8.
di
quale
siaci,
paradi-
destinato
buoni.
?noblo
nfr^
sogno
gran
spirituale,
godimento
suprema
nel
penitente
suo
beatitudine,
passato
eretico»
come
stesso
dallo
attribuisce
deirimmortaliti»
Ai,
Hsolvere
lascia
preoccnpato
rindividuo,
una
che
Baddhismo
stesso
Lo
ai
I.
CAPITOLO
Avyano*
dell^ovieiite
Gli
inni
vedici
dell'uso
inni
di
deìVAtharvaveda
perchè
morte,
loda
la
che
sogliono
il demonio,
monda
delle
stia
poterlo
decimo
del
lontana,
nello
di
credenza
la
fanciulle
cristiana.
in
portano
o
poi sempre
al
al Yama
precede
o
il nuovo
l'oracolo
per
fare
il diavolo
Satana,
simile
sogliono
udirne
con
dio
anno,
dei diavolo,
meglio
dei
il segno
testa
zione
supersti-
muovono,
ad
un
il responso,
ferisce
ricome
,
tener
nera,
la
croce,
lontano
ed
indiano,
morti
menti,
mo-
mentre
della
collo, per
amico
ardui
,
cristiane,
modo
stesso
Wiedemann
che
Mardvine
Si
Rigvedta.
somigliante
una
Tali
ottavo
ed
tenersi
odierni
efBcaccia,
con
Nò
scongiurare.
è
settimo
gli arabi
ancora
per
quinto,
libro
nel
e
cumento
do-
antico
più
agli infermi.
intorno
libri
ne*
il
sono
pregare
contenuti
sono
morte
alla
moribondo
al
intomo
Cevlntoiile
Sattan
di
occhi
nella
invece,
a
essersi
fuoco,
notte
che
consultare
trivio, gettandosi
dopo
quale
a
terra,
levata
la
14
CERIMONIE
di
croce
è
Ora
collo, afflnchò
Dio
ò
ora
Il
Dio
sommo
Krishnàs
del
di
il
fottore
deva
indiano
dio
o
daeva
tardi
dem
"
bei
In
den
ans
derselben
der
in
sonanza
con-
diede
an*
diventò
parola
Ahuror-
il dio
bene-
alla
sotto
di
il
nome
il diavolo
diventò
nostre
da
sua
K^tr^
(2).
nello
credenze
ora
Anton
es
n
zendo
popolari,
satanico
un
dea
Teufels
Scbiefner
alla
veràndert
aber
Gammatìk
Sna--
Umgestaltung
Ormaid
auch
das
bell'opera
Stdmme
erkennen
zu
im
Orgiinaltezt
Kùrmds.
di
yon
(Churmustn)»
baben,
gebrauebte
derTùrhisehen
der
1865.
eine
unscliwer
Kurbustu
staxnmt
VolksUtteratur
alla
Pietroburgo
Quelle
Bezeichnung
di
il Dio
quindi in Ormuzd,
eingebùrgten
Mongolen
Scgonen
die
zione
ist
Kurbystan
das
zur
vedici
dio, passando
introduzione
Mof^dfùinisehen
Sprache.
(2)
demoni
,
rinteresBante
(1) Cfr.
nella
similmente
fatto
è
il miracolo
seriore
nell'India
designare
Nelle
demonio.
o
che
greco-latino
e
nale
origi-
accidentale
un
corruppe
per
si
nella
occidentale
turaniche,
parti
personificare
cui
gran
il
mito
luce, il dio creatore,
razze
più
e
loro
1
a
Persia
stesso
questo
servi
mòs
un
della
fira le
volta
in
ò
ora
;
nel
demonio:
Vasura
si abbreviò
e
;
le
diventò
Cristo
col
entrò
dio
sommo
Indra
più tardi
rilievo.
che
Mazda
paura
(l).
tradizioni.
sue
un
nome
demonio»
fa
adora;
bràhmanesimo,
maggior
un
vedico
passarono
luminoso
pigli paura
ne
che
si
delle
brahmanica
credenzii
che
che
varietà
nelle
non
indifferentemente
spesso
e
MORIBONDO
Saitan
il diavolo
scambiano
AL
ò il diavolo
ora
,
Dio,
INTORNO
RadlofT:
»
PrefBiProben
Sùd-SibirUns.
;
dell'oriente
negromante,
novellina
veci
popolare»
il
e
;
Bacco
e
chiesa»
che
la
Diana
il
e
Diana
che
i devoti
della
il segno
di
cristiana
il simbolo
della
abbia
nella
di
Vigna
chiostri
feste
di
Vigna
la
falcata»
luna
di
sono
il Pontefice
donna
àe' fiori
le feste
ove
non
feste
della
nelle
sono
antiche
lustrazioni
scorso
uno
scritto
dicembre
;
romane
esclusi
si
ad
de' latini
ad
cedettero
il
interessante
coi
posto
sui
la
si
cerei
cerimonie
cristiano
alle
; le
cerimonie
Misteri
^
dal Blachìoood't
San
l'Epifania»
e
rito
Lt^
Giovanni»
(1). Le
nel
riprodussero
Man
celebrar
a
il Natale
i moccoletti
di-»
onorar
saturnali
fra
; la
San
vergini
i
le
che
anti-
d^
degli antichi
onorar
i
ancora
cristianità
passarono
alle
sacre
feste
pagane
nello
Palilia
Vergine
Nuziali
(l) Vedi
libar alia
colomba^
trasformare
Maximus
ò l'idolo
Oenzano
Cer ealia
Visitazione
rinnovano
feste
le
Giuseppe»
a
la
quasi tutte
Cosi
della
Massimo
da
Giunone
modificazione
Il Pontifex
venne
le
lieve
toglie
da
come
mostrano
Roma.
a
prestanza
a
potuta
lo
in
una
pagane.
florales;
siasi
nomi
non
da Venere
e
come
Sant'Agnese
cristiane
feste
Bacco
Cristo»
Ciò
tolto
la
trattasse
si
se
jp^r
secondo
que*
demoniaci.
esseri
Vergine
odono
come
croce»
le
ancora
più»
che
giglio» il velo» FagnellinOy
che
giura
bestemmia
non
si danno
il diavolo
e
nostra
nella
;
»
evocatone
della
divino
subalpino
obbliga
ma
santo
un
il Cristo
popolo
per
tosto
far
da
ora
15
ariano
pubblicato
Sditnburgh Magatine,
16
CERIMONIE
battesimali
ossia
usando
allora
le
del
simbolico
nascimento
risurrezione
i nomi
e
gli stessi.
terra
della
in
terra
In
in
funebre
onorato
il Dio
il
dato
del
morto
molte
il
al
Dio
voi
rivedere
quaggiù)
(2). Qui
potenza
sua
ancora
; ed
qui
da
cui
non
mi
sùryàya
àrdm;
riferisco
eyidentemente
essere,
as
di
fuori
(3) Cfr.
articolo:
loda
rac*
due
suoi
affinchè
ci
quaggi'U
ancora
concedete
di
noi
a
,
il Dio
simile
una
aver
altri
per
giorni
timore
preghiera
dèlia
occorre
(3),ed
in
altri
14, 12.
drUgdye
uscir
eterna
(l), dopo
noi^
per
(ossia
si
bhyam
gnificato
è
ai
e
sole, di vivere
pure
arcana
Il testo
-di cui
quelle
come
Yama
a
più riprese neWAtharvaveda
a
(1) X,
{2}
il vago
ancora
della
sempre
produce
funebre
due,
splendore
vago
uovo^
sono
lodi, dopo
concedete
vederlo
sole
le
Rigveda
,
al
un
gli ido*
mortali
che
di
(ma)
cani, si aggiunge
sia
e
cielo.
inno
comandato
andar
Mutarono
sono
sostanza
la
ma
;
dicendo
bene-
gli idoli
ma
figure del cielo
come
un
avere
degli idoli;
Le
di
rinascimento,
del
sole.
del
primaverile
Pasq^iSt
latina^
fiaccola
una
ossia
la
cerimonia
il Pontifex
portare
di
e
case,
è
case
oggi
come
precedono
che
delle
benedizione
MORIBONDO
AL
cerimonie
le
;
la
latri
INTORNO
dsu
Ili
,
passo
un*
Dizionario
passi vedici,
the
alla
dsu
già
Doctrine
per
Tàv
:
adyéhd
radice
as
X,
dal
«
òha-
splendere,
*
Un
petropolitano,
es.
asma*
dsum
astrazione.
citato
of
così
suona
ddtdm
dubbio,
al
3, 62,
and
pìinar
senza
manca
altri
da
Yama
é,
discosto,
tal
ma
^*
parmi
15, 1.
Muir,
future
in
un
Life^
ricco
accoT't
18
INTORNO
CERIMONIE
T incantesimo
anche
bondo,
sovranaturali.
lontana,
trattiene
e
la
oltre
vitalità
insieme
ella
siasi
i
si
viventi;
del
luce
della
lasci
stare
estinti
percorsa;
che
venga
mostri
alla
cani
ove
di
luce
Yama
egli può
là
terra,
0
nel
paura
e
di
che
la
luce,
la
Indra,Dhàtar
alla
vita
Pragiàpati
è
lasciate
il
e
lo
Soma,
rimaner
ti hanno
qui
fuoco
liberato
due
ove
qua,
lasci
dere
inva-
sole, la
la salute.
salvato.
si
e
carnivoro
proteggano,
gli ritot'ni
ti hanno
di
si
il
carro
tenebroso,
al
non
la
dai
regno
terra,
tra
maggiori
afferrare
dal
alla
tenebra
dalla
che
;
suoi
da'
trattenersi
distruggitore,
l'ottima
Dei,
entri
fuoco
l'aria, Vàyu,
cui
non
tranquillo
(kravydd);
richiami
lasci
rimaner
dal
lo
si
sul
salga
via
fuori
non
; che
avrà
egli
; che
la
primo
nel
abbandoni
non
; che
muoia
non
; che
vita
che
infermità,
rimanga
l'infermo
perchè
all'infermo
; che
sole
le
ossequioso
saluto
un
con
prega
grida
probabilmente
sono
S'incomincia
le morti.
per
grazie perchè
di
giaculatorie per
di
libro,
si
ossia
;
che
inni
scongiuri
; sono
rendimenti
e
raccoltine
quindi
si
propria
più antichi
i
infermo
un
lontana
dell'ottavo
morte;
ad
morte
guarigioni,
le
inno
la
tenuta
altrettante
conservati
intorno
contro
più
della
credenza
la
e
star
a
quanto
moribondo
nel
ci ha
recitati
siansi
supplica
la
e
aiuti
gli
invoca
morte.
VAtharvaveda
per
morte,
gli spiriti vitali
possa
ossia
;
la
Teme
MORIBONDO
AL
Le
Savitar
e
La
«
luce,
piante
dalla
quest'uomo:
luna,
non
di
morte.
vo-
dell'oriente
gliate
ch'egli
di
salvo
da
l'abbìam
s'invii
qui
19
ariano
morte
ad
con
altro
mondo.
virtù
una
Noi
che
(saJiasra-viryena) (1).
mille
spiri
di
te
te
in
ora
dagli
orchesse
le
urlanti.
tu
e
preso
l'intiera
te
la
la
morte,
di
Quest'inno,
in
cantato
antico,
il cielo
tra
la
e
prete
che
il
che
la
era
miracolo;
dovea
pato
usur-
mediatori
di
cosi
salvazione
la
per
guariva
fatto
interesse
Maggior
libro
del
pure
le
(l)
sacerdoti
l'
del-
preghiera
l'infermo
se
per
del
riva,
mo-
nima
l'a-
raccomandarne
Dio.
a
morte
ricevere
stra
mo-
dall' età
ricompensa
preghiera
la
i
ci
dubbio
terra, per
aveva
era
moribondo,
(senza
più
inno
fatale
l'infermo
Se
anima.
da
appartiene,
qualche
a
sole
come
luce;
".
versetto
avessero
corpo
t'ho
vista,
la
venne
beneficio, T ufficio
del
guarigione
io
l'intiera
consunzione
vedica
le tremendamente
o
,
scongiurammo
sacro
del
onore
contro
fuori;
te
a
Noi
la
e
qualche
dall'età
proprio
a
te,
rimosse.
decadenza)
della
vedica
di
niòrte;
urlino
levato
probabilmente
in
fin
come
la
molto
origine,
Non
ti ottenni
Io
infelicità
cui
ho
sopra
si
te
da
tenebra
la
ti
Io
Spirò
vita.
da
scarmigliati capelli
ristorato.
sei
vita.
la
potente
ti liberai
Io
vai
ne
,
d'
Muir
alla
Rigveda,
donne
un
:
come
vecchio
With.
sveglia in noi
a
le
Morte;
charm
perocché
cantatrici
parente
d'
,
l'inno
18®
ivi
of boundless
capo
10^
appaiono
dell'inno
un
del
per
la
famiglia. È
efficacy.
xO
INTORNO
CERIMONIE
il
morte.
la
cammino
dal
diversa
diente, io parlo
Nei
Grihya^ùtri
abbastanza
uso
tutte
anticipo
que-
via;
te
A
dei,
egli
,
scongiuro
altra
tro
con-
(è)
tua
la
veggente,
nostra
la
distruggere
au-
prole
e
».
Acvalàyana
di
quasi
fiche,
pre-
mortem
uno
segui
mariti
in
se
post
con
degli
; non
i nostri
neppure
cerimonie
morte,
0
«
delle
più opportunamente
forse
incomincia
quest'inno
che
è
delle
trattazione
nella
uso
occorrono
starebbe
che
^sta citazione,
dell;
indo-europee. E,
funebri
cerimonie
le
che
lamentatrici
delle
trovi
ch'io
esemijio
antico
più
MORIBONDO
AL
curioso
(1)
riferito
è
medica
all' efficacia
intorno
un
,
del
fuoco,
si dice
cade
:
infermo,
nord-est.
Mentre
lieti
Nel
mole
Quando
«
I
»
citato
la
tasya
è
fuochi
lo
auguri,
la
amano
divinizzata,
febbre, invocata
deva),
curioso
affinchè
che
adoperato
per
nello
(1)
Ed.
(2)
Stenzler
prof. Adolf
tal
come
risparmii
febbre
scongiuro
F.
interpreta :
noto
per
dio
del
chi
lo
metro
o
for-
La
es.,
lattia
ma-
il tak^
(hari-
scongiura.
che
viene
si
Ed
pure
alterna,
Stenzler, Leipzig, 1865, IV, 1.
Il
il
gente.
le
giallo
intermittente
un
fuoco^
".
malattie.
come,
Vi
gli fanno
casa,
poi frequenti
speciali
contro
viene
è
a
la
dice
(2) »
casa
ciò
sono
il
oriente, il nord
tornare
per
guariscono;
scongiuro
preparato
ha
verso
Atharvaveda
stessa
man
fuori
porti
lo
vita.
alla
necessaria
che
uomo
un
(i fuochi)
essi
di
forza
prima
come
villaggio (das Dorf
)
dell'oriente
metro
un
deve
si
consideri
che
il
Sucruta,
questo
o
lusso
a
altro
un
filantropicamente
poco
veda.
demonio
quasi
è
malattia
La
malattia
che
in
premia,
nel
l'uomo,
un
si
che
di
poi
e
,
Kàlì
il
moglie
sua
ossia
(2); cosi
il beato
soltanto
siede
ri-
e
fligge
af-
quanto
mostro
gitore,
distrug-
in
il
il dio
il demone
contro
un'enfiagione,
piglia la forma
scongiura
muslika
un
dio
in
è rivolto
baldsa
; nel
trattenitore
il demonio
un
non
demoniaco.
essere
parti, lo scongiuro
nei
Cosi
castiga,
è
quanto
in
felice, rimane
l'aspetto di
assume
Il dio
e
vi
non
indo-europea
demonio.
quanto
; in
dio
ma
;
equazione,
credenza
l'uomo
come,
dell' Atharva-
divinizzata
un'
un
fa
quanto
straniero,
poeta
il
voto
talvolta
contenere
paradiso
di
fa
nella
tutto
allontanarlo,
per
popolo
finalmente
essendo
supposta
metrico,
apparato
regalarlo
per
sia
di
diano
in-
medico
malattie, si comprende
delle
re
tana,
quar-
Quando
dal
chiamata
è
febbre
la
divien
il metro.
quartano
riuscire
pure
*
la febbre
(1).E quando
terzano
21
ariano
Qiva
cente
de-
poco
in
origine
distruggitore, diventò
assoluto
sovrano
de'
con
demoni
al
,
quale
pertanto
il
(1)
Indische
figlio del
Grohmaa
delle
attribuito.
particolarmente
ancora
re
dio
malattie,
Il dio
Varuna,
Medicinisches
aus
,
St
dien
(2) Testicolo^
di
vulva.
Weber,
e
IX,
la
Takman
il dio
dem
384-387.
febbre,
viene
è chiamato
Varuna
Atharvaveda^
poi
è
negli
22
INTORNO
CERIMONIE
MORIBONDO
AL
*
-
-?
?
?
-
.
malattie.
in
il dio
de'
Nel
di
si
ma
copritore,
febbre,
contro
qualche
stanno
la
maleficio
vive
troppo sempre
pur
neir
di
in
molto
un
di uomini
di
e
portaxu^
che
stagni.
negli
e
mia,
Boe-
è
dei,
sempre
la
e
bràhma.mca,
prese
ere*
come
cristiana,
dove
cattolica,
ha
e
cialmente
spe-
nome
e
de'
demoni,
il
la
anacoreta,
e
leggende*
sue
giovine
Kac'a
stesso
nello
del
Parikshit,
spalle
re
del
quale
il
tra
en-
(1) ;
morirne
deve
al
.0
Jfa-
quale
gettò
re
di
Cosi,
ed
muore
caratteristica
leggenda
sulle
delle
perciò
quale
significativa
è
il
indizi
parecchi
conservMo
in parecchie
Qukra,
UA^Jlàrata
fonti
e
;
iettatura.
credenza
magia
perdere
genii
nell'Europa
Italia
Mahdbhdrata
per
i
nell'India
pure
stesso
tempo
dell^, malattia
occulto
propagò
al
vinr
l'idropisia. In
nelle
causa
si
cento
si vuol
che
il Grohmann,
nascosti
i
e
poi specialmente
denzasi
tale
Yamn
solamente
non
acque,
il nemico
Atharvaveda
Il
di
vincoli
invocano
si
delle
c'informa
come
forma
demoniaci,
vincoli
ove
impreca,
il dio
apporta
Neil'
mille
ossia
incoli,
dai
serrato
Atharvaveda
Yaruna
Varuna
dai
stretto
tutto
tenebroso
coli
è
y
morti.
scongiura,
la
è
mille
mano
malato
Il
il morto
come
il
tiene
che
quello
un
,
morto
serpente, lancia, toccando
contro
(1) I, 3232-3243.
il re,
per
la
l'acqua
quale
una
ledizione
ma-
,
Parikshit
viene
dell'oriente
condannato
di
nel
morire
a
Takshaka
che
cyapa
ha
de'
re
perchè
palazzo,
suo
serpenti.
di
dare
la
arrestare
morte
tenta
alla
va
che
somma,
il
cade
in
più
formidabili
Nell'aurea
del
il
(1). E
quando
che
verày
senza
dire
col
:
si vede
poi parecchie
malattie,
superstizioso
crede
qualche
(1)
Cfr.
Tùbingen
sul
scomunicato.
plettici ed
il male
sul
fato
1866.
di
indiana,
della
la
mente
diversa-
pensa
l'infermo, sclamando
cura
morire
lo
nessuno
sai'-
,
le
la
era
quali
serio
caduco
di
all'annunzio
ch'egli
Tali
indiano
Rdmà-
il momento
e
non
si consola
quando
e
forme
demonio.
un
popolare
il modo
nostro
nel
entrato
credenza
egli è destinato
se
morte,
lascia
Rama,
che
cerva
o
ma
popolo
delle
una
egli
de' morti.
nella
soltanto,
la morte
Takshaka
la
per
ed
anacoreta;
colpisce è pure
e
fatale, insomma,
morte
dio
muoia
re
,
gazzella,
insegue
yana,
di
potere
^e'
lo colma
,
lanciatagli dall'offeso
di
speranza
Takshaka
e
maledizione
quindi
nella
per
lasciar
di
^debolezza
la
reggia,
ricchezza;
tesori. È fato, in
suoi
egli sì avvia
mentre
ha
ma
re;
ch'eì
molta
acquistar
'
Ka-
saggio
i morti
risuscitare
leno
ve-
difende
si
re
; il
entri
Takshaka,
al
comprendere
non
Il
dal
arso
,
pure
È
giorni,
nessuno
di
virtù
la
sette
entro
il
23
ariano
mandate
per
o
buon
dal
i
esempio,
convulso,
memoria
Vi
destinato.
il nostro
alcuna
popolo
diavolo
a
colpi apo-"
conosciuto
relativa
sono
di
R.
in
Roth
24
INTORNO
CERIMONIE
sotto
Piemonte,
il
MORIBONDO
AL
di
nome
di
mal
San
Giovanni
e
,
in
chiamato,
Toscana
benedetto,
dopo
il maledetto.
ora
del
Tancia
Buonarroti
provata
aver
la
rimedio
forma
la
cotesto,
Piglio
E
poi
E
le
di
v'infilzo
Tùffol
Poi
fuscel
un
nel
metto
parole
E
scendesti
E
entrasti
Vienne
Vien
bocca,
non
c'è
al
in
tetto,
al
letto,
petto,
ci
piti.
star
?
tu
odi
?
tu
Vienne
via
pian pian pian piano
s'esser
'n
bocca
di
se
ed
esce
la
vuoi
non
mano
;
dito...
di
Tina
metterle
il maledetto
vien
suppone
che
nuovo
quindi
:
sentito
questo
compagna
sentire
nulla
malia,
'1
questo
non
?
su
buio
,
una
seno.
; dammi
alla
per
in
via
Piglia
dice
l'appunto,
e
Vienne
E
E
sale.
:
aperto
? senti
tu
suo
maledetto,
fuor,
tu
il
almeno
quel formicone
queste
fuori
coll'ale.
altrui
trovasti
Odi
sanguine,
cinque volte
Benedetto,
Che
del
su
lardo
son
de'
dell'unto,
tor
formicon
un
Antonia,
:
soglio
spargo
nella
il mal
sviene, trae
si
relativa
vi
e
la vecchia
contro
il
ora
modo,
qual
diceria
Tancia
Io
A
in
giovine,
sua
una
eufemismo,
Ecco
il
funghi, quando
con
ironico
per
in
su.
ci
il dito
Udito
covi
in
che
sotto
quest'altro scongiuro:
I
26
Anhro-mainyu
nelle
ed
; e
il
che
espresso
nessun
quanto
presso
contatto
dalla
fu
popolo
antichi
gli
muore
vista
necessarie
dalla
e
Parecchi
intesi
sono
ed
sentito
mai
Persiani.
Vendidad,
cerimonie
delle
che
nelFuomo
vere,
quiixdi quell'orrore pel cada-
Zendico
capitoli dello
descrizione
entra
cadavere;
presso
anch'essi
scongiuravano
lo
Il demonio
malattie.
occupa
perciò
MORIBONDO
AL
INTORNO
CERIMONIE
sola
all^
purificarsi
a
di
vicinanza
dal
vere.
cada-
un
,
questo
A
l'uso
il Mandelslo,
che
proprio letto, e portarlo
agli estremi,
di
toccare
di
apparente
fa
il cadavere
estremi
che
pietà,
steso
di,
spirare (1).Il timore
abbrevia,
atto
queir
anticipare
loro
dell' infermo
momenti
dal
levarlo
d' erba
letto
un
sopra
terra, ov'egli è lasciato
a
giava
viag-
1638,
Parsi, i quali sogliono
i
fra
già
è ridotto
malato
un
morti, attribuisco
quale, nell'anno
il
nell'India, notò
quando
pei
orrore
sacro
dubbio,
senza
gli
evidentemente
cosi
,
condannato
con
so,
specie di
una
che
i Greci
sonno
;
scongiura,
(1)
Vedi
e
la
(2)
demoni
o
si rammenta
Relazione
della
che
di
di
dato
guarstes*
; il sonno
morte,
muto.
te-
mandano
(2), il lungo
viaggio
viaggi
era
quelli che
all'uomo
del
dei
Persia
fratello
perciò nel Vendidad
seguito alle Relazioni
edizione
in
terrore
arcano
chiamavano
i Daevi
Sono
il
Il malato
morire.
a
si
sonno
egli non
Mandelslo
deve
ehe
"
,
Ole^ìo.,
Adamo
nella
francese.
XVIII
Farg., 52,
1652, p. 232.
V.
Avesta
ùbersetzt
von
Spiegel.
pzig,
Lei-
dell'oriente
allontanarsi
da
ben
alla
(1)
di
fuoco
conosce
di tener
distruggitore
;
viene
e
della
morte,
morbo
o
male
io
morbo;
io
combatto
la
sozzura,
combatto
che
capitolo del
riesce
ossia
e
si
giovi
di
Mazda
Ahura
a
vòfiu
e
gonsi
i
parenti;
36.XX
ed
Farg.
che
ha
un
scongiuro,
il
già fatto
e
morte,
la
ritenga
volte
fiate
sof-
Ashem-
ch'egli è, ritrag-
distruggitore
fece
da
si trovi
Tinfermo
preghiere
spirato
le
insegnata
più
le
corpo
tutte
e
vince
quando
demonio
questo
apprenda,
che
male;
dicianovesimo
Nel
gli vengono
;
in
preghiera,
E
il
malattie
che
dagli astantì
Yathà-anù-vairyó
allora
(1)
antica
Zarathustra.
all'orecchio
o
perturbazione,
la
»
colui
fatata
una
le
leggiamo
immortale,
male
combatto
Io
creò
demoni.
agli estremi
veramente
combatto
tutte
Yagna^
ti
combatto
io
Ànhro-Mainyu,
i funesti
tutti
morti,
del
scongiuro,
; io
febbre.
o
il
,
; io
combatto
Io
umano.
febbre
la
ti
Io
morte
morte;
la
scongiuro
,
scongiuro
Thrita
forte, il salvatore
il
cosi:
o
il
,
nello
suona
morte
deirnomo
mitico
il
la
ha
la
corpo
splendido,
scongiuro
ti
io
;
lo
che
ti
io
;
questi è
e
stesso
quale
malattia,
dal
sare,
pen-
lo
il
genio,
alla
invocato,
quindi
Tuttavia
o
lontano
pripao degli uomini,
che
dio
il male
ben
eccellenti;
cose
operare.
un
strappare
morte,
tre
bene
parlare,
Yendidad
virtù
queste
27
ariano
sua
preda
è
sceso
di-
il ca-
28
da
CERIMONIE
che
vere
INTORNO
tosto
vien
MORIBONDO
AL
da
messo
parte
gettato
In
yenìr
per
,
,
nel
Dahkma,
nell'Oriente
conclusione,
che
malattia,
la
e
r
efficacia
la
e
debbasi,
che
con
;
è
ariano
V
denza
cre-
comune
siano
morte
argomenti
opera
struggerne
di-
magici,
ariano
occidente
moniaca;
de-
sia
pur
,
cattolico,
cristiano
e
credenza
diversa.
non
ammise,
come
vedremo,
una
dell'occidente
CAPITOLO
Cerimonie
n.
al
intoifno
dell^occidente
di
UAlceste
di
scena
meglio
nel
che
spada
gli
,
in
mitica
ci
veniva
e
ciocca
di
de'
fa
di
consapevoli
viene
capelli.
A
quest'
superstiti, accennato
ste, di tagliarsi, in
Il
casa
d'Admeto,
Apollo
prima
e
affinchè
y
del
scena
(1) Alceste^
(2) Ib. 16
Versi
Paian,
vivi
chi
a
lutto
di
segno
trova
che
coro
dei
e
di
appaia
di
(2)
dramma,
75-78.
fanéiés.
alcuna
,
Apollo
poi
simile
al
quello
nell'^^c^i
pelli.
ca-
gli atri della
disgrazia
,
una
penitenza
sepolti nel silenzio
sospetta
pel quale
muore
iteratamente
pure
mano
ciocca
una
risponde
uso
in
rappresentazione
uso
tagliata
ancora
o
il tenebroso
con
tagliare
a
una
morte
come
aspetto,
nero
un
della
appare
(1). Questa
capelli al moribondo
di
vi
servire
deve
11 Dio
greco.
de'morti
vivamente
rappresenta
in p'ersona,
sacerdote
la
ci
mondo
Thanatos,
moribondo
ariano*
Euripide
morte
29
ariano
cioè, che
sole
invoca
nella
dell'inno
30
CERIMÒNIE
vedico,
ci si
presenta,
colui
desidera
si
Apollo,
lo
altari
stesso
degli dei
se
risponde
marito
Il
«
Gli
fede
in
Alceste
quale
Incomincia
Kembi
e
coi
quali
,
splendida
il fato
morte
e
sconfigga
toma
caratteristica
pregano
il
Alceste,
si
Admeto
cella,
all'an-
l'ancella
e
e
;
preme
rimane
la bella
ed
Alceste
sole,
Admeto
da
(3).Segue
Plutone
0
Apollo
spirare,
gli
e
la
ancora
per
fatale
moribonda
La
cerca
sta
liberi
perchè
nella
(1). »
ella
pronti
son
tutti
a
d'uso,
gli apparati
temente
eviden-
allora
domanda
Coro
spirante,
(2);
sacrifica
giorno
quando
qui
continua
Si
Dopo
che
Esculapio,
; il
ornamenti
già
sole
la
pure
fatti
seppellirà
la
del
mito.
morire.
sian
quantunque
luce
lucido
invano
si
:
morti;
morte.
alla
via
lui
i
; ma
dovrà
Alceste
e
figliodi
il
vivo, risuscitava
era
la
tica,
mi-
imagine
evidente
una
con
contrasta
che
MORIBONDO
AL
INTORNO
urge;
a
plicarlo,
sup-
il mortifero
scena,
insieme.
:
lume
del
celesti
giorno,
delle
nubi
correnti
soggiunge:
(il sol)
Non
Tede
te
offendenti
e
me
i due
gli dei, per
disgraziati
cui
devi
morire
(4).
%
continua
Ella
(1)
Ib.
147.
(2)
Ib.
204.
(3)
Ib
220-225.
(4)
Ib.
243-246
ad
invocare
la
terrà, il talamo,
i
ariano
dell'occidente
"^
...
—
"V
31
,
luoghi
lei
a
Admeto
cari, ed
di
di
prega
perchè
dei
gli
pregar
la
T abbandonare
non
proteggano.
la
MaAlcesté:
Vedo
la
il
E
vedo
bireme,
de
portator
Caronte,
mi
Affretta,
tu
la
avente
'morti,
grida
tardi
:
navicella,
che
indugi
; tutto
é
la
al remo,
mano
?
lUTOnto;
Sollecito, (ei m*) affretta.
Admeto
si lamenta
Mi
mi
porta via,
Nella
casa
Bieco
guardante
Che
Io
Admeto
da*
fai ?
Alceste
:
morti,
entro
!
si
duole
Plutone
in
qual
via
gli amici,
per
vedi
non
i cerulei
sotto
Talato
lascianìi,
alcuno,
via
porta
:
prosegue
?
sopracigli
!
miserrima
sé
pei figli e per
stesso.
Alceste
ripiglia:
lasciatemi
Lasciatemi,
Coricatemi,
In
E
Admeto
piedi;
la
la
notte
torna
lasciar
(1) Ib.
non
269.
Notisi
come
un
a
e
r
(é) presso,
(mi) serpeggia sUgli
gli Dei
per
(eférpei),in perfetta
notte
reggo
morte
tenebrosa
solo
omai;
farsi
immagine
armonia
serpente.
col
a
pregarla
te
animo;
della
mito
rotte
che
di
occhi
(1).
lerlo
vo-
non
morta,
che
io
serpeggia
ci rappresenta
'
la
32
CERIMONIE
più
vorrei
non
fa
che
figli, nel
INTORNO
Alceste
al
che
sia
durerà
non
marito,
stupendo
conto
rac-
raccomandandogli
matrigna.
una
che
promette
dolore,
anno
un
lo
data
lor
dal
appassionato
lutto
(1). Segue
vivere
timore
MORIBONDO
AL
vita
la
ma
meto,
Adil
potendo
l'effìgiee
visitare
a
lei
nelle
più
che
la
sogni,
dimora
mani
d'Admeto,
per
finché
Alceste
supremo
la
al
terribili:
di
vedemmo
Io
vita
ellenico
di
figli
loro
ora
Admeto,
gli occhi,
nulla,
e
con
col
vale
Greca,
si
dell'infermo
iscongiurare
porta
la
ornare
e
d'un
acanto
che
Romana,
come
raccogliessero
anzitutto
la
tico
l'an-
malato,
funebre
del
contro
Apollo
si riferisce
credenza
apollineo
usanza
stretti, per
sii
di
invocato
Alceste
uso
letto
i
(3).
neW
dell' alloro
più
$on
non
medesima
era
Tu
:
chiude
testa,
la
alla
Ed
parole
a
accanto
consegna
lamentazioni
alcune
morte;
rami
ancora
posto
\m
Alceste
le
con
abbassa
esce
Noi
venirla
preparargli
de' morti.
ancora
parole
di
abbraccierà
ne
(2).
me
Seguono
le
di
e
nella
madre
stessa
teneramente
prega
ne'
,
lei
abbracciar
suo
intiera
,
non
i
i
coi
(4).
intorno
parenti
morte,
e
più
quindi
(1) Ib. 277.
(2) Ib. 377
(3)
Ib.
(4) È
che
morta
890.
nota
storiella
la
velarono
fanciulla
di
il
riferita
da
Vitruvio
paniere de'gioiellisulla
Corinto.
delle
tomba
canto
foglied'adi
una
34
CERIMONIE
guente.
,
Non
«
infermasse
0
i
gare
fatta
che
vige
delle
di
che
ariana,
Presso
funebri,
morte
infinite
del
di
piante,
In
Baviera
che
errare
donna.
E
Natale,
e
ne'
in
per
in
copia di pronostici
errare
solo
d'uomini
il
d'un
via
,
giorni
mito
la
schiere
funebre
re
e
di bestie
e
regno.
deve
fanciullo
l'oroscopo
di
dal
ma
Prussia,'quando
bianca
ne'
cavalcare
e
loro
crocicchio
Ognissanti
ossia
nel
consultare
un
Ad
si celebra
i mortali
l'ombra
non
particolarmente.
Epifania
T
quali
non
attirano
come
vedesi
di
il Natale
spiriti,e
ferma,
con-
tradizione
piene.
son
sole, essi vedono
di
di
ì tedeschi.
ne
giorni
testo
pre-
pitagorico
bisogno
dalla
li-*
ed
lieve
un
all'aver
come
quinto
un
per
germanica
presso
leggende
ne'
mune
co-
Germani
ai
banchetti,
loro
nel
loro, preso
vita, oltre
che
giorni fra
nei
fra
popolo ò maggior
morte
loro
Le
essi
dalla
ma
nessun
la
per
parecchie
violenta,
intorno
intieramente
discorda
pure
Tal
»•
tradizione
Diodoro,
Storie, scrive
questa
di
diprezzo
alla
ogni morte
quello che
E
sue
sovr^espa»
presso
conforme
considera
litigio,ne'
di
diverso
quelli,
parente
non
^pc"^
,
Galli, uccidersi
ai
Erulo
poco
è
Tnomo
essi
a
Allora
posto
il
di
alcuni
ammazzare.
e
malati
ai
costringeva
lo si
nn
non
ed
tostochè
legna
ancora
malaugurio.
bro
farlo
MORIBONDO
vecchi
; ma,
scannarlo
selvaggie
ariana
di
di
catasta
a
ai
inyecchiasse,
parenti
una
tribù
vita
la
od
mandavano
uso,
lecito
era
oltre
protrarre
AL
INTORNO
morire,
o
dì
si va,
nella
onde
si pensa
una
notte
di
DELL'
poter
nuoTO
Austria
Natale
si
è
segno
consulta
se
alcun
Natale
di
.
pel buco
Somiglianti
delle
e
che
parenti
l'oroscopo
presto
è
quando
alcuno
passare
una
Natale
deve
per
ne
colpire
E,
muore.
in
tal
si muore,
stesse
bestia
la
udir
notte
si
diventa,
tradizioni,
nel
si propagarono
Una
giovine, che
leggenda
invitato
degli spiriti delia
almeno
ramo
nella
nella
gli amici
per
Sargans,
bovi.
bovi
I
d' Alsazia
sé
invece
condo
se-
ch'ei
scandinavo,
e
scandinava
notte
di
rieeve
le
E
modificate,
nel
ramo
Natale
alla
una
glo-sassone.
an-
di
narra
da
e
non
se
sordo.
lievemente
o
fa
e
rio
augu-
; che
o
a
stesso
sinistro
di
cieco
o
ibantagim,
dice
bovi
il bestiame
parlare
identiche
o
cialmente
spe-
s'indispettisce,
ogni modo/stimasi
in
da
de'suoi
uno
ferisce
ma
poi
,
il villano
;
mania
Ger-
mezzanotte
a
villano
rozzo
un
sotterra;
presto
tirati
storiella,
una
narra
sarà
Ad
in
prediletta
vede
cadaveri
notte
Presso
morire,
fila di
parlano.
mezzanotte.
la
sempre
nella
Lusazia,
Torà
E
Cosi
casa,
ravvisare
poter
lui
co-
nella
sommano
nella
Cosi
morranno.
che
morrà.
oppiato
di
notte
ricordano
si
e
si crede
Ceneri,
serratura.
Tanno,
se
vestro
Sil-
San
alla
anno
superstizioni
ne'giorni fùnebri.
vigilia
1'
abbia
centinaio,
della
muro
entro
botte
di
tro
en-
testa, è segno
entro
morrà,
della
nel
morranno
notte
la
va
abbia
non
qualche
a
si
l'oracolo
cerchio
quelli che
l'ombra
alcuno
che
di
chiesa
guarda
Pombra
; se
che
in
35
ARIANO
Oppure
anno.
guardare
a
In
i nomi
apprendere
il
OCCIDENTE
un
danza
monta-
36
due
tre
giorni
mìglianti auspici
col
Chiesa
di
nome
chiama
avvisi
ad
prepararsi
cosi
divini
dalla
San
Giovanni
fatte
zioni
allucina-
avvisi
del
morte,
Signore^
niente,
credenza
ariana
stimasi,
Il fulmine
fulminea.
morte
buona
ima
più temuto
essendo
so^
pare
^
per
dopo
e
(1).
nostro
popolo
Il devoto
pigliano
di
notte
nella
ma
si
spiriti
,
della
porta
sulla
Inghilterra
In
muore.
dagli
inseguito
doni, fugge
nara
MORIBONDO
AL
INTORNO
CERIMONIE
pel
ripeto;
che
suo
una
accompa^
,
guarnente
fulminato
uomo
un
di zolfo, opera
l'odore
con
è
diabolica;
nostro
pel
popolo
e
però
uomo
un
dannato.
superstizione
la
Ma
che
non
fiore
od
ha
limiti;
erba
che
tedesca
è
di
ha
vi
non
quasi albero,
contenga
non
minuziosità
una
.
essa
per
arbusto,
cato
signifi-
un
profetico.
Così
è
ogni
di
foriero
è
Magden
di
!
hup
E
avvisato
a
che
il
di
morte.
intende
dopo
l'anno
è
annunzia
(1) Cfr.
Wolfgang
Die
la
VorchristUche
Menzel,
in
zwei
ei
crede
con
morte
di
di
muti
te-
grido
rimane
cadere
;imminente.
rivolta
parente
Unsterblichkeifs
B"nden.
il
volte
morte
sono
Maisprach
Il lasciar
la fàccia
d'un
l'azzurro
udire
tre
morrà.
o
luoghi
villaggi
suonare
segno
bisbigliare, lo stare
muore,
si
onde
lo
molti
E
i due
fra
Cosi
cucchiaio
appaia il bianco
cui
bosco
un
chi
che
terra
L'udir
male,
sinistri.
come
e
in
sogno
Leipzig 1870.
al sole
lontano
Lehre,
Ttìn
dell'
nel
primo
rode
il
caso
è
altre
vigile l'uomo
si
di demoni
Il Rockholz
il
quale
Un
tal
cita
angeli
fanciulli
piemontesi
si pone
testa
alla
gli domanda
venuto
esser
la
che
custodia
a
si
Y
voglia
delle
pigli, e
schermiscono
/
dietro
:
in
Beutscher
di
proposito
neir
Yorxeit
Glaube
ì*nd
Erster
Band.
sentitola
:
Oberdeutsche
che
l' angelo
esse
importante
Brauch
a
im
Berlin
Leichénòrauche»
camente
eroi-
difendere
Le
povere
protettore
opera
Spiegel
1867,
di
sotto
son
più ardita
,
che
dice
diavolo
il
anime
,
(1) Consultisi,
dnischen
alcuna
accade
conìe
,
l'angelo
suona;
diavolo.
,
ma
rappresentano
s'accinge
del
assalto
angelo
l'angelo risponde
Allora
la
;
e
i
pure
fanciullo
che
per
anime.
le
per
diavolo
una
può,
se
contro
anime
anime
cercare
dell'angelo.
che,
le
ei
cosa
l'anima.
germanici,
Un
fanciulli
il fanciullo
schiere
conoscono
toscani.
e
del
nemici!).
disputarsene
a
no
an-
la croce
vengano
anime
di' altri
Viene
anime.
Ecco
:
il
dell'
Costanza
combattono
delle
santo
l'olio
de'fanciuUi
demonii
detto
giuoco
angeli
giuoco
un
e
di
giurare
scon-
prete.
l'opera del
al moribondo
di
(1); a
(propriamente
y
schiere
e
; ed
continuamente
con
queste parole
intorno
suppone
anche
malato
demonii
fuggite
morte
morte
la
il rituale
pronunciar
Signore;
del
secondo
prete dovea,
1775,
contro
casa
che
della
fanno
poi
; il tarlo
secondo
credenze
s'invoca
nella
Entrando
le
minate
quale
nel
rprivolino
germanico
la
Che
chiamato
37
ariano
propria
la
e
legno
innumere
occidente
tutto
;
rompe
di
der
ckholz
Rohei-
il libro
38
la
ed
consegna
addosso
tosto
di
mani
le
alla
carica;
consueto,
fatte
tutte
sue
più
far
r
lasciar
Simo
mito,
la
sopra
de*
demoni
di
secolo
lotta
per
le
che
mori
nel
1301
che
poco
innanzi
ciò
in
nulla
stimisi
si tralascia
valido
arriva
con
usa
a
alcune
da
fortificare
di
di questa
del
tempo,
spiriti
parecchi
argomentasse
e
il malato
il momento
essi.
di
di
nella
Baviera,
dalla
schi
tede-
d'Ungheria
re
cronista
morte
Quindi
che
lotta
quando
un
di
quello
iscongiurare
candela
che
sostenersi^
ancora
Andrea
sua
loro
sermoni
di
per
il
morale,
per
contro
parti della
versare
tutto
e
sola.
la
1' anima
l'acqua benedetta,
pure
infòmc^
immondi,
punto
mas»
ed
un
suprema
sul
del
paradiso
vedesse
morire
per
lotta
di
narra
fanciulli
i
religioni
discorrono
Cosi
debba
le
piedi
terzo
d'uccelli
venuto
la
In
di
si
fatti amminicoli
anime.
si
gli
vuoi
BuperstizionOi
frammenti
decimo
forma
esser
combatter
cosi
Alcuni
del
da
,
in
non
di tutte
redificio
lasciando
eh* ei
minima
fatto
lia
lo
dell'ange-
Cosi
queste religioni,
a
quale
gli umoristi
nella
di
Togliete,
il
volta
diavolo.
da
basa
pur
distrutto.
maligni
protesta
,
finidce
giuoco
dispetto
un'altra
esso
bisogno
cadrà
piedi
il
diavolo,
col
quindi
ritornar
per
del
e
che
e
quale
e
ha
vittoria
degenerato
meccanismo,
non
conclusione»
via,
inconsapevolmente
meccaniche.
angeli
in
ancor
fatti
sono
porta
anime,
le
angelo
fare
la
la
con
che, battendo
,
si
e
mette
le
file; il diavolo
dalle
esce
MORIBONDO
AL
INTORNO
CERIMONIE
il
cisiva.
de-
prete
il demonio,
po'di
cera
dell'
ardente
dito
sul
occidente
ariano
malato
affinchè
del
39
dicesi
nel
,
si fortifichi
della
protestanti
tosto
di
lerargli
al
posto
st^uso
fuori
in
in
tal
i Letti
di
guisa
verità
altrimenti
tutte
attenzioni
queste
poi
usano
il morente
in
Ed
una
li
attragga
forma
gran
di
sé
a
vampiro,
di
a
di
che
cre^
trapasso
ed
la
i
glia,
pa-
egli
in
Con
pena.
moribondo
che
impedire
per
;
potendo
il
verso
fascino
per
,
parte
non
prudenza,
quali
sopra
solamente
pietose
varia
ancora
i
i Vendi
presso
che»
popolo
que-
uso
il
giacere
a
starebbe
morire,
Somiglia
morto
ai
Cosi
messo
dal
reputandosi
mettervi
per
gli Estonii,
agevolare
è
il moribondo
morire,
voglia
già ricordato,
Parsi,
,
Serbi
baro,
bar-
de' canti.
e
affrettano.
lo
abbastanza
terra, il moribondo,
in
casa,
regioni
guanciale,
il
dei
quello
presso
Fuso
il libro
e
a
di
ancora
dono
ed
Bibbia
altre
In
il malato
come
il capo
sotto
alquanto
portar
vige
di
è
Germania
si vede
che
la
il tentatore.
contro
lore
do-
,
o
che
sorga
ri-
,
miranno.
dor-
mentre
divorarli,
superstizioni trovò
analoghe
,
pure
il cristianesimo
rinvase;
con
quali
l'istituzione
Unzione.
si
delle
vuol
sacra
del
ai
fare
seppe
sacramento
Sull'autorità
riferire
il
sopra
delle
cerimonia
ma
proprio
parole
di
dell'era
non
si
San
Unzione
come
fosse
molto
hanno
sacramento.
prima
Giacomo,
cristiana
,
V Estrema
vantaggio,
dell' Estrema
detto
anni
primi
il
quando
latino,
suolo
di
prove
Origene
sta
queche
ministrata
am-
40
CERIMONIE
INTORNO
lustrazioni
Le
benedetta;
Chiesa
le
e
pagane
furono
pagane
unzioni
di
mise
yi
AL
MORIBONDO
sostituite
dairolio
solamente
suo
dair
acqua
santo;
la
formula
alcuna
e
,
solennità
certa
una
nell'apparato
quìsitorie. Leggo,
Guida
a
(1): «
religiosa
levate
siano
che
tutte
quali egli
Qui
di
o
con
.
tutte
nel
le
sorti
(1)
astuzie
dai
La
più
Fuligno
di
di
di
Trento,
divorar
tro
conmandava,
racco-
dell'Estrema
nostre
(2):
parole
il demonio
le
Dio
che
seguenti
vita
la
mezzi,
egli adoperi
quale
decadere
di
se
le
e
dignità,
i
celebri
belli
sue
potesse
14
àeìV
è
frodi
però
forza
più
con
fine di
a
confidenza
dalla
doveri
vi
non
diritti
e
cerchi
anime
manoscritti
Estrema
dal
Unzione,
^
ed
sac.
Adamo
con
attenzione
perderci
nella
ed
tempo»
nessun
del parroco^
1816.
(2) Sess.
cordare
ridi
,
le
sue
da
tentazioni
a
guerra
delle
esso
tutta
occasioni
le
esplori
solita
la
in
in
Quantunque
4c
abbia
decreto, il sacramento
un
delle
commessa
o
si
e
»•
il Concilio
ed
valevasi
Unzione,
spirituale;
non
soggiacere
e
consenso
demonio,
il
impedimenti,
vita
cattiva
abbiamo
ancora
ed
compagnia
,
vedendole
de' mede3imi
desiderio
in
persone
Parroco
giace V Lfifermo»
,
peccati, acciocché
de'
il
rovina
qualche
menata
avesse
tenuto
quelle occasioni,
quelle
principalmente
è
iiw
accreditata
una
dove
stanza
gli possano
recar
ed
Deve
dalla
che
procurare,
in
esempio,
per
tendenze
le
e
"
e
farci
misericor-
opera,
c"y"ìeL
Mosconi,
42
ma
(1)
».
Rituale
dal
cinque
o
bocca,
e
reni
mani,
donne,
fanno
ricevere
le
parti
il demonio
per
dei
organi
peccatrici
(1)
Air
del
Apostolo
e
Tungano
salverà
il
i
colpa,
(2)
nel
peccati gli
Nel
1788,
parties
du
les
mémes
dans
le
menton,
les
les
seulement,
joint Tonction
tre
Diocèse,
les
narines,
sur
cou
à
la
paupière
les
fermée
paroles
de
des
;
la
et
à
les
On
commence
que
alcun
yoì
lui
per
della
fede
egli
s*
ia
sia
193, Lyon,
Onctions,
des
les
on
les
fait,
se
font
à
sur
ed
des
pape
Eugòne
les
Tancien
des
hommes,
par
Tceil
lorsqu'on
cinq
sens
IV
pieds
les
; et
Rituel,
et
des
lìeu
au
bas
sur
yeux
fait Tonction
on
ne
sur
de
fera
en
au
et
no-
oreilles,
on
une
droit,
a
y
Églisesont
yeux,
Tonction
pieds,
reins.' Dans
des
les
par
fait
les
et
organes
celle
pas
le firont,
sur
mains
et
sont
ne
pieds.... Piusieurs
mains
Tégard
forme,
pia
e
preghino
voi. II, pag.
Le
font
se
femmes.
on
gli
seguenti
tra
sia
e
nombre
sur
poitrine
prescrite
poitrine
i'égard
la
le
preghiera
poitiine, les
des
et
bouche,
reins,
des
l'onction
une
la
la
;
Onctions
les
Le
d^Occident.
de
in tutti
a
».
Lyon,
"
joues,
Tonction
perchè
Églises.Elles
les
reins
des
yì
Se
la
lesquelles
celles
;od
,
de
d'Orient
immondizia
conforterà
Diocèse
deux
dans
lo
rimessi
sur
si
unzioni
le
peccato,
«
Signore;
saranno
toutes
Eglises
:
chiesa,
Signore
corps
tralasciare
si attribuiscono
istruzioni:
queste
les
substitué
du
Rituel
trovo
dans
il
ato^
ma
le
anche
può
(2).
di
del
nome
,
parti più vitali
le
unzione
gli uomini
chiami
si
a
del
mezzo
all'Estrema
parole intorno
malato,
soggette
Giacomo
san
'la
narici
le
Evidentemente
umano
corpo
sono
,
questo
tutte
in
sensi,
orecchie
a
onestà.
scritte
pre-
ungere
reni, dicesi, doversi
le
ma
per
tutte
in
oltre
e
forinole
le
prete deve
il
romano,
gli "occhi,le
:
piedi;
i
ed
nelle
sette
le
recitando
parti che,
Le
—
MORIBONDO
AL
INTORNO
CERIMONIE
du
la
finii
roeil
DELL'
L'unzione
Tanipia,
cristiana
tum
mentre
resto, secondo
la
settima
On
inférieure
en
autres.
voisine.
les
Tonction
sourd
est
d'un
bouche
gnstum
de
muet
comme
les
«Per
istam,
partie
la
du
des
dedads
pour
des
quelqu'un
la
sur
partie
naissance,
le
sur
; celle
ja-
fait
bien
parties,
mais
ont
autres
la
omet
on
il n'a
dont
sens
naissance,
sur
sur
en
de
de
aveugle
ou
et
fait
la
on
alla
rextrómité
sur
manque
Tonction,
pour
seulement:
prononce
malade
alla
lieu
ont
oreille's
prétre,
est
prières qui regardent
la
sur
malade
tanto
sol-
ed
inférieure
lèvre
del
quale,
grazia,
qui
narines,
la
sur
la
onctions
des
la
sesta
che
des
tan^
discendere,
alla
;
,
unica
grazia
L'onction
le
Tégard
à
;
la
auz
Lorsqu'un
S'il
et
joui
mème
; cell^
si
designés
ronction
quidquid peccasti
etc,
".
Rituale
stesso
pel
le
mor-
basterà
spira
sub
quanto
;
bouche
la
dessus,
par
membres
Lo
de
chacune
de
il malato
gratuitamente
use
de
les
per
es
non
,
unzione
semblables.
celle
;
mains
on
Si
regola, aspetta, per
danno
membres
mais
già partita,
dubbii, il prete si
; ne'casi
conseguire
la
quinta
si
gauche.
plus
sia
l'anima
salvar
per
,
amministrato
sia
per
,
tous
ma
corpo
restrittiva.
egli unge
forma
iiez
al
che
più luogo
il sacramento
deux
dà
formola
43
ARIANO
ecc.
se,
che
la
con
tuus,
E
ha
non
si
si crede
quando
e
l'unzione
difende
OCCIDENTE
malade
ci
apprende
cilice,
antico
dell' Estrema
riceTimento
de
un
le
on
barbai'O
Unzione
couchoit
sur
la
:
«
uso
On
cendre
dievale
me-
re^étoit
ou
on
la
,
répandoit
deux
ce
de
en
uos
sacròment.
les
teaux
Ghartreux,
".
forme
de
Rois,
Louis
G'est
les
croix
ainsi
sur
sa
poitrine. C'est
le
Gros
et
que
Tont
re^u
Religieux
des
Ordres
Saint
Louis
ainsi
ont
que
re^u
pendant long-temps
de
Clunj
et
de
Ci-
44
AL
INTORNO
CERIMONIE
MORIBONDO
?
I
cosi
M
,
già
portato
veniali
come
ha
quinta,
cattolico,
è
il malato
mortali.
che
alle
vincere
a
tanta
il
forza
morale,
e
si
rassegni
simili
veda
perchè
malato
al
soffrire
a
spauracchi,
inferno
preti cattolici
I
prefiche
aspettavano
anche
dell'anima,
Che
a
morte
giustificare
pretesto
ad
un
possa
veniva
che
ed
che
apprezzarne
fatta
tale
una
l'estrema
malato
fin
è
unzione
,
per
si che
diavoli
che
la
il
delle
antiche
le
fosse
vi
zelo
narie
merce-
prefiche
morto,
un
la salvazione
per
negata
eccezione,
qui per
la
Una
sepoltura
I
né
e
simile
nel
ai
Gesuiti,
uscirono
dare
voglia ricevere,
cede.
mer-
dementi,
ai
si deve
vantaggio.
geli,
an-
becchini.
agli scomunicati.
unzione
a
non
ed
poveri vivi dai quali sperano
i
restrema
condannati
loro
demonio
sofferto,
mente
T ufficio
quando
invece, col
molestano,
essi
e
dove
ma
piangere,
a
sé
invidiarono
pagane;
già
invece
il
ha
la
a
paradiso, preti
e
mentre
Cristo
come
intorno
altro
più
lo
per
in
il male,
contro
forte
sia
medica
pianti, gli scongiuri, gli
si confonde
gli
che
s'aggravasse,
i
mezzo
ritroverebbe
impedire
per
l'arte
se
volte
molte
morbo,
suoni, le mormorazioni,
inviti
e
degli amici,
e
precipitare
tranquillo in
che, lasciato
quasi vinto, ritornasse
frai
di cerimonie,
anzi
disporre
rito
nel
poi,
accompagna
per
de'parenti
carezze
valga
mezzo
morte,
alla
de' peccati,
reliquie
le
nell'indiano, questa maniera
come
eccellente
un
tutte
Yìa
strepito pomposo
Lo
sé
I
col
solamente
ricevutala,
eccezione
sagrato
; ma
dell'occidente
45
ariano
?
suiti
abbia
l'anima
sola
il
proprio
nel
celebrata
tale
scoprire
che
la
divino,
diceva
e
si
risolve
il
Cremonino,
una
loro
cadavere
di
Ma
lunga
ogni
ed
nel
quando
eredità
nella
una
che
muore
non
d'affetti
derà
rispon-
che
uomo
tutto,
dietro
crea
anche
muor^
lasci
ogni
terra
questa
ogni
re,
loro
risoluta
classificazioni
uomo
nulla,
eterna*
gi^
su
un
nicato
scomu-
o
Gesuiti,
avranno
è
cadavere,
e
rimanere
i
se
tendosi
po-
non
delinquente
industri
libero
nesce
diventa
tra
brevemente:
natura
che
nomo
convalidarla,
privilegio
distintiva
alle
questione,
per
d'alcun
corpo.
facoltà
de'Ge-
l'immaginazione
distinzione
qui
supporre
mente
argomenti
saputo
abbia
far
né
altri
quali
ignoro
di
come
che
opere
di
suita,
Ge-
sé.
gano
val-
sé
46
CERIMONIE
PRIME
LK
ffl.
CAPITOLO
al
tetomo
eéìplmonle
nrinte
IjC
mosito*
#
il fuoco
ed
L'acqua
cerimonie
nelle
finalmente
l'altra
naturale
nuziali
dell' anima
Io
lascia
del
dice
del
libro
X
ad
Agni
:
ai Mani
si
beati.
come,
alla
dottrina
di
quale
che
védica,
dal
alle
morte.
Ed
avevano
male,
nel
di
marlo
consu-
lui
pio ufficio
lo
»,
si
il morto
del
fuoco
cerimonia
solenne
apertamente
inno
allude
non
consegna
,
alla
il detto
clie si
,
il corpo
ce
inno
stesso
bruciarlo
non
fede
viva
fuoco
al
tempo
nel
pelle,
innanzi
ancora
alla
liberare
la
Questa
invece,
intitolato
fuoco^
0
L'uno
il sedicesimo
ove
messaggiere
come
amplificò
rogo,
«
lacerare
; non
considera
Eigveda,
tornano
ri-
lità
d'immorta-
quanto
evidentemente
scorgere
funebri.
simbolo
e
;
,
stiano
di-
il fuoco
ed
; V acqua
sono
rito
il fuoco
ed
cerimonie
nelle
boli
sim-
come
nel
Tacqua
;
elemento
mediatori
e
divenute
natalizie^
cerimonie
nelle
e
presentarsi
battesimali
cerimonie
ritroviamo
vediamo
del
già allude
sepolture l'inno diciottesimo
anche
forza
non
d'infondere
le
acque^
solo
di
secondo
la
purificare, ma
spiritivitali
L'inno
INTORNO
del
nono
canta
le
Soma,
del
decimo
fuoco, nel
arrivare
'
cosi:
più pr^to
degli indiani
altro
canto
del
al
morto,
quando
parte
T acqua
Tacqua
che
cristiano
delle
divina
ceri,
I
della
ossia
in
o
cun
al-
benedetta,
si
ac-
pone
eredità
un^
sono
tradizione
esclusivamente
sappiamo
il fuoco
degli indiani
,
dire
può
mezzo
per
mediatrice
Ganga
nella
rito
nel
virtù
nella
cadavere,
paganesimo,
si
non
fede
fiume.
del
parte
que,
ac-
il Dio
de'beati, cosi un'altra
morire
sacro
abluzioni
le
la
per
dunque,
una
sperava
alle
disse
ne
acque,
Come
».
al regno
si lasciava
acque
le
i rimedii
rogo,
dedicato
Rigveda,
Dentro
"
47
MORIBONDO
del
libro
tutti
sono
AL
tra
il morto
presso
V uso,
indo-europeo
anche
come
e
; chò
primitiva
i Cafri
si
mettergli
tenere
trat-
usa
mani
nelle
deiracqua.
Oltre
come
Tacqua
elemento
geva
cera
del
vere
q^ieUo
morto
vira
portato
il
perchè
fi"oco,
c«àavBF€^
via, la finestra
coma
semplici
l'anima
T acqua»
mezzi
del
come
vi*
dura
quando
invalso
l'anima
il cadar-
chiudere,
da
trapassato
l'aria
an-*
nale
meridio-
perchè
s'ha
^
costume
dell'Italia
un'uscita;
fluito,
de-
esponevano
come
la finestra
aria,
del
più generalmente
tuttavia
trovare
possa
I Parsi
somigliante
albanesi
V
pure
all'anima
Rcmiani»
aprir solamente
evideatemente
GoA
villaggi
odierno
di
un
gli antichi
alcuni
in
cielo.
al
ed
casa;
aggiunga
necesssario
salire
appo
pure
; l'uso
ò
di
fuori
morto
creduto
poter
per
s'
il fuoco
ed
non
tomi.
intorno
igienici,per allontanarne
al
la
48
corruzione
sollecita
troppo
diedero,
fuoco,
Ecco
in
ora
tatore
le
prime
è
morto,
vuol
il morto
la
nardo,
di
Come
La
poi
in
non
e
che
liberata
;
;
superiore,
in
nelU
crede
ossia
tempo
avesse
da
finché
i
dai
non
perciò l'uso degenerato
corpo
nuova
prono
co,
figli ",
in
cia,
Gre-
,
Cristiani
del
si
bisogno
che
demonio,
avviata
non
sopra
parte
Persia
in
col
piedi rimangano
espiazioni d'uso
ancora
una
quarta
gli odierni
corpo,
Paradiso,
le
India,
tra.
dal
ritirata
vien
fra le strette
dal
e
la
che
modo
tagliata
bene
preghiere
in tal
il burro
si
è in pena,
le
l'immondizia
credevasi
al
essa
levar
parte
Roma
l'anima
pure
il morto
quindi
scoperti.
pure
tagliato poi
i
tagliano
depongono
unghie;
le
che
là deve
e
nardo
di
parte
nella
camicia,
Gli
ornato.
uomo
via
la
sopra
ungono
usa
schizzare
farvi
V
Quando
«
purificazione,
ed
peli'e
corona
lui. Talunio
:
vedica
lo
i
barba,
una
e
della
luogo
profumato
venire
capelli,
portato
essere
all'altare, nel
mena
purificazione
commeur
India
nell'
compievansi
di
cerimonie
ei
meno
non
l'indiano
secondo
modo,
qual
Acyalàyana,
di
necessaria
ritenne
si
pel morto.
che
casa
nel
nell'aria.
e
purificazione
la
per
ossesso
un
libera, purgandosi
si
Tanima
cadavere
nel
stilenziali
pe-
zione
supersti-
alla
origine
tosto
yide
cui
nell'acqua
la
E
e
di
demonio,
pericolo di umori
U
e
tempo,
per
che
popolare
dal
GERIHONtE
PRIME
LE
ossia
rettamente
di-
ancora
fatte
sono
; cosi
pensavasi
d*alcun
de' funebri
per
mento
nutri-
conviti, sui
50
tavola
innanzi
in
noya
analogo
commemorativo
di
zetti
morto
da
le
nella
casa,
Ersi
credono
il
quali
scheggio
male
pur
religiosamente
Nelle
che
di
alcuna
male
la
con
funebre
uso
fu
quale
lavato
si mette
eì deve
del
mano
e
le loro
pagare
viene
morto
sul
i
Appo
Presso
Russi,
portare
la
riso
uva
al
del
cosi
mani
sanno
la
poiché
col
viso
piccola moneta,
l'ingresso nell'altro
invece
al
appesa
tra^
dopo
,
nuovo,
una
mondo;
che
che
cero
in
porsi
gli si
,
stesso
l'aiuto
uso
monete
due,
son
defunto,
come
detta
Kuijà
la
la
e
le
della
chiusi.
sepoltura,
di
ceri.
benedizioni
moneta
tenerli
è
mangiano
poste
vengono
che
circondata
ma
e
per
poi, innanzi
secca,
morto,
con
Lo
le
il cadavere
con
donne
il
petto.
gli occhi
sopra
a
moneta
,
adatta
quelle
ancora
latino
vestito
nelle
stessa
questa
talvolta
di
iscongiurare
per
conservasi
Romane,
dell'antico
coperto, gli
colui,
memoria.
a
il morto
gli
E
a
alcune
che
cassa
disgrafie.
,
che
la
conservate
arriverà
reciti
non
fare
essere
gravi
che
quelle formolo
Provincie
dizione
di
cui
in
luogo
nel
possono
gtomo
gittar pei*
a
nel
inavvedutamente
meno
a
non
sempre
tocchi
vanno
ove
si rin*
nel
cimitero,
cadute
pericolo
senza
quale
morte,
scheggio
le
,
il
cerimonia
piccole monete
e
buttate
stessa
La
presso
della
vivande
flirono
morto.
al
modo
CERIMONIE
PRIME
LE
focaccia
una
Essa
invece
del
funebre
suolsi
è
i vivi
di
nata
destirenti,
pa-
prete.
vige
sempre
INTORNO
nella
ancora
morto
sotto
moneta
la
lingua
ad
una
tesimino,
in
ma
tomba
i rimasti
l'altro
mondo
della
Boemia
oltre
alla
uso
più
esso
alter
è
sussiste
Pietro,
pure
nella
Come
il
ch'ei
cosi
faccia
potendosi
portar
nelle
in
morire,
Germania
se
colui
il
stati
che
che
che
viene
di
trovi
come
tra
vivo
ciampar
l'in-
E
a
un
una
da
tuaria,
mor-
cassa
i
quali
qualche morto,
de'parenti
un
le spese
i centesimìni
perduti
alcuno
materiale
per
occorrere.
che
ad-
gio
viag-
pel gran
viatico
un
scheggie
zioni
iscri-
pasticcio, la torta
disgrazia
supporre
per via, siano
si trovano
via,
suo
Viatico, il pane
po'di danaro
un
il
bene,
antiche
in
più naturale
lunga
si tratta
portinaio ch'egli
come
necessario
trove
Al-
in somma,
rappresentano
la
del
pane.
non
si
la moneta
indispensabile
udimmo
i Mardvini
di
trova
la Chiesa
possano,
credesi
solamente
parti
Sassonia,
; ma,
Caronte,
Petri.
niente
pagana,
nel*
centesimi
un
pure
preti cristiani, sostituisce
de*
nella
certe
della
valore
:
contentare
triìmtum
tre
via
riceve
che
cen-
un
pur
; in
luoghi
pagano
tedesche
:
dove
che
certi
; onde
solo
mettono
cura
porta
il morto
mondo
dimandata
sua
di diverso
funebri
sembri
la
in
è
Turingia,
affinch'egli possa
monete
di
dell'altro
funebre
medicamenti,
danaro;
sé
si
al
quattro grossi, che
con
gli
cristiano, San
ego
vivo
porta
si
si mette
ove
lira. Nella
mezza
compenso,
moneta,
Tantico
con
nostra
il morto
usano
di
pezzo
proseguire
proprio
suo
un
il morto
che
51
MORIBONDO
prussiana,
campagna
equivalgono
la
AL
dovrà
centesimino
sto
preper
la
52
strada,
più vicina
della
elemosine
sìa
di
talamo
sul
intomo
parata,
sia
alla
nell'India
il cadavere
tenere
doveva
che
delle
Cappella.
le informazioni
contradditorie
Sono
buca
nella
air istante
butti
lo
non
CBBIMONIB
PRIME
LB
nel
tica,
an-
sia nella
rogo,
sepoltura. Dagli indizii de'grihyasùtri,parrebbe
dovesse
il cadavere
l'occidente
regioni
come
il settentrione
l'occidente
fatto
egualmente
Cosi
la tradizione
di
regione
dei
pomi
il
Nell'uso
uso
la
porta.
I Romani
(abituri);e
la
che
forse
la
In
alcuni
di
angeli,
nel
ponevano
Esperidi, il paradiso
anche
nel settentrione.
nell'antico
come
che
sta
cioè
ragione
già indiana
di lasciare
si
sole
nasce
ed
volte
del morto
ad
una
quando
tudine
atti-
gio
viag-
può
chiararci
di-
abbastanza
scoperti
nale
settentrio-
possiede
casa
e
in
mettersi
medesima
poi l'uso che ogni
quando
per
verso
quella fosse
paesi dell' Olanda
quale può aprirsi due
persona,
gli antichi
pensavano
in Europa
piedi.
notasi
la
dell' Inghilterra,
paese
un
generale odierno,
consuetudine
diffusa anche
soli
fece
figurato altrimenti
propria d'uomo
i
,
soglionsi volgere i piedi del morto
romano,
e
paradiso.
giardino delle
d'oro
volge,
avendo
il sole
cade
EngeMand,
un
tre
men-
beati,
de'
sede
popolare tedesca
beati; cosi
occidente
lontano
la
ove
al
sognare
England,
una
parte
la
si
quali il morto
alle
rappresentando
come
,
che
indicati il settentrione
troviamo
più generalmente
e
mezzogiorno,
volgersi verso
sizione
po-
una
porta
medesima
si muore.
INTPRNO
??
»?
?
i.^^^M^
Il
.1.
.M^»
I
??Il
stesso
viaggio
?
lo
Per
I
??
metteva
germanico
e
si
che
scarpe,
letto
un
letto
sul
funebre
Àccendonsi
disopra
al
e
si
qua
oltre
depone
si
conservò
attraversando
della
dovea
al
greca
attraversare
agevolmente
che
al morto
è
pensi
È
si
dopo
va»
sempre
come
sulle
agitava
delle
un
allora
così
oceano,
che
la
vita
che
e
il letto.
celtici,
e
L'ac«^
prima
all'anima;
più presto
laghi che
al
l'anima
accanto
sempre
indebolita
della
navigatrici
lo
è
sulle
che
spenta.
vino
di-
la
che
acque
; la
vita
L'anima
polare
po-
presso
spirito biblico
peregrinando
è
ai lati
laghi infernali
e
si pone
anime
creazione,
morte,
due
uno
agli Elisi,comprenderà
quale
acque
nella
la
arriva
un'immagine
non
rappresentazione
gii antichi.
la
ceri,
presso
bagno
fiumi
giungere
l'acqua
tre
gli altri
latina, fiumi
e
per
se
talora
di
come
chi
Ora
vestiva
ne'paesi latini.
l'anima
tradizione
non
e
quell'acqua,
de' beati.
regno
di
o
più belli
si
slavi, germanici,
servire
perta
co-
toga.
sparsamente
deve
vestito
abiti
ripieno d'acqua,
ne'paesi
in
più,
lo
romano
morto,
del
quale
proprio
profumi,
per
de'suoi
bianca
esso.
dal
i
.
di
paio
con
ed
,
^
celtico
un
tomba
plebeo
,
uso
morto
sulla
questo, due
vaso
vivo
funebre
l'antico
tavola
???^»
?
levato
o
il
una
a
????!?
Fabluzione
nuova
testa
un
è
Quest'uso
come
di
della
..Il
nella
lenzuolo,
Anche
adagiato.
viene
I
piedi del
una
";amicia
semplice
una
m
generalmente
bianco
un
^,m,
morto
seppellivano
improvvisato,
di
?
del
trasportato dopo
e
53
MORIBONDO
?!?
ne'
viene
Il morto
letto
AL
nima
l'a-
tenebra
si
è
spieghi,
ha
biso-
54
LB
gno
d*una
eome
per
via
discende
dall'altro
dal
esso
fa ritorno
del
Panciatantra
si fa
che
Ma
ò
fuoco
viandanti
i
s'incontrano
invocante
fuoco
Il
è
candele
lo
stesso
grihyasùtri.
Nel
secondo
Perciò
come
perchè
le
scritto
de-
faci
antiche
le
e
nelle
e
significa vita
i mortali
nel
,
è
fiamma
ora
cui
dalla
i loro
via
vita
auguri
per
deiranima
cidente
nell'oc-
apparato
immortalità
luminazion
d'ilncm
e
l'immorta
al-
,
alcun
considerata
più
e
; il fuoco
mancare
rinunciare
può
semplice
alcun
simboleggia
il fuoco
un'anima,
una
riti
lo somministravano.
nell'oriente
l'acqua può forse
La
gono
dei
ritroviamo
fiamma
si trovi
non
ove
non
come
polare
po-
all'inno
ne'matrimonii
funerale
succede
non
;
;
la
caso,
pade
lam-
dell'uso
ministro
funebre
quindi
le
immortale.
ariano,
mai
;
o
già
quale
ne'nascimenti,
primo
vita
tradizione
parenti
di vita
simbolo
i cerei
e
il
anche
l'acqua;
accennammo
I
piedi
dei
arriyano.
la
fuoco
si
i Mani
che
sapere
basta
fuoco,
ad
strofi
Una
nelFabluzione
non
Noi
il
moderne
morti.
elemento.
ci fa
tutta
in
venuta
tenebroso,
mare
dell'anima;
indo-europeo.
nei
un
quali
l'aria,
messaggiero
funerarii;
per
vina
di-
scala
la
o
risale, cosi
il medesimo
(1,169),
basta
vedico,
vi
particolarmente
ai
non
mondo
e
quimdi
muovere,
Tàrcobaleno
o
paradiso
sopra
compiacciono
potersi
per
lattea»
questo
a
CERIMONIE
materiale,
via
la
PRIME
o
meno
la vita
umana
europeo.
popolo indoessa
lunga
stessa
trag^
propria,
che
ora
sale
a
INTORNO
Dio.
fiamma
La
; ed
ascendere
di
il
ie campane.
Il
Chiesa
i fedeli
0
i rintocchi
loro
uomo
notare
dell'
la
alcune
pure
conto
alcun
sue
cui
con
e
vi
è
un
po'
di eco,
campana,
Non
Il
il
bene;
di
andar
se
che, per
ne
quel
chiama
il
donna
a
morte
la
popolo poi
alla
i rintocchi
va
i fedeli
Comunione.
corre
oc-
attribuisce
della
esempio,
il morto
sato
trapas-
superstiziose
si contenta
della
si
donna.
credenze
proprio, dicendosi
altro
cui
si manifestano
ma
il
se
più colpi per
tintinnio,
senza
secondo
vecchio.
o
dignità
d'una
Se, per
campane.
veramente,
invece
sé
battere
gno
compa-
campana,
stessa
a
la
quella
per
della
a
Chiesa,
fa
la
loro
pel
che
an-
affinchè
campanos^
giovine
uguagliato
distinto
per
essa
uomo
delle
se
dà, avverte
che
maniera
morto,
E
donna,
che
annette
bene
compagna.
sempre
i fedeli. Ed
preghiera
preghino
,
uomo
varia
alla
l'uso
nel-
tocchino
si
adoperò
si
campana
Cura
o
d'aver
quella
d'un
invitare
che
sia
merito
della
stessa
la
troviamo
è inditto
ogni trapassato,
per
suono
per
d'una
per
alle
specialmente
e
Ora
morti, si prescrive ìlsonum
i
per
che,
persiane,
campanelle.
delle
suono
cristiano
dalla
tico
an-
attraverso
pel trasporto de'morti,
processioni
ricordato
simbolo
un
anima
deli'
funebri
cerimonie
loro
ò
l'immortalità.
verso
Nelle
,
Flegetonte
viaggio
vuole
l' anima
cosi
e
sempre
il fiume
questo
fiamme
nelle
sale
55
MORIBONDO
AL
nebri
fu-
rintocco
è
il morto
è
via
solo;
rattristano
suono
ed
I fanciulli
mentevole
laattrae
tede-
56
LE
sebi
PRIME
CERIMONIE
imitando,
cantano
Credesi
pure
allontanare
i
ci
notti
le
mani
aver
in
acqua
insieme
gridando
nove
che
scongiuro
Fr.
(2)
V.
(3)
Neir
13
di
hanno
:
sua
rivolto
ai
nere
eosite
evidentemente
di
campane
Op.
bronzo
la
verso
messo
aver
la
dopo
casa,
teva
bat-
Lemures,
bacini
di
bronzo,
(3).Questi
patemi
la
nelle
romano,
dopo
verso
l'altro, due
Manes
famiglia,
andare,
casa,
sé fave
contro
volte
le
e
pura,
(2)
soleva
maggio
di
il capo
d'Ovidio,
ad
valga
campana
Cosi
porta della
Rochholtz,
stessa
forza
di
Cristiane.
cit.
419.
ma
ney:
Fosfe*
dietro
l'un
latini
(1)
e
sulla
gettato
bronzi
dai
9, 11
mezzanotte,
della
genii malefici.
(1)
mein!
schon
il suono
che
appare
del
bist
pana
cam-
dice:
che
verso
^rein
nur
della
le dissonanze
voce,
loro
un
Geh
come
la
con
MORIBONDO
AL
INTORNO
Vedic
India
queUi
vedica
non
dell'avo
doctrine
of
e
a
si
dei
placavano
grand'
future
avo
life.
soltanto
; cfr,
i mani
pure
terni,
pa-
Whit-
58
Piemonte,
nella
Friuli, nelle
gli
Albanesi
si
le
graffiano
omei,
ghiRsimo
si
gittano ginocchioni,
sul
aa
dolor
sommo
stridono
i
denti,
il cielo
Poscia
di
mani
seno
e
calcagna
congiunte
in
una
tilln
fra
colle
e
loro,
sguardo,
cantico
iutuoua.
prosapia
in
e
di
canto
e
calore
frasi
e
voli
altiv
alù
donne,
[ ahi
che
a
per
gli
chi,
ce-
nacciare
mi-
sembran
nei
nel
ed
In
da
le
s*
imporpora
al
defunto,
con
le
montano
:
di
riesce
laudi
somme
soa
dalia
appoggiature
robustezza
e
rapidissimi;
gridando
rinaovellando
:
ahi
il
! ahi
nella
le scin-
viso,
presentaneo
di
di
fedeli
alle
di
?irtù
il senno,
il
sua
padre
ritmo
e
,
d^imagini,
termina
! ahi
! E
e
la
quiai
intrecci
di
scelteioa
di
strofii
tatso
il
a
de-
del
valore
ogni
pianto, ripetono
i
tatti
prefica declamati
di
in
quello
encomio
memorie
appresa
viso
viso
improv-
un
un
onorato
fondo
pro-
tutta
il
in
mantelli,
cataletto.
riscuote
si
un
il
piò,
tesse
in
accesa
così
sedate
raccolti
in
ratta
stanza
mettono
conserte,
fìssi
donne
tratto
un
balza
funerali
di fa::rasìa
! alii !
la
là per
tocca
prima
d* adetti
doloroso
to!
ro-
quasi
parenti più prossimi, ascendendo
carmi
rima
guaio
i
magnifica
ne
altre,
dolenti
quasi
voltasi
in
le
a
dita
occhi
ravviva,
legnaggio
suo
pietìi. Questi
^uisa
E
iu$iuo
di
s:u:^ui
e
cauta
e
padre,
fuuio,
si
e
qua
riducono
cogli
s*anima,
Io
si
strabuzzali
sospirose, chiuse
spirito prepotente,
persona,
;
altre,
terra,
per
lar-
in
bara,
oltracotata
corrotto,
si
Tacite,
contemplano
stante
sulla
pugna,
faccia
con
arruffate
ed
silenzio.
colle
e
inordinato
tanto
sulle
e
le
serran
urli, ad
ad
dissipano
polvere
ciai!
squar-
ciascuna,
mano
stramazzan
di
capelli,
provocano
si
loro
il
stesso.
sconfitte, livide
terra
si
altre,
disperate,
si
abbandonano
si spargon
pavimento,
in
ha
affocati,
e
si
Altre
compianto.
eh*
le guance,
singhiozzi gemebondi
a
i
strappano
pezzuole
bianche
sterminano
e
si
fra
continuano
prefiche
altre
compianto,
denti
co'
Italia, le
meridionali
Paglie
Calabrie, nelle
d*
crudelissimo
un
Valtellina» in Lonigiana,
in
Lomellina,
nel
a
PREFICHE
LE
in
un
coro
delle
guisa
d'eco,
LE
antico
mestiere,
come
tranto.
II Morosi
Otranto,
d*
in
esempio,
per
le
quelle prefiche, pubblica
la
per
ti
giorno
aspetterò,
;
io
terra,
più,
eh'
e
Io
ti
nove
:
—
alle
hai
da
perchè
egli
che
dice
non
i
spasimi,
il
vieni,
aspetterò,
al
lamento
vedere
—
cosa
gli
pietà
alcuna
per
cosi
piangere
davvero.
per
rappresenta
nove
loro
la
le
giorni
Multo,
flent alieno
et
capillos
,
Nella
loro
nelle
satire
quoe
scindunt
funere
et
prceficof
clamant
dei
cantare
disperazione:
in
le
parte,
Grecia
prefiche
Lucilio
gli
mercenarie,
,
studiata
Mercede
Conductce
e
tirli
gli
della
vecchie
per-
parenti.
de' suoi
bene
talvolta
lo
per
quaggiù,
mancava
tali donne
di
divenuta
morto
al
dicono
lo
vieni,
Ma,
—
ti
io
—
non
sarò
».
dimandare
canto
tu
dieci
seminarvi
a
omerici, doveano
piangendo
che
otto;
cominc-erò
mia,
mamma
ti
Io
—
alle
allora
—
alle
:
che
e
passata,
vedrò
se
e
—
pianti forzati
finiscono
tempi
momentino
,
s' investono
quali
terò,
aspet-
aspetterò
ti
io
non
ebbe
non
Tho
—
limita
si
prefica
la
ti
Io
il mio
dica
come
terra, terra, da
—
égli sia partito,
Ciò
che
tu
che
dieci
alle
-
dica)
mia,
vedrò
se
aspetterò
—
ti
mamma
piangere.
a
ti
io
sionata
appas-
"
un
—
da
,
aspetterò,
e
sommamente
mia,
mamma
di Terra
cantarsi
a
fanciulla.
una
d*0-
Terra
Greci
solite
questa
d*
acciocché
—
(acciocché
—
morte
in
e
i canti
nenie
altre
sime,
dolorosis-
nenie
Sardegna
pubblicò
che
fra
cantano
talvolta
e
59
PREFICHE
magis.
ci
co
PREFICHE
LE
prefiche
Le
contro
raduntó)
ne
genas
decreto
stesso
lo
il sangue,
usciva
proibiva
Solone
le
guancie.
da
Nelle
vedova
La
delle
lattifera,
lei
risponde,
ne
scrive
di
legge
di
proibite
prefiche
marito,
partito, mentre
vacca
la
Cosi
Transilvania,
in
a
la
e
i
rarsi
lace-
le
fiche
pre-
ancora
paesi
parso.
scom-
stessa,
essa
moglie
ne*
gendo,
pian-
perchè
egli
buona,
era
la
terra
lamentoso,
un
coro
tono
la
e
figli,e fruttifera
stesso
nello
e
domanda
cui
sua
belli
è
non
canta
irlandese
il morto
che
secondo
vennero
rumene,
slavi, Tuso
e
tanto
Borromeo.
provinole
celtici
{mulieres
prefiche Ateniesi
Milano
A
Carlo
San
infernali.
dèi
là; che
in
tavole
credevano,
vecchie
alle
dodici
martoriarsi
solevano
gli
più
anche
delle
ond*esse
placar
Varrone,
sia
andavano
romane
a
;
di
donne.
Cosi
donne
le
lamento
delle
più Ahi!
avevi
da
una
molto
troviamo
la
Nel
mito
la
luce
penetrò
morte
la
volpe
della
?
l'uso
nelle
favole
stesse
invitata
vecchia,
fare
a
ch'essa
rappresenta
del
mattino
e
sei
delle
prefiche
delle
la
della
e
da
tu
Ahi!
Perchè
lo
per
avevi
Ahi!
il lamento
suona
suona
Non
vestire?
fida moglie
vecchia
rossastra
da
morto?
il
pressapoco
che
russe,
sei
e
buona
Russia,
la
per
bere,
dissimile
In
che
perchè
y
tu
riproducono
lamentatrici
Ahi!
mangiare
^'è
Morlacche
da
Non
?
morto
prefiche
è
tanto
leniche.
el-
lare,
popo-
novelline,
ove
lamentatrice
invece
notte,
sera.
mangia.
e
la
volpe
Il
più esperta
donna
in);onatrice
la
che
prolungato
non
riesca
il
come
canto
sia
non
carattere
Russia,
in
Gràbmutter
di Lucerna
tenuto
r ufficio
sto
pre-
zionale,
conven-
il
tuttavia
diede
Albania,
cosi
una
madre
che, piangendo
il
il cammino,
di
impregnare
Vicelino,
a
desistere
le tue
di
confermano
Edda
alcuna
l'Avesta,
una
cuore
della
dello
tutta
e
simile
traccia
mentre
abiti
la
credenza.
nell' indiano
servono
a
di
lui
".
«
rende
si
devono
vescovo
tarlo
invi-
per
vedi, gli dice, io
Cosi, in
canto
un
sposa
piovono
sposo
sepolto.
tradizione
Bella
come
I
belunghi
Ni-
germanica
quale
Raghuvansa
mostrarci
al
d'una
ne
fratello,
pianto poiché,
le lacrime
,
suo
a
ne'miei
nel
sangue
le
dal
funesta
il morto
Cosi
popolo
riferisce
gli abiti
sogno
lacrime
svedese,
popolare
in
anche
Il
alquanto
lacrime.
glia
sorve-
aver
figliuol morto,
suo
detta
e
prefiche.
leggenda
poiché
quelle
appare
delle
virtù
una
funebre;
ai funerali
probabilmente
capo-coro
pianto
penoso
assiste
vi
là
e
cosi
la
e
delle
l' uso
qua
lamentatrici;
dovette
di
che
quantunque
che
attribuisce
tedesco
di
cori
tombe,
alle
sembra
diffuso,
pure
pure
è
cui
sposa,
Grecia,
non
s'incontrino
stille
più
stanca
e
Il
poetico.
prefiche sia molto
porto
in
morto.
del
Esso
della
paesi Germanici
Nei
stessa
moglie
una
quando
,
commuovere.
pianto
intona
lo
monotono
e
a
in
popolare
la
da
guidato
sempre
altre, che
delle
è
lamento
è
prefiche
delle
coro
61
PREFICHE
LB
come
si trova
e
nel-
sia
av-
62
venuto
che
nella
il
diflTondersi.
rituale
Tacito
lasciò
et
panunt.
Feminis
nisse.
sentenza
la
epistole:
m^xiores;
viris
ut
del
honestum;
l'uso
di
è,
contro
indo-europeo
tripudiare
la
per
il
quelli
stesso,
morte,
ed
la
una
beatitudine
trapassato
dai
vincoli
del
funebre
eterna,
abbia
che
potuto
della
Yama.
vita,
per
più
rallegrarsi
un
di
maniera
vivi
o
mostrasi
raggiungere,
per
molto
remo
descrive-
questo
Tutto
dei
nullum
quia
breve,
in
tombe.
festa
una
superstiti,
le
sue
diutius,
ne
filosofia
una
che,
sopra
tempo
al
est^
ad
delle
constititere
sed
tempus
s'informa
pari
Germani
63.^
Ingerente
diu
legitimum
nullum
scettica,
tam
memU
antichi
lugendum
ad
tarde
viris
nella
Seneca,
feminis
non
est:
degli
di
Annum
trisUUam
et
honestum
quest'opinione
aniicliì:
Germani
dolorem
lugere
Con
dei
potato
abbia
non
scritto
europee,
indo-
nazicmi
le
funerario
dtOy
lacrimas
—
s'accorda
fra
Germania,
sola
pianto
Lamenta
da
PREFICHE
LE
lasciarsi
pudio
tri-
scongiuro
masti
ri-
essere
cero,
sin-
manco
di
dere
cre-
gliendosi
scio-
stringere
IL
C0RTEO6I0
CAPITOLO
Il
Nella
del
rito
funebre
pid apparente
d'
spesso
le credenze
Per
tutto
di
che
quella
anco
presentate
rap-
cerimonie
e
poi la parte
essere
il rito
la
,
minutamente
sione
proces-
meglio
venne
descritta
dai
vata
osser-
viaggiatori
ogni paese.
Nell'India
veniva
vedica,
d' età
nella
devono
non
donne.
devono
sarà
11
facile
ed
di
noi
un
uomo,
(1) IV, 2.
del
o
il cadavere
da
cadavere
soli
che
donne.
tutte
uomini
che
Onde
pel trasporto
venir
dovesse
uomini,
d'una
che
annota
Naràyana
uomini
dalle
avverte
insieme
andare
l'interpretare
accompagnato
pel trasporto
Acvalayàna
avanzata.
tutti
(1),il morto
sepoltura
alla
o
rogo
commentatore
o
a
al
processione
suo
essere
cadavere
più
Acvalayàna
secondo
accompagnato
persone
e
tutte
solenne
è
più
si trovano
indo-europeo.
e
fimebre
e
funebre^
funebre
simbolo,
per
V.
epi*tc00io
processione
63
FUICEBRB
e
donna,
che
sole
del
tato
por-
invece
donne
C4
dovessero
far
India
odierna,
è
generale
le
talora
poi anche
hanno
le
de'
stato
il
caso
per
ritornando
più tirato
lo
dietro
col
capra
d'
colore,
solo
carro
cerimonia
(1) Eugène
i2)
et
V.
modernes
rari!
fune-
il morto
quindi
coi
par
e
difficile
des
le
vacca,
tutta
I
per
gamba
V
e
che
lasciarsi,
tra-
che
ciandosi
bru-
dell'
ossa
chiudevano
uno
il fùnebre
con
di
può
dell' uomo,
le
d'età,
che
gli abiti
lutto, mentre
Frangaise.
Inhumations
docteur
taccata
at-
nera
soggiunge
il separare
Inde
una
anteriore.
il cadavere
ordine
a
o
considerazione
parenti
E
,
capelli sciolti in segno
Burnouf,
Histoire
la
bovi.
destinato
una
indispensabile
per
da
l'animale
capra
l' animale
corteggio, disposti
e
riti
carro
Naràyana
è
non
quelle dell'altro.
succinti
loro
sia
ne
pare
vedica
sinistra
la
per
insieme
da
come
un
una
il commentatore
riuscir
probabilmente
assai
cioè
morto,
specialmente
può
sovra
il carro,
sacrificato
questa
cessioni
pro-
,
venir
Tuttavia
quali prefiche
Le
all' India
veniva,
al
che
vicina,
talora
un
morto,
del
casa
quasi tutti gli altri
per
(2). Ma,
veniva
Birmani,
dall'India
derivarono
nella
pure
parte principalissima nelle
una
funebri
quest'uso
troviamo
pubblica.
pompa
Ma
ove
solamente
non
nella
India,
r
il trasporto
segue
trapassato.
tutta
a
che
muovere
ri-
di
il costume
(1)
corteggio
dal
prefiche
eziandio
ma
osservato
fu
l'
Cosi, Del-
corteggio.
funebre
brahmano
d* alcun
non
del
parte
donne
le
FUNEBRE
CORTEGGIO
IL
Favrot,
chei
les
Paris
peuples
1868.
ancUns
66
Onesicrito,
di
il simile
come
riferirsi
esistente
ariana
Gli
tre
antichi
0
nove
esequie
il
0
si
Ateniesi
quarto
farlo
tutte
le
che
al
doveano
morto
tando, al rogo
del
lui
^
flauto
vivo
già
cari
talora
pure
d'
greci
iH"n
aTesse
La
legge
poi all'alba
più
di
di
dalla
Solone
s* accostasse
parente
poi
a
sessant*
ad
anni.
un
quelle
pur
il cadavere
lameii-
pure
era
varii
del
portato,
al
oggetti
a
di
cassa
decimo
legno
giorno,
descrizione
permetteva
non
tempo
vestire
una
un
all'intiero
erano
ov'esso
con
via
suo
intorno
di
questi trasporti fuoefari
argilla. Che
evidentemente
nanzi
poi in-
solamente
profumare,
sepoltura
le
l' avvertenza
avevano
preziosi, entro
e
il morto
(próthesis)
l'esposizione
de' cembali
e
si facessero
rileviamo
(1)
alla
Asia,
compivano
parente (1), lo seguivano
od
d'
e
giorno. Quando
come
ornare,
non
avvenne.
ch'essi
Ateniesi, le quali
lavare,
del
suono
funebri
tribù
esposto
compievano
quale
donne
Le
dire
per
cadavere,
cerimonie
cadavere.
lasciar
subito, tagliatone
via
dito, intorno
primamente
il decimo
o
il
portar
Europa
vuol
designato
corrompesse
d*
solevano
giorni; ciò
tempo
al
alcuna
tutta
a
e
sorto, ad
ariana
debba
agli Eruli,
Battriana
la
suolo
il
sopra
l'invasione
quando
è
Odoacre
gente, onde
la
tutta
a
i
cani
racconto,
questo
intorno
Procopio
che
meglio
che
credo
io
quantunque
vecchi,
ai
vivi
gettarsi
doveano
cui
per
FUNEBRE
CORTEGGIO
IL
morto,
a
che
meno
dei
alcuna
che
lo
fìme-
donna
ella
non
IL
d'Ettore, nel libro
rali
Achille
tirati
da
bovi
quando
ma
mortali,
lacrimanti
adagiarono
in
morto
Il
molta
piantavasi
oltre
al
sotennità.
Oltre
lo
Chiesa
con
offertur,
e
messi
Gli
popolo.
praticano
resto
Il
di
ove
la
(1)
la
inviti
si
tuttora
dalle
dei
uso
d'
di
de'
si
tuari
mor-
pine
subal-
passato,
tra-
funebre
pompa
N.
dal
N.
est; ollus
concorso
gran
ai
che
fatta
Exequias
si faceva
alcuni
copriva,
fedele
tempus
conoscenti
morto,
un
tappeti
alcun
est,jam
esequie
che
Parrocchie
rituale:
fìmerali
che
paesi cristiani,
sono
di
si
un
romana.
trasportava
stendevansi
775-804.
1'
formola
quell'usanza
varia
derivò
giorni;
funebre
stessa
casa
lo
e
compievasi
speciale convocazione
una
in
ancora
che
casa
popolo della
il
tali
cadavere
la
sette
per
alla
dell' abitazione
commodum
a
innanzi
ai
il fuoco.
cipresso
al
cui
con
nero
luogo
ire
più
Ettore,
posero
trasporto,
porte
banditore,
vi
e
rogo,
stibile;
combu-
splendette
V ardito
il
nero,
aver
quiìms
al
carri
su
materia
aurora
succedeva
avvertiva
dovea
decima
(1).
nerali,
que' fu-
per
recano,
la
esposto
la
alle
città
veniva
velo
in
cima
per
quale
Troiani
sollevarono
romano
all'ottavo,
con
nella
La
dell'Iliade
giorni
nove
per
muli,
e
ai
giorni
i Troiani
67
FUNEBRE
ventesimoquarto
dodici
lascia
ed
dal
CORTEGGIO
in
letto
un
tappeti più
o
dignità dell'estinto;
o
in
manco
il letto
una
tiga
let-
condo
ricchi, se-
o
la
let-
68
tiga sostenevasi
poi
l'estinto
quando
(1)
Svetonio
presso
che
Giulio
Cesare
presso
Tacito
(2), che
nostri
I
di
Augusto
,
la
funebre
che
più
il
di
quattro
che
del
cui
S
occasione,
ardegna
alla
che
il
col
pianto
(1)
Vite
(2)
Annali
membranz
ri-
del
peto
tap-
poveri
poi
alle
spalle
di
i
da
aperta dai suonatori,
come
i flautisti
(tiUdnes)
,
di
le
E
tuba
III, 2,
e
di
spento
prefiche seguivano
Cesare.
usa
cora
an-
lo
per
di
più,
corno
{tubicines), a significare
stato
lamenti, le lodi
oc-
un
muoversi.
suonatori
pure
era
non
Augusto
da
e
il
ed
designator,
littore
un
face-
quindi
di
morto
ed
morto;
funebre
suonatori
ferro.
si muovesse,
chiamato
pompa
aggiugnevansi
{comicines)y
col
i
Per
del
l'araldo
ordine
talora
né
turioni.
cen-
i Romani
che
i lembi
funebre
conclamatio
veniva
pompa
in
manico
Ger-
de'
e
sandapila,
nella
corteggio
tale
dava
censuSy
morto,
corteggio,
assistito, in
La
il
solenne
una
capo
di
serbata
delicati
bara.
la
barale
pubblici vespilUmes.
Prima
vasi
la
hanno
sostenere
a
di
,
mortuaria
cassa
ma,
copre
raccomandayasi
leggiamo,
senatori
che
moderni
grandi
fossero, si riducono
non
Cosi
portarono
ne
renti
pa-
personaggi,
spalle de' tribuni
sulle
dell'uso;
prossimi
grandi
locato.
magistrati
portata
fu
da
e
alto
fosse
da
spalle
le
sopra
ordinarli,
casi
ne'
FUNEBRE
CORTEGGIO
IL
del
né
col
leno
ve-
mescolando,
defunto, alle quali
CORTEGGIO
IL
talora
facevano
contrasto
i
atti
vita
alcuni
In
si
passò
che
della
carica
sulla
bara
poniamo
che
libro.
In
majorum
onore
del
i nostri
torcia
livrea,
abito
uso
nel
di
più vanitoso,
con
l'arma
di
ed
incolti
stessi
i loro
dell'opera
tuttavia,
loro
;
sotto
forse
sembra
i
mandare
più
vitori
ser-
alla
attaccata
la
seguivano
bara
coi
ornamenti,
cerate.
la-
talvolta
vesti
in
pagani,
vespiUones^
San
o
da
un
gli equivalenti
medesimi
passo
si
valersi
senza
becchini, considerati
essi
es
quali sostituirono
Clemente,
appartenenti
la
riguarda
seppellivano
,
ai
oflOrono
non
che
secretezza,
gran
il papa
constare
ciò
perseguitati
proprii fossores
e
essi
per
cristiaiii
primissimi
che,
morti,
de'
di
le
in
,
dei
funebre
ma
senza
e
ima^
sostituirono
famiglia
anelli,
senza
le
inscrizioni
o
analogo,
viamo
tro-
ponevasi
portar
funebre
corteggio
noi
lutto,
sparsi
di
tavolette
le
dignitarii
estinto
romano
particolare interesse, per
pompa
come
un
noi, che
Sacchetti
del
parenti, gli amici
I
cerimonie
nessun
sacri,
per
accesa.
capelli
ne'
medico
con
morto,
e
in
Le
di
bara
quale
insegne
fra
emblemi
(155)
cole,
fiac-
e
nel
le
recar
mantenuto
gli
patrizii queir altro
commodo
in
sì è
novella
all' altro
gines
di
spesso
una
sulla
E
ceri
cristiano,
romano
uso
scamente
grotte-
defunto.
del
rito
al
pure
estinto
deir
dell' estinto.
un
V
Cosi
conserva.
della
riferenti
mimi,
funebre, poi, occorrevano
ogni pompa
uso
69
FUNEBRE
di San
al
come
clero,
Gerolamo,
70
CORTEGGIO
IL
citato
clerici
:
linteis
cadayer
tes,
more
ex
fu
servizio
parant.
ordinato
copiatce, decani.
lecticarii
I
lettighe; i libitinarii
copiatce
morto
; i decani
e
pompa
croce.
Il
de'
l'uso
funeraria,
accesi
candele
in
cera,
aveva
diritto
servigio
ossia
al
religiosa
ne
faceva
talora
provvedere
oggetti
sacri.
Il
Dictionnaire
Paris, 1865.
morto
des
latini,
nella
tre
vano
adoperatura,
sepolascete'
assistenti
alle
lavato,
Chrétiennes,
col
o
corso,
con-
funerali,
un
spese,
la
È poi
sua
di
vendere
veniva
Antiquités
e
ne'
greci
funebre
le
col
andava
la pompa.
povero,
religiosi
otto
di
i salmi
già grande
i cristiani
Ogni
doveasi
ros,
viamo
tro-
noi
quale
illuminavano
lampade.
comunità
le
tutte
cantano
vi faceva
i cristiani
di
che
alla
invece
rium,
(1)
preti
capo
esso
ancor
che, mentre
portavano
di
,
i cerei
notevole
il
portare
cristiana
Chiesa
della
secolo
popolo
ed
di
funebri.
già ricordato
nella
funebre;
pompa
incaricati
le
morto
al
sovraintendenti
i
erano
funzioni
quarto
Nel
la
quanta
cin-
Ubitinasf%
preparavano
facchini,
inr
un
cinquecento
lecUcarii,
disponevano
i
erano
cerimonie
di
composto
Timperator
cristiana
Chiesa
d'attendenti,
erat, cruentnm
sotto
Ma
—
nella
funebre,
compagnie
i
»
mati
chia-
sono
lapidibusexstroen-
fossam
obyolYunt,et
essi
id offlcii
quibus
tumulum
Costantino,
tiero
Clerici
«
(1),ov'
Martigny
abate
dotto
dal
F.UNEBRE
La
quali
locare
profumatOi
S.
V.
Fosso-
CORTEGGIO
IL
involto
in
forma,
che
antichi
negli
raffigurato
viene
quasi
de'
ed
legge,
Omelie,
sue
capelli, il lacerarsi
simiglianti
Nel
evo,
il
carattere
suo
fuori
alquanto
feudale
È
diede
alla
parte
di
forma
al
re
di
Francia,
0
celebre
come
ma
badia
custodi
le
per
essi
delle
la
litanie
cui
regie
bara,
bara
ai
^con
facevansi,
accompagnare
da
compagnia
una
;
alla
prima
di
quella
il cadavere
sopra
Essi
le
società
seguivano,
non
torcie
in
mano
e
,
de' morti.
il cerimoniale
speciali, dovendosi
alla
tombe.
ripigliò
pubblico.
i monaci
diritto
ventò
di-
e
società
la
che
hanouards
Dionigi,
San
avevano
precedevano
cantando
di
cappella
dendo
per-
nuova
,
croce
venne
costume
ed
Dionigi
i
le altre
e
verso,
l'altro, la
e
detti
sale
in
dolore.
sopra
per
di San
croce
grida
un
per
privilegio, portare
prima
portatori
dei
della
religiosa,
e
tono
l'uso
antico
fino
vigore,
suo
singolare
un
di
del
a
nebri
fu-
scindersi
lo
Chiesa
la
le
fortemente
del
primitivo,
l'uso
essa,
laica
per
istituzione
una
di
più forte
comunità
di
fiche
pre-
è
le alte
che
misura
a
alle
cerimonie
manifestazioni
medio
ci
nelle
egli biasima
guancie,
Chiesa,
Chiesa, noi
lagna
ne
ov'
le
pagane
come
e
se
tal
Quanto
cristiani; l'uso
secoli
in
della
mescolate
il Crisostomo
delle
una
il divieto
sempre
primi
della
risorto.
il Lazzaro
è
fasciato, ed
e
monumenti
malgrado
pagane,
troviamo
bianco
lenzuolo
un
71
FUNEBRE
dare
Quindi
molte
richiedeva
il
più alti dignitarii del
posto
regno
il
seguiva
più
e
della
teggio,
cor-
zioni
atten-
prossimo
Chiesa.
)
72
IL
Quando,
San
re
in
signori
co' suoi
la
entrare
bara
fra
patema.
Sens
coi
corteggio furono
i due
del
capitano
un
Azzo
le
esequie
bara
e
ad
sopra
descritta
arme,
«
tutte
e
tutte
e
speroni
ed
altre
(1) Fayrot, Op.
sue
cit.
armi
si
vi
armadure,
drappo
colle
un
una
d'oro,
rato
fode-
d'oro
portavano
di
barbuto,
le
dice, in
drappo
bruno,
e
celebrare
comuni
cittadini
sciamitello, ed
di
di
a
Giovanni
magnificenza
la
bellissimo
di
di
funebre
padiglione
grandi
cavalli
cavallo
un
(2)
Italicce
messer
portato,
Fu
il detto
E
venti
1390,
padiglione
un
a
(2) XLVI.
abiti
i loro
pompa
i nostri
pure
:
la
rileviamo
alto, coperta di
il corpo
nel
onde
solevano
stagiuoli, cavalieri
sue
ed
re
strada
nella
aspettar
civescovo
l'ar-
e
pontificali.Il
le Antiquitates
morto
de' grandi
vestiti
Parigi
abbandonato
presso
ci viene
d'ermellino.
rono
ad
vandosi
tro-
porte,
».
senese,
quale
di
vescovo
avessero
degli Ubaldini,
la
con
le
chiuse
volle
III
Filippo
abiti
loro
documento,
Muratori,
il
costretti
prelati
pontificali (1)
un
furono
ne
principie
altri
con
e
portala
Luigi,
Quando
«
gli assistenti
di
In
fratelli
famiglia
della
San
del
esequie
le
celebrarono
quattro membri
due
nell'abbazia,
finché
sì
di altri
e
FUNEBRE
Filippo III, figliodi
re
egli stesso
il
Francia,
Luigi
reale, il
CORTEGGIO
Siena,
E
a
ftt-
bandiere
uomo
di
armato
spada ignuda
quali tutte
rimasero
74
Il ricordo
ingenuamente
finisce
grande
gli facesse
comune
costò
; et
incirca
ai
nostri
in
compenso,
ricchi
regie
spalle
la
il
paese
bara
cattolicissime
del
assai
minima;
trovi
estinto,
seguitino
250
spesa
ma
le
che
e
di
re
un
porti sopra
quale
padre
dame
questa
che
l'estinto
'1
dine
or-
fiorini
spesa
si
che
grande
un
questa
imposfe^ibile che
d'altro
o
et
sembri
tenuto
Fu
«
possibile
potenti
e
è
Francia
molto
è
:
onore,
tutta
tutto
in
Oggidì
».
FUNEBRE
CORTEGGIO
IL
sue
le
stre
no-
in
marito
sepoltura.
Questo
pio costume
vige
scismatica,
ove
intimi,
abbandonano,
non
spoglie
tutta
mortali
del
quali fanno
le
al
addolorati.
amici
di mattino,
in
ma
non
tutta
d'un
fili
è
fili d'
ricoperta
oro
bara
; la
ricopresi
d'un
mani
morto
e
si
del
procede
il
di
drappo
verso
prete
ha
uomini
uomini
di
di
dato
e
chiesa
od
l'incenso
fu
farsi
scritto,
perta
vergini è ricovelluto
di
di
donne
di età
velluto
Si
nero.
o
a
o
a
di mezzapa
rosso
avanzata
pone
nelle
immagine,
sacra
al
casa,
sempre
donne
cantando
minciare
rico-
nella
come
o
una
prefiche^
per
e
velluto
croce
la
deve
raso
le
superstiti parenti
delle
drappo
un
una
de'
di
le
sospesi
bara
La
bianco
di
Né
Bessarabia,
in
bara
; la
ululati
amici
istante,
corteggio,
trasporto
Il
Russia.
drappo
del
sincero
pure
la
d'argento
età
gli
il corrotto
impediscono
ed
parte
cimitero
estinto.
caro
Russia
parenti, gli
i
all' ultimo
fino
loro
nella
sempre
famiglia,
la
talora
invece
le
morto
poché
litanie, doper
cac-
CORTEGGIO
IL
ì
ciarne
maligni
genii
";antorì, ai quali tien
Adamo
Olearins,
notò,
vi
nella
nelle
bara
che
learius, il morto
Nella
di
campagna
analogo
:
si
:
mantenerne
di
mondo,
comparsa.
osservasi
stume
co-
un
pure
in
1635,
airo-
nell'altro
il cadavere
cuce
prete.
porre
filo,affinchè, si disse
Zurigo^
s' avverte
ma
di
gli abiti, più decente
dai
nel
costume
potesse, arrivando
farvi, rimendandosi
il
in Livonia
singolare
del
e
ago
aperto
immediatamente
viaggiava
il
è
corteggio
il
;
dietro
vedove,
un
75
FUNEBRE
drappo
un
libera
nebre
fu-
testa
la
,
«
di
lasciare
Ma
forse
Isvizzera
la
che
ragione
gettato
via
efficace
di
bene.
illustra
la
credenza
invece
solo
l'ago
ora
;
viene
esso
lo si considera
ed
di
l'uso
filo,
il
come
tedesco
fanciullesco
e
in
buisce
s'attri-
paesi germanici
superstiziosa,
non
stessa
la
sempre
proverbio
Un
il drappo.
miracolosa
letale, ora
come
tomba
; ne'
virtù
una
è
non
in Livonia
all' ago
nella
dentro
l'ago, nascosto»
seppellire
anche
ma
ranelle:
Nadel,
Stirbt
E
le
tombe
la
I
e
tazze
si
da
ed
il
portano
thè,
e
gut,
pettine seppellìvansi
il
ma
si
egli
quale
dietro
pipe,
teletta
della
popolare;
del
nicht
ists
so
compimento
a
credenza
cinesi
Fingerhut:
Bau'r,
ra
il medesimo
essere
vasi
der
anco
tedesche,
secondo
vita.
forbici
Faden,
e
in
un
del
pettine
era
morto,
doveva
servito
sepoltura
bastone
nelle
di
in
anche
bambù,
76
e
d'abiti
foggie
Dio
dal
più
belli;
sola
fra
si
dice
danaro
ma
drappo
gli
gli
non
;
ei
si
eterni
immortale.
il
col
ago
pettine,
crine
ravviato
morto
con
ei
possa
più
vincoli
dai
e
nel
reca
afflnch'
risorgendo,
valga,
lascia
lascia
il
che
che
meno
si
gli
aiutarli!
Perciò
intiero,
per
vivi
simboli
con
di
viaggio
di
i
almeno,
immortali.
di
non
morte
e
gli
grazia
volendo
desiderio
loro
fra
al
drappo
quel
presenti
ed
suo
dalla
stretti
il
tanta
in
né
vogliono,
vita
cucito,
vien
uscire
con
cibi
ai
poi
bruciate
poi
sono
potendo
non
trapassato,
della
godimento
quali
converta
ne
ostentare
grossolani,
le
carta
Così
il
seguitare
sé,
se
morto.
pel
oltre
in
fumo
il
perchè
FUNEBRE
CORTEGGIO
IL
ditale,
affinchè
abiti
cucirsi
a
affinchè
; pur
egli
l'anima
si
QUBL
CHE
SI
DICE
AL
CAPITOLO
che
Quel
È
la
popolare
morte,
l'anima
le
Grecia,
delle
ed
il
sé
soli
in
dono
si divi-
cristiano
mondo
Cristo
e
chele,
Mi-
san
o
,
pina
subal-
credenza
della
una
sepoltura
prima
Egitto,
del
i
forma
furono
quali
trapassato.
fermavasi
che
istituirono
evo
usciva
di
poi
sulle
i
sponde
ed
carica,
postumo.
giudizii
funebri
precedere
altri
con
il
di
giudizio
doveano
Osiride
giudici divini, formavano
cadavere
medio
,
gli altri
sovra
del
e
popoli più politicifra
i tre
politico
l'uomo
per
dell'antico
Il
giudice,
i beati
fra
pagana
anime
latini, veneziani,
questa
Celebri
nel
il
in
Lucifero
popoli dell' antichità
giudicii
era
che
che
dice
giu-
germanica.
Greci,
i
e
d'un
nell'India, Plutone
nell'antichità
si contendono
il pesatore
e
Yama
la
che, dopo
al' tribunale
il virtuoso
i dannati.
gli uffici giudiziarii
movto,
esaminata,
mandi
opere,
al
indo-europea
arrivi
riassunsero
e
dice
essere
per
fra
malvagio
VI.
credenza
umana
supremo,
secondo
si
77
HORTd
tadue
quaran-
tribunale.
sommo
d'
la
un
lago
,
pel
78
CHE
QUEL
BICE
SI
MORTO
AL
?
?
.
?
.
giudicio,
il
quale, dopo
desiderata
alla
d'ogni antico
funebre;
un
tutta
la
ed
registravasi
a' suoi
in
nelle
sopra
espiazione.
Le
divina
il
anche
antichi
In
figura
questa
con
di
una
tomba
porco
e
a
di
combeva,
soc-
ancora
tre
(1). La
pitagorica,
funebre
di
della
Stigia,
pigliarne
giustizia
il
peccatrice
posto
mentre
due
ad
non
dannati
e
nel
Caronte
e
il
cosi
che,
cristianesimo
ippopotamo.
accanto
invece
e
egizio,
trovansi
esequie
superstizione
differenza
egiziana,
quella
animali
libro
l'onda
funebre
da
errare
nella
l'anima
il rincivilito
Se
principio
il Gran
bilancia
posare
buddhistica
come
vennero
condannavano
spirituale,
E
lago
Purgatorio
Cristiani,
(1)
poi
il
rappresentano
i
ed
de' Cristiani.
di
de'varii
medesimo
bilancio
passarono
frasario
ed
il
sori;
difen-
e
solenni
Erodoto,
pel corpo
conto
una
sepoltura.
metamorfosi,
si fondava
rendere
l'anima
Se
diritto
onorata
anni, passando
credenza
il
giudizio
suo
sopra
si facevano
secondo
dovea,
del
accusatori
libro.
gran
un
abitazioni
le
di
pesavasi
otteneva
maggiori
mila
mortuarii
ansiosa
sorgevano
il male
in
che
morto,
al
prema
su-
quindi quanto
loro
imponeva
trionfaùte,
usciva
prova
le
vita;
sua
fra
rimaneva
banditore
il bene
e
;
la
era
monumenti
misere
L'anima
de' viventi.
di
necropoli
la
,
mantenevano
si
trasferito
venir
egiziano
de' loro
il lusso
grande
tanto
; che
necropoli
ambizione
era
poteva
esso
una
seppe
Limbo
presso
gli
pena
im-
espressi in
QUEL
maginare,
del
trapassato
al
prova,
pure
nelle
nel
solido
peccatore
quando
verrà
del
paradiso.
male,
godere
di
un
un
potranno
stesso
vedrà
della
dal
il
di
questa
assurda
e
e
tre
peccato
il Dio
vita
mostruosa
che,
;
notti
e
di
salire
maledetto
e
potrà
beatitudine
suprema
premio
in
hanno,
maledizione
della
ed
portato
risorgimento
giorni
sua
pena
buone
stessi
il
ponte,
al
lui
da
Mainiu,
Anhro
anch'esso
La
tre
dopo
purgarsi
il fine
giorno
o
essi
e
spaventoso
e
di
speranza
serva
con-
lasciava
e
in capo
i dannati
,
(1). Il ponte
limbo
Mithra
Ma
si
che
giusti,
i
il
ponte
tradizionali
dantesco
gran
da
Sosioch,
invenzione
una
in
alcuna
tristi
elementi
passavano
l'anima
appartenenti
occidentali,
giusto, pervenuto
Ahuramazda.
opere
lo
raccolto
Lo
lori
do-
non
un
giudicio,
l' Inferno
pure
ardente,
fuoco
del
ponte
de' beati.
ancora
se
per
transito
di
pe' suoi
,
; l'uomo
Persia,
al
il
quando
regno
altro
supponevano
luogo
quale
invece
veniva
nel
persiani
precipitare
invece
79
MORTO
anime,
leggende
popolari, entra
era
AL
delle
come
della
ciclo
DICE
corporei.
o
gli antichi
ponte
SI
tormento
a
materiali
Anco
CHE
infinito
brevissima,
della, sola
per
le
sono
chiesa
cristiana.
1637,
Nell'anno
.
di
(1)
Divina
Cfr.
Kebrabath
Olearius
Adamo
presso
Yillari, Leggende
Commedia,
Pisa,
1865.
e
notava
Ispahan,
l' uso
Tradizioni
che
nel
borgo
sob-
seguente
illustrano
,
la
80
che
ci
rappresenta
funebre
di
casa
salverà
si
più
catene
cosi
beato,
si
è
questo
di
si ha
orrore
testa
all'ingiù
lo
forma
stesso
Olearius.
ritira
il
di
trovare
l'anima
tutti
si
di
uccelli
rar
come
cerimonie
grandi
fossa.
morto
l'occhio
stro,
sini-
al
della
getta
giudizio
dannazione,
sua
fossa
nella
Quando
in
funebre
il
angeli Nekir
niente
i buchi.
ritrovi
di
sudicio
Credesi
ancora
notava
fa
prete
nel
si
colla
che
Munkir.
nel
che
corpo
Persia
preghiere
momento
crede
e
in
le
determinato
un
passi, poiché
i due
turano
di
cadavere,
sette
gli stringe
che
».
Un'altra
presso
contro
nella
si
lo
e
mano,
ordinatamente
infallibile
lui
mettono
gli
altri
con
beccano
segno
cadavere
lo rizzano
forca
il corpo
e
gli uccelli
invece
il
gioielli in
e
od
avviso
loro
a
,
una
non
prova
destro, lo si considera
l'occhio
seppellisce
clie
belli
dove
corvi
che
dolcemente
cala
si
con
via, è segno
cioè
anelli
cimitero,
accade
becchino
pina gli
lo
al
la
che
più
collo, e
al
verso
prima
vestono
;
sostenendovelo
Se
questa
abiti
suoi
portano
lo
il mento.
Se
de'
trapassato
il muro,
e
infallibile
e
uscire
cacciano
un'altra
adoperano
ne
sicura
parecchie
un
giudizio
lasciano
porta
lo
se
ma
;
lo
e
volpe
una
se
e
riesce, essi
e
di
parenti
i
muore,
gallo domestico
un
r anima
del
maniera
una
pure
alcuno
campagna,
è
MORTO
AL
DICE
:
Quando
«
SI
CHE
QUEL
Essi
e
quel
e
scendano
di-
allora
corpo,
in
si
lo
vono
de-
non
però
se
ne
momento
obblighi
a
82
QUEL
di
palle
ingresso
mito
nel
di
direzione
argomentasi
Intorno
messi
dlca
alcuni
anzi
quali,
tornare
ritrova
Cosi
mai
morto
indiano
versetti
tratti
nel
evidente
brahmanesimo,
alla
quale
i
dato
i
nei
uso
di
funebre
Grihyasùtri.
(1) Rigv. X,
L'
18, 8.
».
levarsi,
del
la
di
quindi
dalle
vittoria.
per
noi
L*arco
«
la nostra
battaglie
di
levato
del
mani
tutte
le
fando
ne-
strofa
una
; a
vien
l'avidissi
quelil
qui giaci
Anche
il solo
che
e
dissimi
gagliarche
nemisi
questa
strofa
ci
descritto
vien
dalle
»
impose
non
pigliante
sono
per
trapassato.
nell'India
l' arco
coi
vita;
della
indiana,
ci dà
ve-
figli (1):
convenienze
stessi
; tu
a
vedica
popolare, quale
arco
rogo
Rigveda,
il mondo
V età
vincere
nemici)
del
fumo
proprii
ai
vedova
io
forza
e
drago.
del
moglie
introdusse
sé
a
del
vellina
no-
nell' età
inni
verso
Rigveda
morto
gloria
(contro
r
la
superstiti levano
del
mano
sia
valse
Il
—
augurando
potenza,
dagli
barbare
le
per
costume.
dalla
del
recitavansi
vita,
sacerdozio,
morto,
e
che
sacrificio
alcun
nella
fiamme
superstite figlio lo spirito
rimane
della
cerberi
de' tesori
muovi
e
del
il Cerbero
guardia
della
donna,
0
de'
suo
dell'anima.
viaggio
mondo
fa
come
tutto, in vita vasi
al
Levati
«
a
il
all' anima
ufficio
delle
poi
il
al
è
indiani,
cerberi
de'due
Yama,
come
e
popolare,
Dalla
MORTO
contrasterebbero
regno
ellenico,
AL
DICE
la fame
placare
a
altrimenti
quali
i
riso
SI
CHE
mani
del
QUEL
morto,
fatto
e
che
si diceva
indiano
i due
dico
(1)
poscia
il fuoco
il
quattro
volte
al
Da
«
Romani
il morto
sei
fosse
fece
quale
ai
Romani
costume
i
grandi
(1) X,
com'è
Valerio
ne
di
e
recitò
tanta
encomiarsi
valent'
16, 8.
di lui lode
uomini
e
introdotto
d«po
dai
morte,
quegli
coi
egli stesso,
fu
indi
in
zioni
ora-
specialmente
e
soddisfazione
che
delle
(Bruto)
collega
in
nel
riferisce
i Romani
,
che
—
discorso.
istituzione
suo
"
recitando,
funebre
il mortorio
volle
medesimi,
di
al
!
il morto
Pubblicola,
cari
Ebber
«
le
con
rogo.
un
di Valerio
zione
benedi-
Cielo
al
l'Amore,
al-
tendasi
egli (in-
nascerà
venivasi
cospicua,
fuoco
morto,
già noto,
l'origine della
funebre
riusci
del
preghiere,
romane.
quali illustrar
la
cerimonie
ripiega
Fuoco,
quinta
del
un
ve-
sul
al
te
da
Si
versa
benedizione
N.
vita
console
che
l'orazion
nato,
persona
nella
funebri
onori
le
petto
in
versetto
vaso.
una
;
morto
quindi
benedicendosi
il
N.
di
invece
Plutarco,
questo
questo
si
il
udimmo
al
altro
quel
Grazia
alla
portavano,
foro, dove,
a
burro,
Già
porta
e
secondo
mano
con
morto,
del
0
si
offendere
sovra
quindi
Seguivano
in
si prega
Cielo
fuoco).
il
I
del
cadavere.
del
Quando
non
Mondo,
si fa
parole:
di
ginocchio
al
se
arnioni.
83
MORTO
mettere
nel
l'acqua lustrale,
vaso
AL
quindi collocato,
e
petto
sul
DICE
SI
scoccare,
commentatore,
quel
CHE
tal
personaggi
si
venne
grata
il
guisa, tutti
più insigni.
84
CHE
QUEL
Questa
quelle de* Greci,
di
un'instituzione
delle
quinto
affermare
un
seguito
i
discorso
funebre,
il costume
tragici ateniesi
alla
orazioni
funebri,
fu
che
spani,
lasciò
di
pure
fine
sul
nel
i
a
la
sedici
pronunciare
re
invece
in
; ma
ogni
rimprovera
e
fare
un
suo
avviso,
merito
battaglia
di
anni
morte
scritto
alla
degli
di
antichi
secondo
Hir
all'uso
libro
degli
,
Annali,
ci
ricorda
ancora
in
onore
dai
si
cantano
"
La
funebri
dai
esempio,
per
di
Arminio,
di
canzoni
alcune
fine
il canto
e
cantavano
Germani
quali carmi,
composti
dea
un'i-
probabilmente
eroiche,
le
quali oggi
É
dagli Albanesi.
cui
con
descrive
si
lenne,
so-
la
Scanderbeg:
mattina
ultima,
fortuna
tu,
i
de'
ed
Serbi
avviossi
quando
pallido, troppo pallido
se'
che
ne' riti funebri, ci danno
bardi
ancora
i carmi
le
tona,
Mara-
ì)arì)aricòSy ossia
del
libro
poter
egli abbia
voluto
i morti
Tacito
straniero.
se
ret-
il
non
a
romano,
dopo
non
lodavano
che
o
conobbe,
posteriore
Appiano
Bruto.
primo
tra
come
non
se
il
invalso
averne
per
città, che
loro
stato
fu
non
scritto
scrive
romane,
sia
ritiene
modo
ciò
anche
d'Alicarnasso,
Valerio
già
dice, fu più antica
lasciò
come
Antichità
costume
un
si
pure
Dionigi
".
sue
se
Roma
se
Solone,
Anassimene
torico
in
di
MORTO
AL
secondo
funebre,
orazìon
anche
DICE
SI
nera:
e
donde
e
inalato,
scontroglisi
Torna,
vieni
Scanderbeg
la
—
Il
nome
combattè
Morte,
Skanderbeg
?
e
troppo
nunzio
indietro
mio
la
è
—
Morte.
taglia
batdella
E
chi
La
Yita
è
tua
finita.
petto,
cuore
in
eh' io
deggio
de' morti,
velo,
vita.
i
pensando
lutto
giorno
un
buono,
conducimi
ho
"
avviso,
insieme
che
salpi) al
alla
vista
mio.
—
«
Fioretto
sopra
mia
cavallo
come
il cavallo
e
spada.
a
me
;
ai
in
mezzo
Quando
in
il paese
mio
crin
tre
Che
le
galere
egli
durrà
con-
innanzi
(e
grato
cipresso
lega
,
al Turco
se
madre
un
di
Fiore
cavallo
il
cominciarono
duci
bandiera
sofiii la
nitrirà, la
è
marini
alla
invitto
ger
pian-
a
,
cerchio,
venti
e
quel tu
a
d' intomo
figlio di
arriverai
colà
questi detti
singhiozzi,
mia,
la
sé. Ma
lutto
so
e
;
dirgli quel
per
il
poi tua
con
mare,
padre
a
:
figlio
suo
Ducagkin
di qua.
e
tuo
si mise
Esercito
ma,
madre
ucciderà,
del
il
abbandonato.
tua
di
della
? E
prenderà
menarono
te
lido
Udendo
con
: «
ci
suoi,
gli
sai
il libro
capo
senza
e
disse
fuggi tosto
e
d'alto
e
Vide
ottenebrato
Me
prendi
hai
che
più
qui il figliuolo mio,
mio,
cor
sul
io
venire.
loro
e
servitori
dirgli.
a
migliori
sia
vivere
Tutto
il
disparve, sogno
e
l'altro, il Turco
d'oro, semplicetto:
ne
cadde
e
dovrian
sua.
faravvi
e
questo
da
ho
che
o
nostro
che
scese
Disse
compagni,
i
donde
fredda, in forma
negra,
—
non
patria
riunì
mio,
altri.
tempi
la
qual sei, senza
apri ne' cieli
si
Ieri
—
fanciullo, troppo fanciullo
troppo
in
?
qualcosa
Dunque
—
di vento
spaventi gli uomini,
e
so
sopra
85
MORTO
AL
tu
Ombra
—
morire
non
andò
poi
DICE
incontanente
e
un
SI
CHE
QUEL
e
la
dispiega
lega
tramontana
bandiera
boiari.
e
Di
—
diera
ban-
vi lascia
cruda,
espanderassi
e
il
la
S6
tintinnerà
spada
rallo,
lieve
egiziano
Io
mi
ti lodo,
sulla
i
sprofondo
latini,
la
con
resero
d'
l'antico
il
I
".
le
funebre,
alla
Sole:
mentre
con
onore
(1) ».
perchè
male;
pagano
tributo
dorme
terra
nuova
l'orazione
con
un
andiate
giorno,
vita
una
l'arianesimo
conclamano,
eroico
in
te
tutto
e
dove
la
mio
del
sera
con
che
pel moribondo
invoca
udi-
Turco
morte
gli faccia
non
e
funebre
inno
la
teneramente
invoca
; il
cipresso
v'inseguirà per
morto
al
MORTO
AL
ricordando
non
vedico
DICE
funebre
dal
mio,
L'inno
sia
SI
spaventato,
e
brando
sul
4c
CHE
QUEL
io
greci
e
prefiche,
con
l'inno
maestà
l'
del-
,
:ho
;i cu:
Vediamo
Non
nel
mancano
Breviario
superstiti,
i
più notevoli
invece
tradiscono
la
quale
canto
hanno
non
pur
si mostrò
inetta
potrebbero
della
a
crearsi
sistendo
in-
penitenziali,
significato funebre,
povertà
parti
tralasciano,
salmi
i
le
tenerire
in-
fede
e
che
cristiana,
un
solo
proprio
sua
carne
s' im-
funerario.
il morto
(l) Rapsodie
De
sopra
la
l'assistente
disgraziatamente
si
il
secondo
e
passi che
verun
solamente
Quando
G.
molto
quali preghiere
dovrebbe,
che
caratteristiche
più
e
ma
di
fra il celebrante
alcuni
Morti,
de'
e
cristiana.
dialogo
farsi
romano,
nell'UflScio
che
Chiesa
la
morte.
della
quali rimpianti
di
ora
il morto
onori
nell'ombra
cade
Rada.
d'un
Firenze,
si
lagna
poema
1866.
che
albanese,
la
raccolte
e
tradotte
da
CHE
QUEL
putridisca
diventi
e
di
de'
brevità
di
scendere
poesia,
fa
della
e;3sa
in
litanie
dere
rive-
partire
di
e
sentimento
un
rare
d'inspi-
anche
la
la
fra
sentita
morte
nella
fede
perpetua.
auguri!
e
della
poi
luce
nella
e
che
singolare
risurrezione
recarsi
gli scongiuri
la
ai
risurrezione,
regno
spirito, per
giudice,
abbia
ò
Ma
dello
e
morti,
nel
predica
carne
e
raccomanda
porte dell'inferno
beatitudine.
sommo
de'
più
meritato
morte,
assunta
stessa, mentre
del
avrebbe
che
dell'uomo,
di
ivi é
eterno,
le
venga
perpetua
della
Signore
potrà
innanzi
della
Dio
contro
l'anima
finale
che
al
il volto
tenebrosa,
della
desolato
non
né
poco,
conforto
a
scongiuri
perché
suo
quadro
un
poeta.
credere
di
fedeli
e
di
Chiesa,
La
un
la terra
grande
un
vento
solo
non
se
egli grida
vita
della
almeno
e
sia
quando
ma
rocchio
entro
verità
di
lamento
mortali,
cose
piangere
dita
inari-
pelle
sua
vita
sua
tal
in
poiché
buone
le
la
,
giorni
gli conceda,
h7
MORTO
che
la
disgustosa;
vita
una
che
e
vedere
possiamo
non
AL
polvere,
contragga,
si
DICE
SI
necessità
Cosi
al
spetto
co-
delle
di
sue
giurare
scon-
mentre
la
,
Chiesa
mortale
uomini
l'anime
scontare
difilata
va
viene
il fio
il
dagli angeli
peccatori
delle
gloria
del
all'Inferno, che
portata
de' mezzi
la
curioso
l'anima
che
insegna
mezze
ed
i
cade
sue
gaudii
trovare, nell'Ufiflcio
morto
in
V anima
in
nel
che
e
Purgatorio
Paradiso,
de' morti
de' santi
Paradiso
colpe, prima
del
peccato
presso
di
é
a
dagnarsi
guaassai
il Bre-
88
QUEL
viario
CHE
Romano
come
pitagorico
ììcstie
le
tradas
bestiìs
la
pure
il
obliviscarìs
rivolta
i suoi
servi
contro
Signore
e
contro
al
in
iudicium
sette
alle
cosi
può
non
funebri
alcuno
Ambrosiano
divino
domine,
esse
famuli
tuorum
tuam
tui,
prò
contagiis
restitue.
tua
lucis
fer
stizia,
giupuò
regione
recitare
miserere
exutam,
in
pel
privilegio del
clina,
In-
«
nostras,
quiut
deprecamur;
sseculo
»
secondo
migrare
ac
sanc-
(1).
il Breviarium
quest'orazione:
seternse
frono
of-
ci
non
constituas
animse
gistrate
re-
questa:
consortem
soltanto,
deve
il
forse
hoc
trovo
dimandano
preces
de
esse
pietate,
mortalitatis
ad
quam
Parigi 1674,
Romanum,
Domine,
si
è
e
suppliciter
iubeas
le donne
peccati
tuam
aurem
iussisti, in pacis, ac
; tutte
migliore
La
mìsericordiam
Per
de'
perdono
consorzio.
anìmam
interesse
speciale
il solo
(1)
volte
che
che
,
torum
ne
due
sapientissimo
preghiere
Breviario
nel
bus
cum
tuorum
bestemmiandosi
che
l'ultimo
al-
smemorato.
Quanto
morto
di
Signore,
pauperum
Signore
è
dimenticare
intres
giustissimo
il
tibi). Puerile
non
Animas
—
finem),
il
mostrarsi
di
e
(ne
Lui
in
dialogo,
nel
poveri. (Non
in
credono
che
alle
consegnare
confitentium
tuis, domine.
servis
non
modo,
ogni
,
di
mento
senti-
con
in
e
Signore
coloro
preghiera,
i suoi
TAmbrosìano,
,
animas
giudicare
non
MORTO
AL
buddhistico
e
di
anime
DICE
presso
supplicato
pagano,
SI
famulse
Qusesumus,
tu»
salvationis
:
et
partem
a
90
tano,
di
Arcivescovo,
o
qualmente
N.
vissuto
fra
ed
abbia
che
latore
N.
come
Santi,
eh'
ne'
non
ho
nessun
noi
ciò
con
cristiano,
Né
che
nazione
ventennio
alla
di
de'
nel
eh'
suoi
giunò
egli di-
comanda,
in
ch'io
di
e
sargli
ricu-
testimonio
In
presente
modo
lui
di
del
attestato,
gli apra
pan*ebbe
tale
civile,
la
chè
affinterna
all'e-
porta
è
eccesso
noi
dei
nel
nel
cielo
papa
un
paese
dibile.
incre-
rallegrarsi
soltanto
in
dogma
fede
infallibile.
al
siero
pen-
in
una
quest' ultimo
della
Giapponesi,
della
grande
assolutamente
assistemmo
Santi
in
nostro,
possibile
del
cosi
una
può
Roma
invenzione
disegnarsi
secolo
nel
di
chiesa
Clanonizzazione
miracoloso
i
e
Chiesa
la
peccati.
vederlo,
vero,
scismatica;
alla
orazioni
lagnarmi
suoi
società
una
un
Dio
missione
re-
».
fosse
la
in
comunione,
Confessore
il
idolatrica,
in
e
,
la
che
suo
me
gli rimettemmo
mostruosità
egli
confessò
ne
se
sempre
volta
alcuna
egli
sue
ore
motivo
non
ha
professante
egli adorò
Ch'
nelle
e
Beatitudine
Se
lettere
,
Pietro,
San
presenti,
le
cristiano
e
le
fatto
l'assoluzione
che,
eh'
peccati.
giorni
condusse
Parrocchia
con
quantunque
l'assoluzione
egli ha
si
questa
buon
attestiamo
suoi
che
di
nostre
delle
E,
ricevette
de'
MORTO
attestiamo
un
Greca.
peccato,
ne
*
AL
,
noi
l'ortodossia
Prete
o
N., riconosciamo
DICE
SI
CHE
QUFX
un
Sine
ed
nuovo
Labe,
ora
diamo
ve-
stro
mo-
ROGHI
CAPITOLO
Bollii
L'inno
ci
rappresenta
16.^
l'inno
il
duplice
offenderlo)
; sii
la
veste
con
sua
nell'altro:
O
«
I
Grihyasùtri
d'un
cerimonia
Rileviamo
da
recitavasi
alcun
sedicesimo.
Si
rogo,
avvertendo
(1) X,
18, 11.
(2) X,
16, 1.
lui molle
il
e
o
«
soave
descrivono
rogo
essi
l'inno
come
prescrive
presso
madre
(1);
»
e
consumar(lo),
il corpo
»
singolarmente
resti
funerario
il rogo
di stender
che
non
(2).
la
indiano.
funebre
versetto
solo
poi
tempi.
una
come
(lacerarne)
che
levati;
terra,
non
un
prova
più remoti
;
bruciarlo,
non
pelle,non
ci
dai
una
figlio,o terra, involgilo
fuoco,
la
lacerarne
non
a
rappresenta
ci
abbiamo
si dice:
teneramente,
Nell'uno,
come
,
nell'India
vigeva
uso
morte
yedica
età
deir
vedici
inni
aUa
Rigveda,
libro
medesimo
negli
del
libro
sepoltura
una
del
Cosi
rogo.
VII.
sepoltope.
e
decimo
del
18.*^,
91
SEPOLTURE
E
bene
piegato
era
di
il citato
il corpo
il
cui
sul
ginocchio
03
sinistro.
d'accendere
compagnia
fuoco
del
parte
r anima
di
si trova
è
morto
Presso
ài
dalla
tomba
dal
consunto
fuoco
il morto
è per
quest'acqua
che
l'intiera
te
di
oggetti, simboli
vari
».
Tornati
e
a
dicendo
generazione
in
casa
e
tal
di
parenti
vivande,
tre
notti
dalla
la
penitenza
del
entro
morto.
un'urna
vivere
evitare
lettura
è
più
Fra
il
sesamo
manco
i cibi
e
raccolgono
le
di
vacca,
l' acqua.
salati, per
non
lunga,
plenilunio
toccano
I
farsi
preparate innanzi;
delle
de' Vedi
o
e
quella notte
in
devono
non
ma
devono
di
il gran
d' orzo,
ordine,
purificazione,
cioè, la pietra fallica,il fuoco, gli escrementi
il grano
e
ossa
il
N.
N.
"
vecchi,
i
seguano
per
mezzogiorno,
verso
e
cielo.
al
recavasi,
compagnia,
nome,
precedano
giovani
i
per
morto,
del
saliva
fumo,
col
del
specie
una
Tanima
che
lustrale, benedicendo,
gettar Tonda
chiamando
dicevasi
setti
ver-
libro
X
mettere
solevasi
il
Mentre
alcuni
del
154
suo,
morto
pel
recita
e
perstite
su-
fuoco
fa
lo
e
il
il
Se
i vivi.
cerimonie
che
che
cosi
fra
uscendo
si ritraeva
Quindi
rimasto
una
segno
e
felice.
suprema,
il rogo,
quale
beata
cadavere
14, 16, 17, 18,
inni
Rigveda.
il
delle
il capo
arde,
degU
terra
felicità
di
segno
pel figlio di lui
come
in
parti invade
quattro
questo
regione
Se
è
il morto,
in
alla
quindi
funebre.
fuoco
subito
figlio sarà
suo
dalle
il
avvolge
lui
ordina
cerimonie
delle
11 capo
SEPOLTURE
E
ROGHI
dodici
ricever
secondo
novilunio,
dell'arso
doni.
la
perstiti
su-
cere
cuo-
per
sistere
deMa
qualità
i vecchi
cadavere.
ROGHI
Si
d'
il
benedice
di
ramo
un
mente,
posto
con
Camt,
e
ed
latte
si
fra
pigliandolo
93
SEPOLTURE
E
ogni
depone
il dito
acqua,
pollice
dagli ossi delle gambe,
quelli della
dalla
tua
alla
che
madre
terminando
in
con
mondarli
per
Fuma
tomba
tal
piovana
le
con
role:
pa-
Quindi
terra.
questa
a
comincian
in-
Tanulare,
e
e
la
distìnta-
osso
vagliati,
quindi
altr* acqua
cada
Va
colloca
Si
cenere.
non
ove
testa, dopo averli
mezzo
per
^
coperchio
un
tornano
e
tutti
che
suU'
sia
ne
si
casa,
a
tomba;
la
Tacqua,
con
sacrificio
o
perta
rico-
urna
piena
purificano
lo sràddha
finalmente
preparano
del
tanto
le mettono
riempia;
ne
se
gettano
quindi
e
terra,
altra
quindi
finché
suiruma,
terra
gettasi
in
onore
morto.
troviamo
Qui
in
associati
uno
prevalse
nel
contatto
del
popolo
aryano
vedico
sopra
del
destino
con
ed
in
del
si
come
in
tutta
della
pure,
si
rilevammo
deiranima
dalla
quale
fuoco
stimavasi
però
i moribondi
il fuoco
indiani
ne' fiumi
avvolgeva
sacri
l'onore
veicolo
non
per
del
si
fuoco,
troviamo
testo
Dal
o
minor
al
tezza
pron; II
il cadavere
dell'
anima
annegavano
arrivare
rogo
se
,
il
che
non
che
argomentavasi
maggiore
che
mente
special;
adoperato.
come
V acqua
come
lungo
per
aryana
profanasse,
T abbia
non
sepoltura
il rogo
V antichità
citato
cielo, ambivano
praticò
Ma
Roma.
cadavere,
che
la
e
rogo
Persiani, i quali stimavano
i
eccettuiamo
usi
solo,
Grecia
in
tempo,
i due
;
taneamente
spon-
più presto
proprio
e
cada-
al
94
ROGHI
dico
E
vere.
cerimonia
era
possiamo
di
alta
già
Notammo
vedova
nel
Rigveàa^
al barbaro
ed
vi
fa
(a
delle
vedove
Mahàbhdrata
sposo
ed
il
ottiene
espiatoria.
soltanto
della
e
fallaci
assicurazioni
viaggiatori
cantisi
sul
di
stento
accenna
essi
quale
ancora
11 sacrifizio
e
con
ed
a
bugiarde
alle
una
vedove
menzogna.
roso
pau-
consuetudine.
Nel
due
i
di
mogli
nel
viva
lo
rogo
tra
mitica
le
ed
rivela
giustificare
nel
entusiasmo
nata
accen-
disce
impe-
seguire
erano
la
figli;
proprii
interpretazione
de'bràhmani
era
consiglino
un'origine
dell'
donne
ci
delle
una
l'onore
attribuirono
rogo,
le
Sunassepa
selvaggia
il
brahmanica.
distesamente
profittatori.Quel!'
gatori
di
sa-
d'orrore
sacrificarsi.
all'uso
l'imbarazzo
mostruosità
di
rogo
tanti
fra
i
notizia)
la
il
fra
privilegio di lanciarsi
dare
lo
Ma
per
mia
la
Kuntt
a
cercasi
fiamme,
vivere
Madri,
ove
y
disputa
vedici
la
indiani, noi
Aitareyor-lfrdhmana,
neW
vedica
di credere
casta
inni
narrata
Rigveda,
di
la storia
e
orrore;
linguaggio
Pàndu,
a
niente
uso
nel
gli
che
perchè,
si notasse
ispecie
come
consolarsi
a
umano
in
nella
riserbata
riempirono
che
numero
condizione,
agiate
ragione
del
ragione
maggior
classi
gli antichi
per
indiane
vedove
il
mondo,
anco
darci
pure
crificii
di
costoso
lusso
un
fu
essendo
questa
Per
maniera,
delle
poveri
ai
rogo,
ordinaria.
sepoltura
ogni
privilegio
un
del
in
poiché,
onore,
antichità
stessa
SEPOLTURE
E
una
principali instiche, stando
apparenze,
indiane
molti
sacrifi-
a
ROGHI
Si
invece
seppe
alla
preparata
che
la
buona
95
SEPOLTURE
E
vittima, lungamente
povera
morte
veniva
suoni
con
canti,
e
avidi
preti
al
omicide
mentre,
salita
materie
parenti
; i suoi
viventi
dovea
venuto
ciandalà
come
i
lamenti,
alcuna
la
passe
scam-
umana
perseguitavasi, quale
e
turbare
a
chiudevano
le
strepito
e
afirettava
ne
che
mani
da
ogni creatura
come
evitavasi
demoniaco,
fantasima
se
da
gnata
accompa-
coprivano
poi avveniva
da morte,
risorga
che
alti clamori
ne
e
assistita
barbaramente
e
combustibili,
Quando
cielo.
che
meglio
con
che
quel fatale eccidio,
a
che
fuoco
nel
assordanti
con
al
sospinta
odorose
essenze
meglio
supplizio,
precipitata
strumenti
di
del
luogo
con
custodita
parenti,
e
^
inebbriata
spiritose bevande,
stordita
quindi
,
miserabile
la
la
dei
ed
ella
casa,
in
errare
pace
balia
della
ventura.
di
dal
raccogliere
in
porle
la
era
insepolti
conteso
di
quindi
i debiti
pagare
di
cadavere
a
rimaner
per
sventura
Cimone
gli
che
ne'
suo
onori
della
l' ombra
i debiti
del
e
,
agli
giamo
Leg-
che,
per
ottenere
sepoltura
patemi
padre
Elisi.
ed
che
care
toc-
fosse
Milziade
padre
ottener
potesse
Campi
ri-
per
non
stimavasi
figlio di
da
Il
che
prigione quel tempo
riscattare
placar
seppellirle.
e
l'ingresso
lui
cura
morto
del
ossa
morto,
lasciati
molta
s'avea
,
masisma
dopo
all'uomo
Grecia
le
rogo
speciali
urne
sepoltura
mova
in
nell'India, cosi
Come
fosse
tanto
,
rendere
al
si
ferse
of-
,
sario
neces-
gli
pre^
omaggio
96
ROGHI
universal
air
SEPOLTURE
E
credenza
escludeva
che
degli
Elisi
gli
insepolti.
i Romani
Presso
che
parente
gli
apposito, detto
e
e
in
ricchi
Il rogo
occhi
ustrinà
o
funebre
cipressi, simbolo
a
per
luogo
un
da, urerCf
fallico.
e
Sulle
versavansi
catasta
il cadavere
fumi
prodai
involgevasi
d' amianto
lenzuolo
un
in
sorgeva
il
rogo,
glieliriapriva
bustum^
disposte
sul
aflElnchè
le
neri
ce-
,
legna;
morto
vr'
parenti
quando
le
più
tura
di
con
purificarli.
Si
soggiungendo
jusserit, cuncti
ax:tum
nel
fosse
lieve
India
sepolcreto
al
in
,
te
Nos
Col
il corteo
aggiungendo
morto,
vedica
:
Grecia
in
,
ed
motto
che
sacerdoti
al
vale
qiu)
no-
ilicet,ossia
e
che
si
e
urna
gli astanti,
ordine,
il voto
Roma
nell'
i
funebre
invocazione
il
vino, più tardi
estremo
un
sequemur.
est, licenziavasi
ruma
col
benedetta
mandava
talora
liquori,
raccoglievano
acqua
defunto.
finalmente
e,
profumandole;
tre volte
aspergevano
Si
so-
estinguevano
omposamente,
nuovamente
ceneri,
nuovi
e
cadavere,
V acqua.
con
del
tagliate,
il
p
armi
le
stavano
acco-
gettavano
e
profumi
chiome
bruciato
principio,
soltanto
vesti,
le
vultu^
so
accese^
nuovi
loro
era
da
morto,
fiaccole
versavano
gettavano
fine
le
rogo
aver
delle
quelle
con
prossimi parenti,
i
gli ornamenti,
esso
fuoco
si confondessero
non
quindi
al
a
cielo.
del
liquori combustibili;
del
le
gli
diligentemente
legna
I
chiusi
bustemada,
da
circondato
più
avea
la via
mostrargli
il cadavere
deposto
,
nel
recavasi
la
terra
l'
ripete Delrito
cri-
0"S
ROGHI
indiani
gli
là
in
più
indiana.
offre
si
di
caso
di
La
genti
ossia
bigamo,
un
de'
Traci,
tiplex
maximum
eunt
flammas
Ad
una
decimoquinto,
le
reminiscenza
come
è
una
nazioni
vaggie
selche
caso
regola;
sue
mogli
famiglia
;
(1):
honoris
loco
femince
tenaces
conjugum
lo
quindi
un
gue.
se-
mette
per-
perciò
Vxorum
«
se
ducunt
tnul-
sunt
rogos;
castitatiSy
è
Pandu
Leggiamo
Solino
ducunt
tuttavia
alla
sacrifichi.
somigliante
Circassi
descrisse
la
qual
nel-
nell' India
due
la
pudiet
quod
prcecipites
in
».
razza
chiamati
la
primo
vedova
delle
insiliunt
insigne
marito,
stimarsi
a
Il
Quce
ciiice,defunctorum
è
poligame.
et
mogli
propagatasi
presso
presso
conjugium.
avidità
un'eccezione
iactant:
viri
numero
il
troviamo
si
alle
imporre
non
distrugge
moglie
la
che
ancora
tombe
una
poligamia
La
nelle
della
sacrificio
poligamia,
essendo
T
dall'
aiutata
presso
,
con
que' sacerdoti,
di
origine
ci
seguir
di
consuetudine,
di
SEPOLTURE
,
consuetudine
r India
E
della
mafia,
il genovese
barbare
del
Sar
appartengono
scellerata
e
del
offesa
quali, nel
funebri
sacrificio
alla
colo
se-
Interiano
Giorgio
costumanze
rogo,
de'
que' Zychi
(2)
della
verecondia
ov'è
ci
una
vedova,
del
sesso
gentile.
(1) XVI.
(2)
Codice
Nella
della
Collezione
de'
viaggi
Magliabecchiana.
del
Ramusio
,
e
presso
un
ROOHI
roghi
I
ogni
sono
ov'è
penetrato
invece
che
e
funebri
auto
noi
ma
fé della
Come
secolo
primo
di
la
lino, presso
de
amaray
irescat
Martigny:
qua
ungìiur
altri
aromi;
il
primo
spandere
per
Dopo
le
unzione
estrema
prete
corpo
Più
dato
alla
sotterranei.
il
bacio
terra
Non
degli
definita
cavata
ut
pufurono
miracolo
fosse
divino
che,
grosso
quello
che
,
funebre
messa
àsiì fossore
ne'
s
ed
gli veniva
ne
se
era
racchiusa.
benedetto,
trovoricordato,
valdc
mirra
qualche
e
Ru-
non
di
la tomba
addio,
da
meraviglia
nessuna
po' di spezieria
di
l'unzione
nel-
species
profumo
l'olio
tura
sepol-
Adoperavasi
mortuù
a
ornato,
profumato,
la
che
predi-
semplice
cosi
suo
un
le
del
contribuì
tardi, alla
pel morto,
con
che
la
terra.
quindi
un
preghiere
usanze
cristiani
Padri,
corpus
».
l' aria
poi semplicemente
i
^Myrrhaest
costante
e
altri
unto,
qualvolta discoprivasi
santo,
sole
occuparci
più
ci viene
il
vermes
ad
presso
nuda
che
etpellit
aggiunti
ogni
nella
mirra,
i vivi
sapienza
qui delle
sostituirgli
e
lavato,
calato
e
bruciare
la suprema
rogo,
degli
e
cadavere,
fasciato
così
del
l'uso
il cristianesimo
inquisizione.
costo
Tertulliano,
del
di
il
smettere
farne
santa
vero
i morti,
per
fortuna,
gli Ebrei
presso
bruciare
dubbio
per
è
ccistianesimo;
ricercatori
umili
abbiamo,
non
da
in
in
generalmente
tardi
più
metterne
;
il
per
servi
ne
osavano
bontà
scomparsi
d'adoperarsi
se
00
SEPOLTURK
tuttavia
paese
che
E
nella
confidava
roccia
primi secoli
una
dal
il
dei
della
100
ROGHI
chiesa
cristiana,
pugno
o
dal
ma
la
trovar
odierno
legge
delle
tuum
in
secoli
della
urì)e
fin
che
seppellire
frem
il
casa
di
da
verme
un
Il
o
luogo
ove
chiamavasi
col
est
San
delle
si
sotterranei
catacunibce,
morti
lo
argomentiamo
da
accertata,
crypta?
sabbie,
nelle
voce
del
si
chiese, atrium;
nomìnsiZìom
(1) Ep.
poliandria,
XX!X.
e
abbiamo
addice
kimétérion
poiché
come
quelle
ancora
o
come
mors
poi
etimologia
e
a
seppellivano
non
appellafur.
hypogea,
arenarium,
nella
Signore,
Christianis
chiamarono
di
Sant'E-
si
non
greca,
somnus
le
privilegio,
comporre
cristiani
in
«
et
dormitio
città
all' uso,
espresso
voce
(1)
mor-
ne'primi
per
santuario
nel
con
ora,
Gerolamo
sed
morSj
i cimiteri
bene
delle
equivalente latino, dormitorium,
suo
scrive
fuori
l'altare; poiché
primi morti
come
anco
lasciatemi
riposto
i
urite,
Chiese,
alla
hominem
usasse,
desiderio
Non
sotto
esser
si
rito
supporlo.
si contravenisse
nelle
un
dice:
quale
Dio
secoli
morto
alcun
neve
nel
e
riverenza
per
ordinava:
che
Pure,
il
primo
cadavere;
antica
India
si raccolsero
primi
indirettamente
che
il
il
sopra
romano
sepellito,
fedeli.
gettasse
temerità
sarà
tavole
chiesa
dai
neU'
uso
ne
prete
di terra
uso
non
dodici
de'
tombe
e
quest'
antico
neir
il
palata
cristiano
Come
che
l'uso
prima
SEPOLTURE
E
Ma
»
mente
particolarnon
il
nel
le
ancora
luogo
dei
vestibolo
varie
requietoria, sacrarium,
desan^
ROGHI
ctuarzum,
sedes
dell vocabolario
indica
diede
venti
monete
di
grazia
Sabino
Saa
d'oro
venir
ai
di pregare
quella
sul
più
della
loro
morte
le
solleciti
delle
loro
tomba
; ci
voleva
della
menzognera
già
leggeva
gran
il
Innumeros
VidimuSj
Incisos
0
un
solo
Sanctorum
Christi
Valeriane
titulo,
col
là
il
distinguere
dentro
ut
sarcofago,
sarcofago
quadrisomum
somumy
che
cineres
raccoglieva
diversi;
sessi
un
si
la
e
ai
et
pompa
ne
un
cosi
ridirle.
Romulea
sacer,
singula
quceras
replicare queam.
con
funebre,
fino
a
si
superstiti
in
chiamava
allora
delle
solo
siana,
per-
cadaveri
funeraria
i nomi
un
quasi
quattro
l'iscrizione
dissolvevano
la
numero
gran
Prudenzio,
poteva
non
difficileest
economia,
di
egli
tumulis
Nomina,
Talora
che
che
loro
funebre
poeta, sagrestano
che
numero,
si
cero
fe-
mortali
,
lapide:
non
esortazioni,
bastava
l'iscrizione
pure
se
sant'uomini
reliquie
Né
brezzo
ri-
ripeschino, per
lo
altri
immortale.
rogo.
un
cura
medesime
di
anima
altra
aflSnchè
Ed
sul
arsa
Nilo, per
ha
terra.
ottener
per
che
nel
non
seguaci
nella
punto
molto
pagani,
i
dargli sepoltura
anzi
precipitato
che
Fortunata,
carnefice
suo
l'
al-
dava
si
che
Santa
seppellita,
martire
comune
al
ricchezza
La
l'importanza
di
simili, tutte
e
dell'uomo.
dimora
seppelliti. Narrasi
essere
la
sepulchreium
osstum,
l'ultima
esprimenti
101
SEPOLTURE
E
Wpliva
sup-
persone
ossario.
1C2
ROGHI
In
ogni
modo,
diminuire
come
Il
né
I.a
e,
venali
timorate
coscienze
che
coi
resti
ricorderò
(1)
tanta
i
Presso
ad
concede
poderi,
carichi
dieci
bovi,
di
traflicatore
la
ihi
di
parte
che
è
alla
San
il capo
di
ed
ancora
alcune
»
Terponte
del
cervice
e
di
e
San
V
pc,»rpctuo
preziose reliquie
ed
che
San
al
stero
Mona-
e
di
uno
medici
San
miano
Da-
dei
fian-
le
spalle
,
Stefano
di
due
quattro
santi
d^-i
Cosmo,
capo
osso
di
sina
Mes-
barili, perchè il detto
San
di
Tornerò
di
usufrutto
reliquie
venerabili
«
Panteleemone
San
ed
martire.
le
viamo
tro-
ne
aggiogate,
dono
in
rilasciò
cadaveri
vacche
loro
Spata pubblicò
Luca
V
cinquanta
e
grano
benefici^cioè
e
2
pecore,
di
Salvatore
del
liberali
100
ancora
e
abati;
italiana,
Stefano
signor
certo
un
San
quella
Giuseppe
versione
(1),
di
suoi
de*
in
si
Santi
Badia
quale rArchimaudrita
nel
1141,
del
di
la
che
digioso
pro-
Ortodosso
mortali
sua
delle
turbare
non
nome
i Normanni,
una
nale;
ve-
infinita
per
che
greci inediti
con
valore
un
supposti
o
spoglie
che
Diplomi
recentemente
uno
le
per
era
veri
le
il mercato
di
venerazione
la
aveva
quale
la
mortali
solo
Dionigi
chiese
tutta
dentro
integrità
col rammentare
due
nelle
blico;
pub-
in
conservarlo
Sepolcro,
più
pel troppo
divisibilità
la
nuova
tesoro
un
acquistò
che
non
il morto
verminosa
Santo
del
di
circondò
come
almeno
citare
non
per
ma
mortuaria
reliquia
reliquie
lece
si volle
anzi
inviolabile
imbalsamare
corruttibile,
tombe.
lo
divenne
privata,
potendosi
sua
le
cimitero
dispendio,
grave
cristianesimo,
il
cadaveri,
de*
proprietà
una
ia
tuttavia,
il culto
solennità.
si;poltt:ue
E
juniore,
è
sotto
Teodoro
la
guancia»
megalo-
ardita
Che
di
dell'anno
scorreria
del
impadronitisi
Dionigi,
San
sopra
con
di
e
pesato
per
che
tanto.
si
rapitori. Che
all'adorazione
Luigi
suo
furono
da
Carlo
santo;
si
al
il
destino
di
Aquisgrana;
sub
mio,
giorno
del
combinare
de'
in
santi
ogni
gli intestini
che
ebbe,
si
questo
lis
est,
finale.
Io
non
di
lor
rimanere
parte
con
Il
carni
si
sue
Le
di
dotti
si
nigi,
Dio-
dicesi,
Era
un
ierofanti,
bollito
sia
ossa
San
Sicilia.
che
e
Tunisi.
ossa.
aver
privilegio
cristiani
singola
dopo
pretende
judice
Giudizio
più
San
a
portarono,
in
dai
ancora
lui:
a
le
sue
si
Monreale
a
disputa
cuore
nel
e
1270,
dalle
ha
toccò
privilegiata Badia
alla
D'Angiò
e
intorno
intestini
gli
carni
sue
nel
mori
uomini
Così
bollire; quindi
a
trasportate
le
che
dei
moltiplicarsi
per
,
sparsi credenti.
messo
con
separarono
pezzi
a
che,
ugne
santi
da
liquie
re-
creduto
dalle
de'
corpo
fatto
esser
Francia,
fu
corpo
il solo
è
quante
sa
si fosse
che
peso
avrebbe
non
chi
scampato
era
degli
di
re
morto,
gliavano
fi-
di
libbre
vivo
gata,
pa-
che
d'argento;
peso
fare, toàto
sos-
loro
serve
e
685
abate
dell'abate
miracolo,
d'
di
stesso
lo
Ma
il privilegio
di
abate
venne
servi
somma
prò.
tutta
Badia
che
di
libbre
potevano
divino
suoi
tosto
il loro
venerando
un
alla
numero
3,250
scommettere
di
cadavere
cospicua
fecero
ne
restituirono
lo
buon
un
la
d'oro,
858,
quel rapimento,
per
103
SEPOLTURE
E
ROGHI
a
andato
scioglierà
nisi,
Tuad
forse
saprei, dal canto
mirabile
del
eternamente
la
credenza
vere
cadatatti
in-
pò-
104
ROGHI
polare
rumena,
cui
per
colui, il cadavere
intieramente
del
si
ragione, quanti dannati
col
Chiesa
si
forte
tradizione
nella
morti
fanno
Bella
mascella
d'un
i
demonii^,
i
che
le
si
dei
ossa
si
vale
Temistocle
di
Eigveda,
di
ricercate
sono
di
Pelope
,
,
,
ottener
Cosi
i
della
vittoria.
la
Celti, secondo
Vacui
Ossa
Ed
è pure
dal
re
giurava
(nefas)
Alboino,
Ratchis
principem^
e
la
intorno
del
ut
Il
Italico, nel
riputasse.
che
vivi.
13.®
rato
adope-
in
Diacono
Paolo
quale
convivis
Christo
in
die
quodam
cronista
festa
ostentare^
suis
Cunimondo
buon
servant.
Cunimondo
giuramento
di
il
pocula
Veritatem
illud
teschio
diffusa,
al
vidi
qual
ea
di
cosi:
poculum
tenentem.
antica
non
hoc
mensis
il teschio
ingenuamente
leggenda
ai
gaudent
et
auro^
famoso
ego
la
Silio
circumdare
capitis
loquoTs
manu
canta
che
fortuna
recano
per
punica:
Guerra
sua
morti
I
battere
ab-
per
Grecia
in
a
misterioso
del
,
Teseo,
;
acquistarle.
Oreste
di
ossa
le
Sansone
nel
La
devoti
suoi
soli
ossa
giova,
Chiesa
la
de'santil
possono
delle
anni,
avessero
ancora
filisteo
asino
Indra
i Rumeni
de'
àryana,
filistei, come
Dadhyanc'
sette
di
anima
registrare
reliquie
eroi
gli
sia, dopo
Reliquiario
popolare
forti
sterminare
cavallo
delle
T
se
dovrebbe
sterminato
suo
fa
non
disfatto;
e
dannata
crede
quale
corrotto
Romana,
SEPOLTURE
E
toglie
non
sia
molto
che
più
Longobardo
100
DEI
che
CONVITI
il morto
piacere
di
Lesbia,
atque
già,
amemus
oggi
vita.
funebri.
l'uso
cristiana
Della
che
è
intorno
all'arca
la
aveva
danza
medioevale
de'
sui
gotici,
e
famosi
santa.
i salti
morti
di
che
diede
cimitero,
il
pittori d'oltralpe.
sonando
imperatori,
ad
il
avvertire
innanzi
apriva
le
una
quale
alla
processioni
corteggio
specie
pure
morte.
di
vediamo
funebre
danza
bacchica
o
tata
rappresen-
conventi
fanciulli
di
teo,
cor-
papi,
apre
come
intorno
in
l'uso
al
fusa
rinè
tutto
flautista,
ricorda
rappresentata
il
alla
quaggiù,
pagane,
di
tele
gli spettri
L'antico
sardo,
macabra
apriva
morte
finisce
funebri
opposto
parecchie
donne,
tutto
che
coi
David
re
alcuni
di
a
seguivano
villani, uomini,
eguale
il
flauto;
La
—
del
trovasi
e
soggetto
chiesa
^
che
chiese
alcune
scenza
remini-
della
detta
cosi
e
delle
pauroso
senso
danza
nel
muri
Un
la
funerario,
rito
nel
Vallelaiaìi
sia
morte;
una
secoli,
primi
ne'
vigeva
la
certo
di
e
moci
dei; dia-
antichissima
l'usanza
quale
di cantare
contro
festivi, i quali rammentano
salmi
di
indicata
pure
morto,
prolunghiamo
e
scongiuro
can-
morti,*
dai
agli
riso,
lungo
evidente
un
troviamo
danze
al
musa
esso
al
invocazione
nostra
la
intorno
divisi
furono
dalla
vedica,
neirindia
il
per
vivqmuSymea
inventato
fescennino,
vivi
I
«
danza,
È
»
Catullo;
bene
si
libero
fa
non
moto
con
fortunata
alla
vi
di
così:
suonava
paradiso,
in
averlosegulto.il
non
semi-epicurea
tavasi
andato
sia
FUNEBRI
GIUOCHI
E
che
cora
an-
pagano
morto,
parecchi
la
vasi
DEI
funebri
della
solare
si
di
un
di
salto,
di
tenevano
la
per
posto
morte
del
al
del
rogo
intorno
anno
al
eretta
tumulo
di
torno
in-
correndo.
allo
Germania
E
di
proposito
a
Svetonio,
presso
Germanico
Druso
andare
Annali,
in
correndo
giro
di Claudio
vita
soldato
degli
doni
Pe-
estìnto.
duce
nella
un
secondo
cioè, in
pure
funebri.
danze
le
fu-
piano,
Ap-
presso
troviamo
Viriato,
rammenta
denza.
cre-
i ludi
E
un
piene
sono
Traci
e
danza.
duce
forma
medesima
alla
Greci
in
pare
tedesche
della
andavano,
leggiamo
Cosi
come
che
cavalieri
e
Ispani,
l'anno
mentre
anno
un
un
invecchia
si
figura
si
giorno
Natale
Col
che
le
danzare
all'altro
riferiscono
il
uso
un
si crede
popolari
si
che
gli antichi
ricordato
dura
che
il
avvengono
e
giorno
un
leggende
Le
che
passaggio,
un
danza
di
Presso
ogni
è
; vi
particolari
.nebri
da
funebre
significato
un
è evidente.
solare
107
FUNEBRI
anno
un
rinnova;
anno
giorno.
Hanno
danza
si
il simbolo
giorno;
GIUOCHI
leggendatedesca,
Natale;
di
E
sarcofagi.
e
danze
CONVITI
stesso
solesse
Tacito,
nel
raria
fune-
un'ara
scrive
Druso
:
,
Chatti
ad
tumulum
Druso
aram
honorique
aram,
decucurrit
Per
legtonibus
varianis
super
structuri^
Restituii
sitam,
disiecerant
patris
princepsipse
Ccesar
legionibus
cum
».
i
giuochi
del
nel
funebri
abbiamo
Traci
la
monianza
testi-
,
quinto
modo
de'
libro
seguente,
di
Erodoto
ove
si
scrive,
de-
,
una
sepoltura
in
Tracia:
108
DEI
i
Appo
«
CONVITI
maniera:
tenuto
scannate
e
sovr'
esso
particolarmente
e
ai
Quanto
funebri
l'abbiamo
Iliade,
medesimi.
è
Vi
con
premi;
le
aste, vi
è
vi
è
la
la
la
dell' eroe,
gli atti
stimavasi
eccellente.
Che
l'uso
medio
nel
Concilio
nescit
di
et
mulos)
e
si
lo
il
per
naturce
lotta
celebrare
la
quali l'eroe
si
protraesse
dalle
inebriari
moria
me-
che
:
ancora
Quis
«
del
enim
et
alie-
{prope
ibi
il
caduta
Christiana
religione
contrarium,
Icetari^
con
proteste
questo grido
mise
a
la
i
dei
pugilato
più adatto
funebri
esse
cantari
A
argomentiamo
che
Arles,
humance
cachinnis
tuora
y
dissolvi
et
quasi
Le
valore
è
vi
sembrava
danze
didbolicum
num
sito
di
delle
evo,
disco.
del
niente
rinnovare
è
vi
piedi,
a
lustrazi
ill'
del-
terzo
,
corsa
gara
miglior
l'istituzione
de' cavalli
corsa
la
Greci,
Achille
ad
chi
giuo-
»
ventesimo
canto
nel
s' attribuisce
ove
de'
vato
ele-
ed
sorta
ogni
monomachia.
la
giuochi
d'
sta
que-
piantolo
e,
seppelliscono,
lo
fanno
tumulo,
un
di
il cadavere,
banchettano;
bruciato,
averlo
fa
si
tre giorni
per
vittime,
varie
dopo
prima,
fuori
ricchi
de'
sepoltura
la
Traci,
FUNEBRI
GIUOCHI
E
omni
de
danze
perciò,
fraterna
funebri
come
usanza
soppressero;
le
conviti
funebri
perchè
vi
non
affectu
et
pietate
caritatis
exultare?
morte
profittavano
troviamo
ancora
invece, ai quali viene
pigli parte,
non
solo
si
»
nulla
diabolica, quasi
postpo^
alla
chiesa
universalmente
vive
il
al
Chili;
i
prete invitato
tollerano
ma
,
si
DEI
è
benedicono;
nuziab'y
CONVITI
il
che
in
massimo
dei
si
Finita
la
dalla
morti
a
rìnunzi
al
il
usi
negli
pranzo
per
di
privilegio
suo
sono
resti
o
i
dei
scodella
in
esso,
di
poveri
tutti
II lettore
di
opera
Trubner,
animals.
del
i
morti,
fosse
che
in
due
è
vi
:
curioso
funebri,
Mythical
cuocere
per
che
di
si
ossia
Zoology
il
The
ma
,
montese
pie-
della
a
gilia
vifu-
significato
descritto
trovarlo
or
sé
convito
del
pubblicò
terva
ca-
una
L'uso
conoscere
potrà
(1).
sulla
e
per
non
purgatorio.
,
intitolata
quei
conduce,
reminiscenza
volumi
ricevono
cimitero
Ognissanti,
degli
cena
al
elemosina
anime
dei
morti
trapassati
cari
che
via
e
fatti
visita
si fa la
questi legumi
mia
dei
domanda
povere
della
di
memoria
la
a
,
legumi
per
e
vivi
poveri
dei
anime
di
morti
di
le
le
i
poveri
arrivano
non
vece
vece
in-
zate
avan-
i
morti
loro
per
vivande
verranno
legittimi rappresentanti,
una
giorno
mitico
in
vengono
i parenti
lasciasi
delle
i
stume
co-
castagne.
le
mense:
dicesi,
poiché
Ma
occasione
quella
le
il
tutti
con
resto
notte,
vivo
insieme
cenare
e
del
vigilia
nella
sempre
sera
col
V elemosina
quali
è
si levano
La
cibarsene.
domandare
a
imbandita
cena.
ossia
Piemonte,
non
cena,
l'indomani
porta
in
il rosario
la tavola
un'
come
sonante
raccolgano
recitare
a
(1)
prete
funebri,
degli Ognissanti,
morti,
che
per
il
moneta
giorno
giorno
Il
usi
109
FUNEBRI
conviva.
Nel
mai,
GIUOCHI
negli
pure
caso
convertire
E
Londra,
legends
of
in
dal
the
110
DEI
nebre,
ab
che,
fra
e
ad
di
vedica
anco
in
e
dalla
da
gente
cora
an-
ariana,
d' Italia
parti
è
ci
nale
meridio-
per
che
d'
maniera,
dalla
è
funerali
ne'
del
inverno
del
1870-71
gloria
splendido
e
lavano
conso-
felicità
e
lo
come
nella
Cina
principe indiano,
Firenze
a
retta
indi-
si
nell' India,
sempre
per
una
i vivi
la
notte
sinistro
qui
vedica
pronte
nella
augurio
per
vivo
trovarle
abbiamo
età
come
nell'India
cuocerle
stimavasi
divulgato
Giappone;
uso
vivande
uso
assai
rilevare
comprar
banchettando
L'
dato
fosse
fin
che
morto.
neir
varie
conservasi
esequie,
ogni
insieme
nel
abitati
paesi
cerimonia;
In
prova
troviamo
che
e
le
funerali
ai
superstiti.
del
popoli indo-europei, si tenne,
grihijdsùt'^a
cuocere
seguente
i
i
compiere
ritorno
al
FUNEBRI
isole.
vedico
innanzi
i vari
tutti
quasi
nelle
Dal
GIUOCHI
ogni rito funebre,
gli altri
e
E
presso
antiquo,
in
CONVITI
e
morto
fu
osservata
in
Persia
la
,
cerimonia.
stessa
Nel
Si
seguente.
germanica):
ogni
di
zucchero;
ceri
tre
suona
siano
e
si
e
solenni
processioni
mena
(come
ad
(noto
fonte
al
sempre
in
tre
giro
per
nel
incidente,
candele
la
e
che
danza.
funebri
che
polare
po-
mezzo
di
pan
battesimale
uso
credenza
ha
ogni
V
azzurra,
nella
pasticciò
intorno
accesi
intorno
Russia
notava
frutta, ricoperti di carta
Persia
moribondo
si
nelle
in
stanno
in
di
funebre
color
pane
Olearius
portano
pasticci
vari
è
Adamo
1637,
uu
zucchero
come
al
anco
letto
del
s'accendono);
Innanzi
al
ca-
CONVITI
DEI
tre
quale
stanno
attaccata
sta
della
del
d'oro
pomi
i
in
casa,
innanzi
treccia
una
di
segno
beri
al-
tre
de'
le donne
capelli, che
voluto
hanno
lutto,
che
pomi
e
ciascuno
a
di
,
dell'abbondanza
l'albero
paradiso;
ai
albero
un
albero
rossi:
dubbio,
senza
IH
FUNEBRI
portano
pomi
appesi
rammentano,
ed
si
uomini
davere
GIUOCHI
E
tagliarsi
appendervi.
ed
tutta
E
convito
della
e
funebre.
danza
apparentemente
sono
possa
riconfortarsi
fatto,
si
L'uso
babilonese
viaggio;
egli
nel
ma,
dei
seppellire
vivi.
il morto
miele
recar
i pasticci
ed
affinchè
compagnia
di
russo
e
del
uso
d'oro
morto,
nel
assiro, di
greco
duplice
pomi
il
per
poi dalla
ed
il
I
stomaco
lo
mangiavano
l'uso
miele,
ci conferma
cerimonia
la
—
nel
i
presso
»
cadaveri,
e
tradizione
la
Alessandro
d'oro
di
piena
si
che
il
A
dei
alate
involgere
brosiacì
nel
e
mortuario
di
tali
credute
tomba
credenza
api, rappresentate,
quali messaggierie
messaggiere
il cadavere
viaggio
regno
di
,
senta
rappre-
una
alla
delle
popolare
ci
in
riferirsi
parmi
nel
morto
che
gli
offerta,
egli
dei
miele,
usavasi
affinchè
raccomandarsi
al
Quanto
simulatamente
sempre
sepolto
immediatamente
liberatrici.
provvisione
che
morti.
di
richiamo
potesse
o
miele,
credenza
anime
pertanto
Grande
neiruflìcio
aveva
nella
delle
maomettana
beati
era
era
stesso,
messa
oltre
di
di
sue
alla
tomba
nella
sicuro
ogni maniera
liquori inebbrianti.
alle
nima
l'a-
trovar
cibi
am-
112
note
Sono
conviti
greci
occasioni
di
peridipnon
in
di
solenni,
popolo
in
Grecia,
FUNEBRI
vino
si facevano
che
nei
latini.
e
al
carne
GIUOCHI
E
libazioni
le
funebri
Nelle
o
CONVITI
DEI
davasi
poi,
che
vito
con-
kreònomia
chiamavasi
visceratio
e
un
pure
silicemium
o
Roma.
Il convito
funebre
cristiana,
r agape
solazione.
modo
e
che
dolore
calice
e
si
distribuivano
vino
in
quei conviti,
riuscivano
di
d' amore,
non
Ma
pane
del
pane
passò
pagano
e
banchetto
o
chiamavasi,
come
di
giudaico
ai
sì
carità,
della
mente
sola-
ancora
carne:
ricco
al
o,
con-
poveri
costosi
assai
nel-
nel
,
del
nome
Le
le
agapi
dei
del
la
martiri
dall'
vi
diede
un
teatro
chiesa
incominciarono
col
d'intervenirvi,
proibito
Milano
ad
la
chiesa
si
mangiano
i
affinchè
pia.
occasione
non
in
Ma
breve,
sacrilegio;
al
incominciò
lo
all'incesto,
ogni
e
dessero
per-
dalo;
scan-
cenza
inde-
campo.
della
di
presso
,
di opera
sacro
cimiteri
nei
chiese,
ubbriachezza
prese
capi
nelle
carattere
loro
divenne
che
e
cerimonie.
funebri
le
luogo
spesso
carattere
Chiesa
I
compivano
avevano
tombe
il loro
si
quale
ogni
all'uso
e
cristiana
proibire
tuttora
ai
spaventarono
ne
chierici
ed
finché, sull'esempio di
di
pel concilio
ecclesiastico
di
se
o
pasticci funebri
di
riso.
in
Ma,
fra
chiesa,
nella
di
In
ciulle
fan-
brogio
Sant'Am-
Cartagine
vescovo
tali banchetti.
alle
ed
venne
concedere
Bessarabia,
preti
Russia
e
si
stenti,
assiman-
114
dei
morti.
medio
secondo
(a
immorale
Carnovale
risurrezione
riescono
tornano
superstizioni
e
il
Du
di
una
gente
celebravasi
(che
avere
deplorevoli
civile.
giovedì
del
risponde
alla
Riportati
gli
pur
senso
un
e
non
nel
pure
princìpio
nel
solare).
ad
nel
Gange,
ossia
dell'anno
origine
loro
FUNEBRI
funebre
Floro),
San
GIUOCHI
E
festa
Una
evo,
Natale
età
CONVITI
DEI
;
presi
degne
dopo
pagano
poetica
alla
usi
sé,
per
di
una
DOVE
1 MORTI
VANNO
QUELLO
E
CAPITOLO
I
Do^e
morti
neir
strofe
alcune
fuoco
che
vi
fa
cielo
legge
entra
la
tuo
il
al
recalo
0
invocato,
Agni,
i suoi
ritrovi
tavedas.
—
il
0
in
morti
serpente
corpo
ai
o
la
beati.
che
col
il
belva
questo
brahmani.
tuo
ed
,
tuo
lore
ca-
G'àta-
o
scendere,
ridi-
che
corpo,
faccia
il
viene,
vita
della
uccello
fuoco
getali).
(ve-
splendore
egli
proprio
nero
bilito;
(è) sta-
Fallo
—
colpi lo
»
col
vestendosi
te;
(sua)
corporee
propizie
maggiori,
a
(corpo)
invulnerabile
entrò
de'
resti; si unisca
Quel
il
vada
e
te
al
cosi:
la
a
riscalda
forme
mondo
coi
colà
l'accenda,
quelle
vento;
parti
immortale
sono
canta
secondo
se
le
yi
rivolto
poeta,
spirito al
con
oblazioni
nelle
Il
acque
piante
raggio
(illumini). Con
vedas
nelle
parte
La
funerarii,
(ogni parte)
va
destinato,
messaggiero,
al sole, lo
nelle
—
e
o
fanno«
Rigveda,
riti
Mercurio
terra
naturale;
del
interesse.
di
da
vada
alla
e
libro
celebrare
a
piene
L'occhio
«
al
antica,
India
elie
qaello
e
10.°
del
115
FANNO
IX.
^auno
16.°
Nell'inno
CHE
e
o
G'à-
la formica
mente
intiera-
liquore
ohe
116
DOVE
è
Vi
della
qui
carne
vedica
dell' Atharvaveda
bene
è
qual
via
la
Rigveda
rappresenta
la
morte,
ce
che
ospita
e
de'
il
nella
l'infrenatore,
al sole
un
corridore,
come
i
celeste;
raccoglie
de'
regno
uomo
al
morti,
impacci
che
il
della
da
come
morte,
e
vale
i
siccome
al
Quindi
tempi
quello invece
chiere
coc-
nel
i viventi
che
sorprende
quel
essere
ne
sé ;
a
trapassare
remotissimi
che
chiere
coc-
egli discende
ancora
un
un
n«I
quello che incatena
si suppone
come
Yama,
attragga
come
priamente
pro-
freni, il
si ritira.
li
fettamente
per-
ora
come
sono
e
che
sole,
vita.
come
sole
che
conviene
ora
carro,
morti,
quello
che
superstizioso
del
assunse
quale,
demoniaco,
sé;
a
cadere
del
altri
Yama
si
conobbe
rappresentato
i freni
sgomento
questa
da
aspetto
sé
a
morti, si teme
quindi quello
il volgo
raggi
attira
raccogliere,
un
vi
che
morti,
del
libro
Yama
agli
appellativo
moribondo,
ora
Dio
dimora.
sua
data
guivedica,
il decimo
via
gli altri
sapere
credenza
Il
la
assai
dell'uomo
de' mortali
primo
sé
a
protegge
beati; ed
apri
combina
immortale
la
Io
per
importa
Ora
informa.
che
attrae
sacri
secondo
o
denza
cre-
testimonianza
la
E
comentarii
parte
ne
come
quello
quello
la
cielo
ancora
vita.
Rìgveda.
percorre
al
arrivare
per
del
che
Agni
da
dei
della
prova
dell' anima
della
e
quella
con
una
immortalità
nella
continuità
nella
meno
dubbio,
senza
come,
risurrezione
nella
di credenza
principio
un
VANNO
MORTI
I
d*an
duplice
dei
il Dio
il vivo
negli
malefico
accompagna
e
fra
r anima
La
beati
i
troviamo
propriamente
il
II Yama
i
civetta
del
dice:
dall'età
il colombo
va
saggiero,
di
il
nel
fuoco,
vita
come
prima
come
seconda,
il
Ma,
prima
la
cani
mes-
poi
il grido
della
Nell'ilino
165
strofa
quarta
è destinato
(e)
morte
la
mes-
anzi,
ed
rino.
ado-
si
è chiamata
medesima
morte
Yama,
quella
quella
lo
suo
paradiso
tificata
talora, iden-
terza
peccato
d' arrivare
cui
Bràhmana,
Catapatha
si
e
ofire
al
co'
La
suoi
morte
alcuna
dunque
terzo
pietà
della
dottrina
menti
sacra-
,
la buona
con
mondo,
nel
nasce
la celeste.
originale
terza
alla
sale
cui nell'esercizio
come
non
il
per
per
cancellano,
pietoso
Yama
secondo
purifica,
col
che
venuto
di-
per
notevole
la
esso
Yama,
dal
vita, considerandosi,
cristiana
È
funebre,
di cui
di
raccolta
si
è
essa.
L'anima
uomo
Siva^
grida sinistramente, quando
questo
messaggiero
con
r
dove
suoi
morte.
prossima
Nell'Atharvaveda,
»
1 due
ritengasi
vedica
civetta
allora
masi
confer-
direttamente,
(Kapota).
la
«Quando
che
distruzione.
invia
carattere
di
mandala,
indicato,
interviene
colombo
quale foriero
X
della
talora
un
fin
già
dunque
concepimento
periodo bralimanico,
viventi, talora
od
saggieri,
nefico.
be-
felice^ il beato, il paradisiaco,
vedico
attrarre
è
ora
stesso
appena
mostruoso
il Dio
come
nel
vedici
Lo
vedica
evidenza
Dio
quale
,
invocata.
ora
nell'età
ad
inni
negli
,
scongiurata,
rappresenta
si
via
sua
117
FANNO
CHE
QUELLO
E
V anima
cielo
,
che
sicura
as-
novità.
deve,
118
DOVE
secondo
la
credenza
tenebroso,
e
VANNO
attraversare
vedica,
eh'
misura
a
MORTI
I
un
procede
essa
mare
s' illumina.
,
Tre
secondo
sono
; il
percorre
il terzo
il mondo
è
infinito.
dorè
ali, agitate
che
Yama,
l' acquoso
Li
(pilumati)
(pradyàus),
luce
si
finché
brezze
incerto,
lo
ove
carro
un
sopra
percorre
ch'essa
splensopra
o
ritrova
presso
,
gli dà,
ai
giusto,
se
di
mille
il paradiso
neir
terra
per
cavallo.
Ma
dalla
giorni
a
vedica
età
forma
una
splendida
si
lo
di
spazio
è
vi
non
l' inferno
ancora
al
,
passi del
Rigveda,
tapatha
Bràhmana,
rinasce
per
demeriti
0
bellissimo
nel
celebra
Dio
fatto,
nero
e
la
Yama
con
e
virtù
uno
spaventevole
(1) XVKI,
materiale
giovine
modo
sé
il vivo
a
occhi
rossi,
egli fissa
il
con
biamo
l' ab-
coi
ricci, ben
quello
fune
una
giovine
ove
Sàvitrì.
sposa
simile
in
cui
con
MahdbhdratOy
splendore
2, 48.
riti
me-
,
del
episodio
della
a
del
rosso,
;
i suoi
terrena.
abito
giallo, dagli
^ache
l'uomo
rappresenta
attirava
appare
cuni
al-
del
e
soffrire, secondo
per
indiani
materiali
pene
dell' Atharvaveda
ci si
vita
della
de' morti
il Dio
Il
o
rappresentazione
Una
si
e
ove
godere
di
luogo
come
accennano,
un
solo
,
quale
e
secondo
paradiso, lontano,
del
gaudi
Bràhmana,
l'Aitareya
viaggio
della
mondi
(udanvati) tenebroso,
atomi
degli
lievi
da
ammette
lo
è
primo
il mondo
il secondo
(1) i
Y Atharvaveda
che
vuol
sole,
del
in
mano,
far
sua
preda.
La
dello
vita
la
Yama,
ei
voglia:
che
i
arrivato
in
il morto
virtuosissimo.
volontà
e
si
(Secondo
dei
Mani,
Sàvitrt
e
lo
lega
Bràhmana,
la
sud-est).
al
virtù
sua
Yama
spiritello, e
cadavere,
La
a
è
in
credenza
cui
a
la
nel
ag'ò
tosto
mezzogiorno.
del
porta
della
nell'immortalità
antichissima
novella,
abbiamo
ariane
nelle
prove
e
fiabe
(1) Rig. X,
16, 4.
rinnovasi
ora,
sotto
spiritiche. Negli scritti
dirette
esistesse
.
che
già
che
la
nell'età
palazzo.
torna
comune
nella
tradizioni
che
vita.
dell'anima,
anime,
molte
(1),
facilmente
delle
giovine
proprio
tutti, i popoli indo-europei, conduce
trasmigrazione
cielo
fune
la
bhdgàs
la
non
spiritello
tuttavia, dopo
tornarsene
vine,
gio-
diviene
lo
il
verso
andare
ritorna
del
corpo
lega
lasciare
il vedico
essere
spiritello
quel
inducono
abbia
non
corpo
uno
preghiere
Le
manda
gli^ do-
e
dal
Yama
Catapatha
suo
maggiormente
onorare
tosto
e
al
risponde
allora
inamabile.
spiritello, eh'
Lo
d'
dietro
è
Sàvitrt
Yama
traendoselo
il fiero
prove,
al
il
giunta
in persona
d'Yama,
sforzo
pollice,
scuro,
muove
fine
esser
nome
essere
manda
do-
gli
e
suo
legato.
via
Esce
e
d'un
inanimato,
a
persona,
più grande
lei
messaggieri.
suoi
mandato
per
di
sposo
egli venuto
sia
perchè
il
risponde
portar
lui
fine ; doverlo
iettatura
della
s'accorge
sposa
119
FANNO
CHE
QUELLO
B
dottrina
vedica;
a
quella
nelle
forma
una
vedici
della
ma
a
non
grazione
trasmilo
si
può
120
da
argomentare
che
quale
è
ritornato
la
giati
da
storico,
in
più
caso,
stesso
piante, adoperati
gli uomini,
della
e
dottrine
della
spiegazione
infondata,
dica
vi
piante
ci
scorgere
chi
attribuiva
in
là
tribù
di
neppure
umani
fratelli,
notare
tra
trovare
vendetta
per
che
timore
ne'
in
suoi
nome
fin
alcun
giri vorticosi
della
possibilità
se
insetto
nelle
siasi
poi
non
è
di
animali,
divorarvi
di
dovea
accendere
alato
e
umanità^
tissimo
no-
osservavano
il Mandelslo
la morte
sacrificata
alle
credenza,
timore
di
ve-
umano
si cibavano
che
pure
età
dalla
Quanto
per
nelle
penetra
viaggiatori
non
contro
pertanto
tale
le
ìa presenza
senso
una
il costume
che
divoratori
stessa
credesse
ancora
spiegazione
Bràhmana,
un
fresche,
segno
i Baniani
che
parmi^
gli alberi,
che
come
i nostri
intiere
erbe
a
con
valore
un
ne'
passo
la
dell'uomo.
nell'India
segno
nel^Guzerate
lume,
chi
il
vuto
rice-
sacrifici, fanno
questo
dà
ci
dell'anima
; a
ma
che
agli animali,
ed
vede
modo,
lascia
fosse
metamorfosi
andato
ogni
In
làian^
Ma
alla
trasmigrazioni,
delle
vediche.
leggenda.
ne'
in
riconoscere
dottrina
uomini
gli animali,
terra
sulla
condo
se-
pena
suppone
quale
che
vendetta
un'allegorica
una
sono
attenersi
il
sulla
e
trattamento
Weber
naturale
Bràhmana,
ad
t^ì
alla
leggenda
una
Bràhmana
del
Il
politico
senso
un
questo
dello
terrena.
vita
nella
mondo
vendetta
per
In
accennasi
nell'altro
uomini,
relativi.
Qatapatha
dal
il Muir,
quale
VANNO
indizii
varii
riferi
il Weber
MORTI
I
DOVE
vi
mai
potesse
gridare
U
loro
tredi-
122
d'un
gabbia
il bruto
stentatamente
a
della
penitenza,
buddhistico
molto
fra
spirito
assai
dhista, quando
meritevole
venir
imitato,
essersi
per
se
sotto
il dominio
la
buddhista
grado
che
sta
fra
felice,
il fondo
(1)
chichte
è
Cosi
il
o
della
Cfr.
und
in
arìiant
paradiso
l'eterna
propriamente,
più,
Ber
quale
sia
non
dal
vendo
ricecorpo
intermedio,
nell'altro, secondo
o
È il limbo
in pena.
Le
il
cristiano,
fra
forme
l'eterna
mutano
;
il medesimo.
Buddhismus,
Pietroburgo
che,
esce
l'inferno, ossia
è
signoreggia
spazio
uno
rinascere.
superstizione
Literatur.
esista
la
luogo
vita
di
figura astratta, ideale,
una
in
e
degno,
Buddha,
giusto destino
a
piacenze
com-
11 Bud-
ossia
altro
un
si
lo
le
carne.
questo
merito,
Wassiljew,
fra
anche
destino, che
un
migliare
so-
alimentando
giusto
muore
nientamento
l'an-
se
probabile,
della
non
l'anima
che
di
è
rivelarsi, quantunque,
del
quindi
suo
vita
di
trattenendo
manda
ed
come
xm'immagine,
non
ogni cosa(l).
del
onorato
egli annichilato,
altro
e
vita
s'annienta, diventa
d'essere
sopra
al Creatore
disordinate
troppo
edificato
de'Trappisti cristiani,
della
il tumulto
tori;
visita-
che
com'
dovea,
vegetare
a
de' suoi
e
conchiusi
e
gloria
maggior
Dio,
a
molto
questo incretinirsi
a
dava
gloria
adunque
alla
partita, mentre
convento
del
spese
rimasi
ne
non
dar
per
innanzi
quella Trappista,
Da
interamente
era
continuava,
gli efietti
zoologico.
giardino
spirituale
parte
trovarmi
di
ringraziarci. Parevami
per
la
VANNO
MORTI
I
DOVE
1860
scine
Dogmen,
(P. 100-104).
Ges-
QUELLO
B
Secondo
il dodicesimo
r anima
peccatrice
regioni
nelle
la
in
colpa
Cosi,
esempio,
per
diventerà
il mostro
diverrà
chi
cavallo, rinascerà
(1). E
orso
delle
di
Manu,
ove
si
ei
è
ci
è
descritto
in
un
voce
matrimonio
per
(2) XII,
altro
deve
alla
6970.
mia
c
ruba
grano,
avoltojo,
chi
ruba
e
un
in
passerà
ogni
soffrire
i
menti
tor-
codice
il
secondo
vipistrelli, ed
dai
con
e
la
in
voce
del Mahàbhà-
valeva
bikshas,
singolari
della
Airorigine
rapitore
racsasi
all'inferno.
Mithologyle
l'orso,
del
passo
un
che
più minutamente
forma
contribuito
il mostro
dei
e
voto
col
tenebra
la
Zoological
aver
maniera
rapimento),
brahmano
carne,
leggendario
passo
pure
bakshas
un
sopportato
tenebrosi;
donna
della
mitiche
camaleonte,
all'empio
impreca
assimila
si
nella
(1) Veggansi
scere,
rina-
o
per
e
aver
corvi
poi sott' altra
L'inferno
la
si
abissi
(2)
dovrà
il fuoco.
vedici
precipiti negli
mostri.
donna,
una
dolore
dai
in
o
pavone;
infernali, ove,
sopra
inni
ad
; chi
ruba
con
lacerati
muore
indiana
chi
secondo
Chi
legumi,
disgrazia, dopo
Mahàbhàrata
tra
tigre;
bolgie
si
Negli
; chi
nasceranno
ogni
malore,
rubò
miele, tafano
coccodrillo
vacca,
serpe,
Brahmarakshasa.
chi
sorcio;
o
chi
e
poi
ladro
brahmano
un
vampiro,
o
erbe,
in
vite, in ragno,
mille
granchio,
trasmigra
diversi, od
tempo
alcun
passa
onde
di Manu,
detto
codice
morte
infernali,
123
FANNO
del
libro
dopo
animali
per
o
CHE
il
di
facile
donne
quanto
ursus.
lazioni
re-
denza
cre-
equivoco
»
(onde
il
monio
matri-
Torso.
il
124
rata,
ove
viene
esso
serpenti,
assai
novelline
(1). Il
entro
serpenti,
orecchini
dodici
da
sei
il cavallo
sopra
i
di
forma
torna
trama
la
raffigura
della
luce,
con
del
beatitudine
la
prima
notte
quindi
e
dell'inferno
figura,
luce
(1) I,
788
niente
orientale
e
seg.
si noti
essendo
più
ed
che
fatta
girare
ed
uomo
sofl3a
abbaglia
cavallo
è
dissimo
rapi-
della
troppo
nella
quella
tenebra
un
occidentale.
paradiso
fenomeno
prima
del
cioè
Dio, della
il
dente,
evi-
dichiararla,
come
naturale,
col
demonio
ruota
d'
a
in
come
giorno,
col
;
sul
lazzi
pa-
una
fiamme;
leggenda
fenomeno
un
rubato.
Utanka
illustrazioni
soltanto, perchè
rappresentazione
e
e
dimora.
questa
occorrano
indicai
si
di
è
vien
e
dei
fili bianchi
a
Vi
cavallo.
fumo
propria
mitica
Tuna
aspetto
in
n'escono
alla
perchè
lo
Indra
bellissimo
e
re
gli ha
che
mesi)
ripiglia gli orecchini
serpenti,
La
è
diglio
nascon-
raggiungerlo
notte.
la
dodici
; vi
giovinetti
in
Agni
(i
rag^i
al
Takshaka
possa
tessono
fili neri
a
senza
archi, portici, templi,
donne
Due
nostre^
eroe
via
Takshaka
che
trova
Utanka
la
discese
quale
delle
giovine
apre
pio Utanka
il
l'altra
giorni,
il
figura
dei
dimora
qual
all'inferno
d'Indra
nel
aflanchè
incantati.
con
dove
terra
terra
rappresentato
fulmine
ripigliargli gli
Sotto
VANNO
MORTI
somigliante
popolari
paura
i
I
DOVE
diso
para-
il
trasto
con-
con
la
dannazione
nella
sua
,
di
dida
splen-
E
Ma
come
dove
credevasi
Il
perle.
e
di
Kuvera
siede
sulla
il Dio
della
ricchezza
del
guardia
alla
si
appresenta
buoni
la
siedono
che
il mattino,
giovine
notturni.
si
vacca,
abbiamo
noi
i
delle
può
a
mugnere
Vi
prezioso
da
da
toro
con
un
lampi
e
vi
; vi
son
tuoni
e
giardino
di
ove
cresce
ove
l'aere
onde,
cadono
da
un
giganti luminosi
vivono
576
Nandana
secondo
gemme,
nel
da
che
un
tutto
ciò
profumato,
ove
di
che
cavallo
d'anni; vi è
d'ogni
è
raviglioso.
me-
scherzano
pieno
fiorisce
si
che
celesti
milioni
e
oltre
montagne
fiumi
elefante,
un
paradiso,
si conforma
tutto
la
per
del
di frutti
un
nuvola,
assimilati,
monte
quattro
da
leone,
il
desiderare,
la
vedica,
incoronati
sono
da
oro
dell'abbondanza,
Cosi
laghi
finalmente
delizie,
monte,
aureo
vacca
piacere.
son
un
il
d'
templa
con-
rapitori mostri,
dell'abbondanza,
famosa
metallo,
sboccano
e
all'
perle,
la
di
linguaggio,
buddhistici, invece
abbiamo
vello
genii
si
quanto
mitologia
del
l'albero
Mongoli!
ed
qual
quanto
in
concepire
in
;
di
genii sta
luce
a
guardia
alla
nella
equivoco
monte
beati
l'albero,
trovano
semplice
al
perchè
E
di
il
Giva
quella
e
co' suoi
luogo
supponesi
sottratto
eroe
dà
alto
in
che
Il tesoro
sera,
di
esso,
oro
distribuiva
vi
l'immagine
di
Meru,
abbondare
vette
punta
tesoro.
i
cosi
il monte
era
le
quindi
luce;
India
il Kàilàsa
sopra
che
beato
dio
sede
illuminandone
sole
neir
,
prima
La
125
FANNO
inferni
gli
come
tesori
i suoi
ci
molti
son
paradisiaci.
luoghi
CHE
QUELLO
maniera
che
le ninfe
si
può
sono
126
DOVE
procaci,
i
ove
danzano,
I
TANNO
gli dei
beati,
mangiano,
MORTI
i
come
santi, suonano,
s'inebbriano
bevono,
in
cere
pia-
ogni
sensuale.
II
Rigveda
perchè
è
tutto
quaggiù,
ma
virtuoso,
infinite.
il
Il Valhalla
paradiso
in campo,
al
paradiso
si
nota
i
congiungendo
i
corpi:
corpi
racconti
l'eroina
la
indiani
quale
del
incontrano
colpa abbiano
(1) IV, 34,
2.
coi
corpi.
noi
che
diedero
per
una
gli
l'esempio»
migra
disgrazia,
in
di
immortale
vediamo
il
rativi,
gene-
occasioni
i beati
che
un'anima
commesso
(1)
sfere
celesti
periodo bràhmanico,
essi
ed
poco
gli organi
primi
qualche
germanici
frequenti
berale
li-
gioie
non
per
credenza
fu
Nell'Atharvaveda
che
in
l'uomo
somigliano
nell'India, l'anima
peccatrice,
per
meno
non
dice
conclusione,
se
quale
si
delle
quale
morendo
consuma
non
sensi,
distruzione
Maometto,
nelle
come
siano
vi
Dei, de' quali
0
bràhmanico.
o
(Agni)
come
compiacere
In
direttamente,
morire
di trovare
agli eroi
di
mento
godi-
sacrificiie
sicuro
seguaci
i
quale
vedico
vitale
e
è
il
del
una
celebrò
che
particolarmente
calore
come
promesso
s'avviano
al
non
il sacrificatore
verso
dove
diversa, nella
l'uomo
distrutto,
consolarsi
Per
la morte
sia
non
paradiso,
un
destinazione
una
fu
in
materiale.
figura
si
come
che
crede
poeta
il
il corpo
che
prega
si risolve,
altri
per
spesso
quando
nei
l'eroe
domandarsi
vita
anterio^
E
re
QUELLO
innocente,
; se
terra,
e
i
quindi
ruomo
cielo
nel
periodo
i beni
buddhisti,
periodo
sognati
e
quali l'anima, nel purificarsi, ascende
tali
ma
spiriti puri
si
rimanga
più altro, oltre
credenza
La
in
particolarmente
ossia
i
han
di
uopo
i
in
terra
L'età
e
del
i
ò
nelle
ma
; alla
dea
sangue
;
mani
Il
ha
appartiene
gli stessi
morti
dei
pitaras,
maggiori,
discendere
per
che
con
compiono
religione
prevenuto
con
una
la
vivi
troppo
del
le
con
si temette
prie
pro-
si fecero
indiana
Thug,
dei
la
uomini
terribile
il poco
d'un
vita
credenza
barbara
setta
e
i sup-
quale tiensi
uomo.
siffatta,
segreta
gneva,
spe-
cadessero
le
nel
fici
sacriche
divinità,
conto
siderandosi
con-
la vita
poco
distruggitrice
la
indiana
dell'inferno
un'eredità
come
anni, quanti
placare
per
sollecita
poco
terrena,
setta
la
molt'
come,
rindia
non
inferno, il più temuto,
vero
Kali
e
assai
tenne
non
plizii volontari, provano
nella
pleto
com-
l'esempio.
ove
ricevette,
che
l'esistenza
non
loro
finalmente
funebre
sacrificio
bràhmanica
superstizioni.
di
al
sensuale,
ombre
le
tono
ammet-
superstiti parenti.
mitico,
futura
fino
e
abbondanti,
al
paradiso,
mondo
nome
vedica,
Mani,
libazioni
propizio augurio
il
mezzo
più spirituali,ai
loro
paradiso
un
all'età
patres,
di
si che
dere
go-
progressivamente;
assottigliano
annientamento»
a
sensuale,
cieli
altri
a
di rinascere;
cessa
il cielo
di
vedico,
gustati
bràhmanico,
sopra
l'esistenza
ancora
127
FANNO
sale, nel
nel
compiuti
sulla
CHE
Si
può
non
russa,
mandare
do-
abbia
che
128
scoperta
punita
e
rade
anno,
il
tutti
meno
ci
egoismo
il
seno
si
il
padre,
diminuendone
che
tale
A
che
le
colpe,
razione.
libe-
la
i sacrifizii
servire
pure
gasse
pur-
anteriori,
agevolasse
ne
doveano
scopo
temeva
si
figlio,nascendo,
il
al-^
l'umano
Ma
Mentre
alle
siansi
non
più generazioni
ma
scorso
generativa
eunuchi.
l'enigma.
ancora
nello
figliare, o
fatti
credevasi
pure
facoltà
la
di
indiani
rinascimento,
distrutta
ancora
cessino
gli
VANNO
toglie
e
spiega
non
non
ma
affinchè
fanciulle,
MORTI
I
DOVE
funebri.
Nella
Persia,
avévasi
il
ponte
alla
in
forma
di
della
trapassato,
nell'immortalità
fede
la
del
pel corpo
del
genio saliva
starà
ove
fino
l'eterno
ne'
quali,
dei
le
sì
al
si
e
devoti,
dovendo
(1) tJn
sacrificio
moribondi.
accordo
al
cane
funebre
proprio
i dieci
anime
consola
il toro,
pure
persiano
;
ed
un
corpo
per
giorni
lare
popo-
beat),
come
temporario,
le
si
sitare
vi-
quali perciò
festa.
i loro
ospitare
(1),
cui
ultimi
de'
proprii parenti,
a
in
tradizione
infernale
ornavano
Sirio
cane
tempo
colla
le
fuoco
de' loro
ripulivano
I
in
passato
,
dannati
case
anzi
erano
doveano
germanica
quelle
Vi
giudizio.
dell'anno,
col
risurrezione
finale
la
quale
quindi dal luogo
,
vedrà
invece
il
discendeva
e
grande
la
stava
quale
vedemmo,
come
era
dell'anima,
guardia
dimora
sua
rispetto,
nessun
ove
che
cane
morti,
tiene
pote-
non
immolato
assisteva
i
nel
pe^rsiani
130
DOVE
sotto
vava
terra, fra
asfodelo, specie di
poveri,
che
funebre
tombe,
ristoro
a
nel
de' morti
remoto
dà
al
sogno
bi-
ancora
al
e
sticcio
pa-
l'asfodelo
sparso
le
di
d'un
immagine
e
;
piantavasi
affamati.
occidente,
cadendo
il sole
supponevasi
come
de' morti
legumi
ai
i
cibavano
avessero
ricordato,
già
si
parenti
oltre
di
piantato
tutto
quale
i morti
che
nutrimento,
d'alcun
infernali
del
,
più pro3simi
poiché'supponevasi
sulle
VANNO
tenebre,
le
giglio
i
sono
MORTI
I
là
per
regioni
ferno
l'in-
vasi
Pone
dell'oceano,
moribondo
ove
di-
che
•
sotterra.
scende
tradizione,
della
e
Ma
discendere
Grecia
Esiodo,
presso
circondato
credenza
i
Ma
dai
fiumi
quattro
tenebroso
indiano
più
col
antica
luogo
de'
dalle
risponde
e
al
della
ai
mostro
due
o
cani
con
—
della
Pluto
che
dato
identifica
porta
di
ricchezza
il Dio
ceano
l'o-
supporre
il
simile
una
veglia
Cerbero,
vedico
de' tesori
come
e
concepimento
Esiodo
del
detto
indiano,
lasciano
teste,
messaggieri
Poiché,
nella
pel tragitto.
dell'inferno,
tre
ferno
l'in-
occorrono
nel
ci
pena,
dalle
ricordato
l'obolo
mitico
e
Omero
ironicamente
tricipite guardiano
il Dio
s'identifica
vien
omerici
Alla
quattro
fiumi
mondo
si
poemi
popolare.
Kuvera
del
che
rappresentazione.
cane
cui
Presso
ancora
il nocchiero
Caronte,
o
meridionale.
quattro
la
secondo
pure,
grotte spaventevoli
troviamo
non
ellenica, né
-gaio
uom
alcune
per
dell'Italia
e
poteva
si
vi
Yama
il
che
Yama,
della
vellina
no-
è parente
di
nell'India,cosi Plutone
della
ricchezza
in
Grecia,
cosi
il
tenta
Diavolo,
il Cristo
ricchezza,
della
in
che
eroe
0
dalle
novellina
anche
ma
è
tenta
popolare
affinità
ed
Ufficio
di
dei
le
con
belle
tutta
o
Persephone;
cristiana
e
nella
ricchezze,
sue
delle
donne,
è
Vi
insaziabile.
in
Yaksha
quali
dunque
rappresentazione
la
sovrannaturale.
del
leggendaria
delle
seduttore
egli medesimo
continuità
solo
l'
al-
vediamo
poi
donne
polare
po-
tesori
suoi
Kuvera
belle
non
l'immagine
con
de'
tradizione
nella
il mago
novellina
rapisce in Grecia
genii guardiani; Plutone
il diavolo,
parte
confida.
si
esso
circondato
nell'India
fa
mago
l'allettamento
con
nella
finalmente
cosi
il diavolo
i devoti
e
dell'inferno,
signor
il
Cristiana
tradizione
nella
131
FANNO
CHE
QUELLO
E
è
Cerbero
di
entrare
lasciar
ricevuta
,
l'ofifa,chi
arriva
l'inferno
abbandonare
il
giudice Baco,
tuttavia
Baco
di
e
nella
(1). Ma
qualità
i morti
con
a
ne
tiene
di
portinaio
particolarmente
ha
giudicare
di
l'uscita
impedire
chi
talora
volesse
il
infernale.
nell'inferno
Minosse,
posto
dato
man-
Triptolemo
e
Radamanto.
Per
due
per
tali
giudizii l'inferno
sezioni
i
dannati,
di
quello
pei campi
(1) Cosi
Sirio,
distinte, l'una
le
il
Sisifo
Tartaros,
e
di
d'asfodelo
troviamo
sirene
nella
ellenico
per
ove
i
credenza
annunziatrici
in
ancora
beati, l'Blisio, l'altra
troviamo
Tantalo;
inquiete
dividesi
ed
le
in
anime
ellenica
di morte.
tormenti
mezzo
degli
congiunte,
come
errano
incerti.
col
cane
132
DOVE
Qui
abbiamo
ancora
consciente
una
la loro
intiera
delle
stimavasi
credenza
possibili
i misteri
Eleusini.
pratico
de'
si
più
Greci
che
«
terra
che
in
e,
generale,
altro
terreno.
Il
giardino
tentava
non
troppo
avendo
che
il sole
paragonato
cosa
quelle
alcuna
aveva
(1) 11,
489.
mele
a
beati,
d'oro
pigliare.
passione
volessero
pel
i morti
non
lasciati
nel
»
(1),
fanno
mondo
d'
pomi
oro
,
antico;
egli
i
miti;
era
ed
d'oro, sapeva
mela
una
ciante
brac-
esser
suoi
o
rismo,
umo-
le ombre
coi
troppo
Per
d' occupare
1'
,
greco
ad
senso
ellenico
tutte
Esperidi
capiva
il
religiosa dalla
più conto
il
indizio
per
con
godimenti
abbastanza
d'andarle
non
ì
delle
intelligente;
canta
de'
flusso
in-
devoti, atterrire
i nostri
^el mondo
ma
certo
recano
fede
a
onde
Luciano,
geniale
imperare
i morti
loquacità,
era
intima
tornar
c.he rimpiangere
carattere;
un
ci
in-
l'anima
suo
di
che
modo
un
come
nell'Odissea
e
ciò
all'inferno
Achille
sulla
del
;
una
lasciassero,
consolare.
del
e
esercitare
tutto
Ma
l'immaginazione,
quale
serbava
dialoghi
i morti
de' vivi
negozii
più antica
la
infine, serbavano
i
ferno
In-
incorporea,
credenza,
tendenze
sue
potessero
ne'
l'anima
personalità, sensibilità
furono
solo
più
un'altra
terza
secondo
non
solo
; secondo
traccìe
ancora
Paradiso,
India,
Nell'Elisio, secondo
rimaneva
credenza,
nel!'
come
Purgatorio.
e
VAKNO
MORTI
1
dire, né
la
stessa
e
aucasico
si
ragione
rava
cu-
esso
Elleboro,
il
E
monte
il monte
Alborg',
stelle
uscissero,
né
dimora;
doro
il
pone
quali
conformemente
che
vento
significato
il
; ed
fischiava
boreale,
alito
un
le
dei
anime
alla
mezzogiorno,
supponevasi
che
greco
trava
pene-
simboli, li discuteva
favole
lievi
Il
avesse
dal paese
e
indiana,
arrivava
non
vi
ad
soficamente
filo-
interpretarli, li
fanciulli
da
e
quali ApoUo-
dal
come
morte.
de' suoi
ove
come
di
i
lattea
via
tradizione
alla
soffiasse
la
per
dal
vita, portate
fra
siana,
per-
sole, luna
persona
Esperidi,
delle
giardino
discendevano
in
Iperborei,
i beati
per
là
di
che
Ormuzd
che
e
tradizione
della
beato
si credesse
quanto
per
133
FANNO
CHE
QUELLO
e
sogni
come
astrologici.
accettarono
I Romani
elleniche
di
ancora
e
parte
una
pel
alla
fede
maligno,
larva,
di
0
i vivi, che
a
alla
pazzia.
vengono
Tisi
fede.
Cosi
distinte
funebri,
tema
e
L'anima
nella
in
due
una
con
dalla
al
del
rito
una
casa,
Come
genio
forma
struosa
mo-
come
zioni,
lustra-
trascinati
medesima
funebre
di anime,
e
e
sato,
trapas-
propria
penitenze
iscrizione
maniere
"
poesia
cosi i morti
tormentava
essere
non
di
quotidiano,
invece
assumeva
apparato
resto,'s'attennero,
Del
tornava
scongiuravano
di
un
famigliare incorporeo.
lemure,
lo
fine
come
denze
cre-
spogliandole
ma
già modesto
degli etruschi.
benefico
o
di
cerimonie,
le
genio
loro
domestico
uso
relativa
dopo
come
articolo
proprio
loro
futura,
piuttosto
un
come
del
parte delle
maggior
vita
sulla
considerandole
che
la
di
Aix
che
quelle
9*
134
I
DOVE
errano
senza
dell'uomo
funebri
farfalla
che
la
porta
è
farfalla
tutta
la
vi
è
ponte.
un
troppo,
Cosi
in
varie
tutta
di
api
tutte
bestie
le
mitologia
pure
E
finnica
come
il Cristianesimo
e
sacre
e
di
l'ape soltanto
tutto
superstiziose pagane
questo
fece
dice
suo
e
cia
Gre-
nevano
rite-
nocenza.
inche
Nella
muore.
celtica
le
in
prima
della
tedesco
propizie
bano
ci-
loto ;
Pitagorici
i
credenza
nella
nima
l'a-
si
vedici
Apollo
tempo
popolare
in
sparsa
foglia di
api;
e
crepcmo
espressa
rappresentato
viene
delle
proverbio
Un
bisso
nell'a-
pure
inni
una
del
pesa
rappresentare
un'ape.
anime
stre
no-
che
cade
com'è
come
dio
come
negli
sopra
posa
come
a
stesso
raffigurasi
venerato
le
indiani
Vishnu
che
Krishna
è
dèi
Gli
ape
intesa
nave
nelle
ponte,
artistiche,
ariana,
è
vi
ancora
si trova
cella
navi-
incontra
peccatrice
il
miele
col
L'ape
miele;
un'
cosi
L'anima
caso
acquoso
non
Cosi
delfino
la
si
e
la
e
qual
mondo
Dove
mali
ani-
un
nel
vedica,
attraversare
credenza
beata.
il
Persia.
rappresentazioni
la
come
in
può
infernale.
il delfino
da
rappresenta
aryana.
popolari.
non
e
credenza
tradizione
tradizioni
esempio,
il delfino
nella
in
via
attraversare
ad
trovammo
che
portata
l' Elisio,
verso
l'anima,
necessaria
danzano
rappresentato
pure
farfalla
una
per
come,
trovasi
; talora
è
giusto
propizii,
quelle che
e
stelle.
le
con
L'anima
VANNO
tormentate
posa
armonicamente
MORTI
si
brano
cele-
api.
cumulo
prò'.
I
di
suoi
dizioni
trateo-
logi
del
dogma
credenza
è
non
purgatorio
r antichissima
morale
naturalezza
al
dogma,
del
mito.
e
purgatorio.
tutti
il
che
maniera
diede
si
Inferno, pene
divino
indicate
trovavano
dall'
il
il
la
lore
va-
evidente
inferno, paradiso
raccolse
primo
nel-
e
ogni
antichità
ogni
il
accrescerne
il
pietosi della
illustre
briga
novelle,
e
nelle
di
di
ticolare
par-
terrore,
stessa
Chiesa
che
sventura.
fu
Il
e
pauroso
Chiesa.
l'Alli-
E
inventar,
popolari leggende
gli intenti
Romana,
più
di
pel
suo
raccoglier quelle che
considerevolmente
sua
che
solamente
favori
della
noi
cristiano, qual compendio
fini
ai
della
antichissima
possibili,è certamente
più opportuno
che
da
difendiamo
potesse
l'inferno
gli inferni
ghieri,
mentre
Per
che
pauroso
di
India
ereditò
Il cristianesimo
perchè
,
neghiamo
Grecia;
vare
pro-
antichità
L'
contesa
nelF
ritroviamo
credere
a
cristiano.
punto
loro
a
,
secolo
primo
ha
si
purgatorio
nel
che
i miscredenti
contro
invano
s'affannano
135
FANNO
CHE
QUELLO
E
medievali,
infernali
di
quella
principalissima
Paradiso
si
gione
ca-
è
Cristiano
,
pretto.
pagano
ebraica;
ma
il
La
suo
veramente
parola
è
senso
tutto
squisiti
profumi
;
di
profano;
giardiYio. I padri della
i
è
Chiesa
Dracontius
ci
vale
ne
origine
plicemente,
sem-
tano
decan-
descrive
beati
Inter
Negli
atti
odoratos
di
Santa
flores
et
amoena
Perpetua,
mreta.
Saturo
pinge
il pa-
i
136
radiso
come
uno
habens
arhores
spaiium
:
liturgia orientale
chiamasi
santi
sono
come
vigna,
una
il Cristo
siede
ad
mezzo
angeli
e
queste
e
di
beate,
cantarne
sepolcrali
Dirà
dei
nella
taluno:
tutte
esteriori
non
distinzioni
e
fa,
paradiso
non
della
vista
banchetto;
Vi
luce
e
;
bisogno
e
la beatitudine
era
si
beata
celeste, lo splendore
il
il
filosofo,
faccia
il
volgo
facesse
niente
più
goriche;
alle-
segni grossolani
ed
le
tal
mangia
essere
il
le
in
quiete.
pure,
poeta
Dio
disegni
poniamo
non
non
di
beati,
di
e
Chiesa.
aver
come
che
questi
quelle rappresentazioni
più che
più
fare
nella
ziose,
pre-
dispose,
della
esprimere
paradiso
del
abito
parecchi
serena
pittura
per
a
vesti
recano
in
di
ornate
sono
rappresentano
secoli
primi
si beve
la
cui
Siedono
ancora
in
e
sazii
lodi?
li
altri
vestiti
vi
devono
sono
le
; in
paradiso
in
donne
quando
edificante
momento
vi
che
Ma
divino.
sposo
il
splendidamente
Le
ca-
pietre preziose,
fine, dicesi, di presentarsi,
a
allo
giardino.
di
d'anelli, di braccialetti
collane,
alzano
elegantissime
d'uva
trono
santi,
e
ed
testa
presentasi
rap-
de' cieli ;
rappresentasi
un
paradiso
regno
porta
viti cariche
con
sopra
fioritissimo
un
e
monumenti
il
sarcofago
nel
sua
nella
flores;
un
sulla
la
sopra
altri
In
entra
riceverla
a
viridiarum,
Basilio
San
Sopra
che
beata
quasi
genus
di
herbidum.
V£tUerescamente
tende.
omne
detta
locum
una
due
grande....
et
rosee
VANNO
MORTI
I
DOVE
ma
il
volgo
materiale
volgo
stiano
cri-
queste
tano,
maometil
pagano,
del
no-
138
la
DOVE
caduta
ogni verso,
suo
fondo
paganesimo
VANNO
I MORTI
nell'eterno
questo
abisso
nostro
;
Napoleone
con
;
grattate
I,
e
noi
e
ripetere
troverete
FINE.
UNIV.
OF
MtCKlOAK,
tutto
sempre
diceva
il russo,
naturale.
uomo
con
sarà
troverete
e
latino, grattate il cattolico
un
FANNO
studiatelo, per
insomma,
credenze,
più giustiziapossiamo
idolatra, ossia
CHE
cristianesimo,
dì
sterminato
rivestito
QUELLO
E
il
un
lentemente
inso-
tartaro;
sopra
il
ma
il suolo
Y antico
gano
pa-
INDICE
".
INTRODUZIONE
I.
Cerimonie
intorno
al
dell'
moribondo
oriente
13
ariano
II.
»
Cerimonie
moribondo
al
intorno
dell'
occidente
29
ariano
III.
Le
»
intorno
cerimonie
prime
al
46
moribondo
•
V.
VI.
VII.
Vili.
IX.
Le
Il
Dove
»
si
che
e
dice
»
al
77
morto
»
91
sepolture
conviti
i
63
funebre
corteggio
Roghi
Dei
57
prefiche
Quel
»
.
.
IV.
7
PcLQm
•••ÌÌÌS
morti
e
»
vanno
105
funebri
giuochi
e
quello
»
che
115
fanno
»
.
.
.
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