DEGLI USI NATALIZI. 1 ArJDE GUBERNATIS STORIA COMPARATA USI NATALIZI GLI ALTRI POPOLI IN INDO-EUROPEI MILANO FRATELLI TREVES, ITALIA EDITORI. letteraria. Proprietà "tip. Tr«vcs ProfessorGIOVANNI Al Mio Tu bene che t eterna del luna consacra E tua. però darti ti sia non al tìitti i i matrimonii, è il giorno 22 dicembre, delt i giorni ossia dura Natale il antichi il 6 inverno, tre e pagani nascimento suo dal fra 21 il ossia d:l 272770 V fra primo e vi* col bimbi, rina^ allungatasi: il al 24 ; il giorno si compie, dicembre il 21 del giorno apparizione sole i celeste parto che scopo dell'anno ad festeggiavano ossia t epifania cel':Ste,il cioè regota che felice. La sole incominciano giorni, è secondo eccellenza, per anche nuovo laborioso non gennaio, il bene rivolgerla popolare sanno ricorse dicembre famiglia lo festeggiar di il alla somigli mente propizio una quelli mestica felicità do- sapevi, raggiunga del solstizio e scienza foniare sce, gU della di solstizio di il ventidue tosto voglia dubbio, in cisamente pre- voglio pure io che quello gilia Ma caduto il matrimonio che s' io stupire sono sperata famiglia senza mai forse principii affinchè ogni che, tuo, cioè caso in non più ma della dicembre. cosa una miele ti sacri lunario, di non il ventidue (eco giorni i miei quelli che Milano Giovanni, caro sai in RIZZI della dell* anno; stizio solluce i Cri- VI —————————————, ? celebrarono è giorno di uno fosse opera tali del che ce per veder bendati, maglio delle colmare dedicato altri ad aveva una che il mio V occasione Treves eh' io non ci fosse quello di dirmi ora tnettere volendo qicalche professore tal offrirti un Io leggere. in ciulli che ma sotto almeno ogni mistero sulla solo non i babbi volte tre porta la stero io non vorrei e vita, qualche che alcuno, eh' io ancora tutto fra d' inventar l'universo tuoi i difetti più gentile, e alla meno al- doverti che dire, di parla dai a tenerlo abbiano che più fan* fanciulli, bene sia messo che vero Il giudizioso. morte della di ma figli potessero non nebbia prima cittadino, dovuto letto d'uscita che, degno; di mio dovuto avrei quello della dirada esser magari tuoi rinasce e si poteva avrei posto giudizio, ingresso natìiraimente i figliuoli nascimento d' non faranno rnamme i mio mortificato V uomo anni del le finche chiave, sette e dunque, V eccellente dev'essere non benda, la vedi affettuosQ il libretto che orecchio, un senza vuol a famiglia, invece, sono, occhi e di che ha non eccessiva, tupotre» solo libro anche ch'esso Se cosa poeta di padre caso nozze volta, farti onore, non il mxigno, V ottimo anche te il intendi modestia una in Tu bene. ch'io, volendo onorare se sapere ti voglio insieme il primo, cogliere far per del tue assortiti ma di voglia gran alle libretto te; a ogni giù dagli mortali che quindicina^ che benedizioni. sue sto Cri- che, alcuna e mette que' Giovanni, caro anzi — del scelto proverebbe avvediamo, ne quella Vaver giorni^ caso, gli occhi In e il Natale giorni dell'anno. natalizio; beate sempre tali in il Natale e il RIZZI — stiani sti GIOVANNI PROFESSOR AL quel nostra d' aver siedono vita; versando attra- duplice mi- mente. creato, Ma o PROFESSOR AL che di vere rebbe flore tali fiori né tu perchè nuora, tu perchè né liceo, pei; potea non nuziali ed libretto avrebbe qtcal è, i contenta, alcun ad inanda che privilegio tanto lettura più Mantegazza la per rativi varii d'avere ne le non e razze riceverà gradi caverà, r^icca sua sopra etnologo i ne invece, dotta serie umane, se qualche dell' umano inutilmente un lume mamme; tore Vedi- che tutti, abbracciarli e le per che egli antropologo qualche di il scuole, dia ne come indizio stuiii di compa storico alcuno • ed argomentare per incivilimento, aggruppati do- non scolastico s'adotti se usi il libro, e provinciale pulpito; trai- gli Ma grande predicatore alcun dal di che fisica, questo maggiore; libretto nuovo ad meno pubblica il consiglio il cosi è pur pubblico un indo-euro^ babbi da dubbio, senza ambisce non e questi di il numero compiere priìno. che di o descritto avea è non ginnasio dovea te, a libro popolari venir letto dunque ragion per dovuto esser io Dico farci. il libretto che anzi, forse può non si e funebri; Io nvancare dopo colore. di usi sugli dunque de* nascimenti tasse ed storica senza questo signorine. signore alle potrebbe senza dico studenti fa* fanciullo che che intendere mi non e intenda; signori trilogia mia la ai un sapremmo suxfcera cada^ morta, profumo io ne faccia né destinato ed in segano, del fanciullo senza fanciullo per gli è che poesia, un Un e meno e, notomia la dottissimo alcuna è poesia, filo farmi e cara Quel sentire Di nato dVcen- creare^ creazione, per persona una paura. più è egU modo che VII distruzione. dichiararmi isapesse a della della quello su ancora, a sull'argomento dotto tasse RIZZI atUtitdine d'avere prima almeno^ GIOVANNI ed io crederò ordinati ì AL vili fatti %yrinùipali dopo PROFESSOR che GIOVANNI riferiscono si illustrati^ avere RIZZI agli potei, come natalizi, usi ed nuziali i i fu^ 7iebn. In modo, ogni parlerà 7nale, libretto il sé da qui : che o segue, invece volevo^ bène o io, parlar , per mandarti, in benedizione, per la con tua cara commettere Ed ora Firenze, il un giorno un milione d' famigliuolà, peccato mandami la felice, di tu vigilia che a del indulgenze 22 dicembre di eh' cosi avetvi è tempo. 18T7. II. Angelo per fate mi desiderio benedire, apostolica mia la De tuo Gubernatis. te spesso vietiti. e I. In prima La di quanti vada modo egli fanciulli più d' gli con occhi di nel come dopo la umana, è e fa si umana s' è uomo al paradiso Usi Natalizi e solo da un generalmente ritornano vita essi appena • La Da storia terrestre, virtuosa sono cipio prin- umana vita. venire fanno sato pen- fantasticato siasi celeste. paradiso suo paradiso un alla si nel della prima mortalità im- siasi dell'anima vita la incominciare supremo che però si nella che eterna bastino come fede naturale essere ancora promesso paradisiaco e ma premio come uomo non morte, nascono, ha lare popo- che quali si mai sufficienti parvero dire Poiché fine, suo i potrà scienza oserei aperti. ogni immaginare per non ; la quella dov'egli e non ma che è mondo, curiosità fanciulli, dell'anima l'anima al risposte volta una odierni agli dice, alcune trovato nasee. dell'uomo soddisfatta; intieramente ha si venga Questa esce. ne modi curiosità ultima che quando venire ai T e in sapere quali e d'ogni mondo un i fanciulli, morti. Essi 2 IN luogo è non E assumere possono quel QUANTI un di dal sciolta nome si cristiane crede alla veramente nel soffio le in anime le hanuo delle anime. errano a alla vita di (1) I Cristiani bini, onde (Lugduni la esistenza ; la scrive credono poi tornano Batavorum, del Limbo il che sopra 1659), da è la ha nasce de* bambini. Perchta gnarsi accompa- e di servirgli angelo stode. cu- {Germani^ al de* barn- Limbo Lavatek, un e battesimo per Mannhardt tutto dero vi- via, il ponte della benigno, si stella una senza che ed stelle ancora, la terra. rio Purgato- il nelle scendono che il vento malefico genio Nell'anima, ; muoiono errano ghi le- e agitate fiammelle lattea via essa credenze nel anala, ogni fanciullo di cosa le fiammelle arriva corteggio anime guardiana, Risiedono, di ed che il (1).Altre forma anima I bambini formare germanica di stella che consacri anime; etimologia; ogni fanciullo, Nelle fuoco; sono anila stessa una delle come la anime; ad ritorna parole del il fanciullo. un riceveva non battesimo umana in appaiono sanscrito fuoco, vita sepolcri ai veduto. il solo vitale, si ravvisa intorno errano che fin che e denze cre- un'anima domandavasi bevuto mangiato, le antiche All'anima vita in mortale, cosa sempre entrava umano. alla ingresso suo avesse cui nutriménto e nel in corpo era od questo è non Secondo' mondo. il fanciullo germaniche, NASCE in l'anima ma questo SI mortale corpo terrestre; cosa MODI QUALI De capitolo per Spectris negare QUANTI IN Mythen), scile si o di quelle croste il cora una per timore e Nella volta la che il si sputa si Ma Ma innanzi il riso popolare che bene coperta fede La che solo apre ma ospite sia rimasto al è angelo un del russi proverbi a appare riso convulso partito, indietro 'protetto. suo sensualità ha alla sinistra, ossia e invece quando sorride, cono di- Toscana fanciullo che gli mano chia- il benedetto. desto, in un giuoco significato; indica piglia per piglia alla il solo; in altro che contro angelo il diavolo ride; l'angelo perciò dormire, è gelo; an- siede all' quando ben Dahl, sinistra; lui un cielo. L'angelo alla del fanciullo nel compagna ac- au- fanciullo ogni per eh' egli sorride ed del che dice nel quando non V danno fanciullo, nel tedesco, e far e è quando che una per guardano porta, seguace sputare il se quel si visitata alla genio che ancora persona il diavolo gli Andalusi sta Forse lattime. dopo nasce i bisogna diavolo. buon suo Norvegia, genio terra, destra, nostra il capo. cristiana, il genio, è diventato secondo custode, condo se- in porta Belgio sulla nasce viva dispetto, credenza nel pelle, il fanciullo, in Italia ospite fino suo averne possa si chiamano cosi al tano porSe fanciullo, visita, la in va che è seguace alcuno del testa fanciulli intorno la vita. balie le simile NASCE parecchi questa tutta seguire per la genio SI islandese, perde toccare dal via taglia superstizione MODI attorcigliata la credenza lo dovea QUALI pelle che nella cuffia come brucia E per gerezza leg- sé il fanciullo sé i fan- IN ciulli QUANTI più serii, dopo bevuto e fra fa e fanciulli di cielo. Questo l'angelo pel possesso in modo un Il piemontesi. combattono entrambi vita, perchè il fanciullo sette anni corpo un' come alla umano, prima in quello eh' ella alata, l'anima vola da portato ad dimostra (1) In vanno a la d^oro, e lo due novellina una di Dio; ; il fanciullo per angioli che al cielo. fanciulla fanciulla cassetta una serpentelli neri tirano la la che sempre pigliano la in mezzo la e il — ci suo sorellina dore splen- il fanciullo dono una si nera nella fanciulla si cassetta trovano il fanciullo, avvolgono foresta; da il purusìia tutto nella nera: s'allungano, nella in europea, indo- comunica venera, riceve ciulli fan- lino. uccel- come fratellino in al l'anima ma dell'uomo, incontrano ed di trare rien- (1).I all'uomo, pianta una popolare tirolese, coglier fragole Madre da lo alla l'agitava la tradizione falco, che e a che umano secondo — genio legata facile figurata i all'età ben anime; talora si tra il mal e errore come anime fino corpo universale indifferente mostra due l'anima un un pianta una in vien fuoco, del vago cielo dal che di lotta diverso, però e della delle ancora umana, entrasse L'origine prima considerato vita cielo, il fanciullo è non di acqua genio sottrarre anima abbiano cosa alquanto buon ridono, non giuoco per stato arrivano che domanda: bevettero sebbene pure, aria, essi pane il diavolo in eh' mangiato, mangiarono e alla NASCE SI quali sputando i risposto avere MODI QUALI E cassetta e d'oro la trasportano QUANTI IN che va mondo si luna è che dal nello la tedesco la cicogna fanciullo un dalle portate terra, Storch, (1) Perciò tidem rat, foetum foemina remque est modo educat. mutuo eos .eia lo per in vati tro- che stilla lepre (1). più sopra popolare canto un cosi, perchè porti « id Aristotele» marem implori rei utpote coitu marium progene- hoc tamen in- facit excludit, parique pernegat, agnoscit; [superveniat dedi- partoriendi mare et separatim Venerese peperit lactet, iden- quse quod foecunditatis vero unquam concipit foeminam heim. Nimiram interim ullum (gambalunga), Kind animai dum ipse quoque in iis et della stesso Langbeia praeter vero, ssepenumero ignari lepus foemina Mas sorgente invocata scrive: superfoetat, neque tervallum. credenza vengono arrivano Mutter Valeriane Nam tissimum. Storch der hieroglyphicum gono ven- madre: alla Bring gine l'imma- la nascono cicogne; anime; fanciulli i secondo e covo trovasi le muovono lepri, nella fanciulli dei anime luna, lepre, nel ambrosiaco, lepre, secondo quando delle della via le della stagno vitale, rapita mondo si quello Garuda, gli Indiani; i fanciulli gerrfianica sulla d'una facevano mondo onde e cosi uccello; un l'uccello è pure lunare 5 NASCE dell'ambrosia rifugiano, ne se è la coppa portatrice la SI volatile, di un Il mondo ove MODI QUALI bràhmanica pigliare a mostri. dai Ma di leggenda nella la forma in umano E factum , crediderint. quia ut vero cum ma- mina foererum 6 IN QUANTI Legs E die auf MODI QUALI SI NASCE Bank, ? hùbsch Wirds Legs auf Wirds I più ein ci San quel Cuniberto ; la tradizione Svizzera ha morsicato bambini si dice la curiosi in madre invece il motivo una per essi di fa cui la il nella fonte, si porta gamba, di lose, miraco- una che in fonte rammentate la. cicogna che chiesa Giovanni egualmente sono Talora, tano raccon- con altra In a My^ della giuoca San fonti Brunswick, germanica. Nella ai altre di Dio con Vedremo le balie mangiare. congiunta le due come gano da presso si riferisce fonte dalla di o Germànische di Colonia Madre Parecchie che ne' levati loro Maria medesimo. •' dà e albero. natalizio ai bambini più lo per d'un pie a Il Mannhardt furono Ingenheim, (1) foresta che luogo (1}. deposti dell'albero che dice di essi di tuttavia nella o HòIIe, die Junggeselle sono credenza. questa Soldate; Wirds l'uso oltre then ein hinter fonte, una Lade, die Legs fanciulli lang; e tellino, fra- un cosi mamma spietiener il letto: Una coscia nome Er hat gebracht ein Brùderlein, Er hat gebissen die Muter leggenda di di sua indiana madre Aurva), fa nascere ch'egli fende il in's figlio (ùrum Bein. di Cyavana bhittvd, onde dalist il suo IN di parla una E con Di in illuminata sedeva mezzo uncinilo il rapito. nella caverna, del la cielo di cui in notturno bambini dei che teneva tali che in la è ogni intorno. stanno demente grannel grembo mitologia stelle Le essa bambini; scompare, scompare Madonna. le di parso scom- trovò credenze; quale il fanciullo è la bella luna di studioso mitica l'origine era che la e ripiena Donna Ogni cui Bruneck caverna, tutta bella una NASCE a presso una e SI donna una narrasi lume un MODI QUALI caverna. bambino il entrò QUANTI prende com- fonte, la figura una il sole sera le sono Talvolta ; anime invece , è nominata della Madonna, loro castigatrice 0 Frau loro e Holle, alla premiatrice, quale, la nostra Befana, il merito de' fanciulli in alcuna quali ai di della la parola Epifania l'Epifania viene luminosa che aspettano i della quale scacciata, nel della loro regali Natale, secondo porta da una ruzione cor- personifica col nuovo gali re- ora anno invece, la stagione ora, 1 bambini Mecklemburg Gode Frau Holda, o Fru Gauden, cantano: Fru Gauden Darmìt Nel col ritorna; o paura essa ; ma Frau cattiva noto, deriva è tenebrosa, che stagione con com* essa, o fa la parte, corrisponde fata, buona una , ; il nome rapitrice di fanciulli» come sali Belgio, invece un* Anne Marie het ik della min freuden Frau làmmken gewen, leven. Gode, Jacqueline. i fanciulli lutano sa- 8 IN Nel QUANTI QUALI E Vorarlberg MODI s'invoca NASCE SI Nicklas San perchè porti fanciulli. conclusione In abbiamo noi modi tre essenziali , coi quali, , secondo nascere: possono e portatori del fuoco scaldate dal fuoco; il fuoco quale l'animale cosmico, di e augurii le Livia donne crobio stimava scusava Liberi litur, ut undique forma ex tereti dell'anno, simbolo, esordiva (1) Presso portati dal del : di Nesterland^ paese initiatos intra co- Leda, dicesi se atque vitam, di Pasqua del dei nimio sphaerali, primaverile, che Nidi, e ne se plus Cristo, si celebra romani, Ma- veneratione Nella di fatto e consule hac ». abbia Tiberio. videar ne includente in Germania, ossia che di poene l'uovo i banchetti Emdem, Et « ac et sole come i loro elemento, un vocetur quello pigliavano vuoisi quibus clausa, versum uova, in svolta. vocabulo, elementi simulacrum mento che parole Patris, con le come (ovum) sacris mundi l'uovo queste con extulisse era vati le- si è incinta quando getazione ve- tatrice vita, susci- vita la come la vengono pure colomba di pianta, nella della onde romane, Augusta o ; creatrice dell'uovo gallina di (1),anime producono congiunti dall'acqua primigenia Dall'uovo viventi alati uccelli volano, germogli son o l'acqua e che generativo, finalmente e fiamme son i fanciulli popolare, credenza la surrezion ri- il rinascisi mangiano come l'uovo principio i fanciulli della sono 10 QUANTI IN Tezistecatl nel E seguente vedico, si trovino la Sarasvati, nel mezzo dèi. 11 delle si generazione; di e alla Ganton, che del fanciullo ne' emette: vedono lo non in mente nati in bel un dalle fatto la sopra Gyavana Nelle nati cosi acque, la da nave. facendolo novelline piselli, in che al popolari da la fanciulli; il d'esser ed produce il ai gli gi- gli Dei prin- suo del madri, il Ma impune rose cerca alle Talora fulmine secondo fanciullo riva ar- Agvini ringiovaniscono per abbiam fagiuoli, fallico velenoso. portatrice fanciulli vedici passare che paludi tedesca. I nonno camente poeti- il fiore alle mitico dalle di e nesi i Ci- immaginare mezzo cicogna, popolare una dei serpente Gina il fiore poi generatore, credenza il nella Gome della crede si quali apre degli come fanciulli, i quali potranno come si simbolo rivolgano anime che anime che volta spiriti vitali giardino, cipal nutrimento delle loto la per significato fallico; l'anima s'asconde i Italia, innocenti* è nato negli l'acquosa si ritiene spiegare i le e inno generazione sua cosi originario fiori di la fiori, presso un è fiore figli, si soggiornino poetico ha mito la luna soggiorno muove aver per de' nonna di quindi vedremo stesso Giappone, perciò alla può Noi ». dell'eloquenza e Nel luogo acque diviene NASCE uno mariti India, dal Neil' fiore il SI presso dai mogli. sia fanciulli. dei come, dell'acqua delle Fakone lago MODI generazione invocate dea fecondazione il alla vegliava capitolo QUALI da un lago. fanciulli ceci, da miracolosi cavoli, dal IN essi nacquero les feuilles ; in tiglio dal altre quel che ne se pratiche de' vecchi; (1) conto della e la fecondò, ma è educavano serpenti un e evidente nel di scirebbe riu- le credenze vi e quelle sono dichiarare pudico. il discorso, degli Ofiti adoratori nell'uomo, libretto tutte tradizione ladalboth, un traccie , possono vere ro- seguitar ora sole de' fanciulli sous quercia, una presso sarebbe Plutarco una le innocente quale parlano sotto dovessi sopra si non orecchio ad Meno S'io (1) ; superstiziose queste « fanciulli, il mio innocente e facilmente ai in Francia frassino, un ancora. dice », che fanciulli ai Piemonte de' nascimenti tutto le in », sotto piante tradizione la chou d'un Red 11 NASCE SI dice si Parsley « Germania ed MODI Inghilterra in prezzemolo; QUALI E QUANTI II serpente Proclo. per virtù simbolo tempio del si tenesse del serpente, cbe sedusse quale Tanìma fallico. della ove Bona Perciò Dea qui della Eva discende i Romani generatrice» II. Fecondazione. Descrivendo un gli usi di numero gran quali offre breve un di prima (1): unirsi Vishnu « divino) fabbro dovea alla Il foggi lo con la ci dal rito, ma- condarla fe- di scopo Tvashtar matrice, forme le Rigveda recitato esser moglie appresti dappresso Tatto muliebre. che inno dità fecon- accompagnassero fecondazione della sperato riti e come la più vedremo ora sposa; scongiuri voti, osservato simboleggino cerimonie alla augurata abbiamo nuziali, (il (il Pragiàpati , delle signore feto. il che Il Quest'inno da preceduto stendit, un'ostrica il affixo cielo ter cielo eam e pareti le cui la terra) supina fricat, : ac si pene così (la dea il feto nuova), il Brihad marito combaciano in il Weber. Aranyaka, ejus fla staccatevi terra e il parole; altre solidi con- Sinivàli o luna secondo essere, Dhàtar seme, tu, della vigilia alcune il consolida dovea dicendo ad feto alla presiede (1) versi creature) ea di- f emora è vulva come collocato^ nata paragosi ore baciano com- ori 13 FECONDAZIONE consolida tu, eloquenza), feto che quel perchè (la dea Sarasvati il feto la fiorita con o consolidate ghirlanda. Quel nel nascere degli dèi Acvini il ora squarcia il di pioggia. il demonio che nasca. stri,insieme che infame (ilDio l'utero occupa formola della infame malattia, consumatrice che malattia che si ti uccide, che svolge, che si della attacca alla di qua, la malattia siede qua, nella lì Noi matrice. succubus) un che come Noi amante. la malattia il male Agni, che carne ucciderti che tenebra, che vuole ti i due potrebbe farlo distruggiamo, ti assedia e il germe uscire. Noi che ti sposi, che si si mette un sotto fratello,uno espellendola ti turba distrugge la tua te, la espellendola distruggiamo, stringe (che la assedia la malattia fra con distrutto aver possa prima de'mo- di qua la matrice. vuole conda fe- moglie, e il feto cacci sacra che rende marito consolida, che squarcia le coscie, che sposo, la nel del i^eV/t'^^ascongiura distruggiamo, espellendola di qua, come è distruggiamo, espellendola da Noi d'oro fulmine e fra tuo landa ghir- fallo fuoco),uccisore del sacra, ^ Questa » , l'aiuto la matrice. d'oro far morire e la formola con inno si mette impedire la generazione Agni la verga l'aureo celeste altro per « Acvini generazione ora nuvola che dèi mese. la per Un — della e esagitato, invochiamo solare, della seno due o d'oro, questo invocato raggio acque feto che decimo d'oro, questa verga cielo voi, gli ÀQvini hanno possa delle nel prole, » di sonno Si e teme- .-3 14 FECONDAZIONE vano si tratta Non è Si pizii giorni e antichi i il nefiasti concepimento primi primi quattro vi si che del chiama riesca generativo. matrimonio, affascinati sono il sacerdote annodamento, per in li nel congiunge. legamento mal del Si che qualgenio o Frohmann, impedisce accade malefico chiesa il 1675), troviamo Spesso un fatta penetri' seme ; cosi tempo, si fosse malie. queste il questi T undecime qualunque trattato al seguono vietati (Norimberga magica di che notti qualche se Nel opponesse. s'accoppii, che il maschio cui gli sposi, parecchie descritte più propizio impuri in la seguiva. mestruazione; infruttifero, se contro fascinatione sposi giorno. Ma, gli uni, la assolutamente sono posito pro- precedeva che sedici della questo che tempo particolarmente riusciva demonio in giorni il tredicesimo malia De giorni come connubio il Manu, pro- medici I ; secondo quello quello delle era quattro ritenevansi e di il codice Secondo altri tale. vi- giorni a quello era secondo mestruazione, i contradditorii più favorevole tempo tuttavia che riuscir fecondazione. la la per genio di fossero vi davano più precetti che per medioevali e il mal contro feto. del augurio feto, e impedirgli creduto sempre notturne. presenza semplice scongiuri il sciupare già la più d'un di ma soffocazioni le indica ci quindi fecondazione, potrebbe incinta inno questo Ma donna la per nella trice, ma- l'atto nel- che legamento, momento Un della tal che gli stesso fascino linguetta. si La FECONDAZIONE fescino, questo felice a € de' Latini Pertunda Dea adest Si adest si Virginensis subacta ut ibi Pertunda dea la Pertunda ci è fatta Perfìca est una illas et luteas inoffensa culis maritis? che Cosi » i Romani doveano Nel fecondazione. riconobbe la la Gaio moglie, e dal o di nel l'amico suo si e del ma porta. da una è Marte, parto Come uso dotto dalla che troia, Tizio- simbolico di lupa, si e quale porco della casa, terpella in- m' erano abbondanza secondo genera di madre Caio-Sempronio agevolare spera e, Il marito cortesemente del si diana in- soglie uso Barrili, parola Il grasso le quale Rossbach dalla raffigurati sono e la toro. e ungevano amabile Anton-Giulio Cerere la cui con vacca il ha eccellenza. per all'origine del intorno solo, Gaia, e fecondatore lupo, vale della estremo Gaia, che dai matrona, all'atto etimologia che le cerimonie in nella cubi- effondientibus Vergine e in quae scrobem fino Gaius stessa (gau), ^0 la fecondità di augurii primi Pertunda accompagnavano convertire obscenas perfìcit dulcedine exitum virginalem est prsesto con Etiamne : « quae , Etiamne precidere? dea Perfìca Arnobio nurainum ad voluptates solvatur, si adest dea da pula co- comprimatur, La » conoscere populo a Zona subigatur, facit? quod la si domanda: commoveat, se rompere condurre virginea ut viro ut ne di di Sant'Agostino dea, Subigus, ufficio per Perfica Dea compimento. deus Prema la e avea tutta non ungendo un'altra la spici au- stirpe genda, legro- 16 FECONDAZIONE in cosi raana, ogni soglie della dovea partorire! tur. Olaus venire Ma romano. cade. Il notturno; della lunare, cielo quel con il porco, notturno, I due divini i due gemelli, il Romolo da una Ivan Karolievic, in eroe di la in ch'ei il marito perciò vi deve sarebbe un scivoli, affinchè porta porte fuori. vien Dioscori, che il e entrar nutre porta pedimento visi; l'im- impedimento grasso, triti nu- leggiato simbo- nella fermar o giovine ha porta il fanciullo brosia am- il mostro lupa di grasso le generati, La il agevola i due russa, senza la che sole una violento, s'unge dell' sono com'è il marito trovasse l'umidità Acvini, esthonica. modo il giovine novellina una uccide, fecondo; sacrificando Remo, lupa, matrice; sposa maternità;, e novellina una la con i due crepuscoli, almeno, il lupo, si se e il mostro sole; ungendo ossia grasso, demoniaco, mattutina, del zione contraddi- la ma mito, rugiada quotidiano il nascimento del è, nel mato. ar- all'uso nuvoloso, e vono de- uomo contraddire sé; per luminoso lupo un natura sua dore, dall'o- quali perciò da 'il mostro fuori del o per lupo inferre- miticamente, malefico vien porco è cielo è esso grasso dichiari di attirati lupi, parrebbe lupo nel rappresenta i accompagnate si se il grasso incinte, le credenza madre nuova medicamenti che donne le Questa del scrive la che mali le ungevansi ove crede quod ne Magnus sempre casa, Plinio assalgono suo 'della porta adoperato fosse matrimonio nuovo alla affinchè nascituro esca FECONDAZIONE 18 nella l'acqua che si questo ancora del le agli sposi che serraglio, i unirsi, che si poteva il nuziali, coi feconde. doni; che, in si egli augurio, un legata 0 che, chiusa. Il Bodin dava poteva per via volte, nelle a congiungersi, ad (1) velati nisi « Duna verpucas nodatio per un reo vincta di voler spectari indicia Il fare raglio ser- se nubio. con- cioè rimane lui da figliuoli,ma (1). Parecchie che trovarono mesi Cosi zioni obla- anno, donna ligula, " un una giorni, per nozze cattivo un di fascino. le prossimo suo dell'annodamento manet occupasset. come matrice storie, la difficoltà lefìcio ma- regalo ; la indizio nel le maleficio, parla POS7 mente general- un giorno, un non agli dèi. fatto s'avrebbe durare per che ha pel il dagli impedimenti fare maligno può perchè rappresentano sposo levare, conosciuta, non lo fascino tanto a doni ma Nuziali, allontana sposo si doveano quando fascino Il fino questi lo facesse non Lo è ; impedimenti credenza simboleggiato antico, leva Gli agli sposi, perchè recare maleficio, dominio, negli Usi della negli di talamo, indizii tutti son riuscissero non fatti sul dispregi Vedemmo romana agevolare. avvertiti ginirla irrug- per sposa solo non si vuole abbiamo come alla data simbolo un che parto sano chiave della porta più aprire. si possa non Nuziali Usi della serratura ed vièn tumores libèrorum gli sposi fu anni, citato ei il tribuita atcaso adaascentes qui fuissent editi, 19 FECONDAZIONE di Amasi Laodice e nella Ermanberga un che caso Enrico l'anello libertà, levasi notte, volendo levarlo. La propria moglie, poiché meco, la Venere te lo della alla renderò scherzi sottraendo moglie, alla maleficii del Sanchez del Demonologia i modi coi Torreblanca, a sei di si nel venas passare virga trahantur, 2.** s' se fiat; 4.^ àbscondantur vel , la io salire Magia invece tivi, generaall'uomo tali maso Tom- allo generativi viri adimaniur; Nella cinquanta il connubio. li riduce impediaiur decisio si brutti altri a son dito, né in dissertato. di Giaci « spagnuolo impedisca organi con ammesso impedire seminis si negli flaccida può trattato suo ; gesuita si fanno Maligno 1.^ principali: ohturando 3.° il più sesso ha di potè gli organi largamente Remigio quali Il ha ne dito sposa; cambiar il non talora cattolica ed diavolo; nel mette succubus, all'uomo Chiesa La maggior con l'anello come improvvisamente donna. dell'imperatore tua fa demonio di narra gli grida: messo agli sposi, ponendosi Spren- congiungersi fatta hai Il » dallo egli voce hai tu lo quale una mi quale più. facendo od tu oggi tempi e egli può; non il Guicciardini; presso giuocare dito dalla bronzo, di Venere ai ed di Giovanni Bellovacense per dal Teodorico ricordati Roma, a giuocatore, III. Un Isabella ed Vincenzo successe di secondo, si trovano Frohmann. dal e una Sforza esempii altri ger di Clotario vita Ludovico Galeazzo Erodoto, presso tale spirito videll' uomo gènitalia 5.° ; re- se un 20 FECONDAZIONE demonio al si metta provi sposo essa per sposi che vuoisi fetenti, sia abbandonate però e deforme L'erba l'erba malefico influsso stesso simile donne sposi dubbio, gli Medea faccia o più l'erba parir apbella. dell'odio, ha italiana un'erba ; il se divenute moglie popolare sugli di mariti) la lo obblighi Lenno, dell'alterco, senza conosceva, di anco credenza della invidia 6.** malefìcio dai marito al discordia, l'erba alle avvenuto che un per che cosi repulsione; malattia (come separarsi a moglie, viva una qualche mandi demonio della posto lo ' magica Properzio, quando cantava: fuimus? Invidìae Lecta I volta, conosce Il quercia un il fico, in etiam la la il gran palma che ecc. teologi la si un de' sabina, e la dice alla piante di del (1), perimunt raccomandano la ecc., la zione genera- : valeriana, sua radici, alla nocivi quali parentis). Altri La erbe invece (crede popolo, numero gran che l'opera o Il di molto sono scabroso natura numero pino, il cedro, utero rosa, i quae jugis. generazione. raccomanda Porta r abete, tum, alla mettono diavolo herba aut dell'argomento occupati degl'impedimenti tratta obruit? Deus giureconsulti, i minutamente me dividit Prometbsei medici, (I) quis foedragora, man- favori- 21 FECONDAZIONE erbe tali Di riconosce quali alle wald, però e v' insisterò non funebri cerimonie di robusto alla che fosse parte una valoroso. principe avvisi quelli che ancora saggio (1),che gli aborti. scono più citiamo la comune, non contraria alle della indiano Lucina, (1) deve come La nozze. è luna de' Daldiani, 1546. xodiaque mystérieux sentimento quella — che In un parti, è Be altro (Amsterdam si prova che nel et sua dre, ma- ad e vi sono se è popolare credenza i parti. La ossia la luta pre le- mostrarsi ; un porta la lepre. La nome luna nota. interpretationej curioso, intitolato: 1830), nel Paris presente greti se- quis existimet ed ben un per Somniorum libro giare man- Basterà, nella mito riso, volta la vita nuziale, lepre nel cagin^ di sua donna, fecondità carro per a di sogni. Si « la il protettrice Arteiiidori della ne' figlio un augurii questi uno: attraversare Lugduni dal tutti lepre favorisce alla data gli animali, Tra di il pasticcio pasticcino avrebbe si ricevono ne miglia di fa- all'ombra fecondazione la per madre Puràna, volle quale a Nelle madre un consacrata Oltre sopra. latte, e lo diede e ch'essa augurio come la la Vzsnhu preparò moglie, sua il di burro conditi legumi e Secondo figlio, Ricika un avere orzo famoso. e Rhein- {pzndàs), e mangia divenir poter per Mytho- dal Parigi a qui più oltre pasticcini mezzo, mia {graddhàs) indiane tre prepara nella pubblica si che infallibile. generativa distesamente discorro vegetale logie virtù una si presagisce Le quale Tav 22 FECONDAZIONE pudendum fllii Si ipsi nascentur. videbit, eosque eversos si liberis quidem apud autem Multi somnium habuerunt. venire joui'd'bui, aveuir, en y et prius non » sì e autem qui , careat, habuerit, exteros osculabitur. hoc ob duxerunt uxores désir osculari, suum il comminata tu ayaut amour es curieux bien fut passato, è questo relatìvement songé, tu seras efifectué, mais à une satisfait,en amour : passo dure Si « grossesse, au- ea passe, grand peu. " III. liO solo Il stato, ha d' nome incinta donna da il è incinta che le speciale vuole la guardiana il la tade in usare, è il della stato assicurare tramandare e la si allo Yinteresse ; deve quale famiglia della dato già prova nascere, donna interessante riguardo un imteres«amte« 0tato che figlio zione continua- paterno. nome custode di La questo , interesse supremo domestico ; però, e ha tale come , carattere un incinta, famiglia i più popoli (1) É nel una di la queste quale (1) e donna di questo le leggi Indie Occidentali che, il quando disperdono Ramusio si fatta il Hanno perchè draco- leggiamo di Spagnuola) costume per un* prendono dicono l'uomo. del- presso più che (America « un'offesa diritto stesse ingravidano, ; è donna rispetto quella : alla rechi, si nella mostruosa presso subito ; le eccezione deUe d'Oviedo, molte con vera viola segni bs^rbari Sommario Gonzalo e troviamo Noi che danno qualunque all'intiera offesa Qualunque sacro. che le erba vecchie 24 LO si fanno niane miti alcuna che meritata maggior delle numero dichiararsi osano aver si che Pierio col di mezzo che l'asina, dicesi, evita debbono partorire, lasciare le il di restano di partorito donna per , satisfatto sono al sempre suo causa che appetito quasi come condo Se- come poiché fugge star e il occupate, e perchè partorendo apprezzano e al vanno gli subito donne, strette tanto sono lora ta- incinta degli uomini, molto secondo che stizione super- muto. del dicono che, parto con quelle 'che vergini. fiume cessa, " si e pochi e si anzi , con fatica, non , gono ten- ne quelli che , usano, uomini modo non il caso, la partoriscono, servizii far stato; gravidanza, ingravidarsi purgazione e sangue il possa vogliono noa esse però, quando ; ; ed stringono esse propria s'infiappiscono,le quali conto giorni che e grado Mal- Geroglifici, si rappresenta cospetto piaceri, uè li suoi tette lavano il mente vera- la nasca partoriente danna con- pudiche dissimulazione un' la la secondo ne' nascondere voglia fetto proprio donne Valeriane, asina o incìnta, il figlio di tal donna il aveano madre. funeste, essendovi conseguenze crede, nostre tale una rono fu- dire donna la incinte, sebbene, germanica, donne cui della confessare di spesso in casi, si può ha che privilegio vieta le tali in dicare giu- delitti, pel solo giorno nel tratti chjB condanna figlio è il liberatore il questo il incinte si Parecchie i loro per pronunciata; che quando incinta. si riconobbero pudore tolleranti e dagli effetti della aver fu INTERESSANTE donna salvate parevano STATO gli hanno 26 LO è vidanza d'orina Altri sicura. di e di r orina quindi si passare la festa arrivi che figlio, è, sia possa tutti lo i della scopo essi, nei vuole stesso (1) ad gotra Secondo manifestissimo ceppo, Pierio scissura Stella imposita mulieris utero purità im- presso siano si o impuro. alla ad almeno « id un » siasi qualPerciò chi per che donna un gnato co- dello uomo burro di s'av, ad Quod Aegyptii esset, humanum o ad pure che, ungendosi significabat. incinta; donna come bipartitus solis quod che la sua raggiunto, facoltà danno hieroglyphico apud la Yag'n'avalkya, e Valeriaao: verunt, d'un che con civili essendo Manu parente, o malgrado Perciò, figliuoli di accostarsi un perchè credenza alla si,considera codici, ottener 0 o è donna , generazione loro la la promessa per però dall' accostarsi legislatori indiani quel panno su premure maleficio. selvaggi , connubio nuovo i popoli l'uomo sconsiglia alcun recare che e sare po- fanno ; la che la universale impura giorni maternità, famiglie nelle troppo, pur incinta donna ùl che : se queste della assicurano vetro affermano tutte stata tre di eguale essere per chiaro agli onori si fave vaso panno (1). Malgrado » donna un animaletti, incinta. la in un per osservano quasi donna di lasciano Altri quantità una l'orina, dopo ; se brodo a è ^incinta. donna prendono bianco vino agitata, rassomiglia la INTERESSANTE STATO partuH figurare in orbis , foetum media attinet consue- cujus inprsegnantis LO ad vicinerà STATO essa con (putràkàmyayà). Ma donna la lo tal un in chiamavasi che uno sé in tiene un'azione senza la è puerpera trova (1) nel 'scrive: magis monstrificum. masta; sterilescunt tur ferri »8 veneao inesse facile Acescunt speculorum ac In ferrum rabiem infligunt; morsus postea repeti. » si trovasse nel fermo per incinta la la e che donna si il Ramusio: presso mulierum moriuntur arborum, menstruo insita; etiam exurun- quibus insedere, acies ipso hebebatur; alvi nitor; gustato ejus ferunt, sensam loro donna come fiori che canes formicse abiicique moriuntur; apum rubigo protinus corrumpit, eo ai rosso si ritiene fulgor aspectu aguntur sogliasi (s'inacidiscono) superventu fructus et mondo, im- ritiene Toscana reperitur fruges; tactu si che (1). La prsestrjngitur, eborisque etiam aera. Nil germina, hortorum decidunt; "l perchè impura, il maleficio perciò leggiamo mese: Plinio in impura La popolare attribuisce accorgimento, considerata ossia materno. che donna intristirebbe pianta illecito, kshetragia, pannolino un ; di compenso nozze kshetra come una tale un solo non uno distruggere per toccandoli recherebbe mese; noto .legare vasi nei tali mestruale È malefica. tenuti fecondata dubbio, ritenuta sangue donnicciuole dalle d' averla quale la superstizione al e che il abbandonar nello campo, è, senza incinta donna nel nato era da sanscrita lingua deve sarebbe accoppiamento figliuoli procrear parente colpevole. Il figlio nato ma di scopo egli s'accorga appena ulteriore ogni 27 INTERESSANTE odorque insanabili atque animali gustatas dirus minimo fruges, nec 28 Scoprimento dell'isola partoriscono stanno altre le nelle hanno quando si fa tocca le immondo una purificazione femmine, perocché attribuì Tedeschi, poiché giuramento, condizione bimbo alcun ', al tal di secondo tombe profanasse facesse andare che donna, gli dà In augurio donna color se Boemia, a nell'India per compenso, che manca tenere battezzato morrebbe; l'India, nel- donna alla vi in la tomba la le cinta in- dubbio, senza alberi, credendosi loro pallido prestar può stimandosi, profana nella impuro. il bimbo Tuttavia, tra giovani sposi incinta. are, scevano na- popolare deve ; non ne é di donna si desiderano che usi sono e contradizione; tomba, al crede che figli , denze cre- la se neonato in come incinta, li dia, nell'In- come funesto morte si quando non s'impediva toccar male. a ch'é un (1) ; (i) ; di impura, come gli Ebrei giuramento impura ed si trovano il morto e donna Sucruta, di toccar le presso carattere perchè le Vedremo, superstizione un chi e » incinta» battesimo, fanno tioni, più lunga prestare a partoriscono, si lavi. essenziale, la purità a contatto che la donna intrano non Il medesimo come la toccano non che che donna alla sempre i che purga bisogna e purificazione, richiedesse una accostumate della toccando Presso dall'altre. le donne Quando « schiave le quando discoste casa : giorni quaranta chiese; in stanno Giapan del quindici giorni e persone, loro INTERESSANTE STATO LO a sia mania Ger- motivo di il visitare buon una LO della forse e fecondità di È fanciullo. che cosi di alberi spiega erbe de'fanciulli nascita ed un che che dalla rilevo in medico un innanzi aveva fìsso ben al e si all'albero soffio col al muta incinta donna per il forze prima dap- le donne verso ch'egli vitali Nella e municarle co- Gruinea muliebre ornamento quale tando borbot- invero, — servato os- guardò si ritrasse attingerne Kind dunque le poi tornò nascituro. temente recen- Das fu corpi. Parrebbe, i-loro Australia, generis, quindi albero, d'un sopra recasse occhi; per di Natale in : cialmente spe- alberi intitolata: incinte mero nu- virtù Ploss, Vi al gran una dottor sui donne tre negli tronco soffiò indigeno sé a del Vólker. der un Vittoria Stoccarda, Sitte und BraucU ad dell'albero colonia opera a vegetativa piantano l'uso (1), e ricca pubblicata si , della natalizio uso forza come simbolo come attribuita sia antropogonica la dar per si di e l'albero stessa accostato l'albero, danneggiar possa nell'India è 2? INTERESSANTE credesi impurità, sua altrove STATO si la lascia , (1) Il riuscito sarebbe sua (I. 183), Evo Medio che eo dieta foetarum il le , atque parole etiam religione nascita sua di e Donato consecrata et ", : est, suscipientiiim il " : quando ramoscello Virgilio sopra pronostici che i tra vagito aver la lavoro meraviglioso uomo non per bel suo rammenta raggiunse Fuso, quest'albero un il madre, altezza nel Comparetti, Virgilio ch'ebbe sogno e nacque la grande dì pioppo^ piantato, rammenta, a Quee « ibi et condo se- proposito arbor Tergili gravidarum summa nel solvontium vota. dì ex ac " :^0 LO " ? i crescere dei che gli ossi si ad Noi apprendiamo Guinea, piangente, i ch'ella fin lascierebbe saltare parto facciano elemento fuoco si vuol per le essa. di le è non risparmia bene feste, solamente Si per gli augurii vulva lava; sono se una si incinte, in Giovanni, sogliano rarsi assicu- per possibile che nell'antichità proprio le nel impuro promesse pel il della che bambino lo perato ado- lustrale festeggiare vuol della immondizie, dell'acqua l'amor madre. donne ancora meno alla Scandinavia, San felice; ma purificatore. si di e mondo la si purificarsi, essendosi per il non i fuochi sopra un sé; d'Irlanda nel cadavere suo si se parti addosso che Dicesi Ma incinta, tutta per dove mare, incinta, il insepolto. luoghi alcuni ma al arriva poi morisse doi\na buttano le giovani care signififanciullo del alcune nuda stizioni super- qui donna la parto, trascinata viene che tempo del nelle rispetto in cina. s'avvi- il potere ingresso che cialetti brac- e parto materno. verun ancora prima poco ha il membra delle una nodi, il'numero voler il felice si non parto, streghe nell'utero assicurare fanciullo, più ancora giunture compiendo va provvede del le e il capo generalmente delle sembrano europee, in parecchi quanto i maleficii — riceve dopo pendono onde nodi, i quali hanno scongiurare che solo depone s'accresce quali Tali di il corpo, capelli, ungere gambali e ^ 1 cuffia di specie INTERESSANTE STATO come t)ambino, madre ; le in porta e non LO antichi Gli STATO di cura troppo celebrano nel Acvalàyana la il e di cerimonie celebra il (garbhàdhàna). costellazio'ùe la sotto dazione), la digiunato, e dopo al Dio burro di marito un vitello che fagiuoli po' ed che le che volte dal acre di latte dell' generativi uomo dopo della che cosa il marito bevi generazione spreme nella erba dùrvà alcuni versetti marito mette tu? d'un La » uomo. narice eh' deve vedici. mano che « risponde della di un due degli gani or- mangiare Terminate volte tre ciò, il della tu? : « la il marito succo recitando queste cuore bevi cosa moglie dacéylon), sul abbia , Dopo » destra {panicum la moglie del immergono simboli domanda: le zione, generamano quale , mentre aver sacrificio un evidenti essa trova (fecon-» della si si dichiara si Pushya la vidanza. gra- avviene luna signore vacca è questa mese, incinta, qual latte d'orzo, grano la concavo di punsavana offerse il monie ceri- della terzo o si vedico tempo Nel crede si somigli, nel un nel il marito tre di domestico Tisfiya Pragtàpati, bere deve detta donna parecchie quando allora gravidanza; al Dio maschio), quando di la goglirsene inor- nell'India, l'augurato forte danza, gravi- non Gobhila, (la generazione un di e gravidanza indiane, si Dapprima concepimento Giava commentatore suo prima il merito tutto il rituare Secondo delle serie della tempo festive. renderne luoghi la la donna avvertire di e parecchi In creatore. festeggiando Messicani, aveano 31 INTERESSANTE l' deltalora cerimonie, moglie e il le 32 LO dice: Pragiàpati, dolore che Quello « a al consacrata capelli tale della una collo alla maternità, de' pelle di toro, detto, tirati maschio al Negiamesha, 0 ». a singolare (Negiamesha i sopra ha fonda quel germe che Aventi la bellezza di di invocano vediche, tal nome donna pure cioè mandare dovrà Vishnù, nella qualsiasi e i (la stessa luna fanciulla una nosa lumipra so- capelli, i braccia, l'ab- quali ritorna il guente: se- noi a assai con un fa a decimo decimo cerimonia in altre all'età tu mese. questa mese piena; chiamasi arrivata Come « cosi concepire nel lento, ta- suo germe, nel nascere potere un male). a un misterioso, Indiani concepito figli nascituri Ràkà tra i acceso ed parti, i quali egli poteva, terra vasta su il marito genio dagli antichi o tirar figli fa concepire un era propizio secondare vulva desidera si attribuiva quale questa che lei modo, collocarsi d'oriente, vattene, tal il fuoco versetti, alcuni recitando prima metà a allora su; quarto perchè cura presso parte in pure va sopra al per nella moglie distesa dalla ripiegato figli belli, soglionsi la rava si dichia- d'una tratta sempre alcun cerimonie rimane, ne adempia Quindi « si penitenti, ponendo si ricevere gravidanza le in cuore, trasportate che luna. s*è come la quando mese, donna mo' a devo non mese, alla cerimonia col quarto nel buona, o naturalmente quarto gravidanza, io figli. " Quando venivano Nel mese. che dice solamente descritte chiuso, sta me da' miei INTERESSANTE STATO ». Si divinità pure con di poter 34 LO servisse scongiuro lo molto essendo balia, che mezzo mère) (la servire la rióco mezzo madre non di uno giuri scon- giuro scon- sperata. mamelle la incinta, popolo un per dont donna sola facesse caldeo, la nourrice la per probabile il come per INTERESSANTE STATO La « (la matrice) se , la flétrit, dont nourrice Tulcèration de qui fruit prospère ci Lenormant amuleto in incinte: « 0 germe, » . suis dieux, Bit-nour, fa de pure lingua Je femme la assira, la terre, cbe doveano bien la téte de enceinte dont fruit le portare Bel. l'homme. la ne souviens-t-en! de les qui dont enceinte d' loin qui enceinte serviteur prédilection femme Adar, » d'un l'iscrizione conoscere Bit-nour, repousse dèveloppe enceinte la amère, nourrice femme femme la la la meurt, fruit, la son est ulcere, fruit, le Esprit pas. s' mamelle son pas pourrit, se des la mamelle la mamelle de échapper laisse pion la garde ne dont nourrice le donne le cham- (Incantation). peines; » fortifie le IV. Voirll® la donna come ma straniera all'atto lishetra, uno è il tanto impuro in potere magico che Il compiere. -vera che donna, e profezia, propria dell'immagine, esprime, l'immagine Sappiamo deiranimale fu donna dalla è e, cosi che avrà che un in vivente destinato al l' al- si che si riferisca la invece al figura magica parola stessi della una mento presenti- potenza della deve sempre questo gli Dei talora, nera, ge- attribuisce è donna La equivalente antico, come necessariamente estensione, per si tratti immagina quando immaginata. grande, come e come all'immaginazione d'un'immagine il nascituro nascituro, della ritenga il maschio si ch'ella presentimento piglia forma che ciò tutto la cui specialmente e , si e campo immaginazione della generazione inferiore solo ella siderata con- sempre non quanto per della un essere un impuro, all'uomo, abbia popolare credenza la quanto Per 0treirliM'i«« ^ che la ritengono cosa stessa. della vittima, sacrificio, si foggiava 36 VOGLIE pasta con vittima o od la divinità gli atti della magìa quello cui di per persona che scrittore arabo si Slane, « foggiar alcuna che la dev'essere e che ch'egli vuole della vibrare bocca al le fune con e vi fa associò provare l'incanto. a eh* A di uno ch'ei di saliva Il mago questa questa per un nel maleficio, egli è veramente questi atti la di ei quindi innanzi, la persona e lancia ad malefica simbolica una ch'egli col diavolo, che sputava, e quand'egli risoluto e alle di parole far lora al- : significare patto fa e servono formola immagine che raccolta che di colui soffia è si e virtù si pone gli organi di aventi cose simbolicamente vi goni stre- voleva pronuncia ch'ei che magie. dell'operatore qualità quindi dallo questi con stregare; nodo, tutti le e di specie persona o sopra tradotti si compongono stringendo lui dice, d'una stesso un fermezza si realmente lettere egli tende questa a l'immagine la tempo enunciare Prolegomeni Ibn-Khaldun, vittima. sopra rappresenta fuor dello i nomi propria parole alcune Nei simbolicamente, dividere, di o più formidabile gl'intendimenti con rappresentano unire forse Tra stregare. immagini relazione stesso. nume della rimmagine Tali del foggia Timmagine stessi, vi noi Così, stregone accenno un della gli idoli, immagini era medioevale trova stregare. lo figura una contentarsene. invece nessuno vuole Vedemmo dovea divinità, della materia adorarono gli uomini all'inverso, materiali altra legno che e STREGHERIE E opera si per riuscire malefiche VOGLIE prende parte la sopra modo, tal in escono dell' bocca dalla esce pieni i libri di magia sono d'Ibn-Khaldun qui Tesempio immagine, la gravidanze. Guai ha r nelle donna una invocazione sono piene pure a di ci duni 1679). leggenda a risale suona prof. Kuhn cosi che ne ride, la madre ha pietà pesarsi col loro. " : fanciullo; ciò, per dalla parte del merito il trattato ha lei prova un e loro il moglie uno Il diavolo cuore fanciullo, e libro ed ogni dolore un peserà di la in mano bilancia si allontana si può dello (Luguna figli, patto ch^ei invita tiene il diavolo Magìa che angelo, dell'angelo, quali al solito più greca, ambiscono fanciullo, nel alla Buttstadt a ; di Su- e il secondo il fanciullo se coi De raccolto Marito concede Manda allontanarsi. dovrà malgrado di di i modi sopra vite ser- nato novellina una specialmente e figlio appena superstizione (1). In fa figli, tosto Rohita quindi ripigliarselo.Nasce possa Dio che il diavolo invocano ch*ei Il — il o popolari di diavolo, legga Torreblaaca spagnuolo incauto, furono e Varuna, addottrinarsi col patteggiare la ariana volesse Chi (1) diavolo, Dio che specialmente e quali invocarono riprese loro del prova antichità remota al che vedica le fascino novelline Le donne, darli di diavolo leggenda nassepa di casi costo dal la imprudente. cordai ri- parte che la desiderio un s' io potente donna, una se incinta, esprime una cosi Di » ; è per è quale cadere attaccarle. vuole liva, sa- genii fa essi, il mago che la con Parecchi operatore. e, per il male vittima questi sortilegi vi genio, il quale, cattivo un 37 STREGHERIE E volta acuto. il diavolo più, una il diavolo mola ; s* abbassa rabbioso. » 38 VOGLIE donna una bimbo un In K un'epoca, femmina licenzioso tione. " volte alla figli che o La della r sua il che era paternità, la madre nel immagine del momento gravidanza. scritto al comunicava che uomo È degli noto africani a il il un Arte segnava inalla padre vi . ma ripensa presso indizio nell'atto §li antichi Garamanti, famoso bastardo accoglie e che « Adelon principale connubio quello o degli amplessi, fanciullo, l' ama come » procreare scienza come perchè solo loro prole destinata in bocca poneva me- le per Huarte. colla suggellare non dell' ottenere delle erano Robert, come come » ritenevasi somiglianza sposi suo ra-- più vi E riposto nell'ardore Shakespeare il specie umana, agli » il intitolare a la celebri segreto per di cosi generativo la Consigli gli ingegni agli onori riputando motto esitavano dio Clau- ìiabendce prolis a sire arros- l'abate attingevansi perfezionare « cardinali, Mazarino astrologia. ecc- della farebbero cardinale pulchrce all' diventeranno che e De non di moltiplicare gloria 'al o che {Sulla legge ora cioè naso, a : mezzo bimbo, mezzo papi, a che suggeriti Arte " « cabala Vandermund, di : I mezzi si arditi opere: dedica poema cui un conio, incontriamo da che Quillet pure capo, Lioy libri si dedicavano una dici Paolo giaculatoria mezzo un mezzo sessi), in dei produzione badesse scrive questa fosse fatto di ha che vivente essere di far bimbo, un partorisce e » ; STREGHERIE Timprudenza Dio, dammi caro € ha E perchè in sé nella rono lascia- quali YOOLIE non stabiliti erano donne sì volta per il al ci donna partorì marito, paragrafo un delle donne, del i fanciulli quinto Plinio la quali al liberamente loro della anno loro che casi leviamo di Piombino ì avevano adotta-* loro trovavano di superfetazione, de' quali l'uno migliava so- Il Johnston all'amante. l'efflcacia sola rimanevano età, gemelli, l'altro onde Duca dei non le e una gli uomini anno reca sopra gli uomini ma figli que' fanciulli loro somiglianti. ha quinto madre; per nei fra prole. Finché aver la vano matrimonii, congìungevano raggiunto presso i 89 STREGHERIE E (1) dell'immaginazione esempì seguenti avendo avuto fanciullo che La : glie mo- relazione , ad partorì Etiope, un con Et^pe. un Sotto contemplato Giovanni che demonio, eo nosioribus meditari la con generò si mise usque naria unì Carlo a un partorì figlio irsuto. mascherato idem virgunculis, semine salacitate, commixtis, ». il extendit, quale, naturalis, di d'un il Johnston, ut, libidi- in imagi- animalis il sangue Amsterdam, tale appena sanguine, cum che Un guisa a rudimentum Vuoisi avendo l'immagine Quin, soggiunge " fanciulla una donna una figlio diabolico, ìmaginationem (1) Thaumatographia un moglie, correre. existimet IV, nazione l'immagi- con incinta quand'era spesso , partorì poi bianco, avendo , marito, veduto suo somigliava invece Etiopia d' l'imperatore Battista, si nato, con fanciullo un bianca. donna Una nell'accoppiarsì un 166(X del eam gla- 40 VOGLIE bevuto diatore della dalla di sangue di Breslavia, del (1), le noni gatto. donne nella fissato alla regala ael della mezzo aascosto del che augurio, canto m*à El m^à El m* donne il (1) di confetti, andarlo incinta, altrettanto. nascituri trimoniale ma- bambinello per poi spesso di poi di per torire paril Sopra angelo, un avessero a ricorda veneziano popolare un Credenze Tarte benedeta Ch^el camera bel crede bello alla come gliargli; somi- st' gue- : Sia Le sia bambini i un uso che Ber- maggiormente scatola un si appena signor dell'anello una trova dipingevasi letto hanno nasconde, sposa bambino un cielo la visitare a si tutti figlio simile un compare sposa quale che zuccaro, Il gravidanza. il di bevuto avea secondo che statua che gione ca- narra avere per fanciullo un stato si e quale partoriscono immagine, persona, la Venezia, A sia Gommodo; di gatto, partorì gli istinti Faustina romana generazione fanciulla una STREGHERIE E à che depento depento la depento un non bambino quadro popolari hanno di del là pitore, mia; camara camara e leto, perfeto. anzolo ricevuto dal compare tengono zuccaro, rappresentante veneziane. el la Venezia, almeno Madonna 1874. l'anello delin col 42 fiato; alla stretta respirerà fanciullo avrà il fanciullo STREGHERIE male; se delle macchie; il Gli le mutolo sarà almeno o guarda se taciturno alcun sottomano serratura e riuscirà avrà parti di se la lama altre tribunale, si se se d' le labbra tutto ciò se avrà ; chiuderà a o mo' la la avrà il luna, d'un siepe, va la con stizia; giu- calvo; partorirà fanciullo imprecato, cibo, e non per un avrà al si scituro, na- dovrà la potrà quel cibo lunatico; sarà il fanciullo crocicchio, altre hanno impreca se d'un In sarà il fanciullo il timone il cherà lec- incinta molto ripugnanza morto, un o donna rotta, d'un d'una Ploss all'acqua, gli ha dro; la- incinta fuoco. di far sottrae coltello, il figlio la lepre; voglia attraverserà una di eh' ella gli occhi se tazza una il fanciullo guarderà aratro, in donna capelli, il bimbo i il bimbo bottiglia , il dottor Se da avrà incinta, buco una d'un e cagnolini o spaccate soddisfare, cieco; figlio taglia beve se avverare se il Wuttke il la impronte superstizioni. gattini gitta morto; volto suo Germania, raccolte in il sopra del nascerà nel o vetro guercio; imprudentemente i difetti essa- , bambino in. donna se ; ramo, il traverso a o ramo donna , il bambino oggetto, tra spruzzi, imbronciata, mostri si la il , carote, della qualità Se nascere. Kònigsberg, presso di da che raschia se istinti carattere ha che bottiglia alcunché cuoce , bambino della gola pustole. avrà rivelano cinta E beve se fanciullo il VOGLIE il vomere carro, ; se diventerà d'un avrà il VOGLIE ed spaventò od il corpo, cacciar via donna ebbe la imprudenza de Ve col Se riceverebbe darlo e alla cacci modo del malie la diavolo impedire la il fanciullo del tempo, oltre di il la e giatore " e magia credenza della dir donne Valle donna gravida la il facesse sotto che stimano gravide, Gameliero e adunque, carità, fece levare dalla sinistra parte che in di faccia loro per far piedi una rire mo- prima superstizioni che e risguaragli giuri scon- viag- nostro quest'uso; stavamo qui genti avere giati, allog- il nostro pregare sotto queste , far relazioni Le Gamelo, un femmina Gamelo un rebbe vor- in Persia a passare che trattenendolo Il una tutte esca rimuoverle. notava tal uscire malie Mentre meglio, partorito per in farlo queste Zireuan. che Gameliero genio delle trattano a ed sono materno. in Posammo per intorno Pietro che piene di notizie sono pratiche alle venne Il di nasca, ch'egli che opere de' cai- dell'uomo, nell'utero giusto le e popolari dano impedire o tempo viaggi che che marito bruci, lo i il fanciullo lembo un mal generazione prima il viso scongiurato proprio capisce qualche di o il si il segno parola: perchè Si paura. toccarsi subito tagliarsi moglie Turingia quel luogo, è Se egli deve di la che, in di della far braccio macchia. una incinta dicendo senza spaventò, zoni male il (weggesagt); la la laborioso. parto 43 STREGHERIE E che e avesse buono i per quella entrando, e le le parti facili. quella cortesemente Gamela; o la passò donna sotto 44 VOGLIE la pancia, qual due altre cosa più del la. con loro parti. Presso anime dei che pannolino un spada una e fanciulli una nel donna, stesso caso, ciullo ad vende, (1). tianak sia porte invece, cura è ma Nelle in tal finestre, affinchè il Utle della de Grecia dello il proprio fan- Il fanciullo vendita, di modo, lo è Cuba, di far poter Paris. Plon. Moderna^ Firenze, si In (2),« aprire uno vere vi- spirito Pa- entri. Zecchini signor si pericolo di non dove il che credesi dei già partorito reale. simulacro cotto Cuba, di aver nasca, casa ritorno partorienti; perciò alle levatrice (1) F. PiRON, "2) Quadri Filippine scrive come della assicurato, che riso nel un'usanza solo un questo avverso e credenza che per di pedire im- per impedire qualità allontanare prima terra 1 che p.orta della alla pure per un'amica per sulla incinta, dopo morti, diventa, schiavo, spiega il sopra agevolare per varie La ritornando fanciulli non innanzi mezzo. ci morti, distesa nascano; involge Caterina, Gelebì, si crede errino bambini la secondo speravano delle La gravide Santa marino, morti entri, si tiene donne a da Maria gli Alfuri altri banda. meridionale, partorienti le il medesimo stessa fare corvo bambini che il morto del pelle che veduto Vincenzo padre ventre, le ho fece dietro dalla Nell'India ». loro di per volte, sempre volte fine relazione era poi girandole e all'istesso STREGHERIE E le dono chiu- Grecia, la prima serrature 1876. 1876. VOGLIE delle delle porte, in che potesse casa di precauzione acciocché qual di nubili al nella restare sia parto dal nessuno, paziente, consorzio un di impurità riano di felice w^tvoXuwv e volante il con la parto) di , gli donna si dava del casa liberarsi tenendo mana, ro- fosse un chiamavano il parto, salato age» e cato sec- , legato portavano antichi Vale- sposa marito, che dalla Pierio I Greci remora del per mondarli alla (ossia sciogliente il pesce che mandano ». parto facile. un incinte speranza d'una nella versamente Di- priverebbe caso e il travaglio entrarvi. li benedirli che che nientemeno tal in dera desi- appartamento alcuno macchiati chiave w5tvo"uTwc all'incontro parto la per donne le a entrava augurio né è adattarsi il che e li credono che quando fosse, chi sino incominciò incorrerebbero venga cui vuole nell' ; Gli riserva. anche sono vedove o partoriente uscirne, si si soffre non senza di contaminazione chi diflflcoltà; e, maritate debba parto, che rilievo infranga, che quanti primi acciò prete di e V della può specie una al momento i ia chi camera finito ; donne Questa sommo alcuna escluse v'é presente essere della né regola, una che però di pregiudizio, questo parto, vengono è ciò tutto aperto, fondata ripostiglio incontri di e chiave. a bizzarra, non conseguenza pur a molto parto testimoni per le il ogni tenere valigie, chiuso essere un'analogia sopra delle casse, 45 STREGHERIE E più prèsto. che si le potesse dita della sopra di sé Credevano, impedire mano con« il 46 VOGLIE fra giunte loro che in al sia incinta ed i Nella Sassonia, parto lascia mal Dicemmo la donna traccia Daiacche di de' un chioccioline. vegeto, Le dubbio, e ad avena è un sul le simile un affrettare far talismano (Eiun viene con- nell'Estonia, diavolo Le contro l'indi Upak), od la donne temono perciò escono diavolo, le traccie. al incinte prio pro- fare; settimana. sono non Cuba; il si aggiunge ma Il mal per perdere ogni dal uso, bianco. di carta partorienti. fargli perdere quando e di cavallo un presente genii, volare age- per dev'essere scarpe incinte, per protegge incinta sperando muta seco la donna casa cioè ripieno di foglie,radici, pezzettini di legno, paniere senza donna Borneo, portar senza che sempre mali salendovi Nereide, pezzetto un pratica dell'isola lei via donne incinta di la Nereide le allpntanarlo, della cinta, in- Giappone, cavallo pertanto mediare ri- per fonti, i fiumi, i platani la è genio, della una donna che portar timore ; nell' Harz il che sulla suppone cora an- sopra Nereide; noscere co- le mangiar grembiale sale alla si possa il Dio figurato temono salire si inghiottono parto, è chi fa ci evitare pure quale il la volta; per pioppi. Nel il perchè Ploss incinte via una che e deve donne fatto, si deve dubbio seconda Il dottor Nereidi; prepara già salita, una delle mal senza le Grecia incinta, STREGHERIE annodate. malefìcio il donna ed E le foglie, le significare chiocciole che radici, che lo si il legno vuole si desidera vogliono, un bene fanciullo ossuto, VOGLIE ben che tosto la di donna Tali un in Massaua, timore Africa, stesso eh' il animale, ferire di gli ei il -ferisce Dei marito quando proprio l'animale. Gelebi, nelle cava dalla teccia cor- stillante, rugiada certa quindi invoca qualsiasi per Gola rarahum; gallo, incinta, sente detto Alfuri, gli Presso si albero un chiamata A forte. consolidato, 47 STREGHERIE E sacerdote, un ottenere per si la figlio ficando sacri- dall' astiene donna nascituro, figlio. un è mazzare am- incinta, l'atto nel- V. Maselilo Si si fatti son è molti Madonna, è essa è si ma il nata; altari cantata forme; le tutte complimenti sugli venerata e che si fanno quando quando nasce dia siderio Secondo nella un delle notti di numero L' di si maschio; di si e notti nelle questo de- quasi (il tutti femmina. al mento concepipari numero , , com'è noto, servono stimasi il generalmente specialmente a migliore, procrear i sempre una non propizie pari vedici, ancora prega mono soppri- Nell'In- e preghiera gioia popolare uso tempi in sempre donna. la maschio sedici temuto maschio, dai Africa, in nascere Manu, le fin come quando dimostrazioni verso d'un Massaua, più femmina. invocato, espresso far di fa una ora festa alcuna un donna toni, si è adorata i delle ; la Venere, fatta nasce nascimento fu popoli. A Dio s'è il nozze molte cavalleresco punto antica tutti s*è donne come nascimento suo desiderato; è alle ora sa non che non femmliia. e il maschi, tunato) forle 50 MASCHIO donna propizii alla ne' tiravano quali femmine venti australi. Secondo facile il ed gambe L*osservazioiie (1) miglior prii esperimenti: qui droit dans que nous poids, propre de accoutumé plus que que formés. ordinairément filles. » dans mei, leurs elles des sont matrice la de le une lorsqu*il dit du coté droit, la degna di dice, quelques fem- coucher maris, et e* est peut de située tomber, les font ausai qu* elles semence femme, le coté sur et con- Thomme dans par la son sont gar^ons qu*a les femmes ne vimenti mo- i pro- remarque que tumore allegava droite, où come C'est ne sente che se La gar^ons. parto de' serietà caressées marquée, avons souvent bien la de avec toujours dans re^ue Venette vere muo- giorno una egli che il lieve un novantesimo connais, qu* posture presque posture chent toujours ont cette étant aussi Je ha s'accorge con dito con- ancora ed i toriranno par- maschio; ha non al dottor lorsqu*elles dorment ^oivent le € arrosto, un e confermata famoso vitello giorno invece, non è dal causa ; se incinte colore, sente nascere all'inguinaia, feto del mes peso quali soffiavano donne miglior deve secchi generazione c'insegna quarantesimo quando maggiormente alle ; Plinio conserva nel feto il più mangieranno se incinta le erano giorni alla e ne' Plinio, r aristolochia donna la umidi giorni i maschi con boreali, i venti i la secco, Aristotile, de' maschi generazione delle come secondo perciò, umida; come l'uomo (1). Ritenevasi maschi sempre FEMMINA E fait Rhasis qui presque se cou- jamais MASCHIO che incinta donna partorirà il Dio Ercole, che figli, generò 72 71 11 dottor la generazione sopra proprio tempo volendo mammella estrae la nel destra, nel partorirà ^femmina, una molto sieroso. modo scientifico le tutte dalla Magno per (1) Sulla ves, 1872. conoscere legge della destro se tal (1) ha ripreso se produzione alle la madre se parsarà a' di nostri in dei come conveniva quali esso fino a segreti donna dei si generazione antichità una gore vi- il latte caso, deriso egli scrive, dei sua ghia, sull'un- invece in remota nella cadere poiché, e pre sem- mammelle sue della stro, de- maggior rotonda e superstiziose più destro, disperderà femmine, menzione, già intatta Lioy lato sinistra! della si fa lo e si quale, dal che dalle se l'argomento credenze occasione farò Il » delle e latte maschio, un torirà maschi di la sempre polso suo e egli dice, madre, sua occhio sinistra; quelle del maschio, tosto suo degli antichi oggetto, si servirà più inoltre conserverà si di femmina; soggiunge Un sopra biblico, generò fiabe incomincierà goccia una destre destra alla che « pigliare alcun mano noterà adotta. parti e, volendo Si alle vato osser- forza, sola Ercole un Fu della una maschi, de' camminare, della ed Venette, le e le fortificherà maschi Gedeone, maschi. femmina. una greco-latino 71 il fortissimo cosi 51 FEMMINA E sia sessi. diede noi. di « Non Alberto gravida Milano, di Tre- 52 MASCHIO maschio un fosse il latte destra la di simile in era pollo un potea non cosa e di poi fare spiega Augusto, volle degli femmine, Agrigentino del calore con (1) Vedi la più Russia, sotto nelle tra Fuso essere l'opinione bambine e veneziano. figlio denza corrispon- mestruazione stimò ma la e riputò solo non dei Al filosofo teologi, giorni si rompe nella 1 quali penetri nel dopo trentanove moglie, turità ma- maschi, l'anima in delle nell'incipiente furono trambe en- che produzione maschi. che di vinare indo- un chi il moglie la di come le nascerebbe della Vi forcella Livia, generarsi — vietato, (1), suo erano che Qual- per pareva » marito della Ritenuta quella ottantanove bambino e se dovessero femmine. più avanzata feto fine costante seno favorita esse (Empedocle) dell'ovulo difesero in dovè fecondazione, alla sulla in nel fu in maschio. femmina l' epoca vi non divenuta un Dizionario. incinta. tra fosse l'osso o pulcino amori, sia che ovo sangue segni, i gonzi che minasse esa- destra, fosse grossa codesti un del sesso principio pie diritto suo covare propizie sul il maschio nel fisiologica l'epoca più pigliare figlia, essendo una 0 sé si a di goccia giuoco che volea arrotondito una nascere al voga Fanfeini dal se ei più se verificati e che tanto denso, mammella, agitazione, sicuri fosse sull'acqua, galleggiasse FEMMINA femmina; una il ventre se se di o B il giorni la cepimento, con- più forcella. MASCHIO filosofi altri di 6 né più tardi, né assurda, eri^i giorno diceva Berthon di luna piena parto, non variarono fiao cinque stesso quarto sei quinto essendo più Il floscia. trovansi nel Vénus La nouvelle de volente des la far un et et dei volte produrre medesimo nello sola fasi Lioy alla variano e mine le fem- costanti francese lato: intito- théorie , femelle, selon calliplastie, orthopédie. soggiunge nella il Lioy, prevalenza in annunziava callipédique male simo pros- sempre sue libro nuovo fécondation consistere madri i maschi Il un moltissime proporzioni " feconde teoria, le può si durata presiede cosi in procréateurs, nuova la il luna cosmica. 1872, in accadeva siccome terra bambino luna, tutta alcune parto vazioni: osser- un muterà per signe in- curiose nova non egualmente, legge una e diparti- nostro luce ripetute Si, la sulla alla in visto il sessi, e stesso successivamente volte lunare. continuamente finalmente, dà sesso Io ho nel seguenti inteso perché dei di le il va mai. appunto allo osservazioni o produzione che ciò e sesso, di che , Robiac bambina una o quarti. Godeste Codesta quarantesimo , donna una certi quasi di parroco vicentino Quando € « invece natura comunicava Gard, scienziato virtù di dilemmi , limento essere ad parve cinquantesimo di Lemnius , " il , reverendo in il , questo corredo sostenevano maschile femminile nel e feto nel opinione grande con e combattendola, sillogismi l'anima codesta Ma meno. 53 FEMMINA E é la » il trovato genitale il 54 MASCHIO dei sesso l'altro figli,di maschile, prole si e desidera liste nelle pranzi. piemontese, si orecchini. annunzia nasce La di che sette quando di se indole di e popolare di sette spada una cavalleresca; in questo valieri, ca- maschio un nasce una ma femmina una novellina frati è maschio un di mezzo per desiderata; appare femme, 'Misculiniser di una mezzo per ha novellina si desidera vita, negli alimenti, quello Da parla femmina una o » una si uno se la per di regime spada, ove femme, mezzo da apprendiamo lo Il il nascimento ed coralli ottenere féminisant Gelebi, simboleggiato da nel può si la en e sta dei isole Nelle che femminea. prole féminiser per asserire mascuUnisant en sesso, FEMMINA E , quando conocchia. la essa è non caso mina femco- mane. il Sommario presso delle che apprendiamo quale sole vivevano ima se femmine, volte, nascendo Molte maschi, nascevan nutrimento femmine e le quando pugna e poi li consegnavano ai besUa, di presso ebbe la sempre definiva: continua inconiinentis tire, Mar- Matitina, nella si vano congiunge- poi si ritiravano davan Adriano viri, esse ; di Pietro ; i cannibali donne tenevano saturabiUs un'isola con le popolare e v'era all'anno volta Diventali Indie femmine sacrificate vennero loro mariti. sé. Della hominis soUicitudo, primo Se eran la donna il concetto naufragium, il ; perstizione su- più vile, confusio, indesinens humxmum in- (1), partecipava mancipium Quando comune. l'Antico la contaminata, la Per marito di se trenta non Terminerò Bernoni relative figlinascono la più padre, il portato la è madre, figlie padreggiano il (1) E Chrysostomo iiubere. Quid gabilis pcena, rabilis aliud necessarium calami {Malleus maleficarum) ger incredibile delle quella ha nus,* (2) che quia In fé. meno Lombardia, L*è un Quand perchè la marito si pensa e non € che ad si alla habet enim et iaimica, delectabile là t iaeffu- detri-' Lo — parola foemina servat le expedi parola foemina che più gravide, Non € depicta. » dicendo Dicitur è teatatio, deside* naturalis inventa minorem semper amicitise colore etimologie, padre .più portata sono 19: periculum, bono è le donne malum, natursa, il Se I « figli madreggiano, nisi tas, domesticam malum mentum, mulier est che se Mattheum, super femmine. matrimonio. (2). Quando il superstiziose secondo i maschi; nascono e che notizie alle femmine, nascono moglie maschio un le ed al portata al femmina. una femmine, o propria credenze le rificazion pu- prescriveva di con maschi ai maschi madre di parto sopra la parto capitolo raccolto veneziane 0 il questo ha il giorni dopo giorni dopo sessanta si con mente maggior- più lunga una ragione ricongiungersi non rimaneva fare stessa secondo nasceva, puerpera dovea e zio pregiudi- egli del ancor femmina una Testamento, 55 FEMMINA E MASCHIO a fidem. Sprenla più significa Fé et mi- p dice: gran i fioi bel per someja se quando altro vant concepì uomo. la mader al pader; il figlio,la madre ' pens^ 56 MASCHIO gettasi Tosso o della terra; per si naso, la che dice quando è nasce tonda, casa Nasse altro un dei le i si legge: Lombardia, Se una nel bambina, primo parto Che contraddice: veneziano galantomeni i omeni. enfant un la panza Tè (V. 87), est gazza, e.gucia; larga^ al fianchett, Tè un maschiett. bel Lombardia; Beata (2). i omeni si dice: Cussin Nass pò QttenouUles Quant Quand in prima des Quand Cosi veri nasse " e pure xe no Évangiles Negli (2) maschio: mascio. (1). femine proverbio Co In gue san- galantomeni prima E (1) viene una figlia, si dice: una In Ma tavola nascerà su, promette maschio un un fio naso sulla figlio. Se un punta, a in nascerà da è pancia giù, in Sangue Quando gambe colle gambe forcella detto gallina va colle figlia, se al se FÉMMINA E ^uela prima sposa fa na tosa. nouveau mente final- né, VI. Il folmine ad degli quale dall'utero cose. Negli altri indiana, riconoscere fanciullo che cando la rebbe sedurre, prima del suo che rapitore quello della nella di materno sua nascita il delle secondo materno nuvola; cosi di Bhrigu Bacco, vor- che esce ardere Puloman nato il vendi- Puloman per madre la vuoisi intelligenza, figlio di che, il mostro dall'utero eshàm prescienza ventre precoce Gyavana tempo il a incinta sti que- Vàmadeva una tonante dimostra madre fuoco analogo fulmine il vanta tutti anv un vicvà). '^elì'Aitareya nel parlarono si sann nu mitici personaggi In conobbi io possiede materno dall'utero fin abbiamo Indra, nato parago- avverranno. (Garbhe " fu fulminatore Indra gànimàni d' invece Aranyaka, leggenda Bei devànàm aham avedam che casi maseere. nuvola vagisce o nell'utero, ancora nascimenti la parla il Dio Rigveda, Stando € che di prima dentro pronosticando , cosi: dlee tuona figlio un del libilo che materno inno 11 ebe Quello col (mito col fui- CHE QUELLO la uccide che mine che il uccidente e PRIMA Semele), il mostro, può non erompente dalla lupo aggressore della fulmine il 59 NASCERE DI madre assediante incinta, ossia donna DICE propria altro rappresentare nuvola, FIGLIO IL la di gravida nuvola pioggia. Un Johnston di nella citato poeta Dicitur foetus iasuetos Causa subest; cupiit Et Aut anzi dal che al posto manifestano, loro di danno ad Iknciullo un cambiato, questi fanciulli numerose lo più fanciullo tale nell'atto od cambiati anche stesso del di diavolo ma corrono il cambio parto. poi dato nome medio evo i Tedeschi wechselkind Kiel-hroppf. dal leggende; nome diavolo; come quando il nel pure dal il feti onde sempre, deposto connubio, Tali moglie. cambiati perchè tenne sinistro; si ri- del si chiamarono vagiones; ccimbioìies, nell'atto si materno, feto, cioè quel vagiscono parentum presagio un della fessa nell'utero inteso si collocò ^ manus. esse come opus. vis demoniaco come diavolo sicccv^uSf si fanciullo più, lo per studio teneri, sede angusta molis innuit aptas sonos. se cernere magnse del vagito ebbe, doluit quia quserendi Ancupiis Il dedisse alvo in clausus materna ore esclama: 1660) (Amsterdam, Mirandum naturalis Tkaumatographia Tuttavia o Intorno in avviene di a mania Gerper alcuni eO illustri vaticinio com' era di del primaverile ch'era di che cuculo, tornato potare. ai augurio Quando marzo. loro il che fin coi o futuro di stato contadini cuculo ad loro buon augurio, il nel contadini avvertirli moti glorioso; romani i marzo, dall'utero destino riconoscevano in tonava NASCERE DI evidente sarebbe uterino buon PRIMA vuoisi segno del grido il tempo dato alcun con DICE storici abbiamo onde di FIGLIO personaggi materno 0 IL CHE QUELLO canto tuono vano dice- ch'era VII. Gemelli. fanno Si tanti voti per la Madonna de' nascita la figli, si sup• gli plicano nessuno è Dei prega anzi il temuto; tazione, stimasi al dato non spesso di marito dato era o perchè temevasi L'uno morte. Le matrone quidem, Sane et gnorum trici, cum Oves duobus è un scrive opulentiae ambiguae, Agnis già che Pierio altrinsecus vida gra- impura giungimento con- condannato ma partuumque Bebius alla partorito Valeriane, est, ut siglio con- concepito, speciale praesidi, hoc moglie nuovo avevan sacrificio Il zione. triplice feconda- una generalmente romane fare doveano « feti superfe- stimavasi fanciullo o gemelli demonio. un pure mente generaluna la che seconda una de' perchè timore al nuocesse del accostar non per come e dei parto considera ma opera soltanto incinta, Il si non insieme, generato che donna gemello ottenerne, per gemelli. aver per come la e a melli, ge- Giunone: Junoni re- sospita Macer alligatis, sacrificabantur - ait, 62 GEMELLI matronis a considerato il di parla quale alterum parta una vedere che donna una marito simile starsi acco- dei uno siLCCUbiLS abbiamo da quale la mino ge- « tero adul- alterum , genuit. in il secondo struosità. mo- vera dall' succubus; adultero, un apparve Plinio, qualche veniva gemelli astenevasi incinta, dovea di l'opera gemelli de' parto che il marito moglie alla il che Leggiamo » disgrazia, come una come Certo talora Perù, del gli Inca presso peperissent. gemellos quse , Altri " sospetti ricorda esempii lo stesso Plinio. Voigtland, Nel alle specialmente di gemelli, si incinta dal « des marques bambino sulla gemelli è fra vien molto l'altro gemelli qui di se sia che Thamar lo di primo di il le par des donne codino quando capelli primo dei quel codino. di Giuda. Si primogenitura nato spinge. È e et che portare cioè : considórer si crede il diritto circa- poi sentenzia nous eerto esse Venezia, a ventre, piccolo un fuori, deve vien o du coppiati, ac- donna una peut ne on Venezia A quel cibo, Venette de' fratellini ; gemelli, fuori » con disputato i due due jumeaux. chiama che Il dottor donne, frutti indovina, si d'enfoncure, nasce nuca, lo extraordinaire un'espèce pei; gemelli. Se enfants, des grosseur milieu un alllngiù. nombre le la que dei volto ventre Pour che, si ritiene di due a alle incinte, di mangiar fecondarsi abbiano d'impedire cura donne poiché trovi ha si noto il primo che l'aneddoto L'uno prima ($3 GEMELLI di legò levatrice ch'era e il secondo tosto e si chiamò mano egli Zara che ritirò portava (Liber si Qenesis, la tosto onde il la quale perchè primo, apparve quello la sopra rosso, ma fanciullo Pharés; di sua nastro un primogenito; l'altro allora nome la presentò nascere vedesse mano, il nastro XXXVIII). suo usci vili. Aborto. celebre Nel già il apparire deflorata sposa è marito Ho membra interpretato, Grassmann il interpretazione, col ahbàngende Hexe bunden. Geschenk ^ia dieser Gib wird diese Dunkelroth das Hexe Gatte der wird sich lo Farbe, festen davon gemacht Un Weber la qui gedeihen mit (1). dal che volge in- sposo loro volessero die sich die ver- Bande ge- tbeile denPriestem wolleneHemde, hat die es dello corpo diverso ist assuma sposa studiosi fortgetrieben; (Braut), hinweg aus; " il (che preti soggiungo degli siglia con- Kriiyà della ma commodo testo: la alquanto vedico, ai quando veste modo passo per riscontrarla wandtem nella il rallegrano, sposo; orribile, della poeta-sacerdote che nello penetri si camicia prima diviene sue Il la KHtyà (nllalohitam) sposa vincoli.' consegnar e lucente le dal que' cammini sposo e in della purificarla), possono persona, (1) parenti di sposo chiamato nero sangue i ; legato lo soli il vediamo noi Rigveda femminino, mostro un disperde quale del Suryaskùta und ist 66 a ABORTO manifestarsi nel forse Antichità il modo di Giudaiche quando dalla gestato dum lierem ad dei jusjurandum dextro set, luxato crure riatur autem ; sin ad maritus mense nomine iufantem masculum exprimit et sumpto poculum inujste est si enititur; felici ter jusiurandi Deum luxato, in modo ogni del abortiva durato la quod aqua ritenevasi parto. Secondo dovea si intercute come Manu, per del feto. Secondo mo- cimo de- peracto in ju- phialam humi coUecto, porrigit ; mulier facta mature ». impura, donna mesi et fldem moritur invadente tanti ei zelotypia conjugalem la in- laesis- misere nomen cosa et commotus, pulvere et mu- defert prae fefellit, turpiter purificarsi gestazione sit delata, praegnans testem et ventrem et ebibendum asperso, fanum, pariat; fano vescen- statuit disrupto deletum e pugilo ea pudicitiam nimio suspitionem membrana vero et ventre iniquam de in ex membrana, si quis, habuerit, uxore ad ut amore prse ramento, atque in imprecatione cum Si est, sacerdotibus obversa est quoe i il feto « aliquis sacerdotum portam primum scripto de le tenevano gi^vanza, et immisso reliquum secondo adulterino suspitionem Deinde datur. che, Flavia, sua assaronèm, altare, quod super Giuseppe ma qual proposito, crudele nella moglie farinse Al sospettavano egli scrive, adulterii hordeacese negli aborti, o gravidanza. ricordare ebrei mariti solleciti parti della stesso tempo giova nei et crure L'aborto e più indiana quanti gli antichi pura imche avea Greci 67 ABORTO la Romani, e incinte liberava le invece, che lupo cavalla assedia le abortisca che la le pure Ne' Geroglifici Egiziani Madre di Pierio della figlio uccisore per propria veramente che dai figli; ciò spiega propri in gittate antichi passasse (1) Le lino, per vansi nodi a nei la vipera mare una donne esser far romane liberate tale capelli vipera, non offrivano dal lupo. Il negli abiti. pente ser- calpesta, opera si sconci. che leggiamo della poiché gli il vipera si credeva nel parto, mangiata nel sacco pure una de' cidi parri- vipera. Gli incinta, la quale a Giunone gravida non di mancare nelFEsqui- pericolo dell'aborto; quando donna pente ser- il genere, potesse fiori abortisce incinta donna una offerta, la e come chiudesse che credevano sopra si morisse una cata, toc- donna, mezzo del geroglifici che uman madre, ad e venga ne' un la donna tribuisce s'at- che Salvatore Valeriane, rappresentavano ne della dell' affinchè o ad del nemico malie, sue calci tire, abor- qualità vogliono seduttore Vergine impuro serpente, dia come appare che il che mevano te- già detto donna la gli mo- valeriana perciò figurata cavalla una come alla lupo immediatamente; trovavasi egiziani il senta faceva funesta incinte; quale la pregna, donne che Abbiamo erbe. alle dell'aborto; magica sabina, d'altre numero pericolo (1). Simile all'erba Italia in gran dal cretese legata aquilinum un'erba come il dittamo un detta pietra doveva reca- aver 68 ABORTO abortire. donna Presso modi tre donna bere si incinta, che donna le Castro la quale semplice abortito poiché di possumus (1) Saga OS vomitando gallina, il feto veliementissimos a fosse impurum un partus dolores credesi abortiva. per in ex Negare lib. 2, cap. non os cujusdam prsegnans 7, ; un per mulieris quo mesi di incidit, vixquo domum pervenire potuit; Remigius, aveva feto di due abortum Il opera che « , donna, sembianza astutia, efflavit una gravida sangue danese recasse Daemone (1), Rodrigo d'altra avvenuto donna bocca la giamo leg- piedi di donna una dichiarava: Diaboli qusedam jussa suum la il Marold interdum. halitum jsatis quella per che vuoisi se o (come VaquUinum), l' emorragia produrre di caso i sotto del contatto si domandava il Magica), mestruale sangue a puro im- feto del potere. Secondo Mulierum), il a abortire alito un Fascinatione lo stesso il Frohmann diabolica ha tocchi bastare essa d'aquila poste Mord. {De abortisce; possa {De o impaurisca l'uscita precipitare per mangiare che di sopra una feto, imprecando il serpente soffiando che malefìcio, perchè a la gatti. Il e dichiara Magia, dando guasti la facciano canfora la De uovo o penne incinta che cioè qualche il Frohmann Presso e il che toccandola, 0 esercitare abortisca cani piede De cosa fuori col trattato suo abortisca, qualche donna tocchi può incinta scovando e nel che si crede Boemi, che incinta Torreblanca, in i p. mature 243. ìq 69 ABORTO evenire posse d'avere confessò che, strega faceva chiamò a Una sé a uscir non quella di la ad e il abortire. il donna Lo di' caso data ingravi- la quale consigliò l'incontro evitare alcune dopo la gravida, essendosi la levatrice, casa, ucciso ricorda signora Dimenticatasi strega. farla per qualsiasi gran stregone uno seguito Maleficarum) toccando abortire. di volte donna una {Malleus Sprenger una di che dice sette per nell'utero feto Frohmann Il ». con settimane, , del buon consiglio, aflTacciò e la strega, salutarla, che nel in la con signora narrò casa, perocché mani, de' ora dai soglia resti incinta; per tosto uno d'una di si esso Di stregone un rimane ricercano quell'operazione farle toccò il un un od fanciullo magica, il parto quale avvenne ; ma a delle ora mette serpente d'aborto que' frammenti, la il c'informa strega, minacciata di predetto capo, caso ; il ossequio intiero, del altro serpente ; ed stato era si riducendosi perduto eh' una le ventre; l'accaduto, è già dove dolorosamente spaventata pezzettino piedi. luogo per agitarlesi quello un casa le levatrice già in dipartendosi, come mani Onde parto ora poco, Frohmann: la senti partorì non a le il fanciullo nel precisamente poco ambe alla ahimè, : onde quale, il fanciullo. ventre sclamò la recò si signora banchettavano, donne alcune la si sotto muore la donna bruciano, riesce ; felice. e, IX. Il si Come il parto crede per divinità di numero dalle sania Tebe delle parla già il dalla il partorito: si d'una all' r fu Alcmena di marito suo eh' imprecazione passò ella l'anno le di sgravarsi. per fu da potesse e la questa a detto Alcmena volmente age- maniera che favoleggia improperii' maledetta incinta non rono fu- dlsto- Farmacide rimanere donna Pau- quali che Apuleio aver gran Giunone industria di allontanarono, il le gridare avendo che incinta donna amica possibile la per a che da Alcmena, di tempo felice. mandate parto il sìan specialmente fosse parto partoriente creduto, ad loro duto cre- parti i Quindi invocate, improvvisamente messasi avea il s'è oltre magia. sono Farmacide impedirvi rimosse si che ritardati di affrettano cosi popolo o o che affinchè donne, per ride dal diabolica opera ctie genii aborti, degli impossibili od mali e universalmente difficili solito, mostri cagione sono e quasi resi in parto. partorì; con namente; eter- la ebb^ imprecazione donna la quali sé con Talora che in di opera alcuno se morire; camera del terra, a d'acqua turandosi di cinque quinto se rabbioso, fa onde tosto quattro divorò il in Persia, speciali invocate Soma in Persia, o a Roma, ne'parti. La fra i (Gfr. l'Appendice) veniva pregata dalle come in tosto ucciderla, ThU)et, Nel vi erano vinità di- luna, specialmente nell'India, Semiti, divenuto per Roma, a nel uccisi; il morte. a pieni rano Nar- uscirono furono puerpera Grecia, Sì nivali come Alitah come Eileithia come la vano sole- portarli, e corrente. quale essi immediatamente messo di sé vasi acqua privano co- mali gli ani- terra; gatto, il quale, gittossi sopra nell'India, in come di si e cadendo dalla pera puer- distendevansi, gli animaletti, donna, una la terra, presso prossima rospetti, o toccassero non riteneva, pavimento sul tenere nella topi; lo la motivo stuoie levatrici il naso, pure quale saltando, gittarvi per ranocchi pareti, affinchè le o le perciò pel si fanciullo, per del toccata parto, tende di fuori avesse rileviamo Napoletano parti, prima venissero dovea nella parto ne' che malia, quali del luoghi ilFroh- presso Frohmann Dal feto, nel il trova ne se pre sem- nascituro. intieramente illustre. alcuni portar a fanciullo del parto; anni, ne' otto per costretta peso del tempo, suo fu distrugge esempio un pure de' l'incomodo stesso mann efficacia sua imprecata il diavolo momento nel la 71 PARTO IL Anahità come Iside Grecia, in come Egitto, cina Lu- partorienti ; i gerogli- 72 IL egiziani rappresentavano, fici del i dolori la Dea di Garna, Garda, o alla partoriente, alla fanciullo perchè Fluonia, perchè Parentia vegliava la formassero d' maine nel Auguste natalizi!, si e ha che {yaUcanus\ parola (1) E fa e il genio popolare toscana, tre uomini il che : La primo quando Vuomo credevasi vegliavano il creati vagito con bastoni e Dei posta a perciò del è ia prima slattato, infesto scope vi fanciullo della specialmente ro- degli occasioni; selvatico il religion parlando bambino fanciullo scrive Roma, gli fa pronunciare quello che Silvanus, A speciali tali per uscire {FabuUnus); « Dea si spaventasse; non del Dea bene; La sangue. ossa intitolato numi fuori portato le chè per- la supplicava o lanno. ma- Prosa^ il fanciullo Antonzns, aux nivano ve- con ogni e troppo perchè libro soltanto che il Dio fosse poi perchè preferirono servono si bene; uscisse bel suo che partoriente rimuoveva si fortificassero. e della Postversa Dee Ossipaga, (1) il nascituro contro cui il fajiciuUo non trovavasi ove streghe letto da uscisse Eugeria, Boissier, al alle amica dicevasi, accostavasi Dea, bambino, del cuna nare, lu- latina, d'Apollo, casa malie loro corbezzolo Si sacrificava si le La di il cacciarne il neonato. ramo un della le credenza sorella porta operare per contro per l'antica Gardea, o dell'arco mezzo per parto. Secondo Giano, vegliava una e PARTO credenza ai fanciulli; per ciarlo. cac- 74 PARTO IL Santa Nicola, Criatura Yittuvagghia, Santa Na fora; Matri 'Na dogghia Vettovaglia, raccolta di e *na Canti (gagliarda) ch'aju Criatura veni Mitissi la de' canti Un'altra toria giacula- cosi: suona ssanti, i • Maria. (Gioachino) Jachinu (il parto) tagghia nella Vigo, in caminu. Raccolta sua siciliani, ci fa popolari tre al- nella Sicilia : 1. A Di A Vui mintiri vui Datici A Di preju, vui dari rocchiu preju, Virgini Maria. Matri a santu la via, Ramunnu 'mparturu rittu preju, Vincenzo san la testa o dari (Raimondo), tunnu, e li Firreri, piedi. sima amplis- conoscere partorienti delle invocazioni quattro gravide. Virgini San Leonardo cav. gevole pre- Siciliani, è pel popolo mia, cu Accumpagnàtila, Sant'Anna, sua ananti tuti Accumpagnati Pitrè, nella il Milazzo a fighianna. bona popolari delle si recita Criatura orientale guagghiarda annota soccorritrice che Il e Sant^Anna, bona Santa la lesta dogghia, Santa 2. Maria Ghista Matri sta 3. sta santa, *Ntra sta la ca Non passa mamenta Doppu ca Sfagghia £ (1) alla Margherita quale, eretto prima volta è cintura, talora (2) invocata nella Svevia. Vigo un San che la pronto quando sgravo. » sbrogghia, dogghia, il posto della Diana Solvizonta, di Apollonio, Atene, dove le donne la loro deporre dalle In ^ " In una e San Catania, donna i stato era incinte per Santa cintura. partorienti,che Germania, perchè campana, trummenta, avrai non Cristoforo annota: (metto) Argonautiche a pure il costume suonare venivano invocati Il in tempio un parta prese le secondo nra o menta hai non la (2), campana criatura. iu ca tia dogghia: autra quarta sgravi quannu Santa la sgravi a sbrogghia, e capitana, chista chiavi sta *n sona libbra pacenza. (1), libbra li celi f aciti 4. Oca duna cca Non sarà furtizza, assistenza, mi Chist'animuzza E duna vostra tempa di ducizza, vostra Margherita Virgini nicissitati, mi parta Matri Santa la miu, lassati, di tempu Diu, partaru mi non Pirchi, Matri, 'Ntra lu di santa, 'Ntra di matri Tura è 75 PARTO IL gherita Marla depongono pomparti sono la pure Rocco. in stenta fedeli Aci, a sull'Etna partorire, preghino per è vi si fa darle 76 PARTO IL Gei li mentu 'un 'Ppi lu lu A Il : si suole pallino la la letto una testa d* e della partoriente. In il becco e quanti di doglia. dei » sette piedi in farlo il è « Oh I aiuto alla proverbii veneziani tenerezza è Varma mia! verso (l'anima). la madre. invocar con solamente e della mama tra son In pernice una ridotto e , la quale per mai più Madonna e madre. madre (1) mia! è che Sicilia dicono quando In » dato dal mostrano che ve^ non partorisce, quelli napa ca- popolari sua partoriente o o della sua (Credenze discordia mama il supremo deve lino sofi'rirà non invece Bernoni in bene, partorir esclama: Venezia, forbice una grembo donna, a recitando e d' acqua alla futuro chiave , , bollire litro nei sgravata di sul usa un bere in porvi posato si partoriente che neziane), (1) e scrive sposa, può in A essersi lenzuolo un guenti se- più doglia segnandosi , notizie una suole Castiglione — la Santi, La o i di dopo Altri si abbia parti soffra le nascostamente puerpera chicchera una non aglio orazione. ripiegato ad con sussecutivi, nel Spiritu Santu. e strofa donna porre ditale con questa Perchè superiore un Patri, Figghiu lu di primo 8cantu senza illustra « al parti fazzu matruni; lu pigghiari nnomu Vigo rammucciunì, a la cia, Grema- gior magmamma IL che (1),secondo rito Grecia della che ch'è V per del solo ed è di maga l'oscurità in cui è negli anni, inoltrata più e la non treppiede nel mezzo di che (1) marito di rozzamente Cosi fa in uà loro questa, che e alla fuori, si il , per quale dà la libertà a il parto ad ud legno che , , ad golo an- dir un vero , vecchia agevolare specie o sostengono adagiafrvisi.Cotale in alcune uniscono congiunzione inviluppato o treppiede, e un porre borbotta di toriente, par- lento passo a cilindri mande, do- nostre mistero e non composta, alle a Questo piatta per Turchia, regalo di al forma acconcio sembra tutto nella e parole, oracoli. ambedue camera, due in connessi leggermente pezzo di intende. sé tra sue flsonomia una aria della treppiede, consiste altro le e , nessuno acuto, che suo , camminando senz' va, ignorante, parla non Accostatesi più vecchia vatrice, le- pregiudizi!-. Il accessibile più schiètta. misurato, parole è ed austera, meno ha la il sapere per una allato, sempre rire: parto- per involte, direbbonsi le sta in e ; sono Un'assistente sì invece brevemente, risponde interrogata per eh' è il simarsi l'appros- tosto stimata superstizioni in esteriore aspetto molto nel sente manda dri Qua- descritto greche donna parto, ma ne'suoi averci le donne vecchia una esperienza, maestra dopo tengono il momento e lo Zecchini (egli scrive) una Appena " c'informa Moderna, incomodo modo 77 PARTO , è strumento lingeria, della uccello. ed moglie, il 78 è IL da sostenuto due cUndri. collocati sono il Durante che madre sulla lui, la madre indebolisca a oziosa, troppo la la e di riposo, le sotto le braccia come dell'utero (1) ; e se a il male farle si da due su sforzata viene scoraggi dei già del feto non stanza gli e libera bensi ma istante sostengono sopporta estremità alcuna, giù lungo di un la resta e su la dell'azione, n'ha non Tuno di cui vorati la- all'angolo suddetto, sotto tempo non "camminare mobile, del sedile, ch*è di quella specie altri piccoli piedi grossolanamente tre il resto come PARTO vecchie siderare de- allora torturato un e , la costringono le sia possibile. Progredendo all'innanzi e fianchi Dio, ambe con ad sino passeggiata interromperla, situazione una che e sia che a sponda d'una a ; un del il né soffrire a ad porsi in pressioni Malgrado — a la venga donna nuove mammana. le leva che, grazie dolore la i ricomincia appresso nuovo letto, fortemente pugno, cessato, costringa dover da parto, la si fa piegare serrate accadere cosidetta della mani mani quanto per dietro, le preme il dolore tarda non passeggio il su persona le quando non se la con levatrice, situatale la il continuare a dalle ciò la , costituzione felice (1) Il PIoss incinte, per si recano voltolarsi parto. delle ci fa Greche che sapere di ancora giù da essa, trionfa alcune di quanti Ateniesi, soppiatto alla collina nella speranza di quando delle agevolare sono sono ninfe, il loro IL altri od questi ostacoli, alle superstiziose, della rari; più scabrose in che espediente da riente al facoltà egli possiede togliere tutti del parto, tre volte questo e io che allora si ad e un dietro poco al germanico fruttifichino Cesare, per di si e fecondarsi. eminente la nel della parole: che io ti decisivo, egli fatale sul mento anda- le treppiede. si mette vanti, da- Y assistente le si asside , la batter si fecondino. facesse di sono levatrice basso batter di donne , molto scanno uno sopra (1) Quest'uso più gersi rivol- consiste il momento la nel queste ora la donna parto- il dorso voce un la felice al scarpe alta finalmente colloca delle magico delle ha essa trarre modo impregnata, posizione questa Presa di ito (1).Giunto sgravo è ti che potere la suola con in pere sa- circostanze consiste e delle una amasse eh* gli inciampi paziente, pronunciando sono Chi perchè, nell'opinione marito, di battere imbarazzo, qualunque è nelle per il tesoro mente fortunata- casi sappia , infallibile crede contrade, quelle proposito tale mille sue tutto laborioso levatrice la appigli s' che a questi quei paesi. in più straordinarie cose qualche delle una quali riducesi parto un e insorgesse ad Senonchè scienza. sono che dato e ricorrerebbe difficoltà,la levatrice pratiche 79 PARTO battere moglie gli con del perchè partorisca, alberi Vuoisi più alto che ed il bestiame tri- è logo ana- perchè Calpurnia, moglie coreggie di pelle di di capro 80 IL pode, la e la Y assistente madre, d' su dal di il marito aiuta non sin spedirsi sogliono che figli dei i madre, quelli de' Nairi fiume dove si lavano. falliche Bhavanì, Latini, oltre Afrodite e e la Frau HoUe, che bianche j e i Venere; Germania, In nell' Diana, sole presso le la i talami , al poi, oltre le nità divi- femminine i Greci e ed i Gibele, te; i Babilonesi, Myluna, Venere partorienti fecondano altri gli e la tempio Rhea ancora e la al specialmente Qiva, ; per Risanata indiane, Fenicii, Astar il si lavi e , ; come nendo rima- dell'inferma, atrio donne Le non quando " casa, giorni. Pragàpati, Artemis di lazione re- settimo, decimo- ma portati Qri, Sarasvatt litta; gli Egiziani, fato. pochi la Caterina, si levi ancora mascoline Parvatl, Santa sono " secondo custodia (i guerrieri) Presso » secolo fuggono Brahmani lunari, invocano Dee del che in vedesi , da alla tanto ripetere dell'utero. partoriente, tutti levatrice sola ritornano più la di quando invece, Maria Vincenzo toriente par- lasciatala ; e cessa non se viaggiatore partoriscono, donne la le non con la , meridionale, nostro un padre il treppiè ogni dipendenza ventre dell'India i Pulias né piombo rire, compa- ogni legame , uscita le da a il vigore perpendicolo a trattamento barbaro questo solo di esso tarda separato solleva tutto con non quello sciagurato sopra cadere s'ha lo che il corpo Il feto braccia. sue tosto e tramezzo stringe delle PARTO ed genitrice venerano ed l'amore tre agevolano il Freya vergini i parti; 82 sicani e la ne' nascimenti veneravano ChalcMuhcurie Dea nymphis tidem Eidem liberalitatis condonavit. videntiorisque stadii pueri si dal copiose Mannhardt notizie veto: questo " attulit,taliter in wereolf hoc lupum in domo Parcas quas ut hic suam crederes aut in ibi et et Cre- " Parcss quod creduntur, illum homo figuram anni poneres, pone aut vulgo a ut vo- stultitia fecisti facere cibos signare de- ille vulgaris tuos altre nascen- cosi: valent temporibus mensam entrambi et ut solent potum si venissent antiqua posteritas e tantiqua stultitia reficerentur, nomen illas, quas futuro facere tunc sermone quale esprime aliquam pr^parares il fortanam dicat possit, quod quibusdam cultellis supra vel quandocumque aliam in mensam nominavit, potestatem dico tua illse sorores» tres ut tale una trovare ut ìllse quse nasci tur, et autem in- futaris Sant^Eligio di si solent, transformari vocat, tribus cum si possono dicitur ut atiam cupiens, Wórmazia, fatum proponat velint, quod qusedam mulieres in credere excelle secolo sermone Burcardo " aliquis homo ad ut di quale Il to« favoris Contro » settimo ipsse vel sint, vel possint hoc dum luerit sibi erit. quod quidam vocantur, idest, nel il suirargomento. Nullus officei^e Barcardo presso hamani loco, adiizit. crimen quod vulgo nascentia genesim, didisti donis tardi sedes indulgentiam, aspernata sororum earum ternas della proterviopisingenii vero pronunciavano Sant'Eligio,e più citati tia fosmina parsìmonii moribas superstizione di Tertia ideoque abitatori Prima beneficii secunda, Itzcuinam Dea introspecto sacello occuparì cogaoscìt. copiam erogabat. consensum, la gli antichi ; precabundus accedit, ubi aut PARTO IL et suum tu prodesse. et dicis » tulisti diabolo esse divinae piotati tradidisti, ita sorores, tibi posse Nuova gli la e per la nato da un potere legato continuo era natura ad essa e Cu- cqua l'A- cosi, al come misterioso. adorata pure fecondatrice E la di nome settentrionale, ultima americane. partecipe questo e quale America generativa, regioni far volle la Luna, il sotto dell' indigeni facoltà sua altre si l'arcobaleno Granata, chavira; 83 PARTO IL in in ogni nascimento schiavo chie parec- luogo, l'uomo, del- domi- X. natallml* Giorni schiavitù Questa che V regge che tanta in è non lui per credenza che destino in un altro. secondo è popolare, indifferente cosa nefasti giorni e punto al natura, la piuttosto giorno un alla secondo universo, fasti giorni dell'uomo il scere na- L'anno ha gli avvenimenti , che storici i religiosi riti giorni che che (1). (1) Cosi volle si nel ossìa con sposarsi la giorno moglie. per si medio di Sì l'appunto che crede che che di Dio il però re martedì, che chi chi della Finppo per tutto Cristo, e si di levare ve- di sposava avrebbe guerra, II sidera con- nasca nasce si nerdì, ve- nato, fortu- era fanciullo il evo Marte, sa di varia di giorno male, va la e ed passione anche nel credette il Venere venerdì Venezia A luna che Dopo la disgraziato venerdì della onorava di s'imprende come litigato stelle. ricordare a fasi varie volta una venne martedì, le giorni singoli nei i secondo ricordano, distribuiscono delle congiunzione di si che secondo dell'anno, ciò anniversarii di Spagna la ere- GIORNI nerdi muoia presto pigliar moglie della il di della è bene Non Chi luna. di medioevali deDza dato aver per astrologue, Lyon le$ nativitésy par dovettero, il 17 inédit Journal legge dants cu cui : « Le le 24 première Ferrier, de prince degré est de grandeur. Alkabor) précédait néanmoins encore si non Leo : la l' ultimo io sarei trattati i giorni (1) relativi. quando persuase punir Filippo Lìvre Lyon la della à ne et Il faut di non le au astronomiques 1625. dall'astrologoche la nascita soleil et la eu pour etoile en 9 ses si ascen- royale canicule d'environ plongée Nel Mazarina, il à basylisque, del Duca d'Orléans. Biblioteca que sur libri Questi — duchessa ajouter docteur d'Arcadam^ cinq heurs, V horizon sur jointe Ed giorni felici e l'oroscopoper Fronde la c'è numerosi consultati essere sgravata era dei Jugement ^ prendeva si morte. superstizioso. 1625. Aug. 1650 di ultimo. pareva esempio un dubbio, senza agosto di Valois, la all'avviso retta la Silvestro, ch'è i popolo nascere non gli oroscopi Carlo, che Don (1) Veggansi, et San guida e il ma il rappresenta quando astrologia indicare di caso la venerdì Giuda, il tredicesimo sempre sopra superstiziosa; il che di giorno i nascimenti per 13 numero gana pa- di nasce augurio nascere arriverà volessi chi reminiscenza Cristo, gli preparò il il nasce se infelici il neppure dell'anno, infinito il morte, dopo tradire col conviva, udì perchè mese la buon di figli. A avrà non potrà non , per che è Non , il numero presto, muore d'amore, fiele. del 13 non piglia moglie se Dea senza nasce ; se dice, invece, forse si Rovigo ; 85 NATALIZI de (Sirius degrès rayon^^^ et S6 NATALIZI GIORNI Ma del che stessi quegli del di considerano si combinano sole, che Natale, eccellenza, natalizi, per giorni i le feste natalizi fanciullesche deirEpifania, della Giuseppe, San Tuomo per quali giorni con dell'anno, primo sono Domenica del del vale, Carne- delle Palme , della di Pasqua della il sole Pentecoste sale, finché nascere, parve e che fino sette ai fanno si Gli d* in inverno, e dell'invitto lo sole chiamavano 21, il 24 di la giugno, di tre vera festa del nella quale il bambino di in casa sera mark, del il 24 casa, coi tre giorni é assiste detti celeste a ad di sue medesima festa che il la dicembre, intorno, va grazie. Ed 'finta del perché 25 e biamo, ab- Giovanni. San Boitzenburg, una noi invece quattro, rinasce, le natalizio la vigilia del la che la celebriamo, dispensando dicembre popolo di di solstizio del invicfi); giorni non natalizie giorno tre fuochi feste agricola. feste di giorni, Natale il solis quale fanciullo sono giorno perciò {dies naialis d'estate, diciamo primo il nascimento, annata le ap- negli augurii e buona noi, nel posposta paesi nuziali celebravano di solstizio esso del i ché Fin- cerimonie le crescere una posponemmo come Tutte tutti quasi Romani invece, E il ottenere per antichi festa, stessi. cerimonie nelle giorni prima tre sé , Giovanni. s'allungano, giorni pure anni di San e accompagnano natalizie; cosi che i l'Ascensio del- Calendimaggio fanciulli, nel festeggiarne i festeggiano festive del risurrezione, è nella nell'Uker- battaglia sim- fra bolica feste altre dell' natalizie ed anno all' onde leggiamo come questo le passare di di 613 anno di verbena vita di ad « ca- volle nel ooncilio diabolico come soleva non anzi ; Caligola, strenne, cristiana condannò e calende strenne^ vestibolo, nel primo i Romani dette delle Chiesa la giorno, così nella al le augurale vago gennaio Ma ». dell' Auxerre le Svetonio, imperatore, quel consacrare Alcune come solennemente ramoscello un calende sappiamo intorno presso stipes ptandas Epifania. Noi da accompagnate stagione furono, invece, trasferite recando gennaio, la l'estate. raffigura festeggiare usassero di rappresenta che un'altra ed invernale che donna una 87 NATAXIZI GIORNI l' uso di , Da quelle strenne. povieria, kuìmia rileviamo che felice. Altri grano sopra spandono russi del nuovo fanciulli il i tanto fanciulli, quando, muoveranno dell'anno, Onde traverso a scrive il Ralston, i {The Piccola nel Russia, mezzo di là di esso, vedono. crescerà grano invisibili si lo essi [essi rispondono. » che se al anno si ammonticchia si pone si siede pasticcio. Il padre ai e un il Ralston Nella anno, tavola una augurando conoscere people). 1860) fanciulli,il primo i grano, fa ci Russian festa la per (he of songs usi Russia (OUciai^ Kiew, malorossian, Piccola nella dell'anno, giorno papitki i del Markewic' libretto un « Non il ne' campi campi. essendo largo un e domanda possiamo padre nella del derti, ve- argomenta da rendere stagione calda, Il giorno primo consacrato alla 88 GIORNI memoria di è nuovo vien russo Basilio: vigilia di là, intanto che deiranno il alla stessa di nostri fanciulli de' tre adorare si al fanciullo sole di da di vestita francesi che Natale, fino in i La slava domandano e in a cui regali, averne per di si ricevono si dà il 0 chiedendo enorme un canti natalizi regali. Ecco della perchè ciulla fan- una toscani, rito fio- dell'anno vanno di si mente final- come usa, cantori uno del maggio per Kolyada, di per pel Natale, gli slavi il tenore di strenne, o ca- rivo l'ar- invece primo natalizio, mettere ceppo, la i rappresentava col giro regalo (li ceppo, nome dell' albero focolare il usasi Toscana cosi con maggiaiuoli al regali festa Betlemme foggia i come o (i cialmente spe- la Kolyada, in in vanno quelle che ma bambino Come con rappresentano capanna bianco. primo cantano presepio alla luminosa, del Kolyadiki si ' e qua all'Epifania; cui Cristo tedeschi, e del slavo, di cui , stagione nuova (simbolo tutto per , la di feste Le col giorno del giorno tonante francesi) protrae Salvatore. piccolo- il ferro cresce. Noèls Magi Re il e giuocano fino pannuccia solare osserva vigilia Natale di quasi ai rispondono canto un arriva frusta grano 'Il Ralston Natale. vigilia dell'anno posto); egli s'indugia il prese In (Elia) una la Grande, Basilio. combinano si quali di il Dio Perun, Elia il Ilia porta il cristiano del che detto egli fulmine Basilio San detta NATALIZI regalo in Natale di niscenza remisul diki Kolyaintorno questi canti 90 NATALIZI GIORNI Fuori Russia, i canti della diffusa che nanna raccolti il Presepio. Gesù, versione La il Bolza pubblicò ne specie una bambino al canta presso che masca si forse è : Dormì, dormi, dormi, Dormi, Fa la Re del figlio. caro bel, grazioso giglio. Dolce lumi, i mio o tesor. amor. Di quest'alma, Fa la Sopra o nanna, almo Signor; regio infante, il fien. celeste ben, Caro Perchè il Forse o bambinell giel dà noia, Fa la nanna, mio amante. piangi, Ti Tasinell? o o paradiso cor, Redentor, Piemonte, (1). Ciel, Chifidi Del fantolin o o nanna, Tanto In bambin, divin. Re (1) bel o ti bacio il canto il viso. incomincia: Dormi, dormi, o Re divin. Re divin, celeste bel mente special- del.bambino Gesù. è Italia nell'alta hanno Natale il nascimento rappresentato Assai di bambin, amante. dai di ninna-^ fanciulli italo-bergala più pleta com- Cosi penar, A venir provar sospirar. a che Dormi, Di vuoi presto A 91 NATALIZI GIORNI verrà quel giorno patir morir E di Or nel Ma tuo con il crin. fin in la o Si scorno. raggi cingi Cambieransi Fa gran nanna, lunghi spin. pargoletto gentil Che fenil un Nella Gesù Hai stanza la Di penar E stentar Non anche se fra due dormi, senti giumenti. o bambinelli vel un ricopre, la prigion. una nanna, Dormì, Bel stagion, buon. Fa Fa letto. per fredda più per Ti godi Re o o nanna, del dolce Ciel. sposo, bambin, Coresin, Ecco Che di tutto amoroso. i vengono pastor cuor . Riconoscenti Fa la Che Israel nanna, Signor. o mio conforto. il crudel ti vuol per morto. 92 NATALIZI GIORNI Strascinato, Tu sarai Fa la Mio beltà, gran o crudeltà! con Flagellato, nanna! Signor, empio Erode, Anche Il ribel, Ti farà, Re o Pilato. vuol (Quale orrori) ti Ciel, del (Fa 1^ nanna!) crùdel, e stolto come Svergognar E nel sputar Porterai volto. bel tuo disonor con dolor E La tua croce, (Fa la Hai da nanna!) e fiele amaro ber Volontier, La Redentor, o sentirò; morte tua il miele. darci per Piangerò in 'Quando Fa la ti vedrò. morte Longino che nanna! Ferirà, T'aprirà So 0 Or quel io, ben perchè, ben so Re, mio qui far per A soffrir E patir, se ti miro nudo E Io divino. sen che Te. impari soffre piglio nel un mio anch* Dio. sen. io del 93 NATALIZI GIORNI seren, baciarti, ùnieo Per la Fa nanna! ben. morte dopo e Bacierò, Stringerò il latte Saggi D*amor mio dal sen pien; rocchio Chiudi la Fa smorte. membra tue tao Dormi tu. Buon Gesù, Dormi, io mentre e nanna, seren; al sotto dormi, mio canto manto. Salvator, o Signor Mio del E delizia In sì povera mio cuor, capanna, Coresin, Vezzosin, Usa far a nato a un fa il il pel Natale Gesù In tanta nel quarto: nel povertà, il Il primo il andém, proferir tali canta: bambino Natale, altro (dove?); rappresenta. si un l'asino. indóvaì imitando, che gallo, quarto Betlem!; dell'animale Venezia l'uno nanna! bergamaschi, il secóndo: ciascuno voce A : pecora, Gesù; Betlem! andém! la la terzo un è giuoco questo la fa i fanciulli tra pure oh! nasse bove, dice : terzo: andém, parole, 94 NATALIZI GIORNI Né panesei, Né fogo scaldar. bò co r asenelo stava a stava veciarelo la Satana E '1 Salvator, belezza, pien d*amor. tuto la a ; Ana Sanf La figlia de Ga partorio Gesù. Xé note, *1 bon nato la Questue Che in variante, note, meza a ^ capana Gesù ritrovar Sta incomincia legrezza: d* ogni fior Vegnite (1) Una rimirar. fava nato A dolente cuor a Ognun E visitar, '1 co V Oriente da a andarlo El mondo, poi salvar. L'andava Xè al nato Magi Tutti mira, sospira; se Tre D lo Té Perchè Tati rimirar. a Maria (1) riscaldar; Sant'Isepo Lo fasse, dà El Lo né vera ciel farà Signor; luce splendor. monferrina, forse : Gesù In tanta A Fa Né bambin ne paja V è nà, puvertà, fò, né fasse. da scalda. che intesi in Piemonte, GIORNI Cantasi quale Venezia a pure si rappresentano in gualche A via, sabito Tò su Fine al in Ch*el che vegnèm, la verzenela, La xè piena Vitol ivi de svertù. quel slusor E ne la Né Figlici; sguarda con Xè là sente I anzoleti vegnui (l)fVuoi tu. Beppe, amor, possiam bogi de e slodar che de bei Senti, Bepo, che se egia (ella) anca smaravegia na sbramar Che Signor, suo xè xè sol? del ghe canto Che *1 e (luccicore) Nostro el ghèn Padre bela che risplende pi Al farem. poi quel angolo, Idio vaga, gavè sentù za ve el intanto mungendo Da Li ) eh' el staga famulo che Gatarem Che (1) cheist' agnel. formagio Come andagàm coriam. bota fine done, imitan- il dialetto: Sa Dighe friulani, pastori bambinel? el in pastorella, nella seguente due Bepo, catar Che la modo, Vuto, 95 NATALIZI su! santi Gesù. andiamo. pi. canti 96 aiORNI Cavito Sto E uno adesso baston bel belo un canto i del mese santi, Quel in Monferrato Nel a va neta; mi (1). ad nomina dicembre, dai el Nostro la la singoli loro Salvator. il sole si invoca pietra d'argento gente povera fiori onde farne un e mentre mazzetto dal la a bambino. Su banadet su Sorta fora Cun ina Pir scaudé Su, su Ra A Da d* ant ra bel fa su, ra in purtèe pir fiù, va masurin. au so Bambin. ^popolari veneziani^ (2) popolari del gent, povra (1) Canti Canti sachet. a preja d'argent, Madona na ad uno amor Natale per con scaldare nostro per Betaleme esca per de popolare (2) perchè nedetto adrio che nato pò* me : mese Xe chi, un di lo definisce e bareta, meti Io Venezia giorni la sgialmara sta Vien A NATALIZI editi Monferrato^ dal Bernoni. editi dal Ferrare. bechiello, suc- donna Ma- Gesù 98 NATALIZI GIORNI de Anghelu Custodiu meu, Guarda Ca In difende e Sardegna disgrazie sette In il Sotto del del està la las dece Y a Y dygo la Se encontrò Lo primero un Sus El sol La mar da parto, parir, toquem el en se pario, portai sola; acudiò que. pastora. una y fuè blancas se de Virgen pastor manos buena, Dios« Virgen. La gli altri, mi el mundo nacido Cuando parecchi instrumentos esos ha buena dormir, Virgen alégrese Fuè de Melchor; Toquem Que riuniti ha a al lavar rio, quedò parade, perdio su guarda Natale buena Noche noche noche es no Y di es su t ì)U dalle vicinato). noche titolo noche Està Que case di nascite de domits sepie notte Notevoli, fra Natale. Y la Gaballero del raccolta nasce Qui proverbio: hardiat chiamano Ispagna tie. a questo corre (Chi gìiinadiL mie, a Nadale de ! incomritando mi 80 nocie sa illuminarne notf Gusta Deu ruido. • la di Natale. notte trovansi canti paiono nella andalusi questi: La Virgen sol de Rayos San Jose Y la Virgin Y el nifio de La Virgen Y La Al A al A al ver Que tra Con una en U niSo de tira de su el el por madre, nacer estrella sol hombre cruz. una portai leone (sorrideva). de ha en un Maria, senreia morir Enclavado Hay (che Ana, (il piccolo Emanuele) Manolito En de celos tenia noche olivo, un lana. de vientre se Està Para atado cuerta el E de pastpres (nipote) leon un (cercò sedersi) sentarse (recente) nacido. nieto preuando Del buey volvieron se Belen, Jose San el divino. recien Belen, A camino, (sotto il riparo) hojas ver y el qui quiso Virgen las Belen, en mula crnz, ella. en a corderò abrigo Y morir parto el Naciò la (lavora) iba la entro carpintero, labra el era; costrurera, ha dio (avorio) cabellos, sus era Porque Le (pettinando), primavera. la cinta La marfil de (pettine) peine Su peinaado està se 99 NATALIZI GIORNI Belen de y luna, do Jesus, legato) 100 La Virgen el Y Que Naciò Sin dà gli Nicola che il altra perchè di Biagio ne se ricopra; perchè con possa Gesù quando suonare. essa il dare cosa danno pastore zampogna, nascita la Y In di andaluse nifios los alla Vergine alla al sua Natale, gli Angeli è nato; montone, ogni Mas grazie. del maso Tom- cuore. come un augurio abbondanza: grande La sol. grandicello, considera di el Gesù la fatto meglio Ma alba, di pelle sia Maria, che pastori pastore viò, andaluso canto una Gesù el cuna. noche se no Ave un romper ai avviso feliz la en la de doce en altro In està que mas José San y ni"o las A il NATALIZI GIORNI ese va la fuga le Gesù. El Ne niSo No tiene Su padre le in farà reco de una. e il bambino alcune Maria cuna, es zingara una Egitto carpintoro le pastori graziosissime spesso paragonano Y andaluso, Cosi Cristo. que' buoni a canto Vergine Bambino pan. dispensa altro (mangiano) comen per la futura sue dice presione pas- ninne-nanne che si saggio: culla GIORNI Se^ora Aaa, Santa San Seaor 101 NATALIZI Joaquin, al nifio Arruliad % quiere Quo I dormir. De mi Te accompafia Y corazoa, si stato battezzato, brun che, per empivasi (1) ma Le le seguenti sole del cielo, di due di giorno del di volta una maggior una qualche conservano Natale, sia di Em- Battistero Natale, giorno anche sono il vasca giorno ultime (1). che della volere Virgen Dios narra e sé il da la el nifio de Glodoveo Di mio niso Daermete, all' anno, di reden- leggiadria ** carattere ligioso re- : No, llores, Isabellita, Quo las flores Isabellita,no Que llores, si marchitan Duèrmete, Mira que nino Oliando En la nifiO que puerta in porta ) llora. chiquita, era estaba, cuna los Venian en di porta el es chiquito (piccino), la Mora, puerta (Domandando Cual las flores. viene Perguntando Y marchUan, se angelitos besaban. me Duèrmete, nino chiquito Duèrmete, y no llores mas, Que Para se no iran verte los angelitos, / llorar. * * 102 GIORNI zione. Il Ghèruel de moeurs cesimo ed nieules, Noèls, dette dei nelle suo* Noèls, e pastori di La credito. Tréfoir dava occasione ad cavasi la vo benedizione distribuzione stesso del universale mondo del nuovo), che anno (come festa di in la che piccolo Russia per poi (1) many pure W. H. per i pezzo, sopra Natale Cremop lands, London. dell' di in (e che Se chiesa), e lanesi), Migliava ta- ne si usa mente special- sale, che con the Natale dei (come quale and l' del- sinonimo vigilia di si facevano Christmas legrezza l'al- Pasqua^ ospitalità col (1), junior. il lo razione rigene- Cristo Calandre, de pain della (ilpanettone pane casa. bene divenne Alla Natale aveva cosi nome festa). pani benedetti il pane nel il gognone, bor- la sopra del i famiglia; di Calandre Noèl parola grosso chiamavasi un offre un pure di cielo un aveva ceppo festa nascita in dialetto indicava Toscana significò semplicemente cuocevasi la V adorazione in l'anniversario per per Cristo, provincia 11 de festa canzoni celebrate una pain Questa scopo. del erano del feste di Natale pasticci chiamati Monnoie, molto tredi- cantavano Ogni hanno La in Si nascita ingenuo. quelli de' Nel le per et ragguaglio Natale. amici la dei e molto qualche del arrosto. quali Magi linguaggio in pollo un offre agli InstUutions des Sainte-Palaye, regalavano , ci francesi usi secolo, dice si Dtctionnaire France], la gli antichi sopra 0 nel NATALIZI New un .si col- year in GIORNI tello tre che esso il resto del in qui di ancora da molti fra tutta festa una che festa La pastori. dell' si dice editore dei in Canti bambini i loro che burro, seco da : si si siedono fanciullesco un canto de* pastori giro banchetto, fino al mangiano. e vecchio un a innanzi ai il invero, d'una sopra In cima d' pel Natale virtù di la , nelle cacciare (1) Forse, per SuiTolk, si dà protettore grido dal essersi dopo l'appello o lanciano si zano dan- -éTo^- volte tre arrampicati albero. un vigilia di agrifoglio, al quale, mette di montagna, Inghilterra di case pastorelli brettoni all'altra la deriva, cantare loi;*oparenti, coi de' nome il i fanciulli Quindi V Hollaika i porta a Sant'Hervè, brettoni. tramonto si leva ritorno, cantando laika, che anni, Terminato quali fanno pastori; dodici tovaglia bianca, i una attribuito cantanti e conducono pascoli. Ciascuno stende in morale, dei « Villemarqué, ai nove tunno au- latte, frutta, pasticcini, ghiottonerie di vasi ai il Bretagna, sessi, dai serve bambini; fanciulli della Popolari de* due landa una parenti, secondo I » mali; celebra- , piccoli testo pre- famiglia. la il fine verso il Natale. verso col conservava guarire fanciulli dai Brettagna si distribuivasi panettone ossia lo e la virtù aveva Rammentiamo vasi croci, quattro o 103 NATALIZI le stalle streghe la stessa la caccia al come le ornano ginepro che italiane, si attribuisce (1); ragione, alle Natale, si civette i servitori al e Natale, nella ed le si la fan- contea agli scoiattoli. 104 GIORNI tesche mettono si marito aver che i fornai Si uomo. certi alle regalano pel focaccie loro tiche, pra- Natale il la focaccia FEpifania per giano man- pasticci certe e simboliche femmina, e desiderano regalano piemontesi fave, maschio le due con i fornai stanza baciare, per Natale lombardi i fornai e qualsiasi per nella che lasciarsi Chrisùnas-pyes, {Cristmas-batcK) 'panettone da Inghilterra detti sostanziosi, come devono augurio, in pure fanciulle le quale Tanno, entro buon di segno il quel giorno' in pure vischio, sotto del NATALIZI della generazione. famiglie Le volta ; una si credenza la e la che il sue tosto Il che proprie mani, piantò radice, popolo si vi e ha inglese è infallibile Natale, ghamshire, del tanto fioritura, più tosto al 5 gennaio, si fede che a che fosse ossia e di alla è nel di dieci la zione tradisia vigilia vi un con prese bianchi. Buckin- giorni ritardare dell' del il nunzio la possibilità sbagliato, preferì fino fiori esso Quainton, ammettere di infallibilità neir che persuaso già ritardato avendo biancospino di fronde tanta La che e condo se- giorno d'Ariraatea, terra, a regina Glastonbury di Giuseppe ornò il Pasqua. a I, che, Glastonbury, biancospino bastone Carlo alla germoglia tale Na- pel Sotto ed re fioritura sua biancospino, il di del germoglio il Re. al popolare, compie vuole le anche biancospino di ramo Natale riceveva ne regali numerosi processionalmente recava un scambiano si sua che fino Epifania, la 106 che rileva il desiderato che, ne* si gennaio, al o ch'ei ai servi scrive il di che cosa le s'ha piccole anitre gridava ad sola figliatinel e « Per vacca porcelli di Pasqua Anche i fanno generalmente a primi mezzanotte, dodici si hanno si dice: « I vitelli crede dopo che nella spavento, nella stalla Natale, il Io vitelli, levarli; al- per Natale ricco nella sera ora. I ». del vello, tri- simile migliori il contadino l'animale giorni i come cuna al- fortuna filare non voglio perderla non proverbio da filare Dio, land, Jut- un una presa voleva di amore nel più Per gli Cosi, d'anno avere contadina, fania. Epie filatoio, un oche. le che e Natale, un una dell' pronostici. "al capo non ed Piemonte specialmente di dice- i Tedeschi di Natale con in di grossa giorno (come esempio serva una dell'Epifania: una e volta una nel cura, paura una pratica maniera giri, per perchè credenza, fanciulli Francia dal toccare non Ai di Natale e 13 Natale. si si ha Reinsberg, al quale come ogni fino del poi i Danesi Natale avranno Canuto, giorno parti della quel canti, balli dicembre al nel (Sigte-Kage), alcune San in fortuna Suoni, 25 calcio un Svedesi) prendono ho di giorno dava Dal con dal si distribuisce focaccia in succedono fanciulle^ pigliano guai nozze. fanciulli, è dalle e giuochi, sapere loro dai garzoni di per nelle amori, che ancora dai maniera l'oroscopo banchetti vasi Danimarca ogni loro più Natale, in con giorno ed NATALIZI GIORNI e notte savio del si alzi ; giorno e i e ». tale, Na- che venti* GIORNI cinque si non si Come alba, dall' deiranno Bambino del E le come da volte feste il ramente i fanciulli egoismo, 0 che, nel i spegnere nefandi raccoglievano col ed fanciullo, che del di in fanatismo, agli figlie o accoppiarsi ed i con distruggesse nuovo il tal tutte sole, di Gesù le ciulle, fan- sacri riti, de' bambini miscuglio neonato, con figli nati i sangue narrasi i compiuti e le ceneri per streghe due produrre biade; bambino, come tali da svenati lavano mesco- allontanare credevano di com- scriveva ritrovarsi esse; con mi Plotino, corpi bruciavano, Godelman, bambino di per cati, sacrifi- o e Io quali uccisi o (1); Dei solevano sorelle, ne' civile, vita Passione, fiale; un padri ragione una vera- famiglie. mostruosi, loro si tar con- eh' è delle casi dai vita senza nascita solenne e svenavano, Presso immenso sacro festa, loro loro Porfirio, nella pure sangue; cuocere della della lumi far per per incesti i demonii. matrimonio, esposti fossero dei loro talora giorno più fino furono (1) De' Gnostici, rinnovano nascita religioso per vita. nella occuparmi qui nella cosi al scimento na- indizii levare Giovanni, giorno voglio non cava del giorno si talizio na- si San l'anniversario poi giorno riserbata dell'anno occasione ogni dal sempre sia fortuna a loro primo cristiano Cosi vollero natalizie Natale figli, dalla coglie si quale sapere per Tanno. tutto per guente. se- si scorge giornata dall'anno e dell'anno tempo dal ossia Natale, solare, il la buona che dice dal cosi l'oroscopo indichino conta, 107 NATALIZI un che ghiaccio la nascita annunzia cevano fa- un del anno 108 NATALIZI GIORNI selvaggie, che e perciò le streghe si Una strega, Noi :« battezzati, ancora di sopra sé alcun stessi loro a broda. atto di staccandosi Con la ossia di sangue dalla per parla molabant aris prò dei che setas scrive ancora: che coloni le dii soffocati diviene per XVIII: etiam « hostium deorum rogari la Cartaginesi "l Airepoca donne di ci la beve, ne i re quale la la terribile prole dei vaggi, sel- victimas im- provocat), exposcentes sacrificio Del Black-war, per sono popoli Siculo. fuggendo lebbra, sacrificii eorum » dioevali, me- vi non ut parla Diodoro loro prende ap- credenza dalla altri Homines solent. Queensland, europei, divorassero di e sanguine della più parte misericordiam maxime una unguento un con guarissero e caldaia in diffusa era i presso ringiovanirsi. Degli antichi pacem vita fanciulli si malattia Giustino pure admovebant, quorum evo non portano non carne ; lazioni rive- Rappresentazioni parlare de' Messicani non (quse il la Sacre medio fanciullo un vecchiaia, rimedi!, altro fanciulli, nel che ; chi vaso un Dalle segreti. » che desiderii i loro bambini ai fabbrichiamo ci od fiasco un la trario; con- seguenti averli di tutta ossa, i nostri conseguire rileviamo col le per li mettiamo tombe, aureola uccidiamo li talora credono dalle fa le quelli a croce, più solida parte i nostri che della nascosto liquida riempiamo battezzati, segno che farci a i tra parenti che li leviamo fino e, bambini specialmente insidie tendiamo un' più produrre Teffetto Sprenger, lo presso popolazioni de' morti servono quasi sono creando deve del bambino cosi la morte unguenti. dalle anche Cristianesimo, il barbari usi tali scomparsi intieramente fecondo, che pensiero nel piaccio coi 11 si Lioy conta rac- neonati riprendere, dai di- GIORNI dalla materna, le cavano, darla in forze tempi nefasti; morte di o relazione di leggiamo che vi selvaggi si Caraibi ed della che raccontavasi figliuoli,i quali mangiavano, i di relazione Nella Jaguazes: Questo " i medesimi anco per Nunez, le lasciano que' luoghi, e que' del che tutti grandissima la onde esso loro loro figliuole moltiplicherebbero Noi soggiogheriano. con loro maritarle co' loro che per darle guerra; altri stessi parenti mogli a che e che parenti era e di ai lor se di caso i loro molto nemici cani, per nerne otte- figliuole e le tano get- è fanno e hanno che con maritassero nemici cosa era meglio loro. care. selvaggi, le perchè che più ammazzare e nemici a Perù, fanciulli altri lo Nella ingrassarli. per perchè tanto risposero donne fanno, li domandammo e di non del cose costoro sono a madre pigliavano se mangiare paese alla le leggiamo ragione giorni destinati Conquista rapivano e sogni per in il battesimo. mese hanno costume figliuoli nascendo, femmine, dicono Alvaro Mada- il fanciullo li castravano mangiarli, di forestieri, prima vano uccidedi sono finche ogni sacrificavano ripro- luoghi, pei cristiani, nutrimento spagnuolo capitano un molti In senza per nascono cagione Tinfanticidio, alcun ricevuto ancora aveva siano » scusabile poi credette nascendo, malattia? grave e non non tità san- è abitanti che cinesi, provincie che, neonati perire i Gli i bambini morte a schiava I Lacedemoni deformi? gli storpii, i in quasi, fanciullo del procrearla calamitosi. alcune in e vita la nel perdute danno non gascarre accresciuta pure l'autorità, e, direi quale meno i mostri, Dei Gesù, abbia famiglia cristiana ogni si di madre alla intorno 109 NATALIZI » non le li che le ritavano ma- brutta ucciderle il 110 dubbio assai che più che il altro remoto finché non preferiscono sono mai i fasciati ; possono anni sette delle soglia giocattoli. Nell'anno de' onore della si un quinto delle bambine sospende a gli albero nuotando si dà un ancora, nella della nome quando al e capelli lunghi, quando di delle mine, femla festa Per de' in simbolo bambini, di pesce carta, boleggia correnti, sim- ai maschi vita. per Sono perare su- mente final- quelle cerimonie che nell'India) si celebrano bambino; la ogni feste bambole, un e mostra grandi quella Verso quasi onore si desidera Gina Non giuoco; una contro natalizie cere pia- libertà. mo'di di per multiformi feste stessi, finché de' maschi. bambù di sé in in fiera una trovano due onore neralment ge- vi appare maternità; ostacoli (come festeggia è vigoria che ancora i un vi il quale, carpione, la in vengono, giuoco; un mesQ perciò nutrimento. a celebrano si mese futura loro quando é fanciulli, al terzo al Giappone altro giapponesi case da l'alfabeto fanciullesca cristiano non non sbattersi imparano vita la tutta stessi essi sono, chiamava finché disgustano si non fanciulli e Questi ». slattati; poppano , i Alcock de' fanciulli paradiso e più padrone padre, paese, Rutherford che Giappone, rigida figli. festeggiati nel sempre, pur del propri ogni in dalla che , autorità de' guardiano Ma, custodita meglio indifferente spesso € NATALIZI GIORNI nel Giappone figlia incomincia a sette anni a si nel si tare por- cinge là GIORNI quando cintura, sui denti, anni, brache quando e prima la per portate nel aprile), in tale onore «bette, il entra giorno Le nel della all'età di kakama, lacca cinque larghe (1). samurai si fanno si mette anni figlio, arrivato volta della Bousquet. I. 90. tredici Ragiaputri settimo occasione, (1). Ch. dai dei Nell'India celebra a Ili NATALIZI la del festa mese dei ciaiira indiana, Venere fanciulli alla si (marzoquale, in speciali ofiferte. Japon de nos jours, Paris, Ha- XI. Alberi seconda Nella leggere la breve essenziale. parte Piemontesi); festa l,a festa di Chiana, la è Ceppo Natale. dell'Uso noi nel di in colo pic- suo che scrive vigilia dei chiamata quindi Toscano, biamo ab- non ('1 sue ceppo Fanfani, Il della sera il di aggiunte, nuove natalizio, che può V Albero sopra alcune con altro di del Vocabolario Val qui, si Europea, scritterello più e Rivista Dell'albero conservato Toscana della riproduco Ne Natale. annata mio un natalizi. nella Natale tutte , le si famiglie che d'allegria riuniscono tra loro, fare sogliono e, l'altre tra nel mettono cose fuoco torno in- , al cena, un quale si grosso ceppo della casa, i bambini colle molle una quale sul canzoncina ogni di ceppo, canzoncina maniera la riunisce e, cosi nel e la di famiglia legno detta ha , bruciare a si fanno battere si fa virtù dolci, ; si bendano bendati, l'Ave Maria di o far"^ altro, della prima loro del piovere secondo battere tare reci- Ceppo; sul la la gazzo ra- fa- 114 dichiarazione del darsi a (1) (l); l'ultima case di dell'anno e il abbruciarsi e ; nondimeno pochi immaginato quest'uso Marcantonio Ginepro, Mattioli sopra di di al profumato, mi il giorni lib. 16, le de' mio virtù che il legga gli autori presso del di Ginepro succo delle si quali esso i scacciano foglie il secreto e 87, e e dicono ; cap. in chi che 8, il sto que- bacche dera desi- Trovasi facendosi serpi e condo se- le medesime Ginepro delle venevole. con- Roma, di Serb, suo le nel Plinio lib. 24, che in Augusto predetti Autori. suddetti chiarando di- Cleopatra imperatore nel domi aven- notarlo sotto lib., cap. 40, 41, la gli Autori Ottaviano Ginepro, bacche minutamente legno del gna Bolo- in giudizio) assai quale fiori il Durante nelle soddisfazione, scrivono decimo 26, cap. e e come sapranno compiaciuto son non Vigilia ancora, verosimile) che primo Vespasiano, Dioscoride scritto del al Roma, legno, foglie saperle dunque molto ciò adunque, loco, scrivendo del nella facilmente applicazione (a con del introdotta anno qualche pare stesso tempi nat. cose me di carbone particolare qui nell'Egitto, imperando nell'fits. il al desiderio usanza, osservato imperatore ai in e apportar a Dioscoride visse che altri avventura avendo foglio presente in S. ed di titolo a , dello materia fatta dover e vigilia dell'Epifania, distribuirsi per quanto (per N. logna Bo- a permette nota ogni costume Ginepro, significazione di cosi di sia mi anticamente consuetudine Natale sera di solamente avverto per Santissimo del brevità mo' lita so- stampato , sua Mancia della e Natale del ; la qualche mistero, senza ' Ceppo intiero, a per Benché « metter 1621 qui curiosità NATALIZI tempo nel neiranno riferirlo ALBERI dal di fumo pro- loco esso bruciato ginepro del volta provenzale una medesima virtù, che l'agrifoglio Ginepro d'altri animali che è le significano non che loro i morsi dicendo abbiamo Genesi ch'ella Dio della anche pur viene Passione, lo per morso nella qualunque siamo tardiamo della profumi per mezzo di che al in cor" Eva, ed vietato, avvertiti da questi al correre a spose: ri- ingannato. mortem pomo mortificati non ha Adamo padri questo de' peccati, velenosi nella e quella m' morsu da troviamo visa, n'av- sacra ; e quelle parole dell'inno in nel ci tempo altro velenosi comandamento, primi che riprendendola e il serpente e quello peccata Eva diedero Però vipere dire Scrittu}'a ch'eglino morte. delle fuge noxialis pomi de' nostri rute, intendendosi quali il accennato quando la peccato cioè me, una animali gli e colubri avendo seduxit ancora il medesimo noi potiamo trasgredito avesse buita attri- applicar moralmente perciò e ; viene ha a' morsi serpi facie a che, serpens Il che peccati i gica ma- carbone al quale inglese ben le vipere, quasi : natalizio scritto, virtù sua rammento e Volendosi velenosi. naturalmente al mirabilmente giova bevuto, la perfettamente risponde natalizio ceppo serba Natale, che a anno, un per 11 NATALIZI ALRERI confessione, i corsero in- che in serpenti Ginepro, cendo fa- le prendendo I foglie esso, la compunzione il le colpe del e commesse, La alli core e le a questo decozione gottosi, dicendo modo del e suol del mortificazioni cosi Giobbe resteremo farsene al amare con legno significandoci pungenti, sono delle' bacche succo ritudine, che toccare del : gusto, piangendo loquar liberi e dove in urna' risanati Ginepro giova bagno, stando gu- corpo, fatto. af- mente mirabil- ponendo la 116 ALBERI del significato e francese dolore di hanno la gotta, al sonnacchiosi vi rado trando noi un son di colore, dei che fuoco d'amore colore violaceo come abbiamo paramenti, la ciascuno tempi può di deserto : e Yox semitas d'anni, non il Mantuano in quella clamantis eius. che nel Le Il del siamo di o del addam il dei Messale colori il et grida le son di nel rectas centinaia tarli, onde juniperos che frutti Domini, dura da far che viam Ginepro quali i a qual diverse in esortati in Ginepro vogliamo), Giovanni nere ce- cospetto del usare corrompendosi quest'arbore: la dell'Advento, e rità ca- accenderà questi giorni, voce legno guastandosi dir servasi con- con bacche deserto, parate in cenere della nel si costume per Quaresima di osservato udir di sia genti dili- e fuoco modo Rubriche nella e documento umiliandoci (che en- dell'ac- gotta ricoprendoci questo a morello o tempi ad del che ed solleciti caviamo qui Tumiltà che Chiesa aver di inestinguibile. penitenza; penitenza facite nei ; e cosi trovano della propria e prossimo dinota pigrizia, decozione dalla accenderci il verso e quanti agli alchimisti) dura intiero degli uomini, e si più acceso vogliamo Ginepro, occasioni la liberandosi dobbiamo noi che dal pertinenti all'anima, cose saranno Ginepro anno Dio verso Dio del un che e alcuni nata- liberi la significarsi , credere vivo Dio nelle albero considerare a troppo pur italiano restano gotta dà può Ginepro, di cose coperto (se dì quale (che del 11 carbone del la negligenti bagno nelle morale, la ci si questo natalizio deirintiero pensano), questi prendendo nel cidia. In fare e il ceppo patiscono per ben Che poi il posto tenga quella. l'accidia di ginepro. offesa, quei che parte NATALIZI carie cantò im- ALBERI lizio nordici, lo si può argomentare degli usi Fuso della il damente possono ; edificò egli che acciò del estis Dei hai : la il Cenere le s* induce piangendoli e si qui mondi della a di core, amarezza con dalla lebbra lasciano, le quali, descritte. virtù Potevasi che dei senza dire il Cedro, per in alla looo ci viene che del carci signifi- quale la nostri ci quale peccati, fa vità bre- per che Ginepro che, restiamo cose serviva nella T acqua propria, più a Memento conseguenza il e ridotta aggiunte: son rogna Chiesa santa dei schiata mi- può quelle lagrime dubbio, cosi e cenere giova peccati. Molte ancora Tuso per è Croce reverteris; e Templum ipsum, bruttezza confessarli, facendone me cognizione e legno ad da parole pulverem la gravezza conoscere facilmente in effetto lagrime, facendoci et es le con capo Noi disse quale Quaresima di il perchè questo stessi, la noi Ginepro, come ridotta in di il cielo, unguento, cenere giorno sul quia pulvis dinota di primo postaci homo ; la di che etadi. traham omnia che fabbri- tempio Redentore, tocca esso fuero^ guisa untandosi cognizione memoria di delle un della di commo- prendere l'arbore e ceppo esso molte e nostra, abbrugiata, a acqua, lebbra alla delFAnima sommità Ginepro Cristo in vare tro- specie i travi porre dobbiamo di croce exaltatus del scorza che di servigio molte per TApostolo, dice cwn ego, la tempio la con netti nel vosy durare sul una che Cartaginese questo cioè che grande Cristo da imparar e uso Efesia, fece a trovarsi altezza per Annibale Diana a grandi travi dal picchiare "scrive tanta a farsi che Ginepro, travi cresce avessero potiamo Plinio e quale racconta e di Valdichiana penetrabile robur; Ginepro, 117 NATALIZI ha le sin le desime me- nelle coso 118 NATALIZI ALBERI alberi fecondità, applicarsi in Germania di augurio per viventi, i quali nella colpiti, affinchè di e sacre, Idoli nel loro Apollo un del cerimonia di tutta ad pronti sul qual fuoco ed lasciare lo Sua da trino che odore, Divina che Maestà il di deono di mente deve si Ave gionte alto, in non ivi nel e orazioni (che strarci mo- fero, odori- sale et purità una Ginepro Pater che perstiziosa, su- tutti fumo Dio un questa arbore nostre a è punto dobbiamo suo le acciò fuoco) condotto non essendo il e degli che e però divotamente sul poniamo Gentile all'orecchio almeno dire di mentre arrivare fu abbrugiare consideraremo rende Seleucia e e consideraremo atto ascendere misterio col i simulacri conchiuderemo del accendere vengono incomincia fare di che ha non con neirabbrugiarsi nel Si cedro. Ginepro ma gettarlo .soleano che Natale che anno leggiamo OQde , Roma nuovo Antichi gli esso di notte agli Maria, ci di e impe* core e , d'emendarci grazia s'abbia cristiano migliore. ridursi là al in di 450, d'Istrael Bersabea ristorò esso, al Croce di di Monte l'ira di scritto sotto e nel camminò un buono Horeb, Cristo, considerando terzo nel cosi noi, quanto di al cap. Achab giorno un tiero, in- all'ombra poi riposandoci vi al 19), venne addormentò egli Baal di moglie forze, camminando il Elia, il quale profeti deserto si molt'utile di Dio de'Re tale Na- lodevole più di Jezabele rato timo- e Santissimo vita a i Ginepro l' indebolite di Dio questo ammazzato aveva Giuda, in il profeta come fuggendo (com'è sedendosi e di Cison Torrente si ogni considerazione ancora che che Salvatore nascente sarebbe memoria, a numero Re E confessare a col rinascere per e presupponendo pati a mente franca- pie sopra della per ALBERI 119 NATALIZI . Natale che crede in tano la flore, le E del secondo in forze si, che salire il monte il perchè Ceppo mettersi a che è Sua Divina il dopo met- viaggio fu come darci gliosa trava- questa sione nell'occa- farsi principio da tocco terna all'e- Maestà di suol nor mi- , avertisce che Cristo che Ceppo diciamo, come zecco, il metter volle più in nascere terra la con citato crezio verità Veridicis Hominura Et statuit ExposLiitque Quid Suol in darsi la sé Mancia gran fu caparra il sul duro ed in quale legno liberalità il Pace, che terra dovea della giorno poi Croce. versare » a nella tutti della Sua Natale il di quale quella Natività gli uomini ch'egli sangue di memoria dagli Angeli in prono. Sig. Dio, in e omnes Feste N. del mondo, preziosissimo nel limite Santissime queste gran spargere Lu* : tendimus quo mostravit annunciata del ancora a viam tutto della data summum Mancia a petti degli onde Natale, e pectora dictis lorpedinis atque timoris, atque stesso disse Firm., o purgavit bonum della memoria diede esso foret Santissimo suo Lattanzio da finem del i purgando e legno gli Idoli distruggere per si , del solito, significa grande e superstizioni de' Gentili, illuminando uomini quel abbrugiarsi e grosso di zione, medita- cioè Cristo, corso cerimonia questa si divota questa si poscia risvegliati, con quale piaccia misericordia, sua vita. Svezia Svizzera gli alberi tutti addormenteremo ci potremo per Nella , Gloria, nella loco, Natale nella e ristorando fatica di notte nostro, amor fruttiferi. riuscire possano era Santissima affatt"y nella sua di e per per minciare co- cisione, CirconPassione 120 ALBERI che Arndt, chi ed in silenzio la neve le future di Natale, di deir verdi biade ed novellina russa cui Erlenwein che la si spicciare percuote quale vanno fa ne in a il delle alcune Kalpadruma Indiani, l'albero il sotto suo In Talbero Paradiso Germania, libro ha di onde intitolato nuvola presagisce o Adambaum. umani e ambrosia vespertino, od ritorna il si tempo del Adamo e Quella mitologia der quale nel Mythologie a nel spertino, ve- si piovoso, o di dà ora entrambi albero un del cieb di melo dele albero in forma cielo Abraham- sono pluvio è nuvola, quali Wolkenhaum^ Abramo greca il forma tempo, patriarchi; T albero nella Orientali. che albero vitale. il serie dei Schwartz, illustrato radisiaco pa- dinavi, degli Scan- numerosa Ursprung luminosa, Wetterbaum di Ber specialmente si lo c'insegna come terrestre antropogonici ed cosmogonici la tutta e degli (1),Talbero generatore si lizio, nata- Vagvatta Sassoni versa Esperidi del sotto popolari come e della Natale ceppala dei progenitori che la in figlio del di rirminsul e ora divien parte il Persiani, l'Yggdrasill quella specie baum fa dei (Berlin, 1860) di che Haoma classico nome ritroviamo Kalpavriksha antropogonico quale Adamo degli alberi (1) o albero neir novelline tesori, ricordano, piena che ricchezze, nostre sotto loro Il ceppo danaro. averne per cercar nella spaccando , mugnaio alte d'abbondanza, una ignudo discoprirà qui, evidentemente, albero quell'albero raccolta selva, al mattino Abbiamo un di Natale la mezzanotte dopo va nella vegetazione. NATALIZI il 122 volte famiglie delle virtuoso virtù. sue può non in Svizzera, in del pel nascimento che pioppo fanciullo, un nel giardino della della mio superò del vita giardinetto in della vita l'albero che il si giovine i Maori ricevuto, della per cui appassisce (1) L'Hooker, fra in eroe vuol citato Nuova tradizione. dal si crebbe E o morire. dottor sidero con- quando lo hanno gno casta- un piantati o eroi sanguina, L'albero bolico sim- numerose nati PIoss, rilevò Zelanda, che dall'India. In esso. giovani secca io quale un pidamente ra- natalizio, d'alberi nacquero o il in piantai io stesso con anno seminai che o lico simbo- settimo indianista. mezzo si fa menzione popolari stesso albero mio casa, come dlndia, felicemente cresce ora giorno il alla Nel ippocastano, di vano, manto- piantarono innanzi Chieri, a figlio,Alessandro, mio novelline mia della Italia Virgilio parenti fanciullo. mirabile un come che il luoghi considera si castagna volentieri nacque che neonato una frutto il gli altri in altezza), quando vita, trovandomi mia i piantare albero un di tempo quale tutti usa chi parti dell'alta alcune (1) (fin dal Francia della nasce parecchi in nel ; ma cogliere , Germania, un paterne o poi neppure Russia la , avite nelle quando traligna virtù le rade genealogico; poiché degenerando chi allignano non è non è vi discende probità umana dell'albero li rami yer figlio L' illustre, lignaggio e NATALIZI ALBERI ; quando è segno personifica un uso simile possibilmente il Tuomo; fallo l'acqua e II fuoco Kuhn, di falco (come ruda agli Dei l'ambrosia il soma, o è dapprima di il cielo fuoco, quali gli uomini il legno legno, Il terrestre. col bastone Ganimede legni quale producevasi il mito secondo Remo, della celebre di a e il quasi tutta il burro ed che la genera latina, l'Italia la vita e genitore pro- l'uccello Romolo e si e nificò persoNiente ruminalis. superiore si l'ambrosia del- portatore nutrì credenza era duce pro- fuoco del il , stirpe romana, che della pareti pico marzio, ficus contro ossia rapitore fatidico più naturale legno dai pramantha, che tradizione progenitori i nel dunque la terra, pramantha vitale, corrisponde entro il fuoco fulmine-uccello, Al uomini. di vedico Prometeo, un quale generano il fuoco pramantha dal di era Ga- riempiendo della due femmina maschio Dal le contro cello, uc- : penetra e vedica, fregando maschio un il nuvola, una mine ful- ellenico) porta vedici legno fuoco, il svolse dell'età ad fessor pro- d* avoltoio gli alberi poi sopra generatore. il fallo comune di dell'Olimpo celeste, i due contro vulva, che, forma in , albero, secondo paragonato porta degli Dei l'animale. dal specie una che l'aquila l'ambrosia versa un (cyena), il illustrata cielo Il fulmine sé in generativi, stupendamente dal il fecondar elementi discesi sono simboleggia contiene insieme come pioggia. un ; l'albero devono indiana tradizione e che l'acqua e all'albero avviluppato dell'uomo generatore fuoco la serpente 123 NATALIZI ALBERI fanciullesca, e al Tirolo, 124 d'esser nati il ceppo sotto (1), i fanciulli nessuno raccolti suppongono può macchia che senso dà cavolo un i ; figli quelli che come il ; lo stesso kshetra voce si vocabolo Toscana alla sanscrito in vere; ro- macchiaioli in avere una pnrepetits di sotto macchia una tuttavia* si levati illegittimi, in di o si chiamano chmmdiXio si fiorentino contado nel frassino uà furono che si fa credere ckoux, di francesi, che ai fanciulli di NATALIZI ALBERI nel , kshetragia composto Trovandosi la di caso diffusa il -suolo Zeus primo Foroneo uomo Cfp. i uomini virùm di e et più sotto quello quali nullos habuere che dura de dizione tra- ci parla di tenebant robore nata ; Giovenale scrisse sino fras- un rovere. nymphssqae duro greci questa da creato dalla ; ApoUodoro, Eneide, Virgilio tronchi tranci Germania ; presso pure il Esiodo, il padre Presso iadigeaae Fauni, nemora Gensque (1) dai nati aborigeni vien forse di autori l'antichità frassini AeW l'ottavo ; presso Hsec dai gli uomini crea sarebbe testimonianze italiano. dagli alberi dalla provenga latini, i quali ci mostrano sopra il essa il bastardo. nati Italia nell'alta parecchie rimangono ma e che supporre uomini degli credenza particolarmente si denomina cui con (2) dei primi parentes. r (2) Servio, tale credenza: minum boribus, nel « suo Hoc habitatione, aut in commento air figmentura ortum qui ante factas speluncis manobant, Eneide, est domos, qui cum spiega ex aut cosi antiqua in exinde cavis una nu- ar- egrede- ALBERI Queis neqao mos, opes norant, aiit Sed rami asper victu veaatus atqae infine nella che pure i da b albero avuto egli mai albero, il quale da cosmogonico, creati il cielo fu Haoma, ad uomini al è umane. le in del prima alberi si e il brettone aut Per " Servio la bero l'al- furono o i ne quali, pure per fiorito il inde sunt stessa che credenza analogia, fa derivare secondo creati. pro- l'argomento gli uomini i maio, , la in due bastone dicti sobolem zione tradi- fecero d' olivo ramo di nome , educerent suam con generazione , rentur tico an- piantano il ramoscello Germania, primo nella figli di Boerr che alberi Gli dazvalan la due rebbe sa- il sotto albero ed ai attribuita un non il Rigveda, che, e uomo trovarono creature da no agevolmente nell'Edda come mare, nozze terra, avendo non (se umano cui, secondo tempo un zendica, degli la e parenies), uomo, confonde si ro^ antropogonico primo), nacque stato {rupto fango T albero padre parenti, hàbuere primo Il umani dal o luto, nullos primigenio. necessariamente riva albero Giovenale, di sentenza un afferma satire ebbero non un nati, composiiove Nella ; , uomini primi tauros, alebat. delle sesta parto parcere , nacquero dorè necjungere erat; componere , è cultus neque Aat Giovenale ma 125 NATALIZI dalle di fonti, , dalle acque, abitazioni umane dovrebbe furono fondarsi sul lacustri. fatto reale che le prime 126 ALBERI alle che betulla di rami per case NATALIZI la si Pentecoste il di ramo innanzi Russia in piantano salice ornato , di dolci il sotto si quale i raccolgono fanciulli V 8 , febbraio, per insieme festoso avere cui con s* fortuna della principio. apre e vita e il del Natale giapponese, tutti sono prosperare, però anno nuovo che alla simboli vita dà XII. 11 Appena cerimonie, Le fatto già che nascono (1). eh' è o pelle una fortunati. » scufia, cuffia un capellin, fortuna della zarino ricava rione diventerà in manoscritto Trevi e si - Secondo chiama licina è il dottor pure chiamata parla « è Koschilitza. camicietta nass chi del la con nasce con lascerà e Il sono la Bernoni da cardinal il Nacque pubblico Ma- Mazarino e notorio , Ploss, in alcuni Westerhemd. che signorile. si come Chi signora , , (1) cui notizia: questa di dire carni- Venezia, a : fanciulli chiamano la con dice per dei i nascite i Veneziani dicono si pel cappello popolana suo nel in mor cuffia la Lombardia le Tedeschi nascono sottilissima, In i secondo per pure felicità, e che varie pigliano che della cuffia nato. e come cenno, bambini I « si quella con Glitckshaube .seta che breve un è molteplici sono oroscopi paesi. Degli ho fanclnllo — Cosi luoghi della presso i Germania Serbi la pel- 128 APPENA vestito nacque d'una fortuna ed egli medesimo buono. è camicetta al mondo venne Secondo levavano le levatrici danesi Solent di deinde oì)Stetrices solevasi Nel fortuna la levatrici al Palatinato si crede la si si getta del seppellisce nel fuoco la se nel portano via quod vendimi^ mania Ger- In » diligenza ogni fanciullo nella ne eloquenti: credulis Reno se naturali, ; l' uso servasi con- ed bavarese trove. al- porti buona disgrazia campo; o passato che riuscire con coiffé. romane secolo la cuffietta che né egli Le spazzatura. regalarla per vece in- ai proprii figliuoli. neonato. quando 0 levar appenderla e dell'Assia Parecchie del volta dubbio, pzleum), dtcuntur. juvari tunato for- quale chiama insignivi neva te- ne levatrici advocatis hoc Belgio se se loro et nel ancora per pileo una pellicina la ch'egli è nel cosi uomo inglesi, agli avvocati, pueri causidici d'un con (ch'egli talismano rapiunt siquidem quella ed se , antiche, le e chi s'allude, senza si dice praticavano come come e augurio cuffietta quella servivano « buon di vita dire notare de- dicesi volgo, raccontava si suol di foglia come della vestito, Lampridio, venderla, per Italia ; in Francia Elio del corso lo nato di ciance nel In » ch'egli alla le buona di NATO pellicina sottile cipolla, che, secondo nacque, È FANCIULLO IL è portare si pratiche riferiscono si crede Kònigsberg Presso gravida, non debba collane, per evitare pure passare il che per pericolo che al la una bellico donna, siepe il bellico 130 lo dà si medesimo fanciullo gli si nasconde si ch'ei volta prima vincessero Peruviani il bellico si conserva parecchie in quando da bellico. nel al Di bellico citato del mio A buono e Roma, óbsteirice^ notizia illustrato e valente tedeschi loro bravura la che da staiuebatur in di vedere, o parte volte prima italiana dal Pi tré. vatrice, ritto, la le- Marcellino, vitalis terra tive rela- più crescesse Nonio erat si tedesche libro Giuseppe il fanciullo abbiamo la si è fatto nel spero per amico {Natus I fanciulli pratiche aver efficace oc ut lo rizzava sublatus ab auspicaretur esse) (1). rectus (1) curiose presso tedesche rimedio come luoghi Ploss, ch'io perchè terra alcuni che sapere sciogliere il nodo può si dottor come sulla soli altre poi, tradotto o in amuleto, popolazioni de' fanciulli. pure sanno darlo per malattie pronosticano parecchie e perchè nell'Asia, come fa ci Come europei serve Ploss petto la bene. liti, cosi loro bellico il Calmucchi, gli antichi le tale orien- nel perchè impari agli avvocati litigi.Il dottor ne' loro Prussia fanciullo al scuola a eloquenza con i presso va vendeva si cuffletta la bellico il mangiare a specie di frittata; perchè una l'intelletto, nella aprire possa ragione) della in il fanciullo (quando anno l' uso acquistare dovrebbe al il settimo verso NATO E FANCIULLO IL APPENA Si può di qui sollevare quando il ricordar il Fuso figlio padre lo da scandinavo, terra, ch'era pure mano, ro- baciarlo, porselo sui ginocchi, riconosceva, od adottava. APPENA contado Nel fiorentino, quando assicurargli lunga per il convulsioni, le si ciorum)^ pesta dopo aver Dei V ; scuri che la Savitar Dea r oro, vivere Il latte Acvalàyana, (1) Il nostro ci Barthema, i loro allattano a il 5 . bere latte giorno nel ma, si dà al pure che suir arena, o nella, quale ligenza. inteldi scure, il come che lo arricchisca. da quasi corruttibi in- Veda, che Indra tutto per (1), secondo latte Orientali de'PoIiari e la come mese soli tre di capra, (i Dio- spalle gli augura Indie nelle orecchi Acvin fanciullo le donne figliuoliper di vacca è decimo viaggiatore dice e nutrimento primo miele; e anni la dà e protezione degli gli diano sapiente cento po' di vocandogli fanciullo, in- i due le che un ai due pietra, terribile come come egli possa la Sarasvatl Soffregandogli quindi saldo quando miele, e al e e succo. il paumbilicale), dre, mangiare di vita fe- avverte sommessamente gli Dei indiani) e diventar Manu burro con a quindi gli susurra augurio Vedica pietra grattato una anni cento il , di lui mento, nasci- suo sorbirne a (ilcodice aureo da {semperviviim nell* India sopra cucchiaio un il , polvere d' oro, la mescola in dopo il cordone tagliargli conviene prima fanciullo, un allontanare per sopravvivolo un maschio un e venerdì primo Acvalàyana Secondo nasceva vita, 131 nasce obbliga il fanciuHo si e È NITO FANCIULLO IL mesi, e e si voltolano. capra, Ludovico degli poi li abbandonano di danno Hitavi loro per tutto È - NATO ^- — FANCIULLO IL — APPENA ? 132 I di augurio per di augurio nella dalla lontano quel la madre liquefatto, se nel nutrire l'atto d'una desse la femmina, padre in baciava il fanciullo egli proprio era dal nato del (1) Questa dall'antichità latte stessa dichiarazione vedica, i padri novit. Il proverbio spagnuolo quel figliuolo che nel ancora ed Indra, troviamo mito esempio, per quello uccidono padre putativo. latina per legittimi la 0 che che — quale voleva si sue ci crede padre ai il diceva: tornato, Cri- che fin nemo è che piente sa- Perciò parricidio. Giove parricidi, perchè come padre, primi padre. suo di casi sollevava membra, suum dicono che ma positio infantum legittimare. il legittimità dei Patrem stato appaiono loro senza sospetto la il tedesco sia trattavasi appena sopra parecchi L* humi il avevano chi sa signore (1). prova ed - pagnava accom- - quando dalle stesso latino padre, compieva miele, amministrato e figliuoli.Il proverbio loro lui il fronte, dicendogli che in lui, nato altro un cuore, L'uso da se col e al nasceva padre, il volte tre nato si ftno miele col fortificanti; il fanciullo fa- stato essere fanciullo, il lenne, so- di padre invocazione viaggio, festa maschio, cerimonia Sé si trovava mani cibi stessa invocazione. alcuna d'un per considerati il riso breve una con cibi, affinchè dei fanciullo, proprie il volta, dopo vasi tratta le con luoghi, Dandosi pernice burro, con alcuni dal e di carne riso a prima impuri. tempo burro in quale, interveniva miglia divino, vitalità, oltre j a splendor dal era suolo è forse solo cerimonia i soli figli APPENA IL stiani, è ricordato leriano: lactis sceptos hoc nel mant, Tertulliano mellis concordiam prae se ferunt. ad bueretur Il miele dell'ambròsia secondo labbra le maleficio il e streghe miele, latte. dalla mentre alcun narra, bruciata il latte nei zioni tradi- alcune il miele che di sovrastava. di che avea strega; appena una il che donna abbondante. venne sopra sopra una li non che Pare grandissimo si dal malefico di tri- simbolo ij Mannhardt esempio, per la malia per parva lac et noto un potere uno figliuoli e sette in est vinum quali loro hanno ne Il Bodin allattare fu che abbiano lavacro sacro fanciulli, li salvarono alcuni morte non avuto aveva ad mellis, Occidentis apud conoscere le faciunt loco ut praecipua fa et significationem tinctis immortalità; ci autu- tametsi mos, l' ape, come Mythen germaniche, le è, della e Qermaniscìie unsero Id quamdam, nulli non- lactis suscepti Nam quae su- factum infantiae est, ut innocentiae ". Inde propinaretur. Va- imbuere, primum aliquibus vero setatula, similitudinem ea lavacro dicente: observatum ejusmodi a tamen Fuit lacte diu populos infantes prsegustamus. adulti, quamdam cum Pierio significationem ita jam vinum da gustu concordiae 133 NATO seguente erat meUis et ad modo moris Quia « È FANCIULLO mai tuti po- questa Raccontasi , di pure a il certe loro mercante della loro Ebrei certi Venezia carne); quali i debiti debitrici di i una cambio in domanda donna (Ji rimettere promettono del a' promette latte proprii (come debitori all'Ebreo, ma 134 APPENA invece del scrofa; l'ebreo di crede fa le all'ebreo malie latte quel sopra invece far di maleficio, suo NATO del di che latte male ai soltanto reca una stiani, cri- danno porci. quali le le si riferiscono al (1) Neirindia, nel i diversi secondo terzo usi ciullOy presso sterco di ed toro, vedica Li Tutti al le Rubieri nel pratiche al glio ta- de anche di il il sedeva Tuna fuoco samo; se- e fan- piena di (qui probabilmente gami scongiurati erano come si si più tardi, fagiuoli orzo, coppe, vermi capelli a Roma, nelcome canta: cannaruti pedi. e senza (le budella) nun mani budedda In due Sicilia,'ove in taglio madre, V Atharvaveda^ presso Senza Quanto i la cosi unghie, talora della foglie con una. Luti il riso, di altre stavano odiernamente delle e coppe grembo tosto dente. anno anthelmintica); , ancora lui di serratula rindia sul occidente, a curiose e famiglie. Si apprestava delle sacrificale; si riempivano la numerose taglio più nascimento; A^valàyana, secondo solamente riguarda il loro capelli (1), al primo de' faceva che riferiscono si essa che argomento de' fanciulli educazione ad è questo Ma » dà sue cristiano; ma, quel È FANCIULLO latte proprio per ai IL vind abbasciu nomu di la ed ingegnose recente suo andati. Santissima significato delle bel tuccati. Trinitati. parole Luti erudite libro cannaruti, osservazioni sopra la di poesia si frontino con- Ermolao popolare APPENA italiana edito presso adopera forse la ^ami nella cerimonia talora, nel le e che il rindia, Essi mi paiono e calda, « Con capo del air ingiro, potute: la luce con KuQa le Soma, a del 0 « si Re, », cui Varuna, costui, perch' egli viva tagliata oriente, tosto coltello si sullo con nelle le rivolte verso lo si con premeva i capelli il savio Savitar questo, con o lungamente. madre foglie di sterco di toro. cui il creatore gami, Quindi si tagliò parole coltello parole: O « tallico. me- « Con tagliateli ciocca de' capelli rivolta punta la madre diceva: i fanciullo, brahmani, la e tre tagliò i capelli di Ogni con del un le con rechino e le il ri» volte tre si mettevano Con ». : volte tre inondino il corpo proteggilo vento quindi agro, parole capelli fredda del dio latte e con fortissimi, Ungevasi ». madre» acqua Yàyu fresco de' alla consegnava involta insieme destra tagliavano con di della venti o capelli, le acque erba, colpirlo coltello stesso i parte : Marut vieni sinistra, a le punte parole Quindi lo destra con non burro possano cynosuroides). {Poa tosto Vàyu, o con Nella ». coltello, s! invocava A^iti, tagli " steli di e fanciullo da Kuga i 21 docchio pi- ciare schiac- a sud , calda, l'acqua al mescolandosi fatto versandola, e di celeste» bambini i sentino rappre- taglio dei capelli nel- primo steli sebbene primo s" abbia stavano rappresentare fortificanti; di e al il veneziana, si qui, esser Fata o affinchè rame, 21 mano quali pidocchi i bambini il brahmano ed in di tornare per padre tenevano e secchio Ma bene. ai capo tuttavia Madonna popolare in i contro popolari della credenza un vermi capelli» i pidocchi, novelline gemme si trova sotto cantar nelle nella de* taglio 135 NATO neirindia, potrebbero perle, le sebbene, i il Barbera; del mito, È FANCIULLO IL « capelli la Con per ad deponeva lo stesso la vita di 136 APPENA di Brihaspati, per vita, la si bel non coltello devi la coltello Indra, la fama, al arrivava del d^ Agni, felicità le purificante» levargli la parole : ripulisci " NATO io stesso rito, " Quando il capo taglio tali Ripetendo ". del tu vita. lo con compimento con È FANCIULLO IL e si tu al e i simili forbiva tagli fanciullo, tuoi molo for- la con ditura fen- un ma 138 LA Ma più molto che sola qufest'uso provincia, dall'anno nel Dei Tibareni nelle e libro che abitavano due prseter Tibarenida Ipsi quidem plangunt, Capita ligati; illse atque degli Amici Usi pliandola am- FanciulleschL il Mar Nero, Apollonio tarono, can- Rodio terram viris lectìs liberos uzores, afiSzì, diligenter vero balneas a speciale una dice: primo peperini teressante in- riprodusse presso che Ploss, il quale di Argonauticfie, Il e argomento ora gli sopra vano l'ave- Corsi, Società che una lazioni popo- che e il dott. della Lipsia, suo postquam Yiros Questo oggetto Annali in loro Ferebatur fece ne Fiacco. Valerio Ubi, Baschi. ad molte a americane, specialmente negli Geografia della diffuso Iberi, Geltiberi, Cantabri, 1871 dissertazione peculiare punto specialmente occupò fin è non gli odierni nell* intendere meravigliarsi largamente ma gli antichi serbano MARITO DEL dovrebbero essi barbare, lo PARTE tractantes conducentes puerperio cibo illis parant. il secondo: Ed " Indi Genetsei Dans viridis Foete ligat, partuque En dont sa post Biscaye, nel 1857 Jovis, bine rupem terga virum scriveva Le population lacus; pays Tibarenum ubi fovet deside mitra ipsa solato. Francisque-Miguel, Basqite appelle, par ses dans vendo descri- les vallóes , usages, l'enfance LA de société, la après créature L'uso » è, rammenta Grand d'Aussy, et d'un au lit nel quand si puerpera per Il Antonio maritale si. deve « stesso colà la corica dal il partorire. numerosi la vuoisi pure innanzi dal parecchie al coito. tribù, Gli l'uso far parto. ed in e i mariti li libro si secolo vece, servire quanto disagi che dell'uso del del menzione digiuno Nell'America del covata del sua facendosi esempi Il della principio letto, nel la sorte. Relazioni partoriente, » della partorito, egli scrive, marito, medesima assai marito ha donna occorrono covata^ nel met se Sardegna, modo sue au « letto nel qualche che patito li dolori avesse nel in c'informò levare dalla istante un Le sito propo- Il In » di a « couches. nelle pure francese effeminato: Zucchelli, Quando si di Torelore en per Il dottor un re fait Pirenei, francese ironico ed est come fabliau occorre pure Congo, subito più giorni iberica. condividerne viveva passato: provenienza l'adagio e mette nel ne' Bassi un femme sa il marito Viaggio Béarn, delicato uomo padre nel quale » dicono, marito, ancora conche, en di des compliments les " la tendre Ut, prend au alnsi ménage du il pure dubbio, senza Ploss lit cui per soins aux met se regoit et esiste couvade, ma mari lui avec voisins. la leur que immédiatement lèvent se vaquent et 139 MARITO DEL femmes les couches, leurs pendant PARTE e vernare go- eh' egli si scono pati- americano Ploss. Presso digiuno corrisponde meridionale, astengono per dalia del l'astinen al- presso carne e 140 LA cibano si soltanto incinte. sono sentir per perchè quest' ozio è incinta, di Dall'isola donne loro finché già mangiare da 1 ». anni sapersi Caribi astengono da fanciullo farebbe (il che, credere il muto, un se coito); che pesce se grugno. Nella stessi la magro, cieco, selvatico, Groenlandia, i se un é le esse, figliuoli, anni, procacciar 4a incinta, danno si al magnetico, si se certo guisse prose- piccolo certo un certo uccello, riceverebbe il fanciullo credesi quel che di dodeci gravidanza, stato in con il fascino un moglie giorno cagionare mangiavano stato che moglie non nella anco se sé da e leggiamo: creati d'età del Relazione dormon non vi fosse sarebbe sarebbe il porco per non che, il bimbo animale, piccolo cibi certi dal sono quando , la Nella dall'aver finché allattano fin che gli Indi ligiosa, irre- digiuno Occidentali, usanza forte, sforzo Questo poppa. si ma cosa qualsiasi solo gravide, passati duoi sono sia tutti per si sentono elle quali che hanno sieno il lavoro non Malhado, vedemmo paese i di troppo Indie sulle Nunez manuale il bimbo che fin ma Alvaro " talora osservano non volta, nel digiunano, fanciullo. al il provare seconda una che timore pel non incinta, per solo che temano nuocere possa Né lavoro qualsiasi quanto padre donna superfetazione, per da tanto non la con mogli indebolirsi, per de'sensi, per lo stimolo le quando lo facessero accoppiassero. si frutti e che accoppiarsi astengono MARITO pesci credo Io ingravidarla, che DEL di meno di bisogno caso PARTE che il lavoro LA del marito, almeno, gli farebbe del alcun con del danno il motivo americani, ed i quando parenti magnetici, credenza natura; basta il estemi di deposto che glie^ i letto diavolo, diano non invece fin ancora della che talora a certe formole, si padre vede fra fanciullo, al atti del perchè il È certe per semplici potuto si certa ed ma fin nuità conti- il germe poppa. marito probabile le anco che Ma si marsi sti- crede 'voglie della padre, il fanciullo puerpera. sole potere a Come il marito le tiche antipa- come una . croce, abbiano si una scongiuri, della capisce influssi un certi a fanciullo. sono carattere ed diede del magnetico pensieri, gli e popoli sopra si cosi cosi Gli simpatiche Dio, il segno vita nell'utero; ispiega virtù il pure il fondati dell'uomo vita sangue, fluido gravidanza non di alla del voce altri rigorosa. sono a perchè spiega presso maledizioni, certe della nocivi alla malie come e nome il scappare atti le straordinario a padre, ciò male, ani- sarebbe si ammala dieta una nelle cosi alcun , fascini, imprecazioni, far fanciullo un comune magico è Paraguai, osservano i della come nel cui per il che, lavorare ciò tutto bene; digerir possa debba uccidere digiuna Cosi che credono non fucile, poiché fanciullo. il fanciullo, Kamciaka, Bomeo tagliente, alcun neonato figlio di il marito strumento sparare in credono 1 Daiacchi parto, ucciderebbe parto, come danno. prima del 141 MARITO DEL prima poco od I)oco PARTE dura tutto dre ma- vo- la ciò metta nel tuttavia che 142 LA ciò avvenga la potrebbe si Germania poiché le fonte. cosi, di .muta 0 uno posto per stretto nozze, al natura secondo l'albero scelta del battesimo, per parente. che che egli al porta fu quell'atto si piantato si arreca munichi co- sacro o {Deutscher quando in padrino, simpatia per Rochholz che arrestarsi del nella 1867), danno ricorda Ploss tiene il cosi e neonato si il Berlin Brauchy und ad qualità in cura nell'atto che sue Tutto antipatia; molta mette crede si figliuolo Il sforzo, fanciullo, al famiglia. l'opinione per qualche facesse egli sul della prosperità riposo, nuocere trasportarsi padre del s* lavorasse, sforzo questo al condannarsi per s'egli che MARITO DEL PARTE per Glaube sradica o una per la si scita na- morte XIV. Ea puerpera. de' parte Una si che riguardi alla usano Piirlfleaxlone. -» si usano La sua puerpera. donna alla di qualità cinta in- balia ^ madre alla mantiene Perciò sacro. la perchè viva, puerpera qualsiasi essa alcuna prende si del parte una maleficio che odierne del speciale cura solo non lontano stia perchè ma carattere suo danneggiarla possa da come nutrice. pratiche Le nel descritte « il Terminato di avvilita, ed con alle sino lavande rene. sul abbiano (1) Quadri è benda una Nel di tela giorno, della foglie Grecia di dal puerpera di rose moderna. da sé debole, troppo di sono Zecchini collocasi levatrice primo ventre della né essere della cura bollito donna la ci greco dottor dal seguente parto, mostrare senza cui modo puerperio (1). letto, a né troppo fasciarla del sotto secche; seno fa varie la levatrice con tamente stret- del vino indi, in sino 144 PUERPERA. LA al vi sparge domani, di si limita la imbevuto di vino di 0 di custodita al da che adoprasi per ordinario moscata, puramente lo del più che di notare ed amorose, comechè in orrore l'alvo 3U0 letto una delle le la per pigliasi s' un involge parte fra di mani uovo in suddetta ma quello queste cure voli, ragione- bellezza, di le collo quelle dà qualcuno tre stesso lo spoglia de' suddetti sul stende sofferto, forti sera quelle paziente, applica e ebbe dell'ultimo del dendo pren- dola premen- scosse piede, cui La si della caro monta capezzale, hanno più la scarpa. sodo, levatrice al si prolunghi o tutto della opposta parti che di levare la puerpera, sulle lei a del vantaggio a Qualunque sera; riguardo mentazion fo- la pratica e non vino, u^asi rende Dio, si è che, cosparso gambe rudemente cura di della sue piede e dono singoiar polveri la mattina giorni curioso fette il otto per di vece ritardi la consueto, tempo una tela delicate, che rofano, ga- è eh' molesta. e di o una quale tanto trovasi tenere e calorosa puerperio, del continuasi la dell'acquavite; stato fomentazioni A donne le tone co- giorni soprapponendovi per più ultimi còmino di o del cannella, fasciatura. leggiera molto sia di foghe seguenti, con quelle polvere flaocchio, una giorni negli e si alternano noce simile pianta caldo; , straterello uno con nel nei e fomentazioni alcune pratiche queste giorno, ad solo delle semplicemente sopra secondo Nel rosa. PURIFICAZIONE. — suo aromi, appena giorno, guscio, Io lo si col- 146 PUERPEkA. LA cosi e vista da freschi col dell'aria gli Ebrei delle di nome (1) cima 1639 16 Membr. spectrum quse perterrita domesticos iafanto occisum inde del cura (1). Lilith, sola simile bora meridiei in suse boram post cellari terrore affixa albo Hi M. atque uade- vel primo narravit cre- propterea quse monent, ab Icctum puerperio Prsetorio meridiei se fuisse ei contubernio accurrentes un- conspi- perculsam, Altenburgi, induti il meridie maaeant, est, in » mica ne- aver- Dsemones latet indusio inclamat. inveniunt. ad « Una seu foramine tanto dise- parto onde manserit infantis infante e mezzogiorno, Mairi ex lecto segra specie cum ; scrinium exhibuisse, atque septimanas cuidam, Ista ad femminino, Y apparizione Lipsiensis qusedam le intraque parietes, injungunt. Platon. panis ciendura prsesertim che specialmente obstetrices hypocausto » tutte a lontana, Frohmann, caveant, serio obstetrix decimam il prsecocem, Anthropodem ut la duodecimam evenisse ab solse contineant, a ai Magica) , , ad temeva nec , egressum tenerla cauta temibili. strega meridiano esse ne della demonio Demonio infestos puerperas se stanza illud, scrive Dai'i « magìs ut nella ; tempo per che sogliono Si essere rendere leggiamo demonio » di sempre un tale d'un di comparire per ferro Fascinatione {De puerpere, rigido timore troppo perchè Psello, fascinum. tendum suo esporsi pareti la figura sulle un pensato avrà non di suole puerpere gnare del notturna, l'autorità che pregiudizio il Frohraann Presso cita di stella, si una puerpera una al rispetto , il contatto soffrire impunemente PURIFICAZIONE — anno puerperse apparet. infantem LA PUERPERA. 147 PURIFICAZIONE — I conferma si denza Bernoni: si tiene compagnia recar Pagana. Questa la soffoca di effetti ha madre sepoltura Questi e persona, ne' templi, dionale suo che bambino. ma biade visita ne che della faccia dubbio, aperta toscane le dev' prima piante crede di essere alcun'altra dall'entrare sola in solo mericasa col per ranta qua- entrare nel campo, in chè per- specialmente e modo le poi, la prima- fatta che corre oc- non dell'India uscire essere si da possono ogni In puerpera non non che tempo la affatto parto Venezia visite puerpera sta astenersi neppure puerpera a se e casa, biamo purificarsi. Ab- tribù lasciata tutte il toccata esser alcune intristirebbero. purificarvisi ; quale il devono non crede si è dopo giorni in puerpera Giappone contadine Le intende senza per giorni presso puerpera la debolezza. pure donna nel quaranta per e la chiesa, che quindici giorni per alla sono alla generalmente detto incorporea, giorni. giorni quaranta da le la della Sono, che dice che appena camera prodotti sardo e faccia le giunga penetra il bambino. quaranta già le nella allucinazione proverbio deve partorienti, chie parec- sonno non strega una partorito, od dal perchè e è Pagana che donna desta tenga d' introdursi riesce la la le partorito, per una pregiudizio, donna una ha donna dal descrittoci veneziano camera piglia di mira quale Il in perchè , potrebbe la una' quando ore che nell'uso alla una andata chiesa puerpera in per la chiesa 148 PUERPERA. LA de' è Purificazione nelle Antichità scrive : interesse fanum in tran terminum (fissata della Candelora, romane de' al fare il apriva la di mese leggenda della yoWe concepia^ — giorni (1) più ampie libro nel Kind Mutter della ist madre. dopo notizie unreine^ ma Ploss che la culto questo capitolo dovea poich'egli di della di si (che ben noto, sine labe nazione, sua recarsi argomento, ch'egli occapa sebbene Giano Gesù, intitolarsi feste cisione Circon- — quale, sebbene nascita il le della com'è donne sopra Candele, cristiana, festa la del l'altre delle scomparire, la Deo, Vergine modificare ricorda, Vergine, del unrein^ ist si fissò traccie quidem cerimonia una gennaio) come quaranta Per le tem- della giorno e possibilmente invano, stato il con gennaio primo per sia Lupercali ejus partim quae Purificazione consacrare per foetus (i). » febbraio, primo al si prostitutum victimis, della sacris aut diem post cedunt Mosè , sìt, duplum ne absque cattolica festa come Ac della di vetuit uso Flavio, (ITI), parlando foemina si sacerdotibus partim Le t cerimonia quadragesimum quod L* Giuseppe introgredi in visita. lo ebraica. origine praescribitur. poris precedono Giudaiche usque masculus; sit di Puerperas « che giorni quaranta ch'essa famiglia nella disgrazie porta PURIFICAZIONE — si intitolò: più tosto al fronti con- Bas Die particolarmente LA tempio per ci fa PUERPERA. purificarsi. Guando El Era un popolare canto che sapere Al Ma 149 PURIFICAZIONE — la tempio de vestilo de Salomon, llevaba quo rayos fuè Virgen de sol. a misa. luso anda- XV. Battesimo. 11 Come il sole il di cielo, Augia, viene liberare lavarlo nell' che nasce solo come Secondo putra che dal una che significa bhdrata sostiene, vale colui JPut {Punnàmno che di Ubera È già putra, {tràyaté) narahàd monio matri- un il presso denti ascen- il yasmàt Mahàbhàal data etimologia che ma parenti. parecchi il ma scritto padre nome probabile poco purificatore; più, non famiglia. sua figlio, il da a fanciullo proprii i peccato curiosa significhi male, discendenza, nasce Qakuntalà, di dal liberatore, la che stalle le ogni un peccato dal della troviamo putra cosi rifica pu- Redentore, peccato, continua salva discendenti Nell'episodio rata^ che il fanciullo legittimo Gesù redentore, un purga Manu, e dal notte spazza , quello che Ercole battesimale acqua della cristiano, il mondo appare colui di Sole il tenebre le forma in e come a come cacciando dalV pitaram Mahà- putirà, inferno tràyaie IL SUtah, tasmdtputra iliprokiaJi svayam che etimologia l}7iuvd\ e moglie il la madre peccato la madre di cerimonia del mezzo di codice pel Yulva fuoco del mezzo fanciulli di Nel festa, nella braci Dekhan quale d' i simboli celebra devoti, per Il e Ifigenia in ogni Grecia, e ed di figlia aveano di di lizie nata- fa La ancora ; i crifici sa- i sopra questa una ficazione purigran sano attraver- Sunassepa lefte la altre. si anno il con cerimonie purificarsi, sacrificio della .' Giovanni San per peccato, dell' acqua di sono donne secondo sacro, mezzo i fuochi si ardenti. d'Isacco , e prima esse virile e concidersi cir- a delle contrae faceva si per e i fanciulli saltano Ebrei fanciullo del obbliga una uomo, le cordone dogma ancor seme con purga del tonsura, purificazione quali ne se neratore, rige- stesso è subivano col originale che lui nascimento, suo che Cristo leggiamo w/xy^fc. Ogni immondo materna; della per nel Manu, contatto suo ttJc la e come il recente e la nasce peccato circoncisione purificazione, taglio si impuro tempio, La abissine, che ed egiziane modo chiama imparo, dell'uomo; in nel battezzarsi. a Il dallo fan'shyatah). Non malgrado esso, purificarsi a mondo. generazione concepta^ labe sine {mùlam peccato. ancor nasce della dal e insegnata egli stesso al mette alla principio dà lo che svayam^ episodio liberatore è èva fu medesimo fanciullo neonato il per Il del radice la Ma questa Brahmau. Dio stesso 151 BATTESIMO presso certamente l'India, nel- gli uno 152 transiens consecravit sacrificio fatti i Romani presso sopra fuochi scrive : di Moxque apud stipulis, ignem magnum Persio, sed et credentes. le reca accensos, commento Varrone: pure sunt expiari se Cosi pubblica quam quos Il saltu transilirent non autem mali, et cominciammo (1) dal Gfr. espiare da Europea, Abbiamo la incinta donna le i fuochi sopra e per me stesso già passa ordine colpe di nella notato sopra i fuochi » Arcadia^ sua questi destrissimamente a » seconda in causa. fuochi, sopra Giovarmi che flammam per della commesse San solum pueri expiatiouis prosa grandissimi tutti per Pitrè terza palilibus plateis ignes In « matribus a cum commentando Gasaubon, : accesi privata tam congestis et di Teodoreto nella «Indi, saltare purgai transiliunt, his , l\ Sannazzaro, Palilia « parole avertendi circumlatos / Fasti^ acervos Omnia : rusticos » viri; infantes scrive: dei quarto , ignis. foenu di mo' saltavano ragazzi pede; menjibra strenua Achaz, (da paleo) stipulse crepitantis ardentes a i il veramente Palilia nel stoppia. Ovidio, per soggiunge detti paglia, con Trajicias celeri edaoo fuochi Ne' figlio ^ del poich'esso simbolico, padre. al interpretare pure ignem per puramente succedette devesi Cosi purificatore. scopo e^ BATTESIMO IL (1). Un quanto della annata Irlanda di San fu e antico scritto' Rimsta Scanijinavia Giovanni. 154 parecchie tuttavia l'editore del relative battesimo in appendice. che idenza antiche piamo pure un tur, atque compievano Presso i di fosse in lustrici eis a Nelle questo Canarie, uflScio quali talvolta, dopo passare una il fondano Noi saa- nell'atto d'imporre lustran- infantes imponuntur: nomina nome. evi- battezzavano i Romani quibus ad si pagane. al dotte ripro- prova cristiani l'acqua circa qui troverà usanze che con Dies nome: un Macrobio fanciulli i loro ed ove interessanti Grecia Bezoles battesimali credenze da del erudito un ed della il lettore presso il Battesimo curiose studio Lo gli usi sopra loro che 1874 apparve popolari Greci, Nel sopra notizie credenze de' Parigi Bezoles parecchie alle davagli di R. signor trovano pure giuste osservazioni. Maisonneuve lavoro si BATTESIMO IL fanciullo non dai osservato pure il rito coUacqua, attraverso purificato dall'acqua sacerdoti, e dal alle ma Messicani. facevasi fiamme, fuoco. » donne stra mo- perchè XVI. del ImpofllaElonie In si che dice dell'iadiano leggenda una peccato Non avviene Secondo il s'imponesse ha di un nome. cristiano? condo Se- può non ricevuto Acvalàyana, al fanciullo nome (ossia male il neonato non G^Hhyasiitra il battesimo Bràìimana, cibo, finché alcun toccare dal gli si dà non col il medesimo Cànkhàyana il finché originale) dal Bràhmana, Catapatìia il fanciullo libera si non nioine. un nome. che parrebbe indiano, nato appena ^ secondo Manu, làyana dice: lettera sonora, Gli danno che implica Bevali, sillabe, un abbia di augurio si se (p. e. vadatta). : Il nel il Bfiavanàtha, frequenti, una nome é fanciullo un ispecie tra i nomi una semivocale bisillabo, ed e. (ma di sono donna i vina di- adatta, vi : quattro condizione Bfiadr che il (p. di nome una essere Agva- con elevata Nàgadeva, dovrebbe in mezzo gli danno al giorno. incominci condizione Bhavah); nome che nome una desidera il dodicesimo o infiae, quando il visarga nomi il decimo Be- zioni ecce- spesso 156 IMPOSIZIONE parisillabi) parisillabo donne le per padre e la egli è nato; giorni, le stregonerie malefìcii I loro flcio pel ad quel nome Yien nominato che nel decimo dia sotto r i alcuno, fino del potenza, devozione. Il secondo significare felicità liberalità facile che ricava il loro individuale, gli si fanciullo dà si augurale; che notizie queste per a cioè al augurio un egli e duto cre- soltanto il il si nome del nome del quello del servo deve imporre pel guerriero, protezione dipendenza pel dev'essere servo. soave, pronunciarsi. nomi vuol proprii essere fanciullo di è detto che può si Manu, i sopra carattere desidera; assuma che soggiunge donna, si ricchezzs, il mercante, per conoscere cortesia, e mercante il male, il fanciullo che propizia, nome che si facesse nome pel brahmano, chiaro, piacevole, Da perciò saviezza dieci giorno, in cui raccomanda Manu costellazione una di del imposizione significhi nome ; appena fanno non al decimo il principalmente si chiama parenti Sa^ primi si crede e quando nome, giorno. guerriero fanciullo, non ne' che, operare pubblicamente brahmano II il sopra proprio suo crede si : Gobhila, e fanciullo al nome possano s'appiglia, se non il poiché ma Sàvitri, Gànkhayana danno esempio imparisillabo Svibfiadrà, Secondo madre (per Cicagarman), (per esempio: Vasudà). tyadà, gli uomini per Devasvàmin, Cìvadatta, NOME DEL un quella talora soprannome avviene indiani si essenzialmente pro[)rio, nome qualità principale tuttavia nell'infanzia che secondo il IMPOSIZIONE la MaMbMrata, shyanta il il assuma Talora domante. il madre; cosi madre Kuntt, ossìa secondo la la Sdvttri, dea Udàsa dalla Kali. Dea il sistema qualificativi Atride, come il di nome Pelide, piglia sotto Sàvitrt^ Vishnu, dalla Kd- e mente generalo sono Alessandro, o esempio, per tronimici pa- ricordano opure ecc., ciullo, fan- al proprii greci divinità, come, alcuna od osservarono Achille, Ettore, fermo. sta lo dio i nomi indiano; come che il Panda padre i nomi Greci I dalla o figlio della fanciulla dal tutto mico patroni- padre pugna speciale Vishnugarman e nella abbiamo cosi è come alla nome divinità protezione: sua che colui il si dà invece dal figlio del Du- o indiano chiama o di e Sarvadamana tolto si Pàndava e Tudhfsthtra, Talora ossia che avviene Qakuntalà proprio Kaunteya ; cosi spiega di nome 157 NOME figlio di nome matronimico, o re che caratteristica qualità nel DEL Apol- lodoro. Cosi i Romani personale, il quanto indicare è la qui luogo (1) Si sui tates tionnaire la gens; qualità personale una e medii origine resto cognomi cevi, antiquités e nel sui di le due terzo nomi chrétiennes. il individuo. sopra cristiani Ma ad non i nomi (1) ; del ratori Mu- dissertazioni volume co- nomen servito avevano un il gens, tanto ma speciale digressione del la qualificava in di qualificativo prcenomen coghomen nomi des che rappresentava coafrontìao italicce un nomen un che gnomen avevano delle Antiqui' Martigny DiC' , 158 IMPOSIZIONE DEL NOME - noi abbiamo la nome credenza a i Presso riceveva il del. titolo è scrive lo come sedicesimo davano e cerimonia accompagnata d'allegrezza (1). Non che si quello tempo Talora il il tardi; il di dotano. introdusse nella della (l) Le che in i proprio nome feste il ritorno il neonato modo amava di nome solenne a derivato madre che dal ha insieme la Piemonte sacro al sono ai civile. del Il fatte fanciullo. pranome; so- dini, conta- quando si Talora il padre di nome si chiamano un Davide; Quanto riuniti. solo Garlomagno chiamato nome più che battesimo, ricevuto, e dal gli dar- un prendere stato mesi per determinarsi, dello registri era Albino. più quattro riunirono di esser incominciarono instituirono dopo il portava essi nome stesso solamente Glotario. l'uso corte quel /battesimo. portavano Gariberto, sua egli Franchi I si Questa in di nome già si dopo parenti ancora aveva nato neo- dimostrazioni fanciullo al il paragrafo I grandi poi varlo. sal- un al fanciullo. Neustria Glodoveo, come Alenino dato della grandi nome nome, di un quinto conosceva chiamò il dare notte Salica. da si condo se- ed nona il nome figlio di Ghilperico i quando un era nome la Legge come Ghéruel, il prova della raccoglievano era riconoscerlo solamente nome un diffusa più un Franchi, nascimento, suo solamente popolare fanciullo un « indicare voluto qui e dal Mar- battezzaglie^ per Tacqua pel nome ed che il sale fu dato IMPOSIZIONE d* alcuna vesti, di nomi da o di la altri fiore, che Il il cioè fiammeggiante, cioè niquem, alli paesani dir signore nepote, dicono il » tutti « » Huiho, fiume alcuna che gli suoi un » cioè ricco, cosa molti aveva per nomi, ^ « e suo da sole, altro quando ordine, capo di il splenden ri- re « Starei, » più « oltre dir altezza, di over nomi vuol un over » fiore, di di piena odorata del occhi dirà: uno più lucido « più « nome « Toro; o mera ca- figliuola, o inimici, » a nella facella « un vanno altro; un TurcMguafióbin^ che di nasce paese figliuolo degli Beuchio Gacique il vincitor ft*utto, tal del altro dicono e relazione entrano con femmine » più « Levieux, Gacique come e un » « Alle » qualche primo, sono Lefèvre, la alcun li vicini chi fortissimo dell'oro. » Tali Lemauvais, giace, salutano nome, " ad parto, rilucente, un stelle. di un facella dolce di luogo professione, dalla secondo tutti nuovo, ella con di dal da o , quando « donna fiamme, « madri, accidentale. Lebon, Spagnuola Martire, dove « loro » figliuolo chi delle e Levilain, Lejeune, Lenoir, America trovar generalmente erano motivo Lebreton, Lebarbier. Pietro padri alcun Leroux, Lenormand, Neir loro servire può Bruna d'abitazione, dal carattere, e dalle da e contadini 159 NOME particolare, dall'età, fìsica nota nascita i dei nomi dai Marco dei I nomi esempio. tolti da derivato cabrus, DEL cioè Duihey^ e si ordinava era sario neces- all'altro. 160 IMPOSIZIONE l'avena altramente che punito. stato di la paglia, ostante freddo e s'aggiunge Petruc, buon questa è perchè è nome ed io forse e la mi di morte (1) si del greca che augurai A trovano Ploss: el creatura entri riferiti nel Kind in Stuttgart, 1876. si possono sesto Brauch la in parto foresteria, come Pietro, a fortuna. buona siamo ne e proprii ridente di Cordelia primo capitolo del Bitte il mio battista, Giam- che, significato, la precisi dopo del ereditasse aggiungere e nome, nobile sei mesi und nomai, Alessandro, un Se liberi Lear, re col pure Manzoni, questi esempii lo alla non serena figlio,nato Alessandro Das di noi etimologia,ha mio de (1). Daniele;, e quelle a d'ogni altro, io che mia nomi non nome dopo uc^ della lavano peculiare figlia del vecchio coi Valentino' sua la qui su letto primo molto augurio meno tenera fanciullo vivace » un m'amasse, buona el nome superstizione, una mondi, Pauluc Paulo, Un quel a detti partoriscono fiume, ditta alla sempre a saria de' Zichi greco"o"latino, o chiamato è se e nella al persoììà-vjaliena, quale casa, dalla sia alcuno, regioni. Impongono e donne vogliono portata gelo prima quella e negligenzia, per parlando loro Le « quale Poi creatura. uno genovese, Circassi, scriveva: la dire male, per » Interiano Giorgio forte avuto lasciato avesse NOME DEL i copiosi primo der grande che volume Yolker, — 162 fetti IMPOSIZIONE e guardare ne' augurii, io come aprirlo. nel con chiudo nome DEL essa quali il mio di un Y NOME in sempre animo mio librettuccio carissimo alto. con volentieri sti que- si festosamente cosi amico E mi è piaciuto posa, ri- APPENDICE Dopo natalizi, usi principali gli usi natalizi lavoro del da che, d' indirizzarmi popolare con la palermitani, gli raro usi ferraresi il accrescere me basta poter superstizioni e di il farle qui, quanto in e il nostro perchè, rimanga cui non non al per a una fare de' per società è più buona cosa sana mal- l'attenzione argomenti vegga quanta della del proibiti, strada società umana poetica. L' mota, re- zione dell'istru- alcuna sopra fare mostrare di- suolo nostro agli amici Intanto A amici, all'età preoccupare si coi potrebbe miei sul ancora alimentare discorso Fer- illustrazione. rimontano per contrario, ancora viviamo siano sopra italiana simile dissiparle. a natalizi! riscontrati una che usi monferrini incomba dovere adoprarsi curiosità, ma popolari Palermo, Giuseppe provincia tesia cor- letteratura da gli la professore la cortesia per tenaci conoscere, pubblico di materiale quanto le il Ogni tanti impor- Goronedi-Berti popolari usi tre ebbero Pitrè e recente un della sopra Carolina calabresi. e cultori diffusione, alcuni sopra più, Giuseppe bolognesi, natalizi di per gere soggiun- i battesimi sopra da egregi signora poter interpellati, il dottor preziosa di dei generali si traducono e, me tre italiana, una curiose BézoUes, signor più lieto sono che greci, lettere caratteri notizie alcune qui i indicati avere Autore* ci USI POPOLARI NATALIZI IN carissimo Mio Pochi apiico. fatti della vita così sono il pregiudizi presso e della SICILIA. del gravidanza, convenientemente parto ricchi popolo del e illustrare di usi, pratiche, siciliano, quanto battesimo; ben cosa e difiOicile in la risultati cioè, la per tener posso che di farne alcuni vergine scandalosa di è Palermo di la cui Borgo, non quelli di permesso Kalsa di ancora usi, Io cogliere rac- gente (Palermo), coltura, se di segue profrase la qualcuno. a siciliano proverbio del della popolari. questi stato detto sestiere usi terra fecondo lavoro un degli sestiere nel mantenersi sapiente di non dairantico sembra Un se studiare da comparata nativo me forse a non sarebbe storia conto a e venuta ci nostra, tutti una , come quelli, volerli a denze cre- tutti che suno nes- ma sanno , del li fannu ; e padre, star ci è la volgo piivuridduzzi (si lo soli, si pensa è ed buono lo e , si deve a i s' ha fan avere più. Quello già gravida panza. il nonno, fece una cui poveri preparare pensare lu ecco lo cannistru fece si non fatto, è che e i poverelli) fanno e perchè e compagna, a puvireddi, fare, perchè a tutti, s*ha li maritanu maritano il matrimonio poiché Si dice: considera, la e il può non moglie di li cosi di 168 USI NATALIZI cosi di la panza Li nato, il dalla canestra ad bocca, di di miseddi si (le il iscansare i qualche si spira dal nel cosa e a che destra accadde dà per una ; una un ebbe in , per Questi una nei neo impri- ha al punto ella senti ; luce bambino, un la materno stagione il una era e bellezza. po' di cioccolatai a cent'altre celsa mora, materni d' voglia di fragole; fragola che per voglia che corrispondente fuori venne Il corpo. po' di ricotta, susina la terra. punto È Quest'ultimo donna la del per esporrebbero. pericolo corre quando Vanna comare a conto è {addiserta)perchè , perchè destra guancia incinta gravida ha abortisce o pezzi che tenerne una Peppa Comare guancia per frutti sul , la o parte n' erano Rosa comare da (piccola donna dell'oggetto desiderato. allora madre. ve quando {spinna) alcuna in d*una bisogna e Tottiene particolarmente non stesso zoncini) (cal- vezzeggiativi. e insoddisfatte, la che Timmagine feto portò sulla Lo quali, desiderio dalla prudersi dalla ; li cam^ altri ed diminutivi essere non {lu disiu) si forma fragole di qualche linzuleddu (guancialini), popolare si tocca toccatosi rendono *ncuttunat£dda preoccupazioni ai guai avviene voglia che inoltre una voglioline {disti): fede di di fatto sciddareddi, pannicelli ed culla), cuscineddi prime delle Biere da privilegio di delle domma avvenga. , il quella il parto uole), li scufieddi (cuffiette), quasuddi camici cottonata), due Una cannistru di dall'acqua battesimale il capo loro (lenzuolino banno che gli umori notte), pittulareddi (bavaglini) : naca collettivo futuro al quasitteddi (calzettine) spinsareddi (camiciuole , a necessario nome neonati ai SICILIA corredo cosiddette le pulire asciugar IN raccoglie prima cannistru uso e prende ove nel il sono corredo qual Entrano lino POPOLARI di e per bicocca, un'al- per tutti i fragole albir , 170 POPOLARI USI bisogno; la dimanda qtiel cibo), hannu risposta è che feto, secondo Il e sopra donne le r addimanna (il feto (la creatura) contentarla non a SICILIA criatura la Tavrebber scrupulu, IN NATALIZI cci , coscienza. a si muove maschio se al terzo , quello esperienza la lo quasi essa innanzi la abbia la mano destra che argomento sua averne della siarà maschio, da la creati una pre- farle non *nta Se mette essa se sinistra pire ca- manu? la destra, se maschio A malata. o palmo in se casa; mette pregnante, si sta attenzione vedere trae ne il dorso o verrà sale davanti chi primo il bambino; sarà maschio femmina E pò* di un per uomo, un femmina. donna una la stessa, l'uscio ; indi nella può uno femmina. destra, Essa il feto il o sarà cosi di ecco nato cci aviti Chi imbrattata mano Ed donnicciuole. delle dimanda: della scopo il futuro disinvolta forma i movimenti e questo. molti, quanti sono in di se pregiudizio si dimanda gnante della il e movimenti dei che femmina, se conoscere per segni femmina; quattro a forti più sono primi segni dei 0 gravidanza, di mese in luce entri la se se madre , ha ventre se prominente prominente proverbio lievi colpi sono improvvisi donna: di e de' Ftabe, e fianchi Novelle e ; in vaghi che anche Racconti sinistro tutto la non sole a onde il come a , il fianco pronostico e vento Maschio, questo è domina se arrotondato, se suli masculuni. questo tutto (1) Questo e martello segno Quando bellico, o il Ventu : (a piru){i); maschio, il ventre creatura basta tratto accennato a dalla pulsa se femmina, da se i colpi la far trasalire svolazza. chi voglia assicurarsi conformazione nella CLXVII popol, sicih, intitolata del ventre delle Lu del mie Zannu. POPOLARI USI futuro del sesso Se la della conto tenga altri nato, capo. a NATALIZI spedienti donna si tratta chiodo, femmina. e la attacchi la se per a poche evitare di cerca le sono tener di quelli giovi alle e Né fu mia ne E L'aria La me * viddica Sdea Pani cotta £ né fa manco la si prendono lieve difetto. la tinuata con- teoria essendo somiglia tenuto vista magini im- molto agli sott* occhio. sempre di agli occhi donna può evitarla, affastella le me del forme feto il : figghia, figghi chiara Sdea Sett'anni — è che maravigghia, pi li pi mancu la maschio tipi,delle belle feto: brutta non salverà che del e.), p. femmina. affinchè ha d'una questa anni pi bei il neonato madre la Quando Seti' figlia. che bel un il benché dei fattezze peggio poi scongiuro seguente alle che donne pregnante. abbia presente esperienza v*è Non precauzioni meglio di donne, uomini uomini, prole sempre di sulla (1) futura la le e a smunga (2 cent. rame ; altrimenti attaccata cure mammelle, avrà che dell* ultimo chiovu, cioè a , tagliatida forbici, di è certo parete; una nirne ve- (primalora) capelli nelle sceso monetina una sopra che fondata una il latte è ci resterà moneta Non Si colostro i pari, come se per primipara i capelli crescono maschio; Poi, quando po*di un d'un mancano prendono figliuolo; guardi Toccipite:se 171 SICILIA non è non che forma IN di nutrica e me figghia. di netta , senza difetta. (1) ! ca la man. meraviglia. pei figli — di Né mìa per me, né per mia figlia (possa questa 172 USI POPOLARI si segna E In Nolo la han incinte, quando qualche prodotto oppure IN dire debbono del solo esclamazione incredulità 0 lo non ha animale Debbono si mette detto o getale ve- fare pure parlare. Chi sentirne a deformità, qualche regno fici! lu ca , questa visto mostruoso Diu : SICILIA bellico. sul croce le « NATALIZI zione distra- per risico nel di , nel riprodurre han che feto colpito Onde Infici! è donne cosi le classi sociali assai Sarebbe nei donna » Il protettore di buona una A * Il — Nutricari ma però (l) AvoLio. il ridicolo. Esse in sempre penda di- sbadataggini coli* idrocefalo, leporino, si estende volessi se tulle a ; io gravidanza sua la accompagnare e me gherò sbri- ne più è L'aere — propriamente non Canti colpa dovere sulla aver popolari e è A S. lui da cesco Fran- sperano renderselo chiaro, io ed bruttezza pro- nutro difetto. senza in comunemente, aver comuni miglior parto. un bellico nettu, molti in si raccomandano esse nocevole). mio di non e della gravidanza * mestruali; storia pregnanti è lui riuscire bene. Noto parole. delle Paola. della (1). grossi poche con loro ca in Ma Tabbian pregiudizio Questo ecc. dalle labbro col lunga mesi che mariti scorrere di- Diu : prodotto ammessa. toccano i loro che nascono coiralopecia, e spericolate che esclamazione.; i bimbi se riconosciuta nientemeno questa si dice sul visto, e ha sentirne a brutta persona dell'immaginazione molti da sono pretendono bocca qualunque a che anche immaginazione sua L'influenza — concezione le la mostruosità medesime le : allattare senso coscienza, figurato, non ricorrenze senza si usa per infingersi, non gnificare: simulare, si- rimorsi. di Noto^ pag. 316. Noto, 1875. USI POPOLARI pizio gli fanno Santo, ostie poche di nobis, prò metterà L'uso Le fave del salasso è dall'aperta vena bene fatto ha nel come (1) In 0 Sicilia, Le che donna comu Le salasso. parole gomento del dei grossi, ma 1853. quello pici, la comari aprono barbiere, fanno del Illustrazione in (i), trice leva- la di alcuni mesi debba pari sangue giro di bocca, del comuni : al ^ 40, al Tignoranza in di altra mia si salassa mai che notare mostrare tanto il sprizza uscisse): salassa. Noa di che del barbiere osservato non affine abbandonando. secondo aver che il barbiere discorsi (2) Piaggia, Morvillo, è fiducia ritardarla. non di parmi come cessario. ne- in Sicilia ; cavatina prescrittinei sono il barbiere è niuru del mesi a (2).I salassi variano mese scrittura, uomo nei che si sarà godono detta a : accenderà vivo il sangue questa la donna Milazzese, 60, airso la pece dice divozione. per volta levatrice,e in Il cordone celeste medici po' per un è che si sempre i dove cola pic- una quale candela mangiano ordinare a si fanno la e (era necessario (svintata),benissimo I salassi si e alla l'intervento come nero nèsciri vuleva benedette santo, è del de Paula. gravide è dalla ordinato è Il salasso però le per levatrici si vada delle fave del , Francisce le ostie grandi città nelle benché cordone strisciolina stampata gravidanza, e il benedetta, essa Pater la primo dei quali due immagine doglie del parto quando nelle e la pur Sancte durante nel , con cera 173 SICILIA addosso elemosina spirale attoreigliatauna forma più benedire una benedette candela Ora chiesa sua dare, previa e IN viaggio ogni venerdì, un nella si fanno NATALIZI la il gue san- opportunità e ci credono. vicinato, e son Tar» giorno. di Milazzo ^ pag. 251. Palermo, 174 conosciuto ho s'era e malattia una crede, p. e., che lo quale si e 213 volte! nelle debba sgravo la anemica Era nudrice! per nella coincidere lermo Pa- gravidanze tradizioni grande influsso un fare. sei in profferiva importanza tanta esercita popolari, la li lascia se vero! ma di cuore; ha luna, che La chi donna, una SICILIA IN di e incredibile salassata, con Si li fa consiglia, di chi li chi NATALIZI POPOLARI USI e denze cre- gravidanza. con delle una fasi lunari. mesi I nove che riguardi dire Basti la non nessuna a che che chi eviti a qualsiasi che oggetto cosa mai. usano altri che terra per lei, giacché è credenza per chinarsi di sia caduto, le si mondo incinta una gravida s*è visti usati la al mai cadde le non e persona raccogliesse prontamente popolare un già compiuti, sono liberi prender a un'anima dal purgatorio. Accade che, secondo si oltrepassino nesci donna il che prima gli ordinari computo, il feto di cuntu (esce pronto per ricevere di alla venga 290 luce; conto) aspettando giorni la allora la grazia di Diu. Tutto è è rimbiancata stata Vi di mesi- sono marzo, abbia nata: bambino paolo. la verrà ne' suoi mala su che Costui, stesso esso nasce in venga vinirinu come con luce la e la casa stessa festa. infausti allo Il sgravo. giorno. Guai in nascere donna. di o nella {venerino, nato di impunemente lingua i morsi alla mese alla bambina cattiva una Fortunato venerdì maneggerà sua a grazia : {Marzu,pazzu), predispone di brutta una e trentun ventura scaltro, forte, audace; Jenosi, curerà parata come giorni fausti e pazzo pa2;zia chi che e questa invece notte giorquel di San venerdì),sarà serpenti ve- d'essi animali, terrà ai lunatici, indovinerà fronte raulu (1). La donna comincia li quando le ad le aver un cta- doglie ; e Ella levatrice. la per corre , comparire, perchè a sarà occulte, cose si 175 SICILIA dugghiari, cioè a dogghi 'nforzanu istà molto non IN NATALIZI POPOLARI USI proverbio ammonisce un . di lasciar il fuoco perfino acceso, di pur la soccorrere toriente par- : Lassù abbia la e pratica partoriente La se rimane adopera sul bancu, quale facilmente il scritto mio polari ital. Firenze (2) nella Si^ che meno insegne presso le colta, dov*élla n, senza 835, lo di che esso. la madre partorì. del prendere a so- Tradizioni nelle il pfiù (2).Nel passo dipingere fan al popolo di delle In friddi, ella si su* po^ 11-12. popolane provincia, moltissime partorire doloroso si espone ed (cioè sforza partoriente, perchè Venerdì^ pag. insegna la dogghi manda la dal sul 1876, tabella Gesti usa della è Il banco scritto li occorre esca ciancu sussiego la sofferente, tutto sedere a più presto e Vedi pone di lu mana mam- presto). spettatrice.Quando se perchè levatrice, perchè La criatura con e età, appunto certa la sgravar riscaldarle; a d*una la osservata mammana, ne (1) farla per parturenti. prudenza, fa nèsciri nuvedda la e ardenti la vuole tradizione molta focu succurri E L'uso lu un benedice al mane mam- pubblico. (Vedi siciliano, Romj^, Palermo quali canto le nostre non che in della morto mio 1877). quelle saprebbero popolare figliuol il mia farsi rac« il banco 176 USI prapparto delle POPOLARI ogni ad acque, Datila già s' è quando , NATALIZI IN V rotta la (cioè,aiutate la » cioè acqualora doglia nuova SICILIA levatrice doglia); : Forza perchè dia forti le doglie, coraggio, perchè lo perchè quelli: in d' pera il parto e parto, collocando di presenza (1) ed Si, ' Da € il pappagallo dalo delle (2) in La illeciti Toil stare dolori ghiaia del presa del feto. ultimo non chiederà è la Santa maravigliati. nella stessa d'uso, gridò di lo e che donna pronto In una — la solita con Forza madre canzone dalla il la pagallo pap- donna. t curaggiu e Da dre, pa- La giórno ritenne. entrasse dal queste ov'era : miglie fa- di pappagalli. gridò apprese loro portato camera, e molte soqo partorire. Quel a pappagallo era mare, viaggio. codSsti di uno come poi, ogni figura in questi che senza Tuscita quali di gente dal venne e mai^imana, che si mi " soa dimenticato fu tanto in disgrazia di Dio (2),s'invoca tornando appunto era gravida, La i tra m'è ^ più una affrettano qualche pappagallo hanno fratello dal più i ove che era morali, in turbi dis- i sopranna^ gì* intensi sofferente ! perchè. Borgo, famiglie si non intervenga. Lasciamo disacerbare pappagallo? uà ecco Al luogo aver quelli che a dònna una può il letto della sotto gli ostacoli Remossi si fida santa di Fermiamoci mare. disgiungersi affretti;anzi non una efiOicacissimo rimedio a d* santo, un si sgravo curaggiu e pappagallo (1). un possono non Forza alla consiglio è tradizionale, e da perfino naturali mezzi turali che udirlo di accaduto Dai Il difiGicilemomento. sacco grida donna nel il , quel giorno il puerpera, con tanto scan» visìtatrici. presenza amori di con una un di donna uomo è , pessima yita, ostacolo potente o che viva al parto» 178 'USI SanfAnna, Le levatrici del Jachinu, san *n tagghia la SICILIA Maria. virgini Accampagnatila, Mittiti IN NATALIZI POPOLARI camiau. popolo palermitano preferìscono di ripetere Lìbertu, Santa Griatara Santa letta! a Nicola, Griatura Santa fora! Yittuvagghia, *Na lesta donna Matri ! gagghiarda e Sant*Anna, *Na bona dogghia *na e figghianna! bona ' E le donne più lungamente Santa di Borgetto : Liberta, Griatura letta! a Sant*Antanina, Mittiti San *n la Santa grittu! Maddalena, Grittu Santa e pena! senza Liucarda, ajuta Santa Maria nni e guarda Liucarda Ajutàtimi Leva ! Binidittu, Mittitila Nn* camina sta matri di ! piatusa, donna di Dia guai st* amara cunfusa granni ! Signura, criatura! USI Aspettando V assecondamento In dàstivu sonar stenta a le liberarsi ; questo Grazie, perchèxla per è in che Santa Ghist^animuzza di Yirgini e sona passa momentu, libbra a' suoi quel faccia. una pezzolina le macchie La quale delle Una se quanto un che che donne la più le per molte l' assistono il sudore donna essa sogliono le delle ansa che macchie gravide grand' opera si affidano s'è pregnante è il bambino dire la povera avere asciuga ultime con doglie e ; via. grand' opera, la ura ponzamenti di lana rossa vanno le donne e o criatura. prezioso ha, probabilmente alla e è sudore etnea: campana. quartu chista sforzi un'orazione dogghia; autra la Non sarà un'ava capitana, ca suda; capo celi faciti mezzo stessa è li delle sbrogghia, e V ccu Non E In libbra V Avemaria di che si soprapparto intesolo, recita travaglio; Margarita, in detto tutta, appena gente la poveretta è suono paesi dell'Etna donna una lettu! la altri in e quando campane datimi criatura, la Partinico, Catania Borgetto, fanno : Liberta, Santu Mi 179 SICILIA IN NATALIZI POPOLARI di in a una sgravata. con natura , levatrice Primo pensiero le parole essa Io fa per è qualunque, pericolo, è di ngravattari battezzarlo, il che po' d'acqua della della il piuta: com- trice, leva- feto, che versandogli ti battizzu la anomu sul di 150 Patri, di lu in momento e poi la il bambino che Figghiu lu (tenere) dirsi finito. tutto di recide al ciò Fatto il quale coir e il nasce bisogno incrociare lo volte due collo (1) stesso *ngravattu fuori, quando faticosa si (2) L* assecondamento (3) L* intendimento la donna. viene ha avuti il le dn- di nome il puerperio. tutto per le alla ossa levatrice dalla compiuto prestati ap- ripulendo, aggiustare due si Palermo La esso testa si di prima possa però dice che anche questa pratica gliandol pisuol quale operazione Indi di pezzolina una il feto morire dev^esser la si preghiera. una in paziente braccia (3),durante anche che le per mormorando fa della gambe locale, consistente teme traversata. le di al Borgo la medicatura Lu d' piede. Anche del la levatrice Viene tolto candeletta , al fare viene ufiìcio questo la. sofferente sarà non di popolo La viene belicale, om- candeletta basso prende la il cordone seguire. che per (2).Allora una nel un segue mori con e prescrive,si fazzoletto parto subito che Intanto , puerpera, legatura, pratica Tuso un Al lega lei si chiama assecunna sacrilegio non che (che cinge), cedda la comare. ventre *un comare brucia: alla di diritto lega La sarebbe parola Cui tèniri a per comare e supporre stata avere medichessa. ; e sopra lo cera gli aiuti si debba figlioccio; brava questa lo va sia questo puerpera, il agevole mammana volta un comare, (la secondina) secunna è della comare , antonomasia cui la (1). Da Sawtu figlioccia.È sola una una nuova diventa mammana SICILIA Spiritu lu famiglia dove almeno compare, può di e figlioccio,o qualunque IN NATALIZI POPOLARI US; nella fuori sia tutto breve in ma parte. rimunnu. e quello di fare chire sgran- USI bruciata tela saluti È d*uovo. rimasto creatura, non di fuori questo a di o casa Ed intanto che segnali È soffocazione donna. ? ciò , schiena al e la se non ne si getta e gettarla, si galla, ne innanzi briciolo nessun cura che soffrirebbe mare cani, ne vada ai è sui i se tello. mar- pancia segni rano c'e- accessi di la povera si suol dire, la benedetta questa di piegarsi in avanti; e sta nasu beddu alla peli, soprattutto molti so la a il detto lasciarono : viaturusu. bonu a i mangino sciorinata così perchè gli antichi sacro, secondina come Ogni ha creatura Pilusu, La ha, acchinarsi perchè la tormentavano esser non di fa niente facci.Meglio quando nando esami- rotondo, negli , condina. se- giorni di era capelli? stomaco la osservazioni svolazzava, molli di la quei colpi di sentiva fallire: a poteva Tabitudine non il ventre pò* schiacciato? un non avea perchè quando a naso nascaredda ecco frequenti dolori che Ha negli poteva emessa ultimi madre perchè nata lavando, delle far il o anche dopo si viene di maschio, un madre, non spettacolo. Ha uno slati nei se è se alla sporgeva, non veramente donna dava femmina: lei si lascia maschio: il bellico La il neonato non il feto gravidanza. È perchè che vestendo, e di sesso ! cendogli fa- il neonato canestro un femmina. se del sa in mostra figghiu màsculu e saluti 1 Cu semplice che chiaro e il marito gli si e il Cu ma olio , quella stanza, era in 181 SICILIA IN NATALIZI inzuppata e si chiama che punto POPOLARI o non in luogo immondo averla senza parenti per rimasto al il neonato, fondo, a cui prima perchè V utero. se la che mostrare entro curando è Ma rimanesse apparirebbe entro vatrice letera, innel a 1 182 40 USI POPOLARI giorni qualche onde L'acqua bollite getta fuori se viso, lavato è aromatiche maschio nel è destinato di cesso di uscir a tacito casa: e ; è se miglia. fa- in rimanere a si l'uomo che intendimento sono più, màsculu la femmina casa lo per gridando , rirli. gua- a quale nella bambino, il scondimento na- bilissimo mira- è che catarrosi dei bambini di lu bagnu, esso difetto del come (placenta);rimunnu s' è Vervi SICILIA IN sul applicato sul petto , femmina, eruzione rimunnu del state NATALIZI , Più « in di prigioniero delle una le tenaci fra impressa da dall'altro un stampino lato un San il neonato; » da fasciata di Paola, Francesco poi e orazioni (1). V abbizzè ha lo ha addosso da prossimo male. qualunque si a mettergli mani a quale sofifrirenelle future la prossima le di sale viemeglio dietro notte e o o no, la vita del nuovo si non all'altra. In contro (1) detto ne' miei o taglio. nato e rebbe torne- chiuse un lume e., p. meticamente er- pizzico affinchè il , *nserra \2l jeitatura: di che Vedi presto Marsala, si metta il sciatura fa- risparmia qualche allo sgravo, acceso chi riducendo sofferto, e più molto , genio malefico della e precauzione il la creatura, lasciando l'uscio la seguente ov'è preserva durante gravidanze, all'uno finestre ha neonato, L'uso usando ugne il alfabeto e fascisi è quale smettendo poco monetina una la pratica salutare che le intanto quella della madre, a (altrove nel un virtù molla città. Ma bambino nelle assicurare Per usa poco a pochi giorni nelle soli tardi, si taglia al di va ficcare , come varie generale di e paginette otto bambola una metter *nfasciagghia,V abbizzè piegature della Crtici),uno Santa fasce di l'uso Sicilia serbano terzi della due Canti entri non il motto pop. e neccia. Il sale è proverbiale: sicil,,voi. II,pag. 362, nota 3. POPeLARI USI Acqua E Alla un Le ditale della letto nel o medicina seconda: aglio, quando un zioni afferma- alle della puerpera sbisoriando puerpera fin di bene a stando etnee, pallino un di pezzettino un dolori. chiave, una e palermitane acitano, nascondono d'un quando magari donniccìuole le futuri preventiva di li giuvari. pozza mangiare da porgono bici diciau puerpera, 133 SICILIA sali; e zoccu Nun IN NATALIZI stessa delle la orazione for-» guente se- : sia chiavi Cu Doppu sgravi ca St'agghiu E li A mentu noa hai lu sgravi trummentu; sbrogghia partu avrai noa dogghia arammucciuai mentu Pr**uQ • pigghiai'itilu matruni; lu Ju tia a quaaau Gei iu ca fazzu di nnomu scaatu, seaza lu Patri, Figghiu e Spiritu Santu. Usano sette, In a pure e posarlo ripiegare sul lenzuolo un della ventre in Castiglione boliiscono una intera chicchera e dandola il becco compreso La lieta novella (1) Raccolta dello amplissima litro un alla riducendola d'acqua, donna pernice una piedi (i). sgravo di in canapa , i e o partoriente. bere a di lino canti è stata preceduta da quella popolari siciliani^ pag. 348. 184 USI delle doglie; puerpera POPOLARI parenti e si quanto lodi della bacìo, essendo E nel dove più e battesimo, per ed però, per imprime riceva il un battesimo. si trovi che donna nessuna filo e-per segno d'allora essi minaiu, vale che il ebbero lo stesso coloro a lu delle Si hatissa; e festa di la avere e S. le mie sugli Antichi Giovanni a' me nel ha famiglia Battista. Avolio, di Festa tradizioni Palermo, in monaca Vedi *na S, un prime dello questo figghia e essere mona« pag. 318. Criovanni sicil, pop. 1873 Le poteva non cellenza, ec- per in fattu : Giuvanni novella lieta signura sulla e (2). s'annunzia Salvatore. dà esso santo crederci figliuola usi che bambina d'una tutti a pili sacra, Pi lu San o la nnu- compari si giura tra* e noto cosa giuramento comare lettere due vincoli fronte non la È nome. di il una particolarmente in E Giuvanni San la il d'una ca lu rappresenta fatto infamia nascita di futuri già tempo, cominciamento. *nnuminatu, é il ragionamento invitati e «suo Quando Tambizione perchè Vedi Battista fonti, si cunzulassi^ quella non cede doglie della (1) In Noto, modo: Sicilia sangue sarebbe e (2) in il comparatico Giuva)fini clCavemu ch'avemu notizie ebbe il contraggono. che Pi lu San il è descriversi. stati scelti sono vita della atto lungo a volesse co'compari dire a quest' basterebbe gravidanza comparatico talché st6ro neonato la di scena solo cioè quando solenne esso padrini del I se (1). Nessuna non delia stanza periodo mestruale. L'ultima a finché la bacia non la carezzi, le la e pagana SICILIA invadono saluti cu creatura essa battezzata, dopo amiche e gì* inevitabili con IN NATALIZI 1875. per la 186 il USI materna del fore padre una il per dell'altra, ma sono di in padre lo e nato alla prenderà canto un bambino la costei a della la venire glia. fami- predetto, i egli vita smettendo il in rallegra tutto e moglie il e sergli d'estutto per quindlnnanzi e cosi quando (Salvatorello), l si vedrà vuol quando si che o nato marito un per dell'uno nome padre primo tutta o giore mag- Talora delFacitano somiglia dice e Turiddu nome del nome che Lucia; Turiddu questo il acirealese un bella sua del nome ritengono per , In figlioil avo consuetudine la e fratello , seguito. di all'affermazione essi genitori prendono proprio. cosi e eccezioni; rare All'Etna, stando sia maschio quinto del il quarto e dell' il secondo, per a'padrini, si preferisce il carezza tramandare paterna il terzo per SICILIA IN NATALIZI figlio, dell'ava primo dell'ava POPOLARI essa merà egli chia- figlio(1).Ecco canto: Nasciu E la {é) di La la Ta d'ora tò Curri dalla d'allegrezza da essi fanno (1) Studi ritratta, aaiiQa tò la 'nnanti figghiu parte non de' e la mia. nasiddu Farrubbaa e ti chiami la chiama chiesa di ceci di rocchi stampa quanna miatidda nostra divintaa Taridda L'uscita la jaaca facci, Sa' E figghiu a Turiddu, Lucia; mia Turiddu Turiddu e la si fa, in molti mugghieri padrini; tia: e i mia. luoghi, pag. segni segni so];io il getto abbrustoliti,di fave, di confetti poesia popolare^ senza 21-22. e che perfino di POPOLARI USI netine. A sul viso in gran è poi casa della gli copia alla o Notizie più curiose del veste di merletti trine bianche, I contadini solo. " tare, un Prima il bambino che veniva bucellato sul il neonato letto offerto della piccole di tratto e solila adorno scarpe invece casa levatrice su di di un Tal- per ; la quale ponendolo de- sulle braccia quel pane mava escla- sospendeva cullandolo e della serico da il appresta più elevata berrettini alla puerpera, orizzontalmente, ci verdi. o fosse figlioccio un coperto piedi due (un di forare uso al berrettino i e usano era classe andava da I padrini casa. orecchini Milazzo la presso vino e madre. in azzurre o e alla battesimo variopinte, usavano paio di piovono dolci o della anellino; un la testa rosse, o vivande, un cosa Quivi, custodita o o il bambino popolo, bianca, stoffa del citato. carezze aTigliocci,perchè qualche esso per Piaggia dianzi media figlioccia anche e all'altro luogo un 187 SICILIA Baci o scacctu, abbambini) pure anellino, e IN festa. vera da corre si regalavano orecchi una creaturina, poi regalano tempo NATALIZI : lu- sti Fri Cu (1) canta In di Taacilu pani benedizione, una farebbesi lu della una persona, ninna-nanna voler dare Voli Lu ti crisciu quattru.caatuneri; ce' è Chi Ecco figghiu, al e Grabieli, li cu mediante ben da pibci. la nudrilo me quale di iari pam e pisci: picciridda s'addurmisci. mane pani pubblicata bambino: il bambino lo e di grande pesci (i) : stesso cibo si 188 POPOLARI USI benedizione la potesse che' quella di cuffiette del per il di festa la di Comare molti cura le l'uscire «'Alsciare scro- salve d| ". questo Coppola e puerpera parecchie in due confetti, della casa allegrezza termine hanno della di e altra facevano astanti parenti, udivansi segno giato vagheg- la funzione. padrino per mente lesta- battesimale compiuta ed il suo avea fonte al facevasi e specialità non del e biamo dob- punto: di Compare Giovanni. Una donna del chiamala alla neonato da il dava pie profano, fazzoletto un dito in versava Il fasto, le a queir dell' olio contatto santo a — non far potessero congiunte altro un — tocca esser di somigliante quei V acqua e , cosa andàvan uomo un o lavato, insieme uno era — prendeva siepe. Ricambio una che pompe costei averlo dopo velo a rettini ber- due o di mussolina Posciachè volte, a uno puerpera più lo per delle ne Comare, dalla di Coppola. più dal sacra alla — Comare puerpera già ricevea che berrettino, di presente lieve resse. integnare desi- veramente al comparato di Giovanni. Il di S. compare pì'ole ove al andava del e non padre amici a parlare S. il , che corteo moschetteria, S. levatrice subito rimetterle tempio ingrossava Le e precipizio sulle spalle degli il mentre la affinchè far ghermire togliere innanzi di e chiesa SICILIA di volo ripetuta,ma pregnante In pane.... a volte quattro IN NATALIZI degli questa tempio, padre altri 6ftot?awm',invitato era come del esistenza, e condotta usava bambino, invitati. Ivi si faceva dai ricevere ogni altro della matrina, accoglieva pago a genitori della di a sé vederla il battesimo, patrino, della sulle in pagnia com- levatrice braccia sulla vella no- la tenera prima via POPOLARI USI di salvazione. banchetto Reduce poi unitamente altri invitali la si 189 SICILIA della casa a con ove IN NATALIZI sedeva puerpera famiglia festeggiarne serviti vedevan e maccheroni sulla salsiccia tavola cinque di moglie andava tutto si solo in due quale da noi si men d'un d'altro fu tempo del altre (1) Vedi voi. fine Nuove II, pag. tra' si trasmodò talmente per infrenarne rovine di delle raccoglie ne del secolo sopra XVL Effemeridi 282-83. XVI sec. n. o in sé fetti con- crudi, largizioni alla trice, levail neonato tari. Molti quale, del né la per bambino e che serie fu sario neces- leggi con son- di codeste precedentemente del le pompe pubblicata siciliane^ popolani nelle de'primordi i vestiti 32, e famiglie. Una , Prammatica del il anche gara governo en- avvenimento; genitori , fatte,è dello scorcio nelle e gli abusi, cagioni che i primo (1). colorato molta del quattro o tanto presentava non pei battesimi, leggi di sue tari genitori sei e parla vasi nastro l'intervento alla poc'anzi, le sei o lungo di quel compare a semplice ogni da* se comare, Fra quattro al o avesse maccheroni e finanze. non e alla colorati, di dono anni od parlava che tuarie indolcito donna sua già ricevuto aveva mesi povertà, pompe comino un ricordato sua In la quattro la puerpera; visita d'una sue Volti il compare se secolui (sic)delle pure la 0 complire a più galline,e nastri 0 airavvenante giorni, battesimo, presente annoverava pane abbondanza. grande conduceva dava e in quelli del da ammogliato trare vino del o di o , , montone, maiale di coste gli con incaciati, , ammonticchiati a , dal III, XVil, in Di e ci Sicilia Giovanni fase. Ili àeì 190 a vedere nelle che de'mortaretii Mi ecc. sembra levatrici alle puei , articolo il seguente notevole spar chiesa, nell'abbi alla alle regali ne' , nello si eccedeva maestranze de' neonati gliamento SICILIA IN nell'accompagnamento , pere, NATALIZI POPOLARI USI di quel] leggi : Vietasi € di batteggi più baldacchini et in lecito sìa collaretti, sopra giorno usare a et argento, o et usare gli fornimenti 0 fringetta, e i coltrìcioni sia che 0 nache tinaggi, nò rato e né solamente di non filo né seta tela, né si possa per di confetture interverrà per milmente per tener più dare batteggio cappello né interverrà cappello altro o della al che o non per valuta cerchi di portare possa altra cosa. batteggio palmi sei sia non di e ri e la fi lecito bambine, far E tela ti o né in rob scudi far possa et possa onu d'argento, né ali si la né coi di martello dieci batteggi ; e coltriceli d'argento, argento travaglio, né figliando esse oro con lacceti con le fai letti, tabacche, alle sorta essi bambini sopra beveraggio in al né né oro, spuntate tampoco inargentate, o perle, con filato,né danari sente dorate e pur d'oro, né cottone o e faldili con semplici d'argento, di bambin e si possono solo e guamitioni con padiglioni d'alcuna bambini mamme 0 acces serti, con lavorate colore: sia d'oro sieno figliando, sieno quali , essi torchio con .mocatari, qualsivoglia non di solo le cose, di seta di filo camate culle mettei quella occasioni per di lenze, teste, altre né fare, tovaglie scia mascoli sparare bambini i chiese, paramentare e Chiesa. Né " e esse, al mandare donna, o , torchio due accompagnar alla huomo ogni persona ad piat il compare dare alcun portare p« che commare d' Olanda eh né al si dar più. USI altro non e NATALIZI alcuno; presente il bambino Intanto che sorride agli angeli (2)*ed quali alle solamente rimane Essa di cure e v'è meno, se la che avvisi non volta son donne di la madre. la- alle liere giorna- 40 giorni; malanno, la diversamente fuori, che durare qualche temere a » , di poterlo una dee due donne tornando lochiazione La argomento comare il parto dopo famiglia. ancora in " per permesso potrà. Vi quanto (i). giorno dalle il dimandato ventiquattr'ore scianlo custodito è cadano sudetto ogni « (3), vediamo letto a modo cresce va culla dalla prender contraventori i et 191 SICILIA IN tripartitinel ducento d*onze pena POPOLARI salvo che comare per , più giorni la madre seguito ritorna dee offerire prima, uscir non di al qualunque loro parroco' li benedica che Qui che (3) fora ora , no A studj cap. il egli ridi dalla presentano giorni di età, per- i 40 a" cu dormiente sotto vari i suoi periodi. Le ecc., 254 pag. di città della in altro vedere a no- e guenti, se- Milazzo, culla e stanno cosi il bambino. dice: : le capricciosissime bambino voce sorride è nione opi- comune Vancileddi. protegfgere il tornarli I fantastiche culla subito Nel essere. possa di Acireale Milazzo^ memorie sulle della tolgono per e di bambino custodia signore bambino, e Illustrazione Nuovi (2) Quando infra Taiiattamento sopra II, lib. I, parte i contadini di loro. (1) Piaggia, e ci Quando si fa precetto bambino, causa i bambini lascio puerpera scritto mio tutti della puerpera. casa il tempio giorno della Presentazione al alla Cu Nnomu dette le La "Dònni quali che madre di Diu licenzi, signuri miu. ora ! e di sì leva ri- giunge sog- 192 USI POPOLARI IN NATALIZI SICILIA ". ^' ' ' tizie * ' ho che di fronto usi ' in ? ' ? darò che in dimostrano funebri tanti son ? pagine queste altre ? ^"^l"^— pregiudizi, ubbie ?? , I, raf* a nuziali usi della atto nessun tante ?? poste gli sopra in ?!? insieme messe luce che ^W —????—??? gli e vita liana sici- superstizioni tante , quante nel parto di te di Fa deirantichità altri quegli dei uno possa nostri studi più lettera questa avervi più amorosi De in essi, remota e valorosi quel nella nostre carissimo Tu, storico di agli pratiche battesimo. nel e quanto ragione le presentano ne de* e gravidanza, Gubernatis, han ti stringa Palermo, la mano 11 novembre ghino le- fatto mitologi. che ti meglio piaccia e , che li europei volghi che profondi fili quali e drai ve- il 1877. sempre tuo Giuseppe affezionatissimo Pitre. lascia : di 194 POPOLARI USI nirla mai. Ecco al mondo. NATALIZI è di Cosi diciamo al alla pelle ; labbro donna caso, In la può 0 a donna deformità del tendimento Se poi qualche che non sfugge di le acciò gravida ognuno mano si abbia piegarsi; a cosi che, nare dal nominell'in- nascituro. presti a e si persona. essere si è sia una sente, guarda , non essa che cosa della soffrire V a fino E schifose; sefnpre cose abbia ne fosco. voglia che la bellezza o vòglia si presen- che color offenda corpo, quella nero stia nascosta, che parte n'è non lepre. Allorché alla soddisfare se corpo alla faccia; vivace rosso del parte vino di voglia di dice voglia non presenza color si non consiglia toccarsi nel voglia mange' superstiziosa madre, voglia di lenti,quelli di leporino incinta dalla cosa la evitare volta si vede alcuna fragola, que* tumoretti lano gravida di desiderata violacea, che uomo! nascer per veniamo donne porti in qualche cosa soddisfatta. macchia appagarla il bambino l'impronta della cosa alla donna venga solleciti ad si è credenza, che slata la bella pur Ogni voglia che roccia BOLOGNESE quali ausplciinoi povere con Oh! NEL glierla, racco- questo con il raccoglitore acquista un'indulgenza. I sogni delle i numeri La a avete rivoltandola trariOysarà in con è e se gono trag- ne parole: queste lato maschio. della Se la o no: Cuss donna palma, sarà si ventre prende vivente. il futuro sarà maschio. che questa maschio quella mano?) dal appartenere ancora sarà del forma scofia,e vale porta il nascituro dalla e dovrà sesso fèmna. Vi gravida buoni, si dicono giocare al lotto. qual en una se (cosa a agozza tònda^ Ve donna da gravidanza procede giudicare Panza gravide donne pratica si stigare inve- per la sorprende aviv in già la osserva femmina; Panza se al man? mano con- USI Siamo doglie si accende prime Giunone. si Intanto va avanzati, si fa dolori sollecitano le e stanno ogni doglia, ad la invocano che alle esce con bella divozione di vecchie; poiché le giovani v*è le che cose tiene ed è " i rami la distesi chiude a secca, se parto, si mette il parlo si in guisa di palisi e in s'immerge s'avanza in come di si apre; Questa partoriente si dal e delle umidi, e in prende più suo o Ma^ si sa, come quantunque del occasione grado lento men li ne'sereni grado e al parto, dia rosa che, rosa radice, nella propizie li distende, nuovo anzi e diciamo noi acqua, bagno alla parlo sempre sacre ne'tempi terra levatrici alquanto riformate. Gerico. di rosa dolori; il queste inghiottire sono che rosa, dispera, e forti di (1), ma si tengono quella specie di dona, far Madonna della paternoster, lagna più strampaleria. Gertune piccole immagini Fra si chie vec- pazienza alla partoriente, che la scappare qualche la usano partoriente protettrice a mandare fa partoriente, simile. Le altro o del letto infilzando la mentre santa volte caldo brodo ; la letto,e giacere supina. Si in fianco a giosa la reli- secondo dovrebbe, (in boi. Omar) entrare doglie, con levatrici lo partorire. la levatrice per da^ benedetta, protettrice de* parti, come candela La candela una Anna finire al credenza, a di S. un'immagine Tantica era 195 BOLOGNESE NEL al parto. Alle vanti NATALIZI POPOLARI che aprirsi giudica del finire del parto. Qualche (1) y. raffrontare libretto. anno i miei Fuso fa Usi era uso nuziali giapponese comune, del massime contado ch*Blla ha nelle bolognese, rammentato donne -i- Si nel del può suo 196 USI POPOLARI NATALIZI cosi volgo, di partorire alla quasi scomparso Questa tolti due si pone fatta sedile, seduta contadini anzi stando che fra sedute partorisca Finalmente La si ginocchia delle borsellino, si fa La unge levatrice il ventre attaccata che dove la fa fa alle braccia delle lascialo tutto da (1) Hanno lei ricordati. un che si perfino e bene dire a questo si passa lato, involto riscontro con in le che questi alle si in un le puerpera; delle dita se panno. cerimonie che Si sono intanto i e sciolte. sono prende bolognesi cosi e , mani delle ne cose gambe, le bene fregagioni queste giovani usi la e messa andamento al bambino, un tandola por- marito, alla quale è pure pratica molle vi nasce, alla la si fa allungare stirandole affretto del il buon fede, per veccl^ie levatrici, mentre Dopo partorire Madona, poi, uovo un camicia una , de'piedi. Mi cune Al- al bambino. indosso bere levatrice stessa di credono e cino, vi- il parto. uso dia si secca; e sempre subito certa camisa la seguire. Poscia devono il marito il bambino allorché acque, tener con una la levatrice. (1). specie di culto; una sé accelera ; vi i nostri che avere marito del senta pre- partoriente con l'antico anche quale coperchio, arnese, senza la cassa, La porta tuttora. partorisce. membrana in lo streja, se indosso, la diciamo tiene foro. Questo dolorosamente meno vive il alzato un sgrava. tengono sulle ed di lui presenza la esse piccola si sgravano non dicono e d'una mezzo si la campagnuole campagna è quest'uso ora , qui chiamano Scranaj nella davanti nel con e guisa a sportelli nel un Le è scrana detta città, ma in BOLOGNESE NEL si è dalla le- greci da circa dita, otto mette tiepida, in giova far in libere fuori del anche come Cosi il progresso; fasciato Cunzedrèla), mettiamo rotondo potervi chiudere mesi primi il bambino dal si vedono sua bambinetti, essi. In vita in spesso in gambe quella fine tenera Il primo un pomo costrette, che fanno che ; altri un passa I contadini volte tante e anno ha non circa mesi, alcuni tre i alcuni a quali di scere cre- lasciano si trovano non vogliono i bambini forza , riposate tener ritte le ossa, ben delle tenergliele legate, e acquistar per consigliano la virtù avuto consìglio de'medicì, e piedi,e metà i vedere a tenere Qui gambe. letticciuolo. un seguitano e di ad largo da tanto , essi fa bene ad contrario a fino fra loro, accordo che dicendo è delle trone, specie di col- e delle in come città,dopo del seconda a questo una testa dal lato coltrone, fasciarglile gambe ciò è del fuori con di invece guanciale (in bolognese di della lato il bambino della entro forma a glielo lasciano! anche gambe stume co- i contadini. ripieno di stoppa, i Era adesso anche volgo gliele tiene fascia una giù. Ma pelle. gli cuopre con le braccia, fasciatura. della e , persone la che spalle in dalle tenergli imprigionate anche si lasciano morbida pannolino, un tuto dibat- stato , avvolge s' a è cui camiciuola una si pone il ventre, appena alta quale si dice pettina, gli si si Poi il ovo, 197 BOLOGNESE NEL in acqua lava lo vatrice, che un NATALIZI POPOLARI USI facili e sciolti altri pensano strette le piegarsi in a età. cibo che cotto; si dà si dice supplisce il miele massime se pancotto condito la madre con al che bambino, poche serve dell'uso difetta di olio ; anche a dopo ore purgarlo; comune ; in cibo mente evidente- seguito, poi, latte, gli si fa questo nato, mangiare si dice che, 198 POPOLARI USI oltre il sono usanze nutrirlo, purga antiche ed la moderna più il giorno dopo (as fa battezzare già pronti. Si pone dal di parte coltrone. bambino porta si in va il seguono l'antico costume, famiglia. Intanto santoli, un e è e alle va al quale, dal e al banchetto nozze, i doni in tale [circostanza.Anche l'uso. e « Chi va fatti i dovuti a noz va convenevoli al , Olire stati riceve mangia a e da la la ed della Dopo a* altri dolci. quelli nostro a Il trattamento comitiva. obbligo proverbio co- tenendo crepapelle un tra al- offrire invitali. per alla puerpera, da cerimonia, tutti » casa antenato hanno bamboz. il che persona trattamento siano ciò a si fa tenere sacra convengono quali il vestito primogenito, questa letto Si rimuoverlo (bologn. manUeina) d'un nome un è aperta Il compare è camata, ri- veste levatrice, se dalla accanto. se sono veste testa. contrario, le che diverso. ben desinare, amici bianca spalla della compie si e comare senza la è la stessa il la Questa veliera in il bambino e caffè, cioccolatte, confetture si orna, puerpera conladini insegna accompagna una s'impone in consiste La ad quale bambino, parenti e un'ampia preparativi per i si fanno casa che gli cuopre , carrozza; che colore. cuffietta levatrice la e persona, mare in pappe come porta il bambino copre da la bambino, chiesa alla e si affida e si lunga una vivace e pizzo e nascita la neonato coperto va il alla campagna. e orzo, al bella Una si distende che di batèz). Il compare dietro di nastro ornalo Queste sostituito al trasparente con nella vermi. volgo hanno decozione i scienza. lo Per al al pancotto a BOLOGNESE lontani comuni ora latte mescolato latte, 0 NEL tiene gli e più illuminati I a NATALIZI di Fra' come che a sistettero as- portar conferma il trattamento, ognuno se ne va. La NATALIZI POPOLARI USI donna di città dopo dai santoli, i quali e otto primi giorni. La una buona alla le agiate; 0 tre giorni dopo La contadina ad davanti il prete coperto con donna una la par Gradisca due nella entra La è Tanto pari. cazione. Purifi- (sifa prendere il curato a lerla vo- ginocchioni accompagnata chiesa. tiene costantemente cittadina invece il capo che copre al dere ve- dire sogliam coperto, capo lo se quest'uso comune col qualunque ed cisa della quest'atto religioso; allora in conladina la donna una mestieri ^cerimonia benedizione la usano essa un'elegante cuffia. con « si fazzoletto. un per le persone per poi si pone chiesa; riceve ne e il parto Durante almeno loro i ìas fa tor in in condurla e precede ed la è presbiterio e prega al quelle parole che da gli entro poi gradatamente questo Tantica parto si porta esso farlo persona; Ma ancora del fine benedire di rito ma- il parto. segue chiesa). E in regalo dal il letto riprendono popolane un aspetta guarda abituale. 199 BOLOGNESE mancano non riceve né vita povere Alla il parto puerpera settimana, si rimette NEL » egregio professore questo poco e mi onori de'suoi comandi. Di S. V. 111. Devotissima PS, usi ler come sera una superstiziosi,che il bambino se è — tante femmina, si dice spettano colla nasce volte nostra avviene, che Carolina Coronedi popolana mi ai nascimenti, membrana si dice avrà a serva delle che farsi ricordava e acque L'altro altri questi : sono saràTfortunato monaca. Berti, indosso, ; se è che poi si 200 USr coniano i nodi i che si indicano quali bambini dalla di cagione di che di forma il di specie nella lo di rivolta Ai e bambini ad ognuno, dessa^ che veniente pro- la parte ciume sudi- quel da se non a accade poi prodotta è non indietro all' massimamente capo, vente vi- ancora bambino un lingua forfora testa è emorragia, maternità città di scilinguagnolo Tuso casi di ombellicale, levatrici campagna pratica. copre cordone tagliare colla si una si Alcune stupida che superiore, prole. all'ospizio quella comunemente nel Nella campagna, BOLOGNESE intorno accadono portò si NEL uso nati. volte molte che molto barbaro il appena e trovano altrettanta anche tengono ai NATALIZI POPOLARI si tiene . pulito : e che insegna igienico. si ebbene, la non a che dice si levarla, deve è toccare, essendo a la fa il crescere dispetto pulitezza della buon vello, cer- scienza mezzo 202 ALCUNI DI USI MONFERRINI andrà bene. Il flio con cui essere filo vergine, non mai A proposilo dell'ago che Plinio altro 0 scrittore si il cordone lega adoprato ha che CALABRESI E servilo sia, filato da e per una deve ragazza. parmi che morto, un certo ma ombelicale dica romano che , partorirà bene la donna con cui si sia di Cipro legno di nati appena noce di o Guai il latte. , sulla del culla gli altri. A la Monleleone fasciarlo Nel la brodo di perchè Le carne le di di farebbe ragazze no, buon naso cuore. o manzo, di una si possono lasciar E erniosi, piangendo adorna di bianco od porta una rossa, nappa azzurro. un in rato Monferstanza il sono bambino, quindi tutti e è non stato tezzato, bat- Turchetto. un poi gli si fa addosso piccole puntine gialle, deve puerpera gallina bianca bere il ; nera no, male. imbruttiscono. diventino è baciare con La se piangere impunemente, perchè quelle piangeildo vengono i maschi alla sarà che dicono il bambini meglio o padre baciano si prega, ha i nella , che il poi è peccato Monferrato in il neonato Se croce. lo che perchè dicono chio vec- si accovacciano grigi, stregano madre, non neonato, , entra se Fasciato bambino. bacia tutti lo di prima del nemiche streghe lo essi ! neonato vere pol- menstrui, la partoriente perde specialmente gatti se generoso nero coi lavato Monleleone A Monferrato, donna una puerpera della polvere di tarlo del la vino nel si layano lancia o Invece asciuga il quercia. nell'acqua tiepida. In della si cui con un'asta casa uomo. un meglio convenire mollo credono di riso in ucciso colpito ed 0 avrà se mazzetto In Roma di più che molto. più belle, imbruttire La cufiìna quella della antica prezzemolo io femmina parmi ; del in che Olanda i maschi mentre credo che maschio è di color mettessero mettono è ALLE RELATIVI trine di rosetta una colori diversi di 203 NASCITE il secondo diverso , alia sesso, della porta si quando Ferrara, maschi hanno i difficili della anche del Mi da manco le di casa, Monferrini, nella fanno in tuttavia ferrato, Mon- che le stanza le coprire per mine, fem- sono litanie grida chiamata ad alte chi dove le le potrei cosi sa vecchie raccogliere io ed comari buona son Da queste che certo mi che noi se cose andassi diedero anche messe 8 novembre i canti di 1877. Suo devotissimo Prof. G. che anni quattro tornerò. quando donne; Son poco. creda, Ferrara, della grida usi. Mi rante du- Dantesco: dire poterle interrogando casa cantare voce, se si cose sono se bisavolo. soltanto sanno altre A puerpera. bambini, azzurro, Ricordo alta die mi suo spiace ad i ricordo. usa ricordali che ; il Maria parlando si parti Madonna partoriente le me non che della casa nastro con So della battezzare a cuffia rosso. ora ma o portano una nastro con camera servo Ferbabo. sti que- a USI Nella si dove casa inusato. Nella la hithra dalia famiglia Vepitrachilion diavolo i gli invitati, i ceri; il che è in preti il phenolion e preparativi ceri, il ; le vesti addetti dagli o i alla di nome divine, anatemizzato, è la Dio in che ha tutto sulle nome in creato, il fanciullo umana, sul la (1) Tolti Maisonneuve, s uUa loro delle potenze libro 1874). di e R. la primi morte Bezoles; a gendo. giunindossa Si tre della caduta, Baptéme in quali istruisce espiatoria Le e persone delle padri loro acqua cacciato il potere tenebre. perfetto, sulla nascita, la vita dal dei creazione stato delle Poco dall' delle nome , equilibra quello sono comincia. maledetto, celesti potenze Kolym- chiesa. fanciullo scongiurato, rimonia. ce- dell'olio, vaso ufficiarne catechesi sunto as- della , dall'olio ba lentamente vanno del possesso vimento mo- sacerdotali catechista la un tutto : salviette, i confetti, mirra, di vaso accendono Si dei v'è i volti tutti su battesimale, le '-'^ BATTESIMO il battesimo occupano il sapone, s'affollano Il Si camera (battistero), il preparati poco gioia brilla festa. bianca, veste celebrare deve La dì un'aria AL RELATIVI GRECI poi razza nazione, l'incardel figlio (Paris, USI Ciò Dio. di altamente ripete tre la volte il rinunciare a Cristo; ciò che è terminata. simbolo poi il fanciullo per raccolti volte. La principale. Ora, prossimo il battesimo, essi Kolymbithra alla intorno piccola che creatura quei ceri si lui su dapertutto; ad della quella lo della nella il diacono preghiere, suiracqua questo i segni di sull'olio. Si e nella getta numerosi nel padrino ha sacro Tungono si vanno croce porta un Kolymbithra. dei bagno con pronunciato il 1* olio dei membri Il prete nuovo santo. sottovoce le abbi insufflazioni, sul fanciullo, d' acqua versa croce. questo all' orecchio calda, dell* olio in prima di Poi, catecumeno, In sponde ri- coro Signore " vaso segni di la convitati. facendo gran un maggiore sia dei nonni, mormorio: sordo battistero, facendo immergere padrino col d* frettaro af- che direbbe litanie, alle quali il le si di quel neonato; cristiano Kìjpieèls'/i(7oy. Tosto, gli esorcismi, j, si recita tratto che sociale vita ortodosso un dei e sono vacità quella vi- moto, Si gli occhi sotto casa, lui per convitati umana. si fa Chiesa; vatrice) (le- mammt , famiglia, degli amici pietà il vita della tratto che nella battesimo Frattanto le infine, quei airingresso nella venuto quella quei canti, quegli incensi, famiglia, nel si fa quel monia ceri- la si schierano delia gli sguardi; lui per lui ; per accorrere già fanciullo ma braccia le tra tutti volgono quelle invocazioni che vagisce bravano sem- non vedere Vogliono accesi, quegli adornamenti, sparsa parte al fanciullo. e catechesi tutti attendevano : Gesìi a sempre luogo, gli invitati aveva e il padrino suo noVe promette essa attenti nome aderire e i) padrino troppo in e proda- tutto degli Apostoli; Satana Mentre innanzi deve fede, sua 205 BATTESIMO AL fatto, il fanciullo maro deve RELATIVI GRECI il prete ed momento, il del il prete 206 GRECI USI del nome futuro profondo né quale battezzato lo prete 1' uso, bentosto prende ad lo genitori,che, lontani ogni invocazione restituisce delle mammi. alla Poi , forma di lo Kolyn/ibithra, la mirra, dopo, al fanciullo di composta battezzato nuovo Il diacono la a dirsi viva ed in diventi giorni t Infine confetti le ed preziosa, la di in nella egli getta si mentre nano intuoil prete e dolce crema aromi pienezza perfetto ministrata som- ficante, forti- e simbolici suoi de' che tiene ot- doni fa e del cristiano. compiuto e l'epistola,l'ufficiante dice il Vangelo e , terminata. piìi espansiva. quella grande Si fanno al padre, alla madre Augurii, voti, stanza. pensarsi, sgorgano a eh* confirmazione, ò della e padrino, al bimbo, ! che felici Santo gioia diventa condotti furono profumi Trinità, della fonte. sacra mirra bagno , bianco, simbolo religiosa è la al un recita cerimonia Allora : Il , Spirito dallo della giro rituffa nel e fanciullo, la mammi col gono, ten- avergli tagliato capelli di i fanciulli e persone dopo dell'abito padrino il volte tre Tosto riveste il cantici,e fanno ciuffi tre croce, tre nel battesimale. cerimonia dalla semblea, as- voce fortunati,si meno fanciullo, lo tuffa il nell* alta ad proclama , immaginarvi dice, lo si ripete, si ai secondo salutare lo annunziarlo ad corrono famiglia la né la madre, quali grida scoppiino , l' ufficiante Lo serbo, nel più in teneva potete lìunque Non dell'unzione. momento BATTESIMO lo né padre, gioia esplosione di AL ; esso conoscono. quando e il ; né segreto gli amici RELATIVI I che da i tutte le labbra: genitori veggano lazioni congratuche presto ottime " Che cose egli lunghi e " agapi, altre cioè delle ciambelle, ghiottonerie, del vino, dei dei dolciumi, dei liquori circolano guantiere larghe SU RELATIVI GRECI USI terminano e 20 BATTESIMO AL intima gioconda questa , cerimonia. Poco che la famiglia bambino del con ortodossa, viene si alla che battesimo il disuso, sia lavato nel XVIII il fanciullo non affinchè chiesa, settimana a l'Eucologia deve, secondo sussisteva in caduta chiesa, casa omerico. cerimonia, alla in restano non ; festeggiare per battesimo, il interamente portato amici il bambino Questa è secolo, ritirano festino un^ portare prete. si alcuni e giorni dopo Otto dal i convitati poco a ancora e spirata, che farlo per comunicare. Sta Si « Là recita parecchie viso del e preghiere, prende la nuova una cerimonia e la suo battesimale. fanciullo, al il bimbo spugna il giorni dopo toglie la camicia spruzza cristiano, poi nuovo sei Tu stato santificato,nel Santo, Si cintura otto chiesa compiere e , si iaceva. altravolta alla Eucologia con cqua po' d'a- un umetta con testa, il petto e il essa il resto del dicendo: corpo, e la apre pura, " lavarlo per il prete che V qui, secondo presentare il fanciullo porta battesimo ciò di compendio un di tuttavia bene ecc. ora, del nome Amen. fanciullo, perchè all'ultima le quest'uso è in speua era ora del Padre, il e il cerimonie scomparso illuminato, di unto Figlio e mirra, lavato dello Spirito » i lumi spegnevano chiesa battezzato, che padrino del e alla padrino battesimo. che madre la cura o alla riconduceva dovea Si di a compiere vedrà portare nutrice. che il il casa sino anche fanciullo POPOLARI CREDENZE INTORNO Tre padrino, li che le sono che devono U) interessarci: racconterò Io GRECI BATTESIMO. AL persone il fanciullo. DEI in la articoli tre madre, il ciò slaccati concerne. I. Madre. La SanfEleutherio.-^^eì degli scavi nel bassorilievo Ceramico £ì"eidvia, quali aiutava delle tibus aiuta opituletur, quelle In greco da AsuQw, (1) Dal è Le la senza stessa di basso R. veniat. incinte, dubbio, ad alla alla delle le perchè luce. " venuta, donne nel- Baptéme, Le fine che pere, puer- parturien- Lucina, venga un donna, delle dea quod » il feto incontestabile posto facendo della sessuali idea, EìXeéduea, dea : Alene, città, si è scoperto Lucina, « lucem Bézoles rilievo in Lucinia, latino il parto. È infatti venire. donne in parti figliano affinchè forse libro della le fcetus in ut che (2) Questo sacro. airentrata (2) rappresentante riscrizione con d'aprile 1870, mese in quel della implorarvi la sito loro dea era certamente gravidanza, « Eileithyia. nivano, ve- » 210 all'antichità ciò. Ritorniamo antica un'arte delle Atene la predire buona sorle anche che abbiano cattivo si evo), che troveremo (le si indovine d' servivano le adesso chi, spec- ghe stre- dunque vedano e quello d'una in specchio per a specialmente donne, sarebbe presagio, come gli dicevano uno v'è Non degli specchi, spavento spiegazione una sortilegio con o cattiva. o BATTESIMO gli specchi slessi. V'erano quanto catoplromanciane, medio nel vi e catoptromancia, più probabile. La è AL INTORNO POPOLARI CREDENZE prendersi sor- del in polo, po- essi prossima e un nuova gravidanza. Maleficiosulla il le gettate lei di sul male, Cosi sarete art. bene accolto deve nemesi da cente soddisfa- sarebbe persuasa mia 0 « Certo, lei; l'avrete 9 come sofferto? » tranquillizzala. spiegarsi ^lla divisione può volte tre cara, avete probabilmente cioè si non sputando , 3). Dite piuttosto: tevi guarda- trovare malefìcio questo siete cambiata! come alla E Ella quello del fanciullo come Questa superstizione credenza slato, dal suo colorito. suo malefìcio. un (Ved. siete da voi il sguardo, suo scongiurarlo, su Se fate visita alla puerpera, — complimentarla dal che madre. dei con beni e la dei y I quaranta donna giorni sollecitudine dei su questo con per questa la diventala salute nel fanciulli avvenire. precetto è Il e costume generalmente legge restare matrimonio. prescrizione, si è madre greco. della deve madre, diritti del della popolo il testo Secondo — dei usare senza ortodossa, Chiesa è che vive ancora giorni di ritiro. quaranta religiosa, la di che nella, vita, credenza mali mostrata là buona che osservato. La piena formazione con- si è fondato Non si ri- POPOLARI CREDENZE si puerpera il popolo) Sono a si considerava n* hanno ve purifica il Il corpo. si ella alla chiesa la tempo questo , altri per giorno dopo, purifica 1*anima. purificazionidelle donne si presenta dopo cattoliche. sequestra* una ciò vuol dire che giorni per purificarsi, chiesa; in questa tende che santo e vece, non il prete posizione umiliante, la rialzi è dichiarato né fedeli. dei presentarsi all'assemblea nel luogo in*, L'uomo, colpevole, né né impuro, at*- raTrsiv"xric» di entrare le permetta e essa ginocchio sulla por in si mette £lla impura. della di (ma turco si e le dipresso madre gala. Scorso parrocchia; là della di quaranta zione bagno si lava dove un la Se al reca chiesa alla va visite di si fanno né cevono 2U BATTESIMO AL INTONINO mac- (*"hiato. L'uso riente purificazioni ci delle indiano ella stessa, d'andare l'ha madre per tempio quaranta ditatem della « tribuit beata della filiumbeatce adora proHs, Vergine prole. » considerata, fatto giose, come opera impura. La Entra — l'opera del Le conseguenze della affine il prete tibi accordato d'un essere e in il figlio la prematura legge e uscila dità la fecon- idee madre non esce di se alla foscun" pari tempo giorni, di é umano delle Se la nuova — di quaranta sua dice » la storia per viola obbligata tempio di Dio, adora figliodi Dio, quell'epoca, essa fu Virginis,qui concezione stovigliarotta, il vino agro. di Dei, Marice importante il ritiro assoluto prima la Vergine, il parto, giorni dopo nel Santa , Maria, il quale t' ha Cosi La divina opera purificarsi.« Ingredere in templum puerpera, l' Oja e , seguito egualmente. diventata al mosaismo dal viene reli* come serva os- casa cade nel peccato. sono ugualtneata 212 POPOLARI CREDENZE amiche, capiterà che sta in agli altri. Se funeste INTORNO lei mancherà non BATTESIMO s* incontra qualcuna accidente qualche certo AL che di dire delle spiacevole ha essa e a sue que* visto una , in via, nella puerpera fare per casa una ^tón « delle le stalmente là dov'è giorni si che che ebbe questo vino, ahi è ^ ad faccia molto » luogo giorni dopo otto è La non ", tetri en- É acre. quaranta Quanto lo non a diamo; cre- grave. battezzare del fanciullo venuta nel il dargli il conseguenza, sua gile fra- di Maria, mondo , Gesù. chiamato precetto la i suoi Si deve — per della circoncisione che Torec... ciò è in memoria che diventerebbe rompe libitum. s' impadronisc (traduco impura; si giorni dopo la nascita,e, quale fu nel al è entra in aceto. netta xaè tt^oììtov stoviglia la che « del battesimo otto nome suo è non là. Che GPa^avTw» quanto Uepoca fanciullo va ciò tutto Se " danza cambia fallo il vino ella entri che dice, ma si e giorni Senza il vino. allora: e stoviglie; guasta quaranta specie di espressioni popolari),essa fatto malissimo ciò dei prima donna si vino Il ^eXoUva. /xtav visita, una una pazzamente si spezza. eiSa. e|w si battezza e i Greci Ma il fanciullo più osservano non quando press'a poco si vuole. Si che suppone misteri d*£leusi e dopo la nascita. che fa allusione in): loro 0 neofiti d'Apollo. Miihra), I e a " presso d'Apollo Ella so Vedete iniziano prima nel suo una con questo il iniziazione decimo l'acqua. È mediante quali misteri su la luogo avesse si faceva Tertulliano pagani non gli antichi libro de ai giorno a questo lume Baptismo (vo- specie di battesimo d'Iside argomento o i di Mitra, d'Eleusi Lajard (Culto di POPOLARI CREDENZE Facevo bimbo. da che neonato è assistono in faccia sindaco, mezzo uso che in dieno nel Perchè né non vi sieno d'essere in Questa presso a pari tempo legge è chi in essi Essi Non s il prete e essa non loro altre persone. e convitati extremis loro madre presso lari, popoa e gliere co- e i Greci e cipitarsi pre- i nitori. ge- loro il padre ne battezzare None È nome del che sa dere ve- pronuncia, aspettano in sia compadre, osservata classi teso, lo facile. Si che il al battesimo il diritto di ten-» compaiono loro vedere, nelle assistere si terminato. è tutto annunzia cui sembra padre eh* ella possibile di impazienza con si bene il la madre e Grecia. passaggio sedie mi alla ancora sia all'erta, Torecchio hanno meno padre loro quando dunque ove non oggi circondano. lo a sul loro risposta a sia che possono la madre progenitura, non stanno camera ? La della momento rovesciare onore provincie, sia all' ufiBiciodel che Bisogna in sopratutto che Il — città moneta una i fanciulli nella fanciullo grandi dell* assemblea cerimonia battesimale, nelle quelli e al fanciullo. correre, madre. disparte che il nome dre. d'un giorno paterna. della e la adunque casa come nelle come come non stofane Ari- nouSapiov xkviQeti, appartiene alla cerimonia chiesa, il fanciullo nel nella mai tanto gono sorprendente del padre L'assenza che vita nella entra si faccia battesimo dato norè di verso città il decimo in citazione, questa famiglia. Non non un " Si vede, del desinare d'un parte da Elg ^sxaTnv " 213 BATTESIMO AL è indicato giorno, Uccelli: suoi nei — decimo al Quanto INTORNO la loro e che possibile comma- che non 2i4 CREDENZE ai Si permette lui a di genitori al battesimo presenza, INCORNO POPOLAHI toccarlo contribuire, , ciascuno nella il prete morto, Quando — dei portato nato troppo Chiesa lungo. La a ella xó"aere?, una punizione, una vergogna La penitenza è durano in del compagnia in un chiesa una viene in Pasqua. Terribile scoperto allontanata dai grandemente assieme alla le aveva il per vesti dalla afflitta di mia, un* altra volta : nel poter prete attenta. , a"W è gran peccato; per la una è famiglia. del fallo disturbo si : sono- sino riceve può); alla o ancora prossima prossima yo/jà,«ai^i ho di settembre, fu risurrezione comunicarsi imponendole e nuove; religiosa.Ne mese meno al- si fa celebrare non se donna una alla non Upw^s sta suo della ripetono ogni giorno comunione sino sacramenti detto si e pulite abortito Il lanza, vigi- sua L' aborto un (se questo privazione per famiglia. cammi* penitenza una liturgia(messa) che alla Trinità che, avendo una nella proporzione quarantina una allontanata lavato , afflizione una prete, che dedicata avrà Essa le braccia avvenire. a/xa/9Tia, orfano, al quale si danno infine fu una la talari,oppure un madre. ortodossa in fatta pertanto preghiere che disgrazia una piedi, fatto il ranno, imprudente la madre, per della sima gravis- , ricordarsi debba i nudi tenendo infligge alla madre quale a bimbo una a. più di spesso pesanti, alzato fardelli troppo gli appartamenti il partorisce un assoggetta colpa capiti per genere la che crede donna una confessore suo penitenza. Si di questo appartengono cerimonia. punito, L'aborto la potrebbero appressarsi parti che le mutar mediante nemmeno fanciullo ; del loro e -BATTESIMO AL a questa ftow. — e Natale tenza, peni- Figlia 215 BATTESIMO AL INTORNO POPOLARI CREDENZE IL Il Figliocci e compari, padrino. Nei — lungo, è passato in padrino; la parte di madrina in -è xow/x7ra|0oc, ha obblighi : compera molti la le che aderna della esso dei la cufflelta al nome suoi dvd^oXoc; cxo^ocv, mi » (i) Si ha lingua volgare dal detto ogni un TÒ auTw XoLpltTOL^ battesimale la » tello, (ilman- esso giorno nei tou xo^a^tov ovofia neonata tale Ateniese, le al caso binello; bam- ancora simo, il batte- lo ha tale si è ha 6 tó nunzi an- xolvfiMpotQ IIjt/joc A. x. tenuto imposto « abolito, degli d'Atene 'AvJ/)souT, e solo uso, qyiesl'ultimo a Il « kUoireplvin. del dà , anche muore giornali x. croce i servi preti e giorni dopo otto Quanto i genitori si incarica isventura, vecchio paga questi: ava^sSaro npoXQsi dito rUg dpriysvvmov latino. Esso confetti,la i suoi e figlioccio (1) ; comunicare. trovano come Caterina. suo i fanciullo; esso portarlo alla chiesa, farlo per in uu padrino, Il bambino del il corredo il fanciullo funerali, se, per deve soltanto quasi scomparsa. commemorative, del chiesa, protegge il scelga parola derivala compare, medaglie o si bastanza ab- tempo la cufiOietta, Tabito), i ceri, Tolio, il sapone, camicina, monete greci, da che uso lingua ecclesiastica,si chiama vovvo'c 0 TÒ battesimi il al fonte nome dì 216 POPOLARI CREDENZE vale che dire a formalità è il ricambio famiglia devoti la diventano votano più attiva propaganda di in contare su Ho parlato di in portano molto vere che il volte lato San da due le e o di nelle In sono fanno Grecia conseguenza lotte , politiche e d'argento delle la nascita è Non piccole turche monete Battista. Le delle ; dall' testificare che di sante, tano rappresen- altro, Gesù si portano d'oro, il xou/xira^o; Ora nome. agli assistenti.' Esse Gesù ancora Tefììgiedeirex-re»Ottone, con piccolissime medaglie di — Esse padrino distribuiva il questo con dorato. rame commemorativ^e. /xa^Tu/jcartìta. greci giorni, per tre elezioni, per , medaglie di distribuisce Giovanni loro vowóc, il xav^tnipog e , medaglie gioiellieredelle dorato, un di fiorini,cioè dal il la essigli candidatura. sua rilevante da battesimi o nelle e vita. nome popolo chiamava da zato e il d'oro dei compera rame monete nei monete anche della surrogati greco tempo, il fanciullo porta servitori: personaggio è personale un fiorinid*oro la [fanciullie più altre circostanze I che gli sposi , lui per per solo un di duecento cento, può che spesso sottoporvisi.Questa stessa, fedeli i suoi come anima; e madre sagrifìcidel padrino dei corpo avviene 0 dalla di cessato BATTESIMO dell'Eucaristia. al sacramento In ha padrino adempiuta AL INTORNO battez- sul petto alcune il fanciullo ha cevuto ri- il battesimo. Registri battesimali registro parrocchiale checchessia, portano alcun del parrocchie. delle concernente resto), e casa Non i battesimi veramente registro alla — non del ve ho (né visto alcun concernente n'è. I preti non battezzato; d'altra part« 218 CREDENZE figliehanno esse sono il visita del prete, ciullo facendo delle altro lui è Il fanciullo se Queste nascita sua della il fan^ lo benedice Esso visita Questa croce. già quasi timbrato, segnato colpo inflitto alla potenza anticipata del prete ha non scopo. comunione La fanciullo, del riceve fanciullo Nella -— sacramenti due quello del battesimo prende zione. Il parte nella tale uopo suo bambino è Non venire alla quarta ricevere si servono Questi ciò bevanda; nella prende ch'esso sotto delia la vede è che specie di vino alcune che rigetta cibo. vino. la col ciullo fan- e o gocce comunione comunione di rame o divina della raccolto non di al fanciullo. fa bere ne e cucchiaino d'un pietosamente la chiesa a mescolarvisi Per d'argento del sceglie (]^llafolla dei fedeli. grandezza o soltanto assorbe non il santo otto seguenti il ch'egli può d'oro essere piscina. Si che lontano conferito nella sola steri, mi- confirma- madre domeniche due volta sua è il due a o myra Xa essa comunione- cucchiaio può esso legno. Il prete neonati a d'un caffè; Le quale comunicarsi, ancora che a nel il prete. e deve parrocchiale. chiesa il momento della 1' Eucaristia,^gliè sacramento, terzo giorni dopo quello e cerimonia stessa , da e , parrocchia. È il primo vìsita La tenebre. la della il segno figli date. dopo prete figlio di Dio. il essere furono Tosto del di su augurio. di buon per visita la riceve mi BATTESIMO egli stabilirle? potrà padre — AL più ingente dei dote una spiegazioni che le La è solito 'di numerose, furono INTORNO POPOLARI e si tato getdà ai CftEbÈI^Zfe // fanciullo classi basse uomo. P0I"0LARÌ crepato « è V agli occhi della Chiesa della è, certamente, incinta donna fanciullo tale la inaileevo: nou^t fitapir^97i(7e,il un vìa. Ma la ch'ella fosse il fanciullo questo si modo, applica Finché Le Al si ciò Si " ad invece vi di : il fanciullo Il bimbo balìa del è non è al Il fanciullo è neonata. di nome lui un Si è non vero diavolo. stato era ^/oaxouXa,che anche a chiamarla con questo È ritardato la a crepato dopo nome. dà nome bambina un uomo avvenuto di abituati talmente erano e si nemmeno , si continuava vi si è vengono gli non ^^axoc, serpente^ il battesimo bimba una nel crepa l'espressione di battezzato chiamato diavolo; che per Perchè tutti i casi. a ^^axouXoe,serpentina. in di lungo Perchè non , alcuno. to vorremmo muore. tutti che obietta " fosso morire, rispondono ", altrettanto nel cane bassa a creatura: bestia, una un crepato e dice vita il muore, ostante, non partorisce piccola senza bene donne che ma, della mesi, ammettono fanciullo un si trova otto s' ammala non malata crepato. L'albero o ? madre € voluto » sette marcito. come che moria. « di della seno è abbiamo se fatto si dice e bambino sconosciuto cane ha Una demone. quartiere, si dice il tutto che zato battez- non tratto (i Greci Chiesa. convinti un un , lei). La di in ^oftó, d* parto accorre tali dei che uomo al presso tosto, morto; che umano levatrice La gli ostetrici ancora cristiana, Tessere delle nemmeno della sarete prossima è non e un Greci i dogmatico catachesi, meno e gravemente. voce insegnamento gli esorcismi Scorrete Per — cristiano è non 2l9 BATTÉSIMO AL il serpente. o » chiunque " Codesto 9 INTORNO tre centemente re- mesi nella il battesi miglia famo , 220 occhio. Il cattivo si accarezza a begli occhi 1 di lui tre su volte ch'esso tema Recentemente dama una Il medesimo degli antichi. in Teocrito xo^^ó fiov, (i), Il cattivo nella e occhio fa 1 suoi addii Figlio mio, sii buono, e te, e il tuo fivi xoc o'f /xou, xaè jSaorxafta (1) Teocr., di lo sputo quella volte tre la aveva jettatura, si la terribile sfioii OToy sul mio peri Greci. CCCXXIII, carm. figlio parte Un per Si 12) l' estero gli risponde queste Idyl. VI. tutti i che della filatene, perchè il Traaeve tua fascino \ rò ri eMv TJic /xavouXa; orov TTiavi} senza. pre- » madre preghiera colpiscano* UoliSÌ ffov, anche sua role pa- : la che era sputato cosa terrore. la come ti ai in occhio: {Po]^ulana suoi; commoventi a qualche di questo triplice questo lodato per stregata f^Ouerarpeli focace Ho di Passow raccolta esempio " è faceva oggi, affascinato. essere occhio, cioè moderni moderno: greco fate Non [li /Sao-xavovOwW, rplg etc ns bel in Russia. il cattivo « labbra. stato era antichità, come [ni [hkxioXw, va non per un che allontanare ÌTrruora xÓ^ttov; in trova corte esiste uso Neil' proprietà di seno della superstizione dei Greci Questa legge cattivo Che e [iii/xartaXO^f, " va dal : leggerniente sputare delle dia € detto aver bisogna " sia preso proprio bambino sul sputo Dopo precauzione, non precauzione quando una Testremità con e di questa meno avere fanciulletto. un 1 Che fanciullo Bisogna — BATTESIMO AL INTORNO POPOLARI CREDENZE to xaxò sieno e sia il cattivo occhio xaXo, xe oXoe a^toe non xovra ^là fxt'kaXròorou, ficére. Bouxo^taq-Tae, presso mamma povera vavai rò Santi " / due boari. va' CREDENZE POPOLARI filateriobattesimale, Il massimo colla e nulla ha presso la yuXaXrà f*ov. e levo I filaterii e una Nel male. fanciullezza « spesso già della tata ci- tvtv Una — hai Tu delle mezzo segni due du» rà del sul segno tue /xou mio petto e mammelle, » » 586, 10. IIo^oiraTeiara izàpta» giovinetta bionda voglio sposarla. Calpesto il mio nèc àva/xeora*c i un " *£Xetc siti *c — Dimmi — 34. 442, 9rterTCv"". orou il Monaco, va " à/xaarXa^n xat — nel marito. tuo Oi^u e róre xaè ti crederò. xae il cervello gli Neppure canzoni nelle il riconoscimento, fv'kxXrdpt. GPow Kcàiyepoiy eVXaveo'e t mere te- a lui a gli farebbe durante suo ^v^aXra^c, « collera. non al la vita. tutta all'ascella, il filaterio di e di o abile, x* è'ktoL'e Tuiv erov, allora segno cilicio d'invidia xo^/xtou, j3u?tàT àv^^ow *0 chiamano al di Passow. Tou arriBn un sospende passando degli esempi àva7vu^eertc," corpo che il filaterio abbiamo ne couffov/xa rà si protezione, il fanciullo mano là, talvolta raccolta 'H quindici mesi o , in Noi da serba si i Greci che occhiala palla, lanciata popolo anno 221 BATTESIMO fanciullo del cattiva gente un' gettasse più ciò questa dalla AL , amuleto, un Un — nascita la dopo filaterio. Con rd INTORNO filaterio. specialmente gli scapolari xópm /x* SavOw 'pùcrot /xov, Pyavca m'ha sotto fatto i pèrdere piedi il mio » di gli amuleti greci ricordano « e le medaglie tutti i popoli, miracolose dei cattolici. La cena delle Parche Fauriel, Ampère Mire e (UolpoLi). Leggendo — altri autori (Mor/)ai,Parche), cioè ciò che che, presso in hanno i Greci, Pouqueville, scritto tre o sulle cinque 2^ POPOLARI C^ED^NZE la nascita giorni dopo in usanza, vigore in Atene, loro credenze. Mi SODO rivolto ai suoi mancato in in Grecia. mogli e loro mi loro dei I mariti partecipassero dicevo io, d* ragione neonati. Dunque, massima le per ed cura poi Tanello vaso un della tre tavolo un mandorle ragazzetti che si è Non facendo e damigelky tre loro del Queste sguardi, hanno ricevono o bicchiere un alcune e la il sera; dimenticato piccolo vaso monde. Il distribuisce così, al suo del nella ; sulla eleganza madre si fanno notte* tutte delle Esse avvenimenti la nascita giorni dopo tre tavola una vano racconta- Nel fanno felici ai garbatamente dubbio, fanno meglio. il per aveva ciò che madri. favorevoli. usi gli uomini ai nostri osse gannati. in- aberrazioni. delle se mi e che meno al- i loro credulità stesse cuore parsa, scom- eravamo esse della credere che loro saranno ed desiderano loro Si è detto Mire, queste del nel essere questa Nessuna fatto ridicole e vane ateniesi. Mire, queste a Ci facilmente avevano non visita province remote, civiltà. ridevano di fosse madri esse voti, degli augurii, esse loro le che quarant*anni, cosi le verso pregavano paese credenze, la doveri che vera parecchie a dettaglio ciò fanno una alla pensavamo nelle e abbandonano non 6! le o isole di centro I Greci trenta sono BATTESIlfO si presenta lo fate, noi tre nelle forse non se or AL bambino, del delle benevolenza alia e INTORNO fanciullo,si prepara tavola, del desco imbandito in le la tutta degli angoli uno dopo la madre mandorle. prossimo parto parativi pre- quale si collocarono di miele, nel loro dida, can- cucchiai, padre. Questi resta di mettere dei la con tovaglia una di conserve, monete giorno adorna camera avrà Essa un chiama è tre persuasa maschio. Il fanciullo giorno le nella dorme ^a tavola delle fu « I, pag. e semplicissimo d' dei uno- qualche presso volta, mandorle: le il tocche trovate avevano Mai « i (Canti popolari della Grecia, simbolo un collocata stata se si 223 BATTESIMO ridere. a Fauriel 83-84), essendo t. è rosicchiate o dice che Mire, si misero Parche, tre delle il miele, o AL dimandato Ho visita risposto, e Le culla sua Mire. la dopo confetture mi INTORNO POPOLARI CREDENZE ad pittoresco tempo un più generali della fenomeni na- m forse tui'a, è non stupirsi che a ginàzione dei emana, Aggiungeremo: i antichi Gli autori divinità. Clotho, Olimpo, sul Platone, Orazio, presso di i Giove. la signora nelle Mire di Roma Grimm, particolari che credenza a loro Vibia e formano (Molpyt) nella FINE. un Grecia trarre oggi, Esiodo, Apol- Tibullo, le Parche tichità. dell'an- nella dinanzi Maury, tutto monte ancora d'Alceste d'Istria,presso Dora U Ovidio, rappresenta A. ste que- attributi. parti per fanno conoscere le loro ai che su dimora a i Greci: Schmidt, riuniti i giorni dopo. tre presso affresco i popoli si chiamavano e conoscono Latini, ci fanno Calisto San tre quello ma Euripide, famoso Pouqueville, dei stesso, di tutti particolari assistevano è ed neonato, quale le Parche. erano Si nell'jma- mitologia dal imaginazione tre; si davano pure lodoro, di esse Atropo. e già il giorno comba di numerosi ci danno grotte, le caverne; le Il nell* " inferno erano gli auspicii non Neir Lachési terra il sistema tutto a sopravvissuto dapertutto ritroviamo perchè ", Sulla Greci sia J.-L al bunale tri- Ampère, i moderai, completo attuale. cata-. danno sulla INDICE I. la quaati quali e modi si Pag. nasce .... IL Fecondazione IIL Lo IV. Voglie interessante stregherie e Maschio VI. Quello VII. Vili. IX. 23 » . . V, ]2 » stato ..,.!.... femmina » 48 » 58 Gemelli » 61 Aborto » 66 Il » 70 84 e il che figlio dico di prima nascere. parto X. Giorni natalizi » IX. Alberi natalizi " Xn. 35 » ^ 1 il Appena è fanciullo del XIU. La parte XIV. La puerpera. XV. Il XVI Imposizione nato marito Purificazione — Battesimo del nome 'll2" » 127 ». 137 " 143 » 150 " 155 » 167 » 193 APPENDICE. Usi natalizi popolari Sicilia, in del prof. Giuseppe PlTRÉ usi alcuni nascite, greci Usi Credenze di B. della Bolognese, signora Coronbdi-Bbrti Carolina Di nel natalizi popolari Usi del Monferrini Calabresi Giuseppe prof. relativi e relativi alle Ferraro .... al battesimo, di B. Bézollbs » 201 " 204 » 208 . popolari BÉzoLLES dei Greci intorno al battesimo, A. DE GUBERNATIS STORIA DEGLI POPOLARE USI FUNEBRI INDO-BUROFÌI TBATELLI TRBTBS, 1873, BDITORI I: I ; I « ' I I Proprietà $tab. dei Letteraria Fratelli Treres. i JOHN MUIR DI BDITORE ED DEGLI TESTI ESQ. SANSCBITI ILLUSTRATORE DOTTISSIMO SULL'INDIA STUDII ANTICA . PROMOTORE E LIBERALE POCHI QUESTI DI ELEMENTARI CREDENZE E A. CON E RICORDEVOLE ANIMO RAFFRONTI COSTUMANZE D* SAPIENTE ARIANE G. OSSEQUIOSO AFFETTO* PaPOLÀRE STORIA DEGLI INDO^EHRflPBF USI FUNEBRI 1P(TR0DUZI0N£ il RicUamo forse culla^ La la vita. tutto rale La la natura delle gigante, fenomeni, della storia si^ sposa legge è cose si cui poi muove costituenti naturale si infinite lo legge)nataf deHa» anooradellaidis» coma svolge, masoito una natnta^ misterioso sola, eterna una in misterioso so* moltìpUtturaft^ sola xmir sedi ndla pev prinetiio dal principio più soludone. ricade» quaggiù; gli esseri al e tue le sono agita tutto si succede governa generazione unità , nasce, e tomba la si sorge Tutto muore abbastaaaa. talamo, il qnali le pra meditate non saooiaflttpate^iii» lettore pensiero' cM e qosmto questo varietàpertovtosadi* unità studiare, speciali. Ai ufflbJot il rattrontara, it 8 INTRODUZIONE distribuire della storia diosa è naturale di ordine solo un tutti in classi , poi l'unità lissimo tra Ei con solo Quindi di un per V , è chiaro Ma desimo lire volta loro in filologi e il stessa, i e nella varie il nelle come a sua fonte studio leggènda, r epos iparola la intera ^ incontra la nelle il « del me# risa^ nella sua la distinte^. la favola » proverbio, logos. Ma so*^ nelle lo segue ^ ge^ di lucea quantunque il mito novellina tradizione espresso suprema manifestazione» , é nelle d'un il logos e varie debbano storico trasformazioni, concordi questo logos sempre scrutato avejre prima loro i grupp sile logos espresso lo e al archeologi e il che^ trattandosi filologia filologo dopò é« in storico fini. con- famiglie parecchi tipo archeologo logos, rarcheológo alla istanza sue lo monumento^ sta^ Il sé sieme in- de'psicologi, dal più tacere abbraccia tradizioni varie nel critica mente, sua caratteristiche, il filòlogo il logos in so forme suo la osservazioni» di ristretto etnologi, L'etnologo storici; né limitare deve teologizzanti, laboriose poco ed sor* e lente sola allargherà, per ne fisiologiripartiti alla particolari, abbaglia ; si notomizzarlo sorgono, tutti meno, bel- questo » penetri creatrice^ lo una con circolo un vi appena e fissarlo coltello a di ricchezza viventi facela staf- naturalista al quando la uomo» può non ogni studioso perchè e, bastino intelligenza stu* sola una gli organismi prende. un ed il campa Ma perchè vasto troppo studi comprenderlo a questi fenomeni. in questa una tra*» 10 INTRODUZIONE degli stiva dei della daglia, comparando di della rilevare, stessa la indo-europea neiruso passo fra dalla la donna nazioni di pensiero che vero superstiziose, ò damento tutto che quale fece dannazione rinfemo a indo-europeo anzi eterno che il pure quella egli stesso in vita, le la e al zioni supersti- si propaghina suo i ghiacci completo più bello Olimpo. alla sua fiamme del* annientamento in- e le Iddi!» della suo preferisce rassegnarsi fra |prova una più belli del gli Dei la con immortalità superba beati fonda- un è il i fon«* un sue sono come creato credenze possibilità che e società, quale, ali* i- tenacità la ma conserva nostra ha umana, sempre L*ùomo alla indo-europeo specie aspira naturale, ansioso da volta, sua spiritiche sorgano alle mezzo Tuomo nella e leggiare idea- si rende hanno credenze alla seconda alla simili in il mito, monO" tributo pensiero sorge indo-europeo relative ancora e La neir nuovo un tali che fisico quale Tuomp dottrine tal un vero mitico, mento ò razza civiltà,per morti , È deale. ai indo-europee vita la pone specialissimo che ; il culto un*altra importai regola, ò il primo come antichissima nostra fti^ continuiti fomiglia. umana indo-europeo, fatto le dell* capo a che met pómpe le di riti ; e» ciò che tendenza, ideale della abbiamo ancora somiglianza e fescaimino il rovescio brevemente Qui razza. fli* la pompa tripudio mostrare ora fra loro nostra tradizione gamia, nel popoli indo-europei vita, mi piacque nebri rappresentare di nuziali^ tentato usi 11 INTRODUZIONB dividuale. cacciato mentre dairindia, vdna specie di misterioso ultimo perviene, dopo ove la santit" etemo esser voluttà al e varii per è il premio tato annien- specie una al cicli Db-Oubbrnati8. di quale siaci, paradi- destinato buoni. ?noblo nfr^ sogno gran spirituale, godimento suprema nel penitente suo beatitudine, passato eretico» come stesso dallo attribuisce deirimmortaliti» Ai, Hsolvere lascia preoccnpato rindividuo, una che Baddhismo stesso Lo ai I. CAPITOLO Avyano* dell^ovieiite Gli inni vedici dell'uso inni di deìVAtharvaveda perchè morte, loda la che sogliono il demonio, monda delle stia poterlo decimo del lontana, nello di credenza la fanciulle cristiana. in portano o poi sempre al al Yama precede o il nuovo l'oracolo per fare il diavolo Satana, simile sogliono udirne con dio anno, dei diavolo, meglio dei il segno testa zione supersti- muovono, ad un il responso, ferisce ricome , tener nera, la croce, lontano ed indiano, morti menti, mo- mentre della collo, per amico ardui , cristiane, modo stesso Wiedemann che Mardvine Si Rigvedta. somigliante una Tali ottavo ed tenersi odierni efBcaccia, con Nò scongiurare. è settimo gli arabi ancora per quinto, libro nel e cumento do- antico più agli infermi. intorno libri ne* il sono pregare contenuti sono morte alla moribondo al intomo Cevlntoiile Sattan di occhi nella invece, a essersi fuoco, notte che consultare trivio, gettandosi dopo quale a terra, levata la 14 CERIMONIE di croce è Ora collo, afflnchò Dio ò ora Il Dio sommo Krishnàs del di il fottore deva indiano dio o daeva tardi dem " bei In den ans derselben der in sonanza con- diede an* diventò parola Ahuror- il dio bene- alla sotto di il nome il diavolo diventò nostre da sua K^tr^ (2). nello credenze ora Anton es n zendo popolari, satanico un dea Teufels Scbiefner alla veràndert aber Gammatìk Sna-- Umgestaltung Ormaid auch das bell'opera Stdmme erkennen zu im Orgiinaltezt Kùrmds. di yon (Churmustn)» baben, gebrauebte derTùrhisehen der 1865. eine unscliwer Kurbustu staxnmt VolksUtteratur alla Pietroburgo Quelle Bezeichnung di il Dio quindi in Ormuzd, eingebùrgten Mongolen Scgonen die zione ist Kurbystan das zur vedici dio, passando introduzione Mof^dfùinisehen Sprache. (2) demoni , rinteresBante (1) Cfr. nella similmente fatto è il miracolo seriore nell'India designare Nelle demonio. o che greco-latino e nale origi- accidentale un corruppe per si nella occidentale turaniche, parti personificare cui gran il mito luce, il dio creatore, razze più e loro 1 a Persia stesso questo servi mòs un della fira le volta in ò ora ; nel demonio: Vasura si abbreviò e ; le diventò Cristo col entrò dio sommo Indra più tardi rilievo. che Mazda paura (l). tradizioni. sue un nome demonio» fa adora; bràhmanesimo, maggior un vedico passarono luminoso pigli paura ne che si delle brahmanica credenzii che che varietà nelle non indifferentemente spesso e MORIBONDO Saitan il diavolo scambiano AL ò il diavolo ora , Dio, INTORNO RadlofT: » PrefBiProben Sùd-SibirUns. ; dell'oriente negromante, novellina veci popolare» il e ; Bacco e chiesa» che la Diana il e Diana che i devoti della il segno di cristiana il simbolo della abbia nella di Vigna chiostri feste di Vigna la falcata» luna di sono il Pontefice donna àe' fiori le feste ove non feste della nelle sono antiche lustrazioni scorso uno scritto dicembre ; romane esclusi si ad de' latini ad cedettero il interessante coi posto sui la si cerei cerimonie cristiano alle ; le cerimonie Misteri ^ dal Blachìoood't San l'Epifania» e rito Lt^ Giovanni» (1). Le nel riprodussero Man celebrar a il Natale i moccoletti di-» onorar saturnali fra ; la San vergini i le che anti- d^ degli antichi onorar i ancora cristianità passarono alle sacre feste pagane nello Palilia Vergine Nuziali (l) Vedi libar alia colomba^ trasformare Maximus ò l'idolo Oenzano Cer ealia Visitazione rinnovano feste le Giuseppe» a la quasi tutte Cosi della Massimo da Giunone modificazione Il Pontifex venne le lieve toglie da come mostrano Roma. a prestanza a potuta lo in una pagane. florales; siasi nomi non da Venere e come Sant'Agnese cristiane feste Bacco Cristo» Ciò tolto la trattasse si se jp^r secondo que* demoniaci. esseri Vergine odono come croce» le ancora più» che giglio» il velo» FagnellinOy che giura bestemmia non si danno il diavolo e nostra nella ; » evocatone della divino subalpino obbliga ma santo un il Cristo popolo per tosto far da ora 15 ariano pubblicato Sditnburgh Magatine, 16 CERIMONIE battesimali ossia usando allora le del simbolico nascimento risurrezione i nomi e gli stessi. terra della in terra In in funebre onorato il Dio il dato del morto molte il al Dio voi rivedere quaggiù) (2). Qui potenza sua ancora ; ed qui da cui non mi sùryàya àrdm; riferisco eyidentemente essere, as di fuori (3) Cfr. articolo: loda rac* due suoi affinchè ci quaggi'U ancora concedete di noi a , il Dio simile una aver altri per giorni timore preghiera dèlia occorre (3),ed in altri 14, 12. drUgdye uscir eterna (l), dopo noi^ per (ossia si bhyam gnificato è ai e sole, di vivere pure arcana Il testo -di cui quelle come Yama a più riprese neWAtharvaveda a (1) X, {2} il vago ancora della sempre produce funebre due, splendore vago uovo^ sono lodi, dopo concedete vederlo sole le Rigveda , al un gli ido* mortali che di (ma) cani, si aggiunge sia e cielo. inno comandato andar Mutarono sono sostanza la ma ; dicendo bene- gli idoli ma figure del cielo come un avere degli idoli; Le di rinascimento, del sole. del primaverile Pasq^iSt latina^ fiaccola una ossia la cerimonia il Pontifex portare di e case, è case oggi come precedono che delle benedizione MORIBONDO AL cerimonie le ; la latri INTORNO dsu Ili , passo un* Dizionario passi vedici, the alla dsu già Doctrine per Tàv : adyéhd radice as X, dal « òha- splendere, * Un petropolitano, es. asma* dsum astrazione. citato of così suona ddtdm dubbio, al 3, 62, and pìinar senza manca altri da Yama é, discosto, tal ma ^* parmi 15, 1. Muir, future in un Life^ ricco accoT't 18 INTORNO CERIMONIE T incantesimo anche bondo, sovranaturali. lontana, trattiene e la oltre vitalità insieme ella siasi i si viventi; del luce della lasci stare estinti percorsa; che venga mostri alla cani ove di luce Yama egli può là terra, 0 nel paura e di che la luce, la Indra,Dhàtar alla vita Pragiàpati è lasciate il e lo Soma, rimaner ti hanno qui fuoco liberato due ove qua, lasci dere inva- sole, la la salute. salvato. si e carnivoro proteggano, gli ritot'ni ti hanno di si il carro tenebroso, al non la dai regno terra, tra maggiori afferrare dal alla tenebra dalla che ; suoi da' trattenersi distruggitore, l'ottima Dei, entri fuoco l'aria, Vàyu, cui non tranquillo (kravydd); richiami lasci rimaner dal lo si sul salga via fuori non ; che avrà egli ; che la primo nel abbandoni non ; che muoia non ; che vita che infermità, rimanga l'infermo perchè all'infermo ; che sole le ossequioso saluto un con prega grida probabilmente sono S'incomincia le morti. per grazie perchè di giaculatorie per di libro, si ossia ; che inni scongiuri ; sono rendimenti e raccoltine quindi si propria più antichi i infermo un lontana dell'ottavo morte; ad morte guarigioni, le inno la tenuta altrettante conservati intorno contro più della credenza la e star a quanto moribondo nel ci ha recitati siansi supplica la e aiuti gli invoca morte. VAtharvaveda per morte, gli spiriti vitali possa ossia ; la Teme MORIBONDO AL Le Savitar e La « luce, piante dalla quest'uomo: luna, non di morte. vo- dell'oriente gliate ch'egli di salvo da l'abbìam s'invii qui 19 ariano morte ad con altro mondo. virtù una Noi che (saJiasra-viryena) (1). mille spiri di te te in ora dagli orchesse le urlanti. tu e preso l'intiera te la la morte, di Quest'inno, in cantato antico, il cielo tra la e prete che il che la era miracolo; dovea pato usur- mediatori di cosi salvazione la per guariva fatto interesse Maggior libro del pure le (l) sacerdoti l' del- preghiera l'infermo se per del riva, mo- nima l'a- raccomandarne Dio. a morte ricevere stra mo- dall' età ricompensa preghiera la i ci dubbio terra, per aveva era moribondo, (senza più inno fatale l'infermo Se anima. da appartiene, qualche a sole come luce; ". versetto avessero corpo t'ho vista, la venne beneficio, T ufficio del guarigione io l'intiera consunzione vedica le tremendamente o , scongiurammo sacro del onore contro fuori; te a Noi la e qualche dall'età proprio a te, rimosse. decadenza) della vedica di niòrte; urlino levato probabilmente in fin come la molto origine, Non ti ottenni Io infelicità cui ho sopra si te da tenebra la ti Io Spirò vita. da scarmigliati capelli ristorato. sei vita. la potente ti liberai Io vai ne , d' Muir alla Rigveda, donne un : come vecchio With. sveglia in noi a le Morte; charm perocché cantatrici parente d' , l'inno 18® ivi of boundless capo 10^ appaiono dell'inno un del per la famiglia. È efficacy. xO INTORNO CERIMONIE il morte. la cammino dal diversa diente, io parlo Nei Grihya^ùtri abbastanza uso tutte anticipo que- via; te A dei, egli , scongiuro altra tro con- (è) tua la veggente, nostra la distruggere au- prole e ». Acvalàyana di quasi fiche, pre- mortem uno segui mariti in se post con degli ; non i nostri neppure cerimonie morte, 0 « delle più opportunamente forse incomincia quest'inno che è delle trattazione nella uso occorrono starebbe che ^sta citazione, dell; indo-europee. E, funebri cerimonie le che lamentatrici delle trovi ch'io esemijio antico più MORIBONDO AL curioso (1) riferito è medica all' efficacia intorno un , del fuoco, si dice cade : infermo, nord-est. Mentre lieti Nel mole Quando « I » citato la tasya è fuochi lo auguri, la amano divinizzata, febbre, invocata deva), curioso affinchè che adoperato per nello (1) Ed. (2) Stenzler prof. Adolf tal come risparmii febbre scongiuro F. interpreta : noto per dio del chi lo metro o for- La es., lattia ma- il tak^ (hari- scongiura. che viene si Ed pure alterna, Stenzler, Leipzig, 1865, IV, 1. Il il gente. le giallo intermittente un fuoco^ ". malattie. come, Vi gli fanno casa, poi frequenti speciali contro viene è a la dice (2) » casa ciò sono il oriente, il nord tornare per guariscono; scongiuro preparato ha verso Atharvaveda stessa man fuori porti lo vita. alla necessaria che uomo un (i fuochi) essi di forza prima come villaggio (das Dorf ) dell'oriente metro un deve si consideri che il Sucruta, questo o lusso a altro un filantropicamente poco veda. demonio quasi è malattia La malattia che in premia, nel l'uomo, un si che di poi e , Kàlì il moglie sua ossia (2); cosi il beato soltanto siede ri- e fligge af- quanto mostro gitore, distrug- in il il dio il demone contro un'enfiagione, piglia la forma scongiura muslika un dio in è rivolto baldsa ; nel trattenitore il demonio un non demoniaco. essere parti, lo scongiuro nei Cosi castiga, è quanto in felice, rimane l'aspetto di assume Il dio e vi non indo-europea demonio. quanto ; in dio ma ; equazione, credenza l'uomo come, dell' Atharva- divinizzata un' un fa quanto straniero, poeta il voto talvolta contenere paradiso di fa nella tutto allontanarlo, per popolo finalmente essendo supposta metrico, apparato regalarlo per sia di diano in- medico malattie, si comprende delle re tana, quar- Quando dal chiamata è febbre la divien il metro. quartano riuscire pure * la febbre (1).E quando terzano 21 ariano Qiva cente de- poco in origine distruggitore, diventò assoluto sovrano de' con demoni al , quale pertanto il (1) Indische figlio del Grohmaa delle attribuito. particolarmente ancora re dio malattie, Il dio Varuna, Medicinisches aus , St dien (2) Testicolo^ di vulva. Weber, e IX, la Takman il dio dem 384-387. febbre, viene è chiamato Varuna Atharvaveda^ poi è negli 22 INTORNO CERIMONIE MORIBONDO AL * - -? ? ? - . malattie. in il dio de' Nel di si ma copritore, febbre, contro qualche stanno la maleficio vive troppo sempre pur neir di in molto un di uomini di e portaxu^ che stagni. negli e mia, Boe- è dei, sempre la e bràhma.mca, prese ere* come cristiana, dove cattolica, ha e cialmente spe- nome e de' demoni, il la anacoreta, e leggende* sue giovine Kac'a stesso nello del Parikshit, spalle re del quale il tra en- (1) ; morirne deve al .0 Jfa- quale gettò re di Cosi, ed muore caratteristica leggenda sulle delle perciò quale significativa è il indizi parecchi conservMo in parecchie Qukra, UA^Jlàrata fonti e ; iettatura. credenza magia perdere genii nell'Europa Italia Mahdbhdrata per i nell'India pure stesso tempo dell^, malattia occulto propagò al vinr l'idropisia. In nelle causa si cento si vuol che il Grohmann, nascosti i e poi specialmente denzasi tale Yamn solamente non acque, il nemico Atharvaveda Il di vincoli invocano si delle c'informa come forma demoniaci, vincoli ove impreca, il dio apporta Neil' mille ossia incoli, dai serrato Atharvaveda Yaruna Varuna dai stretto tutto tenebroso coli è y morti. scongiura, la è mille mano malato Il il morto come il tiene che quello un , morto serpente, lancia, toccando contro (1) I, 3232-3243. il re, per la l'acqua quale una ledizione ma- , Parikshit viene dell'oriente condannato di nel morire a Takshaka che cyapa ha de' re perchè palazzo, suo serpenti. di dare la arrestare morte tenta alla va che somma, il cade in più formidabili Nell'aurea del il (1). E quando che verày senza dire col : si vede poi parecchie malattie, superstizioso crede qualche (1) Cfr. Tùbingen sul scomunicato. plettici ed il male sul fato 1866. di indiana, della la mente diversa- pensa l'infermo, sclamando cura morire lo nessuno sai'- , le la era quali serio caduco di all'annunzio ch'egli Tali indiano Rdmà- il momento e non si consola quando e forme demonio. un popolare il modo nostro nel entrato credenza egli è destinato se morte, lascia Rama, che cerva o ma popolo delle una egli de' morti. nella soltanto, la morte Takshaka la per ed anacoreta; colpisce è pure e fatale, insomma, morte dio muoia re , gazzella, insegue yana, di potere ^e' lo colma , lanciatagli dall'offeso di speranza Takshaka e maledizione quindi nella per lasciar di ^debolezza la reggia, ricchezza; tesori. È fato, in suoi egli sì avvia mentre ha ma re; ch'eì molta acquistar ' Ka- saggio i morti risuscitare leno ve- difende si re ; il entri Takshaka, al comprendere non Il dal arso , pure È giorni, nessuno di virtù la sette entro il 23 ariano mandate per o buon dal i esempio, convulso, memoria Vi destinato. il nostro alcuna popolo diavolo a colpi apo-" conosciuto relativa sono di R. in Roth 24 INTORNO CERIMONIE sotto Piemonte, il MORIBONDO AL di nome di mal San Giovanni e , in chiamato, Toscana benedetto, dopo il maledetto. ora del Tancia Buonarroti provata aver la rimedio forma la cotesto, Piglio E poi E le di v'infilzo Tùffol Poi fuscel un nel metto parole E scendesti E entrasti Vienne Vien bocca, non c'è al in tetto, al letto, petto, ci piti. star ? tu odi ? tu Vienne via pian pian pian piano s'esser 'n bocca di se ed esce la vuoi non mano ; dito... di Tina metterle il maledetto vien suppone che nuovo quindi : sentito questo compagna sentire nulla malia, '1 questo non ? su buio , una seno. ; dammi alla per in via Piglia dice l'appunto, e Vienne E E sale. : aperto ? senti tu suo maledetto, fuor, tu il almeno quel formicone queste fuori coll'ale. altrui trovasti Odi sanguine, cinque volte Benedetto, Che del su lardo son de' dell'unto, tor formicon un Antonia, : soglio spargo nella il mal sviene, trae si relativa vi e la vecchia contro il ora modo, qual diceria Tancia Io A in giovine, sua una eufemismo, Ecco il funghi, quando con ironico per in su. ci il dito Udito covi in che sotto quest'altro scongiuro: I 26 Anhro-mainyu nelle ed ; e il che espresso nessun quanto presso contatto dalla fu popolo antichi gli muore vista necessarie dalla e Parecchi intesi sono ed sentito mai Persiani. Vendidad, cerimonie delle che nelFuomo vere, quiixdi quell'orrore pel cada- Zendico capitoli dello descrizione entra cadavere; presso anch'essi scongiuravano lo Il demonio malattie. occupa perciò MORIBONDO AL INTORNO CERIMONIE sola all^ purificarsi a di vicinanza dal vere. cada- un , questo A l'uso il Mandelslo, che proprio letto, e portarlo agli estremi, di toccare di apparente fa il cadavere estremi che pietà, steso di, spirare (1).Il timore abbrevia, atto queir anticipare loro dell' infermo momenti dal levarlo d' erba letto un sopra terra, ov'egli è lasciato a giava viag- 1638, Parsi, i quali sogliono i fra già è ridotto malato un morti, attribuisco quale, nell'anno il nell'India, notò quando pei orrore sacro dubbio, senza gli evidentemente cosi , condannato con so, specie di una che i Greci sonno ; scongiura, (1) Vedi e la (2) demoni o si rammenta Relazione della che di di dato guarstes* ; il sonno morte, muto. te- mandano (2), il lungo viaggio viaggi era quelli che all'uomo del dei Persia fratello perciò nel Vendidad seguito alle Relazioni edizione in terrore arcano chiamavano i Daevi Sono il Il malato morire. a si sonno egli non Mandelslo deve ehe " , Ole^ìo., Adamo nella francese. XVIII Farg., 52, 1652, p. 232. V. Avesta ùbersetzt von Spiegel. pzig, Lei- dell'oriente allontanarsi da ben alla (1) di fuoco conosce di tener distruggitore ; viene e della morte, morbo o male io morbo; io combatto la sozzura, combatto che capitolo del riesce ossia e si giovi di Mazda Ahura a vòfiu e gonsi i parenti; 36.XX ed Farg. che ha un scongiuro, il già fatto e morte, la ritenga volte fiate sof- Ashem- ch'egli è, ritrag- distruggitore fece da si trovi Tinfermo preghiere spirato le insegnata più le corpo tutte e vince quando demonio questo apprenda, che male; dicianovesimo Nel gli vengono ; in preghiera, E il malattie che dagli astantì Yathà-anù-vairyó allora (1) antica Zarathustra. all'orecchio o perturbazione, la » colui fatata una le leggiamo immortale, male combatto Io creò demoni. agli estremi veramente combatto tutte Yagna^ ti combatto io Ànhro-Mainyu, i funesti tutti morti, del scongiuro, ; io febbre. o il , ; io combatto Io umano. febbre la ti Io morte morte; la scongiuro , scongiuro Thrita forte, il salvatore il cosi: o il , nello suona morte deirnomo mitico il la ha la corpo splendido, scongiuro ti io ; lo che ti io ; questi è e stesso quale malattia, dal sare, pen- lo il genio, alla invocato, quindi Tuttavia o lontano pripao degli uomini, che dio il male ben eccellenti; cose operare. un strappare morte, tre bene parlare, Yendidad virtù queste 27 ariano sua preda è sceso di- il ca- 28 da CERIMONIE che vere INTORNO tosto vien MORIBONDO AL da messo parte gettato In yenìr per , , nel Dahkma, nell'Oriente conclusione, che malattia, la e r efficacia la e debbasi, che con ; è ariano V denza cre- comune siano morte argomenti opera struggerne di- magici, ariano occidente moniaca; de- sia pur , cattolico, cristiano e credenza diversa. non ammise, come vedremo, una dell'occidente CAPITOLO Cerimonie n. al intoifno dell^occidente di UAlceste di scena meglio nel che spada gli , in mitica ci veniva e ciocca di de' fa di consapevoli viene capelli. A quest' superstiti, accennato ste, di tagliarsi, in Il casa d'Admeto, Apollo prima e affinchè y del scena (1) Alceste^ (2) Ib. 16 Versi Paian, vivi chi a lutto di segno trova che coro dei e di appaia di (2) dramma, 75-78. fanéiés. alcuna , Apollo poi simile al quello nell'^^c^i pelli. ca- gli atri della disgrazia , una penitenza sepolti nel silenzio sospetta pel quale muore iteratamente pure mano ciocca una risponde uso in rappresentazione uso tagliata ancora o il tenebroso con tagliare a una morte come aspetto, nero un della appare (1). Questa capelli al moribondo di vi servire deve 11 Dio greco. de'morti vivamente rappresenta in p'ersona, sacerdote la ci mondo Thanatos, moribondo ariano* Euripide morte 29 ariano cioè, che sole invoca nella dell'inno 30 CERIMÒNIE vedico, ci si presenta, colui desidera si Apollo, lo altari stesso degli dei se risponde marito Il « Gli fede in Alceste quale Incomincia Kembi e coi quali , splendida il fato morte e sconfigga toma caratteristica pregano il Alceste, si Admeto cella, all'an- l'ancella e e ; preme rimane la bella ed Alceste sole, Admeto da (3).Segue Plutone 0 Apollo spirare, gli e la ancora per fatale moribonda La cerca sta liberi perchè nella (1). » ella pronti son tutti a d'uso, gli apparati temente eviden- allora domanda Coro spirante, (2); sacrifica giorno quando qui continua Si Dopo che Esculapio, ; il ornamenti già sole la pure fatti seppellirà la del mito. morire. sian quantunque luce lucido invano si : morti; morte. alla via lui i ; ma dovrà Alceste e figliodi il vivo, risuscitava era la tica, mi- imagine evidente una con contrasta che MORIBONDO AL INTORNO urge; a plicarlo, sup- il mortifero scena, insieme. : lume del celesti giorno, delle nubi correnti soggiunge: (il sol) Non Tede te offendenti e me i due gli dei, per disgraziati cui devi morire (4). % continua Ella (1) Ib. 147. (2) Ib. 204. (3) Ib 220-225. (4) Ib. 243-246 ad invocare la terrà, il talamo, i ariano dell'occidente "^ ... — "V 31 , luoghi lei a Admeto cari, ed di di prega perchè dei gli pregar la T abbandonare non proteggano. la MaAlcesté: Vedo la il E vedo bireme, de portator Caronte, mi Affretta, tu la avente 'morti, grida tardi : navicella, che indugi ; tutto é la al remo, mano ? lUTOnto; Sollecito, (ei m*) affretta. Admeto si lamenta Mi mi porta via, Nella casa Bieco guardante Che Io Admeto da* fai ? Alceste : morti, entro ! si duole Plutone in qual via gli amici, per vedi non i cerulei sotto Talato lascianìi, alcuno, via porta : prosegue ? sopracigli ! miserrima sé pei figli e per stesso. Alceste ripiglia: lasciatemi Lasciatemi, Coricatemi, In E Admeto piedi; la la notte torna lasciar (1) Ib. non 269. Notisi come un a e r (é) presso, (mi) serpeggia sUgli gli Dei per (eférpei),in perfetta notte reggo morte tenebrosa solo omai; farsi immagine armonia serpente. col a pregarla te animo; della mito rotte che di occhi (1). lerlo vo- non morta, che io serpeggia ci rappresenta ' la 32 CERIMONIE più vorrei non fa che figli, nel INTORNO Alceste al che sia durerà non marito, stupendo conto rac- raccomandandogli matrigna. una che promette dolore, anno un lo data lor dal appassionato lutto (1). Segue vivere timore MORIBONDO AL vita la ma meto, Adil potendo l'effìgiee visitare a lei nelle più che la sogni, dimora mani d'Admeto, per finché Alceste supremo la al terribili: di vedemmo Io vita ellenico di figli loro ora Admeto, gli occhi, nulla, e con col vale Greca, si dell'infermo iscongiurare porta la ornare e d'un acanto che Romana, come raccogliessero anzitutto la tico l'an- malato, funebre del contro Apollo si riferisce credenza apollineo usanza stretti, per sii di invocato Alceste uso letto i (3). neW dell' alloro più $on non medesima era Tu : chiude testa, la alla Ed parole a accanto consegna lamentazioni alcune morte; rami ancora posto \m Alceste le con abbassa esce Noi venirla preparargli de' morti. ancora parole di abbraccierà ne (2). me Seguono le di e nella madre stessa teneramente prega ne' , lei abbracciar suo intiera , non i i coi (4). intorno parenti morte, e più quindi (1) Ib. 277. (2) Ib. 377 (3) Ib. (4) È che morta 890. nota storiella la velarono fanciulla di il riferita da Vitruvio paniere de'gioiellisulla Corinto. delle tomba canto foglied'adi una 34 CERIMONIE guente. , Non « infermasse 0 i gare fatta che vige delle di che ariana, Presso funebri, morte infinite del di piante, In Baviera che errare donna. E Natale, e ne' in per in copia di pronostici errare solo d'uomini il d'un via , giorni mito la schiere funebre re e di bestie e regno. deve fanciullo l'oroscopo di dal ma Prussia,'quando bianca ne' cavalcare e loro crocicchio Ognissanti ossia nel consultare un Ad si celebra i mortali l'ombra non particolarmente. Epifania T quali non attirano come vedesi di il Natale spiriti,e ferma, con- tradizione piene. son sole, essi vedono di di ì tedeschi. ne giorni testo pre- pitagorico bisogno dalla li-* ed lieve un all'aver come quinto un per germanica presso leggende ne' mune co- Germani ai banchetti, loro nel loro, preso vita, oltre che giorni fra nei fra popolo ò maggior morte loro Le essi dalla ma nessun la per parecchie violenta, intorno intieramente discorda pure Tal »• tradizione Diodoro, Storie, scrive questa di diprezzo alla ogni morte quello che E sue sovr^espa» presso conforme considera litigio,ne' di diverso quelli, parente non ^pc"^ , Galli, uccidersi ai Erulo poco è Tnomo essi a Allora posto il di alcuni ammazzare. e malati ai costringeva lo si nn non ed tostochè legna ancora malaugurio. bro farlo MORIBONDO vecchi ; ma, scannarlo selvaggie ariana di di catasta a ai inyecchiasse, parenti una tribù vita la od mandavano uso, lecito era oltre protrarre AL INTORNO morire, o dì si va, nella onde si pensa una notte di DELL' poter nuoTO Austria Natale si è segno consulta se alcun Natale di . pel buco Somiglianti delle e che parenti l'oroscopo presto è quando alcuno passare una Natale deve per ne colpire E, muore. in tal si muore, stesse bestia la udir notte si diventa, tradizioni, nel si propagarono Una giovine, che leggenda invitato degli spiriti delia almeno ramo nella nella gli amici per Sargans, bovi. bovi I d' Alsazia sé invece condo se- ch'ei scandinavo, e scandinava notte di rieeve le E modificate, nel ramo Natale alla una glo-sassone. an- di narra da e non se sordo. lievemente o fa e rio augu- ; che o a stesso sinistro di cieco o ibantagim, dice bovi il bestiame parlare identiche o cialmente spe- s'indispettisce, ogni modo/stimasi in da de'suoi uno ferisce ma poi , il villano ; mania Ger- mezzanotte a villano rozzo un sotterra; presto tirati storiella, una narra sarà Ad in prediletta vede cadaveri notte Presso morire, fila di parlano. mezzanotte. la sempre nella Lusazia, Torà E Cosi casa, ravvisare poter lui co- nella sommano nella Cosi morranno. che morrà. oppiato di notte ricordano si e si crede Ceneri, serratura. Tanno, se vestro Sil- San alla anno superstizioni ne'giorni fùnebri. vigilia 1' abbia centinaio, della muro entro botte di tro en- testa, è segno entro morrà, della nel morranno notte la va abbia non qualche a si l'oracolo cerchio quelli che l'ombra alcuno che di chiesa guarda Pombra ; se che in 35 ARIANO Oppure anno. guardare a In i nomi apprendere il OCCIDENTE un danza monta- 36 due tre giorni mìglianti auspici col Chiesa di nome chiama avvisi ad prepararsi cosi divini dalla San Giovanni fatte zioni allucina- avvisi del morte, Signore^ niente, credenza ariana stimasi, Il fulmine fulminea. morte buona ima più temuto essendo so^ pare ^ per dopo e (1). nostro popolo Il devoto pigliano di notte nella ma si spiriti , della porta sulla Inghilterra In muore. dagli inseguito doni, fugge nara MORIBONDO AL INTORNO CERIMONIE pel ripeto; che suo una accompa^ , guarnente fulminato uomo un di zolfo, opera l'odore con è diabolica; nostro pel popolo e però uomo un dannato. superstizione la Ma che non fiore od ha limiti; erba che tedesca è di ha vi non quasi albero, contenga non minuziosità una . essa per arbusto, cato signifi- un profetico. Così è ogni di foriero è Magden di ! hup E avvisato a che il di morte. intende dopo l'anno è annunzia (1) Cfr. Wolfgang Die la VorchristUche Menzel, in zwei ei crede con morte di di muti te- grido rimane cadere ;imminente. rivolta parente Unsterblichkeifs B"nden. il volte morte sono Maisprach Il lasciar la fàccia d'un l'azzurro udire tre morrà. o luoghi villaggi suonare segno bisbigliare, lo stare muore, si onde lo molti E i due fra Cosi cucchiaio appaia il bianco cui bosco un chi che terra L'udir male, sinistri. come e in sogno Leipzig 1870. al sole lontano Lehre, Ttìn dell' nel primo rode il caso è altre vigile l'uomo si di demoni Il Rockholz il quale Un tal cita angeli fanciulli piemontesi si pone testa alla gli domanda venuto esser la che custodia a si Y voglia delle pigli, e schermiscono / dietro : in Beutscher di proposito neir Yorxeit Glaube ì*nd Erster Band. sentitola : Oberdeutsche che l' angelo esse importante Brauch a im Berlin Leichénòrauche» camente eroi- difendere Le povere protettore opera Spiegel 1867, di sotto son più ardita , che dice diavolo il anime , (1) Consultisi, dnischen alcuna accade conìe , l'angelo suona; diavolo. , ma rappresentano s'accinge del assalto angelo l'angelo risponde Allora la ; e i pure fanciullo che per anime. le per diavolo una può, se contro anime anime cercare dell'angelo. che, le ei cosa l'anima. germanici, Un fanciulli il fanciullo schiere conoscono toscani. e del nemici!). disputarsene a no an- la croce vengano anime di' altri Viene anime. Ecco : il dell' Costanza combattono delle santo l'olio de'fanciuUi demonii detto giuoco angeli giuoco un e di giurare scon- prete. l'opera del al moribondo di (1); a (propriamente y schiere e ; ed continuamente con queste parole intorno suppone anche malato demonii fuggite morte morte la il rituale pronunciar Signore; del secondo prete dovea, 1775, contro casa che della fanno poi ; il tarlo secondo credenze s'invoca nella Entrando le minate quale nel rprivolino germanico la Che chiamato 37 ariano propria la e legno innumere occidente tutto ; rompe di der ckholz Rohei- il libro 38 la ed consegna addosso tosto di mani le alla carica; consueto, fatte tutte sue più far r lasciar Simo mito, la sopra de* demoni di secolo lotta per le che mori nel 1301 che poco innanzi ciò in nulla stimisi si tralascia valido arriva con usa a alcune da fortificare di di questa del tempo, spiriti parecchi argomentasse e il malato il momento essi. di di nella Baviera, dalla schi tede- d'Ungheria re cronista morte Quindi che lotta quando un di quello iscongiurare candela che sostenersi^ ancora Andrea sua loro sermoni di per il morale, per contro parti della versare tutto e sola. la 1' anima l'acqua benedetta, pure infòmc^ immondi, punto mas» ed un suprema sul del paradiso vedesse morire per lotta di narra fanciulli i religioni discorrono Cosi debba le piedi terzo d'uccelli venuto la In di si fatti amminicoli anime. si gli vuoi BuperstizionOi frammenti decimo forma esser combatter cosi Alcuni del da , in non di tutte redificio lasciando eh* ei minima fatto lia lo dell'ange- Cosi queste religioni, a quale gli umoristi nella di Togliete, il volta diavolo. da basa pur distrutto. maligni protesta , finidce giuoco dispetto un'altra esso bisogno cadrà piedi il diavolo, col quindi ritornar per del e che e quale e ha vittoria degenerato meccanismo, non conclusione» via, inconsapevolmente meccaniche. angeli in ancor fatti sono porta anime, le angelo fare la la con che, battendo , si e mette le file; il diavolo dalle esce MORIBONDO AL INTORNO CERIMONIE il cisiva. de- prete il demonio, po'di cera dell' ardente dito sul occidente ariano malato affinchè del 39 dicesi nel , si fortifichi della protestanti tosto di lerargli al posto st^uso fuori in in tal i Letti di guisa verità altrimenti tutte attenzioni queste poi usano il morente in Ed una li attragga forma gran di sé a vampiro, di a di che cre^ trapasso ed la i glia, pa- egli in Con pena. moribondo che impedire per ; potendo il verso fascino per , parte non prudenza, quali sopra solamente pietose varia ancora i i Vendi presso che» popolo que- uso il giacere a starebbe morire, Somiglia morto ai Cosi messo dal reputandosi mettervi per gli Estonii, agevolare è il moribondo morire, voglia già ricordato, Parsi, , Serbi baro, bar- de' canti. e affrettano. lo abbastanza terra, il moribondo, in casa, regioni guanciale, il dei quello presso Fuso il libro e a di ancora dono ed Bibbia altre In il malato come il capo sotto alquanto portar vige di è Germania si vede che la il tentatore. contro lore do- , o che sorga ri- , miranno. dor- mentre divorarli, superstizioni trovò analoghe , pure il cristianesimo rinvase; con quali l'istituzione Unzione. si delle vuol sacra del ai fare seppe sacramento Sull'autorità riferire il sopra delle cerimonia ma proprio parole di dell'era non si San Unzione come fosse molto hanno sacramento. prima Giacomo, cristiana , V Estrema vantaggio, dell' Estrema detto anni primi il quando latino, suolo di prove Origene sta queche ministrata am- 40 CERIMONIE INTORNO lustrazioni Le benedetta; Chiesa le e pagane furono pagane unzioni di mise yi AL MORIBONDO sostituite dairolio solamente suo dair acqua santo; la formula alcuna e , solennità certa una nell'apparato quìsitorie. Leggo, Guida a (1): « religiosa levate siano che tutte quali egli Qui di o con . tutte nel le sorti (1) astuzie dai La più Fuligno di di di Trento, divorar tro conmandava, racco- dell'Estrema nostre (2): parole il demonio le Dio che seguenti vita la mezzi, egli adoperi quale decadere di se le e dignità, i celebri belli sue potesse 14 àeìV è frodi però forza più con fine di a confidenza dalla doveri vi non diritti e cerchi anime manoscritti Estrema dal Unzione, ^ ed sac. Adamo con attenzione perderci nella ed tempo» nessun del parroco^ 1816. (2) Sess. cordare ridi , le sue da tentazioni a guerra delle esso tutta occasioni le esplori solita la in in Quantunque 4c abbia decreto, il sacramento un delle commessa o si e »• il Concilio ed valevasi Unzione, spirituale; non soggiacere e consenso demonio, il impedimenti, vita cattiva abbiamo ancora ed compagnia , vedendole de' mede3imi desiderio in persone Parroco giace V Lfifermo» , peccati, acciocché de' il rovina qualche menata avesse tenuto quelle occasioni, quelle principalmente è iiw accreditata una dove stanza gli possano recar ed Deve dalla che procurare, in esempio, per tendenze le e " e farci misericor- opera, c"y"ìeL Mosconi, 42 ma (1) ». Rituale dal cinque o bocca, e reni mani, donne, fanno ricevere le parti il demonio per dei organi peccatrici (1) Air del Apostolo e Tungano salverà il i colpa, (2) nel peccati gli Nel 1788, parties du les mémes dans le menton, les les seulement, joint Tonction tre Diocèse, les narines, sur cou à la paupière les fermée paroles de des ; la et à les On commence que alcun yoì lui per della fede egli s* ia sia 193, Lyon, Onctions, des les on les fait, se font à sur ed des pape Eugòne les Tancien des hommes, par Tceil lorsqu'on cinq sens IV pieds les ; et Rituel, et des lìeu au bas sur yeux fait Tonction on ne sur de fera en au et no- oreilles, on une droit, a y Églisesont yeux, Tonction pieds, reins.' Dans des les par fait les et organes celle pas le firont, sur mains et sont ne pieds.... Piusieurs mains Tégard forme, pia e preghino voi. II, pag. Le font se femmes. on gli seguenti tra sia e nombre sur poitrine prescrite poitrine i'égard la le preghiera poitiine, les des et bouche, reins, des l'onction une la la ; Onctions les Le d^Occident. de in tutti a ». Lyon, " joues, Tonction perchè Églises.Elles les reins des yì Se la lesquelles celles ;od , de d'Orient immondizia conforterà Diocèse deux dans lo rimessi sur si unzioni le peccato, « Signore; saranno toutes Eglises : chiesa, Signore corps tralasciare si attribuiscono istruzioni: queste les substitué du Rituel trovo dans il ato^ ma le anche può (2). di del nome , parti più vitali le unzione gli uomini chiami si a del mezzo all'Estrema parole intorno malato, soggette Giacomo san 'la narici le Evidentemente umano corpo sono , questo tutte in sensi, orecchie a onestà. scritte pre- ungere reni, dicesi, doversi le ma per tutte in oltre e forinole le prete deve il romano, gli "occhi,le : piedi; i ed nelle sette le recitando parti che, Le — MORIBONDO AL INTORNO CERIMONIE du la finii roeil DELL' L'unzione Tanipia, cristiana tum mentre resto, secondo la settima On inférieure en autres. voisine. les Tonction sourd est d'un bouche gnstum de muet comme les «Per istam, partie la du des dedads pour des quelqu'un la sur partie naissance, le sur ; celle ja- fait bien parties, mais ont autres la omet on il n'a dont sens naissance, sur sur en de de aveugle ou et fait la on alla rextrómité sur manque Tonction, pour seulement: prononce malade alla lieu ont oreille's prétre, est prières qui regardent la sur malade tanto sol- ed inférieure lèvre del quale, grazia, qui narines, la sur la onctions des la sesta che des tan^ discendere, alla ; , unica grazia L'onction le Tégard à ; la auz Lorsqu'un S'il et joui mème ; cell^ si designés ronction quidquid peccasti etc, ". Rituale stesso pel le mor- basterà spira sub quanto ; bouche la dessus, par membres Lo de chacune de il malato gratuitamente use de les per es non , unzione semblables. celle ; mains on Si regola, aspetta, per danno membres mais già partita, dubbii, il prete si ; ne'casi conseguire la quinta si gauche. plus sia l'anima salvar per , amministrato sia per , tous ma corpo restrittiva. egli unge forma iiez al che più luogo il sacramento deux dà formola 43 ARIANO ecc. se, che la con tuus, E ha non si si crede quando e l'unzione difende OCCIDENTE malade ci apprende cilice, antico dell' Estrema riceTimento de un le on barbai'O Unzione couchoit sur la : « uso On cendre dievale me- re^étoit ou on la , répandoit deux ce de en uos sacròment. les teaux Ghartreux, ". forme de Rois, Louis G'est les croix ainsi sur sa poitrine. C'est le Gros et que Tont re^u Religieux des Ordres Saint Louis ainsi ont que re^u pendant long-temps de Clunj et de Ci- 44 AL INTORNO CERIMONIE MORIBONDO ? I cosi M , già portato veniali come ha quinta, cattolico, è il malato mortali. che alle vincere a tanta il forza morale, e si rassegni simili veda perchè malato al soffrire a spauracchi, inferno preti cattolici I prefiche aspettavano anche dell'anima, Che a morte giustificare pretesto ad un possa veniva che ed che apprezzarne fatta tale una l'estrema malato fin è unzione , per si che diavoli che la il delle antiche le fosse vi zelo narie merce- prefiche morto, un la salvazione per negata eccezione, qui per la Una sepoltura I né e simile nel ai Gesuiti, uscirono dare voglia ricevere, cede. mer- dementi, ai si deve vantaggio. geli, an- becchini. agli scomunicati. unzione a non ed poveri vivi dai quali sperano i restrema condannati loro demonio sofferto, mente T ufficio quando invece, col molestano, essi e dove ma piangere, a sé invidiarono pagane; già invece il ha la a paradiso, preti e mentre Cristo come intorno altro più lo per in il male, contro forte sia medica pianti, gli scongiuri, gli si confonde gli che s'aggravasse, i mezzo ritroverebbe impedire per l'arte se volte molte morbo, suoni, le mormorazioni, inviti e degli amici, e precipitare tranquillo in che, lasciato quasi vinto, ritornasse frai di cerimonie, anzi disporre rito nel poi, accompagna per de'parenti carezze valga mezzo morte, alla de' peccati, reliquie le nell'indiano, questa maniera come eccellente un tutte Yìa strepito pomposo Lo sé I col solamente ricevutala, eccezione sagrato ; ma dell'occidente 45 ariano ? suiti abbia l'anima sola il proprio nel celebrata tale scoprire che la divino, diceva e si risolve il Cremonino, una loro cadavere di Ma lunga ogni ed nel quando eredità nella una che muore non d'affetti derà rispon- che uomo tutto, dietro crea anche muor^ lasci ogni terra questa ogni re, loro risoluta classificazioni uomo nulla, eterna* gi^ su un nicato scomu- o Gesuiti, avranno è cadavere, e rimanere i se tendosi po- non delinquente industri libero nesce diventa tra brevemente: natura che nomo convalidarla, privilegio distintiva alle questione, per d'alcun corpo. facoltà de'Ge- l'immaginazione distinzione qui supporre mente argomenti saputo abbia far né altri quali ignoro di come che opere di suita, Ge- sé. gano val- sé 46 CERIMONIE PRIME LK ffl. CAPITOLO al tetomo eéìplmonle nrinte IjC mosito* # il fuoco ed L'acqua cerimonie nelle finalmente l'altra naturale nuziali dell' anima Io lascia del dice del libro X ad Agni : ai Mani si beati. come, alla dottrina di quale che védica, dal alle morte. Ed avevano male, nel di marlo consu- lui pio ufficio lo », si il morto del fuoco cerimonia solenne apertamente inno allude non consegna , alla il detto clie si , il corpo ce inno stesso bruciarlo non fede viva fuoco al tempo nel pelle, innanzi ancora alla liberare la Questa invece, intitolato fuoco^ 0 L'uno il sedicesimo ove messaggiere come amplificò rogo, « lacerare ; non considera Eigveda, tornano ri- lità d'immorta- quanto evidentemente scorgere funebri. simbolo e ; , stiano di- il fuoco ed ; V acqua sono rito il fuoco ed cerimonie nelle boli sim- come nel Tacqua ; elemento mediatori e divenute natalizie^ cerimonie nelle e presentarsi battesimali cerimonie ritroviamo vediamo del già allude sepolture l'inno diciottesimo anche forza non d'infondere le acque^ solo di secondo la purificare, ma spiritivitali L'inno INTORNO del nono canta le Soma, del decimo fuoco, nel arrivare ' cosi: più pr^to degli indiani altro canto del al morto, quando parte T acqua Tacqua che cristiano delle divina ceri, I della ossia in o cun al- benedetta, si ac- pone eredità un^ sono tradizione esclusivamente sappiamo il fuoco degli indiani , dire può mezzo per mediatrice Ganga nella rito nel virtù nella cadavere, paganesimo, si non fede fiume. del parte que, ac- il Dio de'beati, cosi un'altra morire sacro abluzioni le la per dunque, una sperava alle disse ne acque, Come ». al regno si lasciava acque le i rimedii rogo, dedicato Rigveda, Dentro " 47 MORIBONDO del libro tutti sono AL tra il morto presso V uso, indo-europeo anche come e ; chò primitiva i Cafri si mettergli tenere trat- usa mani nelle deiracqua. Oltre come Tacqua elemento geva cera del vere q^ieUo morto vira portato il perchè fi"oco, c«àavBF€^ via, la finestra coma semplici l'anima T acqua» mezzi del come vi* dura quando invalso l'anima il cadar- chiudere, da trapassato l'aria an-* nale meridio- perchè s'ha ^ costume dell'Italia un'uscita; fluito, de- esponevano come la finestra aria, del più generalmente tuttavia trovare possa I Parsi somigliante albanesi V pure all'anima Rcmiani» aprir solamente evideatemente GoA villaggi odierno di un gli antichi alcuni in cielo. al ed casa; aggiunga necesssario salire appo pure ; l'uso ò di fuori morto creduto poter per s' il fuoco ed non tomi. intorno igienici,per allontanarne al la 48 corruzione sollecita troppo diedero, fuoco, Ecco in ora tatore le prime è morto, vuol il morto la nardo, di Come La poi in non e che liberata ; ; superiore, in nelU crede ossia tempo avesse da finché i dai non perciò l'uso degenerato corpo nuova prono co, figli ", in cia, Gre- , Cristiani del si bisogno che demonio, avviata non sopra parte Persia in col piedi rimangano espiazioni d'uso ancora una quarta gli odierni corpo, Paradiso, le India, tra. dal ritirata vien fra le strette dal e la che modo tagliata bene preghiere in tal il burro si è in pena, le l'immondizia credevasi al essa levar parte Roma l'anima pure il morto quindi scoperti. pure tagliato poi i tagliano depongono unghie; le che là deve e nardo di parte nella camicia, Gli ornato. uomo via la sopra ungono usa schizzare farvi V Quando « purificazione, ed peli'e corona lui. Talunio : vedica lo i barba, una e della luogo profumato venire capelli, portato essere all'altare, nel mena purificazione commeur India nell' compievansi di cerimonie ei meno non l'indiano secondo modo, qual Acyalàyana, di necessaria ritenne si pel morto. che casa nel nell'aria. e purificazione la per ossesso un libera, purgandosi si Tanima cadavere nel stilenziali pe- zione supersti- alla origine tosto yide cui nell'acqua la E e di demonio, pericolo di umori U e tempo, per che popolare dal GERIHONtE PRIME LE ossia rettamente di- ancora fatte sono ; cosi pensavasi d*alcun de' funebri per mento nutri- conviti, sui 50 tavola innanzi in noya analogo commemorativo di zetti morto da le nella casa, Ersi credono il quali scheggio male pur religiosamente Nelle che di alcuna male la con funebre uso fu quale lavato si mette eì deve del mano e le loro pagare viene morto sul i Appo Presso Russi, portare la riso uva al del cosi mani sanno la poiché col viso piccola moneta, l'ingresso nell'altro invece al appesa tra^ dopo , nuovo, una mondo; che che cero in porsi gli si , stesso l'aiuto uso monete due, son defunto, come detta Kuijà la la e le della chiusi. sepoltura, di ceri. benedizioni moneta tenerli è mangiano poste vengono che circondata ma e per poi, innanzi secca, morto, con Lo le il cadavere con donne il petto. gli occhi sopra a moneta , adatta quelle ancora latino vestito nelle stessa questa talvolta di iscongiurare per conservasi Romane, dell'antico coperto, gli colui, memoria. a il morto gli E a alcune che cassa disgrafie. , che la conservate arriverà reciti non fare essere gravi che quelle formolo Provincie dizione di cui in luogo nel possono gtomo gittar pei* a nel inavvedutamente meno a non sempre tocchi vanno ove si rin* nel cimitero, cadute pericolo senza quale morte, scheggio le , il cerimonia piccole monete e buttate stessa La presso della vivande flirono morto. al modo CERIMONIE PRIME LE focaccia una Essa invece del funebre suolsi è i vivi di nata destirenti, pa- prete. vige sempre INTORNO nella ancora morto sotto moneta la lingua ad una tesimino, in ma tomba i rimasti l'altro mondo della Boemia oltre alla uso più esso alter è sussiste Pietro, pure nella Come il ch'ei cosi faccia potendosi portar nelle in morire, Germania se colui il stati che che che viene di trovi come tra vivo ciampar l'in- E a un una da tuaria, mor- cassa i quali qualche morto, de'parenti un le spese i centesimìni perduti alcuno materiale per occorrere. che ad- gio viag- pel gran viatico un scheggie zioni iscri- pasticcio, la torta disgrazia supporre per via, siano si trovano via, suo Viatico, il pane po'di danaro un il bene, antiche in più naturale lunga si tratta portinaio ch'egli come necessario trove Al- in somma, rappresentano la del pane. non si la moneta indispensabile udimmo i Mardvini di trova la Chiesa possano, credesi solamente parti Sassonia, ; ma, Caronte, Petri. niente pagana, nel* centesimi un pure preti cristiani, sostituisce de* nella certe della valore : contentare triìmtum tre via riceve che cen- un pur ; in luoghi pagano tedesche : dove che certi ; onde solo mettono cura porta il morto mondo dimandata sua di diverso funebri sembri la in è Turingia, affinch'egli possa monete di dell'altro funebre medicamenti, danaro; sé si al quattro grossi, che con gli cristiano, San ego vivo porta si si mette ove lira. Nella mezza compenso, moneta, Tantico con nostra il morto usano di pezzo proseguire proprio suo un il morto che 51 MORIBONDO prussiana, campagna equivalgono la AL dovrà centesimino sto preper la 52 strada, più vicina della elemosine sìa di talamo sul intomo parata, sia alla nell'India il cadavere tenere doveva che delle Cappella. le informazioni contradditorie Sono buca nella air istante butti lo non CBBIMONIB PRIME LB nel tica, an- sia nella rogo, sepoltura. Dagli indizii de'grihyasùtri,parrebbe dovesse il cadavere l'occidente regioni come il settentrione l'occidente fatto egualmente Cosi la tradizione di regione dei pomi il Nell'uso uso la porta. I Romani (abituri);e la che forse la In alcuni di angeli, nel ponevano Esperidi, il paradiso anche nel settentrione. nell'antico come che sta cioè ragione già indiana di lasciare si sole nasce ed volte del morto ad una quando tudine atti- gio viag- può chiararci di- abbastanza scoperti nale settentrio- possiede casa e in mettersi medesima poi l'uso che ogni quando per verso quella fosse paesi dell' Olanda quale può aprirsi due persona, gli antichi pensavano in Europa piedi. notasi la dell' Inghilterra, paese un generale odierno, consuetudine diffusa anche soli fece figurato altrimenti propria d'uomo i , soglionsi volgere i piedi del morto romano, e paradiso. giardino delle d'oro volge, avendo il sole cade EngeMand, un tre men- beati, de' sede popolare tedesca beati; cosi occidente lontano la ove al sognare England, una parte la si quali il morto alle rappresentando come , che indicati il settentrione troviamo più generalmente e mezzogiorno, volgersi verso sizione po- una porta medesima si muore. INTPRNO ?? »? ? i.^^^M^ Il .1. .M^» I ??Il stesso viaggio ? lo Per I ?? metteva germanico e si che scarpe, letto un letto sul funebre Àccendonsi disopra al e si qua oltre depone si conservò attraversando della dovea al greca attraversare agevolmente che al morto è pensi È si dopo va» sempre come sulle agitava delle un allora così oceano, che la vita che e il letto. celtici, e L'ac«^ prima all'anima; più presto laghi che al l'anima accanto sempre indebolita della navigatrici lo è sulle che spenta. vino di- la che acque ; la vita L'anima polare po- presso spirito biblico peregrinando è ai lati laghi infernali e si pone anime creazione, morte, due uno agli Elisi,comprenderà quale acque nella la arriva un'immagine non rappresentazione gii antichi. la ceri, presso bagno fiumi giungere l'acqua tre gli altri latina, fiumi e per se talora di come chi Ora vestiva ne'paesi latini. l'anima tradizione non e quell'acqua, de' beati. regno di o più belli si slavi, germanici, servire perta co- toga. sparsamente deve vestito abiti ripieno d'acqua, ne'paesi in più, lo romano morto, del quale proprio profumi, per de'suoi bianca esso. dal i . di paio con ed , ^ celtico un tomba plebeo , uso morto sulla questo, due vaso vivo funebre l'antico tavola ???^» ? levato o il una a ????!? Fabluzione nuova testa un è Quest'uso come di della ..Il nella lenzuolo, Anche adagiato. viene I piedi del una ";amicia semplice una m generalmente bianco un ^,m, morto seppellivano improvvisato, di ? del trasportato dopo e 53 MORIBONDO ?!? ne' viene Il morto letto AL nima l'a- tenebra si è spieghi, ha biso- 54 LB gno d*una eome per via discende dall'altro dal esso fa ritorno del Panciatantra si fa che Ma ò fuoco viandanti i s'incontrano invocante fuoco Il è candele lo stesso grihyasùtri. Nel secondo Perciò come perchè le scritto de- faci antiche le e nelle e significa vita i mortali nel , è fiamma ora cui dalla i loro via vita auguri per deiranima cidente nell'oc- apparato immortalità luminazion d'ilncm e l'immorta al- , alcun considerata più e ; il fuoco mancare rinunciare può semplice alcun simboleggia il fuoco un'anima, una riti lo somministravano. nell'oriente l'acqua può forse La gono dei ritroviamo fiamma si trovi non ove non come polare po- all'inno ne'matrimonii funerale succede non ; ; la caso, pade lam- dell'uso ministro funebre quindi le immortale. ariano, mai ; o già quale ne'nascimenti, primo vita tradizione parenti di vita simbolo i cerei e il anche l'acqua; accennammo I piedi dei arriyano. la fuoco si i Mani che sapere basta fuoco, ad strofi Una nelFabluzione non Noi il moderne morti. elemento. ci fa tutta in venuta tenebroso, mare dell'anima; indo-europeo. nei un quali l'aria, messaggiero funerarii; per vina di- scala la o risale, cosi il medesimo (1,169), basta vedico, vi particolarmente ai non mondo e quimdi muovere, Tàrcobaleno o paradiso sopra compiacciono potersi per lattea» questo a CERIMONIE materiale, via la PRIME o meno la vita umana europeo. popolo indoessa lunga stessa trag^ propria, che ora sale a INTORNO Dio. fiamma La ; ed ascendere di il ie campane. Il Chiesa i fedeli 0 i rintocchi loro uomo notare dell' la alcune pure conto alcun sue cui con e vi è un po' di eco, campana, Non Il il bene; di andar se che, per ne quel chiama il donna a morte la popolo poi alla i rintocchi va i fedeli Comunione. corre oc- attribuisce della esempio, il morto sato trapas- superstiziose si contenta della si donna. credenze proprio, dicendosi altro cui si manifestano ma il se più colpi per tintinnio, senza secondo vecchio. o dignità d'una Se, per campane. veramente, invece sé battere gno compa- campana, stessa a la quella per della a Chiesa, fa la loro pel che an- affinchè campanos^ giovine uguagliato distinto per essa uomo delle se dà, avverte che maniera morto, E donna, che annette bene compagna. sempre i fedeli. Ed preghiera preghino , uomo varia alla l'uso nel- tocchino si adoperò si campana Cura o d'aver quella d'un invitare che sia merito della stessa la troviamo è inditto ogni trapassato, per suono per d'una per alle specialmente e Ora morti, si prescrive ìlsonum i per che, persiane, campanelle. delle suono cristiano dalla tico an- attraverso pel trasporto de'morti, processioni ricordato simbolo un anima deli' funebri cerimonie loro ò l'immortalità. verso Nelle , Flegetonte viaggio vuole l' anima cosi e sempre il fiume questo fiamme nelle sale 55 MORIBONDO AL nebri fu- rintocco è il morto è via solo; rattristano suono ed I fanciulli mentevole laattrae tede- 56 LE sebi PRIME CERIMONIE imitando, cantano Credesi pure allontanare i ci notti le mani aver in acqua insieme gridando nove che scongiuro Fr. (2) V. (3) Neir 13 di hanno : sua rivolto ai nere eosite evidentemente di campane Op. bronzo la verso messo aver la dopo casa, teva bat- Lemures, bacini di bronzo, (3).Questi patemi la nelle romano, dopo verso l'altro, due Manes famiglia, andare, casa, sé fave contro volte le e pura, (2) soleva maggio di il capo d'Ovidio, ad valga campana Cosi porta della Rochholtz, stessa forza di Cristiane. cit. 419. ma ney: Fosfe* dietro l'un latini (1) e sulla gettato bronzi dai 9, 11 mezzanotte, della genii malefici. (1) mein! schon il suono che appare del bist pana cam- dice: che verso ^rein nur della le dissonanze voce, loro un Geh come la con MORIBONDO AL INTORNO Vedic India queUi vedica non dell'avo doctrine of e a si dei placavano grand' future avo life. soltanto ; cfr, i mani pure terni, pa- Whit- 58 Piemonte, nella Friuli, nelle gli Albanesi si le graffiano omei, ghiRsimo si gittano ginocchioni, sul aa dolor sommo stridono i denti, il cielo Poscia di mani seno e calcagna congiunte in una tilln fra colle e loro, sguardo, cantico iutuoua. prosapia in e di canto e calore frasi e voli altiv alù donne, [ ahi che a per gli chi, ce- nacciare mi- sembran nei nel ed In da le s* imporpora al defunto, con le montano : di riesce laudi somme soa dalia appoggiature robustezza e rapidissimi; gridando rinaovellando : ahi il ! ahi nella le scin- viso, presentaneo di di fedeli alle di ?irtù il senno, il sua padre ritmo e , d^imagini, termina ! ahi ! E e la quiai intrecci di scelteioa di strofii tatso il a de- del valore ogni pianto, ripetono i tatti prefica declamati di in quello encomio memorie appresa viso viso improv- un un onorato fondo pro- tutta il in mantelli, cataletto. riscuote si un il piò, tesse in accesa così sedate raccolti in ratta stanza mettono conserte, fìssi donne tratto un balza funerali di fa::rasìa ! alii ! la là per tocca prima d* adetti doloroso to! ro- quasi parenti più prossimi, ascendendo carmi rima guaio i magnifica ne altre, dolenti quasi voltasi in le a dita occhi ravviva, legnaggio suo pietìi. Questi ^uisa E iu$iuo di s:u:^ui e cauta e padre, fuuio, si e qua riducono cogli s*anima, Io si strabuzzali sospirose, chiuse spirito prepotente, persona, ; altre, terra, per lar- in bara, oltracotata corrotto, si Tacite, contemplano stante sulla pugna, faccia con arruffate ed silenzio. colle e inordinato tanto sulle e le serran urli, ad ad dissipano polvere ciai! squar- ciascuna, mano stramazzan di capelli, provocano si loro il stesso. sconfitte, livide terra si altre, disperate, si abbandonano si spargon pavimento, in ha affocati, e si Altre compianto. eh* le guance, singhiozzi gemebondi a i strappano pezzuole bianche sterminano e si fra continuano prefiche altre compianto, denti co' Italia, le meridionali Paglie Calabrie, nelle d* crudelissimo un Valtellina» in Lonigiana, in Lomellina, nel a PREFICHE LE in un coro delle guisa d'eco, LE antico mestiere, come tranto. II Morosi Otranto, d* in esempio, per le quelle prefiche, pubblica la per ti giorno aspetterò, ; io terra, più, eh' e Io ti nove : — alle hai da perchè egli che dice non i spasimi, il vieni, aspetterò, al lamento vedere — cosa gli pietà alcuna per cosi piangere davvero. per rappresenta nove loro la le giorni Multo, flent alieno et capillos , Nella loro nelle satire quoe scindunt funere et prceficof clamant dei cantare disperazione: in le parte, Grecia prefiche Lucilio gli mercenarie, , studiata Mercede Conductce e tirli gli della vecchie per- parenti. de' suoi bene talvolta lo per quaggiù, mancava tali donne di divenuta morto al dicono lo vieni, Ma, — ti io — non sarò ». dimandare canto tu dieci seminarvi a omerici, doveano piangendo che otto; cominc-erò mia, mamma ti Io — alle allora — alle : che e passata, vedrò se e — pianti forzati finiscono tempi momentino , s' investono quali terò, aspet- aspetterò ti io non ebbe non Tho — limita si prefica la ti Io il mio dica come terra, terra, da — égli sia partito, Ciò che tu che dieci alle - dica) mia, vedrò se aspetterò — ti mamma piangere. a ti io sionata appas- " un — da , aspetterò, e sommamente mia, mamma di Terra cantarsi a fanciulla. una d*0- Terra Greci solite questa d* acciocché — (acciocché — morte in e i canti nenie altre sime, dolorosis- nenie Sardegna pubblicò che fra cantano talvolta e 59 PREFICHE magis. ci co PREFICHE LE prefiche Le contro raduntó) ne genas decreto stesso lo il sangue, usciva proibiva Solone le guancie. da Nelle vedova La delle lattifera, lei risponde, ne scrive di legge di proibite prefiche marito, partito, mentre vacca la Cosi Transilvania, in a la e i rarsi lace- le fiche pre- ancora paesi parso. scom- stessa, essa moglie ne* gendo, pian- perchè egli buona, era la terra lamentoso, un coro tono la e figli,e fruttifera stesso nello e domanda cui sua belli è non canta irlandese il morto che secondo vennero rumene, slavi, Tuso e tanto Borromeo. provinole celtici {mulieres prefiche Ateniesi Milano A Carlo San infernali. dèi là; che in tavole credevano, vecchie alle dodici martoriarsi solevano gli più anche delle ond*esse placar Varrone, sia andavano romane a ; di donne. Cosi donne le lamento delle più Ahi! avevi da una molto troviamo la Nel mito la luce penetrò morte la volpe della ? l'uso nelle favole stesse invitata vecchia, fare a ch'essa rappresenta del mattino e sei delle prefiche delle la della e da tu Ahi! Perchè lo per avevi Ahi! il lamento suona suona Non vestire? fida moglie vecchia rossastra da morto? il pressapoco che russe, sei e buona Russia, la per bere, dissimile In che perchè y tu riproducono lamentatrici Ahi! mangiare ^'è Morlacche da Non ? morto prefiche è tanto leniche. el- lare, popo- novelline, ove lamentatrice invece notte, sera. mangia. e la volpe Il più esperta donna in);onatrice la che prolungato non riesca il come canto sia non carattere Russia, in Gràbmutter di Lucerna tenuto r ufficio sto pre- zionale, conven- il tuttavia diede Albania, cosi una madre che, piangendo il il cammino, di impregnare Vicelino, a desistere le tue di confermano Edda alcuna l'Avesta, una cuore della dello tutta e simile traccia mentre abiti la credenza. nell' indiano servono a di lui ". « rende si devono vescovo tarlo invi- per vedi, gli dice, io Cosi, in canto un sposa piovono sposo sepolto. tradizione Bella come I belunghi Ni- germanica quale Raghuvansa mostrarci al d'una ne fratello, pianto poiché, le lacrime , suo a ne'miei nel sangue le dal funesta il morto Cosi popolo riferisce gli abiti sogno lacrime svedese, popolare in anche Il alquanto lacrime. glia sorve- aver figliuol morto, suo detta e prefiche. leggenda poiché quelle appare delle virtù una funebre; ai funerali probabilmente capo-coro pianto penoso assiste vi là e cosi la e delle l' uso qua lamentatrici; dovette di che quantunque che attribuisce tedesco di cori tombe, alle sembra diffuso, pure pure è cui sposa, Grecia, non s'incontrino stille più stanca e Il poetico. prefiche sia molto porto in morto. del Esso della paesi Germanici Nei stessa moglie una quando , commuovere. pianto intona lo monotono e a in popolare la da guidato sempre altre, che delle è lamento è prefiche delle coro 61 PREFICHE LB come si trova e nel- sia av- 62 venuto che nella il diflTondersi. rituale Tacito lasciò et panunt. Feminis nisse. sentenza la epistole: m^xiores; viris ut del honestum; l'uso di è, contro indo-europeo tripudiare la per il quelli stesso, morte, ed la una beatitudine trapassato dai vincoli del funebre eterna, abbia che potuto della Yama. vita, per più rallegrarsi un di maniera vivi o mostrasi raggiungere, per molto remo descrive- questo Tutto dei nullum quia breve, in tombe. festa una superstiti, le sue diutius, ne filosofia una che, sopra tempo al est^ ad delle constititere sed tempus s'informa pari Germani 63.^ Ingerente diu legitimum nullum scettica, tam memU antichi lugendum ad tarde viris nella Seneca, feminis non est: degli di Annum trisUUam et honestum quest'opinione aniicliì: Germani dolorem lugere Con dei potato abbia non scritto europee, indo- nazicmi le funerario dtOy lacrimas — s'accorda fra Germania, sola pianto Lamenta da PREFICHE LE lasciarsi pudio tri- scongiuro masti ri- essere cero, sin- manco di dere cre- gliendosi scio- stringere IL C0RTEO6I0 CAPITOLO Il Nella del rito funebre pid apparente d' spesso le credenze Per tutto di che quella anco presentate rap- cerimonie e poi la parte essere il rito la , minutamente sione proces- meglio venne descritta dai vata osser- viaggiatori ogni paese. Nell'India veniva vedica, d' età nella devono non donne. devono sarà 11 facile ed di noi un uomo, (1) IV, 2. del o il cadavere da cadavere soli che donne. tutte uomini che Onde pel trasporto venir dovesse uomini, d'una che annota Naràyana uomini dalle avverte insieme andare l'interpretare accompagnato pel trasporto Acvalayàna avanzata. tutti (1),il morto sepoltura alla o rogo commentatore o a al processione suo essere cadavere più Acvalayàna secondo accompagnato persone e tutte solenne è più si trovano indo-europeo. e fimebre e funebre^ funebre simbolo, per V. epi*tc00io processione 63 FUICEBRB e donna, che sole del tato por- invece donne C4 dovessero far India odierna, è generale le talora poi anche hanno le de' stato il caso per ritornando più tirato lo dietro col capra d' colore, solo carro cerimonia (1) Eugène i2) et V. modernes rari! fune- il morto quindi coi par e difficile des le vacca, tutta I per gamba V e che lasciarsi, tra- che ciandosi bru- dell' ossa chiudevano uno il fùnebre con di può dell' uomo, le d'età, che gli abiti lutto, mentre Frangaise. Inhumations docteur taccata at- nera soggiunge il separare Inde una anteriore. il cadavere ordine a o considerazione parenti E , capelli sciolti in segno Burnouf, Histoire la bovi. destinato una indispensabile per da l'animale capra l' animale corteggio, disposti e riti carro Naràyana è non quelle dell'altro. succinti loro sia ne pare vedica sinistra la per insieme da come un una il commentatore riuscir probabilmente assai cioè morto, specialmente può sovra il carro, sacrificato questa cessioni pro- , venir Tuttavia quali prefiche Le all' India veniva, al che vicina, talora un morto, del casa quasi tutti gli altri per (2). Ma, veniva Birmani, dall'India derivarono nella pure parte principalissima nelle una funebri quest'uso troviamo pubblica. pompa Ma ove solamente non nella India, r il trasporto segue trapassato. tutta a che muovere ri- di il costume (1) corteggio dal prefiche eziandio ma osservato fu l' Cosi, Del- corteggio. funebre brahmano d* alcun non del parte donne le FUNEBRE CORTEGGIO IL Favrot, chei les Paris peuples 1868. ancUns 66 Onesicrito, di il simile come riferirsi esistente ariana Gli tre antichi 0 nove esequie il 0 si Ateniesi quarto farlo tutte le che al doveano morto tando, al rogo del lui ^ flauto vivo già cari talora pure d' greci iH"n aTesse La legge poi all'alba più di di dalla Solone s* accostasse parente poi a sessant* ad anni. un quelle pur il cadavere lameii- pure era varii del portato, al oggetti a di cassa decimo legno giorno, descrizione permetteva non tempo vestire una un all'intiero erano ov'esso con via suo intorno di questi trasporti fuoefari argilla. Che evidentemente nanzi poi in- solamente profumare, sepoltura le l' avvertenza avevano preziosi, entro e il morto (próthesis) l'esposizione de' cembali e si facessero rileviamo (1) alla Asia, compivano parente (1), lo seguivano od d' e giorno. Quando come ornare, non avvenne. ch'essi Ateniesi, le quali lavare, del suono funebri tribù esposto compievano quale donne Le dire per cadavere, cerimonie cadavere. lasciar subito, tagliatone via dito, intorno primamente il decimo o il portar Europa vuol designato corrompesse d* solevano giorni; ciò tempo al alcuna tutta a e sorto, ad ariana debba agli Eruli, Battriana la suolo il sopra l'invasione quando è Odoacre gente, onde la tutta a i cani racconto, questo intorno Procopio che meglio che credo io quantunque vecchi, ai vivi gettarsi doveano cui per FUNEBRE CORTEGGIO IL morto, a che meno dei alcuna che lo fìme- donna ella non IL d'Ettore, nel libro rali Achille tirati da bovi quando ma mortali, lacrimanti adagiarono in morto Il molta piantavasi oltre al sotennità. Oltre lo Chiesa con offertur, e messi Gli popolo. praticano resto Il di ove la (1) la inviti si tuttora dalle dei uso d' di de' si tuari mor- pine subal- passato, tra- funebre pompa N. dal N. est; ollus concorso gran ai che fatta Exequias si faceva alcuni copriva, fedele tempus conoscenti morto, un tappeti alcun est,jam esequie che Parrocchie rituale: fìmerali che paesi cristiani, sono di si un romana. trasportava stendevansi 775-804. 1' formola quell'usanza varia derivò giorni; funebre stessa casa lo e compievasi speciale convocazione una in ancora che casa popolo della il tali cadavere la sette per alla dell' abitazione commodum a innanzi ai il fuoco. cipresso al cui con nero luogo ire più Ettore, posero trasporto, porte banditore, vi e rogo, stibile; combu- splendette V ardito il nero, aver quiìms al carri su materia aurora succedeva avvertiva dovea decima (1). nerali, que' fu- per recano, la esposto la alle città veniva velo in cima per quale Troiani sollevarono romano all'ottavo, con nella La dell'Iliade giorni nove per muli, e ai giorni i Troiani 67 FUNEBRE ventesimoquarto dodici lascia ed dal CORTEGGIO in letto un tappeti più o dignità dell'estinto; o in manco il letto una tiga let- condo ricchi, se- o la let- 68 tiga sostenevasi poi l'estinto quando (1) Svetonio presso che Giulio Cesare presso Tacito (2), che nostri I di Augusto , la funebre che più il di quattro che del cui S occasione, ardegna alla che il col pianto (1) Vite (2) Annali membranz ri- del peto tap- poveri poi alle spalle di i da aperta dai suonatori, come i flautisti (tiUdnes) , di le E tuba III, 2, e di spento prefiche seguivano Cesare. usa cora an- lo per di più, corno {tubicines), a significare stato lamenti, le lodi oc- un muoversi. suonatori pure era non Augusto da e il ed designator, littore un face- quindi di morto ed morto; funebre suonatori ferro. si muovesse, chiamato pompa aggiugnevansi {comicines)y col i Per del l'araldo ordine talora né turioni. cen- i Romani che i lembi funebre conclamatio veniva pompa in manico Ger- de' e sandapila, nella corteggio tale dava censuSy morto, corteggio, assistito, in La il solenne una capo di serbata delicati bara. la barale pubblici vespilUmes. Prima vasi la hanno sostenere a di , mortuaria cassa ma, copre raccomandayasi leggiamo, senatori che moderni grandi fossero, si riducono non Cosi portarono ne renti pa- personaggi, spalle de' tribuni sulle dell'uso; prossimi grandi locato. magistrati portata fu da e alto fosse da spalle le sopra ordinarli, casi ne' FUNEBRE CORTEGGIO IL del né col leno ve- mescolando, defunto, alle quali CORTEGGIO IL talora facevano contrasto i atti vita alcuni In si passò che della carica sulla bara poniamo che libro. In majorum onore del i nostri torcia livrea, abito uso nel di più vanitoso, con l'arma di ed incolti stessi i loro dell'opera tuttavia, loro ; sotto forse sembra i mandare più vitori ser- alla attaccata la seguivano bara coi ornamenti, cerate. la- talvolta vesti in pagani, vespiUones^ San o da un gli equivalenti medesimi passo si valersi senza becchini, considerati essi es quali sostituirono Clemente, appartenenti la riguarda seppellivano , ai oflOrono non che secretezza, gran il papa constare ciò perseguitati proprii fossores e essi per cristiaiii primissimi che, morti, de' di le in , dei funebre ma senza e ima^ sostituirono famiglia anelli, senza le inscrizioni o analogo, viamo tro- ponevasi portar funebre corteggio noi lutto, sparsi di tavolette le dignitarii estinto romano particolare interesse, per pompa come un noi, che Sacchetti del parenti, gli amici I cerimonie nessun sacri, per accesa. capelli ne' medico con morto, e in Le di bara quale insegne fra emblemi (155) cole, fiac- e nel le recar mantenuto gli patrizii queir altro commodo in sì è novella all' altro gines di spesso una sulla E ceri cristiano, romano uso scamente grotte- defunto. del rito al pure estinto deir dell' estinto. un V Cosi conserva. della riferenti mimi, funebre, poi, occorrevano ogni pompa uso 69 FUNEBRE di San al come clero, Gerolamo, 70 CORTEGGIO IL citato clerici : linteis cadayer tes, more ex fu servizio parant. ordinato copiatce, decani. lecticarii I lettighe; i libitinarii copiatce morto ; i decani e pompa croce. Il de' l'uso funeraria, accesi candele in cera, aveva diritto servigio ossia al religiosa ne faceva talora provvedere oggetti sacri. Il Dictionnaire Paris, 1865. morto des latini, nella tre vano adoperatura, sepolascete' assistenti alle lavato, Chrétiennes, col o corso, con- funerali, un spese, la È poi sua di vendere veniva Antiquités e ne' greci funebre le col andava la pompa. povero, religiosi otto di i salmi già grande i cristiani Ogni doveasi ros, viamo tro- noi quale illuminavano lampade. comunità le tutte cantano vi faceva i cristiani di che alla invece rium, (1) preti capo esso ancor che, mentre portavano di , i cerei notevole il portare cristiana Chiesa della secolo popolo ed di funebri. già ricordato nella funebre; pompa incaricati le morto al sovraintendenti i erano funzioni quarto Nel la quanta cin- Ubitinasf% preparavano facchini, inr un cinquecento lecUcarii, disponevano i erano cerimonie di composto Timperator cristiana Chiesa d'attendenti, erat, cruentnm sotto Ma — nella funebre, compagnie i » mati chia- sono lapidibusexstroen- fossam obyolYunt,et essi id offlcii quibus tumulum Costantino, tiero Clerici « (1),ov' Martigny abate dotto dal F.UNEBRE La quali locare profumatOi S. V. Fosso- CORTEGGIO IL involto in forma, che antichi negli raffigurato viene quasi de' ed legge, Omelie, sue capelli, il lacerarsi simiglianti Nel evo, il carattere suo fuori alquanto feudale È diede alla parte di forma al re di Francia, 0 celebre come ma badia custodi le per essi delle la litanie cui regie bara, bara ai ^con facevansi, accompagnare da compagnia una ; alla prima di quella il cadavere sopra Essi le società seguivano, non torcie in mano e , de' morti. il cerimoniale speciali, dovendosi alla tombe. ripigliò pubblico. i monaci diritto ventò di- e società la che hanouards Dionigi, San avevano precedevano cantando di cappella dendo per- nuova , croce venne costume ed Dionigi i le altre e verso, l'altro, la e detti sale in dolore. sopra per di San croce grida un per privilegio, portare prima portatori dei della religiosa, e tono l'uso antico fino vigore, suo singolare un di del a nebri fu- scindersi lo Chiesa la le fortemente del primitivo, l'uso essa, laica per istituzione una di più forte comunità di fiche pre- è le alte che misura a alle cerimonie manifestazioni medio ci nelle egli biasima guancie, Chiesa, Chiesa, noi lagna ne ov' le pagane come e se tal Quanto cristiani; l'uso secoli in della mescolate il Crisostomo delle una il divieto sempre primi della risorto. il Lazzaro è fasciato, ed e monumenti malgrado pagane, troviamo bianco lenzuolo un 71 FUNEBRE dare Quindi molte richiedeva il più alti dignitarii del posto regno il seguiva più e della teggio, cor- zioni atten- prossimo Chiesa. ) 72 IL Quando, San re in signori co' suoi la entrare bara fra patema. Sens coi corteggio furono i due del capitano un Azzo le esequie bara e ad sopra descritta arme, « tutte e tutte e speroni ed altre (1) Fayrot, Op. sue cit. armi si vi armadure, drappo colle un una d'oro, rato fode- d'oro portavano di barbuto, le dice, in drappo bruno, e celebrare comuni cittadini sciamitello, ed di di a Giovanni magnificenza la bellissimo di di funebre padiglione grandi cavalli cavallo un (2) Italicce messer portato, Fu il detto E venti 1390, padiglione un a (2) XLVI. abiti i loro pompa i nostri pure : la rileviamo alto, coperta di il corpo nel onde solevano stagiuoli, cavalieri sue ed re strada nella aspettar civescovo l'ar- e pontificali.Il le Antiquitates morto de' grandi vestiti Parigi abbandonato presso ci viene d'ermellino. rono ad vandosi tro- porte, ». senese, quale di vescovo avessero degli Ubaldini, la con le chiuse volle III Filippo abiti loro documento, Muratori, il costretti prelati pontificali (1) un furono ne principie altri con e portala Luigi, Quando « gli assistenti di In fratelli famiglia della San del esequie le celebrarono quattro membri due nell'abbazia, finché sì di altri e FUNEBRE Filippo III, figliodi re egli stesso il Francia, Luigi reale, il CORTEGGIO Siena, E a ftt- bandiere uomo di armato spada ignuda quali tutte rimasero 74 Il ricordo ingenuamente finisce grande gli facesse comune costò ; et incirca ai nostri in compenso, ricchi regie spalle la il paese bara cattolicissime del assai minima; trovi estinto, seguitino 250 spesa ma le che e di re un porti sopra quale padre dame questa che l'estinto '1 dine or- fiorini spesa si che grande un questa imposfe^ibile che d'altro o et sembri tenuto Fu « possibile potenti e è Francia molto è : onore, tutta tutto in Oggidì ». FUNEBRE CORTEGGIO IL sue le stre no- in marito sepoltura. Questo pio costume vige scismatica, ove intimi, abbandonano, non spoglie tutta mortali del quali fanno le al addolorati. amici di mattino, in ma non tutta d'un fili è fili d' ricoperta oro bara ; la ricopresi d'un mani morto e si del procede il di drappo verso prete ha uomini uomini di di dato e chiesa od l'incenso fu farsi scritto, perta vergini è ricovelluto di di donne di età velluto Si nero. o a o a di mezzapa rosso avanzata pone nelle immagine, sacra al casa, sempre donne cantando minciare rico- nella come o una prefiche^ per e velluto croce la deve raso le superstiti parenti delle drappo un una de' di le sospesi bara La bianco di Né Bessarabia, in bara ; la ululati amici istante, corteggio, trasporto Il Russia. drappo del sincero pure la d'argento età gli il corrotto impediscono ed parte cimitero estinto. caro Russia parenti, gli i all' ultimo fino loro nella sempre famiglia, la talora invece le morto poché litanie, doper cac- CORTEGGIO IL ì ciarne maligni genii ";antorì, ai quali tien Adamo Olearins, notò, vi nella nelle bara che learius, il morto Nella di campagna analogo : si : mantenerne di mondo, comparsa. osservasi stume co- un pure in 1635, airo- nell'altro il cadavere cuce prete. porre filo,affinchè, si disse Zurigo^ s' avverte ma di gli abiti, più decente dai nel costume potesse, arrivando farvi, rimendandosi il in Livonia singolare del e ago aperto immediatamente viaggiava il è corteggio il ; dietro vedove, un 75 FUNEBRE drappo un libera nebre fu- testa la , « di lasciare Ma forse Isvizzera la che ragione gettato via efficace di bene. illustra la credenza invece solo l'ago ora ; viene esso lo si considera ed di l'uso filo, il come tedesco fanciullesco e in buisce s'attri- paesi germanici superstiziosa, non stessa la sempre proverbio Un il drappo. miracolosa letale, ora come tomba ; ne' virtù una è non in Livonia all' ago nella dentro l'ago, nascosto» seppellire anche ma ranelle: Nadel, Stirbt E le tombe la I e tazze si da ed il portano thè, e gut, pettine seppellìvansi il ma si egli quale dietro pipe, teletta della popolare; del nicht ists so compimento a credenza cinesi Fingerhut: Bau'r, ra il medesimo essere vasi der anco tedesche, secondo vita. forbici Faden, e in un del pettine era morto, doveva servito sepoltura bastone nelle di in anche bambù, 76 e d'abiti foggie Dio dal più belli; sola fra si dice danaro ma drappo gli gli non ; ei si eterni immortale. il col ago pettine, crine ravviato morto con ei possa più vincoli dai e nel reca afflnch' risorgendo, valga, lascia lascia il che che meno si gli aiutarli! Perciò intiero, per vivi simboli con di viaggio di i almeno, immortali. di non morte e gli grazia volendo desiderio loro fra al drappo quel presenti ed suo dalla stretti il tanta in né vogliono, vita cucito, vien uscire con cibi ai poi bruciate poi sono potendo non trapassato, della godimento quali converta ne ostentare grossolani, le carta Così il seguitare sé, se morto. pel oltre in fumo il perchè FUNEBRE CORTEGGIO IL ditale, affinchè abiti cucirsi a affinchè ; pur egli l'anima si QUBL CHE SI DICE AL CAPITOLO che Quel È la popolare morte, l'anima le Grecia, delle ed il sé soli in dono si divi- cristiano mondo Cristo e chele, Mi- san o , pina subal- credenza della una sepoltura prima Egitto, del i forma furono quali trapassato. fermavasi che istituirono evo usciva di poi sulle i sponde ed carica, postumo. giudizii funebri precedere altri con il di giudizio doveano Osiride giudici divini, formavano cadavere medio , gli altri sovra del e popoli più politicifra i tre politico l'uomo per dell'antico Il giudice, i beati fra pagana anime latini, veneziani, questa Celebri nel il in Lucifero popoli dell' antichità giudicii era che che dice giu- germanica. Greci, i e d'un nell'India, Plutone nell'antichità si contendono il pesatore e Yama la che, dopo al' tribunale il virtuoso i dannati. gli uffici giudiziarii movto, esaminata, mandi opere, al indo-europea arrivi riassunsero e dice essere per fra malvagio VI. credenza umana supremo, secondo si 77 HORTd tadue quaran- tribunale. sommo d' la un lago , pel 78 CHE QUEL BICE SI MORTO AL ? ? . ? . giudicio, il quale, dopo desiderata alla d'ogni antico funebre; un tutta la ed registravasi a' suoi in nelle sopra espiazione. Le divina il anche antichi In figura questa con di una tomba porco e a di combeva, soc- ancora tre (1). La pitagorica, funebre di della Stigia, pigliarne giustizia il peccatrice posto mentre due ad non dannati e nel Caronte e il cosi che, cristianesimo ippopotamo. accanto invece e egizio, trovansi esequie superstizione differenza egiziana, quella animali libro l'onda funebre da errare nella l'anima il rincivilito Se principio il Gran bilancia posare buddhistica come vennero condannavano spirituale, E lago Purgatorio Cristiani, (1) poi il rappresentano i ed de' Cristiani. di de'varii medesimo bilancio passarono frasario ed il sori; difen- e solenni Erodoto, pel corpo conto una sepoltura. metamorfosi, si fondava rendere l'anima Se diritto onorata anni, passando credenza il giudizio suo sopra si facevano secondo dovea, del accusatori libro. gran un abitazioni le di pesavasi otteneva maggiori mila mortuarii ansiosa sorgevano il male in che morto, al prema su- quindi quanto loro imponeva trionfaùte, usciva prova le vita; sua fra rimaneva banditore il bene e ; la era monumenti misere L'anima de' viventi. di necropoli la , mantenevano si trasferito venir egiziano de' loro il lusso grande tanto ; che necropoli ambizione era poteva esso una seppe Limbo presso gli pena im- espressi in QUEL maginare, del trapassato al prova, pure nelle nel solido peccatore quando verrà del paradiso. male, godere di un un potranno stesso vedrà della dal il di questa assurda e e tre peccato il Dio vita mostruosa che, ; notti e di salire maledetto e potrà beatitudine suprema premio in hanno, maledizione della ed portato risorgimento giorni sua pena buone stessi il ponte, al lui da Mainiu, Anhro anch'esso La tre dopo purgarsi il fine giorno o essi e spaventoso e di speranza serva con- lasciava e in capo i dannati , (1). Il ponte limbo Mithra Ma si che giusti, i il ponte tradizionali dantesco gran da Sosioch, invenzione una in alcuna tristi elementi passavano l'anima appartenenti occidentali, giusto, pervenuto Ahuramazda. opere lo raccolto Lo lori do- non un giudicio, l' Inferno pure ardente, fuoco del ponte de' beati. ancora se per transito di pe' suoi , ; l'uomo Persia, al il quando regno altro supponevano luogo quale invece veniva nel persiani precipitare invece 79 MORTO anime, leggende popolari, entra era AL delle come della ciclo DICE corporei. o gli antichi ponte SI tormento a materiali Anco CHE infinito brevissima, della, sola per le sono chiesa cristiana. 1637, Nell'anno . di (1) Divina Cfr. Kebrabath Olearius Adamo presso Yillari, Leggende Commedia, Pisa, 1865. e notava Ispahan, l' uso Tradizioni che nel borgo sob- seguente illustrano , la 80 che ci rappresenta funebre di casa salverà si più catene cosi beato, si è questo di si ha orrore testa all'ingiù lo forma stesso Olearius. ritira il di trovare l'anima tutti si di uccelli rar come cerimonie grandi fossa. morto l'occhio stro, sini- al della getta giudizio dannazione, sua fossa nella Quando in funebre il angeli Nekir niente i buchi. ritrovi di sudicio Credesi ancora notava fa prete nel si colla che Munkir. nel che corpo Persia preghiere momento crede e in le determinato un passi, poiché i due turano di cadavere, sette gli stringe che ». Un'altra presso contro nella si lo e mano, ordinatamente infallibile lui mettono gli altri con beccano segno cadavere lo rizzano forca il corpo e gli uccelli invece il gioielli in e od avviso loro a , una non prova destro, lo si considera l'occhio seppellisce clie belli dove corvi che dolcemente cala si con via, è segno cioè anelli cimitero, accade becchino pina gli lo al la che più collo, e al verso prima vestono ; sostenendovelo Se questa abiti suoi portano lo il mento. Se de' trapassato il muro, e infallibile e uscire cacciano un'altra adoperano ne sicura parecchie un giudizio lasciano porta lo se ma ; lo e volpe una se e riesce, essi e di parenti i muore, gallo domestico un r anima del maniera una pure alcuno campagna, è MORTO AL DICE : Quando « SI CHE QUEL Essi e quel e scendano di- allora corpo, in si lo vono de- non però se ne momento obblighi a 82 QUEL di palle ingresso mito nel di direzione argomentasi Intorno messi dlca alcuni anzi quali, tornare ritrova Cosi mai morto indiano versetti tratti nel evidente brahmanesimo, alla quale i dato i nei uso di funebre Grihyasùtri. (1) Rigv. X, L' 18, 8. ». levarsi, del la di quindi dalle vittoria. per noi L*arco « la nostra battaglie di levato del mani tutte le fando ne- strofa una ; a vien l'avidissi quelil qui giaci Anche il solo che e dissimi gagliarche nemisi questa strofa ci descritto vien dalle » impose non pigliante sono per trapassato. nell'India l' arco coi vita; della indiana, ci dà ve- figli (1): convenienze stessi ; tu a vedica popolare, quale arco rogo Rigveda, il mondo V età vincere nemici) del fumo proprii ai vedova io forza e drago. del moglie introdusse sé a del vellina no- nell' età inni verso Rigveda morto gloria (contro r la superstiti levano del mano sia valse Il — augurando potenza, dagli barbare le per costume. dalla del recitavansi vita, sacerdozio, morto, e che sacrificio alcun nella fiamme superstite figlio lo spirito rimane della cerberi de' tesori muovi e del il Cerbero guardia della donna, 0 de' suo dell'anima. viaggio mondo fa come tutto, in vita vasi al Levati « a il all' anima ufficio delle poi il al è indiani, cerberi de'due Yama, come e popolare, Dalla MORTO contrasterebbero regno ellenico, AL DICE la fame placare a altrimenti quali i riso SI CHE mani del QUEL morto, fatto e che si diceva indiano i due dico (1) poscia il fuoco il quattro volte al Da « Romani il morto sei fosse fece quale ai Romani costume i grandi (1) X, com'è Valerio ne di e recitò tanta encomiarsi valent' 16, 8. di lui lode uomini e introdotto d«po dai morte, quegli coi egli stesso, fu indi in zioni ora- specialmente e soddisfazione che delle (Bruto) collega in nel riferisce i Romani , che — discorso. istituzione suo " recitando, funebre il mortorio volle medesimi, di al ! il morto Pubblicola, cari Ebber « le con rogo. un di Valerio zione benedi- Cielo al l'Amore, al- tendasi egli (in- nascerà venivasi cospicua, fuoco morto, già noto, l'origine della funebre riusci del preghiere, romane. quali illustrar la cerimonie ripiega Fuoco, quinta del un ve- sul al te da Si versa benedizione N. vita console che l'orazion nato, persona nella funebri onori le petto in versetto vaso. una ; morto quindi benedicendosi il N. di invece Plutarco, questo questo si il udimmo al altro quel Grazia alla portavano, foro, dove, a burro, Già porta e secondo mano con morto, del 0 si offendere sovra quindi Seguivano in si prega Cielo fuoco). il I del cadavere. del Quando non Mondo, si fa parole: di ginocchio al se arnioni. 83 MORTO mettere nel l'acqua lustrale, vaso AL quindi collocato, e petto sul DICE SI scoccare, commentatore, quel CHE tal personaggi si venne grata il guisa, tutti più insigni. 84 CHE QUEL Questa quelle de* Greci, di un'instituzione delle quinto affermare un seguito i discorso funebre, il costume tragici ateniesi alla orazioni funebri, fu che spani, lasciò di pure fine sul nel i a la sedici pronunciare re invece in ; ma ogni rimprovera e fare un suo avviso, merito battaglia di anni morte scritto alla degli di antichi secondo Hir all'uso libro degli , Annali, ci ricorda ancora in onore dai si cantano " La funebri dai esempio, per di Arminio, di canzoni alcune fine il canto e cantavano Germani quali carmi, composti dea un'i- probabilmente eroiche, le quali oggi É dagli Albanesi. cui con descrive si lenne, so- la Scanderbeg: mattina ultima, fortuna tu, i de' ed Serbi avviossi quando pallido, troppo pallido se' che ne' riti funebri, ci danno bardi ancora i carmi le tona, Mara- ì)arì)aricòSy ossia del libro poter egli abbia voluto i morti Tacito straniero. se ret- il non a romano, dopo non lodavano che o conobbe, posteriore Appiano Bruto. primo tra come non se il invalso averne per città, che loro stato fu non scritto scrive romane, sia ritiene modo ciò anche d'Alicarnasso, Valerio già dice, fu più antica lasciò come Antichità costume un si pure Dionigi ". sue se Roma se Solone, Anassimene torico in di MORTO AL secondo funebre, orazìon anche DICE SI nera: e donde e inalato, scontroglisi Torna, vieni Scanderbeg la — Il nome combattè Morte, Skanderbeg ? e troppo nunzio indietro mio la è — Morte. taglia batdella E chi La Yita è tua finita. petto, cuore in eh' io deggio de' morti, velo, vita. i pensando lutto giorno un buono, conducimi ho " avviso, insieme che salpi) al alla vista mio. — « Fioretto sopra mia cavallo come il cavallo e spada. a me ; ai in mezzo Quando in il paese mio crin tre Che le galere egli durrà con- innanzi (e grato cipresso lega , al Turco se madre un di Fiore cavallo il cominciarono duci bandiera sofiii la nitrirà, la è marini alla invitto ger pian- a , cerchio, venti e quel tu a d' intomo figlio di arriverai colà questi detti singhiozzi, mia, la sé. Ma lutto so e ; dirgli quel per il poi tua con mare, padre a : figlio suo Ducagkin di qua. e tuo si mise Esercito ma, madre ucciderà, del il abbandonato. tua di della ? E prenderà menarono te lido Udendo con : « ci suoi, gli sai il libro capo senza e disse fuggi tosto e d'alto e Vide ottenebrato Me prendi hai che più qui il figliuolo mio, mio, cor sul io venire. loro e servitori dirgli. a migliori sia vivere Tutto il disparve, sogno e l'altro, il Turco d'oro, semplicetto: ne cadde e dovrian sua. faravvi e questo da ho che o nostro che scese Disse compagni, i donde fredda, in forma negra, — non patria riunì mio, altri. tempi la qual sei, senza apri ne' cieli si Ieri — fanciullo, troppo fanciullo troppo in ? qualcosa Dunque — di vento spaventi gli uomini, e so sopra 85 MORTO AL tu Ombra — morire non andò poi DICE incontanente e un SI CHE QUEL e la dispiega lega tramontana bandiera boiari. e Di — diera ban- vi lascia cruda, espanderassi e il la S6 tintinnerà spada rallo, lieve egiziano Io mi ti lodo, sulla i sprofondo latini, la con resero d' l'antico il I ". le funebre, alla Sole: mentre con onore (1) ». perchè male; pagano tributo dorme terra nuova l'orazione con un andiate giorno, vita una l'arianesimo conclamano, eroico in te tutto e dove la mio del sera con che pel moribondo invoca udi- Turco morte gli faccia non e funebre inno la teneramente invoca ; il cipresso v'inseguirà per morto al MORTO AL ricordando non vedico DICE funebre dal mio, L'inno sia SI spaventato, e brando sul 4c CHE QUEL io greci e prefiche, con l'inno maestà l' del- , :ho ;i cu: Vediamo Non nel mancano Breviario superstiti, i più notevoli invece tradiscono la quale canto hanno non pur si mostrò inetta potrebbero della a crearsi sistendo in- penitenziali, significato funebre, povertà parti tralasciano, salmi i le tenerire in- fede e che cristiana, un solo proprio sua carne s' im- funerario. il morto (l) Rapsodie De sopra la l'assistente disgraziatamente si il secondo e passi che verun solamente Quando G. molto quali preghiere dovrebbe, che caratteristiche più e ma di fra il celebrante alcuni Morti, de' e cristiana. dialogo farsi romano, nell'UflScio che Chiesa la morte. della quali rimpianti di ora il morto onori nell'ombra cade Rada. d'un Firenze, si lagna poema 1866. che albanese, la raccolte e tradotte da CHE QUEL putridisca diventi e di de' brevità di scendere poesia, fa della e;3sa in litanie dere rive- partire di e sentimento un rare d'inspi- anche la la fra sentita morte nella fede perpetua. auguri! e della poi luce nella e che singolare risurrezione recarsi gli scongiuri la ai risurrezione, regno spirito, per giudice, abbia ò Ma dello e morti, nel predica carne e raccomanda porte dell'inferno beatitudine. sommo de' più meritato morte, assunta stessa, mentre del avrebbe che dell'uomo, di ivi é eterno, le venga perpetua della Signore potrà innanzi della Dio contro l'anima finale che al il volto tenebrosa, della desolato non né poco, conforto a scongiuri perché suo quadro un poeta. credere di fedeli e di Chiesa, La un la terra grande un vento solo non se egli grida vita della almeno e sia quando ma rocchio entro verità di lamento mortali, cose piangere dita inari- pelle sua vita sua tal in poiché buone le la , giorni gli conceda, h7 MORTO che la disgustosa; vita una che e vedere possiamo non AL polvere, contragga, si DICE SI necessità Cosi al spetto co- delle di sue giurare scon- mentre la , Chiesa mortale uomini l'anime scontare difilata va viene il fio il dagli angeli peccatori delle gloria del all'Inferno, che portata de' mezzi la curioso l'anima che insegna mezze ed i cade sue gaudii trovare, nell'Ufiflcio morto in V anima in nel che e Purgatorio Paradiso, de' morti de' santi Paradiso colpe, prima del peccato presso di é a dagnarsi guaassai il Bre- 88 QUEL viario CHE Romano come pitagorico ììcstie le tradas bestiìs la pure il obliviscarìs rivolta i suoi servi contro Signore e contro al in iudicium sette alle cosi può non funebri alcuno Ambrosiano divino domine, esse famuli tuorum tuam tui, prò contagiis restitue. tua lucis fer stizia, giupuò regione recitare miserere exutam, in pel privilegio del clina, In- « nostras, quiut deprecamur; sseculo » secondo migrare ac sanc- (1). il Breviarium quest'orazione: seternse frono of- ci non constituas animse gistrate re- questa: consortem soltanto, deve il forse hoc trovo dimandano preces de esse pietate, mortalitatis ad quam Parigi 1674, Romanum, Domine, si è e suppliciter iubeas le donne peccati tuam aurem iussisti, in pacis, ac ; tutte migliore La mìsericordiam Per de' perdono consorzio. anìmam interesse speciale il solo (1) volte che che , torum ne due sapientissimo preghiere Breviario nel bus cum tuorum bestemmiandosi che l'ultimo al- smemorato. Quanto morto di Signore, pauperum Signore è dimenticare intres giustissimo il tibi). Puerile non Animas — finem), il mostrarsi di e (ne Lui in dialogo, nel poveri. (Non in credono che alle consegnare confitentium tuis, domine. servis non modo, ogni , di mento senti- con in e Signore coloro preghiera, i suoi TAmbrosìano, , animas giudicare non MORTO AL buddhistico e di anime DICE presso supplicato pagano, SI famulse Qusesumus, tu» salvationis : et partem a 90 tano, di Arcivescovo, o qualmente N. vissuto fra ed abbia che latore N. come Santi, eh' ne' non ho nessun noi ciò con cristiano, Né che nazione ventennio alla di de' nel eh' suoi giunò egli di- comanda, in ch'io di e sargli ricu- testimonio In presente modo lui di del attestato, gli apra pan*ebbe tale civile, la chè affinterna all'e- porta è eccesso noi dei nel nel cielo papa un paese dibile. incre- rallegrarsi soltanto in dogma fede infallibile. al siero pen- in una quest' ultimo della Giapponesi, della grande assolutamente assistemmo Santi in nostro, possibile del cosi una può Roma invenzione disegnarsi secolo nel di chiesa Clanonizzazione miracoloso i e Chiesa la peccati. vederlo, vero, scismatica; alla orazioni lagnarmi suoi società una un Dio missione re- ». fosse la in comunione, Confessore il idolatrica, in e , la che suo me gli rimettemmo mostruosità egli confessò ne se sempre volta alcuna egli sue ore motivo non ha professante egli adorò Ch' nelle e Beatitudine Se lettere , Pietro, San presenti, le cristiano e le fatto l'assoluzione che, eh' peccati. giorni condusse Parrocchia con quantunque l'assoluzione egli ha si questa buon attestiamo suoi che di nostre delle E, ricevette de' MORTO attestiamo un Greca. peccato, ne * AL , noi l'ortodossia Prete o N., riconosciamo DICE SI CHE QUFX un Sine ed nuovo Labe, ora diamo ve- stro mo- ROGHI CAPITOLO Bollii L'inno ci rappresenta 16.^ l'inno il duplice offenderlo) ; sii la veste con sua nell'altro: O « I Grihyasùtri d'un cerimonia Rileviamo da recitavasi alcun sedicesimo. Si rogo, avvertendo (1) X, 18, 11. (2) X, 16, 1. lui molle il e o « soave descrivono rogo essi l'inno come prescrive presso madre (1); » e consumar(lo), il corpo » singolarmente resti funerario il rogo di stender che non (2). la indiano. funebre versetto solo poi tempi. una come (lacerarne) che levati; terra, non un prova più remoti ; bruciarlo, non pelle,non ci dai una figlio,o terra, involgilo fuoco, la lacerarne non a rappresenta ci abbiamo si dice: teneramente, Nell'uno, come , nell'India vigeva uso morte yedica età deir vedici inni aUa Rigveda, libro medesimo negli del libro sepoltura una del Cosi rogo. VII. sepoltope. e decimo del 18.*^, 91 SEPOLTURE E bene piegato era di il citato il corpo il cui sul ginocchio 03 sinistro. d'accendere compagnia fuoco del parte r anima di si trova è morto Presso ài dalla tomba dal consunto fuoco il morto è per quest'acqua che l'intiera te di oggetti, simboli vari ». Tornati e a dicendo generazione in casa e tal di parenti vivande, tre notti dalla la penitenza del entro morto. un'urna vivere evitare lettura è più Fra il sesamo manco i cibi e raccolgono le di vacca, l' acqua. salati, per non lunga, plenilunio toccano I farsi preparate innanzi; delle de' Vedi o e quella notte in devono non ma devono di il gran d' orzo, ordine, purificazione, cioè, la pietra fallica,il fuoco, gli escrementi il grano e ossa il N. N. " vecchi, i seguano per mezzogiorno, verso e cielo. al recavasi, compagnia, nome, precedano giovani i per morto, del saliva fumo, col del specie una Tanima che lustrale, benedicendo, gettar Tonda chiamando dicevasi setti ver- libro X mettere solevasi il Mentre alcuni del 154 suo, morto pel recita e perstite su- fuoco fa lo e il il Se i vivi. cerimonie che che cosi fra uscendo si ritraeva Quindi rimasto una segno e felice. suprema, il rogo, quale beata cadavere 14, 16, 17, 18, inni Rigveda. il delle il capo arde, degU terra felicità di segno pel figlio di lui come in parti invade quattro questo regione Se è il morto, in alla quindi funebre. fuoco subito figlio sarà suo dalle il avvolge lui ordina cerimonie delle 11 capo SEPOLTURE E ROGHI dodici ricever secondo novilunio, dell'arso doni. la perstiti su- cere cuo- per sistere deMa qualità i vecchi cadavere. ROGHI Si d' il benedice di ramo un mente, posto con Camt, e ed latte si fra pigliandolo 93 SEPOLTURE E ogni depone il dito acqua, pollice dagli ossi delle gambe, quelli della dalla tua alla che madre terminando in con mondarli per Fuma tomba tal piovana le con role: pa- Quindi terra. questa a comincian in- Tanulare, e e la distìnta- osso vagliati, quindi altr* acqua cada Va colloca Si cenere. non ove testa, dopo averli mezzo per ^ coperchio un tornano e tutti che suU' sia ne si casa, a tomba; la Tacqua, con sacrificio o perta rico- urna piena purificano lo sràddha finalmente preparano del tanto le mettono riempia; ne se gettano quindi e terra, altra quindi finché suiruma, terra gettasi in onore morto. troviamo Qui in associati uno prevalse nel contatto del popolo aryano vedico sopra del destino con ed in del si come in tutta della pure, si rilevammo deiranima dalla quale fuoco stimavasi però i moribondi il fuoco indiani ne' fiumi avvolgeva sacri l'onore veicolo non per del si fuoco, troviamo testo Dal o minor al tezza pron; II il cadavere dell' anima annegavano arrivare rogo se , il che non che argomentavasi maggiore che mente special; adoperato. come V acqua come lungo per aryana profanasse, T abbia non sepoltura il rogo V antichità citato cielo, ambivano praticò Ma Roma. cadavere, che la e rogo Persiani, i quali stimavano i eccettuiamo usi solo, Grecia in tempo, i due ; taneamente spon- più presto proprio e cada- al 94 ROGHI dico E vere. cerimonia era possiamo di alta già Notammo vedova nel Rigveàa^ al barbaro ed vi fa (a delle vedove Mahàbhdrata sposo ed il ottiene espiatoria. soltanto della e fallaci assicurazioni viaggiatori cantisi sul di stento accenna essi quale ancora 11 sacrifizio e con ed a bugiarde alle una vedove menzogna. roso pau- consuetudine. Nel due i di mogli nel viva lo rogo tra mitica le ed rivela giustificare nel entusiasmo nata accen- disce impe- seguire erano la figli; proprii interpretazione de'bràhmani era consiglino un'origine dell' donne ci delle una l'onore attribuirono rogo, le Sunassepa selvaggia il brahmanica. distesamente profittatori.Quel!' gatori di sa- d'orrore sacrificarsi. all'uso l'imbarazzo mostruosità di rogo tanti fra i notizia) la il fra privilegio di lanciarsi dare lo Ma per mia la Kuntt a cercasi fiamme, vivere Madri, ove y disputa vedici la indiani, noi Aitareyor-lfrdhmana, neW vedica di credere casta inni narrata Rigveda, di la storia e orrore; linguaggio Pàndu, a niente uso nel gli che perchè, si notasse ispecie come consolarsi a umano in nella riserbata riempirono che numero condizione, agiate ragione del ragione maggior classi gli antichi per indiane vedove il mondo, anco darci pure crificii di costoso lusso un fu essendo questa Per maniera, delle poveri ai rogo, ordinaria. sepoltura ogni privilegio un del in poiché, onore, antichità stessa SEPOLTURE E una principali instiche, stando apparenze, indiane molti sacrifi- a ROGHI Si invece seppe alla preparata che la buona 95 SEPOLTURE E vittima, lungamente povera morte veniva suoni con canti, e avidi preti al omicide mentre, salita materie parenti ; i suoi viventi dovea venuto ciandalà come i lamenti, alcuna la passe scam- umana perseguitavasi, quale e turbare a chiudevano le strepito e afirettava ne che mani da ogni creatura come evitavasi demoniaco, fantasima se da gnata accompa- coprivano poi avveniva da morte, risorga che alti clamori ne e assistita barbaramente e combustibili, Quando cielo. che meglio con che quel fatale eccidio, a che fuoco nel assordanti con al sospinta odorose essenze meglio supplizio, precipitata strumenti di del luogo con custodita parenti, e ^ inebbriata spiritose bevande, stordita quindi , miserabile la la dei ed ella casa, in errare pace balia della ventura. di dal raccogliere in porle la era insepolti conteso di quindi i debiti pagare di cadavere a rimaner per sventura Cimone gli che ne' suo onori della l' ombra i debiti del e , agli giamo Leg- che, per ottenere sepoltura patemi padre Elisi. ed che care toc- fosse Milziade padre ottener potesse Campi ri- per non stimavasi figlio di da Il che prigione quel tempo riscattare placar seppellirle. e l'ingresso lui cura morto del ossa morto, lasciati molta s'avea , masisma dopo all'uomo Grecia le rogo speciali urne sepoltura mova in nell'India, cosi Come fosse tanto , rendere al si ferse of- , sario neces- gli pre^ omaggio 96 ROGHI universal air SEPOLTURE E credenza escludeva che degli Elisi gli insepolti. i Romani Presso che parente gli apposito, detto e e in ricchi Il rogo occhi ustrinà o funebre cipressi, simbolo a per luogo un da, urerCf fallico. e Sulle versavansi catasta il cadavere fumi prodai involgevasi d' amianto lenzuolo un in sorgeva il rogo, glieliriapriva bustum^ disposte sul aflElnchè le neri ce- , legna; morto vr' parenti quando le più tura di con purificarli. Si soggiungendo jusserit, cuncti ax:tum nel fosse lieve India sepolcreto al in , te Nos Col il corteo aggiungendo morto, vedica : Grecia in , ed motto che sacerdoti al vale qiu) no- ilicet,ossia e che si e urna gli astanti, ordine, il voto Roma nell' i funebre invocazione il vino, più tardi estremo un sequemur. est, licenziavasi ruma col benedetta mandava talora liquori, raccoglievano acqua defunto. finalmente e, profumandole; tre volte aspergevano Si so- estinguevano omposamente, nuovamente ceneri, nuovi e cadavere, V acqua. con del tagliate, il p armi le stavano acco- gettavano e profumi chiome bruciato principio, soltanto vesti, le vultu^ so accese^ nuovi loro era da morto, fiaccole versavano gettavano fine le rogo aver delle quelle con prossimi parenti, i gli ornamenti, esso fuoco si confondessero non quindi al a cielo. del liquori combustibili; del le gli diligentemente legna I chiusi bustemada, da circondato più avea la via mostrargli il cadavere deposto , nel recavasi la terra l' ripete Delrito cri- 0"S ROGHI indiani gli là in più indiana. offre si di caso di La genti ossia bigamo, un de' Traci, tiplex maximum eunt flammas Ad una decimoquinto, le reminiscenza come è una nazioni vaggie selche caso regola; sue mogli famiglia ; (1): honoris loco femince tenaces conjugum lo quindi un gue. se- mette per- perciò Vxorum « se ducunt tnul- sunt rogos; castitatiSy è Pandu Leggiamo Solino ducunt tuttavia alla sacrifichi. somigliante Circassi descrisse la qual nel- nell' India due la pudiet quod prcecipites in ». razza chiamati la primo vedova delle insiliunt insigne marito, stimarsi a Il Quce ciiice,defunctorum è poligame. et mogli propagatasi presso presso conjugium. avidità un'eccezione iactant: viri numero il troviamo si alle imporre non distrugge moglie la che ancora tombe una poligamia La nelle della sacrificio poligamia, essendo T dall' aiutata presso , con que' sacerdoti, di origine ci seguir di consuetudine, di SEPOLTURE , consuetudine r India E della mafia, il genovese barbare del Sar appartengono scellerata e del offesa quali, nel funebri sacrificio alla colo se- Interiano Giorgio costumanze rogo, de' que' Zychi (2) della verecondia ov'è ci una vedova, del sesso gentile. (1) XVI. (2) Codice Nella della Collezione de' viaggi Magliabecchiana. del Ramusio , e presso un ROOHI roghi I ogni sono ov'è penetrato invece che e funebri auto noi ma fé della Come secolo primo di la lino, presso de amaray irescat Martigny: qua ungìiur altri aromi; il primo spandere per Dopo le unzione estrema prete corpo Più dato alla sotterranei. il bacio terra Non degli definita cavata ut pufurono miracolo fosse divino che, grosso quello che , funebre messa àsiì fossore ne' s ed gli veniva ne se era racchiusa. benedetto, trovoricordato, valdc mirra qualche e Ru- non di la tomba addio, da meraviglia nessuna po' di spezieria di l'unzione nel- species profumo l'olio tura sepol- Adoperavasi mortuù a ornato, profumato, la che predi- semplice cosi suo un le del contribuì tardi, alla pel morto, con che la terra. quindi un preghiere usanze cristiani Padri, corpus ». l' aria poi semplicemente i ^Myrrhaest costante e altri unto, qualvolta discoprivasi santo, sole occuparci più ci viene il vermes ad presso nuda che etpellit aggiunti ogni nella mirra, i vivi sapienza qui delle sostituirgli e lavato, calato e bruciare la suprema rogo, degli e cadavere, fasciato così del l'uso il cristianesimo inquisizione. costo Tertulliano, del di il smettere farne santa vero i morti, per fortuna, gli Ebrei presso bruciare dubbio per è ccistianesimo; ricercatori umili abbiamo, non da in in generalmente tardi più metterne ; il per servi ne osavano bontà scomparsi d'adoperarsi se 00 SEPOLTURK tuttavia paese che E nella confidava roccia primi secoli una dal il dei della 100 ROGHI chiesa cristiana, pugno o dal ma la trovar odierno legge delle tuum in secoli della urì)e fin che seppellire frem il casa di da verme un Il o luogo ove chiamavasi col est San delle si sotterranei catacunibce, morti lo argomentiamo da accertata, crypta? sabbie, nelle voce del si chiese, atrium; nomìnsiZìom (1) Ep. poliandria, XX!X. e abbiamo addice kimétérion poiché come quelle ancora o come mors poi etimologia e a seppellivano non appellafur. hypogea, arenarium, nella Signore, Christianis chiamarono di Sant'E- si non greca, somnus le privilegio, comporre cristiani in « et dormitio città all' uso, espresso voce (1) mor- ne'primi per santuario nel con ora, Gerolamo sed morSj i cimiteri bene delle equivalente latino, dormitorium, suo scrive fuori l'altare; poiché primi morti come anco lasciatemi riposto i urite, Chiese, alla hominem usasse, desiderio Non sotto esser si rito supporlo. si contravenisse nelle un dice: quale Dio secoli morto alcun neve nel e riverenza per ordinava: che Pure, il primo cadavere; antica India si raccolsero primi indirettamente che il il sopra romano sepellito, fedeli. gettasse temerità sarà tavole chiesa dai neU' uso ne prete di terra uso non dodici de' tombe e quest' antico neir il palata cristiano Come che l'uso prima SEPOLTURE E Ma » mente particolarnon il nel le ancora luogo dei vestibolo varie requietoria, sacrarium, desan^ ROGHI ctuarzum, sedes dell vocabolario indica diede venti monete di grazia Sabino Saa d'oro venir ai di pregare quella sul più della loro morte le solleciti delle loro tomba ; ci voleva della menzognera già leggeva gran il Innumeros VidimuSj Incisos 0 un solo Sanctorum Christi Valeriane titulo, col là il distinguere dentro ut sarcofago, sarcofago quadrisomum somumy che cineres raccoglieva diversi; sessi un si la e ai et pompa ne un cosi ridirle. Romulea sacer, singula quceras replicare queam. con funebre, fino a si superstiti in chiamava allora delle solo siana, per- cadaveri funeraria i nomi un quasi quattro l'iscrizione dissolvevano la numero gran Prudenzio, poteva non difficileest economia, di egli tumulis Nomina, Talora che che loro funebre poeta, sagrestano che numero, si cero fe- mortali , lapide: non esortazioni, bastava l'iscrizione pure se sant'uomini reliquie Né brezzo ri- ripeschino, per lo altri immortale. rogo. un cura medesime di anima altra aflSnchè Ed sul arsa Nilo, per ha terra. ottener per che nel non seguaci nella punto molto pagani, i dargli sepoltura anzi precipitato che Fortunata, carnefice suo l' al- dava si che Santa seppellita, martire comune al ricchezza La l'importanza di simili, tutte e dell'uomo. dimora seppelliti. Narrasi essere la sepulchreium osstum, l'ultima esprimenti 101 SEPOLTURE E Wpliva sup- persone ossario. 1C2 ROGHI In ogni modo, diminuire come Il né I.a e, venali timorate coscienze che coi resti ricorderò (1) tanta i Presso ad concede poderi, carichi dieci bovi, di traflicatore la ihi di parte che è alla San il capo di ed ancora alcune » Terponte del cervice e di e San V pc,»rpctuo preziose reliquie ed che San al stero Mona- e di uno medici San miano Da- dei fian- le spalle , Stefano di due quattro santi d^-i Cosmo, capo osso di sina Mes- barili, perchè il detto San di Tornerò di usufrutto reliquie venerabili « Panteleemone San ed martire. le viamo tro- ne aggiogate, dono in rilasciò cadaveri vacche loro Spata pubblicò Luca V cinquanta e grano benefici^cioè e 2 pecore, di Salvatore del liberali 100 ancora e abati; italiana, Stefano signor certo un San quella Giuseppe versione (1), di suoi de* in si Santi Badia quale rArchimaudrita nel 1141, del di la che digioso pro- Ortodosso mortali sua delle turbare non nome i Normanni, una nale; ve- infinita per che greci inediti con valore un supposti o spoglie che Diplomi recentemente uno le per era veri le il mercato di venerazione la aveva quale la mortali solo Dionigi chiese tutta dentro integrità col rammentare due nelle blico; pub- in conservarlo Sepolcro, più pel troppo divisibilità la nuova tesoro un acquistò che non il morto verminosa Santo del di circondò come almeno citare non per ma mortuaria reliquia reliquie lece si volle anzi inviolabile imbalsamare corruttibile, tombe. lo divenne privata, potendosi sua le cimitero dispendio, grave cristianesimo, il cadaveri, de* proprietà una ia tuttavia, il culto solennità. si;poltt:ue E juniore, è sotto Teodoro la guancia» megalo- ardita Che di dell'anno scorreria del impadronitisi Dionigi, San sopra con di e pesato per che tanto. si rapitori. Che all'adorazione Luigi suo furono da Carlo santo; si al il destino di Aquisgrana; sub mio, giorno del combinare de' in santi ogni gli intestini che ebbe, si questo lis est, finale. Io non di lor rimanere parte con Il carni si sue Le di dotti si nigi, Dio- dicesi, Era un ierofanti, bollito sia ossa San Sicilia. che e Tunisi. ossa. aver privilegio cristiani singola dopo pretende judice Giudizio più San a portarono, in dai ancora lui: a le sue si Monreale a disputa cuore nel e 1270, dalle ha toccò privilegiata Badia alla D'Angiò e intorno intestini gli carni sue nel mori uomini Così bollire; quindi a trasportate le che dei moltiplicarsi per , sparsi credenti. messo con separarono pezzi a che, ugne santi da liquie re- creduto dalle de' corpo fatto esser Francia, fu corpo il solo è quante sa si fosse che peso avrebbe non chi scampato era degli di re morto, gliavano fi- di libbre vivo gata, pa- che d'argento; peso fare, toàto sos- loro serve e 685 abate dell'abate miracolo, d' di stesso lo Ma il privilegio di abate venne servi somma prò. tutta Badia che di libbre potevano divino suoi tosto il loro venerando un alla numero 3,250 scommettere di cadavere cospicua fecero ne restituirono lo buon un la d'oro, 858, quel rapimento, per 103 SEPOLTURE E ROGHI a andato scioglierà nisi, Tuad forse saprei, dal canto mirabile del eternamente la credenza vere cadatatti in- pò- 104 ROGHI polare rumena, cui per colui, il cadavere intieramente del si ragione, quanti dannati col Chiesa si forte tradizione nella morti fanno Bella mascella d'un i demonii^, i che le si dei ossa si vale Temistocle di Eigveda, di ricercate sono di Pelope , , , ottener Cosi i della vittoria. la Celti, secondo Vacui Ossa Ed è pure dal re giurava (nefas) Alboino, Ratchis principem^ e la intorno del ut Il Italico, nel riputasse. che vivi. 13.® rato adope- in Diacono Paolo quale convivis Christo in die quodam cronista festa ostentare^ suis Cunimondo buon servant. Cunimondo giuramento di il pocula Veritatem illud teschio diffusa, al vidi qual ea di cosi: poculum tenentem. antica non hoc mensis il teschio ingenuamente leggenda ai gaudent et auro^ famoso ego la Silio circumdare capitis loquoTs manu canta che fortuna recano per punica: Guerra sua morti I battere ab- per Grecia in a misterioso del , Teseo, ; acquistarle. Oreste di ossa le Sansone nel La devoti suoi soli ossa giova, Chiesa la de'santil possono delle anni, avessero ancora filisteo asino Indra i Rumeni de' àryana, filistei, come Dadhyanc' sette di anima registrare reliquie eroi gli sia, dopo Reliquiario popolare forti sterminare cavallo delle T se dovrebbe sterminato suo fa non disfatto; e dannata crede quale corrotto Romana, SEPOLTURE E toglie non sia molto che più Longobardo 100 DEI che CONVITI il morto piacere di Lesbia, atque già, amemus oggi vita. funebri. l'uso cristiana Della che è intorno all'arca la aveva danza medioevale de' sui gotici, e famosi santa. i salti morti di che diede cimitero, il pittori d'oltralpe. sonando imperatori, ad il avvertire innanzi apriva le una quale alla processioni corteggio specie pure morte. di vediamo funebre danza bacchica o tata rappresen- conventi fanciulli di teo, cor- papi, apre come intorno in l'uso al fusa rinè tutto flautista, ricorda rappresentata il alla quaggiù, pagane, di tele gli spettri L'antico sardo, macabra apriva morte finisce funebri opposto parecchie donne, tutto che coi David re alcuni di a seguivano villani, uomini, eguale il flauto; La — del trovasi e soggetto chiesa ^ che chiese alcune scenza remini- della detta cosi e delle pauroso senso danza nel muri Un la funerario, rito nel Vallelaiaìi sia morte; una secoli, primi ne' vigeva la certo di e moci dei; dia- antichissima l'usanza quale di cantare contro festivi, i quali rammentano salmi di indicata pure morto, prolunghiamo e scongiuro can- morti,* dai agli riso, lungo evidente un troviamo danze al musa esso al invocazione nostra la intorno divisi furono dalla vedica, neirindia il per vivqmuSymea inventato fescennino, vivi I « danza, È » Catullo; bene si libero fa non moto con fortunata alla vi di così: suonava paradiso, in averlosegulto.il non semi-epicurea tavasi andato sia FUNEBRI GIUOCHI E che cora an- pagano morto, parecchi la vasi DEI funebri della solare si di un di salto, di tenevano la per posto morte del al del rogo intorno anno al eretta tumulo di torno in- correndo. allo Germania E di proposito a Svetonio, presso Germanico Druso andare Annali, in correndo giro di Claudio vita soldato degli doni Pe- estìnto. duce nella un secondo cioè, in pure funebri. danze le fu- piano, Ap- presso troviamo Viriato, rammenta denza. cre- i ludi E un piene sono Traci e danza. duce forma medesima alla Greci in pare tedesche della andavano, leggiamo Cosi come che cavalieri e Ispani, l'anno mentre anno un un invecchia si figura si giorno Natale Col che le danzare all'altro riferiscono il uso un si crede popolari si che gli antichi ricordato dura che il avvengono e giorno un leggende Le che passaggio, un danza di Presso ogni è ; vi particolari .nebri da funebre significato un è evidente. solare 107 FUNEBRI anno un rinnova; anno giorno. Hanno danza si il simbolo giorno; GIUOCHI leggendatedesca, Natale; di E sarcofagi. e danze CONVITI stesso solesse Tacito, nel raria fune- un'ara scrive Druso : , Chatti ad tumulum Druso aram honorique aram, decucurrit Per legtonibus varianis super structuri^ Restituii sitam, disiecerant patris princepsipse Ccesar legionibus cum ». i giuochi del nel funebri abbiamo Traci la monianza testi- , quinto modo de' libro seguente, di Erodoto ove si scrive, de- , una sepoltura in Tracia: 108 DEI i Appo « CONVITI maniera: tenuto scannate e sovr' esso particolarmente e ai Quanto funebri l'abbiamo Iliade, medesimi. è Vi con premi; le aste, vi è vi è la la la dell' eroe, gli atti stimavasi eccellente. Che l'uso medio nel Concilio nescit di et mulos) e si lo il per naturce lotta celebrare la quali l'eroe si protraesse dalle inebriari moria me- che : ancora Quis « del enim et alie- {prope ibi il caduta Christiana religione contrarium, Icetari^ con proteste questo grido mise a la i dei pugilato più adatto funebri esse cantari A argomentiamo che Arles, humance cachinnis tuora y dissolvi et quasi Le valore è vi sembrava danze didbolicum num sito di delle evo, disco. del niente rinnovare è vi piedi, a lustrazi ill' del- terzo , corsa gara miglior l'istituzione de' cavalli corsa la Greci, Achille ad chi giuo- » ventesimo canto nel s' attribuisce ove de' vato ele- ed sorta ogni monomachia. la giuochi d' sta que- piantolo e, seppelliscono, lo fanno tumulo, un di il cadavere, banchettano; bruciato, averlo fa si tre giorni per vittime, varie dopo prima, fuori ricchi de' sepoltura la Traci, FUNEBRI GIUOCHI E omni de danze perciò, fraterna funebri come usanza soppressero; le conviti funebri perchè vi non affectu et pietate caritatis exultare? morte profittavano troviamo ancora invece, ai quali viene pigli parte, non solo si » nulla diabolica, quasi postpo^ alla chiesa universalmente vive il al Chili; i prete invitato tollerano ma , si DEI è benedicono; nuziab'y CONVITI il che in massimo dei si Finita la dalla morti a rìnunzi al il usi negli pranzo per di privilegio suo sono resti o i dei scodella in esso, di poveri tutti II lettore di opera Trubner, animals. del i morti, fosse che in due è vi : curioso funebri, Mythical cuocere per che di si ossia Zoology il The ma , montese pie- della a gilia vifu- significato descritto trovarlo or sé convito del pubblicò terva ca- una L'uso conoscere potrà (1). sulla e per non purgatorio. , intitolata quei conduce, reminiscenza volumi ricevono cimitero Ognissanti, degli cena al elemosina anime dei morti trapassati cari che via e fatti visita si fa la questi legumi mia dei domanda povere della di memoria la a , legumi per e vivi poveri dei anime di morti di le le i poveri arrivano non vece vece in- zate avan- i morti loro per vivande verranno legittimi rappresentanti, una giorno mitico in vengono i parenti lasciasi delle i stume co- castagne. le mense: dicesi, poiché Ma occasione quella le il tutti con resto notte, vivo insieme cenare e del vigilia nella sempre sera col V elemosina quali è si levano La cibarsene. domandare a imbandita cena. ossia Piemonte, non cena, l'indomani porta in il rosario la tavola un' come sonante raccolgano recitare a (1) prete funebri, degli Ognissanti, morti, che per il moneta giorno giorno Il usi 109 FUNEBRI conviva. Nel mai, GIUOCHI negli pure caso convertire E Londra, legends of in dal the 110 DEI nebre, ab che, fra e ad di vedica anco in e dalla da gente cora an- ariana, d' Italia parti è ci nale meridio- per che d' maniera, dalla è funerali ne' del inverno del 1870-71 gloria splendido e lavano conso- felicità e lo come nella Cina principe indiano, Firenze a retta indi- si nell' India, sempre per una i vivi la notte sinistro qui vedica pronte nella augurio per vivo trovarle abbiamo età come nell'India cuocerle stimavasi divulgato Giappone; uso vivande uso assai rilevare comprar banchettando L' dato fosse fin che morto. neir varie conservasi esequie, ogni insieme nel abitati paesi cerimonia; In prova troviamo che e le funerali ai superstiti. del popoli indo-europei, si tenne, grihijdsùt'^a cuocere seguente i i compiere ritorno al FUNEBRI isole. vedico innanzi i vari tutti quasi nelle Dal GIUOCHI ogni rito funebre, gli altri e E presso antiquo, in CONVITI e morto fu osservata in Persia la , cerimonia. stessa Nel Si seguente. germanica): ogni di zucchero; ceri tre suona siano e si e solenni processioni mena (come ad (noto fonte al sempre in tre giro per nel incidente, candele la e che danza. funebri che polare po- mezzo di pan battesimale uso credenza ha ogni V azzurra, nella pasticciò intorno accesi intorno Russia notava frutta, ricoperti di carta Persia moribondo si nelle in stanno in di funebre color pane Olearius portano pasticci vari è Adamo 1637, uu zucchero come al anco letto del s'accendono); Innanzi al ca- CONVITI DEI tre quale stanno attaccata sta della del d'oro pomi i in casa, innanzi treccia una di segno beri al- tre de' le donne capelli, che voluto hanno lutto, che pomi e ciascuno a di , dell'abbondanza l'albero paradiso; ai albero un albero rossi: dubbio, senza IH FUNEBRI portano pomi appesi rammentano, ed si uomini davere GIUOCHI E tagliarsi appendervi. ed tutta E convito della e funebre. danza apparentemente sono possa riconfortarsi fatto, si L'uso babilonese viaggio; egli nel ma, dei seppellire vivi. il morto miele recar i pasticci ed affinchè compagnia di russo e del uso d'oro morto, nel assiro, di greco duplice pomi il per poi dalla ed il I stomaco lo mangiavano l'uso miele, ci conferma cerimonia la — nel i presso » cadaveri, e tradizione la Alessandro d'oro di piena si che il A dei alate involgere brosiacì nel e mortuario di tali credute tomba credenza api, rappresentate, quali messaggierie messaggiere il cadavere viaggio regno di , senta rappre- una alla delle popolare ci in riferirsi parmi nel morto che gli offerta, egli dei miele, usavasi affinchè raccomandarsi al Quanto simulatamente sempre sepolto immediatamente liberatrici. provvisione che morti. di richiamo potesse o miele, credenza anime pertanto Grande neiruflìcio aveva nella delle maomettana beati era era stesso, messa oltre di di sue alla tomba nella sicuro ogni maniera liquori inebbrianti. alle nima l'a- trovar cibi am- 112 note Sono conviti greci occasioni di peridipnon in di solenni, popolo in Grecia, FUNEBRI vino si facevano che nei latini. e al carne GIUOCHI E libazioni le funebri Nelle o CONVITI DEI davasi poi, che vito con- kreònomia chiamavasi visceratio e un pure silicemium o Roma. Il convito funebre cristiana, r agape solazione. modo e che dolore calice e si distribuivano vino in quei conviti, riuscivano di d' amore, non Ma pane del pane passò pagano e banchetto o chiamavasi, come di giudaico ai sì carità, della mente sola- ancora carne: ricco al o, con- poveri costosi assai nel- nel , del nome Le le agapi dei del la martiri dall' vi diede un teatro chiesa incominciarono col d'intervenirvi, proibito Milano ad la chiesa si mangiano i affinchè pia. occasione non in Ma breve, sacrilegio; al incominciò lo all'incesto, ogni e dessero per- dalo; scan- cenza inde- campo. della di presso , di opera sacro cimiteri nei chiese, ubbriachezza prese capi nelle carattere loro divenne che e cerimonie. funebri le luogo spesso carattere Chiesa I compivano avevano tombe il loro si quale ogni all'uso e cristiana proibire tuttora ai spaventarono ne chierici ed finché, sull'esempio di di pel concilio ecclesiastico di se o pasticci funebri di riso. in Ma, fra chiesa, nella di In ciulle fan- brogio Sant'Am- Cartagine vescovo tali banchetti. alle ed venne concedere Bessarabia, preti Russia e si stenti, assiman- 114 dei morti. medio secondo (a immorale Carnovale risurrezione riescono tornano superstizioni e il Du di una gente celebravasi (che avere deplorevoli civile. giovedì del risponde alla Riportati gli pur senso un e non nel pure princìpio nel solare). ad nel Gange, ossia dell'anno origine loro FUNEBRI funebre Floro), San GIUOCHI E festa Una evo, Natale età CONVITI DEI ; presi degne dopo pagano poetica alla usi sé, per di una DOVE 1 MORTI VANNO QUELLO E CAPITOLO I Do^e morti neir strofe alcune fuoco che vi fa cielo legge entra la tuo il al recalo 0 invocato, Agni, i suoi ritrovi tavedas. — il 0 in morti serpente corpo ai o la beati. che col il belva questo brahmani. tuo ed , tuo lore ca- G'àta- o scendere, ridi- che corpo, faccia il viene, vita della uccello fuoco getali). (ve- splendore egli proprio nero bilito; (è) sta- Fallo — colpi lo » col vestendosi te; (sua) corporee propizie maggiori, a (corpo) invulnerabile entrò de' resti; si unisca Quel il vada e te al cosi: la a riscalda forme mondo coi colà l'accenda, quelle vento; parti immortale sono canta secondo se le yi rivolto poeta, spirito al con oblazioni nelle Il acque piante raggio (illumini). Con vedas nelle parte La funerarii, (ogni parte) va destinato, messaggiero, al sole, lo nelle — e o fanno« Rigveda, riti Mercurio terra naturale; del interesse. di da vada alla e libro celebrare a piene L'occhio « al antica, India elie qaello e 10.° del 115 FANNO IX. ^auno 16.° Nell'inno CHE e o G'à- la formica mente intiera- liquore ohe 116 DOVE è Vi della qui carne vedica dell' Atharvaveda bene è qual via la Rigveda rappresenta la morte, ce che ospita e de' il nella l'infrenatore, al sole un corridore, come i celeste; raccoglie de' regno uomo al morti, impacci che il della da come morte, e vale i siccome al Quindi tempi quello invece chiere coc- nel i viventi che sorprende quel essere ne sé ; a trapassare remotissimi che chiere coc- egli discende ancora un un n«I quello che incatena si suppone come Yama, attragga come priamente pro- freni, il si ritira. li fettamente per- ora come sono e che sole, vita. come sole che conviene ora carro, morti, quello che superstizioso del assunse quale, demoniaco, sé; a cadere del altri Yama si conobbe rappresentato i freni sgomento questa da aspetto sé a morti, si teme quindi quello il volgo raggi attira raccogliere, un vi che morti, del libro Yama agli appellativo moribondo, ora Dio dimora. sua data guivedica, il decimo via gli altri sapere credenza Il la assai dell'uomo de' mortali primo sé a protegge beati; ed apri combina immortale la Io per importa Ora informa. che attrae sacri secondo o denza cre- testimonianza la E comentarii parte ne come quello quello la cielo ancora vita. Rìgveda. percorre al arrivare per del che Agni da dei della prova dell' anima della e quella con una immortalità nella continuità nella meno dubbio, senza come, risurrezione nella di credenza principio un VANNO MORTI I d*an duplice dei il Dio il vivo negli malefico accompagna e fra r anima La beati i troviamo propriamente il II Yama i civetta del dice: dall'età il colombo va saggiero, di il nel fuoco, vita come prima come seconda, il Ma, prima la cani mes- poi il grido della Nell'ilino 165 strofa quarta è destinato (e) morte la mes- anzi, ed rino. ado- si è chiamata medesima morte Yama, quella quella lo suo paradiso tificata talora, iden- terza peccato d' arrivare cui Bràhmana, Catapatha si e ofire al co' La suoi morte alcuna dunque terzo pietà della dottrina menti sacra- , la buona con mondo, nel nasce la celeste. originale terza alla sale cui nell'esercizio come non il per per cancellano, pietoso Yama secondo purifica, col che venuto di- per notevole la esso Yama, dal vita, considerandosi, cristiana È funebre, di cui di raccolta si è essa. L'anima uomo Siva^ grida sinistramente, quando questo messaggiero con r dove suoi morte. prossima Nell'Atharvaveda, » 1 due ritengasi vedica civetta allora masi confer- direttamente, (Kapota). la «Quando che distruzione. invia carattere di mandala, indicato, interviene colombo quale foriero X della talora un fin già dunque concepimento periodo bralimanico, viventi, talora od saggieri, nefico. be- felice^ il beato, il paradisiaco, vedico attrarre è ora stesso appena mostruoso il Dio come nel vedici Lo vedica evidenza Dio quale , invocata. ora nell'età ad inni negli , scongiurata, rappresenta si via sua 117 FANNO CHE QUELLO E V anima cielo , che sicura as- novità. deve, 118 DOVE secondo la credenza tenebroso, e VANNO attraversare vedica, eh' misura a MORTI I un procede essa mare s' illumina. , Tre secondo sono ; il percorre il terzo il mondo è infinito. dorè ali, agitate che Yama, l' acquoso Li (pilumati) (pradyàus), luce si finché brezze incerto, lo ove carro un sopra percorre ch'essa splensopra o ritrova presso , gli dà, ai giusto, se di mille il paradiso neir terra per cavallo. Ma dalla giorni a vedica età forma una splendida si lo di spazio è vi non l' inferno ancora al , passi del Rigveda, tapatha Bràhmana, rinasce per demeriti 0 bellissimo nel celebra Dio fatto, nero e la Yama con e virtù uno spaventevole (1) XVKI, materiale giovine modo sé il vivo a occhi rossi, egli fissa il con biamo l' ab- coi ricci, ben quello fune una giovine ove Sàvitrì. sposa simile in cui con MahdbhdratOy splendore 2, 48. riti me- , del episodio della a del rosso, ; i suoi terrena. abito giallo, dagli ^ache l'uomo rappresenta attirava appare cuni al- del e soffrire, secondo per indiani materiali pene dell' Atharvaveda ci si vita della de' morti il Dio Il o rappresentazione Una si e ove godere di luogo come accennano, un solo , quale e secondo paradiso, lontano, del gaudi Bràhmana, l'Aitareya viaggio della mondi (udanvati) tenebroso, atomi degli lievi da ammette lo è primo il mondo il secondo (1) i Y Atharvaveda che vuol sole, del in mano, far sua preda. La dello vita la Yama, ei voglia: che i arrivato in il morto virtuosissimo. volontà e si (Secondo dei Mani, Sàvitrt e lo lega Bràhmana, la sud-est). al virtù sua Yama spiritello, e cadavere, La a è in credenza cui a la nel ag'ò tosto mezzogiorno. del porta della nell'immortalità antichissima novella, abbiamo ariane nelle prove e fiabe (1) Rig. X, 16, 4. rinnovasi ora, sotto spiritiche. Negli scritti dirette esistesse . che già che la nell'età palazzo. torna comune nella tradizioni che vita. dell'anima, anime, molte (1), facilmente delle giovine proprio tutti, i popoli indo-europei, conduce trasmigrazione cielo fune la bhdgàs la non spiritello tuttavia, dopo tornarsene vine, gio- diviene lo il verso andare ritorna del corpo lega lasciare il vedico essere spiritello quel inducono abbia non corpo uno preghiere Le manda gli^ do- e dal Yama Catapatha suo maggiormente onorare tosto e al risponde allora inamabile. spiritello, eh' Lo d' dietro è Sàvitrt Yama traendoselo il fiero prove, al il giunta in persona d'Yama, sforzo pollice, scuro, muove fine esser nome essere manda do- gli e suo legato. via Esce e d'un inanimato, a persona, più grande lei messaggieri. suoi mandato per di sposo egli venuto sia perchè il risponde portar lui fine ; doverlo iettatura della s'accorge sposa 119 FANNO CHE QUELLO B dottrina vedica; a quella nelle forma una vedici della ma a non grazione trasmilo si può 120 da argomentare che quale è ritornato la giati da storico, in più caso, stesso piante, adoperati gli uomini, della e dottrine della spiegazione infondata, dica vi piante ci scorgere chi attribuiva in là tribù di neppure umani fratelli, notare tra trovare vendetta per che timore ne' in suoi nome fin alcun giri vorticosi della possibilità se insetto nelle siasi poi non è di animali, divorarvi di dovea accendere alato e umanità^ tissimo no- osservavano il Mandelslo la morte sacrificata alle credenza, timore di ve- umano si cibavano che pure età dalla Quanto per nelle penetra viaggiatori non contro pertanto tale le ìa presenza senso una il costume che divoratori stessa credesse ancora spiegazione Bràhmana, un fresche, segno i Baniani che parmi^ gli alberi, che come i nostri intiere erbe a con valore un ne' passo la dell'uomo. nell'India segno nel^Guzerate lume, chi il vuto rice- sacrifici, fanno questo dà ci dell'anima ; a ma che agli animali, ed vede modo, lascia fosse metamorfosi andato ogni In làian^ Ma alla trasmigrazioni, delle vediche. leggenda. ne' in riconoscere dottrina uomini gli animali, terra sulla condo se- pena suppone quale che vendetta un'allegorica una sono attenersi il sulla e trattamento Weber naturale Bràhmana, ad t^ì alla leggenda una Bràhmana del Il politico senso un questo dello terrena. vita nella mondo vendetta per In accennasi nell'altro uomini, relativi. Qatapatha dal il Muir, quale VANNO indizii varii riferi il Weber MORTI I DOVE vi mai potesse gridare U loro tredi- 122 d'un gabbia il bruto stentatamente a della penitenza, buddhistico molto fra spirito assai dhista, quando meritevole venir imitato, essersi per se sotto il dominio la buddhista grado che sta fra felice, il fondo (1) chichte è Cosi il o della Cfr. und in arìiant paradiso l'eterna propriamente, più, Ber quale sia non dal vendo ricecorpo intermedio, nell'altro, secondo o È il limbo in pena. Le il cristiano, fra forme l'eterna mutano ; il medesimo. Buddhismus, Pietroburgo che, esce l'inferno, ossia è signoreggia spazio uno rinascere. superstizione Literatur. esista la luogo vita di figura astratta, ideale, una in e degno, Buddha, giusto destino a piacenze com- 11 Bud- ossia altro un si lo le carne. questo merito, Wassiljew, fra anche destino, che un migliare so- alimentando giusto muore nientamento l'an- se probabile, della non l'anima che di è rivelarsi, quantunque, del quindi suo vita di trattenendo manda ed come xm'immagine, non ogni cosa(l). del onorato egli annichilato, altro e vita s'annienta, diventa d'essere sopra al Creatore disordinate troppo edificato de'Trappisti cristiani, della il tumulto tori; visita- che com' dovea, vegetare a de' suoi e conchiusi e gloria maggior Dio, a molto questo incretinirsi a dava gloria adunque alla partita, mentre convento del spese rimasi ne non dar per innanzi quella Trappista, Da interamente era continuava, gli efietti zoologico. giardino spirituale parte trovarmi di ringraziarci. Parevami per la VANNO MORTI I DOVE 1860 scine Dogmen, (P. 100-104). Ges- QUELLO B Secondo il dodicesimo r anima peccatrice regioni nelle la in colpa Cosi, esempio, per diventerà il mostro diverrà chi cavallo, rinascerà (1). E orso delle di Manu, ove si ei è ci è descritto in un voce matrimonio per (2) XII, altro deve alla 6970. mia c ruba grano, avoltojo, chi ruba e un in passerà ogni soffrire i menti tor- codice il secondo vipistrelli, ed dai con e la in voce del Mahàbhà- valeva bikshas, singolari della Airorigine rapitore racsasi all'inferno. Mithologyle l'orso, del passo un che più minutamente forma contribuito il mostro dei e voto col tenebra la Zoological aver maniera rapimento), brahmano carne, leggendario passo pure bakshas un sopportato tenebrosi; donna della mitiche camaleonte, all'empio impreca assimila si nella (1) Veggansi scere, rina- o per e aver corvi poi sott' altra L'inferno la si abissi (2) dovrà il fuoco. vedici precipiti negli mostri. donna, una dolore dai in o pavone; infernali, ove, sopra inni ad ; chi ruba con lacerati muore indiana chi secondo Chi legumi, disgrazia, dopo Mahàbhàrata tra tigre; bolgie si Negli ; chi nasceranno ogni malore, rubò miele, tafano coccodrillo vacca, serpe, Brahmarakshasa. chi sorcio; o chi e poi ladro brahmano un vampiro, o erbe, in vite, in ragno, mille granchio, trasmigra diversi, od tempo alcun passa onde di Manu, detto codice morte infernali, 123 FANNO del libro dopo animali per o CHE il di facile donne quanto ursus. lazioni re- denza cre- equivoco » (onde il monio matri- Torso. il 124 rata, ove viene esso serpenti, assai novelline (1). Il entro serpenti, orecchini dodici da sei il cavallo sopra i di forma torna trama la raffigura della luce, con del beatitudine la prima notte quindi e dell'inferno figura, luce (1) I, 788 niente orientale e seg. si noti essendo più ed che fatta girare ed uomo sofl3a abbaglia cavallo è dissimo rapi- della troppo nella quella tenebra un occidentale. paradiso fenomeno prima del cioè Dio, della il dente, evi- dichiararla, come naturale, col demonio ruota d' a in come giorno, col ; sul lazzi pa- una fiamme; leggenda fenomeno un rubato. Utanka illustrazioni soltanto, perchè rappresentazione e e dimora. questa occorrano indicai si di è vien e dei fili bianchi a Vi cavallo. fumo propria mitica Tuna aspetto in n'escono alla perchè lo Indra bellissimo e re gli ha che mesi) ripiglia gli orecchini serpenti, La è diglio nascon- raggiungerlo notte. la dodici ; vi giovinetti in Agni (i rag^i al Takshaka possa tessono fili neri a senza archi, portici, templi, donne Due nostre^ eroe via Takshaka che trova Utanka la discese quale delle giovine apre pio Utanka il l'altra giorni, il figura dei dimora qual all'inferno d'Indra nel aflanchè incantati. con dove terra terra rappresentato fulmine ripigliargli gli Sotto VANNO MORTI somigliante popolari paura i I DOVE diso para- il trasto con- con la dannazione nella sua , di dida splen- E Ma come dove credevasi Il perle. e di Kuvera siede sulla il Dio della ricchezza del guardia alla si appresenta buoni la siedono che il mattino, giovine notturni. si vacca, abbiamo noi i delle può a mugnere Vi prezioso da da toro con un lampi e vi ; vi son tuoni e giardino di ove cresce ove l'aere onde, cadono da un giganti luminosi vivono 576 Nandana secondo gemme, nel da che un tutto ciò profumato, ove di che cavallo d'anni; vi è d'ogni è raviglioso. me- scherzano pieno fiorisce si che celesti milioni e oltre montagne fiumi elefante, un paradiso, si conforma tutto la per del di frutti un nuvola, assimilati, monte quattro da leone, il desiderare, la vedica, incoronati sono da oro dell'abbondanza, Cosi laghi finalmente delizie, monte, aureo vacca piacere. son un il d' templa con- rapitori mostri, dell'abbondanza, famosa metallo, sboccano e all' perle, la di linguaggio, buddhistici, invece abbiamo vello genii si quanto mitologia del l'albero Mongoli! ed qual quanto in concepire in ; di genii sta luce a guardia alla nella equivoco monte beati l'albero, trovano semplice al perchè E di il Giva quella e co' suoi luogo supponesi sottratto eroe dà alto in che Il tesoro sera, di esso, oro distribuiva vi l'immagine di Meru, abbondare vette punta tesoro. i cosi il monte era le quindi luce; India il Kàilàsa sopra che beato dio sede illuminandone sole neir , prima La 125 FANNO inferni gli come tesori i suoi ci molti son paradisiaci. luoghi CHE QUELLO maniera che le ninfe si può sono 126 DOVE procaci, i ove danzano, I TANNO gli dei beati, mangiano, MORTI i come santi, suonano, s'inebbriano bevono, in cere pia- ogni sensuale. II Rigveda perchè è tutto quaggiù, ma virtuoso, infinite. il Il Valhalla paradiso in campo, al paradiso si nota i congiungendo i corpi: corpi racconti l'eroina la indiani quale del incontrano colpa abbiano (1) IV, 34, 2. coi corpi. noi che diedero per una gli l'esempio» migra disgrazia, in di immortale vediamo il rativi, gene- occasioni i beati che un'anima commesso (1) sfere celesti periodo bràhmanico, essi ed poco gli organi primi qualche germanici frequenti berale li- gioie non per credenza fu Nell'Atharvaveda che in l'uomo somigliano nell'India, l'anima peccatrice, per meno non dice conclusione, se quale si delle quale morendo consuma non sensi, distruzione Maometto, nelle come siano vi Dei, de' quali 0 bràhmanico. o (Agni) come compiacere In direttamente, morire di trovare agli eroi di mento godi- sacrificiie sicuro seguaci i quale vedico vitale e è il del una celebrò che particolarmente calore come promesso s'avviano al non il sacrificatore verso dove diversa, nella l'uomo distrutto, consolarsi Per la morte sia non paradiso, un destinazione una fu in materiale. figura si come che crede poeta il il corpo che prega si risolve, altri per spesso quando nei l'eroe domandarsi vita anterio^ E re QUELLO innocente, ; se terra, e i quindi ruomo cielo nel periodo i beni buddhisti, periodo sognati e quali l'anima, nel purificarsi, ascende tali ma spiriti puri si rimanga più altro, oltre credenza La in particolarmente ossia i han di uopo i in terra L'età e del i ò nelle ma ; alla dea sangue ; mani Il ha appartiene gli stessi morti dei pitaras, maggiori, discendere per che con compiono religione prevenuto con una la vivi troppo del le con si temette prie pro- si fecero indiana Thug, dei la uomini terribile il poco d'un vita credenza barbara setta e i sup- quale tiensi uomo. siffatta, segreta gneva, spe- cadessero le nel fici sacriche divinità, conto siderandosi con- la vita poco distruggitrice la indiana dell'inferno un'eredità come anni, quanti placare per sollecita poco terrena, setta la molt' come, rindia non inferno, il più temuto, vero Kali e assai tenne non plizii volontari, provano nella pleto com- l'esempio. ove ricevette, che l'esistenza non loro finalmente funebre sacrificio bràhmanica superstizioni. di al sensuale, ombre le tono ammet- superstiti parenti. mitico, futura fino e abbondanti, al paradiso, mondo nome vedica, Mani, libazioni propizio augurio il mezzo più spirituali,ai loro paradiso un all'età patres, di si che dere go- progressivamente; assottigliano annientamento» a sensuale, cieli altri a di rinascere; cessa il cielo di vedico, gustati bràhmanico, sopra l'esistenza ancora 127 FANNO sale, nel nel compiuti sulla CHE Si può non russa, mandare do- abbia che 128 scoperta punita e rade anno, il tutti meno ci egoismo il seno si il padre, diminuendone che tale A che le colpe, razione. libe- la i sacrifizii servire pure gasse pur- anteriori, agevolasse ne doveano scopo temeva si figlio,nascendo, il al-^ l'umano Ma Mentre alle siansi non più generazioni ma scorso generativa eunuchi. l'enigma. ancora nello figliare, o fatti credevasi pure facoltà la di indiani rinascimento, distrutta ancora cessino gli VANNO toglie e spiega non non ma affinchè fanciulle, MORTI I DOVE funebri. Nella Persia, avévasi il ponte alla in forma di della trapassato, nell'immortalità fede la del pel corpo del genio saliva starà ove fino l'eterno ne' quali, dei le sì al si e devoti, dovendo (1) tJn sacrificio moribondi. accordo al cane funebre proprio i dieci anime consola il toro, pure persiano ; ed un corpo per giorni lare popo- beat), come temporario, le si sitare vi- quali perciò festa. i loro ospitare (1), cui ultimi de' proprii parenti, a in tradizione infernale ornavano Sirio cane tempo colla le fuoco de' loro ripulivano I in passato , dannati case anzi erano doveano germanica quelle Vi giudizio. dell'anno, col risurrezione finale la quale quindi dal luogo , vedrà invece il discendeva e grande la stava quale vedemmo, come era dell'anima, guardia dimora sua rispetto, nessun ove che cane morti, tiene pote- non immolato assisteva i nel pe^rsiani 130 DOVE sotto vava terra, fra asfodelo, specie di poveri, che funebre tombe, ristoro a nel de' morti remoto dà al sogno bi- ancora al e sticcio pa- l'asfodelo sparso le di d'un immagine e ; piantavasi affamati. occidente, cadendo il sole supponevasi come de' morti legumi ai i cibavano avessero ricordato, già si parenti oltre di piantato tutto quale i morti che nutrimento, d'alcun infernali del , più pro3simi poiché'supponevasi sulle VANNO tenebre, le giglio i sono MORTI I là per regioni ferno l'in- vasi Pone dell'oceano, moribondo ove di- che • sotterra. scende tradizione, della e Ma discendere Grecia Esiodo, presso circondato credenza i Ma dai fiumi quattro tenebroso indiano più col antica luogo de' dalle risponde e al della ai mostro due o cani con — della Pluto che dato identifica porta di ricchezza il Dio ceano l'o- supporre il simile una veglia Cerbero, vedico de' tesori come e concepimento Esiodo del detto indiano, lasciano teste, messaggieri Poiché, nella pel tragitto. dell'inferno, tre ferno l'in- occorrono nel ci pena, dalle ricordato l'obolo mitico e Omero ironicamente tricipite guardiano il Dio s'identifica vien omerici Alla quattro fiumi mondo si poemi popolare. Kuvera del che rappresentazione. cane cui Presso ancora il nocchiero Caronte, o meridionale. quattro la secondo pure, grotte spaventevoli troviamo non ellenica, né -gaio uom alcune per dell'Italia e poteva si vi Yama il che Yama, della vellina no- è parente di nell'India,cosi Plutone della ricchezza in Grecia, cosi il tenta Diavolo, il Cristo ricchezza, della in che eroe 0 dalle novellina anche ma è tenta popolare affinità ed Ufficio di dei le con belle tutta o Persephone; cristiana e nella ricchezze, sue delle donne, è Vi insaziabile. in Yaksha quali dunque rappresentazione la sovrannaturale. del leggendaria delle seduttore egli medesimo continuità solo l' al- vediamo poi donne polare po- tesori suoi Kuvera belle non l'immagine con de' tradizione nella il mago novellina rapisce in Grecia genii guardiani; Plutone il diavolo, parte confida. si esso circondato nell'India fa mago l'allettamento con nella finalmente cosi il diavolo i devoti e dell'inferno, signor il Cristiana tradizione nella 131 FANNO CHE QUELLO E è Cerbero di entrare lasciar ricevuta , l'ofifa,chi arriva l'inferno abbandonare il giudice Baco, tuttavia Baco di e nella (1). Ma qualità i morti con a ne tiene di portinaio particolarmente ha giudicare di l'uscita impedire chi talora volesse il infernale. nell'inferno Minosse, posto dato man- Triptolemo e Radamanto. Per due per tali giudizii l'inferno sezioni i dannati, di quello pei campi (1) Cosi Sirio, distinte, l'una le il Sisifo Tartaros, e di d'asfodelo troviamo sirene nella ellenico per ove i credenza annunziatrici in ancora beati, l'Blisio, l'altra troviamo Tantalo; inquiete dividesi ed le in anime ellenica di morte. tormenti mezzo degli congiunte, come errano incerti. col cane 132 DOVE Qui abbiamo ancora consciente una la loro intiera delle stimavasi credenza possibili i misteri Eleusini. pratico de' si più Greci che « terra che in e, generale, altro terreno. Il giardino tentava non troppo avendo che il sole paragonato cosa quelle alcuna aveva (1) 11, 489. mele a beati, d'oro pigliare. passione volessero pel i morti non lasciati nel » (1), fanno mondo d' pomi oro , antico; egli i miti; era ed d'oro, sapeva mela una ciante brac- esser suoi o rismo, umo- le ombre coi troppo Per d' occupare 1' , greco ad senso ellenico tutte Esperidi capiva il religiosa dalla più conto il indizio per con godimenti abbastanza d'andarle non ì delle intelligente; canta de' flusso in- devoti, atterrire i nostri ^el mondo ma certo recano fede a onde Luciano, geniale imperare i morti loquacità, era intima tornar c.he rimpiangere carattere; un ci in- l'anima suo di che modo un come nell'Odissea e ciò all'inferno Achille sulla del ; una lasciassero, consolare. del e esercitare tutto Ma l'immaginazione, quale serbava dialoghi i morti de' vivi negozii più antica la infine, serbavano i ferno In- incorporea, credenza, tendenze sue potessero ne' l'anima personalità, sensibilità furono solo più un'altra terza secondo non solo ; secondo traccìe ancora Paradiso, India, Nell'Elisio, secondo rimaneva credenza, nel!' come Purgatorio. e VAKNO MORTI 1 dire, né la stessa e aucasico si ragione rava cu- esso Elleboro, il E monte il monte Alborg', stelle uscissero, né dimora; doro il pone quali conformemente che vento significato il ; ed fischiava boreale, alito un le dei anime alla mezzogiorno, supponevasi che greco trava pene- simboli, li discuteva favole lievi Il avesse dal paese e indiana, arrivava non vi ad soficamente filo- interpretarli, li fanciulli da e quali ApoUo- dal come morte. de' suoi ove come di i lattea via tradizione alla soffiasse la per dal vita, portate fra siana, per- sole, luna persona Esperidi, delle giardino discendevano in Iperborei, i beati per là di che Ormuzd che e tradizione della beato si credesse quanto per 133 FANNO CHE QUELLO e sogni come astrologici. accettarono I Romani elleniche di ancora e parte una pel alla fede maligno, larva, di 0 i vivi, che a alla pazzia. vengono Tisi fede. Cosi distinte funebri, tema e L'anima nella in due una con dalla al del rito una casa, Come genio forma struosa mo- come zioni, lustra- trascinati medesima funebre di anime, e e sato, trapas- propria penitenze iscrizione maniere " poesia cosi i morti tormentava essere non di quotidiano, invece assumeva apparato resto,'s'attennero, Del tornava scongiuravano di un famigliare incorporeo. lemure, lo fine come denze cre- spogliandole ma già modesto degli etruschi. benefico o di cerimonie, le genio loro domestico uso relativa dopo come articolo proprio loro futura, piuttosto un come del parte delle maggior vita sulla considerandole che la di Aix che quelle 9* 134 I DOVE errano senza dell'uomo funebri farfalla che la porta è farfalla tutta la vi è ponte. un troppo, Cosi in varie tutta di api tutte bestie le mitologia pure E finnica come il Cristianesimo e sacre e di l'ape soltanto tutto superstiziose pagane questo fece dice suo e cia Gre- nevano rite- nocenza. inche Nella muore. celtica le in prima della tedesco propizie bano ci- loto ; Pitagorici i credenza nella nima l'a- si vedici Apollo tempo popolare in sparsa foglia di api; e crepcmo espressa rappresentato viene delle proverbio Un bisso nell'a- pure inni una del pesa rappresentare un'ape. anime stre no- che cade com'è come dio come negli sopra posa come a stesso raffigurasi venerato le indiani Vishnu che Krishna è dèi Gli ape intesa nave nelle ponte, artistiche, ariana, è vi ancora si trova cella navi- incontra peccatrice il miele col L'ape miele; un' cosi L'anima caso acquoso non Cosi delfino la si e la e qual mondo Dove mali ani- un nel vedica, attraversare credenza beata. il Persia. rappresentazioni la come in può infernale. il delfino da rappresenta aryana. popolari. non e credenza tradizione tradizioni esempio, il delfino nella in via attraversare ad trovammo che portata l' Elisio, verso l'anima, necessaria danzano rappresentato pure farfalla una per come, trovasi ; talora è giusto propizii, quelle che e stelle. le con L'anima VANNO tormentate posa armonicamente MORTI si brano cele- api. cumulo prò'. I di suoi dizioni trateo- logi del dogma credenza è non purgatorio r antichissima morale naturalezza al dogma, del mito. e purgatorio. tutti il che maniera diede si Inferno, pene divino indicate trovavano dall' il il la lore va- evidente inferno, paradiso raccolse primo nel- e ogni antichità ogni il accrescerne il pietosi della illustre briga novelle, e nelle di di ticolare par- terrore, stessa Chiesa che sventura. fu Il e pauroso Chiesa. l'Alli- E inventar, popolari leggende gli intenti Romana, più di pel suo raccoglier quelle che considerevolmente sua che solamente favori della noi cristiano, qual compendio fini ai della antichissima possibili,è certamente più opportuno che da difendiamo potesse l'inferno gli inferni ghieri, mentre Per che pauroso di India ereditò Il cristianesimo perchè , neghiamo Grecia; vare pro- antichità L' contesa nelF ritroviamo credere a cristiano. punto loro a , secolo primo ha si purgatorio nel che i miscredenti contro invano s'affannano 135 FANNO CHE QUELLO E medievali, infernali di quella principalissima Paradiso si gione ca- è Cristiano , pretto. pagano ebraica; ma il La suo veramente parola è senso tutto squisiti profumi ; di profano; giardiYio. I padri della i è Chiesa Dracontius ci vale ne origine plicemente, sem- tano decan- descrive beati Inter Negli atti odoratos di Santa flores et amoena Perpetua, mreta. Saturo pinge il pa- i 136 radiso come uno habens arhores spaiium : liturgia orientale chiamasi santi sono come vigna, una il Cristo siede ad mezzo angeli e queste e di beate, cantarne sepolcrali Dirà dei nella taluno: tutte esteriori non distinzioni e fa, paradiso non della vista banchetto; Vi luce e ; bisogno e la beatitudine era si beata celeste, lo splendore il il filosofo, faccia il volgo facesse niente più goriche; alle- segni grossolani ed le tal mangia essere il le in quiete. pure, poeta Dio disegni poniamo non non di beati, di e Chiesa. aver come che questi quelle rappresentazioni più che più fare nella ziose, pre- dispose, della esprimere paradiso del abito parecchi serena pittura per a vesti recano in di ornate sono rappresentano secoli primi si beve la cui Siedono ancora in e sazii lodi? li altri vestiti vi devono sono le ; in paradiso in donne quando edificante momento vi che Ma divino. sposo il splendidamente Le ca- pietre preziose, fine, dicesi, di presentarsi, a allo giardino. di d'anelli, di braccialetti collane, alzano elegantissime d'uva trono santi, e ed testa presentasi rap- de' cieli ; rappresentasi un paradiso regno porta viti cariche con sopra fioritissimo un e monumenti il sarcofago nel sua nella flores; un sulla la sopra altri In entra riceverla a viridiarum, Basilio San Sopra che beata quasi genus di herbidum. V£tUerescamente tende. omne detta locum una due grande.... et rosee VANNO MORTI I DOVE ma il volgo materiale volgo stiano cri- queste tano, maometil pagano, del no- 138 la DOVE caduta ogni verso, suo fondo paganesimo VANNO I MORTI nell'eterno questo abisso nostro ; Napoleone con ; grattate I, e noi e ripetere troverete FINE. UNIV. OF MtCKlOAK, tutto sempre diceva il russo, naturale. uomo con sarà troverete e latino, grattate il cattolico un FANNO studiatelo, per insomma, credenze, più giustiziapossiamo idolatra, ossia CHE cristianesimo, dì sterminato rivestito QUELLO E il un lentemente inso- tartaro; sopra il ma il suolo Y antico gano pa- INDICE ". INTRODUZIONE I. Cerimonie intorno al dell' moribondo oriente 13 ariano II. » Cerimonie moribondo al intorno dell' occidente 29 ariano III. Le » intorno cerimonie prime al 46 moribondo • V. VI. VII. Vili. IX. Le Il Dove » si che e dice » al 77 morto » 91 sepolture conviti i 63 funebre corteggio Roghi Dei 57 prefiche Quel » . . IV. 7 PcLQm •••ÌÌÌS morti e » vanno 105 funebri giuochi e quello » che 115 fanno » . . .