SECGQ-07 diocesi Domenica 17 gennaio 2010 Settimama ecumenica da domani D a domani, al 25 gennaio, si celebra in tutto il mondo la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Il Consiglio delle Chiese cristiane di Milano anche quest’anno propone in città un calendario di incontri. Il primo appuntamento è in Sant’Ambrogio, domani, alle 20.45, per una preghiera comune. Mercoledì 20, alle 20.45, al Teatro dell’Angelicum (piazza Sant’Angelo, 2), si svolgerà una tavola rotonda con monsignor Franco Giulio Brambilla, vicario episcopale per la Cultura, del vescovo Siluan Span della Diocesi ortodossa romena d’Italia, e di Maria Bonafede, moderatora della Tavola Valdese. Giovedì 21, alle 13, momento di riflessione della «Grotta di Elia» nella chiesa di San Gottardo al Palazzo Reale e, alle 18, il Vespro nella chiesa ortodossa greca (via Romolo Gessi, 19). Ai giovani è rivolta la Veglia ecumenica di sabato 23 alle 20.45 nella chiesa di Santo Stefano (piazza S. Stefano). Per concludere domenica 24 alle 18.30 in San Marco (piazza San Marco), celebrazione ecumenica della Parola. Sul territorio le proposte sono promosse dalle Zone pastorali e dal Servizio per l’Ecumenismo e dialogo della Diocesi (info: www.chiesadimilano.it). «Tra le confessioni cristiane un dialogo da rilanciare» DI ANNAMARIA BRACCINI ome custodire e trasmettere i frutti dello Spirito dopo un secolo di movimento ecumenico? Certo, non è una questione semplice, quella sulla quale si interrogheranno, mercoledì, i relatori della tavola rotonda che segnerà, a Milano, uno dei momenti centrali e più significativi della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. «I cento anni che sono trascorsi dall’evento che viene considerato l’avvio del movimento ecumenico, la prima conferenza missionaria mondiale svoltasi ad Edimburgo nel giugno del 1910, spiega perché occorra rilanciare il dialogo tra le diverse confessioni cristiane», riflette, a tale proposito, monsignor Franco Giulio Brambilla, vicario episcopale per la Cultura e preside della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, che parteciperà all’incontro. C Un nuovo sito sul Vaticano II andrà on line dal 25 gennaio, la stessa data in cui 51 anni fa papa Giovanni XXIII annunciò questo cammino verso le «Proprio questo secolo, sorgenti, la freschezza degli infatti, ci consente di inizi. È questo l’itinerario su raccogliere i “frutti” cui misurare ciascuna dell’ecumenismo, anche tradizione, proiettandosi, attraverso l’accelerazione del così, sul domani». movimento avvenuta ai Quali sono, secondo il suo tempi del Concilio - non a punto di vista di vescovo e caso, questo sarà anche il teologo, i percorsi attualsenso di un’opera mente più promettenti del importante, propiziata dal dialogo ecumenico? cardinale Walter Kasper, sul «Ritengo che gli orizzonti tema - in un momento in cui Monsignor Brambilla più importanti riguardino può apparire che si stia esattamente i due fronti, attraversando un momento di stanchezza nell’ecumenismo. In realtà quello delle relazioni con i fratelli continua Brambilla - è solo ritornando protestanti, nelle diversità delle Chiese, e alle origini, da parte di tutte le confessioni quello con gli orientali. Il primo tema è, cristiane, ri-attingendo, cioè, alla propria indubbiamente, la questione di Dio come comprensione della fede e rileggendo fattore unificante di tutte le confessioni l’evento originale del cristianesimo, che si cristiane da iscrivere sullo sfondo del possono superare difficoltà e grande dialogo tra le religioni. Una fede incomprensioni. Credo che l’ecumenismo che deve essere vissuta non come “indice” possa ritrovare spinta, per così dire, in di divisione, pur nella marcatura delle il grande evento. Coordinatore di questa iniziativa è il teologo Marco Vergottini: «I nostri figli ne saranno i maggiori fruitori» Su internet il Concilio consegnato ai giovani DI LUISA BOVE D al 25 gennaio si avrà in rete un nuovo sito (www.vivailconcilio.it) interamente dedicato al Concilio Vaticano II. La data non è casuale, coincide con l’annuncio del grande evento ecclesiale dato da Giovanni XXIII nella Basilica di S. Paolo fuori le Mura 51 anni fa. «L’idea - spiega il teologo e coordinatore Marco Vergottini -, è nata dal successo di un’iniziativa promossa dall’Associazione Teologica Italiana, che nell’agosto scorso ha visto un centinaio di persone seguire una settimana teologica sulla «Lumen gentium» al monastero di Camaldoli. In quell’occasione i partecipanti hanno sollecitato gli organizzatori a far conoscere e a valorizzare la lezione del Vaticano II. La creazione di un sito, che ospitasse i testi conciliari, gli interventi dei pontefici e dei vescovi, letture agili di taglio teologico, immagini e video sull’ultimo Concilio, è quindi sembrata un’occasione propizia. Da qui la nascita, o meglio il concepimento, di www.vivailconcilio.it. Perché questo nome? «La scelta può apparire un po’ audace e gagliarda ma, sia chiaro, il Concilio Vaticano II è vivo e tutti quanti noi - volenti o nolenti respiriamo l’aria conciliare. Tuttavia, nell’attuale contesto culturale ed ecclesiale fanno molto rumore le voci di quanti associano al Vaticano II (o forse al post-Concilio) una serie di limiti, inadempienze ed equivoci. Queste reazioni suonano francamente ingenerose e del tutto fuori luogo per quanti sono stati protagonisti e figli di quello straordinario evento ecclesiale, nei cui confronti - ce lo ha richiamato anche Benedetto XVI - noi tutti siamo debitori». Chi sono i sostenitori? «Il Comitato promotore vede la presenza di sei teologi: l’attuale presidente dell’Ati, Piero Coda, e i precedenti, Giacomo Canobbio, Severino Dianich (e dal cielo, singole identità, ma con la consapevolezza che credere in Dio è un modo per vivere in pienezza la propria umanità. Un confronto che partendo, con i protestanti, dalla convergenza registrata dieci anni fa, sulla giustificazione, arrivi a mettere a fuoco gli ambiti della Chiesa, dei sacramenti e del ministero. Con i fratelli d’Oriente penso che si possa, invece, recuperare proficuamente la loro peculiare tradizione ecclesiologica, sperimentata intorno all’Eucaristia, e valorizzare l’esperienza di Chiesa, concentrata a livello locale, che è il grande lascito che gli Orientali pongono all’attenzione e al pensiero religioso occidentale». È ottimista per ciò che sarà il percorso dell’ecumenismo nel terzo millennio? «Bisogna esserlo, per rimanere fedeli alle parole del Vangelo di Luca, scelte come guida della Settimana di quest’anno, “Voi sarete testimoni di tutto ciò”». ecco come si presenta Il logo del sito è uno schizzo a colori dell’aula conciliare dall’artista Lello Scorzelli, a cui Paolo VI affidò il compito di accostare i padri conciliari per farne i ritratti Per i navigatori una ricchezza di documenti, immagini e link vogliamo crederlo, don Luigi Sartori); poi, lo studioso canadese Gilles Routhier, il web-maker Massimo Nardello e il sottoscritto, come ontinua in questi giorni la coordinatore di e testi del Magistero, ma anche saggi costruzione del sito che presto sarà teologici con preziose indicazioni di quest’avventura. Poi nel on line. L’home page si apre con una Comitato sono presenti testi, non mancheranno anche bella immagine del Concilio Vaticano II segnalazioni di iniziative (video, a pieno titolo i cardinali (non poteva essere altrimenti), Carlo Maria Martini e convegni, pubblicazioni), sempre realizzata dal grande artista Lello Roberto Tucci, e il legate al Vaticano II. E poi ancora, Scorzelli, che lo stesso Paolo VI chiamò schede bibliografiche, immagini e link vescovo Luigi Bettazzi, a Roma nel 1962 per commissionargli uno degli ultimi padri utili. Chi lo desidera potrà aderire sculture e oggetti d’oreficeria conciliari ancora viventi. all’iniziativa, sostenerla e iscriversi (compreso il suo pastorale) per la Santa all’area riservata. Fra i sostenitori Sede. Il grande Pontefice gli affiderà dell’iniziativa c’è un Il sito contribuirà a tenere viva la meanche il compito di accostare i padri nutrito drappello di moria di una stagione di Chiesa consiconciliari del Vaticano II per farne i cardinali e vescovi che derata come la «primavera» dello Spiriritratti. Tra le opere più importanti di hanno dichiarato to. Per i promotori se da una parte «ViScorzelli ricordiamo il «Bassorilievo dei va il concilio» è «anzitutto un’espresinteresse e consenso per bronzi del sinodo», «L’ultima cena» e la sione di ringraziamento», si legge in ul’iniziativa (cui potranno «Via Crucis» della cappella privata del poi aderire tutti coloro na pagina web, dall’altra rappresenta Papa in Vaticano, la «Porta della che desiderano anche una «promessa», a condizione di preghiera» nella Basilica di S. Pietro in comparire nell’elenco) e «rinnovare la fedeltà a quell’evento», e bronzo dorato con scolpita una un certo numero di un «compito» che «impegna il presente preghiera scritta da Paolo VI e dettata gruppi ecclesiali, centri e apre alla profezia». La lezione dell’uldirettamente all’artista. culturali e comunità timo Concilio deve essere accolta come Ma torniamo al sito internet religiose». «la grande grazia di cui la Chiesa ha www.vivailconcilio.it, di cui è Chi potrebbe essere inbeneficiato nel secolo XX - diceva Gioresponsabile il teologo Marco teressato a visitare il sivanni Paolo II -, in esso ci è offerta una Vergottini. I navigatori troveranno una to? Forse anche i giovasicura bussola per orientarci nel camricchezza di documenti, fonti conciliari mino del secolo che si apre». (L.B.) ni che non hanno vissuto questa stagione della vita della Chiesa? «Le nuove generazioni dovrebbero essere fra i mercoledì 20 a Milano maggiori fruitori Un momento del Concilio Vaticano II. Nel riquadro, Marco Vergottini dell’iniziativa. I nostri figli forse non conoscono il discorso di ercoledì 20 gennaio, dalle ore 20.45 alle 22.45, a Milano presso il Giovanni XXIII alla luna, neppure si disegni a margine dell’assise. Senza verrà ospitata nella rubrica “Le bolle teatro della parrocchia Sant’Angela Merici (via Cagliero, 26), si immaginano come alcuni testi del contare poi che l’artista napoletano del Concilio”, titolo di un libretto terrà un incontro sul tema «Responsabili del tempo in cui viviaConcilio, a rileggerli con attenzione, era uno scultore valentissimo, che pubblicato dall’editore Gribaudi nel mo. La sfida del Concilio Vaticano II», con monsignor Luigi Bettazzi, vesembrano essere stati scritti oggi, realizzò il pastorale per papa 1966. “Il cardinale Suenens parlava scovo emerito di Ivrea, uno dei pochi padri conciliari ancora viventi. Il retanto sono attuali». Montini e il leggio per la Basilica molto di dialogo, in Concilio, ma latore in questa occasione commenterà anche i «discorsi alla città» del carCome è stato scelto il logo del sito? Vaticana. Nel sito ci sarà inoltre una sembra che lo praticasse assai poco dinale Carlo Maria Martini. Si tratta del secondo appuntamento dell’ini«L’immagine riproduce uno galleria di disegni, fotografie e video. nella sua diocesi. ’È un campione di ziativa «Cittadini responsabili», un percorso itinerante di formazione «per straordinario schizzo a colori Tra l’altro lanceremo monologo sul dialogo’, dicevano di una cittadinanza consapevole», proposto dall’Azione Cattolica del Decadell’aula conciliare a opera di Lello un’anticipazione di alcuni minuti di lui alcuni suoi preti”. Più seriamente, nato Zara, in collaborazione con l’associazione culturale «G. Lazzati». Il Scorzelli, artista stimato da Paolo VI un recentissimo documentario si potrebbe inventare un adagio primo incontro (13 gennaio) era dedicato appunto a Giuseppe Lazzati e e dal suo segretario mons. Pasquale storico sul Concilio Vaticano II, benaugurante: “Beato chi coltiva in in particolare al suo impegno nella Costituente. La terza e ultima serata si Macchi. Proprio Scorzelli, grazie a prodotto dal Pontificio Consiglio cuor suo una memoria carica di terrà mercoledì 13 febbraio, alle 20.45, presso il Teatro S. Paolo (via Cuun lasciapassare del pontefice, fu delle Comunicazioni Sociali». speranza”. E viva il Concilio! Il fra, 3), su «La crisi della politica. Alla ricerca di una rinnovata etica pubchiamato a raffigurare tutti i 2500 Se dovesse con una battuta sinteVaticano II, naturalmente, ma senza blica»; interverranno Giovanni Bianchi, presidente «Circoli Dossetti», e Ropadri conciliari, così da produrre tizzare lo spirito dell’iniziativa... dimenticare i 20 concili precedenti, berto Vitali, presidente «Libertà eguale», sulla figura di Vittorio Bachelet. una quantità notevolissima di «Prima una battuta di humour, che sia chiaro». C Incontro con il vescovo Bettazzi M Quando i musulmani salvarono gli ebrei Una mostra e quattro incontri C all’Aloisianum Il logo dell’iniziativa in programma a Gallarate hi salva una vita salva il mondo intero: è una massima riportata sia nel Talmud, l’opera più importante della letteratura, che nel Corano. Questa frase racconta anche il senso del gesto, reale e al contempo simbolico, compiuto dai musulmani che, durante la persecuzione nazista, salvarono la vita ai loro concittadini ebrei, in Albania, in Bosnia, in Marocco, in Grecia, in Francia. Oggi sono chiamati «Giusti dell’Islam». «Giusti dell’islam» è anche il titolo della mostra itinerante, già esposta alla Camera dei Deputati, che sarà allestita dal 21 al 31 gennaio a Gallarate presso l’Istituto Aloisianum in via Gonzaga 8. In occasione di questa iniziativa, realizzata dalle Acli provinciali di Varese e dalla Comunità islamica di Gallarate, in collaborazione con Centro missionario Pime, Istituto Aloisianum, Decanato di Gallarate, Comunità di Sant’Egidio, Acli Zona di Gallarate, sono in programma quattro serate di approfondimento e discussione «per guardare al futuro». Il primo incontro all’Aloisianum si terrà giovedi 21 gennaio, alle ore 20.30, sul tema: «I Giusti dell’Islam tra storia e presente»; a parlare dell’eroismo di alcuni musulmani che salvarono la vita ad alcuni ebrei durante la Shoah, e di alcune esperienze di dialogo possibili oggi, ci saranno Giorgio Bernardelli, giornalista, curatore della mostra, Daniele Nahum, Comunità ebraica di Milano, e Ibrahim ’abd an-Nur, Comunità Islamica di Milano. Sabato 23 gennaio alle ore 20.30 sarà invece presentato il libro «Muri, lacrime e za’tar», un diario di viaggio attraverso la Palestina, con la presenza dell’autore Gianluca Solera, collaboratore della Fondazione Anna Lindh per il dialogo tra le culture; alcuni brani del libro saranno interpretati da Elisa Renaldin, attrice varesina; inoltre, nel corso di questa serata, intitolata «I Nuovi Giusti», di Gallarate per ricordare e guardare al futuro porterà la sua testimonianza Susanna Sinigaglia, della Rete Ebrei contro l’occupazione, la quale informerà su ciò che accade quotidianamente in Palestina. Martedì 26 gennaio, alle ore 20.30, esponenti delle due comunità, islamica e cattolica, si incontreranno nel dibattito «Essere Giusti nella quotidianità»; saranno presenti monsignor Franco Carnevali, Decano di Gallarate, e Hamid Khartaoui, presidente della Comunità Islamica di Gallarate (modererà l’incontro Roberto Morandi di Varesenews). Infine, venerdì 29 gennaio alle ore 20.30, su «Diritto di culto: diritto umano, diritto costituzionale», interverranno Giorgio Del Zanna, Comunità di Sant’Egidio, e Mohsen Mouelhi, Confraternita Jerrahi Haleveti - Forum delle religioni.