1 2 3 4 Aurelio Buletti Non ciascuno stupore è senza voce alla chiara fonte 5 6 È POCO Se fossi orafo potrei significare per pure gioie quanto mi rallegri e come. So invece appena appena forse scriverti parole. 7 TESTARDO Pare fin troppo comodo, talvolta, lodarti con soltanto le parole, però non so dipingere, scolpire, far musica, danzare e non posso tacerti, mia graziosa. 8 ADESSO Ora, presentemente, in successivi globuli di attimi, apertamente, non nel quieto covo dei ricordi, non dentro luminose stanze delle lusinghe, (io ti ascolto) tu racconti a qualcuno: nuove nate, le parole si esercitano, subito dicono chiare, spiegano. 9 ENIGMA LIEVE Trascrivo qualche suono della tua melodia. Mi vanto dei miei tentativi d’imitazione. 10 RAVVEDIMENTO Te lo prometto, basta debolezza, sarò Ermenegildo l’uomo di ferro: solo permetti che tema un po’ la pioggia, un po’ la ruggine. 11 SPEEDY POEM (OR GONZALES) Ho un progetto: che tu mi chiami sul portatile, lasci squillare un trillo, io capisco, ti scrivo una poesia (s’intitola: Lo vedi quel garbuglio come pare si districhi leggero?) e poi te la consegno di persona. 12 GUIZZO Anima mia graziosa corporale, abbraccio, spiegazione. 13 RICERCA È per la gioia, è per l’afflizione, per il loro miscuglio la malinconia che si vorrebbe un’anima? Per usbergo dal nulla, per rimedio del troppo? E per te la richiede la bellezza cui non basta fittezza corporale. 14 EQUAZIONE Della stessa sostanza del tuo ridere è la forma del giorno quando felice sguscia dalle ore. 15 LODE NUOVA E, per dirtene un’altra, in pieno giorno hai il piglio dell’alba, sveglia senza fracasso, lieta, ma consapevole, un poco malinconica del buio. 16 UNA DOMENICA DI MAGGIO Oggi la tua bellezza vive raggiante: non un monumento, ché si è fatta da sé, ma pare più durevole, più tenera, del bronzo, mentre il vento solleva questo giorno, lo fa mondo. 17 ESSENZA Chiedi se l’importante nell’esistere è voler bene ed essere voluti bene, ma più che chiederlo lo affermi, con coraggio amoroso della vita. 18 INTENZIONE CON DONNA AMOREVOLE Immagino si scenda per una china insieme dolce e svelta da cui fin dal principio si veda il piano e che nel tuo parlarmi, attenta ai passi, separi le parole, ciascuna di tua voce gemma. 19 BAR MONTI Seduti a un tavolino, manchevoli di briciole, nulla donammo ai passeri chiedenti: fu il loro un iter di sola speranza. 20 PER GIO CHE ARRIVA A SILS-MARIA No, non anch’io: già molti hanno scritto di Sils, più poeti di me. Voglio solo annotarti: felice di tornare, affettuosa, dimentica dell’aura e trepida, tranquilla del villaggio consueto, novello. 21 AGOSTO DEL 2002 Ricordi dove sono le piante di mirtillo vicino al lago Bitaberg. Curi sempre l’essenza nei suoi particolari. 22 GHIRIGORI Hai compreso l’essenza: per questo non le neghi tutti i suoi ghirigori. Benedetta, con te è bello ridere sul serio. 23 29.7.2003 Dove eravamo, in capo al Silsersee, gaiamente osservasti esservi nella sera estiva un freddo della madonna, ma una luce da dio: di quel freddo sorella. 24 ALBERI Ci fermammo a guardarci: ero lo storto larice e tu l’abete dritto, vicini di terreno dentro il bosco dove camminavamo: ci vedevamo in specchio veritiero. 25 LE STAGIONI SONO IMPAZIENTI Fu bella l’estate che ora finisce: ne hai già malinconia? Vedrai che torna. Intanto foglie già gialle segnalano l’autunno: gradisce tornare, desidera essere. 26 PERCEZIONE La luce dei tuoi occhi non estrema: da una riva ridente oltre essa il mare, il cielo, l’infinito esistente. 27 DA UNA RIVA Guarda qui: accosto parole sorprese, dentro un dolce far niente distese. Quasi come le trovo le trascrivo, in rima con il tuo giorno estivo. Vicine cautamente l’una all’altra, ognuna semplice, nessuna scaltra. Riva di Procchio, giugno 2001 28 FRAMMENTO DEL 6 SETTEMBRE Umili pietre poco più che vetro, le porti in rara luce. Tutti vorremmo dire di te che meraviglia se non ci trattenesse la meraviglia stessa. 29 NOTTE, NOTE Dove risento accanto quel respiro che mi fa ricordare una carezza soltanto la tua luce si riposa quieta. 30 CHIAREZZE L’attenzione che spendi per vivere e capire, la sorridente forza di intuire. 31 INCONTRO Non ciascuno stupore è senza voce e così ti parlai. 32 33 INDICE 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 È poco Testardo Adesso Enigma lieve Ravvedimento Speedy poem (or Gonzales) Guizzo Ricerca Equazione Lode nuova Una domenica di maggio Essenza Intenzione con donna amorevole Bar Monti Per Gio che arriva a Sils-Maria Agosto del 2002 Ghirigori 34 24 25 26 27 28 29 30 31 32 29.7.2003 Alberi Le stagioni sono impazienti Percezione Da una riva Frammento del 6 settembre Notte, note Chiarezze Incontro 35 “Non ciascuno stupore è senza voce “ di Aurelio Buletti, parte indivisibile della raccolta “E la fragile vita sta nel crocchio” è il n. 20 della collana Quadra. L’immagine è di Mauro Valsangiacomo Aprile 2005 36 37 38 39 40