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Aurelio Buletti
Non ciascuno stupore è senza voce
alla chiara fonte
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È POCO
Se fossi orafo
potrei significare
per pure gioie quanto mi rallegri
e come.
So invece appena appena forse scriverti
parole.
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TESTARDO
Pare fin troppo comodo, talvolta,
lodarti con soltanto le parole,
però non so dipingere, scolpire,
far musica, danzare
e non posso tacerti, mia graziosa.
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ADESSO
Ora, presentemente,
in successivi globuli di attimi,
apertamente, non nel quieto covo
dei ricordi, non dentro luminose
stanze delle lusinghe, (io ti ascolto)
tu racconti a qualcuno: nuove nate,
le parole si esercitano, subito
dicono chiare, spiegano.
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ENIGMA LIEVE
Trascrivo qualche suono
della tua
melodia.
Mi vanto dei miei tentativi
d’imitazione.
10
RAVVEDIMENTO
Te lo prometto, basta debolezza,
sarò Ermenegildo
l’uomo di ferro:
solo permetti
che tema un po’ la pioggia, un po’ la ruggine.
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SPEEDY POEM (OR GONZALES)
Ho un progetto: che tu
mi chiami sul portatile,
lasci squillare un trillo,
io capisco, ti scrivo una poesia
(s’intitola: Lo vedi quel garbuglio
come pare si districhi leggero?)
e poi te la consegno di persona.
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GUIZZO
Anima mia graziosa corporale,
abbraccio, spiegazione.
13
RICERCA
È per la gioia, è per l’afflizione,
per il loro miscuglio
la malinconia
che si vorrebbe un’anima?
Per usbergo dal nulla,
per rimedio del troppo?
E per te la richiede la bellezza
cui non basta fittezza corporale.
14
EQUAZIONE
Della stessa sostanza del tuo ridere
è la forma del giorno
quando felice sguscia dalle ore.
15
LODE NUOVA
E, per dirtene un’altra,
in pieno giorno
hai il piglio dell’alba,
sveglia senza fracasso,
lieta, ma consapevole,
un poco malinconica del buio.
16
UNA DOMENICA DI MAGGIO
Oggi la tua bellezza
vive raggiante: non un monumento,
ché si è fatta da sé,
ma pare più durevole, più tenera,
del bronzo, mentre il vento
solleva questo giorno, lo fa mondo.
17
ESSENZA
Chiedi se l’importante nell’esistere
è voler bene ed essere voluti
bene, ma più che chiederlo lo affermi,
con coraggio amoroso della vita.
18
INTENZIONE CON DONNA AMOREVOLE
Immagino si scenda
per una china insieme dolce e svelta
da cui fin dal principio
si veda il piano
e che nel tuo parlarmi, attenta ai passi,
separi le parole,
ciascuna di tua voce
gemma.
19
BAR MONTI
Seduti a un tavolino,
manchevoli di briciole,
nulla donammo ai passeri chiedenti:
fu il loro un iter di sola speranza.
20
PER GIO CHE ARRIVA A SILS-MARIA
No, non anch’io:
già molti hanno scritto di Sils,
più poeti di me.
Voglio solo annotarti:
felice di tornare,
affettuosa, dimentica dell’aura
e trepida, tranquilla del villaggio
consueto, novello.
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AGOSTO DEL 2002
Ricordi dove sono
le piante di mirtillo
vicino al lago Bitaberg.
Curi sempre l’essenza
nei suoi particolari.
22
GHIRIGORI
Hai compreso l’essenza:
per questo non le neghi
tutti i suoi ghirigori.
Benedetta, con te è bello ridere
sul serio.
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29.7.2003
Dove eravamo, in capo al Silsersee,
gaiamente osservasti
esservi nella sera estiva un freddo
della madonna,
ma una luce da dio: di quel freddo
sorella.
24
ALBERI
Ci fermammo a guardarci:
ero lo storto larice
e tu l’abete dritto,
vicini di terreno dentro il bosco
dove camminavamo:
ci vedevamo in specchio veritiero.
25
LE STAGIONI SONO IMPAZIENTI
Fu bella l’estate che ora finisce:
ne hai già malinconia?
Vedrai che torna.
Intanto
foglie già gialle
segnalano l’autunno:
gradisce tornare, desidera essere.
26
PERCEZIONE
La luce dei tuoi occhi non estrema:
da una riva ridente oltre essa
il mare, il cielo, l’infinito esistente.
27
DA UNA RIVA
Guarda qui: accosto parole sorprese,
dentro un dolce far niente distese.
Quasi come le trovo le trascrivo,
in rima con il tuo giorno estivo.
Vicine cautamente l’una all’altra,
ognuna semplice, nessuna scaltra.
Riva di Procchio, giugno 2001
28
FRAMMENTO DEL 6 SETTEMBRE
Umili pietre poco più che vetro,
le porti in rara luce.
Tutti vorremmo dire
di te che meraviglia
se non ci trattenesse
la meraviglia stessa.
29
NOTTE, NOTE
Dove risento accanto quel respiro
che mi fa ricordare una carezza
soltanto
la tua luce si riposa quieta.
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CHIAREZZE
L’attenzione che spendi
per vivere e capire,
la sorridente forza di intuire.
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INCONTRO
Non ciascuno stupore è senza voce
e così ti parlai.
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INDICE
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23
È poco
Testardo
Adesso
Enigma lieve
Ravvedimento
Speedy poem (or Gonzales)
Guizzo
Ricerca
Equazione
Lode nuova
Una domenica di maggio
Essenza
Intenzione con donna amorevole
Bar Monti
Per Gio che arriva a Sils-Maria
Agosto del 2002
Ghirigori
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29.7.2003
Alberi
Le stagioni sono impazienti
Percezione
Da una riva
Frammento del 6 settembre
Notte, note
Chiarezze
Incontro
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“Non ciascuno stupore è senza voce “
di Aurelio Buletti,
parte indivisibile della raccolta
“E la fragile vita sta nel crocchio”
è il n. 20 della collana Quadra.
L’immagine è di Mauro Valsangiacomo
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