PERSONA GIURIDICA PRIVATA – ENTE MORALE Dec. Regione Veneto n. 641/4594
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Scuola dell’Infanzia Domenico Corà
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P.O.F.
Piano dell’offerta Formativa
Anno Scolastico 2015/2016
“L’educazione è un diritto umano fondamentale e un valore umano universale,
l’apprendimento e l’educazione sono fini a se stessi,
e devono essere promossi e resi disponibili per il corso intero della vita di ciascun individuo”
(commissione internazionale sull’educazione per il XXI secolo)
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Premessa
Il piano dell’offerta formativa (POF) è il documento fondamentale della nostra scuola
perché ne chiarisce l’identità culturale e progettuale, e rende esplicito agli utenti della
scuola e del pubblico la progettazione educativa, curricolare, extra curricolare e
organizzativa che la scuola adotta nell’ambito della sua autonomia (art. 3 regolamento
autonomia scolastica DPR 08.03.99 n. 275).
Principi costitutivi
La scuola dell’infanzia accoglie indistintamente tutti i bambini e le bambine tra i tre e i sei
anni senza nessuna esclusione, purché i genitori ne condividano il Progetto Educativo.
L’inserimento di bambini e bambine portatori di handicap o in particolari condizioni di
svantaggio non è soggetto ad alcuna preclusione e il loro inserimento sarà effettuato
applicando le norme attualmente vigenti in materia.
La scuola garantisce la formazione integrale del bambino quale soggetto portatore di diritti
e di bisogni nella consapevolezza che egli è una persona in continua evoluzione ed
interazione con altri bambini, adulti, l’ambiente e la cultura.
La scuola svolge la sua attività didattica nel rispetto degli Orientamenti didattico –
educativi.
Fa propri i principi della Costituzione Italiana e della Dichiarazione dei diritti del bambino,
ponendo al centro il bambino in quanto persona unica e irripetibile secondo la concezione
cristiana della vita.
La scuola aderisce alla Federazione Italiana Scuola Materne (FISM).
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La programmazione educativo - didattica
Tenendo conto delle indicazioni che provengono dagli orientamenti del 1991 dalle attuali
Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati delle attività educative nelle Scuole
dell’Infanzia, dagli obiettivi specifici di apprendimento propri dell’insegnamento della
Religione Cattolica e dai più importanti e recenti documenti sull’educazione dell’infanzia
(Documento della Commissione dei saggi del marzo 1998: Contenuti essenziali per la
formazione
di
base
-
rapporto
all’UNESCO
della
commissione
internazionale
sull’educazione per il ventunesimo secolo) il collegio docenti progetta un curricolo
personalizzato finalizzato alla maturazione dell’identità, la conquista dell’autonomia e lo
sviluppo delle competenze nelle aree intellettivo - valutativa, relazionale - affettiva e
motoria.
La programmazione è considerata un “processo” e non costituisce uno schema rigido,
tiene conto che il bambino è una persona già in possesso di competenze che vanno
sviluppate ulteriormente, attraverso una sequenza di situazioni “programmate” a tale
scopo.
Questo processo avviene in un ambiente educativo nel quale, attraverso l’attenzione alla
negoziazione sociale e culturale, si favorisce l’acquisizione dei significati della conoscenza
umana e degli strumenti attraverso i quali approfondire tali significati per renderlo capace
di effettuare autonomamente libere scelte.
La nostra programmazione segue la prassi pedagogica che differenzia e integra la
programmazione educativa, nella quale viene marcato un progetto collegiale che si rifà
alle indicazioni e alle finalità e nelle modalità generali espresse nel progetto educativo
della scuola, e didattica, nella quale si registrano le attività didattiche pensate
concretamente nel gruppo di bambini che ogni anno abbiamo davanti, e nella quale si
interviene sistematicamente per una eventuale riformulazione.
Il curricolo della nostra scuola materna diventa così la descrizione delle attività
programmate con scelte didattiche che tengono conto da una parte della necessità di
collegarsi ai bisogni e alle motivazioni dei bambini, e dall’altra della necessità di affrontare
l’attività con attenzione alla pluralità dei punti di vista metodologici e didattici e della
molteplicità dei metodi.
Ai bisogni dei bambini la programmazione risponde con attività che si fondano sul gioco,
attraverso scelte professionali flessibili e fondate su presupposti sperimentali e scientifici,
e cioè attraverso una programmazione che non incaselli le capacità del bambino ma le
solleciti e le promuova.
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Fasi della programmazione
 Osservazione dei bambini e rilevazione di motivazioni, competenze e conoscenze
acquisite;
 Elaborazione dei dati raccolti e riflessione collegiale in uno scambio di idee e
considerazioni;
 Progettazione del contesto e degli interventi didattici atti a far conseguire al
bambino il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento programmati e
gli obiettivi formativi;
 Osservazione degli interventi e delle esperienze sulla base dei dati raccolti;
 Documentazione del lavoro effettuato e degli interventi significativi;
 Documentazione personale del bambino attraverso la realizzazione di un elaborato
finale.
Indicatori metodologici
 Valorizzazione del gioco;
 Valorizzazione dell’esplorazione e della ricerca quali attività particolarmente
connaturate al bambino della scuola materna;
 Vita di relazione;
 Mediazione didattica, al fine di una proficua interazione educativa che metta il
bambino nella condizione di interagire con la comunità e la società che
costituiscono il suo ambiente;
 L’osservazione, la progettazione e la verifica;
 La documentazione.
L’idea guida che sta alla base dei nostri curricoli potrebbe riassumersi in questa frase del
noto pedagogista Piaget: “Insegnare qualcosa ad un bambino è come impedirgli di
impararla perché le regole della vita comunitaria, i segni dei diversi codici della nostra
cultura sono nei materiali, negli angoli specifici del gioco e del movimento affinchè i
bambini imparino con le cose e operino con le cose, facendo esperienza diretta”.
Quindi i curricoli vanno costituiti secondo le teorie dell’apprendimento dei bambini e non
sulle tecniche che puntano su come si insegna.
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Accoglienza
L’entrata alla scuola, per il bambino di tre anni, rappresenta una
tappa di grande
importanza e la scuola ne è pienamente consapevole.
La scuola diventa il luogo in cui egli si rende conto di avere un bagaglio di attività, di
esperienze e di atti che può mettere a confronto con gli altri.
Considerata l’importanza di questo momento la scuola si pone i seguenti obiettivi:
1. Conoscere i bambini e farli uscire dall’anonimato di un elenco;
2. Impostare tutte le iniziative che consentono di far collaborare i genitori, in modo da
preparare Insieme l’ingresso del loro bambino;
3. Preparare gli ambienti in modo da far trovare al bambino un luogo sicuro e
piacevole;
4. Definire le modalità con cui il personale docente e non docente accoglie i bambini e
le modalità di incontro con gli altri bambini;
5. Per i bambini che anticipano la frequenza, garantire la loro permanenza presso la
scuola dell’Infanzia fino al raggiungimento della maturità idonea per la scuola
Primaria.
Gli obiettivi rivolti specificatamente ai bambini tenderanno verso:
 Lo stare a scuola inizialmente per un breve periodo;
 L’orientarsi positivamente nella sezione e negli spazi circostanti;
 Scoprire i vari materiali presenti a scuola;
 Incontrare altri bambini;
 Assumere le prime consuetudini di vita in comune.
Colloquio iniziale con i genitori
E’ considerato dalla scuola uno strumento importante, utile per le famiglie e per le
insegnanti: è teso a ricavare informazioni sulla storia del bambino che consentano di
identificare esigenze, bisogni, desideri e abitudini del bambino stesso.
Consente alle insegnanti di personalizzare l’approccio con ogni bambino avendone
conoscenza mediata dai genitori.
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Patto educativo di corresponsabilità
Ogni bambino è un patrimonio prezioso per la famiglia e per la società che investe sul
proprio futuro.
Educarlo significa aiutarlo a sviluppare tutte le sue potenzialità, abituarlo a vivere nel
contesto sociale con le sue regole e i suoi valori, che hanno bisogno di essere motivati e
quindi interiorizzati e praticati nella quotidianità. Questo è possibile attraverso un percorso
di arricchimento graduale, che inizia quando il bambino nasce ed entra a far parte della
famiglia e via via allarga il suo orizzonte, dalla ristretta cerchia familiare, agli amici, alla
scuola ed alla società.
In questo percorso la famiglia, la scuola e la società devono partecipare in modo
complementare e non conflittuale.
Il riconoscimento e il rispetto reciproco della diversità di ruoli diventa allora
premessa indispensabile per promuovere un patto educativo che, nell’ ambito della
progettualità scolastica, deve coinvolgere, in un processo condiviso, genitori e
docenti.
Premesso che la funzione educativa spetta in primis alla famiglia, è opportuno che la
scuola effettui un patto educativo con i genitori per quanto riguarda l’azione educativa che
deve essere condivisa, concordata e praticata all’interno degli ambienti e della vita
scolastica.
Il patto educativo ha l’obiettivo di mantenere una uniformità di intenti e di regole
condivise.
Il rispetto del Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un
percorso formativo che possa avvalersi di un rapporto di fiducia reciproca e per
guidare i bambini - studenti al successo scolastico.
Si è realizzato una tabella in cui sono elencati i diritti e doveri della famiglia e della scuola
evidenziando con gli stessi colori quelli i cui intenti sono simili allo scopo di sottolinearne la
coincidenza.
Al centro del grafico è posto il bambino con i suoi diritti. Diritti che non devono essergli
negati per crescere con una piena consapevolezza di sé.
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Rispettare e valorizzare le diversità.
Sentirsi amato e rispettato.
Sviluppare le proprie capacità;
Stare con gioia con gli altri;
Confronto con le insegnanti;
Divertirsi e confrontarsi;
Vedere rispettati i propri tempi;
Vedere rispettate le diversità;
Conoscere, condividere le regole;
Socializzare ed interagire con i
bambini e gli adulti;
Vivere in un ambiente sereno ed
accogliente;
Bambino
Diritti del bambino
Promozione della propria
autonomia;
Partecipare agli incontri individuali,
collettivi e alla vita scolastica;
Collaborare con la scuola per una
coerenza educativa;
Condividere le regole e rispettarle;
Dialoghi con i propri figli e la scuola;
Amore e rispetto per i bambini e
l’ambiente;
Testimoniare i Valori Cristiani;
Famiglia
Diritti e Doveri
Essere testimoni di valori
cristiani.
Essere imparziali;
Ascoltare e comprendere i
bambini;
Di favorire un clima di fiducia
e di dialogo con la famiglia;
Di esprimersi con coerenza
educativa;
Condividere con la famiglia il
progetto educativo;
Rispettare e valorizzare le
diversità;
“Vivere” l’ambiente sereno e
accogliente;
Scuola
Diritti e Doveri
Nel 1991 l'Italia ha ratificato la Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza,
approvata nel 1989 dall'Assemblea delle Nazioni Unite. Per la prima volta vengono
enunciati in forma coerente i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti e garantiti
a tutti i bambini e a tutte le bambine del mondo. In particolare, nel documento si affermano
i diritti di protezione e di non discriminazione, di promozione, di partecipazione ed ascolto
dell'opinione dei bambini e delle bambine.
Nonostante l'affermazione di una “cultura dei diritti” che riconosce ai bambini il ruolo di
soggetti sociali con bisogni primari, capaci di esprimersi e protagonisti della propria
vicenda esistenziale, appare ancora evidente una forte attenzione più ai bisogni materiali
che a quelli legati al sostegno emotivo necessario affinché i bambini possano crescere in
modo armonico e diventare cittadini sereni e attivi.
É necessario, quindi, che la cultura dei diritti divenga una cultura dell'infanzia e per
l'infanzia, perché ogni bambino sia libero di fare, immaginare, pensare ed esprimersi.
In quest'ottica la scuola dell'infanzia assume un ruolo fondamentale: è un luogo che
accoglie, che protegge e valorizza, che favorisce la creatività potenziale di ogni bambino,
che permette ai bambini di essere, appunto, bambini. Le Indicazioni Nazionali definiscono
la scuola come “luogo dei diritti di ognuno e delle regole condivise”, riconoscendole un
ruolo fondamentale nell'affermazione e nella promozione della “cultura dei diritti”. In
particolare, “La scuola dell’infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le bambine e i
bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in
coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione
della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei
documenti dell’Unione europea.
Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia,
della competenza e li avvia alla cittadinanza.”
In virtù di tali principi ed ispirandoci ad essi, abbiamo deciso come Collegio dei Docenti di
porre al centro della nostra azione educativa e didattica il rispetto dei diritti dei bambini e
delle bambine, consapevoli che “ogni bambino è, in sé, diverso ed unico” e che “i bambini
sono alla ricerca di legami affettivi e di punti di riferimento, di conferme e di serenità e, al
contempo, di nuovi stimoli emotivi, sociali, culturali, di ritualità, ripetizioni, narrazioni,
scoperte.”
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La convenzione afferma che ogni bambino ha il diritto di …
 espressione (art. 12);
 ricercare, ricevere e divulgare informazioni (artt. 13,17);
 pensiero, di coscienza e di religione (art. 14);
 associazione (art. 15);
 partecipazione alla vita culturale ed artistica (art. 31).
La convenzione riconosce che ha bisogno di…

una famiglia (artt. 20, 21)

cure speciali se disabile (art. 23)

un livello di vita adeguato (artt. 3, 27)

una vita sana e sicura (artt. 6, 27)

istruzione (art. 28)

esprimere i talenti e le potenzialità (art. 29)

rispetto per la lingua, la religione, la cultura (art. 30)

giocare e riposare (art. 31)
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“Gli Stati parti convengono che l'educazione del fanciullo deve avere come finalità: a)
favorire lo sviluppo della personalità del fanciullo nonché lo sviluppo delle sue facoltà e
delle sue attitudini mentali e fisiche, in tutta la loro potenzialità;
b) sviluppare nel fanciullo il rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e dei
principi consacrati nella Carta delle Nazioni Unite;
c) sviluppare nel fanciullo il rispetto dei suoi genitori, della sua identità, della sua lingua e
dei suoi valori culturali, nonché il rispetto dei valori nazionali del paese nel quale vive, del
paese di cui può essere originario e delle civiltà diverse dalla sua;
d) preparare il fanciullo ad assumere le responsabilità della vita in una società libera, in
uno spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di uguaglianza tra i sessi e di amicizia
tra tutti i popoli e gruppi etnici, nazionali e religiosi e delle persone di origine autoctona;
e) sviluppare nel fanciullo il rispetto dell'ambiente naturale.”
“UN BAMBINO CREATIVO E’ UN BAMBINO FELICE” (Alberto Munari)
L'espressione grafica è una delle prime forme di comunicazione del bambino, attraverso la
quale egli manifesta i propri sentimenti, le emozioni e i conflitti, sviluppando nello stesso
tempo le abilità oculo-manuali. L'uso del colore diventa man mano intenzionale, così come
la prospettiva e gli elementi che “decide” di rappresentare. L'approccio ludico è
fondamentale: giocando e pasticciando con i colori, il bambino trova un canale per
mostrare la propria creatività, utilizzando tecniche e materiali multiformi. Il bambino
quando disegna per sé stesso è concentrato, ogni tratto è qualcosa di compiuto e talvolta
gli rimane difficile comprendere le richieste dell'adulto.
Arte e creatività svolgono un ruolo fondamentale nell’ambito dell’evoluzione infantile in
quanto permette al bambino di trovare un canale per esprimersi. Ogni bambino ha le sue
peculiarità, le sue esigenze e non sempre sa esprimerle verbalmente, soprattutto in questa
fascia di età. Uno dei pensieri che sostiene la scelta di una programmazione basata
sull’Arte è proprio quello di fornire al bambino più mezzi possibili per manifestare sé stesso
al mondo che lo circonda, per sentirsi libero e accettato nella sua unicità. Gli atelier
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pensati dalle insegnanti sono luoghi spaziali e mentali in cui i bambini hanno la possibilità
di acquisire competenze creative. E’ importante che il bambino crei le proprie opere d’arte
secondo il suo gusto, la sua sensibilità mostrandoci la sua visione ed elaborazione della
realtà.
La finalità del progetto è di avvicinare i bambini al modo dell'arte, scoprire i suoi linguaggi
e stimolarli ad avere un atteggiamento creativo rispetto ai materiali e all'uso del colore,
superando gli schemi “stereotipati”. Incoraggiati ad esprimersi liberamente, gratificati nelle
loro scelte e capacità, i bambini intraprendono il lungo percorso della costruzione della
propria identità, della conquista dell'autonomia e di un pensiero positivo che valorizza la
loro appartenenza al mondo che li circonda. È fondamentale, quindi, promuovere e
sviluppare le potenzialità estetiche del bambino attraverso esperienze sia fruitivo-critiche
che espressivo-artistiche, mediante la progettazione e l'utilizzo di tecniche diverse.
La metodologia prevalente per lo svolgimento delle attività prevede di partire
dall’osservazione di opere d’arte di vari autori. L’opera d’arte sarà, quindi, lo spunto, il
punto di partenza per poter conoscere le forme, le stagioni, il corpo…. Proprio l’Arte sarà
fonte inesauribile per stimolare e sollecitare l’osservazione, la ricerca e l’approfondimento.
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Educativo – Didattico
Valoriale
Laboratori
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"Leggimi subito, leggimi forte
Dimmi ogni nome che apre le porte
Chiama ogni cosa, così il mondo viene
Leggimi tutto, leggimi bene
Dimmi la rosa, dammi la rima
Leggimi in prosa, leggimi prima!"
Le insegnanti della “Scuola dell’infanzia D. Cora’" intendono programmare e attuare,
nell'anno scolastico 2015 - 2016, una serie di attività volte a promuovere, consolidare,
potenziare e sviluppare l'amore per la lettura.
Per far scaturire un autentico amore per il libro e per la lettura, è indispensabile che le
motivazioni e le spinte si sviluppino su un vissuto emozionale positivo, mediante il quale la
lettura, da un fatto meccanico, si trasformi in un gioco divertente, creativo e coinvolgente.
Occorre quindi trasformare la lettura da richiesta, anche pressante, fatta agli alunni, in
un'interessante offerta e considerarla momento essenziale della programmazione didattica.
La lettura non sarà offerta come un fatto isolato, bensì come un insieme ricco di esperienze
positive e significative, di possibilità creative ed espressive in cui il risultato finale non sarà
una semplice fruizione passiva, ma un vissuto attivo e coinvolgente. Tali proposte e attività
attiveranno
e
svilupperanno
tre
elementi
base
per
la
mente:
l'identificazione,
l'immaginazione e il fantasticare.
L’ immaginazione non è una facoltà separata della mente, ma è la mente stessa nella sua
interezza, che applica procedimenti analoghi in situazioni e contesti diversi e per questa
ragione i libri e le narrazioni sono “modelli” costanti e irrinunciabili nel panorama delle
esperienze scolastiche.
Inoltre saranno l'occasione per l'esercizio delle doti migliori di intelligenza, sensibilità e
creatività. Conoscere ed amare i libri sottende un percorso cognitivo con molte analogie,
ma anche notevoli differenze, come quello di qualsiasi altro oggetto di esperienze.
Come docenti dunque ci sentiamo in dovere di comunicare ai nostri alunni l’utilità e il
piacere della lettura. E’ proprio pensando all’esperienza scolastica che ci sentiamo
sollecitati ad affermare la necessità di conferire all’incontro con il libro e all’esercizio della
lettura non il carattere del dovere bensì quello del piacere, di un’attività gratificante e libera.
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Vivere positivamente l’esperienza della lettura genera passione per la lettura e gusto del
leggere e pone in tal modo le premesse per divenire lettori per tutta la vita.
Il personaggio guida di quest’anno è il “Pesciolino Filippo” personaggio creato dalla
scrittrice Nicoletta Costa.
"... Filippo e i suoi amici vivono ogni giorno piccole “grandi” avventure che aiutano i bambini
ad avere fiducia in se stessi. ..." e chissà quanti sono i bambini che assieme a loro, si sono
sentiti più forti, coraggiosi, allegri, invincibili.
Scopi

favorire un rapporto continuo tra i bambini e i libri;

avvicinare alle potenzialità della narrazione, dell’ascolto, dell’invenzione;

ampliare le conoscenze e i saperi dei bambini;

condividere momenti di lettura e di ascolto;

sensibilizzare alla narrazione, al racconto, al libro.
Competenze

avvicinarsi a tipi di libri differenti;

dimostrare interessi per i libri e utilizzarli al meglio;

acquisire capacità di attenzione e di ascolto;

leggere e comprendere le immagini;

riconoscere personaggi, situazioni ed ambienti;

sperimentare modi di rappresentazione.
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“I bambini si ritrovano dopo l’estate e i più piccoli entrano per la prima volta alla scuola dell’
infanzia. Il gruppo un po’ disordinato di bambini sta per intraprendere un bellissimo viaggio
insieme.
I più piccoli si portano il pupazzetto o il giocattolo preferito, alcuni piangono, altri si
attaccano ai vestiti dei genitori e non li lasciano andare. Tutti però hanno una grande
curiosità: dove li porterà questo viaggio? ”
I primi giorni di scuola coincidono con giorni dedicati all’accoglienza. Un atto dovuto da
parte di chi riceve ed una legittima aspettativa per chi si inserisce o re-inserisce dopo la
pausa estiva in un ambiente diverso da quello di appartenenza. Nella scuola, in particolare,
accogliere i nuovi iscritti significa guidarli in un percorso di crescita, verso nuovi traguardi
socio-relazionali, affettivi e cognitivi.
È un tempo caratterizzato da esperienze e attività che si propongono l’obiettivo di favorire
e/o facilitare la conoscenza reciproca tra bambini, tra bambini e insegnanti, e insegnanti e
genitori, in un percorso di fiducia e condivisione che è il presupposto indispensabile per
iniziare a percorrere insieme il cammino scolastico.
Campi di esperienza
 Il sé e l’altro
 Il corpo in movimento
 I discorsi e le parole
Obiettivi generali
 Scoprire, conoscere e/o riconoscere l’ambiente scuola
 Sperimentare modalità di relazione
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 Interagire con bambini e adulti
 Condividere momenti di gioco e attività
 Riconoscere di fare parte di un gruppo
 Ascoltare storie e racconti a tema
Obiettivi formativi 2,5 e 3 anni
 Superare il distacco dalla famiglia e dalle figure genitoriali
 Sentirsi accolto nel nuovo ambiente sociale
 Imparare a conoscere i compagni
 Esplorare la sezione e gli spazi circostanti
 Rappresentare esperienze con varie tecniche grafico-pittoriche
 Riconoscere la propria identità
 Conoscere le regole scolastiche
Obiettivi formativi 4 e 5 anni
 Ritrovare persone conosciute, bambini e adulti
 Scoprire modalità di accoglienza
 Affermare la propria identità
 Maturare il senso di appartenenza al gruppo
 Partecipare attivamente alle diverse esperienze tra pari che la scuola offre
 Rappresentare esperienze con varie tecniche grafico-pittoriche
Utilizzando le seguenti risorse:
 Materiale didattico e di consumo
 Storia “Il Pesciolino Filippo”
 Supporti audio-visivi
Spazi
 Sezione
 Salone
 Giardino
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“L’incontro dei bambini con l’arte è occasione per guardare con occhi diversi il mondo che
li circonda. I materiali esplorati con i sensi, le tecniche condivise nell’atelier della scuola, le
osservazioni di luoghi (piazze, giardini, paesaggi) e di opere (quadri, musei, architetture)
aiuteranno a migliorare le capacità percettive, coltivare il piacere della fruizione, della
produzione e dell’invenzione e ad avvicinare alla cultura e al patrimonio artistico”
(Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012)
Arte e colore è il binomio che intreccia i diversi Progetti e rappresenta il contesto di lavoro
che li unisce e li caratterizza.
La scelta di questo argomento si spiega senz’altro per il suo valore intrinseco, nella
consapevolezza dell’importanza di far avvicinare i bambini, fin da piccoli, a prodotti
culturali di qualità, quale appunto l’arte nelle sue molteplici forme ed espressioni.
L’arte è considerata come risorsa didattica in grado di offrire un’ampia gamma di percorsi
possibili, contenitore ideale per essere trasformato in una sorta di laboratorio di
esperienze, significative e non convenzionali, in grado di affascinare e coinvolgere adulti e
bambini.
Ai bambini si chiede, infatti, non solo di ascoltare, ma di partecipare in prima persona agli
eventi che la storia propone, attraverso un’esplorazione attiva e/o una rielaborazione
creativa.
Le proposte didattiche saranno strutturate in maniera da consentire a ciascun bambino di
trarre dall’esperienza quello di cui ha bisogno per il suo personale percorso di crescita e
apprendimento.
Campi di esperienza
 Linguaggi, creatività, espressione
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 Il corpo e il movimento
 Il sè e l'altro
 I discorsi e le parole
 La conoscenza del mondo
Obbiettivi generali
 Coltivare l’interesse per la fruizione e l’analisi di opere d’arte
 Cogliere la funzione espressiva di un’opera d’arte
 Attribuire un significato ad un quadro
 Esplorare i materiali a disposizione e utilizzarli con creatività
 Utilizzare diverse tecniche espressive
 Esprimersi attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative
 Riprodurre in modo personale immagini d’arte
 Potenziare le capacità espressive, creative, manipolative
 Costruire un rapporto equilibrato tra realtà e immaginario
 Riconoscere di fare parte di un gruppo
 Interagire positivamente con bambini e adulti
Obbiettivi formativi
 Vedere ed osservare un’immagine: esplorarla, analizzarla, riconoscere e descrivere
gli elementi che la compongono
 Utilizzare il linguaggio per comunicare emozioni, sensazioni, opinioni, preferenze,
motivazioni
 Interpretare e descrivere immagini ed illustrazioni, mettendo in relazione gli
elementi che la compongono
 Sperimentare, conoscere ed usare adeguatamente diverse tecniche e materiali
grafico-pittorici
 Interpretare e comporre creativamente elaborati grafico-pittorici
 Esercitare le potenzialità sensoriali, conoscitive ed espressive
 Sperimentare i propri bisogni e i propri limiti
 Conoscere le proprie competenze
 Relazionare con sè stesso e l’altro
 Collaborare alla realizzazione di un lavoro di gruppo
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 Iniziare a sviluppare e rafforzare la coordinazione oculo-manuale e la motricità fine
Utilizzando le seguenti risorse
 Materiale didattico e di consumo
 Opere d’arte
 Supporti audio-visivi
 Storie a tema
Spazi
 Sezione
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“Dio ci incontra attraverso i bambini ed i bambini ci raccontano di Lui”
Premessa
L’insegnamento della religione cattolica nella scuola dell’infanzia si prefigge di educare il
bambino alla scoperta del valore della propria persona, come figlio di Dio; si pone inoltre
l’obbiettivo di far capire ai bambini che la propria vita e tutto il creato sono doni
meravigliosi di Dio Padre.
La parola di Gesù è una parola di amore capace di donarci la gioia se la accogliamo e la
viviamo.
Le parabole di Gesù che si trovano nei Vangeli hanno lo scopo di illustrare in modo
semplice concetti complessi, favorendone una comprensione immediata. Esse sono un
elemento tipico dell’insegnamento di Gesù (cfr. Marco 4,33-34) e il cuore della sua
predicazione per entrare nel Regno dei cieli. Perché proporre questi eventi narrativi?
Perché possono essere un valido supporto per orientare i bambini a comprendere il
messaggio di Gesù e a metterlo in pratica nella vita quotidiana.
Il percorso intende trasmettere al bambino, giorno dopo giorno e passo dopo passo la
bellezza e la gioia di scoprire tutta la Creazione nella sua grandezza, diversità, bellezza e
preziosità. Nella Creazione, il dono più alto siamo noi, cioè ciascun uomo che è unico e
irripetibile e chiamato per nome da Dio Padre.
Le parabole di Gesù sono una vera e propria scuola di vita, un “luogo educativo” dove
vengono indicate le cose che valgono, quelle primarie, messe a confronto con quelle che
sono secondarie e vili.
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Obbiettivi di apprendimento irc
Il sé e l’altro
Scoprire nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprendere
che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne uniti nel suo
nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri,
anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose.
Il corpo ed il movimento
Riconoscere nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui. Manifestare con il
corpo la propria interiorità, l’immaginazione e le emozioni.
I discorsi e le parole
Imparare alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici.
Sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.
La conoscenza del mondo
Osservare con meraviglia ed esplorare con curiosità il mondo per sviluppare sentimenti di
responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.
Nuove indicazioni nazionali 2012
Il sé e l’altro
Porre domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o
male, sulla giustizia e raggiungere una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri,
delle regole del vivere insieme.
Il corpo e il movimento
Vivere pienamente la propria corporeità, percepirne il potenziale comunicativo ed
espressivo.
I discorsi e le parole
Esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentare attraverso il
linguaggio verbale utilizzandolo in differenti situazioni comunicative. Ascoltare e
comprendere narrazioni, raccontare e inventare storie, chiedere e offrire spiegazioni,
usare il linguaggio per progettare attività e per definirne le regole.
La conoscenza del mondo
Osservare con attenzione il proprio corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti,
accorgendosi dei loro cambiamenti.
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Progetto:
Obbiettivi generali
Comprendere che ciascun bambino ha una storia: si nasce, si cresce e si scoprono dei
doni, della capacità, proprio come è stato per il bimbo Gesù (un bimbo come noi).
Capire che per crescere insieme è importante imparare il perdono, l’aiuto reciproco e
l'amore verso tutti.
Avvicinare i bambini alle parabole in maniera concreta, attraverso l’esperienza diretta.
Obiettivi specifici di apprendimento:
Il sé e l’altro:
 3 anni :sperimentare la condivisione, la lealtà, l’armonia nel gruppo classe.
 4 anni: riconoscere e vivere i valori sociali ed umani nel rapporto con gli altri.
 5 anni: percepire che Dio ci ha dato dei “doni” al momento della nostra nascita:
intelligenza, volontà, coraggio.
I discorsi e le parole
 3 anni: manifestare curiosità nei confronti di racconti biblici.
 anni: sperimentare varie situazioni comunicative ricche di senso religioso.
 5 anni: spiegare con semplicità alcuni simboli, segni e gesti cogliendone il senso
religioso cristiano.
La conoscenza del mondo
 3 anni: entrare in contatto con elementi del mondo naturale creato da Dio.
 4 anni: osservare con meraviglia ed esplorare con curiosità il mondo, riconosciuto
come dono di Dio Creatore.
 5 anni: sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola
con fiducia e speranza.
Il corpo e il movimento
 3 anni: percepire che la condivisione si esprime anche attraverso la gestualità e la
corporeità (prestare giochi, condividere lo spazio ed il materiale…).
 4 anni: percepire che le nostre azioni hanno delle conseguenze su chi ci sta vicino.
 5 anni: favorire la riflessione sulle conseguenze delle nostre azioni sugli altri.
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Organizzazione:
Bambini coinvolti: gruppo omogeneo, gruppo eterogeneo, piccolo gruppo, gruppi di
intersezione.
Dove: in sezione, in salone.
Quando: una volta alla settimana durante tutto l’anno scolastico
Con chi: l’insegnante, persone invitate a portare esperienze e racconti, genitori, nonni.
Con che cosa: libri, racconti, quadri, immagini, oggetti pertinenti, musiche, materiali,
alimenti
Situazione stimolo:
Il percorso proposto nel corso di questo anno scolastico, nella fedeltà delle indicazioni Cei
per la scuola dell’infanzia, vuole offrire ai bambini la possibilità di riflettere su personali
esperienze contribuendo a rispondere al profondo bisogno di significato proprio di
ciascuna persona.
Come procedere
Abbiamo scelto di approfondire il tema relativo alla parabola dei Talenti in quanto collegato
al progetto didattico “Diritto all’ espressione”.
Attraverso quali proposte:
Tenendo al centro l’attenzione per lo sviluppo integrale di ciascun bambino e il valore delle
esperienze da lui vissute, le attività proposte seguiranno il tema dei talenti rappresentati
dai “doni” che Dio fa a ciascuno di noi. Dopo un primo momento in cui scopriremo il creato
come dono di Dio, incontreremo la parabola dei Talenti. Il padrone della parabola è
appunto Dio e i servi siamo noi. Se ricevi un regalo da qualcuno, che cosa fai? Lo lasci
incartato o lo riponi in un cassetto, oppure lo scarti e cominci ad usarlo? La stessa cosa
deve accadere per i doni che Dio ci ha dato al momento della nostra nascita: intelligenza,
volontà, coraggio… Rifletteremo con i bambini sull’importanza di non tenere chiusi i doni
dentro di noi ma di metterli al servizio degli altri e anche nostro.
Con la festività del Natale conosceremo, attraverso alcuni quadri rappresentanti Maria in
attesa di Gesù, il talento dell’accoglienza. Con la creazione e l’osservazione del presepe,
attraverso gli Angeli, scopriremo il talento dell’annunciare la gioia. Con Giuseppe, il talento
della cura e attenzione verso la propria famiglia. Infine con i pastori il talento del
condividere e donare.
Fasi della ricerca:
 Coinvolgimento famiglie. Ad ogni bambino viene consegnato a casa un cartoncino,
sul quale assieme ai genitori deve scrivere il proprio talento, ovvero ciò che più gli
P.O.F. 2015/2016
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riesce bene fare, una sua qualità, abilità... Una volta riportato a scuola, l'insegnante
leggerà ai bambini la parabola dei talenti con un testo adattato per bambini;
 Elaborato a sequenze sulla parabola dei talenti.
Fase della rappresentazione e realizzazione:

Realizzazione di attività in collaborazione;

Rielaborazione grafica e verbale dei racconti ascoltati
Per quale obiettivo di senso:
Il bambino riconosce e vive i valori sociali ed umani nel rapporto con gli altri: amicizia,
fraternità, amore, pace,…
Competenze da valutare:
 Conosce parole che definiscono la dimensione delle qualità personali.
 Esprime verbalmente il contenuto del racconto biblico.
 Rielabora la narrazione proposta con proprie conoscenze e vissuti.
Abilità/capacità:
 Ascoltare con attenzione ciò che viene letto e raccontato.
 Lasciarsi coinvolgere nelle varie attività e propone un proprio stile di partecipazione.
 Mostrare interesse e curiosità intervenendo con domande, raccontando la propria
esperienza, il proprio punto di vista.
 Esercitare le potenzialità sensoriali del corpo.
 Collaborare con i compagni alla realizzazione di un progetto e averne cura.
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CAMPI DI ESPERIENZA
Il sé e l’altro
Il corpo in movimento
Linguaggi, creatività,
espressione
I discorsi e le parole
Progetto
curricolare
La conoscenza del mondo
ATTIVITA’ PROGRAMMATE
IN SEZIONE
LABORATORI
Con insegnanti
Con collaboratori esterni
LINGUA INGLESE
LINGUISTICO
INFORMATICA
MANIPOLATIVO/
ESPRESSIVO/
CREATIVO
MOTORIO
CREATIVO/ESPRESSIVO
LOGICO/MATEMATICO
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La suddivisione dei laboratori per fasce di età omogenea risponde alla normativa vigente
di una scuola che mira alla sviluppo di competenze e abilità specifiche dei bambini.
I laboratori di INGLESE, INFORMATICA, LINGUISTICO, LOGICO-MATEMATICO
garantiscono un percorso propedeutico alla scuola primaria perché favoriscono nel
bambino l’acquisizione di un modello operativo più complesso con una metodologia che
ne va comunque a valorizzare una componente ludica.
I laboratori MANIPOLATIVO-SENSORIALE-CREATIVO rappresentano una proposta di
apprendimento che offre ai bambini una più ricca interpretazione della realtà.
Il laboratorio di ATTIVITA’ MOTORIA permette uno sviluppo armonico di tutte le
potenzialità del bambino
che ha la possibilità di trasformare il pensiero in azioni ed
esprimere emozioni ed affettività.
Il PROGETTO CONTINUITA’ favorisce nel bambino la costruzione di aspettative positive
nei confronti della nuova scuola e mette in rilievo l’importanza di un passaggio sereno in
una realtà diversa da quella finora conosciuta.
Rif.to Laboratori
Grandi
Medi
Piccoli
*
*
*
A
Biblioteca
B
Manipolativo/Sensoriale Creativo
C
Informatica
*
D
Inglese
*
*
E
Creativo/Espressivo
*
*
F
Logico/matematico
*
G
Linguistico
*
H
Motorio
*
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*
*
*
A) LABORATORIO: PROGETTO BIBLIOTECA
INSEGNANTE: tutte le insegnanti
GRUPPO INTERESSATO: 2,5 – 3 - 4 e 5 anni ( piccoli, medi e grandi).
TEMPI: da ottobre 2015 a maggio 2016
Premessa
Nel salone della nostra scuola è stato allestito un angolo
BIBLIOTECA,
un luogo piacevole e
ricco di libri e materiali per avvicinare i bambini alla “lettura”; uno spazio educativo che
stimola a considerare il libro un oggetto amico, attraverso proposte gratificanti e
significative che consolidano nei bambini curiosità e desiderio di scoperte e rappresentano
esperienze pregnanti per la loro crescita. Il libro è prima di tutto un’occasione speciale di
intrattenimento piacevole e di condivisione di emozioni e stati d’animo suscitati dal mondo
simbolico racchiuso nelle sue pagine.
La lettura espressiva e ad alta voce dei libri da parte dell’adulto è un momento magico
molto importante per motivare i bambini a “leggere” riguardando il libro da solo per
risentire nelle orecchie la voce di chi gli ha narrato.
I libri saranno suddivisi per tema: avventura, fantastico e scienza.
I bambini potranno guardare i libri a scuola ma potranno far uso del modello di prestito
come in una vera e propria biblioteca, portando a casa con sé il libro per riconsegnarlo a
scuola dopo qualche giorno.
Anche la collaborazione con i genitori è indispensabile, perché leggere insieme
contribuisce a rafforzare l’acquisizione del piacere di leggere, proprio perché i bambini
sentono l’adulto motivato e coinvolto piacevolmente in questa attività dedicata
esclusivamente a loro.
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Il progetto è rivolto a tutti i bambini della scuola e si pone come obiettivo quello di creare
nei bambini l’abitudine all’ascolto e alla lettura come momento piacevole e divertente
ricordando che i libri sono il cibo della mente e che: “Il mondo è un libro e quelli che non
viaggiano ne leggono solo una pagina”. S. Agostino
Obiettivi generali:
 Sviluppare capacità di attenzione visiva e uditiva.
 Sviluppare la “cultura” del libro.
 Scoprire la funzione e l’uso del libro.
 Consolidare le capacità linguistiche, cognitive e percettive.
 Comprendere e rispettare le regole della biblioteca.
Obiettivi formativi per i 2,5 e 3 anni:
 Ascoltare e comprendere una fiaba e/o una favola.
 Imparare a maneggiare le pagine di carta.
 Imparare a sfogliare i libri e riporli in maniera corretta.
 Imparare a ricordare intere frasi e talvolta intere storie.
 Leggere le immagini strutturando semplici frasi.
 Stimolare la fantasia.
Obiettivi formativi per i 4 e 5 anni:
 Ascoltare e comprendere una fiaba e/o una favola.
 Intervenire verbalmente nel gruppo.
 Rafforzare la capacità di comunicazione.
 Sviluppare l’immaginazione e la fantasia.
 Ricordare e utilizzare parole nuove percepite nell’ascolto.
 Leggere immagini più complesse costruendo frasi.
 Effettuare ipotesi di lettura.
 Riordinare una storia divisa in sequenze.
 Memorizzare le regole della biblioteca.
 Imparare la classificazione dei libri.
Spazio
 Salone
Materiali
 Libri
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B) LABORATORIO: MANIPOLATIVO/ESPRESSIVO/CREATIVO
INSEGNANTE: Beatrice Bagiacchi, Elena Pozzato, Marta Polato
GRUPPO INTERESSATO: bambini 3 anni
TEMPI: novembre 2015 - febbraio 2016
Premessa
Nella scuola dell’infanzia il laboratorio in genere è un luogo di esperienza e di
apprendimento in cui il bambino, attraverso la dimensione ludica ed operativa, rafforza il
pensiero produttivo ed affronta situazioni problematiche esplorandole, sperimentandole e
ricostruendole in prima persona.
Nel laboratorio creativo-manipolativo le attività che si svolgono (manipolazione, musica,
grafismo, costruzione…) sono particolarmente congeniali ai bambini perché permettono
loro di manifestare in maniera personale e originale vissuti, sentimenti, idee. I bambini
fanno esperienza e conoscono il mondo che li circonda apprendendo tecniche espressive
sia per rappresentare e comunicare, sia per alimentare le dimensioni dell’immaginazione,
della fantasia e della creatività.
Campi di esperienza coinvolti:
 Il sé e l’altro.
 Linguaggi, creatività, espressione.
 Il corpo in movimento.
Obbiettivi generali:
 Modellare, suonare, dare forma e colore all’esperienza, individualmente e in
gruppo, con i vari strumenti e materiali.
 Proporre situazioni stimolanti a livello cognitivo ed affettivo.
 Consentire l’espressione di emozioni ed idee.
 Rafforzare la vita di relazione tra coetanei, adulti e bambini.
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Obbiettivi specifici:
 Dare ai bambini la possibilità di pasticciare per conoscere i materiali.
 Incrementare la creatività a livello personale ed interpersonale.
 Realizzare spontaneamente un oggetto, collage, un dipinto.
 Ascoltare e riconoscere i molteplici linguaggi sonori.
 Riconoscere le caratteristiche principali dei suoni.
 Sviluppare la capacità di esprimersi attraverso attività di drammatizzazione e canto.
Utilizzando le seguenti risorse:
 Spazio sezione
 Materiale didattico e di consumo.
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INSEGNANTE: Beatrice Bagiacchi, Elena Pozzato, Marta Polato
GRUPPO INTERESSATO: bambini di 3 anni
TEMPI: dal mese di Febbraio al mese di Aprile 2016
Premessa
Il progetto attraverso l’ osservazione, la lettura d’immagini, e l’attività grafico-pittorica
permette di dare al bambino la possibilità di trasformare il pensiero in azione, esprimendo
emozioni ed affettività.
Saranno svolte attività guidate di gruppo, attività libere individuali o a piccolo gruppo.
Campi di esperienza:
 Il sè e l’altro.
 Linguaggi, creatività ed espressione.
 Corpo, movimento e salute.
Obiettivi generali:
 Ascoltare la narrazione.
 Sviluppare il senso i identità personale.
 Giocare in modo creativo e costruttivo con gli altri.
 Provare piacere nei movimenti, sperimentare schemi posturali e motori.
Obiettivi formativi:
 Scoperta delle varie parti del viso.
 Osservazioni delle caratteristiche e delle espressioni del viso.
 Ricomposizione dell’ immagine del volto.
Attivita’ e percorsi:
 Il gioco del solletico: i bambini si fanno il solletico nella parte del viso nominata
dall’insegnante (poi prendono il posto dell’insegnante)
 Il libro delle facce: i bambini osservano i visi, nominano le varie caratteristiche ed
espressioni dei volti
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 Puzzle dei ritratti
 Gioco delle facce buffe alla maniera di Bloch: i bambini devono completare la
scheda con il viso vuoto usando materiali di recupero. e un po’ di fantasia
Risorse utilizzate:
 Sezione
 Salone
 Materiale didattico e di consumo
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INSEGNANTE: Beatrice Bagiacchi, Elena Pozzato, Marta Polato
GRUPPO INTERESSATO: bambini di 3 anni
TEMPI: da Marzo a Maggio 2016
Premessa
Il progetto nasce dal desiderio di educare i bambini all’arte, avvicinandoli in particolare
all’arte visiva e proponendo esplorazioni cromatiche, in un percorso di scoperta di alcune
opere d’arte, con un approccio plurisensoriale e una dimensione creativa, per trarne
emozioni e sensazioni
Campi di esperienza coinvolti:
 linguaggi, creatività ed espressione
 il sé e l’altro
 i discorsi e le parole
Obiettivi generali:
 esplorare i materiali a disposizione ed utilizzarli con creatività
 verbalizzare esperienze
 condividere con gli altri le proprie emozioni
 conoscere e discriminare i colori
 esprimersi attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative
Obiettivi formativi:
 sperimentare e conoscere i colori primari
 esprimersi graficamente con i colori primari
 sperimentare tecniche e modalità di coloritura
 riprodurre in modo personale immagini d’arte
 scoprire e inventare composizioni monocromatiche
Utilizzando le seguenti risorse:
 materiale didattico e di consumo
Spazi:
 sezione
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C) LABORATORIO: INFORMATICA
INSEGNANTE: Fiorentino Lucia
GRUPPO INTERESSATO: 5 anni (grandi)
TEMPI: da marzo a giugno 2016
Premessa
Il laboratorio di computer parte dal presupposto che oggi i bambini vivono in una realtà
altamente pervasa da forme di comunicazione e informazione multimediali.
Molto importante è il ruolo della scuola che può aiutare a conoscere, usare e filtrare questi
strumenti già a cominciare dalla scuola dell’Infanzia.
La proposta è presentata attraverso un simpatico sfondo integratore narrativo ai bambini di
5 anni, che imparano a riconoscere tutti i componenti del computer, a mantenere attiva la
curiosità, a stimolare la creatività, le loro capacità logiche e di apprendimento, a conoscere
nuovi vocaboli grazie anche a fumetti e animazioni con personaggi e avventure adatti alla
loro età.
Campi di esperienza coinvolti:
 Linguaggi, creatività ed espressione.
In risposta ai seguenti interessi:
 Sperimentare e conoscere le funzionalità del PC.
Motivazione:
 Riuscire ad utilizzare nella maniera corretta il PC.
Obiettivi generali:
 Conoscenza del computer, con approccio creativo.
 Riconoscere le componenti esterne del PC: tastiera, mouse, monitor, stampante.
 Accendere e spegnere il computer.
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 Manovrare il mouse e riconoscere il simbolo freccia.
 Utilizzare la tastiera.
 Acquisire nuovi vocaboli.
 Conoscere e utilizzare il programma Paint e sviluppare l’abilità di discriminare
colori, forme e dimensioni.
 Utilizzare il programma Word per imparare a scrivere il proprio nome.
 Favorire l’apprendimento globale con l’utilizzo di tutti i canali sensoriali, emotivi e
cognitivi.
 Stimolare la creatività, la percezione, l’attenzione e la memoria.
 Sollecitare sul piano relazionale l’abitudine ad ascoltare, collaborare, lavorare in
gruppo.
Obiettivi formativi:
 Avvicinare il bambino al linguaggio informatico.
 Superare l’ansia e l’insicurezza.
 Conoscere le principali componenti di un sistema multimediale.
 Usare il Mouse come strumento di orientamento spaziale.
 Sviluppare e controllare la coordinazione oculo-manuale.
 Avvicinarsi all’uso della tastiera.
 Comprendere il concetto di causa-effetto.
 Discriminare forme, colori, oggetti diversi.
Utilizzando le seguenti risorse:
 Aula computer.
 Materiali didattici e di consumo.
 CD interattivi.
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D) LABORATORIO: INGLESE
INSEGNANTE: Elena Pozzato
GRUPPO INTERESSATO: 5 anni (grandi)
TEMPI: febbraio-maggio 2016
Premessa
HOCUS
e LOTUS sono due personaggi preistorici protagonisti di piccole storie
appositamente create per insegnare una lingua straniera ai bambini.
“The adventures of Hocus & Lotus” è un programma d’insegnamento nato all’interno del
progetto europeo SOCRATES-LINGUA A.
Approccio metodologico
L’approccio metodologico poggia sulla natura del processo del linguaggio riguardo:
 la relazione affettivo-comunicativa tra insegnanti e alunni
 la progressione lessicale
 il graduale accrescersi delle strutture frasali
 l’acquisizione del significato e le intenzioni comunicative
Il bambino impara attraverso la ripetizione di esperienze narrative in lingua straniera
piacevolmente condivise tra insegnante e bambini, e bambini tra di loro; tali esperienze
vengono chiamate format narrativi.
Nel format sono presenti:
 parole singole
 espressioni fisse
 strutture nucleari semplici
P.O.F. 2015/2016
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 alcune strutture ampliate
 poche strutture complesse
Ogni format viene realizzato attraverso:
 l’acting out teatrale come esperienza diretta
 l’ascolto e canto del mini - musical per la ripetizione uditiva
 il libretto di favole per l’imput visivo - figurativo
 semplici giochi di società (memory, domino, etc. …) per poter giocare con le
immagini e le parole apprese
 la visione dei dvd dei cartoni animati con le avventure dei due dinosauri.
Materiali
 flash cards usate come strumento di mediazione e rinforzo della comprensione e
successiva memorizzazione dei vocaboli
 libri - dvd - cd 3° livello di “ The Adventures of Hocus & Lotus”
 materiale di consumo per l’attività grafico-pittorica
Campi di esperienza coinvolti
 il sé e l’altro
 i discorsi e le parole
 linguaggi, creatività ed espressione
 il corpo e movimento
Obiettivi generali
 amare la lingua straniera grazie al rapporto affettivo - positivo con l’insegnante
 motivare i bambini all’apprendimento delle lingua inglese e sviluppare un
atteggiamento positivo riguardo la stessa
 conoscere l’esistenza di diversi codici linguistici
 ascoltare, comprendere e riprodurre correttamente il lessico presentato
 sviluppare la capacità narrativa in lingua straniera all’interno di contesti noti.
Obiettivi formativi
 Acquisire la capacità di ascolto e comprensione.
 Acquisire la capacità di produzione orale e riutilizzo dei vocaboli in contesti diversi.
 Utilizzare spontaneamente parole singole, espressioni e alcune frasi nucleari
semplici.
 Effettuare l’acting - out teatrale relativo ai format appresi in lingua straniera.
Spazi
 Sezione.
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D) LABORATORIO : INGLESE
INSEGNANTE: Beatrice Bagiacchi
GRUPPO INTERESSATO: 4 anni (medi)
TEMPI: febbraio-maggio 2016
Premessa
“YES! “ è un progetto didattico che accompagna i bambini alla scoperta della lingua
inglese. L’approccio alla lingua inglese e alle sue strutture lessicali avviene a partire dalle
esperienze quotidiane più vicine al mondo dei bambini ed è proposto in maniera
accattivante e giocosa grazie a Billy, la simpatica ranocchia che accompagna gli alunni nel
percorso didattico.
La metodologia adottata si ispira al “learn by doing” (imparare facendo), che tende a
privilegiare l’esperienza diretta per un corretto apprendimento: i bambini quindi imparano
attraverso l’osservazione e il fare.
Campi di esperienza:
 Il sè e l’altro.
 I discorsi e le parole.
 Linguaggi, creatività ed espressione.
Obiettivi generali:
 Abituarsi all’ascolto di suoni e parole diversi dalla propria lingua;
 Comprendere e ripetere parole, istruzioni, semplici espressioni in un’altra lingua;
 Memorizzare canzoni, filastrocche, rime;
 Identificare numeri, colori, forme;
 Eseguire consegne in modo corretto;
 Eseguire movimenti in modo corretto;
Obiettivi formativi:
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 Salutare e congedarsi;
 Conoscere i numeri da uno a dieci;
 Puntare l’attenzione sugli aggettivi grande/piccolo;
 Ascoltare e comprendere una semplice descrizione;
 Conoscere gli animali della fattoria
 Conoscere le parti del viso
Risorse utilizzate:
 spazio sezione
 materiale didattico e di consumo
Verifica e valutazione
 Osservazioni sistematiche
 Prove oggettive e pratiche
 Documentazioni personali dei bambini
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E) LABORATORIO: CREATIVO/ESPRESSIVO
INSEGNANTE: Lucia fiorentino
GRUPPO INTERESSATO: bambini 4 anni ( medi)
TEMPI: novembre 2015 - aprile 2016
Premessa
Il progetto nasce dal desiderio di far scoprire ai bambini i colori secondari, in una
progressione di gradualità, e di avvicinarli al mondo dell’arte visiva. Il fulcro di ogni
esperienza è la sperimentazione individuale del colore a cui i bambini accedono in libertà,
ma in modo organizzato e funzionale, spaziando da una tecnica all’altra, da un materiale
all’altro in base alla propria espressività emotiva.
Campi di esperienza
 Linguaggi, creatività ed espressione
Obiettivi generali
 Esplorare i materiali a disposizione ed utilizzarli con creatività
 Verbalizzare esperienze
 Condividere con gli altri le proprie emozioni
 Conoscere e discriminare i colori
 Esprimersi attraverso il disegno, la pittura e altre attività manipolative
Obiettivi formativi 4 anni:
 Usare spontaneamente i colori
 Effettuare mescolanze di colori
 Sperimentare tecniche e modalità di coloritura
 Rafforzare la fiducia nelle proprie capacità espressive
 Riprodurre in modo personale immagini d’arte
 Scoprire attraverso i sensi le potenzialità creative di colori e materiali
Utilizzando le seguenti risorse:
 Materiali didattici e di consumo
Spazi:
 Sezione
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INSEGNANTE: Beatrice Bagiacchi
GRUPPO INTERESSATO: bambini 4 anni ( medi)
TEMPI: novembre 2015 - aprile 2016
Premessa
L’arte ha un posto centrale nella programmazione come mezzo stimolante nello stabilire
collegamenti e come supporto ai progetti: è una fonte inesauribile per sollecitare
l’osservazione, la ricerca e l’approfondimento.
L’obiettivo di questo progetto è la conoscenza delle stagioni attraverso l’osservazione
dell’albero e dei suoi cambiamenti attraverso le opere di alcuni artisti.
Tutto parte dall’osservazione della realtà per arrivare alla presentazione delle opere d’arte,
alla manipolazione di vari materiali e all’utilizzo di svariate tecniche pittoriche.
Campi di esperienza:
 Linguaggi, creatività ed espressione
 Immagini, suoni e colori
 Conoscenza del mondo
Obiettivi generali:
 Sviluppo dell’attenzione e della capacità di osservazione
 Sviluppo della manualità fine
 Sviluppo della coordinazione oculo-manuale
Obiettivi formativi:
 Osservare con attenzione l’ambiente esterno, i fenomeni naturali accorgendosi dei
loro cambiamenti
 Vivere una prima esperienza di educazione estetica
 Utilizzare diversi materiali e strumenti
 Utilizzare diverse tecniche espressive e creative
 Osservare, conoscere e nominare le caratteristiche stagionali
Risorse utilizzate:
 Sezione
 Salone
 Materiale didattico e di consumo
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F) LABORATORIO: LOGICO/MATEMATICO
INSEGNANTE: Dorota Chrobak
GRUPPO INTERESSATO: bambini 5 anni (grandi)
TEMPI: novembre 2015 – aprile 2016
Premessa
La matematica deve apparire come un gioco durante il quale il bambino supera tutte le fasi
del passaggio dal concreto all’astratto.
In questo particolare progetto partendo dalle opere di Pittori come Mondrian, Klee e
Kandinsky il bambino approfondisce aspetti geometrici come forma, linea e spazio.
Nel rispetto delle caratteristiche intellettuali e della naturale curiosità del bambino è
possibile guidarlo in processi di organizzazione, classificazione, ordinamento e confronto
continuo.
Campi di esperienza:
 Il sè e l’altro
 I discorsi e le parole
 La conoscenza del mondo
 Immagini, suoni, colori
Obiettivi generali:
 Dialogare, discutere e progettare confrontando idee e procedure
 Sviluppare fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie
domande, i propri ragionamenti, i propri pensieri
 Compiere operazioni logiche
 Confrontare e valutare quantità
 Potenziare la motricità fine per fornire le competenze utili all’avviamento del “pregrafismo” e “pre-scrittura”
Obiettivi formativi:
 Attraverso le immagini avvicinarsi e confrontarsi alle opere d’arte
P.O.F. 2015/2016
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 Vedere ed osservare un’immagine: esplorarla, analizzarla, riconoscere e descrivere
gli elementi che la compongono
 Incentivare determinate modalità di lavoro: riprodurre, ricalcare, contornare,
ritagliare, applicate alle opere d’arte
 Riconoscere le caratteristiche delle forme geometriche, linee e segni
 Orientarsi nello spazio fisico e grafico utilizzando i concetti spaziali (dentro/fuori,
sopra/sotto, in alto/ in basso, orizzontale, verticale, diagonale)
 Riconoscere linee aperte e chiuse, regioni confinanti, separate, sovrapposte
(intersecate)
 Riprodurre ritmi secondo un determinato ordine
Risorse utilizzate:
 Materiale didattico e di consumo
 Riproduzioni di opere d’arte
Spazio:
 Sezione
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G) LABORATORIO: LINGUISTICO
“Ricorrere all’arte, alla poesia, ai loro simboli e alle loro metafore per parlare di noi e del
mondo significa, allora, capire che non c’è niente da capire, ma tanto da scoprire e da
comprendere, e che il bello del mondo non sono le regole, le uguaglianze e i conti che
tornano, ma le sorprese e le differenze.”
M. Dallari
INSEGNANTE: Elena Pozzato
GRUPPO COINVOLTO: bambini 5 anni (grandi)
TEMPI: novembre – aprile 2016
Premessa
Il progetto lettere in arte vuole stimolare la curiosità e l’interesse dei bambini per il sistema
alfabetico. Prima ancora di iniziare il processo formale di alfabetizzazione, i bambini sono
portati a interrogarsi, a riflettere, a formulare ipotesi sul funzionamento del codice scritto.
L’obiettivo principale di questo progetto è quello di mettere in contatto i bambini con le
lettere dell’alfabeto in maniera creativa e spontanea. La naturale predisposizione dei
bambini all’espressione artistica li avvicina al sentire estetico e al piacere del bello in un
gioco/ricerca
dato
dall’esperienza,
dalla
scoperta,
dalla
manipolazione
e
dalla
composizione individuale. Durante il percorso svolto nel laboratorio, i bambini entrano in
contatto con il mondo dell’arte e della poesia proposta dagli adulti e realizzano
composizioni assemblando, ritagliando e incollando materiali diversi.
Campi di esperienza:
 Il sé e l’altro
 I discorsi e le parole
 Linguaggio, creatività, espressione
Obiettivi generali:
 Sviluppare la simbolizzazione
 Prendere consapevolezza dei suoni prodotti dalla voce
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 Avvicinare alla comprensione della corrispondenza tra suono e forma grafica
 Riconoscere la funzione comunicativa della scrittura
Obiettivi specifici:
 Individuare il suono iniziale e finale del proprio nome
 Riconoscere le sillabe che compongono il proprio nome
 Riconoscere e usare simboli
 Ampliare la produzione lessicale
 Riconoscere, individuare e memorizzare parole nuove
 Riprodurre in modo autonomo e creativo le lettere dell’alfabeto
 Ricomporre il proprio nome in forma creativa
Utilizzando le seguenti risorse:
 spazio sezione
 materiale didattico e di consumo
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INSEGNANTE: Marta Polato
GRUPPO COINVOLTO: bambini 5 anni (grandi)
TEMPI: novembre 2015 – aprile 2016
Premessa
L'espressione grafica è una delle prime forme di comunicazione del bambino, attraverso la
quale egli manifesta i propri sentimenti, le emozioni e i conflitti, sviluppando nello stesso
tempo le abilità oculo-manuali e la motricità fine.
L’intento principale del progetto è quello di dare l’occasione ai bambini di osservare e
creare varie opere d’arte per analizzare i soggetti, i colori e le linee, sviluppando le loro
capacità percettive, analitiche ed estetiche.
Con i bambini verrà fatto un vero lavoro di analisi delle opere mediante la lettura delle
immagini proposte, riproducendole graficamente.
L’aspetto importante di questo progetto, non è legato esclusivamente alla produzione di
pitture, composizioni ed opere varie, ma sta nei percorsi che i bambini affrontano a livello
cognitivo, emotivo ed espressivo: percorsi che attraverso una stretta negoziazione e poi
condivisione di idee promuovono la progettualità, la ricerca e la vera costruzione di
“saperi”.
Il progetto verrà presentato attraverso una storia ambientata nel mondo dell’arte per offrire
ai bambini un contesto accattivante e stimolante per “operare” con i colori e avvicinarsi ai
quadri e al lavoro dei pittori.
Campi di esperienza:
 il sé e l’altro
 i discorsi e le parole
 linguaggi, creatività ed espressione
 il corpo in movimento
Obiettivi generali:
 Disegnare, dipingere, modellare, dare forma e colore all'esperienza con una varietà
creativa di strumenti e materiali “lasciando tracce di sé”.
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 Imparare a collaborare per realizzare opere comuni
 Comunicare, esprimere emozioni, raccontare, attraverso il disegno, la pittura
 Interagire in modo costruttivo e creativo con gli altri, argomentare, confrontarsi.
Obiettivi formativi:
 Usare il colore come mezzo espressivo e comunicativo.
 Leggere e interpretare opere d'arte.
 Riconoscere alcuni quadri d'autore attraverso particolari elementi che lo
caratterizzano.
 Saper utilizzare forme e colori e rappresentare in modo astratto gli aspetti della
realtà.
 Condividere con gli altri sensazioni, preferenze, esperienze vissute
Utilizzando le seguenti risorse:
 libri sulle opere di mirò e suoi contemporanei
 immagini e fotocopie a colori di quadri
 materiale vario per le attività artistiche
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H) LABORATORIO: MOTORIO
PIANETA
SPORT
A.S.D.
INSEGNANTE: Enrico
GRUPPO INTERESSATO: 2,5 - 3 - 4 e 5 anni ( piccoli, medi e grandi divisi per età
omogenea)
TEMPI: da ottobre 2015 a maggio 2016
Premessa
L’educazione motoria sarà promossa dall’Associazione Sportiva Dilettantistica “PIANETA
SPORT” che si avvale di insegnanti qualificati, Laureati in Scienze Motorie.
I bambini saranno suddivisi in base all’età in modo da creare gruppi omogenei di 3 – 4 – 5
anni.
L’attività proposta si orienta e si basa verso quelli che sono i principi della psicomotricità,
una pratica che, utilizza il gioco, favorisce uno sviluppo armonico del bambino,
accompagnando e sostenendo la sua crescita fisica ed emotiva. L’ orientamento all’
educazione motoria implica la condivisione di una visione globale del bambino nella sua
unicità. L’uso del corpo, del movimento e del gioco sono direttamente collegati
all’evoluzione psico-fisica, emotiva e cognitiva del bambino. Oltre ad obiettivi tipici del
sapere psicomotorio, si intende però andare oltre, scavalcandone i confini e perseguendo
obiettivi di natura socio-formativa insiti in tutto ciò che è sport, come il rispetto dell’altro e
delle regole, per sovrastare l’individuo e rivolgere lo sguardo alla cooperazione a allo
sviluppo della concezione di “gruppo”. L’educazione motoria si inserisce nel percorso
progettuale della scuola.
Traguardi di sviluppo da perseguire:
 Sviluppo delle capacità senso - percettive e degli schemi dinamici e posturali
(camminare, correre, saltare, lanciare ……) per adattarli ai parametri spazio temporali dei diversi ambienti.
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 Progressiva acquisizione della coordinazione dei movimenti e della padronanza del
proprio comportamento motorio nell’interazione con l’ambiente, vale a dire capacità
di progettare e attuare la più efficace strategia motoria e di intuire - anticipare quella
degli altri e le dinamiche degli oggetti nel corso delle attività motorie.
OBIETTIVI GENERALI:
1 Attività motorie di tipo percettivo
2 Orientamento del corpo
3 Strutturazione spazio - temporale
4 Coordinazione globale e segmentarla
5 Sviluppo delle capacità condizionali
6 Mantenimento della mobilità articolare
1) Attività motorie di tipo percettivo
a. Discriminazione tattile
b. Discriminazione visiva
c. Discriminazione uditiva
d. Presa di coscienza della respirazione
Attività motoria specifica per discriminazione tattile:

Sensibilità delle mani

Sensibilità dei piedi

Sensibilità del corpo (dorso, ventre)
Attività motoria specifica per discriminazione visiva:

Riconoscimento colori

Riconoscimento “grande - piccolo”

Riconoscimento forme

Riconoscimento “vicino - lontano”
Attività motoria specifica per discriminazione uditiva:

Orientamento nello spazio tramite il suono

Riconoscimento di suoni diversi

Riconoscimento di suoni “deboli - forti”
Attività motoria specifica per la presa di coscienza della respirazione:

Attività respiratorie

Attività relative al contrasto “movimento - calma”
2) Orientamento del corpo
a. Orientamento spaziale
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b. Lateralità
Attività motoria specifica per l’orientamento spaziale:

Capacità di determinare la posizione dei segmenti e della totalità del corpo

Modificare i movimenti entro uno spazio d’azione circostante e ben definito, in
relazione con gli oggetti e con gli altri (fermi e in movimento)
N.B. questa capacità è strettamente collegata alle informazioni di tipo sensoriale,
prodotte dagli analizzatori ottico, cinestesico, acustico, statico - dinamico, pertanto
questa unità didattica sarà strettamente collegata a tutte le attività di tipo percettivo.
Attività motoria specifica per lo sviluppo della lateralità:

Sensibilizzazione delle parti destra e sinistra del corpo

Sensibilizzazione dell’uso preferenziale di un lato del corpo (progressiva
acquisizione della lateralità dominante)
3) Strutturazione spazio - temporale
a. Assimilazione dei concetti di spazio - tempo
b. Sviluppo di questi concetti in relazione a sé, agli altri, agli oggetti
c. Sviluppo del concetto di ritmo
Attività motoria specifica per l’assimilazione de concetti spazio - tempo:

Riconoscimento “dentro - fuori”

Riconoscimento “ sopra - sotto”

Riconoscimento “basso - alto”

Riconoscimento “vicino - lontano”

Riconoscimento “destra - sinistra”

Riconoscimento “prima - dopo”

Riconoscimento “veloce - lento”

Riconoscimento “lungo - corto” e “largo - stretto”
Attività motoria specifica per lo sviluppo dei suddetti concetti in relazione a sé, agli altri,
agli oggetti:

Vicino da sé, lontano da sé

Vicino a un altro bambino, lontano da un altro bambino

Vicino a un oggetto, lontano da un oggetto
N.B. si utilizza quindi lo stesso criterio di lavoro anche per le situazioni di “dentro fuori”, “sopra - sotto”, “basso - alto”, “destra - sinistra”, “prima - dopo” ecc.
Attività motoria specifica per lo sviluppo del concetto di ritmo:

Adeguamento al ritmo

Adeguamento ad un ritmo accelerato - rallentato
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
Adeguamento al ritmo dei compagni

Creazione e realizzazioni di ritmi
4) Coordinaziona globale e segmentaria
a. Discriminazione cinestesica, coscienza ed immagine del corpo
b. Sviluppo degli schemi motori di base “camminare, correre”
c. Sviluppo degli schemi motori di base “strisciare, rotolare”
d. Sviluppo degli schemi motori di base “saltare”
e. Sviluppo degli schemi motori di base “portare”
f. Capacità di seguire con gli occhi un compagno o un oggetto in movimento
Attività motoria specifica per la discriminazione cinestesica, coscienza ed immagine del
corpo:

Attività relative alla presa di coscienza dei segmenti e dalla totalità del corpo

Attività di rappresentazione mentale del corpo in toto e nelle sue parti
Attività motoria specifica per lo sviluppo degli schemi motori “camminare, correre”:

Attività ludiche individuali

Attività ludiche di gruppo con adeguamento ai compagni
Attività motoria specifica per lo sviluppo degli schemi motori “strisciare, rotolare”:

Sviluppo del singolo schema motorio di base

Adeguamento del singolo schema motorio di base a situazione di gioco
Attività motoria specifica per lo sviluppo dello schema motorio “saltare”:

Sviluppo dello schema motorio con esercizi a corpo libero

Adeguamento dello schema motorio in relazione all’ambiente (oggetti) e all’utilizzo
di vari attrezzi
Attività motoria specifica per lo sviluppo dello schema motorio “portare”:

Sviluppo motorio per mezzo della “prensione”

Sviluppo dello schema motorio utilizzando varie parti del corpo (busto, capo,
gambe…)

Sviluppo dello schema motorio eseguito a coppie
Attività motoria specifica per la capacità di seguire con gli occhi un compagno o un oggetto
in movimento:

Capacità di seguire con gli occhi un oggetto in movimento

Capacità di seguire con gli occhi un soggetto in movimento

Capacità di seguire con gli occhi contemporaneamente un oggetto e un soggetto
in movimento
5)Sviluppo delle capacita’ condizionali
a. Sviluppo della rapidità – velocità
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b. Sviluppo della forza
c. Sviluppo della resistenza
Attività motoria specifica per lo sviluppo della rapidità - velocità:

Esecuzione di movimenti o gesti nel minor tempo possibile (singolarmente)

Esecuzione di gesti nel minor tempo possibile (confrontandosi con i compagni)

Percorrere spazi nel minor tempo possibile
Attività motoria specifica per lo sviluppo della forza:

Esecuzione di movimenti con piccoli carichi (oggetti)

Giochi di contrasto con compagno (mano contro mano, dorso contro dorso, piede
contro piede ecc.)

Sviluppo del concetto di “pesante - leggero” sollevando oggetti
Attività motoria specifica per lo sviluppo della resistenza:

Protrarre un lavoro nel tempo mantenendone costante la qualità

Miglioramento del sistema cardio – circolatorio
6) Mantenimento della mobilità articolare
a. Esecuzione di movimenti con la maggior escursione articolare possibile
Attività motoria specifica per l’esecuzione di movimenti con la maggior escursione
articolare possibile:

Mobilità statica

Mobilità dinamica
OBIETTIVI E CONTENUTI DIFFERENZIATI PER ETA’:
Nelle Raccomandazioni per l’attuazione delle Indicazioni sono indicate le tappe di
evoluzione dello schema corporeo dei bambini e delle bambine:
 corpo vissuto
 corpo percepito
 corpo rappresentato
I percorsi ludici che “Pianeta Sport A.S.D.” considera, intendono partire da queste istanze,
per consentire ai bambini la possibilità di sviluppare pienamente la consapevolezza del
proprio corpo in relazione all’ambiente, alle cose, agli altri.
Esplicazione delle tappe evolutive:
Per i bambini di tre anni:
 vivere il piacere senso/motorio
 vivere il piacere del movimento
 saper adeguare le proprie condotte motorie agli spazi scolastici
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 saper imitare posizioni globali del corpo
 saper indicare le varie parti del corpo
 cogliere i contrasti fondamentali
 sviluppo della capacità dell’attesa (aspettare il proprio turno)
 percepire lo spazio come risultato di un rapporto stabilito dal proprio corpo
 vivere il proprio corpo come oggetto/soggetto di azione, simbolizzazione, pensiero
 precisare il coordinamento oculo/manuale
 affinare la percezione visiva, uditiva, tattile
 discriminare, forme, colori, dimensioni
 percepire le differenze formali
 acquisire maggior destrezza
 sviluppo linguaggio non verbale
Per i bambini di quattro anni:
 vivere il piacere senso/motorio
 sviluppare l’attenzione verso il mondo esterno, verso i contrasti
 saper adattare i propri movimenti agli ambienti esterni e agli stimoli che derivano da
essi
 saper riconoscere e rispettare le regole
 partecipare ai giochi di gruppo
 sviluppo linguaggio non verbale (polimorfismo dell’espressione gestuale)
 ascolto di consegne e suoni esterni
 superamento dell’ansia (rispetto all’attesa del gioco individuale)
 esprimere le proprie emozioni legate al piacere del movimento (voce, mimo, parola)
 controllo delle proprie emozioni
 saper ascoltare un “comando”
 scoprire dinamiche e relazioni degli oggetti durante l’attività motoria
Per i bambini di cinque anni:
 saper controllare e coordinare i propri movimenti nello spazio scolastico
 saper assumere posture finalizzate alla rappresentazione di oggetti – animali –
personaggi
 discriminare – denominare la propria lateralità
 compiere percorsi complessi
 saper economizzare (canalizzazione delle energie personali)
 vivere il proprio corpo come mediatore di relazione
 approfondire le proprie conoscenze sensoriali
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 sviluppare le coordinate spazio/temporali
 vivere il piacere di condividere oggetti, situazioni, ed emozioni con i compagni
 ascolto di consegne e suoni esterni
 esprimere le proprie emozioni
 percepire e interiorizzare le sensazioni e le esperienze relative al proprio corpo
 costruire schemi posturali con precisi parametri spazio/temporali
 apprezzare l’identità/differenza in genere
 esprimere vissuti fantastici e reali attraverso il gioco simbolico
 prevedere e comprendere la strategia motoria degli altri
 progettare e attuare efficaci strategie motorie in situazioni e contesti di gioco
 sviluppo linguaggio non verbale
RISULTATI ATTESI:
 padronanza dello schema corporeo, inteso come rappresentazione dinamica e
tridimensionale del proprio corpo in condizioni statiche e dinamiche
 conoscenza della propria corporeità – percezione globale e segmentarla del proprio
corpo, coordinazione occhio/mano
 percezione dinamica/equilibrio
 padronanza delle strutture spazio/temporali
 esposizione spaziale – percezione del fluire nel tempo
 posizioni spaziali in relazione ai dati del mondo esterno
 scoperta di disequilibri e punti di appoggio
 coordinazione dinamica e segmentarla
 destrezza motoria
 capacità di adattarsi alla realtà sul versante motorio
 acquisizione di coordinata spazio/tempo
 capacità di seguire un ritmo – sequenze algoritmiche in base al colore, alle forme
 dilatazione dei tempi di azione
 saper comunicare con persone anche attraverso un linguaggio mimico/gestuale
 saper comunicare con oggetti – padronanza delle qualità percettive degli oggetti
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ALTRE INFORMAZIONI:
Note di pratica motoria:
I due principi fondamentali nell’attività con i bambini nella prima infanzia sono:
 La mobilizzazione tonico – muscolare
 La mobilizzazione dell’immaginario
Questi due punti come detto all’inizio, vengono sviluppati attraverso il gioco.
Il gioco infatti investe la parte centrale della lezione che grossomodo sarà strutturata così:
 Rituale di ingresso (es. tutti disposti in cerchio e presentarsi)
Obiettivo: creare l’atmosfera giusta per iniziare l’attività;
 Fase di attivazione (saltelli, corsette, andature, imitazione animali ecc.)
Obiettivo: apprendimento di schemi motori statici e dinamici e organizzazione
spazio temporale;
 Fase centrale – ludica (gioco)
Obiettivo: apprendimento e applicazione della materia attraverso il gioco;
 Rituale di uscita (esercizi di respirazione e rilassamento)
Obiettivo: ritorno ad uno steady – stato di piacere, sicurezza, equilibrio
psicofisico.
Strumenti:
Materiale didattico (cerchi, funicelle, bastoni, materassini …)
Verifica:
 Osservazione diretta del bambino e confronto fra insegnanti
 Verifica delle interiorizzazione dei contenuti proposti attraverso conversazioni,
schede, disegno, etc.
Valutazione:
 Osservazione sistematica da parte dell’insegnante
 Test (percorsi motori di vario genere).
Metodologia:
La forma privilegiata di attività motoria è il gioco – gioco libero, guidato, simbolico,
percettivo, di coppia, di gruppo.
Spazi:
 Salone
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CONTINUITA’ EDUCATIVA E DIDATTICA
Premessa
Per la crescita e lo sviluppo del bambino la scuola riconosce l’importanza di tutte le
agenzie educative extra scolastiche e per prima la famiglia con la quale collabora
attivamente offrendo occasioni di incontro.
Con la famiglia:
 Assemblee genitori
 Incontri di sezione
 Incontri individuali
 Incontri formativi con esperti
 Momenti di festa programmati in corso d’anno scolastico
 Aule aperte: il pomeriggio, in uscita, i genitori possono avere un momento
particolare di contatto con l’insegnante di sezione e con gli altri genitori. L’uscita dei
bambini diventa così un momento di incontro e di scambio con le famiglie.
Con il Nido Integrato:
 Attività integrative di laboratorio appositamente programmate
 Feste all’interno della scuola
Con la scuola dell’infanzia:
 Incontri e schede di passaggio fra le insegnanti dei due ordini scolastici.
 Apposite visite scolastiche.
Con il territorio:
 Amministrazioni comunali
 Altre figure ed enti significativi del territorio
 A.S.D. Pallacanestro Altavilla
 Parrocchia di Tavernelle “Santa Maria Nascente”
Con accordi di rete con le altre scuole:
Al fine di promuovere momenti di scambio e aggiornamento, la scuola partecipa ad
incontri con altre scuole materne aderenti alla FISM presenti nel territorio.
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CON LA FAMIGLIA
NIDO
RETE DI
SCUOLE
FISM
TERRITORIO
CON IL
TERRITORIO
COMUNE
ASSOCIAZIONI
SPORTIVE
PARROCCHIA DI
TAVERNELLE
SCUOLA ELEMENTARE
P.O.F. 2015/2016
STITUTO COMPRENSIVO
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PROGETTO CONTINUITA’ NIDO / MATERNA
AREE INTERESSATE
dimensione sociale
dimensione cognitiva
dimensione emotiva
OBIETTIVI
Conoscere e relazionarsi con gli adulti e con i nuovi
compagni
Conoscere spazi della Scuola dell’Infanzia in particolare
sezione, salone e bagno
Conoscere alcune regole adottate alla Scuola
dell’Infanzia
Alimentare sicurezza di sé in ambienti nuovi
Sviluppare l’autonomia
ATTIVITA’
giochi esplorativi
ascolto e ripetizioni
di canzoni
giochi di
manipolazione
tecniche grafico
pittoriche
pratiche di cura
personale
MODALITA’
Gruppo di
Bambini del Nido e
dell’Infanzia
accompagnati da un
insegnante
VERIFICA
osservazione in itinere
STRUMENTI
corpo
specchio
radio, cd
cuscini morbidi
tappeti, scivoli
cerchi, drappi
strumenti
manipolativi
TEMPI
Maggio/ giugno 2016
con frequenza
settimanale da stabilire
in seguito
METODO
Induttivo con incipit
SPAZI
Scuola dell’Infanzia
Narrativo
Ludico
Vita di relazione
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Gli ambienti della valutazione
La valutazione operata dai docenti è globale in quanto investe comportamenti,
atteggiamenti, relazioni, conoscenze e competenze; è individualizzata in quanto ogni
bambino è valutato in funzione del percorso proposto e dei processi compiuti.
Tale valutazione accompagna tutto il percorso educativo e avviene attraverso:
 Un momento iniziale volto a definire un quadro delle capacità con cui si entra nella
scuola materna.
 Dei momenti interni alle varie sequenze didattiche, che consentono di aggiustare e
individuare le proposte educative e i percorsi di apprendimento.
 Dei bilanci finali per la verifica degli esiti formativi, delle qualità dell’attività educativa
e didattica e del significato globale dell’esperienza scolastica.
Sono valutati inoltre:
 L’organizzazione scolastica.
 La qualità del servizio.
 La gestione dell’informazione tra componente interna ed esterna della scuola.
 L’offerta formativa.
 Efficacia dei progetti, laboratori, proposte didattiche.
Documenti:
 Carta dei servizi
 Progetto educativo
 Regolamento interno
 Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia (2007)
 Indicazioni nazionali per il curricolo (settembre 2012)
 Indicazioni da parte del MIUR (ministero istruzione università e ricerca)
 Convenzione sui diritti dell’infanzia ONU 1989
 Costituzione italiana
Organigramma gestionale
La Fondazione Domenico Corà è una persona giuridica, riconosciuta come Ente Morale
con decreto della Giunta Regionale veneta con propria deliberazione nr.641\3704 nel
1981.
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Dal punto di vista fiscale viene ritenuta ente di natura Commerciale e pertanto risulta
regolarmente iscritta alla locale Camera di commercio e dotata di Posizione IVA.
Per statuto la Fondazione non ha scopo di lucro e la sua attività principale è quella di
gestire l’omonima “Scuola dell’Infanzia e del Nido Integrato Domenico Corà”.
Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione è costituito da sette membri di cui 5, fra
questi il Presidente, nominati dalla Corà Domenico e Figli S.p.a e gli altri due nominati
rispettivamente dalle Amministrazioni Comunali di Altavilla Vicentina e Sovizzo.
La sede legale ed amministrativa della Fondazione è nel Comune di Altavilla Vicentina in
Viale Verona n. 1.
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