ESTERNAZIONI DI UN ULTIMO SOLDATO GIAPPONESE Premessa Da anni ho esternato tramite internet, inviando per posta elettronica ad amici e conoscenti, articoli e commenti con il mio personale punto di vista sugli avvenimenti più significativi della vita politica e sociale di questo nostro Paese e del mondo, suscitando a volte consenso, a volte polemiche ed a volte il dissenso più radicale. Sono sempre stato un osservatore attento che ha cercato di analizzare i fatti tentando di estrarne i significati più veri, a volte nascosti, a volte palesi e, se un merito immodestamente mi riconosco, è quello che sempre lo ho fatto con onestà intellettuale e con sincerità, senza riserve mentali e senza secondi fini anche se, naturalmente, dal mio punto di vista. Con i tempi che corrono, non mi pare sia poco..! Parecchi anni dopo la fine dell’ultima guerra, in alcune piccole, disperse isolette dell’oceano pacifico furono trovati dei soldati dell’Impero Nipponico che, non avendo ancora avuto notizia che la guerra era finita e che il Giappone si era arreso, continuavano a ritenersi in guerra e mantenendo fede al giuramento fatto, anche se oramai vestiti di stracci e senza rifornimenti né di armi, né di cibo, si opponevano con ogni mezzo a loro disposizione a coloro che sbarcavano sull’isola. Mi sono trovato in parte nella stessa situazione all’atto della sconfitta dell’Italia ( l’ultima guerra l’abbiamo persa e non vinta come si affannano a farci credere .. ) e non perché non sapessi che la guerra era persa, ma perché non mi sono mai rassegnato alla sconfitta e sono restato fedele ai miei ideali. Soprattutto, dato che l’ultima guerra non è stata la guerra della democrazia contro le dittature ( basterebbe constatare che con le democrazie stava anche la feroce dittatura Sovietica di Stalin..) , ma la guerra del sangue contro l’oro, io sono restato dalla parte del sangue contro quella dell’oro … 1 Questa mia fedeltà ai miei ideali ha naturalmente determinato una mia visione del mondo ed una mia interpretazione degli avvenimenti politici e sociali, quasi sempre difforme e controcorrente rispetto a quella di coloro che hanno invece accettato la sconfitta e si sono adeguati alla filosofia dell’oro, del profitto ad ogni costo e del materialismo! Per questo il titolo, perché come quei soldati Giapponesi mi sento ancora legato ad un giuramento fatto nel mio cuore che mi impegna più di uno fatto a viva voce e queste mie esternazioni hanno le radici in questa mia visione della società e della politica ..!! La mia amica Angela, che nel tempo ha letto tutti i miei articoli, mi ha consigliato di riunire gli scritti più significativi che ancora erano nella memoria del mio computer ( la gran parte sono stati cancellati per esigenze di spazio..) e di pubblicarli in un libro per dare un taglio originale, da una angolazione diversa, agli avvenimenti che hanno coinvolto più o meno intensamente la vita di tutti noi in questi anni. Ho provato a mettere insieme i vari spezzoni ed il risultato mi è apparso abbastanza interessante da dare retta al suggerimento di quella mia cara amica. La panoramica degli argomenti trattati, quasi sempre scaturiti dalla cronaca e quindi con un aggancio concreto e reale alla contingenza, è abbastanza vasta da costituire una critica ed una valutazione sufficientemente completa della nostra società e dei fattori, politici, sociali ed economici che la condizionano. Lascio a voi il giudizio, confidando nell’indulgenza derivante dal fatto che terrete conto che non sono uno scrittore, ma solamente un giornalista che tenta di commentare la cronaca e di trarne un significato il più possibile oggettivo. Grazie. Alessandro Mezzano LE IENE, LA DROGA ED IL PARLAMENTO Cari amici e concittadini di questa repubblica resistenziale, Se, statisticamente parlando, il 25% dei vostri parlamentari, quelli che fanno le leggi che condizionano e regolano la vostra vita quotidiana, lo fa in stato di incoscienza o di esaltazione perché fa uso di stupefacenti, voi non avete il diritto di saperlo e dovrete continuare a credere che essi, saggiamente e con solerzia, si preoccupino dei vostri problemi e li esamino con mente lucida e non ottenebrata da coca o eroina! Non ci credete? Neppure noi volevamo crederlo sino a quando abbiamo saputo che "«Le iene» sono state condannate in Cassazione per aver leso la privacy di deputati e onorevoli con la diffusione in televisione dei risultati dei test antidroga, in base ai quali era risultato che un quarto dei nostri rappresentanti politici ne faceva uso " Cioè, i test non erano falsi, ma non dovevano essere diffusi..!!! 2 Insomma, l'informazione può dire tutto, purché non sia la verità, specie se la verità dà fastidio ai "manovratori" E’ vero che viviamo la civiltà dell’apparenza e della comunicazione e che perciò oggi non è più importante, nella vita, ESSERE qualcosa o qualcuno, ma è più che sufficiente che si riesca a dare la sensazione di ciò che si vuole fare credere di essere. E’ vero che oramai le idee non nascono più dai cervelli e dalle coscienze delle persone, ma dai laboratori dei grandi manovratori, dai “costruttori di pubblica opinione”, che preparano il pensiero unico che viene servito alle masse come un cibo precotto che non costa la fatica di spremere il cervello o di attivare una capacità critica che man, mano sta scomparendo per atrofizzazione. E’ vero che con l’illusione della sovranità popolare, tramite un voto che viene pilotato dalla pubblicità e da quei costruttori di pubblica opinione la gente è tenuta buona e si lascia condurre al pascolo ed alla tosatura come a lor signori fa comodo, ma vivaddio questo è un vivere da formiche e non da Uomini..!! A questo punto ci pare che siano le istituzioni TUTTE, nel loro complesso a non essere a posto con le tesi delle libertà e della democrazia.. La politica fa schifo ed è corrotta oltre che in collusione con le mafie, l'informazione è per la gran parte la portavoce interessata del potere politico, la magistratura, spesso serve interessi particolari e difende i mascalzoni condannando chi li denuncia ( Ultimo caso quello di De Magistris e del CSM), la finanza non ha mai avuto né un'anima, né un'etica, le forze dell'ordine sono strumento del potere.. Cosa resta da fare..?? Attendiamo suggerimenti.. Saluti disperati, INTERCETTAZIONI Se Berlusconi è tanto assatanato contro le intercettazioni e vuole difendere, dice lui, la riservatezza dei cittadini, perché non approfitta della venuta di Bush per spendere qualche parola contro ECHELON, il sistema USA-Inghiltrerra di intercettazione globale che spia TUTTE le conversazioni del mondo? I gestori di ECHELON dicono di usare tali intercettazioni solo contro il terrorismo, ma c'è solo la loro parola e non ci sono garanzie in merito ( garanzie che invece ci sono per legge per quanto riguarda le intercettazioni della magistratura italiana!) Non sarà perché a Berlusconi interessa solo che non si intercettino quelli della "casta" di cui fa parte quando combinano le loro porcherie ai danni dei Cittadini e del Paese? Evidentemente gli interessa solo la riservatezza nei confronti della magistratura che indaga sui reati degli italiani e non quella nei confronti di USA e Inghilterra... Come al solito Berlusconi stima scarsamente l'intelligenza degli italiani e forse ha anche ragione dato che la maggioranza di essi lo ha votato nonostante le sue malefatte passate.. Alessandro Mezzano 3 NON CAMBIANO MAI.. Eccovi un esempio di come agisce l'estrema sinistra in Italia ( Milano). Se poi ci scappa il morto tutti pronti a negare di avere fomentato. Naturalmente, come da sempre, noi ce ne freghiamo ed aspettiamo che vengano, se non vengono, come loro abitudine di notte, di nascosto, a viso coperto, insomma da coraggiosi combattenti quali sono SEMPRE stati...!! Considerazione: se si sono ridotti a masturbazioni mentali con organigrammi ecc. si vede che ideologicamente non li vede più nessuno e sono dei cadaveri politici.. A Milano sanno benissimo chi sono, anche senza bisogno di organigrammi... l'allucinante, EccoVi ( http://isole.ecn.org/antifa/article/2197/cuore-nero-mappa) ridicola se non fosse anche pericolosa, mappatura della destra milanese fatta e messa in rete dagli infami esponenti della estrema sinistra comunista, con tanto di nomi, cognomi, foto, audio e video: veramente incredibile! Dicono un sacco di "stronzate" ma qualche testa calda, qualche ragazzino compagno esagitato, potrebbe anche crederci: si tratta di una vera e propria incitazione all'odio ed alla violenza in puro stile sovietico marxista-leninista-stalinista. 4 FINI ISCARIOTA DIXIT 5 Se qualcuno aveva ancora dei dubbi, ma dubitiamo che pochi, con il cervello funzionante, ne avessero, ora é servito! Oggi 13 Settembre 2008, alla festa nazionale dei giovani di A.N. Fini Iscariota, quello che salutava con il braccio teso, quello che affermava che Mussolini fu il più grande statista del XX° secolo, quello che infiammava i cuori dei nostalgici dichiarando l'eroismo dei combattenti della R.S.I. ed il loro essere gli unici combattenti dell'ideale nella guerra che l'Italia perse contro gli Alleati Angloamericani, quello stesso Fini Iscariota oggi ha dichiarato che: " La destra e specialmente i giovani della destra nazionale si devono riconoscere nei valori supremi dell'ANTIFASCISMO presenti nella costituzione di questa repubblica nata dalla resistenza " " IL Fascismo fu una dittatura immorale perché privò gli italiani della libertà e della giustizia sociale" " Non é assolutamente comparabile chi combatté con la R.S.I. e chi combatté con la resistenza ( e con il nemico n.d.r.) perché i primi combatterono per una causa sbagliata, mentre i secondi combatterono per una causa giusta" Ora, anche gli imbecilli che ancora credevano ( o fingevano di credere per avere un alibi alla propria cattiva coscienza) di potersi dire fascisti e contemporaneamente di stare con Alleanza Nazionale, sono serviti ed ogni alibi si è disciolto alle dichiarazioni immonde di FINI ISCARIOTA. Noi diciamo qui che Mussolini fu sì il più grande statista del XX° secolo ( e di questo fanno fede le opere che nessuno può cancellare) e che Fini Iscariota é il più grande Giuda, traditore, Maramaldo, tartufo della storia italiana e che si è venduto ai trenta sporchi denari del potere capitalista, sionista, massonico ed usuraio! Se il sacrificio dei combattenti della R.S.I. e quello di tutti i ragazzi ed i camerati che dal 1945 ad oggi hanno dato la vita alla causa dell'ideale, su cui Fini IScariota ha costruito la sua carriera politica, hanno un valore nel peso dei meriti, noi invochiamo che questo valore si tramuti in una maledizione che colpisca e distrugga Fini Iscariota e tutta la genia dei traditori che oggi gli reggono il gioco! Noi non crediamo in Dio, ma crediamo nella nemesi storica e siamo sicuri che questa finirà con il colpire quella iena in forme umane che é Fini Iscariota!! In tutto ciò, un fatto é positivo. Ora i ruoli sono chiari! Ora non é più possibile stare italianamente coi piedi in due staffe! Chi é fascista non può stare con A.N. e chi sta con A.N. non si potrà mai più dire Fascista ..!!! Mandiamoli a lavorare! ( 2000) MANDIAMOLI A LAVORARE : Sull'Espresso di qualche settimana fa c'era un articoletto che spiega che recentemente il Parlamento ha votato all'UNANIMITA' e senza astenuti (ma và?!) un aumento di stipendio per i parlamentari pari a circa Euro 1.135,00 al mese. 6 Inoltre la mozione é stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali. STIPENDIO: Euro 19.150,00 AL MESE; STIPENDIO BASE: circa Euro 9.980,00 al mese; PORTABORSE: circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare); RIMBORSO SPESE AFFITTO: circa Euro 2.900,00 al mese;INDENNITA' DI CARICA: (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00); TUTTI ESENTI DA TASSE + TELEFONO CELLULARE: gratis; TESSERA DEL CINEMA: gratis;TESSERA TEATRO: gratis;TESSERA AUTOBUS METROPOLITANA: gratis;FRANCOBOLLI: gratis; VIAGGI AEREO NAZIONALI: gratis; CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE: gratis; PISCINE E PALESTRE: gratis; FS: gratis; AEREO DI STATO: gratis;AMBASCIATE: gratis; CLINICHE: gratis; ASSICURAZIONE INFORTUNI: gratis; ASSICURAZIONE MORTE: gratis; AUTO BLU CON AUTISTA: gratis;RISTORANTE: gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00).INOLTRE: Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi ( per ora!!!); Circa Euro 103.000,00 li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. (Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l'auto blu ed una scorta sempre al suo servizio); La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO. La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO !! Far circolare.......si sta promovendo un referendum per l' abolizione dei privilegi di tutti i parlamentari............ queste informazioni possono essere lette solo attraverso Internet in quanto quasi tutti i massmedia rifiutano di portarle a conoscenza degli italiani...... COME SI CAMBIA, COME CI SI VENDE..! Quello sottostante, é un articolo apparso sul "Secolo d'Italia", organo del MSI, il 07 Maggio 1992 a firma di Gianfranco Fini ( Iscariota) ed indirizzato agli ex combattenti della X° Mas che allora erano " i difensori dell'onore e delle dignità della Patria" e che oggi sono diventati "coloro che combatterono dalla parte sbagliata"... Ai combattenti della Decima, espressione più alta del valore dei nostri soldati, va il cameratesco saluto di tutto il Msi. A chi, come voi, difese l'onore e la dignità della Patria nel momento più tragico e doloroso della nostra storia nazionale, deve rendere omaggio ogni italiano: ognuno di voi e con voi tutti i combattenti delle Forze armate della R.S.I., rappresenta la prova che chi è vinto dalle armi ma non dalla storia, è destinato, con il passare del tempo, a gustare il dolce sapore della 7 rivincita.. I vostri ideali, raccolti idealmente dalle giovani generazioni, hanno già trionfato, ed i nemici di ieri, vincitori militari solo per la preponderanza delle forze in campo, sono i grandi sconfitti della fine secolo. Dopo quasi mezzo secolo il fascismo è idealmente vivo, dopo solo tre anni dalla caduta del muro di Berlino, il comunismo è definitivamente morto. Nessuno lo rimpiange, in milioni lo maledicono. E chi, come voi, ha sempre combattuto per un' Italia migliore, non può non avere avuto un moto di spontaneo orgoglio. L'orgoglio di chi sa di essere nel giusto, il 25 aprile 1992, cioè il giorno in cui, per una imperscrutabile volontà del destino il Capo dello Stato ha sepolto la Repubblica nata dalla resistenza. Molto c'è ancora da fare, comunque, specie per cancellare le leggi barbare della discriminazione e dell'odio istituzionalizzato. Soltanto dopo si potrà davvero parlare di pacificazione nazionale. Come sempre, il MSI sarà al vostro fianco Gianfranco Fini Così come quello fisico, il meretricio politico e morale rende denaro, posizione e prestigio in questa società malata e putrescente. Sono sempre i maledetti, sporchi 30 denari che comprano i cuori e distruggono le anime anche se lasciano il loro putrido olezzo di miseria, di tradimento e di morte civile. Meditate gente, meditate.. ABBIAMO GIA DATO... ( 2005) "..Il decentramento amministrativo non potrà che portare bene ai cittadini che avranno una maggiore possibilità di controllare gli amministratori locali e la spesa dei denari pubblici..!" "....la responsabilizzazione localizzata della gestione della cosa pubblica creerà piano, piano una nuova razza di politici che dovranno essere più trasparenti, più onesti e più rispondenti alle esigenze dei Cittadini perchè da questi maggiormente controllati.." ".. I governi centrali romani non avranno più la possibilità di sottrarre risorse alle realtà locali.." 8 "... nella nuova organizzazione politica ed amministrativa i poteri centrali corrotti e corruttori avranno minori possibilità di operare e di rubare denaro pubblico per fini privati e politici.." Queste ed altre osservazioni simili, sono quelle che si facevano alcuni decenni fa quando si discuteva sulla opportunità di fare o non fare le REGIONI ... e sono le stesse cose che ci vengono dette oggi per promuovere il federalismo Poi si é visto cosa é successo in pratica: Nuovi centri di mangerie e di corruzione Mangiatoie moltiplicate per clientele politiche Ulteriori strutture che hanno replicato il malcostume ed il malgoverno centrali In effetti il fallimento dei progetti e la moltiplicazione dei problemi, delle spese, delle ruberie, della corruzione e del malgoverno...!! Le stesse cose si dicono e si promettono per promuovere l'avvento del Federalismo e lo stesso risultato saremmo costretti a constatare tra pochi anni...!! La memoria collettiva é labile e dopo alcuni decenni la truffa si può tranquillamente riproporre, tanto, " la mamma dei pirla é sempre incinta.." IL VERO PROBLEMA NON E' SE AD AMMINISTRARE SONO I ROMANI O I LOCALI.. IL VERO PROBLEMA E' SE CHI AMMINISTRA E' LADRO O E' ONESTO.. E QUESTO NON E' PROBLEMA DI DECENTRAMENTO, MA DI CLIMA MORALE DEL PAESE......!!!!!!!! Meditate gente, meditate... SILVIO LOCANDIERA ( 2006) Ricordate? Il governo Berlusconi aveva dichiarato qualche mese fa che avrebbe usato i cosiddetti "conti dormienti" e cioè i conti correnti bancari non più reclamati da nessuno e che lo Stato avrebbe incamerato, per rifondere almeno in parte, i danni subiti dai sottoscrittori delle Obbligazioni Argentine. Ora che deve salvarsi dalla brutta figura dell'affare ALITALIA, ha detto che userà i "conti dormienti" per rifondere in parte gli azionisti di Alitalia che sono restati con in mano carta straccia dato che la famosa "cordata patriottica" non si é assunta i debiti di Alitalia facendo così precipitare a valore zero le azioni. Sembra quasi "La locandiera" di Goldoni che la prometteva a tutti per tenerli buoni e non la dava a nessuno.... Promette a tutti e non mantiene a nessuno ....!!!! Bravo Silvio e minchioni gli Italiani che gli credono ancora..!! 9 ITALIANI, POPOLO DI PULCINELLA "...Franza o Spagna, purché se magna.." Il 24 Luglio 1943 tutti si addormentarono Fascisti e si risvegliarono il 25 antifascisti ( miracolo di S. Giacomo..). Gli italiani sono quelli delle "adunate oceaniche" e di Piazzale Loreto. Gli italiani sono quelli che applaudivano, per una barra di cewing gum o un pacchetto di sigarette o un paio di calze di naylon, i soldati Alleati che ci avevano massacrato con i bombardamenti terroristici su obiettivi civili, che avevano stuprato le nostre donne, che avevano fucilato i nostri soldati presi prigionieri in Sicilia....... Quelli della "padania" sono gli elettori perenni della "balena bianca" e poi quelli di "Roma ladrona". A sinistra sono quelli che applaudivano ai carri armati Sovietici che maciullavano sotto i cingoli i "ribelli" Ungheresi e Cecoslovacchi, che assassinarono a Katyn gli ufficiali polacchi ed a Stettino gli operai Polacchi, che tollerarono Pol Pot e Ceausescu e poi, ma solo dopo la morte di Stalin ed il crollo del muro di Berlino, quelli che condannarono l'URSS e che plaudono alla libertà ed alla democrazia. A destra sono quelli che osannavano il Duce ed il fascismo che oggi definiscono "il male assoluto" mentre si prostrano agli USA ed al sionismo mondiale. Si potrebbe continuare, ma gli esempi sopra indicati sono già significativi del carattere degli italiani. IL Fascismo si pose come obiettivo principale quello di creare "l'Uomo nuovo" e ce n'era ben donde.. Non ci riuscì che in piccola parte, sia perché il compito era durissimo, quasi un miracolo, e sia per il brevissimo tempo che ebbe a disposizione. Ora siamo tornati allo "stato quo ante" e non c'è più speranza...!!!! CHIESA IPOCRITA, COMPLICE E FARISEA Da la Repubblica di oggi, apprendiamo che a Chioggia un marito ha sorpreso la moglie a letto con un prete. Il marito, comprensibilmente incavolato, ma buon credente, invece di spaccare la faccia a moglie e prete, é andato a protestare dal Vescovo il quale non solo non lo ha ricevuto, ma ha scritto sul giornale diocesano: "...Ammonisce "l'autorità morale" intervenendo sul giornale diocesano, 'La Nuova Scintilla': "non giudicare per non essere giudicati". E non dimentichiamo che "D'altra parte, pur essendo grande la responsabilità di un sacerdote che dovrebbe essere sempre per gli altri esempio e guida - rileva tra l'altro il Vescovo non dobbiamo dimenticare che, a fronte di molti che per fortuna sostengono il prete, non mancano persone che direttamente o indirettamente, lo spingono a mancare." Insomma, 10 lei l'ha provocato. Ma rassicura: "Se la debolezza ci accomuna - conclude - siamo certi però che c'è per tutti anche la misericordia e quindi il perdono di Dio ...". Insomma, siamo alle solite, come per i preti pedofili, anche in questo caso la chiesa difende ad oltranza i preti e se ne frega di chi ha patito i torti. Consiglio: se vi dovesse capitare qualche cosa di analogo, prima spaccate la faccia a prete e moglie e poi, solo dopo, andate a protestare dal vescovo perché se no risulterete Cornuti e mazziati..!! ALLA CANNA DEL GAS E' prassi oramai consolidata che in molti casi gli aspiranti ad un posto di lavoro debbano minimizzare o addirittura sottacere i titoli posseduti perché altrimenti vengono scartati a priori dalle selezioni che le aziende fanno per eventuali assunzioni. In questo modo si risparmia sugli stipendi, ma si abbassa la media della preparazione professionale dei dipendenti.. Altro che meritocrazia..! Viviamo in una società che tende a livellare al basso, non fa ricerca avanzata, non investe in modernizzazione, non capisce quanto sia preziosa per una azienda la capitalizzazione di ingegni e di capacità e non capisce che investire in intelligenze e professionalità é la chiave del successo per il domani.. Viviamo in una società senza più vigore vitale, senza una spinta allo sviluppo ed al progresso, senza sogni e senza mete. Una società siffatta é destinata al declino, alla sconfitta, a scomparire travolta da una concorrenza emergente che non teme di osare e di sognare..! Cina ed India sfornano ( ed utilizzano!) centinaia di migliaia di laureati in tutte le materie ogni anno e si apprestano a diventare società di eccellenza nel mondo intero. Noi corriamo allegramente verso il baratro come una mandria impazzita pensando solo allo sballo, alle griffe ed a spaccarci le teste per il calcio...!! Grazie America... Viva la repubblica italiana, nata dalla resistenza... TERRORISMO E RAPPRESAGLIA Bisognerebbe che qualcuno ricordasse a tanti ex partigiani in mala fede quel che ha scritto Giorgio Bocca: « Il terrorismo ribelle non è fatto per prevenire quello dell’occupante, ma per provocarlo, per inasprirlo. Esso è autolesionismo premeditato: cerca le ferite, le punizioni, le rappresaglie per coinvolgere gli incerti, per scavare il fosso dell’odio. E’ una pedagogia impietosa, una lezione feroce » A quelli che si scandalizzano per la proporzione usata dai tedeschi nelle rappresaglie fucilando 10 ostaggi per ogni militare tedesco assassinato, bisognerebbe dire che tale proporzione era ed è ammessa dalla Convenzione di Ginevra. ben diversamente si comportavano i democratici che "liberavano i popoli dalla tirannide nazi-fascista", (come si usa dire) . Gli inglesi, quando occuparono Derna, fucilavano 20 ostaggi per ogni militare assassinato; i francesi usavano fucilare addirittura 80 ostaggi per un militare ucciso; gli americani, in Germania fucilavano 110 ostaggi per ogni militare ucciso; il record lo hanno raggiunto i russi: 120 ostaggi per ogni militare ucciso. A Gaza poi gli Israeliani per alcuni razzi Kassan che non hanno fatto vittime umane hanno trucidato più di 1.500 Palestinesi ..! 11 GORLA 19 OTTOBRE 2008 Se oggi siamo qui a Gorla, a ricordare le piccole vittime di un bombardamento terroristico Anglo-Americano della seconda guerra mondiale, così come fummo mesi fa a Foggia, la città con più vittime civili da bombardamento in rapporto al numero della popolazione, è perché questa repubblica è matrigna verso i suoi figli e servile e cortigiana verso i nemici di ieri che sono diventati i padroni di oggi. Parlo di terrorismo a ragion veduta perché, seppure qui non siamo né a Hiroshima, né a Nagasaky, dove la ferocia e la disumanità degli alleati arrivarono al culmine, pure anche qui, come in centinaia e centinaia di posti in Italia ed in Europa, non esistevano né obiettivi militari, né condizioni tali da giustificare un eventuale errore, ma c’era il premeditato disegno di fare del terrorismo per fiaccare la resistenza della popolazione inerme. Qui a Gorla, con freddo calcolo e criminale proposito, si vollero colpire le cose più care e più tenere per i nostri cuori: i nostri bambini. Più di 200 bambini con le loro maestre e le bidelle perirono massacrati sotto le bombe e sotto le macerie il 20 Ottobre 1944, a guerra quasi terminata, e questa è una tragedia che non ha bisogno di commenti tanto è già chiara, tragica, feroce e disumana nella sua essenza. Noi non vogliamo né rivincite, né processi ai colpevoli, anche perché abbiamo visto al Cermis ed in Iraq che i padroni Americani possono impunemente fare ciò che più gli aggrada senza mai pagare il fio delle loro sporche azioni, ma esigiamo da questa repubblica, colpevolmente smemorata, il ricordo ufficiale delle vittime e dei fatti che le hanno rese tali e lo vogliamo per queste vittime di Gorla e per quelle di tutti i bombardamenti terroristici Anglo-Americani in Italia! Questi morti non erano cittadini di serie B, non sono cittadini di cui vergognarsi ( questi ultimi sono ben altri..). Erano Italiani, assassinati da un nemico criminale e come tali debbono almeno avere il ricordo e la pietà della Nazione..!! 12 QUEL FASCISTA DI GIACOMO PUCCINI Un suggerimento per il presidente della camera dei deputati Fini Iscariota. Nell'ambito della sua crociata contro il Fascismo, "Male assoluto", dovrebbe proporre alla camera una legge nazionale che mettesse al bando il compositore GIACOMO PUCCINI e tutte le sue opere in quanto il maestro di Torre del Lago era un fascista. Difatti Puccini fu l'artista che musicò il famoso "Inno a Roma" che diventerà uno dei più conosciuti e cantati inni Fascisti ed aveva la tessera del Partito Nazionale Fascista che gli fu consegnata a Viareggio il 18 Aprile 1924, sette mesi prima della morte, come risulta dalla sua biografia su internet! Inoltre suo figlio Antonio risulta essere uno dei primi iscritti al Partito Nazionale Fascista della federazione di Lucca... Nè ci risulta che Puccini si sia mai dissociato dal partito del "Male assoluto" per cui l'anatema di questa repubblica nata dalla resistenza deve colpirlo e condannarlo all'oblio ed al vituperio delle genti in eterno..!! Forza egregio Fini Iscariota, dimostra il tuo sincero antifascismo, la tua diamantina adesione ai valori sacri della resistenza e metti quel genio del "male assoluto" di Puccini al posto che merita..! Suggerimento n° 2 al presidente della camera Fini: Esimio presidente, dopo Giacomo Puccini, un altro bieco personaggio da cancellare dal panorama della cultura Italiana a causa dei suoi trascorsi Fascisti é Luigi Pirandello che aderì al PNF con domanda fatta nel 1924 direttamente a Benito Mussolini di cui riportiamo, a sua infamia, i tratti salienti: 13 (". Eccellenza, sento che questo è per me il momento più proprio di dichiarare una fede nutrita e servita sempre in silenzio. Se l'E.V. mi stima degno di entrare nel Partito Nazionale Fascista , pregierò come massimo onore tenermi il posto del più umile e obbediente gregario. Con devozione intera ... Luigi Pirandello" Inoltre Pirandello fu tra i firmatari del "manifesto degli intellettuali Fascisti" redatto da Giovanni Gentile ( altro personaggio da censurare..) e quindi fu pervicace nell'errore e non merita nessuna indulgenza! Sarebbe opportuno vietare assolutamente l'insegnamento delle sue opere nelle scuole e rappresentarle nei teatri italiani! Un siffatto personaggio non é degno di questa nuova repubblica da lei tanto amata e promossa e sarebbe anche il caso di intraprendere un'azione presso la fondazione del premio Nobel affinché essa annulli a posteriori il premio ( immeritato) che conferì a questo personaggio che aderì al "MALE ASSOLUTO". I premi Nobel si danno a personaggi come Dario Fo che, da volontario nella Repubblica Sociale Italiana, seppe, come d'altronde lei recentemente, riscattarsi dichiarando tutto il suo sentito e profondo antifascismo e non a scherani del "male assoluto" come Luigi Pirandello..!! Occorre subito una legge di questa repubblica nata dalla resistenza che sancisca finalmente la verità e determini cosa é bene e cosa é male ( assoluto)! Con immutata disistima, POTERE D’ACQUISTO DEI SALARI Negli ultimi anni, secondo studi a livello internazionale, i profitti, al netto dell'inflazione, delle aziende sono aumentati mentre il potere di acquisto dei lavoratori é diminuito! Al di là di tutte le chiacchiere della Marcegaglia sulla produttività, questo vorrà pur dire qualche cosa..! Siamo stufi di chiacchiere da incantatori di serpenti. Vogliamo fatti! E' NECESSARIA L'INTRODUZIONE DI UN MECCANISMO DI EQUITA' SOCIALE DI SALVAGUARDIA DEL POTERE DI ACQUISTO DEI SALARI E DELLE PENSIONI..!!! SI DEVE STRONCARE LA SPECULAZIONE DEL LAVORO INTERINALE E DELLE PSEUDO COOPERATIVE CHE VENDONO MANO D'OPERA CON DIVERSI "PASSAGGI" LUCRANDO SULLA MISERIA ED ELUDENDO LA LEGGE SUI CONTRIBUTI..! VOGLIAMO L'APPLICAZIONE DELL'ARTICOLO 46 DELLA COSTITUZIONE SULLA COGESTIONE AZIENDALE..!! Torna ad essere di attualità un quesito politico-sociale di parecchi anni fa: E' più criminale rapinare una banca 14 Oppure fondare e gestire una banca..? Meditate, gente, meditate... E’ MORTA LA PATRIA, VIVA L’USURA..! ( dopo la crisi mondiale del 2009 ) Il capitalismo mondiale, ormai alla canna del gas, sta tentando di "socializzare le perdite" per riprendere poi come prima la strada della speculazione "privatizzando gli utili".!! Se la manovra gli dovesse riuscire, vorrà dire che il popolo imbecille merita lo sfruttamento che gli si impone e che il suo destino é quello di subire anziché quello di vivere!! Gli eventi che stanno accadendo dovrebbero provocare una rivoluzione popolare come non si é mai vista perché sono la resa dei conti della applicazione della dottrina del giudeo ADAM SMITH che "inventò" il capitalismo e del potere sionista che ne fece il suo credo e la sua arma di dominazione! Sono secoli che l’umanità sta subendo lo strapotere di pochi e ben definiti oligarchi che senza lavorare e senza produrre si appropriano della ricchezza del mondo. Negli USA, patria del capitalismo, una quarantina di famiglie detengono il 50% di tutta la ricchezza nazionale ed a tutto ciò non esiste giustificazione alcuna! Nel mondo intero il rapporto non è molto diverso. Per questo, se i fatti che stanno accadendo hanno un loro significato ed una loro valenza sociale ed etica, la gente avrebbe il sacrosanto diritto di ribellarsi e di insorgere per distruggere questa lebbra infame che la sta uccidendo. Ma forse non succederà nulla e continuerà questa dominazione che é peggiore di quella delle signorie medioevali perché coinvolge il mondo intero in uno sfruttamento totale ed assoluto : "dalla culla alla bara, schiavi della speculazione e dell'usura " L'America ci ha "liberati" e ci ha imposto la sua filosofia ed il suo dominio e noi abbiamo fatto una Europa delle banche e non delle Patrie.. 15 Noi siamo saliti felici sul carro dei vincitori che promettevano libertà, democrazia, progresso e benessere per tutti e non ci siamo accorti che era tutto un inganno e che nel mondo del capitalismo gli unici ad essere premiati sono i capitalisti.. Ora il risveglio è tragicamente crudele e molti, moltissimi dovranno pagare per le colpe della Plutocrazia mondiale e per quelle di una politica cieca ad essa asservita che non ha saputo tutelare che i propri interessi a scapito di quelli dei Cittadini: Forse ci meritiamo anche noi di finire, carne da macello, nel tritatutto del turbo-capitalismo mondialista.. Avevamo a disposizione un DUCE ed una Patria, avevamo degli ideali ed una spiritualità che trascendeva il quotidiano e ci affrancavano dal materialismo. Li abbiamo barattati con l'usura, lo sfruttamento, il materialismo, l'aridità dell'anima del mondo USA & sionista... ed ora godiamo i risultati..!! Buon capitalismo a tutti.. FISCHIAMOLA TUTTI "LA MARSIGLIESE" FRANCIA, BARBARA ED INCIVILE Questo e gli altri governi di questa repubblica nata dalla resistenza hanno sempre taciuto, per servilismo e codardia le dimensioni di orrori perpetrati dalle truppe dei "liberatori" contro la popolazione civile. Atteggiamento servile che ha riguardato anche le gesta delle truppe marocchine ed algerine, aggregate all’esercito francese, agli ordini del generale Alphonse Juin ed impegnate in Italia centrale nel 1944. Nel mese di maggio, durante la quarta e decisiva battaglia di Cassino, il comandante francese fece un discorso chiaro alle truppe: «Soldati. Questa volta non è solo la libertà delle vostre terre che vi offro se vincerete questa battaglia. Alle spalle del nemico vi sono donne, case, c’è un vino tra i migliori del mondo, c’è dell’oro. Tutto ciò sarà vostro se vincerete… Per cinquanta ore sarete padroni assoluti di ciò che troverete al di là del nemico. Nessuno vi punirà per ciò che farete, nessuno vi chiederà conto di ciò che prenderete». Il premio per la vittoria comprendeva il diritto di vita e di morte sugli italiani: «Per due giorni e due notti - racconta Bracalini - razziarono, violentarono, uccisero. Stuprarono donne e bambine, dagli otto agli ottant’anni, obbligando padri e mariti ad assistervi. Chi tentò di reagire venne ucciso… la furia bestiale che si abbatté sulle campagne e sui villaggi italiani, specie al Sud, dopo lo sbarco alleato a Anzio e l’avanzata su Roma nella primavera del 1944 è ancora in parte sconosciuta». Furono almeno 60.000, secondo un’indagine ministeriale, le donne violentate (ma furono vittime di stupri anche bambini e sacerdoti), senza che finora alcun tribunale internazionale si sia mai interessato a questo crimine. Altro che fischiare quando suona la "marsigliese"..! 16 Questa é un onta che ha lordato per sempre la bandiera Francese e lo ha fatto doppiamente. La prima volta quando un suo generale barbaro ed incivile ha promesso e permesso che tali orrori avvenissero ed una seconda quando la Nazione Francese anziché punirlo ne ignorò le colpe imperdonabili diventando sua complice! MEMENTO: Chi é Gaetano Pecorella ( e perché non può essere giudice costituzionale ) Oltre che un indagato sotto processo ed un condannato in via definitiva, Gaetano Pecorella é un viscido voltagabbana passato, come altri ( vedi Liguori..) dalle barricate della sinistra estrema ed assassina degli anni settanta, quando diceva nelle arringhe che :"..«Quando i diritti fondamentali di una comunità non vengono realizzati, come la messa al bando del MSI, la comunità ha il diritto di riappropriarsi di quei diritti… Togliere agibilità politica e spazi di aggregazione ai fascisti non è un reato, ma la legittima applicazione di un principio costituzionale» e cioé avallava lo slogan " Uccidere un fascista non é reato", alla corte Capitalista, Piduista, Mafiosa, corrotta e corruttrice di Berluscrotalo. Come fanno gli italiani a dare la loro fiducia ( 62%) ad una persona come Berluscrotalo che propone e vuole imporre alla corte costituzionale, che é la più alta corte di giustizia dello Stato, un elemento con il passato ed il presente di Gaetano Pecorella? Se questi sono i frutti della democrazia, allora della democrazia me ne fotto..! CRIMINALI DI GUERRA Le Leggi internazionali di guerra, firmate anche da Inghilterra e Stati Uniti d’America già prima della seconda guerra mondiale, vietavano espressamente i bombardamenti aerei su obiettivi civili. Contrariamente a quanto si vuole fare erroneamente e di proposito credere, il primo bombardamento su capitali Europee, fatto su obiettivi civili e quindi con intento terroristico, fu quello Inglese su Berlino del 19 Agosto e dei primi di Settembre del 1940 mentre quello su Londra del 6 Settembre 1940 fu una rappresaglia. 17 La storiografia ufficiale addebita al bombardamento di Coventry ( Novembre 1940 e quindi dopo quelli su Berlino) l’incarnazione del bombardamento di tipo terroristico, tanto da inventarsi, per esprimere tale concetto, il sostantivo “Coventryzzazione”, ma non registra che a Coventry vi furono 380 vittime civili mentre ignora quasi completamente i bombardamenti Anglo-Americani di città tedesche come Wuppertal ( 5.200 morti), Heilbronn (7.000 morti), Darmstadt ( 12.300 morti), Kassel( (8.000 morti) Pfozheim ( 20.000 morti), Amburgo e Berlino (100.000 morti) e di Tokyo ( 84.000 morti). Senza contare Dresda ( 100.000 morti civili) e Hiroshima ( 71.379 morti civili) ( fonte: “Apocalisse 1945” di D. Irving, Ediz. 7° sigillo). Quindi, senza contare i successivi bombardamenti terroristici in Viet Nam, in Serbia, in Kossovo, in Afganistan, ed in Iraq, si può tranquillamente affermare che, in base alle leggi internazionali di guerra, gli Inglesi e gli Americani sono stati e sono CRIMINALI DI GUERRA!! Solo le sorti della guerra hanno fatto si che fossero Tedeschi e Giapponesi ad essere giudicati ed impiccati per “crimini di guerra” mentre le stesse colpe potevano essere imputate anche agli Anglo-Americani..! “La storia è una costruzione culturale e politica” come disse recentemente il giornalista Galli della Loggia e noi aggiungiamo che la scrivono i vincitori con il sangue e le sofferenze dei vinti! Cori Fascisti in Bulgheria A proposito dei "cori fascisti in Bulgaria" di cui quotidianamente si occupano le TV ed i commentatori, se i tifosi italiani avessero cantato "Bandiera rossa" ci si sarebbe scandalizzati allo stesso modo? Credo di no così come non scandalizza nessuno che ci siano politici che il comunismo vogliono fare rinascere. Eppure la storia ci ha certificato che il comunismo ed i suoi capi, Stalin, Pol Pot, Cesausescu, Mao Tse Tung, ecc. ecc. hanno prodotto disastri umanitari, sia qualitativi che quantitativi ( 100 milioni di morti..!) tali che al confronto il fascismo fu una barzelletta e perfino Hitler con il nazismo fu un dilettante a confronto con dei professionisti..! Quanta ipocrisia, quanta falsità ideologica, quanto cinismo fariseo e quale presa per i fondelli da parte dei soliti, viscidi, "primi della classe" omologati al regime! MANIPOLAZIONE 18 Certamente la manipolazione della pubblica opinione non è nata né oggi, né ieri, ma ha origini antiche che risalgono ai tempi in cui gli uomini cominciarono ad aggregarsi in comunità che se da un lato offrivano i vantaggi della organizzazione e dello sforzo comune per il benessere di tutti, dall’altro ponevano in essere situazioni di competitività e di concorrenza sociali che stimolavano ciascuno a prevalere per raggiungere posizioni di predominio all’interno della comunità. Se all’inizio, probabilmente, a causa della situazione esistenziale generale, il fattore prevalente per emergere era la forza fisica, col passare del tempo e con la stabilizzazione della stratificazione sociale, tale prevalenza si spostò verso l’astuzia, la capacità di persuasione, le doti di intelligenza e quindi anche verso una forma di comunicazione viziata che avesse come obiettivo, non la semplice esposizione di una realtà, ma bensì quello di proporre una realtà che promuovesse gli interessi particolari di un gruppo o di un individuo. La necessità di acquisire l’appoggio di chi fosse in grado di determinare gli equilibri di forza da parte di coloro che aspiravano a posizioni di preminenza in un qualsiasi gruppo sociale, spingeva a presentare la realtà e le prospettive per il futuro in un’ottica accattivante che esaltasse gli aspetti positivi e sottacesse quelli negativi in modo tale da conquistare quell’appoggio. Era nata la manipolazione della pubblica opinione verso la quale la sola difesa dell’individuo era ed è la sua capacità critica di discernimento che è l’unico mezzo per distinguere l’oggettività dalla soggettività, il vero dal manipolato! Man, mano che la storia ha proceduto e le esperienze e le capacità sono aumentate, la tecnica della manipolazione della pubblica opinione si è raffinata sino a raggiungere oggi dei livelli estremamente sofisticati anche con l’aiuto delle discipline psicologiche, tanto da diventare una vera e propria scienza. Oggi, nel nostro mondo retto dal mercato e dal consumismo, assistiamo all’esercizio ed allo sviluppo di una vera e propria industria della manipolazione che si chiama “pubblicità” e che si può sintetizzare come la tecnica di usare suggestioni, iperboli informatiche, trabocchetti psicologici ( quando non vera e propria falsità) per indurre nella popolazione necessità indotte e fasulle che non corrispondono affatto alle reali necessità degli individui per ottenere lo scopo di vendere prodotti in quantità maggiori a quelle che le reali necessità farebbero comperare. D’altra parte la riprova di quanto andiamo affermando si ha facilmente considerando due fattori: 1°- Gli enormi costi della pubblicità che non sarebbero affatto sostenuti dalle imprese se non fossero giustificati da ritorni economici maggiori delle spese sostenute. 2°- L’enorme sciupio di beni di consumo che ciascuno di noi fa e che non risponde assolutamente alle nostre reali necessità. Si potrebbe fare un ampio e dettagliato discorso su questo tema che pure è molto importante sia dal punto di vista economico, che da quello ecologico e da quello etico, ma qui vogliamo sottolineare un altro aspetto della questione della manipolazione della pubblica opinione che investe più propriamente la libertà degli individui. Ci riferiamo al fatto che se gli interessi dell’economia sono tali da farla ricorrere a mezzi ambigui e poco corretti come la pubblicità per raggiungere i propri obiettivi, certamente la politica, che ha obiettivi di potere più ampi e più assoluti, userà certamente simili tecniche di manipolazione per creare il consenso e raggiungere il potere. La lotta al coltello che le forze politiche fanno per ottenere il controllo dei mezzi di comunicazione come giornali e televisioni, che di per se, in quanto imprese, non sarebbero compresi negli obiettivi della politica, ma che sono i vettori ed i contenitori principali di quella azione manipolatrice della pubblica opinione di cui stiamo parlando, dimostra che a fronte di questo interesse esiste quell’altro interesse recondito di condizionare la pubblica opinione per portare il gregge degli elettori verso i recinti di tosatura che interessano alle suddette forze politiche..!! 19 Ma la cosa assai più grave è che in siffatte condizioni, la tanto declamata DEMOCRAZIA diventa un valore virtuale in quanto il consenso è estorto con mezzi occulti e quantomeno ambigui e qui la cosa diventa illegalità patente. Tanto per fare un esempio, perfino la “Sacra rota” custode della sacralità del matrimonio religioso, in caso di consenso estorto con inganno, concede non solo l’annullamento, ma la nullità del sacramento..! Sono cose su cui riflettere. Sono cose che esigono una legislazione precisa che garantisca finalmente un controllo reale e concreto sulla comunicazione e sulla proprietà dei suoi mezzi. Sono cose che esigono una riforma sostanziale della espressione della sovranità popolare che deve raggiungere forme di maggiore partecipazione e di controllo da parte dei Cittadini laddove l’eccesso di rappresentatività diventa causa della formazione di oligarchie che finisco per rappresentare solo i propri interessi a scapito di quelli della comunità nazionale. LADRI DI VITA Le tre cose essenziali alla vita dell’uomo sono, in ordine d’importanza l’aria, l’acqua ed il cibo. Senza di esse si muore e questo ne fa beni irrinunciabili che spettano per diritto naturale a tutti gli uomini della terra!Questo governo comandato da Berlusconi sta invece privandoci, seppure in misura diversa, di questi beni e pertanto esso è un governo contro natura che dovrà essere al più presto cambiato. Il cibo scarseggia e già le fasce più deboli come pensionati e famiglie monoreddito debbono fare i conti con il bilancino e rinunciare a mangiare quelle cose che non sono a buon mercato come pesce, carne bovina, formaggi, prosciutto ecc. ecc. L’aria è sempre più inquinata e questo governo, dopo avere sbandierato la propria adesione al trattato di Kyoto per la riduzione del gas serra ed aderito al programma Europeo che prevede la diminuzione graduale dell’inquinamento atmosferico, ha agito in senso del tutto contrario tanto che l’Italia non solo non ha diminuito tale inquinamento, ma lo ha aumentato del 13%. Ora che il Consiglio Europeo ha richiamato il governo alle sue responsabilità, Berlusconi si è lagnato dicendo che la riduzione dell’inquinamento costituirebbe un costo che l’Italia non è in grado di sostenere come se il costo della morte del pianeta in cui viviamo fosse un prezzo sostenibile. Tanta stupidità, date le conseguenze, è criminale ed il signor Berlusconi andrebbe neutralizzato per legittima difesa! Ci restava l’acqua, anche essa molto problematica, con le falde inquinate dalle industrie, ma anche qui il peggio doveva ancora venire perché il governo del Berluscrotalo, in data 05 Agosto 2008 ha varato il decreto legge numero 112 redatto dall’ineffabile Giulio Tremonti che , all’articolo 23 bis sancisce la privatizzazione dell’acqua.Ora, privatizzare un bene comune ed essenziale come l’acqua, è un’azione illegittima, incosciente e 20 disumana.Illegittima perché si vende un qualche cosa che non appartiene a chi la vende, ma è patrimonio comune di tutti.Incosciente e disumana perché i nuovi proprietari potranno disporre a loro piacere di un bene essenziale alla vita umana ed anche privarne coloro che non fossero in grado di pagare i loro prezzi.Invitiamo tutti i Cittadini ad opporsi con ogni mezzo, compresi quelli violenti ad un simile esproprio di un diritto naturale e sacrosanto che appartiene a tutti gli uomini. Si tratta di legittima difesa contro un attentato alla vita stessa e per tanto ogni reazione, anche la più violenta, è da ritenersi legittimata da uno stato di necessità vitale..!L’arroganza del governo ha passato ogni limite ed ora si permette di potere decidere chi può vivere e chi no … è giunta l’ora che qualcuno lo fermi! ADUNATE OCEANICHE Secondo le stime del centrosinistra, la manifestazione del 25 Ottobre 2008 ha portato in piazza due milioni e mezzo di persone. Inviteremmo Veltroni & C. a non esaltarsi troppo anche ricordando che gli italiani, sotto questo aspetto, sono inaffidabili e nel recente passato hanno partecipato alle "adunate oceaniche" che però sono poi finite a Piazzale Loreto...!!!! AMERICANI ASSASSINI DI ITALIANI A Fini Iscariota, a Berluscrotalo ed anche al presidente Napolitano che ringraziano continuamente gli Americani che ci hanno "liberati", dedichiamo questa inchiesta come promemoria del loro servilismo verso chi, oltre che con i bombardamenti terroristici su obiettivi civili, fatti scientemente e con premeditazione per fiaccare la resistenza della popolazione, massacrarono prigionieri italiani inermi che si erano arresi dopo accanita battaglia per difendere il suolo della Patria di cui quei personaggi difendono ,a solo a parole, il valore. Napolitano, dopo avere applaudito i carri armati sovietici che nel 1956 stritolarono sotto i loro cingoli l'insurrezione Ungherese, solo nel 2006 ha riconosciuto che quegli Ungheresi massacrati erano dei patrioti e non dei teppisti. Dopo 64 anni, non si é ancora smesso di considerare gli Americani come degli amici e liberatori anziché come degli invasori e massacratori di Italiani..! Corriere della Sera - e-dicola mercoledì, 23 giugno, 2004 GUERRA 2A MONDIALE Pag. 013 21 Sicilia 1943, l' ordine di Patton «Uccidete i prigionieri italiani» I massacri dimenticati compiuti dai fanti americani tra il 12 e il 14 luglio. «Decine di morti». Storici e giuristi rileggono quei fatti per analizzare i casi di Guantanamo e Abu Ghraib Due stragi avvennero nell' aeroporto di Biscari. Le vittime accertate furono 73 lA STORIA. I DOCUMENTI Di Feo Gianluca «Il capitano Compton radunò gli italiani che si erano arresi. Saranno stati più di quaranta. Poi domandò: "Chi vuole partecipare all' esecuzione?". Raccolse due dozzine di uomini e fecero fuoco tutti insieme sugli italiani». «Il sergente West portò la colonna di prigionieri italiani fuori dalla strada. Chiese un mitra e disse ai suoi: "E' meglio che non guardiate, così la responsabilità sarà soltanto mia". Poi li ammazzò tutti». E' una piccola Cefalonia: le vittime sono soldati italiani che avevano combattuto con determinazione. I carnefici non sono né delle SS né della Wehrmacht: sono fanti americani. Quella avvenuta in Sicilia tra il 12 e il 14 luglio 1943 è la pagina più nera della storia militare statunitense. Una pagina sulla quale gli storici negli Stati Uniti discutono da un lustro, mentre nel nostro Paese la vicenda è pressoché sconosciuta. Nelle università del Nord America ci sono corsi dedicati a questi eccidi, come quello tenuto a Montreal sul tema «Dal massacro di Biscari a Guantanamo». E negli Usa in queste settimane gli esperti di diritto militare valutano le responsabilità dei carcerieri di Abu Ghraib anche sulla base delle corti marziali che giudicarono i «fucilatori di italiani». Perché - come risulta dagli atti di quei processi - i soldati americani si difesero sostenendo di avere soltanto eseguito gli ordini di George Patton. «Ci era stato detto - dichiararono - che il generale non voleva prigionieri». I FATTI - Nessuno conosce il numero esatto di uomini dell' Asse uccisi dopo la resa. Almeno cinque gli episodi principali, con circa duecento morti. Di due, quelli avvenuti nell' aeroporto di Biscari, nel Ragusano, si conosce ogni dettaglio. Nel massimo segreto, nell' autunno ' 43 la corte marziale Usa celebrò due processi: il sergente Horace T. West ammazzò 37italiani, il plotone d' esecuzione del capitano John C.Compton almeno 36. Gli atti del tribunale recitano: «Tutti i prigionieri erano disarmati e collaborativi». Altri due eccidi sono stati descritti da un testimone oculare, il giornalista britannico Alexander Clifford, in colloqui e lettere ora divulgate. Avvennero nell' aeroporto di Comiso, quello diventato famoso mezzo secolo dopo per gli euromissili della Nato. All' epoca era una base della Luftwaffe, contesa in una sanguinosa battaglia. Clifford disse che sessanta italiani,catturati in prima linea, vennero fatti scendere da un camion e massacrati con una mitragliatrice. Dopo pochi minuti, la stessa scena sarebbe stata ripetuta con un gruppo di tedeschi: sarebbero stati crivellati in cinquanta. Quando un colonnello, chiamato di corsa dal reporter, fermò il massacro, solo tre respiravano ancora. Clifford denunciò tutto a Patton, che gli promise di punire i colpevoli. 22 Ma non ci fu mai un processo e il cronista si è rifiutato fino alla morte di deporre contro il generale. Infine l' ultima strage nella Saponeria Narbone-Garilli a Canicattì contro la popolazione che la stava saccheggiando. Secondo i resoconti stilati in quei giorni confusi del ' 43, la polizia militare Usa dopo avere intimato l' alt ed esploso dei colpi in aria, sparò una raffica sulla folla uccidendo sei persone. Ma i verbali scoperti nel 2002 dal professore Joseph Salemi della New York University - il cui padre fu testimone oculare dell' eccidio - riportano il racconto di alcuni dei soldati americani presenti: «Appena arrivati, il colonnello urlò di sparare sulla folla che era entrata nello stabilimento. Noi rimanemmo fermi, era un ordine agghiacciante. Allora lui impugnò la pistola ed esplose 21colpi, cambiando caricatore tre volte. Morirono molti civili: vidi un bambino con lo stomaco sfondato dalle pallottole». L' ORDINE - Ma gli atti dei processi per «i fatti di Biscari» accreditano la possibilità che le vittime siano state molte di più. Tutti i crimini sono stati opera della 45ma divisione di Patton, i «Thunderbirds»: reparti provenienti dalla Guardia nazionale di Oklahoma, New Mexico e Arizona. Vengono descritti come cow boy, con elementi d' origine pellerossa. Ma presero parte con coraggio ad alcune delle battaglie più dure del conflitto. Quello sulle coste siciliane fu il loro battesimo del fuoco: avevano l' ordine di conquistare entro 24 ore i tre aeroporti più vicini alla costa, strategici per trasferire dal Nord Africa gli stormi alleati. Invece la disperata resistenza di due divisioni italiane e di poche unità tedesche li ferme per quattro giorni. Molti G.I. persero il controllo dei nervi. Ed erano tutti convinti che il generale Patton avesse ordinato di non fare prigionieri. Decine di soldati, graduati ed ufficiali testimoniarono al processo: «Ci era stato detto che Patton non voleva prenderli vivi. Sulle navi che ci trasportavano in Sicilia, dagli altoparlanti ci è stato letto il discorso del generale. "Se si arrendono quando tu sei a due-trecento metri da loro, non badare alle mani alzate. Mira tra la terza e la quarta costola, poi spara. Si fottano, nessun prigioniero! E' finito il momento di giocare, è ora di uccidere! Io voglio una divisione di killer, perché i killer sono immortali!». L' ORRORE - Il primo a scoprire e denunciare gli eccidi fu il cappellano della divisione, il colonnello William King. Alcuni soldati americani, sconvolti, lo chiamarono e gli indicarono la catasta dei corpi crivellati dal sergente West: «E' una follia - gli dissero -, stanno ammazzando tutti i prigionieri. Siamo venuti in guerra per combattere queste brutalità non per fare queste porcherie. Ci vergogniamo di quello che sta accadendo». King corre a cercare il comando del reggimento. Ma lungo la strada per l' aeroporto vede un recinto di pietra, probabilmente un ovile, pieno di italiani catturati. Recita il verbale del cappellano: «Quando mi sono avvicinato, il caporale di guardia mi ha salutato: "Padre, sei venuto per seppellirli?". "Cosa stai dicendo?", replicai io. Il caporale rispose: "Loro sono lì, io sono qui con il mio mitra Thompson, tu sei lì. E ci hanno detto di non fare prigionieri"». A quel punto King sale su un masso, chiama tutti gli americani presenti e improvvisa una predica per convincerli a risparmiare quegli uomini: «Non potete ucciderli, i prigionieri sono una fonte preziosa di notizie sul nemico. E poi i loro camerati potrebbero vendicarsi sui nostri che hanno preso. Non fatelo!». 23 Altrettanto drammatica la testimonianza del capitano Robert Dean: «Venni fermato da due barellieri disarmati. Mi dissero: "Abbiamo due italiani feriti, mandate qualcuno ad ammazzarli". Io gli urlai di curare quei soldati, altrimenti gliela avrei fatta pagare"». LA CONDANNA - Fu proprio la volontà del cappellano King a far nascere i due processi sui massacri di Biscari. King raccontò tutto all' ispettore dell' armata - figura simile ai nostri pubblici ministeri -, che fece rapporto a Omar Bradley. La corte marziale contro il sergente West si aprì a settembre. L' accusa: «Omicidio volontario premeditato, per avere ucciso con il suo mitra 37 prigionieri, deliberatamente e in piena coscienza, con un comportamento disdicevole». I fanti italiani - poco meno di 50 - erano stati catturati dopo un lungo combattimento in una caverna intorno all' aeroporto di Biscari. Il comandante li consegnò al sergente con un ordine ritenuto «vago» dai giudici: allontanarli dalla pista dove si sparava ancora. Nove testimoni hanno ricostruito l' eccidio. West mette gli italiani in colonna, dopo alcuni chilometri di marcia ne separa cinque o sei dal resto del gruppo. Poi si fa dare un mitra e conduce gli altri fuori dalla strada. Lì li ammazza, inseguendo quelli che tentano di scappare mentre cambia caricatore: uno dei corpi è stato trovato a 50 metri. Davanti alla corte, il sergente si difese invocando lo stress: «Sono stato quattro giorni in prima linea, senza mai dormire». Dichiarò di avere assistito all' uccisione di due americani catturati dai tedeschi, cosa che lo «aveva reso furioso in modo incontrollato». Il suo avvocato parlò di «infermità mentale temporanea». Infine, West disse ai giudici: «Avevamo l' ordine di prendere prigionieri solo in casi estremi». Ma la sua difesa non convinse la corte, che lo condannò all' ergastolo. La pena però non venne mai eseguita. Washington infatti era terrorizzata dalle possibili ripercussioni di quei massacri. Temeva il danno d' immagine sugli italiani - con cui era stato appena concluso l' armistizio - e il rischio di ritorsioni sugli alleati reclusi in Germania. Si decise di non mandare West in una prigione negli Usa ma di tenerlo agli arresti in una base del Nord Africa. Poi la sorella cominciò a scrivere al ministero e a sollecitare l' intervento del parlamentare della sua contea. Il vertice dell' esercito teme che la vicenda possa finire sui giornali. Il 1° febbraio 1944 il capo delle pubbliche relazioni del ministero della Guerra sollecita al comando alleato di Caserta un «atto di clemenza» per West: «Non possiamo - è il testo della lettera pubblicata da Stanley Hirshson nel 2002 - permettere che questa storia venga pubblicizzata: fornirebbe aiuto e sostegno al nemico. Non verrebbe capita dai cittadini che sono così lontani dalla violenza degli scontri». Così dopo solo sei mesi, West viene rilasciato e mandato al fronte. Secondo alcune fonti, morì a fine agosto in Bretagna. Secondo altre, ha concluso la guerra indenne. L' ASSOLUZIONE - Invece il 23 ottobre ' 43 il capitano John C. Compton non cercò scuse: davanti alla corte marziale disse solo di avere obbedito agli ordini processo fu ricostruita la battaglia per la base di Biscar combattuta per tutta la notte. C' era una postazione nascosta su una collina che continuava a bersagliare la pista. E' una mischia feroce, con tiri di mitragliatrici e mortai, senza una linea del fronte. L' unità di Compton aveva avuto dodici caduti in poche ore. A un certo punto, un soldato statunitense vede un italiano in divisa e un altro in abiti «borghesi» che escono da una ridotta: sventolano una bandiera bianca. 24 L'americano si avvicina e dalla trincea alzano le mani circa quaranta uomini. Cinque hanno giacche e maglie civili sopra i pantaloni e gli stivali militari. Il soldato li consegna al sergente ma arriva il capitano. Compton non perde tempo: dice di ucciderli. Molti dei suoi si offrono volontari: sparano in 24, esplodendo centinaia di pallottole sul mucchio degli italiani. Il numero esatto delle vittime resta incerto ma l' inchiesta si conclude con l' incriminazione del solo ufficiale per 36 omicidi, scagionando i suoi subordinati. E Compton in aula dichiara che l' ordine era quello, che doveva uccidere i nemici che continuavano a resistere a distanza ravvicinata. Inoltre precisa che quegli italiani erano «sniper», termine traducibile come «cecchini» o «franchi tiratori», e quindi andavano fucilati: una linea difensiva che sarebbe stata suggerita dallo stesso Patton. «Li ho fatti uccidere perché questo era l' ordine di Patton concluse il capitano -. Giusto o sbagliato, l' ordine di un generale a tre stelle, con un' esperienza di combattimento, mi basta. E io l' ho eseguito alla lettera». Tutti i testimoni - tra cui diversi colonnelli confermarono le frasi di Patton, quel terribile «se si arrendono solo quando gli sei addosso, ammazzali». Alcuni riferirono anche che Patton aveva detto: «Più ne prendiamo, più cibo ci serve. Meglio farne a meno». Compton fu assolto. Il responsabile dell' inchiesta William R. Cook fu tentato di presentare appello: «Quell' assoluzione era così lontana dal senso americano della giustizia - scrisse - che un ordine del genere doveva apparire illegale in modo lampante». Ma nel frattempo Cook era caduto al fronte. Ironia della sorte, si crede che sia stato colpito da un cecchino mentre cercava di avvicinarsi a dei tedeschi con la bandiera bianca. La sua assoluzione è però diventato un caso giuridico, che ha cominciato a circolare tra il personale della giustizia militare statunitense dopo la fine della guerra. Un precedente «riservato» anche per evitare che influisca sui processi ai criminali di guerra nazisti. Poi nel ' 73 una traccia nei diari di Patton pubblicati da Martin Blumenson e nell' 83 la prima descrizione completa nell' autobiografia del generale Omar Bradley. Oggi alcuni storici americani - assolutamente non sospettabili di revisionismo - ritengono che sulla base della sentenza Compton andavano assolte le SS fucilate per gli omicidi di prigionieri americani. E mentre negli Stati Uniti da 25 anni si pubblicano studi sul «massacro di Biscari» e le sue ripercussioni - il primo nel 1988 fu di James J. Weingartner, l' ultimo nel 2002 è stato di Hirshson – nel nostro Paese la vicenda è stata sostanzialmente ignorata. Vent' anni fa nel volume dello statunitense Carlo d' Este sullo sbarco in Sicilia, tradotto da Mondadori, la questione era relegata in un capoverso. Poi, ultimamente due introvabili scritti di storici siciliani e una pagina nel documentato volume di Alfio Caruso. Mai però un' iniziativa per ricordare quei soldati, rimasti senza nome. Mentre persino Biscari non esiste più: oggi il paese si chiama Acate. Gianluca Di Feo (1-continua) la guerra. le date 10 luglio 1943 LO SBARCO Lo sbarco alleato in Sicilia, nome in codice «operazione Husky», inizia all' alba del 10 luglio 1943. La VII Armata americana, guidata dal generale George Patton, approda a Gela, l' VIII britannica sbarca a Pachino e Siracusa. Comandante supremo dell' operazione è il generale Dwight D. Eisenhower, futuro presidente degli Usa 12-14 luglio GLI ECCIDI In tre giorni i soldati Usa sparano a sangue freddo contro prigionieri italiani e tedeschi in cinque diverse occasioni. 25 A Biscari il sergente Horace West uccide 36 soldati, il plotone del capitano John Compton altri 37. A Comiso 60 italiani e, poco dopo, 50 tedeschi vengono uccisi. A Canicattì gli americani sparano contro la folla: almeno 6 morti 17 agosto LA LIBERAZIONE A 38 giorni dallo sbarco nell' isola, le truppe alleate guidate da Patton entrano a Messina, accolte dall' entusiasmo della popolazione. L' esercito tedesco si è ritirato in Calabria. Poche settimane prima, il 25 luglio, era caduto il regime di Mussolini. Alla guida del governo italiano c' è ora il maresciallo Pietro Badoglio 1 febbraio 1944 LA DENUNCIA Tre mesi dopo gli eccidi, Compton e West vengono processati dalla Corte marziale. Il 23 ottobre, Compton si difende così: «Ho soltanto obbedito a Patton». Questo, secondo molti testimoni, l' ordine del generale: «Se si arrendono solo quando gli sei addosso, ammazzali». Il capitano viene assolto LA LETTERA West invece è condannato all' ergastolo. Ma la sentenza non viene eseguita. Per sei mesi viene trattenuto in un carcere nel Nord Africa. Poi il ministero della Guerra americano invia al comando alleato di Caserta una sollecitazione: «Questa storia non può essere pubblicizzata». E il sergente viene rilasciato. I GENERALI AL FRONTE L' offensiva LA CONDANNA «Il sergente West portò fuori i prigionieri Chiese un mitra, poi li ammazzò tutti» West fu condannato, ma non scontò l' ergastolo L' ASSOLUZIONE «Il capitano Compton radunò i soldati arresi Raccolse due dozzine di uomini, fecero fuoco contro gli italiani». Compton fu assolto…. GIU’ DALLE PIANTE..! (2009) Sembra quasi impossibile, ma tantissimi uomini politici, persino tanti che sembrano intelligenti, non hanno ancora capito che la grande crisi che sta attraversando il mondo e che ci sta regalando un periodo di recessione straordinaria che durerà per anni, non è stata solamente un grosso avvenimento economico – finanziario, ma ha innescato un processo rivoluzionario che sovvertirà tutti gli equilibri dei rapporti mondiali e che nulla, alla fine, tornerà come era prima! Il mondo che abbiamo vissuto o subito ( a seconda delle convinzioni politiche di ciascuno) sino ad oggi, era un mondo che si basava su delle regole di un turbo capitalismo mondialista che faceva, volenti o nolenti, da cemento e da connessione alla vita stessa delle nazioni. Su questo sistema poggiavano lo sviluppo economico dei Paesi, i loro rapporti di forza politici e militari e lo stesso alternarsi ( apparente) di governi di una o di un’altra tendenza alla loro guida. Un esempio eclatante: la stessa sopravvivenza dello stato di Israele, sin dalla sua nascita, è sempre stata soggetta alla entità degli imponenti aiuti economici che gli USA hanno generosamente elargito e questi aiuti sono indubbiamente il risultato dell’opera della “Israel Lobby” Americana che a sua volta ha acquisito tanto peso in funzione dell’enorme potere economico e finanziario, e di conseguenza, in uno stato come gli Usa, anche politico, che essa rappresenta ( vedere il libro “ La Israel lobby e la politica estera Americana, di John Mearsheimer e Stephen M. Walt docenti rispettivamente della università di Chicago e della università di Harvard) e questo fatto ha determinato la natura ed il peso di tutti gli equilibri tra i Paesi del Medio oriente coinvolgendo in essi tutti i Paesi del mondo. 26 Il capitalismo che il suo teorizzatore e fondatore Adam Smith riteneva autoregolatore tramite il mercato ed alieno da qualsiasi intervento di controllo da parte degli Stati, non poteva non evolvere naturalmente verso quella finanza “creativa” che ha costruito imperi virtuali sempre più fragili e sempre più distanti dalla realtà concreta di quella ricchezza che è prodotta dalla fatica dell’uomo e che dagli albori della storia ha determinato il vero progresso delle società civili! Ebbene, questo mondo fasullo ed inconsistente ha raggiunto il suo punto critico di rottura e, come i pilastri di un ponte, sovraccaricati rispetto alla loro reale portata, dovrà crollare sotto il peso di un’onda di piena che sta scendendo a valle e che, come una valanga, acquista sempre più peso e forza distruttrice man, mano che avanza! Il sistema non è in grado di autoripararsi o di auto regolamentarsi, sia per lo stadio avanzato della malattia, che per il fatto che a reggerlo ci sono persone che, nonostante gli sviluppi disastrosi che sono sotto gli occhi di tutti, mantengono tuttora ferma la loro mentalità ed il loro “modus operandi”. Anche qui un esempio eclatante: nonostante la speculazione azzardata sia stata una delle cause principali del crollo del castello di carte della finanza mondiale, due banche d’importanza mondiale come la Goldman Sachs e la Morgan & Stanley, sull’orlo del fallimento a causa appunto di una gestione corsara dei propri residui fondi, hanno in questi giorni tentato una ulteriore speculazione azzardata al ribasso comprando “allo scoperto” ( e cioè scommettendo sulla diminuzione del prezzo nei prossimi giorni ) azioni della Tedesca Wolksvagen ed essendo invece tali azioni schizzate in rialzo grazie all’intervento della Porche, le suddette banche hanno dovuto coprire lo scoperto aumentando ancora di più la loro passività. Come dice un detto popolare: “il difetto sta nel manico” e fino a quando non si capirà che le iniezioni di liquidità dei governi sono come impacchi di camomilla per curare un tumore e che, per prima cosa si dovranno azzerare i vertici della finanza e cambiare radicalmente le regole dell’economia, la strada per la ripresa non si potrà trovare. Si sta per aprire, in un modo o nell’altro, un mondo nuovo, con valori diversi e con diversi equilibri di forza politici ed economici. Questa crisi, che più che una crisi è una catastrofe, potrebbe essere una opportunità per l’umanità di ridisegnare su di un piano di maggiore equità i rapporti tra Stato e Cittadini e tra i vari Stati tra di loro. Ma per poterla cogliere bisognerà saperla capire ed accettare i cambiamenti rivoluzionari che essa comporta. Ai redattori di MICROMEGA Oggi il TG di RAI 3 ha dovuto ammettere che gli scontri di piazza Navona sono stati provocati da gruppi della sinistra e che gli studenti del Blocco Studentesco si sono solo difesi!! Già esistevano su You Tube i filmati che lo dimostravano oltre ogni dubbio... So già che a questo non risponderete.. Ma... Sono novanta anni che voi comunisti seguite sempre e solo gli stessi schemi e le stesse strategie, senza un barlume di resipiscenza che vi spinga ad un briciolo di fantasia, nonostante i fallimenti e nonostante, alla fine, ci abbiate sempre sbattuto il grugno . Lenin vi aveva detto che :".. la menzogna in bocca ad un comunista é una verità rivoluzionaria.." e voi, cambiati i tempi, cambiata l'informazione, cambiati i mezzi, siete sempre ancora lì a ripetere a pappagallo le stesse solite cretinate.. Come diceva un grande giornalista:".. per essere comunisti non é essenziale essere scemi...però aiuta..!!" Provate a scendere dalla pianta... Saluti.. affettuosi ... 27 OBAMA, COSA CAMBIERA’ Secondo le opinioni correnti della politica nostrana e secondo le promesse elettorali del nuovo presidente USA, l’elezione di Barak Obama dovrebbe portare dei significativi cambiamenti sullo scenario mondiale. .”We Change” era lo slogan del presidente nero e lo abbiamo sentito per circa un anno, dalla campagna per le primarie e sino a pochi giorni prima delle definitive elezioni e tutto il mondo è in attesa del cambiamento promesso. Premettiamoi qui che a noi, di eventuali cambiamenti nella politica interna degli USA non ce ne importa assolutamente nulla a meno che essi non influiscano su quella economica mondiale così come è successo per la criminale gestione della finanza speculativa che ha provocato la bufera economica che sta ancora sconvolgendo il mondo e che avrà conseguenze negative che dureranno per decenni e per le cui colpe, anche se precisamente identificabili, nessuno pagherà. Se gli americani avranno o no una copertura assicurativa sanitaria, se a tutti sarà concessa una istruzione adeguata, se si tasseranno di più i ricchi o i poveri, se ci saranno o no maggiori garanzie del posto di lavoro, ecc, ecc. sono cose che non ci riguardano e verso le quali proviamo la stessa indifferenza che essi hanno provato nei secoli per i destini delle genti della terra. Da quando importavano schiavi negri per arricchire i padroni delle piantagioni del sud, a quando sterminavano i pellirosse per impadronirsi banditescamente delle loro terre, a quando esportavano guerra e terrorismo bellico in Europa, in Italia, in medio oriente, in Vietnam, in Korea, in Palestina, in Iraq, in Afganistan, essi hanno perso il diritto alla solidarietà degli altri popoli e di quanto potrà succedere a loro in patria, francamente non ce ne frega niente..! Altro discorso è quello della politica estera perché l’America è tuttora una grande potenza che può influire con essa su tutto il mondo e quindi ci coinvolge , volenti o nolenti, nelle sue decisioni strategiche. E qui la passata esperienza degli ultimi sessanta anni ci suggerisce che nulla cambierà! Il presidente degli Stati Uniti è un presidente ad autorità limitata e, per quanto riguarda la politica estera esso è soggetto agli interessi delle potentissime e semi occulte lobby che detengono il potere effettivo perché sono padrone del denaro che è la vera forza che governa e decide. Gli interessi di Israele, che hanno da sempre condizionato la politica USA in medio Oriente, non sono cambiati e difatti già dai primi discorsi, anche Obama ha dichiarato che 28 non verrà in alcun modo modificato né l’aiuto economico e militare ad Israele, né l’atteggiamento di estrema attenzione verso la politica atomica dell’Iran. Israele ed il mondo Islamico sono in lotta a causa della questione Palestinese e gli USA continueranno ad appoggiare la politica di oppressione e di razzismo che Israele sta attuando in Palestina con la conseguenza di alimentare il terrorismo e mantenere aperte le guerre in Iraq ed in Afganistan. Il recente intervento Americano nella questione tra Russia e Georgia dove Israele aveva accordi per la concessione dell’uso di un aeroporto come base per missioni belliche in Iran, ne è un lampante esempio. In America nessun Presidente e quasi nessun deputato viene eletto senza il placet della “Israel lobby”, come ampiamente documentato nell’omonimo libro edito da Mondatori e pertanto nessuna politica estera potrà mai essere in disaccordo con gli interessi di Israele che non sempre coincidono ed a volte contrastano, con quelli Europei e persino con gli stessi interessi USA … Noi constatiamo che l’America ci ha portato il turbo capitalismo mondialista, ci ha portato il materialismo e la droga, ci ha portato questo mondo che non ci piace per niente e che dobbiamo subire per colpa loro. Noi Europei non abbiamo ancora così potente, l’influenza della “Israel Lobby”, ma siamo semplicemente affetti da un servilismo di tipo coloniale verso gli USA che condiziona i nostri governi mettendoli in una posizione di inferiorità psicologica che non ha alcuna ragione di essere. Viviamo ancora, dopo oltre sessanta anni, la sindrome dei “liberati” senza renderci conto che invece siamo stati “Conquistati” !!! Sarebbe ora che l’Europa, che è stata fonte di civiltà e di cultura, si disancorasse dai lacci che la legano agli USA e che si ponesse su di una strada autonoma ed indipendente ritrovando quei valori che l’hanno fatta grande prima che l’America cominciasse ad esistere..!! PORCA ITALIA ( 2008) Quest’anno non abbiamo avuto modo di fare il vaccino anti influenzale in Italia e perciò lo abbiamo dovuto fare in Spagna a pagamento. In farmacia lo abbiamo pagato € 7,20 mentre lo stesso vaccino viene venduto in Italia al prezzo di € 19 circa ..! Abbiamo voluto approfondire e ci siamo informati di altri prezzi dei medicinali Spagnoli corrispondenti a quelli venduti in Italia ed abbiamo dovuto constatare che, mediamente, i prezzi Spagnoli sono inferiori a quelli Italiani dal 30% al 50% ( colliri, coluttori, inibitori della pressione arteriosa, anti infiammatori non steroidei ). Già la differenza dei prezzi al consumatore ci ha molto disturbato, ma la cosa che ci ha veramente incavolare è il pensiero che quei prezzi truffaldini sono pagati anche dallo stato che acquista i farmaci tramite il servizio sanitario nazionale con i soldi dei Cittadini. Evidentemente, dato che i medicinali sono sempre gli stessi, ci deve essere “Trippa per i gatti” ad ungere le ruote di una burocrazia politica corrotta ed in degna che al solito ruba a man bassa per arricchire la solita casta. Per coloro che fossero scettici o troppo ottimisti, citiamo i recenti scandali di Milano, della Sicilia e dell’Abruzzo che hanno visto i soliti politici che di solito predicano la moralità e la buona amministrazione, coinvolti in corruzioni, furti, appropriazioni, tangenti e ricatti! E’ oramai da tantissimi anni che questa politica del dopoguerra, che avrebbe dovuto riportare trasparenza efficienza, democrazia, onestà e libertà ai cittadini, si rivela invece, ad ogni piè sospinto, un coacervo di malaffare e di corruzione, una presa in giro della buona fede dei Cittadini, una truffa gestita da una oligarchia sempre più strutturata ed 29 inamovibile che come un vampiro succhia il sangue e la vita della Nazione. Recentemente, con le leggi elettorali che hanno posto sbarramenti al 5% ed eliminato le preferenze in modo che solo le segreterie dei partiti maggiori determineranno chi saranno gli eletti in parlamento, si è ancora di più consolidato il sistema di potere degli oligarchi che elimineranno anche la possibilità di avere in casa una concorrenza sgradita! La cosiddetta “governabilità” si sarebbe potuta avere con l’elezione diretta a suffragio popolare del capo del governo e con l’assegnazione al suo partito di una maggioranza parlamentare del 55% e con il sistema del proporzionale puro si sarebbe avuta una opposizione variegata e non pregiudiziale. Ma questo non collima con gli interessi delle oligarchie politiche dominanti che perderebbero il loro potere assoluto sul Paese..! Che gli dei li stramaledicano..! L’ACIDO DELLA PAURA A Kabul, Shamsia, una giovane ragazza che stava andando a scuola per imparare e per togliersi da quella ignoranza che, da sempre, fa comodo alle religioni integraliste che ritengono di possedere la VERITA’ assoluta e non ammettono che il pensiero critico personale si possa confrontare con la predicazione, è stata deturpata in viso con il getto di acido da parte di un gruppo di vigliacchi mascalzoni talebani. Non è la prima volta che capitano episodi di questo genere e pensiamo che, purtroppo, non sarà neppure l’ultima sino a quando questa genia di assurdi coglioni potranno avere presa sulla credulità e sulle superstizioni della gente. D’altra parte essi traggono il loro potere dall’ignoranza e dalla miseria morale dei popoli e quindi, con il potere che glie ne deriva, tentano in ogni modo di perpetuare quella ignoranza e quella superstizione che dà loro quel potere.La cultura e l’istruzione, quali strumenti di libertà del pensiero, sono i loro nemici, gli unici dei quali hanno paura perché inconsciamente sanno che da essi deriverà la loro sconfitta di epigoni di un integralismo disumano e fuori dal tempo! Lo sfregio del volto di Shamsia, oltre che una mascalzonata, è stato un atto di paura da parte di coloro che sanno di avere torto, vedono che il potere sulle masse sta loro scivolando di mano, ma tentano in ogni modo di frenare la loro rovina!E’ un circolo vizioso che si potrà spezzare solo con la forza, unico linguaggio che essi comprendono, e con la scolarizzazione delle giovani leve per togliere ai fanatici religiosi quel potere che essi esercitano in nome di Dio, ma per il loro perverso piacere!Colpisce ancora una volta e, secondo noi, è significativo, l’assoluto silenzio delle comunità islamiche Europee che a parole professano un Islam tollerante e disposto al dialogo, ma poi, all’atto pratico, non intervengono quasi mai a sanzionare quegli atti che contraddicono ed anzi sono antitetici a questi dichiarati atteggiamenti.Vorremmo sentire gli 30 Imam di Milano, di Roma, di Londra, di Dusserdolf, di Colonia, di Madrid e di tutta l’Europa maledire e condannare questi atti che, oltre che blasfemi di un Corano che essi dicono essere misericordioso, sono atti criminali e perversi di per se stessi.La politica del “fronte unico” e della solidarietà confessionale deve avere ed ha i suoi confini invalicabili nella ragione, nella tolleranza, nell’umanità e nel credere che non c’è nessun Dio che possa volere l’attuazione di simili barbarie sulle sue creature.Gradiremmo moltissimo di essere smentiti dai fatti, ma temiamo che ciò non avverrà ed in tal caso non potremo che trarre le conclusioni logiche da questi comportamenti. BERLUSCONI E L’ARTE Mario Resca,ex direttore generale di Mc Donald’s per l’Italia ed amico di Berlusconi, è stato nominato dal ministro Bondi, super manager dei musei italiani.. Evidentemente il livello culturale di Berlusconi mette sullo stesso piano gli Hamburger e le opere d’arte che arricchiscono l'Italia..!Non avevamo dubbi in proposito... LIBERTA' DI FEDE L’ultimo di una oramai infinita serie di atti di intimidazione e di repressione violenta da “Santa inquisizione” compiuti dal potere Sionista mondiale attraverso Stati succubi e gregari servizievoli, è stato compiuto a Roma dove il Professore Roberto Valvo, che insegnava al liceo artistico di via Ripetta, è stato sospeso con procedimento urgente dal servizio per avere osato discutere sulla SHOA, così come essa ci viene presentata, con correzioni e contraddizioni continue, dal 1945.Ultimo dei “Famigli” di tale inquisizione che si è assunto il ruolo del “Toquemada” di turno è stato l’ineffabile Sindaco di Roma Alemanno, grande esperto del “salto della quaglia” al cui confronto lo stesso Generale Badoglio appare come un meschino dilettante e pronto a qualsiasi sacrificio pur di rafforzare la propria carriera politica come testimonia anche il suo matrimonio con quel “ragnetto” di donna che però era ( allora gli orizzonti di Alemanno erano più ridotti e modesti..) la figlia di un capo del suo partito, Pino Rauti..Per chi, come noi, ha sentito i suoi discorsi di allora, appare decisamente inaspettato il suo “lingua in bocca” con Riccardo Pacifici, capo della comunità ebraica di Roma, ma tant’è, se si vuole fare strada, la vela va alzata nella direzione da dove tira il vento..Il professor Valvo, così come Irwing, Faurisson e tantissimi altri, bollati tout court come “negazionisti” volevano semplicemente respingere la Shoa come atto di fede e riportare la questione sul piano storico che esige analisi, studio, prove e, soprattutto, una documentazione attendibile.Non ci pare che sia una richiesta irragionevole né tale tipo di richiesta è mai stata sino ad ora bollata come 31 tale, come fa fede la serie di revisioni storiche sui più vari argomenti come la figura dell’imperatore Nerone, recentemente riabilitata o la genesi del risorgimento italiano o l’influenza culturale e sociale della dominazione plurisecolare Araba in Spagna.Lo storico deve essere come S. Tommaso e diffidare delle affermazioni e delle proclamazioni di fede, ma deve ficcare il proprio dito nella piaga per accertarsi che la verità proclamata sia confermata da prove concrete ed attendibili. Certo, ci rendiamo conto che in un’epoca di predominio del denaro, chi lo possiede e lo controlla ha il controllo del potere nel mondo e perciò in tanti Stati e per fortuna non ancora in Italia, la legge sancisce la verità fideistica della Shoa così come ci viene proposta e ne vieta, pena il carcere che già ospita centinaia di “infedeli”, la sua messa in discussione storica e scientifica, ma ciò non toglie che tutto ciò sia iniquo ed irragionevole. Certo, il mercimonio politico che il sionismo ha fatto della Shoa soprattutto per giustificare la indegna rapina fatta ai Palestinesi e l’odiosa persecuzione cui essi sono tuttora sottoposti, spiega il perché, ma non lo giustifica dinnanzi alla storia !Le vittime degli stermini Pellerossa ed Armeni ed i 60 milioni di morti della 2° guerra mondiale non hanno minore dignità dei morti ebrei..!!!Eppure, di tanti morti, di tante stragi, di tanti olocausti che hanno insanguinato la storia dell’umanità, pare che solamente quello degli ebrei sia tale da essere considerato come esecrando e dissacrante, quasi che solo gli ebrei siano figli di un dio e che gli altri siano una specie di esseri sub umani, quasi animali, la cui vita e la cui morte non conti nulla..!! Noi rispettiamo le vittime delle persecuzioni anti ebraiche, ma esigiamo pari dignità con tutti gli altri perseguitati, compresi i Palestinesi perseguitati da Israele. Non esistono vittime di serie A e di serie B e non crediamo a fantasiosi patti di predominio fatti tra Gehova e Israele. Questo è indegno razzismo, questa è stupida presunzione..! NAPOLITANO ( UN BEL TACER..) Il presidente Napolitano continua a girare il mondo sparando cavolate e non sappiamo se é a causa dell'età oppure perché come comunista é abituato a mentire, oppure perché é così di natura. Fatto sta che in Israele ha detto nuovamente che antisemitismo ed anti sionismo sono la stessa cosa ( il che é già una grossa stupidaggine) senza sapere spiegare perché allora ci sono molti ebrei che sono anti sionisti... Inoltre ha condannato il terrorismo dicendo che Israele ha moralmente titolo a condannare il terrorismo dato che lo subito e dimentica che Israele é nata anche dal terrorismo sionista 32 ( Irgun e Aganà) senza contare le distruzioni dei villaggi Palestinesi degli anni cinquanta e gli assassini mirati che sono una forma attuale e sofisticata di terrorismo di stato! Certo che se stesse a casa e stesse zitto forse farebbe una più bella figura...! PEDALATE..CRETINI!! L’istituto case popolari di Viterbo ha costruito case che invece di essere assegnate sono state vendute in base alle nuove leggi che hanno privatizzato l’ente. Il Fascismo aveva creato l’istituto per aiutare chi non aveva la casa ad averne una a prezzi compatibili con i salari, la repubblica nata dalla resistenza lo ha trasformato in una bottega di palazzinari alla faccia della povera gente. Ma il Fascismo era il male assoluto e la repubblica resistenziale è il bene ineguagliabile …! Avete voluto la bicicletta? E allora pedalate, cretini ...!!! SIONISMO RAZZISTA A Mombai, in India, i terroristi hanno ucciso centinaia di persone, ma oggi il Corriere della sera ed altri quotidiani titolano sui SEI ostaggi ebrei uccisi. Siamo diventati tutti Giudei? Qualcuno dovrebbe ricordare a Mieli ed agli altri giornalisti che nonostante le cazzate scritte nella Bibbia e nella Thorà, anche gli Indiani sono persone e che non valgono di meno degli ebrei ..!!! L'impudenza razzista e bigotta del sionismo sta passando ogni limite di decenza e di umanità! LEGHISTI & INTELLIGENZA A quanto pare l’intelligenza ed i leghisti sono due cose che è difficilissimo trovare insieme. Lo dimostra per l’ennesima volta una sconclusionata lettera di un estimatore di Bossi che blaterava di superiorità “celtica” del nord, di origini “arabe” del meridione d’Italia, delle 33 origini nordiche dello sport e così via ignorando. A questo “barbone” intellettuale abbiamo risposto così: Egr.Sig. Ho letto il suo post sul forum di Repubblica e le rispondo in privato per non incorrere nella censura del moderatore. Ma lei pensa veramente che dopo la devolution ( si scrive o così oppure devoluzione, salvo che nelle alte valli del Bergamasco) risolverebbe la questione dell'onestà dei Cittadini e degli amministratori..?? Non ha mai sentito di ladri, truffatori, evasori e delinquenti in genere nati e cresciuti in quella virtuale identità da barzelletta che voi chiamate Padania e che non esiste né sotto il profilo etnico, né sotto quello politico, né sotto quello storico, né sotto quello culturale? ( cosa hanno mai in comune un Occitano del Piemonte ed uno Slavo-lanzichenecco del Veneto al di fuori della comune appartenenza all'origine dell'Impero Romano, prima come sconfitti, assoggettati e domati e poi, una volta ripuliti ed inciviliti, come "Cives Romani"?) S'informi di come molte "fabbrichette" e fabbricone della provincia di Vicenza riuscivano ( riescono..?) ad evadere il fisco attraverso ben congegnate "triangolazioni" via estero... Quanto all'origine "nordica" dei settentrionali Italiani ed a quella Arabo - Greca Mediterranea dei meridionali, vale la pena di rilevare: 1° lo sport come agonismo e come mito sociale e religioso ( compreso il gioco del pallone) lo inventarono i Greci quando ancora i suoi Celti si divertivano nell'intelligentissimo sport di lanciare lontano i tronchi ( sport ancora praticato dai popoli nordici più zotici come Scozzesi e Baschi). Le Olimpiadi non le facevano a Bergamo o a Verona o a Casale Monferrato.... 2° In meridione transitarono e s'insediarono anche Popolazioni Nordiche come i Normanni ( gli Altavilla), i Bretoni di Francia ( Angioini), i Tedeschi ( gli Svevi) e, come tutti, lasciarono tracce ed assorbirono cultura. 3° in Settentrione vi furono ( rari) insediamenti di Emirati Arabi come nel Pinerolese ed in val di Susa. Se poi andiamo a vedere le eccellenze culturali ed i premi Nobel Italiani e facciamo un confronto tra quelli del nord e quelli del sud, il sud stravince con largo distacco ….!! Pertanto il discorso razzista della lega e dei leghisti, oltre che essere anacronistico, stupido, ed antistorico quando si parla di Europa ed il futuro politico del mondo cammina verso le concentrazione e l'omogeneizzazione, é anche frutto d'ignoranza o quantomeno di superficialità, il che con un capo come Umberto Bossi, incapace anche di ottenere un titolo di studio, non stupisce più di tanto ( fatto genetico perché anche il figlio si è dimostrato un bel somaro ). Per prevenirla, il mio non é un discorso di difesa d'ufficio; io sono Torinese e la mia famiglia é Piemontese da almeno dodici generazioni ( e forse di più), e lei..? Saluti distinti, ma non cordiali, Viva l'ITALIA!!!! Sei o seicentosei ? A Mombay, secondo quanto riportato dai giornali e dalle tv, i terroristi hanno ucciso sei ebrei e centosessanta indiani. Secondo noi hanno ucciso centosessantasei persone, ma non per tutti é stato così..!! Chi legge la Thorà e crede a ciò che vi é scritto, discrimina nettamente tra il valore della vita degli ebrei e quello della vita dei semplici "Goym", secondo una presunta "volontà di Dio Gehova". Se qualcuno é in grado di contestarlo con precise citazioni e non con giochi di parole, lo sfidiamo a farlo. Se noi fossimo Palestinesi non saremmo dispiaciuti nel vedere che anche gli ebrei che ci perseguitano, ci affamano, ci uccidono, possono cadere vittime della violenza e restare a 34 loro volta uccisi. Certo non approviamo la violenza, ma capiamo che l'esasperazione, la frustrazione e le persecuzioni non possono essere sopportate all'infinito senza alcuna reazione, siamo coscienti e convinti che anche questi effetti hanno delle cause precise e definite e che a monte di tutto ci sono delle ben precise ed ineludibili responsabilità politiche e morali! Razzismo é anche il pretendere di avere dei diritti inesistenti o quantomeno soggettivi, sulla terra, sui beni e sulle tradizioni altrui così come ha fatto Israele con la Palestina! Dalla violenza non può che nascere altra violenza ed una nazione nata dal terrorismo dell'Irgun e dell'Aganà e da una "donazione" dell'ONU che ha donato cosa non sua, non può che generare altro terrorismo di reazione ed é illusorio il pensare che la soluzione del problema possa essere una pura e semplice imposizione di forza che non può che essere una soluzione contingente e temporanea che inasprisce la contesa esasperando gli animi con la sua oggettiva iniquità! Si sarebbe potuto creare uno Stato multietnico e multireligioso in cui vivere in armonia tra Arabi ed Ebrei come era successo per secoli, ma si é invece voluto agire in nome della "purezza della razza e della religione" in nome degli ideali del Sionismo, scacciando chi aveva vissuto in quelle terre per decine di secoli. A parte il concetto decisamente razzista, supportato da credenza religiosa, espresso da simile condotta, i risultati pratici sono sotto gli occhi di tutti ed il mondo intero é coinvolto nel pericolo di una "guerra santa" che è già costata ( Iraq, Afganistan, Libano) centinaia di migliaia di morti e sta divorando immense ricchezze che potrebbero essere spese per cause sociali ed umanitarie certamente più nobili..! Con il "Dio lo vuole" ci siamo già scornati nei secoli passati e l'umanità ha già pagato dei prezzi inaccettabili ai fanatismi religiosi. Ora basta, non ci stiamo più a farci rompere le scatole con gli anatemi, le maledizioni divine ed i comandamenti che sono solo il frutto delle menti bacate di quattro fanatici irresponsabili, cinici e sadici pazzoidi. Vogliamo ragionare da esseri umani, con il nostro cervello ed usare la tolleranza e la ragione anziché la fede ed il fanatismo ..!! E' chiedere troppo ?? Fine di una illusione L’illusione di una crescita continua, senza limiti e senza regole è tramontata sotto la valanga della crisi economica che sta colpendo il mondo intero e che non si sa ancora quando e come finirà. La convinzione che lo sviluppo della ricchezza fosse una regola che dava una prospettiva di crescita infinita e senza orizzonti è tramontata sotto il crollo del castello di carta di una economia che da rappresentazione di un patrimonio reale basato sulla produzione di beni tramite il lavoro, era passata ad essere la risultante di speculazioni virtuali che non 35 avevano alcuna corrispondenza con beni reali e concreti, ma che si fondavano su mere operazioni di architettura finanziaria; insomma l’economia dell’aria fritta..! Il risveglio è stato tragico e traumatico e le conseguenze ci tormenteranno per diversi anni prima che si possa ristabilire un equilibrio e riprendere il cammino della “normalità”. Crisi, disoccupazione, impoverimento e recessione sono lo scotto che dovremo pagare alla colpevole incoscienza di qualche centinaio di super cervelloni che hanno speculato su quella finanza virtuale e che lo hanno potuto fare in assenza di un qualsiasi controllo da parte dei governi ed in particolare di quello degli USA da cui la crisi che ha colpito il mondo intero è partita. Il mito del turbocapitalismo selvaggio è crollato e speriamo almeno che le tragiche conseguenze che dobbiamo e che dovremo affrontare abbiano insegnato qualche cosa a governanti sciocchi e superficiali spingendoli, per il futuro, ad imporre regole e leggi che impediscano al sistema di funzionare tenendo conto solo del profitto ed ignorando i rischi sino al limite della truffa… Speriamo soprattutto che sia stata capita la lezione e che essa induca a riportare alla centralità dell’esistenza l’Uomo anziché il denaro ed a ristabilire il fatto che il profitto ed il denaro sono strumenti e non fini. Naturalmente nessuno pagherà per i danni immensi che sono stati fatti non tanto all’economia, quanto alle persone che perderanno il loro lavoro e che si avventureranno in lunghi periodi di fame, di sacrifici o che perderanno in un attimo il frutto di una vita di lavoro e di impegno totale a causa dell’ingordigia, del cinismo e della amoralità di poche persone ben individuabili che anzi, quasi sempre, hanno preventivamente provveduto ad assicurarsi comunque un avvenire comodo e ricco..! Per molto meno c’è chi ha pagato con il carcere o con la vita, ma la casta del denaro è una casta di “Intoccabili” (specialmente in Italia dove gode della protezione di leggi inique e ridicole, vedi i casi Cirio, Parmalat, ecc. ecc. ecc. ) e non ci sono quasi mai gli strumenti per punirli in proporzione al danno arrecato con la conseguenza che la mancata deterrenza della pena li porterà a reiterare le loro inique azioni se non si provvederà in un prossimo futuro ed ammaestrati dall’esperienza passata, a stabilire nuove regole e nuovi controlli in deroga al principio, dimostratosi profondamente errato, che il mercato e la finanza espresse dal capitalismo non debbano subire alcun condizionamento dalle regole degli Stati! Speriamo che non sia necessario, come lo fu in passato, fare rotolare le teste per indurre la società a cambiare e che, per una volta, l’esperienza negativa subita possa essere maestra di vita per il futuro! Alessandro Mezzano Barzelletta: La politica: Supponiamo di avere 2 vacche: ecco alcune interpretazioni politiche della situazione... SOCIALISMO: Hai 2 vacche. Il tuo vicino ti aiuta ad occupartene e tu dividi il latte con lui. COMUNISMO: Hai 2 vacche. Il governo te le prende e ti fornisce il latte secondo i tuoi bisogni. DITTATURA: 36 Hai 2 vacche. La polizia te le confisca e ti fucila. FEUDALESIMO: Hai 2 vacche. Il feudatario prende la metà del latte. DEMOCRAZIA: Hai 2 vacche. Si vota per decidere a chi spetta il latte. DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA: Hai 2 vacche. Si vota per chi eleggerà la persona che deciderà a chi spetta il latte. ANARCHIA: Hai 2 vacche. Lasci che si organizzino in auto gestione. CAPITALISMO: Hai 2 vacche. Ne vendi una per comperare un toro ed avere dei vitelli con cui iniziare un allevamento. CAPITALISMO SELVAGGIO: Hai 2 vacche. Fai macellare la prima e obblighi la seconda a produrre tanto latte come 4 vacche. Alla fine licenzi l’operaio che se ne occupava accusandolo di aver lasciato morire la vacca di sfinimento. CAPITALISMO ITALIANO POSTMODERNO: Hai 2 vacche. Ne vendi 3 alla tua società quotata in borsa utilizzando lettere di credito aperte da tuo fratello sulla tua banca. Poi fai uno scambio delle lettere di credito con una partecipazione in una società soggetta ad offerta pubblica e nell`operazione guadagni 4 vacche, beneficiando anche di un abbattimento fiscale per il possesso di 5 vacche. I diritti sulla produzione del latte di 6 vacche vengono trasferiti da un intermediario panamense sul conto di una società con sede alle Isole Caiman posseduta clandestinamente da un azionista che rivende alla tua società i diritti sulla produzione del latte di 7 vacche. Nei libri contabili di questa società figurano 8 ruminanti, con l`opzione di acquisto per un ulteriore animale. Nel frattempo hai abbattuto le 2 vacche perché sporcano e puzzano. Quando stanno per beccarti diventi Presidente del Consiglio ...... e fai delle leggi che azzerano il reato .. 37 ANTISEMITISMO DI COMODO Affidare ad un filosofo ebreo come Bernard-Henry Lévy il compito di commentare il licenziamento per “antisemitismo” dell’umorista francese Siné che si è permesso di ironizzare sulla conversione all’ebraismo che il figlio di Sarkozy ha fatto per potere sposare la bella Jessica Sebaoun, non ci sembra il massimo dell’obiettività. Eppure è quanto ha fatto, il 23 Lugio 2008, il Corriere della Sera. Cosa mai avrebbe potuto dire il meschinello se non ribadire la condanna per antisemitismo ( che poi si dovrebbe, nel caso, chiamare antiebraismo perché, come si sa, semiti sono non solo gli ebrei, ma anche tutti gli Arabi..) che è costata a Siné il licenziamento in tronco? Per chi legge con attenzione l’articolo di B.-Henry Lèvy sono poi evidenti le solite contraddizioni di chi, sotto la maschera della condanna dell’antisemitismo, nasconde la pretesa di una sorta di immunità da qualsiasi critica a determinate categorie sociali o politiche. Spieghiamo meglio: dopo avere affermato correttamente che c’è razzismo quando i discorsi coinvolgono e si basano su geni, cromosomi, DNA e sangue e si emargina o si condanna un gruppo in base a questi soli elementi, il filosofo Bernard-Henry Lévy tira in ballo, come sintomi di razzismo, ed in questo caso di razzismo antisemita, il criticare determinate persone in quanto appartenenti ad una determinata categoria e contemporaneamente di etnia ebrea come per esempio i banchieri Rothschild.. Si usa cioè un concetto corretto per contrabbandarne uno completamente diverso e scorretto! E’ un espediente dialettico di bassa lega e di modesta intelligenza che non è all’altezza di un filosofo come Bernard-Henry Lévy ed al quale crediamo che egli sia dovuto ricorrere per l’impossibilità di dimostrare una tesi indimostrabile.. Con lo stesso espediente si accusa di antisemitismo chi critica o condanna la politica dello Stato di Israele, confondendo ad arte e fraudolentemente, il razzismo vero, quello genetico, che muove da considerazioni inconsistenti ed inaccettabili, con una critica ed una condanna ad uno Stato e alla sua politica che muovono invece da considerazioni pratiche e comportamentali di natura politica, sociale ed umanitaria e che si basano sulle azioni concrete che quello Stato compie. E’ un inganno palese, è un insulto alla intelligenza di chi ascolta, è una stupida malvagità che alla lunga gioca a sfavore della condanna di tutti i razzismi perché compromette tra l’altro la credibilità di coloro che la emettono..! 38 CI HANNO ROTTO LE SKAI.. Da una decina di giorni non si parla più d’altro, solo l’IVA applicata dal governo Berlusconi a SKY fa notizia e tutti danno la propria interessata versione dei fatti arrivando a bisticci e polemiche da osteria che francamente ci hanno stufato oltre a dare al mondo una immagine del capo del governo, e di conseguenza del Paese, che non è certo patente di classe e di raffinatezza. Ma tant’é: ogni botte può solo dare il vino che ha e dalle rape è difficile estrarre sangue..! Tra l’altro la questione, seppure di infima importanza, è molto semplice e frugando tra le menzogne di Berlusconi e gli atti ufficiali della U.E. si evince che l’Europa ha si chiesto di uniformare le varie aliquote dell’IVA per le TV a pagamento, ma che mai ha detto di uniformarle verso l’alto ( 20%) oppure verso il basso ( 10%).. Certo che mettendo l’IVA al 20%, chi come SKY svolge il 95% della sua attività con TV a pagamento ci rimetterà molto di più di Mediaset per la quale la TV a pagamento rappresenta solo il 0,05% dell’attività.. E se questo non configura per Berlusconi un conflitto di interessi nel quale il suo governo ha favorito le sue aziende, non sappiamo come configurarlo diversamente.. Ecco. Il vero problema potrebbe essere se mai, il solito, gigantesco conflitto di interessi non risolto, del capo del governo Berlusconi.. Quello che però ci fa arrabbiare di più è il fatto che con tutti i problemi gravissimi, vitali, che assillano l’Italia, ci si scanni per una quisquiglia come quella dell’IVA a SKY..!! Capiamo il governo che può volere distrarre la pubblica opinione dalla sua inefficienza sui temi più importanti, ma non capiamo l’opposizione che stupidamente ci sta a fare il suo gioco… Una giustizia inefficace e farraginosa che fa pena e talmente lunga da trasformarsi automaticamente in ingiustizia, una sanità che trascura gli interessi basilari dei pazienti e permette ruberie, omicidi bianchi, corruzione diffusa e clientelismi scandalosi, le mafie che controllano con arroganza ed indisturbate interi territori dove la sovranità è dei clan e delle “famiglie” anziché dello Stato, una pubblica amministrazione inefficiente, immobilista, eccessivamente burocraticizzata , una scuola che sta producendo somari e che sta massacrando la ricerca, una politica estera che ci coinvolge in guerre non nostre in qualità di truppe coloniali e con costi altissimi che sottraggono ingentissime risorse economiche al Pese già oberato dal più alto debito pubblico creato da una casta di politici ladri, corrotti ed incapaci, e c i si sta sbudellando per l’IVA che deve pagare SKY…! Altro che Stato libero e democratico.. qui siamo alla canna del gas….!!! L'anno scorso, in funzione di diversi rincari del petrolio che raggiunse i 147 $ al barile, ci furono ripetuti rincari a raffica delle bollette energetiche ( Luce, Gas..) Ora che il petrolio é sceso a 40$ al barile il ministro Tremonti ci ha assicurato che tali bollette "Non aumenteranno e che, bontà sua, resteranno bloccate sui valori dell'anno scorso.. La presa per il sedere é palese e scoperta, ma la gente non protesta e non dice nulla.. I casi sono due: o siamo una massa di cretini che é giasto turlupinare oppure siamo oramai anestetizzati alla arrogante demagogica e truffaldina azione dei vari governi espressi da questa immonda casta di politici.. Noi, personalmente, non ritenendoci, presuntuosamente, dei cretini, mandiamo qui un bel Vaffa... al ministro Tremonti ed al suo ineffabile nanoboss Berlusconi anche a nome di tanti Cittadini Italiani..!! 39 LIBRO DI CORRADO RUGGERI Da questo numero L’Indipendente pubblica a puntate il riassunto del libro di Corrado Ruggeri “Gli affari del Presidente”, edito da Kaos Edizioni, che racconta la storia dell’irresistibile ascesa di Silvio Berlusconi dalle oscure origini fino ai suoi trionfi politici. Si va dai finanziamenti miliardari che l’allora giovanissimo e sconosciuto Silvio ricevette da due misteriose società svizzere, quattrini la cui provenienza il Cavaliere si è sempre rifiutato di chiarire anche quando divenne presidente del Consiglio e che il Ruggeri sospetta essere frutto di riciclaggio di denaro sporco frutto di sequestri, droga, attività mafiose, all’uso sistematico di prestanome e alla creazione di una miriade di societàparavento dove ognuna è ricompressa da un’altra e questa da un’altra ancora e non c’è mai fine, secondo il noto schema delle “scatole cinesi”, cosicché è pressoché impossibile risalire ai veri padroni di quello che diventerà l’impero Fininvest, ai rapporti con la Loggia P2 di Licio Gelli di cui Berlusconi, a contrasto di quanto da lui per lungo tempo sostenuto, fece parte per tre anni fino alla scoperta dell’associazione segreta. GLI INTOCCABILI Degli "Intoccabili" della casta? Nessuno in galera.. MAI...! Ultimo atto: Stefano Ricucci, riconosciuto colpevole di Corruzione, Aggiotaggio, Appropriazione indebita e Falso é stato condannato alla pena di tre anni, Guarda delle volte il caso.. la stessa pena che viene abbuonata per l'indulto che CENTRODESTRA e CENTROSINISTRA d'accordo ed alla faccia dei Cittadini onesti, hanno approvato giusto in tempo per evitare la galera a coloro che, in società malavitosa con la politca arraffavano, truffavano, speculavano, corrompevano e via delinquendo..! D'altra parte per tenere la bocca chiusa, i vari Ricucci debbono avere il sedere coperto se no sai che puttanaio ne uscirebbe fuori..! E poi dice: " ai tempi di Tangentopoli.." Ma Tangentopoli continua come e più di prima con una casta politco-imprenditoriale più organizzata, più strutturata e sempre più "intoccabile".. Ora, con il pretesto di una querelle come quella del Giudice De Magistris e delle procure di Caserta e Catanzaro, che nasce solo dal disegno inconfessabile di impedire che un magistrato onesto ( ne esistono ancora) potesse infrangere la Intoccabilità di politici, massoni e faccendieri che derubavano, al solito, i cittadini con la connivenza della cecità assoluta di magistrati disonesti ( ce ne sono anche di quelli) e che ha avuto come unico effetto visibile la rimozione di De Magistris dall'incarico e dalla sua sede e l'insabbiamento delle sue inchieste tra cui la principale "Why not", la casta politica si appresta ad una profonda "Riforma del potere giudiziario". Siamo certi che da questa riforma, uscirà una più facile vita per i mascalzoni politicomassoni e lo siamo perché l'esperienza ci insegna che dal dopo guerra in avanti, in questa repubblica, si è sempre andati in questa direzione..! 40 Forse siamo un po' maliziosi, ma ci ha insegnato ad esserlo sia l'età che l'esperienza e poi, come diceva l'ineffabile on. Andreotti..".. a pensare male si fa peccato..ma ci si azzecca quasi sempre..!" LA PATENTE Nel nostro Pese , così come in tutti i Paesi civili , si deve avere la patente o il diploma o l ‘abilitazione che dir si voglia per poter svolgere molte attività . Per condurre un ‘ automobile o un autocarro é risaputo che ci vuole la patente , per gestire una pizzeria o un ristorante é necessaria l ‘ abilitazione della Camera di Commercio che ne certifichi l ‘ idoneità . Stessa cosa se si vuole fare l ‘ ambulante , il tabaccaio o il barista . Per condurre la caldaia del riscaldamento condominiale bisogna avere l ‘ apposito patentino . Per andare a diporto con un motoscafo di una certa dimensione , ci vuole il permesso concesso dopo apposito esame , così come serve l ‘ apposita autorizzazione che certifichi la capacità di fare il meccanico di automobili o di dare anticrittogamici nei campi o di fare il fisioterapista . Si potrebbe proseguire a lungo elencando in quanti settori sia obbligatorio avere una certificazione di idoneità per poter svolgere l ‘ attività desiderata . E’ giustissimo che sia così ! A parte qualche noto eccesso di burocrazia , conforta sapere che l‘autista che guida il pullman che stai usando é in grado di farlo nel migliore dei modi o che chi gestisce il riscaldamento condominiale non ti farà saltare per aria . Insomma ci pare scontato giudicare positivamente il fatto che in tutte le più importanti attività di cui potremo usufruire , sia garantito , attraverso una selezione di idoneità, che non saranno fatti grossi errori dovuti ad ignoranza o impreparazione ! Un solo settore, forse il più importante per il buon andamento della società, é privo della consolante certezza che gli operatori addetti abbiano la patente necessaria ; si tratta del settore politico . Non ci riferiamo naturalmente agli uomini politici che sono mandati a rappresentarci . Quelli sono, se mai, l‘effetto e non la causa ! Ci riferiamo al sistema di gestione della Democrazia nel nostro Pese ed in altri Paesi ed in modo specifico alla diffusa impreparazione politica degli elettori di TUTTI i partiti politici . Basta parlare con la maggioranza degli elettori per rendersi conto di come, molto sovente, le motivazioni delle scelte politiche, quali che esse siano, non nascano da vere e meditate convinzioni, ma bensì da suggestioni, ignoranza, simpatie ed antipatie e come la mancanza di razionalità di queste scelte abbia le sue radici nell’impreparazione politica e nell’ignoranza . Spesso si ignorano gli elementi basilari di educazione civica. Non si conosce la Costituzione, non si sanno le funzioni delle Istituzioni né quali devono 41 essere i rapporti tra Cittadini e Stato né si conoscono statuti e programmi ufficiali dei vari partiti . Insomma andare a votare può essere come sparare in una stanza buia a bersagli mobili..!! Il potere che esce da questa base é come una lotteria che non rappresenta nessuno e che può essere truccata ( alla faccia della “sovranità popolare..!) Con questo non diciamo di dare la “patente” a tutti i Cittadini per poter votare ( però.. non é una brutta suggestione..) , ma perlomeno ci pare necessario che nella scuola obbligatoria i corsi di Educazione Civica assumano un ben diverso spessore comprendendo lo studio delle istituzioni, quello dei diritti e dei doveri dei Cittadini e dei governanti, la storia dei partiti e divengano, oltre che una cosa seria, una delle materie di insegnamento fondamentali e che pesino in modo determinante sulla promozione o sulla bocciatura degli studenti. Tra l ‘altro tutto ciò quadrerebbe con il concetto, tanto sbandierato e mai applicato di “..una scuola non nozionistica, ma formativa ..” Non si può continuare a cianciare di “democrazia” e di “ Sovranità popolare” se non vi è, alla base delle scelte elettorali, la conoscenza delle ragioni più profondo per cui tali scelte vengono effettuate. Mai come in questo caso, si adatta il giudizio che Benito Mussolini ebbe a suo tempo ad esprimere:”.. L’ignoranza esclude dalla partecipazione ..” E’ necessario combattere e debellare ignoranza e disinteresse sociali che creano il vuoto in cui si inseriscono i faccendieri, i truffatori, i ladri della politica! Forse così potremo sperare, nel giro di 20 - 30 anni, in una platea di Cittadini - Elettori che sappiano esercitare il loro diritto di Sovranità popolare , votando a ragion veduta anziché a dover assistere alla attuale esibizione di “nani & ballerine” . Potremo persino ragionevolmente sperare che siffatti elettori, meno sprovveduti, sarebbero capaci di sbarazzarci per sempre di questa classe politica corrotta inaffidabile, truffaldina e parolaia..!! Sarà difficile perché per ora, a guardia del pollaio, ci stanno le volpi, ma chissà …! Magari una bella rivoluzione ..?? Forse siamo degli inguaribili ottimisti, ma vogliamo sperare che esista una via d’uscita dalla attuale situazione di pseudo democrazia che non rappresenta il popolo e che dà il potere in mano a gruppi minoritari che servono interessi diversi da quelli del Paese perché se ciò non avvenisse, allora non resterebbe che la via violenta della rivoluzione armata con tutti gli eccessi che sempre una tale tipo di rivoluzione comporta. Ma si deve prendere atto che la situazione sociale e politica è oramai giunta ai limiti della sopportazione e la situazione assomiglia a quella di una pentola sotto pressione. O le si trova una valvola di sfogo, oppure prima o poi essa scoppierà nelle mani di coloro che tale pressione hanno creato! LEGITTIMA DIFESA Ipotesi: Un dimostrante ha in mano una Molotof già accesa e sta per lanciarla contro la polizia. E' lecito sparargli per impedire che il lancio avvenga mettendo in pericolo di vita i poliziotti? La legittima difesa é in questo caso ipotizzabile? Oppure i poliziotti debbono rischiare di morire bruciati vivi per non attaccare il dimostrante? Immaginate che il fatto sia avvenuto ed immaginate, in base agli atteggiamenti del passato delle opposizioni, quali sarebbero le reazioni, le denunce ed i processi... Vale di più la vita di un potenziale assassino ( le Molotof possono uccidre..!) oppure quella di un poliziotto al servizio dello Stato e dei Cittadini? Si attendono risposte ( possibilmente sensate..) 42 Le donne in pensione a 65 anni Mi pare che le donne lottino strenuamente per ottenere (GIUSTAMENTE ) la parità con gli uomini ma, nello stesso tempo, lottino altrettanto strenuamente ( INGIUSTAMENTE ) ed incoerentemente per difendere i loro privilegi. Se gli uomini debbono andare in pensione a 65 anni, perché le donne no visto anche che esse vivono mediamente di più? PRESCRIZIONI FACILI A proposito di prescrizione dei reati: Il fatto che, in costanza di procedimento giudiziario prosegua l'iter della "maturazione" dei tempi per la prescrizione dei reati, ci sembra una vera e propria ingiustizia, una carognata verso le parti lese (tra cui la giustizia) ed un vero e proprio favoritismo verso gli imputati di quei reati Difatti alle lungaggini già intrinseche dei procedimenti processuali che hanno tempi biblici, si aggiunge una situazione giudiziale che permette di ricorrere a mille cavilli procedurali e spesso solo formali i quali, ogni volta, allungano i tempi di mesi o addirittura di anni correndo veloci verso il nulla di fatto della prescrizione finale. Di più, chi essendo ricco può permettersi avvocati di grido, ha il supporto per accedere con maggiore facilità a questa "pesca di beneficenza" legale, mentre chi si deve accontentare di un modesto avvocato a portata delle sue tasche, avrà al suo servizio minore abilità e minore passione professionali. E questo concretizza una ulteriore ingiustizia. Se poi si considera che si delinque quasi sempre per denaro e che perciò chi è colpevole di molti reati è di solito ben provvisto di denaro, mentre chi é innocente non ha avuto quei cespiti particolari, si somma un'altra ingiustizia che si aggiunge alle altre.. Ci parrebbe equo che, una volta svolte le indagini, fatta la denuncia ed iniziato il processo, l'iter della prescrizione dei reati connessi dovrebbe interrompersi sino alla fine dei vari gradi di giudizio. Così come non si é colpevoli sino a sentenza definitiva, ci sembra che non si dovrebbe essere assolti sino a sentenza definitiva. Per una parità dei diritti e dei doveri.. Capitalismo selvaggio e criminale 43 L’ultimo di una purtroppo lunga serie di episodi di bancarotta finanziaria che hanno costellato la cronaca degli ultimi anni e che ora si stanno ammucchiando quasi in un effetto valanga, è quello del crac da 50 miliardi di dollari del gruppo Madoff che, a macchia d’olio, sta coinvolgendo gli investitori di tutto il mondo spiazzando soprattutto banche internazionali. Di proposito parliamo di crac finanziario e non economico perché l’economia che è legata alla creazione di beni reali attraverso il lavoro, in questo caso non c’entra per nulla in quanto quello creato da Madoff era uno dei tanti imperi costruiti sul nulla con una architettura da castelli in aria, anzi una vera e propria truffa finanziaria sullo schema della “Catena di S. Antonio”. Non ci consola più di tanto il fatto che il sig, Madoff, denunciato dai suoi due figli, è finito in carcere due ore dopo la denuncia a differenza dei vari patron di Parmalat, di Cirio ecc. che in Italia hanno continuato a vivere nelle loro lussuose ville sino alla fine delle procedure e dei processi e cioè sino “a babbo morto” perché il fatto sostanziale è che è stato possibile organizzare una simile truffa senza che nessuno controllasse, senza che nessuno riferisse, senza che nessuno intervenisse. E qui escono due elementi negativi ed inaccettabili del capitalismo selvaggio: l’inadeguatezza delle leggi per il controllo delle attività finanziarie a livello nazionale e la possibilità per il detto capitalismo di sottrarsi ai controlli anche in funzione del fatto che ad esso è permesso di agire in ambito mondiale senza che vi possa essere una legislazione universale che valga per tutte le nazioni del mondo. Da sempre il capitalismo predica “Meno Stato e più libertà d’azione” ed alla luce degli ultimi avvenimenti qui descritti riusciamo a capirne il perché, ma francamente non ci pare che tale principio corrisponda agli interessi delle popolazioni mondiali mentre dà carta bianca a tutti i mascalzoni che si vogliono truffare e malversare. E’ un po’ come se si desse ascolto ai ladri che richiedono una minore presenza di carabinieri sul territorio…! L’agibilità di strumenti finanziari talmente a rischio da non essere accettati in Italia e che vengono omologati solo perché hanno sede e luogo di nascita in altri Paesi più condiscendenti ci pare una balordaggine che trova la sua spiegazione o in una imbecille cecità legislativa, oppure in una colpevole complicità sotterranea e ci ricorda quegli escamotage che, quando in Italia non c’era il divorzio, le coppie “irregolari” mettevano in atto divorziando per esempio in Messico ed omologando poi l’atto in Italia.. Non sappiamo esattamente quali organismi potrebbero intervenire, ma ci viene in mente l’ONU oppure il Fondo monetario Internazionale o comunque un qualsiasi ente, anche nuovo, cui le varie nazioni aderiscano firmando un patto che le vincoli preventivamente alle regole di natura finanziaria che essi vadano a porre in atto. I potenziali strumenti non mancano e la fantasia umana ne può trovare a iosa. Quella che ci pare manchi è la concreta volontà politica di realizzare un simile progetto perché esso cozzerebbe contro gli interessi finanziari mondiali nei quali le massonerie e le caste politiche sono strettamente coinvolte perché in questo nostro mondo non è la politica, ma è il denaro a governare! LE TRE MALEDIZIONI 44 Le tre maledizioni dell’umanità sono le tre religioni monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo e Islam. Senza di loro il mondo non avrebbe subito la gran parte delle sue disgrazie e certamente sarebbe migliore. EBRAISMO: sin dai primordi il loro dio Jahvé è sempre con la spada in mano, ordina stermini come quello degli adoratori del vitello d’oro ( ma salva solo Aronne, il loro capo, perché fratello di Mosé..), stragi come quella di Sodoma e Gomorra ed incita gli ebrei alla guerra con sterminio totale delle popolazioni vinte come provato da citazioni bibliche: Ezechiele IX, 5 = “Il vostro occhio non perdoni e non abbia misericordia. Uccidete vecchi, giovani, vergini, bambini e donne fino allo sterminio”. Deuteronomio VII, 16 = “Distruggi dunque tutti i popoli che il Signore Iddio mette in tua balia, non si impietosisca l’occhio tuo su di loro”. I° Samuele XV, 3 = Va’ dunque, colpisci Amalec e vota alla distruzione lui con tutto ciò che gli appartiene. Non risparmiare nulla, ma uccidi tutti: uomini e donne, fanciulli e lattanti, bovi e pecore, cammelli e asini”. Isaia XIII, 15 = “Quanti saranno trovati saranno trucidati, e chi sarà preso perirà di spada. I loro bambini saranno sfracellati sotto i loro occhi, le loro case saccheggiate, e le loro donne violate”. Giosuè VIII, 24 = “Quando ebbero terminato di uccidere gli abitanti di AI a colpi di spada, gli Israeliti si rivolsero contro la città e quella pure fu passata a fil di spada. Il numero delle vittime tra uomini e donne, salì a 12.000 persone”. Deuteronomio VII, 22-24 = E il Signore, Iddio tuo, caccerà a poco a poco questi popoli dinanzi a te; tu non li potrai distruggere a un tratto, altrimenti si potrebbero moltiplicare a tuo danno le bestie feroci della campagna, ma il Signore, Iddio tuo, li darà in tuo potere, mettendoli in grande scompiglio, finché non siano sterminati. Egli ti darà nelle mani i loro re, e tu farai perire i loro nomi di sotto al cielo: nessuno potrà starti a fronte, finché tu non li abbia distrutti”. SI potrebbe continuare, ma crediamo che gli esempi riportati siano sufficienti a confermare quanto affermiamo. Il loro dio non è un dio di pace e di amore, ma è il “dio degli eserciti” tanto che anche i suoi angeli girano sempre armati di tutto punto… Egli non perdona mai, ma si vendica sempre con castighi sproporzionati alle colpe commesse, definitivi e senza appello come la cacciata dall’Eden per colpa di una mela rubata o la maledizione e la condanna di una stirpe per colpa di un solo Caino o lo sterminio totale di tutta l’umanità con il diluvio universale..!! Per queste ragioni gli ebrei sono storicamente sempre stati umili con i forti e prepotenti con gli umili, sottomessi quando privi di potere e tiranni quando il potere era nelle loro mani. Un popolo senza terra, senza Patria, senza stato e senza nazione ha enfatizzatola propria religione come unico elemento di coesione e di unità della stirpe e, per questo motivo, la religione è diventata per essi intoccabile ed indiscutibile anche e specialmente laddove dava loro una patente di superiorità sul resto dell’umanità :”.. voi siete il mio popolo prediletto ed a voi io darò il dominio su tutte le nazioni..”. 45 Le conseguenze non potevano che essere quelle che sono state con un altissimo costo di sofferenze e di vite umane..!! CRISTIANESIMO: predica amore, fratellanza e pace, ma, in nome di dio, tortura, mette al rogo, confisca e dichiara decine di guerre di religione per affermare con la spada il potere della chiesa e la sua razzistica supremazia religiosa. Promuove l’Inquisizione, la caccia alle streghe, le crociate e persecuzioni come la “limpieza de sangre”, una pulizia etnica su base religiosa che la chiesa cattolica impostò in Spagna subito dopo la “Reconquista” da parte dei re Cattolici e che vide lo sterminio degli ebrei e dei mori che erano rimasti nel territorio. Il tutto sotto la paterna guida della Chiesa e dei Domenicani.. E così via nei secoli, sempre predicando amore e seminando odio e morte, sempre difendendo a parole la povertà e perseguendo nella pratica la ricchezza, sempre chiedendo di agire con sincerità e tramando intrighi con perfidia. Rammentiamo che in Vaticano, l’ultima condanna a morte venne eseguita con la ghigliottina poche decine di anni prima dell’unità d’Italia. ISLAM: Fin dagli inizi fu religione di guerra e di conquista e lo stesso Maometto impugnò la spada! Chi esce dalla fede islamica deve essere ucciso, chi contrasta la fede islamica deve essere ucciso, chi bestemmia la fede islamica deve essere ucciso, chi non si adegua e non si converte alla fede islamica è un “cane infedele” e può essere ucciso..! Il perdono o la condanna sono per l’eternità senza appello come nel cristianesimo e già l’eternità della pena è di per se stessa una enorme ingiustizia data la sproporzione tra una colpa “finita”, fatta da un essere imperfetto ed il castigo infinito dato da un essere che dovrebbe essere perfetto in giustizia ed in bontà..! Poi Califfi e Sultani seguitarono, in nome della “vera fede” a conquistare, uccidere, impalare e torturare i “cani infedeli” tanto da giungere sin quasi sotto le mura di Vienna. Quello che l’integralismo islamico sta ancora facendo oggi con Al Qeda e altre formazioni, è cronaca quotidiana che non richiede commenti.. Mai, in tutta la storia dell’umanità si sono viste cose simili accadere per colpa o su istigazione di religioni come il paganesimo, l’induismo, l’animismo o il buddismo, religioni che hanno cercato di spiegare il mistero dell’esistenza e della vita senza però mai volere imporre a nessuno le risposte che avevano creduto di trovare. Osservando la storia ed i risultati prodotti dalle religioni monoteiste nella storia e nelle società e considerando la grande incoerenza tra predicazione ed azione, viene da concludere che esse siano sempre state solamente il pretesto e lo strumento per la ricerca del potere e non il sentiero percorso dall’umanità per raggiungere verità trascendentali o risposte esistenziali sui grandi perché della vita..!! Il monopolio assoluto della verità unica e, come tale, superiore a tutte le altre, è già, di per sé, una espressione di infantilismo culturale e di presunzione oltre che di assoluta irragionevolezza. Se l’esperienza della storia umana ci può insegnare qualche cosa di definitivo e appunto il relativismo culturale ed ideologico che pone idee, convinzioni e cultura in rapporto diretto con le condizioni storiche e sociali che la società esprime in un determinato tempo. Pretendere che una società dinamica in continua evoluzione possa avere regole eterne è una grandissima stupidaggine..! E’ ora che l’umanità si emancipi finalmente dalle nebbie di religioni vecchie e dominatrici e che forgi il proprio destino con le proprie mani. Meglio l’acre e fredda, ma inebriante sensazione di una solitaria libertà da lupo che il dolce, ottuso tepore ovattato di una schiavitù spirituale da pecora..!! 46 ISRAELE FUORI DALL’ONU Israele bombarda e distrugge una scuola dell’ONU a Gaza. Israele ignora centinaia di risoluzioni, di condanne e di ordinanze dell’ONU. Israele ignora lo statuto dell’ONU in materia di diritti umani. Israele disconosce l’autorità morale dell’ONU. Ma come è mai possibile che Israele non venga cacciata con ignominia dall’ONU..???? BALLE E CACCIABALLE SU TUTTI I GIORNALI DI OGGI, LA NOTIZIA DI MAGGIORE IMPATTO E': Obama ha vietato da oggi la tortura da parte dei funzionari USA verso i nemici della nazione. Ma come si fa a vietare una cosa che ufficialmente non veniva fatta ..??? E Berlusconi allora era amico intimo ( così diceva lui ) di Bush, un presidente che permetteva la tortura .??? Allora l'amministrazione USA mentiva quando affermava di non applicare mai la tortura .??? E se é così, se mentiva allora, perché mai dovremmo crederle oggi ..?? Povero popolo bue in balia di tutte le palle che ti raccontano e senza la capacità critica di discernere autonomamente, ma sempre lì a inghiottire notizie e pareri preconfezioinati da cacciaballe interessati e cinici ..!!! VATICANO DISOBBEDIENTE Per la seconda volta in poco tempo il Papa si é permesso di prendere decisioni relative alla chiesa cattolica senza prima avere il permesso ed il benestare dei rabbini ..!! Testardo, maleducato e blasfemo ..!! La prima volta si é permesso di difendere Pio XII° che il rabbinato aveva condannato senza appello ed ora ha addirittura perdonato i Lefebriani togliendo loro la scomunica senza chiedere il permesso al rabbinato che aveva condannato anche i Lefbriani per il solito delitto di antisemitismo ( secondo loro, che è poi l'unico parere che deve contare..!!) 47 "La critica più dura alla scelta del Vaticano arriva dal rabbino capo David Rosen, presidente dell’International Jewish Committee for Inter-religious Consultations (Ijcic) e direttore internazionale per gli affari interreligiosi dell’American Jewish Committee (Ajc): con la revoca della scomunica ai lefebvriani - tra di essi il vescovo Richard Williamson - il Vaticano «minaccia il futuro della storica riconciliazione tra la Chiesa cattolica e il popolo ebraico». «Giovanni Paolo II - afferma Rosen interpellato in Israele per un commento - ha definito l’antisemitismo un peccato contro Dio. La negazione della traboccante documentazione circostanziata della Shoah è antisemitismo nel modo più sfacciato. Nell’accogliere un negazionista nella Chiesa cattolica senza alcuna ritrattazione da parte sua, il Vaticano si è fatto beffa del ripudio e della condanna commovente e impressionante dell’antisemitismo fatta da Giovanni Paolo II. Spero ardentemente conclude - che il Vaticano affronterà con urgenza questa materia, nel momento in cui minaccia il futuro della storica riconciliazione tra la Chiesa cattolica e il popolo ebraico»." ( fonte Corsera del 24 01-09) Ma il Papa ha letto la bibbia dove si dice che i giudei sono il "popolo eletto e prediletto da Dio"per cui gli altri, i "Goym" debbono inchinarsi, tacere ed obbedire..??? Proponiamo che alla guida della chiesa cattolica sia posto il rabbino capo David Rosen come "Fratello maggiore" e che Papa Ratzinger sia degradato a vice chierichetto con mansioni di agitare il turibolo dell'incenso..! Ognuno al suo posto.. Per favore ..!!! La memoria del giorno Con l’avvicinarsi del 27 gennaio tutte le tv, su tutti i canali, intensificano i programmi a tema per ricordare la shoa, la guerra che ha liberato il mondo dall’antisemitismo, il processo di Norimberga e tutto quanto serva a rilanciare nella pubblica opinione il ricordo 48 di quanto il popolo ebreo ha dovuto soffrire per le persecuzioni da parte dei “Goym” , i non prediletti da dio… L’enfasi di quest’anno poi, ci pare particolarmente roboante ed insistente, forse per far dimenticare al mondo il disgustoso e barbaro sterminio subito dai Palestinesi di Gaza per mano dell’esercito Israeliano ( il terzo più potente esercito del mondo contro civili indifesi..!) Innanzitutto vogliamo fare presente che se si parla di olocausti e di stragi, è riduttivo, inumano, ingiusto e razzistico parlare solamente della shoa e dimenticare tutti gli altri innumerevoli olocausti succedutisi nel mondo in tempi abbastanza recenti da non essere parte della storia dimenticata: OLOCAUSTI Eretici, infedeli, streghe e protestanti torturati ed uccisi a milioni in tutto il mondo dalla Santa Inquisizione 2. Stermini di intere Città Musulmane compiuti dai Crociati che passarono a fil di spada uomini, donne e bambini nel nome del “Dio lo vuole” 3. La strage degli Ugonotti in Francia, voluta da Maria De Medici 4. Il genocidio dei Valdesi 5. La strage dei Puritani in Inghilterra 6. Il genocidio degli Indios in America Latina da parte dei Conquistadores Spagnoli 7. Il Genocidio del popolo autoctono Guanche compiuto dagli Spagnoli nelle isole Canarie nel 1470/80 8. Il Genocidio dei Pellerossa ( 10.000.000) da parte degli Yankee in America 9. Il Genocidio dei Kurdi in Turchia 10. Il Genocidio dei Kulaki e di altre etnie in URSS da parte dei Comunisti 11. Cinquanta milioni di morti nei Campi di concentramento di Stalin in URSS 12. Il Genocidio degli ebrei in Germania 13. Le stragi dei 300.000 fascisti o presunti tali dal 1945 al 1947 in Italia da parte dei partigiani comunisti 14. Il Genocidio di tre milioni di civili Tedeschi uccisi dall’armata rossa nell’avanzata in Germania nel 1945 15. Il Genocidio di un milione e mezzo di soldati Tedeschi, la maggior parte tra i 16 ed i 18 anni, lasciati morire di stenti e di malattie nei campi di concentramento alleati in Germania 16. Lo sterminio di quattro milioni di morti civili sotto i bombardamenti TERRORISTICI Alleati nella seconda guerra mondiale ( Milano, Torino, Bologna, Dresda, Lipsia, Amburgo, Colonia, Berlino, Hiroshima, Nagasaki, Tokyo, ecc. ecc. ecc. ecc.) 17. Il Genocidio di 350.000 Polacchi in Polonia ( le fosse di Katin) da parte dei Comunisti Russi 18. Lo sterminio di TUTTI i possibili oppositori politici in TUTTI quei Paesi che, dopo il 1945, caddero sotto il dominio dell’URSS ( Ungheria, Bulgaria, Cecoslovacchia, Romania, Albania) e di Tito in Jugoslavia 19. Il Genocidio di milioni di Cinesi “Non allineati” compiuto dai comunisti di Mao Tse Tung. 20. Il Genocidio degli Italiani d’Istria infoibati e massacrati dai comunisti di Tito con la complicità del P.C.I. Italiano che aveva posto i partigiani “Garibaldini” del settore orientale sotto il comando del IX° Corpus di Tito. 21. Il Genocidio dei Tutsi da parte degli Utu in Uganda 22. Il Genocidio di metà del popolo Cambogiano ( 3.000.000 di morti) da parte del comunista Pol Pot 1. 49 23. La strage di due milioni di morti da parte dell’Armata Rossa in Afganistan 24. Le stragi di Tall el Zatar, Sabra, Chatila, Jenin, Cana, ecc. ad opera di Israele o dei suoi alleati 25. La strage di Kurdi operata da Saddam Hussein con i gas forniti dagli USA 26. La strage dei Palestinesi civili a Gaza compiuta dall’esercito israeliano tra dicembre 2009 e gennaio 2009. 27. i quattordici milioni di africani prelevati dalla loro terre e resi schiavi dagli americani per essere utilizzati come animali da lavoro. A questi si aggiungono le vittime dell’Apartheid in Sud Africa. 28. i sette milioni di morti in Ucraina dal 1935 al 1937 a seguito delle carestie provocate intenzionalmente dal regime stalinista in quello che era considerato il granaio d’Europa; 29. i desaparecidos, vittime della repressione anticomunista dei regimi filoamericani in Argentina e Cile e le migliaia di scomparsi per mano dei regimi golpisti in Grecia e Turchia negli anni ‘70; 30. i massacri in Ruanda, Etiopia, Congo e nel resto dell’Africa centrale per motivi tribali. In quei Paesi, una volta autosufficienti, manca il cibo, ma non le armi fornite a piene mani dagli occidentali che condizionano e sostengono i peggiori regimi dittatoriali per controllare i ricchi giacimenti minerali; 31. le vittime della persecuzione anticristiana nel Darfur e nei paesi islamici. In Sudan i cristiani uccisi dalla bande schiaviste ammontano ad oltre due milioni. 32. Il genocidio degli Armeni da parte dei Turchi.. E l’elenco continua ….. Ora, checché dica la bibbia sulla predilezione divina del popolo ebraico e sulla sacralità dei giudei, noi che siamo laici non possiamo avallare simili discriminanti fandonie ed accreditare una così razzistica ed inumana visione della vita e dell’umanità e rigettiamo con forza il concetto che l’unico olocausto che vale la pena di ricordare sia quello del popolo ebraico che è invece, se mai, solamente una delle manifestazioni della barbarie dell’uomo contro l’uomo, barbarie che si estrinseca nel modo peggiore e più sadico quando è sorretta da ideologie religiose o politiche. Ricordare nella giornata della memoria solamente la persecuzione contro gli ebrei significa implicitamente privare del loro valore e del loro significato tutti gli altri olocausti ai quali l’umanità ha sottoposto l’umanità e significa, in ultima analisi dividere l’umanità in uomini di serie A e uomini di serie B. Significa porre gli ebrei al di sopra di tutti gli altri esseri umani secondo i dettami della bibbia “ .. voi siete il mio popolo prediletto ed a voi darò il dominio su tutte le nazioni..” e significa affermare un principio arrogante e razzista inaccettabile! Se poi si considera l’operato dello stato di Israele, specie negli ultimi giorni, con gli inaccettabili, barbari e razzisti massacri di Gaza, non si può non essere d’accordo con il governo Spagnolo che, proprio per questo motivo, ha cancellato in Spagna “la giornata della memoria” Se proprio si vuole una giornata della memoria, che essa sia a memoria di TUTTE le stragi e le barbarie, senza distinzione di razza, di religione e di parte politica. Forse allora sarebbe una cosa credibile, onesta ed accettabile. Così com’è oggi, certamente non lo é..!! 50 INTERCETTAZIONI I carabinieri hanno arrestato sei romeni colpevoli dello stupro di Guidonia. Bravi! Ma da domani la cosa non sarà più possibile perché gli arresti, come confermato dai TG, sono stati resi possibili da intercettazioni telefoniche di controllo e Berlusconi, con la legge che ha in progetto, non permetterà più di fare intercettazioini per reati di quasto tipo ..!! Certo, i figli di Berlusconi non vanno a fare l'amore in "camporella", ma vanno in Hotel per cui degli altri ..chi se ne frega..!!?? CHIESA IPOCRITA E BUGIARDA Quanti "sostenitori" della chiesa e del cattolicesimo che poi non hanno neppure la minima sensibilità religiosa e la minima coerenza con il credo dichiarato della propria fede e pretendono, da infimi chierici, di fare i Papi, dimenticando il vangelo " TU sei Pietro e su QUESTA pietra fonderò la mia chiesa", lo Spirito Santo ispiratore, l'infallibilità del papa in tema di fede, ecc. ecc. il tutto solo per accreditare tesi personali decisamente discutibili. Chi dice:"..dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, uno dei pilastri della nostra storia migliore. .." e videntemente straparla e non tiene in alcun conto, non solo la storia, quella vera, quella che emerge dai libri recenti sulla resistenza che ha massacrato nemici politici sino al 1947!!!, ma anche l'opinione che all'estero, in tutto il mondo si ha del fenomeno resistenza ( si leggano i giudizi di Churcill, del Gen Eisenhawer, del Gen Alexander e poi ne riparliamo..!!) Un solo esempio: Le formazionoi garibaldine del fronte orientale, quelle che trucidarono anche partigiani non comunisti come il fratello di Piker Paolo Pasolini ( Strage di malga Porzius) furono poste sotto il controllo del IX° corpus di Tito, quello che fu responsabile del genocidio delle foibe..!! Ma potremmo continuare a citare per pagine.. Vi prego vivamente di cancellare il mio indirizzo dalla vostra lista perchè non desidero avere nulla a che fare con gente come voi! La Shoa diventa un dogma cattolico..?? E' vero che la chiesa cattolica, nei secoli ha detto di tutto ed il contrario di tutto, sempre trovando giustificazioni gesuitiche, dialettiche, ed in ultima analisi truffaldine per giustificarsi, ma affermare, come ha fatto radio Vaticana, che chi non "crede" nella Shoa 51 "non conosce nulla della croce e del cristianesimo", ci pare una tale bestialità ed una tale blasfemia da essere insuperata ed insuperabile. Il paragone difatti sposa la tesi giudaica che la Shoa é materia di fede indiscutibile ed indubitabile come lo sono il mistero della croce ed il cristianesimo e trasformare la shoa in un dogma cattolico ci sembra francamente troppo.. Va bene che la Chiesa ha predicato di S.Giorgio che uccideva i Draghi inesistenti ed ha avuto il culto della reliquia di una piuma delle ali dell'arcangelo Gabriele, di un dente di Gesù, di una ciabatta e della cintura della vergine nonché di una goccia del suo latte ed alcuni dei suoi denti ( non si capisce come li possa avere lasciati in terra essendo stata assunta in cielo con tutto il suo corpo..), dei resti di S.Giovanna d'Arco ( poi rivelatisi quelli di una mummia egiziana..) e tante e tante altre corbellerie, ma arrivare a predicare la santità del dogma della Shoa...!!!! D'accordo, é un problema dei creduloni e dei supertiziosi che ci credono, ma pur tuttavia ci pare un boccone troppo grosso e troppo indigesto anche per costoro! Ogni giorno é il giorno della memoria! Nonostante Gaza sanguini ancora di sangue innocente ed anzi proprio perché il mondo intero ha visto la ferocia Israeliana contro i "Goym" ed il suo non considerarli esseri umani, ma animali sacrificabili alla causa del "Grande Israele", continua la campagna mediatica, specialmente televisiva, per tentare di equilibrare il disgusto del mondo e riportare l'attenzione su quanto gli ebrei hanno patito per le persecuzioni antiebraiche. Si moltiplicano i vecchi film sulla seconda guerra mondiale, sui campi di concentramento, sulle persecuzioni come coda infinita della "giornata della memoria" nel tentativo di evitare che la memoria collettiva si focalizzi sui recentissimi, abominevoli fatti delle stragi di Gaza che hanno mostrato al mondo il vero volto del sionismo! Unica parziale eccezione, la Spagna dove la cacciata degli ebrei avvenuta dopo la “reconquista” dei Re cattolici ha tenuto gli stessi lontani per 500 anni ( solo da trenta anni hanno cominciato a rientrare) per cui, in Spagna NON E' ANCORA PRESENTE UNA POTENTE "ISRAEL LOBBY" come prova il fatto che il governo, a seguito delle stragi di Gaza, ha cancellato in Spagna la giornata della memoria! Teniamo presente noi la memoria. Non permettiamo che i martiri di Gaza siano morti invano e finiscano dimenticati, travolti dalla propaganda sionista! Gettiamo in faccia ad Isarele le sue colpe, la sua ferocia e la sua disumanità, ogni giorno, per sempre! Facciamo si che il giudizio del mondo sulle sue colpe lo seppellisca in un mare di disgusto e di condanna morale! Capitalismo & mercato Riportiamo qui sotto una lettera di un lettore pubblicata sul Corsera del 28-12-08 che ci 52 serve per spunto ad alcune riflessioni: Materie prime, prezzi, speculazioni Negli ultimi mesi il prezzo del rame è sceso del 44%, quello dell'acciaio del 66%, lo zinco del 50%, il nickel del 60%, l'alluminio del 20% e il petrolio è passato da 147 a 43 dollari al barile. Quando i prezzi erano ai loro massimi, la giustificazione era quella della domanda proveniente dai Paesi emergenti. Ora, pur a ritmo rallentato, quei Paesi continuano a crescere e il calo di produzione delle economie occidentali in recessione non è proporzionale al crollo dei prezzi delle materie prime. Mi sembra chiaro sia stata così smascherata un'enorme speculazione della quale per adesso non si parla a causa della situazione attuale e dei prezzi vantaggiosi, ma che si dovranno trovare anche qui sistemi di controllo per impedire che il fenomeno si ripeta quando tornerà finalmente la crescita. Personalmente credo si tratti di un grosso scandalo, alimentato dagli intermediari nello scambio di materie prime, che rischia di essere sottovalutato da parte dell'opinione pubblica internazionale. Alla faccia della libertà del mercato che si sta sempre più rivelando una bufala messa in piedi da coloro che non vogliono alcun controllo per potere fare i comodacci propri con giochini speculativi che alterano i prezzi solo in funzione del tornaconto dei padroni del denaro e non della sbandierata "Richiesta/Offerta.. Marx, per duecento anni, ci ha raccontato balle ( forse in buona fede) per descrivere le strutture sociali ed i meccanismi economico-politici che avrebbero dovuto reggere la società e per proporre regole nuove che avrebbero cambiato l'iniquità di quei rapporti. Tutto quanto ci ha raccontato e che si era concretizzato nel comunismo internazionale, é fallito implodendo miseramente dopo 73 anni di continui tentativi, di guerre e di rivoluzioni. Adam Smith, da circa lo stesso numero di anni ci va raccontando altrettante balle ( sicuramente in malafede) per descrivere le leggi delle strutture economiche e sociali cercando di contrabbandarci la bufala che l'economia si regge sul capitalismo, che questo si regge sul "Mercato" e che questo ha sue leggi naturali che fanno parte di un meccanismo che regola automaticamente i suoi stessi parametri di modo che, non solo non necessita di alcun controllo esterno, ma eventuali controlli diventano elementi di disturbo che turbano il buon andamento del sistema con il rischio di alterare negativamente il perfetto funzionamento. Da una parte solo Stato e niente privato e dall'altra niente Stato e solo privato..! L'esperienza e le cronache ci stanno dimostrando che entrambi, Marx e Smith, non avevano trovato la pietra filosofale della società, ma che erano dei venditori di fumo dato che il Marxismo è morto ed il capitalismo è ammalato di una malattia mortale come stanno a dimostrare tutti gli avvenimenti e le analisi serie sulla situazione attuale. Ci sono troppi elementi speculativi che sfuggono a qualsiasi "legge di mercato" e che aggirano o neutralizzano quelle poche leggi che gli Stati hanno posto a salvaguardia dei normali Cittadini dalla cupidigia dei padroni del denaro. I margini di manovra della speculazione si sono man, mano ampliati anche in funzione del paradosso che la finanza é internazionale mentre gli Stati che dovrebbero controllare sono nazionali Basta avere una serie di società a "Scatole cinesi" in uno dei paradisi fiscali sparsi per il mondo ed ogni controllo si può evadere ed ogni regola si può violare. Se poi aggiungiamo il fatto che in un mondo come questo, governato dal denaro dopo che l'oro ha vinto la guerra contro il sangue, i padroni del denaro controllano anche i governi, i giochi sono fatti..! Forse sarebbe il caso di riprendere in considerazione quella che negli anni trenta era chiamata "la terza via" e che, lasciando libera l'iniziativa privata la metteva sotto il controllo dello Stato ( “Tutto dentro lo Stato, niente fuori dallo Stato, niente contro la Stato) ed in 53 collaborazione con la forza del lavoro trasformando la lotta di classe in sinergie di classi socialmente dinamiche e che, di colpo, spazzava via tutte quelle contraddizioni sopra esposte.. Il lavoratore diventa “Soggetto” e non “Oggetto” del lavoro e collaboratore dell’impresa e l’imprenditore ( figura ben diversa dal finanziere capitalista) diventa socio con pari dignità del lavoratore. Gli obiettivi contrastanti diventano obiettivi comuni perché comune è l’interesse del successo dell’impresa. Su tutto sorveglia uno Stato etico entro il cui ambito e nel cui interesse complessivo si muovono ed agiscono le imprese. Ma bisognerebbe che tutti coloro che hanno predicato stupidaggini in questi anni e che hanno sostenuto e sostengono di avere liberato il mondo da ideologie pericolose e inumane, riconoscessero di essere stati, e di essere, dei grandi imbecilli politici e questo, francamente ci pare difficile da realizzare.. Forse, dopo la caduta del capitalismo di cui questa crisi é un annuncio e un sintomo, sarà necessario un periodo di oscurantismo sociale così come dopo Roma e la sua conquista da parte dei selvaggi barbari del nord ci furono mille anni di medio evo oscurantista. Ma anche dopo la notte più buia il sole risorge e così come il rinascimento riportò alla luce la civiltà classica, un nuovo rinascimento riporterà alla luce quelle idee che sono state la luce ed il progresso civile e sociale del XX° secolo..!! DEMAGOGIA & MALAFEDE Dopo i massacri di Gaza da parte del sionismo, si sono moltiplicati ( che coincidenza..!) in tutte le stazioni TV i programmi che ripropongono ossessivamente il Fascismo, il Nazismo, la seconda guerra mondiale, la Shoa.. Il tutto, naturalmente per sottolineare ancora una volta che gli ebrei sono stati perseguitati e sono le vittime che hanno un credito da esigere dal mondo la qual cosa dovrebbe pareggiare le sconcezze inumane che essi stanno compiendo dal 1948 contro i Palestinesi dimostrando in questo un razzismo, una ferocia ed un cinismo superiori a quelli che essi costantemente addebitano agli altri nel mercimonio del loro vittimismo..!! Se ci fate caso, è una cosa che succede ogni volta che, per qualsiasi motivo, la realtà degli avvenimenti crea situazioni imbarazzanti per Israele e per il sionismo. Immediatamente partono i siluri della propaganda che con una azione contraria a quella che ha creato l’imbarazzo cerca di Pareggiare gli equilibri nella pubblica opinione. Basterebbe considerare chi ha il potere di condizionare i mezzi di comunicazione di massa per capire che quando si avvia una così massiccia azione di controinformazione è per risanare una considerazione che era stata compromessa da fatti inaccettabili commessi da chi controlla quel potere..! 54 Ci ha colpito, tra i molti spot politico - propagandistici, quanto trasmesso dal programma "Current" e cioè dal film "NAZIROCK" che vorrebbe essere uno spaccato della destra radicale italiana. Si vedono giovani ( effettivamente piuttosto idioti) che straparlano e si producono in esibizioni maniacali e stupide, ma non si va, volutamente, alla ricerca dei principi politici ed ideali ed alle motivazioni di una appartenenza scomoda ed anticonformista di quelli, e sono la maggioranza di loro, che hanno voluto fare una scelta di vita e di stile, preferendo, per ovvi motivi propagandistici soffermarsi su alcuni mitomani che costituiscono una minoranza immatura e che purtroppo alligna in ogni comunità ed in ogni realtà sociale! Tanto per capirci, se si facesse una indagine sui "centri sociali" e sulla sinistra estrema, sarebbe poi facile, con un montaggio malizioso e con commenti partigiani evidenziare tutti quegli aspetti negativi come droga, fanatismo, stupidità, attitudine alla violenza, ecc. ecc. ecc. che vi si raccogliessero. Noi, che quella realtà politica del neofascismo abbiamo vissuto da giovani e viviamo tuttora, sappiamo che le cose stanno ben diversamente da quanto si è tentato di accreditare con menzogne e distorsioni. Conosciamo la pulizia morale dei nostri camerati, la loro preparazione ideologica e politica, conosciamo l’entusiasmo, la passione e la schiettezza che li anima e che li ha portati in passato ed ancora oggi a rischiare la carriera e l’incolumità personale per difendere con coraggio un ideale per la propria Patria anziché il progetto del proprio egoismo, a sognare di realizzare un avvenire grande e pulito per se e per tutti anziché il proprio benessere materiale a scapito di chiunque si frapponga, a lavorare per cambiare una società meschina, arida ed egoista in una comunità di Cittadini solidali, giusti ed orgogliosi delle loro tradizioni, a trasformare uno stato di mafiosi in uno stato etico! Perciò, falsità ideologica, malizia, truffa mediatica e malafede. Insomma un papocchio confezionato per i fessi ( sono sempre il di più..) con intenti demagogici.. Ne prendiamo buona nota e ricordiamo che " .. Dio non paga il sabato .." Non è una minaccia, è una promessa..!! CORROTTI & CORRUTTORI Oggi l’epilogo del processo Mills. 55 Mills è stato condannato a 4 anni e 6 mesi per falsa testimonianza a copertura di Silvio Berlusconi nel processo per corruzione della Guardia Di Finanza e nel processo dei fondi neri di All Iberian. L’avvocato inglese, in poche parole, ha incassato 600 mila dollari versati in un conto svizzero da “Mr B” per dichiarare il falso e coprire “Mr B”. Fin qui, una storia di ordinario squallore nazionale. Quello che non è ordinario, invece, è che se Mills è stato condannato in quanto “corrotto” significa che abbiamo anche un “corruttore”. Nei Paesi normali chi delinque va in galera, qui in Italia va a fare il presidente del Consiglio... prodigi del lodo Alfano...... Ma evidentemente agli italiani piace essere governati da un corruttore perché ad ogni occasione gli con fermano la loro fiducia con il voto. Dio li fa e poi li accoppia "Ahi serva Italia, di dolore ostello, non donna di province, ma bordello UN PAESE MAFIOSO Un Paese dove le sentenze della magistratura sono accettate dal potere politico solamente se e quando piacciono, un Paese dove quando le sentenze non piacciono vengono stravolte, annullate e ridicolizzate da decreti e leggi fatte apposta per negare e ridicolizzare quanto la magistratura, nella sua assoluta autonomia, aveva deciso, un Paese dove il capo del governo si permette di bacchettare il presidente della repubblica e capo dello Stato se questi non si sottomette alla sua volontà e non avalla le sue decisioni quand’anche cervellotiche, incostituzionali ed arroganti è un Paese che ha smarrito la democrazia e pur anche la legalità. Un capo del governo che usa casi umani drammatici per portare avanti una sua personale leggi che non gli piacciono o quelle che gli nuocciono personalmente, che minaccia i suoi 56 ministri che non soggiacciono prontamente alla sua volontà è un capo del governo che ha una mentalità da mafioso. La mafia usa la lupara per asservire alla propria volontà ed ai propri interessi, questo capo del governo, per lo stesso scopo, usa le leggi fatte a titolo personale e per interessi personali, ma la mentalità e l’amoralità che producono i due comportamenti sono gli stessi: disprezzo della legalità e della giustizia, egoismo e cinismo, disprezzo per gli altrui diritti, arroganza e prepotenza, amoralità ed ipocrisia..! AVVOLTOI Certo giornalismo e certi giornalisti sono sconci, avvoltoi e cinici.. Con Eluana Englaro hanno sfruttato di tutto e di più. Hanno scavato e scavato e scavato senza il minimo pudore, senza rispetto per nessuno, senza un briciolo di vera umanità attaccandosi a qualsiasi pretesto, a qualsiasi brandello di notizia pur di fare ascolto.. Questa sera, durante l'ultima esibizione da circo, quella del funerale, hanno perfino intervistato in TV su RAI 1, un bambino che ha fatto da chierichetto alla messa funebre per Eluana... Sconci, iene ed avvoltoi... Auguriamo loro che simili tragedie le debbano un giorno subire anziché descrivere..!! LA LEGGE DOVREBBE ESSERE UGUALE PER TUTTI Sui muri dei nostri tribunali, dietro la cattedra dei giudici, capeggia una scritta che é un’affermazione ed un monito: La legge è uguale per tutti Il significato è chiaro ed incontrovertibile e significa che tutti i cittadini Italiani hanno, di fronte alla legge, uguali diritti ed uguali doveri e che tutti sono ad essa soggetti indipendentemente dalla razza, dal censo dalla religione e da ogni altro elemento di distinzione sociale. I diritti ed i doveri di ciascuno di noi di fronte alla legge sono gli stessi e nessuno può avere la pretesa di fare prevalere valutazioni o convinzioni soggettive a condizionare l’interpretazione a favore del proprio punto di vista! Anche la costituzione afferma, nell’articolo 3, che “tutti i cittadini sono uguali dinnanzi alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali o sociali”. Inoltre l’articolo 20 esplicita che:” .. Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto.. Non possono essere causa di speciali limitazioni legislative..” 57 Ne discende che le leggi debbono essere concepite per tutti senza che le convinzioni di qualcuno limitino la libertà altrui. Non ci pare sia il caso della legge in discussione alle camere e che dovrebbe stabilire il comportamento dei medici di fronte ad un testamento biologico o perlomeno non ci sembra che la posizione dei partiti di governo, dell’UDC e dei cattolici del PD, risponda a questi criteri di equanimità, ma che invece si tenti di fare prevalere la visione cattolica del problema che affermando la sacralità della vita in quanto dono divino, non ammette che la volontà del singolo cittadino possa stabilire di non accettare una situazione di “non vita” dovuta ad uno stato vegetativo irreversibile e di pretendere che, in tale caso, gli vengano sospese non solo le cure mediche tradizionali, ma anche le cure di nutrizione e di idratazione artificiali. La concezione della dignità della vita è un fatto soggettivo che dipende dalla visione che ciascuno ha del proprio essere e del correlarsi con gli altri ed è, per ciascuno, un imperativo etico ed esistenziale sul quale nessun altro ha il diritto di inserirsi. Se per la sua fede, Tizio è convinto che la vita sia comunque sacra ed inviolabile, il buon senso, la giustizia, ma anche la nostra costituzione affermano che egli può adeguare il proprio destino alle sue convinzioni, ma che non gli è permesso, non ha il diritto di pretendere, che esse siano applicate anche a Caio che la pensa diversamente..!! Ecco perché tale principio non può assolutamente essere contenuto in una legge che, per definizione, è “erga omnes” e non può e non deve mai essere “ pro domo sua”..!! Anche l’articolo 32 della costituzione ribadisce in qualche modo questo concetto laddove afferma che “.. Nessuno può essere obbligato ad un trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso, violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana..” Se la costituzione si preoccupa in così tanti articoli di tutelare la libertà di scelta dei Cittadini, è evidente che tale libertà è considerata fondamentale ed irrinunciabile ed i tentativi di aggirarne i dettami da parte del governo e di gruppi di parlamentari papalini e bigotti dimostra, oltre ad una mancanza di senso dello Stato, una assoluta mancanza di rispetto per la costituzione, per i Cittadini e per la legge! Per tanti secoli lo Stato Italiano ed anche l’Europa sono stati soggetti alla volontà ed all’influenza del Vaticano che ha condizionato pesantemente la politica e le leggi dimenticandosi tra l’altro perfino degli insegnamenti del vangelo, laddove Gesù dice:” date a Cesare ciò che è di Cesare e date a Dio ciò che è di Dio ..” e che ha badato solamente ad accrescere il proprio potere politico e temporale, anche qui dimenticandosi del proprio maestro Gesù che disse:”.. Il mio regno non è di questa terra ..” E’ giunta l’ora di svincolarsi da questa presa soffocante, arrogante e prepotente rimettendo l’influenza del suo potere nella sfera della predicazione e della libera e personale adesione di ciascuno, ma al di fuori dello Stato e delle sue leggi che devono essere laiche proprio per essere giuste e per rispettare la libertà di espressione di ognuno dei Cittadini, senza imposizioni esterne e senza prevaricazioni fideistiche. SE C'E' LA CRISI... In Italia abbiamo 113 basi militari americane che ci costano un sacco di milioni di euro e più di 10.000 nostri soldati sono all'estero in missioni "di pace..!" a fare le guerre degli altri e per gli altri ed anche questi ci costano parecchi milioni di euro. In più sappiamo tutti quanti sono gli sprechi, gli stipendi e le pensioni faraoniche, i portaborse, i parassiti, ecc. ecc. ecc. Non sarebbe il caso, data la crisi "che preoccupa Berlusconi" di tagliare drasticamente queste spese infami..?? Bravi a chiacchiere, ma pessimi a fatti..!! Così si prendono in giro i Cittadini! 58 CASTRARE GLI STUPRATORI Mai e poi mai avremmo creduto di potere essere d'accordo con la lega per qualche cosa, ma oggi non possiamo che essere d'accordo con la proposta sulla castrazione chimica per gli stupratori. Il fenomeno degli stupri sta prendendo dimensioni e frequenza inamissibili e non ci frega un cavolo delle considerazione dei garantisti che giudicheranno la pena incivile. Incivile é stuprare ed incivile é permettere, con pene ridicole, che questi reati si ripetano e si moltiplichino e questi delinquenti debbono sapere che corrono il rischio di essere castrati e, in più, devono essere resi innocui quando stuprano per difendere sicure prossime vittime..! Noi proponiamo, almeno per chi reitera questo odioso reato, che la castrazione sia chirurgica ed irreversibile perché chi é così bacato, se gli é data la possibilità, ripeterà all’infinito il delitto. Proponiamo altresì che tale trattamento sia esteso anche ai pedofili. Tra i diritti all'incolumità fisica degli stupratori e quella delle ragazze stuprate e dei bambini noi scegliamo e privilegiamo quella delle ragazze e dei bambini e chi non é d'accordo é un tartufo, drogato dalle parole e lontano dalla realtà dei fatti! Gli stupratori debbono essere terrorizzati da quanto gli succede se vengono presi..! Il resto sono chiacchiere e balle..!! Certo, alla luce di questi fatti, le promesse di "sicurezza" fatte dal governo Berlusconi appaiono ridicole, false, demagogiche ed impotenti..! Alemanno alle foibe Non mi sembra un'immagine all'insegna della pacificazione", ha osservato una docente del Convitto nazionale; "non è certo un simbolo di riconciliazione - ha aggiunto un'insegnante dell'istituto Marco Polo - penso ci vorrebbe una maggiore preparazione storica da parte di chi organizza i viaggi. I testimoni che abbiamo sentito in questi giorni si intuiva che fossero di parte, ma siamo venuti qui per conoscere ed è comunque meglio esserci che non esserci". Le insegnanti si preparano comunque a compiere nelle classi un "esame critico", nella convinzione - ha osservato un'altra docente del Convitto nazionale - che "i ragazzi sanno ragionare con la loro testa e in questo viaggio ci hanno dato una lezione di vita". 59 Questi i commenti apparsi su Repubblica del 15-02-09 sul viaggio a Trieste di Alemanno con gli studenti romani per visitare i luoghi delle foibe. Un depliant del memoriale delle foibe, distribuito ai ragazzi, mostrava ( quale ardire..!) un Italiano legato con il filo di ferro ad una falce e martello e ciò é stato giudicato lesivo della onorabilità del comunismo dagli insegnanti dei ragazzi. A noi risulterebbe che Tito era comunista e che il comunista Tito fu l'artefice ed il programmatore della strage delle foibe e pertanto le foibe sono una delle colpe da attribuire al comunismo. Se poi aggiungiamo che il PCI aveva posto le brigate Garibaldine del fronte orientale sotto il comando del IX° corpus di Tito, appare anche una certa complicità del PCI nella strage delle foibe. Se a questo punto gli insegnanti vogliono ancora fare le verginelle offese e travisare la verità storica in nome della difesa, magari, di una loro attuale posizione politica, questo é affare della loro elastica coscienza, ma non ci mescolino i ragazzi che avrebbero diritto ad un briciolo di verità al posto della tartufesca menzogna dei loro insegnanti..! I banditi del libero mercato Il ministro Tremonti ha proposto al G7 di sottoporre la finanza internazionale a regole restrittive ed a controlli per evitare in futuro il ripetersi di una crisi come quella che sta attanagliando il mondo intero e che trova la sua causa principale nella banditesca condotta di turbo finanzieri internazionali che hanno creato castelli di carta e catene di S. Antonio che sono miseramente crollate sotto il peso della loro stessa inconsistenza economica. Stupisce che i predicatori che sostenevano sino a ieri il dogma del “libero mercato” e che aborrivano “l’ingerenza dello Stato” abbiano dovuto fare marcia indietro sospinti dalla paura che questa crisi, che noi sosteniamo essere non solo finanziaria ed economica, ma soprattutto strutturale, possa provocare disastri che ora sono ancora inimmaginabili dato che l’evoluzione della situazione non solo non è compiuta, ma non si riesce a vedere come e quando si svilupperà. Si sono accorti che il “libero mercato” non era la panacea sociale ed economica o meglio, secondo noi, già sapevano quale era la verità, ma difendevano interessi particolari non prevedendo, come sprovveduti apprendisti stregoni, che le cose si sarebbero spinte tanto in là e che il mostro che avevano cerato stava per divorare anche loro! Fatto sta che, come spesso accade, i responsabili dei disastri si ergono, con una presunzione incomprensibile, a maestri per riparare quei danni che essi stessi hanno contribuito a provocare il che già li squalifica perché fa sorgere la domanda: se prima non hanno capito, quale garanzia c’è che capiscano adesso? Ma tant’è, questo passa il convento e ci dobbiamo accontentare anche perché all’orizzonte non è che ci siano dei giganti in attesa di prendere il posto di questi nani. Una cosa però ci sentiamo in dovere di dire e cioè di stare attenti che le regole che si vogliono introdurre siano né poche, né troppo “leggere” come vorrebbero i banditi della finanza che questa crisi hanno provocato e che sono pronti, se lasciati liberi di agire, a ricominciare da capo quando la situazione si sia riequilibrata. Queste regole debbono essere tali da mettere fuori gioco e per sempre quegli speculatori e truffatori che approfittando di una eccessiva libertà, di una quasi totale assenza di 60 controlli e da una legislazione internazionale carente o addirittura quasi inesistente hanno giocato su questo vuoto normativo agendo in danno della comunità mondiale. Deve passare il concetto che il denaro e la ricchezza debbono tornare a rappresentare e ad essere il frutto di produzione di beni reali e non di architetture finanziarie virtuali e che queste ultime debbo essere bandite come una pericolosa infezione che può uccidere l’organismo sano dell’economia mondiale! Soprattutto le banche, che sono state il vettore attraverso il quale l’infezione si è diffusa, debbono essere controllate strettamente e da vicino mentre debbono essere dichiarate illecite e fuori legge tutte quelle operazioni gestite dalle banche dei cosiddetti “paradisi fiscali” che agiscono in regime di anarchia finanziaria assoluta! Se si vuole si può fare! Staremo a vedere quanto i propositi di Tremonti e di tutti i governi internazionali saranno capaci di disancorare la loro azione dagli interessi personali ed inconfessabili che li legano ai banditi della finanza internazionale SUA MEDIOCRITA' Il PD si sta disgregando e pensiamo che non ci siano cure atte a risanare la sua struttura che sta scricchiolando da tutte le parti. D'altronde, più che un partito, il PD é una eterogenea miscela di personaggi e di idee che spesso hanno poco a che spartire tra di loro e quindi tendono naturalmente a disgregarsi anziché ad aggregarsi. Come sempre in Italia, in queste situazioni, emergono molti critici che "sanno tutto" di cosa si sarebbe dovuto fare e che hanno le idee chiarissime sui rimedi da porre in essere per rimediare agli errori sin qui fatti da altri ( loro, per carità, non hanno alcuna responsabilità.. erano altrove!) 61 E' un "dejà vu" da 8 Settembre che si ripete ogni volta che il mare é in tempesta e che la barca sta per affondare, ma tutto ciò non porterà probabilmente a niente perchè quello che manca sono essenzialmente due cose: un gruppo di uomini con le palle che sia in grado di prendere in mano la situazione con autorevolezza ed una dirigenza che sia capace di anteporre l'interesse del progetto generale alla pletora dei progettini singoli, inconfessabili, in po' egoistici, basso volanti, senza quelle riserve mentali che intralciano, ingorgano e frenano! Non é certamente un caso che il giorno prima dell'assemblea che doveva decidere del futuro immediato del PD, a Todi si siano trovati assieme Casini, Rosy Bindi, Rutelli ed altri ex Democristiani di destra e di sinistra che dopo tangentopoli ed a causa di questa, sono migrati nei vari partiti a riciclarsi sognando una restaurazione non appena i tempi fossero maturati. Ora, forse il tempo é giunto e non é più tanto difficile immaginare aggregazioni politiche centriste che, prendendo uomini e voti da entrambi gli schieramenti del bipartitismo, tentino di ricostituire un grande partito di centro, la vecchia DC appunto... Se ciò dovesse avvenire, e ci sono buone possibilità che avvenga, sarebbe la dimostrazione che la lotta al coltello che Berlusconi ha fatto al PD sino a ridurlo nello stato che sta per scatenare questa genesi politica, ha prodotto risultati che danneggeranno notevolmente anche "bellicapelli" perché sarà la fine di quel bipartitismo che era in grado di dargli il potere assoluto. La DC, diventando l'ago della bilancia politica per formare qualsiasi governo, ritornerà alla sua vecchia strategia dei due forni alleandosi con la destra o con la sinistra a seconda di quanto ci guadagnerà nell'alleanza ed al PD non resterà che ritornare ad allearsi con la sinistra radicale per portare a casa i voti di tutto il popolo di sinistra, ma lo farà in stato di soggezione perché, dopo l'ostracismo che esso le ha dato, la sinistra radicale pretenderà giustamente garanzie ed un prezzo politico molto alto. Certo che un risultato di questo genere, facilmente prevedibile dato le forze e gli uomini in campo, non é un grande risultato per i progetti e le ambizioni di Berlusconi che si rivela così per quella mediocrità politica che é. Aveva un nemico inferiore e sotto controllo, ma ha voluto stravincere senza saper calcolare le conseguenze di una situazione che ha messo in moto una frana che molto probabilmente travolgerà anche lui perché Berlusconi può essere qualcuno e qualcosa solo se comanda ed ha il pieno potere, ma non é assolutamente in grado di gestire situazioni di equilibri delicati di governi di coalizione nei quali non avrebbe più lui l'ultima parola da padrone come ha oggi! Insomma questa può essere la fine di quel bipartitismo che sua mediocrità desiderava con tutte le sue forze proprio dato che egli é solamente capace di vincere o perdere, ma non é all'altezza di mediare e di convincere perché ha la caparbietà, il denaro e la forza ma manca dell'intelligenza e del talento politico necessari per questo. Può anche darsi che la situazione non si evolva come noi immaginiamo, ma potrebbe e ciò basta a dimostrare che sua mediocrità si é comunque posto in una situazione difficile che poteva anche essere politicamente mortale..! COERENZA E BUON SENSO L'Italia a volte sembra proprio un Paese di pazzi..! Ma come, prima la magistratura decreta che Eluana Englaro può morire togliendole l'alimentazione e l'idratazione forzate e poi la stessa magistratura indaga il padre di Eluana per omicidio volontario per avere eseguito quanto la sentenza aveva decretato.. A me pare che manchi non solo la coerenza, ma anche il buon senso..! 62 IL PAPPONE DI ARCORE L’onorevole Di Pietro ha detto che Berlusconi, più che uno statista è un Magnaccia, insomma “Il Pappone di Arcore”..! La corte del cavaliere si è scandalizzata, ha reagito, ha insultato, ha rammentato i “sacri principi della democrazia” e del Bon ton dando all’onorevole Di Pietro, per bocca dell’attendente di Berlusconi, onorevole Banaiuti del rozzo, del cafone, del sacrilego.. Noi non vogliamo entrare nel merito, anche perché, con il fior, fiore degli avvocati che Berlusconi si ritrova, rischieremmo una querela che, nonostante una magistratura che Berlusconi definisce in gran parte comunista, potrebbe darci non pochi fastidi. Ci limiteremo ad elencare dei fatti lasciando ai lettori di giudicare quanto le affermazioni dell’Onorevole Di Pietro siano corrette o indebite. Dalle intercettazioni pubblicate recentemente sull’Espresso e da quelle pubblicate già in passato, risulta, tra l’altro, che Berlusconi chiedeva al dirigente RAI Saccà di “promuovere la carriera” di alcune attricette che erano amiche intime di senatori del centrosinistra che egli, Berlusconi, stava cercando di reclutare facendoli passare al centrodestra ( “.. ce ne sono una ventina…” ). Per altre attricette si raccomandava un occhio di riguardo in RAI per meriti personali di gratitudine verso personaggi importanti. Consigliamo ai lettori indecisi sul giudizio da dare, di consultare una quotata enciclopedia alla voce “Pappone” o “Magnaccia” e di verificare se certi comportamenti del berlusnano siano o no compatibili con dette definizioni. Quanto poi al linguaggio rozzo dell’Onorevole Di Pietro, rammentiamo che certamente Berlusconi non ci va leggero né con i giudici “comunisti e pregiudiziali” ne con l’opposizione “ i comunisti che mangiano i bambini..” senza per questo scatenare lo scandalo nella sua corte e tra i suoi attendenti, ma poi ogni lettore che non sia completamente rincoglionito e smemorato ha sentito parlare il cavaliere in TV e sui giornali e sa di cosa stiamo parlando… Concludendo, ai lettori “l’ardua sentenza”. 63 Noi un parere lo abbiamo, ma, come già detto, preferiamo non dirlo apertamente… I FONDAMENTALI DELLA REPUBBLICA Ecco alcuni dei parametri "fondamentali" della repubblica italiana, nata dalla resistenza: - Oltre il 40% della ricchezza nazionale è illegale (rapporto Alto Commissariato antiCorruzione) - Lavoro nero e sommerso: 27% del Pil (fonte Ocse) - Evasione fiscale: 200 miliardi di euro (fonte Secit e Revue de droit fiscal) - Grandi aziende con un fatturato superiore a 50 milioni di euro, che evadono il fisco: 98,40% (fonte Agenzia delle entrate fiscali) - Esportazione illecita di capitali: 85-90 miliardi di euro (fonte Confcommercio, Eurispes, Procura Nazionale Antimafia, settimanale Economy) - Beni consolidati delle mafie: 1.000 miliardi di euro (fonti Confcommercio, Economy, Procura Nazionale Antimafia) - Affiliazioni alle mafie, esclusi i colletti bianchi che utilizzano il denaro riciclato: 1.800.000 persone (fonte Dia e relazione Commissione Parlamentare Antimafia 2003) - Percentuali delle estorsioni per regione sul totale per Campania 14,9%, Sicilia 12,9% e Lombardia 10,4% (fonte Ministero dell'Interno) - Nella sua ultima relazione il Commissariato contro la Corruzione ha affermato: siamo peggio che in Tangentopoli, la corruzione piega ogni settore e la sanità è terra di conquista. Negli anni si sono susseguiti governi di centrodestra e di centrosinistra senza mai cambiare questa disastrosa ed immorale situazione di fondo che è sempre stata sottaciuta e minimizzata evidenziando cose di minima importanza per deviare l'attenzione della pubblica opinione. Un bilancio così disastroso implica inettitudine e complicità e certifica che la classe politica è inadeguata e pericolosa per il benessere dei cittadini e per la democrazia. Essa porterà la nazione allo sfacelo ed alla rovina! Una simile classe politica è irrecuperabile e va abbattuta !! IL VOTO POPOLARE NON ASSOLVE DAI REATI Berlusconi ed i suoi camerieri leccaterga si affannano a dichiarare che:".. il successo elettorale del partito delle libertà significa che agli italiani non importano i problemi giudiziari di Berlusconi e che i voti conseguiti lo assolvono di fatto, alla faccia della magistratura di sinistra che vorrebbe ribaltare il responso delle urne.." Non è così..!! Le elezioni sono un atto politico e le indagini su Berlusconi sono un atto giudiziario! TUTTI sono soggetti alla Legge e gli elettori non hanno nessuna competenza a decidere in materia giudiziaria, come da Costituzione...!! La sovranità popolare si esplicita nel votare liberamente i propri rappresentanti alle camere legislative, nelle varie assemblee e nel votare eventuali referendum ( spesso disattesi) e non nel sovrastare il potere giudiziario che è autonomo ed indipendendente da quello politico! Solamente nei regimi dittatoriali la magistratura è assoggettata al potere politico..!! 64 ( e se dovessimo sopportare un dittatore, lo vorremmo con gli stivali e con le palle e non con le scarpe con i tacchi rialzati ed un sorriso da pirla stampato in faccia..) GRAZIE AMERICA E' prassi oramai consolidata che in molti casi gli aspiranti ad un posto di lavoro debbano minimizzare o addirittura sottacere i titoli posseduti perché altrimenti vengono scartati a priori dalle selezioni che le aziende fanno per eventuali assunzioni. In questo modo si risparmia sugli stipendi, ma si abbassa la media della preparazione professionale dei dipendenti.. Altro che meritocrazia..! Viviamo in una società che tende a livellare al basso, non fa ricerca avanzata, non investe in modernizzazione, non capisce quanto sia preziosa per una azienda la capitalizzazione di ingegni e di capacità e non capisce che investire in intelligenze e professionalità é la chiave del successo per il domani.. Viviamo in una società senza più vigore vitale, senza una spinta allo sviluppo ed al progresso, senza sogni e senza mete. Una società siffatta é destinata al declino, alla sconfitta, a scomparire travolta da una concorrenza emergente che non teme di osare e di sognare..! Cina ed India sfornano ( ed utilizzano!) centinaia di migliaia di laureati in tutte le materie ogni anno e si apprestano a diventare società di eccellenza nel mondo intero. Noi corriamo allegramente verso il baratro come una mandria impazzita pensando solo allo sballo, alle griffe ed a spaccarci le teste per il calcio...!! Grazie America... Viva la repubblica italiana, nata dalla resistenza... REFERENDUM SULLA BASE AMERICANA A VICENZA Se qualcuno aveva ancora dei dubbi sulla deriva antidemocratica e gangsteristica del governo Berlusconi, ora é servito! L'unico motivo per cui il governo era contrario al referendum era la consapevolezza che il suo risultato sarebbe stato assolutamente e smaccatamente contrario alla concessione che viene fatta agli USA nel nome dell'asservimento coloniale che dal 1945 ci opprime e che non avrà mai fine sino a quando il Pese e la politica non avranno un sussulto di dignità e di orgoglio dando priorità alla rispettabilità Nazionale anzichè ad un capitalismo mondialista che tra l'altro sta mostrando chiaramente i suoi limiti e che fa intravedere la sua fine! " ...ahi serva Italia, di dolore ostello, non Donna di province, ma bordello.." Di questo bordello i governi sono i magnaccia e i politici sono le puttane..! 65 I prepotenti, gli amorali, i corrotti, i vili, possono comandare solo se i comandati sono degli imbecilli e degli imbelli..!! RAZZISMO A Mombai, in India, i terroristi hanno ucciso centinaia di persone, ma oggi il Corriere della sera ed altri quotidiani titolano sui SEI ostaggi ebrei uccisi. - Siamo diventati tutti Giudei? - Qualcuno dovrebbe ricordare a Mieli ed agli altri giornalisti che nonostante le cazzate scritte nella Bibbia e nella Thorà, anche gli Indiani sono persone e che non valgono di meno degli ebrei ..!!! - L'impudenza razzista e bigotta del sionismo sta passando ogni limite di decenza e di umanità! FINI ISCARIOTA, In occasione della celebrazione della ennesima ricorrenza della promulgazione delle leggi razziali ha detto che le leggi razziali del 1938 sono da attribuire al fascismo; ma anche agli Italiani tutti e, perfino, alla Chiesa Cattolica. Non crediate che egli sia tanto ignorante da fare tali svarioni per mancanza di conoscenza..!! Semplicemente, da quel gran "Tartufo" che é sempre stato ( é l'unica cosa che egli sa fare alla perfezione..!) sposa le tesi della sinagoga di Roma e del Sionismo Israeliano e nella scia dei suoi viaggi a Telaviv, della sua spirituale circoncisione e delle sue tante leccate alle sacre chiappe dei rabbini, non poteva non uniformarsi alla condanna che essi hanno fatto contro Pio XII°, cui hanno recentemente negato la "patente" per essere fatto santo..! Quindi nulla di nuovo; l'uomo ( si fa per dire..) é fatto così e se potesse, si farebbe cucire chirurgicamente la bocca ai deretani di quelle persone che possono essere utili alla sua arrampicata sociale e politica..!! Al mondo ci sono Uomini, mezzi uomini, quaqquaraqquà e Fini Iscarioti..! FRATELLI CERVI, FRATELLI GOVONI Nei giorni scorsi Fini Iscariota ha "onorato" con la sua visita in Emilia il museo dei 7 fratelli Cervi, partigiani fucilati dai Fascisti durante la guerra civile. Non stiamo qui a ricordare, che tale fucilazione, per quanto dolorosa come tutte le morti, fu un atto legittimo di rappresaglia per precedenti e numerose ( ed altrettanto dolorose) uccisioni fatte dai partigiani su Fascisti con la particolarità che i Fascisti indossavano una divisa mentre i partigiani si nascondevano dietro l'anonimato dell'abito borghese e che le leggi internazionali di guerra dell'Aia prevedono che:" chi sia sorpreso con le armi in mano e non sia riconoscibile per uniforme e simboli come regolare nemico belligerante, sarà per ciò stesso passibile di essere passato per le armi". 66 Ci preme solamente sottolineare come questi avvenimenti siano esaltati e mitizzati dai vincitori senza considerare la concreta realtà della situazione e sottacendo ciò che di analogo, ma di segno contrario avvenne in quegli stessi tempi. Ci riferiamo alla morte dimenticata e mai citata dei 7 fratelli Govoni, tutti fascisti tra cui una donna incinta che, nella stessa zona della fucilazione dei 7 fratelli Cervi, furono massacrati dai partigiani e non con una pietosa fucilazione ma a bastonate. I verbali dei giudici, come riportato dai libri di G. Pisanò mai contestati, riportano che ogni cadavere presentava una trentina di fratture delle ossa e questo dà una idea della ferocia inumana che i 7 fratelli Govoni subirono.! Siamo contenti che Fini Iscariota non sia andato a rompere le scatole a quei 7 poveri martiri che gli avrebbero idealmente sputato in faccia, ma vogliamo evidenziare ancora una volta come per l'ufficialità di questa repubblica nata dalla resistenza, l'interpretazione della tragedia della guerra civile sia a senso unico e come, con una tale manichea interpretazione, si vorrebbe che gli italiani voltassero pagina superando gli odi e le divisioni..! A tutti i sepolcri imbiancati che predicano tartufescamente per tale riconciliazione, noi rispondiamo con un "Me ne frego!" Il nostro onore si chiama fedeltà ! SENTENZE RABBINICHE Ci ha molto colpiti un articolo che circola su internet nel blog di Andrea Carancini di cui riportiamo qui sotto uno stralcio che vorremmo commentare: “Tutti i palestinesi dovrebbero essere uccisi; gli uomini, le donne, i bambini e anche il bestiame” 67 Rabbin Israel Rosen Questa è una sentenza religiosa emessa l'anno scorso (1) dal rabbino Rosen, direttore dell'Istituto Tsomet, un istituto religioso per studenti e per soldati esistente da lunga data nelle colonie israeliane della Cisgiordania. In un articolo pubblicato da numerosi giornali religiosi israeliani, e ripreso dal giornale Haaretz il 26 marzo (2008), Rosen afferma che ci sono degli elementi nella Torah che giustificano questa presa di posizione. Rosen, che ha l'autorità per emettere sentenze religiose per gli ebrei, ha scritto che i Palestinesi sono come il popolo degli Amaleciti che avevano attaccato le tribù ebree mentre andavano a Gerusalemme, condotti da Mosè, dopo la fuga dall'Egitto. Egli ha scritto che Dio ha trasmesso tramite la Torah una sentenza che aveva autorizzato gli Ebrei ad uccidere gli Amaleciti, e che questa sentenza é riconosciuta come facente parte della giurisprudenza ebraica. Sentenza della Torah L’articolo di Rosen, che ha fatto un gran rumore in Israele, includeva la sentenza della Torah: "Annientate gli Amaleciti dall'inizio alla fine. Uccideteli e spogliateli di ogni possedimento. Non mostrate nessuna pietà. Uccideteli senza fermarvi, uno dopo l'altro. Non lasciate nemmeno un bambino, una pianta, un albero. Uccidete il loro bestiame, dai cammelli agli asini". Rosen aggiunge che gli Amaleciti non erano una razza o una religione particolari, ma piuttosto tutti quelli che odiavano gli ebrei per ragioni religiose o nazionali. Rosen va fino al punto di dire che gli "Amaleciti ci saranno finchè ci saranno gli ebrei". In ogni epoca gli Amaleciti si evidenzieranno fra le altre razze per attaccare gli Ebrei, e per questo la guerra contro di loro deve essere globale. Egli raccomanda l'applicazione della "sentenza degli Amaleciti" e dice che gli Ebrei devono mettere in atto l'applicazione di questo giuramento in tutte le epoche, perché é un comandamento divino. Fino a qui l’articolo del blog… La sentenza della Torah emessa dal rabbino Israel Rosen non è la solitaria espressione di fanatismo di un solitario invasato religioso, ma è l’espressione del sentire religioso, che per quasi tutti gli ebrei si identifica con quello politico e sociale, e che quindi è la chiave di lettura dei sentimenti degli Israeliani verso i Palestinesi! Lo dimostra il fatto che altri autorevoli rabbini con potestà di emettere sentenze della Torah, come Mordechai Eliyahu, Samuel Eliyahu, Uri Lubiansky e Daniel Satobsky lo hanno esplicitamente confermato in diverse occasioni. Non è ammissibile che l’informazione internazionale glissi su queste notizie sottacendole o addirittura ignorandole perché esse sono di grande importanza per uno Stato, come quello di Israele che è largamente confessionale e che comunque è largamente condizionato, così come lo è tutto il movimento sionista, dal fattore religioso e pertanto queste notizie sono importanti, per non dire essenziali, per capire le cause prime della politica di Israele nei riguardi del popolo Palestinese e dovrebbero costituire un discrimine per la solidarietà senza se e senza ma che gli USA esercitano per lo Stato sionista. Evidentemente la grande penetrazione, diretta o indiretta, che il mondo ebraico ha nel settore della comunicazione da i suoi frutti e riesce ad addomesticare quelle notizie che, mentre in Israele sono di pubblico dominio, al di fuori di Israele potrebbero creare qualche imbarazzo specialmente a coloro che continuano a cercare di far passare l’immagine di uno stato di Israele, dotato di buone intenzioni e di grande umanità che, a malincuore, deve usare la forza per difendere il suo diritto all’esistenza. Ma al di là delle opinioni che si possono avere sull’argomento, quello che taglia la testa al toro e dimostra inequivocabilmente come le tesi oscenamente razziste, disumane e 68 delinquenziali dei suddetti rabbini non siano solo parole, ma abbiano un riscontro pratico nei fatti e nella politica di Israele, è il fatto che esse sono esattamente coerenti con quanto è successo nei territori occupati, nello stesso stato di Israele ed ultimamente a Gaza..!! Gli “Amaleciti/Palestinesi” sono stati sterminati e le stragi hanno sempre coinvolto civili, donne e bambini così come comandavano le sentenze dei rabbini. Bombe al fosforo, dirompenti, missili incendiari sono le armi largamente usate dall’esercito dello Stato di Israele e sono tutte armi di distruzione di massa ( reali, non come quelle di Saddam Hussein..) che hanno colpito gli innocenti con il preciso intento dello sterminio! Questi sono fatti e non teorie. Chiunque voglia ancora essere alleato di Israele deve sapere e prendere coscienza che in tal modo si rende complice di un piano preordinato di strage che non ha alcun rapporto con gli effettivi danni arrecati allo stato, ma vuole la distruzione di chiunque si frapponga tra progetti del Sionismo e la loro realizzazione. Non si nascondano dietro finte solidarietà ad un popolo che corre pericolo di estinzione, anche perché esso ha il terzo più potente esercito del mondo e diventa ridicolo pensare che possa cadere vittima di quattro miliziani Palestinesi scalcagnati, ma si rendano conto che stanno partecipando ad un piano di sterminio ed accettino di esserne complici di fronte al mondo intero! Giù le maschere e basta con le ipocrisie. Israele è l’oppressore ed i Palestinesi sono gli oppressi (1) Aprile 2008. Queste informazioni sono tratte da un articolo molto più sviluppato e pubblicato nel sito: http://www.france-palestine.org/imprimersans.php3?id_article=8706 del quale consigliamo la lettura. ISRAELE, MENZOGNE DI STATO Nel 2008, quando Ehud Olmert baciava il presidente Palestinese Mahamud Abbas e la ministra Israeliana Tzipi Livni dava interviste con il capo negoziatore Ahmed Quera, entrambi i dirigenti Israeliani erano già in possesso dei dispacci dell’informazione redatta dal ministero della difesa e sapevano della spoliazione di territori di proprietà privata in Cisgiordania e delle costruzione su detti territori di scuole talmudiche, strade e sinagoghe! 69 La notizia, divulgata di recente da fonte insospettabile e cioè dal quotidiano Israeliano Haaretz non fa che confermare quanto le ONG Israeliane vanno denunciando da anni! La cosa rilevante è che è proprio il documento del dipartimento della difesa Israeliano a documentare inequivocabilmente un furto di terre che è servito per l’espansione di più di 60 dei 120 insediamenti coloniali fondati nei territori occupati. In 90 di queste colonie gli edifici furono innalzati in contrarietà con i relativi permessi o in assenza dei medesimi e ciò nonostante che il responsabile di tali costruzioni fosse il ministero Israeliano delle abitazioni a dimostrazione dell’ipocrita discordanza tra forma, prassi e sostanza che corre tra quanto le istituzioni del governo di Israele affermano ufficialmente e quanto invece realizzano poi in pratica. Il governo Olmert occultava l’informativa del ministero della guerra proprio mentre la diplomazia Israeliana divulgava al mondo la propria adesione alla legislazione internazionale e la pagina Web del ministero degli esteri Israeliano recitava:” ..le azioni di Israele rispetto all’uso ed al destino delle terre sotto la sua amministrazione si attengono strettamente alla normativa internazionale. Israele non requisisce terreni privati per la istituzione di insediamenti..” Affidabilità, dignità e correttezza dello stato di Israele..! Nel 2001, l’inviato speciale delle Casa Bianca, Gorge Mitchell, avvertiva che tutte le costruzioni nelle colonie dovevano essere abbattute. Sono passati 8 anni e quasi 300.000 persone, tra cui rilevanti personalità politiche, vivono in quegli insediamenti dove nel 2008 si è costruito un 60% in più che nel 2007! Da tutto ciò si vede chi comanda veramente anche a Washington, specie quando l’arroganza sionista si può impunemente permettere menzogne palesi e spudorate che sono uno sputo in faccia al governo USA, all’Europa ed al mondo intero..! E’ un “Vaeh victis” lanciato sul muso di un mondo soggetto al denaro dai padroni del denaro..!! RICERCA PURA E RICERCA APPLICATIVA Della drammatica situazione della ricerca in Italia non mette quasi conto parlare dato che essa è conosciuta da tutti come una delle situazioni più scandalose e nello stesso tempo più stupide. 70 Scandalosa perché il livello della nostra ricerca ci pone alla pari con nazioni del terzo e del quarto mondo per capitali investiti e per percentuale spesa sul PIL, stupida perché senza ricerca non c’è sviluppo e progresso e quindi è come se i nostri governanti propinassero un veleno mortale alla nazione per farla morire di morte lenta. Quello che invece qui vorremmo sottolineare è un altro aspetto della ricerca a livello purtroppo mondiale e cioè il come la ricerca si stia sempre più allontanando dalla sua accezione di “Ricerca pura” per fossilizzarsi nella “Ricerca applicativa” Cerchiamo, prima di tutto di chiarire la differenza tra i due tipi di ricerca. La ricerca pura è quella che, senza scopi immediati e produttivi, cerca di spostare in avanti i confini della conoscenza umana in tutte le direzioni che la scienza propone, sviluppando il conosciuto come base per ulteriori scoperte senza porsi limiti pregiudiziali di nessun tipo sui punti di arrivo. E’ l’esplorazione del mondo che ci circonda e delle leggi che lo governano per cercare di capire i parametri fondamentali dell’alfabeto con cui tali leggi sono state scritte. La ricerca applicativa è quel tipo di ricerca che, seppure importante perché rende operativa quella conoscenza generale nella produzione di beni e nello sviluppo delle tecnologie più avanzate in tutti i settori, serve esclusivamente a trovare delle applicazioni pratiche alle scoperte fatte dalla ricerca pura. Serve a tradurre in beni, servizi, opportunità e redditività concrete la concettualità dei principi della ricerca pura. Sembrerebbe chiaro per tutti che essendo la ricerca applicata una conseguenza della ricerca pura e che senza questa, quella si esaurisce per mancanza di linfa vitale, le due ricerche dovrebbero camminare di pari passo e che la ricerca pura è, tra le due, la più essenziale ed importante. Purtroppo non è così in questo nostro mondo dominato dalla filosofia del capitalismo e quindi del profitto perché la ricerca applicativa dà profitti immediati e programmabili, mentre invece quella pura non sempre dà esiti positivi agli investimenti relativi e comunque, quando lo fa, è in tempi molto più lunghi. Inoltre una scoperta derivante dalla ricerca applicativa è soggetta ad essere brevettata ed a costituire perciò un profitto specifico, ristretto a chi ha investito per quella ricerca mentre i risultati della ricerca pura, non avendo ancora applicazioni pratiche, non sono brevettabili e costituiscono un bene a disposizione di tutti a fronte di un investimento importante. Ne consegue che la ricerca applicativa, che può dare profitti immediati, attira più facilmente gli investimenti dei privati e per importi più consistenti, mentre quella pura è lasciata perlopiù alla gestione dello Stato che dipende dalla politica la quale non largheggia in investimenti che non abbiano un ragionevole ritorno in termini di consensi elettorali.. Sarebbe questa una ulteriore dimostrazione della necessità di uno “Stato etico” che non dipenda dal tornaconto dei consensi, ma agisca per il bene della comunità nazionale in senso oggettivo, uno Stato che privilegi il “buon governo” rispetto al gioco politico, come nella famiglia il buon padre privilegia quanto è utile al futuro dei figli rispetto a quanto generi simpatie e consensi! Ma, al di là delle considerazioni di filosofia politica, resta il fatto che, nella pratica quotidiana attuale, la situazione è grave perché continuare a tralasciare di promuovere la ricerca pura non potrà avere altra conseguenza che quella di inaridire le fonti anche di quella applicativa con conseguente arresto del progresso generale! E’ una considerazione che, secondo noi, è degna di attenzione e di meditazione per prendere le opportune decisioni prima di oltrepassare il punto di non ritorno! 71 LA GIORNATA DELLA MEMORIA Domani sarà "la giornata della memoria" Sarà la memoria dei bambini freddamente e scientemente trucidati a Gaza per fiaccare la resistenza del popolo Palestinese dalla incivile, stupida, feroce, disumana e bigotta arroganza del popolo giudeo che in nome di un dio vendicativo, razzista e crudele vuole esercitare una supposta supremazia sul resto dell'umanità che essa chiama "Goym" ( Dalla Bibbia: "..voi siete il mio popolo prediletto ...e vi darò il predominio su tutte le nazioni della terra..". ) Sarà la memoria di un genocidio sprezzante ed idiota che otterrà il solo risultato di aumentare a dismisura l'odio dei Paesi Arabi, l'integralismo terroristico di chi non ha altre armi che il terrorismo per difendersi e far sentire la propria voce ed il disprezzo del mondo civile e di tutti coloro che hanno in cuore un minimo senso di umanità e di pietà per il popolo Palestinese oppresso, scacciato dalla propria terra, calunniato, deriso e perseguitato. Per secoli in quelle terre hanno convissuto in pace ebrei, musulmani e cristiani senza che le differenze religiose provocassero pregiudizio per nessuno. Poi é arrivato il sionismo che ha deportato, oppresso, trucidato ed imposto uno stato razzista e la pace é finita..!! Domani sarà "la giornata della memoria" e nessuno, mai più, per i secoli a venire, dimenticherà...!! LE FINTE CATTIVE Daria Bignardi dovrebbe essere la giornalista "cattiva" che nella trasmissione "Le interviste barbariche" dovrebbe fare domande imbarazzanti e politicamente scorrette ai suoi ospiti, almeno secondo quanto si vuole fare credere sia lo schema della trasmissione. Senonché le domande veramente imbarazzanti se le dimentica quando ha davanti certi personaggi.. 72 Questa sera 22-Dicembre 2008 ha intervistato il giornalista Giorgio Bocca ed ha accettato tranquillamente che egli descrivesse la sua vita passata partendo solo dalla guerra partigiana senza, a questo punto, chiedere conto a Giorgio Bocca dei suoi trascorsi da giornalista Fascista militante , quando, scriveva nell'estate del 1942 sul giornale "La provincia granda" Sentinella d’Italia. Foglio d’Ordini settimanale della Federazione dei Fasci di Combattimento. Cuneo "Questo odio degli ebrei contro il fascismo è la causa prima della guerra attuale. La vittoria degli avversari solo in apparenza, infatti, sarebbe una vittoria degli ebrei. A quale ariano, fascista o non fascista, può sorridere l'idea di dovere, in un tempo non lontano, essere lo schiavo degli ebrei?...." Oppure: "..Sono i “Protocolli dei Savi di Sion” un documento dell’internazionale ebraica contenente i piani attraverso a cui il popolo Ebreo intende giungere al dominio del mondo.." Per queste parole, se scritte oggi, Giorgio Bocca finirebbe in carcere, ma Daria Bignardi non si é sognata di contestagliele anche se, senza dubbio, le conosceva ( tant'è che non ha indagato sul Giorgio Bocca prima della "guerra partigiana"... Come volevasi dimostrare, la buona fede, l'obiettività e l'onestà professionale sono direttamente proporzionali agli interessi di carriera e di immagine..! LETTERINA A GESU’ BAMBINO Ci é capitata tra le mani una letterina a Gesù Bambino che scrivemmo alcuni anni fa. Rileggendola, non ne cambieremmo oggi, a parte la data, neppure una virgola perché putroppo nulla é cambiato, anzi., per certi versi le cose sono peggiorate Gli unici desideri esauditi finora sono stati quello della malattia augurata a Sharon e dell'avvertimento "marcato" all'Inghilterra che difatti , nella crisi che attanaglia il mondo e l'Europa é quella che sta peggio perché ha avuto anche una notevole svalutazione del valore della sterlina e questo però ci fa ben sperare che, piano, piano, si possano avverare anche gli altri voti... 01-03-2009 Caro Gesù bambino, Anche quest’anno siamo arrivati alla vigilia di Natale e tutto il mondo fa finta di volersi bene e, ipocritamente, fa voti di buoni sentimenti, di generosità e propositi di pace e di fraternità verso chi soffre. Sono più di 2.000 anni che senti le solite frescacce, le solite bugie, le solite false affermazioni, i soliti finti propositi ed ancora non ti sei deciso a prendere provvedimenti verso coloro che ti prendono in giro? Ma insomma, ci sei o ci fai..? Non pensi sia arrivato il momento di fare capire che non sei così sprovveduto da continuare a credere alla buona fede dei potenti della terra che sfornano frottole a raffica? Non ti pare sia il caso di far capire che l’amore è si una bella cosa, ma che dopo millenni di prese in giro anche una strapazzatina ogni tanto ci vorrebbe..? Non sei d’accordo che, dato che il titolare sei tu, la pretesa di tanti politici, Italiani e non, di essere Dio, sia un tantino esagerata e vada quantomeno ridimensionata? Ed allora eccoti la lista dei regali di Natale che ti chiedo: 73 - Manda un infarto a Bush ed un tre o quattro Tifoni ed una decina di terremoti, di quelli belli tosti, agli Americani, in compenso delle tante guerre che gli Usa hanno seminato nel mondo per arraffare petrolio, potere strategico e mercati e per ripagare, almeno in parte le sofferenze che hanno sparso su tutta la terra in nome del mercato e del profitto. - Fai venire al capo del governo israeliano una malattia di quelle che ti fanno soffrire come una cane, ma tenendoti in vita a lungo per aumentare il divertimento, per ricompensarlo del suo razzismo, della sua ferocia, della sua presunzione di essere un capo della razza eletta degli uomini di serie A, mentre il resto dell’umanità è sterco! Ripeti lo show delle sette piaghe d’Egitto, solo, questa volta, dirottandole verso Israele in modo che si rendano conto che non si può sanare un torto facendone altri dieci ! - Richiama nelle tue celesti dimore Fidel Castro che uccide a Cuba ancora dopo decenni dalla rivoluzione, i capi Cinesi che opprimono e distruggono i miti Tibetani che vorrebbero solo vivere e pregare il loro Buddha senza nuocere a nessuno e tutta la serie di satrapi sudamericani che schiavizzano la loro gente. - Dai un marcato avvertimento ( decidi tu come..) all’Inghilterra che da secoli impedisce che l’Europa nasca e viva in pace e prosperità, a causa del suo ingiustificato orgoglio e della sua presunzione irragionevole. - Manda i tuoi angeli nel nostro parlamento a marcare con il fuoco tutti i corrotti, i ladri, i profittatori ed i mentitori in modo che alle prossime elezioni sapremo finalmente con chi abbiamo a che fare e potremo scegliere i candidati migliori ( se ne resterà qualcuno..). - Distruggi le case, le auto di lusso, i conti in banca, di quei preti e di quei vescovi e cardinali che predicano la carità, ma pensano alla carriera, che predicano l’amore, ma esercitano l’indifferenza, che consigliano la povertà, ma cercano gli agi ed il denaro, che criticano il peccato, ma credono che sia peccato non farlo..! E se poi, tu che tutto sai, vedi che l’umanità resterà ancora e sempre quel verminaio di cattiveria, di odio, d’invidia e di prevaricazione che è sempre stata, mandaci un bel secondo diluvio universale, ma senza avvisare nessun Noé in modo che nessuno si possa salvare su di un’arca o su di un qualche Yacht..! Tanti saluti e buon Natale anche a te, pensa alla salute ed occhio al trentatreesimo compleanno…... Tenerife 02-12-03 MONDO IPOCRITA Per il despota del Sudan é stato emesso un mandato di arresto internazionale dall'ONU e la cosa ci fa piacere perché si vuole punire il responsabile di stragi e soprusi nel Darfur a danno di popolazioni inermi ed indifese. In Tibet la Cina, da decenni, ha massacrato centinaia di migliaia di Tibetani e continua ad uccidere e ad opprimere una pacifica popolazione che vuole solamente vivere secondo la propria tradizione secolare senza che essa venga cancellata dalla ottusa violenza Cinese. In Palestina si sta compiendo, dal 1948 un sopruso ed un massacro di civili su base razzista da parte dello stato di Israele. Ma il Sudan non é importante per l'economia mondiale quanto lo sono la Cina che é un mercato da due miliardi di persone ed Israele che, con la lobby sionista nel mondo, controlla gran parte del denaro e dell'economia e senza l'appoggio o con il contrasto della quale nessun presidente, nessun senatore, nessun deputato USA può essere eletto 74 diventa intoccabile e nemmeno criticabile e si permette di ignorare centinaia di risoluzioni dell'ONU. Ed allora nessuno al mondo fa nulla per il Tibet o per la Palestina ed anzi si tace, quando non si dà un complice appoggio a coloro che uccidono, opprimono, sterminano..!! E' il trionfo di "mammona", é la vittoria dell'oro contro il sangue, é la disfatta dell'umanità..! DELIRIO IGNORANTE Di Berlusconi pensavamo di avere visto e sentito di tutto e credevamo che, nonostante il suo immenso ego, inversamente proporzionale alla sua modestissima statura, mai sarebbe arrivato al delirio di onnipotenza ed all’arroganza cui è arrivato in questi giorni con l’indecente proposta che ha osato fare relativamente al funzionamento del Parlamento ed alle sue funzioni. Silvio Berlusconi ha dimostrato tutto il suo disprezzo per il parlamento e conseguentemente per i Cittadini che il parlamento rappresenta con una proposta indegna e liberticida. Egli ha proposto di modificare il regolamento delle camere in modo tale che d’ora in avanti il voto sia espresso non più dai singoli deputati ma solamente dai capi gruppo di ciascun gruppo parlamentare. L’ignoranza crassa di Berlusconi e la sua infinita supponenza gli hanno evidentemente impedito di considerare che un tale suggerimento, oltre che antidemocratico perché priverebbe i singoli parlamentari della libertà di esprimere un parere e, ancora più importante, di suggerire degli eventuali miglioramenti alle leggi in esame, è anche anticostituzionale e quindi non certamente ottenibile con un semplice cambiamento del regolamento parlamentare come egli ha stupidamente suggerito. Difatti l’articolo 67 della costituzione recita:”Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato” Se il signor Berlusconi volesse una spiegazione, l’articolo succitato sancisce che i parlamentari non sono soggetti né ai partiti, né tanto meno ai capi gruppo ed hanno personalmente e singolarmente il diritto ed il dovere di esprimersi in Parlamento. Inoltre il becero signor Berlusconi dovrebbe sapere che, sempre la costituzione contempla ed esalta la figura del parlamentare mentre non prevede assolutamente la figura del capo gruppo che è una figura di comodo cui fanno riferimento i partiti. I partiti non sono i soggetti della sovranità popolare che si esercita in Parlamento attraverso la delega che i cittadini danno ai parlamentari con il loro voto e già nella attuale prassi essi usurpano illecitamente tale sovranità quando impongono la “disciplina di partito” che evidentemente contrasta con il citato articolo 67 della costituzione. Non pretendiamo che un bottegaio arricchito come il signor Berlusconi sappia a menadito la costituzione e le regole della democrazia ( anche se sarebbe lecito pretenderlo da chi vuole governare il Paese), ma lo consigliamo di chiedere il parere dei tanti tirapiedi che lo circondano prima di esporsi, come ha fatto, alle brutte figure di dire delle stupidaggini senza costrutto oltre che di apparire per quel megalomane in delirio di onnipotenza che è! Avevamo capito che Berlusconi considera il parlamento e la sua funzione legislativa come un intralcio al suo decisionismo delirante, ma francamente credevamo che non scadesse nel patologico come ha fatto. Egli è una pulce che crede di essere un leone, un ruba galline che si crede un capo..! 09-03-2009 75 DE MAGISTRIS ENTRA IN POLITICA In questa nostra repubblica nata dalla resistenza e cresciuta nel bordello morale del dopo guerra, è risaputo che, nonostante la costituzione sempre citata e strombazzata dia la sovranità al popolo, in pratica tale sovranità è stata da subito usurpata da congreghe di furbi, cinici ed amorali gruppi di potere che hanno costituito una oligarchia per la gran parte occulta che va dalle segreterie dei partiti, che sono diventati sempre più comitati di affari anziché l’espressione di ideologie e di ideali che raggruppano i Cittadini, alle massonerie più o meno segrete che perseguono interessi privati quand’anche in contrasto con quelli dello Stato, a tutto quel clientelume di arraffatori piccoli e grandi che si giovano di amicizie nelle istituzioni, nella politica, nella chiesa, e nella malavita organizzata per arricchirsi con appalti, concessioni e privilegi. Sullo sfondo poi, la finanza internazionale, quella grossa, quella che smuove e condiziona i governi, quella che decide i flussi del denaro, degli affari e del benessere o della miseria. Insomma una oligarchia che nulla ha a che fare con quella democrazia di cui si chiacchiera tanto, ma della quale operano solamente gli aspetti formali mentre quelli sostanziali sono ben stretti nelle mani di chi comanda veramente alla faccia della sovranità popolare. In questo scenario tragico appare ogni tanto qualcuno che si ribella e che si illude di potere, tramite gli strumenti che la costituzione e le leggi metterebbero a disposizione, di potere smascherare le magagne e gli intrallazzatori e di vedere trionfare la verità e la giustizia che dovrebbe essere uguale per tutti e della quale nessuno dovrebbe potere essere al di sopra.. Ne abbiamo visti tanti, ne abbiamo seguito la passione civile, la buona fede, la fiducia nelle istituzioni che perseguivano caparbiamente, convinti che, alla fine, la giustizia, sorretta dalla democrazia, avrebbe trionfato. Abbiamo visto perfino succedere qualche cosa che dava l’illusione che le cose si muovessero nel verso giusto con incarcerazioni e punizioni dei colpevoli, ma sempre sino a che il livello delle accuse non raggiungeva altezze intoccabili e posizioni tabù, ma si limitava a colpire le mezze figure il che serviva al sistema per far vedere al popolo che la giustizia era comunque viva ed attiva e, nello stesso tempo, toglieva dalle scatole gli incapaci e gli sprovveduti lasciando mano libera ai pezzi da 90 di agire indisturbati. Oppure, come nel caso di Tangentopoli, abbiamo visto una finta rivoluzione giudiziaria che è servita, come in una lotta tra cosche mafiose, solamente a disarcionare chi stava diventando troppo potente e rompeva gli equilibri di spartizione che si erano realizzati sino ad allora. Quando invece le indagini, le denunce, raggiungevano l’empireo di quella oligarchia di cui abbiamo parlato, allora, improvvisamente le carte si sono ingarbugliate, le indagini sono state trasferite a sedi più amichevoli, i magistrati riottosi e testardi sono stati rimossi, indagati ed isolati e le leggi sono state addirittura modificate per impedire che le procedure 76 correnti, valide per tutti i Cittadini, potessero inguaiare chi si sedeva al tavolo degli eletti, degli intoccabili, dei santoni… Ultimamente tutto ciò lo abbiamo visto, per l’ennesima volta, quando il magistrato De Magistris ha osato scavare troppo a fondo nella sua indagine “Way not” che coinvolgeva alti magistrati, generali della guardia di finanza, personaggi del gotha della politica e procacciatori di affari che si stavano rubando allegramente miliardi di Euro che la comunità Europea aveva destinato a vari progetti. Indagine avocata, trasferimento d’ufficio, denuncia al CSM per presunti abusi d’ufficio e trasferimento delle indagini ad altra sede che, guarda caso, insabbia tutto. Analoga e miserevole storia, che ha prodotto anche intimidazioni ed attentati malavitosi a beni e persone, contro Clementina Forleo, anche lei colpevole di avere toccato con le sue inchieste i nervi sensibili della casta-cosca politica. Per ora la Forleo è stata ridotta al silenzio come ognuno ha potuto constatare dato che da mesi non si sa più alcuna notizia che riguardi lei o le sue indagini. Invece il PM De Magistris si è scocciato di fare il magistrato disciplinato e costretto al silenzio ed ha scelto la via della discesa in politica nel partito di Di Pietro dove potrà finalmente vuotare il sacco e denunciare sia il marcio che aveva scoperto, che tutte le sporche manovre che il potere corrotto aveva posto in essere per ridurlo al silenzio. All’ex PM De Magistris i nostri migliori auguri assieme alla promessa del sostegno del nostro voto elettorale sperando che la sua voce possa riuscire a svegliare gli italiani dal letargo morale in cui sono caduti e li faccia coscienti del raggiro al quale questa castacosca politica li sta sottoponendo da anni ed anni…! FINI ISCARIOTA, ULTIMO ATTO Ultimo congresso di Alleanza Nazionale e scioglimento del partito che confluirà nel Popolo delle libertà. Niente di nuovo rispetto alle aspettative politiche che ci si attendevano, tutto coerente con quanto si era andato delineando sin da quell’altro congresso, quello di Fiuggi che aveva decretato la morte del M.S.I. Il passaggio doveva essere graduale per abituare iscritti e militanti ad inghiottire bocconi non proprio facili come la scelta di passare dal neofascismo all’antifascismo, dalla socialità al liberismo capitalista, dall’eredità della R.S.I. a quella della resistenza e così via abiurando e cambiando pelle come un camaleonte. Il giudizio morale su questi tradimenti è scontato ed è racchiuso nel soprannome “Iscariota” che oramai accompagnerà Fini per sempre.. Ma il passaggio doveva essere graduale anche perché, ad ogni passaggio, Fini Iscariota, che in Alleanza Nazionale era l’unica testa pensante, vista la pochezza dei suoi “colonnelli” doveva verificare quanto nei suoi rapporti con Berlusconi e nel mondo esterno che stentava a credere in una così grande giravolta politica, gli fosse accreditato realmente. Doveva passare parecchi esami e primo fra tutti quello del sionismo internazionale e del rabbinato romano. Lo abbiamo visto ripudiare il suo stesso passato e le sue dichiarazioni convertendosi all’antifascismo più spinto tanto da definire il fascismo “il male assoluto” Lo abbiamo visto e sentito, kippà in capo, prosternarsi in dichiarazioni e severissime condanne sposando in toto le tesi ebraiche. Lo abbiamo visto recarsi in più occasioni in Israele senza per altro perdere alcuna occasione di apparire nelle sinagoghe italiane ed alla fine, crediamo anche su fideiussione di Berlusconi, è stato accettato come uomo nuovo ed amico di Israele. Lo abbiamo visto obbediente, votare tutte le leggi ad personam che Berlusconi ha dovuto fare per restare fuori dalla galera e per salvare i suoi affari ( come la legge che permette a 77 Rete 4 di trasmettere contro una sentenza della corte suprema e contro le decisioni di Bruuxelles ) Lo abbiamo visto manovrare intelligentemente per mettere in seconda posizione Casini arruffianandosi con Berlusconi ( attività in cui è maestro e che già lo aveva portato ad essere il delfino di Almirante..). Ad ogni passaggio la sua posizione rispetto ai maggiorenti di Forza Italia, che sono fondamentalmente solo dei “signor sì” si è consolidata nella stima di Berlusconi che aveva anche capito come il suo partito, proprio perché nato come partito – azienda, aveva la fragilità di essere senza uno scheletro politico ed organizzativo e rischiava, dopo un suo personale ritiro o defaillance di collassare su se stesso. Alleanza Nazionale porta nel nuovo partito questo scheletro ed una capacità ed una esperienza organizzativa che Forza Italia non aveva per vizio d’origine. Tecnicamente il percorso di Fini iscariota è stato ineccepibile ed i risultati ottenuti nel porsi come uno dei leader del popolo delle libertà sta a dimostrarlo. Fini Iscariota ha un talento naturale a sentire l’aria che tira ed un orecchio finissimo per cantare nel coro e, secondo i parametri di giudizio che vanno di moda oggidì, è una persona che sa “stare al mondo” avendo una vela pronta per ogni refolo di vento che spiri in qualsiasi direzione. Certo, per chi come noi è ancora ancorato a concetti oramai considerati vetusti come onore, coerenza, integrità, onestà intellettuale, senso dello Stato, amore di Patria, dignità e rispetto di se stessi le cose stanno su di un altro piano e le metamorfosi di Fini iscariota sono la quintessenza della bassezza morale cui mai un uomo può arrivare..! Intelligenza, astuzia, calcolo, diplomazia e tattica non sono nulla e non valgono nulla se non sono sorrette dal cuore, dal coraggio, e da un sincero anelito di spiritualità e di solidarietà sociale. Fini Iscariota non ha mai avuto nulla di tutto ciò e perciò, per quanto riuscisse a salire in alto nel gotha della politica resterà sempre un piccolo miserabile opportunista, un moralmente avvizzito tartufo senza anima e senza statura morale. Fini Iscariota rappresenta alla perfezione l’uomo di questi tempi miserabili e meschini in cui l’oro prevale sul sangue, il vizio sulle virtù, la menzogna sulla verità … REVISIONISMO Ci si affanna, da ogni parte, a condannare il revisionismo storico che viene chiamato "Negazionismo" per dare una valenza negativa agli studi di coloro che vogliono semplicemente mettere a confronto le tesi storiche inappellabili della Shoa con la realtà storica, tecnica e logistica. Ci sembra una stupidaggine ed un auto gol perché quando anziché confutare e magari sbugiardare le tesi revisioniste si nega loro qualsiasi confronto ed addirittura si mandano in carcere coloro che le sostengono si può solamente dedurre che non si é in grado di confutarle per il semplice motivo che sono corrette..!! Solo le religioni ottuse e fideistiche non accettano la critica ed il confronto, la storia SI... Se una cosa é falsa, si contesta e si sbugiarda. Se é vera non é possibile farlo.. e si ricorre all'imposizione ed al sopruso..... ! 78 TERREMOTO E RICOSTRUZIONE Dal giorno del terremoto in Abruzzo, abbiamo sentito ogni giorno parlare di vittime, di solidarietà, di sfollati ed abbiamo visto più e più volte servizi ed interviste con un accanimento a volte morboso dei soliti corrispondenti – sciacalli alla ricerca del caso umano pietoso solamente per fare ascolto. E’ una delle miserie cui il cinismo del mondo in cui viviamo ci ha purtroppo abituati anche se, ogni volta, tali atteggiamenti provocano in noi disgusto e rabbia. Poi abbiamo cominciato a sentire parlare di ricostruzione e di colpe da addebitare ai costruttori disonesti ed ingordi che, approfittando della colpevole negligenza dei governi locali e centrali che avrebbero dovuto controllare, hanno costruito male e con materiali inidonei ad un’area sismica come è quella dell’Aquila. La riprova è stata data dal fatto che sono rimasti in piedi molti edifici vecchissimi, degli anni trenta e quaranta e sono invece crollati miseramente seppellendo centinaia di persone edifici costruiti solo da dieci o venti anni. La prima cosa che la giustizia verso le vittime richiede è quella di individuare chi sono stati i costruttori e chi erano gli organi preposti ai controlli che non controllarono, arrestarli, giudicarli e punirli in modo esemplare sia per dare finalmente un esempio agli altri, che per stabilire una inversione di tendenza circa la legittimità in cui si deve agire, legittimità che pare sia diventata l’eccezione anziché la regola. I responsabili dovranno essere allontanati per sempre dalle cariche pubbliche o dalla possibilità di costruire alcunché, sia direttamente che indirettamente! La seconda cosa è una ricostruzione rapida, antisismica e che riporti i sopravissuti negli stessi luoghi dove sono nati e sono cresciuti senza delocalizzazioni che sradicherebbero la gente mantenendo aperta una ferita che non sarà comunque facile rimarginare. Le promesse le abbiamo sentite anche se, per la verità, più sulla ricostruzione che sulla individuazione e sulla punizioni dei colpevoli, e se saranno mantenute così come sono state fatte, saremo i primi a congratularcene, ma l’esperienza ci purtroppo abituati a riscontrare differenze notevoli tra le promesse fatte a “botta calda” ed il loro mantenimento, tanto che in giro per l’Italia ci sono ancora migliaia di sfollati dei vari terremoti che vivono nelle baracche che avrebbero dovuto essere provvisorie e che sono invece diventate definitive da decine di anni … Inoltre ci coglie il dubbio che il tutto sia solamente la solita ipocrita “sparata” di circostanza fatta per placare la pubblica opinione scandalizzata e per farsi, nel contempo, una pubblicità politica in vista delle prossime elezioni amministrative ed Europee perché molte delle costruzioni che sono sotto inchiesta ( come la casa dello studente dell’Aquila) sono state costruite otto – dieci anni fa e tutti sanno che in Italia, per avere una sentenza di primo grado ci vogliono in media cinque anni, per cui, a conti fatti, dopo tredici anni dalla costruzione, gli eventuali reati connessi saranno tutti prescritti con buona pace delle vittime e della pubblica opinione che allora avrà altre cose cui pensare …! Il governo lo sa, i magistrati lo sanno, i media lo sanno, ma nessuno lo dice con un giro di complici silenzi rotti solo da pochi ( De Magistris ha denunciato questa eventualità..) Basterebbe fare una leggina che derogasse, in questo caso, i termini di prescrizione di 79 quei reati ed il farla od il non farla, sarà la prova delle reali intenzioni delle istituzioni, al di là delle belle dichiarazioni d’intenti! Pertanto saremo i cani da guardia di questa situazione, pronti, se sarà il caso, a denunciare mancanze, ritardi o irregolarità! MIGNOTTOCRAZIA Un tempo, quando il mondo era quasi normale, per dedicarsi alla politica a livello nazionale ed internazionale, conveniva avere fatto studi specifici, essere preparati sui problemi della pubblica amministrazione ( una delle più grandi riforme fatte da Napoelone in Francia fu appunto “l’ecole de l’administacion publique” ) , conoscere il mondo del lavoro, dell’economia, dei mercati, avere nozione dei rapporti con il resto del mondo e con le problematiche socioeconomiche che determinano gli atteggiamenti dei vari governi. Oggi pare che sia sufficiente possedere un bel paio di tette, un sedere sodo e prominente ed un paio di gambe lunghe e dritte e la disinibizione e la scarsa moralità a volere usare tutta questa abbondanza per fare carriera e denaro, per essere cooptate come candidate alle elezioni Nazionali ed Europee. Questo dà il segno di due cose: prima l’arrogante supponenza dei capicosca della politica che hanno la pretesa di poter passare sopra la testa dei Cittadini imponendo loro la loro “pruderie” ed il loro capriccio, quasi fossero dei novelli Caligola che elesse il suo cavallo a senatore dell’Impero romano. Seconda il grado di decadimento delle istituzioni democratiche che, dopo avere di fatto istituito una sorta di gerontocrazia a causa dell’attaccamento morboso alle poltrone, impedendo un ricambio generazionale, ora stanno costruendo una mignottocrazia per strappare voti ai cittadini a suon di tette e culi. E non ci si venga a parlare della parità dei diritti di tutti e di tutte a candidarsi ovunque vogliano perché qui le candidature non sono spontanee ma le candidate sono Scelte dalle segreterie dei partiti e poi, scusate la pretesa, ci pare che in un mondo normale il merito dovrebbe prevalere sull’aspetto fisico. Preferiamo di gran lunga vedere in parlamento le Levi Montalcini che le Ciccioline….. Quanto al termine di mignottocrazia che riconosciamo essere forte, seguendo gli insegnamenti di Aristotele che inventò la logica, se chi vende l’uso del proprio corpo per denaro o per fama è una mignotta, chi vende i propri attributi fisici in cambio di popolarità, ricchezza e fama, usa gli stessi principi di amoralità per ottenere quei vantaggi senza meriti personali e pertanto può logicamente essere assimilata alle mignotte. E’ un parere che può essere condiviso o no, ma che non crediamo possa essere ignorato! Certo tutto ciò è anche il segno del decadimento del livello medio di moralità e di democrazia del popolo che accetta senza protestare e senza insorgere di essere regredito al rango di servi della gleba, senza diritti, senza libertà e senza dignità e di esser turlupinato da una classe di furbastri amorali che lo anestetizzano con chiacchiere, frottole e promesse non mantenute mentre non agiscono e non fanno nulla nel concreto per migliorare la vita dei Cittadini che hanno loro dato il mandato per farlo! 80 Tutti i parametri che determinano il benessere ed il progresso di un popolo sono in Italia in costante regresso, dalla scuola, alla ricerca, alla sanità, all’occupazione, al potere d’acquisto dei salari, alla conservazione del patrimonio artistico, all’efficienza ed alla semplificazione della pubblica amministrazione, alla sicurezza dei cittadini, alla lotta contro le mafie, alla sicurezza sul lavoro, all’ecologia, ecc. ecc. ecc. La risposta della politica italiana è stata la candidatura delle “veline” e simili alle elezioni Europee.. Quando i cittadini si accorgeranno che il re è nudo..??? MARX, SMITH E MUSSOLINI Carl Marx aveva detto che il capitalismo sarebbe imploso a causa delle sue contraddizioni e che il potere sarebbe stato ripreso dalle masse operaie cui una oligarchia di predoni lo aveva sottratto. La storia ha dimostrato sia la falsità delle premesse marxiste che la inapplicabilità pratica del comunismo che non è riuscito a realizzare le sue promesse in nessuno delle decine e decine di Stati che hanno tentato per anni ed anni di applicarlo, tanto che in tutti quanti quegli Stati o è imploso il comunismo oppure, come in Cina, è stato talmente stravolto e modificato da non conservare più nulla dei principi dai quali era nato! Adam Smith, padre del liberismo, sosteneva invece che il capitalismo, tramite il mercato, ha in se stesso gli elementi per la sua autoregolamentazione e che ogni ingerenza da parte di elementi esterni come gli Stati introducevano nel sistema una anomalia che avrebbe sconvolto gli automatismi virtuosi del capitalismo e basava queste sue considerazioni su di una visione etica degli operatori economici ed imprenditoriali. Le cronache degli ultimi mesi stanno a dimostrare che l’autoregolamentazione del mercato 81 era una pia illusione e che, senza regole e senza controlli da parte degli Stati, l’economia e soprattutto la finanza che ne è la conseguenza, finisce per essere autodistrutta anziché autoregolamentata! Benito Mussolini, tramite il corporativismo prima e la socializzazione delle imprese poi ( 1944) aveva posto a confronto le due tesi che erano in aperta contraddizione e che la storia ha dimostrato e sta dimostrando con la recente crisi mondiale essere entrambe errate e prive della capacità di sopravvivere, ed aveva trovato la via intermedia che poggiava su due cardini principali. Il primo era la presenza costante e totalizzante dello Stato che essendo Stato etico e non politico nel senso attuale del termine, aveva la capacità di dare delle regole nell’interesse nazionale e quindi sia nell’interesse dei singoli Cittadini che in quello comune e di controllare che tale regole fossero sempre rispettate da tutte le parti. Il secondo era la quadratura del cerchio perché con la socializzazione delle imprese trasformava la lotta di classe in sinergia di classi innalzando i lavoratori da oggetti a soggetti del lavoro e soci dell’impresa portandoli ad una dignità esistenziale sul lavoro quale mai prima essi erano arrivati. Gli interessi dei lavoratori e quelli degli impresari diventavano da divergenti a convergenti e tutti avevano una personale convenienza a che le cose andassero il meglio possibile. Le sorti di una guerra scatenata dal capitalismo internazionale contro coloro che, nei fatti, stavano evidenziando la possibilità di un mondo economico e sociale diverso e vincente che metteva in crisi l’essenza stessa del capitalismo mondialista, hanno impedito che questa riforma sociale e politica potesse svilupparsi ed avere una sua completa attuazione. Il capitalismo ed il materialismo hanno vinto la guerra, ma hanno poi perso la pace sia per le decine di guerre susseguitesi che per i fallimenti dei due sistemi, comunista e capitalista, che hanno dimostrato di contenere in se stessi il seme della propria sconfitta! Ora, che anche il capitalismo ha dimostrato di essere inefficace ed inefficiente a reggere le sorti dell’umanità e di fronte ad una ricerca critica sul come organizzare in modo armonico una umanità che ribolle di problematiche sociali, politiche ed esistenziali sempre più drammatiche e sempre più pressanti, può tornare di attualità e riprendere importanza, magari in forme e con nomi diversi, l’idea rivoluzionaria della socializzazione.. Le guerre possono portare e portano alla sconfitta delle Nazioni, ma le idee non possono essere né sconfitte, né cancellate che dal proprio fallimento ISRAELE E’ RAZZISTA? AHMADINEJAD nel suo discorso all'ONU ha affermato che lo Stato di Israele é uno Stato RAZZISTA. 82 Quasi tutto il mondo occidentale si é scandalizzato ed i rappresentanti dei Paesi Europei che erano andati all'assemblea sono usciti dalla sala per protesta. L'Italia ed altri Paesi non avevano partecipato in previsione del discorso di AHMADINEJAD. Ora, affermare che Israele é uno Stato razzista non ci sembra altro che una logica constatazione di fatti e non di teorie. Fatto: Israele ha cacciato i Palestinesi dalla loro terre con la forza e con le stragi ed ha loro rubato case, acqua, terreni e Patria. Fatto: Israele ha continuato e continua a installare "colonie" sioniste in territori che NON sono legittimamente i suoi, ma che sono solamente provvisoriamente occupati militarmente e, nelle colonie, i coloni fanno quotidiana violenza ed omicidi sui Palestinesi. Fatto: recentemente a Gaza con le stragi di innocenti che sono stati bruciati vivi dalle bombe al fosforo ed uccisi indiscriminatamente come testimoniano le immagini che hanno fatto il giro del mondo, Israele ha dimostrato che considera la vita dei Palestinesi come quella di animali da macello. Fatto: Israele considera l'Olocausto, quale che ne sia il numero reale accertato, come l'unico genocidio che abbia valore morale in funzione del fatto di essere il "Popolo prediletto da Dio" mentre la storia, anche recente ci parla di molti altri genocidi anche più gravi come quello degli Armeni effettuato dai Turchi, quello dei Pellerossa effettuato dagli Stati Uniti d'America, quello dei circa 100.000.000 di morti assassinati dal comunismo mondiale, quello della deportazione dei negri e della loro riduzione in schiavitù effettuata dall'Inghilterra e dagli USA, quello delle stragi, dei roghi e delle torture della santa inquisizione fatta dalla chiesa cattolica, quello dei Tibetani fatta dalla Cina comunista, ecc. ecc. ecc. ecc. anche se questi sono solamente genocidi di miserabili "Goym" e non dei "Prediletti da Dio". Fatto: Nello Stato di Israele gli Arabi hanno il colore delle targhe delle auto diverso da quello delle targhe dei cittadini ebrei ed i cittadini Arabi non hanno gli stessi diritti civili di quelli ebrei. Fatto: La bibbia, che è il testo fondamentale che ispira il sionismo e lo Stato di Israele e farcito di razzismo come nessun altro testo ( al confronto il Mein Kampf pare un manuale per i Boys Scouts) dove un Dio feroce e vendicativo ordina stragi, uccisioni, appropriazioni e genocidi sui popoli sottomessi dagli ebrei. Ci pare che ce ne sia abbastanza per capire le ragioni e la coerente logica di AHMADINEJAD quando afferma che lo Stato di Israele ed il sionismo sono espressioni del più bieco razzismo. Ci pare che il comportamento dell'Italia e dei Paesi Europei sia stato condizionato dai padroni del denaro del mondo più che non dai principi morali! L PAPA E LA PACE Nel suo viaggio in medio oriente, abbiamo sentito il Papa della chiesa Cattolica Romana parlare di pace. 83 A prima vista sembrerebbe un atteggiamento coerente con la dottrina del Cristianesimo, una richiesta giusta ed umanitaria per una terra che conosce l’insulto della violenza da troppi anni e che nell’odio e nel sangue ha trascorso tanto di quel tempo da far sembrare che non ci sia stato mai un altro modo di vivere.. E’ una richiesta tanto banalmente giusta da non meritare, apparentemente, nessun commento, nessuna critica, nessun approfondimento. Purtroppo però, la verità delle affermazioni del Papa è una mezza verità che a ben vedere è piena di ipocrisia e di riserve mentali perché, dato per scontato che la chiesa cattolica non agisce mai in modo avventato, ingenuo o poco intelligente, l’invocare semplicemente la pace senza pretendere che essa sia la figlia della giustizia realizzata non è onesto, non è corretto e, soprattutto, non è sincero! Ecco, questo è il nocciolo della questione: nessuno può pretendere che si realizzi la pace tra Israele e Palestina senza che prima non siano risolti quei sospesi che pesano come macigni su quel cielo e su quella terra! I torti ed i soprusi che i Palestinesi hanno dovuto subire, incolpevoli di qualsiasi colpa, sono sotto gli occhi di tutti ed anche del Papa della chiesa cattolica Romana, né possono essere ignorati, in special modo da chi, come il Papa, è il custode di una dottrina che si fonda sulla giustizia, la tolleranza, la fraternità e l’uguaglianza di tutti gli uomini: -I Palestinesi sono stati privati con la forza ed il sopruso delle loro terre, delle loro case, della loro Patria. -I Palestinesi sono stati deportati e costretti in campi profughi che assomigliano tanto a campi di concentramento di cui gli ebrei dovrebbero avere orrore. -I Palestinesi sono stati massacrati a Sabra e Chatila, ed in una infinita sequenza di occasioni, sino a Gaza con une determinazione di inumanità e di perfida crudeltà che grida vendetta all’uomo ed a dio. -I Palestinesi continuano a subire la prepotenza dei coloni supportati dallo stato di Israele in nome di un presunto diritto alla terra per investitura divina documentato solo da un libro razzista e feroce come la bibbia. -I Palestinesi, sia nei territori che in Israele, sono trattati come una razza inferiore, senza diritti civili, senza dignità e senza tolleranza. Ed allora come si fa a chiedere la pace se prima non si risolveranno queste ingiustizie? Sarebbe come pretendere che l’ingiustizia ed il sopruso diventino la regola che determina il vivere comune, sarebbe il chiedere di sovvertire l’etica e la morale che hanno retto da secoli la vita degli uomini di ogni Paese, sarebbe l’affermare la liceità del razzismo, dell’arroganza e dell’inciviltà! Se la tensione del Papa alla pace fosse sincera, dovrebbe chiedere, pretendere, da Israele di rimediare alle ingiustizie e di cambiare atteggiamento e mentalità. Ma questo è molto più difficile che invocare la pace “ sic et simpliciter” perché, come diceva anche Mosè che bene li conosceva, gli ebrei sono un popolo “dalla dura cervice” che si crede il “Popolo prediletto da Dio” cui egli darà “ il dominio su tutte le Nazioni” e che, per questo, si sentono superiori a tutti i “Goym” ( i non ebrei) del mondo..! Eccovi alcune citazioni che esprimono il punto di vista dei dirigenti Israeliani: “Noi dobbiamo espellere gli arabi e prenderci i loro posti.” -- David Ben Gurion, 1937, Ben Gurion and the Palestine Arabs, Oxford University Press, 1985. ”Dobbiamo usare il terrore, l’assassinio, l’intimidazione, la confisca delle terre e l’eliminazione di ogni servizio sociale per liberare la Galilea dalla sua popolazione araba”. -- David Ben-Gurion, Maggio 1948, agli ufficiali dello Stato Maggiore. Da: Ben-Gurion, A Biography, by Michael Ben-Zohar, Delacorte, New York 1978. "I villaggi ebraici sono stati costruiti al posto dei villaggi arabi. Voi non li conoscete 84 neanche i nomi di questi villaggi arabi, e io non vi biasimo perché i libri di geografia non esistono più. Non soltanto non esistono i libri, ma neanche i villaggi arabi non ci sono più. Nahlal è sorto al posto di Mahlul, il kibbutz di Gvat al posto di Jibta; il kibbutz Sarid al posto di Huneifis; e Kefar Yehushua al posto di Tal al-Shuman. Non c’è un solo posto costruito in questo paese che non avesse prima una popolazione araba.” -- David Ben Gurion, citato in The Jewish Paradox, di Nahum Goldmann, Weidenfeld and Nicolson, 1978, p. 99. "Non esiste una cosa come il popolo palestinese … Non è come se noi siamo venuti e li abbiamo cacciati e preso il oro paese. Essi non esistono.” --Golda Meir, dichiarazione al The Sunday Times, 15 giugno 1969. "Come possiamo restituire i territori occupati? Non c’è nessuno a cui restituirli.” -- Golda Meir, 8 marzo 1969. "Questo paese esiste come il compimento della promessa fatta da Dio stesso. Sarebbe ridicolo chiedere conto della sua legittimità.” -- Golda Meir, Le Monde, 15 ottobre 1971 "[I palestinesi] sono bestie che camminano su due gambe.” Discorso alla Knesset di Menachem Begin Primo Ministro israeliano, riportato da Amnon Kapeliouk, "Begin and the 'Beasts’," su New Statesman, 25 giugno 1982. Ariel Sharon, Primo Ministro d’Israele, 25 marzo 2001 citato dalla BBC News Online. "…Israele ha il diritto di mettere altri sotto processo, ma nessuno, certamente, ha il diritto di mettere sotto processo il popolo ebraico e lo Stato d’Israele.” Agenzia France Presse, 15 novembre 1998. "…Tutti (i giudei) devono muoversi, correre e prendere quante più cime di colline (palestinesi) possibile, così da allargare gli insediamenti (ebraici), perché tutto quello che prenderemo ora sarà nostro... Tutto quello che non prenderemo andrà a loro.” Ariel Sharon, Ministro degli esteri d’Israele, aprendo un incontro del partito Tsomet Party. "(…I palestinesi) saranno schiacciati come cavallette... con le teste sfracellate contro i massi e le mura”. Yitzhak Shamir a quel tempo Primo Ministro d’Israele in un discorso ai coloni ebrei, New York Times, 1 aprile 1988. Sono parole di Pace? Sono parole di Giustizia? Sono parole senza razzismo? Come si può, su queste basi chiedere la pace? CULTURA E LIBERTA’ 85 In questi tempi in cui tutti si riempiono la bocca con le parole “Libertà” e “Democrazia”, ci pare opportuno considerare che, nella realtà pratica la libertà di cui il cittadino gode è più formale che reale perché le sue capacità critiche sono condizionate da una manipolazione della informazione che distorce le verità ed inibisce la libertà di scelta. Insomma, la libertà vera è libertà di scelta e la libertà di scelta si realizza soltanto quando il giudizio che la determina non è viziato né da ignoranza, né da condizionamenti. Per poter scegliere sono necessarie tante cose, ma principalmente: gli strumenti e le opportunità! Gli strumenti sono la cultura generale e non specializzata, quella che la scuola dovrebbe dare (e che una volta dava) a tutti gli studenti e che faceva da cornice e da terreno di cultura all’istruzione più specifica, quella cultura che non dà nozioni, ma apre la mente ed insegna a pensare, quella cultura che è il risultato dello studio del Greco, del Latino, della letteratura, della filosofia e di tutte le discipline che, a ragion veduta, sono chiamate “Umanistiche”, quella cultura insomma che le moderne teorie di un utilitarismo miope e stupido definiscono “Inutile” perché non insegna a costruire un’automobile, a programmare un computer od a sintetizzare un fertilizzante. Le opportunità sono, sarebbero, la possibilità di uscire dalla tutela psicologica del “pensiero unico” imposto dalle oligarchie economiche-finanziarie che ce lo inculcano con la martellante azione mediatica e pubblicitaria che mira a convogliare in un unico fiume omogeneo la vita e l’azione dei Cittadini che diventano così meglio prevedibili e governabili per ottenere la realizzazione di progetti che sono nell’interesse delle suddette oligarchie, ma che sono spesso contrari agli interessi dei Cittadini. Nella realtà di questa nostra società abbiamo invece una scuola che non prepara e non insegna a pensare e che produce laureati istruiti ma non colti, quasi robot specializzatissimi che diventano, nella logica dell’economia di chi li userà, niente di più che schiavi di serie A da porre accanto alla massa scarsamente istruita e poco scolarizzata che costituisce la categoria degli schiavi di serie B. Il tutto è congeniale a questa società retta da quelle oligarchie di cui si parlava dianzi, che hanno loro piani strategici per realizzare progetti e servire interessi che sono privati e non pubblici con i quali, anzi, spesso configgono. D’altra parte, per il raggiungimento di tali obiettivi, è necessaria la collaborazione passiva di tutti ed ecco quindi la necessità di poter manovrare le masse senza che queste si pongano troppe domande, il che diventa molto più facile se la capacità di giudizio critico è ridotta al minimo. Insomma, meglio una massa di rincoglioniti ed assuefatti consumatori che una di Cittadini pensanti, perché chi pensa rischia di capire, di criticare, di voler cambiare e tutto ciò è sabbia negli ingranaggi del meccanismo... In questo quadro, è chiaro che le oligarchie che dominano la società non hanno alcun interesse a promuovere una scuola che produca individui liberi perché capaci di scelte e dunque si spiega il perché del degrado culturale che ha sistematicamente, in modo programmato, infettato, con successive riforme peggiorative, tutti i livelli dell’istruzione pubblica. Il risultato è la semplificazione delle pulsioni, specie di quelle giovanili, più vitali e piene di fermenti, verso obiettivi tutti banali e superficiali che si riassumono nella triade “sesso, droga e rock and roll” alla quale noi aggiungiamo la passione sportiva che è stata anch’essa snaturata e declassata da partecipazione agonistica e palestra di carattere a fenomeno spettacolare mutando la competizione in “guardonismo”. L’esasperazione del consumismo, figlio del capitalismo, ha poi fatto il resto cancellando concetti come “elevazione spirituale” e sostituendoli con l’appagamento della ebete sazietà da possesso di beni non essenziali e spesso inutili! Il potere sa, per raffronto con gli eventi della storia, che il vero, l’unico pericolo gli viene dalla cultura perché mai nessuna opposizione efficace e soprattutto nessuna grande rivoluzione si è realizzata senza la partecipazione protagonista delle élites culturali. 86 Di qui la strategia del distrarre i Cittadini dal pensiero fornendo come surrogati divertimenti stupidi come i “reality show”, la discoteca, la droga ed i grandi magazzini… Ne deriva che la cultura è la nemica dell’oppressione, che il pensiero è il nemico dell’omologazione e che entrambi sono gli strumenti fondamentali della libertà! Benito Mussolini diceva: “...l’ignoranza esclude dalla partecipazione...” ed il Fascismo fece seguire alla parole i fatti con la riforma Gentile varata il 6 Maggio 1923, a soli 7 mesi dalla marcia su Roma, con la quale, oltre ad aprire a tutti le porte dell’istruzione scolastica, si rafforzò in modo massiccio la presenza nei programmi scolastici della cultura umanistica generalizzando lo studio del latino ed ampliando la presenza del Greco, della filosofia, della letteratura e della storia. Evidentemente quella “bieca dittatura” non aveva paura né della cultura, né della capacità di produrre pensiero autonomo che da essa scaturisce, al contrario di questa “radiosa democrazia” che alla cultura ha tarpato le ali con le riforme e con il degrado della scuola, nel timore che la libertà di pensiero e quindi di scelta dimostrino che “Il re è nudo”. Ma anche la menzogna storica usata massicciamente da questo regime è strumento di dominio e di sottomissione dei popoli perché, come diceva Orwell “... chi controlla il passato, controllerà anche il futuro…” LETTERA AD ALESSANDRA MUSSOLINI SCICOLONE Ad elezioni avvenute (Aprile 1996) e dopo la sua catastrofica sconfitta, pubblichiamo la lettera che scrivemmo il 17 febbraio scorso ad Alessandra Mussolini-Scicolone: Ad Alessandra Scicolone ( fu Mussolini), E brava Alessandra, per l’ennesima volta sei riuscita a trarre profitto da un cognome che non meriti ( ma i cognomi non si meritano, capitano per caso..) e ad incassare i “trenta denari” di Giuda. Sei stata più brava ( si fa per dire) di Fini Iscariota che i suoi trenta denari li incassò una sola volta mentre tu addirittura due! Ti ricordo al congresso di Chianciano del MS-FT, quando arrivasti al secondo giorno dicendo:”.. scusate il ritardo..” per poi tornare il giorno dopo con Fini Iscariota e Berlusconi, non appena rassicurata sulle sorti tue e della famiglia… ed intascasti i tuoi primi trenta maledetti denari..! Tuo nonno BENITO si rivolterà nella tomba, anche se, purtroppo, in vita ( ed anche in morte) ha dovuto vedere una infinità di piccole, misere persone, voltargli le spalle per un miserevole pugno di vantaggi ricevuti in elemosina dai padroni di turno, ma il tradimento del suo stesso sangue è naturalmente il più odioso ed il più doloroso. Sei tornata con chi ha definito il fascismo “il male assoluto”, sei tornata con chi ha le sue radici in quella resistenza che fu anche artefice dello sconcio di Piazzale Loreto ( che 87 dovrebbe toccarti personalmente), sei tornata con chi.. ma lo sai da sola e meglio di me, solo che non ti importa quanto ti importa invece del tuo personale tornaconto politico. So esattamente, come lo sai bene anche tu, cosa ti direbbe oggi nonna Rachele nella sua saggezza e nella sua integrità di contadina Romagnola ed è quello che anche io, con tutti i pochi o tanti camerati che sono rimasti fedeli al Duce ed agli ideali che il Fascismo incarnava, ti diciamo..!! Ma già, forse a te non importa molto perché nel tuo sangue scorre anche l’eredità napoletana del “saper vivere”, del “Franza o Spagna, purché se magna”,del cinismo morale e del servilismo verso i potenti dominatori di turno oggi così ben rappresentati dalla tessera n° 1816 della P2, Cav. Silvio Berlusconi, quello che tu dici meritare:”.. il processo di beatificazione per le persecuzioni della sinistra..” . E non venire, per favore a raccontarci la favola della necessità di schierarti con una delle due parti in un contesto di bipolarismo elettorale; lo puoi dire a qualche nostalgico rincoglionito dagli anni od a quelli che trovano sempre e comunque un alibi alle proprie miserie morali. Paradossalmente, per vincere, non è necessario vincere a qualsiasi costo ( posto che tu stia vincendo invece che, secondo me, conquistando solo una squallida greppia per te ed i tuoi complici ..!), ma è indispensabile fare le scelte giuste e conservare una integrità ideale. La scelta moralmente giusta è già una vittoria..!!! Ti auguro un pingue e felice futuro che potrebbe essere disturbato solamente da conati di coscienza per i quali ritengo però tu non corra eccessivi pericoli.. Ad elezioni avvenute, possiamo constatare con piacere che la “greppia” non è stata conquistata e che il tradimento di Alessandra e la svendita dei valori cui diceva di essere fedele, non le ha reso nulla tranne forse un miserabile rimborso elettorale da dividere con i suoi famelici “Cavalieri neri”..! In compenso si è identificata per quella che è presso i camerati ed in futuro non le servirà a nulla sventolare il prestigioso cognome che porta; per noi sarà per sempre una qualsiasi signora Floriani.. SCANDALO FARMACI 88 L’ultimo scandalo sulla sanità pubblica, che le TV non hanno riportato, riguarda la messa in commercio di farmaci che non avevano avuto la dovuta sperimentazione che ne certificasse l’idoneità e soprattutto, la non nocività per l’uomo. ( Fonte Corriere Sera del 06 Agosto 2006) In pratica, case farmaceutiche disoneste ed eminenti clinici disonesti e malavitosi, compilavano dossier virtuali su sperimentazioni di nuovi farmaci mai avvenute, in base ai quali l’autorità competente concedeva l’autorizzazione alla commercializzazione con gravi rischi per la salute dei pazienti! Ne siamo addolorati, ma non stupiti perché in una situazione generalizzata di malcostume che, partendo dal basso arriva sino alle istituzioni, è quasi normale che avvengano cose di questo genere e di questa gravità sociale. In un clima di lassismo morale e di sbracamento delle regole dove tutto è tollerato ( purchè non si sappia in giro..) in nome del profitto e dell’acquisizione del consenso di potenti lobby economiche, le conclusioni, prima o poi, arrivano a questi estremi a causa di una classe politica che minimizza, elude o semplicemente collude. Ma la cosa che, secondo noi, è più scandalosa, anche se collima con quanto appena detto, è il fatto che le Leggi ed i regolamenti che disciplinano la materia non sono assolutamente idonei a prevenire ed a reprimere nella giusta forma e con la dovuta severità questi reati, né, tantomeno, la soluzione di questi problemi figura nei programmi elettorali del casino delle libertà e dell’Unione, segno che entrambi gli schieramenti sono coinvolti nello schifo e che comunque non ne percepiscono la gravità, la pericolosità e l’iniquità ( oppure, più probabile, non glie ne potrebbe fregare di meno..!) Per non fare i critici senza proposte, suggeriamo alcuni provvedimenti che, secondo noi, potrebbero efficacemente scongiurare il verificarsi di situazioni e di scandali come quelli decritti: 1° Si potrebbe pretendere che le sperimentazioni sui farmaci, se pure a spese delle case farmaceutiche avvenissero sotto la supervisione di periti e ricercatori dello Stato, o comunque indipendenti e sotto il controllo della magistratura in modo da dare una garanzia di obiettività. 2° Si dovrebbero inasprire le pene previste per le case farmaceutiche e per i clinici che facessero sperimentazioni fasulle, per esempio inibendo l’attività industriale ed il commercio alle case farmaceutiche, radiando dall’ordine dei medici i clinici corrotti e comminando multe pesantissime alle une ed agli altri, salvo le altre pene previste dal codice. Non sarebbe difficile se esistesse la volontà politica, che invece vediamo assente, di moralizzare la cosa pubblica nel Paese. Certo con il parlamento strapieno di corrotti, di mafiosi e di ladri della prima e della seconda repubblica sarà alquanto difficile trovare la forza e la determinazione per intraprendere una tale crociata . Lo dimostrano le tante leggi salva corrotti promulgate dal governo Berlusconi cui è seguito recentemente l’indulto salva furbetti e salva COOP dell’attuale maggioranza di sinistra. 89 Come abbiamo già detto in passato, è come pretendere che le volpi difendano il pollaio… Alla fine di ogni analisi, alla fine di ogni discorso, la conclusione è che questa classe politica non è recuperabile al mondo dell’onestà e va eliminata..! LA COSTITUZIONE EUROPEA Le Costituzioni sono le basi etiche, giuridiche, sociali e politiche che regolano la vita delle Nazioni determinando le regole ed i confini entro i quali si realizzeranno le Leggi, si eserciteranno i diritti ed i doveri e si svilupperà la crescita civile. E' quindi evidente la loro importanza fondamentale nella vita dei popoli anche quando, come in Italia, alcune sue parti sono disconosciute o inapplicate ( per esempio, gli Art. 46 e 40) o si trascura di promulgarne le Leggi attuative. Risulta pertanto quantomeno strano che la stesura o la modifica sostanziale ( come in Italia avvenuto di recente) di un documento di tale importanza, possa essere affidata alle assemblee politiche dei Parlamenti o alla ratifica referendaria. E scendiamo al particolare della Costituzione Europea: 1° - Essa è stata creata da una commissione che rispecchiava gli interessi politici e soprattutto partitici del Parlamento Europeo che l'ha nominata, parlamento eletto, a sua volta, in base a logiche che sono appunto politiche, economiche e partitiche. 2° - A questa Commissione mancava dunque quel mandato più ampio e scevro da interessi particolari e settari che le avrebbe conferito l'autorità morale per procedere a un compito tanto impegnativo e pertanto essa non aveva titolo per porsi come "Costituente" nella stesura di una Costituzione Europea. 3° - Ne discende che, né i parlamenti Nazionali, che sono la fotografia di ben definiti ( seppure, purtroppo, legittimi in campo politico nazionale) interessi che però possono essere al di fuori o addirittura in contrasto, con l'idea stessa di Europa, né tantomeno i Cittadini che non ne hanno la necessaria competenza, sono legittimati a ratificare o respingere una Costituzione Europea. Costituzione che NON E', come alcuni affermano, un semplice trattato internazionale e quindi sottoposto, per la ratifica, alle Leggi nazionali che regolano questi trattati, ma è molto di più sia sotto l'aspetto etico - politico che sotto quello giuridico. Essa è il "Decalogo" dell'Europa, è la pietra di paragone cui tutte le Nazioni componenti sono tenute a confrontarsi ogni qualvolta debbono emanare nuove leggi ed a cui debbono fare riferimento per modificare quelle che con essa fossero in contrasto. Ci si chiederà allora chi o che cosa abbia la legittimazione a scrivere la Costituzione Europea rispettando i parametri di rappresentatività, di competenza e d'indipendenza da gruppi di pressione strumentali a interessi particolari. E' la domanda fondamentale che fa da perno a tutta la discussione perché la risposta implica un livello politico più ampio di quello Nazionale e di una sorta di "neutralità" rispetto a considerazioni o situazioni di fatto "locali". L' IDEA EUROPEA, insomma, deve comprendere le istanze, gli interessi le vocazioni, le 90 tradizioni culturali di tutte le Nazioni che la compongono, ma, nello stesso tempo, essere ad esse gerarchicamente superiore, tanto da costituire, in una proiezione temporale, la chiave per un percorso unitario ed omogeneo pur nel rispetto delle singole specificità. Per tutto questo riteniamo che sia necessario che la Costituzione Europea non venga scritta dal parlamento Europeo né da una sua emanazione, ma che si debba procedere, da parte di tutti i Cittadini Europei, all'elezione diretta e con il proporzionale puro, di una Costituente che sarà l'esatta rappresentazione della Sovranità popolare di tutti i popoli Europei e che, in quanto tale, potrà scrivere una Costituzione che non necessiterà di alcuna ratifica, né di alcun referendum. Solo in questo modo, si potrà costruire, in prospettiva, l'Europa delle Patrie al posto di quella attuale dei banchieri e dei bottegai! 30 Maggio 2005 SAPIENZA O IDIOZIA? Su 150.000 studenti iscritti alla università La Sapienza di Roma, una esigua minoranza di circa 200 persone che formano i “democratici” collettivi rossi, hanno preso il potere e fanno il bello ed il cattivo tempo esercitando prepotenze, sopraffazioni, aggressioni, minacce e violenze su tutto e su tutti coloro che si permettono di dissentire dal loro insindacabile “verbo politico”. Agiscono come nei tempi barbari e bui del ’68, forse istigati a ciò da professori ex sessantottini che non avendo avuto nessun altro successo nella vita che quel facile protagonismo, a quei ricordi si attaccano con patetico accanimento, come vecchie zitelle inacidite ad un unico, lontanissimo bacio ricevuto in gioventù che dà loro l’illusione, nel ricordo, di essere state amate, anche loro bruttarelle ed insipide, almeno una volta nella vita..! La mancanza di intelligenza impedisce loro di capire che, non solo i tempi e l’atmosfera del ’68 sono finiti, ma che, tentare oggi di fare politica con quei sistemi è controproducente perché isola dal consenso popolare e se al fare politica si preclude il consenso popolare, tutto ciò diventa solamente inefficace masturbazione mentale! Eppure i “democratici” collettivi rossi della Sapienza proseguono imperterriti da anni a praticare questa strategia che oltre che anti democratica, dittatoriale, piena di superbia, è anche un po’ cretina, non fosse altro che per gli scarsissimi, praticamente nulli, risultati politici che ha realizzato sul territorio nazionale. Oggi hanno sequestrato il rettore nel suo ufficio, tentando di sfondare a calci la porta e nei giorni scorsi, con puro stile mafioso, lo hanno minacciato di prendersela con i suoi figli se non si fosse dimesso, perché, ed è solo il loro parere che conta, “.. egli DEVE dimettersi per la colpa di avere concesso a Forza Nuova l’agibilità di un locale per una conferenza sulle foibe..”. Evidentemente è assolutamente proibito ricordare quelle colpe del comunismo Titino e nostrano ( Il PCI pose i garibaldini del fronte orientale sotto il comando del IX° Corpus di Tito). Ma tale violenza è prassi: nel 77 puntarono una pistola alla tempia di Rosario Romeo, nel 92 tentarono ( senza riuscirci) di cacciare Renzo De Felice e cacciarono Emanuele Paratore. Cacciarono Fini Iscariota nel 2004, Bertinotti nel 2007 ed impedirono la lezione del Papa nel 2008, solo per ricordare le principali e più eclatanti prepotenze, mentre queste si consumano continuamente nel quotidiano contro altri studenti e professori che si permettono di dissentire. Se avessimo un governo che guardasse più alla legalità che alla convenienza politica, 91 questi 150 studenti dei “democratici” collettivi rossi dovrebbero essere denunciati ed allontanati dalla università come si fa per i tifosi ultras più facinorosi dagli stadi, per permettere a tutti la fruibilità dei diritti alla libertà di parola e di opinione, alla libertà di studiare senza gli intralci delle occupazioni e delle dimostrazioni, alla libertà di interessarsi o di non interessarsi dei miti e degli incubi che popolano le menti dei “democratici” collettivi rossi. Se poi questo provvedimento impedisse loro di conseguire la laurea, francamente ne saremmo sollevati perché ci angoscia il pensiero che simili animali possano diventare domani gli insegnati dei nostri figli e dei nostri nipoti!! Maggio 2008 LA TRAPPOLA Era prevedibile. De Magistris, il PM di Catanzaro aveva i giorni contati per avere osato scavare nel lerciume del potere che si chiama massoneria e che coinvolge politica, magistratura, forze armate, banche ed alta finanza. La maggior parte dei magistrati ha capito da tempo, sin da prima di tangentopoli, fino a dove è possibile spingersi nelle inchieste che passano dal loro tavolo, senza correre il pericolo di giocarsi la carriera quando non addirittura la vita e sa stare alle regole non scritte che riservano l'impunità alla casta/cosca del potere, quello vero, quello dei "pupari" che tirano le fila del gioco. Ma ogni tanto, qualcuno, qualche sconsiderato che ha preso ingenuamente sul serio il giuramento, fatto all'atto dell'entrata in magistratura, di difendere la Legge e la costituzione in ogni caso e senza guardare in faccia nessuno, non ci sta e si permette di ficcare il naso in faccende che trascendono l'ordinaria amministrazione dell'abigeato, della rapina, dell'omicidio, del furto con scasso o della piccola truffa e ha l'impudenza di scoperchiare le trame che reggono la struttura di un potere occulto che gioca in grande, che è strutturato ed organizzato, che gode di appoggi inimmaginabili e potenti da parte della politica perché anche essa è complice occulta di quella stessa trama truffaldina. Ci sono in gioco miliardi e miliardi di euro da sottrarre agli scopi per cui sono stati ufficialmente stanziati e deviarli in profitti privati e una manovra di tale entità e di tale natura è irrealizzabile senza l'appoggio e la complicità del potere politico, né è plausibile che, proprio per l'entità delle operazioni, esse possano essere completamente sconosciute a quella parte politica che non è direttamente coinvolta e che quindi è almeno complice morale delle malefatte..! Ed allora era prevedibile che De Magistris finisse per essere umiliato dalla esclusione dall'inchiesta che aveva avuto il coraggio e l'imprudenza di iniziare. Il giochino è stato semplice ed efficace e, dal lato formale, non presenta alcuna irregolarità. Mastella ha notizia informale di essere indagato. Mastella manda una ispezione ministeriale e deferisce De Magistris al CSM. All'iscrizione ufficiale di Mastella nel registro degli indagati, scatta una "Incompatibilità " tra De Magistris che indaga e Mastella che lo ha deferito al CSM. Il gioco è fatto, De Magistris è fuori dalle scatole, l'inchiesta è affidata ad altro PM che, male che vada, non sarà così pazzo come De Magistris e capirà come si deve cantare nel coro… In un Paese civile la gente si arrabbierebbe e scenderebbe in piazza per difendere il diritto e la giustizia e per cacciare dai loro scranni coloro che li infangano e li disonorano con i loro comportamenti mafiosi, ma in Italia, siamo facili profeti, non succederà e tra sei mesi nessuno più si ricorderà di un magistrato ingenuo e coraggioso che si chiama De 92 Magistris! 21-10 2007 PENSIONI, UN CONTRATTO NON RISPETTATO Vediamo di fare un po' di chiarezza! La Pensione è l'esecuzione di un contratto che lo Stato, attraverso l'ente preposto (INPS, ENASARCO, ENPAS, ecc.), ha sottoscritto con il lavoratore all'inizio della sua attività, per il quale contratto ha incassato per molti anni contributi sottratti allo stipendio o al salario ed in funzione del quale si è impegnato a versare un vitalizio al lavoratore che ha cessato la sua attività. Ora, il rispetto del contratto, del diritto in generale e dell'equità, vorrebbe che tale impegno fosse mantenuto anche sotto l'aspetto quantitativo e non solo sotto quello formale, mentre nella realtà, lo Stato, sempre attraverso gli enti preposti, non rispetta il contrasto truffando i lavoratori ai quali decurta ingiustificatamente una parte di quanto si era impegnato a pagare. Vediamo di chiarire questo aspetto che è il nocciolo della nostra contestazione. Se Tizio va in pensione con Euro 1.000 nell'anno 2000 e nei tre anni successivi l'inflazione (che è diminuzione del potere d'acquisto) sale del 6%, non la generosità dello Stato, ma il rispetto dei termini contrattuali, imporrebbero che anche la pensione di Tizio fosse aumentata del 6% per mantenere il suo potere d'acquisto e non depauperare illecitamente il suo livello di vita! E' inutile che si dica che il permesso di non adeguare la pensione di Tizio all'inflazione proviene da apposite Leggi approvate dal Parlamento; questo non diminuisce l'iniquità del provvedimento. Le Leggi inique non diventano atti di giustizia solo perché hanno il sigillo del Parlamento, un'iniquità rimane comunque un'iniquità! I soldi che lo Stato, attraverso gli enti preposti, ha prelevato a suo tempo dagli emolumenti dei lavoratori erano soldi "buoni" e con un potere d'acquisto elevato che non viene riequilibrato nemmeno nei conteggi di "rivalutazione" che vengono fatti in sede di calcolo della pensione. Ora, non solo si diminuisce la somma da elargire attraverso mille accorgimenti, ma non si adeguano le pensioni nemmeno all'inflazione, della quale è spesso responsabile lo Stato. Questo comportamento, se applicato ai privati, nel Codice Penale è chiamato "truffa aggravata" e "appropriazione indebita" e fa specie che i sindacati non evidenzino il problema e non protestino in modo deciso. Così come stupisce che i pensionati continuino a farsi turlupinare votando per quei partiti che, alternandosi al Governo della Nazione, nulla hanno mai fatto per rimediare a questa situazione iniqua, ma hanno continuato a "fare cassa" alle spalle di chi ha contribuito con il suo lavoro al benessere passato. Da tempo, Confindustria, Governo e, parzialmente, sindacati e partiti di opposizione, dicono che così non si può andare avanti, perché la spesa pubblica sta divorando il PIL, 93 perché perdiamo in "competitività" con gli altri Paesi e perché ci sono delle priorità da rispettare. Ora, che Confindustria se ne freghi del livello di vita dei pensionati non ci stupisce, perché l'unica priorità che essa conosce è quella del proprio profitto! Ma per quanto riguarda le priorità di partiti e sindacati, c'è materia di discussione, eccome se ce n'è! E' prioritario spendere soldi per i viaggi diplomatici o di gemellaggio di politici e boiardi, con mogli e figli? E' prioritario sciupare fondi per costruire strade, ospedali, carceri e opere varie che sono abbandonate al degrado senza mai essere poste in funzione? E' prioritario creare, attraverso leggi e leggine scandalose, inutili posti di "portaborse", addetti, applicati, segretarie, solo per mantenere qualche incapace, parente o amico di un politico? E' prioritario fare leggi di finanziamenti per iniziative che saranno destinate solamente a quegli enti che le forze politiche creeranno ad hoc proprio per gestire quei soldi? E' prioritario permettere che Tangentopoli prosegua come prima e più di prima, rubando soldi allo Stato, come sconsolati Procuratori Generali denunciano ad ogni inaugurazione di anno giudiziario? E' prioritario finanziare i partiti con Leggi che disconoscono in pratica la volontà dei Cittadini espressa in un Referendum? E si potrebbe continuare a lungo!!! Ebbene, quando queste priorità fossero cancellate da un mutamento di condotta della politica, noi accetteremo, forse, di porre tra le priorità la riforma delle pensioni. Prima di allora sarebbe l'ennesima presa in giro per i lavoratori e per i pensionati! Alessandro Mezzano, ottobre 2003 LE ANIME MORTE Un giorno, moltissimi anni fa, la reincarnazione del Buddha capitò nel Bhutan, tra le montagne della catena dell’Himalaya, là dove l’aria è così limpida che le vette altissime sembrano tanto vicine, da potersi toccare. Il Buddismo Himalayano, variante del tradizionale Buddismo nato in India, viene predicato in quelle terre tra la popolazione che, fino ad allora, poggiava le sue credenze in una moltitudine di Dei e Demoni in lotta tra di loro per la prevalenza del bene e del male. Da questa data remota e leggendaria, incomincia per il Tibet una nuova era. La nuova religione fa talmente presa sui popoli di queste terre, che diventa parte 94 essenziale della vita, permeandola a tal punto da diventare precetto, etica e Legge civile nello stesso tempo tanto che in breve, l’autorità religiosa e quella del Governo del Paese s’identificano nella persona del Dalai Lama che, secondo i Tibetani, è la reincarnazione in successive vite, del primo profeta del nuovo Buddismo. Inizia così un lungo cammino spirituale per una cultura che si evolve raffinandosi in una spiritualità sempre più profonda. Nascono diverse migliaia di monasteri e, su una popolazione di 2.500.000 persone, i monaci sono ben 400.000. Poi, nel 1950, per motivazioni unicamente imperialiste, la Cina comunista invade il Tibet e comincia un’era di persecuzioni sistematiche, una pulizia etnica culturale che vuole distruggere tanta spiritualità. Epurazioni, deportazioni, restrizioni religiose e la distruzione fisica di circa 3000 monasteri si susseguono senza riuscire a piegare la resistenza dei Tibetani che, fino al 1959 tentano per ben tre volte di ribellarsi. Le insurrezioni sono stroncate nel sangue ed alla fine il Dalai Lama e una consistente parte della popolazione, fuggono in India. Oggi la repressione del governo comunista Cinese è ancora dura ed accompagnata da massicce immigrazioni di cinesi nel territorio per impossessarsene, così come fece il comunista Tito con i territori dell’Istria. E’ una delle molte tragedie dimenticate dal mondo occidentale. L’Amerika, formalmente sempre così sensibile alle persecuzioni ed agli attentati alla libertà dei popoli, tace e non si sogna di intervenire. Il Tibet non è l’Iraq. Il Tibet non è il terzo produttore di petrolio di tutto il medio oriente e le 7 sorelle non sono interessate ai patrimoni di spiritualità e di cultura che non hanno circolazione nelle banche mondiali, né costituiscono un pericolo per l’alleato/padrone degli USA, lo stato di Israele.. Per combinazione, in Tibet non c’è petrolio, né questo territorio rappresenta un’area d’interessi commerciali o strategici, ma anzi, scontrarsi con la Cina vuol dire essere messi fuori da un mercato di un miliardo e mezzo di persone. Un mercato in continuo sviluppo e dalle enormi potenzialità future. Ed allora non si può assolutamente intervenire, non diciamo militarmente, ma nemmeno tenendo viva la questione sui mezzi d’informazione internazionali, tramite l’ONU o mediante opportune azioni diplomatiche, per non disturbare le trame finanziarie del turbocapitalismo mondialista che sta intessendo rapporti e sviluppando progetti immensamente redditizi, a breve ed a lungo termine. Va bene i “diritti umani”, ma, prima di tutto, la bottega…! Anche l’Europa, per la verità, tace e non solo come federazione di Stati che purtroppo, non casualmente, non ha un’univoca politica estera, ma anche nella specificità dei singoli componenti, il che sta a dimostrare la sudditanza al “boss” USA. A tutto ciò si aggiunga la considerazione che una fondamentale parentela ideologica, per quanto paradossale possa sembrare, esiste tra la Cina Comunista e gli USA ed è la comune matrice profondamente materialista che nega qualsiasi peso ai valori spirituali della civiltà Tibetana. Inoltre il Tibet non fa parte di quella porzione del mondo dell’Islam suggestionabile dal potere dei dollari come Kossovo, Albania, Turchia ed altri che gli Usa stanno coccolando in chiave di contrapposizione al successo del progetto Europeo che, se realizzato, rappresenterà, questo si, un temibile avversario politico, strategico e commerciale per l’Amerika! Noi, al contrario, “non abbiamo orecchio” per cantare nel coro e, se pur piccoli, se pur inascoltati, denunciamo il sopruso della Cina, compiuto con la complicità del silenzio del mondo filo Amerikano e, come per i Palestinesi, rivendichiamo, per i Tibetani il diritto a vivere nella propria terra, nella propria cultura, nella propria civiltà! 95 Di fronte ad un ONU impotente ed inefficiente soprattutto a causa dei condizionamenti del potere di veto dei componenti permanenti del Consiglio di sicurezza (USA, FRANCIA, GRAN BRETAGNA, CINA, RUSSIA) che essendo in grado di bloccare qualsiasi decisione sgradita, impongono, di fatto, una tirannica oligarchia, noi chiediamo la soluzione del problema attraverso una Rifondazione di quest’organismo internazionale sulla base di maggiore equità, parità di diritti dei membri e maggiore potere decisionale e d’intervento. Insomma un vero e proprio Governo Mondiale con competenza su tutti quei problemi di carattere generale che investono gli interessi ed i diritti del Pianeta nel suo complesso. Intanto noi parliamo del TIBET, facciamo il tam – tam sostituendoci alla comunicazione istituzionale che tace, non lasciamo che il problema muoia e che quelle terre siano trasformate veramente nelle terre delle anime morte. Ottobre 2007 LA GUERRA CIVILE IN ITALIA A questo proposito vogliamo riportare un brano del libro di Rutilio Sermonti “ Omaggio alla R.S.I.” che riteniamo illuminante ed esaustivo sull’argomento: “..Sul suolo d’Italia, la guerra civile, come modalità e mentalità, fu da una sola parte, con fini di parte. Noi della R.S.I. anche se fummo costretti a difenderci da chi ci attaccava alle spalle, altro fine non ci ponemmo mai che gli interessi morali e materiali della Nazione tutta. E questo non fu un caso in quanto era la conseguenza della nostra diversa natura spirituale, rispetto a quella dei nostri avversari di sempre. Vane affermazioni apologetiche? Vediamo un po’. 96 Due volte nel secolo XX°, Fascisti ed antifascisti associati si trovarono di fronte a mano armata, se non erro. La prima nel 1920 – 1922 vinsero i Fascisti ( pur avendo avuto molte più perdite degli avversari) e loro fu tutto il potere. Ebbene, non un solo italiano fu perseguitato o danneggiato per avere militato dalla parte opposta! A tutti, nessuno escluso, fu offerta la possibilità di collaborare al progresso della Nazione. Ex avversari di valore, senza alcuna richiesta di abiura, continuarono ad occupare prestigiose cattedre universitarie o importanti funzioni nello Stato ( basti pensare a Orlando a Calamandrei, a Caronia, a Croce, a Benduce, a Cesare Mori ). Il tanto vituperato Tribunale speciale non emise condanne che per fatti successivi all’avvento del Fascismo e l’unica pena di morte fu erogata a Schirru che aveva sparato al capo del governo in carica. L’opposizione antifascista continuò indisturbata a sedere in Parlamento e la stampa antifascista a pubblicare. Quando la sciagurata iniziativa di alcuni fascisti provocò la morte, certo non voluta, del deputato Matteotti, essi furono individuati, processati e condannati ed i figli della vittima furono fatti studiare a spese dello Stato. Anche i provvedimenti autoritari ( sempre del tutto incruenti ) del Gennaio 1925, furono emanati soltanto quando la sconcia guerra aventinista e gli incitamenti all’odio, che provocarono l’assassinio, due anni dopo la marcia su Roma , di oltre quaranta Fascisti, convinsero Mussolini che l’ostilità dichiarata rendva la collaborazione con la vecchia classe dirigente “democratica” , in nome delle Nazione, da lui auspicata, del tutto impossibile. Comunque è certo che se violenza Fascista ci fu, per la conquista del potere ( ed in misura molto minore e cruenta di quella opposta ) essa cessò del tutto a risultato raggiunto. La seconda volta, nel 1945, vinsero gli antifascisti, o meglio approfittarono della vittoria dei nemici stranieri. Come si comportò la fazione che aveva preso il potere verso i connazionali ormai debellati ed inermi, è una indelebile macchia di vergogna che soltanto i secoli potranno cancellare! La marmaglia berciante e tripudiante dei “ partigiani dell’ultima ora” si dedicò al vile e feroce massacro non solo dei combattenti superstiti caduti nelle loro mani, ma addirittura dei loro simpatizzanti veri o presunti. La sola accusa di essere stati “Fascisti” era sufficiente per subire il supplizio e tale fu il destino di più di centomila uomini e donne del tutto inermi. Tutta la classe dirigente della Repubblica Sociale fu sistematicamente assassinata e la sorte subita dal suo Capo ed il vilipendio della sua salma provocarono l’orrore persino dei nemici che egli aveva sino all’ultimo combattuto. Reparti arresisi con patto di salvaguardia furono, non appena disarmati, massacrati fino all’ultimo uomo. Non solo il, Massacro si protrasse impunemente per mesi dopo la “liberazione” per segreto ordine di quello che fu il titolare del ministero della giustizia democratica, ma la giustizia ufficiale stessa continuò per anni ad erogare condanne a morte in danno di persone che altra colpa non avevano che di avere servito la Patria nel modo che essi ritenevano doveroso. Fortunati tra i vinti furono coloro che, grazie alla famosa epurazione, furono soltanto lasciati senza lavoro. E’ vero tutto questo o me lo sono inventato io..?” Quelli che Rutilio Sermonti ha riportato sono Fatti accaduti e non ipotesi e di fronte a questi fatti si può trarre una sola conclusione e cioè che la cosiddetta Guerra civile fu voluta ed attuata in modo preponderante da una sola parte: da quella antifascista con l’egemonia del partito comunista il quale, sino al trattato di Yalta del Febbraio 1945, che 97 assegnava l’Italia all’influenza Americana, sperava di sostituire la dittatura fascista con quella Comunista Bolscevica internazionalista che faceva capo a Giuseppe Stalin. D’altronde basta leggere Lenin e poi Giorgio Bocca per avere chiaro il quadro di cosa volesse provocare la guerriglia e cioè, tramite rappresaglie scientemente provocate, la creazione di un fossato di odio tra due fronti che prima non c’erano, ma che era necessario creare per fare la rivoluzione. Ecco perché, quando sentiamo, il 25 Aprile, le massime cariche dello Stato parlare di “liberazione” ed ascoltiamo i soliti , ritriti “pistolotti” sul come il popolo insorse per scacciare l’invasore, un senso di sgomento e di ribellione ci pervade nel sentire falsare la verità storica e millantare meriti militari e guerrieri che sono considerati tali solamente in Italia ( basterebbe leggere le memorie del generale Eisenhawer, del Generale Montgomery e di Winston Churcill per ridimensionare drasticamente la resistenza sia sul piano militare che su quello etico). Vogliamo qui ricordare che il comitato centrale del P.C.I. decise di mettere le formazioni partigiane di osservanza comunista del settore nord orientale, sotto il comando del IX° Corpus di Tito le cui mire sulle terre dell’Istria italiana erano palesi così come erano conosciuti i sistemi sbrigativi e feroci che egli usava contro gli avversari. Quello che avvenne in quelle terre a danno, non dei fascisti, ma degli italiani tutti, lo raccontano le cronache delle “purghe anche contro partigiani non comunisti ( strage di malga Porzius dove fu fucilato anche il fratello di Pier Paolo Pasolini), delle foibe, delle fucilazioni di massa, degli espropri e dei profughi Istriani che ancora oggi vivono lontani dalle loro terre e dalle loro case e che furono accolti in Italia dai partiti della resistenza, non come fratelli esuli, ma come “colpevoli” di essere e di voler restare Italiani..! Possono suonare pifferi e tamburi finché vogliono, ma la realtà non cambia e la storia, magari tra cento anni, farà giustizia e ristabilirà la verità vera..!! Noi già la conosciamo e ne siamo i testimoni per le generazioni a venire..! LA MARGINALITA' DELLA POLITICA Oggi 21-05-09, alla trasmissione "Odeon" si discuteva sulla decadenza della sinistra. Bertinotti ha detto che il vero motivo sta nel fatto che la politica ha ceduto il passo al populismo espresso dal Berlusconismo, dalla lega e da Di Pietro e che per risalire la china é necessario passare attraverso un "Big Bang" politico. Giusta la diagnosi, ma Bertinotti si é "scordato" di dire che se la gente é passata dalla politica tradizionale al populismo ( illudendosi falsamente che questo sia la salvezza) é perché la politica tradizionale ha largamente dimostrato di essere composta e gestita, nella sua quasi totalità, da persone inaffidabili, corrotte, arriviste, amorali che hanno sempre anteposto i propri interessi personali e di cosca a quelli del Paese e dei Cittadini. All'operaio che guadagna 1.000 € al mese é insopportabile vedere che i suoi rappresentanti politici e sindacali sguazzano nell'abbondanza e prendono 20 - 30 volte più di lui ed inoltre che rubano, si fanno corrompere e se ne fregano di lui e del Paese ..! Le motivazioni ideali hanno la loro importanza, ma quando si vedono le cose sopra descritte, anche i più sprovveduti capiscono che esse vengono USATE per illudere ed ingannare anche perché poi la Casta sta sempre meglio ed i lavoratori sempre peggio..! Il populismo illude la gente che qualcuno abbia a cuore i suoi interessi, cosa che la politica ha dimostrato di non fare! I motivi dell'abbandono della politica da parte dei cittadini hanno ragioni pratiche e la colpa é della casta politica e non dei Cittadini ..!!! 98 FRUTTI DI REGIME ( ROSSO) Nella rossa Toscana, in località Querce al pino ( SI ) vicino a Chianciano, c'é una multisala cinematografica. Nella programmazione é inserito da subito 22-05-09 il film "Vincere" che parla del presunto figlio segreto del Duce, ma manca assolutamente ( almeno sino a Luglio 2009) la programmazione dell'altro film "Il sangue dei vinti" tratto dal libro di Pansa che narra degli assassinii perpetrati DOPO il 25 Aprile da parte dei partigiani sui fascisti o presunti tali. Stesso discorso per il film “Katyn” che narra lo sterminio degli ufficiali Polacchi da parte del comunismo Sovietico Timore, paura del passato, cocienza sporca..? Abbiamo poi saputo che la programmazione del film "Il sangue dei vinti" non sarà effettuata neppure in provincia di Perugia, né in quella di Siena, né in quella di Firenze e probabilmente anche in tutte la altre provincie delle regioni rosse. Ora non é che tutti i gestori dei suddetti cinema siano tanto antifascisti da rifiutare il film, ma naturalmente sanno che disobbedendo alle "veline" delle amministrazioni rosse potrebbe succedere che le ispezioni comunali, delle ASL, dell'igiene, dei pompieri, della polizia comunale, ecc. si intensificherebbero tanto da produrre seri guai e che in seguito ci sarebbero grosse difficoltà ad avere permessi, licenze e quant'altro dipenda dalle amministrazioni. E', sebbene in modo incruento, ma egualmente efficace, il sistema analogo a quello mafioso del "pizzo": O ti pieghi o sono guai....!! Insomma, “l’ordine” non scritto è sempre lo stesso: Denigrare Mussolini ed il Fascismo e difendere ad oltranza, magari occultando i fatti, l’antifascismo e la resistenza. Lo si fa alterando la storia con vistose omissioni ed a volte con palesi menzogne. Lo si fa boicottando chi vuole fare una analisi seria dei fenomeni storici e dei fatti anche quando chi lo fa non è affatto fascista, ma addirittura antifascista dichiarato come Renzo De Felice e Giancarlo Pansa, ma semplicemente non vuole sposare tesi preconcette, faziose e false solamente per adeguarsi agli ordini di scuderia. Quando poi diventa difficile criticare le leggi, le opere e le riforme volute dal Duce, allora si rimesta nel pettegolezzo della vita privata, come se questa potesse diminuire il valore di quelle …! Il potere rosso ( ma in altre regioni fa lo stesso il potere di centrodestra..) ha occupato tutti i gangli della vita sociale e tiene in ostaggio i Cittadini in modo tale che in tutti i punti importanti della quotidianità c'é un loro "funzionario" che decide a chi dare ed a chi togliere. Un dato esemplificativo, ma inconfutabile e significativo: in Umbria, Toscana ed Emilia Romagna la percentuale di licenze commerciali alle COOP rosse é di gran lunga superiore che nelle altre regioni.. Viviamo oramai in una specie di regime occulto in cui la democrazia, l’uguaglianza dei diritti e la legalità sono diventate formali e virtuali mentre dominano gli interessi dei comitati d’affari, vere e proprie cosche politico — malavitose …. Viva la democrazia ( che non c'é..) PS IN DISTRIBUZIONE: Vincere = 300 copie Il Sangue dei vinti = 30 Copie Katyn = 40 copie 99 AD UNA AMICA SULLE RONDE Cara Angela, Sono abbastanza d'accordo con te e mi preoccupo della tendenza di Berlusconi e dei suoi Piduisti e mafiosi ad instaurare una dittatura occulta ( neanche poi tanto..). Ma non sono certo le "RONDE" che la sanciranno, bensì le leggi illiberali che sono state promulgate e che si faranno ... Le "Ronde proletarie" io le ho subite nel Milanese negli anni 60/70 quando era pericoloso andare al sabato a fare spese in città perché potevi trovarti ( come mi é successo) ad un paio di metri dallo scoppio di una "molotov" mentre uscivi da un negozio... Non credo che queste ridicole ronde Padane possano essere peggio. Il punto é un altro; il punto é che questa democrazia é partita alla nascita non attrezzata per esserlo veramente e, dando più spazio ai partiti che non ai cittadini che hanno sempre potuto esprimersi surrettiziamente e non direttamente, ha di fatto creato col tempo una oligarchia di gruppi di potere, politici ed economici, che sempre più hanno esautorato il potere al "Popolo sovrano" che é sempre più diventato " Popolo suddito". La costituzione afferma che i partiti devono essere lo strumento per organizzare e proporre la volontà politica dei Cittadini e non diventare essi stessi strumento di potere esautorando i Cittadini e pertanto i partiti si sono resi colpevoli di tradimento della costituzione..!! In questo contesto é facile per un uomo o un gruppo dotati di mezzi, di capacità e di spregiudicatezza, farsi avanti ad esasperare sempre di più questo esproprio di sovranità popolare sino ad arrivare di fatto, ad una pseudo dittatura. Questo poi é esattamente il disegno della P2 che a suo tempo fu condannata proprio per tale reato e non scordare che Berlusconi era ( ed é ) un Piduista.. I discorsi sui "comunisti mangia bambini" da una parte o sul " pericolo di un rimontante Fascismo" dall'altra sono solo sciocchi slogan senza costrutto e senza logica fatti per gli stupidi ( che sono sempre maggioranza perché la qualità é inversamente proporzionale alla quantità..). E gli slogan, come dico io, sono fatti per evitare di pensare a chi a pensare fa fatica ..!! Quello che conta e che deve preoccuparci é il dispiegarsi di un sottile disegno di riduzione della possibilità decisionale dei Cittadini, di una subdola azione di promozione personale di Berlusconi e di una crescente azione di anestesia etica della popolazione ridotta ad una massa di rincoglioniti consumatori senza dignità e senza consapevolezza! Un caro saluto dal tuo sconsolato amico, Alessandro 100 DECRETINO DEL CRETINO L’ultimo decreto governativo che detassa gli utili se vengono reinvestiti nell’azienda, seppure apparentemente saggio e produttivo, ci sembra una operazione di “maquillage” estetico, senza un reale effetto concreto. La ragione è semplice: in questo periodo di grande crisi, con un PIL sotto zero, gli utili NON CI SONO o sono talmente modesti da rendere il provvedimento insignificante al fine di risolvere la crisi così come a combatterne gli effetti. Dato che in questa contingenza economica negativa, specialmente per l’Italia, la cui industria si è sempre basata sull’esportazione, ha invece un peso determinante la concorrenza di Cina ed India che producono bene ed a prezzi estremamente competitivi, sarebbe stato utile, anzi necessario, spingere l’acceleratore sulla ricerca, sia quella pura che quella applicata, che sono le uniche vere fonti di tecnologie nuove, atte a combattere la concorrenza ed a darci un certa competitività sui mercati internazionali. Cosa ha invece fatto il governo? Ha tagliato i fondi per la ricerca in tutte le ultime finanziarie, fondi che già prima dei tagli tenevano la ricerca italiana agli ultimi posti in Europa e nel mondo come percentuale del PIL investito. Oggi gli istituti di ricerca debbono attingere ai pochi fondi stanziati, non per ricercare, ma per pagare le bollette ..!! Il non avere capito l’importanza essenziale della ricerca nel mondo di oggi ed il non avere saputo prendere le misure adeguate per stimolare anziché mortificare questa branca vitale di ogni moderna ed intelligente economia industriale, dà la misura della reale pochezza del capo del governo che rasenta la stupidità. India e Cina invece, nonostante siano favorite da costi di mano d’opera irrisori e da leggi sociali ed ecologiche a maglie larghe, hanno capito l’importanza della ricerca e vi hanno investito moltissimo così come hanno fatto nella formazione di personale tecnico qualificato! Ma Berlusconi dorme, va in giro per il mondo a raccontare barzellette ed a proclamarsi “amico personale” di tutti i potenti che lo considerano invece poco più di un giullare di corte, fa cene e festini con ragazzette di facili costumi, si auto loda in modo patetico e chiacchiera tanto incantando i serpenti … Sui problemi veramente importanti come il rilancio della ricerca ( ma anche sulla sanità, sulla giustizia, sulle mafie, sull’immigrazione, sui trasporti, ecc. ecc.) nulla si muove e nulla si fa mentre si bada solamente a cercare di contenere le pretese di potere della Lega e parare i colpi bassi di Fini e degli altri “ribelli” del PDL. 101 Se è vero che ogni popolo ha i governanti che si merita e che questi sono la sintesi dei suoi vizi e delle sue virtù, allora gli italiani sono un ben miserabile popolo. Noi non crediamo che sia così perché la nostra storia ci dice qualche cosa di diverso, ma certamente è necessario cominciare a svegliarsi dal torpore culturale e politico in cui ci hanno ridotto tanti anni di governi senza palle e senza cervello e ricominciare ad appropriarci della nostra sovranità popolare, della nostra capacità critica anziché adagiarsi nel fare spesa, nella discoteca e nello sballo.. Non è ancora troppo tardi, ma solo se ci svegliamo e non superiamo un punto di “non ritorno” e cominciamo a chiamare con il loro nome i decretini dei cretini ..!! Alessandro Mezzano. UN POPOLO DI SERVI Siamo profondamente delusi dall’esito del recente referendum che dimostra, secondo noi, che la maggioranza del popolo italiano ha l’anima del servo. Ci riferiamo naturalmente non alla vittoria eventuale dei SI o dei NO, ma al mancato raggiungimento del quorum non raggiunto perché la partecipazione al voto si è fermata al 23% degli aventi diritto. Il significato, per quanto legittimo, è chiaramente una quasi totale rinuncia alla propria libertà di decisione sulle questioni che interessano da vicino l’amministrazione della cosa pubblica in favore di quella casta politica che a parole si disprezza, ma che nei fatti si accetta come propria padrona a cui stare sottomessi nonostante l’arroganza, il malcostume ed il disprezzo che essa dimostra dei diritti dei Cittadini. La casta politica, nella sua quasi maggioranza, ha mandato ai Cittadini la richiesta di non votare il che stava a significare:”.. lasciate stare, non vi impicciate.. voi non capite e non sapete decidere, lasciate decidere a noi che siamo più bravi di voi e che sappiamo quello che facciamo..!!” La risposta che è arrivata dai Cittadini con l’astensione dà ragione alla casta politica. E’ vero che si poteva essere sfiduciati dagli esiti dei precedenti referendum che sono stati traditi dalla casta politica perché non solo disattesi, ma addirittura sovvertiti con una legiferazione che andava al contrario della volontà espressa dai cittadini ( finanziamento ai partiti che era stato negato e che invece è stato aumentato di circa dieci volte tanto, abolizione del ministero dell’agricoltura che è ancora lì, l’abolizione dei contributi ai sindacati che invece ancora li prendono, la responsabilità civile dei giudici, ecc. ecc. ) ma l’aumentare per questo la delega alla casta politica ci pare un controsenso. Si sarebbe dovuto protestare energicamente quando il parlamento ha legiferato in senso contrario al volere popolare e non accettare che lo facesse impunemente. La contentezza dei politici che ringraziano la gente per non essere andati a votare dimostra ancora una volta che la casta politica è diventata regime e fa di tutto ed ha l’interesse per trasformare i Cittadini da esseri coscienti e padroni del proprio destino in una massa di rincoglioniti consumatori. La Casta politica ha usurpato la sovranità popolare e per questo tradimento della costituzione andrebbe punita. Ma un popolo libero è un popolo che ha dignità, senso morale e sente il dovere di partecipare. Gli italiani hanno dimostrato di non avere queste qualità e sono perciò un popolo di servi contenti di esserlo. Alessandro Mezzano 102 SUL TERREMOTO IN ABRUZZO Al di là delle polemiche, che si sprecano in questi giorni in cui gli sciacalli della politica approfittano di ogni occasione per acquisire visibilità e meriti virtuali mangiando nelle tendopoli o accarezzando qualche povera vecchietta sfollata oppure accusando il governo, volgiamo fare alcune considerazioni: 1. In Giappone ci sono quaranta volte più terremoti che in Italia, ma i crolli e le vittime sono un trentesimo di quelle che ci sono nei terremoti Italiani e questo vorrà pur dire qualche cosa..! 2. Questo dimostra che, al di là delle chiacchiere in cui i nostri politici sono abilissimi, non si é mai fatta una seria e tecnologica prevenzione. 3. Le indagini delle procure sulle responsabilità sono risibili e tutti, tranne i cittadini, lo sanno perché gli edifici come la casa dello studente, e molti edifici pubblici sono stati costruiti, senza che le autorità di ogni colore abbiano mai fatto i dovuti controlli ed in collusione coi palazzinari, intorno agli anni 2000. Ora, dato che in Italia per avere una prima sentenza da un tribunale ci vogliono almeno 5 anni, per quella data tutti gli eventuali reati saranno caduti in prescrizione ( Berlusconi poi ha recentemente ancora abbreviato i tempi di prescrizione dei reati..) e nessuno dei colpevoli sarà mai incarcerato o punito! 4. Nessuno ha preso l’iniziativa per allungare i termini di prescrizione per reati connessi ai crolli dell’Aquila e dell’Abruzzo e punire finalmente e concretamente chi è direttamente responsabile di tanti morti e di tanti danni e questo significa, nei fatti, una complice copertura da parte delle istituzioni e significa che, come sempre, saranno solo i poveracci a rimetterci! 5. A parte le sceneggiate nell’emergenza, da anni si sapeva la situazione sismica dell’Aquila e ciò nonostante non si è mai fatto nulla per prevenire, ma anzi si è lasciata mano libera alla speculazione assassina. Ci sarebbero da scrivere per pagine e pagine, ma nulla cambierebbe la conclusione più evidente e cioè l’inaffidabilità delle istituzioni nel sapere e volere fare una congrua politica del territorio perché essa non paga in immediato ritorno elettorale e quindi non viene presa in considerazione da coloro che pensano solo al potere anziché alla corretta amministrazione delle cosa pubblica: Insomma é l'ennesima presa per i fondelli che le istituzioni fanno ai cittadini che, per parte loro, sono sempre più incapaci di giudicare e si bevono tutto.... Naturalmente l'informazione tace su questi aspetti perché é complice e serva ed attacca l'asino dove il padrone vuole... Alessandro Mezzano 103 11 Settembre 2001 Ci eravamo quasi scordati dell’11 Settembre 2001 quando gli attentati alle torri gemelle ( sui quali per altro è ancora fitto e pieno di dubbi il mistero della ricostruzione degli eventi ) provocarono 2.974 vittime civili. Ci sono tornati alla mente, quasi per caso, rivedendo un documentario sulla seconda guerra mondiale nel quale erano evidenziati i bombardamenti di natura assolutamente terroristica che gli alleati, ed in particolare l’aviazione USA, effettuarono in Italia ed in Germania. Questi bombardamenti, che furono, lo ribadiamo, premeditatamente terroristici perché colpirono città smilitarizzate o obiettivi civili e non militari e con una costanza che esclude assolutamente qualsiasi ipotesi di errore e che anche diversi autori internazionali documentano come strategia terrorista, provocarono milioni di morti. L’operazione si chiamava “Operation Thunderclap” ed era stata pianificata dai comandi Alleati con scientifica precisione e con il preciso intento di fiaccare con il terrorismo la resistenza delle popolazioni. Nel solo Bombardamento di Dresda perirono ( quasi tutti bruciati vivi dalle bombe incendiarie ) circa 200.000 persone, più di quelle perite nei bombardamenti atomici di Hiroschima e Nagasaky che furono in totale 140.000. Ma quasi tutte le città Tedesche e quasi tutte quelle Italiane subirono una sorte simile e furono oggetto di Bombardamenti TERRORISTICI . Rcordiamo a caso Gorla, Foggia, Torino, Milano, Roma, Padova, Verona, Bologna, ecc. ecc. ecc. ecc. Da aggiungere poi i mitragliamenti a bassa quota che costantemente colpivano corriere, treni passeggeri, automobili o semplici viandanti. Per tanto, alla luce di quegli avvenimenti delinquenziali ed inumani che gli USA compirono 65 anni fa, i 2.974 morti delle torri gemelle di New York, quale che ne sia la vera causa, non solleticano né la nostra pietà, né la nostra solidarietà, ma anzi soddisfano, anche se poco e solo in parte, la nostra giusta sete di vendetta. Questo avvenimento darà all’arroganza USA la misura concreta di cosa voglia dire subire in casa propria quel terrorismo che essi hanno elargito a piene mani in tutto il mondo e sarà un passo verso il ristabilimento di un equilibrio di equità turbato da quei fatti immondi della seconda guerra mondiale..!! Alessandro Mezzano 104 STORIA REPUBBLICANA Un pomeriggio, passeggiando per OULX (Torino) , ho incrociato un vecchietto che portava al collo un cartello con la seguente scritta : I SAVOSLAVI , INNOCENTI AL PANTHEON GLI ITALIANI , COLPEVOLI A BASOVIZZA Mi é parsa una sintesi quanto mai efficace di questa Repubblica , nata da un 8 settembre di vergogna , nella quale si esalta chi fuggì e si nascose ( e si trovò di fatto alleato al IX° corpus di Tito che massacrò gli Italiani nelle foibe , con il beneplacito e la complicità dei comunisti Italiani ) e si denigra chi non fuggì , ma assunse su di se anche le responsabilità dei traditori e combatté per la Nobile Causa dei Principi , sapendo di perdere , sapendo di morire !! Da una parte i badogliani alleati di Tito , dall’altra i Marò della X° MAS che difesero gli Italiani dell’Istria e della Venezia Giulia e per questo furono massacrati da Tito o uccisi dai partigiani italiani e , comunque e sempre denigrati come la feccia della terra ! I frutti di questa repubblica li stiamo vedendo , di quelli dell’altra deciderà la Storia ! Alessandro Mezzano LETTERA ALLA PATRIA Cara Patria, sono un tuo figlio che ti ama e ti rispetta da sempre, sia perché educato in una famiglia per la quale tu eri molto importante (più dei soldi, più delle convenzioni sociali, più dell’ambizione, e più del posto sicuro) che per le mie identificazione ed adesione successive ai valori che tu rappresenti. Mai mi ha sfiorato il dubbio di non appartenere alla tua tradizione, alla tua cultura ed alla tua Storia, dalle Alpi a Lampedusa e di non partecipare a possedere, nel bene e nel male, tutto il patrimonio di valori, di pregi, di difetti, di genialità, di cialtroneria, di vizi e di virtù espressi dal contenuto di quel crogiolo in cui, da secoli, si mescolano ribollendo le più diverse etnie, i geni più vari e le innumerevoli culture che sono confluiti nella storia d’Italia nel corso di ventidue secoli! Qualcuno ha detto che se ci pungiamo non esce sangue, ma un coktail. E’ vero e questo è la nostra specificità e la nostra ricchezza! Così, in questo clima di limpide certezze, ho vissuto la mia infanzia e la mia fanciullezza. Poi, dopo le «radiose giornate» del 1945, hanno tentato( nel mio caso senza riuscirvi) di denigrarti, di svilirti e persino di annullarti. Da un lato socialisti e comunisti, in nome dell’odio contro il Fascismo ( non contro gli ex Fascisti perché se no, moltissimi, avrebbero dovuto odiare se stessi..) che ti aveva onorata, esaltata e fatta grande e rispettata riuscendo, dopo secoli, ad affratellare nel tuo 105 nome Piemontesi e Siciliani, Veneti e Calabresi, Liguri e Laziali, come mai era riuscito né ai Savoia, né ai governi del Regno dal risorgimento in poi. Gli ordini di scuderia che Stalin passava ai suoi servi in Italia erano di promuovere l’internazionalismo ( negazione delle Patrie) e di operare per la vittoria finale del blocco Sovietico ed il primo progetto strategico fu, inevitabilmente, la denigrazione e la successiva distruzione dell’amor Patrio e del concetto stesso di patria che fu descritta come: «..un’invenzione della borghesia per sfruttare il proletariato..» ( progetto già d’altronde tentato dal 1915 al 1922). MI rendo conto che oggi tali imbecillità possono fare ridere, ma allora avevano «corso legale» in Italia. Dall’altro lato, l’assoluta genuflessione dei clericali ispirati dal Vaticano ( si, proprio quello che aveva definito il Fascismo: «..una fortuna per l’Italia..» e Benito Mussolini come: «..l’uomo mandato dalla Divina Provvidenza..») agli altri vincitori delle guerra, gli USA del capitalismo assoluto, della concezione Calvinista della vita, di Wall Street e delle lobby sioniste e massoniche, tendeva a porti, cara Patria mia, nella condizione di «colonia» di fatto dell’altro blocco mondiale, nato a Yalta, antagonista a quello Sovietico. Ora è chiaro che la stessa idea di Patria è una cosa che presuppone una sua specificità e che quindi la sua esistenza implica la più assoluta indipendenza. In una colonia, come l’Italia fu ridotta dai governi post bellici, l’indipendenza è un «non senso» ed ecco perché il concetto stesso di Patria è soffocato e portato all’inedia con l’obiettivo di farlo morire a poco a poco. Per fortuna, cara Patria mia, tu sei di robusta costituzione e tutte queste manovre di sinistra e di centro non sono riuscite, per ora, ad ucciderti. Sono riuscite però a farti ammalare seriamente come dimostra, per esempio, la nascita di movimenti come la Lega Nord che, pur avendo alla sua testa, per tua fortuna, individui di grande modestia intellettuale, sono la negazione della Patria Italiana in nome di evanescenti entità «Padane», storicamente ed etnicamente inesistenti. Certo è ridicolo vedere oggi gli eredi di quel socialcomunismo prendersela con la Lega di Bossi che è geneticamente, una loro creatura, una loro figlia naturale, ma tent’è : « la mamma dei socialcomunisti è sempre incinta..» Di amor Patrio si parla poco; i giovani non ti conoscono e le manifestazioni in tuo onore si sono ridotte al formalismo delle parate militari del due Giugno ( per altro annullate per anni da Presidenti della Repubblica che si comportavano come Presidenti di S.p.A.) ed alle celebrazioni di vittorie sportive. Ora il Presidente della Repubblica sta cercando di «rilanciare» la tua immagine e di ciò gli sono sinceramente grato anche se considero questa promozione come una dovuta riparazione al fatto di essere appartenuto a quel mondo politico che ti ha ridotto allo stato miserrimo in cui sei. Spero che non rimanga una moda e che, piano, piano, la tua immagine e la concretezza dei valori che tu esprimi, riesca a far breccia nei cuori e nelle menti delle giovani generazioni perché se tu hai bisogno di loro per sopravvivere, esse hanno bisogno di te per essere vive nell’anima e per non diventare solamente uno stupido e vuoto gregge di rincoglioniti consumatori, categoria e non uomini, utili al capitalismo mondialista, ma inutili a se stessi ed alla società. Prego, senza retorica, ma con assoluta convinzione, i nostri padri che per te hanno dato fatiche, ansie e sangue, di aiutarti a riconquistare i cuori degli Italiani affinché la loro vita torni ad essere più piena e consapevole e non consista più solamente in discoteche, abbuffate, spinelli e vacanze sulle spiagge estive. Ti saluto cara Patria mia, assicurandoti che, nonostante tutto, puoi sempre contare su di me e su altri, non moltissimi, ma numerosi figli, che sono pronti a tutto per difenderti, onorarti e servirti perché così ci hanno insegnato e così sentiamo nel nostro Italianissimo cuore. Alessandro Mezzano 106 Moiano 21 Ottobre 2002 IL SALUTO DELLA BRAMBILLA Al giornale "Repubblica" in merito alle foto della Brambilla col braccio teso. Premesso che la Brambilla NON CI PIACE né come ministro, né come donna politica asservita a Berlusconi, né come donna, prima di imputarle un "Saluto fascista" che nel video da voi prodotto dura un decimo di secondo e quindi può essere un semplice gesto di saluto, dovreste meditare e fare i conti in casa vostra. Perché se la Barmbilla non é mai stata né fascista, né Missina, né simpatizzante di tale movimenti e se non si capirebbe perché, col suo opportunismo, lo dovrebbe diventare oggi che essi sono perdenti ed ufficialmente condannati dalla sua parte politica ( ricordate le dichiarazioni di Fini e di Alemanno..??) voi invece avete avuto in casa vostra chi Fascista é stato ed anche un fascista razzista. Nell'estate del 1942 il "Nume" di Repubblica EUGENIO SCALFARI scriveva su "Roma Fascista" ed ovviamente non ancora su Repubblica che avrebbe diretto per un ventennio: "Gli imperi moderni quali noi li concepiamo sono basati sul cardine razza, escludendo pertanto l'estensione della cittadinanza da parte dello stato nucleo alle altre genti" (.) Ed ancora: Nel luglio del 1942 scriveva su "Roma fascista" cose così: «Ancora oggi è la stessa voce del Capo che ci guida e ci addita le mete da attingere. [...] Oggi mentre sembra che Sua Maestà la Massa (come la definì il Duce in un lontano giorno) mascherata da veli più o meno adeguati tenti di riprendere il suo trono, è necessario riporre l'accento sull'elemento disuguaglianza, che il Fascismo ha posto come cardine della sua dottrina» Ed ancora: Pochi mesi dopo, nel settembre, sempre sulla stessa rivistina liberal, si spiegava meglio: «Un Impero del genere è tenuto insieme da un fattore principale e necessario: la "volontà di potenza" dello Stato nucleo, che poggia su due pilastri essenziali: il "popolo" quale elemento di costruzione sociale; la razza quale elemento etnico, sintesi di motivi etici e biologici che determina la superiorità storica dello Stato nucleo e giustifica la sua dichiarata "volontà di potenza"». Certo, POI si é convertito ed é diventato il nume tutelare dell'antifascismo, ma considerate che quando le conversioni degli individui ( faccio fatica a chiamarli uomini..) COINCIDE ESATTAMENTE con il tracollo dell'istituzione che sosteneva la precedente ideologia e produce in coincidenza il salvataggio della pelle e della carriera, ebbene in 107 questi casi il termine conversione non é esatto ed al paese nostro si chiama OPPORTUNISMO. Noi nutriamo grande rispetto per coloro che seppero essere antifascisti dal 1922 al 1943 perché per esserlo in quel periodo ci voleva coraggio, onestà intellettuale e coerenza, ma abbiamo il massimo del disprezzo per coloro ( e l'elenco é lunghissimo e traboccante di codardia) che lo diventarono quando non c'era più pericolo ed anzi era diventato molto conveniente e bastava avere una buona dose di viltà e di opportunismo..! Tornando però ai giorni nostri, mi pare che se la sinistra, dopo 64 anni dalla fine della guerra e dalla caduta del Fascismo, quando vuole fare opposizione a Berlusconi non trova di meglio che tacciare di Fascismo il governo ed i suoi componenti, significa che essa é vuota sia di contenuti che di proposte oltre che di cervelli..! Siete alla canna del gas e se siete voi l'opposizione, Berlusconi ci starà purtroppo sul groppone per decenni ...!!!! Alessandro Mezzano L'IMPERO USA Apprendiamo che il New York Times ha pubblicato un articolo sul "delitto di Perugia" sostenendo l'innocenza di Amanda in base, secondo il giornale, alla "leggerezza" ed alla "superficialità" con cui la magistratura italiana ha condotto le indagini. Evidentemente quello di volere sottrarre i cittadini USA alla giustizia dei Paesi dove essi commettono delitti é una abitudine degli Americani che si ritengono talmente superiori al resto del mondo da non dovere soggiacere alle leggi ed alla giurisdizione che non sia quella USA. In Italia lo hanno dimostrato palesemente con l'incidente del Cermis che causò parecchi morti a causa di una irresponsabile manovra degli aviatori USA, sottraendo il giudizio dei colpevoli che poi, in USA, vennero o assolti o condannati a pene così lievi che non impedirono loro di proseguire la carriera in aviazione e di essere addirittura promossi. Lo hanno fatto con il caso Calipari che fu ucciso in Iraq da soldati americani, delitto per il quale non si permise alla magistratura italiana di procedere contro il colpevole ben individuato che in USA non subì alcuna condanna per il delitto. Lo hanno rifatto pochi anni fa quando a Roma due studentesse americane si sono ubriacate ed hanno dato fuoco all'albergo dove alloggiavano provocando alcuni morti e l'ambasciata USA le ha rimpatriate in tutta fretta sottraendole alla giustizia italiana. A parte la palese ingiustizia, colpisce il disprezzo per le leggi di altri Paesi e la convinzione che i cittadini USA siano in qualche modo superiori a tutti gli altri cittadini del mondo, quasi una razza eletta e che i danni arrecati agli stranieri non siano perciò tanto gravi da dovere subire castigo ..!! 108 Si potrebbe commentare che la "razza" USA é la discendenza dei deportati Inglesi ed Europei e quindi di delinquenti, ladri, assassini, pazzi e maniaci, la feccia di quei Paesi, che venivano inviati nelle colonie d'America come schiavi o come galeotti in alternativa all'impiccagione che li attendeva in patria e perciò non hanno "sacri lombi" da vantare nella loro discendenza. Si potrebbe obiettare che i loro antenati recenti, per farsi posto in America hanno scientemente sterminato milioni di Pellerossa il che non dà loro il diritto di giudicare chicchessia e meno che mai di ritenersi superiori ad altri, ma non é questo il punto. Il punto é che gli Americani si comportino come cittadini di un impero ed in verità quello USA é un impero con la differenza, rispetto per esempio all'impero di Roma, che quello oltre alla spada ha esportato la legge, la giustizia e la cultura ed é sempre stato un impero ecumenico in cui hanno avuto posto anche imperatori stranieri come gli Spagnoli Traiano ed Adriano o gli Illirici( Albanesi) Costantino il grande, Gaio Valerio Diocleziano e Marco Aurelio Probo o il Gallo Tito Aurelio Antonino, mentre quello americano ci ha regalato la droga, la coca cola, la borsa, l'AIDS, la bomba atomica, oltre all'arroganza, la prepotenza ed una falsa democrazia che cela una oligarchia del denaro ..! Noi respingiamo questo imperio e vorremmo che anche i nostri governi ( tutti, di centrodestra e di centrosinistra) facessero altrettanto anziché porsi sempre servilmente proni all'arroganza USA ..!! L'Italia non sarà forse il migliore dei modelli ( specie oggi e specie con questa classe dirigente), ma certamente non ha nulla da imparare dagli Americani né in fatto di storia, né in fatto di giustizia, né in fatto di cultura e nemmeno in fatto di civiltà! Alessandro Mezzano L’EMPEREUR Silvio Berlusconi ne ha l’ambizione, ha una infinita ed ingiustificata autostima, ha i mezzi ed il potere che in questa società moderna sono il denaro e la comunicazione, ha l’opportunità che è data dal grandissimo consenso che un popolo edonista e superficiale gli ha concesso in nome di un carisma in parte naturale ed in parte costruito in termini pubblicitari e senza riflettere su cosa ci sia dietro la facciata e dalle maglie larghe di questa democrazia fasulla che dà potere alle oligarchie politiche anziché al popolo. 109 Silvio Berlusconi sta correndo sistematicamente verso l’investitura al potere assoluto e definitivo della sua persona, re di un popolo di citrulli ( contento lui..) pronti ad osannarlo come “l’Uomo del destino”, “il salvatore della Patria”..! Anche i suoi avversari pare siano in fondo soggiogati da questo piccolo uomo ( attenzione la storia ci insegna che le ambizioni sono spesso inversamente proporzionali alla statura degli uomini..) che si autopromuove, si esalta e si santifica ad ogni occasione, senza più pudore e senza un minimo di capacità di autocritica e di autoironia Tant’è che oramai anche loro sono quasi zittiti e si limitano a bisbigliare una opposizione senza contenuti, senza intelligenza e senza proposte credibili..! Ha cominciato con il porsi al di fuori ed al di sopra della legge per sfuggire alla giustizia che lo incalzava per reati come truffa, falso in bilancio, corruzione, evasione fiscale, finanziamento illecito ai partiti e per farlo ha costretto la sua corte di parlamentari mercenari ad approvare leggi che derubricavano i reati, che accorciavano apposta per lui i termini di prescrizione per porlo al riparo di condanne certe, che sospendevano il giudizio pendente in tribunale a motivo della sua carica istituzionale dimenticando che chi è ai vertici del governo dovrebbe dare il buon esempio anziché approfittarne per procurarsi l’impunità … Ringalluzzito dal successo di queste manovre e dalla anestesia morale della popolazione che anziché gridare allo scandalo e ribellarsi continua ad appoggiarlo ed a dargli il suo consenso elettorale, ora sta preparando la fase successiva che consisterà, sono parole sue, nel modificare leggi, regolamenti e la stessa costituzione per aumentare il potere del capo del governo esautorando sempre di più il Parlamento e la magistratura e lasciandolo libero da quei laccioli procedurali che rallentavano e controllavano il suo decisionismo! Sembra quasi di assistere a quelle manovre del basso impero Romano, quando chiunque avesse potere militare e denaro ( oggi potere mediatico e denaro..) poteva aspirare a comprare la carica imperiale con l’appoggio dei pretoriani. Appare inoltre significativo che nelle regioni maggiormente controllate dalle mafie il suo consenso elettorale sia molto maggiore che in altre regioni d’Italia. Potrebbe essere una coincidenza, ma la vita ci ha resi diffidenti e noi alle coincidenze stentiamo a credere..!!! Ed allora prepariamoci, tra non molto perché i tempi anagrafici lo incalzano e non ha tanto tempo da perdere in attesa, ad assistere alla incoronazione di Silvio I° da Arcore, Imperatore d’Italia. Ringraziamo reverenti questa democrazia, nata dalla resistenza, che gli ha permesso, nel rispetto formale delle leggi e della costituzione, di salire tanto in alto sperando solamente che, quando cadrà, si faccia tanto male ….! Alessandro Mezzano 110 POTREBBE ACCADERE… PRAIS UATERHAUAS CUPER ( PRICE WATERHOUSE COOPER) Il sig. Giuseppe Rossi, “consulting” ( Consulente) del Prais Uaterhaus cuper (PCW) è stato arrestato ieri negli uffici di questa impresa per “ avere sfidato le direttive con l’uso, in ripetute occasioni, di un Italiano corretto nel suo lavoro professionale” secondo quanto consta nella denuncia presentata al commissariato Milanese di Porta Romana. L’arrestato, secondo i testimoni avrebbe provocato diverse scene di terrore linguistico tra i suoi colleghi. I problemi iniziarono in Aprile, quando il Sig. Rossi giunse in azienda ed insistette nel voler mettere “Capo Prodotto” sul suo biglietto da visita in luogo del “Product Manager” che appariva nei biglietti da visita dei suoi colleghi. “Sin dal primo giorno ci palesò la sua tendenza” ha riferito il sig. Serviletti “ Account manager” ( direttore dei conti) del PCG “ ma mai avremmo creduto che arrivasse a reagire con la violenza verbale che esibì poi”. Un mese più tardi, durante la presentazione del catalogo commerciale, il Sig. Rossi proiettò sopra uno schermo diverse diapositive che mostravano scritti in perfetto italiano, mentre commentava ad alta voce i grafici e le cifre dell’impresa in un discorso totalmente sprovvisto di anglicismi. Davanti agli occhi dei colleghi “inorriditi”, secondo testimoni, sfilarorono varie scene di frasi scritte nella lingua di Alessandro Manzoni senza che il “consulting” mostrasse alcun pudore o vergogna per quanto stava facendo! “ Il catalogo dell’impresa era stato tradotto e pertanto manipolato” assicurò il “Managing Director” ( Direttore Generale) Comm. Mercenarini, questo individuo aveva sostituito tutti i “markets”, “targets”, “inputs”, slides” e “sponsors” con “mercato”, “ obiettivo”, “diapositive”, e “patrocinatori” ed altri diversi termini che man, mano apparivano. Il risultato fu che:”.. non capimmo nulla della presentazione e ciò provocò lo sconcerto generale”. Inoltre, secondo quanto consta dalla denuncia, l’arrestato avrebbe cambiato le parole “ outsourcing”, “finances” e “transactions” con “subcontratti”, “finanze” e “transazioni”. ” E avrebbe potuto andare oltre, ma non potevamo lasciarlo proseguire..!” ha riferito indignato il responsabile del PCG Cavalier Albionetti. Il Sig. Rossi non poté terminare la sua presentazione perché fu bloccato da due colleghi, il “Phone & Door Manager” ( ricezionista ) ed il “Security Surveillance Officier” ( Guardia giurata) ed ammanettato sino all’arrivo della polizia che mise il “consulting” ( consulente) a disposizione della Magistratura. “ Lo ha fatto per provocare” commentava ieri il Sig. Reggitore “ Director Ball’s manager” ( reggi palle del Direttore). “Chi si crede di essere, un “ Big Boss” ( Grande Capo) ..?? Alessandro Mezzano 111 Badanti & Colf Si fa un gran parlare, a proposito del decreto legge sulla sicurezza che ha sancito il reato di “Immigrazione clandestina”, di badanti e colf che, essendo per la gran parte appunto immigrati clandestini, si troveranno nella situazione di essere rimpatriate coattamente sguarnendo così sistemazioni famigliari e creando scompensi e disagi in tante famiglie che avevano trovato una soluzione ai problemi che il prolungamento della vita media e la necessità di lavorare di entrambi i membri della coppia avevano creato. Noi non vogliamo qui entrare nel merito del decreto legge, ma cogliere il pretesto per fare alcune considerazioni di natura etica e sociale, soprattutto per quanto riguarda le badanti, che ci paiono di non secondaria importanza. Per prima cosa vogliamo denunciare una carenza da parte dello Stato che, a fronte di una mutata situazione relativa alla sopravvivenza in età più avanzata rispetto al passato della media delle persone, non ha saputo adeguare l’organizzazione e l’assistenza sociali a questa mutata situazione. Premesso che secondo la costituzione tutti, in qualità di cittadini, abbiamo diritto alle cure e ai presidi di assistenza atti a dare a ciascuno una vita dignitosa, le persone anziane, per quanto in discreta salute, sono debilitate ed invalide per il fatto stesso di essere anziane ( senectudo ipsa morbum.. la vecchiaia stessa è una malattia) e pertanto avrebbero il diritto di essere assistite nella quotidianità della loro vita. Il costume delle badanti è pertanto solamente un rimedio privato ad una carenza pubblica anche se, spesso, è anche un modo per scaricarsi dai doveri di assistenza famigliare che ciascuno di noi ha verso genitori e parenti anziani. Dovrebbe essere lo Stato ad intervenire laddove persone anziane non riescono più a badare a se stesse in modo autonomo ed autosufficiente perché questa è in effetti una situazione di malattia e di invalidità che rientrano in quei casi che hanno diritto alla assistenza pubblica. Certamente sono cose che costano e di fronte al denaro ed alla spesa, lo Stato fa orecchio da mercante così come ha fatto chiudendo i manicomi e non provvedendo a creare le strutture sostitutive previste, ma addossando ai famigliari impreparati e senza risorse, l’onere di gestire alienati mentali creando situazioni a volte ingovernabili e che spesso sfociano in tragedie. Lo ha fatto ancora eludendo i grossi problemi degli andicappati, che ha ipocritamente pensato di risolvere semplicemente cambiandogli il nome in “diversamente abili”, ma senza adottare, salvo poche ed insufficienti provvidenze, tutti quegli accorgimenti pratici per rendere la loro vita meno disagiata. L’altro lato della questione, strettamente collegato con il primo, è quello della deresponsabilizzazione personale che spinge le persone a trascurare i propri doveri sociali e famigliari a favore del proprio benessere e del proprio divertimento. Lo stesso spirito che spinge ad abbandonare per strada gli animali domestici quando 112 arriva il periodo delle ferie, è quello che porta a ricoveri ospedalieri con pretesti fasulli di anziani che altrimenti rovinerebbero le vacanze ai giovani. La stessa differente struttura famigliare rispetto ad una volta, indica questa tendenza. Un tempo le famiglie abitavano assieme ed i vecchi facevano parte integrante del nucleo famigliare e chi non avesse provveduto alla cura dei propri vecchi sarebbe stato oggetto della critica e della disapprovazione generale del contesto sociale in cui viveva. Oggi ogni nuovo nucleo famigliare fa vita a se e gli anziani sono sfruttati solamente come bambinai, come banca di prestiti o come guardiani di casa e cioè, secondo i crismi del materialismo capitalista che condiziona questa nostra società, sino a che sono utili e danno una rendita concreta mentre vengono abbandonati a se stessi senza rimorsi quando la loro utilità cessa. Tutto questo è coerente con i principi informatori di questa nostra società moderna, materialista ed edonista che ponendosi come unici traguardi il denaro, il profitto ed il benessere personale, porta immancabilmente verso una forma di cinismo e di egoismo che vede nei doveri e nella solidarietà degli inutili oneri e degli impicci sulla strada della propria soddisfazione personale. Ecco perché, secondo noi, il vero problema delle badanti non sta nel decreto legge che le pone in una situazione di precarietà , ma nel fatto stesso che esse siano necessarie in un contesto sociale in cui si sono stravolti i rapporti famigliari e nel quale lo Stato non svolge il proprio dovere di assistenza ai cittadini che non sono più in grado di badare a se stessi. Perché anche se l’uso delle badanti permette di soddisfare le esigenze di quegli anziani che hanno parenti disposti a pagare la retta del loro servizio, è evidente l’ingiustizia verso tutti coloro che, pur essendo in stato di necessità, non possono permettersi tale spesa né direttamente né tramite parenti. Cosa suggerisce lo Stato per queste persone? Le gettiamo in un lazzaretto, ben nascoste, a morire di depressione e d’inedia ..?? Alessandro Mezzano L’ULTIMA TRINCEA Sfogatevi finché potete a criticare gli U.S.A. ed Israele ed a predicare contro l’imperialismo del capitalismo mondiale perché forse, tra non molto, non sarà più possibile farlo se non a rischio della libertà e della vita. Si va avanti per gradi, forse anche alternando a fasi di concitata operatività, fasi di stasi apparente che servono a consolidare le posizioni acquisite ed a prepararsi per le operazioni successive, ma il traguardo finale verso cui sta marciando il mondo è la costruzione dell’Impero Statunitense Mondiale con le braccia a Washington e il cervello a Tel Aviv. Se a qualcuno l’idea fa sorridere e pensa che siamo in paranoia o che stiamo comunque 113 esagerando, lo invitiamo a fare alcune considerazioni su dati di fatto oggettivi ed incontrovertibili. - E’ in atto il processo della «Mondializzazione» finanziaria dei mercati, delle produzioni e dei consumi sfruttando i differenziali sociali, legislativi ed economici per trarre profitto senza apportare ricchezza. E chi domina e gestisce la regia della globalizzazione se non gli USA e Wall Street? - Da Dresda a Hiroshima alla Korea, al Vietnam, alla Bosnia, al Kossovo, alla Serbia, all’Afganistan ed all’Iraq, è stato tutto un crescendo di azioni militari che con il pretesto della difesa della democrazia, in realtà ha difeso gli interessi strategici ed economici degli USA aumentandone il potere e l’influenza economica, commerciale e "culturale" e soggiogando o colonizzando progressivamente sempre più ampie zone del pianeta. - La politica estera Europea, sia come Unione Europea che come risultante delle politiche dei Paesi componenti è sempre di più soggetta e condizionata dei progetti Amerikani. Insomma le decisioni fondamentali della politica Europea si prendono a Washington e Tel Aviv e non a Bruxelles… - Dal vocabolario alle abitudini alimentari, dal vestire all’ascoltare musica, dal leggere al determinare progetti e modelli di vita, stiamo diventando sempre più succubi della morale ( o della amoralità) di quella «cultura» Calvinista – materialista che è l’asse portante del pensiero Amerikano! Se a qualcuno questo percorso ricorda quello dell’Impero Romano che, anche lui conquistò il mondo, vogliamo sommessamente osservare che Roma portò al mondo civiltà, arte, tecnica, diritto, ottima amministrazione, benessere oltre ad un tale ecumenismo politico da permettere che molti Imperatori giungessero dalla più lontane terre dell’impero a dominare Roma. Oggi è già una colpa essere con l’Islam o con la Palestina, domani lo potrà essere parlar male della Coca Cola o preferire gli spaghetti ai Cis Burger di Mac Donald’s. Fuor di paradosso, gli Usa, senza ormai più nemici che li possano impensierire ed anzi, con la complicità di una Russia allo sbando, di una Cina malata di post comunismo e di un’Europa imbelle e masochista, stanno marciando verso la conquista della terra ed il risultato sembra ormai ineluttabile. Sinceramente non sappiamo, a questo punto, se questa avanzata è suscettibile di essere arrestata, rintuzzata e sconfitta. Noi lo speriamo vivamente e gli eventi della Storia, come l’improvviso crollo dell’impero Sovietico, ci confortano nel non ritenerlo impossibile, tanto più che infiniti sintomi denunciano la crisi profonda e la malattia strutturale del capitalismo. Comunque non può essere il calcolo delle probabilità di vittoria a farci schierare, ma la scelta deve essere fatta in funzione della giustezza della causa. La scelta giusta è già una vittoria..!! Alessandro Mezzano FACCIAMO FINTA Facciamo finta che il presidente Napolitano sia sempre stato una brava persona e che 114 non abbia mai avallato l’URSS che massacrava gli ufficiali polacchi a Katyn e gli operai Polacchi a Stettino o che schiacciava sotto i cingoli dei carri armati l’ansia di libertà del popolo Ungherese e di quello Cecoslovacco e che così non si siano comportati tutti i dirigenti ex comunisti ed ora PD.. Facciamo finta che Umberto Bossi non sia stato iscritto al PCI prima di inventarsi la lega e che non abbia mai detto di Berlusconi “ il mafioso di Arcore”, il “Berluskaiser”, che abbia mai gridato “ .io con il tricolore mi ci pulisco il culo..” o che abbia fatto scrivere lo slogan “Forza Etna” quando in Sicilia il vulcano stava eruttando lava ... Facciamo finta che Berlusconi non sia stato iscritto alla P2, che non sia stato il datore di lavoro di Mangano, un mafioso condannato per mafia e per duplice omicidio che faceva lo stalliere ad Arcore, che non abbia pagato ( come provato da sentenza del tribunale) l’avvocato Mils per corromperlo in merito ad una sua testimonianza in tribunale, che non abbia pagato tangenti a destra ed a manca e che sia dunque una persona per bene .. Facciamo finta che Casini, La Bindi, la Binetti e tutti gli ex democristiani non fossero al corrente ( e quindi complici morali) della corruzione sistematica che rubava denaro ai cittadini per portarlo nelle tasche del partito e dei suoi maggiorenti. Facciamo finta che Gianfranco Fini non sia un Giuda Iscariota che per trenta putridi denari ha venduto ideali, coscienza e camerati Facciamo pure finta e viviamo tranquilli in questo mondo ipocrita, falso, drogato dal denaro e dall’egoismo, che puzza di marcio e di morte …..!! Facciamo finta di vivere ..!! Alessandro Mezzano MAFIE, LA SCONFITTA DELLO STATO Nonostante la caparbia dedizione che, per senso del dovere e dello Stato, molti gregari della magistratura, delle forze dell’ordine e di alcune amministrazioni assieme ad alcuni membri della società civile dimostrano quotidianamente, rischiando la tranquillità, i beni ed anche la vita, dobbiamo con senso di dolore e delusione profondi, constatare che la guerra contro le mafie che strangolano la vita civile del Paese è persa senza speranza! Intere regioni meridionali, Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata e Campania sono fuori dal controllo dello Stato che in queste zone non ha, come dovrebbe in un Paese legale, né il controllo del territorio, né il monopolio dell’uso della forza. Basta vivere per un mese in queste terre per potere toccare con mano le fondamentali differenze con il resto del Paese. 115 Non solo non esiste alcun sviluppo industriale, artigianale e commerciale, ma addirittura queste attività stanno pian, piano morendo ed ogni giorno qualcuno chiude i battenti mentre nessuna nuova attività lo sostituisce. Le migliori intelligenze giovanili fuggono non appena hanno la possibilità di cercare un lavoro decente e pulito altrove ed è difficile dare loro torto anche perché l’eroismo di restare non porta a nulla e non sa generare riscatti. I paesi e le città stanno diventando posti abitati da vecchi, da impiegati dello Stato e del parastato che vivacchiano rassegnati in un limbo grigio e senza alcuna prospettiva per il futuro. Uno dei sintomi che sono la prova di come le mafie si stiano invece rafforzando e di come agiscano indisturbate, quasi alla luce del sole, è quello della proliferazione, apparentemente assurda ed illogica, delle banche. In cittadine di 15.000—20.000 abitanti, nella situazione economica che abbiamo descritta, si arrivano a contare 15 o 20 banche che sono assolutamente incongrue alla apparente situazione economica della zona. E’ chiaro perciò che questo proliferare serve alle mafie per operazioni di riciclo, di trasferimenti occulti o di manovre di mimetizzazione di patrimoni non giustificabili. La politica locale e quella nazionale di cui questa è cinghia di trasmissione, è collusa e non solamente per uno scambio tra indulgenza e consensi elettorali, ma anche per una organica aggregazione in affari sporchi come stanno a testimoniare le cronache di ogni giorno. Non siamo solo noi a dirlo. Anche Giovanni Falcone, che di mafia se ne intendeva e che la combatté sino all’estremo sacrificio, nel suo libro “Cose di cosa nostra” dice testualmente: “.. l’unico tentativo serio di combattere la mafia da parte dello Stato fu fatto durante il Fascismo con il prefetto Mori. Dopo di allora lo Stato ignorò, sottovalutò o colluse …” Oggi le mafie sono come un cancro che sta propagando le sue metastasi in tutto l’organismo e così, un passo alla volta, esse stanno risalendo la penisola ed interessando nuove zone geografiche che sino a pochi anni fa erano sostanzialmente immuni. Chiedetelo agli abitanti del nord della Calabria o a quelli del sud del Lazio o semplicemente scorrete le cronache degli ultimi anni di queste zone per avere conferma di quanto diciamo! I governi sono stati sempre incapaci di affrontare realisticamente il problema e si sono limitati, a volte, ad emettere “grida manzoniane” piene di retorica e prive di efficacia, tant’è che lo Stato è arretrato e le mafie sono avanzate. Oggi poi, con un capo del governo come Berlusconi che ha fondato il suo partito tramite Dell’Utri, condannato per mafia, che ha ospitato in casa sua ad Arcore un delinquente come Mangano, condannato per mafia e per due omicidi, e che è sospettato di avere riciclato soldi sporchi, non abbiamo più alcuna speranza, non diciamo di vincere le mafie, ma nemmeno di cercare di contrastarle ..! Alessandro Mezzano 116 ISALM & INTEGRALISMO Con frequenza ci giungono dai Paesi islamici notizie tragiche sulle vere e proprie persecuzioni che le minoranze cristiane subiscono ad opera di fanatici mussulmani che non tollerano l’idea di religioni diverse e che si sentono investite da Dio della missione di distruggere la blasfemia. La cosa ci irrita per la sua intrinseca, tragica stupidità, ma non ci stupisce, convinti come siamo, che ogni religione massimalista e monoteista, quando ha in mano il potere del numero e della forza, mette da parte quella misericordia e quella tolleranza che aveva predicato sino a ieri, quando era minoranza e si sforzava con codardia e con riserva mentale di non mettersi contro il potere costituito, per mostrare il suo vero volto di assolutismo e di intolleranza, passando magari da perseguita a persecutrice. Molto spesso, praticamente sempre, la storia registra tali passaggi di posizione. Lo abbiamo visto con lo stesso cristianesimo dopo che Costantino ne fece la religione di stato dell’impero Romano, quando esso passò piano, piano, dall’interno dei circhi in pasto alle belve feroci alla santa inquisizione con torture e roghi ed al potere temporale assoluto. Lo abbiamo visto con il dilagare dell’impero Ottomano con le conversioni forzate, gli “impalamenti” e le condanne degli “infedeli” così come lo stiamo vedendo oggi in Afganistan, in Sudan, in Pakistan, in Iraq ed in ogni Paese dove l’Islam domina, indipendentemente dal potere politico che governa. Lo stiamo vedendo, da quando il sionismo ha riportato gli ebrei nella “terra promessa”, in Israele ed in Palestina dove tutto quanto patito in “Progrom”, persecuzioni, fame, tortura, assassinii, deportazione e discriminazione razziale, viene ritorto, moltiplicato a dismisura, sull’incolpevole popolo Palestinese che agli occhi dei Sionisti ha il grave torto di abitare quelle terre senza essere di razza ebraica e di intralciare con la sua stessa esistenza il disegno divino ( sempre ci si scusa e ci si assolve arrivando al “Dio lo vuole”..!!) di “..dare al mio popolo il dominio su tutte le Nazione..” così come dice la Bibbia. La cosa ridicola, se non fosse invece tragicamente stupida, è che il Dio delle tre religioni predica ed ordina ai propri fedeli la misericordia, la tolleranza e la fraternità anche se, in altre occasioni, ed in contrasto con se stesso, ordina di punire gli infedeli di una colpa, quella del non credere nella “vera fede” che, per sua natura, non può essere tale.. Noi non siamo credenti e pertanto l’aspetto puramente religioso del problema non ci interessa. Vorremmo però qui denunciare, anche se temiamo di parlare al vento perché contro i fanatismi e gli integralismi religiosi le orecchie sono chiuse ed i cervelli sono ottenebrati, la incoerenza, la riserva mentale e la perfidia di una parte del mondo Mussulmano e precisamente di quello che ci vive accanto in Europa e che si fa ogni giorno più numeroso seppure ancora una minoranza. Ogni volta che sentiamo in TV gli interventi degli Imam, ascoltiamo di quanto l’Islam sia una religione non violenta e tollerante. Ascoltiamo di quanta sia la volontà di integrazione dei mussulmani europei e di come le varie religioni, principalmente il cristianesimo e l’Islam, possano e debbano vivere in pace ed in concordia perché, dicono anche gli Imam, “ c’è un unico Dio per tutti gli uomini e per tutte le religioni “ 117 Se quanto gli Imam mussulmani predicano in Europa fosse vero, di fronte a quanto succede in Pakistan o in Sudan dove i loro colleghi incitano i fedeli a sgozzare i cristiani e dove ciò avviene regolarmente, essi dovrebbero non solo scandalizzarsi, ma dovrebbero, in nome ed in coerenza con quanto predicano, condannare apertamente, ufficialmente, con forza e su tutti i mezzi d’informazione questi avvenimenti che, non rispondendo secondo loro, alla vera natura dell’Islam, lo infangano, lo diffamano e dunque commettono un grave peccato di blasfemia che Allah condanna e persegue ..!! Non ci pare che questo avvenga nel modo e con la forza dovute per essere efficace e credibile ed è perciò che riteniamo di potere affermare che la loro predicazione di pace, di concordia e di integrazione sia falsa e nasconda la riserva mentale di non mostrare il proprio integralismo e la propria intolleranza sino a che i numeri non glie lo permetteranno. Vorremmo essere smentiti e ne saremmo felici se però a farlo fossero i fatti e non vuote parole e dichiarazioni di comodo ..!! Alessandro Mezzano MORTE A MEZZOGIORNO Il sud dell’Italia è sempre più abbandonato dal governo e deperisce. Ferrovie ed autostrade insufficienti e degradate, amministrazioni corrotte e mafiose, mancanza di incentivi e di promozioni per nuovi insediamenti industriali ed artigianali ed anzi la chiusura di quelli esistenti che comunque, in alcuni casi come quello delle acciaierie di Taranto, erano nati con un indice di inquinamento ambientale tale da compromettere seriamente la salute degli abitanti di quella zona, sono una parte importante dei motivi del progressivo deterioramento del sud che sta morendo d’inedia a causa del colpevole ed interessato abbandono da parte dei governi di questa sciammannata repubblica nata dalla resistenza.. Nemmeno laddove già erano presenti ed in modo rilevante quei fattori naturali che avrebbero potuto creare uno sviluppo notevolissimo portando ricchezza e benessere a queste terre, si è saputo fare un piccolo sforzo per assecondare una natura generosa. Ci riferiamo naturalmente al turismo che con un mare così splendido ed un clima così favorevole avrebbe dovuto essere strutturato ed organizzato con una certa facilità se, naturalmente, fosse stato supportato da una azione dei governi per creare le infrastrutture minime e promuovere una accoglienza gradevole. Sarebbero bastati un paio di aeroporti logisticamente posizionati ed una rete stradale efficiente per i collegamenti per creare una rete turistica efficace e questo avrebbe attirato gli investimenti per gli alberghi, le residenze e tutto il contorno di servizi. 118 Chi scrive lo ha visto realizzare a Tenerife dove sino a 40 anni fa c’era tanta miseria, tanta emigrazione in sud America e nessuna risorsa locale. Poi i governi locale e nazionale hanno promosso il turismo, hanno costruito due aeroporti internazionali, una rete autostradale, porti, collegamenti, centrali elettriche. Dietro a queste realizzazioni sono arrivati gli investimenti turistici sia dalla Spagna che da ogni parte del mondo ed oggi Tenerife è diventata da terra di emigranti a terra dove gli spagnoli stessi emigrano perché qui c’è lavoro e benessere per tutti! Questo esempio tanto per certificare che quanto abbiamo detto non sono fantasie e che quando esiste la volontà politica di realizzare certi progetti, questi sono poi di difficoltà minore di quanto possa apparire! Certo il mezzogiorno d’Italia ha anche il grossissimo problema delle mafie che si inseriscono in ogni attività e succhiano il sangue a chi lavora, ma anche questo è un problema perché nessun governo, dopo l’azione del prefetto Mori durante il Fascismo, che aveva debellato la mafia siciliana, ha mai saputo e voluto affrontare seriamente il problema ed anzi è stato sempre colluso, quando non organicamente complice delle mafie in un patto scellerato sia di scambio di tolleranza in cambio di consensi elettorali che di vera e propria compartecipazione criminale agli affari sporchi delle mafie come ogni giorno troviamo riscontro nelle cronache. Se non volete credere a noi, credete al Giudice Falcone che di mafia se ne intendeva e che proprio per la sua competenza ed onestà fu da questa assassinato. Nel suo libro “ cose di cosa nostra “ che già abbiamo più volte citato, Falcone dice: “ l’unico tentativo serio di contrastare la mafia fu fatto dal prefetto Mori durante il Fascismo. Dopo, lo Stato ha ignorato, sottovalutato o più semplicemente colluso..” Il risultato di questa dissennata e criminale politica dei governi è stato lo sfacelo del sud, aggravato anche dalla fuga di intelligenze e di talenti che, appena possibile, cercano altrove serenità, lavoro ed un dignitoso tenore di vita che la propria terra nega loro e che in altre terre si fanno onore conquistando spesso posizioni di prestigio a dimostrazione che l’ignavia del sud è una questione di ambiente e non di persone. Un unico paradosso apparente a questa situazione sta nel costante consenso elettorale che il governo Berlusconi riceve dal sud, ma questo si spiega con il controllo mafioso sull’elettorato che essendo residente e vivendo nelle precarie situazioni descritte, è costretto a sottostare al ricatto dei potentati politico mafiosi per non peggiorare ulteriormente le proprie condizioni ed ottenere quelle raccomandazioni che procurano un piccolo posto di lavoro o una pensione. Insomma un circolo chiuso di una schiavitù che procura schiavitù e che vive di schiavitù! Alessandro Mezzano COLPI DI SOLE IN SALSA DI DIALETTI 119 Il sole d’Agosto, si sa, è martellante e pericoloso e può provocare turbe cerebrali anche gravi. Se poi uno già non era di suo particolarmente brillante di cervello ed in più ha subito un ictus, allora i risultati di un colpo di sole possono essere disastrosi e produrre vaneggiamenti e deliri che fanno dire cose strane ed incoerenti. E’ il caso di Umberto Bossi che per avere passeggiato per un paio d’ore senza cappello in testa ha preso una insolazione che gli ha fatto fare l’uscita dei dialetti e cioè la pretesa che, per legge, nelle scuole e magari negli uffici pubblici delle varie regioni si parli il dialetto anziché l’italiano. Giocherà forse anche il fatto che Bossi non sa parlare correttamente l’Italiano e che perciò, a causa della sua ignoranza, preferisca il dialetto che ha imparato nella sua ignorante famiglia, ma certamente egli non si è reso conto che le sue affermazioni al riguardo sono una grave contraddizione con i principi cardine della lega in quanto polverizzano le già fumose tesi sulla omogeneità dei quella entità ectoplasmatica che essi definiscono la “Padania”. I detrattori e gli oppositori delle tesi leghiste sulla omogeneità della Padania, come noi, hanno sempre affermato che usi, costumi, mentalità, cultura e idioma delle varie regioni che la comporrebbero (Piemonte, Liguria, Emilia, Lombardia, Veneto e Friuli) sono altrettanto diverse tra di loro come verso le altre regioni che della Padania non fanno parte. In buona sostanza le affinità tra un Piemontese ed un Friulano sono poche ed altrettanto relative che quelle tra un Piemontese ed un Marchigiano o un Calabrese mentre esistono affinità culturali, storiche, politiche e tradizionali tra tutte le regioni che fanno così una Nazione che si chiama Italia!. Una delle differenze più marcate e più significative è quella dei dialetti che in alcuni casi, come per il Friulano o il Bergamasco, sono vere e proprie lingue e perciò il riconoscere ufficialmente che in Padania si parlano, o meglio si parlavano prima dell’avvento della scuola unificata, lingue diverse, significa ammettere l’inconsistenza della tesi di una entità omogenea e quindi significa distruggere la tesi della Padania come unità omogenea! Ma si sa, Umberto Bossi è aduso a dire fesserie e nessuno, all’interno della lega osa contraddirlo perché, come Berlusconi nel PDL e forse anche più di lui, Bossi è padrone e despota e tutti si ricordano la fine della Pivetti, ed il lunghissimo esilio dello stesso Maroni che si dovette genuflettere e “passare a Canossa” per un paio d’anni prima di rientrare nelle grazie di Bossi a causa di differenti prese di posizione che non collimavano con quelle del capo… Ai leghisti meno sciocchi consigliamo di tenere il “senatur” all’ombra, al fresco e magari di fargli qualche impacco di ghiaccio in testa per impedirgli di sparare fesserie a raffica come sta facendo e di scuotere dalle fondamenta i comandamenti della lega come appunto l’unità e la omogeneità della Padania ..!!! Senza contare lo scompiglio che Umberto Bossi avrà creato anche in famiglia dove, avendo dei figli “meticci” in quanto procreati da un lombardo e da una siciliana, se si seguiranno le sue esternazioni, ci sarà il problema di quale dialetto parlare, Siciliano o Meneghino? Un figlio parlerà siciliano ed uno meneghino? Oppure parleranno entrambi i due dialetti a giorni alterni? Il dubbio ci tormenta e converrete che non è un dubbio da poco ..!!! Alessandro Mezzano 120 AVEVAMO RAGIONE NOI Al raduno di Comunione e liberazione tenutosi a Rimini in questa fine estate del 2009, il ministro Tramonti ha affermato che :”.. per uscire dalla crisi credo sia dovere del governo iniziare a riflettere insieme sull’idea di favorire la compartecipazione, non la gestione, agli utili dei lavoratori..” L’affermazione segue quella di alcuni mesi fa del ministro del Welfare Sacconi e fa riferimento ad una proposta di legge presentata da Ichino, Treu, Castro, in discussione al senato. Certo la legge in questione procede lentamente e non avrà mai la velocità imposta alla leggi “ad personam” che Berlusconi ha fatto emanare per restare fuori di galera, ma rappresenta comunque una novità. Anzi é’ l’unica grande e vera novità in campo sociale che viene proposta dalla fine della guerra ad oggi, anche se è solamente un timido e molto riduttivo tentativo di realizzare con una legge applicativa l’articolo 46 della costituzione che recita:”..ai fini della elevazione economica e sociale del lavoro ed in armonia con le esigenze della produzione, la Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende..” Articolo che per più di sessant’anni è rimasto ad ammuffire senza che nessun partito, né di destra, né di sinistra, avesse mai proposto la relativa legge attuativa..! Come si vede, il governo disconosce in parte il dettato costituzionale quando afferma di volere concedere la compartecipazione e NON la gestione, ma è comunque già un passo avanti rispetto ai governi precedenti che non vollero concedere neppure quello..! Indubbiamente, pur traendo ispirazione dalla Socializzazione delle imprese realizzata dal Fascismo in Repubblica Sociale, sia il dettato costituzionale che, a maggior ragione la proposta di legge Ichino, Treu, Castro sono solo un pallido tentativo sulla via maestra tracciata dal Fascismo repubblicano che aveva avuto il coraggio politico di ridisegnare ex novo la posizione sociale dei lavoratori trasformandoli da oggetti a soggetti della produzione con pari importanza rispetto al capitale e dando loro una dignità ed una responsabilità mai avute prima. E’ comunque un passo verso la giusta direzione che potrebbe essere il seme di una nuova storia dei rapporti tra capitale e lavoro e non solo in termini strettamente economici, ma, ben più importante, in termini sociali ed umani. Con legittimo orgoglio, noi fascisti di oggi rivendichiamo la paternità di quelle idee e non tanto perché furono i nostri padri politici a crearle, ma perché questa è la dimostrazione che gli eventi possono sconfiggere gli uomini, ma non possono sconfiggere le idee quando le idee sono giuste..!! Avevamo ragione quando affermavamo che la soluzione dei problemi economici e sociali di un Paese non passa attraverso la lotta di classe, ma attraverso la realizzazione di sinergie tra le varie componenti della produzione della ricchezza nazionale e che questa non è un fatto solamente privato, ma un fatto che riguarda tutte le componenti del Paese in quel compendio che è appunto la Nazione ! Certo ci vorrebbe un governo con il coraggio del nuovo. Ci vorrebbe il cuore di abbandonare il piccolo cabotaggio per addentrarsi in alto mare perché solo così si scoprono nuove terre e si aprono nuovi orizzonti. 121 Ma dobbiamo per ora accontentarci perché piccoli uomini non possono compiere grandi imprese e di grandi uomini non ce ne sono all’orizzonte..! I nostri padri gettarono il seme e prima o poi esso darà frutto perché ciò è nella logica delle cose e travalica la contingenza delle ideologie! Alessandro Mezzano LA REPUBBLICA DEI LADRI Callisto Tanzi, responsabile ( per sua stessa ammissione) del crac Parmalat che ha messo sul lastrico milioni di risparmiatori, a sei anni da crac é ancora, per questa repubblica nata dalla resistenza, CAVALIERE DEL LAVORO CAVALIERE DI GRAN CROCE DELL'ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA MEDAGLIA D'ORO AI BENEMERITI DELLA SCUOLA, DELLA CULTURA E DELL'ARTE Benché gli statuti di ciascuna di queste onorificenze prevedano la revoca per indegnità ( larghissimamente dimostrata..!) nessuna delle istituzioni ha mai avviato la relativa procedura lasciando in così buona compagnia tanti cittadini che hanno invece ben meritato ...!!! Fulgido esempio della amoralità e della assoluta mancanza del senso dello Stato che anima i governi e le istituzioni di questa repubblica del cavolo...!!!! D'altra parte, con un presidente del consiglio Piduista che é padrone della Mondadori perché la sentenza di assegnazione relativa é stata comprata corrompendo i giudici ( come da sentenza del tribunale ), con il cofondatore del suo partito F.I. Dell'Utri condannato per mafia, con la necessità di apposite leggi personali per restare fuori di Galera, ecc. ecc. non c'é da stupirsi che un pesciolino come Tanzi sia cavaliere e medaglia d'Oro..!!! "..per aspera ad astra..." Alessandro Mezzano 122 LA PORCHETTA & LA FAINA In una delle trasmissioni di «otto e mezzo» dello scorso Dicembre, oltre all’immancabile conduttore Giuliano Ferrara è apparso, come ospite, il neocirconciso Fini Iscariota; la porchetta e la faina, appunto. Non ci interessa qui rimarcare l’orchestrazione del canovaccio della trasmissione che si è snodata tra domande rispettose e di comodo e risposte scontate e farisaiche ( doppiamente farisaiche..) in un parossistico «deja vu» che ci perseguita da quando, al ritorno dallo «strappo di Israele» Fini Iscariota ha moltiplicata le sue comparsate su tutte le reti TV ( tanto sono quasi tutte di proprietà o sotto il controllo del Berlusnano) per giustificare al pubblico il suo comportamento. Caso mai ci sarebbe da chiedersi perché, se il suo gesto era tanto scontato, giusto e consono al parere dei suoi elettori, egli si sia dovuto affannare tanto e tanto a spiegarlo… Questi sono problemi suoi e per noi che l’abbiamo pesato e misurato da ben prima di Fiuggi ribattezzandolo Iscariota per il suo talento nel tradire, egli non rappresenta più da tempo un nostro problema politico, ma è un avversario come e peggio dei comunisti o dei neodemocristiani. Ci ha invece colpito l’accoppiamento televisivo di due personaggi come Fini Iscariota e Ferrara per il singolare e molto simile percorso politico che i due inaffidabili figuri hanno vissuto in una manciata d’anni compiendo giravolte e piroette degne del festival del circo di Montecarlo.. Giuliano Ferrara, per chi non lo sa o non lo ricorda, nasce politicamente a Torino nel Partito Comunista Italiano dove si mette in vista per intelligenza, preparazione e capacità di trovare protettori importanti e, per questi motivi, comincia a salire nella nomenklatura giovanile sino a diventare il segretario dei Giovani Comunisti ed un possibile candidato a cariche ben più importanti sul piano nazionale del P.C.I. In questi anni difende Stalin, la GPU, i gulag, Pol-Pot, l’invasione e le repressioni in Tibet, il muro di Berlino e simili amenità. Rimane nel partito sino a quando, con fiuto sopraffino, si accorge della stella sorgente del PSI e di Craxi ed allora passa, armi e bagagli, a quel partito diventando uno dei «consigliori» di Bettino di cui diventa portavoce e difensore televisivo. Né lo trova impreparato il successivo capovolgimento di fronte per cui, attraversata quasi indenne «Tangentopoli», lo troviamo schierato con Berlusconi a dirigere un giornale del quale la signora Berlusconi è grande azionista ed a pontificare da una TV che, dopo la debacle di Cecchi Gori, diventa improvvisamente, chissà perché, filogovernativa. Sembra quasi di sentire un Emilio Fede più intelligente ( non ci vuole molto..) Fini Iscariota nasce politicamente nel M.S.I. di Almirante, dove tutti sanno che il movimento è stato fondato dai reduci della Repubblica Sociale Italiana ereditandone gli ideali, la storia ed i progetti politici. Anche lui è dotato d’intelligenza pronta, di capacità di comunicazione, di talento nel crearsi amicizie e protezioni importanti anche a costo d’insinuarsi nella famiglia Almirante, che 123 non ha figli, quasi come un figlio adottivo contando, in special modo, sul senso materno della signora Assunta che lo protegge e lo raccomanda al marito. Per alcuni anni studia da Almirante e riesce a farsi promuovere a delfino dell’inamovibile segretario del MSI, tanto che, alla sua morte, la successione di Fini Iscariota è cosa fatta! In questi anni fa sue ed esalta tutte le convinzioni dei camerati, compresa una sviscerata ammirazione per Benito Mussolini e per la R.S.I. sino ad arrivare a dichiarare che Mussolini è stato il più grande statista del ventesimo secolo. Quando il suo fiuto politico ipersensibile lo avverte che si sta presentando l’opportunità dello «sdoganamento» da parte di Berlusconi ( che , fatti i suoi conti si era accorto che per battere le sinistre aveva bisogno anche dei voti dei «fascisti») egli non si tira indietro ed anzi incoraggia le avances del cavaliere accettando, senza esitazioni, di abiurare buona parte degli ideali e degli obiettivi sociali e politici che il MSI aveva portato avanti per tanti anni pagando la propria coerenza con sacrifici, emarginazione sociale e politica ed anche parecchi morti! Di tutto ciò Fini Iscariota se ne frega ( adottando il motto fascista pro domo sua) e prosegue il suo percorso per entrare nei salotti buoni della politica a qualunque costo, facilitato in ciò dalla sua assoluta mancanza di remore morali, sino a giungere alla meta del viaggio in Israele che lo consacra definitivamente come associato al liberalmondialismo, sovrapponendolo ideologicamente a Forza Italia in previsione di una fusione. Perché ora Fini Iscariota studia da Berlusconi ed il suo prossimo, ambizioso obiettivo è proprio quello che egli nega con più forza: prendere il posto del Cavaliere alla guida di un grande partito conservatore innestando la forza ed i mezzi di Forza Italia, che però manca di organizzazione partitica, sul ceppo di Alleanza Nazionale che ha l’organizzazione ma non la forza ed i mezzi. Qualcuno, specie i due sgradevoli interessati, obietta che cambiare idea è lecito e noi siamo d’accordo purché ciò non avvenga troppo spesso e, soprattutto, non avvenga in coincidenza del mutare dei propri interessi di carriera ed economici. Per fare un esempio, non troviamo sospetto il cambio d’opinione di Bombacci che, dopo avere fondato il P.C.I. si trovò con Mussolini, appeso a piazzale Loreto, per avere aderito alla R.S.I. mentre troviamo sospetti i cambiamenti di Ferrara e di Fini Iscariota che, da ogni cambiamento «di opinione» hanno tratto vantaggi concreti ed immediati…. Alessandro Mezzano Tenerife 25-02-04 EMERGENZE Il governo ha scoperto l ‘ emergenza “DELINQUENZA” a Milano . Solo a Milano e solo perché in una manciata di giorni ci sono stati nove morti ammazzati ! Non l ‘ ha scoperta perché così dicevano , da molto tempo , i rapporti del Prefetto e della Questura , né perché studi di criminologia prevedessero , in base ad analisi sociologiche mirate , che si stava per arrivare ad un punto critico . No , il governo non bada ai rapporti dei suoi referenti locali ed in quanto agli studi di criminologia , non sa se sia roba che si mangi…! Semplicemente , il governo l ‘ ha saputo dalle cronache dei giornali e delle TV . E naturalmente , anziché prendere seri ed intelligenti provvedimenti anche restando a Roma , Presidente del consiglio e Ministro degli interni si sono precipitati a Milano per apparire nelle cronache , calmare gli animi esasperati e prendere decisioni cretine sul posto . Difatti , a parte i soliti bla.. , bla.. , bla.., in concreto , è stato deciso , udite , udite …, di unificare la centrale operativa dei centralini di Polizia e Carabinieri ! 124 Nulla invece è stato proposto né per arginare seriamente la continua ed inarrestabile crescita dell ‘ attività criminale , né per agire sulle cause del fenomeno che sono l ‘ immigrazione selvaggia e la diffusione della droga . Inascoltati , con spocchiosa supponenza , i suggerimenti del Sindaco di New York Rudy Giuliano , che hanno invece un notevole peso , supportato da concreti risultati positivi che si possono sintetizzare nella riduzione del 50% dei crimini e della criminalità ! Il metodo con il quale tali ecclatanti risultati sono stati raggiunti è semplice , ma va perseguito con costanza e si fonda su alcuni concetti basilari che sono . Tolleranza zero : Reprimere TUTTE le illegalità , dalle scritte sui muri , alla rottura di un vetro , allo spaccio di droga , alle rapine . Taglie sui criminali per chi aiuta la Polizia ad arrestare un colpevole . Premi o reprimende alle forze di Polizia secondo i reali risultati positivi o negativi ottenuti dai reparti nelle zone di loro pertinenza . Sono metodi che non ammettono critiche perché hanno dimostrato di funzionare al contrario di tutte le fumose ricette che i nostri parlamentari , da Gozzini a Simeone , hanno prodotto negli ultimi anni . L ‘ altro punto è contingentare l ‘ immigrazione i cui flussi devono essere disciplinati in funzione delle disponibilità di posti di lavoro ed anche in funzione dell’affidabilità sociale e civile delle varie etnie . Constatare che mediamente i Filippini lavorano e non rapinano o spacciano o fanno prostituire torturando e riducendo in schiavitù , mentre lo fanno e molto gli Albanesi , non è razzismo . Il non volerlo constatare è , viceversa , imbecillità..!! Non è possibile tollerare la circolazione di clandestini che , per la loro stessa situazione , sono predestinati ad entrare , prima nella microcriminalità e poi ad evolversi nel settore fino ad ingrossare le fila della criminalità organizzata . Le continue sanatorie di posizioni irregolari di clandestini ai quali , con criterio idiota , non si chiede se lavorano o delinquono , ma semplicemente da QUANTO TEMPO sono in Italia , non fanno altro che produrre gravi danni sia ingrossando le fila di coloro che non avendo un lavoro debbono delinquere per vivere e sia perché costituiscono un richiamo ed un sollecito a venire nel nostro Paese per coloro che dalle loro terre hanno deciso di emigrare . Il pericolo non è solamente quello di una futura , prossima , società multirazziale che , pur di per se , provocherebbe non pochi disagi e problemi sociali , ma di una società multirazziale con uno spiccato indice di delinquenza d’importazione che potrebbe fare del nostro Paese un Paese invivibile . Pertanto l ‘ emergenza non è Milanese , ma Nazionale e va affrontata con logica , metodo , razionalità ed intelligenza . Tutte cose di cui i nostri governanti sono , purtroppo , largamente sprovvisti ! Alessandro Mezzano Tenerife 13 Gennaio 1999 125 PAVOLINI All'attenzione del sig. Silvio Bertoldi Egr. sig. Bertoldi, Ho letto il suo articolo su Pavolini sul Corriere della sera di giovedì 4 Marzo e vorrei puntualizzare alcuni punti, sempre che lei fosse in buona fede, cosa di cui dubito fortemente dato che ad ogni riga si legge la tesi che lei vuole dimostrare e cioè che i fascisti della RSI furono, nella migliore delle ipotesi, un'armata Brancaleone di sprovveduti, di fanfaroni e di pavidi ( i pavidi, se mai, furono coloro che si "convertirono" il 25 Luglio quando, per il miracolo di S. Giacomo, milioni di italiani si addormentarono fascisti e si svegliarono antifascisti.....).. Una legione di combattenti che pur sapendo di perdere tutto, volle mettere in gioco la propria vita per difendere il principio della fedeltà e dell'onore, può essere considerata tutto fuorché sprovveduta e pavida, ma questa é la considerazione che di quei combattenti ha chi ha conservato una visione etica della vita e non pensa, come oggi di gran moda, solo ai soldi ed alle amicizie di potere per guadagnarli. Ma veniamo ai fatti. Pavolini partecipò di persona allo squadrismo che portò il fascismo al potere, rischiando la vita ( i rossi in quegli anni, ammazzavano come niente, per chi se ne fosse dimenticato..!). Quando Mussolini fu al potere e tutti sgomitavano per qualificarsi fascisti ante marcia ( chi non ha un parente, un amico, un conoscente che non sgomitò..??) egli si defilò e non chiese nessun incarico e nessun onore. Finì gli studi, prese due lauree, fondò un paio di riviste letterarie ed il Maggio Fiorentino e si dedicò alla cultura ed all'arte; insomma visse da cittadino qualsiasi come se non avesse avuto meriti fascisti. Solo quando tutti coloro che avevano sgomitato per acquisire meriti fascisti fasulli abbandonarono la nave che era in pericolo, egli tornò ad essere Fascista militante e si assunse la carica, parecchio rischiosa, di segretario Nazionale del P.F.R. e, riportando il partito alle sue origini squadristiche, volle che tutti coloro che si volevano iscrivere fossero anche milizia armata del partito. Fu uno dei pochi gerarchi ad essere catturato con le armi in pugno e morì da fascista e con coraggio. Quanto alla sua ferita "al sedere" che lei giudica antieroica, mi permette un'ipotesi alternativa: forse Pavolini fu ferito a tergo perché i partigiani avevano l'abitudine di sparare alla spalle! Vede quante cose verissime lei avrebbe potuto dire e non ha detto? Certo Goebbels insegna che illuminare alcuni aspetti dei fatti ed oscurarne altri può far apparire vero il contrario del vero, pur senza mentire formalmente, ma é un gioco vecchio e liso che ormai fa presa solo sui sempliciotti che però, forse, si contano in gran numero tra i suoi lettori su cui lei campa ed ingrassa.. 126 Alessandro Mezzano Chi sputtana e chi va a puttane Il signor Silvio Berlusconi ci ha veramente rotto le scatole con le sue continue dichiarazioni poco intelligenti, presuntuose, supponenti, arroganti ed infantili. Vediamo di cosa si tratta per confutare una volta per tutte le sciocchezze che va elargendo ad ogni occasione nel tentativo di recuperare una credibilità, una onorabilità ed un consenso che non ha perso per colpa altrui, ma solamente a causa del suo modo di porsi e di comportarsi. Essenzialmente Berlusconi accusa tutti coloro che non sono tartufescamente servili di: 1° perseguitarlo con una serie infinita di indagini e di processi 2° di volere ribaltare il responso delle urne che lo ha eletto capo del governo Alla prima accusa rispondiamo che le indagini ed i processi non sono nati dal nulla né sono il frutto di fantasiosi complotti, ma nascono tutti da ipotesi di reato, da precisi indizi e prove che soli sono in grado di porre in atto procedimenti giudiziari che oltretutto hanno sempre retto a tutti i tentativi dei suoi agguerritissimi avvocati di invalidarle. La riprova sta anche nel fatto che Berlusconi ha dovuto costringere la sua maggioranza ad emanare leggi apposite, “ad personam” per sfuggire alle conseguenze di tali indagini e processi che se no lo avrebbero già portato in carcere dato che la consistenza delle prove era tale da non lasciare alternative. Può anche darsi che la posizione istituzionale di Berlusconi abbia accentuato, rispetto ad altri, l’attenzione sia della pubblica opinione, che dei media e delle procure, ma questa è una situazione naturale di chiunque si ponga in posizione di responsabilità e di comando e sviluppi e provochi più che in altri casi le segnalazioni e le denunce. E’ la risposta inevitabile a chi si pone all’attenzione della pubblica opinione ed anzi questa attenzione ricerca con narcisistica costanza, ma, come dicevamo, bisogna che ci siano dei riscontri concreti e delle ipotesi di reato reali perché tutto ciò sfoci in indagini ufficiali, in denunce ed in processi. Nulla di tutto ciò si può costruire sull’aria fritta..! Corruzione di giudici, falso in bilancio, evasione fiscale, tangenti, false comunicazioni aziendali, per non parlare di altri sospetti che la stessa Lega di Bossi aveva avanzato 15 127 anni fa con le dieci domande ( rimaste senza risposta alcuna) sulla provenienza dei suoi primi capitali, sulla sua commistione con elementi mafiosi e sui maneggi con Previti per turlupinare l’ex proprietaria di Arcore che da Previti era “tutelata” non sono “invenzioni dei comunisti”, ma elementi concreti per ipotesi di reati. Tanti processi e tante indagini scaturiscono solamente da tanti illeciti commessi da Berlusconi. A moltissimi di noi, i giudici non avrebbero la possibilità di imputare un bel nulla..!!! Alla seconda accusa la risposta è ancora più facile perché l’accusa è sciocca ed inconsistente. Difatti non è possibile, per qualsiasi persona dotata di intelligenza media, confondere i due piani del consenso elettorale e della legalità. Chi è stato eletto dal popolo sovrano, e Berlusconi ha avuto indubbiamente più consensi elettorali dei suoi avversari, ha il diritto/dovere di presiedere l’esecutivo e di governare nell’ambito e nei limiti che la costituzione e la legge impongono e su questo non ci sono dubbi. Ma, nello stesso tempo, non è possibile affermare che la legittimazione che proviene dalle urne elettorali ponga chi è scelto dai Cittadini al di sopra della legge. IN UN PAESE CIVILE, IL PRAGMATISMO NON PUO' FARE STRAME DELLA GIUSTIZIA, DELL'ETICA E DELL'EGUAGLIANZA TRA I CITTADINI DIFRONTE ALLA LEGGE ..!! I due piani sono separati e distinti sia in termini teorici di legittimità che in termini pratici della applicazione della legge e della costituzione come d’altra parte ha autorevolmente ribadito con una recente sentenza la corte costituzionale. L’accusare la suddetta corte di parzialità dovuta ad appartenenza politica è soltanto becera e squallida demagogia che non premia né l’intelligenza di chi fa tali affermazioni, né quella di coloro che gli prestano ascolto! D’altra parte la politica in generale ci ha abituati in questi anni del dopoguerra a sentire coglionate di tal fatta che lodavano la magistratura quando essa emetteva sentenze favorevoli e la accusavano di imparzialità ( o peggio..) quando tali sentenze erano sfavorevoli per cui non mette caso di prestare ancora attenzione a tali stupidaggini..! Risulta pertanto evidente, alle persone dotate di un minimo di buon senso, che essendo separati i due piani della legittimità elettorale e della responsabilità penale, affermare che ci si serva della seconda per ribaltare la legittimità della prima è una enorme sciocchezza che solo la disperazione del vedere franare la propria posizione può suggerire! Se il Cavaliere Berlusconi non vuole essere, come dice lui stesso, “sputtanato”, la soluzione è semplice, basta che si comporti da persona per bene, che faccia la persona seria e che risponda nei tribunali alle accuse penali anziché cercare, come ha fatto per 15 anni, di sfuggire alle sue responsabilità ed al giudizio della legge. Alessandro Mezzano IN PARADISO ESISTE IL "LIBERO ARBITRIO" ?? Ipotizzando che esista un al di là come descritto dalla religione Cristiana ed un premio per i buoni ( paradiso) ed un castigo per i peccatori (inferno), per coloro che andranno in paradiso esisterà ancora il "Libero arbitrio" oppure saranno condizionati ad essere buoni al di fuori della loro personale volontà? Si é sempre detto che il "Libero arbitrio" é quello che ci distingue dagli animali e che ci dà un dignità che altrimenti non avremmo. Se chi va in paradiso non avesse il "Libero arbitrio" diverrebbe un animale senza dignità e se lo avesse avrebbe la possibilità di peccare e quindi di essere cacciato dal Paradiso che 128 così non sarebbe più una condizione di Eternità, ma solamente transitoria sbugiardando uno dei cardini della predicazione cristiana che sancisce pene o premi eterni.. Come la mettiamo..??? Alessandro Mezzano La diagnosi e le cure E bravo Obama! Questa volta glie le ha cantate chiare alle compagnie di assicurazioni americane dicendo che sono una massa di mascalzoni, di truffatori e di ladri. Le accuse erano particolarmente rivolte al settore sanitario. Non dimentichiamo che Obama, per la prima volta nella storia degli USA, sta cercando di varare una riforma sanitaria che poterebbe il Pese la livello minimo di assistenza rispetto agli altri Paesi civilizzati del mondo, sebbene con una settantina di anni di ritardo. Meglio tardi che mai…. Ora, che le compagnie di assicurazioni siano, in generale ed in tutto il mondo, una associazione al limite del delinquere, avidi, usurai e disonesti, lo sapevamo senza bisogno che Obama ce lo dicesse, ma naturalmente le sue esternazioni mettono agli atti in modo indubbiamente autorevole il concetto! Secondo noi però, non ci si può limitare alla diagnosi della malattia perché senza le cure adeguate il paziente muore ed a questo punto importa molto poco conoscerne le cause… La cura, in questo caso, deve essere articolata in due direzioni volte entrambe a stroncare la patologia sociale. 1° Una serie di leggi specifiche che impediscano a politici e legislatori di avere interessi economici nelle compagnie di assicurazioni al fine di impedire che un palese conflitto di interessi impedisca di emanare leggi che riducano i profitti delle stesse ed a questo proposito, per quanto riguarda gli USA sarebbe opportuno rivedere la legittimità delle Lobbyes che promuovono interessi particolari che non sempre coincidono, ed anzi spesso sono in contrasto, con gli interessi generali del Paese e quelli dei Cittadini. UN'ALTRA serie di leggi che regolmentino l’operato delle compagnie assicurative per limitarne le speculazioni e lo sfruttamento sui clienti e tutti quei difetti che hanno portato Obama a fare le dichiarazioni che ha fatto. 2° Istituire delle compagnie di assicurazioni dello Stato con uno statuto che le obblighi ad un comportamento corretto in modo da portare nel libero mercato un elemento calmieratore ed esempio concorrenziale di comportamenti virtuosi! La cosa ha già funzionato bene in Italia con l’I.R.I. che, tra l’altro, fu uno degli elementi che ci salvò dalla crisi mondiale del 1929 e che fu smantellato in nome del liberismo, ma in pratica per favorire il capitale e la speculazione finanziaria, con i risultati che tutti conosciamo. Ha funzionato in Spagna all’epoca della nascita del suo turismo con l’istituzione dei “Paradores nacionales” che, calmierando i prezzi degli alberghi, permise uno sviluppo rapido ed esponenziale del turismo spagnolo che offriva prezzi concorrenziali rispetto agli altri Paesi del Mediterraneo. Questi esempi per tacitare le solite false prefiche che ostentano il pianto sul “liberismo mortificato” per nascondere il vero obiettivo di dare mano libera ai monopoli ed alla speculazione! D’altra parte il concetto è semplice: creare una concorrenza di Stato evita prezzi eccessivi derivanti da oggettive situazioni di oligopolio in quanto, come fanno anche le banche, le assicurazioni, se lasciate a se stesse, anziché farsi una concorrenza che limita i profitti, preferiscono fare un “cartello” occulto e spartirsi il mercato con utili elevati..!! Il punto debole, per quanto riguarda l’Italia, è che per fare tutto ciò ci vorrebbe uno Stato governato da gente per bene, cosa che per adesso non è! 129 Alessandro Mezzano Chi va a puttane e chi a travestiti (Cronache di una repubblica resistenziale) Delle vicissitudini mondano-sessuali di Berlusconi abbiamo sentito ed abbiamo parlato sino alla nausea ( nausea sia per saturazione che per squallore morale). Ora ci tocca riprendere l’argomento per il presidente della regione Lazio, il Pidiessino Marrazzo. Marrazzo sniffa cocaina e fa sesso con i transessuali. E’ quanto emerge dalle notizie pubblicate su tutti i giornali dopo l’arresto dei quattro carabinieri che avevano ripreso il video di Marrazzo intento a svaghi non proprio innocenti con un uomo vestito/svestito da donna e che per questo lo ricattavano intascando tre assegni da € 20.000 ciascuno che il presidente del Lazio avrebbe pagato per mantenere segreta la sua esibizione sessuale poco conforme …! Su questa notizia, di per se molto squallida ( ma questa politica ci ha abituati allo squallore costante come suo elemento essenziale ) ci sembra opportuno fare alcune considerazioni e porre alcune domande. 1° Siamo dispiaciuti che l’arma dei carabinieri si sia sporcata la divisa anche se non è la prima volta e se non sempre è stato solo per colpa di alcune mele marce. Non riusciamo difatti a scordare l’esempio dell’assassinio della medaglia d’oro al valor militare Ettore Muti per opera dei carabinieri che lo arrestarono dopo il 25 Luglio 1943, su mandato del generale Badoglio nel quale i carabinieri, su presumibile ordine dell’alto comando dell’arma e su imbeccata dell’allora capo della polizia Carmine Senise ( è agli atti una lettera in tal senso di Badoglio a Senise ), agirono come sicari prezzolati dalla politica e non come servitori dello Stato ( Il cappello di Ettore Muti, tutt’ora visionabile, reca due fori, uno all’altezza della nuca ed uno della fronte, caratteristici di una esecuzione ). 2° I commenti della sinistra saranno altrettanto ( e giustamente ) salaci, aggressivi e di assoluta condanna come per le sbandate sessuali di Berlusconi oppure si insisterà sull’aspetto privato e personale dichiarandolo una sfera in cui non è lecito intervenire dall’esterno? 3° A sinistra, come a destra, l’etica, la morale, il senso della sacralità della famiglia sono valori buoni solo per la propaganda/pubblicità politica, ma non hanno alcun riscontro nei 130 comportamenti evidenziando una sindrome della menzogna, non come episodio, ma come comportamento abituale. Ciò svuota, snatura e delegittima lo stesso spirito democratico perché il potere del “popolo sovrano” ( come da costituzione.. ) viene ad essere così delegato a persone che non rispecchiano assolutamente ciò che gli elettori hanno scelto con il voto per cui la delega democratica di potere si trasforma in una truffa !! 4° Se paragoniamo il clima etico generale e della politica di oggi con quello del passato, viene la voglia di gridare evviva al bieco ventennio Fascista, quello che Fini Iscariota, su suggerimento degli amici rabbini, definisce “Male assoluto”, quando i gerarchi si esibivano nel ridicolo salto nel cerchio di fuoco, ma non giacevano con i transessuali sniffando cocaina ed i giovani al sabato andavano a fare ginnastica al “Sabato Fascista” anziché sballarsi, drogarsi ed ammazzarsi in feste baccanali senza scopo ..!! Ci fermiamo per ora qui, salvo a commentare, nei prossimi giorni, le prese di posizione ( già abbiamo visto quelle tartufesche da botolo isterico del cameriere Gasparri..) dei vari politici per vedere se saranno capaci di valutare lo scandalo per quello che è senza caricarlo eccessivamente di machiavelliche contorsioni cerebrali .. Alessandro Mezzano TOGHE ROSSE Da parte di Berlusconi e del suo partito, ad ogni occasione televisiva, si continua ad accusare la magistratura di “perseguitare” il capo del governo per motivi politici e non per perseguire reati commessi. L’accusa è sempre la stessa ed il giudizio costantemente lo stesso:” Non è Berlusconi l’anomalia, ma lo sono i giudici “comunisti” che lo perseguitano. Ora, a parte la stupidità di simili affermazioni, stante che non è possibile impostare dei processi sull’aria fritta, ma servono gravi indizi di reato, se ci son o tanti processi è solo perché ci sono indizi di tanti reati. Quanto ai giudici “comunisti” che perseguiterebbero una sola parte politica di centrodestra, basta considerare la situazione attuale in cui ci sono state indagini, arresti e procedimenti giudiziari contro amministratori a tutti i livelli del centrosinistra in Puglia, in Toscana, in Campania, in Lombardia, per smentire la bufala di Berlusconi. Il fatto è che quando i giudici assolvono il presidente del consiglio ( vedi caso SME) sono giudici “illuminati” mentre quando lo condannano o semplicemente lo accusano, sono giudici “comunisti” ….!! La cosa sarebbe ridicola se non fosse tragica perché è su questa base che si profila la riforma della giustizia che non servirà a snellire le procedure per non far durare una eternità i processi, né servirà a limitare a due i gradi del processo come avviene in tutto il mondo, ma servirà invece, come al solito, a tagliare le unghie alla magistratura per lasciare impuniti i reati commessi da lorsignori ..!!! Altro che sicurezza e lotta alla criminalità come si sbandiera nei discorsi elettorali. 131 Altro che discorsi sulla “questione morale” ..!!! Se si riduce la possibilità di condannare quei pochi delinquenti che vengono scoperti e denunciati accorciando i tempi di prescrizione senza accorciare i tempi dei processi, o depenalizzando la gran parte dei reati, solamente per parare le chiappe di un pugno di ignobili uomini politici, non si vede per quale mai motivo un delinquente dovrebbe smettere di delinquere dato il bassissimo rischio che corre di essere veramente punito! C’è da riflettere e seriamente sul patrimonio etico e sulla coscienza della casta politica che ci governa ..!!! Alessandro Mezzano PERUGIA NUOVA FIAMMANTE ( Programma del M.S.F.T. per le Elezioni Comunali 1999 ) Leggendo i programmi elettorali dei vari Partiti, presentati nel tempo, ci ha sempre colpito la fumosità dei concetti, la velleitarietà delle “promesse” e la prolissità del linguaggio. Cercheremo di evitare tutto ciò definendo con chiarezza e sinteticità programmi e progetti di concreta e rapida possibilità di realizzazione. CITTA’ SOCIALE: Residenze socialmente attrezzate composte da quartieri di nuova realizzazione o recuperati da ristrutturazione di edifici comunali dismessi appositamente progettati per dare un’abitazione autonoma, dignitosa( circa 50 mq.)e contemporaneamente fornita dei servizi sociali, sanitari, assistenziali alle persone che vivono sole per anzianità, per contingenza o per scelta, in un ambiente gradevole e stimolante che supporti la negatività della loro solitudine con uno scheletro logistico, psicologico e sociale che ne attenui i disagi. I costi degli affitti di tali abitazioni saranno al prezzo di “mercato” per chi se lo potrà permettere, mentre una graduatoria di contribuzioni Comunali interverrà a favore di coloro che documenteranno redditi insufficienti. Le spese relative potranno essere compensate dalla Regione in funzione dei risparmi ottenuti con minori spese di ricoveri negli ospedali e nei cronicari dovuti ad una qualità della vita decisamente migliore che influisce, come è risaputo, sullo stato di salute di tutti e particolarmente degli anziani. Difensore Civico. La figura del difensore Civico è prevista dalle Leggi vigenti e pertanto si tratta solo di applicarle sanando una deficienza (apparentemente) inspiegabile delle amministrazioni precedenti. Si tratta inoltre di una funzione fondamentale che restituisce ai Cittadini l’autorità della “sovranità popolare” spesso soffocata dai soprusi della burocrazia che dovrebbe essere al servizio della comunità e non a quello di 132 gruppi di pressione politici ed economici che agiscono per interessi privati anziché generali. I.C.I. Questa tassa comunale sarà rapportata al REDDITO dei Cittadini con sgravi per i redditi più bassi e per i carichi familiari più onerosi e aliquota massima per i redditi più elevati. Tale concetto risponde ad un principio di equità sociale e riporta la tassazione nell’ambito della Costituzione laddove essa stabilisce che ogni Cittadino dovrà contribuire alla spesa pubblica, secondo le proprie capacità economiche. Assistenza agli anziani ed ai disabili. Saranno potenziati e riorganizzati questi servizi facendo particolarmente attenzione all’incremento del Volontariato ed alla costituzione di Cooperative Giovanili cui saranno concesse tutte le agevolazioni operative e fiscali, permesse dalle Leggi vigenti. Asili Nido. Riorganizzazione degli asili riguardo alla loro ubicazione, agli orari e soprattutto alle rette che devono essere considerate in rapporto alla loro funzione che è quella di ospitare i figli di quei Cittadini che devono lavorare per necessità e quindi non si possono permettere rette esose. I benestanti non hanno bisogno e non si servono degli asili nido. Contributi in denaro e promozione del lavoro part time per le madri lavoratrici che scelgono di abbandonare temporaneamente il lavoro per accudire ai figli piccoli fino all’età di tre o quattro anni. Tali contributi saranno parzialmente finanziati dalla riduzione delle spese per gli asili nido che saranno ridotte in proporzione del numero ridotto di bambini che ne faranno uso. L’utile sociale sarà notevole e si espliciterà nella maggiore serenità ed equilibrio di bambini cresciuti accanto alle loro madri e nella rivalutazione dell’istituto famigliare nelle sue funzioni e nella sua completezza, come previsto dall’articolo 31 della Costituzione. CITTA’ COLLEGATA: Collegamenti. Garantiti tra centro e periferia e con i principali poli sanitari, sociali ed amministrativi della Città. Attenzione particolare per gli orari di “punta” con adeguata integrazione della frequenza delle corse. Studio sulla possibilità di tariffe agevolate per le categorie di viaggiatori con minori disponibilità finanziarie. Parcheggi. Piano di parcheggi a cielo aperto e/o sotterranei nella circonferenza semicentrale, in punti strategici per un accesso pedonale facile e comodo al centro storico che ne risulterebbe vivificato e decongestionato. Serie di parcheggi periferici con collegamenti al centro. Prezzi politici contenuti per i visitatori ed i turisti. Minimetrò. Accelerazione del progetto del minimetrò, integrato con il passante ferroviario. Attenzione e controlli sull’impatto ambientale, il rispetto del patrimonio artistico e monumentale, sulla distribuzione dei fondi e sulla dinamica dei costi. Studiare i percorsi in funzione logistica per collegare i punti strategici ( scuole, centri sportivi, uffici, ospedali, ecc.), creando un asse pedonale alternativo a quello automobilistico attualmente in atto. Prevedere una linea di collegamento interurbano che unisca i centri delle zone periferiche con il centro cittadino tramite interconnessioni con il minimetrò e le FF SS. CITTA’ TURISTICA: Creazione di un apposito organismo denominato PERUGIARTE TURISMO, a gestione mista privata e pubblica per la promozione del turismo a livello Nazionale ed Internazionale tramite collegamenti con operatori turistici mondiali, partecipazione e/o gestione di Mostre mercato del turismo e collegamento Via Internet con un “sito” creato e gestito da PERUGIARTE TURISMO. 133 Coordinamento con E.P.T. per adeguare la ricezione Turistico Alberghiera con tariffe promozionali e “pacchetti” Viaggio aereo – soggiorno “tutto compreso”, valorizzando l’aeroporto di S.Egidio ed eventualmente coinvolgendo il Governo Europeo con un progetto di sviluppo culturale e turistico che possa giovarsi di finanziamenti Europei. Cogliere l’occasione del Giubileo per far conoscere al mondo turistico internazionale le attrattive di Perugia e dell’Umbria. Potenziamento e promozione dei musei Civici. CITTA’ DEL LAVORO E DELL’ARTIGIANATO: Difesa delle attività commerciali e produttive di dimensioni e caratteristiche Artigianali che, a differenza delle grandi aziende e dei mega centri commerciali, estrinsecano l’identità Perugina nelle tradizioni, nella fantasia e nella professionalità. E’ necessario riappropriarsi dell’identità locale per evitare di perdersi in una generale omologazione pseudo culturale, identica da Bolzano a Palermo! Zone attrezzate per manifestazioni e mostre relative alla produzione artigianale, magari inserite in aree dismesse o comunque inutilizzate, con canoni di affitto “politici” a favore delle varie associazioni e cooperative artigianali. Cocentrare le attività artigianali in una precisa area centrale, di proprietà comunale e ceduta in affitto alle botteghe artigiane a canoni politici per consentire la vita e lo sviluppo di una serie di attività che, oltre a racchiudere il complesso delle tradizioni e della cultura Perugine, sono possibili fonti di posti di lavoro contrariamente alle grandi aziende che, automatizzandosi sempre di più, diminuiscono la loro necessità di mano d’opera. Concentrare e razionalizzare in questa area artigianale tutti i corsi professionali dell’artigianato e delle arti minori già finanziati dalla Provincia, dalla regione e dal fondo sociale Europeo. Salvaguardia e potenziamento del mercato coperto nel centro cittadino nel rispetto delle funzioni d’uso delle strutture esistenti. Tutela del Centro storico. Ribaltare l’immagine negativa offerta dall’accattonaggio, dal barboname, dalla piccola delinquenza dedita a scippi e borseggi. Regolamentazione rigida del commercio ambulante. Vigili di zona per il controllo ed il recupero del territorio. Agenzia per l’occupazione. Tale Agenzia svolgerà principalmente due compiti: 1. Concentrare le risorse finanziarie disponibili e/o attivabili, pubbliche e private su obiettivi prestabiliti per facilitare la nascita di nuove iniziative imprenditoriali, soprattutto giovanili. 2. Fungere da “sportello unico” gratuito per le imprese, enti ed operatori Nazionali o stranieri, interessati ad investire a Perugia. La macchina burocratica garantirà che entro 90 giorni dalla consegna di un progetto di investimento, consegnerà tutte le autorizzazioni di competenza Comunale per consentire all’Agenzia di emettere un Unico nulla osta Autorizzativo. Salario minimo di inserimento. Tale istituzione è destinata ai giovani che raggiungono la maggiore età e che vogliono inserirsi nel mondo del lavoro. Esso sarà corrisposto a fronte di una presenza lavorativa sul territorio comunale, nell’ambito dei servizi sociali o delle attività di recupero del territorio e dei beni ambientali. Informare i giovani sulle possibilità di finanziamenti Europei per progetti specifici per cui tali finanziamenti sono previsti. CITTA’ URBANISTICA: Parchi. Inserimento nel P.R.G.. di vaste aree da adibire a parchi e zone verdi attrezzate collegate al centro città con bus navetta. 134 Azione di contrasto e di dissuasione allo spaccio di droga ed alla prostituzione nei viali e nei parchi Cittadini coinvolgendo apposite unità della polizia Municipale. Collegamenti, rinforzati nei periodi di punta, con il lago Trasimeno. Recupero, mediante iniziative a ciò mirate,, dell’identità cittadina, coinvolgendo i fanciulli e le scuole con progetti di lezioni all’aperto ed in città per un’educazione alla Peruginità ed alla salvaguardia delle tradizioni e della cultura locali. CITTA’ AMMINISTRATIVA: Informatizzazione totale dei dati e delle informazioni anagrafiche, sociali, fiscali e quant’altro, con la costituzione di un’ unica BANCA DATI per annullare le perdite di tempo e di denaro necessarie al rilascio di documentazioni da un ufficio ad un altro. Attuazione completa della Legge sulla AUTOCERTIFICAZIONE, con l’obbligo, pena sanzioni gravi, per ogni Ufficio di accettare le dichiarazioni in tal senso dei Cittadini e stabilendo che il funzionario che , colpevolmente, rifiuterà l’autocertificazione , rifonderà personalmente i danni e le spese causate al Cittadino da tale fatto colposo. CITTA’ SANITARIA: Assistenza. Potenziamento e facilitazioni per il volontariato e le cooperative finalizzate all’assistenza domiciliare di anziani e malati, per il trasporto agli ambulatori, all’ospedale diurno od ai centri di dialisi di quei pazienti con difficoltà di accesso proprio. Ambulanze. Potenziamento e facilitazioni per i servizi di auto ambulanze, specie con personale volontario o con cooperative di giovani disoccupati. POLITICAMENTE CORRETTO La discriminante che determina gli atteggiamenti dell’attuale classe politica Italiana é la mancanza di un confine tra ciò che si considera “giusto” e ciò che si considera “ingiusto”, la mancanza di una scala di valori cui attenersi come modelli nel determinare le strategie e le linee di azione politiche. Al concetto di GIUSTO si è sostituito quello di OPPORTUNO o CONVENIENTE e tutto viene fatto esclusivamente in funzione del guadagno, in consenso, in potere, in importanza, in visibilità, che ne può conseguire, senza badare se un’ipotetica coscienza può risultarne soddisfatta o frustrata! Di ogni presa di posizione, vengono soppesati i pro ed i contro in relazione agli interessi dei gruppi di pressione, delle corporazioni professionali, tenendo conto delle opinioni di moda e dei possibili risentimenti di chi senta minacciati i propri privilegi acquisiti. Quasi mai si tiene conto degli elementi oggettivi determinati dal buon diritto, dall’equità, dall’opportunità di equilibrare scompensi sociali o salvaguardare dignità e qualità di vita di gruppi che non siano in grado di apportare importanti quantità di consensi. Qualcuno disse: “ Le battaglie non vanno combattute per essere vinte, ma perché sono giuste!” Ebbene il concetto informativo degli atteggiamenti della nostra classe politica sono in totale antitesi con quanto disse quel qualcuno; le battaglie vengono combattute solo per essere vinte. La giustezza della loro causa è assolutamente ininfluente! 135 E’ difficile stabilire quanto questo Machiavellismo spinto all’eccesso, sia il risultato di una classe politica espressa da una base popolare priva uno scheletro etico in grado di supportare valori ideali in chiave politica e sociale e quanto, al contrario, una classe politica degenerata, nata da una situazione storica traumatica, ipocritamente falsata come portatrice di valori per giustificare la propria vuotezza, abbia determinato una base sociale sbracata, cinica ed amorale. Come spesso accade, causa ed effetto s’intrecciano nell’immagine del serpente che si morde la coda. La conseguenza pratica di tutto ciò è l’avallo di un’agnosticità ufficializzata sulle questioni morali. In sintesi, una dichiarazione di legittimità dell’AMORALITA’, che è peggio, molto peggio, dell’IMMORALITA’! E’ la vittoria dei furbi, il regno dell’ammiccamento, il trionfo delle confraternite e delle massonerie, il preludio al mondo delle MAFIE! Se ad alcuni lettori, quanto affermato può sembrare cervellotico o teorico, facciano mente locale a come alcuni problemi vengono, o sono stati trattati. Per i “terroristi rossi”, è “politicamente corretto” pensare che l’emergenza è superata e che è necessaria la clemenza per rimarginare le ferite sociali. Per i “terroristi neri”, un analogo atteggiamento non è “politicamente corretto”. Si tratta di potenziali sovvertitori dello Stato, incapaci di evolvere il loro pensiero. E poi sono solo dei fascisti.. E’ “politicamente corretto” pensare all’accoglienza ed alle sanatorie per centinaia di migliaia di immigrati clandestini, cui chiedere solamente da quanto tempo sono in Italia (Illegalmente..) Non è “politicamente corretto” respingere i clandestini e programmare, contestualmente, una seria politica di aiuti allo sviluppo reale dei Paesi da cui essi provengono, anche per aiutarne tutti i cittadini e non solo i più intraprendenti. Non é “politicamente corretto” discriminare tra i gruppi etnici degli immigrati, anche se, per esempio, in generale i Filippini lavorano ordinatamente e bene senza dedicarsi a spaccio di droga, protezione e schiavizzazione delle prostitute, rapine e furti, come invece praticato in larga misura dagli Albanesi. E’ “politicamente corretto” parlare ogni giorno, da cinquant’anni, coinvolgendo tutti, dello sterminio di sei milioni di Ebrei ed ignorare con sufficienza, i cento milioni di esseri umani sterminati dal comunismo, il popolo Armeno sterminato dai Turchi, il popolo Pellirosse sterminato dagli Americani, ecc., ecc., ecc. E’ “politicamente corretto” interpretare la Storia recente Italiana in chiave strettamente “resistenziale”, chiudendo gli occhi alla verità oggettiva ed esaltando solamente le tesi di parte. Si potrebbe continuare all’infinito, tediando chi legge, ma ciascuno potrà trovare nella propria memoria, sforzandosi appena, altri esempi analoghi. La strada che la nostra società sta percorrendo non porta all’evoluzione civile ed alla maturità sociale, ma al disordine, all’anarchia, alla jungla! Occorre una sterzata forte e decisa che inverta la tendenza. E’ necessaria una RIVOLUZIONE! Non sappiamo come e quando, ma sappiamo esattamente quale: la rivoluzione Nazional Popolare per ristabilire le basi di uno Stato etico in cui l’azione sia motivata da una preminenza dei valori e non degli interessi, in cui la politica governi l’economia e non viceversa, in cui denaro e produzione siano strumenti per l’evoluzione dell’uomo e non mezzi per il suo asservimento. 136 Uno Stato nel quale la dignità umana, la solidarietà, la promozione dei valori spirituali, siano pietra di paragone con cui confrontare l’azione politica e cardini fissi su cui ruotare la quotidianità dell’esistenza. Tenerife 14-Febbraio-1999 Alessandro Mezzano Caro Gesù bambino, Anche quest’anno siamo arrivati alla vigilia di Natale e tutto il mondo fa finta di volersi bene e, ipocritamente, fa voti di buoni sentimenti, di generosità e propositi di pace e di fraternità verso chi soffre. Sono più di 2.000 anni che senti le solite frescacce, le solite bugie, le solite false affermazioni, i soliti finti propositi ed ancora non ti sei deciso a prendere provvedimenti verso coloro che ti prendono in giro? Ma insomma, ci sei o ci fai..? Non pensi sia arrivato il momento di fare capire che non sei così sprovveduto da continuare a credere alla buona fede dei potenti della terra che sfornano frottole a raffica? Non ti pare sia il caso di far capire che l’amore è si una bella cosa, ma che lo è se viaggia nei due sensi, se c’è reciprocità e che dopo millenni di prese in giro anche una strapazzatina ogni tanto ci vorrebbe..? Non sei d’accordo che, dato che il titolare sei tu, la pretesa di tanti politici, Italiani e nel mondo, di essere Dio, sia un tantino esagerata e vada quantomeno ridimensionata? Ed allora eccoti la lista dei regali di Natale che ti chiedo: - Manda un infarto a Obama che finge di essere meglio di Bush ma continua le sue guerre ed appoggia lo sterminio che Israele fa dei Palestinesi ed un tre o quattro Tifoni ed una decina di terremoti, di quelli belli tosti, agli Americani, in compenso delle tante guerre che gli Usa hanno seminato nel mondo per arraffare petrolio, potere strategico e mercati e per ripagare, almeno in parte le sofferenze che hanno sparso su tutta la terra in nome del mercato e del profitto. - Fai venire al capo del governo israeliano una malattia di quelle che ti fanno soffrire come una cane, ma tenendoti in vita a lungo per aumentare il divertimento, per ricompensarlo del suo razzismo, della sua ferocia, della sua presunzione di essere un capo della razza eletta degli uomini di serie A, mentre il resto dell’umanità è sterco, come è bene documentato nella Thorà! Ripeti lo show delle sette piaghe d’Egitto, solo, questa volta, dirottandole verso Israele in modo che si rendano conto che non si può sanare un torto facendone altri dieci ! - Richiama nelle tue celesti dimore il fratello di Fidel Castro che uccide a Cuba ancora dopo decenni dalla rivoluzione, i capi Cinesi che opprimono e distruggono i miti Tibetani che vorrebbero solo vivere e pregare il loro Buddha senza nuocere a nessuno e tutta la serie di satrapi sudamericani che schiavizzano la loro gente. - Fai venire la rogna e la scabbia e manda in miseria tutti quei liberalcapitalisti che si affannano a super produrre per avidità di profitto e rovinano, sfruttano, inaridiscono e distruggono questa terra che tu ci hai regalato per vivere in pace ed armonia. - Dai un marcato avvertimento ( decidi tu come..) all’Inghilterra che da secoli impedisce che l’Europa nasca e viva in pace e prosperità, a causa del suo ingiustificato orgoglio e della sua presunzione irragionevole e trasforma quella terra in un’isola di pescatori. - Manda i tuoi angeli nel nostro parlamento a marcare con il fuoco tutti i corrotti, i ladri, i profittatori ed i mentitori in modo che alle prossime elezioni sapremo finalmente con chi abbiamo a che fare e potremo scegliere i candidati migliori ( se ne resterà qualcuno..). 137 - Manda un ictus a Berlusconi ed un colpo definitivo a Bossi, una paralisi a Bersani, a D’Alema ed a Franceschini, ed a Fini iscariota che ha tradito tutto e tutti manda un bel cancro di quelli che fanno tanto male .. - Distruggi le case, le auto di lusso, i conti in banca, di quei preti e di quei vescovi e cardinali che predicano la carità, ma pensano alla carriera, che predicano l’amore, ma esercitano l’indifferenza, che consigliano la povertà, ma cercano gli agi ed il denaro, che criticano il peccato, ma credono che sia peccato non farlo..! E se poi, tu che tutto sai, vedi che l’umanità resterà ancora e sempre quel verminaio di cattiveria, di odio, d’invidia e di prevaricazione che è sempre stata, mandaci un bel secondo diluvio universale, ma senza avvisare nessun Noé in modo che nessuno si possa salvare su di un’arca o su di un qualche Yacht con targa di Panama..! Tanti saluti e buon Natale anche a te, pensa alla salute ed occhio al trentatreesimo compleanno…... Alessandro Mezzano Tenerife 07-12-09 IL FURTO DEGLI EDITORI Da un sacco di anni i governi passati e presenti danno consistenti contributi ai giornali. Tali contributi, immotivati in un contesto di libera concorrenza dove il successo dovrebbe essere determinato solamente dalla qualità che nella fattispecie si estrinseca nella capacità di essere incisivi, chiari, sinceri, informati, coraggiosi e disinteressati, diventano invece spesso un modo surrettizio di finanziare con il pubblico denaro gruppi privati, gruppi di potere e partiti politici. Come è noto a tutti, in Italia i giornali a maggiore diffusione fanno capo a ben determinati gruppi editoriali che a loro volta sono di proprietà o sotto il controllo di personaggi noti. RCS fa capo a Mediobanca, Pesenti, Ligresti, Della Valle, Banca Intesa, Generali ass., Merloni ed Edison, MONDADORI fa capo a Berlusconi tramite Fininvest(57,4%), SISa Silchester in ternational Investors e Tweewdy Browne Co. (5%), GRUPPO ESPRESSO a De Benedetti, IL GRUPPO CALTAGIRONE a Caltagirone editoriale più Edoardo Caltagirone, IL GRUPPO RIFFSER a Maria Luisa Riffler e società poligrafica editoriale, LA STAMPA alla famiglia Agnelli, ecc. ecc e questi gruppi comprendono, oltre al Corriere della sera, Gazzetta dello sporto, Repubblica, Gazzetta di Mantova, Messaggero Veneto, La Stampa, La Nazione, IL resto del Carlino, Il Mattino di Napoli, Il Giorno ed Il Piccolo, tutta una miriade di giornali a tiratura locale per un totale di centinaia di testate. In più ci sono una ulteriore miriade di giornaletti e giornalini di partito che, a parte un paio di essi, nessuno si sogna di comperare e di leggere e che addirittura spesso non arrivano neppure nelle edicole. Ebbene TUTTI, ma proprio tutti questi giornali godono di una ampio finanziamento di soldi nostri da parte dello Stato con metodi a dir poco disinvolti .. Non è necessario certificare che i giornali stampati siano stati venduti almeno in parte, ma è sufficiente dichiarare la tiratura e cioè quanti ne sono stati stampati anche se poi la maggior parte di essi ( o anche tutti) finiranno al macero, per avere dallo Stato il finanziamento che sarà proporzionale alla tiratura. La cifra approssimativa stanziata per il finanziamento è di 700 milioni di Euro ogni anno dei quali ben 140 milioni vanno a quei giornali e giornaletti politici di cui sopra …. A noi, ed alla logica, ciò appare come una truffa e se la magistratura non ha avuto ancora la “notizia di reato” per potere procedere, siamo ben lieti di dargliela con questo articolo, ma forse, non siamo giuristi per giudicarlo, il reato non c’è perché lor signori hanno fatto una legge che dice che truffare in tal modo è lecito e legale ….! 138 Temiamo purtroppo che nulla succederà come nulla è successo quando una indagine ben più dettagliata della nostra è stata fatta e portata a conoscenza di tutti dalla trasmissione “Reporter” alcuni mesi fa perché gli interessi coinvolti sono troppi ed a un livello troppo alto dove normalmente spira un’aria di immunità che pone chi la respira al di sopra ed al di fuori della legge che governa noi comuni mortali e soprattutto perché la pubblica opinione è oramai moralmente anestetizzata e trova normale questa anormalità..! Anche nella recente finanziaria “di crisi” in cui sembrava che si volessero stringere un pochino i cordoni della borsa per quanto attiene ai finanziamenti indiscriminati a pioggia per la stampa, è bastata la vibrata protesta degli editori che il ministro Tremonti ha fatto una precipitosa quanto silenziosa retromarcia lasciando tutto invariato rispetto al passato! L’argomento per la politica è tabù come sempre quando si tratta di argomenti che si riferiscono ai modi che la politica ha o trova per arraffare denaro alla faccia dei Cittadini e ne fa fede il silenzio sotto il quale passano i vari aumenti degli emolumenti ai parlamentari che, votati all’unanimità, non solo non appaiono nelle cronache politiche e nelle TV, ma addirittura vengono spesso mimetizzati con escamotages che non li fanno apparire come tali nei resoconti parlamentari ufficiali. Alessandro Mezzano OLTRE LA DESTRA, OLTRE LA SINISTRA PER LA NAZIONE, PER IL POPOLO, PER LA TRADIZIONE! Che si senta parlare ancora oggi di destra e di sinistra con gli stessi schemi mentali e con gli stessi progetti sociali ed economici e le stesse formule politiche che sono nati più di un secolo fa quando la società era diversa come impostazioni, come rapporti tra classi sociali, come mezzi di produzione, come dinamiche economiche e finanziarie, come prospettive di sviluppo, come connessioni tra gli Stati è semplicemente grottesco sia perché nasconde quali siano le vere problematiche da portare a soluzione e sia perché cristallizza le posizioni politiche e sociali su parametri che non rappresentano più la realtà che viviamo, ma bensì una realtà virtuale e passata che non ha riscontro nella vita di oggi. Se ne potrebbe fare una lunga e dotta disquisizione teorica, ma preferiamo attenerci alla storia dell’ultimo secolo per di mostrare come destra e sinistra siano due ectoplasmi senza più vita e senza speranza. La sinistra, nella sua forma più ortodossa e genuina, è stata incarnata dal Marxismo che si è concretizzato nel comunismo che, checché ne dica Silvio Berlusconi per incantare i suoi sciocchi serpenti, è oramai morto e sepolto, senza possibilità di recupero, a causa del suo fallimento sul campo della gestione pratica della cosa pubblica in decine e decine di Stati e di situazioni le più diverse ed ha dimostrato inequivocabilmente la sua inadeguatezza a risolvere i problemi sociali, economici e politici del mondo. La destra, intesa come ideologia e progetto di società, è nata con il liberismo di John Smith che si è concretizzato nel capitalismo e nel consumismo che ne è la conseguenza diretta e, più recentemente nella speculazione finanziaria che, astraendosi dalla produzione di beni, crea profitti senza produrre ricchezza. 139 Le cronache recenti ci narrano come anche questo sistema economico stia dando segni di cedimento strutturale e di come esso contenga in se il seme della propria autodistruzione non fosse altro che per la necessità assurda ed innaturale di aumentare all’infinito produzione e produttività senza considerare l’ipotesi di una saturazione dei mercati oltre a quella di un progressivo esaurimento delle risorse e ad un continuo incremento dell’inquinamento del pianeta! Quanto all’aspetto sociale, questo sistema sta allargando sempre di più la forbice tra chi è ricco e chi è povero arricchendo i ricchi ed impoverendo i poveri. Nessuno dei due sistemi poi è riuscito, nonostante l’enunciazione dei propositi, a sanare quella enorme ingiustizia umanitaria per la quale due miliardi di esseri umani vivono abbastanza bene mentre quattro miliardi muoiono di fame ..!! Questo senza tenere conto dell’aspetto etico che pretenderebbe equità sociale, armonia dei rapporti umani, solidarietà, coerenza con le tradizioni della propria cultura. Ma evidentemente manca la fantasia e l’onestà intellettuale per riconoscere la morte dei due schemi che hanno determinato la politica da più di cento anni e che sono oggi obsoleti ed inadeguati ed é anche la mediocrità di chi non sa avere idee nuove e la furbastra speculazione di chi ci ha costruito sopra la propria carriera politica, che li tiene in vita, mummificati ed inefficaci incatenandovi l’umanità! Solo il Fascismo, con il pensiero di Benito Mussolini, che fu senza dubbio alcuno, oltre che l’unico vero rivoluzionario del XX° secolo, il suo più grande statista, era riuscito a spazzare le ragnatele della politica lanciando finalmente nuove idee, moderne, originali e risolutive che ancora oggi sono di attualità per la semplice ragione che sono in grado di risolvere l’eterno conflitto tra ricchi e poveri, tra capitale e lavoro, tra egoismi e solidarietà individuando la terza via che, con la mediazione attiva del potere di uno Stato etico, era riuscita a trasformare i conflitti in sinergie e le differenze in complementarità nell’ambito di una Nazione compatta e solidale! Tutta la legislazione del ventennio, che culminò con l’apoteosi della socializzazione che vide i lavoratori nei consigli di amministrazione delle aziende, è stata una ininterrotta marcia verso la realizzazione di quegli ideali ed ancora oggi, l’intero impianto dello stato sociale italiano è retaggio del Fascismo! Gli interessi economici di un capitalismo mondiale ancora imperante e di un marxismo allora al potere in mezzo mondo hanno scatenato una guerra mondiale che aveva l’unico vero scopo di cancellare quelle idee che erano l’antitesi del marxismo e del capitalismo e che costituivano il pericolosissimo esempio di una soluzione alternativa che metteva quei due sistemi fuori gioco. La sconfitta militare dell’Asse ha bloccato quel processo di modernizzazione del mondo, ma non è riuscita a cancellare quelle idee che sono ancora oggi ed anzi specialmente oggi, le più rivoluzionarie, le più moderne, le più risolutive dei problemi dell’umanità. Noi non sappiamo quando, né sappiamo se con lo stesso nome, ma siamo sicuri che quelle idee finiranno per trovare la strada del successo perché sono una via obbligata dalla ineluttabilità dell’evoluzione delle cose. Per questo affermiamo qui che noi Nazionalpopolari che abbiamo l’onore e l’onere di essere gli eredi di quelle idee, ci dichiariamo oltre la destra ed oltre la sinistra guardando con pragmatismo il futuro alla luce delle esperienze del recente passato. Facciamo testimonianza attiva e rendiamo fertile il suolo in cui gettare quel seme. Buttiamo fuori bordo il vecchiume e le zavorre di quelle idee che hanno fallito o che stanno fallendo e proseguiamo la navigazione leggeri, con le idee che sono ancora nuove e moderne, dritti verso la meta. Innestiamo nuovi virgulti sul tronco della tradizione! Noi Nazionalpopolari siamo per la fine della contrapposizione tra gruppi sociali e questo sia per quelle motivazioni ideali che ci fanno considerare assurdo ed inutile il contrasto tra membri di una stessa nazione, quanto anche perché tali contrapposizioni danno sempre come risultante un valore che ha la tara di quelle forze contrarie che si elidono a vicenda. 140 Così come in algebra --4+6 è uguale a 2 mentre 2+2 è uguale a 4 …..!! A chi ci accusa di utopismo, rispondiamo che venti anni di storia italiana sono lì a darci ragione ed a smentire le loro obiezioni! Oltre la destra ed oltre a sinistra, con i piedi saldi nella tradizione e gli occhi fissi verso il domani. Il futuro siamo noi ..!! Alessandro Mezzano Un poco di buono è sempre un poco di buono Hanno spaccato la faccia a Silvio Berlusconi! Da subito abbiamo assistito ad una ondata di ipocrisie e di strumentalizzazioni con La Russa che paventa scenari di guerra civile, Cicchito che definisce Di Pietro e Scalfari i “mandanti” morali dell’aggressione, Sansonetti che afferma che bisogna finirla con questo clima di alta tensione, Il presidente Napolitano che consiglia la calma… Non abbiamo sentito Emilio Fede, ma è una voce che non fa testo perché si sa che egli non può e non sa che scodinzolare. Siamo certi che da domani il coro dei piangioni aumenterà e che non si perderà l’occasione per tentare di trasformare il cavaliere nano in un martire ed in un santo! Quando Cicchito afferma al TG1 che il PDL non ha mai provocato, né insultato nessuno e che sono solo le opposizioni che lo hanno fatto e che lo stanno facendo, si ha l’impressione che stia parlando ai degenti del Cottolengo dato che chiunque ha un televisore in casa o legge i giornali ha sentito Berlusconi, Bondi e Cicchito stesso parlare di Toghe rosse, del presidente della repubblica parziale e comunista ( lo ha detto anche oggi nel comizio di Milano..!!), della consulta che lo perseguita invece di fare il proprio dovere di garanzia della costituzione, ecc. ecc. ecc. Quanto poi a Berlusconi, se è un poco di buono ed un inetto come politico ( oggi stesso ha detto che il controllare le spese dei cittadini per lottare contro l’evasione fiscale porta l’Italia ad essere uno stato di polizia tributaria e che lui non accetta che ciò avvenga..), uno che pensa a se stesso anziché all’Italia, uno che ha un passato certo di Piduista e forse ( questo lo stabilirà il tribunale) di colluso con la mafia, il fatto che uno spostato gli abbia rotto la faccia non lo fa diventare per ciò stesso una persona per bene..! Un poco di buono rimane tale sia con la faccia sana che con la faccia rotta….! Alessandro Mezzano Un mondo pazzo Premettiamo che il nostro non è, né vuole essere un discorso politico almeno nella accezione che si dà consuetamente a questo termine di scontro o di dichiarazione di ideologie. E’ invece un discorso politico se per politica si intende il termine nel suo significato originale di amministrazione o gestione della “Polis” e cioè della comunità in cui viviamo che oggi naturalmente non può più essere considerata solamente la città o la regione che 141 ci ospita, ma assume dimensioni molto più ampie sino a comprendere l’intero globo terrestre. Difatti, lo sviluppo della comunicazione e la interconnessione delle economie hanno ridotto lo spazio “altro” sino a ridurlo ad un minimo fruibile da molti mentre le nuove tecnologie produttive ed energetiche, che da un lato hanno portato grandi vantaggi all’umanità, hanno dall’altro prodotto conseguenze negative che si riflettono su tutta la terra. Dai cambiamenti climatici, all’esaurimento progressivo delle materie prime e delle fonti energetiche, all’inquinamento globale dell’aria e delle falde acquifere, alla velocità di diffusione delle malattie e delle pandemie a causa del vertiginoso aumento dei contatti intercontinentali, tutto concorre a ridurre la terra ad un unico spazio interconnesso come un unico organismo vivente. Ebbene, in questa situazione che incide pesantemente sulla qualità e sulla stessa preservazione della vita biologica sul pianeta, non esistono, né ci si danno, regole generali atte a controllare lo sviluppo ed i fenomeni connessi, ma si opera in un clima di anarchia assoluta che non può che nuocere a tutti. Assistiamo ad una cecità irresponsabile che vede solamente il profitto esasperato ed a tutti i costi e non riesce ad elaborarne le conseguenze anche abbastanza immediate che ci stanno portando verso la catastrofe per una strada senza ritorno. Ora è vero che il profitto non è una bestemmia e che è assolutamente lecito, ma quando la sua realizzazione in termini esagerati rischia di portare quei danni che già stiamo intravedendo e che porranno in pericolo la nostra stessa vita, allora esso diventa non solo criminale, ma assolutamente stupido ed irragionevole! Come sempre e come in ogni cosa umana, è una questione di misura e di regole. Il vero problema è che né i governi locali, né i potentati sovranazionali hanno la volontà politica ed il potere operativo per dettare e per fare rispettare tali regole che non possono essere certamente affidate alla buona volontà dei singoli o alla coscienza ( scarsa, scarsissima) delle imprese. La situazione generale del pianeta è giunta ad una evoluzione che ha prodotto problematiche nuove e per certi versi inaspettate mentre l’organizzazione sociale e politica non si è adeguata né alle dimensioni, né alla impellenza che questa evoluzione e quelle problematiche pongono. Ciò è dovuto soprattutto alla cecità dei governanti locali che non riescono a vedere e soprattutto a valutare quei fenomeni che esulano dalla loro contingenza temporale e geografica, ma anche, in parte, alla inadeguatezza delle ideologie che governano la politica del mondo e che sono obsolete e vecchie di più di un secolo e non rispecchiano più l’attualità del mondo in cui viviamo oggi. E’ necessario un salto di qualità ed una rivoluzione nel modo di pensare e di gestire il potere per riuscire a realizzare nuove condizioni di sviluppo che siano utili e produttive per il bene ed il futuro di tutta l’umanità. Perché oggi non è più possibile programmare sviluppo ed evoluzione parziali che non coinvolgano tutta la terra dato che, comunque, le conseguenze delle politiche industriali, energetiche e finanziarie hanno poi delle ricadute su tutto il globo terrestre! In una parola, non nuova né di difficile comprensione, si deve sottoporre l’attività umana ad una semplice regola che è quella dello sviluppo sostenibile ! Così come un cavo elettrico non può essere caricato di una quantità eccessiva di tensione elettrica, pena la sua fusione, così la terra non può sottostare ad una eccessiva produzione di gas nocivi, di un eccessivo aumento delle temperature, di un eccessivo depauperamento dei suoi oceani e delle sue foreste, pena la rottura di quell’equilibrio ecologico che ha creato la vita e che la mantiene attiva e vitale! Sembrerebbe un concetto semplice e di facile comprensione, ma le avidità e gli egoismi riescono ad ottenebrare le menti ed a neutralizzare il buon senso e l’umanità sta correndo verso un suicidio collettivo in cui, con la vita, svaniranno tutti i profitti, tutte le ricchezze, tutte le ambizioni ..!! 142 Gli Dei ottenebrano le menti di coloro che vogliono perdere. Alessandro Mezzano Fini Iscariota e i poteri forti (storia di uno scalatore politico) Per nostra disgrazia conosciamo Fini Iscariota sin da quando era un ragazzotto che si sbracciava a salutare romanamente e si insinuava maliziosamente nella famiglia di Giorgio Almirante sino a catturarne le fiducia e l’affetto anche sfruttando il fatto che i coniugi Almirante non avevano figli, perché allora “studiava da Segretario del M.S.I.” come poi, in effetti è diventato. Conoscendolo, possiamo dire con assoluta certezza che egli è un freddo, un calcolatore, un programmatore che non fa nulla d’istinto e che ogni sua mossa è calcolata, studiata e soppesata nei minimi particolari per il raggiungimento di uno scopo. Lo abbiamo constatato nella fase del suo avvicinamento a Berlusconi ai tempi dello “sdoganamento” nel corso delle elezioni comunali di Roma contro Rutelli, lo abbiamo visto confermato al congresso di Fiuggi dove sono arrivate le prime, fondamentali abiure ideologiche di distacco e di rinnegamento delle origini fasciste, e lo abbiamo poi visto confermare il cambiamento di rotta, anzi una vera e propria inversione, con l’accostamento al rabbinato di Roma, le visite in USA, la visita in Israele con tanto di kippà e di omaggio al museo della shoa e con le conseguenti dichiarazioni che bollavano Mussolini ed il fascismo come “il male assoluto”, i combattenti della R.S.I. come sciocchi sprovveduti e fanatici che non avevano capito dove stava la parte giusta e la resistenza come “un valore fondante dell’Italia”! Qualcuno ha detto banalmente che a tutti è lecito “cambiare idea”, ed a queste persone, che noi riteniamo o stupidi o in malafede, rispondiamo che è sì lecito, ma entro una certa età, di solito giovanile, non in modo così diametralmente opposto e soprattutto mai quando ciò coincide con interessi di carriera, di denaro e di potere così come è stato per Fini Iscariota perché in tal caso si tratta di voltagabbanismo tatufesco ed infame! Ma tornando a Fini Iscariota, e cercando di razionalizzare quanto sopra esposto, non si può non pensare che dietro le ultime manovre di smarcamento e di contrapposizione nei riguardi di Berlusconi e della dirigenza del PDL, non ci sia un piano ben preordinato dei poteri forti, quelli che comandano davvero il mondo, per togliere dalla scena politica Berlusconi. Perché oramai quest’ultimo non è più spendibile, se mai lo è stato in pieno data la sua mediocrità come statista, a causa degli impicci etici e giudiziari in cui si è impantanato ed a causa soprattutto di una certa arroganza ed indipendenza verso quei poteri forti che controllano le fonti energetiche, le materie prime ed i flussi economici e finanziari e che non hanno visto certamente di buon occhio le scorciatoie che Berlusconi ha preso nei 143 rapporti con la Russia sin dalla ascesa di Putin e fino alle ultime prese di posizione sul caso Georgia in contrasto con quelle USA e di Israele e sul mercato del gas Russo ..! Queste le evidenze, ché poi ci possono essere mille altre ragioni che non appaiono chiaramente ai comuni mortali, ma che possono essere determinanti per stabilire l’affidabilità di Berlusconi verso i poteri forti succitati. Una ulteriore consistenza ai nostri sospetti sta nel fatto che Fini Iscariota, che bada solo al sodo ed ai suoi interessi, non avrebbe alcun altro motivo per porsi in rotta di collisione con Berlusconi e, dato che non è certo uno sprovveduto, se lo fa è perché è sicuro di forti e determinanti appoggi esterni nella strategia di scalzare il cavaliere e di sostituirsi ad esso! Certamente oggi Fini Iscariota appare persino isolato dato che i suoi ex colonnelli lo stanno abbandonando per sostenere Berlusconi, ma egli sa che essi non contano e che sono solamente delle teste di legno, dei mercenari di scarso valore, pronti a ricambiare padrone se le circostanze consigliassero loro di farlo. Fantapolitica? Azzardo per eccesso di fantasia? Staremo a vedere, ma per ora non troviamo altre e diverse spiegazioni allo ( apparentemente) strano comportamento di Fini Iscariota ..!! Alessandro Mezzano GUELFI E GHIBELLINI Quando Bossi dice:” ho milioni di padani con il fucile che posso mobilitare”, oppure “ .. staneremo con il fuoco i fascisti dalle loro porcilaie..” oppure:”.. io con il tricolore mi ci pulisco il culo..”, oppure “.. con il federalismo bisogna fare presto o dovremo pensare a soluzioni molto più sbrigative..” oppure che "Abbiamo il dovere morale di liberare il nostro popolo da questa Italia schiavista. Il potere colonialista imbecille non capisce che il popolo aspetta solo il momento per attaccare e quel momento verrà…” oppure ““Trascineremo il popolo, i vecchi Galli sono sempre pronti. Io sono per la saggezza: chi è che vuole sfidare l’ira del popolo?”. Oppure “quella delle pallottole che costano 300 lire e che i magistrati devono temere” oppure “Lustrate i fucili, Bossi è pronto. Se queste schede elettorali non verranno ristampate, il leader della Lega pensa ad assaltare Roma Ladrona e Mentecritica, dopo anni di politica passati a subire, è stuzzicato dall'idea di imbracciare le armi., Oppure ““Se necessario, per fermare i romani che hanno stampato queste schede elettorali che sono una vera porcata e non permettono di votare con semplicità e chiarezza, potremmo anche imbracciare i fucili”. Ecc. ecc. ecc. allora per Bondi, per Cicchito, per La Russa, per Gasparri, per Schifani e per Silvio Berlusconi, si tratta solamente di “Folclore padano” e di esagerazioni verbali, di bonarie e scherzose frasi di un capo padano che “accarezza” i propri elettori… Quando Di Pietro dice che Berlusconi sta facendo leggi ad personam, che il parlamento è bloccato a legiferare solo per salvare Berlusconi dal carcere mentre il Paese va in malora, che i delinquenti devono stare in carcere e non in parlamento, allora si tratta di istigazione all’odio, alla rivolta, al sovvertimento dell’ordine democratico, e si diventa i mandanti di attentati terroristici… e si vuole imporre al PD di troncare subito ogni rapporto di alleanza con un simile figuro che non è degno di essere in parlamento a rappresentare il popolo italiano. Al di là della palese contraddizione e parzialità di simili ragionamenti, colpisce la spudoratezza con la quale si prende per i fondelli la pubblica opinione usando due pesi e due misure a seconda che le cose siano a favore o a sfavore della propria parte e pretendendo che nessuno se ne accorga e creda ciecamente alle panzane propalate.. 144 Ma forse siamo noi che abbiamo una stima della intelligenza della gente di molto superiore a quanto in effetti essa sia e ci scordiamo del saggio detto popolare che recita:” La mamma dei cretini è sempre incinta..” Se in piazza del duomo a Milano avessero ferito Di Pietro o Bersani, siamo sicuri che i commenti del PDL e dei suoi camerieri sarebbero stati di minimizzazione e di banalizzazione, ma tutto questo è solamente una coerenza con il clima politico che si è estremizzato in “Guelfi e Ghibellini”, in “Iuventini ed Interisti” sia per una tendenza tutta italiana a drammatizzare tutti i contrasti che anche e soprattutto, per nascondere il vuoto pneumatico di idee che ha impedito loro di attuare quelle riforme importanti che necessitano al Paese e che li rende inadeguati perfino per la gestione della ordinaria amministrazione del quotidiano. Insomma una casta politica di omuncoli di mezza tacca che non sanno fare di meglio che berciare come lavandaie. Altro che “governanti con le palle” come ha finemente chiosato quel venditore di aspirapolvere di Silvio Berlusconi… Alessandro Mezzano LA PRIVATIZZAZIONE DELLE FORZE ARMATE Non ci stupisce affatto l'ultima manovra che privatizza la gestione delle Forze Armate Italiane tramite una S.P.A. appositamente creata. E' un modo per trasferire dal pubblico al privato un elemento importante di potere e di deterrenza che assumerà caratteristiche e capacità operative che non risponderanno più allo Stato, ma agli azionisti che potranno diventare chiunque..... Sappiamo chi nel mondo ha in mano il potere ed il controllo del denaro ed é in grado di impossessarsi di qualsiasi S.P.A. per gestirla secondo interessi che comunque potranno non corrispondere più a quelli dello Stato Italiano. Anche se la determinazione dell’impiego strategico delle forze armate sarà ancora formalmente nelle mani del ministro della difesa e quindi del governo della repubblica, sappiamo bene come la gestione amministrativa e soprattutto economica sia in grado di condizionarne l’operatività, l’efficienza e l’uso specifico. Si é incominciato questo viaggio di trasformazione con l'abolizione della leva obbligatoria che ha trasferito il diritto/dovere della difesa del suolo Nazionale, da tutti i Cittadini ad una congrega di volontari mercenari che agiscono per interesse privato anziché per "sacro" dovere. E’ stato il primo stadio della dissacrazione dell’essenza delle nostre forze armate come simbolo ed espressione della Nazione! 145 La privatizzazione della gestione della difesa é il secondo stadio di un percorso che darà il potere delle armi nazionali nelle mani di un potentato economico/finanziario che per sua natura non sarà nazionale, ma apolide! Qualcuno forse dirà che siamo paranoici, ma noi, in questi ultimi anni, abbiamo visto troppo espandersi il dominio di certi poteri nel mondo per non chiederci se una serie di eventi che potrebbero portare a determinati risultati non sino altro che lo svolgimento di un piano preordinato anche perché le concatenazioni dei loro stadi di sviluppo appaiono troppo coerenti ad un piano per essere casuali! La servile sottomissione dei nostri governi che hanno prodotto una assoluta assenza di politiche estere dotate di una pur minima autonomia ed originalità, la continua espansione della presenza militare straniera sul suolo nazionale ( in Italia ci sono ad oggi ben 113 basi militari USA ), la palese rinuncia alla giurisdizione nazionale dimostrata ( Caso Cermis, caso Calispari, ampliamento del Dal Molin a Vicenza ed addirittura l’intromissione del ministro degli esteri USA Hillary Clinton su di una sentenza penale contro una cittadina americana accusata di Omicidio ) sono tutti sintomi significativi di un progressivo asservimento coloniale che l’Italia sta subendo ad opera degli USA e dei poteri occulti che li governano realmente ! Il controllo della macroeconomia tramite i potentati economici sovranazionali come il club Bindelberg ed altre associazioni internazionali, quello delle fonti energetiche tramite le molte guerre sulle vie del petrolio, quello della comunicazione tramite i grandi blocchi dei media mondiali che, proprio per la loro enorme consistenza non possono che essere dipendenti di grandi gruppi di potere che hanno tutto l’interesse a fabbricare una pubblica opinione di comodo, ed ora, in progetto, anche quello delle forze armate, darà un potere assoluto che nessuna forza politica e nessuna rivoluzione sarà più in grado di condizionare o di demolire: E’ uno scenario apocalittico che fa paura, ma che risponde purtroppo a schemi già paventati in opere come “ I protocolli dei savi di Sion” che saranno anche stati dei falsi, ma che stranamente trovano un riscontro puntuale nei fatti che determinano le strategie dell’evoluzione del sistema di potere mondiale..!! Temiamo che neppure lo “stare in campana” serva oramai più a nulla perché oramai i giochi sono fatti, la semina e la coltivazione sono state fatte e siamo giunti oramai alla stagione del raccolto! Rien ne vas plus … Alessandro Mezzano MEDAGLIE DI LATTA E MEDAGLIE D'ORO Latina Quello stupidotto di Berlusconi si vanta come un pavone per avere "Ricostruito l'Aquila" dopo il terremoto. 146 A parte il fatto che ne ha ricostruito solo una piccola parte e che non lo ha fatto lui, ma la CRI di Trento con soldi suoi e non dello Stato ed a parte che le uniche costruzioni che hanno resistito al terremoto perché costruite bene sono quelle fatte durante e dal Fascismo, ci sembra veramente un vanto miserrimo. Cosa in confronto a ciò che seppe costruire il Fascismo? Non ci credete? Esempio: Cinque città nel giro di sette anni Littoria ( oggi Latina): inizio Giugno 1932, inaugurazione 18 Dicembre 1933 Sabaudia: Inizio Agosto 1933, inaugurazione 15 Aprile 1934 Pontinia: inizio 1934 inaugurazione Dicembre 1935 Aprilia: Inizio 1936 Inaugurazione 18 Novembre 1937 Pomezia: inizio 1938 Inaugurazione 29 Novembre 1939 Ma il DUCE era "il male assoluto" ( secondo Fini Iscariota ) mentre Berlusconi é il "taumaturgo del Fare" Poveri Italyoti cretini, credete di applaudire un CAPO ed invece leccate le terga ad un microcefalo, piduista, amico dei mafiosi e servo di USA/Israel ...!! Alessandro Mezzano CORNUTI E CONTENTI Dopo “l’attentato” a Berlusconi che volevano assassinare a colpi di statuetta, è partita da quasi subito una sorta di Crociata” all’insegna del “perdoniamo e vogliamoci bene” che, se da una parte testimonia la paura e la sorpresa di chi si è trovato fisicamente a contatto con l’ostilità e l’avversione di chi ha capito quale sia veramente la strategia politica del PDL ( Partito personale in cui tutto ruota attorno agli interessi di Silvio Berlusconi ) ed è stufo di farsi prendere per i fondelli con bugie continuate, promesse non mantenute, dall’altra parte ha approfittato di una vicenda non cercata, ma capitata a proposito, per rilanciare in grande stile una propaganda politico elettorale ( le elezioni regionali sono alle porte e sono un test importante ) che metta in difficoltà l’avversario. Le direttrici di questa manovra sono tre: 1. Sottolineare la bontà d’animo e la disponibilità al dialogo di Berlusconi 2. Isolare Di Pietro e l’IDV per indebolire lo schieramento avversario 147 3. Portare a casa il risultato di una serie di riforme che COMUNQUE salvino Berlusconi dal pericolo di andare in prigione. La prima fase della manovra è sotto gli occhi di tutti ed Emilio Fede, Feltri e tutti gli scribacchini allineati ( e molto bene stipendiati..!) si sono esibiti e si stanno esibendo in manovre da poeti di corte tanto che l’unico limite ancora non raggiunto é quello di paragonare Berlusconi a padre Pio o alla Madonna che piange ( ma non disperiamo di vedere anche questo..). Il presidente Napolitano ha involontariamente ed anzi suo malgrado contribuito ad alimentarla con i suoi interventi che raccomandano toni abbassati e spirito di collaborazione per fare le riforme di cui il Paese abbisogna. La seconda fase è anche lei evidentissima con tutti i portavoce ed i reggi borse del PDL che quotidianamente si affannano a dichiarare come il dialogo con il PD sarebbe possibilissimo se solo Bersani avesse la lucidità ed il buon senso di staccarsi da Di Pietro e di condannare la sua dissennata sete di giustizia. La terza fase è ancora in via di sviluppo e dipende dall’esito delle prime due perché certamente, se il PD accettasse di riconoscere la buona fede di Berlusconi e scaricasse l’IDV per rimanere con un posto libero nei sofà dei salotti bene della politica come ha già fatto in passato quando era al governo e NON ha fatto la legge sul conflitto di interesse, allora Berlusconi vincerebbe la partita facendo in un solo colpo “ori, settebello carte e primiera”….!! Quello che ci colpisce, come al solito, è la pretesa di gabbare la gente con esibizioni dialettiche che non hanno nulla di così astuto e di così intellettualmente raffinato da essere convincenti, ma si spara a zero con bordate di sciocchezze che se denunciano la pochezza di chi le dice, denunciano pure la pochezza di chi le ascolta dati i risultati finali della manovra. Per esempio, si dice al PD:”..l’opposizione sta risalendo di alcuni punti nel consenso e Di Pietro ha raddoppiato i suoi voti ed è in salita prospettica, perciò tu scarica l’IDV in modo che i tuoi voti diminuiranno a mio favore ed io avrò comunque buon gioco a fare le riforme che interessano per tenere Berlusconi fuori di galera..” Oppure: “..guardate che nonostante sia iscritto alla P2, sia amico di Mafiosi come Mangano e Dell’Utri ( come stabilito da sentenze dei tribunali), abbia tentato in tutti i modi di farsi delle leggi “ad personam” ( Ex Cirielli, Legge Pecorella, Abrogazione del falso in bilancio, Legge Gasparri sulle TV, Lodo Alfano, Processo breve, ecc. ecc.) Berlusconi è una persona limpida, buona e generosa che pensa solo al Paese e non a se stesso…. Come dire a chi vuoi bastonare di stare fermo perché se non ci riesci bene ..! Sempre, in casi come questo ci sovviene il grande padre Dante:” ahi serva Italia, di dolori ostello, non Donna di province, ma bordello..” Alessandro Mezzano ROSARNO, UN CASO PARADIGMATICO 148 La massoneria commerciale dell’Ortofrutta ”Deve” avere degli utili consistenti ad ogni costo per soddisfare i componenti finali della filiera della distribuzione che sono gli unici ad arricchirsi in questo settore. Per farlo, comprime i costi di produzione e dilata i prezzi al consumo tant’è che, come è stato detto mille volte senza ottenere interventi governativi di qualsiasi tipo, un chilogrammo di pomodori che viene pagato al coltivatore pochi centesimi viene poi venduto nei supermercati a dieci, quindici volte tanto. La compressione dei costi alla produzione spinge i coltivatoti a cercare di comprimere a loro volta i propri costi per avere un minimo di guadagno ed uno degli elementi di costo più elevato di questo settore è quello della mano d’opera per la raccolta. Di qui, e solo di qui, nasce lo sfruttamento degli immigrati clandestini che possono essere impiegati per una giornata di 12 ore al prezzo modestissimo di 20 Euro, senza contributi, senza assistenza e quindi senza ulteriori spese. Sono cose molto chiare a tutti e da tempo e quindi nessuno, né il governo, né le istituzioni, né la politica possono fare finta di scandalizzarsi per una serie di responsabilità e di colpe che appartengono solamente a loro a causa della loro ignavia e della loro complicità in un modo di gestire la distribuzione che grida vendetta al cielo! Certo, la cosa, vista nell’ottica del liberalismo capitalista che ha come unico obiettivo il profitto, ha una sua logica perché non tiene conto delle implicazioni sociali, umanitarie ed etiche, ma non è accettabile l’ipocrisia di chi da un lato predica i valori della tolleranza, della solidarietà, dei diritti umani e dall’altro è cieco quando questi valori cozzano contro l’interesse del profitto ad ogni costo ..! E’ assurdo sentire berciare i Bersani, i Maroni, i Ferrero, il Vaticano ed i portavoce del governo quando i fatti di Rosarno sono solamente l’evidenza di una situazione che tutti conoscevano e per la quale nessuno è intervenuto in modo efficace! Ora gli extracomunitari di Rosarno sono stati trasferiti altrove usando il solito metodo di nascondere gli effetti del problema senza mai intervenire sulle cause ( come nel caso della spazzatura di Napoli): un po’ di maquillage locale e tutto è a posto. A posto un corno! Quali sono gli interessi inconfessabili che si devono coprire nella super dilatata filiera della distribuzione dei prodotti ortofrutticoli? Quali e quanti i flussi elettorali condizionati dai padroni della suddetta filiera che impediscono di intervenire pena una riduzione di consenso elettorale? Quali e quante le cointeressenze economiche dei partiti e delle istituzioni in detta filiera? Forse sono queste le domande che spigherebbero i motivi di tanta disattenzione al problema e di tante chiacchiere che rimangono tali senza essere seguite da provvedimenti concreti e risolutivi! Comunque stiano però le cose, un fatto è certo ed è quello che la situazione di Rosarno, paradigmatica di una situazione generale molto più ampia, è causata dalla ignavia e dalla inefficienza non solo dei governi che non hanno saputo provvedere ad una riforma generale del sistema, ma anche delle opposizioni che hanno sempre criticato senza proporre soluzioni e senza lottare per vederle realizzate! Basterebbe la considerazione che una filiera più spostata verso l’utile dei produttori, darebbe spazio ad una occupazione dignitosa per i calabresi, il che, data la situazione di quella regione, non sarebbe cosa da poco, per dare validità alla tesi della ignavia delle istituzioni rispetto al problema. Come sempre, siamo un Paese di chiacchieroni, ma, alla prova dei fatti, la distanza tra chiacchiere e capacità operativa è siderale.. Alessandro Mezzano 149 SANGUE E ORO Una mia cara amica mi scrive in risposta ad una mia lettera sulla ventilata riforma fiscale di Berlusconi che vi allego. RIFORMA FISCALE PER I RICCHI Anche se non sarà in grado di attuarla subito, la riforma fiscale proposta da Berlusconi smaschera le vere intenzioni del Nano di Arcore e cioè quella di fare leggi che favoriscono lui e la sua classe sociale di satrapi, sfruttatori ed aridi a danno dei più diseredati e dei più poveri. Due aliquote del 23% e del 33%, la prima per redditi sino a 100.000 Euro all'anno e la seconda per quelli che vanno oltre i 100.000 euro significano in pratica che per ceti più poveri ( con redditi sino a 40.000 Euro annui) non ci sarà NESSUN vantaggio rispetto alle attuali aliquote, per il ceto medio ( con redditi da 40.000 a 100.00 Euro all'anno) ci sarà un discreto vantaggio rispetto alle attuali aliquote, mentre per i ricconi ( con redditi da 100.000 a miliardi di euro annui) ci sarà un succulento vantaggio rispetto alle attuali aliquote che passeranno da un massimo del 50% circa ad un massimo del 33% mentre verrà di fatto cancellato il principio costituzionale sulla Proporzionalità delle tasse rispetto alle possibilità economiche. In questa lettera la mia amica si stupisce di come tutto stia oggi andando alla deriva di una cattiva amministrazione e di una visione partigiana ed interessata dello stato da parte di chi avrebbe il dovere di amministrare la cosa pubblica nell’interesse di tutti i cittadini ed invece fa leggi che sono sfacciatamente a favore di alcune categorie e che ne penalizzano altre. Ecco la mia risposta che non poteva che esser di ordine generale andando alla radice dei motivi che hanno creato questa situazione: “Vedi cara Angela, una volta, sin dai tempi dei cavalieri ed anche più anticamente ai tempi della Grecia classica, esisteva il conflitto ORO/SANGUE nel quale si contrapponevano le forze che si ispiravano al materialismo ( Dionisiache ) e quelle che si ispiravano ai valori spirituali ( Apollinee), ma anche in altre civiltà, come testimoniano tutte le antiche religioni, sempre vi é stata una lotta tra questi due elementi di opposta natura. Questa situazione si é trascinata con alterne fortune sino al 1945 quando, nel crogiuolo della guerra mondiale si combatterono non l'Asse contro la democrazia, ma, in una ultima disperata battaglia, l'Oro contro il Sangue, il materialismo contro la spiritualità, l'Uomo contro l'animalesco. Ha vinto l'Oro e se tu analizzi attentamente tutti gli sviluppi della società da allora in avanti ti accorgi che sempre più i valori materiali si sono affermati a scapito di quelli spirituali ( che non sono per forza religiosi come tu ben sai..) Il materialismo Marxista si illudeva di potere stemperare nella solidarietà i limiti del materialismo, ma la solidarietà é valore spirituale, in contrasto e contrapposizione con il materialismo e sappiamo come andò a finire...... Sempre più valori come famiglia, Patria, solidarietà, senso del dovere, dedizione, bellezza e lo stesso amore si sono immiseriti nel quotidiano, in una visione gretta egoistica, edinista e materialistica rafforzando una visione della vita che non era certamente assente prima, ma che era equilibrata e contrapposta. In questa logica, non c'è nulla da stupirsi se qualcuno tenta di istituzionalizzare il principio con leggi e riforme che premiano il profitto a danno dell'umanità, l'egoismo a danno della solidarietà e l'ingordigia a danno della buona amministrazione delle cosa pubblica. 150 E' solamente la logica estensione pratica di un concetto informatore che é diventato, nostro malgrado, il cardine della società in cui viviamo. Tutto ha un senso e tutto procede da un principio che é stato affermato con la vittoria dell'Oro contro il sangue! Come diceva mia nonna: "il vizio sta nel manico"!!!! Ciao, Un abbraccio sconsolato,” Alessandro ANDANDO ALLA RADICE Prendiamo ancora lo spunto dai fatti di Rosarno per tentare una analisi più approfondita e più articolata delle cause prime, delle radici appunto, del problema e delle eventuali soluzioni che, se si volesse, potrebbero essere adottate per risanarlo. Come abbiamo già scritto in un precedente articolo, la causa scatenante della situazione di degrado e di semischiavitù che ha portato alla esplosione della rivolta a Rosarno, risiede nella anomalia di una filiera di distribuzione dei prodotti ortofrutticoli meridionali che premia in modo assolutamente sproporzionato gli ultimi e incomprensibilmente numerosi passaggi della distribuzione e punisce e comprime e punisce l’altro lato della filiera e cioè la produzione. I fatti sono lì a dimostrare che abbiamo ragione e basta considerare che la differenza dei prezzi tra produzione e consumo è di quindici o anche venti volte tanto per concludere senza ombra di dubbio che qualche cosa non funziona in modo equo! Dai mandarini ai pomodori, alle verdure, lo scarto dei prezzi tra produzione e consumo è sempre irragionevolmente squilibrato a favore della distribuzione che tra l’altro non si assume alcun rischio in caso di mancato raccolto per le molteplici cause che possono intervenire nel contesto della produzione. Qualcuno ha suggerito la formazione di cooperative per la vendita diretta o per quella all’ingrosso, ma in entrambi i casi ci si scontra con condizioni negative che ne impediscono il decollo. Per la vendita diretta è il mercato meridionale stesso che non offre prezzi remunerativi in quanto i consumi sono relativi ( quasi tutti hanno un orto che produce le stesse derrate nella stessa stagione ) mentre per la vendita all’ingrosso si deve passare sempre per le forche caudine dei padroni della filiera che stabiliscono loro dei prezzi da fame. Il vero problema sta, secondo noi, nella separatezza tra gli interessi dei produttori e quelli della distribuzione per cui è stato possibile squilibrare gli utili tutti a favore di questi ultimi. Ed allora la soluzione potrebbe essere quella di costituire delle società cooperative che gestissero tutto il percorso dalla produzione alla distribuzione, con i medesimi soci che solo alla fine del percorso conterebbero e distribuirebbero gli utili in parti eguali. Certamente è una soluzione che abbisogna, almeno in partenza, del sostegno del governo come consulenza, come agevolazioni, e come formazione del personale, ma niente si fa dal nulla e se ci fosse una volontà politica di risolvere un problema palesemente iniquo, tutto si potrebbe risolvere ..!! Una più ragionevole remunerazione dei produttori, in quanto soci della cooperativa, potrebbe inoltre permettere di porre fine alla schiavitù di un lavoro nero che paga 25 euro al giorno per 12 ore di lavoro e che è indegno di qualsiasi Paese civile. Una pressione per la soppressione del lavoro nero in questo settore, spingerebbe a soluzioni come quella suggerita e potrebbe ( e dovrebbe) venire anche dall’azione dei sindacati e delle istituzioni locali che vedono, sanno e tollerano in contrasto con la legge e con gli stessi principi che dovrebbero informare la loro azione in difesa dei lavoratori quale che siano la nazionalità ed il colore! 151 Come si vede le possibilità sono tante e senza dubbio altri ne possono pensare di più appropriate, ma la cosa che balza evidente agli occhi di chiunque è la colpevole indifferenza, l’ignavia, l’ipocrisia e la malafede del governo, delle autorità locali, delle istituzioni, dei sindacati e della politica in generale che si sbrana sulle leggi “ad personam” anziché fare il proprio dovere di rendere la società accettabilmente civile ..!! Alessandro Mezzano Gennaio 2010 Israele, ebraismo e razzismo - Signor rabbino, mi permetta una domanda: gli ebrei in quanto tali e quindi come religione, cultura e razza, sono razzisti? - Assolutamente no, cosa le passa per la testa? Sono gli altri ad esercitare il razzismo verso gli ebrei come dimostrano le tante persecuzioni alle quali il popolo ebreo è stato sottoposto! Gli ebrei sono se mai le vittime del razzismo! - Mi scusi signor rabbino, quali sono i testi sacri agli ebrei che determinano i loro rapporti verso Dio e verso gli altri uomini? - Sono essenzialmente due: La Bibbia che contiene i precetti ed i comandamenti che Dio stesso dette agli ebrei ed il Talmud che è libro scritto dai rabbini nei secoli, anche lui ispirato da Dio, che chiarisce ed interpreta la Bibbia. - Quindi, in un certo senso, per un credente ebreo, il Talmud è quasi più importante della Bibbia? - Sono entrambi importanti, ma il Talmud è più importante perché dà l’esatta interpretazione a quei passi della Bibbia che non sono chiari per tutti, li spiega così come Dio stesso voleva che fossero interpretati.. - Ed allora cominciamo dalla Bibbia. Le citerò alcuni passi che a me sembrano essere violentemente razzisti perché vi si dice che il popolo ebraico è superiore a tutti gli altri popoli della terra e che egli può prevaricare, sterminare, derubare, assassinare non solo non facendo nulla di peccaminoso, ma rispondendo così a dei precisi ordini di Dio: Deuteronomio 7-6 Poiché tu sei un popolo consacrato all’Eterno, ch’è l’Iddio tuo; l’Eterno, l’Iddio tuo, ti ha scelto per essere il suo tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra. Tu ( Israele) sei il mio popolo prediletto ed a te darò il dominio su tutte le nazioni Deuteronomio VII, 16 = “Distruggi dunque tutti i popoli che il Signore Iddio mette in tua balia, non si impietosisca l’occhio tuo su di loro”. Ezechiele IX, 5 = “Il vostro occhio non perdoni e non abbia misericordia. Uccidete vecchi, giovani,vergini, bambini e donne fino allo sterminio”. Isaia XIII, 15 = “Quanti saranno trovati saranno trucidati, e chi sarà preso perirà di spada. I loro bambini saranno sfracellati sotto i loro occhi, le loro case saccheggiate, e le loro donne violate”. Giosuè VIII, 24 = “Quando ebbero terminato di uccidere gli abitanti di AI a colpi di spada, gli Israeliti si rivolsero contro la città e quella pure fu passata a fil di spada. Il numero delle vittime tra uomini e donne, salì a 12.000 persone”. Zacharia 12-912:9 E in quel giorno avverrà che io avrò cura di distruggere tutte le nazioni che verranno contro Gerusalemme. Deuteronomio 7-6 Tu infatti sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio; il Signore tuo Dio ti ha scelto per essere il suo popolo privilegiato [Israeliti] fra tutti i popoli che sono sulla terra. - A me sembra che non ci sia una visione tanto egualitaria da parte di Javé per le proprie creature ed anzi si può dire che ci sia una discriminazione assoluta e violenta verso chi non è ebreo. 152 - Ma la Bibbia è stata scritta secoli e secoli fa quando il mondo era diverso e la visione dei rapporti umani non era quella attuale. - E’ vero signor rabbino, ma voi non lo dite ufficialmente e soprattutto non smentite quelle distinzioni razziste che sono contenute in un testo che d’altra parte voi giudicate ancora sacro, dettato da Dio stesso e quindi di valore assoluto ed immutabile in eterno. - Se poi andiamo a vedere il Talmud che come lei dice è altrettanto, se non più, sacro della Bibbia, allora mi pare che il razzismo si faccia ancora più esplicito Babha Kama (113b) dice: "Il nome di Dio non è profanato quando, per esempio, un ebreo mente ad un goim dicendo: 'Io ho dato qualcosa a tuo padre, ma egli è morto; tu me lo devi restituire,' purché il goim non sappia che tu stai mentendo." E nello Iore Dea (158,1) si legge: "Gli Akum che non sono nostri nemici non devono essere uccisi direttamente, ciò non ostante essi non dovranno essere salvati dal pericolo di morte. Per esempio, se vedete uno di essi cadere in mare, non tiratelo su a meno che egli non vi prometta del denaro." Nell' Abhodah Zarah (26b, Tosephoth) si legge: "Anche il migliore dei Goim dovrebbe essere ucciso" E nello Ialkut Simoni (245c. n.772) si legge: "Colui che sparge il sangue degli empi è tanto accetto a Dio quanto colui che offre un sacrificio a Dio." Nello Zohar (1,25b) si legge: "Coloro che fanno del bene all'Akum ... non sorgeranno dai morti." Nel Babha Kama (113b) si legge: "E' permesso ingannare un goym." Nell' Abhodah Zarah (26b, Tosephoth) si legge: "Anche il migliore dei Goym dovrebbe essere ucciso" Nel Choshen Hammischpat (26.1) si dice: "Il Goym o il suo servo è incapace ad agire come testimone." - Inoltre è risaputo che ad un ebreo è proibito sposarsi con un non ebreo e che la donna ebrea che sposi un cristiano è considerata una malafemmina e viene allontanata dalla famiglia con un ostracismo disumano e crudele.. - Come lei sa bene potrei continuare per pagine e pagine, ma mi pare che gli esempi che ho riportato siano abbastanza chiari e che testimonino come religione, leggi e cultura ebraiche siano fondate su concetti razzisti. Quindi signor rabbino, come vede, anche nel testo che secondo voi interpreta e chiarisce le parti meno chiare della Bibbia, si ripete la stessa discriminante razzista verso i non ebrei e si lanciano anatemi e maledizioni, insulti e diffamazioni, minacce e condanne. Paragonate i “Goym” ad animali creati solamente per servire il “popolo eletto”, li chiamate “immondi ed impuri” tanto da dovervi purificare in caso di contatto con essi e dite che di essi potete servirvi ed usarli per il vostro comodo perché sono stati creati solo per questo scopo. Tra l’altro, voi dite di adorare un Dio buono e perfetto e poi credete che questo stesso Dio, che con gesto di amore puro ha fatto l’uomo “ a sua immagine e somiglianza” sia capace di discriminare tra le sue stesse creature ponendone alcune in posizione non solo di preminenza, ma di dominio e di discriminazione. Facendo così, oltre a contraddire voi stessi perché descrivete azioni cattive di un Dio che invece considerate buono, voi bestemmiate quello stesso Dio proprio perché lo ritenete capace di meschinità, di odio, di discriminazione e di razzismo verso le sue stesse creature! 153 - Ma la volontà di Dio è imperscrutabile e noi non possiamo sapere quale sia la sua volontà se non attraverso le sue parole che ci sono dettate dalla Bibbia e chiarite dal Talmud. - Signor rabbino, lei sta dicendo delle stupidaggini perché Dio non contraddice se stesso e la sua natura come voi volete fargli fare; la Bibbia ed il Talmud sono stati scritti da uomini e da uomini di altri tempi quando la schiavitù, le guerre di conquista, il razzismo, la violenza dell’uomo sull’uomo erano la normalità e costituivano una contingenza e non un assoluto e perciò, per chi crede in Dio, vale di più il concetto della divinità che tutte le parole della Bibbia e del Talmud. - Siete voi che vi siete fossilizzati su concetti arcaici, obsoleti, ingiusti e razzisti e non volete ammettere che l’umanità di oggi è nel complesso migliore come principi e più saggia come esperienze di quella degli albori della sua vita! In conclusione, mi pare che se c’è un popolo sulla terra che non ha mai voluto mescolarsi con gli altri che ritiene inferiori ed impuri, che ha fatto di tutto, nei secoli, per impedire la fraternizzazione, non solo nell’occidente cristiano, ma anche in Asia, in Africa, in America ed in ogni parte del mondo e con qualsiasi civiltà, quel popolo è quello ebreo e non quello dei “Goym”. E’ stato questo atteggiamento di rifiuto verso gli altri e di superiorità razzista verso tutti i popoli non ebrei che se mai ha provocato diffidenza, rancore ed odio da parte di quasi tutte le genti delle terra ed in quasi tutte le epoche storiche provocando le persecuzioni che vi hanno colpito sempre e dovunque. D’altra parte la politica dello stato di Israele che segue i dettami culturali e religiosi dell’ebraismo, sta dimostrando che ancora oggi la discriminazione, il razzismo, l’autoconsiderazione di essere il popolo eletto, sono i concetti portanti dell’atteggiamento ebraico nei confronti, in questo caso dei Palestinesi. E non parliamo solamente dei Palestinesi dei “Territori” che sono stati espropriati, cacciati, perseguitati, oppressi e massacrati, ma parliamo anche di quelli che vivono in Israele come cittadini dello stato Israeliano e che sono discriminati come diritti civili, come diritti di proprietà e che hanno addirittura targhe di colore diverso da quelle dei cittadini israeliani di razza ebraica ..! Quindi, se qualcuno è razzista, quelli siete voi ed il razzismo che avete subito nei secoli non è altro che la reazione, riprovevole, ma comprensibile, al vostro razzismo che discrimina, chiude ed isola il resto dell’umanità, quella dei “Goym” ..!! Signor rabbino, la sfido a dichiarare ufficialmente che gli ebrei NON sono il popolo eletto, ma sono uguali e fratelli agli occhi di Dio, di tutti gli altri popoli, la sfido a dichiarare ufficialmente che un matrimonio tra un ebreo/a ed una persona di altra razza o religione NON è un peccato mortale, la sfido a dichiarare ufficialmente che Dio NON ha fatto un patto preferenziale con il popolo ebreo e che egli è allo stesso modo il padre amorevole e senza preferenze, di tutti i popoli dell’umanità quale che sia la loro religione e la loro razza. Se lo farà io avrò avuto torto e chiederò scusa. In caso contrario, lei darà implicitamente ragione a me ..!! Alessandro Mezzano CRAXI IL "GRANDE STATISTA"l Negli anni della sua partecipazione e della sua guida al governo del Paese il debito pubblico raddoppiò passando dal 54% del P.I.L. al 102% ed è per questa ragione che ancora oggi noi tutti paghiamo molte più tasse di quando dovremmo. 154 Negli anni di Craxi al potere si moltiplicò la corruzione tanto che le tangenti erano diventate una vera e propria estorsione di "pizzo" che non differiva da quella cha la mafia esercita su imprese e commercianti. Craxi rubò ed estorse non solo per il suo partito ( come fece Khol in Germania) ma, come dimostrano gli atti giudiziari, anche e molto, a titolo personale. Quando venne individuato come ladro e corruttore, si dichiarò "perseguitato politico" e preferì fuggire ad Hammamet invece di sottoporsi, come ogni cittadino italiano ha il dovere di fare, al giudizio della magistratura e pertanto, in base alla legge, fu un latitante e non certo un esiliato! Ebbe la spudoratezza di andare in parlamento a chiedere la sua impunità per la sua corruzione ".. perché tutti rubavano". Fece leggi di favore per il suo amico e finanziatore Silvio Berlusconi che favorivano Mediaset e danneggiavano la sua concorrenza televisiva. A parte l'episodio di Sigonella, fu sempre prono alla politica atlantica degli USA e decise l'installazione dei missili Europei del patto atlantico in Italia. Questo l'uomo pubblico Craxi che anche nel privato non fu uno stinco di santo sebbene questo aspetto della sua vita non ci interessa perché, appunto , privato. E' semplicemente vergognoso che oggi, anche da parte delle istituzioni si sia intrapresa un'azione per una cosiddetta "riabilitazione" di un simile squallido personaggio. E' la dimostrazione della bassezza morale, della mancanza di etica e di senso dello stato, della profonda disonestà e della arroganza di questa casta politica che governa il Paese e che ha le sue radici nella corruzione della prima repubblica di cui Craxi fu epigone e simbolo amorale. Lo dimostra anche il fatto che alla commemorazione della sua morte avvenuta in questi giorni ad Hammamet fossero presenti ed abbiano tenuto discorsi elogiativi e riabilitativi esponenti del governo e dello Stato come i ministri Brunetta e Sacconi e uomini politici di spicco come De Michelis, Cicchitto e Formica avvallando così anche la considerazione che la magistratura abbia agito in modo scorretto, incostituzionale e complottistico per fini politici estranei alla sua funzione ed al suo dovere. L'esempio che ne viene ai Cittadini é assolutamente devastante perché avalla la considerazione che il potere non é legalità, ma arroganza, non servizio al Paese, ma tornaconto personale, non esercizio di un mandato dei Cittadini, ma azione di cosca! Volere intitolare vie o piazze ad un simile personaggio identifica il reato di "apologia di reato" e come tale andrebbe perseguito dalla magistrtura ! Altro che riabilitazione ..!!! Alessandro Mezzano USURA, UNA STORIA INFINITA Parecchi secoli fa un ometto di indubbio ingegno che si chiamava Aristotele diceva:” nummus nummum parere non potest” che tradotto significa: il denaro non può generare denaro. La stessa Bibbia condanna l’usura nell’Esodo, nel Levitico ed anche nel Deuteronomio. Anche S.Luca, nel suo vangelo ( 6,34s) dichiara che l’usura è peccato e la chiesa cristiana, nel 1274, nel congresso di Lione, sancisce che è peccato prestare denaro a qualsiasi interesse. Da qui nasce la legittimazione ad esercitare l’usura per i giudei che iniziano ad esercitarla anche se questa è espressamente proibita dalla bibbia, ma probabilmente in modo per loro lecito in quanto il Talmud dice che molte cose che se fatte ai giudei sono peccato, non 155 lo sono invece se fatte ai “Goym” e cioè al resto dell’umanità che non ha la stessa dignità umana del “popolo eletto”. Nei primi anni del 500 la chiesa cambia idea e si pronuncia con un certo possibilismo in favore dell’usura. Martin Lutero ( 1483 – 1546 ) condanna l’usura con la stessa risolutezza dei Padri della Chiesa ed afferma che:” il profitto su di un Mutuum, a chiunque fatto, è peccato mortale” Ma già dopo 20 anni i toni si ammorbidiscono e la condanna è solo per chi applica tassi troppo esosi. La chiesa Cattolica nel concilio di Trento ( 1545 – 1563 ) deve controbattere la “concorrenza” dottrinale di Lutero e pertanto condanna nuovamente e recisamente l’usura che fa ricadere nel 7° comandamento “ Non rubare”. Una semplice dichiarazione che affermi la liceità dell’usura è sufficiente per essere dichiarati eretici e scomunicati, così come l’autorizzazione a fondare un “Banco di pegno o di prestito” Calvino accetta e predica la liceità del prestito ad interesse a cui non pone limiti, ma anzi introduce il concetto che la ricchezza è un dono di Dio a chi è nella sua grazia, al contrario della povertà che è una punizione per coloro che non sono in grazia di Dio … Questo aberrante e disumano concetto calvinista permea la cultura Americana ( non scordiamo che i “padri pellegrini” tra i fondatori della colonia Americana erano calvinisti ) ed è a tutt’oggi il principio che informa la società USA. Nel 1625 Francesco Bacone espone una teoria favorevole all’usura dicendo in sostanza che essendo essa un male inevitabile fosse meglio regolamentarla per legge. Nel 700, con l’illuminismo e con il capitalismo di Adam Smith, riprende vigore la tesi della liceità dell’usura mentre la posizione ufficiale delle chiesa è ancora contraria tanto che a Verona Scipione Maffei, per avare scritto un trattato intitolato “ Dell’impegno del denaro” in cui fa una strenua difesa dell’usura, viene condannato dalla inquisizione della repubblica di Venezia al bando da Verona ed a 4 mesi di confino. Solo dopo il 1789, quando l’assemblea costituente francese decretò la libertà del commercio e del credito, anche la chiesa non condannò più l’interesse finanziario in genere, ma si limitò alla condanna dei tassi usurai eccessivi. Il Corano vieta assolutamente il prestito ad interesse che viene condannato in modo esplicito e senza mezzi termini tanto che ancora oggi le banche islamiche non prestano denaro ricavando profitto diretto dal prestito. Come si vede i giudizi morali sull’usura sono ondivaghi e contingenti e dipendono molto di più dalla visione del potere e dagli interessi contingenti che da questioni di principio. Nel mondo d’oggi dopo che nella guerra tra il sangue e l’oro vinse l’oro, l’usura è assorta a concetto informatore delle economie moderne sino ad arrivare agli eccessi ingovernabili di una economia speculativa che ha determinato la recentissima crisi mondiale che ha sconvolto ed disastrato i Paesi di tutto il mondo. Il profitto è divenuto una divinità alla quale si sacrificano tutti gli altri valori, dalla rettitudine, alla legalità, alla coscienza, al benessere generale del Paese ed alla stessa sopravvivenza del pianeta stante che questo sistema sta spingendo il mondo ben al di fuori del “progresso sostenibile” e che l’inquinamento planetario ed i cambiamenti climatici in atto stanno condannando a morte tutta l’umanità! L’ingordigia fa aggio sulla ragionevolezza ed ottunde l’intelligenza e come Creso che trasformando tutto ciò che toccava in oro non poté più mangiare alcun cibo, così questa civiltà, tutta tesa al profitto fine a se stesso, finirà di autoeliminarsi a causa dei veleni che l’ingordigia del profitto produce ..!! Si dovrebbe tornare all’equilibrio degli antichi valori e, semplificando, anteporre l’uomo al profitto facendo del denaro un mezzo anziché un fine, ma temiamo che oramai l’umanità sia così ammalata da risultare inguaribile .. Va bene che nell’economia dell’universo l’umanità non è nulla, meno di un battito di ciglia ed a Uomo scomparso, l’universo non se ne accorgerà neppure …!! 156 Alessandro Mezzano Quattro conti in tasca all’Occidente Nella classifica della bilancia dei conti correnti tra esportazioni ed importazioni dei vari Paesi del mondo, forniti dal Fondo Monetario Internazionale, si può notare la seguente classifica: 1° posto = Cina = + 371,883 2° posto = Germania = + 252,501 7° posto = Norvegia = + 59,983 8° posto = Olanda = + 52, 522 177° posto = Italia = - 52,725 179° posto = Regno Unito = - 105,224 180° posto = Spagna = - 145,141 181° posto = USA = - 731,214 I dati sono del 2007 e cioè prima del crollo finanziario mondiale… Da notare l’ottima posizione della Germania, le buone di Norvegia ed Olanda, il 177° cattivo posto dell’Italia ed il catastrofico 181° posto degli USA. Quasi tutti i Paesi dell’occidente sono in bilancio negativo e cioè importano molto di più di quanto non riescano ad esportare. A parte le considerazioni sulla posizione dell’Italia di cui è responsabile anche la ottusa politica dei tanti governi che hanno amministrato il Paese negli scorsi decenni senza mai sapere trovare, come ha fatto invece la Germania, la giusta misura per ottimizzare la situazione ( per esempio indirizzare la produzione industriale verso produzioni di eccellenza tecnologica anziché lasciarla deperire nella banalità di quella manifatturiera, magari sviluppando la ricerca..), si deve considerare l’aspetto della situazione generale che coinvolge quasi tutti i Paesi Occidentali e che, continuando così, potrebbe portarli alla rovina! Questo è uno dei frutti avvelenati del “libero mercato mondiale” senza dazi e senza correzioni e dall’analisi di questi dati oggettivi si deduce che l’assoluta libertà di mercato giova solamente alla finanza apolide, ma danneggia i singoli Paesi e si sfata la leggenda che con tale sistema l’occidente ci perde in un settore, ma ci guadagna in un altro ..!! L’unico sistema per ovviare a questa differenza di potenziale commerciale che si scarica sui Paesi più avanzati danneggiandoli a causa della mancanza di una gradualità nella formazione di un assetto di equilibrio delle rispettive economie produttive, è quello di inserire un sistema di dazi ammortizzatori calcolati su macroaree omogenee per sviluppo, progresso tecnologico e stato sociale. In un sistema di libero commercio globale senza freni e senza ammortizzatori, la dinamica di travaso da un Paese all’altro è simile a quella dei vasi comunicanti e se la differenza di livello è troppo grande, il travaso avverrà tumultuosamente e con forza eccessiva provocando danni. Se invece un sistema di chiuse e di saracinesche regolerà il travaso, esso avverrà un po’ più lentamente, ma armonicamente e non provocherà alcun danno. I padroni mondiali del denaro lo sanno benissimo, ma a loro non interessa l’armonioso sviluppo dei vari Paesi, ma soltanto il loro personale profitto che trae maggiore volume dallo sfruttamento delle delocalizzazioni degli investimenti in qualsiasi Pese ed in base alle opportunità e che sfruttano quelle differenze di potenziale commerciale di cui si parlava, per accrescere il loro utile. 157 I loro interessi non solo non coincidono con quelli dei singoli Paesi, ma con essi confliggono ed è per tale motivo e non certo per ragioni ideologiche, che li dobbiamo considerare come nemici del progresso armonico dell’umanità. Alessandro Mezzano LE SOLITE BALLE Ahmadinejad è un fanatico dittatore, un mostro pazzo che vuole sterminare gli ebrei e cancellare Israele dalla faccia della terra, è un fanatico religioso che in nome di Allah sta preparando disastri ed ecatombe. Ahamadinejad ha sicuramente, senza alcun dubbio, l’intenzione di costruire la bomba atomica per lanciarla su Talaviv anche se questo dovesse costare la distruzione completa dell’Iran per rappresaglia dei sionisti e del mondo occidentale intero. E’ una canzone che abbiamo già sentito! L’abbiamo sentita, vi ricordate? quando si stava preparando la “guerra preventiva” contro Saddam Hussein e l’Iraq. Vi rammentate delle famose “armi di distruzione di massa”, copia conforme della bomba atomica, che Saddam certissimamente possedeva ( gli USA di Bush avevano detto più volte di averne le prove… ) e che aveva assolutamente l’intenzione di usare contro Israele e contro l’occidente a meno di una guerra che riuscisse a fermarlo in tempo? Il tutto nonostante Saddam si sgolasse a negare ed a chiedere ispezioni internazionali per provare la verità delle sue asserzioni … Poi, a guerra fatta, dopo centinaia di migliaia di vittime civili perite sotto i bombardamenti delle “bombe intelligenti” Americane, dopo decine di migliaia di aborti e di nascite mostruose a causa dei proiettili all’uranio impoverito, dopo i massacri, si è scoperto che le “armi di distruzione di massa” non erano mai esistite ed erano solamente una criminale invenzione della propaganda USA/Israel per avere la scusa di abbattere Saddam Hussein considerato il principale avversario politico di Israele nello scacchiere medio orientale con forti influenze sia sugli altri stati Arabi che su grandi potenze come Russia e Cina a causa del suo petrolio che faceva invece gola all’America di Bush ..!!! Per di più, la scomparsa di Saddam Hussein, che laicamente controllava le grandi rivalità religiose tra sciti e sunniti, anziché portare pace e democrazia ha scatenato una feroce guerriglia terroristica che ancora sta insanguinando il Paese e che non finirà tanto presto. Di questo però né agli USA, né ad Israele potrebbe fregare di meno dato che gli altri obiettivi che a loro interessavano sono stati raggiunti! Ora la storia si ripete pari, pari, senza neppure un briciolo di fantasia per variare la canzone, con l’Iran di Ahmadinejad che dichiara di volere arricchire l’uranio solo per scopi industriali ed USA/Israel che sono certissimi che non sia così, ma che invece si sta complottando per costruire armi nucleari da usare contro Israele. Così come allora per l’Iraq anche oggi per l’Iran, l’Italia recita la sua parte di servitorella obbediente e rispettosa, appoggiando in pieno le tesi USA/Israel senza se e senza ma come hanno recentemente e servilmente fatto Silvio Berlusconi ed il ministro degli esteri Frattini. Fa specie che a tuonare di più contro Ahmadinejad sia Israele che possiede ben trecento testate atomiche e che, come insegna l’eccidio di Gaza dove ha usato bombe al fosforo e proiettili all’uranio contro la popolazione civile, non ha nessun scrupolo ad usare armi di distruzione di massa quando lo ritiene opportuno a suo insindacabile giudizio! 158 Certo, non c’è nulla di nuovo sotto il sole e ci sovviene la favola di Fedro del lupo e dell’agnello che ci fecero studiare nella nostra infanzia ( quando nelle scuole medie si faceva il latino..) :“lupus et agnus, siti compulsi …” Evidentemente nessuna generazione ha imparato nulla dalla precedente e dopo duemila anni siamo ancora lì a cacciare balle come il lupo all’agnello ..!! Alessandro Mezzano RAGIONE & RELIGIONE Alcuni sostengono che le due cose sono antitetiche mentre altri, come sempre accade in questioni di rilevante importanza, sostengono al contrario che la ragione sorregge la fede. Premesso che noi non siamo credenti, ma che siamo sempre aperti ad analizzare ogni ragionamento purché fatto in buona fede, vogliamo qui approfondire un poco la questione esplicitando i nostri dubbi e quelle che, a nostro parere, sono delle incongruenze. Parliamo di ragionamenti e non di fede perché la ragione è lo strumento che abbiamo a nostra disposizione per pensare e per cercare la verità e non possiamo invece accettare di scendere nel campo della fede che non abbiamo e che ci è sconosciuta scartando la ragione che ci è nota e che usiamo tutti i giorni! Una prima incongruenza, di carattere generale sta, secondo noi, nel fatto che le religioni nascono nella contingenza di una situazione e di un periodo storico ed affermano invece, per la loro stessa natura, concetti, principi e regole assolute e lo debbono fare pena il decadere della credibilità perché, se un Dio esiste, non può che essere assoluto ed immutabile per definizione. L’uomo che in buona o mala fede ha “rivelato” in un certo contesto storico al resto dell’umanità verità, regole e dogmi non ha potuto che tenere conto delle conoscenze del suo tempo senza immaginare che dopo secoli e secoli, lo scenario sarebbe tanto cambiato da rendere inaccettabili certi concetti e certe regole. Ma il motivo che, secondo noi ha spinto l’uomo ad inventarsi le religioni, è la sua paura dello sconosciuto, il timore della morte e la non accettazione, figlia dell’istinto di conservazione, di un percorso che potesse finire nel nulla. Tutte le religioni, che da secoli condizionano la vita ed i comportamenti, sono per esempio “Terrocentriche” nel senso che dogmi, credenze e comandamenti sono relativi al solo pianeta terra. Né poteva essere diversamente stante che quando queste religioni nacquero nessuno immaginava che ci fossero stelle pianeti e galassie che popolavano l’universo infinito. Pertanto le storie della creazione, del peccato, della redenzione riguardavano e riguardano solamente gli abitanti del pianeta terra che è un insignificante atomo nel contesto universale e con ciò si relativizzava un concetto assoluto ponendo in essere una contraddizione in termini. Oggi sappiamo con certezza che la terra è solamente un atomo infinitesimale di un universo che contiene miliardi e miliardi di galassie e qualsiasi calcolo matematico delle probabilità non può che dimostrare assurda la pretesa che solo la terra sia abitata da esseri senzienti. Partendo da questo presupposto matematicamente dimostrato, è ragionevole pensare che ci siano milioni o miliardi di mondi abitati e che un Dio creatore, se esiste, deve essere l’unico artefice di tutto ciò dato che in caso contrario si ammetterebbero più Dei contraddicendo lo stesso concetto di divinità relativizzandolo. Ed allora, dato che l’imperfezione delle creature, che non possono che essere imperfette se no sarebbero esse stesse Dio, porta inevitabilmente al peccato ed alla necessità della redenzione, questo ipotetico Dio creatore dovrebbe avere non un figlio come previsto nella santissima trinità, ma miliardi di figli che continuamente starebbero sacrificandosi per la redenzione degli abitanti di ciascuno dei pianeti abitati …. 159 A noi tutto ciò appare ridicolo oltre che incredibile …! Ecco quindi la maggiore delle incongruenze delle religioni, il dovere enunciare valori e concetti assoluti come assoluto è il concetto di divinità, pena il crollo del dogma, e doverlo fare in un contesto di relatività che è la condizione normale dell’essere uomini. A questo punto chi crede sfodera l’arma del “Mistero” che è quella con cui rattoppano tutte le lacerazioni che ci sono tra le enunciazioni religiose e la ragione. Ma credere nel “Mistero” presuppone la fede ( cieca) e l’uomo nasce, in ogni terra dotato di ragione che è elemento oggettivo mentre le fedi sono il frutto culturale dell’ambiente in cui si è cresciuti e del condizionamento che tale ambiente ha provocato in ragione della predisposizione emotiva di ciascuno ed è quindi elemento soggettivo e relativo. Alessandro Mezzano CORRUZIONE E’ vero, la corruzione della classe politica è la più odiosa ed esecrabile perché; istituzionalmente, essa rappresenta gli ideali ed i progetti di società che ai Cittadini sono proposti e che i Cittadini accettano ed avallano con il loro voto e pertanto questa corruzione, oltre che un reato, è un tradimento delle promesse e della fiducia che, in base ad esse, i Cittadini hanno dato. Certamente però la corruzione non è caratteristica peculiare della sola casta politica, ma alligna e prospera nel tessuto sociale ad ogni livello ed in ogni situazione che si presti alla sua espressione e la politica, come si sa è solo lo specchio della società che rappresenta. Se un rappresentante di commercio vuole vendere prodotti o impianti in una azienda, quasi sempre, oltre a presentare nella luce migliore quello che vuole vendere al titolare o al direttore agli acquisti, dovrà pagare una tangente al direttore tecnico che per questo ne appoggerà la validità sul piano operativo della produzione. Se una casa farmaceutica vuole promuovere una nuova medicina, il propagandista scientifico offrirà al medico che visita premi, viaggi e benefici vari. I recenti scandali delle cliniche private e non solo nel meridione, ma anche nella civilissima Milano( S. Rita, Ospedale maggiore ed ora il, S. Raffaele..) dimostrano che più l’affare è grasso, come nella sanità, e più la corruzione invade e domina. Molti concorsi, pubblici e privati, seguono la logica delle raccomandazioni di chi è in grado di offrire a sua volta, in cambio del favore ricevuto, vantaggi economici o di carriera. E cosa sono se non corruzione la megagalattica evasione fiscale ( 180.000.000.000 di Euro all’anno), l’abusivismo edilizio, il lavoro nero? Si potrebbe continuare all’infinito, ma crediamo che ciascun lettore sia incappato, direttamente o indirettamente, in episodi analoghi di quotidiana corruzione e che quindi siano tutti d’accordo nel riconoscere che in Italia la mala pianta della corruzione ha radici profonde ed estese in tutta la società! Si potrebbe, a questo punto, fare un discorso sulla decadenza dei valori e sulle cause che la hanno determinata, come la vittoria, nell’ultima guerra, dell’oro contro il sangue con il conseguente dilagare, senza più freni ed in progressione geometrica, del principio del “profitto ad ogni costo”, senza limiti e senza correttivi e se non lo facciamo qui non è perché non lo riteniamo importante, ma perché riteniamo che, purtroppo, un discorso di natura etica, stante la generale indifferenza a questo tema, sarebbe inascoltata dai più ..!! Riteniamo invece più opportuno un discorso sulle conseguenze pratiche negative che una corruzione così diffusa porta inevitabilmente nella società provocando danni, pesi e disfunzioni che possono finire per soffocare l’economia. Perché tutte le tangenti pagate al tecnico dell’azienda, al medico, al funzionario che concede le licenze, alla guardia di finanza per evitare una ispezione troppo severa, all’impiegato pubblico per sollecitare una pratica, al direttore di una ASL per vendere delle 160 protesi mediche, ecc. ecc. ecc. ecc., sono alla fine dei conti degli aggravi che producono un notevole aumento dei costi e quindi dei prezzi che ciascuno di noi dovrà pagare! Un paio di esempi per tutti: una saracinesca dell’acquedotto Pugliese, costava, ai tempi di Tangentopoli circa 60.000 Lire mentre, immediatamente dopo, con l’immediatezza degli effetti degli arresti, il prezzo scese a 35.000 lire, ed ancora, il costo al chilometro della metropolitana di Milano, ai tempi di Tangentopoli era di quasi più del doppio di quella di Amsterdam …! Ed allora le conseguenze della corruzione dilagante sia nel pubblico tramite la casta politica che nel privato, sono principalmente due. La prima è un prezzo di parecchio superiore al dovuto che ogni Cittadino deve pagare a causa delle tangenti diminuendo così il potere di acquisto del suo salario ed il secondo è l’aumento del deficit dello Stato che corre il pericolo di esserne alla lunga soffocato e di finire come l’Argentina o la Grecia..! Ecco due validissimi motivi per fare un giro di boa e pretendere, con leggi e controlli sia nel pubblico che nel privato di evitare il dilagare continuo della corruzione !! Ne saremo capaci ?? Alessandro Mezzano PERCHE’ ODIO L’AMERICA Odio L’America! La odio per quello che ha fatto al mondo ed all’umanità e per quello che sta facendo. La odio per quello che rappresenta. La odio per la sua arroganza, per il suo razzismo, per il suo cinismo. In nome dei suoi interessi: ha sterminato milioni di uomini pellerossa solamente per impadronirsi delle loro terre, senza mai cercare di conviverci pacificamente e di comprendere la loro filosofia di vita, ma imponendo la propria che è sempre stata di sopraffazione, di rapina e di supponente ed arrogante superiorità. Ha importato il più grande numero di schiavi dall’Africa e sulla loro pelle ha costruito la base della sua prima ricchezza mentre ancora oggi, dietro una formale eguaglianza legale, pratica diffusamente una segregazione sociale di chiaro stampo razziale. Appoggia Israele nella oppressione e nello sterminio dei Palestinesi in una controversia che vede tutte le ragioni dalla parte dei Palestinesi e nessuna da parte dei sionisti Israeliani! Ha portato guerre e distruzioni in tutto il mondo come risulta da documentazione agli atti del congresso Americano: “ Era il 17 settembre 1962, durante la presidenza di John Fitzgerald Kennedy, e il segretario di Stato Dean Rusk cercava di convincere in seduta congiunta il comitato del Senato per le relazioni estere e quello per le forze armate che un intervento militare contro la rivoluzione cubana rientrava nella tradizione geopolitica degli Stati uniti. A questo scopo presentò un documento, Instances of the Use of the United States Armed Forces Abroad, 1798-1945, che elencava 168 interventi armati americani all'estero dal 1798 al 1945, distinguendo gli interventi tra quelli autorizzati dal Congresso e quelli non autorizzati. La lista parla da sola, ed è per questo che Oipaz la riproduce nuda e cruda (omettendo solo alcuni particolari irrilevanti), per dimostrare quanto sia ingiustificata l'idea, pure assai diffusa, secondo cui gli Usa sarebbero stati isolazionisti.” 161 Il documento presentato da Rusk fu pubblicato in: United States Senate. Commettee on Foreign Relations and Commettee on Armed Service, Hearing, «Situation in Cuba», 87th Congress, Second Session, September 17, 1962 (Government Printing Office, Washington 1962), pp. 82-87 e pertanto NON é una fantasia, ma un dato oggettivo! Anche dopo il 1945 L’America ha continuato a portare guerra e distruzione nel mondo, mentendo spudoratamente sui motivi veri che sono sempre stati il suo interesse strategico, economico e commerciale e contrabbandandoli come difesa della libertà e esportazione della democrazia e, ricordando solo le principali, elenchiamo: Korea, Vietnam, 1° guerra del golfo, Iraq, Kossovo, Afganistan. Un esempio per tutti: chi non ricorda le “armi di distruzione di massa “ di Saddam Hussein, i suoi certificati legami con Al Queda ed i campi di addestramento di terroristi in Iraq? Ebbene, dopo la strage di un intero popolo con le armi e con le “Bombe intelligenti” NULLA di tutto ciò è stato trovato sbugiardando l’America e dimostrando la malafede degli USA e del suo governo ..!! Ha coltivato ed esportato la mentalità Calvinista che in base alla tesi che i ricchi lo sono diventati perché in grazia di Dio mentre i poveri non lo sono, ha fondato uno Stato basato sul profitto a tutti i costi e completamente privo di quei valori etici che sono invece alla base della storia e della cultura Europea, ma che si stanno infettando dei disvalori Americani trascinando nella miseria morale anche la nostra civiltà millenaria. Per l’America l’Uomo vale solo in quanto produce ricchezza e mai in quanto produca pensiero, progresso, arte o socialità per cui in America S. Francesco, Giotto, Dante, Madre Teresa, Leonardo e Raffaello sarebbero stati considerati dei falliti mentre la considerazione più alta sarebbe andata ai Sindona, ai Berlusconi, ai Calvi o al mercante di Venezia …!!! Cinismo, insensibilità sociale, razzismo, arroganza, complesso di superiorità, prepotenza, violenza di Stato, insomma l’antitesi di tutto ciò in cui credo e di tutto ciò che è il mio bagaglio etico e culturale …mi dite perché non dovrei odiare l’America ..???!!! Alessandro Mezzano FLAMENCO Il Flamenco è essenzialmente tre cose: musica, canto e ballo. Tutte e tre possono esprimere lo spirito Flamenco anche da sole perché tutte e tre sono espressione di quella emotività spontanea ed elaborata nello stesso tempo che deriva da una particolare cultura e da una particolare razza di persone, ma è quando le tre componenti si incontrano e si fondono in un tutto unico che il Flamenco raggiunge la perfezione espressiva e diventa arte. E’ estremamente difficile scavare nelle profondità recondite delle radici espressive del Flamenco e crediamo che forse solo un gitano che è nato e cresciuto in quel mondo e che ne conosce i risvolti più nascosti sia in grado di analizzare e descriverei molteplici contenuti di un’arte, perché il vero Flamenco è arte, che è nata e si è sviluppata nei secoli come espressione di un modo di vivere, di sentire, di essere! A noi è consentito al più di descrivere le emozioni e le sensazioni che il Flamenco sa trasmettere se appena si va oltre l’aspetto folcloristico e spettacolare che pure sono di grande impatto, e si scava un poco più a fondo nell’aspetto culturale della tradizione Gitana. La musica Flamenca è una musica dura, sonora e dissonante, semplice e spavalda, ossessiva e melanconica. E’ una musica che racconta e prega, che invoca e maledice, che rimpiange e spera, una musica senza fronzoli, essenziale come la verità, aspra come la vita e dolce come l’amore! 162 Il Canto Flamenco è un grido, lacerante e recitativo, roco e sensuale, passionale e sacrale e nello stesso tempo è l’incitamento, la cronaca, la suggestione, quasi come un antico coro tragico Greco che riassume l’azione ed apre la strada allo sviluppo di una storia che è nell’aria e che gli attori-ballerini tradurranno in racconto per tutti. Il ballo Flamenco è la sintesi espressiva di una emozione, di una storia, di un istinto, di una tensione, è il racconto gestuale che si esprime in una mimica che impegna tutto il corpo, ma che non è corporale e materiale ed anzi assume una dimensione estranea al corpo e diventa arte sublimando nei gesti e nel ritmo parossistico la tensione di un’anima che trascende il corpo e diventa, nel momento della danza, realtà concreta, percepibile e reale! La musica é l’elemento contestuale in cui il Flamenco vive, il canto è il canovaccio di una storia da esprimere, ma il ballo è la risultante artistica ed espressiva dei primi due elementi e ne sintetizza le pulsioni creando una armonia che li contiene e li esalta raggiungendo la perfezione! Se così non fosse non si spiegherebbe come mai abbiamo assistito, come moltissimi altri, al miracolo di ballerine di Flamenco, non giovani e non belle che però, dopo pochi minuti di esibizione non erano più vecchie donne, ma solo Flamenco che esprimeva quel qualche cosa che non si poteva descrivere con esattezza, ma che affascinava colpendo al di sotto del senso estetico, nel profondo della nostra reattività emotiva …! Nel Flamenco c’è l’orgoglio dell’essere Gitani, c’é la malinconia di un sogno non avverato, c’è il disagio di vivere in un mondo troppo diverso dai propri ideali, c’è la passione di un amore, c’è una sottile vena di anarchia, c’è ……… Nel Flamenco c’è tutto un mondo diverso dal nostro che noi possiamo solamente sfiorare, intuire, ma non capire e forse proprio qui sta il suo fascino, la sua bellezza, il suo mistero! Alessandro Mezzano AH’ RIECCOLI..! Previti era stato messo in disparte come un parente impresentabile, dopo la condanna per la corruzione di un giudice per conto di Berlusconi, ma non era affatto stato dimenticato dal cavaliere che ne ha riesumato l'amicizia ora che pensa gli possa tornare nuovamente utile con i suoi consigli. Ieri sera ( 06-08-2010 ) ha volutamente esibito un invito a cena a casa di Previti facendosi intervistare dalle TV all’uscita da quella casa ed è stato un po’ come un rinnovato “debutto”, un reinserimento ufficiale, nella buona società del cadaverico Previti. Forse la stella di Ghedini é un po' appannata, forse diventano preziose le "conoscenze" un poco lugubri ed inquietanti di Previti per servizi non proprio trasparenti, chissà... Certo che l'avere conservato rapporti ed amicizia con un pregiudicato, condannato per un reato così infamante, la dice lunga sulla natura amorale di Berlusconi per il quale, evidentemente, non esistono Valori, ma solo interessi personali e che purtroppo sa che il suo “popolo delle libertà” è tarato sulla stessa lunghezza d’onda, un po’ per cinismo morale ed un po’ per stupidità congenita. Ora che il "lodo Alfano" traballa sotto la mira della corte costituzionale ed ha molte probabilità di essere cancellato rimettendo in pericolo la libertà di Berlusconi, ecco rispuntare nuovamente un altro stratagemma legale, quello del "processo breve" che garantirebbe l'immunità a causa dei tempi ulteriormente raccorciati della prescrizione dei reati se il processo non si conclude, nei suoi tre gradi, entro sei anni ( cosa praticamente impossibile con gli attuali regolamenti di procedura penale e con la facoltà degli avvocati di ottenere rinvii che a causa degli organici volutamente insufficienti delle carenze 163 strumentali e del taglio dei finanziamenti, fanno slittare le udienze di molti mesi o di anni). Il "processo breve" é un po' come pretendere che si vada da Milano a Venezia in due ore, ma usando una "500" invece che una Ferrari! Il "processo breve" diventa tanto importante ( per tenere Berlusconi fuori dalla galera ) che la sua approvazione incondizionata da parte del gruppo di Fini Iscariota é uno dei 4 punti fondamentali sui quali si basa la possibilità di non andare ad elezioni anticipate..!! I quattro punti che sono alla base del programma base del governo per i prossimi tre anni sono: Processo breve e Riforma della giustizia, Federalismo, Riforma fiscale ed un non meglio identificato “ programma per il sud”. - Sono 50 anni che sentiamo parlare di programmi per il mezzogiorno senza avere poi visto nulla che non fosse solo propaganda, demagogia o peggio ruberia da parte di politici del denaro pubblico senza che il mezzogiorno ne traesse alcun beneficio, ma anzi vedendolo sprofondare sempre di più nella miseria, nella corruzione e nelle mani delle mafie. - La riforma fiscale prevista da Berlusconi, se applicata così come programmata e descritta nel programma del PDL, sarà un ulteriore manovra per favorire i ricchi a danno dei ceti meno abbienti. - Il Federalismo targato Lega, a parte la dissoluzione dell’unità Nazionale, sarà la realizzazione dell’egoismo regionale e la ufficializzazione di un razzismo nazionale strisciante che ha sempre informato le menti ( si fa per dire ) dei leghisti quand’anche abbiano negli anni tentato di indorare la pillola e di mimetizzare il loro cinismo sociale. - La riforma della giustizia sarà, in termini generali, tutta informata a sminuire e deformare la indipendenza della magistratura che passerà sempre più sotto il controllo indiretto del governo, mentre nel particolare sarà la realizzazione di ulteriori leggi “ad personam” come appunto il processo breve per tenere il pregiudicato Silvio Berlusconi fuori dalla patrie galere .!! Tutto questo mentre la crisi economica incombe, mentre l’occupazione è in grave crisi, mentre la precarietà del lavoro, specialmente quello giovanile, è diventata la regola, mentre Marchionne e la finanza stanno sostituendosi allo Stato, mentre l’immigrazione clandestina rende insicure e precarie le strade delle città e le infiltrazioni mafiose nelle istituzioni dilaga anche al nord nel silenzio imbecille della lega! Forse i quattro punti potevano essere diversi e diretti a risolvere i problemi del Paese anziché quelli del pregiudicato Silvio Berlusconi ..!!! A Pribke , 80 anni , l’ergastolo . Gli Ebrei dicono che un debito pendeva , a causa dell’INGIUSTIZIA delle Fosse Ardeatine , e che la GIUSTIZIA esigeva fosse pagato comunque , anche per non dimenticare ! Va bene . Sposiamo la visione Storica degli Ebrei . Nella stessa , identica visione della GIUSTIZIA e della Storia , possiamo e vogliamo affermare agli Ebrei , all’Italia , al Mondo : “ Non dimenticate Shabra e Chatila ed il debito di GIUSTIZIA che hanno aperto e che Israele e chi lo sostiene devono pagare ! “ Sottoscriviamo in pieno le parole di Tullia Zevi , Presidente delle Comunità Ebraiche Italiane :”..per noi quello che conta é che sia stato affermato un principio etico irrinunciabile : il crimine contro l’Umanità ,l’eliminazione fisica di esseri innocenti , non si cancella , non può andare in prescrizione , non può essere perdonato , mai ..” Le dedichiamo ai Martiri di Shabra e Chatila .Vorremmo che anche Tullia Zevi lo facesse ..!! So già i commenti del Ghetto :”..ma le fosse Ardeatine non sono la stessa cosa di Shabra e Chatila..” E’ vero ; a Roma si fucilarono degli Ebrei , razza eletta da Dio , a Shabra e Chatila si massacrò il resto del mondo , cioè “immondizia” . 164 Come sempre , quando un fatto coinvolge il popolo Ebraico , assume dimensioni diverse..!! BATTAGLIA IDEALE Il condizionamento di massa che le tesi del materialismo hanno operato nell’arco del XX° secolo nel mondo occidentale é così totalizzante che ormai i suoi concetti di base sono radicati profondamente nel “sentire” comune e costituiscono il parametro di confronto della normalità per la quasi totalità della popolazione. Importanza dell’accumulo di denaro e beni patrimoniali, sacralità del lavoro, necessità dell’incremento produttivo Nazionale, positività dell’aumento dei consumi, accettazione della pubblicità come strumento utile e necessario per fare girare bene gli ingranaggi di consumi e produzione, sono tutti principi comunemente accettati da tutte le parti politiche, civili e morali della società moderna! Si discute e si litiga sul come gestire l’organizzazione e su come suddividere i benefici prodotti, ma nessuno mette in dubbio la validità dei postulati, né le interconnessioni che ne scaturiscono. Secondo noi, “vox clamante in deserto”, è invece proprio l’impianto ideologico di base che è sbagliato perché innaturale ed antietico. Il denaro è un valore virtuale assimilabile al lavoro: tot denaro = tot oggetti, beni o servizi = tot lavoro per produrli. Come tale, il denaro ha la funzione di MEZZO ed il trasformarlo in FINE ULTIMO è una deformazione innaturale che non serve ai fini della vita dell’uomo (E’ come se uno, anziché fabbricare una zappa per lavorare l’orto che gli serve, volesse fabbricare un’infinità di zappe che non gli servono per il suo orto..). Per il lavoro, vale lo stesso principio : esso è utile e valido fin tanto che è il MEZZO con cui ci si procaccia il necessario ad una vita serena e dignitosa. Se assunto come valore in se, perde il significato originale e diventa un atteggiamento imbecille. Lavorare e lavorare, per lavorare, va bene per gli animali da soma , ma non per l’UOMO. Consumismo e pubblicità sono le conseguenze naturali della sacralizzazione del denaro e del lavoro portati all’estremo ed il loro valore decade automaticamente se i concetti di denaro e lavoro sono desacralizzati. L’uomo è nato per vivere. Vivere vuol dire pensare, agire, provare emozioni e questi devono essere quindi i FINI cui tendere. Denaro e lavoro devono essere i MEZZI per acquisire la tranquillità e la serenità per raggiungere quei fini che rimangono comunque l’obiettivo fondamentale dell’Uomo. Nell’attuale società si sono invertite letteralmente le parti ed i mezzi sono diventati i fini capovolgendo le tendenze e gli istinti naturali. La prova sta nel fatto che la frustrazione delle tendenze istintive sta producendo una collettività di individui nevrotici, asociali ed infelici, nonostante l’apparente buon tenore di vita goduto. Una gioventù cui non manca nulla è annoiata, abulica ed alla ricerca di emozioni forti, pericolose, mortali. Una vecchiaia che dovrebbe essere serena, per la certezza della capacità di sostentamento, è spesso oppressa dalla solitudine e dall’abbandono di un mondo che vede in lei solo la inutilità di un’incapacità produttiva anziché la saggezza delle esperienze di tutta una vita. Ed in mezzo, una fascia di umanità affannata a lavorare tanto, per guadagnare tanto, per comprare tanto, cose di cui non ha veramente bisogno, ma che l’imitazione, la pubblicità ed il consumismo gli fanno sembrare indispensabili. 165 E pensare? E vivere un proprio tempo libero? A fornirgli schemi di pensiero e vere e proprie opinioni prefabbricate, ci pensano i mezzi di informazione che, guarda caso, sono anche loro nelle mani dei finanzieri del Liberal Capitalismo che certamente forniranno anche questi prodotti “intellettuali” nella logica della promozione dei loro interessi. Diventa invece difficilissimo, quasi impossibile, lo sviluppo di uno schema di pensiero libero, critico, autonomo ed individuale. Anche vivere il “il tempo libero” si compie servendo il consumismo ed il Liberal Capitalismo, usandolo per lo più, per consumare prodotti e servizi che il consumismo produce e propaganda: “Al servizio del capitale 24 ore su 24 (anche il materasso è “imposto”..) = GLI SCHIAVI PERFETTI E TOTALI..!! Anche se ci rendiamo conto di quanto ineguale sarà la lotta e di quanto difficili da raggiungere saranno i traguardi, noi vogliamo continuare a combattere la nostra guerra per l’UOMO, per affermare la supremazia dello spirituale sul materiale, del sangue sull’oro, dei filosofi sui mercanti! Non vogliamo arrenderci a vivere una vita programmata da altri per fini che non sono i nostri! Chi ci vuole schiavi, è il nemico da eliminare! Facciamo si che il nuovo millennio sia veramente nuovo e disancori l’Umanità dal materialismo, sia marxista che capitalista, riportandola a vivere una dimensione di pensiero critico, di progresso spirituale, di superamento dei propri limiti, come una freccia, lanciata in direzione del Superuomo! Paralleli Mesi orsono, non sappiamo più quale imbecille esponente della sinistra nostrana dichiarò che Berlusconi era il nuovo Mussolini. Non entriamo nel merito sul valore di Mussolini; la storia lo valuterà e gia ora decine di autori storici stanno rivedendone il giudizio negativo, pesantemente di parte, che fu dato dalla repubblica resistenziale sin dal 26 Aprile 1945. Il confronto ci servirà ad evidenziare ed enumerare le negatività di un personaggio come Berlusconi che si vuole presentare all’opinione pubblica come il Salvatore della Patria! Berlusconi è stato ed è inquisito per reati infamanti come corruzione, costituzione illecita di fondi all’estero per gestire i pagamenti ai corrotti, falsi in bilancio, ecc. Mussolini fu a suo tempo inquisito e condannato unicamente per atti politici rivoluzionari che implicavano azioni con rischio personale e mai per questioni di denaro. Berlusconi ha come progetti lo sviluppo del mondialismo finanziario che sta rendendo i ricchi più ricchi ed i poveri più poveri, il principio di tendere sempre al massimo profitto economico a costo di passare attraverso lo smantellamento dello Stato sociale e sorvolando sui danni ambientali ed il privilegiare l’economia sulla politica, il denaro sull’Uomo. Mussolini ha promosso i valori Nazionali nel contesto della civiltà Europea Occidentale difendendo tradizioni, storia e civiltà di questi popoli, ha aperto la terza via tra gli interessi dei ricchi e quelli dei poveri trasformando le lotte di classe in sinergie che hanno culminato con la Socializzazione dove si portarono gli operai nei consigli d’amministrazione delle aziende. Berlusconi vuole realizzare il modello sociale USA dove non esiste la parola solidarietà sociale e dove chi non ha soldi è abbandonato a se stesso quasi fosse una persona da rottamare, dove non esiste sicurezza sul posto di lavoro e spesso, nei sindacati, ci sono addirittura commistioni mafiose. Mussolini ha creato in Italia tutto il blocco delle Leggi Sociali che sono tra le più avanzate del mondo e che comunque costituiscono le basi della legislazione sociale di cui, ancor oggi, usufruiscono i Cittadini (INPS, Cassa malattia, Assegni famigliari, Maternità ed Infanzia, Riduzione settimana lavorativa, Liquidazione, INAIL, socializzazione, ecc.ecc.ecc.). 166 Berlusconi ostenta ricchezza e potere acquisiti anche con l‘appoggio alla politica corrotta di tangentopoli. Mussolini è sempre vissuto solo del suo stipendio limitando le ambizioni della famiglia, non ha mai posseduto nulla ed, alla sua morte, quando fu appeso per i piedi a piazzale Loreto, dalle sue tasche non cadde un centesimo non suo. Berlusconi acquisisce consensi distribuendo denaro, potere e favori e soprattutto anziché convincere, condiziona con il martellamento della propaganda pubblicitaria dalle sue tre reti televisive. Mussolini acquisì consensi in tutto il mondo con il carisma della sua persona, con l’originalità rivoluzionaria delle sue idee e soprattutto con i risultati pratici delle sue azioni di governo che lasciarono un forte e permanente segno nella società ( basta rileggere i commenti sui giornali mondiali dell’epoca..!) Ecco perché chi paragona Berlusconi a Mussolini si dimostra superficiale, ignorante e privo di senso del ridicolo! Dopo di che, ognuno è libero di dire ciò che vuole; stupidata più, stupidata meno, in questa Italia che ne è piena, nessuno ci farà caso…… Meditare gente, meditare..!! Berlusconi memento 1. Giugno 2008 – emendamento del senatore Vizzini nel D.L: Cirielli sulla sicurezza per la sospensione di tutti i processi per reati commessi prima del 2002 che prevedono pene inferiori a dieci anni di reclusione per sospendere il suo processo sul caso Mils.. ( 600.000 € pagati per una falsa testimonianza che lo salvasse dalle accuse in altro processo). Azione fraudolenta ribadita poi con il Lodo Alfano. Risultato: Mils il corrotto è stato condannato a 4 anni mentre Berlusconi, il corruttore, non è stato processato ed è libero. 2. Con la legge Ex Cirelli ha abbreviato i tempi di prescrizione mentre non ha fatto nulla per accelerare i tempi lunghissimi dei processi. Risultato: lui è uscito da vari processi per prescrizione, ma anche migliaia di delinquenti non si sono potuti processare a causa di questa legge. L’associazione magistrati parla di 100.000 processi che non si potranno fare. 3. Sospensione per un anno delle azioni processuali collettive (Class actions) che salveranno le banche dai processi civili per risarcimento per avere venduto le azioni Parmalat quando sapevano dell’imminenza del crac 4. Non ha aumentato salari e pensioni come aveva promesso in campagna elettorale, ma, ponendo l’inflazione programmata all’1,7%, ha di fatto diminuito il loro potere d’acquisto. 5. Aveva promesso di risolvere la questione Alitalia meglio del governo Prodi. Risultato: Air France proponeva 2.100 esuberi di personale mentre Berlusconi ne farà 5.100..! In più, tutti noi dovremo pagare i debiti per 4 miliardi di euro. 6. Aveva promesso di diminuire le tasse. La revisione auto è stata aumentata da 36 a 65 €, l’imposizione fiscale è aumentata così come le tasse locali a seguito dei tagli fatti dal governo sulle loro entrate. 7. A Maggio 2008 il ministro del welfare Sacconi ha promesso la distribuzione ai dipendenti di azioni delle aziende…….promessa mai mantenuta 8. Ha eliminato le misure anti evasione favorendo chi non paga le tasse e ruba allo Stato. Evasione fiscale: 200 miliardi di euro (fonte Secit e Revue de droit fiscal) 9. Il bilancio della Giustizia è stato tagliato del 40% 10. Il bilancio delle forze dell’ordine è stato ulteriormente tagliato tanto che la polizia non ha nemmeno i soldi per pagare le divise dei poliziotti. 11. Ha tagliato i fondi per la scuola e per la ricerca 167 12. Ha privatizzato l’acqua potabile 13. Aveva promesso formalmente di eliminare le province ed invece ne ha create altre. 14. Ha difeso Israele nella sua azione di sterminio a Gaza nell’inverno 2008/2009 15. E' vero o non è vero che Berlusconi è un uomo corrotto e che ha diffuso in Italia la pratica del malcostume e della corruzione ? 16. E' vero o non è vero che ha assecondato e sostenuto Bush nei suoi piani criminali contro l'Iraq ? 17. E' vero o non è vero che sta consegnando il paese in mano alla Lega Nord di cui è ostaggio ? E non è aria fritta: pensa infatti al federalismo fiscale e alle sue conseguenze per le regioni meridionali 18. E' vero o non è vero che ha messo la scuola nelle mani di una deficiente impreparata che sta seminando il caos a piene mani tra circolari fasulle e provvedimenti sbagliati ? Pensa - ultimo arrivato - al disegno della Gelmini che aveva decretato l'inserimento in coda - invece che a pettine in base al punteggio maturato con gli anni di lavoro -nelle graduatorie provinciali dei docenti non di ruolo che chiedono il trasferimento, al fine di impedire ai meridionali di trasferirsi al nord. Provvedimento clamorosamente bocciato dal TAR perchè incostituzionale. Circa 5.000 nuovi immessi in ruolo che ora vedono in discussione la loro nomina perchè è tutto da rifare (con pesanti ricadute sulla didattica, sulle famiglie, sugli alunni ecc. 19. E' vero o non è vero che ha varato leggi elettorali truccate che impediscono alle nostre forze di organizzarsi per raggiungere una rappresentanza parlamentare ? 20. E' vero o non è vero che al momento del varo dell'euro non ha bloccato i prezzi lasciando invece mano libera alle speculazioni dei commercianti ? 21. Dov'è una seria politica per la casa, per i giovani disoccupati, per le famiglie ? 22. Si è definito il Gesù della politica, l'unto del Signore, il Napoleone dei legislatori, il salvatore della povera Patria Italia, il primo consigliere e personale amico di Bush. 23. l’Acquisto della villa di Arcore: Una proprietà di 3500 mq con un milione e mezzo di terreno circostante, è stata fatta per la somma di Lire 500 milioni tramite l’avvocato Previti che era tutore legale della minorenne che possedeva la proprietà e che, dopo l’acquisto truffaldino è subito diventato l’avvocato di fiducia di Berlusconi ..!! Controversie sull'attività edilizia: I finanziamenti di origine ignota Per avviare la sua attività imprenditoriale nel 1961 nel campo dell'edilizia Berlusconi ottenne una fideiussione dalla Banca Rasini, indicata da Michele Sindona e in diversi documenti della magistratura come la principale banca usata dalla mafia al nord per il riciclo di denaro sporco e fra i cui clienti si potevano elencare Totò Riina, Bernardo Provenzano e Pippo Calò[30]. Nella società fondata da lui e Pietro Canali impegnò 10 milioni di lire che anni dopo sosterrà fossero suoi risparmi guadagnati con la sua attività di intrattenitore e venditore di elettrodomestici. Altre volte si è detto che quei 10 milioni provenissero dalle tasche di suo padre Luigi, procuratore della Banca Rasini[senza fonte]. Riguardo invece all'origine di alcuni finanziamenti, provenienti da conti svizzeri alla Fininvest negli anni 1975-1978, dalla fondazione all'articolazione in 22 holding (i quali 168 ammontavano a 93,9 miliardi lire dell'epoca)[31] Berlusconi, interrogato in sede giudiziaria dal pubblico ministero Antonio Ingroia, si avvalse della facoltà di non rispondere[32]; così, anche a causa delle leggi svizzere sul segreto bancario, non è stato possibile accedere alle identità dei possessori dei conti cifrati inerenti al flusso di capitali transitato all'epoca e in piena disponibilità della Fininvest.[33] In particolare alcune delle "piogge di liquidità" contestate a Berlusconi sono: Il 26 settembre 1968, la Edilnord Sas acquistò dal conte Bonzi l'intera area dove Berlusconi avrebbe edificato Milano 2. Berlusconi pagò il terreno 4.250 lire al metro, per un totale di oltre tre miliardi di lire; inoltre nei mesi successivi l'imprenditore edificò un cantiere che costava circa 500 milioni al giorno. All'epoca Berlusconi aveva 32 anni e nessun patrimonio a disposizione suo o della famiglia da cui attingere questa liquidità.[34] Il 2 febbraio 1973, Berlusconi fondò la Italcantieri Srl. Il 18 luglio 1975 questa piccola impresa diventò una Spa con un aumento di capitale fino a 500 milioni. In seguito, questa cifra aumentò fino a diventare 2 miliardi e la società emise un prestito obbligazionario per altri due miliardi.[34] Il 22 maggio 1974, la Edilnord Centri Residenziali Sas aumentò il capitale sociale fino a 600 milioni di lire. Il 22 luglio 1975, la medesima società eseguì un altro aumento di capitale, passando a due miliardi di lire.[34] Nel 1974, Berlusconi acquisì il controllo dell'Immobiliare Romana Paltano, una società con 12 milioni di capitale. L'anno successivo, cambiata la ragione sociale in Cantieri Riuniti Milanesi Spa, il capitale di tale società venne aumentato a 500 milioni e nel 1977 ad un miliardo.[34] Il 15 settembre 1977, la società Edilnord Sas cedette alla neo-costituita Milano2 Spa tutto il costruito di Milano 2 più alcune aree ancora da edificare. In pochi giorni il capitale della Milano2 Spa passò da un milione a 500 milioni, per arrivare il 19 luglio 1978 a due miliardi.[34] La holding capogruppo Fininvest nacque in due tappe. Il 21 marzo 1975, a Roma, Berlusconi diede vita alla Fininvest Srl con 20 milioni di capitale; l'11 novembre dello stesso anno i 20 milioni divennero 2 miliardi. L'8 giugno 1978 Berlusconi fondò la Finanziaria di Investimento Srl, ancora con 20 milioni di capitale iniziale, ma già il 30 giugno 1978 (solo 22 giorni dopo la fondazione) quei 20 milioni aumentarono a 50 e il 7 dicembre raggiunsero quota 18 miliardi. In seguito le due società si fonderanno.[34] Il 4 maggio 1977, a Roma, Berlusconi fondò l'Immobiliare Idra con capitale di un milione di lire. L'anno successivo la società aumentò il capitale sociale a 900 milioni di lire.[34] Al tempo in cui Luigi Berlusconi era procuratore generale della Banca Rasini, questa entrò in rapporti d'affari con la Cisalpina Overseas Nassau Bank, nel cui consiglio d'amministrazione figuravano Roberto Calvi, Licio Gelli, Michele Sindona e monsignor Paul Marcinkus, responsabile dello IOR (Istituto per le Opere Religiose), di fatto la banca dello Stato della Città del Vaticano. Tutti questi personaggi hanno poi avuto un grosso rilievo nella cronaca giudiziaria. Secondo Sindona e altri collaboratori di giustizia, la Banca Rasini era coinvolta nel riciclaggio di denaro di provenienza mafiosa (il che spiegherebbe la grossa presenza di finanziatori svizzeri nei primi anni di attività di Berlusconi).[35] Nel 1999 Francesco Giuffrida, vicedirettore della Banca d'Italia a Palermo, durante il processo Dell'Utri, sostenne (in una consulenza da lui eseguita per conto della Procura di Palermo riguardante la ricostruzione degli apporti finanziari intervenuti alle origini del gruppo Fininvest tra gli anni 1975-1984) che non era possibile identificare la provenienza 169 di alcuni fondi Fininvest del valore di 113 miliardi di lire dell'epoca, in contanti e assegni circolari (corrispondenti a circa trecento milioni di euro odierni).[36] La questione riguardava i sospetti di presunti contributi di capitali mafiosi all'origine della Fininvest. Querelato per diffamazione da Mediaset, nel 2007 Giuffrida giunse a un accordo transattivo con i legali di questa, per il quale il consulente della Procura ha riconosciuto i limiti delle conclusioni rassegnate nel proprio elaborato e delle dichiarazioni fornite durante il processo (definite incomplete e parziali a causa della scadenza dei termini di indagine, che non gli avevano permesso di approfondire a sufficienza l'origine di otto transizioni dubbie) e la dichiarazione conseguente che tutte le «operazioni oggetto del suo esame consulenziale erano tutte ricostruibili e tali da escludere l'apporto di capitali di provenienza esterna al gruppo Fininvest».[37] I legali di Giuffrida nel processo per diffamazione hanno comunque emesso una dichiarazione, riportata dall'ANSA, in cui sostengono di essere stati avvertiti solo pochi giorni prima (il 18 luglio) del fatto che i legali Mediaset avevano proposto una transazione al loro assistito, di non condividere né quel primo documento ("una bozza di accordo che gli stessi non hanno condiviso, ritenendo che quanto affermato nel documento non corrispondesse alle reali acquisizioni processuali"), né la versione definitiva leggermente corretta ("non sottoscriveranno non condividendo la ricostruzione dei fatti e le affermazioni in esso contenute"). La perizia di Giuffrida era stata ritenuta dai giudici già al tempo solo basata su "una parziale documentazione", ma era stata ritenuta valida anche in virtù del fatto che non aveva "trovato smentita dal consulente della difesa Dell’Utri", in quanto lo stesso professor Paolo Iovenitti (perito della difesa), davanti alle conclusioni di Giuffrida, aveva ammesso che alcune operazioni erano "potenzialmente non trasparenti" e non aveva "fatto chiarezza sulla vicenda in esame, pur avendo il consulente della difesa la disponibilità di tutta la documentazione esistente presso gli archivi della Fininvest".[38] [39] Tale ritrattazione, contenuta nell'accordo transattivo raggiunto dai legali Mediaset ed il professor Giuffrida a composizione della controversia instaurata dalla Mediaset stessa per diffamazione, non consente comunque di fare chiarezza sulla provenienza dei capitali del gruppo societario facente capo a Silvio Berlusconi. Berlusconi, essendo iscritto alla loggia massonica Propaganda 2[40] di Licio Gelli[41] aveva accesso a finanziamenti altrimenti inottenibili: la Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica P2[42], infatti, affermò, nella relazione di maggioranza firmata da Tina Anselmi, che alcuni operatori appartenenti alla Loggia (tra cui Genghini, Fabbri e Berlusconi), trovarono appoggi e finanziamenti presso le banche ai cui vertici risultavano essere personaggi inclusi nelle liste P2 "al di là di ogni merito creditizio".[43] La difesa Le ipotesi di riciclaggio non hanno mai trovato conferma, anche a causa del segreto bancario vigente in Svizzera. Stando alle dichiarazioni dello stesso Silvio Berlusconi, fu la liquidazione del padre Luigi Berlusconi, divenuto poi collaboratore del figlio all'Edilnord e in molti altri momenti cruciali della sua vita imprenditoriale, che servì a finanziare gli inizi della sua attività imprenditoriale e a costituire la metà del capitale dei Cantieri Riuniti Milanesi. 170 Silvio Berlusconi si definisce un "uomo che si è fatto da solo" perché il suo successo stando a queste dichiarazioni - si basa sulle sue "capacità imprenditoriali", sul suo "fiuto per gli affari", sul suo "lavoro indefesso" e su una serie di "fortuite circostanze", che gli avevano garantito la fiducia dei vari finanziatori.[44] Appartenenza alla loggia massonica P2 L’iscrizione di Berlusconi alla loggia massonica P2 avviene il 26 gennaio 1978 nella sede di via Condotti a Roma, all'ultimo piano del palazzo che ospita il gioiellere Bulgari insieme a Roberto Gervaso [82]; la tessera è la n. 1816, codice E. 19.78, gruppo 17, fascicolo 0625, come risulta dai documenti e dalle ricevute sequestrate ai capi della loggia. Berlusconi ha negato la sua partecipazione alla P2[83], ma ha ammesso in tribunale di essere stato iscritto[84]. Nell'autunno del 1988 (nel corso di un processo contro due giornalisti accusati di averlo diffamato celebrato dal tribunale di Verona[85]), Berlusconi dichiarò: «Non ricordo la data esatta della mia iscrizione alla P2, ricordo comunque che è di poco anteriore allo scandalo. [...] Non ho mai pagato una quota di iscrizione, né mai mi è stata chiesta»[86]. Per tali dichiarazioni il pretore di Verona Gabriele Nigro ha avviato nei confronti di Berlusconi un procedimento per falsa testimonianza. Al termine il magistrato veronese ha prosciolto in istruttoria l'imprenditore perché il fatto non costituisce reato [85]. Il sostituto procuratore generale Stefano Dragone ha però successivamente impugnato il proscioglimento[85] e la Corte d'appello di Venezia ha avviato un nuovo procedimento in esito al quale ha stabilito che «Berlusconi, deponendo davanti al Tribunale di Verona nella sua qualità di teste-parte offesa, ha dichiarato il falso» ma che «il reato attribuito all’imputato va dichiarato estinto per intervenuta amnistia»[87]. Successivamente dichiarò: "Non sono mai stato piduista, mi mandarono la tessera e io la rispedii subito al mittente: comunque i tribunali hanno stabilito che gli iscritti alla P2 non commisero alcun reato, e quindi essere stato piduista non è titolo di demerito".[83] In altra occasione, ha affermato che la P2 "per la verità allora appariva come una normalissima associazione, come se fosse un Rotary, un Lions, e non c'erano motivi, per quello che se ne sapeva, per pensare che la cosa fosse diversa. Io resistetti molto a dare la mia adesione, e poi lo feci perché Gervaso insistette particolarmente dicendomi di rendere una cortesia personale a lui".[88] Secondo la Commissione parlamentare d'inchiesta Anselmi la loggia massonica era "eversiva". Essa fu sciolta con un'apposita legge, la n. 17 del 25 gennaio 1982.[89] La P2 era "un'organizzazione che mirava a prendere il possesso delle leve del potere in Italia attraverso il «piano di rinascita democratica», un elaborato a mezza via tra un manifesto e uno «studio di fattibilità». Conteneva una sorta di ruolino di marcia per la penetrazione di esponenti della loggia nei settori chiave dello Stato, indicazioni per l'avvio di opere di selezionato proselitismo e anche un preventivo dei costi per l'acquisizione delle funzioni vitali del potere".[90] Il Piano programmava la dissoluzione dei partiti e la costruzione di due poli organizzati in club territoriali e settoriali; tendeva al monopolio dell'informazione, al controllo della banche, alla Repubblica presidenziale e al controllo della magistratura da parte del potere politico.[91][92][93] 171 Ricevuta di pagamento della quota di iscrizione di Silvio Berlusconi alla Loggia P2. Secondo il fondatore della P2 Licio Gelli, Berlusconi "ha preso il nostro Piano di rinascita e lo ha copiato quasi tutto".[94 Accuse di approvazione di leggi ad personam Con la locuzione legge ad personam si intende un provvedimento approvato ad hoc a scopi prettamente personali. Durante i governi Berlusconi succedutisi tra il 1994 e il 2006 il Parlamento ha varato una serie di provvedimenti legislativi aspramente contestati dall'opposizione e da alcuni settori della stampa i quali ritenevano che questi provvedimenti fossero stati approvati appositamente per favorire la posizione di Berlusconi. Dette leggi sarebbero collegate sia al conflitto di interessi del politico-imprenditore[112], sia del politico imputato nei processi in corso[113]. Altre ancora riferibili a familiari o colleghi di partito[114]. Tra queste vi sarebbero: modifiche strutturali e di pena alla disciplina del falso in bilancio (legge n. 61/2002) la legge sulle rogatorie (legge n. 367/2001) l'introduzione del divieto di sottoposizione a processo delle cinque più alte cariche dello Stato tra le quali il presidente del Consiglio in carica ("Lodo Schifani", 140/2003), dichiarata incostituzionale dalla Corte costituzionale e riproposta nella attuale legislatura come Ddl con alcune modifiche rese necessarie dai rilievi della Corte [115]. la "legge Cirami" sul legittimo sospetto (Legge n. 248/2002) la riduzione della prescrizione (che cancellava gran parte dei fatti oggetto di contestazione nel processo sui diritti TV verso Berlusconi e favoriva la scarcerazione dell'amico e collega di partito Cesare Previti) ("Legge ex-Cirielli", 251/2005) l'estensione del condono edilizio alle zone protette (legge delega 308/2004) (comprensiva la villa "La Certosa" di proprietà di Berlusconi) la legge "Legge Pecorella" (legge n.46/2006), proposta dal parlamentare Gaetano Pecorella, avvocato di Silvio Berlusconi, che sanciva l'inappellabilità da parte del 172 pubblico ministero per le sole sentenze di proscioglimento (DL n. 3600), bocciata quasi integralmente nel 2007 dalla Corte Costituzionale[116] la legge Gasparri sul riordino del sistema radiotelevisivo e delle comunicazioni (Legge 112/2004). Nel 2004 il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri ha stimato i vantaggi derivanti dalla legge Gasparri per il gruppo del premier fra 1 e 2 miliardi di Euro.[117] il Lodo Alfano, riproposizione del Lodo Schifani, emanato poco prima della conclusione del processo per corruzione dell'avvocato David Mills in cui il Presidente Berlusconi era coimputato. David Mills è stato poi condannato a 4 anni e sei mesi per corruzione in atti giudiziari perché come riportato nelle motivazioni della sentenza agì da falso testimone per consentire a Berlusconi e alla Fininvest l'impunità dalle accuse, o almeno, il mantenimento degli ingenti profitti realizzati.[118] Dichiarata incostituzionale il 7 ottobre 2009. l'allineamento dell'IVA sulla pay tv Sky Italia (10%) a quella delle altre pay tv (20%), richiesto dalla Commissione UE che era in procinto di aprire una procedura d'infrazione contro l'Italia[119], ha suscitato nell'opposizione (principalmente per voce di Antonio di Pietro)[120] diverse polemiche poiché viene visto in questo provvedimento un desiderio di aiutare Mediaset penalizzando la principale concorrenza privata. Anche se non rientra nel novero delle leggi, possiamo citare a tal proposito il ricorso del governo contro la legge della regione Sardegna al divieto di costruire a meno di due chilometri dalle coste (ricorso n. 15/2005 alla legge regionale 8/2004) (che bloccava, tra l'altro, l'edificazione di "Costa Turchese", insediamento di 250.000 metri cubi della Edilizia Alta Italia di Marina Berlusconi). Procedimenti giudiziari a carico di Berlusconi Per approfondire, vedi la voce Procedimenti giudiziari a carico di Silvio Berlusconi. Silvio Berlusconi è stato oggetto di numerosi procedimenti penali, nessuno dei quali si è concluso con una sentenza definitiva di condanna. Alcuni di questi procedimenti sono stati archiviati in fase di indagine; a seguito di altri è stato instaurato un processo nel quale Berlusconi è stato assolto. In altri processi, infine, sono state pronunciate, in primo grado o in appello, sentenze di condanna per reati quali corruzione giudiziaria, finanziamento illecito a partiti e falso in bilancio. In alcuni casi, dopo un esito del primo o del secondo grado di giudizio sfavorevole a Berlusconi, i procedimenti non si sono conclusi con una sentenza di condanna: ciò grazie a sopravvenuta amnistia, al riconoscimento di circostanze attenuanti che, influendo sulla determinazione della pena, hanno comportato il sopravvenire della prescrizione oppure a nuove norme che hanno modificato le pene e la struttura di taluni reati a lui contestati, come nel caso del reato di falso in bilancio. Dette norme, approvate in Parlamento dalla maggioranza di centro-destra mentre Silvio Berlusconi ricopriva la carica di Presidente del consiglio, in taluni casi hanno imposto una valutazione di non rilevanza penale di alcuni dei fatti contestati, poiché il fatto non è più previsto dalla legge come reato; in altri casi la riduzione della pene prevista per le fattispecie di reato contestate ha fatto sì che i termini di prescrizione maturassero prima che fosse pronunciata sentenza definitiva. Di seguito viene fornito uno schema delle sentenze: 173 Tipo di sentenza Procedimento Reati estinti per prescrizione Sentenze di non doversi procedere Reati estinti per intervenuta amnistia Assoluzioni per variazioni della Legge (il fatto non costituisce più reato) Sentenze di assoluzione Altre assoluzioni Procedimenti archiviati Archiviazioni per variazioni della Legge (il fatto non costituisce Lodo Mondadori, corruzione giudiziaria (attenuanti generiche, sentenza definitiva) All Iberian 1, 23 miliardi di lire in tangenti a Bettino Craxi (sentenza definitiva) Caso Lentini, falso in bilancio (sentenza definitiva) Falsa testimonianza P2 (amnistia applicata in fase istruttoria) Terreni Macherio, imputazione per uno dei due falsi in bilancio (amnistia applicata in seguito al condono fiscale del 1992) All Iberian 2, falso in bilancio (stralciato in base alla nuova legge sul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi) Sme-Ariosto 2, falso in bilancio (stralciato in base alla nuova legge sul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi) Sme-Ariosto 1, imputazione su vendita Iri, corruzione giudiziaria (sentenza di I grado) Tangenti alla guardia di finanza (assolto per non aver commesso il fatto, sentenza definitiva) Medusa cinematografica, falso in bilancio (assolto in quanto per la sua ricchezza potrebbe non essersene accorto, sentenza definitiva) Sme-Ariosto 1, corruzione in atti giudiziari per due versamenti a Renato Squillante (assoluzione per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste, sentenza definitiva) Terreni Macherio, imputazione per appropriazione indebita, frode fiscale, e uno dei due falsi in bilancio (sentenza definitiva) Diritti televisivi, falso in bilancio, frode fiscale, appropriazione indebita (il fatto non sussiste, sentenza definitiva) Bilanci Fininvest, falso in bilancio e appropriazione indebita (archiviato a causa della nuova legge sul falso in 174 più reato) Altre archiviazioni Procedimenti in corso bilancio varata dal governo Berlusconi) Consolidato Fininvest, falso in bilancio (archiviato in base alla nuova legge sul falso in bilancio varata dal governo Berlusconi) Spartizione pubblicitaria Rai-Fininvest (archiviato per insufficienza di prove) Traffico di droga Tangenti fiscali Pay-tv Stragi 1992-1993, concorso in strage Concorso esterno in associazione mafiosa assieme a Marcello Dell'Utri, riciclaggio di denaro sporco Tangenti a David Mills, corruzione giudiziaria (rinviato a giudizio) Frode fiscale, avrebbe creato fondi neri gestendo i diritti tv di Mediaset[121] Inchiesta Mediatrade, Berlusconi insieme ad un socio occulto, l'egiziano Frank Agrama, si sarebbe appropriato di fondi della società[122] Corruzione nei confronti di senatori per far cadere il governo Prodi (atti trasferiti da Napoli a Roma per incompetenza territoriale[123]) Su molti dei procedimenti giudiziari contro Berlusconi, alcuni dei quali ancora in corso, c'è acceso dibattito tra i suoi sostenitori e i suoi detrattori. Berlusconi ed i suoi sostenitori affermano che tutti i processi relativi alla sua attività imprenditoriale sono cominciati dopo la sua discesa in campo, ed esclusivamente a scopo persecutorio nei suoi confronti. Sostengono che tali processi, che ritengono basati su mere illazioni (spesso definite, singolarmente, "teoremi") prive di riscontro probatorio, siano stati istruiti nell'ambito di una persecuzione giudiziaria orchestrata delle "toghe rosse", ossia da magistrati vicini ai partiti e alle ideologie di sinistra (iscritti a Magistratura democratica), che utilizzerebbero illegittimamente la giustizia a fini di lotta politica.[124] [125] A questo proposito Fedele Confalonieri dichiarò che se Berlusconi non fosse entrato in politica sarebbe stato condannato o costretto al fallimento.[126] Essi affermano inoltre che Berlusconi è uscito a testa alta da tutti i processi, pienamente scagionato da ogni accusa. I critici di Berlusconi, sostengono invece che i processi siano iniziati prima della discesa in campo, asserendo che se non fosse entrato in politica sarebbe finito in bancarotta e probabilmente in galera, e che, grazie alle cosiddette leggi ad personam varate dal suo governo, avrebbe evitato di essere condannato[127]. Essi inoltre sottolineano che, sebbene Berlusconi non abbia mai subìto alcuna condanna definitiva, la maggior parte delle pronunce di proscioglimento non sono di natura assolutoria, ma bensì per sopravvenuta prescrizione: affermano quindi che, se 175 avesse voluto che fosse riconosciuta la propria innocenza anche in tali processi, avrebbe potuto rinunciare espressamente alla prescrizione[128]. Riguardo alle accuse di parzialità dei giudici, infine, essi osservano che Berlusconi, rispetto ad altri imputati, abbia al contrario giovato del vedersi riconoscere dai giudici le attenuanti generiche.[129] Silvio Berlusconi ha però più volte ribadito che le indagini hanno seguito la sua scesa in campo, e ha denunciato i magistrati milanesi, presso la procura di Brescia, per il reato di «attentato ad organo costituzionale»; la denuncia è stata archiviata, e nelle motivazioni si legge: « Risulta dall'esame degli atti che, contrariamente a quanto si desume dalle prospettazioni del denunciante, le iniziative giudiziarie [...] avevano preceduto e non seguito la decisione di "scendere in campo" » (Carlo Bianchetti, giudice per le udienze preliminari di Brescia, ordinanza di archiviazione della denuncia, 15 maggio 2001) 23. ha dichiarato che in parlamento bastano i capi gruppo e che gli altri sono imutili 24. ha dichiarato che la corte costituzionale è parziale e “comunista” 25. Ha dichiarato che in Italia il potere democratico è stato sostituito dal potere giudiziario 26. Francamente faccio molto fatica a capire perchè Berlusconi non sarebbe al servizio della finanza globalizzata. Noi Berlusconi non lo conosciamo solo dal tempo di Mani Pulite, ma sin da quando sull'indimenticabile"Candido" degli anni 1974-75-76, abbiamo cominciato a leggere le denunce e le interrogazioni degli allora consiglieri del M.S.I., Leoni e Scaroni (guarda caso due che non sono mai diventati deputati o senatori), contro le speculazioni e gli oscuri affari di quella certa Edilnord dei Fratelli Berlusconi che dal nulla si era messa a costruire i primi mega-centri commerciali, finanziando spesso le giunte rosse per avere licenze che altrimenti sarebbe stato difficile avere e che grazie a "strani appoggi" aveva acquistato delle boschine e terreni senza valore perchè vincolate alle piste di discesa degli aerei su Linate, boschine e terreni che sono diventati invece "oro" e "Milano 2" quando potenti amici politici decisero che gli aerei avrebbero utilizzato altri corridoi di discesa, per esempio sulla testa degli abitanti di Segrate che, inutilmente, protestarono a lungo. Quelli furono anche gli anni nei quali il piduista Berlusconi finanziò, come ammise anni dopo davanti a due Commissioni Parlamentari d'Inchiesta, la scissione dal MSI della corrente di Democrazia Nazionale, scissione voluta dalla P2 e attuata da generali della Nato, monarchici, massoni e palazzinari vari (i progenitori di Alleanza Nazionale). A tutto questo possiamo poi aggiungere le vicende della Banca Rasini, dello stalliere (?) Mangano e via via fino a quelle dell'Avv.Mills, sicuramente uno dei maggiori esperti legali di società "off shore" proprio quelle che utilizza la finanza globalizzata per far sparire i miliardi puliti o per ripulire quelli sporchi. E' vero, Berlusconi non è un servo dei banchieri, per il semplice motivo che è anche un banchiere, socio di una Banca che si avvale degli sportelli di Poste Italiane per raccogliere, "praticamente gratis", i miliardi dei suoi depositanti. Non bastano viaggetti, più di piacere che altro, nella tenda del dittatorello Gheddafi o nella dacia del massacratore della Cecenia Putin, per vedere un Berlusconi sganciato dalla politica Usa e dalla globalizzazione mondiale. Il suo è il Governo che senza se e senza ma ha offerto recentemente il maggior numero di soldati di rinforzo agli Usa e che ha dato il via definitivo all'impegno per l'assemblaggio e manutenzione dei nuovi aerei F-35 JSF a Cameri (NO), impegno che va fino al 2046 e che 176 farà di Cameri la testa di ponte delle future guerre per l'esportazione della.......globalizzazione finanziaria! 27. Amico di Craxi Bettino, segretario socialista, ladro politico, corrotto e corruttore della società e stratega della “Tangente” per arricchire il PSI e se stesso oltre che principale responsabile del disavanzo del bilancio dello Stato per due milioni di miliardi di lire.. 28. Fratello di Berlusconi Paolo, pluri condannato ed ancora indagato per truffa, evasione fiscale, corruzione, tangenti. Sospettato di essere il complice occulto di Silvio e sua “testa di legno”. Le sue condanne riguardano reati ben provati e non possono essere in alcun modo ascritte alla “persecuzione” politica dei giudici rossi che il fratello Silvio lamenta. Anche i giudici della Spagna lo stanno indagando per reati analoghi a quelli commessi in Italia (Evasione fiscale relativamente a “canale cinquo”) e ciò dimostra che non si tratta di persecuzione politica dei giudici Italiani! Alla data del 9 Agosto 99 è indagato per un’ulteriore evasione fiscale truffaldina (Fatture false) per 100 miliardi. 29. Proprietario di tre reti televisive (rete 4, Canale 5 e Italia 1) del “Giornale” e con interessi interposti, per mezzo della moglie, nel “Foglio” di Ferrara, il che lo fa oggettivamente un potente manipolatore di pubblica opinione. Tale posizione dà alla sua parte politica (Forza Italia) un illecito ed antidemocratico vantaggio rispetto alle altre forze politiche ad esclusione di quelle di governo che si possono avvantaggiare dell’illecitamente partigiano uso della RAI. 30. Sospettato di collusione con la Mafia per riciclaggio ed investimenti di denaro sporco e di appoggi elettorali. Benché non ci siano prove certe di tale collusione, gli indizi in proposito sono molti e pesanti: diversi personaggi di Forza Italia in Sicilia sono risultati appartenenti alla Mafia, le società commerciali e finanziarie di Berlusconi in Sicilia sono prospere e non lamentano tentativi di estorsione mafiosa, in Forza Italia militano diversi personaggi provenienti da quelle correnti DC in odore di collusione mafiosa. 31. Coinvolto egli stesso in Tangentopoli con rinvii a giudizio per corruzione della Guardia di finanza e dei giudici ( tramite Previti) e falso in bilancio è scampato a molte di queste accuse per “prescizione” a causa della scadenza dei termini causata dall’abilità degli avvocati a trascinare per le lunghe le cause, dal quantomeno negligente comportamento dei giudici che hanno dilatato i tempi di giudizio e da apposite leggi “ad personam” che il parlamento servile gli ha votato solo per tenerlo fuori dalla galera. Comunque Prescrizione NON è assoluzione come i media di Mediaset tendono ad accreditare! 32. Dotato di un pragmatismo che rasenta il cinismo, cambia diametralmente opinione se le contingenze mutano ed i suoi interessi cambiano. Esempi: Legge elettorale dal Maggioritario puro al proporzionale, atteggiamento su Bossi prima di condanna assoluta e totale e poi di alleanza, atteggiamento su D’Alema prima “l’unica persona ragionevole nella sinistra” e poi un comunista illiberale. Dimostra con ciò la morale di un gatto randagio ed un Machiavellismo che stupirebbe lo stesso Machiavelli! 33. Se ve la sentite ancora di votare per Berlusconi vuol dire che o siete di stomaco molto forte o siete simili a lui.....??????!!!!!! 177 BERLUSCONI SANTO,SUBITO..!! Abbiamo appreso dalla stampa che il Cavaliere Silvio Berlusconi ha dichiarato:".. mai fatto affari con la politica, anzi ci ho perso.. " Siamo frastornati e commossi nel dover constatare che SILVIO, non solo ci ha dedicato gli anni migliori della sua vita ( lunga vita a Silvio..!), ma che, per farlo ha anche sofferto in silenzio gli insulti ed i danni economici che glie ne sono derivati..! Per gli insulti e l'irriconoscenza ( in prima fila si sono distinti i comunisti-mangiatori-dibambini ) non possiamo fare nulla tranne, naturalmente, ripagarlo con il nostro sincero affetto filiale per le cure paterne che ci ha affettuosamente e brillantemente dedicato, ma per i danni economici che ha dovuto subire per il nostro bene, possiamo, vogliamo e dobbiamo fare qualche cosa. Proponiamo una colletta Nazionale per rifondere, almeno parzialmente, i danni che Silvio ha subito ed alleviare così la sua sofferenza. Non siate ingenerosi, donate con il cuore, decurtate le pingui buste paga e le ricche pensioni! Rompete i salvadanai dei vostri figli che saranno ben felici di rinunciare ad un inutile giocattolo per una causa così nobile! Ricordatevi che chi dà a Silvio, in fondo dona a se stesso.... BERLUSNANO E IL DEBITO PUBBLICO L’ultima volta che si conteggiò il debito pubblico in lire, era stimato a circa due-milionie-mezzo-di-miliardi, cifra quasi impossibile da immaginare in concreto. Dopo tre anni la situazione non sarà mutata un granché e, se è cambiata, lo è in peggio… A parte la demagogia della diminuzione delle tasse ( se si diminuisce l’Irpef e si costringono gli enti locali ad aumentare le proprie tasse od a diminuire i servizi, ai Cittadini non restano soldi di più in tasca; che è quello che conta..!), ora il Berlusnano chiede, quasi in contromisura, che l’Europa “rinegozi” il tetto di sfondamento dei bilanci nazionali che il trattato di Mastricht aveva fissato entro il 3% del P.I.L., il che, in parole povere, significa che Berlusconi vuole poter aumentare il deficit per meglio manovrare la politica economica senza essere costretto a fare quei tagli e quelle economie che, inevitabilmente, scontentano qualche gruppo di pressione come Statali, o Confindustria, o Enti locali, od altri gruppi che vivono sulla spesa, ma che concorrono a rimpinguare il carniere elettorale del casino delle libertà. Ora, pur non essendo economisti, ci sembra di tutta evidenza che aumentare il deficit dello Stato abbia, come conseguenza diretta ed inevitabile, l’ulteriore aumento del debito pubblico che è già, oltre che notevolissimo, uno dei più alti del mondo in rapporto al P.I.L. In tempi medio-lunghi la conseguenza sarebbe quella di porci in una situazione simile a quella che l’Argentina ha vissuto recentemente e che sta tutt’ora vivendo! La cosa è di per se una grossa mascalzonata amministrativa, ma diventa ancora più grave sotto il profilo etico se si considera che il Berlusnano ha sempre tuonato, e tuona tutt’ora, contro i “Governi passati” che gli (ci) hanno lasciato in eredità tale debito pubblico con una politica economica di dissennata spesa di comodo, di voto di scambio e di tangenti. Ma tant’è: a breve ci saranno le elezioni regionali e tra un anno e mezzo ci saranno quelle politiche e pertanto gli interessi nazionali ed i doveri di buona amministrazione della cosa pubblica passano all’ultimo posto nelle priorità del governo mentre al primo entra l’imperativo di essere rieletti e di conservare il potere ed, in alcuni casi, come per Berlusconi stesso, le impunità penali che da esso derivano! 178 E’ l’ennesima riconferma, non dell’immoralità, ma dell’amoralità della classe politica che ci sta governando che è diversa da mafia e camorra solo nella strategia e nella prassi, ma non certo nella assoluta mancanza di valori morali ed etici che li informano! Ecco perché non è sufficiente riformare. La situazione politica è marcia e putrida e va amputata: ci vuole la rivoluzione! Per noi, quella Nazionalpopolare…! BRAHMINI IN CAMICE BIANCO Un’altra casta, oltre a quella dei politici, alla quale i Cittadini devono sottostare, sopportando soprusi, prepotenza, supponenza ed angherie, oltre che, molto spesso, ad una vera e propria spogliazione economica, è quella dei medici. Non parliamo qui dell’organizzazione della sanità, che è competenza dello Stato e sulla quale si potrebbe scrivere una altro capitolo di critica documentata; parliamo invece e specificamente dei comportamenti della classe medica A parte alcune lodevolissime eccezioni, che sono tanto più apprezzabili in quanto derogano, con una scelta di volontà personale, ad uno spregevole costume generale, costoro si sentono, immotivatamente, categoria di “Superiori” che tratta con “Inferiori”.. Lo testimoniano lo scarso o nullo rispetto delle esigenze di tempo dei pazienti, della loro difficoltà per recarsi nei luoghi deputati alle cure, la sufficienza ( ed a volte colpevole superficialità) con cui si visitano i pazienti “mutuati” e quindi non paganti, la disinvoltura con cui si fa capire al paziente che, per godere della giusta attenzione, sarebbe meglio rivolgersi alle strutture private dove gli stessi medici esercitano. Gli appuntamenti per le visite sono quasi sempre fissati ad un unico orario ( quello dell’inizio delle visite) per un numero indefinito di pazienti con la conseguen-za che molti dovranno attendere per delle ore prima di essere ricevuti anziché calcolare un tempo medio per visita e convocare ciascuno ad un’ora approssimativamente più esatta ( in Spagna, per esempio, fanno così ed ogni paziente attende un tempo molto più ragionevole perché è maggiormente rispettata la sua dignità di persona considerandolo Cittadino e non pecora del gregge!). Le carriere mediche sono spesso sostenute dalle appartenenze alle massonerie politiche ( od alla massoneria tout court) e così accade che per le scelte per cariche importanti e di responsabilità non valga il criterio di eccellenza professionale, ma quello di cosca, con le conseguenze sulla salute dei Cittadini che tutti possono immaginare e che riempiono le cronache dei giornali e delle TV, oltre a quelle, naturalmente, che non appaiono nei notiziari o perché non giungono a conoscenza o perché insabbiate opportunamente dall’omertà della categoria che fa scudo. Primari ed aiuto primari, sovente non visitano negli ospedali “intra moenia”, e quindi a parcelle più modeste e controllate fiscalmente, ma solamente in accomodanti cliniche private dove le parcelle sono assai più salate e di fatture se ne fa “una tantum”.. In Francia, per esempio, a parità di livello di visita privata, si paga poco più di un terzo che in Italia e la fatturazione è automatica, tanto che in regioni frontaliere come la Val d’Aosta o la Val di Susa, la gran parte della popolazione si va a curare in Francia..! Il giuramento d’Ippocrate, la missione di fare il bene dei pazienti e la stessa umanità, che erano principi fondanti della professione medica sembra siano stati gettati alle ortiche in cambio dell’assunzione di una mentalità “manageriale”(molto Amerikana) dell’efficienza economica e del massimo profitto senza guardare in faccia a nessuno e senza, spesso, tenere neppure in conto quello che dovrebbe essere lo scopo della medicina e cioè guarire chi è malato ed aiutare chi soffre. 179 Cosa nostra Così come la mafia, quando parla degli affari che la riguardano dice “Cosa Nostra”, anche il Sig. Cavaliere Silvio Berlusconi potrebbe dirlo quando progetta la gran parte delle leggi che il “Suo” ( ne è il padrone e tutti gli effetti ) Parlamento emana per conto suo a protezione della sua libertà personale e dei suoi affari. E veniamo a spiegarci con un esempio eclatante che, come tutti gli esempi, vale più di mille discorsi. Come tutti sanno la casa editrice Mondadori, seppure ottenuta con metodi fraudolenti come dimostra una sentenza passata in giudicato che certifica la corruzione del giudice incaricato dell’assegnazione da parte di Previti, per conto di Berlusconi, è di proprietà di Berlusconi Silvio, attuale presidente del Consiglio dei ministri. Per questa vertenza, la Mondadori deve pagare alla Rizzoli, cui la Mondadori fu fraudolentemente sottratta, la somma forfettaria di € 750.000. In coerenza poi con le affermazioni di Berlusconi che dice di pagare sempre tutte le tasse, la sua ditta ( Mondadori ) deve al fisco italiano, per tasse arretrate e non pagate, la somma di 350 milioni di Euro che essa insiste a non voler pagare. Certo non è una somma da poco e dispiacerebbe a tutti, compreso Berlusconi, doverla sborsare ed allora cosa si escogita nella logica appunto di considerare il Paese ed il suo Parlamento “Cosa nostra”? Ma è semplice, come al solito basta ordinare ai servi che siedono in Parlamento di fare una apposita legge su misura che ripiana la quasi totalità delle pendenze fiscali che le case editrici hanno con lo Stato. Senza tediare sulle conseguenze generali di una legge siffatta che beneficerà tante case editrici per salvarne una sola ( così come l’abbreviazione dei tempi di prescrizione dei reati e prossimamente il processo breve beneficiano miglia di delinquenti per favorirne uno solo ) il risultato pratico è che la casa editrice Mondadori dovrà pagare al fisco italiano la somma di 8,6 milioni di Euro anziché quella di 350 milioni di Euro. Un bello sconticino che i normali cittadini, che dovrebbero essere uguali alle ditte con personalità giuridica, di fronte alla legge, non si sognano nemmeno mai di ottenere ..!! La cosa è passata un po’ in sordina perché l’attenzione è oggi tutta rivolta alle beghe da portineria tra Berlusconi, Fini Iscariota, Casini e Bossi e naturalmente i giornali, che sono emanazione di case editrici, hanno sorvolato sulla questione. Gli Italiani sono tutti presi a cercare di capire quanti “Finiani” siano recuperabili e comprabili, quanti neo democristiani siano abbastanza incavolati da boicottare il governo, se Tremonti resterà fedele più a Berlusconi o più a Bossi quale sia stata l’influenza di Elisabetta Tulliani sulla compravendita della casetta a Montecarlo dove abita il suo amato fratellino, e non hanno tempo da dedicare a questioncelle come una leggina “ ad 180 aziendam” che rientra poi nella prassi normale della conduzione berlusconiana, anche se questa svuota loro le tasche ..!! Gira e rigira, caschiamo sempre a considerare quanto spesso resti incinta la madre dei cretini … Alessandro Mezzano DISURBANIZZIAMOCI !! Prima di arrivare alle motivazioni per cui consideriamo utile ed auspicabile giungere allo svuotamento ed allo smantellamento delle grandi metropoli, giudichiamo sia il caso di fare una breve disanima sulle cause che hanno portato alla loro fondazione ed al loro sviluppo nel passato. Nell’antichità le città nacquero sostanzialmente per tre motivi: opportunità come centri commerciali in funzione della loro posizione geografica ( mare, grandi fiumi, snodi di vie di comunicazione ), aggregazioni di natura militare e difensiva per contrastare i popoli vicini e difendersi dai loro attacchi, centri di potere politico ed amministrativo per il controllo di più vaste zone di territorio circostante. Lo dimostrano le strutture stesse delle città, le loro fortificazioni, la loro posizione e la loro storia. In tempi più moderni, dopo la nascita delle Nazioni, e dopo la rivoluzione industriale, caduta la motivazione di difesa militare, erano rimaste le altre motivazioni che si erano anzi sviluppate quando al commercio si era affiancata l’industria che abbisognava di un sito abbastanza centralizzato, vicino a centri ferroviari, vicino alle banche e vicino sia ai centri amministrativi privati che erano più funzionali se centralizzati che a quelli statali che erano di più facile accesso quotidiano se riuniti in un’unica area. In più, il coordinamento della mano d’opera, dei magazzini, della gestione commerciale ed amministrativa avevano la necessità, per essere efficienti di una vicinanza fisica che la concentrazione della città offriva. Nascevano così le metropoli con tutte le contraddizioni sociali ed antropologiche come traffico eccessivo, sovraffollamento e sradicamento dal territorio, con tutte le complicazioni igieniche sanitarie come stress psicologici, smog, polveri sottili, inquinamento acustico e delle falde acquifere, con tutte le problematiche sociali come malavita, droga, prostituzione, slegamento dei vincoli famigliari, solitudine e alienazione. Le periferie si allargavano di giorno in giorno in una sequenza di orrendi quartieri dormitorio senza un’anima, senza una struttura sociale, senza regole che non fossero quelle della speculazione finanziaria ed ancora più all’esterno nascevano come funghi le baraccopoli della disperazione e della miseria e gli accampamenti dei nomadi attirati dalle occasioni di accattonaggio e di piccoli reati che una tale concentrazione umana offriva! 181 Fino a qualche anno fa sembrava che la situazione non potesse mutare perché le cause che l’avevano provocata erano ancora lì reali e concrete e nulla era possibile fare per cambiare. Oggi però tali cause non esistono più e non ci sarebbe più la necessita di tale grande aggregazione urbana. La vera rivoluzione che ha cambiato il panorama si chiama computer e si chiama internet! Oggi, con i mezzi offerti dalla rete, nulla vieta che una fabbrica produca in un paese del Piemonte, che abbia i magazzini in Emilia, che abbia gli uffici commerciali in Lombardia e quelli amministrativi in Veneto! Così come nulla vieta che si realizzi il Telelavoro per quanto attiene alla gestione commerciale ed a quella amministrativa per cui i componenti di un determinato ufficio possono tranquillamente operare da casa loro in zone diverse, anche se lontane tra di loro dato che è possibile l’interconnessione virtuale in tempi reali! Non è fantascienza, ma è la realtà facilmente realizzabile che oltre a facilitare gli addetti farebbe anche risparmiare tempo e denaro evitando la pendolarità ed addirittura la gestione concreta di immobili per uffici ..!! L’unica forza che si oppone a questa rivoluzione è la cupidigia della potentissima categoria degli speculatori edili che hanno invece l’interesse a continuare a costruire nelle città vendendo a prezzi che non raggiungerebbero mai nei paesi. E’ una categoria ricchissima e con grandi agganci politici che può condizionare la politica dei governi centrali e comunali a trascurare di promuovere quelle iniziative di decentramento che porterebbero allo smantellamento delle metropoli e farebbero vivere le persone in realtà sociali più a dimensione umana. In più lo smantellamento dei grandi centri a favore di altri più piccoli diminuirebbe il potere politico degli amministratori comunali che si vedrebbero declassati rispetto ad oggi. Come sempre, in questa repubblica democratica nata dalla resistenza, l’economia governa la politica anziché, come sarebbe giusto, essere lei a governare l’economia ..!! Benito Mussolini aveva preconizzato e programmato “l’abbandono delle grandi città” e lo aveva fatto valutando l’aspetto umano e sociale, in tempi nei quali il progresso tecnologico lo avrebbe reso molto più difficile che non oggi. Questa casta politica di mascalzoni, corrotti ed avidi non lo fa oggi che sarebbe tanto più semplice il farlo. Mussolini, al di là dei risultati ottenuti, agiva nell’interesse degli Italiani. Questi mariuoli agiscono solo nell’interesse di se stessi ..!! GUERRA ALLE MAFIE Abbiamo di proposito scritto nel titolo Guerra alle mafie e non lotta alle mafie per sottolineare che questa è e deve essere una guerra senza quartiere con il risultato finale dell’annichilimento del nemico perché se no, come un’epidemia di peste, dopo un periodo di stasi, esse sono capaci di riprodursi e di ripresentarsi con una virulenza maggiore di prima! Per potere vincere questa guerra che le Mafie stesse hanno dichiarato allo Stato, sono necessarie alcune cose indispensabili senza le quali ogni sforzo si rivelerebbe inutile e porterebbe solamente ad una situazione di eterno stallo. Prima di tutto la determinazione dello Stato a portare sino in fondo, ad ogni costo e con tutto il peso della sua forza, questa guerra che, come tutte le guerre potrà anche fare alcune, non volute ma inevitabili, vittime innocenti, ma che è necessaria per la stessa sopravvivenza della società civile. In secondo luogo sono necessarie leggi speciali che deroghino dalla costituzione e dai principi generali dei codici attuali perché le mafie sono un fenomeno anomalo ed eccezionale nel quadro della delinquenza comune e come tali vanno affrontate se no sarebbe come volere curare un tumore con impacchi di camomilla ..!! 182 Tanto per non restare nel vago, ecco alcuni esempi di leggi speciali secondo noi necessarie: -Divieto di porto d’armi per qualsiasi motivo, compreso caccia e sport, nelle zone mafiose e pene severissime, fino a 15 anni di carcere, per chiunque trasgredisca. -Permesso di fermo e di perquisizione senza necessità di mandato della magistratura. -Commissione di controllo composta da ufficiali dei carabinieri in tutti i comuni delle zone mafiose per l’accertamento della liceità e delle eventuali collusioni nelle delibere comunali. -Idem per quanto riguarda delibere regionali e provinciali. -Commissione di controllo composta da ufficiali della Guardia di finanza in tutte le banche per l’esame di tutte le transazioni finanziarie superiori a 1.000 Euro in modo da verificare se esse siano destinate a personaggi mafiosi o riguardino soggetti appaltatori di opere pubbliche, o Nascondano operazioni di riciclaggio di denaro ecc. ecc. - Isolamento assoluto per tutti i mafiosi arrestati e condannati senza contatti con parenti ed amici. -Comminazione, senza discrezionalità, della pena dell’ergastolo per il reato di associazione mafiosa. -Formazione di una banca dati, a disposizione della magistratura e delle forze dell’ordine, con tutte le informazioni sulle situazioni di mafia in tutto il Pese. -Censimento di TUTTI i patrimoni di tutte le persone residenti o domiciliate nelle zone mafiose oppure migrate in altre zone del paese ma provenienti da regioni mafiose e richiesta della giustificazione documentale sulla formazione di tali patrimoni pena la confisca immediata di quelli che risultassero comunque non giustificati. Potremmo continuare, ma questi sono solo alcuni esempi di quanto si dovrebbe fare per paralizzare lo svolgimento delle attività economiche delle mafie e certamente la magistratura e le forze dell’ordine che conoscono bene i meccanismi dei “modus operandi” mafiosi sarebbero in grado di dare gli opportuni suggerimenti. Lo scopo è quello di bloccare l’acquisizione di ricchezza, che è lo scopo ultimo dell’azione mafiosa, con tutti quei provvedimenti atti a conseguire il risultato di contrastare efficacemente le mafie, anche quando essi siano al di fuori della legislazione che contrasta la delinquenza comune, in modo da slegare le mani della magistratura e delle forze dell’ordine dai laccioli e dagli impedimenti di una legislazione che è giusto che sia garantista per le persone e nelle situazioni normali, ma che è altrettanto giusto e necessario che abbia la priorità della efficienza nel caso della guerra alle mafie! Che il nostro non sia solo un “libro dei sogni” di un utopismo irreale lo dimostra la storia recente quando il Prefetto Mori, dotato di poteri eccezionali e di “carta bianca” seppe sconfiggere la mafia siciliana che fu costretta alla fuga in America da dove ci fu riportata, con tutti gli onori, sulle baionette delle armate Yankee alla fine della seconda guerra mondiale ( basterebbe controllare i nominativi dei sindaci nominati dalle truppe USA di occupazione della Sicilia per avere conferma piena di questa tesi..!) Un ultimo provvedimento assolutamente necessario e decisivo per stroncare la propalazione per ereditarietà delle posizioni mafiose, è quello di interrompere fisicamente la possibilità che questa trasmissione avvenga e questo lo si può ottenere con provvedimenti che sottraggano i figli dei mafiosi conclamati alle famiglie d’origine per affidarli, lontano dall’influenza negativa di genitori e parenti mafiosi, all’educazione da parte dello Stato se già in età pre puberale o presso famiglie adottive sconosciute alle famiglie d’origine, se in età più infantile. Potrà sembrare una misura eccessivamente dura, ma è l’unico modo per recidere il cordone ombelicale che unisce questi ragazzi ai genitori e parenti mafiosi che, inevitabilmente, come dimostra l’esperienza, ne farebbero dei mafiosi a loro volta..! D’altronde lo Stato sottrae i figli a quelle famiglie che hanno problemi di alcolismo, di eccessiva povertà, di droga o di turbe mentali nell’interesse dei minori affinché non siano condizionati negativamente da simili condizioni ed a maggiore ragione perciò dovrebbe 183 sottrarli alle loro famiglie mafiose per impedire che anche essi degenerino diventando a loro volta dei mafiosi a tutti gli effetti..!! Oltre a tutto, questo provvedimento, se applicato con rigore, sarebbe un notevole ed efficace deterrente che spingerebbe le madri ad allontanare i mariti e padri dalla mafia per il timore che i figli vengano loro sottratti. Naturalmente per la realizzazione di un tale progetto sarebbe necessario avere dei governanti che non siano a loro volta collusi con la mafia o che siano amici di mafiosi come per esempio Berlusconi con Dell’Utri e con Mangano e che quindi possano avere una vera e sincera intenzione di combattere le mafie e non la riserva mentale di non contrastarle oltre un certo limite perché in certi casi i reciproci interessi coincidono..!! VIENI AVANTI CRETINO.. A volte l'opposizione pregiudiziale si trasforma in imbecillità ed ottiene il risultato opposto a quello voluto. E' il caso delle critiche feroci all'ultima affermazione di Berlusconi che ha detto:" l'aumento della immigrazione fa aumentare il numero di crimini commessi". Si poteva ribattere che la colpa del governo é quella di tagliare i finanziamenti alle forze dell'ordine anziché incrementare la loro azione, si poteva dire che il governo doveva meglio controllare ed impedire l'immigrazione selvaggia, ma negare la verità lapalissiana di Berlusconi é un autogol perché basta confrontare la percentuale di immigrati in Italia con la percentuale degli immigrati nelle carceri per constatare che gli immigrati delinquono molto di più degli italiani. Ecco i dati: Stranieri immigrati in Italia = 4,4% della popolazione totale Stranieri immigrati in carcere = 38,0% dei carcerati ( al nord si tocca la percentuale dell'85% ( fonte Dipartimento Amministrazione Penitenziaria ) Ergo gli immigrati delinquono 8 volte di più degli italiani..! Affermare che é razzismo il dire che gli immigrati aumentano il tasso di delinquenza é imbecillità e malafede, una miscela assolutamente mortale ..!!!! I “ BRAVI RAGAZZI” AMERICANI.. Caro Albano, Probabilmente noi, in Italia, siamo condizionati, come dice lei, dai media, ma anche lei non scherza.. Ma veramente crede che l'America entrò in guerra per liberare l'Europa dal "pericolo nazista"? Pensa veramente che il mercato, la concorrenza Giapponese e Tedesca e, più in generale, la difesa degli interessi economici USA non abbiano giocato un ruolo? Si rammenti che già nel 15-18 l'America entrò in guerra contro la Germania ed allora non c'era certamente il "pericolo Nazista", ma c'era il pericolo Tedesco per gli affari USA..! Quanto all'Europa, ha passato centinaia di guerre terribili ed é sempre sopravvissuta senza l'aiuto dell'America ed avrebbe superato anche quel periodo come nei precedenti secoli.. Secondo lei, perché l'America combattè contro la Serbia a causa delle "pulizie etniche" di Milosevic e non fa nulla contro la Turchia per le sue pulizie etniche contro i Kurdi o contro la Cina per la pulizia etnica contro il popolo Tibetano? 184 Forse perché la Turchia, come alleato Islamico é strategicamente utile e forse perché la Cina rappresenta un mercato prossimo futuro di un miliardo e mezzo di consumatori con cui fare affari alla faccia della difesa della democrazia e dei diritti umani? Forse perché in fondo di pulizie etniche anche gli USA hanno esperienza recente se pur non recentissima con lo sterminio dei pellirossa e con l'appoggio al governo Brasiliano che permette alle Compagnie Americane che sfruttano il legname dell'Amazzonia di sterminare in cento modi gli Indios? E veniamo agli eroici ragazzi Americani. Lo sa che in Italia, nella guerra 40-45 moltissimi bombardamenti furono fatti a scopo squisitamente terroristico come la distruzione di paesi e città che non erano obiettivi militari o il mitragliamento a bassa quota di treni civili o di semplici cittadini per le strade ed i campi? Un esempio per tutti, ma ce ne sarebbero a centinaia: a Gorla (MI), in zona né industriale, né militarizzata, fu rasa al suolo una scuola elementare dove morirono 250 bambini; io stesso ricordo di essere stato al funerale di una mia amichetta di 10 anni che a Valmadrera di Lecco (CO) fu mitragliata per la strada dai suoi eroici ragazzi Americani.. A Dresda, città d'arte né strategica, né militarizzata, gli alleati bombardarono per sei giorni ininterrottamente radendo al suolo il 99% della città e causando più morti civili che ad HIroshima e Nagasaki ( altre due belle medaglie per l'umanità degli USA..!) D'altra parte, ancora oggi, l'America ha un presidente che, di fronte ad un pericolo reale, confermato da tutti gli scienziati del mondo, di catastrofe ambientale, dice che non diminuirà le emissioni di gas che causano l'effetto serra perché questo colpirebbe gli interessi industriali degli USA ( alla faccia del resto del mondo ed alla faccia della ragione..) oppure che:".. per eliminare il pericolo degli incendi é sufficiente che si taglino gli alberi.." E non la sto a tediare con l'inumanità del materialismo capitalistico che, sorretto dalla cultura Calvinista sta disgregando i valori spirituali su cui si é sempre fondata la civiltà umana nei secoli passati ( intendo civiltà e cioè obiettivo positivo da perseguire e non realtà storica che é altra cosa..) Per tutto ciò, e per altro ancora, non ci stia a raccontare la favola degli eroici ragazzi Americani che ci hanno salvato ed a cui saremmo sempre debitori..!! Se a lei l'America piace, fatti suoi, "de gustibus non est disputandum", ci stia e ci viva felice, ma ci faccia la grazia di risparmiarci la predica di quanto l'America sia bella, buona e santa... Saluti Italiani, IL FISCO E L’ITALIA A cominciare da Berlusconi, ma anche in vasti contesti politici ed economici italiani, prevale il concetto che l’enorme evasione fiscale italiana ( più di 150 miliardi di Euro ogni anno ) sia determinata dal fatto che le aliquote imposte dallo Stato sono troppo alte. Berlusconi si è spinto ad affermare pubblicamente ( come documentato da un video pubblicato sul sito internet di Repubblica ) che si sente autorizzato ad evadere il fisco dato che le richieste dello Stato sono “eccessive”. La tesi espressa è quella che gli italiani che non pagano le tasse sarebbero ben felici di pagarle, ma che sono costretti a non farlo dall’esosità dello Stato. Senza entrare nel merito sulle aliquote che il fisco ha fissato per il pagamento delle tasse che sono effettivamente non solo alte, ma iniquamente distribuite e magari solo ricordando di sfuggita che in nessun altro Stato i grandi patrimoni sono esentati da una tassa “patrimoniale” e che se investono in borsa non pagano solamente una cedolare secca del 12,5%, ma che tali introiti vanno a sommarsi agli altri redditi per formare la “base imponibile” come è giusto e logico che sia, desideriamo contestare la tesi suddetta sulla disponibilità degli evasori a pagare tasse più “contenute”. 185 Tale tesi si basa su una presupposta ed indimostrata onestà di base degli evasori che invece sono dei ladri in quanto rubano agli altri cittadini le somme necessarie a far dare loro dallo Stato amministrazione e servizi. E’ la solita vecchia e ritrita tesi della deresponsabilizzazione per cui la colpa non è mai personale, ma da addebitarsi, ad altri, società, Stato, ambiente, ecc. ecc. L’unica cosa dimostrata è quella che una parte dei cittadini non paga le tasse che dovrebbe pagare e che pertanto si comportano da disonesti. Già questo chiuderebbe la questione, ma approfondendo l’analisi ed il ragionamento, si giunge a conclusioni ancora più negative. Chi trova eccessivo un 35% di tassazione sui redditi, troverebbe eccessivo anche il 20% per il semplice motivo che la vera molla che lo spinge è da una parte l’egoismo che lo fa pensare solo in termini individualistici e dall’altra una concreta posizione anarchica o addirittura asociale che è la negazione del senso dello Stato. La riprova di quanto andiamo affermando sta nel fatto che la gran parte dell’evasione fiscale non è parziale ( invece del 35% pago il 20% ) ma è evasione totale di individui “totalemente sconosciuti al fisco” che ogni anno sono stanati dalla Guardia di Finanza! Insomma, semplificando, in generale le persone oneste pagano le tasse. Magari sbuffando, imprecando e protestando, ma le pagano mentre chi è disonesto le evade e gli onesti, purtroppo, le pagano anche per i mascalzoni che le evadono..!! Semplificando ancora: chi evade le tasse è un mascalzone disonesto che vorrebbe non pagare nulla e troverebbe sempre delle scuse per non farlo, mentre le persone oneste pagano le tasse e ne pagano più del dovuto anche in ragione delle evasioni. La soluzione è la volontà politica reale e sincera di colpire duramente gli evasori sia con controlli più accurati incrociando i dati del tenore di vita con le denunce dei redditi o i catasti con le utenze di gas ed elettricità, che con la galera anziché le sanzioni amministrative per gli evasori come per esempio accade in USA ( sempre presi a modello da Berlusconi ..!! ). In America, se evadi oltre una certa cifra, prima vai subito in prigione e poi, da lì, chiami avvocati, commercialisti e quant’altro…. Certo bisognerebbe che al governo non ci fosse chi moralmente approva l’evasione fiscale e che tra i sostenitori del suddetto governo non ci fossero quegli egoisti, anarchici ed asociali di cui parlavamo dianzi .. IL GIOCO DI MARCHIONNE Quattro anni fa, settembre 2006, Sergio Marchionne dichiarava prima in un discorso all´Unione Industriale di Torino e poi in un´intervista a Repubblica, che “il costo del lavoro rappresenta il 7-8% del costo di produzione” “E dunque – aggiungeva – è inutile picchiare su chi sta alla linea di montaggio pensando di risolvere i problemi”. Oggi, dopo 4 anni, quel 7-8% diventa fondamentale ed il risparmiarne una piccola parte ( 2-3%) sembra che sia diventato vitale per il futuro della FIAT. I conti non tornano! Non tornano né in termini di aritmetica, né in termini di strategia apparente. La sensazione, motivata dai fatti, é che lo scopo della politica ricattatoria che Marchionne sta adottando sia a Pomigliano che a Melfi, che a Mirafiori, nasconda, sotto il falso scopo di ridurre i costi di produzione facendo leva solamente su quelli della mano d'opera, qualcosa di diverso da quello che appare anche se ce ne sfugge il significato completo. Senza dubbio c’è dietro la volontà di annichilire l’azione dei sindacati e di rendere impotente quella dello Stato e dare così al mondo finanziario della globalizzazione l’immagine di un’azienda forte e libera da condizionamenti e quindi con la possibilità di 186 decidere autonomamente e senza lacci qualsiasi cambiamento e qualsiasi strategia per combattere la concorrenza internazionale. Senza dubbio c’è l’intenzione di stabilire nuovi parametri di confronto e nuove regole ( o meglio l’assenza di regole certe ) nei rapporti industriali in generale e lo si è visto dall’incondizionata approvazione ottenuta dalla Marcegaglia a nome della Confindustria. Senza dubbio c’è il disegno ( creativo) meta politico di acquisire una posizione di potere all’interno dello Stato usando le leve del ricatto occupazionale per dimostrare che, in fondo, anche la politica ufficiale deve genuflettersi ed abbozzare ai “dictat” dell’industria e delle finanza perché, di fatto, essa è in grado di condizionare, meglio e più concretamente, quella pubblica opinione del cui consenso la politica ufficiale si nutre! Insomma la finanza, per mezzo dell’industria, fa un salto di qualità e se fin’ora era già stata in grado di condizionare la politica, ora tende a sostituirsi allo Stato stesso ed a dettare le regole del gioco nella società. Si tratta di una vera e propria rivoluzione silenziosa, ambigua e sotterrane a che tende a spostare i termini di confronto ed a sovvertire lo Stato democratico, la costituzione e l’assetto complessivo della società. Per tutti questi motivi, se abbiamo ragione, il sorridente Marchionne è una persona pericolosissima che si sta insinuando come un virus mortale nell’organismo dello Stato e che come tale va combattuto ed annientato..!! Ai “democratici resistenziali ed antifascisti” vogliamo proporre un piccolo quesito: pensate che in costanza della “SOCIALIZZAZIONE”, legge emanata dal quel “male assoluto” che fu il Fascismo ( ma anche soltanto dell’applicazione legislativa dell’articolo 46 della costituzione ) il Sig. Marchionne avrebbe avuto la possibilità concreta di fare i comodacci suoi come sta facendo in questa repubblica fondata sul lavoro e nata dalla resistenza ..?? La risposta è facilissima e noi pensiamo che non gli sarebbe stato possibile semplicemente perché in quel regime era la politica, anzi era lo Stato, a controllare l’economia e non viceversa! IL SERVIZIEVOLE FELTRI Ci dà sempre molto fastidio il vedere la malafede e l’ipocrisia dettare le regole della morale e dell’integrità. Per questo motivo ci fa davvero tanto ribrezzo leggere le campagne del servizievole Vittorio Feltri contro Fini Iscariota. Non che Fini Iscariota sia diventato una persona per bene e non sia più quel tartufesco traditore e quel grande opportunista senza scrupoli che è sempre stato, ma sentire condannare lui per la “casetta a Montecarlo” da parte di chi difende l’integrità ( sic ) di Silvio Berlusconi è un po’ come se si difendesse Barbablù e si condannasse il ragazzotto che fa le pernacchie ai signori in carrozza ..!! E’ proprio il caso di dire: da che pulpito …!! Il Silvio Berlusconi che il servizievole Feltri difende sempre a spada tratta è quello che ha sottratto fraudolentemente la villa di Arcore ( 3.500 mq più tre milioni e mezzo di Mq di terreno ) ad una minorenne con la complicità del tutore legale Ce-sare Previti pagando il tutto 500 milioni di lire. Silvio Berlusconi è quel signore che si è iscritto alla P2 ( la tessera è la n. 1816, codice E. 19.78 del 27 gennaio 1978). Berlusconi è quel signore amico del mafioso pluricodannato Dell’Utri e del sicario della mafia Mangano. Silvio Berlusconi è quello che ha corrotto, tramite i suoi avvocati, il giudice del “Lodo Mondadori” e l’avvocato inglese Milss per indurlo a testimoniare il falso in un processo a suo carico. 187 Silvio Berlusconi è quello che scambiava candidature politiche di puttanelle con prestazioni sessuali. Silvio Berlusconi è quel signore che ha pagato laute tangenti a Bettino Craxi per avere le leggi che gli davano l’esclusiva delle concessioni televisive private in Italia. Silvio Berlusconi è quel signore che ha usato il parlamento italiano per farsi fare una serie di leggi su misura per cambiare le procedure, i codici ed i regolamenti in modo da godere di prescrizioni ed ha addirittura cancellato dal codice penale alcuni reati che gli aveva commesso per avere l’impunità. Potremmo continuare …!!! Ora, a parte la pochezza etica di un simile comportamento che presuppone una coscienza foderata di amianto ed un’avidità di denaro che fa superare qualsiasi remora, non diciamo etica, ma di semplice buon gusto, quello che ci fa incavolare di più è la supponenza con la quale si presume che i lettori siano tutti dei completi idioti che non si rendono conto da quale pulpito viene la predica. Perché, come abbiamo già avuto modo di scrivere, la “casetta di Montecarlo” di Fini iscariota, messa a confronto con le porcherie che ha combinato quel Silvio Berlusconi che il servizievole Feltri vorrebbe “Santo..Subito..!! ) è una semplice “birichinata” da monello! Pensando all’intellettuale Feltri ci sovviene il detto del Maresciallo Goering:” ..quando sento parlare di intellettuali, la mano mi corre alla pistola …. ” INVOLUZIONE L’ISTAT ha pubblicato oggi un dato sulla produttività industriale in Italia dal quale risulta che nel nostro Paese, che già era in posizione di svantaggio, quasi ultimo in classifica in Europa, la produttività è ulteriormente diminuita nell’ultimo anno del 2,7%. Ora la produttività è legata a due fondamentali parametri che sono gli investimenti tecnologici e la ricerca. E’ del tutto evidente che in Italia si investe poco in entrambi i settori e questo non è solamente per colpa di industriali non illuminati che non sanno fare il loro mestiere, ma è soprattutto colpa dei vari governi succedutisi negli anni che hanno sempre privilegiato gli interessi politici o personali anziché la buona amministrazione della cosa pubblica. Gli industriali hanno da affrontare dei costi e li devono contenere entro quei limiti che, giorno per giorno, li possono mantenere entro i limiti necessari per affrontare la concorrenza specie in questo mondo globalizzato. Investimenti e ricerca sono dei costi non indifferenti e pertanto le relative decisioni vengono procrastinate a favore della contingenza. Certamente, sul gioco lungo, i risparmi sugli investimenti produttivi provocano un ritorno dannoso e spingono le aziende sempre più fuori gioco, ma la politica industriale si fa anche, specie per le piccole e medie aziende che sono l’asse portante della produzione Italiana, giorno per giorno e cos’ ci si viene poi a trovare fuori concorrenza quasi senza accorgersene. A chi spetta allora il compito di impostare delle strategie che ovvino a questo grave inconveniente che può provocare la lenta morte per inedia dell’industria? Spetta ai governi che in ogni parte del mondo si fanno parte diligente per incrementare, con le dovute politiche economiche, questi indispensabili investimenti incentivandone la messa in opera. Se per esempio si detassassero quegli utili che fossero reinvestiti in questi vitali settori, come avviene per esempio in USA, si otterrebbe il doppio risultato di non gravare sui costi aziendali e di ottenere contemporaneamente il risultato di una più ampia ricerca e di migliori investimenti tecnologici. Nel contempo il Governo potrebbe investire di più nella ricerca di Stato che, specie nel campo più generale della ricerca pura e non finalizzata ad uno specifico risultato, sarebbe utilissima come base per la ricerca privata. 188 Abbiamo anche i cervelli atti allo scopo che però debbono emigrare all’estero, dove sono grandemente apprezzati, proprio perché in Patria non trovano la collocazione decente e dignitosa che lo Stato patrigno non offre loro ..!! L’Italia è il paese in Europa che spende la minore percentuale del PIL in ricerca di Stato e questo è un altro dato incontrovertibile che dimostra la carenza oggettiva dello Stato. L’Italia del domani, i nostri giovani, non potranno certamente vivere del frutto delle leggi sulle intercettazioni, sul lodo Alfano, sul processo breve, sulla riduzione dei tempi di prescrizione nei processi penali e simili indecenze, ma avranno bisogno di avere a disposizione dei posti di lavoro offerti da aziende in grado di competere con il resto del mondo. Non è certamente il costo del lavoro inteso come costo della mano d’opera a fare da indicatore della possibilità di fare tali riforme ( se così fosse saremmo tra i più avvantaggiati..) perché la Germania, dove i lavoratori percepiscono stipendi di molto superiori a quelli italiani, è di gran lunga più progredita di noi sia per gli investimenti tecnologici che per la ricerca e lo dimostra il fatto che la sua bilancia commerciale ha un export molto migliore del nostro. Nella classifica della bilancia dei conti correnti tra esportazioni ed importazioni dei vari Paesi del mondo, forniti dal Fondo Monetario Internazionale, si può notare la seguente sequenza di posizioni: 1° 2° 7° 8° 177° 179° 180° 181° posto = Cina posto = Germania posto = Norvegia posto = Olanda posto = Italia posto = Regno Unito posto = Spagna posto = USA = + 371,883 = + 252,501 ( esporta più di quanto non importi ) = + 59,983 = + 52, 522 = - 52,725 ( importa più di quanto non esporti ) = - 105,224 = - 145,141 = - 731,214 I dati sono del 2007 e cioè prima del crollo finanziario mondiale… Da notare l’ottima posizione della Germania, le buone di Norvegia ed Olanda, il 177° cattivo posto dell’Italia ed il catastrofico 181° posto degli USA. Pur senza considerare l’unità di misura delle valutazioni è significativo il rapporto tra i valori dei vari Paesi che vede l’Italia al 177° posto e la Germania al 2° …!!! Sarebbe ora che Berlusconi pensasse un po’ meno ai suoi ( sporchi ) affari ed un po’ di più al futuro dell’Italia e degli italiani! IRAQ, L VITTORIA DI PIRRO Barak Obama ha deciso che la “missione” Americana in Iraq è terminata e che è giunta l’ora di ritirare le truppe riportando a casa i ragazzi Yankee. La guerra è vinta, la pace ristabilita e la democrazia confermata ..!! Come sempre i toni trionfalistici della propaganda Americana nascondono una realtà molto diversa da quella enunciata. Vediamo di analizzare i FATTI concreti legati agli accadimenti che hanno determinato l’evolversi della situazione in Iraq. Prima della guerra: Gli USA accusano Saddam Hussein di essere un complice di Al Qaeda, di favorire il terrorismo islamico contro l’America e di avere a disposizione armi di distruzione di massa che vuole mettere a disposizione del terrorismo. Durante la guerra: 189 Non vengono ritrovate armi di distruzione di massa di nessun tipo, non sono scoperti terroristi di Al Qaeda né prove che dimostrino la collusione di Saddam Hussein con essa, ma si sviluppa, virulento, un terrorismo tra Sunniti e Sciti che dura tutt’ora ed anzi aumenta ogni giorno di più mettendo il Paese in balia di una vera e propria guerra interna sia in chiave interreligiosa che anti Americana. A questo punto, a parte la figura da imbecilli che hanno fatto e stanno facendo gli Americani presso la pubblica opinione mondiale, ci pare di potere affermare che le cose stanno esattamente al contrario di quanto afferma il governo USA anche perché, sotto il regime di Saddam Hussein c’era meno violenza di adesso ed il regime controllava in pieno gli odi tribali e religiosi tra Sciti e Sunniti che la sua assenza ha fatto riesplodere ..!! Dopo La Guerra: Il controllo dell’immenso patrimonio dei giacimenti di petrolio passa alla finanza Americana ed il Paese continuerà ad avere “l’assistenza democratica USA” e cioè, in parole povere, diventerà un vero e proprio protettorato Americano così come lo era stato dell’Inghilterra prima di Saddam Hussein. E’ l’ennesima dimostrazione che in questo mondo dominato dal liberalcapitalismo mondialista degli USA, le guerre non si fanno per “difendere la democrazia”, ma solamente per i soldi, il petrolio e gli interessi strategici ed i Cittadini non sono altro che mercenari al servizio del denaro di pochi ricchi occulti dominatori.!! LA PIETA’ COME PRETESTO Prima di scrivere oltre questo articolo è necessaria una premessa per chiarire: siamo assolutamente contrari alla lapidazione prevista dalla legge del Corano per le donne fedifraghe e la giudichiamo una barbarie indegna di qualsiasi società civile! Giudichiamo l’Islam una religione per molti versi arretrata e contraddittoria che avalla da una parte la bontà e la misericordia di Dio e dall’altra crede che lo stesso Dio possa ordinare azioni violente e feroci verso le sue creature che hanno peccato a causa della loro fragilità umana che lui stesso ha creato. Detto questo però, non possiamo accettare l’ipocrisia con la quale lo scrittore e filosofo francese Bernard-Henry Levy tratta la questione di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana che è stata condannata a morte mediante lapidazione per adulterio e per concorso nell’omicidio del marito. Non lo possiamo accettare perché Levy si serve del pretesto di perorare la causa di Sakineh per scrivere ( Corsera del 30 Agosto 2010 ) un articolo di propaganda anti iraniana in chiave israeliana. Approfittando dell’elemento “Pathos”, che indubbiamente la vicenda solleva, egli introduce di soppiatto nell’articolo elementi che non hanno nulla a che vedere con l’argomento, ma che sono invece specifici della propaganda anti iraniana di Israele. Ecco, enucleati, gli elementi che Levy ha inserito mimetizzandoli tra la naturale pietà che il caso di Sakineh suscita: 1. “ ….per quanto implacabili siano le dittature…” L’iran è una bieca dittatura implacabile che opprime il popolo. Non si capisce allora come goda di larghissimi consensi..Per di più la causa dell’odio di Israele verso l’Iran è l’appoggio che questo stato dà ai Palestinesi che sono una realtà araba abbastanza laica e per nulla una “Mullahcrazia” 2. “.. un teatro in cui si affrontano gli amici della democrazia ed i partigiani di una Mullahrchia presto nuclearizzata… . Ed ecco l’altro elemento della propaganda Israeliana e cioè quello del pericolo nucleare costituito dall’Iran contro l’imperialismo israeliano. 190 3. “.., quella società civile da quando, poco più di un anno fa, essa si è vista derubare del voto….” Altro elemento di propaganda israeliana che nulla ha a che vedere con il caso Sakineh, ma che solleva gli animi contro l’Iran e contro il presidente Ahmadinejad. Come si vede, la pietà per la sorte di Sakineh, che anche noi condividiamo sinceramente, è presa cinicamente a pretesto per scrivere un articolo di propaganda israeliana contro un nemico di Israele inserendo elementi estranei all’argomento trattato, ma coerenti alla propaganda di Israele con una spregiudicatezza che avrebbe stupito lo stesso Macchiavelli! Se Levy fosse sincero, allora la sua pietà si sarebbe dovuta rivolgere qualche mese fan anche a favore dei martiri di Gaza che i suoi correligionari israeliani ( altro popolo che predica un Dio allo stesso tempo misericordioso e ferocemente crudele ) hanno sterminato senza farsi alcuno scrupolo e con l’uso di bombe al fosforo. Su quel fronte invece il silenzio dell’ipocrita Levy è stato assoluto ..!!! MELFI E LA COMMEDIA DELLE PARTI Premesso che a noi Marchionne non piace per due principali motivi: perché è un epigone del liberalcapitalismo e perché vuole sostituire le leggi del mercato alle leggi dello Stato, pure è opportuno fare chiarezza sulla questione dei tre operai sindacalisti licenziati alla Fiat di Menfi che poi il giudice del lavoro ha reintegrato. I fatti: durante uno sciopero a cui parecchi lavoratori non avevano aderito, i tre avevano bloccato i muletti automatici che rifornivano le linee di montaggio per coloro che non avevano aderito allo sciopero ed in questo modo avevano di fatto obbligato a fermarsi anche coloro che non lo volevano fare. Lo sciopero è un diritto, ma lo è altrettanto il non aderirvi ed il voler lavorare per cui i tre operai sindacalisti hanno, con il loro gesto, commesso un doppio sopruso illegale. Il primo verso la Fiat fermando di fatto il lavoro che sarebbe proseguito parzialmente con coloro che non avevano aderito allo sciopero ed il secondo verso i compagni di lavoro imponendo loro la propria volontà ed impedendo loro di esercitare la libertà di scelta di non scioperare. La sentenza del giudice del lavoro non cambia i fatti ed anzi è, a nostro parere, una prepotenza oltre che una cosciente illegittimità! Forse non varrebbe la pena di parlare ancora di un fatterello minimo che non riveste tutta l’importanza che i media gli hanno dato e che ha fatto scomodare anche il presidente Napolitano con una lettera declamata “Urbis et orbis” se questo non evidenziasse per l’ennesima volta uno scompenso, una discrasia, un vizio di sostanza che tara le relazioni tra capitale e lavoro. Capitale e lavoro sono le due entità che compongono in modo inestricabile ed organico la produzione della ricchezza di un Paese e sono due entità che, se lasciate a se stesse, hanno interessi e filosofie diverse quando non antitetiche che sono subito emerse alla nascita dell’industrializzazione e sono proseguite senza soluzione di continuità. Su queste basi sono nate due correnti socioculturali e cioè il liberalcapitalismo ed il sindacalismo marxista. Con fasi alterne queste due visioni del mondo del lavoro si sono affrontate giungendo al capitalismo degli USA ed al Comunismo dell’URSS ed entrambe hanno dimostrato alla storia il loro fallimento, la seconda in modo totale ed la prima in modo parziale ma molto significativo, come ha dimostrato l’ultima di una serie di crisi economiche e finanziarie che hanno messo in ginocchio il mondo intero. 191 Quanto successo a Melfi è la logica conseguenza di una situazione di lotta di classe che vuole risolvere le questioni tra capitale e lavoro con un semplice rapporto di forza tralasciando giustizia ed equità. Il sig. Marchionne sta cercando di reintrodurre il concetto che il mercato e le esigenze industriali sono l’asse portante ed il significato stesso della società moderna e che pertanto si deve privilegiare su ogni altro aspetto quello che permetta di gestire una strategia industriale di largo respiro a costo di comprimere i diritti dei lavoratori e di inasprire le condizioni ( già non felici) che essi debbono accettare pur di conservare un posto di lavoro. In pratica, approfittando di un’obiettiva situazione di crisi nazionale e mondiale, la FIAT pretende di spostare l’asse dell’equilibrio tra capitale e lavoro a favore del capitale con una sorta di ricatto che fa perno sul pericolo della disoccupazione. Evidentemente è soltanto una delle fasi alterne del contendere tra capitale e lavoro e non esprime nessuna rivoluzione Copernicana come invece si tende a fare apparire, ma è esattamente l’esito contingente di un rapporto di forze. La vera rivoluzione l’aveva fatta il Fascismo quando, in R.S.I., aveva risolto l’eterno conflitto tra capitale e lavoro trasformando i contrasti in sinergie e tagliando una volta per tutte il nodo gordiano dei conflitti di classe trasformando i lavoratori da oggetto a soggetto del lavoro con una dignità mai avuta né prima né dopo. Quella rivoluzione si chiamava SOCIALIZZAZIONE ..!! Immaginate una FIAT in cui i lavoratori partecipino non solo agli utili, il che già li farebbe sinceramente interessati al buon andamento dell’azienda, ma nella quale essi partecipassero anche, in qualità di comproprietari, al consiglio d’amministrazione con facoltà di concorrere alle decisioni aziendali più importanti. Qualsiasi decisione si rendesse veramente necessaria per il salvataggio dell’azienda li troverebbe disponibili e concordi anche perché essi saprebbero che così come in certi momenti si rendono necessari dei sacrifici, allo stesso modo nei periodi buoni essi sarebbero, assieme al capitale, i beneficiari dei vantaggi che ne deriverebbero e quella dei sacrifici sarebbe solo una via temporanea e non una strada senza ritorno come è oggi con le proposte di Marchionne. Nello stesso tempo alcune decisioni, come le massicce delocalizzazioni attuate da certe aziende, sarebbero certamente ridimensionate salvaguardando i posti di lavoro dei dipendenti. Anche oggi, se si applicasse legislativamente l’articolo 46 della costituzione, si potrebbero realizzare i modi di una partecipazione dei lavoratori alla gestione aziendale, ma in tanti anni, dal 1948 in qua, nessuno, né i sindacati, né i partiti politici di ogni colore ne hanno mai proposto l’applicazione. Tra l’altro un’analoga soluzione è già da molto tempo operante, con notevole successo, in Germania dove, nelle più grandi aziende ( BASF, Bayer..) , i lavoratori sono comproprietari azionisti e partecipano, in tale veste, ai consigli di amministrazione aziendale. Sarebbe un piccolo passo nella giusta direzione, ma evidentemente c’è la mancanza di volontà politica che non può che essere causata da malafede e dalla stupida riserva mentale di non volere realizzare qualche cosa che era stato suggerito dal Fascismo. Come sempre la stupidità e la meschinità la vincono sul buon senso ..!! QUEI BREVI RAGAZZI AMERICANI Alcuni anni fa un nostro corrispondente dagli USA ci scrisse una lettera rimproverandoci la nostra scarsa riconoscenza per i “bravi ragazzi Americani” che ci avevano liberati dal Nazifascismo e che ci avevano poi sfamati nel dopo guerra. La cosa ci seccò parecchio e gli rispondemmo con questa lettera che ci sembra a tutt’oggi ancora attualissima e che vi vogliamo qui riproporre: 192 Caro Albano, Probabilmente noi, in Italia, siamo condizionati, come dice lei, dai media, ma anche lei non scherza.. Ma veramente crede che l'America entrò in guerra per liberare l'Europa dal "pericolo nazista"? Pensa veramente che il mercato, la concorrenza Giapponese e Tedesca e, più in generale, la difesa degli interessi economici USA non abbiano giocato un ruolo? Si rammenti che già nel 15-18 l'America entrò in guerra contro la Germania ed allora non c'era certamente il "pericolo Nazista", ma c'era il pericolo Tedesco per gli affari USA..! Quanto all'Europa, ha passato centinaia di guerre terribili ed é sempre sopravvissuta senza l'aiuto dell'America ed avrebbe superato anche quel periodo come nei precedenti secoli.. Secondo lei, perché l'America combattè contro la Serbia a causa delle "pulizie etniche" di Milosevic e non fa nulla contro la Turchia per le sue pulizie etniche contro i Kurdi o contro la Cina per la pulizia etnica contro il popolo Tibetano? Forse perché la Turchia, come alleato Islamico é strategicamente utile e forse perché la Cina rappresenta un mercato prossimo futuro di un miliardo e mezzo di consumatori con cui fare affari alla faccia della difesa della democrazia e dei diritti umani? Forse perché in fondo di pulizie etniche anche gli USA hanno esperienza recente se pur non recentissima con lo sterminio dei pellirossa e con l'appoggio al governo Brasiliano che permette alle Compagnie Americane che sfruttano il legname dell'Amazzonia di sterminare in cento modi gli Indios? Si rende conto sig. Albano che gli USA in un paio di secoli di vita hanno fatto circa 150 guerre fuori dai loro confini?( fonte atti del Congresso) E veniamo agli eroici ragazzi Americani. Lo sa che in Italia, nella guerra 40-45 moltissimi bombardamenti furono fatti a scopo squisitamente terroristico come la distruzione di paesi e città che non erano obiettivi militari o il mitragliamento a bassa quota di treni civili o di semplici cittadini per le strade ed i campi? Un esempio per tutti, ma ce ne sarebbero a centinaia: a Gorla (MI), in zona né industriale, né militarizzata, fu rasa al suolo una scuola elementare dove morirono 250 bambini; io stesso ricordo di essere stato al funerale di una mia amichetta di 10 anni che a Valmadrera di Lecco (CO) fu mitragliata per la strada dai suoi eroici ragazzi Americani che si divertivano ad andare a caccia di persone civili ed innocenti come se fossero al tiro a segno di un Luna park.. A Dresda, città d'arte né strategica, né militarizzata, gli alleati bombardarono per sei giorni ininterrottamente radendo al suolo il 99% della città e causando più morti civili che ad HIroshima e Nagasaki ( altre due belle medaglie per l'umanità degli USA..!) D'altra parte, ancora oggi, l'America ha un presidente che, di fronte ad un pericolo reale, confermato da tutti gli scienziati del mondo, di catastrofe ambientale, dice che non diminuirà le emissioni di gas che causano l'effetto serra perché questo colpirebbe gli interessi industriali degli USA ( alla faccia del resto del mondo ed alla faccia della ragione..) oppure che:".. per eliminare il pericolo degli incendi é sufficiente che si taglino gli alberi.." E non la sto a tediare con l'inumanità del materialismo capitalistico che, sorretto dalla cultura Calvinista sta disgregando i valori spirituali su cui si é sempre fondata la civiltà umana nei secoli passati ( intendo civiltà e cioè obiettivo positivo da perseguire e non realtà storica che é altra cosa..) Per tutto ciò, e per altro ancora, non ci stia a raccontare la favola degli eroici ragazzi Americani che ci hanno salvato ed a cui saremmo sempre debitori..!! Se a lei l'America piace, fatti suoi, "de gustibus non est disputandum", ci stia e ci viva felice, ma ci faccia la grazia di risparmiarci la predica di quanto l'America sia bella, buona e santa... 193 Saluti Italiani, ANTISEMITISMO MUSICALE Ci risiamo ancora ! Anatemi su chi é vagamente o chiaramente ostile agli ebrei o semplicemente non si allinea con le regole di comportamento che essi giudicano “Corrette” ! Magari perché non gli piacciono esteticamente boccoli , barbone , zuccotto , camicie , cappello e giacche scure , anche d’estate , anche d’Agosto , con olezzo di sudori caprini che irritano naso e gola . O magari , più seriamente , perché gli da fastidio che un popolo basi il suo Credo , del quale fa stile di vita perché su di esso basa la propria identità di persona e di Popolo , sulla sua presunta superiorità che deriva da uno specifico patto con Jehova ! Essi diranno che non é vero , ma la storia dello Stato di Israele e la lettura del libro della Bibbia e della Thorà dimostrano con i fatti ciò che i discorsi tentano di smentire per contingenti convenienze . Ora siamo arrivati a ingerenze paradossali in dettagli delle altre culture , che rassomigliano tanto alle passate pretese di un altro massimalismo , quello Cattolico che finché ha potuto imporsi , interveniva nei particolari della vita privata dei cittadini condannando pubblicamente chi non faceva il “Venerdì magro” ( salvo vistose dispense ai ricchi ed ai potenti ) o andava a teatro di varietà o non votava D.C. Si é condannata la musica di WAGNER perché egli si era dichiarato antisemita..!! Si é condannato , badate bene , non l’Uomo , ma la Musica , dandole l’ostracismo culturale in Israele ( e fin qui son fatti loro ; imbecilli , ma fatti loro..) e chiedendone il silenziamento anche da noi , in occasione della presenza dell’orchestra di Israele diretta da Zubin Metha al festival di Rovello , Sabato 8 agosto 98 . A noi gli ebrei non piacciono . Non li amiamo , non li stimiamo , non abbiamo con essi affinità elettive anche perché non proviamo attrazione verso una filosofia di vita fondamentalmente pessimista e schiava di una immanenza che tutto vuole e nulla concede , in antitesi con la tensione alla felicità che é insita in ogni uomo e che , se un Creatore esiste , é pur essa opera sua . Con questo , non sottoscriviamo di certo l’ Olocausto ; anzi lo condanniamo fermamente come crudele , stupido , inutile e dannoso ! Ma la nostra posizione , non di antisemitismo pregiudiziale , ma di antipatia motivata e , se mai di antisionismo , NON E’ ACCETTATA da una opinione pubblica mondiale condizionata oggi da un pregiudizio : Chi non é favorevole agli ebrei , chi non li ama , non li ossequia , non li rispetta , non li approva , non solidarizza con loro , é diperciò stesso ANTISEMITA e , come tale , complice morale dell’ OLOCAUSTO ! E’ questo il punto ! Come scrisse acutamente Sergio Romano , attirandosi le remore di tutto l’ebraismo mondiale , in un recente saggio intitolato : “Lettera ad un amico ebreo” , l’ Olocausto viene oggi usato da Israele e dagli ebrei , come un grimaldello per aprire tutte le porte del consenso , come una clava per bastonare chi dissente , come ricatto morale verso chi vorrebbe distinguere tra il debito morale verso le vittime dei lager Tedeschi ,che però é identico a quello dei gulag comunisti , e la pretesa di monetizzarlo con vantaggi per lo Stato di Israele oggi . Ma il Potere dell’ebraismo mondiale , che é tutt’uno con il potere del mondialismo finanziario , é molto forte dappertutto , anche nei circuiti musicali internazionali . Una prova ? Sul Corriere della Sera del 13 agosto 98 , Riccardo Muti ,musicista insigne ed amante di Wagner del quale ha diretto cinque opere e sta per dirigere la sesta alla Scala , ha dichiarato che:”..bisogna tutelare il diritto al rifiuto dell’ascolto di Wagner..” 194 LAPIDAZIONE E BIBBIA Forse già oggi Sakineh sarà lapidata in Iran. Abbiamo già scritto quanto siamo contrari ad una pratica così barbara e disumana e quanto consideriamo l’Islam che la contempla una religione retrograda e disumana. Vorremmo però anche sottolineare che i cattolici e gli ebrei che tanto tuonano contro tale barbara legge, sono coloro che, ritenendo sacra la Bibbia, sono in contraddizione con se stessi. Difatti nella bibbia, che cattolici ed ebrei considerano libro sacro dettato dallo stesso Dio, si dice che la donna che commette adulterio deve essere punita con la morte per lapidazione. La legge biblica punisce con la lapidazione le seguenti trasgressioni: culto di altre divinità (Deuteronomio 17:2-7), incitamento all'idolatria (13:7-11), sacrificio di bambini a Moloc (Levitico 20:2-5), profetizzare in nome di un altro dio (Deuteronomio 13:2-6), divinazione spiritistica (Levitico 20:27), bestemmia (Levitico 24:15,16), infrazione del sabato (Numeri 15:32-36), omicidio tramite un bue (Esodo 21:28-32), adulterio (Deuteronomio 22:22,23), insubordinazione ai genitori (Deuteronomio 21:18-21) ( fonte Wikipedia ) Anche nel vangelo vi è un riferimento diretto alla lapidazione quando Gesù dice:” chi è senza peccato scagli la prima pietra” E’ del tutto inutile affermare che quella legge non viene più applicata oggi. Le religioni rivelate, in quanto emanazioni dirette della divinità, non possono che esprimere valori assoluti ed immutabili e non è nel potere degli uomini il mutarle in parte o in tutto. I casi sono due: o la bibbia sbagliava allora ed allora ne decade la sacralità totale e non solo su quel punto, oppure la bibbia non sbagliava e la legge che condanna le adultere alla lapidazione è sacra e valida ancora oggi. Gli ebrei ed i cristiani che chiedono la liberazione di Sakineh dovrebbero, per coerenza, rigettare la bibbia e non essere più ebrei e cristiani. In caso contrario sono degli ipocriti! Già sappiamo che ciò non avverrà e che preti e rabbini, confortati da migliaia di anni di pratica, addurranno fumose ragioni per salvare capra e cavoli come hanno sempre fatto e come fanno sempre in siffatte occasioni. Chi vuole credere loro ciecamente per un suo intimo bisogno ed una sua fragilità psichica lo farà facendo tacere la ragione. Chi è onesto con se stesso e con la propria coscienza ne trarrà le conclusioni.. Alessandro Mezzano MIRABELLO 2010 Un camerata e caro amico ci ha scritto: Tra la marea di commenti apparsi sui vari quotidiani per lo storico (sic!) discorso di Fini a Mirabello, uno merita di essere da noi commentato. E' quello dove si chiede a Fini di spiegare: "perchè due anni fa ha sciolto un Partito che già c'era, e cioè A.N., per andare a costruirne uno nuovo, il PDL ?". Domanda pertinente e legittima ma secondaria, perché innanzitutto si dovrebbe chiedere a Fini di spiegare: "perchè 15 anni fa ha sciolto un Partito che già c'era (ed era in ottima salute!), e cioè il M.S.I., per andare a costruirne uno nuovo, e cioè Alleanza Nazionale, che ha regalato agli italiani quindici anni di berlusconismo affaristico, corrotto e del 195 malaffare e precipitato l'Italia nell'attuale pantano maleodorante dal quale sarà difficile uscire?". Cercheremo di spiegare perché, secondo noi, Fini Iscariota ha fatto quello che ha fatto 15 anni fa e due anni fa. Da quando ragazzotto era entrato nel M.S.I. di Almirante, Fini, non ancora apertamente Iscariota, aveva coltivato una grande ambizione che gli faceva ( e gli fa ancora ) pensare di essere una persona speciale destinata a grandi destini e subito si era messo a “studiare da Almirante” nel modo che lui conosce meglio e cioè adulando, manovrando, insinuando ed addirittura, approfittando del fatto che Almirante e la moglie non avevano figli, inserendosi famigliarmente per sfruttare questa situazione. La cosa gli riuscì benissimo perché, sebbene mediocre come politico, la sua dote più spiccata è proprio quella del “Tartufo” di Molierana memoria tanto che diventò, su designazione di Almirante stesso, segretario del partito. Una piccola scossa gliela diede Rauti ( altro personaggio senza scrupoli ), ma il nostro riuscì a superare questo ostacolo e divenne il “segretario a vita per acclamazione” del partito. Qui occorre fare una breve precisazione che spiega il successivo passaggio che lo porta da segretario di un partito con il 15% di consensi elettorali a segretario di Alleanza Nazionale nell’orbita di Berlusconi e di Forza Italia. Fini Iscariota è un individuo senza ideali, ma con vasti interessi ed una grande ambizione personale; interessi ed ambizioni che sono gli unici motivi che lo spingono ad agire in un modo o in un altro. Ragionando sul fatto che il vecchio M.S.I. era politicamente escluso dal banchetto del potere in quanto considerato erede di quel Fascismo la cui antitesi era dal 1945 l’unica caratteristica ideologica della politica italiana che viveva di “antifascismo e resistenza” e considerando che Silvio Berlusconi, conscio di non potere raggiungere da solo tutto l’elettorato di “Destra” gli mandava chiari segnali di invito ad allearsi per raggiungere appunto il suddetto obiettivo ( ricordate l’esplicita dichiarazione di voto di Berlusconi alle elezioni comunali di Roma? ), Fini Iscariota credette che abiurando gli ideali che aveva professato per tutta la vita, lanciando segnali di amicizia verso il sionismo che condiziona i poteri forti e dichiarandosi apertamente antifascista, sarebbe potuto entrare nei salotti buoni della politica dove non si fanno solo discorsi, ma ci si spartisce il potere, quello vero, quello che regala soddisfazioni e denaro! Detto fatto a Fiuggi si consumò il tradimento e nacque Alleanza Nazionale cui aderirono una massa di rincoglioniti nostalgici che non avevano capito niente ed una fetta di quell’elettorato di “destra” che non era dell’area cosiddetta moderata. A questo punto Fini iscariota passò un paio di anni prostituendosi in giro per il mondo con dichiarazioni antifasciste e filo sioniste per consacrare il “visto” sul suo passaporto politico che gli aveva permesso di fare il “salto della quaglia” Da quanto abbiamo descritto si sarà capito che l’ambizione di Fini iscariota è tale e tanta da ottenebrare a volte la sua capacità di ragionamento e fu così che il nostro, forte delle passate esperienze che gli erano andate bene e sovrastimando le proprie capacità, si mise, con impegno, a “studiare da Berlusconi”. Per questo motivo, quando Berlusconi fondò il PDL, a Fini iscariota parve che fosse giunto il momento di prepararsi al salto finale verso la gloria ed il potere e, sovrastimando nuovamente le proprie capacità strategiche, si lanciò nella nuova avventura fondendo A.N. con F.I. nel nuovo partito che egli sognava un giorno di dominare. Ma qui il boccone era più grande della bocca e, mentre nel vecchio M.S.I. la concorrenza era quasi nulla, ora si doveva combattere con squali feroci e determinati che non vedevano con favore l’scesa di questo arrivista. In più Berlusconi, che nella sua megalomania si crede immortale, non gradisce avere davanti delfini con l’ansia del comando e ha rintuzzato più volte ed anche in modo duro, le manovre di Fini Iscariota. 196 Tutto il resto è cronaca recente e conosciuta. Vistosi relegato in un angolo, Fini Iscariota ha cercato la notorietà ponendosi in antitesi a Berlusconi approfittando anche di un obiettivo appannamento della sua leadership e sperando di dargli una spallata che, in assenza di concorrenti di rilievo nel partito, gli desse quel potere che andava cercando. Il gioco non gli è riuscito, è stato scacciato dal partito e non gli è rimasta altra carta, per non sparire nel nulla, che quella di ritirarsi nella vecchia roccaforte con uno sparuto numero di seguaci e di ricattare Berlusconi con la minaccia di fare cadere il governo in ragione del numero di voti parlamentari dei transfughi il cui numero non corrisponderebbe però al numero degli eletti in caso di eventuali elezioni anticipate. Ora la situazione è in stallo perché né Berlusconi, né Fini Iscariota vogliono andare alle urne da dove si sancirebbe una loro parziale, ma sostanziosa sconfitta. Il discorso di MIrabello lo dimostra perché Fini Iscariota, pur esternando la sua acrimonia e sfogando il suo livore, non ha avuto il coraggio di trarre le coerenti conseguenze ed è restato in casa d’altri, scornato e dileggiato, ma timoroso di un sussulto di dignità e di orgoglio. A noi francamente la cosa interessa poco ed anzi siamo felici che le circostanze abbiano determinato momenti di grande difficoltà sia per Berlusconi che per Fini Iscariota e speriamo vivamente che questo momento segni l’inizio della fine per entrambi ..!! I BUGIARDI Berlusconi ha polemizzato con Saviano perché, a suo dire, lo scrivere di Camorra e di mafie non fa altro che nuocere all'immagine dell'Italia nel mondo. Saviano, giustamente, gli ha risposto che la colpa é di chi delinque e non di chi denuncia la delinquenza. Secondo noi a Berlusconi da fastidio non tanto la denuncia della delinquenza in se, quanto il portare alla luce le complicità dirette ed indirette della politica con le mafie perché questo evidenzia il cinico menefreghismo di Berlusconi, ma anche della sinistra, che pur di avere un ritorno elettorale nelle varie zone, accettano che ci siano uomini della loro parte politica che fanno affari con le mafie ..!! Berlusconi dovrebbe preoccuparsi, anziché di Saviani, di Dell'Utri, cofondatore di Forza Italia che é stato condannato in primo grado per mafia e che in appello ha avuto una richiesta di aumento della pena... e, se tanto mi da tanto, ciò vuole dire che la penetrazione mafiosa nel suo partito deve essere piuttosto vasta ..!! Ferrero, in una recente trasmissione televisiva ha affermato che i comunisti hanno combattuto per abbattere la dittatura e portare la democrazia e la libertà in Italia. Le solite balle.. I comunisti volevano semplicemente sostituire la dittatura di Mussolini con quella di Stalin e fu lo stasso Stalin che li vendette quando a Yalta, nel FEBBRAIO 1945, si accordò con Roosvelt e Churcill per mettere l'Italia sotto la zona di infuenza occidentale! Se non ci fosse stata la conferenza di Yalta, i comunisti avrebbero cercato di imporre con le armi la dittatura del proletariato.. Gulag, manicomi e fosse comuni come a Katyn, Altro che libertà e democrazia..!!!! 197 Le due morali Da parecchio tempo Berlusconi, l’apparato dei suoi servizievoli dipendenti politici ( Bondi, Capezzone, Cicchito, Alfano, La Russa, Gasparri, Santanché, ecc. ecc. ) con la sponda dei giornali - velina Libero e Il Giornale vanno martellando l’opinione pubblica su quanto sia disdicevole ed immorale che i deputati cosiddetti “Finiani” di Futuro e libertà, eletti nel PDL, ora pretendano un’autonomia di giudizio e d’azione che non sarebbe coerente con l’impegno preso con gli elettori e, ancora più importante, con Berlusconi stesso. Non passa giorno che Berlusconi non inveisca sulla mancanza di morale di coloro che, a suo giudizio, tradiscono il mandato degli elettori, tanto che, facendo una figura da provincia lotto e da zitella isterica, ha trascinato queste beghe da portineria anche in un congresso internazionale tenutosi in Russia e nel quale ai convenuti, non poteva fregare di meno delle piccole beghe interne italiane tra Berlusconi ed i “Finiani”. Per noi che viviamo in Italia e che purtroppo ci dobbiamo sorbire queste lamentele che sono l’espressione più consueta di una politica che trascura i veri problemi del Paese per dedicarsi da anni, a tempo pieno e con la complicità ottusa di una classe politica di servi, ai problemi ed ai capricci personali del signor Berlusconi, la cosa riveste, seppure in negativo, la sua importanza. A questo proposito è il caso di fare un paio di osservazioni non sulle opinioni, ma sui fatti. Primo: come accade molto spesso, Berlusconi parla a ruota libera dimostrando un’ignoranza crassa sulle regole e su quella costituzione che egli considera solamente un intralcio alla sua azione, ma che, e qualcuno glielo dovrebbe ricordare, è tutt’ora in vigore e fa aggio sui suoi propositi e sui suoi deliranti desideri di onnipotenza. Questa costituzione che Berlusconi dimostra spesso di non conoscere, all’articolo 67 recita:” Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”. Il che significa che i parlamentari NON rispondono ai vari partiti e NON sono legati a nessun impegno con i loro elettori e sono pertanto liberi di agire secondo coscienza e senza limiti politici. L’esatto contrario di quanto afferma ignorantemente Berlusconi! Secondo: le diverse campagne acquisti di parlamentari che Berlusconi ha messo in atto in passato e quella che sta mettendo in atto in questi giorni sono in antitesi con quanto egli sta rimproverando ai “Finiani” perché anche quei Parlamentari che egli sta cercando di comperare sono stati eletti in base ad un programma politico diverso da quello che attuerebbero se si alleassero con Berlusconi. Tutto questo è la palese dimostrazione che alla base dei comportamenti di Berlusconi c’è solamente la convenienza contingente e non un qualche principio di moralità come egli vuole far credere ed in nome del quale condanna gli avversari politici. Questo modo di comportarsi può essere definito opportunismo, machiavellismo, furberia tattica, ma certamente NON è dettato da principi etici o da convinzioni morali! Insomma, una morale per se ed un’altra per gli avversari. Ma due morali distinte ed in antitesi tra di loro fanno solamente un’immoralità che è quanto ispira i comportamenti del signor Silvio Berlusconi ..!! 198 Alessandro Mezzano MA QUALE DEMOCRAZIA..!! Una delle tante riprove che l’informazione è controllata dal potere che la indirizza verso i suoi scopi per condizionare la pubblica opinione è il fatto che da ogni parte si identifichi la democrazia come l’unico sistema di governo, non diciamo solamente lecito, ma addirittura possibile a fronte di un’unica alternativa che sarebbe la dittatura. Prima di entrare nel merito, vogliamo fare presente che un siffatto metodo di usare l’informazione, più che informativo è “formativo” nel senso, appunto, di formare la pubblica opinione secondo i propri scopi ed il proprio interesse. Quando si tratta questo argomento, nessuno mai fa un’analisi di ampi periodi storici che considerino i moltissimi secoli della storia dell’umanità, ma ci si ferma sempre a considerare il 900, secolo appunto di dittature e democrazia ed in base ad una limitatissima analisi temporale si conclude che in assoluto, per l’eternità, l’alternativa alla democrazia debba essere per forza la dittatura. A parte le molte ragioni che si possono portare a livello di speculazione intellettuale su tale argomento, basta invece considerare quanti e diversi modi di governare si siano presentati nella storia per capire che le alternative alla democrazia sono tante e tutte diverse dalla dittatura. Monarchia, aristocrazia, oligarchia, teocrazia sono alcune delle alternative che l’umanità ha sperimentato nei secoli per governarsi e nessuna di queste era la dittatura il che già dimostra che essa NON è l’unica alternativa alla democrazia. Considerare la dittatura come uno dei sistemi su cui basare il governo di un popolo è poi una grossa sciocchezza per il semplice motivo che tale sistema non potrebbe essere continuativo in quanto necessita di un dittatore e cioè di una forte e carismatica personalità che la storia non è in grado di presentare in ogni momento in cui fosse necessario per cui tale sistema presenterebbe continue lacune e carenze incolmabili. Sperando di avere scosso la convinzione che la democrazia abbia come unica alternativa la dittatura, andiamo ora ad esaminare quali e quanti siano i difetti della democrazia teorica e quanto essa non appaia poi comunque realizzata nei fatti in nessuna parte del mondo. Partiamo da un’inconfutabile legge di natura che sancisce come in natura la qualità sia inversamente proporzionale alla quantità e consideriamo come invece, in democrazia sia il numero e cioè la quantità a determinare le decisioni su chi governerà e su come lo farà. Basta guardarsi in giro, parlare con la gente e ragionare di politica oppure dell’amministrazione della cosa pubblica per capire quanto siano superficiali, demotivati, inconsistenti e tarati da ignoranza i motivi per i quali si concede il proprio voto a qualcuno. E’ di tutta evidenza che in tale situazione la maggior parte dei cittadini è non solo influenzata, ma pesantemente condizionata da chi possiede le tecniche ed i mezzi per “formare” la pubblica opinione indipendentemente dai fattori oggettivi che dovrebbero portare alla formazione di un giudizio critico veramente autonomo per cui alla scarsa capacità media di considerazione si aggiunge una massiccia azione di “persuasione occulta” che non può essere certamente considerata legittima e giusta ma che è una solenne presa in giro della “sovranità popolare”. Nell’attuazione pratica della prassi democratica poi possiamo riscontrare come in nessun caso sia il “popolo sovrano” a governare, ma come invece siano i partiti ( ed allora si ha una partitocrazia ) oppure addirittura dei gruppi di potere economico ( ed allora si ha un’oligarchia affaristica ) che usurpano la sovranità popolare per farsi gli affaracci propri facendo passare in seconda linea gli interessi del Paese! 199 Possiamo quindi concludere che la democrazia è sbagliata in termini teorici ed è inapplicata in termini pratici per cui non c’è motivo alcuno per non archiviarla come una pratica insostenibile ed utopistica. Quali alternative? Quella che ci piace e ci affascina di più per la sua semplicità e per la sua intrinseca efficacia è la meritocrazia. Si tratta di studiare un sistema di filtri, di passaggi e soprattutto di selezioni, che portino a dare la possibilità di accedere al governo a coloro che sono i migliori ( una forma di aristocrazia assoluta e non ereditaria ) così come si cercò di fare nel Sacro Roman o Impero che però ebbe la iattura dell’ereditarietà dei titoli e del’ingerenza della chiesa per cui degenerò in un sistema di gerarchie prive di contenuto, di significato e di merito che per mantenere il potere dovette scadere nell’oppressione, nel sopruso e nell’ingiustizia. Per esempio, ma non è che un suggerimento e non una condizione assoluta, si potrebbe concedere il diritto di voto solamente a coloro che dimostrassero, indipendentemente dalle idee politiche, una buona conoscenza delle problematiche sociali, economiche ed istituzionali, insomma una sorta di “Patente” ottenuta con appositi esami in seguito a corsi formativi tenuti nelle scuole. Il fatto, secondo noi significativo, è però che mai nessuno ha preso in considerazione l’opportunità di impostare un simile discorso perché a coloro che detengono ora il potere le cose vanno bene così come stanno e nessuno di loro ha la minima voglia di cambiare una situazione con un’altra che toglierebbe loro il bastone del comando. Sono disposti o meno a discutere sulla legge elettorale a seconda che questa sia o non sia favorevole al gruppo di potere che essi rappresentano, ma nessuno è disponibile a cambiare lo stato delle cose per un altro che restituisca alla parte migliore del popolo quella sovranità che essi hanno usurpato con l’inganno! Abbiamo passato secoli alla ricerca di un’evoluzione della civiltà inventandoci sempre nuove vie verso una migliore qualità della vita. Cerchiamo di evolvere anche la possibilità di governare la cosa pubblica in un modo intelligente, efficace, giusto e nell’interesse di tutti. Discutiamone, cerchiamo assieme le soluzioni, facciamo delle proposte e portiamo ciascuno il nostro contributo, ma non rimaniamo cristallizzati su concetti che hanno dimostrato tutta la loro insipienza e la loro inefficacia. La strada non è facile, ma se non ci incamminiamo almeno nella direzione di un tale traguardo, certamente non ci arriveremo mai ..!! Alessandro Mezzano CIARRAPICO E L’ANTISEMITISMO Premesso che Ciarrapico è un essere spregevole, un voltagabbana ed un fanfarone, non si riesce a capire perché le sue affermazioni su Fini iscariota che fondando un nuovo partito avrebbe ordinato un numero imprecisato di “Kippa” siano da considerare come antisemitismo. Ciarrapico sottintendeva che il partito di Fini Iscariota è referente della lobby ebraica. Ora è sotto gli occhi di tutti che esiste una lobby ebraica ( come affermato ed ampiamente dimostrato anche nel libro, ed. Mondadori, “ La Israel lobby e la politica estera americana” degli accademici americani John H. Mearsheimer e Stephen M. Walt ) ed il volerlo negare affermando che chi lo dice fa opera di antisemitismo è una follia ed una ridicolaggine! D’altronde, anche in Italia vediamo che la solidarietà delle associazioni ebraiche ad Israele travalica di molto l’aspetto della solidarietà stessa per acquisire quello dell’appartenenza totale e quindi è lecito affermare che le associazioni degli ebrei italiani hanno talmente a 200 cuore gli interessi di Israele che in caso di conflitto tra quelli italiani e quelli israeliani, parteggiano sempre per questi ultimi. Un esempio lo abbiamo avuto recentemente quando l’ambasciatore israeliano Gideon Meyr ha criticato la politica estera italiana perché non sufficientemente allineata con Israele per quanto riguarda le sanzioni all’Iran e le associazioni ebraiche italiane si sono schierate tutte a favore di Gideon Meyr e contro l’Italia! Fini iscariota è da tempo impegnato a riverire Israele con visite, omaggi, dichiarazioni ed abiure ed ha spesso e volentieri indossato la “Kippa” e quindi non si capisce come non sia lecito pensare che egli sia in sintonia operativa con la lobby ebraica internazionale anche perché il suo antagonismo a Berlusconi è oggettivamente funzionale a quello di Israele che non vede di buon occhio le aperture del governo Italiano all’Iran ed alla Russia di Putin che a sua volta attua una politica estera non allineata con gli obiettivi di Israele! . Il vero problema è invece il fatto che ad ogni critica, ad ogni contrarietà, ad ogni evidenziazione delle colpe di Israele o ad ogni accenno all’esistenza di una lobby ebraica, le associazione ebraiche, ed in prima linea Fiamma Nierenstein, si alzino a gridare all’antisemitismo per chiudere la bocca a chiunque osi criticare Israele o denunciare l’esistenza di una lobby ebraica. Quello scherzo di donna di Fiamma Nierenstein farebbe bene a farsi un lifting per cercare di assumere un aspetto decente anziché incazzarsi contro chiunque osi criticare Israele. Israele, come abbiamo detto più volte, rappresenta il sionismo e non il giudaismo e, come Stato che applica una sua politica, è criticabile a tutti i livelli senza che questo possa costituire un esercizio di antisemitismo! Noi qui rivendichiamo il diritto di criticare Israele e le sue politiche razziste ed oppressive, i suoi genocidi ed il suo disprezzo per chiunque non sia Ebreo e non ci importa un fico secco dei piagnistei di Fiamma Nierestein e di tutte le prefiche che “piangono per non pagare il dazio”. E’ giunta l’ora che ciascuno si assuma il peso delle proprie azioni che contano più di qualsiasi opinione e di qualsiasi critica più o meno fondata. Noi critichiamo fatti concreti e lasciamo ad altri, come a Fiamma Nierestein, il fare i processi alle intenzioni ed il gabbare comunque le critiche per antisemitismo con lo scopo di intimidire ricattatoriamente e di chiudere la bocca a qualsiasi voce di dissenso! Grazie al cielo, per ora l’Italia non è ancora né un Kibbuz né una colonia di Israele … Alessandro Mezzano BERLUSCONI/TORQUEMADA E' di oggi la notizia che la procura di Napoli indaga su Sallusti e Porri, rispettivamente direttore e vicedirettore de Il giornale per "concorso in violenza privata". L'ipotesi di reato contestata ai due giornalisti è concorso in violenza privata, per presunte minacce legate all'eventuale raccolta di un dossier contro la Marcegaglia in seguito a sue dichiarazioni contro il governo. Sono in corso perquisizioni alla sede de Il Giornale e nelle abitazioni dei giornalisti. Queste le notizie recenti, ma, come tutti hanno potuto vedere nei giorni e mesi scorsi, questa prassi di dossieraggio, di messa alla berlina e di delegittimazione, é in atto da tempo ( Moffo, Fini, Di Pietro, ecc) Chiunque si permetta di criticare Silvio Berlusconi o sul piano personale oppure su quello politico, trova immancabilmente sulla propria strada il servizievole Il Giornale o Libero che si prendono la briga di fare dei dossier e di impostare una sorta di "Santa inquisizione" contro gli eretici che osano bestemmiare la divinità Berlusconi! 201 Come i padri Domenicani di infausta memoria, i giornalisti dei quotidiani della famiglia Berlusconi si accaniscono con torture psicologiche e con azioni denigratorie anche di bassa lega per cercare di ditruggere la credibilità, l'onorabilità e la vita privata degli eretici e degli avversari del Berlusconismo! A coloro che negano che sia in atto un regime da parte di Berlusconi, questi fatti dovrebbero aprire gli occhi e denunciare la deriva di natura mafiosa che sta avvelenando la vita pubblica del Paese! Siamo certi che I Bondi, i Cicchito, i La Russa, le Santanché e gli Storace ( quello che fino a ieri aveva l'orbace ) troveranno un servile modo di giustificare tutto, ma questo non toglie che stiamo vivendo una situazione miserevole, abietta e di stile mafioso! Paradossalmente si evidenzia uno stridente contrasto tra le dichiarazioni ufficiali di Berlusconi e dei suoi servitorelli sulla libertà, sul partito dell'amore sul nome stesso del Popolo delle libertà e la concreta modalità di azione degli organi nel controllo dello stesso Berlusconi come i giornali "Il giornale " e "Libero", ma é tipico dei regimi illiberali predicare bene e razzolare male così come sta facendo Berlusconi da quando é sceso in politica! E' altresì veramente strano e incomprensibile come tali elementi, così evidenti, non siano percepiti e compresi da larga parte della popolazione che continua, nonostante tutto, ad osannare Berlusconi come il messia della politica italiana. Ma si sa, in natura la qualità é inversamente proporzionale alla quantità e, come dicono a Milano:"la mader d'i pirla l'é semper pregna"... Alessandro Mezzano Minacce alla Marcegaglia? Uno scherzo..! I vertici de Il Giornale, non potendo negare quanto contenuto nelle telefonate intercettate tra di loro e il segretario della Marcegaglia in cui si minacciava la Marcegaglia stessa di una azione di dossieraggio analoga a quella che ha perseguitato Fini Iscariota sulla casa di Montecarlo, se essa non avesse corretto il tiro delle sue critiche al governo, dichiarano che "..era tutto solo uno scherzo..!!" Sembra quasi di risentire la scusa idiota ed incredibile di Scaiola al quale avevano pagato la casa " a sua insaputa".... La mafia, in prima battuta, minaccia e ricatta le sue vittime facendo loro capire che non é "igienico" contrastare il suo volere. Ci sembra che lo schema seguito minacciando la Marcegaglia sia dello stesso stampo! Decisivo il fatto che la Marcegaglia stessa dichiara di avere percepito la telefonata come una "minaccia reale". Una cosa però nessuno dice anche se appare di tutta evidenza e cioè che si dovrebbe cercare di capire chi é il mandante vero o morale di queste minacce anche perché ai vertici de Il Giornale, le critiche della Marcegaglia al governo non riguardano a titolo personale. I giudici dell'antica Roma, che di diritto se ne intendevano, quando intraprendevano una indagine criminale consideravano in primo luogo il principio del "Cui prodest" ( a chi giova). Ci sembra di potere affermare che l'azione di critica della Marcegaglia verso il governo nuocesse soprattutto a Berlusconi e pertanto sorge il dubbio che sia Berlusconi stesso la persona cui le minacce alla Marcegaglia avrebbero potuto giovare..!! Ognuno ne tragga le conclusioni che crede! Piccola considerazione: ora si capisce il perché di tanto accanimento contro le intercettazioni giudiziarie...!!! Alessandro Mezzano __._,_.___ 202 LE CASE DELLA VERGOGNA Nel 1973, con rogito che verrà effettuato solamente nel 1980, la marchesina Anna Maria Casati Stampa, grazie ai buoni uffici di Cesare Previti, vende ad una delle società Fininvest di Sivio Berlusconi, la IDRA, la villa di Arcore di 3500 mq con 250.000 mq di terreni per la somma di LIRE 500. milioni..!! Con l'aiuto di Cesare Previti, allo stesso tempo "fiduciario" degli eredi Casati Stampa e "amico" della Fininvest viene attuata quella che si raffigura come una truffa dato il valore irrisorio pagato. Difatti, subito dopo, la Cassa di risparmio delle province lombarde riterrà tale proprietà garanzia sufficiente per erogare un finanziamento di 7 miliardi e 300 milioni ed il monte dei Paschi di Siena erogherà un ulteriore prestito di 680 milioni, il tutto a favore della società IDRA del gruppo Fininvest. Dato che le banche concedono prestiti su garanzie di beni che valgano almeno il doppio del prestito concesso, questo significa che la proprietà di Arcore valeva almeno 15 Miliardi di Lire..!!( moltissimo di più dei 500 milioni.) Altro che la casa a Montecarlo di Fini Iscariota..! Fini Iscariota e Berlusconi sono entrambi dei poco di buono, ma ci vuole una faccia di bronzo come quella del Berlusca per trovare da ridire a Fini Iscariota quando lui, con le case, ha fatto molto, ma molto peggio...!! E lasciamo stare le evasioni fiscali, i fondi neri, la corruzzione ai giudici, il subornamento di testimoni, ecc. ecc. ecc. Come si fa e con che faccia, a difendere Berlusconi ed a chiedere che Fini Iscariota si dimetta..??! Vero signori (?) Feltri e Bel Pietro..?? E' il bue che dà del cornuto all'asino..!! E intanto l'Italia va male, i giovani non hanno lavoro, le previsioni di crescita sono le più basse d'Europa, la mafia intrallazza e questi mascalzoni, cui di tutto ciò non frega niente, pensano a scannarsi sulle case sostenuti da un paio di servizievoli camerieri come Feltri e Bel Pietro..! VERGOGNA..!! Alessandro Mezzano MARCHIONE, LA FIAT E LA GLOBALIZZAZIONE Oggi (25-10-2010) tutta la stampa si scatena contro Marchionne a causa delle affermazioni fatte nella trasmissione di Fazio e secondo le quali la Fiat non ha guadagnato neppure un Euro sulla produzione fatta in Italia e secondo le quali la Fiat avrebbe tutto da guadagnare se chiudesse le attività in Italia. Probabilmente é la verità, ma nessuno pare accorgersi che il problema non é Marchionne con il suo freddo cinismo, ma la mondializzazione voluta dal capitalismo internazionale (ed accettata da tutti come la panacea sociale universale), proprio per potere speculare sui 203 differenziali sociali, legali e sindacali tra i vari Paesi e guadagnare il massimo possibile producendo a poco e vendendo a molto! Marchionne si colloca in questo scenario seguendo la logica capitalista dell'industriale multinazionale e fa semplicemente quel suo mestiere che le circostanze, i governi e le leggi gli lasciano fare! E' lo stato Italiano che, aderendo alla logica del mondialismo economico, ha di fatto posto le condizione affinché si verificasse quanto é successo con la Fiat in Italia! Chi é colpa del suo mal, pianga se stesso..!! Il Capitalismo non ha Patria, né ha morale, né ha capacità di programmare il futuro. Il Capitalismo è per sua natura mondialista, non gli importa nulla delle condizioni di vita dei popoli e vive solamente la contingenza del massimo utile subito ed a qualsiasi costo. Sono gli Stati ed i governi che dovrebbero mediare tra le pretese del capitalismo e le necessità delle Nazioni e dei Popoli stabilendo quelle regole che si chiamano leggi e che servono a condizionare l’avidità di chi vede solamente il profitto e non le necessità esistenziali della società. Questo purtroppo non avviene perché nella guerra dell’oro contro il sangue l’oro è uscito vincitore e per questo si sono capovolte le regole che ponevano la politica a controllare l’economia in modo tale che oggi è l’economia che controlla la politica. Il problema viene da lontano ed ora si presentano le conseguenze logiche ed inevitabili di una concezione dello Stato e dell’economia che aveva in sé, evidenti, i segni di una disumanità materialista che solamente i ciechi epigoni del mercato ad ogni costo non vedevano oppure, peggio ancora, vedevano, ma non glie ne fregava nulla! Ricordate i concetti di “Stato-Nazione o di nazionalsocialismo o di socializzazione delle imprese? Immaginate ora un Marchionne qualsiasi in una situazione in cui tali concetti fossero applicati alla società nazionale e chiedetevi quali mai opportunità egli avrebbe di applicare le sue regole mondialiste nelle fabbriche. Certo, un mondo siffatto non permetterebbe la prevaricazione del mercato sui diritti dei lavoratori e sulle esigenze sociali e stabilirebbe, tramite una graduale e ragionata applicazione di dazi un interscambio tra importazioni ed esportazioni che, pur aiutando l’emersione delle economie in via di sviluppo non permettesse a queste di travolgere come l’acqua di una diga crollata le economie già sviluppate. Questo però controllerebbe anche il volume degli utili del capitale e questo è il punto cruciale, il tabù, il santuario intoccabile che ha mobilitato la guerra senza quartiere tra l’oro ed il sangue! Purtroppo, ripetiamo, ha vinto l’oro e la spiegazione del travaglio economico dei nostri Paesi sta tutta qui! ALMIRANTE, FASCISTA O ATLANTISTA? Oramai da alcuni anni a questa parte si è aperta tra i camerati la discussione sulla figura di Almirante nel dopo guerra e sul fatto che egli sia stato il conservatore dell’ideale fascista o 204 piuttosto la levatrice di un partito fiancheggiatore dell’atlantismo USA che ha aiutato a porre l’Italia nell’orbita e sotto il dominio del liberalcapitalismo mondialista. Ad oggi, la tendenza maggioritaria dei camerati è di una sentenza che condanna Almirante ed addirittura c’è chi lo definisce “ servo cosciente” di quel mondo che è antitetico agli ideali fascisti, ma a noi sembra una sentenza frettolosa e che, soprattutto, non è contestualizzata, ma fa riferimento ad una situazione geopolitica attuale che è assolutamente differente da quella in cui Almirante si muoveva ed agiva politicamente. Quando si vogliono fare delle analisi storico-politiche non è possibile ricavarne dei dati attendibili ed accettabili se ci si dimentica di contestualizzare le azioni politiche con i tempi in cui esse avvengono. Il M.S.I. nasce nel 1946 con le stragi delle “radiose giornate” ancora grondanti di sangue fascista o anticomunista ed in alcune zone d’Italia ancora in pieno svolgimento e già questo è un atto eroico di cui non sappiamo se tanti camerati critici di oggi e che magari si limitano a parlare ed a scrivere sarebbero stati capaci! Il MSI nasce con lo scopo di contrastare il comunismo italiano che, con l’appoggio del partigianume che inonda le piazze sventolando bandiere rosse con falci e martelli, sta mettendo in pericolo la libertà dei cittadini e vuole portare anche in Italia i carri armati russi ed il regime di Stalin che, come dimostra la storia di TUTTI i Paesi dove esso giunse a dominare, avrebbe eliminato fisicamente tutta l’opposizione ed in primis tutti i fascisti rimasti tali. Il mondo era, volenti o nolenti, diviso in due parti: da una parte gli USA e dall’altra Stalin e non c’erano alternative politiche praticabili con speranza di successo. Noi avevamo perso la guerra e non c’era alcune possibilità di riportare indietro la storia! L’unica possibilità era quella di “congelare” una forza che raggruppava tutti i fascisti sopravvissuti alle stragi in un partito che ne conservasse gli ideali in vista di un domani che avrebbe permesso di rimettere in gioco le nostre idee ed i nostri ideali. Così è stato fatto e difatti, la prova della non adesione di Almirante a nessuno dei due blocchi è stato proprio l’isolamento politico che ha tenuto il MSI fuori dai giochi di potere e questo nonostante i molteplici tentativi da parte dei partiti, dalla DC al PCI di inglobare, certo per fini elettorali e non ideologici, la numerosa massa di voti che il MSI raggruppava! E’ facile oggi, nel contesto attuale del panorama politico mondiale, predicare la necessità di contrastare il liberalcapitalismo contemporaneamente ad un marxismo ormai quasi inesistente e su questo siamo tutti assolutamente d’accordo, ma negli anni dell’immediato dopo guerra le cose erano parecchio diverse e le decisioni strategiche dovettero per forza essere prese alla luce di una realtà molto, ma molto diversa con il pericolo immanente di cadere sotto il dominio del regime bolscevico di Stalin. Non sappiamo se oggi Almirante sarebbe con noi contro il liberlacapitalismo mondialista, ma amiamo pensare che lo sarebbe perché era cresciuto nel regime fascista e nessuno lo aveva obbligato, nel 1946, a fondare un partito neofascista come il MSI. Almirante ha fatto degli errori strategici nella sua politica e nei rapporti del MSI con gli altri partiti? Certamente si, ma da qui a concludere che egli agì in malafede e che “vendette” il retaggio fascista al liberalcapitalismo ce ne corre assai. Se oggi ancora ci sono movimenti che si ispirano al Fascismo e che ne professano gli ideali, lo dobbiamo anche a Giorgio Almirante ed al MSI. Secondo noi Almirante fu un uomo politico di media levatura, ma di grande buona fede che agì sempre con onestà, patriottismo e complessiva fedeltà agli ideali. Ed in questo avvilente panorama di omuncoli e di puttane, scusate se è poco ..!! Alessandro Mezzano 205 MIGNOTTOCRAZIA Paolo Guzzanti ha scritto un libro intitolato “Mignottocrazia”. Non lo abbiamo letto, ma pensiamo, anche in base ai commenti uditi nelle varie trasmissioni televisive, che tratti del commercio di “gnocca” che la politica Berlusconiana ha fatto in questi anni promuovendo ad incarichi istituzionali belle fanciulle per meriti non propriamente politici. Insomma un po’ come ai tempi di quel pazzo dell’imperatore Caracalla che fece senatore di Roma il proprio cavallo. Anche noi avevamo scritto un articolo con lo stesso titolo nel Dicembre del 2009 e non pensiamo che Guzzanti ci abbia rubato il titolo da un articolo di cui, probabilmente, non era a conoscenza. Noi vogliamo invece riprendere il titolo per parlare di un altro aspetto che riguarda sempre il commercio mignottaro e cioè la compravendita di deputati e senatori che si vendono come le puttane per un po’ di soldi e cambiano casacca tradendo il mandato dei loro elettori che li hanno eletti per tutti altri scopi da quelli cui essi vanno ad approdare. Lo spettacolo che il parlamento ha offerto in questi ultimi giorni di crisi del governo, quando Berlusconi, in affanno per il timore di non avere la fiducia e di dovere andare sotto processo per i tanti reati commessi ha sguinzagliato i suoi “mercanti e mercantesse di vacche” alla compera di coscienze ( inesistenti), è stato di uno squallore senza precedenti! Sgombriamo subito il campo dagli equivoci: chiunque è padrone di cambiare idea, ma quando questo viene fatto passando nel campo diametralmente opposto oppure nell’arco di poche ore ed in concomitanza con promesse di denaro o di nomine nelle liste elettorali ( perché con questa legge elettorale di questo si tratta..), allora è inutile che i parlamentari transfughi si arrampichino sugli specchi per giustificare il loro vendersi come il risultato di una macerata crisi di coscienza perché si tratta di semplice e chiara prostituzione morale! La cosa non ci sorprende più di tanto perché la nostra età e la storia ci hanno insegnato quanto l’animo umano sia vile, opportunista, mercenario e mignottaro e basterebbe ricordare cosa avvenne alla caduta del Fascismo ed i milioni di Italiani che gettarono alle ortiche la camicia nera che avevano ostentato sino al giorno prima diventando, sotto le forme più diverse, fieri antifascisti, per capire che la coerenza e l’onestà intellettuale non sono le virtù principali del popolo italiano. Ciò non toglie però il fatto che anche questa volta si è trattato di squallore e di miseria morale e noi, che la camicia nera non gettammo alle ortiche, ma conservammo con geloso orgoglio nei nostri cuori, siamo nella condizione di giudicare e di condannare questi omuncoli miserabili che hanno ancora una volta anteposto i loro interessi personali a quelli del Paese, nonostante fossero stati eletti dal popolo proprio per salvaguardarli..! Si tenga Berlusconi il suo verminoso impero di mignotte e consideri che egli non ha un solo vero amico che lo ami e lo stimi per se stesso, ma solamente uno stuolo di mercenari prezzolati, automi a comando che gli saranno fedeli solo sino a quando ci sarà da pascere e da mungere e che, un attimo dopo, lo rinnegheranno con la faccia di bronzo e l’indifferenza morale delle puttane. Appunto! Alessandro Mezzano CULTURA E LIBERTA' Benito Mussolini diceva: “..l’ignoranza esclude dalla partecipazione..” ed il Fascismo fece seguire alla parole i fatti con la riforma Gentile varata il 6 Maggio 1923, a soli 7 mesi dalla marcia su Roma, con la quale, oltre ad aprire a tutti le porte dell’istruzione scolastica, si 206 rafforzò in modo massiccio la presenza nei programmi scolastici della cultura umanistica generalizzando lo studio del latino ed ampliando la presenza del Greco, della filosofia, della letteratura e della storia. Evidentemente quella “bieca dittatura” non aveva paura né della cultura, né della capacità di produrre il pensiero autonomo che da essa scaturisce, al contrario di questa “radiosa democrazia” che alla cultura ha tarpato le ali con le riforme e con il degrado della scuola, nel timore che la libertà di pensiero e quindi di scelta dimostrino che “.. Il re è nudo..” Il pensiero unico, preconfezionato e di volo radente ha sostituito l’incoraggiamento al ragionamento ed alla critica in una grigia palude culturale che ottunde tutto! la cultura è la nemica dell’oppressione, il pensiero è il nemico dell’omologazione ed entrambi sono gli strumenti fondamentali della libertà! Alessandro Mezzano Andar per alte vette… Al di della veridicità delle notizie pubblicate dai giornali come Libero ed Il Giornale e ribattute dagli altri quotidiani e dalle televisioni sul presunto complotto dell’auto attentato di Fini Iscariota, che pure ha la sua importanza in quanto definisce la miseria etica in cui versano le menti e le coscienze di certi individui, l’elemento che più di tutti si evidenzia in questo contesto è la miserabilità in cui è caduta tutta la politica italiana in questi ultimi anni. Non si pretende certo, specie da questi omuncoli e donnicciole che occupano ad ogni livello il palcoscenico della politica italiana ( Le Santanché. I Cicchito, i Bondi, i Capezzone, i Bersani, gli Alfano, i Bossi, le Mussolini, gli Storace, i Verdini, i Berlusconi, i Fini Iscariota, le Rosy Bindi, i Veltroni, i Mastella, i Cosentino, i Dell’Utri, i d’Alema, ecc. ecc. ecc. ecc. ) di sentire parlare ed ancor di più di vedere agire, in nome di concetti etici che abbiano le loro radici in convinzioni filosofiche ed ideologiche che esprimano delle ipotesi di evoluzione della società umana e di superamento e di soluzione delle problematiche esistenziali che affliggono l’umanità moderna, ma neppure è tollerabile che la politica voli talmente raso terra nelle paludi delle perversioni sessuali, della corruzione, della delinquenza comune o nella sua complicità. Fango, letame e miseria morale sono diventati gli ingredienti con i quali si aggrediscono gli avversari anche quando ci sarebbero decine di argomenti concreti di denuncia e di polemica per leggi antisociali ed antinazionali, con cui argomentare un’opposizione limpida, intelligente e soprattutto onesta, tale da costituire un’alternativa credibile …!! Sembra che anche i Cittadini siano stati moralmente anestetizzati e che abbisognino di dosi sempre più grandi di nefandezze per avere un sussulto di sdegno e di ribellione ed allora i giornali e la politica cercano di risvegliare ad ogni costo una sensibilità etica svanita e per fare ciò arrivano prima alle esagerazioni e poi alle invenzioni. Altro che andare per vette, altro che pascolare nell’Empireo discettando dei massimi principi! Qui ci si è ridotti a menare sciabolate infette ed a sbadilare letame! Ma forse siamo noi ad illuderci sulla qualità delle persone se è vero che ogni popolo ha la classe politica che si merita e che quindi questi omuncoli e queste donnicciole non sono altro che la rappresentazione sintetica del popolo italiano di questa povera repubblica nata dalla resistenza. Hanno sepolto nel fango i concetti di Patria, di senso dello Stato, di impersonalità attiva, di solidarietà nazionale, di orgoglio della propria storia e non sono rimasti che l’isolamento egoistico, il cinismo, l’arrivismo, e tutti quegli istinti negativi dell’uomo primordiale che la 207 storia e l’evoluzione avevano faticosamente mitigato e sublimato in quello che viene definito civiltà! Ed allora ecco che, mimetizzati da comportamenti culturalmente evoluti, si ripresentano gli istinti della ferocia e della clava in un’involuzione che se non è culturale è certamente etica. Probabilmente stiamo assistendo alla morte della nostra civiltà che, come tutte le civiltà, ha avuto una nascita, uno sviluppo, un’acme ed ora si sta avviando al declino ed alla fine! Come i Cittadini del tardo impero, noi assistiamo coscienti, ma impotenti a questo declino che non possiamo far altro che registrare e denunciare! Alessandro Mezzano A CHI VOGLIONO DARLA A BERE ? Cesare Battisti, colpevole di quattro omicidi e condannato in via definitiva a due ergastoli non sarà estradato in Italia su decisione del presidente del Brasile Lula e nonostante il parere favorevole dell’alta corte del Brasile che si era pronunciata a favore lasciando però, guarda caso, l’ultima decisione al presidente. La scusa, che di scusa meschina si tratta, è che in Italia Cesare Battisti rischierebbe la vita, non si sa per quale motivo, quasi che l’Italia fosse uno Stato come il Congo o l’Iran o una delle repubblichette da operetta del sud America dove ai prigionieri si applicano trattamenti illegali e vessatori. Tutto era stato predisposto. Difatti la presidentessa che è succeduta al presidente Lula ha dichiarato più volte in passato di essere favorevole all’estradizione di Cesare Battisti, ma la decisione è stata presa a fine mandato dal presidente Lula in modo da potere dare a lui la colpa e di preservare i rapporti diplomatici e commerciali con l’Italia dato che il successore di Lula non solo non è stata coinvolta nella decisione, ma aveva detto di essere favorevole all’estradizione..!! Strategia ingenua e trasparente che non dovrebbe potere ingannare nessuno. 208 Vedremo se il nostro governo farà finta di credere alla commedia per salvare la faccia e preservare gli affari oppure se avrà il coraggio di denunciare l’imbroglio e di boicottare i rapporti diplomatici con il Brasile! Conoscendo il nostro presidente del Consiglio propendiamo per la seconda ipotesi sia per il pelo che costui ha sullo stomaco e sulla coscienza e sia per una sorta di solidarietà tra pregiudicati … Dopo qualche finto sdegno e dopo qualche accorata protesta, tutto cadrà nel dimenticatoio e si ritornerà a pensare agli affari ..! In Brasile la FIAT ha trovato il suo paradiso potendo produrre auto a costi molto contenuti e con grandissimi sgravi fiscali per 20 anni e questo certamente farà aggio sulla giustizia e sulle aspettative delle famiglie delle vittime di Cesare Battisti. “Pecunia non olet”, gli affari sono affari e chi se ne frega della giustizia e del diritto..? A questo punto non resta che sperare in un Ruby che, come per Oswald nel caso Kennedy, faccia fuori l’assassino e ce lo tolga dalle scatole definitivamente …!! Alessandro Mezzano TERRONI Di Pino Aprile Abbiamo tentato, senza riuscirvi completamente, di leggere il libro “Terroni” di Pino Aprile. Il rancore, anzi il vero e proprio odio che inzuppa ogni pagina di questo libro e che amplifica e distorce la verità storica del risorgimento italiano sino a fare dei “Piemontesi” ( termine che include tutti coloro che lottarono per l’unità, da Cavour a Garibaldi, a Mazzini a Pisacane, ecc. ecc ) dei cinici bastardi dediti alla rapina, allo stupro, all’assassinio ed alle violenze più efferate, ci hanno talmente gravato l’animo ed esacerbato il cuore che non ci è stato possibile trovare la pazienza e la perseveranza per leggere tutto. Abbiamo comunque esplorato il testo abbastanza a fondo da avere, crediamo, gli elementi oggettivi atti a dare un giudizio storico, politico e morale sull’opera. Innanzi tutto l’autore, nella sua requisitoria contro Garibaldi e contro i piemontesi non cita un solo documento storico, ma, furbescamente, si appoggia a testi di autori che, come lui, hanno denigrato il risorgimento e quindi cita pareri interessati e secondo noi, talmente distorsivi da diventare bugiardi. Non dubitiamo che la lotta contro la resistenza Borbonica, che, non dimentichiamolo, si era unita al brigantaggio comune, ha avuto episodi di crudezza e di violenza tra l’altro non inusuali in quel periodo storico di più di 150 anni fa, ma l’autore racconta una ferocia ed un cinismo che non trova paragoni nemmeno in Gengis Kahn, nel Feroce Saladino, nelle Crociate, nell’armata rossa di Stalin o in quella dei Khmer rossi Cambogiani..!! E’ un’esagerazione voluta e calibrata volta a suscitare odio e sete di vendetta forse per un’inferiorità personale dell’autore che tenta così di risolvere le sue frustrazioni esistenziali di cui è responsabile per pochezza caratteriale, intellettuale ed umana, incanalandole verso un bersaglio terzo che lo assolve dalle sue colpe inconsce. Certamente non vogliamo, né abbiamo i numeri, per fare una diagnosi psicanalitica dell’autore, ma non vediamo altra spiegazione logica, razionale ed accettabile per tanta acrimonia, per tanto livore, per tanto furore nell’esagerare i fatti che accompagnarono la conquista del sud e la sua unificazione all’Italia. Certamente non siamo così sprovveduti da non sapere che vi furono anche soprusi e violenze e che la borghesia piemontese favorì se stessa e non il sud, ma quella guerra e soprattutto quel dopo guerra fu una guerra aspra e violenta in cui tra le parti in gioco c’erano anche la mafia, la camorra ed i briganti che certamente non vedevano di buon occhio coloro che volevano rompere quell’equilibrio che sotto i Borboni aveva stabilito un modus vivendi di reciproco interesse che durava da secoli e poi, nel contesto dell’impoverimento del sud, oltre alla chiusura delle manifatture, entrano anche tantissime 209 altre ragioni come un latifondo ancora feudale, la stessa posizione geografica decentrata dall’Europa e la mancanza di infrastrutture. L’autore imputa all’impoverimento del sud, secondo lui voluto e programmato dai “Piemontesi” l’esodo migratorio per il quale circa un milione di meridionali emigrarono all’estero, ma allora dovrebbe spiegare come mai, più o meno nello stesso periodo e poi sino ai primi del 900, anche milioni di abitanti della Lombardia, del Veneto, della Liguria, dell’Emilia e dello stesso Piemonte emigrarono in America, specie in quella del sud, tanto che oggi non esiste quasi una sola famiglia che non abbia oggi cugini in quelle terre..!! Forse la miseria non era monopolio del sud o forse la speranza di una vita nuova in una nuova terra attirava l’immaginazione di tanti indipendentemente dalla loro collocazione geografica. Si consideri poi che a quell’epoca l’industria rappresentava, in ogni terra di tutta l’Europa ed ancora di più in Italia, solo una piccola percentuale del reddito di ricchezza prodotto mentre l’80% o il 90% era ancora rappresentato dall’agricoltura per cui la chiusura delle manifatture meridionali non poté incidere così profondamente, come l’autore vorrebbe far credere, sull’economia della regione. Come sempre quando si vuole forzare una tesi, si ricorre al vecchio trucco comunicativo di raccontare i fatti senza usare menzogne conclamate, ma illuminandone sino all’esasperazione alcuni aspetti e tenendone in ombra o sottacendone altri in modo che una quasi verità formale diventi una menzogna sostanziale! A parte comunque la superficialità, la faziosità ed il ragionamento, certamente non brillante dell’autore, vorremmo sottolineare anche altri aspetti contradditori e fortemente negativi che abbiamo riscontrato non tanto nella stesura quanto negli intenti che il libro si proponeva. Chi ci conosce sa quanto sia saldo il nostro amore di Patria ed il nostro convincimento che noi tutti, dalla vetta d’Italia a Lampedusa, siamo un unico blocco compatto di fratelli che hanno in comune una cultura, una storia, una lingua, un progetto per l’avvenire e che il sangue versato per la bandiera dai Siciliani, assieme ai Lombardi, dai Pugliesi assieme ai Veneti, dagli Abruzzesi assieme ai Piemontesi, dai Romani assieme agli Emiliani sono un cemento che rende indistruttibile l’unità dell’Italia alla faccia di tutti i leghisti del nord e di tutti i separatisti del sud, ma proprio per questo non possiamo e non vogliamo tacere di fronte a questi biliosi e miserabili tentativi di dividerci! L’autore è incorso in contraddizioni ed in non senso che vogliamo qui evidenziare: A 150 anni dall’unità d’Italia quale senso ha evidenziare eventuali torti subiti? Forse a richiedere un indennizzo per la manifattura di Capo di monte oppure per il bombardamento di Gaeta? E chiederlo a chi dato che oggi non esiste uno stato Piemontese, ma solo uno stato Italiano del quale fanno parte sia il nord che il sud? Equiparare il brigantaggio e quindi la mafia e la camorra alla resistenza Borbonica come fa l’autore, è un’operazione che nobilita o condanna alla gogna la resistenza stessa? Istillare rancore, livore ed odio da parte dei meridionali verso i settentrionali, specie nel contesto politico di oggi, è un’operazione intelligente che darà dei vantaggi al sud oppure è un’idiozia che farà ridere a quattro ganasce i capi della Lega Nord perché è assolutamente congeniale ai loro disegni separatisti? Se Umberto Bossi fosse meno di scarsa levatura intellettuale di quanto è, avrebbe pagato lui stesso qualcuno per scrivere un libro come “Terroni” tanto questo gli fa gioco ..!! A parte il suscitare il rancore dei meridionali verso i settentrionali e quindi, di riflesso e per reazione quello dei settentrionali verso i meridionali, quale mai vantaggio, quale mai conseguenza positiva questo libro potrebbe portare al meridione? Dato che oggi il nord è più ricco e più organizzato del sud e che il sud ha bisogno di investimenti e di una politica di sviluppo a noi sembra che il tentativo di esasperare gli animi giochi tutto a sfavore del meridione e che quindi, paradossalmente, Pino Aprile è oggettivamente 210 uno dei più accesi antimeridionalisti conseguendo nella pratica ad ottenere il risultato opposto a quello che sperava ..!! Pino Aprile avrebbe potuto analizzare e condannare gli atteggiamenti e gli avvenimenti che hanno effettivamente giocato a mantenere il sud dell’Italia in una situazione di inferiorità e cioè la politica di clientelismo e di connivenza con le mafie dei governi del dopo guerra, i tantissimi denari versati nel buco nero della cassa del mezzogiorno e che sono finiti in mani rapaci di cosche politico delinquenziali anziché creare quelle infrastrutture cui erano destinati in un disegno, questo sì perverso, di mantenere il sud come una massa elettorale che per necessità di vita doveva rispondere alle sollecitazioni dei partiti politici. Avrebbe potuto testimoniare come i meridionali emigrati al nord, con il trovarsi in un contesto più favorevole e con migliori opportunità abbiano quasi tutti raggiunto buone, quando non ottime posizioni sociali dimostrando così che non le persone del sud erano carenti, ma bensì le situazioni esistenziali ..!! Avrebbe detto cose note, ma avrebbe detto cose vere, ma ha invece preferito intingere la penna nell’odio e nel rancore per sfogare una rabbia sterile e stupida! Forse riuscirà a vendere alcune migliaia di volumi, ma crediamo e speriamo che presto scomparirà nel limbo dei mediocri perché è un mediocre sia come scrittore che come uomo, che come italiano! Alessandro Mezzano PROMEMORIA PER VELTRONI Compagno Veltroni, I telegiornali di oggi 05 Gennaio 2011 ci riportano una sua dichiarazione a proposito della situazione FIAT e delle pretese che Marchionne avanza per fare gli investimenti promessi a Mirafiori in cui lei afferma che:”.. per accettare la proposta di Marchionne la condizione è che venga finalmente applicata anche la divisione degli utili con i dipendenti..” Vorremmo sommessamente portare alla sua attenzione che quanto da lei richiesto era già stato realizzato con legge dello Stato in R.S.I. nel 1944, da quel cattivaccio di Benito Mussolini ( che era andato anche oltre ) ed aveva preso il nome di “Socializzazione delle imprese”. I lavoratori, oltre che dividere gli utili dell’impresa, erano presenti nei consigli di amministrazione e un retaggio di questa presenza si ebbe ancora nel dopo guerra con i “Consigli di gestione” che la C.G.I.L , il sindacato politicizzato che faceva riferimento al suo partito di allora, il P.C.I. svendette a Dicembre del 1945 in cambio della scala mobile con il bel risultato che oggi gli operai non hanno più né i consigli di gestione, né la scala mobile..!! Certamente lei ha fatto un bel cambio di opinione da quando, ragazzotto incavolato, urlava nelle manifestazioni slogan rivoluzionari che rimasero tali dato che lei le palle del rivoluzionario non le ha mai avute, ma i tempi cambiano, gli interessi personali mutano e lei ha, questo sì, un fine orecchio per cantare nel coro e restare sempre a galla a dire niente ed a fare poco! Negli anni che seguirono è stato il promotore, nella sinistra, di iniziative che sono state “correnti d’aria” , nei fatti vuote e senza riscontro oltre che di scarso significato, inanellando una serie di fallimenti politici e massacrando quel poco che restava dell’unità della sinistra. Ora deve essere alla disperazione per plagiare così sfacciatamente il Fascismo repubblicano e proporre una specie di socializzazione della FIAT, tra l’altro copiando anche un’iniziativa, naturalmente rimasta velleitaria ed interlocutoria del ministro del lavoro Sacconi che disse le stesse cosa circa un anno fa. Sembrate dei comici del vecchio avanspettacolo che si rubano le battute..!! 211 Ci dia retta compagno Veltroni, non parli di cose più grandi di lei e continui a discettare sul sesso degli angeli nel PD dove per altro non troverà cervelli tanto più brillanti del suo modesto e potrà continuare a galleggiare nel mare grigio dell’insipidezza che più le si confà..! Alessandro Mezzano SOCIALIZZAZIONE 2011 A seguito del dictat di Marchionne per i lavoratori della FIAT, sta prendendo corpo la proposta dell'ipotesi della partecipazione agli utili ed alla gestione aziendale da parte dei lavoratori, presente all'articolo 46 della costituzione e mutuata dalla legge del 1944 della R.S.I. che venne promulgata sotto il nome di "Socializzazione delle imprese". Prima il ministro del lavoro Sacconi che fece la proposta più di un anno fa, proposta cui seguì il nulla, il vuoto, il solito dimenticatoio e poi, recentemente, quella di Veltroni che la spacciò come propria. Siamo lieti che, dopo 66 anni, anche le menti dei politici nostrani si siano aperte alla comprensione di un concetto sociale così rivoluzionario che pone il capitale ed il lavoro in una situazione di sinergia anziché di lotta, ma già vediamo una stortura nell'interpretazione. Si vorrebbe affidare ai sindacati la cogestione aziendale dimenticando che i sindacati NON rappresentano sempre i lavoratori e comunque non tutti i lavoratori mentre il diritto alla cogestione, in una prospettiva come quella indicata spetterebbe a TUTTI i lavoratori. In Germania, dove il principio della cogestione con i lavoratori per le aziende più grandi é già operativa da decenni, sono essi ad eleggere i propri rappresentanti che li rappresentano nei consigli di amministrazione delle aziende stesse e questi rappresentanti sono distinti dai rappresentanti sindacali che invece operano esclusivamente a livello sindacale ( e mai politico ). Qui in Italia i sindacati, scaduti di importanza e di capacità rappresentativa, vogliono 212 risalire la china e riappropriarsi di un potere che rimpiangono, ma che non spetta loro! Ma forse, anzi quasi certamente, ci stiamo preoccupando anzi tempo e senza ragione perché siamo molto, ma molto scettici sul fatto che questo governo sia in grado di vincere le immancabili resistenze del miope capitalismo italiano e varare una legge intelligente che risolverebbe molti dei conflitti e dei problemi che agitano da decenni il mondo del lavoro e quello dell’impresa. Gli amici industriali di Berlusconi ed i padroni delle “fabbrichette” del nord che osannano e sostengono Bossi, non capirebbero perché la loro ottusa avidità impedirebbe loro di comprendere che una tale soluzione sarebbe anche nel loro interesse trasformando la somma algebrica a risultato zero di due forze sociali avverse in una somma aritmetica a risultato positivo! Piccola annotazione: nessuno dei politici che discutono in questi giorni del problema e nessuno dei giornali e delle TV che ne riportano le cronache hanno il coraggio di dire che l'idea nacque in R.S.I. per la precisa volontà di Benito Mussolini, ma fanno ipocritamente ( e stupidamente ) finta che si tratti di una idea nuova sbocciata nelle menti di questa classe politica. Non importa, " anche le pulci vogliono tossire".. Alessandro Mezzano FERMATE WIKILEAKS..!! Una premessa: noi siamo dalla parte di WIKILEAKS!Lo siamo perché riteniamo che la trasparenza e la sincerità nei rapporti tra persone, tra gruppi e quindi a maggior ragione tra Stati sia La Premessa necessaria ad identificare l’onestà degli intenti quale che sia la loro posizione ideologica e politica, lo siamo perché amiamo la schiettezza ed aborriamo i comportamenti di coloro che agiscono da puttane e si travestono da “Figlie di Maria”, lo siamo perché identifichiamo la falsità con la vigliaccheria e la riserva mentale con il complotto!Non ci piacciono le manovre della diplomazia quando esse sono sostanzialmente delle truffe alla pubblica opinione e ciò sia perché esse rappresentano una presa in giro ed un’azione immorale e sia perché quando ci si nasconde dietro alla menzogna c’è il pericolo concreto che si stia tramando qualche cosa ai danni di coloro ai quali si sta mentendo. Detto questo, vogliamo denunciare come gli USA, che sono i principali, se non gli unici bersagli delle attuali rivelazioni di Wikileaks che si basano su documenti ufficiali e non rinnegabili di quella diplomazia, stiano scatenando una vera e propria guerra senza limiti ed al di fuori di ogni legalità contro Assange, titolare di Wilkileaks.Pressioni indebite contro i social networks che in qualche modo hanno a che fare con il sito di Wilkileaks e contro gli organismi che gestiscono i flussi economici dell’azienda come per esempio le poste Svizzere, Mastercard, Visa e Paypal, pressioni indecenti sulla Svezia per ottenere un’eventuale estradizione in America che chiuderebbe definitivamente la bocca, magari con l’eliminizione fisica ad Assange e tutta una serie di manovre per fargli il vuoto attorno e bloccare così il cedimento della diga che nascondeva tutte le malefatte, le menzogne e le ipocrisie dei governi USA degli ultimi anni, quelle menzogne che hanno coperto la loro politica imperialista e filo sionista che, soprattutto, era nei fatti ben difforme dall’ufficialità degli atteggiamenti e delle dichiarazioni!Il governo USA, in preda forse al panico per il timore di quanto non ancora rivelato, agisce senza nemmeno curarsi di una formale copertura di legittimità, con la prepotenza e la prosopopea arrogante di una banda di gangsters che lotti, con ogni mezzo per il possesso di un territorio da sfruttare, smentendo nei fatti il mito di essere la nazione che difende legalità, democrazia e diritto!Fortunatamente in tanti, tantissimi e preparati si stanno schierando dalla parte di Wikileaks e contro il governo USA e gruppi agguerriti di Hakers 213 hanno già colpito i centri nevralgici di coloro che conducono questa guerra ( che di questo si tratta! ) senza quartiere e tantissimi ancora si muovono come pubblica opinione creando gruppi di pressione che i governi e le parti politiche dovranno ascoltare se non vorranno perdere quei consensi elettorali che sono la chiave del loro potere politico.Invitiamo tutti, di qualsiasi idea politica ad unirsi a questo movimento in difesa di Wikileaks che è anche la difesa della trasparenza, della verità e del diritto di ogni Cittadino a non essere preso per i fondelli ed a controllare che coloro cui abbiamo affidato il potere lo esercitino nell’ambito della legalità e delle promesse che ci hanno fatto per ottenere il nostro consenso. Facciamo vedere che “Il re è nudo”!Non potrà che venirne qualcosa di buono per noi e per tutta la società..! Alessandro Mezzano UN MASCALZONE IMPUNITO ( Storia delle vivende giudiziarie di Berlusconi ) Nonostante la corte costituzionale abbia parzialmente bocciato la legge sul “Legittimo impedimento”, Silvio Berlusconi non potrà essere giudicato nei tre gradi di giudizio perché quasi certamente scatterà la prescrizione nei tre o quattro processi ancora pendenti che lo vedono come imputato. E’ il risultato di tutta una serie di manovre diversive, dilatorie ed abrogative che, negli anni, sono state messe in essere dai suoi avvocati, ma soprattutto, da una maggioranza parlamentare prona ai voleri di un padrone che ha legiferato con una serie infinita di “leggi ad personam” appositamente studiate per evitare che Berlusconi dovesse presentarsi a rispondere dinnanzi alla legge per i reati di cui era accusato, così come ogni Cittadino ha il dovere di fare. A parte le varie interpretazioni polemiche e dialettiche che in questi giorni ci vengono regalate dalla varie parti politiche e che, tutte, nascondono un interesse politico che annebbia l’oggettività dei giudizi, ci sembra di poter trarre, da tutta la sequenza delle vicende processuali e legislative che riguardano Berlusconi, la considerazione, anzi la constatazione, che si sera violato uno dei principi più importanti e basilari del diritto e della costituzione e cioè che “ tutti i Cittadini, indipendentemente dal ceto e dalle funzioni svolte, sono uguali di fronte alla legge” A coloro che pretenderebbero una sorta di “Impunità, seppure temporanea” per chi governa, rispondiamo che ciò non avviene nella gran maggioranza degli stati del mondo e che sarebbe sufficiente che chi governa fosse onesto e non commettesse reati e per di più che a noi non piace essere governati da mascalzoni..!! Qui invece ci troviamo di fronte a vari tentativi, formalmente legittimi, ma moralmente esecrabili, messi in atto con astuzia e con sprezzo del Diritto, per sfuggire a questo principio e per evitare che uno specifico Cittadino debba risp0ondere nei tribunali per i reati commessi. Ora i processi riprenderanno, ma già si intravede all’orizzonte la ghigliottina della prescrizione perché nel frattempo il ministero della giustizia, retto dal servile vassallo Berlusconiano Alfano, ha provveduto a trasferire di sede i giudici che sino a qui avevano seguito i processi di Berlusconi per cui la gran parte delle procedure, delle rogatorie estere e degli interrogatori dovranno ripartire da zero procrastinando così di parecchi mesi l’iter processuale determinando così la maturazione dei tempi di prescrizione..! Insomma, in conclusione, Berlusconi potrà avere commesso tutti i reati imputatigli, ma ne uscirà pulito come un giglio seppure moralmente compromesso. Ma di quest’ultimo aspetto, a lui non potrebbe fregargliene di meno, né, a quanto pare dai sondaggi, a moltissimi italiani..!! Alessandro Mezzano 214 Capitalismo e Marxismo Abbiamo scritto più volte, ma altri con ben altra autorità politica e culturale avevano già scritto in passato e lo stesso Mussolini aveva affermato, che i nemici del Fascismo sono essenzialmente due: il marxismo ed il capitalismo che derivano dalla stessa matrice materialista e che sono l'antitesi del Fascismo stesso che é idealismo, spiritualità, solidarietà, senso dello Stato e negazione dell'egoismo che si esplicita nel cameratismo e nell'impersonalità attiva! Nell'eterna lotta tra il sangue e l'oro, culminata nella seconda guerra mondiale, scatenata dalle forze giudaico massoniche e che, non a caso, ha visto allearsi le nazioni più rappresentative del capitalismo internazionale con l'impero comunista, il Fascismo ha rappresentato il sangue ed i suoi nemici l'oro! Uno dei due nemici del Fascismo, il comunismo, che pure era uscito vincitore dalla guerra, é morto per implosione dovuta al fallimento politico, sociale ed economico della sua dottrina e per quanto abbia ancora degli zombie politici che ne auspicano la rinascita, non risorgerà mai più proprio perché sono morti i suoi ideali seppelliti da quel fallimento! Rimane un altro nemico dichiarato che é il liberalcapitalismo che, secondo noi, mostra egli pure i primi segni di un declino per gli stessi motivi, in senso opposto, che portarono alla morte del comunismo e comunque é, per chi é veramente Fascista, il nemico da combattere e da abbattere. Fa pertanto specie il sentire oggi personaggi che a parole si dichiarano Fascisti, fare discorsi che nella sostanza sono di appoggio e di adesione al liberalcapitalisnmo mondialista di cui il governo Belusconi ed il PDL sono in Italia l'espressione, sia per la politica interna che attuano che per l'adesione alle politiche internazionali degli USA e di Israele! E' una schizofrenia politica ed ideologica che fa dubitare della salute mentale di tali soggetti che non hanno l'elementare capacità di valutare le contraddizioni di essere Fascista e nello stesso tempo Berlusconiano che é come essere ateo e devoto di S. Antonio..!! Dovremmo avere la capacità e la determinazione di scacciare questi individui che fanno sembrare ( con qualche ragione ) il nostro ambiente politico un patetico raggruppamento di mentecatti senza capacità di giudizio. Torniamo ai nostri valori essenziali e dichiariamo che l'abbattimento di ogni forma di materialismo, marxista o liberalcapitalista, é il nostro obiettivo politico ed il fine della nostra battaglia ideale! Non vogliamo un'Italia di sinistra, non vogliamo un'Italia di destra.. Vogliamo un'Italia NAZIONALPOPOLARE..!! Alessandro Mezzano FEDERALISMO Ci siamo, oramai è questione di una manciata di giorni ed il federalismo diventerà legge dello Stato. Berlusconi ha trovato una ventina di mercenari che gli garantiscono una maggioranza parlamentare e quindi non avrà nessuna scusa per negare a Bossi l’unica ragione per la quale la lega ancora lo sostiene e d’altra parte, senza il sostegno della lega il governo cadrebbe, la maggioranza sfumerebbe anche dopo altre elezioni anticipate e Berlusconi 215 dovrebbe sostenere subito i suoi processi ed avviarsi a varcare l’ingresso delle patrie galere. In compenso, alle prossime elezioni Bossi sarà premiato con un aumento di voti che al nord non potranno che provenire dal PDL che perderà consensi. Certamente questa riforma é dunque figlia della situazione processuale di Berlusconi causata a sua volta dalle tante mascalzonate che egli ha commesso e del ricatto che Bossi ha saputo tessere garantendogli l’impunità con il suo appoggio al governo in cambio del federalismo. Dobbiamo constatare che una forza politica che conta sul piano nazionale una consistenza che non supera il 10% dei consensi ha ottenuto, per le cause poco pulite suddette, di realizzare il suo programma politico alla faccia del restante 90% degli italiani… Noi, come già affermato più volte in passato, siamo assolutamente contrari al federalismo ed in specie a questo federalismo leghista che è un federalismo razzista, disgregatore dell’unità nazionale, egoista e, in un tempo di grandi aggregazioni supernazionali a causa del rimpicciolimento del “villaggio globale”, anche un po’ stupido, arretrato e sorpassato. Per noi la Nazione è di per se un valore e, mentre ammettiamo la possibilità di un decentramento amministrativo che porterebbe ad uno snellimento della burocrazia e ad un parziale svuotamento dei “carrozzoni” clientelari, non ammettiamo la separazione politica, culturale ed etnica tra le varie regioni. Per di più, in tutta la storia del mondo, nel passato il federalismo si è sempre realizzato per unire realtà diverse e mai per separare realtà già unite. A parte comunque quelle che sono le nostre convinzioni e scendendo alle conseguenze pratiche che il federalismo, così com’è concepito dalla lega, porterà, dobbiamo constatare anche un’incongruenza nel comportamento elettorale dei cittadini del sud Italia. Perché è pacifico che chi avrà più da rimetterci in questo federalismo sarà il meridione che vedrà decurtate in modo drastico le proprie entrate con ricadute negative sui servizi, sull’occupazione già scarsa e sulla creazione delle infrastrutture necessarie a farlo ripartire. A questo punto non riusciamo a capire come mai il serbatoio più grande di voti del PDL, che è alleato di Bossi e succube della lega per quanto riguarda il federalismo, sia proprio quel sud che dal federalismo avrà così poco da guadagnare.. E come se i tacchini votassero per il Natale..!! E non ci si venga a dire che una siringa non può costare 1 euro a Torino e 20 euro a Catania perché per questo tipo di cose non serve il federalismo, basterebbero i carabinieri e la magistratura se si avesse la volontà politica e civile di usarli..!! Alessandro Mezzano "BORDELLO MEDIATICO" Ieri sera, 24 gennaio, l'ennesimo indecoroso e patetico spettacolo di Berlusconi che, con la telefonata a Gad Lerner che conduceva "l'infedele", ha dimostrato una volta di più di essere, oltre che un incapace come capo del governo, anche un cafone, volgare ed un maniacale affetto da turbe mentali! Sinceramente noi non avremmo avuto la pazienza di Gad Lerner di ascoltare una così pesante e triviale sequela di insulti tipo appunto "Bordello mediatico" e gli avremmo chiuso il telefono in faccia che é l'unico modo di trattare con il fanatismo becero, ignorante e presuntuoso di comportamenti animaleschi come quelli di Silvio Berlusconi. Basterebbe che Berlusconi andasse a rispondere nelle sedi opportune alle accuse DI NATURA PENALE che gli vengono mosse per chiarire se quanto gli viene addebitato sia la verità o una menzogna, ma Berlusconi sa perfettamente che di non essere in gradi di 216 dimostrare la sua innocenza ed é per questo che da anni , con una sequela di leggi, leggine e provvedimenti vari che i suoi servi gli approvano a scatola chiusa, sfugge a questo dovere e si rifugia nella polemica, nella menzogna e nell'insulto..!! Il tragico é che mentre impazza la polemica sui pruriti ( illegittimi quando si tratta di minorenni..!! ) di Berlusconi, si trascura del tutto il fatto che il PIL cresce solo dell'1,2% all'anno mentre il debito pubblico cresce del 4% all'anno il che significa che tra una decina di anni saremmo nelle condizioni della Grecia o dell'Argentina e cioè al fallimento. Il tutto mentre il governo ed il parlamento si trastullano a discettare sulle puttanelle di quel vecchio, bavoso satiro di Berlusconi..! Alessandro Mezzano SCONFORTO Veniamo da un’antica militanza neofascista che ci ha visti nelle piazze, nelle scuole, nelle fabbriche e negli uffici a difendere con caparbio orgoglio, con tenacia e talvolta a rischio dell’incolumità personale, noi pochi contro una moltitudine, i nostri ideali. Era una lotta impari, ma l’avversario aveva almeno nella mente un altro ideale, un progetto di società che, anche se noi lo giudicavamo sbagliato o addirittura inumano, era comunque dettato dall’impulso altruista di costruire una società migliore per tutti. Anche allora esistevano i fanatismi, i pregiudizi, i partiti presi e l’odio verso gli avversari politici, ma almeno la loro chiave di lettura non era il puro egoismo ed il tornaconto personale, ma il bene comune visto attraverso la lente delle proprie convinzioni! L’avversario politico, per quanto fosse dura la lotta, poteva anche godere del nostro rispetto in quanto persona intellettualmente onesta e coerente e rappresentare il concetto Nietzschiano del “Buon nemico” ..! Era un’Italia che non ci piaceva ( e gli sviluppi di quelle situazioni ci danno largamente ragione ) e che criticavamo aspramente in ogni occasione, ma era almeno un’Italia che non ci dava lo sconforto e la delusione che ci sta dando l’Italia di oggi. Oggi invece stiamo vivendo una situazione di degrado intellettuale e di anestetizzazione morale tale da procurarci un acuto senso di sconforto, di nausea e di repulsione. Una notevolissima massa di Cittadini è ammaliata da un ometto come Silvio Berlusconi che racchiude in se la summa dei difetti e delle tare morali degli italiani, un uomo che sgoverna l’Italia da decenni senza mai avere mantenuto le promesse roboanti che ha fatto man, mano, durante le campagne elettorali, senza mai avere fatto delle riforme significative per togliere il Paese dal posto di coda, in Europa e nel mondo, in quanto a sviluppo, a benessere, ad evasione fiscale ed a corruzione! Un uomo che ha piegato un parlamento succube e servo ad emanare leggi ignobili ed infami che gridano vendetta ai concetti di diritto e di eguaglianza, solamente per evitare di dovere rispondere davanti ai tribunali dello Stato di innumerevoli reati comuni da lui commessi. Un Uomo che ha una talmente bassa considerazione della Nazione, un così basso senso dello Stato da esibirsi quale buffone nei consessi internazionali e da esibire in Patria uno stile di vita che dal licenzioso sconfina nel patologico quando coinvolge ragazzine minorenni. Ne è prova evidente la riprovazione anche della chiesa ufficiale che, nonostante il centrodestra rappresenti anche l’elettorato cattolico, lo ha apertamente criticato e censurato. Il fatto che, nonostante tutto ciò ci siano ancora tantissimi Cittadini che, al di là dell’evidenza, osannano Silvio Berlusconi e lo ritengano degno di governare il Paese, ci 217 procura un grande sconforto perché significa che il degrado intellettuale e morale dei nostri concittadini ha raggiunto limiti mai così bassi, mai così ributtanti! Non è neppure solamente l’egoismo di una classe di privilegiati che difendono chi fa il loro personale interesse fregandosene del resto del Paese perché in effetti Berlusconi sta facendo affondare tutti. Al di là delle chiacchiere di pochi servizievoli servitori acefali come i La Russa, i Bondi, le Santanché o i Cicchito, resta il FATTO che il nostro PIL aumenta dello 0,8%/0,9% annuo mentre il debito pubblico aumenta del 4% il che, se l’aritmetica non è un’opinione, ci sta velocemente portando verso il fallimento del Paese. Il rimedio di Berlusconi a questo è, da anni, un mare di chiacchiere, di chiacchiere, di chiacchiere …!! Eppure il suo potere è supportato da una parte da una grande massa di stupidi fanatici e dall’altra da pochi cervelli venduti, senza coscienza, senza pudore e senza moralità! Ecco come si giustifica il nostro sconforto, la nostra nausea ed il nostro timore per il futuro di questa Italia che nonostante tutto amiamo! Alessandro Mezzano ANTIPURITANESIMO Giuliano Ferrara ha indetto una manifestazione al teatro Dal Verme di Milano all'insegna dell'ANTIPURITANESIMO in cui ha difeso il diritto delle puttane di essere puttane ed ha condannato chi biasima il loro vendersi per profitto tacciandoli di "bigotti e guardoni". E' facilmente comprensibile se si pensa che Ferrara prima inneggiava al comunismo Staliniano che mandava i carri armati a schiacciare sotto i cingoli i patrioti Ungheresi e poi ( ma naturalmente solo dopo la caduta del muro di Berlino ) tuonava contro il comunismo. E' facilmente comprensibile se si pensa che Ferrara era il grande "sviolinatore" ed elogiatore di quel gran ladrone di Bettino Craxi quando questi era al comando del Paese e poi ( ma naturalmente solo dopo che Craxi era latitante ad Hammamet ed il suo potere era scaduto ) criticava "Tangentopoli". E' naturale che ognuno difenda i suoi simili... Ora Ferrara difende a spada tratta Berlusconi.. Sino a quando..... Alessandro Mezzano Ps.: se fossimo Berlusconi, ci daremmo una toccatina...!!! BIPOLARISMO E’ necessaria una premessa. Non è certamente quello attuale il nostro Stato ideale basato su di una democrazia falsamente rappresentativa ( che è in realtà un’oligarchia di gruppi di interessi che non rappresenta il popolo ) e che si esaurisce in un’espressione di voto ogni 5 anni e con una qualità del consenso che non è né informata, né consapevole, ma è invece drogata e suggestionata dalla potenza dei media a disposizione che sfornano idee ed opinioni preconfezionate ad arte da una corte di esperti venditori di fumo! Il nostro Stato ideale è uno Stato organico e corporativo, etico e socializzatore, gerarchico e meritocratico, uno Stato nel quale non ci sia posto per faccendieri, corrotti, fanfaroni, populisti, mafiosi o amici dei mafiosi, negatori della Patria e dell’unità Nazionale ma che crei spazi per uomini onesti, solidali e con senso del dovere e dello Stato! 218 Detto questo, dobbiamo anche constatare che i tempi per la realizzazione del nostro Stato ideale non sono ancora maturi e che quindi dobbiamo accontentarci di vivere alla meno peggio in questa democrazia zoppa. Ora, in questa democrazia e soprattutto per opera di Silvio Berlusconi, si è introdotto il principio di un “Bipolarismo” che avrebbe dovuto darci la “Governabilità” e che avrebbe dovuto semplificare il quadro politico generale riducendo a due o tre il numero dei partiti in competizione sul modello di altre democrazie come quella USA o quella Inglese. I risultati ottenuti sono molto diversi e tutti negativi. 1. Il numero dei partiti e dei gruppi parlamentari è sempre molto alto tanto che oggi, tra piccoli e grandi, se ne contano almeno una decina e quasi e ad ogni piè sospinto se ne forma uno nuovo. 2. L’attuale situazione di una maggioranza con problemi sia di numeri che di coesione interna è tutto meno che un esempio della governabilità, per non parlare poi dell’opposizione, divisa, litigiosa, frammentaria, logorroica ed inconcludente. 3. Si sono fortemente radicalizzate le posizioni dei Cittadini creando un vero e proprio odio tra le due principali fazioni politiche, odio che non ascolta la ragione e che si basa solo e sempre sul pregiudizio ed in conseguenza del quale un’abnorme, grandissima percentuale di Cittadini diserta le urne per disamore alla politica o per condanna di questo modo indegno di farla. 4. Qualsiasi riforma importante che non fosse non solo condivisa, ma pregiudizialmente avversata a causa della voluta radicalizzazione delle posizioni, non potrebbe essere veramente realizzata e quand’anche lo fosse sarebbe poi cancellata dal prossimo governo di segno opposto in un gioco al massacro che avrebbe come unica vittima il Paese nel suo insieme. Ne sono una prova i vari referendum abrogativi già proposti che dovremo presto andare a votare. Secondo noi non era poi così difficile prevedere come sarebbero andate le cose se si avesse avuta l’intelligenza di contestualizzare una riforma che funziona in Inghilterra con l’ambiente italiano. Perché noi siamo il popolo dei Guelfi e dei Ghibellini e tra i Guelfi, dei Bianchi e dei Neri, siamo il popolo dei bigotti e dei peccatori, siamo il popolo degli interisti e degli juventini, il popolo dei nordisti e dei sudisti, insomma siamo il popolo delle contraddizioni esasperate, delle passioni roventi, dall’esagerato senso di appartenenza ad una fazione e certamente non siamo un popolo che sia in grado di valutare freddamente, asetticamente e con obiettivo distacco un qualsiasi governo plebiscitario uscito da un bipolarismo esasperato per confermarlo o condannarlo secondo parametri di giudizio reali, concreti e oggettivi. Senza contare poi che l’estremizzazione della semplificazione non giova al chiarimento delle problematiche ed alla scoperta delle loro soluzioni. Le problematiche sociali, che sono materie di trattamento dei governi, ma anche quelle di politica estera ed istituzionale, sono per loro natura complesse e piene di sfaccettature e pertanto l’apporto di più punti di vista può aiutare ad avere un quadro più completo ed a trovare risposte più mirate e più articolate. Noi pensiamo che il vero motivo di Berlusconi nel creare questo bipolarismo sia stata soprattutto l’intima consapevolezza di non essere in grado, a causa della sua mediocrità politica, di competere e di vincere su di una rosa di avversari e/o alleati in una logica di compromessi e di mediazioni che richiederebbero intelligenza, sensibilità e intuizione mentre se si riduce la lotta a due fazioni e si esaspera, come lui sa fare bene, la rivalità, allora la demagogia prende il soppravvento e si riesce a trascinare la pubblica opinione dove meglio aggrada! Un’ulteriore conferma della volontà di Berlusconi di piegare gli interessi del Paese e le necessità dei Cittadini al suo interesse personale ed al suo tornaconto lo si può misurare dalla quantità indecente di Leggi “ad personam” cui egli ha costretto la sua maggioranza 219 asservita unicamente per evitare di finire in carcere per reati comuni che nulla hanno a che fare con la politica! La fuori uscita di Fini dal PDL ed il successo di Casini e delle stessa lega nell’ambito del centrodestra così come il successo di Vendola e di Di Pietro nella sinistra, stanno a dimostrare che i Cittadini ricercano e premiano le sfumature, le diversità e le distinzioni e non si riconoscono invece in marmellate informi che finiscono per essere senza una vera definizione, ma solo un pateracchio buono per tutte le malattie! Riteniamo che oggi, in Italia, la formula politica più logica sarebbe quella di un pluripartitismo, di votazioni con il proporzionale e di un correttivo premio di maggioranza che dia alla coalizione più votata la maggioranza parlamentare per avere la governabilità! Si avrebbe così la molteplicità dei punti di vista e contemporaneamente la governabilità ..! Alessandro Mezzano LA BAGGINA ED IL NUOVO “AFFITTOPOLI” E’ di ieri il nuovo scandalo che investe Milano ( per inciso è al nord leghista, quello che “lavora e non spreca” che scoppiano la maggior parte degli scandali degli ultimi 30 anni ) con le case del Pio albergo Trivulzio che anziché essere affittate, come da statuto, ai bisognosi a prezzo modico oppure ai non bisognosi a prezzi di mercato, erano affittati ai ricchi a prezzi stracciati. Niente di nuovo sotto il sole in questa italietta governata da ladri, mafiosi e truffatori, ma vogliamo denunciare ugualmente che quanto avviene a Milano non è altro che la punta di un iceberg dato che i sintomi svelati da altre inchieste passate hanno svelato che quella di abusare delle case di proprietà pubblica per regalarle ai vip della politica ed ai loro soci in affari è una sporca abitudine che ruba denaro ai contribuenti a vantaggio dei soliti noti. INPS, ENASARCO, ASL, GEPRA e praticamente TUTTI gli enti pubblici proprietari di immobili in tutta Italia sono coinvolti in questo scandalo che ha anche risvolti più truffaldini laddove gli immobili sono state dismessi svendendoli a prezzi irrisori rispetto a quelli di mercato per favorire i soliti raccomandati e sottraendo così ( RUBANDO..!! ) alla comunità i soldi della differenza! E’ cosa talmente diffusa e da così tanto tempo, da non potere non essere risaputa dagli organi di governo che sono quindi complici di questo reato contro la comunità nazionale. Se poi sono così idioti da non averne notizia nonostante l’evidenza ( ma noi non lo crediamo! ) sono quanto meno colpevoli di negligenza e di mancato controllo e per questo dovrebbero essere mandati a casa. Ecco perché, nonostante le evidenze e nonostante la conoscenza dei reati, nulla è stato fatto di quanto si poteva con estrema facilità fare per colpire i colpevoli. Avrebbero dovuto colpire se stessi ..!! Bastava un semplice e velocissimo confronto tra i data base degli affitti e delle vendite degli appartamenti di proprietà degli enti pubblici ed i prezzi di mercato delle zone in cui essi erano ubicati per beccare i disonesti, ma dato che la corruzione è purtroppo uno dei pilastri sui quali si regge questo Stato, l’abbattere questo pilastro poteva voler dire abbattere tutto il sistema. Nell’immediato dopo guerra, un’apposita commissione parlamentare d’inchiesta fu istituita per indagare sui “profitti del regime Fascista” e dopo sei mesi fu sciolta per mancanza di materiale d’indagine. PERCHE’ I FASCISTI NON RUBAVANO ..!! Poi venne questa repubblica nata dalla resistenza……. 220 Alessandro Mezzano Elogio della coerenza In tempi andati, ma anche relativamente recenti, non sarebbe stato necessario soffermarsi ad elogiare una virtù come la coerenza che era considerata come dote normale per tutti gli individui che vivevano in una società con le proprie regole ed i suoi principi etici e che faceva riferimento generale a quei valori comunemente accettati come patrimonio di una civiltà che era il frutto di secoli di tradizione e di evoluzione del pensiero. Non che non ci fossero anche allora persone che per interesse, per leggerezza o per semplice stupidità non si comportassero in modi incoerenti rispetto alle proprie convinzioni dichiarate e che si comportassero come banderuole pronte a mutare direzione ad ogni mutare dei venti, ma tali comportamenti erano sanzionati dalla pubblica opinione e condannati dalla pubblica morale che li dichiarava riprovevoli e censurabili. La vera, grave differenza tra allora ed oggi sta nel fatto che l’incoerenza non è più considerata un difetto, un peccato verso la società e verso la propria coscienza, ma è tollerata come una necessità di adeguamento ai cambiamenti delle circostanze della vita quando addirittura non è considerata una qualità per persone capaci di giostrarsi nelle vicende della vita e riuscire a trarre da ogni situazione risultati vantaggiosi per la propria carriera o per le proprie finanze. Non è una differenza da poco perché significa che c’è stata una generale anestetizzazione morale che è riuscita ad ottundere le coscienze con uno scivolamento verso una forma di moderno edonismo che confonde il bene con l’utile ed il giusto con il piacevole dimenticandosi di concetti come responsabilità e senso del dovere! La nuova e generalizzata morale dei “furbi” che regolano la propria posizione a seconda delle convenienze si è insediata anche nelle istituzioni, nel parlamento e nel governo, ha attecchito nei giornali e nelle TV, nel mondo del lavoro e della cultura ed è diventata uno degli elementi portanti di questa società allo sbando morale che è restata priva di regole, di certezze e di valori condivisi! Insomma c’è stato, in questi ultimi anni, un ribaltamento dei parametri che determinavano la concezione stessa del bene e del male, del giusto e dell’ingiusto relativizzando dei concetti che avevano valore assoluto e disancorando il modo di agire delle persone dalle proprie personali convinzioni, ma assoggettandole invece ad un utilitarismo contingente. Opportunismo al posto della coerenza, appunto! Il senso dell’onore, il rispetto di se stessi, la coerenza ai propri convincimenti hanno ceduto il passo alla furberia, al machiavellismo ed all’opportunismo per trarre a tutti i costi un vantaggio personale senza badare alla correttezza ed all’onestà intellettuale. Al di là delle considerazioni di ordine prettamente etiche, questa è una strada socialmente pericolosa perché esaspera l’individualismo e comprime le relazioni sociali innescando un circolo vizioso di anarchia morale che può essere preludio al disfacimento della società civile che ha invece bisogno di un minimo di coesione, di solidarietà e di senso della comunità. L’uomo è un animale sociale che ai primordi della sua civiltà, associandosi con altri uomini per avere maggiori probabilità di sopravvivenza, ha rinunciato a parte della sua libertà in cambio dei benefici che la comunità gli offriva. Oggi sembra quasi che egli stia intraprendendo il cammino inverso, in direzione dell’uomo delle caverne! Alessandro Mezzano 221 FEMMINISMO OGGI Una breve premessa: riteniamo che il femminismo, così come si è sviluppato negli anni scorsi e come ancora si presenta in alcuni filoni estremisti di oggi, sia un’ideologia discriminatoria del genere umano e come tale la giudichiamo l’espressione di una minoranza di donne complessate che tentano in ogni modo una sorta di revanscismo femminile quale risposta ad una situazione sociale di oggettiva diseguaglianza di diritti e soprattutto di opportunità a scapito delle donne. L’errore madornale che il femminismo fa è quello di porsi contro l’universo maschile quasi che in natura il maschio sia costituzionalmente un nemico da combattere anziché un compagno con il quale convivere nel modo più armonico possibile. Altra cosa è invece il movimento che lotta per eliminare privilegi, diseguaglianze ed assurde prevaricazioni sociali che ancora oggi zavorrano la vita sociale e famigliare delle donne. In questa lotta anche noi siamo solidali ed associati, non però in quanto maschi, ma in quanto coprotagonisti nella società in cui viviamo. Il concetto di base al quale ci si deve ispirare se non si vuole cadere nella logica di una lotta senza senso e senza sbocchi, è quello che tutti, maschi e femmine, apparteniamo al genere umano e che se la natura ci ha divisi in due sessi diversi per assicurare la procreazione e la sopravvivenza della razza, questo non deve portare ad una divisione e ad un contrasto che sarebbe contro natura, ma fa di tutti noi un unico gruppo che tende al medesimo scopo esistenziale. Certamente le circostanze e le contingenze storiche hanno creato nei secoli delle discrasie sociali che sono sboccate in discriminazioni quasi sempre a svantaggio delle donne ( non dimentichiamo però che in alcuni casi, tuttora esistenti in certe parti del mondo, vige il matriarcato anziché il patriarcato ) ma ciò deve essere di stimolo a correggere gli errori e non a farne altri di segno opposto come certo femminismo moderno vorrebbe! Cerchiamo, tutti assieme, di sanare i contrasti e le discriminazioni, ma in quanto membri del genere umano e non in quanto donne o uomini e come tali allarghiamo la nostra lotta a TUTTE le discriminazioni sociali tra categorie, classi, religioni e razze. Ribadiamo di non volere minimizzare un problema di discriminazione che ancora oggi penalizza le donne anche se molti passi avanti si sono fatti per sanare questa situazione, ma riaffermiamo con forza la stupidità di un’idea che per lottare contro un’ingiustizia, seppure evidente, finisce per crearne un’altra altrettanto grave e sciocca. Non gettiamo via il bambino con l’acqua sporca ..!! Il porci gli uni contro le altre è un grave errore che potrebbe in futuro avere delle gravissime conseguenze per tutto il genere umano cui tutti, maschi e femmine apparteniamo e già oggi anche le madri vedono i primi segni di questa follia nell’insicurezza dei propri figli maschi di fronte ad un’offensiva femminista che tende a sminuire il maschio per elevare la donna. Se è vero, come è vero, che l’uomo non è superiore alla donna, è altrettanto vero che la donna non è superiore all’uomo come sentiamo dire da certe femministe arrabbiate e da certi uomini stupidi! L’umanità non è fatta da uomini e donne, ma è fatta da esseri umani tra i quali, senza distinzione di sesso, ci sono gli intelligenti e gli stupidi, gli egoisti ed i solidali, gli onesti ed i disonesti. In natura l’uomo e la donna non sono uguali, ma complementari e questa non è la conseguenza di una concezione culturale, ma è legge di natura. Le differenze non debbono essere pretesto per privilegi o predomini, ma debbono essere sfruttate come delle opportunità per offrire il risultato migliore. La funzione di una madre non potrà mai essere sostituita da quella di un padre e viceversa, ma entrambi saranno necessari ed anzi indispensabili per un’educazione ed una crescita armoniosa ed equilibrata dei figli. 222 Combattiamo con eguale intensità il “machismo” di certi uomini e l’esibizionismo e la strumentalizzazione sessuali di certe donne! L’uomo e la donna sono gli elementi essenziali della famiglia e la famiglia è la cellula fondamentale della società. Una lotta che renda avversari l’uomo e la donna distruggerà la famiglia e disgregherà la società! Alessandro Mezzano QUALE EUROPA? Europa: un antico sogno, un progetto di unione dei popoli che hanno forgiato la civiltà del mondo e che solo le divisioni, in gran parte causate dalle religioni (Papato, investiture, riforma, controriforma e inquisizione, guerre di religione, ecc.), hanno tenuto divisi, antagonisti, nemici per molti secoli! Ora, finalmente, s’intravede uno sbocco verso l’unione organica degli Stati Nazionali pressati dalle circostanze politiche che vedono il mondo diviso in grandi blocchi ai quali solo un’Europa unita può contrapporsi per dialogare su di un piano di parità. Senza l’Europa, gli Europei dovrebbero rassegnarsi ad interpretare un ruolo subalterno e coloniale sempre più marcato nei riguardi dell’America e dell’Asia e forse, in un domani, dell’Africa Araba. Per questo la realizzazione dell’Europa è una necessità che sta spingendo gli Stati membri a concretizzare un’unione Federale. E’ questione di tempi e di modi, ma la strada è a senso unico e l’obiettivo è inevitabile! La vera questione è invece: quale Europa si farà? La domanda è di natura squisitamente politica nel senso più ampio della parola perché si tratta di verificare quale impostazione si vuole dare alla federazione degli Stati membri, quali e quanto ampie autonomie siano previste e quale sia il grado d’integrazione reciproca di tutte quelle competenze che coinvolgono l’Europa nei confronti degli altri blocchi. La risposta sembrerebbe facile e semplice: Il massimo dell’autonomia nelle questioni di natura locale ed il massimo del centralismo per le questioni di carattere generale ed internazionale. Centralizzare per esempio Difesa, Politica estera, Ricerca, Politica monetaria, Magistratura, Energia e comunicazioni e decentrare assistenza medica e sociale, sviluppo industriale, commercio, istruzione, trasporti, cultura, polizia e previdenza sociale. Nella pratica però le cose si complicano perché la sinistra ha una sua visione dell’Europa dove non c’è posto per le realtà politiche che vogliano salvaguardare le identità Nazionali dall’eccessivo apporto di un’immigrazione sregolata. Addirittura, come nel caso dell’Austria, abbiamo assistito ad una “lega delle sinistre Europee” che ha negato al popolo Austriaco ciò che la sinistra predica come sacro ed inviolabile e cioè la libertà di scegliersi democraticamente il proprio governo. Si è arrivati al ricatto politico ed alle sanzioni per annullare, nei fatti, la volontà liberamente espressa dagli Austriaci e questo in nome di una libertà che per loro è tale solamente se è la loro libertà..!! Ora che l’Austria minaccia il veto alle decisioni della Commissione Europea, come arma di pressione per farsi togliere le sanzioni, la Francia socialcomunista insorge accusando l’Austria stessa di ricatto e dimostrando una totale mancanza di senso del ridicolo..! Tanto più che la Francia ha spesso fatto largo uso del veto sulle decisioni dell’ONU, ma con una sostanziale differenza in quanto mentre all’ONU è sufficiente la maggioranza semplice per decidere, in Europa, per le decisioni importanti come l’ammissione di nuovi membri, ci vuole l’unanimità il che include, automaticamente, l’uso del veto quando anche un solo voto è contrario. 223 Questa è la coerenza di sempre della sinistra…. Così non si fa l’Europa, ma una confederazione sindacale dei governi delle sinistre. Una visione dell’Europa in chiave unicamente ideologica è una visione monca, limitativa, non realistica e quindi destinata all‘insuccesso. La destra economica, invece, vede l’Europa come una semplice integrazione di economie, come una maxifusione di aziende per meglio ribattere alla concorrenza. Insomma l’Europa dei banchieri e dei commercianti come se il benessere dei bilanci fosse l’unico parametro per misurare l’armonia, la coesione e la civiltà dei popoli! La nostra Europa è invece quella delle Nazioni, ciascuna con la propria Storia e soprattutto con la propria cultura e le proprie tradizioni da usarsi come elementi aggreganti ed integrativi di ognuno dei popoli fino a trasformarli, col passare delle generazioni, in un popolo unico, con un patrimonio comune che dia a tutti il senso dell’appartenenza ad un’unica, grande, Patria Europea! Per questo siamo gelosi custodi delle identità Nazionali e non ci convince il modello di società multietnica che da molte parti si propone. Sarebbe come voler trapiantare piante senza radici o su terreni non consoni o ancora, come trapiantare organi non compatibili in persone malate. Inevitabilmente si provocherebbe la morte o il rigetto nonostante la buona fede e la buona volontà. Con buona pace dei fautori dell’accoglienza a tutti i costi, la solidarietà ai Paesi poveri si fa in loco…! La nostra Europa è quella di Drieu la Rochelle, di Evola di Degrelle e di Mussolini. L’Europa che noi vogliamo è quella per cui hanno combattuto i nostri padri e per la quale anche noi lotteremo, contro la demagogia delle sinistre e contro la visione utilitaristica del capitalismo. Alessandro Mezzano PARALLELI Alcuni mesi orsono, non sappiamo più quale imbecille esponente della sinistra nostrana dichiarò che Berlusconi era il nuovo Mussolini. A molti il confronto apparirà quantomeno irriverente ed anche a noi dà fastidio paragonare Berlusconi a Mussolini in quanto è uno sminuire la figura del Duce alla quale siamo da sempre legati da rispetto, ammirazione ed affetto! La presenza storica di un grande come Mussolini è sempre isolata! Il confronto ci servirà ad evidenziare ed enumerare le negatività di un personaggio come Berlusconi che si vuole presentare all’opinione pubblica come il Salvatore della Patria! Berlusconi è un piduista, amico di mafiosi, sovvenzionatore del ladro Craxi, buffone internazionale, circonvenzionatore di minorenni ( acquisto della villa di Arcore ), ecc. ecc. Berlusconi è stato ed è inquisito per reati infamanti come corruzione, costituzione illecita di fondi all’estero per gestire i pagamenti ai corrotti, falsi in bilancio, correità mafiosa, subornazione di testimoni, falso in bilancio, corruzione di minorenni, ecc. Mussolini fu a suo tempo inquisito e condannato unicamente per atti politici rivoluzionari che implicavano azioni con rischio personale e mai per questioni di denaro. Berlusconi ha come progetti lo sviluppo del mondialismo finanziario che sta rendendo i ricchi più ricchi ed i poveri più poveri, il principio di tendere sempre al massimo profitto economico a costo di passare attraverso lo smantellamento dello Stato sociale e sorvolando sui danni ambientali ed il privilegiare l’economia sulla politica, il denaro sull’Uomo. 224 Mussolini ha promosso i valori Nazionali nel contesto della civiltà Europea Occidentale difendendo tradizioni, storia e civiltà di questi popoli, ha aperto la terza via tra gli interessi dei ricchi e quelli dei poveri trasformando le lotte di classe in sinergie che hanno culminato con la Socializzazione dove si portarono gli operai nei consigli d’amministrazione delle aziende. Berlusconi vuole realizzare il modello sociale USA dove non esiste la parola solidarietà sociale e dove chi non ha soldi è abbandonato a se stesso quasi fosse una persona da rottamare, dove non esiste sicurezza sul posto di lavoro e spesso, nei sindacati, ci sono addirittura commistioni mafiose. Mussolini ha creato in Italia tutto il blocco delle Leggi Sociali che sono tra le più avanzate del mondo e che comunque costituiscono le basi della legislazione sociale di cui, ancor oggi, usufruiscono i Cittadini (INPS, Cassa malattia, Assegni famigliari, maternità ed infanzia, riduzione settimana lavorativa, INAIL, socializzazione, ecc.). Berlusconi ostenta ricchezza e potere. Mussolini è sempre vissuto solo del suo stipendio limitando le ambizioni della famiglia, non ha mai posseduto nulla ed, alla sua morte, quando fu appeso per i piedi a piazzale Loreto, dalle sue tasche non cadde un centesimo non suo. Berlusconi acquisisce consensi distribuendo denaro, potere e favori e soprattutto anziché convincere, condiziona con il martellamento della propaganda pubblicitaria dalle sue tre reti televisive. Mussolini acquisì consensi in tutto il mondo con il carisma della sua persona, con l’originalità rivoluzionaria delle sue idee e soprattutto con i risultati pratici delle sue azioni che lasciarono un forte segno nella società. E noi dovremmo “sdoganarci” abiurando Mussolini e le sue opere per allearci con la Forza Italia di Berlusconi…??? Noi che siamo gli eredi di un grande DUCE di cui la Storia parla e continuerà a parlare nonostante l’ostracismo della cultura resistenziale dovremmo aggregarci al nano ridens di Forza Italia? Ma ci facciano il piacere..!! Alessandro Mezzano PUNTUALIZZAZIONI -Il buon ministro Maroni ha negato di aggregare le elezioni amministrative con i referendum con il preciso intento di cercare di non fare raggiungere i "quorum" a questi ultimi. A parte l'evidente paura del voto democratico dei cittadini che la dice lunga sulla effettiva democrazia di certa parte politica che a parole si riempie la bocca di "democrazia" e nei fatti la ignora e la sbeffeggia, questo scherzo costerà ai Cittadini 350.000.000 di euro per la doppia votazione che si svolgerà una decina di giorni dopo la prima ed il tutto in un periodo di crisi e nonostante il "rigore" del ministro Tremonti che, se serve a Berlusconi, allarga le corde della borsa.... -La lega é quella che al tempo di "Tangentopoli" andava in parlamento agitando i cappi scorsoi ed é la stessa che oggi appoggia la richiesta di ripristino dell'Immunità parlamentare per salvare Silvio Berlusconi dai processi per reti comuni di cui é imputato. Il popolo leghista é lo stesso che inneggiava alla forca e che oggi trangugia senza problemi la richiesta del PDL di ridare impunità ai parlamentari che in passato abusarono dell'immunità negando l'autorizzazione a procedere non per reati attinenti l'attività politica, ma per reati come assegni a vuoto, truffa, violenza privata, furto, ecc. ecc. ecc. SONO UNA MASSA DI PECORONI E DI COGLIONI ..!! 225 -Il federalismo, così come é concepito dalla lega in chiave punitiva per il sud, oltre che cinico, razzista ed egoista é anche cretino. Difatti, in tempi medi, il sud penalizzato e senza risorse non rimarrà a morire di fame, ma si riverserà verso le regioni ricche del nord in una massiccia emigrazione interna al cui confronto quella del primo dopo guerra sembrerà uno scherzo. La "Padania" si riempirà di "terroni" che sottrarranno con i bassi costi dei salari, posti di lavoro ai settentrionali con grande soddisfazione e gioia del popolo leghista che come sempre dimostra un’assoluta inadeguatezza intellettuale ed una grande deficienza mentale sia nei suoi capi che nel suo popolo...!!! Alessandro Mezzano FACCE DI BRONZO Certo, ci vuole una bella faccia di bronzo come quella di Ignazio La Russa per commemorare il fascista Almirante. Egli ha definito Fini Iscariota "uno che ha sbagliato" ed ha ragione, anzi per noi Fini iscariota é un giuda traditore ed una puttana politica, ma certamente non é meglio Ignazio La Russa che da neofascista che era quando come dirigente della gioventù missina di Milano faceva discorsi al limite dell'apologia del Fascismo é diventato, prima a Fiuggi con Fini Iscariota e poi nel PDL con l'amico dei mafiosi Berlusconi, antifascista dichiarato, filosionista, liberalcapitalista e servo USA! Tutte cose che non erano certissimamente nelle corde del fascista Almirante e che sono l'antitesi del Fascismo! Ci rendiamo conto che la pochezza morale, la sete di potere e di denaro, la sfrenata ambizione personale unite ad una propensione per il meretricio politico abbiano potuto spingere Ignazio La Russa sulla strada che ha percorso da neofascista a Berlusconiano di ferro, ma vorremmo che non avesse almeno la spudoratezza di sporcare la memoria di Giorgio Almirante con una sua commemorazione che non può che suonare falsa, bugiarda, ipocrita e tesa solamente a raccattare quei voti di qualche rincoglionito "camerata" che non ha ancora capito di quale pasta marcia siano fatti gli ex Missini passati nella corte dei miracoli del presidente del Bunga Bunga Berlusconi! Marzo 2011 226 Alessandro Mezzano RIFORMA DELLA GIUSTIZIA Quando si parla di giustizia si suppone che l’argomento riguardi quello che deve essere compreso nella tradizione del diritto della nostra civiltà giuridica e che sia giusto per tutti i cittadini. Ogni cosa che esuli da questi parametri è di per se stessa un pretesto per raggiungere altri obiettivi diversi dalla giustizia e pertanto illeciti e fraudolenti. Ed allora consideriamo gli elementi portati a nostra conoscenza, contenuti nella proposta di legge costituzionale proposta dal governo di Silvio Berlusconi e che va sotto il nome di “Riforma della giustizia” che Berlusconi definisce “Epocale”. - E’ giusto eliminare l’obbligatorietà dell’azione penale lasciando all’arbitrio del parlamento di stabilire quali reati siano da perseguire e quali invece si debbano lasciare correre? - E’ giusto che se la legge dello Stato censura e condanna alcuni comportamenti come reati essi possano non essere perseguiti perché il parlamento decide che quelle leggi non debbono praticamente essere ottemperate, magari per favorire qualche personaggio importante che quei reati ha commesso? - E’ giusto che la corte costituzionale risulti nominata al 50% anziché per un terzo come ora, dal governo che così potrebbe godere di una situazione di favore e di privilegio nelle votazioni che decidono sulla costituzionalità degli atti e delle leggi promulgate da quello stesso governo? - E’ giusto dividere la carriera tra PM e giudici in modo da impedire per tutta la vita ai primi di essere promossi all’incarico più prestigioso e nello stesso tempo mettere i PM sotto il controllo del governo in modo da pregiudicarne l’indipendenza e di condizionarne l’azione quando essa disturbasse membri influenti del governo per reati commessi? - E’ giusto che le carriere dei giudici siano sottoposte a concorsi, sapendo, come sappiamo, come vanno in Italia i concorsi che sono nelle mani dei potenti di turno e che quindi condizioneranno la carriera dei giudici in base alla loro benevolenza verso il potere? - E’ giusto che “Al ministro della Giustizia venga riconosciuta la possibilità di promuovere azioni disciplinari non solo contro provvedimenti abnormi, come già avviene, ma anche contro interpretazioni sgradite” ? - E’ giusto che sia vietata ai magistrati l’iscrizione a partiti politici e pure la partecipazione ad attività di centri politici o affaristici violando così diversi articoli della costituzione italiana, della carta dei diritti fondamentali della UE e della carta dei diritti dell’uomo dell’ONU? - E’ giusto che La polizia giudiziaria non sia più alle dipendenze dei PM per le indagini, ma che dipenda dai vari ministeri e quindi dal governo che ne indirizzerà le indagini laddove esse non coinvolgano membri del governo e uomini del potere? - E’ giusto che le intercettazioni telefoniche siano ampiamente limitate e che per farle si debba già avere “Certezza di reato” e cioè si debba essere nella situazione in cui esse non servono più, mentre il loro scopo è quello di scoprire se un sospetto di reato può essere confermato? Potremmo proseguire per pagine e pagine ad elencare una serie infinita di provvedimenti che mirano tutti solamente a tenere fuori dai guai Berlusconi ed a permettere a questa marcia confraternita del potere mafioso e massonico di farsi gli affaracci suoi in una sorta di ovattata impunità a causa dei mille impedimenti e laccioli che legheranno le mani alla giustizia. Questa riforma non si deve chiamare della giustizia, ma dell’ingiustizia e dell’arbitrio ed è un’infamia che dovremo bocciare quando saremo chiamati a giudicarla nell’inevitabile referendum!! 227 Marzo 2011 Alessandro Mezzano DISCREZIONALITA’ DELL’AZIONE PENALE Tra le tante soavi imbecillità che circolano in questi giorni tra le file del PDL a proposito della “riforma epocale della giustizia” c’è quella della necessità di rendere l’azione penale dei PM, non più obbligatoria come vorrebbe la logica, ma sottoposta alla discrezionalità del parlamento. L’on Straguadagno sosteneva, in una trasmissione sulla 7, che essa viene già applicata perché, per esempio, le denuncie dei furti d’auto servono solamente a far risarcire il danno dalle assicurazioni, ma che non vengono neppure svolte le indagini per il recupero del maltolto e la punizione dei colpevoli. Con questa maliziosa stupidaggine, l’on Straguadagno avrebbe voluto contrabbandare il concetto che, dato che non è possibile in pratica perseguire tutti i reati, il parlamento avrebbe deciso quali perseguire e quali no. A parte la considerazione che un tale concetto implica affermare che la legge non è uguale per tutti ( il che è di per se una bestemmia giuridica e costituzionale ) ci pare che ci voglia una grande faccia di bronzo come solo l’On. Straguadagno ha per farci credere che il parlamento non farebbe delle scelte per coprire quei reati che interessano la nostra corrottissima classe politica. Quella classe politica che in passato, quando vigeva l’immunità parlamentare ed era necessaria “l’autorizzazione a procedere” per incriminare un parlamentare anche per Reati comuni e non attinenti alla sua funzione, negò tale autorizzazione per reati come furto, assegni a vuoto, truffa, violenza privata, ecc. ecc. ecc. tanto da stabilire, al posto dell’immunità parlamentare, una vera e propria impunità! Insomma, in pratica, si stabilisce che certe azioni siano reato, ma poi si dà la licenza di commetterli data la non perseguibilità degli stessi. ….! Di più, conoscendo la nostra classe politica, le tante leggi “ad personam” fatte solamente per favorire Berlusconi e conoscendo la propensione di tanti personaggi della politica a comportarsi come mascalzoni, dovremmo veramente fidarci che il parlamento non farebbe una selezione dei reati da perseguire che escluderebbe qui reati per i quali essi stessi sono indagati? Non è un processo alle intenzioni, ma solamente un prendere nota dei comportamenti passati per prevederne quelli futuri, il che è semplice buon senso. Perché invece non Informatizzare veramente i tribunali, trasmettere gli atti per posta certificata anziché far fare le notifiche a mano dall’ufficiale giudiziario, trasformare le sanzioni penali in amministrative per i piccoli reati in modo da liberare i tribunali di un bel 60%-70% dell’intasamento che oggi li paralizza e snellendo così procedure ed iter e dando ai Cittadini la possibilità di veder le cause che li riguardano andare a buon fine in tempi accettabili così come avviene nel resto del mondo civile? Perché non prevedere, fatte salve tutte le garanzie, a che nei processi la difesa non abbia più come ora la possibilità di appellarsi a dettagli insignificanti e formali per ottenere rinvii su rinvii con il solo scopo di allungare i tempi processuali sino alla prescrizione finale quando essa è l’alternativa ad un’impossibile assoluzione? Queste ed altre sarebbero riforme efficaci ed a bassissimo costo, ma l’obiettivo di questo governo e di questa maggioranza ad esso asservita non è quello di migliorare la giustizia, ma bensì di addomesticarla ai comodi di Berlusconi e di una classe politica corrotta! Svegliatevi gente e non fatevi abbindolare dagli incantatori di serpenti …!!! Alessandro Mezzano 228 EUGENIO SCALFARI ( Storia di un mito democratico ) Nasce a Civitavecchia il 6 Aprile 1924 Come giornalista esordisce come redattore di “Roma Fascista”, giornale dei GUF ( Gruppi Fascisti Universitari) di cui nel 1942 diventa caporedattore e con la rivista “Nuovo Occidente” diretta dallo squadrista Giuseppe Fanelli. Scrive articoli di spudorato elogio al Duce e di smaccato razzismo antisemita. Nel 1943, quando le cose per il Fascismo si stanno mettendo male e la guerra sembra persa, ha una “illuminazione sulla via di Damasco” e diventa, dall’oggi al domani, antifascista senza entrare però nella resistenza, (riparò con i genitori in Calabria, a Vibo Valentia, in una proprietà degli Scalfari.) ma salvando, per coincidenza, la pelle e la carriera. Nel primo dopo guerra è con il partito liberale. Nel 1950 sposa la figlia di Giulio De Benedetti. Nel 1955, seconda “illuminazione”, partecipa alla fondazione del partito radicale e diventa direttore de L’espresso. Nel 1963, terza “Illuminazione” ed entra nel Partito Socialista diventando consigliere comunale di Milano e poi deputato ( 5° legislatura). Nel 1976 fonda il quotidiano la Repubblica, che debutta nelle edicole il 14 gennaio di quell'anno. L'operazione, attuata con il gruppo L'Espresso e la Mondadori, apre una nuova pagina del giornalismo italiano. L'assetto proprietario di Repubblica registra negli anni Ottanta consolidamenti della posizione dello stesso Scalfari e l'ingresso di Carlo De Benedetti. Nel PSI entra in competizione con Bettino Craxi, ne ha la peggio e, guarda caso, ha la sua quarta “illuminazione” diventandone il nemico giurato ed il cane da caccia sino a Tangentopoli. Nota: Il 7 agosto 1970 l'allora deputato socialista Eugenio Scalfari avrebbe detto al vigile urbano Gianfranco Baroni di Milano, che gli contestava una contravvenzione: "Sarebbe meglio che lei facesse una cura ricostituente anziché contravvenzioni, perché lei non sa chi sono io. Io sono l'Onorevole Scalfari". L'episodio fu riferito dall'Onorevole Giuseppe Tatarella. Alessandro Mezzano 229 17 MARZO 2011, 150° DELL’UNITA’ D’ITALIA Il 17 Marzo 2011 è la data in cui ricorre il 150° anniversario dell’unità d’Italia e sarà festa nazionale. Dalla “Notte tricolore” di Roma ai festeggiamenti di Bari e di tutte le città italiane. Lo sarà per tutti? Certamente lo sarà per coloro che non hanno remore di natura separatista motivate da un cinico e becero egoismo e di natura razzista ancora più stupida visto che il cuore della cultura italiana, sia per tradizione che per collocazione attuale non sta certamente al nord dove alligna il movimento della Lega che è l’unica forza ostile all’unità d’Italia. Tanto per chiarire, chi scrive è nativo di Torino e quindi la nostra non è una difesa d’ufficio del meridione, ma dell’italianità perché per noi tutti gli italiani sono fratelli dal Brennero a Lampedusa. Certo, ci sono dei fratelli che hanno dei difetti e noi non manchiamo di segnalarli ed anche di rinfacciarli, ma con lo spirito con il quale lo rinfacceremmo in famiglia, con rabbia, ma con affetto e soprattutto con la voglia di vedervi porre rimedio perché li consideriamo il nostro stesso sangue! Non consideriamo invece nostri fratelli tutti coloro che non si riconoscono nell’Italia unita, dai “crucchi” dell’alto Adige ai leghisti della cosiddetta Padania, realtà esistente solo nelle menti bacate di Bossi e dei leghisti dato che tra un piemontese ed un veneto non ci sono più affinità, né ci sono maggiori differenze culturali che tra un lombardo ed un abruzzese o tra un emiliano ed un pugliese! Certo, a fare leva sull’egoismo e sull’ignoranza si trovano sempre dei clienti anche perché “la madre dei cretini è sempre incinta”, ma non a caso essi sono una minoranza tra la totalità degli italiani così come sono minoranza, seppure consistente, anche al nord dove hanno le loro radici. Ma non guastiamoci il fegato con il raglio di quattro asini e pensiamo invece a fare festa per ricordare che, dopo secoli di divisioni volute dalla chiesa e delle grandi potenze straniere, finalmente, per i sacrifici, l’intelligenza, la tenacia e l’amore di tanti patrioti di tutti i ceti sociali, l’Italia è tornata ad essere una terra di fratelli sotto un’unica bandiera! Il sangue che Piemontesi assieme a Siciliani, Lombardi assieme a Campani, Veneti assieme a Pugliesi, Emiliani assieme a Calabresi hanno poi versato in nome dell’Italia nelle varie guerre in Patria ed all’estero sono un cemento che nessuno potrà mai frantumare e che resisterà alle chiacchiere idiote di coloro che il 17 Marzo non festeggeranno! Per noi la Patria italiana è quella: Della stessa Storia Di un’unica Cultura (che gli anti-Nazionalisti non conoscono per colpa della loro ignoranza) Di Macchiavelli, Michelangelo,Volta, Marconi, Pirandello, Dante, Giotto, Vivaldi, Lorenzo de’Medici, Fermi , Croce, Verdi, Puccini, G.Cesare, Cavour, S.Francesco, Leonardo da Vinci, Claudio Abbado, ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. Degli Alpini, dei legionari della X°Mas che si sacrificarono per fermare Tito, dei soldati di Torino e di Catanzaro che insieme combatterono e morirono nel nome dell’Italia, sul suolo della comune Patria e d in terre sconosciute ed estranee. Della stessa lingua, della stessa cultura che derivano da un’unica matrice e che tutti ci affratella al di là delle differenze di credo religioso o politico e che all’estero ci fa sentire come appartenenti ad una comunità, che ci fa sentire affini tra di noi più che con coloro che Italiani non sono. Dell’unità di gusti, di emozioni, di cielo, di colori, di sapori di quanto insomma ci fa sentire a casa se siamo qui ed estranei se siamo all’estero. 230 Dell’orgoglio provato nel pensare di essere conterranei di uomini che hanno contribuito in modo determinante allo sviluppo della civiltà umana. Ecco perché noi il 17 Marzo festeggeremo con orgoglio e con commozione il 150° anniversario dell’unità d’Italia, magari dimenticando, per carità di Patria, che quei comunisti che oggi girano con la coccarda tricolore, negli anni 50 e 60 ci aggredivano quando noi sventolavamo quello stesso tricolore nei nostri cortei! Alessandro Mezzano BRIGANTAGGIO, UN FALSO MITO Da più parti, specie in questo scorcio di secolo che vede il 150° anniversario dell’unità d’Italia, si è fraudolentemente cercato di fare passare la tesi che il brigantaggio meridionale nacque solo dopo la sconfitta dei Borboni e che quindi esso fu niente altro che un “movimento di resistenza” agli invasori Piemontesi. Cominciamo con il definire il fenomeno del brigantaggio. Briganti erano gruppi o bande armate che vivevano di razzie e di estorsioni esercitando violenze ed assassinii nel territorio. Quanto alle origini storiche del brigantaggio riportiamo le notizie ricavate da WIKIPEDIA: Impero Romano Si inizia a parlare di brigantaggio già nell'antica Roma, quando a Taranto intorno al 185 a.C. avvenne un'insurrezione sociale composta perlopiù da pastori, che arrivarono a formare vere e proprie bande.[7] Per risolvere la questione, il pretore Lucio Postumio Tempsano attuò una dura repressione in cui furono condannati circa 7.000 rivoltosi, alcuni furono giustiziati e altri riuscirono a fuggire.[8] Anche Lucio Cornelio Silla prese provvedimenti contro i briganti (a quel tempo chiamati sicari o latrones)[9] con la promulgazione della Lex Cornelia de sicariis nel 81 a.C., che prevedeva pene capitali come la crocifissione e l'esposizione alle belve (ad bestias).[9]Giulio Cesare affidò nel 35 a.C. al pretore Gaio Calvisio Sabino il compito di combattere con decisione il brigantaggio che infestava durante il suo impero.[10] Nel 26 a.C., Ottaviano Augusto combatté le rivolte brigantesche in Spagna dove agiva Corocotta, un legittimista della Cantabria, Medioevo In età medievale il brigantaggio si sviluppò in particolar modo nell'Italia centro settentrionale. Si formarono bande composte non solo da comuni banditi ma anche da avversari politici o persone agiate che venivano cacciati dalla loro residenza per subire la confisca dei loro patrimoni.[12] Per sopravvivere queste persone furono costrette a darsi alla macchia, aggredendo mercanti e viaggiatori.Nella seconda metà del XIV secolo, si registrarono numerose attività di banditismo nel cassinate, ad opera di briganti come Jacopo Papone da Pignataro e Simeone da San Germano, i quali, con azioni vessatorie e spoliazioni, perseguitarono le popolazioni locali. In Toscana operò Ghino di Tacco Età moderna Nella seconda metà del cinquecento, operò nell'Italia centrale e meridionale il brigante abruzzese Marco Sciarra, che, riuscendo a raccogliere circa un migliaio di uomini, compì scorrerie e assalti, inimicandosi sia gli spagnoli che lo stato della Chiesa. Nello stesso periodo agiva Alfonso Piccolomini, un nobile appartenente ad un'illustre famiglia senese che scelse la strada del brigantaggio per combattere lo stato Pontificio, raccogliendo intorno a sé persone misere e compiendo atti fuorilegge tra Umbria, Marche e Lazio. Altre 231 bande alla fine del Cinquecento operarono in Italia Centrale capeggiate da Battistello da Fermo, Francesco Marocco, Giulio Pezzola e Bartolomeo Vallante Età napoleonica Il brigantaggio venne fortemente combattuto nel periodo napoleonico Tra i rivoltosi si distinsero il cardinale Fabrizio Ruffo e Fra Diavolo, un pluriomicida che accettò di combattere le truppe francesi in cambio di una commutazione della pena. Durante il decennio francese, vennero attuate dure repressioni contro i briganti, soprattutto in Basilicata e Calabria Il massacro di Lauria fu probabilmente il più feroce, in cui circa 1.000 persone furono trucidate per ordine di Massena Durante il regno di Gioacchino Murat, è nota l'opera repressiva del brigantaggio calabrolucano da parte del colonnello francese Charles Antoine Manhès, ricordato da Pietro Colletta per i suoi metodi violenti e crudeli. La particolare avversione dei francesi nei confronti del brigantaggio, era dovuta all'utilizzo di queste bande da parte dei nobili latifondisti allo scopo di mantenere i loro contadini in uno stato di profonda sottomissione, al tempo paragonabile alla schiavitù Regno borbonico Ancor prima dell'invasione francese nel Regno di Napoli, nei territori del regno borbonico vi furono episodi di brigantaggio. È il caso di Angelo Duca (noto come Angiolillo) che si distinse con azioni di banditismo tra Campania, Basilicata e Puglia In seguito alla seconda restaurazione borbonica, il re Ferdinando I attuò una campagna repressiva nei confronti delle bande di briganti, attraverso l'opera del generale Richard Church, come nel caso di Papa Ciro, brigante delle Murge[20]. Il sovrano borbonico, in particolare nell'aprile 1816, aveva infatti emanato un decreto per lo sterminio dei briganti che infestavano Calabria, Molise, Basilicata e Capitanata, conferendo speciali poteri ai vertici dell'esercito[21]. Il fenomeno interessò in generale tutta la durata della permanenza della dinastia borbonica sul trono napoletano:[22] ancora nell'ottobre 1859, pochi mesi prima della fine del Regno delle Due Sicilie, il re Francesco II conferì a Emanuele Caracciolo, comandante in seconda della gendarmeria, destinato nelle tre Calabrie, il potere di arrestare e far processare coloro che si erano macchiati del reato di brigantaggio[23]. Stato pontificio Stefano Pelloni, detto il Passatore, fu un noto brigante dello Stato pontificio particolarmente attivo in Romagna nella prima meta' del secolo XIX, finendo ucciso in uno scontro con le truppe papaline a Russi nel 1851. Altro brigante popolare fu Antonio Gasbarrone detto Gasperone il cui aiutante Tommaso Transerici fu l'artefice del tentato sequestro di Luciano Bonaparte dalla sua villa tuscolana in Frascati nel 1817. Risorgimento 232 I briganti del periodo erano principalmente persone di umile estrazione sociale ed ex soldati dell'esercito delle Due Sicilie, la loro rivolta fu incoraggiata e sostenuta dal governo borbonico in esilio, dal clero e da movimenti esteri come i carlisti spagnoli. Numerosi furono i briganti del periodo che passarono alla storia. Carmine "Donatello" Crocco, originario di Rionero in Vulture (Basilicata), fu uno dei più famosi briganti di quel periodo. Egli riuscì a radunare sotto il suo comando circa duemila uomini, compiendo scorribande tra Basilicata, Campania, Molise e Puglia,[32] affiancato da luogotenenti come Ninco Nanco e Giuseppe Caruso. Da menzionare è anche il campano Cosimo Giordano, brigante di Cerreto Sannita che divenne noto per aver organizzato una strage ai danni di alcuni soldati del regio esercito, accadimento che porterà in seguito al massacro di Pontelandolfo e Casalduni. Altri noti furono Luigi "Chiavone" Alonzi, che agì tra l'ex Regno borbonico e lo Stato Pontificio, e Michele "Colonnello" Caruso, uno dei più temibili briganti che operarono in Capitanata. Anche le donne parteciparono attivamente alle rivolte postunitarie, come le brigantesse Filomena Pennacchio, Michelina Di Cesare, Maria Maddalena De Lellis e Maria Oliverio. Per acquietare la ribellione meridionale, furono necessari massicci rinforzi militari e promulgazioni di norme speciali (come la legge Pica), dando origine uno scontro che porterà migliaia di morti. La repressione del brigantaggio postunitario fu molto cruenta e fu condotta da militari come Enrico Cialdini, Alfonso La Marmora, Pietro Fumel, Raffaele Cadorna e Ferdinando Pinelli, che destarono polemiche per i metodi impiegati. Metà ottocento e inizi novecento Fenomeni di brigantaggio, seppur di diversa natura da quelli che coinvolsero l'Italia meridionale a seguito dell'annessione al regno sabaudo, si svilupparono o continuarono ad essere presenti in diverse regioni d'Italia tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi anni del Novecento. In Maremma, area a cavallo tra la Toscana e il Lazio le cause erano da ricercare ad un forte malcontento che si era diffuso nella popolazione, nei primi anni dopo l'Unità d'Italia, quando vennero interrotti, per un certo periodo di tempo, i grandi lavori di bonifica idraulica e la riforma fondiaria. Tutto ciò determinò un nascente sentimento nostalgico diffuso per le precedenti politiche dei Lorena che, nelle campagne, fu terreno fertile per la diffusione del fenomeno del brigantaggio. In Sicilia l’ultimo fenomeno di brigantaggio fu quello di Salvatore Giuliano al servizio dei grandi latifondisti e del movimento separatista da essi controllato contro le rivendicazioni popolari. Come si vede, il volere ridurre il fenomeno del brigantaggio unicamente ad una “guerra di resistenza” contro lo stato unitario, non più piemontese, ma italiano, è un’enorme e palese menzogna storica di chi si serve di un tale pretesto per rinnegare l’Italia e soprattutto per giustificare l’arretratezza del mezzogiorno in chiave storico-politica ed è un tentativo ridicolo e patetico di ottenere consensi con mezzi fraudolenti! Metodo questo, tipico di una mentalità meschina, rancorosa e inconsciamente convinta della propria pochezza d’animo! E’ pur vero che molti reduci Borbonici si unirono alle bande dei briganti, ma questa, se mai, è una macchia sul loro onore che fu infangato dall’essere passati da soldati a briganti che razziavano, estorcevano ed assassinavano! 233 Se mai la genesi e lo sviluppo del brigantaggio così come descritto da WIKIPEDIA porta a concludere che esso, per la sua natura violenta e per la connessione con i grandi latifondisti, fu il seme della mafia sviluppatasi poi in epoca più moderna. Certo, la repressione fu dura e probabilmente eccessiva, ma la si deve contestualizzare nel periodo storico in cui avvenne che non era così garantista, legalitario e liberale come quello di oggi e se questa contestualizzazione non viene fatta è solo per ignoranza e malafede! Indubbiamente ci furono, da parte del governo piemontese e della borghesia una trascuratezza e forme di privilegio che però non furono cos’ grandi come si vuole far credere stante che la Lombardia, per esempio, anch’essa annessa allo stato Italiano non ebbe quella crisi economica che colpì invece il mezzogiorno. Ma tutto ciò non c’entra niente con il brigantaggio che fu e resta un fenomeno di delinquenza comune! Alessandro Mezzano Forza Nuova, Fascismo vero o fasullo? A vedere i comportamenti ed a sentire i pronunciamenti politici che Forza Nuova esprime di volta in volta pare quasi di percepire, sotto una superficie apparentemente di matrice Fascista, un certo non so che di strano e di subdolo che non ci convince e che risveglia in noi antichi sopiti sospetti di manovre curiali tendenti a snaturare la cristallina fede fascista per diluirla e snaturarla sino ad arrivare, alla fine, a trasformarla in qualche cosa di diverso o persino di antitetico. E’ una sensazione “a pelle”, ma che ha la sua radice in un modo, secondo noi poco fascista, di F.N., di vedere le situazioni e di considerare gli avvenimenti. Manca l’ardire ed abbonda la speculazione intellettuale di marca quasi gesuitica, manca, come diceva Mussolini, l’azione che precede il pensiero perché sorretta da quella intuizione che nasce dall’anima e che va più veloce del cervello e che fu l’anima dello squadrismo ed abbonda il calcolo magari un poco Machiavellico figlio dell’utilitarismo che gela le pulsioni istintive del cuore. Viene quasi il sospetto di una manovra a lungo respiro per inglobare e neutralizzare in una destra pseudo fascista quei pochi rimasugli di Fascismo integrale che ancora sono vitali nel nostro Paese dopo 66 anni dalla fine della guerra, una manovra, per intenderci, del tipo di quella di “Democrazia Nazionale” voluta dalla P2 e finanziata allora da Berlusconi, ma fatta in maniera più intelligente, più subdola e più mimetizzata, di marca gesuitica, appunto. Un percorso a piccoli passi, con piccoli spostamenti dall’asse di rotazione dell’idea Fascista, tanto da spostarne, poco per volta, l’equilibrio verso altri orizzonti politici. Una presa di posizione antirisorgimentale in occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia oppure la difesa di un nemico giurato dell’Italia e soprattutto degli italiani come Gheddafi sono gli ultimi esempi di un atteggiamento che discosta parecchio da quello che dovrebbe essere un modo di vedere e di sentire Fascista! 234 Può darsi che influisca sul nostro giudizio anche il nostro laicismo integrale che ci fa distinguere nettamente tra un progetto di stato e di società che vediamo come realtà pubblica e una qualsivoglia fede religiosa che consideriamo con rispetto, ma rigorosamente pertinente al privato di ciascuno dal quale non deve debordare e che non vede quindi di buon occhio la commistione che F.N. fa dei due aspetti e soprattutto la pretesa di imporre nel pubblico un aspetto privato e personale come la fede religiosa! Il tutto in ordine di principio senza entrare nell’aspetto storico recente che ha visto la chiesa cattolica tradire il Fascismo spendendo maledizioni e menzogne laddove ieri aveva elargito lodi e benedizioni! Per queste nostre posizioni siamo stati accusati, superficialmente e scioccamente, di “massoneria” e questo ci rattrista, non per l’accusa ridicola, ma perché accomuna gli accusatori a Berlusconi che ogni volta che qualcuno si dichiara non berlusconiano lo dichiara “ motu prorio” comunista ..! Se ci sbagliamo saremo i primi ad esserne felici e non ci peserà chiedere scusa per i nostri sospetti, ma non vediamo il perché di non essere attenti e prudenti per il caso che avessimo ragione. Il nostro, come del resto fu quello del Duce che se ne intendeva, è un Fascismo Nietzschiano basato sul sangue dell’Uomo e sullo spirito della terra ed è un Fascismo che prova una certa allergia all’odore dell’incenso…!! Detto tutto ciò, non siamo oggi in grado di dare un giudizio definitivo su F.N., ma stiamo in campana con l’occhio vigile e l’orecchio attento, pronti a cogliere eventuali stonature che possano stridere al nostro orecchio di Fascisti e basta! Alessandro Mezzano GIUSTIZIA, QUALE RIFORMA? La pubblica opinione sente la necessità di riformare la giustizia, ma in senso di efficienza e di severità perché quello che il cittadino vuole é di avere dei processi più celeri e maggiore severità per chi delinque e che spesso é punito troppo poco e quasi mai sconta tutta la pena inflitta essendo così incoraggiato a delinquere ancora. Per accorciare i processi sarebbe sufficiente informatizzare i tribunali e le notifiche, portare a regime gli organici sotto quotati e cancellare quelle norme che permettono agli avvocati di ottenere rinvii ingiustificati solo per arrivare alla prescrizione dei reati. Per una maggiore severità é sufficiente determinare la "Certezza della pena"! Questo é ciò che i cittadini vogliono. Sono moltissimi anni che tutte le parti politiche parlano di riformare la giustizia, ma quasi mai il problema ha preso una strada operativa che portasse a qualche risultato concreto. In parte ciò è senza dubbio dovuto alla consuetudine della nostra classe politica di promettere sempre senza poi mantenere, ma in parte è dovuto al fatto che la visione di cosa sia veramente necessario ed utile per riformare la giustizia è spesso personalistica, cortigiana e manca di obiettività. C’è chi vuole la riforma per favorire interessi particolari di persone o di gruppi di potere ed allora assistiamo alla formulazione di regole “ad personam” o “contra personam” nel senso che si cerca di annullare procedimenti penali in corso a carico di qualcuno 235 accorciando i tempi di prescrizione in modo che i processi non possano andare comunque a sentenza definitiva oppure che c’é chi vorrebbe stravolgere l’equilibrio dei poteri in modo da sottoporre quello dei PM al governo. Insomma, nonostante si continui a farci credere che viviamo in una democrazia dove il popolo è sovrano, gli unici interessi e l’unica volontà che non viene rispettata è proprio quella del popolo ! Come abbiamo già detto in premessa, al popolo non interessano i processi “eccellenti” di qualche personaggio del potere, ma interessa non dovere aspettare decine di anni per sapere se la ragione o il torto stanno da una parte o dall’altra anche perché la risposta così indecentemente tardiva non assolve più ad un’esigenza di giustizia. Al popolo interessa che i delinquenti che attentano alla sua vita, alla sua proprietà ed al suo benessere sino veramente puniti secondo quanto il codice prevede e non siano liberati dopo pochissimo tempo in modo che, oltre ad uno schiaffo alla giustizia, si pone in essere un oggettivo incoraggiamento a delinquere ancora ed ancora perché, se è vero che la pene deve tendere alla riabilitazione del reo, è altrettanto vero che la priorità rimane la difesa del cittadino onesto.. Al popolo interessa che gli avvocati degli imputati non ricorrano ad un’infinità di cavilli formali per procrastinare i tempi del processo con il solo scopo di giungere alla prescrizione. Al popolo interessa che TUTTI, classe politica compresa siano sottomessi alla legge senza sconti e senza privilegi. Per fare tutto ciò che il POPOLO SOVRANO vuole non è necessario ribaltare la costituzione come si vuole fare, ma basterebbe intervenire con provvedimenti amministrativi e leggi ordinarie per informatizzare i tribunali e le notifiche, riempire gli organici carenti dei magistrati e stabilire che una pena comminata non possa essere ridotta ad una ridicola porzione di essa per “Buona condotta”, ma che deva essere scontata sino alla fine. Se si risolvono questi problemi nel modo che suggeriamo, per il resto la giustizia, per il popolo sovrano, va bene così com’è …!! Alessandro Mezzano Bocca ed il fascismo di Fini Iscariota Strani tempi corrono in cui le persone possono ribaltare il loro passato e predicare aspramente contro coloro che ieri osannavano e le cui idee dicevano di condividere con entusiasmo, salvo poi, quando cessava la convenienza ed i tempi consigliavano una salutare “prudenza”, essere illuminati improvvisamente sulla via di Damasco e ribaltare di 360° quelle idee che sino al giorno prima dicevano di essere disposti a difendere con il proprio sangue. 236 Uno dei più grandi poeti del 900, Ezra Pound, diceva:” se un uomo non ha il coraggio di rischiare qualche cosa per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale nulla lui” Abbiamo letto su Il venerdì di Repubblica, nella rubrica Fatti nostri, un articolo di Giorgio Bocca nel quale egli afferma sostanzialmente due cose: 1° che Gianfranco Fini voleva rappresentare il “Fascismo legalitario di sinistra” e che il suo progetto è fallito. 2° che il fascismo, con il sistema corporativo voleva “sottomettere la lotta di classe alla superiore fortuna della Patria” e che tutto ciò fece solamente il tornaconto dei padroni. Siamo d’accordo che il progetto di Fini sia fallito, ma non siamo d’accordo che il suo fosse un “fascismo legalitario di sinistra” categoria politica che non è mai esistita e tantomeno nel ventennio Mussoliniano. Il fascismo, come ricorda anche De Felice che forse di fascismo ne capisce un poco di più di Giorgio Bocca, non fu né di destra, né di sinistra e, secondo noi, fu oltre la destra ed oltre la sinistra! Strano che a fare certi ragionamenti sia la stessa persona che sul giornale “La provincia Granda”, dove scriveva usualmente elogi al Duce ed al fascismo il 14 Agosto 1942 scriveva un articolo antisemita sui Protocolli dei savi di Sion ..«Questo odio degli ebrei contro il fascismo è la causa della guerra attuale... A quale ariano, fascista o non fascista, può sorridere l’idea... di essere lo schiavo degli ebrei?» e sia lo stesso, iscritto ai GUF ( Gruppi Universitari Fascisti) che nel 1940 aderì al “manifesto della razza” del 1938 e che per mettersi in luce e fare carriera nell’ambiente fascista partecipava ai Littoriali . La stessa persona che solo dopo l’armistizio dell’otto settembre 1943, quando le sorti della guerra erano segnate, ebbe la crisi di coscienza e l’illuminazione e diventò antifascista e partigiano salvando, per coincidenza, la pelle e la carriera ..!! La stessa persona che in qualità di giudice popolare condannò a morte, a guerra finita, cinque suoi ex camerati tra i quali il tenente della divisione Monte Rosa Adriano Adami, rei di avere aderito alla R.S.I. ( fonte Wikipedia) La stessa persona che diceva che le Brigate rosse erano un’invenzione, una favola che il governo raccontava ai gonzi. La stessa persona che da social comunista, nel 1990 passava a dimostrare grande simpatia per la lega nord. Si potrebbe obiettare con il luogo comune che “solo i cretini non cambiano idea”. Luogo comune opinabilissimo, ma a parte quello, si può considerare che in generale anche il cambiare idea troppo spesso non è né intelligente, né onesto quando non sia poi frutto di pura convenienza. Ma andando nel merito, ricordiamo qui come anche il “male assoluto” ( così Fini definì il fascismo, alla faccia delle considerazioni di Giorgio Bocca ) qualche cosina per il popolo lo fece ed in questo non favorì certo i padroni come invece fecero i politici del dopo guerra sino a ridurre i lavoratori nel miserevole stato in cui versano oggi e di cui sembra che Giorgio Bocca non si accorga. Ecco un elenco incompleto, delle principali leggi e riforme che il fascismo mise in opera e delle quali anche Giorgio Bocca può avere conferma con una semplice ricerca sulla Gazzetta Ufficiale: Parchi nazionali, Tutela lavoro di donne e fanciulli, Assistenza ospedaliera per i poveri, Assicurazione invalidità e vecchiaia, Riforma della scuola (Gentile), Acquedotto Pugliese, del Monferrato, del Perugino, del Nisseno e del Velletrano, Riduzione dell'orario di lavoro a 8 ore giornaliere, Opera Balilla, GIL e colonie, Opera Nazionale Dopolavoro, Centrali Idroelettriche e rete Ferroviaria, Reale Accademia d'Italia, Bonifiche integrali dell'agro Pontino, dell'Emilia, della Bassa Padana, di Coltano, della Maremma Toscana, del Sele, della Sardegna e colonizzazione del latifondo Siciliano, Attribuzione della facoltà d'indagine alla polizia tributaria, Opera Nazionale Maternità ed Infanzia, Assistenza agli 237 Illegittimi, abbandonati od esposti, Carta del lavoro, Esenzioni tributarie per le famiglie numerose, Rete autostradale, Ferrovie e Porti, Aree Industriali, Patti Lateranensi, INAIL, Libretto di lavoro, INPS, Riduzione orario di lavoro a 40 ore settimanali, ECA, Assegni famigliari, Casse rurali ed artigiane, Legge istitutiva dell’Istituto Autonomo delle Case Popolari, Riforma dei Codici, Legge Urbanistica, INAM, Lotta alla mafia, Socializzazione. Non stiamo qui a sottolineare come tutto ciò fu fatto in un ventennio del quale due anni della più grande crisi economica mondiale e cinque di guerra, ma consigliamo sommessamente a Giorgio Bocca di evitare certi argomenti e certe condanne sommarie soprattutto per non incorrere in confronti che non lo favoriscono. Gli argomenti per un giornalista sono tanti e viviamo un’attualità densa di novità e di problemi. Si interessi di questi e lasci stare la storia agli storici e soprattutto a coloro che non hanno scheletri storici negli armadi. Alessandro Mezzano Contestazioni ad un’intervista partigiana In un’intervista all’agenzia Stampa Italia, la professoressa Angela Pellicciari sostiene che: 1. Lo Stato Italiano post risorgimentale agì in senso non anticlericale, ma anticattolico quando soppresse gli ordini religiosi e che la requisizione dei beni della chiesa sottrasse ai poveri una fonte di sostentamento derubando i religiosi degli averi che avevano accumulato nei secoli e che tutto questo, unito ad un’iniqua tassazione fu la causa di una’emigrazione di massa specie nei territori annessi al regno d’Italia 2. Lo stato italiano, in nome della libertà ha soppresso la proprietà privata in quanto ha requisito i beni della chiesa 3. Attribuisce al detto di D’Azelio “ l’Italia è fatta, ora bisogna fare gli italiani” il significato che si sarebbe dovuto fare degli italiani un popolo di miscredenti atei. 4. Afferma che il papato era favorevole all’unità d’Italia e quindi a perdere il potere temporale 5. La nascita dell’Unione Europea viene salutata con entusiasmo da tutta l’intellighenzia e da tutta la popolazione cattolica, perché l’anima dell’Europa è cristiana 6. Garibaldi, ossia colui che viene definito libertador, è stato un commerciante di schiavi 7. l’identità italiana preceda di secoli la costituzione di uno Stato unitario ed abbia come cemento la lingua, la cultura e la religione. Venendo meno la religione cattolica come religione della maggioranza degli italiani, vengono anche meno, a mio modo di vedere, le ragioni profonde di unità, tanto è vero che rischiamo oggi la dissoluzione. A queste azzardate affermazioni della professoressa rispondiamo punto per punto: 1. I beni della chiesa non hanno mai contribuito in modo significativo ad alleviare la povertà del popolo che infatti è sempre restato nella miseria in cui era nato con la consolazione evangelica che “ questa è una valle di lacrime”, ma ad arricchire diocesi e Vaticano. Lo dimostra anche sia la recente scandalosa situazione dello IOR che tratta denaro con una disinvoltura degna di una mentalità malavitosa sino a riciclare denaro sporco di molto dubbia provenienza, che l’ostilità verso il “vangelo 238 della liberazione” che alcuni preti facevano in difesa delle classi più misere e oppresse. Il film “MIssion” ricorda un episodio tra i tanti, realmente accaduto dove la chiesa è complice del genocidio degli indios difesi da pochi eroici, disobbedienti gesuiti per difendere gli interessi materiali della chiesa e dei possidenti. Se poi andiamo a rivedere la storia della chiesa cattolica con la santa inquisizione, le crociate, i roghi di Giordano Bruno e di chi affermava la libertà di pensiero non si vede come si possa difenderne l’operato nella società! Quanto poi all’emigrazione, la professoressa dovrebbe spiegare coma mai essa colpì, sino ai primi del 900, anche piemontesi, lombardi e veneti, tanto che non vi è oggi quasi nessuno di quelle regioni che non abbia un parente in America. Confondere la generale miseria dell’epoca ed il desiderio di cercare una nuova vita migliore nelle nuove terre con la vessazione e l’oppressione dello Stato Italiano, vuol dire essere in mala fede! 2. Nello Stato Italiano la proprietà privata è sempre stata rispettata e la requisizione dei beni della chiesa è stato un atto che determinava come non era lecito avere dei privilegi rispetto ad uno stato che è laico e non confessionale. D’altronde vediamo ancora oggi che laddove essa può la chiesa pretende privilegi rispetto al resto dei cittadini come le esenzioni dalle tasse che le fondazioni religiose, le opere pie ecc ( addirittura a volte alberghi e spacci che fanno riferimento alla chiesa..). 3. E’ un’illazione fantasiosa, completamente gratuita e priva di ogni fondamento. 4. Il papato era talmente favorevole all’unità d’Italia che solo pochi decenni prima di Porta Pia ancora ghigliottinava i carbonari che complottavano per questo fine. 5. L’Europa, come entità culturale, storica e politica è nata ben prima del cristianesimo e risale a Roma imperiale. Il Cristianesimo è stato un successivo elemento che si è aggregato modificando in parte, ma non significativamente, l’essenza dell’Europa. 6. Sulla figura di Garibaldi e sul suo preteso “commercio di schiavi”, consigliamo alla professoressa Pellicciari la lettura illuminate del saggio “Contro la tesi di <<Garibaldi negriero>>,” di Phillip K. Cowie pubblicato nel 1998 nella “Rassegna storica del Risorgimento,” Roma. Vedrà che esso confuterà documentatamente e senza possibilità di equivoci, questa assurda tesi. 7. L’ipotesi cozza contro la realtà storica che dimostra come, anche senza la religione cattolica, l’Italia fu unità per secoli sotto Roma. Quella della professoressa Pellicciari è una tesi clericale e bigotta non suffragata da alcuna prova. La fede religiosa, che è e deve essere comunque un fatto privato del cittadino e non invadere la sfera pubblica dove anche chi non crede ha gli stessi diritti, può essere un aiuto per certe persone, ma quando diventa ossessione e bigottismo annebbia la capacità di critica obiettiva ed impedisce la libera formazione del pensiero e delle convinzioni. Alessandro Mezzano EUROPA, EUROPA Da più parti, prima e dopo l’uscita di Berlusconi sull’argomento, si sta discettando sull’utilità dell’unione Europea e su quanto convenga all’Italia di restarvi ancora dentro. Plotoni di opinionisti, di politologi e di economisti discutono sui quotidiani, nei talk show televisivi ed in tavole rotonde sul possibile fallimento di questa Europa, Gli argomenti sono molteplici e quasi tutti non privi di fondamento. Non ha senso un’Europa che ha la moneta comune , ma non un debito pubblico comune ( come la federazione Tedesca o quella Svizzera o gli stessi USA ) Vi sono Stati, come Francia e Germania che fanno politiche di incentivazione e di sviluppo industriale in barba ai regolamenti Europei mentre all’Italia ciò non è concesso. 239 Manca qualsiasi solidarietà per problemi che, come l’immigrazione clandestina, sono problemi Europei e non solo italiani. Non ha senso avere la moneta unica senza una politica economica e monetaria comune che presupporrebbe un ministero dell’economia comune. Gli argomenti sono tanti e tutti riconducono la questione al fatto che l’Europa, così come è stata fatta, è solamente un’unione di interessi e non di progetti. Insomma l’Europa delle banche e non l’Europa delle Patrie ….! Fa un poco specie che questa scoperta venga fatto solamente oggi e solamente a fronte del fallimento dell’Europa quando sin dall’inizio del processo federale molte voci, e noi tra queste, avevano obiettato con le stesse ragioni che oggi emergono. Allora gli stessi Soloni che oggi criticano l’Europa e ne certificano il fallimento, accusavano gli scettici ed i critici di malafede, di oscurantismo quando non di stupidità e li classificavano come “cassandre” in servizio permanente! Era invece del tutto evidente che il solo cemento degli interessi e della moneta comune non sarebbero stati in grado di mantenere unita una federazione che non avesse altri e più concreti motivi per restare unita. La mancanza di un’unione centrale politica oltre che monetaria, che fosse in grado di armonizzare strategie di sviluppo, ricerca, politica estera e difesa, lasciava ampi margini per una forza centrifuga basata sugli interessi dei singoli Paesi ed intralciava invece qualsiasi azione che tendesse ad amalgamare le varie componenti in un tutto unico. Al di là poi delle ipotesi teoriche che pure avevano una loro reale consistenza nel prevedere il fallimento dell’”Europa delle banche” sarebbe bastato guardarsi intorno e fare tesoro delle esperienze di tante altre federazioni che si reggevano da secoli sul principio dell’unità anche politica per immaginare che se queste non si erano limitate ad un’unione di interessi puramente economici e monetari, una qualche ragione pratica doveva pur esserci e che dunque il non tenere conto della secolare esperienza altrui non era espressione di maggiore intelligenza, ma bensì di cecità politica. A nostro avviso, a questo punto le strade possibili sono solamente due, o lasciare che questa Europa si sfaldi e si disgreghi definitivamente, oppure porre mano ad un processo di unione politica con un vero governo federale che abbia competenza assoluta su tutte le problematiche di ordine generale lasciando ai singoli stati componenti la competenza per i soli problemi di natura specificatamente locali. Il governo federale dovrebbe avere competenza in materia di economia, ricerca, politica estera, difesa e politica monetaria mentre tutto il resto resterebbe di competenza degli stati federati. Purtroppo siamo convinti che la litigiosità, le pretese nazionali e soprattutto l’indisponibilità dei politici nazionali a cedere una parte del loro potere ad un governo sovranazionale saranno di ostacolo a questo processo e che alla fine non se ne farà nulla! Alessandro Mezzano SANITA’ MARCIA Abbiamo un amico che ha un cancro ai polmoni contro il quale sta lottando per sopravvivere. Pochi mesi fa abbiamo saputo di un nuovo protocollo di cura che, nel caso di un altro amico affetto dalla stessa malattia, ha fatto miracoli debellando il cancro dopo solo cinque sedute di applicazioni di particolari radiazioni mirate. Grosso modo ( non siamo esperti e perciò ci si perdoni il pressapochismo ) si tratta di iniettare nel corpo del tumore un catodo d’oro che non solo attirerà le particolari radiazioni 240 della macchina, ma agirà da “accumulatore” e continuerà a lavorare anche dopo le suddette applicazioni continuando a distruggere le cellule cancerogene. Per ora l’impianto è disponibile solamente a Vicenza, Milano, Firenze e Palermo. Abbiamo riferito quanto a nostra conoscenza all’amico malato ed egli si è premurato di fare presente tale opportunità di cura al proprio medico curante che gli ha detto che si vedrà se sarà possibile inviarlo ad una delle città che possiedono l’apparecchiatura per farlo curare, ma che la cosa non sarà facile perché la cura è molto costosa. Come sempre si tratta essenzialmente di soldi e non di persone! Il medico sapeva, ma non l’aveva detto dato che gli ordini di scuderia sono di risparmiare anche se ciò può voler dire sacrificare la vita di una persona. Tutto ciò è comunque indegno di un Paese civile, ma lo è ancora di più se poi il risparmio che si pretende da un lato, a costo di vite umane, non fosse largamente annullato dalla corruzione e dagli sprechi che prosperano nella sanità italiana. Facciamo alcuni esempi concreti: La spesa farmaceutica italiana è di gran lunga più onerosa in Italia che in altri Paesi Europei. In Spagna gli stessi medicinali costano in media un 40% in meno che in Italia ( per fare un esempio per tutti, il vaccino influenzale che da noi costa intorno ai 16 Euro, in Spagna è venduto a 5,70 Euro ) Sarà perché in Spagna c’è meno “trippa per i gatti”, oppure i gatti sono meno famelici, oppure lo Stato si ricorda meglio che da noi di avere il dovere di controllare che non si rubi e non si corrompa per potere vendere a prezzi maggiorati? Gli scandali scoppiati in Puglia per le forniture ospedaliere con giri di tangenti e di puttane ( è inutile chiamarle “escort” ché sempre puttane sono..) oppure le prestazioni inutili e prontamente rimborsate dal servizio sanitario nazionale dell’Ospedale S.Rita di Milano sono evidentemente solo la punta di un iceberg perché se succede in Puglia ed a Milano non si vede perché non debba succedere anche nel resto del Paese..! I controlli dei rimborsi alle cliniche private convenzionate sono fatti “ a campione” e solamente nel 5% dei casi e sovente i controllati vengono avvisati dei controlli per cui immaginatevi quanto spazio alla corruzione, al furto, alla malversazione ..!! Il tutto nel silenzio ovattato delle istituzioni che promettono la “mano dura” all’atto dello scoppio degli scandali, ma che poi si acquetano e si dimenticano non appena sopito il clamore mediatico, segno questo, secondo noi, che non hanno interesse a scavare a fondo perché danneggerebbero se stessi che sono coinvolti nel maneggio! Se non ci fossero gli sprechi, la corruzione e la malversazione che domina il mondo della sanità, le risorse disponibili sarebbero molto superiori e basterebbero a fare quelle cure, anche se costose, a chi sta morendo di cancro! Ed allora, alla luce di questi fatti, diventa ancora più inumano e più delinquenziale l’atteggiamento ed il comportamento di negare tali cure e se a noi dovesse capitare di subire un torto così enorme saremmo fortemente tentati, dovendo morire a causa della disonestà altrui, di portarci con noi qualcuno dei responsabili, magari sparandogli in faccia un colpo di fucile.. Alessandro Mezzano 241 INCIVILTA’ USA Dopo lo scoppio dello scandalo delle torture barbare e sistematiche che gli Iracheni, militari, ma anche civili, avevano subito per mano delle forze d’occupazione Statunitensi ed Inglesi, Bush, Blair e persino Berlusconi cui nessuno lo aveva chiesto, si affannavano a minimizzare cercando di far passare per iniziativa di pochi spostati sadici ciò che, sempre di più, appare invece come una sistematica procedura per ottenere informazioni e collaborazione con sistemi che applicano ferocemente i principi di quel terrorismo che si dice di voler combattere. Le ragioni che le fonti ufficiali Americane ed Inglesi portavano per giustificare in qualche modo quegli avvenimenti che pongono in grande imbarazzo sia i comandi militari che i rispettivi governi, sono: Gli alti comandi non erano a conoscenza di quanto stava avvenendo nelle prigioni Irachene gestite dalle forze d’occupazione, né tantomeno hanno mai ordinato di usare la tortura come metodo d’interrogatorio dei prigionieri. I casi venuti alla luce sono pochissimi e le responsabilità si possono circoscrivere ad alcune “schegge impazzite” che nulla hanno in comune con la struttura militare nel suo complesso. La salute delle democrazie USA ed Inglese è dimostrata dal fatto che esse sono in grado di autodenunciare gli orrori e di porvi rimedio punendo i responsabili. Ma a queste argomentazioni, dettate soprattutto per trarre dall’imbarazzo i governi della coalizione e specialmente Bush che a breve avrebbe dovuto sostenere l’esame dell’elettorato Americano, è facile obiettare con argomentazioni che rappresentano deduzioni logiche e fatti: La Croce rossa aveva denunciato ad USA ed Inghilterra la pratica della tortura sui prigionieri sin dal gennaio scorso e nulla è stato reso noto dai rispettivi governi sino a Maggio e solo in seguito all’apparizione delle fotografie che documentavano in modo incontrovertibile quanto stava accadendo nelle prigioni dove erano detenuti gli Iracheni. Il direttore di Amnesty International ha dichiarato in una trasmissione RAI dei primi di Maggio che la sua associazione aveva denunciato ai governi USA ed Inglese le torture ed i maltrattamenti ai prigionieri Iracheni da più di un anno senza che le denunce avessero mai dato luogo né ad indagini, né a provvedimenti atti a far cessare tali pratiche barbare. Se lo scandalo non fosse scoppiato a causa delle denunce di privati che hanno prodotto le foto che testimoniavano delle torture e le hanno inviate ai giornali, né la democrazia Americana, né quella Inglese si sarebbero mai sognate di autodenunciare alcunché ed i poveri Iracheni avrebbero continuato a subire torture e maltrattamenti babaric ome avevano subito sino ad allora. 242 Dalle dichiarazioni conformi di molti degli accusati delle torture e di funzionari che erano al corrente delle procedure standard per gli interrogatori dei prigionieri in Iraq, in Afganistan e nella prigione di Guantanamo, risulta che l’ordine della CIA era di “ammorbidire preventivamente” coloro che dovevano poi essere interrogati e che ciò avveniva fiaccandone la dignità, la personalità e la resistenza nei modi che sappiamo. Dato che i militari torturatori si facevano fotografare mentre torturavano gli Iracheni, è evidente che non temevano che queste fotografie potessero loro nuocere e quindi risulta evidente che facevano quello che facevano per ordine e con l’approvazione dei loro superiori. In caso contrario, se le torture fossero state solo gli episodi limitati di alcuni soldati sadici (ma non necessariamente cretini..!) essi non avrebbero certo lasciato prove della loro disubbidienza criminale facendosi fotografare mentre compivano un reato! Ci pare evidente, da quanto fin qui argomentato, che le torture erano parte di un costume e di una metodologia organizzata e che, come tale, non poteva essere ignorata né dagli alti comandi militari, né dai governi che ne sono comunque responsabili. D’altra parte gli Americani e gli Inglesi non sono affatto nuovi a simili pratiche e basterebbe interrogare i reduci dai campi di concentramento per “Non collaborazionisti” della seconda guerra mondiale per ricavarne storie simili a quelle che raccontano i prigionieri Iracheni. Ossa fracassate, ausiliarie stuprate, vitto negato erano prassi regolare nei campi di concentramento dei “liberatori” come quello di Coltano. “Liberatori” che, durante la guerra, si erano anche divertiti a mitragliare inermi carretti e biciclette sulle strade, bersagli che nulla avevano di militare… Evidentemente gli Americani sono rimasti, in fondo, quelli che hanno sterminato i Pellirosse senza il minimo rimorso, e sono quelli che hanno sfruttato la schiavitù dei negri quando la schiavitù era oramai scomparsa da ogni Paese civilizzato ed ancora oggi, all’interno di un’ostentata facciata di democrazia e di perbenismo, nascondono l’arroganza razzista di chi si ritiene superiore e vuole imporre il proprio modello con qualsiasi mezzo! Sono anche quelli che con ipocrisia pretendono di passare per gli epigoni dei diritti umani e della democrazia nel mondo quando invece intervengono solamente per difendere i propri interessi economici e strategici come dimostra per esempio la pretesa difesa della democrazia in Iraq e l’indifferenza per i genocidi in Ruanda ed in Tibet! Non è più accettabile di condividere con USA ed Inghilterra la vergogna di una guerra ingiustificata e di barbarie indegne di qualsiasi Paese civile! Non infanghiamo le nostre Forze Armate! Non infanghiamo la nostra bandiera! Via l’Italia dall’Iraq! Via l’Italia dall’Afganistan! Alessandro Mezzano 243 Rogo a Torino, Vergogna a Terni E poi dice che non si capisce perché il PD non riesce a decollare e resta sempre a guardare Berlusconi che vince … Alla Thyssen di Torino sette operai erano bruciati vivi per la negligenza della direzione che non voleva più spendere altri soldi per la sicurezza di uno stabilimento che sarebbe dovuto essere chiuso. Dopo due anni di processo la dirigenza è stata condannata per “Omicidio volontario” punendo non solo in modo esemplare i responsabili che avevano anteposto il denaro alla vita dei lavoratori, ma stabilendo un principio giurisdizionale che farà testo nelle eventuali prossime cause analoghe e che quindi sarà un deterrente, forse l’unico, che impedirà in futuro di speculare sulla vita dei lavoratori per meri motivi economici. Ebbene, sia il presidente della regione Umbria che il presidente della provincia di Terni che il sindaco di Terni, tutti e tre del PD, hanno in vario modo criticato quella sentenza definendola ora ingiusta ora eccessiva e motivando il loro giudizio con il timore che la conseguenza della sentenza possa essere di danno per l’occupazione! Anche se condanniamo un atteggiamento così mercenario e così insensibile dei diritti primari, come la vita stessa, dei lavoratori che sono operai e non schiavi, pure speriamo, in verità senza tanta fiducia, che il giudizio di quei politici non sia invece legato al fatto che la perdita di occupazione porti come conseguenza una perdita di consensi elettorali e di potere oltre alla perdita di appoggi di varia natura da parte dei padroni della Thyssen Group …! Ci sovviene il divino Giulio Andreotti che in Tali occasioni diceva:” a pensare male si fa certamente peccato, ma ci si azzecca quasi sempre “ Non crediamo che le ragioni addotte dalle autorità Umbre del PD siano gradite né dai parenti delle vittime del rogo di Torino, né dai loro compagni di lavoro, né dai lavoratori in genere, ma forse ai tre dei lavoratori interessa poco e comunque di meno delle loro poltrone! Nota: sicuramente queste cose e questi commenti non sarebbero potuti avvenire se la Thyssen avesse operato in regime di Socializzazione delle aziende! Alessandro Mezzano 244 Cosa fu il Fascismo per l’Italia Siamo veramente stufi di sentire, ad ogni occasione, sussiegosi maestri di pensiero, mezzibusti televisivi, uomini politici, giornalisti, pseudo storici, preti, insegnanti, sindacalisti, comici vari discettare sulla “tragedia del Fascismo” che ha colpito l’Italia e che l’ha trascinata alla guerra! E mai, mai nessuno che si periti di fare presenti anche le mille cose buone che il Fascismo ha fatto e che gli valsero il consenso popolare e l’ammirazione internazionale, quasi che questo non fosse stato una realtà vissuta dagli italiani e documentata dai giornali internazionali dell’epoca. Ed allora cerchiamo di analizzare cosa successe in quel periodo della storia italiana e come il Fascismo ne fu il protagonista assoluto. Quando il fascismo prese in mano le sorti dell’Italia, i bambini lavoravano a 9 anni di età e lo facevano anche nelle miniere e nelle filande. La scuola obbligatoria per i fanciulli arrivava alla seconda elementare. Le donne erano regolarmente licenziate quando restavano incinte. Per i lavoratori non esisteva alcun orario di lavoro, ma tutto era all’arbitrio dei padroni. Non c’era per i lavoratori la previdenza sociale, la pensione, l’assistenza malattia, i contratti di lavoro, il libretto di lavoro, gli assegni famigliari, l’assicurazione infortuni, il dopolavoro. Le ferrovie erano scarse, gli acquedotti insufficienti, le zone paludose e malariche erano estese a vaste parti del Paese, i beni culturali ed artistici erano alla mercé della speculazione privata, non esisteva alcuna possibilità per i figli dei lavoratori di fruire di cure climatiche al mare o in montagna e la mafia spadroneggiava in Sicilia beffando lo Stato e colludendo con la politica. In venti anni, di cui 5 di guerra e due della più grave crisi economica mondiale che sconvolse tutti i Paesi industrializzati, il fascismo riuscì a trasformare l’Italia con una serie di leggi e di riforme epocali che cambiarono radicalmente il panorama e gli equilibri sociali del Paese. Ecco un elenco, sintetico ed incompleto, delle principali leggi e riforme che il Fascismo mise in atto: Parchi nazionali, Tutela del lavoro di donne e fanciulli, assistenza ospedaliera per i poveri, Assicurazione invalidità e vecchiaia, riforma della scuola( Gentile), Acquedotti pugliese, del Monferrato, del Perugino, del Nisseno e del Velletrano, Riduzione dell’orario di lavoro sin o a 40 ore settimanali, Opera Balilla e colonie per i fanciulli, Opera nazionale Dopolavoro, Centrali idroelettriche e rete ferroviaria, Reale accademia d’Italia, Bonifiche integrali dell’Agro Pontino, dell’Emilia, della bassa Padana, di Coltano, della Maremma Toscana, del Sele, della Sardegna e colonizzazione del latifondo Siciliano, Attribuzione della facoltà d’indagine alla polizia tributaria, Opera Nazionale Maternità ed Infanzia, Assistenza agli illegittimi, abbandonati od esposti, Carta del lavoro, Esenzioni tributarie per le famiglie numerose, Rete autostradale, ferrovie e porti, Aree industriali, patti lateranensi, INAIL, Libretto di lavoro, INPS, ECA, Assegni famigliari, casse rurali ed artigiane, Case popolari, legge Bottai per la difesa dei beni culturali, Riforma dei codici civile e penale, Legge urbanistica, INAM, Lotta alla mafia, Socializzazione delle imprese. 245 Oggi, dopo 65 anni dalla caduta del Fascismo, la situazione sociale è regredita, i lavoratori contano di meno ed i padroni contano di più, la disoccupazione, la precarietà e l’incertezza per il domani dominano la vita quotidiana e costringono i giovani a vivere alla giornata senza la possibilità di fare progetti per il loro futuro, senza la possibilità di formarsi una famiglia e di avere dei figli. La mafia si è moltiplicata e si è sempre più inserita in ogni aspetto della vita sociale con la complicità della politica che oramai è organica ad essa. Il prestigio nazionale non è mai stato così basso e così ridicolizzato nel contesto mondiale. E’ vero, durante il Fascismo la libertà di espressione era limitata, ma a questo proposito vogliamo fare un paio di osservazioni: Non ci pare che oggi la libertà di espressione porti a dei risultati così positivi dato che nelle cose importanti ( vedi i referendum ) la politica se ne frega del parere popolare e svillaneggia la sovranità popolare facendo il contrario di quanto essa esprime mentre poi manipola la pubblica opinione con il monopolio dei mezzi d’informazione. Non ci pare che i regimi antifascisti di cui il comunismo era il principale, abbiano mai espresso situazioni di assoluta libertà ed anzi ci sembra che mentre durante il Fascismo non esistevano Gualg, questi erano la norma nei Paesi comunisti. Quanto alla seconda guerra mondiale, essa fu progettata e voluta dalle potenze plutocratiche che vedevano in pericolo il mondo capitalista a causa delle nuove idee rivoluzionarie del fascismo che, superando l’antitesi Capitale/lavoro del vecchio ed obsoleto marxismo, e trasformando la lotta di classe in sinergia tra le classi, metteva in crisi profonda tutto l’impianto su cui si reggeva il capitalismo basato sul profitto e che aveva il denaro come fine anziché come mezzo. Stupidaggini quelle della difesa della democrazia o quella della libertà di Danzica. Stupidaggini facilmente contestabili perché gli USA vennero in guerra in Europa anche nel 1915 quando non era in pericolo la democrazia, ma i suoi interessi strategici ed economici e per quanto riguarda Danzica, il mondo non mosse un dito quando non solo Danzica, ma tutta la Polonia fu inghiottita dall’URSS il che, per coerenza, avrebbe meritato un’altra guerra contro Stalin… Quanto poi allo scandalizzarsi per la guerra, “ da che pulpito viene la predica..” dato che i principali piangioni sono quei filocomunisti che non hanno fatto neppure una piega quando il comunismo ha annesso mezza Europa dell’est sulla punta delle baionette ed ha eliminato fisicamente tutta la possibile opposizione e neppure quando il comunismo ha scatenato le guerre in Tibet, in Korea, in Vietnam, in Cambogia ed in Laos, ma si sono limitati ipocritamente a definire queste guerre imperialiste come “Guerre di liberazione” dando così autonomamente ad esse la patente di liceità e santità! Sono gli stessi comunisti che applaudirono alle repressioni sovietiche in Polonia ed in Ungheria ed all’invasione della Cecoslovacchia senza il minimo sussulto di umanità per chi moriva in nome della libertà. E sono quegli stessi comunisti che, egemoni al 95% nella resistenza, non volevano portare in Italia la democrazia, ma volevano sostituire il Fascismo con il comunismo di Stalin che invece a Febbraio del 1945 li fregò a Yalta concedendo che l’Italia entrasse sotto la sfera d’influenza degli USA. Ricordiamo qui, per inciso, che nell’Italia del Fascismo non c’erano né campi di concentramento per i dissidenti, né filo spinato o Vopos pronti a sparare per impedire agli italiani di scappare all’estero come invece era nel “paradiso comunista”! Ed allora appare evidente quanto siano ipocriti, bugiardi ed in malafede tutti coloro che piangono ancora oggi sulla “tragedia del Fascismo” senza contestualizzare la storia e facendo finta che i nemici del Fascismo fossero il bene assoluto… A tutti loro un vaffa., di vero cuore! Alessandro Mezzano 246 NUCLEARE E FUSIONE FREDDA Argomento all’ordine del giorno quello del nucleare, sia per la tragedia Giapponese che per il referendum che dovrebbe tenersi a giugno prossimo e che il governo tenta in ogni modo di annullare. Strano che in questo clima non si senta parlare da nessuno dei media della fusione fredda. Nata circa trent’anni fa, fu annunciata come riuscita da Martin Fleischmann e Stanley Pons il 23 Marzo 1989 lasciando però molti dubbi sull’attendibilità scientifica soprattutto per la scarsa ripetitività dell’esperimento. Il 25 gennaio 2011, due ricercatori dell’università di Bologna Sergio Focardi ed Andrea Rossi hanno presentato un reattore di fusione nucleare a freddo che da atomi di idrogeno e di nichel produce rame rilasciando energia 100 volte superiore a quella immessa per innescare il fenomeno. In questo caso l’esperimento è ripetibile e quindi dimostra l’autenticità del processo fisico anche se non sono ancora chiari i meccanismi per cui tale reazione avviene il che non ci pare così importante dato che il fenomeno avviene e che è ripetibile. L’università Svedese di Upsala si è mostrata interessatissima ed ha proposto di proseguire la sperimentazione e gli studi in proposito. Alla luce di questi avvenimenti risulta veramente strano che la stampa e le TV, a tre mesi dall’avvenimento, non ne facciano la notizia principale delle loro comunicazioni e forse non siamo poi così paranoici se dubitiamo che dietro a tanta, ingiustificatissima, indifferenza ci possano essere una serie di interessi legati vuoi alla lobby del petrolio che a quella delle centrali nucleari. Se così non è, allora si tratta di una mancanza di professionalità giornalistica che non trova giustificazione alcuna! Perché la fusione fredda, se fosse riproducibile su vasta scala, e noi non vediamo perché non lo possa essere, risolverebbe uno dei più grossi problemi dell’era moderna e scaccerebbe per sempre dal panorama del nostro futuro l’incubo peggiore che pone in essere la prospettiva della stessa estinzione del genere umano. Comunque sia ci sembra il caso di parlarne e di farlo a fondo per non perdere un’importante occasione per tutto il genere umano. Purtroppo, nella logica del capitalismo mondialista in cui purtroppo viviamo, la priorità, seppure pazza ed incosciente, viene data all’utile immediato ed agli interessi economici in gioco rispetto alla vita stessa dell’umanità. Logica cretina ed autolesionista se mette in pericolo la vita, ma in qualche modo coerente con il principio per il quale il denaro non è più un “mezzo”, ma un “fine”. Alessandro Mezzano 247 CORRUZIONE Da più parti ( procura della repubblica, esperti, Alto commissariato anti corruzione, SECIT, ecc. ecc. ) si è constatato che , passata la bufera di tangentopoli che, se ha sbaragliato molti partiti tradizionali non ha eliminato dalla scena gli uomini politici che sono stati protagonisti o complici di quella corruzione generalizzata della politica e dell’imprenditoria, la corruzione della pubblica amministrazione italiana, non solo non è diminuita, ma è invece aumentata perfezionando sistema e prassi che sono diventate più elaborate e più raffinate per sfuggire alla palese constatazione degli illeciti. I protagonisti di quelle corruzioni sono rimasti impuniti e si sono quasi tutti riciclati nella seconda repubblica, magari cambiando casacca politica, ma certamente non quella morale. Il principale sistema per riscuotere tangenti in cambio di favori, appalti e concessioni varie, che ieri si esplicava nel passamano di pingui bustarelle, consiste oggi nel fare figurare succulente e dispendiose “consulenze” che vengono regolarmente fatturate e che, sul piano formale, sono transazioni ineccepibili, salvo che si riferiscono a consulenze inutili, onerose e che riguardano molto spesso materie per le quali le amministrazioni hanno già proprio personale specializzato per cui si evidenzia lo scopo fraudolento di tali consulenze fatte da teste di legno e che non sono altro che un modo surrettizio di pagare delle tangenti per corrompere! La complicità del governo in questo malaffare è evidente e si esplicita soprattutto nell’assenza assoluta di iniziative per combattere il fenomeno malavitoso che non richiederebbero provvedimenti complicati, ma una semplice puntualizzazione legislativa. Basterebbe infatti stabilire per legge che la concessione di tutte le consulenze che risultino superflue ed inutili o che avrebbero potuto essere effettuate con successo da personale tecnico di quella pubblica amministrazione che le richiede, fossero di per se stesse equiparate a corruzione, truffa ed appropriazione indebita e che, di conseguenza, gli amministratori responsabili fossero giudicati e condannati per tali reati, per creare un efficace deterrente e per ristabilire un equilibrio di equità legale. Ma certamente il governo e perfino la politica in generale non sono favorevoli a mutare questo stato di cose che avvelena il clima tra Cittadini e pubblica amministrazione per il semplice motivo che la corruzione è uno dei cardini che reggono il potere politico sia perché questo è composto, per la maggior parte, da mascalzoni che si sono dati alla politica non certo per servizio, ma per lucro e sia perché la corruzione serve a comprare quei consensi elettorali che sono la fonte stessa del potere politico. Come si vede è un circolo chiuso che è difficile spezzare perché la corruzione alimenta la politica e questa politica alimenta la corruzione! 248 Alessandro Mezzano CE NE FREGHIAMO..!! A Proposito dei ballottaggi delle elezioni comunali ( maggio 2011 ) e naturalmente soprattutto di quello che si svolgerà a Milano, va senz’altro puntualizzata una cosa. In questi quindici giorni torneranno a suonare le sirene del Berlusconismo e la chiave di volta del loro discorso sarà senza dubbio la scelta tra il comunismo dilagante e la libertà e la democrazia .. Non facciamoci abbindolare e stiamo con i piedi per terra! La Moratti, il suo alleato la lega ed il suo padrone Berlusconi rappresentano l’antifascismo, il liberalcapitalismo, il filo sionismo e la massoneria e sono quindi per noi altrettanto nemici dei comunisti che per altro non sono certamente più né quelli degli anni venti, né quelli dello stalinismo anche se sono sempre l’antitesi del nostro mondo. Il mondo che ci offre Berlusconi lo conosciamo ed è un mondo dove impera la corruzione, il malaffare, l’egoismo più gretto, l’assoluta mancanza di quei valori che per noi sono alla base di una società civile degna di questo nome e soprattutto è un mondo che non è migliore di quello che ci viene offerto dalla sinistra. Per questi motivi noi non abbiamo nessun motivo di preferire la Moratti, Berlusconi e la sua banda di mafiosi e di puttane agli altri e quindi possiamo e dobbiamo gridare forte il nostro “ me ne frego” in faccia a tutti coloro che tenteranno di spaventarci con lo spauracchio del “pericolo rosso”!! Ricordiamoci che l’antifascismo di Berlusconi è della stessa natura di quello che massacrò i nostri padri nelle “radiose giornate” del 1945! Ricordiamoci che la lega, alleata fedele di Berlusconi e della Moratti, è quella che sputa sulla bandiera per la quale i nostri padri hanno saputo sacrificare anche la vita e che tratta i nostri fratelli del sud come razza inferiore! Ricordiamoci che la nostra idea di Stato sociale, di solidarietà nazionale fa ancora paura alla plutocrazia nazionale ed internazionale per la sua carica rivoluzionaria e per l’umanità della sua concezione etica! Ricordiamoci che noi siamo “ALTRO” da questi omuncoli miserabili che pensano solamente al loro tornaconto personale e che per noi viene prima la Patria e poi l’individuo! Ricordiamoci che noi siamo gli eredi delle leggi sociali, della emancipazione del lavoro, della socializzazione, dello Stato etico e di un DUCE che ha illuminato la storia! Ricordiamoci tutto questo e gridiamo loro in faccia il nostro “ ME NE FREGO” !! Alessandro Mezzano 249 EDILIZIA ABUSIVA Non ce la sentiamo di dare la nostra solidarietà alle migliaia di cittadini che protestano per i decreti di abbattimento delle case costruite abusivamente, specie nella zona del Napoletano, ma anche in moltissime altre zone del meridione. Non ce la sentiamo nonostante capiamo quale sia il dramma di chi si vede messo fuori casa, per quattro principali motivi: 1° e più importante perché chi ha costruito SAPEVA esattamente che stava facendo un'azione illegittima che avrebbe nociuto all'ambiente, alla ordinata e razionale progettazione urbanistica, agli altri cittadini che si vedevano privati di spazi e di servizi cui avevano diritto in ragione di una prepotenza ingiustificata ed illegale senza poi contare che si é creata una situazione di ingiustizia palese nei confronti di quei cittadini che, essendo ligi alla legge, incontrano più difficoltà degli abusivi nel costruirsi una casa. 2° perché i costruttori abusivi avevano scommesso sull’ignavia, sul malcostume e sull’inettitudine delle istituzioni che in passato avevano sempre sanato le situazioni di illegalità con dei condoni che non avevano fatto altro che incrementare successive ondate di abusivismo in un circolo vizioso senza fine. 3° perché le indagini della magistratura hanno evidenziato che i costruttori abusivi sono molto spesso degli speculatori che costruiscono, vendono e ricostruiscono ancora abusivamente, tanto che moltissimi nominativi ricorrono ripetutamente e con troppa frequenza nella casistica delle indagini della magistratura relative agli abusi edilizi dimostrando, in questi casi, un ben preciso calcolo speculativo e di malaffare con contaminazioni anche nella malavita organizzata e nella camorra. 4° perché in un Paese civile le regole sono regole e devono valere per tutti! Dopo DECENNI E DECENNI di una situazione di diffusa illegalità era ora che la legge tornasse ad essere sovrana ed unica arbitra della liceità e del buon costume. Certamente ci saranno anche casi umani di gente che si troverà in mezzo ad una strada, ma, seppure a malincuore e con un velo di tristezza non si può dimenticare che "chi é colpa del suo mal, pianga se stesso! Se non si amputerà con decisione e senza recriminazioni l'arto infetto, la cancrena continuerà ad estendersi e procurerà la morte del malato ..!! Alessandro Mezzano __._,_.___ INTEGRAZIONE O AGGRESSIONE? Abbiamo ricevuto un articolo che denunciava come in Svezia, negli ultimi 10 anni il numero delle aggressioni sessuali e degli stupri sia quintuplicato ed a prima vista abbiamo pensato alla solita propaganda xenofoba che esagerava i termini del problema per suscitare sdegno, paura e di riflesso una reazione contraria alla immigrazione ed all’accoglienza di persone del terzo mondo ed in special modo di nord africani ed asiatici. Poi però abbiamo pensato che così come non sarebbe stato giusto il pregiudizio contrario agli immigrati, non lo sarebbe stato neppure quello ad essi favorevole e perciò abbiamo 250 deciso di fare una piccola ricerca su internet per valutare la situazione con maggiore obiettività. Consigliamo vivamente ai lettori di fare altrettanto digitando su Google “Stupri in Svezia”. Abbiamo così scoperto che entità attendibili come Amnesty International e le stesse Nazioni unite sono intervenute sull’argomento suggerendo al governo Svedese di diventare molto più rigoroso nel giudicare tali reati che attualmente sono puniti spesso con pene irrisorie incoraggiando così il loro reiterarsi! Certamente non è possibile giudicare un fenomeno negativo come quello delle violenze sessuali e degli stupri senza contestualizzarlo nella cultura delle etnie degli immigrati che tali reati compiono, ma nel contempo, è altrettanto doveroso ed imprescindibile che si affermi, anche nei fatti, il principio che chi viene a vivere nelle nostre terre, non essendo forzato a farlo, DEVE ASSOLUTAMENTE accettare le nostre regole e le nostre leggi. Usi e costumi delle terre di origine sono tollerabili solamente se non configgono con gli usi e le leggi del nostro Paese e chi non è disposto ad accettare le nostre regole sociali e le nostre leggi, DEVE essere punito dalla legge e poi, a pena scontata, espulso per sempre! Uno studio condotto per conto dell’Unione Europea che ha preso il nome di Case Closed ha dimostrato alcune cose che vanno meditate per trarne conclusioni e provvedimenti. La Svezia è il Paese dove l’accoglienza è al più alto livello in tutta l’Europa. In Svezia si verifica il maggior numero di violenze sessuali e di stupri. Il National Council of Crime Prevention BRÅ rileva come nei primi sei mesi del 2008 gli stupri siano aumentati del 9% rispetto all’anno precedente. Lo studio Europeo Case Closed evidenzia come in 20 anni il numero di stupri denunciati alla polizia sono quintuplicati, ma le condanne sono inferiori a quelle del 1965. Tutto quanto sopra evidenziato conferma che il “buonismo” a tutti i costi non è un’arma vincente nel processo di integrazione degli immigrati, ma anzi è vissuto come rilassatezza e debolezza e NON è l’atteggiamento più opportuno perché rappresenta un linguaggio che non viene compreso da coloro cui sarebbe diretto! Il rispetto delle reciproche usanze, che è alla base di una ragionevole integrazione, deve trovare il suo limite assoluto nel rispetto delle nostre leggi e non può trovare alibi od attenuanti che vanno a scapito delle sicurezza e dell’integrità dei nostri cittadini! Rigore nel fare rispettare la legge e selezione preventiva nella scelta delle etnie da accettare nell’immigrazione privilegiando quelle che per il loro patrimonio culturale rappresentano un minore pericolo ed un minore impatto rispetto al nostro modo di vivere ( per esempio meglio i Filippini che i Nigeriani ) dovrebbero essere le linee informatrici di una saggia politica sull’immigrazione e sull’accoglienza. Alessandro Mezzano LA CRISI DELL’EURO Nonostante le rassicurazioni d’ufficio dei governi e della banca centrale europea è a tutti evidente una crisi profonda e drammatica dell’Euro che, predicato come la panacea universale delle economie del vecchio continente, si è invece rivelato come un ostacolo allo sviluppo o quantomeno un freno ed una sclerotizzazione specialmente per le economie meno avanzate di alcuni Paesi. Ne sono testimoni le situazioni economiche della Grecia, del Portogallo, della Spagna ed in parte anche dell’Italia che rischiano addirittura il fallimento! 251 Certamente le cause di tali situazioni sono molteplici e vi concorrono anche le politiche sbagliate di governi inadeguati a determinare le strategie a lungo termine ed a maggior ragione a sostenere la bufera di una crisi internazionale causata, a sua volta, dalla estremizzazione del concetto capitalistico della finanza speculativa USA. La causa principale, secondo noi, è comunque determinata dal fatto che, mentre dovrebbe essere l’economia a sottostare alla politica, quando si è fatta l’Europa si è privilegiato l’economia sulla politica. In pratica, un Euro nato come unico collante e come unico fattore economico comune, non poteva non essere una fragile struttura, insufficiente a tenere unita, coesa ed omogenea una federazione come quella europea le cui implicazioni locali vanno ad incidere sulla struttura comune senza che vi sia, alla base un organo di governo in grado di determinare le condizioni per livellare, armonizzare, correggere, indirizzare e dare una strategia comune a quei fattori che determineranno poi una comune politica economica. Il tutto con l’autorità riconosciuta per imporre le decisioni federali ai governi locali senza attendere che generiche raccomandazioni sia recepite superando gli interessi di particolari gruppi di potere locali che spesso confliggono con tali raccomandazioni. Il concetto stesso di Federazione implica diversi piani d’azione e di governo dei quali quelli di interesse generale e comune, delegati ad una autorità politica centrale ed altri, di interesse locale e particolare, delegati ai governo locali. L’economia, la moneta e la politica finanziaria fanno appunto parte di quegli interessi comuni e generali che devono essere di competenza di un governo centrale. La miopia, l’inadeguatezza politica, gli interessi particolari e l’ambizione personale dei vari politici che hanno fatto da levatrice all’unione europea e che non volevano delegare ad altri il loro potere, hanno impedito che essa si costituisse sin dall’inizio su basi logiche, ragionevoli e politicamente corrette ed è così che è nata l’Europa delle banche anziché l’Europa delle Patrie che avrebbe posto le sue basi su fattori di tradizione, di cultura, di storia comuni creando una federazione politicamente omogenea e determinando poi una comune politica economica, industriale e finanziaria che avrebbe portato ad uno sviluppo più omogeneo e senza quelle discrasie che stanno squassando l’Europa e pongono in forse non solo l’Euro, ma la stessa federazione! Come sempre la cecità e l’ingordigia del liberalcapitalismo portano alla fine a situazioni drammatiche e pericolose come la storia ha documentato con una serie successiva di spaventose crisi mondiali. Se a questo si aggiunge la meschinità di chi non sa e non vuole vedere oltre i confini del proprio orticello politico e si trincera a difesa ad oltranza del proprio potere personale, allora significa che non siamo maturi per l’Europa e che il nostro destino è quello di piccole nazioni senza potere e senza voce nel consesso internazionale moderno! Alessandro Mezzano ELOGIO DEL SUICIDIO Quando la vita di ciascuno di noi non presenta più quei limiti di dignità, di speranza, di vitalità che sono il minimo necessario per proseguire in un cammino che è e deve essere comunque di lotta, di conquista e di affermazione, allora non solo è lecito, ma è logico ed accettabile pensare di porre fine ad un’esistenza senza attendere supinamente che le circostanze ci conducano ad un’inutile sofferenza, al degrado fisico e psicologico ed all’abbrutimento che ne è l’inevitabile conseguenza. Anziché sottostare ad una natura matrigna che ci umilia e ci degrada, è più dignitoso esercitare un atto di forza, di volontà e di orgoglio per decidere noi e non le circostanze come e quando porre fine ad una vita che non ci dà più la soddisfazione di esistere! 252 Da sempre l’Uomo si è ribellato alla natura ed ha cercato in tutti i modi di dominarla per affermare se stesso e per emanciparsi dalle sue leggi ed a maggior ragione quindi è giusto che tenti di sottrarsi al degrado cui essa lo sottoporrà nella vecchiaia. Rientra nell’ideale eroico della vita il volerne essere il solo padrone e decidere autonomamente, secondo i parametri della propria filosofia, quando essa non è più degna di essere vissuta e deve essere terminata. Il gesto del suicidio non è viltà, ma coraggio, non è indifferenza, ma amore verso una vita come era e come non è più a causa del degrado cui è giunta. I vili si adeguano, i vili subiscono, i vili si rassegnano! Il coraggioso sa lottare, il coraggioso sa perdere, il coraggioso sa morire! Analizziamo ora il suicidio sotto gli aspetti giuridico, etico e morale-religioso. Giuridicamente, la competenza ed il diritto della legge terminano laddove inizia il privato e dove il privato non reca nocumento alla società in cui il cittadino vive. Ciascun membro della società ha con essa un patto per il quale concede alcune sue libertà in cambio dei vantaggi del vivere in società, ma in questo patto non è compresa la proprietà della propria vita che resta di esclusiva pertinenza dell’individuo. Se ne deduce che da un punto di vista giuridico, non esiste alcuna giustificazione alla proibizione dell’esercizio del suicidio di un cittadino che con questo atto non nuoce a nessuno e non lede i diritti altrui. Lo Stato non si può sostituire alla volontà del singolo nell’esercizio della sua azione privata e pertanto non ha la giustificazione giuridica per proibire l’esercizio del suicidio. Da un punto di vista dell’etica nessuno a parte il soggetto, ha la facoltà e l’autorità morale per determinare quale debba essere l’atteggiamento di un individuo relativamente alla scelta di vivere o di morire perché la vita è un bene assolutamente individuale la cui gestione è nelle valutazioni e nelle decisioni soggettive dell’individuo stesso senza che la società abbia né competenza, né autorità per determinarne la natura. L’etica riguarda i rapporti degli uomini tra di loro e mai invece quelli dell’uomo con se stesso per i quali egli è il solo giudice competente. Quanto poi alla morale religiosa cristiana, qui in rapporto al suicidio, siamo di fronte ad una grossa ipocrisia e ad una contraddizione della stessa dottrina. Da sempre ci viene sbandierato il principio del “libero arbitrio” come il più grande dei doni che Dio ci ha fatto per renderci liberi e diversi dagli animali e dalle piante. Ora, anche considerando che per il cristianesimo il suicidio è un peccato mortale, resta il fatto che né Dio stesso per sua propria volontà, né la chiesa, a maggior ragione, possono derogare dal diritto concesso all’uomo di essere libero di scegliere tra il bene ed il male e pertanto non possono imporre ai credenti ed a maggiore ragione ai non credenti, di non decidere di suicidarsi. La contraddizione sta nel fatto che la chiesa cattolica pretende che lo Stato non legittimi il suicidio imponendo di fatto ciò che neppure Dio stesso ha voluto imporre! Alessandro Mezzano BUGIARDI IN MALAFEDE Non ci siamo ancora abituati, dopo decenni di convivenza, alla disinvoltura con la quale i politici di ogni colore mentono spudoratamente ai Cittadini falsando la natura dei problemi di cui si discute per distorcerli alla propria convenienza. 253 Un esempio illuminante su cosa intendiamo, per meglio fare comprendere ai lettori, è l’intervento di un politico di centrodestra ( ma non è che quelli di centrosinistra siano più sinceri e convincenti ) alla trasmissione di approfondimenti di Canale 7 “Omnibus” del 17 Giugno 2011. Il politico in questione, a proposito dei deficit cronici di certi comuni, affermava che questi comuni sprecano risorse che non hanno in consulenze esterne ad amici, in appalti per lavori pubblici non necessari ed a volte inutili, in spese di rappresentanza, in viaggi, cene e quant’altro mentre fanno mancare i fondi per spese essenziali come asili, assistenza agli anziani, viabilità, ecc. Quando poi i bilanci, per questi motivi, sono inevitabilmente in rosso, allora si chiede aiuto a Roma. Sempre il suddetto politico affermava che sarebbe stato invece opportuno intervenire sugli sprechi e non aiutare quei comuni che tali sprechi fanno. Tutto bene, tutto perfetto, salvo un piccolo importante particolare taciuto volutamente. Queste spese fatte per favorire amici politici fanno parte integrante del gioco democratico così come è oggi impostato perché sono proprio queste spese che, favorendo dei collettori di voti, permettono la rielezione dei sindaci e delle giunte e nessun politico rinuncia alla rielezione in cambio dell’integrità personale e dell’onestà dei bilanci! Quanto ai comuni che non vanno in deficit, non è che non facciano simili spese e simili sprechi, ma hanno la fortuna di essere ubicati in zone dove gli introiti fiscali ( aziende, commerci, ecc,) sono superiori alle uscite degli sprechi per cui, alla fine, il bilancio resta in attivo. Ed allora, come sempre, il vizio sta nel manico e cioè nel sistema che dà il potere attraverso i voti e nella necessità di favorire qualcuno per accaparrarsi quei voti che danno il potere …!! Sempre nella stessa trasmissione, un altro politico tuonava contro l’evasione fiscale che sottrae cospicue somme di denaro all’erario impedendo investimenti necessari al progresso del Paese. Anche questa è una mezza verità perché non si dice che se l’evasione fiscale continua ed aumenta ogni anno, è anche perché gli evasori sanno di godere di una sorta di impunità o quantomeno il pericolo reale è di pene così miti da fare prevalere l’interesse ad evadere. Nessuno che proponga pene più severe come per esempio il carcere obbligatorio per evasioni che superino una certa somma come avviene negli USA dove, se l’evasione supera i 50.000 $, si viene subito arrestati e si resta in carcere sino alla definizione giudiziaria e fiscale della pratica. In Italia nessuno mai ha scontato una pena detentiva per evasione fiscale e questo la dice lunga sulla situazione. Insomma la tecnica di raccontare mezze verità, nascondendo i particolari che tali affermazioni capovolgono, è la più subdola e disonesta delle tecniche che, se può essere tollerata nella pubblicità in quanto chi ascolta ha un sano pregiudizio contro la sua sincerità, non può essere invece tollerata quando un politico parla della cosa pubblica e ricerca consensi dai cittadini! Alessandro Mezzano Quo usquesque tandem abutemini…?? Mascalzoni, farabutti, sfruttatori, ladri, bugiardi, cinici, miserabili..!! Non vi sono altri termini per definire i politici che al governo ed in parlamento hanno approvato una manovra economica che, per risanare il deficit dello Stato, colpisce maramaldescamente solo le classi più deboli e da sempre più vessate lasciando invece intatti i privilegi feudali, immeritati, dei brahmini della politica e della finanza che 254 continuano a godere di una sorta d’immunità rispetto alla necessità generale di fare dei sacrifici per uscire dalla crisi. Come al solito, anziché pesare su tutti e magari, per equità, anche in rapporto alla ricchezza di ciascuno, si sono colpiti i redditi più modesti di quelle persone che oggi fanno fatica ad arrivare alla fine del mese nella solita indiscriminata e stupida logica tremontiana dei tagli lineari, non ragionati, ottusi e profondamente ingiusti! Si era ventilato di intervenire sui costi della politica riducendo il numero dei parlamentari, cancellando la vergogna dei vitalizi anche dopo un solo mandato ed eliminando i rimborsi elettorali che erano di suo una truffa agli elettori i quali avevano già deciso in un referendum che non volevano che si finanziassero i partiti. Si era proposto di eliminare la spesa feudale delle auto blu a cani e porci e dei voli di Stato magari per andare a vedere la partita, ma poi, in seguito alle proteste della casta, di tutto ciò non se ne è fatto più nulla ed a pagare sono rimasti i soliti tapini. Si sarebbe potuto limitare il parassitismo dell’inflazione degli impiegati pubblici, specie in certe regioni come, per esempio in Sicilia ed in Campania. Si sarebbe potuto intervenire con un’efficace lotta all’evasione fiscale mandando finalmente in prigione i grossi evasori che rubano denaro ai cittadini che pagano le tasse. La protesta delle varie caste politiche e finanziarie ha spostato invece il tiro sui soliti noti. Si è intervenuti pesantemente riducendo della metà la perequazione all’inflazione delle pensioni a partire da quelle di 1.400 Euro LORDI che corrispondono più o meno a 1.000 Euro NETTI facendo finta che l’attuale tasso d’inflazione ufficiale non fosse in realtà di parecchio inferiore al concreto aumento del costo della vita e riducendo così ulteriormente il potere d’acquisto di quei poveri tapini che già faticano ad arrivare alla fine del mese! Insomma, al solito, dello “Stato sociale” si è fatta bassa macelleria, mentre si è stati ben attenti a salvaguardare gli interessi della casta politica e di quella finanziaria anche perché sappiamo tutti che banche, petrolieri, industriali e commercianti ribalteranno sui consumatori eventuali aggravi dei loro costi! Si è intervenuti sulla sanità rimettendo un Tiket sulle ricette. Si è intervenuti sulle percentuali di invalidità per gli assegni relativi. Si è intervenuti sui pedaggi delle strade di raccordo con le autostrade. Si è fatta un’azione di bassa macelleria sociale anziché colpire alti redditi, privilegi ed ingiustizie. Sino a quando la pazienza e la sopportazione della gente permetterà a questi mascalzoni di approfittare della povera gente per conservare i loro privilegi? Sino a quando il mugugno e le proteste non violente riusciranno a contenere la rabbia, la frustrazione e la voglia di vendetta della popolazione? Siamo sicuri che quando la pressione dell’ira popolare raggiungerà livelli tali da sfociare in violenza, allora interverranno i soliti predicatori della democrazia e della legalità chiedendo a gran voce che tutto si svolga nell’ambito delle vie legali e democratiche. Sii dimenticheranno però, o faranno finta di non sapere, che quando il potere è così strutturato ed organizzato da formare un vero e proprio muro di gomma contro il quale le modalità legittime e democratiche sono destinate ad essere assorbite e respinte, al popolo non resta che la violenza e che questa, come una marea che abbatte una diga, travolgerà tutto e tutti con una forza cieca sino a che l’ira non si sarà placata! Alessandro Mezzano 255 QUEI PINOCCHI DEL PD Sono almeno un paio di anni che ascoltiamo i vari esponenti del PD rinfacciare a Berlusconi ed a Bossi di non volere mantenere la promessa di abolire le province come previsto dal programma elettorale. Ebbene, alla prova dei fatti, quando in parlamento si votava la proposta IDV di riforma costituzionale per abolire le province ( luglio 2011 ), il PD si è astenuto, contribuendo così alla sua bocciatura! Come mai ad una predicazione quotidiana contro le province e contro lo spreco di miliardi di Euro che esse rappresentano corrisponde all’atto pratico un’azione politica del tutto opposta a quanto predicato? La risposta va cercata nei posti di potere politico e di denaro dei vari consigli provinciali sparsi per tutta Italia dei quali 36 al PD, 13 al PDL, 13 alla lega, 5 all’UDC, 2 all’MPA. Ed allora chi se ne frega se le province costano 13 miliardi all’anno e se l’incremento delle spese corre sul 65%? Ci sono poltrone da difendere, politici trombati a livello regionale e nazionale da sistemare, collettori di voti elettorali da accontentare e tutte queste esigenze hanno la priorità sulle necessità del Paese Come al solito, ad ogni analisi comparata con i fatti, balza evidente la constatazione che la casta politica, sia al governo che all’opposizione, pensa soprattutto ai propri privilegi come se si vivesse in un regime feudale dove essi sono i “Signori” ed i cittadini comuni i “servi della gleba”! Lo si è visto ogni volta che in passato il parlamento ha votato aumenti delle prebende per i suoi componenti quando essi sono stati approvati senza discussioni ed all’unanimità. Lo si è visto recentemente quando, con la manovra finanziaria, i costi della stessa sono stati addossati ai soliti poveracci mentre non si è quasi per nulla toccato lo sconcio del costo della politica e qual poco che è stato proposto si realizzerà, forse, solo nella prossima legislatura mentre i tagli su pensioni, sanità e gli aumentati sui pedaggi, sull’IVA, il blocco delle assunzioni sono partiti da subito…! Si imputa, ed a ragione, a Berlusconi di promettere e di non mantenere così come faceva la Locandiera di Goldoni che per tenersi buoni gli avventori la prometteva a tutti, ma non la dava a nessuno, ma anche la sinistra non scherza e pratica la demagogia e la menzogna con grande disinvoltura. In tutto ciò stupisce la memoria corta e la scarsa capacità di giudizio degli elettori che.a rigor di logica ed in conseguenza dei comportamenti dei partiti dovrebbero quantomeno astenersi dal voto, non per il 30%, ma bensì per il 90% delegittimando così una classe politica che non merita né la fiducia, né l’appoggio dei cittadini! In democrazia, un gruppo politico presenta una serie di proposte di governo comprese in un programma e, ottenuta la fiducia degli elettori, mantiene quanto proposto realizzando quel programma così come esposto. In Italia i gruppi politici promettono mari e monti e poi, ottenuta la fiducia degli elettori e contando sulla loro corta memoria, fanno quel cavolo che pare loro fregandosene delle promesse fatte e badando solamente ai propri interessi. E’ ora di cambiare sistema! Questa classe politica è marcia e gli arti marci devono essere amputati! Diamoci una sveglia..!! 256 CONCLUSIONI Non so se queste pagine abbiano suscitato interesse, se siano piaciute oppure se siano state un’inutile sottolineatura degli avvenimenti che hanno caratterizzato questi ultimi anni della politica e della società italiana. La mia speranza è che comunque siano state accolte e giudicate, positivamente o negativamente, esse possano essere state uno stimolo ad esercitare una critica autonoma e costruttiva per giungere ad un parere che nasca dal proprio cervello e che non sia più, come oggi accade sempre più spesso, il risultato di opinioni altrui iniettate nei cervelli dai manipolatori della pubblica opinione. Perché il problema più grande di questa nostra epoca, marcata dalla grandissima diffusione e dal grande potere persuasore dei media, è senza alcun dubbio quello della autonomia della capacità critica individuale che implica direttamente anche l’esercizio della libertà perché la libertà nasce dalla capacità di pensare e di giudicare per proprio conto e senza la possibilità di potere fare ciò, manca assolutamente la possibilità di fare delle scelte che sono la base e l’essenza stessa della libertà !! L’incapacità critica autonoma è la madre dell’ignoranza ed anzi ne è una forma e, come disse Mussolini, “ L’ignoranza esclude dalla partecipazione..! 257 INDICE PREMESSA LE IENE, LA DROGA ED IL PARLAMENTO INTERCETTAZIONI NON CAMBIANO MAI.. FINI ISCARIOTA DIXIT MANDIAMOLI A LAVORARE! ( 2000) COME SI CAMBIA, COME CI SI VENDE..! ABBIAMO GIA DATO...( 2005) SILVIO LOCANDIERA( 2006) ITALIANI, POPOLO DI PULCINELLA CHIESA IPOCRITA, COMPLICE E FARISEA ALLA CANNA DEL GAS TERRORISMO E RAPPRESAGLIA GORLA 19 OTTOBRE 2008 QUEL FASCISTA DI GIACOMO PUCCINI Suggerimento n° 2 al presidente della camera Fini: POTERE D’ACQUISTO DEI SALARI E’ MORTA LA PATRIA, VIVA L’USURA..! FISCHIAMOLA TUTTI "LA MARSIGLIESE" MEMENTO: Chi é Gaetano Pecorella CRIMINALI DI GUERRA Cori Fascisti in Bulgheria MANIPOLAZIONE LADRI DI VITA ADUNATE OCEANICHE AMERICANI ASSASSINI DI ITALIANI GIU’ DALLE PIANTE..! Ai redattori di MICROMEGA OBAMA, COSA CAMBIERA’ PORCA ITALIA( 2008) L’ACIDO DELLA PAURA BERLUSCONI E L’ARTE LIBERTA' DI FEDE NAPOLITANO ( UN BEL TACER..) pg. 01 “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ 02 03 04 05 06 07 08 09 10 10 11 11 12 13 13 14 15 16 17 17 18 18 20 21 21 26 27 28 29 30 31 31 32 258 PEDALATE..CRETINI!! SIONISMO RAZZISTA LEGHISTI & INTELLIGENZA Sei o seicentosei ? Fine di una illusione Barzelletta: La politica ANTISEMITISMO DI COMODO CI HANNO ROTTO LE SKAI LIBRO DI CORRADO RUGGERI GLI INTOCCABILI LA PATENTE LEGITTIMA DIFESA Le donne in pensione a 65 anni PRESCRIZIONI FACILI Capitalismo selvaggio e criminale LE TRE MALEDIZIONI ISRAELE FUORI DALL’ONU BALLE E CACCIABALLE VATICANO DISOBBEDIENTE La memoria del giorno INTERCETTAZIONI CHIESA IPOCRITA E BUGIARDA La Shoa diventa un dogma cattolico..?? Ogni giorno é il giorno della memoria! Capitalismo & mercato DEMAGOGIA & MALAFEDE CORROTTI & CORRUTTORI UN PAESE MAFIOSO AVVOLTOI LA LEGGE DOVREBBE ESSERE UGUALE PER TUTTI SE C'E' LA CRISI... CASTRARE GLI STUPRATORI “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ Pg “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ Alemanno alle foibe I banditi del libero mercato “ “ SUA MEDIOCRITA' COERENZA E BUON SENSO IL PAPPONE DI ARCORE I FONDAMENTALI DELLA REPUBBLICA IL VOTO POPOLARE NON ASSOLVE DAI REATI GRAZIE AMERICA REFERENDUM SULLA BASE AMERICANA A VICENZA RAZZISMO FINI ISCARIOTA, FRATELLI CERVI, FRATELLI GOVONI SENTENZE RABBINICHE ISRAELE, MENZOGNE DI STATO RICERCA PURA E RICERCA APPLICATIVA LA GIORNATA DELLA MEMORIA LE FINTE CATTIVE LETTERINA A GESU’ BAMBINO MONDO IPOCRITA DELIRIO IGNORANTE DE MAGISTRIS ENTRA IN POLITICA FINI ISCARIOTA, ULTIMO ATTO REVISIONISMO TERREMOTO E RICOSTRUZIONE MIGNOTTOCRAZIA MARX, SMITH E MUSSOLINI “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ 33 33 33 34 35 36 38 39 40 40 41 42 43 43 43 44 47 47 47 48 51 51 51 52 52 54 55 56 57 57 58 59 59 60 61 62 63 64 64 65 65 66 66 66 67 69 70 72 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 259 ISRAELE E’ RAZZISTA? “ 82 IL PAPA E LA PACE CULTURA E LIBERTA’ LETTERA AD ALESSANDRA MUSSOLINI SCICOLONE SCANDALO FARMACI LA COSTITUZIONE EUROPEA Pg “ “ “ “ 83 85 87 88 90 SAPIENZA O IDIOZIA? LA TRAPPOLA PENSIONI, UN CONTRATTO NON RISPETTATO LE ANIME MORTE “ “ “ “ 91 92 93 94 LA GUERRA CIVILE IN ITALIA “ 96 LA MARGINALITA' DELLA POLITICA FRUTTI DI REGIME ( ROSSO) AD UNA AMICA SULLE RONDE DECRETINO DEL CRETINO UN POPOLO DI SERVI SUL TERREMOTO IN ABRUZZO 11 Settembre 2001 STORIA REPUBBLICANA LETTERA ALLA PATRIA IL SALUTO DELLA BRAMBILLA L'IMPERO USA L’EMPEREUR POTREBBE ACCADERE… Badanti & Colf L’ULTIMA TRINCEA FACCIAMO FINTA MAFIE, LA SCONFITTA DELLO STATO ISALM & INTEGRALISMO MORTE A MEZZOGIORNO COLPI DI SOLE IN SALSA DI DIALETTI AVEVAMO RAGIONE NOI LA REPUBBLICA DEI LADRI LA PORCHETTA & LA FAINA EMERGENZE PAVOLINI Chi sputtana e chi va a puttane IN PARADISO ESISTE IL "LIBERO ARBITRIO" ?? La diagnosi e le cure Chi va a puttane e chi a travestiti TOGHE ROSSE PERUGIA NUOVA FIAMMANTE POLITICAMENTE CORRETTO Caro Gesù bambino, IL FURTO DEGLI EDITORI OLTRE LA DESTRA, OLTRE LA SINISTRA Un poco di buono è sempre un poco di buono Un mondo pazzo Fini Iscariota e i poteri forti GUELFI E GHIBELLINI LA PRIVATIZZAZIONE DELLE FORZE ARMATE MEDAGLIE DI LATTA E MEDAGLIE D'ORO “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “. “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ 98 99 100 101 102 103 104 105 105 107 108 109 111 112 113 114 115 116 118 119 121 122 123 124 126 127 128 129 130 131 132 135 137 138 139 141 141 143 144 145 146 260 CORNUTI E CONTENTI ROSARNO, UN CASO PARADIGMATICO SANGUE E ORO ANDANDO ALLA RADICE Israele, ebraismo e razzismo CRAXI IL "GRANDE STATISTA"l USURA, UNA STORIA INFINITA Quattro conti in tasca all’Occidente LE SOLITE BALLE RAGIONE & RELIGIONE CORRUZIONE PERCHE’ ODIO L’AMERICA FLAMENCO AH’ RIECCOLI..! BATTAGLIA IDEALE Paralleli Berlusconi memento BERLUSCONI SANTO,SUBITO..!! BERLUSNANO E IL DEBITO PUBBLICO BRAHMINI IN CAMICE BIANCO Cosa nostra DISURBANIZZIAMOCI !! GUERRA ALLE MAFIE VIENI AVANTI CRETINO.. I “ BRAVI RAGAZZI” AMERICANI.. IL FISCO E L’ITALIA IL GIOCO DI MARCHIONNE IL SERVIZIEVOLE FELTRI INVOLUZIONE IRAQ, L VITTORIA DI PIRRO LA PIETA’ COME PRETESTO MELFI E LA COMMEDIA DELLE PARTI QUEI BREVI RAGAZZI AMERICANI ANTISEMITISMO MUSICALE LAPIDAZIONE E BIBBIA MIRABELLO 2010 I BUGIARDI LE DUE MORALI MA QUALE DEMOCRAZIA..!! CIARRAPICO E L’ANTISEMITISMO BERLUSCONI/TORQUEMADA Minacce alla Marcegaglia? Uno scherzo..! LE CASE DELLA VERGOGNA MARCHIONE, LA FIAT E LA GLOBALIZZAZIONE ALMIRANTE, FASCISTA O ATLANTISTA? MIGNOTTOCRAZIA CULTURA E LIBERTA' Andar per alte vette… A CHI VOGLIONO DARLA A BERE ? TERRONI PROMEMORIA PER VELTRONI SOCIALIZZAZIONE 2011 FERMATE WIKILEAKS..!! Pg. 147 “ 149 “ 150 “ 151 “ 152 “ 154 “ 155 “ 157 “ 158 “ 159 “ 160 “ 161 “ 162 “ 163 “ 165 “ 166 “ 167 Pg. 178 “ 178 “ 179 “ 180 “ 181 “ 182 “ 184 “ 184 “ 185 “ 186 “ 187 “ 188 “ 189 “ 190 “ 191 “ 192 “ 194 “ 195 “ 195 “ 197 “ 198 “ 199 “ 200 “ 201 “ 202 “ 203 “ 203 “ 204 “ 206 “ 206 “ 207 “ 208 “ 209 “ 211 “ 212 “ 213 261 UN MASCALZONE IMPUNITO Capitalismo e Marxismo FEDERALISMO "BORDELLO MEDIATICO" SCONFORTO ANTIPURITANESIMO BIPOLARISMO LA BAGGINA ED IL NUOVO “AFFITTOPOLI” Elogio della coerenza FEMMINISMO OGGI QUALE EUROPA? PARALLELI PUNTUALIZZAZIONI FACCE DI BRONZO RIFORMA DELLA GIUSTIZIA DISCREZIONALITA’ DELL’AZIONE PENALE EUGENIO SCALFARI 17 MARZO 2011, 150° DELL’UNITA’ D’ITALIA BRIGANTAGGIO, UN FALSO MITO Forza Nuova, Fascismo vero o fasullo? GIUSTIZIA, QUALE RIFORMA? Bocca ed il fascismo di Fini Iscariota Contestazioni ad un’intervista partigiana EUROPA, EUROPA SANITA’ MARCIA INCIVILTA’ USA Pg. “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ 214 215 215 216 217 218 219 220 221 222 223 224 225 226 227 228 229 230 231 234 235 236 238 239 240 242 Rogo a Torino, Vergogna a Terni “ 244 Cosa fu il Fascismo per l’Italia “ 245 NUCLEARE E FUSIONE FREDDA CORRUZIONE CE NE FREGHIAMO..!! EDILIZIA ABUSIVA INTEGRAZIONE O AGGRESSIONE? LA CRISI DELL’EURO ELOGIO DEL SUICIDIO BUGIARDI IN MALAFEDE Quo usque tandem abutemini..?? Quei Pinocchi del PD “ “ “ “ “ “ “ “ “ “ 247 248 249 250 250 251 252 253 254 256 CONCLUSIONI “ 257 262 263 264