ESTERNAZIONI DI UN ULTIMO SOLDATO GIAPPONESE
Premessa
Da anni ho esternato tramite internet, inviando per posta elettronica ad amici e conoscenti,
articoli e commenti con il mio personale punto di vista sugli avvenimenti più significativi
della vita politica e sociale di questo nostro Paese e del mondo, suscitando a volte
consenso, a volte polemiche ed a volte il dissenso più radicale.
Sono sempre stato un osservatore attento che ha cercato di analizzare i fatti tentando di
estrarne i significati più veri, a volte nascosti, a volte palesi e, se un merito
immodestamente mi riconosco, è quello che sempre lo ho fatto con onestà intellettuale e
con sincerità, senza riserve mentali e senza secondi fini anche se, naturalmente, dal mio
punto di vista.
Con i tempi che corrono, non mi pare sia poco..!
Parecchi anni dopo la fine dell’ultima guerra, in alcune piccole, disperse isolette
dell’oceano pacifico furono trovati dei soldati dell’Impero Nipponico che, non avendo
ancora avuto notizia che la guerra era finita e che il Giappone si era arreso, continuavano
a ritenersi in guerra e mantenendo fede al giuramento fatto, anche se oramai vestiti di
stracci e senza rifornimenti né di armi, né di cibo, si opponevano con ogni mezzo a loro
disposizione a coloro che sbarcavano sull’isola.
Mi sono trovato in parte nella stessa situazione all’atto della sconfitta dell’Italia ( l’ultima
guerra l’abbiamo persa e non vinta come si affannano a farci credere .. ) e non perché non
sapessi che la guerra era persa, ma perché non mi sono mai rassegnato alla sconfitta e
sono restato fedele ai miei ideali.
Soprattutto, dato che l’ultima guerra non è stata la guerra della democrazia contro le
dittature ( basterebbe constatare che con le democrazie stava anche la feroce dittatura
Sovietica di Stalin..) , ma la guerra del sangue contro l’oro, io sono restato dalla parte del
sangue contro quella dell’oro …
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Questa mia fedeltà ai miei ideali ha naturalmente determinato una mia visione del mondo
ed una mia interpretazione degli avvenimenti politici e sociali, quasi sempre difforme e
controcorrente rispetto a quella di coloro che hanno invece accettato la sconfitta e si sono
adeguati alla filosofia dell’oro, del profitto ad ogni costo e del materialismo!
Per questo il titolo, perché come quei soldati Giapponesi mi sento ancora legato ad un
giuramento fatto nel mio cuore che mi impegna più di uno fatto a viva voce e queste mie
esternazioni hanno le radici in questa mia visione della società e della politica ..!!
La mia amica Angela, che nel tempo ha letto tutti i miei articoli, mi ha consigliato di riunire
gli scritti più significativi che ancora erano nella memoria del mio computer ( la gran parte
sono stati cancellati per esigenze di spazio..) e di pubblicarli in un libro per dare un taglio
originale, da una angolazione diversa, agli avvenimenti che hanno coinvolto più o meno
intensamente la vita di tutti noi in questi anni.
Ho provato a mettere insieme i vari spezzoni ed il risultato mi è apparso abbastanza
interessante da dare retta al suggerimento di quella mia cara amica.
La panoramica degli argomenti trattati, quasi sempre scaturiti dalla cronaca e quindi con
un aggancio concreto e reale alla contingenza, è abbastanza vasta da costituire una
critica ed una valutazione sufficientemente completa della nostra società e dei fattori,
politici, sociali ed economici che la condizionano.
Lascio a voi il giudizio, confidando nell’indulgenza derivante dal fatto che terrete conto che
non sono uno scrittore, ma solamente un giornalista che tenta di commentare la cronaca e
di trarne un significato il più possibile oggettivo.
Grazie.
Alessandro Mezzano
LE IENE, LA DROGA ED IL PARLAMENTO
Cari amici e concittadini di questa repubblica resistenziale,
Se, statisticamente parlando, il 25% dei vostri parlamentari, quelli che fanno le leggi che
condizionano e regolano la vostra vita quotidiana, lo fa in stato di incoscienza o di
esaltazione perché fa uso di stupefacenti, voi non avete il diritto di saperlo e dovrete
continuare a credere che essi, saggiamente e con solerzia, si preoccupino dei vostri
problemi e li esamino con mente lucida e non ottenebrata da coca o eroina!
Non ci credete?
Neppure noi volevamo crederlo sino a quando abbiamo saputo che "«Le iene» sono
state condannate in Cassazione per aver leso la privacy di deputati e onorevoli con
la diffusione in televisione dei risultati dei test antidroga, in base ai quali era
risultato che un quarto dei nostri rappresentanti politici ne faceva uso "
Cioè, i test non erano falsi, ma non dovevano essere diffusi..!!!
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Insomma, l'informazione può dire tutto, purché non sia la verità, specie se la verità dà
fastidio ai "manovratori"
E’ vero che viviamo la civiltà dell’apparenza e della comunicazione e che perciò oggi non è
più importante, nella vita, ESSERE qualcosa o qualcuno, ma è più che sufficiente che si
riesca a dare la sensazione di ciò che si vuole fare credere di essere.
E’ vero che oramai le idee non nascono più dai cervelli e dalle coscienze delle persone,
ma dai laboratori dei grandi manovratori, dai “costruttori di pubblica opinione”, che
preparano il pensiero unico che viene servito alle masse come un cibo precotto che non
costa la fatica di spremere il cervello o di attivare una capacità critica che man, mano sta
scomparendo per atrofizzazione.
E’ vero che con l’illusione della sovranità popolare, tramite un voto che viene pilotato dalla
pubblicità e da quei costruttori di pubblica opinione la gente è tenuta buona e si lascia
condurre al pascolo ed alla tosatura come a lor signori fa comodo, ma vivaddio questo è
un vivere da formiche e non da Uomini..!!
A questo punto ci pare che siano le istituzioni TUTTE, nel loro complesso a non essere a
posto con le tesi delle libertà e della democrazia..
La politica fa schifo ed è corrotta oltre che in collusione con le mafie, l'informazione è per
la gran parte la portavoce interessata del potere politico, la magistratura, spesso serve
interessi particolari e difende i mascalzoni condannando chi li denuncia ( Ultimo caso
quello di De Magistris e del CSM), la finanza non ha mai avuto né un'anima, né un'etica, le
forze dell'ordine sono strumento del potere..
Cosa resta da fare..??
Attendiamo suggerimenti.. Saluti disperati,
INTERCETTAZIONI
Se Berlusconi è tanto assatanato contro le intercettazioni e vuole difendere, dice lui, la
riservatezza dei cittadini, perché non approfitta della venuta di Bush per spendere qualche
parola contro ECHELON, il sistema USA-Inghiltrerra di intercettazione globale che spia
TUTTE le conversazioni del mondo?
I gestori di ECHELON dicono di usare tali intercettazioni solo contro il terrorismo, ma c'è
solo la loro parola e non ci sono garanzie in merito ( garanzie che invece ci sono per legge
per quanto riguarda le intercettazioni della magistratura italiana!)
Non sarà perché a Berlusconi interessa solo che non si intercettino quelli della "casta"
di cui fa parte quando combinano le loro porcherie ai danni dei Cittadini e del Paese?
Evidentemente gli interessa solo la riservatezza nei confronti della magistratura che
indaga sui reati degli italiani e non quella nei confronti di USA e Inghilterra...
Come al solito Berlusconi stima scarsamente l'intelligenza degli italiani e forse ha anche
ragione dato che la maggioranza di essi lo ha votato nonostante le sue malefatte passate..
Alessandro Mezzano
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NON CAMBIANO MAI..
Eccovi un esempio di come agisce l'estrema sinistra in Italia ( Milano).
Se poi ci scappa il morto tutti pronti a negare di avere fomentato.
Naturalmente, come da sempre, noi ce ne freghiamo ed aspettiamo che vengano, se non
vengono, come loro abitudine di notte, di nascosto, a viso coperto, insomma da coraggiosi
combattenti quali sono SEMPRE stati...!!
Considerazione: se si sono ridotti a masturbazioni mentali con organigrammi ecc. si vede
che ideologicamente non li vede più nessuno e sono dei cadaveri politici..
A Milano sanno benissimo chi sono, anche senza bisogno di organigrammi...
l'allucinante,
EccoVi
( http://isole.ecn.org/antifa/article/2197/cuore-nero-mappa)
ridicola se non fosse anche pericolosa, mappatura della destra milanese fatta e
messa in rete dagli infami esponenti della estrema sinistra comunista, con tanto di
nomi, cognomi, foto, audio e video: veramente incredibile! Dicono un sacco di
"stronzate" ma qualche testa calda, qualche ragazzino compagno esagitato,
potrebbe anche crederci: si tratta di una vera e propria incitazione all'odio ed alla
violenza in puro stile sovietico marxista-leninista-stalinista.
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FINI ISCARIOTA DIXIT
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Se qualcuno aveva ancora dei dubbi, ma dubitiamo che pochi, con il cervello funzionante,
ne avessero, ora é servito!
Oggi 13 Settembre 2008, alla festa nazionale dei giovani di A.N. Fini Iscariota, quello che
salutava con il braccio teso, quello che affermava che Mussolini fu il più grande statista del
XX° secolo, quello che infiammava i cuori dei nostalgici dichiarando l'eroismo dei
combattenti della R.S.I. ed il loro essere gli unici combattenti dell'ideale nella guerra che
l'Italia perse contro gli Alleati Angloamericani, quello stesso Fini Iscariota oggi ha
dichiarato che:
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" La destra e specialmente i giovani della destra nazionale si devono riconoscere
nei valori supremi dell'ANTIFASCISMO presenti nella costituzione di questa
repubblica nata dalla resistenza "
" IL Fascismo fu una dittatura immorale perché privò gli italiani della libertà e della
giustizia sociale"
" Non é assolutamente comparabile chi combatté con la R.S.I. e chi combatté con
la resistenza ( e con il nemico n.d.r.) perché i primi combatterono per una causa
sbagliata, mentre i secondi combatterono per una causa giusta"
Ora, anche gli imbecilli che ancora credevano ( o fingevano di credere per avere un alibi
alla propria cattiva coscienza) di potersi dire fascisti e contemporaneamente di stare
con Alleanza Nazionale, sono serviti ed ogni alibi si è disciolto alle dichiarazioni immonde
di FINI ISCARIOTA.
Noi diciamo qui che Mussolini fu sì il più grande statista del XX° secolo ( e di questo fanno
fede le opere che nessuno può cancellare) e che Fini Iscariota é il più grande Giuda,
traditore, Maramaldo, tartufo della storia italiana e che si è venduto ai trenta sporchi denari
del potere capitalista, sionista, massonico ed usuraio!
Se il sacrificio dei combattenti della R.S.I. e quello di tutti i ragazzi ed i camerati che dal
1945 ad oggi hanno dato la vita alla causa dell'ideale, su cui Fini IScariota ha costruito la
sua carriera politica, hanno un valore nel peso dei meriti, noi invochiamo che questo
valore si tramuti in una maledizione che colpisca e distrugga Fini Iscariota e tutta la genia
dei traditori che oggi gli reggono il gioco!
Noi non crediamo in Dio, ma crediamo nella nemesi storica e siamo sicuri che questa finirà
con il colpire quella iena in forme umane che é Fini Iscariota!!
In tutto ciò, un fatto é positivo.
Ora i ruoli sono chiari!
Ora non é più possibile stare italianamente coi piedi in due staffe!
Chi é fascista non può stare con A.N. e chi sta con A.N. non si potrà mai più dire Fascista
..!!!
Mandiamoli a lavorare!
( 2000)
MANDIAMOLI A LAVORARE : Sull'Espresso di qualche settimana fa c'era un articoletto
che spiega che recentemente il Parlamento ha votato all'UNANIMITA' e senza astenuti
(ma và?!) un aumento di stipendio per i parlamentari pari a circa Euro 1.135,00 al mese.
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Inoltre la mozione é stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali.
STIPENDIO: Euro 19.150,00 AL MESE; STIPENDIO BASE: circa Euro 9.980,00 al mese;
PORTABORSE: circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare);
RIMBORSO SPESE AFFITTO: circa Euro 2.900,00 al mese;INDENNITA' DI CARICA: (da
Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00); TUTTI ESENTI DA TASSE
+ TELEFONO CELLULARE: gratis;
TESSERA DEL CINEMA: gratis;TESSERA TEATRO: gratis;TESSERA AUTOBUS METROPOLITANA: gratis;FRANCOBOLLI: gratis; VIAGGI AEREO NAZIONALI: gratis;
CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE: gratis; PISCINE E PALESTRE: gratis; FS: gratis;
AEREO DI STATO: gratis;AMBASCIATE: gratis; CLINICHE: gratis; ASSICURAZIONE
INFORTUNI: gratis; ASSICURAZIONE MORTE: gratis; AUTO BLU CON AUTISTA:
gratis;RISTORANTE: gratis
(nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00).INOLTRE:
Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre
obbligano i cittadini a 35 anni di contributi ( per ora!!!); Circa Euro 103.000,00 li incassano
con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti),
più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della
Camera.
(Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l'auto blu ed una
scorta sempre al suo servizio); La classe politica ha causato al paese un danno di 1
MILIARDO e 255 MILIONI di EURO. La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro
2.215,00 al MINUTO !! Far circolare.......si sta promovendo un referendum per l'
abolizione dei privilegi di tutti i parlamentari............ queste informazioni possono essere
lette solo attraverso Internet in quanto quasi tutti i massmedia rifiutano di portarle a
conoscenza degli italiani......
COME SI CAMBIA, COME CI SI VENDE..!
Quello sottostante, é un articolo apparso sul "Secolo d'Italia", organo del MSI, il 07 Maggio
1992 a firma di Gianfranco Fini ( Iscariota) ed indirizzato agli ex combattenti della X° Mas
che allora erano " i difensori dell'onore e delle dignità della Patria" e che oggi sono
diventati "coloro che combatterono dalla parte sbagliata"...
Ai combattenti della Decima, espressione più alta del valore dei nostri soldati, va il
cameratesco saluto di tutto il Msi. A chi, come voi, difese l'onore e la dignità della
Patria nel momento più tragico e doloroso della nostra storia nazionale, deve
rendere omaggio ogni italiano: ognuno di voi e con voi tutti i combattenti delle
Forze armate della R.S.I., rappresenta la prova che chi è vinto dalle armi ma non
dalla storia, è destinato, con il passare del tempo, a gustare il dolce sapore della
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rivincita.. I vostri ideali, raccolti idealmente dalle giovani generazioni, hanno già
trionfato, ed i nemici di ieri, vincitori militari solo per la preponderanza delle forze in
campo, sono i grandi sconfitti della fine secolo. Dopo quasi mezzo secolo il
fascismo è idealmente vivo, dopo solo tre anni dalla caduta del muro di Berlino, il
comunismo è definitivamente morto. Nessuno lo rimpiange, in milioni lo
maledicono. E chi, come voi, ha sempre combattuto per un' Italia migliore, non può
non avere avuto un moto di spontaneo orgoglio. L'orgoglio di chi sa di essere nel
giusto, il 25 aprile 1992, cioè il giorno in cui, per una imperscrutabile volontà del
destino il Capo dello Stato ha sepolto la Repubblica nata dalla resistenza.
Molto c'è ancora da fare, comunque, specie per cancellare le leggi barbare della
discriminazione e dell'odio istituzionalizzato. Soltanto dopo si potrà davvero parlare
di pacificazione nazionale.
Come sempre, il MSI sarà al vostro fianco
Gianfranco Fini
Così come quello fisico, il meretricio politico e morale rende denaro, posizione e prestigio
in questa società malata e putrescente.
Sono sempre i maledetti, sporchi 30 denari che comprano i cuori e distruggono le anime
anche se lasciano il loro putrido olezzo di miseria, di tradimento e di morte civile.
Meditate gente, meditate..
ABBIAMO GIA DATO...
( 2005)
"..Il decentramento amministrativo non potrà che portare bene ai cittadini che avranno una
maggiore possibilità di controllare gli amministratori locali e la spesa dei denari pubblici..!"
"....la responsabilizzazione localizzata della gestione della cosa pubblica creerà piano,
piano una nuova razza di politici che dovranno essere più trasparenti, più onesti e più
rispondenti alle esigenze dei Cittadini perchè da questi maggiormente controllati.."
".. I governi centrali romani non avranno più la possibilità di sottrarre risorse alle realtà
locali.."
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"... nella nuova organizzazione politica ed amministrativa i poteri centrali corrotti e
corruttori avranno minori possibilità di operare e di rubare denaro pubblico per fini privati e
politici.."
Queste ed altre osservazioni simili, sono quelle che si facevano alcuni decenni fa quando
si discuteva sulla opportunità di fare o non fare le REGIONI ... e sono le stesse cose che
ci vengono dette oggi per promuovere il federalismo
Poi si é visto cosa é successo in pratica:
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Nuovi centri di mangerie e di corruzione
Mangiatoie moltiplicate per clientele politiche
Ulteriori strutture che hanno replicato il malcostume ed il malgoverno centrali
In effetti il fallimento dei progetti e la moltiplicazione dei problemi, delle spese, delle
ruberie, della corruzione e del malgoverno...!!
Le stesse cose si dicono e si promettono per promuovere l'avvento del Federalismo e lo
stesso risultato saremmo costretti a constatare tra pochi anni...!!
La memoria collettiva é labile e dopo alcuni decenni la truffa si può tranquillamente
riproporre, tanto, " la mamma dei pirla é sempre incinta.."
IL VERO PROBLEMA NON E' SE AD AMMINISTRARE SONO I ROMANI O I LOCALI..
IL VERO PROBLEMA E' SE CHI AMMINISTRA E' LADRO O E' ONESTO..
E QUESTO NON E' PROBLEMA DI DECENTRAMENTO, MA DI CLIMA MORALE DEL
PAESE......!!!!!!!!
Meditate gente, meditate...
SILVIO LOCANDIERA
( 2006)
Ricordate? Il governo Berlusconi aveva dichiarato qualche mese fa che avrebbe usato i
cosiddetti "conti dormienti" e cioè i conti correnti bancari non più reclamati da nessuno e
che lo Stato avrebbe incamerato, per rifondere almeno in parte, i danni subiti dai
sottoscrittori delle Obbligazioni Argentine.
Ora che deve salvarsi dalla brutta figura dell'affare ALITALIA, ha detto che userà i "conti
dormienti" per rifondere in parte gli azionisti di Alitalia che sono restati con in mano carta
straccia dato che la famosa "cordata patriottica" non si é assunta i debiti di Alitalia facendo
così precipitare a valore zero le azioni.
Sembra quasi "La locandiera" di Goldoni che la prometteva a tutti per tenerli buoni e non
la dava a nessuno....
Promette a tutti e non mantiene a nessuno ....!!!!
Bravo Silvio e minchioni gli Italiani che gli credono ancora..!!
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ITALIANI, POPOLO DI PULCINELLA
"...Franza o Spagna, purché se magna.."
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Il 24 Luglio 1943 tutti si addormentarono Fascisti e si risvegliarono il 25 antifascisti (
miracolo di S. Giacomo..).
Gli italiani sono quelli delle "adunate oceaniche" e di Piazzale Loreto.
Gli italiani sono quelli che applaudivano, per una barra di cewing gum o un
pacchetto di sigarette o un paio di calze di naylon, i soldati Alleati che ci avevano
massacrato con i bombardamenti terroristici su obiettivi civili, che avevano stuprato
le nostre donne, che avevano fucilato i nostri soldati presi prigionieri in Sicilia.......
Quelli della "padania" sono gli elettori perenni della "balena bianca" e poi quelli di
"Roma ladrona".
A sinistra sono quelli che applaudivano ai carri armati Sovietici che maciullavano
sotto i cingoli i "ribelli" Ungheresi e Cecoslovacchi, che assassinarono a Katyn gli
ufficiali polacchi ed a Stettino gli operai Polacchi, che tollerarono Pol Pot e
Ceausescu e poi, ma solo dopo la morte di Stalin ed il crollo del muro di Berlino,
quelli che condannarono l'URSS e che plaudono alla libertà ed alla democrazia.
A destra sono quelli che osannavano il Duce ed il fascismo che oggi definiscono "il
male assoluto" mentre si prostrano agli USA ed al sionismo mondiale.
Si potrebbe continuare, ma gli esempi sopra indicati sono già significativi del carattere
degli italiani.
IL Fascismo si pose come obiettivo principale quello di creare "l'Uomo nuovo" e ce n'era
ben donde..
Non ci riuscì che in piccola parte, sia perché il compito era durissimo, quasi un miracolo, e
sia per il brevissimo tempo che ebbe a disposizione.
Ora siamo tornati allo "stato quo ante" e non c'è più speranza...!!!!
CHIESA IPOCRITA, COMPLICE E FARISEA
Da la Repubblica di oggi, apprendiamo che a Chioggia un marito ha sorpreso la moglie a
letto con un prete.
Il marito, comprensibilmente incavolato, ma buon credente, invece di spaccare la faccia a
moglie e prete, é andato a protestare dal Vescovo il quale non solo non lo ha ricevuto, ma
ha scritto sul giornale diocesano: "...Ammonisce "l'autorità morale" intervenendo sul
giornale diocesano, 'La Nuova Scintilla': "non giudicare per non essere giudicati". E non
dimentichiamo che "D'altra parte, pur essendo grande la responsabilità di un sacerdote
che dovrebbe essere sempre per gli altri esempio e guida - rileva tra l'altro il Vescovo non dobbiamo dimenticare che, a fronte di molti che per fortuna sostengono il prete, non
mancano persone che direttamente o indirettamente, lo spingono a mancare." Insomma,
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lei l'ha provocato. Ma rassicura: "Se la debolezza ci accomuna - conclude - siamo certi
però che c'è per tutti anche la misericordia e quindi il perdono di Dio ...".
Insomma, siamo alle solite, come per i preti pedofili, anche in questo caso la chiesa
difende ad oltranza i preti e se ne frega di chi ha patito i torti.
Consiglio: se vi dovesse capitare qualche cosa di analogo, prima spaccate la faccia a
prete e moglie e poi, solo dopo, andate a protestare dal vescovo perché se no risulterete
Cornuti e mazziati..!!
ALLA CANNA DEL GAS
E' prassi oramai consolidata che in molti casi gli aspiranti ad un posto di lavoro debbano
minimizzare o addirittura sottacere i titoli posseduti perché altrimenti vengono scartati a
priori dalle selezioni che le aziende fanno per eventuali assunzioni.
In questo modo si risparmia sugli stipendi, ma si abbassa la media della preparazione
professionale dei dipendenti..
Altro che meritocrazia..!
Viviamo in una società che tende a livellare al basso, non fa ricerca avanzata, non investe
in modernizzazione, non capisce quanto sia preziosa per una azienda la capitalizzazione
di ingegni e di capacità e non capisce che investire in intelligenze e professionalità é la
chiave del successo per il domani..
Viviamo in una società senza più vigore vitale, senza una spinta allo sviluppo ed al
progresso, senza sogni e senza mete.
Una società siffatta é destinata al declino, alla sconfitta, a scomparire travolta da una
concorrenza emergente che non teme di osare e di sognare..!
Cina ed India sfornano ( ed utilizzano!) centinaia di migliaia di laureati in tutte le materie
ogni anno e si apprestano a diventare società di eccellenza nel mondo intero.
Noi corriamo allegramente verso il baratro come una mandria impazzita pensando solo
allo sballo, alle griffe ed a spaccarci le teste per il calcio...!!
Grazie America...
Viva la repubblica italiana, nata dalla resistenza...
TERRORISMO E RAPPRESAGLIA
Bisognerebbe che qualcuno ricordasse a tanti ex partigiani in mala fede quel che ha scritto
Giorgio Bocca:
« Il terrorismo ribelle non è fatto per prevenire quello dell’occupante, ma per
provocarlo, per inasprirlo. Esso è autolesionismo premeditato: cerca le ferite, le
punizioni, le rappresaglie per coinvolgere gli incerti, per scavare il fosso dell’odio.
E’ una pedagogia impietosa, una lezione feroce »
A quelli che si scandalizzano per la proporzione usata dai tedeschi nelle rappresaglie
fucilando 10 ostaggi per ogni militare tedesco assassinato, bisognerebbe dire che tale
proporzione era ed è ammessa dalla Convenzione di Ginevra.
ben diversamente si comportavano i democratici che "liberavano i popoli dalla tirannide
nazi-fascista", (come si usa dire) .
Gli inglesi, quando occuparono Derna, fucilavano 20 ostaggi per ogni militare assassinato;
i francesi usavano fucilare addirittura 80 ostaggi per un militare ucciso;
gli americani, in Germania fucilavano 110 ostaggi per ogni militare ucciso;
il record lo hanno raggiunto i russi: 120 ostaggi per ogni militare ucciso.
A Gaza poi gli Israeliani per alcuni razzi Kassan che non hanno fatto vittime umane hanno
trucidato più di 1.500 Palestinesi ..!
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GORLA 19 OTTOBRE 2008
Se oggi siamo qui a Gorla, a ricordare le piccole vittime di un bombardamento terroristico
Anglo-Americano della seconda guerra mondiale, così come fummo mesi fa a Foggia, la
città con più vittime civili da bombardamento in rapporto al numero della popolazione, è
perché questa repubblica è matrigna verso i suoi figli e servile e cortigiana verso i nemici
di ieri che sono diventati i padroni di oggi.
Parlo di terrorismo a ragion veduta perché, seppure qui non siamo né a Hiroshima, né a
Nagasaky, dove la ferocia e la disumanità degli alleati arrivarono al culmine, pure anche
qui, come in centinaia e centinaia di posti in Italia ed in Europa, non esistevano né obiettivi
militari, né condizioni tali da giustificare un eventuale errore, ma c’era il premeditato
disegno di fare del terrorismo per fiaccare la resistenza della popolazione inerme.
Qui a Gorla, con freddo calcolo e criminale proposito, si vollero colpire le cose più care e
più tenere per i nostri cuori: i nostri bambini.
Più di 200 bambini con le loro maestre e le bidelle perirono massacrati sotto le bombe e
sotto le macerie il 20 Ottobre 1944, a guerra quasi terminata, e questa è una tragedia che
non ha bisogno di commenti tanto è già chiara, tragica, feroce e disumana nella sua
essenza.
Noi non vogliamo né rivincite, né processi ai colpevoli, anche perché abbiamo visto al
Cermis ed in Iraq che i padroni Americani possono impunemente fare ciò che più gli
aggrada senza mai pagare il fio delle loro sporche azioni, ma esigiamo da questa
repubblica, colpevolmente smemorata, il ricordo ufficiale delle vittime e dei fatti che le
hanno rese tali e lo vogliamo per queste vittime di Gorla e per quelle di tutti i
bombardamenti terroristici Anglo-Americani in Italia!
Questi morti non erano cittadini di serie B, non sono cittadini di cui vergognarsi ( questi
ultimi sono ben altri..).
Erano Italiani, assassinati da un nemico criminale e come tali debbono almeno avere il
ricordo e la pietà della Nazione..!!
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QUEL FASCISTA DI GIACOMO PUCCINI
Un suggerimento per il presidente della camera dei deputati Fini Iscariota.
Nell'ambito della sua crociata contro il Fascismo, "Male assoluto", dovrebbe proporre alla
camera una legge nazionale che mettesse al bando il compositore GIACOMO PUCCINI e
tutte le sue opere in quanto il maestro di Torre del Lago era un fascista.
Difatti Puccini fu l'artista che musicò il famoso "Inno a Roma" che diventerà uno dei più
conosciuti e cantati inni Fascisti ed aveva la tessera del Partito Nazionale Fascista che gli
fu consegnata a Viareggio il 18 Aprile 1924, sette mesi prima della morte, come risulta
dalla sua biografia su internet!
Inoltre suo figlio Antonio risulta essere uno dei primi iscritti al Partito Nazionale Fascista
della federazione di Lucca...
Nè ci risulta che Puccini si sia mai dissociato dal partito del "Male assoluto" per cui
l'anatema di questa repubblica nata dalla resistenza deve colpirlo e condannarlo all'oblio
ed al vituperio delle genti in eterno..!!
Forza egregio Fini Iscariota, dimostra il tuo sincero antifascismo, la tua diamantina
adesione ai valori sacri della resistenza e metti quel genio del "male assoluto" di Puccini al
posto che merita..!
Suggerimento n° 2 al presidente della camera Fini:
Esimio presidente, dopo Giacomo Puccini, un altro bieco personaggio da cancellare dal
panorama della cultura Italiana a causa dei suoi trascorsi Fascisti é Luigi Pirandello che
aderì al PNF con domanda fatta nel 1924 direttamente a Benito Mussolini di cui riportiamo,
a sua infamia, i tratti salienti:
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(". Eccellenza, sento che questo è per me il momento più proprio di dichiarare una fede
nutrita e servita sempre in silenzio. Se l'E.V. mi stima degno di entrare nel Partito
Nazionale Fascista , pregierò come massimo onore tenermi il posto del più umile e
obbediente gregario. Con devozione intera ... Luigi Pirandello"
Inoltre Pirandello fu tra i firmatari del "manifesto degli intellettuali Fascisti" redatto da
Giovanni Gentile ( altro personaggio da censurare..) e quindi fu pervicace nell'errore e non
merita nessuna indulgenza!
Sarebbe opportuno vietare assolutamente l'insegnamento delle sue opere nelle scuole e
rappresentarle nei teatri italiani!
Un siffatto personaggio non é degno di questa nuova repubblica da lei tanto amata e
promossa e sarebbe anche il caso di intraprendere un'azione presso la fondazione del
premio Nobel affinché essa annulli a posteriori il premio ( immeritato) che conferì a questo
personaggio che aderì al "MALE ASSOLUTO".
I premi Nobel si danno a personaggi come Dario Fo che, da volontario nella Repubblica
Sociale Italiana, seppe, come d'altronde lei recentemente, riscattarsi dichiarando tutto il
suo sentito e profondo antifascismo e non a scherani del "male assoluto" come Luigi
Pirandello..!!
Occorre subito una legge di questa repubblica nata dalla resistenza che sancisca
finalmente la verità e determini cosa é bene e cosa é male ( assoluto)!
Con immutata disistima,
POTERE D’ACQUISTO DEI SALARI
Negli ultimi anni, secondo studi a livello internazionale, i profitti, al netto
dell'inflazione, delle aziende sono aumentati mentre il potere di acquisto dei
lavoratori é diminuito!
Al di là di tutte le chiacchiere della Marcegaglia sulla produttività, questo vorrà pur dire
qualche cosa..!
Siamo stufi di chiacchiere da incantatori di serpenti.
Vogliamo fatti!
E' NECESSARIA L'INTRODUZIONE DI UN MECCANISMO DI EQUITA'
SOCIALE DI SALVAGUARDIA DEL POTERE DI ACQUISTO DEI SALARI E
DELLE PENSIONI..!!!
SI DEVE STRONCARE LA SPECULAZIONE DEL LAVORO INTERINALE E
DELLE PSEUDO COOPERATIVE CHE VENDONO MANO D'OPERA CON
DIVERSI "PASSAGGI" LUCRANDO SULLA MISERIA ED ELUDENDO LA
LEGGE SUI CONTRIBUTI..!
VOGLIAMO L'APPLICAZIONE DELL'ARTICOLO 46 DELLA COSTITUZIONE
SULLA COGESTIONE AZIENDALE..!!
Torna ad essere di attualità un quesito politico-sociale di parecchi anni fa:
E' più criminale rapinare una banca
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Oppure
fondare e gestire una banca..?
Meditate, gente, meditate...
E’ MORTA LA PATRIA, VIVA L’USURA..!
( dopo la crisi mondiale del 2009 )
Il capitalismo mondiale, ormai alla canna del gas, sta tentando di "socializzare le perdite"
per riprendere poi come prima la strada della speculazione "privatizzando gli utili".!!
Se la manovra gli dovesse riuscire, vorrà dire che il popolo imbecille merita lo sfruttamento
che gli si impone e che il suo destino é quello di subire anziché quello di vivere!!
Gli eventi che stanno accadendo dovrebbero provocare una rivoluzione popolare come
non si é mai vista perché sono la resa dei conti della applicazione della dottrina del giudeo
ADAM SMITH che "inventò" il capitalismo e del potere sionista che ne fece il suo credo e
la sua arma di dominazione!
Sono secoli che l’umanità sta subendo lo strapotere di pochi e ben definiti oligarchi che
senza lavorare e senza produrre si appropriano della ricchezza del mondo.
Negli USA, patria del capitalismo, una quarantina di famiglie detengono il 50% di tutta la
ricchezza nazionale ed a tutto ciò non esiste giustificazione alcuna!
Nel mondo intero il rapporto non è molto diverso.
Per questo, se i fatti che stanno accadendo hanno un loro significato ed una loro valenza
sociale ed etica, la gente avrebbe il sacrosanto diritto di ribellarsi e di insorgere per
distruggere questa lebbra infame che la sta uccidendo.
Ma forse non succederà nulla e continuerà questa dominazione che é peggiore di quella
delle signorie medioevali perché coinvolge il mondo intero in uno sfruttamento totale ed
assoluto : "dalla culla alla bara, schiavi della speculazione e dell'usura "
L'America ci ha "liberati" e ci ha imposto la sua filosofia ed il suo dominio e noi abbiamo
fatto una Europa delle banche e non delle Patrie..
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Noi siamo saliti felici sul carro dei vincitori che promettevano libertà, democrazia,
progresso e benessere per tutti e non ci siamo accorti che era tutto un inganno e che nel
mondo del capitalismo gli unici ad essere premiati sono i capitalisti..
Ora il risveglio è tragicamente crudele e molti, moltissimi dovranno pagare per le colpe
della Plutocrazia mondiale e per quelle di una politica cieca ad essa asservita che non ha
saputo tutelare che i propri interessi a scapito di quelli dei Cittadini:
Forse ci meritiamo anche noi di finire, carne da macello, nel tritatutto del turbo-capitalismo
mondialista..
Avevamo a disposizione un DUCE ed una Patria, avevamo degli ideali ed una spiritualità
che trascendeva il quotidiano e ci affrancavano dal materialismo.
Li abbiamo barattati con l'usura, lo sfruttamento, il materialismo, l'aridità dell'anima del
mondo USA & sionista... ed ora godiamo i risultati..!!
Buon capitalismo a tutti..
FISCHIAMOLA TUTTI "LA MARSIGLIESE"
FRANCIA, BARBARA ED INCIVILE
Questo e gli altri governi di questa repubblica nata dalla resistenza hanno sempre taciuto,
per servilismo e codardia le dimensioni di orrori perpetrati dalle truppe dei "liberatori"
contro la popolazione civile.
Atteggiamento servile che ha riguardato anche le gesta delle truppe marocchine ed
algerine, aggregate all’esercito francese, agli ordini del generale Alphonse Juin ed
impegnate
in
Italia
centrale
nel
1944.
Nel mese di maggio, durante la quarta e decisiva battaglia di Cassino, il comandante
francese fece un discorso chiaro alle truppe: «Soldati. Questa volta non è solo la libertà
delle vostre terre che vi offro se vincerete questa battaglia. Alle spalle del nemico vi sono
donne, case, c’è un vino tra i migliori del mondo, c’è dell’oro. Tutto ciò sarà vostro se
vincerete… Per cinquanta ore sarete padroni assoluti di ciò che troverete al di là del
nemico. Nessuno vi punirà per ciò che farete, nessuno vi chiederà conto di ciò che
prenderete».
Il premio per la vittoria comprendeva il diritto di vita e di morte sugli italiani: «Per
due giorni e due notti - racconta Bracalini - razziarono, violentarono, uccisero. Stuprarono
donne e bambine, dagli otto agli ottant’anni, obbligando padri e mariti ad assistervi. Chi
tentò di reagire venne ucciso… la furia bestiale che si abbatté sulle campagne e sui
villaggi italiani, specie al Sud, dopo lo sbarco alleato a Anzio e l’avanzata su Roma nella
primavera del 1944 è ancora in parte sconosciuta».
Furono almeno 60.000, secondo un’indagine ministeriale, le donne violentate (ma furono
vittime di stupri anche bambini e sacerdoti), senza che finora alcun tribunale internazionale
si sia mai interessato a questo crimine.
Altro che fischiare quando suona la "marsigliese"..!
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Questa é un onta che ha lordato per sempre la bandiera Francese e lo ha fatto
doppiamente.
La prima volta quando un suo generale barbaro ed incivile ha promesso e permesso che
tali orrori avvenissero ed una seconda quando la Nazione Francese anziché punirlo ne
ignorò le colpe imperdonabili diventando sua complice!
MEMENTO: Chi é Gaetano Pecorella ( e perché non può essere giudice
costituzionale )
Oltre che un indagato sotto processo ed un condannato in via definitiva, Gaetano
Pecorella é un viscido voltagabbana passato, come altri ( vedi Liguori..) dalle barricate
della sinistra estrema ed assassina degli anni settanta, quando diceva nelle arringhe che
:"..«Quando i diritti fondamentali di una comunità non vengono realizzati, come la messa al
bando del MSI, la comunità ha il diritto di riappropriarsi di quei diritti… Togliere agibilità
politica e spazi di aggregazione ai fascisti non è un reato, ma la legittima applicazione di
un principio costituzionale» e cioé avallava lo slogan " Uccidere un fascista non é reato",
alla corte Capitalista, Piduista, Mafiosa, corrotta e corruttrice di Berluscrotalo.
Come fanno gli italiani a dare la loro fiducia ( 62%) ad una persona come Berluscrotalo
che propone e vuole imporre alla corte costituzionale, che é la più alta corte di giustizia
dello Stato, un elemento con il passato ed il presente di Gaetano Pecorella?
Se questi sono i frutti della democrazia, allora della democrazia me ne fotto..!
CRIMINALI DI GUERRA
Le Leggi internazionali di guerra, firmate anche da Inghilterra e Stati Uniti d’America già
prima della seconda guerra mondiale, vietavano espressamente i bombardamenti aerei su
obiettivi civili.
Contrariamente a quanto si vuole fare erroneamente e di proposito credere, il primo
bombardamento su capitali Europee, fatto su obiettivi civili e quindi con intento terroristico,
fu quello Inglese su Berlino del 19 Agosto e dei primi di Settembre del 1940 mentre quello
su Londra del 6 Settembre 1940 fu una rappresaglia.
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La storiografia ufficiale addebita al bombardamento di Coventry ( Novembre 1940 e quindi
dopo quelli su Berlino) l’incarnazione del bombardamento di tipo terroristico, tanto da
inventarsi, per esprimere tale concetto, il sostantivo “Coventryzzazione”, ma non registra
che a Coventry vi furono 380 vittime civili mentre ignora quasi completamente i
bombardamenti Anglo-Americani di città tedesche come Wuppertal ( 5.200 morti),
Heilbronn (7.000 morti), Darmstadt ( 12.300 morti), Kassel( (8.000 morti) Pfozheim (
20.000 morti), Amburgo e Berlino (100.000 morti) e di Tokyo ( 84.000 morti).
Senza contare Dresda ( 100.000 morti civili) e Hiroshima ( 71.379 morti civili) ( fonte:
“Apocalisse 1945” di D. Irving, Ediz. 7° sigillo).
Quindi, senza contare i successivi bombardamenti terroristici in Viet Nam, in Serbia, in
Kossovo, in Afganistan, ed in Iraq, si può tranquillamente affermare che, in base alle leggi
internazionali di guerra, gli Inglesi e gli Americani sono stati e sono CRIMINALI DI
GUERRA!!
Solo le sorti della guerra hanno fatto si che fossero Tedeschi e Giapponesi ad essere
giudicati ed impiccati per “crimini di guerra” mentre le stesse colpe potevano essere
imputate anche agli Anglo-Americani..!
“La storia è una costruzione culturale e politica” come disse recentemente il giornalista
Galli della Loggia e noi aggiungiamo che la scrivono i vincitori con il sangue e le
sofferenze dei vinti!
Cori Fascisti in Bulgheria
A proposito dei "cori fascisti in Bulgaria" di cui quotidianamente si occupano le TV ed i
commentatori, se i tifosi italiani avessero cantato "Bandiera rossa" ci si sarebbe
scandalizzati allo stesso modo?
Credo di no così come non scandalizza nessuno che ci siano politici che il comunismo
vogliono fare rinascere.
Eppure la storia ci ha certificato che il comunismo ed i suoi capi, Stalin, Pol Pot,
Cesausescu, Mao Tse Tung, ecc. ecc. hanno prodotto disastri umanitari, sia qualitativi che
quantitativi ( 100 milioni di morti..!) tali che al confronto il fascismo fu una barzelletta e
perfino Hitler con il nazismo fu un dilettante a confronto con dei professionisti..!
Quanta ipocrisia, quanta falsità ideologica, quanto cinismo fariseo e quale presa per i
fondelli da parte dei soliti, viscidi, "primi della classe" omologati al regime!
MANIPOLAZIONE
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Certamente la manipolazione della pubblica opinione non è nata né oggi, né ieri, ma ha
origini antiche che risalgono ai tempi in cui gli uomini cominciarono ad aggregarsi in
comunità che se da un lato offrivano i vantaggi della organizzazione e dello sforzo comune
per il benessere di tutti, dall’altro ponevano in essere situazioni di competitività e di
concorrenza sociali che stimolavano ciascuno a prevalere per raggiungere posizioni di
predominio all’interno della comunità.
Se all’inizio, probabilmente, a causa della situazione esistenziale generale, il fattore
prevalente per emergere era la forza fisica, col passare del tempo e con la stabilizzazione
della stratificazione sociale, tale prevalenza si spostò verso l’astuzia, la capacità di
persuasione, le doti di intelligenza e quindi anche verso una forma di comunicazione
viziata che avesse come obiettivo, non la semplice esposizione di una realtà, ma bensì
quello di proporre una realtà che promuovesse gli interessi particolari di un gruppo o di un
individuo.
La necessità di acquisire l’appoggio di chi fosse in grado di determinare gli equilibri di
forza da parte di coloro che aspiravano a posizioni di preminenza in un qualsiasi gruppo
sociale, spingeva a presentare la realtà e le prospettive per il futuro in un’ottica
accattivante che esaltasse gli aspetti positivi e sottacesse quelli negativi in modo tale da
conquistare quell’appoggio.
Era nata la manipolazione della pubblica opinione verso la quale la sola difesa
dell’individuo era ed è la sua capacità critica di discernimento che è l’unico mezzo per
distinguere l’oggettività dalla soggettività, il vero dal manipolato!
Man, mano che la storia ha proceduto e le esperienze e le capacità sono aumentate, la
tecnica della manipolazione della pubblica opinione si è raffinata sino a raggiungere oggi
dei livelli estremamente sofisticati anche con l’aiuto delle discipline psicologiche, tanto da
diventare una vera e propria scienza.
Oggi, nel nostro mondo retto dal mercato e dal consumismo, assistiamo all’esercizio ed
allo sviluppo di una vera e propria industria della manipolazione che si chiama “pubblicità”
e che si può sintetizzare come la tecnica di usare suggestioni, iperboli informatiche,
trabocchetti psicologici ( quando non vera e propria falsità) per indurre nella popolazione
necessità indotte e fasulle che non corrispondono affatto alle reali necessità degli individui
per ottenere lo scopo di vendere prodotti in quantità maggiori a quelle che le reali
necessità farebbero comperare.
D’altra parte la riprova di quanto andiamo affermando si ha facilmente considerando due
fattori:
1°- Gli enormi costi della pubblicità che non sarebbero affatto sostenuti dalle imprese se
non fossero giustificati da ritorni economici maggiori delle spese sostenute.
2°- L’enorme sciupio di beni di consumo che ciascuno di noi fa e che non risponde
assolutamente alle nostre reali necessità.
Si potrebbe fare un ampio e dettagliato discorso su questo tema che pure è molto
importante sia dal punto di vista economico, che da quello ecologico e da quello etico, ma
qui vogliamo sottolineare un altro aspetto della questione della manipolazione della
pubblica opinione che investe più propriamente la libertà degli individui.
Ci riferiamo al fatto che se gli interessi dell’economia sono tali da farla ricorrere a mezzi
ambigui e poco corretti come la pubblicità per raggiungere i propri obiettivi, certamente la
politica, che ha obiettivi di potere più ampi e più assoluti, userà certamente simili tecniche
di manipolazione per creare il consenso e raggiungere il potere.
La lotta al coltello che le forze politiche fanno per ottenere il controllo dei mezzi di
comunicazione come giornali e televisioni, che di per se, in quanto imprese, non
sarebbero compresi negli obiettivi della politica, ma che sono i vettori ed i contenitori
principali di quella azione manipolatrice della pubblica opinione di cui stiamo parlando,
dimostra che a fronte di questo interesse esiste quell’altro interesse recondito di
condizionare la pubblica opinione per portare il gregge degli elettori verso i recinti di
tosatura che interessano alle suddette forze politiche..!!
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Ma la cosa assai più grave è che in siffatte condizioni, la tanto declamata DEMOCRAZIA
diventa un valore virtuale in quanto il consenso è estorto con mezzi occulti e quantomeno
ambigui e qui la cosa diventa illegalità patente.
Tanto per fare un esempio, perfino la “Sacra rota” custode della sacralità del matrimonio
religioso, in caso di consenso estorto con inganno, concede non solo l’annullamento, ma
la nullità del sacramento..!
Sono cose su cui riflettere.
Sono cose che esigono una legislazione precisa che garantisca finalmente un controllo
reale e concreto sulla comunicazione e sulla proprietà dei suoi mezzi.
Sono cose che esigono una riforma sostanziale della espressione della sovranità popolare
che deve raggiungere forme di maggiore partecipazione e di controllo da parte dei
Cittadini laddove l’eccesso di rappresentatività diventa causa della formazione di
oligarchie che finisco per rappresentare solo i propri interessi a scapito di quelli della
comunità nazionale.
LADRI DI VITA
Le tre cose essenziali alla vita dell’uomo sono, in ordine d’importanza l’aria, l’acqua ed il
cibo. Senza di esse si muore e questo ne fa beni irrinunciabili che spettano per diritto
naturale a tutti gli uomini della terra!Questo governo comandato da Berlusconi sta invece
privandoci, seppure in misura diversa, di questi beni e pertanto esso è un governo contro
natura che dovrà essere al più presto cambiato.
Il cibo scarseggia e già le fasce più deboli come pensionati e famiglie monoreddito
debbono fare i conti con il bilancino e rinunciare a mangiare quelle cose che non sono a
buon mercato come pesce, carne bovina, formaggi, prosciutto ecc. ecc.
L’aria è sempre più inquinata e questo governo, dopo avere sbandierato la propria
adesione al trattato di Kyoto per la riduzione del gas serra ed aderito al programma
Europeo che prevede la diminuzione graduale dell’inquinamento atmosferico, ha agito in
senso del tutto contrario tanto che l’Italia non solo non ha diminuito tale inquinamento, ma
lo ha aumentato del 13%. Ora che il Consiglio Europeo ha richiamato il governo alle sue
responsabilità, Berlusconi si è lagnato dicendo che la riduzione dell’inquinamento
costituirebbe un costo che l’Italia non è in grado di sostenere come se il costo della morte
del pianeta in cui viviamo fosse un prezzo sostenibile. Tanta stupidità, date le
conseguenze, è criminale ed il signor Berlusconi andrebbe neutralizzato per legittima
difesa!
Ci restava l’acqua, anche essa molto problematica, con le falde inquinate dalle industrie,
ma anche qui il peggio doveva ancora venire perché il governo del Berluscrotalo, in data
05 Agosto 2008 ha varato il decreto legge numero 112 redatto dall’ineffabile Giulio
Tremonti che , all’articolo 23 bis sancisce la privatizzazione dell’acqua.Ora, privatizzare un
bene comune ed essenziale come l’acqua, è un’azione illegittima, incosciente e
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disumana.Illegittima perché si vende un qualche cosa che non appartiene a chi la vende,
ma è patrimonio comune di tutti.Incosciente e disumana perché i nuovi proprietari
potranno disporre a loro piacere di un bene essenziale alla vita umana ed anche privarne
coloro che non fossero in grado di pagare i loro prezzi.Invitiamo tutti i Cittadini ad opporsi
con ogni mezzo, compresi quelli violenti ad un simile esproprio di un diritto naturale e
sacrosanto che appartiene a tutti gli uomini.
Si tratta di legittima difesa contro un attentato alla vita stessa e per tanto ogni reazione,
anche la più violenta, è da ritenersi legittimata da uno stato di necessità
vitale..!L’arroganza del governo ha passato ogni limite ed ora si permette di potere
decidere chi può vivere e chi no … è giunta l’ora che qualcuno lo fermi!
ADUNATE OCEANICHE
Secondo le stime del centrosinistra, la manifestazione del 25 Ottobre 2008 ha portato in
piazza due milioni e mezzo di persone.
Inviteremmo Veltroni & C. a non esaltarsi troppo anche ricordando che gli italiani, sotto
questo aspetto, sono inaffidabili e nel recente passato hanno partecipato alle "adunate
oceaniche" che però sono poi finite a Piazzale Loreto...!!!!
AMERICANI ASSASSINI DI ITALIANI
A Fini Iscariota, a Berluscrotalo ed anche al presidente Napolitano che ringraziano
continuamente gli Americani che ci hanno "liberati", dedichiamo questa inchiesta come
promemoria del loro servilismo verso chi, oltre che con i bombardamenti terroristici su
obiettivi civili, fatti scientemente e con premeditazione per fiaccare la resistenza della
popolazione, massacrarono prigionieri italiani inermi che si erano arresi dopo accanita
battaglia per difendere il suolo della Patria di cui quei personaggi difendono ,a solo a
parole, il valore.
Napolitano, dopo avere applaudito i carri armati sovietici che nel 1956 stritolarono sotto i
loro cingoli l'insurrezione Ungherese, solo nel 2006 ha riconosciuto che quegli Ungheresi
massacrati erano dei patrioti e non dei teppisti.
Dopo 64 anni, non si é ancora smesso di considerare gli Americani come degli amici e
liberatori anziché come degli invasori e massacratori di Italiani..!
Corriere della Sera - e-dicola
mercoledì, 23 giugno, 2004
GUERRA 2A MONDIALE
Pag. 013
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Sicilia 1943, l' ordine di Patton «Uccidete i prigionieri italiani»
I massacri dimenticati compiuti dai fanti americani tra
il 12 e il 14 luglio. «Decine di morti». Storici e
giuristi rileggono quei fatti per analizzare i casi di
Guantanamo e Abu Ghraib Due stragi avvennero nell'
aeroporto di Biscari. Le vittime accertate furono 73
lA STORIA. I DOCUMENTI
Di Feo Gianluca
«Il capitano Compton radunò gli italiani che si erano arresi.
Saranno stati più di quaranta.
Poi domandò: "Chi vuole partecipare all' esecuzione?".
Raccolse due dozzine di uomini e fecero fuoco tutti insieme sugli italiani».
«Il sergente West portò la colonna di prigionieri italiani fuori dalla strada.
Chiese un mitra e disse ai suoi: "E' meglio che non guardiate, così la responsabilità sarà
soltanto mia".
Poi li ammazzò tutti».
E' una piccola Cefalonia: le vittime sono soldati italiani che avevano combattuto con
determinazione.
I carnefici non sono né delle SS né della Wehrmacht: sono fanti americani.
Quella avvenuta in Sicilia tra il 12 e il 14 luglio 1943 è la pagina più nera della storia
militare statunitense.
Una pagina sulla quale gli storici negli Stati Uniti discutono da un lustro, mentre nel nostro
Paese la vicenda è pressoché sconosciuta.
Nelle università del Nord America ci sono corsi dedicati a questi eccidi, come quello tenuto
a Montreal sul tema «Dal massacro di Biscari a Guantanamo».
E negli Usa in queste settimane gli esperti di diritto militare valutano le responsabilità dei
carcerieri di Abu Ghraib anche sulla base delle corti marziali che giudicarono i «fucilatori di
italiani».
Perché - come risulta dagli atti di quei processi - i soldati americani si difesero
sostenendo di avere soltanto eseguito gli ordini di George Patton.
«Ci era stato detto - dichiararono - che il generale non voleva prigionieri».
I FATTI - Nessuno conosce il numero esatto di uomini dell' Asse uccisi dopo la resa.
Almeno cinque gli episodi principali, con circa duecento morti.
Di due, quelli avvenuti nell' aeroporto di Biscari, nel Ragusano, si conosce ogni dettaglio.
Nel massimo segreto, nell' autunno ' 43 la corte marziale Usa celebrò due processi: il
sergente Horace T. West ammazzò 37italiani, il plotone d' esecuzione del capitano John
C.Compton almeno 36.
Gli atti del tribunale recitano: «Tutti i prigionieri erano disarmati e collaborativi».
Altri due eccidi sono stati descritti da un testimone oculare, il giornalista britannico
Alexander Clifford, in colloqui e lettere ora divulgate.
Avvennero nell' aeroporto di Comiso, quello diventato famoso mezzo secolo dopo per gli
euromissili della Nato. All' epoca era una base della Luftwaffe, contesa in una sanguinosa
battaglia.
Clifford disse che sessanta italiani,catturati in prima linea, vennero fatti scendere da un
camion e massacrati con una mitragliatrice.
Dopo pochi minuti, la stessa scena sarebbe stata ripetuta con un gruppo di tedeschi:
sarebbero stati crivellati in cinquanta.
Quando un colonnello, chiamato di corsa dal reporter, fermò il massacro, solo tre
respiravano ancora. Clifford denunciò tutto a Patton, che gli promise di punire i colpevoli.
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Ma non ci fu mai un processo e il cronista si è rifiutato fino alla morte di deporre contro il
generale. Infine l' ultima strage nella Saponeria
Narbone-Garilli a Canicattì contro la popolazione che la stava saccheggiando.
Secondo i resoconti stilati in quei giorni confusi del ' 43, la polizia militare Usa dopo avere
intimato l' alt ed esploso dei colpi in aria, sparò una raffica sulla folla uccidendo sei
persone.
Ma i verbali scoperti nel 2002 dal professore Joseph Salemi della New York University - il
cui padre fu testimone oculare dell' eccidio - riportano il racconto di alcuni dei soldati
americani presenti: «Appena arrivati, il colonnello urlò di sparare sulla folla che era entrata
nello stabilimento. Noi rimanemmo fermi, era un ordine agghiacciante.
Allora lui impugnò la pistola ed esplose 21colpi, cambiando caricatore tre volte.
Morirono molti civili: vidi un bambino con lo stomaco sfondato dalle pallottole».
L' ORDINE - Ma gli atti dei processi per «i fatti di Biscari» accreditano la possibilità che le
vittime siano state molte di più.
Tutti i crimini sono stati opera della 45ma divisione di Patton, i «Thunderbirds»: reparti
provenienti dalla Guardia nazionale di Oklahoma, New Mexico e Arizona. Vengono
descritti come cow boy, con elementi d' origine pellerossa.
Ma presero parte con coraggio ad alcune delle battaglie più dure del conflitto.
Quello sulle coste siciliane fu il loro battesimo del fuoco: avevano l' ordine di conquistare
entro 24 ore i tre aeroporti più vicini alla costa, strategici per trasferire dal Nord Africa gli
stormi alleati. Invece la disperata resistenza di due divisioni italiane e di poche unità
tedesche li ferme per quattro giorni.
Molti G.I. persero il controllo dei nervi.
Ed erano tutti convinti che il generale Patton avesse ordinato di non fare prigionieri.
Decine di soldati, graduati ed ufficiali testimoniarono al processo: «Ci era stato detto che
Patton non voleva prenderli vivi.
Sulle navi che ci trasportavano in Sicilia, dagli altoparlanti ci è stato letto il discorso del
generale. "Se si arrendono quando tu sei a due-trecento metri da loro, non badare alle
mani alzate.
Mira tra la terza e la quarta costola, poi spara.
Si fottano, nessun prigioniero!
E' finito il momento di giocare, è ora di uccidere!
Io voglio una divisione di killer, perché i killer sono immortali!».
L' ORRORE - Il primo a scoprire e denunciare gli eccidi fu il cappellano della divisione, il
colonnello William King. Alcuni soldati americani, sconvolti, lo chiamarono e gli
indicarono la catasta dei corpi crivellati dal sergente West: «E' una follia - gli dissero -,
stanno ammazzando tutti i prigionieri.
Siamo venuti in guerra per combattere queste brutalità non per fare queste porcherie.
Ci vergogniamo di quello che sta accadendo».
King corre a cercare il comando del reggimento.
Ma lungo la strada per l' aeroporto vede un recinto di pietra, probabilmente un ovile, pieno
di italiani catturati.
Recita il verbale del cappellano: «Quando mi sono avvicinato, il caporale di guardia mi ha
salutato: "Padre, sei venuto per seppellirli?".
"Cosa stai dicendo?", replicai io.
Il caporale rispose: "Loro sono lì, io sono qui con il mio mitra Thompson, tu sei lì.
E ci hanno detto di non fare prigionieri"».
A quel punto King sale su un masso, chiama tutti gli americani presenti e improvvisa una
predica per convincerli a risparmiare quegli uomini: «Non potete ucciderli, i prigionieri
sono una fonte preziosa di notizie sul nemico.
E poi i loro camerati potrebbero vendicarsi sui nostri che hanno preso.
Non fatelo!».
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Altrettanto drammatica la testimonianza del capitano Robert Dean: «Venni fermato da due
barellieri disarmati.
Mi dissero: "Abbiamo due italiani feriti, mandate qualcuno ad ammazzarli".
Io gli urlai di curare quei soldati, altrimenti gliela avrei fatta pagare"».
LA CONDANNA - Fu proprio la volontà del cappellano King a far nascere i due processi
sui massacri di Biscari. King raccontò tutto all' ispettore dell' armata - figura simile ai nostri
pubblici ministeri -, che fece rapporto a Omar Bradley.
La corte marziale contro il sergente West si aprì a settembre.
L' accusa: «Omicidio volontario premeditato, per avere ucciso con il suo mitra 37
prigionieri, deliberatamente e in piena coscienza, con un comportamento disdicevole».
I fanti italiani - poco meno di 50 - erano stati catturati dopo un lungo combattimento in
una caverna intorno all' aeroporto di Biscari.
Il comandante li consegnò al sergente con un ordine ritenuto «vago» dai giudici:
allontanarli dalla pista dove si sparava ancora.
Nove testimoni hanno ricostruito l' eccidio.
West mette gli italiani in colonna, dopo alcuni chilometri di marcia ne separa cinque o sei
dal resto del gruppo.
Poi si fa dare un mitra e conduce gli altri fuori dalla strada.
Lì li ammazza, inseguendo quelli che tentano di scappare mentre cambia caricatore: uno
dei corpi è stato trovato a 50 metri.
Davanti alla corte, il sergente si difese invocando lo stress: «Sono stato quattro giorni in
prima linea, senza mai dormire».
Dichiarò di avere assistito all' uccisione di due americani catturati dai tedeschi, cosa che lo
«aveva reso furioso in modo incontrollato».
Il suo avvocato parlò di «infermità mentale temporanea».
Infine, West disse ai giudici: «Avevamo l' ordine di prendere prigionieri solo in casi
estremi».
Ma la sua difesa non convinse la corte, che lo condannò all' ergastolo.
La pena però non venne mai eseguita.
Washington infatti era terrorizzata dalle possibili ripercussioni di quei massacri.
Temeva il danno d' immagine sugli italiani - con cui era stato appena concluso l' armistizio
- e il rischio di ritorsioni sugli alleati reclusi in Germania.
Si decise di non mandare West in una prigione negli Usa ma di tenerlo agli arresti in una
base del Nord Africa.
Poi la sorella cominciò a scrivere al ministero e a sollecitare l' intervento del parlamentare
della sua contea.
Il vertice dell' esercito teme che la vicenda possa finire sui giornali.
Il 1° febbraio 1944 il capo delle pubbliche relazioni del ministero della Guerra sollecita al
comando alleato di Caserta un «atto di clemenza» per West: «Non possiamo - è il testo
della lettera pubblicata da Stanley Hirshson nel 2002 - permettere che questa storia venga
pubblicizzata: fornirebbe aiuto e sostegno al nemico.
Non verrebbe capita dai cittadini che sono così lontani dalla violenza degli scontri».
Così dopo solo sei mesi, West viene rilasciato e mandato al fronte.
Secondo alcune fonti, morì a fine agosto in Bretagna.
Secondo altre, ha concluso la guerra indenne. L' ASSOLUZIONE - Invece il 23 ottobre '
43 il capitano John C. Compton non cercò scuse: davanti alla corte marziale disse solo di
avere obbedito agli ordini processo fu ricostruita la battaglia per la base di Biscar
combattuta per tutta la notte.
C' era una postazione nascosta su una collina che continuava a bersagliare la pista.
E' una mischia feroce, con tiri di mitragliatrici e mortai, senza una linea del fronte.
L' unità di Compton aveva avuto dodici caduti in poche ore.
A un certo punto, un soldato statunitense vede un italiano in divisa e un altro in abiti
«borghesi» che escono da una ridotta: sventolano una bandiera bianca.
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L'americano si avvicina e dalla trincea alzano le mani circa quaranta uomini.
Cinque hanno giacche e maglie civili sopra i pantaloni e gli stivali militari.
Il soldato li consegna al sergente ma arriva il capitano. Compton non perde tempo: dice di
ucciderli.
Molti dei suoi si offrono volontari: sparano in 24, esplodendo centinaia di pallottole sul
mucchio degli italiani.
Il numero esatto delle vittime resta incerto ma l' inchiesta si conclude con l' incriminazione
del solo ufficiale per 36 omicidi, scagionando i suoi subordinati.
E Compton in aula dichiara che l' ordine era quello, che doveva uccidere i nemici che
continuavano a resistere a distanza ravvicinata.
Inoltre precisa che quegli italiani erano «sniper», termine traducibile come «cecchini» o
«franchi tiratori», e quindi andavano fucilati: una linea difensiva che sarebbe stata
suggerita dallo stesso Patton. «Li ho fatti uccidere perché questo era l' ordine di Patton concluse il capitano -. Giusto o sbagliato, l' ordine di un generale a tre stelle, con un'
esperienza di combattimento, mi basta.
E io l' ho eseguito alla lettera».
Tutti i testimoni - tra cui diversi colonnelli confermarono le frasi di Patton, quel terribile «se
si arrendono solo quando gli sei addosso, ammazzali».
Alcuni riferirono anche che Patton aveva detto: «Più ne prendiamo, più cibo ci serve.
Meglio farne a meno».
Compton fu assolto.
Il responsabile dell' inchiesta William R. Cook fu tentato di presentare appello: «Quell'
assoluzione era così lontana dal senso americano della giustizia - scrisse - che un ordine
del genere doveva apparire illegale in modo lampante».
Ma nel frattempo Cook era caduto al fronte.
Ironia della sorte, si crede che sia stato colpito da un cecchino mentre cercava di
avvicinarsi a dei tedeschi con la bandiera bianca.
La sua assoluzione è però diventato un caso giuridico, che ha cominciato a circolare tra il
personale della giustizia militare statunitense dopo la fine della guerra.
Un precedente «riservato» anche per evitare che influisca sui processi ai criminali di
guerra nazisti.
Poi nel ' 73 una traccia nei diari di Patton pubblicati da Martin Blumenson e nell' 83 la
prima descrizione completa nell' autobiografia del generale Omar Bradley.
Oggi alcuni storici americani - assolutamente non sospettabili di revisionismo - ritengono
che sulla base della sentenza Compton andavano assolte le SS fucilate per gli omicidi di
prigionieri americani.
E mentre negli Stati Uniti da 25 anni si pubblicano studi sul «massacro di Biscari» e le
sue ripercussioni - il primo nel 1988 fu di James J. Weingartner, l' ultimo nel 2002 è stato
di Hirshson – nel nostro Paese la vicenda è stata sostanzialmente ignorata.
Vent' anni fa nel volume dello statunitense Carlo d' Este sullo sbarco in Sicilia, tradotto da
Mondadori, la questione era relegata in un capoverso.
Poi, ultimamente due introvabili scritti di storici siciliani e una pagina nel documentato
volume di Alfio Caruso.
Mai però un' iniziativa per ricordare quei soldati, rimasti senza nome.
Mentre persino Biscari non esiste più: oggi il paese si chiama Acate. Gianluca Di Feo
(1-continua) la guerra. le date 10 luglio 1943
LO SBARCO Lo sbarco alleato in Sicilia, nome in codice «operazione Husky», inizia all'
alba del 10 luglio 1943. La VII Armata americana, guidata dal generale George Patton,
approda a Gela, l' VIII britannica sbarca a Pachino e Siracusa.
Comandante supremo dell' operazione è il generale Dwight D. Eisenhower, futuro
presidente degli Usa 12-14 luglio GLI ECCIDI In tre giorni i soldati Usa sparano a sangue
freddo contro prigionieri italiani e tedeschi in cinque diverse occasioni.
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A Biscari il sergente Horace West uccide 36 soldati, il plotone del capitano John Compton
altri 37. A Comiso 60 italiani e, poco dopo, 50 tedeschi vengono uccisi.
A Canicattì gli americani sparano contro la folla: almeno 6 morti 17 agosto
LA LIBERAZIONE A 38 giorni dallo sbarco nell' isola, le truppe alleate guidate da Patton
entrano a Messina, accolte dall' entusiasmo della popolazione.
L' esercito tedesco si è ritirato in Calabria. Poche settimane prima, il 25 luglio, era caduto
il regime di Mussolini.
Alla guida del governo italiano c' è ora il maresciallo Pietro Badoglio 1 febbraio 1944
LA DENUNCIA Tre mesi dopo gli eccidi, Compton e West vengono processati dalla
Corte marziale. Il 23 ottobre, Compton si difende così: «Ho soltanto obbedito a Patton».
Questo, secondo molti testimoni, l' ordine del generale: «Se si arrendono solo quando gli
sei addosso, ammazzali».
Il capitano viene assolto
LA LETTERA West invece è condannato all' ergastolo.
Ma la sentenza non viene eseguita. Per sei mesi viene trattenuto in un carcere nel Nord
Africa.
Poi il ministero della Guerra americano invia al comando alleato di Caserta una
sollecitazione: «Questa storia non può essere pubblicizzata».
E il sergente viene rilasciato.
I GENERALI AL FRONTE L' offensiva LA CONDANNA «Il sergente West portò fuori i
prigionieri Chiese un mitra, poi li ammazzò tutti» West fu condannato, ma non scontò l'
ergastolo L' ASSOLUZIONE «Il capitano Compton radunò i soldati arresi Raccolse due
dozzine di uomini, fecero fuoco contro gli italiani».
Compton fu assolto….
GIU’ DALLE PIANTE..!
(2009)
Sembra quasi impossibile, ma tantissimi uomini politici, persino tanti che sembrano
intelligenti, non hanno ancora capito che la grande crisi che sta attraversando il mondo e
che ci sta regalando un periodo di recessione straordinaria che durerà per anni, non è
stata solamente un grosso avvenimento economico – finanziario, ma ha innescato un
processo rivoluzionario che sovvertirà tutti gli equilibri dei rapporti mondiali e che nulla,
alla fine, tornerà come era prima!
Il mondo che abbiamo vissuto o subito ( a seconda delle convinzioni politiche di ciascuno)
sino ad oggi, era un mondo che si basava su delle regole di un turbo capitalismo
mondialista che faceva, volenti o nolenti, da cemento e da connessione alla vita stessa
delle nazioni.
Su questo sistema poggiavano lo sviluppo economico dei Paesi, i loro rapporti di forza
politici e militari e lo stesso alternarsi ( apparente) di governi di una o di un’altra tendenza
alla loro guida.
Un esempio eclatante: la stessa sopravvivenza dello stato di Israele, sin dalla sua nascita,
è sempre stata soggetta alla entità degli imponenti aiuti economici che gli USA hanno
generosamente elargito e questi aiuti sono indubbiamente il risultato dell’opera della
“Israel Lobby” Americana che a sua volta ha acquisito tanto peso in funzione dell’enorme
potere economico e finanziario, e di conseguenza, in uno stato come gli Usa, anche
politico, che essa rappresenta ( vedere il libro “ La Israel lobby e la politica estera
Americana, di John Mearsheimer e Stephen M. Walt docenti rispettivamente della
università di Chicago e della università di Harvard) e questo fatto ha determinato la natura
ed il peso di tutti gli equilibri tra i Paesi del Medio oriente coinvolgendo in essi tutti i Paesi
del mondo.
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Il capitalismo che il suo teorizzatore e fondatore Adam Smith riteneva autoregolatore
tramite il mercato ed alieno da qualsiasi intervento di controllo da parte degli Stati, non
poteva non evolvere naturalmente verso quella finanza “creativa” che ha costruito
imperi virtuali sempre più fragili e sempre più distanti dalla realtà concreta di quella
ricchezza che è prodotta dalla fatica dell’uomo e che dagli albori della storia ha
determinato il vero progresso delle società civili!
Ebbene, questo mondo fasullo ed inconsistente ha raggiunto il suo punto critico di rottura
e, come i pilastri di un ponte, sovraccaricati rispetto alla loro reale portata, dovrà crollare
sotto il peso di un’onda di piena che sta scendendo a valle e che, come una valanga,
acquista sempre più peso e forza distruttrice man, mano che avanza!
Il sistema non è in grado di autoripararsi o di auto regolamentarsi, sia per lo stadio
avanzato della malattia, che per il fatto che a reggerlo ci sono persone che, nonostante gli
sviluppi disastrosi che sono sotto gli occhi di tutti, mantengono tuttora ferma la loro
mentalità ed il loro “modus operandi”.
Anche qui un esempio eclatante: nonostante la speculazione azzardata sia stata una delle
cause principali del crollo del castello di carte della finanza mondiale, due banche
d’importanza mondiale come la Goldman Sachs e la Morgan & Stanley, sull’orlo del
fallimento a causa appunto di una gestione corsara dei propri residui fondi, hanno in questi
giorni tentato una ulteriore speculazione azzardata al ribasso comprando “allo scoperto” (
e cioè scommettendo sulla diminuzione del prezzo nei prossimi giorni ) azioni della
Tedesca Wolksvagen ed essendo invece tali azioni schizzate in rialzo grazie all’intervento
della Porche, le suddette banche hanno dovuto coprire lo scoperto aumentando ancora di
più la loro passività.
Come dice un detto popolare: “il difetto sta nel manico” e fino a quando non si capirà che
le iniezioni di liquidità dei governi sono come impacchi di camomilla per curare un tumore
e che, per prima cosa si dovranno azzerare i vertici della finanza e cambiare
radicalmente le regole dell’economia, la strada per la ripresa non si potrà trovare.
Si sta per aprire, in un modo o nell’altro, un mondo nuovo, con valori diversi e con diversi
equilibri di forza politici ed economici.
Questa crisi, che più che una crisi è una catastrofe, potrebbe essere una opportunità per
l’umanità di ridisegnare su di un piano di maggiore equità i rapporti tra Stato e Cittadini e
tra i vari Stati tra di loro.
Ma per poterla cogliere bisognerà saperla capire ed accettare i cambiamenti rivoluzionari
che essa comporta.
Ai redattori di MICROMEGA
Oggi il TG di RAI 3 ha dovuto ammettere che gli scontri di piazza Navona sono stati
provocati da gruppi della sinistra e che gli studenti del Blocco Studentesco si sono solo
difesi!!
Già esistevano su You Tube i filmati che lo dimostravano oltre ogni dubbio...
So già che a questo non risponderete.. Ma...
Sono novanta anni che voi comunisti seguite sempre e solo gli stessi schemi e le stesse
strategie, senza un barlume di resipiscenza che vi spinga ad un briciolo di fantasia,
nonostante i fallimenti e nonostante, alla fine, ci abbiate sempre sbattuto il grugno .
Lenin vi aveva detto che :".. la menzogna in bocca ad un comunista é una verità
rivoluzionaria.." e voi, cambiati i tempi, cambiata l'informazione, cambiati i mezzi, siete
sempre ancora lì a ripetere a pappagallo le stesse solite cretinate..
Come diceva un grande giornalista:".. per essere comunisti non é essenziale essere
scemi...però aiuta..!!"
Provate a scendere dalla pianta...
Saluti.. affettuosi ...
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OBAMA, COSA CAMBIERA’
Secondo le opinioni correnti della politica nostrana e secondo le promesse elettorali del
nuovo presidente USA, l’elezione di Barak Obama dovrebbe portare dei significativi
cambiamenti sullo scenario mondiale.
.”We Change” era lo slogan del presidente nero e lo abbiamo sentito per circa un anno,
dalla campagna per le primarie e sino a pochi giorni prima delle definitive elezioni e tutto il
mondo è in attesa del cambiamento promesso.
Premettiamoi qui che a noi, di eventuali cambiamenti nella politica interna degli USA non
ce ne importa assolutamente nulla a meno che essi non influiscano su quella economica
mondiale così come è successo per la criminale gestione della finanza speculativa che ha
provocato la bufera economica che sta ancora sconvolgendo il mondo e che avrà
conseguenze negative che dureranno per decenni e per le cui colpe, anche se
precisamente identificabili, nessuno pagherà.
Se gli americani avranno o no una copertura assicurativa sanitaria, se a tutti sarà
concessa una istruzione adeguata, se si tasseranno di più i ricchi o i poveri, se ci saranno
o no maggiori garanzie del posto di lavoro, ecc, ecc. sono cose che non ci riguardano e
verso le quali proviamo la stessa indifferenza che essi hanno provato nei secoli per i
destini delle genti della terra.
Da quando importavano schiavi negri per arricchire i padroni delle piantagioni del sud, a
quando sterminavano i pellirosse per impadronirsi banditescamente delle loro terre, a
quando esportavano guerra e terrorismo bellico in Europa, in Italia, in medio oriente, in
Vietnam, in Korea, in Palestina, in Iraq, in Afganistan, essi hanno perso il diritto alla
solidarietà degli altri popoli e di quanto potrà succedere a loro in patria, francamente non
ce ne frega niente..!
Altro discorso è quello della politica estera perché l’America è tuttora una grande potenza
che può influire con essa su tutto il mondo e quindi ci coinvolge , volenti o nolenti, nelle
sue decisioni strategiche.
E qui la passata esperienza degli ultimi sessanta anni ci suggerisce che nulla cambierà!
Il presidente degli Stati Uniti è un presidente ad autorità limitata e, per quanto riguarda la
politica estera esso è soggetto agli interessi delle potentissime e semi occulte lobby che
detengono il potere effettivo perché sono padrone del denaro che è la vera forza che
governa e decide.
Gli interessi di Israele, che hanno da sempre condizionato la politica USA in medio
Oriente, non sono cambiati e difatti già dai primi discorsi, anche Obama ha dichiarato che
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non verrà in alcun modo modificato né l’aiuto economico e militare ad Israele, né
l’atteggiamento di estrema attenzione verso la politica atomica dell’Iran.
Israele ed il mondo Islamico sono in lotta a causa della questione Palestinese e gli USA
continueranno ad appoggiare la politica di oppressione e di razzismo che Israele sta
attuando in Palestina con la conseguenza di alimentare il terrorismo e mantenere aperte le
guerre in Iraq ed in Afganistan.
Il recente intervento Americano nella questione tra Russia e Georgia dove Israele aveva
accordi per la concessione dell’uso di un aeroporto come base per missioni belliche in
Iran, ne è un lampante esempio.
In America nessun Presidente e quasi nessun deputato viene eletto senza il placet della
“Israel lobby”, come ampiamente documentato nell’omonimo libro edito da Mondatori e
pertanto nessuna politica estera potrà mai essere in disaccordo con gli interessi di Israele
che non sempre coincidono ed a volte contrastano, con quelli Europei e persino con gli
stessi interessi USA …
Noi constatiamo che l’America ci ha portato il turbo capitalismo mondialista, ci ha portato il
materialismo e la droga, ci ha portato questo mondo che non ci piace per niente e che
dobbiamo subire per colpa loro.
Noi Europei non abbiamo ancora così potente, l’influenza della “Israel Lobby”, ma siamo
semplicemente affetti da un servilismo di tipo coloniale verso gli USA che condiziona i
nostri governi mettendoli in una posizione di inferiorità psicologica che non ha alcuna
ragione di essere.
Viviamo ancora, dopo oltre sessanta anni, la sindrome dei “liberati” senza renderci conto
che invece siamo stati “Conquistati” !!!
Sarebbe ora che l’Europa, che è stata fonte di civiltà e di cultura, si disancorasse dai lacci
che la legano agli USA e che si ponesse su di una strada autonoma ed indipendente
ritrovando quei valori che l’hanno fatta grande prima che l’America cominciasse ad
esistere..!!
PORCA ITALIA
( 2008)
Quest’anno non abbiamo avuto modo di fare il vaccino anti influenzale in Italia e perciò lo
abbiamo dovuto fare in Spagna a pagamento.
In farmacia lo abbiamo pagato € 7,20 mentre lo stesso vaccino viene venduto in Italia al
prezzo di € 19 circa ..!
Abbiamo voluto approfondire e ci siamo informati di altri prezzi dei medicinali Spagnoli
corrispondenti a quelli venduti in Italia ed abbiamo dovuto constatare che, mediamente, i
prezzi Spagnoli sono inferiori a quelli Italiani dal 30% al 50% ( colliri, coluttori, inibitori della
pressione arteriosa, anti infiammatori non steroidei ).
Già la differenza dei prezzi al consumatore ci ha molto disturbato, ma la cosa che ci ha
veramente incavolare è il pensiero che quei prezzi truffaldini sono pagati anche dallo stato
che acquista i farmaci tramite il servizio sanitario nazionale con i soldi dei Cittadini.
Evidentemente, dato che i medicinali sono sempre gli stessi, ci deve essere “Trippa per i
gatti” ad ungere le ruote di una burocrazia politica corrotta ed in degna che al solito ruba a
man bassa per arricchire la solita casta.
Per coloro che fossero scettici o troppo ottimisti, citiamo i recenti scandali di Milano, della
Sicilia e dell’Abruzzo che hanno visto i soliti politici che di solito predicano la moralità e la
buona amministrazione, coinvolti in corruzioni, furti, appropriazioni, tangenti e ricatti!
E’ oramai da tantissimi anni che questa politica del dopoguerra, che avrebbe dovuto
riportare trasparenza efficienza, democrazia, onestà e libertà ai cittadini, si rivela invece,
ad ogni piè sospinto, un coacervo di malaffare e di corruzione, una presa in giro della
buona fede dei Cittadini, una truffa gestita da una oligarchia sempre più strutturata ed
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inamovibile che come un vampiro succhia il sangue e la vita della Nazione.
Recentemente, con le leggi elettorali che hanno posto sbarramenti al 5% ed eliminato le
preferenze in modo che solo le segreterie dei partiti maggiori determineranno chi saranno
gli eletti in parlamento, si è ancora di più consolidato il sistema di potere degli oligarchi che
elimineranno anche la possibilità di avere in casa una concorrenza sgradita!
La cosiddetta “governabilità” si sarebbe potuta avere con l’elezione diretta a suffragio
popolare del capo del governo e con l’assegnazione al suo partito di una maggioranza
parlamentare del 55% e con il sistema del proporzionale puro si sarebbe avuta una
opposizione variegata e non pregiudiziale.
Ma questo non collima con gli interessi delle oligarchie politiche dominanti che
perderebbero il loro potere assoluto sul Paese..!
Che gli dei li stramaledicano..!
L’ACIDO DELLA PAURA
A Kabul, Shamsia, una giovane ragazza che stava andando a scuola per imparare e per
togliersi da quella ignoranza che, da sempre, fa comodo alle religioni integraliste che
ritengono di possedere la VERITA’ assoluta e non ammettono che il pensiero critico
personale si possa confrontare con la predicazione, è stata deturpata in viso con il getto di
acido da parte di un gruppo di vigliacchi mascalzoni talebani. Non è la prima volta che
capitano episodi di questo genere e pensiamo che, purtroppo, non sarà neppure l’ultima
sino a quando questa genia di assurdi coglioni potranno avere presa sulla credulità e sulle
superstizioni della gente. D’altra parte essi traggono il loro potere dall’ignoranza e dalla
miseria morale dei popoli e quindi, con il potere che glie ne deriva, tentano in ogni modo di
perpetuare quella ignoranza e quella superstizione che dà loro quel potere.La cultura e
l’istruzione, quali strumenti di libertà del pensiero, sono i loro nemici, gli unici dei quali
hanno paura perché inconsciamente sanno che da essi deriverà la loro sconfitta di epigoni
di un integralismo disumano e fuori dal tempo! Lo sfregio del volto di Shamsia, oltre che
una mascalzonata, è stato un atto di paura da parte di coloro che sanno di avere torto,
vedono che il potere sulle masse sta loro scivolando di mano, ma tentano in ogni modo di
frenare la loro rovina!E’ un circolo vizioso che si potrà spezzare solo con la forza, unico
linguaggio che essi comprendono, e con la scolarizzazione delle giovani leve per togliere
ai fanatici religiosi quel potere che essi esercitano in nome di Dio, ma per il loro perverso
piacere!Colpisce ancora una volta e, secondo noi, è significativo, l’assoluto silenzio delle
comunità islamiche Europee che a parole professano un Islam tollerante e disposto al
dialogo, ma poi, all’atto pratico, non intervengono quasi mai a sanzionare quegli atti che
contraddicono ed anzi sono antitetici a questi dichiarati atteggiamenti.Vorremmo sentire gli
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Imam di Milano, di Roma, di Londra, di Dusserdolf, di Colonia, di Madrid e di tutta l’Europa
maledire e condannare questi atti che, oltre che blasfemi di un Corano che essi dicono
essere misericordioso, sono atti criminali e perversi di per se stessi.La politica del “fronte
unico” e della solidarietà confessionale deve avere ed ha i suoi confini invalicabili nella
ragione, nella tolleranza, nell’umanità e nel credere che non c’è nessun Dio che possa
volere l’attuazione di simili barbarie sulle sue creature.Gradiremmo moltissimo di essere
smentiti dai fatti, ma temiamo che ciò non avverrà ed in tal caso non potremo che trarre le
conclusioni logiche da questi comportamenti.
BERLUSCONI E L’ARTE
Mario Resca,ex direttore generale di Mc Donald’s per l’Italia ed amico di Berlusconi, è
stato nominato dal ministro Bondi, super manager dei musei italiani.. Evidentemente
il livello culturale di Berlusconi mette sullo stesso piano gli Hamburger e le opere d’arte
che arricchiscono l'Italia..!Non avevamo dubbi in proposito...
LIBERTA' DI FEDE
L’ultimo di una oramai infinita serie di atti di intimidazione e di repressione violenta da
“Santa inquisizione” compiuti dal potere Sionista mondiale attraverso Stati succubi e
gregari servizievoli, è stato compiuto a Roma dove il Professore Roberto Valvo, che
insegnava al liceo artistico di via Ripetta, è stato sospeso con procedimento urgente dal
servizio per avere osato discutere sulla SHOA, così come essa ci viene presentata, con
correzioni e contraddizioni continue, dal 1945.Ultimo dei “Famigli” di tale inquisizione che
si è assunto il ruolo del “Toquemada” di turno è stato l’ineffabile Sindaco di Roma
Alemanno, grande esperto del “salto della quaglia” al cui confronto lo stesso Generale
Badoglio appare come un meschino dilettante e pronto a qualsiasi sacrificio pur di
rafforzare la propria carriera politica come testimonia anche il suo matrimonio con quel
“ragnetto” di donna che però era ( allora gli orizzonti di Alemanno erano più ridotti e
modesti..) la figlia di un capo del suo partito, Pino Rauti..Per chi, come noi, ha sentito i
suoi discorsi di allora, appare decisamente inaspettato il suo “lingua in bocca” con
Riccardo Pacifici, capo della comunità ebraica di Roma, ma tant’è, se si vuole fare strada,
la vela va alzata nella direzione da dove tira il vento..Il professor Valvo, così come Irwing,
Faurisson e tantissimi altri, bollati tout court come “negazionisti” volevano semplicemente
respingere la Shoa come atto di fede e riportare la questione sul piano storico che esige
analisi, studio, prove e, soprattutto, una documentazione attendibile.Non ci pare che sia
una richiesta irragionevole né tale tipo di richiesta è mai stata sino ad ora bollata come
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tale, come fa fede la serie di revisioni storiche sui più vari argomenti come la figura
dell’imperatore Nerone, recentemente riabilitata o la genesi del risorgimento italiano o
l’influenza culturale e sociale della dominazione plurisecolare Araba in Spagna.Lo storico
deve essere come S. Tommaso e diffidare delle affermazioni e delle proclamazioni di fede,
ma deve ficcare il proprio dito nella piaga per accertarsi che la verità proclamata sia
confermata da prove concrete ed attendibili. Certo, ci rendiamo conto che in un’epoca di
predominio del denaro, chi lo possiede e lo controlla ha il controllo del potere nel mondo e
perciò in tanti Stati e per fortuna non ancora in Italia, la legge sancisce la verità fideistica
della Shoa così come ci viene proposta e ne vieta, pena il carcere che già ospita centinaia
di “infedeli”, la sua messa in discussione storica e scientifica, ma ciò non toglie che tutto
ciò sia iniquo ed irragionevole. Certo, il mercimonio politico che il sionismo ha fatto della
Shoa soprattutto per giustificare la indegna rapina fatta ai Palestinesi e l’odiosa
persecuzione cui essi sono tuttora sottoposti, spiega il perché, ma non lo giustifica
dinnanzi alla storia !Le vittime degli stermini Pellerossa ed Armeni ed i 60 milioni di morti
della 2° guerra mondiale non hanno minore dignità dei morti ebrei..!!!Eppure, di tanti morti,
di tante stragi, di tanti olocausti che hanno insanguinato la storia dell’umanità, pare che
solamente quello degli ebrei sia tale da essere considerato come esecrando e
dissacrante, quasi che solo gli ebrei siano figli di un dio e che gli altri siano una specie di
esseri sub umani, quasi animali, la cui vita e la cui morte non conti nulla..!!
Noi rispettiamo le vittime delle persecuzioni anti ebraiche, ma esigiamo pari dignità con
tutti gli altri perseguitati, compresi i Palestinesi perseguitati da Israele.
Non esistono vittime di serie A e di serie B e non crediamo a fantasiosi patti di predominio
fatti tra Gehova e Israele.
Questo è indegno razzismo, questa è stupida presunzione..!
NAPOLITANO ( UN BEL TACER..)
Il presidente Napolitano continua a girare il mondo sparando cavolate e non sappiamo se
é a causa dell'età oppure perché come comunista é abituato a mentire, oppure perché é
così di natura.
Fatto sta che in Israele ha detto nuovamente che antisemitismo ed anti sionismo sono la
stessa cosa ( il che é già una grossa stupidaggine) senza sapere spiegare perché allora ci
sono molti ebrei che sono anti sionisti...
Inoltre ha condannato il terrorismo dicendo che Israele ha moralmente titolo a condannare
il terrorismo dato che lo subito e dimentica che Israele é nata anche dal terrorismo sionista
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( Irgun e Aganà) senza contare le distruzioni dei villaggi Palestinesi degli anni cinquanta e
gli assassini mirati che sono una forma attuale e sofisticata di terrorismo di stato!
Certo che se stesse a casa e stesse zitto forse farebbe una più bella figura...!
PEDALATE..CRETINI!!
L’istituto case popolari di Viterbo ha costruito case che invece di essere assegnate sono
state vendute in base alle nuove leggi che hanno privatizzato l’ente. Il Fascismo aveva
creato l’istituto per aiutare chi non aveva la casa ad averne una a prezzi compatibili con i
salari, la repubblica nata dalla resistenza lo ha trasformato in una bottega di palazzinari
alla faccia della povera gente. Ma il Fascismo era il male assoluto e la repubblica
resistenziale è il bene ineguagliabile …!
Avete voluto la bicicletta? E allora pedalate, cretini ...!!!
SIONISMO RAZZISTA
A Mombai, in India, i terroristi hanno ucciso centinaia di persone, ma oggi il Corriere
della sera ed altri quotidiani titolano sui SEI ostaggi ebrei uccisi.
Siamo diventati tutti Giudei?
Qualcuno dovrebbe ricordare a Mieli ed agli altri giornalisti che nonostante le cazzate
scritte nella Bibbia e nella Thorà, anche gli Indiani sono persone e che non valgono di
meno degli ebrei ..!!!
L'impudenza razzista e bigotta del sionismo sta passando ogni limite di decenza e di
umanità!
LEGHISTI & INTELLIGENZA
A quanto pare l’intelligenza ed i leghisti sono due cose che è difficilissimo trovare insieme.
Lo dimostra per l’ennesima volta una sconclusionata lettera di un estimatore di Bossi che
blaterava di superiorità “celtica” del nord, di origini “arabe” del meridione d’Italia, delle
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origini nordiche dello sport e così via ignorando.
A questo “barbone” intellettuale abbiamo risposto così:
Egr.Sig.
Ho letto il suo post sul forum di Repubblica e le rispondo in privato per non incorrere nella
censura del moderatore.
Ma lei pensa veramente che dopo la devolution ( si scrive o così oppure devoluzione,
salvo che nelle alte valli del Bergamasco) risolverebbe la questione dell'onestà dei
Cittadini e degli amministratori..??
Non ha mai sentito di ladri, truffatori, evasori e delinquenti in genere nati e cresciuti in
quella virtuale identità da barzelletta che voi chiamate Padania e che non esiste né sotto il
profilo etnico, né sotto quello politico, né sotto quello storico, né sotto quello culturale? (
cosa hanno mai in comune un Occitano del Piemonte ed uno Slavo-lanzichenecco del
Veneto al di fuori della comune appartenenza all'origine dell'Impero Romano, prima come
sconfitti, assoggettati e domati e poi, una volta ripuliti ed inciviliti, come "Cives Romani"?)
S'informi di come molte "fabbrichette" e fabbricone della provincia di Vicenza riuscivano (
riescono..?) ad evadere il fisco attraverso ben congegnate "triangolazioni" via estero...
Quanto all'origine "nordica" dei settentrionali Italiani ed a quella Arabo - Greca Mediterranea dei meridionali, vale la pena di rilevare:
1° lo sport come agonismo e come mito sociale e religioso ( compreso il gioco del pallone)
lo inventarono i Greci quando ancora i suoi Celti si divertivano nell'intelligentissimo sport di
lanciare lontano i tronchi ( sport ancora praticato dai popoli nordici più zotici come
Scozzesi e Baschi).
Le Olimpiadi non le facevano a Bergamo o a Verona o a Casale Monferrato....
2° In meridione transitarono e s'insediarono anche Popolazioni Nordiche come i Normanni
( gli Altavilla), i Bretoni di Francia ( Angioini), i Tedeschi ( gli Svevi) e, come tutti,
lasciarono tracce ed assorbirono cultura.
3° in Settentrione vi furono ( rari) insediamenti di Emirati Arabi come nel Pinerolese ed in
val di Susa.
Se poi andiamo a vedere le eccellenze culturali ed i premi Nobel Italiani e facciamo un
confronto tra quelli del nord e quelli del sud, il sud stravince con largo distacco ….!!
Pertanto il discorso razzista della lega e dei leghisti, oltre che essere anacronistico,
stupido, ed antistorico quando si parla di Europa ed il futuro politico del mondo cammina
verso le concentrazione e l'omogeneizzazione, é anche frutto d'ignoranza o quantomeno
di superficialità, il che con un capo come Umberto Bossi, incapace anche di ottenere un
titolo di studio, non stupisce più di tanto ( fatto genetico perché anche il figlio si è
dimostrato un bel somaro ).
Per prevenirla, il mio non é un discorso di difesa d'ufficio; io sono Torinese e la mia
famiglia é Piemontese da almeno dodici generazioni ( e forse di più), e lei..?
Saluti distinti, ma non cordiali,
Viva l'ITALIA!!!!
Sei o seicentosei ?
A Mombay, secondo quanto riportato dai giornali e dalle tv, i terroristi hanno ucciso sei
ebrei e centosessanta indiani.
Secondo noi hanno ucciso centosessantasei persone, ma non per tutti é stato così..!!
Chi legge la Thorà e crede a ciò che vi é scritto, discrimina nettamente tra il valore della
vita degli ebrei e quello della vita dei semplici "Goym", secondo una presunta "volontà di
Dio Gehova".
Se qualcuno é in grado di contestarlo con precise citazioni e non con giochi di parole, lo
sfidiamo a farlo.
Se noi fossimo Palestinesi non saremmo dispiaciuti nel vedere che anche gli ebrei che ci
perseguitano, ci affamano, ci uccidono, possono cadere vittime della violenza e restare a
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loro volta uccisi.
Certo non approviamo la violenza, ma capiamo che l'esasperazione, la frustrazione e le
persecuzioni non possono essere sopportate all'infinito senza alcuna reazione, siamo
coscienti e convinti che anche questi effetti hanno delle cause precise e definite e che a
monte di tutto ci sono delle ben precise ed ineludibili responsabilità politiche e morali!
Razzismo é anche il pretendere di avere dei diritti inesistenti o quantomeno soggettivi,
sulla terra, sui beni e sulle tradizioni altrui così come ha fatto Israele con la Palestina!
Dalla violenza non può che nascere altra violenza ed una nazione nata dal terrorismo
dell'Irgun e dell'Aganà e da una "donazione" dell'ONU che ha donato cosa non sua, non
può che generare altro terrorismo di reazione ed é illusorio il pensare che la soluzione del
problema possa essere una pura e semplice imposizione di forza che non può che essere
una soluzione contingente e temporanea che inasprisce la contesa esasperando gli animi
con la sua oggettiva iniquità!
Si sarebbe potuto creare uno Stato multietnico e multireligioso in cui vivere in armonia tra
Arabi ed Ebrei come era successo per secoli, ma si é invece voluto agire in nome della
"purezza della razza e della religione" in nome degli ideali del Sionismo, scacciando chi
aveva vissuto in quelle terre per decine di secoli.
A parte il concetto decisamente razzista, supportato da credenza religiosa, espresso da
simile condotta, i risultati pratici sono sotto gli occhi di tutti ed il mondo intero é coinvolto
nel pericolo di una "guerra santa" che è già costata ( Iraq, Afganistan, Libano) centinaia di
migliaia di morti e sta divorando immense ricchezze che potrebbero essere spese per
cause sociali ed umanitarie certamente più nobili..!
Con il "Dio lo vuole" ci siamo già scornati nei secoli passati e l'umanità ha già pagato dei
prezzi inaccettabili ai fanatismi religiosi.
Ora basta, non ci stiamo più a farci rompere le scatole con gli anatemi, le maledizioni
divine ed i comandamenti che sono solo il frutto delle menti bacate di quattro fanatici
irresponsabili, cinici e sadici pazzoidi.
Vogliamo ragionare da esseri umani, con il nostro cervello ed usare la tolleranza e la
ragione anziché la fede ed il fanatismo ..!!
E' chiedere troppo ??
Fine di una illusione
L’illusione di una crescita continua, senza limiti e senza regole è tramontata sotto la
valanga della crisi economica che sta colpendo il mondo intero e che non si sa ancora
quando e come finirà.
La convinzione che lo sviluppo della ricchezza fosse una regola che dava una prospettiva
di crescita infinita e senza orizzonti è tramontata sotto il crollo del castello di carta di una
economia che da rappresentazione di un patrimonio reale basato sulla produzione di beni
tramite il lavoro, era passata ad essere la risultante di speculazioni virtuali che non
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avevano alcuna corrispondenza con beni reali e concreti, ma che si fondavano su mere
operazioni di architettura finanziaria; insomma l’economia dell’aria fritta..!
Il risveglio è stato tragico e traumatico e le conseguenze ci tormenteranno per diversi anni
prima che si possa ristabilire un equilibrio e riprendere il cammino della “normalità”.
Crisi, disoccupazione, impoverimento e recessione sono lo scotto che dovremo pagare
alla colpevole incoscienza di qualche centinaio di super cervelloni che hanno speculato su
quella finanza virtuale e che lo hanno potuto fare in assenza di un qualsiasi controllo da
parte dei governi ed in particolare di quello degli USA da cui la crisi che ha colpito il mondo
intero è partita.
Il mito del turbocapitalismo selvaggio è crollato e speriamo almeno che le tragiche
conseguenze che dobbiamo e che dovremo affrontare abbiano insegnato qualche cosa a
governanti sciocchi e superficiali spingendoli, per il futuro, ad imporre regole e leggi che
impediscano al sistema di funzionare tenendo conto solo del profitto ed ignorando i rischi
sino al limite della truffa…
Speriamo soprattutto che sia stata capita la lezione e che essa induca a riportare alla
centralità dell’esistenza l’Uomo anziché il denaro ed a ristabilire il fatto che il profitto ed il
denaro sono strumenti e non fini.
Naturalmente nessuno pagherà per i danni immensi che sono stati fatti non tanto
all’economia, quanto alle persone che perderanno il loro lavoro e che si avventureranno in
lunghi periodi di fame, di sacrifici o che perderanno in un attimo il frutto di una vita di
lavoro e di impegno totale a causa dell’ingordigia, del cinismo e della amoralità di poche
persone ben individuabili che anzi, quasi sempre, hanno preventivamente provveduto ad
assicurarsi comunque un avvenire comodo e ricco..!
Per molto meno c’è chi ha pagato con il carcere o con la vita, ma la casta del denaro è
una casta di “Intoccabili” (specialmente in Italia dove gode della protezione di leggi inique
e ridicole, vedi i casi Cirio, Parmalat, ecc. ecc. ecc. ) e non ci sono quasi mai gli strumenti
per punirli in proporzione al danno arrecato con la conseguenza che la mancata
deterrenza della pena li porterà a reiterare le loro inique azioni se non si provvederà in un
prossimo futuro ed ammaestrati dall’esperienza passata, a stabilire nuove regole e nuovi
controlli in deroga al principio, dimostratosi profondamente errato, che il mercato e la
finanza espresse dal capitalismo non debbano subire alcun condizionamento dalle regole
degli Stati!
Speriamo che non sia necessario, come lo fu in passato, fare rotolare le teste per indurre
la società a cambiare e che, per una volta, l’esperienza negativa subita possa essere
maestra di vita per il futuro!
Alessandro Mezzano
Barzelletta: La politica:
Supponiamo di avere 2 vacche: ecco alcune interpretazioni politiche della situazione...
SOCIALISMO:
Hai 2 vacche.
Il tuo vicino ti aiuta ad occupartene e tu dividi il latte con lui.
COMUNISMO:
Hai 2 vacche.
Il governo te le prende e ti fornisce il latte secondo i tuoi bisogni.
DITTATURA:
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Hai 2 vacche.
La polizia te le confisca e ti fucila.
FEUDALESIMO:
Hai 2 vacche.
Il feudatario prende la metà del latte.
DEMOCRAZIA:
Hai 2 vacche.
Si vota per decidere a chi spetta il latte.
DEMOCRAZIA RAPPRESENTATIVA:
Hai 2 vacche.
Si vota per chi eleggerà la persona che deciderà a chi spetta il latte.
ANARCHIA:
Hai 2 vacche.
Lasci che si organizzino in auto gestione.
CAPITALISMO:
Hai 2 vacche.
Ne vendi una per comperare un toro ed avere dei vitelli con cui iniziare un allevamento.
CAPITALISMO SELVAGGIO:
Hai 2 vacche.
Fai macellare la prima e obblighi la seconda a produrre tanto latte come 4 vacche.
Alla fine licenzi l’operaio che se ne occupava accusandolo di aver lasciato morire la vacca
di sfinimento.
CAPITALISMO ITALIANO POSTMODERNO:
Hai 2 vacche.
Ne vendi 3 alla tua società quotata in borsa utilizzando lettere di credito aperte da tuo
fratello sulla tua banca.
Poi fai uno scambio delle lettere di credito con una partecipazione in una società soggetta
ad offerta pubblica e nell`operazione guadagni 4 vacche, beneficiando anche di un
abbattimento fiscale per il possesso di 5 vacche.
I diritti sulla produzione del latte di 6 vacche vengono trasferiti da un intermediario
panamense sul conto di una società con sede alle Isole Caiman posseduta
clandestinamente da un azionista che rivende alla tua società i diritti sulla produzione del
latte di 7 vacche.
Nei libri contabili di questa società figurano 8 ruminanti, con l`opzione di acquisto per un
ulteriore animale.
Nel frattempo hai abbattuto le 2 vacche perché sporcano e puzzano.
Quando stanno per beccarti diventi Presidente del Consiglio ...... e fai delle leggi che
azzerano il reato ..
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ANTISEMITISMO DI COMODO
Affidare ad un filosofo ebreo come Bernard-Henry Lévy il compito di commentare il
licenziamento per “antisemitismo” dell’umorista francese Siné che si è permesso di
ironizzare sulla conversione all’ebraismo che il figlio di Sarkozy ha fatto per potere sposare
la bella Jessica Sebaoun, non ci sembra il massimo dell’obiettività.
Eppure è quanto ha fatto, il 23 Lugio 2008, il Corriere della Sera.
Cosa mai avrebbe potuto dire il meschinello se non ribadire la condanna per antisemitismo
( che poi si dovrebbe, nel caso, chiamare antiebraismo perché, come si sa, semiti sono
non solo gli ebrei, ma anche tutti gli Arabi..) che è costata a Siné il licenziamento in
tronco?
Per chi legge con attenzione l’articolo di B.-Henry Lèvy sono poi evidenti le solite
contraddizioni di chi, sotto la maschera della condanna dell’antisemitismo, nasconde la
pretesa di una sorta di immunità da qualsiasi critica a determinate categorie sociali o
politiche.
Spieghiamo meglio: dopo avere affermato correttamente che c’è razzismo quando i
discorsi coinvolgono e si basano su geni, cromosomi, DNA e sangue e si emargina o si
condanna un gruppo in base a questi soli elementi, il filosofo Bernard-Henry Lévy tira in
ballo, come sintomi di razzismo, ed in questo caso di razzismo antisemita, il criticare
determinate persone in quanto appartenenti ad una determinata categoria e
contemporaneamente di etnia ebrea come per esempio i banchieri Rothschild..
Si usa cioè un concetto corretto per contrabbandarne uno completamente diverso e
scorretto!
E’ un espediente dialettico di bassa lega e di modesta intelligenza che non è all’altezza di
un filosofo come Bernard-Henry Lévy ed al quale crediamo che egli sia dovuto ricorrere
per l’impossibilità di dimostrare una tesi indimostrabile..
Con lo stesso espediente si accusa di antisemitismo chi critica o condanna la politica dello
Stato di Israele, confondendo ad arte e fraudolentemente, il razzismo vero, quello
genetico, che muove da considerazioni inconsistenti ed inaccettabili, con una critica ed
una condanna ad uno Stato e alla sua politica che muovono invece da considerazioni
pratiche e comportamentali di natura politica, sociale ed umanitaria e che si basano sulle
azioni concrete che quello Stato compie.
E’ un inganno palese, è un insulto alla intelligenza di chi ascolta, è una stupida malvagità
che alla lunga gioca a sfavore della condanna di tutti i razzismi perché compromette tra
l’altro la credibilità di coloro che la emettono..!
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CI HANNO ROTTO LE SKAI..
Da una decina di giorni non si parla più d’altro, solo l’IVA applicata dal governo Berlusconi
a SKY fa notizia e tutti danno la propria interessata versione dei fatti arrivando a bisticci e
polemiche da osteria che francamente ci hanno stufato oltre a dare al mondo una
immagine del capo del governo, e di conseguenza del Paese, che non è certo patente di
classe e di raffinatezza.
Ma tant’é: ogni botte può solo dare il vino che ha e dalle rape è difficile estrarre sangue..!
Tra l’altro la questione, seppure di infima importanza, è molto semplice e frugando tra le
menzogne di Berlusconi e gli atti ufficiali della U.E. si evince che l’Europa ha si chiesto di
uniformare le varie aliquote dell’IVA per le TV a pagamento, ma che mai ha detto di
uniformarle verso l’alto ( 20%) oppure verso il basso ( 10%)..
Certo che mettendo l’IVA al 20%, chi come SKY svolge il 95% della sua attività con TV a
pagamento ci rimetterà molto di più di Mediaset per la quale la TV a pagamento
rappresenta solo il 0,05% dell’attività..
E se questo non configura per Berlusconi un conflitto di interessi nel quale il suo governo
ha favorito le sue aziende, non sappiamo come configurarlo diversamente..
Ecco. Il vero problema potrebbe essere se mai, il solito, gigantesco conflitto di interessi
non risolto, del capo del governo Berlusconi..
Quello che però ci fa arrabbiare di più è il fatto che con tutti i problemi gravissimi, vitali,
che assillano l’Italia, ci si scanni per una quisquiglia come quella dell’IVA a SKY..!!
Capiamo il governo che può volere distrarre la pubblica opinione dalla sua inefficienza sui
temi più importanti, ma non capiamo l’opposizione che stupidamente ci sta a fare il suo
gioco…
Una giustizia inefficace e farraginosa che fa pena e talmente lunga da trasformarsi
automaticamente in ingiustizia, una sanità che trascura gli interessi basilari dei pazienti e
permette ruberie, omicidi bianchi, corruzione diffusa e clientelismi scandalosi, le mafie che
controllano con arroganza ed indisturbate interi territori dove la sovranità è dei clan e delle
“famiglie” anziché dello Stato, una pubblica amministrazione inefficiente, immobilista,
eccessivamente burocraticizzata , una scuola che sta producendo somari e che sta
massacrando la ricerca, una politica estera che ci coinvolge in guerre non nostre in qualità
di truppe coloniali e con costi altissimi che sottraggono ingentissime risorse economiche al
Pese già oberato dal più alto debito pubblico creato da una casta di politici ladri, corrotti ed
incapaci, e c i si sta sbudellando per l’IVA che deve pagare SKY…!
Altro che Stato libero e democratico.. qui siamo alla canna del gas….!!!
L'anno scorso, in funzione di diversi rincari del petrolio che raggiunse i 147 $ al barile, ci
furono ripetuti rincari a raffica delle bollette energetiche ( Luce, Gas..)
Ora che il petrolio é sceso a 40$ al barile il ministro Tremonti ci ha assicurato che tali
bollette "Non aumenteranno e che, bontà sua, resteranno bloccate sui valori
dell'anno scorso..
La presa per il sedere é palese e scoperta, ma la gente non protesta e non dice nulla..
I casi sono due: o siamo una massa di cretini che é giasto turlupinare oppure siamo
oramai anestetizzati alla arrogante demagogica e truffaldina azione dei vari governi
espressi da questa immonda casta di politici..
Noi, personalmente, non ritenendoci, presuntuosamente, dei cretini, mandiamo qui un bel
Vaffa... al ministro Tremonti ed al suo ineffabile nanoboss Berlusconi anche a nome di
tanti Cittadini Italiani..!!
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LIBRO DI CORRADO RUGGERI
Da questo numero L’Indipendente pubblica a puntate il riassunto del libro di Corrado
Ruggeri “Gli affari del Presidente”, edito da Kaos Edizioni, che racconta la storia
dell’irresistibile ascesa di Silvio Berlusconi dalle oscure origini fino ai suoi trionfi politici. Si
va dai finanziamenti miliardari che l’allora giovanissimo e sconosciuto Silvio ricevette da
due misteriose società svizzere, quattrini la cui provenienza il Cavaliere si è sempre
rifiutato di chiarire anche quando divenne presidente del Consiglio e che il Ruggeri
sospetta essere frutto di riciclaggio di denaro sporco frutto di sequestri, droga, attività
mafiose, all’uso sistematico di prestanome e alla creazione di una miriade di societàparavento dove ognuna è ricompressa da un’altra e questa da un’altra ancora e non c’è
mai fine, secondo il noto schema delle “scatole cinesi”, cosicché è pressoché impossibile
risalire ai veri padroni di quello che diventerà l’impero Fininvest, ai rapporti con la Loggia
P2 di Licio Gelli di cui Berlusconi, a contrasto di quanto da lui per lungo tempo sostenuto,
fece parte per tre anni fino alla scoperta dell’associazione segreta.
GLI INTOCCABILI
Degli "Intoccabili" della casta?
Nessuno in galera.. MAI...!
Ultimo atto: Stefano Ricucci, riconosciuto colpevole di Corruzione, Aggiotaggio,
Appropriazione indebita e Falso é stato condannato alla pena di tre anni, Guarda delle
volte il caso.. la stessa pena che viene abbuonata per l'indulto che CENTRODESTRA e
CENTROSINISTRA d'accordo ed alla faccia dei Cittadini onesti, hanno approvato giusto in
tempo per evitare la galera a coloro che, in società malavitosa con la politca
arraffavano, truffavano, speculavano, corrompevano e via delinquendo..!
D'altra parte per tenere la bocca chiusa, i vari Ricucci debbono avere il sedere coperto se
no sai che puttanaio ne uscirebbe fuori..!
E poi dice: " ai tempi di Tangentopoli.."
Ma Tangentopoli continua come e più di prima con una casta politco-imprenditoriale più
organizzata, più strutturata e sempre più "intoccabile"..
Ora, con il pretesto di una querelle come quella del Giudice De Magistris e delle procure
di Caserta e Catanzaro, che nasce solo dal disegno inconfessabile di impedire che un
magistrato onesto ( ne esistono ancora) potesse infrangere la Intoccabilità di politici,
massoni e faccendieri che derubavano, al solito, i cittadini con la connivenza della cecità
assoluta di magistrati disonesti ( ce ne sono anche di quelli) e che ha avuto come unico
effetto visibile la rimozione di De Magistris dall'incarico e dalla sua sede e l'insabbiamento
delle sue inchieste tra cui la principale "Why not", la casta politica si appresta ad una
profonda "Riforma del potere giudiziario".
Siamo certi che da questa riforma, uscirà una più facile vita per i mascalzoni politicomassoni e lo siamo perché l'esperienza ci insegna che dal dopo guerra in avanti, in questa
repubblica, si è sempre andati in questa direzione..!
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Forse siamo un po' maliziosi, ma ci ha insegnato ad esserlo sia l'età che l'esperienza e
poi, come diceva l'ineffabile on. Andreotti..".. a pensare male si fa peccato..ma ci si
azzecca quasi sempre..!"
LA PATENTE
Nel nostro Pese , così come in tutti i Paesi civili , si deve avere la patente o il diploma o l
‘abilitazione che dir si voglia per poter svolgere molte attività .
Per condurre un ‘ automobile o un autocarro é risaputo che ci vuole la patente , per
gestire una pizzeria o un ristorante é necessaria l ‘ abilitazione della Camera di
Commercio che ne certifichi l ‘ idoneità .
Stessa cosa se si vuole fare l ‘ ambulante , il tabaccaio o il barista .
Per condurre la caldaia del riscaldamento condominiale bisogna avere l ‘ apposito
patentino .
Per andare a diporto con un motoscafo di una certa dimensione , ci vuole il permesso
concesso dopo apposito esame , così come serve l ‘ apposita autorizzazione che certifichi
la capacità di fare il meccanico di automobili o di dare anticrittogamici nei campi o di fare il
fisioterapista .
Si potrebbe proseguire a lungo elencando in quanti settori sia obbligatorio avere una
certificazione di idoneità per poter svolgere l ‘ attività desiderata .
E’ giustissimo che sia così !
A parte qualche noto eccesso di burocrazia , conforta sapere che l‘autista che guida il
pullman che stai usando é in grado di farlo nel migliore dei modi o che chi gestisce il
riscaldamento condominiale non ti farà saltare per aria .
Insomma ci pare scontato giudicare positivamente il fatto che in tutte le più importanti
attività di cui potremo usufruire , sia garantito , attraverso una selezione di idoneità, che
non saranno fatti grossi errori dovuti ad ignoranza o impreparazione !
Un solo settore, forse il più importante per il buon andamento della società, é privo della
consolante certezza che gli operatori addetti abbiano la patente necessaria ; si tratta del
settore politico .
Non ci riferiamo naturalmente agli uomini politici che sono mandati a rappresentarci .
Quelli sono, se mai, l‘effetto e non la causa !
Ci riferiamo al sistema di gestione della Democrazia nel nostro Pese ed in altri Paesi ed
in modo specifico alla diffusa impreparazione politica degli elettori di TUTTI i partiti
politici .
Basta parlare con la maggioranza degli elettori per rendersi conto di come, molto sovente,
le motivazioni delle scelte politiche, quali che esse siano, non nascano da vere e
meditate convinzioni, ma bensì da suggestioni, ignoranza, simpatie ed antipatie e come la
mancanza di razionalità di queste scelte abbia le sue radici nell’impreparazione politica e
nell’ignoranza .
Spesso si ignorano gli elementi basilari di educazione civica.
Non si conosce la Costituzione, non si sanno le funzioni delle Istituzioni né quali devono
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essere i rapporti tra Cittadini e Stato né si conoscono statuti e programmi ufficiali dei vari
partiti . Insomma andare a votare può essere come sparare in una stanza buia a bersagli
mobili..!!
Il potere che esce da questa base é come una lotteria che non rappresenta nessuno e
che può essere truccata ( alla faccia della “sovranità popolare..!)
Con questo non diciamo di dare la “patente” a tutti i Cittadini per poter votare ( però.. non é
una brutta suggestione..) , ma perlomeno ci pare necessario che nella scuola obbligatoria i
corsi di Educazione Civica assumano un ben diverso spessore comprendendo lo studio
delle istituzioni, quello dei diritti e dei doveri dei Cittadini e dei governanti, la storia dei
partiti e divengano, oltre che una cosa seria, una delle materie di insegnamento
fondamentali e che pesino in modo determinante sulla promozione o sulla bocciatura
degli studenti.
Tra l ‘altro tutto ciò quadrerebbe con il concetto, tanto sbandierato e mai applicato di “..una
scuola non nozionistica, ma formativa ..”
Non si può continuare a cianciare di “democrazia” e di “ Sovranità popolare” se non vi è,
alla base delle scelte elettorali, la conoscenza delle ragioni più profondo per cui tali scelte
vengono effettuate.
Mai come in questo caso, si adatta il giudizio che Benito Mussolini ebbe a suo tempo ad
esprimere:”.. L’ignoranza esclude dalla partecipazione ..”
E’ necessario combattere e debellare ignoranza e disinteresse sociali che creano il vuoto
in cui si inseriscono i faccendieri, i truffatori, i ladri della politica!
Forse così potremo sperare, nel giro di 20 - 30 anni, in una platea di Cittadini - Elettori che
sappiano esercitare il loro diritto di Sovranità popolare , votando a ragion veduta anziché
a dover assistere alla attuale esibizione di “nani & ballerine” .
Potremo persino ragionevolmente sperare che siffatti elettori, meno sprovveduti,
sarebbero capaci di sbarazzarci per sempre di questa classe politica corrotta inaffidabile,
truffaldina e parolaia..!!
Sarà difficile perché per ora, a guardia del pollaio, ci stanno le volpi, ma chissà …!
Magari una bella rivoluzione ..??
Forse siamo degli inguaribili ottimisti, ma vogliamo sperare che esista una via d’uscita
dalla attuale situazione di pseudo democrazia che non rappresenta il popolo e che dà il
potere in mano a gruppi minoritari che servono interessi diversi da quelli del Paese perché
se ciò non avvenisse, allora non resterebbe che la via violenta della rivoluzione armata
con tutti gli eccessi che sempre una tale tipo di rivoluzione comporta.
Ma si deve prendere atto che la situazione sociale e politica è oramai giunta ai limiti della
sopportazione e la situazione assomiglia a quella di una pentola sotto pressione.
O le si trova una valvola di sfogo, oppure prima o poi essa scoppierà nelle mani di coloro
che tale pressione hanno creato!
LEGITTIMA DIFESA
Ipotesi: Un dimostrante ha in mano una Molotof già accesa e sta per lanciarla contro la
polizia.
E' lecito sparargli per impedire che il lancio avvenga mettendo in pericolo di vita i poliziotti?
La legittima difesa é in questo caso ipotizzabile?
Oppure i poliziotti debbono rischiare di morire bruciati vivi per non attaccare il
dimostrante?
Immaginate che il fatto sia avvenuto ed immaginate, in base agli atteggiamenti del passato
delle opposizioni, quali sarebbero le reazioni, le denunce ed i processi...
Vale di più la vita di un potenziale assassino ( le Molotof possono uccidre..!) oppure quella
di un poliziotto al servizio dello Stato e dei Cittadini?
Si attendono risposte ( possibilmente sensate..)
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Le donne in pensione a 65 anni
Mi pare che le donne lottino strenuamente per ottenere (GIUSTAMENTE ) la parità con gli
uomini ma, nello stesso tempo, lottino altrettanto strenuamente ( INGIUSTAMENTE )
ed incoerentemente per difendere i loro privilegi.
Se gli uomini debbono andare in pensione a 65 anni, perché le donne no visto anche che
esse vivono mediamente di più?
PRESCRIZIONI FACILI
A proposito di prescrizione dei reati:
Il fatto che, in costanza di procedimento giudiziario prosegua l'iter della "maturazione" dei
tempi per la prescrizione dei reati, ci sembra una vera e propria ingiustizia, una carognata
verso le parti lese (tra cui la giustizia) ed un vero e proprio favoritismo verso gli imputati di
quei reati
Difatti alle lungaggini già intrinseche dei procedimenti processuali che hanno tempi biblici,
si aggiunge una situazione giudiziale che permette di ricorrere a mille cavilli procedurali e
spesso solo formali i quali, ogni volta, allungano i tempi di mesi o addirittura di anni
correndo veloci verso il nulla di fatto della prescrizione finale.
Di più, chi essendo ricco può permettersi avvocati di grido, ha il supporto per accedere con
maggiore facilità a questa "pesca di beneficenza" legale, mentre chi si deve accontentare
di un modesto avvocato a portata delle sue tasche, avrà al suo servizio minore abilità e
minore passione professionali.
E questo concretizza una ulteriore ingiustizia.
Se poi si considera che si delinque quasi sempre per denaro e che perciò chi è colpevole
di molti reati è di solito ben provvisto di denaro, mentre chi é innocente non ha avuto quei
cespiti particolari, si somma un'altra ingiustizia che si aggiunge alle altre..
Ci parrebbe equo che, una volta svolte le indagini, fatta la denuncia ed iniziato il processo,
l'iter della prescrizione dei reati connessi dovrebbe interrompersi sino alla fine dei vari
gradi di giudizio.
Così come non si é colpevoli sino a sentenza definitiva, ci sembra che non si dovrebbe
essere assolti sino a sentenza definitiva.
Per una parità dei diritti e dei doveri..
Capitalismo selvaggio e criminale
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L’ultimo di una purtroppo lunga serie di episodi di bancarotta finanziaria che hanno
costellato la cronaca degli ultimi anni e che ora si stanno ammucchiando quasi in un
effetto valanga, è quello del crac da 50 miliardi di dollari del gruppo Madoff che, a macchia
d’olio, sta coinvolgendo gli investitori di tutto il mondo spiazzando soprattutto banche
internazionali.
Di proposito parliamo di crac finanziario e non economico perché l’economia che è legata
alla creazione di beni reali attraverso il lavoro, in questo caso non c’entra per nulla in
quanto quello creato da Madoff era uno dei tanti imperi costruiti sul nulla con una
architettura da castelli in aria, anzi una vera e propria truffa finanziaria sullo schema della
“Catena di S. Antonio”.
Non ci consola più di tanto il fatto che il sig, Madoff, denunciato dai suoi due figli, è finito in
carcere due ore dopo la denuncia a differenza dei vari patron di Parmalat, di Cirio ecc. che
in Italia hanno continuato a vivere nelle loro lussuose ville sino alla fine delle procedure e
dei processi e cioè sino “a babbo morto” perché il fatto sostanziale è che è stato possibile
organizzare una simile truffa senza che nessuno controllasse, senza che nessuno
riferisse, senza che nessuno intervenisse.
E qui escono due elementi negativi ed inaccettabili del capitalismo selvaggio:
l’inadeguatezza delle leggi per il controllo delle attività finanziarie a livello nazionale e la
possibilità per il detto capitalismo di sottrarsi ai controlli anche in funzione del fatto che ad
esso è permesso di agire in ambito mondiale senza che vi possa essere una legislazione
universale che valga per tutte le nazioni del mondo.
Da sempre il capitalismo predica “Meno Stato e più libertà d’azione” ed alla luce degli
ultimi avvenimenti qui descritti riusciamo a capirne il perché, ma francamente non ci pare
che tale principio corrisponda agli interessi delle popolazioni mondiali mentre dà carta
bianca a tutti i mascalzoni che si vogliono truffare e malversare.
E’ un po’ come se si desse ascolto ai ladri che richiedono una minore presenza di
carabinieri sul territorio…!
L’agibilità di strumenti finanziari talmente a rischio da non essere accettati in Italia e che
vengono omologati solo perché hanno sede e luogo di nascita in altri Paesi più
condiscendenti ci pare una balordaggine che trova la sua spiegazione o in una imbecille
cecità legislativa, oppure in una colpevole complicità sotterranea e ci ricorda quegli
escamotage che, quando in Italia non c’era il divorzio, le coppie “irregolari” mettevano in
atto divorziando per esempio in Messico ed omologando poi l’atto in Italia..
Non sappiamo esattamente quali organismi potrebbero intervenire, ma ci viene in mente
l’ONU oppure il Fondo monetario Internazionale o comunque un qualsiasi ente, anche
nuovo, cui le varie nazioni aderiscano firmando un patto che le vincoli preventivamente
alle regole di natura finanziaria che essi vadano a porre in atto.
I potenziali strumenti non mancano e la fantasia umana ne può trovare a iosa.
Quella che ci pare manchi è la concreta volontà politica di realizzare un simile progetto
perché esso cozzerebbe contro gli interessi finanziari mondiali nei quali le massonerie e le
caste politiche sono strettamente coinvolte perché in questo nostro mondo non è la
politica, ma è il denaro a governare!
LE TRE MALEDIZIONI
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Le tre maledizioni dell’umanità sono le tre religioni monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo e
Islam.
Senza di loro il mondo non avrebbe subito la gran parte delle sue disgrazie e certamente
sarebbe migliore.
EBRAISMO: sin dai primordi il loro dio Jahvé è sempre con la spada in mano, ordina
stermini come quello degli adoratori del vitello d’oro ( ma salva solo Aronne, il loro capo,
perché fratello di Mosé..), stragi come quella di Sodoma e Gomorra ed incita gli ebrei alla
guerra con sterminio totale delle popolazioni vinte come provato da citazioni bibliche:
Ezechiele IX, 5 = “Il vostro occhio non perdoni e non abbia misericordia.
Uccidete vecchi, giovani, vergini, bambini e donne fino allo sterminio”.
Deuteronomio VII, 16 = “Distruggi dunque tutti i popoli che il Signore Iddio mette in
tua balia, non si impietosisca l’occhio tuo su di loro”.
I° Samuele XV, 3 = Va’ dunque, colpisci Amalec e vota alla distruzione lui con tutto
ciò che gli appartiene. Non risparmiare nulla, ma uccidi tutti: uomini e donne,
fanciulli e lattanti, bovi e pecore, cammelli e asini”.
Isaia XIII, 15 = “Quanti saranno trovati saranno trucidati, e chi sarà preso perirà di
spada.
I loro bambini saranno sfracellati sotto i loro occhi, le loro case saccheggiate, e le
loro donne violate”.
Giosuè VIII, 24 = “Quando ebbero terminato di uccidere gli abitanti di AI a colpi di
spada, gli Israeliti si rivolsero contro la città e quella pure fu passata a fil di spada.
Il numero delle vittime tra uomini e donne, salì a 12.000 persone”.
Deuteronomio VII, 22-24 = E il Signore, Iddio tuo, caccerà a poco a poco questi
popoli dinanzi a te; tu non li potrai distruggere a un tratto, altrimenti si potrebbero
moltiplicare a tuo danno le bestie feroci della campagna, ma il Signore, Iddio tuo,
li darà in tuo potere, mettendoli in grande scompiglio, finché non siano sterminati.
Egli ti darà nelle mani i loro re, e tu farai perire i loro nomi di sotto al cielo: nessuno
potrà starti a fronte, finché tu non li abbia distrutti”.
SI potrebbe continuare, ma crediamo che gli esempi riportati siano sufficienti a confermare
quanto affermiamo.
Il loro dio non è un dio di pace e di amore, ma è il “dio degli eserciti” tanto che anche i suoi
angeli girano sempre armati di tutto punto…
Egli non perdona mai, ma si vendica sempre con castighi sproporzionati alle colpe
commesse, definitivi e senza appello come la cacciata dall’Eden per colpa di una mela
rubata o la maledizione e la condanna di una stirpe per colpa di un solo Caino o lo
sterminio totale di tutta l’umanità con il diluvio universale..!!
Per queste ragioni gli ebrei sono storicamente sempre stati umili con i forti e prepotenti
con gli umili, sottomessi quando privi di potere e tiranni quando il potere era nelle loro
mani.
Un popolo senza terra, senza Patria, senza stato e senza nazione ha enfatizzatola propria
religione come unico elemento di coesione e di unità della stirpe e, per questo motivo, la
religione è diventata per essi intoccabile ed indiscutibile anche e specialmente laddove
dava loro una patente di superiorità sul resto dell’umanità :”.. voi siete il mio popolo
prediletto ed a voi io darò il dominio su tutte le nazioni..”.
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Le conseguenze non potevano che essere quelle che sono state con un altissimo costo di
sofferenze e di vite umane..!!
CRISTIANESIMO: predica amore, fratellanza e pace, ma, in nome di dio, tortura, mette al
rogo, confisca e dichiara decine di guerre di religione per affermare con la spada il potere
della chiesa e la sua razzistica supremazia religiosa.
Promuove l’Inquisizione, la caccia alle streghe, le crociate e persecuzioni come la
“limpieza de sangre”, una pulizia etnica su base religiosa che la chiesa cattolica impostò in
Spagna subito dopo la “Reconquista” da parte dei re Cattolici e che vide lo sterminio degli
ebrei e dei mori che erano rimasti nel territorio.
Il tutto sotto la paterna guida della Chiesa e dei Domenicani..
E così via nei secoli, sempre predicando amore e seminando odio e morte, sempre
difendendo a parole la povertà e perseguendo nella pratica la ricchezza, sempre
chiedendo di agire con sincerità e tramando intrighi con perfidia.
Rammentiamo che in Vaticano, l’ultima condanna a morte venne eseguita con la
ghigliottina poche decine di anni prima dell’unità d’Italia.
ISLAM: Fin dagli inizi fu religione di guerra e di conquista e lo stesso Maometto impugnò
la spada!
Chi esce dalla fede islamica deve essere ucciso, chi contrasta la fede islamica deve
essere ucciso, chi bestemmia la fede islamica deve essere ucciso, chi non si adegua e
non si converte alla fede islamica è un “cane infedele” e può essere ucciso..!
Il perdono o la condanna sono per l’eternità senza appello come nel cristianesimo e già
l’eternità della pena è di per se stessa una enorme ingiustizia data la sproporzione tra una
colpa “finita”, fatta da un essere imperfetto ed il castigo infinito dato da un essere che
dovrebbe essere perfetto in giustizia ed in bontà..!
Poi Califfi e Sultani seguitarono, in nome della “vera fede” a conquistare, uccidere,
impalare e torturare i “cani infedeli” tanto da giungere sin quasi sotto le mura di Vienna.
Quello che l’integralismo islamico sta ancora facendo oggi con Al Qeda e altre formazioni,
è cronaca quotidiana che non richiede commenti..
Mai, in tutta la storia dell’umanità si sono viste cose simili accadere per colpa o su
istigazione di religioni come il paganesimo, l’induismo, l’animismo o il buddismo, religioni
che hanno cercato di spiegare il mistero dell’esistenza e della vita senza però mai volere
imporre a nessuno le risposte che avevano creduto di trovare.
Osservando la storia ed i risultati prodotti dalle religioni monoteiste nella storia e nelle
società e considerando la grande incoerenza tra predicazione ed azione, viene da
concludere che esse siano sempre state solamente il pretesto e lo strumento per la ricerca
del potere e non il sentiero percorso dall’umanità per raggiungere verità trascendentali o
risposte esistenziali sui grandi perché della vita..!!
Il monopolio assoluto della verità unica e, come tale, superiore a tutte le altre, è già, di per
sé, una espressione di infantilismo culturale e di presunzione oltre che di assoluta
irragionevolezza.
Se l’esperienza della storia umana ci può insegnare qualche cosa di definitivo e appunto il
relativismo culturale ed ideologico che pone idee, convinzioni e cultura in rapporto diretto
con le condizioni storiche e sociali che la società esprime in un determinato tempo.
Pretendere che una società dinamica in continua evoluzione possa avere regole eterne è
una grandissima stupidaggine..!
E’ ora che l’umanità si emancipi finalmente dalle nebbie di religioni vecchie e dominatrici e
che forgi il proprio destino con le proprie mani.
Meglio l’acre e fredda, ma inebriante sensazione di una solitaria libertà da lupo che il
dolce, ottuso tepore ovattato di una schiavitù spirituale da pecora..!!
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ISRAELE FUORI DALL’ONU
Israele bombarda e distrugge una scuola dell’ONU a Gaza.
Israele ignora centinaia di risoluzioni, di condanne e di ordinanze dell’ONU.
Israele ignora lo statuto dell’ONU in materia di diritti umani.
Israele disconosce l’autorità morale dell’ONU.
Ma come è mai possibile che Israele non venga cacciata con ignominia dall’ONU..????
BALLE E CACCIABALLE
SU TUTTI I GIORNALI DI OGGI, LA NOTIZIA DI MAGGIORE IMPATTO E':
Obama ha vietato da oggi la tortura da parte dei funzionari USA verso i nemici della
nazione.
Ma come si fa a vietare una cosa che ufficialmente non veniva fatta ..???
E Berlusconi allora era amico intimo ( così diceva lui ) di Bush, un presidente che
permetteva la tortura .???
Allora l'amministrazione USA mentiva quando affermava di non applicare mai la tortura
.???
E se é così, se mentiva allora, perché mai dovremmo crederle oggi ..??
Povero popolo bue in balia di tutte le palle che ti raccontano e senza la capacità critica di
discernere autonomamente, ma sempre lì a inghiottire notizie e pareri preconfezioinati da
cacciaballe interessati e cinici ..!!!
VATICANO DISOBBEDIENTE
Per la seconda volta in poco tempo il Papa si é permesso di prendere decisioni relative
alla chiesa cattolica senza prima avere il permesso ed il benestare dei rabbini ..!!
Testardo, maleducato e blasfemo ..!!
La prima volta si é permesso di difendere Pio XII° che il rabbinato aveva condannato
senza appello ed ora ha addirittura perdonato i Lefebriani togliendo loro la scomunica
senza chiedere il permesso al rabbinato che aveva condannato anche i Lefbriani per il
solito delitto di antisemitismo ( secondo loro, che è poi l'unico parere che deve contare..!!)
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"La critica più dura alla scelta del Vaticano arriva dal rabbino capo David Rosen,
presidente dell’International Jewish Committee for Inter-religious Consultations (Ijcic) e
direttore internazionale per gli affari interreligiosi dell’American Jewish Committee (Ajc):
con la revoca della scomunica ai lefebvriani - tra di essi il vescovo Richard
Williamson - il Vaticano «minaccia il futuro della storica riconciliazione tra la Chiesa
cattolica e il popolo ebraico». «Giovanni Paolo II - afferma Rosen interpellato in Israele
per un commento - ha definito l’antisemitismo un peccato contro Dio. La negazione della
traboccante documentazione circostanziata della Shoah è antisemitismo nel modo più
sfacciato. Nell’accogliere un negazionista nella Chiesa cattolica senza alcuna ritrattazione
da parte sua, il Vaticano si è fatto beffa del ripudio e della condanna commovente e
impressionante dell’antisemitismo fatta da Giovanni Paolo II. Spero ardentemente conclude - che il Vaticano affronterà con urgenza questa materia, nel momento in cui
minaccia il futuro della storica riconciliazione tra la Chiesa cattolica e il popolo ebraico»." (
fonte Corsera del 24 01-09)
Ma il Papa ha letto la bibbia dove si dice che i giudei sono il "popolo eletto e prediletto da
Dio"per cui gli altri, i "Goym" debbono inchinarsi, tacere ed obbedire..???
Proponiamo che alla guida della chiesa cattolica sia posto il rabbino capo David Rosen
come "Fratello maggiore" e che Papa Ratzinger sia degradato a vice chierichetto con
mansioni di agitare il turibolo dell'incenso..!
Ognuno al suo posto.. Per favore ..!!!
La memoria del giorno
Con l’avvicinarsi del 27 gennaio tutte le tv, su tutti i canali, intensificano i programmi a
tema per ricordare la shoa, la guerra che ha liberato il mondo dall’antisemitismo, il
processo di Norimberga e tutto quanto serva a rilanciare nella pubblica opinione il ricordo
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di quanto il popolo ebreo ha dovuto soffrire per le persecuzioni da parte dei “Goym” , i non
prediletti da dio…
L’enfasi di quest’anno poi, ci pare particolarmente roboante ed insistente, forse per far
dimenticare al mondo il disgustoso e barbaro sterminio subito dai Palestinesi di Gaza per
mano dell’esercito Israeliano ( il terzo più potente esercito del mondo contro civili
indifesi..!)
Innanzitutto vogliamo fare presente che se si parla di olocausti e di stragi, è riduttivo,
inumano, ingiusto e razzistico parlare solamente della shoa e dimenticare tutti gli altri
innumerevoli olocausti succedutisi nel mondo in tempi abbastanza recenti da non essere
parte della storia dimenticata:
OLOCAUSTI
Eretici, infedeli, streghe e protestanti torturati ed uccisi a milioni in tutto il
mondo dalla Santa Inquisizione
2. Stermini di intere Città Musulmane compiuti dai Crociati che passarono a fil di
spada uomini, donne e bambini nel nome del “Dio lo vuole”
3. La strage degli Ugonotti in Francia, voluta da Maria De Medici
4. Il genocidio dei Valdesi
5. La strage dei Puritani in Inghilterra
6. Il genocidio degli Indios in America Latina da parte dei Conquistadores
Spagnoli
7. Il Genocidio del popolo autoctono Guanche compiuto dagli Spagnoli nelle
isole Canarie nel 1470/80
8. Il Genocidio dei Pellerossa ( 10.000.000) da parte degli Yankee in America
9. Il Genocidio dei Kurdi in Turchia
10. Il Genocidio dei Kulaki e di altre etnie in URSS da parte dei Comunisti
11. Cinquanta milioni di morti nei Campi di concentramento di Stalin in URSS
12. Il Genocidio degli ebrei in Germania
13. Le stragi dei 300.000 fascisti o presunti tali dal 1945 al 1947 in Italia da parte
dei partigiani comunisti
14. Il Genocidio di tre milioni di civili Tedeschi uccisi dall’armata rossa
nell’avanzata in Germania nel 1945
15. Il Genocidio di un milione e mezzo di soldati Tedeschi, la maggior parte tra i
16 ed i 18 anni, lasciati morire di stenti e di malattie nei campi di concentramento
alleati in Germania
16. Lo sterminio di quattro milioni di morti civili sotto i bombardamenti
TERRORISTICI Alleati nella seconda guerra mondiale ( Milano, Torino, Bologna,
Dresda, Lipsia, Amburgo, Colonia, Berlino, Hiroshima, Nagasaki, Tokyo, ecc. ecc.
ecc. ecc.)
17. Il Genocidio di 350.000 Polacchi in Polonia ( le fosse di Katin) da parte dei
Comunisti Russi
18. Lo sterminio di TUTTI i possibili oppositori politici in TUTTI quei Paesi che,
dopo il 1945, caddero sotto il dominio dell’URSS ( Ungheria, Bulgaria,
Cecoslovacchia, Romania, Albania) e di Tito in Jugoslavia
19. Il Genocidio di milioni di Cinesi “Non allineati” compiuto dai comunisti di Mao
Tse Tung.
20. Il Genocidio degli Italiani d’Istria infoibati e massacrati dai comunisti di Tito con
la complicità del P.C.I. Italiano che aveva posto i partigiani “Garibaldini” del
settore orientale sotto il comando del IX° Corpus di Tito.
21. Il Genocidio dei Tutsi da parte degli Utu in Uganda
22. Il Genocidio di metà del popolo Cambogiano ( 3.000.000 di morti) da parte del
comunista Pol Pot
1.
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23. La strage di due milioni di morti da parte dell’Armata Rossa in Afganistan
24. Le stragi di Tall el Zatar, Sabra, Chatila, Jenin, Cana, ecc. ad opera di Israele o
dei suoi alleati
25. La strage di Kurdi operata da Saddam Hussein con i gas forniti dagli USA
26. La strage dei Palestinesi civili a Gaza compiuta dall’esercito israeliano tra
dicembre 2009 e gennaio 2009.
27. i quattordici milioni di africani prelevati dalla loro terre e resi schiavi dagli
americani per essere utilizzati come animali da lavoro. A questi si aggiungono le
vittime dell’Apartheid in Sud Africa.
28. i sette milioni di morti in Ucraina dal 1935 al 1937 a seguito delle carestie
provocate intenzionalmente dal regime stalinista in quello che era considerato il
granaio d’Europa;
29. i desaparecidos, vittime della repressione anticomunista dei regimi filoamericani
in Argentina e Cile e le migliaia di scomparsi per mano dei regimi golpisti in Grecia
e Turchia negli anni ‘70;
30. i massacri in Ruanda, Etiopia, Congo e nel resto dell’Africa centrale per
motivi tribali. In quei Paesi, una volta autosufficienti, manca il cibo, ma non le armi
fornite a piene mani dagli occidentali che condizionano e sostengono i peggiori
regimi dittatoriali per controllare i ricchi giacimenti minerali;
31. le vittime della persecuzione anticristiana nel Darfur e nei paesi islamici. In
Sudan i cristiani uccisi dalla bande schiaviste ammontano ad oltre due milioni.
32. Il genocidio degli Armeni da parte dei Turchi..
E l’elenco continua …..
Ora, checché dica la bibbia sulla predilezione divina del popolo ebraico e sulla sacralità
dei giudei, noi che siamo laici non possiamo avallare simili discriminanti fandonie ed
accreditare una così razzistica ed inumana visione della vita e dell’umanità e rigettiamo
con forza il concetto che l’unico olocausto che vale la pena di ricordare sia quello del
popolo ebraico che è invece, se mai, solamente una delle manifestazioni della barbarie
dell’uomo contro l’uomo, barbarie che si estrinseca nel modo peggiore e più sadico
quando è sorretta da ideologie religiose o politiche.
Ricordare nella giornata della memoria solamente la persecuzione contro gli ebrei
significa implicitamente privare del loro valore e del loro significato tutti gli altri olocausti
ai quali l’umanità ha sottoposto l’umanità e significa, in ultima analisi dividere l’umanità in
uomini di serie A e uomini di serie B.
Significa porre gli ebrei al di sopra di tutti gli altri esseri umani secondo i dettami della
bibbia “ .. voi siete il mio popolo prediletto ed a voi darò il dominio su tutte le nazioni..” e
significa affermare un principio arrogante e razzista inaccettabile!
Se poi si considera l’operato dello stato di Israele, specie negli ultimi giorni, con gli
inaccettabili, barbari e razzisti massacri di Gaza, non si può non essere d’accordo con il
governo Spagnolo che, proprio per questo motivo, ha cancellato in Spagna “la giornata
della memoria”
Se proprio si vuole una giornata della memoria, che essa sia a memoria di TUTTE le
stragi e le barbarie, senza distinzione di razza, di religione e di parte politica.
Forse allora sarebbe una cosa credibile, onesta ed accettabile.
Così com’è oggi, certamente non lo é..!!
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INTERCETTAZIONI
I carabinieri hanno arrestato sei romeni colpevoli dello stupro di Guidonia.
Bravi!
Ma da domani la cosa non sarà più possibile perché gli arresti, come confermato dai
TG, sono stati resi possibili da intercettazioni telefoniche di controllo e Berlusconi, con la
legge che ha in progetto, non permetterà più di fare intercettazioini per reati di quasto tipo
..!!
Certo, i figli di Berlusconi non vanno a fare l'amore in "camporella", ma vanno in Hotel per
cui degli altri ..chi se ne frega..!!??
CHIESA IPOCRITA E BUGIARDA
Quanti "sostenitori" della chiesa e del cattolicesimo che poi non hanno neppure la minima
sensibilità religiosa e la minima coerenza con il credo dichiarato della propria fede e
pretendono, da infimi chierici, di fare i Papi, dimenticando il vangelo " TU sei Pietro e su
QUESTA pietra fonderò la mia chiesa", lo Spirito Santo ispiratore, l'infallibilità del papa in
tema di fede, ecc. ecc. il tutto solo per accreditare tesi personali decisamente discutibili.
Chi dice:"..dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, uno dei pilastri della nostra
storia migliore. .." e videntemente straparla e non tiene in alcun conto, non solo la storia,
quella vera, quella che emerge dai libri recenti sulla resistenza che ha massacrato nemici
politici sino al 1947!!!, ma anche l'opinione che all'estero, in tutto il mondo si ha del
fenomeno resistenza ( si leggano i giudizi di Churcill, del Gen Eisenhawer, del Gen
Alexander e poi ne riparliamo..!!)
Un solo esempio: Le formazionoi garibaldine del fronte orientale, quelle che trucidarono
anche partigiani non comunisti come il fratello di Piker Paolo Pasolini ( Strage di malga
Porzius) furono poste sotto il controllo del IX° corpus di Tito, quello che fu responsabile del
genocidio delle foibe..!!
Ma potremmo continuare a citare per pagine..
Vi prego vivamente di cancellare il mio indirizzo dalla vostra lista perchè non desidero
avere nulla a che fare con gente come voi!
La Shoa diventa un dogma cattolico..??
E' vero che la chiesa cattolica, nei secoli ha detto di tutto ed il contrario di tutto, sempre
trovando giustificazioni gesuitiche, dialettiche, ed in ultima analisi truffaldine per
giustificarsi, ma affermare, come ha fatto radio Vaticana, che chi non "crede" nella Shoa
51
"non conosce nulla della croce e del cristianesimo", ci pare una tale bestialità ed una tale
blasfemia da essere insuperata ed insuperabile.
Il paragone difatti sposa la tesi giudaica che la Shoa é materia di fede indiscutibile ed
indubitabile come lo sono il mistero della croce ed il cristianesimo e trasformare la shoa in
un dogma cattolico ci sembra francamente troppo..
Va bene che la Chiesa ha predicato di S.Giorgio che uccideva i Draghi inesistenti ed ha
avuto il culto della reliquia di una piuma delle ali dell'arcangelo Gabriele, di un dente di
Gesù, di una ciabatta e della cintura della vergine nonché di una goccia del suo latte ed
alcuni dei suoi denti ( non si capisce come li possa avere lasciati in terra essendo stata
assunta in cielo con tutto il suo corpo..), dei resti di S.Giovanna d'Arco ( poi rivelatisi quelli
di una mummia egiziana..) e tante e tante altre corbellerie, ma arrivare a predicare la
santità del dogma della Shoa...!!!!
D'accordo, é un problema dei creduloni e dei supertiziosi che ci credono, ma pur tuttavia ci
pare un boccone troppo grosso e troppo indigesto anche per costoro!
Ogni giorno é il giorno della memoria!
Nonostante Gaza sanguini ancora di sangue innocente ed anzi proprio perché il mondo
intero ha visto la ferocia Israeliana contro i "Goym" ed il suo non considerarli esseri umani,
ma animali sacrificabili alla causa del "Grande Israele", continua la campagna mediatica,
specialmente televisiva, per tentare di equilibrare il disgusto del mondo e riportare
l'attenzione su quanto gli ebrei hanno patito per le persecuzioni antiebraiche.
Si moltiplicano i vecchi film sulla seconda guerra mondiale, sui campi di concentramento,
sulle persecuzioni come coda infinita della "giornata della memoria" nel tentativo di evitare
che la memoria collettiva si focalizzi sui recentissimi, abominevoli fatti delle stragi di Gaza
che hanno mostrato al mondo il vero volto del sionismo!
Unica parziale eccezione, la Spagna dove la cacciata degli ebrei avvenuta dopo la
“reconquista” dei Re cattolici ha tenuto gli stessi lontani per 500 anni ( solo da trenta anni
hanno cominciato a rientrare) per cui, in Spagna NON E' ANCORA PRESENTE UNA
POTENTE "ISRAEL LOBBY" come prova il fatto che il governo, a seguito delle stragi di
Gaza, ha cancellato in Spagna la giornata della memoria!
Teniamo presente noi la memoria.
Non permettiamo che i martiri di Gaza siano morti invano e finiscano dimenticati, travolti
dalla propaganda sionista!
Gettiamo in faccia ad Isarele le sue colpe, la sua ferocia e la sua disumanità, ogni giorno,
per sempre!
Facciamo si che il giudizio del mondo sulle sue colpe lo seppellisca in un mare di disgusto
e di condanna morale!
Capitalismo & mercato
Riportiamo qui sotto una lettera di un lettore pubblicata sul Corsera del 28-12-08 che ci
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serve per spunto ad alcune riflessioni:
Materie prime, prezzi, speculazioni
Negli ultimi mesi il prezzo del rame è sceso del 44%, quello dell'acciaio del 66%, lo zinco
del 50%, il nickel del 60%, l'alluminio del 20% e il petrolio è passato da 147 a 43 dollari al
barile. Quando i prezzi erano ai loro massimi, la giustificazione era quella della domanda
proveniente dai Paesi emergenti. Ora, pur a ritmo rallentato, quei Paesi continuano a
crescere e il calo di produzione delle economie occidentali in recessione non è
proporzionale al crollo dei prezzi delle materie prime. Mi sembra chiaro sia stata così
smascherata un'enorme speculazione della quale per adesso non si parla a causa della
situazione attuale e dei prezzi vantaggiosi, ma che si dovranno trovare anche qui sistemi
di controllo per impedire che il fenomeno si ripeta quando tornerà finalmente la crescita.
Personalmente credo si tratti di un grosso scandalo, alimentato dagli intermediari nello
scambio di materie prime, che rischia di essere sottovalutato da parte dell'opinione
pubblica internazionale.
Alla faccia della libertà del mercato che si sta sempre più rivelando una bufala messa in
piedi da coloro che non vogliono alcun controllo per potere fare i comodacci propri con
giochini speculativi che alterano i prezzi solo in funzione del tornaconto dei padroni del
denaro e non della sbandierata "Richiesta/Offerta..
Marx, per duecento anni, ci ha raccontato balle ( forse in buona fede) per descrivere le
strutture sociali ed i meccanismi economico-politici che avrebbero dovuto reggere la
società e per proporre regole nuove che avrebbero cambiato l'iniquità di quei rapporti.
Tutto quanto ci ha raccontato e che si era concretizzato nel comunismo internazionale, é
fallito implodendo miseramente dopo 73 anni di continui tentativi, di guerre e di rivoluzioni.
Adam Smith, da circa lo stesso numero di anni ci va raccontando altrettante balle (
sicuramente in malafede) per descrivere le leggi delle strutture economiche e sociali
cercando di contrabbandarci la bufala che l'economia si regge sul capitalismo, che questo
si regge sul "Mercato" e che questo ha sue leggi naturali che fanno parte di un
meccanismo che regola automaticamente i suoi stessi parametri di modo che, non solo
non necessita di alcun controllo esterno, ma eventuali controlli diventano elementi di
disturbo che turbano il buon andamento del sistema con il rischio di alterare
negativamente il perfetto funzionamento.
Da una parte solo Stato e niente privato e dall'altra niente Stato e solo privato..!
L'esperienza e le cronache ci stanno dimostrando che entrambi, Marx e Smith, non
avevano trovato la pietra filosofale della società, ma che erano dei venditori di fumo dato
che il Marxismo è morto ed il capitalismo è ammalato di una malattia mortale come stanno
a dimostrare tutti gli avvenimenti e le analisi serie sulla situazione attuale.
Ci sono troppi elementi speculativi che sfuggono a qualsiasi "legge di mercato" e che
aggirano o neutralizzano quelle poche leggi che gli Stati hanno posto a salvaguardia dei
normali Cittadini dalla cupidigia dei padroni del denaro.
I margini di manovra della speculazione si sono man, mano ampliati anche in funzione del
paradosso che la finanza é internazionale mentre gli Stati che dovrebbero controllare sono
nazionali
Basta avere una serie di società a "Scatole cinesi" in uno dei paradisi fiscali sparsi per il
mondo ed ogni controllo si può evadere ed ogni regola si può violare.
Se poi aggiungiamo il fatto che in un mondo come questo, governato dal denaro dopo che
l'oro ha vinto la guerra contro il sangue, i padroni del denaro controllano anche i governi, i
giochi sono fatti..!
Forse sarebbe il caso di riprendere in considerazione quella che negli anni trenta era
chiamata "la terza via" e che, lasciando libera l'iniziativa privata la metteva sotto il controllo
dello Stato ( “Tutto dentro lo Stato, niente fuori dallo Stato, niente contro la Stato) ed in
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collaborazione con la forza del lavoro trasformando la lotta di classe in sinergie di classi
socialmente dinamiche e che, di colpo, spazzava via tutte quelle contraddizioni sopra
esposte..
Il lavoratore diventa “Soggetto” e non “Oggetto” del lavoro e collaboratore dell’impresa e
l’imprenditore ( figura ben diversa dal finanziere capitalista) diventa socio con pari dignità
del lavoratore.
Gli obiettivi contrastanti diventano obiettivi comuni perché comune è l’interesse del
successo dell’impresa.
Su tutto sorveglia uno Stato etico entro il cui ambito e nel cui interesse complessivo si
muovono ed agiscono le imprese.
Ma bisognerebbe che tutti coloro che hanno predicato stupidaggini in questi anni e che
hanno sostenuto e sostengono di avere liberato il mondo da ideologie pericolose e
inumane, riconoscessero di essere stati, e di essere, dei grandi imbecilli politici e questo,
francamente ci pare difficile da realizzare..
Forse, dopo la caduta del capitalismo di cui questa crisi é un annuncio e un sintomo, sarà
necessario un periodo di oscurantismo sociale così come dopo Roma e la sua conquista
da parte dei selvaggi barbari del nord ci furono mille anni di medio evo oscurantista.
Ma anche dopo la notte più buia il sole risorge e così come il rinascimento riportò alla luce
la civiltà classica, un nuovo rinascimento riporterà alla luce quelle idee che sono state la
luce ed il progresso civile e sociale del XX° secolo..!!
DEMAGOGIA & MALAFEDE
Dopo i massacri di Gaza da parte del sionismo, si sono moltiplicati ( che coincidenza..!) in
tutte le stazioni TV i programmi che ripropongono ossessivamente il Fascismo, il Nazismo,
la seconda guerra mondiale, la Shoa..
Il tutto, naturalmente per sottolineare ancora una volta che gli ebrei sono stati perseguitati
e sono le vittime che hanno un credito da esigere dal mondo la qual cosa dovrebbe
pareggiare le sconcezze inumane che essi stanno compiendo dal 1948 contro i Palestinesi
dimostrando in questo un razzismo, una ferocia ed un cinismo superiori a quelli che essi
costantemente addebitano agli altri nel mercimonio del loro vittimismo..!!
Se ci fate caso, è una cosa che succede ogni volta che, per qualsiasi motivo, la realtà
degli avvenimenti crea situazioni imbarazzanti per Israele e per il sionismo.
Immediatamente partono i siluri della propaganda che con una azione contraria a quella
che ha creato l’imbarazzo cerca di Pareggiare gli equilibri nella pubblica opinione.
Basterebbe considerare chi ha il potere di condizionare i mezzi di comunicazione di massa
per capire che quando si avvia una così massiccia azione di controinformazione è per
risanare una considerazione che era stata compromessa da fatti inaccettabili commessi da
chi controlla quel potere..!
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Ci ha colpito, tra i molti spot politico - propagandistici, quanto trasmesso dal programma
"Current" e cioè dal film "NAZIROCK" che vorrebbe essere uno spaccato della destra
radicale italiana.
Si vedono giovani ( effettivamente piuttosto idioti) che straparlano e si producono in
esibizioni maniacali e stupide, ma non si va, volutamente, alla ricerca dei principi politici ed
ideali ed alle motivazioni di una appartenenza scomoda ed anticonformista di quelli, e
sono la maggioranza di loro, che hanno voluto fare una scelta di vita e di stile, preferendo,
per ovvi motivi propagandistici soffermarsi su alcuni mitomani che costituiscono una
minoranza immatura e che purtroppo alligna in ogni comunità ed in ogni realtà sociale!
Tanto per capirci, se si facesse una indagine sui "centri sociali" e sulla sinistra estrema,
sarebbe poi facile, con un montaggio malizioso e con commenti partigiani evidenziare tutti
quegli aspetti negativi come droga, fanatismo, stupidità, attitudine alla violenza, ecc. ecc.
ecc. che vi si raccogliessero.
Noi, che quella realtà politica del neofascismo abbiamo vissuto da giovani e viviamo
tuttora, sappiamo che le cose stanno ben diversamente da quanto si è tentato di
accreditare con menzogne e distorsioni.
Conosciamo la pulizia morale dei nostri camerati, la loro preparazione ideologica e
politica, conosciamo l’entusiasmo, la passione e la schiettezza che li anima e che li ha
portati in passato ed ancora oggi a rischiare la carriera e l’incolumità personale per
difendere con coraggio un ideale per la propria Patria anziché il progetto del proprio
egoismo, a sognare di realizzare un avvenire grande e pulito per se e per tutti anziché il
proprio benessere materiale a scapito di chiunque si frapponga, a lavorare per cambiare
una società meschina, arida ed egoista in una comunità di Cittadini solidali, giusti ed
orgogliosi delle loro tradizioni, a trasformare uno stato di mafiosi in uno stato etico!
Perciò, falsità ideologica, malizia, truffa mediatica e malafede.
Insomma un papocchio confezionato per i fessi ( sono sempre il di più..) con intenti
demagogici..
Ne prendiamo buona nota e ricordiamo che " .. Dio non paga il sabato .."
Non è una minaccia, è una promessa..!!
CORROTTI & CORRUTTORI
Oggi l’epilogo del processo Mills.
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Mills è stato condannato a 4 anni e 6 mesi per falsa testimonianza a copertura di Silvio
Berlusconi nel processo per corruzione della Guardia Di Finanza e nel processo dei
fondi neri di All Iberian.
L’avvocato inglese, in poche parole, ha incassato 600 mila dollari versati in un
conto svizzero da “Mr B” per dichiarare il falso e coprire “Mr B”.
Fin qui, una storia di ordinario squallore nazionale. Quello che non è ordinario, invece, è
che se Mills è stato condannato in quanto “corrotto” significa che abbiamo anche un
“corruttore”.
Nei Paesi normali chi delinque va in galera, qui in Italia va a fare il presidente del
Consiglio... prodigi del lodo Alfano......
Ma evidentemente agli italiani piace essere governati da un corruttore perché ad ogni
occasione gli con fermano la loro fiducia con il voto.
Dio li fa e poi li accoppia
"Ahi serva Italia, di dolore ostello, non donna di province, ma bordello
UN PAESE MAFIOSO
Un Paese dove le sentenze della magistratura sono accettate dal potere politico
solamente se e quando piacciono, un Paese dove quando le sentenze non piacciono
vengono stravolte, annullate e ridicolizzate da decreti e leggi fatte apposta per negare e
ridicolizzare quanto la magistratura, nella sua assoluta autonomia, aveva deciso, un
Paese dove il capo del governo si permette di bacchettare il presidente della repubblica e
capo dello Stato se questi non si sottomette alla sua volontà e non avalla le sue decisioni
quand’anche cervellotiche, incostituzionali ed arroganti è un Paese che ha smarrito la
democrazia e pur anche la legalità.
Un capo del governo che usa casi umani drammatici per portare avanti una sua personale
leggi che non gli piacciono o quelle che gli nuocciono personalmente, che minaccia i suoi
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ministri che non soggiacciono prontamente alla sua volontà è un capo del governo che ha
una mentalità da mafioso.
La mafia usa la lupara per asservire alla propria volontà ed ai propri interessi, questo capo
del governo, per lo stesso scopo, usa le leggi fatte a titolo personale e per interessi
personali, ma la mentalità e l’amoralità che producono i due comportamenti sono gli stessi:
disprezzo della legalità e della giustizia, egoismo e cinismo, disprezzo per gli altrui diritti,
arroganza e prepotenza, amoralità ed ipocrisia..!
AVVOLTOI
Certo giornalismo e certi giornalisti sono sconci, avvoltoi e cinici..
Con Eluana Englaro hanno sfruttato di tutto e di più.
Hanno scavato e scavato e scavato senza il minimo pudore, senza rispetto per nessuno,
senza un briciolo di vera umanità attaccandosi a qualsiasi pretesto, a qualsiasi brandello di
notizia pur di fare ascolto..
Questa sera, durante l'ultima esibizione da circo, quella del funerale, hanno perfino
intervistato in TV su RAI 1, un bambino che ha fatto da chierichetto alla messa funebre per
Eluana...
Sconci, iene ed avvoltoi...
Auguriamo loro che simili tragedie le debbano un giorno subire anziché descrivere..!!
LA LEGGE DOVREBBE ESSERE UGUALE PER TUTTI
Sui muri dei nostri tribunali, dietro la cattedra dei giudici, capeggia una scritta che é
un’affermazione ed un monito:
La legge è uguale per tutti
Il significato è chiaro ed incontrovertibile e significa che tutti i cittadini Italiani hanno, di
fronte alla legge, uguali diritti ed uguali doveri e che tutti sono ad essa soggetti
indipendentemente dalla razza, dal censo dalla religione e da ogni altro elemento di
distinzione sociale.
I diritti ed i doveri di ciascuno di noi di fronte alla legge sono gli stessi e nessuno può avere
la pretesa di fare prevalere valutazioni o convinzioni soggettive a condizionare
l’interpretazione a favore del proprio punto di vista!
Anche la costituzione afferma, nell’articolo 3, che “tutti i cittadini sono uguali dinnanzi alla
legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali o sociali”.
Inoltre l’articolo 20 esplicita che:” .. Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto..
Non possono essere causa di speciali limitazioni legislative..”
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Ne discende che le leggi debbono essere concepite per tutti senza che le convinzioni di
qualcuno limitino la libertà altrui.
Non ci pare sia il caso della legge in discussione alle camere e che dovrebbe stabilire il
comportamento dei medici di fronte ad un testamento biologico o perlomeno non ci
sembra che la posizione dei partiti di governo, dell’UDC e dei cattolici del PD, risponda a
questi criteri di equanimità, ma che invece si tenti di fare prevalere la visione cattolica del
problema che affermando la sacralità della vita in quanto dono divino, non ammette che la
volontà del singolo cittadino possa stabilire di non accettare una situazione di “non vita”
dovuta ad uno stato vegetativo irreversibile e di pretendere che, in tale caso, gli vengano
sospese non solo le cure mediche tradizionali, ma anche le cure di nutrizione e di
idratazione artificiali.
La concezione della dignità della vita è un fatto soggettivo che dipende dalla visione che
ciascuno ha del proprio essere e del correlarsi con gli altri ed è, per ciascuno, un
imperativo etico ed esistenziale sul quale nessun altro ha il diritto di inserirsi.
Se per la sua fede, Tizio è convinto che la vita sia comunque sacra ed inviolabile, il buon
senso, la giustizia, ma anche la nostra costituzione affermano che egli può adeguare il
proprio destino alle sue convinzioni, ma che non gli è permesso, non ha il diritto di
pretendere, che esse siano applicate anche a Caio che la pensa diversamente..!!
Ecco perché tale principio non può assolutamente essere contenuto in una legge che, per
definizione, è “erga omnes” e non può e non deve mai essere “ pro domo sua”..!!
Anche l’articolo 32 della costituzione ribadisce in qualche modo questo concetto laddove
afferma che “.. Nessuno può essere obbligato ad un trattamento sanitario se non per
disposizione di legge. La legge non può in nessun caso, violare i limiti imposti dal
rispetto della persona umana..”
Se la costituzione si preoccupa in così tanti articoli di tutelare la libertà di scelta dei
Cittadini, è evidente che tale libertà è considerata fondamentale ed irrinunciabile ed i
tentativi di aggirarne i dettami da parte del governo e di gruppi di parlamentari papalini e
bigotti dimostra, oltre ad una mancanza di senso dello Stato, una assoluta mancanza di
rispetto per la costituzione, per i Cittadini e per la legge!
Per tanti secoli lo Stato Italiano ed anche l’Europa sono stati soggetti alla volontà ed
all’influenza del Vaticano che ha condizionato pesantemente la politica e le leggi
dimenticandosi tra l’altro perfino degli insegnamenti del vangelo, laddove Gesù dice:” date
a Cesare ciò che è di Cesare e date a Dio ciò che è di Dio ..” e che ha badato solamente
ad accrescere il proprio potere politico e temporale, anche qui dimenticandosi del proprio
maestro Gesù che disse:”.. Il mio regno non è di questa terra ..”
E’ giunta l’ora di svincolarsi da questa presa soffocante, arrogante e prepotente rimettendo
l’influenza del suo potere nella sfera della predicazione e della libera e personale adesione
di ciascuno, ma al di fuori dello Stato e delle sue leggi che devono essere laiche proprio
per essere giuste e per rispettare la libertà di espressione di ognuno dei Cittadini, senza
imposizioni esterne e senza prevaricazioni fideistiche.
SE C'E' LA CRISI...
In Italia abbiamo 113 basi militari americane che ci costano un sacco di milioni di euro e
più di 10.000 nostri soldati sono all'estero in missioni "di pace..!" a fare le guerre degli altri
e per gli altri ed anche questi ci costano parecchi milioni di euro.
In più sappiamo tutti quanti sono gli sprechi, gli stipendi e le pensioni faraoniche, i
portaborse, i parassiti, ecc. ecc. ecc.
Non sarebbe il caso, data la crisi "che preoccupa Berlusconi" di tagliare drasticamente
queste spese infami..??
Bravi a chiacchiere, ma pessimi a fatti..!!
Così si prendono in giro i Cittadini!
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CASTRARE GLI STUPRATORI
Mai e poi mai avremmo creduto di potere essere d'accordo con la lega per qualche cosa,
ma oggi non possiamo che essere d'accordo con la proposta sulla castrazione chimica
per gli stupratori.
Il fenomeno degli stupri sta prendendo dimensioni e frequenza inamissibili e non ci frega
un cavolo delle considerazione dei garantisti che giudicheranno la pena incivile.
Incivile é stuprare ed incivile é permettere, con pene ridicole, che questi reati si
ripetano e si moltiplichino e questi delinquenti debbono sapere che corrono il rischio di
essere castrati e, in più, devono essere resi innocui quando stuprano per difendere sicure
prossime vittime..!
Noi proponiamo, almeno per chi reitera questo odioso reato, che la castrazione sia
chirurgica ed irreversibile perché chi é così bacato, se gli é data la possibilità, ripeterà
all’infinito il delitto.
Proponiamo altresì che tale trattamento sia esteso anche ai pedofili.
Tra i diritti all'incolumità fisica degli stupratori e quella delle ragazze stuprate e dei
bambini noi scegliamo e privilegiamo quella delle ragazze e dei bambini e chi non é
d'accordo é un tartufo, drogato dalle parole e lontano dalla realtà dei fatti!
Gli stupratori debbono essere terrorizzati da quanto gli succede se vengono presi..!
Il resto sono chiacchiere e balle..!!
Certo, alla luce di questi fatti, le promesse di "sicurezza" fatte dal governo Berlusconi
appaiono ridicole, false, demagogiche ed impotenti..!
Alemanno alle foibe
Non mi sembra un'immagine all'insegna della pacificazione", ha osservato una
docente del Convitto nazionale; "non è certo un simbolo di riconciliazione - ha
aggiunto un'insegnante dell'istituto Marco Polo - penso ci vorrebbe una maggiore
preparazione storica da parte di chi organizza i viaggi. I testimoni che abbiamo
sentito in questi giorni si intuiva che fossero di parte, ma siamo venuti qui per
conoscere
ed
è
comunque
meglio
esserci
che
non
esserci".
Le insegnanti si preparano comunque a compiere nelle classi un "esame critico",
nella convinzione - ha osservato un'altra docente del Convitto nazionale - che "i
ragazzi sanno ragionare con la loro testa e in questo viaggio ci hanno dato una
lezione di vita".
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Questi i commenti apparsi su Repubblica del 15-02-09 sul viaggio a Trieste di Alemanno
con gli studenti romani per visitare i luoghi delle foibe.
Un depliant del memoriale delle foibe, distribuito ai ragazzi, mostrava ( quale ardire..!) un
Italiano legato con il filo di ferro ad una falce e martello e ciò é stato giudicato lesivo della
onorabilità del comunismo dagli insegnanti dei ragazzi.
A noi risulterebbe che Tito era comunista e che il comunista Tito fu l'artefice ed il
programmatore della strage delle foibe e pertanto le foibe sono una delle colpe da
attribuire al comunismo.
Se poi aggiungiamo che il PCI aveva posto le brigate Garibaldine del fronte orientale sotto
il comando del IX° corpus di Tito, appare anche una certa complicità del PCI nella strage
delle foibe.
Se a questo punto gli insegnanti vogliono ancora fare le verginelle offese e travisare la
verità storica in nome della difesa, magari, di una loro attuale posizione politica, questo é
affare della loro elastica coscienza, ma non ci mescolino i ragazzi che avrebbero diritto ad
un briciolo di verità al posto della tartufesca menzogna dei loro insegnanti..!
I banditi del libero mercato
Il ministro Tremonti ha proposto al G7 di sottoporre la finanza internazionale a regole
restrittive ed a controlli per evitare in futuro il ripetersi di una crisi come quella che sta
attanagliando il mondo intero e che trova la sua causa principale nella banditesca condotta
di turbo finanzieri internazionali che hanno creato castelli di carta e catene di S. Antonio
che sono miseramente crollate sotto il peso della loro stessa inconsistenza economica.
Stupisce che i predicatori che sostenevano sino a ieri il dogma del “libero mercato” e che
aborrivano “l’ingerenza dello Stato” abbiano dovuto fare marcia indietro sospinti dalla
paura che questa crisi, che noi sosteniamo essere non solo finanziaria ed economica, ma
soprattutto strutturale, possa provocare disastri che ora sono ancora inimmaginabili dato
che l’evoluzione della situazione non solo non è compiuta, ma non si riesce a vedere
come e quando si svilupperà.
Si sono accorti che il “libero mercato” non era la panacea sociale ed economica o meglio,
secondo noi, già sapevano quale era la verità, ma difendevano interessi particolari non
prevedendo, come sprovveduti apprendisti stregoni, che le cose si sarebbero spinte tanto
in là e che il mostro che avevano cerato stava per divorare anche loro!
Fatto sta che, come spesso accade, i responsabili dei disastri si ergono, con una
presunzione incomprensibile, a maestri per riparare quei danni che essi stessi hanno
contribuito a provocare il che già li squalifica perché fa sorgere la domanda: se prima non
hanno capito, quale garanzia c’è che capiscano adesso?
Ma tant’è, questo passa il convento e ci dobbiamo accontentare anche perché all’orizzonte
non è che ci siano dei giganti in attesa di prendere il posto di questi nani.
Una cosa però ci sentiamo in dovere di dire e cioè di stare attenti che le regole che si
vogliono introdurre siano né poche, né troppo “leggere” come vorrebbero i banditi della
finanza che questa crisi hanno provocato e che sono pronti, se lasciati liberi di agire, a
ricominciare da capo quando la situazione si sia riequilibrata.
Queste regole debbono essere tali da mettere fuori gioco e per sempre quegli speculatori
e truffatori che approfittando di una eccessiva libertà, di una quasi totale assenza di
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controlli e da una legislazione internazionale carente o addirittura quasi inesistente hanno
giocato su questo vuoto normativo agendo in danno della comunità mondiale.
Deve passare il concetto che il denaro e la ricchezza debbono tornare a rappresentare e
ad essere il frutto di produzione di beni reali e non di architetture finanziarie virtuali e che
queste ultime debbo essere bandite come una pericolosa infezione che può uccidere
l’organismo sano dell’economia mondiale!
Soprattutto le banche, che sono state il vettore attraverso il quale l’infezione si è diffusa,
debbono essere controllate strettamente e da vicino mentre debbono essere dichiarate
illecite e fuori legge tutte quelle operazioni gestite dalle banche dei cosiddetti “paradisi
fiscali” che agiscono in regime di anarchia finanziaria assoluta!
Se si vuole si può fare!
Staremo a vedere quanto i propositi di Tremonti e di tutti i governi internazionali saranno
capaci di disancorare la loro azione dagli interessi personali ed inconfessabili che li legano
ai banditi della finanza internazionale
SUA MEDIOCRITA'
Il PD si sta disgregando e pensiamo che non ci siano cure atte a risanare la sua struttura
che sta scricchiolando da tutte le parti.
D'altronde, più che un partito, il PD é una eterogenea miscela di personaggi e di idee che
spesso hanno poco a che spartire tra di loro e quindi tendono naturalmente a disgregarsi
anziché ad aggregarsi.
Come sempre in Italia, in queste situazioni, emergono molti critici che "sanno tutto" di cosa
si sarebbe dovuto fare e che hanno le idee chiarissime sui rimedi da porre in essere per
rimediare agli errori sin qui fatti da altri ( loro, per carità, non hanno alcuna responsabilità..
erano altrove!)
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E' un "dejà vu" da 8 Settembre che si ripete ogni volta che il mare é in tempesta e che la
barca sta per affondare, ma tutto ciò non porterà probabilmente a niente perchè quello che
manca sono essenzialmente due cose: un gruppo di uomini con le palle che sia in grado di
prendere in mano la situazione con autorevolezza ed una dirigenza che sia capace di
anteporre l'interesse del progetto generale alla pletora dei progettini singoli, inconfessabili,
in po' egoistici, basso volanti, senza quelle riserve mentali che intralciano, ingorgano e
frenano!
Non é certamente un caso che il giorno prima dell'assemblea che doveva decidere del
futuro immediato del PD, a Todi si siano trovati assieme Casini, Rosy Bindi, Rutelli ed altri
ex Democristiani di destra e di sinistra che dopo tangentopoli ed a causa di questa, sono
migrati nei vari partiti a riciclarsi sognando una restaurazione non appena i tempi fossero
maturati.
Ora, forse il tempo é giunto e non é più tanto difficile immaginare aggregazioni politiche
centriste che, prendendo uomini e voti da entrambi gli schieramenti del bipartitismo,
tentino di ricostituire un grande partito di centro, la vecchia DC appunto...
Se ciò dovesse avvenire, e ci sono buone possibilità che avvenga, sarebbe la
dimostrazione che la lotta al coltello che Berlusconi ha fatto al PD sino a ridurlo nello stato
che sta per scatenare questa genesi politica, ha prodotto risultati che danneggeranno
notevolmente anche "bellicapelli" perché sarà la fine di quel bipartitismo che era in grado
di dargli il potere assoluto.
La DC, diventando l'ago della bilancia politica per formare qualsiasi governo, ritornerà alla
sua vecchia strategia dei due forni alleandosi con la destra o con la sinistra a seconda di
quanto ci guadagnerà nell'alleanza ed al PD non resterà che ritornare ad allearsi con la
sinistra radicale per portare a casa i voti di tutto il popolo di sinistra, ma lo farà in stato di
soggezione perché, dopo l'ostracismo che esso le ha dato, la sinistra radicale pretenderà
giustamente garanzie ed un prezzo politico molto alto.
Certo che un risultato di questo genere, facilmente prevedibile dato le forze e gli uomini in
campo, non é un grande risultato per i progetti e le ambizioni di Berlusconi che si rivela
così per quella mediocrità politica che é.
Aveva un nemico inferiore e sotto controllo, ma ha voluto stravincere senza saper
calcolare le conseguenze di una situazione che ha messo in moto una frana che molto
probabilmente travolgerà anche lui perché Berlusconi può essere qualcuno e qualcosa
solo se comanda ed ha il pieno potere, ma non é assolutamente in grado di gestire
situazioni di equilibri delicati di governi di coalizione nei quali non avrebbe più lui l'ultima
parola da padrone come ha oggi!
Insomma questa può essere la fine di quel bipartitismo che sua mediocrità desiderava con
tutte le sue forze proprio dato che egli é solamente capace di vincere o perdere, ma non é
all'altezza di mediare e di convincere perché ha la caparbietà, il denaro e la forza ma
manca dell'intelligenza e del talento politico necessari per questo.
Può anche darsi che la situazione non si evolva come noi immaginiamo, ma potrebbe e
ciò basta a dimostrare che sua mediocrità si é comunque posto in una situazione difficile
che poteva anche essere politicamente mortale..!
COERENZA E BUON SENSO
L'Italia a volte sembra proprio un Paese di pazzi..!
Ma come, prima la magistratura decreta che Eluana Englaro può morire togliendole
l'alimentazione e l'idratazione forzate e poi la stessa magistratura indaga il padre di Eluana
per omicidio volontario per avere eseguito quanto la sentenza aveva decretato..
A me pare che manchi non solo la coerenza, ma anche il buon senso..!
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IL PAPPONE DI ARCORE
L’onorevole Di Pietro ha detto che Berlusconi, più che uno statista è un Magnaccia,
insomma “Il Pappone di Arcore”..!
La corte del cavaliere si è scandalizzata, ha reagito, ha insultato, ha rammentato i “sacri
principi della democrazia” e del Bon ton dando all’onorevole Di Pietro, per bocca
dell’attendente di Berlusconi, onorevole Banaiuti del rozzo, del cafone, del sacrilego..
Noi non vogliamo entrare nel merito, anche perché, con il fior, fiore degli avvocati che
Berlusconi si ritrova, rischieremmo una querela che, nonostante una magistratura che
Berlusconi definisce in gran parte comunista, potrebbe darci non pochi fastidi.
Ci limiteremo ad elencare dei fatti lasciando ai lettori di giudicare quanto le affermazioni
dell’Onorevole Di Pietro siano corrette o indebite.
Dalle intercettazioni pubblicate recentemente sull’Espresso e da quelle pubblicate già in
passato, risulta, tra l’altro, che Berlusconi chiedeva al dirigente RAI Saccà di “promuovere
la carriera” di alcune attricette che erano amiche intime di senatori del centrosinistra che
egli, Berlusconi, stava cercando di reclutare facendoli passare al centrodestra ( “.. ce ne
sono una ventina…” ).
Per altre attricette si raccomandava un occhio di riguardo in RAI per meriti personali di
gratitudine verso personaggi importanti.
Consigliamo ai lettori indecisi sul giudizio da dare, di consultare una quotata enciclopedia
alla voce “Pappone” o “Magnaccia” e di verificare se certi comportamenti del berlusnano
siano o no compatibili con dette definizioni.
Quanto poi al linguaggio rozzo dell’Onorevole Di Pietro, rammentiamo che certamente
Berlusconi non ci va leggero né con i giudici “comunisti e pregiudiziali” ne con
l’opposizione “ i comunisti che mangiano i bambini..” senza per questo scatenare lo
scandalo nella sua corte e tra i suoi attendenti, ma poi ogni lettore che non sia
completamente rincoglionito e smemorato ha sentito parlare il cavaliere in TV e sui giornali
e sa di cosa stiamo parlando…
Concludendo, ai lettori “l’ardua sentenza”.
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Noi un parere lo abbiamo, ma, come già detto, preferiamo non dirlo apertamente…
I FONDAMENTALI DELLA REPUBBLICA
Ecco alcuni dei parametri "fondamentali" della repubblica italiana, nata dalla resistenza:
- Oltre il 40% della ricchezza nazionale è illegale (rapporto Alto Commissariato antiCorruzione)
- Lavoro nero e sommerso: 27% del Pil (fonte Ocse)
- Evasione fiscale: 200 miliardi di euro (fonte Secit e Revue de droit fiscal)
- Grandi aziende con un fatturato superiore a 50 milioni di euro, che evadono il fisco:
98,40% (fonte Agenzia delle entrate fiscali)
- Esportazione illecita di capitali: 85-90 miliardi di euro (fonte Confcommercio, Eurispes,
Procura Nazionale Antimafia, settimanale Economy)
- Beni consolidati delle mafie: 1.000 miliardi di euro (fonti Confcommercio, Economy,
Procura Nazionale Antimafia)
- Affiliazioni alle mafie, esclusi i colletti bianchi che utilizzano il denaro riciclato:
1.800.000 persone (fonte Dia e relazione Commissione Parlamentare Antimafia 2003)
- Percentuali delle estorsioni per regione sul totale per Campania 14,9%, Sicilia 12,9% e
Lombardia 10,4% (fonte Ministero dell'Interno)
- Nella sua ultima relazione il Commissariato contro la Corruzione ha affermato: siamo
peggio che in Tangentopoli, la corruzione piega ogni settore e la sanità è terra di
conquista.
Negli anni si sono susseguiti governi di centrodestra e di centrosinistra senza mai
cambiare questa disastrosa ed immorale situazione di fondo che è sempre stata sottaciuta
e minimizzata evidenziando cose di minima importanza per deviare l'attenzione della
pubblica opinione.
Un bilancio così disastroso implica inettitudine e complicità e certifica che la classe politica
è inadeguata e pericolosa per il benessere dei cittadini e per la democrazia.
Essa porterà la nazione allo sfacelo ed alla rovina!
Una simile classe politica è irrecuperabile e va abbattuta !!
IL VOTO POPOLARE NON ASSOLVE DAI REATI
Berlusconi ed i suoi camerieri leccaterga si affannano a dichiarare che:".. il successo
elettorale del partito delle libertà significa che agli italiani non importano i problemi
giudiziari di Berlusconi e che i voti conseguiti lo assolvono di fatto, alla faccia della
magistratura di sinistra che vorrebbe ribaltare il responso delle urne.."
Non è così..!!
Le elezioni sono un atto politico e le indagini su Berlusconi sono un atto giudiziario!
TUTTI sono soggetti alla Legge e gli elettori non hanno nessuna competenza a decidere
in materia giudiziaria, come da Costituzione...!!
La sovranità popolare si esplicita nel votare liberamente i propri rappresentanti alle camere
legislative, nelle varie assemblee e nel votare eventuali referendum ( spesso disattesi) e
non nel sovrastare il potere giudiziario che è autonomo ed indipendendente da quello
politico!
Solamente nei regimi dittatoriali la magistratura è assoggettata al potere politico..!!
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( e se dovessimo sopportare un dittatore, lo vorremmo con gli stivali e con le palle e non
con le scarpe con i tacchi rialzati ed un sorriso da pirla stampato in faccia..)
GRAZIE AMERICA
E' prassi oramai consolidata che in molti casi gli aspiranti ad un posto di lavoro debbano
minimizzare o addirittura sottacere i titoli posseduti perché altrimenti vengono scartati a
priori dalle selezioni che le aziende fanno per eventuali assunzioni.
In questo modo si risparmia sugli stipendi, ma si abbassa la media della preparazione
professionale dei dipendenti..
Altro che meritocrazia..!
Viviamo in una società che tende a livellare al basso, non fa ricerca avanzata, non investe
in modernizzazione, non capisce quanto sia preziosa per una azienda la capitalizzazione
di ingegni e di capacità e non capisce che investire in intelligenze e professionalità é la
chiave del successo per il domani..
Viviamo in una società senza più vigore vitale, senza una spinta allo sviluppo ed al
progresso, senza sogni e senza mete.
Una società siffatta é destinata al declino, alla sconfitta, a scomparire travolta da una
concorrenza emergente che non teme di osare e di sognare..!
Cina ed India sfornano ( ed utilizzano!) centinaia di migliaia di laureati in tutte le materie
ogni anno e si apprestano a diventare società di eccellenza nel mondo intero.
Noi corriamo allegramente verso il baratro come una mandria impazzita pensando solo
allo sballo, alle griffe ed a spaccarci le teste per il calcio...!!
Grazie America...
Viva la repubblica italiana, nata dalla resistenza...
REFERENDUM SULLA BASE AMERICANA A VICENZA
Se qualcuno aveva ancora dei dubbi sulla deriva antidemocratica e gangsteristica del
governo Berlusconi, ora é servito!
L'unico motivo per cui il governo era contrario al referendum era la consapevolezza che il
suo risultato sarebbe stato assolutamente e smaccatamente contrario alla concessione
che viene fatta agli USA nel nome dell'asservimento coloniale che dal 1945 ci opprime e
che non avrà mai fine sino a quando il Pese e la politica non avranno un sussulto di dignità
e di orgoglio dando priorità alla rispettabilità Nazionale anzichè ad un capitalismo
mondialista che tra l'altro sta mostrando chiaramente i suoi limiti e che fa intravedere la
sua fine!
" ...ahi serva Italia, di dolore ostello, non Donna di province, ma bordello.."
Di questo bordello i governi sono i magnaccia e i politici sono le puttane..!
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I prepotenti, gli amorali, i corrotti, i vili, possono comandare solo se i
comandati sono degli imbecilli e degli imbelli..!!
RAZZISMO
A Mombai, in India, i terroristi hanno ucciso centinaia di persone,
ma oggi il Corriere della sera ed altri quotidiani titolano sui SEI
ostaggi ebrei uccisi.
- Siamo diventati tutti Giudei?
- Qualcuno dovrebbe ricordare a Mieli ed agli altri giornalisti che
nonostante le cazzate scritte nella Bibbia e nella Thorà, anche gli
Indiani sono persone e che non valgono di meno degli ebrei ..!!!
- L'impudenza razzista e bigotta del sionismo sta passando ogni limite
di decenza e di umanità!
FINI ISCARIOTA,
In occasione della celebrazione della ennesima ricorrenza della promulgazione delle leggi
razziali ha detto che le leggi razziali del 1938 sono da attribuire al fascismo; ma anche
agli Italiani tutti e, perfino, alla Chiesa Cattolica.
Non crediate che egli sia tanto ignorante da fare tali svarioni per mancanza di
conoscenza..!!
Semplicemente, da quel gran "Tartufo" che é sempre stato ( é l'unica cosa che egli sa fare
alla perfezione..!) sposa le tesi della sinagoga di Roma e del Sionismo Israeliano e nella
scia dei suoi viaggi a Telaviv, della sua spirituale circoncisione e delle sue tante leccate
alle sacre chiappe dei rabbini, non poteva non uniformarsi alla condanna che essi hanno
fatto contro Pio XII°, cui hanno recentemente negato la "patente" per essere fatto santo..!
Quindi nulla di nuovo; l'uomo ( si fa per dire..) é fatto così e se potesse, si farebbe cucire
chirurgicamente la bocca ai deretani di quelle persone che possono essere utili alla sua
arrampicata sociale e politica..!!
Al mondo ci sono Uomini, mezzi uomini, quaqquaraqquà e Fini Iscarioti..!
FRATELLI CERVI, FRATELLI GOVONI
Nei giorni scorsi Fini Iscariota ha "onorato" con la sua visita in Emilia il museo dei 7 fratelli
Cervi, partigiani fucilati dai Fascisti durante la guerra civile.
Non stiamo qui a ricordare, che tale fucilazione, per quanto dolorosa come tutte le morti, fu
un atto legittimo di rappresaglia per precedenti e numerose ( ed altrettanto dolorose)
uccisioni fatte dai partigiani su Fascisti con la particolarità che i Fascisti indossavano una
divisa mentre i partigiani si nascondevano dietro l'anonimato dell'abito borghese e che le
leggi internazionali di guerra dell'Aia prevedono che:" chi sia sorpreso con le armi in mano
e non sia riconoscibile per uniforme e simboli come regolare nemico belligerante, sarà per
ciò stesso passibile di essere passato per le armi".
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Ci preme solamente sottolineare come questi avvenimenti siano esaltati e mitizzati dai
vincitori senza considerare la concreta realtà della situazione e sottacendo ciò che di
analogo, ma di segno contrario avvenne in quegli stessi tempi.
Ci riferiamo alla morte dimenticata e mai citata dei 7 fratelli Govoni, tutti fascisti tra cui una
donna incinta che, nella stessa zona della fucilazione dei 7 fratelli Cervi, furono massacrati
dai partigiani e non con una pietosa fucilazione ma a bastonate.
I verbali dei giudici, come riportato dai libri di G. Pisanò mai contestati, riportano che ogni
cadavere presentava una trentina di fratture delle ossa e questo dà una idea della ferocia
inumana che i 7 fratelli Govoni subirono.!
Siamo contenti che Fini Iscariota non sia andato a rompere le scatole a quei 7 poveri
martiri che gli avrebbero idealmente sputato in faccia, ma vogliamo evidenziare ancora
una volta come per l'ufficialità di questa repubblica nata dalla resistenza, l'interpretazione
della tragedia della guerra civile sia a senso unico e come, con una tale manichea
interpretazione, si vorrebbe che gli italiani voltassero pagina superando gli odi e le
divisioni..!
A tutti i sepolcri imbiancati che predicano tartufescamente per tale riconciliazione, noi
rispondiamo con un "Me ne frego!"
Il nostro onore si chiama fedeltà !
SENTENZE RABBINICHE
Ci ha molto colpiti un articolo che circola su internet nel blog di Andrea Carancini di cui
riportiamo qui sotto uno stralcio che vorremmo commentare:
“Tutti i palestinesi dovrebbero essere uccisi;
gli uomini, le donne, i bambini e anche il bestiame”
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Rabbin Israel Rosen
Questa è una sentenza religiosa emessa l'anno scorso (1) dal rabbino Rosen, direttore
dell'Istituto Tsomet, un istituto religioso per studenti e per soldati esistente da lunga data
nelle colonie israeliane della Cisgiordania. In un articolo pubblicato da numerosi
giornali religiosi israeliani, e ripreso dal giornale Haaretz il 26 marzo (2008), Rosen
afferma che ci sono degli elementi nella Torah che giustificano questa presa di posizione.
Rosen, che ha l'autorità per emettere sentenze religiose per gli ebrei, ha scritto che i
Palestinesi sono come il popolo degli
Amaleciti che avevano attaccato le tribù ebree mentre andavano a Gerusalemme,
condotti da Mosè, dopo la fuga dall'Egitto. Egli ha scritto che Dio ha trasmesso tramite la
Torah una sentenza che aveva autorizzato gli Ebrei ad uccidere gli Amaleciti, e che
questa sentenza é riconosciuta come facente parte della giurisprudenza ebraica.
Sentenza della Torah
L’articolo di Rosen, che ha fatto un gran rumore in Israele, includeva la sentenza della
Torah: "Annientate gli Amaleciti dall'inizio alla fine. Uccideteli e spogliateli di ogni
possedimento. Non mostrate nessuna pietà. Uccideteli senza fermarvi, uno dopo
l'altro. Non lasciate nemmeno un bambino, una pianta, un albero. Uccidete il loro
bestiame, dai cammelli agli asini". Rosen aggiunge che gli Amaleciti non erano una
razza o una religione particolari, ma piuttosto tutti quelli che odiavano gli ebrei per
ragioni religiose o nazionali. Rosen va fino al punto di dire che gli "Amaleciti ci
saranno finchè ci saranno gli ebrei". In ogni epoca gli Amaleciti si evidenzieranno
fra le altre razze per attaccare gli Ebrei, e per questo la guerra contro di loro deve
essere globale. Egli raccomanda l'applicazione della "sentenza degli Amaleciti" e dice
che gli Ebrei devono mettere in atto l'applicazione di questo giuramento in tutte le
epoche, perché é un comandamento divino.
Fino a qui l’articolo del blog…
La sentenza della Torah emessa dal rabbino Israel Rosen non è la solitaria espressione di
fanatismo di un solitario invasato religioso, ma è l’espressione del sentire religioso, che
per quasi tutti gli ebrei si identifica con quello politico e sociale, e che quindi è la chiave di
lettura dei sentimenti degli Israeliani verso i Palestinesi!
Lo dimostra il fatto che altri autorevoli rabbini con potestà di emettere sentenze della
Torah, come Mordechai Eliyahu, Samuel Eliyahu, Uri Lubiansky e Daniel Satobsky lo
hanno esplicitamente confermato in diverse occasioni.
Non è ammissibile che l’informazione internazionale glissi su queste notizie sottacendole o
addirittura ignorandole perché esse sono di grande importanza per uno Stato, come quello
di Israele che è largamente confessionale e che comunque è largamente condizionato,
così come lo è tutto il movimento sionista, dal fattore religioso e pertanto queste notizie
sono importanti, per non dire essenziali, per capire le cause prime della politica di Israele
nei riguardi del popolo Palestinese e dovrebbero costituire un discrimine per la solidarietà
senza se e senza ma che gli USA esercitano per lo Stato sionista.
Evidentemente la grande penetrazione, diretta o indiretta, che il mondo ebraico ha nel
settore della comunicazione da i suoi frutti e riesce ad addomesticare quelle notizie che,
mentre in Israele sono di pubblico dominio, al di fuori di Israele potrebbero creare qualche
imbarazzo specialmente a coloro che continuano a cercare di far passare l’immagine di
uno stato di Israele, dotato di buone intenzioni e di grande umanità che, a malincuore,
deve usare la forza per difendere il suo diritto all’esistenza.
Ma al di là delle opinioni che si possono avere sull’argomento, quello che taglia la testa al
toro e dimostra inequivocabilmente come le tesi oscenamente razziste, disumane e
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delinquenziali dei suddetti rabbini non siano solo parole, ma abbiano un riscontro pratico
nei fatti e nella politica di Israele, è il fatto che esse sono esattamente coerenti con quanto
è successo nei territori occupati, nello stesso stato di Israele ed ultimamente a Gaza..!!
Gli “Amaleciti/Palestinesi” sono stati sterminati e le stragi hanno sempre coinvolto civili,
donne e bambini così come comandavano le sentenze dei rabbini.
Bombe al fosforo, dirompenti, missili incendiari sono le armi largamente usate dall’esercito
dello Stato di Israele e sono tutte armi di distruzione di massa ( reali, non come quelle di
Saddam Hussein..) che hanno colpito gli innocenti con il preciso intento dello sterminio!
Questi sono fatti e non teorie.
Chiunque voglia ancora essere alleato di Israele deve sapere e prendere coscienza che in
tal modo si rende complice di un piano preordinato di strage che non ha alcun rapporto
con gli effettivi danni arrecati allo stato, ma vuole la distruzione di chiunque si frapponga
tra progetti del Sionismo e la loro realizzazione.
Non si nascondano dietro finte solidarietà ad un popolo che corre pericolo di estinzione,
anche perché esso ha il terzo più potente esercito del mondo e diventa ridicolo pensare
che possa cadere vittima di quattro miliziani Palestinesi scalcagnati, ma si rendano conto
che stanno partecipando ad un piano di sterminio ed accettino di esserne complici di
fronte al mondo intero!
Giù le maschere e basta con le ipocrisie.
Israele è l’oppressore ed i Palestinesi sono gli oppressi
(1) Aprile 2008. Queste informazioni sono tratte da un articolo molto più sviluppato e
pubblicato nel sito:
http://www.france-palestine.org/imprimersans.php3?id_article=8706
del quale consigliamo la lettura.
ISRAELE, MENZOGNE DI STATO
Nel 2008, quando Ehud Olmert baciava il presidente Palestinese Mahamud Abbas e la
ministra Israeliana Tzipi Livni dava interviste con il capo negoziatore Ahmed Quera,
entrambi i dirigenti Israeliani erano già in possesso dei dispacci dell’informazione redatta
dal ministero della difesa e sapevano della spoliazione di territori di proprietà privata in
Cisgiordania e delle costruzione su detti territori di scuole talmudiche, strade e sinagoghe!
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La notizia, divulgata di recente da fonte insospettabile e cioè dal quotidiano Israeliano
Haaretz non fa che confermare quanto le ONG Israeliane vanno denunciando da anni!
La cosa rilevante è che è proprio il documento del dipartimento della difesa Israeliano a
documentare inequivocabilmente un furto di terre che è servito per l’espansione di più di
60 dei 120 insediamenti coloniali fondati nei territori occupati.
In 90 di queste colonie gli edifici furono innalzati in contrarietà con i relativi permessi o in
assenza dei medesimi e ciò nonostante che il responsabile di tali costruzioni fosse il
ministero Israeliano delle abitazioni a dimostrazione dell’ipocrita discordanza tra forma,
prassi e sostanza che corre tra quanto le istituzioni del governo di Israele affermano
ufficialmente e quanto invece realizzano poi in pratica.
Il governo Olmert occultava l’informativa del ministero della guerra proprio mentre la
diplomazia Israeliana divulgava al mondo la propria adesione alla legislazione
internazionale e la pagina Web del ministero degli esteri Israeliano recitava:” ..le azioni di
Israele rispetto all’uso ed al destino delle terre sotto la sua amministrazione si
attengono strettamente alla normativa internazionale. Israele non requisisce terreni
privati per la istituzione di insediamenti..”
Affidabilità, dignità e correttezza dello stato di Israele..!
Nel 2001, l’inviato speciale delle Casa Bianca, Gorge Mitchell, avvertiva che tutte le
costruzioni nelle colonie dovevano essere abbattute.
Sono passati 8 anni e quasi 300.000 persone, tra cui rilevanti personalità politiche, vivono
in quegli insediamenti dove nel 2008 si è costruito un 60% in più che nel 2007!
Da tutto ciò si vede chi comanda veramente anche a Washington, specie quando
l’arroganza sionista si può impunemente permettere menzogne palesi e spudorate che
sono uno sputo in faccia al governo USA, all’Europa ed al mondo intero..!
E’ un “Vaeh victis” lanciato sul muso di un mondo soggetto al denaro dai padroni del
denaro..!!
RICERCA PURA E RICERCA APPLICATIVA
Della drammatica situazione della ricerca in Italia non mette quasi conto parlare dato che
essa è conosciuta da tutti come una delle situazioni più scandalose e nello stesso tempo
più stupide.
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Scandalosa perché il livello della nostra ricerca ci pone alla pari con nazioni del terzo e del
quarto mondo per capitali investiti e per percentuale spesa sul PIL, stupida perché senza
ricerca non c’è sviluppo e progresso e quindi è come se i nostri governanti propinassero
un veleno mortale alla nazione per farla morire di morte lenta.
Quello che invece qui vorremmo sottolineare è un altro aspetto della ricerca a livello
purtroppo mondiale e cioè il come la ricerca si stia sempre più allontanando dalla sua
accezione di “Ricerca pura” per fossilizzarsi nella “Ricerca applicativa”
Cerchiamo, prima di tutto di chiarire la differenza tra i due tipi di ricerca.
La ricerca pura è quella che, senza scopi immediati e produttivi, cerca di spostare in avanti
i confini della conoscenza umana in tutte le direzioni che la scienza propone, sviluppando
il conosciuto come base per ulteriori scoperte senza porsi limiti pregiudiziali di nessun tipo
sui punti di arrivo.
E’ l’esplorazione del mondo che ci circonda e delle leggi che lo governano per cercare di
capire i parametri fondamentali dell’alfabeto con cui tali leggi sono state scritte.
La ricerca applicativa è quel tipo di ricerca che, seppure importante perché rende
operativa quella conoscenza generale nella produzione di beni e nello sviluppo delle
tecnologie più avanzate in tutti i settori, serve esclusivamente a trovare delle applicazioni
pratiche alle scoperte fatte dalla ricerca pura.
Serve a tradurre in beni, servizi, opportunità e redditività concrete la concettualità dei
principi della ricerca pura.
Sembrerebbe chiaro per tutti che essendo la ricerca applicata una conseguenza della
ricerca pura e che senza questa, quella si esaurisce per mancanza di linfa vitale, le due
ricerche dovrebbero camminare di pari passo e che la ricerca pura è, tra le due, la più
essenziale ed importante.
Purtroppo non è così in questo nostro mondo dominato dalla filosofia del capitalismo e
quindi del profitto perché la ricerca applicativa dà profitti immediati e programmabili,
mentre invece quella pura non sempre dà esiti positivi agli investimenti relativi e
comunque, quando lo fa, è in tempi molto più lunghi.
Inoltre una scoperta derivante dalla ricerca applicativa è soggetta ad essere brevettata ed
a costituire perciò un profitto specifico, ristretto a chi ha investito per quella ricerca mentre
i risultati della ricerca pura, non avendo ancora applicazioni pratiche, non sono brevettabili
e costituiscono un bene a disposizione di tutti a fronte di un investimento importante.
Ne consegue che la ricerca applicativa, che può dare profitti immediati, attira più
facilmente gli investimenti dei privati e per importi più consistenti, mentre quella pura è
lasciata perlopiù alla gestione dello Stato che dipende dalla politica la quale non
largheggia in investimenti che non abbiano un ragionevole ritorno in termini di consensi
elettorali..
Sarebbe questa una ulteriore dimostrazione della necessità di uno “Stato etico” che non
dipenda dal tornaconto dei consensi, ma agisca per il bene della comunità nazionale in
senso oggettivo, uno Stato che privilegi il “buon governo” rispetto al gioco politico, come
nella famiglia il buon padre privilegia quanto è utile al futuro dei figli rispetto a quanto
generi simpatie e consensi!
Ma, al di là delle considerazioni di filosofia politica, resta il fatto che, nella pratica
quotidiana attuale, la situazione è grave perché continuare a tralasciare di promuovere la
ricerca pura non potrà avere altra conseguenza che quella di inaridire le fonti anche di
quella applicativa con conseguente arresto del progresso generale!
E’ una considerazione che, secondo noi, è degna di attenzione e di meditazione per
prendere le opportune decisioni prima di oltrepassare il punto di non ritorno!
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LA GIORNATA DELLA MEMORIA
Domani sarà "la giornata della memoria"
Sarà la memoria dei bambini freddamente e scientemente trucidati a Gaza per
fiaccare la resistenza del popolo Palestinese dalla incivile, stupida, feroce,
disumana e bigotta arroganza del popolo giudeo che in nome di un dio
vendicativo, razzista e crudele vuole esercitare una supposta supremazia sul
resto dell'umanità che essa chiama "Goym" ( Dalla Bibbia: "..voi siete il mio
popolo prediletto ...e vi darò il predominio su tutte le nazioni della terra..". )
Sarà la memoria di un genocidio sprezzante ed idiota che otterrà il solo risultato
di aumentare a dismisura l'odio dei Paesi Arabi, l'integralismo terroristico di chi
non ha altre armi che il terrorismo per difendersi e far sentire la propria voce ed
il disprezzo del mondo civile e di tutti coloro che hanno in cuore un minimo
senso di umanità e di pietà per il popolo Palestinese oppresso, scacciato dalla
propria terra, calunniato, deriso e perseguitato.
Per secoli in quelle terre hanno convissuto in pace ebrei, musulmani e cristiani
senza che le differenze religiose provocassero pregiudizio per nessuno.
Poi é arrivato il sionismo che ha deportato, oppresso, trucidato ed imposto uno
stato razzista e la pace é finita..!!
Domani sarà "la giornata della memoria" e nessuno, mai più, per i secoli a
venire, dimenticherà...!!
LE FINTE CATTIVE
Daria Bignardi dovrebbe essere la giornalista "cattiva" che nella trasmissione "Le interviste
barbariche" dovrebbe fare domande imbarazzanti e politicamente scorrette ai suoi ospiti,
almeno secondo quanto si vuole fare credere sia lo schema della trasmissione.
Senonché le domande veramente imbarazzanti se le dimentica quando ha davanti certi
personaggi..
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Questa sera 22-Dicembre 2008 ha intervistato il giornalista Giorgio Bocca ed ha accettato
tranquillamente che egli descrivesse la sua vita passata partendo solo dalla guerra
partigiana senza, a questo punto, chiedere conto a Giorgio Bocca dei suoi trascorsi da
giornalista Fascista militante , quando, scriveva nell'estate del 1942 sul giornale "La
provincia granda" Sentinella d’Italia. Foglio d’Ordini settimanale della
Federazione dei Fasci di Combattimento. Cuneo
"Questo odio degli ebrei contro il fascismo è la causa prima della guerra
attuale. La vittoria degli avversari solo in apparenza, infatti, sarebbe una
vittoria degli ebrei. A quale ariano, fascista o non fascista, può sorridere
l'idea di dovere, in un tempo non lontano, essere lo schiavo degli
ebrei?...."
Oppure: "..Sono i “Protocolli dei Savi di Sion” un documento dell’internazionale
ebraica contenente i piani attraverso a cui il popolo Ebreo intende giungere al
dominio del mondo.."
Per queste parole, se scritte oggi, Giorgio Bocca finirebbe in carcere, ma Daria Bignardi
non si é sognata di contestagliele anche se, senza dubbio, le conosceva ( tant'è che non
ha indagato sul Giorgio Bocca prima della "guerra partigiana"...
Come volevasi dimostrare, la buona fede, l'obiettività e l'onestà professionale sono
direttamente proporzionali agli interessi di carriera e di immagine..!
LETTERINA A GESU’ BAMBINO
Ci é capitata tra le mani una letterina a Gesù Bambino che scrivemmo alcuni anni fa.
Rileggendola, non ne cambieremmo oggi, a parte la data, neppure una virgola perché
putroppo nulla é cambiato, anzi., per certi versi le cose sono peggiorate
Gli unici desideri esauditi finora sono stati quello della malattia augurata a Sharon e
dell'avvertimento "marcato" all'Inghilterra che difatti , nella crisi che attanaglia il mondo e
l'Europa é quella che sta peggio perché ha avuto anche una notevole svalutazione del
valore della sterlina e questo però ci fa ben sperare che, piano, piano, si possano avverare
anche gli altri voti...
01-03-2009
Caro Gesù bambino,
Anche quest’anno siamo arrivati alla vigilia di Natale e tutto il mondo fa finta di volersi
bene e, ipocritamente, fa voti di buoni sentimenti, di generosità e propositi di pace e di
fraternità verso chi soffre.
Sono più di 2.000 anni che senti le solite frescacce, le solite bugie, le solite false
affermazioni, i soliti finti propositi ed ancora non ti sei deciso a prendere provvedimenti
verso coloro che ti prendono in giro?
Ma insomma, ci sei o ci fai..?
Non pensi sia arrivato il momento di fare capire che non sei così sprovveduto da
continuare a credere alla buona fede dei potenti della terra che sfornano frottole a raffica?
Non ti pare sia il caso di far capire che l’amore è si una bella cosa, ma che dopo millenni di
prese in giro anche una strapazzatina ogni tanto ci vorrebbe..?
Non sei d’accordo che, dato che il titolare sei tu, la pretesa di tanti politici, Italiani e non, di
essere Dio, sia un tantino esagerata e vada quantomeno ridimensionata?
Ed allora eccoti la lista dei regali di Natale che ti chiedo:
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- Manda un infarto a Bush ed un tre o quattro Tifoni ed una decina di terremoti, di quelli
belli tosti, agli Americani, in compenso delle tante guerre che gli Usa hanno seminato nel
mondo per arraffare petrolio, potere strategico e mercati e per ripagare, almeno in parte le
sofferenze che hanno sparso su tutta la terra in nome del mercato e del profitto.
- Fai venire al capo del governo israeliano una malattia di quelle che ti fanno soffrire come
una cane, ma tenendoti in vita a lungo per aumentare il divertimento, per ricompensarlo
del suo razzismo, della sua ferocia, della sua presunzione di essere un capo della razza
eletta degli uomini di serie A, mentre il resto dell’umanità è sterco!
Ripeti lo show delle sette piaghe d’Egitto, solo, questa volta, dirottandole verso Israele in
modo che si rendano conto che non si può sanare un torto facendone altri dieci !
- Richiama nelle tue celesti dimore Fidel Castro che uccide a Cuba ancora dopo decenni
dalla rivoluzione, i capi Cinesi che opprimono e distruggono i miti Tibetani che vorrebbero
solo vivere e pregare il loro Buddha senza nuocere a nessuno e tutta la serie di satrapi
sudamericani che schiavizzano la loro gente.
- Dai un marcato avvertimento ( decidi tu come..) all’Inghilterra che da secoli impedisce
che l’Europa nasca e viva in pace e prosperità, a causa del suo ingiustificato orgoglio e
della sua presunzione irragionevole.
- Manda i tuoi angeli nel nostro parlamento a marcare con il fuoco tutti i corrotti, i ladri, i
profittatori ed i mentitori in modo che alle prossime elezioni sapremo finalmente con chi
abbiamo a che fare e potremo scegliere i candidati migliori ( se ne resterà qualcuno..).
- Distruggi le case, le auto di lusso, i conti in banca, di quei preti e di quei vescovi e
cardinali che predicano la carità, ma pensano alla carriera, che predicano l’amore, ma
esercitano l’indifferenza, che consigliano la povertà, ma cercano gli agi ed il denaro, che
criticano il peccato, ma credono che sia peccato non farlo..!
E se poi, tu che tutto sai, vedi che l’umanità resterà ancora e sempre quel verminaio di
cattiveria, di odio, d’invidia e di prevaricazione che è sempre stata, mandaci un bel
secondo diluvio universale, ma senza avvisare nessun Noé in modo che nessuno si possa
salvare su di un’arca o su di un qualche Yacht..!
Tanti saluti e buon Natale anche a te, pensa alla salute ed occhio al trentatreesimo
compleanno…...
Tenerife 02-12-03
MONDO IPOCRITA
Per il despota del Sudan é stato emesso un mandato di arresto internazionale dall'ONU e
la cosa ci fa piacere perché si vuole punire il responsabile di stragi e soprusi nel Darfur a
danno di popolazioni inermi ed indifese.
In Tibet la Cina, da decenni, ha massacrato centinaia di migliaia di Tibetani e continua ad
uccidere e ad opprimere una pacifica popolazione che vuole solamente vivere secondo la
propria tradizione secolare senza che essa venga cancellata dalla ottusa violenza Cinese.
In Palestina si sta compiendo, dal 1948 un sopruso ed un massacro di civili su base
razzista da parte dello stato di Israele.
Ma il Sudan non é importante per l'economia mondiale quanto lo sono la Cina che é un
mercato da due miliardi di persone ed Israele che, con la lobby sionista nel mondo,
controlla gran parte del denaro e dell'economia e senza l'appoggio o con il contrasto della
quale nessun presidente, nessun senatore, nessun deputato USA può essere eletto
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diventa intoccabile e nemmeno criticabile e si permette di ignorare centinaia di risoluzioni
dell'ONU.
Ed allora nessuno al mondo fa nulla per il Tibet o per la Palestina ed anzi si tace, quando
non si dà un complice appoggio a coloro che uccidono, opprimono, sterminano..!!
E' il trionfo di "mammona", é la vittoria dell'oro contro il sangue, é la disfatta dell'umanità..!
DELIRIO IGNORANTE
Di Berlusconi pensavamo di avere visto e sentito di tutto e credevamo che, nonostante il
suo immenso ego, inversamente proporzionale alla sua modestissima statura, mai
sarebbe arrivato al delirio di onnipotenza ed all’arroganza cui è arrivato in questi giorni con
l’indecente proposta che ha osato fare relativamente al funzionamento del Parlamento ed
alle sue funzioni.
Silvio Berlusconi ha dimostrato tutto il suo disprezzo per il parlamento e
conseguentemente per i Cittadini che il parlamento rappresenta con una proposta
indegna e liberticida.
Egli ha proposto di modificare il regolamento delle camere in modo tale che d’ora in
avanti il voto sia espresso non più dai singoli deputati ma solamente dai capi
gruppo di ciascun gruppo parlamentare.
L’ignoranza crassa di Berlusconi e la sua infinita supponenza gli hanno evidentemente
impedito di considerare che un tale suggerimento, oltre che
antidemocratico perché priverebbe i singoli parlamentari della libertà di esprimere un
parere e, ancora più importante, di suggerire degli eventuali miglioramenti alle leggi in
esame, è anche anticostituzionale e quindi non certamente ottenibile con un semplice
cambiamento del regolamento parlamentare come egli ha stupidamente suggerito.
Difatti l’articolo 67 della costituzione recita:”Ogni membro del Parlamento
rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”
Se il signor Berlusconi volesse una spiegazione, l’articolo succitato sancisce che i
parlamentari non sono soggetti né ai partiti, né tanto meno ai capi gruppo ed hanno
personalmente e singolarmente il diritto ed il dovere di esprimersi in Parlamento.
Inoltre il becero signor Berlusconi dovrebbe sapere che, sempre la costituzione contempla
ed esalta la figura del parlamentare mentre non prevede assolutamente la figura del
capo gruppo che è una figura di comodo cui fanno riferimento i partiti.
I partiti non sono i soggetti della sovranità popolare che si esercita in Parlamento
attraverso la delega che i cittadini danno ai parlamentari con il loro voto e già nella attuale
prassi essi usurpano illecitamente tale sovranità quando impongono la “disciplina di
partito” che evidentemente contrasta con il citato articolo 67 della costituzione.
Non pretendiamo che un bottegaio arricchito come il signor Berlusconi sappia a menadito
la costituzione e le regole della democrazia ( anche se sarebbe lecito pretenderlo da chi
vuole governare il Paese), ma lo consigliamo di chiedere il parere dei tanti tirapiedi che lo
circondano prima di esporsi, come ha fatto, alle brutte figure di dire delle stupidaggini
senza costrutto oltre che di apparire per quel megalomane in delirio di onnipotenza che è!
Avevamo capito che Berlusconi considera il parlamento e la sua funzione legislativa come
un intralcio al suo decisionismo delirante, ma francamente credevamo che non scadesse
nel patologico come ha fatto.
Egli è una pulce che crede di essere un leone, un ruba galline che si crede un capo..!
09-03-2009
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DE MAGISTRIS ENTRA IN POLITICA
In questa nostra repubblica nata dalla resistenza e cresciuta nel bordello morale del dopo
guerra, è risaputo che, nonostante la costituzione sempre citata e strombazzata dia la
sovranità al popolo, in pratica tale sovranità è stata da subito usurpata da congreghe di
furbi, cinici ed amorali gruppi di potere che hanno costituito una oligarchia per la gran
parte occulta che va dalle segreterie dei partiti, che sono diventati sempre più comitati di
affari anziché l’espressione di ideologie e di ideali che raggruppano i Cittadini, alle
massonerie più o meno segrete che perseguono interessi privati quand’anche in contrasto
con quelli dello Stato, a tutto quel clientelume di arraffatori piccoli e grandi che si giovano
di amicizie nelle istituzioni, nella politica, nella chiesa, e nella malavita organizzata per
arricchirsi con appalti, concessioni e privilegi.
Sullo sfondo poi, la finanza internazionale, quella grossa, quella che smuove e condiziona
i governi, quella che decide i flussi del denaro, degli affari e del benessere o della miseria.
Insomma una oligarchia che nulla ha a che fare con quella democrazia di cui si
chiacchiera tanto, ma della quale operano solamente gli aspetti formali mentre quelli
sostanziali sono ben stretti nelle mani di chi comanda veramente alla faccia della sovranità
popolare.
In questo scenario tragico appare ogni tanto qualcuno che si ribella e che si illude di
potere, tramite gli strumenti che la costituzione e le leggi metterebbero a disposizione, di
potere smascherare le magagne e gli intrallazzatori e di vedere trionfare la verità e la
giustizia che dovrebbe essere uguale per tutti e della quale nessuno dovrebbe potere
essere al di sopra..
Ne abbiamo visti tanti, ne abbiamo seguito la passione civile, la buona fede, la fiducia
nelle istituzioni che perseguivano caparbiamente, convinti che, alla fine, la giustizia,
sorretta dalla democrazia, avrebbe trionfato.
Abbiamo visto perfino succedere qualche cosa che dava l’illusione che le cose si
muovessero nel verso giusto con incarcerazioni e punizioni dei colpevoli, ma sempre sino
a che il livello delle accuse non raggiungeva altezze intoccabili e posizioni tabù, ma si
limitava a colpire le mezze figure il che serviva al sistema per far vedere al popolo che la
giustizia era comunque viva ed attiva e, nello stesso tempo, toglieva dalle scatole gli
incapaci e gli sprovveduti lasciando mano libera ai pezzi da 90 di agire indisturbati.
Oppure, come nel caso di Tangentopoli, abbiamo visto una finta rivoluzione giudiziaria che
è servita, come in una lotta tra cosche mafiose, solamente a disarcionare chi stava
diventando troppo potente e rompeva gli equilibri di spartizione che si erano realizzati sino
ad allora.
Quando invece le indagini, le denunce, raggiungevano l’empireo di quella oligarchia di cui
abbiamo parlato, allora, improvvisamente le carte si sono ingarbugliate, le indagini sono
state trasferite a sedi più amichevoli, i magistrati riottosi e testardi sono stati rimossi,
indagati ed isolati e le leggi sono state addirittura modificate per impedire che le procedure
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correnti, valide per tutti i Cittadini, potessero inguaiare chi si sedeva al tavolo degli eletti,
degli intoccabili, dei santoni…
Ultimamente tutto ciò lo abbiamo visto, per l’ennesima volta, quando il magistrato De
Magistris ha osato scavare troppo a fondo nella sua indagine “Way not” che coinvolgeva
alti magistrati, generali della guardia di finanza, personaggi del gotha della politica e
procacciatori di affari che si stavano rubando allegramente miliardi di Euro che la comunità
Europea aveva destinato a vari progetti.
Indagine avocata, trasferimento d’ufficio, denuncia al CSM per presunti abusi d’ufficio e
trasferimento delle indagini ad altra sede che, guarda caso, insabbia tutto.
Analoga e miserevole storia, che ha prodotto anche intimidazioni ed attentati malavitosi a
beni e persone, contro Clementina Forleo, anche lei colpevole di avere toccato con le sue
inchieste i nervi sensibili della casta-cosca politica.
Per ora la Forleo è stata ridotta al silenzio come ognuno ha potuto constatare dato che da
mesi non si sa più alcuna notizia che riguardi lei o le sue indagini.
Invece il PM De Magistris si è scocciato di fare il magistrato disciplinato e costretto al
silenzio ed ha scelto la via della discesa in politica nel partito di Di Pietro dove potrà
finalmente vuotare il sacco e denunciare sia il marcio che aveva scoperto, che tutte le
sporche manovre che il potere corrotto aveva posto in essere per ridurlo al silenzio.
All’ex PM De Magistris i nostri migliori auguri assieme alla promessa del sostegno del
nostro voto elettorale sperando che la sua voce possa riuscire a svegliare gli italiani dal
letargo morale in cui sono caduti e li faccia coscienti del raggiro al quale questa castacosca politica li sta sottoponendo da anni ed anni…!
FINI ISCARIOTA, ULTIMO ATTO
Ultimo congresso di Alleanza Nazionale e scioglimento del partito che confluirà nel Popolo
delle libertà.
Niente di nuovo rispetto alle aspettative politiche che ci si attendevano, tutto coerente con
quanto si era andato delineando sin da quell’altro congresso, quello di Fiuggi che aveva
decretato la morte del M.S.I.
Il passaggio doveva essere graduale per abituare iscritti e militanti ad inghiottire bocconi
non proprio facili come la scelta di passare dal neofascismo all’antifascismo, dalla socialità
al liberismo capitalista, dall’eredità della R.S.I. a quella della resistenza e così via
abiurando e cambiando pelle come un camaleonte.
Il giudizio morale su questi tradimenti è scontato ed è racchiuso nel soprannome
“Iscariota” che oramai accompagnerà Fini per sempre..
Ma il passaggio doveva essere graduale anche perché, ad ogni passaggio, Fini Iscariota,
che in Alleanza Nazionale era l’unica testa pensante, vista la pochezza dei suoi
“colonnelli” doveva verificare quanto nei suoi rapporti con Berlusconi e nel mondo esterno
che stentava a credere in una così grande giravolta politica, gli fosse accreditato
realmente.
Doveva passare parecchi esami e primo fra tutti quello del sionismo internazionale e del
rabbinato romano.
Lo abbiamo visto ripudiare il suo stesso passato e le sue dichiarazioni
convertendosi all’antifascismo più spinto tanto da definire il fascismo “il male assoluto”
Lo abbiamo visto e sentito, kippà in capo, prosternarsi in dichiarazioni e severissime
condanne sposando in toto le tesi ebraiche.
Lo abbiamo visto recarsi in più occasioni in Israele senza per altro perdere alcuna
occasione di apparire nelle sinagoghe italiane ed alla fine, crediamo anche su fideiussione
di Berlusconi, è stato accettato come uomo nuovo ed amico di Israele.
Lo abbiamo visto obbediente, votare tutte le leggi ad personam che Berlusconi ha dovuto
fare per restare fuori dalla galera e per salvare i suoi affari ( come la legge che permette a
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Rete 4 di trasmettere contro una sentenza della corte suprema e contro le decisioni di
Bruuxelles )
Lo abbiamo visto manovrare intelligentemente per mettere in seconda posizione Casini
arruffianandosi con Berlusconi ( attività in cui è maestro e che già lo aveva portato ad
essere il delfino di Almirante..).
Ad ogni passaggio la sua posizione rispetto ai maggiorenti di Forza Italia, che sono
fondamentalmente solo dei “signor sì” si è consolidata nella stima di Berlusconi che aveva
anche capito come il suo partito, proprio perché nato come partito – azienda, aveva la
fragilità di essere senza uno scheletro politico ed organizzativo e rischiava, dopo un suo
personale ritiro o defaillance di collassare su se stesso.
Alleanza Nazionale porta nel nuovo partito questo scheletro ed una capacità ed una
esperienza organizzativa che Forza Italia non aveva per vizio d’origine.
Tecnicamente il percorso di Fini iscariota è stato ineccepibile ed i risultati ottenuti nel porsi
come uno dei leader del popolo delle libertà sta a dimostrarlo.
Fini Iscariota ha un talento naturale a sentire l’aria che tira ed un orecchio finissimo per
cantare nel coro e, secondo i parametri di giudizio che vanno di moda oggidì, è una
persona che sa “stare al mondo” avendo una vela pronta per ogni refolo di vento che spiri
in qualsiasi direzione.
Certo, per chi come noi è ancora ancorato a concetti oramai considerati vetusti come
onore, coerenza, integrità, onestà intellettuale, senso dello Stato, amore di Patria, dignità e
rispetto di se stessi le cose stanno su di un altro piano e le metamorfosi di Fini iscariota
sono la quintessenza della bassezza morale cui mai un uomo può arrivare..!
Intelligenza, astuzia, calcolo, diplomazia e tattica non sono nulla e non valgono nulla se
non sono sorrette dal cuore, dal coraggio, e da un sincero anelito di spiritualità e di
solidarietà sociale.
Fini Iscariota non ha mai avuto nulla di tutto ciò e perciò, per quanto riuscisse a salire in
alto nel gotha della politica resterà sempre un piccolo miserabile opportunista, un
moralmente avvizzito tartufo senza anima e senza statura morale.
Fini Iscariota rappresenta alla perfezione l’uomo di questi tempi miserabili e meschini in
cui l’oro prevale sul sangue, il vizio sulle virtù, la menzogna sulla verità …
REVISIONISMO
Ci si affanna, da ogni parte, a condannare il revisionismo storico che viene chiamato
"Negazionismo" per dare una valenza negativa agli studi di coloro che vogliono
semplicemente mettere a confronto le tesi storiche inappellabili della Shoa con la realtà
storica, tecnica e logistica.
Ci sembra una stupidaggine ed un auto gol perché quando anziché confutare e magari
sbugiardare le tesi revisioniste si nega loro qualsiasi confronto ed addirittura si mandano
in carcere coloro che le sostengono si può solamente dedurre che non si é in grado di
confutarle per il semplice motivo che sono corrette..!!
Solo le religioni ottuse e fideistiche non accettano la critica ed il confronto, la storia SI...
Se una cosa é falsa, si contesta e si sbugiarda.
Se é vera non é possibile farlo.. e si ricorre all'imposizione ed al sopruso..... !
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TERREMOTO E RICOSTRUZIONE
Dal giorno del terremoto in Abruzzo, abbiamo sentito ogni giorno parlare di vittime, di
solidarietà, di sfollati ed abbiamo visto più e più volte servizi ed interviste con un
accanimento a volte morboso dei soliti corrispondenti – sciacalli alla ricerca del caso
umano pietoso solamente per fare ascolto.
E’ una delle miserie cui il cinismo del mondo in cui viviamo ci ha purtroppo abituati anche
se, ogni volta, tali atteggiamenti provocano in noi disgusto e rabbia.
Poi abbiamo cominciato a sentire parlare di ricostruzione e di colpe da addebitare ai
costruttori disonesti ed ingordi che, approfittando della colpevole negligenza dei governi
locali e centrali che avrebbero dovuto controllare, hanno costruito male e con materiali
inidonei ad un’area sismica come è quella dell’Aquila.
La riprova è stata data dal fatto che sono rimasti in piedi molti edifici vecchissimi, degli
anni trenta e quaranta e sono invece crollati miseramente seppellendo centinaia di
persone edifici costruiti solo da dieci o venti anni.
La prima cosa che la giustizia verso le vittime richiede è quella di individuare chi sono stati
i costruttori e chi erano gli organi preposti ai controlli che non controllarono, arrestarli,
giudicarli e punirli in modo esemplare sia per dare finalmente un esempio agli altri, che per
stabilire una inversione di tendenza circa la legittimità in cui si deve agire, legittimità che
pare sia diventata l’eccezione anziché la regola.
I responsabili dovranno essere allontanati per sempre dalle cariche pubbliche o dalla
possibilità di costruire alcunché, sia direttamente che indirettamente!
La seconda cosa è una ricostruzione rapida, antisismica e che riporti i sopravissuti negli
stessi luoghi dove sono nati e sono cresciuti senza delocalizzazioni che sradicherebbero
la gente mantenendo aperta una ferita che non sarà comunque facile rimarginare.
Le promesse le abbiamo sentite anche se, per la verità, più sulla ricostruzione che sulla
individuazione e sulla punizioni dei colpevoli, e se saranno mantenute così come sono
state fatte, saremo i primi a congratularcene, ma l’esperienza ci purtroppo abituati a
riscontrare differenze notevoli tra le promesse fatte a “botta calda” ed il loro mantenimento,
tanto che in giro per l’Italia ci sono ancora migliaia di sfollati dei vari terremoti che vivono
nelle baracche che avrebbero dovuto essere provvisorie e che sono invece diventate
definitive da decine di anni …
Inoltre ci coglie il dubbio che il tutto sia solamente la solita ipocrita “sparata” di circostanza
fatta per placare la pubblica opinione scandalizzata e per farsi, nel contempo, una
pubblicità politica in vista delle prossime elezioni amministrative ed Europee perché molte
delle costruzioni che sono sotto inchiesta ( come la casa dello studente dell’Aquila) sono
state costruite otto – dieci anni fa e tutti sanno che in Italia, per avere una sentenza di
primo grado ci vogliono in media cinque anni, per cui, a conti fatti, dopo tredici anni dalla
costruzione, gli eventuali reati connessi saranno tutti prescritti con buona pace delle
vittime e della pubblica opinione che allora avrà altre cose cui pensare …!
Il governo lo sa, i magistrati lo sanno, i media lo sanno, ma nessuno lo dice con un giro di
complici silenzi rotti solo da pochi ( De Magistris ha denunciato questa eventualità..)
Basterebbe fare una leggina che derogasse, in questo caso, i termini di prescrizione di
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quei reati ed il farla od il non farla, sarà la prova delle reali intenzioni delle istituzioni, al di
là delle belle dichiarazioni d’intenti!
Pertanto saremo i cani da guardia di questa situazione, pronti, se sarà il caso, a
denunciare mancanze, ritardi o irregolarità!
MIGNOTTOCRAZIA
Un tempo, quando il mondo era quasi normale, per dedicarsi alla politica a livello
nazionale ed internazionale, conveniva avere fatto studi specifici, essere preparati sui
problemi della pubblica amministrazione ( una delle più grandi riforme fatte da Napoelone
in Francia fu appunto “l’ecole de l’administacion publique” ) , conoscere il mondo del
lavoro, dell’economia, dei mercati, avere nozione dei rapporti con il resto del mondo e con
le problematiche socioeconomiche che determinano gli atteggiamenti dei vari governi.
Oggi pare che sia sufficiente possedere un bel paio di tette, un sedere sodo e prominente
ed un paio di gambe lunghe e dritte e la disinibizione e la scarsa moralità a volere usare
tutta questa abbondanza per fare carriera e denaro, per essere cooptate come candidate
alle elezioni Nazionali ed Europee.
Questo dà il segno di due cose: prima l’arrogante supponenza dei capicosca della politica
che hanno la pretesa di poter passare sopra la testa dei Cittadini imponendo loro la loro
“pruderie” ed il loro capriccio, quasi fossero dei novelli Caligola che elesse il suo cavallo a
senatore dell’Impero romano.
Seconda il grado di decadimento delle istituzioni democratiche che, dopo avere di fatto
istituito una sorta di gerontocrazia a causa dell’attaccamento morboso alle poltrone,
impedendo un ricambio generazionale, ora stanno costruendo una mignottocrazia per
strappare voti ai cittadini a suon di tette e culi.
E non ci si venga a parlare della parità dei diritti di tutti e di tutte a candidarsi ovunque
vogliano perché qui le candidature non sono spontanee ma le candidate sono Scelte dalle
segreterie dei partiti e poi, scusate la pretesa, ci pare che in un mondo normale il merito
dovrebbe prevalere sull’aspetto fisico.
Preferiamo di gran lunga vedere in parlamento le Levi Montalcini che le Ciccioline…..
Quanto al termine di mignottocrazia che riconosciamo essere forte, seguendo gli
insegnamenti di Aristotele che inventò la logica, se chi vende l’uso del proprio corpo per
denaro o per fama è una mignotta, chi vende i propri attributi fisici in cambio di popolarità,
ricchezza e fama, usa gli stessi principi di amoralità per ottenere quei vantaggi senza
meriti personali e pertanto può logicamente essere assimilata alle mignotte.
E’ un parere che può essere condiviso o no, ma che non crediamo possa essere ignorato!
Certo tutto ciò è anche il segno del decadimento del livello medio di moralità e di
democrazia del popolo che accetta senza protestare e senza insorgere di essere regredito
al rango di servi della gleba, senza diritti, senza libertà e senza dignità e di esser
turlupinato da una classe di furbastri amorali che lo anestetizzano con chiacchiere, frottole
e promesse non mantenute mentre non agiscono e non fanno nulla nel concreto per
migliorare la vita dei Cittadini che hanno loro dato il mandato per farlo!
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Tutti i parametri che determinano il benessere ed il progresso di un popolo sono in Italia in
costante regresso, dalla scuola, alla ricerca, alla sanità, all’occupazione, al potere
d’acquisto dei salari, alla conservazione del patrimonio artistico, all’efficienza ed alla
semplificazione della pubblica amministrazione, alla sicurezza dei cittadini, alla lotta contro
le mafie, alla sicurezza sul lavoro, all’ecologia, ecc. ecc. ecc.
La risposta della politica italiana è stata la candidatura delle “veline” e simili alle elezioni
Europee..
Quando i cittadini si accorgeranno che il re è nudo..???
MARX, SMITH E MUSSOLINI
Carl Marx aveva detto che il capitalismo sarebbe imploso a causa delle sue contraddizioni
e che il potere sarebbe stato ripreso dalle masse operaie cui una oligarchia di predoni lo
aveva sottratto.
La storia ha dimostrato sia la falsità delle premesse marxiste che la inapplicabilità pratica
del comunismo che non è riuscito a realizzare le sue promesse in nessuno delle decine e
decine di Stati che hanno tentato per anni ed anni di applicarlo, tanto che in tutti quanti
quegli Stati o è imploso il comunismo oppure, come in Cina, è stato talmente stravolto e
modificato da non conservare più nulla dei principi dai quali era nato!
Adam Smith, padre del liberismo, sosteneva invece che il capitalismo, tramite il mercato,
ha in se stesso gli elementi per la sua autoregolamentazione e che ogni ingerenza da
parte di elementi esterni come gli Stati introducevano nel sistema una anomalia che
avrebbe sconvolto gli automatismi virtuosi del capitalismo e basava queste sue
considerazioni su di una visione etica degli operatori economici ed imprenditoriali.
Le cronache degli ultimi mesi stanno a dimostrare che l’autoregolamentazione del mercato
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era una
pia illusione e che, senza regole e senza controlli da parte degli Stati, l’economia e
soprattutto la finanza che ne è la conseguenza, finisce per essere autodistrutta anziché
autoregolamentata!
Benito Mussolini, tramite il corporativismo prima e la socializzazione delle imprese poi (
1944) aveva posto a confronto le due tesi che erano in aperta contraddizione e che la
storia ha dimostrato e sta dimostrando con la recente crisi mondiale essere entrambe
errate e prive della capacità di sopravvivere, ed aveva trovato la via intermedia che
poggiava su due cardini principali.
Il primo era la presenza costante e totalizzante dello Stato che essendo Stato etico e non
politico nel senso attuale del termine, aveva la capacità di dare delle regole nell’interesse
nazionale e quindi sia nell’interesse dei singoli Cittadini che in quello comune e di
controllare che tale regole fossero sempre rispettate da tutte le parti.
Il secondo era la quadratura del cerchio perché con la socializzazione delle imprese
trasformava la lotta di classe in sinergia di classi innalzando i lavoratori da oggetti a
soggetti del lavoro e soci dell’impresa portandoli ad una dignità esistenziale sul lavoro
quale mai prima essi erano arrivati.
Gli interessi dei lavoratori e quelli degli impresari diventavano da divergenti a convergenti
e tutti avevano una personale convenienza a che le cose andassero il meglio possibile.
Le sorti di una guerra scatenata dal capitalismo internazionale contro coloro che, nei fatti,
stavano evidenziando la possibilità di un mondo economico e sociale diverso e vincente
che metteva in crisi l’essenza stessa del capitalismo mondialista, hanno impedito che
questa riforma sociale e politica potesse svilupparsi ed avere una sua completa
attuazione.
Il capitalismo ed il materialismo hanno vinto la guerra, ma hanno poi perso la pace sia per
le decine di guerre susseguitesi che per i fallimenti dei due sistemi, comunista e
capitalista, che hanno dimostrato di contenere in se stessi il seme della propria sconfitta!
Ora, che anche il capitalismo ha dimostrato di essere inefficace ed inefficiente a reggere le
sorti dell’umanità e di fronte ad una ricerca critica sul come organizzare in modo armonico
una umanità che ribolle di problematiche sociali, politiche ed esistenziali sempre più
drammatiche e sempre più pressanti, può tornare di attualità e riprendere importanza,
magari in forme e con nomi diversi, l’idea rivoluzionaria della socializzazione..
Le guerre possono portare e portano alla sconfitta delle Nazioni, ma le idee non possono
essere né sconfitte, né cancellate che dal proprio fallimento
ISRAELE E’ RAZZISTA?
AHMADINEJAD nel suo discorso all'ONU ha affermato che lo Stato di Israele é uno
Stato RAZZISTA.
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Quasi tutto il mondo occidentale si é scandalizzato ed i rappresentanti dei Paesi Europei
che erano andati all'assemblea sono usciti dalla sala per protesta.
L'Italia ed altri Paesi non avevano partecipato in previsione del discorso di
AHMADINEJAD.
Ora, affermare che Israele é uno Stato razzista non ci sembra altro che una logica
constatazione di fatti e non di teorie.
Fatto: Israele ha cacciato i Palestinesi dalla loro terre con la forza e con le stragi ed ha
loro rubato case, acqua, terreni e Patria.
Fatto: Israele ha continuato e continua a installare "colonie" sioniste in territori che NON
sono legittimamente i suoi, ma che sono solamente provvisoriamente occupati
militarmente e, nelle colonie, i coloni fanno quotidiana violenza ed omicidi sui Palestinesi.
Fatto: recentemente a Gaza con le stragi di innocenti che sono stati bruciati vivi dalle
bombe al fosforo ed uccisi indiscriminatamente come testimoniano le immagini che hanno
fatto il giro del mondo, Israele ha dimostrato che considera la vita dei Palestinesi come
quella di animali da macello.
Fatto: Israele considera l'Olocausto, quale che ne sia il numero reale accertato, come
l'unico genocidio che abbia valore morale in funzione del fatto di essere il "Popolo
prediletto da Dio" mentre la storia, anche recente ci parla di molti altri genocidi anche più
gravi come quello degli Armeni effettuato dai Turchi, quello dei Pellerossa effettuato dagli
Stati Uniti d'America, quello dei circa
100.000.000 di morti assassinati dal comunismo mondiale, quello della deportazione dei
negri e della loro riduzione in schiavitù effettuata dall'Inghilterra e dagli USA, quello delle
stragi, dei roghi e delle torture della santa inquisizione fatta dalla chiesa cattolica, quello
dei Tibetani fatta dalla Cina comunista, ecc. ecc. ecc. ecc. anche se questi sono
solamente genocidi di miserabili "Goym" e non dei "Prediletti da Dio".
Fatto: Nello Stato di Israele gli Arabi hanno il colore delle targhe delle auto diverso da
quello delle targhe dei cittadini ebrei ed i cittadini Arabi non hanno gli stessi diritti civili di
quelli ebrei.
Fatto: La bibbia, che è il testo fondamentale che ispira il sionismo e lo Stato di Israele e
farcito di razzismo come nessun altro testo ( al confronto il Mein Kampf pare un manuale
per i Boys Scouts) dove un Dio feroce e vendicativo ordina stragi, uccisioni, appropriazioni
e genocidi sui popoli sottomessi dagli ebrei.
Ci pare che ce ne sia abbastanza per capire le ragioni e la coerente logica
di AHMADINEJAD quando afferma che lo Stato di Israele ed il sionismo sono espressioni
del più bieco razzismo.
Ci pare che il comportamento dell'Italia e dei Paesi Europei sia stato condizionato dai
padroni del denaro del mondo più che non dai principi morali!
L PAPA E LA PACE
Nel suo viaggio in medio oriente, abbiamo sentito il Papa della chiesa Cattolica Romana
parlare di pace.
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A prima vista sembrerebbe un atteggiamento coerente con la dottrina del Cristianesimo,
una richiesta giusta ed umanitaria per una terra che conosce l’insulto della violenza da
troppi anni e che nell’odio e nel sangue ha trascorso tanto di quel tempo da far sembrare
che non ci sia stato mai un altro modo di vivere..
E’ una richiesta tanto banalmente giusta da non meritare, apparentemente, nessun
commento, nessuna critica, nessun approfondimento.
Purtroppo però, la verità delle affermazioni del Papa è una mezza verità che a ben vedere
è piena di ipocrisia e di riserve mentali perché, dato per scontato che la chiesa cattolica
non agisce mai in modo avventato, ingenuo o poco intelligente, l’invocare semplicemente
la pace senza pretendere che essa sia la figlia della giustizia realizzata non è onesto,
non è corretto e, soprattutto, non è sincero!
Ecco, questo è il nocciolo della questione: nessuno può pretendere che si realizzi la
pace tra Israele e Palestina senza che prima non siano risolti quei sospesi che
pesano come macigni su quel cielo e su quella terra!
I torti ed i soprusi che i Palestinesi hanno dovuto subire, incolpevoli di qualsiasi colpa,
sono sotto gli occhi di tutti ed anche del Papa della chiesa cattolica Romana, né possono
essere ignorati, in special modo da chi, come il Papa, è il custode di una dottrina che si
fonda sulla giustizia, la tolleranza, la fraternità e l’uguaglianza di tutti gli uomini:
-I Palestinesi sono stati privati con la forza ed il sopruso delle loro terre, delle loro case,
della loro Patria.
-I Palestinesi sono stati deportati e costretti in campi profughi che assomigliano tanto a
campi di concentramento di cui gli ebrei dovrebbero avere orrore.
-I Palestinesi sono stati massacrati a Sabra e Chatila, ed in una infinita sequenza di
occasioni, sino a Gaza con une determinazione di inumanità e di perfida crudeltà che grida
vendetta all’uomo ed a dio.
-I Palestinesi continuano a subire la prepotenza dei coloni supportati dallo stato di Israele
in nome di un presunto diritto alla terra per investitura divina documentato solo da un libro
razzista e feroce come la bibbia.
-I Palestinesi, sia nei territori che in Israele, sono trattati come una razza inferiore, senza
diritti civili, senza dignità e senza tolleranza.
Ed allora come si fa a chiedere la pace se prima non si risolveranno queste ingiustizie?
Sarebbe come pretendere che l’ingiustizia ed il sopruso diventino la regola che determina
il vivere comune, sarebbe il chiedere di sovvertire l’etica e la morale che hanno retto da
secoli la vita degli uomini di ogni Paese, sarebbe l’affermare la liceità del razzismo,
dell’arroganza e dell’inciviltà!
Se la tensione del Papa alla pace fosse sincera, dovrebbe chiedere, pretendere, da
Israele di rimediare alle ingiustizie e di cambiare atteggiamento e mentalità.
Ma questo è molto più difficile che invocare la pace “ sic et simpliciter” perché, come
diceva anche Mosè che bene li conosceva, gli ebrei sono un popolo “dalla dura cervice”
che si crede il “Popolo prediletto da Dio” cui egli darà “ il dominio su tutte le Nazioni” e che,
per questo, si sentono superiori a tutti i “Goym” ( i non ebrei) del mondo..!
Eccovi alcune citazioni che esprimono il punto di vista dei dirigenti
Israeliani:
“Noi dobbiamo espellere gli arabi e prenderci i loro posti.”
-- David Ben Gurion, 1937, Ben Gurion and the Palestine Arabs, Oxford University Press,
1985.
”Dobbiamo usare il terrore, l’assassinio, l’intimidazione, la confisca delle terre e
l’eliminazione di ogni servizio sociale per liberare la Galilea dalla sua popolazione
araba”.
-- David Ben-Gurion, Maggio 1948, agli ufficiali dello Stato Maggiore. Da: Ben-Gurion, A
Biography, by Michael Ben-Zohar, Delacorte, New York 1978.
"I villaggi ebraici sono stati costruiti al posto dei villaggi arabi. Voi non li conoscete
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neanche i nomi di questi villaggi arabi, e io non vi biasimo perché i libri di geografia
non esistono più. Non soltanto non esistono i libri, ma neanche i villaggi arabi non
ci sono più. Nahlal è sorto al posto di Mahlul, il kibbutz di Gvat al posto di Jibta; il
kibbutz Sarid al posto di Huneifis; e Kefar Yehushua al posto di Tal al-Shuman. Non
c’è un solo posto costruito in questo paese che non avesse prima una popolazione
araba.”
-- David Ben Gurion, citato in The Jewish Paradox, di Nahum Goldmann, Weidenfeld and
Nicolson, 1978, p. 99.
"Non esiste una cosa come il popolo palestinese … Non è come se noi siamo venuti
e li abbiamo cacciati e preso il oro paese. Essi non esistono.”
--Golda Meir, dichiarazione al The Sunday Times, 15 giugno 1969.
"Come possiamo restituire i territori occupati? Non c’è nessuno a cui restituirli.”
-- Golda Meir, 8 marzo 1969.
"Questo paese esiste come il compimento della promessa fatta da Dio stesso.
Sarebbe ridicolo chiedere conto della sua legittimità.”
-- Golda Meir, Le Monde, 15 ottobre 1971
"[I palestinesi] sono bestie che camminano su due gambe.”
Discorso alla Knesset di Menachem Begin Primo Ministro israeliano, riportato da Amnon
Kapeliouk, "Begin and the 'Beasts’," su New Statesman, 25 giugno 1982.
Ariel Sharon, Primo Ministro d’Israele, 25 marzo 2001 citato dalla BBC News Online.
"…Israele ha il diritto di mettere altri sotto processo, ma nessuno, certamente, ha il
diritto di mettere sotto processo il popolo ebraico e lo Stato d’Israele.”
Agenzia France Presse, 15 novembre 1998. "…Tutti (i giudei) devono muoversi,
correre e prendere quante più cime di colline (palestinesi) possibile, così da
allargare gli insediamenti (ebraici), perché tutto quello che prenderemo ora sarà
nostro... Tutto quello che non prenderemo andrà a loro.” Ariel Sharon, Ministro degli
esteri d’Israele, aprendo un incontro del partito Tsomet Party.
"(…I palestinesi) saranno schiacciati come cavallette... con le teste sfracellate
contro i massi e le mura”.
Yitzhak Shamir a quel tempo Primo Ministro d’Israele in un discorso ai coloni ebrei, New
York Times, 1 aprile 1988.
Sono parole di Pace?
Sono parole di Giustizia?
Sono parole senza razzismo?
Come si può, su queste basi chiedere la pace?
CULTURA E LIBERTA’
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In questi tempi in cui tutti si riempiono la bocca con le parole “Libertà” e “Democrazia”, ci
pare opportuno considerare che, nella realtà pratica la libertà di cui il cittadino gode è più
formale che reale perché le sue capacità critiche sono condizionate da una manipolazione
della informazione che distorce le verità ed inibisce la libertà di scelta.
Insomma, la libertà vera è libertà di scelta e la libertà di scelta si realizza soltanto quando il
giudizio che la determina non è viziato né da ignoranza, né da condizionamenti.
Per poter scegliere sono necessarie tante cose, ma principalmente: gli strumenti e le
opportunità!
Gli strumenti sono la cultura generale e non specializzata, quella che la scuola dovrebbe
dare (e che una volta dava) a tutti gli studenti e che faceva da cornice e da terreno di
cultura all’istruzione più specifica, quella cultura che non dà nozioni, ma apre la mente ed
insegna a pensare, quella cultura che è il risultato dello studio del Greco, del Latino, della
letteratura, della filosofia e di tutte le discipline che, a ragion veduta, sono chiamate
“Umanistiche”, quella cultura insomma che le moderne teorie di un utilitarismo miope e
stupido definiscono “Inutile” perché non insegna a costruire un’automobile, a programmare
un computer od a sintetizzare un fertilizzante.
Le opportunità sono, sarebbero, la possibilità di uscire dalla tutela psicologica del
“pensiero unico” imposto dalle oligarchie economiche-finanziarie che ce lo inculcano con
la martellante azione mediatica e pubblicitaria che mira a convogliare in un unico fiume
omogeneo la vita e l’azione dei Cittadini che diventano così meglio prevedibili e
governabili per ottenere la realizzazione di progetti che sono nell’interesse delle suddette
oligarchie, ma che sono spesso contrari agli interessi dei Cittadini.
Nella realtà di questa nostra società abbiamo invece una scuola che non prepara e non
insegna a pensare e che produce laureati istruiti ma non colti, quasi robot
specializzatissimi che diventano, nella logica dell’economia di chi li userà, niente di più che
schiavi di serie A da porre accanto alla massa scarsamente istruita e poco scolarizzata
che costituisce la categoria degli schiavi di serie B.
Il tutto è congeniale a questa società retta da quelle oligarchie di cui si parlava dianzi, che
hanno loro piani strategici per realizzare progetti e servire interessi che sono privati e non
pubblici con i quali, anzi, spesso configgono.
D’altra parte, per il raggiungimento di tali obiettivi, è necessaria la collaborazione passiva
di tutti ed ecco quindi la necessità di poter manovrare le masse senza che queste si
pongano troppe domande, il che diventa molto più facile se la capacità di giudizio critico è
ridotta al minimo.
Insomma, meglio una massa di rincoglioniti ed assuefatti consumatori che una di Cittadini
pensanti, perché chi pensa rischia di capire, di criticare, di voler cambiare e tutto ciò è
sabbia negli ingranaggi del meccanismo...
In questo quadro, è chiaro che le oligarchie che dominano la società non hanno alcun
interesse a promuovere una scuola che produca individui liberi perché capaci di scelte e
dunque si spiega il perché del degrado culturale che ha sistematicamente, in modo
programmato, infettato, con successive riforme peggiorative, tutti i livelli dell’istruzione
pubblica.
Il risultato è la semplificazione delle pulsioni, specie di quelle giovanili, più vitali e piene di
fermenti, verso obiettivi tutti banali e superficiali che si riassumono nella triade “sesso,
droga e rock and roll” alla quale noi aggiungiamo la passione sportiva che è stata
anch’essa snaturata e declassata da partecipazione agonistica e palestra di carattere a
fenomeno spettacolare mutando la competizione in “guardonismo”.
L’esasperazione del consumismo, figlio del capitalismo, ha poi fatto il resto cancellando
concetti come “elevazione spirituale” e sostituendoli con l’appagamento della ebete
sazietà da possesso di beni non essenziali e spesso inutili!
Il potere sa, per raffronto con gli eventi della storia, che il vero, l’unico pericolo gli viene
dalla cultura perché mai nessuna opposizione efficace e soprattutto nessuna grande
rivoluzione si è realizzata senza la partecipazione protagonista delle élites culturali.
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Di qui la strategia del distrarre i Cittadini dal pensiero fornendo come surrogati divertimenti
stupidi come i “reality show”, la discoteca, la droga ed i grandi magazzini…
Ne deriva che la cultura è la nemica dell’oppressione, che il pensiero è il nemico
dell’omologazione e che entrambi sono gli strumenti fondamentali della libertà!
Benito Mussolini diceva: “...l’ignoranza esclude dalla partecipazione...” ed il Fascismo fece
seguire alla parole i fatti con la riforma Gentile varata il 6 Maggio 1923, a soli 7 mesi dalla
marcia su Roma, con la quale, oltre ad aprire a tutti le porte dell’istruzione scolastica, si
rafforzò in modo massiccio la presenza nei programmi scolastici della cultura umanistica
generalizzando lo studio del latino ed ampliando la presenza del Greco, della filosofia,
della letteratura e della storia.
Evidentemente quella “bieca dittatura” non aveva paura né della cultura, né della capacità
di produrre pensiero autonomo che da essa scaturisce, al contrario di questa “radiosa
democrazia” che alla cultura ha tarpato le ali con le riforme e con il degrado della scuola,
nel timore che la libertà di pensiero e quindi di scelta dimostrino che “Il re è nudo”.
Ma anche la menzogna storica usata massicciamente da questo regime è strumento di
dominio e di sottomissione dei popoli perché, come diceva Orwell “... chi controlla il
passato, controllerà anche il futuro…”
LETTERA AD ALESSANDRA MUSSOLINI SCICOLONE
Ad elezioni avvenute (Aprile 1996) e dopo la sua catastrofica sconfitta, pubblichiamo la
lettera che scrivemmo il 17 febbraio scorso ad Alessandra Mussolini-Scicolone:
Ad Alessandra Scicolone ( fu Mussolini),
E brava Alessandra, per l’ennesima volta sei riuscita a trarre profitto da un cognome che
non meriti ( ma i cognomi non si meritano, capitano per caso..) e ad incassare i “trenta
denari” di Giuda.
Sei stata più brava ( si fa per dire) di Fini Iscariota che i suoi trenta denari li incassò una
sola volta mentre tu addirittura due!
Ti ricordo al congresso di Chianciano del MS-FT, quando arrivasti al secondo giorno
dicendo:”.. scusate il ritardo..” per poi tornare il giorno dopo con Fini Iscariota e Berlusconi,
non appena rassicurata sulle sorti tue e della famiglia… ed intascasti i tuoi primi trenta
maledetti denari..!
Tuo nonno BENITO si rivolterà nella tomba, anche se, purtroppo, in vita ( ed anche in
morte) ha dovuto vedere una infinità di piccole, misere persone, voltargli le spalle per un
miserevole pugno di vantaggi ricevuti in elemosina dai padroni di turno, ma il tradimento
del suo stesso sangue è naturalmente il più odioso ed il più doloroso.
Sei tornata con chi ha definito il fascismo “il male assoluto”, sei tornata con chi ha le sue
radici in quella resistenza che fu anche artefice dello sconcio di Piazzale Loreto ( che
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dovrebbe toccarti personalmente), sei tornata con chi.. ma lo sai da sola e meglio di me,
solo che non ti importa quanto ti importa invece del tuo personale tornaconto politico.
So esattamente, come lo sai bene anche tu, cosa ti direbbe oggi nonna Rachele nella sua
saggezza e nella sua integrità di contadina Romagnola ed è quello che anche io, con tutti i
pochi o tanti camerati che sono rimasti fedeli al Duce ed agli ideali che il Fascismo
incarnava, ti diciamo..!!
Ma già, forse a te non importa molto perché nel tuo sangue scorre anche l’eredità
napoletana del “saper vivere”, del “Franza o Spagna, purché se magna”,del cinismo
morale e del servilismo verso i potenti dominatori di turno oggi così ben rappresentati dalla
tessera n° 1816 della P2, Cav. Silvio Berlusconi, quello che tu dici meritare:”.. il processo
di beatificazione per le persecuzioni della sinistra..” .
E non venire, per favore a raccontarci la favola della necessità di schierarti con una delle
due parti in un contesto di bipolarismo elettorale; lo puoi dire a qualche nostalgico
rincoglionito dagli anni od a quelli che trovano sempre e comunque un alibi alle proprie
miserie morali.
Paradossalmente, per vincere, non è necessario vincere a qualsiasi costo ( posto che tu
stia vincendo invece che, secondo me, conquistando solo una squallida greppia per te ed i
tuoi complici ..!), ma è indispensabile fare le scelte giuste e conservare una integrità
ideale.
La scelta moralmente giusta è già una vittoria..!!!
Ti auguro un pingue e felice futuro che potrebbe essere disturbato solamente da conati di
coscienza per i quali ritengo però tu non corra eccessivi pericoli..
Ad elezioni avvenute, possiamo constatare con piacere che la “greppia” non è stata
conquistata e che il tradimento di Alessandra e la svendita dei valori cui diceva di essere
fedele, non le ha reso nulla tranne forse un miserabile rimborso elettorale da dividere con i
suoi famelici “Cavalieri neri”..!
In compenso si è identificata per quella che è presso i camerati ed in futuro non le servirà
a nulla sventolare il prestigioso cognome che porta; per noi sarà per sempre una qualsiasi
signora Floriani..
SCANDALO FARMACI
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L’ultimo scandalo sulla sanità pubblica, che le TV non hanno riportato, riguarda la messa
in commercio di farmaci che non avevano avuto la dovuta sperimentazione che ne
certificasse l’idoneità e soprattutto, la non nocività per l’uomo.
( Fonte Corriere Sera del 06 Agosto 2006)
In pratica, case farmaceutiche disoneste ed eminenti clinici disonesti e malavitosi,
compilavano dossier virtuali su sperimentazioni di nuovi farmaci mai avvenute, in base ai
quali l’autorità competente concedeva l’autorizzazione alla commercializzazione con gravi
rischi per la salute dei pazienti!
Ne siamo addolorati, ma non stupiti perché in una situazione generalizzata di malcostume
che, partendo dal basso arriva sino alle istituzioni, è quasi normale che avvengano cose di
questo genere e di questa gravità sociale.
In un clima di lassismo morale e di sbracamento delle regole dove tutto è tollerato ( purchè
non si sappia in giro..) in nome del profitto e dell’acquisizione del consenso di potenti lobby
economiche, le conclusioni, prima o poi, arrivano a questi estremi a causa di una classe
politica che minimizza, elude o semplicemente collude.
Ma la cosa che, secondo noi, è più scandalosa, anche se collima con quanto appena
detto, è il fatto che le Leggi ed i regolamenti che disciplinano la materia non sono
assolutamente idonei a prevenire ed a reprimere nella giusta forma e con la dovuta
severità questi reati, né, tantomeno, la soluzione di questi problemi figura nei programmi
elettorali del casino delle libertà e dell’Unione, segno che entrambi gli schieramenti sono
coinvolti nello schifo e che comunque non ne percepiscono la gravità, la pericolosità e
l’iniquità ( oppure, più probabile, non glie ne potrebbe fregare di meno..!)
Per non fare i critici senza proposte, suggeriamo alcuni provvedimenti che, secondo noi,
potrebbero efficacemente scongiurare il verificarsi di situazioni e di scandali come quelli
decritti:
1° Si potrebbe pretendere che le sperimentazioni sui farmaci, se pure a spese delle case
farmaceutiche avvenissero sotto la supervisione di periti e ricercatori dello Stato, o
comunque indipendenti e sotto il controllo della magistratura in modo da dare una
garanzia di obiettività.
2° Si dovrebbero inasprire le pene previste per le case farmaceutiche e per i clinici che
facessero sperimentazioni fasulle, per esempio inibendo l’attività industriale ed il
commercio alle case farmaceutiche, radiando dall’ordine dei medici i clinici corrotti e
comminando multe pesantissime alle une ed agli altri, salvo le altre pene previste dal
codice.
Non sarebbe difficile se esistesse la volontà politica, che invece vediamo assente, di
moralizzare la cosa pubblica nel Paese.
Certo con il parlamento strapieno di corrotti, di mafiosi e di ladri della prima e della
seconda repubblica sarà alquanto difficile trovare la forza e la determinazione per
intraprendere una tale crociata .
Lo dimostrano le tante leggi salva corrotti promulgate dal governo Berlusconi cui è seguito
recentemente l’indulto salva furbetti e salva COOP dell’attuale maggioranza di sinistra.
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Come abbiamo già detto in passato, è come pretendere che le volpi difendano il pollaio…
Alla fine di ogni analisi, alla fine di ogni discorso, la conclusione è che questa classe
politica non è recuperabile al mondo dell’onestà e va eliminata..!
LA COSTITUZIONE EUROPEA
Le Costituzioni sono le basi etiche, giuridiche, sociali e politiche che regolano la vita delle
Nazioni determinando le regole ed i confini entro i quali si realizzeranno le Leggi, si
eserciteranno i diritti ed i doveri e si svilupperà la crescita civile.
E' quindi evidente la loro importanza fondamentale nella vita dei popoli anche quando,
come in Italia, alcune sue parti sono disconosciute o inapplicate ( per esempio, gli Art. 46
e 40) o si trascura di promulgarne le Leggi attuative.
Risulta pertanto quantomeno strano che la stesura o la modifica sostanziale ( come in
Italia avvenuto di recente) di un documento di tale importanza, possa essere affidata alle
assemblee politiche dei Parlamenti o alla ratifica referendaria.
E scendiamo al particolare della Costituzione Europea:
1° - Essa è stata creata da una commissione che rispecchiava gli interessi politici e
soprattutto partitici del Parlamento Europeo che l'ha nominata, parlamento eletto, a sua
volta, in base a logiche che sono appunto politiche, economiche e partitiche.
2° - A questa Commissione mancava dunque quel mandato più ampio e scevro da
interessi particolari e settari che le avrebbe conferito l'autorità morale per procedere a un
compito tanto impegnativo e pertanto essa non aveva titolo per porsi come "Costituente"
nella stesura di una Costituzione Europea.
3° - Ne discende che, né i parlamenti Nazionali, che sono la fotografia di ben definiti (
seppure, purtroppo, legittimi in campo politico nazionale) interessi che però possono
essere al di fuori o addirittura in contrasto, con l'idea stessa di Europa, né tantomeno i
Cittadini che non ne hanno la necessaria competenza, sono legittimati a ratificare o
respingere una Costituzione Europea.
Costituzione che NON E', come alcuni affermano, un semplice trattato internazionale e
quindi sottoposto, per la ratifica, alle Leggi nazionali che regolano questi trattati, ma è
molto di più sia sotto l'aspetto etico - politico che sotto quello giuridico.
Essa è il "Decalogo" dell'Europa, è la pietra di paragone cui tutte le Nazioni componenti
sono tenute a confrontarsi ogni qualvolta debbono emanare nuove leggi ed a cui debbono
fare riferimento per modificare quelle che con essa fossero in contrasto.
Ci si chiederà allora chi o che cosa abbia la legittimazione a scrivere la Costituzione
Europea rispettando i parametri di rappresentatività, di competenza e d'indipendenza da
gruppi di pressione strumentali a interessi particolari.
E' la domanda fondamentale che fa da perno a tutta la discussione perché la risposta
implica un livello politico più ampio di quello Nazionale e di una sorta di "neutralità" rispetto
a considerazioni o situazioni di fatto "locali".
L' IDEA EUROPEA, insomma, deve comprendere le istanze, gli interessi le vocazioni, le
90
tradizioni culturali di tutte le Nazioni che la compongono, ma, nello stesso tempo, essere
ad esse gerarchicamente superiore, tanto da costituire, in una proiezione temporale, la
chiave per un percorso unitario ed omogeneo pur nel rispetto delle singole specificità.
Per tutto questo riteniamo che sia necessario che la Costituzione Europea non venga
scritta dal parlamento Europeo né da una sua emanazione, ma che si debba procedere,
da parte di tutti i Cittadini Europei, all'elezione diretta e con il proporzionale puro, di una
Costituente che sarà l'esatta rappresentazione della Sovranità popolare di tutti i popoli
Europei e che, in quanto tale, potrà scrivere una Costituzione che non necessiterà di
alcuna ratifica, né di alcun referendum.
Solo in questo modo, si potrà costruire, in prospettiva, l'Europa delle Patrie al posto di
quella attuale dei banchieri e dei bottegai!
30 Maggio 2005
SAPIENZA O IDIOZIA?
Su 150.000 studenti iscritti alla università La Sapienza di Roma, una esigua minoranza di
circa 200 persone che formano i “democratici” collettivi rossi, hanno preso il potere e fanno
il bello ed il cattivo tempo esercitando prepotenze, sopraffazioni, aggressioni, minacce e
violenze su tutto e su tutti coloro che si permettono di dissentire dal loro insindacabile
“verbo politico”.
Agiscono come nei tempi barbari e bui del ’68, forse istigati a ciò da professori ex
sessantottini che non avendo avuto nessun altro successo nella vita che quel facile
protagonismo, a quei ricordi si attaccano con patetico accanimento, come vecchie zitelle
inacidite ad un unico, lontanissimo bacio ricevuto in gioventù che dà loro l’illusione, nel
ricordo, di essere state amate, anche loro bruttarelle ed insipide, almeno una volta nella
vita..!
La mancanza di intelligenza impedisce loro di capire che, non solo i tempi e l’atmosfera
del ’68 sono finiti, ma che, tentare oggi di fare politica con quei sistemi è controproducente
perché isola dal consenso popolare e se al fare politica si preclude il consenso popolare,
tutto ciò diventa solamente inefficace masturbazione mentale!
Eppure i “democratici” collettivi rossi della Sapienza proseguono imperterriti da anni a
praticare questa strategia che oltre che anti democratica, dittatoriale, piena di superbia, è
anche un po’ cretina, non fosse altro che per gli scarsissimi, praticamente nulli, risultati
politici che ha realizzato sul territorio nazionale.
Oggi hanno sequestrato il rettore nel suo ufficio, tentando di sfondare a calci la porta e nei
giorni scorsi, con puro stile mafioso, lo hanno minacciato di prendersela con i suoi figli se
non si fosse dimesso, perché, ed è solo il loro parere che conta, “.. egli DEVE dimettersi
per la colpa di avere concesso a Forza Nuova l’agibilità di un locale per una conferenza
sulle foibe..”.
Evidentemente è assolutamente proibito ricordare quelle colpe del comunismo Titino e
nostrano ( Il PCI pose i garibaldini del fronte orientale sotto il comando del IX° Corpus di
Tito).
Ma tale violenza è prassi: nel 77 puntarono una pistola alla tempia di Rosario Romeo, nel
92 tentarono ( senza riuscirci) di cacciare Renzo De Felice e cacciarono Emanuele
Paratore.
Cacciarono Fini Iscariota nel 2004, Bertinotti nel 2007 ed impedirono la lezione del Papa
nel 2008, solo per ricordare le principali e più eclatanti prepotenze, mentre queste si
consumano continuamente nel quotidiano contro altri studenti e professori che si
permettono di dissentire.
Se avessimo un governo che guardasse più alla legalità che alla convenienza politica,
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questi 150 studenti dei “democratici” collettivi rossi dovrebbero essere denunciati ed
allontanati dalla università come si fa per i tifosi ultras più facinorosi dagli stadi, per
permettere a tutti la fruibilità dei diritti alla libertà di parola e di opinione, alla libertà di
studiare senza gli intralci delle occupazioni e delle dimostrazioni, alla libertà di interessarsi
o di non interessarsi dei miti e degli incubi che popolano le menti dei “democratici” collettivi
rossi.
Se poi questo provvedimento impedisse loro di conseguire la laurea, francamente ne
saremmo sollevati perché ci angoscia il pensiero che simili animali possano diventare
domani gli insegnati dei nostri figli e dei nostri nipoti!!
Maggio 2008
LA TRAPPOLA
Era prevedibile.
De Magistris, il PM di Catanzaro aveva i giorni contati per avere osato scavare nel
lerciume del potere che si chiama massoneria e che coinvolge politica, magistratura, forze
armate, banche ed alta finanza.
La maggior parte dei magistrati ha capito da tempo, sin da prima di tangentopoli, fino a
dove è possibile spingersi nelle inchieste che passano dal loro tavolo, senza correre il
pericolo di giocarsi la carriera quando non addirittura la vita e sa stare alle regole non
scritte che riservano l'impunità alla casta/cosca del potere, quello vero, quello dei "pupari"
che tirano le fila del gioco.
Ma ogni tanto, qualcuno, qualche sconsiderato che ha preso ingenuamente sul serio il
giuramento, fatto all'atto dell'entrata in magistratura, di difendere la Legge e la costituzione
in ogni caso e senza guardare in faccia nessuno, non ci sta e si permette di ficcare il naso
in faccende che trascendono l'ordinaria amministrazione dell'abigeato, della rapina,
dell'omicidio, del furto con scasso o della piccola truffa e ha l'impudenza di scoperchiare le
trame che reggono la struttura di un potere occulto che gioca in grande, che è strutturato
ed organizzato, che gode di appoggi inimmaginabili e potenti da parte della politica perché
anche essa è complice occulta di quella stessa trama truffaldina.
Ci sono in gioco miliardi e miliardi di euro da sottrarre agli scopi per cui sono stati
ufficialmente stanziati e deviarli in profitti privati e una manovra di tale entità e di tale
natura è irrealizzabile senza l'appoggio e la complicità del potere politico, né è plausibile
che, proprio per l'entità delle operazioni, esse possano essere completamente sconosciute
a quella parte politica che non è direttamente coinvolta e che quindi è almeno complice
morale delle malefatte..!
Ed allora era prevedibile che De Magistris finisse per essere umiliato dalla esclusione
dall'inchiesta che aveva avuto il coraggio e l'imprudenza di iniziare.
Il giochino è stato semplice ed efficace e, dal lato formale, non presenta alcuna
irregolarità.
Mastella ha notizia informale di essere indagato. Mastella manda una ispezione
ministeriale e deferisce De Magistris al CSM. All'iscrizione ufficiale di Mastella nel registro
degli indagati, scatta una "Incompatibilità " tra De Magistris che indaga e Mastella che lo
ha deferito al CSM. Il gioco è fatto, De Magistris è fuori dalle scatole, l'inchiesta è affidata
ad altro PM che, male che vada, non sarà così pazzo come De Magistris e capirà come si
deve cantare nel coro…
In un Paese civile la gente si arrabbierebbe e scenderebbe in piazza per difendere il diritto
e la giustizia e per cacciare dai loro scranni coloro che li infangano e li disonorano con i
loro comportamenti mafiosi, ma in Italia, siamo facili profeti, non succederà e tra sei mesi
nessuno più si ricorderà di un magistrato ingenuo e coraggioso che si chiama De
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Magistris!
21-10 2007
PENSIONI, UN CONTRATTO NON RISPETTATO
Vediamo di fare un po' di chiarezza!
La Pensione è l'esecuzione di un contratto che lo Stato, attraverso l'ente preposto (INPS,
ENASARCO, ENPAS, ecc.), ha sottoscritto con il lavoratore all'inizio della sua attività, per
il quale contratto ha incassato per molti anni contributi sottratti allo stipendio o al salario ed
in funzione del quale si è impegnato a versare un vitalizio al lavoratore che ha cessato la
sua attività.
Ora, il rispetto del contratto, del diritto in generale e dell'equità, vorrebbe che tale impegno
fosse mantenuto anche sotto l'aspetto quantitativo e non solo sotto quello formale, mentre
nella realtà, lo Stato, sempre attraverso gli enti preposti, non rispetta il contrasto truffando i
lavoratori ai quali decurta ingiustificatamente una parte di quanto si era impegnato a
pagare.
Vediamo di chiarire questo aspetto che è il nocciolo della nostra contestazione.
Se Tizio va in pensione con Euro 1.000 nell'anno 2000 e nei tre anni successivi l'inflazione
(che è diminuzione del potere d'acquisto) sale del 6%, non la generosità dello Stato, ma il
rispetto dei termini contrattuali, imporrebbero che anche la pensione di Tizio fosse
aumentata del 6% per mantenere il suo potere d'acquisto e non depauperare illecitamente
il suo livello di vita!
E' inutile che si dica che il permesso di non adeguare la pensione di Tizio all'inflazione
proviene da apposite Leggi approvate dal Parlamento; questo non diminuisce l'iniquità del
provvedimento.
Le Leggi inique non diventano atti di giustizia solo perché hanno il sigillo del
Parlamento, un'iniquità rimane comunque un'iniquità!
I soldi che lo Stato, attraverso gli enti preposti, ha prelevato a suo tempo dagli emolumenti
dei lavoratori erano soldi "buoni" e con un potere d'acquisto elevato che non viene
riequilibrato nemmeno nei conteggi di "rivalutazione" che vengono fatti in sede di calcolo
della pensione.
Ora, non solo si diminuisce la somma da elargire attraverso mille accorgimenti, ma non si
adeguano le pensioni nemmeno all'inflazione, della quale è spesso responsabile lo Stato.
Questo comportamento, se applicato ai privati, nel Codice Penale è chiamato "truffa
aggravata" e "appropriazione indebita" e fa specie che i sindacati non evidenzino il
problema e non protestino in modo deciso.
Così come stupisce che i pensionati continuino a farsi turlupinare votando per quei partiti
che, alternandosi al Governo della Nazione, nulla hanno mai fatto per rimediare a questa
situazione iniqua, ma hanno continuato a "fare cassa" alle spalle di chi ha contribuito con il
suo lavoro al benessere passato.
Da tempo, Confindustria, Governo e, parzialmente, sindacati e partiti di opposizione,
dicono che così non si può andare avanti, perché la spesa pubblica sta divorando il PIL,
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perché perdiamo in "competitività" con gli altri Paesi e perché ci sono delle priorità da
rispettare.
Ora, che Confindustria se ne freghi del livello di vita dei pensionati non ci stupisce, perché
l'unica priorità che essa conosce è quella del proprio profitto!
Ma per quanto riguarda le priorità di partiti e sindacati, c'è materia di discussione, eccome
se ce n'è!
E' prioritario spendere soldi per i viaggi diplomatici o di gemellaggio di politici e boiardi, con
mogli e figli?
E' prioritario sciupare fondi per costruire strade, ospedali, carceri e opere varie che sono
abbandonate al degrado senza mai essere poste in funzione?
E' prioritario creare, attraverso leggi e leggine scandalose, inutili posti di "portaborse",
addetti, applicati, segretarie, solo per mantenere qualche incapace, parente o amico di un
politico?
E' prioritario fare leggi di finanziamenti per iniziative che saranno destinate solamente a
quegli enti che le forze politiche creeranno ad hoc proprio per gestire quei soldi?
E' prioritario permettere che Tangentopoli prosegua come prima e più di prima, rubando
soldi allo Stato, come sconsolati Procuratori Generali denunciano ad ogni inaugurazione di
anno giudiziario?
E' prioritario finanziare i partiti con Leggi che disconoscono in pratica la volontà dei
Cittadini espressa in un Referendum?
E si potrebbe continuare a lungo!!!
Ebbene, quando queste priorità fossero cancellate da un mutamento di condotta della
politica, noi accetteremo, forse, di porre tra le priorità la riforma delle pensioni.
Prima di allora sarebbe l'ennesima presa in giro per i lavoratori e per i pensionati!
Alessandro Mezzano, ottobre 2003
LE ANIME MORTE
Un giorno, moltissimi anni fa, la reincarnazione del Buddha capitò nel Bhutan, tra le
montagne della catena dell’Himalaya, là dove l’aria è così limpida che le vette altissime
sembrano tanto vicine, da potersi toccare.
Il Buddismo Himalayano, variante del tradizionale Buddismo nato in India, viene predicato
in quelle terre tra la popolazione che, fino ad allora, poggiava le sue credenze in una
moltitudine di Dei e Demoni in lotta tra di loro per la prevalenza del bene e del male.
Da questa data remota e leggendaria, incomincia per il Tibet una nuova era.
La nuova religione fa talmente presa sui popoli di queste terre, che diventa parte
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essenziale della vita, permeandola a tal punto da diventare precetto, etica e Legge civile
nello stesso tempo tanto che in breve, l’autorità religiosa e quella del Governo del Paese
s’identificano nella persona del Dalai Lama che, secondo i Tibetani, è la reincarnazione in
successive vite, del primo profeta del nuovo Buddismo.
Inizia così un lungo cammino spirituale per una cultura che si evolve raffinandosi in una
spiritualità sempre più profonda.
Nascono diverse migliaia di monasteri e, su una popolazione di 2.500.000 persone, i
monaci sono ben 400.000.
Poi, nel 1950, per motivazioni unicamente imperialiste, la Cina comunista invade il Tibet
e comincia un’era di persecuzioni sistematiche, una pulizia etnica culturale che vuole
distruggere tanta spiritualità.
Epurazioni, deportazioni, restrizioni religiose e la distruzione fisica di circa 3000
monasteri si susseguono senza riuscire a piegare la resistenza dei Tibetani che, fino al
1959 tentano per ben tre volte di ribellarsi.
Le insurrezioni sono stroncate nel sangue ed alla fine il Dalai Lama e una consistente
parte della popolazione, fuggono in India.
Oggi la repressione del governo comunista Cinese è ancora dura ed accompagnata da
massicce immigrazioni di cinesi nel territorio per impossessarsene, così come fece il
comunista Tito con i territori dell’Istria.
E’ una delle molte tragedie dimenticate dal mondo occidentale.
L’Amerika, formalmente sempre così sensibile alle persecuzioni ed agli attentati alla
libertà dei popoli, tace e non si sogna di intervenire.
Il Tibet non è l’Iraq.
Il Tibet non è il terzo produttore di petrolio di tutto il medio oriente e le 7 sorelle non
sono interessate ai patrimoni di spiritualità e di cultura che non hanno circolazione nelle
banche mondiali, né costituiscono un pericolo per l’alleato/padrone degli USA, lo stato di
Israele..
Per combinazione, in Tibet non c’è petrolio, né questo territorio rappresenta un’area
d’interessi commerciali o strategici, ma anzi, scontrarsi con la Cina vuol dire essere messi
fuori da un mercato di un miliardo e mezzo di persone.
Un mercato in continuo sviluppo e dalle enormi potenzialità future.
Ed allora non si può assolutamente intervenire, non diciamo militarmente, ma nemmeno
tenendo viva la questione sui mezzi d’informazione internazionali, tramite l’ONU o
mediante opportune azioni diplomatiche, per non disturbare le trame finanziarie del
turbocapitalismo mondialista che sta intessendo rapporti e sviluppando progetti
immensamente redditizi, a breve ed a lungo termine.
Va bene i “diritti umani”, ma, prima di tutto, la bottega…!
Anche l’Europa, per la verità, tace e non solo come federazione di Stati che purtroppo,
non casualmente, non ha un’univoca politica estera, ma anche nella specificità dei singoli
componenti, il che sta a dimostrare la sudditanza al “boss” USA.
A tutto ciò si aggiunga la considerazione che una fondamentale parentela ideologica,
per quanto paradossale possa sembrare, esiste tra la Cina Comunista e gli USA ed è la
comune matrice profondamente materialista che nega qualsiasi peso ai valori spirituali
della civiltà Tibetana.
Inoltre il Tibet non fa parte di quella porzione del mondo dell’Islam suggestionabile dal
potere dei dollari come Kossovo, Albania, Turchia ed altri che gli Usa stanno coccolando
in chiave di contrapposizione al successo del progetto Europeo che, se realizzato,
rappresenterà, questo si, un temibile avversario politico, strategico e commerciale per
l’Amerika!
Noi, al contrario, “non abbiamo orecchio” per cantare nel coro e, se pur piccoli, se pur
inascoltati, denunciamo il sopruso della Cina, compiuto con la complicità del silenzio del
mondo filo Amerikano e, come per i Palestinesi, rivendichiamo, per i Tibetani il diritto a
vivere nella propria terra, nella propria cultura, nella propria civiltà!
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Di fronte ad un ONU impotente ed inefficiente soprattutto a causa dei condizionamenti
del potere di veto dei componenti permanenti del Consiglio di sicurezza (USA, FRANCIA,
GRAN BRETAGNA, CINA, RUSSIA) che essendo in grado di bloccare qualsiasi decisione
sgradita, impongono, di fatto, una tirannica oligarchia, noi chiediamo la soluzione del
problema attraverso una Rifondazione di quest’organismo internazionale sulla base di
maggiore equità, parità di diritti dei membri e maggiore potere decisionale e d’intervento.
Insomma un vero e proprio Governo Mondiale con competenza su tutti quei problemi di
carattere generale che investono gli interessi ed i diritti del Pianeta nel suo complesso.
Intanto noi parliamo del TIBET, facciamo il tam – tam sostituendoci alla comunicazione
istituzionale che tace, non lasciamo che il problema muoia e che quelle terre siano
trasformate veramente nelle terre delle anime morte.
Ottobre 2007
LA GUERRA CIVILE IN ITALIA
A questo proposito vogliamo riportare un brano del libro di Rutilio Sermonti “ Omaggio alla
R.S.I.” che riteniamo illuminante ed esaustivo sull’argomento:
“..Sul suolo d’Italia, la guerra civile, come modalità e mentalità, fu da una sola parte, con
fini di parte. Noi della R.S.I. anche se fummo costretti a difenderci da chi ci attaccava alle
spalle, altro fine non ci ponemmo mai che gli interessi morali e materiali della Nazione
tutta. E questo non fu un caso in quanto era la conseguenza della nostra diversa natura
spirituale, rispetto a quella dei nostri avversari di sempre.
Vane affermazioni apologetiche?
Vediamo un po’.
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Due volte nel secolo XX°, Fascisti ed antifascisti associati si trovarono di fronte a mano
armata, se non erro.
La prima nel 1920 – 1922 vinsero i Fascisti ( pur avendo avuto molte più perdite degli
avversari) e loro fu tutto il potere.
Ebbene, non un solo italiano fu perseguitato o danneggiato per avere militato dalla parte
opposta!
A tutti, nessuno escluso, fu offerta la possibilità di collaborare al progresso della Nazione.
Ex avversari di valore, senza alcuna richiesta di abiura, continuarono ad occupare
prestigiose cattedre universitarie o importanti funzioni nello Stato ( basti pensare a
Orlando a Calamandrei, a Caronia, a Croce, a Benduce, a Cesare Mori ).
Il tanto vituperato Tribunale speciale non emise condanne che per fatti successivi
all’avvento del Fascismo e l’unica pena di morte fu erogata a Schirru che aveva sparato
al capo del governo in carica. L’opposizione antifascista continuò indisturbata a sedere in
Parlamento e la stampa antifascista a pubblicare.
Quando la sciagurata iniziativa di alcuni fascisti provocò la morte, certo non voluta, del
deputato Matteotti, essi furono individuati, processati e condannati ed i figli della vittima
furono fatti studiare a spese dello Stato.
Anche i provvedimenti autoritari ( sempre del tutto incruenti ) del Gennaio 1925, furono
emanati soltanto quando la sconcia guerra aventinista e gli incitamenti all’odio, che
provocarono l’assassinio, due anni dopo la marcia su Roma , di oltre quaranta Fascisti,
convinsero Mussolini che l’ostilità dichiarata rendva la collaborazione con la vecchia
classe dirigente “democratica” , in nome delle Nazione, da lui auspicata, del tutto
impossibile.
Comunque è certo che se violenza Fascista ci fu, per la conquista del potere ( ed in
misura molto minore e cruenta di quella opposta ) essa cessò del tutto a risultato
raggiunto.
La seconda volta, nel 1945, vinsero gli antifascisti, o meglio approfittarono della vittoria dei
nemici stranieri.
Come si comportò la fazione che aveva preso il potere verso i connazionali ormai debellati
ed inermi, è una indelebile macchia di vergogna che soltanto i secoli potranno cancellare!
La marmaglia berciante e tripudiante dei “ partigiani dell’ultima ora” si dedicò al vile e
feroce massacro non solo dei combattenti superstiti caduti nelle loro mani, ma addirittura
dei loro simpatizzanti veri o presunti.
La sola accusa di essere stati “Fascisti” era sufficiente per subire il supplizio e tale fu il
destino di più di centomila uomini e donne del tutto inermi.
Tutta la classe dirigente della Repubblica Sociale fu sistematicamente assassinata e la
sorte subita dal suo Capo ed il vilipendio della sua salma provocarono l’orrore persino dei
nemici che egli aveva sino all’ultimo combattuto.
Reparti arresisi con patto di salvaguardia furono, non appena disarmati, massacrati fino
all’ultimo uomo.
Non solo il, Massacro si protrasse impunemente per mesi dopo la “liberazione” per segreto
ordine di quello che fu il titolare del ministero della giustizia democratica, ma la giustizia
ufficiale stessa continuò per anni ad erogare condanne a morte in danno di persone che
altra colpa non avevano che di avere servito la Patria nel modo che essi ritenevano
doveroso.
Fortunati tra i vinti furono coloro che, grazie alla famosa epurazione, furono soltanto
lasciati senza lavoro.
E’ vero tutto questo o me lo sono inventato io..?”
Quelli che Rutilio Sermonti ha riportato sono Fatti accaduti e non ipotesi e di fronte a
questi fatti si può trarre una sola conclusione e cioè che la cosiddetta Guerra civile fu
voluta ed attuata in modo preponderante da una sola parte: da quella antifascista con
l’egemonia del partito comunista il quale, sino al trattato di Yalta del Febbraio 1945, che
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assegnava l’Italia all’influenza Americana, sperava di sostituire la dittatura fascista con
quella Comunista Bolscevica internazionalista che faceva capo a Giuseppe Stalin.
D’altronde basta leggere Lenin e poi Giorgio Bocca per avere chiaro il quadro di cosa
volesse provocare la guerriglia e cioè, tramite rappresaglie scientemente provocate, la
creazione di un fossato di odio tra due fronti che prima non c’erano, ma che era
necessario creare per fare la rivoluzione.
Ecco perché, quando sentiamo, il 25 Aprile, le massime cariche dello Stato parlare di
“liberazione” ed ascoltiamo i soliti , ritriti “pistolotti” sul come il popolo insorse per scacciare
l’invasore, un senso di sgomento e di ribellione ci pervade nel sentire falsare la verità
storica e millantare meriti militari e guerrieri che sono considerati tali solamente in Italia (
basterebbe leggere le memorie del generale Eisenhawer, del Generale Montgomery e di
Winston Churcill per ridimensionare drasticamente la resistenza sia sul piano militare che
su quello etico).
Vogliamo qui ricordare che il comitato centrale del P.C.I. decise di mettere le formazioni
partigiane di osservanza comunista del settore nord orientale, sotto il comando del IX°
Corpus di Tito le cui mire sulle terre dell’Istria italiana erano palesi così come erano
conosciuti i sistemi sbrigativi e feroci che egli usava contro gli avversari.
Quello che avvenne in quelle terre a danno, non dei fascisti, ma degli italiani tutti, lo
raccontano le cronache delle “purghe anche contro partigiani non comunisti ( strage di
malga Porzius dove fu fucilato anche il fratello di Pier Paolo Pasolini), delle foibe, delle
fucilazioni di massa, degli espropri e dei profughi Istriani che ancora oggi vivono lontani
dalle loro terre e dalle loro case e che furono accolti in Italia dai partiti della resistenza, non
come fratelli esuli, ma come “colpevoli” di essere e di voler restare Italiani..!
Possono suonare pifferi e tamburi finché vogliono, ma la realtà non cambia e la storia,
magari tra cento anni, farà giustizia e ristabilirà la verità vera..!!
Noi già la conosciamo e ne siamo i testimoni per le generazioni a venire..!
LA MARGINALITA' DELLA POLITICA
Oggi 21-05-09, alla trasmissione "Odeon" si discuteva sulla decadenza della sinistra.
Bertinotti ha detto che il vero motivo sta nel fatto che la politica ha ceduto il passo al
populismo espresso dal Berlusconismo, dalla lega e da Di Pietro e che per risalire la china
é necessario passare attraverso un "Big Bang" politico.
Giusta la diagnosi, ma Bertinotti si é "scordato" di dire che se la gente é passata dalla
politica tradizionale al populismo ( illudendosi falsamente che questo sia la salvezza) é
perché la politica tradizionale ha largamente dimostrato di essere composta e gestita,
nella sua quasi totalità, da persone inaffidabili, corrotte, arriviste, amorali che hanno
sempre anteposto i propri interessi personali e di cosca a quelli del Paese e dei Cittadini.
All'operaio che guadagna 1.000 € al mese é insopportabile vedere che i suoi
rappresentanti politici e sindacali sguazzano nell'abbondanza e prendono 20 - 30 volte più
di lui ed inoltre che rubano, si fanno corrompere e se ne fregano di lui e del Paese ..!
Le motivazioni ideali hanno la loro importanza, ma quando si vedono le cose sopra
descritte, anche i più sprovveduti capiscono che esse vengono USATE per illudere ed
ingannare anche perché poi la Casta sta sempre meglio ed i lavoratori sempre peggio..!
Il populismo illude la gente che qualcuno abbia a cuore i suoi interessi, cosa che la politica
ha dimostrato di non fare!
I motivi dell'abbandono della politica da parte dei cittadini hanno ragioni pratiche e la colpa
é della casta politica e non dei Cittadini ..!!!
98
FRUTTI DI REGIME ( ROSSO)
Nella rossa Toscana, in località Querce al pino ( SI ) vicino a Chianciano, c'é una multisala
cinematografica.
Nella programmazione é inserito da subito 22-05-09 il film "Vincere" che parla del
presunto figlio segreto del Duce, ma manca assolutamente ( almeno sino a Luglio 2009) la
programmazione dell'altro film "Il sangue dei vinti" tratto dal libro di Pansa che narra
degli assassinii perpetrati DOPO il 25 Aprile da parte dei partigiani sui fascisti o presunti
tali.
Stesso discorso per il film “Katyn” che narra lo sterminio degli ufficiali Polacchi da parte
del comunismo Sovietico
Timore, paura del passato, cocienza sporca..?
Abbiamo poi saputo che la programmazione del film "Il sangue dei vinti" non sarà
effettuata neppure in provincia di Perugia, né in quella di Siena, né in quella di Firenze e
probabilmente anche in tutte la altre provincie delle regioni rosse.
Ora non é che tutti i gestori dei suddetti cinema siano tanto antifascisti da rifiutare il film,
ma naturalmente sanno che disobbedendo alle "veline" delle amministrazioni rosse
potrebbe succedere che le ispezioni comunali, delle ASL, dell'igiene, dei pompieri, della
polizia comunale, ecc. si intensificherebbero tanto da produrre seri guai e che in seguito ci
sarebbero grosse difficoltà ad avere permessi, licenze e quant'altro dipenda dalle
amministrazioni.
E', sebbene in modo incruento, ma egualmente efficace, il sistema analogo a
quello mafioso del "pizzo": O ti pieghi o sono guai....!!
Insomma, “l’ordine” non scritto è sempre lo stesso: Denigrare Mussolini ed il Fascismo e
difendere ad oltranza, magari occultando i fatti, l’antifascismo e la resistenza.
Lo si fa alterando la storia con vistose omissioni ed a volte con palesi menzogne.
Lo si fa boicottando chi vuole fare una analisi seria dei fenomeni storici e dei fatti anche
quando chi lo fa non è affatto fascista, ma addirittura antifascista dichiarato come Renzo
De Felice e Giancarlo Pansa, ma semplicemente non vuole sposare tesi preconcette,
faziose e false solamente per adeguarsi agli ordini di scuderia.
Quando poi diventa difficile criticare le leggi, le opere e le riforme volute dal Duce, allora si
rimesta nel pettegolezzo della vita privata, come se questa potesse diminuire il valore di
quelle …!
Il potere rosso ( ma in altre regioni fa lo stesso il potere di centrodestra..) ha occupato tutti
i gangli della vita sociale e tiene in ostaggio i Cittadini in modo tale che in tutti i punti
importanti della quotidianità c'é un loro "funzionario" che decide a chi dare ed a chi
togliere.
Un dato esemplificativo, ma inconfutabile e significativo: in Umbria, Toscana ed Emilia
Romagna la percentuale di licenze commerciali alle COOP rosse é di gran lunga superiore
che nelle altre regioni..
Viviamo oramai in una specie di regime occulto in cui la democrazia, l’uguaglianza dei
diritti e la legalità sono diventate formali e virtuali mentre dominano gli interessi dei
comitati d’affari, vere e proprie cosche politico — malavitose ….
Viva la democrazia ( che non c'é..)
PS IN DISTRIBUZIONE:
Vincere = 300 copie
Il Sangue dei vinti = 30 Copie
Katyn = 40 copie
99
AD UNA AMICA SULLE RONDE
Cara Angela,
Sono abbastanza d'accordo con te e mi preoccupo della tendenza di Berlusconi e dei suoi
Piduisti e mafiosi ad instaurare una dittatura occulta ( neanche poi tanto..).
Ma non sono certo le "RONDE" che la sanciranno, bensì le leggi illiberali che sono state
promulgate e che si faranno ...
Le "Ronde proletarie" io le ho subite nel Milanese negli anni 60/70 quando era pericoloso
andare al sabato a fare spese in città perché potevi trovarti ( come mi é successo) ad un
paio di metri dallo scoppio di una "molotov" mentre uscivi da un negozio...
Non credo che queste ridicole ronde Padane possano essere peggio.
Il punto é un altro; il punto é che questa democrazia é partita alla nascita non
attrezzata per esserlo veramente e, dando più spazio ai partiti che non ai cittadini
che hanno sempre potuto esprimersi surrettiziamente e non direttamente, ha di fatto
creato col tempo una oligarchia di gruppi di potere, politici ed economici, che sempre più
hanno esautorato il potere al "Popolo sovrano" che é sempre più diventato " Popolo
suddito".
La costituzione afferma che i partiti devono essere lo strumento per organizzare e
proporre la volontà politica dei Cittadini e non diventare essi stessi strumento di potere
esautorando i Cittadini e pertanto i partiti si sono resi colpevoli di tradimento della
costituzione..!!
In questo contesto é facile per un uomo o un gruppo dotati di mezzi, di capacità e di
spregiudicatezza, farsi avanti ad esasperare sempre di più questo esproprio di sovranità
popolare sino ad arrivare di fatto, ad una pseudo dittatura.
Questo poi é esattamente il disegno della P2 che a suo tempo fu condannata proprio per
tale reato e non scordare che Berlusconi era ( ed é ) un Piduista..
I discorsi sui "comunisti mangia bambini" da una parte o sul " pericolo di un rimontante
Fascismo" dall'altra sono solo sciocchi slogan senza costrutto e senza logica fatti per gli
stupidi ( che sono sempre maggioranza perché la qualità é inversamente proporzionale
alla quantità..).
E gli slogan, come dico io, sono fatti per evitare di pensare a chi a pensare fa fatica ..!!
Quello che conta e che deve preoccuparci é il dispiegarsi di un sottile disegno di riduzione
della possibilità decisionale dei Cittadini, di una subdola azione di promozione personale di
Berlusconi e di una crescente azione di anestesia etica della popolazione ridotta ad una
massa di rincoglioniti consumatori senza dignità e senza consapevolezza!
Un caro saluto dal tuo sconsolato amico,
Alessandro
100
DECRETINO DEL CRETINO
L’ultimo decreto governativo che detassa gli utili se vengono reinvestiti nell’azienda,
seppure apparentemente saggio e produttivo, ci sembra una operazione di “maquillage”
estetico, senza un reale effetto concreto.
La ragione è semplice: in questo periodo di grande crisi, con un PIL sotto zero, gli utili
NON CI SONO o sono talmente modesti da rendere il provvedimento insignificante al fine
di risolvere la crisi così come a combatterne gli effetti.
Dato che in questa contingenza economica negativa, specialmente per l’Italia, la cui
industria si è sempre basata sull’esportazione, ha invece un peso determinante la
concorrenza di Cina ed India che producono bene ed a prezzi estremamente competitivi,
sarebbe stato utile, anzi necessario, spingere l’acceleratore sulla ricerca, sia quella pura
che quella applicata, che sono le uniche vere fonti di tecnologie nuove, atte a combattere
la concorrenza ed a darci un certa competitività sui mercati internazionali.
Cosa ha invece fatto il governo?
Ha tagliato i fondi per la ricerca in tutte le ultime finanziarie, fondi che già prima dei tagli
tenevano la ricerca italiana agli ultimi posti in Europa e nel mondo come percentuale del
PIL investito.
Oggi gli istituti di ricerca debbono attingere ai pochi fondi stanziati, non per ricercare, ma
per pagare le bollette ..!!
Il non avere capito l’importanza essenziale della ricerca nel mondo di oggi ed il non avere
saputo prendere le misure adeguate per stimolare anziché mortificare questa branca vitale
di ogni moderna ed intelligente economia industriale, dà la misura della reale pochezza del
capo del governo che rasenta la stupidità.
India e Cina invece, nonostante siano favorite da costi di mano d’opera irrisori e da leggi
sociali ed ecologiche a maglie larghe, hanno capito l’importanza della ricerca e vi hanno
investito moltissimo così come hanno fatto nella formazione di personale tecnico
qualificato!
Ma Berlusconi dorme, va in giro per il mondo a raccontare barzellette ed a proclamarsi
“amico personale” di tutti i potenti che lo considerano invece poco più di un giullare di
corte, fa cene e festini con ragazzette di facili costumi, si auto loda in modo patetico e
chiacchiera tanto incantando i serpenti …
Sui problemi veramente importanti come il rilancio della ricerca ( ma anche sulla sanità,
sulla giustizia, sulle mafie, sull’immigrazione, sui trasporti, ecc. ecc.) nulla si muove e nulla
si fa mentre si bada solamente a cercare di contenere le pretese di potere della Lega e
parare i colpi bassi di Fini e degli altri “ribelli” del PDL.
101
Se è vero che ogni popolo ha i governanti che si merita e che questi sono la sintesi dei
suoi vizi e delle sue virtù, allora gli italiani sono un ben miserabile popolo.
Noi non crediamo che sia così perché la nostra storia ci dice qualche cosa di diverso, ma
certamente è necessario cominciare a svegliarsi dal torpore culturale e politico in cui ci
hanno ridotto tanti anni di governi senza palle e senza cervello e ricominciare ad
appropriarci della nostra sovranità popolare, della nostra capacità critica anziché adagiarsi
nel fare spesa, nella discoteca e nello sballo..
Non è ancora troppo tardi, ma solo se ci svegliamo e non superiamo un punto di “non
ritorno” e cominciamo a chiamare con il loro nome i decretini dei cretini ..!!
Alessandro Mezzano.
UN POPOLO DI SERVI
Siamo profondamente delusi dall’esito del recente referendum che dimostra, secondo noi,
che la maggioranza del popolo italiano ha l’anima del servo.
Ci riferiamo naturalmente non alla vittoria eventuale dei SI o dei NO, ma al mancato
raggiungimento del quorum non raggiunto perché la partecipazione al voto si è fermata al
23% degli aventi diritto.
Il significato, per quanto legittimo, è chiaramente una quasi totale rinuncia alla propria
libertà di decisione sulle questioni che interessano da vicino l’amministrazione della cosa
pubblica in favore di quella casta politica che a parole si disprezza, ma che nei fatti si
accetta come propria padrona a cui stare sottomessi nonostante l’arroganza, il
malcostume ed il disprezzo che essa dimostra dei diritti dei Cittadini.
La casta politica, nella sua quasi maggioranza, ha mandato ai Cittadini la richiesta di non
votare il che stava a significare:”.. lasciate stare, non vi impicciate.. voi non capite e non
sapete decidere, lasciate decidere a noi che siamo più bravi di voi e che sappiamo quello
che facciamo..!!”
La risposta che è arrivata dai Cittadini con l’astensione dà ragione alla casta politica.
E’ vero che si poteva essere sfiduciati dagli esiti dei precedenti referendum che sono stati
traditi dalla casta politica perché non solo disattesi, ma addirittura sovvertiti con una
legiferazione che andava al contrario della volontà espressa dai cittadini ( finanziamento ai
partiti che era stato negato e che invece è stato aumentato di circa dieci volte tanto,
abolizione del ministero dell’agricoltura che è ancora lì, l’abolizione dei contributi ai
sindacati che invece ancora li prendono, la responsabilità civile dei giudici, ecc. ecc. ) ma
l’aumentare per questo la delega alla casta politica ci pare un controsenso.
Si sarebbe dovuto protestare energicamente quando il parlamento ha legiferato in senso
contrario al volere popolare e non accettare che lo facesse impunemente.
La contentezza dei politici che ringraziano la gente per non essere andati a votare
dimostra ancora una volta che la casta politica è diventata regime e fa di tutto ed ha
l’interesse per trasformare i Cittadini da esseri coscienti e padroni del proprio destino in
una massa di rincoglioniti consumatori.
La Casta politica ha usurpato la sovranità popolare e per questo tradimento della
costituzione andrebbe punita.
Ma un popolo libero è un popolo che ha dignità, senso morale e sente il dovere di
partecipare.
Gli italiani hanno dimostrato di non avere queste qualità e sono perciò un popolo di servi
contenti di esserlo.
Alessandro Mezzano
102
SUL TERREMOTO IN ABRUZZO
Al di là delle polemiche, che si sprecano in questi giorni in cui gli sciacalli della politica
approfittano di ogni occasione per acquisire visibilità e meriti virtuali mangiando nelle
tendopoli o accarezzando qualche povera vecchietta sfollata oppure accusando il governo,
volgiamo fare alcune considerazioni:
1. In Giappone ci sono quaranta volte più terremoti che in Italia, ma i crolli e le vittime
sono un trentesimo di quelle che ci sono nei terremoti Italiani e questo vorrà pur
dire qualche cosa..!
2. Questo dimostra che, al di là delle chiacchiere in cui i nostri politici sono abilissimi,
non si é mai fatta una seria e tecnologica prevenzione.
3. Le indagini delle procure sulle responsabilità sono risibili e tutti, tranne i cittadini, lo
sanno perché gli edifici come la casa dello studente, e molti edifici pubblici sono
stati costruiti, senza che le autorità di ogni colore abbiano mai fatto i dovuti controlli
ed in collusione coi palazzinari, intorno agli anni 2000. Ora, dato che in Italia per
avere una prima sentenza da un tribunale ci vogliono almeno 5 anni, per quella
data tutti gli eventuali reati saranno caduti in prescrizione ( Berlusconi poi ha
recentemente ancora abbreviato i tempi di prescrizione dei reati..) e nessuno dei
colpevoli sarà mai incarcerato o punito!
4. Nessuno ha preso l’iniziativa per allungare i termini di prescrizione per reati
connessi ai crolli dell’Aquila e dell’Abruzzo e punire finalmente e concretamente chi
è direttamente responsabile di tanti morti e di tanti danni e questo significa, nei fatti,
una complice copertura da parte delle istituzioni e significa che, come sempre,
saranno solo i poveracci a rimetterci!
5. A parte le sceneggiate nell’emergenza, da anni si sapeva la situazione sismica
dell’Aquila e ciò nonostante non si è mai fatto nulla per prevenire, ma anzi si è
lasciata mano libera alla speculazione assassina.
Ci sarebbero da scrivere per pagine e pagine, ma nulla cambierebbe la conclusione più
evidente e cioè l’inaffidabilità delle istituzioni nel sapere e volere fare una congrua politica
del territorio perché essa non paga in immediato ritorno elettorale e quindi non viene presa
in considerazione da coloro che pensano solo al potere anziché alla corretta
amministrazione delle cosa pubblica:
Insomma é l'ennesima presa per i fondelli che le istituzioni fanno ai cittadini che, per parte
loro, sono sempre più incapaci di giudicare e si bevono tutto....
Naturalmente l'informazione tace su questi aspetti perché é complice e serva ed attacca
l'asino dove il padrone vuole...
Alessandro Mezzano
103
11 Settembre 2001
Ci eravamo quasi scordati dell’11 Settembre 2001 quando gli attentati alle torri gemelle (
sui quali per altro è ancora fitto e pieno di dubbi il mistero della ricostruzione degli eventi )
provocarono 2.974 vittime civili.
Ci sono tornati alla mente, quasi per caso, rivedendo un documentario sulla seconda
guerra mondiale nel quale erano evidenziati i bombardamenti di natura assolutamente
terroristica che gli alleati, ed in particolare l’aviazione USA, effettuarono in Italia ed in
Germania.
Questi bombardamenti, che furono, lo ribadiamo, premeditatamente terroristici perché
colpirono città smilitarizzate o obiettivi civili e non militari e con una costanza che esclude
assolutamente qualsiasi ipotesi di errore e che anche diversi autori internazionali
documentano come strategia terrorista, provocarono milioni di morti.
L’operazione si chiamava “Operation Thunderclap” ed era stata pianificata dai comandi
Alleati con scientifica precisione e con il preciso intento di fiaccare con il terrorismo la
resistenza delle popolazioni.
Nel solo Bombardamento di Dresda perirono ( quasi tutti bruciati vivi dalle bombe
incendiarie ) circa 200.000 persone, più di quelle perite nei bombardamenti atomici di
Hiroschima e Nagasaky che furono in totale 140.000.
Ma quasi tutte le città Tedesche e quasi tutte quelle Italiane subirono una sorte simile
e furono oggetto di Bombardamenti TERRORISTICI .
Rcordiamo a caso Gorla, Foggia, Torino, Milano, Roma, Padova, Verona, Bologna, ecc.
ecc. ecc. ecc.
Da aggiungere poi i mitragliamenti a bassa quota che costantemente colpivano corriere,
treni passeggeri, automobili o semplici viandanti.
Per tanto, alla luce di quegli avvenimenti delinquenziali ed inumani che gli USA compirono
65 anni fa, i 2.974 morti delle torri gemelle di New York, quale che ne sia la vera causa,
non solleticano né la nostra pietà, né la nostra solidarietà, ma anzi soddisfano, anche se
poco e solo in parte, la nostra giusta sete di vendetta.
Questo avvenimento darà all’arroganza USA la misura concreta di cosa voglia dire subire
in casa propria quel terrorismo che essi hanno elargito a piene mani in tutto il mondo e
sarà un passo verso il ristabilimento di un equilibrio di equità turbato da quei fatti immondi
della seconda guerra mondiale..!!
Alessandro Mezzano
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STORIA REPUBBLICANA
Un pomeriggio, passeggiando per OULX (Torino) , ho incrociato un vecchietto che portava
al collo un cartello con la seguente scritta :
I SAVOSLAVI , INNOCENTI AL PANTHEON
GLI ITALIANI , COLPEVOLI A BASOVIZZA
Mi é parsa una sintesi quanto mai efficace di questa Repubblica , nata da un 8 settembre
di vergogna , nella quale si esalta chi fuggì e si nascose ( e si trovò di fatto alleato al IX°
corpus di Tito che massacrò gli Italiani nelle foibe , con il beneplacito e la complicità dei
comunisti Italiani ) e si denigra chi non fuggì , ma assunse su di se anche le responsabilità
dei traditori e combatté per la Nobile Causa dei Principi , sapendo di perdere , sapendo di
morire !!
Da una parte i badogliani alleati di Tito , dall’altra i Marò della X° MAS che difesero gli
Italiani dell’Istria e della Venezia Giulia e per questo furono massacrati da Tito o uccisi dai
partigiani italiani e , comunque e sempre denigrati come la feccia della terra !
I frutti di questa repubblica li stiamo vedendo , di quelli dell’altra deciderà la Storia !
Alessandro Mezzano
LETTERA ALLA PATRIA
Cara Patria, sono un tuo figlio che ti ama e ti rispetta da sempre, sia perché educato in
una famiglia per la quale tu eri molto importante (più dei soldi, più delle convenzioni
sociali, più dell’ambizione, e più del posto sicuro) che per le mie identificazione ed
adesione successive ai valori che tu rappresenti.
Mai mi ha sfiorato il dubbio di non appartenere alla tua tradizione, alla tua cultura ed alla
tua Storia, dalle Alpi a Lampedusa e di non partecipare a possedere, nel bene e nel male,
tutto il patrimonio di valori, di pregi, di difetti, di genialità, di cialtroneria, di vizi e di virtù
espressi dal contenuto di quel crogiolo in cui, da secoli, si mescolano ribollendo le più
diverse etnie, i geni più vari e le innumerevoli culture che sono confluiti nella storia d’Italia
nel corso di ventidue secoli!
Qualcuno ha detto che se ci pungiamo non esce sangue, ma un coktail.
E’ vero e questo è la nostra specificità e la nostra ricchezza!
Così, in questo clima di limpide certezze, ho vissuto la mia infanzia e la mia fanciullezza.
Poi, dopo le «radiose giornate» del 1945, hanno tentato( nel mio caso senza riuscirvi) di
denigrarti, di svilirti e persino di annullarti.
Da un lato socialisti e comunisti, in nome dell’odio contro il Fascismo ( non contro gli ex
Fascisti perché se no, moltissimi, avrebbero dovuto odiare se stessi..) che ti aveva
onorata, esaltata e fatta grande e rispettata riuscendo, dopo secoli, ad affratellare nel tuo
105
nome Piemontesi e Siciliani, Veneti e Calabresi, Liguri e Laziali, come mai era riuscito né
ai Savoia, né ai governi del Regno dal risorgimento in poi.
Gli ordini di scuderia che Stalin passava ai suoi servi in Italia erano di promuovere
l’internazionalismo ( negazione delle Patrie) e di operare per la vittoria finale del blocco
Sovietico ed il primo progetto strategico fu, inevitabilmente, la denigrazione e la
successiva distruzione dell’amor Patrio e del concetto stesso di patria che fu descritta
come: «..un’invenzione della borghesia per sfruttare il proletariato..» ( progetto già
d’altronde tentato dal 1915 al 1922).
MI rendo conto che oggi tali imbecillità possono fare ridere, ma allora avevano «corso
legale» in Italia.
Dall’altro lato, l’assoluta genuflessione dei clericali ispirati dal Vaticano ( si, proprio quello
che aveva definito il Fascismo: «..una fortuna per l’Italia..» e Benito Mussolini come:
«..l’uomo mandato dalla Divina Provvidenza..») agli altri vincitori delle guerra, gli USA del
capitalismo assoluto, della concezione Calvinista della vita, di Wall Street e delle lobby
sioniste e massoniche, tendeva a porti, cara Patria mia, nella condizione di «colonia» di
fatto dell’altro blocco mondiale, nato a Yalta, antagonista a quello Sovietico.
Ora è chiaro che la stessa idea di Patria è una cosa che presuppone una sua specificità e
che quindi la sua esistenza implica la più assoluta indipendenza.
In una colonia, come l’Italia fu ridotta dai governi post bellici, l’indipendenza è un «non
senso» ed ecco perché il concetto stesso di Patria è soffocato e portato all’inedia con
l’obiettivo di farlo morire a poco a poco.
Per fortuna, cara Patria mia, tu sei di robusta costituzione e tutte queste manovre di
sinistra e di centro non sono riuscite, per ora, ad ucciderti.
Sono riuscite però a farti ammalare seriamente come dimostra, per esempio, la nascita di
movimenti come la Lega Nord che, pur avendo alla sua testa, per tua fortuna, individui di
grande modestia intellettuale, sono la negazione della Patria Italiana in nome di
evanescenti entità «Padane», storicamente ed etnicamente inesistenti.
Certo è ridicolo vedere oggi gli eredi di quel socialcomunismo prendersela con la Lega di
Bossi che è geneticamente, una loro creatura, una loro figlia naturale, ma tent’è : « la
mamma dei socialcomunisti è sempre incinta..»
Di amor Patrio si parla poco; i giovani non ti conoscono e le manifestazioni in tuo onore si
sono ridotte al formalismo delle parate militari del due Giugno ( per altro annullate per anni
da Presidenti della Repubblica che si comportavano come Presidenti di S.p.A.) ed alle
celebrazioni di vittorie sportive.
Ora il Presidente della Repubblica sta cercando di «rilanciare» la tua immagine e di ciò gli
sono sinceramente grato anche se considero questa promozione come una dovuta
riparazione al fatto di essere appartenuto a quel mondo politico che ti ha ridotto allo stato
miserrimo in cui sei.
Spero che non rimanga una moda e che, piano, piano, la tua immagine e la concretezza
dei valori che tu esprimi, riesca a far breccia nei cuori e nelle menti delle giovani
generazioni perché se tu hai bisogno di loro per sopravvivere, esse hanno bisogno di te
per essere vive nell’anima e per non diventare solamente uno stupido e vuoto gregge di
rincoglioniti consumatori, categoria e non uomini, utili al capitalismo mondialista, ma inutili
a se stessi ed alla società.
Prego, senza retorica, ma con assoluta convinzione, i nostri padri che per te hanno dato
fatiche, ansie e sangue, di aiutarti a riconquistare i cuori degli Italiani affinché la loro vita
torni ad essere più piena e consapevole e non consista più solamente in discoteche,
abbuffate, spinelli e vacanze sulle spiagge estive.
Ti saluto cara Patria mia, assicurandoti che, nonostante tutto, puoi sempre contare su di
me e su altri, non moltissimi, ma numerosi figli, che sono pronti a tutto per difenderti,
onorarti e servirti perché così ci hanno insegnato e così sentiamo nel nostro Italianissimo
cuore.
Alessandro Mezzano
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Moiano 21 Ottobre 2002
IL SALUTO DELLA BRAMBILLA
Al giornale "Repubblica" in merito alle foto della Brambilla col braccio teso.
Premesso che la Brambilla NON CI PIACE né come ministro, né come donna politica
asservita a Berlusconi, né come donna, prima di imputarle un "Saluto fascista" che nel
video da voi prodotto dura un decimo di secondo e quindi può essere un semplice gesto di
saluto, dovreste meditare e fare i conti in casa vostra.
Perché se la Barmbilla non é mai stata né fascista, né Missina, né simpatizzante di tale
movimenti e se non si capirebbe perché, col suo opportunismo, lo dovrebbe diventare oggi
che essi sono perdenti ed ufficialmente condannati dalla sua parte politica ( ricordate le
dichiarazioni di Fini e di Alemanno..??) voi invece avete avuto in casa vostra chi Fascista
é stato ed anche un fascista razzista.
Nell'estate del 1942 il "Nume" di Repubblica EUGENIO SCALFARI scriveva su "Roma
Fascista" ed ovviamente non ancora su Repubblica che avrebbe diretto per un
ventennio: "Gli imperi moderni quali noi li concepiamo sono basati sul cardine razza,
escludendo pertanto l'estensione della cittadinanza da parte dello stato nucleo alle
altre genti" (.)
Ed ancora: Nel luglio del 1942 scriveva su "Roma fascista" cose così: «Ancora oggi è la
stessa voce del Capo che ci guida e ci addita le mete da attingere. [...] Oggi mentre
sembra che Sua Maestà la Massa (come la definì il Duce in un lontano giorno)
mascherata da veli più o meno adeguati tenti di riprendere il suo trono, è necessario
riporre l'accento sull'elemento disuguaglianza, che il Fascismo ha posto come
cardine della sua dottrina»
Ed ancora: Pochi mesi dopo, nel settembre, sempre sulla stessa rivistina liberal, si
spiegava meglio: «Un Impero del genere è tenuto insieme da un fattore principale e
necessario: la "volontà di potenza" dello Stato nucleo, che poggia su due pilastri
essenziali: il "popolo" quale elemento di costruzione sociale; la razza quale
elemento etnico, sintesi di motivi etici e biologici che determina la superiorità
storica dello Stato nucleo e giustifica la sua dichiarata "volontà di potenza"».
Certo, POI si é convertito ed é diventato il nume tutelare dell'antifascismo, ma
considerate che quando le conversioni degli individui ( faccio fatica a chiamarli uomini..)
COINCIDE ESATTAMENTE con il tracollo dell'istituzione che sosteneva la precedente
ideologia e produce in coincidenza il salvataggio della pelle e della carriera, ebbene in
107
questi casi il termine conversione non é esatto ed al paese nostro si chiama
OPPORTUNISMO.
Noi nutriamo grande rispetto per coloro che seppero essere antifascisti dal 1922 al 1943
perché per esserlo in quel periodo ci voleva coraggio, onestà intellettuale e coerenza,
ma abbiamo il massimo del disprezzo per coloro ( e l'elenco é lunghissimo e traboccante
di codardia) che lo diventarono quando non c'era più pericolo ed anzi era diventato molto
conveniente e bastava avere una buona dose di viltà e di opportunismo..!
Tornando però ai giorni nostri, mi pare che se la sinistra, dopo 64 anni dalla fine della
guerra e dalla caduta del Fascismo, quando vuole fare opposizione a Berlusconi non trova
di meglio che tacciare di Fascismo il governo ed i suoi componenti, significa che essa é
vuota sia di contenuti che di proposte oltre che di cervelli..!
Siete alla canna del gas e se siete voi l'opposizione, Berlusconi ci starà purtroppo sul
groppone per decenni ...!!!!
Alessandro Mezzano
L'IMPERO USA
Apprendiamo che il New York Times ha pubblicato un articolo sul "delitto di Perugia"
sostenendo l'innocenza di Amanda in base, secondo il giornale, alla "leggerezza" ed alla
"superficialità" con cui la magistratura italiana ha condotto le indagini.
Evidentemente quello di volere sottrarre i cittadini USA alla giustizia dei Paesi dove essi
commettono delitti é una abitudine degli Americani che si ritengono talmente superiori al
resto del mondo da non dovere soggiacere alle leggi ed alla giurisdizione che non sia
quella USA.
In Italia lo hanno dimostrato palesemente con l'incidente del Cermis che causò parecchi
morti a causa di una irresponsabile manovra degli aviatori USA, sottraendo il giudizio dei
colpevoli che poi, in USA, vennero o assolti o condannati a pene così lievi che non
impedirono loro di proseguire la carriera in aviazione e di essere addirittura promossi.
Lo hanno fatto con il caso Calipari che fu ucciso in Iraq da soldati americani, delitto per il
quale non si permise alla magistratura italiana di procedere contro il colpevole ben
individuato che in USA non subì alcuna condanna per il delitto.
Lo hanno rifatto pochi anni fa quando a Roma due studentesse americane si sono
ubriacate ed hanno dato fuoco all'albergo dove alloggiavano provocando alcuni morti e
l'ambasciata USA le ha rimpatriate in tutta fretta sottraendole alla giustizia italiana.
A parte la palese ingiustizia, colpisce il disprezzo per le leggi di altri Paesi e la convinzione
che i cittadini USA siano in qualche modo superiori a tutti gli altri cittadini del mondo, quasi
una razza eletta e che i danni arrecati agli stranieri non siano perciò tanto gravi da dovere
subire castigo ..!!
108
Si potrebbe commentare che la "razza" USA é la discendenza dei deportati Inglesi ed
Europei e quindi di delinquenti, ladri, assassini, pazzi e maniaci, la feccia di quei
Paesi, che venivano inviati nelle colonie d'America come schiavi o come galeotti in
alternativa all'impiccagione che li attendeva in patria e perciò non hanno "sacri lombi" da
vantare nella loro discendenza.
Si potrebbe obiettare che i loro antenati recenti, per farsi posto in America hanno
scientemente sterminato milioni di Pellerossa il che non dà loro il diritto di giudicare
chicchessia e meno che mai di ritenersi superiori ad altri, ma non é questo il punto.
Il punto é che gli Americani si comportino come cittadini di un impero ed in verità quello
USA é un impero con la differenza, rispetto per esempio all'impero di Roma, che quello
oltre alla spada ha esportato la legge, la giustizia e la cultura ed é sempre stato un impero
ecumenico in cui hanno avuto posto anche imperatori stranieri come gli Spagnoli Traiano
ed Adriano o gli Illirici( Albanesi) Costantino il grande, Gaio Valerio Diocleziano e Marco
Aurelio Probo o il Gallo Tito Aurelio Antonino, mentre quello americano ci ha regalato la
droga, la coca cola, la borsa, l'AIDS, la bomba atomica, oltre all'arroganza, la prepotenza
ed una falsa democrazia che cela una oligarchia del denaro ..!
Noi respingiamo questo imperio e vorremmo che anche i nostri governi ( tutti, di
centrodestra e di centrosinistra) facessero altrettanto anziché porsi sempre
servilmente proni all'arroganza USA ..!!
L'Italia non sarà forse il migliore dei modelli ( specie oggi e specie con questa classe
dirigente), ma certamente non ha nulla da imparare dagli Americani né in fatto di storia, né
in fatto di giustizia, né in fatto di cultura e nemmeno in fatto di civiltà!
Alessandro Mezzano
L’EMPEREUR
Silvio Berlusconi ne ha l’ambizione, ha una infinita ed ingiustificata autostima, ha i mezzi
ed il potere che in questa società moderna sono il denaro e la comunicazione, ha
l’opportunità che è data dal grandissimo consenso che un popolo edonista e superficiale
gli ha concesso in nome di un carisma in parte naturale ed in parte costruito in termini
pubblicitari e senza riflettere su cosa ci sia dietro la facciata e dalle maglie larghe di
questa democrazia fasulla che dà potere alle oligarchie politiche anziché al popolo.
109
Silvio Berlusconi sta correndo sistematicamente verso l’investitura al potere assoluto e
definitivo della sua persona, re di un popolo di citrulli ( contento lui..) pronti ad osannarlo
come “l’Uomo del destino”, “il salvatore della Patria”..!
Anche i suoi avversari pare siano in fondo soggiogati da questo piccolo uomo ( attenzione
la storia ci insegna che le ambizioni sono spesso inversamente proporzionali alla statura
degli uomini..) che si autopromuove, si esalta e si santifica ad ogni occasione, senza più
pudore e senza un minimo di capacità di autocritica e di autoironia Tant’è che oramai
anche loro sono quasi zittiti e si limitano a bisbigliare una opposizione senza contenuti,
senza intelligenza e senza proposte credibili..!
Ha cominciato con il porsi al di fuori ed al di sopra della legge per sfuggire alla giustizia
che lo incalzava per reati come truffa, falso in bilancio, corruzione, evasione fiscale,
finanziamento illecito ai partiti e per farlo ha costretto la sua corte di parlamentari
mercenari ad approvare leggi che derubricavano i reati, che accorciavano apposta per lui i
termini di prescrizione per porlo al riparo di condanne certe, che sospendevano il giudizio
pendente in tribunale a motivo
della sua carica istituzionale dimenticando che chi è ai vertici del governo dovrebbe dare il
buon esempio anziché approfittarne per procurarsi l’impunità …
Ringalluzzito dal successo di queste manovre e dalla anestesia morale della popolazione
che anziché gridare allo scandalo e ribellarsi continua ad appoggiarlo ed a dargli il suo
consenso elettorale, ora sta preparando la fase successiva che consisterà, sono parole
sue, nel modificare leggi, regolamenti e la stessa costituzione per aumentare il potere del
capo del governo esautorando sempre di più il Parlamento e la magistratura e lasciandolo
libero da quei laccioli procedurali che rallentavano e controllavano il suo decisionismo!
Sembra quasi di assistere a quelle manovre del basso impero Romano, quando chiunque
avesse potere militare e denaro ( oggi potere mediatico e denaro..) poteva aspirare a
comprare la carica imperiale con l’appoggio dei pretoriani.
Appare inoltre significativo che nelle regioni maggiormente controllate dalle mafie il suo
consenso elettorale sia molto maggiore che in altre regioni d’Italia.
Potrebbe essere una coincidenza, ma la vita ci ha resi diffidenti e noi alle coincidenze
stentiamo a credere..!!!
Ed allora prepariamoci, tra non molto perché i tempi anagrafici lo incalzano e non ha tanto
tempo da perdere in attesa, ad assistere alla incoronazione di Silvio I° da Arcore,
Imperatore d’Italia.
Ringraziamo reverenti questa democrazia, nata dalla resistenza, che gli ha permesso, nel
rispetto formale delle leggi e della costituzione, di salire tanto in alto sperando solamente
che, quando cadrà, si faccia tanto male ….!
Alessandro Mezzano
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POTREBBE ACCADERE…
PRAIS UATERHAUAS CUPER ( PRICE WATERHOUSE COOPER)
Il sig. Giuseppe Rossi, “consulting” ( Consulente) del Prais Uaterhaus cuper (PCW) è
stato arrestato ieri negli uffici di questa impresa per “ avere sfidato le direttive con l’uso, in
ripetute occasioni, di un Italiano corretto nel suo lavoro professionale” secondo quanto
consta nella denuncia presentata al commissariato Milanese di Porta Romana.
L’arrestato, secondo i testimoni avrebbe provocato diverse scene di terrore linguistico tra i
suoi colleghi.
I problemi iniziarono in Aprile, quando il Sig. Rossi giunse in azienda ed insistette nel voler
mettere “Capo Prodotto” sul suo biglietto da visita in luogo del “Product Manager” che
appariva nei biglietti da visita dei suoi colleghi.
“Sin dal primo giorno ci palesò la sua tendenza” ha riferito il sig. Serviletti “ Account
manager” ( direttore dei conti) del PCG “ ma mai avremmo creduto che arrivasse a reagire
con la violenza verbale che esibì poi”.
Un mese più tardi, durante la presentazione del catalogo commerciale, il Sig. Rossi
proiettò sopra uno schermo diverse diapositive che mostravano scritti in perfetto italiano,
mentre commentava ad alta voce i grafici e le cifre dell’impresa in un discorso totalmente
sprovvisto di anglicismi.
Davanti agli occhi dei colleghi “inorriditi”, secondo testimoni, sfilarorono varie scene di
frasi scritte nella lingua di Alessandro Manzoni senza che il “consulting” mostrasse alcun
pudore o vergogna per quanto stava facendo!
“ Il catalogo dell’impresa era stato tradotto e pertanto manipolato” assicurò il “Managing
Director” ( Direttore Generale) Comm. Mercenarini, questo individuo aveva sostituito tutti i
“markets”, “targets”, “inputs”, slides” e “sponsors” con “mercato”, “ obiettivo”, “diapositive”,
e “patrocinatori” ed altri diversi termini che man, mano apparivano.
Il risultato fu che:”.. non capimmo nulla della presentazione e ciò provocò lo sconcerto
generale”.
Inoltre, secondo quanto consta dalla denuncia, l’arrestato avrebbe cambiato le parole “
outsourcing”, “finances” e “transactions” con “subcontratti”, “finanze” e “transazioni”.
” E avrebbe potuto andare oltre, ma non potevamo lasciarlo proseguire..!” ha riferito
indignato il responsabile del PCG Cavalier Albionetti.
Il Sig. Rossi non poté terminare la sua presentazione perché fu bloccato da due colleghi, il
“Phone & Door Manager” ( ricezionista ) ed il “Security Surveillance Officier” ( Guardia
giurata) ed ammanettato sino all’arrivo della polizia che mise il “consulting” ( consulente) a
disposizione della Magistratura.
“ Lo ha fatto per provocare” commentava ieri il Sig. Reggitore “ Director Ball’s manager” (
reggi palle del Direttore). “Chi si crede di essere, un “ Big Boss” ( Grande Capo) ..??
Alessandro Mezzano
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Badanti & Colf
Si fa un gran parlare, a proposito del decreto legge sulla sicurezza che ha sancito il reato
di “Immigrazione clandestina”, di badanti e colf che, essendo per la gran parte appunto
immigrati clandestini, si troveranno nella situazione di essere rimpatriate coattamente
sguarnendo così sistemazioni famigliari e creando scompensi e disagi in tante famiglie che
avevano trovato una soluzione ai problemi che il prolungamento della vita media e la
necessità di lavorare di entrambi i membri della coppia avevano creato.
Noi non vogliamo qui entrare nel merito del decreto legge, ma cogliere il pretesto per fare
alcune considerazioni di natura etica e sociale, soprattutto per quanto riguarda le badanti,
che ci paiono di non secondaria importanza.
Per prima cosa vogliamo denunciare una carenza da parte dello Stato che, a fronte di una
mutata situazione relativa alla sopravvivenza in età più avanzata rispetto al passato della
media delle persone, non ha saputo adeguare l’organizzazione e l’assistenza sociali a
questa mutata situazione.
Premesso che secondo la costituzione tutti, in qualità di cittadini, abbiamo diritto alle cure
e ai presidi di assistenza atti a dare a ciascuno una vita dignitosa, le persone anziane, per
quanto in discreta salute, sono debilitate ed invalide per il fatto stesso di essere anziane (
senectudo ipsa morbum.. la vecchiaia stessa è una malattia) e pertanto avrebbero il diritto
di essere assistite nella quotidianità della loro vita.
Il costume delle badanti è pertanto solamente un rimedio privato ad una carenza pubblica
anche se, spesso, è anche un modo per scaricarsi dai doveri di assistenza famigliare che
ciascuno di noi ha verso genitori e parenti anziani.
Dovrebbe essere lo Stato ad intervenire laddove persone anziane non riescono più a
badare a se stesse in modo autonomo ed autosufficiente perché questa è in effetti una
situazione di malattia e di invalidità che rientrano in quei casi che hanno diritto alla
assistenza pubblica.
Certamente sono cose che costano e di fronte al denaro ed alla spesa, lo Stato fa
orecchio da mercante così come ha fatto chiudendo i manicomi e non provvedendo a
creare le strutture sostitutive previste, ma addossando ai famigliari impreparati e senza
risorse, l’onere di gestire alienati mentali creando situazioni a volte ingovernabili e che
spesso sfociano in tragedie.
Lo ha fatto ancora eludendo i grossi problemi degli andicappati, che ha ipocritamente
pensato di risolvere semplicemente cambiandogli il nome in “diversamente abili”, ma
senza adottare, salvo poche ed insufficienti provvidenze, tutti quegli accorgimenti pratici
per rendere la loro vita meno disagiata.
L’altro lato della questione, strettamente collegato con il primo, è quello della
deresponsabilizzazione personale che spinge le persone a trascurare i propri doveri sociali
e famigliari a favore del proprio benessere e del proprio divertimento.
Lo stesso spirito che spinge ad abbandonare per strada gli animali domestici quando
112
arriva il periodo delle ferie, è quello che porta a ricoveri ospedalieri con pretesti fasulli di
anziani che altrimenti rovinerebbero le vacanze ai giovani.
La stessa differente struttura famigliare rispetto ad una volta, indica questa tendenza.
Un tempo le famiglie abitavano assieme ed i vecchi facevano parte integrante del nucleo
famigliare e chi non avesse provveduto alla cura dei propri vecchi sarebbe stato oggetto
della critica e della disapprovazione generale del contesto sociale in cui viveva.
Oggi ogni nuovo nucleo famigliare fa vita a se e gli anziani sono sfruttati solamente come
bambinai, come banca di prestiti o come guardiani di casa e cioè, secondo i crismi del
materialismo capitalista che condiziona questa nostra società, sino a che sono utili e
danno una rendita concreta mentre vengono abbandonati a se stessi senza rimorsi
quando la loro utilità cessa.
Tutto questo è coerente con i principi informatori di questa nostra società moderna,
materialista ed edonista che ponendosi come unici traguardi il denaro, il profitto ed il
benessere personale, porta immancabilmente verso una forma di cinismo e di egoismo
che vede nei doveri e nella solidarietà degli inutili oneri e degli impicci sulla strada della
propria soddisfazione personale.
Ecco perché, secondo noi, il vero problema delle badanti non sta nel decreto legge che le
pone in una situazione di precarietà , ma nel fatto stesso che esse siano necessarie in un
contesto sociale in cui si sono stravolti i rapporti famigliari e nel quale lo Stato non svolge il
proprio dovere di assistenza ai cittadini che non sono più in grado di badare a se stessi.
Perché anche se l’uso delle badanti permette di soddisfare le esigenze di quegli anziani
che hanno parenti disposti a pagare la retta del loro servizio, è evidente l’ingiustizia verso
tutti coloro che, pur essendo in stato di necessità, non possono permettersi tale spesa né
direttamente né tramite parenti.
Cosa suggerisce lo Stato per queste persone?
Le gettiamo in un lazzaretto, ben nascoste, a morire di depressione e d’inedia ..??
Alessandro Mezzano
L’ULTIMA TRINCEA
Sfogatevi finché potete a criticare gli U.S.A. ed Israele ed a predicare contro l’imperialismo
del capitalismo mondiale perché forse, tra non molto, non sarà più possibile farlo se non a
rischio della libertà e della vita.
Si va avanti per gradi, forse anche alternando a fasi di concitata operatività, fasi di stasi
apparente che servono a consolidare le posizioni acquisite ed a prepararsi per le
operazioni successive, ma il traguardo finale verso cui sta marciando il mondo è la
costruzione dell’Impero Statunitense Mondiale con le braccia a Washington e il cervello a
Tel Aviv.
Se a qualcuno l’idea fa sorridere e pensa che siamo in paranoia o che stiamo comunque
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esagerando, lo invitiamo a fare alcune considerazioni su dati di fatto oggettivi ed
incontrovertibili.
- E’ in atto il processo della «Mondializzazione» finanziaria dei mercati, delle produzioni e
dei consumi sfruttando i differenziali sociali, legislativi ed economici per trarre profitto
senza apportare ricchezza.
E chi domina e gestisce la regia della globalizzazione se non gli USA e Wall Street?
- Da Dresda a Hiroshima alla Korea, al Vietnam, alla Bosnia, al Kossovo, alla Serbia,
all’Afganistan ed all’Iraq, è stato tutto un crescendo di azioni militari che con il pretesto
della difesa della democrazia, in realtà ha difeso gli interessi strategici ed economici degli
USA aumentandone il potere e l’influenza economica, commerciale e "culturale" e
soggiogando o colonizzando progressivamente sempre più ampie zone del pianeta.
- La politica estera Europea, sia come Unione Europea che come risultante delle politiche
dei Paesi componenti è sempre di più soggetta e condizionata dei progetti Amerikani.
Insomma le decisioni fondamentali della politica Europea si prendono a Washington e Tel
Aviv e non a Bruxelles…
- Dal vocabolario alle abitudini alimentari, dal vestire all’ascoltare musica, dal leggere al
determinare progetti e modelli di vita, stiamo diventando sempre più succubi della morale (
o della amoralità) di quella «cultura» Calvinista – materialista che è l’asse portante del
pensiero Amerikano!
Se a qualcuno questo percorso ricorda quello dell’Impero Romano che, anche lui
conquistò il mondo, vogliamo sommessamente osservare che Roma portò al mondo
civiltà, arte, tecnica, diritto, ottima amministrazione, benessere oltre ad un tale
ecumenismo politico da permettere che molti Imperatori giungessero dalla più lontane
terre dell’impero a dominare Roma.
Oggi è già una colpa essere con l’Islam o con la Palestina, domani lo potrà essere parlar
male della Coca Cola o preferire gli spaghetti ai Cis Burger di Mac Donald’s.
Fuor di paradosso, gli Usa, senza ormai più nemici che li possano impensierire ed anzi,
con la complicità di una Russia allo sbando, di una Cina malata di post comunismo e di
un’Europa imbelle e masochista, stanno marciando verso la conquista della terra ed il
risultato sembra ormai ineluttabile.
Sinceramente non sappiamo, a questo punto, se questa avanzata è suscettibile di essere
arrestata, rintuzzata e sconfitta.
Noi lo speriamo vivamente e gli eventi della Storia, come l’improvviso crollo dell’impero
Sovietico, ci confortano nel non ritenerlo impossibile, tanto più che infiniti sintomi
denunciano la crisi profonda e la malattia strutturale del capitalismo.
Comunque non può essere il calcolo delle probabilità di vittoria a farci schierare, ma la
scelta deve essere fatta in funzione della giustezza della causa.
La scelta giusta è già una vittoria..!!
Alessandro Mezzano
FACCIAMO FINTA
Facciamo finta che il presidente Napolitano sia sempre stato una brava persona e che
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non abbia mai avallato l’URSS che massacrava gli ufficiali polacchi a Katyn e gli operai
Polacchi a Stettino o che schiacciava sotto i cingoli dei carri armati l’ansia di libertà del
popolo Ungherese e di quello Cecoslovacco e che così non si siano comportati tutti i
dirigenti ex comunisti ed ora PD..
Facciamo finta che Umberto Bossi non sia stato iscritto al PCI prima di inventarsi la lega
e che non abbia mai detto di Berlusconi “ il mafioso di Arcore”, il “Berluskaiser”, che abbia
mai gridato “ .io con il tricolore mi ci pulisco il culo..” o che abbia fatto scrivere lo slogan
“Forza Etna” quando in Sicilia il vulcano stava eruttando lava ...
Facciamo finta che Berlusconi non sia stato iscritto alla P2, che non sia stato il datore di
lavoro di Mangano, un mafioso condannato per mafia e per duplice omicidio che faceva lo
stalliere ad Arcore, che non abbia pagato ( come provato da sentenza del tribunale)
l’avvocato Mils per corromperlo in merito ad una sua testimonianza in tribunale, che non
abbia pagato tangenti a destra ed a manca e che sia dunque una persona per bene ..
Facciamo finta che Casini, La Bindi, la Binetti e tutti gli ex democristiani non fossero al
corrente ( e quindi complici morali) della corruzione sistematica che rubava denaro ai
cittadini per portarlo nelle tasche del partito e dei suoi maggiorenti.
Facciamo finta che Gianfranco Fini non sia un Giuda Iscariota che per trenta putridi
denari ha venduto ideali, coscienza e camerati
Facciamo pure finta e viviamo tranquilli in questo mondo ipocrita, falso, drogato dal
denaro e dall’egoismo, che puzza di marcio e di morte …..!! Facciamo finta di vivere ..!!
Alessandro Mezzano
MAFIE, LA SCONFITTA DELLO STATO
Nonostante la caparbia dedizione che, per senso del dovere e dello Stato, molti gregari
della magistratura, delle forze dell’ordine e di alcune amministrazioni assieme ad alcuni
membri della società civile dimostrano quotidianamente, rischiando la tranquillità, i beni ed
anche la vita, dobbiamo con senso di dolore e delusione profondi, constatare che la guerra
contro le mafie che strangolano la vita civile del Paese è persa senza speranza!
Intere regioni meridionali, Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata e Campania sono fuori dal
controllo dello Stato che in queste zone non ha, come dovrebbe in un Paese legale, né il
controllo del territorio, né il monopolio dell’uso della forza.
Basta vivere per un mese in queste terre per potere toccare con mano le fondamentali
differenze con il resto del Paese.
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Non solo non esiste alcun sviluppo industriale, artigianale e commerciale, ma addirittura
queste attività stanno pian, piano morendo ed ogni giorno qualcuno chiude i battenti
mentre nessuna nuova attività lo sostituisce.
Le migliori intelligenze giovanili
fuggono non appena hanno la possibilità di cercare un lavoro decente e pulito altrove ed è
difficile dare loro torto anche perché l’eroismo di restare non porta a nulla e non sa
generare riscatti.
I paesi e le città stanno diventando posti abitati da vecchi, da impiegati dello Stato e del
parastato che vivacchiano rassegnati in un limbo grigio e senza alcuna prospettiva per il
futuro.
Uno dei sintomi che sono la prova di come le mafie si stiano invece rafforzando e di come
agiscano indisturbate, quasi alla luce del sole, è quello della proliferazione,
apparentemente assurda ed illogica, delle banche.
In cittadine di 15.000—20.000 abitanti, nella situazione economica che abbiamo descritta,
si arrivano a contare 15 o 20 banche che sono assolutamente incongrue alla apparente
situazione economica della zona.
E’ chiaro perciò che questo proliferare serve alle mafie per operazioni di riciclo, di
trasferimenti occulti o di manovre di mimetizzazione di patrimoni non giustificabili.
La politica locale e quella nazionale di cui questa è cinghia di trasmissione, è collusa e non
solamente per uno scambio tra indulgenza e consensi elettorali, ma anche per una
organica aggregazione in affari sporchi come stanno a testimoniare le cronache di ogni
giorno.
Non siamo solo noi a dirlo.
Anche Giovanni Falcone, che di mafia se ne intendeva e che la combatté sino all’estremo
sacrificio, nel suo libro “Cose di cosa nostra” dice testualmente: “.. l’unico tentativo serio di
combattere la mafia da parte dello Stato fu fatto durante il Fascismo con il prefetto Mori.
Dopo di allora lo Stato ignorò, sottovalutò o colluse …”
Oggi le mafie sono come un cancro che sta propagando le sue metastasi in tutto
l’organismo e così, un passo alla volta, esse stanno risalendo la penisola ed interessando
nuove zone geografiche che sino a pochi anni fa erano sostanzialmente immuni.
Chiedetelo agli abitanti del nord della Calabria o a quelli del sud del Lazio o
semplicemente scorrete le cronache degli ultimi anni di queste zone per avere conferma di
quanto diciamo!
I governi sono stati sempre incapaci di affrontare realisticamente il problema e si sono
limitati, a volte, ad emettere “grida manzoniane” piene di retorica e prive di efficacia, tant’è
che lo Stato è arretrato e le mafie sono avanzate.
Oggi poi, con un capo del governo come Berlusconi che ha fondato il suo partito tramite
Dell’Utri, condannato per mafia, che ha ospitato in casa sua ad Arcore un delinquente
come Mangano, condannato per mafia e per due omicidi, e che è sospettato di avere
riciclato soldi sporchi, non abbiamo più alcuna speranza, non diciamo di vincere le mafie,
ma nemmeno di cercare di contrastarle ..!
Alessandro Mezzano
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ISALM & INTEGRALISMO
Con frequenza ci giungono dai Paesi islamici notizie tragiche sulle vere e proprie
persecuzioni che le minoranze cristiane subiscono ad opera di fanatici mussulmani che
non tollerano l’idea di religioni diverse e che si sentono investite da Dio della missione di
distruggere la blasfemia.
La cosa ci irrita per la sua intrinseca, tragica stupidità, ma non ci stupisce, convinti come
siamo, che ogni religione massimalista e monoteista, quando ha in mano il potere del
numero e della forza, mette da parte quella misericordia e quella tolleranza che aveva
predicato sino a ieri, quando era minoranza e si sforzava con codardia e con riserva
mentale di non mettersi contro il potere costituito, per mostrare il suo vero volto di
assolutismo e di intolleranza, passando magari da perseguita a persecutrice.
Molto spesso, praticamente sempre, la storia registra tali passaggi di posizione.
Lo abbiamo visto con lo stesso cristianesimo dopo che Costantino ne fece la religione di
stato dell’impero Romano, quando esso passò piano, piano, dall’interno dei circhi in pasto
alle belve feroci alla santa inquisizione con torture e roghi ed al potere temporale assoluto.
Lo abbiamo visto con il dilagare dell’impero Ottomano con le conversioni forzate, gli
“impalamenti” e le condanne degli “infedeli” così come lo stiamo vedendo oggi in
Afganistan, in Sudan, in Pakistan, in Iraq ed in ogni Paese dove l’Islam domina,
indipendentemente dal potere politico che governa.
Lo stiamo vedendo, da quando il sionismo ha riportato gli ebrei nella “terra promessa”, in
Israele ed in Palestina dove tutto quanto patito in “Progrom”, persecuzioni, fame, tortura,
assassinii, deportazione e discriminazione razziale, viene ritorto, moltiplicato a dismisura,
sull’incolpevole popolo Palestinese che agli occhi dei Sionisti ha il grave torto di abitare
quelle terre senza essere di razza ebraica e di intralciare con la sua stessa esistenza il
disegno divino ( sempre ci si scusa e ci si assolve arrivando al “Dio lo vuole”..!!) di “..dare
al mio popolo il dominio su tutte le Nazione..” così come dice la Bibbia.
La cosa ridicola, se non fosse invece tragicamente stupida, è che il Dio delle tre religioni
predica ed ordina ai propri fedeli la misericordia, la tolleranza e la fraternità anche se, in
altre occasioni, ed in contrasto con se stesso, ordina di punire gli infedeli di una colpa,
quella del non credere nella “vera fede” che, per sua natura, non può essere tale..
Noi non siamo credenti e pertanto l’aspetto puramente religioso del problema non ci
interessa.
Vorremmo però qui denunciare, anche se temiamo di parlare al vento perché contro i
fanatismi e gli integralismi religiosi le orecchie sono chiuse ed i cervelli sono ottenebrati, la
incoerenza, la riserva mentale e la perfidia di una parte del mondo Mussulmano e
precisamente di quello che ci vive accanto in Europa e che si fa ogni giorno più numeroso
seppure ancora una minoranza.
Ogni volta che sentiamo in TV gli interventi degli Imam, ascoltiamo di quanto l’Islam sia
una religione non violenta e tollerante.
Ascoltiamo di quanta sia la volontà di integrazione dei mussulmani europei e di come le
varie religioni, principalmente il cristianesimo e l’Islam, possano e debbano vivere in pace
ed in concordia perché, dicono anche gli Imam, “ c’è un unico Dio per tutti gli uomini e per
tutte le religioni “
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Se quanto gli Imam mussulmani predicano in Europa fosse vero, di fronte a quanto
succede in Pakistan o in Sudan dove i loro colleghi incitano i fedeli a sgozzare i cristiani e
dove ciò avviene regolarmente, essi dovrebbero non solo scandalizzarsi, ma dovrebbero,
in nome ed in coerenza con quanto predicano, condannare apertamente, ufficialmente,
con forza e su tutti i mezzi d’informazione questi avvenimenti che, non rispondendo
secondo loro, alla vera natura dell’Islam, lo infangano, lo diffamano e dunque commettono
un grave peccato di blasfemia che Allah condanna e persegue ..!!
Non ci pare che questo avvenga nel modo e con la forza dovute per essere efficace e
credibile ed è perciò che riteniamo di potere affermare che la loro predicazione di pace, di
concordia e di integrazione sia falsa e nasconda la riserva mentale di non mostrare il
proprio integralismo e la propria intolleranza sino a che i numeri non glie lo permetteranno.
Vorremmo essere smentiti e ne saremmo felici se però a farlo fossero i fatti e non vuote
parole e dichiarazioni di comodo ..!!
Alessandro Mezzano
MORTE A MEZZOGIORNO
Il sud dell’Italia è sempre più abbandonato dal governo e deperisce.
Ferrovie ed autostrade insufficienti e degradate, amministrazioni corrotte e mafiose,
mancanza di incentivi e di promozioni per nuovi insediamenti industriali ed artigianali ed
anzi la chiusura di quelli esistenti che comunque, in alcuni casi come quello delle
acciaierie di Taranto, erano nati con un indice di inquinamento ambientale tale da
compromettere seriamente la salute degli abitanti di quella zona, sono una parte
importante dei motivi del progressivo deterioramento del sud che sta morendo d’inedia a
causa del colpevole ed interessato abbandono da parte dei governi di questa
sciammannata repubblica nata dalla resistenza..
Nemmeno laddove già erano presenti ed in modo rilevante quei fattori naturali che
avrebbero potuto creare uno sviluppo notevolissimo portando ricchezza e benessere a
queste terre, si è saputo fare un piccolo sforzo per assecondare una natura generosa.
Ci riferiamo naturalmente al turismo che con un mare così splendido ed un clima così
favorevole avrebbe dovuto essere strutturato ed organizzato con una certa facilità se,
naturalmente, fosse stato supportato da una azione dei governi per creare le infrastrutture
minime e promuovere una accoglienza gradevole.
Sarebbero bastati un paio di aeroporti logisticamente posizionati ed una rete stradale
efficiente per i collegamenti per creare una rete turistica efficace e questo avrebbe attirato
gli investimenti per gli alberghi, le residenze e tutto il contorno di servizi.
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Chi scrive lo ha visto realizzare a Tenerife dove sino a 40 anni fa c’era tanta miseria, tanta
emigrazione in sud America e nessuna risorsa locale.
Poi i governi locale e nazionale hanno promosso il turismo, hanno costruito due aeroporti
internazionali, una rete autostradale, porti, collegamenti, centrali elettriche.
Dietro a queste realizzazioni sono arrivati gli investimenti turistici sia dalla Spagna che da
ogni parte del mondo ed oggi Tenerife è diventata da terra di emigranti a terra dove gli
spagnoli stessi emigrano perché qui c’è lavoro e benessere per tutti!
Questo esempio tanto per certificare che quanto abbiamo detto non sono fantasie e che
quando esiste la volontà politica di realizzare certi progetti, questi sono poi di difficoltà
minore di quanto possa apparire!
Certo il mezzogiorno d’Italia ha anche il grossissimo problema delle mafie che si
inseriscono in ogni attività e succhiano il sangue a chi lavora, ma anche questo è un
problema perché nessun governo, dopo l’azione del prefetto Mori durante il Fascismo, che
aveva debellato la mafia siciliana, ha mai saputo e voluto affrontare seriamente il
problema ed anzi è stato sempre colluso, quando non organicamente complice delle
mafie in un patto scellerato sia
di scambio di tolleranza in cambio di consensi elettorali che di vera e propria
compartecipazione criminale agli affari sporchi delle mafie come ogni giorno troviamo
riscontro nelle cronache.
Se non volete credere a noi, credete al Giudice Falcone che di mafia se ne intendeva e
che proprio per la sua competenza ed onestà fu da questa assassinato.
Nel suo libro “ cose di cosa nostra “ che già abbiamo più volte citato, Falcone dice: “
l’unico tentativo serio di contrastare la mafia fu fatto dal prefetto Mori durante il Fascismo.
Dopo, lo Stato ha ignorato, sottovalutato o più semplicemente colluso..”
Il risultato di questa dissennata e criminale politica dei governi è stato lo sfacelo del sud,
aggravato anche dalla fuga di intelligenze e di talenti che, appena possibile, cercano
altrove serenità, lavoro ed un dignitoso tenore di vita che la propria terra nega loro e che in
altre terre si fanno onore conquistando spesso posizioni di prestigio a dimostrazione che
l’ignavia del sud è una questione di ambiente e non di persone.
Un unico paradosso apparente a questa situazione sta nel costante consenso elettorale
che il governo Berlusconi riceve dal sud, ma questo si spiega con il controllo mafioso
sull’elettorato che essendo residente e vivendo nelle precarie situazioni descritte, è
costretto a sottostare al ricatto dei potentati politico mafiosi per non peggiorare
ulteriormente le proprie condizioni ed ottenere quelle raccomandazioni che procurano un
piccolo posto di lavoro o una pensione.
Insomma un circolo chiuso di una schiavitù che procura schiavitù e che vive di schiavitù!
Alessandro Mezzano
COLPI DI SOLE IN SALSA DI DIALETTI
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Il sole d’Agosto, si sa, è martellante e pericoloso e può provocare turbe cerebrali anche
gravi.
Se poi uno già non era di suo particolarmente brillante di cervello ed in più ha subito un
ictus, allora i risultati di un colpo di sole possono essere disastrosi e produrre
vaneggiamenti e deliri che fanno dire cose strane ed incoerenti.
E’ il caso di Umberto Bossi che per avere passeggiato per un paio d’ore senza cappello in
testa ha preso una insolazione che gli ha fatto fare l’uscita dei dialetti e cioè la pretesa
che, per legge, nelle scuole e magari negli uffici pubblici delle varie regioni si parli il
dialetto anziché l’italiano.
Giocherà forse anche il fatto che Bossi non sa parlare correttamente l’Italiano e che
perciò, a causa della sua ignoranza, preferisca il dialetto che ha imparato nella sua
ignorante famiglia, ma certamente egli non si è reso conto che le sue affermazioni al
riguardo sono una grave contraddizione con i principi cardine della lega in quanto
polverizzano le già fumose tesi sulla omogeneità dei quella entità ectoplasmatica che essi
definiscono la “Padania”.
I detrattori e gli oppositori delle tesi leghiste sulla omogeneità della Padania, come noi,
hanno sempre affermato che usi, costumi, mentalità, cultura e idioma delle varie regioni
che la comporrebbero (Piemonte, Liguria, Emilia, Lombardia, Veneto e Friuli) sono
altrettanto diverse tra di loro come verso le altre regioni che della Padania non fanno
parte.
In buona sostanza le affinità tra un Piemontese ed un Friulano sono poche ed altrettanto
relative che quelle tra un Piemontese ed un Marchigiano o un Calabrese mentre esistono
affinità culturali, storiche, politiche e tradizionali tra tutte le regioni che fanno così una
Nazione che si chiama Italia!.
Una delle differenze più marcate e più significative è quella dei dialetti che in alcuni casi,
come per il Friulano o il Bergamasco, sono vere e proprie lingue e perciò il riconoscere
ufficialmente che in Padania si parlano, o meglio si parlavano prima dell’avvento della
scuola unificata, lingue diverse, significa ammettere l’inconsistenza della tesi di una entità
omogenea e quindi significa distruggere la tesi della Padania come unità omogenea!
Ma si sa, Umberto Bossi è aduso a dire fesserie e nessuno, all’interno della lega osa
contraddirlo perché, come Berlusconi nel PDL e forse anche più di lui, Bossi è padrone e
despota e tutti si ricordano la fine della Pivetti, ed il lunghissimo esilio dello stesso Maroni
che si dovette genuflettere e “passare a Canossa” per un paio d’anni prima di rientrare
nelle grazie di Bossi a causa di differenti prese di posizione che non collimavano con
quelle del capo…
Ai leghisti meno sciocchi consigliamo di tenere il “senatur” all’ombra, al fresco e magari di
fargli qualche impacco di ghiaccio in testa per impedirgli di sparare fesserie a raffica come
sta facendo e di scuotere dalle fondamenta i comandamenti della lega come appunto
l’unità e la omogeneità della Padania ..!!!
Senza contare lo scompiglio che Umberto Bossi avrà creato anche in famiglia dove,
avendo dei figli “meticci” in quanto procreati da un lombardo e da una siciliana, se si
seguiranno le sue esternazioni, ci sarà il problema di quale dialetto parlare, Siciliano o
Meneghino?
Un figlio parlerà siciliano ed uno meneghino?
Oppure parleranno entrambi i due dialetti a giorni alterni?
Il dubbio ci tormenta e converrete che non è un dubbio da poco ..!!!
Alessandro Mezzano
120
AVEVAMO RAGIONE NOI
Al raduno di Comunione e liberazione tenutosi a Rimini in questa fine estate del 2009, il
ministro Tramonti ha affermato che :”.. per uscire dalla crisi credo sia dovere del
governo iniziare a riflettere insieme sull’idea di favorire la compartecipazione, non la
gestione, agli utili dei lavoratori..”
L’affermazione segue quella di alcuni mesi fa del ministro del Welfare Sacconi e fa
riferimento ad una proposta di legge presentata da Ichino, Treu, Castro, in discussione al
senato.
Certo la legge in questione procede lentamente e non avrà mai la velocità imposta alla
leggi “ad personam” che Berlusconi ha fatto emanare per restare fuori di galera, ma
rappresenta comunque una novità.
Anzi é’ l’unica grande e vera novità in campo sociale che viene proposta dalla fine della
guerra ad oggi, anche se è solamente un timido e molto riduttivo tentativo di realizzare con
una legge applicativa l’articolo 46 della costituzione che recita:”..ai fini della elevazione
economica e sociale del lavoro ed in armonia con le esigenze della produzione, la
Repubblica riconosce il diritto dei lavoratori a collaborare nei modi e nei limiti
stabiliti dalle leggi, alla gestione delle aziende..” Articolo che per più di sessant’anni è
rimasto ad ammuffire senza che nessun partito, né di destra, né di sinistra, avesse mai
proposto la relativa legge attuativa..!
Come si vede, il governo disconosce in parte il dettato costituzionale quando afferma di
volere concedere la compartecipazione e NON la gestione, ma è comunque già un passo
avanti rispetto ai governi precedenti che non vollero concedere neppure quello..!
Indubbiamente, pur traendo ispirazione dalla Socializzazione delle imprese realizzata dal
Fascismo in Repubblica Sociale, sia il dettato costituzionale che, a maggior ragione la
proposta di legge Ichino, Treu, Castro sono solo un pallido tentativo sulla via maestra
tracciata dal Fascismo repubblicano che aveva avuto il coraggio politico di ridisegnare ex
novo la posizione sociale dei lavoratori trasformandoli da oggetti a soggetti della
produzione con pari importanza rispetto al capitale e dando loro una dignità ed una
responsabilità mai avute prima.
E’ comunque un passo verso la giusta direzione che potrebbe essere il seme di una nuova
storia dei rapporti tra capitale e lavoro e non solo in termini strettamente economici, ma,
ben più importante, in termini sociali ed umani.
Con legittimo orgoglio, noi fascisti di oggi rivendichiamo la paternità di quelle idee e non
tanto perché furono i nostri padri politici a crearle, ma perché questa è la dimostrazione
che gli eventi possono sconfiggere gli uomini, ma non possono sconfiggere le idee quando
le idee sono giuste..!!
Avevamo ragione quando affermavamo che la soluzione dei problemi economici e sociali
di un Paese non passa attraverso la lotta di classe, ma attraverso la realizzazione di
sinergie tra le varie componenti della produzione della ricchezza nazionale e che questa
non è un fatto solamente privato, ma un fatto che riguarda tutte le componenti del Paese
in quel compendio che è appunto la Nazione !
Certo ci vorrebbe un governo con il coraggio del nuovo.
Ci vorrebbe il cuore di abbandonare il piccolo cabotaggio per addentrarsi in alto mare
perché solo così si scoprono nuove terre e si aprono nuovi orizzonti.
121
Ma dobbiamo per ora accontentarci perché piccoli uomini non possono compiere grandi
imprese e di grandi uomini non ce ne sono all’orizzonte..!
I nostri padri gettarono il seme e prima o poi esso darà frutto perché ciò è nella logica delle
cose e travalica la contingenza delle ideologie!
Alessandro Mezzano
LA REPUBBLICA DEI LADRI
Callisto Tanzi, responsabile ( per sua stessa ammissione) del crac Parmalat che ha messo
sul lastrico milioni di risparmiatori, a sei anni da crac é ancora, per questa repubblica nata
dalla resistenza,
CAVALIERE DEL LAVORO
CAVALIERE DI GRAN CROCE DELL'ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA
ITALIANA
MEDAGLIA D'ORO AI BENEMERITI DELLA SCUOLA, DELLA CULTURA E
DELL'ARTE
Benché gli statuti di ciascuna di queste onorificenze prevedano la revoca per indegnità (
larghissimamente dimostrata..!) nessuna delle istituzioni ha mai avviato la relativa
procedura lasciando in così buona compagnia tanti cittadini che hanno invece ben
meritato ...!!!
Fulgido esempio della amoralità e della assoluta mancanza del senso dello Stato che
anima i governi e le istituzioni di questa repubblica del cavolo...!!!!
D'altra parte, con un presidente del consiglio Piduista che é padrone della Mondadori
perché la sentenza di assegnazione relativa é stata comprata corrompendo i giudici (
come da sentenza del tribunale ), con il cofondatore del suo partito F.I. Dell'Utri
condannato per mafia, con la necessità di apposite leggi personali per restare fuori di
Galera, ecc. ecc. non c'é da stupirsi che un pesciolino come Tanzi sia cavaliere e
medaglia d'Oro..!!!
"..per aspera ad astra..."
Alessandro Mezzano
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LA PORCHETTA & LA FAINA
In una delle trasmissioni di «otto e mezzo» dello scorso Dicembre, oltre all’immancabile
conduttore Giuliano Ferrara è apparso, come ospite, il neocirconciso Fini Iscariota; la
porchetta e la faina, appunto.
Non ci interessa qui rimarcare l’orchestrazione del canovaccio della trasmissione che si è
snodata tra domande rispettose e di comodo e risposte scontate e farisaiche (
doppiamente farisaiche..) in un parossistico «deja vu» che ci perseguita da quando, al
ritorno dallo «strappo di Israele» Fini Iscariota ha moltiplicata le sue comparsate su tutte le
reti TV ( tanto sono quasi tutte di proprietà o sotto il controllo del Berlusnano) per
giustificare al pubblico il suo comportamento.
Caso mai ci sarebbe da chiedersi perché, se il suo gesto era tanto scontato, giusto e
consono al parere dei suoi elettori, egli si sia dovuto affannare tanto e tanto a spiegarlo…
Questi sono problemi suoi e per noi che l’abbiamo pesato e misurato da ben prima di
Fiuggi ribattezzandolo Iscariota per il suo talento nel tradire, egli non rappresenta più da
tempo un nostro problema politico, ma è un avversario come e peggio dei comunisti o dei
neodemocristiani.
Ci ha invece colpito l’accoppiamento televisivo di due personaggi come Fini Iscariota e
Ferrara per il singolare e molto simile percorso politico che i due inaffidabili figuri hanno
vissuto in una manciata d’anni compiendo giravolte e piroette degne del festival del circo
di Montecarlo..
Giuliano Ferrara, per chi non lo sa o non lo ricorda, nasce politicamente a Torino nel
Partito Comunista Italiano dove si mette in vista per intelligenza, preparazione e capacità
di trovare protettori importanti e, per questi motivi, comincia a salire nella nomenklatura
giovanile sino a diventare il segretario dei Giovani Comunisti ed un possibile candidato a
cariche ben più importanti sul piano nazionale del P.C.I.
In questi anni difende Stalin, la GPU, i gulag, Pol-Pot, l’invasione e le repressioni in Tibet,
il muro di Berlino e simili amenità.
Rimane nel partito sino a quando, con fiuto sopraffino, si accorge della stella sorgente del
PSI e di Craxi ed allora passa, armi e bagagli, a quel partito diventando uno dei
«consigliori» di Bettino di cui diventa portavoce e difensore televisivo.
Né lo trova impreparato il successivo capovolgimento di fronte per cui, attraversata quasi
indenne «Tangentopoli», lo troviamo schierato con Berlusconi a dirigere un giornale del
quale la signora Berlusconi è grande azionista ed a pontificare da una TV che, dopo la
debacle di Cecchi Gori, diventa improvvisamente, chissà perché, filogovernativa.
Sembra quasi di sentire un Emilio Fede più intelligente ( non ci vuole molto..)
Fini Iscariota nasce politicamente nel M.S.I. di Almirante, dove tutti sanno che il
movimento è stato fondato dai reduci della Repubblica Sociale Italiana ereditandone gli
ideali, la storia ed i progetti politici.
Anche lui è dotato d’intelligenza pronta, di capacità di comunicazione, di talento nel crearsi
amicizie e protezioni importanti anche a costo d’insinuarsi nella famiglia Almirante, che
123
non ha figli, quasi come un figlio adottivo contando, in special modo, sul senso materno
della signora Assunta che lo protegge e lo raccomanda al marito.
Per alcuni anni studia da Almirante e riesce a farsi promuovere a delfino dell’inamovibile
segretario del MSI, tanto che, alla sua morte, la successione di Fini Iscariota è cosa fatta!
In questi anni fa sue ed esalta tutte le convinzioni dei camerati, compresa una sviscerata
ammirazione per Benito Mussolini e per la R.S.I. sino ad arrivare a dichiarare che
Mussolini è stato il più grande statista del ventesimo secolo.
Quando il suo fiuto politico ipersensibile lo avverte che si sta presentando l’opportunità
dello «sdoganamento» da parte di Berlusconi ( che , fatti i suoi conti si era accorto che per
battere le sinistre aveva bisogno anche dei voti dei «fascisti») egli non si tira indietro ed
anzi incoraggia le avances del cavaliere accettando, senza esitazioni, di abiurare buona
parte degli ideali e degli obiettivi sociali e politici che il MSI aveva portato avanti per tanti
anni pagando la propria coerenza con sacrifici, emarginazione sociale e politica ed anche
parecchi morti!
Di tutto ciò Fini Iscariota se ne frega ( adottando il motto fascista pro domo sua) e
prosegue il suo percorso per entrare nei salotti buoni della politica a qualunque costo,
facilitato in ciò dalla sua assoluta mancanza di remore morali, sino a giungere alla meta
del viaggio in Israele che lo consacra definitivamente come associato al
liberalmondialismo, sovrapponendolo ideologicamente a Forza Italia in previsione di una
fusione.
Perché ora Fini Iscariota studia da Berlusconi ed il suo prossimo, ambizioso obiettivo è
proprio quello che egli nega con più forza: prendere il posto del Cavaliere alla guida di un
grande partito conservatore innestando la forza ed i mezzi di Forza Italia, che però manca
di organizzazione partitica, sul ceppo di Alleanza Nazionale che ha l’organizzazione ma
non la forza ed i mezzi.
Qualcuno, specie i due sgradevoli interessati, obietta che cambiare idea è lecito e noi
siamo d’accordo purché ciò non avvenga troppo spesso e, soprattutto, non avvenga in
coincidenza del mutare dei propri interessi di carriera ed economici.
Per fare un esempio, non troviamo sospetto il cambio d’opinione di Bombacci che, dopo
avere fondato il P.C.I. si trovò con Mussolini, appeso a piazzale Loreto, per avere aderito
alla R.S.I. mentre troviamo sospetti i cambiamenti di Ferrara e di Fini Iscariota che, da
ogni cambiamento «di opinione» hanno tratto vantaggi concreti ed immediati….
Alessandro Mezzano
Tenerife 25-02-04
EMERGENZE
Il governo ha scoperto l ‘ emergenza “DELINQUENZA” a Milano . Solo a Milano e
solo perché in una manciata di giorni ci sono stati nove morti ammazzati !
Non l ‘ ha scoperta perché così dicevano , da molto tempo , i rapporti del Prefetto e
della Questura , né perché studi di criminologia prevedessero , in base ad analisi
sociologiche mirate , che si stava per arrivare ad un punto critico .
No , il governo non bada ai rapporti dei suoi referenti locali ed in quanto agli studi di
criminologia , non sa se sia roba che si mangi…!
Semplicemente , il governo l ‘ ha saputo dalle cronache dei giornali e delle TV . E
naturalmente , anziché prendere seri ed intelligenti provvedimenti anche restando a Roma
, Presidente del consiglio e Ministro degli interni si sono precipitati a Milano per apparire
nelle cronache , calmare gli animi esasperati e prendere decisioni cretine sul posto .
Difatti , a parte i soliti bla.. , bla.. , bla.., in concreto , è stato deciso , udite , udite …, di
unificare la centrale operativa dei centralini di Polizia e Carabinieri !
124
Nulla invece è stato proposto né per arginare seriamente la continua ed inarrestabile
crescita dell ‘ attività criminale , né per agire sulle cause del fenomeno che sono l ‘
immigrazione selvaggia e la diffusione della droga .
Inascoltati , con spocchiosa supponenza , i suggerimenti del Sindaco di New York
Rudy Giuliano , che hanno invece un notevole peso , supportato da concreti risultati
positivi che si possono sintetizzare nella riduzione del 50% dei crimini e della criminalità ! Il
metodo con il quale tali ecclatanti risultati sono stati raggiunti è semplice , ma va
perseguito con costanza e si fonda su alcuni concetti basilari che sono .
Tolleranza zero : Reprimere TUTTE le illegalità , dalle scritte sui muri , alla rottura di
un vetro , allo spaccio di droga , alle rapine .
Taglie sui criminali per chi aiuta la Polizia ad arrestare un colpevole .
Premi o reprimende alle forze di Polizia secondo i reali risultati positivi o negativi
ottenuti dai reparti nelle zone di loro pertinenza .
Sono metodi che non ammettono critiche perché hanno dimostrato di funzionare al
contrario di tutte le fumose ricette che i nostri parlamentari , da Gozzini a Simeone , hanno
prodotto negli ultimi anni .
L ‘ altro punto è contingentare l ‘ immigrazione i cui flussi devono essere disciplinati in
funzione delle disponibilità di posti di lavoro ed anche in funzione dell’affidabilità sociale e
civile delle varie etnie .
Constatare che mediamente i Filippini lavorano e non rapinano o spacciano o fanno
prostituire torturando e riducendo in schiavitù , mentre lo fanno e molto gli Albanesi , non è
razzismo . Il non volerlo constatare è , viceversa , imbecillità..!!
Non è possibile tollerare la circolazione di clandestini che , per la loro stessa
situazione , sono predestinati ad entrare , prima nella microcriminalità e poi ad evolversi
nel settore fino ad ingrossare le fila della criminalità organizzata .
Le continue sanatorie di posizioni irregolari di clandestini ai quali , con criterio idiota ,
non si chiede se lavorano o delinquono , ma semplicemente da QUANTO TEMPO sono in
Italia , non fanno altro che produrre gravi danni sia ingrossando le fila di coloro che non
avendo un lavoro debbono delinquere per vivere e sia perché costituiscono un richiamo
ed un sollecito a venire nel nostro Paese per coloro che dalle loro terre hanno deciso di
emigrare .
Il pericolo non è solamente quello di una futura , prossima , società multirazziale che ,
pur di per se , provocherebbe non pochi disagi e problemi sociali , ma di una società
multirazziale con uno spiccato indice di delinquenza d’importazione che potrebbe fare del
nostro Paese un Paese invivibile .
Pertanto l ‘ emergenza non è Milanese , ma Nazionale e va affrontata con logica ,
metodo , razionalità ed intelligenza . Tutte cose di cui i nostri governanti sono , purtroppo ,
largamente sprovvisti !
Alessandro Mezzano
Tenerife 13 Gennaio 1999
125
PAVOLINI
All'attenzione del sig. Silvio Bertoldi
Egr. sig. Bertoldi,
Ho letto il suo articolo su Pavolini sul Corriere della sera di giovedì 4 Marzo e vorrei
puntualizzare alcuni punti, sempre che lei fosse in buona fede, cosa di cui dubito
fortemente dato che ad ogni riga si legge la tesi che lei vuole dimostrare e cioè che i
fascisti della RSI furono, nella migliore delle ipotesi, un'armata Brancaleone di sprovveduti,
di fanfaroni e di pavidi ( i pavidi, se mai, furono coloro che si "convertirono" il 25 Luglio
quando, per il miracolo di S. Giacomo, milioni di italiani si addormentarono fascisti e si
svegliarono antifascisti.....)..
Una legione di combattenti che pur sapendo di perdere tutto, volle mettere in gioco la
propria vita per difendere il principio della fedeltà e dell'onore, può essere considerata tutto
fuorché sprovveduta e pavida, ma questa é la considerazione che di quei combattenti ha
chi ha conservato una visione etica della vita e non pensa, come oggi di gran moda, solo
ai soldi ed alle amicizie di potere per guadagnarli.
Ma veniamo ai fatti.
Pavolini partecipò di persona allo squadrismo che portò il fascismo al potere, rischiando la
vita ( i rossi in quegli anni, ammazzavano come niente, per chi se ne fosse dimenticato..!).
Quando Mussolini fu al potere e tutti sgomitavano per qualificarsi fascisti ante marcia ( chi
non ha un parente, un amico, un conoscente che non sgomitò..??) egli si defilò e non
chiese nessun incarico e nessun onore.
Finì gli studi, prese due lauree, fondò un paio di riviste letterarie ed il Maggio Fiorentino e
si dedicò alla cultura ed all'arte; insomma visse da cittadino qualsiasi come se non avesse
avuto meriti fascisti.
Solo quando tutti coloro che avevano sgomitato per acquisire meriti fascisti fasulli
abbandonarono la nave che era in pericolo, egli tornò ad essere Fascista militante e si
assunse la carica, parecchio rischiosa, di segretario Nazionale del P.F.R. e, riportando il
partito alle sue origini squadristiche, volle che tutti coloro che si volevano iscrivere fossero
anche milizia armata del partito.
Fu uno dei pochi gerarchi ad essere catturato con le armi in pugno e morì da fascista e
con coraggio.
Quanto alla sua ferita "al sedere" che lei giudica antieroica, mi permette un'ipotesi
alternativa: forse Pavolini fu ferito a tergo perché i partigiani avevano l'abitudine di sparare
alla spalle!
Vede quante cose verissime lei avrebbe potuto dire e non ha detto?
Certo Goebbels insegna che illuminare alcuni aspetti dei fatti ed oscurarne altri può far
apparire vero il contrario del vero, pur senza mentire formalmente, ma é un gioco vecchio
e liso che ormai fa presa solo sui sempliciotti che però, forse, si contano in gran numero
tra i suoi lettori su cui lei campa ed ingrassa..
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Alessandro Mezzano
Chi sputtana e chi va a puttane
Il signor Silvio Berlusconi ci ha veramente rotto le scatole con le sue continue dichiarazioni
poco intelligenti, presuntuose, supponenti, arroganti ed infantili.
Vediamo di cosa si tratta per confutare una volta per tutte le sciocchezze che va elargendo
ad ogni occasione nel tentativo di recuperare una credibilità, una onorabilità ed un
consenso che non ha perso per colpa altrui, ma solamente a causa del suo modo di porsi
e di comportarsi.
Essenzialmente Berlusconi accusa tutti coloro che non sono tartufescamente servili di:
1° perseguitarlo con una serie infinita di indagini e di processi
2° di volere ribaltare il responso delle urne che lo ha eletto capo del governo
Alla prima accusa rispondiamo che le indagini ed i processi non sono nati dal nulla né
sono il frutto di fantasiosi complotti, ma nascono tutti da ipotesi di reato, da precisi indizi
e prove che soli sono in grado di porre in atto procedimenti giudiziari che oltretutto hanno
sempre retto a tutti i tentativi dei suoi agguerritissimi avvocati di invalidarle.
La riprova sta anche nel fatto che Berlusconi ha dovuto costringere la sua maggioranza ad
emanare leggi apposite, “ad personam” per sfuggire alle conseguenze di tali indagini e
processi che se no lo avrebbero già portato in carcere dato che la consistenza delle prove
era tale da non lasciare alternative.
Può anche darsi che la posizione istituzionale di Berlusconi abbia accentuato, rispetto ad
altri, l’attenzione sia della pubblica opinione, che dei media e delle procure, ma questa è
una situazione naturale di chiunque si ponga in posizione di responsabilità e di comando e
sviluppi e provochi più che in altri casi le segnalazioni e le denunce.
E’ la risposta inevitabile a chi si pone all’attenzione della pubblica opinione ed anzi questa
attenzione ricerca con narcisistica costanza, ma, come dicevamo, bisogna che ci siano dei
riscontri concreti e delle ipotesi di reato reali perché tutto ciò sfoci in indagini ufficiali, in
denunce ed in processi.
Nulla di tutto ciò si può costruire sull’aria fritta..!
Corruzione di giudici, falso in bilancio, evasione fiscale, tangenti, false comunicazioni
aziendali, per non parlare di altri sospetti che la stessa Lega di Bossi aveva avanzato 15
127
anni fa con le dieci domande ( rimaste senza risposta alcuna) sulla provenienza dei suoi
primi capitali, sulla sua commistione con elementi mafiosi e sui maneggi con Previti per
turlupinare l’ex proprietaria di Arcore che da Previti era “tutelata” non sono “invenzioni dei
comunisti”, ma elementi concreti per ipotesi di reati.
Tanti processi e tante indagini scaturiscono solamente da tanti illeciti commessi da
Berlusconi.
A moltissimi di noi, i giudici non avrebbero la possibilità di imputare un bel nulla..!!!
Alla seconda accusa la risposta è ancora più facile perché l’accusa è sciocca ed
inconsistente.
Difatti non è possibile, per qualsiasi persona dotata di intelligenza media, confondere i due
piani del consenso elettorale e della legalità.
Chi è stato eletto dal popolo sovrano, e Berlusconi ha avuto indubbiamente più consensi
elettorali dei suoi avversari, ha il diritto/dovere di presiedere l’esecutivo e di governare
nell’ambito e nei limiti che la costituzione e la legge impongono e su questo non ci sono
dubbi.
Ma, nello stesso tempo, non è possibile affermare che la legittimazione che proviene dalle
urne elettorali ponga chi è scelto dai Cittadini al di sopra della legge.
IN UN PAESE CIVILE, IL PRAGMATISMO NON PUO' FARE STRAME DELLA
GIUSTIZIA, DELL'ETICA E DELL'EGUAGLIANZA TRA I CITTADINI DIFRONTE ALLA
LEGGE ..!!
I due piani sono separati e distinti sia in termini teorici di legittimità che in termini pratici
della applicazione della legge e della costituzione come d’altra parte ha autorevolmente
ribadito con una recente sentenza la corte costituzionale.
L’accusare la suddetta corte di parzialità dovuta ad appartenenza politica è soltanto
becera e squallida demagogia che non premia né l’intelligenza di chi fa tali affermazioni,
né quella di coloro che gli prestano ascolto!
D’altra parte la politica in generale ci ha abituati in questi anni del dopoguerra a sentire
coglionate di tal fatta che lodavano la magistratura quando essa emetteva sentenze
favorevoli e la accusavano di imparzialità ( o peggio..) quando tali sentenze erano
sfavorevoli per cui non mette caso di prestare ancora attenzione a tali stupidaggini..!
Risulta pertanto evidente, alle persone dotate di un minimo di buon senso, che essendo
separati i due piani della legittimità elettorale e della responsabilità penale, affermare che
ci si serva della seconda per ribaltare la legittimità della prima è una enorme sciocchezza
che solo la disperazione del vedere franare la propria posizione può suggerire!
Se il Cavaliere Berlusconi non vuole essere, come dice lui stesso, “sputtanato”, la
soluzione è semplice, basta che si comporti da persona per bene, che faccia la persona
seria e che risponda nei tribunali alle accuse penali anziché cercare, come ha fatto per 15
anni, di sfuggire alle sue responsabilità ed al giudizio della legge.
Alessandro Mezzano
IN PARADISO ESISTE IL "LIBERO ARBITRIO" ??
Ipotizzando che esista un al di là come descritto dalla religione Cristiana ed un premio per
i buoni ( paradiso) ed un castigo per i peccatori (inferno), per coloro che andranno in
paradiso esisterà ancora il "Libero arbitrio" oppure saranno condizionati ad essere buoni al
di fuori della loro personale volontà?
Si é sempre detto che il "Libero arbitrio" é quello che ci distingue dagli animali e che ci dà
un dignità che altrimenti non avremmo.
Se chi va in paradiso non avesse il "Libero arbitrio" diverrebbe un animale senza dignità e
se lo avesse avrebbe la possibilità di peccare e quindi di essere cacciato dal Paradiso che
128
così non sarebbe più una condizione di Eternità, ma solamente transitoria sbugiardando
uno dei cardini della predicazione cristiana che sancisce pene o premi eterni..
Come la mettiamo..???
Alessandro Mezzano
La diagnosi e le cure
E bravo Obama!
Questa volta glie le ha cantate chiare alle compagnie di assicurazioni americane dicendo
che sono una massa di mascalzoni, di truffatori e di ladri.
Le accuse erano particolarmente rivolte al settore sanitario.
Non dimentichiamo che Obama, per la prima volta nella storia degli USA, sta cercando di
varare una riforma sanitaria che poterebbe il Pese la livello minimo di assistenza rispetto
agli altri Paesi civilizzati del mondo, sebbene con una settantina di anni di ritardo.
Meglio tardi che mai….
Ora, che le compagnie di assicurazioni siano, in generale ed in tutto il mondo, una
associazione al limite del delinquere, avidi, usurai e disonesti, lo sapevamo senza
bisogno che Obama ce lo dicesse, ma naturalmente le sue esternazioni mettono agli atti in
modo indubbiamente autorevole il concetto!
Secondo noi però, non ci si può limitare alla diagnosi della malattia perché senza le cure
adeguate il paziente muore ed a questo punto importa molto poco conoscerne le cause…
La cura, in questo caso, deve essere articolata in due direzioni volte entrambe a stroncare
la patologia sociale.
1° Una serie di leggi specifiche che impediscano a politici e legislatori di avere interessi
economici nelle compagnie di assicurazioni al fine di impedire che un palese conflitto di
interessi impedisca di emanare leggi che riducano i profitti delle stesse ed a questo
proposito, per quanto riguarda gli USA sarebbe opportuno rivedere la legittimità delle
Lobbyes che promuovono interessi particolari che non sempre coincidono, ed anzi spesso
sono in contrasto, con gli interessi generali del Paese e quelli dei Cittadini.
UN'ALTRA serie di leggi che regolmentino l’operato delle compagnie assicurative per
limitarne le speculazioni e lo sfruttamento sui clienti e tutti quei difetti che hanno portato
Obama a fare le dichiarazioni che ha fatto.
2° Istituire delle compagnie di assicurazioni dello Stato con uno statuto che le obblighi ad
un comportamento corretto in modo da portare nel libero mercato un elemento
calmieratore ed esempio concorrenziale di comportamenti virtuosi!
La cosa ha già funzionato bene in Italia con l’I.R.I. che, tra l’altro, fu uno degli elementi
che ci salvò dalla crisi mondiale del 1929 e che fu smantellato in nome del liberismo, ma in
pratica per favorire il capitale e la speculazione finanziaria, con i risultati che tutti
conosciamo.
Ha funzionato in Spagna all’epoca della nascita del suo turismo con l’istituzione dei
“Paradores nacionales” che, calmierando i prezzi degli alberghi, permise uno sviluppo
rapido ed esponenziale del turismo spagnolo che offriva prezzi concorrenziali rispetto agli
altri Paesi del Mediterraneo.
Questi esempi per tacitare le solite false prefiche che ostentano il pianto sul “liberismo
mortificato” per nascondere il vero obiettivo di dare mano libera ai monopoli ed alla
speculazione!
D’altra parte il concetto è semplice: creare una concorrenza di Stato evita prezzi eccessivi
derivanti da oggettive situazioni di oligopolio in quanto, come fanno anche le banche, le
assicurazioni, se lasciate a se stesse, anziché farsi una concorrenza che limita i profitti,
preferiscono fare un “cartello” occulto e spartirsi il mercato con utili elevati..!!
Il punto debole, per quanto riguarda l’Italia, è che per fare tutto ciò ci vorrebbe uno Stato
governato da gente per bene, cosa che per adesso non è!
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Alessandro Mezzano
Chi va a puttane e chi a travestiti
(Cronache di una repubblica resistenziale)
Delle vicissitudini mondano-sessuali di Berlusconi abbiamo sentito ed abbiamo parlato
sino alla nausea ( nausea sia per saturazione che per squallore morale).
Ora ci tocca riprendere l’argomento per il presidente della regione Lazio, il Pidiessino
Marrazzo.
Marrazzo sniffa cocaina e fa sesso con i transessuali.
E’ quanto emerge dalle notizie pubblicate su tutti i giornali dopo l’arresto dei quattro
carabinieri che avevano ripreso il video di Marrazzo intento a svaghi non proprio innocenti
con un uomo vestito/svestito da donna e che per questo lo ricattavano intascando tre
assegni da € 20.000 ciascuno che il presidente del Lazio avrebbe pagato per mantenere
segreta la sua esibizione sessuale poco conforme …!
Su questa notizia, di per se molto squallida ( ma questa politica ci ha abituati allo squallore
costante come suo elemento essenziale ) ci sembra opportuno fare alcune considerazioni
e porre alcune domande.
1° Siamo dispiaciuti che l’arma dei carabinieri si sia sporcata la divisa anche se non è la
prima volta e se non sempre è stato solo per colpa di alcune mele marce.
Non riusciamo difatti a scordare l’esempio dell’assassinio della medaglia d’oro al valor
militare Ettore Muti per opera dei carabinieri che lo arrestarono dopo il 25 Luglio 1943, su
mandato del generale Badoglio nel quale i carabinieri, su presumibile ordine dell’alto
comando dell’arma e su imbeccata dell’allora capo della polizia Carmine Senise ( è agli
atti una lettera in tal senso di Badoglio a Senise ), agirono come sicari prezzolati dalla
politica e non come servitori dello Stato ( Il cappello di Ettore Muti, tutt’ora visionabile, reca
due fori, uno all’altezza della nuca ed uno della fronte, caratteristici di una esecuzione ).
2° I commenti della sinistra saranno altrettanto ( e giustamente ) salaci, aggressivi e di
assoluta condanna come per le sbandate sessuali di Berlusconi oppure si insisterà
sull’aspetto privato e personale dichiarandolo una sfera in cui non è lecito intervenire
dall’esterno?
3° A sinistra, come a destra, l’etica, la morale, il senso della sacralità della famiglia sono
valori buoni solo per la propaganda/pubblicità politica, ma non hanno alcun riscontro nei
130
comportamenti evidenziando una sindrome della menzogna, non come episodio, ma come
comportamento abituale.
Ciò svuota, snatura e delegittima lo stesso spirito democratico perché il potere del “popolo
sovrano” ( come da costituzione.. ) viene ad essere così delegato a persone che non
rispecchiano assolutamente ciò che gli elettori hanno scelto con il voto per cui la delega
democratica di potere si trasforma in una truffa !!
4° Se paragoniamo il clima etico generale e della politica di oggi con quello del passato,
viene la voglia di gridare evviva al bieco ventennio Fascista, quello che Fini Iscariota, su
suggerimento degli amici rabbini, definisce “Male assoluto”, quando i gerarchi si esibivano
nel ridicolo salto nel cerchio di fuoco, ma non giacevano con i transessuali sniffando
cocaina ed i giovani al sabato andavano a fare ginnastica al “Sabato Fascista” anziché
sballarsi, drogarsi ed ammazzarsi in feste baccanali senza scopo ..!!
Ci fermiamo per ora qui, salvo a commentare, nei prossimi giorni, le prese di posizione (
già abbiamo visto quelle tartufesche da botolo isterico del cameriere Gasparri..) dei vari
politici per vedere se saranno capaci di valutare lo scandalo per quello che è senza
caricarlo eccessivamente di machiavelliche contorsioni cerebrali ..
Alessandro Mezzano
TOGHE ROSSE
Da parte di Berlusconi e del suo partito, ad ogni occasione televisiva, si continua ad
accusare la magistratura di “perseguitare” il capo del governo per motivi politici e non per
perseguire reati commessi.
L’accusa è sempre la stessa ed il giudizio costantemente lo stesso:” Non è Berlusconi
l’anomalia, ma lo sono i giudici “comunisti” che lo perseguitano.
Ora, a parte la stupidità di simili affermazioni, stante che non è possibile impostare dei
processi sull’aria fritta, ma servono gravi indizi di reato, se ci son o tanti processi è solo
perché ci sono indizi di tanti reati.
Quanto ai giudici “comunisti” che perseguiterebbero una sola parte politica di centrodestra,
basta considerare la situazione attuale in cui ci sono state indagini, arresti e procedimenti
giudiziari contro amministratori a tutti i livelli del centrosinistra in Puglia, in Toscana, in
Campania, in Lombardia, per smentire la bufala di Berlusconi.
Il fatto è che quando i giudici assolvono il presidente del consiglio ( vedi caso SME) sono
giudici “illuminati” mentre quando lo condannano o semplicemente lo accusano, sono
giudici “comunisti” ….!!
La cosa sarebbe ridicola se non fosse tragica perché è su questa base che si profila la
riforma della giustizia che non servirà a snellire le procedure per non far durare una
eternità i processi, né servirà a limitare a due i gradi del processo come avviene in tutto il
mondo, ma servirà invece, come al solito, a tagliare le unghie alla magistratura per
lasciare impuniti i reati commessi da lorsignori ..!!!
Altro che sicurezza e lotta alla criminalità come si sbandiera nei discorsi elettorali.
131
Altro che discorsi sulla “questione morale” ..!!!
Se si riduce la possibilità di condannare quei pochi delinquenti che vengono scoperti e
denunciati accorciando i tempi di prescrizione senza accorciare i tempi dei processi, o
depenalizzando la gran parte dei reati, solamente per parare le chiappe di un pugno di
ignobili uomini politici, non si vede per quale mai motivo un delinquente dovrebbe smettere
di delinquere dato il bassissimo rischio che corre di essere veramente punito!
C’è da riflettere e seriamente sul patrimonio etico e sulla coscienza della casta politica che
ci governa ..!!!
Alessandro Mezzano
PERUGIA NUOVA FIAMMANTE
( Programma del M.S.F.T. per le Elezioni Comunali 1999 )
Leggendo i programmi elettorali dei vari Partiti, presentati nel tempo, ci ha sempre
colpito la fumosità dei concetti, la velleitarietà delle “promesse” e la prolissità del
linguaggio.
Cercheremo di evitare tutto ciò definendo con chiarezza e sinteticità programmi e
progetti di concreta e rapida possibilità di realizzazione.
CITTA’ SOCIALE:
 Residenze socialmente attrezzate composte da quartieri di nuova realizzazione o
recuperati da ristrutturazione di edifici comunali dismessi appositamente progettati per
dare un’abitazione autonoma, dignitosa( circa 50 mq.)e contemporaneamente fornita
dei servizi sociali, sanitari, assistenziali alle persone che vivono sole per anzianità, per
contingenza o per scelta, in un ambiente gradevole e stimolante che supporti la
negatività della loro solitudine con uno scheletro logistico, psicologico e sociale che ne
attenui i disagi. I costi degli affitti di tali abitazioni saranno al prezzo di “mercato” per chi
se lo potrà permettere, mentre una graduatoria di contribuzioni Comunali interverrà a
favore di coloro che documenteranno redditi insufficienti. Le spese relative potranno
essere compensate dalla Regione in funzione dei risparmi ottenuti con minori spese di
ricoveri negli ospedali e nei cronicari dovuti ad una qualità della vita decisamente
migliore che influisce, come è risaputo, sullo stato di salute di tutti e particolarmente
degli anziani.
 Difensore Civico. La figura del difensore Civico è prevista dalle Leggi vigenti e pertanto
si tratta solo di applicarle sanando una deficienza (apparentemente) inspiegabile delle
amministrazioni precedenti. Si tratta inoltre di una funzione fondamentale che
restituisce ai Cittadini l’autorità della “sovranità popolare” spesso soffocata dai soprusi
della burocrazia che dovrebbe essere al servizio della comunità e non a quello di
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gruppi di pressione politici ed economici che agiscono per interessi privati anziché
generali.
I.C.I. Questa tassa comunale sarà rapportata al REDDITO dei Cittadini con sgravi per i
redditi più bassi e per i carichi familiari più onerosi e aliquota massima per i redditi più
elevati. Tale concetto risponde ad un principio di equità sociale e riporta la tassazione
nell’ambito della Costituzione laddove essa stabilisce che ogni Cittadino dovrà
contribuire alla spesa pubblica, secondo le proprie capacità economiche.
Assistenza agli anziani ed ai disabili. Saranno potenziati e riorganizzati questi servizi
facendo particolarmente attenzione all’incremento del Volontariato ed alla costituzione
di Cooperative Giovanili cui saranno concesse tutte le agevolazioni operative e fiscali,
permesse dalle Leggi vigenti.
Asili Nido. Riorganizzazione degli asili riguardo alla loro ubicazione, agli orari e
soprattutto alle rette che devono essere considerate in rapporto alla loro funzione che è
quella di ospitare i figli di quei Cittadini che devono lavorare per necessità e quindi non
si possono permettere rette esose. I benestanti non hanno bisogno e non si servono
degli asili nido.
Contributi in denaro e promozione del lavoro part time per le madri lavoratrici che
scelgono di abbandonare temporaneamente il lavoro per accudire ai figli piccoli fino
all’età di tre o quattro anni. Tali contributi saranno parzialmente finanziati dalla
riduzione delle spese per gli asili nido che saranno ridotte in proporzione del numero
ridotto di bambini che ne faranno uso. L’utile sociale sarà notevole e si espliciterà nella
maggiore serenità ed equilibrio di bambini cresciuti accanto alle loro madri e nella
rivalutazione dell’istituto famigliare nelle sue funzioni e nella sua completezza, come
previsto dall’articolo 31 della Costituzione.
CITTA’ COLLEGATA:
Collegamenti. Garantiti tra centro e periferia e con i principali poli sanitari, sociali ed
amministrativi della Città.
Attenzione particolare per gli orari di “punta” con adeguata integrazione della frequenza
delle corse.
Studio sulla possibilità di tariffe agevolate per le categorie di viaggiatori con minori
disponibilità finanziarie.
Parcheggi. Piano di parcheggi a cielo aperto e/o sotterranei nella circonferenza
semicentrale, in punti strategici per un accesso pedonale facile e comodo al centro
storico che ne risulterebbe vivificato e decongestionato. Serie di parcheggi periferici
con collegamenti al centro. Prezzi politici contenuti per i visitatori ed i turisti.
Minimetrò. Accelerazione del progetto del minimetrò, integrato con il passante
ferroviario. Attenzione e controlli sull’impatto ambientale, il rispetto del patrimonio
artistico e monumentale, sulla distribuzione dei fondi e sulla dinamica dei costi.
Studiare i percorsi in funzione logistica per collegare i punti strategici ( scuole, centri
sportivi, uffici, ospedali, ecc.), creando un asse pedonale alternativo a quello
automobilistico attualmente in atto.
Prevedere una linea di collegamento interurbano che unisca i centri delle zone
periferiche con il centro cittadino tramite interconnessioni con il minimetrò e le FF SS.
CITTA’ TURISTICA:
Creazione di un apposito organismo denominato PERUGIARTE TURISMO, a gestione
mista privata e pubblica per la promozione del turismo a livello Nazionale ed
Internazionale tramite collegamenti con operatori turistici mondiali, partecipazione e/o
gestione di Mostre mercato del turismo e collegamento Via Internet con un “sito” creato
e gestito da PERUGIARTE TURISMO.
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Coordinamento con E.P.T. per adeguare la ricezione Turistico Alberghiera con tariffe
promozionali e “pacchetti” Viaggio aereo – soggiorno “tutto compreso”, valorizzando
l’aeroporto di S.Egidio ed eventualmente coinvolgendo il Governo Europeo con un
progetto di sviluppo culturale e turistico che possa giovarsi di finanziamenti Europei.
Cogliere l’occasione del Giubileo per far conoscere al mondo turistico internazionale le
attrattive di Perugia e dell’Umbria.
Potenziamento e promozione dei musei Civici.
CITTA’ DEL LAVORO E DELL’ARTIGIANATO:
 Difesa delle attività commerciali e produttive di dimensioni e caratteristiche Artigianali
che, a differenza delle grandi aziende e dei mega centri commerciali, estrinsecano
l’identità Perugina nelle tradizioni, nella fantasia e nella professionalità. E’ necessario
riappropriarsi dell’identità locale per evitare di perdersi in una generale omologazione
pseudo culturale, identica da Bolzano a Palermo!
 Zone attrezzate per manifestazioni e mostre relative alla produzione artigianale, magari
inserite in aree dismesse o comunque inutilizzate, con canoni di affitto “politici” a
favore delle varie associazioni e cooperative artigianali.
 Cocentrare le attività artigianali in una precisa area centrale, di proprietà comunale e
ceduta in affitto alle botteghe artigiane a canoni politici per consentire la vita e lo
sviluppo di una serie di attività che, oltre a racchiudere il complesso delle tradizioni e
della cultura Perugine, sono possibili fonti di posti di lavoro contrariamente alle grandi
aziende che, automatizzandosi sempre di più, diminuiscono la loro necessità di mano
d’opera.
 Concentrare e razionalizzare in questa area artigianale tutti i corsi professionali
dell’artigianato e delle arti minori già finanziati dalla Provincia, dalla regione e dal fondo
sociale Europeo.
 Salvaguardia e potenziamento del mercato coperto nel centro cittadino nel rispetto
delle funzioni d’uso delle strutture esistenti.
 Tutela del Centro storico. Ribaltare l’immagine negativa offerta dall’accattonaggio, dal
barboname, dalla piccola delinquenza dedita a scippi e borseggi. Regolamentazione
rigida del commercio ambulante.
 Vigili di zona per il controllo ed il recupero del territorio.
 Agenzia per l’occupazione. Tale Agenzia svolgerà principalmente due compiti:
1. Concentrare le risorse finanziarie disponibili e/o attivabili, pubbliche e private su
obiettivi prestabiliti per facilitare la nascita di nuove iniziative imprenditoriali, soprattutto
giovanili.
2. Fungere da “sportello unico” gratuito per le imprese, enti ed operatori Nazionali o
stranieri, interessati ad investire a Perugia. La macchina burocratica garantirà che
entro 90 giorni dalla consegna di un progetto di investimento, consegnerà tutte le
autorizzazioni di competenza Comunale per consentire all’Agenzia di emettere un
Unico nulla osta Autorizzativo.
 Salario minimo di inserimento. Tale istituzione è destinata ai giovani che raggiungono
la maggiore età e che vogliono inserirsi nel mondo del lavoro. Esso sarà corrisposto a
fronte di una presenza lavorativa sul territorio comunale, nell’ambito dei servizi sociali
o delle attività di recupero del territorio e dei beni ambientali. Informare i giovani sulle
possibilità di finanziamenti Europei per progetti specifici per cui tali finanziamenti sono
previsti.
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CITTA’ URBANISTICA:
Parchi. Inserimento nel P.R.G.. di vaste aree da adibire a parchi e zone verdi
attrezzate collegate al centro città con bus navetta.
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Azione di contrasto e di dissuasione allo spaccio di droga ed alla prostituzione nei viali
e nei parchi Cittadini coinvolgendo apposite unità della polizia Municipale.
Collegamenti, rinforzati nei periodi di punta, con il lago Trasimeno.
Recupero, mediante iniziative a ciò mirate,, dell’identità cittadina, coinvolgendo i
fanciulli e le scuole con progetti di lezioni all’aperto ed in città per un’educazione alla
Peruginità ed alla salvaguardia delle tradizioni e della cultura locali.
CITTA’ AMMINISTRATIVA:
Informatizzazione totale dei dati e delle informazioni anagrafiche, sociali, fiscali e
quant’altro, con la costituzione di un’ unica BANCA DATI per annullare le perdite di
tempo e di denaro necessarie al rilascio di documentazioni da un ufficio ad un altro.
Attuazione completa della Legge sulla AUTOCERTIFICAZIONE, con l’obbligo, pena
sanzioni gravi, per ogni Ufficio di accettare le dichiarazioni in tal senso dei Cittadini e
stabilendo che il funzionario che , colpevolmente, rifiuterà l’autocertificazione ,
rifonderà personalmente i danni e le spese causate al Cittadino da tale fatto colposo.
CITTA’ SANITARIA:
Assistenza. Potenziamento e facilitazioni per il volontariato e le cooperative finalizzate
all’assistenza domiciliare di anziani e malati, per il trasporto agli ambulatori,
all’ospedale diurno od ai centri di dialisi di quei pazienti con difficoltà di accesso
proprio.
Ambulanze. Potenziamento e facilitazioni per i servizi di auto ambulanze, specie con
personale volontario o con cooperative di giovani disoccupati.
POLITICAMENTE CORRETTO
La discriminante che determina gli atteggiamenti dell’attuale classe politica Italiana é
la mancanza di un confine tra ciò che si considera “giusto” e ciò che si considera
“ingiusto”, la mancanza di una scala di valori cui attenersi come modelli nel determinare le
strategie e le linee di azione politiche.
Al concetto di GIUSTO si è sostituito quello di OPPORTUNO o CONVENIENTE e tutto
viene fatto esclusivamente in funzione del guadagno, in consenso, in potere, in
importanza, in visibilità, che ne può conseguire, senza badare se un’ipotetica
coscienza può risultarne soddisfatta o frustrata!
Di ogni presa di posizione, vengono soppesati i pro ed i contro in relazione agli interessi
dei gruppi di pressione, delle corporazioni professionali, tenendo conto delle opinioni di
moda e dei possibili risentimenti di chi senta minacciati i propri privilegi acquisiti.
Quasi mai si tiene conto degli elementi oggettivi determinati dal buon diritto, dall’equità,
dall’opportunità di equilibrare scompensi sociali o salvaguardare dignità e qualità di vita
di gruppi che non siano in grado di apportare importanti quantità di consensi.
Qualcuno disse: “ Le battaglie non vanno combattute per essere vinte, ma perché sono
giuste!”
Ebbene il concetto informativo degli atteggiamenti della nostra classe politica sono in
totale antitesi con quanto disse quel qualcuno; le battaglie vengono combattute solo per
essere vinte.
La giustezza della loro causa è assolutamente ininfluente!
135
E’ difficile stabilire quanto questo Machiavellismo spinto all’eccesso, sia il risultato di
una classe politica espressa da una base popolare priva uno scheletro etico in grado di
supportare valori ideali in chiave politica e sociale e quanto, al contrario, una classe
politica degenerata, nata da una situazione storica traumatica, ipocritamente falsata
come portatrice di valori per giustificare la propria vuotezza, abbia determinato una
base sociale sbracata, cinica ed amorale.
Come spesso accade, causa ed effetto s’intrecciano nell’immagine del serpente che si
morde la coda.
La conseguenza pratica di tutto ciò è l’avallo di un’agnosticità ufficializzata sulle
questioni morali. In sintesi, una dichiarazione di legittimità dell’AMORALITA’, che è
peggio, molto peggio, dell’IMMORALITA’!
E’ la vittoria dei furbi, il regno dell’ammiccamento, il trionfo delle confraternite e delle
massonerie, il preludio al mondo delle MAFIE!
Se ad alcuni lettori, quanto affermato può sembrare cervellotico o teorico, facciano
mente locale a come alcuni problemi vengono, o sono stati trattati.

Per i “terroristi rossi”, è “politicamente corretto” pensare che l’emergenza è superata
e che è necessaria la clemenza per rimarginare le ferite sociali.
 Per i “terroristi neri”, un analogo atteggiamento non è “politicamente corretto”. Si
tratta di potenziali sovvertitori dello Stato, incapaci di evolvere il loro pensiero. E poi
sono solo dei fascisti..
 E’ “politicamente corretto” pensare all’accoglienza ed alle sanatorie per centinaia di
migliaia di immigrati clandestini, cui chiedere solamente da quanto tempo sono in
Italia (Illegalmente..)
 Non è “politicamente corretto” respingere i clandestini e programmare,
contestualmente, una seria politica di aiuti allo sviluppo reale dei Paesi da cui essi
provengono, anche per aiutarne tutti i cittadini e non solo i più intraprendenti.
 Non é “politicamente corretto” discriminare tra i gruppi etnici degli immigrati, anche
se, per esempio, in generale i Filippini lavorano ordinatamente e bene senza
dedicarsi a spaccio di droga, protezione e schiavizzazione delle prostitute, rapine e
furti, come invece praticato in larga misura dagli Albanesi.
 E’ “politicamente corretto” parlare ogni giorno, da cinquant’anni, coinvolgendo tutti,
dello sterminio di sei milioni di Ebrei ed ignorare con sufficienza, i cento milioni di
esseri umani sterminati dal comunismo, il popolo Armeno sterminato dai Turchi, il
popolo Pellirosse sterminato dagli Americani, ecc., ecc., ecc.
 E’ “politicamente corretto” interpretare la Storia recente Italiana in chiave
strettamente “resistenziale”, chiudendo gli occhi alla verità oggettiva ed esaltando
solamente le tesi di parte.
Si potrebbe continuare all’infinito, tediando chi legge, ma ciascuno potrà trovare nella
propria memoria, sforzandosi appena, altri esempi analoghi.
La strada che la nostra società sta percorrendo non porta all’evoluzione civile ed alla
maturità sociale, ma al disordine, all’anarchia, alla jungla!
Occorre una sterzata forte e decisa che inverta la tendenza. E’ necessaria una
RIVOLUZIONE!
Non sappiamo come e quando, ma sappiamo esattamente quale: la rivoluzione
Nazional Popolare per ristabilire le basi di uno Stato etico in cui l’azione sia motivata
da una preminenza dei valori e non degli interessi, in cui la politica governi l’economia e
non viceversa, in cui denaro e produzione siano strumenti per l’evoluzione dell’uomo e
non mezzi per il suo asservimento.
136
Uno Stato nel quale la dignità umana, la solidarietà, la promozione dei valori spirituali,
siano pietra di paragone con cui confrontare l’azione politica e cardini fissi su cui ruotare
la quotidianità dell’esistenza.
Tenerife 14-Febbraio-1999
Alessandro Mezzano
Caro Gesù bambino,
Anche quest’anno siamo arrivati alla vigilia di Natale e tutto il mondo fa finta di volersi
bene e, ipocritamente, fa voti di buoni sentimenti, di generosità e propositi di pace e di
fraternità verso chi soffre.
Sono più di 2.000 anni che senti le solite frescacce, le solite bugie, le solite false
affermazioni, i soliti finti propositi ed ancora non ti sei deciso a prendere provvedimenti
verso coloro che ti prendono in giro?
Ma insomma, ci sei o ci fai..?
Non pensi sia arrivato il momento di fare capire che non sei così sprovveduto da
continuare a credere alla buona fede dei potenti della terra che sfornano frottole a raffica?
Non ti pare sia il caso di far capire che l’amore è si una bella cosa, ma che lo è se viaggia
nei due sensi, se c’è reciprocità e che dopo millenni di prese in giro anche una
strapazzatina ogni tanto ci vorrebbe..?
Non sei d’accordo che, dato che il titolare sei tu, la pretesa di tanti politici, Italiani e nel
mondo, di essere Dio, sia un tantino esagerata e vada quantomeno ridimensionata?
Ed allora eccoti la lista dei regali di Natale che ti chiedo:
- Manda un infarto a Obama che finge di essere meglio di Bush ma continua le sue guerre
ed appoggia lo sterminio che Israele fa dei Palestinesi ed un tre o quattro Tifoni ed una
decina di terremoti, di quelli belli tosti, agli Americani, in compenso delle tante guerre che
gli Usa hanno seminato nel mondo per arraffare petrolio, potere strategico e mercati e per
ripagare, almeno in parte le sofferenze che hanno sparso su tutta la terra in nome del
mercato e del profitto.
- Fai venire al capo del governo israeliano una malattia di quelle che ti fanno soffrire come
una cane, ma tenendoti in vita a lungo per aumentare il divertimento, per ricompensarlo
del suo razzismo, della sua ferocia, della sua presunzione di essere un capo della razza
eletta degli uomini di serie A, mentre il resto dell’umanità è sterco, come è bene
documentato nella Thorà!
Ripeti lo show delle sette piaghe d’Egitto, solo, questa volta, dirottandole verso Israele in
modo che si rendano conto che non si può sanare un torto facendone altri dieci !
- Richiama nelle tue celesti dimore il fratello di Fidel Castro che uccide a Cuba ancora
dopo decenni dalla rivoluzione, i capi Cinesi che opprimono e distruggono i miti Tibetani
che vorrebbero solo vivere e pregare il loro Buddha senza nuocere a nessuno e tutta la
serie di satrapi sudamericani che schiavizzano la loro gente.
- Fai venire la rogna e la scabbia e manda in miseria tutti quei liberalcapitalisti che si
affannano a super produrre per avidità di profitto e rovinano, sfruttano, inaridiscono e
distruggono questa terra che tu ci hai regalato per vivere in pace ed armonia.
- Dai un marcato avvertimento ( decidi tu come..) all’Inghilterra che da secoli impedisce
che l’Europa nasca e viva in pace e prosperità, a causa del suo ingiustificato orgoglio e
della sua presunzione irragionevole e trasforma quella terra in un’isola di pescatori.
- Manda i tuoi angeli nel nostro parlamento a marcare con il fuoco tutti i corrotti, i ladri, i
profittatori ed i mentitori in modo che alle prossime elezioni sapremo finalmente con chi
abbiamo a che fare e potremo scegliere i candidati migliori ( se ne resterà qualcuno..).
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- Manda un ictus a Berlusconi ed un colpo definitivo a Bossi, una paralisi a Bersani, a
D’Alema ed a Franceschini, ed a Fini iscariota che ha tradito tutto e tutti manda un bel
cancro di quelli che fanno tanto male ..
- Distruggi le case, le auto di lusso, i conti in banca, di quei preti e di quei vescovi e
cardinali che predicano la carità, ma pensano alla carriera, che predicano l’amore, ma
esercitano l’indifferenza, che consigliano la povertà, ma cercano gli agi ed il denaro, che
criticano il peccato, ma credono che sia peccato non farlo..!
E se poi, tu che tutto sai, vedi che l’umanità resterà ancora e sempre quel verminaio di
cattiveria, di odio, d’invidia e di prevaricazione che è sempre stata, mandaci un bel
secondo diluvio universale, ma senza avvisare nessun Noé in modo che nessuno si possa
salvare su di un’arca o su di un qualche Yacht con targa di Panama..!
Tanti saluti e buon Natale anche a te, pensa alla salute ed occhio al trentatreesimo
compleanno…...
Alessandro Mezzano
Tenerife 07-12-09
IL FURTO DEGLI EDITORI
Da un sacco di anni i governi passati e presenti danno consistenti contributi ai giornali.
Tali contributi, immotivati in un contesto di libera concorrenza dove il successo dovrebbe
essere determinato solamente dalla qualità che nella fattispecie si estrinseca nella
capacità di essere incisivi, chiari, sinceri, informati, coraggiosi e disinteressati, diventano
invece spesso un modo surrettizio di finanziare con il pubblico denaro gruppi privati, gruppi
di potere e partiti politici.
Come è noto a tutti, in Italia i giornali a maggiore diffusione fanno capo a ben determinati
gruppi editoriali che a loro volta sono di proprietà o sotto il controllo di personaggi noti.
RCS fa capo a Mediobanca, Pesenti, Ligresti, Della Valle, Banca Intesa, Generali ass.,
Merloni ed Edison, MONDADORI fa capo a Berlusconi tramite Fininvest(57,4%), SISa
Silchester in ternational Investors e Tweewdy Browne Co. (5%), GRUPPO ESPRESSO a
De Benedetti, IL GRUPPO CALTAGIRONE a Caltagirone editoriale più Edoardo
Caltagirone, IL GRUPPO RIFFSER a Maria Luisa Riffler e società poligrafica editoriale, LA
STAMPA alla famiglia Agnelli, ecc. ecc e questi gruppi comprendono, oltre al Corriere
della sera, Gazzetta dello sporto, Repubblica, Gazzetta di Mantova, Messaggero Veneto,
La Stampa, La Nazione, IL resto del Carlino, Il Mattino di Napoli, Il Giorno ed Il Piccolo,
tutta una miriade di giornali a tiratura locale per un totale di centinaia di testate.
In più ci sono una ulteriore miriade di giornaletti e giornalini di partito che, a parte un paio
di essi, nessuno si sogna di comperare e di leggere e che addirittura spesso non arrivano
neppure nelle edicole.
Ebbene TUTTI, ma proprio tutti questi giornali godono di una ampio finanziamento di soldi
nostri da parte dello Stato con metodi a dir poco disinvolti ..
Non è necessario certificare che i giornali stampati siano stati venduti almeno in parte, ma
è sufficiente dichiarare la tiratura e cioè quanti ne sono stati stampati anche se poi la
maggior parte di essi ( o anche tutti) finiranno al macero, per avere dallo Stato il
finanziamento che sarà proporzionale alla tiratura.
La cifra approssimativa stanziata per il finanziamento è di 700 milioni di Euro ogni anno
dei quali ben 140 milioni vanno a quei giornali e giornaletti politici di cui sopra ….
A noi, ed alla logica, ciò appare come una truffa e se la magistratura non ha avuto ancora
la “notizia di reato” per potere procedere, siamo ben lieti di dargliela con questo articolo,
ma forse, non siamo giuristi per giudicarlo, il reato non c’è perché lor signori hanno fatto
una legge che dice che truffare in tal modo è lecito e legale ….!
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Temiamo purtroppo che nulla succederà come nulla è successo quando una indagine ben
più dettagliata della nostra è stata fatta e portata a conoscenza di tutti dalla trasmissione
“Reporter” alcuni mesi fa perché gli interessi coinvolti sono troppi ed a un livello troppo alto
dove normalmente spira un’aria di immunità che pone chi la respira al di sopra ed al di
fuori della legge che governa noi comuni mortali e soprattutto perché la pubblica opinione
è oramai moralmente anestetizzata e trova normale questa anormalità..!
Anche nella recente finanziaria “di crisi” in cui sembrava che si volessero stringere un
pochino i cordoni della borsa per quanto attiene ai finanziamenti indiscriminati a pioggia
per la stampa, è bastata la vibrata protesta degli editori che il ministro Tremonti ha fatto
una precipitosa quanto silenziosa retromarcia lasciando tutto invariato rispetto al passato!
L’argomento per la politica è tabù come sempre quando si tratta di argomenti che si
riferiscono ai modi che la politica ha o trova per arraffare denaro alla faccia dei Cittadini e
ne fa fede il silenzio sotto il quale passano i vari aumenti degli emolumenti ai parlamentari
che, votati all’unanimità, non solo non appaiono nelle cronache politiche e nelle TV, ma
addirittura vengono spesso mimetizzati con escamotages che non li fanno apparire come
tali nei resoconti parlamentari ufficiali.
Alessandro Mezzano
OLTRE LA DESTRA, OLTRE LA SINISTRA
PER LA NAZIONE, PER IL POPOLO, PER LA TRADIZIONE!
Che si senta parlare ancora oggi di destra e di sinistra con gli stessi schemi mentali e con
gli stessi progetti sociali ed economici e le stesse formule politiche che sono nati più di un
secolo fa quando la società era diversa come impostazioni, come rapporti tra classi sociali,
come mezzi di produzione, come dinamiche economiche e finanziarie, come prospettive di
sviluppo, come connessioni tra gli Stati è semplicemente grottesco sia perché nasconde
quali siano le vere problematiche da portare a soluzione e sia perché cristallizza le
posizioni politiche e sociali su parametri che non rappresentano più la realtà che viviamo,
ma bensì una realtà virtuale e passata che non ha riscontro nella vita di oggi.
Se ne potrebbe fare una lunga e dotta disquisizione teorica, ma preferiamo attenerci alla
storia dell’ultimo secolo per di mostrare come destra e sinistra siano due ectoplasmi senza
più vita e senza speranza.
La sinistra, nella sua forma più ortodossa e genuina, è stata incarnata dal Marxismo che si
è concretizzato nel comunismo che, checché ne dica Silvio Berlusconi per incantare i suoi
sciocchi serpenti, è oramai morto e sepolto, senza possibilità di recupero, a causa del suo
fallimento sul campo della gestione pratica della cosa pubblica in decine e decine di Stati e
di situazioni le più diverse ed ha dimostrato inequivocabilmente la sua inadeguatezza a
risolvere i problemi sociali, economici e politici del mondo.
La destra, intesa come ideologia e progetto di società, è nata con il liberismo di John
Smith che si è concretizzato nel capitalismo e nel consumismo che ne è la conseguenza
diretta e, più recentemente nella speculazione finanziaria che, astraendosi dalla
produzione di beni, crea profitti senza produrre ricchezza.
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Le cronache recenti ci narrano come anche questo sistema economico stia dando segni di
cedimento strutturale e di come esso contenga in se il seme della propria autodistruzione
non fosse altro che per la necessità assurda ed innaturale di aumentare all’infinito
produzione e produttività senza considerare l’ipotesi di una saturazione dei mercati oltre a
quella di un progressivo esaurimento delle risorse e ad un continuo incremento
dell’inquinamento del pianeta!
Quanto all’aspetto sociale, questo sistema sta allargando sempre di più la forbice tra chi è
ricco e chi è povero arricchendo i ricchi ed impoverendo i poveri.
Nessuno dei due sistemi poi è riuscito, nonostante l’enunciazione dei propositi, a sanare
quella enorme ingiustizia umanitaria per la quale due miliardi di esseri umani vivono
abbastanza bene mentre quattro miliardi muoiono di fame ..!!
Questo senza tenere conto dell’aspetto etico che pretenderebbe equità sociale, armonia
dei rapporti umani, solidarietà, coerenza con le tradizioni della propria cultura.
Ma evidentemente manca la fantasia e l’onestà intellettuale per riconoscere la morte dei
due schemi che hanno determinato la politica da più di cento anni e che sono oggi obsoleti
ed inadeguati ed é anche la mediocrità di chi non sa avere idee nuove e la furbastra
speculazione di chi ci ha costruito sopra la propria carriera politica, che li tiene in vita,
mummificati ed inefficaci incatenandovi l’umanità!
Solo il Fascismo, con il pensiero di Benito Mussolini, che fu senza dubbio alcuno, oltre che
l’unico vero rivoluzionario del XX° secolo, il suo più grande statista, era riuscito a spazzare
le ragnatele della politica lanciando finalmente nuove idee, moderne, originali e risolutive
che ancora oggi sono di attualità per la semplice ragione che sono in grado di risolvere
l’eterno conflitto tra ricchi e poveri, tra capitale e lavoro, tra egoismi e solidarietà
individuando la terza via che, con la mediazione attiva del potere di uno Stato etico, era
riuscita a trasformare i conflitti in sinergie e le differenze in complementarità nell’ambito di
una Nazione compatta e solidale!
Tutta la legislazione del ventennio, che culminò con l’apoteosi della socializzazione che
vide i lavoratori nei consigli di amministrazione delle aziende, è stata una ininterrotta
marcia verso la realizzazione di quegli ideali ed ancora oggi, l’intero impianto dello stato
sociale italiano è retaggio del Fascismo!
Gli interessi economici di un capitalismo mondiale ancora imperante e di un marxismo
allora al potere in mezzo mondo hanno scatenato una guerra mondiale che aveva l’unico
vero scopo di cancellare quelle idee che erano l’antitesi del marxismo e del capitalismo e
che costituivano il pericolosissimo esempio di una soluzione alternativa che metteva quei
due sistemi fuori gioco.
La sconfitta militare dell’Asse ha bloccato quel processo di modernizzazione del mondo,
ma non è riuscita a cancellare quelle idee che sono ancora oggi ed anzi specialmente
oggi, le più rivoluzionarie, le più moderne, le più risolutive dei problemi dell’umanità.
Noi non sappiamo quando, né sappiamo se con lo stesso nome, ma siamo sicuri che
quelle idee finiranno per trovare la strada del successo perché sono una via obbligata
dalla ineluttabilità dell’evoluzione delle cose.
Per questo affermiamo qui che noi Nazionalpopolari che abbiamo l’onore e l’onere di
essere gli eredi di quelle idee, ci dichiariamo oltre la destra ed oltre la sinistra guardando
con pragmatismo il futuro alla luce delle esperienze del recente passato.
Facciamo testimonianza attiva e rendiamo fertile il suolo in cui gettare quel seme.
Buttiamo fuori bordo il vecchiume e le zavorre di quelle idee che hanno fallito o che stanno
fallendo e proseguiamo la navigazione leggeri, con le idee che sono ancora nuove e
moderne, dritti verso la meta.
Innestiamo nuovi virgulti sul tronco della tradizione!
Noi Nazionalpopolari siamo per la fine della contrapposizione tra gruppi sociali e questo
sia per quelle motivazioni ideali che ci fanno considerare assurdo ed inutile il contrasto tra
membri di una stessa nazione, quanto anche perché tali contrapposizioni danno sempre
come risultante un valore che ha la tara di quelle forze contrarie che si elidono a vicenda.
140
Così come in algebra --4+6 è uguale a 2 mentre 2+2 è uguale a 4 …..!!
A chi ci accusa di utopismo, rispondiamo che venti anni di storia italiana sono lì a darci
ragione ed a smentire le loro obiezioni!
Oltre la destra ed oltre a sinistra, con i piedi saldi nella tradizione e gli occhi fissi verso il
domani.
Il futuro siamo noi ..!!
Alessandro Mezzano
Un poco di buono è sempre un poco di buono
Hanno spaccato la faccia a Silvio Berlusconi!
Da subito abbiamo assistito ad una ondata di ipocrisie e di strumentalizzazioni con La
Russa che paventa scenari di guerra civile, Cicchito che definisce Di Pietro e Scalfari i
“mandanti” morali dell’aggressione, Sansonetti che afferma che bisogna finirla con questo
clima di alta tensione, Il presidente Napolitano che consiglia la calma…
Non abbiamo sentito Emilio Fede, ma è una voce che non fa testo perché si sa che egli
non può e non sa che scodinzolare.
Siamo certi che da domani il coro dei piangioni aumenterà e che non si perderà
l’occasione per tentare di trasformare il cavaliere nano in un martire ed in un santo!
Quando Cicchito afferma al TG1 che il PDL non ha mai provocato, né insultato nessuno e
che sono solo le opposizioni che lo hanno fatto e che lo stanno facendo, si ha
l’impressione che stia parlando ai degenti del Cottolengo dato che chiunque ha un
televisore in casa o legge i giornali ha sentito Berlusconi, Bondi e Cicchito stesso parlare
di Toghe rosse, del presidente della repubblica parziale e comunista ( lo ha detto anche
oggi nel comizio di Milano..!!), della consulta che lo perseguita invece di fare il proprio
dovere di garanzia della costituzione, ecc. ecc. ecc.
Quanto poi a Berlusconi, se è un poco di buono ed un inetto come politico ( oggi stesso ha
detto che il controllare le spese dei cittadini per lottare contro l’evasione fiscale porta l’Italia
ad essere uno stato di polizia tributaria e che lui non accetta che ciò avvenga..), uno che
pensa a se stesso anziché all’Italia, uno che ha un passato certo di Piduista e forse (
questo lo stabilirà il tribunale) di colluso con la mafia, il fatto che uno spostato gli abbia
rotto la faccia non lo fa diventare per ciò stesso una persona per bene..!
Un poco di buono rimane tale sia con la faccia sana che con la faccia rotta….!
Alessandro Mezzano
Un mondo pazzo
Premettiamo che il nostro non è, né vuole essere un discorso politico almeno nella
accezione che si dà consuetamente a questo termine di scontro o di dichiarazione di
ideologie.
E’ invece un discorso politico se per politica si intende il termine nel suo significato
originale di amministrazione o gestione della “Polis” e cioè della comunità in cui viviamo
che oggi naturalmente non può più essere considerata solamente la città o la regione che
141
ci ospita, ma assume dimensioni molto più ampie sino a comprendere l’intero globo
terrestre.
Difatti, lo sviluppo della comunicazione e la interconnessione delle economie hanno ridotto
lo spazio “altro” sino a ridurlo ad un minimo fruibile da molti mentre le nuove tecnologie
produttive ed energetiche, che da un lato hanno portato grandi vantaggi all’umanità, hanno
dall’altro prodotto conseguenze negative che si riflettono su tutta la terra.
Dai cambiamenti climatici, all’esaurimento progressivo delle materie prime e delle fonti
energetiche, all’inquinamento globale dell’aria e delle falde acquifere, alla velocità di
diffusione delle malattie e delle pandemie a causa del vertiginoso aumento dei contatti
intercontinentali, tutto concorre a ridurre la terra ad un unico spazio interconnesso come
un unico organismo vivente.
Ebbene, in questa situazione che incide pesantemente sulla qualità e sulla stessa
preservazione della vita biologica sul pianeta, non esistono, né ci si danno, regole generali
atte a controllare lo sviluppo ed i fenomeni connessi, ma si opera in un clima di anarchia
assoluta che non può che nuocere a tutti.
Assistiamo ad una cecità irresponsabile che vede solamente il profitto esasperato ed a
tutti i costi e non riesce ad elaborarne le conseguenze anche abbastanza immediate che ci
stanno portando verso la catastrofe per una strada senza ritorno.
Ora è vero che il profitto non è una bestemmia e che è assolutamente lecito, ma quando la
sua realizzazione in termini esagerati rischia di portare quei danni che già stiamo
intravedendo e che porranno in pericolo la nostra stessa vita, allora esso diventa non solo
criminale, ma assolutamente stupido ed irragionevole!
Come sempre e come in ogni cosa umana, è una questione di misura e di regole.
Il vero problema è che né i governi locali, né i potentati sovranazionali hanno la volontà
politica ed il potere operativo per dettare e per fare rispettare tali regole che non possono
essere certamente affidate alla buona volontà dei singoli o alla coscienza ( scarsa,
scarsissima) delle imprese.
La situazione generale del pianeta è giunta ad una evoluzione che ha prodotto
problematiche nuove e per certi versi inaspettate mentre l’organizzazione sociale e politica
non si è adeguata né alle dimensioni, né alla impellenza che questa evoluzione e quelle
problematiche pongono.
Ciò è dovuto soprattutto alla cecità dei governanti locali che non riescono a vedere e
soprattutto a valutare quei fenomeni che esulano dalla loro contingenza temporale e
geografica, ma anche, in parte, alla inadeguatezza delle ideologie che governano la
politica del mondo e che sono obsolete e vecchie di più di un secolo e non rispecchiano
più l’attualità del mondo in cui viviamo oggi.
E’ necessario un salto di qualità ed una rivoluzione nel modo di pensare e di gestire il
potere per riuscire a realizzare nuove condizioni di sviluppo che siano utili e produttive per
il bene ed il futuro di tutta l’umanità.
Perché oggi non è più possibile programmare sviluppo ed evoluzione parziali che non
coinvolgano tutta la terra dato che, comunque, le conseguenze delle politiche industriali,
energetiche e finanziarie hanno poi delle ricadute su tutto il globo terrestre!
In una parola, non nuova né di difficile comprensione, si deve sottoporre l’attività umana
ad una semplice regola che è quella dello sviluppo sostenibile !
Così come un cavo elettrico non può essere caricato di una quantità eccessiva di tensione
elettrica, pena la sua fusione, così la terra non può sottostare ad una eccessiva
produzione di gas nocivi, di un eccessivo aumento delle temperature, di un eccessivo
depauperamento dei suoi oceani e delle sue foreste, pena la rottura di quell’equilibrio
ecologico che ha creato la vita e che la mantiene attiva e vitale!
Sembrerebbe un concetto semplice e di facile comprensione, ma le avidità e gli egoismi
riescono ad ottenebrare le menti ed a neutralizzare il buon senso e l’umanità sta correndo
verso un suicidio collettivo in cui, con la vita, svaniranno tutti i profitti, tutte le ricchezze,
tutte le ambizioni ..!!
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Gli Dei ottenebrano le menti di coloro che vogliono perdere.
Alessandro Mezzano
Fini Iscariota e i poteri forti
(storia di uno scalatore politico)
Per nostra disgrazia conosciamo Fini Iscariota sin da quando era un ragazzotto che si
sbracciava a salutare romanamente e si insinuava maliziosamente nella famiglia di Giorgio
Almirante sino a catturarne le fiducia e l’affetto anche sfruttando il fatto che i coniugi
Almirante non avevano figli, perché allora “studiava da Segretario del M.S.I.” come poi, in
effetti è diventato.
Conoscendolo, possiamo dire con assoluta certezza che egli è un freddo, un calcolatore,
un programmatore che non fa nulla d’istinto e che ogni sua mossa è calcolata, studiata e
soppesata nei minimi particolari per il raggiungimento di uno scopo.
Lo abbiamo constatato nella fase del suo avvicinamento a Berlusconi ai tempi dello
“sdoganamento” nel corso delle elezioni comunali di Roma contro Rutelli, lo abbiamo visto
confermato al congresso di Fiuggi dove sono arrivate le prime, fondamentali abiure
ideologiche di distacco e di rinnegamento delle origini fasciste, e lo abbiamo poi visto
confermare il cambiamento di rotta, anzi una vera e propria inversione, con l’accostamento
al rabbinato di Roma, le visite in USA, la visita in Israele con tanto di kippà e di omaggio al
museo della shoa e con le conseguenti dichiarazioni che bollavano Mussolini ed il
fascismo come “il male assoluto”, i combattenti della R.S.I. come sciocchi sprovveduti e
fanatici che non avevano capito dove stava la parte giusta e la resistenza come “un valore
fondante dell’Italia”!
Qualcuno ha detto banalmente che a tutti è lecito “cambiare idea”, ed a queste persone,
che noi riteniamo o stupidi o in malafede, rispondiamo che è sì lecito, ma entro una certa
età, di solito giovanile, non in modo così diametralmente opposto e soprattutto mai quando
ciò coincide con interessi di carriera, di denaro e di potere così come è stato per Fini
Iscariota perché in tal caso si tratta di voltagabbanismo tatufesco ed infame!
Ma tornando a Fini Iscariota, e cercando di razionalizzare quanto sopra esposto, non si
può non pensare che dietro le ultime manovre di smarcamento e di contrapposizione nei
riguardi di Berlusconi e della dirigenza del PDL, non ci sia un piano ben preordinato dei
poteri forti, quelli che comandano davvero il mondo, per togliere dalla scena politica
Berlusconi.
Perché oramai quest’ultimo non è più spendibile, se mai lo è stato in pieno data la sua
mediocrità come statista, a causa degli impicci etici e giudiziari in cui si è impantanato ed a
causa soprattutto di una certa arroganza ed indipendenza verso quei poteri forti che
controllano le fonti energetiche, le materie prime ed i flussi economici e finanziari e che
non hanno visto certamente di buon occhio le scorciatoie che Berlusconi ha preso nei
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rapporti con la Russia sin dalla ascesa di Putin e fino alle ultime prese di posizione sul
caso Georgia in contrasto con quelle USA e di Israele e sul mercato del gas Russo ..!
Queste le evidenze, ché poi ci possono essere mille altre ragioni che non appaiono
chiaramente ai comuni mortali, ma che possono essere determinanti per stabilire
l’affidabilità di Berlusconi verso i poteri forti succitati.
Una ulteriore consistenza ai nostri sospetti sta nel fatto che Fini Iscariota, che bada solo al
sodo ed ai suoi interessi, non avrebbe alcun altro motivo per porsi in rotta di collisione con
Berlusconi e, dato che non è certo uno sprovveduto, se lo fa è perché è sicuro di forti e
determinanti appoggi esterni nella strategia di scalzare il cavaliere e di sostituirsi ad esso!
Certamente oggi Fini Iscariota appare persino isolato dato che i suoi ex colonnelli lo
stanno abbandonando per sostenere Berlusconi, ma egli sa che essi non contano e che
sono solamente delle teste di legno, dei mercenari di scarso valore, pronti a ricambiare
padrone se le circostanze consigliassero loro di farlo.
Fantapolitica? Azzardo per eccesso di fantasia?
Staremo a vedere, ma per ora non troviamo altre e diverse spiegazioni allo (
apparentemente) strano comportamento di Fini Iscariota ..!!
Alessandro Mezzano
GUELFI E GHIBELLINI
Quando Bossi dice:” ho milioni di padani con il fucile che posso mobilitare”, oppure “ ..
staneremo con il fuoco i fascisti dalle loro porcilaie..” oppure:”.. io con il tricolore mi ci
pulisco il culo..”, oppure “.. con il federalismo bisogna fare presto o dovremo pensare a
soluzioni molto più sbrigative..” oppure che "Abbiamo il dovere morale di liberare il
nostro popolo da questa Italia schiavista. Il potere colonialista imbecille non
capisce che il popolo aspetta solo il momento per attaccare e quel momento
verrà…” oppure ““Trascineremo il popolo, i vecchi Galli sono sempre pronti. Io sono per
la saggezza: chi è che vuole sfidare l’ira del popolo?”. Oppure “quella delle pallottole che
costano 300 lire e che i magistrati devono temere” oppure “Lustrate i fucili, Bossi è
pronto. Se queste schede elettorali non verranno ristampate, il leader della
Lega pensa ad assaltare Roma Ladrona e Mentecritica, dopo anni di politica
passati a subire, è stuzzicato dall'idea di imbracciare le armi., Oppure ““Se
necessario, per fermare i romani che hanno stampato queste schede elettorali che sono
una vera porcata e non permettono di votare con semplicità e chiarezza, potremmo anche
imbracciare i fucili”. Ecc. ecc. ecc. allora per Bondi, per Cicchito, per La Russa, per
Gasparri, per Schifani e per Silvio Berlusconi, si tratta solamente di “Folclore padano” e di
esagerazioni verbali, di bonarie e scherzose frasi di un capo padano che “accarezza” i
propri elettori…
Quando Di Pietro dice che Berlusconi sta facendo leggi ad personam, che il parlamento è
bloccato a legiferare solo per salvare Berlusconi dal carcere mentre il Paese va in malora,
che i delinquenti devono stare in carcere e non in parlamento, allora si tratta di istigazione
all’odio, alla rivolta, al sovvertimento dell’ordine democratico, e si diventa i mandanti di
attentati terroristici… e si vuole imporre al PD di troncare subito ogni rapporto di alleanza
con un simile figuro che non è degno di essere in parlamento a rappresentare il popolo
italiano.
Al di là della palese contraddizione e parzialità di simili ragionamenti, colpisce la
spudoratezza con la quale si prende per i fondelli la pubblica opinione usando due pesi e
due misure a seconda che le cose siano a favore o a sfavore della propria parte e
pretendendo che nessuno se ne accorga e creda ciecamente alle panzane propalate..
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Ma forse siamo noi che abbiamo una stima della intelligenza della gente di molto superiore
a quanto in effetti essa sia e ci scordiamo del saggio detto popolare che recita:” La
mamma dei cretini è sempre incinta..”
Se in piazza del duomo a Milano avessero ferito Di Pietro o Bersani, siamo sicuri che i
commenti del PDL e dei suoi camerieri sarebbero stati di minimizzazione e di
banalizzazione, ma tutto questo è solamente una coerenza con il clima politico che si è
estremizzato in “Guelfi e Ghibellini”, in “Iuventini ed Interisti” sia per una tendenza tutta
italiana a drammatizzare tutti i contrasti che anche e soprattutto, per nascondere il vuoto
pneumatico di idee che ha impedito loro di attuare quelle riforme importanti che
necessitano al Paese e che li rende inadeguati perfino per la gestione della ordinaria
amministrazione del quotidiano.
Insomma una casta politica di omuncoli di mezza tacca che non sanno fare di meglio che
berciare come lavandaie.
Altro che “governanti con le palle” come ha finemente chiosato quel venditore di
aspirapolvere di Silvio Berlusconi…
Alessandro Mezzano
LA PRIVATIZZAZIONE DELLE FORZE ARMATE
Non ci stupisce affatto l'ultima manovra che privatizza la gestione delle Forze Armate
Italiane tramite una S.P.A. appositamente creata.
E' un modo per trasferire dal pubblico al privato un elemento importante di potere e di
deterrenza che assumerà caratteristiche e capacità operative che non risponderanno più
allo Stato, ma agli azionisti che potranno diventare chiunque.....
Sappiamo chi nel mondo ha in mano il potere ed il controllo del denaro ed é in grado di
impossessarsi di qualsiasi S.P.A. per gestirla secondo interessi che comunque potranno
non corrispondere più a quelli dello Stato Italiano.
Anche se la determinazione dell’impiego strategico delle forze armate sarà ancora
formalmente nelle mani del ministro della difesa e quindi del governo della repubblica,
sappiamo bene come la gestione amministrativa e soprattutto economica sia in grado di
condizionarne l’operatività, l’efficienza e l’uso specifico.
Si é incominciato questo viaggio di trasformazione con l'abolizione della leva obbligatoria
che ha trasferito il diritto/dovere della difesa del suolo Nazionale, da tutti i Cittadini ad una
congrega di volontari mercenari che agiscono per interesse privato anziché per "sacro"
dovere.
E’ stato il primo stadio della dissacrazione dell’essenza delle nostre forze armate come
simbolo ed espressione della Nazione!
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La privatizzazione della gestione della difesa é il secondo stadio di un percorso che darà il
potere delle armi nazionali nelle mani di un potentato economico/finanziario che per sua
natura non sarà nazionale, ma apolide!
Qualcuno forse dirà che siamo paranoici, ma noi, in questi ultimi anni, abbiamo visto
troppo espandersi il dominio di certi poteri nel mondo per non chiederci se una serie di
eventi che potrebbero portare a determinati risultati non sino altro che lo svolgimento di un
piano preordinato anche perché le concatenazioni dei loro stadi di sviluppo appaiono
troppo coerenti ad un piano per essere casuali!
La servile sottomissione dei nostri governi che hanno prodotto una assoluta assenza di
politiche estere dotate di una pur minima autonomia ed originalità, la continua espansione
della presenza militare straniera sul suolo nazionale ( in Italia ci sono ad oggi ben 113 basi
militari USA ), la palese rinuncia alla giurisdizione nazionale dimostrata ( Caso Cermis,
caso Calispari, ampliamento del Dal Molin a Vicenza ed addirittura l’intromissione del
ministro degli esteri USA Hillary Clinton su di una sentenza penale contro una cittadina
americana accusata di Omicidio ) sono tutti sintomi significativi di un progressivo
asservimento coloniale che l’Italia sta subendo ad opera degli USA e dei poteri occulti che
li governano realmente !
Il controllo della macroeconomia tramite i potentati economici sovranazionali come il club
Bindelberg ed altre associazioni internazionali, quello delle fonti energetiche tramite le
molte guerre sulle vie del petrolio, quello della comunicazione tramite i grandi blocchi dei
media mondiali che, proprio per la loro enorme consistenza non possono che essere
dipendenti di grandi gruppi di potere che hanno tutto l’interesse a fabbricare una pubblica
opinione di comodo, ed ora, in progetto, anche quello delle forze armate, darà un potere
assoluto che nessuna forza politica e nessuna rivoluzione sarà più in grado di
condizionare o di demolire:
E’ uno scenario apocalittico che fa paura, ma che risponde purtroppo a schemi già
paventati in opere come “ I protocolli dei savi di Sion” che saranno anche stati dei falsi, ma
che stranamente trovano un riscontro puntuale nei fatti che determinano le strategie
dell’evoluzione del sistema di potere mondiale..!!
Temiamo che neppure lo “stare in campana” serva oramai più a nulla perché oramai i
giochi sono fatti, la semina e la coltivazione sono state fatte e siamo giunti oramai alla
stagione del raccolto!
Rien ne vas plus …
Alessandro Mezzano
MEDAGLIE DI LATTA E MEDAGLIE D'ORO
Latina
Quello stupidotto di Berlusconi si vanta come un pavone per avere "Ricostruito l'Aquila"
dopo il terremoto.
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A parte il fatto che ne ha ricostruito solo una piccola parte e che non lo ha fatto lui, ma la
CRI di Trento con soldi suoi e non dello Stato ed a parte che le uniche costruzioni che
hanno resistito al terremoto perché costruite bene sono quelle fatte durante e dal
Fascismo, ci sembra veramente un vanto miserrimo.
Cosa in confronto a ciò che seppe costruire il Fascismo?
Non ci credete?
Esempio:
Cinque città nel giro di sette anni
Littoria ( oggi Latina): inizio Giugno 1932, inaugurazione 18 Dicembre 1933
Sabaudia: Inizio Agosto 1933, inaugurazione 15 Aprile 1934
Pontinia: inizio 1934 inaugurazione Dicembre 1935
Aprilia: Inizio 1936 Inaugurazione 18 Novembre 1937
Pomezia: inizio 1938 Inaugurazione 29 Novembre 1939
Ma il DUCE era "il male assoluto" ( secondo Fini Iscariota ) mentre Berlusconi é il
"taumaturgo del Fare"
Poveri Italyoti cretini, credete di applaudire un CAPO ed invece leccate le terga ad un
microcefalo, piduista, amico dei mafiosi e servo di USA/Israel ...!!
Alessandro Mezzano
CORNUTI E CONTENTI
Dopo “l’attentato” a Berlusconi che volevano assassinare a colpi di statuetta, è partita da
quasi subito una sorta di Crociata” all’insegna del “perdoniamo e vogliamoci bene” che, se
da una parte testimonia la paura e la sorpresa di chi si è trovato fisicamente a contatto con
l’ostilità e l’avversione di chi ha capito quale sia veramente la strategia politica del PDL (
Partito personale in cui tutto ruota attorno agli interessi di Silvio Berlusconi ) ed è stufo di
farsi prendere per i fondelli con bugie continuate, promesse non mantenute, dall’altra parte
ha approfittato di una vicenda non cercata, ma capitata a proposito, per rilanciare in
grande stile una propaganda politico elettorale ( le elezioni regionali sono alle porte e sono
un test importante ) che metta in difficoltà l’avversario.
Le direttrici di questa manovra sono tre:
1. Sottolineare la bontà d’animo e la disponibilità al dialogo di Berlusconi
2. Isolare Di Pietro e l’IDV per indebolire lo schieramento avversario
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3. Portare a casa il risultato di una serie di riforme che COMUNQUE salvino
Berlusconi dal pericolo di andare in prigione.
La prima fase della manovra è sotto gli occhi di tutti ed Emilio Fede, Feltri e tutti gli
scribacchini allineati ( e molto bene stipendiati..!) si sono esibiti e si stanno esibendo in
manovre da poeti di corte tanto che l’unico limite ancora non raggiunto é quello di
paragonare Berlusconi a padre Pio o alla Madonna che piange ( ma non disperiamo di
vedere anche questo..).
Il presidente Napolitano ha involontariamente ed anzi suo malgrado contribuito ad
alimentarla con i suoi interventi che raccomandano toni abbassati e spirito di
collaborazione per fare le riforme di cui il Paese abbisogna.
La seconda fase è anche lei evidentissima con tutti i portavoce ed i reggi borse del PDL
che quotidianamente si affannano a dichiarare come il dialogo con il PD sarebbe
possibilissimo se solo Bersani avesse la lucidità ed il buon senso di staccarsi da Di Pietro
e di condannare la sua dissennata sete di giustizia.
La terza fase è ancora in via di sviluppo e dipende dall’esito delle prime due perché
certamente, se il PD accettasse di riconoscere la buona fede di Berlusconi e scaricasse
l’IDV per rimanere con un posto libero nei sofà dei salotti bene della politica come ha già
fatto in passato quando era al governo e NON ha fatto la legge sul conflitto di
interesse, allora Berlusconi vincerebbe la partita facendo in un solo colpo “ori, settebello
carte e primiera”….!!
Quello che ci colpisce, come al solito, è la pretesa di gabbare la gente con esibizioni
dialettiche che non hanno nulla di così astuto e di così intellettualmente raffinato da essere
convincenti, ma si spara a zero con bordate di sciocchezze che se denunciano la
pochezza di chi le dice, denunciano pure la pochezza di chi le ascolta dati i risultati finali
della manovra.
Per esempio, si dice al PD:”..l’opposizione sta risalendo di alcuni punti nel consenso e Di
Pietro ha raddoppiato i suoi voti ed è in salita prospettica, perciò tu scarica l’IDV in modo
che i tuoi voti diminuiranno a mio favore ed io avrò comunque buon gioco a fare le riforme
che interessano per tenere Berlusconi fuori di galera..”
Oppure: “..guardate che nonostante sia iscritto alla P2, sia amico di Mafiosi come
Mangano e Dell’Utri ( come stabilito da sentenze dei tribunali), abbia tentato in tutti i modi
di farsi delle leggi “ad personam” ( Ex Cirielli, Legge Pecorella, Abrogazione del falso in
bilancio, Legge Gasparri sulle TV, Lodo Alfano, Processo breve, ecc. ecc.) Berlusconi è
una persona limpida, buona e generosa che pensa solo al Paese e non a se stesso….
Come dire a chi vuoi bastonare di stare fermo perché se non ci riesci bene ..!
Sempre, in casi come questo ci sovviene il grande padre Dante:” ahi serva Italia, di dolori
ostello, non Donna di province, ma bordello..”
Alessandro Mezzano
ROSARNO, UN CASO PARADIGMATICO
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La massoneria commerciale dell’Ortofrutta ”Deve” avere degli utili consistenti ad ogni
costo per soddisfare i componenti finali della filiera della distribuzione che sono gli unici ad
arricchirsi in questo settore.
Per farlo, comprime i costi di produzione e dilata i prezzi al consumo tant’è che, come è
stato detto mille volte senza ottenere interventi governativi di qualsiasi tipo, un
chilogrammo di pomodori che viene pagato al coltivatore pochi centesimi viene poi
venduto nei supermercati a dieci, quindici volte tanto.
La compressione dei costi alla produzione spinge i coltivatoti a cercare di comprimere a
loro volta i propri costi per avere un minimo di guadagno ed uno degli elementi di costo più
elevato di questo settore è quello della mano d’opera per la raccolta.
Di qui, e solo di qui, nasce lo sfruttamento degli immigrati clandestini che possono essere
impiegati per una giornata di 12 ore al prezzo modestissimo di 20 Euro, senza contributi,
senza assistenza e quindi senza ulteriori spese.
Sono cose molto chiare a tutti e da tempo e quindi nessuno, né il governo, né le istituzioni,
né la politica possono fare finta di scandalizzarsi per una serie di responsabilità e di colpe
che appartengono solamente a loro a causa della loro ignavia e della loro complicità in un
modo di gestire la distribuzione che grida vendetta al cielo!
Certo, la cosa, vista nell’ottica del liberalismo capitalista che ha come unico obiettivo il
profitto, ha una sua logica perché non tiene conto delle implicazioni sociali, umanitarie ed
etiche, ma non è accettabile l’ipocrisia di chi da un lato predica i valori della tolleranza,
della solidarietà, dei diritti umani e dall’altro è cieco quando questi valori cozzano contro
l’interesse del profitto ad ogni costo ..!
E’ assurdo sentire berciare i Bersani, i Maroni, i Ferrero, il Vaticano ed i portavoce del
governo quando i fatti di Rosarno sono solamente l’evidenza di una situazione che tutti
conoscevano e per la quale nessuno è intervenuto in modo efficace!
Ora gli extracomunitari di Rosarno sono stati trasferiti altrove usando il solito metodo di
nascondere gli effetti del problema senza mai intervenire sulle cause ( come nel caso della
spazzatura di Napoli): un po’ di maquillage locale e tutto è a posto.
A posto un corno!
Quali sono gli interessi inconfessabili che si devono coprire nella super dilatata filiera della
distribuzione dei prodotti ortofrutticoli?
Quali e quanti i flussi elettorali condizionati dai padroni della suddetta filiera che
impediscono di intervenire pena una riduzione di consenso elettorale?
Quali e quante le cointeressenze economiche dei partiti e delle istituzioni in detta filiera?
Forse sono queste le domande che spigherebbero i motivi di tanta disattenzione al
problema e di tante chiacchiere che rimangono tali senza essere seguite da provvedimenti
concreti e risolutivi!
Comunque stiano però le cose, un fatto è certo ed è quello che la situazione di Rosarno,
paradigmatica di una situazione generale molto più ampia, è causata dalla ignavia e dalla
inefficienza non solo dei governi che non hanno saputo provvedere ad una riforma
generale del sistema, ma anche delle opposizioni che hanno sempre criticato senza
proporre soluzioni e senza lottare per vederle realizzate!
Basterebbe la considerazione che una filiera più spostata verso l’utile dei produttori,
darebbe spazio ad una occupazione dignitosa per i calabresi, il che, data la situazione di
quella regione, non sarebbe cosa da poco, per dare validità alla tesi della ignavia delle
istituzioni rispetto al problema.
Come sempre, siamo un Paese di chiacchieroni, ma, alla prova dei fatti, la distanza tra
chiacchiere e capacità operativa è siderale..
Alessandro Mezzano
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SANGUE E ORO
Una mia cara amica mi scrive in risposta ad una mia lettera sulla ventilata riforma fiscale di
Berlusconi che vi allego.
RIFORMA FISCALE PER I RICCHI
Anche se non sarà in grado di attuarla subito, la riforma fiscale proposta da Berlusconi
smaschera le vere intenzioni del Nano di Arcore e cioè quella di fare leggi che favoriscono
lui e la sua classe sociale di satrapi, sfruttatori ed aridi a danno dei più diseredati e dei più
poveri.
Due aliquote del 23% e del 33%, la prima per redditi sino a 100.000 Euro all'anno e la
seconda per quelli che vanno oltre i 100.000 euro significano in pratica che per ceti più
poveri ( con redditi sino a 40.000 Euro annui) non ci sarà NESSUN vantaggio rispetto alle
attuali aliquote, per il ceto medio ( con redditi da 40.000 a 100.00 Euro all'anno) ci sarà un
discreto vantaggio rispetto alle attuali aliquote, mentre per i ricconi ( con redditi da
100.000 a miliardi di euro annui) ci sarà un succulento vantaggio rispetto alle attuali
aliquote che passeranno da un massimo del 50% circa ad un massimo del 33% mentre
verrà di fatto cancellato il principio costituzionale sulla Proporzionalità delle tasse rispetto
alle possibilità economiche.
In questa lettera la mia amica si stupisce di come tutto stia oggi andando alla deriva di una
cattiva amministrazione e di una visione partigiana ed interessata dello stato da parte di
chi avrebbe il dovere di amministrare la cosa pubblica nell’interesse di tutti i cittadini ed
invece fa leggi che sono sfacciatamente a favore di alcune categorie e che ne penalizzano
altre.
Ecco la mia risposta che non poteva che esser di ordine generale andando alla radice dei
motivi che hanno creato questa situazione:
“Vedi cara Angela, una volta, sin dai tempi dei cavalieri ed anche più anticamente ai tempi
della Grecia classica, esisteva il conflitto ORO/SANGUE nel quale si contrapponevano le
forze che si ispiravano al materialismo ( Dionisiache ) e quelle che si ispiravano ai valori
spirituali ( Apollinee), ma anche in altre civiltà, come testimoniano tutte le antiche religioni,
sempre vi é stata una lotta tra questi due elementi di opposta natura.
Questa situazione si é trascinata con alterne fortune sino al 1945 quando, nel crogiuolo
della guerra mondiale si combatterono non l'Asse contro la democrazia, ma, in una ultima
disperata battaglia, l'Oro contro il Sangue, il materialismo contro la spiritualità, l'Uomo
contro l'animalesco.
Ha vinto l'Oro e se tu analizzi attentamente tutti gli sviluppi della società da allora in avanti
ti accorgi che sempre più i valori materiali si sono affermati a scapito di quelli spirituali (
che non sono per forza religiosi come tu ben sai..)
Il materialismo Marxista si illudeva di potere stemperare nella solidarietà i limiti del
materialismo, ma la solidarietà é valore spirituale, in contrasto e contrapposizione con il
materialismo e sappiamo come andò a finire......
Sempre più valori come famiglia, Patria, solidarietà, senso del dovere, dedizione, bellezza
e lo stesso amore si sono immiseriti nel quotidiano, in una visione gretta egoistica, edinista
e materialistica rafforzando una visione della vita che non era certamente assente prima,
ma che era equilibrata e contrapposta.
In questa logica, non c'è nulla da stupirsi se qualcuno tenta di istituzionalizzare il principio
con leggi e riforme che premiano il profitto a danno dell'umanità, l'egoismo a danno della
solidarietà e l'ingordigia a danno della buona amministrazione delle cosa pubblica.
150
E' solamente la logica estensione pratica di un concetto informatore che é diventato,
nostro malgrado, il cardine della società in cui viviamo.
Tutto ha un senso e tutto procede da un principio che é stato affermato con la vittoria
dell'Oro contro il sangue!
Come diceva mia nonna: "il vizio sta nel manico"!!!!
Ciao,
Un abbraccio sconsolato,”
Alessandro
ANDANDO ALLA RADICE
Prendiamo ancora lo spunto dai fatti di Rosarno per tentare una analisi più approfondita e
più articolata delle cause prime, delle radici appunto, del problema e delle eventuali
soluzioni che, se si volesse, potrebbero essere adottate per risanarlo.
Come abbiamo già scritto in un precedente articolo, la causa scatenante della situazione
di degrado e di semischiavitù che ha portato alla esplosione della rivolta a Rosarno,
risiede nella anomalia di una filiera di distribuzione dei prodotti ortofrutticoli meridionali che
premia in modo assolutamente sproporzionato gli ultimi e incomprensibilmente numerosi
passaggi della distribuzione e punisce e comprime e punisce l’altro lato della filiera e cioè
la produzione.
I fatti sono lì a dimostrare che abbiamo ragione e basta considerare che la differenza dei
prezzi tra produzione e consumo è di quindici o anche venti volte tanto per concludere
senza ombra di dubbio che qualche cosa non funziona in modo equo!
Dai mandarini ai pomodori, alle verdure, lo scarto dei prezzi tra produzione e consumo è
sempre irragionevolmente squilibrato a favore della distribuzione che tra l’altro non si
assume alcun rischio in caso di mancato raccolto per le molteplici cause che possono
intervenire nel contesto della produzione.
Qualcuno ha suggerito la formazione di cooperative per la vendita diretta o per quella
all’ingrosso, ma in entrambi i casi ci si scontra con condizioni negative che ne impediscono
il decollo.
Per la vendita diretta è il mercato meridionale stesso che non offre prezzi remunerativi in
quanto i consumi sono relativi ( quasi tutti hanno un orto che produce le stesse derrate
nella stessa stagione ) mentre per la vendita all’ingrosso si deve passare sempre per le
forche caudine dei padroni della filiera che stabiliscono loro dei prezzi da fame.
Il vero problema sta, secondo noi, nella separatezza tra gli interessi dei produttori e quelli
della distribuzione per cui è stato possibile squilibrare gli utili tutti a favore di questi ultimi.
Ed allora la soluzione potrebbe essere quella di costituire delle società cooperative
che gestissero tutto il percorso dalla produzione alla distribuzione, con i medesimi
soci che solo alla fine del percorso conterebbero e distribuirebbero gli utili in parti
eguali.
Certamente è una soluzione che abbisogna, almeno in partenza, del sostegno del governo
come consulenza, come agevolazioni, e come formazione del personale, ma niente si fa
dal nulla e se ci fosse una volontà politica di risolvere un problema palesemente iniquo,
tutto si potrebbe risolvere ..!!
Una più ragionevole remunerazione dei produttori, in quanto soci della cooperativa,
potrebbe inoltre permettere di porre fine alla schiavitù di un lavoro nero che paga 25 euro
al giorno per 12 ore di lavoro e che è indegno di qualsiasi Paese civile.
Una pressione per la soppressione del lavoro nero in questo settore, spingerebbe a
soluzioni come quella suggerita e potrebbe ( e dovrebbe) venire anche dall’azione dei
sindacati e delle istituzioni locali che vedono, sanno e tollerano in contrasto con la legge e
con gli stessi principi che dovrebbero informare la loro azione in difesa dei lavoratori quale
che siano la nazionalità ed il colore!
151
Come si vede le possibilità sono tante e senza dubbio altri ne possono pensare di più
appropriate, ma la cosa che balza evidente agli occhi di chiunque è la colpevole
indifferenza, l’ignavia, l’ipocrisia e la malafede del governo, delle autorità locali, delle
istituzioni, dei sindacati e della politica in generale che si sbrana sulle leggi “ad personam”
anziché fare il proprio dovere di rendere la società accettabilmente civile ..!!
Alessandro Mezzano Gennaio 2010
Israele, ebraismo e razzismo
-
Signor rabbino, mi permetta una domanda: gli ebrei in quanto tali e quindi come
religione, cultura e razza, sono razzisti?
- Assolutamente no, cosa le passa per la testa? Sono gli altri ad esercitare il
razzismo verso gli ebrei come dimostrano le tante persecuzioni alle quali il popolo
ebreo è stato sottoposto! Gli ebrei sono se mai le vittime del razzismo!
- Mi scusi signor rabbino, quali sono i testi sacri agli ebrei che determinano i loro
rapporti verso Dio e verso gli altri uomini?
- Sono essenzialmente due: La Bibbia che contiene i precetti ed i comandamenti che
Dio stesso dette agli ebrei ed il Talmud che è libro scritto dai rabbini nei secoli,
anche lui ispirato da Dio, che chiarisce ed interpreta la Bibbia.
- Quindi, in un certo senso, per un credente ebreo, il Talmud è quasi più importante
della Bibbia?
- Sono entrambi importanti, ma il Talmud è più importante perché dà l’esatta
interpretazione a quei passi della Bibbia che non sono chiari per tutti, li spiega così
come Dio stesso voleva che fossero interpretati..
- Ed allora cominciamo dalla Bibbia. Le citerò alcuni passi che a me sembrano
essere violentemente razzisti perché vi si dice che il popolo ebraico è superiore a
tutti gli altri popoli della terra e che egli può prevaricare, sterminare, derubare,
assassinare non solo non facendo nulla di peccaminoso, ma rispondendo così a dei
precisi ordini di Dio:
Deuteronomio 7-6 Poiché tu sei un popolo consacrato all’Eterno, ch’è l’Iddio tuo;
l’Eterno, l’Iddio tuo, ti ha scelto per essere il suo tesoro particolare fra tutti i popoli che
sono sulla faccia della terra.
Tu ( Israele) sei il mio popolo prediletto ed a te darò il dominio su tutte le nazioni
Deuteronomio VII, 16 = “Distruggi dunque tutti i popoli che il Signore Iddio mette in tua
balia, non si impietosisca l’occhio tuo su di loro”.
Ezechiele IX, 5 = “Il vostro occhio non perdoni e non abbia misericordia. Uccidete
vecchi, giovani,vergini, bambini e donne fino allo sterminio”.
Isaia XIII, 15 = “Quanti saranno trovati saranno trucidati, e chi sarà preso perirà di
spada. I loro bambini saranno sfracellati sotto i loro occhi, le loro case saccheggiate, e
le loro donne violate”.
Giosuè VIII, 24 = “Quando ebbero terminato di uccidere gli abitanti di AI a colpi di
spada, gli Israeliti si rivolsero contro la città e quella pure fu passata a fil di spada. Il
numero delle vittime tra uomini e donne, salì a 12.000 persone”.
Zacharia 12-912:9 E in quel giorno avverrà che io avrò cura di distruggere tutte le
nazioni che verranno contro Gerusalemme.
Deuteronomio 7-6 Tu infatti sei un popolo consacrato al Signore tuo Dio; il Signore tuo
Dio ti ha scelto per essere il suo popolo privilegiato [Israeliti] fra tutti i popoli che sono
sulla terra.
- A me sembra che non ci sia una visione tanto egualitaria da parte di Javé per le
proprie creature ed anzi si può dire che ci sia una discriminazione assoluta e
violenta verso chi non è ebreo.
152
-
Ma la Bibbia è stata scritta secoli e secoli fa quando il mondo era diverso e la
visione dei rapporti umani non era quella attuale.
- E’ vero signor rabbino, ma voi non lo dite ufficialmente e soprattutto non smentite
quelle distinzioni razziste che sono contenute in un testo che d’altra parte voi
giudicate ancora sacro, dettato da Dio stesso e quindi di valore assoluto ed
immutabile in eterno.
- Se poi andiamo a vedere il Talmud che come lei dice è altrettanto, se non più,
sacro della Bibbia, allora mi pare che il razzismo si faccia ancora più esplicito
Babha Kama (113b) dice:
"Il nome di Dio non è profanato quando, per esempio, un ebreo mente ad un goim
dicendo: 'Io ho dato qualcosa a tuo padre, ma egli è morto; tu me lo devi restituire,' purché
il goim non sappia che tu stai mentendo."
E nello Iore Dea (158,1) si legge:
"Gli Akum che non sono nostri nemici non devono essere uccisi direttamente, ciò non
ostante essi non dovranno essere salvati dal pericolo di morte. Per esempio, se vedete
uno di essi cadere in mare, non tiratelo su a meno che egli non vi prometta del denaro."
Nell' Abhodah Zarah (26b, Tosephoth) si legge:
"Anche il migliore dei Goim dovrebbe essere ucciso"
E nello Ialkut Simoni (245c. n.772) si legge:
"Colui che sparge il sangue degli empi è tanto accetto a Dio quanto colui che offre un
sacrificio a Dio."
Nello Zohar (1,25b) si legge:
"Coloro che fanno del bene all'Akum ... non sorgeranno dai morti."
Nel Babha Kama (113b) si legge:
"E' permesso ingannare un goym."
Nell' Abhodah Zarah (26b, Tosephoth) si legge:
"Anche il migliore dei Goym dovrebbe essere ucciso"
Nel Choshen Hammischpat (26.1) si dice:
"Il Goym o il suo servo è incapace ad agire come testimone."
- Inoltre è risaputo che ad un ebreo è proibito sposarsi con un non ebreo e che la
donna ebrea che sposi un cristiano è considerata una malafemmina e viene
allontanata dalla famiglia con un ostracismo disumano e crudele..
- Come lei sa bene potrei continuare per pagine e pagine, ma mi pare che gli
esempi che ho riportato siano abbastanza chiari e che testimonino come religione,
leggi e cultura ebraiche siano fondate su concetti razzisti.
Quindi signor rabbino, come vede, anche nel testo che secondo voi interpreta e
chiarisce le parti meno chiare della Bibbia, si ripete la stessa discriminante razzista
verso i non ebrei e si lanciano anatemi e maledizioni, insulti e diffamazioni, minacce e
condanne.
Paragonate i “Goym” ad animali creati solamente per servire il “popolo eletto”, li
chiamate “immondi ed impuri” tanto da dovervi purificare in caso di contatto con essi e
dite che di essi potete servirvi ed usarli per il vostro comodo perché sono stati creati
solo per questo scopo.
Tra l’altro, voi dite di adorare un Dio buono e perfetto e poi credete che questo stesso
Dio, che con gesto di amore puro ha fatto l’uomo “ a sua immagine e somiglianza” sia
capace di discriminare tra le sue stesse creature ponendone alcune in posizione non
solo di preminenza, ma di dominio e di discriminazione.
Facendo così, oltre a contraddire voi stessi perché descrivete azioni cattive di un Dio
che invece considerate buono, voi bestemmiate quello stesso Dio proprio perché lo
ritenete capace di meschinità, di odio, di discriminazione e di razzismo verso le sue
stesse creature!
153
-
Ma la volontà di Dio è imperscrutabile e noi non possiamo sapere quale sia la sua
volontà se non attraverso le sue parole che ci sono dettate dalla Bibbia e chiarite
dal Talmud.
- Signor rabbino, lei sta dicendo delle stupidaggini perché Dio non contraddice se
stesso e la sua natura come voi volete fargli fare; la Bibbia ed il Talmud sono stati
scritti da uomini e da uomini di altri tempi quando la schiavitù, le guerre di
conquista, il razzismo, la violenza dell’uomo sull’uomo erano la normalità e
costituivano una contingenza e non un assoluto e perciò, per chi crede in Dio, vale
di più il concetto della divinità che tutte le parole della Bibbia e del Talmud.
- Siete voi che vi siete fossilizzati su concetti arcaici, obsoleti, ingiusti e razzisti e non
volete ammettere che l’umanità di oggi è nel complesso migliore come principi e più
saggia come esperienze di quella degli albori della sua vita!
In conclusione, mi pare che se c’è un popolo sulla terra che non ha mai voluto
mescolarsi con gli altri che ritiene inferiori ed impuri, che ha fatto di tutto, nei secoli, per
impedire la fraternizzazione, non solo nell’occidente cristiano, ma anche in Asia, in
Africa, in America ed in ogni parte del mondo e con qualsiasi civiltà, quel popolo è
quello ebreo e non quello dei “Goym”.
E’ stato questo atteggiamento di rifiuto verso gli altri e di superiorità razzista verso tutti
i popoli non ebrei che se mai ha provocato diffidenza, rancore ed odio da parte di quasi
tutte le genti delle terra ed in quasi tutte le epoche storiche provocando le persecuzioni
che vi hanno colpito sempre e dovunque.
D’altra parte la politica dello stato di Israele che segue i dettami culturali e religiosi
dell’ebraismo, sta dimostrando che ancora oggi la discriminazione, il razzismo,
l’autoconsiderazione di essere il popolo eletto, sono i concetti portanti
dell’atteggiamento ebraico nei confronti, in questo caso dei Palestinesi.
E non parliamo solamente dei Palestinesi dei “Territori” che sono stati espropriati,
cacciati, perseguitati, oppressi e massacrati, ma parliamo anche di quelli che vivono in
Israele come cittadini dello stato Israeliano e che sono discriminati come diritti civili,
come diritti di proprietà e che hanno addirittura targhe di colore diverso da quelle dei
cittadini israeliani di razza ebraica ..!
Quindi, se qualcuno è razzista, quelli siete voi ed il razzismo che avete subito nei secoli
non è altro che la reazione, riprovevole, ma comprensibile, al vostro razzismo che
discrimina, chiude ed isola il resto dell’umanità, quella dei “Goym” ..!!
Signor rabbino, la sfido a dichiarare ufficialmente che gli ebrei NON sono il popolo
eletto, ma sono uguali e fratelli agli occhi di Dio, di tutti gli altri popoli, la sfido a
dichiarare ufficialmente che un matrimonio tra un ebreo/a ed una persona di altra razza
o religione NON è un peccato mortale, la sfido a dichiarare ufficialmente che Dio NON
ha fatto un patto preferenziale con il popolo ebreo e che egli è allo stesso modo il
padre amorevole e senza preferenze, di tutti i popoli dell’umanità quale che sia la loro
religione e la loro razza.
Se lo farà io avrò avuto torto e chiederò scusa.
In caso contrario, lei darà implicitamente ragione a me ..!!
Alessandro Mezzano
CRAXI IL "GRANDE STATISTA"l

Negli anni della sua partecipazione e della sua guida al governo del Paese il debito
pubblico raddoppiò passando dal 54% del P.I.L. al 102% ed è per questa ragione
che ancora oggi noi tutti paghiamo molte più tasse di quando dovremmo.
154

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



Negli anni di Craxi al potere si moltiplicò la corruzione tanto che le tangenti erano
diventate una vera e propria estorsione di "pizzo" che non differiva da quella cha la
mafia esercita su imprese e commercianti.
Craxi rubò ed estorse non solo per il suo partito ( come fece Khol in Germania) ma,
come dimostrano gli atti giudiziari, anche e molto, a titolo personale.
Quando venne individuato come ladro e corruttore, si dichiarò "perseguitato
politico" e preferì fuggire ad Hammamet invece di sottoporsi, come ogni cittadino
italiano ha il dovere di fare, al giudizio della magistratura e pertanto, in base alla
legge, fu un latitante e non certo un esiliato!
Ebbe la spudoratezza di andare in parlamento a chiedere la sua impunità per la sua
corruzione ".. perché tutti rubavano".
Fece leggi di favore per il suo amico e finanziatore Silvio Berlusconi che favorivano
Mediaset e danneggiavano la sua concorrenza televisiva.
A parte l'episodio di Sigonella, fu sempre prono alla politica atlantica degli USA e
decise l'installazione dei missili Europei del patto atlantico in Italia.
Questo l'uomo pubblico Craxi che anche nel privato non fu uno stinco di santo sebbene
questo aspetto della sua vita non ci interessa perché, appunto , privato.
E' semplicemente vergognoso che oggi, anche da parte delle istituzioni si sia intrapresa
un'azione per una cosiddetta "riabilitazione" di un simile squallido personaggio.
E' la dimostrazione della bassezza morale, della mancanza di etica e di senso dello stato,
della profonda disonestà e della arroganza di questa casta politica che governa il Paese e
che ha le sue radici nella corruzione della prima repubblica di cui Craxi fu epigone e
simbolo amorale.
Lo dimostra anche il fatto che alla commemorazione della sua morte avvenuta in questi
giorni ad Hammamet fossero presenti ed abbiano tenuto discorsi elogiativi e riabilitativi
esponenti del governo e dello Stato come i ministri Brunetta e Sacconi e uomini politici di
spicco come De Michelis, Cicchitto e Formica avvallando così anche la considerazione
che la magistratura abbia agito in modo scorretto, incostituzionale e complottistico per fini
politici estranei alla sua funzione ed al suo dovere.
L'esempio che ne viene ai Cittadini é assolutamente devastante perché avalla la
considerazione che il potere non é legalità, ma arroganza, non servizio al Paese, ma
tornaconto personale, non esercizio di un mandato dei Cittadini, ma azione di cosca!
Volere intitolare vie o piazze ad un simile personaggio identifica il reato di "apologia di
reato" e come tale andrebbe perseguito dalla magistrtura !
Altro che riabilitazione ..!!!
Alessandro Mezzano
USURA, UNA STORIA INFINITA
Parecchi secoli fa un ometto di indubbio ingegno che si chiamava Aristotele diceva:”
nummus nummum parere non potest” che tradotto significa: il denaro non può generare
denaro.
La stessa Bibbia condanna l’usura nell’Esodo, nel Levitico ed anche nel Deuteronomio.
Anche S.Luca, nel suo vangelo ( 6,34s) dichiara che l’usura è peccato e la chiesa
cristiana, nel 1274, nel congresso di Lione, sancisce che è peccato prestare denaro a
qualsiasi interesse.
Da qui nasce la legittimazione ad esercitare l’usura per i giudei che iniziano ad esercitarla
anche se questa è espressamente proibita dalla bibbia, ma probabilmente in modo per
loro lecito in quanto il Talmud dice che molte cose che se fatte ai giudei sono peccato, non
155
lo sono invece se fatte ai “Goym” e cioè al resto dell’umanità che non ha la stessa dignità
umana del “popolo eletto”.
Nei primi anni del 500 la chiesa cambia idea e si pronuncia con un certo possibilismo in
favore dell’usura.
Martin Lutero ( 1483 – 1546 ) condanna l’usura con la stessa risolutezza dei Padri della
Chiesa ed afferma che:” il profitto su di un Mutuum, a chiunque fatto, è peccato mortale”
Ma già dopo 20 anni i toni si ammorbidiscono e la condanna è solo per chi applica tassi
troppo esosi.
La chiesa Cattolica nel concilio di Trento ( 1545 – 1563 ) deve controbattere la
“concorrenza” dottrinale di Lutero e pertanto condanna nuovamente e recisamente l’usura
che fa ricadere nel 7° comandamento “ Non rubare”.
Una semplice dichiarazione che affermi la liceità dell’usura è sufficiente per essere
dichiarati eretici e scomunicati, così come l’autorizzazione a fondare un “Banco di pegno o
di prestito”
Calvino accetta e predica la liceità del prestito ad interesse a cui non pone limiti, ma anzi
introduce il concetto che la ricchezza è un dono di Dio a chi è nella sua grazia, al contrario
della povertà che è una punizione per coloro che non sono in grazia di Dio …
Questo aberrante e disumano concetto calvinista permea la cultura Americana ( non
scordiamo che i “padri pellegrini” tra i fondatori della colonia Americana erano calvinisti )
ed è a tutt’oggi il principio che informa la società USA.
Nel 1625 Francesco Bacone espone una teoria favorevole all’usura dicendo in sostanza
che essendo essa un male inevitabile fosse meglio regolamentarla per legge.
Nel 700, con l’illuminismo e con il capitalismo di Adam Smith, riprende vigore la tesi della
liceità dell’usura mentre la posizione ufficiale delle chiesa è ancora contraria tanto che a
Verona Scipione Maffei, per avare scritto un trattato intitolato “ Dell’impegno del denaro” in
cui fa una strenua difesa dell’usura, viene condannato dalla inquisizione della repubblica di
Venezia al bando da Verona ed a 4 mesi di confino.
Solo dopo il 1789, quando l’assemblea costituente francese decretò la libertà del
commercio e del credito, anche la chiesa non condannò più l’interesse finanziario in
genere, ma si limitò alla condanna dei tassi usurai eccessivi.
Il Corano vieta assolutamente il prestito ad interesse che viene condannato in modo
esplicito e senza mezzi termini tanto che ancora oggi le banche islamiche non prestano
denaro ricavando profitto diretto dal prestito.
Come si vede i giudizi morali sull’usura sono ondivaghi e contingenti e dipendono molto di
più dalla visione del potere e dagli interessi contingenti che da questioni di principio.
Nel mondo d’oggi dopo che nella guerra tra il sangue e l’oro vinse l’oro, l’usura è assorta
a concetto informatore delle economie moderne sino ad arrivare agli eccessi ingovernabili
di una economia speculativa che ha determinato la recentissima crisi mondiale che ha
sconvolto ed disastrato i Paesi di tutto il mondo.
Il profitto è divenuto una divinità alla quale si sacrificano tutti gli altri valori, dalla rettitudine,
alla legalità, alla coscienza, al benessere generale del Paese ed alla stessa sopravvivenza
del pianeta stante che questo sistema sta spingendo il mondo ben al di fuori del
“progresso sostenibile” e che l’inquinamento planetario ed i cambiamenti climatici in atto
stanno condannando a morte tutta l’umanità!
L’ingordigia fa aggio sulla ragionevolezza ed ottunde l’intelligenza e come Creso che
trasformando tutto ciò che toccava in oro non poté più mangiare alcun cibo, così questa
civiltà, tutta tesa al profitto fine a se stesso, finirà di autoeliminarsi a causa dei veleni che
l’ingordigia del profitto produce ..!!
Si dovrebbe tornare all’equilibrio degli antichi valori e, semplificando, anteporre l’uomo al
profitto facendo del denaro un mezzo anziché un fine, ma temiamo che oramai l’umanità
sia così ammalata da risultare inguaribile ..
Va bene che nell’economia dell’universo l’umanità non è nulla, meno di un battito di ciglia
ed a Uomo scomparso, l’universo non se ne accorgerà neppure …!!
156
Alessandro Mezzano
Quattro conti in tasca all’Occidente
Nella classifica della bilancia dei conti correnti tra esportazioni ed importazioni dei vari
Paesi del mondo, forniti dal Fondo Monetario Internazionale, si può notare la seguente
classifica:
1° posto = Cina
= + 371,883
2° posto = Germania
= + 252,501
7° posto = Norvegia
= + 59,983
8° posto = Olanda
= + 52, 522
177° posto = Italia
= - 52,725
179° posto = Regno Unito
= - 105,224
180° posto = Spagna
= - 145,141
181° posto = USA
= - 731,214
I dati sono del 2007 e cioè prima del crollo finanziario mondiale…
Da notare l’ottima posizione della Germania, le buone di Norvegia ed Olanda, il 177°
cattivo posto dell’Italia ed il catastrofico 181° posto degli USA.
Quasi tutti i Paesi dell’occidente sono in bilancio negativo e cioè importano molto di più di
quanto non riescano ad esportare.
A parte le considerazioni sulla posizione dell’Italia di cui è responsabile anche la ottusa
politica dei tanti governi che hanno amministrato il Paese negli scorsi decenni senza mai
sapere trovare, come ha fatto invece la Germania, la giusta misura per ottimizzare la
situazione ( per esempio indirizzare la produzione industriale verso produzioni di
eccellenza tecnologica anziché lasciarla deperire nella banalità di quella manifatturiera,
magari sviluppando la ricerca..), si deve considerare l’aspetto della situazione generale
che coinvolge quasi tutti i Paesi Occidentali e che, continuando così, potrebbe portarli alla
rovina!
Questo è uno dei frutti avvelenati del “libero mercato mondiale” senza dazi e senza
correzioni e dall’analisi di questi dati oggettivi si deduce che l’assoluta libertà di mercato
giova solamente alla finanza apolide, ma danneggia i singoli Paesi e si sfata la leggenda
che con tale sistema l’occidente ci perde in un settore, ma ci guadagna in un altro ..!!
L’unico sistema per ovviare a questa differenza di potenziale commerciale che si scarica
sui Paesi più avanzati danneggiandoli a causa della mancanza di una gradualità nella
formazione di un assetto di equilibrio delle rispettive economie produttive, è quello di
inserire un sistema di dazi ammortizzatori calcolati su macroaree omogenee per sviluppo,
progresso tecnologico e stato sociale.
In un sistema di libero commercio globale senza freni e senza ammortizzatori, la dinamica
di travaso da un Paese all’altro è simile a quella dei vasi comunicanti e se la differenza di
livello è troppo grande, il travaso avverrà tumultuosamente e con forza eccessiva
provocando danni.
Se invece un sistema di chiuse e di saracinesche regolerà il travaso, esso avverrà un po’
più lentamente, ma armonicamente e non provocherà alcun danno.
I padroni mondiali del denaro lo sanno benissimo, ma a loro non interessa l’armonioso
sviluppo dei vari Paesi, ma soltanto il loro personale profitto che trae maggiore volume
dallo sfruttamento delle delocalizzazioni degli investimenti in qualsiasi Pese ed in base alle
opportunità e che sfruttano quelle differenze di potenziale commerciale di cui si parlava,
per accrescere il loro utile.
157
I loro interessi non solo non coincidono con quelli dei singoli Paesi, ma con essi
confliggono ed è per tale motivo e non certo per ragioni ideologiche, che li dobbiamo
considerare come nemici del progresso armonico dell’umanità.
Alessandro Mezzano
LE SOLITE BALLE
Ahmadinejad è un fanatico dittatore, un mostro pazzo che vuole sterminare gli ebrei e
cancellare Israele dalla faccia della terra, è un fanatico religioso che in nome di Allah sta
preparando disastri ed ecatombe.
Ahamadinejad ha sicuramente, senza alcun dubbio, l’intenzione di costruire la bomba
atomica per lanciarla su Talaviv anche se questo dovesse costare la distruzione completa
dell’Iran per rappresaglia dei sionisti e del mondo occidentale intero.
E’ una canzone che abbiamo già sentito!
L’abbiamo sentita, vi ricordate? quando si stava preparando la “guerra preventiva” contro
Saddam Hussein e l’Iraq.
Vi rammentate delle famose “armi di distruzione di massa”, copia conforme della bomba
atomica, che Saddam certissimamente possedeva ( gli USA di Bush avevano detto più
volte di averne le prove… ) e che aveva assolutamente l’intenzione di usare contro Israele
e contro l’occidente a meno di una guerra che riuscisse a fermarlo in tempo?
Il tutto nonostante Saddam si sgolasse a negare ed a chiedere ispezioni internazionali per
provare la verità delle sue asserzioni …
Poi, a guerra fatta, dopo centinaia di migliaia di vittime civili perite sotto i bombardamenti
delle “bombe intelligenti” Americane, dopo decine di migliaia di aborti e di nascite
mostruose a causa dei proiettili all’uranio impoverito, dopo i massacri, si è scoperto che le
“armi di distruzione di massa” non erano mai esistite ed erano solamente una criminale
invenzione della propaganda USA/Israel per avere la scusa di abbattere Saddam Hussein
considerato il principale avversario politico di Israele nello scacchiere medio orientale con
forti influenze sia sugli altri stati Arabi che su grandi potenze come Russia e Cina a causa
del suo petrolio che faceva invece gola all’America di Bush ..!!!
Per di più, la scomparsa di Saddam Hussein, che laicamente controllava le grandi rivalità
religiose tra sciti e sunniti, anziché portare pace e democrazia ha scatenato una feroce
guerriglia terroristica che ancora sta insanguinando il Paese e che non finirà tanto presto.
Di questo però né agli USA, né ad Israele potrebbe fregare di meno dato che gli altri
obiettivi che a loro interessavano sono stati raggiunti!
Ora la storia si ripete pari, pari, senza neppure un briciolo di fantasia per variare la
canzone, con l’Iran di Ahmadinejad che dichiara di volere arricchire l’uranio solo per scopi
industriali ed USA/Israel che sono certissimi che non sia così, ma che invece si sta
complottando per costruire armi nucleari da usare contro Israele.
Così come allora per l’Iraq anche oggi per l’Iran, l’Italia recita la sua parte di servitorella
obbediente e rispettosa, appoggiando in pieno le tesi USA/Israel senza se e senza ma
come hanno recentemente e servilmente fatto Silvio Berlusconi ed il ministro degli esteri
Frattini.
Fa specie che a tuonare di più contro Ahmadinejad sia Israele che possiede ben trecento
testate atomiche e che, come insegna l’eccidio di Gaza dove ha usato bombe al fosforo e
proiettili all’uranio contro la popolazione civile, non ha nessun scrupolo ad usare armi di
distruzione di massa quando lo ritiene opportuno a suo insindacabile giudizio!
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Certo, non c’è nulla di nuovo sotto il sole e ci sovviene la favola di Fedro del lupo e
dell’agnello che ci fecero studiare nella nostra infanzia ( quando nelle scuole medie si
faceva il latino..) :“lupus et agnus, siti compulsi …”
Evidentemente nessuna generazione ha imparato nulla dalla precedente e dopo duemila
anni siamo ancora lì a cacciare balle come il lupo all’agnello ..!!
Alessandro Mezzano
RAGIONE & RELIGIONE
Alcuni sostengono che le due cose sono antitetiche mentre altri, come sempre accade in
questioni di rilevante importanza, sostengono al contrario che la ragione sorregge la fede.
Premesso che noi non siamo credenti, ma che siamo sempre aperti ad analizzare ogni
ragionamento purché fatto in buona fede, vogliamo qui approfondire un poco la questione
esplicitando i nostri dubbi e quelle che, a nostro parere, sono delle incongruenze.
Parliamo di ragionamenti e non di fede perché la ragione è lo strumento che abbiamo a
nostra disposizione per pensare e per cercare la verità e non possiamo invece accettare di
scendere nel campo della fede che non abbiamo e che ci è sconosciuta scartando la
ragione che ci è nota e che usiamo tutti i giorni!
Una prima incongruenza, di carattere generale sta, secondo noi, nel fatto che le religioni
nascono nella contingenza di una situazione e di un periodo storico ed affermano invece,
per la loro stessa natura, concetti, principi e regole assolute e lo debbono fare pena il
decadere della credibilità perché, se un Dio esiste, non può che essere assoluto ed
immutabile per definizione.
L’uomo che in buona o mala fede ha “rivelato” in un certo contesto storico al resto
dell’umanità verità, regole e dogmi non ha potuto che tenere conto delle conoscenze del
suo tempo senza immaginare che dopo secoli e secoli, lo scenario sarebbe tanto cambiato
da rendere inaccettabili certi concetti e certe regole.
Ma il motivo che, secondo noi ha spinto l’uomo ad inventarsi le religioni, è la sua paura
dello sconosciuto, il timore della morte e la non accettazione, figlia dell’istinto di
conservazione, di un percorso che potesse finire nel nulla.
Tutte le religioni, che da secoli condizionano la vita ed i comportamenti, sono per esempio
“Terrocentriche” nel senso che dogmi, credenze e comandamenti sono relativi al solo
pianeta terra.
Né poteva essere diversamente stante che quando queste religioni nacquero nessuno
immaginava che ci fossero stelle pianeti e galassie che popolavano l’universo infinito.
Pertanto le storie della creazione, del peccato, della redenzione riguardavano e riguardano
solamente gli abitanti del pianeta terra che è un insignificante atomo nel contesto
universale e con ciò si relativizzava un concetto assoluto ponendo in essere una
contraddizione in termini.
Oggi sappiamo con certezza che la terra è solamente un atomo infinitesimale di un
universo che contiene miliardi e miliardi di galassie e qualsiasi calcolo matematico delle
probabilità non può che dimostrare assurda la pretesa che solo la terra sia abitata da
esseri senzienti.
Partendo da questo presupposto matematicamente dimostrato, è ragionevole pensare che
ci siano milioni o miliardi di mondi abitati e che un Dio creatore, se esiste, deve essere
l’unico artefice di tutto ciò dato che in caso contrario si ammetterebbero più Dei
contraddicendo lo stesso concetto di divinità relativizzandolo.
Ed allora, dato che l’imperfezione delle creature, che non possono che essere imperfette
se no sarebbero esse stesse Dio, porta inevitabilmente al peccato ed alla necessità della
redenzione, questo ipotetico Dio creatore dovrebbe avere non un figlio come previsto nella
santissima trinità, ma miliardi di figli che continuamente starebbero sacrificandosi per la
redenzione degli abitanti di ciascuno dei pianeti abitati ….
159
A noi tutto ciò appare ridicolo oltre che incredibile …!
Ecco quindi la maggiore delle incongruenze delle religioni, il dovere enunciare valori e
concetti assoluti come assoluto è il concetto di divinità, pena il crollo del dogma, e doverlo
fare in un contesto di relatività che è la condizione normale dell’essere uomini.
A questo punto chi crede sfodera l’arma del “Mistero” che è quella con cui rattoppano tutte
le lacerazioni che ci sono tra le enunciazioni religiose e la ragione.
Ma credere nel “Mistero” presuppone la fede ( cieca) e l’uomo nasce, in ogni terra dotato
di ragione che è elemento oggettivo mentre le fedi sono il frutto culturale dell’ambiente in
cui si è cresciuti e del condizionamento che tale ambiente ha provocato in ragione della
predisposizione emotiva di ciascuno ed è quindi elemento soggettivo e relativo.
Alessandro Mezzano
CORRUZIONE
E’ vero, la corruzione della classe politica è la più odiosa ed esecrabile perché;
istituzionalmente, essa rappresenta gli ideali ed i progetti di società che ai Cittadini sono
proposti e che i Cittadini accettano ed avallano con il loro voto e pertanto questa
corruzione, oltre che un reato, è un tradimento delle promesse e della fiducia che, in base
ad esse, i Cittadini hanno dato.
Certamente però la corruzione non è caratteristica peculiare della sola casta politica, ma
alligna e prospera nel tessuto sociale ad ogni livello ed in ogni situazione che si presti alla
sua espressione e la politica, come si sa è solo lo specchio della società che rappresenta.
Se un rappresentante di commercio vuole vendere prodotti o impianti in una azienda,
quasi sempre, oltre a presentare nella luce migliore quello che vuole vendere al titolare o
al direttore agli acquisti, dovrà pagare una tangente al direttore tecnico che per questo ne
appoggerà la validità sul piano operativo della produzione.
Se una casa farmaceutica vuole promuovere una nuova medicina, il propagandista
scientifico offrirà al medico che visita premi, viaggi e benefici vari.
I recenti scandali delle cliniche private e non solo nel meridione, ma anche nella civilissima
Milano( S. Rita, Ospedale maggiore ed ora il, S. Raffaele..) dimostrano che più l’affare è
grasso, come nella sanità, e più la corruzione invade e domina.
Molti concorsi, pubblici e privati, seguono la logica delle raccomandazioni di chi è in grado
di offrire a sua volta, in cambio del favore ricevuto, vantaggi economici o di carriera.
E cosa sono se non corruzione la megagalattica evasione fiscale ( 180.000.000.000 di
Euro all’anno), l’abusivismo edilizio, il lavoro nero?
Si potrebbe continuare all’infinito, ma crediamo che ciascun lettore sia incappato,
direttamente o indirettamente, in episodi analoghi di quotidiana corruzione e che quindi
siano tutti d’accordo nel riconoscere che in Italia la mala pianta della corruzione ha radici
profonde ed estese in tutta la società!
Si potrebbe, a questo punto, fare un discorso sulla decadenza dei valori e sulle cause che
la hanno determinata, come la vittoria, nell’ultima guerra, dell’oro contro il sangue con il
conseguente dilagare, senza più freni ed in progressione geometrica, del principio del
“profitto ad ogni costo”, senza limiti e senza correttivi e se non lo facciamo qui non è
perché non lo riteniamo importante, ma perché riteniamo che, purtroppo, un discorso di
natura etica, stante la generale indifferenza a questo tema, sarebbe inascoltata dai più ..!!
Riteniamo invece più opportuno un discorso sulle conseguenze pratiche negative che una
corruzione così diffusa porta inevitabilmente nella società provocando danni, pesi e
disfunzioni che possono finire per soffocare l’economia.
Perché tutte le tangenti pagate al tecnico dell’azienda, al medico, al funzionario che
concede le licenze, alla guardia di finanza per evitare una ispezione troppo severa,
all’impiegato pubblico per sollecitare una pratica, al direttore di una ASL per vendere delle
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protesi mediche, ecc. ecc. ecc. ecc., sono alla fine dei conti degli aggravi che producono
un notevole aumento dei costi e quindi dei prezzi che ciascuno di noi dovrà pagare!
Un paio di esempi per tutti: una saracinesca dell’acquedotto Pugliese, costava, ai tempi di
Tangentopoli circa 60.000 Lire mentre, immediatamente dopo, con l’immediatezza degli
effetti degli arresti, il prezzo scese a 35.000 lire, ed ancora, il costo al chilometro della
metropolitana di Milano, ai tempi di Tangentopoli era di quasi più del doppio di quella di
Amsterdam …!
Ed allora le conseguenze della corruzione dilagante sia nel pubblico tramite la casta
politica che nel privato, sono principalmente due.
La prima è un prezzo di parecchio superiore al dovuto che ogni Cittadino deve pagare a
causa delle tangenti diminuendo così il potere di acquisto del suo salario ed il secondo è
l’aumento del deficit dello Stato che corre il pericolo di esserne alla lunga soffocato e di
finire come l’Argentina o la Grecia..!
Ecco due validissimi motivi per fare un giro di boa e pretendere, con leggi e controlli sia
nel pubblico che nel privato di evitare il dilagare continuo della corruzione !!
Ne saremo capaci ??
Alessandro Mezzano
PERCHE’ ODIO L’AMERICA
Odio L’America!
La odio per quello che ha fatto al mondo ed all’umanità e per quello che sta facendo.
La odio per quello che rappresenta.
La odio per la sua arroganza, per il suo razzismo, per il suo cinismo.
In nome dei suoi interessi:
ha sterminato milioni di uomini pellerossa solamente per impadronirsi delle loro terre,
senza mai cercare di conviverci pacificamente e di comprendere la loro filosofia di vita, ma
imponendo la propria che è sempre stata di sopraffazione, di rapina e di supponente ed
arrogante superiorità.
Ha importato il più grande numero di schiavi dall’Africa e sulla loro pelle ha costruito la
base della sua prima ricchezza mentre ancora oggi, dietro una formale eguaglianza legale,
pratica diffusamente una segregazione sociale di chiaro stampo razziale.
Appoggia Israele nella oppressione e nello sterminio dei Palestinesi in una controversia
che vede tutte le ragioni dalla parte dei Palestinesi e nessuna da parte dei sionisti
Israeliani!
Ha portato guerre e distruzioni in tutto il mondo come risulta da documentazione agli
atti del congresso Americano: “ Era il 17 settembre 1962, durante la presidenza di John
Fitzgerald Kennedy, e il segretario di Stato Dean Rusk cercava di convincere in seduta
congiunta il comitato del Senato per le relazioni estere e quello per le forze armate che un
intervento militare contro la rivoluzione cubana rientrava nella tradizione geopolitica degli
Stati uniti. A questo scopo presentò un documento, Instances of the Use of the United
States Armed Forces Abroad, 1798-1945, che elencava 168 interventi armati
americani all'estero dal 1798 al 1945, distinguendo gli interventi tra quelli
autorizzati dal Congresso e quelli non autorizzati. La lista parla da sola, ed è per questo
che Oipaz la riproduce nuda e cruda (omettendo solo alcuni particolari irrilevanti), per
dimostrare quanto sia ingiustificata l'idea, pure assai diffusa, secondo cui gli Usa
sarebbero stati isolazionisti.”
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Il documento presentato da Rusk fu pubblicato in: United States Senate. Commettee on
Foreign Relations and Commettee on Armed Service, Hearing, «Situation in Cuba», 87th
Congress, Second Session, September 17, 1962 (Government Printing Office,
Washington 1962), pp. 82-87 e pertanto NON é una fantasia, ma un dato oggettivo!
Anche dopo il 1945 L’America ha continuato a portare guerra e distruzione nel mondo,
mentendo spudoratamente sui motivi veri che sono sempre stati il suo interesse
strategico, economico e commerciale e contrabbandandoli come difesa della libertà e
esportazione della democrazia e, ricordando solo le principali, elenchiamo: Korea,
Vietnam, 1° guerra del golfo, Iraq, Kossovo, Afganistan.
Un esempio per tutti: chi non ricorda le “armi di distruzione di massa “ di Saddam Hussein,
i suoi certificati legami con Al Queda ed i campi di addestramento di terroristi in Iraq?
Ebbene, dopo la strage di un intero popolo con le armi e con le “Bombe intelligenti”
NULLA di tutto ciò è stato trovato sbugiardando l’America e dimostrando la malafede degli
USA e del suo governo ..!!
Ha coltivato ed esportato la mentalità Calvinista che in base alla tesi che i ricchi lo
sono diventati perché in grazia di Dio mentre i poveri non lo sono, ha fondato uno Stato
basato sul profitto a tutti i costi e completamente privo di quei valori etici che sono invece
alla base della storia e della cultura Europea, ma che si stanno infettando dei disvalori
Americani trascinando nella miseria morale anche la nostra civiltà millenaria.
Per l’America l’Uomo vale solo in quanto produce ricchezza e mai in quanto produca
pensiero, progresso, arte o socialità per cui in America S. Francesco, Giotto, Dante,
Madre Teresa, Leonardo e Raffaello sarebbero stati considerati dei falliti mentre la
considerazione più alta sarebbe andata ai Sindona, ai Berlusconi, ai Calvi o al mercante di
Venezia …!!!
Cinismo, insensibilità sociale, razzismo, arroganza, complesso di superiorità, prepotenza,
violenza di Stato, insomma l’antitesi di tutto ciò in cui credo e di tutto ciò che è il mio
bagaglio etico e culturale …mi dite perché non dovrei odiare l’America ..???!!!
Alessandro Mezzano
FLAMENCO
Il Flamenco è essenzialmente tre cose: musica, canto e ballo.
Tutte e tre possono esprimere lo spirito Flamenco anche da sole perché tutte e tre sono
espressione di quella emotività spontanea ed elaborata nello stesso tempo che deriva da
una particolare cultura e da una particolare razza di persone, ma è quando le tre
componenti si incontrano e si fondono in un tutto unico che il Flamenco raggiunge la
perfezione espressiva e diventa arte.
E’ estremamente difficile scavare nelle profondità recondite delle radici espressive del
Flamenco e crediamo che forse solo un gitano che è nato e cresciuto in quel mondo e che
ne conosce i risvolti più nascosti sia in grado di analizzare e descriverei molteplici
contenuti di un’arte, perché il vero Flamenco è arte, che è nata e si è sviluppata nei secoli
come espressione di un modo di vivere, di sentire, di essere!
A noi è consentito al più di descrivere le emozioni e le sensazioni che il Flamenco sa
trasmettere se appena si va oltre l’aspetto folcloristico e spettacolare che pure sono di
grande impatto, e si scava un poco più a fondo nell’aspetto culturale della tradizione
Gitana.
La musica Flamenca è una musica dura, sonora e dissonante, semplice e spavalda,
ossessiva e melanconica.
E’ una musica che racconta e prega, che invoca e maledice, che rimpiange e spera, una
musica senza fronzoli, essenziale come la verità, aspra come la vita e dolce come l’amore!
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Il Canto Flamenco è un grido, lacerante e recitativo, roco e sensuale, passionale e sacrale
e nello stesso tempo è l’incitamento, la cronaca, la suggestione, quasi come un antico
coro tragico Greco che riassume l’azione ed apre la strada allo sviluppo di una storia che è
nell’aria e che gli attori-ballerini tradurranno in racconto per tutti.
Il ballo Flamenco è la sintesi espressiva di una emozione, di una storia, di un istinto, di una
tensione, è il racconto gestuale che si esprime in una mimica che impegna tutto il corpo,
ma che non è corporale e materiale ed anzi assume una dimensione estranea al corpo e
diventa arte sublimando nei gesti e nel ritmo parossistico la tensione di un’anima che
trascende il corpo e diventa, nel momento della danza, realtà concreta, percepibile e reale!
La musica é l’elemento contestuale in cui il Flamenco vive, il canto è il canovaccio di una
storia da esprimere, ma il ballo è la risultante artistica ed espressiva dei primi due elementi
e ne sintetizza le pulsioni creando una armonia che li contiene e li esalta raggiungendo la
perfezione!
Se così non fosse non si spiegherebbe come mai abbiamo assistito, come moltissimi altri,
al miracolo di ballerine di Flamenco, non giovani e non belle che però, dopo pochi minuti di
esibizione non erano più vecchie donne, ma solo Flamenco che esprimeva quel qualche
cosa che non si poteva descrivere con esattezza, ma che affascinava colpendo al di sotto
del senso estetico, nel profondo della nostra reattività emotiva …!
Nel Flamenco c’è l’orgoglio dell’essere Gitani, c’é la malinconia di un sogno non avverato,
c’è il disagio di vivere in un mondo troppo diverso dai propri ideali, c’è la passione di un
amore, c’è una sottile vena di anarchia, c’è ………
Nel Flamenco c’è tutto un mondo diverso dal nostro che noi possiamo solamente sfiorare,
intuire, ma non capire e forse proprio qui sta il suo fascino, la sua bellezza, il suo mistero!
Alessandro Mezzano
AH’ RIECCOLI..!
Previti era stato messo in disparte come un parente impresentabile, dopo la condanna per
la corruzione di un giudice per conto di Berlusconi, ma non era affatto stato dimenticato
dal cavaliere che ne ha riesumato l'amicizia ora che pensa gli possa tornare nuovamente
utile con i suoi consigli.
Ieri sera ( 06-08-2010 ) ha volutamente esibito un invito a cena a casa di Previti facendosi
intervistare dalle TV all’uscita da quella casa ed è stato un po’ come un rinnovato
“debutto”, un reinserimento ufficiale, nella buona società del cadaverico Previti.
Forse la stella di Ghedini é un po' appannata, forse diventano preziose le "conoscenze" un
poco lugubri ed inquietanti di Previti per servizi non proprio trasparenti, chissà...
Certo che l'avere conservato rapporti ed amicizia con un pregiudicato, condannato per un
reato così infamante, la dice lunga sulla natura amorale di Berlusconi per il quale,
evidentemente, non esistono Valori, ma solo interessi personali e che purtroppo sa che il
suo “popolo delle libertà” è tarato sulla stessa lunghezza d’onda, un po’ per cinismo
morale ed un po’ per stupidità congenita.
Ora che il "lodo Alfano" traballa sotto la mira della corte costituzionale ed ha molte
probabilità di essere cancellato rimettendo in pericolo la libertà di Berlusconi, ecco
rispuntare nuovamente un altro stratagemma legale, quello del "processo breve" che
garantirebbe l'immunità a causa dei tempi ulteriormente raccorciati della prescrizione dei
reati se il processo non si conclude, nei suoi tre gradi, entro sei anni ( cosa praticamente
impossibile con gli attuali regolamenti di procedura penale e con la facoltà degli avvocati di
ottenere rinvii che a causa degli organici volutamente insufficienti delle carenze
163
strumentali e del taglio dei finanziamenti, fanno slittare le udienze di molti mesi o di anni).
Il "processo breve" é un po' come pretendere che si vada da Milano a Venezia in due ore,
ma usando una "500" invece che una Ferrari!
Il "processo breve" diventa tanto importante ( per tenere Berlusconi fuori dalla galera ) che
la sua approvazione incondizionata da parte del gruppo di Fini Iscariota é uno dei 4 punti
fondamentali sui quali si basa la possibilità di non andare ad elezioni anticipate..!!
I quattro punti che sono alla base del programma base del governo per i prossimi tre anni
sono: Processo breve e Riforma della giustizia, Federalismo, Riforma fiscale ed un non
meglio identificato “ programma per il sud”.
- Sono 50 anni che sentiamo parlare di programmi per il mezzogiorno senza avere poi
visto nulla che non fosse solo propaganda, demagogia o peggio ruberia da parte di politici
del denaro pubblico senza che il mezzogiorno ne traesse alcun beneficio, ma anzi
vedendolo sprofondare sempre di più nella miseria, nella corruzione e nelle mani delle
mafie.
- La riforma fiscale prevista da Berlusconi, se applicata così come programmata e
descritta nel programma del PDL, sarà un ulteriore manovra per favorire i ricchi a danno
dei ceti meno abbienti.
- Il Federalismo targato Lega, a parte la dissoluzione dell’unità Nazionale, sarà la
realizzazione dell’egoismo regionale e la ufficializzazione di un razzismo nazionale
strisciante che ha sempre informato le menti ( si fa per dire ) dei leghisti quand’anche
abbiano negli anni tentato di indorare la pillola e di mimetizzare il loro cinismo sociale.
- La riforma della giustizia sarà, in termini generali, tutta informata a sminuire e deformare
la indipendenza della magistratura che passerà sempre più sotto il controllo indiretto del
governo, mentre nel particolare sarà la realizzazione di ulteriori leggi “ad personam” come
appunto il processo breve per tenere il pregiudicato Silvio Berlusconi fuori dalla patrie
galere .!!
Tutto questo mentre la crisi economica incombe, mentre l’occupazione è in grave crisi,
mentre la precarietà del lavoro, specialmente quello giovanile, è diventata la regola,
mentre Marchionne e la finanza stanno sostituendosi allo Stato, mentre l’immigrazione
clandestina rende insicure e precarie le strade delle città e le infiltrazioni mafiose nelle
istituzioni dilaga anche al nord nel silenzio imbecille della lega!
Forse i quattro punti potevano essere diversi e diretti a risolvere i problemi del Paese
anziché quelli del pregiudicato Silvio Berlusconi ..!!!
A Pribke , 80 anni , l’ergastolo .
Gli Ebrei dicono che un debito pendeva , a causa dell’INGIUSTIZIA delle Fosse
Ardeatine , e che la GIUSTIZIA esigeva fosse pagato comunque , anche per non
dimenticare !
Va bene . Sposiamo la visione Storica degli Ebrei .
Nella stessa , identica visione della GIUSTIZIA e della Storia , possiamo e vogliamo
affermare agli Ebrei , all’Italia , al Mondo : “ Non dimenticate Shabra e Chatila ed il
debito di GIUSTIZIA che hanno aperto e che Israele e chi lo sostiene devono pagare ! “
Sottoscriviamo in pieno le parole di Tullia Zevi , Presidente delle Comunità Ebraiche
Italiane :”..per noi quello che conta é che sia stato affermato un principio etico
irrinunciabile : il crimine contro l’Umanità ,l’eliminazione fisica di esseri innocenti , non
si cancella , non può andare in prescrizione , non può essere perdonato , mai ..” Le
dedichiamo ai Martiri di Shabra e Chatila .Vorremmo che anche Tullia Zevi lo facesse ..!!
So già i commenti del Ghetto :”..ma le fosse Ardeatine non sono la stessa cosa di
Shabra e Chatila..”
E’ vero ; a Roma si fucilarono degli Ebrei , razza eletta da Dio , a Shabra e Chatila si
massacrò il resto del mondo , cioè “immondizia” .
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Come sempre , quando un fatto coinvolge il popolo Ebraico , assume dimensioni
diverse..!!
BATTAGLIA IDEALE
Il condizionamento di massa che le tesi del materialismo hanno operato nell’arco del
XX° secolo nel mondo occidentale é così totalizzante che ormai i suoi concetti di base
sono radicati profondamente nel “sentire” comune e costituiscono il parametro di
confronto della normalità per la quasi totalità della popolazione.
Importanza dell’accumulo di denaro e beni patrimoniali, sacralità del lavoro, necessità
dell’incremento produttivo Nazionale, positività dell’aumento dei consumi, accettazione
della pubblicità come strumento utile e necessario per fare girare bene gli ingranaggi di
consumi e produzione, sono tutti principi comunemente accettati da tutte le parti politiche,
civili e morali della società moderna!
Si discute e si litiga sul come gestire l’organizzazione e su come suddividere i benefici
prodotti, ma nessuno mette in dubbio la validità dei postulati, né le interconnessioni che ne
scaturiscono.
Secondo noi, “vox clamante in deserto”, è invece proprio l’impianto ideologico di base che
è sbagliato perché innaturale ed antietico.
Il denaro è un valore virtuale assimilabile al lavoro: tot denaro = tot oggetti, beni o
servizi = tot lavoro per produrli. Come tale, il denaro ha la funzione di MEZZO ed il
trasformarlo in FINE ULTIMO è una deformazione innaturale che non serve ai fini della
vita dell’uomo (E’ come se uno, anziché fabbricare una zappa per lavorare l’orto che gli
serve, volesse fabbricare un’infinità di zappe che non gli servono per il suo orto..).
Per il lavoro, vale lo stesso principio : esso è utile e valido fin tanto che è il MEZZO con cui
ci si procaccia il necessario ad una vita serena e dignitosa. Se assunto come valore in se,
perde il significato originale e diventa un atteggiamento imbecille. Lavorare e lavorare, per
lavorare, va bene per gli animali da soma , ma non per l’UOMO.
Consumismo e pubblicità sono le conseguenze naturali della sacralizzazione del denaro e
del lavoro portati all’estremo ed il loro valore decade automaticamente se i concetti di
denaro e lavoro sono desacralizzati.
L’uomo è nato per vivere. Vivere vuol dire pensare, agire, provare emozioni e questi
devono essere quindi i FINI cui tendere.
Denaro e lavoro devono essere i MEZZI per acquisire la tranquillità e la serenità per
raggiungere quei fini che rimangono comunque l’obiettivo fondamentale dell’Uomo.
Nell’attuale società si sono invertite letteralmente le parti ed i mezzi sono diventati i fini
capovolgendo le tendenze e gli istinti naturali. La prova sta nel fatto che la frustrazione
delle tendenze istintive sta producendo una collettività di individui nevrotici, asociali ed
infelici, nonostante l’apparente buon tenore di vita goduto.
Una gioventù cui non manca nulla è annoiata, abulica ed alla ricerca di emozioni forti,
pericolose, mortali.
Una vecchiaia che dovrebbe essere serena, per la certezza della capacità di
sostentamento, è spesso oppressa dalla solitudine e dall’abbandono di un mondo che
vede in lei solo la inutilità di un’incapacità produttiva anziché la saggezza delle esperienze
di tutta una vita.
Ed in mezzo, una fascia di umanità affannata a lavorare tanto, per guadagnare tanto, per
comprare tanto, cose di cui non ha veramente bisogno, ma che l’imitazione, la pubblicità
ed il consumismo gli fanno sembrare indispensabili.
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E pensare? E vivere un proprio tempo libero?
A fornirgli schemi di pensiero e vere e proprie opinioni prefabbricate, ci pensano i mezzi di
informazione che, guarda caso, sono anche loro nelle mani dei finanzieri del Liberal
Capitalismo che certamente forniranno anche questi prodotti “intellettuali” nella logica della
promozione dei loro interessi. Diventa invece difficilissimo, quasi impossibile, lo sviluppo di
uno schema di pensiero libero, critico, autonomo ed individuale.
Anche vivere il “il tempo libero” si compie servendo il consumismo ed il Liberal
Capitalismo, usandolo per lo più, per consumare prodotti e servizi che il consumismo
produce e propaganda: “Al servizio del capitale 24 ore su 24 (anche il materasso è
“imposto”..) = GLI SCHIAVI PERFETTI E TOTALI..!!
Anche se ci rendiamo conto di quanto ineguale sarà la lotta e di quanto difficili da
raggiungere saranno i traguardi, noi vogliamo continuare a combattere la nostra guerra
per l’UOMO, per affermare la supremazia dello spirituale sul materiale, del sangue sull’oro,
dei filosofi sui mercanti! Non vogliamo arrenderci a vivere una vita programmata da altri
per fini che non sono i nostri! Chi ci vuole schiavi, è il nemico da eliminare!
Facciamo si che il nuovo millennio sia veramente nuovo e disancori l’Umanità dal
materialismo, sia marxista che capitalista, riportandola a vivere una dimensione di
pensiero critico, di progresso spirituale, di superamento dei propri limiti, come una freccia,
lanciata in direzione del Superuomo!
Paralleli
Mesi orsono, non sappiamo più quale imbecille esponente della sinistra nostrana dichiarò
che Berlusconi era il nuovo Mussolini.
Non entriamo nel merito sul valore di Mussolini; la storia lo valuterà e gia ora decine di
autori storici stanno rivedendone il giudizio negativo, pesantemente di parte, che fu dato
dalla repubblica resistenziale sin dal 26 Aprile 1945.
Il confronto ci servirà ad evidenziare ed enumerare le negatività di un personaggio come
Berlusconi che si vuole presentare all’opinione pubblica come il Salvatore della Patria!
Berlusconi è stato ed è inquisito per reati infamanti come corruzione, costituzione illecita
di fondi all’estero per gestire i pagamenti ai corrotti, falsi in bilancio, ecc.
Mussolini fu a suo tempo inquisito e condannato unicamente per atti politici rivoluzionari
che implicavano azioni con rischio personale e mai per questioni di denaro.
Berlusconi ha come progetti lo sviluppo del mondialismo finanziario che sta rendendo i
ricchi più ricchi ed i poveri più poveri, il principio di tendere sempre al massimo profitto
economico a costo di passare attraverso lo smantellamento dello Stato sociale e
sorvolando sui danni ambientali ed il privilegiare l’economia sulla politica, il denaro
sull’Uomo.
Mussolini ha promosso i valori Nazionali nel contesto della civiltà Europea Occidentale
difendendo tradizioni, storia e civiltà di questi popoli, ha aperto la terza via tra gli interessi
dei ricchi e quelli dei poveri trasformando le lotte di classe in sinergie che hanno culminato
con la Socializzazione dove si portarono gli operai nei consigli d’amministrazione delle
aziende.
Berlusconi vuole realizzare il modello sociale USA dove non esiste la parola solidarietà
sociale e dove chi non ha soldi è abbandonato a se stesso quasi fosse una persona da
rottamare, dove non esiste sicurezza sul posto di lavoro e spesso, nei sindacati, ci sono
addirittura commistioni mafiose.
Mussolini ha creato in Italia tutto il blocco delle Leggi Sociali che sono tra le più avanzate
del mondo e che comunque costituiscono le basi della legislazione sociale di cui, ancor
oggi, usufruiscono i Cittadini (INPS, Cassa malattia, Assegni famigliari, Maternità ed
Infanzia, Riduzione settimana lavorativa, Liquidazione, INAIL, socializzazione,
ecc.ecc.ecc.).
166
Berlusconi ostenta ricchezza e potere acquisiti anche con l‘appoggio alla politica corrotta
di tangentopoli.
Mussolini è sempre vissuto solo del suo stipendio limitando le ambizioni della famiglia,
non ha mai posseduto nulla ed, alla sua morte, quando fu appeso per i piedi a piazzale
Loreto, dalle sue tasche non cadde un centesimo non suo.
Berlusconi acquisisce consensi distribuendo denaro, potere e favori e soprattutto anziché
convincere, condiziona con il martellamento della propaganda pubblicitaria dalle sue tre
reti televisive.
Mussolini acquisì consensi in tutto il mondo con il carisma della sua persona, con
l’originalità rivoluzionaria delle sue idee e soprattutto con i risultati pratici delle sue azioni
di governo che lasciarono un forte e permanente segno nella società ( basta rileggere i
commenti sui giornali mondiali dell’epoca..!)
Ecco perché chi paragona Berlusconi a Mussolini si dimostra superficiale, ignorante e
privo di senso del ridicolo!
Dopo di che, ognuno è libero di dire ciò che vuole; stupidata più, stupidata meno, in questa
Italia che ne è piena, nessuno ci farà caso……
Meditare gente, meditare..!!
Berlusconi memento
1. Giugno 2008 – emendamento del senatore Vizzini nel D.L: Cirielli sulla sicurezza
per la sospensione di tutti i processi per reati commessi prima del 2002 che
prevedono pene inferiori a dieci anni di reclusione per sospendere il suo processo
sul caso Mils.. ( 600.000 € pagati per una falsa testimonianza che lo salvasse dalle
accuse in altro processo). Azione fraudolenta ribadita poi con il Lodo Alfano.
Risultato: Mils il corrotto è stato condannato a 4 anni mentre Berlusconi, il
corruttore, non è stato processato ed è libero.
2. Con la legge Ex Cirelli ha abbreviato i tempi di prescrizione mentre non ha fatto
nulla per accelerare i tempi lunghissimi dei processi. Risultato: lui è uscito da vari
processi per prescrizione, ma anche migliaia di delinquenti non si sono potuti
processare a causa di questa legge. L’associazione magistrati parla di 100.000
processi che non si potranno fare.
3. Sospensione per un anno delle azioni processuali collettive (Class actions) che
salveranno le banche dai processi civili per risarcimento per avere venduto le azioni
Parmalat quando sapevano dell’imminenza del crac
4. Non ha aumentato salari e pensioni come aveva promesso in campagna elettorale,
ma, ponendo l’inflazione programmata all’1,7%, ha di fatto diminuito il loro potere
d’acquisto.
5. Aveva promesso di risolvere la questione Alitalia meglio del governo Prodi.
Risultato: Air France proponeva 2.100 esuberi di personale mentre Berlusconi ne
farà 5.100..! In più, tutti noi dovremo pagare i debiti per 4 miliardi di euro.
6. Aveva promesso di diminuire le tasse. La revisione auto è stata aumentata da 36 a
65 €, l’imposizione fiscale è aumentata così come le tasse locali a seguito dei tagli
fatti dal governo sulle loro entrate.
7. A Maggio 2008 il ministro del welfare Sacconi ha promesso la distribuzione ai
dipendenti di azioni delle aziende…….promessa mai mantenuta
8. Ha eliminato le misure anti evasione favorendo chi non paga le tasse e ruba allo
Stato. Evasione fiscale: 200 miliardi di euro (fonte Secit e Revue de droit fiscal)
9. Il bilancio della Giustizia è stato tagliato del 40%
10. Il bilancio delle forze dell’ordine è stato ulteriormente tagliato tanto che la polizia
non ha nemmeno i soldi per pagare le divise dei poliziotti.
11. Ha tagliato i fondi per la scuola e per la ricerca
167
12. Ha privatizzato l’acqua potabile
13. Aveva promesso formalmente di eliminare le province ed invece ne ha create altre.
14. Ha difeso Israele nella sua azione di sterminio a Gaza nell’inverno 2008/2009
15. E' vero o non è vero che Berlusconi è un uomo corrotto e che ha diffuso in Italia la
pratica del malcostume e della corruzione ?
16. E' vero o non è vero che ha assecondato e sostenuto Bush nei suoi piani criminali
contro l'Iraq ?
17. E' vero o non è vero che sta consegnando il paese in mano alla Lega Nord di cui è
ostaggio ? E non è aria fritta: pensa infatti al federalismo fiscale e alle sue
conseguenze per le regioni meridionali
18. E' vero o non è vero che ha messo la scuola nelle mani di una deficiente
impreparata che sta seminando il caos a piene mani tra circolari fasulle e
provvedimenti sbagliati ? Pensa - ultimo arrivato - al disegno della Gelmini che
aveva decretato l'inserimento in coda - invece che a pettine in base al punteggio
maturato con gli anni di lavoro -nelle graduatorie provinciali dei docenti non di ruolo
che chiedono il trasferimento, al fine di impedire ai meridionali di trasferirsi al nord.
Provvedimento clamorosamente bocciato dal TAR perchè incostituzionale. Circa
5.000 nuovi immessi in ruolo che ora vedono in discussione la loro nomina perchè è
tutto da rifare (con pesanti ricadute sulla didattica, sulle famiglie, sugli alunni ecc.
19. E' vero o non è vero che ha varato leggi elettorali truccate che impediscono alle
nostre forze di organizzarsi per raggiungere una rappresentanza parlamentare ?
20. E' vero o non è vero che al momento del varo dell'euro non ha bloccato i prezzi
lasciando invece mano libera alle speculazioni dei commercianti ?
21. Dov'è una seria politica per la casa, per i giovani disoccupati, per le famiglie ?
22. Si è definito il Gesù della politica, l'unto del Signore, il Napoleone dei legislatori, il
salvatore della povera Patria Italia, il primo consigliere e personale amico di Bush.
23. l’Acquisto della villa di Arcore: Una proprietà di 3500 mq con un milione e mezzo di
terreno circostante, è stata fatta per la somma di Lire 500 milioni tramite l’avvocato
Previti che era tutore legale della minorenne che possedeva la proprietà e che, dopo
l’acquisto truffaldino è subito diventato l’avvocato di fiducia di Berlusconi ..!!
Controversie sull'attività edilizia: I finanziamenti di origine ignota
Per avviare la sua attività imprenditoriale nel 1961 nel campo dell'edilizia Berlusconi
ottenne una fideiussione dalla Banca Rasini, indicata da Michele Sindona e in diversi
documenti della magistratura come la principale banca usata dalla mafia al nord per il
riciclo di denaro sporco e fra i cui clienti si potevano elencare Totò Riina, Bernardo
Provenzano e Pippo Calò[30]. Nella società fondata da lui e Pietro Canali impegnò 10
milioni di lire che anni dopo sosterrà fossero suoi risparmi guadagnati con la sua attività di
intrattenitore e venditore di elettrodomestici. Altre volte si è detto che quei 10 milioni
provenissero dalle tasche di suo padre Luigi, procuratore della Banca Rasini[senza fonte].
Riguardo invece all'origine di alcuni finanziamenti, provenienti da conti svizzeri alla
Fininvest negli anni 1975-1978, dalla fondazione all'articolazione in 22 holding (i quali
168
ammontavano a 93,9 miliardi lire dell'epoca)[31] Berlusconi, interrogato in sede giudiziaria
dal pubblico ministero Antonio Ingroia, si avvalse della facoltà di non rispondere[32]; così,
anche a causa delle leggi svizzere sul segreto bancario, non è stato possibile accedere
alle identità dei possessori dei conti cifrati inerenti al flusso di capitali transitato all'epoca e
in piena disponibilità della Fininvest.[33]
In particolare alcune delle "piogge di liquidità" contestate a Berlusconi sono:
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
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


Il 26 settembre 1968, la Edilnord Sas acquistò dal conte Bonzi l'intera area dove
Berlusconi avrebbe edificato Milano 2. Berlusconi pagò il terreno 4.250 lire al metro,
per un totale di oltre tre miliardi di lire; inoltre nei mesi successivi l'imprenditore
edificò un cantiere che costava circa 500 milioni al giorno. All'epoca Berlusconi
aveva 32 anni e nessun patrimonio a disposizione suo o della famiglia da cui
attingere questa liquidità.[34]
Il 2 febbraio 1973, Berlusconi fondò la Italcantieri Srl. Il 18 luglio 1975 questa
piccola impresa diventò una Spa con un aumento di capitale fino a 500 milioni. In
seguito, questa cifra aumentò fino a diventare 2 miliardi e la società emise un
prestito obbligazionario per altri due miliardi.[34]
Il 22 maggio 1974, la Edilnord Centri Residenziali Sas aumentò il capitale sociale
fino a 600 milioni di lire. Il 22 luglio 1975, la medesima società eseguì un altro
aumento di capitale, passando a due miliardi di lire.[34]
Nel 1974, Berlusconi acquisì il controllo dell'Immobiliare Romana Paltano, una
società con 12 milioni di capitale. L'anno successivo, cambiata la ragione sociale in
Cantieri Riuniti Milanesi Spa, il capitale di tale società venne aumentato a 500
milioni e nel 1977 ad un miliardo.[34]
Il 15 settembre 1977, la società Edilnord Sas cedette alla neo-costituita Milano2
Spa tutto il costruito di Milano 2 più alcune aree ancora da edificare. In pochi giorni
il capitale della Milano2 Spa passò da un milione a 500 milioni, per arrivare il 19
luglio 1978 a due miliardi.[34]
La holding capogruppo Fininvest nacque in due tappe. Il 21 marzo 1975, a Roma,
Berlusconi diede vita alla Fininvest Srl con 20 milioni di capitale; l'11 novembre
dello stesso anno i 20 milioni divennero 2 miliardi. L'8 giugno 1978 Berlusconi fondò
la Finanziaria di Investimento Srl, ancora con 20 milioni di capitale iniziale, ma già il
30 giugno 1978 (solo 22 giorni dopo la fondazione) quei 20 milioni aumentarono a
50 e il 7 dicembre raggiunsero quota 18 miliardi. In seguito le due società si
fonderanno.[34]
Il 4 maggio 1977, a Roma, Berlusconi fondò l'Immobiliare Idra con capitale di un
milione di lire. L'anno successivo la società aumentò il capitale sociale a 900 milioni
di lire.[34]
Al tempo in cui Luigi Berlusconi era procuratore generale della Banca Rasini, questa entrò
in rapporti d'affari con la Cisalpina Overseas Nassau Bank, nel cui consiglio
d'amministrazione figuravano Roberto Calvi, Licio Gelli, Michele Sindona e monsignor
Paul Marcinkus, responsabile dello IOR (Istituto per le Opere Religiose), di fatto la banca
dello Stato della Città del Vaticano. Tutti questi personaggi hanno poi avuto un grosso
rilievo nella cronaca giudiziaria. Secondo Sindona e altri collaboratori di giustizia, la Banca
Rasini era coinvolta nel riciclaggio di denaro di provenienza mafiosa (il che spiegherebbe
la grossa presenza di finanziatori svizzeri nei primi anni di attività di Berlusconi).[35]
Nel 1999 Francesco Giuffrida, vicedirettore della Banca d'Italia a Palermo, durante il
processo Dell'Utri, sostenne (in una consulenza da lui eseguita per conto della Procura di
Palermo riguardante la ricostruzione degli apporti finanziari intervenuti alle origini del
gruppo Fininvest tra gli anni 1975-1984) che non era possibile identificare la provenienza
169
di alcuni fondi Fininvest del valore di 113 miliardi di lire dell'epoca, in contanti e assegni
circolari (corrispondenti a circa trecento milioni di euro odierni).[36] La questione riguardava
i sospetti di presunti contributi di capitali mafiosi all'origine della Fininvest.
Querelato per diffamazione da Mediaset, nel 2007 Giuffrida giunse a un accordo
transattivo con i legali di questa, per il quale il consulente della Procura ha riconosciuto i
limiti delle conclusioni rassegnate nel proprio elaborato e delle dichiarazioni fornite durante
il processo (definite incomplete e parziali a causa della scadenza dei termini di indagine,
che non gli avevano permesso di approfondire a sufficienza l'origine di otto transizioni
dubbie) e la dichiarazione conseguente che tutte le «operazioni oggetto del suo esame
consulenziale erano tutte ricostruibili e tali da escludere l'apporto di capitali di provenienza
esterna al gruppo Fininvest».[37]
I legali di Giuffrida nel processo per diffamazione hanno comunque emesso una
dichiarazione, riportata dall'ANSA, in cui sostengono di essere stati avvertiti solo pochi
giorni prima (il 18 luglio) del fatto che i legali Mediaset avevano proposto una transazione
al loro assistito, di non condividere né quel primo documento ("una bozza di accordo che
gli stessi non hanno condiviso, ritenendo che quanto affermato nel documento non
corrispondesse alle reali acquisizioni processuali"), né la versione definitiva leggermente
corretta ("non sottoscriveranno non condividendo la ricostruzione dei fatti e le affermazioni
in esso contenute").
La perizia di Giuffrida era stata ritenuta dai giudici già al tempo solo basata su "una
parziale documentazione", ma era stata ritenuta valida anche in virtù del fatto che non
aveva "trovato smentita dal consulente della difesa Dell’Utri", in quanto lo stesso professor
Paolo Iovenitti (perito della difesa), davanti alle conclusioni di Giuffrida, aveva ammesso
che alcune operazioni erano "potenzialmente non trasparenti" e non aveva "fatto chiarezza
sulla vicenda in esame, pur avendo il consulente della difesa la disponibilità di tutta la
documentazione esistente presso gli archivi della Fininvest".[38] [39]
Tale ritrattazione, contenuta nell'accordo transattivo raggiunto dai legali Mediaset ed il
professor Giuffrida a composizione della controversia instaurata dalla Mediaset stessa per
diffamazione, non consente comunque di fare chiarezza sulla provenienza dei capitali del
gruppo societario facente capo a Silvio Berlusconi.
Berlusconi, essendo iscritto alla loggia massonica Propaganda 2[40] di Licio Gelli[41] aveva
accesso a finanziamenti altrimenti inottenibili: la Commissione parlamentare d'inchiesta
sulla loggia massonica P2[42], infatti, affermò, nella relazione di maggioranza firmata da
Tina Anselmi, che alcuni operatori appartenenti alla Loggia (tra cui Genghini, Fabbri e
Berlusconi), trovarono appoggi e finanziamenti presso le banche ai cui vertici risultavano
essere personaggi inclusi nelle liste P2 "al di là di ogni merito creditizio".[43]
La difesa
Le ipotesi di riciclaggio non hanno mai trovato conferma, anche a causa del segreto
bancario vigente in Svizzera.
Stando alle dichiarazioni dello stesso Silvio Berlusconi, fu la liquidazione del padre Luigi
Berlusconi, divenuto poi collaboratore del figlio all'Edilnord e in molti altri momenti cruciali
della sua vita imprenditoriale, che servì a finanziare gli inizi della sua attività
imprenditoriale e a costituire la metà del capitale dei Cantieri Riuniti Milanesi.
170
Silvio Berlusconi si definisce un "uomo che si è fatto da solo" perché il suo successo stando a queste dichiarazioni - si basa sulle sue "capacità imprenditoriali", sul suo "fiuto
per gli affari", sul suo "lavoro indefesso" e su una serie di "fortuite circostanze", che gli
avevano garantito la fiducia dei vari finanziatori.[44]
Appartenenza alla loggia massonica P2
L’iscrizione di Berlusconi alla loggia massonica P2 avviene il 26 gennaio 1978 nella sede
di via Condotti a Roma, all'ultimo piano del palazzo che ospita il gioiellere Bulgari insieme
a Roberto Gervaso [82]; la tessera è la n. 1816, codice E. 19.78, gruppo 17, fascicolo 0625,
come risulta dai documenti e dalle ricevute sequestrate ai capi della loggia. Berlusconi ha
negato la sua partecipazione alla P2[83], ma ha ammesso in tribunale di essere stato
iscritto[84]. Nell'autunno del 1988 (nel corso di un processo contro due giornalisti accusati di
averlo diffamato celebrato dal tribunale di Verona[85]), Berlusconi dichiarò: «Non ricordo la
data esatta della mia iscrizione alla P2, ricordo comunque che è di poco anteriore allo
scandalo. [...] Non ho mai pagato una quota di iscrizione, né mai mi è stata chiesta»[86].
Per tali dichiarazioni il pretore di Verona Gabriele Nigro ha avviato nei confronti di
Berlusconi un procedimento per falsa testimonianza. Al termine il magistrato veronese ha
prosciolto in istruttoria l'imprenditore perché il fatto non costituisce reato [85]. Il sostituto
procuratore generale Stefano Dragone ha però successivamente impugnato il
proscioglimento[85] e la Corte d'appello di Venezia ha avviato un nuovo procedimento in
esito al quale ha stabilito che «Berlusconi, deponendo davanti al Tribunale di Verona nella
sua qualità di teste-parte offesa, ha dichiarato il falso» ma che «il reato attribuito
all’imputato va dichiarato estinto per intervenuta amnistia»[87].
Successivamente dichiarò: "Non sono mai stato piduista, mi mandarono la tessera e io la
rispedii subito al mittente: comunque i tribunali hanno stabilito che gli iscritti alla P2 non
commisero alcun reato, e quindi essere stato piduista non è titolo di demerito".[83] In altra
occasione, ha affermato che la P2 "per la verità allora appariva come una normalissima
associazione, come se fosse un Rotary, un Lions, e non c'erano motivi, per quello che se
ne sapeva, per pensare che la cosa fosse diversa. Io resistetti molto a dare la mia
adesione, e poi lo feci perché Gervaso insistette particolarmente dicendomi di rendere una
cortesia personale a lui".[88]
Secondo la Commissione parlamentare d'inchiesta Anselmi la loggia massonica era
"eversiva". Essa fu sciolta con un'apposita legge, la n. 17 del 25 gennaio 1982.[89]
La P2 era "un'organizzazione che mirava a prendere il possesso delle leve del potere in
Italia attraverso il «piano di rinascita democratica», un elaborato a mezza via tra un
manifesto e uno «studio di fattibilità». Conteneva una sorta di ruolino di marcia per la
penetrazione di esponenti della loggia nei settori chiave dello Stato, indicazioni per l'avvio
di opere di selezionato proselitismo e anche un preventivo dei costi per l'acquisizione delle
funzioni vitali del potere".[90] Il Piano programmava la dissoluzione dei partiti e la
costruzione di due poli organizzati in club territoriali e settoriali; tendeva al monopolio
dell'informazione, al controllo della banche, alla Repubblica presidenziale e al controllo
della magistratura da parte del potere politico.[91][92][93]
171
Ricevuta di pagamento della quota di iscrizione di Silvio Berlusconi alla
Loggia P2.
Secondo il fondatore della P2 Licio Gelli, Berlusconi "ha preso il nostro Piano di rinascita e
lo ha copiato quasi tutto".[94
Accuse di approvazione di leggi ad personam
Con la locuzione legge ad personam si intende un provvedimento approvato ad hoc a
scopi prettamente personali.
Durante i governi Berlusconi succedutisi tra il 1994 e il 2006 il Parlamento ha varato una
serie di provvedimenti legislativi aspramente contestati dall'opposizione e da alcuni settori
della stampa i quali ritenevano che questi provvedimenti fossero stati approvati
appositamente per favorire la posizione di Berlusconi. Dette leggi sarebbero collegate sia
al conflitto di interessi del politico-imprenditore[112], sia del politico imputato nei processi in
corso[113]. Altre ancora riferibili a familiari o colleghi di partito[114]. Tra queste vi sarebbero:







modifiche strutturali e di pena alla disciplina del falso in bilancio (legge n. 61/2002)
la legge sulle rogatorie (legge n. 367/2001)
l'introduzione del divieto di sottoposizione a processo delle cinque più alte cariche
dello Stato tra le quali il presidente del Consiglio in carica ("Lodo Schifani",
140/2003), dichiarata incostituzionale dalla Corte costituzionale e riproposta nella
attuale legislatura come Ddl con alcune modifiche rese necessarie dai rilievi della
Corte [115].
la "legge Cirami" sul legittimo sospetto (Legge n. 248/2002)
la riduzione della prescrizione (che cancellava gran parte dei fatti oggetto di
contestazione nel processo sui diritti TV verso Berlusconi e favoriva la
scarcerazione dell'amico e collega di partito Cesare Previti) ("Legge ex-Cirielli",
251/2005)
l'estensione del condono edilizio alle zone protette (legge delega 308/2004)
(comprensiva la villa "La Certosa" di proprietà di Berlusconi)
la legge "Legge Pecorella" (legge n.46/2006), proposta dal parlamentare Gaetano
Pecorella, avvocato di Silvio Berlusconi, che sanciva l'inappellabilità da parte del
172

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
pubblico ministero per le sole sentenze di proscioglimento (DL n. 3600), bocciata
quasi integralmente nel 2007 dalla Corte Costituzionale[116]
la legge Gasparri sul riordino del sistema radiotelevisivo e delle comunicazioni
(Legge 112/2004). Nel 2004 il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri ha
stimato i vantaggi derivanti dalla legge Gasparri per il gruppo del premier fra 1 e 2
miliardi di Euro.[117]
il Lodo Alfano, riproposizione del Lodo Schifani, emanato poco prima della
conclusione del processo per corruzione dell'avvocato David Mills in cui il
Presidente Berlusconi era coimputato. David Mills è stato poi condannato a 4 anni e
sei mesi per corruzione in atti giudiziari perché come riportato nelle motivazioni
della sentenza agì da falso testimone per consentire a Berlusconi e alla Fininvest
l'impunità dalle accuse, o almeno, il mantenimento degli ingenti profitti realizzati.[118]
Dichiarata incostituzionale il 7 ottobre 2009.
l'allineamento dell'IVA sulla pay tv Sky Italia (10%) a quella delle altre pay tv (20%),
richiesto dalla Commissione UE che era in procinto di aprire una procedura
d'infrazione contro l'Italia[119], ha suscitato nell'opposizione (principalmente per voce
di Antonio di Pietro)[120] diverse polemiche poiché viene visto in questo
provvedimento un desiderio di aiutare Mediaset penalizzando la principale
concorrenza privata.
Anche se non rientra nel novero delle leggi, possiamo citare a tal proposito il ricorso del
governo contro la legge della regione Sardegna al divieto di costruire a meno di due
chilometri dalle coste (ricorso n. 15/2005 alla legge regionale 8/2004) (che bloccava, tra
l'altro, l'edificazione di "Costa Turchese", insediamento di 250.000 metri cubi della Edilizia
Alta Italia di Marina Berlusconi).
Procedimenti giudiziari a carico di Berlusconi
Per approfondire, vedi la voce Procedimenti giudiziari a carico di Silvio Berlusconi.
Silvio Berlusconi è stato oggetto di numerosi procedimenti penali, nessuno dei quali si è
concluso con una sentenza definitiva di condanna.
Alcuni di questi procedimenti sono stati archiviati in fase di indagine; a seguito di altri è
stato instaurato un processo nel quale Berlusconi è stato assolto. In altri processi, infine,
sono state pronunciate, in primo grado o in appello, sentenze di condanna per reati quali
corruzione giudiziaria, finanziamento illecito a partiti e falso in bilancio. In alcuni casi, dopo
un esito del primo o del secondo grado di giudizio sfavorevole a Berlusconi, i procedimenti
non si sono conclusi con una sentenza di condanna: ciò grazie a sopravvenuta amnistia,
al riconoscimento di circostanze attenuanti che, influendo sulla determinazione della pena,
hanno comportato il sopravvenire della prescrizione oppure a nuove norme che hanno
modificato le pene e la struttura di taluni reati a lui contestati, come nel caso del reato di
falso in bilancio. Dette norme, approvate in Parlamento dalla maggioranza di centro-destra
mentre Silvio Berlusconi ricopriva la carica di Presidente del consiglio, in taluni casi hanno
imposto una valutazione di non rilevanza penale di alcuni dei fatti contestati, poiché il fatto
non è più previsto dalla legge come reato; in altri casi la riduzione della pene prevista per
le fattispecie di reato contestate ha fatto sì che i termini di prescrizione maturassero prima
che fosse pronunciata sentenza definitiva.
Di seguito viene fornito uno schema delle sentenze:
173
Tipo di sentenza
Procedimento

Reati estinti per
prescrizione


Sentenze di non
doversi
procedere

Reati estinti per
intervenuta amnistia


Assoluzioni per
variazioni della Legge
(il fatto non costituisce
più reato)




Sentenze di
assoluzione

Altre assoluzioni


Procedimenti
archiviati
Archiviazioni per
variazioni della Legge
(il fatto non costituisce

Lodo Mondadori, corruzione giudiziaria
(attenuanti
generiche,
sentenza
definitiva)
All Iberian 1, 23 miliardi di lire in tangenti
a Bettino Craxi (sentenza definitiva)
Caso Lentini, falso in bilancio (sentenza
definitiva)
Falsa testimonianza P2 (amnistia
applicata in fase istruttoria)
Terreni Macherio, imputazione per uno
dei due falsi in bilancio (amnistia
applicata in seguito al condono fiscale
del 1992)
All Iberian 2, falso in bilancio (stralciato in
base alla nuova legge sul falso in bilancio
varata dal governo Berlusconi)
Sme-Ariosto 2, falso in bilancio (stralciato
in base alla nuova legge sul falso in
bilancio varata dal governo Berlusconi)
Sme-Ariosto 1, imputazione su vendita
Iri, corruzione giudiziaria (sentenza di I
grado)
Tangenti alla guardia di finanza (assolto
per non aver commesso il fatto, sentenza
definitiva)
Medusa cinematografica, falso in bilancio
(assolto in quanto per la sua ricchezza
potrebbe
non
essersene
accorto,
sentenza definitiva)
Sme-Ariosto 1, corruzione in atti
giudiziari per due versamenti a Renato
Squillante (assoluzione per non aver
commesso il fatto e perché il fatto non
sussiste, sentenza definitiva)
Terreni Macherio, imputazione per
appropriazione indebita, frode fiscale, e
uno dei due falsi in bilancio (sentenza
definitiva)
Diritti televisivi, falso in bilancio, frode
fiscale, appropriazione indebita (il fatto
non sussiste, sentenza definitiva)
Bilanci Fininvest, falso in bilancio e
appropriazione indebita (archiviato a
causa della nuova legge sul falso in
174
più reato)


Altre archiviazioni







Procedimenti in corso

bilancio varata dal governo Berlusconi)
Consolidato Fininvest, falso in bilancio
(archiviato in base alla nuova legge sul
falso in bilancio varata dal governo
Berlusconi)
Spartizione pubblicitaria Rai-Fininvest
(archiviato per insufficienza di prove)
Traffico di droga
Tangenti fiscali Pay-tv
Stragi 1992-1993, concorso in strage
Concorso esterno in associazione
mafiosa assieme a Marcello Dell'Utri,
riciclaggio di denaro sporco
Tangenti a David Mills, corruzione
giudiziaria (rinviato a giudizio)
Frode fiscale, avrebbe creato fondi neri
gestendo i diritti tv di Mediaset[121]
Inchiesta Mediatrade, Berlusconi insieme
ad un socio occulto, l'egiziano Frank
Agrama, si sarebbe appropriato di fondi
della società[122]
Corruzione nei confronti di senatori per
far cadere il governo Prodi (atti trasferiti
da Napoli a Roma per incompetenza
territoriale[123])
Su molti dei procedimenti giudiziari contro Berlusconi, alcuni dei quali ancora in corso, c'è
acceso dibattito tra i suoi sostenitori e i suoi detrattori.

Berlusconi ed i suoi sostenitori affermano che tutti i processi relativi alla sua attività
imprenditoriale sono cominciati dopo la sua discesa in campo, ed esclusivamente a
scopo persecutorio nei suoi confronti. Sostengono che tali processi, che ritengono
basati su mere illazioni (spesso definite, singolarmente, "teoremi") prive di riscontro
probatorio, siano stati istruiti nell'ambito di una persecuzione giudiziaria orchestrata
delle "toghe rosse", ossia da magistrati vicini ai partiti e alle ideologie di sinistra
(iscritti a Magistratura democratica), che utilizzerebbero illegittimamente la giustizia
a fini di lotta politica.[124] [125] A questo proposito Fedele Confalonieri dichiarò che se
Berlusconi non fosse entrato in politica sarebbe stato condannato o costretto al
fallimento.[126] Essi affermano inoltre che Berlusconi è uscito a testa alta da tutti i
processi, pienamente scagionato da ogni accusa.

I critici di Berlusconi, sostengono invece che i processi siano iniziati prima della
discesa in campo, asserendo che se non fosse entrato in politica sarebbe finito in
bancarotta e probabilmente in galera, e che, grazie alle cosiddette leggi ad
personam varate dal suo governo, avrebbe evitato di essere condannato[127]. Essi
inoltre sottolineano che, sebbene Berlusconi non abbia mai subìto alcuna condanna
definitiva, la maggior parte delle pronunce di proscioglimento non sono di natura
assolutoria, ma bensì per sopravvenuta prescrizione: affermano quindi che, se
175
avesse voluto che fosse riconosciuta la propria innocenza anche in tali processi,
avrebbe potuto rinunciare espressamente alla prescrizione[128]. Riguardo alle
accuse di parzialità dei giudici, infine, essi osservano che Berlusconi, rispetto ad
altri imputati, abbia al contrario giovato del vedersi riconoscere dai giudici le
attenuanti generiche.[129]
Silvio Berlusconi ha però più volte ribadito che le indagini hanno seguito la sua scesa in
campo, e ha denunciato i magistrati milanesi, presso la procura di Brescia, per il reato di
«attentato ad organo costituzionale»; la denuncia è stata archiviata, e nelle motivazioni si
legge:
« Risulta dall'esame degli atti che, contrariamente a quanto si desume dalle
prospettazioni del denunciante, le iniziative giudiziarie [...] avevano preceduto e non
seguito la decisione di "scendere in campo" »
(Carlo Bianchetti, giudice per le udienze preliminari di Brescia, ordinanza di
archiviazione della denuncia, 15 maggio 2001)
23. ha dichiarato che in parlamento bastano i capi gruppo e che gli altri sono imutili
24. ha dichiarato che la corte costituzionale è parziale e “comunista”
25. Ha dichiarato che in Italia il potere democratico è stato sostituito dal potere
giudiziario
26.
Francamente faccio molto fatica a capire perchè Berlusconi non sarebbe al servizio della
finanza globalizzata.
Noi Berlusconi non lo conosciamo solo dal tempo di Mani Pulite, ma sin da quando
sull'indimenticabile"Candido" degli anni 1974-75-76, abbiamo cominciato a leggere le
denunce e le interrogazioni degli allora consiglieri del M.S.I., Leoni e Scaroni (guarda caso
due che non sono mai diventati deputati o senatori), contro le speculazioni e gli oscuri
affari di quella certa Edilnord dei Fratelli Berlusconi che dal nulla si era messa a costruire i
primi mega-centri commerciali, finanziando spesso le giunte rosse per avere licenze che
altrimenti sarebbe stato difficile avere e che grazie a "strani appoggi" aveva
acquistato delle boschine e terreni senza valore perchè vincolate alle piste di discesa degli
aerei su Linate, boschine e terreni che sono diventati invece "oro" e "Milano 2" quando
potenti amici politici decisero che gli aerei avrebbero utilizzato altri corridoi di discesa, per
esempio sulla testa degli abitanti di Segrate che, inutilmente, protestarono a lungo.
Quelli furono anche gli anni nei quali il piduista Berlusconi finanziò, come ammise anni
dopo davanti a due Commissioni Parlamentari d'Inchiesta, la scissione dal MSI della
corrente di Democrazia Nazionale, scissione voluta dalla P2 e attuata da generali della
Nato, monarchici, massoni e palazzinari vari (i progenitori di Alleanza Nazionale).
A tutto questo possiamo poi aggiungere le vicende della Banca Rasini, dello stalliere (?)
Mangano e via via fino a quelle dell'Avv.Mills, sicuramente uno dei maggiori esperti legali
di società "off shore" proprio quelle che utilizza la finanza globalizzata per far sparire i
miliardi puliti o per ripulire quelli sporchi.
E' vero, Berlusconi non è un servo dei banchieri, per il semplice motivo che è anche un
banchiere, socio di una Banca che si avvale degli sportelli di Poste Italiane per raccogliere,
"praticamente gratis", i miliardi dei suoi depositanti.
Non bastano viaggetti, più di piacere che altro, nella tenda del dittatorello Gheddafi o nella
dacia del massacratore della Cecenia Putin, per vedere un Berlusconi sganciato dalla
politica Usa e dalla globalizzazione mondiale.
Il suo è il Governo che senza se e senza ma ha offerto recentemente il maggior numero di
soldati di rinforzo agli Usa e che ha dato il via definitivo all'impegno per l'assemblaggio e
manutenzione dei nuovi aerei F-35 JSF a Cameri (NO), impegno che va fino al 2046 e che
176
farà di Cameri la testa di ponte delle future guerre per l'esportazione
della.......globalizzazione finanziaria!
27. Amico di Craxi Bettino, segretario socialista, ladro politico, corrotto e corruttore della
società e stratega della “Tangente” per arricchire il PSI e se stesso oltre che
principale responsabile del disavanzo del bilancio dello Stato per due milioni di
miliardi di lire..
28. Fratello di Berlusconi Paolo, pluri condannato ed ancora indagato per truffa,
evasione fiscale, corruzione, tangenti. Sospettato di essere il complice occulto di
Silvio e sua “testa di legno”. Le sue condanne riguardano reati ben provati e non
possono essere in alcun modo ascritte alla “persecuzione” politica dei giudici rossi
che il fratello Silvio lamenta. Anche i giudici della Spagna lo stanno indagando per
reati analoghi a quelli commessi in Italia (Evasione fiscale relativamente a “canale
cinquo”) e ciò dimostra che non si tratta di persecuzione politica dei giudici Italiani!
Alla data del 9 Agosto 99 è indagato per un’ulteriore evasione fiscale truffaldina
(Fatture false) per 100 miliardi.
29. Proprietario di tre reti televisive (rete 4, Canale 5 e Italia 1) del “Giornale” e con
interessi interposti, per mezzo della moglie, nel “Foglio” di Ferrara, il che lo fa
oggettivamente un potente manipolatore di pubblica opinione. Tale posizione dà
alla sua parte politica (Forza Italia) un illecito ed antidemocratico vantaggio rispetto
alle altre forze politiche ad esclusione di quelle di governo che si possono
avvantaggiare dell’illecitamente partigiano uso della RAI.
30. Sospettato di collusione con la Mafia per riciclaggio ed investimenti di denaro
sporco e di appoggi elettorali. Benché non ci siano prove certe di tale collusione, gli
indizi in proposito sono molti e pesanti: diversi personaggi di Forza Italia in Sicilia
sono risultati appartenenti alla Mafia, le società commerciali e finanziarie di
Berlusconi in Sicilia sono prospere e non lamentano tentativi di estorsione mafiosa,
in Forza Italia militano diversi personaggi provenienti da quelle correnti DC in odore
di collusione mafiosa.
31. Coinvolto egli stesso in Tangentopoli con rinvii a giudizio per corruzione della
Guardia di finanza e dei giudici ( tramite Previti) e falso in bilancio è scampato a
molte di queste accuse per “prescizione” a causa della scadenza dei termini
causata dall’abilità degli avvocati a trascinare per le lunghe le cause, dal
quantomeno negligente comportamento dei giudici che hanno dilatato i tempi di
giudizio e da apposite leggi “ad personam” che il parlamento servile gli ha votato
solo per tenerlo fuori dalla galera. Comunque Prescrizione NON è assoluzione
come i media di Mediaset tendono ad accreditare!
32. Dotato di un pragmatismo che rasenta il cinismo, cambia diametralmente opinione
se le contingenze mutano ed i suoi interessi cambiano. Esempi: Legge elettorale
dal Maggioritario puro al proporzionale, atteggiamento su Bossi prima di condanna
assoluta e totale e poi di alleanza, atteggiamento su D’Alema prima “l’unica
persona ragionevole nella sinistra” e poi un comunista illiberale. Dimostra con ciò la
morale di un gatto randagio ed un Machiavellismo che stupirebbe lo stesso
Machiavelli!
33.
Se ve la sentite ancora di votare per Berlusconi vuol dire
che o siete di stomaco molto forte o siete simili a
lui.....??????!!!!!!
177
BERLUSCONI SANTO,SUBITO..!!
Abbiamo appreso dalla stampa che il Cavaliere Silvio Berlusconi ha dichiarato:".. mai fatto
affari con la politica, anzi ci ho perso.. "
Siamo frastornati e commossi nel dover constatare che SILVIO, non solo ci ha dedicato gli
anni migliori della sua vita ( lunga vita a Silvio..!), ma che, per farlo ha anche sofferto in
silenzio gli insulti ed i danni economici che glie ne sono derivati..!
Per gli insulti e l'irriconoscenza ( in prima fila si sono distinti i comunisti-mangiatori-dibambini ) non possiamo fare nulla tranne, naturalmente, ripagarlo con il nostro sincero
affetto filiale per le cure paterne che ci ha affettuosamente e brillantemente dedicato, ma
per i danni economici che ha dovuto subire per il nostro bene, possiamo, vogliamo e
dobbiamo fare qualche cosa.
Proponiamo una colletta Nazionale per rifondere, almeno parzialmente, i danni che Silvio
ha subito ed alleviare così la sua sofferenza.
Non siate ingenerosi, donate con il cuore, decurtate le pingui buste paga e le ricche
pensioni!
Rompete i salvadanai dei vostri figli che saranno ben felici di rinunciare ad un inutile
giocattolo per una causa così nobile!
Ricordatevi che chi dà a Silvio, in fondo dona a se stesso....
BERLUSNANO E IL DEBITO PUBBLICO
L’ultima volta che si conteggiò il debito pubblico in lire, era stimato a circa due-milionie-mezzo-di-miliardi, cifra quasi impossibile da immaginare in concreto.
Dopo tre anni la situazione non sarà mutata un granché e, se è cambiata, lo è in
peggio…
A parte la demagogia della diminuzione delle tasse ( se si diminuisce l’Irpef e si
costringono gli enti locali ad aumentare le proprie tasse od a diminuire i servizi, ai Cittadini
non restano soldi di più in tasca; che è quello che conta..!), ora il Berlusnano chiede,
quasi in contromisura, che l’Europa “rinegozi” il tetto di sfondamento dei bilanci nazionali
che il trattato di Mastricht aveva fissato entro il 3% del P.I.L., il che, in parole povere,
significa che Berlusconi vuole poter aumentare il deficit per meglio manovrare la politica
economica senza essere costretto a fare quei tagli e quelle economie che, inevitabilmente,
scontentano qualche gruppo di pressione come Statali, o Confindustria, o Enti locali, od
altri gruppi che vivono sulla spesa, ma che concorrono a rimpinguare il carniere elettorale
del casino delle libertà.
Ora, pur non essendo economisti, ci sembra di tutta evidenza che aumentare il deficit
dello Stato abbia, come conseguenza diretta ed inevitabile, l’ulteriore aumento del debito
pubblico che è già, oltre che notevolissimo, uno dei più alti del mondo in rapporto al P.I.L.
In tempi medio-lunghi la conseguenza sarebbe quella di porci in una situazione simile a
quella che l’Argentina ha vissuto recentemente e che sta tutt’ora vivendo!
La cosa è di per se una grossa mascalzonata amministrativa, ma diventa ancora più
grave sotto il profilo etico se si considera che il Berlusnano ha sempre tuonato, e tuona
tutt’ora, contro i “Governi passati” che gli (ci) hanno lasciato in eredità tale debito pubblico
con una politica economica di dissennata spesa di comodo, di voto di scambio e di
tangenti.
Ma tant’è: a breve ci saranno le elezioni regionali e tra un anno e mezzo ci saranno
quelle politiche e pertanto gli interessi nazionali ed i doveri di buona amministrazione della
cosa pubblica passano all’ultimo posto nelle priorità del governo mentre al primo entra
l’imperativo di essere rieletti e di conservare il potere ed, in alcuni casi, come per
Berlusconi stesso, le impunità penali che da esso derivano!
178
E’ l’ennesima riconferma, non dell’immoralità, ma dell’amoralità della classe politica
che ci sta governando che è diversa da mafia e camorra solo nella strategia e nella prassi,
ma non certo nella assoluta mancanza di valori morali ed etici che li informano!
Ecco perché non è sufficiente riformare.
La situazione politica è marcia e putrida e va amputata: ci vuole la rivoluzione!
Per noi, quella Nazionalpopolare…!
BRAHMINI IN CAMICE BIANCO
Un’altra casta, oltre a quella dei politici, alla quale i Cittadini devono sottostare,
sopportando soprusi, prepotenza, supponenza ed angherie, oltre che, molto spesso, ad
una vera e propria spogliazione economica, è quella dei medici.
Non parliamo qui dell’organizzazione della sanità, che è competenza dello Stato e sulla
quale si potrebbe scrivere una altro capitolo di critica documentata; parliamo invece e
specificamente dei comportamenti della classe medica
A parte alcune lodevolissime eccezioni, che sono tanto più apprezzabili in quanto
derogano, con una scelta di volontà personale, ad uno spregevole costume generale,
costoro si sentono, immotivatamente, categoria di “Superiori” che tratta con “Inferiori”..
Lo testimoniano lo scarso o nullo rispetto delle esigenze di tempo dei pazienti, della loro
difficoltà per recarsi nei luoghi deputati alle cure, la sufficienza ( ed a volte colpevole
superficialità) con cui si visitano i pazienti “mutuati” e quindi non paganti, la disinvoltura
con cui si fa capire al paziente che, per godere della giusta attenzione, sarebbe meglio
rivolgersi alle strutture private dove gli stessi medici esercitano.
Gli appuntamenti per le visite sono quasi sempre fissati ad un unico orario ( quello
dell’inizio delle visite) per un numero indefinito di pazienti con la conseguen-za che molti
dovranno attendere per delle ore prima di essere ricevuti anziché calcolare un tempo
medio per visita e convocare ciascuno ad un’ora approssimativamente più esatta ( in
Spagna, per esempio, fanno così ed ogni paziente attende un tempo molto più ragionevole
perché è maggiormente rispettata la sua dignità di persona considerandolo Cittadino e non
pecora del gregge!).
Le carriere mediche sono spesso sostenute dalle appartenenze alle massonerie politiche (
od alla massoneria tout court) e così accade che per le scelte per cariche importanti e di
responsabilità non valga il criterio di eccellenza professionale, ma quello di cosca, con le
conseguenze sulla salute dei Cittadini che tutti possono immaginare e che riempiono le
cronache dei giornali e delle TV, oltre a quelle, naturalmente, che non appaiono nei
notiziari o perché non giungono a conoscenza o perché insabbiate opportunamente
dall’omertà della categoria che fa scudo.
Primari ed aiuto primari, sovente non visitano negli ospedali “intra moenia”, e quindi a
parcelle più modeste e controllate fiscalmente, ma solamente in accomodanti cliniche
private dove le parcelle sono assai più salate e di fatture se ne fa “una tantum”..
In Francia, per esempio, a parità di livello di visita privata, si paga poco più di un terzo che
in Italia e la fatturazione è automatica, tanto che in regioni frontaliere come la Val d’Aosta
o la Val di Susa, la gran parte della popolazione si va a curare in Francia..!
Il giuramento d’Ippocrate, la missione di fare il bene dei pazienti e la stessa umanità, che
erano principi fondanti della professione medica sembra siano stati gettati alle ortiche in
cambio dell’assunzione di una mentalità “manageriale”(molto Amerikana) dell’efficienza
economica e del massimo profitto senza guardare in faccia a nessuno e senza, spesso,
tenere neppure in conto quello che dovrebbe essere lo scopo della medicina e cioè guarire
chi è malato ed aiutare chi soffre.
179
Cosa nostra
Così come la mafia, quando parla degli affari che la riguardano dice “Cosa Nostra”, anche
il Sig. Cavaliere Silvio Berlusconi potrebbe dirlo quando progetta la gran parte delle leggi
che il “Suo” ( ne è il padrone e tutti gli effetti ) Parlamento emana per conto suo a
protezione della sua libertà personale e dei suoi affari.
E veniamo a spiegarci con un esempio eclatante che, come tutti gli esempi, vale più di
mille discorsi.
Come tutti sanno la casa editrice Mondadori, seppure ottenuta con metodi fraudolenti
come dimostra una sentenza passata in giudicato che certifica la corruzione del giudice
incaricato dell’assegnazione da parte di Previti, per conto di Berlusconi, è di proprietà di
Berlusconi Silvio, attuale presidente del Consiglio dei ministri.
Per questa vertenza, la Mondadori deve pagare alla Rizzoli, cui la Mondadori fu
fraudolentemente sottratta, la somma forfettaria di € 750.000.
In coerenza poi con le affermazioni di Berlusconi che dice di pagare sempre tutte le tasse,
la sua ditta ( Mondadori ) deve al fisco italiano, per tasse arretrate e non pagate, la somma
di 350 milioni di Euro che essa insiste a non voler pagare.
Certo non è una somma da poco e dispiacerebbe a tutti, compreso Berlusconi, doverla
sborsare ed allora cosa si escogita nella logica appunto di considerare il Paese ed il suo
Parlamento “Cosa nostra”?
Ma è semplice, come al solito basta ordinare ai servi che siedono in Parlamento di fare
una apposita legge su misura che ripiana la quasi totalità delle pendenze fiscali che le
case editrici hanno con lo Stato.
Senza tediare sulle conseguenze generali di una legge siffatta che beneficerà tante case
editrici per salvarne una sola ( così come l’abbreviazione dei tempi di prescrizione dei reati
e prossimamente il processo breve beneficiano miglia di delinquenti per favorirne uno solo
) il risultato pratico è che la casa editrice Mondadori dovrà pagare al fisco italiano la
somma di 8,6 milioni di Euro anziché quella di 350 milioni di Euro.
Un bello sconticino che i normali cittadini, che dovrebbero essere uguali alle ditte con
personalità giuridica, di fronte alla legge, non si sognano nemmeno mai di ottenere ..!!
La cosa è passata un po’ in sordina perché l’attenzione è oggi tutta rivolta alle beghe da
portineria tra Berlusconi, Fini Iscariota, Casini e Bossi e naturalmente i giornali, che sono
emanazione di case editrici, hanno sorvolato sulla questione.
Gli Italiani sono tutti presi a cercare di capire quanti “Finiani” siano recuperabili e
comprabili, quanti neo democristiani siano abbastanza incavolati da boicottare il governo,
se Tremonti resterà fedele più a Berlusconi o più a Bossi quale sia stata l’influenza di
Elisabetta Tulliani sulla compravendita della casetta a Montecarlo dove abita il suo amato
fratellino, e non hanno tempo da dedicare a questioncelle come una leggina “ ad
180
aziendam” che rientra poi nella prassi normale della conduzione berlusconiana, anche se
questa svuota loro le tasche ..!!
Gira e rigira, caschiamo sempre a considerare quanto spesso resti incinta la madre dei
cretini …
Alessandro Mezzano
DISURBANIZZIAMOCI !!
Prima di arrivare alle motivazioni per cui consideriamo utile ed auspicabile giungere allo
svuotamento ed allo smantellamento delle grandi metropoli, giudichiamo sia il caso di fare
una breve disanima sulle cause che hanno portato alla loro fondazione ed al loro sviluppo
nel passato.
Nell’antichità le città nacquero sostanzialmente per tre motivi: opportunità come centri
commerciali in funzione della loro posizione geografica ( mare, grandi fiumi, snodi di vie di
comunicazione ), aggregazioni di natura militare e difensiva per contrastare i popoli vicini e
difendersi dai loro attacchi, centri di potere politico ed amministrativo per il controllo di più
vaste zone di territorio circostante.
Lo dimostrano le strutture stesse delle città, le loro fortificazioni, la loro posizione e la loro
storia.
In tempi più moderni, dopo la nascita delle Nazioni, e dopo la rivoluzione industriale,
caduta la motivazione di difesa militare, erano rimaste le altre motivazioni che si erano
anzi sviluppate quando al commercio si era affiancata l’industria che abbisognava di un
sito abbastanza centralizzato, vicino a centri ferroviari, vicino alle banche e vicino sia ai
centri amministrativi privati che erano più funzionali se centralizzati che a quelli statali che
erano di più facile accesso quotidiano se riuniti in un’unica area.
In più, il coordinamento della mano d’opera, dei magazzini, della gestione commerciale ed
amministrativa avevano la necessità, per essere efficienti di una vicinanza fisica che la
concentrazione della città offriva.
Nascevano così le metropoli con tutte le contraddizioni sociali ed antropologiche come
traffico eccessivo, sovraffollamento e sradicamento dal territorio, con tutte le complicazioni
igieniche sanitarie come stress psicologici, smog, polveri sottili, inquinamento acustico e
delle falde acquifere, con tutte le problematiche sociali come malavita, droga,
prostituzione, slegamento dei vincoli famigliari, solitudine e alienazione.
Le periferie si allargavano di giorno in giorno in una sequenza di orrendi quartieri
dormitorio senza un’anima, senza una struttura sociale, senza regole che non fossero
quelle della speculazione finanziaria ed ancora più all’esterno nascevano come funghi le
baraccopoli della disperazione e della miseria e gli accampamenti dei nomadi attirati dalle
occasioni di accattonaggio e di piccoli reati che una tale concentrazione umana offriva!
181
Fino a qualche anno fa sembrava che la situazione non potesse mutare perché le cause
che l’avevano provocata erano ancora lì reali e concrete e nulla era possibile fare per
cambiare.
Oggi però tali cause non esistono più e non ci sarebbe più la necessita di tale grande
aggregazione urbana.
La vera rivoluzione che ha cambiato il panorama si chiama computer e si chiama internet!
Oggi, con i mezzi offerti dalla rete, nulla vieta che una fabbrica produca in un paese del
Piemonte, che abbia i magazzini in Emilia, che abbia gli uffici commerciali in Lombardia e
quelli amministrativi in Veneto!
Così come nulla vieta che si realizzi il Telelavoro per quanto attiene alla gestione
commerciale ed a quella amministrativa per cui i componenti di un determinato ufficio
possono tranquillamente operare da casa loro in zone diverse, anche se lontane tra di loro
dato che è possibile l’interconnessione virtuale in tempi reali!
Non è fantascienza, ma è la realtà facilmente realizzabile che oltre a facilitare gli addetti
farebbe anche risparmiare tempo e denaro evitando la pendolarità ed addirittura la
gestione concreta di immobili per uffici ..!!
L’unica forza che si oppone a questa rivoluzione è la cupidigia della potentissima categoria
degli speculatori edili che hanno invece l’interesse a continuare a costruire nelle città
vendendo a prezzi che non raggiungerebbero mai nei paesi.
E’ una categoria ricchissima e con grandi agganci politici che può condizionare la politica
dei governi centrali e comunali a trascurare di promuovere quelle iniziative di
decentramento che porterebbero allo smantellamento delle metropoli e farebbero vivere le
persone in realtà sociali più a dimensione umana.
In più lo smantellamento dei grandi centri a favore di altri più piccoli diminuirebbe il potere
politico degli amministratori comunali che si vedrebbero declassati rispetto ad oggi.
Come sempre, in questa repubblica democratica nata dalla resistenza, l’economia
governa la politica anziché, come sarebbe giusto, essere lei a governare l’economia ..!!
Benito Mussolini aveva preconizzato e programmato “l’abbandono delle grandi città” e lo
aveva fatto valutando l’aspetto umano e sociale, in tempi nei quali il progresso tecnologico
lo avrebbe reso molto più difficile che non oggi.
Questa casta politica di mascalzoni, corrotti ed avidi non lo fa oggi che sarebbe tanto più
semplice il farlo.
Mussolini, al di là dei risultati ottenuti, agiva nell’interesse degli Italiani.
Questi mariuoli agiscono solo nell’interesse di se stessi ..!!
GUERRA ALLE MAFIE
Abbiamo di proposito scritto nel titolo Guerra alle mafie e non lotta alle mafie per
sottolineare che questa è e deve essere una guerra senza quartiere con il risultato finale
dell’annichilimento del nemico perché se no, come un’epidemia di peste, dopo un periodo
di stasi, esse sono capaci di riprodursi e di ripresentarsi con una virulenza maggiore di
prima!
Per potere vincere questa guerra che le Mafie stesse hanno dichiarato allo Stato, sono
necessarie alcune cose indispensabili senza le quali ogni sforzo si rivelerebbe inutile e
porterebbe solamente ad una situazione di eterno stallo.
Prima di tutto la determinazione dello Stato a portare sino in fondo, ad ogni costo e con
tutto il peso della sua forza, questa guerra che, come tutte le guerre potrà anche fare
alcune, non volute ma inevitabili, vittime innocenti, ma che è necessaria per la stessa
sopravvivenza della società civile.
In secondo luogo sono necessarie leggi speciali che deroghino dalla costituzione e dai
principi generali dei codici attuali perché le mafie sono un fenomeno anomalo ed
eccezionale nel quadro della delinquenza comune e come tali vanno affrontate se no
sarebbe come volere curare un tumore con impacchi di camomilla ..!!
182
Tanto per non restare nel vago, ecco alcuni esempi di leggi speciali secondo noi
necessarie:
-Divieto di porto d’armi per qualsiasi motivo, compreso caccia e sport, nelle zone mafiose
e pene severissime, fino a 15 anni di carcere, per chiunque trasgredisca.
-Permesso di fermo e di perquisizione senza necessità di mandato della magistratura.
-Commissione di controllo composta da ufficiali dei carabinieri in tutti i comuni delle zone
mafiose per l’accertamento della liceità e delle eventuali collusioni nelle delibere comunali.
-Idem per quanto riguarda delibere regionali e provinciali.
-Commissione di controllo composta da ufficiali della Guardia di finanza in tutte le banche
per l’esame di tutte le transazioni finanziarie superiori a 1.000 Euro in modo da verificare
se esse siano destinate a personaggi mafiosi o riguardino soggetti appaltatori di opere
pubbliche, o Nascondano operazioni di riciclaggio di denaro ecc. ecc.
- Isolamento assoluto per tutti i mafiosi arrestati e condannati senza contatti con parenti ed
amici.
-Comminazione, senza discrezionalità, della pena dell’ergastolo per il reato di
associazione mafiosa.
-Formazione di una banca dati, a disposizione della magistratura e delle forze dell’ordine,
con tutte le informazioni sulle situazioni di mafia in tutto il Pese.
-Censimento di TUTTI i patrimoni di tutte le persone residenti o domiciliate nelle zone
mafiose oppure migrate in altre zone del paese ma provenienti da regioni mafiose e
richiesta della giustificazione documentale sulla formazione di tali patrimoni pena la
confisca immediata di quelli che risultassero comunque non giustificati.
Potremmo continuare, ma questi sono solo alcuni esempi di quanto si dovrebbe fare per
paralizzare lo svolgimento delle attività economiche delle mafie e certamente la
magistratura e le forze dell’ordine che conoscono bene i meccanismi dei “modus operandi”
mafiosi sarebbero in grado di dare gli opportuni suggerimenti.
Lo scopo è quello di bloccare l’acquisizione di ricchezza, che è lo scopo ultimo dell’azione
mafiosa, con tutti quei provvedimenti atti a conseguire il risultato di contrastare
efficacemente le mafie, anche quando essi siano al di fuori della legislazione che contrasta
la delinquenza comune, in modo da slegare le mani della magistratura e delle forze
dell’ordine dai laccioli e dagli impedimenti di una legislazione che è giusto che sia
garantista per le persone e nelle situazioni normali, ma che è altrettanto giusto e
necessario che abbia la priorità della efficienza nel caso della guerra alle mafie!
Che il nostro non sia solo un “libro dei sogni” di un utopismo irreale lo dimostra la storia
recente quando il Prefetto Mori, dotato di poteri eccezionali e di “carta bianca” seppe
sconfiggere la mafia siciliana che fu costretta alla fuga in America da dove ci fu riportata,
con tutti gli onori, sulle baionette delle armate Yankee alla fine della seconda guerra
mondiale ( basterebbe controllare i nominativi dei sindaci nominati dalle truppe USA di
occupazione della Sicilia per avere conferma piena di questa tesi..!)
Un ultimo provvedimento assolutamente necessario e decisivo per stroncare la
propalazione per ereditarietà delle posizioni mafiose, è quello di interrompere fisicamente
la possibilità che questa trasmissione avvenga e questo lo si può ottenere con
provvedimenti che sottraggano i figli dei mafiosi conclamati alle famiglie d’origine per
affidarli, lontano dall’influenza negativa di genitori e parenti mafiosi, all’educazione da
parte dello Stato se già in età pre puberale o presso famiglie adottive sconosciute alle
famiglie d’origine, se in età più infantile.
Potrà sembrare una misura eccessivamente dura, ma è l’unico modo per recidere il
cordone ombelicale che unisce questi ragazzi ai genitori e parenti mafiosi che,
inevitabilmente, come dimostra l’esperienza, ne farebbero dei mafiosi a loro volta..!
D’altronde lo Stato sottrae i figli a quelle famiglie che hanno problemi di alcolismo, di
eccessiva povertà, di droga o di turbe mentali nell’interesse dei minori affinché non siano
condizionati negativamente da simili condizioni ed a maggiore ragione perciò dovrebbe
183
sottrarli alle loro famiglie mafiose per impedire che anche essi degenerino diventando a
loro volta dei mafiosi a tutti gli effetti..!!
Oltre a tutto, questo provvedimento, se applicato con rigore, sarebbe un notevole ed
efficace deterrente che spingerebbe le madri ad allontanare i mariti e padri dalla mafia per
il timore che i figli vengano loro sottratti.
Naturalmente per la realizzazione di un tale progetto sarebbe necessario avere dei
governanti che non siano a loro volta collusi con la mafia o che siano amici di mafiosi
come per esempio Berlusconi con Dell’Utri e con Mangano e che quindi possano avere
una vera e sincera intenzione di combattere le mafie e non la riserva mentale di non
contrastarle oltre un certo limite perché in certi casi i reciproci interessi coincidono..!!
VIENI AVANTI CRETINO..
A volte l'opposizione pregiudiziale si trasforma in imbecillità ed ottiene il risultato opposto a
quello voluto.
E' il caso delle critiche feroci all'ultima affermazione di Berlusconi che ha detto:" l'aumento
della immigrazione fa aumentare il numero di crimini commessi".
Si poteva ribattere che la colpa del governo é quella di tagliare i finanziamenti alle forze
dell'ordine anziché incrementare la loro azione, si poteva dire che il governo doveva
meglio controllare ed impedire l'immigrazione selvaggia, ma negare la verità lapalissiana
di Berlusconi é un autogol perché basta confrontare la percentuale di immigrati in Italia
con la percentuale degli immigrati nelle carceri per constatare che gli immigrati delinquono
molto di più degli italiani.
Ecco i dati: Stranieri immigrati in Italia =
4,4% della popolazione totale
Stranieri immigrati in carcere =
38,0% dei carcerati ( al nord si
tocca la percentuale dell'85% ( fonte Dipartimento Amministrazione Penitenziaria )
Ergo gli immigrati delinquono 8 volte di più degli italiani..!
Affermare che é razzismo il dire che gli immigrati aumentano il tasso di delinquenza é
imbecillità e malafede, una miscela assolutamente mortale ..!!!!
I “ BRAVI RAGAZZI” AMERICANI..
Caro Albano,
Probabilmente noi, in Italia, siamo condizionati, come dice lei, dai media, ma anche lei non
scherza..
Ma veramente crede che l'America entrò in guerra per liberare l'Europa dal "pericolo
nazista"?
Pensa veramente che il mercato, la concorrenza Giapponese e Tedesca e, più in
generale, la difesa degli interessi economici USA non abbiano giocato un ruolo?
Si rammenti che già nel 15-18 l'America entrò in guerra contro la Germania ed allora non
c'era certamente il "pericolo Nazista", ma c'era il pericolo Tedesco per gli affari USA..!
Quanto all'Europa, ha passato centinaia di guerre terribili ed é sempre sopravvissuta
senza l'aiuto dell'America ed avrebbe superato anche quel periodo come nei precedenti
secoli..
Secondo lei, perché l'America combattè contro la Serbia a causa delle "pulizie etniche" di
Milosevic e non fa nulla contro la Turchia per le sue pulizie etniche contro i Kurdi o contro
la Cina per la pulizia etnica contro il popolo Tibetano?
184
Forse perché la Turchia, come alleato Islamico é strategicamente utile e forse perché la
Cina rappresenta un mercato prossimo futuro di un miliardo e mezzo di consumatori con
cui fare affari alla faccia della difesa della democrazia e dei diritti umani?
Forse perché in fondo di pulizie etniche anche gli USA hanno esperienza recente se pur
non recentissima con lo sterminio dei pellirossa e con l'appoggio al governo Brasiliano che
permette alle Compagnie Americane che sfruttano il legname dell'Amazzonia di sterminare
in cento modi gli Indios?
E veniamo agli eroici ragazzi Americani.
Lo sa che in Italia, nella guerra 40-45 moltissimi bombardamenti furono fatti a scopo
squisitamente terroristico come la distruzione di paesi e città che non erano obiettivi
militari o il mitragliamento a bassa quota di treni civili o di semplici cittadini per le strade ed
i campi?
Un esempio per tutti, ma ce ne sarebbero a centinaia: a Gorla (MI), in zona né industriale,
né militarizzata, fu rasa al suolo una scuola elementare dove morirono 250 bambini; io
stesso ricordo di essere stato al funerale di una mia amichetta di 10 anni che a
Valmadrera di Lecco (CO) fu mitragliata per la strada dai suoi eroici ragazzi Americani..
A Dresda, città d'arte né strategica, né militarizzata, gli alleati bombardarono per sei giorni
ininterrottamente radendo al suolo il 99% della città e causando più morti civili che ad
HIroshima e Nagasaki ( altre due belle medaglie per l'umanità degli USA..!)
D'altra parte, ancora oggi, l'America ha un presidente che, di fronte ad un pericolo reale,
confermato da tutti gli scienziati del mondo, di catastrofe ambientale, dice che non
diminuirà le emissioni di gas che causano l'effetto serra perché questo colpirebbe gli
interessi industriali degli USA ( alla faccia del resto del mondo ed alla faccia della
ragione..) oppure che:".. per eliminare il pericolo degli incendi é sufficiente che si taglino gli
alberi.."
E non la sto a tediare con l'inumanità del materialismo capitalistico che, sorretto dalla
cultura Calvinista sta disgregando i valori spirituali su cui si é sempre fondata la civiltà
umana nei secoli passati ( intendo civiltà e cioè obiettivo positivo da perseguire e non
realtà storica che é altra cosa..)
Per tutto ciò, e per altro ancora, non ci stia a raccontare la favola degli eroici ragazzi
Americani che ci hanno salvato ed a cui saremmo sempre debitori..!!
Se a lei l'America piace, fatti suoi, "de gustibus non est disputandum", ci stia e ci viva
felice, ma ci faccia la grazia di risparmiarci la predica di quanto l'America sia bella, buona
e santa...
Saluti Italiani,
IL FISCO E L’ITALIA
A cominciare da Berlusconi, ma anche in vasti contesti politici ed economici italiani,
prevale il concetto che l’enorme evasione fiscale italiana ( più di 150 miliardi di Euro ogni
anno ) sia determinata dal fatto che le aliquote imposte dallo Stato sono troppo alte.
Berlusconi si è spinto ad affermare pubblicamente ( come documentato da un video
pubblicato sul sito internet di Repubblica ) che si sente autorizzato ad evadere il fisco dato
che le richieste dello Stato sono “eccessive”.
La tesi espressa è quella che gli italiani che non pagano le tasse sarebbero ben felici di
pagarle, ma che sono costretti a non farlo dall’esosità dello Stato.
Senza entrare nel merito sulle aliquote che il fisco ha fissato per il pagamento delle tasse
che sono effettivamente non solo alte, ma iniquamente distribuite e magari solo ricordando
di sfuggita che in nessun altro Stato i grandi patrimoni sono esentati da una tassa
“patrimoniale” e che se investono in borsa non pagano solamente una cedolare secca del
12,5%, ma che tali introiti vanno a sommarsi agli altri redditi per formare la “base
imponibile” come è giusto e logico che sia, desideriamo contestare la tesi suddetta sulla
disponibilità degli evasori a pagare tasse più “contenute”.
185
Tale tesi si basa su una presupposta ed indimostrata onestà di base degli evasori che
invece sono dei ladri in quanto rubano agli altri cittadini le somme necessarie a far dare
loro dallo Stato amministrazione e servizi.
E’ la solita vecchia e ritrita tesi della deresponsabilizzazione per cui la colpa non è mai
personale, ma da addebitarsi, ad altri, società, Stato, ambiente, ecc. ecc.
L’unica cosa dimostrata è quella che una parte dei cittadini non paga le tasse che
dovrebbe pagare e che pertanto si comportano da disonesti.
Già questo chiuderebbe la questione, ma approfondendo l’analisi ed il ragionamento, si
giunge a conclusioni ancora più negative.
Chi trova eccessivo un 35% di tassazione sui redditi, troverebbe eccessivo anche il 20%
per il semplice motivo che la vera molla che lo spinge è da una parte l’egoismo che lo fa
pensare solo in termini individualistici e dall’altra una concreta posizione anarchica o
addirittura asociale che è la negazione del senso dello Stato.
La riprova di quanto andiamo affermando sta nel fatto che la gran parte dell’evasione
fiscale non è parziale ( invece del 35% pago il 20% ) ma è evasione totale di individui
“totalemente sconosciuti al fisco” che ogni anno sono stanati dalla Guardia di Finanza!
Insomma, semplificando, in generale le persone oneste pagano le tasse.
Magari sbuffando, imprecando e protestando, ma le pagano mentre chi è disonesto le
evade e gli onesti, purtroppo, le pagano anche per i mascalzoni che le evadono..!!
Semplificando ancora: chi evade le tasse è un mascalzone disonesto che vorrebbe non
pagare nulla e troverebbe sempre delle scuse per non farlo, mentre le persone oneste
pagano le tasse e ne pagano più del dovuto anche in ragione delle evasioni.
La soluzione è la volontà politica reale e sincera di colpire duramente gli evasori sia con
controlli più accurati incrociando i dati del tenore di vita con le denunce dei redditi o i
catasti con le utenze di gas ed elettricità, che con la galera anziché le sanzioni
amministrative per gli evasori come per esempio accade in USA ( sempre presi a modello
da Berlusconi ..!! ).
In America, se evadi oltre una certa cifra, prima vai subito in prigione e poi, da lì, chiami
avvocati, commercialisti e quant’altro….
Certo bisognerebbe che al governo non ci fosse chi moralmente approva l’evasione fiscale
e che tra i sostenitori del suddetto governo non ci fossero quegli egoisti, anarchici ed
asociali di cui parlavamo dianzi ..
IL GIOCO DI MARCHIONNE
Quattro anni fa, settembre 2006, Sergio Marchionne dichiarava prima in un discorso
all´Unione Industriale di Torino e poi in un´intervista a Repubblica, che “il costo del lavoro
rappresenta il 7-8% del costo di produzione”
“E dunque – aggiungeva – è inutile picchiare su chi sta alla linea di montaggio pensando
di risolvere i problemi”.
Oggi, dopo 4 anni, quel 7-8% diventa fondamentale ed il risparmiarne una piccola parte (
2-3%) sembra che sia diventato vitale per il futuro della FIAT.
I conti non tornano!
Non tornano né in termini di aritmetica, né in termini di strategia apparente.
La sensazione, motivata dai fatti, é che lo scopo della politica ricattatoria che Marchionne
sta adottando sia a Pomigliano che a Melfi, che a Mirafiori, nasconda, sotto il falso scopo
di ridurre i costi di produzione facendo leva solamente su quelli della mano d'opera,
qualcosa di diverso da quello che appare anche se ce ne sfugge il significato completo.
Senza dubbio c’è dietro la volontà di annichilire l’azione dei sindacati e di rendere
impotente quella dello Stato e dare così al mondo finanziario della globalizzazione
l’immagine di un’azienda forte e libera da condizionamenti e quindi con la possibilità di
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decidere autonomamente e senza lacci qualsiasi cambiamento e qualsiasi strategia per
combattere la concorrenza internazionale.
Senza dubbio c’è l’intenzione di stabilire nuovi parametri di confronto e nuove regole ( o
meglio l’assenza di regole certe ) nei rapporti industriali in generale e lo si è visto
dall’incondizionata approvazione ottenuta dalla Marcegaglia a nome della Confindustria.
Senza dubbio c’è il disegno ( creativo) meta politico di acquisire una posizione di potere
all’interno dello Stato usando le leve del ricatto occupazionale per dimostrare che, in
fondo, anche la politica ufficiale deve genuflettersi ed abbozzare ai “dictat” dell’industria e
delle finanza perché, di fatto, essa è in grado di condizionare, meglio e più concretamente,
quella pubblica opinione del cui consenso la politica ufficiale si nutre!
Insomma la finanza, per mezzo dell’industria, fa un salto di qualità e se fin’ora era già stata
in grado di condizionare la politica, ora tende a sostituirsi allo Stato stesso ed a dettare le
regole del gioco nella società.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione silenziosa, ambigua e sotterrane a che tende a
spostare i termini di confronto ed a sovvertire lo Stato democratico, la costituzione e
l’assetto complessivo della società.
Per tutti questi motivi, se abbiamo ragione, il sorridente Marchionne è una persona
pericolosissima che si sta insinuando come un virus mortale nell’organismo dello Stato e
che come tale va combattuto ed annientato..!!
Ai “democratici resistenziali ed antifascisti” vogliamo proporre un piccolo quesito: pensate
che in costanza della “SOCIALIZZAZIONE”, legge emanata dal quel “male assoluto” che
fu il Fascismo ( ma anche soltanto dell’applicazione legislativa dell’articolo 46 della
costituzione ) il Sig. Marchionne avrebbe avuto la possibilità concreta di fare i comodacci
suoi come sta facendo in questa repubblica fondata sul lavoro e nata dalla resistenza ..??
La risposta è facilissima e noi pensiamo che non gli sarebbe stato possibile
semplicemente perché in quel regime era la politica, anzi era lo Stato, a controllare
l’economia e non viceversa!
IL SERVIZIEVOLE FELTRI
Ci dà sempre molto fastidio il vedere la malafede e l’ipocrisia dettare le regole della morale
e dell’integrità.
Per questo motivo ci fa davvero tanto ribrezzo leggere le campagne del servizievole
Vittorio Feltri contro Fini Iscariota.
Non che Fini Iscariota sia diventato una persona per bene e non sia più quel tartufesco
traditore e quel grande opportunista senza scrupoli che è sempre stato, ma sentire
condannare lui per la “casetta a Montecarlo” da parte di chi difende l’integrità ( sic ) di
Silvio Berlusconi è un po’ come se si difendesse Barbablù e si condannasse il ragazzotto
che fa le pernacchie ai signori in carrozza ..!!
E’ proprio il caso di dire: da che pulpito …!!
Il Silvio Berlusconi che il servizievole Feltri difende sempre a spada tratta è quello che ha
sottratto fraudolentemente la villa di Arcore ( 3.500 mq più tre milioni e mezzo di Mq di
terreno ) ad una minorenne con la complicità del tutore legale Ce-sare Previti pagando il
tutto 500 milioni di lire.
Silvio Berlusconi è quel signore che si è iscritto alla P2 ( la tessera è la n. 1816, codice E.
19.78 del 27 gennaio 1978).
Berlusconi è quel signore amico del mafioso pluricodannato Dell’Utri e del sicario della
mafia Mangano.
Silvio Berlusconi è quello che ha corrotto, tramite i suoi avvocati, il giudice del “Lodo
Mondadori” e l’avvocato inglese Milss per indurlo a testimoniare il falso in un processo a
suo carico.
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Silvio Berlusconi è quello che scambiava candidature politiche di puttanelle con
prestazioni sessuali.
Silvio Berlusconi è quel signore che ha pagato laute tangenti a Bettino Craxi per avere le
leggi che gli davano l’esclusiva delle concessioni televisive private in Italia.
Silvio Berlusconi è quel signore che ha usato il parlamento italiano per farsi fare una serie
di leggi su misura per cambiare le procedure, i codici ed i regolamenti in modo da godere
di prescrizioni ed ha addirittura cancellato dal codice penale alcuni reati che gli aveva
commesso per avere l’impunità.
Potremmo continuare …!!!
Ora, a parte la pochezza etica di un simile comportamento che presuppone una coscienza
foderata di amianto ed un’avidità di denaro che fa superare qualsiasi remora, non diciamo
etica, ma di semplice buon gusto, quello che ci fa incavolare di più è la supponenza con la
quale si presume che i lettori siano tutti dei completi idioti che non si rendono conto da
quale pulpito viene la predica.
Perché, come abbiamo già avuto modo di scrivere, la “casetta di Montecarlo” di Fini
iscariota, messa a confronto con le porcherie che ha combinato quel Silvio Berlusconi che
il servizievole Feltri vorrebbe “Santo..Subito..!! ) è una semplice “birichinata” da monello!
Pensando all’intellettuale Feltri ci sovviene il detto del Maresciallo Goering:” ..quando
sento parlare di intellettuali, la mano mi corre alla pistola …. ”
INVOLUZIONE
L’ISTAT ha pubblicato oggi un dato sulla produttività industriale in Italia dal quale risulta
che nel nostro Paese, che già era in posizione di svantaggio, quasi ultimo in classifica in
Europa, la produttività è ulteriormente diminuita nell’ultimo anno del 2,7%.
Ora la produttività è legata a due fondamentali parametri che sono gli investimenti
tecnologici e la ricerca.
E’ del tutto evidente che in Italia si investe poco in entrambi i settori e questo non è
solamente per colpa di industriali non illuminati che non sanno fare il loro mestiere, ma è
soprattutto colpa dei vari governi succedutisi negli anni che hanno sempre privilegiato gli
interessi politici o personali anziché la buona amministrazione della cosa pubblica.
Gli industriali hanno da affrontare dei costi e li devono contenere entro quei limiti che,
giorno per giorno, li possono mantenere entro i limiti necessari per affrontare la
concorrenza specie in questo mondo globalizzato.
Investimenti e ricerca sono dei costi non indifferenti e pertanto le relative decisioni
vengono procrastinate a favore della contingenza.
Certamente, sul gioco lungo, i risparmi sugli investimenti produttivi provocano un ritorno
dannoso e spingono le aziende sempre più fuori gioco, ma la politica industriale si fa
anche, specie per le piccole e medie aziende che sono l’asse portante della produzione
Italiana, giorno per giorno e cos’ ci si viene poi a trovare fuori concorrenza quasi senza
accorgersene.
A chi spetta allora il compito di impostare delle strategie che ovvino a questo grave
inconveniente che può provocare la lenta morte per inedia dell’industria?
Spetta ai governi che in ogni parte del mondo si fanno parte diligente per incrementare,
con le dovute politiche economiche, questi indispensabili investimenti incentivandone la
messa in opera.
Se per esempio si detassassero quegli utili che fossero reinvestiti in questi vitali settori,
come avviene per esempio in USA, si otterrebbe il doppio risultato di non gravare sui costi
aziendali e di ottenere contemporaneamente il risultato di una più ampia ricerca e di
migliori investimenti tecnologici.
Nel contempo il Governo potrebbe investire di più nella ricerca di Stato che, specie nel
campo più generale della ricerca pura e non finalizzata ad uno specifico risultato, sarebbe
utilissima come base per la ricerca privata.
188
Abbiamo anche i cervelli atti allo scopo che però debbono emigrare all’estero, dove sono
grandemente apprezzati, proprio perché in Patria non trovano la collocazione decente e
dignitosa che lo Stato patrigno non offre loro ..!!
L’Italia è il paese in Europa che spende la minore percentuale del PIL in ricerca di Stato e
questo è un altro dato incontrovertibile che dimostra la carenza oggettiva dello Stato.
L’Italia del domani, i nostri giovani, non potranno certamente vivere del frutto delle leggi
sulle intercettazioni, sul lodo Alfano, sul processo breve, sulla riduzione dei tempi di
prescrizione nei processi penali e simili indecenze, ma avranno bisogno di avere a
disposizione dei posti di lavoro offerti da aziende in grado di competere con il resto del
mondo.
Non è certamente il costo del lavoro inteso come costo della mano d’opera a fare da
indicatore della possibilità di fare tali riforme ( se così fosse saremmo tra i più
avvantaggiati..) perché la Germania, dove i lavoratori percepiscono stipendi di molto
superiori a quelli italiani, è di gran lunga più progredita di noi sia per gli investimenti
tecnologici che per la ricerca e lo dimostra il fatto che la sua bilancia commerciale ha un
export molto migliore del nostro.
Nella classifica della bilancia dei conti correnti tra esportazioni ed importazioni dei vari
Paesi del mondo, forniti dal Fondo Monetario Internazionale, si può notare la seguente
sequenza di posizioni:
1°
2°
7°
8°
177°
179°
180°
181°
posto = Cina
posto = Germania
posto = Norvegia
posto = Olanda
posto = Italia
posto = Regno Unito
posto = Spagna
posto = USA
= + 371,883
= + 252,501 ( esporta più di quanto non importi )
= + 59,983
= + 52, 522
= - 52,725 ( importa più di quanto non esporti )
= - 105,224
= - 145,141
= - 731,214
I dati sono del 2007 e cioè prima del crollo finanziario mondiale…
Da notare l’ottima posizione della Germania, le buone di Norvegia ed Olanda, il 177°
cattivo posto dell’Italia ed il catastrofico 181° posto degli USA.
Pur senza considerare l’unità di misura delle valutazioni è significativo il rapporto tra i
valori dei vari Paesi che vede l’Italia al 177° posto e la Germania al 2° …!!!
Sarebbe ora che Berlusconi pensasse un po’ meno ai suoi ( sporchi ) affari ed un po’ di più
al futuro dell’Italia e degli italiani!
IRAQ, L VITTORIA DI PIRRO
Barak Obama ha deciso che la “missione” Americana in Iraq è terminata e che è giunta
l’ora di ritirare le truppe riportando a casa i ragazzi Yankee.
La guerra è vinta, la pace ristabilita e la democrazia confermata ..!!
Come sempre i toni trionfalistici della propaganda Americana nascondono una realtà molto
diversa da quella enunciata.
Vediamo di analizzare i FATTI concreti legati agli accadimenti che hanno determinato
l’evolversi della situazione in Iraq.
Prima della guerra:
Gli USA accusano Saddam Hussein di essere un complice di Al Qaeda, di favorire il
terrorismo islamico contro l’America e di avere a disposizione armi di distruzione di massa
che vuole mettere a disposizione del terrorismo.
Durante la guerra:
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Non vengono ritrovate armi di distruzione di massa di nessun tipo, non sono scoperti
terroristi di Al Qaeda né prove che dimostrino la collusione di Saddam Hussein con essa,
ma si sviluppa, virulento, un terrorismo tra Sunniti e Sciti che dura tutt’ora ed anzi aumenta
ogni giorno di più mettendo il Paese in balia di una vera e propria guerra interna sia in
chiave interreligiosa che anti Americana.
A questo punto, a parte la figura da imbecilli che hanno fatto e stanno facendo gli
Americani presso la pubblica opinione mondiale, ci pare di potere affermare che le cose
stanno esattamente al contrario di quanto afferma il governo USA anche perché, sotto il
regime di Saddam Hussein c’era meno violenza di adesso ed il regime controllava in pieno
gli odi tribali e religiosi tra Sciti e Sunniti che la sua assenza ha fatto riesplodere ..!!
Dopo La Guerra:
Il controllo dell’immenso patrimonio dei giacimenti di petrolio passa alla finanza Americana
ed il Paese continuerà ad avere “l’assistenza democratica USA” e cioè, in parole povere,
diventerà un vero e proprio protettorato Americano così come lo era stato dell’Inghilterra
prima di Saddam Hussein.
E’ l’ennesima dimostrazione che in questo mondo dominato dal liberalcapitalismo
mondialista degli USA, le guerre non si fanno per “difendere la democrazia”, ma
solamente per i soldi, il petrolio e gli interessi strategici ed i Cittadini non sono altro che
mercenari al servizio del denaro di pochi ricchi occulti dominatori.!!
LA PIETA’ COME PRETESTO
Prima di scrivere oltre questo articolo è necessaria una premessa per chiarire: siamo
assolutamente contrari alla lapidazione prevista dalla legge del Corano per le donne
fedifraghe e la giudichiamo una barbarie indegna di qualsiasi società civile!
Giudichiamo l’Islam una religione per molti versi arretrata e contraddittoria che avalla da
una parte la bontà e la misericordia di Dio e dall’altra crede che lo stesso Dio possa
ordinare azioni violente e feroci verso le sue creature che hanno peccato a causa della
loro fragilità umana che lui stesso ha creato.
Detto questo però, non possiamo accettare l’ipocrisia con la quale lo scrittore e filosofo
francese Bernard-Henry Levy tratta la questione di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la
donna iraniana che è stata condannata a morte mediante lapidazione per adulterio e per
concorso nell’omicidio del marito.
Non lo possiamo accettare perché Levy si serve del pretesto di perorare la causa di
Sakineh per scrivere ( Corsera del 30 Agosto 2010 ) un articolo di propaganda anti
iraniana in chiave israeliana.
Approfittando dell’elemento “Pathos”, che indubbiamente la vicenda solleva, egli introduce
di soppiatto nell’articolo elementi che non hanno nulla a che vedere con l’argomento, ma
che sono invece specifici della propaganda anti iraniana di Israele.
Ecco, enucleati, gli elementi che Levy ha inserito mimetizzandoli tra la naturale pietà che il
caso di Sakineh suscita:
1. “ ….per quanto implacabili siano le dittature…” L’iran è una bieca dittatura
implacabile che opprime il popolo. Non si capisce allora come goda di larghissimi
consensi..Per di più la causa dell’odio di Israele verso l’Iran è l’appoggio che questo
stato dà ai Palestinesi che sono una realtà araba abbastanza laica e per nulla una
“Mullahcrazia”
2. “.. un teatro in cui si affrontano gli amici della democrazia ed i partigiani di una
Mullahrchia presto nuclearizzata… . Ed ecco l’altro elemento della propaganda
Israeliana e cioè quello del pericolo nucleare costituito dall’Iran contro l’imperialismo
israeliano.
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3. “.., quella società civile da quando, poco più di un anno fa, essa si è vista derubare
del voto….” Altro elemento di propaganda israeliana che nulla ha a che vedere con
il caso Sakineh, ma che solleva gli animi contro l’Iran e contro il presidente
Ahmadinejad.
Come si vede, la pietà per la sorte di Sakineh, che anche noi condividiamo sinceramente,
è presa cinicamente a pretesto per scrivere un articolo di propaganda israeliana contro un
nemico di Israele inserendo elementi estranei all’argomento trattato, ma coerenti alla
propaganda di Israele con una spregiudicatezza che avrebbe stupito lo stesso
Macchiavelli!
Se Levy fosse sincero, allora la sua pietà si sarebbe dovuta rivolgere qualche mese fan
anche a favore dei martiri di Gaza che i suoi correligionari israeliani ( altro popolo che
predica un Dio allo stesso tempo misericordioso e ferocemente crudele ) hanno sterminato
senza farsi alcuno scrupolo e con l’uso di bombe al fosforo.
Su quel fronte invece il silenzio dell’ipocrita Levy è stato assoluto ..!!!
MELFI E LA COMMEDIA DELLE PARTI
Premesso che a noi Marchionne non piace per due principali motivi: perché è un epigone
del liberalcapitalismo e perché vuole sostituire le leggi del mercato alle leggi dello Stato,
pure è opportuno fare chiarezza sulla questione dei tre operai sindacalisti licenziati alla
Fiat di Menfi che poi il giudice del lavoro ha reintegrato.
I fatti: durante uno sciopero a cui parecchi lavoratori non avevano aderito, i tre avevano
bloccato i muletti automatici che rifornivano le linee di montaggio per coloro che non
avevano aderito allo sciopero ed in questo modo avevano di fatto obbligato a fermarsi
anche coloro che non lo volevano fare.
Lo sciopero è un diritto, ma lo è altrettanto il non aderirvi ed il voler lavorare per cui i tre
operai sindacalisti hanno, con il loro gesto, commesso un doppio sopruso illegale.
Il primo verso la Fiat fermando di fatto il lavoro che sarebbe proseguito parzialmente con
coloro che non avevano aderito allo sciopero ed il secondo verso i compagni di lavoro
imponendo loro la propria volontà ed impedendo loro di esercitare la libertà di scelta di non
scioperare.
La sentenza del giudice del lavoro non cambia i fatti ed anzi è, a nostro parere, una
prepotenza oltre che una cosciente illegittimità!
Forse non varrebbe la pena di parlare ancora di un fatterello minimo che non riveste tutta
l’importanza che i media gli hanno dato e che ha fatto scomodare anche il presidente
Napolitano con una lettera declamata “Urbis et orbis” se questo non evidenziasse per
l’ennesima volta uno scompenso, una discrasia, un vizio di sostanza che tara le relazioni
tra capitale e lavoro.
Capitale e lavoro sono le due entità che compongono in modo inestricabile ed organico la
produzione della ricchezza di un Paese e sono due entità che, se lasciate a se stesse,
hanno interessi e filosofie diverse quando non antitetiche che sono subito emerse alla
nascita dell’industrializzazione e sono proseguite senza soluzione di continuità.
Su queste basi sono nate due correnti socioculturali e cioè il liberalcapitalismo ed il
sindacalismo marxista.
Con fasi alterne queste due visioni del mondo del lavoro si sono affrontate giungendo al
capitalismo degli USA ed al Comunismo dell’URSS ed entrambe hanno dimostrato alla
storia il loro fallimento, la seconda in modo totale ed la prima in modo parziale ma molto
significativo, come ha dimostrato l’ultima di una serie di crisi economiche e finanziarie che
hanno messo in ginocchio il mondo intero.
191
Quanto successo a Melfi è la logica conseguenza di una situazione di lotta di classe che
vuole risolvere le questioni tra capitale e lavoro con un semplice rapporto di forza
tralasciando giustizia ed equità.
Il sig. Marchionne sta cercando di reintrodurre il concetto che il mercato e le esigenze
industriali sono l’asse portante ed il significato stesso della società moderna e che
pertanto si deve privilegiare su ogni altro aspetto quello che permetta di gestire una
strategia industriale di largo respiro a costo di comprimere i diritti dei lavoratori e di
inasprire le condizioni ( già non felici) che essi debbono accettare pur di conservare un
posto di lavoro.
In pratica, approfittando di un’obiettiva situazione di crisi nazionale e mondiale, la FIAT
pretende di spostare l’asse dell’equilibrio tra capitale e lavoro a favore del capitale con
una sorta di ricatto che fa perno sul pericolo della disoccupazione.
Evidentemente è soltanto una delle fasi alterne del contendere tra capitale e lavoro e non
esprime nessuna rivoluzione Copernicana come invece si tende a fare apparire, ma è
esattamente l’esito contingente di un rapporto di forze.
La vera rivoluzione l’aveva fatta il Fascismo quando, in R.S.I., aveva risolto l’eterno
conflitto tra capitale e lavoro trasformando i contrasti in sinergie e tagliando una volta per
tutte il nodo gordiano dei conflitti di classe trasformando i lavoratori da oggetto a soggetto
del lavoro con una dignità mai avuta né prima né dopo.
Quella rivoluzione si chiamava SOCIALIZZAZIONE ..!!
Immaginate una FIAT in cui i lavoratori partecipino non solo agli utili, il che già li farebbe
sinceramente interessati al buon andamento dell’azienda, ma nella quale essi
partecipassero anche, in qualità di comproprietari, al consiglio d’amministrazione con
facoltà di concorrere alle decisioni aziendali più importanti.
Qualsiasi decisione si rendesse veramente necessaria per il salvataggio dell’azienda li
troverebbe disponibili e concordi anche perché essi saprebbero che così come in certi
momenti si rendono necessari dei sacrifici, allo stesso modo nei periodi buoni essi
sarebbero, assieme al capitale, i beneficiari dei vantaggi che ne deriverebbero e quella dei
sacrifici sarebbe solo una via temporanea e non una strada senza ritorno come è oggi con
le proposte di Marchionne.
Nello stesso tempo alcune decisioni, come le massicce delocalizzazioni attuate da certe
aziende, sarebbero certamente ridimensionate salvaguardando i posti di lavoro dei
dipendenti.
Anche oggi, se si applicasse legislativamente l’articolo 46 della costituzione, si potrebbero
realizzare i modi di una partecipazione dei lavoratori alla gestione aziendale, ma in tanti
anni, dal 1948 in qua, nessuno, né i sindacati, né i partiti politici di ogni colore ne hanno
mai proposto l’applicazione.
Tra l’altro un’analoga soluzione è già da molto tempo operante, con notevole successo, in
Germania dove, nelle più grandi aziende ( BASF, Bayer..) , i lavoratori sono comproprietari
azionisti e partecipano, in tale veste, ai consigli di amministrazione aziendale.
Sarebbe un piccolo passo nella giusta direzione, ma evidentemente c’è la mancanza di
volontà politica che non può che essere causata da malafede e dalla stupida riserva
mentale di non volere realizzare qualche cosa che era stato suggerito dal Fascismo.
Come sempre la stupidità e la meschinità la vincono sul buon senso ..!!
QUEI BREVI RAGAZZI AMERICANI
Alcuni anni fa un nostro corrispondente dagli USA ci scrisse una lettera rimproverandoci la
nostra scarsa riconoscenza per i “bravi ragazzi Americani” che ci avevano liberati dal
Nazifascismo e che ci avevano poi sfamati nel dopo guerra.
La cosa ci seccò parecchio e gli rispondemmo con questa lettera che ci sembra a tutt’oggi
ancora attualissima e che vi vogliamo qui riproporre:
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Caro Albano,
Probabilmente noi, in Italia, siamo condizionati, come dice lei, dai media, ma anche lei non
scherza..
Ma veramente crede che l'America entrò in guerra per liberare l'Europa dal "pericolo
nazista"?
Pensa veramente che il mercato, la concorrenza Giapponese e Tedesca e, più in
generale, la difesa degli interessi economici USA non abbiano giocato un ruolo?
Si rammenti che già nel 15-18 l'America entrò in guerra contro la Germania ed allora non
c'era certamente il "pericolo Nazista", ma c'era il pericolo Tedesco per gli affari USA..!
Quanto all'Europa, ha passato centinaia di guerre terribili ed é sempre sopravvissuta
senza l'aiuto dell'America ed avrebbe superato anche quel periodo come nei precedenti
secoli..
Secondo lei, perché l'America combattè contro la Serbia a causa delle "pulizie etniche" di
Milosevic e non fa nulla contro la Turchia per le sue pulizie etniche contro i Kurdi o contro
la Cina per la pulizia etnica contro il popolo Tibetano?
Forse perché la Turchia, come alleato Islamico é strategicamente utile e forse perché la
Cina rappresenta un mercato prossimo futuro di un miliardo e mezzo di consumatori con
cui fare affari alla faccia della difesa della democrazia e dei diritti umani?
Forse perché in fondo di pulizie etniche anche gli USA hanno esperienza recente se pur
non recentissima con lo sterminio dei pellirossa e con l'appoggio al governo Brasiliano che
permette alle Compagnie Americane che sfruttano il legname dell'Amazzonia di sterminare
in cento modi gli Indios?
Si rende conto sig. Albano che gli USA in un paio di secoli di vita hanno fatto circa 150
guerre fuori dai loro confini?( fonte atti del Congresso)
E veniamo agli eroici ragazzi Americani.
Lo sa che in Italia, nella guerra 40-45 moltissimi bombardamenti furono fatti a scopo
squisitamente terroristico come la distruzione di paesi e città che non erano obiettivi
militari o il mitragliamento a bassa quota di treni civili o di semplici cittadini per le strade ed
i campi?
Un esempio per tutti, ma ce ne sarebbero a centinaia: a Gorla (MI), in zona né industriale,
né militarizzata, fu rasa al suolo una scuola elementare dove morirono 250 bambini; io
stesso ricordo di essere stato al funerale di una mia amichetta di 10 anni che a
Valmadrera di Lecco (CO) fu mitragliata per la strada dai suoi eroici ragazzi Americani che
si divertivano ad andare a caccia di persone civili ed innocenti come se fossero al tiro a
segno di un Luna park..
A Dresda, città d'arte né strategica, né militarizzata, gli alleati bombardarono per sei giorni
ininterrottamente radendo al suolo il 99% della città e causando più morti civili che ad
HIroshima e Nagasaki ( altre due belle medaglie per l'umanità degli USA..!)
D'altra parte, ancora oggi, l'America ha un presidente che, di fronte ad un pericolo reale,
confermato da tutti gli scienziati del mondo, di catastrofe ambientale, dice che non
diminuirà le emissioni di gas che causano l'effetto serra perché questo colpirebbe gli
interessi industriali degli USA ( alla faccia del resto del mondo ed alla faccia della
ragione..) oppure che:".. per eliminare il pericolo degli incendi é sufficiente che si taglino gli
alberi.."
E non la sto a tediare con l'inumanità del materialismo capitalistico che, sorretto dalla
cultura Calvinista sta disgregando i valori spirituali su cui si é sempre fondata la civiltà
umana nei secoli passati ( intendo civiltà e cioè obiettivo positivo da perseguire e non
realtà storica che é altra cosa..)
Per tutto ciò, e per altro ancora, non ci stia a raccontare la favola degli eroici ragazzi
Americani che ci hanno salvato ed a cui saremmo sempre debitori..!!
Se a lei l'America piace, fatti suoi, "de gustibus non est disputandum", ci stia e ci viva
felice, ma ci faccia la grazia di risparmiarci la predica di quanto l'America sia bella, buona
e santa...
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Saluti Italiani,
ANTISEMITISMO MUSICALE
Ci risiamo ancora ! Anatemi su chi é vagamente o chiaramente ostile agli ebrei o
semplicemente non si allinea con le regole di comportamento che essi giudicano
“Corrette” ! Magari perché non gli piacciono esteticamente boccoli , barbone , zuccotto ,
camicie , cappello e giacche scure , anche d’estate , anche d’Agosto , con olezzo di sudori
caprini che irritano naso e gola . O magari , più seriamente , perché gli da fastidio che un
popolo basi il suo Credo , del quale fa stile di vita perché su di esso basa la propria
identità di persona e di Popolo , sulla sua presunta superiorità che deriva da uno
specifico patto con Jehova !
Essi diranno che non é vero , ma la storia dello Stato di Israele e la lettura del libro
della Bibbia e della Thorà dimostrano con i fatti ciò che i discorsi tentano di smentire per
contingenti convenienze .
Ora siamo arrivati a ingerenze paradossali in dettagli delle altre culture , che
rassomigliano tanto alle passate pretese di un altro massimalismo , quello Cattolico che
finché ha potuto imporsi , interveniva nei particolari della vita privata dei cittadini
condannando pubblicamente chi non faceva il “Venerdì magro” ( salvo vistose dispense ai
ricchi ed ai potenti ) o andava a teatro di varietà o non votava D.C.
Si é condannata la musica di WAGNER perché egli si era dichiarato antisemita..!!
Si é condannato , badate bene , non l’Uomo , ma la Musica , dandole l’ostracismo
culturale in Israele ( e fin qui son fatti loro ; imbecilli , ma fatti loro..) e chiedendone il
silenziamento anche da noi , in occasione della presenza dell’orchestra di Israele diretta
da Zubin Metha al festival di Rovello , Sabato 8 agosto 98 .
A noi gli ebrei non piacciono . Non li amiamo , non li stimiamo , non abbiamo con
essi affinità elettive anche perché non proviamo attrazione verso una filosofia di vita
fondamentalmente pessimista e schiava di una immanenza che tutto vuole e nulla
concede , in antitesi con la tensione alla felicità che é insita in ogni uomo e che , se un
Creatore esiste , é pur essa opera sua .
Con questo , non sottoscriviamo di certo l’ Olocausto ; anzi lo condanniamo
fermamente come crudele , stupido , inutile e dannoso ! Ma la nostra posizione , non di
antisemitismo pregiudiziale , ma di antipatia motivata e , se mai di antisionismo , NON
E’ ACCETTATA da una opinione pubblica mondiale condizionata oggi da un pregiudizio :
Chi non é favorevole agli ebrei , chi non li ama , non li ossequia , non li rispetta
, non li approva , non solidarizza con loro , é diperciò stesso ANTISEMITA e , come
tale , complice morale dell’ OLOCAUSTO !
E’ questo il punto ! Come scrisse acutamente Sergio Romano , attirandosi le remore
di tutto l’ebraismo mondiale , in un recente saggio intitolato : “Lettera ad un amico ebreo” ,
l’ Olocausto viene oggi usato da Israele e dagli ebrei , come un grimaldello per aprire tutte
le porte del consenso , come una clava per bastonare chi dissente , come ricatto morale
verso chi vorrebbe distinguere tra il debito morale verso le vittime dei lager Tedeschi ,che
però é identico a quello dei gulag comunisti , e la pretesa di monetizzarlo con vantaggi
per lo Stato di Israele oggi .
Ma il Potere dell’ebraismo mondiale , che é tutt’uno con il potere del mondialismo
finanziario , é molto forte dappertutto , anche nei circuiti musicali internazionali . Una
prova ? Sul Corriere della Sera del 13 agosto 98 , Riccardo Muti ,musicista insigne ed
amante di Wagner del quale ha diretto cinque opere e sta per dirigere la sesta alla Scala ,
ha dichiarato che:”..bisogna tutelare il diritto al rifiuto dell’ascolto di Wagner..”
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LAPIDAZIONE E BIBBIA
Forse già oggi Sakineh sarà lapidata in Iran.
Abbiamo già scritto quanto siamo contrari ad una pratica così barbara e disumana e
quanto consideriamo l’Islam che la contempla una religione retrograda e disumana.
Vorremmo però anche sottolineare che i cattolici e gli ebrei che tanto tuonano contro tale
barbara legge, sono coloro che, ritenendo sacra la Bibbia, sono in contraddizione con se
stessi.
Difatti nella bibbia, che cattolici ed ebrei considerano libro sacro dettato dallo stesso Dio, si
dice che la donna che commette adulterio deve essere punita con la morte per
lapidazione.
La legge biblica punisce con la lapidazione le seguenti trasgressioni: culto di altre divinità
(Deuteronomio 17:2-7), incitamento all'idolatria (13:7-11), sacrificio di bambini a Moloc
(Levitico 20:2-5), profetizzare in nome di un altro dio (Deuteronomio 13:2-6), divinazione
spiritistica (Levitico 20:27), bestemmia (Levitico 24:15,16), infrazione del sabato (Numeri
15:32-36), omicidio tramite un bue (Esodo 21:28-32), adulterio (Deuteronomio 22:22,23),
insubordinazione ai genitori (Deuteronomio 21:18-21) ( fonte Wikipedia )
Anche nel vangelo vi è un riferimento diretto alla lapidazione quando Gesù dice:” chi è
senza peccato scagli la prima pietra”
E’ del tutto inutile affermare che quella legge non viene più applicata oggi.
Le religioni rivelate, in quanto emanazioni dirette della divinità, non possono che esprimere
valori assoluti ed immutabili e non è nel potere degli uomini il mutarle in parte o in tutto.
I casi sono due: o la bibbia sbagliava allora ed allora ne decade la sacralità totale e non
solo su quel punto, oppure la bibbia non sbagliava e la legge che condanna le adultere
alla lapidazione è sacra e valida ancora oggi.
Gli ebrei ed i cristiani che chiedono la liberazione di Sakineh dovrebbero, per coerenza,
rigettare la bibbia e non essere più ebrei e cristiani.
In caso contrario sono degli ipocriti!
Già sappiamo che ciò non avverrà e che preti e rabbini, confortati da migliaia di anni di
pratica, addurranno fumose ragioni per salvare capra e cavoli come hanno sempre fatto e
come fanno sempre in siffatte occasioni.
Chi vuole credere loro ciecamente per un suo intimo bisogno ed una sua fragilità psichica
lo farà facendo tacere la ragione.
Chi è onesto con se stesso e con la propria coscienza ne trarrà le conclusioni..
Alessandro Mezzano
MIRABELLO 2010
Un camerata e caro amico ci ha scritto:
Tra la marea di commenti apparsi sui vari quotidiani per lo storico (sic!) discorso di Fini a
Mirabello, uno merita di essere da noi commentato.
E' quello dove si chiede a Fini di spiegare: "perchè due anni fa ha sciolto un Partito che già
c'era, e cioè A.N., per andare a costruirne uno nuovo, il PDL ?".
Domanda pertinente e legittima ma secondaria, perché innanzitutto si dovrebbe chiedere a
Fini di spiegare: "perchè 15 anni fa ha sciolto un Partito che già c'era (ed era in ottima
salute!), e cioè il M.S.I., per andare a costruirne uno nuovo, e cioè Alleanza Nazionale,
che ha regalato agli italiani quindici anni di berlusconismo affaristico, corrotto e del
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malaffare e precipitato l'Italia nell'attuale pantano maleodorante dal quale sarà difficile
uscire?".
Cercheremo di spiegare perché, secondo noi, Fini Iscariota ha fatto quello che ha fatto 15
anni fa e due anni fa.
Da quando ragazzotto era entrato nel M.S.I. di Almirante, Fini, non ancora apertamente
Iscariota, aveva coltivato una grande ambizione che gli faceva ( e gli fa ancora ) pensare
di essere una persona speciale destinata a grandi destini e subito si era messo a “studiare
da Almirante” nel modo che lui conosce meglio e cioè adulando, manovrando, insinuando
ed addirittura, approfittando del fatto che Almirante e la moglie non avevano figli,
inserendosi famigliarmente per sfruttare questa situazione.
La cosa gli riuscì benissimo perché, sebbene mediocre come politico, la sua dote più
spiccata è proprio quella del “Tartufo” di Molierana memoria tanto che diventò, su
designazione di Almirante stesso, segretario del partito.
Una piccola scossa gliela diede Rauti ( altro personaggio senza scrupoli ), ma il nostro
riuscì a superare questo ostacolo e divenne il “segretario a vita per acclamazione” del
partito.
Qui occorre fare una breve precisazione che spiega il successivo passaggio che lo porta
da segretario di un partito con il 15% di consensi elettorali a segretario di Alleanza
Nazionale nell’orbita di Berlusconi e di Forza Italia.
Fini Iscariota è un individuo senza ideali, ma con vasti interessi ed una grande ambizione
personale; interessi ed ambizioni che sono gli unici motivi che lo spingono ad agire in un
modo o in un altro.
Ragionando sul fatto che il vecchio M.S.I. era politicamente escluso dal banchetto del
potere in quanto considerato erede di quel Fascismo la cui antitesi era dal 1945 l’unica
caratteristica ideologica della politica italiana che viveva di “antifascismo e resistenza” e
considerando che Silvio Berlusconi, conscio di non potere raggiungere da solo tutto
l’elettorato di “Destra” gli mandava chiari segnali di invito ad allearsi per raggiungere
appunto il suddetto obiettivo ( ricordate l’esplicita dichiarazione di voto di Berlusconi alle
elezioni comunali di Roma? ), Fini Iscariota credette che abiurando gli ideali che aveva
professato per tutta la vita, lanciando segnali di amicizia verso il sionismo che condiziona i
poteri forti e dichiarandosi apertamente antifascista, sarebbe potuto entrare nei salotti
buoni della politica dove non si fanno solo discorsi, ma ci si spartisce il potere, quello vero,
quello che regala soddisfazioni e denaro!
Detto fatto a Fiuggi si consumò il tradimento e nacque Alleanza Nazionale cui aderirono
una massa di rincoglioniti nostalgici che non avevano capito niente ed una fetta di
quell’elettorato di “destra” che non era dell’area cosiddetta moderata.
A questo punto Fini iscariota passò un paio di anni prostituendosi in giro per il mondo con
dichiarazioni antifasciste e filo sioniste per consacrare il “visto” sul suo passaporto politico
che gli aveva permesso di fare il “salto della quaglia”
Da quanto abbiamo descritto si sarà capito che l’ambizione di Fini iscariota è tale e tanta
da ottenebrare a volte la sua capacità di ragionamento e fu così che il nostro, forte delle
passate esperienze che gli erano andate bene e sovrastimando le proprie capacità, si
mise, con impegno, a “studiare da Berlusconi”.
Per questo motivo, quando Berlusconi fondò il PDL, a Fini iscariota parve che fosse giunto
il momento di prepararsi al salto finale verso la gloria ed il potere e, sovrastimando
nuovamente le proprie capacità strategiche, si lanciò nella nuova avventura fondendo A.N.
con F.I. nel nuovo partito che egli sognava un giorno di dominare.
Ma qui il boccone era più grande della bocca e, mentre nel vecchio M.S.I. la concorrenza
era quasi nulla, ora si doveva combattere con squali feroci e determinati che non
vedevano con favore l’scesa di questo arrivista.
In più Berlusconi, che nella sua megalomania si crede immortale, non gradisce avere
davanti delfini con l’ansia del comando e ha rintuzzato più volte ed anche in modo duro, le
manovre di Fini Iscariota.
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Tutto il resto è cronaca recente e conosciuta.
Vistosi relegato in un angolo, Fini Iscariota ha cercato la notorietà ponendosi in antitesi a
Berlusconi approfittando anche di un obiettivo appannamento della sua leadership e
sperando di dargli una spallata che, in assenza di concorrenti di rilievo nel partito, gli
desse quel potere che andava cercando.
Il gioco non gli è riuscito, è stato scacciato dal partito e non gli è rimasta altra carta, per
non sparire nel nulla, che quella di ritirarsi nella vecchia roccaforte con uno sparuto
numero di seguaci e di ricattare Berlusconi con la minaccia di fare cadere il governo in
ragione del numero di voti parlamentari dei transfughi il cui numero non corrisponderebbe
però al numero degli eletti in caso di eventuali elezioni anticipate.
Ora la situazione è in stallo perché né Berlusconi, né Fini Iscariota vogliono andare alle
urne da dove si sancirebbe una loro parziale, ma sostanziosa sconfitta.
Il discorso di MIrabello lo dimostra perché Fini Iscariota, pur esternando la sua acrimonia e
sfogando il suo livore, non ha avuto il coraggio di trarre le coerenti conseguenze ed è
restato in casa d’altri, scornato e dileggiato, ma timoroso di un sussulto di dignità e di
orgoglio.
A noi francamente la cosa interessa poco ed anzi siamo felici che le circostanze abbiano
determinato momenti di grande difficoltà sia per Berlusconi che per Fini Iscariota e
speriamo vivamente che questo momento segni l’inizio della fine per entrambi ..!!
I BUGIARDI
Berlusconi ha polemizzato con Saviano perché, a suo dire, lo scrivere di Camorra e di
mafie non fa altro che nuocere all'immagine dell'Italia nel mondo.
Saviano, giustamente, gli ha risposto che la colpa é di chi delinque e non di chi denuncia
la delinquenza.
Secondo noi a Berlusconi da fastidio non tanto la denuncia della delinquenza in se, quanto
il portare alla luce le complicità dirette ed indirette della politica con le mafie perché questo
evidenzia il cinico menefreghismo di Berlusconi, ma anche della sinistra, che pur di avere
un ritorno elettorale nelle varie zone, accettano che ci siano uomini della loro parte politica
che fanno affari con le mafie ..!!
Berlusconi dovrebbe preoccuparsi, anziché di Saviani, di Dell'Utri, cofondatore di Forza
Italia che é stato condannato in primo grado per mafia e che in appello ha avuto una
richiesta di aumento della pena... e, se tanto mi da tanto, ciò vuole dire che la
penetrazione mafiosa nel suo partito deve essere piuttosto vasta ..!!
Ferrero, in una recente trasmissione televisiva ha affermato che i comunisti hanno
combattuto per abbattere la dittatura e portare la democrazia e la libertà in Italia.
Le solite balle..
I comunisti volevano semplicemente sostituire la dittatura di Mussolini con quella di Stalin
e fu lo stasso Stalin che li vendette quando a Yalta, nel FEBBRAIO 1945, si accordò con
Roosvelt e Churcill per mettere l'Italia sotto la zona di infuenza occidentale!
Se non ci fosse stata la conferenza di Yalta, i comunisti avrebbero cercato di imporre con
le armi la dittatura del proletariato.. Gulag, manicomi e fosse comuni come a Katyn, Altro
che libertà e democrazia..!!!!
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Le due morali
Da parecchio tempo Berlusconi, l’apparato dei suoi servizievoli dipendenti politici ( Bondi,
Capezzone, Cicchito, Alfano, La Russa, Gasparri, Santanché, ecc. ecc. ) con la sponda
dei giornali - velina Libero e Il Giornale vanno martellando l’opinione pubblica su quanto
sia disdicevole ed immorale che i deputati cosiddetti “Finiani” di Futuro e libertà, eletti nel
PDL, ora pretendano un’autonomia di giudizio e d’azione che non sarebbe coerente con
l’impegno preso con gli elettori e, ancora più importante, con Berlusconi stesso.
Non passa giorno che Berlusconi non inveisca sulla mancanza di morale di coloro che, a
suo giudizio, tradiscono il mandato degli elettori, tanto che, facendo una figura da
provincia lotto e da zitella isterica, ha trascinato queste beghe da portineria anche in un
congresso internazionale tenutosi in Russia e nel quale ai convenuti, non poteva fregare
di meno delle piccole beghe interne italiane tra Berlusconi ed i “Finiani”.
Per noi che viviamo in Italia e che purtroppo ci dobbiamo sorbire queste lamentele che
sono l’espressione più consueta di una politica che trascura i veri problemi del Paese per
dedicarsi da anni, a tempo pieno e con la complicità ottusa di una classe politica di servi,
ai problemi ed ai capricci personali del signor Berlusconi, la cosa riveste, seppure in
negativo, la sua importanza.
A questo proposito è il caso di fare un paio di osservazioni non sulle opinioni, ma sui fatti.
Primo: come accade molto spesso, Berlusconi parla a ruota libera dimostrando
un’ignoranza crassa sulle regole e su quella costituzione che egli considera solamente un
intralcio alla sua azione, ma che, e qualcuno glielo dovrebbe ricordare, è tutt’ora in vigore
e fa aggio sui suoi propositi e sui suoi deliranti desideri di onnipotenza.
Questa costituzione che Berlusconi dimostra spesso di non conoscere, all’articolo 67
recita:” Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni
senza vincolo di mandato”. Il che significa che i parlamentari NON rispondono ai vari partiti
e NON sono legati a nessun impegno con i loro elettori e sono pertanto liberi di agire
secondo coscienza e senza limiti politici.
L’esatto contrario di quanto afferma ignorantemente Berlusconi!
Secondo: le diverse campagne acquisti di parlamentari che Berlusconi ha messo in atto in
passato e quella che sta mettendo in atto in questi giorni sono in antitesi con quanto egli
sta rimproverando ai “Finiani” perché anche quei Parlamentari che egli sta cercando di
comperare sono stati eletti in base ad un programma politico diverso da quello che
attuerebbero se si alleassero con Berlusconi.
Tutto questo è la palese dimostrazione che alla base dei comportamenti di Berlusconi c’è
solamente la convenienza contingente e non un qualche principio di moralità come egli
vuole far credere ed in nome del quale condanna gli avversari politici.
Questo modo di comportarsi può essere definito opportunismo, machiavellismo, furberia
tattica, ma certamente NON è dettato da principi etici o da convinzioni morali!
Insomma, una morale per se ed un’altra per gli avversari.
Ma due morali distinte ed in antitesi tra di loro fanno solamente un’immoralità che è quanto
ispira i comportamenti del signor Silvio Berlusconi ..!!
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Alessandro Mezzano
MA QUALE DEMOCRAZIA..!!
Una delle tante riprove che l’informazione è controllata dal potere che la indirizza verso i
suoi scopi per condizionare la pubblica opinione è il fatto che da ogni parte si identifichi la
democrazia come l’unico sistema di governo, non diciamo solamente lecito, ma addirittura
possibile a fronte di un’unica alternativa che sarebbe la dittatura.
Prima di entrare nel merito, vogliamo fare presente che un siffatto metodo di usare
l’informazione, più che informativo è “formativo” nel senso, appunto, di formare la pubblica
opinione secondo i propri scopi ed il proprio interesse.
Quando si tratta questo argomento, nessuno mai fa un’analisi di ampi periodi storici che
considerino i moltissimi secoli della storia dell’umanità, ma ci si ferma sempre a
considerare il 900, secolo appunto di dittature e democrazia ed in base ad una
limitatissima analisi temporale si conclude che in assoluto, per l’eternità, l’alternativa alla
democrazia debba essere per forza la dittatura.
A parte le molte ragioni che si possono portare a livello di speculazione intellettuale su tale
argomento, basta invece considerare quanti e diversi modi di governare si siano presentati
nella storia per capire che le alternative alla democrazia sono tante e tutte diverse dalla
dittatura.
Monarchia, aristocrazia, oligarchia, teocrazia sono alcune delle alternative che l’umanità
ha sperimentato nei secoli per governarsi e nessuna di queste era la dittatura il che già
dimostra che essa NON è l’unica alternativa alla democrazia.
Considerare la dittatura come uno dei sistemi su cui basare il governo di un popolo è poi
una grossa sciocchezza per il semplice motivo che tale sistema non potrebbe essere
continuativo in quanto necessita di un dittatore e cioè di una forte e carismatica personalità
che la storia non è in grado di presentare in ogni momento in cui fosse necessario per cui
tale sistema presenterebbe continue lacune e carenze incolmabili.
Sperando di avere scosso la convinzione che la democrazia abbia come unica alternativa
la dittatura, andiamo ora ad esaminare quali e quanti siano i difetti della democrazia
teorica e quanto essa non appaia poi comunque realizzata nei fatti in nessuna parte del
mondo.
Partiamo da un’inconfutabile legge di natura che sancisce come in natura la qualità sia
inversamente proporzionale alla quantità e consideriamo come invece, in democrazia sia il
numero e cioè la quantità a determinare le decisioni su chi governerà e su come lo farà.
Basta guardarsi in giro, parlare con la gente e ragionare di politica oppure
dell’amministrazione della cosa pubblica per capire quanto siano superficiali, demotivati,
inconsistenti e tarati da ignoranza i motivi per i quali si concede il proprio voto a qualcuno.
E’ di tutta evidenza che in tale situazione la maggior parte dei cittadini è non solo
influenzata, ma pesantemente condizionata da chi possiede le tecniche ed i mezzi per
“formare” la pubblica opinione indipendentemente dai fattori oggettivi che dovrebbero
portare alla formazione di un giudizio critico veramente autonomo per cui alla scarsa
capacità media di considerazione si aggiunge una massiccia azione di “persuasione
occulta” che non può essere certamente considerata legittima e giusta ma che è una
solenne presa in giro della “sovranità popolare”.
Nell’attuazione pratica della prassi democratica poi possiamo riscontrare come in nessun
caso sia il “popolo sovrano” a governare, ma come invece siano i partiti ( ed allora si ha
una partitocrazia ) oppure addirittura dei gruppi di potere economico ( ed allora si ha
un’oligarchia affaristica ) che usurpano la sovranità popolare per farsi gli affaracci propri
facendo passare in seconda linea gli interessi del Paese!
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Possiamo quindi concludere che la democrazia è sbagliata in termini teorici ed è
inapplicata in termini pratici per cui non c’è motivo alcuno per non archiviarla come una
pratica insostenibile ed utopistica.
Quali alternative?
Quella che ci piace e ci affascina di più per la sua semplicità e per la sua intrinseca
efficacia è la meritocrazia.
Si tratta di studiare un sistema di filtri, di passaggi e soprattutto di selezioni, che portino a
dare la possibilità di accedere al governo a coloro che sono i migliori ( una forma di
aristocrazia assoluta e non ereditaria ) così come si cercò di fare nel Sacro Roman o
Impero che però ebbe la iattura dell’ereditarietà dei titoli e del’ingerenza della chiesa per
cui degenerò in un sistema di gerarchie prive di contenuto, di significato e di merito che
per mantenere il potere dovette scadere nell’oppressione, nel sopruso e nell’ingiustizia.
Per esempio, ma non è che un suggerimento e non una condizione assoluta, si potrebbe
concedere il diritto di voto solamente a coloro che dimostrassero, indipendentemente dalle
idee politiche, una buona conoscenza delle problematiche sociali, economiche ed
istituzionali, insomma una sorta di “Patente” ottenuta con appositi esami in seguito a corsi
formativi tenuti nelle scuole.
Il fatto, secondo noi significativo, è però che mai nessuno ha preso in considerazione
l’opportunità di impostare un simile discorso perché a coloro che detengono ora il potere le
cose vanno bene così come stanno e nessuno di loro ha la minima voglia di cambiare una
situazione con un’altra che toglierebbe loro il bastone del comando.
Sono disposti o meno a discutere sulla legge elettorale a seconda che questa sia o non
sia favorevole al gruppo di potere che essi rappresentano, ma nessuno è disponibile a
cambiare lo stato delle cose per un altro che restituisca alla parte migliore del popolo
quella sovranità che essi hanno usurpato con l’inganno!
Abbiamo passato secoli alla ricerca di un’evoluzione della civiltà inventandoci sempre
nuove vie verso una migliore qualità della vita.
Cerchiamo di evolvere anche la possibilità di governare la cosa pubblica in un modo
intelligente, efficace, giusto e nell’interesse di tutti.
Discutiamone, cerchiamo assieme le soluzioni, facciamo delle proposte e portiamo
ciascuno il nostro contributo, ma non rimaniamo cristallizzati su concetti che hanno
dimostrato tutta la loro insipienza e la loro inefficacia.
La strada non è facile, ma se non ci incamminiamo almeno nella direzione di un tale
traguardo, certamente non ci arriveremo mai ..!!
Alessandro Mezzano
CIARRAPICO E L’ANTISEMITISMO
Premesso che Ciarrapico è un essere spregevole, un voltagabbana ed un fanfarone, non
si riesce a capire perché le sue affermazioni su Fini iscariota che fondando un nuovo
partito avrebbe ordinato un numero imprecisato di “Kippa” siano da considerare come
antisemitismo.
Ciarrapico sottintendeva che il partito di Fini Iscariota è referente della lobby ebraica.
Ora è sotto gli occhi di tutti che esiste una lobby ebraica ( come affermato ed ampiamente
dimostrato anche nel libro, ed. Mondadori, “ La Israel lobby e la politica estera americana”
degli accademici americani John H. Mearsheimer e Stephen M. Walt ) ed il volerlo negare
affermando che chi lo dice fa opera di antisemitismo è una follia ed una ridicolaggine!
D’altronde, anche in Italia vediamo che la solidarietà delle associazioni ebraiche ad Israele
travalica di molto l’aspetto della solidarietà stessa per acquisire quello dell’appartenenza
totale e quindi è lecito affermare che le associazioni degli ebrei italiani hanno talmente a
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cuore gli interessi di Israele che in caso di conflitto tra quelli italiani e quelli israeliani,
parteggiano sempre per questi ultimi.
Un esempio lo abbiamo avuto recentemente quando l’ambasciatore israeliano Gideon
Meyr ha criticato la politica estera italiana perché non sufficientemente allineata con
Israele per quanto riguarda le sanzioni all’Iran e le associazioni ebraiche italiane si sono
schierate tutte a favore di Gideon Meyr e contro l’Italia!
Fini iscariota è da tempo impegnato a riverire Israele con visite, omaggi, dichiarazioni ed
abiure ed ha spesso e volentieri indossato la “Kippa” e quindi non si capisce come non sia
lecito pensare che egli sia in sintonia operativa con la lobby ebraica internazionale anche
perché il suo antagonismo a Berlusconi è oggettivamente funzionale a quello di Israele
che non vede di buon occhio le aperture del governo Italiano all’Iran ed alla Russia di
Putin che a sua volta attua una politica estera non allineata con gli obiettivi di Israele! .
Il vero problema è invece il fatto che ad ogni critica, ad ogni contrarietà, ad ogni
evidenziazione delle colpe di Israele o ad ogni accenno all’esistenza di una lobby ebraica,
le associazione ebraiche, ed in prima linea Fiamma Nierenstein, si alzino a gridare
all’antisemitismo per chiudere la bocca a chiunque osi criticare Israele o denunciare
l’esistenza di una lobby ebraica.
Quello scherzo di donna di Fiamma Nierenstein farebbe bene a farsi un lifting per cercare
di assumere un aspetto decente anziché incazzarsi contro chiunque osi criticare Israele.
Israele, come abbiamo detto più volte, rappresenta il sionismo e non il giudaismo e, come
Stato che applica una sua politica, è criticabile a tutti i livelli senza che questo possa
costituire un esercizio di antisemitismo!
Noi qui rivendichiamo il diritto di criticare Israele e le sue politiche razziste ed oppressive, i
suoi genocidi ed il suo disprezzo per chiunque non sia Ebreo e non ci importa un fico
secco dei piagnistei di Fiamma Nierestein e di tutte le prefiche che “piangono per non
pagare il dazio”.
E’ giunta l’ora che ciascuno si assuma il peso delle proprie azioni che contano più di
qualsiasi opinione e di qualsiasi critica più o meno fondata.
Noi critichiamo fatti concreti e lasciamo ad altri, come a Fiamma Nierestein, il fare i
processi alle intenzioni ed il gabbare comunque le critiche per antisemitismo con lo scopo
di intimidire ricattatoriamente e di chiudere la bocca a qualsiasi voce di dissenso!
Grazie al cielo, per ora l’Italia non è ancora né un Kibbuz né una colonia di Israele …
Alessandro Mezzano
BERLUSCONI/TORQUEMADA
E' di oggi la notizia che la procura di Napoli indaga su Sallusti e Porri, rispettivamente
direttore e vicedirettore de Il giornale per "concorso in violenza privata".
L'ipotesi di reato contestata ai due giornalisti è concorso in violenza privata, per presunte
minacce legate all'eventuale raccolta di un dossier contro la Marcegaglia in seguito a sue
dichiarazioni contro il governo.
Sono in corso perquisizioni alla sede de Il Giornale e nelle abitazioni dei giornalisti.
Queste le notizie recenti, ma, come tutti hanno potuto vedere nei giorni e mesi scorsi,
questa prassi di dossieraggio, di messa alla berlina e di delegittimazione, é in atto da
tempo ( Moffo, Fini, Di Pietro, ecc)
Chiunque si permetta di criticare Silvio Berlusconi o sul piano personale oppure su quello
politico, trova immancabilmente sulla propria strada il servizievole Il Giornale o Libero che
si prendono la briga di fare dei dossier e di impostare una sorta di "Santa inquisizione"
contro gli eretici che osano bestemmiare la divinità Berlusconi!
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Come i padri Domenicani di infausta memoria, i giornalisti dei quotidiani della famiglia
Berlusconi si accaniscono con torture psicologiche e con azioni denigratorie anche di
bassa lega per cercare di ditruggere la credibilità, l'onorabilità e la vita privata degli eretici
e degli avversari del Berlusconismo!
A coloro che negano che sia in atto un regime da parte di Berlusconi, questi fatti
dovrebbero aprire gli occhi e denunciare la deriva di natura mafiosa che sta avvelenando
la vita pubblica del Paese!
Siamo certi che I Bondi, i Cicchito, i La Russa, le Santanché e gli Storace ( quello che fino
a ieri aveva l'orbace ) troveranno un servile modo di giustificare tutto, ma questo non toglie
che stiamo vivendo una situazione miserevole, abietta e di stile mafioso!
Paradossalmente si evidenzia uno stridente contrasto tra le dichiarazioni ufficiali di
Berlusconi e dei suoi servitorelli sulla libertà, sul partito dell'amore sul nome stesso del
Popolo delle libertà e la concreta modalità di azione degli organi nel controllo dello stesso
Berlusconi come i giornali "Il giornale " e "Libero", ma é tipico dei regimi illiberali predicare
bene e razzolare male così come sta facendo Berlusconi da quando é sceso in politica!
E' altresì veramente strano e incomprensibile come tali elementi, così evidenti, non siano
percepiti e compresi da larga parte della popolazione che continua, nonostante tutto, ad
osannare Berlusconi come il messia della politica italiana.
Ma si sa, in natura la qualità é inversamente proporzionale alla quantità e, come dicono a
Milano:"la mader d'i pirla l'é semper pregna"...
Alessandro Mezzano
Minacce alla Marcegaglia? Uno scherzo..!
I vertici de Il Giornale, non potendo negare quanto contenuto nelle telefonate intercettate
tra di loro e il segretario della Marcegaglia in cui si minacciava la Marcegaglia stessa di
una azione di dossieraggio analoga a quella che ha perseguitato Fini Iscariota sulla casa
di Montecarlo, se essa non avesse corretto il tiro delle sue critiche al governo, dichiarano
che "..era tutto solo uno scherzo..!!"
Sembra quasi di risentire la scusa idiota ed incredibile di Scaiola al quale avevano pagato
la casa " a sua insaputa"....
La mafia, in prima battuta, minaccia e ricatta le sue vittime facendo loro capire che non é
"igienico" contrastare il suo volere.
Ci sembra che lo schema seguito minacciando la Marcegaglia sia dello stesso stampo!
Decisivo il fatto che la Marcegaglia stessa dichiara di avere percepito la telefonata come
una "minaccia reale".
Una cosa però nessuno dice anche se appare di tutta evidenza e cioè che si dovrebbe
cercare di capire chi é il mandante vero o morale di queste minacce anche perché ai
vertici de Il Giornale, le critiche della Marcegaglia al governo non riguardano a titolo
personale.
I giudici dell'antica Roma, che di diritto se ne intendevano, quando intraprendevano una
indagine criminale consideravano in primo luogo il principio del "Cui prodest" ( a chi giova).
Ci sembra di potere affermare che l'azione di critica della Marcegaglia verso il governo
nuocesse soprattutto a Berlusconi e pertanto sorge il dubbio che sia Berlusconi stesso la
persona cui le minacce alla Marcegaglia avrebbero potuto giovare..!!
Ognuno ne tragga le conclusioni che crede!
Piccola considerazione: ora si capisce il perché di tanto accanimento contro le
intercettazioni giudiziarie...!!!
Alessandro Mezzano
__._,_.___
202
LE CASE DELLA VERGOGNA
Nel 1973, con rogito che verrà effettuato solamente nel 1980, la marchesina Anna Maria
Casati Stampa, grazie ai buoni uffici di Cesare Previti, vende ad una delle società
Fininvest di Sivio Berlusconi, la IDRA, la villa di Arcore di 3500 mq con 250.000 mq di
terreni per la somma di LIRE 500. milioni..!!
Con l'aiuto di Cesare Previti, allo stesso tempo "fiduciario" degli eredi Casati Stampa e
"amico" della Fininvest viene attuata quella che si raffigura come una truffa dato il valore
irrisorio pagato.
Difatti, subito dopo, la Cassa di risparmio delle province lombarde riterrà tale proprietà
garanzia sufficiente per erogare un finanziamento di 7 miliardi e 300 milioni ed il monte dei
Paschi di Siena erogherà un ulteriore prestito di 680 milioni, il tutto a favore della società
IDRA del gruppo Fininvest.
Dato che le banche concedono prestiti su garanzie di beni che valgano almeno il doppio
del prestito concesso, questo significa che la proprietà di Arcore valeva almeno 15 Miliardi
di Lire..!!( moltissimo di più dei 500 milioni.)
Altro che la casa a Montecarlo di Fini Iscariota..!
Fini Iscariota e Berlusconi sono entrambi dei poco di buono, ma ci vuole una faccia di
bronzo come quella del Berlusca per trovare da ridire a Fini Iscariota quando lui, con le
case, ha fatto molto, ma molto peggio...!!
E lasciamo stare le evasioni fiscali, i fondi neri, la corruzzione ai giudici, il subornamento di
testimoni, ecc. ecc. ecc.
Come si fa e con che faccia, a difendere Berlusconi ed a chiedere che Fini Iscariota si
dimetta..??!
Vero signori (?) Feltri e Bel Pietro..??
E' il bue che dà del cornuto all'asino..!!
E intanto l'Italia va male, i giovani non hanno lavoro, le previsioni di crescita sono le più
basse d'Europa, la mafia intrallazza e questi mascalzoni, cui di tutto ciò non frega
niente, pensano a scannarsi sulle case sostenuti da un paio di servizievoli camerieri come
Feltri e Bel Pietro..!
VERGOGNA..!!
Alessandro Mezzano
MARCHIONE, LA FIAT E LA GLOBALIZZAZIONE
Oggi (25-10-2010) tutta la stampa si scatena contro Marchionne a causa delle
affermazioni fatte nella trasmissione di Fazio e secondo le quali la Fiat non ha guadagnato
neppure un Euro sulla produzione fatta in Italia e secondo le quali la Fiat avrebbe tutto da
guadagnare se chiudesse le attività in Italia.
Probabilmente é la verità, ma nessuno pare accorgersi che il problema non é Marchionne
con il suo freddo cinismo, ma la mondializzazione voluta dal capitalismo internazionale (ed
accettata da tutti come la panacea sociale universale), proprio per potere speculare sui
203
differenziali sociali, legali e sindacali tra i vari Paesi e guadagnare il massimo possibile
producendo a poco e vendendo a molto!
Marchionne si colloca in questo scenario seguendo la logica capitalista dell'industriale
multinazionale e fa semplicemente quel suo mestiere che le circostanze, i governi e le
leggi gli lasciano fare!
E' lo stato Italiano che, aderendo alla logica del mondialismo economico, ha di fatto posto
le condizione affinché si verificasse quanto é successo con la Fiat in Italia!
Chi é colpa del suo mal, pianga se stesso..!!
Il Capitalismo non ha Patria, né ha morale, né ha capacità di programmare il futuro.
Il Capitalismo è per sua natura mondialista, non gli importa nulla delle condizioni di vita dei
popoli e vive solamente la contingenza del massimo utile subito ed a qualsiasi costo.
Sono gli Stati ed i governi che dovrebbero mediare tra le pretese del capitalismo e le
necessità delle Nazioni e dei Popoli stabilendo quelle regole che si chiamano leggi e che
servono a condizionare l’avidità di chi vede solamente il profitto e non le necessità
esistenziali della società.
Questo purtroppo non avviene perché nella guerra dell’oro contro il sangue l’oro è uscito
vincitore e per questo si sono capovolte le regole che ponevano la politica a controllare
l’economia in modo tale che oggi è l’economia che controlla la politica.
Il problema viene da lontano ed ora si presentano le conseguenze logiche ed inevitabili di
una concezione dello Stato e dell’economia che aveva in sé, evidenti, i segni di una
disumanità materialista che solamente i ciechi epigoni del mercato ad ogni costo non
vedevano oppure, peggio ancora, vedevano, ma non glie ne fregava nulla!
Ricordate i concetti di “Stato-Nazione o di nazionalsocialismo o di socializzazione delle
imprese?
Immaginate ora un Marchionne qualsiasi in una situazione in cui tali concetti fossero
applicati alla società nazionale e chiedetevi quali mai opportunità egli avrebbe di applicare
le sue regole mondialiste nelle fabbriche.
Certo, un mondo siffatto non permetterebbe la prevaricazione del mercato sui diritti dei
lavoratori e sulle esigenze sociali e stabilirebbe, tramite una graduale e ragionata
applicazione di dazi un interscambio tra importazioni ed esportazioni che, pur aiutando
l’emersione delle economie in via di sviluppo non permettesse a queste di travolgere come
l’acqua di una diga crollata le economie già sviluppate.
Questo però controllerebbe anche il volume degli utili del capitale e questo è il punto
cruciale, il tabù, il santuario intoccabile che ha mobilitato la guerra senza quartiere tra l’oro
ed il sangue!
Purtroppo, ripetiamo, ha vinto l’oro e la spiegazione del travaglio economico dei nostri
Paesi sta tutta qui!
ALMIRANTE, FASCISTA O ATLANTISTA?
Oramai da alcuni anni a questa parte si è aperta tra i camerati la discussione sulla figura di
Almirante nel dopo guerra e sul fatto che egli sia stato il conservatore dell’ideale fascista o
204
piuttosto la levatrice di un partito fiancheggiatore dell’atlantismo USA che ha aiutato a
porre l’Italia nell’orbita e sotto il dominio del liberalcapitalismo mondialista.
Ad oggi, la tendenza maggioritaria dei camerati è di una sentenza che condanna Almirante
ed addirittura c’è chi lo definisce “ servo cosciente” di quel mondo che è antitetico agli
ideali fascisti, ma a noi sembra una sentenza frettolosa e che, soprattutto, non è
contestualizzata, ma fa riferimento ad una situazione geopolitica attuale che è
assolutamente differente da quella in cui Almirante si muoveva ed agiva politicamente.
Quando si vogliono fare delle analisi storico-politiche non è possibile ricavarne dei dati
attendibili ed accettabili se ci si dimentica di contestualizzare le azioni politiche con i tempi
in cui esse avvengono.
Il M.S.I. nasce nel 1946 con le stragi delle “radiose giornate” ancora grondanti di sangue
fascista o anticomunista ed in alcune zone d’Italia ancora in pieno svolgimento e già
questo è un atto eroico di cui non sappiamo se tanti camerati critici di oggi e che magari si
limitano a parlare ed a scrivere sarebbero stati capaci!
Il MSI nasce con lo scopo di contrastare il comunismo italiano che, con l’appoggio del
partigianume che inonda le piazze sventolando bandiere rosse con falci e martelli, sta
mettendo in pericolo la libertà dei cittadini e vuole portare anche in Italia i carri armati russi
ed il regime di Stalin che, come dimostra la storia di TUTTI i Paesi dove esso giunse a
dominare, avrebbe eliminato fisicamente tutta l’opposizione ed in primis tutti i fascisti
rimasti tali.
Il mondo era, volenti o nolenti, diviso in due parti: da una parte gli USA e dall’altra Stalin e
non c’erano alternative politiche praticabili con speranza di successo.
Noi avevamo perso la guerra e non c’era alcune possibilità di riportare indietro la storia!
L’unica possibilità era quella di “congelare” una forza che raggruppava tutti i fascisti
sopravvissuti alle stragi in un partito che ne conservasse gli ideali in vista di un domani
che avrebbe permesso di rimettere in gioco le nostre idee ed i nostri ideali.
Così è stato fatto e difatti, la prova della non adesione di Almirante a nessuno dei due
blocchi è stato proprio l’isolamento politico che ha tenuto il MSI fuori dai giochi di potere e
questo nonostante i molteplici tentativi da parte dei partiti, dalla DC al PCI di inglobare,
certo per fini elettorali e non ideologici, la numerosa massa di voti che il MSI raggruppava!
E’ facile oggi, nel contesto attuale del panorama politico mondiale, predicare la necessità
di contrastare il liberalcapitalismo contemporaneamente ad un marxismo ormai quasi
inesistente e su questo siamo tutti assolutamente d’accordo, ma negli anni dell’immediato
dopo guerra le cose erano parecchio diverse e le decisioni strategiche dovettero per forza
essere prese alla luce di una realtà molto, ma molto diversa con il pericolo immanente di
cadere sotto il dominio del regime bolscevico di Stalin.
Non sappiamo se oggi Almirante sarebbe con noi contro il liberlacapitalismo mondialista,
ma amiamo pensare che lo sarebbe perché era cresciuto nel regime fascista e nessuno lo
aveva obbligato, nel 1946, a fondare un partito neofascista come il MSI.
Almirante ha fatto degli errori strategici nella sua politica e nei rapporti del MSI con gli altri
partiti?
Certamente si, ma da qui a concludere che egli agì in malafede e che “vendette” il retaggio
fascista al liberalcapitalismo ce ne corre assai.
Se oggi ancora ci sono movimenti che si ispirano al Fascismo e che ne professano gli
ideali, lo dobbiamo anche a Giorgio Almirante ed al MSI.
Secondo noi Almirante fu un uomo politico di media levatura, ma di grande buona fede
che agì sempre con onestà, patriottismo e complessiva fedeltà agli ideali.
Ed in questo avvilente panorama di omuncoli e di puttane, scusate se è poco ..!!
Alessandro Mezzano
205
MIGNOTTOCRAZIA
Paolo Guzzanti ha scritto un libro intitolato “Mignottocrazia”.
Non lo abbiamo letto, ma pensiamo, anche in base ai commenti uditi nelle varie
trasmissioni televisive, che tratti del commercio di “gnocca” che la politica Berlusconiana
ha fatto in questi anni promuovendo ad incarichi istituzionali belle fanciulle per meriti non
propriamente politici.
Insomma un po’ come ai tempi di quel pazzo dell’imperatore Caracalla che fece senatore
di Roma il proprio cavallo.
Anche noi avevamo scritto un articolo con lo stesso titolo nel Dicembre del 2009 e non
pensiamo che Guzzanti ci abbia rubato il titolo da un articolo di cui, probabilmente, non era
a conoscenza.
Noi vogliamo invece riprendere il titolo per parlare di un altro aspetto che riguarda sempre
il commercio mignottaro e cioè la compravendita di deputati e senatori che si vendono
come le puttane per un po’ di soldi e cambiano casacca tradendo il mandato dei loro
elettori che li hanno eletti per tutti altri scopi da quelli cui essi vanno ad approdare.
Lo spettacolo che il parlamento ha offerto in questi ultimi giorni di crisi del governo,
quando Berlusconi, in affanno per il timore di non avere la fiducia e di dovere andare sotto
processo per i tanti reati commessi ha sguinzagliato i suoi “mercanti e mercantesse di
vacche” alla compera di coscienze ( inesistenti), è stato di uno squallore senza precedenti!
Sgombriamo subito il campo dagli equivoci: chiunque è padrone di cambiare idea, ma
quando questo viene fatto passando nel campo diametralmente opposto oppure nell’arco
di poche ore ed in concomitanza con promesse di denaro o di nomine nelle liste elettorali (
perché con questa legge elettorale di questo si tratta..), allora è inutile che i parlamentari
transfughi si arrampichino sugli specchi per giustificare il loro vendersi come il risultato di
una macerata crisi di coscienza perché si tratta di semplice e chiara prostituzione morale!
La cosa non ci sorprende più di tanto perché la nostra età e la storia ci hanno insegnato
quanto l’animo umano sia vile, opportunista, mercenario e mignottaro e basterebbe
ricordare cosa avvenne alla caduta del Fascismo ed i milioni di Italiani che gettarono alle
ortiche la camicia nera che avevano ostentato sino al giorno prima diventando, sotto le
forme più diverse, fieri antifascisti, per capire che la coerenza e l’onestà intellettuale non
sono le virtù principali del popolo italiano.
Ciò non toglie però il fatto che anche questa volta si è trattato di squallore e di miseria
morale e noi, che la camicia nera non gettammo alle ortiche, ma conservammo con geloso
orgoglio nei nostri cuori, siamo nella condizione di giudicare e di condannare questi
omuncoli miserabili che hanno ancora una volta anteposto i loro interessi personali a quelli
del Paese, nonostante fossero stati eletti dal popolo proprio per salvaguardarli..!
Si tenga Berlusconi il suo verminoso impero di mignotte e consideri che egli non ha un
solo vero amico che lo ami e lo stimi per se stesso, ma solamente uno stuolo di mercenari
prezzolati, automi a comando che gli saranno fedeli solo sino a quando ci sarà da pascere
e da mungere e che, un attimo dopo, lo rinnegheranno con la faccia di bronzo e
l’indifferenza morale delle puttane.
Appunto!
Alessandro Mezzano
CULTURA E LIBERTA'
Benito Mussolini diceva: “..l’ignoranza esclude dalla partecipazione..” ed il Fascismo fece
seguire alla parole i fatti con la riforma Gentile varata il 6 Maggio 1923, a soli 7 mesi dalla
marcia su Roma, con la quale, oltre ad aprire a tutti le porte dell’istruzione scolastica, si
206
rafforzò in modo massiccio la presenza nei programmi scolastici della cultura umanistica
generalizzando lo studio del latino ed ampliando la presenza del Greco, della filosofia,
della letteratura e della storia.
Evidentemente quella “bieca dittatura” non aveva paura né della cultura, né della capacità
di produrre il pensiero autonomo che da essa scaturisce, al contrario di questa “radiosa
democrazia” che alla cultura ha tarpato le ali con le riforme e con il degrado della scuola,
nel timore che la libertà di pensiero e quindi di scelta dimostrino che “.. Il re è nudo..”
Il pensiero unico, preconfezionato e di volo radente ha sostituito l’incoraggiamento al
ragionamento ed alla critica in una grigia palude culturale che ottunde tutto!
la cultura è la nemica dell’oppressione, il pensiero è il nemico dell’omologazione ed
entrambi sono gli strumenti fondamentali della libertà!
Alessandro Mezzano
Andar per alte vette…
Al di della veridicità delle notizie pubblicate dai giornali come Libero ed Il Giornale e
ribattute dagli altri quotidiani e dalle televisioni sul presunto complotto dell’auto attentato di Fini
Iscariota, che pure ha la sua importanza in quanto definisce la miseria etica in cui versano
le menti e le coscienze di certi individui, l’elemento che più di tutti si evidenzia in questo
contesto è la miserabilità in cui è caduta tutta la politica italiana in questi ultimi anni.
Non si pretende certo, specie da questi omuncoli e donnicciole che occupano ad ogni
livello il palcoscenico della politica italiana ( Le Santanché. I Cicchito, i Bondi, i
Capezzone, i Bersani, gli Alfano, i Bossi, le Mussolini, gli Storace, i Verdini, i Berlusconi, i
Fini Iscariota, le Rosy Bindi, i Veltroni, i Mastella, i Cosentino, i Dell’Utri, i d’Alema, ecc.
ecc. ecc. ecc. ) di sentire parlare ed ancor di più di vedere agire, in nome di concetti etici
che abbiano le loro radici in convinzioni filosofiche ed ideologiche che esprimano delle
ipotesi di evoluzione della società umana e di superamento e di soluzione delle
problematiche esistenziali che affliggono l’umanità moderna, ma neppure è tollerabile che
la politica voli talmente raso terra nelle paludi delle perversioni sessuali, della corruzione,
della delinquenza comune o nella sua complicità.
Fango, letame e miseria morale sono diventati gli ingredienti con i quali si aggrediscono gli
avversari anche quando ci sarebbero decine di argomenti concreti di denuncia e di
polemica per leggi antisociali ed antinazionali, con cui argomentare un’opposizione
limpida, intelligente e soprattutto onesta, tale da costituire un’alternativa credibile …!!
Sembra che anche i Cittadini siano stati moralmente anestetizzati e che abbisognino di
dosi sempre più grandi di nefandezze per avere un sussulto di sdegno e di ribellione ed
allora i giornali e la politica cercano di risvegliare ad ogni costo una sensibilità etica svanita
e per fare ciò arrivano prima alle esagerazioni e poi alle invenzioni.
Altro che andare per vette, altro che pascolare nell’Empireo discettando dei massimi
principi!
Qui ci si è ridotti a menare sciabolate infette ed a sbadilare letame!
Ma forse siamo noi ad illuderci sulla qualità delle persone se è vero che ogni popolo ha la
classe politica che si merita e che quindi questi omuncoli e queste donnicciole non sono
altro che la rappresentazione sintetica del popolo italiano di questa povera repubblica nata
dalla resistenza.
Hanno sepolto nel fango i concetti di Patria, di senso dello Stato, di impersonalità attiva, di
solidarietà nazionale, di orgoglio della propria storia e non sono rimasti che l’isolamento
egoistico, il cinismo, l’arrivismo, e tutti quegli istinti negativi dell’uomo primordiale che la
207
storia e l’evoluzione avevano faticosamente mitigato e sublimato in quello che viene
definito civiltà!
Ed allora ecco che, mimetizzati da comportamenti culturalmente evoluti, si ripresentano gli
istinti della ferocia e della clava in un’involuzione che se non è culturale è certamente
etica.
Probabilmente stiamo assistendo alla morte della nostra civiltà che, come tutte le civiltà,
ha avuto una nascita, uno sviluppo, un’acme ed ora si sta avviando al declino ed alla fine!
Come i Cittadini del tardo impero, noi assistiamo coscienti, ma impotenti a questo declino
che non possiamo far altro che registrare e denunciare!
Alessandro Mezzano
A CHI VOGLIONO DARLA A BERE ?
Cesare Battisti, colpevole di quattro omicidi e condannato in via definitiva a due ergastoli
non sarà estradato in Italia su decisione del presidente del Brasile Lula e nonostante il
parere favorevole dell’alta corte del Brasile che si era pronunciata a favore lasciando però,
guarda caso, l’ultima decisione al presidente.
La scusa, che di scusa meschina si tratta, è che in Italia Cesare Battisti rischierebbe la
vita, non si sa per quale motivo, quasi che l’Italia fosse uno Stato come il Congo o l’Iran o
una delle repubblichette da operetta del sud America dove ai prigionieri si applicano
trattamenti illegali e vessatori.
Tutto era stato predisposto.
Difatti la presidentessa che è succeduta al presidente Lula ha dichiarato più volte in
passato di essere favorevole all’estradizione di Cesare Battisti, ma la decisione è stata
presa a fine mandato dal presidente Lula in modo da potere dare a lui la colpa e di
preservare i rapporti diplomatici e commerciali con l’Italia dato che il successore di Lula
non solo non è stata coinvolta nella decisione, ma aveva detto di essere favorevole
all’estradizione..!!
Strategia ingenua e trasparente che non dovrebbe potere ingannare nessuno.
208
Vedremo se il nostro governo farà finta di credere alla commedia per salvare la faccia e
preservare gli affari oppure se avrà il coraggio di denunciare l’imbroglio e di boicottare i
rapporti diplomatici con il Brasile!
Conoscendo il nostro presidente del Consiglio propendiamo per la seconda ipotesi sia per
il pelo che costui ha sullo stomaco e sulla coscienza e sia per una sorta di solidarietà tra
pregiudicati …
Dopo qualche finto sdegno e dopo qualche accorata protesta, tutto cadrà nel dimenticatoio
e si ritornerà a pensare agli affari ..!
In Brasile la FIAT ha trovato il suo paradiso potendo produrre auto a costi molto contenuti
e con grandissimi sgravi fiscali per 20 anni e questo certamente farà aggio sulla giustizia e
sulle aspettative delle famiglie delle vittime di Cesare Battisti.
“Pecunia non olet”, gli affari sono affari e chi se ne frega della giustizia e del diritto..?
A questo punto non resta che sperare in un Ruby che, come per Oswald nel caso
Kennedy, faccia fuori l’assassino e ce lo tolga dalle scatole definitivamente …!!
Alessandro Mezzano
TERRONI
Di Pino Aprile
Abbiamo tentato, senza riuscirvi completamente, di leggere il libro “Terroni” di Pino Aprile.
Il rancore, anzi il vero e proprio odio che inzuppa ogni pagina di questo libro e che
amplifica e distorce la verità storica del risorgimento italiano sino a fare dei “Piemontesi” (
termine che include tutti coloro che lottarono per l’unità, da Cavour a Garibaldi, a Mazzini
a Pisacane, ecc. ecc ) dei cinici bastardi dediti alla rapina, allo stupro, all’assassinio ed alle
violenze più efferate, ci hanno talmente gravato l’animo ed esacerbato il cuore che non ci
è stato possibile trovare la pazienza e la perseveranza per leggere tutto.
Abbiamo comunque esplorato il testo abbastanza a fondo da avere, crediamo, gli elementi
oggettivi atti a dare un giudizio storico, politico e morale sull’opera.
Innanzi tutto l’autore, nella sua requisitoria contro Garibaldi e contro i piemontesi non cita
un solo documento storico, ma, furbescamente, si appoggia a testi di autori che, come lui,
hanno denigrato il risorgimento e quindi cita pareri interessati e secondo noi, talmente
distorsivi da diventare bugiardi.
Non dubitiamo che la lotta contro la resistenza Borbonica, che, non dimentichiamolo, si
era unita al brigantaggio comune, ha avuto episodi di crudezza e di violenza tra l’altro non
inusuali in quel periodo storico di più di 150 anni fa, ma l’autore racconta una ferocia ed un
cinismo che non trova paragoni nemmeno in Gengis Kahn, nel Feroce Saladino, nelle
Crociate, nell’armata rossa di Stalin o in quella dei Khmer rossi Cambogiani..!!
E’ un’esagerazione voluta e calibrata volta a suscitare odio e sete di vendetta forse per
un’inferiorità personale dell’autore che tenta così di risolvere le sue frustrazioni esistenziali
di cui è responsabile per pochezza caratteriale, intellettuale ed umana, incanalandole
verso un bersaglio terzo che lo assolve dalle sue colpe inconsce.
Certamente non vogliamo, né abbiamo i numeri, per fare una diagnosi psicanalitica
dell’autore, ma non vediamo altra spiegazione logica, razionale ed accettabile per tanta
acrimonia, per tanto livore, per tanto furore nell’esagerare i fatti che accompagnarono la
conquista del sud e la sua unificazione all’Italia.
Certamente non siamo così sprovveduti da non sapere che vi furono anche soprusi e
violenze e che la borghesia piemontese favorì se stessa e non il sud, ma quella guerra e
soprattutto quel dopo guerra fu una guerra aspra e violenta in cui tra le parti in gioco
c’erano anche la mafia, la camorra ed i briganti che certamente non vedevano di buon
occhio coloro che volevano rompere quell’equilibrio che sotto i Borboni aveva stabilito un
modus vivendi di reciproco interesse che durava da secoli e poi, nel contesto
dell’impoverimento del sud, oltre alla chiusura delle manifatture, entrano anche tantissime
209
altre ragioni come un latifondo ancora feudale, la stessa posizione geografica decentrata
dall’Europa e la mancanza di infrastrutture.
L’autore imputa all’impoverimento del sud, secondo lui voluto e programmato dai
“Piemontesi” l’esodo migratorio per il quale circa un milione di meridionali emigrarono
all’estero, ma allora dovrebbe spiegare come mai, più o meno nello stesso periodo e poi
sino ai primi del 900, anche milioni di abitanti della Lombardia, del Veneto, della Liguria,
dell’Emilia e dello stesso Piemonte emigrarono in America, specie in quella del sud, tanto
che oggi non esiste quasi una sola famiglia che non abbia oggi cugini in quelle terre..!!
Forse la miseria non era monopolio del sud o forse la speranza di una vita nuova in una
nuova terra attirava l’immaginazione di tanti indipendentemente dalla loro collocazione
geografica.
Si consideri poi che a quell’epoca l’industria rappresentava, in ogni terra di tutta l’Europa
ed ancora di più in Italia, solo una piccola percentuale del reddito di ricchezza prodotto
mentre l’80% o il 90% era ancora rappresentato dall’agricoltura per cui la chiusura delle
manifatture meridionali non poté incidere così profondamente, come l’autore vorrebbe far
credere, sull’economia della regione.
Come sempre quando si vuole forzare una tesi, si ricorre al vecchio trucco comunicativo di
raccontare i fatti senza usare menzogne conclamate, ma illuminandone sino
all’esasperazione alcuni aspetti e tenendone in ombra o sottacendone altri in modo che
una quasi verità formale diventi una menzogna sostanziale!
A parte comunque la superficialità, la faziosità ed il ragionamento, certamente non brillante
dell’autore, vorremmo sottolineare anche altri aspetti contradditori e fortemente negativi
che abbiamo riscontrato non tanto nella stesura quanto negli intenti che il libro si
proponeva.
Chi ci conosce sa quanto sia saldo il nostro amore di Patria ed il nostro convincimento che
noi tutti, dalla vetta d’Italia a Lampedusa, siamo un unico blocco compatto di fratelli che
hanno in comune una cultura, una storia, una lingua, un progetto per l’avvenire e che il
sangue versato per la bandiera dai Siciliani, assieme ai Lombardi, dai Pugliesi assieme ai
Veneti, dagli Abruzzesi assieme ai Piemontesi, dai Romani assieme agli Emiliani sono un
cemento che rende indistruttibile l’unità dell’Italia alla faccia di tutti i leghisti del nord e di
tutti i separatisti del sud, ma proprio per questo non possiamo e non vogliamo tacere di
fronte a questi biliosi e miserabili tentativi di dividerci!
L’autore è incorso in contraddizioni ed in non senso che vogliamo qui evidenziare:
 A 150 anni dall’unità d’Italia quale senso ha evidenziare eventuali torti subiti? Forse a
richiedere un indennizzo per la manifattura di Capo di monte oppure per il
bombardamento di Gaeta? E chiederlo a chi dato che oggi non esiste uno stato
Piemontese, ma solo uno stato Italiano del quale fanno parte sia il nord che il sud?
 Equiparare il brigantaggio e quindi la mafia e la camorra alla resistenza Borbonica
come fa l’autore, è un’operazione che nobilita o condanna alla gogna la resistenza
stessa?
 Istillare rancore, livore ed odio da parte dei meridionali verso i settentrionali, specie nel
contesto politico di oggi, è un’operazione intelligente che darà dei vantaggi al sud
oppure è un’idiozia che farà ridere a quattro ganasce i capi della Lega Nord perché è
assolutamente congeniale ai loro disegni separatisti? Se Umberto Bossi fosse meno di
scarsa levatura intellettuale di quanto è, avrebbe pagato lui stesso qualcuno per
scrivere un libro come “Terroni” tanto questo gli fa gioco ..!!
 A parte il suscitare il rancore dei meridionali verso i settentrionali e quindi, di riflesso e
per reazione quello dei settentrionali verso i meridionali, quale mai vantaggio, quale
mai conseguenza positiva questo libro potrebbe portare al meridione? Dato che oggi il
nord è più ricco e più organizzato del sud e che il sud ha bisogno di investimenti e di
una politica di sviluppo a noi sembra che il tentativo di esasperare gli animi giochi tutto
a sfavore del meridione e che quindi, paradossalmente, Pino Aprile è oggettivamente
210
uno dei più accesi antimeridionalisti conseguendo nella pratica ad ottenere il risultato
opposto a quello che sperava ..!!
Pino Aprile avrebbe potuto analizzare e condannare gli atteggiamenti e gli avvenimenti
che hanno effettivamente giocato a mantenere il sud dell’Italia in una situazione di
inferiorità e cioè la politica di clientelismo e di connivenza con le mafie dei governi del
dopo guerra, i tantissimi denari versati nel buco nero della cassa del mezzogiorno e che
sono finiti in mani rapaci di cosche politico delinquenziali anziché creare quelle
infrastrutture cui erano destinati in un disegno, questo sì perverso, di mantenere il sud
come una massa elettorale che per necessità di vita doveva rispondere alle sollecitazioni
dei partiti politici.
Avrebbe potuto testimoniare come i meridionali emigrati al nord, con il trovarsi in un
contesto più favorevole e con migliori opportunità abbiano quasi tutti raggiunto buone,
quando non ottime posizioni sociali dimostrando così che non le persone del sud erano
carenti, ma bensì le situazioni esistenziali ..!!
Avrebbe detto cose note, ma avrebbe detto cose vere, ma ha invece preferito intingere la
penna nell’odio e nel rancore per sfogare una rabbia sterile e stupida!
Forse riuscirà a vendere alcune migliaia di volumi, ma crediamo e speriamo che presto
scomparirà nel limbo dei mediocri perché è un mediocre sia come scrittore che come
uomo, che come italiano!
Alessandro Mezzano
PROMEMORIA PER VELTRONI
Compagno Veltroni,
I telegiornali di oggi 05 Gennaio 2011 ci riportano una sua dichiarazione a proposito della
situazione FIAT e delle pretese che Marchionne avanza per fare gli investimenti promessi
a Mirafiori in cui lei afferma che:”.. per accettare la proposta di Marchionne la condizione è
che venga finalmente applicata anche la divisione degli utili con i dipendenti..”
Vorremmo sommessamente portare alla sua attenzione che quanto da lei richiesto era già
stato realizzato con legge dello Stato in R.S.I. nel 1944, da quel cattivaccio di Benito
Mussolini ( che era andato anche oltre ) ed aveva preso il nome di “Socializzazione delle
imprese”.
I lavoratori, oltre che dividere gli utili dell’impresa, erano presenti nei consigli di
amministrazione e un retaggio di questa presenza si ebbe ancora nel dopo guerra con i
“Consigli di gestione” che la C.G.I.L , il sindacato politicizzato che faceva riferimento al suo
partito di allora, il P.C.I. svendette a Dicembre del 1945 in cambio della scala mobile con il
bel risultato che oggi gli operai non hanno più né i consigli di gestione, né la scala
mobile..!!
Certamente lei ha fatto un bel cambio di opinione da quando, ragazzotto incavolato, urlava
nelle manifestazioni slogan rivoluzionari che rimasero tali dato che lei le palle del
rivoluzionario non le ha mai avute, ma i tempi cambiano, gli interessi personali mutano e
lei ha, questo sì, un fine orecchio per cantare nel coro e restare sempre a galla a dire
niente ed a fare poco!
Negli anni che seguirono è stato il promotore, nella sinistra, di iniziative che sono state
“correnti d’aria” , nei fatti vuote e senza riscontro oltre che di scarso significato,
inanellando una serie di fallimenti politici e massacrando quel poco che restava dell’unità
della sinistra.
Ora deve essere alla disperazione per plagiare così sfacciatamente il Fascismo
repubblicano e proporre una specie di socializzazione della FIAT, tra l’altro copiando
anche un’iniziativa, naturalmente rimasta velleitaria ed interlocutoria del ministro del lavoro
Sacconi che disse le stesse cosa circa un anno fa.
Sembrate dei comici del vecchio avanspettacolo che si rubano le battute..!!
211
Ci dia retta compagno Veltroni, non parli di cose più grandi di lei e continui a discettare sul
sesso degli angeli nel PD dove per altro non troverà cervelli tanto più brillanti del suo
modesto e potrà continuare a galleggiare nel mare grigio dell’insipidezza che più le si
confà..!
Alessandro Mezzano
SOCIALIZZAZIONE 2011
A seguito del dictat di Marchionne per i lavoratori della FIAT, sta prendendo corpo la
proposta dell'ipotesi della partecipazione agli utili ed alla gestione aziendale da parte dei
lavoratori, presente all'articolo 46 della costituzione e mutuata dalla legge del 1944 della
R.S.I. che venne promulgata sotto il nome di "Socializzazione delle imprese".
Prima il ministro del lavoro Sacconi che fece la proposta più di un anno fa, proposta cui
seguì il nulla, il vuoto, il solito dimenticatoio e poi, recentemente, quella di Veltroni che la
spacciò come propria.
Siamo lieti che, dopo 66 anni, anche le menti dei politici nostrani si siano aperte alla
comprensione di un concetto sociale così rivoluzionario che pone il capitale ed il lavoro in
una situazione di sinergia anziché di lotta, ma già vediamo una stortura
nell'interpretazione.
Si vorrebbe affidare ai sindacati la cogestione aziendale dimenticando che i sindacati NON
rappresentano sempre i lavoratori e comunque non tutti i lavoratori mentre il diritto alla
cogestione, in una prospettiva come quella indicata spetterebbe a TUTTI i lavoratori.
In Germania, dove il principio della cogestione con i lavoratori per le aziende più grandi é
già operativa da decenni, sono essi ad eleggere i propri rappresentanti che li
rappresentano nei consigli di amministrazione delle aziende stesse e questi rappresentanti
sono distinti dai rappresentanti sindacali che invece operano esclusivamente a livello
sindacale ( e mai politico ).
Qui in Italia i sindacati, scaduti di importanza e di capacità rappresentativa, vogliono
212
risalire la china e riappropriarsi di un potere che rimpiangono, ma che non spetta loro!
Ma forse, anzi quasi certamente, ci stiamo preoccupando anzi tempo e senza ragione
perché siamo molto, ma molto scettici sul fatto che questo governo sia in grado di vincere
le immancabili resistenze del miope capitalismo italiano e varare una legge intelligente
che risolverebbe molti dei conflitti e dei problemi che agitano da decenni il mondo del
lavoro e quello dell’impresa.
Gli amici industriali di Berlusconi ed i padroni delle “fabbrichette” del nord che osannano e
sostengono Bossi, non capirebbero perché la loro ottusa avidità impedirebbe loro di
comprendere che una tale soluzione sarebbe anche nel loro interesse trasformando la
somma algebrica a risultato zero di due forze sociali avverse in una somma aritmetica a
risultato positivo!
Piccola annotazione: nessuno dei politici che discutono in questi giorni del problema e
nessuno dei giornali e delle TV che ne riportano le cronache hanno il coraggio di dire che
l'idea nacque in R.S.I. per la precisa volontà di Benito Mussolini, ma fanno ipocritamente (
e stupidamente ) finta che si tratti di una idea nuova sbocciata nelle menti di questa classe
politica.
Non importa, " anche le pulci vogliono tossire"..
Alessandro Mezzano
FERMATE WIKILEAKS..!!
Una premessa: noi siamo dalla parte di WIKILEAKS!Lo siamo perché riteniamo che la
trasparenza e la sincerità nei rapporti tra persone, tra gruppi e quindi a maggior ragione tra
Stati sia La Premessa necessaria ad identificare l’onestà degli intenti quale che sia la loro
posizione ideologica e politica, lo siamo perché amiamo la schiettezza ed aborriamo i
comportamenti di coloro che agiscono da puttane e si travestono da “Figlie di Maria”, lo
siamo perché identifichiamo la falsità con la vigliaccheria e la riserva mentale con il
complotto!Non ci piacciono le manovre della diplomazia quando esse sono
sostanzialmente delle truffe alla pubblica opinione e ciò sia perché esse rappresentano
una presa in giro ed un’azione immorale e sia perché quando ci si nasconde dietro alla
menzogna c’è il pericolo concreto che si stia tramando qualche cosa ai danni di coloro ai
quali si sta mentendo. Detto questo, vogliamo denunciare come gli USA, che sono i
principali, se non gli unici bersagli delle attuali rivelazioni di Wikileaks che si basano su
documenti ufficiali e non rinnegabili di quella diplomazia, stiano scatenando una vera e
propria guerra senza limiti ed al di fuori di ogni legalità contro Assange, titolare di
Wilkileaks.Pressioni indebite contro i social networks che in qualche modo hanno a che
fare con il sito di Wilkileaks e contro gli organismi che gestiscono i flussi economici
dell’azienda come per esempio le poste Svizzere, Mastercard, Visa e Paypal, pressioni
indecenti sulla Svezia per ottenere un’eventuale estradizione in America che chiuderebbe
definitivamente la bocca, magari con l’eliminizione fisica ad Assange e tutta una serie di
manovre per fargli il vuoto attorno e bloccare così il cedimento della diga che nascondeva
tutte le malefatte, le menzogne e le ipocrisie dei governi USA degli ultimi anni, quelle
menzogne che hanno coperto la loro politica imperialista e filo sionista che, soprattutto,
era nei fatti ben difforme dall’ufficialità degli atteggiamenti e delle dichiarazioni!Il governo
USA, in preda forse al panico per il timore di quanto non ancora rivelato, agisce senza
nemmeno curarsi di una formale copertura di legittimità, con la prepotenza e la
prosopopea arrogante di una banda di gangsters che lotti, con ogni mezzo per il possesso
di un territorio da sfruttare, smentendo nei fatti il mito di essere la nazione che difende
legalità, democrazia e diritto!Fortunatamente in tanti, tantissimi e preparati si stanno
schierando dalla parte di Wikileaks e contro il governo USA e gruppi agguerriti di Hakers
213
hanno già colpito i centri nevralgici di coloro che conducono questa guerra ( che di questo
si tratta! ) senza quartiere e tantissimi ancora si muovono come pubblica opinione creando
gruppi di pressione che i governi e le parti politiche dovranno ascoltare se non vorranno
perdere quei consensi elettorali che sono la chiave del loro potere politico.Invitiamo tutti, di
qualsiasi idea politica ad unirsi a questo movimento in difesa di Wikileaks che è anche la
difesa della trasparenza, della verità e del diritto di ogni Cittadino a non essere preso per i
fondelli ed a controllare che coloro cui abbiamo affidato il potere lo esercitino nell’ambito
della legalità e delle promesse che ci hanno fatto per ottenere il nostro consenso.
Facciamo vedere che “Il re è nudo”!Non potrà che venirne qualcosa di buono per noi e per
tutta la società..!
Alessandro Mezzano
UN MASCALZONE IMPUNITO
( Storia delle vivende giudiziarie di Berlusconi )
Nonostante la corte costituzionale abbia parzialmente bocciato la legge sul “Legittimo
impedimento”, Silvio Berlusconi non potrà essere giudicato nei tre gradi di giudizio perché
quasi certamente scatterà la prescrizione nei tre o quattro processi ancora pendenti che lo
vedono come imputato.
E’ il risultato di tutta una serie di manovre diversive, dilatorie ed abrogative che, negli anni,
sono state messe in essere dai suoi avvocati, ma soprattutto, da una maggioranza
parlamentare prona ai voleri di un padrone che ha legiferato con una serie infinita di “leggi
ad personam” appositamente studiate per evitare che Berlusconi dovesse presentarsi a
rispondere dinnanzi alla legge per i reati di cui era accusato, così come ogni Cittadino ha il
dovere di fare.
A parte le varie interpretazioni polemiche e dialettiche che in questi giorni ci vengono
regalate dalla varie parti politiche e che, tutte, nascondono un interesse politico che
annebbia l’oggettività dei giudizi, ci sembra di poter trarre, da tutta la sequenza delle
vicende processuali e legislative che riguardano Berlusconi, la considerazione, anzi la
constatazione, che si sera violato uno dei principi più importanti e basilari del diritto e della
costituzione e cioè che “ tutti i Cittadini, indipendentemente dal ceto e dalle funzioni svolte,
sono uguali di fronte alla legge”
A coloro che pretenderebbero una sorta di “Impunità, seppure temporanea” per chi
governa, rispondiamo che ciò non avviene nella gran maggioranza degli stati del mondo e
che sarebbe sufficiente che chi governa fosse onesto e non commettesse reati e per di più
che a noi non piace essere governati da mascalzoni..!!
Qui invece ci troviamo di fronte a vari tentativi, formalmente legittimi, ma moralmente
esecrabili, messi in atto con astuzia e con sprezzo del Diritto, per sfuggire a questo
principio e per evitare che uno specifico Cittadino debba risp0ondere nei tribunali per i
reati commessi.
Ora i processi riprenderanno, ma già si intravede all’orizzonte la ghigliottina della
prescrizione perché nel frattempo il ministero della giustizia, retto dal servile vassallo
Berlusconiano Alfano, ha provveduto a trasferire di sede i giudici che sino a qui avevano
seguito i processi di Berlusconi per cui la gran parte delle procedure, delle rogatorie estere
e degli interrogatori dovranno ripartire da zero procrastinando così di parecchi mesi l’iter
processuale determinando così la maturazione dei tempi di prescrizione..!
Insomma, in conclusione, Berlusconi potrà avere commesso tutti i reati imputatigli, ma ne
uscirà pulito come un giglio seppure moralmente compromesso.
Ma di quest’ultimo aspetto, a lui non potrebbe fregargliene di meno, né, a quanto pare dai
sondaggi, a moltissimi italiani..!!
Alessandro Mezzano
214
Capitalismo e Marxismo
Abbiamo scritto più volte, ma altri con ben altra autorità politica e culturale avevano già
scritto in passato e lo stesso Mussolini aveva affermato, che i nemici del Fascismo sono
essenzialmente due: il marxismo ed il capitalismo che derivano dalla stessa matrice
materialista e che sono l'antitesi del Fascismo stesso che é idealismo, spiritualità,
solidarietà, senso dello Stato e negazione dell'egoismo che si esplicita nel cameratismo e
nell'impersonalità attiva!
Nell'eterna lotta tra il sangue e l'oro, culminata nella seconda guerra mondiale, scatenata
dalle forze giudaico massoniche e che, non a caso, ha visto allearsi le nazioni più
rappresentative del capitalismo internazionale con l'impero comunista, il Fascismo ha
rappresentato il sangue ed i suoi nemici l'oro!
Uno dei due nemici del Fascismo, il comunismo, che pure era uscito vincitore dalla
guerra, é morto per implosione dovuta al fallimento politico, sociale ed economico della
sua dottrina e per quanto abbia ancora degli zombie politici che ne auspicano la rinascita,
non risorgerà mai più proprio perché sono morti i suoi ideali seppelliti da quel fallimento!
Rimane un altro nemico dichiarato che é il liberalcapitalismo che, secondo noi, mostra egli
pure i primi segni di un declino per gli stessi motivi, in senso opposto, che portarono alla
morte del comunismo e comunque é, per chi é veramente Fascista, il nemico da
combattere e da abbattere.
Fa pertanto specie il sentire oggi personaggi che a parole si dichiarano Fascisti, fare
discorsi che nella sostanza sono di appoggio e di adesione al liberalcapitalisnmo
mondialista di cui il governo Belusconi ed il PDL sono in Italia l'espressione, sia per la
politica interna che attuano che per l'adesione alle politiche internazionali degli USA e di
Israele!
E' una schizofrenia politica ed ideologica che fa dubitare della salute mentale di tali
soggetti che non hanno l'elementare capacità di valutare le contraddizioni di essere
Fascista e nello stesso tempo Berlusconiano che é come essere ateo e devoto di S.
Antonio..!!
Dovremmo avere la capacità e la determinazione di scacciare questi individui che fanno
sembrare ( con qualche ragione ) il nostro ambiente politico un patetico raggruppamento di
mentecatti senza capacità di giudizio.
Torniamo ai nostri valori essenziali e dichiariamo che l'abbattimento di ogni forma di
materialismo, marxista o liberalcapitalista, é il nostro obiettivo politico ed il fine della nostra
battaglia ideale!
Non vogliamo un'Italia di sinistra, non vogliamo un'Italia di destra..
Vogliamo un'Italia NAZIONALPOPOLARE..!!
Alessandro Mezzano
FEDERALISMO
Ci siamo, oramai è questione di una manciata di giorni ed il federalismo diventerà legge
dello Stato.
Berlusconi ha trovato una ventina di mercenari che gli garantiscono una maggioranza
parlamentare e quindi non avrà nessuna scusa per negare a Bossi l’unica ragione per la
quale la lega ancora lo sostiene e d’altra parte, senza il sostegno della lega il governo
cadrebbe, la maggioranza sfumerebbe anche dopo altre elezioni anticipate e Berlusconi
215
dovrebbe sostenere subito i suoi processi ed avviarsi a varcare l’ingresso delle patrie
galere.
In compenso, alle prossime elezioni Bossi sarà premiato con un aumento di voti che al
nord non potranno che provenire dal PDL che perderà consensi.
Certamente questa riforma é dunque figlia della situazione processuale di Berlusconi
causata a sua volta dalle tante mascalzonate che egli ha commesso e del ricatto che
Bossi ha saputo tessere garantendogli l’impunità con il suo appoggio al governo in cambio
del federalismo.
Dobbiamo constatare che una forza politica che conta sul piano nazionale una
consistenza che non supera il 10% dei consensi ha ottenuto, per le cause poco pulite
suddette, di realizzare il suo programma politico alla faccia del restante 90% degli
italiani…
Noi, come già affermato più volte in passato, siamo assolutamente contrari al federalismo
ed in specie a questo federalismo leghista che è un federalismo razzista, disgregatore
dell’unità nazionale, egoista e, in un tempo di grandi aggregazioni supernazionali a causa
del rimpicciolimento del “villaggio globale”, anche un po’ stupido, arretrato e sorpassato.
Per noi la Nazione è di per se un valore e, mentre ammettiamo la possibilità di un
decentramento amministrativo che porterebbe ad uno snellimento della burocrazia e ad un
parziale svuotamento dei “carrozzoni” clientelari, non ammettiamo la separazione politica,
culturale ed etnica tra le varie regioni.
Per di più, in tutta la storia del mondo, nel passato il federalismo si è sempre realizzato per
unire realtà diverse e mai per separare realtà già unite.
A parte comunque quelle che sono le nostre convinzioni e scendendo alle conseguenze
pratiche che il federalismo, così com’è concepito dalla lega, porterà, dobbiamo constatare
anche un’incongruenza nel comportamento elettorale dei cittadini del sud Italia.
Perché è pacifico che chi avrà più da rimetterci in questo federalismo sarà il meridione che
vedrà decurtate in modo drastico le proprie entrate con ricadute negative sui servizi,
sull’occupazione già scarsa e sulla creazione delle infrastrutture necessarie a farlo
ripartire.
A questo punto non riusciamo a capire come mai il serbatoio più grande di voti del PDL,
che è alleato di Bossi e succube della lega per quanto riguarda il federalismo, sia proprio
quel sud che dal federalismo avrà così poco da guadagnare..
E come se i tacchini votassero per il Natale..!!
E non ci si venga a dire che una siringa non può costare 1 euro a Torino e 20 euro a
Catania perché per questo tipo di cose non serve il federalismo, basterebbero i carabinieri
e la magistratura se si avesse la volontà politica e civile di usarli..!!
Alessandro Mezzano
"BORDELLO MEDIATICO"
Ieri sera, 24 gennaio, l'ennesimo indecoroso e patetico spettacolo di Berlusconi che, con
la telefonata a Gad Lerner che conduceva "l'infedele", ha dimostrato una volta di più di
essere, oltre che un incapace come capo del governo, anche un cafone, volgare ed un
maniacale affetto da turbe mentali!
Sinceramente noi non avremmo avuto la pazienza di Gad Lerner di ascoltare una così
pesante e triviale sequela di insulti tipo appunto "Bordello mediatico" e gli avremmo chiuso
il telefono in faccia che é l'unico modo di trattare con il fanatismo becero, ignorante e
presuntuoso di comportamenti animaleschi come quelli di Silvio Berlusconi.
Basterebbe che Berlusconi andasse a rispondere nelle sedi opportune alle accuse DI
NATURA PENALE che gli vengono mosse per chiarire se quanto gli viene addebitato sia
la verità o una menzogna, ma Berlusconi sa perfettamente che di non essere in gradi di
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dimostrare la sua innocenza ed é per questo che da anni , con una sequela di leggi,
leggine e provvedimenti vari che i suoi servi gli approvano a scatola chiusa, sfugge a
questo dovere e si rifugia nella polemica, nella menzogna e nell'insulto..!!
Il tragico é che mentre impazza la polemica sui pruriti ( illegittimi quando si tratta di
minorenni..!! ) di Berlusconi, si trascura del tutto il fatto che il PIL cresce solo dell'1,2%
all'anno mentre il debito pubblico cresce del 4% all'anno il che significa che tra una decina
di anni saremmo nelle condizioni della Grecia o dell'Argentina e cioè al fallimento.
Il tutto mentre il governo ed il parlamento si trastullano a discettare sulle puttanelle di quel
vecchio, bavoso satiro di Berlusconi..!
Alessandro Mezzano
SCONFORTO
Veniamo da un’antica militanza neofascista che ci ha visti nelle piazze, nelle scuole, nelle
fabbriche e negli uffici a difendere con caparbio orgoglio, con tenacia e talvolta a rischio
dell’incolumità personale, noi pochi contro una moltitudine, i nostri ideali.
Era una lotta impari, ma l’avversario aveva almeno nella mente un altro ideale, un progetto
di società che, anche se noi lo giudicavamo sbagliato o addirittura inumano, era
comunque dettato dall’impulso altruista di costruire una società migliore per tutti.
Anche allora esistevano i fanatismi, i pregiudizi, i partiti presi e l’odio verso gli avversari
politici, ma almeno la loro chiave di lettura non era il puro egoismo ed il tornaconto
personale, ma il bene comune visto attraverso la lente delle proprie convinzioni!
L’avversario politico, per quanto fosse dura la lotta, poteva anche godere del nostro
rispetto in quanto persona intellettualmente onesta e coerente e rappresentare il concetto
Nietzschiano del “Buon nemico” ..!
Era un’Italia che non ci piaceva ( e gli sviluppi di quelle situazioni ci danno largamente
ragione ) e che criticavamo aspramente in ogni occasione, ma era almeno un’Italia che
non ci dava lo sconforto e la delusione che ci sta dando l’Italia di oggi.
Oggi invece stiamo vivendo una situazione di degrado intellettuale e di anestetizzazione
morale tale da procurarci un acuto senso di sconforto, di nausea e di repulsione.
Una notevolissima massa di Cittadini è ammaliata da un ometto come Silvio Berlusconi
che racchiude in se la summa dei difetti e delle tare morali degli italiani, un uomo che
sgoverna l’Italia da decenni senza mai avere mantenuto le promesse roboanti che ha fatto
man, mano, durante le campagne elettorali, senza mai avere fatto delle riforme
significative per togliere il Paese dal posto di coda, in Europa e nel mondo, in quanto a
sviluppo, a benessere, ad evasione fiscale ed a corruzione!
Un uomo che ha piegato un parlamento succube e servo ad emanare leggi ignobili ed
infami che gridano vendetta ai concetti di diritto e di eguaglianza, solamente per evitare di
dovere rispondere davanti ai tribunali dello Stato di innumerevoli reati comuni da lui
commessi.
Un Uomo che ha una talmente bassa considerazione della Nazione, un così basso senso
dello Stato da esibirsi quale buffone nei consessi internazionali e da esibire in Patria uno
stile di vita che dal licenzioso sconfina nel patologico quando coinvolge ragazzine
minorenni.
Ne è prova evidente la riprovazione anche della chiesa ufficiale che, nonostante il
centrodestra rappresenti anche l’elettorato cattolico, lo ha apertamente criticato e
censurato.
Il fatto che, nonostante tutto ciò ci siano ancora tantissimi Cittadini che, al di là
dell’evidenza, osannano Silvio Berlusconi e lo ritengano degno di governare il Paese, ci
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procura un grande sconforto perché significa che il degrado intellettuale e morale dei
nostri concittadini ha raggiunto limiti mai così bassi, mai così ributtanti!
Non è neppure solamente l’egoismo di una classe di privilegiati che difendono chi fa il loro
personale interesse fregandosene del resto del Paese perché in effetti Berlusconi sta
facendo affondare tutti.
Al di là delle chiacchiere di pochi servizievoli servitori acefali come i La Russa, i Bondi, le
Santanché o i Cicchito, resta il FATTO che il nostro PIL aumenta dello 0,8%/0,9% annuo
mentre il debito pubblico aumenta del 4% il che, se l’aritmetica non è un’opinione, ci sta
velocemente portando verso il fallimento del Paese.
Il rimedio di Berlusconi a questo è, da anni, un mare di chiacchiere, di chiacchiere, di
chiacchiere …!!
Eppure il suo potere è supportato da una parte da una grande massa di stupidi fanatici e
dall’altra da pochi cervelli venduti, senza coscienza, senza pudore e senza moralità!
Ecco come si giustifica il nostro sconforto, la nostra nausea ed il nostro timore per il futuro
di questa Italia che nonostante tutto amiamo!
Alessandro Mezzano
ANTIPURITANESIMO
Giuliano Ferrara ha indetto una manifestazione al teatro Dal Verme di Milano all'insegna
dell'ANTIPURITANESIMO in cui ha difeso il diritto delle puttane di essere puttane ed ha
condannato chi biasima il loro vendersi per profitto tacciandoli di "bigotti e guardoni".
E' facilmente comprensibile se si pensa che Ferrara prima inneggiava al comunismo
Staliniano che mandava i carri armati a schiacciare sotto i cingoli i patrioti Ungheresi e poi
( ma naturalmente solo dopo la caduta del muro di Berlino ) tuonava contro il
comunismo.
E' facilmente comprensibile se si pensa che Ferrara era il grande "sviolinatore" ed
elogiatore di quel gran ladrone di Bettino Craxi quando questi era al comando del Paese e
poi ( ma naturalmente solo dopo che Craxi era latitante ad Hammamet ed il suo potere era
scaduto ) criticava "Tangentopoli".
E' naturale che ognuno difenda i suoi simili...
Ora Ferrara difende a spada tratta Berlusconi..
Sino a quando.....
Alessandro Mezzano
Ps.: se fossimo Berlusconi, ci daremmo una toccatina...!!!
BIPOLARISMO
E’ necessaria una premessa.
Non è certamente quello attuale il nostro Stato ideale basato su di una democrazia
falsamente rappresentativa ( che è in realtà un’oligarchia di gruppi di interessi che non
rappresenta il popolo ) e che si esaurisce in un’espressione di voto ogni 5 anni e con una
qualità del consenso che non è né informata, né consapevole, ma è invece drogata e
suggestionata dalla potenza dei media a disposizione che sfornano idee ed opinioni
preconfezionate ad arte da una corte di esperti venditori di fumo!
Il nostro Stato ideale è uno Stato organico e corporativo, etico e socializzatore, gerarchico
e meritocratico, uno Stato nel quale non ci sia posto per faccendieri, corrotti, fanfaroni,
populisti, mafiosi o amici dei mafiosi, negatori della Patria e dell’unità Nazionale ma che
crei spazi per uomini onesti, solidali e con senso del dovere e dello Stato!
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Detto questo, dobbiamo anche constatare che i tempi per la realizzazione del nostro Stato
ideale non sono ancora maturi e che quindi dobbiamo accontentarci di vivere alla meno
peggio in questa democrazia zoppa.
Ora, in questa democrazia e soprattutto per opera di Silvio Berlusconi, si è introdotto il
principio di un “Bipolarismo” che avrebbe dovuto darci la “Governabilità” e che avrebbe
dovuto semplificare il quadro politico generale riducendo a due o tre il numero dei partiti in
competizione sul modello di altre democrazie come quella USA o quella Inglese.
I risultati ottenuti sono molto diversi e tutti negativi.
1. Il numero dei partiti e dei gruppi parlamentari è sempre molto alto tanto che oggi, tra
piccoli e grandi, se ne contano almeno una decina e quasi e ad ogni piè sospinto se ne
forma uno nuovo.
2. L’attuale situazione di una maggioranza con problemi sia di numeri che di coesione
interna è tutto meno che un esempio della governabilità, per non parlare poi
dell’opposizione, divisa, litigiosa, frammentaria, logorroica ed inconcludente.
3. Si sono fortemente radicalizzate le posizioni dei Cittadini creando un vero e proprio
odio tra le due principali fazioni politiche, odio che non ascolta la ragione e che si basa
solo e sempre sul pregiudizio ed in conseguenza del quale un’abnorme, grandissima
percentuale di Cittadini diserta le urne per disamore alla politica o per condanna di
questo modo indegno di farla.
4. Qualsiasi riforma importante che non fosse non solo condivisa, ma pregiudizialmente
avversata a causa della voluta radicalizzazione delle posizioni, non potrebbe essere
veramente realizzata e quand’anche lo fosse sarebbe poi cancellata dal prossimo
governo di segno opposto in un gioco al massacro che avrebbe come unica vittima il
Paese nel suo insieme. Ne sono una prova i vari referendum abrogativi già proposti
che dovremo presto andare a votare.
Secondo noi non era poi così difficile prevedere come sarebbero andate le cose se si
avesse avuta l’intelligenza di contestualizzare una riforma che funziona in Inghilterra con
l’ambiente italiano.
Perché noi siamo il popolo dei Guelfi e dei Ghibellini e tra i Guelfi, dei Bianchi e dei Neri,
siamo il popolo dei bigotti e dei peccatori, siamo il popolo degli interisti e degli juventini, il
popolo dei nordisti e dei sudisti, insomma siamo il popolo delle contraddizioni esasperate,
delle passioni roventi, dall’esagerato senso di appartenenza ad una fazione e certamente
non siamo un popolo che sia in grado di valutare freddamente, asetticamente e con
obiettivo distacco un qualsiasi governo plebiscitario uscito da un bipolarismo esasperato
per confermarlo o condannarlo secondo parametri di giudizio reali, concreti e oggettivi.
Senza contare poi che l’estremizzazione della semplificazione non giova al chiarimento
delle problematiche ed alla scoperta delle loro soluzioni.
Le problematiche sociali, che sono materie di trattamento dei governi, ma anche quelle di
politica estera ed istituzionale, sono per loro natura complesse e piene di sfaccettature e
pertanto l’apporto di più punti di vista può aiutare ad avere un quadro più completo ed a
trovare risposte più mirate e più articolate.
Noi pensiamo che il vero motivo di Berlusconi nel creare questo bipolarismo sia stata
soprattutto l’intima consapevolezza di non essere in grado, a causa della sua mediocrità
politica, di competere e di vincere su di una rosa di avversari e/o alleati in una logica di
compromessi e di mediazioni che richiederebbero intelligenza, sensibilità e intuizione
mentre se si riduce la lotta a due fazioni e si esaspera, come lui sa fare bene, la rivalità,
allora la demagogia prende il soppravvento e si riesce a trascinare la pubblica opinione
dove meglio aggrada!
Un’ulteriore conferma della volontà di Berlusconi di piegare gli interessi del Paese e le
necessità dei Cittadini al suo interesse personale ed al suo tornaconto lo si può misurare
dalla quantità indecente di Leggi “ad personam” cui egli ha costretto la sua maggioranza
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asservita unicamente per evitare di finire in carcere per reati comuni che nulla hanno a che
fare con la politica!
La fuori uscita di Fini dal PDL ed il successo di Casini e delle stessa lega nell’ambito del
centrodestra così come il successo di Vendola e di Di Pietro nella sinistra, stanno a
dimostrare che i Cittadini ricercano e premiano le sfumature, le diversità e le distinzioni e
non si riconoscono invece in marmellate informi che finiscono per essere senza una vera
definizione, ma solo un pateracchio buono per tutte le malattie!
Riteniamo che oggi, in Italia, la formula politica più logica sarebbe quella di un
pluripartitismo, di votazioni con il proporzionale e di un correttivo premio di maggioranza
che dia alla coalizione più votata la maggioranza parlamentare per avere la governabilità!
Si avrebbe così la molteplicità dei punti di vista e contemporaneamente la governabilità ..!
Alessandro Mezzano
LA BAGGINA ED IL NUOVO “AFFITTOPOLI”
E’ di ieri il nuovo scandalo che investe Milano ( per inciso è al nord leghista, quello che
“lavora e non spreca” che scoppiano la maggior parte degli scandali degli ultimi 30 anni )
con le case del Pio albergo Trivulzio che anziché essere affittate, come da statuto, ai
bisognosi a prezzo modico oppure ai non bisognosi a prezzi di mercato, erano affittati ai
ricchi a prezzi stracciati.
Niente di nuovo sotto il sole in questa italietta governata da ladri, mafiosi e truffatori, ma
vogliamo denunciare ugualmente che quanto avviene a Milano non è altro che la punta di
un iceberg dato che i sintomi svelati da altre inchieste passate hanno svelato che quella di
abusare delle case di proprietà pubblica per regalarle ai vip della politica ed ai loro soci in
affari è una sporca abitudine che ruba denaro ai contribuenti a vantaggio dei soliti noti.
INPS, ENASARCO, ASL, GEPRA e praticamente TUTTI gli enti pubblici proprietari di
immobili in tutta Italia sono coinvolti in questo scandalo che ha anche risvolti più truffaldini
laddove gli immobili sono state dismessi svendendoli a prezzi irrisori rispetto a quelli di
mercato per favorire i soliti raccomandati e sottraendo così ( RUBANDO..!! ) alla comunità
i soldi della differenza!
E’ cosa talmente diffusa e da così tanto tempo, da non potere non essere risaputa dagli
organi di governo che sono quindi complici di questo reato contro la comunità nazionale.
Se poi sono così idioti da non averne notizia nonostante l’evidenza ( ma noi non lo
crediamo! ) sono quanto meno colpevoli di negligenza e di mancato controllo e per questo
dovrebbero essere mandati a casa.
Ecco perché, nonostante le evidenze e nonostante la conoscenza dei reati, nulla è stato
fatto di quanto si poteva con estrema facilità fare per colpire i colpevoli.
Avrebbero dovuto colpire se stessi ..!!
Bastava un semplice e velocissimo confronto tra i data base degli affitti e delle vendite
degli appartamenti di proprietà degli enti pubblici ed i prezzi di mercato delle zone in cui
essi erano ubicati per beccare i disonesti, ma dato che la corruzione è purtroppo uno dei
pilastri sui quali si regge questo Stato, l’abbattere questo pilastro poteva voler dire
abbattere tutto il sistema.
Nell’immediato dopo guerra, un’apposita commissione parlamentare d’inchiesta fu istituita
per indagare sui “profitti del regime Fascista” e dopo sei mesi fu sciolta per mancanza di
materiale d’indagine.
PERCHE’ I FASCISTI NON RUBAVANO ..!!
Poi venne questa repubblica nata dalla resistenza…….
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Alessandro Mezzano
Elogio della coerenza
In tempi andati, ma anche relativamente recenti, non sarebbe stato necessario soffermarsi
ad elogiare una virtù come la coerenza che era considerata come dote normale per tutti gli
individui che vivevano in una società con le proprie regole ed i suoi principi etici e che
faceva riferimento generale a quei valori comunemente accettati come patrimonio di una
civiltà che era il frutto di secoli di tradizione e di evoluzione del pensiero.
Non che non ci fossero anche allora persone che per interesse, per leggerezza o per
semplice stupidità non si comportassero in modi incoerenti rispetto alle proprie convinzioni
dichiarate e che si comportassero come banderuole pronte a mutare direzione ad ogni
mutare dei venti, ma tali comportamenti erano sanzionati dalla pubblica opinione e
condannati dalla pubblica morale che li dichiarava riprovevoli e censurabili.
La vera, grave differenza tra allora ed oggi sta nel fatto che l’incoerenza non è più
considerata un difetto, un peccato verso la società e verso la propria coscienza, ma è
tollerata come una necessità di adeguamento ai cambiamenti delle circostanze della vita
quando addirittura non è considerata una qualità per persone capaci di giostrarsi nelle
vicende della vita e riuscire a trarre da ogni situazione risultati vantaggiosi per la propria
carriera o per le proprie finanze.
Non è una differenza da poco perché significa che c’è stata una generale anestetizzazione
morale che è riuscita ad ottundere le coscienze con uno scivolamento verso una forma di
moderno edonismo che confonde il bene con l’utile ed il giusto con il piacevole
dimenticandosi di concetti come responsabilità e senso del dovere!
La nuova e generalizzata morale dei “furbi” che regolano la propria posizione a seconda
delle convenienze si è insediata anche nelle istituzioni, nel parlamento e nel governo, ha
attecchito nei giornali e nelle TV, nel mondo del lavoro e della cultura ed è diventata uno
degli elementi portanti di questa società allo sbando morale che è restata priva di regole,
di certezze e di valori condivisi!
Insomma c’è stato, in questi ultimi anni, un ribaltamento dei parametri che determinavano
la concezione stessa del bene e del male, del giusto e dell’ingiusto relativizzando dei
concetti che avevano valore assoluto e disancorando il modo di agire delle persone dalle
proprie personali convinzioni, ma assoggettandole invece ad un utilitarismo contingente.
Opportunismo al posto della coerenza, appunto!
Il senso dell’onore, il rispetto di se stessi, la coerenza ai propri convincimenti hanno ceduto
il passo alla furberia, al machiavellismo ed all’opportunismo per trarre a tutti i costi un
vantaggio personale senza badare alla correttezza ed all’onestà intellettuale.
Al di là delle considerazioni di ordine prettamente etiche, questa è una strada socialmente
pericolosa perché esaspera l’individualismo e comprime le relazioni sociali innescando un
circolo vizioso di anarchia morale che può essere preludio al disfacimento della società
civile che ha invece bisogno di un minimo di coesione, di solidarietà e di senso della
comunità.
L’uomo è un animale sociale che ai primordi della sua civiltà, associandosi con altri uomini
per avere maggiori probabilità di sopravvivenza, ha rinunciato a parte della sua libertà in
cambio dei benefici che la comunità gli offriva.
Oggi sembra quasi che egli stia intraprendendo il cammino inverso, in direzione dell’uomo
delle caverne!
Alessandro Mezzano
221
FEMMINISMO OGGI
Una breve premessa: riteniamo che il femminismo, così come si è sviluppato negli anni
scorsi e come ancora si presenta in alcuni filoni estremisti di oggi, sia un’ideologia
discriminatoria del genere umano e come tale la giudichiamo l’espressione di una
minoranza di donne complessate che tentano in ogni modo una sorta di revanscismo
femminile quale risposta ad una situazione sociale di oggettiva diseguaglianza di diritti e
soprattutto di opportunità a scapito delle donne.
L’errore madornale che il femminismo fa è quello di porsi contro l’universo maschile quasi
che in natura il maschio sia costituzionalmente un nemico da combattere anziché un
compagno con il quale convivere nel modo più armonico possibile.
Altra cosa è invece il movimento che lotta per eliminare privilegi, diseguaglianze ed
assurde prevaricazioni sociali che ancora oggi zavorrano la vita sociale e famigliare delle
donne.
In questa lotta anche noi siamo solidali ed associati, non però in quanto maschi, ma in
quanto coprotagonisti nella società in cui viviamo.
Il concetto di base al quale ci si deve ispirare se non si vuole cadere nella logica di una
lotta senza senso e senza sbocchi, è quello che tutti, maschi e femmine, apparteniamo al
genere umano e che se la natura ci ha divisi in due sessi diversi per assicurare la
procreazione e la sopravvivenza della razza, questo non deve portare ad una divisione e
ad un contrasto che sarebbe contro natura, ma fa di tutti noi un unico gruppo che tende al
medesimo scopo esistenziale.
Certamente le circostanze e le contingenze storiche hanno creato nei secoli delle discrasie
sociali che sono sboccate in discriminazioni quasi sempre a svantaggio delle donne ( non
dimentichiamo però che in alcuni casi, tuttora esistenti in certe parti del mondo, vige il
matriarcato anziché il patriarcato ) ma ciò deve essere di stimolo a correggere gli errori e
non a farne altri di segno opposto come certo femminismo moderno vorrebbe!
Cerchiamo, tutti assieme, di sanare i contrasti e le discriminazioni, ma in quanto membri
del genere umano e non in quanto donne o uomini e come tali allarghiamo la nostra lotta
a TUTTE le discriminazioni sociali tra categorie, classi, religioni e razze.
Ribadiamo di non volere minimizzare un problema di discriminazione che ancora oggi
penalizza le donne anche se molti passi avanti si sono fatti per sanare questa situazione,
ma riaffermiamo con forza la stupidità di un’idea che per lottare contro un’ingiustizia,
seppure evidente, finisce per crearne un’altra altrettanto grave e sciocca.
Non gettiamo via il bambino con l’acqua sporca ..!!
Il porci gli uni contro le altre è un grave errore che potrebbe in futuro avere delle
gravissime conseguenze per tutto il genere umano cui tutti, maschi e femmine
apparteniamo e già oggi anche le madri vedono i primi segni di questa follia
nell’insicurezza dei propri figli maschi di fronte ad un’offensiva femminista che tende a
sminuire il maschio per elevare la donna.
Se è vero, come è vero, che l’uomo non è superiore alla donna, è altrettanto vero che la
donna non è superiore all’uomo come sentiamo dire da certe femministe arrabbiate e da
certi uomini stupidi!
L’umanità non è fatta da uomini e donne, ma è fatta da esseri umani tra i quali, senza
distinzione di sesso, ci sono gli intelligenti e gli stupidi, gli egoisti ed i solidali, gli onesti ed i
disonesti.
In natura l’uomo e la donna non sono uguali, ma complementari e questa non è la
conseguenza di una concezione culturale, ma è legge di natura.
Le differenze non debbono essere pretesto per privilegi o predomini, ma debbono essere
sfruttate come delle opportunità per offrire il risultato migliore.
La funzione di una madre non potrà mai essere sostituita da quella di un padre e
viceversa, ma entrambi saranno necessari ed anzi indispensabili per un’educazione ed
una crescita armoniosa ed equilibrata dei figli.
222
Combattiamo con eguale intensità il “machismo” di certi uomini e l’esibizionismo e la
strumentalizzazione sessuali di certe donne!
L’uomo e la donna sono gli elementi essenziali della famiglia e la famiglia è la cellula
fondamentale della società.
Una lotta che renda avversari l’uomo e la donna distruggerà la famiglia e disgregherà la
società!
Alessandro Mezzano
QUALE EUROPA?
Europa: un antico sogno, un progetto di unione dei popoli che hanno forgiato la civiltà del
mondo e che solo le divisioni, in gran parte causate dalle religioni (Papato, investiture,
riforma, controriforma e inquisizione, guerre di religione, ecc.), hanno tenuto divisi,
antagonisti, nemici per molti secoli!
Ora, finalmente, s’intravede uno sbocco verso l’unione organica degli Stati Nazionali
pressati dalle circostanze politiche che vedono il mondo diviso in grandi blocchi ai quali
solo un’Europa unita può contrapporsi per dialogare su di un piano di parità.
Senza l’Europa, gli Europei dovrebbero rassegnarsi ad interpretare un ruolo subalterno e
coloniale sempre più marcato nei riguardi dell’America e dell’Asia e forse, in un domani,
dell’Africa Araba.
Per questo la realizzazione dell’Europa è una necessità che sta spingendo gli Stati membri
a concretizzare un’unione Federale.
E’ questione di tempi e di modi, ma la strada è a senso unico e l’obiettivo è inevitabile!
La vera questione è invece: quale Europa si farà?
La domanda è di natura squisitamente politica nel senso più ampio della parola perché si
tratta di verificare quale impostazione si vuole dare alla federazione degli Stati membri,
quali e quanto ampie autonomie siano previste e quale sia il grado d’integrazione
reciproca di tutte quelle competenze che coinvolgono l’Europa nei confronti degli altri
blocchi.
La risposta sembrerebbe facile e semplice: Il massimo dell’autonomia nelle questioni di
natura locale ed il massimo del centralismo per le questioni di carattere generale ed
internazionale.
Centralizzare per esempio Difesa, Politica estera, Ricerca, Politica monetaria,
Magistratura, Energia e comunicazioni e decentrare assistenza medica e sociale, sviluppo
industriale, commercio, istruzione, trasporti, cultura, polizia e previdenza sociale.
Nella pratica però le cose si complicano perché la sinistra ha una sua visione dell’Europa
dove non c’è posto per le realtà politiche che vogliano salvaguardare le identità Nazionali
dall’eccessivo apporto di un’immigrazione sregolata.
Addirittura, come nel caso dell’Austria, abbiamo assistito ad una “lega delle sinistre
Europee” che ha negato al popolo Austriaco ciò che la sinistra predica come sacro ed
inviolabile e cioè la libertà di scegliersi democraticamente il proprio governo.
Si è arrivati al ricatto politico ed alle sanzioni per annullare, nei fatti, la volontà liberamente
espressa dagli Austriaci e questo in nome di una libertà che per loro è tale solamente se è
la loro libertà..!!
Ora che l’Austria minaccia il veto alle decisioni della Commissione Europea, come arma di
pressione per farsi togliere le sanzioni, la Francia socialcomunista insorge accusando
l’Austria stessa di ricatto e dimostrando una totale mancanza di senso del ridicolo..!
Tanto più che la Francia ha spesso fatto largo uso del veto sulle decisioni dell’ONU, ma
con una sostanziale differenza in quanto mentre all’ONU è sufficiente la maggioranza
semplice per decidere, in Europa, per le decisioni importanti come l’ammissione di nuovi
membri, ci vuole l’unanimità il che include, automaticamente, l’uso del veto quando anche
un solo voto è contrario.
223
Questa è la coerenza di sempre della sinistra….
Così non si fa l’Europa, ma una confederazione sindacale dei
governi delle sinistre.
Una visione dell’Europa in chiave unicamente ideologica è una visione monca, limitativa,
non realistica e quindi destinata all‘insuccesso.
La destra economica, invece, vede l’Europa come una semplice integrazione di economie,
come una maxifusione di aziende per meglio ribattere alla concorrenza.
Insomma l’Europa dei banchieri e dei commercianti come se il benessere dei bilanci fosse
l’unico parametro per misurare l’armonia, la coesione e la civiltà dei popoli!
La nostra Europa è invece quella delle Nazioni, ciascuna con la propria Storia e
soprattutto con la propria cultura e le proprie tradizioni da usarsi come elementi aggreganti
ed integrativi di ognuno dei popoli fino a trasformarli, col passare delle generazioni, in un
popolo unico, con un patrimonio comune che dia a tutti il senso dell’appartenenza ad
un’unica, grande, Patria Europea!
Per questo siamo gelosi custodi delle identità Nazionali e non ci convince il modello di
società multietnica che da molte parti si propone.
Sarebbe come voler trapiantare piante senza radici o su terreni non consoni o ancora,
come trapiantare organi non compatibili in persone malate.
Inevitabilmente si provocherebbe la morte o il rigetto nonostante la buona fede e la buona
volontà.
Con buona pace dei fautori dell’accoglienza a tutti i costi, la solidarietà ai Paesi poveri si fa
in loco…!
La nostra Europa è quella di Drieu la Rochelle, di Evola di Degrelle e di Mussolini.
L’Europa che noi vogliamo è quella per cui hanno combattuto i nostri padri e per la quale
anche noi lotteremo, contro la demagogia delle sinistre e contro la visione utilitaristica del
capitalismo.
Alessandro Mezzano
PARALLELI
Alcuni mesi orsono, non sappiamo più quale imbecille esponente della sinistra nostrana
dichiarò che Berlusconi era il nuovo Mussolini.
A molti il confronto apparirà quantomeno irriverente ed anche a noi dà fastidio paragonare
Berlusconi a Mussolini in quanto è uno sminuire la figura del Duce alla quale siamo da
sempre legati da rispetto, ammirazione ed affetto!
La presenza storica di un grande come Mussolini è sempre isolata!
Il confronto ci servirà ad evidenziare ed enumerare le negatività di un personaggio come
Berlusconi che si vuole presentare all’opinione pubblica come il Salvatore della Patria!
Berlusconi è un piduista, amico di mafiosi, sovvenzionatore del ladro Craxi, buffone
internazionale, circonvenzionatore di minorenni ( acquisto della villa di Arcore ), ecc. ecc.
Berlusconi è stato ed è inquisito per reati infamanti come corruzione, costituzione illecita di
fondi all’estero per gestire i pagamenti ai corrotti, falsi in bilancio, correità mafiosa,
subornazione di testimoni, falso in bilancio, corruzione di minorenni, ecc.
Mussolini fu a suo tempo inquisito e condannato unicamente per atti politici rivoluzionari
che implicavano azioni con rischio personale e mai per questioni di denaro.
Berlusconi ha come progetti lo sviluppo del mondialismo finanziario che sta rendendo i
ricchi più ricchi ed i poveri più poveri, il principio di tendere sempre al massimo profitto
economico a costo di passare attraverso lo smantellamento dello Stato sociale e
sorvolando sui danni ambientali ed il privilegiare l’economia sulla politica, il denaro
sull’Uomo.
224
Mussolini ha promosso i valori Nazionali nel contesto della civiltà Europea Occidentale
difendendo tradizioni, storia e civiltà di questi popoli, ha aperto la terza via tra gli interessi
dei ricchi e quelli dei poveri trasformando le lotte di classe in sinergie che hanno culminato
con la Socializzazione dove si portarono gli operai nei consigli d’amministrazione delle
aziende.
Berlusconi vuole realizzare il modello sociale USA dove non esiste la parola solidarietà
sociale e dove chi non ha soldi è abbandonato a se stesso quasi fosse una persona da
rottamare, dove non esiste sicurezza sul posto di lavoro e spesso, nei sindacati, ci sono
addirittura commistioni mafiose.
Mussolini ha creato in Italia tutto il blocco delle Leggi Sociali che sono tra le più avanzate
del mondo e che comunque costituiscono le basi della legislazione sociale di cui, ancor
oggi, usufruiscono i Cittadini (INPS, Cassa malattia, Assegni famigliari, maternità ed
infanzia, riduzione settimana lavorativa, INAIL, socializzazione, ecc.).
Berlusconi ostenta ricchezza e potere.
Mussolini è sempre vissuto solo del suo stipendio limitando le ambizioni della famiglia, non
ha mai posseduto nulla ed, alla sua morte, quando fu appeso per i piedi a piazzale Loreto,
dalle sue tasche non cadde un centesimo non suo.
Berlusconi acquisisce consensi distribuendo denaro, potere e favori e soprattutto anziché
convincere, condiziona con il martellamento della propaganda pubblicitaria dalle sue tre
reti televisive.
Mussolini acquisì consensi in tutto il mondo con il carisma della sua persona, con
l’originalità rivoluzionaria delle sue idee e soprattutto con i risultati pratici delle sue azioni
che lasciarono un forte segno nella società.
E noi dovremmo “sdoganarci” abiurando Mussolini e le sue opere per allearci con la Forza
Italia di Berlusconi…???
Noi che siamo gli eredi di un grande DUCE di cui la Storia parla e continuerà a parlare
nonostante l’ostracismo della cultura resistenziale dovremmo aggregarci al nano ridens di
Forza Italia?
Ma ci facciano il piacere..!!
Alessandro Mezzano
PUNTUALIZZAZIONI
-Il buon ministro Maroni ha negato di aggregare le elezioni amministrative con i
referendum con il preciso intento di cercare di non fare raggiungere i "quorum" a questi
ultimi. A parte l'evidente paura del voto democratico dei cittadini che la dice lunga sulla
effettiva democrazia di certa parte politica che a parole si riempie la bocca di
"democrazia" e nei fatti la ignora e la sbeffeggia, questo scherzo costerà ai Cittadini
350.000.000 di euro per la doppia votazione che si svolgerà una decina di giorni dopo
la prima ed il tutto in un periodo di crisi e nonostante il "rigore" del ministro Tremonti
che, se serve a Berlusconi, allarga le corde della borsa....
-La lega é quella che al tempo di "Tangentopoli" andava in parlamento agitando i cappi
scorsoi ed é la stessa che oggi appoggia la richiesta di ripristino dell'Immunità
parlamentare per salvare Silvio Berlusconi dai processi per reti comuni di cui é
imputato. Il popolo leghista é lo stesso che inneggiava alla forca e che oggi trangugia
senza problemi la richiesta del PDL di ridare impunità ai parlamentari che in passato
abusarono dell'immunità negando l'autorizzazione a procedere non per reati attinenti
l'attività politica, ma per reati come assegni a vuoto, truffa, violenza privata, furto, ecc.
ecc. ecc. SONO UNA MASSA DI PECORONI E DI COGLIONI ..!!
225
-Il federalismo, così come é concepito dalla lega in chiave punitiva per il sud, oltre che
cinico, razzista ed egoista é anche cretino. Difatti, in tempi medi, il sud penalizzato e
senza risorse non rimarrà a morire di fame, ma si riverserà verso le regioni ricche del
nord in una massiccia emigrazione interna al cui confronto quella del primo dopo
guerra sembrerà uno scherzo. La "Padania" si riempirà di "terroni" che sottrarranno
con i bassi costi dei salari, posti di lavoro ai settentrionali con grande soddisfazione e
gioia del popolo leghista che come sempre dimostra un’assoluta inadeguatezza
intellettuale ed una grande deficienza mentale sia nei suoi capi che nel suo popolo...!!!
Alessandro Mezzano
FACCE DI BRONZO
Certo, ci vuole una bella faccia di bronzo come quella di Ignazio La Russa per
commemorare il fascista Almirante.
Egli ha definito Fini Iscariota "uno che ha sbagliato" ed ha ragione, anzi per noi Fini
iscariota é un giuda traditore ed una puttana politica, ma certamente non é meglio Ignazio
La Russa che da neofascista che era quando come dirigente della gioventù missina di
Milano faceva discorsi al limite dell'apologia del Fascismo é diventato, prima a Fiuggi con
Fini Iscariota e poi nel PDL con l'amico dei mafiosi Berlusconi, antifascista dichiarato,
filosionista, liberalcapitalista e servo USA!
Tutte cose che non erano certissimamente nelle corde del fascista Almirante e che sono
l'antitesi del Fascismo!
Ci rendiamo conto che la pochezza morale, la sete di potere e di denaro, la sfrenata
ambizione personale unite ad una propensione per il meretricio politico abbiano potuto
spingere Ignazio La Russa sulla strada che ha percorso da neofascista a Berlusconiano di
ferro, ma vorremmo che non avesse almeno la spudoratezza di sporcare la memoria di
Giorgio Almirante con una sua commemorazione che non può che suonare falsa,
bugiarda, ipocrita e tesa solamente a raccattare quei voti di qualche rincoglionito
"camerata" che non ha ancora capito di quale pasta marcia siano fatti gli ex Missini passati
nella corte dei miracoli del presidente del Bunga Bunga Berlusconi!
Marzo 2011
226
Alessandro Mezzano
RIFORMA DELLA GIUSTIZIA
Quando si parla di giustizia si suppone che l’argomento riguardi quello che deve essere
compreso nella tradizione del diritto della nostra civiltà giuridica e che sia giusto per tutti i
cittadini.
Ogni cosa che esuli da questi parametri è di per se stessa un pretesto per raggiungere
altri obiettivi diversi dalla giustizia e pertanto illeciti e fraudolenti.
Ed allora consideriamo gli elementi portati a nostra conoscenza, contenuti nella proposta
di legge costituzionale proposta dal governo di Silvio Berlusconi e che va sotto il nome di
“Riforma della giustizia” che Berlusconi definisce “Epocale”.
- E’ giusto eliminare l’obbligatorietà dell’azione penale lasciando all’arbitrio del parlamento
di stabilire quali reati siano da perseguire e quali invece si debbano lasciare correre?
- E’ giusto che se la legge dello Stato censura e condanna alcuni comportamenti come
reati essi possano non essere perseguiti perché il parlamento decide che quelle leggi non
debbono praticamente essere ottemperate, magari per favorire qualche personaggio
importante che quei reati ha commesso?
- E’ giusto che la corte costituzionale risulti nominata al 50% anziché per un terzo come
ora, dal governo che così potrebbe godere di una situazione di favore e di privilegio nelle
votazioni che decidono sulla costituzionalità degli atti e delle leggi promulgate da quello
stesso governo?
- E’ giusto dividere la carriera tra PM e giudici in modo da impedire per tutta la vita ai primi
di essere promossi all’incarico più prestigioso e nello stesso tempo mettere i PM sotto il
controllo del governo in modo da pregiudicarne l’indipendenza e di condizionarne l’azione
quando essa disturbasse membri influenti del governo per reati commessi?
- E’ giusto che le carriere dei giudici siano sottoposte a concorsi, sapendo, come
sappiamo, come vanno in Italia i concorsi che sono nelle mani dei potenti di turno e che
quindi condizioneranno la carriera dei giudici in base alla loro benevolenza verso il potere?
- E’ giusto che “Al ministro della Giustizia venga riconosciuta la possibilità di promuovere
azioni disciplinari non solo contro provvedimenti abnormi, come già avviene, ma anche
contro interpretazioni sgradite” ?
- E’ giusto che sia vietata ai magistrati l’iscrizione a partiti politici e pure la partecipazione
ad attività di centri politici o affaristici violando così diversi articoli della costituzione
italiana, della carta dei diritti fondamentali della UE e della carta dei diritti dell’uomo
dell’ONU?
- E’ giusto che La polizia giudiziaria non sia più alle dipendenze dei PM per le indagini, ma
che dipenda dai vari ministeri e quindi dal governo che ne indirizzerà le indagini laddove
esse non coinvolgano membri del governo e uomini del potere?
- E’ giusto che le intercettazioni telefoniche siano ampiamente limitate e che per farle si
debba già avere “Certezza di reato” e cioè si debba essere nella situazione in cui esse non
servono più, mentre il loro scopo è quello di scoprire se un sospetto di reato può essere
confermato?
Potremmo proseguire per pagine e pagine ad elencare una serie infinita di provvedimenti
che mirano tutti solamente a tenere fuori dai guai Berlusconi ed a permettere a questa
marcia confraternita del potere mafioso e massonico di farsi gli affaracci suoi in una sorta
di ovattata impunità a causa dei mille impedimenti e laccioli che legheranno le mani alla
giustizia.
Questa riforma non si deve chiamare della giustizia, ma dell’ingiustizia e dell’arbitrio ed è
un’infamia che dovremo bocciare quando saremo chiamati a giudicarla nell’inevitabile
referendum!!
227
Marzo 2011
Alessandro Mezzano
DISCREZIONALITA’ DELL’AZIONE PENALE
Tra le tante soavi imbecillità che circolano in questi giorni tra le file del PDL a proposito
della “riforma epocale della giustizia” c’è quella della necessità di rendere l’azione penale
dei PM, non più obbligatoria come vorrebbe la logica, ma sottoposta alla discrezionalità
del parlamento.
L’on Straguadagno sosteneva, in una trasmissione sulla 7, che essa viene già applicata
perché, per esempio, le denuncie dei furti d’auto servono solamente a far risarcire il danno
dalle assicurazioni, ma che non vengono neppure svolte le indagini per il recupero del
maltolto e la punizione dei colpevoli.
Con questa maliziosa stupidaggine, l’on Straguadagno avrebbe voluto contrabbandare il
concetto che, dato che non è possibile in pratica perseguire tutti i reati, il parlamento
avrebbe deciso quali perseguire e quali no.
A parte la considerazione che un tale concetto implica affermare che la legge non è
uguale per tutti ( il che è di per se una bestemmia giuridica e costituzionale ) ci pare che ci
voglia una grande faccia di bronzo come solo l’On. Straguadagno ha per farci credere che
il parlamento non farebbe delle scelte per coprire quei reati che interessano la nostra
corrottissima classe politica.
Quella classe politica che in passato, quando vigeva l’immunità parlamentare ed era
necessaria “l’autorizzazione a procedere” per incriminare un parlamentare anche per Reati
comuni e non attinenti alla sua funzione, negò tale autorizzazione per reati come furto,
assegni a vuoto, truffa, violenza privata, ecc. ecc. ecc. tanto da stabilire, al posto
dell’immunità parlamentare, una vera e propria impunità!
Insomma, in pratica, si stabilisce che certe azioni siano reato, ma poi si dà la licenza di
commetterli data la non perseguibilità degli stessi. ….!
Di più, conoscendo la nostra classe politica, le tante leggi “ad personam” fatte solamente
per favorire Berlusconi e conoscendo la propensione di tanti personaggi della politica a
comportarsi come mascalzoni, dovremmo veramente fidarci che il parlamento non farebbe
una selezione dei reati da perseguire che escluderebbe qui reati per i quali essi stessi
sono indagati?
Non è un processo alle intenzioni, ma solamente un prendere nota dei comportamenti
passati per prevederne quelli futuri, il che è semplice buon senso.
Perché invece non Informatizzare veramente i tribunali, trasmettere gli atti per posta
certificata anziché far fare le notifiche a mano dall’ufficiale giudiziario, trasformare le
sanzioni penali in amministrative per i piccoli reati in modo da liberare i tribunali di un bel
60%-70% dell’intasamento che oggi li paralizza e snellendo così procedure ed iter e
dando ai Cittadini la possibilità di veder le cause che li riguardano andare a buon fine in
tempi accettabili così come avviene nel resto del mondo civile?
Perché non prevedere, fatte salve tutte le garanzie, a che nei processi la difesa non abbia
più come ora la possibilità di appellarsi a dettagli insignificanti e formali per ottenere rinvii
su rinvii con il solo scopo di allungare i tempi processuali sino alla prescrizione finale
quando essa è l’alternativa ad un’impossibile assoluzione?
Queste ed altre sarebbero riforme efficaci ed a bassissimo costo, ma l’obiettivo di questo
governo e di questa maggioranza ad esso asservita non è quello di migliorare la giustizia,
ma bensì di addomesticarla ai comodi di Berlusconi e di una classe politica corrotta!
Svegliatevi gente e non fatevi abbindolare dagli incantatori di serpenti …!!!
Alessandro Mezzano
228
EUGENIO SCALFARI
( Storia di un mito democratico )
Nasce a Civitavecchia il 6 Aprile 1924
Come giornalista esordisce come redattore di “Roma Fascista”, giornale dei GUF ( Gruppi
Fascisti Universitari) di cui nel 1942 diventa caporedattore e con la rivista “Nuovo
Occidente” diretta dallo squadrista Giuseppe Fanelli.
Scrive articoli di spudorato elogio al Duce e di smaccato razzismo antisemita.
Nel 1943, quando le cose per il Fascismo si stanno mettendo male e la guerra sembra
persa, ha una “illuminazione sulla via di Damasco” e diventa, dall’oggi al domani,
antifascista senza entrare però nella resistenza, (riparò con i genitori in Calabria, a Vibo
Valentia, in una proprietà degli Scalfari.) ma salvando, per coincidenza, la pelle e la
carriera.
Nel primo dopo guerra è con il partito liberale.
Nel 1950 sposa la figlia di Giulio De Benedetti.
Nel 1955, seconda “illuminazione”, partecipa alla fondazione del partito radicale e diventa
direttore de L’espresso.
Nel 1963, terza “Illuminazione” ed entra nel Partito Socialista diventando consigliere
comunale di Milano e poi deputato ( 5° legislatura).
Nel 1976 fonda il quotidiano la Repubblica, che debutta nelle edicole il 14 gennaio di
quell'anno.
L'operazione, attuata con il gruppo L'Espresso e la Mondadori, apre una nuova pagina del
giornalismo italiano.
L'assetto proprietario di Repubblica registra negli anni Ottanta consolidamenti della
posizione dello stesso Scalfari e l'ingresso di Carlo De Benedetti.
Nel PSI entra in competizione con Bettino Craxi, ne ha la peggio e, guarda caso, ha la sua
quarta “illuminazione” diventandone il nemico giurato ed il cane da caccia sino a
Tangentopoli.
Nota: Il 7 agosto 1970 l'allora deputato socialista Eugenio Scalfari avrebbe detto al vigile
urbano Gianfranco Baroni di Milano, che gli contestava una contravvenzione: "Sarebbe
meglio che lei facesse una cura ricostituente anziché contravvenzioni, perché lei non sa
chi sono io. Io sono l'Onorevole Scalfari". L'episodio fu riferito dall'Onorevole Giuseppe
Tatarella.
Alessandro Mezzano
229
17 MARZO 2011, 150° DELL’UNITA’ D’ITALIA
Il 17 Marzo 2011 è la data in cui ricorre il 150° anniversario dell’unità d’Italia e sarà festa
nazionale.
Dalla “Notte tricolore” di Roma ai festeggiamenti di Bari e di tutte le città italiane.
Lo sarà per tutti?
Certamente lo sarà per coloro che non hanno remore di natura separatista motivate da un
cinico e becero egoismo e di natura razzista ancora più stupida visto che il cuore della
cultura italiana, sia per tradizione che per collocazione attuale non sta certamente al nord
dove alligna il movimento della Lega che è l’unica forza ostile all’unità d’Italia.
Tanto per chiarire, chi scrive è nativo di Torino e quindi la nostra non è una difesa d’ufficio
del meridione, ma dell’italianità perché per noi tutti gli italiani sono fratelli dal Brennero a
Lampedusa.
Certo, ci sono dei fratelli che hanno dei difetti e noi non manchiamo di segnalarli ed anche
di rinfacciarli, ma con lo spirito con il quale lo rinfacceremmo in famiglia, con rabbia, ma
con affetto e soprattutto con la voglia di vedervi porre rimedio perché li consideriamo il
nostro stesso sangue!
Non consideriamo invece nostri fratelli tutti coloro che non si riconoscono nell’Italia unita,
dai “crucchi” dell’alto Adige ai leghisti della cosiddetta Padania, realtà esistente solo nelle
menti bacate di Bossi e dei leghisti dato che tra un piemontese ed un veneto non ci sono
più affinità, né ci sono maggiori differenze culturali che tra un lombardo ed un abruzzese o
tra un emiliano ed un pugliese!
Certo, a fare leva sull’egoismo e sull’ignoranza si trovano sempre dei clienti anche perché
“la madre dei cretini è sempre incinta”, ma non a caso essi sono una minoranza tra la
totalità degli italiani così come sono minoranza, seppure consistente, anche al nord dove
hanno le loro radici.
Ma non guastiamoci il fegato con il raglio di quattro asini e pensiamo invece a fare festa
per ricordare che, dopo secoli di divisioni volute dalla chiesa e delle grandi potenze
straniere, finalmente, per i sacrifici, l’intelligenza, la tenacia e l’amore di tanti patrioti di tutti
i ceti sociali, l’Italia è tornata ad essere una terra di fratelli sotto un’unica bandiera!
Il sangue che Piemontesi assieme a Siciliani, Lombardi assieme a Campani, Veneti
assieme a Pugliesi, Emiliani assieme a Calabresi hanno poi versato in nome dell’Italia
nelle varie guerre in Patria ed all’estero sono un cemento che nessuno potrà mai
frantumare e che resisterà alle chiacchiere idiote di coloro che il 17 Marzo non
festeggeranno!
Per noi la Patria italiana è quella:
Della stessa Storia
Di un’unica Cultura (che gli anti-Nazionalisti non conoscono per colpa della loro
ignoranza)
Di Macchiavelli, Michelangelo,Volta, Marconi, Pirandello, Dante, Giotto, Vivaldi,
Lorenzo de’Medici, Fermi , Croce, Verdi, Puccini, G.Cesare, Cavour, S.Francesco,
Leonardo da Vinci, Claudio Abbado, ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc.
Degli Alpini, dei legionari della X°Mas che si sacrificarono per fermare Tito, dei soldati
di Torino e di Catanzaro che insieme combatterono e morirono nel nome dell’Italia, sul
suolo della comune Patria e d in terre sconosciute ed estranee.
Della stessa lingua, della stessa cultura che derivano da un’unica matrice e che tutti ci
affratella al di là delle differenze di credo religioso o politico e che all’estero ci fa
sentire come appartenenti ad una comunità, che ci fa sentire affini tra di noi più che
con coloro che Italiani non sono.
Dell’unità di gusti, di emozioni, di cielo, di colori, di sapori di quanto insomma ci fa
sentire a casa se siamo qui ed estranei se siamo all’estero.
230
Dell’orgoglio provato nel pensare di essere conterranei di uomini che hanno contribuito
in modo determinante allo sviluppo della civiltà umana.
Ecco perché noi il 17 Marzo festeggeremo con orgoglio e con commozione il 150°
anniversario dell’unità d’Italia, magari dimenticando, per carità di Patria, che quei
comunisti che oggi girano con la coccarda tricolore, negli anni 50 e 60 ci aggredivano
quando noi sventolavamo quello stesso tricolore nei nostri cortei!
Alessandro Mezzano
BRIGANTAGGIO, UN FALSO MITO
Da più parti, specie in questo scorcio di secolo che vede il 150° anniversario dell’unità
d’Italia, si è fraudolentemente cercato di fare passare la tesi che il brigantaggio
meridionale nacque solo dopo la sconfitta dei Borboni e che quindi esso fu niente altro che
un “movimento di resistenza” agli invasori Piemontesi.
Cominciamo con il definire il fenomeno del brigantaggio.
Briganti erano gruppi o bande armate che vivevano di razzie e di estorsioni esercitando
violenze ed assassinii nel territorio.
Quanto alle origini storiche del brigantaggio riportiamo le notizie ricavate da WIKIPEDIA:
Impero Romano
Si inizia a parlare di brigantaggio già nell'antica Roma, quando a Taranto intorno al 185
a.C. avvenne un'insurrezione sociale composta perlopiù da pastori, che arrivarono a
formare vere e proprie bande.[7] Per risolvere la questione, il pretore Lucio Postumio
Tempsano attuò una dura repressione in cui furono condannati circa 7.000 rivoltosi, alcuni
furono giustiziati e altri riuscirono a fuggire.[8] Anche Lucio Cornelio Silla prese
provvedimenti contro i briganti (a quel tempo chiamati sicari o latrones)[9] con la
promulgazione della Lex Cornelia de sicariis nel 81 a.C., che prevedeva pene capitali
come la crocifissione e l'esposizione alle belve (ad bestias).[9]Giulio Cesare affidò nel 35
a.C. al pretore Gaio Calvisio Sabino il compito di combattere con decisione il brigantaggio
che infestava durante il suo impero.[10] Nel 26 a.C., Ottaviano Augusto combatté le rivolte
brigantesche in Spagna dove agiva Corocotta, un legittimista della Cantabria,
Medioevo
In età medievale il brigantaggio si sviluppò in particolar modo nell'Italia centro
settentrionale. Si formarono bande composte non solo da comuni banditi ma anche da
avversari politici o persone agiate che venivano cacciati dalla loro residenza per subire la
confisca dei loro patrimoni.[12] Per sopravvivere queste persone furono costrette a darsi
alla macchia, aggredendo mercanti e viaggiatori.Nella seconda metà del XIV secolo, si
registrarono numerose attività di banditismo nel cassinate, ad opera di briganti come
Jacopo Papone da Pignataro e Simeone da San Germano, i quali, con azioni vessatorie e
spoliazioni, perseguitarono le popolazioni locali. In Toscana operò Ghino di Tacco
Età moderna
Nella seconda metà del cinquecento, operò nell'Italia centrale e meridionale il brigante
abruzzese Marco Sciarra, che, riuscendo a raccogliere circa un migliaio di uomini, compì
scorrerie e assalti, inimicandosi sia gli spagnoli che lo stato della Chiesa. Nello stesso
periodo agiva Alfonso Piccolomini, un nobile appartenente ad un'illustre famiglia senese
che scelse la strada del brigantaggio per combattere lo stato Pontificio, raccogliendo
intorno a sé persone misere e compiendo atti fuorilegge tra Umbria, Marche e Lazio. Altre
231
bande alla fine del Cinquecento operarono in Italia Centrale capeggiate da Battistello da
Fermo, Francesco Marocco, Giulio Pezzola e Bartolomeo Vallante
Età napoleonica
Il brigantaggio venne fortemente combattuto nel periodo napoleonico
Tra i rivoltosi si distinsero il cardinale Fabrizio Ruffo e Fra Diavolo, un pluriomicida che
accettò di combattere le truppe francesi in cambio di una commutazione della pena.
Durante il decennio francese, vennero attuate dure repressioni contro i briganti, soprattutto
in Basilicata e Calabria
Il massacro di Lauria fu probabilmente il più feroce, in cui circa 1.000 persone furono
trucidate per ordine di Massena
Durante il regno di Gioacchino Murat, è nota l'opera repressiva del brigantaggio calabrolucano da parte del colonnello francese Charles Antoine Manhès, ricordato da Pietro
Colletta per i suoi metodi violenti e crudeli. La particolare avversione dei francesi nei
confronti del brigantaggio, era dovuta all'utilizzo di queste bande da parte dei nobili
latifondisti allo scopo di mantenere i loro contadini in uno stato di profonda
sottomissione, al tempo paragonabile alla schiavitù
Regno borbonico
Ancor prima dell'invasione francese nel Regno di Napoli, nei territori del regno borbonico vi
furono episodi di brigantaggio. È il caso di Angelo Duca (noto come Angiolillo) che si
distinse con azioni di banditismo tra Campania, Basilicata e Puglia
In seguito alla seconda restaurazione borbonica, il re Ferdinando I attuò una campagna
repressiva nei confronti delle bande di briganti, attraverso l'opera del generale Richard
Church, come nel caso di Papa Ciro, brigante delle Murge[20]. Il sovrano borbonico, in
particolare nell'aprile 1816, aveva infatti emanato un decreto per lo sterminio dei briganti
che infestavano Calabria, Molise, Basilicata e Capitanata, conferendo speciali poteri ai
vertici dell'esercito[21].
Il fenomeno interessò in generale tutta la durata della permanenza della dinastia
borbonica sul trono napoletano:[22] ancora nell'ottobre 1859, pochi mesi prima della fine del
Regno delle Due Sicilie, il re Francesco II conferì a Emanuele Caracciolo, comandante in
seconda della gendarmeria, destinato nelle tre Calabrie, il potere di arrestare e far
processare coloro che si erano macchiati del reato di brigantaggio[23].
Stato pontificio
Stefano Pelloni, detto il Passatore, fu un noto brigante dello Stato pontificio
particolarmente attivo in Romagna nella prima meta' del secolo XIX, finendo ucciso in uno
scontro con le truppe papaline a Russi nel 1851. Altro brigante popolare fu Antonio
Gasbarrone detto Gasperone il cui aiutante Tommaso Transerici fu l'artefice del tentato
sequestro di Luciano Bonaparte dalla sua villa tuscolana in Frascati nel 1817.
Risorgimento
232
I briganti del periodo erano principalmente persone di umile estrazione sociale ed ex
soldati dell'esercito delle Due Sicilie, la loro rivolta fu incoraggiata e sostenuta dal governo
borbonico in esilio, dal clero e da movimenti esteri come i carlisti spagnoli. Numerosi
furono i briganti del periodo che passarono alla storia. Carmine "Donatello" Crocco,
originario di Rionero in Vulture (Basilicata), fu uno dei più famosi briganti di quel periodo.
Egli riuscì a radunare sotto il suo comando circa duemila uomini, compiendo scorribande
tra Basilicata, Campania, Molise e Puglia,[32] affiancato da luogotenenti come Ninco Nanco
e Giuseppe Caruso.
Da menzionare è anche il campano Cosimo Giordano, brigante di Cerreto Sannita che
divenne noto per aver organizzato una strage ai danni di alcuni soldati del regio esercito,
accadimento che porterà in seguito al massacro di Pontelandolfo e Casalduni. Altri noti
furono Luigi "Chiavone" Alonzi, che agì tra l'ex Regno borbonico e lo Stato Pontificio, e
Michele "Colonnello" Caruso, uno dei più temibili briganti che operarono in Capitanata.
Anche le donne parteciparono attivamente alle rivolte postunitarie, come le brigantesse
Filomena Pennacchio, Michelina Di Cesare, Maria Maddalena De Lellis e Maria Oliverio.
Per acquietare la ribellione meridionale, furono necessari massicci rinforzi militari e
promulgazioni di norme speciali (come la legge Pica), dando origine uno scontro che
porterà migliaia di morti. La repressione del brigantaggio postunitario fu molto cruenta e fu
condotta da militari come Enrico Cialdini, Alfonso La Marmora, Pietro Fumel, Raffaele
Cadorna e Ferdinando Pinelli, che destarono polemiche per i metodi impiegati.
Metà ottocento e inizi novecento
Fenomeni di brigantaggio, seppur di diversa natura da quelli che coinvolsero l'Italia
meridionale a seguito dell'annessione al regno sabaudo, si svilupparono o continuarono
ad essere presenti in diverse regioni d'Italia tra la seconda metà dell'Ottocento e i primi
anni del Novecento.
In Maremma, area a cavallo tra la Toscana e il Lazio le cause erano da ricercare ad un
forte malcontento che si era diffuso nella popolazione, nei primi anni dopo l'Unità d'Italia,
quando vennero interrotti, per un certo periodo di tempo, i grandi lavori di bonifica idraulica
e la riforma fondiaria. Tutto ciò determinò un nascente sentimento nostalgico diffuso per le
precedenti politiche dei Lorena che, nelle campagne, fu terreno fertile per la diffusione del
fenomeno del brigantaggio.
In Sicilia l’ultimo fenomeno di brigantaggio fu quello di Salvatore Giuliano al servizio dei
grandi latifondisti e del movimento separatista da essi controllato contro le rivendicazioni
popolari.
Come si vede, il volere ridurre il fenomeno del brigantaggio unicamente ad una “guerra di
resistenza” contro lo stato unitario, non più piemontese, ma italiano, è un’enorme e palese
menzogna storica di chi si serve di un tale pretesto per rinnegare l’Italia e soprattutto per
giustificare l’arretratezza del mezzogiorno in chiave storico-politica ed è un tentativo
ridicolo e patetico di ottenere consensi con mezzi fraudolenti!
Metodo questo, tipico di una mentalità meschina, rancorosa e inconsciamente convinta
della propria pochezza d’animo!
E’ pur vero che molti reduci Borbonici si unirono alle bande dei briganti, ma questa, se
mai, è una macchia sul loro onore che fu infangato dall’essere passati da soldati a briganti
che razziavano, estorcevano ed assassinavano!
233
Se mai la genesi e lo sviluppo del brigantaggio così come descritto da WIKIPEDIA porta a
concludere che esso, per la sua natura violenta e per la connessione con i grandi
latifondisti, fu il seme della mafia sviluppatasi poi in epoca più moderna.
Certo, la repressione fu dura e probabilmente eccessiva, ma la si deve contestualizzare
nel periodo storico in cui avvenne che non era così garantista, legalitario e liberale come
quello di oggi e se questa contestualizzazione non viene fatta è solo per ignoranza e
malafede!
Indubbiamente ci furono, da parte del governo piemontese e della borghesia una
trascuratezza e forme di privilegio che però non furono cos’ grandi come si vuole far
credere stante che la Lombardia, per esempio, anch’essa annessa allo stato Italiano non
ebbe quella crisi economica che colpì invece il mezzogiorno.
Ma tutto ciò non c’entra niente con il brigantaggio che fu e resta un fenomeno di
delinquenza comune!
Alessandro Mezzano
Forza Nuova, Fascismo vero o fasullo?
A vedere i comportamenti ed a sentire i pronunciamenti politici che Forza Nuova esprime
di volta in volta pare quasi di percepire, sotto una superficie apparentemente di matrice
Fascista, un certo non so che di strano e di subdolo che non ci convince e che risveglia in
noi antichi sopiti sospetti di manovre curiali tendenti a snaturare la cristallina fede fascista
per diluirla e snaturarla sino ad arrivare, alla fine, a trasformarla in qualche cosa di diverso
o persino di antitetico.
E’ una sensazione “a pelle”, ma che ha la sua radice in un modo, secondo noi poco
fascista, di F.N., di vedere le situazioni e di considerare gli avvenimenti.
Manca l’ardire ed abbonda la speculazione intellettuale di marca quasi gesuitica, manca,
come diceva Mussolini, l’azione che precede il pensiero perché sorretta da quella
intuizione che nasce dall’anima e che va più veloce del cervello e che fu l’anima dello
squadrismo ed abbonda il calcolo magari un poco Machiavellico figlio dell’utilitarismo che
gela le pulsioni istintive del cuore.
Viene quasi il sospetto di una manovra a lungo respiro per inglobare e neutralizzare in una
destra pseudo fascista quei pochi rimasugli di Fascismo integrale che ancora sono vitali
nel nostro Paese dopo 66 anni dalla fine della guerra, una manovra, per intenderci, del
tipo di quella di “Democrazia Nazionale” voluta dalla P2 e finanziata allora da Berlusconi,
ma fatta in maniera più intelligente, più subdola e più mimetizzata, di marca gesuitica,
appunto.
Un percorso a piccoli passi, con piccoli spostamenti dall’asse di rotazione dell’idea
Fascista, tanto da spostarne, poco per volta, l’equilibrio verso altri orizzonti politici.
Una presa di posizione antirisorgimentale in occasione del 150° anniversario dell’unità
d’Italia oppure la difesa di un nemico giurato dell’Italia e soprattutto degli italiani come
Gheddafi sono gli ultimi esempi di un atteggiamento che discosta parecchio da quello che
dovrebbe essere un modo di vedere e di sentire Fascista!
234
Può darsi che influisca sul nostro giudizio anche il nostro laicismo integrale che ci fa
distinguere nettamente tra un progetto di stato e di società che vediamo come realtà
pubblica e una qualsivoglia fede religiosa che consideriamo con rispetto, ma
rigorosamente pertinente al privato di ciascuno dal quale non deve debordare e che non
vede quindi di buon occhio la commistione che F.N. fa dei due aspetti e soprattutto la
pretesa di imporre nel pubblico un aspetto privato e personale come la fede religiosa!
Il tutto in ordine di principio senza entrare nell’aspetto storico recente che ha visto la
chiesa cattolica tradire il Fascismo spendendo maledizioni e menzogne laddove ieri aveva
elargito lodi e benedizioni!
Per queste nostre posizioni siamo stati accusati, superficialmente e scioccamente, di
“massoneria” e questo ci rattrista, non per l’accusa ridicola, ma perché accomuna gli
accusatori a Berlusconi che ogni volta che qualcuno si dichiara non berlusconiano lo
dichiara “ motu prorio” comunista ..!
Se ci sbagliamo saremo i primi ad esserne felici e non ci peserà chiedere scusa per i
nostri sospetti, ma non vediamo il perché di non essere attenti e prudenti per il caso che
avessimo ragione.
Il nostro, come del resto fu quello del Duce che se ne intendeva, è un Fascismo
Nietzschiano basato sul sangue dell’Uomo e sullo spirito della terra ed è un Fascismo che
prova una certa allergia all’odore dell’incenso…!!
Detto tutto ciò, non siamo oggi in grado di dare un giudizio definitivo su F.N., ma stiamo in
campana con l’occhio vigile e l’orecchio attento, pronti a cogliere eventuali stonature che
possano stridere al nostro orecchio di Fascisti e basta!
Alessandro Mezzano
GIUSTIZIA, QUALE RIFORMA?
La pubblica opinione sente la necessità di riformare la giustizia, ma in senso di efficienza
e di severità perché quello che il cittadino vuole é di avere dei processi più celeri e
maggiore severità per chi delinque e che spesso é punito troppo poco e quasi mai sconta
tutta la pena inflitta essendo così incoraggiato a delinquere ancora.
Per accorciare i processi sarebbe sufficiente informatizzare i tribunali e le notifiche, portare
a regime gli organici sotto quotati e cancellare quelle norme che permettono agli avvocati
di ottenere rinvii ingiustificati solo per arrivare alla prescrizione dei reati.
Per una maggiore severità é sufficiente determinare la "Certezza della pena"!
Questo é ciò che i cittadini vogliono.
Sono moltissimi anni che tutte le parti politiche parlano di riformare la giustizia, ma quasi
mai il problema ha preso una strada operativa che portasse a qualche risultato concreto.
In parte ciò è senza dubbio dovuto alla consuetudine della nostra classe politica di
promettere sempre senza poi mantenere, ma in parte è dovuto al fatto che la visione di
cosa sia veramente necessario ed utile per riformare la giustizia è spesso personalistica,
cortigiana e manca di obiettività.
C’è chi vuole la riforma per favorire interessi particolari di persone o di gruppi di potere ed
allora assistiamo alla formulazione di regole “ad personam” o “contra personam” nel
senso che si cerca di annullare procedimenti penali in corso a carico di qualcuno
235
accorciando i tempi di prescrizione in modo che i processi non possano andare comunque
a sentenza definitiva oppure che c’é chi vorrebbe stravolgere l’equilibrio dei poteri in modo
da sottoporre quello dei PM al governo.
Insomma, nonostante si continui a farci credere che viviamo in una democrazia dove il
popolo è sovrano, gli unici interessi e l’unica volontà che non viene rispettata è proprio
quella del popolo !
Come abbiamo già detto in premessa, al popolo non interessano i processi “eccellenti” di
qualche personaggio del potere, ma interessa non dovere aspettare decine di anni per
sapere se la ragione o il torto stanno da una parte o dall’altra anche perché la risposta
così indecentemente tardiva non assolve più ad un’esigenza di giustizia.
Al popolo interessa che i delinquenti che attentano alla sua vita, alla sua proprietà ed al
suo benessere sino veramente puniti secondo quanto il codice prevede e non siano
liberati dopo pochissimo tempo in modo che, oltre ad uno schiaffo alla giustizia, si pone in
essere un oggettivo incoraggiamento a delinquere ancora ed ancora perché, se è vero che
la pene deve tendere alla riabilitazione del reo, è altrettanto vero che la priorità rimane la
difesa del cittadino onesto..
Al popolo interessa che gli avvocati degli imputati non ricorrano ad un’infinità di cavilli
formali per procrastinare i tempi del processo con il solo scopo di giungere alla
prescrizione.
Al popolo interessa che TUTTI, classe politica compresa siano sottomessi alla legge
senza sconti e senza privilegi.
Per fare tutto ciò che il POPOLO SOVRANO vuole non è necessario ribaltare la
costituzione come si vuole fare, ma basterebbe intervenire con provvedimenti
amministrativi e leggi ordinarie per informatizzare i tribunali e le notifiche, riempire gli
organici carenti dei magistrati e stabilire che una pena comminata non possa essere
ridotta ad una ridicola porzione di essa per “Buona condotta”, ma che deva essere
scontata sino alla fine.
Se si risolvono questi problemi nel modo che suggeriamo, per il resto la giustizia, per il
popolo sovrano, va bene così com’è …!!
Alessandro Mezzano
Bocca ed il fascismo di Fini Iscariota
Strani tempi corrono in cui le persone possono ribaltare il loro passato e predicare
aspramente contro coloro che ieri osannavano e le cui idee dicevano di condividere con
entusiasmo, salvo poi, quando cessava la convenienza ed i tempi consigliavano una
salutare “prudenza”, essere illuminati improvvisamente sulla via di Damasco e ribaltare di
360° quelle idee che sino al giorno prima dicevano di essere disposti a difendere con il
proprio sangue.
236
Uno dei più grandi poeti del 900, Ezra Pound, diceva:” se un uomo non ha il coraggio di
rischiare qualche cosa per le proprie idee, o le sue idee non valgono nulla, o non vale
nulla lui”
Abbiamo letto su Il venerdì di Repubblica, nella rubrica Fatti nostri, un articolo di Giorgio
Bocca nel quale egli afferma sostanzialmente due cose:
1° che Gianfranco Fini voleva rappresentare il “Fascismo legalitario di sinistra” e che il
suo progetto è fallito.
2° che il fascismo, con il sistema corporativo voleva “sottomettere la lotta di classe alla
superiore fortuna della Patria” e che tutto ciò fece solamente il tornaconto dei padroni.
Siamo d’accordo che il progetto di Fini sia fallito, ma non siamo d’accordo che il suo fosse
un “fascismo legalitario di sinistra” categoria politica che non è mai esistita e tantomeno
nel ventennio Mussoliniano.
Il fascismo, come ricorda anche De Felice che forse di fascismo ne capisce un poco di più
di Giorgio Bocca, non fu né di destra, né di sinistra e, secondo noi, fu oltre la destra ed
oltre la sinistra!
Strano che a fare certi ragionamenti sia la stessa persona che sul giornale “La provincia
Granda”, dove scriveva usualmente elogi al Duce ed al fascismo il 14 Agosto 1942
scriveva un articolo antisemita sui Protocolli dei savi di Sion ..«Questo odio degli ebrei
contro il fascismo è la causa della guerra attuale... A quale ariano, fascista o non fascista,
può sorridere l’idea... di essere lo schiavo degli ebrei?» e sia lo stesso, iscritto ai GUF (
Gruppi Universitari Fascisti) che nel 1940 aderì al “manifesto della razza” del 1938 e che
per mettersi in luce e fare carriera nell’ambiente fascista partecipava ai Littoriali .
La stessa persona che solo dopo l’armistizio dell’otto settembre 1943, quando le sorti della
guerra erano segnate, ebbe la crisi di coscienza e l’illuminazione e diventò antifascista e
partigiano salvando, per coincidenza, la pelle e la carriera ..!!
La stessa persona che in qualità di giudice popolare condannò a morte, a guerra finita,
cinque suoi ex camerati tra i quali il tenente della divisione Monte Rosa Adriano Adami, rei
di avere aderito alla R.S.I. ( fonte Wikipedia)
La stessa persona che diceva che le Brigate rosse erano un’invenzione, una favola che il
governo raccontava ai gonzi.
La stessa persona che da social comunista, nel 1990 passava a dimostrare grande
simpatia per la lega nord.
Si potrebbe obiettare con il luogo comune che “solo i cretini non cambiano idea”.
Luogo comune opinabilissimo, ma a parte quello, si può considerare che in generale
anche il cambiare idea troppo spesso non è né intelligente, né onesto quando non sia poi
frutto di pura convenienza.
Ma andando nel merito, ricordiamo qui come anche il “male assoluto” ( così Fini definì il
fascismo, alla faccia delle considerazioni di Giorgio Bocca ) qualche cosina per il popolo lo
fece ed in questo non favorì certo i padroni come invece fecero i politici del dopo guerra
sino a ridurre i lavoratori nel miserevole stato in cui versano oggi e di cui sembra che
Giorgio Bocca non si accorga.
Ecco un elenco incompleto, delle principali leggi e riforme che il fascismo mise in opera e
delle quali anche Giorgio Bocca può avere conferma con una semplice ricerca sulla
Gazzetta Ufficiale:
Parchi nazionali, Tutela lavoro di donne e fanciulli, Assistenza ospedaliera per i poveri,
Assicurazione invalidità e vecchiaia, Riforma della scuola (Gentile), Acquedotto Pugliese,
del Monferrato, del Perugino, del Nisseno e del Velletrano, Riduzione dell'orario di lavoro a
8 ore giornaliere, Opera Balilla, GIL e colonie, Opera Nazionale Dopolavoro, Centrali
Idroelettriche e rete Ferroviaria, Reale Accademia d'Italia, Bonifiche integrali dell'agro
Pontino, dell'Emilia, della Bassa Padana, di Coltano, della Maremma Toscana, del Sele,
della Sardegna e colonizzazione del latifondo Siciliano, Attribuzione della facoltà
d'indagine alla polizia tributaria, Opera Nazionale Maternità ed Infanzia, Assistenza agli
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Illegittimi, abbandonati od esposti, Carta del lavoro, Esenzioni tributarie per le famiglie
numerose, Rete autostradale, Ferrovie e Porti, Aree Industriali, Patti Lateranensi, INAIL,
Libretto di lavoro, INPS, Riduzione orario di lavoro a 40 ore settimanali, ECA, Assegni
famigliari, Casse rurali ed artigiane, Legge istitutiva dell’Istituto Autonomo delle Case
Popolari, Riforma dei Codici, Legge Urbanistica, INAM, Lotta alla mafia, Socializzazione.
Non stiamo qui a sottolineare come tutto ciò fu fatto in un ventennio del quale due anni
della più grande crisi economica mondiale e cinque di guerra, ma consigliamo
sommessamente a Giorgio Bocca di evitare certi argomenti e certe condanne sommarie
soprattutto per non incorrere in confronti che non lo favoriscono.
Gli argomenti per un giornalista sono tanti e viviamo un’attualità densa di novità e di
problemi.
Si interessi di questi e lasci stare la storia agli storici e soprattutto a coloro che non hanno
scheletri storici negli armadi.
Alessandro Mezzano
Contestazioni ad un’intervista partigiana
In un’intervista all’agenzia Stampa Italia, la professoressa Angela Pellicciari sostiene che:
1. Lo Stato Italiano post risorgimentale agì in senso non anticlericale, ma anticattolico
quando soppresse gli ordini religiosi e che la requisizione dei beni della chiesa
sottrasse ai poveri una fonte di sostentamento derubando i religiosi degli averi che
avevano accumulato nei secoli e che tutto questo, unito ad un’iniqua tassazione fu
la causa di una’emigrazione di massa specie nei territori annessi al regno d’Italia
2. Lo stato italiano, in nome della libertà ha soppresso la proprietà privata in quanto ha
requisito i beni della chiesa
3. Attribuisce al detto di D’Azelio “ l’Italia è fatta, ora bisogna fare gli italiani” il
significato che si sarebbe dovuto fare degli italiani un popolo di miscredenti atei.
4. Afferma che il papato era favorevole all’unità d’Italia e quindi a perdere il potere
temporale
5. La nascita dell’Unione Europea viene salutata con entusiasmo da tutta
l’intellighenzia e da tutta la popolazione cattolica, perché l’anima dell’Europa è
cristiana
6. Garibaldi, ossia colui che viene definito libertador, è stato un commerciante di
schiavi
7. l’identità italiana preceda di secoli la costituzione di uno Stato unitario ed abbia
come cemento la lingua, la cultura e la religione. Venendo meno la religione
cattolica come religione della maggioranza degli italiani, vengono anche meno, a
mio modo di vedere, le ragioni profonde di unità, tanto è vero che rischiamo oggi la
dissoluzione.
A queste azzardate affermazioni della professoressa rispondiamo punto per punto:
1. I beni della chiesa non hanno mai contribuito in modo significativo ad alleviare la
povertà del popolo che infatti è sempre restato nella miseria in cui era nato con la
consolazione evangelica che “ questa è una valle di lacrime”, ma ad arricchire
diocesi e Vaticano. Lo dimostra anche sia la recente scandalosa situazione dello
IOR che tratta denaro con una disinvoltura degna di una mentalità malavitosa sino
a riciclare denaro sporco di molto dubbia provenienza, che l’ostilità verso il “vangelo
238
della liberazione” che alcuni preti facevano in difesa delle classi più misere e
oppresse. Il film “MIssion” ricorda un episodio tra i tanti, realmente accaduto dove la
chiesa è complice del genocidio degli indios difesi da pochi eroici, disobbedienti
gesuiti per difendere gli interessi materiali della chiesa e dei possidenti. Se poi
andiamo a rivedere la storia della chiesa cattolica con la santa inquisizione, le
crociate, i roghi di Giordano Bruno e di chi affermava la libertà di pensiero non si
vede come si possa difenderne l’operato nella società! Quanto poi all’emigrazione,
la professoressa dovrebbe spiegare coma mai essa colpì, sino ai primi del 900,
anche piemontesi, lombardi e veneti, tanto che non vi è oggi quasi nessuno di
quelle regioni che non abbia un parente in America. Confondere la generale miseria
dell’epoca ed il desiderio di cercare una nuova vita migliore nelle nuove terre con la
vessazione e l’oppressione dello Stato Italiano, vuol dire essere in mala fede!
2. Nello Stato Italiano la proprietà privata è sempre stata rispettata e la requisizione
dei beni della chiesa è stato un atto che determinava come non era lecito avere dei
privilegi rispetto ad uno stato che è laico e non confessionale. D’altronde vediamo
ancora oggi che laddove essa può la chiesa pretende privilegi rispetto al resto dei
cittadini come le esenzioni dalle tasse che le fondazioni religiose, le opere pie ecc (
addirittura a volte alberghi e spacci che fanno riferimento alla chiesa..).
3. E’ un’illazione fantasiosa, completamente gratuita e priva di ogni fondamento.
4. Il papato era talmente favorevole all’unità d’Italia che solo pochi decenni prima di
Porta Pia ancora ghigliottinava i carbonari che complottavano per questo fine.
5. L’Europa, come entità culturale, storica e politica è nata ben prima del cristianesimo
e risale a Roma imperiale. Il Cristianesimo è stato un successivo elemento che si è
aggregato modificando in parte, ma non significativamente, l’essenza dell’Europa.
6. Sulla figura di Garibaldi e sul suo preteso “commercio di schiavi”, consigliamo alla
professoressa Pellicciari la lettura illuminate del saggio “Contro la tesi di
<<Garibaldi negriero>>,” di Phillip K. Cowie pubblicato nel 1998 nella “Rassegna
storica del Risorgimento,” Roma. Vedrà che esso confuterà documentatamente e
senza possibilità di equivoci, questa assurda tesi.
7. L’ipotesi cozza contro la realtà storica che dimostra come, anche senza la religione
cattolica, l’Italia fu unità per secoli sotto Roma. Quella della professoressa
Pellicciari è una tesi clericale e bigotta non suffragata da alcuna prova.
La fede religiosa, che è e deve essere comunque un fatto privato del cittadino e non
invadere la sfera pubblica dove anche chi non crede ha gli stessi diritti, può essere un
aiuto per certe persone, ma quando diventa ossessione e bigottismo annebbia la capacità
di critica obiettiva ed impedisce la libera formazione del pensiero e delle convinzioni.
Alessandro Mezzano
EUROPA, EUROPA
Da più parti, prima e dopo l’uscita di Berlusconi sull’argomento, si sta discettando
sull’utilità dell’unione Europea e su quanto convenga all’Italia di restarvi ancora dentro.
Plotoni di opinionisti, di politologi e di economisti discutono sui quotidiani, nei talk show
televisivi ed in tavole rotonde sul possibile fallimento di questa Europa,
Gli argomenti sono molteplici e quasi tutti non privi di fondamento.
 Non ha senso un’Europa che ha la moneta comune , ma non un debito pubblico
comune ( come la federazione Tedesca o quella Svizzera o gli stessi USA )
 Vi sono Stati, come Francia e Germania che fanno politiche di incentivazione e di
sviluppo industriale in barba ai regolamenti Europei mentre all’Italia ciò non è
concesso.
239

Manca qualsiasi solidarietà per problemi che, come l’immigrazione clandestina,
sono problemi Europei e non solo italiani.
 Non ha senso avere la moneta unica senza una politica economica e monetaria
comune che presupporrebbe un ministero dell’economia comune.
Gli argomenti sono tanti e tutti riconducono la questione al fatto che l’Europa, così come è
stata fatta, è solamente un’unione di interessi e non di progetti.
Insomma l’Europa delle banche e non l’Europa delle Patrie ….!
Fa un poco specie che questa scoperta venga fatto solamente oggi e solamente a fronte
del fallimento dell’Europa quando sin dall’inizio del processo federale molte voci, e noi tra
queste, avevano obiettato con le stesse ragioni che oggi emergono.
Allora gli stessi Soloni che oggi criticano l’Europa e ne certificano il fallimento, accusavano
gli scettici ed i critici di malafede, di oscurantismo quando non di stupidità e li
classificavano come “cassandre” in servizio permanente!
Era invece del tutto evidente che il solo cemento degli interessi e della moneta comune
non sarebbero stati in grado di mantenere unita una federazione che non avesse altri e
più concreti motivi per restare unita.
La mancanza di un’unione centrale politica oltre che monetaria, che fosse in grado di
armonizzare strategie di sviluppo, ricerca, politica estera e difesa, lasciava ampi margini
per una forza centrifuga basata sugli interessi dei singoli Paesi ed intralciava invece
qualsiasi azione che tendesse ad amalgamare le varie componenti in un tutto unico.
Al di là poi delle ipotesi teoriche che pure avevano una loro reale consistenza nel
prevedere il fallimento dell’”Europa delle banche” sarebbe bastato guardarsi intorno e fare
tesoro delle esperienze di tante altre federazioni che si reggevano da secoli sul principio
dell’unità anche politica per immaginare che se queste non si erano limitate ad un’unione
di interessi puramente economici e monetari, una qualche ragione pratica doveva pur
esserci e che dunque il non tenere conto della secolare esperienza altrui non era
espressione di maggiore intelligenza, ma bensì di cecità politica.
A nostro avviso, a questo punto le strade possibili sono solamente due, o lasciare che
questa Europa si sfaldi e si disgreghi definitivamente, oppure porre mano ad un processo
di unione politica con un vero governo federale che abbia competenza assoluta su tutte le
problematiche di ordine generale lasciando ai singoli stati componenti la competenza per i
soli problemi di natura specificatamente locali.
Il governo federale dovrebbe avere competenza in materia di economia, ricerca, politica
estera, difesa e politica monetaria mentre tutto il resto resterebbe di competenza degli stati
federati.
Purtroppo siamo convinti che la litigiosità, le pretese nazionali e soprattutto l’indisponibilità
dei politici nazionali a cedere una parte del loro potere ad un governo sovranazionale
saranno di ostacolo a questo processo e che alla fine non se ne farà nulla!
Alessandro Mezzano
SANITA’ MARCIA
Abbiamo un amico che ha un cancro ai polmoni contro il quale sta lottando per
sopravvivere.
Pochi mesi fa abbiamo saputo di un nuovo protocollo di cura che, nel caso di un altro
amico affetto dalla stessa malattia, ha fatto miracoli debellando il cancro dopo solo cinque
sedute di applicazioni di particolari radiazioni mirate.
Grosso modo ( non siamo esperti e perciò ci si perdoni il pressapochismo ) si tratta di
iniettare nel corpo del tumore un catodo d’oro che non solo attirerà le particolari radiazioni
240
della macchina, ma agirà da “accumulatore” e continuerà a lavorare anche dopo le
suddette applicazioni continuando a distruggere le cellule cancerogene.
Per ora l’impianto è disponibile solamente a Vicenza, Milano, Firenze e Palermo.
Abbiamo riferito quanto a nostra conoscenza all’amico malato ed egli si è premurato di
fare presente tale opportunità di cura al proprio medico curante che gli ha detto che si
vedrà se sarà possibile inviarlo ad una delle città che possiedono l’apparecchiatura per
farlo curare, ma che la cosa non sarà facile perché la cura è molto costosa.
Come sempre si tratta essenzialmente di soldi e non di persone!
Il medico sapeva, ma non l’aveva detto dato che gli ordini di scuderia sono di risparmiare
anche se ciò può voler dire sacrificare la vita di una persona.
Tutto ciò è comunque indegno di un Paese civile, ma lo è ancora di più se poi il risparmio
che si pretende da un lato, a costo di vite umane, non fosse largamente annullato dalla
corruzione e dagli sprechi che prosperano nella sanità italiana.
Facciamo alcuni esempi concreti:
La spesa farmaceutica italiana è di gran lunga più onerosa in Italia che in altri Paesi
Europei.
In Spagna gli stessi medicinali costano in media un 40% in meno che in Italia ( per fare un
esempio per tutti, il vaccino influenzale che da noi costa intorno ai 16 Euro, in Spagna è
venduto a 5,70 Euro )
Sarà perché in Spagna c’è meno “trippa per i gatti”, oppure i gatti sono meno famelici,
oppure lo Stato si ricorda meglio che da noi di avere il dovere di controllare che non si rubi
e non si corrompa per potere vendere a prezzi maggiorati?
Gli scandali scoppiati in Puglia per le forniture ospedaliere con giri di tangenti e di puttane
( è inutile chiamarle “escort” ché sempre puttane sono..) oppure le prestazioni inutili e
prontamente rimborsate dal servizio sanitario nazionale dell’Ospedale S.Rita di Milano
sono evidentemente solo la punta di un iceberg perché se succede in Puglia ed a Milano
non si vede perché non debba succedere anche nel resto del Paese..!
I controlli dei rimborsi alle cliniche private convenzionate sono fatti “ a campione” e
solamente nel 5% dei casi e sovente i controllati vengono avvisati dei controlli per cui
immaginatevi quanto spazio alla corruzione, al furto, alla malversazione ..!!
Il tutto nel silenzio ovattato delle istituzioni che promettono la “mano dura” all’atto dello
scoppio degli scandali, ma che poi si acquetano e si dimenticano non appena sopito il
clamore mediatico, segno questo, secondo noi, che non hanno interesse a scavare a
fondo perché danneggerebbero se stessi che sono coinvolti nel maneggio!
Se non ci fossero gli sprechi, la corruzione e la malversazione che domina il mondo della
sanità, le risorse disponibili sarebbero molto superiori e basterebbero a fare quelle cure,
anche se costose, a chi sta morendo di cancro!
Ed allora, alla luce di questi fatti, diventa ancora più inumano e più delinquenziale
l’atteggiamento ed il comportamento di negare tali cure e se a noi dovesse capitare di
subire un torto così enorme saremmo fortemente tentati, dovendo morire a causa della
disonestà altrui, di portarci con noi qualcuno dei responsabili, magari sparandogli in faccia
un colpo di fucile..
Alessandro Mezzano
241
INCIVILTA’ USA
Dopo lo scoppio dello scandalo delle torture barbare e sistematiche che gli Iracheni,
militari, ma anche civili, avevano subito per mano delle forze d’occupazione Statunitensi
ed Inglesi, Bush, Blair e persino Berlusconi cui nessuno lo aveva chiesto, si affannavano a
minimizzare cercando di far passare per iniziativa di pochi spostati sadici ciò che, sempre
di più, appare invece come una sistematica procedura per ottenere informazioni e
collaborazione con sistemi che applicano ferocemente i principi di quel terrorismo che si
dice di voler combattere.
Le ragioni che le fonti ufficiali Americane ed Inglesi portavano per giustificare in
qualche modo quegli avvenimenti che pongono in grande imbarazzo sia i comandi militari
che i rispettivi governi, sono:
Gli alti comandi non erano a conoscenza di quanto stava avvenendo nelle prigioni
Irachene gestite dalle forze d’occupazione, né tantomeno hanno mai ordinato di usare
la tortura come metodo d’interrogatorio dei prigionieri.
I casi venuti alla luce sono pochissimi e le responsabilità si possono circoscrivere ad
alcune “schegge impazzite” che nulla hanno in comune con la struttura militare nel suo
complesso.
La salute delle democrazie USA ed Inglese è dimostrata dal fatto che esse sono in grado
di autodenunciare gli orrori e di porvi rimedio punendo i responsabili.
Ma a queste argomentazioni, dettate soprattutto per trarre dall’imbarazzo i governi della
coalizione e specialmente Bush che a breve avrebbe dovuto sostenere l’esame
dell’elettorato Americano, è facile obiettare con argomentazioni che rappresentano
deduzioni logiche e fatti:
La Croce rossa aveva denunciato ad USA ed Inghilterra la pratica della tortura sui
prigionieri sin dal gennaio scorso e nulla è stato reso noto dai rispettivi governi sino a
Maggio e solo in seguito all’apparizione delle fotografie che documentavano in modo
incontrovertibile quanto stava accadendo nelle prigioni dove erano detenuti gli Iracheni.
Il direttore di Amnesty International ha dichiarato in una trasmissione RAI dei primi di
Maggio che la sua associazione aveva denunciato ai governi USA ed Inglese le torture
ed i maltrattamenti ai prigionieri Iracheni da più di un anno senza che le denunce
avessero mai dato luogo né ad indagini, né a provvedimenti atti a far cessare tali
pratiche barbare.
Se lo scandalo non fosse scoppiato a causa delle denunce di privati che hanno prodotto le
foto che testimoniavano delle torture e le hanno inviate ai giornali, né la democrazia
Americana, né quella Inglese si sarebbero mai sognate di autodenunciare alcunché ed
i poveri Iracheni avrebbero continuato a subire torture e maltrattamenti babaric ome
avevano subito sino ad allora.
242
Dalle dichiarazioni conformi di molti degli accusati delle torture e di funzionari che erano al
corrente delle procedure standard per gli interrogatori dei prigionieri in Iraq, in Afganistan e
nella prigione di Guantanamo, risulta che l’ordine della CIA era di “ammorbidire
preventivamente” coloro che dovevano poi essere interrogati e che ciò avveniva
fiaccandone la dignità, la personalità e la resistenza nei modi che sappiamo.
Dato che i militari torturatori si facevano fotografare mentre torturavano gli Iracheni, è
evidente che non temevano che queste fotografie potessero loro nuocere e quindi
risulta evidente che facevano quello che facevano per ordine e con l’approvazione dei
loro superiori. In caso contrario, se le torture fossero state solo gli episodi limitati di
alcuni soldati sadici (ma non necessariamente cretini..!) essi non avrebbero certo
lasciato prove della loro disubbidienza criminale facendosi fotografare mentre
compivano un reato!
Ci pare evidente, da quanto fin qui argomentato, che le torture erano parte di un
costume e di una metodologia organizzata e che, come tale, non poteva essere ignorata
né dagli alti comandi militari, né dai governi che ne sono comunque responsabili.
D’altra parte gli Americani e gli Inglesi non sono affatto nuovi a simili pratiche e
basterebbe interrogare i reduci dai campi di concentramento per “Non collaborazionisti”
della seconda guerra mondiale per ricavarne storie simili a quelle che raccontano i
prigionieri Iracheni.
Ossa fracassate, ausiliarie stuprate, vitto negato erano prassi regolare nei campi di
concentramento dei “liberatori” come quello di Coltano.
“Liberatori” che, durante la guerra, si erano anche divertiti a mitragliare inermi carretti e
biciclette sulle strade, bersagli che nulla avevano di militare…
Evidentemente gli Americani sono rimasti, in fondo, quelli che hanno sterminato i
Pellirosse senza il minimo rimorso, e sono quelli che hanno sfruttato la schiavitù dei negri
quando la schiavitù era oramai scomparsa da ogni Paese civilizzato ed ancora oggi,
all’interno di un’ostentata facciata di democrazia e di perbenismo, nascondono l’arroganza
razzista di chi si ritiene superiore e vuole imporre il proprio modello con qualsiasi mezzo!
Sono anche quelli che con ipocrisia pretendono di passare per gli epigoni dei diritti umani
e della democrazia nel mondo quando invece intervengono solamente per difendere i
propri interessi economici e strategici come dimostra per esempio la pretesa difesa della
democrazia in Iraq e l’indifferenza per i genocidi in Ruanda ed in Tibet!
Non è più accettabile di condividere con USA ed Inghilterra la vergogna di una guerra
ingiustificata e di barbarie indegne di qualsiasi Paese civile!
Non infanghiamo le nostre Forze Armate!
Non infanghiamo la nostra bandiera!
Via l’Italia dall’Iraq!
Via l’Italia dall’Afganistan!
Alessandro Mezzano
243
Rogo a Torino, Vergogna a Terni
E poi dice che non si capisce perché il PD non riesce a decollare e resta sempre a
guardare Berlusconi che vince …
Alla Thyssen di Torino sette operai erano bruciati vivi per la negligenza della direzione che
non voleva più spendere altri soldi per la sicurezza di uno stabilimento che sarebbe dovuto
essere chiuso.
Dopo due anni di processo la dirigenza è stata condannata per “Omicidio volontario”
punendo non solo in modo esemplare i responsabili che avevano anteposto il denaro alla
vita dei lavoratori, ma stabilendo un principio giurisdizionale che farà testo nelle eventuali
prossime cause analoghe e che quindi sarà un deterrente, forse l’unico, che impedirà in
futuro di speculare sulla vita dei lavoratori per meri motivi economici.
Ebbene, sia il presidente della regione Umbria che il presidente della provincia di Terni
che il sindaco di Terni, tutti e tre del PD, hanno in vario modo criticato quella sentenza
definendola ora ingiusta ora eccessiva e motivando il loro giudizio con il timore che la
conseguenza della sentenza possa essere di danno per l’occupazione!
Anche se condanniamo un atteggiamento così mercenario e così insensibile dei diritti
primari, come la vita stessa, dei lavoratori che sono operai e non schiavi, pure speriamo,
in verità senza tanta fiducia, che il giudizio di quei politici non sia invece legato al fatto che
la perdita di occupazione porti come conseguenza una perdita di consensi elettorali e di
potere oltre alla perdita di appoggi di varia natura da parte dei padroni della Thyssen
Group …!
Ci sovviene il divino Giulio Andreotti che in Tali occasioni diceva:” a pensare male si fa
certamente peccato, ma ci si azzecca quasi sempre “
Non crediamo che le ragioni addotte dalle autorità Umbre del PD siano gradite né dai
parenti delle vittime del rogo di Torino, né dai loro compagni di lavoro, né dai lavoratori in
genere, ma forse ai tre dei lavoratori interessa poco e comunque di meno delle loro
poltrone!
Nota: sicuramente queste cose e questi commenti non sarebbero potuti avvenire se la
Thyssen avesse operato in regime di Socializzazione delle aziende!
Alessandro Mezzano
244
Cosa fu il Fascismo per l’Italia
Siamo veramente stufi di sentire, ad ogni occasione, sussiegosi maestri di pensiero,
mezzibusti televisivi, uomini politici, giornalisti, pseudo storici, preti, insegnanti,
sindacalisti, comici vari discettare sulla “tragedia del Fascismo” che ha colpito l’Italia e che
l’ha trascinata alla guerra!
E mai, mai nessuno che si periti di fare presenti anche le mille cose buone che il Fascismo
ha fatto e che gli valsero il consenso popolare e l’ammirazione internazionale, quasi che
questo non fosse stato una realtà vissuta dagli italiani e documentata dai giornali
internazionali dell’epoca.
Ed allora cerchiamo di analizzare cosa successe in quel periodo della storia italiana e
come il Fascismo ne fu il protagonista assoluto.
Quando il fascismo prese in mano le sorti dell’Italia, i bambini lavoravano a 9 anni di età e
lo facevano anche nelle miniere e nelle filande.
La scuola obbligatoria per i fanciulli arrivava alla seconda elementare.
Le donne erano regolarmente licenziate quando restavano incinte.
Per i lavoratori non esisteva alcun orario di lavoro, ma tutto era all’arbitrio dei padroni.
Non c’era per i lavoratori la previdenza sociale, la pensione, l’assistenza malattia, i
contratti di lavoro, il libretto di lavoro, gli assegni famigliari, l’assicurazione infortuni, il
dopolavoro.
Le ferrovie erano scarse, gli acquedotti insufficienti, le zone paludose e malariche erano
estese a vaste parti del Paese, i beni culturali ed artistici erano alla mercé della
speculazione privata, non esisteva alcuna possibilità per i figli dei lavoratori di fruire di cure
climatiche al mare o in montagna e la mafia spadroneggiava in Sicilia beffando lo Stato e
colludendo con la politica.
In venti anni, di cui 5 di guerra e due della più grave crisi economica mondiale che
sconvolse tutti i Paesi industrializzati, il fascismo riuscì a trasformare l’Italia con una serie
di leggi e di riforme epocali che cambiarono radicalmente il panorama e gli equilibri sociali
del Paese.
Ecco un elenco, sintetico ed incompleto, delle principali leggi e riforme che il Fascismo
mise in atto:
Parchi nazionali, Tutela del lavoro di donne e fanciulli, assistenza ospedaliera per i poveri,
Assicurazione invalidità e vecchiaia, riforma della scuola( Gentile), Acquedotti pugliese,
del Monferrato, del Perugino, del Nisseno e del Velletrano, Riduzione dell’orario di lavoro
sin o a 40 ore settimanali, Opera Balilla e colonie per i fanciulli, Opera nazionale
Dopolavoro, Centrali idroelettriche e rete ferroviaria, Reale accademia d’Italia, Bonifiche
integrali dell’Agro Pontino, dell’Emilia, della bassa Padana, di Coltano, della Maremma
Toscana, del Sele, della Sardegna e colonizzazione del latifondo Siciliano, Attribuzione
della facoltà d’indagine alla polizia tributaria, Opera Nazionale Maternità ed Infanzia,
Assistenza agli illegittimi, abbandonati od esposti, Carta del lavoro, Esenzioni tributarie per
le famiglie numerose, Rete autostradale, ferrovie e porti, Aree industriali, patti lateranensi,
INAIL, Libretto di lavoro, INPS, ECA, Assegni famigliari, casse rurali ed artigiane, Case
popolari, legge Bottai per la difesa dei beni culturali, Riforma dei codici civile e penale,
Legge urbanistica, INAM, Lotta alla mafia, Socializzazione delle imprese.
245
Oggi, dopo 65 anni dalla caduta del Fascismo, la situazione sociale è regredita, i lavoratori
contano di meno ed i padroni contano di più, la disoccupazione, la precarietà e l’incertezza
per il domani dominano la vita quotidiana e costringono i giovani a vivere alla giornata
senza la possibilità di fare progetti per il loro futuro, senza la possibilità di formarsi una
famiglia e di avere dei figli.
La mafia si è moltiplicata e si è sempre più inserita in ogni aspetto della vita sociale con la
complicità della politica che oramai è organica ad essa.
Il prestigio nazionale non è mai stato così basso e così ridicolizzato nel contesto mondiale.
E’ vero, durante il Fascismo la libertà di espressione era limitata, ma a questo proposito
vogliamo fare un paio di osservazioni:
Non ci pare che oggi la libertà di espressione porti a dei risultati così positivi dato che nelle
cose importanti ( vedi i referendum ) la politica se ne frega del parere popolare e
svillaneggia la sovranità popolare facendo il contrario di quanto essa esprime mentre poi
manipola la pubblica opinione con il monopolio dei mezzi d’informazione.
Non ci pare che i regimi antifascisti di cui il comunismo era il principale, abbiano mai
espresso situazioni di assoluta libertà ed anzi ci sembra che mentre durante il Fascismo
non esistevano Gualg, questi erano la norma nei Paesi comunisti.
Quanto alla seconda guerra mondiale, essa fu progettata e voluta dalle potenze
plutocratiche che vedevano in pericolo il mondo capitalista a causa delle nuove idee
rivoluzionarie del fascismo che, superando l’antitesi Capitale/lavoro del vecchio ed
obsoleto marxismo, e trasformando la lotta di classe in sinergia tra le classi, metteva in
crisi profonda tutto l’impianto su cui si reggeva il capitalismo basato sul profitto e che
aveva il denaro come fine anziché come mezzo.
Stupidaggini quelle della difesa della democrazia o quella della libertà di Danzica.
Stupidaggini facilmente contestabili perché gli USA vennero in guerra in Europa anche nel
1915 quando non era in pericolo la democrazia, ma i suoi interessi strategici ed economici
e per quanto riguarda Danzica, il mondo non mosse un dito quando non solo Danzica, ma
tutta la Polonia fu inghiottita dall’URSS il che, per coerenza, avrebbe meritato un’altra
guerra contro Stalin…
Quanto poi allo scandalizzarsi per la guerra, “ da che pulpito viene la predica..” dato che i
principali piangioni sono quei filocomunisti che non hanno fatto neppure una piega quando
il comunismo ha annesso mezza Europa dell’est sulla punta delle baionette ed ha
eliminato fisicamente tutta la possibile opposizione e neppure quando il comunismo ha
scatenato le guerre in Tibet, in Korea, in Vietnam, in Cambogia ed in Laos, ma si sono
limitati ipocritamente a definire queste guerre imperialiste come “Guerre di liberazione”
dando così autonomamente ad esse la patente di liceità e santità!
Sono gli stessi comunisti che applaudirono alle repressioni sovietiche in Polonia ed in
Ungheria ed all’invasione della Cecoslovacchia senza il minimo sussulto di umanità per chi
moriva in nome della libertà.
E sono quegli stessi comunisti che, egemoni al 95% nella resistenza, non volevano
portare in Italia la democrazia, ma volevano sostituire il Fascismo con il comunismo di
Stalin che invece a Febbraio del 1945 li fregò a Yalta concedendo che l’Italia entrasse
sotto la sfera d’influenza degli USA.
Ricordiamo qui, per inciso, che nell’Italia del Fascismo non c’erano né campi di
concentramento per i dissidenti, né filo spinato o Vopos pronti a sparare per impedire agli
italiani di scappare all’estero come invece era nel “paradiso comunista”!
Ed allora appare evidente quanto siano ipocriti, bugiardi ed in malafede tutti coloro che
piangono ancora oggi sulla “tragedia del Fascismo” senza contestualizzare la storia e
facendo finta che i nemici del Fascismo fossero il bene assoluto…
A tutti loro un vaffa., di vero cuore!
Alessandro Mezzano
246
NUCLEARE E FUSIONE FREDDA
Argomento all’ordine del giorno quello del nucleare, sia per la tragedia Giapponese che
per il referendum che dovrebbe tenersi a giugno prossimo e che il governo tenta in ogni
modo di annullare.
Strano che in questo clima non si senta parlare da nessuno dei media della fusione
fredda.
Nata circa trent’anni fa, fu annunciata come riuscita da Martin Fleischmann e Stanley Pons
il 23 Marzo 1989 lasciando però molti dubbi sull’attendibilità scientifica soprattutto per la
scarsa ripetitività dell’esperimento.
Il 25 gennaio 2011, due ricercatori dell’università di Bologna Sergio Focardi ed Andrea
Rossi hanno presentato un reattore di fusione nucleare a freddo che da atomi di idrogeno
e di nichel produce rame rilasciando energia 100 volte superiore a quella immessa per
innescare il fenomeno.
In questo caso l’esperimento è ripetibile e quindi dimostra l’autenticità del processo fisico
anche se non sono ancora chiari i meccanismi per cui tale reazione avviene il che non ci
pare così importante dato che il fenomeno avviene e che è ripetibile.
L’università Svedese di Upsala si è mostrata interessatissima ed ha proposto di proseguire
la sperimentazione e gli studi in proposito.
Alla luce di questi avvenimenti risulta veramente strano che la stampa e le TV, a tre mesi
dall’avvenimento, non ne facciano la notizia principale delle loro comunicazioni e forse non
siamo poi così paranoici se dubitiamo che dietro a tanta, ingiustificatissima, indifferenza ci
possano essere una serie di interessi legati vuoi alla lobby del petrolio che a quella delle
centrali nucleari.
Se così non è, allora si tratta di una mancanza di professionalità giornalistica che non
trova giustificazione alcuna!
Perché la fusione fredda, se fosse riproducibile su vasta scala, e noi non vediamo perché
non lo possa essere, risolverebbe uno dei più grossi problemi dell’era moderna e
scaccerebbe per sempre dal panorama del nostro futuro l’incubo peggiore che pone in
essere la prospettiva della stessa estinzione del genere umano.
Comunque sia ci sembra il caso di parlarne e di farlo a fondo per non perdere
un’importante occasione per tutto il genere umano.
Purtroppo, nella logica del capitalismo mondialista in cui purtroppo viviamo, la priorità,
seppure pazza ed incosciente, viene data all’utile immediato ed agli interessi economici in
gioco rispetto alla vita stessa dell’umanità.
Logica cretina ed autolesionista se mette in pericolo la vita, ma in qualche modo coerente
con il principio per il quale il denaro non è più un “mezzo”, ma un “fine”.
Alessandro Mezzano
247
CORRUZIONE
Da più parti ( procura della repubblica, esperti, Alto commissariato anti corruzione, SECIT,
ecc. ecc. ) si è constatato che , passata la bufera di tangentopoli che, se ha sbaragliato
molti partiti tradizionali non ha eliminato dalla scena gli uomini politici che sono stati
protagonisti o complici di quella corruzione generalizzata della politica e dell’imprenditoria,
la corruzione della pubblica amministrazione italiana, non solo non è diminuita, ma è
invece aumentata perfezionando sistema e prassi che sono diventate più elaborate e più
raffinate per sfuggire alla palese constatazione degli illeciti.
I protagonisti di quelle corruzioni sono rimasti impuniti e si sono quasi tutti riciclati nella
seconda repubblica, magari cambiando casacca politica, ma certamente non quella
morale.
Il principale sistema per riscuotere tangenti in cambio di favori, appalti e concessioni varie,
che ieri si esplicava nel passamano di pingui bustarelle, consiste oggi nel fare figurare
succulente e dispendiose “consulenze” che vengono regolarmente fatturate e che, sul
piano formale, sono transazioni ineccepibili, salvo che si riferiscono a consulenze inutili,
onerose e che riguardano molto spesso materie per le quali le amministrazioni hanno già
proprio personale specializzato per cui si evidenzia lo scopo fraudolento di tali consulenze
fatte da teste di legno e che non sono altro che un modo surrettizio di pagare delle
tangenti per corrompere!
La complicità del governo in questo malaffare è evidente e si esplicita soprattutto
nell’assenza assoluta di iniziative per combattere il fenomeno malavitoso che non
richiederebbero provvedimenti complicati, ma una semplice puntualizzazione legislativa.
Basterebbe infatti stabilire per legge che la concessione di tutte le consulenze che risultino
superflue ed inutili o che avrebbero potuto essere effettuate con successo da personale
tecnico di quella pubblica amministrazione che le richiede, fossero di per se stesse
equiparate a corruzione, truffa ed appropriazione indebita e che, di conseguenza, gli
amministratori responsabili fossero giudicati e condannati per tali reati, per creare un
efficace deterrente e per ristabilire un equilibrio di equità legale.
Ma certamente il governo e perfino la politica in generale non sono favorevoli a mutare
questo stato di cose che avvelena il clima tra Cittadini e pubblica amministrazione per il
semplice motivo che la corruzione è uno dei cardini che reggono il potere politico sia
perché questo è composto, per la maggior parte, da mascalzoni che si sono dati alla
politica non certo per servizio, ma per lucro e sia perché la corruzione serve a comprare
quei consensi elettorali che sono la fonte stessa del potere politico.
Come si vede è un circolo chiuso che è difficile spezzare perché la corruzione alimenta la
politica e questa politica alimenta la corruzione!
248
Alessandro Mezzano
CE NE FREGHIAMO..!!
A Proposito dei ballottaggi delle elezioni comunali ( maggio 2011 ) e naturalmente
soprattutto di quello che si svolgerà a Milano, va senz’altro puntualizzata una cosa.
In questi quindici giorni torneranno a suonare le sirene del Berlusconismo e la chiave di
volta del loro discorso sarà senza dubbio la scelta tra il comunismo dilagante e la libertà e
la democrazia ..
Non facciamoci abbindolare e stiamo con i piedi per terra!
La Moratti, il suo alleato la lega ed il suo padrone Berlusconi rappresentano l’antifascismo,
il liberalcapitalismo, il filo sionismo e la massoneria e sono quindi per noi altrettanto nemici
dei comunisti che per altro non sono certamente più né quelli degli anni venti, né quelli
dello stalinismo anche se sono sempre l’antitesi del nostro mondo.
Il mondo che ci offre Berlusconi lo conosciamo ed è un mondo dove impera la corruzione,
il malaffare, l’egoismo più gretto, l’assoluta mancanza di quei valori che per noi sono alla
base di una società civile degna di questo nome e soprattutto è un mondo che non è
migliore di quello che ci viene offerto dalla sinistra.
Per questi motivi noi non abbiamo nessun motivo di preferire la Moratti, Berlusconi e la
sua banda di mafiosi e di puttane agli altri e quindi possiamo e dobbiamo gridare forte il
nostro “ me ne frego” in faccia a tutti coloro che tenteranno di spaventarci con lo
spauracchio del “pericolo rosso”!!
Ricordiamoci che l’antifascismo di Berlusconi è della stessa natura di quello che massacrò
i nostri padri nelle “radiose giornate” del 1945!
Ricordiamoci che la lega, alleata fedele di Berlusconi e della Moratti, è quella che sputa
sulla bandiera per la quale i nostri padri hanno saputo sacrificare anche la vita e che tratta
i nostri fratelli del sud come razza inferiore!
Ricordiamoci che la nostra idea di Stato sociale, di solidarietà nazionale fa ancora paura
alla plutocrazia nazionale ed internazionale per la sua carica rivoluzionaria e per l’umanità
della sua concezione etica!
Ricordiamoci che noi siamo “ALTRO” da questi omuncoli miserabili che pensano
solamente al loro tornaconto personale e che per noi viene prima la Patria e poi l’individuo!
Ricordiamoci che noi siamo gli eredi delle leggi sociali, della emancipazione del lavoro,
della socializzazione, dello Stato etico e di un DUCE che ha illuminato la storia!
Ricordiamoci tutto questo e gridiamo loro in faccia il nostro “ ME NE FREGO” !!
Alessandro Mezzano
249
EDILIZIA ABUSIVA
Non ce la sentiamo di dare la nostra solidarietà alle migliaia di cittadini che protestano per
i decreti di abbattimento delle case costruite abusivamente, specie nella zona del
Napoletano, ma anche in moltissime altre zone del meridione.
Non ce la sentiamo nonostante capiamo quale sia il dramma di chi si vede messo fuori
casa, per quattro principali motivi:
1° e più importante perché chi ha costruito SAPEVA esattamente che stava facendo
un'azione illegittima che avrebbe nociuto all'ambiente, alla ordinata e razionale
progettazione urbanistica, agli altri cittadini che si vedevano privati di spazi e di servizi cui
avevano diritto in ragione di una prepotenza ingiustificata ed illegale senza poi contare che
si é creata una situazione di ingiustizia palese nei confronti di quei cittadini che, essendo
ligi alla legge, incontrano più difficoltà degli abusivi nel costruirsi una casa.
2° perché i costruttori abusivi avevano scommesso sull’ignavia, sul malcostume e
sull’inettitudine delle istituzioni che in passato avevano sempre sanato le situazioni di
illegalità con dei condoni che non avevano fatto altro che incrementare successive ondate
di abusivismo in un circolo vizioso senza fine.
3° perché le indagini della magistratura hanno evidenziato che i costruttori abusivi sono
molto spesso degli speculatori che costruiscono, vendono e ricostruiscono ancora
abusivamente, tanto che moltissimi nominativi ricorrono ripetutamente e con troppa
frequenza nella casistica delle indagini della magistratura relative agli abusi edilizi
dimostrando, in questi casi, un ben preciso calcolo speculativo e di malaffare con
contaminazioni anche nella malavita organizzata e nella camorra.
4° perché in un Paese civile le regole sono regole e devono valere per tutti!
Dopo DECENNI E DECENNI di una situazione di diffusa illegalità era ora che la legge
tornasse ad essere sovrana ed unica arbitra della liceità e del buon costume.
Certamente ci saranno anche casi umani di gente che si troverà in mezzo ad una strada,
ma, seppure a malincuore e con un velo di tristezza non si può dimenticare che "chi é
colpa del suo mal, pianga se stesso!
Se non si amputerà con decisione e senza recriminazioni l'arto infetto, la cancrena
continuerà ad estendersi e procurerà la morte del malato ..!!
Alessandro Mezzano
__._,_.___
INTEGRAZIONE O AGGRESSIONE?
Abbiamo ricevuto un articolo che denunciava come in Svezia, negli ultimi 10 anni il
numero delle aggressioni sessuali e degli stupri sia quintuplicato ed a prima vista abbiamo
pensato alla solita propaganda xenofoba che esagerava i termini del problema per
suscitare sdegno, paura e di riflesso una reazione contraria alla immigrazione ed
all’accoglienza di persone del terzo mondo ed in special modo di nord africani ed asiatici.
Poi però abbiamo pensato che così come non sarebbe stato giusto il pregiudizio contrario
agli immigrati, non lo sarebbe stato neppure quello ad essi favorevole e perciò abbiamo
250
deciso di fare una piccola ricerca su internet per valutare la situazione con maggiore
obiettività.
Consigliamo vivamente ai lettori di fare altrettanto digitando su Google “Stupri in Svezia”.
Abbiamo così scoperto che entità attendibili come Amnesty International e le stesse
Nazioni unite sono intervenute sull’argomento suggerendo al governo Svedese di
diventare molto più rigoroso nel giudicare tali reati che attualmente sono puniti spesso con
pene irrisorie incoraggiando così il loro reiterarsi!
Certamente non è possibile giudicare un fenomeno negativo come quello delle violenze
sessuali e degli stupri senza contestualizzarlo nella cultura delle etnie degli immigrati che
tali reati compiono, ma nel contempo, è altrettanto doveroso ed imprescindibile che si
affermi, anche nei fatti, il principio che chi viene a vivere nelle nostre terre, non essendo
forzato a farlo, DEVE ASSOLUTAMENTE accettare le nostre regole e le nostre leggi.
Usi e costumi delle terre di origine sono tollerabili solamente se non configgono con gli usi
e le leggi del nostro Paese e chi non è disposto ad accettare le nostre regole sociali e le
nostre leggi, DEVE essere punito dalla legge e poi, a pena scontata, espulso per sempre!
Uno studio condotto per conto dell’Unione Europea che ha preso il nome di Case Closed
ha dimostrato alcune cose che vanno meditate per trarne conclusioni e provvedimenti.
La Svezia è il Paese dove l’accoglienza è al più alto livello in tutta l’Europa.
In Svezia si verifica il maggior numero di violenze sessuali e di stupri.
Il National Council of Crime Prevention BRÅ rileva come nei primi sei mesi del 2008 gli
stupri siano aumentati del 9% rispetto all’anno precedente.
Lo studio Europeo Case Closed evidenzia come in 20 anni il numero di stupri denunciati
alla polizia sono quintuplicati, ma le condanne sono inferiori a quelle del 1965.
Tutto quanto sopra evidenziato conferma che il “buonismo” a tutti i costi non è un’arma
vincente nel processo di integrazione degli immigrati, ma anzi è vissuto come rilassatezza
e debolezza e NON è l’atteggiamento più opportuno perché rappresenta un linguaggio che
non viene compreso da coloro cui sarebbe diretto!
Il rispetto delle reciproche usanze, che è alla base di una ragionevole integrazione, deve
trovare il suo limite assoluto nel rispetto delle nostre leggi e non può trovare alibi od
attenuanti che vanno a scapito delle sicurezza e dell’integrità dei nostri cittadini!
Rigore nel fare rispettare la legge e selezione preventiva nella scelta delle etnie da
accettare nell’immigrazione privilegiando quelle che per il loro patrimonio culturale
rappresentano un minore pericolo ed un minore impatto rispetto al nostro modo di vivere (
per esempio meglio i Filippini che i Nigeriani ) dovrebbero essere le linee informatrici di
una saggia politica sull’immigrazione e sull’accoglienza.
Alessandro Mezzano
LA CRISI DELL’EURO
Nonostante le rassicurazioni d’ufficio dei governi e della banca centrale europea è a tutti
evidente una crisi profonda e drammatica dell’Euro che, predicato come la panacea
universale delle economie del vecchio continente, si è invece rivelato come un ostacolo
allo sviluppo o quantomeno un freno ed una sclerotizzazione specialmente per le
economie meno avanzate di alcuni Paesi.
Ne sono testimoni le situazioni economiche della Grecia, del Portogallo, della Spagna ed
in parte anche dell’Italia che rischiano addirittura il fallimento!
251
Certamente le cause di tali situazioni sono molteplici e vi concorrono anche le politiche
sbagliate di governi inadeguati a determinare le strategie a lungo termine ed a maggior
ragione a sostenere la bufera di una crisi internazionale causata, a sua volta, dalla
estremizzazione del concetto capitalistico della finanza speculativa USA.
La causa principale, secondo noi, è comunque determinata dal fatto che, mentre dovrebbe
essere l’economia a sottostare alla politica, quando si è fatta l’Europa si è privilegiato
l’economia sulla politica.
In pratica, un Euro nato come unico collante e come unico fattore economico comune, non
poteva non essere una fragile struttura, insufficiente a tenere unita, coesa ed omogenea
una federazione come quella europea le cui implicazioni locali vanno ad incidere sulla
struttura comune senza che vi sia, alla base un organo di governo in grado di determinare
le condizioni per livellare, armonizzare, correggere, indirizzare e dare una strategia
comune a quei fattori che determineranno poi una comune politica economica.
Il tutto con l’autorità riconosciuta per imporre le decisioni federali ai governi locali senza
attendere che generiche raccomandazioni sia recepite superando gli interessi di particolari
gruppi di potere locali che spesso confliggono con tali raccomandazioni.
Il concetto stesso di Federazione implica diversi piani d’azione e di governo dei quali quelli
di interesse generale e comune, delegati ad una autorità politica centrale ed altri, di
interesse locale e particolare, delegati ai governo locali.
L’economia, la moneta e la politica finanziaria fanno appunto parte di quegli interessi
comuni e generali che devono essere di competenza di un governo centrale.
La miopia, l’inadeguatezza politica, gli interessi particolari e l’ambizione personale dei vari
politici che hanno fatto da levatrice all’unione europea e che non volevano delegare ad
altri il loro potere, hanno impedito che essa si costituisse sin dall’inizio su basi logiche,
ragionevoli e politicamente corrette ed è così che è nata l’Europa delle banche anziché
l’Europa delle Patrie che avrebbe posto le sue basi su fattori di tradizione, di cultura, di
storia comuni creando una federazione politicamente omogenea e determinando poi una
comune politica economica, industriale e finanziaria che avrebbe portato ad uno sviluppo
più omogeneo e senza quelle discrasie che stanno squassando l’Europa e pongono in
forse non solo l’Euro, ma la stessa federazione!
Come sempre la cecità e l’ingordigia del liberalcapitalismo portano alla fine a situazioni
drammatiche e pericolose come la storia ha documentato con una serie successiva di
spaventose crisi mondiali.
Se a questo si aggiunge la meschinità di chi non sa e non vuole vedere oltre i confini del
proprio orticello politico e si trincera a difesa ad oltranza del proprio potere personale,
allora significa che non siamo maturi per l’Europa e che il nostro destino è quello di piccole
nazioni senza potere e senza voce nel consesso internazionale moderno!
Alessandro Mezzano
ELOGIO DEL SUICIDIO
Quando la vita di ciascuno di noi non presenta più quei limiti di dignità, di speranza, di
vitalità che sono il minimo necessario per proseguire in un cammino che è e deve essere
comunque di lotta, di conquista e di affermazione, allora non solo è lecito, ma è logico ed
accettabile pensare di porre fine ad un’esistenza senza attendere supinamente che le
circostanze ci conducano ad un’inutile sofferenza, al degrado fisico e psicologico ed
all’abbrutimento che ne è l’inevitabile conseguenza.
Anziché sottostare ad una natura matrigna che ci umilia e ci degrada, è più dignitoso
esercitare un atto di forza, di volontà e di orgoglio per decidere noi e non le circostanze
come e quando porre fine ad una vita che non ci dà più la soddisfazione di esistere!
252
Da sempre l’Uomo si è ribellato alla natura ed ha cercato in tutti i modi di dominarla per
affermare se stesso e per emanciparsi dalle sue leggi ed a maggior ragione quindi è giusto
che tenti di sottrarsi al degrado cui essa lo sottoporrà nella vecchiaia.
Rientra nell’ideale eroico della vita il volerne essere il solo padrone e decidere
autonomamente, secondo i parametri della propria filosofia, quando essa non è più degna
di essere vissuta e deve essere terminata.
Il gesto del suicidio non è viltà, ma coraggio, non è indifferenza, ma amore verso una vita
come era e come non è più a causa del degrado cui è giunta.
I vili si adeguano, i vili subiscono, i vili si rassegnano!
Il coraggioso sa lottare, il coraggioso sa perdere, il coraggioso sa morire!
Analizziamo ora il suicidio sotto gli aspetti giuridico, etico e morale-religioso.
Giuridicamente, la competenza ed il diritto della legge terminano laddove inizia il privato e
dove il privato non reca nocumento alla società in cui il cittadino vive.
Ciascun membro della società ha con essa un patto per il quale concede alcune sue
libertà in cambio dei vantaggi del vivere in società, ma in questo patto non è compresa la
proprietà della propria vita che resta di esclusiva pertinenza dell’individuo.
Se ne deduce che da un punto di vista giuridico, non esiste alcuna giustificazione alla
proibizione dell’esercizio del suicidio di un cittadino che con questo atto non nuoce a
nessuno e non lede i diritti altrui.
Lo Stato non si può sostituire alla volontà del singolo nell’esercizio della sua azione privata
e pertanto non ha la giustificazione giuridica per proibire l’esercizio del suicidio.
Da un punto di vista dell’etica nessuno a parte il soggetto, ha la facoltà e l’autorità morale
per determinare quale debba essere l’atteggiamento di un individuo relativamente alla
scelta di vivere o di morire perché la vita è un bene assolutamente individuale la cui
gestione è nelle valutazioni e nelle decisioni soggettive dell’individuo stesso senza che la
società abbia né competenza, né autorità per determinarne la natura.
L’etica riguarda i rapporti degli uomini tra di loro e mai invece quelli dell’uomo con se
stesso per i quali egli è il solo giudice competente.
Quanto poi alla morale religiosa cristiana, qui in rapporto al suicidio, siamo di fronte ad una
grossa ipocrisia e ad una contraddizione della stessa dottrina.
Da sempre ci viene sbandierato il principio del “libero arbitrio” come il più grande dei doni
che Dio ci ha fatto per renderci liberi e diversi dagli animali e dalle piante.
Ora, anche considerando che per il cristianesimo il suicidio è un peccato mortale, resta il
fatto che né Dio stesso per sua propria volontà, né la chiesa, a maggior ragione, possono
derogare dal diritto concesso all’uomo di essere libero di scegliere tra il bene ed il male e
pertanto non possono imporre ai credenti ed a maggiore ragione ai non credenti, di non
decidere di suicidarsi.
La contraddizione sta nel fatto che la chiesa cattolica pretende che lo Stato non legittimi il
suicidio imponendo di fatto ciò che neppure Dio stesso ha voluto imporre!
Alessandro Mezzano
BUGIARDI IN MALAFEDE
Non ci siamo ancora abituati, dopo decenni di convivenza, alla disinvoltura con la quale i
politici di ogni colore mentono spudoratamente ai Cittadini falsando la natura dei problemi
di cui si discute per distorcerli alla propria convenienza.
253
Un esempio illuminante su cosa intendiamo, per meglio fare comprendere ai lettori, è
l’intervento di un politico di centrodestra ( ma non è che quelli di centrosinistra siano più
sinceri e convincenti ) alla trasmissione di approfondimenti di Canale 7 “Omnibus” del 17
Giugno 2011.
Il politico in questione, a proposito dei deficit cronici di certi comuni, affermava che questi
comuni sprecano risorse che non hanno in consulenze esterne ad amici, in appalti per
lavori pubblici non necessari ed a volte inutili, in spese di rappresentanza, in viaggi, cene e
quant’altro mentre fanno mancare i fondi per spese essenziali come asili, assistenza agli
anziani, viabilità, ecc.
Quando poi i bilanci, per questi motivi, sono inevitabilmente in rosso, allora si chiede aiuto
a Roma.
Sempre il suddetto politico affermava che sarebbe stato invece opportuno intervenire sugli
sprechi e non aiutare quei comuni che tali sprechi fanno.
Tutto bene, tutto perfetto, salvo un piccolo importante particolare taciuto volutamente.
Queste spese fatte per favorire amici politici fanno parte integrante del gioco democratico
così come è oggi impostato perché sono proprio queste spese che, favorendo dei collettori
di voti, permettono la rielezione dei sindaci e delle giunte e nessun politico rinuncia alla
rielezione in cambio dell’integrità personale e dell’onestà dei bilanci!
Quanto ai comuni che non vanno in deficit, non è che non facciano simili spese e simili
sprechi, ma hanno la fortuna di essere ubicati in zone dove gli introiti fiscali ( aziende,
commerci, ecc,) sono superiori alle uscite degli sprechi per cui, alla fine, il bilancio resta in
attivo.
Ed allora, come sempre, il vizio sta nel manico e cioè nel sistema che dà il potere
attraverso i voti e nella necessità di favorire qualcuno per accaparrarsi quei voti che danno
il potere …!!
Sempre nella stessa trasmissione, un altro politico tuonava contro l’evasione fiscale che
sottrae cospicue somme di denaro all’erario impedendo investimenti necessari al
progresso del Paese.
Anche questa è una mezza verità perché non si dice che se l’evasione fiscale continua ed
aumenta ogni anno, è anche perché gli evasori sanno di godere di una sorta di impunità o
quantomeno il pericolo reale è di pene così miti da fare prevalere l’interesse ad evadere.
Nessuno che proponga pene più severe come per esempio il carcere obbligatorio per
evasioni che superino una certa somma come avviene negli USA dove, se l’evasione
supera i 50.000 $, si viene subito arrestati e si resta in carcere sino alla definizione
giudiziaria e fiscale della pratica.
In Italia nessuno mai ha scontato una pena detentiva per evasione fiscale e questo la dice
lunga sulla situazione.
Insomma la tecnica di raccontare mezze verità, nascondendo i particolari che tali
affermazioni capovolgono, è la più subdola e disonesta delle tecniche che, se può essere
tollerata nella pubblicità in quanto chi ascolta ha un sano pregiudizio contro la sua
sincerità, non può essere invece tollerata quando un politico parla della cosa pubblica e
ricerca consensi dai cittadini!
Alessandro Mezzano
Quo usquesque tandem abutemini…??
Mascalzoni, farabutti, sfruttatori, ladri, bugiardi, cinici, miserabili..!!
Non vi sono altri termini per definire i politici che al governo ed in parlamento hanno
approvato una manovra economica che, per risanare il deficit dello Stato, colpisce
maramaldescamente solo le classi più deboli e da sempre più vessate lasciando invece
intatti i privilegi feudali, immeritati, dei brahmini della politica e della finanza che
254
continuano a godere di una sorta d’immunità rispetto alla necessità generale di fare dei
sacrifici per uscire dalla crisi.
Come al solito, anziché pesare su tutti e magari, per equità, anche in rapporto alla
ricchezza di ciascuno, si sono colpiti i redditi più modesti di quelle persone che oggi fanno
fatica ad arrivare alla fine del mese nella solita indiscriminata e stupida logica tremontiana
dei tagli lineari, non ragionati, ottusi e profondamente ingiusti!
Si era ventilato di intervenire sui costi della politica riducendo il numero dei parlamentari,
cancellando la vergogna dei vitalizi anche dopo un solo mandato ed eliminando i rimborsi
elettorali che erano di suo una truffa agli elettori i quali avevano già deciso in un
referendum che non volevano che si finanziassero i partiti.
Si era proposto di eliminare la spesa feudale delle auto blu a cani e porci e dei voli di Stato
magari per andare a vedere la partita, ma poi, in seguito alle proteste della casta, di tutto
ciò non se ne è fatto più nulla ed a pagare sono rimasti i soliti tapini.
Si sarebbe potuto limitare il parassitismo dell’inflazione degli impiegati pubblici, specie in
certe regioni come, per esempio in Sicilia ed in Campania.
Si sarebbe potuto intervenire con un’efficace lotta all’evasione fiscale mandando
finalmente in prigione i grossi evasori che rubano denaro ai cittadini che pagano le tasse.
La protesta delle varie caste politiche e finanziarie ha spostato invece il tiro sui soliti noti.
Si è intervenuti pesantemente riducendo della metà la perequazione all’inflazione delle
pensioni a partire da quelle di 1.400 Euro LORDI che corrispondono più o meno a 1.000
Euro NETTI facendo finta che l’attuale tasso d’inflazione ufficiale non fosse in realtà di
parecchio inferiore al concreto aumento del costo della vita e riducendo così ulteriormente
il potere d’acquisto di quei poveri tapini che già faticano ad arrivare alla fine del mese!
Insomma, al solito, dello “Stato sociale” si è fatta bassa macelleria, mentre si è stati ben
attenti a salvaguardare gli interessi della casta politica e di quella finanziaria anche perché
sappiamo tutti che banche, petrolieri, industriali e commercianti ribalteranno sui
consumatori eventuali aggravi dei loro costi!
Si è intervenuti sulla sanità rimettendo un Tiket sulle ricette.
Si è intervenuti sulle percentuali di invalidità per gli assegni relativi.
Si è intervenuti sui pedaggi delle strade di raccordo con le autostrade.
Si è fatta un’azione di bassa macelleria sociale anziché colpire alti redditi, privilegi ed
ingiustizie.
Sino a quando la pazienza e la sopportazione della gente permetterà a questi mascalzoni
di approfittare della povera gente per conservare i loro privilegi?
Sino a quando il mugugno e le proteste non violente riusciranno a contenere la rabbia, la
frustrazione e la voglia di vendetta della popolazione?
Siamo sicuri che quando la pressione dell’ira popolare raggiungerà livelli tali da sfociare in
violenza, allora interverranno i soliti predicatori della democrazia e della legalità chiedendo
a gran voce che tutto si svolga nell’ambito delle vie legali e democratiche.
Sii dimenticheranno però, o faranno finta di non sapere, che quando il potere è così
strutturato ed organizzato da formare un vero e proprio muro di gomma contro il quale le
modalità legittime e democratiche sono destinate ad essere assorbite e respinte, al popolo
non resta che la violenza e che questa, come una marea che abbatte una diga, travolgerà
tutto e tutti con una forza cieca sino a che l’ira non si sarà placata!
Alessandro Mezzano
255
QUEI PINOCCHI DEL PD
Sono almeno un paio di anni che ascoltiamo i vari esponenti del PD rinfacciare a
Berlusconi ed a Bossi di non volere mantenere la promessa di abolire le province come
previsto dal programma elettorale.
Ebbene, alla prova dei fatti, quando in parlamento si votava la proposta IDV di riforma
costituzionale per abolire le province ( luglio 2011 ), il PD si è astenuto, contribuendo così
alla sua bocciatura!
Come mai ad una predicazione quotidiana contro le province e contro lo spreco di miliardi
di Euro che esse rappresentano corrisponde all’atto pratico un’azione politica del tutto
opposta a quanto predicato?
La risposta va cercata nei posti di potere politico e di denaro dei vari consigli provinciali
sparsi per tutta Italia dei quali 36 al PD, 13 al PDL, 13 alla lega, 5 all’UDC, 2 all’MPA.
Ed allora chi se ne frega se le province costano 13 miliardi all’anno e se l’incremento delle
spese corre sul 65%?
Ci sono poltrone da difendere, politici trombati a livello regionale e nazionale da sistemare,
collettori di voti elettorali da accontentare e tutte queste esigenze hanno la priorità sulle
necessità del Paese
Come al solito, ad ogni analisi comparata con i fatti, balza evidente la constatazione che la
casta politica, sia al governo che all’opposizione, pensa soprattutto ai propri privilegi come
se si vivesse in un regime feudale dove essi sono i “Signori” ed i cittadini comuni i “servi
della gleba”!
Lo si è visto ogni volta che in passato il parlamento ha votato aumenti delle prebende per i
suoi componenti quando essi sono stati approvati senza discussioni ed all’unanimità.
Lo si è visto recentemente quando, con la manovra finanziaria, i costi della stessa sono
stati addossati ai soliti poveracci mentre non si è quasi per nulla toccato lo sconcio del
costo della politica e qual poco che è stato proposto si realizzerà, forse, solo nella
prossima legislatura mentre i tagli su pensioni, sanità e gli aumentati sui pedaggi, sull’IVA,
il blocco delle assunzioni sono partiti da subito…!
Si imputa, ed a ragione, a Berlusconi di promettere e di non mantenere così come faceva
la Locandiera di Goldoni che per tenersi buoni gli avventori la prometteva a tutti, ma non la
dava a nessuno, ma anche la sinistra non scherza e pratica la demagogia e la menzogna
con grande disinvoltura.
In tutto ciò stupisce la memoria corta e la scarsa capacità di giudizio degli elettori che.a
rigor di logica ed in conseguenza dei comportamenti dei partiti dovrebbero quantomeno
astenersi dal voto, non per il 30%, ma bensì per il 90% delegittimando così una classe
politica che non merita né la fiducia, né l’appoggio dei cittadini!
In democrazia, un gruppo politico presenta una serie di proposte di governo comprese in
un programma e, ottenuta la fiducia degli elettori, mantiene quanto proposto realizzando
quel programma così come esposto.
In Italia i gruppi politici promettono mari e monti e poi, ottenuta la fiducia degli elettori e
contando sulla loro corta memoria, fanno quel cavolo che pare loro fregandosene delle
promesse fatte e badando solamente ai propri interessi.
E’ ora di cambiare sistema!
Questa classe politica è marcia e gli arti marci devono essere amputati!
Diamoci una sveglia..!!
256
CONCLUSIONI
Non so se queste pagine abbiano suscitato interesse, se siano piaciute oppure se siano
state un’inutile sottolineatura degli avvenimenti che hanno caratterizzato questi ultimi anni
della politica e della società italiana.
La mia speranza è che comunque siano state accolte e giudicate, positivamente o
negativamente, esse possano essere state uno stimolo ad esercitare una critica autonoma
e costruttiva per giungere ad un parere che nasca dal proprio cervello e che non sia più,
come oggi accade sempre più spesso, il risultato di opinioni altrui iniettate nei cervelli dai
manipolatori della pubblica opinione.
Perché il problema più grande di questa nostra epoca, marcata dalla grandissima
diffusione e dal grande potere persuasore dei media, è senza alcun dubbio quello della
autonomia della capacità critica individuale che implica direttamente anche l’esercizio della
libertà perché la libertà nasce dalla capacità di pensare e di giudicare per proprio conto e
senza la possibilità di potere fare ciò, manca assolutamente la possibilità di fare delle
scelte che sono la base e l’essenza stessa della libertà !!
L’incapacità critica autonoma è la madre dell’ignoranza ed anzi ne è una forma e, come
disse Mussolini, “ L’ignoranza esclude dalla partecipazione..!
257
INDICE
PREMESSA
LE IENE, LA DROGA ED IL PARLAMENTO
INTERCETTAZIONI
NON CAMBIANO MAI..
FINI ISCARIOTA DIXIT
MANDIAMOLI A LAVORARE! ( 2000)
COME SI CAMBIA, COME CI SI VENDE..!
ABBIAMO GIA DATO...( 2005)
SILVIO LOCANDIERA( 2006)
ITALIANI, POPOLO DI PULCINELLA
CHIESA IPOCRITA, COMPLICE E FARISEA
ALLA CANNA DEL GAS
TERRORISMO E RAPPRESAGLIA
GORLA 19 OTTOBRE 2008
QUEL FASCISTA DI GIACOMO PUCCINI
Suggerimento n° 2 al presidente della camera Fini:
POTERE D’ACQUISTO DEI SALARI
E’ MORTA LA PATRIA, VIVA L’USURA..!
FISCHIAMOLA TUTTI "LA MARSIGLIESE"
MEMENTO: Chi é Gaetano Pecorella
CRIMINALI DI GUERRA
Cori Fascisti in Bulgheria
MANIPOLAZIONE
LADRI DI VITA
ADUNATE OCEANICHE
AMERICANI ASSASSINI DI ITALIANI
GIU’ DALLE PIANTE..!
Ai redattori di MICROMEGA
OBAMA, COSA CAMBIERA’
PORCA ITALIA( 2008)
L’ACIDO DELLA PAURA
BERLUSCONI E L’ARTE
LIBERTA' DI FEDE
NAPOLITANO ( UN BEL TACER..)
pg. 01
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PEDALATE..CRETINI!!
SIONISMO RAZZISTA
LEGHISTI & INTELLIGENZA
Sei o seicentosei ?
Fine di una illusione
Barzelletta: La politica
ANTISEMITISMO DI COMODO
CI HANNO ROTTO LE SKAI
LIBRO DI CORRADO RUGGERI
GLI INTOCCABILI
LA PATENTE
LEGITTIMA DIFESA
Le donne in pensione a 65 anni
PRESCRIZIONI FACILI
Capitalismo selvaggio e criminale
LE TRE MALEDIZIONI
ISRAELE FUORI DALL’ONU
BALLE E CACCIABALLE
VATICANO DISOBBEDIENTE
La memoria del giorno
INTERCETTAZIONI
CHIESA IPOCRITA E BUGIARDA
La Shoa diventa un dogma cattolico..??
Ogni giorno é il giorno della memoria!
Capitalismo & mercato
DEMAGOGIA & MALAFEDE
CORROTTI & CORRUTTORI
UN PAESE MAFIOSO
AVVOLTOI
LA LEGGE DOVREBBE ESSERE UGUALE PER TUTTI
SE C'E' LA CRISI...
CASTRARE GLI STUPRATORI
“
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“
Pg
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“
“
“
Alemanno alle foibe
I banditi del libero mercato
“
“
SUA MEDIOCRITA'
COERENZA E BUON SENSO
IL PAPPONE DI ARCORE
I FONDAMENTALI DELLA REPUBBLICA
IL VOTO POPOLARE NON ASSOLVE DAI REATI
GRAZIE AMERICA
REFERENDUM SULLA BASE AMERICANA A VICENZA
RAZZISMO
FINI ISCARIOTA,
FRATELLI CERVI, FRATELLI GOVONI
SENTENZE RABBINICHE
ISRAELE, MENZOGNE DI STATO
RICERCA PURA E RICERCA APPLICATIVA
LA GIORNATA DELLA MEMORIA
LE FINTE CATTIVE
LETTERINA A GESU’ BAMBINO
MONDO IPOCRITA
DELIRIO IGNORANTE
DE MAGISTRIS ENTRA IN POLITICA
FINI ISCARIOTA, ULTIMO ATTO
REVISIONISMO
TERREMOTO E RICOSTRUZIONE
MIGNOTTOCRAZIA
MARX, SMITH E MUSSOLINI
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33
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80
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259
ISRAELE E’ RAZZISTA?
“
82
IL PAPA E LA PACE
CULTURA E LIBERTA’
LETTERA AD ALESSANDRA MUSSOLINI SCICOLONE
SCANDALO FARMACI
LA COSTITUZIONE EUROPEA
Pg
“
“
“
“
83
85
87
88
90
SAPIENZA O IDIOZIA?
LA TRAPPOLA
PENSIONI, UN CONTRATTO NON RISPETTATO
LE ANIME MORTE
“
“
“
“
91
92
93
94
LA GUERRA CIVILE IN ITALIA
“
96
LA MARGINALITA' DELLA POLITICA
FRUTTI DI REGIME ( ROSSO)
AD UNA AMICA SULLE RONDE
DECRETINO DEL CRETINO
UN POPOLO DI SERVI
SUL TERREMOTO IN ABRUZZO
11 Settembre 2001
STORIA REPUBBLICANA
LETTERA ALLA PATRIA
IL SALUTO DELLA BRAMBILLA
L'IMPERO USA
L’EMPEREUR
POTREBBE ACCADERE…
Badanti & Colf
L’ULTIMA TRINCEA
FACCIAMO FINTA
MAFIE, LA SCONFITTA DELLO STATO
ISALM & INTEGRALISMO
MORTE A MEZZOGIORNO
COLPI DI SOLE IN SALSA DI DIALETTI
AVEVAMO RAGIONE NOI
LA REPUBBLICA DEI LADRI
LA PORCHETTA & LA FAINA
EMERGENZE
PAVOLINI
Chi sputtana e chi va a puttane
IN PARADISO ESISTE IL "LIBERO ARBITRIO" ??
La diagnosi e le cure
Chi va a puttane e chi a travestiti
TOGHE ROSSE
PERUGIA NUOVA FIAMMANTE
POLITICAMENTE CORRETTO
Caro Gesù bambino,
IL FURTO DEGLI EDITORI
OLTRE LA DESTRA, OLTRE LA SINISTRA
Un poco di buono è sempre un poco di buono
Un mondo pazzo
Fini Iscariota e i poteri forti
GUELFI E GHIBELLINI
LA PRIVATIZZAZIONE DELLE FORZE ARMATE
MEDAGLIE DI LATTA E MEDAGLIE D'ORO
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CORNUTI E CONTENTI
ROSARNO, UN CASO PARADIGMATICO
SANGUE E ORO
ANDANDO ALLA RADICE
Israele, ebraismo e razzismo
CRAXI IL "GRANDE STATISTA"l
USURA, UNA STORIA INFINITA
Quattro conti in tasca all’Occidente
LE SOLITE BALLE
RAGIONE & RELIGIONE
CORRUZIONE
PERCHE’ ODIO L’AMERICA
FLAMENCO
AH’ RIECCOLI..!
BATTAGLIA IDEALE
Paralleli
Berlusconi memento
BERLUSCONI SANTO,SUBITO..!!
BERLUSNANO E IL DEBITO PUBBLICO
BRAHMINI IN CAMICE BIANCO
Cosa nostra
DISURBANIZZIAMOCI !!
GUERRA ALLE MAFIE
VIENI AVANTI CRETINO..
I “ BRAVI RAGAZZI” AMERICANI..
IL FISCO E L’ITALIA
IL GIOCO DI MARCHIONNE
IL SERVIZIEVOLE FELTRI
INVOLUZIONE
IRAQ, L VITTORIA DI PIRRO
LA PIETA’ COME PRETESTO
MELFI E LA COMMEDIA DELLE PARTI
QUEI BREVI RAGAZZI AMERICANI
ANTISEMITISMO MUSICALE
LAPIDAZIONE E BIBBIA
MIRABELLO 2010
I BUGIARDI
LE DUE MORALI
MA QUALE DEMOCRAZIA..!!
CIARRAPICO E L’ANTISEMITISMO
BERLUSCONI/TORQUEMADA
Minacce alla Marcegaglia? Uno scherzo..!
LE CASE DELLA VERGOGNA
MARCHIONE, LA FIAT E LA GLOBALIZZAZIONE
ALMIRANTE, FASCISTA O ATLANTISTA?
MIGNOTTOCRAZIA
CULTURA E LIBERTA'
Andar per alte vette…
A CHI VOGLIONO DARLA A BERE ?
TERRONI
PROMEMORIA PER VELTRONI
SOCIALIZZAZIONE 2011
FERMATE WIKILEAKS..!!
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UN MASCALZONE IMPUNITO
Capitalismo e Marxismo
FEDERALISMO
"BORDELLO MEDIATICO"
SCONFORTO
ANTIPURITANESIMO
BIPOLARISMO
LA BAGGINA ED IL NUOVO “AFFITTOPOLI”
Elogio della coerenza
FEMMINISMO OGGI
QUALE EUROPA?
PARALLELI
PUNTUALIZZAZIONI
FACCE DI BRONZO
RIFORMA DELLA GIUSTIZIA
DISCREZIONALITA’ DELL’AZIONE PENALE
EUGENIO SCALFARI
17 MARZO 2011, 150° DELL’UNITA’ D’ITALIA
BRIGANTAGGIO, UN FALSO MITO
Forza Nuova, Fascismo vero o fasullo?
GIUSTIZIA, QUALE RIFORMA?
Bocca ed il fascismo di Fini Iscariota
Contestazioni ad un’intervista partigiana
EUROPA, EUROPA
SANITA’ MARCIA
INCIVILTA’ USA
Pg.
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Rogo a Torino, Vergogna a Terni
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Cosa fu il Fascismo per l’Italia
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NUCLEARE E FUSIONE FREDDA
CORRUZIONE
CE NE FREGHIAMO..!!
EDILIZIA ABUSIVA
INTEGRAZIONE O AGGRESSIONE?
LA CRISI DELL’EURO
ELOGIO DEL SUICIDIO
BUGIARDI IN MALAFEDE
Quo usque tandem abutemini..??
Quei Pinocchi del PD
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CONCLUSIONI
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1 ESTERNAZIONI DI UN ULTIMO SOLDATO GIAPPONESE