Cause della Grande guerra
Il 28 giugno del 1914 Gavrilo Princip - studente serbo - spara all'arciduca Francesco Ferdinando (erede al trono asburgico) e a sua moglie a SARAJEVO.
Lettura pp.132-133
L'evento costituisce la causa immediata del conflitto ma quali sono le sue cause remote?
1. La fine della politica dell'equilibrio di Bismarck1
Dopo la vittoria a Sedan sulla Francia di Napoleone III e la costituzione del REICH nel 1871, Bismarck aveva promosso una politica estera finalizzata a mantenere isolata la
Francia, stringendo un'alleanza con gli altri due imperi (Patto dei tre imperatori del 1873). In questo modo la Francia restava emarginata nel quadro delle relazioni diplomatiche
europee, anche perché l'Inghilterra si teneva lontana dal continente europeo.
Punto debole dell'alleanza tra i tre imperatori:
rivalità tra Austria e Russia nella penisola balcanica (in cui da tempo era in profonda crisi l'Impero ottomamo)
1875-6: esercito turco impegnato nella repressione delle rivolte scoppiate in Bosnia, Erzegovina e Bulgaria.
1877 (primavera): la Russia (paladina dei popoli slavi) entrò in guerra contro l'Impero ottomano sconfiggendolo.
Pace onerosa per l'I. ottomano:
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creazione di uno STATO BULGARO
riconoscimento della piena indipendenza della SERBIA e del MONTENEGRO
protettorato austro-russo sulla Bosnia e l'Erzegovina
Reazione dell'Austria e dell'Ingnhilterra, rischio di un conflitto.
Bismarck convocò un congresso a Berlino nell'estate del 1878 per trovare una soluzione:
La mediazione del cancelliere tedesco ridimensionò il ruolo della Russia nei Balcani:
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conferma dell'indipendenza della Serbia e del Montenegro [e della Romania ]
Stato bulgaro entro confini più ristretti
Bosnia e Erzegovina autonome, affidate in amministrazione temporanea all'Austria
L'isola di Cipro all'Inghilterra perché rappresentava una posizione strategica per il controllo del canale di Suez
Sabbatucci, Manuale di storia, pp.265-271
vedi pag. 761 I saperi della storia, vol. 2 tomo B.
Bismarck s'impegnò per ricucire lo strappo tra Austria e Russia e ci riuscì attraverso la divisione dei Balcani in aree di influenza, così nel
1881: nuovo patto dei tre imperatori
1882: TRIPLICE ALLEANZA, Germania, Austria-Ungheria e Italia
Area balcanica di nuovo protagonista:
1885-6: tensione tra Austria e Russia in seguito a contrasti legati alle vicende del Regno di Bulgaria
→ Crisi definitiva del patto dei tre imperatori
Bismarck architettò degli accordi bilaterali per aggirare l'ostacolo. Ribadita l'alleanza con l'Impero asburgico, nel 1887 firmò con la Russia, senza informare l'Austria, il TRATTATO
di CONTROASSICURAZIONE (patto di non aggressione: se la Francia avesse attaccato la Germania, la Russia non l'avrebbe aiutata, se l'Austria avesse attaccato la Russia, la
Germania non si sarebbe unita agli austriaci).
1890: Bismarck uscì di scena
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perché?
Insuccessi nella politica interna:
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o Bismarck aveva promosso una campagna contro i cattolici, Kulturkampf (battaglia per la civiltà) - nel 1871 era nato il partito cattolico Centro - senza ottenere dei
risultati, anzi nonostante la repressione i cattolici rafforzarono la loro rappresentanza parlamentare.
o Contro i socialisti - nel 1875 era stato fondato l'Spd - aveva promosso periodicamente delle leggi eccezionali, non riuscendo anche in questo caso a contenerne
la crescita elettorale. Nelle elezioni tedesche del 1890 l'Spd ottenne un'importante affermazione [nonostante le leggi eccezionali infatti, la socialdemocrazia
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passò da 500 000 voti circa del 1878 a quasi un milione e mezzo nel 1890].
Contrasti col nuovo imperatore Guglielmo II
Richiesta dei gruppi industriali di una politica estera di respiro mondiale
Il nuovo indirizzo promosso dal kaiser ebbe come conseguenza la crisi del vecchio sistema di alleanze, la fine della politica dell'equilibrio e la creazione di un nuovo sistema di
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alleanze che poneva fine all'isolamento della Francia .
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1890: il nuovo imperatore Guglielmo II inaugurò una politica di respiro mondiale, più dinamica ed aggressiva di quella praticata da Bismarck
Il successore di Bismarck optò per l'alleanza con l'Austria e nel 1890 non rinnovò il patto di controassicurazione, ritenendo che la Russia non si sarebbe avvicinata alla
Francia
1894: alleanza militare tra Francia e Russia. La Francia uscì così dal ventennale isolamento
Alla Germania si profilava il rischio di una guerra su due fronti
Il partito cattolico - Zentrum - rappresentava soprattutto agricoltori e ceti medi urbani del Sud della Germania, che contrapponevano al prussianesimo accentratore esigenze
autonomistiche.
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Aveva cercato in certo senso di accattivarsi direttamente il consenso delle masse promuovendo una legislazione sociale (assicurazioni obbligatorie), ma in un'ottica
paternalistico-autoritaria.
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Sabbatucci, Manuale di storia, pp.381-382
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La Germania progettò la costruzione di una potente flotta da guerra capace di contrastare la supremazia inglese nel Mare del Nord
Contrasti con l'Inghilterra (anche in Africa, con la creazione di colonie tedesche in Africa
orientale che vanificavano il progetto inglese di realizzare una vasta area dall'Egitto al
Sudafrica sotto il proprio dominio) → corsa agli armamenti navali anche da parte inglese
1904: INTESA CORDIALE tra Francia e Inghillterra (superamento delle vecchie vertenze
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relative a territori africani ) 1907: anche Inghilterra e Russia superarono i loro contrasti in Asia
Si andava così delineando un nuovo blocco che avrebbe assunto il nome di TRIPLICE
INTESA (da osservare come l'impianto diplomatico-politico di Bismarck avesse subito un
rovesciamento, ora era la Germania a trovarsi quasi isolata..)
La Germania reagì con una politica estera ancor più aggressiva, con la corsa al riarmo e
con il consolidamento dell'idea di una GUERRA PREVENTIVA (soprattutto presso le alte
sfere militari)
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Di nuovo i Balcani :
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1908: rivoluzione dei giovani turchi (movimento composto in prevalenza da intellettuali e
ufficiali che volevano trasformare l'impero ottomano in una monarchia costituzionale).
Nell'estate del 1908, un gruppo di ufficiali marciò con le proprie truppe sulla capitale e
strappò al sultano una costituzione. Il nuovo regime cercò di attuare un ordinamento
amministrativo più centralistico → accentuazione delle spinte indipendentiste dei popoli
europei ancora soggetti all'impero.
1908 (ottobre): l'Austria-Ungheria approfitta della crisi interna all'Impero ottomano e si
annette la Bosnia e l'Erzegovina → tensione con la Serbia (aspirava ad annettersi quei
territori) e la Russia. Le altre potenze dovettero accettare il fatto compiuto perché
l'Austria fu appoggiata in modo risoluto dalla Germania.
1912: PRIMA GUERRA BALCANICA, l'indebolimento ulteriore dell'Impero ottomano
dopo il conflitto con l'Italia (guerra di Libia 1911-12), indusse gli stati balcanici (Serbia,
Montenegro, Grecia e Bulgaria) a scendere in guerra contro di esso. In pochi mesi
ottennero la vittoria.
La Turchia perse tutti i territori europei, tranne una striscia della Tracia. Per impedire,
tuttavia, lo sbocco sul Mar Adriatico della Serbia, Austria e Italia favorirono la creazione
di un nuovo stato: l'Albania.
Gli stati balcanici vittoriosi non trovarono un accordo sulla spartizione dei territori
conquistati
1913 (giugno): SECONDA GUERRA BALCANICA, la Bulgaria attaccò improvvisamente
la Grecia e la Serbia ma venne sconfitta.
Rivalità iniziata con l'azione unilaterale intrapresa nel 1882 dall'Inghilterra in Egitto per soffocare moti antieuropei scoppiati ad Alessandria (l'Inghilterra ne approfittò per
trasformare il paese in una semicolonia) e proseguita nella competizione per la spartizione dell'Africa.
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Sabbatucci, Manuale di storia, pp.396-398
Conseguenze delle guerre balcaniche:
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La Bulgaria che era lo stato balcanico più vicino alla Germania e all'Austria ne uscì indebolita
L'impero turco, il maggior alleato degli imperi centrali, era stato estromesso dall'Europa
La Serbia aveva raddoppiato il proprio territorio e rimaneva ostile all'Austria perché ostacolava i suoi progetti di unificazione dei popoli slavi e le aveva impedito lo sbocco
al mare
Tentazione dell'Austria, soprattutto nell'ambito dei militari austriaci, di risolvere una volta per tutte la questione serba, ma come avrebbe reagito la Russia?
2. Declino dell'egemonia inglese agli inizi del '900 e la corsa agli armamenti
La leadership economica esercitata dall'Inghilterra lungo tutto l' '800, iniziò a declinare agli inizi del '900. Inoltre, attorno al 1906-7 il ciclo espansivo degli anni
precedenti rallentò, così che s'inasprì la competizione economica, con la differenza rispetto al passato che non c'erano nuovi territori coloniali da conquistare. Il
continente africano era stato spartito, nuove acquisizioni di terre non potevano che avvenire a discapito dei possedimenti delle altre potenze → politica sempre
più aggressiva → generale corsa agli armamenti (politica militarista favorevole agli interessi dell'industria siderurgica e meccanica).
3. Nazionalismo (causa ideologico-politica del conflitto)
La società di massa non aveva visto solo la nascita dei partiti socialdemocratici e dei movimenti cattolici, ma anche lo sviluppo di movimenti reazionari,
nazionalisti e autoritari.
Questi movimenti acquisirono a partire dall'inizio del '900 una base di massa: piccola borghesia cittadina, ma anche frange di proletariato rurale (lavoratori
delle campagne).
Su quali punti ruotava il loro programma ideologico? Esasperazione dell'identità popolo-nazione, giustificazione dell'imperialismo (conquista di nuovi
territori e politica estera aggressiva), critica della democrazia, del parlamentarismo (la nazione deve essere governata da una élite).
La guerra, quindi, era vista come occasione di affermazione della propria nazione sulle altre e di rigenerazione morale.
Nazionalismo in Italia:
Nel 1910 avviene la fondazione dell'ASSOCIAZIONE NAZIONALISTA ITALIANA (Enrico Corradini, Alfredo Rocco, ecc.). La rivista di riferimento è IL REGNO in cui
Corradini auspicava la riscossa della borghesia contro la minaccia rappresentata dalle classi popolari organizzate.
Il nazionalismo italiano trovò consensi non solo tra i grandi industriali, ma anche presso i ceti medi urbani. Venne stretta un'alleanza tra nazionalisti e liberali
conservatori (da un certo punto di vista, suicida per questi ultimi alla luce della critica radicale del nazionalismo nei confronti dello stato liberale, accusato di
essere incapace di guidare la nazione e di farne gli interessi, essendo vittima delle classi popolari e delle pastoie della legalità parlamentare).
Nazionalismo in Europa:
1894: fondazione della LEGA PANTEDESCA, punto di riferimento dei movimenti pangermanisti (propugnavano la riunificazione in un unico stato di tutte le
popolazioni tedesche) che non riuscirono a condizionare in modo decisivo la politica estera del Reich, ma influenzarono la classe dirigente.
1907: congresso di Stoccarda della Seconda internazionale8 durante il quale venne approvata di stretta misura una mozione di condanna del colonialismo (tra i
delegati aveva fatto breccia l'idea di una possibile missione civilizzatrice di un colonialismo socialista) → Di fronte alla guerra la maggior parte dei partiti
socialisti abbandonò l'opzione pacifista. Il partito guida della Seconda internazionale, l'Spd, il 4 agosto 1914 votò in parlamento a favore dei crediti di guerra,
insieme alle forze reazionarie.
POSIZIONE DEGLI INTELLETTUALI
Due tesi
1. L'uomo di cultura deve considerarsi al di fuori della mischia: neutralismo intellettuale, sostenuto ad esempio dal francese Romain Rolland, una posizione
analoga in Italia fu quella di Benedetto Croce.
2. Partecipazione attiva: la gran parte degli intellettuali tedeschi assunse questa posizione (tranne Einstein e pochi altri). Thomas Mann vedeva nella guerra
l'occasione di uno scontro tra la Kultur (cultura radicata nel popolo, fatta di religione, di filosofia, di musica) e la Zivilisation (civiltà superficiale, utilitaria,
caratterizzata da pacifismo ipocrita → Francia). Da idee come queste (rinnegate qualche anno dopo da Mann) nacque nell'ottobre del 1914 l'appello dei 93.
[lettura a pp. 104-105]
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Prima internazionale: 1864
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